"Autogoverno e decentramento" org. dall'Istituto per la Documentazione e gli Studi Legislativi sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica c/o sala Abi - piazza del Gesù)

Signore consegnò cominciare
Pur incontro sull'autogoverno
Relazione decentramento
Vuole
Il primo contro
Di un ciclo che ci proponiamo di fare sulle riforme perché io debbo dire si aggira attorno a voi
Una vittima una vittima
Caotica lotta politica si svolge presto
E la vittima è appunto la politica delle riforme perché come ognuno di noi vede sembra cancellata
Non dalla azione reale del parlamento e del governo ma perfino dal dibattito salvo la legge elettorale guarda caso obbligata dal dalla
Imminente tenuta il referendum
Eppure la politica delle forme e assolutamente necessaria
E perché non si tratta solo di alcune modifiche parziali gruppi portanti ma si tratta di qualcosa di più si tratta il nostro Stato e la nostra Costituzione rappresenta una società è un tipo di organizzazione politica e culturale
Ormai vecchia e la crisi che noi vediamo crescere a dismisura giorno per giorno fino a ai servizi e alle cose no quotidiane della vita a molte ragioni che Spalletti caso stasera di indagare ma ha una ragione madre che non si può governare una società per l'epoca informatica
Con un ordinamento costituzionale dello Stato Parlamento dei poteri pubblici per le amministrazioni che sono state concepite per un altro Stato era un'altra società per un'altra civiltà poiché negli ultimi vent'anni è avvenuto l'abbiamo detto più volte qualcosa di profondamente innovativo è grande
E nata la civiltà
Informatica e dell'informazione
Che in cui tutti i termini del problema
Ora la nostra Costituzione a mio parere va rivista non ne so io ovviamente cioè principi generali democrazia di libertà di uguaglianza e cittadine via via che ci sono conquiste permanenti della civiltà moderna
Ma nelle sue strutture a mio parere D'Onofrio nemmeno soltanto sulla seconda parte poiché il disegno di quella Costituzione che fu fatta dal nostra generazione perché fu una lezione perché fu anch'essa un compromesso ma un compromesso stanza vitale devo dire tanto è vero che saturato mezzo secolo e non solo ma abbastanza moderno perché quel tipo di sostituzione rappresentava quel tipo di Stato e quel tipo di economia economia keynesiana economia mista l'intervento dello Stato la direzione dello Stato dall'economia e così via
E quindi il discorso delle riforme va assolutamente dei Tories
Non è facile perché se voi vedete anche qui intorno
Vedete che vuoti che spero si riempiono presto intendiamoci assolutamente giustificati perché presidente Maccanico che verrà credo verso le diciotto e presidente villone che non sa bene a che ora il vento non sono assenti perché perché quest'altra ottica vitate nell'Europa l'inghippo il sesso scritte sono sono in degli atti uno al senato e l'altra la Camera
Penso che sindaco bianco verrà sappiamo bene a chi euro ma questo non lo dico rimprovero che sono più che giustificati ma è la difficoltà di di di riportare la la dall'esame politico i problemi della politica reale i grandi problemi di fondo il Paese
All'attenzione della del verde se la classe dirigente della della stampa della radio e della televisione accesa in modo da farne una coscienza collettiva perché la la vita del quotidiano il Giorno per giorno
La il trasformismo diciamolo chiaramente che rinchiuderla nuovamente come sempre nella storia d'Italia ancora una volta nella nella nella lotta quotidiana per il potere sono tali che rendono difficile la nostra azione né però noi non demordiamo potremo far poco quel poco che potremo fare lo faremo fino in fondo noi in questo caso noi dell'invisibile
Ed è perciò che dico che questo a mio padre
Deve essere il primo dibattito di un ciclo
Che svilupperemo su tutti i temi delle riforme in Italia anche con l'occhio alla Unione europea e quindi ai problemi che l'Unione europea pone anche al nostro paese e alla nostra stessa costituzione e poi cercheremo di riunire intorno a noi in modo informale ma attivo e forse della cultura dell'università qualche purché che sono le più vive attente ai problemi riformatori per cercare di di avere un almeno uno ha una forza di pressione
Che convinca anche la politica riforme non è un ornamento è una necessità profonda primordiale della dello della rinascita
Della dello Stato e della democrazia in Italia
Il dibattito di oggi come vedete si chiama autogoverno e decentramento
E gli uomini che sono intorno a questo tavolo sono di grande importanza e di grande responsabilità ha ceduto senatore D'Onofrio che farà ora no reclute dal centro ultima e come tutti sapete Stato il relatore alla Bicamerale
AN anche la Bicamerale
è andato a raggiungere il cimitero delle delle intenzioni ma credo che il senatore non offre anche lui non sia un uomo che si arrende quindi da questa battaglia continuerà
E poi
Abbiamo un Maccanico il villone Camp appunto sono i i due presidenti del del commissioni della Camera e del Senato agli affari costituzionali quindi che interlocutori diretti nel Parlamento
E infine c'è Vannino Chiti che il presidente
Della regione Toscana ma anche il presidente della del depositiamo associazione le Regioni ferraristi non mi ricordo sì Conference
E anche credo ancora penso finisce per non so se se ancora vicepresidente brogliaccio cioè regioni europee per dell'unione
Sì non c'è più comunque è stato e poi Enzo Bianco che invece il rappresentante de non solo il sindaco di Catania dei comuni e quindi abbiamo i due diciamo Massimo rappresentanti di quei soggetti che dovrebbero essere i soggetti dell'autogoverno
Decentramento
Io naturalmente
Non non svilupperò il tema che svilupperanno
Tutti questi relatori
Partire da D'Onofrio
E tuttavia noto che come spesso avviene nel nostro Paese
è passata da un'ondata in cui non si trovava uno che non fosse federalista
A dire che di essere antifederalista un certo momento sembrava deve essere so e reti
Da destra a sinistra e ora del federalismo non se ne parla assolutamente più anzi nemmeno noi ne abbiam parlato abbiamo parlato di autogoverno tetti decentramento forse non è nemmeno un bar questo è un altro discorso
Ma probabilmente non è un male
Però è un male che si abbandoni invece la problematica dell'autogoverno che tende decentramento
Perché noi siamo in una fase e anche qui siamo alla necessità non alle teorie in cui lo Stato nazionale abbiamo detto molte volte ha perso la sua funzione centrale il cittadino ad una più dinanzi a sé come interlocutore direi assoluto nella sua vita quotidiana e nella sua vita più profonda o più ampio più lunga
Lo Stato ma altri poteri o internazionali o interni lo Stato ha perso la sua funzione centrale
Questo la
La
Declino della della sovranità non è nato oggi oggi è arrivato alla sua conclusione
Io ricordo che mi pare smette disse già molto tempo fa
L'epoca della sovranità nazionale sta fine e poi colletto una frase
Una fase terribile che strana nella bocca di un uomo come Luigi Einaudi così così compassato che
Era già allora
Contro il concetto della sovranità nazionale disse in altri l'idolo immondo dello stato sopra sta
Idolo immondo descritte ripeto è una cosa abbastanza inconsueta in un uomo come in altri
Ma era già la chiara sensazione che questa costruzione di un mondo negli Stati nazionali era un mondo incapaci di garantire la pace universale e anche fasce questo caso europea per
Stata devastata due e che a questo mondo Einaudi era un federalista europeo si doveva sostituire e quant'altro
Questo qualche altra cosa è avvenuto per altre vie dalla civiltà informati
Lo Stato non controlla più la finanza internazionale
In Europa non controlla più la moneta quindi non controlla più la politica e così via e non andiamo oltre in questa problematicità
E però è così
E con questa perdita
Per la posizione centrale della sovranità
Fassino che sono cresciute invece due elementi una è la globalità cioè i poteri al di sopra dello stato che limitano l'azione dello Stato e la sovranità dello Stato
Ed è inutile anche oggi parlare
Ma l'altra eh proprio perché il cittadino non si rispecchia più come interlocutore dello Stato
La crescita a volte drammatica come avviene nei Balcani dei micro nazionalismi della Villella ritrovamento delle ecco bianca sì del
Del ritrovamento del il ritrovamento dei legami con la città tacco nella regione oratore quindi
Il la problematica anche costituzionale diventa di ricostruire questo nuovo equilibrio internazionale l'interno
E all'interno
Bisogna necessariamente tener conto di questa perdita della centralità dello Stato e quindi dell'emergere delle per esempio delle regioni che non è un fenomeno solo italiano
Europea
Internazionale
E quindi il tema l'autogoverno ed efficientamento e fondamentali che al più presto non inventato ma imposto
Ora la
La Bicamerale cioè ce ne riparlerà D'Onofrio aveva fatto lavoro e divi bisogna partire
Personalmente penso che bisognerebbe trovare il modo ti vincere le resistenze conservatrici
Che si annidano perfino nelle riforme
Per esempio vi faccio ancora una volta in altri e a tutto il pensiero democratico come Luís
Una riforma del decentramento a mio parere fra l'altro anche nelle regioni oltretutto di di di economia e di e di rapidità per la cosa dovrebbe concentrarsi sulle regioni colore decentemente autogoverno San sulle regioni sulle città
E io penso che la Provincia in quanto tale abbia fatto il suo tempo
Parte che
La Provincia probabilmente quand'è nato rappresentava la Regione perché io anche geograficamente quel dimensione io che sono toscano ricordo che per andare a Marradi che all'ultimo comune al di là dell'Appennino ci voleva è un viaggetto ancora oggi con la colla col con l'alcol Collauto ma penso che allora quando nacque con le carrozze
Era era un viaggio doppiaggi
Quindi non ha senso
E bisognerebbe invece potenziare l'autonomia della città e l'autonomia delle regioni e semmai
Organizzare ma non le strutture organizzare forme dico di concertazione di di di di di di di di di distretti
Di comprensorio non costosi tra tutto
Che semplificherebbe ero molto perché no non è pensato in uno stato che noi vogliamo agile viene che parte dallo Stato alla Regione alla Provincia al Comune che poi perché ci sono lo stesso ricoveri
Comprensorio eccetera altra parte la vita è sempre più forte sedicenne dopo anni perché se pensate a cosa hanno significato e significano per esempio la nascita e la crescita ormai a centinaia e centinaia di quelli che si chiamano i distretti industriali distretti economici
Che
Che hanno trovato una dimensione di coerenza e di unità economica nel nostro Paese darsi senta espressione della società ed è l'unica cosa che mi consola è la vivacità
E la modernità della società civile dinanzi alla vecchiaia dello Stato
E anche di questo bisogna quindi riparlare ridiscutere di queste strutture e di queste fa la cosa preoccupante
Finisco è che in questo sonno
Che ha sostituito questa grande veglia del federalismo questo sonno pesante che abbiamo intorno
Per cui
Non si parla più di riforme l'azione dello Stato centrale ed anche le leggi che presenta vanno ormai esattamente in senso oppure sono leggi accentratrici come se avessimo scherzato tutti quanti
Come se ce ne fossimo venduta verso temi che sono leggi accentuatisi intuiva in moltissimi campi se si parla dalla dalla dalle Finanze e crediamo anche dell'ultima
Disposizione cui Visco dava rispondi se le finanze dava alle Regioni dei mezzi non ricordo in questo momento bene qual era
Il motivo ma le dava allo Stato il controllo della borsa non era esordiente autore niente ad accettare era ancora una volta il vecchio sistema lo Stato da
Regioni in mezzo
E così parte nel campo della cultura dirmi di cui io mi occupo c'è una serie di proposte che in realtà accentrando il nuovo forse addirittura riducono i poteri delle Regioni attuali
E le inseriscono perché questo è il sistema in comitati nazionali d'organi nazionali qui diventano delle corsi insieme alle altre del governo ma non sono più il pochi autonome anzi stanno perdendo anche quella loro autonomia che hanno oggi tutto questo è e finisco una situazione grande
E siamo in un'ora difficile
Ne diamo in una difficile per tante ragioni non solo piste sociale economica
Politica
Vediamo in un momento in cui lo ripeto
A mio parere l'antica fate della storia Italia nella storia unitaria d'Italia riaffiora e altre discese il corpo malato dello Stato il trasformismo
L'abbiamo vissuto tutti abbiamo vissuto sulla nostra pelle anche noi io ricordo il nostro tempo del centro sinistra l'hanno vissuto i comunisti dell'epoca della solidarietà nazionale
Questa capacità
Mi permettete una parodia polizza di tutto questo struttura dallo Stato burocratica forse politica economica e partiti di riassorbire tutto
E di far sì che anche una riforma si spenga nella nascita
E sia una mezza riforma
E tutto si riassorbe
E questa a questa tale della storia d'Italia bisogna reagì
E ci sono
Ora dei una parte notevole del pensiero politico del pensiero
Costituzionalista che comincia a essere scettico
Ricordo per perché Coppa Scoppola per esempio scrisse anni fa
Che la democrazia repubblicano aveva dimostrata la propria incapacità di auto riforma
Altri hanno sostenuto e stanno sostenendo che probabilmente l'Italia così come il riformabile queste le forse molteplici ti dico gruppi di corporazioni interesse voli tali che la la la forza riformatrice viene prima o poi soffoca
Noi non possiamo accettare questa visione delle cose
Perché nessuno può accettare l'inerzia l'abbandono
E la sconfitta accettata così come nulla fosse
Noi siamo una piccola cosa noi istruire però siamo nati tanti tanti anni fa
Da un'azione e parlando dei parlamentari promozione dei dirigenti della Camera con l'intento di essere fin da allora un luogo sereno non mi impegnato nelle lotte di partito e nelle lotte di potere
Ma impegnato nella ricerca di un dialogo che avesse come soffro la riforma alcune cose furono fatte anche con il nostro contributo nella nostra serie A poiché noi lavoravamo allora in un periodo ugualmente difficile alter alter ragioni forse ma ugualmente difficile periodo della guerra fredda
Quando fra destra e sinistra fra opposizione e maggioranza il dialogo per certi anni pressoché inesistente
Ma noi riuscimmo anche allora a fare
Sotto
Già a fare emergere volontà di riforme e alcune riforme furono fatti ebbene quello che io dico concludendo che noi ci proponiamo ancora umorista mente con le nostre forze capiamo che non sono grandi
Va tuttavia di lavorare
E di lavorare con tutti gli uomini di buona volontà che insieme a noi cercheranno ogni via per far riprendere la strada delle riforme dello Stato riforma costituzionale che come ripeto sono una conditio sine qua non perché la Democrazia Cristiana di una democrazia non cristiane
Pazienza se italiana è un lapsus forse la profezia italiana possano diventare veramente una democrazia vitale e moderna
Volevo anzitutto ringraziamo per la vostra presenza numerosa bene dire che in aggiunta a quello che anticipa il presidente che tempo sono arrivati
L'onorevole
Maccanico presidente della Commissione affari costituzionali della Camera l'onorevole Bianco sindaco di Catania e presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani siamo in attesa anche il senatore Livi villone anche se impegnato per ragioni parlamentari al Senato ma che compiamo giunga al più presto
Volevo anzitutto
Ricordare molti
Molto autorevoli persone che seguono sempre con interesse i lavori dell'Elisir c'hanno mandato messaggi di augurio
Il la buona riuscita del nostro convegno dal ministro
Jervolino al ministro Fassino alla capo della polizia all'ambasciatore Vattani al al generale Siracusa al presidente dell'IRI Giammaria Gross dietro eccetera e dire anche due parole su prima di dare la parola al relatore
Produsse
Il senatore D'Onofrio dire che questa iniziativa ulteriore dell'East le la prima del novantanove fa seguito ad una serie di temi in particolare a quello tenuto lo scorso anno sull'erosione della sovranità che appunto affrontava il problema come ricordava poc'anzi il Presidente Piraccini da un altro angolo visuale e cioè quello della della erosione della sovranità nazionale rispetto a alla Comunità europea e alla più in generale alla comunità internazionale
In quell'occasione furono
Prospettate e si e orientamenti di grande interesse che sono stati tra l'altro recepiti nella nostra rivista dell'ISE della rassegna parlamentare diretta dall'amico Labriola
Il presente e che tende appunto a dar conto come così come farà per questo convegno e per quelli successivi
Delle attività culturale di riforme istituzionali di approfondimento incostituzionali che l'istituto
Seguita a perseguire con tenacia ancorché
Qualche volta i tempi non siano di più favorevoli almeno rispetto ai risultati che ci si attenderebbe non bisogna neanche
Essere eccessivamente pessimisti perché in fondo i meccanismi poi sia pure con tanti incontrasse difficoltà si metterà in moto quindi io sono sempre fiducioso che anche le famose battute d'arresto possano consentire e servire a trarre spunti e riflessioni per soluzioni regime migliori il convegno di oggi o auto-governo e decentramento l'ha già detto il presidente non abbiamo seguito le mode tra virgolette di qualche tempo fa dove in ogni parte si parlava di federalismo intendo andare alla radice dei problemi e idealmente si collega al cedente convegno sulla erosione della sovranità eccome già è stato detto ma come potete ben vedere ci sono qui i i rappresentanti gli artefici principali di questo procedimento cioè il parlamento attraverso i presidenti delle commissioni Affari costituzionali e le regioni e comunque cioè i soggetti dell'autogoverno l'autogoverno
Locale il che contribuirà poi sì queste riforme
Come tutti auspichiamo arriveranno in porto a effettivamente riformare in modo un po'più radicale deciso il nostro ordinamenti
Io non ho altro da aggiungere se non
Allora
Tersa diamo la parola al introduzione che fa con le aveva detto prima senatore D'Onofrio
Relatore materia
Bicamerale
Intanto ringrazio ancora una volta visibile
Anche se nei confronti dell'attività del rischio dei doveri particolare diciamo dice quindi non sono nel senso tecnico né invitato un estraneo ma di cui lo ringrazio perché
Ha ritenuto opportuno per consentire cercar di concorrere a cercar di capire se la stagione delle riforme istituzionali si è per così dire inabissata per un tempo lungo Sassi è inceppata
Se si è interrotta se le cose proposte sono adeguante rispetto a quelli che vengono percepiti come bisogni del Paese o no
E se si può ricominciare in che modo da che parte con quali procedure con quali alleanze contro chi perché poi di questo sostanzialmente si tratta
E devo dire che
Nonostante il diciamo l'intitolazione dell'incontro
Diciamo si richiami ad auto-governo il decentramento siccome queste due parole hanno un significato molto preciso dal punto di vista tecnico
E mentre noi ci siamo impegnati in un tipo di riforma costituzionale che ha finito con l'avere le caratteristiche della dell'aggettivo federalista ma io vorrei capire in che senso
è stato vero fino a che punto e allora direi che troverei oggi assolutamente
Il proprio da parte di è lite entrare una introduzione
Sono più di carattere tecnico costituzionale suo autogoverno decentramento ma cercherei di dire come cerco di dire
Sostanzialmente a che punto si era Vivanti e perché si era arrivati a quel punto perché ci si è fermati in quel momento
Perché in fondo le cose proposte sul tema della riforma dello Stato
Sono state in qualche modo messe da parte e perché tornano nei modi più imprevedibili ad essere invece indicante come oggetto di intervento possibile qui lo diranno credo con molta specifica competenza anche dei lavori in corso
Presidente balcanico
Chiti e Bianco perché tutti e tre sono protagonisti di indicazioni proposte iniziative che dimostrano che quell'interruzione non è considerata definitiva
E che in qualche modo spingono perché il processo riformatore ribattere parta proprio dei comuni
Riparta dalle regioni e lascia da parte la questione Provincia non non sono convinto del doverne parlare a lungo ma dico che cosa in realtà era accaduto
E perché tutto sommato io non ho partecipato dell'apparente grande dolore dell'interruzione
Perché in fondo potevo personalmente ritenere che l'interruzione del processo riformatore dell'esame da parte della Camera
Mi colpisse più direttamente perché mancava l'approvazione di un paio di articoli del cosiddetto federalismo e poi la palla poteva passerà ad altri no invece io devo dire con tutta sincerità
E con molta convinzione che mi era molto chiaro il perché si correva il rischio dell'interruzione del processo riformatore
Sì che quando si è interrotto mi sono reso conto che andavano indagante le ragioni di fondo di quell'interruzione perché vive come e quando riprenderlo ripeto non se ma come quando perché anche io ritengo che quella interruzione
Se un'interruzione fortemente politica in parte dovuta alle incertezze dei soggetti politici presenti in Parlamento ma anche in parte dovuta per qualche aspetto con molta tranquillità lo dico
Alla complessiva insufficienza del tentativo riformatore al quale erano state poste fin dall'inizio le condizioni di occuparsi solo dalla seconda parte della Costituzione
Siccome parlo in un contesto nel quale queste cose sono note non occorre essere di diciamo molto didascalico
Vorrei dire con molta diciamo precisione mi auguro dal punto di vista della ricostruzione degli avvenimenti che proprio qui in questa sede
Non ricordo se prima che si insediasse uno le Commissioni della Bicamerale ma forse dopo l'approvazione della legge costituzionale che dava vita la Bicamerale vi fu un convegno sulle riforme ricordo che in quel convegno
Tra gli interventi
Io lamentai è un fatto che poi è risultato determinante dal punto di vista della interruzione vorrei che fosse chiaro a noi
E dissi che io ero molto preoccupato per il fatto che quelli che si comportava legittimamente come i maggiori protagonisti politici del processo riformatore in Bicamerale
Il PDS Forza Italia ed AN non avevano come interesse preminente indicato nella riforma dello Stato il tema centrale della loro azione riformatrice
Ma avevano indicato il tema del governo ritenendo che la questione di fondo fosse quella degli strumenti del Governo
E in qualche modo il tema della giustizia intendendo che l'equilibrio tra garanzia dei cittadini e procedimenti penali fosse troppo sbilanciato a favore della repressione dei reati e non per così dire della prevenzione o del o della presunzione di non colpevolezza
E dissi che ero preoccupato del fatto che i partiti maggiori si orientarono a considerare governo giustizia e teme di fondo
Perché se il convegno anziché qui a Roma si fosse fatto a Milano questo forno giovamento più di allora si sarebbe capito che non si poteva partire se non dallo Stato
Perché se noi avessimo guardato alla Repubblica italiana non da Roma
Ma da udirono da Agrigento ci saremmo resi conto delle straordinarie necessità di cambiamento della struttura di fondo della Repubblica dello stato rispetto alla quale certamente governo giustizia sono due farsi essenziali
Ma sono parti che vengono dopo che si è deciso che tipo di Stato si vuole
Questa è stata per così dire non una dimenticanza occasionale
è stata la conseguenza e vorrei anche qui con molta tranquillità dico perché non è un atteggiamento di polemica di parte di una parte politica spetta l'altra perché si trattava e si tratta di tre soggetti politici
Il PDS in via di trasformazione democratici sinistra Forza Italia Alleanza nazionale che non hanno nel proprio DNA costitutivo una idea di Stato che non sia centralista
E questo problema molto sentito
Perché il partito maggiore della sinistra viene da una tradizione importante gloriosa che ha visto nella produzione della eguaglianza delle condizioni di arrivo il punto della sua battaglia politica
E che quindi non poteva prevedere una pluralità di punti d'iniziativa politica come il federalismo richiede
Ma spingeva e ha spinto dalla Costituente perché vi fosse dell'istituto della pianificazione centralizzata il maggiore strumento di iniziativa riformatrice della sinistra di tradizione marxista
E è è la grande storia d'Italia che ci dice questo non è un una cattiveria e quindi
Il centralismo era strumentale per le riforme in senso sociale
La cultura centralistica è stata sostanzialmente vissuta come uno stop come una struttura come la cultura di riforma della società
Poi vi sono stati gli affari gli avvenimenti concreti che hanno portato in quel partito a percepire l'importanza del governo locale
Delle forme di sperimentazione delle diversità locali e quindi in quel partito si è venuto formando il convincimento che ancora oggi è oggetto di uno scontro culturale politico serio tra chi propone un rovesciamento dello Stato in senso federale e chi mantiene l'idea che lo Stato debba restare centralizzato ma si debba procedere per decentramento l'alternativa tra riforma federalista riforma del decentramento è un'alternativa presente nel dibattito dalla sinistra come l'amico Labriola ricordare un'alternativa già presente della Bicamerale cosiddetta De Mita Iotti
Quando la prima vera tra i protagonisti di una riforma che fu definita ai limiti del regionalismo perché la sola parola federalismo ora ritenuto una parola in un certo senso compromettente dal punto di vista dei contenuti politici che essa contiene
Ma altrettanto non federalista e il movimento politico di Forza Italia in un certo senso è un movimento politico affievolito viale
è stato definito atterrito reale in modo molto intelligente della rivista lì nessuno dei fascicoli passati
Perché il suo punto di forza maggiore non è e questo o quel territorio suo punto di forza maggiore
è da un lato la unificazione mediatica il messaggio che raggiunge contestualmente masse sterminate potenzialmente o molto altri cittadini
Quindi una visione centralizzata dice unificatrice non è una visione pluralistica quella che dà vita al movimento di Forza Italia
Ma è sostanzialmente legata a rifare la Costituzione economica del paese
Forza Italia punta nella sua indicazione politica a disfare la prima parte della Costituzione il rapporto tra pubblico e privato
Non quindi l'assetto dei poteri Comuni Province Regioni Stato è il centro dell'azione di Forza Italia ma quello che poi è risultato essere del dibattito in Bicamerale alla Camera il principio di sussidiarietà orizzontale
La divisione tra ciò che spetta al pubblico ciò che spetta al soggetto non pubblico e quindi attenua l'articolo tre all'articolo quarantuno articolo quarantadue articolo quarantatré della costituzione non all'articolo centoquattordici intorno
Questo il Baggio il partito di opposizione aveva una sua idea riformatrice che la riforma della struttura sociale
Non dello Stato la sinistra vero ed è che lo Stato fosse al servizio della riforma sociale entrambe avevano ed hanno una cultura non federalista Alleanza nazionale ha dovuto fare passi giganteschi
Per abbandonare la tesi della idolatria statua lista questa quale Ferrero faceva riferimento Einaudi idolatria del periodo fascista
E per giungere a alla valorizzazione di forme di autonomia lacerata come è stata Alleanza Nazionale tra una spinta fortissima
Ai limiti della secessione della sua componente del Nord Est e quindi iper federalista
Alla posizione invece di salvaguardia di qualunque competenza dello Stato centrale comunque definita espressa in Bicamerale dall'amico senatore servente quindi due posizioni opposte
Più importante quella centralista molto più recente quella federale di quella autonomiste per non parlare di federalismo
Quando i partiti maggiori in parlamento bicamerale non vengono ad esprimere una cultura di rovesciamento dalla struttura statuale come si può pensare che questo divenga il terreno vero sul quale si lavora
E quindi questo è rimasto un terreno marginale
Ed era un terreno marginale me ne rendevo conto per un insieme di ragioni anche molto serie
Perché qui voglio dire come anche qui con molta tranquillità poiché il modo con il quale si può riprendere Camillo sapendo che si è interrotto su nodi di fondo non si è interrotto casualmente per circostanze fortuite
Eravamo noi in un cammino nel quale avevamo due nodi non risolti
L'uno sono lentissimo ce l'ho qui bianco e Chiti il nodo tra una spinta fortemente ancorata sulle città sui Comuni
In base ad una radicale visione del principio di sussidiarietà istituzionale tutto parte dal Comune est ciò che residua Palma ma hanno intanto
Quindi con una qualche sfumatura del soggetto regione come soggetto costitutivo dell'ordinamento federale
Mentre in tutti i federalismi qualunque ne sia il contenuto è l'elemento regionale centrale non è l'elemento comune ma lo sconto dovuto alla sua radicale dovuta al modo col quale gli delle armi identificano la propria radice di appartenenza
Comunale da molti secoli regionale per alcuni da molti secoli peraltro in modo molto casuale da non molto tempo quindi una forza straordinaria dell'elemento comunale
In Bicamerale a fronte del quale vi è stata una sostanziale debolezza dell'elemento re giornalistico
Perché le regioni sono considerate soggetti che hanno mal governato l'Italia sono considerate soggetti che si sono appesantiti di funzioni che non dovrebbero svolgere ma secondo me e lo dico perché questa è la ragione per la quale
Maccanico potrà invece ripartire secondo me nel modo giusto perché noi bicamerale avevamo i grandi personaggi della politica del rinnovamento istituzionale sindaci eletti direttamente dai cittadini
Anche i presidenti delle Province hanno avuto una capacità di pressione forte perché eletti direttamente dai cittadini venti Presidenti delle Regioni sono apparsi personaggi politici un po'appartenente all'Ancien Régime partito grandicella
Figli di accordi tra partiti in qualche modo con a
Accendi di voto popolare ma nessuno poteva venire a parlare a nome del popolo lombardo del popolo siciliano del popolo calabrese del popolo campano
E quindi in Bicamerale che è stato ora quasi naturale simpatia nel senso proprio di soffrire insieme dei parlamentari nazionali con gli amministratori locali con una qualche marginalità dell'elemento regionale nel dibattito
E quindi questa oscillazione tra l'autonomismo comunale che si colora IVA di federalismo regionale
è il federalismo regionale che metteva da parte dell'autonomia comunale o quanto meno cercava di condurla sotto il dominio politico delle regioni non abbiamo risolto
Le formule dei rapporti tra Comuni Provincia e Regione saldo sono rimaste indefinite nonostante gli sforzi che l'associazione di Comuni Province Regioni uno fatto sono rimaste abbastanza elastiche sono rimaste per così dire sullo sfondo e hanno dimostrato di non aver trovato l'equilibrio giusto nella Camera federale
Perché la Camera federale non è mai riuscita ad emergere come un punto di intesa in Bicamerale
E perché la Camera federale si è una camera di comunica affiliati elezioni di secondo grado per forza
Se è figlia delle regioni può essere molto più tipo il Bundesrat tedesco ma le due cose insieme non si possono fare
E noi non siamo riusciti a mettere insieme
Abbiamo rinviato rinviato rinviato cercando di capire come si poteva fare per mettere insieme lo siamo riusciti a mettere insieme la formula che a me piaceva di più quella dell'annessione di
Contestuale del senatore con il consigliere regionale è una formula molto vaga perché bisogna capire questa contestualità che cos'è è una contestualità temporale territoriale politica partitica personale
Quindi era un modo per dire
Non non vanno bene le due formule né quella tedesca né quella americana ovviamente quella dell'autonomia locale non è Camera federale sappiamo di non aver raggiunto il punto d'equilibrio questo fatto ha non poco indebolito il cammino della p camerale cioè lo scontro che non è stato scontro tra persone lo scontro di identità di denti qual è qual è l'Italia alla quale guardiamo per il futuro certo adesso se l'Italia dei comuni Politeia di queste venti regioni
E io credo che questo sia stato il mio personale limite
Il federalismo di queste venti regioni o il federalismo di regioni da identificare come nuovi territori nei quali l'Italia si suddivide in seguito ai grandi processi di trasformazione dell'economia perché questo sta avvenendo
Perché nell'Unione Europea si stanno costruendo territori che noi chiamiamo regioni ma che non sono più i lender conosciuti o le venti regioni italiane coi dipartimenti francesi o le comunità autonomica spagnole
Ognuno dei quali nasce dalla sua storia di singolo stato mentre l'integrazione europea travolge questi confini territoriali riconosciuti e sta andando faticosamente a fare emergere blocchi are integrate di potenziali definizioni di macroregione l'unico soggetto politico che parlava di macroregione è stata la lega ma nella logica della secessione affermando che la sola macroregione
Meritevole di questo numero per alla Padania ovviamente soltanto come soggetto statuale no
E ecco perché la difficoltà non è stata una difficoltà banale o marginale
La questione del rapporto Comuni Province Regioni c'ha riguardato tutti
La questione della ridefinizione dei confini regionali per decidere quali fossero i nuovi soggetti costitutivi di un'Italia federale ha riguardato prevalentemente rapporto tra tutti i partiti e la lega
E come sappiamo non sono stati rapporti per niente semplice che non sono stati rapporti ma anche di di confronto culturale politico allega fuggiva ogni volta che si affrontano questi temi
Chiedendo che fosse affermava il diritto alla secessione come diritto possibile o non c'era margine di discussione quindi sa di impossibile discutere
Seguono diciamo accettando la premessa che come tale non trovava consenso
E da questo punto di vista il punto di approdo ripeto questo questa questione del rapporto territorio piccolo Berio grande l'apporto grandi regioni all'interno del nostro Paese
Sono rimasti punti non risolte ed è ovvio che questi punti dove Solti avevano un'incidenza decisiva
Sull'altro tema sul quale martedì discuteremo
Con grande solennità quindi ci sarà un rilancio poderoso del federalismo fiscale perché capo dello Stato Presidente Consiglio presente legame sarà un peana del federalismo fiscale tutti saranno convinti che sedeva Ranzi urgentissimo
Ma non c'è da nascondere Maccia non ci possiamo nascondere dietro un dito sapendo che il federalismo fiscale non entrando alla fine in un contesto di intesa per una ragione di fondo
Perché ad esclusione della lega che parlava del federalismo fiscale come separazione di fatto dell'Italia tutti noialtri eravamo convinti sia del fatto che la sostanza delle risorse prodotte mediante il fisco dovesse rimanere sul territorio sia del fatto che occorresse uno strumento di redistribuzione nazionale di solidarietà nazionale dire quelli professionale e che questi due principi in conflitto tra di loro perché il primo tentativo tutto resta sul territorio
E il territorio decide cosa va a Roma
Ipotesi diciamo del federalismo dal basso
O del federalismo rispetto al quale lo Stato centrale è soltanto ciò che le Regioni decidono che sia
Ma invece l'altro il meccanismo perequativo che deve essere centralizzato normalmente deve essere fatto in un Parlamento nazionale ma il problema era lo fa un Parlamento nazionale centralista
E quindi la Camera politica che decide sul governo del paese o lo fa la Camera federale o entrambe ma se non sappiamo la Camera federale coopera con poniamo la perequazione come possiamo esser certi che venga fatta
Senza danneggiare le regioni più povere a scapito di quelle più ricche
Quindi vedete che
Ciò che mancava quei famosi due articoli non era poca cosa banale
La Camera federale il federalismo fiscale erano due questioni di grande rilievo due nodi che dimostravano che l'intera impalcatura stentava a prendere corpo definitivamente
Io credo che si è pagata la marginalità del tema stato rispetto ai temi governi e giustizia
E quindi in un certo senso i partiti maggiori con ritardo ma ecco il motivo dalla mia speranza di oggi hanno finito o un po'per il gusto della parola on possono compito per riflessioni serie politiche
Corre il paese ad una trasformazione che si possa definire dignitosamente di tipo federale
Cioè l'impressione che quei ritardi non riparte e il carro parola spara perché quel diverso modo di affrontare il problema cento per reperire per la sinistra italiano quel diverso modo a territoriale col quale Forza Italia si è presentata la politica italiana
Quei retaggi del vecchio Stato nazionale centralistico di alleanza nazionale hanno finito col trovate punto di convergenza alla Camera dei deputati molto più che in Bicamerale Man mano che il processo andava sulle votazioni articolo per articolo
è cambiato completamente il contesto delle votazioni dei parlamentari di Alleanza nazionale rispetto a ciò che avevano detto in Bicamerale
In Forza Italia si è aperto un dibattito durissimo tra tendenze fortemente federalista della componente nord di Forza Italia
Forse anche per ragioni politiche per rapporti con la lega
Ma che certamente hanno posto un problema di tipo diverso
E maggior partito della sinistra a assunto la necessità d'una sua soluzione federalistica
Perché ha finito col immaginare è questo Chiti blocco confermare o o smentire hanno finito con il rilevare che in fondo l'esperienza di governo delle cosiddette regioni rosse l'Emilia la Toscana
L'Umbria e dovrebbe essere posto a fondamento di una proposta di governo nazionale cioè c'era un rovesciamento dal basso all'interno del partito democratico della sinistra che tendeva a dire nel modello emiliano il modello toscano modello vuol forse hanno elementi caratteristiche con i quali possiamo fare una proposta politica nostra federalismo questo è quando un partito elabora la proposta di politica nazionale alla luce della propria specifica vita locale questo quando Barberio comincia a diventare nazionale ma Emiliano nazionale ma toscano se ne va un po'e questo è un problema serio
E quindi io ho l'impressione che tutto sommato vicina Santo dal momento dell'interruzione dei lavori del Decamerone se non sbaglio il due giugno comunque all'inizio di giugno di questa quando ci fu la decisione formale di non andare più avanti sino ad oggi in questi sette mesi non siamo rimasti per così dire a contemplare il fallimento e a prendere atto che il tentativo non aveva prodotto risultati
Siamo santi alcuni di noi a riflettere sulle ragioni della incompletezza io per primo perché
Non ho ritenuto ci fosse la la cattiveria di delle persone ci fossero ragioni molto serie per le quali i risultati erano lontani da quelli che mi sembravano utili per il Paese senza nessuna pretesa di avere la verità rivela sempre pronto a vedere se le cose sono pagati prede che lo credo altrui possono essere giuste
Ma io l'ho notato che l'elemento di maggiore speranza me lo fa venire mi fa piacere che ci sia il sindaco di Catania me lo fa vedere il fatto che il lungo preoccupante il silenzio del Sud sul tema del federalismo che per almeno tre anni ha visto il dibattito andare avanti ma taceva inquieto preoccupato
Ansioso timoroso di vedere col federalismo riproporsi interviene nuovi divario Nord Sud e il Nord riappropriarsi di risorse del Sud
In modo tale che si perdeva per la seconda volta la battaglia per l'Unità d'Italia
Beh quel silenzio ha cominciato a Bergamo ad essere squarcia un po'il sito e voterà col sindaco di Catania un po'il Governo Regione Sicilia un po'il dibattito in atto un po'il governo pugliese
Intendo dire un po'il dibattito dove Jack il Sud ha cominciato a percepire che l'Italia federale certamente potrebbe essere la base per un pericolosissima sfida alla capacità amministrativa del Mezzogiorno che non vanno mai sottovalutate queste sfide soprattutto quando riguardano la classe dirigente
E metodologie proferito in quarant'anni di classe dirigente perché i incapace a produrre ricchezze lavori nel Sud ha visto gran parte della propria miglior classe dirigente preferiti pieghe statale
Quindi il Mezzogiorno non ha visto lo stato come nemico e quaranta anni ha visto come l'approdo della rivoluzione sociale del Mezzogiorno
Questa è la questione di grande rilievo
Però mi sembra che l'albo ore diciamo di questi l'incipiente pro vita
L'elezione diretta dei sindaci e la loro responsabilità nei confronti le popolazioni lo stesso dei presidenti di provincia il fatto che si fanno programmi e in qualche modo dopo quattro anni si viene chiamante risponde programmi sta innestando
Nella cultura politico amministrativo dal Mezzogiorno l'idea
Che nel federalismo può risiedere persino la riforma ideale per il riscatto del Mezzogiorno rispetto al passato questa è una novità di cui non c'è molto nel dibattito nazionale
Ma che ho visto personalmente con grande piacere perché in questi sei sette mesi è capitato per la prima volta era del ritiro dell'Italia meridionale
A incontri promossi delle Unioni Industriali delle camere di commercio
Dagli agricoltori dai partiti intendo dire un Sud che con più cautela di quanto non fosse apparso il Nordest federalista è oggi molto più disposto che due anni fa ad iniziare la marcia di questa riforma che devozionale
Senza il consenso del sud non c'è riforma dello Stato così come senza il consenso del no ma la spaccatura Nord Sud è stata una delle ragioni per le quali il processo si è fermata
Perché se la riforma così identificati con l'interesse di una parte sola il territorio nazionale è ovvio dall'altra parte e proprie parlamentare dice ferma fermate tutto il treno non deve andare avanti
Ho notato nel Mezzogiorno un diverso atteggiamento verso questo tipo di iniziative
Ultima considerazione
Sì e costa tanto io non so se il cammino riprenderà alla grande o no oggi mi è sembrato di poter dire che non è vedo
Le possibilità però non me la sentirei di escluderlo del tutto
Professor Guarino l'altro giorno nel giorno in cui si consegnavano gli studi in suo onore alla l'Aula Magna dell'Università la Sapienza ha detto una cosa che nel su tutti goccia Guarino che anche per così dire ha il gusto delle cose molte volte paradossali beffando riflette regge ma non mi meraviglio che le riforme si siano fermate ma avete mai visto un Parlamento che fa grandi riforme che lo riguardo dall'inizio della legislatura non anzi fanno verso la fine
Quando la gente avendo tranquillamente utilizzato il tempo che aveva per elezione Paolo prepara per il futuro c'è questo ragionamento non è del tutto lontana dalla realtà
Per cui se si decidesse politicamente sulla base del referendum elezione del capo dello Stato che la legislatura deve avere corso normale fino al due mila uno beh il tema tornerebbe secondo me ad essere molto più importante di quanto noi non crediamo
Se si decide che la situazione politica richiede un nuovo bagno elettorale generale no
Ma se si ritiene che invece la svolta poi segretario Gianni si arrivi fino al due mila uno può darsi che l'agenda del Paese potrebbe essere e questa volta finalmente partendo dall'euro non come siamo partiti nel novantasei
Immaginando che forse un giorno si sarebbe tradito da papa non collegando la drammatica perdita di sovranità monetaria del paese con l'avvento dell'euro e quindi alla necessità di un ripensamento complessivo della macchina statuale
Noi oggi potremmo ripartire dell'Europa con molta più facilità del novantasei e renderci conto che molte di quelle proposte abbia veramente insoddisfacenti non riguarda molto timide volto molto limitati ultimissima considerazione se non dovessimo andare avanti per due anni
Io ho l'impressione d'iniziativa con la quale è partita la Commissione affari costituzionali ma credo che Noto meglio di me lo può dire ma carico quella di dire partiamo soltanto con la questione dell'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Cioè tenderebbe a colmare quello iato che si è verificato in Bicamerale tra la legittimazione dei sindaci e presidenti di Provincia e la non legittimazione popolare del del Presidente Regione
Corre su un piede di parità consentirebbe di meglio riflettere
Sul federalismo chiamiamolo altre punte così nel piaciuto chiamarlo
Chi un federalismo italiano dove l'elemento locale ha una storia plurisecolare non può essere un federalismo nel quale Comune e Provincia sono soltanto soggetti delle potestà gli serviva regionale
Però non vorrebbe anche un federalismo che avesse degli enti locali la sostanza
E le regioni evanescenti cioè l'equilibrio che abbiamo trovato alla fine istintivamente lo ritengo l'equilibro superabile o chiaramente per il senso di autonomia con le regioni che di fatto scompare come soggetti politici o un po'più federalista di quanto non risulterà quel testo vede quel testo è stato incerto perché la cooperazione fiscale è stato tutta rimessa alla Camera federale
La legislazione i principi della legislazione nazionale su Comuni e Province erano rimesse alle due Camere del Parlamento una delle quali Camera federale
E quindi in un certo senso il punto d'equilibrio rimaneva molto mobile mentre avrei piacere di vedere una costituzione del punto d'equilibrio su queste cose non può essere rimesso alla maggioranza di governo di volta in volta può scegliere Molotov l'interlocutore
E quindi se dovessimo partire soltanto con la questione del presidente della Regione
Ridurremmo diciamo che essa divaricazione che vi era prima e si porrebbero le base per un altro tentativo da fare in un altro momento non in questa legislatura
Onestamente non so se da parte di un Parlamento una parte del quale destinata a scomparire con la riforma federale quindi c'è sempre il dubbio che il bicameralismo s'sarà una una poderosa forza frenante rispetto a qualunque
Tipo di riforma che coinvolga una delle due Camere
Dico il Senato Armando potrebbe riguarda la Camera intendo dire qualunque delle due strutture finisce con l'essere frenante o se invece appunto una forma non di lacerante come è stata posta del novantasei difforme costituenti
Di di consultazioni popolari che fanno capire come si giunge al termine cosa che forse del novantasei quando Maccanico faceva il tentativo per formare il governo può ricordare l'assalto il testo
Che avevamo concordato con Urbani Maroni all'epoca quindi non ho proprio una cosa impossibile in questi pensava che una commissione eletta con voto popolare diretto avrebbe dovuto proporre una riforma costituzionale molto larga e le due Camere del Parlamento avrebbero avuto il potere di dire sì o no congiuntamente in modo che si distingueva il ruolo costituente del popolo è quello delle Camere ma si voleva che la riforma vedesse insieme i due soggetti e non l'uno o l'altro è questo è un problema che rimane aperto ne parlammo all'inizio del novantasei la cosa come sappiamo non non proseguì potrebbe tornare ad essere una delle ipotesi di fine legislatura
E io volevo da soltanto conto di belle cose capitate in questo anno e per dire che l'interruzione la considero temporanee sufficientemente oggetto di analisi approfondita
Il nuovo cammino non deve cominciare dall'articolo non votato deve cominciare dall'assunzione vera che la riforma dello Stato diventa il centro dell'insidia politica i maggiori partiti e non una cosa marginale
Ringrazio Donofrio perché la sua relazione è stata molto illuminante anche illustrare come siamo arrivati
L'impasse
Io credo che anche per una osservazione che ha fatto cioè che la nascita del euro impone ormai la revisione costituzionale parta dalla data da dal Nuovo Mondo come dicevo prima in questo caso dall'Europa perché era era una una riforma comunque limitata che parte fuori termine
Io credo che sia da prendere con favore le speranze di Onofrio sì
Pensa sia ancora possibile anche se lui stesso pone molti dubbi la ripresa del cammino
Forme perché credo che questo sia proprio
Lo spirito necessario cioè credere che il processo di riforme non c'è uso e non vada chiuso e che quindi vada ripresa
E poi adesso io darò la parola a un rappresentante del
Le autonomie locali e cioè al sindaco di Catania onorevole Bianco come le dicevo prima oltretutto era il presidente dell'ANCI e quindi si può parlare proprio non ha solo il nome di Catania ma di tutti
E comunitari ciò che naturalmente non è facilissimo ma soprattutto è rischioso perché se dovessi rappresentare la varietà delle posizioni che esistono all'interno degli otto mila centotré Comuni italiani poveri mette conto che corre il rischio di parlare per qualche ora e invece io vorrei preannunciarvi che grazie al taglio che questo incontro di stasera a preso io posso fare un intervento viceversa inversamente proporzionale al numero dei comuni aderenti all'Anci e quindi brevissimo
Mi può consentirti di dire due cose prima di entrare nel merito delle considerazioni
La prima un apprezzamento vivissimo anch'io e non di circostanza questa iniziativa dell'Islam
Anche perché capita in un momento e poi ha preso per il vostro merito un taglio
Molto positivo
Anziché essere il tradizionale convegno consentitemi di dire con la Pro Chico con l'approccio storico scientifico che serve a vedere le posizioni di ciascuno e a farle conoscere
Ha preso fortunatamente la piega di una iniziativa che forse può essere un momento in cui si confrontano posizioni e si verificano anche approcci per vedere come fare ripartire un processo su cui tutti conveniamo
Utile addirittura indispensabile che riprenda in qualche modo starei per dire il treno ma siccome tre non si può utilizzare perché fa pensare a un'iniziativa politica naturalmente riprenda comunque l'iniziativa è il oggi movimento poi il treno degli ultimi tempi non aveva portato grande fortuna al paese che era un altro tipo di di di diciamo di approccio
Allora a apprezzamento vivo e un apprezzamento che corre estendere al intervento alla relazione anzi chiedo scusa
Del di D'Onofrio perché
Innanzitutto Elia
Anche quando su qualche aspetto ovviamente non siamo tutti d'accordo io voglio dire ha lavorato con grande serietà con grande imparzialità come relatore della Bicamerale
Sul tema della forma di Stato e le cose che ha detto oggi depurate notoriamente da quel tanto di polemica politica
Di gioco delle parti che c'era niente da cambiare oggi costituiscono per tutti noi utilissimo punto di riferimento proprio per ripartire
Farà ricominciare seriamente questo ragionamento
Io concordo con quasi tutte le cose che D'Onofrio ha detto
Soltanto su in particolare consentirete di parlare per un minuto soltanto come sindaco di Catania
Per dire che concordo largamente con quello che Donofrio ha detto sul fatto che nel Sud
Qualcosa non si sta svegliando siete ha svegliato
E che anche se per molti anni il Sud ha avuto per suo demerito per suo limite
Una classe dirigente prevalentemente orientata a una visione c'entra vista dello Stato
Convinta che il rinascita del sud e la crescente Sud potesse arrivare da un intervento straordinario nel Mezzogiorno e quindi da una visione in fondo centralista sostanzialmente dello Stato
Oggi si può dire con sufficiente margini di approssimazione accettabile che nel Sud si sta profilando un nuovo gruppo dirigente
Fatto anche consentitemi di dire di imprenditori del Sud
Che sono sempre più convinti che non è la nicchia di mercato che li difende gli consente di essere competitivi ma è un Sud in grado di accettare la sfida di
Sostanzialmente un Sud che ha bisogno di autonomia e responsabilità per risolvere i suoi problemi e quindi paradossalmente oggi del Sud c'è anche a livello di amministratori locali soprattutto consentitemi di dire di sindaci mi anche di altro chi è convinto che
Paradossalmente proprio su dopo avere più bisogno di federalismo del resto del Paese
Perché vedete quando a Padova
Come dire lo Stato non funziona in modo efficace
Come dire il resto della società e comunque così dinamiche propulsivo che tutto sommato dipendendo una parte marginale della sua diede la sua vita
Dalla presenza di uno stato efficace tutto sommato economia padovana riesce a essere sufficientemente competitiva con il resto dell'euro
Quando noi abbiamo nel sud una struttura pubblica che non funziona naturalmente come dire per noi che particolarmente grave perché questo rischia di essere soprattutto nella fase di avvio un momento di grande freddo quindi concordo con questa valutazione testimoni tra l'altro il coraggio personale di un uomo come D'Onofrio
Che essendo autorevolissimo parlamentare impigliato a livello nazionale
Ha accettato
Non glielo ha ordinato il medico di fare l'amministratore locale in una delle province più belle e insieme più derelitti e del Paese come la provincia di Agrigento dove gli fa l'assessore provinciale
Ai lavori pubblici quindi una scommessa e lo fa seriamente nel senso che io lo vedo frequentemente sull'aereo per Catania
E lui prosegue poi per Agrigento scusate ma sentivo il dovere di fare questa
Costatazione non concordo sulle analisi di per di D'Onofrio solo su un punto su quello relativo alla seconda camera o la Camera delle Autonomie dove ritengo che la ragione veramente frenante
Della possibilità di trovare un'intesa accettabile su questo punto più che chiamo la conflittualità potenziare la competitività tra Regioni e Comuni
Che c'era stata certamente nella fase di avvio ma che vero Palmiro anche su questo punto avevamo risolto in modo brillante ha trovato un aumento di freno reale
Ahimè nell'attuale Senato per la nota considerazione che non si è mai visto un'assemblea di tacchini decidere di anticipare il Santo Natale
Come dire la propensione dei senatori anche di quelli più innovativi
Quando D'Onofrio aveva lanciato anche la la piccola proposta dalla cosiddetta bicameralina Dellas cosiddetta seconda a Camerino alla Camera come dire tra i suoi colleghi al Senato certo non era altissimo il suo grado di popolarità si trova in una condizione spesso di isolamento e dire che la proposta non era proprio diciamo rivoluzionaria era un grande passo avanti ma era comunque lasciava vivere no una parte rilevante della seconda Camera con competenze proprio
Siamo in un momento delicatissimo
Abbiamo da un canto segnali
Di un qualche interesse che qualcosa
Diciamo nella introduzione di un'organizzazione della forma di Stato e io sono d'accordo che c'è stata una clamorosa sottovalutazione da parte delle maggiori forze politiche sulla argomento forma di Stato
Con una mio Pia consentimi di raccolta dalle regioni che che D'Onofrio ha detto c'era anche una sulla forma di Stato paradossalmente con qualche problematica
L'intesa era possibile come ha dimostrato poi tutto sommato l'iter parlamentare certo con alcuni noti l'intensità della sussidiarietà ma come dire il rimescolamento delle carte su quell'argomento era molto trasversale
Negli schieramenti di centro destra e della sinistra c'erano sostanzialmente dei federaliste o degli autonomisti spinti e c'erano dei centralisti quindi era tutto sommato possibile
Diciamo oggi tutti sono consapevoli anche io sono convinto che questa consapevolezza e forte che in realtà occorre ricominciare il processo riformatore
Anch'io spero nella provocazione di Guarino che in nella seconda fase nella seconda metà della vita di un'Assemblea si può accentuare un processo riformatore a condizione ovviamente che esistono le condizioni a cui
D'Onofrio faceva riferimento
Ci sono oggi condizioni che fanno pensare che qualcosa nell'organizzazione flessibile dello Stato si va
Riscontrati
Per esempio noi stiamo vedendo che stiamo vivendo in questo momento le regioni i comuni governo centrale
La delicatissima questione dell'Agenda due mila e cioè l'articolazione di una nuova forma di concertazione anche verticale ma poi anche orizzontale secondo l'assoluta necessità di dare al principio di sussidiarietà anche una condivisione non una prospettazione di tipo non rigidamente istituzionale ma anche di tipo orizzontale
Stiamo vivendo una fase di qualche interesse
Come dire c'è concertazione tra lo Stato e le regioni c'è concertazione in moltissimi casi e speriamo che diventano presto tutti
Anche tra regioni comuni tra Comuni e Stato tra tutto l'insieme della del sistema Italia e l'Unione Europea per affrontare questo appuntamento che è decisivo per il sistema Italia immaginate per il Mezzogiorno sarà saranno gli ultimi
L'ultimo poco che sarà probabilmente che interesserà la quasi totalità delle regioni del Sud perché è probabile che dal due mila sei naturalmente l'Italia esco fuori dalle zone dell'Obiettivo uno se permarranno le attuali regole e se si cela l'allargamento a Este
Con il rischio di fare spostare il baricentro naturalmente dell'Europa verso più verso nord e più verso est c'è un lavoro serio si sta andando in questa direzione già sta accadendo dice che nel cinema insomma
Stiamo cercando di lavorare seriamente in quest'ambito superando anche le logiche e gli errori che abbiamo commesso nella fase di avvio del dibattito sul federalismo
Quando ci rendemmo conto che un eccesso di conflittualità o di competizione tra Regioni e Comuni per le ragioni lucidissima e che ha ricordato D'Onofrio stava rischiando di favorire chi in realtà
Ci lucrava su questo conflitto e difendeva poi alla fine alleandosi ora con gli uni ora con gli altri una visione di mera conservazione degli equilibri esistenti della forma di Stato
Con grande consapevolezza e lucidità ci rendemmo conto di questo e credo proprio ci può dare atto che nella fase terminale dei lavori della Bicamerale il clima era diverso quando addirittura noi andammo a un'audizione con la commissione
Proprio addirittura unitaria e quando andammo agli stati generali del federalismo Tanino lo ricorderà all'Eur
Una manifestazione promossa congiuntamente che ci permise di predisporre e presentare un documento comune una piattaforma comune che presentammo alla Bicamerale
Mentre ci sono questi segnali incoraggianti ce ne sono altri che vanno in assoluta controtendenza
Per esempio noi siamo preoccupatissimi comuni delle regioni della piega che sta prendendo il cosiddetto federalismo amministrativo che realtà e decentramento mi riferisco alle Bassanini
Purtroppo siamo a pestare l'acqua nel mortaio dove vediamo assistiamo a continui rinvii dove ancora non si è insediato un tavolo tecnico per la predisposizione dei DPCM dei decreti del presidente consiglio ministri per l'individuazione degli uomini e delle risorse che vanno trasferiti e dove rischiamo di fare perdere al sistema Italia un'occasione importantissima tanto
Tanto come dire tamburi hanno rumore giacciono hanno rullato su questa vicenda e rischiamo francamente di
Addirittura su qualche argomento fare qualche passo indietro
Presidente Chiti che forse non ricorda riguarda direttamente certamente ricordare nel suo intervento quello che è accaduto la settimana scorsa a Roma sul corpo forestale dello Stato dove quelle pochissime cose che siamo riusciti a ottenere rischiano di essere di fare marcia indietro di ricominciare ogni volta da capo con l'idea sostanzialmente che poi non si tocca nulla e che quando scopro qualcosa naturalmente si fa indietro quindi lancio su questo un grido d'allarme dicendo uniamo le nostre forze tutti insieme per
Per
Riprendere il cammino anche di quel decentramento amministrativo che per intensità può intanto a Costituzione invariata dare qualcosa
Concludo con una considerazione è una proposta la considerazione questa io credo che se si vuole riprendere se ci saranno le condizioni dopo referendum dopo l'elezione del capo dello Stato
Per riprendere seriamente
Un percorso riformatore della Costituzione a tutto campo
Occupa Possa si possa e si debba ripartire proprio per la forma di Stato
Dove si era fatto il lavoro più intenso tutto sommato a forma di Stato e quindi la federalismo quello di cui parliamo quindi aderisco pienamente a quella che mi sembrava essere anche la suggestione di D'Onofrio
Anzi ripetiamo da questo e questo può essere poi la locomotiva che tira che
Tutto il resto perché se su questo si rende conto che si può riprendere forse sì svegli Nishi un po'l'atmosfera di sfiducia si va avanti
Per riprendere questo discorso intanto
E apprezzabilissima la posizione assunta anche pubblicamente
Da Antonio Maccanico come presidente della Commissione affari costituzionali della Camera si parte da quello che è possibile
E sotto questo profilo io dico una volta per tutte
Che ai Comuni non passa neanche per la mente
Tranne l'autorete qualche posizione dialettica o estremista che c'è in ogni buona famiglia
Di immaginare che in Italia si possa realizzare un federalismo esclusivamente basato o prevalentemente basato sulla gamba dei comuni l'idea che qualcuno ha coltivato di trasformare i Comuni incita Stato
è un'idea che indebolisce il sistema Italia e non pensiamo per nulla di avere neanche lontanamente diciamo poteri legislativi o poteri diciamo di carattere normativo
Noi pensiamo viceversa che il federalismo italiano per le ragioni che sono state dette debba essere rispetto ad altre esperienze di altri Paesi più equilibrato
E mentre da un canto non può su non basarsi
Su quello che è la dimensione naturale
Del federalismo che la Regione
Probabilmente probabilmente ma questa è una mia personale opinione il numero delle regioni italiane e così alto così diverse le regioni che imporrebbe seriamente una riflessione sull'argomento dimensione delle regioni
Cioè anche
Sì ma parla dei comuni non è un problema il fatto che ci siano i piccoli comuni comune di montagna di cento abitanti non fa male a nessuno purché la gestione dei servizi sia associata anzi difende un presidio umano in un posto come la montagna l'alta montagna in cui altrimenti non ci sarebbe nessuna volontà no ma modi come in Francia i Comuni sono trentasette mila sono solo noi da noi siamo otto mila quindi insomma non è e poi se vogliamo farli unire
Sì l'importante che non si pensi di unirla come penso purtroppo il fascismo di farlo a colpi di ore forzosa
Perché poi naturalmente questo non funziona siriano incentivi per associare e fare gestire in modo associato le funzioni e poi gradatamente verranno Ankara l'elemento di campanilismo se si pensa di unire due comuni io faccio l'esempio della mia zona di Giarre Riposto su furono uniti si inventarono violando l'indomani mattina Fini del fascismo la prima cosa che fece per separarsi
E continuare a odiarsi come si erano odiati per un tempo incredibile ma non è questo diciamo il problema fondamentali prima fondamentale di un assetto equilibrato
Le Regioni devono avere S ordinariamente il potere legislativo tranne che in quelle materie in cui la Costituzione riserva allo Stato nazionale
La sua competenza devono avere sulle materie amministrative una funzione prevalentemente di indirizzo e di pianificazione tranne che naturalmente nelle materie amministrative di interesse esclusivamente regionale
Lascino secondo il principio di sussidiarietà ai comuni la gestione ordinaria del territorio suo condono equilibro che noi abbiamo almeno in linea di indirizzo già trovato con Vannino Chiti con cui utilmente collaboriamo
Da questo si può riprendere presidente Maccanico i Comuni sono favorevolissimo alla elezioni diretta del presidente della Regione
Non c'è nessuna invidia per il fatto che finalmente avremo dei presidenti di Regione con la visibilità pari o addirittura maggiore perché diventeranno una sorta di governatori della loro regione dottore
Le vogliamo delle regioni forti con presidenti forti che durano cinque anni con cui dialogare come organismo stabile non c'è nulla di peggio io ci faccio l'esempio della Sicilia
Per me dove la Regione siciliana ci sono ha poteri fortissimi non c'è nulla di peggio di ricominciare ogni volta a discutere ogni sei mesi con un presidente della Regione che sa di avere un orizzonte temporale di governo di altri sei mesi io invidio le Regioni a statuto anzi invidia
Chiedo scusa la Regione a statuto ordinario perché in esse vi era maggiore stabilità rispetto alle regioni a statuto speciale dove Friuli e Sicilia dimostrano francamente quello che sta accadendo
E da ultimo una proposta forte mi rendo conto che la proposta un po'
Po'può tradire provocatoria ma siccome veniva probabilmente un almeno un intervento di mezzo prima di prenderà però il presidente Chiti come dire l'arancio anche qui
Perché se come dire il cammino della legislatura non appare come io spero compromesso perché comunque sia non abbiamo bisogno di stabilità anche per quel discorso riformatore a cui dono faceva riferimento
Perché non torniamo a presentare
Alla
Alle Camere
Un progetto di riforma
Della forma di Stato rete perché su questo noterete ci interessa
Presentato naturalmente come iniziativa formale
Dai Consigli regionali
Sulla base del lavoro che si è fatto in Bicamerale con quelle correzioni che già appartengono al patrimonio comune e perché questa proposta di riforma non la facciamo sottoscrivere congiuntamente
Da otto mila comuni italiani come ordine del giorno dei consigli comunali e da cento consigli provinciali voi vi immaginate che forza può avere nei confronti del Parlamento per riprendere questo cammino il fatto che Regioni governate dal centrodestra o dal centrosinistra
Comuni piccoli medi e grandi del centro del Nord o del Sud rilancia un discorso riformatore dalla forma di Stato con quella forza che gli deriva dalla capacità di rappresentare l'intero territorio nazionale
Se su questo la Regione ci stanno noi possiamo riprendere questo cammino e arricchire questa fase che può essere di ripresa con questa il grande elemento di forza che può spingere in questa direzione grazie
Ringrazio l'onorevole Bianco è anche trovo interessante la sua ultima proposta
Che tende come come intendiamo noi a a riprendere l'iniziativa diciamo dalla dalla società dal basso vere
Mettere in moto il processo di riforma
Che come risulta anche dagli interventi che sono stati fatti è molto difficile quindi io capisco sempre quella frase di Scoppola e la democrazia italiana dimostra la la sua incapacità di autoriformarsi abbiamo sentito qui il Senato
Provincia eccezione la forza delle istituzioni esistenti rende molto difficile il il creare un altro Stato
E forse le le vie di di di di fare arrivare proposte proprio al di fuori del delle lei tende le riforme istituzionali parlamentari eccetera è una via di pressione otto importante anche se poi questa proposta da Regioni Comuni
Bene bisogna sostanziali e qui ritorna al problema di fondo cioè che sono lieto che sia d'Onofrio
Bianco
Siamo d'accordo con me deve ripartire dalla riforma dello Stato e dello stato moderno per lo stato attuale nel mondo attuale nel nell'inserimento dell'Europa che però pone un altro problema che va al di là dei limiti della Bicamerale e quindi bisogna portarlo direttamente Parlamento perché se no sì si ritrova nel nei limiti che avete avuto
Per però mi piace sottolineare che da questi interventi sì sia che emerge da persone così
Piene di responsabilità la volontà che il processo riforma non si sia interrotto
E voglio dire anch'io che sono pessimista sul sulla sulla politicante ottimista sulla società che mi piace dire che nei recenti viaggi che ha un po'caso di fare attività
In Sicilia ho notato anch'io qualcosa di nuovo
Nella nella società siciliana cioè la nascita di nuclei per esempio di di operatori economici di imprenditori anche di cooperative
Cioè di di il barlume perlomeno di un processo che è stato così tipico esempio del Veneto eccezionali di una società che si riformata se stesse e che crea info forse nuove insomma anche in questo lo dico perché non vorrei che apparisse Ivo così pessimisti da sarei privi di speranza le speranza ce l'aveva le sia la volontà degli uomini sono qui intorno a me sia anche la vivacità della società civile e adesso io do la parola ad Antonio Maccanico dicendo anch'io che mi pare nella sua idea comunque di provvidi andare avanti per esempio con l'elezione diretta nel precedente al provincia sia non solo accettabile ma importante perché innanzitutto
E sempre una coltivazione del moto di riforma e non la la la stasi assoluto totale
E poi era una di quelle riforme che poi costringe ad andare avanti perché non non può essere fine a se stessa e quindi io credo che l'azione di Maccanico sia in questo caso molto importante che sia da sostenere
Adesso la parola grazie anche io vorrei innanzitutto esprimere un vivissima apprezzamento per questa iniziativa dell'Islam
Mi pare che i dirigenti dell'Iseo abbiano i i sensori molto vigili
In quanto non solo hanno ho ripreso un dibattito sulle riforme istituzionali ma non si fa se non si sono fatti incantare dalla l'argomento che
Dominante in questo periodo nella
Nella dibattito istituzionale cioè quello della del riforma elettorale invece hanno puntato su questo della forma di Stato della revisione di forma di start-up di una direi una doppia sensibilità sensibilità perché hanno avvertito che è una fase di
Riforma spetta per riprendere e poi hanno puntato su questo per la riforma della forma di Stato
Certo che leggendo il titolo auto-governo ente centralmente o anche a me venuto
Di pensare come diceva D'Onofrio che forse se questo convegno fosse stato fatto due o tre anni fa dovremmo via intitolato federalismo e decentramento
Adesso pare che la parola federalismo sia
Passa poi in modo in declino
Dal clima quindi
Secondo me sbagliando io ho letto con grande interesse un articolo che è uscito sulla il mondo
Devo indicasse dirigente francese del dell'UDF cioè devota ghiotta
Gli ottavi l'articolo era intitolato una Francia federale in un'Europa federale quindi quanto i francesi è un partito come l'UTF scopre questa necessità del federalismo mi pare che i il segno dei tempi sia sia molto già
Sì
Anch'io
Ritengo che il lavoro della Bicamerale sia stato un lavoro sostanzialmente utile come futile il lavoro della Bicamerale precedente erogate abbiamo accumulato una serie di di ipotesi di progetti di riforma tutti molto avanti molto seri poi al arrivate al momento di decidere li mettiamo mettiamo da parte
Ora
Qual è il problema io come presidente della Commissione affari costituzionali
Credo di avere agito bene dal momento in cui è sorto una dibattito su una questione molto convincente politica molto molto scottante di quel e cioè quella dei dei ribaltoni nelle nelle regioni e ho colto l'occasione della discussione di una legge antiribaltone
Che a mio avviso aveva qualche qualche suscitava qualche dubbio di costituzionalità sia pure riflesso vanto
Campus era trascinato dalla legge elettorale precedente per dire ma il problema della stabilità delle regioni SIT si che a fronte di un altro modo si affronta con l'elezione diretta del presidente della Regione
E su questo devo dire che i gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione hanno reagito benissimo abbiamo una decina di proposte di legge quasi tutte molto simili che puntano a questa elezione diretta del Presidente della regione
Io posso dire che
Questo provvedimento è stato calendarizzato il che significa che l'assemblea di Montecitorio dentro il suo viso di febbraio
Affronterà questo ti
E quindi c'è l'impegno per la Commissione affari costituzionali apportarlo Aversana più presto cosa che ho già fatto abbia perché abbiamo cominciato
A concludere al più presto per poteva andare in assemblea
Ma accanto alla le proposte di legge sull'elezione diretta dei presidenti delle Regioni a statuto ordinario cioè con una miriade di proposte di legge che riguardano le commissioni le le regioni a statuto speciale quindi anche le regioni a statuto speciale che naturalmente ha venduto una natura
Più pattizio in un certo senso comporta una procedura diversa ma anche sulle regioni a statuto speciale si punta all'elezione diretta del presidente della Regione io credo che questo sia un punto di svolta importante veramente molto importante
Perché a nella discussione è è venuto fuori che credo si tratta solo di cambiare l'articolo centoventidue della Costituzione
Ecco i suoi affrontare la favola sulla forma di governo nel suo complesso centoventuno centoventisei cioè è qualche cosa che accomuna l'inizio di una valanga diciamo all'inizio di una di una di una riforma che
Se andrà avanti necessariamente si porterà dietro si porterà dietro anche
Riforme più a
E infatti ci sono che qualche deputato ha già presentato proposte di legge che riprende testualmente il testo della Bicamerale perché test bicamerale sulla sul riforma di Stato è quello che è stata approvata in neanche in Assemblea se non ricordo male
Tale pipa mi pare è stata trovata anche in assemblea dei dipendenti è stato fatto proprio e quindi e quindi si va avanti
Io credo che questo sia una qualche cosa sulla quale tutte le forze politiche si possono trovare ed accorta infatti io constato nella mia Commissione che su queste tematiche deve c'è una grandissima una grandissima convergenza
Quindi
Siamo ad una svolta seria ed è importante è importante perché abbiamo parlato del del federalismo amministrativo che l'amico Bassanini ha cercato di realizzare in questi due anni e mezzo di governo e infatti se voi andate a vedere i vari decreti legislativi infatti sulla base della legge numero cinquantanove la legge dei Telegatti voi vi accorgete che la la il trasferimento di funzioni alle regioni di trovare è imponente ebree vero che è rimasta sulla carta
è vero che è rimasta sola ma è imponente per cui viene da domandarsi ma se veramente domani con le norme di federalismo fiscale che quello che è necessario con i decreti del i DPCM che se necessario fare
Questa questa realtà così prefigurata si si realizza veramente beh allora
Come facciamo ad avere delle regioni che parlano che hanno crisi di governo ogni sei mesi le sue significa paralizzare lo Stato ecco perché è importante
Mentre il governo ha fatto questa sforzo di a Costituzione vigente di trasferire funzioni attribuzione alle Regioni ai Comuni è diventato indispensabile
Procedere anche al quadro alla revisione del quadro della forma di governo delle regioni perché effettivamente non si faccia in modo che la riforma dello Stato come alla fine finisca per essere un peggioramento della situazione nella quale sia
Quindi è necessaria una strategia in un certo senso complessa
E il problema del federalismo fiscale è un problema serio mi pare che sia stata annunciata ora una un documento del Ministero delle Finanze che sarà discusso nei prossimi giorni su questo su questo tema
E problema delle risorse è chiaro che non si possono trasportare trasferire attribuzioni Poteri nuove le regioni senza le risorse umane e finanziarie perché possano possano andare su questo naturalmente il problema sarà molto seria perché
Quelle due esigenze contraddittorie di cui parlava D'Onofrio persistono però
In un quadro di un costruttivo un
Sede realismo cooperativo non conflittuale
è dominato dalla principio di sussidiarietà io credo che quel problema potrà essere risolta perché principio di sussidiarietà dobbiamo concepirlo anche come la creazione di una frontiera mobile come di un federalismo diciamo a a geometria variabile soprattutto in un paese come dire quello l'Italia che è un Paese dualistico che ha differenze di condizioni fra le varie regioni sarà interpretiamo il principio di sussidiarietà in questo in questo modo sarà più facile risolvere i problemi anche del federalismo del federalismo fiscale in modo che i problemi si affrontano a livello di governo al quale possono essere affrontati e chiaro che certi problemi possono essere affrontati a livello di governo regionale in Toscana o in o in in in Lombardia ma forse in Basilicata o chessò in in Molise non non sarà possibile ecco perché occorre avere questo principio della la sussidiarietà come ispiratore di tutto il complesso dell'ordinamento
Per l'ordinamento regionale
Io credo che
E leggevo giorni fa una un libro dei un grande studioso del federalismo che Lanzaro
E quale diceva basi diciottesimo secolo diciannove
Diciassettesimo secolo a metà del ventunesimo secolo e diciannove alla metà di dicembre saranno sono stati il trionfo dello Stato centrale dello Stato nazionale dello Stato
Ormai
Questo stato è ormai non esiste più non è possibile io la complessità sociale diventata tale per cui no e l'aria federalista è quella quella del posto moderna la via federalista idea di federalismo non solo il federalismo verticale quello cioè fra i vari livelli di come ma anche quello orizzontale cioè che lo chiama il consociativismo glielo questa forma
Ora questo a me pare abbastanza abbastanza abbastanza vero
Anche se consideriamo le strutture economiche l'evoluzione delle strutture economiche quando noi parliamo di di crisi del fordismo tecnici della struttura fordista e la grande impresa attraverso il downsizing che produce prova sorso Inge e che cosa significa questo
Significa anche che acquistano un rigore norme digitale uno di questi esempi i
E le le le economie locali sistemi economici locali sistemi economici locali diventano qualcosa di importante disse sono gli unici che riescono ad occupare attaccata a a a combattere viva l'arco con successo la disoccupazione i sistemi economici locali
E se parliamo di stelle come ci locali come possiamo uno sottrarre alle regioni alla agli enti locali questa questa necessità di occuparsi di questa di questi problemi
Ma dico un'altra cosa l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni secondo me sarà ancora un passo in avanti nell'evoluzione delle forze politiche cioè dei dei sistemi partitici
Credo ci rendiamo conto per esempio di che importanza ha avuto la lezione diretto a temi dei sindaci anche nella vita interna delle forze politiche
Quando un sindaco è stato scelto ed è stato eletto direttamente dal dal popolo e non è più nella condizione di sudditanza nei confronti del suo partito e lo risponde all'elettorato e i partito a sua volta diventa lo strumento e percepito dall'opinione pubblica come lo strumento di selezione della classe dirigente Agassi dirigente che va a occupare le posizioni istituzionali queste la cosa importa questo processo con l'elezione diretta dei presidenti di Regione diventerà ancora più acuto
Quando qualche volta sentite che qualche sindaco
è entrato in conflitto con la segretario pavese del partito dal quale proviene è questa e questo fenomeno perché il sindaco risponde risponde alla cara la collettività che l'ha eletto e naturalmente Eros agli ordini del partito che vorrebbe invece strumentalizzarla come si faceva un tempo
Ecco perché cari amici io credo che questa svolta che comincia da questo piccolo passo in avanti decreto l'elezione diretta
Dei presidenti delle delle regioni secondo me apre uno spiraglio su una possibilità di riforme istituzionali setta la parte giusta per aver ragione darò fra e la forma dello Stato e il problema è problema di fondo
E quella il problema io devo ricordare che quando ci fu la lanciata la campagna referendaria era ancora in piedi la Bicamerale e io guardati con sospetto quella campagna perché mi sembrava che alterasse le priorità delle riforme non perché fossi contrario alla al perito ma porre in avanti la questione che rettorale prima del forma di Stato prima della forma di governo prima del problema giustizia secondo me era era un errore
Noi ci siamo caduti in questo errore adesso avremo il referendum istituzionale ma questo non ci deve scombussolare nella nostra idea noi dovremo andare avanti nelle riforme secondo quell'ordine logico che è quello che parte dalla revisione della forma di Stato
E dobbiamo ricordare questo mi pare giusto quello che diceva
Il mio amico
E che
Noi siamo nell'Unione europea nei paesi della loro moneta unica l'unico Paese che ha un problema di assetto istituzionale irrisolto non ce ne sono altri non ce l'ha il Portogallo non ce l'ha la Grecia
Adesso abbiamo una strada in salita in cui la competizione sarà fare impresa ma sarà anche fra i Paesi fra la capacità organizzativa dei paesi ecco perché non abbiamo assoluta urgenza di affrontare questo tema
Io ringrazio legislativa della contesto iniziativa ancora speriamo di poteva approfondire questi temi anche da altri occlusione grazie
Classe Maccanico le Lucrezia dica che sono assolutamente d'accordo con lui sull'importanza di questa battaglia che probabilmente può essere vinta della nomina diretta per presidente e anche ed è ovvio
Sulla sottolineatura che anche lui ha fatto della necessità di partire come priorità proprio la riforma dello Stato nel nel mondo moderno nell'Europa
Ma adesso dovrebbe per la parlare senatore Villone per presidente della Commissione fare tutto dal Senato ma è in aula e vedi caso dice D'Onofrio proprio a discutere dei termini del ribaltone e crea batteria e allora se poiché speriamo che possa arrivare se non arrivano andiamo avanti con domandando a qualcuno
Se vuol parlare di parlare adesso poi le conclusioni le fa
La minor zitti c'è qualcuno che lo domanda parola sì ambasciatore francese
Forse è bene che andare a a un microfono
A
Grazie anzitutto anch'io volevo appunto ringraziare questa iniziativa che è stata veramente tuttora molto valida interessante soprattutto sono rimasto molto
Colpito dalla profondità dei temi evocati dalla dibattito anche ideologico che c'era va scritto questo
C'è un punto però forse è è una mia deformazione professionale ed è il collegamento tra la riforme strutturali formi dello Stato italiano
E quindi diciamo è la concezione Smith consentite statalista con il collegamento viceversa della prospettiva europea cioè di qui a pochi anni si il procedimento sentì diciamo il processo di integrazione va avanti e bisogna a mio giudizio immaginare un collegamento tra quello che la riforma del tipo di Stato Italia
In vista di quello che doveva essere il tipo di Stato Cennamo prestato Romeo aggregazione europea ecco qui c'è un punto nel quale il concetto delle federalismo concetto delle Autonomie
Detta secondo me trovare un collegamento cioè anziché limitarsi a guardare il problema nell'ambito se posso così dire del del territorio nazionale italiano vederlo anche in collegamento con quello che dovrebbe essere il futuro Stato Europa grazie
Sì ambasciatore siamo d'accordo tant'è vero l'abbiamo credo tutti sottolineato anche forse uno dei difetti della riforma il passaggio dovrò ferocia anche ha spiegato la psicologia e la mentalità che l'ideologia dei partiti dello Stato nazionale centralizzato che invece più a partire dallo Stato che non è più lo Stato sovrano perché non lo è più è uno stato inserito nell'Europa e nel mondo e quindi il collegamento nella riforma costituzionale con l'Europa con il mondo certamente fondamentale
Cioè nessun'altro
Se non c'è nessun'altra allora io do alla parola per le conclusioni fa l'onorevole Vannino coltiva dimettiti che Presidente Regione Toscana a sua volta presidente del associazione sì grazie
Ma anch'io sono diciamo quarto da uno spot da una sottolineatura non formale davvero come no come abbiamo fatto tutti cioè quest'iniziativa dell'ISMEA è stata importante non solo perché ha ha rimesso al centro un tema rilevante e che rischia insomma di non essere più alla ribalta del confronto politico diretto ma soprattutto perché diciamo la verità
Spesso noi di questi temi parliamo tra noi cioè le Regioni Comuni e le Province ne parlano ora l'intervento che ha fatto di Anco consentirete anche il mio dimostra credo che abbiamo costruito con una una unità non sulla sabbia tra le tra le organizzazioni degli enti locali e delle Regioni
Ci confronti ci siamo confrontati quando c'è stata la Bicamerale con i protagonisti della Bicamerale e tuttavia poi non c'è col meno non non c'è di frequente un confronto tra quelli che vanno nella stessa direzione già questa sera uno scontro non ci può essere mi pare che da questa parte del tavolo possiamo avere e abbiamo posizioni politiche diverse ma certamente sul merito della riforma la pensiamo allo stesso modo riammettere insieme anche quelli che hanno la stessa idea ma che hanno ruoli diversi che operano al Parlamento nelle commi importanti come se il parlamento nel governo
Nel centro dello stato e chi opera nei governi territoriali delle regioni e degli enti locali penso che sia importante a me è parso questo un aspetto significativo della nostra del nostro incontro
Io rispetto diciamo alla situazione
Sono un po'più pessimista di poi anch'io cogliere o il rilancio e lo forse sono state fatte ma diciamo di quello che mi apparso essere il senatore D'Onofrio che naturalmente spero del tutto di sbagliare
Sì spero di sbagliarmi perché diciamo che avrei detto che questa volta con la Bicamerale cesserebbe fatta cento metri dal traguardo quindi essendovi sbagliato in quel caso spero questa volta due qual è il senso diciamo lasciamo stare pessimismo io ho una preoccupazione
Che questa non si avverte nel cuore dello strato
Cioè non si avverte nel Parlamento non si avverte nel governo e non si avvertono nei gruppi dirigenti dei partiti politici e partitario ma tutti gli altri uguale e il rischio che c'è di perdita di credibilità della tra virgolette classe politica cioè tra e del processo delle riforme in questo Paese
Questo è profondo
Ce ne siamo un Paese che attraversato da un profondo malessere ancora da una grande sfiducia da che cosa lo vedo io vedo per esempio al fatto che dell'esagerazione con cui si affrontano il problema
Io quando ero sindaco della mia città di Pistoia provveduto momenti di divergenza se un sindaco ad affrontare Enzo li affronta molto spessi però per esempio se un era d'accordo con una discarica
Mi invitavano e fascicoli incontri civili con quindi chi abitava nelle case vicine
Oggi se si discute di una scelta di infrastrutture viarie o di aree industriali chi non è d'accordo o di o di o di quadruplicamento ferroviario Alta velocità mette in campo come se fosse l'ultimo giorno di vita del mondo cioè è una società che tesa fra questo dimostra che chi è una società che tesa che nervosa
è una società che elementi di sfiducia come come come si giudica l'astensionismo
Io non credo che si possa risolvere facendo confronti con il meccanismo politica elettorale americano perché non è quella la il punto vero
Io penso che noi dobbiamo vedere con preoccupazione comun segnale come un segnale
Cifrato con un segnale come volete comunque un segnale forte appunto che parla di sfiducia
Di allargamento di un Fossati DDT di un rapporto di che c'è tra la Società io non sto dicendo che la Società ore tutto il bene la politica io son di qua
Dico che è questo il problema
Che c'è questo elemento di non fiducia gessista
Che si stanno indebolendo ma rafforzando ecco allora io non so se tutti i tempi vendono sulle differenze queste non so se tutti i tempi sono nelle nostre mani
Non so quanto tempo abbiamo per dimostrare la credibilità cioè il fatto per questo io insisto ma anche in modo minimalista se volete
Che ci sia un avvio di riforme qualche cosa che cambia che riprende il percorso delle riforme perché questo sarebbe importante anche per ristabilire un rapporto di fiducia e di credibilità
Tra cittadini italiani e chi le rappresenta a livello delle istituzioni qui ci metto tutti proprio da Comuni fino fino allo Stato centrale che non cambia non tutto temo appunto che non tutto il tempo sia nelle nostre sia nelle nostre mani allora il primo elemento che io avverto e questo cioè la necessità di sentire l'urgenza che problemi delle riforme di non intervenire più per emergenza
Non si può aspettare pateticamente colpito molto
Cioè se sette giornali sei sette giornali diocesani nel Veneto
Fanno un uguale articolo di fondo nella sostanza in quindici non si parla più di federalismo di riforma di cambiamento tra stato centrale e territori e e non si parla più di di di questo perché non c'è più il pericolo non si avverte più in pericolo della della secessione da parte della lega ma stiamo attenti perché non ci può essere un altro tipo la secessione quei la che voleva la lega era dal punto di vista politico del progetto politico destinata alla sconfitta e cancellata dall'ingresso anche informalmente dell'Italia nell'euro ma ci sono altre forme di secessione
Che allargamenti degli abissi della fiducia la frammentazione territoriale quindi una serie di aspetti che io credo non debbono essere sottovalutati anzi evitare di intervenire per emergenze riuscire invece avanzare una proposta che è credibile
Io sono d'accordo con tutti quelli fatta all'inizio senatore Pieraccini poi in tutti gli interventi ore ora anche l'ambasciatore Franchetti cioè che sottolineo questo dato dell'Europa io sono convinto di questo cioè penso dunque se è stata anche la posizione che noi abbiamo cercato di assumere nel confronto con la Bicamerale è vero che c'è un elemento che riguarda il funzionamento e la carenza di funzionamento ed efficienza dello Stato italiano
Ma è riduttivo oggi sarebbe riduttivo vedere i problemi del cambiamento e della riforma dello Stato soltanto a partire da qui perché non capiremmo in Spagna funziona meglio mai aperto un problema
Di di di riflessione sulle riforme in Gran Bretagna buon per loro il governo Blair la repressione forni e e in pochi mesi a a Galles la Scozia l'alta stele l'elezione diretta dei sindaci delle delle grandi delle grandi metropoli c'è un dibattito accesissimo in Belgio e e anche in Francia per la prima senta per la prima volta seppure a partire da un fenomeno politico come quello dei rapporti con il Fronte nazionale tuttavia le regioni sono diventati un fatto politico nazionale infine le prove
Anch'io visto alle alle alle alle agli interessanti elementi di dibattito che ci sono che alcuni anni fa non c'erano
Piano abbiamo rapporti con presidenti di regioni socialisti oppure Giscard Viani o o del partito del presidente nel pube Chirac e i presidi tra i presidenti delle Regioni questo tema di una riflessione cambiamento della legge le corale maggiore ruolo maggiore competenze fino appunto a parlare che di federalismo come ci diceva ora ricordava ora presidente Maccanico allora questo elemento
Nell'Europa dobbiamo tenerlo presente perché un uno degli aspetti di cambiamento dei rapporti tra Stato centrale e autonomia
Nel segno
Noi diciamo del federalismo comunque di un aumento dell'autogoverno devoluta de di autogoverno delle comunità
Regionali e locali e un presupposto della costruzione dell'unione europea tante che non è cioè dello questo lo disse dieci anni fa
E quando nella
Del Trattato di Maastricht dell'orgoglio inserito fece una battaglia perché venisse inserito il Comitato delle Regioni
Lo fece con la precisa convinzione
Che per radicare l'Europa e per fare andare avanti l'unione sovranazionale coi vediamo che confederale federale comunque un'unione sopranazionale dell'Europa c'era bisogno di queste realtà e di una modifica
Degli Stati nazionali
Ma anche altri due aspetti che ha richiamato il senatore dono fra il suo intervento su cui io tratto concordo un su uno e ne aggiungo anche un altro la sussidiarietà
Io per esempio sono d'accordo
Sono convinto che il problema che ha il nostro Paese ci sono anche in altri paesi dell'Europa e anche quello di modificare il rapporto tra istituzioni e società io sono convinto
Personalmente non turbato ma convinto che il federalismo non è soltanto uno spostamento di competenze
Abbiamo detto Unione europea per un verso cambiamento di Stati nazionali in regioni e città ma non si ferma lì non si ferma lì riguarda anche la società la possibilità della Società di organizzarsi un nuovo rapporto
Guardate
Se qualcuno mi spiega come si faccia vere sussidiarietà
Se
Si rimane con uno stato accentrato questo questo veramente non non non è possibile così come la stessa riforma della pubblica amministrazione questo elemento in nuovo che voleva introdurre
Che è importante su cui si stanno facendo dei passi in questi anni l'Italia dei passi faticosi ma ha perso il ruolo della pubblica amministrazione anche il suo funzionamento si stanno facendo però anche qui la riforma della pubblica amministrazione
Che va tenuta presente a sé è un dato se non è che scontate faccio il federalismo la pubblica amministrazione funziona magari e tuttavia e tuttavia è vero però il contrario che se non faccio il federalismo cioè se non do autonomia e responsabilità politica e finanziaria alle città alle regioni e così via una pubblica amministrazione che mi funzioni sui risultati
Quello che vogliamo fare no chi me la fa la verifica dei degli dei risultati qual è la sollecitazione sui risultati qual è l'elemento di riorganizzazione che che devo introdurre se non c'è questo spostamento anche anche di assi quindi questi aspetti stessi
Di modernità di ruolo vostro in Europa e per superare carenze anche del nostro funzionamento ci impongono andare in questa direzione
Io sono d'accordo
Sul fatto che la commissione bicamerale diciamo la commissione bicamerale lavori della Bicamerale
Ci siamo arrivati con elementi l'hanno detto siedono su che Maccanico ora con elementi e e l'avevamo dettata allora ne chiedo diciamo ora di come dire di insufficiente cultura federalista e di insufficiente convergenza anche tra le tra le forze decisive su questo sono d'accordo altrimenti non almeno su questo punto non si finiva insomma per poteva andare avanti il questo l'aspetto della della forma dello Stato beh uno l'avevamo avvertito appunto quando la forma dello Stato non è che s'era stato detto la cosa più importante le Regioni Comuni diceva no
Più importante di tutti è la forma dello Stato ci si risponde sempre di più
Forma governo giustizia e c'è la forma dello Stato naturalmente importantissimo
E quindi era
Un elemento è una gerarchizzazione delle priorità già diverso in secondo luogo
è vero che sono vere due cose secondo me Ing cui c'è la preoccupazione e il briciolo di speranza che dobbiamo tenere vivo in tutte le forze into diciamo oggi almeno in tutte le forze politiche
E poi punto quando esso è stata la Bicamerale Alleanza Nazionale pochi pochi pochi mesi prima pochi
Mesi prima altro che federalismo sosteneva a ben altre cose comunque ma oggi registrando oggi dopo l'esperienza la Bicamerale in tutte le forze politiche in tutti gli schieramenti ci sono sia
Posizioni federaliste sia posizioni anti
E quindi in questo caso non solo è giusto da un punto di vista di principio che le riforme dello Stato come la casa comune abbia un largo coinvolgimento perché riguarda tutti è una necessitasse se vuole riuscire se si vuole riuscirà faccia se vuole riuscire a procedere
è stato detto anche
Che le divisioni grosso mi ricordo ce lo dissero porta a Firenze facemmo un punto dopo la prima fase non so se ti ricordo con la prima fase della Bicamerale qui non eravamo molto critici sulla parte sul pacchetto federalista facemmo una un'iniziativa Firenze e due alla fine mi disse una delle possibilità dei riprendere The spostare Piovan
Ti per la fase due gli equilibri è che tra Regioni e comuni ci si metta d'accordo perché su questa divisione diversa impostazione
Di cosa è il federalismo passano le insistenze centralistiche e io ero convinto di questa posizione
E sono anche convinto anche scritto che
Una divisione che c'è stata tra Regioni e enti locali è stata dovuta a responsabilità diverse non solo di una parte per esempio le regioni sono state sempre di più schiacciate
Sul ruolo appunto che non aveva autonomia vera legislativa di governo finanziaria e quindi alcune regioni o la gran parte delle regioni com'è che hanno tentato di darsi un ruolo
Fondando sul versante amministrativo
Che era il versante che non li riguarda che non le riguardava non erano nate per queste quindi tentando o un grande comune o una grande provincia o nitrito
Posizione sbagliata col che noi abbiamo cercato di Correggio dicono e conferenze Presidente della Regione non plurale maiestatis noi Conferenza delle Regioni abbiamo cercato di corregge e credo anche siamo riusciti a Correggio
D'altra parte c'erano posizioni accentuate dopo l'elezione diretta dei sindaci che diceva il l'ha detto Bianco desto il federalismo è quello delle città quanto meno è quello delle città-stato fermorestando che se in Italia si fosse fatto non una
La capitale non due non tre ma dieci venti cinquanta come si diceva prima del Vietnam città-stato po'avremmo avuto finita perché avremmo avuto una una frammentazione per il rialzati non è la stessa cosa le città-stato e la Regione perché se io dopo un potere legislativo a a a delle tredici città che che che che sono le grandi città italiano alle quindici poi non lo so quante
Beh e e il resto dei territori chi è che le tiene insieme dal punto di vista della rappresentanza perché se io leggo il sindaco di Roma
Se la città sta se Roma è una città Stato lì è giusto che ci sia un ruolo ha cresciuto un potere legislativo eccetera ma nel resto del Lazio io non lo eletto come fa svolge mi nella rappresentanza nella concezione della rappresentanza un ruolo di tenuta territoriale di programmazione territoriale queste cose sono state superate
Ma vedete c'è un altro però appunto su insomma detto qui non ci dobbiamo però nascondere perché a livello nazionale dello Stato centrale
C'è però un punto di ostilità maggiore nei confronti delle regioni del ruolo delle regioni anche quando trovano un'intesa con i Comuni e le Province
Diciamo S e perché ci sono alcune regioni che hanno funzionato peggio male no secondo me non non è per questo
Perché uno Stato centralistico può funzionare con i Comuni che hanno l'elezione diretta dei sindaci e il massimo di autonomia ad esempio della Francia
Mentre se io metto in moto un meccanismo per cui attribuisco potere legislativo e di governo su materie che non può rimanere allo Stato centrale e questo
Lo possono fare le regioni Cambio lasse dello Stato la se non è più lo Stato centralistico ma è uno Stato chiamatelo come volete federale autonomista regionale locale comunque è uno Stato diverso non è quello che noi conosciamo queste nella resiste
Enza vera che c'è di chi da parte di chi le riforme non le vuole poi naturalmente è vero che dentro il processi della Bicamerale anche dopo perché noi abbiamo costruito a quel punto la conferenza dei presidenti delle regioni e l'associazione dei comuni e in parte l'Unione delle Province diciamo tra nell'autunno del del novantasette ha costruito una piattaforma unitaria
Io questa credo che sia importante
Cioè io sono convinto che l'intesa che è stata trovata tra le regioni i comuni e le Province non sia con ingente e nata dalla necessità di confrontarsi con la Bicamerale ma assegnato qui sono ottimista un punto io credo di non ritorno cioè quale che appunto le regioni sono quella istituzione che deve avere potere legislativo e di governo come programmazione sulle materie che non vengono trattenute dallo Stato centrale
E che i Comuni le Province ognuna secondo del loro ruolo hanno la titolarità amministrativa piena
Dei compiti e che vengono loro trasferiti non quella legislativa non quella di governo questa posizione attenuto attenuto
Dopo che la Bicamerale non c'è più tiene e stanche credo costruendo qualcosa di nuovo anche nelle relazioni tra Comuni Province Regioni
Senatore Pieraccini all'inizio
Lanciava il discorso sulle Province nel dir la verità avevamo provato a farlo in quel primo intervento nei confronti della Bicamerale non quello dell'abolizione delle province
Non quello della polizia e le Province
Ma quello di un ripensare il modello provincia
Rispetto alla diversità delle regioni regione per regione perché la Toscana e l'Emilia Romagna e non è detto che abbiano lo stesso tipo di provincia
E soprattutto le province di oggi non corrispondono se sono un ente intermedio là dove servono
Non corrispondano come è cambiata la la la la società per esempio da noi non corrispondere distretti industriali per esempio da noi non corrispondono agli ambiti ottimali di gestione dei servizi
Allora potevano esserci qui esperienze diverse ma questa diciamo direzione possibilità di ricerche di cambiamento è stato
Immediatamente bloccata e e noi abbiamo preferito far fronte comune sulle grandi questioni di cambiamento del paese poi
C'erano alcuni aspetti che riguardavano il federalismo fiscale
I principi da stabilire e in Costituzione soprattutto il vero rispetta lavori della Bicamerale nel progetto unitario che noi abbiamo avanza era rimasto un punto che io penso potesse essere chiuso positivamente ma era rimasto un punto che riguardava la seconda Camera però che ha ragione il senatore D'Onofrio
Non è un particolare perché e non è un particolare perché se io definisco come faccio il riequilibrio per
Quelle quelle di quelle regioni che non sono più sufficienti non è la stessa cosa se c'ha un ruolo importante una seconda camera che è espressione dei territori
Avevamo raggiunto quasi una conclusione non so se poi ci sarà diciamo avevamo fatto tutti una un passo avanti non so se sarebbe stato sì sì sì avremmo raggiunto un esito positivo cioè quello che comuni province e regioni perché in un primo momento che cosa avevamo detto noi comuni province regioni abbiamo detto va bene facciamo un Bundesrat all'Italia
Ci stanno
I venti presidenti di regione ci stanno vinti sindaci che leggeranno fra loro ci stanno
Presidenti di Provincia e ha gli stessi punti che cedeva e quindi diciamo la parte nostra avevamo fatto ma non c'era neanche una possibilità su non ci tutti i numeri che vengono mente triliardi oltre di farci allora noi avevamo accettato un compromesso che ci sembrava giusto comunque migliore dell'esperienza che cespiti e cioè in Spagna
D'accordo sull'elezione diretta in fondo c'è c'è anche negli Stati Uniti d'America anche se poi avuto appunto l'evoluzione che gli stessi americani
In cui c'è una ripresa del sentimento federalista forte un dibattito su quanto funziona su quante formale di
Però va be il Senato non rappresenta questo questo mente diventato cosa diversa comunque l'elemento dell'elezione diretta sì
Ma
Tolto dalla concomitanza con le elezioni politiche ancorata alle elezioni regionali superando alcune incompatibilità c'era da definire bene perché era decisivo i compiti e poteri di questa seconda camera
E poi scelto
Vedere se su su su questo e su cosa voleva dire questa concomitanza che non potrà che era importante fosse elettorale ma non poteva essere soltanto elettorale e poteva poteva significare
La bicamerale non ce l'ha fatta oggi quell'ultimo punto che voglio affrontare oggi come si può procede come si può ripartire la Conferenza dei presidenti delle regioni e l'associazione dei Comuni delle Province si è fatta carico di una proposta che io non esita a definire minimalista
Cioè noi abbiamo fatto questo discorso minimalista non vuol dire non importante cioè io credo che la cosa importante sarebbe la l'aspetto negativo sarebbe se il novantanove non porta nessuna riforma perché se novantanove non porta nessuna riforma
Per quanto riguarda le regioni se ne riparla nel due mila cinque ma in politica ovunque e in Italia in particolare il due
Mila cinque è distante anni luce allora davvero le tensioni che ci sono in questo Paese poi rischiano di diventare
Qualcosa di diverso e poi insomma parliamoci chiaro io voglio dire una estrema chiarezza lo dobbiamo anche renderci conto che di le tensioni di questo Paese sono anche grazie al fatto che noi viviamo ormai in una Costituzione materiale
Che non è più la Costituzione scritta per lo dicevamo prima di di inizia con la prova che non è più la Costituzione scritta e lo vediamo da mille cose e perché anche una necessità che sia così
No non vi non vive a lungo un paese con una costituzione materiale che non diventa una cosa diversa e riorganizza le sue regole e modelli di rappresentanza stessi le regole di rappresentanza stesse allora
Noi abbiamo indicato
Diciamo quattro punti
Che possono essere fatti
Anche con l'articolo centotrentotto
E non sono la grande riforma ma si muovono tutti nella direzione e sono quindi coerenti con il disegno di grande riforma possono spingere in avanti possono creare delle condizioni perché si riprenda positivamente questo percorso riformatore lacrime l'elezione diretta del presidente della Regione
Io l'ho anche detto che il presidente Maccanico ha fatto benissimo io mi auguro che il Parlamento ce la faccia
Perché
Bisogna e introdurre l'elezione diretta del presidente della Regione è già stato detto
Perché appunto c'è un po'c'è un problema con i comuni con le province c'è un problema giustamente faceva io sono d'accordo con te magari cambia anche il modo di essere il sistema dei partiti e e lo cambia modo positivo in modo positivo
E poi
Non ci fa assistere a quella cui abbiamo assistito su qui io Espresso esprimo qui anche la non condivisione cioè io non sono per i io sono per per battere il mio amico Rastrelli in Campania sono per batterlo no per fare interpreterà fare operazioni di di di di riparto di ribaltone
Perché i cittadini Fogliano votare
E sono convinti perché poi in ogni regione in Toscana caccerà confronto tra chi te del debito i i i nel Lazio c'era il confronto tra Michelini e Badaloni e così ovunque
è vero era indicato sulla scheda non so non era l'elezione diretta ne discutiamo di questo c'era pronto un premio di maggioranza
E questo un compito un piccolo problema lo può perché ci sono alcuni che sono stati sono divenuti consiglieri perché c'era un premio di maggioranza legato al presidente della Regione quanto prendeva la coalizione guidata comunque
Questo è è è è è il problema che che che che ci troviamo do abbiamo bisogno di una stabilità
Non abbiamo bisogno abbiamo visioni che schieramenti diversi non nemici ma avversari si confrontino cerchino di vincere
Ma chi vince governa e l'altro si prepara quindi è decisivo grazie se non arriviamo alle elezioni del due mila
Con l'elezione diretta del presidente delle Regioni possiamo scrivere
La la la la la parola finale sull'esperienza di queste delle regioni
Allora con rischi davvero di frammentazione del territorio e di spinte sul territorio almeno in una grande parte del nostro Paese e non so neanche con quanta carica
In chi andrà a votare in chi si presenterà candidato per essere votato perché nel novantacinque
C'è stato un questo punto di novità questa legge imperfetta che lo dicevamo ma almeno aveva aperto e aperto qualche cosa di nuovo quindi Lecce dirette presidente la Regione è decisiva su questo almeno su questa almeno dobbiamo farcela ogni posto abbiamo
Questi pochi mesi davanti
Le autonomie speciali
Qui la Camera aveva votato su proposte alla Bicamerale un testo che potrebbe essere ripreso e votato così come tra l'altro introduceva condono se sono stato d'accordo quando aveva sostenuto poi siamo stati minoranza tutti su queste posizioni ma che la la via giusta cioè
L'autonomia la possibilità di autonomia speciale per l'insieme delle regioni e cioè il fatto che una Regione possa chiedere al parla
Per negoziare forme di autonomia tranne le materie che lo Stato non trasferisce mai forme di competenza più forte
Be introduce una velocità diversa differenziata che corrisponde perché corrisponda situazione il nostro Paese che nel nostro rese avvolte si parla del tipo di federalismo da fare o da non fare dicendo più a tener conto della storia della cultura dell'Italia
Poi gli stessi che fanno questi avvisi solenni quando si discute in concreto del fatto allora muoviamoci molto differenziato allora non va più bene ma invece è giusto muoversi molto inferenziale
Perché può darsi che una Regione non sia ora in grado di chiedere competenze in più e non le chiede
Ma può anche darsi che una Regione le chieda e se non sta funzionando neppure nelle competenze che ha gli viene detto no e c'è uno stimolo positivo Ubu un elemento positivo quindi questo aspetto va messo l'altro guarda
Che ci sia in Italia perché poi non è vero che in Italia non c'è una variabile diciamo una velocità differenziate e che è stato standardizzata in Italia ci sono cinque regioni che hanno poteri accresciuti e risorsa cresciute e ci sono quindici regioni che non possono neanche avvicinare dissi mai per definizione questa situazione non è più governabile è un altro elemento di
Divisione territoriale io credo che non si capiscono le tensioni del Veneto se non si pensa che Cianca accanto due regioni a statuto speciale
Che hanno più potere e più risorse
E lo sa il cittadino e lo sa l'imprenditore dovrà io non è che propongo l'abbassamento a rinunciarvi diciamo abbassiamo il Friuli e Trentino dico
Consentiamo di muoverci su questa via di di anche di una velocità diversa per le per l'insieme delle altre regioni
Le città metropolitane
Una volta D'Onofrio ha detto e io sono d'accordo perché anche su quello c'era un'intesa quando abbiamo fatto uno dei dei confronti lontani anche sul ruolo e sui rapporti in Europa e internazionali dal punto di vista degli scambi commerciali e culturali delle regioni
E poi le questioni del federalismo fiscale che possono e possono partire qui anche senza modifica
Senza modifica costituzionale e mi auguro che patacche che anche questo insomma almeno l'avvio del federalismo fiscale a Costituzione vigente cosa che si può fare
L'elezione diretta dei presidenti delle Regioni e questo possibilità di autonomie speciali io penso potrebbero cambiare in parte la situazione certamente rilanciare la credibilità di una riforma il sindaco di un bianco faceva una proposta su cui io sono d'accordo
Si tratta di valutare bene ne avevamo anche parlato si tratta ne avevamo parlato in certi momenti per sostenere un'azione e per diffondere si tratta di valutare bene insieme
Insieme agli amici del federalismo che cambiamento dello stato se procediamo da parte delle consigli regionali
A proposte di modifica costituzionale su questi tre quattro punti
Che possono essere fatti con il centotrentotto e poi li sottoscriviamo le facciamo sostenere in tutti i consigli comunali e provinciali
Cosa francamente qui o su cui io propenderei perché abbiamo questi dodici mesi davanti oppure se vogliamo risistemare di far partire il Progetto di grande di
Forma federale sapendo che questo può essere messo in campo può essere sostenuto è giusto come respira e prospettiva
Ma non è realistico pensarlo realizzato da qui al due mila
Certamente non per la seconda Camera certamente non per la seconda camera che è un punto decisivo cioè non credo francamente che con il con il centotrentotto non abbiamo visto che cosa succederà alla Bicamerale cambiamo il Senato della Repubblica
Termino con un'ultima sottolineatura sulle questioni
Del decentramento
O se volete perché doveva esserci doveva essere un ponte del federalismo amministrativo federalismo a Costituzione vigente le le parole parte anche qui per questo ho iniziato con una preoccupazione con una sottolineatura di preoccupazione anche qui non ci sia cioè anche qui non si sta procedendo con la speditezza
Che poi poteva essere diciamo poteva essere immaginato anche qui il venir meno della riforma costituzionale ha reso più difficile
I processi e l'attuazione
Perché intanto in Parlamento a volte a noi sembra d'essere come quando da ragazzi allora si giocava da ragazza pallone nelle strade camper parrocchie senza gli schermi e se succedeva che quando attaccavano quegli altri tutti uno statuto sempre in difesa siamo quasi in porta mi sembra essere così quasi pop
Quasi ogni giorno si ha notizia di un'iniziativa legittimato intrisa di quel parlamentare o di quel gruppo parlamentare che modifica le basse
Si può fare possiamo scrivere presidente Maccanico dicendo intervieni per via costituzionale perché modifiche costituzionali non ce ne sono stati e ce ne sono molte questi fatti
Ma soprattutto non si procede cambiamento dello Stato centrale neppure per la parte che le Bassanini dice
Sulla legge cinquantanove agricoltura trasporto lavoro beh le regioni sull'agricoltura hanno già la legge adottata quattordici regioni su quindici
Su le politiche del lavoro dodici su quindici
Su trasporto pubblico dieci su quindici tutte le regioni riguarda solo quella statuto ordinario ovviamente in questo caso quindi si si parla su quindici tutte le regioni tutte le giunte regionali hanno deliberato
Ma tranne due la Sicilia la la tranne due tranne tre mi pare la Puglia
La Calabria e la Campania due di queste hanno avuto le vicende che avete visto le giunte in quanto tali hanno deliberato anche sul decreto recitativo centododici il più complesse quello più ampio
Da parte del centro che cosa è successo felici
C'è solo un DPCM firmato quello sul lavoro parziale perché ne dovrà essere fatto un atto su cui c'è stato uno spostamento di sei mesi fino a giugno prossimo per il trasferimento
Delle risorse del personale per le politiche di orientamento al lavoro per le politiche attive sul lavoro
Noi abbiamo le Province i comuni che si sono oltre alla legge regionale attrezzati ma per ora non hanno cambiato neppure la targa
Sull'agricoltura siamo a tredici messi di ritardo
E il compromesso raggiunto sul corpo forestale dello Stato rischia di essere rimesso in discussione il compromesso raggiunto era che il Corpo forestale dello Stato a un unico molto a un'unica modalità di reclutamento
Ha un'unica modalità e centro di formazione
Lo stesso criterio di avanzamento delle carriere
E c'ha poi un'articolazione regionale per la utilizzazione che viene comunque verificata impostata verificata controllata impostata nella conferenza stato regioni autonomie
Se si considera che ci sono cinque regioni a statuto speciale che hanno avuto la regionalizzazione piena e oggi rispetto a questo si dice che si sta scomponendo solo scompagina Ande distruggendo Corpo forestale dello Stato
Da tutte le più alte autorità dello Stato attuata al sottosegretario all'Agricoltura di oggi sembra che si faccia entrare barbare a Roma voi capite che se questo compromesso giusto l'ho considerato un intesa giusta venisse modificato noi diciamo che le Bassanini sono archivia come a volte spesso ebbe successo nella storia del nostro Paese e quindi è un processo che non c'è più ma su questo bisogna mettersi d'accordo
Così come non solo sta per essere insediato ma ancora non le è stato il tavolo per determinare risorse e mezzi
Che devono essere trasferiti alle regioni e le città per gestire nuove competenze perché non c'è un quando si pensa a regioni e città non siamo più nella fase rivendicati
Se il problema è di chi oggi fa il presidente le regioni o sindaci non esiste problema
Noi no anzi non vogliamo niente se non ci sono competenze e personale niente niente niente
Se non si risolvono problemi delle sottostima e sanitarie faremo un gesto di restituire la sanità lo Stato centrale
E
Quando vedo oggi dalle notizie Lanza spero che non se vero
Insomma Lanza di solito
E proprio la speranza per attacca per finire con l'ottimismo che il ministro degli affari regionali e Elia incerta sull'elezione diretta del presidente della Regione
Non capisco cosa si intende sul federalismo fiscale cose che il governo
Presidente del Consiglio e ministro
Amato hanno detto neri contro le regioni quindi non soltanto i presidenti delle commissioni del Parlamento beh vedete
Che se si vuole cambiare questo stato i tempi sono davvero urgenti occorre che chi vuole cambiare si metta insieme con una grande determinazione occorre che le forze politiche
Che possono avete le posizioni che che ritengono perché non devono a qualcuno sulla consenso cittadini pro abbiano una posizione
E che anche il governo e il Parlamento abbiano una posizione perché il rimettere continuamente in discussione le posizioni che si hanno
Da un ulteriore contributo alla scarsa credibilità della volontà e del processo di riformatore non serve all'Italia non serve la democrazia nel nostro paese grazie
Io ringrazio Vannino Chiti per sue conclusioni ad avere tutto quello che ha detto che mi pare conclude un incontro a mio parere positivo perché ha dimostrato da parte di tutti sia le preoccupazioni per questo arresto
Nel processo riformatore e anche da parte di tutti la volontà di andare avanti
Credo anch'io che bisogna io dico contente regia almeno del elezione diretta del regioni non so se nel novantanove i quattro punti dei siano possibili
Ma credo che sia una strada da perseguire
La presso il la pressione interna forse bianco a mio parere dove viveva più come un accordo non sul quattro prima generale conta credo anch'io che era cavalcato piste se immaginare che risolvesse il problema fatto ma forse lo vedeva speso anch'io non non in quel su quella forma in altre invece una pressione che giunga dal Paese dalle istituzioni sulla classe si trova lamentare governato la il processo sia ripresa questo credo sia necessario come credo sia necessario di avere ben chiare corrette è venuta qui oggi
Che le forze dell'esistenza sono ovviamente le istituzioni esistenti il senatore ad esempio chiarissimo uno stato accentrato che deve rinunciare ai propri poteri e non è uno scherzo i partiti politici
Lo stesso discorso alle regioni o no no no non mi formalizzo sui nuovi talenti possono benissimo restare regioni però sono d'accordo conflitti rimanesse un'altra cosa sapevano risponde non a caso l'asse la lettrice da sé io ho letto che i distretti industriali sono ormai in Italia credo seicentotrenta rifare benvolere crescono grazie nel delle forme di di di di di divisione territoriale che hanno una una logica nella vita reale del Paese
E quindi credo che le pressioni dal paese siano necessari e per quanto riguarda noi io ribadisco il nostra la nostra volontà di unire come diceva Chiti prima tutti coloro che camminano sulla strada della volontà di riforma
Ci sarà una forza la nostra minore certamente dei delle regioni
Perché ai comuni ma sarà una forza intellettuale apostolato e sostegno e ci auguriamo quindi di ritrovarci parecchie volte insieme in questo cammino di rilancio della riforma dello Stato italiano grazie a tutti voi fare