Direzione Nazionale dei Democratici di Sinistra (presso l'Hotel Metropole)

L'analisi e la discussione dopo il volto e il bilancio che quindi credo che
Saremo in grado di svolgere l'io ho anch'già diversi iscritti a parlare
Per cui vi proporrei di e iscrivervi subito dopo la relazione
Di Folena
Prima di dare la parola Pietro per la relazione introduttiva permettetemi di salutare con particolare affetto e di fare gli auguri a Leonardo Dominici sindaco
Dopo il voto che ha coinvolto le quindici nazioni dell'Unione
Luttazzi nel febbraio del due mila
Il suo naturale sviluppo
Questa Dio di riflessione si colloca nel quadro della difficile e per molti versi decisiva battaglia politica
Dei ballottaggi che vede il centro sinistra dopo il positivo esito del primo turno impegnato quasi ovunque salvo che nella provincia di Bergamo
A Bologna per il forte valore simbolico del voto in questa città i nove altri capoluoghi di di provincia in tanti altri comuni in trentadue province in Sardegna
Si gioca una parte del senso politico di questa scadenza elettorale
Nelle grandi regioni del Nord in particolare la partita tra centrosinistra e Polo anche in relazione alle recenti posizioni della lega appare assai incerta
Nella riunione di oggi dobbiamo quindi prima di tutto fare emergere un forte appello all'impegno e al voto domenica prossima affinché si consolidi il messaggio di stabilità e di buon governo del primo turno delle amministrative e si ridimensioni no le pretese di Berlusconi e del suo partito
Quest'appello si rivolge a tutte le componenti democratiche dinamiche riformatrici federalisti che delle realtà in cui si è chiamati a votare e deve vedere il nostro partito impegnato in prima fila
La battaglia politica di questi giorni di queste ore da qui a domenica prossima
è la dimostrazione più evidente che domenica tredici giugno non siamo stati in presenza di una sconfitta politica dell'alleanza che governa il Paese
La maggioranza che sostiene il governo D'Alema infatti ha avuto dodici milioni cinquecento mila voti e il Polo per le libertà undici milioni ottocento mila voti
A fronte delle precedenti europee il centrosinistra o menta di un milione e settecento quarantasette mila voti il Polo cala di due milioni trecentoquarantasette mila voti
Se paragoniamo con le politiche del novantasei centro sinistra senza Rifondazione Comunista cala di quattrocentoventinove mila voti e il Polo di tre milioni novecentottanta mila voti
è la prima volta anzi possiamo osservare che la maggioranza di governo supera in termini assoluti l'opposizione di centrodestra
Riconoscere questa indiscutibile verità numerica tuttavia non ci ha portato nei giorni scorsi né ci può portare oggi a minimizzare il significato del voto
Primo per i problemi che pone alla sinistra europea secondo per i messaggi che lancia al centro sinistra che governa l'Italia terzo per la flessione pur contenuta risultato non soddisfacente del nostro partito
La sinistra europea in primo luogo per la prima volta la settantanove il gruppo che riunisce i socialisti socialdemocratici europei non è il primo gruppo del Parlamento
Pur in presenza di elementi di articolazione nel voto come successe in Portogallo in Francia della sinistra
Il risultato positivo dei Verdi in alcuni Paesi del Nord Europa e l'insuccesso di alcuni partiti nazionali del Partito Popolare Europeo
Credo che non ci sia dubbio sul fatto che esista una tendenza europea che ha favorito le forze del centrodestra nel momento in cui ci sono tredici governi nazionali di sinistra o di centro sinistra
Questa tendenza è a un tempo elettorale col risultato ottenuto dal centrodestra in alcuni dei principali paesi europei
Ma anche una tendenza politica relativa cioè nell'ultimo periodo ha la capacità di portare nella famiglia del Partito Popolare Europeo forze moderate o apertamente conservatrici estranee alla tradizione più classica cristiano Democratic
Se si confrontano i dati delle europee con quelli delle ultime politiche dalle quali in molti paesi la sinistra aveva raggiunto consolidato posizioni di governo si legge sempre il segno meno dal Partito socialista portoghese perché il risultato migliore meno zero virgola otto per cento rispetto alle politiche precedenti e quello francese meno uno virgola cinque per cento
Fino alla socialdemocrazia tedesca meno dieci virgola due per cento all'Amburgo meno quattordici virgola due per cento ai socialdemocratici danesi meno diciannove virgola cinque perciò in questa diciamo classifica i DS occupano la parte medio-alta col meno virgola tre
Con due meno tre virgola sei per cento
Non c'è dubbio che questo dato sia stato segnato profondamente dalle vicende di questi mesi dalla guerra nei Balcani
Soprattutto come fase nella quale l'attenzione dei governi nazionali problemi economico sociali è stata sicuramente più bassa
E dalla brusca frenata della crescita negli ultimi mesi del novantotto e nei primi mesi del novantanove
Mi sono quindi molti elementi di a di allarme
Che se non corretti nella fase che abbiamo di fronte potrebbero anche giungere a rimettere in discussione il ciclo di centro sinistra che a partire dalla metà degli anni novanta si è aperto in Europa
Anche negli Stati Uniti d'America del resto dove quel ch'ciclo cominciò nel novantadue esistono preoccupazioni disegno analogo
Questo ciclo tuttavia e il voto del tredici giugno ne è una conferma in molti Paesi si era aperto in assenza di un significativo spostamento a sinistra dell'elettorato
Spesso invece in presenza di importanti divisioni fra le forze moderate di centrodestra e dell'estremismo radicale e xenofobo di destra
In molti Paesi voglio dire alla sinistra centrosinistra sono giunti al governo con maggioranza i maggioranza oscillanti intorno al quaranta per cento dei voti
Ecco uno sforzo significativo di apertura di allargamento verso istanze liberali e dinamiche
In secondo luogo all'obiettivo della moneta unica che ha caratterizzato le politiche nazionali degli ultimi anni e che assorbito ingenti risorse finanziarie e umane
Non è ancora seguita quella che potremmo chiamare una fase due europea incentrata sulle politiche di sostegno alla crescita e di occupazione
L'aspettativa di lavoro di inclusione sociale di formazione in una società fortemente segnate negli anni precedenti dalle terapie ultra liberiste
Dalla rottura di consolidati patti di convivenza e di solidarietà e dal pensiero unico monetarista questa aspettativa si è fatta urgente
Spesso drammatica
Infine le resistenze i processi di unificazione sono molto forti in Europa
E in questo voto anche se andiamo una sua lettura più articolata
Si coglie una spinta a nostro giudizio illusoria a rinazionalizzare politiche scelte che negli ultimi anni si sono progressivamente spostati in una dimensione europea
La Gran Bretagna con tutta evidenza resiste al tentativo di accelerare l'integrazione della sterlina nell'euro
In Germania si sente la sofferenza per una funzione troppo europea in questi mesi di quel Paese lo stesso Schröder ha dichiarato dopo il voto ci siamo occupati troppo di politica estera
E sente i costi derivanti dall'equilibrio con i Paesi mediterranei
Anche in Francia la crisi politica della destra evidente vede tuttavia sorgere un nuovo
Partito tira sorvolano urla frasi di Charles Pasqua che in una visione anti europea si propone di fatto di sdoganare i voti le tenniste
Il problema della sinistra europea e quindi quello di guardare a questi processi più profondi
Comprendere i rischi che ci sono ma vedere anche le enormi opportunità che nell'azione congiunta dei governi dalla commissione ci sono nei prossimi mesi sapendo che il fattore tempo è diventato decisivo
Ci appare infondata quindi ideologica un po'provinciali Istica
La tesi secondo cui in questo voto avrebbe perso la terza via di Blair e di Schroder che avrebbe vinto il socialismo diciassette lasciamo stare la polemica sul manifesto Blair Schroeder di qualche giorno prima del voto perché opportuna o meno che fosse quell'iniziativa e se è stata la butto lista elettorale sicuramente ininfluente ma nessuno può sinceramente dubitare del fatto che per esempio in Gran Bretagna Tony Blair oggi e avete i vertici di popolarità e che in caso di elezioni politiche i laburisti uscirebbero vincenti
Nessuno può dubitare del fatto che la gauche plurielle francese vince ma vince col trentotto per cento dei voti
Che la costruire la un'alleanza composita di sinistra
E che lo stesso risultato positivo del PS francese avviene ecco una lista aperta al concorso di forze non socialiste come il modo esito Agliana dice vedremo e il partito dei radicali di sinistra
Il problema quindi è davvero un altro ed è questo non c'è ancora una vera e propria strategia della sinistra europea
Sul piano della politica estera e di sicurezza solo con la guerra del nel Kosovo per la prima volta se si pensa ai precedenti dolorosi degli altri confini degli altri conflitti nella ex Jugoslavia
Si è avviata in queste settimane una svolta nell'atteggiamento dell'Europa questo è un merito della sinistra e vorrei dire in primo luogo della sinistra italiana
Che se si avrà il coraggio di consolidare ed estendere ed al vertice di Colonia del G otto vengono segnali importanti è destinato a dare ben altro spessore e significato politico civile e morale alla costruzione Oro europea
Sul piano economico e sociale invece dal congresso di Milano del PSI
Accanto ai ventuno punti del nostro manifesto programmatico le linee della proposta Gutierrez per il lavoro hanno rappresentato un primo timido cento cenno di una strategia comune
Ancora tuttavia la sinistra europea su questo terreno è la sommatoria di politiche e di risposte nazionale
Altrettanto declamatoria appaiono le tesi secondo cui dal voto verrebbero prendiate in materia economico sociali sociale ricette più tradizionali più statalista diciamo così e bocciate quelle invece più innovative
Si impongono a noi pare nello spirito del libro bianco di dolore alcune scelte nel campo della formazione della ricerca delle tecnologie dell'informazione della comunicazione dell'ambiente e dell'alimentazione
Nel senso di un neo keynesismo leggero europeo in grado di regolare più che di gestire e di contrastare il passaggio da un'economia di mercato a una società di mercato che anteponga il profitto alla persona umana alla sua valorizzazione alla sua libertà alla sua inclusione sociale
E quella che è stata chiamata da molti una terza via dall'esperienza socialdemocratica tra statalismo nazionale liberismo senza regole
è in questo quadro che l'intero movimento socialista democratico anche un problema politico
Deve accentuare cioè il carattere dinamico del suo movimento deve aprirsi andando anche al di là delle esperienze storiche fin qui compiute
Già dell'Internazionale socialista fanno parte trenta partiti nazionali democratici e progressisti
E io mi domando se Forza Italia o i conservatori inglesi entra nel Partito popolare europeo perché non si può pensare come una prospettiva politicamente realistica nei prossimi anni all'ingresso di altre forze riformiste e democratiche radicali liberali di sinistra nella casa comune del della sinistra del socialismo europeo
Il sole importante richiamo alla tradizione socialista tanto più importante per i DS
E per chi Dinoi ha dovuto compiere un doloroso cammino di revisione di critica di riconoscimento di errori per potersi dire a tutto tondo socialista europeo ma solo questo richiamo alla tradizione di per sé non è sufficiente nell'Europa del Duemila
Le forze plurali che vengono da quella tradizione sono chiamate con determinazione e coraggio avrà ad aprirsi a nuove culture progressiste e a lavorare sui fondamenti di un nuovo pensiero sociale illiberale che abbia al centro i temi del lavoro del sapere dei diritti umani della qualità di vita vengo alle questioni relative al centrosinistra italiano
Appare molto in fatico come si è fatto nei primi giorni dopo il voto parlare di una rivoluzione politica in Italia dopo il tredici di giugno
Non solo perché come detto la maggioranza che sostiene il governo numericamente forte
Ma perché i termini di fondo della transizione italiana appaiono nella loro sostanza confermati
Voglio cioè dire che centrosinistra e Polo confermano un sostanziale equilibrio delle forze e appare assai limitata la possibilità reciproca di incursione dello schieramento avverso come dimostra l'analisi dei flussi elettorali
Si registrano in questo confermato il cui libro sostanziale tuttavia tre processi importanti Gravity di possibili conseguenze
Il primo riguarda il Polo
In Italia non c'è stato come invece avvenuto in altri Paesi uno spostamento a destra c'è però uno spostamento significativo nella destra nel centrodestra
Alleanza nazionale perde novecento mila voti rispetto a loro per del novantaquattro e due milioni settecento mila rispetto alle politiche
Il CCD che alle europee del novantaquattro era in lista insieme con Forza Italia perde un milione quattrocento mila voti rispetto alle politiche
Forza Italia perde due milioni duecentoquarantatré mila voti rispetto alle europee diciamo più di un milione se si sottraggono i voti del CCD e aumenta invece di ottantatré mila voti rispetto alle politiche
è in atto come ci dicono i flussi un processo di svuotamento dei propri alleati con la tendenza da parte di Berlusconi a ridimensionare seccamente gli altri soggetti del posto
Non c'è dubbio che risultato di Forza Italia si giova di tre fattori di una nuova collocazione europea nel Partito Popolare Europeo e di un vento spirato in tutto il continente
In secondo luogo di una campagna tutta giocata sui temi interni economico-fiscali bassa crescita forte pressione fiscale alta disoccupazione e infine di una potente campagna pubblicitaria in violazione sostanziale dei principi della cinquecentoquindici e in assenza della par condicio elettorali
è questa una tendenza di semplificazione del Polo lo spostamento su Forza Italia destinata a consolidarsi
Si fa strada oggi in Berlusconi l'idea di conquistare nuove aree di centro o moderate anche approfittando dalla frammentazione del centrosinistra
Mutando i termini del bipolarismo italiano o rilanciando da Forza Italia un Progetto neo centrista e neo proporzionalista
Sono domande importanti
La durezza del confronto in Alleanza nazionale e i termini della sua prima conclusione apertamente polemici verso una prospettiva chiamiamola così di una china berlusconizzazione del Polo fanno pensare che la partita non è chiusa
Il secondo processo significativo di novità riguarda il centro sinistra esso come detto attiene anzi si espande e vede la nascita di una nuova formazione politica i democratici con due milioni quattrocento mila voti
Altre formazioni come Comunisti Italiani con seicentoquindici mila voti sono presenti per la prima volta
Il centrosinistra tuttavia appare oggi più articolato e frammentato di prima
Nella nascita dei democratici a invertito questa tendenza
Il processo di frammentazione espone questa maggioranza a instabilità e litigiosità tanto più in presenza di quella offensiva neo centrista di Berlusconi
E anche il rischio di una possibile impossibile insuccesso elettorale nel due mila
Le potenzialità della maggioranza specie dove c'è la competizione maggioritaria sindaci presidenti della Provincia sono altissima o testimone il voto locale
Ma la strada di una riaggregazione delle dieci forze nazionali del centrosinistra non loro maggiore coesione di una semplificazione della capacità comunichi comunicativa e simbolica del centrosinistra appare obbliga
Il risultato dei democratici in particolare va visto con attenzione noi abbiamo giustamente rifiutato nei mesi passati una logica iper competitiva e di contrapposizione
Anche se non c'è mai sfuggito l'intento un po'confuso e velleitario volto anche a ridimensionare la nostra forza
Se l'obiettivo di dar vita a una formazione di entità paragonabile a quella dei DS appare fallito
E se il contributo dall'esterno del centro sinistra quel voto sembra esserci ma esserci modo molto contenuto più significativo dall'astensione
Modesto e ci sembra soprattutto grazie Di Pietro in qualche area del Paese da parte del centrodestra
Tuttavia non si può non vedere come in quel sette virgola sette per cento alle europee che con figure democratici come forza decisiva della coalizione
Vi sia una domanda di maggioritario di innovazione della politica che tutti sono chiamati a considerare nella sua valenza
Il terzo processo importante di questo voto riguarda le forze alternativa all'attuale bipolarismo Rifondazione Comunista subisce una dura sconfitta politica
Con seicentottanta mila voti in meno rispetto alle europee un milione novecento mila voti in meno rispetto alle politiche
Dopo mesi di escalation nella rottura col centrosinistra dal rovesciamento del governo Prodi alla guerra nel Kosovo
Noi seguiamo in queste ore con attenzione con volontà di confronto alcuni segnali di dialogo venuti in questi giorni
Consapevoli tuttavia delle grandi fratture di questi mesi e delle divisioni programmatiche politiche su questioni di fondo sulle quali non sono pochi ipotizzabili atteggiamenti superficialmente conciliatorio
La lega perde ottocentosettantatré mila voti sulle europee e due milioni e mezzo sulle politiche Bernalda raduno di Pontida sembra emergere una volontà di tornare a svolgere una funzione politica
Con rischio palese in questo momento di una subalternità di Bossi a Berlusconi e di una sostanziale perdita di autonomia della lega rispetto al centrodestra
Noi proprio perché sul terreno del secessionismo a suo tempo non abbiamo fatto sconti alla lirica e anzi abbiamo al pagato al nord in termini di alleanza un prezzo politico con coerenza
Rilanciamo la nostra sfida autenticamente federalistica perché anche in vista delle Regionali del Duemila si formino coalizioni sociali e politiche in grado di rappresentare il bisogno di riforma
Di innovazione di dinamismo del Settentrione
La lista Bonino infine ha rappresentato con i suoi due milioni seicento mila voti rispetti settecento mila della Lista Pannella una sorpresa per tutti i flussi dicono di quanto peschi in tutte le aree con una certa prevalenza nel centrosinistra
Appare questo fenomeno più forte nel centro nord frutto prima di tutto di un'abile e lunga campagna di promozione
Questo risultato però sembra aver intercettato incolto istanze domandi Libè e domande liberali presenti nella società italiana
Tanto sul terreno economico sociale tanto su quello civile e morale che parlano in una certa misura anche ai contenuti ai profili del centrosinistra e del nostro partito
E sembrano accogliere inoltre come i democratici una diffusa critica al sistema politico così come oggi si configura
Più in generale
Questo sembra essere uno dei tratti salienti e specifici del voto italiano del tredici di giugno
La transizione italiana non conclusa e l'involuzione che sistema sembra aver vissuto negli ultimi dodici mesi involuzione reale e che ci sono fattori di produzione reale
Ma anche involuzione percepita come tale da una parte dell'opinione pubblica
Tutto questo agli allargato la forbice fra cittadini e politica
Il rovesciamento che la Bicamerale da parte di Berlusconi lei enfasi sulle questioni la giustizia il riaffacciarsi di ipotesi neo centriste
Il politicismo giacobino di Bertinotti che ha portato al rovesciamento del governo Prodi
La necessità ineludibile in quella circostanza di formare una maggioranza nuova non ancora coesa a sostegno del governata Lema
I ribaltoni nelle regioni determinati da quella scelta politica il fallimento del referendum tutto questo insieme di avvenimenti degli ultimi dodici mesi
Rispetto al momento in cui si stavano per decidere riforme costituzionali di enorme portata ha ridato fiato a tendenze
L'epicità arie antipolitiche indifferente ai contenuti e alle forme della partecipazione
Tuttavia dobbiamo sapere che cosa c'è dietro quelle tendenze questo è davvero un tema cruciale
E perciò noi rilanciamo la nostra sfida per le riforme a partire da quella del federalismo e dell'elezione diretta del presidente della Regione
Ed anche per questo che diciamo di no ogni ritorno al proporzionale
Anche nella forma di una legge alla tedesca con lo sbarramento e ci battiamo perché riaffermando il collegio uninominale maggioritario si possano dare a una legge a due turni
In queste riforme trovano trovare adeguato spazio da un lato il tema del conflitto di interessi e dell'assetto del sistema radiotelevisivo dall'altro quello di una nuova disciplina della pubblicità elettorale
Ma questa domanda inevasa sul rapporto con la politica investe direttamente i soggetti della politica la qualità della politica le forme della partecipazione della rappresentanza direi la natura stessa della coalizione
Da questo punto di vista la lezione del tredici giugno cita due spunti
Il primo riguarda il carattere riformistico e innovatore dell'azione del centro sinistra
Il governo D'Alema lavorate operato davvero bene in questi mesi e nelle settimane della guerra acquisito un ruolo e un prestigio nel Paese in Europa e nel mondo di straordinario rilievo
Sono stati mesi durissimi non dimentichiamolo
Segnati da avvenimenti esterni di portata imponderabile fino alla recente grave offensiva terroristica che colpito Massimo D'Antona e che ha avuto nel mirino la sinistra di governo il movimento sindacale
In questo periodo dal Patto di Natale fino all'approvazione in Parlamento di molti suoi strumenti attuativi
Dalla riforma dei ministeri del governo deciso l'altro giorno fine i decreti attuativi dell'autonomia scolastica e alla riforma sanitaria la continuità e lo sviluppo del programma dell'Ulivo del novantasei sono sotto gli occhi di tutti
Ora rispetta la situazione economico sociale del Paese
Sentiamo la necessità a partire dalle scelte del prossimo DPEF della finanziaria di un'accentuazione del carattere riformistico innovatore in senso sociale dell'azione del governo e della maggioranza
I nuovi margini che l'Italia rispetta i parametri di convergenza nella moneta unica
Danno la possibilità di pensare a un'intesa riformatrice con le parti sociali in queste settimane che da un lato con la riduzione della pressione fiscale per i redditi medio-bassi sostenga la crescita e favorisca gli investimenti e l'occupazione
E dall'altra intervenga con equità e senza forzature su squilibri strutturali della spesa e favorisca il dinamismo nella società facendo emergere alcuni fenomeni diffuse
Si impongono in questi mesi scelte attive in settori strategici
Cito per tutti le banche le politiche industriali le telecomunicazioni e l'informazione gli ordini professionali da cui dipenderanno un poco la possibilità di un'europeizzazione attiva non passive subita da parte del nostro Paese
Alla politica spetta regolare non gestire difendendo valorizzando un patrimonio nazionale sviluppando l'occupazione e costruendo le alleanze necessarie sul piano economico a livello europeo anche per la scuola e l'università terreni su cui il centrosinistra il nostro partito hanno suscitato grandi attese su cui sono realizzate già significative riforme i tempi prossimi relazione parlamentare e di governo si devono accelerare mettendo l'accento più che sulla questione che a noi non sembra prioritaria
Dei finanziamenti alla scuola privata sulla quantità e sulla qualità delle risorse pubbliche e private che si concentra nell'obiettivo di elevare il livello di formazione di cultura nel Paese
Ma Centore carattere riformistico innovatore dell'azione di governo ed è la maggioranza vuol dire rimettere al centro del centro sinistra quello che io chiamerei il progetto di riforma della Società Italia
Ciò attiene anche a questioni meno legata al programma di governo come la fecondazione assistita
E la capacità delle culture delle componenti di questa alleanza di disegnare un quadro di rapporti fra individuo è stato fra responsabilità personale e responsabilità pubblica segnato chiude elementi di libertà che di costrizione chiude elementi di autodeterminazione che di iper regolamentazione
Per questa ragione
Walter Veltroni gialle stima le passate ben prima del voto aveva proposto al centro del rilancio dell'Ulivo dalla coalizione
Una iniziativa programmatica una convenzione gli stati generali sulla riforma della Società italiana dell'Ulivo del centro sinistra
E su questo credo principalmente su un lavoro che potremmo articolare su tre quattro grandi questioni le se l'occupazione della formazione i diritti civili la partecipazione democratica che si può costruire un nuovo feeling fra l'Ulivo il centro sinistra e il Paese
La seconda il secondo elemento che ci dà la lezione del tredici di giugno è quella che c'è un valore aggiunto della coalizione a cui sarebbe suicida rinunciare
Se l'alleanza è solo di partiti molti partiti Sempre più partiti litigiosi in una concezione contrattualistica la potenza della coalizione viene ridotta o perfino annullata
Tutti in questi giorni dicono in dieci sì e troppi non si può andare avanti così
Noi non intendiamo metterci sul pulpito e dire come le forze si dovrebbero riaggregare
Qualche occasione di troppo del resto nei mesi passati è stata persa
Ne vogliamo ora ragionare sulla base di assi ieri colpiti oggi coi democratici non c'era ieri non c'è oggi
Per noi anzi
Malgrado certi giudizi un po'ingenerosi sulla nostra politica e sul nostro sforzo unitario rimane intatta la convinzione dell'essenzialità del Partito popolare di ciò che ha rappresentato dalla vicenda di questi anni
Ed è il valore di altre forze anche esterne all'Ulivo con cui oramai si è sviluppata una convergenza di medio periodo
Come è evidente che la risorsa dei democratici la cui collocazione in via di definizione altrettanto essenziale
Perciò anche recependo l'idea di Carta quattordici giugno abbiamo detto in questi giorni un patto federativo una federazione un Nuovo Ulivo
Di più un'idea non solo di cessione di qualcosa di sovranità da parte delle forze della coalizione o un luogo comune con regole comuni con portavoce del leader comuni
Ma di federazione dal basso nei territori per dar voce a nuove forme di partecipazione democratica
Per allargare la platea di chi vuol sentirsi coinvolto dare un contributo alla riforma del paese partecipare alle decisioni
Non quindi un'idea statica di patto federativo ma un grande processo dinamico nel cuore della società italiana
Che rispetti e valorizzi le identità le culture punti di vista anzi che lei sappia esprimere l'enorme valore aggiunto le norme potenziale comune
Abbiamo sentito in questi giorni dei sì dei ma dei forse degni ma non abbiamo sentito un'altra idea più convincente dovremo no se ci sarà la legge elettorale attuale una simile
O ancor di più una legge a doppio turno con o senza simboli dei partiti nella quota proporzionale del venticinque per cento dei seggi dovremo non del collegio maggioritario andare con un simbolo unico della coalizione
E come prepariamo insieme le regionali del due mila
Poi se ci sarà la Margherita o il partito unico riformista o altre aggregazioni
Questo sinceramente non definiamo la Priory evitiamo di mettere le brache al mondo lo si vedrà lungo il cammino perché quello che conta di più e ciò che oggi insieme noi sappiamo costruire trasmettere dare alla Società Italia
Infine il nostro dato
Il dato dei DS non è evidentemente soddisfacente
Gli ottocentottantotto mila voti in meno rispetto alle europee del novantaquattro e due mila cinquecentodiciassette mila in meno rispetto alle politiche del novantasei
Sbagliato
Magari
I due milioni e mezzo in meno con cinque milioni trecentosettantanove mila voti alle europee due punti in percentuale di più e di meglio alle provinciali lo stesso giorno rappresenta non materiali su cui riflettere attentamente e se necessario impietosamente questa riflessione deve tenere conto di due elementi
Il primo col carattere iter proporzionalisti Codella competizione europea relativo alle nuove formazioni politiche incidenti nel centro sinistra e nel nostro elettorato
Ed è il rischio di uno smottamento ben più massiccio rispetto a quello registrato che era segnalato danesi da molte da tutte le rilevazioni
Le scelte di questa segreteria hanno in un rapporto di lealtà e di fiducia cui nostra esponenti di governo
Permesso di portarci a un risultato di sostanziale tenuta nella nostra forza nella quale sono presenti amplissimi margini di recupero e di espansione
Mi riferisco a proposito delle scelte al già citato atteggiamento nei confronti dei democratici alle posizioni assunte in occasione del referendum vorrei dire senza polemica ora si capisce bene a chi abbia giovato all'astensione
E infine al modo esemplare con cui è stata condotta la vicenda d'elezione del presidente della
Il secondo elemento di cui dobbiamo tenere conto in questa riflessione rappresentato dal periodo difficile persino drammatico che abbiamo avuto soprattutto per ciò che ha significato per una forza della sinistra in occasione della guerra
L'azione del partito e dei gruppi parlamentari io lo vorrei dire con una punta di orgoglio è stata decisiva
Per dare forza al governo e per reggere durante la guerra l'opinione pubblica soprattutto quella parte dell'opinione pubblica che con l'incedere dei bombardamenti coltivava crescenti dubbi sull'intervento noi possiamo dire che negli ottanta giorni di conflitto sia accentuata una configurazione ideale e politica nuova della sinistra italiana
Con al centro i diritti umani e una visione attive concreta della politica per affermarli ovunque come è stato detto nella prassi la straordinaria manifestazione del ventiquattro di aprile
Vorrei anche aggiungere che le immagini di questi giorni che vengono dal Kosovo dopo l'ingresso dei contingenti delle Nazioni Unite dimostrano anche l'indispensabilità della giustezza del nostro impegno per la nostra posizione
Non ci nascondiamo tuttavia che il il fatto che la vicenda della guerra ha segnato in profondità la vita del nostro partito in qualche modo influito nel modo in cui noi abbiamo fatto la campagna elettorale in questo contesto nasce il nostro risultato elettorale in questi giorni si è aperto un dibattito a mio modestissimo avviso appena un po'astratto
Franchi dice il problema è l'identità se socialdemocratici ulivisti
Scalfari dice la sinistra e senz'anima Baratta un dibattito all'interno del quale ci sono elementi di verità ma che occorre evitare di riproporre in termini un po'tradizionali nominalistici
è chiaro ce lo dicono i flussi con recupero di voti da parte nostra che vengono da Rifondazione comunista o dall'astensione e con la cessione di voti verso i democratici la Lista Bonino
Ma ce lo dice anche la composizione se c'ha sociale prevalente del nostro voto secondo i primi studi fatti maschile quarantacinque sessanta anni di media operaio impiegato è chiaro che esiste un grande problema di capacità di espansione come ha detto Walter in questi giorni dei Democratici di sinistra aggiungo che qualche riflessione autocritica sull'operazione di Firenze del novantotto la dobbiamo fare
Non certo nel senso di negare il valore del contributo di diverse culture per la costruzione di una nuova Casa comune dei riformisti ma quanto per il suo carattere verticistico e più rivolto
Fino ad ora al passato che al presente e al futuro della società italiana
Ma guai a pensare che il problema della identità
Sia da declinare in termini ideologici o appunto nominalistici
Tutto lo sforzo di Veltroni alla segreteria del partito è stato rivolto in questi mesi a ricominciare a costruire anche in termini compra comunicativi e semplificati un'anima della sinistra una sinistra che nel PSI ma che vuole contribuire insieme agli altri partiti del socialismo europeo a un'innovazione un'apertura rispetto ad altre culture diverso da quello del socialismo europeo
La sinistra democratica quindi socialista ma anche liberale di sinistra dei diritti civili ambientalista
Socialisti europei
Un partito che si batte per la federazione dell'Ulivo
Ma evidentemente questo non basta il nodo sarà il Progetto l'alfabeto i messaggi le idee di fondo della Sinistra del Duemila e su questo con Giorgio Ruffolo stiamo lavorando per il congresso
Ma dal voto viene fuori come ci dicono anche i nostri segretari regionali un partito e un elettorato oramai decisamente votati più al maggioritario che al proporzionale
Capaci cioè di fare campagne elettorali di vincere anche sfide difficili nella competizione bipolare ma meno capaci di fare una tradizionale battaglia identitaria
Anche il nostro risultato che parla degli anni che diverse
E non tutte spiegabili con motivazioni economico diciamo strutturali del Paese
Dal più virgola uno virgola dal più uno virgola cinque per cento del Trentino con dati positivi anche nel Friuli rispetto a loro per precedenti la Lombardia la Basilicata il Veneto e la Sicilia positivi
Senza evidentemente contenuto fine invece almeno tre del Lazio almeno tre tre della Campania almeno tre cinque dell'Emilia almeno tre virgola nove delle Marche
Si tratta di approfondire l'analisi anche tenendo conto del fatto che nell'Europa del novantaquattro vi furono aree come molte delle regioni per noi più forti in cui si registrò allora una maggior tenuta nei confronti di Berlusconi
Una riflessione in particolare tuttavia meritano solo oggi l'abbiamo Manna eviteranno dei prossimi giorni le regioni per noi più forti lei cosiddette regioni rosse
Circa la necessità e la capacità nostra di temere un blocco sociale innovare urlo di interpretare esigenze di cambiamento di modernizzazione del nostro sistema di governo di fare significativa operazione di innovazione
Di temere unito e di aprire il partito alla società
E laddove queste operazioni sono fatte ne abbiamo avuto anche in questa realtà vittorie brillanti per nulla scontate come quelle delle comunali di Firenze per altri versi anche di Ferrara o come la riconquista dopo sei anni
Della città di Terni
Allo stesso modo il dato meridionale non omogeneo richiama molto direttamente allo stato di salute del nostro partito della Sinistra e alla capacità di interpretare esigenze di innovazione
Il dato siciliana pare senza dubbio segnato dalla capacità del gruppo dirigente dell'isola
Di operare una discontinuità con l'elezione di Claudio Fava segretario e di reggere una competizione difficile con forze potenti agguerrite
Ma sono molti altri casi degli esempi non voglio fare appelli ma sono davvero molti sia le elezioni europee per ciò che riguarda i risultati di alcune candidature sia delle elezioni locali
Che ci dicono che c'è una relazione sempre più importante fra capacità di innovazione del nostro partito esito elettorale
La sinistra giovanile in questi mesi fatto un lavoro importante oggi è più robusta più presente l'abbiamo vista in questa campagna elettorale
Ma per troppi anni il tema del partito del suo cambiamento che la sua riforma è stato solo evocato abbiamo decine di progetti
Nei cassetti rimasti nei cassetti
In questi mesi abbiamo invece cominciato avviare un cambiamento e solo ora subito e poi col Congresso ha bisogno a nostro avviso di una coraggiosa accelerazione
Voglio essere chiara non si tratta di tagliare delle teste
Negli liquidare i gruppi dirigenti territoriali che faticosamente e spesso con risultati importanti hanno costruito le condizioni di nuove responsabilità di governo del partito ed è il prevalere nella competizione maggioritaria
Ma si tratta di vedere l'aridità complessiva dalla nostra struttura organizzata
Di operare c'è una riforma a tutti i livelli che valorizzi le presenze istituzionali senza però delegare ad esse in una concezione fragile l'esistenza stessa del partito
Altrimenti ne corriamo il rischio specie nelle aree dove siamo più deboli dei veder crescere forme di notabilato di autoreferenzialità
Di un ceto politico immobile di chiusura rispetto alla società specie ai giovani di vere e proprie forme di degenerazione
E si corrono rischi di campagne elettorali disordinate specie quando cioè il proporzionale ci sono le preferenze
Col rischio di sacrificare capacità e professionalità è stato l'evidente caso che compaia Biagio De Giovanni membro la segreteria del partito ma anche di altri compagni del di risonanza del partito cito per tutti Alfiero Grandi
E Luciano Pettinari di sacrificare queste capacità e queste professionalità in una babele interno al partito priva di regole e di principi di questi temi compagne e compagni ne discuteremo per preparare il congresso questa la proposta dalla segreteria l'otto il nove luglio nel seminario sul partito
Da lì scaturirà la proposta di riforma a cui ha lavorato Franco Passuello che insieme al progetto di Ruffolo e al documento politico o ai documenti politici consentiranno i materiali del congresso
Si tratta cioè di concepire la stagione che si apre come l'apertura di un cantiere anzi di molti cantieri per conquistare una nuova idea è una nuova pratica di politica migliaia e migliaia di italiani ed italiane soprattutto di giovani
Ma con coraggio noi dobbiamo affrontare la sfida di cambiare noi stessi
La sfida che propone anche qualcuno prevedo Gad Lerner questa mattina sui giornali perché anche dal nostro cambiamento dalla capacità di far vivere una nuova idea di Ulivo
E dallo sforzo per allargare gli orizzonti della sinistra anche da questa nostra capacità dipende il cambiamento nella società italiana e credo anche il consolidamento e lo sviluppo del nostro ruolo decisivo di forza riformista di governo
Bene io credo che siamo dare inizio agli interventi abbiamo già ventisei compagni e compagne iscritti a parlare
Io vi propongo o di chiudere lei iscrizioni durante il primo intervento io dei Preto
Seicentosei gesti
Non c'è qualcun altro che esclusi
No nessuno
Romana
No
Non me l'hanno capito
Nato
Proprio in polemica
Va bene
Claudio
Va
Avvocato
Franco
Ho
Capito
Allora compagni
Funzionante sì allora io prego i compagni e le compagne che hanno bisogno di conversare di lasciare la sala
E gli altri invece di accomodarsi e di seguire gli interventi più semmai diventati nel frattempo trentasei quindi io consideravo
Chiusa le iscrizioni
E però non bella parata prima intervenuto finalmente pensarla non ci sarà una situazione
Agibile
Ricordo che abbiamo stabilito la durata degli interventi in dieci minuti
Per cortesia che deve parlare perché non ha scelto
Inizio con quelli però
Care compagne e cari compagni qua no vale
Condividendo in larga misura le linee generali dell'introduzione di Di Pietro
Vorrei semplicemente limitarmi nei dieci minuti a qualche puntualizzazione che non mi sembra totalmente priva di significato
Mi pare evidente che dalle elezioni europee emerga una tendenza alla dette polarizzazione i due poli l'ho detto scherzosamente sono in realtà due poli Poli
Con forti tendenze centrifughe
Purtroppo il nostro è un po'più poli poli o dell'altro
E allora si pongono mi pare due problemi
Uno generale di ricomposizione del sistema del sistema politico italiano
Soprattutto attraverso la riforma della legge elettorale
è un altro di ricomposizione delle forze politiche all'interno
Di questi poli
A noi ovviamente interessa immediatamente
Quello nostro quello del centrosinistra
è perfettamente vero
Lo ha detto e lo ha spiegato con cifre chi molto e di eloquenti Pietro Folena che il centrosinistra ha tenuto nell'insieme
Ma è un insieme largamente scomposto
E non ce la prendiamo con gli spot di Berlusconi se tale
Il problema è come e che cosa si dovrebbe ricomporre
Io credo che dico una banalità ovviamente
Bisognerebbe rovesciare questo problema rispetto al modo in cui rischia di essere posto ancora una volta federazione
Alleanza unità
Carovana
Noi il fatto è che una federazione ce l'abbiamo già e l'alleanza di governo
E il primo problema
Quello essenziale e come governare insieme per questi ultimi due anni della legislatura
Nella prima parte sia governato bene anzi molto bene
Ma rispetto a problemi che ci venivano posti per lo più dall'esterno
Il risanamento finanziario la guerra problemi drammatici
Che il governo ha saputo superare con straordinaria dignità e compostezza
Quel buongoverno ci è ci ha fruttato
L'acquisto di consensi e la perdita di altri
Ci è stato anche c'è stato anche un costo del buon governo
Ecco la ragione dello stallo
Ora la ricomposizione dell'alleanza deve in primo luogo passare attraverso una nostra iniziativa riformista su una proposta di governo
Mi pare ancora una volta persino banale ricordare che il punto su cui la sinistra in Italia come in Europa si gioca la sua leadership
E quello della disoccupazione di massa
Nel breve periodo della legislatura che ancora ci sta di fronte l'idea forza della coalizione dovrebbe essere quella che io chiamerei della piena e della buona occupazione
E cioè di una piena occupazione che non sia con cui è stata attraverso l'esasperazione delle diseguaglianze
Cominciamo dunque a ricomporre il centrosinistra dall'azione di governo su questo punto
A stringere un accordo su una strategia che permetta di aggredire in forme nuove questo problema so che questo aggettivo nuovo vuoto
E su quali siano queste forme nuove qui è impossibile ovviamente soffermarsi io ho cercato di definirle
In quattro punti il rilancio della crescita in Europa concordato soprattutto con i governi socialisti se vogliono restare al Governo
Il rilancio della innovazione nelle imprese attraverso una robusta defiscalizzazione
La flessibilità contrattata e regolata del mercato del lavoro
E una grande espansione dei servizi collettivi attraverso l'estensione del terzo sistema
Non è il caso di discuterne qui ci sono delle proposte il CER e la Fondazione otto per otto ne hanno avanzato
Io penso che sia il caso di aprire una discussione su questi punti tra le forze del centrosinistra senza chiudersi in formule
Non c'è molto tempo non c'è tempo da perdere
Su questo programma di piena i di buona occupazione
L'alleanza dell'Ulivo può ritrovare il suo punto di aggregazione di riaggregazione
Il suo punto di attacco specifico
Può lanciare la sua sfida al polo opposto nelle prossime elezioni
Ma c'è poi un problema di ricomposizione
Di più lungo termine
è inutile nascondersi l'eterogeneità del riformismo italiano
Composto di tradizioni che si sono anche a lungo confrontate e combattute
Sarebbe disastrosa
Una Cosa tre
Abborracciata e affrettata
è opportuno invece che a partire da un programma comune sul punto essenziale cruciale
Dell'ambiente della piena e della buona occupazione quelle tradizioni possano ridefinire il sì confrontarsi in progetti di lungo periodo
Noi ci siamo impegnati ad averne uno non il progetto Ruffolo il progetto del partito
Da quella ridefinizione da quel confronto soltanto può essere data la risposta se in Italia è o non è maturo un partito dei riformisti capace di rinnovare
E diffondere quelle tre edizioni e in quale parte del panorama europeo del panorama politico europeo molto semplificato rispetto al nostro
Questa forza potrà e dovrà collocarsi
Così solo sapremo di quale riformismo si tratta e non rischieremmo di continuare
A discutere di scatole che rischiano di essere vuote
E inizia la giacca strappata perfettamente dieci minuti Luigi Berlinguer segue anche da ora anche
Io sono molto d'accordo con la relazione di Pietro Folena e col giudizio
Il voto nostro ma anche gli altri per i socialisti europei all'elezione rotte non è assolutamente soddisfacente sarebbe che lo diciamo
è soddisfacente anche se non è soltanto il voto elezioni amministrative
Ricordiamoci il quadro dal quale siamo partiti nell'ultimo tratto di questo cammino che era sicuramente peggiori di quelle in cui siamo arrivati
Il momento di difficoltà
Che comunque si attraversa sia per il fatto che l'impressione che abbiamo dato non è stata quella di una coalizione dell'Ulivo altrettanto vitale come all'inizio come è noto sia anzi peggio sia perché la preparazione delle elezioni amministrative anch'essa aveva rivelato dei conflitti inaccettabili all'interno
In più dobbiamo mettere nel conto
Quello che adesso lo fu chiamato il costo del buongoverno cioè il fatto che le riforme almeno nella loro fase stile collo costano
Tuttavia io vorrei concentrarmi più che altro sul due considerazioni a questo proposito la prima riguarda l'alleanza la coalizione l'insieme dei le forze che compongono questa alleanza
Ci dobbiamo rendere conto di più il voto lo dice che essa è assolutamente necessaria che si veda che sia percepibile
C'è una ragione profonda di questo non soltanto di tattica o di patto elettorale
Il fatto e che il noi siamo insieme
Non per un obiettivo che è quello di rendere più e con la nostra società un obiettivo di progresso
Questo obiettivo è un'idea di società non è una somma di testimonianze di diversità
è un momento di coesione di questi dea perché un progetto senza un progetto non si vince e il progetto non è una somma di spezzoni di progetto
E in più esso deve essere un atto di coerenza
Perché la deontologia politica la carica etica della politica sta anche nel fatto che si rispettano i patti con gli elettori e che una volta adottato un progetto lo si aggiorna lo si mette insieme
In itinere ma sempre dentro un'idea di progetto non di una somma di diversità all'interno noi abbiamo invece una forte tendenza alle cosiddette visibilità che io considero eticamente negative perché spesso esse sono dettate da egoismo di gruppi di micro gruppi di singole persone
Che attraverso questa balla della visibilità
Cercano soltanto una vetrina ma non stanno dentro la coerenza di un progetto e persino quel sacrificio che ciascuno di noi porta nella creazione del Progetto la vera identità
E certamente l'apporto di diversità di coalizione non c'è dubbio che non si possono cancellare ma non nella forma della rivalità e quindi sottolineo della vetrina
C'è una componente etica non soltanto di efficacia politica che in questo va sottolineata abbiamo assistito invece ad una rincorsa
Di prese di posizione di distanze che pendevano come dire a punzecchiare si continuamente quando qualcosa di peggio quindi è giusto proporre che si ricostituisca con energia l'alleanza l'Ulivo come lo si voglia chiamare
Che esso sia consistente e diffuso sul territorio
E che abbia anche dei momenti di organizzazione permanente al centro nord con soltanto dal punto di vista dell'organizzazione del Governo ma della della coalizione della partecipazione secondo punto che voglio affrontare
Riguarda il contenuto di questo tipo di alleati
Fra i segni che vengono dal tredici giugno in questo sono d'accordo quanto diceva Pietro c'è intanto una clamorosa sconfitta delle nostalgiche
Di quella ricerca di identità che guarda soltanto ad un pezzo di tradizione per quanto straordinaria
Ma affidata alla storia non è stata una vittoria delle nostalgie anzi una vittoria per quanti segnali si potrà non possono mettere insieme di ciò che si propone come nuovo
E come riformista no diciotto e si ripropone come ritorno ad alcune certezze che la storia sta sistematicamente
Superando non solo nelle il di quella che io chiamo l'illusoria età
Sia pure positiva come prospettiva dell'Asinello della Bonino ma anche nella nota in cui noi abbiamo combattuto questa battaglia noi abbiamo rivisto gerarchia della nostra tradizione l'idea dei diritti umani sposata con una nuova concezione della pace
L'idea di una previdenza che metta insieme vecchi e giovani generazioni l'idea di un'economia che non sia stata lì zattera sacrifici rispetto alla tradizione e tuttavia questo in qualche misura io penso in qualche misura in itinere si Dempsey passi paghi mentre stiamo decollando ma rappresenta un punto da proporre bene
Io credo che dobbiamo leggere il voto come premio in o meglio come una Porsche una prospettiva
Che incoraggiato in questa direzione
E deve spronare ci
Se si deve ricercare un'anima l'anima e nell'ideale del riformismo
La nel fatto che noi siamo qui per rispondere a proposte esigenze
Di una di una di giovani generazioni una società che ci chiedono un ideale e insieme l'attuazione di una serie di dati che servono a far progredire la vita era nostra società l'ideale del riformismo va perseguito con determinazione non con ritorni nostalgici continui va perseguito con dei risultati operativi e sappiamo bene che questi non si conquistano cari compagni
Non si conquistano soltanto propagandistica mente l'altro passo da fare è una consapevolezza che non e questo abbiamo imparato anche nella nostra storia già da tanto tempo che la propaganda non serve la comunicazione è un'altra cosa ma la comunicazione non soltanto di modelli insiemi di modelli e di capacità
Realizzativa
Due minuti per parlare della scuola questo proposto
Bene noi abbiamo creato le condizioni che si stanno già cominciando a verificare di una trasformazione profonda
Perché abbiamo superato nel primo periodo di governo i veti incrociati almeno in parte
Ed è per questo che abbiamo un'altra legge sull'obbligo l'autonomia che comincia a operare un contratto degli insegnanti un esame di Stato completamente diversi che nel passato erano soltanto appuntamenti mai realizzati grazie ai veti incrociati alla mancanza di un progetto di coalizione
Ora tutto questo manca di un suggello la riforma dei cicli scolastici che non cammina abbastanza perché stanno tornando il venti tornando alle divisioni
E su questo peso determinante e il fatto che noi dobbiamo questa è una priorità anch'essa risolvere la questione della parità perché se questo governo non la risolve forse non fa la riforma dei cicli resta incompiuta l'urgenza di questo problema c'è
La tendenza dei veti incrociati e a non risolverlo mai ad accantonarlo ora questo abbiamo scirocco il patito nel passato ed è un fatto negativo da questo punto di vista io penso che i freni gli ideologismi la persino la tendenza a violare accordi di Progetto come fu quello dell'Ulivo o quello che ha messo in atto il primo e il secondo governo di centrosinistra siano qualcosa che dobbiamo mettere da parte io chiedo che la direzione addotti come cede il resto nella relazione di Pietro Folena Folena due
Due posizioni precise la prima è la seguente che questa priorità della formazione istruzione e ricerca diventi concreta concreta nel DPEF e nella legge finanziaria adesso dobbiamo fare un passo in più
Ho qualche timore che le condizioni generali ci riportino un po'indietro e questo è un primo punto il secondo che l'approvazione in una camera l'una e l'altra in luglio della legge sui cicli scolastici e della legge della parità
Debbano dimostrare che si rilancia anche il Complesso del progetto riformatore nella scuola e quindi ci fa ritornare ad un patto di coerenza con gli elettori
Ricompone la maggioranza su questo perché non possiamo più accettare che essa continui ad essere su una questione Nam del del passato e non su una questione di prospettiva divisa come è stata in certi casi fino
Alfredo Reichlin segue Antonella Spaggiari
Ma eticamente mi limiterò a qualche osservazione condivido Verga a parte del
Delle prospettive politiche che indicato D'Alema intese come prospettive nostri
Come prospettive nostre ma non solo nostre cioè del sistema politico o no
Aggiungo però aggiungo però una cosa osservo
Che non che questo guardare al futuro non è separati a mio parere dalle prospettive del Paese
Ivi compreso il rischio a mio parere molto presente
Che con un sistema politico sfarinamento l'Italia non ce la faccia
Questo è il dato
A superare quella che ne abbiamo no consapevolezza io penso questo
La prova più difficile della sua storia l'integrazione europea
Del resto e in questo grande drammatica in questa grande drammatica partite che si è inserita la partecipazione italiana alla guerra
Non si trattava solo di diritti umani
Si trattava di geopolitica
E di prospettive dell'Italia
Una prova dalla quale siamo usciti bene anche per merito di D'Alema
Ma il problema resta come dimostra un tante cose cui accennerò e come dimostra il Botto
Se non è questo il cuore del problema italiano tutto quello che io dico e fuori misura
Se invece questo lo stato di frammentazione in cui versano le forze democratiche riformiste allarmante non solo per il rischio di perdere le elezioni
Ma perché ripeto così l'Italia non può farcela
Se il suo problema è quello accennato
A me e a cui torna su cui tornerò
Non può farcela cito dal giornale della Confindustria senza soggetti politici e che poi l'attacco il mio ragionamento sulla sinistra senza soggetti politici forti
Capaci di perseguire disegni strategici di lungo periodo
Disco contrarsi con interessi costituiti molto forti anche a sinistra
Anche nel sindacato anche nel partito
Il che è veramente drammatico ci deve fare molto riflettere perché non è per caso o per colpa del destino cinico e baro che il bisogno fortissimo di innovazione che c'è nella gente si esprime contro i Parti
Non è per caso
E noi non siamo affatto innocente
Come dimostra in modo come è stata mandata al fallimento quella rifondazione degli ex comunisti prima ancora che raccolta degli ex gli altri partiti che era una cosa la fondazione un altro parti
E da questo quadro italiano e da questo interrogativo su dove va l'Italia oltre che sul dove vanno ripartiti
Io partire per dire Walter a mio parere che la scelta essenziale dovrebbe consistere nel mettere in campo una grande iniziativa politica un'italiana nel senso classico della parola
La cui validità si misuri questo il punto
Non c'è un metro degli interessi di partito ma strumento di quello che oggi interesse vitale del Paese il noto da Olivieri immobili della sua per pizza azione penna il definitivo distacco della sinistra
Per le nuove generazioni
Condannate al pre-caricato
Se la sinistra non capisce questo non ha questa grande ambizione storicamente concreta
E cioè che il suo ruolo storico nuovo dopo il classismo novecentesco
Sul suo ruolo
E europeizzare l'Italia e questo è il nome delle nuove generazioni
E che questa è la sua forza oltre tutto il fatto che senza l'esistenza di una sinistra riformista non di sostanza
L'Italia giovane che lavora studia produce in Europa non ci pare
Se non puntiamo su questo possiamo davvero
Essere pessimisti e dedicarci ad altre cose pure importanti riferendo i sindaci le carovane sapendo però che cosa questo significa significa e nuova non va uno Stato italiano una nazione vanno tante cose comunità piccole imprese
Forti di un retroterra fatto di lavoro nero di bassi salari di disoccupazione giovanile e noci conserveremo con un po'di propaganda in favore di un mitico Jospin
Quando la veniva scelta di sinistra e questa
E guarda all'Italia la sua europeizzazione
Questo è il senso
Della proposta politica programmatica che noi dovremmo mettere a punto il Mulino in quattro parole il cui un poco può essere benissimo una Federlazio
Ma la cui forza dovrebbe consistere primo nel fatto che parla al Paese anche se gli altri dicono di no si va avanti e si parlava agente
Basta con la politica solo tra gli stati maggiori
Secondo nel fatto
Perché per i problemi che solleva e che sono né più né meno quelli di entrare in una nuova storia
Richiede non un semplice rinnovamento dei DS ma una rifondazione politica e culturale della sinistra del Novecento
In senso io ritengo raggiungibile società liberalsocialista ma qui non è argomento e condivido un passaggio molto efficace che ha fatto Folena a questo proposito ma di ciò parleremo dei seminari prossimo
Del resto questa fu la forza dell'ufficio e sono o solo uno schieramento fu un programma forte
Salvare l'Italia dalla deriva plebiscitaria comuniste che allora era rappresentata solo da Berlusconi oggi non è più rappresentate solo Berlusconi
Evitare la secessione leghista portandola nella moneta unica e l'Ulivo era anche una cultura un'idea politica una asse di governo questo si è rotto
Non è poco
Io non credo che sia ricco opponibile solo con manovre compromessi intese tra gli stati maggiori mi sembra molto più realistico questo il senso del mio intervento
Ripartire dalle ragioni oggettive che stanno dietro quella rottura evitando evidentemente di ridurre tutto a complotti ambizioni inciuci io respingo questa visione della politica
Non è vero
Ciò che conta è che non si è detto abbastanza
E il fatto che proprio l'ingresso nella moneta unica svelato tutta la complessità del problema italiano
E quindi la necessità di ricostituire nell'alleanza
Macché per ricostituire nulla non bastava il vecchio programma ormai esaurito ecco la questione di un nuovo programma
In grado di fronteggiare quella rottura del vecchio ordine perché di questo si è trattato di un regime che il governo Prodi giustamente e finalmente aveva provocato e di farlo nel solo modo possibile avviando insieme la costruzione di un nuovo ordine le cose che ha detto Berlinguer un attimo fa
Qui sta l'apoliticità del discorso sul programma
Su cui non so se ci intendiamo non è un elenco di cose
Ecco perché io parlo di un nuovo ordine da costruite perché quello che ha dovuto quella che ha dovuto misurarsi in Europa
Con la mondializzazione non era un'economia di mercato da modernizzare ma un meccanismo di accumulazione Dini allocazione delle risorse
Che funzionava e ha funzionato per quarant'anni
In quanto sorretto da una rete di istituzioni tipicamente italiana economia mista la proprietà pubblica delle banche il rapporto protettivo clientelare strettissimo tra interi settori della società i partiti politici
Il tipo di welfare l'uso politico del debito pubblico della rendita alla sua votazione della moneta nord-sud
è tutto questo che è venuto meno di colpo
Ed è perciò che l'economia è ferma il paese ha paura non cresce non investe non vede un futuro
Ed è anche per questo a mio parere che il voto si sfarina e il centro sinistra si spera
Scusate si orecchio non conosce
Siamo quindi di fronte a problemi che non sono soltanto economici
Per cui da un lato ci sarà un gruppo dirigente che farà la grande politica poi ci saranno gli e Sperti Ruffolo e compagni che faranno i programmi
Noi siamo di fronte a un problema che non è economico
Ma è come ho detto di nuova istituzione
Di orientamento complessivo da dare al paese se vogliamo che riprenda il suo cammino di modello sociale
Il problema quindi che non può essere delegato al governo
Ne ridotto alla scelta un po'più a destra un po'più a sinistra può più sociali un po'meno sociale
Da cosa più di sinistra per me e guidare l'europeizzazione
Avendo in mente come problema cruciale ripeto la sorte delle nuove generazioni e qui sta il vero deficit e l'innovazione
Ho finito
Vero deficit della nazione esso si misura
Su quei fattori pure decisivi che sono i volti gli stili di vita di comunicazione
Le facce nuove i dirigenti più giovani di quello che i qui parla in questo momento certamente si misura anche su questo ma non solo questo
L'innovazione si misura sulla capacità di guidare i giganteschi cambiamenti che sono in atto
E di guidarli non dopo quando facciamo i congressi
Quando sono in atto come avvenuto nel Veneto come sta avvenendo in tante parti
Io credo che il più grande delle feste da ovazione consista nel distacco veramente impressionante tra le parole e le cose
Tra il discorso politico quasi completamente autoreferenziali ormai
E io devo dare atto a Veltroni che ha posto questa questione con la sua segreteria
E qui piccoli fatti politici lo dico ironicamente quei piccoli fatti politici che stanno prendendo in Italia e che qui non cito ma
Non so per ricordarne uno il fatto che
è in atto il cambiamento radicale della proprietà
Se la proprietà e la regina di tutte le battaglie o il diritto dei diritti
E finita la proprietà pubblica delle banche delle imprese
Non è politica questa
Non è politica come lo scorporo o come il referendum quando mai abbiamo discusso in una sede come questa di questi fatti politici
Ho fatti politici che si chiamano il cambiamento ormai avvenuto dell'economia italiana in un'economia di servizi quest'anno arrivato il
A produrre oltre il sessanta per cento del PIL manifatturiero raggiunge a malapena il venti per cento del PIL
Oppure fatti come la moneta unica ovviamente
Ma di queste questioni che secondo me condizioneranno la ragion d'essere di un partito la sua capacità di essere il soggetto politico in grado di dirigere questa perciò ho accennato ma di questo parlerò non si può dire in due parole una fisionomia del partito che sia completamente diversa sì completamente diversa da quella che abbiamo avuto nel Novecento questo il vero problema che discuteremo
Nei prossimi nei prossimi conventi qui
Mi mi interessava dire
Non dico in polemica ma in aggiunta
All'impianto della relazione di Berlusconi che al centro di tutto c'è la questione
Antonella Spaggiari
Segue già già Bagy
Ma
Assediare
Dalla politica quella
Alcune brevi considerazioni
Dopo una relazione quella del compagno Pietro Folena
Che condivido
Non drammatizza ma ci pone secondo me in modo equilibrato anche forte davanti dal comune scelte importanti che dobbiamo compiere le considerazioni sul voto condivido anch'io ha pesato su questo voto una depolarizzazione forte molto più matura nell'elettorato
Campesato vicende anche sembrava una campagna elettorale piatta e in un mese ci siamo trovati a gestire vicende come la guerra il terrorismo e poco edificanti pagine di questa straordinaria Europa per la quale questo Paese più di altri
Ha spinto per entrare nell'Europa con un'unità di intenti e di coesione credo difficilmente eguagliabile in altri Paesi
Penso ai polmoni alla diossina ma anche a tante altre cose che troviamo spesso nelle direttive della Comunità europea e che riscontriamo molto meno praticate con coerenza perché a volte forse siamo in i primi a prendere molto
Ha molto sul serio c'è questo fenomeno sorpresa
Delle voto alla Bonino è un fenomeno nuove anche strano pesca elettori penso nel centro sinistra e lo fa su posizioni liberiste laiche contemporaneamente probabilmente quel tipo di elettore che non ritira le altre scritte per le elezioni amministrative
Un voto locale quello amministrativo che ha risentito sicuramente di questa politicizzazione ha influito sull'affluenza al voto ma non ha tenuto credo il primo piano del dibattito
C'è io credo un rilievo oggettivo nel risultato nazionale del centro sinistra
Il nostro risultato forse più negativo ce lo diranno meglio gli esperti che studieranno ma forse l'astensionismo io credo si debba dire che c'è un risulti un rilievo oggettivo nel risultato del centro sinistra
La coalizione più vasta pure in questa fase transizione è stata decisiva democratici
E comunisti italiani il centrodestra è dietro lo richiamava nella relazione coi dati nonostante la polarizzazione su Forza Italia
La redistribuzione all'interno la soluzione forse della leadership e brillantini conduzioni di vicende o di posizionamento su vicende come l'elezione del capo dello Stato penso da parte di Forza Italia sulla vicenda della guerra qualcuno diceva
Filo NATO ma non troppo il governo bisogna dirlo io credo sia forte di in sella e la destra che ha trasformato queste elezioni in un referendum sul governo e l'ha perso per come l'ha impostato questo referendum il governo paradossalmente rispetta la sfida di Berlusconi e anche più forte chiaramente però è utile anche lì produrre quello scatto riformista che la relazione con interventi richiamavano o meglio investire con coraggio su alcune priorità
Dopo che questo Paese ha condiviso questi ingresso nell'Europa io credo che le priorità sapere lavoro e ammodernamento infrastrutturale siano i tra i punti a cui dedicare con coraggio sapendo anche che tutto non si tiene rispetto ad una vastità di lavoro di fatica cioè in campo del governo che tante volte non riesce credo a dar nemmeno conto
Pubblicamente di ciò che sta producendo o facendo e intervento del ministro
Berlinguer ed a sottoscrivere da condividere dopo questo ingresso nell'euro io credo occorrerà indicare insieme a questo Paese alcuni obiettivi capaci di mobilitare dicevo si sta facendo molto
Ma credo che dovremmo riscoprire maggiormente
Ad esempio parlando di un obiettivo difficilissimo quello dell'occupazione il valore del locale un'attenzione più forte ai sistemi territoriali
Approfondire un'analisi sulla riforma dello stato sociale che l'acqua notti sempre di più come investimento e non solo e tanto come trasferimento monetario
Penso possa essere la chiave che ci guida nella verificati alcuni risultati importanti altri molto meno ad esempio sull'occupazione nel Sud del Paese
Valorizzare il locale li sociale non diventa Spesal ma diventa creazione in un contesto cambiato di un ambiente favorevole allo sviluppo economico e all'intrapresa
Altrimenti ciò cui noi assistiamo è una distanza ancora più forte tra le città i paesi del nord e le realtà del Sud no non risolveranno i flussi finanziari gli stanziamenti di centinaia di milioni a favore di alcune vicende
Imprenditoriali disastrose
Credo che si debba ricominciare da qui e paradossalmente mentre dobbiamo alleggerire de pubblicizzando credo dovremmo anche articolare un po'meglio rafforzando ad esempio strumenti come le partnership
Tra enti locali e tra territorio in alcuni luoghi per alcuni obiettivi c'è bisogno di più governo e di più
Pubblico oltre le varie forme della gestione e questo può accompagnare unificare maggiormente
Questo
Perché vedo all'orizzonte frontali molto diversi problemi che si chiamano una coesione sociale che si indebolisce e che il fattore fondamentale
Di competizione positiva tra territori vedo una convivenza multietnica e multiculturale che non è scontata vedo in Emilia anche la nostra regione che deve difendersi dal rischio del sogno compiuto di tre generazioni e che chiamata competere
Che ha realizzato punti di distribuzione della ricchezza tra i più vasti più forti che è chiamata a competere con altre regioni dove il costo unitario di un prodotto del valore assolutamente al di sotto del costo di un'ora di lavoro di un nostro lavoratore
E avverto allora che anche lì anche lì c'è un bisogno enorme di rinnovare in un contesto diverso
I fattori competitivi che hanno fatto sì che in alcune zone di questo Paese all'inizio del secolo più povere forse della Calabria di altre l'investimento sociale la creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo sia stata la miglior condizione per generare creatività trenta verità
E allora la sfida è di elaborare anche in modo autonomo certo guardando all'Europa confrontandoci ma anche un sistema di protezione sociale che certo deve avvenire
La capacità di De pubblicizzare ma che dell'inclusione dell'opportunità e no della distribuzione sostanzialmente di risorse che vanno per finire nei risparmi deve fare secondo me il passaggio il passaggio più importante
Va rilanciato anche il processo delle riforme istituzionali io non so se quando il referendum non ha raggiunto il quorum ci siamo davvero resi conto fino in fondo di che débâcle politica significato
L'opinione pubblica l'elettorato e assolutamente maturo dal punto di vista io credo che paghiamo anche questo e non so oggi che possibilità abbiamo di darci in tempi brevi una riforma elettorale
Mi sembrano davvero molto bassi scriviamo pure nella nostra agenda il bisogno di riprendere questo processo delle riforme istituzionali
E lo devono capire anche i partiti proporzionalisti anche i partiti minori senza questo processo senza questo processo il futuro anche per loro davvero diventa molto problematico
E quindi
Quale
Quale strumento quale percorso il partito e in che rapporto con Kohl con la coalizione di questo processo riformatore urgente perché ha ragione Folena il tempo non è tanto del Paese i DS devono avere credo svolge un ruolo di traino a partire dalla costruzione di un nuovo soggetto politico
Per questo convengo sul fatto che ho velocemente occorra dettare un percorso che porti ad avere un soggetto politico che non annulli le diverse identità
Per le forze politiche si presenti in quanto tali agli elettori
Con autonomie regole chiare per decidere e sinceramente federalista sinceramente federalista serve urgentemente anche i singoli partiti del centrosinistra come parte di qualcosa di più grande
E lo dico convinta anche fuori e più largo rispetto ai tradizionali schieramenti europei temo perdonatemi la semplificazione che non abbiamo tutto il tempo per fare il percorso dell'Spd o di altri partiti temo che non abbiamo
E che idee speranze energie
Che stanno nel campo del riformismo e che non si rifanno a quei valori
Oggi non ci consentano di dire il tempo ferma che costruiamo qui quel percorso non c'è il segnale forte ma la possibilità la possibilità c'è ancora a un partito il nostro strutturalmente inadatto a diventare l'Spd i laburisti ci son cinquant'anni di ritardi di storia diverso se non altro
E credo anch'io sia riduttivo dividerci tra sostenitori di Jospin o di Blair guardiamo con interesse dialoghiamo e da protagonisti come siamo cresciuti io credo in questi anni superando anche prove difficili perché la coalizione e il programma
Ci hanno consentito di reggere tre anni di governo nazionale e di confermare molte posizioni di governo a livello locale è soggetto politico quindi che diventa probabilmente più debole anche nello schema bipolarista
E oggettivamente più debole fare il partito della socialdemocrazia europea non basta credo sia tardi per la nostra storia
Dobbiamo rispendere ci e che sia percepito all'esterno nel valore che diamo alle star ha il senso che si dalla coalizione penso che nel risultato anche amministrativo là dove si è riusciti a coglierlo positivamente ciò che c'è
Di fondo c'è
L'identità è stata data dal programma soprattutto e dal valore dal senso della coalizione percepita no come cartello elettorale credo che questi siano due segni forti e il tema anche dell'identità il nostro interrogarsi anche a fondo sul partito sulla sua riforma ben venga al seminario dovrebbe riuscire ad evitare un rischio una riflessione troppo introspettive che ci abita all'interno
L'identità io credo si debba continuare con iniziative simboliche penso la manifestazione del ventiquattro aprile penso alle sezioni aperte ha un'idea di partito federalista che col territorio
A grande rapporto ma penso anche che nella definizione del programma e nel confronto con le altre storie e culture del centro sinistra ci sia il contributo più forte alla definizione dell'identità di questo partito e parallelamente dobbiamo comunicare con un senso forte
Del valore chiediamo alla coalizione tanto più in Emilia-Romagna
Dove quattro anni fa i DS da soli potevano vincere al primo turno scusa e tra cinque anni
Potremmo andare al ballottaggio dappertutto i coalizione significa forse in dieci anni essere dimezzati ma io credo che là dove abbiamo colto quei dati ci siano questi due tesi
Il segno del programma del governo innovativo il segno forte che noi per la coalizione ci impegniamo perché nei sondaggi pre-elettorali
Il giudizio degli elettori era DS governano bene hanno fatto poco per l'Ulivo percepiti come soggetto politico un po'superato
Bene Giorgio Bogi segue Roberto Morassut
Molto schematicamente come pretendono i dieci minuti
è certamente vero che non prestato un rilevante passaggio elettorale da un polo all'altro però se l'andamento continua a essere questo ci sarà ecco questo voglio dire la situazione si va destruttura nudo e quindi il rischio oggettivo diventa questo quando si parla di rischio
Di perde le elezioni si dice che il passaggio di voti fra un po'dell'altro potrà verificarsi
Che cosa è stato cioè descriviamo un fenomeno europeo largamente diffuso pietra usata decretone spesso nella sconfitta del passetto socialista europeo
Deve essere successo qualcosa di profondo voglio dire quando la sinistra va al governo in molti Stati in Europa doveva come elemento di rassicurazione rispetto al timore del futuro voglio dire rispetto all'eccesso di spontaneismo
Quando la sinistra non dall'assoluzione collettive a questi timore in quel momento riemerge uno dei connotati di fondo di questa società di queste moderne società e cioè una forte spinta individualistica una forte spinta all'autonomia di gruppi sociali
Che sono società come dire poco programmate spesso poco programmatiche
Ma a questo come dire noi dobbiamo applicare ci non è che possiamo sovrapporre un modello purché sia ad una società come dire che a spinte importanti di questo genere
E quindi il fenomeno che dobbiamo governare è questo in realtà assieme certamente ai grandi fenomeni economici sovranazionali
Da questo punto di vista ed è incomprensibile che l'attenzione di diversi interventi sia stata quello sulla necessità di un progetto che in quanto tale abbia un valore diceva
Diceva Alfredo Reichlin unitario che immagino vuol dire un Progetto che con intenzioni maggioritario almeno con le nostre intenzioni comprenda varia spetti principali del comportamento della società e delle sue esigenze
Questo problema si pone a nuovi in una in un contesto di forte destrutturazione politica
Questa destrutturazione pulite che viene da lontano inutile qui stare a farsi la storia e che si è un poco attenuato quando inizia la tendenza all'assetto bipolare e quando si costruisce l'Ulivo
Nel momento in cui emerge la crisi dell'Ulivo nell'ottobre sostanzialmente dell'altr'anno
E questo processo di destrutturazione riemerge in tutta come dire la sua enorme Potenza
E naturalmente è un processo che così facendo ostacola la rappresentazione delle esigenze delle vocazioni della società
La quale troppa o ritrova una crosta partitica che non la rappresenta da questo punto di vista è un analisi di che cosa essa estate che cos'è la politica dell'alleanza e dovremo ben farla
La politica delle alleanze ci può consentire certamente una stabilità parlamentare da importante inutile dircelo
Ma non supera il problema del rapporto con la popolazione con gli interessi legittimi con la vocazione naturale della società
D'altro canto la politica delle alleanze svolta dal governo a tutela della propria condizione parlamentare si è estesa al partito
Il partito ha immaginato con le alleanze su gruppi esterni in un momento di debolezza progettuale hai immaginato di contenere o di governare il fenomeno
Credo che sia clamorosamente dimostrato che non può essere così non solo non solo ma di alleati sono stati sconfitti elettoralmente sul proporzionale hanno misurato la loro oggettiva debolezza
Il che significa che la politica delle ansie non è la prospetti
La prospettiva appunto è un progetto
Che affidato nelle condizioni date alla iniziativa politica del partito e che non possiamo chiedere nella sua interezza al governo il quale ha problemi di comportamento parlamentare più complessi
Ma è quindi attiene alla iniziativa politica del partito l'altro aspetto oltre la politica delle alleanze
è che se il governo in ispecie in Italia ma come sembra non solo in Italia occupato da fenomeni recenti di grande rilievo come la guerra nei Balcani per esempio
A come dire in questo momento meglio non ha in questo momento forte eventi ITO dalla sua politica economico-sociale e l'altro aspetto che inevitabilmente va considerato che cos'è la politica economico sociale nel contesto di un governo si dice
Largamente unitario diciamo maggioritario che non può non comprendere il problema della disoccupazione insomma la politica economica delle sinistre un'Europa ha prodotto pochi posti di lavoro
Ma non è neppure il modello mediante il quale con cui stiamo Cetti nuovi o gruppi sociali che chiedono in questo momento forte autonomia di comportamento
A tutela disordinata con il rischio di forte spontaneismo di quelli che ritengono essere i loro interessi
Ecco quindi
Il ripensamento progettuale certamente compresso ma non possiamo non farlo
Perché ove lo facessimo e immaginassimo di difenderci ancora a lungo con la politica delle alleanze l'attenzione verso il sistema politico da parte
Ecco a unita alla protesta naturalmente di ceti non moderati privati e della speranza del posto di lavoro
La lista Bonino e la vista Prodi a questo corrispondono in realtà attenti però che hanno un significato profondamente diverso
E attenti che ammiccare al movimento della Bonino i radicali ha un significato totalmente diverso se il nostro problema è la ristrutturazione del sistema politico nulla abbiamo da spartire col movimento radicale
Il quale titolare certamente di forti meriti personalmente un'amicizia personale con Marco Pannella ma il problema è che se dobbiamo ristrutturare politicamente
Bonino non è un elemento politico di ristrutturazione del sistema Italia italiano ma è evidentissima voglio dire poi se scopriamo i punti la storia
Il problema diverso e per Prodi che è uno degli altri elementi dinamici il quale si pone il problema della ristrutturazione ed un certo senso se lo pone in concorrenza con noi
è chiaro che rifiuta di entrare nella seconda gamba cioè andava gamba centrista è chiaro altrettanto che ha dubbi sulla federazione
Ma perché e come dire il movimento dei Democratici pensa ad un'ipotesi di forte ristrutturazione progettuale del centrosinistra
E quindi se noi non sosteniamo fortemente l'iniziativa politica progettuale come partito lo troveremo come un concorrente antagonistico Paper nei meccanismi di conquista degli spazi
D'altro canto se uno degli elementi rilevanti notato da tutti
è che nella destra vi è stata una posizione di Berlusconi che è ristrutturante per la destra con una ipotesi di politica come dire di guida del centro della destra e forse della costituzione di una formazione di centro più vasta
Se è così come dire l'acconto latte del contendere questo spazio e questa intenzione a a me a Berlusconi come lo faremmo
Con la politica delle alleanze appare difficile
O abbiamo un progetto che lega come dire quelli che sono atteggiamenti e speranze legittime di nuovi ceti di gruppi sociali che tenda a loro autonomia
E che noi abbiamo il problema è se mi consentite il dovere come sinistra di includere in meccanismi regolamentati non eccessivi come atteggiamento spontaneo ma se noi non siamo in grado di contendere il consenso di questi gruppi sociali ma la possibilità di fermare la politica centrista di Berlusconi sì riduce quindi il problema mi sembra certamente la federazione è una delle ipotesi che deve essere mantenuta perché uno degli elementi destabilizzazione della maggioranza di governo ma non ammette
La soluzione del problema di fondo che abbiamo noi ed elemento come dire contingente che io considero indispensabile per seguire e come dire anche con accanimento e acutezza ma non risolve il problema dell'iniziativa politica del partito anzi per un certo verso ove non vedessimo questa temperie come bisognosa di una forte iniziativa politica nostra nel senso che vi attenti che vi accennavo
Allora la federazione potrebbe risultare un elemento limitativo veramente una blindatura dei partiti esistenti quindi per chiudere velocemente poi sono cose delle quali spero avremo occasione di riparlare più precisamente la sinistra e certamente titolare della possibilità di tenere equilibrato lo sviluppo di queste moderne società di consentire questa avvenga senza lesione della coesione sociale senza naturalmente danno per la condizione democratica
Ma questo lo può fare solo se la sua iniziativa politica è tale da guidare non solo i suoi i ceti tradizionali per intenderci il lavoro dipendente e i pensionati ma di gridare congiuntamente altri generi ceti ed altri come dire infuoca azioni e tensioni
Il che non vuol dire entrare in conflitto con i gruppi cosiddetti centristi quello che mi sembra evidente dopo il tentativo della politica delle alleanze che questi nuovi ceti che hanno una richiesta forte di libertà in realtà non hanno la minima possibilità di essere rappresentati dei cosiddetti partiti dicendo
Ecco allora l'importante è che la sinistra sappia che il suo problema è certamente quello dell'occupazione non c'è dubbio di sorta
Ma con temporalmente il grande problema del modello civile e sociale che vuol costruire all'interno del quale istanze come dire di autonomizzazione fanno regolamentate soprattutto guidate è chiaro che in presenza di destrutturazione politica la guida dalla Società è difficile ma non immaginerei che le riforme costituzionali sul breve periodo sono in grado di risolvere c'è questo problema perché la capacità parlamentare di intercettarle negativamente sicuramente molto elevata
Questo significa quindi che molto è affidato all'iniziativa politica del partito
Roberto Morassut segue Magda Negri
Ma io sono d'accordo con la relazione di Folena
Per una valutazione obiettiva e anche se vera di questo voto
Obiettiva per il risultato numerico in sede il centro sinistra che non era scontato per certi aspetti e per il dato anche numerico di un arretramento del Polo
Anche se bisogna considerare dei caratteri in un certo senso anche transitori di questo voto in parte effimeri
Di un voto svincolato dalle questioni amministrative politiche più direttamente nazionali non completamente
Collegato ad esse un voto che avviene con un sistema elettorale al quale in fondo gli italiani erano disabituati un proporzionale puro che di fatto esalta l'effetto novità di quelle forze come Forza Italia Bonino anche gli stessi democratici hanno potuto anche utilizzare gli effetti di una comunicazione mediatica molto forte
Ed un voto in cui si è detto anche se con elementi tutti da considerare non c'è uno sfondamento tra i due poli cioè emerge in qualche maniera il fatto che tra gli elettori c'è
Più radicata una coscienza bipolare della politica italiana di quello che la politica sul piano istituzionale anche delle regole elettorali riesca a rappresentare però un voto severo per lo stato del centrosinistra la frammentazione e per quella in passi di prospettiva politica che anche qui è stata detta e faticoso voto faticoso anche per noi
Un voto per noi faticoso ma ottenuto in condizioni difficilissime io tutte in salita credo che dobbiamo riflettere su due punti che sono poi strettamente connessi al carattere del voto europeo
Cioè il tema della politica internazionale delle politiche economiche delle politiche sociali dell'identità della sinistra europea
La guerra indubbiamente pesato
Non perché diciamo la posizione da noi assunta dai governi europei dal nostro partito che anzi sono stati promotori di un'iniziativa diplomatica alla fine efficace
Sia stata sbagliata erano posizione obbligata è inevitabile e giusta
Ma non c'è dubbio che questa è stata la prima guerra europea dopo i blocchi
Condotta sotto il segno forte dell'egemonia della direzione politica militare strategica
Degli Stati Uniti era naturale che questo determinasse se non altro la disaffezione nell'elettorato democratico e pacifista non in senso ideologico ma di convinzione europeista
Che ha diciamo misurato in fondo la debolezza di quella idea di Europa del Partito socialista europeo
Come cardine di un nuovo ordine internazionale avvilisce potuto vedere la concretezza di un'altra realtà dell'Europa più classicamente atlantica
Più vicina diciamo l'ispirazione conservatrice
E poi il tema diciamo dell'identità sul terreno economico e sociale della sinistra
In una situazione in cui ancora fare lontano la prospettiva della crescita dello sviluppo dell'occupazione
Io non so se sia il diciamo opportuno distinguere tra fase uno fase due nell'ambito di un'unica politica di indirizzo di riforme ma non c'è dubbio
Che finché non si apre una fase di nuovi di espansione di nuovi diritti sociali individuali e collettivi lo spazio elettorale della sinistra resterà comunque compresso questo vale anche per l'Italia e qui vengo al punto da prospettiva politica
Su questo punto diciamo del rapporto sociale delle politiche sociali nel rapporto con la realtà del paese si consuma il punto di crisi d'identità dell'Ulivo dopo la fine del primo Ulivo e della prospettiva unificante dell'Euro la difficoltà a scendere sul terreno diciamo al di là dell'azione dell'iniziativa del governo
Da costruire per l'identità complessiva del centrosinistra l'idea di una coalizione che promuove una politica espansiva questo c'è in parte lo paghiamo anche noi nel voto e in qualche maniera la frammentazione è la conseguenza di questo e cioè l'effetto di un ceto politico che si struttura si difende
Cerca la costruzioni di spazi di Gardiner tesa di una chiara prospettiva politiche strategiche allora che cosa fare
La federazione del centrosinistra va bene ma secondo me occorrono due cose agire sul piano delle regole di questa federazione e agire sul piano della politica
Altrimenti senza questo la stessa idea della federazione di una federazione paritetica
Egualitaria nei suoi partecipanti può rischiare di diventare paralizzante di trasformarsi una palude se nell'assumessimo con una idea statica
Quale tasso riformista può venir fuori da una cosa che oltre che sul piano del governo nello stesso soggetto politico o diciamo lo stesso terreno del patto federativo mette insieme da Mastella Cossutta
E in una situazione in cui i democratici predicano la politica della coalizione ma pratico Loggia in queste primissime ore una linea di costruzione di strutturazione di partito
Quindi noi abbiamo due prospettive o costruire una Federazione di centro sinistra forte Conforti regole cogenti al proprio interno
O quello di dà spazio alla politica delle gambe separate e concorrenti dobbiamo tentare di imboccare fa imboccare a tutti la prima strada
Ci vuole coraggio sulle regole compagno penso che noi dobbiamo tentare di intervenire e di indurre tutti ad intervenire sulla Costituzione materiale formale dei vari partiti
Spingendo perché si realizzi anche nell'Est negli statuti e le regole interne dei partiti quella cessione di sovranità
All'organismo federato vedi via Poteri Lidia funzioni capacità di decidere e di vincolare tutti ad una linea politica positiva
E poi dobbiamo agire sul piano politico
Interpretando il nostro ruolo dentro la Federazione in modo dinamico
Non non statico non come crocevia non come punto di mediazione alla fine che può diventare una sorta di buco nero che fa avvitare la nostra funzione riproducendo per eccesso i difetti anche i limiti della fase che abbiamo alle spalle ma essendo l'elemento dinamico che pone intanto il tema e questo lo vedo chiaramente in queste prime ore della garanzia per tutti nella coalizione
Perché si evitino cannibalismo sottrazione di forze e di personalità i partiti alleati e perché noi siamo dobbiamo cercare di essere dentro quest'operazione un elemento dialogico verso gli elementi incerti raccogliere l'incertezza che c'è in tante
E le forze politiche alleate offrendo una sponda le forze più innovative riformiste che esistono nelle altre formazioni politiche della futura federazione di centro sinistra dividendo per esempio di antidemocratici cercando di aprire una dialettica tra gli elementi più avanzati
E quelli meno avanzati cosini verdi di socialisti e popolari e così via
Quindi regole politica io lo dico anche sulla base sulla scorta dell'esperienza romana perché noi novantasette ci siamo trovati in qualche maniera dopo il voto delle comunali e un po'in anticipo sul processo nazionale avendo di fronte quello che è stato di fatto l'antenato a livello locale dei Democratici cioè la formazione della Lista civica per Rutelli
E ne abbiamo avuto in questi due anni una grande difficoltà nel proporre proprio questa politica creare per esempio un gruppo unificato del Campidoglio dell'Ulivo un coordinamento degli eletti
Cosa che non è passata per i veti reciproci incrociati e per la difficoltà di spostare i partiti dal terreno della propria funzione esaltata e proporzionale ad una logica diciamo di alleanza
In questo ne abbiamo avuto anche noi voto
Una elemento che credo abbia anche qualche effetto e qualche validità generale sul voto dell'Asinello a Roma
Noi ci siamo trovati a fare i conti con la competizione concreta di questa forza politica in questi due anni la competizione non solo politica di schieramenti ma la competizione sul terreno del potere dell'esercizio della politica quotidiana dell'amministrazione
E diciamo una competizione molto forte molto penetrante
Molto pesante ed abbiamo elaborato in fondo
Una linea che insieme all'efficacia delle candidature nel voto di Roma rispetto alle comunali del novantasette CIA consentito di tenere in qualche maniera porta una linea politica basata sull'orgoglio dei DS sul fatto che noi non dobbiamo accettare lezioni riformisti o comunque si può discutere ma non siamo sicuramente la forza che può essere ideologicamente schiacciata sul terreno del vecchio e nuovo
Ma anche senza mai abbandonare la funzione per le strategie della guida della coalizione desse la forza che meglio interpreta la funzione di coalizione e di alleanza sfidando anche questa competizione sui programmi perché poi esce fuori una contraddizione
Quando si cerca di mettere insieme CL Legambiente quando si cerca di mettere insieme tante cose diverse la sfida sui programmi sull'innovazione conviene a noi ci consente diciamo di fare un'operazione di
Di sfida nei confronti dei nostri competitori l'ultimo punto ma il tempo è scaduto riguarda il tema del partito poi se ne parlerà si è parlato dei nostri limiti anche a livello locale sicuramente questo è vero ma io credo quando entreremo anche nella fase più concreta di discussione sul partito che non possiamo eludere il tema che la costruzione di una forza non radicata che il termine diciamo anche per certi aspetti vetusto ma una forza che sappia comunicare conoscere meglio la realtà che intorno riguarda il tema del partito nelle grandi città che sono i luoghi dell'innovazione della complessità sociale della modernizzazione
Dove noi agiamo in una situazione di competizione per nome svantaggiata
Rispetto al ruolo che svolgo le grandi corporazioni interessi le stesse istituzioni che sono dotate di mezzi apparati risorse forze che permettono di interpretare la società cittadine di plasmare il rapporto tra cittadini e politica su un piano non di indirizzo generale ma sul piano degli interessi del rapporto con le istituzioni e quindi del giorno per giorno
In una situazione in cui partiti appaiono sicuramente svantaggiati nel comunicare il messaggio del progetto generale questa difficoltà strutturale il tema secondo me della nostra presenza del nostro radicamento nelle grandi città che si risolve sia intervenendo diciamo a livello di gruppi dirigenti della sensibilità soggettiva ma anche sui nodi strutturali del funzionamento della nostra macchina in particolare sul tema della formazione dei gruppi dirigenti e della comunicazione interna finalizzata la democrazia ed Esterna finalizzata al rapporto sociale
Magda Negri segue Giorgio Mele
La decisione di Bossi con la scelta della Padania sempre non subito che comporta una sorta di equidistanza
Tra indicazione di Alleanza per la Lombardia con il centrosinistra e per il Piemonte con il formale apparentamento su tutte le province fuorché due
Sta a determinare sta a significare secondo me gli effetti immediati duri pesanti di questo voto che sulla cui analisi o non vale quasi nulla da dire oltre quello che ha detto Folena voglio soltanto cioè trovare alcune cose
Su cui ecco di questo direi tante volte il voto europeo è stato un voto di rappresentanza di identità e talvolta anche di sfogo erano le elezioni quando il PC prendeva trentaquattro per cento elezioni dopo non succedeva niente adesso è identità rappresentanza
Sfogo ma succede tutto succede tutta succede tutto subito
Subito
Per ciò che riguarda noi il pensiero va immediatamente le amministrative della prossima settimana ma va immediatamente anche alle regionali dell'anno prossimo
Che saranno un passaggio equivalenti alle politiche per ciò che riguarda il futuro della coalizione nostro stesso futuro io riflettevo vira rapidamente perché io su un punto forse Folena
A sottaciuto secondo me l'andamento del voto è molto differenziato
Contino questo andamento di voto pur al nella comunanza dei grandi segnali diverso dal Nordeste dal Nord Ovest rispetto al centro rispetto al sud Italia io vi do semplicemente dei rapidissimi date sulla europee
Per il Piemonte democratici senese hanno fatto il tredici e sette pari a trecentotrentacinque mila voti
Calo in media nazionale i democratici duecentotré mila pari all'otto e tre la Lista Emma Bonino trecentoventidue pari al tredici e due la differenza tra noi e la Lista Bonino di quindici venti mila voti e in alcuni centri urbani
La lista Bonino lo supera non nei paesi ma lo supera in città
Vale a dire nel Nord che dove più le cose che sappiamo insomma la destrutturazione politica è stata più precoce e più irreversibile più dura e io insisto più irreversibile gli affetti di quel voto pur di ricerca di dubitare di libertà
Di Fulvio nuove sono molto ma molto marcate perché ribadisco la differenza tra noi e la Bonino sono di venti mila voti
Allora naturalmente c'è un'inversione poi nelle amministrative significativa particolarmente laddove vota anche il Comune oltre che la Provincia ma questi dati sono dati in un qualche modo permanenti
Allora poiché io insisto sulla questione di una al voto più differenziato e sono d'accordo con la Spaggiari anche le risposte organizzative devono essere più federalisti più regionalista e più differenziate
Perché è questo dato ci viene consegnato immutato da dieci anni
E poiché su questo dato esattamente da dieci anni noi non possiamo incidere non riusciamo incidere secondo me bisogna trarre alcune conclusioni le conclusioni che io traggo personalmente sono che la diciamo parte finale della vita della Lega sarà contrassegnata da
Grandi stranezze parte finale perché è finito là esperimento della lega autonoma alternativa terzo polo e così via però visto che ha scelto la politica delle alleanze questa politica di alleanze sarà determinante anche sull'esito dei collegi uninominali
Anche nel caso di doppio turno assolutamente determina una seconda cosa il Paolo berlusconiano
Che è Paolo che è polo anche se Fini si caratterizza come destra più presidenzialiste più americana più moderata ma più innovativa che resta Polo a un'azione insinuante molto
Dura molto rischiosa su alcuni versanti del nostro schieramento non so se poi Buttiglione farà quello che dice di voler fare ma sicuramente essendo loro parole ed essendo noi galassia la galassia come otto talvolta hanno una meno tre capacità centripeta e quindi l'in sé la lista
Come dire l'insidia su alcuni versanti delle nostre frontiere molto mobili le frontiere molto mobili può essere marcata
Noi diamo ora la risposta mi pare che tutti vogliamo dare la risposta di non voler apparire in essere in nessun modo noi ora levatrici o tutore di una partitocrazia senza partiti
Ma di voler essere costruttori di una coalizione vari modi Morassut diceva cose importanti anche se io non credo Morassut che si possa andare alla forma di una coalizione paritaria stipo CGIL CISL UIL quando questi sono i rapporti di forza da cui partiamo per dire che le cose sono più complicate di quanto appaiano
E allora Ahmed viene da dire una cosa compagni perché se no questa nostra discussione è un po'strana
Questo problema fu posto dopo l'aprile del novantasei tale e quale come adesso in condizioni migliori migliori
Molto meglio
Minore la frammentazione non c'erano i democratici la discussione di Gargonza da quanto si poté capire da quelli che non c'erano malesseri i giornali in particolar modo il costo la sera verteva sul fatto se l'esistenza del così detto valore aggiunto non fosse da considerare un micro partiti né in più dell'Ulivo come qualcuno poi volle fare il micro partiti mentre dell'Ulivo
Ma forse in un qualche modo l'epifenomeno la spia di una disponibilità civile della Società Dardo Nizzar sia d'essere un poco anima di una coalizione che aveva partiti circoli
Ma di questo discutemmo nel novantasei ed esattamente pressoché solo discutemmo di questo nel congresso
Poi il Congresso trovammo una composizione letterale significativa dicemmo bisogna fare le coalizioni bisogna fare i circoli bisogna fare la federazione di partiti di movimenti
Qualche forse Morassut non c'è ancora nello Statuto ma qualche cenno anche lo Statuto CE
Quando l'abbiamo fatto
Allora se non l'abbiamo fatto non l'abbiamo fatto quando le condizioni erano migliori
Siamo costretti a farlo adesso quando le condizioni sono peggiori e sotto l'ansia del pericolo
Se vogliamo metterci nelle condizioni di farlo dobbiamo scrigni chiederci perché non l'abbiamo fatto e quale può essere il mutamento di indirizzo politico e di convenzione soggettiva dei gruppi dirigenti per farlo
Perché se no queste una discussione non vera
Io credo che noi abbiamo avuto due punti muta strategici anzi sono tre solo una discussione di Gargonza la discussione del congresso
Per esempio nel Piemonte qualcosa abbiamo provato farne fatto qualche coordinamento che fatto un coordinamento regionale fatto due-tre cose poi le cose sono un po'morto
Sì abbiam provato fa e poi è stato il passaggio cruciale della formazione del governo perché non sapevamo che come giustamente giusto salvare la prospettiva della legislatura perché sono questo breve fatto il danno del Paese saltare tutto il centrosinistra
Era utilissimo avere D'Alema Presidente del Consiglio ma sapevamo che un prezzo un po'stavamo perché era un governo che era nato sulla pregiudiziale anti ulivista di Cossiga
Pesante con una nuova formulazione di alleanze
Con la battaglia feroce di Marini fare no cioè di Marini
Colle di Colle dichiarazioni imbarazzanti del leader dei Verdi con una posizione di scarto dalla prospettiva della coalizione dallo stesso Bosetti Boselli ha riconfermato duramente mi dispiace non aver confermato che Martelli
Nell'intervista al giornale di sabato anche anche rinnegato il bipolarismo quindi allora è evidente che se noi queste cose non le abbiamo fatte è perché a non le volevamo fare
Dei abbiamo ritenuto che agire in un altro modo fosse per noi più come niente
E forse allora Finetti ostile
Per sostenere per unire per tenere insieme adesso la polimerizzazione tale che l'utilità non c'è più non fosse altro che per una valutazione strettamente utilitaristica troviamo il modo di farlo
Io non so benissimo come e perché il rapporto della Federazione unitaria non può essere non possiamo fare CGIL CISL UIL
Posso pensare a un percorso che porti a una federazione ma i circoli non ci sono quasi più
I circoli non ci sono quasi più
La sui identificazione micro partitica è diventata molto forte una sorta di difesa di ceto politico diventata feroce allora la cose sono un po'più difficile
Per fare finirla e la finisco sono d'accordo con quanto dice Foa oggi sulla bellissima intervista sul Corriere della Sera
Dico soltanto una cosa finisco scusate la questione del partito forse anche qui faccenda del partito il soggetto della coalizione
Che riusciamo a trovare una rivitalizzazione io mi sono chiesta da molti anni una cosa a cui non do risposta mi chiedevo come mai avessimo un sacco di sindaci un sacco di amministratori una massa critica di lavoro amministrativo eccezionale utile bello positivo
Emma tutte le volte che vota ritrovare i muri casco sul partito
Forse questa separatezza
Forte perché c'è un fatto politico nuovo in assoluto inviti politologi a studiarli come mai il governo non rari casco nel partito il il governo amministrativo non li il pochissimo recente e anche se il greggio governo attuale
Allora questo è il problema la Federazione paritarie non va non funziona siccome secondo il partito dei riformisti qui apre tutto il discorso del soggetto equivalenti agli attuali son partiti socialisti europei
In un partito di riformisti in cui la componente socialista socialista liberale e forte ma Roma gettare mi andrebbe benissimo attualmente non ripeto le condizioni
Quindi riprendere quel qua Mino esattamente intravisto ed esattamente analogo a questo intravisto nel novantasei discusso nel novantasette rivisitato in altro senso nel novantotto
è molto difficile bisogna stabilire le condizioni metodologiche le condizioni politiche e le convenzioni soggettive dei gruppi dirigenti per farlo se non la discussione finta
Bene prima di dare la parola Giorgio Mele vorrei fare punto convocherà situazione ne abbia avuto quaranta iscritti a parlare ha finora abbiamo cominciato alle undici e quindici il dibattito finora hanno parlato sette compagni la proposta della presidenza è quella di andare ad oltranza quelli no interrompere tratto siamo in un albergo con un turnover civile possiamo anche risolvere problemi di spuntini e quindi di prevedere di dare l'input la parola a Walter Veltroni per le conclusioni al più tardi alle diciassette cioè se riusciamo ad Agra prima naturalmente
è meglio per tutti comunicò che già due compagnie hanno rinunciato all'intervento e sono Nicola Zingaretti e Sergio Gentili questo non suona come dissuasione naturalmente e e quindi andiamo avanti Giorgio Mele segue Leonardo Dominici
Mi sembra che oggi noi iniziamo una riflessione che ci dovrà portare ad un congresso che dovrà discutere
Molto a fondo su ciò che noi siamo esulava funzione ruolo della sinistra nel nostro Paese
E quindi è bene tenere in conto la dimensione della qualità del voto
Dico io penso il dato essenziale mi sembra l'arretramento
Almeno stando alla lettura dei dati della sinistra europea l'avanzamento per la prima volta dopo tanti anni del Partito Popolare Europeo
E ora anche nella logica diciamo del midterm del mezzo termine il dato per quanto mi riguarda rivela una forte drammaticità
Esso propone una sono un ammonimento serio
Al complesso delle forze della sinistra europea e quindi anche a noi che ne facciamo parte
Non sono convinto comunque che la lettura del dato non debba tener conto delle sue eccezioni come è stato detto e come viene se come è stato un po'frettolosamente anche fatto in alcuni interventi stamattina
Io concordo che invece è giusto anche leggere le eccezioni
Legge recensioni positive portoghesi la stessa l'eccezione positiva francese non per essere
Su anche spagnola quindi grazie
Volevo che volevo sbrigarmi
In primo luogo penso importante valutare la vicenda francese perché è evidente che lì c'è anche un complesso di tenuta
Più ampia della sinistra non solo del partito socialista e ne viene fuori un party in un Paese mi pare non secondario lo scacchiere mondiale un elemento positivo
Ad andare avanti su una pole una prospettiva politica
In effetti se è un po'per andare con l'accetta penso che ne esca sconfitta un'idea di terza via blairiana sceglie di è un po'anche un po'prepotente secondo me che c'è stata in questi mesi
Ora bisogna riflettere che la sinistra ha vinto anche in questo decennio in Europa anche un po'oltre che costerebbe costruendo un progetto anche un po'per rigetto da parte delle opinioni pubbliche europee delle politiche negli anni Ottanta delle politiche liberiste
E allora se questo è
Come abbiamo anche detto come Stato riflettuto la in parte ricordato anche Folena nella sua introduzione allora bisogna capire oggi come metterà riflessione il nesso che c'entra
Politiche sviluppo delle politiche di risanamento di flessibilizzazione dei mercati del lavoro
è mancata espansione della sinistra
Che a me sembra un punto essenziale non banale non di ritorno indietro ma discussione seria e concreta di un punto attento che c'è
Una politica troppo vinto vincolistiche con idealistica e sicuramente in debito abbiamo può fare ma che oggi pone un problema politico non ha svuotato la destra anzi vedo che in parte la rafforza
E anche ieri anche negli Stati Uniti se sono veri sondaggi vedo che anche Gore un po'sotto qualche quindici punti rispetto a Bush nelle prossime elezioni cioè c'è un problema nuovo con molto importante
Che oggi è che rivela in parte anche la stesso visto che lo stesso voto europeo il nostro risultato
A me sembra un arretramento forte
Non si può meeting anche se mitigato da voti amministrativi che non dovunque sono comunque sempre migliori del voto europeo
Ritenuto morto abbiamo avere anche qui un elemento in poi diciamo di riflessione è vero alcune cose sono hanno anche recuperato rispetto alle diciamo a un pesante a un presunto anche l'elemento che ha avuto nei mesi passati
Però è indubbio che c'è qualcosa attorno a cui riflettere con molta attenzione con in forma strategica perché è evidente che c'è un problema che ricade sulla linea politica che ne dobbiamo portare avanti
è un voto che viene dopo un disincanto che avevamo valutato in alcune anche altre realtà se penso a Parma se penso alla Provincia di Roma se vedo ad altre ad altre situazioni
Ecco io penso che qui è un dato inficiamo di grande riflessione molti hanno detto che ad esempio che la guerra non è inciso secondo me questa è una lettura molto banale guerra inciso deciso da per tutto in tutta Europa anche un po'stabilizzando a destra il voto politico c'è qualcosa che pone un problema di difficoltà a ora di rapporto di un ma se chiuso qualcosa anche con D'altra parte della sinistra e la sinistra di governo questo è un punto essenziale su cui occorre riflettere ancora e non abbiamo e per penso che sarà compito dei prossimi mesi e mi sbrigo operanti non perdere troppo tempo
Come si riverbera sul nostro modo la politica del governo
Ma io penso che se noi scegliamo di fare io non non ho ancora avuto il piacere di legge il DPEF sono alcune cose
Perché evidente sa in discussione preparazione ma alcune cose lette sui giornali
Appunto detto questo penso che ci
Ah ecco vedo che pure Fabio alla stessa cosa
E quindi in questo senso se ci sono se fossero vere le notizie poté sono vere notizie di Lutero Italia difficoltà è indubbio che io penso che c'è da fare una riflessione se questa se questo dato senza pensare arretramenti conservazioni Isma'innovazioni ismi fa che non servono a niente in questo momento se questa è una politica che ci può portare ulteriore consenso nelle prossime prossime sì se così possiamo vincere regionali se c'è possibilità decise di invertire una tendenza che mi sembra assolutamente necessaria da questo punto di vista anche per ciò che lavoro messo al Paese
Cosa che io sento anche nei direttivi regrediamo nel Nord nel gruppo del Senato in altre forze in altre situazioni in cui c'è questo elemento diciamo di sofferenza rispetto alla politica che noi facciamo sul una difficoltà che poi non ha prodotto è maturato anche nuovi posti lavoro se non in alcune realtà c'è qualcosa che quindi va
Va diciamo Bacco va corretto va corretto allora
Io personalmente penso che c'è anche un elemento lo ha detto la Magda Negri alti gli ho detto anche Folena all'inizio
Anche io noi abbiamo una difficoltà diciamo rispetto dei più alla alla affermazione di Prodi al secondo me c'è una ferita ancora non non chiusa per come si è caduto quel governo e come si è formato il governo D'Alema cosa che ancora vediamo nelle polemiche di oggi ad esempio le questioni del commissario europeo
C'è qualcosa di più ecco c'è qualcosa di più e nello stesso tempo io eviterei di rincorrere semplicemente lì ciò che noi consideriamo comunque il nuovo e comunque giusto come Bonino cento c'è un confronto da fare con come facemmo col Partito Radicale negli anni settanta
Ma non inseguendo ma comprende comprendendo alcune regioni ma facendo anche una lotta politica serrata io ho paura che gran parte di quel voto non sia un voto di stilista e quindi è opportuno sapere capire bene come la portarci non inseguendo l'in maniera critica e banale
Detto questo sul partito è vero scaffale detto bisogna dare un'anima a sinistra io penso abbia ragione bisogna dare un'anima la sinistra troviamo il modo di dare un'anima la sinistra
Allora il punto che mi sembra importante per chiudere molto molto velocemente io penso che noi abbiamo bisogno di mantenerla ruolo e funzione forte alla sinistra la reductio ad unum cioè queste spinte continua che noi facciamo questi salti ogni tanto le faccia la potenza organizzativo
Primarie abbiamo la stava difficoltà facciamo una reductio un'altra forme una forma diciamo di messe insieme che poi è andata come si è detto un po'così adesso il tentativo di una reductio ad unum a me sembra non non ho visto nella relazione di Folena che ci sono alcuni elementi che chiariscono ma indubbiamente io pongo il problema diretti eviterei questo progetto per questo processo perché altrimenti noi rischiamo secondo me di mettere in ombra solamente la funzione ruolo della da funzione ruolo della sinistra
E concludo brevemente sua lo su due questioni io penso che oggi come riflessione sia stata penalizzato nel voto sia la visione della transizione liberale della sinistra
E nello stesso tempo anche il suo la sua versione massimalista c'è qualcosa che quindi occorre è un punto di riflessione che mi sembra molto importante attorno a cui riflettere anche per pensare come costruire un nuovo partito una nuova forza politica della sinistra di cui è necessario c'è il problema d'alleanza alleanza si costruisce anche di non solo comprendente regione ma rafforzando la sinistra una Fordo deboli sinistra porta anche una debole Alleanza concludo su un punto
Da organizzativo ho notato con piacere che ci Folena fatto le persone attorno hai difficoltà del voto e anche alcuni risultati mancati da alcuni compagni col che lui ha ricordato e che mi sembra importante ricordare ora per risolvere il problema politico che esiste
Leonardo Dominici segue Barbara Pollastrini
Credo che a Firenze abbiamo ottenuto un risultato positivo abbiamo vinto
Per un motivo che vorrei esprimere in modo semplice ma che naturalmente nella sua realizzazione è stato un po'più complesso
Siamo riusciti a introdurre un elemento di novità in un quadro politico unitario e non conflittuale sia per quanto riguarda la realtà della coalizione sia per quanto riguarda l'esperienza amministrativa uscente
Non so se cioè io sto facendo uno sforzo perché questo non sia soltanto un evento legato ad una congiunzione astrale favorevole spero che possa continuare questa tenuta unitaria della coalizione
Però c'è sempre il rischio e lo si vede proprio
In occasione di elezioni come quelle amministrative che questo patrimonio accumulato Possa disperdersi anche rapidamente
Noi per esempio lo voglio dire così anche sulla base del esperienza indiretta che sto facendo
Vediamo quanto sia difficile in questo momento anche in una città come Firenze dopo una vittoria cercare di formare il governo cittadino
In una situazione in cui è necessario trovare un equilibrio fra ciò che esprime una alleanza e quindi i partiti le forze politiche e le competenze le professionalità alle esperienze che vengono da altre realtà
Chiamiamola per capirci anche se il termine non mi piace troppo Società Civile
Ma ci troviamo in una situazione in cui c'è il rischio che da una parte i partiti
Pretendano un po'troppo nel senso di tornare a vecchi schemi e vecchie logiche e dall'altra quello che può venire dall'esterno della realtà politica
Porti a come dire conferire una specie di idee lega per cui non sono poche le persone che in questi giorni io ho anche consultato direttamente
E rinunciano a quello che è un impegno politico civile e istituzionale diretto è un problema che in qualche modo a mio parere rappresenta una forma di traduzione sul piano politico e di governo locale di quello che talvolta anche l'astensionismo la non partecipazione
Dare una soluzione positiva a questo problema che e mio personale in questo momento ma credo sia di carattere più generale richiama anche la necessità in questa fase di pensare al ruolo dei sindaci
Per l'alleanza per il centro sinistra per una nuova fase dell'Ulivo che abbia anche la possibilità di esprimersi come spinta di carattere nazionale
Forse stiamo entrando in una fase in cui c'è da pensare questo ruolo dei sindaci più che come protagonisti come dirigenti occorra dirigenti di una fase politica nuova e anche per riprendere due temi fondamentali che devono essere alla base a mio parere del nuovo confronto che vogliamo aprire dentro la coalizione dentro l'alleanza
La questione delle riforme istituzionali federalismo e forme di elezione diretta in primo luogo e la questione che io qui vorrei riproporre problematica mente ma che mi pare necessario tornare ad affrontare se vogliamo
Arrivare preparati all'esame di maturità dell'alleanza di centro sinistra che è quella della riforma elettorale soprattutto in vista di quelle che sono le prospettive che ci stanno davanti in vista delle stesse
Prossime elezioni politiche generali
Su questa base ecco sulla base di queste premesse assenso a mio parere e diventa importante il dibattito sulla federazione
Perché si basa cioè su termini concreti di confronto altrimenti il rischio lo sappiamo quale è quello della pura sommatoria di liste di partiti e partitini
Ed è quello che gran parte non vorrei sembrare un po'praticone ma gran parte dei problemi che poi noi abbiamo dipendono da collocazione di singoli pezzi di ceto politico
Se noi non superiamo questo evidentemente è più difficile farlo il discorso sulla federazione
A mio parere molto importante che noi ci diamo oggi questo obiettivo di un coordinamento politico generale dell'Alleanza
Ma anche che rilanciamo il tema stesso del programma dei contenuti e delle cose da fare non lo so se si può partire proprio da una vera e propria commissione strategica per rilanciare il senso delle finalità e del programma
Degli obiettivi di questa Alleanza abbiamo comunque bisogno di ridare respiro abbiamo bisogno di una ripresa strategica di una cultura politica dell'alleanza qui alcune cose sono state dette da Pietro Folena nell'introduzione io non le condivido largamente il tema della libertà delle libertà e della innovazione la ripresa di temi su cui poi in fin dei conti vincemmo nel mille novecentonovantasei penso
Il tema della coesione sociale del bene comune che oggi noi abbiamo bisogno di riprendere declinare in modo nuovo penso per esempio al così a a alla questione delle regioni rosse cosiddette poi bisognerà anche trovare un altro modo per definirle evidentemente
Ma cui noi abbiamo è chiaro un problema di modello sociale rispetto al quale le nostre risposte cominciano ad apparire insufficienti
è difficile cioè portare avanti e tenere insieme anche se questa è la linea su cui dobbiamo muoverci penso per fare un discorso molto concreto politica della sicurezza della sicurezza urbana
E tematica della integrazione e della inclusione sociale la difficoltà di questo modello di fronte alle nuove generazioni e di fronte all'immigrazione
Ad esempio penso che abbiamo bisogno allora di rilanciare questo tema della coesione e dell'idea stessa di bene comune in un'ottica nuova e cioè che lo diceva Antonella Spaggiari nel suo intervento io lo condivido il punto fondamentale diventa la coesione sociale
Come innovazione libertà perché la competizione avviene ormai per sistemi territoriali per sistemi territoriali integrati e quindi a quel livello noi
Continuiamo comunque ad essere la forza il soggetto l'alleanza che più di ogni altro può garantire questa maggiore competitività proprio nel senso di avere alle spalle una coesione sociale nuova comunque perché nuova perché io mi chiedo se effettivamente non ci sia da riprendere comunque anche una strategia intelligente di intervento pubblico non statalistico dirigistico evidentemente
Ma di Investimenti che tracciano la strada
Che riescono a scuotere dal torpore di cui parlava Alfredo Reichlin un Paese che non investe la realtà
Investimenti che guardano al futuro che sono a redditività differenziata per così dire ma che hanno evidentemente un grande valore se vogliamo rilanciare l'alleanza come Progetto come strategia come programma e non solo solo come calcolo diciamo di somma di forze politiche in questo senso è l'ultima cosa che affronto noi dobbiamo domandarci anche dove abbiamo sbagliato con il progetto dei DS c'è qualcosa evidentemente che non ha funzionato io condivido da questo punto di vista il ragionamento anche autocritico Man fonda distruttivo ecco vorrei che fosse chiaro se non guardiamo al futuro in questo momento
Dobbiamo pensare ai limiti per poi continuare andare avanti ecco io credo che però noi non dobbiamo fermarci appunto dobbiamo andare avanti con il lavoro che è stato fatto
Io credo che con questa segreteria certo magari possono mancare è un discorso controfattuale nel senso che manca la riprova però qualche cosa avevamo visto nei sondaggi di alcuni mesi fa io credo che con il lavoro di questa segreteria noi abbiamo recuperato
Possiamo recuperare ancora di più se rispettiamo quelle che sono le forme della nostra pluralità ma cerchiamo di tenere a bada quelle tensioni che poi alle volte finiscono per riverberarsi molto negativamente anche sui nostri risultati Esterni noi
Dobbiamo evidentemente continuare il lavoro che è stato avviato e credo che questo partito o sapere
Una funzione fondamentale nel ridare senso e nerbo al Progetto strategico a cui prima sinteticamente facevo riferimento e nel portare avanti una forte strategia unitari
Perché senza questa strategia unitaria non c'è una prospettiva vincente e reale per il centro sinistra naturalmente questo vale per il centrosinistra e questo vale anche per il nostro partito a Firenze siamo riusciti a ottenere un buon risultato anche perché dopo molte polemiche in una fase difficile come quella della campagna elettorale il nostro partito ha ritrovato un'unità anche questo spero che inizia soltanto una congiunzione astrale
Si è partiti da discussioni sul sindaco e sul vice Sindaco in questi giorni sta emergendo qualche discussione sul capogruppo in consiglio comunale però vuol dire che stiamo scendendo presto forse arriveremo all'azzeramento grazie a
Barbara Cola segue Andrea Martella
Sì
Ha fatto bene e Walter Veltroni quando un giorno dopo l'esito del voto ha respinto ogni interpretazione minimizza e attrice è un esito che preoccupa con implicazioni secondo me molto rilevanti d'altronde lo affermava stamani Pietro Folena con una relazione che io ho apprezzato è vero la maggioranza tiene egregiamente con oltre il quaranta per cento non era scontato
L'onorevole Berlusconi ha mancato l'obiettivo più voluto infatti i suoi successi significativi in termini politici sono tutt'
Era lei nostro partito toccano livelli bassi e l'impegno la tentazione di questi anni erano per una sinistra riformista che sfonda se il venti per cento
E si avvicinasse a una soglia europea
Anch'io come molte delle compagnie dei compagni intervenuti stamani vedo tre sfide innanzi a noi
Con una premessa però la condizione senza cui nulla procederà e che riguarda la volontà politica dei gruppi dirigenti la determinazione di a vere in tempi brevi strumenti mi riferisco inizialmente al partito che quanto meno una cosa che dipende molto da noi
E certo alla coalizione
Da subito aperti con la frenesia uso questa espressione la frenesia di dialogare con le prospettive per Sone con la voglia di sperimentare i luoghi canali per un confronto impegnativo comparti di società
Di talenti di esperienze che nei fatti vengono ancora oggi respinti
Io penso da questo punto di vista a un percorso congressuale che sottoponga dall'inizio chiare opzioni su Progetto programmi grandi riforme
Forme e regole in modo da allargare il confronto proprio con quelle donne e quegli uomini della sinistra disincantati o critici che anche da un momento
Legato alla battaglia delle idee possono trovare un riferimento in noi penso per quello che è possibile anche se sarà difficile costruirlo a un congresso mobili tante e non chiuso
Ma per tornare alle tre sfide di cui hanno parlato molti compagni accenno soltanto la prima è vero lo diceva Folena lo han detto altri impensierisce risultato europeo
Io credo che abbia ragione e chi ha sostenuto anche stamani che più che le politiche internazionali siano state le insufficienti politiche sociali economiche a orientare i flussi elettorali
E ora se la nostra sfida è dare vigore credibilità proprio un programma sociale economico europeo
Sarebbe davvero sbagliato dividerci ideologicamente tra il modello Jospin o il modello Blair per cadere nella trappola dell'editoriale di Paolo Franchi di dover scegliere ideologicamente aprioristicamente tra essere più democratici o più socialisti
I Democratici di sinistra
Hanno come casa irrinunciabile il socialismo europeo ma la questione ormai per tutte le forze della sinistra europea
E anche per noi è davvero un'altra i non a caso dopo la svolta non ci siamo battezzati i Democratici di sinistra e dopo ancora ci siamo chiamati democrat Partito Democratico della Sinistra scusate mi e dopo ancora ci siamo chiamati democratici
Di sinistra è la questione che poneva con grande forza Alfredo Reichlin
Quella di come innovare un Progetto del socialismo europeo di indicare una grande tendenza in cui tenere insieme tradizioni storia conquiste ha una forte capacità innovativa
Che è mancata nel corso di questi mezzi la seconda sfida quella della coalizione io credo che abbiano fatto bene Veltroni e D'Alema apporre da subito e a richiamare alla tenacia all'accelerazione
Per un percorso che porti a una federazione o comunque la si voglia chiamare casa comune super partito del centro sinistra
Una federazione che indichi un programma le tendenze di fondo appunto per la società italiana metodologie di selezione delle classi dirigenti uno statuto un gruppo dirigente a cui i partiti dell'Idi è una parte di doveri e poteri
Ma anche una federazioni da costruire a tappe il primo gradino
è quello di un programma di fine legislatura e non è poca cosa si tratta di dare evidenza al profilo innovatore del governo e di trovare una mediazione sei avvia facendo i conti con l'ansia identitaria
Di cui parlava Luigi Berlinguer questa mattina di ogni componente e il secondo momento è quella delle elezioni regionali Manganelli ha fatto bene a richiamare da subito
Questo momento che per noi sarà assai significativo una partita che con il declino della lega si è riaperta nel Nord
E può essere la prima scommessa del nuovo centro sinistra Olivo due per costruire anch'io credo con creatività
Fantasia spirito federalistico proposte coalizioni selezioni di una classe dirigente che sia dagli classe dirigente nazionale messo la terza sfida che chiedo la vostra attenzione perché quella che dipende immediatamente e subito da noi
Stiamo alla realtà ci votano tendenzialmente lo diceva Folena più uomini dai quarantacinque ai sessanta anni a posto fisso e sindacalizzati
Si allontanano da noi verso l'Asinello ceti colti e intellettuali verso altri partiti ora Gruppa menti i non garantiti verso Emma Bonino i giovani e una parte ampia di donne coscienti non ancora trovato casa nella rappresentanza politica io credo che detto questo come ha ricordato qui Folena è detto davvero tutto
Noi non abbiamo un ponte levatoio verso il futuro e rischiamo l'esistenza
Eppure è innegabile e riconosciuta l'autorevolezza del Presidente del Consiglio
E fuori discussione che abbiamo determinato l'elezione di Carlo Azeglio Ciampi tanto gradito l'opinione pubblica nessuno nega l'ha riguadagnato la credibilità del Paese nel mondo
E un comportamento esemplare nel contesto più doloroso quello dell'intervento armato
Nessuno nega la qualità lo diceva qualcheduno stamattina di grande parte dei nostri amministratori
E io sono d'accordo con la relazione quando diceva ma nell'analizzare il voto tenete conteniamo conto che c'è una tendenza europea c'è la non crescita c'è la mancata riforma del sistema istituzionale c'è un'offerta politica nuova ci sono gli spot tutto questo è vero
Ma io credo che ci sia qualcosa di più profondo profondo e allora secondo me cosa è mancato io credo che si sia offuscato il progetto ideale quello a cui accennavo prima un progetto condivisibile su cui schierarsi
Contare identificarsi un progetto fatto di un nitido asse culturale di Scelta delle parti di società che noi vogliamo responsabilizzare a cui vogliamo delegare funzione
Dirigente con cui ricostruire un patto alleanze diceva Boggi
è un irrisolto problema di rappresentanza di RAI lamento che ci riguarda così come riguarda altri movimenti storici e in particolare il movimento sindacale
Ed è la ragione per cui io condivido la tensione anche emotiva di Walter Veltroni per la costruzione di un nuovo partito ma è un progetto che si fa dal Governo e dal partito perché nell'agire comune che non significa come è ovvio l'agire fotocopia
Che si manifestano le coerenti
Le coerenze il governo non ha nulla anzi esalta la necessità di luoghi di pensiero
Più strategici di lettura aggiornata della realtà di informazione di sostegno ma anche di spinta di movimento delle cosciente quando serve di conflitto
Tutto questo richiede la rimessa appunto di un'agenda per il governo e per il partito su cui nel rispetto di una naturale autonomia
Ci si possa spendere per una società più libera più dinamica sregolata e responsabile
Per quella Società dei meriti del nuovo è il far della deontologia chi sono i tratti di quegli innovatori che non hanno trovato fino ad oggi sufficiente sponda nel partito e nel governo questo ci riguarda anche come democratiche di sinistra
Che hanno fatto a Chianciano una scommessa per una nuova stagione delle donne nella società e nella politica
I risultati elettorali non dicono non abbiamo pagato solo noi la caduta di una nostra ambizione ad essere classe dirigente e produttrici di De proposte per tutti e per tutti eppure nei primi mesi della mia esperienza nel mio viaggetto
Salvo qualche eccezione ho visto ancora nei gruppi dirigenti indifferenza e stordita verso quello che è un grande sciupio
Non c'è ancora una consapevolezza diffusa che le donne conoscenti di questo Paese sono un potenziale dico potenziale soggetto politico e sociale formidabile proprio per la modernizzazione e le innovazioni delle politiche del potere e della società
Noi valuteremo dico noi democratiche di sinistra presto il cinque in sede di coordinamento nazionale questi mesi di campagna elettorale molto ancora troppo costruita su visi maschili qualche successo lo abbiamo le trenette alle europee a cui faccio tanti auguri e le molte amiche compagne che comunque sono si sono affermate nelle liste amministrative nelle liste europee
E chiedo l'impegno di questa direzione perché le giunte che si stanno formando valorizzino al massimo presenze femminili ma dicevo valuteremo o riusciamo a determinare apertura attualità del nostro partito il suo processo il suo progetto la sua identità oppure io dico che non dobbiamo lasciare cadere
Altre ipotesi altre strade più distinte ancora più tono me
Dal partito per dare spazio visibilità funzione dirigente alle donne
Bene alla parola Andrea Martella segretario della federazione di Venezia
E voleva annunciarvi che compaiono Gianni Melilla anche ieri enunciato all'intervento
Chiudo il Bologna se tutto diretti
Condivido l'analisi le proposte del il percorso di lavoro che lo sbocco con il congresso nazionale dei DS che ci ha proposto Pietro Folena nella sua relazione introduttiva
Non faccio considerazioni sul voto europeo sulle sue conseguenze
Ma vorrei fare alcune considerazioni su caratteristiche che ho avuto il voto alla nostra realtà territoriale
A Venezia nel Veneto aperta la quale conduco la mia esperienza politica manteniamo il risultato del mille novecentoventi novantaquattro
Dell'Europa del novantaquattro non ci discostiamo troppo dalle politiche del novantasei uno in una realtà particolare dove la presenza dei democratici assume assumeva un ruolo cruciale per le scelte fatte come del tutto noto con il sindaco di Venezia
Per il favore per l'influenza che le sue scelte possiamo avere la nostra città nella sua nella nostra regione
Per la presenza capolista nella circoscrizione nord-ovest dell'ex ministro ruoli pubblici pure esponente politico la città di Venezia
E nonostante questo devo dire Prodi nonostante possibilità di avere una grande nonostante il rischio di una grande emorragia di voti verso i democratici questo non è avvenuto
Questo non è avvenuto
Il il nostro partito se caratterizzato invece per il successo che hanno avuto alcune candidature uno particolare quella del Veneto in cui siamo unici con la quale siamo riuscite a caratterizzarci come sinistra innovativa
Dal punto di vista culturale del punto di vista programmatico che è stata colta come tutti i segnali di nuovo anche da parte dell'opinione pubblica ci siamo giunti tramite un lavoro serio ed impegnato del partito non certamente una va be'difficile e complessa ci siamo giunti sul come scelte giusto io credo il segretario nazionale del nostro partito che hanno portato queste candidature al cambio turno Veneto in particolare però per saputo cogliere per aver saputo cambiare per aver saputo dare segnali di apertura di rinnovamento assegnato anche una certa discontinuità che è stata capace di parlare a nuovi soggetti sociali di interpretare le nuove istanze e nuovi interessi
Io penso che questa delle candidature del loro profilo sia una persona determinante lo è anche Riolo verificato lo è nelle elezioni europee non è stato neanche delle elezioni provinciali dove noi siamo riusciti a individuare per
Letture che esprimesse una discontinuità e che sapessero parlare a nuovi soggetti
Detto questo io credo che noi abbiamo di fronte due problemi enormi che sono la vera sfida
Di cui ci dovremo occupare da un lato come ed è il primo problema il centro sinistra diventa più competitivo con il centrodestra
Dall'altro come la sinistra diventa più competitiva all'interno del centro sinistra
Nel primo caso io credo che vada percorsa la strada del nuovo Ulivo della federazione
E c'era stata della ricomposizione
Che ci porti a diminuire il livello di frammentazione all'interno della coalizione di centro sinistra
Però la strada della ricomposizione non è sufficiente
Credo ci sia bisogno di un nuovo slancio di un nuovo scatto di un nuovo inizio che interloquisca maggiormente con i cittadini che interloquisca maggiormente con la società
Che sappia davvero e sul serio rilanciare il Progetto l'identità i programmi del centro sinistra a me pare questa sia una scelta giusta ma forse non è sufficiente
Pensare che questa scelta debba essere una ricomposizione una ristrutturazione ci vuole proprio un nuovo slancio inizio di un nuovo cammino nella quale si Nicola attraverso la quale si costituisca una federazione di partiti e non solamente dei partiti del centrosinistra ma anche di singoli associazioni di cittadini che garantiscano la ricchezza del pluralismo
Ma che garantiscono anche maggiori
Momenti di coordinamento il gigione comune
Maggiori momenti di contaminazione delle diverse identità che funzioni insomma come un soggetto politico unitario con un unico gruppo dirigente come un luogo dove dove fare incontrare alla politica anche chi non necessariamente vuole spegnere l'adesione ad un partito io credo che questo processo sia fondamentale
In vista delle elezioni regionali del due mila dove la partita si è complicata se la lega guarda in maniera più matura guarda in maniera più decisa verso il Polo
E che però sono per noi una sfida importantissima così come sono le elezioni politiche per le quali è necessario avere una maggiore coesione interna per le quali è necessario fare in modo che la coalizione di centro sinistra posso mentale con il proprio consenso quindi c'è bisogno di una grande slancio che parta dalla società
Di un nuovo programma di uno di una nuova identità ma certo c'è bisogno di un nuovo programma
Di un nuovo progetto comune di società che serva per accelerare il processo di modernizzazione del Paese
E qui in in campo naturalmente l'azione di governo
Si tratta di rilanciare il programma riformatore
Di farlo senza troppi indugi senza ritardi senza esitazioni traducendo in cifre oggettive le scelte che qualche volta con qualche incertezza di troppo
Si compiono
E questo è un punto fondamentale rilancio del programma dell'azione di governo per essere competitivi con il centrodestra
Rilanciando un'azione di governo che dia una spinta su nuovi terreni nel seduto sul terreno della ripresa economica della crescita e poi naturalmente del lavoro della scuola
Della ricerca dei servizi beh su tutti gli altri aspetti che anche qui sono stati ricordati sui quali per ragioni di tempo non credo che sia il caso di ritorna poi c'è un terreno fondamentale che è quello delle riforme istituzionali
Una nuova legge elettorale
L'elezione diretta del presidente della Regione come formula fondamentale anche per accostarsi aveva regionali del due mila e con un approccio di tipo diverso e poi ancora quel processo che abbiamo avviato che ha un iter parlamentare che avevamo avviato anche come iniziativa politica del partito quello relativo al federalismo
Che può essere davvero una leva sulla quale noi costruiamo una nuova presenza
Nel partito all'interno la società e specificamente all'interno delle società del Nord
Il secondo problema e ho concluso eh di aumentar la competizione della sinistra all'interno del centrosinistra
A me pare che questo sia un punto fondamentale che naturalmente in relazione al espansione della coalizione
Dalle risposte di questi giorni dei democratici è evidente che i democratici vogliono giocare a tutto campo
Dicono di no al partito dei riformisti si dice di no cambierà naturalmente delle cose nei prossimi giorni alla Federazione di centro sinistra
Qui allora per essere davvero competitivi da un mentre la nostra forza si tratta di attrezzare nuovamente in modo più forte il partito
Ritorna in gioco il processo e l'accelerazione della riforma del partito che se la data né scorsi nei mesi passati
Ritorna in gioco
La possibilità di ridefinire l'identità di sinistra dei Democratici di sinistra ritorna in gioco la capacità del nostro radicamento della nostra capacità di aprirci di rinnovarsi di dare segnali di novità
A iniziare dei gruppi dirigenti nazionali per arrivare ai gruppi dirigenti territoriali cioè io sono del tutto convinto che noi non dobbiamo abbandonare
Un'ambizione che quella di far crescere ed espandere naturalmente il Partito dei democratici di sinistra di correggere gli errori che fin qui sono stati ho concluso di farlo naturalmente in rapporto ad una nuova espansione della coalizione insomma e pare che il tema del partito si è un tema fondamentale nei prossimi mesi
Sia il tema che ci potrà permettere di fare un nuovo investimento sulle stessi sia il tema che ci possa portare a definire quelle che sono le motivazioni
Più pregnanti di un partito della sinistra e che naturalmente ci sappia saper affrontare nostro futuro congresso con l'obiettivo di produrre dei risultati
E cioè di produrre risultati di costi da un nostro partito pro democratici di sinistra in maniera più forte naturalmente di o mentale il livello di unitarietà della coalizione
Grazie
Non ho
Tutti voi
Giusto
Esprimere il piacere ringraziare Massimo D'Alema per aver preso parte a dei nostri lavori
Che ha seguita diciamo in gran parte della mattinata ed ecco un grandissimo piacere
Ida la parola
Io credo che l'analisi svolta nell'introduzione
Abbia che ho letto che condivido abbia innanzitutto ha avuto il merito di collocare la riflessione sui risultati elettorali nel nostro Paese in un quadro più ampio
Pur senza negarne la specificità
E di
Collocare
Il voto del tredici giugno
In un passaggio che registra una difficoltà della sinistra europea
A mio giudizio
Sostanzialmente questa difficoltà della sinistra europea si riverbera su tutte le forze insomma in misure se volete diverso Emma
Trovo che non sia anch'io condivido con con la relazione del giudizio secondo cui trarre in modo frettoloso una
Chiave di lettura del risultato elettorale sulle linee vincenti o linee perdenti nella sinistra europea a me sembra in modo azzardato di quanto riguarda naturalmente io sono pronto ad imboccare la via di Jospin se se i sostenitori di questa tesi mi danno sette punti di spesa pubblica in più lo faccio da domani diciamo momentaneamente ne siamo impossibilitati perché abbiamo quel carico di Petit debito pubblico diciamo e quel debolezza della struttura statale di cui la Francia fortuna loro non non dispone meglio però ripeto con sette punti di spesa pubblica in più da domani facciamo come Jospin quale ha potuto assumere trecento mila giovani della pubblica amministrazione forse questa anche avuto un effetto elettorale
Noi non possiamo farlo
Ma comunque a parte questo calo
Che un po'ad una battuta e un po'serve anche a capire che a volte questa raffigurazione delle linee politiche
Deve tenere conto delle diversità delle condizioni nazionali delle difficili condizioni diverso in cui la sinistra si trova ad agire
Io penso che ci siano alcuni tratti comuni
Sono stati individuati
Due grandi questioni comuni con cui la sinistra si è misurata una
Il tema della guerra
Chi
Certamente avuto un impatto
Sulla coscienza dell'elettorato democratico di sinistra
Ed è stato il mio giudizio uno dei fattori che hanno concorso all'astensione
Non si è manifestato un dissenso attivo questo non c'è non c'è neanche nel voto italiano le forze che hanno i le forze che hanno alzato il vessillo di un pacifismo antiamericano di tipo tradizionale non sono state premiate anche perché questo discorso non aveva una forza non aveva un contenuto di verità e non ha avuto quindi una capacità di persuasione ma la guerra è stata vissuta come una sconfitta
E innanzitutto con una sconfitta della sinistra al governo per la incapacità di prevenire il il conflitto attraverso mezzi politici e pacifici e di trovare soluzioni
Per dare una garanzia per garantire i diritti umani che non comportassero quell'alto costo di distruzioni e vittime che il conflitto la porta
E devo dire la verità mentre l'vecchio pacifismo antiamericano era abbastanza insopportabile diciamo
Tanto più che quel quella cultura unilaterale avendo dall'altra parte Milosevic era anche moralmente poco sostenibile
E invece questa idea che la guerra sia stato la sconfitta è un'idea che ha un fondamento reale
Quindi chi può venire il che ha determinato
Ines un sentimento anche comprensibile di distacco di allontanamento di attese
Questo è stato un fattore che ha giocato sul voto
E ha giocato sul voto quel delicato passaggio tra
Aggiustamento finanziario
E mancato avvio di una fase di crescita e di sviluppo di costruzione politica
Cioè ha votato un'Europa
Sotto il peso dell'angoscia del conflitto appena diciamo dei primi momenti in cui si intravedeva la strada della pace
Ancora piena di incertezze è un'Europa sotto il peso delle politiche di aggiustamento finanziario e nella quale ancora il peso di un'azione di sviluppo di giustizia sociale di unificazione politica non si avverte in modo sufficiente
Ha giocato una diffidenza verso l'Europa politica nel futuro
Che ha premiato le forze meno impegnate e meno esposte sul terreno della costruzione europea
E non c'è dubbio che in questo momento la sinistra si trova ad essere particolarmente impegnate ed esposte la scommessa sul futuro dell'Europa innanzitutto una scommessa che sta sulle spalle
Delle forze della sinistra del centrosinistra che hanno la responsabilità di guidare l'Europa
Ora io credo che
Il voto italiano debba essere visto in questo quadro altrimenti sempre tutto si riduce ad una cosa di quello che potevamo fare non abbiamo fatto o di improbabili io che io continuo a ritenere improbabile scenari ipotesi palingenetiche diciamo che non non mi pare siano all'orizzonte sa
Nel dato italiano hanno giocato questi fattori
Ha giocato anche un mutamento della morfologia della soprattutto nel centrosinistra c'è stato un elemento forte di frantumazione
Non c'è niente da fare siccome io non credo che ci siano
Le tendenze dell'elettorato su una tendenza abbastanza cristallizzate di spostamenti tra un blocco e l'altro sono spostamenti minori
E quando uno schieramento che aveva che si presentava con quattro liste si presenta con dodici liste inevitabile che nel raffronto lista lista ci sia una frantumazione del consenso
E così non non è vero diciamo che il le nuove formazioni sfondano l'unico fenomeno trasversale di un rilevante significato l'insuccesso della Lista Bonino ma che poi appare come un voto che esprimono la domanda di innovazione abbastanza precisa circostanziata ma che a mio giudizio poi non è soltanto un giudizio dove basta fare il raffronto tra elezioni amministrative dato europeo poi rifluisce nel bipolarismo nel senso che si ricolloca nel bipolarismo esistente con una misura prevalente verso il centro sinistra
E in misura prevalente una lettorato che
Non che proviene da un'area di centro sinistra che ha vive quel voto come un voto innovativo non contrapposto al centro sinistra e lancia un segnale che d'altro canto lezione europea hanno sempre avuto questo tipo di utilizzazione insomma a mio giudizio è difficile pensare che
Nella raffronto
Noi non possiamo calcolare i nostri meno senza tenere conto del fatto che noi abbiamo avuto una scissione del nostro elettorato niente da fare problema di vedere come sono ripartite le forze
Non è un il dato non è omogeneo e dal punto di vista proprio scientifico non è intellettualmente serio confrontare il dato senza tenere conto che nello spazio dove c'erano due partiti o tre partiti ne sono nati quattro cinque
E quindi ci sono fenomeni che sono fenomeni di scissione dell'elettorato
E io ritengo che il punto di separazione poteva essere molto più svantaggioso per noi
E non ho dubbi nel ritenere anche sulla scorta di una monitoraggio attento della situazione che il modo in particolare in cui abbiamo affrontato questo è merito di Walter innanzitutto sul piano politico
La la sfida a confronto con i democratici ha giocato un ruolo positivo nel recuperare un punto assai più avanzato di separazione perché di questo si tratta del a quale punto si sarebbe collocata
Una scissione o di quanti voti guadagniamo perdiamo perché nel momento in cui nasce un movimento nuovo che in parte è una costola del nostro partito si tratta di vedere qua quanta carne va via con questa costola
E non quanto si guadagna si perde non è proprio scientificamente serio fare un ragionamento che non tenga conto di questo dato
Io penso che noi abbiamo recuperato molto
In parte lo ripeto parte notevole per il modo come abbiamo ingaggiato questo confronto lo spirito non rissoso la logica unitaria la rilancio di uno spirito di coalizione
E in parte e per la coincidenza di una serie di atti di governo che in particolare nell'ultima fase tra la condotta della drammatica vicenda della guerra che ha consentito non credo di di guadagnare di conquistare poi su quanto abbia guadagnato l'Italia in questo passaggio questo è un ragionamento diverso
Ma non è mai vero diciamo che quello che guadagna l'Italia si traduce in termini elettorali qui ci cioè su quanto l'Italia abbia guadagnato in un passaggio così drammatico questo è un altro problema appartiene a quei meriti di fondo della sinistra italiana e che noi dovremmo rivendicare in un periodo medio diciamo ma era difficile pensare che nell'immediato producesse
Un risultato elettorale significativo
Ma tra la condotta della crisi dei miei balcaniche del conflitto soluzione del chi era questo del contratto dei meccanici la la conclusione positiva altro elemento della segno della riguadagnato prestigio internazionale del nostro Paese della lunga vicenda del trasferimento in Italia di Silvia Baraldini una serie di di fatti legati all'azione di governo hanno indubbiamente è consentito di nella parte conclusiva della campagna elettorale di
Ridurre il danno che inevitabilmente e ci spettava per via della frammentazione politica con cui il centrosinistra si è presentato certe uscite
Questo ci propone un tema cioè noi abbiamo un elettorato che appare sempre di meno motivato da una logica di appartenenza ad un voto di partito abbiamo letterato che si muove in un'area politica
Che si muove anche con una certa libertà
Chi ha ritenuto nel voto europeo di lanciarci un segnale noi abbiamo nei sondaggi nel lavoro che abbiamo fatto io non lo squalo si deve realizzare perché è un lavoro serio e utile lei abbiamo registrato per esempio una marcata
Differenziazione delle intenzioni di voto di persone che ricevo se fossero elezioni politiche voterei in un modo siccome sono lezione europea io voto in un altro
Dichiaravano apertamente una lo dico perché e noi dobbiamo sempre ti abituarci ad un criterio abbastanza diverso rispetto al passato cioè non è non è che noi eravamo un partito de il ventuno per cento che è diventato un partito del diciassette per cento l'abbiamo raccolto il ventuno per cento dei poi entravo raccolto diciassette cinque per cento alle europee
Abbiamo raccolto un risultato diverso alle provinciali non so quale risultato raccoglieremo domani ma io penso che noi dobbiamo anche qui ragionare europeo perché se no cosa dovrebbe dire Blair che aveva un partito del quarantatré per cento e che adesso a un partito del ventinove per cento e chi ha perso otto milioni di voti dovrebbe buttarsi dall'ultimo piano diciamo
E se dovesse ragionare
Come noi siamo ancora abituati a ragionare secondo me sulla scorta di categorie che appaiono legate ad un'altra stagione ad un'altra epoca ad un altro sistema politico insomma rispetto a quello nel quale oramai viviamo cioè il problema vero è che questa capacità d'attrazione può essere ricostituita però ecco guai se noi non avvertiamo qui l'esigenza che ritengo essenziale che mi pare ben posta dalla relazione anche nelle considerazioni politiche che abbiamo avviato in questa prima fase del dopo voto
Di condurre la nostra riflessione con lo sguardo al ai compiti alle responsabilità dell'insieme della coalizione di centro sinistra
Noi non noi sì abbiamo la responsabilità fondamentale di di questa coalizione
E i pericoli di frantumazione vedete il risultato elettorale può essere letto in due modi molto diversi
In chiave bipolare
Un risultato
Che ha aspetti preoccupanti ma non è negativo positivi che tutto sommato la forza del del centrodestra appare Rosa appare indebolita
E si dimostra anche che non è vero che quella mutamento politico che si è avuto dopo la crisi del governo Prodi col lo spostamento di componenti del centro destra verso il centro sinistra era un'operazione di ceto politico perché quelli sono venuti con tutti i loro voti
Tutti i loro voti
E il mutamento dei rapporti di forza è stato elettorale e politico
Il mutamento politico si è tradotto in un mutamento elettorale
Questa è la verità sta lì nelle cifre
Quindi centrosinistra si allarga
Il Polo si indebolisce come somma però è chiaro che è risultato elettorale a un'altra chiave di lettura e ha può innescare un'altra dinamica la chiave di lettura
E la dinamica politica più pericolosa è quella di un risultato elettorale che rimetta le Ali ad un processo neo proporzionalisti col neo centrista Berlusconi come capo del Polo non ha vinto le elezioni
Come leader di una possibile nuova Democrazia Cristiana non una nuova DC Dorotea diciamo
Come la Lollo definita Martinazzoli che si separa da Fini che cerca di ricollocarsi al centro dello schieramento politico che cerca di attrarre nella sua area
Forze minori anche oggi collocate nel centro sinistra beh insomma se letto in questa chiave risultato elettorale appare assai più preoccupante per gli sviluppi che può a vere ecco perché noi non
A me disperati tutti noi dispiace del risultato del nostro partito che ci sembra faccio vado anche abbastanza ingiusto diciamo
Tuttavia non abbiamo il tempo di dolersi cene perché ci compete un'altra responsabilità e cioè quella di cercare di governare il processo politico del Paese
Verso uno sviluppo positivo e che eviti questa deriva invece di neo proporzionalisti che ha neo centrista che cova dentro come maggior pericolo a mio giudizio dentro al risultato elettorale
E qui si dimostra anche secondo me io dico non per amor di polemica e non mai mai
Che la la la la pure muovendo da un'esigenza giusta l'operazione politica de i democratici ha finito per produrre un effetto contrario all'esigenza che ho rischia di produrre se non ci si mette una pezza Tricia
Nel senso che muovendo dall'idea che si deve di polarizzare che si deve unire ha finito per frantumare per incoraggiare spinte di tipo neo democristiano parliamoci chiaro e che rischia di sospingere quelle forze minori dell'area moderata del centrosinistra verso una visione neo proporzionalista quindi è che qui non bastano lì a volte le intenzioni sono le migliori risultati
Se e quando la critica della forma partito produce la forma partitino il risultato può essere molto negativo diciamo perché si parte dall'idea che bisogna creare il nuovo e poi diciamo nell'attesa di fare il nuovo si costruisce qualcosa di molto vecchio e poi dopo quel qualcosa può sedimentare perché dopo diventa difficile rimuoverlo
Io credo che noi dobbiamo cercare di e spingere rapidamente le cose in avanti
Di dare una risposta ai problemi politici che il voto oppone all'insieme del centrosinistra e questo deve avvenire su tre piani
Sul piano di un rilancio della iniziativa politica
Noi
Questa iniziativa politica non avrà un momento palingenetiche un'ora X in cui tutti i partitini si fonderanno nel Partito Democratico e come per incanto bar questo non accadrà
Non accade
Il nel centrosinistra fanno parte di forze diverse anche i diversi modi di concepire il centrosinistra
Se noi cedessimo verso l'idea che si deve andare verso il partito democratico che si deve superare la logica del centrosinistra come cartello dei partiti
Noi passeremo dal quarantadue per cento dei voti al trentacinque per cento dei voti perderemmo le elezioni
Faremmo un grande partito arriveremo primi alle prossime europee dice ma passando attraverso la sconfitta delle prossime politiche
E quindi il centrosinistra è una coalizione di forze tra le quali ci sono quelle che pensano queste se interessati e noi abbiamo siamo dentro questo dibattito io non sono contrario ad una nuovo grande partito del riformismo italiano abbiamo semplicemente detto che lo concepiamo nel riformismo europeo e non separato da esso è tutto qui il punto di discussione politica e culturale ma in ciò non si risolve il problema del centrosinistra che invece quello della collaborazione se la parola federazione non piace agli io io credo che noi dobbiamo rimettere in movimento un processo politico
Che porti a costituire organismi di collaborazione permanente di elaborazione programmatica comune
Ad asta cominciare a preparare sin d'ora Nestlé prossime scadenze elettorali che avranno tutte una forte impronta maggioritaria elezioni regionali e poi elezioni politiche e che quindi si bisogna è stato un errore interrompere questo processo politico è stato assolutamente un grave errore interpretare la formazione del secondo governo di centrosinistra come la rinuncia all'Ulivo che non era vero oltretutto è stato una forzatura polemica non era vero non era vero perché è vero che questo tema è stato posto da Cossiga
Che vero mi è stato risposto di no
Ed è anche vero che su questa base Cossiga ha chiesto una crisi di governo ed è vero che i suoi che erano con lui l'hanno negata e che adesso lui non dirige più nessun movimento dice io capisco che dal punto di vista polemico faccia comodo dire il governo D'Alema Cossiga ma insomma questo per potere reggere questa polemica bisogna prescindere totalmente dei fatti
Dei fatti dei fatti politici come si sono sviluppati che non è affatto vero che si sia detto si è detto il governo l'Ulivo non è autosufficiente per formare un governo così come non lo era prima
Quando l'Ulivo collaborava con Bertinotti non è che questo sia stato poco costoso per l'immagine dell'unico
Questo punto di vista e L'Ulivo non autosufficiente sia aperto ad un'alleanza con altre forze moderate cercando nelle condizioni nuove di fra l'altro nelle condizioni nuove di del dettate anche dalla fine della della della fase euro di ridefinire il suo programma il suo profilo nella sua funzione di governo ma questo non non richiedeva fa è stato sbagliato smantellare
Quelle forme di coordinamento e di collaborazione che erano state faticosamente costruite e non contro di noi perché noi fummo tra i principali promotori e richiede onestamente
Il anche su quello quel eravamo arrivati ad un certo grado di aggregazione tutto questo si è interrotto io credo che dobbiamo ricominciare a unire le forze perché se adesso si apre un dibattito sul fatto volete la federazione la federazione non basta
Dobbiamo fare un una coppia di più dobbiamo cedere la sovranità tantissime cosa sono formule diciamo
Allora si apre un dibattito su come unirci il risultato di questo dibattito e che non ci uniamo e che ci dividiamo anche su come collaborare catastrofe io penso che noi dobbiamo al più presto
Inter promuovere un incontro dei leader del centrosinistra vedere realisticamente quali passi concreti si possono compie per cominciare a aspra
Prima prima di dare un nome a questo incontro sarà una casa sarà una federato lo so che cosa possiamo cominciare a fare insieme
Scooter insieme a individuare contenuti ad approfondirli a preparare insieme le scadenze
Chi ci stanno di fronte questo a me sembra essenziale e vorrei proprio rivolgere un invito a tutti per dire
Evitiamo che si apre una discussione astratta ognuno ha detto la sua adesso noi dobbiamo all'indomani del ballottaggio spero sulla scorta di un risultato positivo per il quale tutti lavoriamo per riunirci e vedere concretamente come rimettere in moto un processo di sintesi di cooperazione di di
Di concertazione politica di indizi elaborazione comune di natura
Di contenuti programmatici naturalmente con quella respiro davamo dato prima
Che non avevamo concepito il coordinamento dell'Ulivo con una sommatoria di partiti ma avevamo puntato sulla rappresentanza sui sindaci sulle regioni sulla rappresentanza dei gruppi parlamentari cioè non voglio tornare su cose che abbiamo già detto
Siamo stati noi a dire che non volevamo il pur assemblaggio dei partiti
Noi e a concepire il coordinamento dell'Ulivo in termini diversi quindi non vedo perché autocriticamente dovremmo sostenere di avere sostenuto il contrario
Il secondo Souls il secondo piano che io trovo essenziale dopo questo risultato
Su cui rilanciare la funzione innovativa del centrosinistra è quello delle riforme costituzionali ed elettorali
E che nessun processo di riorganizzazione politica in senso bipolare procederà senza riforme costituzionali ed elettorali che siano coerenti con questa ispirazione ed è questo un terreno su cui riprendere una battaglia anche cercando di rivolgersi a quelle forze che all'interno del Polo
Intendono apertamente contrastare e diciamo il processo di regressione neo proporzionalista e neo centrista nella politica italiana qui qui questo rimane un tema purtroppo la vera e piegato a fini di parte il referente
E averne fatto una battaglia non per il bipolarismo ma contro i partiti o in particolare contro alcuni partiti non ha favorito il successo del referendum e questo è stato secondo me una grave battuta d'arresto
Nel processo nel processo di evoluzione del sistema politico italiano
I noi dobbiamo ripe ci sono anche qui con gradualità core cioè un primo blocco di questioni che sono più ingenti
E sono le riforme che hanno a che vedere con il federalismo e con l'elezione del presidente della Regione perché elezioni regionali sono tra un anno e altre sono due
Io credo che noi su questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi
Anche perché non c'è dubbio che qui c'è una forte risposta da dare un bisogno di autogoverno di lento e dice
E le stesse riforme amministrative che abbiamo avviato senza una cornice costituzionale nuova rischiano di incontrare grandissime difficoltà sulle quale non vi voglio tediare diciamo
Quindi il governo ha avanzato delle proposte insomma una base aperta ma insomma noi dobbiamo cercare di impegnare l'intero centrosinistra e tutte le forze innovatrici del Parlamento per portare a compimento rapidamente queste riforme
Poi c'è il blocco legge elettorale nazionale forma di governo
Io ritengo che la proposta più valida
Resti quella di un sistema elettorale uninominale a doppio turno
Con una seria possibilità di rappresentanza parlamentare anche per le forze che non si coalizzano per il governo
Purché non sia determinante ai fini del governo queste anche la proposta meno conflittuale a sinistra perché quella che regola nel modo più efficace i rapporti tra noi e Rifondazione per come sono realisticamente oggi
Cioè senza conflitto con possibilità di di convergenza di voto utile se senza esclusioni
Penso che noi possiamo rafforzare questo modello prevedendo il collegamento in una forma europea diciamo tra i candidati nei collegi è un candidato primo ministro insomma che è scesa
Perché che in qualche modo
Costituisca una forma di riunificazione dello schieramento di centro sinistra così come del lo schieramento di centrodestra intorno ad un'ipotesi di governo che si identifica anche in una persona
Abbiamo anche detto che noi riteniamo che poi questa persona si debba scegliere attraverso il metodo elezioni primarie
Si propone un doppio turno il cui primo turno siano le primarie pare un'idea un'idea che io non non respingo trovo interessante insomma
Problema intenderci il doppio turno è il meccanismo che consente meglio di passare dalla molteplicità alla unificazione di una coalizione
Che non obbliga ad un accorpamento forzoso e quindi poi fragile ai fini del Governo l'uninominale il meccanismo che consente di selezionare meglio
Il ceto politico io penso che noi dobbiamo rilanciare questo Progetto che speriamo possa diventare un progetto dell'intero centrosinistra infine è chiaro che ma questo io credo che dovremo poi dedicare un'attenzione particolare io vi chiederei anche di fare magari su questo poi una riunione della direzione
Oltre ovviamente a una discussione della maggioranza si tratta di vedere come noi ci muoviamo in chiave innovativa sul piano dell'azione di governo e siamo a un tornante un passaggio Jean
Noi abbiamo avviato una fase nuova con il Patto per il lavoro per lo sviluppo
Un anno fa non Furfaro nelle abbiamo fatto tante io non credo l'azione di governo no
è un'azione nella quale voglio dirlo innanzitutto non si avverte il peso della fortunatamente sin qui della frantumazione partitica cioè noi non procediamo tra nessuna logica negoziale
E di questo io sono grato a tutta la maggioranza ma in modo particolare al maggior partito diciamo della coalizione governo si muove con grande autonomia e collegialità questo ci ha consentito di prendere molte decisioni che sono fortemente innovativo cominciare dal
In generale diciamo dal dalle nomine che abbiamo fatto
Naturalmente di dire questo è chiaro che noi siamo ben consapevoli che siamo ad un punto in cui anche questo non è sufficiente
E noi dobbiamo mettere a fuoco alcuni grandi obiettivi da qui alla fine della legislatura che qualifichino una seconda fase ho visto che è stata ripresa forse in chiave spiritosamente polemica da parte di Parisi
Questa necessità di una seconda fase nell'azione del centrosinistra siccome io l'avevo detto nel dal governo Prodi ma ha ragione sono condivido condivido pienamente l'opinione mia ripresa da Parisi che ci vuole la seconda fase nell'azione del governo di centrosinistra in qualche modo noi abbiamo cercato di porne una premessa con il Patto per il lavoro lo sviluppo ma avvertiamo che si terrà intanto che questa seconda fase qua un respiro europeo e vorrei dire non solo europeo ma allora qui sarebbe lungo dire che secondo me il vertice di Colonia qualche elemento di seconda fase lo ha messo lì
Dalle decisioni sull'architettura finanziaria alle decisioni sul debito dei Paesi poveri cioè questa idea che le dure scelte della globalizzazione economica che poi per l'Italia scrissi e significato lei euro
Quindi il la scelta misurarsi fino in fondo con il problema della competitività e della integrazione internazionale della nostra economia senza furbizie senza sotterfugi questo è un banco di prova durissimo diciamo
Che ora noi dobbiamo cercare di di usare che la forza che ci deriva da queste scelte che abbiamo compiuto per incidere per aprire una fase nuova in cui le ragioni dello sviluppo dell'occupazione della socialità
Si combinino con la logica della globalizzazione che comporta una forza politica un'azione politica non solo sul piano nazionale
Ma ho la sinistra fa questo pure perde in Italia in Gran Bretagna in Germania e Pieri che la sfida nella quale siamo tutti impegnati e non c'è una soluzione nazionale ripeto a questo problema a mio giudizio però su scala nazionale cioè il la decisione di concorrere ad aprire questa nuova fase questo varate comporta delle scelte coraggiose
Perché se noi mettiamo al centro sulla nuova qualità dello sviluppo l'occupazione l'educazione e la formazione
Questo comporta
La capacità di andare avanti in quella nuova concezione dello Stato sociale
Che significa anche fare i conti con qualche problema che attraverso il nostro blocco sociale adesso vorrei che ci fosse chiaro così come dovranno fare Schroeder e si sospende vi comunico diciamo
Con non grandi differenze
Se vogliono evitare che nei rispettivi Paesi la spesa previdenziale se ne vada tra il due mila sei e il due mila dieci intorno al diciassette per cento della spesa globale col che anche loro non faranno nello sviluppo nell'innovazione nella formazione noi saremo chiamati di fronte a scelte difficili
Se
Se riusciamo a compierle in una chiave che non è quella dei sacrifici ma e quella dell'innovazione e dell'apertura di nuove opportunità eccetera io credo che noi recuperiamo i voti per la Bonino e che siamo anche competitivo il centrodestra
Sì rimaniamo prigionieri delle contraddizioni che attraverso il nostro blocco sociale
Oltre che lo schieramento politico di centrosinistra io credo che noi perderemo forza propulsiva poco da fare le maledizioni
E lì si misurerà
Sì abbiamo cioè io dico sin qui il centrosinistra ha fatto delle cose talmente importanti che resteranno nella storia di questo Paese
L'europa perché la crisi dei Balcani hanno riportato l'Italia stabilmente nella serie A del mondo
Adesso siamo alle prese con un un'altra pro da cui dipende assai più fortemente il consenso perché questi passaggi che abbiamo alle spalle hanno portato più prestigio che conosce su il consenso deriverà dal fatto se giocando in Serie A noi siamo in grado di tradurre questo in un beneficio per le nuove generazioni per il lavoro per il Mezzogiorno il che non è un'impresa facile
Però io vorrei davvero che noi su questo richiamassi mo'l'attenzione nostra dei nostri alleati per tornare nostro compito io lo lo annuncio qui e io io a luglio io credo che noi dobbiamo andare ad un dibattito politico
Che anche in Parlamento dibattito politico che il governo chiederà che ci sia un dibattito politico sulle grandi scelte
A luglio a luglio perché sulla base del documento di programmazione economica e finanziaria che Mele non ha potuto leggere perché la legge ci dice di depositarlo entro il trenta giugno e quindi non abbiamo ancora depositato quindi non è leggibile attualmente ma nel momento in cui sarà leggibile
Noi vorremmo che la discussione sul DPEF si accompagnasse ad una discussione francamente politica ecco sulle prospettive dell'azione di governo che possa rappresentare anche un momento di per richiamare a raccolta le forze della maggioranza
E penso che dobbiamo fare in modo che a questo dibattito anche parlamentare si arrivi sulla base di un confronto politico nella maggioranza
Ripeto
Che sia sulle cose da fare cioè proiettato verso il futuro il che è penso il modo migliore di rispondere ai problemi che il voto ci può
Sì
No
No
Allora
No
Proveremo
A ma proponevamo passare all'organismo no
No
No ora
Avvengono pongono
Solo con la volontà
Via
Ma
C'è un paio
Il
Ormai allora va bene
Almeno
Uno assai l'orario invernale non c'è
L'aria qua Fabio Mussi e Gavino Petrucciani ambientali Novara Claudia
No
Largo no
Posso cominciare Pasqualina
Penso anch'io come D'Alema che non dobbiamo perdere tempo a don lerci del voto ma forse qualche sforzo per capire il risultato fino in fondo e per correggere se necessario dobbiamo farlo
Io ho sentito qualche scampolo di discussione non parlo della sede nazionale in giro per l'Italia su un risultato preoccupante del tredici giugno
Per esempio ho sentito dire che il partito non avrebbe sostenuto a sufficienza il governo e la sua azione oppure che il Governo il premier si sarebbero tenuti troppo distanti dal partito
Devo dire che non mi convincono questi argomenti mi sembra che in gioco siano sia il partito che il Governo
Si dice che siamo troppo frammentati è vero ma io non credo che noi possiamo sfuggire al problema nostro della sinistra dei Democratici di sinistra
Abbiamo fatto la cosa due per raggiungere il trenta per cento dei voti e il risultato è molto diverso
Non è in qualche modo ci siamo candidati a occupare un ruolo centrale nella scena politica
Senza però avere la massa adeguata dei voti è vero che c'è un problema della coalizione ma c'è anche un problema di S. per la coalizione cioè un partito che si candida occupare un ruolo centrale
Ma che ha i voti che sappiamo noi siamo una risorsa ma per certi aspetti anche noi facciamo parte del problema della coalizione
Dirsi riformisti il riformismo la chiave Dio lo considero una definizione insufficiente non perché non bisogna essere riformisti ma anche Fini è un riformista Berlusconi propone una riforma del modello sociale
Blair pensa un riformismo diverso da quello cui pensa di Jospin allora forse bisogna dire quale riformismo bisogna scegliere per esempio tra riformismo liberale riformismo sociale
Devo dire che non non capisco molto l'obiezione di chi diceva è semplicistico dire che noi dobbiamo scegliere tra Jospin e Blair però dobbiamo ragionare europeo per l'appunto la realtà è questa solo opzioni chiare
Insistenti mi sembrano quelle prevalenti in Europa e in qualche modo noi dobbiamo fare i conti con questo penso col Congresso
Che dovremmo pensare fare con regole spirito nuovo per l'appunto come in Europa
Senza riti e reti auto protettive a priori di una tesi o o della questione del gruppo dirigente a me sembrerebbe questo un atto che renderebbe credibile
La riforma del partito che si vuole fare
C'è un problema europeo anzitutto io sono d'accordo dico a Reichlin che ci propone e uno pensiamo l'Italia come compito per certi aspetti storico
Che l'Europa è fatta
Da sinistra e di governo che in un incontro in questo momento consensi sufficienti esattamente sull'idea di un'OPA che propongono e per come governa no io non so se sia finito un ciclo mi pare se lo chiedesse anche Folena nella relazione
Forse e si esaurisce quello della moneta che subordina l'Welsh far da riformare e la buona occupazione di cui parla Ruffolo
Ma il grosso della sinistra europea questo secondo me il dato non trascina gli europei
E non li convinci nessuna frontiera più avanzata non è creduta nell'obiettivo la proposta di un modello sociale più libero e giusto distinto da quello del centro destra
Mi sembra questo il problema che abbiamo in comune
Con gli altri paesi e poi c'è un problema italiano
Confermato ci dal voto che non è solo un problema istituzionale o del sistema politico
Che sicuramente esistono e la frammentazione è un problema da affrontare ma io credo che noi saremmo reticenti se non dicessimo che del problema italiano fanno parte in prima fila
La debolezza della sinistra che è al suo minimo storico
Noi veniamo dai risultati di Parma di Piacenza della Provincia di Roma e lì non c'era una lista Bonino non c'era il partito di Prodi
Penso ci sia un problema di debolezza di Progetto della sinistra di governo italiana e c'è un'anomalia nel rapporto con il centrodestra abbiamo discusso tante volte sicuramente nel gruppo parlamentare
Della Camera io non solo favorevole a propaganda antiberlusconiana o alle grida
Ma c'è un sentimento antico per nulla bipolare che tende a rendere opaco il confronto che dovrebbe essere netto con quel progetto con quella parte con quei protagonisti
Dalla questione del conflitto di interessi al modello sociale che bisognerà pur prenderne atto una volta per tutti Forza Italia Berlusconi propongo io lo so che non siamo tutti d'accordo su queste valutazioni quelle per esempio che faccio io
Però noi perdiamo e non è la prima volta in un teste importante
Mentre siamo a Palazzo Chigi che abbiamo fatto l'operazione Cosa due i nostri elettori sono in movimento da tempo ogni volta per sponde diverse e io non credo che una nuova operazione di innesto
Dopo Dini dopo Buttiglione dopo Mastella potrebbero essercene altre ci risolverebbe i problemi
Che noi abbiamo nel nostro Paese io credo che da noi e dai Democratici sinistra che bisogna partire
Dire innovazione secondo me non basta bisogna dire quale
Vi racconto solo le faccio solo un esempio perché ho dovuto fare i conti personalmente col problema noi nella vicenda della riforma sulla sanità al di là del giudizio di merito che si può dai con la riforma abbiamo fatto un teste
Noi siamo riusciti qui parlo della nostra parte politica a dare uno stop all'istituzione di nuovi ordini professionali delle professioni diciamo minori degli infermieri fisioterapisti eccetera
E abbiamo io credo fatto bene
Lo stop invece alcuni privilegi dei medici universitari rispetto ai medici ospedalieri si fa fatica a strapparlo anche nel nostro monto non solo nella coalizione
E a un segno sociale quando si riesce a mettere un freno agli ordini professionali delle dei rami bassi della sanità Magnum a sufficienza i privilegi dei rami alti
Sulle mutue integrative privilegiate dal nella riforma rispetto alle assicurazioni private che possono
Scusami sì sì no no lo so lo so Massimo no ma io parlo della della vicenda che abbiamo avuto noi no no
Io parlo della vicenda della fatica che abbiamo fatto noi adesso qui a una no non dico che c'è stata comunque ma dico come faticoso quando per esempio in Parlamento
Quella è una parte che gode di un appoggio trasversale perché sono tantissimi gli universitari Pasquale sulle muto integrative che abbiamo privilegiato fu sulle assicurazioni private che possono discriminare Rin base i rischi cittadini è stato faticosissimo non solo in altri settori della coalizione ludico per dire
Che cos'è allora l'innovazione non è facile appunto socialmente se non la qualifichi dire perché è obiettivamente più facile tener duro rispetto ad alcuni Privilegio alcune scelte per certi settori della società
Che peraltro allora e io concludo penso che noi dobbiamo dire qual è la bussola dell'innovazione del riformismo mettere gli aggettivi accanto questi sostantivi
Che vanno qualificati socialmente con un puntiglio sull'occupazione è una linea fortemente connotata che posso aver visto male ma mi sembra agli elettori in Francia abbiano riconosciuto a Jospin un po'di più
Che in qualche altro caso mi riferisco a quei a quelle realtà dove facilmente il Governo è un governo in cui è molto forte il partito della sinistra il caso italiano un po'più complicato
Ed è vero che loro non hanno il debito i francesi non hanno la palla al piede che abbiamo noi mando anche io credo scelto una certa connotazione rispetto ad altri Paesi europei governati dalle socialdemocrazie che anche loro non hanno il detto
Sulla Confindustria mi sembra che abbiano aperto qualche conflitto quando necessario con molta nettezza il nome di un progetto
Io penso che se noi non aggettivi ama qualifichiamo questo riformismo non rispondiamo al modello sociale di Berlusconi penso che ci voglia anche e poi terminò una pratica politica lo cito perché secondo me mi pare lo dicesse Cantaro qualche giorno fa nel successo della Lista Bonino c'è anche il riconoscimento di una pratica politica può essere di immagine
Da sono stiamo qui a disquisire ma una pratica politica ne abbiamo bisogno pratica politica più esplicitamente autonoma dalla gestione del potere che e pure importante e la lista e la Bonino in qualche modo espresso un elemento ha rappresentato a torto o a ragione agli occhi di tanti italiani
Più protagonismo che non l'espressione di un potere penso che il DPEF si al primo banco di prova della qualità
Del riformismo a cui pensiamo noi
Non credo io mi baso su le interviste che ho letto naturalmente non c'è non ho nessun pezzo di carta e le interviste valgono quello che valgono io potevo solo leggerne naturalmente qualcuno le ha date penso che non si possono fare riforme sociali
Tagliando seccamente la spesa sociale perché così più che risparmiare si svuoterebbe ero
Le riforme penso sanità scuola assistenza che mi sembrano tre grandi pilastri sui quali ci possiamo qualificare il profilo dei DS si deciderà meglio al congresso ma si vedrà da oggi anche dagli atti politici di governo che lasciano il segno un governo nato per varare la fase due
Anche allora sapevamo che ne avevamo la palla al piede del debito e penso che su questo saremo valutati
Da
Fare
Ma
Ora non sempre molte parole vogliono delle grandi pensieri anzi ovvero esattamente spesso il contrario
Però confesso che
A questo punto
Un certo bisogno di approfondire di discutere di studiare di guardare bene le cose
Va be'un l'impulso forte ora avremo un congresso c'è il seminario sul partito
Mi pare buona l'idea che Massimo dal lemma cui via anticipato di far coincidere la discussione col DPEF anche in sede parlamentare ad una discussione politico-programmatica più di lungo periodo
Di discutere
Collegando gli eventi
Folena nell'introduzione giustamente partito
Sottolineando molto il rapporto Italia Europa
Grandi scenari
Questo è un secolo che a un certo punto è stato chiamato il secolo socialdemocratico quello dall'UE nel fare quello della dello sviluppo del benessere della spesa pubblica aggregata
Poi abbiamo assistito ad un un rovesciamento ad una rivoluzione chiamata rivoluzione liberale e conservatrice Reagan e Thatcher
Ad ognuna di queste fasi ha corrisposto non solo una qualche politica economica ma un'idea di società
Ora
Noi partiamo dal fatto che la sinistra è al Governo in tredici Paesi su quindici e le ultime elezioni politiche si è di nuovo rovesciata la situazione politico europea
Ma che in queste elezioni europee come ha detto ora anche D'Alema ha mostrato
Difficoltà
Difficoltà
Io sono convinto colui che in questi anni in Italia sono stati fatti dei miracoli anch'io metto insieme euro e guerra
Come due prove alla fine delle quali il nostro Paese gioca in serie a
Sulla guerra governo avuto una condotta forte credo che l'abbiamo governata anche nella maggioranza con una qualche sapienza sono anch'io convinto che non è uno di quei temi su cui si prende i voti sono uno di quei temi che nel nell'elettorato di sinistra provocano dolore angoscia inquietudine sentimenti che portano più astensioni che voti aggiuntivi diciamo
Però abbiamo fatto quello che era necessario e il nostro Paese complessivamente ne ha guadagnato
Ma questo vittoria e poi successive e immediate difficoltà della sinistra operi che cosa ci parlano
Che cosa rappresentiamo
Noi e la sinistra di de de degli altri paesi l'Unione europea
Una risacca
Cioè chiamati a correggere gli eccessi della rivoluzione liberale e conservatrice
Oppure una nuova Honda si è aperto un nuovo ciclo
E a quale rinnovata idea della società
Questo nuovo ciclo questa nuova onda dovrebbe essere collegata
G otto ieri anche cose interessanti la posizione sul debito dei Paesi del Terzo Mondo oppure anche questi segni di novità sul tema globalizzazione governo della globalizzazione welfare democrazia
Sono cose interessanti ma per ora frammenti perché in Inghilterra Blair bici vince con education education education benissimo che cosa sta succedendo su questo
In Germania quella coalizione rosso verde Schroeder Fischer vincono il nucleare la questione lo sviluppo sostenibile
Pare già un progetto precocemente in crisi
Jospin il lavoro con il combinato disposto di forti investimenti pubblici più orario ma a quelle condizioni di debito pubblico che qui ricordava il Presidente del Consiglio
Noi abbiamo molto lavorato questo è ricordata la manifestazione del ventiquattro aprile il discorso di Veltroni ma anche su altre cose i diritti umani primato dei diritti umani
Sono frammenti di un'idea di una sinistra che non nega la sua tradizione ma che tenta di rinnovarsi viene fuori
Una proposta complessiva che corrisponda alla forza dell'Welfare nella fase del secolo socialdemocratico o anche alla forza della libertà economica di Thatcher e Reagan eccetera
Riusciamo a chiudere il cerchio con un progetto nuovo è questo secondo me il quesito lo scenario intorno a cui si dentro il quale si collocano anche molte nostre discussioni esattamente questo
Noi dovremmo provare a dare un contributo perché effettivamente non sia la risacca la correzione degli eccessi del liberismo Massiah
Un nuovo ciclo con una funzione centrale della sinistra
Diversamente configurata perché badate quando si dice partito popolare europeo che prevale nel Parlamento Partito del socialismo europeo
Già il Partito Popolare Europeo è in una configurazione nella prossima legislatura europea totalmente diverso a che nel passato
Non mi riesce difficile che anche la configurazione del Partito del socialismo europeo
Se vuole fare massa critica di queste idee eccetera si si si troverà cambiare semplicemente a continuare in una tradizione ma cambiare certi suoi riferimenti culturali anche politici
Ora sul piano strettamente politico
Ci troviamo oggi
E lo scenario sulla scena nazionale come si diceva una volta ci troviamo a tentare lo voglio dire in modo un po'esplicito menisco userete l'esagerazione se c'è una
A tentare in affanno e con più scarse possibilità di successo quello che avremmo dovuto fare dal ventidue aprile mille novecentonovantasei lo voglio dire così
Mi spiego è vero il centrosinistra è avanti sul centrodestra dal punto di vista delle quantità dell'equilibrio tra i poli non è successo niente di
De de di di di di clamoroso niente di irrimediabile
Prima chiave di lettura per usare lo schema Rita lemma
Però se uso la seconda chiave
Trovo che la situazione politicamente è tutt'altro che rassicurante
Forza Italia al venticinque per cento certo col proporzionale puro col maggioritario cambia musica ma è un vuoto pesante a favore di Silvio Berlusconi
Che a a parte gli spot ma azzeccato anche la campagna elettorale centrista rassicurante fortemente collegato stavolta Partito popolare a Billè su Ciampi e sulla guerra
Insistente battente su certi temi conto ribaltoni conto ribaltone conto ribaltoni punto di sofferenza effettivo del nostro elettorato
Contro gli ex comunisti contro gli ex comunisti hanno ci potrà anche fare del del due due però
Punto di sensibilità permanente del loro elettorato
Troppe tasse e poco lavoro
Accenti demagogici e caricaturali naturalmente perché vedere i manifesti di un leader politico basta tasse da rincorrerlo diciamo aspetti caricaturali e demagogici ma un punto della realtà non è che ha parlato del nulla
Aggiungo che il centro sinistra delle responsabilità
Di Scalzo combattimento non solo in quest'occasione
Perché noi in questi anni abbiamo chiuso un occhio su principi liberali irrinunciabili ne ricordo solo due la legge è uguale per tutti
Se Previti e Dell'Utri vanno l'idea di cosa che con quelle carte non sarebbe successa nessun cittadino italiano perché votano un certo modo una parte del centro sinistra
E leggo anche impropri Ye interviste del presidente dell'Antimafia di ieri che non mi tranquillizzano su questo piano
Su conflitto di interessi un principio della democrazia liberale
Su cui abbiamo abbozzato
E abbiamo in qualche modo persino guardate quando usa il plurale uso il plurale
Se voglio usare singolare criticare qualche compagnia in particolare lo faccio gol singolare uso il plurale abbiamo pensino consentito
Al killer delle riforme perché l'uomo che ha battuto la Bicamerale tuttavia di mantenere quando bisognava far pagare un prezzo salato una certa aura di innovatore
E di rinnovatore
Venticinque per cento in politica agiscano leggi analoghe a quelle del mondo fisico
Per esempio la forza d'attrazione è direttamente proporzionale alla massa e inversamente proporzionale alla distanza
Quella massa si può implementare e non so l'attrazione di quella massa se dovesse implementarsi fin dove può sentirsi
Colpo durissimo ad AN generoso lo sforzo e l'autonomia di Fini
Però c'è da dubitare lo dico con il rispetto per l'uomo dell'efficacia di una risposta Attardo pannelli Ana a rischio di inglobamento in Forza Italia su quel partito e su quell'elettorato
Oggi il centrodestra è strutturato il centro sinistra è frammentato io lo vivo anche fisicamente abbiamo cominciato a legislatura che la riunione dei capigruppo di maggioranza si faceva intorno a un tavolo da quattro
Ora ci vuole la Latella da tavola dei cavalieri il dei Cavalieri della Tavola Rotonda un basta
Quando si fa a Camera e Senato siamo intenti intenti
Centrosinistra frammentato la sinistra ai minimi storici
L'altro dato di questo risultato
Col globalmente la sinistra ci metto dentro anche se sono sempre stato convinto che quella è una seconda sinistra
E l'idea di potersi riunificare in un giorno sia un po'campata in aria tuttavia ci metto anche Rifondazione comunista la sinistra minimi storici competizione estrema nella nella maggioranza moltiplicazione di pani e pesci
Allora il problema è esattamente quello della coesione politica programmatica e culturale della coalizione e la chiave strategica
Sono d'accordo con quanto ha detto la sua relazione Folena anche con la frase più usato dal Presidente del Consiglio bisogna ricominciare a unire le forze
Bisogna ricco
Cominciare
A unire le forze
Vuol dire che fra tutti a un certo punto abbiamo cominciato a dividerle
Ed era evidente
Che
Il problema strategico dell'unità di questa coalizione non poteva trovare la sua sostituzione nella strada alternativa
Di una sinistra socialdemocratica destinata a sfondare al trenta e oltre duecento
E il problema
Del rapporto plurale nella maggioranza non poteva essere saltato
Con il ponte d'acciaio del rapporto tra noi e i popolari
Che abbiamo preso anche qualche abbaglio
Ora a due anni di tempo dopo corti con un passaggio cruciale quelle delle lezioni abbiamo ora quattro anni quasi dopo il novantasei con due anni davanti due anni due anni meno
Molto meno meno di due anni perché quando si arriva fra due anni a votare per le elezioni politiche bisogna
Aver portato a compimento
Una scelta
E bisogna esserci arrivati vicini già alle elezioni regionali del mille novecento del due mila che sono un altro passaggio cruciale
Credo che dobbiamo garantire la stabilità del governo
Qui bisognerebbe discutere dedicare una discussione a parte
Dico che esso che io sono d'accordo che crescita lavoro scuola formazione modernizzazione le cose dette anche da Reichlin sulle europeizzare l'Italia che credo che sia una cosa
Giusta cioè il problema è di una concreta politica di riforme che miri a quell'obiettivo però è un bel salto per il nostro Paese sulle riforme costituzionali e istituzionali lista tutto bene quello che è stato qui detto
Ma avverto
Non si pensi
Che caduta la Bicamerale
Passate le elezioni
Europee
Sia rose e fiori
Non si pezzi anzi io penso esattamente il contrario
C'è persino sulla questione dell'elezione diretta del presidente della Regione utilizzando il fatto sente rumori
Che al Senato è stato introdotta la norma
Suo il doppio turno sistema elettorale a doppio turno possa diventare una scusa per cominciare a mettere le zeppe e a tentare di bloccare persino quello che sembrava facile
Le riesce facile anche prevedere che sul federalismo si ricomincerà dal punto in cui ci siamo presi a cornate la questione la sussidiarietà su cui una parte del Polo tenterà la stessa operazione che ha fatto sulla procreazione assistita
Quindi ci dobbiamo provare ma compagni cari
Ci sarà da sputare sangue e non troveremo di là il Berlusconi un affidabile partner con cui si riaccende il motore e si corre troveremo e Berlusconi disse
Un po'più rafforzato dall'elezione
Europee quindi ho finito
Sono d'accordo riunificare le poi le forze non non sono appassionato da la federazione so solo qual è la strada che non bisogna percorrere quella della ulteriore frammentazione ed ora della guerra identitaria dei grandi e dei piccoli della coalizione perché lì siamo perduti
Bensì percorre la strada della riunificazione quindi della convenzione programmatica del lavoro comune alle cose da fare e e cominciare a riunificare quello che si è diviso
E avere anche nella coalizione una leadership chiara riconosciuta e unità c'è una componente fondamentale perché le forze stiano insieme
Quindi passo alla volta però verso l'unità
Dove porti questo non lo so dire dico solo ma come ultimo interrogativo
Se per caso nel Polo la partita dovesse rapidamente chiudersi
A favore di Berlusconi con un polo che sostanzialmente diventa un unico grande partito intorno a Forza Italia
Esito che io non escludo non è sicuro ma non escludo da quest'altra parte che si fa
Chiudo con un punto interrogativo che però è bene mantenere aperto
Come Alessandro Maran
L'ora e le presenze inducono alla riflessione serena e si incideva quindi
Si ragiona meglio allora io
Anch'io ho Europa perché fatto di lì è giusto ha fatto bene Folena condivido la sottolineatura di tutti quanti l'hanno fatta
A collocare il voto nell'ambito della vicenda europea
Condivido anche il richiamo di Folena e ripreso da D'Alema hanno un indulgere per spiegare l'andamento di questi risultati
A lo scontro di linee
Nella sinistra europea
Sono d'accordo
Però un conto è non indulgere
Come anale strumento analitico sullo scontro in è un altro conto non domandarsi
Un'altra cosa
Se per caso la sinistra europea
E
Un pezzo della destra europea e comunque le varie forze europee
Non abbiano pagato nel corso di questa campagna elettorale
Un gatto un ritardo un deficit nel comprendere
Gli sconvolgimenti
Che le novità intervenute nel mondo con la caduta del muro provocavano in Europa e per l'euro
Questo è il punto
E se per caso anche noi noi per comprensibili ragioni di politica interna
Contano i partiti che si riferiscono ho detto comprensibili non incomprensibile anche in parte fondata
Partiti che fanno parte delle grandi famiglie europee e così via e così via e così via
Non abbiamo in realtà con la pretesa e colla illusione di legarci alla dimensione europea ecceduto invece per questa via in provincialismo
Chiaro
Perché io credo che
Non sia tanto lo scontro di politica economica Jospin Blair vero o presunto che sia
La questione è un'altra
Il fatto è che con la caduta del muro
E con
Il primo processo aggregativo la moneta
E poi come abbiamo visto per dieci anni con la crisi dei Balcani
Che cosa ci è venuto via via faticosamente agli occhi
E parliamo Cesco chiaro ci è stato imposto dai fatti noi non è che avevamo le categorie analitiche nella testa per capire questi processi
Ci è stato imposto il problema dell'Europa e della collocazione dell'Europa del mondo in termini del tutto inediti
Maschi pensare e il fatto e io la faccio breve che durante questa guerra
Si è giocato si gioca e si giocherà una delle grandi partite strategiche del prossimo secolo vale a dire se la solidarietà interrato antica
Reggerà ingloberà o cederà rispetto alla solidarietà legata alla contiguità territoriale continentale russo cosa problemino e niente
Da che dipende da una serie di questioni molto grossi
Ma anche non solo questi aspetti strategici anche la riorganizzazione politica e ho guardato e
Vorrei che guardassimo la destra
Non è che la destra ha vinto in Europa
Ha fatto un passo avanti importante o un certo disegno di riorganizzazione della destra
Il disegno di colpi è Destroyer
Che ha come interlocutore privilegiato Asmara che Ale spalle un lungo lavoro di distillazione di una nuova forza moderata
Hanno a bipolare alternativa alla socialdemocrazia spagnola
E bisogna dire
Che il fatto che in questa occasione sia riuscito a inserirsi a infilarsi anche un po'di straforo cruciale sullo strapuntino Silvio Berlusconi
è un problema molto serio
Va be Baiocco io ho detto induco è l'ora induce alla serenità quindi come quello che vide questi sono tutte concessioni alla serenità le mie aperta di questa diciamo questo
Perché invece altri pezzi di di di di di di di di destra per esempio i conservatori anche se hanno stravinto numeri POR percentuale non mi rappresenta un accidente di niente dentro questa cosa stanno dentro un Paese che fuori oggi noi se dovessimo dire la destra
A un tra i propri su cui poggiare che
Germania Spagna Eataly
E la crisi della destra francese fattore essenziale essenziali Simo della tenuta della sinistra francese
La crisi e la destra francese è che non ha capito un accidente di tutto ciò non ha gli strumenti politici per inserirsi in questo processo in questa cosa e quindi ed è stata dalle cose concrete eccolo i bagni in marmo
Quindi l'Europa ne dobbiamo parlare così
E la verità è che vengono tutti i problemi tutti i problemi che appunto sono i problemi legati al cambiamento del mondo dopo la caduta del comunismo noi abbiamo sbagliato culturalmente il giudizio
Quando agli svolto Pisti fastidiosi
Sì e chi è che dicevano guardate bisogna andare oltre la sinistra europea non basta e così via e chi c'è
Si è sbagliato giudizio perché si è detto avete visto non è vero che la sinistra europea è in difficoltà la sinistra europea è porte tant'è vero che vince in quindici Paesi tra i quali questo era vero
Ma se noi andiamo a vedere i termini le scelte le le concrete cose su cui perché poiché la risposta politica si costruisce e si costruisce in alternativa a un altro soggetto che si organizza e chiave agente perché col è un leader di grandissima forza che è stato uno dei leader che ha diretto allora
Io sono d'accordo che adesso l'esperienza della guerra
è stato come quella dell'Eur adesso sono passaggi cruciali per indurre tutti noi e la sinistra a prendere e che i problemi veri a farci i conti
E allora fra qualche fra i tanti seminari facciamo un bel seminario sulla guerra sull'Europa la guerra e e Europa e e Russia e tutto quanto
Economia modello così seconda cosa e termino
La questione dei risultati
Ora sui risultati
Io
Mentre parlava Alfredo Reichlin le sue curve
Impegnative talvolta condivise da me
Osservazioni
Mi veniva dato chiedermi mi son chiesto fra me e me
E da come parlava lui sembrava che ad avere la responsabilità in questo partito in questi anni
Siano stati diciamo i sostenitori dei referendum e delle carovane
Non mi pare che sia stato così
E mi dispiace a Massimo D'Alema devo dire molto fuori dai denti
Che se Luís fra le cause io capisco il rammarico di Massimo dalle oggi credo sia sincero il rammarico di Massimo D'Alema
E perfino forse chissà
Di Sergio Mattarella o di Marini per il fatto che per duecento mila voti il referendum non ha avuto esito
Dato come sono messe le cose IVA programmatico io riesco a loro consiglio comunque autentico
Non mi si venga a dire però che il referendum non ha avuto esito perché c'è stata una strumentalizzazione politica
I poveri pellegrini fra cui ci sono anch'io che hanno preso parte
Partendo dai DS
Esce è largamente in giro nelle nostre organizzazioni il mancato esito del referendum è stato considerato come una ipotesi che non andava fatto male
All'ultimo c'è stato anche l'intervento di Massimo D'Alema e soprattutto c'è stato il meritorio intervento di Walter Veltroni e della nuova segreteria confortato dal fatto
Che i tre quarti del corpo elettorale dei DS ha votato sì al referendum ora io non dico che non avrebbero che sarebbe sarebbe avvenuto comunque sicuramente però magari non i tre quarti con una certa debba avrebbe comunque votato sì al referendum
Nonostante ecco su quinta questo
Perché se no
Che cosa dico io adesso il problema strategico interno parlando
Io vedo vedo una cosa
La serietà la vedo dal punto di vista io son d'accordo con Fabio Mussi adesso su cui siamo d'accordo tutti
Cerchiamo di cominciare a fare seriamente quello che avremmo avuto con il fare del il giorno dopo le elezioni del del ventuno aprile del mille novecentonovantasei sapendo che comunque sarà tutto molto più difficile di quanto avrebbe potuto essere allora perché tutto
Però anche per vedere qual è il problema io non voglio indulgere nelle nelle valutazioni dei dei risultati
I risultati non sono sono risultati anche numericamente non buoni
Non buoni certo potevano essere peggio non c'è dubbio
Ma quando noi elezioni europee abbiamo nella circoscrizione nord-ovest
Siamo poco più del quattordici per cento di di voti come partito
E quando siamo a a quattordici e poco più al Sud e siamo al tredici nelle isole ebbene abbiamo un quadro di partito è un partito e anche il delta nelle stesse sessantun Province
Fra il voto provinciale sono i dati qui diffusione non R due provinciali le europee
Che dell'uno e quattro a favore delle perché in queste sessantun Province noi alle europee abbiamo preso il diciannove per cento alle provinciali il ventiquattro quindi un uno e quattro in più
Nel voto delle provinciali
Ma in quella in quella fra la differenza fra quelle due l'otto e cinque della Bonino che non c'era
E uno uno e sei dei democratici che hanno invece il delta negativo quindi sono circa un dieci per cento di voti di cui noi ne prendiamo uno e quattro quindi anche qui attenzione non vorrei che si diffondesse l'idea che va be'sono voti in libera uscita come si dicevano che poi la prossima volta dona perché il rientro adesso che siamo in grado di misurare questo ma il tutto il ragionamento politico che io penso che noi dobbiamo fare è questo
Noi il ventuno aprile del mille novecentonovantasei abbiamo avuto una coalizione che aveva a suo fondamento di coesione di legittimità e di rapporto fra elettori ed eletti
Il mandato elettorale stesso la leadership il ticket la maggioranza con i problemi che sappiamo connessi con la desistenza
Questo a un certo punto nell'ottobre del mille novecentonovantotto è finito non importa aprire la discussione sul perché è finito
Però lì che cosa ha detto finito quello adesso si fa una coalizione fondata sulla alleanza fra i partiti
Sono i partiti che offrono i pilastri su cui si costruisce l'alleanza abbiamo fatto fra di noi qui questo dibattito c'è chi ha l'ha considerato finalmente un passo avanti
Il distintisi Parsi di un equivoco di una fumisterie chiaro non parlo di Cossiga
Parlo delle discussioni trovino Luciano lì per esempio toste grazie mi ricordo un un tuo intervento in cui tu dicevi questa è una cosa che che può può avere uomini ma di adesso perché mi sta guardando con tanta intensità mi sembra senza mi sono sbagliato di chiedo scusa comunque c'erano due qualcun altro c'è stato va bene dei guardi con intensità
Allora il mandato elettorale era quello maggioranza leader nel cambio riga c'è stata una una modifica di carattere strategico
A cui è legata a questo governo questa maggioranza questa leadership perché è evidente che nel momento in cui l'alleanza la coalizione fatto alla coalizione di partiti è chiaro che l'interprete il leader è il leader del maggior partito della coalizione
Il dato che viene da questo risultato europeo è che mancano i presuppone non ci sono i presupposti di questa strategia
Di questa strategia di questa costruzione perché non ci sono i pilastri perché il pilastro ce n'è uno nostro uno sì comunque c'è il pilastro popolare la grande discussione che si fa e l'identità
Ma la funzione e guardate che io l'Asinello i democratici non lo considero un pilastro che può prendere
Al di là delle volontà dei ho finito aveva ad avere volontà dei soggetti interessati non può fare il secondo pilastro perché l'Asinello è esso stesso una coalizione
Di forze che si sono messi assieme su un denominatore comune molto generico Marche non è una struttura una un partito strutturato evidentemente quindi quella strategia non apre messa ho finito non apre messa e allora adesso come ci muoviamo su che cosa noi ci attiviamo quali sono le premesse e le risorse certo la leadership ma io credo che dobbiamo avere chiaro che si tratta di costruire qualcosa che sia un soggetto politico riconosciuto come tale
E quindi lei rissa la risorsa principale che io credo noi dobbiamo mettere in piedi
Se non vogliamo dire restare completamente spiazzati qui ho sbagliato i tempi e quindi devo tagliare e indicare soltanto il tema ci vedremo la prossima volta se parlerò c'erano possibilità di parlare è la risorsa della partecipazione democratica
Perché senza questo noi possiamo fare tutti i tavoli tutte le cose che vogliamo prendere tutti gli impegni che si vogliono ma se noi non riusciamo per le elezioni regionali prima di tutto e poi per le candidature per i candidati presidenti poi per le candidature alle elezioni prossime ad a vere una selezione autentica che coinvolga milioni di persone
Noi non abbiamo dato il trovato la nuova risorsa che non c'è più offerta né dal mandato popolare né da partiti strutturati che reggono l'architrave io questo penso che sia la vera preoccupazione da questo punto di vista l'appuntamento dell'otto nove sul partito può essere
Chiedo scusa
Anche Sandra Nara sei reggia già una chiatta
Sì
Sì io condivido l'analisi delle troppo e la proposta politica dell'introduzione di Pietro Folena però mi paiono ecco opportune una serie di precisazioni e forse anche necessarie
Perché non soltanto si accentua come è stato osservato peraltro la cultura e la vocazione maggioritaria del partito lo vediamo della differenza fra le due consultazioni
Ma dobbiamo riesce a verità il proporzionale noi ormai fatichiamo a reggerlo non lo leggiamo più nel corso de la campagna elettorale di questa ma a me è capitato l'anno scorso percorso elezioni regionali del Friuli-Venezia Giulia dove si vota come noto col proporzionale abbiamo visto la comparsa di forme
E l'affermazione se ci fate caso nella circoscrizione nord orientale straordinaria formazione per certi versi di Elena Paciotti l'elezione di voci spicca raro tutte persone che non è che frequentassero
Le nostre sezioni o ci sia capitato mai di incontrare dietro gli stands della festa di unità
Non può non dirci niente su su ciò che oggi è diventato il partito su ciò che oggi è il nostro elettorato
Così come la mancata elezione di alcuni compagni nonostante l'impegno Rino si tradizionali riferimenti sindacato mondo la cooperazione non è che non ci dice niente oggi
Per quanti sforzi facciamo noi non è che riusciremo intravvedere
Nei dati di questa o di altre elezioni molto molte cose che rimandino all'insediamento tradizionale ai meccanismi tradizionali funzionamento del partito comunista italiano ci sono perciò alcuni aspetti che io credo vadano messi a fuoco
In primo luogo l'aspetto organizzativo il contenitore noi dobbiamo uscire
Proprio perché come diceva D'Alema non ci sarà il dipendente la palingenesi dobbiamo uscire dal generico all'esortazione l'evocazione generica e dalla mera agitazione della necessità di una riforma del partito
Proprio a partire dal lavoro di questi mesi
E dobbiamo definire una proposta che tenga conto delle reali tendenze evolutive la realizzo Orsi specie se poi la proposta che avanziamo per consolidare a strutturare la coalizione di centrosinistra è quella di un coordinamento degli eletti
Vale a dire dei parlamentari dei sindaci tanto da lasciar presagire una trasformazione verso il tipo del partito
A direzione parlamentare secondo il modello per così dire laburista non c'è niente di male
è evidente il declino dell'importanza del partito sul terreno come direbbero gli inglesi ed è indubbia la tendenza generale ad una crescita del potere interno del cosiddetto partito nelle istituzioni basta intendersi questo accada maggio pare dei partiti socialisti europei
Però
In Europa la maggior parte di per i socialisti europei funziona in un modo diverso c'è la selezione c'è la definizione del programma e la selezione dei candidati da non riusciamo a fare da molto tempo né a questa parte nell'una cosa né l'altra
E è evidente che quasi sempre cercati i programmi sono quando si va bene lasciati alla coalizione e candidati vengono solo Izzo vengono selezionati con la lotteria
A questo lo dovete in qualche maniera porre rimedio
C'è poi un aspetto politico noi stiamo cercando a fatica di riaprire la comunicazione con l'ambiente ambiente esterno specie al Nord
è un lavoro difficile ci vorrà anche tanto tempo ma per far questo specie nel Nord del Paese bisogna cambiare approccio rispetto al passato
Ripeto corteggiamento di vera e propria estraneità che statura il PC e della sinistra verso le ragioni caratteri che accompagnano lo sviluppo io parlo del nord est in particolare quindi rispetto l'economia diffusa
La piccola impresa agli imprenditori e lavoratori autonomi alla dispersione urbana noi per molto tempo abbiamo pensato abbiamo detto
Che si trattasse di ritardi da superare piuttosto che risorse opportunità da valorizzare piuttosto che la ricerca di una nuova via dello sviluppo industriale dopo la crisi del fordismo
Cioè una delle varietà possibili
Infatti va be devo detto prima anche vostro ma questo ci deve dire qualcosa non ci siamo attrezzati uno a caso avanziamo
Questa è una delle possibilità possibile varietà proponibili per una transizione che però ancora tutta da inventare e così si cessa finalmente di riferirsi a quel modello comunque non un fenomeno anomalo Vacca bagamento e miracolistico
Si tratta di fenomeni che descrivono una società in movimento persino fatte forme politiche
E basta pensare infatti alla rilevanza del territorio del radicamento territoriale all'irrompere del lavoro autonomo con le sue logiche individuali di ricerca appunto di del massimo dall'opportunità che ha comportato però un mutamento
Il rapporto tra autonomia individuale solidarietà collettiva che poi lo registriamo
Tutto questo non ha niente a che vedere con il recupero dell'ortodossia socialista che questa volta sarebbe rappresentata dal modello francese di Jospin
Il nodo resta un altro mio modo di vedere
Perché per essere riconosciuto da questa realtà il partito deve riconoscerne fino in fondo le identità le logiche assumendone fino in fondo le esigenze insoddisfatte che sono esigenze comincia prima Domenici di competizione
Di coalizioni di coesione sociale perché la competizione moderna non si vince da soli
La sfida è qui quindi occorrono politiche prodotti per così dire politico sociali modi e servono a sinistra buona per il moderno conflitto sociale politico non per quello di cinquanta anni fa
Altrimenti saranno Berlusconi la Bonino chi passa per strada a dare ulteriore forza cambiamenti già ampiamente in atto nella società
Ci sono già basta raccoglierli
In fondo si può dire che questa è la strada che noi abbiamo indicato con l'idea dei DS nei nostri congressi i nostri documenti
Ma il guaio è che non è stata discussa e quel che più conta messa a confronto con i pregiudizi vecchi e nuovi tanto che c'è un po'la tentazione di cercare di superarli una certa in passista teorica culturale e di by passare l'esistenza cambiamento con indicazione dell'Ulivo del centrosinistra come la nostra
Godesberg per così dire e dal ventidue aprile non soltanto i problemi di formula sì poco adelante Norman diplomi di contenuto
E c'è infatti un un altro problema e il problema è che questa è anzitutto una sfida di governo che sta essenzialmente la cocca patita di assicurare alla società tramite appunto il governo quei beni che gli altri non vogliono o non possono assicurare
E se ancora il nostro Paese alla fine destina poco più del trenta per cento la sua spesa sociale a chi ha meno di sessanta anni o se per qualunque autorizzazione nonostante due Bassanini
Servono ancora dieci timbri noi non andremo molto lontano
E c'è un altro questione che vorrei sottolineare che legata a questo la sfida di governo perché le politiche di sviluppo oggi e anche la trasformazione del Paese
Non sono più alla portata di un unico decisore e qualsiasi in pretesa di imporre comportamenti virtuosi in una logica dall'alto al basso o modello gerarchico in cui sin Cassino a matrioska le istituzioni dal locale al globale non corrisponde più alla realtà
Per fare una battuta
No certo deve impegnarsi per la lezioni diretta del premier
Ma lo slogan un Re per una terra potremmo tradurlo un presidente per una terra poteva andar bene all'epoca de dei Cavaliero tavola rotonda oppure nella fase di costruzione degli Stati-nazione ma oggi è troppo semplicistico
è per questo che serve il molto declamato e poco praticato principio di sussidiarietà il cosiddetto federalismo
E non soltanto sulla base di un giudizio di valore ma perché in un'epoca di trasformazione come questa è comunque necessario assicurare il massimo possibile di flessibilità e di pluralismo perché questo è l'unico modo per assicurare il massimo di innovazione
Il Congresso io credo deve servire a questo per decidere questo e non per disegnare un altro soggetto virtuale coniare un'altra formula quando i nostri compagni sentono parlare ormai di percorso fondativo scappano a gambe levate
Noi nel Venezia Giulia su tre su quattro province
Tre hanno avuto un risultato positivo che vede un miglioramento rispetto novantaquattro anche rispetto alle politiche del novantasei in un'unica provincia c'è stato un arretramento che poi ha determinato un equilibrio finale
E sarà un caso ma proprio quella provincia quella di Udine non perdiamo tempo spesso a litigare lo scontro tra ai interno raggiunge livelli di guardia
E allora se noi alla fine dobbiamo certo aprire il partito le nostre liste dobbiamo cerca di mantenere il nostro insediamento ma dobbiamo anche sostenere cercar di sostenere gli sforzi dei degli innovatori dei riformatori e non lasciarli alle prese
Quasi sempre sempre di più con delle vere e proprie coalizioni dell'antico in proposito è di minimizzare il danno le perdite che possono causale coloro che minacciano minacciano lo status quo le cose così come sono
Per far questo ci vuole uno sforzo un disegno un progetto di riforma le cose che poi diceva
Reichlin
Lo sforzo che abbia quella funzione che attribuiscano subito quella funzione storica nazionale quindi la seconda fase dovrebbe avere le caratteristiche di un grande disegno nazionale e questo prima si comincia a vedere naturalmente e meglio è
Ciabatta segue Lanfranco Turci
Ma io credo
Per dirla molto rapidamente che noi siamo andati alle elezioni europee avendo pagando un prezzo l'Europa a le le la vittoria delle sinistre in particolare questo vale per l'Italia
Hanno sgangherato vecchie Vecchi Vichi certezze hanno creato alcune una fase di grande movimento hanno eliminato vecchie incrostazioni ma non sono state vissute per il positivo che esce sprigiona
E d'altra parte
Questa fase della politica europea a cui inciso con la crisi in Sudamerica la crisi del Sud-Est asiatico lo sfaldamento
Del sistema dell'est con da ultimo la guerra insomma che cosa sarebbe successo dell'Europa se non ci fosse stato e dei singoli paesi se non ci fosse stato il fatto e l'ancoraggio rappresentato dalla Unione europea e dal dall'insieme di sinergia che essa scaturito è naturalmente domanda alla quale non è data risposta perché non esiste la prova contraria
Però insomma qualche elemento di preoccupazione maggiore probabilmente lo avremmo avuto cioè avessimo dovuto affrontare quella che quell'insieme di vicende internazionali
Da soli senza in qualche modo l'ombrello che è stato rappresentato dall'euro
Ora io credo che noi dobbiamo prendere il risultato elettorale per quello che con tutti gli elementi di preoccupazione che esso rappresenta
Ma sarebbe profondamente sbagliato partire da lì per dire
Contrordine ricominciamo come se niente fosse
Da ultimo si diceva noi abbiamo vissuto lungamente
Il problema della piccola e media azienda come un ritardo da superare
Abbiamo cioè
Nella nella Teoria
Visto quaestor come un punto che rappresentava ancora l'arretratezza del sistema economico italiano da super da superare il più in fretta possibile comunque di cui quasi vergognarsi per cui non lo si indicava come un elemento di forza per fortuna nelle aree dove noi siamo tra i nelle aree dove ne siamo più radicati penso per esempio all'Emilia Romagna ne abbiamo avuto una pratica un po'diverso da abbiamo praticato la teoria della piccola e media impresa del sistema
Di servizi di amministrazione funzionale a quello sviluppo è quel modello
Dall'Emilia si è espanso verso il nord est e dall'Emilia si è sparso verso il sud del modello Adriatico
Questo meccanismo
Non è nella pratica di questo gol di questo ciclo di governo da Prodi in avanti
Non è rimasto soltanto un modello di da nascondere e diventato in qualche misura un modello da attuare e dedicato un modello da attuare sul terreno del governo complessivo dell'economia
De delle colonie degli interventi nel settore industriale ed è diventato anche un modello da attuare in termini di riforma istituzionale che riforma delle politiche finanziarie cito brevemente per titoli
Alcune delle iniziative legislative che hanno rappresentato questa svolta
E la la legge oggi più gettonata dal punto di vista dell'incentivazione industriale è la quattrocentoquarantotto
Lì i primi finanziamenti della quattrocentoquarantotto che i del novantadue sono stati erogati dal governo Prodi nel novembre del dicembre del novantasei
è al modello della quattrocentoquarantotto noi abbiamo in qualche modo collegato tutti gli altri modelli di intervento nel settore industriale patti territoriali contratti dare a contratti programma sono tutti tarati alle procedure di automatismo e di certezze della quattrocentoquaranta
Una un da modello di politica economica che fa centro sulla piccola e media impresa ha bisogno di un modello istituzionale che trasferisce i poteri
Verso
Agli enti più vicini alla piccola e media impresa le leggi Bassanini questo so
Un modello istituzionale che trasferisce
Potere di incentivazione e purché poteri e di comando verso la periferia ha bisogno di politiche finanziarie che sono tarate verso la periferia e questo è rappresentato dalla riforma Visco che trasferisce alla periferia cento mila miliardi perché di questo si tratta la dimensione del trasferimento dal centro alla periferia di risorse delle riforme fiscali a questo a Tara
E questo è rappresentato dalla politica di regionalizzazione del bilancio che è stata attuata a partire dalla riforma del bilancio dello Stato che consente di despoti scrivere il bilancio dello Stato non solo
Con le grandi destinazioni settoriali ma anche con le destinazioni per aree territoriali
Ancora Berlinguer stamattina faceva giustamente
Fo integri in ville molta con molta forza poneva il tema della innovazione nel campo della formazione ma anche qui
La innovazione nel campo della formazione a un centro l'autonomia è la possibilità delle scuole di collegarsi al territorio e questo naturalmente sapore con grande enfasi il tema che Berlinguer apposto
Della parità perché nel momento in cui noi affrontiamo un tema di autonomia Cisp ci a confrontiamo non solo col Vecchio meccanismo pubblico-privato laico cattolico ma anche per esempio per i sistemi regionali di formazione e con la esigenza di avere un punto di equilibrio è un punto di verifica nazionale dei livelli della formazione bene però questo insieme di e naturalmente
Io non voglio dire che tutto quello che abbiamo disegnato dal punto di vista dell'architettura istituzionale lo abbiamo tradotto poi in cose concrete
Qui si è appena finito di ricordare che malgrado i le Bassanini per avere un certificato ci vogliono dieci bolli né a nessuno più di me
Alla consapevolezza dei ritardi ancora che ci sono nel tutta la materia dell'incentivazione industriale non sfugge a nessuno che anche la riforma fiscale
Ritardi
E che come dice Il Sole ventiquattro Ore io non so se questo sia vero ma nella mia personale esperienza mi è stato chiesto per tre volte di pagare
Non so quante decine di milioni per tasse che avevo pagato in più e che infatti mi erano già state rimborsate ma voglio dire quindi il qualche difetto del sistema fiscale mi pare che esista dal punto di vista della
Del funzionamento e ancor di più io lo vedo
Nel campo della scuola dove nel campo della scuola un mi una un settore abituato a ragionare più che per leggi per circolari ministeriali
Funzionerà a pieno nel momento in cui le circolari ministeriali appena arrivate lo dico in battuta Solano buttate nel cestino e si useranno le leggi che prevedono che invece sia lì il collettivo degli insiste la scuola
Che si dà obiettivi e che le rispetta entro certi limiti con tutti
Tutte le le cautele con cui va detto questo però io credo che noi
Questa linea l'abbiamo indicata con grande forza è questa l'idea l'abbiamo indicate anche sostenuta con iniziative ancora io torno con ostinazione su una su un soldo né ho detto già molti di numeri ma torno ancora su un altro numero
Noi sottovalutiamo un fatto il Bilancio che il governo Prodi a ereditato quello del mille novecentonovantasei a consuntivo ha esposto
Per spesa di interessi duecento due mila miliardi
A politiche vigenti noi in quest'anno dovremmo avere un bilancio spesa per interessi nell'ordine dei duecentocinquanta mila miliardi abbiamo poco a chiuderemo diciamo con poco più di centoquaranta mila di centoquaranta mila viale questo è il punto
Di innovazione di risanamento cento dieci mila miliardi in meno sul terreno della spesa per interessi e questo è il premier un'OPA ora se questo è vero se questo è vero e se la ripartizione della spesa per interessi era quella che desumibile dal bilancio novantasei novanta virgola ottantacinque per cento al nord e nove e quindici per cento al Mezzogiorno
Questa sola operazione da un segno meridionalista e di riequilibrio verso le politiche di sviluppo
Di questo lungo lavoro legislativo no voi questo premio non ce lo siamo venduti a sufficienza io credo che sia un punto
Dal quale ripartire
Perché nei prossimi anni se noi abbiamo qualche spazio e possiamo in Europa tentare di invertire la tendenza
Con quella sfida di cui stamattina parlava riff Ruffo le politiche attive del lavoro l'iniziativa che a noi ce l'abbiamo anche perché ci siamo messi dietro le spalle
Questa fase faticosa dura di serrate
E allora io credo che appunto dobbiamo fare tutte le registrazioni che vogliamo dobbiamo correggere integrare ma non c'è alternativa se non vogliamo perdere clamorosamente
Quel che abbiamo fatto dall'andare avanti sulla linea che in questi anni è stata per lo meno tracciata un'ultima cosa la voglio dire sul terreno invece delle riforma istituzionale qui io dico proprio per i tempi una cosa che penso sarà molto impopolare
E la
Leggi europee hanno portato allo spappolamento visibile nella presentazione delle liste e non solo per noi ma anche te e è vero che il Polo a tendenzialmente più unificato però poi nell'area del Polo si muovono altre anche lì figure strane vispa poi pensiamo a Cito da quel che ha raccolto in giro per l'Italia pensiamo altre forme micro anche dentro la destra
Lo spopolamento e insopportabile però io vorrei fare una o considerazione siamo sicuri che lo spopolamento non abbia una un suo Venus che comincia ad operare nella legge più universalmente esaltata che quella comunale provinciale un solo esempio Ascoli Piceno
Ci può cinquanta mila abitanti quaranta mila elettori
Tra i trenta e i quaranta mila votanti cinquecentocinquantaquattro candidati al consiglio comunale
Perché il meccanismo è tale da indurre a far sostenere la Giunta regionale la giunta comunale il proprio candidato sindaco dal maggior numero di liste possibili perché più liste si mettono in campo più candidati
Più si drena
Voti è però questo meccanismo di spopolamento che poi ha trovato nelle elezioni regionali sarde il massimo di genialità siamo riusciti persino apparirà due liste DS
Genetiche sì ho finito due allora la domanda che io mi faccia scendere non dobbiamo
Cominciare a ripensare proprio sull'onda di una generale reazioni di rigetto a questo eccesso di frantumazione a tutto il meccanismo del elettorale però cominciando dalle radici
Dello spopolamento delle radici osta popolamento in in micro nuclei che poi si allargano la Provincia la Regione qui
Diventano qualcuna di più io ritrovo persino nella tanto lodata legge comunale
E secondo un meccanismo di opacità nelle scelte dei candidati
Anche questo io credo sia questione non più eludibile in molti casi le scelte dei candidati magari alla ricerca nell'esaltazione della identità
Sì sono rispetto con concluse in una
In un ristretto nucleo di tre quattro cinque persone con risultati che poi puntualmente si sono sono stati verificati come negativi nella scelta
Del nella indicazione elettorale delle preferenze
Nessuna parola Lanfranco Turci dopo Claudia Mancina
Ma io credo in compagnia che il giudizio sul risultato elettorale delle europee
Debba il suo giudizio fortemente preoccupato
Condivido in questo senso punto da Scelta della relazione diretto nei giorni scorsi di dichiarare al punto che mi sonore a minimizzare
I termini di quel risultato mi convince meno dico onestamente l'analisi che ne ha fatto poco fa il compagno D'Alema quasi che fosse quasi un obbligo inevitabile perdere che quindi parliamo tanto non mi convince
Tenendo conto fra l'altro che
Noi siamo andati al voto Bonaparte a meno del partito andato al voto con la fortissima preoccupazioni quasi convinzione che avremmo pagato un prezzo a sinistra
Il Kosovo le preoccupazioni sull'economia sul lavoro e tra l'altro invece a sinistra Dinoi
E abbiamo visto quali sono stati i risultati casomai qui ancora una volta si eviterebbe si rivela quella sotto di riflesso insomma
Pettenò comunista per cui tutte le volte che c'è qualcosa di cambiamento devi sempre guardare al passato perché con passato utili chiamati che riassorbe e noi abbiamo siamo andati con oltre le elezioni in questo modo qua
Ora
Io penso che il vero problema è che noi gli dà dopo in questi mai ai lunghi anni di trasformazione dal vecchio Pci ma i vari passaggi abbiamo fatto
Non siamo comunque riusciti ad affermare un'idea della nostra politica assicura Chiara afferrabile per la grande opinione pubblica tagliato più le pubbliche quella che il più o meno famigerato nocumento Blair Schroeder che poi non è famigerato assolutamente
Dice quando si di quando dice la maggior parte della gente ormai non è più vincolata ai vecchi dogmi né della sinistra mette la testa
E a questo Biondi pubblica da un parlare nuovi socialdemocratici io ho l'impressione che non abbiamo un'idea chiara di questo nuovo Pignone pubblica che poi i colleghi ci fa il suo peso col voto della Bonino che quelle che ci ha messo in difficoltà in altri momenti con altri voti
Che c'hanno fortemente spiazzato
E poi come sono apparsi un po'questo prima Repubblica punto liberale dei vecchi dogmi del modo di vedere da destra e da sinistra allora sulla pace
Qui so che dico una cosa un po'diversa quella che dice Mussi mi abbia aggiunto lo scambio di opinioni diretta recentemente anche scritta io penso che il governo che ha tenuto veramente veneta ma anche una forte equazione quel che ha fatto fronte con grande dignità della comunità internazionale
Penso che il partito dell'attrice partito ha tenuto ben ricordo due o tre passaggi tipici della direzione voglio dire nostra credo però che complessivamente in buona parte i gruppi parlamentari
E in una parte dei gruppi dirigenti periferici mai abbiamo avuto note già amento di forte sbandamento io coi domandare i compagni di Milano che maggioranza ha votato su uno sbaglio un ordine del giorno contro la guerra
A quale tantomeno riportiamo parlato un partito che a Milano non riesce a sfondare il muro del quindici sedici per cento a dieci anni
Ma chi paga quel partito
Anche da quella parte del gruppo dirigente che l'uscita con un voto di maggioranza anch'poi che fosse anche per la sezione unite somma ad adorare a Milano che piccola federazione ma grande la città cateratta politica e territoriale un voto come qui
Ma io penso che a parte questi aspetti più legati voglio dire l'ultima vicenda della guerra noi sul terreno delle politiche economiche sociali che hanno stimati dal padre confusa e non pagante
Io vorrei dire al governo che ebbene non perdere troppo tempo nel gioco Monopoli con pezzi del capitalismo italiano
Non è che la vittoria di Mediobanca o di Banca di Roma magari affiancata a quella di Colaninno e di Unipol cambino molto di Opera sferzata di rinnovamento al capitalismo italiano il cui c'è bisogno anzi o pollo che con questa operazione possesso apertamente controproducenti però nostra prospettiva politica
Ne abbiam Giordano sfrattata innovativa al capitalismo italiano che si può fare con le altre politiche pure in questi anni abbiamo avviato e che il governo trema sta sostenendo liberalizzazione dei mercati
L'alleggerimento e la resa più efficiente la pubblica amministrazione
I sostegni a ricerca scientifica e della riqualificazione della formazione la promozione del settore gli alta tecnologia dell'economia digitale
Annunci peraltro voglio dire che dovrebbero tra l'accordo fra l'altro nel prossimo Documento di programmazione economica finanziaria e il recupero dei gravi ritardi infrastrutturali sono e sono queste le politiche che posso spinge l'apparato produttivo e dei servizi e posizionarsi un livello adeguato
Al è un modo e alla competizione internazionali ma anche qui però ascoltato attentamente e stamattina Reichlin Rete Imprese per gli interventi chi di voi più perché lo conosce bene che sono affascinanti acconsente a qualche rischio
Io apprendere qualcosa soffitto che non si capisce mai come fa e poi attacca alti per costruito cioè ho sentito il suo intervento un richiamo alla vecchia impostazione del nuovo modello di sviluppo che cambiati alcune componenti alcuni fattori ci facciamo già vent'anni fa io
Storia di un po'più sul pragmatico un po'più modesto ma eviterei di ideologizzare l'esigenza che poté abbiamo di riposizionare nella divisione tra nazionale del lavoro l'apparato produttivo e dei servizi del nostro Paese
Però dobbiamo dire che se nonostante il calo degli investimenti e dell'inflazione
Dico scusate il calo dei tassi e dell'inflazione gli investimenti nuovi partono e l'economia ristagna e se questo ristagna ancora più forti in quella parte dell'Europa
Dove vince il più vecchio modello di stato sociale dove vince il più forte legamento nelle relazioni sociali sindacali
Qualche domanda su questa tema non possiamo continuare Sala poi solo alla destra
Non può essere solo la destra oppure il cento illuminato alla Monti alla Padoa Schioppa che ci ripropongono tutti i giorni questa cosa qui noi continuiamo risponde difendendo dei santi
Io credo che occorre avere il coraggio di cominciato aveva ad affrontare di petto questa questione
La risposta non può essere quindi solo nel rilancio della domanda frenata la spesa pubblica Magali concentrata soprattutto sui rivestimenti questo cose ma non basta soprattutto non possiamo nemmeno a vincoli di sana
Finanza pubblica
Numeri alla mano e questo punto sulla questione sospendo che non pagato
I temi che condivido dalla relazione molti altri interventi c'è una ideologizzazione è una presentazione non corretta di quello che la politica francese sta diventando ecco il nuovo mito cui aggrappare un certo conservatorismo di sinistra in casa nostra
E fuori di casa nostra
Ma Noble a breve trentacinque o che credo che facesse pressioni mangiarseli sarebbero contente che il risultato finale trentacinque ore in Francia separati
Sarà una flessibilizzazione tale dell'orario annuale di lavoro che mai non dico la FIOM ma neanche i tubicini Italia darebbero che possono a categoria più disponibile a contrattazione darebbero i datori di lavoro ma lasciamo stare la questione
Di questo presunto asse con la Francia io penso che ne abbiamo bisogno sicuramente li rende
Più mirata più efficiente più qualificata l'azione pubblica ma abbiamo
Altrettanto bisogno forse ancora più bisogno di alleggerire il peso della spesa pubblica e del prelievo fiscale e contributivo sul lavoro e sulle imprese e di rendere più flessibile il mercato del lavoro bisogna che ce liberiamo deviati i bus sono idee di destra
Qui bisogna attenersi all'ala
è significativo ma dati in quest'anno che pure è stato un anno di economia Scansano e abbiamo avuto un aumento di posti di lavoro
E abbiamo avuto come contava daremo ai giorni scorsi attraverso le forme del lavoro flessibile che abbiamo avviato dopo la nascita del governo dell'Ulivo i lavori interinale con tutte le fatiche permettono denti e tutti mi sia già un posto il part-time con tutti i limiti li abbiamo posto lento
Il lavoro che è un po'determinato
Vorrei dire al mio amico Ruffolo che io son ben d'accordo sull'approdo di una piena e buona occupazione
Ma stiamo attenti che questo non diventi un modo d'supremo quali scusami turbogetto mi premeva polemicamente
Manovre che diventasse un solo funzionale la logica del quale do del nostro partito un altro modo per parlare d'altro perché conosco come certe parole d'ordine anche le più ben mirati e poi sono state utilizzate parlare d'altro e per non misurarsi curata concreta
Quando si è parlato di riforme di cambiamenti della nostra linea politica
Ora bisogna capire che nell'economia dei servizi
Delle piccole e medie imprese
Te la personalizzazione del prodotto i prodotti la flessibilità delle prestazioni è non è una maledizione ma è una delle condizioni diffusa di lavoro
Da sostenere accompagnare con la riforma degli ammortizzatori sociali con la formazione professionale permanente con politiche attive del lavoro questo è il vero terreno su cui dobbiamo misurarci
Su questo punto consentitemi la battuta
Sento parlare di cambi di ministro mi dispiacerebbe che Bassolino sta facendo bene non è comunque raccomandabile
Qualunque sia il nome che sceglieremo che fosse vincolato ha una precisa politica di indirizzo
Perché noi molte volte sono stati bravissimi abbinare indirizzi politici e nomi che facciamo a botte con quei nemici politici una volta si diceva nel vecchio Pci
Conta la linea politica poi compagni sia devono diligentemente non è mai stato così ma comunque pone sottolineare questa pelle in questo momento perché o poco di qualche contraddizione in vista almeno dal punto di vista giornalistico e di immagine ma vada avanti
Invece patto sociale sono giusti riduzione del costo del lavoro riduzione dell'IRPEF sui redditi più bassi riduzione a discreta sui redditi di impresa le fonti indicate tuttavia nella carbon tax e mi ha rotto l'evasione fiscale sono gracili
Lo sapete un possiamo carica sulla carbon tax e sulla recupero evasione fiscale tutto quello ci serve per fare queste cose se no povero Visco Cimone
Ora io penso che sul terreno fiscale ne abbiamo avviato delle riforme importanti non credo che siamo ancora paganti quelle difformità Emilio più che pubblicano i conti come sa di sofferenza nel rapporto sul tema fisco con l'opinione pubblica a volte ci mettiamo anche qualche qualche così poté per il radicalismo di troppo come avere a te aspettato dieci giorni era quella dell'opera rinvio dei termini
Delle scadenze facendo litigare i professionisti gli artigiani come Charlie poi dato che era giusto perché avevano tutti noi e tuttavia sappiamo insomma ministro un certo carattere somigli un po'la Bindi in questo avvolta dal io spero solo che la riforma non si equivalente al modo in cui la Bindi la presenta le sue interviste o no no voti in tempo studiare fondo sanitario non c'è più seguire tutto
Ma se se ha qualcosa a che vedere con quell'esaltazione di certificato di purezza antiliberista
Antica Savia che la Bindi ancora rivendicato i giorni scorsi sui giornali io mi metto le mani i capelli se mi sento amici occupato nel passato temo francamente una macchina ingovernabile ma spero di sbagliare su questo giudizio allora
Se non si può andare avanti solo sulle tasse il punto
Prego sul podio nel bar il punto di fondo è ridurre la riduzione della spesa varate vado proprio preconcetti schematici su questo punto c'è il rapporto di fondo col sindacato
Io penso e qui vengo quella volta risultato elettorale che noi paghiamo un prezzo al fatto che la nostra immagine per quanto cambiamenti nella politica concreta abbiamo fatto e ancora vincolato una certa idea di blocco sociale
Che per quanto voglio dire in Italia blocco sociale del lavoro dipendente considerato che CGIL se sicuramente meglio di tanti altri pezzi di sinistro per tradizionali e purtuttavia limitativo
Io voto della Bonino che il voto di novità
Si ricorda i primi segnali di vittoria della lega di Bossi prima maniera ci ricorda i primi segnali della vittoria di Berlusconi ma badate di questi segnali sono forti anche nel sud non è vero che qui c'è una divaricazione totale tra il sud e il nord a noi a questo elettorato che è fatto di piccole e medie imprese dei professionisti di nuovi lavoratori atipici gli outsider
Che cosa rispondiamo non possiamo rispondere dentro il recinto che Cofferati Larizza e D'Antoni sono disposti a concedere al governo è un recinto troppo stretto
E quando si dice se confessi sindacati un ago nel recinto Phaeton sconfitte centro sinistra io dico che è vero ma dico anche che non son disposto pur concedendo tutta la concertazione
Di morire per scelta di un altro c'è il Mojo voglio voglio morire di scelta mia sapendo quali anche il rischio di uno strappo in qualche modo sia pure voglio dire di più attento possibile nei confronti dei vincoli col mondo sindacale e finisco sul battito assume solo una battuta
Io penso che occorrerebbe dire a D'Alema
Come capo del governo di non averne paura di avere coraggio
Non averne paura di aver coraggio questo titolo che dico a D'Alema perché l'ho detto inutilmente al segretario del partito uscito dal congresso di Roma del mille novecentonovantasei
Quando si lanciano svolta liberale la rivoluzione liberale poi finimmo in pochi mesi in una gestione addormentata del partito ha giocato solo sugli equilibri di potere nell'abbandono di ogni idea profonda di rinnovamento la nostra politica nella gestione di equilibri di potere molto Dorotea
Molto amicale perché tanta Tito ancora folti relazioni amicali anche questo fa arrabbiare Mussi mai così
Nel gruppo dirigente attuale son troppe relazioni amicali e poche relazioni basato sul confronto politico ideale
Allora io dico al partito questo punto badate noi corriamo un rischio serio con una battuta visto che siamo già andati cosa noi corriamo il rischio di morire nel sonno non di sonno attenzione nel sonno
Perché quando sento certe analisi su questo voto dico che possiamo andare
All'estinzione senza accorgercene possiamo io adesso mi ci ha fatto una dalla morte non si è neanche ha colto non ha sofferto attenzione a questo rischio
Allora ci vuole una svolta profonda che parte dal confronto delle idee
Bisogna aprire un confronto politico serio in questo partito
Abbiamo pulito le correnti salvo i compagni a sinistra la loro tenacia mirabile anche se non condivido quasi nulla vero idee riapriamo un dibattito più ampio delle idee diamo vigore al confronto poi la mediazione era si troverà ma sappiamo su un punto secondo me
La prospettiva divide questo partito si gioca su una vera svolta liberale o sulla rivoluzione liberale lanciata ma inutilmente quattro anni fa da D'Alema o riusciamo a fare questo lo possiamo anche inanellare i discorsi della coalizione e lo formano un'altra
Se non c'è questo io prevedo veramente un esito molto grave per il nostro partito su questo
Bisogna che ognuno cominciata sottoscritto sapessimo fare battaglie con più assume così per responsabilità e anche perso delle battaglie che si fa
Allora Claudia Mancina e poi Franca Chiaromonte
Io per quanto per quanto riguarda l'analisi del voto sono d'accordo con Folena
E anche con alcune cose che ha detto D'Alema salvo il fatto che sarei molto più preoccupata molto più preoccupato
Perché è vero che noi che la la coalizione di centrosinistra non ha perso le elezioni
Ci hanno dato tutti i numeri del resto li sapevamo e comunque non era in gioco il governo
Però io ho l'impressione che la coalizione di centrosinistra ha perso la faccia in queste elezioni
Cioè ha perso l'illusione di potere andare avanti in questo modo di poter andare avanti con un grado di frammentazione che non è più solo fattore di stabilità e di difficoltà di governo ma è tale da rendere impossibile la proposta politica la credibilità della proposta politica
Io devo dire che trovo può poco comprensibile che ancora oggi D'Alema pur al termine di una analisi molto intelligente che di cui condivido grandissima parte ci riproponga ancora una volta il suo abituale scetticismo verso l'idea dell'Ulivo o comunque di un'aggregazione
Della coalizione e ci riproponga la ha usato queste parole l'idea della coalizione come cartello di partiti io mi mi pare che ma non ma non è più una questione di scelta è una questione fattuale la coalizione come cartello di partiti non funziona non è premiata dagli elettori mi pare che questo voto dica perlomeno questo
Che quella spinta verso il Maggi verso il bipolarismo e maggioritario che non siamo riusciti a dare con il referendum strumento forse improprio forse mal gestito ma che comunque poteva essere questo quella spinta la stanno dando gli elettori noi rischiamo però di essere tra quelli che li pagano i costi
Allora questo voto ci dice che l'elemento trasformista che è stato presente nella coalizione di centrosinistra fin dall'inizio in modo marginali all'inizio ma che è diventato prevalente nell'ultima fase questo elemento trasformista non è più accettato
Elemento trasformista significa ribaltoni ma non significa solo ribaltoni significa anche l'idea che è una qualità e che si possa costruire una coalizione di governo assemblando insieme dei pezzi
Alcuni dei quali stanno in Seat hanno in quella coalizione soltanto per lucrare una rendita di posizione questo io chiamo propriamente trasformismo e mi pare che invece il problema sia ormai chiarissimo di fronte annui quello di costruire un soggetto politico
Quale soggetto politico io non lo so purtroppo mi pare nessuno di noi ha una risposta precisa due gambe tre niente gambe io non lo so sinceramente
E non credo che sia facile stabilirlo adesso
Però certamente deve esserci un'iniziativa di riaggregazione anche di una certa urgenza
La proposta di federazione che abbiamo avanzato potrebbe essere buona
Ancora migliore negli occhi quella di partito dei riformisti
Ma se non vogliamo fare propaganda non è proprio il momento della propaganda dobbiamo dirci che entrambe hanno un difetto lo ha già detto Mussi il resto
Dovevano essere avanzate tre anni fa dopo la vittoria elettorale oggi è più difficile è indubbiamente più difficile seguire una di queste strane
Sono oggi tra paste per dire perciò proprio cleaning
Noi dopo le elezioni invece di muoverci su questa strada ci siamo attardati nel nobile diversivo della Cosa due con conseguente dibattito sull'identità democratico socialdemocratica dibattito che io trovo insensato come ho cercato di
Voluta nel loro cupio dissolvi e anche Prodi si è illuso che il che detenere il governo fosse sufficiente per pensare di esserlo di diventare un soggetto politico nessuna senza responsabilità nessuno è una vittima in questa storia
Tuttavia il nostro partito era il perno della coalizione perciò aveva una speciale responsabilità
è un grande rammarico dover dire che non è riuscito assumersi questa responsabilità
Potrebbe oggi non essere più il perno della coalizione io credo che ci sia in campo anche in gioco anche questo che di dobbiamo essere avvertiti
Questo sicuramente il messaggio che ci mandano i democratici quando respingono la nostra proposta
Tutto questo non lo dico per fare delle critiche ma perché credo che oggi sia preliminare un esercizio di chiarezza fra di noi
Una iniziativa da parte nostra che necessaria può essere efficace solo se accompagnata da una grande consapevolezza e anche da una qualche umiltà non serve più
Fare proposte che si limitino a formule politiche e tanto meno serve proporre esperienze già tristemente vissute come quella del coordinamento o meglio serve soltanto a offrire il pretesto e democratici per sfogare la loro comprensibile alta conflittualità nei nostri confronti comprensibile ma che sta dannosa purtroppo per per le sorti nella coalizione
Il tema centrale e quello delle regole della coalizione al quale va accompagnato rilancio del programma del profilo politico programmatico
Perciò penso che sia opportuna come primo passo la proposta di una convenzione programmatica ma credo che insieme si debba subito pensare a un gruppo che lavora ad un progetto di Statuto Regolamento
Che dovrà contenere le primarie certamente ma non soltanto le primarie
Altrimenti potrebbe sembrare che siano solo un'arma da usare contro qualcuno oppure ancora una volta un tema di propaganda
Io ho l'idea ma queste unità sbagliata ma intanto che è un'idea che mi sul Pick una piccolissima idea che l'unico modo per iniziare la costruzione di un soggetto politico sia quello di partire dai collegi creando una strutturazione che Diversi alternativa a quella dei partiti
Vedo però e questo mi preoccupa molto una tendenza dei nostri interlocutori prodiani ad aspettare gli eventi mentre i partiti più colpiti dal risultato sembrano imboccare la via della rifondazione identitaria
Piuttosto che quella della ristrutturazione della coalizione
Se così fosse credo che rischieremmo molto e rischieremo cioè di produrre smottamenti verso Forza Italia la cui attrazione certamente oggi dopo questi risultati che collocano Forza Italia saldamente al centro
E in rapporto diretto col PPE la cui attrazione oggi è molto più alta
E vorrei dire che io quando dico Forza Italia al centro non intendo che risorge operista mi pare che qui sia ormai chiaro che
In modo con la solita eterogenesi dei fini si sta realizzando in Forza Italia il Progetto di Cossiga cioè un centro alternativo alla sinistra in questo senso indubbiamente forse tale più forte oggi anche spose e magari non ha guadagnato voti e Fo e più forte politicamente perché è più forte il suo ruolo politico
A me pare da questo dibattito del dibattito di oggi anche da alcune cose che erano uscite prima che noi almeno per il momento non ci stiamo invece attardando
Sulla punto Rifondazione identitaria ma stiamo cercando di lavorare più sulla ristrutturazione della coalizione anche se le difficoltà sono grandi e quindi fare proposte concrete è difficile per tutti
Credo che questa sia la direzione in cui andare non perché non ci sia un problema anche un problema partito è chiaro che c'è un problema partito
Però io credo che non sia la risposta giusta ai problemi della sinistra europea la risposta giusta a mio parere non è quella di proporre di di di guadagnare un'identità più di sinistra non mi pare che sia questa e francamente non mi pare che sia nemmeno questo il messaggio del voto europeo è stato già detto anche questo da Folena mi pare anche da D'Alema da altri
Non è la sinistra non mi pare che abbia perso per per non essere abbastanza di sinistra anche il caso della Spd che il caso della della barca nella nella sconfitta più precisa più per ragioni interne
Francamente io non direi che uscio Reder abbia perso perché due giorni prima delle elezioni ha fatto uscire documento sulla terza via
A me pare che Shriver abbia fatto una gran confusione e non abbia non sia riuscito a proporre nessun tipo di politica sia senza la fonte sia con la Fontaine prima sia senza la Fontaine dopo
Quindi ho l'impressione che lì sia venuta fuori fin dall'inizio della cancellierato di dieci prevedere una forte forte fragilità della proposta politica di governo e questo in forme meno clamorose è vero per tutta la sinistra europea nel senso che a me pare che se la sinistra europea perde e comunque io credo che per da meno di quanto noi oggi stiamo dicendo perché il caso britannico un caso molto particolare lei non se non è una bocciatura la politica di Blair
Sappiamo benissimo perché la la presenza la la il livello di astensionismo ci dice che non è così la sinistra europea nella misura in cui perde perde perché non è riuscita a dare una risposta non riesce a dare una risposta alle questioni della sfida della globalizzazione
Tanto più dopo l'Euro quindi in una posizione di maggiore esposizione maggiore più definitiva esposizione dell'Europa
Indi pare che i cittadini europei comincino fu potrebbero forse potrebbero forse domani pensare che in mancanza di una risposta della sinistra allora la vecchia e sia pur dolorosa risposta della destra può essere più affidabile per per reggere la competizione perché che l'Europa corre il rischio di declinare credo che lo sappiano tutti non lo sappiamo solo noi
Che ci occupiamo più specificamente di politici
Allora se questo è il quadro in Italia ancora più evidente questo fatto noi non abbiamo mica perso per voti a sinistra se non per la questione l'astensionismo che però è un po'complessa da analizzare ma insomma i risultati elettorali ci dicono che le forze nostre la nostra sinistra si sono indebolite ulteriormente
E quindi non ha pagato nemmeno il pacifismo e che i flussi elettorali Nadine che noi abbiamo in in uscita che ne abbiamo avuto non vanno a sinistra ma vanno al centro semmai quindi io ritengo che il problema sia questo col che non voglio dire che non ci dobbiamo spostare al centro voglio dire che dobbiamo definire meglio la nostra proposta politica la nostra proposta programmatica
E io sono per andare su con su questo ha delle opzioni chiare facciamo come lo dice adesso Turci son d'accordo con touche facciamo una battaglia nel partito vincerà chi vincerà forse non vincerò io su tanti temi
Però è necessario arrivare a delle definizioni di programma perché altrimenti ho l'impressione che i cittadini non sappiano che cosa ITS vogliono per questo Paese
E scusami Pietro prendo ad esempio una frase che tu hai detto ma che prima di te l'hanno detto a tanti altri quindi è solo un po'un esempio
Noi non possiamo continuare a dire sul finanziamento della di finanziamento e scuole private non è prioritario perché questa non è una posizione politica noi lo dobbiamo dire che vogliamo porre la questione scuole private in questo caso diciamo in che forma in che modi oppure diciamo che non poniamo Dell'Anna questione scuole private ma lo possiamo dire non è prioritario queste sono le tipiche espressioni di tartufi Isma'politico che ci rendono incomprensibile ai cittadini in particolare io credo a molti giovani io so che molti di noi
Fanno fatica a ogni elezione a mandare i loro figli e figlie dei loro amici ancora una volta a votare e questo mi sembra un segnale veramente abbastanza preoccupante
Comunque io sul tuo partito mi riservo di intervenire alla
Se ci sarà questo seminario che veramente rinviato da un anno spero che questa volta non venga rinviato
Sì finisco immediatamente dire e quindi avremo li il tempo di discutere sulle partito io credo che per noi resti prioritaria la questione più che per altri partiti la questione della coalizione perché è stata la nostra politica la nostra strategia noi dobbiamo credo diamo forza anche al partito se rafforziamo questa strategia un'ultimissima annotazione è un punto su cui lungo che non son d'accordo con folle con la relazione di Folena la questione di Berlusconi e delle televisioni
Io non credo che Berlusconi abbia fatto una violazione sostanziale della legge sulla par condicio prima di tutto perché il concetto di violazione sostanziale non ha senso una violazione o c'è o non c'è
La violazione di una norma deve essere una violazione formalmente rilevabili poi perché bene Berlusconi è stato dentro la legge ha fatto un sacco di sport e certamente gli hanno fatto non gli hanno dato vantaggio così come ha notato vantaggio alla Bonino secondo me il problema televisioni queste elezioni c'è stato è grosso ma io lo pongo in un altro modo perché noi non abbiamo fatto nessuno spot perché nessun partito del centrosinistra fatto nessuno spot questo è la questione che io vedo in queste elezioni per quanto riguarda gli spot no no mi dica che non ci sono i soldi perché non è abbiamo appena fatto una legge sul finanziamento pubblico che sicuramente non ci ha guadagnato dei voti potremmo utilizzarla in modo forse più proficuo per aver avevo
Comunque sulla questione conflitto di interessi io sono d'accordo con Mussi certo conflitto interessi una grande questione liberale però una questione liberale che noi non possiamo porre ogni volta che c'è una sconfitta di Berlusconi scusate
Io prego tutti Campania le campagne prendono la parola di rispettare in tempo perché negli ultimi tre interventi colpa mia non è stata così allora Franca Chiaramonte fai Agostino pregai
Ma anch'io come tutti o quasi tutti
Credo che abbiamo fatto e facciamo bene a non sottovalutare i risultati elettorali non sottovalutare i risultati europee che per le per la prima volta dopo anni mandano i socialisti in minoranza non sottovalutare quelli italiani non solo e non tanto rispetto ai numeri alle percentuali che pure non sono gradevoli bene ha fatto folle era bene facciamo analizzare i voti assoluti perché si dicono più cose
Ma rispetto alla a quello che questi risultati dicono di noi della sinistra del centro sinistra è vero è stato detto più volte la coalizione ha tenuto Berlusconi ha perso la sfida del governo al quarantuno quaranta adesso mi ricordo più ma insomma
Non ci sono problemi per il governo
Certo
Anche se naturalmente qualche problema c'è ma su questo non mi soffermo hanno detto altri a partire dalla relazione di Folena
Così come è vero il problema della frammentazione che chiama regole senz'altro ha ragione D'Alema ma chiama politica
Chiama cioè la costruzione dei soggetti ma anche parlo al singolare del soggetto del bipolarismo
Perché è vero che c'è un problema di regole ma è anche vero che dalla transizione non riusciamo a uscire perché non riesco non siamo ancora riusciti a costruire ad adeguare i soggetti politici partiti per esempio
Le coalizioni al al di pluralismo che tutti qui diciamo di volere ben venga quindi la discussione sulla quale io però non mi soffermo perché altri hanno detto ultima ultima Claudia quindi do o dopo per scontato
Quel tipo di dibattito lì Federazione regole comuni coalizione partito che ha a cuore e ha come strategia la coalizione non ci ritorno
I risultati e le perché vorrei affrontare affrontare un altro aspetto del problema che pure è venuto fuori nella discussione di oggi che io trovo molto interessante
I risultati elettorali infatti sono gradi per quello che ci dicono di noi
Democratici di sinistra e quello che ci dicono della coalizione del centrosinistra e vorrei provare da questo punto di vista hanno scindere le due cose posto anche non foss'altro
Perché nel nostro partito tra di noi se ci mettiamo insieme in dieci persone è facile che troviamo al nostro interno tutte le posizioni presenti nella coalizione del centrosinistra e forse anche fuori dalla coalizione di centrosinistra quindi non foss'altro che per questa ragione dal punto di vista dell'argomento che voglio trattare vorrei provare a non scendere partito
Sinistra e coalizione di centro sinistra
Noi infatti DS il centrosinistra condividiamo una difficoltà ne parlava stamattina salvati sull'Unità ma ne ha parlato trentine niente cioè ne hanno parlato molti una difficoltà a dire chi siamo condividiamo insomma un problema d'identità sia chiaro io non penso alle identità quelle delle grandi narrazioni il sol dell'avvenire problema identità moderna da questo punto di vista non solo io trovo
Strano e difficoltoso in tempi di bipolarismo da costruire distinguere tra noi e la coalizione ma trovo anche demenziale distinguere tra noi e l'azione di governo e il governo che siamo tra governo e partito da questo punto di vista poi c'è il problema è partito che affronteremo nel prossimo mese
Problema allora che abbiamo di fronte come si definisce un'identità moderna vero antidoto al trasformismo di cui parlava Claudia un minuto fa
Dopo appunto la fine delle entità totalitaria eccetera totalizzati la risposta è banale
Ma va detto perché quando cominciamo a dirla declinarla scopriamo che tanto banale non è perché la risposta dal mio punto di vista si chiama programma
Hanno parlato RAI che ne ha parlato Spaggiari hanno parlato i ma adesso Turci
Per questo soprattutto per questo ma chiedo siamo d'accordo su questo
Partito governo vanno insieme
Fatto salve naturalmente le ovvie differenze dettate prima di tutto e torno al problema della costruzione dei soggetti
Dettate prima di tutto dal nostro sistema politica e da quella difficoltà a fare appunto dei soggetti politici dei soggetti di un competizione bipolare
Io immagino che a questo si riferisca il Presidente del Consiglio quando dice che è difficile che per trovare degli spostamenti da un polo all'altro e che gli spostamenti si fanno all'interno del Polo perché altrimenti se non fosse non si riferisse a questo dovrei pensare che non c'è partita cioè che non c'è una competizione per il governo del Paese
Allora si dice è stato detto
Stato detto nella relazione è stato dello stiamo lavorando per questo che c'è bisogno
Di un congresso di un congresso vero Pietro ha detto dobbiamo cambiare noi stessi
Per me questo significa però scegliere sulle politiche e sulle politiche di governo sulle politiche che noi proponiamo per il governo del Paese sulle politiche che noi come forza di governo proponiamo per affrontare e risolvere i problemi del Paese
Per questo dobbiamo discutere scegliere anch'io come Claudia immagino che su molte cose del momento in cui si vada a una decisione temo che andrò in minoranza per esempio sulla giustizia sono sicura di questa però però non credo che possiamo durare a lungo senza un confronto appunto sulle cose non a caso la posizione sulla fecondazione assistita una posizione netta ci ha portato risultati anche in termini elettorali nel senso che non è che stiamo qui
Allora quella cioè non abbiamo dati su questo però insomma ognuno di noia ascolta assente eccetera perché ci ha reso riconoscibili
Io credo che il successo di liste come ma dopo il la lista Bonino stia anche qui
Nella proposta
Alcuni condividono per esempio lo schema referendario altri no oggi non entro nel merito però alcune proposte chiare disposte non hanno senso
Se non veicolano contenuti è vero che il medium è il messaggio neanche il vero che il messaggio il medium insomma voglio dire non non non non non non ci affatichiamo su questa discussione però le due cose vanno come come è noto insieme
Quindi si tratta di proporre al Paese e per questo non è che si risolve in due perché i problemi sono complesse è stato detto eccetera ci vuole molta discussione
Per arrivare a quella scelta mi raccontava con una mia amica va be'Laura Pennacchi che ha incontrato un un collega giapponese
E
Questo signore gli diceva differenza tra noi e voi che noi studiamo due anni e ci mettiamo dieci minuti a decidere voi studiate dieci minuti e ci mettete due anni e decidere quindi come dire però il cioè è vero o no questo per dire che no non lo dico per degli denigrare la nostra capacità di decisioni ma per accentuare la necessità di studio dei Problemi
Non non ritorno non ritorno dallo stavo sulla lista Bonino non ritornò sulle istanze liberale sullo sfondo e perché su questo è stato detto l'ha detto Pietro Nera nella relazione non ci torno scendere e scegliere necessario per un altro motivo
E anche qui mi piacerebbe che noi affrontassimo
Pur dentro la necessaria regolazione del conflitto niente ad interessi la questione televisione però affrontassimo dal punto di vista anche culturale
Che cosa significa oggi la costruzione di un'opinione pubblica perché scegliere aiuta ad avere un rapporto diretto con la con l'opinione pubblica e anche qui si passi è parlato giustamente dei rischi di tredici carisma cioè tutte cose che sappiamo che abbiamo alle spalle che avremo davanti ogni volta che a te ci apprestiamo a fare per esempio la riforma elettorale o della forma di governo bene io non credo
Che credo che un antidoto serio al plebiscito Erice uno sia esattamente quello di riuscire a collocarsi linee la capacità di avere un rapporto anche diretto con l'opinione pubblica e quindi di chiamare in causa l'opinione pubblica su contenuti io non credo che esistano figure immagini prive di contenuti Tonino Di Pietro veicolo è come contenuti non veicola sol cioè e l'uomo con come dire quello Lisi significa molte cose le manette eccetera
Allora
L'altro antidoto a questa cosa appunto di partiti che nascono di diciamo di identità deboli
Delli Colli di cioè destinatari di cose fluttuanti e lo diceva Petruccioli anche qua non ci ritorno per spot e la partecipazione e quindi la faccio breve anche su queste
Va da sé ed è l'ultima cosa che voglio dire che il messaggio si sia infatti è l'ultimissima il messaggio è tanto più efficace
Se riesce a comunicare
A rappresentare a non nascondere il luogo dal quale si parla e il luogo dal quale si parla oggi è il governo e il Governo nazionale è il governo in moltissime si si è chiesto come mai non si ritorna eccetera ma io chiedo e mi chiedo ci chiedono a me Beretta anch'io quando dico noi lo dicono collettivamente
è abbiamo un partito e abbia non parliamo della coalizione ma abbiamo un partito adeguato a questo abbiamo partito a adeguato a costruire insieme
Politiche di governo ad avvalersi delle politiche di governo e nello stesso tempo è essere destinatario di quell'opinione pubblica consapevole sulle politiche di governo io credo di no ne discuteremo naturalmente in sede di partito
è stato detto molte volte cioè io per esempio una delle cose sulle quali ho sempre perso all'idea di fare dei congressi tematici no per sempre perso e quasi ci rinuncio quindi però penso che sia il momento di entrare quasi nel merito al dettaglio di politiche
Faccio un esempio che riguardasse pure di straforo il settore di mio conia occupo vogliamo a proposito di creazione di lavoro e di sviluppo
Il governo e i DS la coalizione di centrosinistra indirli tua o non individua nelle biotecnologie un settore strategico cioè come dire questo non è una domanda da poco perché significa andare da una parte o dall'altra ripeta anche qui forse andrò in minoranza però insomma di questo dobbiamo discutere grazie
Io mi scusa se insisto ma tutti i compagni che hanno parlato da vada presiedo io hanno sparato ai tempi chiaramente era colpevole perché
Finora carattere perché l'aria vale a dire che addirittura catastrofiche allora Agostina Bragaglia acquagym senza vita
Io considero la parte della relazione di Folena quella relativa all'euro con la più importante
Perché lì stanno molte delle ragioni del nostro un risultato egli naturalmente stanno anche le possibilità di non dico della soluzione ma alcuni contributi per la soluzione dei problemi che questo voto all'aperto ciononostante io parlerò invece diciamo di cose più relativi al nostro Paese e in particolare
Diciamo sulla lettura di questo voto e sull'impegno che ne deve derivare al partito ad ogni livello
Perché comunque un campanello è suonato e una maggiore attenzione da parte nostra di una serie di analisi
Ad una serie di soluzioni che qui sono state prospettate devono essere devono essere messe in campo intanto io credo che sia giusto dire che nel constatare un fatto un fatto politico che io considero rilevante
E cioè che queste elezioni hanno messo in evidenza una sostanziale impermeabilità fra i due poli
Ed è questione per noi rilevante perché evidentemente nella posizione di vantaggio nonostante le politiche di risanamento le difficoltà di questa particolare
Fase politica italiana ed europea erano tutte nostri noi siamo partiti come minoranza nel Paese a distanza di tre anni dall'azione dall'inizio dell'azione di governo siamo ancora sostanzialmente questo
Anche se occorre dire
Occorre dire che queste elezioni hanno segnato se c'è un avanzamento leggero avanzamento della pur frammentata coalizione di centro sinistra io credo che il tema vero sia questo di questa non comunicazione fra i due poli
Che dovremo seriamente da affrontare
Una un quadro che è stato interrotto rotto soltanto nello sprazzo del tempo necessario ad una campagna elettorale della Bonino che ha raccolto qua e là
Spirou Kandel P. citando nei due poli
Soprattutto sui temi che sono di destra e sono di sinistra questo va detto perché sono di sinistra su molti temi di carattere dei diritti sociali dei diritti di cittadinanza sono per esempio molto di destra su molte materie di carattere economico questo mi sembra un punto rilevante verso il quale prestare una certa attenzione ecco in questo scenario di questa impermeabilità che cos'è accaduto in questa campagna elettorale perché è importante penso questo sottolinearlo anche per dare un giudizio sul peso degli spot perché altrimenti rischiamo di andare fuori strada
è accaduto che si è aperta una competizione sostanzialmente no fra due poli diciamo la verità
Ma la competizione è stata soprattutto all'interno dei due poli fra i soggetti politici dell'epoca
E in questo ha avuto certamente un peso rilevantissimo la campagna di spot di Berlusconi che è servita a togliere vota Alleanza Nazionale che è servita a mobilitare il proprio elettorato molto diciamo distante dall'Europa e pertanto diciamo potenzialmente assenteista è servita per far vedere chi nel Polo era il vero leader molto di più di quanto non sia riuscito a fare i fini e nel centrosinistra le cose non sono andate molto diversamente
Noi abbiamo fatto una campagna elettorale che guardava molto e giustamente al dopo tredici giugno al alla coalizione l'importanza che questa rimanesse unita al fatto che la responsabilità di governo che in primo luogo spetta a noi
Diciamoci portava esattamente appunto non alimentare la conflittualità nel centro sinistra ma non c'è dubbio che una gran parte dei protagonisti si sono fra di loro azzannati
E alcune di queste hanno tentato diciamo di prende anche noi in questa in queste iniziative questa tenaglia ecco io credo che così si debba leggere l'aumentarla competizione anche con il fatto che giustamente per le nostre responsabilità l'abbiamo tenuto una posizione che oggi ci consente diciamo un recupero forse lento ma ho recuperato non abbiamo ascolto e non abbiamo scelto il terreno della rissa io però vorrei mettere in rilievo anche un altro aspetto perché credo che con una certa semplificazione noi guardiamo a questi nuovi fenomeni a ciò che è accaduto mi riporta proprio questa considerazione a questo tema dei due blocchi sostanzialmente immobile
Badate che i democratici hanno messo in campo probabilmente fra le più grandi personalità del quadro politico italiano
Non hanno messo in campo degli illustri sconosciuti hanno speso tutto quello che potevano spendere sindaci che da anni tengono la scena grazie anche alle battaglie politiche comuni che abbiamo fatto grazie all'apporto che c'è stato da parte dei Democratici di sinistra
Personaggi come Di Pietro che ha rappresentato una svolta epocale nel nostro Paese uomini come Prodi che sono alla presidenza della Commissione europea e che hanno portato aiutato il Paese a superare una fase difficilissima cioè questo è stato messo in campo
E tutto questo non è riuscito sostanzialmente a scalfire il consenso del Polo cammei questo che preoccupa più devoti che hanno sottratto democratici di sinistra perché quando la partita
Si farà stringente e io vedo le elezioni regionali ancor più diciamo difficili probabilmente di quelle politiche perché lì c'è un turno sei con turno unico
Dove si riproporrà il tema del rapporto di coalizione dei rapporti a sinistra quello risolto pure riso ormai gli ho risolto ma risolto
Il modello di favore non favorevole con Rifondazione Comunista lì ci sarà un passaggio serio molto serio che dovremo che dovremo affrontare ecco in questo scenario noi abbiamo ceduto consenso ma perché perché sta sta crescendo si consolida uno spirito bipolare e di questo spirito bipolare i nostri elettori sono i protagonisti lo abbiamo visto veniva qui ricordato stamattina nel referendum
I tre quarti degli elettori dei Democratici di sinistra si sono recati al votano votato per il sì lo abbiamo visto in altri passaggi in passato e forse abbiamo sottovalutato in elezioni amministrative
Che c'è questa tendenza ed allora questa tendenza che è positiva che lo dobbiamo incoraggiare che non va frenata si deve accompagnare se vogliamo tenere come partito con un di più che dal partito
Insomma la coalizione diventa in qualche modo la casa comune diventa il tetto sul quale liberamente ci si può muovere dentro la coalizione ci si colloca a seconda della capacità di proposta che sia in quel momento ci si colloca secondo della capacità di innovazione le proposte che si fanno
Per questo io penso che la sinistra e parità ha bisogno di idee più forti idee più determinate non dico più la sinistra più al centro verso fatto soltanto ragionamento concettuale che serve per tenere insieme sia la coalizione sia il consenso del partito
Io poi penso rapidamente che abbiano inciso sul voto alcune questioni dell'ordine di carattere molto concreto quelle che riguardano i nostri cittadini
Ad esempio ed è emerso anche oggi
Noi non abbiamo valutato fino in fondo ma da qui occorre trarre poi delle controindicazioni la rottura del quadro politico uscito dal novantasei con l'uscita di Rifondazione il cambio in corsa del Governo questa cosa ancora non è stata pienamente recuperata nel nostro lettura
Nonostante lavoro buono del Governo nonostante realizzazioni fatte queste un aspetto che noi dobbiamo avere presente perché ci spinge esattamente proprio nel ricostruire le condizioni che ci portarono a quella situazione e quali sono
Noi avevamo un programma una coalizione coesa queste dal novantasei avevamo leader della coalizione
Senza ricostruzioni queste tre condizioni e con il concorso di tutti e mettendo da parte da parte del di di diverse persone tra le forze politiche
I TG o ripicche senza questo è senza farlo rapidamente non negli ultimi due mesi della prossima campagna elettorale elezioni politiche non rischieremo di perdere questa mi pare la il ripristino delle condizioni con altri personaggi con altre personalità ma questa
E la sostanza
C'è stata poi questo sul piano generale ritardo sui temi sociali ma vi pare che giustamente si sia sottolineato come occorre riprendere il lavoro sul terreno del lavoro e della e del formazione in particolare e poi vorrei dire un'ultima cosa su questi punti intona la guerra poi due minuti sulla Toscana
La guerra è stato un fatto importante non poteva essere diversamente il secondo me ha congelato anche la nostra capacità di ripresa che si era messo in atto
Si è affermata questa capacità di ripresa rispetto ai mesi delle maggiori difficoltà
E in alcune realtà ad esempio come la Toscana la vicenda della guerra è stata vissuta più che sul piano nazionale con un elemento difficile per la sinistra per le caratteristiche per la cultura per la storia
E questo ci attende impedito di fare un risultato migliore di quello che abbiamo fatto che pure non è un risultato nel quadro generale nel quadro generale di spezzare questo che cosa ci dice però ci dice a partire dalla vicenda della guerra del Kosovo che dobbiamo proseguire su quella strada
Perché nel futuro saremo misurati rispetto alla campagna che abbiamo aperte all'iniziativa politica che abbiamo aperto intonare la questione dei diritti umani non può essere stata questo una parentesi novanta giorni queste un tema sul quale se davvero vogliamo forgiare
Una nuova identità della sinistra occorre proseguire non soltanto in relazione a Qohelet venti cruenti ma attraverso una politica sardo una politica
Per concreta infine concludo perché sto finendo il tempo noi abbiamo in Toscana
Diciamo realizzato due buoni risultati fra gli altri l'elezione al primo turno di Domenici a Firenze
Ma direi anche la realizzazione di una ripresa in una provincia importante come Grosseto avevamo avuto una battuta di arresto otto province su otto al primo turno tra queste c'è anche Grosseto
Vorrei citare questo caso di Grosseto e un caso precedente Lucca invece è andato in in negativo
Per
Sottolineare due aspetti secondo me della nostra iniziativa politica anche intorno alla coalizione sono questi a Lucca perdemmo perché la coalizione politica
Si divise in una interpretazione poi portato alle estreme conseguenze fra coalizione dei cittadini Ulivo dei cittadini e Olivo dei partiti da quella divisione nacque la possibilità in una realtà peraltro difficile perché rucola ma è stata rossa
Peraltro difficile per il centro sinistra di vincere
Ad Rossetto città allora parlo del Comune adesso non della risultato positivo di oggi abbiamo perso perché i processi sociali ed economici in quella realtà
Erano processi che portavano ad uno smottamento discenti incerti e precari verso il centrodestra
Per dirla con una battuta da quelle parti si dice chi li prima faceva l'operaio o faceva il minatore oggi fa il guardiano delle ville questi spostamenti questi smottamenti
E l'altro aspetto quello istituzionale vanno rimessi insieme cioè questi due analisi vanno ricongiunti e non c'è solo un problema istituzionale e non c'è solo un problema sociale ed economico su due aspetti sul quale la coalizione si deve impegnare infine sul tema stesso della coalizione
Io credo che Folena quando sottolinea se l'esigenza di partire subito o con la federazione con altri processi
Volesse dire una sola vuol dire lo dico io che ci deve essere anche nella costruzione della coalizione non soltanto per ragioni diciamo contingenti l'utilità di ripartire il territorio ma anche per ragioni strategiche di scelta nostra una costruzione federalista della coalizione
Perché la qualità anche la coalizione non è dovunque uguale perché in Toscana la coalizione Stahl c'è al cinquantuno per cento sfatto dal trentadue per cento dei DS e dal diciotto per cento di altre nuove formazioni politiche
Allora io credo che questa connotazione federalista partendo da subito può aiutare intanto il risultato alle prossime elezioni regionali e queste si può avere soltanto attraverso questa strada oltre col concorso nazionale ma soprattutto questa strada
E l'altro perché questo processo forse partendo più dal basso riesce a riaggregare afta determinare quella mobilitazione di cui abbiamo bisogno considerando e chiudo che la coalizione deve essere intesa in questo processo dal basso ma anche da lì deve essere intesa non come esclusiva somma di partiti ma forse l'occasione per riprendere quel rapporto
Con associazioni movimenti forze sociali che sono poi quelle che
Veramente ci possono dare la spinta finale verso un risultato positivo
Comunico intanto hanno rinunciato a parlare compagno cantare il compagno Vozza Asor Rosa Cozzolino e Napolitano ciononostante risana ancora undici iscritti cioè allora sentirlo Maragna Vincenzo vita e qua dopo di lui c'è Tempestini
No io
Spero assolutamente e abbondantemente nei tempi ho pensato di mantenere questo intervento ancorché tutti ci sia provati
Avendo ascoltato una importante discussione riflessioni fin dalla relazione che ho trovo
Temi su cui ragionare ho pensato di mantenere questo intervento perché
Me pare molto
Significativo aprire un dibattito
Non solo effimero è legato a una contingenza
Non mi pare opportuno vivere e far vivere
Questo risultato elettorale solo come un accidente
Mi sembra che senza drammatizzare io non amo particolarmente le tinte
Drammatiche in questi casi
Non c'è una ricetta facile però mi pare che vada tolto proprio per il carattere anomalo ormai è noto sistema elettorale cioè il essere un residuo del proporzionale questo modo vada colto risultato come un sintomo
Di cui prendere atto con molta serietà e con molta cura
E non credo che vi possano essere scorciatoie si è fatto cenno a una iniziativa a luglio di riflessione più puntuale ad altre un percorso che io credo vada avviato non credo che ci possono essere scorciatoie
Non mi pare per esempio che si possa immaginare
Una riunificazione tra le forze della coalizione di centrosinistra come se proprio la frammentazione
Che si è manifestata nel voto e anche nelle politiche che poi gli hanno dato
Un esito un altro sia facilmente ancora bile
A un entità sovra partitica ma al di là delle formule organizzative su cui si può lavorare troverà il più convincente
Un'idea di federazione come in parte già fu nel nostro dibattito che comprenda anche più esplicitamente culture politiche di versi anche storie tradizioni da non
Mortificare
E non un'unificazione in un soggetto che al momento non mi pare attuale ritengo però che sia prima di tutto da chiarire
Come un punto di premessa
Perché io ho colto anche in questo dibattito e dell'altro motivo per cui ho mantenuto sfidando la vostra pazienza quella di tutti noi questo intervento colto con una lettura che francamente mi preoccupa almeno in qualche intervento cioè quasi che questo voto deve invitare noi la sinistra italiana fare un ancor più coraggiosa e definitiva scelta è stato detto liberale o può essere io non ritengo di avere una ricetta ne sono in grado di proporgliela quindi tolgo ogni thrilling a questo mio intervento detto ciò è però appunto per questo non ritenendomi sopra ma ne vero forse troppo sotto la media ritengo difficile che ve ne sia un'altra di ricetta io trovo questa poco convincente tra l'altro vorrei ricordare a tutti noi e soprattutto a chi più convinto di questa cultura liberale reinventata in probabilmente dalla sinistra che la cultura liberale è oggi in discussione in tutte le zone più evoluti in cui è stata sperimentata
E se n'è andata a rivedere il dibattito in corso molto autorevole è molto quello sì drammatico in alcuni ambienti intellettuali dell'Occidente
Beh proprio il secolo breve come viene chiamato più o meno propriamente viene considerato il secolo della conclusione di un certo ciclo socialdemocratico ma certamente nella conclusione
E parole sono spese ben più drastiche che quello che fu il ciclo liberale c'è un percorso nuovo c'è anche c'è anche un elemento di ricerca dentro cui
No si può non essere d'accordo però
Beh c'è molto di più vedete miriamo a Turci c'è molto di più cioè molto di più c'è forse qualcosa nella teoria e la pratica su cui si può lavorare
E su quei fogli sulla forza di sinistra che vuole essere originale anche autorevole che sa guardare alla sua storia anche al futuro all'innovazione vera non quella
Del feticcio
Forse può guardare e vengo per arrivare alla conclusione di un intervento naturalmente
Come è giusto che sia abbreviato vedete ci sono dei temi di ricerca Chiostro qui o la discussione collettiva ripeto
Non mi sento di dire la linea deve essere questa Roma La sette
Per esempio c'è un problema forse più stringente oggi più moderno di quanto sia stato in una certa letteratura classica di rapporto differenziato tra la tattica e la strategia ci sono problemi tattici su cui io non saprà andare molto al di là di alcune proposte che ho ascoltato qui di buonsenso
C'è però un problema di strategia dentro cui anche la tattica si illumina in un modo o in un altro
E cioè se un certo rapporto un certo sistema di relazioni politiche diciamo realistico è fine a se stesso diventa a sua volta un valore retorico allora non mi convince se è un passaggio in un percorso di ricerca che tiene aperte strade e culture diverse e anche alternative allora la cosa assume una dimensione
Un po'diversa a sua volta così ancora e questo per ciò che attiene alle forme quindi l'invito che io faccio ragioniamo davvero su come oggi ci organizziamo su come mantenere assieme la nostra forma organizzata e dialogare con un'area più vasta che non è solamente però quella della nomenklatura
Dei partiti e di un ceto politico che conosciamo con cui bisogna dialogare siamo qui anche per questo ma che non è sufficiente c'è poi un problema di contenuti e so di dire in conclusione una cosa che forse susciterà ancor più stupore forse qualche domanda in più badate bene dobbiamo vedere un attimo nell'analisi dei flussi elettorali percolati flussi elettorali con i sondaggi
Sono cose da prendere college con la giusta e doverosa criticità però da utilizzare
Insomma c'è in questo periodo non breve ormai in cui ci confrontiamo insomma siamo al governo
Come ha ricordato il presidente consiglio avendo fatto tra tutte le cose assai significativa e quindi da questo punto di vista con un'autorevolezza acquisita e con un partito lo dico perché non vi siano equivoci che non ritengo affatto abbia gestito poi così male da non non è questo il senso del mio intervento intendo dire
Ci sono territori di lavoro
Lavoro inteso come nuove forme di applicazione a realtà nuove tecniche nuove forme
Sì di religione
Tecnicalità
Avanzata innovativa
Nuove forme di religione che ormai fanno a meno di una certa politica così colà di all'intesa essere penalizzati più di altri siamo noi perché siamo ancora considerati sia a forma politica organizzata più forte dal punto di vista della sua struttura di discorso tutte queste cose le dico l'innovazione ecco un'ovazione non nel senso però di un ennesimo passaggio una cultura liberale che non vedo ma innovazione nel senso profondo mentre in discussione culture
Metterle accanto l'uno all'altro confrontarle
Parlare alle generazioni più giovani con un linguaggio anche diverso da quello che a volte una certa banalizzazione
Di noi stessi tende a fare quindi una forma di rigenerazione ci vuole tempo bisogna andare per gradi una forma di apertura a cultura e politica anche diverse e infine guardate bene questo significa come forza di sinistra non interessa qui ragionare su Jospin su Blair su Schröder anche se mi piacerebbe in qualche sede poter discutere una volta per tutte senza fare gaffe
Di perché per esempio ritengo personalmente molte cose che leggo lo dico sì di Blair non particolarmente convincenti non sarà Jospin il massimo
Della feeling con la nuova società però però detto questo ma non è qui la sede attenzione c'è un problema di restituzione alla sinistra della sua cultura di sinistra moderna
E sta nascendo in Italia rendiamoci nel conto penso che voi facciate assemblee con i giovani con i giovanissimi una nuova forma eclettica un po'nomade culturalmente di sinistra
Che non rischiamo di non intercettare e che forse non intercetta più neanche Rifondazione Comunista finisco anch'io con un mezzo interrogativo per dire lavoriamo senza drammi ma lavoriamo non c'è nulla di scontato c'è da costruire perché due anni sono pochi anzi pochissimi
Anzi
è un anno fondamentalmente quindi questo è il punto su cui forse una tinta drammatica c'era mio intervento post scriptum
Guardate ho sentito anche oggi evocare il tema televisivo degli spot od ritegno a parlare perché sono molte anni che molti anni che ne parlo guardate credetemi
Non solo gli a parlare ci sono stati lustri studi al riguardo e verranno fuori anche questa volta
Mille cento Sport pensa e pesano sul serio
Desta Francesco Tempestini e dopo Crucianelli
Ma io lo giudico questo voto un
Non uno di quei tanti diciamo così passaggi nella vita diciamo politica d'un Paese ai quali seguono momenti diciamo di segno opposto lo considero uno spartiacque cercherò di spiegare perché
Io penso che questo voto dimostri
Lo dico anche con qualche sentimento autocritico dimostri che diciamo le vecchie identità non portano più lontano
E penso che vada questa riflessione fatta bene perché se no
Può significare poco
Io penso che non abbiamo ha avuto in queste elezioni la prova di una di un processo rispetto al quale tutti a a Maputo posizioni diverse qualche volta anche diciamo così dialetticamente
Contrastanti la verità è che voto dimostra
Che in questa Italia degli zoccoli duri della politica si è ridotta ormai di molto
Il partito il nostro partiti democratici di sinistra hanno tenuto lo zoccolo duro
E per tenere lo zoccolo duro hanno fatto una grande fatica e hanno dovuto dare fare una grande sfoggio di fantasia e di impegno
Ma hanno tenuto lo zoccolo duro
Beh se io penso alla campagna elettorale di Veltroni
Michy penso alla manifestazione di Padova
Beh insomma lo sforzo fatto
Nelle condizioni di assoluta difficoltà in cui si ha trovato questo partito per le elezioni europee
Ha dato il massimo
E lo consideriamo un risultato non soddisfacente
Ma guardiamo gli altri risultati guardiamo i risultati del dello SDI
Partito che veniva accreditato diciamo di una risultato positivo perché avrebbe dovuto raccogliere l'identità socialista
è un risultato
Che non ho bisogno di commentare vediamo il risultato di Rifondazione e per altro verso di dei compagni di Cossutta
Sono risultati all'osso sono risultati molto molto magri
Beh
Lo stesso risultato dell'Asinello
Non è un risultato di sfondamento tutt'altro
è un risultato che in gran parte si fa sulla base a spesse per centrosinistra
Parisi
Che è una persona molto intelligente da come dire un po'toccato i dati in base con i quali ha dimostrato che la maggioranza dei voti vengono sono stati presi all'esterno del centro non è così non ecco
Ed è quindi sostanzialmente anche quello un voto anzitutto non è un voto stabilizzato
è un voto che rimane molto alla ricerca di una sua definizione
Ma anche quello è un voto che non ha non è andato al di là di un asso
Dobbiamo essere onesti a dirla con molta franchezza l'unico voto che è uscito da questo schema è quello di
Di forza Italia
Perché Forza Italia ammesso nella competizione europea diciamo così una marcia in più ci ha messo un Progetto
La possiamo dire come ci pare ma ha vinto lo schema della cambiare pelle del Partito popolare europeo di cui Berlusconi è stato il rappresentante italiano
è un progetto politico lo ha detto bene Petruccioli non ha bisogno di aggiungere niente c'è un progetto di trasformazione del vecchio Partito popolare
In un grande e moderno partito conservatore lì dentro Berlusconi ha trovato uno spazio naturalmente a spese di Alleanza nazionale che si trova ad essere naturalmente in una condizione molto diversi anch'io credo che l'idea di rincorrere lo schema Bonino non la porterà molto lontano Alleanza Nazionale
Ma questo è il dato
Insomma le vecchie identità non portano lontana
Ed io penso lo debbo dire con molta franchezza che anche la stessa vicenda della Cosa due si spiega bene come dire trova una sua come dire una sua sistemazioni in termini di ragionamento
Ho sentito un accenno di Folena Di Pietro nella sua relazione sui limiti dell'operazione io penso che ci sia qualcosa di più e lo dico ripeto in termini anche autocritici rispetto a cose che ho detto e che ho pensato
Penso insomma che
Per come è evoluta la Società italiana per come per le grandi modificazioni che si sono determinati in esse
Non si riesce a progettare uno
Oggetto mi scuso per la ripetizione diciamo di espansione della sinistra sessista dentro una logica sostanzialmente identitaria bisogna andare al di là
Ed è la prima questione che volevo dire la seconda
E il carattere il taglio del voto
Io penso che questo
Stare e teneri lo zoccolo duro per quello che riguarda questo partito
Significa che sostanzialmente questo partito ha tenuto una zoccolo che diciamo così grossolanamente possiamo definirlo troppo di sinistra
Di sinistra
Io penso che così è andata noi abbiamo tenuto diciamo il voto a sinistra
è il risultato di Rifondazione Lella dimostrazione nonostante la guerra e nonostante tutte le paura e che questa questione sulla quale abbiamo parlato in altro occasione sulla quale io ho certamente opinioni diverse da altri compagni
Nonostante le paure le preoccupazioni e questo poteva determinare e sarà questo tema di un'altra discussione nel merito perché ripeto penso che la guerra ha modificato troppe cose che non si possono più leggere con il vecchio schema pacifismo si pacifismo no ma non è questo il momento per farlo
Io penso che rimane invece tutta aperta per noi ma rimane aperta anche per l'Asinello
La questione
Del ceti medi di questo Paese che non stanno dentro
Lo schema diciamo di blocco e di alleanza elettorale che dobbiamo costruire
Se vogliamo come dire sbarazzarci del rischio della paura per le prossime competizioni elettorali che verranno ma si spiega
Io non penso che il governo Prodi
E l'enorme sacrificio profuso nella tenuta insieme di quella coalizione sia stata un'operazione come dire così
Il governo Prodi la la prima parte della legislatura ma naturalmente vale altrettanto non foss'altro per il fatto che il Presidente del Consiglio ha un compagno segretario di questo partito
E insomma è stata una gestione che certo ha portato l'Italia in Europa c'è l'atto che ha comportato diciamo con l'operazione epocale dal punto di vista diciamo della finanza pubblica ma perché non dirlo
Che si è trattata di un'operazione fatta nel senso e nei termini di garantire una tenuta sociale non è vero
Che l'Italia entra in Europa
Diciamo così con un'operazione thatcheriana
Non è vero che il governo Prodi ha fatto un'operazione di rientro diciamo nella diciamo nel contesto europeo a a spesse a danno dei ceti popolare e più complessa la questione
Ed è questo anche un segnale per capire perché non hai perso questo partito non ha perso la sinistra
Mentre resta tutta aperta
Dall'altra parte la questione
Si chiami liberale vorrei dire accompagnò vita che è vero che ci sono molti intellettuali che si interrogano sul fatto che alla fine di questo secolo e anche la fine della diciamo così dell'esperienza liberale ma per non farla troppo lunga basta dire che invece il problema del nostro Paese che questo Paese non ha avuto una rivoluzione liberale il punto di fondo di questo Paese
è che la ricetta liberale di socialismo liberale non nasce dal fatto
Come dire di voler fare operazioni thatcheriani
Ma nasce dall'esigenza di dare a un sistema ancora troppo incrostato ancora troppo corporativo ancora troppo conservatore anche a sinistra dare elementi introdurre elementi di libertà
Che poco hanno a che fare con elementi di liberismo ma introdurre elementi di libertà nella nostra struttura sociale economica e civile è questione fondamentale se si vuole aprire
Ed è questo il tema che abbiamo di fronte
Se si vuole aprire diciamo il confronto che Allo stato i risultati elettorali ci dicono non siamo riusciti ad aprire con quei ceti con quei ceti medi e progressisti che diciamolo tutto non ha preso neanche Prodi
Perché in realtà è il risultato di Prodi un risultato molto complesso e contraddittorio c'è vento Di Pietro
C'è dentro c'è dentro il voto per i sindaci che in parte un voto di trascinamento diciamo così molto interclassista ci sono insomma nel voto di Prodi molte luci e molte ombre
Ma a me mi preme evidenziarlo per il fatto che rimane molto aperta la questione dei ceti che stanno al centro della società italiana si arriva alla conclusione e che debbono essere recuperati a una politica di sinistra e per la quale bisogna costruire ecco qua
Uscendo dalle vecchie identità perché io penso che quella strada non ci porta lontano e quindi aprendo diciamo così tutte le forme ricercando tutte le soluzioni per che la cassa dell'interno della quale questo ragionamento si può fare
Sia la più ampia la più aperta
Ma questo riguarda anche noi e penso che sarà il tema dell'otto e del nove perché il nostro problema è quello di come rendere anzitutto questa casa più aperta
Io so che da questo punto di vista Walter ha certamente una disponibilità di fondo ad andare in questa direzione ma questo problema ancora c'è in termini di quello di gruppi dirigenti c'è in termini più complessivi di come il partito si dimostra appena otto
Alla società nel suo complesso questo tema e quello che noi abbiamo di fronte come aprirci a questi ceti come attrice a questi cervi che chiedono sostanzialmente una rivoluzione liberale nella società italiana che non c'è stata
E che ripeto è cosa diversa
Dallo spostarsi su posizioni thatcheriani o reaganiana né o rincorrere il liberismo diciamo Dan tant'ma ecco questione decisiva per portare da questa parte centri che in caso contrario restano confinati
In una dimensione neo democristiana con tutte le conseguenze negativo che questo comporta io penso che questo sia ciò che abbiamo di fronte il tema che dobbiamo a cui ci dovremo dedicare dei prossimi mesi e penso che se il partito dovrà affrontare
Non solo accenti lo qualche accenno anche il compagno D'Alema debbo dire la verità
Uscendo anche un poco avendo il coraggio di uscire da un certo iperrealismo perché io penso che noi se stiamo dentro a una fotografia dell'esistente penso che fatichiamo ne abbiamo bisogno certo di non perdere
Di fare i conti con la realtà di non smarrire ciò che si è la condizione in cui opera oggi questo partito male era anche il coraggio di guardare un po'più avanti di fare i conti anche un po'con le fantasie che poi sappiamo non sono fantasie né sogni gran
Giannelli dopo Mario Artali
Ma io farò poco più che un elenco di quelle che considero
I problemi aperti
Sapendo che ormai siamo di fatto siamo dentro un percorso congressuale avviato
E quindi avremo penso molto da discutere nel corso delle prossime settimane
Mi auguro lo dico così proprio perché che questo congresso possa essere un congresso di discussione come è stato detto vera
Ho una preoccupazione che voglio subito esternare
Ed è che questo congresso possa avvenire in un contesto politico sociale difficile
Ora non voglio interpretare quello che ha detto questa mattina il Presidente del Consiglio
Ma mi preoccupa il fatto che di cui io vedo anche tutte le i fondamenti oggettivi
Ma il fatto che non ci posso arrivare qui pontica qualche settimana ma qualche mese in un momento di grosso conflitto sociale nel Paese
Questo penso che avrebbe anche un effetto sul nostro congresso un po'semplificatorio metro invece non è di questo di ciò di cui abbiamo bisogno io penso che fare un congresso nel quale fondamentalmente noi ci fossimo chiamati a schierarci chi sta con Cofferati o che sta con il governo questo sarebbe secondo me un congresso non molto utile per certo non sta soltanto nelle nostre mani questa possibilità cioè evitare questa possibilità però io penso che dovremo adoperarci per evitare che questo livello di conflitto si possa esprimere il Paese con tutte le conseguenze
Io faccio un'analisi molto severa sul voto che con voglio fare in termini diciamo accurati
E lo faccio proprio perché ritengo cioè non non perché vi sia una particolare talvolta le analisi sono molto strumentali agli obiettivi
Hanno una ricerca di cui esso quella responsabilità
No io credo che questo voto sia un voto realmente
è stato detto poco fa funziona un po'da spartiacque
E che i numeri siamo molto impietoso
Ma quello che politicamente sta sotto i numeri e ancora a mio parere più preoccupante
I numeri sono impietosi perché è vero diciamo noi abbiamo è stato detto un risultato che non può essere catalogabile o assi
Che abbia dato i risultati che sono stati molto preoccupanti molto distruttivi a livello europeo
Però è un risultato perché è difficile
Anche perché noi non perdiamo al nord ma come è stato fatto rilevare noi a nord viaggiamo tra il tredici e il quattordici il dodici e qualcosa quindi è un po'difficile cioè si può ancora perdere certo non c'è mai in fondo al peggio però sappiamo bene che le diciamo
Nello zoo si appunto c'è la situazione
Al centro dove abbiamo diciamo le radici forti e lì comincia ad aprirsi un varco di non poco conto di cui Bologna è simbolicamente diciamo la l'aspetto più dirompente ma diciamo il problema è un problema che riguarda non solo Bologna
E abbiamo al sud con alcune eccezioni dei risultati che sono anche se molto preoccupanti cioè voglio dire che al di là dei numeri dietro questi numeri ci sono alcune indicazioni polizia che so indicazioni politiche molto preoccupanti
Ma io son d'accordo con chi l'ha sostenuta per un verso anche il discorso di D'Alema ed era presente anche l'introduzione di Folena che anche risultavo il centrosinistra che pur numericamente è indiscutibile è un risultato che sembra quasi un passo in avanti e anzi e numericamente un passo in avanti
Ma nella sostanza apre e al suo interno una grandissima fragilità politica non solo perché c'è da una parte incombente l'ipoteca democristiana di Berlusconi
Ma perché se noi andiamo a vedere lo faceva rilevare Mussi nel suo intervento questa composita coalizione
Al suo interno c'ha tutte le dinamiche che possono temi possiamo facilmente immaginare che possono portare diciamo una situazione critica per la stessa maggioranza io credo quindi che questo voto c'è un voto veramente molto preoccupato
E soprattutto che dentro questo voto ci siano due cicli io li evoco soltanto perché sole questione mio parere su cui bisognerà discutere due cicli che vengono dunque
Un ciclo Breve è un altro un ciclo lungo
Il ceco breve quello che la sinistra
Che io considero diciamo un ciclo non concluso ma che certo trova in questo passaggio elettorale europeo un suo momento di grandissima difficoltà di grandissima difficoltà
Ora giusto qui ci si è interrogati a lungo sul perché
Quali sono le radici le ragioni di questa difficoltà
Io su qui io diciamo appunto in modo molto laico
Io non credo che la sinistra abbia vinto nel corso degli ultimi anni in tredici Paesi su quindici nei tredici Paesi capitalistica mente parlando più significativi perché non ha colto la modernità
Sicuramente sicuramente la sinistra dentro i grandi processi di trasformazione mondiale la globalizzazione le grandi voci ed ecologiche l'innovazione anche sul treno economico sicuramente non l'ha colta nel senso pieno
Ma dubito che non abbia avuto diciamo una capacità di interpretare perlomeno e che la didietro la vita della sinistra vi siano soltanto le vecchie resistenze sociali io penso invece al contrario che la sinistra ha vinto nel corso di questi ultimi anni proprio perché è riuscita a portare a un punto d'incontro i processi di modernizzazione e quella che era la radice sociale storica anche della sinistra
Il problema che io vedo più grande davanti a noi è invece il problema che ha un numero preciso
E sono i ventidue milioni di disoccupati io sono abbastanza sorpreso che questo non si sia discusso
E e che noi dobbiamo partire che la sinistra è stata chiamata a governare per rispondere io son d'accordo e per guidare i processi di modernizzazione
Io non so su questo poi ma soprattutto ciò che è poi la domanda forte che è stata fatta la sinistra era come rispondere a questo dramma sociale che era disoccupazione di massa da una parte e dall'altra parte una stagnazione economica
Qui io vedo che la sinistra non ha saputo trovare una risposta o una strategia o una strategia vi sono strategie diverse ma non ha trovato una strategia ora badare anche il centrodestra strategie diverse
A strategie diverse perché se lo vediamo quello che dice Berlusconi che dice in modo semplificato meno tasse e sfonda mentalmente privatizzazione dello stato sociale o quello che dice il nuovo leader della serie U che decisamente l'opposto perché di fronte al documento
Fatto la celebre da e da Blair la critica che è venuta dalla sede uno nella stessa critica che si poteva fare su un altro versante nacque dire un'ottima ricetta per garantire l'accumulazione dei profitti ma che non dà un posto di lavoro in più
Oppure quello che dicono i conservatori inglesi che hanno fatto tutta una campagna elettorale tutta contro l'Europa che sono esattamente l'opposto di quella che è stata la storia e l'esperienza della sede o tedesca cioè anche il centrodestra è un campo molto disordinato
La differenza è che loro sono all'opposizione
E che quindi in qualche misura possono diciamo all'i re una diversificazione anche così radicale di strategie la sinistra non può o la sinistra riesce a mettere in campo una strategia che risponde io son d'accordo al nodo dei grandi processi di modernizzazione ma anche al drammatico nodo della disoccupazione di massa della stagnazione economica
Le due cose possono andare insieme io penso che bisogna trovare una via che riesca a tenere insieme i due problemi ma ho fatto questo fa un nuovo corso
E io quindi Truffaut diceva delle cose anche evocando cose che non sono antiche perché quando citiamo dell'orrore che dice di ci diamo un pezzo d'antiquariato della preistoria no
Citiamo una storia che sta alle nostre spalle e che è stata totalmente evasa dalla pratica concreta e dalle scelte di governo concrete di quest'ultimo
E allora questo quindi è il ciclo Breve io parlo solito da una parentesi son convinto non se ne è discusso affatto che a mio parere se non si riapre la discussione sul patto di stabilità questa discussione sarà molto difficile portarla avanti
E che noi avremo soltanto gli spazi residuali per fare degli interventi o si riapre seriamente qui si è discusso ma in modo salottiero non qui ingenerare Italia ha iniziato Prodi con le eccedenze delle banche centrali
Abbiamo cominciato con lo score però degli investimenti si è discusso non si è fatto assolutamente nulla se non si mette mano a questo capitolo io non vedo le risorse in campo per poter fare una vera politica a livello europeo elevati dell'Italia
Chiuso il primo ciclo in un minuto il secondo ciclo che merita molto di più
Sono invece convinto che arriva agli sci al punto terminale un altro ciclo che il ciclo della politica
Ora qui di stamattina Petruccioli parlava di del per non so in quale occasione può darsi ma insomma Paradell escussi tanti durante questi anni
Oh io penso invece che siamo arrivati al punto terminale di quella democrazia costruita sui partiti di massa cominciata nel dopoguerra
E che quando in un paese il settanta settantacinque per cento dei cittadini vota fuori dall'aria dei partiti che si riconoscono in quella tradizione poi capire che siamo a un punto critico perché questo è se voi sommate l'astensione la Bonino e Prodi arrivate lì
E quindi si apre qui un drammatico problema
Un drammatico problema da questo punto di vista io trovo giusto la ricerca di iniziativa per potere siamo coagulare l'aria del centrosinistra
Sont ero Rizzato che noi si avvii una discussione che non finisce più e cioè che passiamo i prossimi sei mesi a discutere Federazione coordinamento partito unico
E cioè facciamo tutta una discussione nelle va bene questo era il secondo punto va bene opera questa severità dobbiamo scegliere anche una fare tante regole che dobbiamo fare capire come ci si scrive che mi sono iscritto pensando di fare un atto diciamo di violazione delle regole prima che iniziasse la relazione ero ventitreesimo
E non so ora mi scrivo già per la prossima
Lento fai controllare ventinovesimo nati
Fa
Occorre almeno verrà introduciamo un sistema elettronico di iscrizione
Allora siccome vari compagni mi hanno chiesto a che punto siamo io ve lo dico chiaramente in modo che
Pasqualina questa mattina aveva ipotizzato che ne potessimo dare la parola ai diciassette al compagno Veltroni
Così non sarà perché ci sono ancora nove iscritti a parlare e no scusate no e se volete leggo l'elenco in modo che non vi sia sospetto gli spostamenti a variazioni servono
Scusami per
L'importante è che tu abbia parlato nell'ordine in cui ti sei iscritto ed è così scusami eh
Sì allora adesso c'è il compagno Antalya quel compagno Salvi
Io dico subito
Che non lo so se sono d'accordo con la relazione del compagno Folena
Nel senso che ho trovato molto interessante le analisi ma non sono sicuro di avere percepito
La proposta politica
Ma penso che questo sarà più comprensibile nel proseguimento del dibattito e nelle conclusioni del segretario
Un punto che vorrei rilevare subito al compagno Folena non ha citato ha citato Bologna ovviamente ma tra il posto in cui si va al ballottaggio Milano
Dove Lanfranco nonostante tutto il centrosinistra è a cinque punti dal centrodestra
In una situazione obiettivamente difficile per usare un dolce o femminismo
Nel senso che credo sia chiaro a tutti che Milano è la capitale del centrodestra di Berlusconi di Albertini di Formigoni e nel senso ma lo dico così en passant
Che per quel che mi riguarda non ho percepito un adeguato impegno complessivo del partito rispetto a quella che a me sembra la posta della vicenda milanese
Naturalmente ogni compagno è iniziata compagno Veltroni ha fatto lo sforzo che doveva fare ma come dire la questione che io sollevo una questione un po'più generale che riguarda l'intensità dello sforzo e dell'impegno complessivo sulla vicenda di Milano dalla Lombardia del Nord
Rispetta cui a mio avviso il partito deve probabilmente riflettere e ripensare anche individuare delle strade di politica di presenza non solo una volante le campagne elettorali un po'più efficaci è un po'più incisive
A meno che non si dia per perduta Milano e la Lombardia ma temo che questo poi prima o poi avrebbe qualche conseguenza negli equilibri politici del Paese
Rilevo anche qualche tendenza che a me personalmente non ha mai convinto a rilevare che il Governo ha fatto bene il partito ha fatto bene e quindi aveva fatto male l'elettorato
E non mi convince lo dico anche questo con molta franchezza qualche tendenza a riproporre una come dire linea che somiglia troppo a quella di grande partito in grande Ulivo che sostanzialmente non ha prodotto né un grande Ulivo né un grande partito
E quindi sostanzialmente mi pare anche una qualche tendenza deludere le questioni che abbiamo di fronte cosa che io spero avvenga solo perché siamo all'apertura della dibattito ma che se dovesse proseguire credo non porterebbe buono
Non comprendo molto lo devo dire con molta franchezza cos'è questa federazione d'altra parte mi pare d'aver capito che ancora non è chiara qual è la proposta
D'altra parte mi pare che sia la Federazione di tutti mi sembra un'impresa eroica se ci si riesce vuol dire che sia veramente bravi ma non capisco come si possa riuscire
Se non è di tutti temo che si rischia di chiamarla nuova minoranza e quindi si apre qualche problema rispetto alle strategie complessi
Io credo che anche qui e naturalmente mi scuso per la schematicità
Che che è senza dubbio rozza ma il tempo credo che non possa portare ad altro non possa consentire altro io credo che dobbiamo riconoscere alcune cose uno che il Governo ha fatto complessivamente bene sicuramente nella fase Prodi abbiamo centrato la questione dell'euro che era decisiva nella fase successiva abbiamo avuto una condotta Della vicenda drammatica per la sinistra per il Paese dalla guerra credo all'altezza del meglio che il Paese potesse esprimere e tuttavia credo che tutti quanti insieme constatiamo che nella fase di governo del centrosinistra probabilmente si è persa
Lungo la strada un'attenzione rispetta i temi dello sviluppo e quindi dell'occupazione non come impegno individuale di singoli compagni di singoli ministri
Su cui complessivamente non si può vedere bene ma come impegno complessivo del governo e del partito su questo
Evidentemente qualcosa si è perso se poi ci si trova di fronte a una situazione di questo tipo
Dall'altra parte
Dall'altra parte è questo nodo grosso che però non possiamo liquidare con Lanfranco scusate mi riferisco a te ma ho ascoltato con molta attenzione il tuo intervento
Io credo con molta franchezza che se insistiamo a porre la questione nei termini di una sinistra che sta più a sinistra perché in qualche modo si rifiuta di vedere le modifiche sono intervenute nel capitalismo
Nella struttura del capitale non è la struttura sociale dell'Italia e dell'Europa
E che quindi finisce col dare delle risposte tradizionali perché in qualche modo rinuncia a vedere le modifiche beh questa è una sinistra che perde magari tiene un po'di più sul momento può darsi che tenga un po'di più sul momento io sono d'accordo su questo ma perde
E però tuttavia dobbiamo anche immaginare che una sinistra che non è capace invece di costruire delle risposte reali nuove suo e originali
Che partono dalla constatazione di cosa è cambiato ma danno delle risposte che non sono e anche non vengono percepite
Come risposte del tutto simili a quelle dell'altra parte questo è un tema reale
Perché con molta franchezza a volte l'enunciazione di politiche liberiste
Generiche porta molti di noi e figuriamoci elettorato alla risposta ma allora lo sa fare meglio Berlusconi questo cioè dobbiamo riempire di contenuti
La scelta di liberazione della società che sta dentro la nostra proposta se non lo facciamo non possiamo che oscillare tra due Corniche sono tutte e due corni perdenti l'ultima battuta sul partito
E su Firenze
Ma io condivido come tutti il fatto che Firenze è stato qualche Stato si può parlare di fallimento si può parlare di sufficienza voglio dire sommessamente una questione però la devo dire
Che sicuramente ci sono responsabilità anche nostre la prima responsabilità che attribuisca a me stesso innanzitutto e agli altri compagni e molte volte non aver detto con molta franchezza quello che pensavamo
Per un riguardo per non so che cosa di non aver detto quello che pensavamo su alcune come dire tendenze liturgiche
Del partito su alcune vecchie abitudini su alcuni modi di fare la politica che appaiono fatalmente il riflesso del vecchio e non sono il nuovo questo colpa ce l'abbiamo
Diciamo però con molta franchezza che almeno per quel che mi riguarda non avendo prima fatto parte di nessuno dei partiti e partitini che a Firenze sono comunque arrivati a un appuntamento
La scommessa di molti di noi era che ci fosse una forte voglia e volontà di autoriforma di Rifondazione nel PDS
Perché a meno di non considerarsi mosche cocchiere e chiunque abbia il senso della storia della politica e quindi anche dei rapporti di forza odia sentirsi mosca cocchiera
L'idea che noi riformarsi MOL nuovo partito era un'idea che non stava né in cielo né in terra l'idea era che ci fosse una grande voglia di questo vecchio glorioso partito di rimeditare su se stesso
Di ragionare appunto ai termini sui termini a società che era cambiata e su quello che si dovrà fare per essere adeguati e che a questo ci si potesse aggiungere dando un contributo di arricchimento delle storie delle culture beh allora se questo è vero
Ripartiamo da questo perché io non credo che la questione dell'identità sia finita
E non credo quindi che sia eludibile se non è vero beh allora non c'è niente da fare che la questione dell'identità non sia finita io voglio dirla che per una forma molto schematica e però appunto per evitare che si dica che poi non si dice quello che si pensa
Beh care compagne cari compagni ma per come dire partecipare al Progetto prodiano
Di una democratici Isma'generico di un Ulivo planetario non c'è bisogno di transitare per un vecchio glorioso partito dalla sinistra lo si può fare diversamente se quello è il Progetto credo che molti capiranno che possono dirsi direttamente a quell'avventura e non a quella di ridare forze radici ha una storia della sinistra
Grazie a tali che sono al di sotto del tempo
Allora Massimo Brutti ha rinunciato all'intervento lo ringraziamo ma ovviamente diciamo Pasqualina noi ci sentiamo di fare pressioni e sollecitazioni alcune perché i compagni e le compagne sono iscritte rinuncino allora adesso Cesare Salvi poi Giovanna Melandri
Ma io condivido
E mi soffermo su questo aspetto
Il giudizio diedero Folena e nella parte iniziale della sua relazione
Sulla valutazione del modo del partito dei soci del socialismo europeo
Il calo contestuale sia pure in misure diverse dei volti a tutte queste formazioni politiche non può essere un fatto casuale
E un fatto sul quale occorre ragionare occorre anche interrogarsi su quel sito che Folena opposto cioè il rischio di una inversione di ciclo a livello europeo
In questo caso quali ne sono le cause
Effettivamente
Noi abbiamo avuto una spinta mi permettono ancora di chiamarla sinistra nell'ultimo triennio che ha ridato posizioni di governo in quasi tutti i paesi europei a le formazioni politiche che fanno parte come la nostra di questa famiglia del socialismo europeo
Questo non solo non era scontato ma sembrava secondo molti non dovesse mai più a cadere
Quando alla fine degli anni ottanta ci fu evento storico che siamo soliti sintetizzare con la caduta del muro di Berlino
Era diffusa l'opinione che in quell'evento finiva l'intera storia politica nata dal movimento operaio
Con i cosiddetti Paesi di socialismo reale sarebbero stati se non travolti certo messi definitivamente in crisi anche i partiti
Riformatori
Dell'Occidente socialisti socialdemocratici e laburisti oltre ovviamente ai partiti comunisti occidentali
Ora evidente che alla base di queste analisi c'erano fattori oggettivi
Che tuttora persistono
Alcuni dei referenti tradizionali
Dell'esperienza storica e di governo
Dei partiti socialisti e socialdemocratici europei venivano meno son venuti meno perché l'analisi rimane
Sul piano della composizione sociale dei rapporti di produzione
L'esaurirsi del fordismo della correlata figura dell'operaio massa
Come soggetto centrale
Per la pratica politica dalla composizione sociale della stessa cultura della sinistra
Ma se sociale punto di riferimento dei partiti comunisti e socialisti alcuni dei quali partiti socialisti dell'Occidente continuano a definirsi Partito operaio tramanda la Spagna
Sul piano delle politiche economiche e sociali
La crisi fiscale dello Stato l'evidente insostenibilità
Di una logica gli elementi di burocratismo di inefficienza di insostenibilità fiscale nella vecchia logica dell'intervento dello Stato della proprietà statale dei mezzi di produzione
Sul piano ideologico e dell'egemonia culturale
La riscoperta del mercato come libertà con forza potenzialmente escluse espansiva
Sull'intera società l'idea stesse quindi la critica ideale culturale
Dell'idea stessa dell'intervento pubblico nell'economia ma in genere nella società e del resto a questi dati si accompagnava sul piano politico la progressiva caduta uno dopo l'altro
Dei governi socialisti e socialdemocratici europei e l'impossibili in capacità di recuperare ragioni e motivi di consenso
La seconda metà degli anni sessanta e se e degli anni novanta gli ultimissimi anni sono segnati invece in Europa del fenomeno che ricordava l'inizio
Questo senso la vittoria l'elezione da parte nostra ha aperto è stata la prima a inaugurare
Una serie di risultati
Avvenuto in un'Europa governata dalle destre ha visto poi progressivamente la sede dei risultati elettorali che tutti conosciamo che ha portato quello che sappiamo di tredici governi di centrosinistra su quindici gli undici governi a direzione socialista
Ora le ragioni
Le cause di questa ondata
E le ragioni per cui queste elezioni credo vadano interpretata su scala europea con un segnale di mid term degli elettori europei che dicono non è questa la strada che vi abbiamo indicato
Che un segnale che non è definitivo consente evidentemente un recupero ma che un segnale che avendo questa stessa generalità e che hanno avuto invece che hanno avuto parallelamente ma di segno opposto i risultati di tutte le elezioni politiche nell'ultimo periodo credo che vada letta come una reazione rispetto a quelli
Ora le ragioni di quella un data molto brevemente credo si debba argomentare visto il tempo ristretto
Sono sostanzialmente io penso
In primo luogo
I limiti
Economici e sociali avvertiti
Da fasce sempre crescenti di elettori europei dalla proposta del centrodestra
Si è avvertito in Europa che proseguendo su una via attenta soltanto
Alle dinamiche di mercato
Alle questioni pur rilevanti Issime della moneta del rientro del debito pubblico della stabilità e così via
Se supportate del di più da quell'offensiva culturali ideale di cui parlavo la tendenza cioè della logica di mercato di dell'economia di mercato a pervadere
L'intera sfera dei rapporti sociali
Rischiava non era in grado non è stata in grado di assicurare la crescita
Né di far sì che la crescita porti occupazione
Né di ridurre perché anzi sono aumentate le distanze sociali
Si è visto quindi che queste politiche credo che questa sia l'analisi del voto senza portare i benefici a sospetti e i benefici effetti
Attesi sul piano dell'occupazione rischiarono di mettere in discussione alcuni di quei tratti nodali del modello europeo che fanno sì che capitalismo europeo si differenzi
Da altre forme di capitalismo stato sociale
Le politiche di pieno impiego
L'individuare le differenze sociali la lotta all'inclusione come una priorità dell'azione politica dati non scontati scelte politiche
Si è visto quindi la preoccupazione per una messa in discussione dei valori fondativi del modello sociale europeo
Primo dato secondo dato io credo è stato non va mai trascurato la capacità la forte capacità di innovazione
In termini di comunicazione in termini programmatici in termini di gruppi dirigenti di questi vertici
Che non hanno riproposto i vecchi modelli non hanno proposto fu posizioni conservatrici e di difesa ma hanno proposto nettamente il campo il terreno dell'innovazione
Ma l'hanno fatto e questo credo il punto su cui si si debba soffermare l'attenzione
Senza mettere in discussione che la funzione
Il compito di una forza politica della sinistra
E quello di innovare certamente le proprie proposte politiche programmatiche propri gruppi di vigili proprio gruppi dirigenti ma per diciamo porli
Al servizio di un progetto di una progettualità politico sociale
Che mantiene quegli obiettivi politiche di pieno impiego tutela dei diritti sociali e non solo dei diritti civili ed economici lotta alla al alla all'escussione e Conte e i diciamo problema della redistribuzione dei redditi e così via
Ed è per questo che credo
Il segnale l'indicazione del vuoto in quella direzione
C'è stata in questo mix fra innovazione
E continuità
Innovazione programmatica e progettuale continuità di valori e di obiettivi
E del resto io credo che poi la sostanza del bipolarismo e nell'alternatività
Delle indicazioni politico-programmatica partire evidentemente dal tema economico per sociale
è evidente che la tradizione socialdemocratica socialista e laburista è per i popoli europei è stata indicazione anche simbolica
Di quei valori di democrazia politica di equità sociale e di tutela dei più deboli di impegno per la piena occupazione che per un secolo hanno conosciuto ed apprezzato come portato di quest'arco di forze politiche
Il quesito io credo il segnale che viene oggi e un segnale di insoddisfazione per la capacità delle forme di governo delle forze di sinistra Rovea di mantenere questo mix
Di innovazione progettuale e programmatica
E di riferimento al tempo stesso di riferimento gli obiettivi e di valori tradizionali io credo che non cessata parlo dell'Europa nel suo insieme dei governi europei messi insieme né sufficiente innovazione
Perché hanno pensato resistenze corporative resistenze burocratiche resistenze di gruppi di lobby in alcuni luoghi anche in alcuni nazioni organizzati anche intorno a sindacati e così via
Ma non c'è stata al tempo stesso sufficiente impegno per invertire la tendenza su quei dati
Riforma come premessa per un rilancio in termini nuovi dello stato sociale lotta al pieno impiego capacità di una politica che con gli strumenti di cui dispone oggi la politica
Facciamo
Sviluppi la crescita riduca le diseguaglianze
Io credo in definitiva che tutto il socialismo europeo si trovi davanti alle esigenze di definire vitale
I definire una politica per la crescita per le occupazioni per l'equità sociale di segno nuovo perché altrimenti a sinistra europei rischia di perdere questa grande occasione che ha voluto la storia
A chiedo scusa concludo molto rapidamente su un punto solo
Evidente ha ragione Folena che sarebbe provinciale
Tradurre questo discorso in una sorta di referendum fra
Terza via o altro
Il problema però insiste sarebbe altrettanto provinciale
Non vedere che esiste un dibattito nel socialismo europeo su questo l'arresto dall'Unione acque sale accompagna Colajanni subito dopo il voto mi pare che lo sia stato che ci sono posizioni differenti
Rispetto a questo e che queste posizioni hanno un grande rilievo per il nostro Paese per la nostra azione di governo nel momento in cui si traducono su quale politica dell'Europa abbiamo davanti a noi alla Lazio abbiamo anche nei mesi che abbiamo alle spalle un'azione di partiti e di governi che hanno spinto con la proposta di introdurre il parametro crescita fra i parametri di Maastricht con la proposta di una conferenza sociale sulla sull'Europa
Con la proposta di prevedere fondi comunitari per la ricerca l'innovazione tecnologica verso l'Europa sociale e democratica per cui ci battiamo e questa è stata la posizione del governo francese del Partito socialista francese
Ci sono altri partiti del socialismo europeo e altri governi socialisti europei che non sono d'accordo su questo tant'è vero che queste proposte non sono passati
Sono passate pur essendo sci la situazione dei governi europei che ricordavo prima quindi qui non c'è la fare dell'ideologia e delle verifiche astratte o dibattiti sui libri ci sono questioni molto concrete e precise
In questo senso e concludo credo che ci sia
Un'esigenza nostra di discutere all'interno del Partito socialista europeo di partecipare attivamente questo dibattito che risponda all'interesse della sinistra europea
Perché una sinistra europea che restasse sul video fra un'innovazione diciamo fra l'incapacità di indicare politiche nuove e con in più la palla al piede delle resistenze corporative che ci sono dei suoi punti di riferimento sociali sarebbe certamente meno persuasiva per l'elettorato di sinistra ma anche meno capace
Per ore chi vede meglio quell'altra sala per ragioni oggettive diciamo di sua strutturazione di realizzare determinati obiettivi e nell'interesse dell'Italia perché il nostro Paese evidentemente ha del tutto interesse
Al fatto che a livello europeo prosegua sì
Vada avanti questa via quella indicata dal documento Gutierrez se quella indicata
Al governo francese e così via in questo senso io penso che sia essenziale e concludo come tutti avevo preparato pensava anche al discorso sulla parte politica ma concludo d'accordo sulla proposta è una necessità vitale che la maggioranza si organizzi e dia segno di unità io penso che questa l'elemento unificante
E l'azione di governo e quindi anche dalla proposta di organizzazione della maggioranza non possa non essere che quella che D'Alema chiamato questa mattina la seconda fase di questa legislatura
Una fase cioè che dia centralità alle questioni dello sviluppo dell'occupazione e della lotta all'esclusione sociale
Allora compagno Soriero ha rinunciato al suo intervento la ringraziamo molto lo adesso la parola Giovanna Melandri
Ma allora in tarda e
Sarò rapidissima
Cioè io credo che questo
Risultato ci obbliga a non ci consente letture semplici
E vorrei dire che ci sono anche alcuni dati non negativi
Da cui partire non mi riferisco al dato
Che vede il centrosinistra nel suo complesso attenere a non perdere consensi mi riferisco ad altri tre dati
Il primo riguarda il fatto che registriamo
Una notevole
Mobilità
Nell'elettorato del centrosinistra del campo del centrosinistra
Vorrei dire persino una libertà sul mercato politico
Che potenzialmente si può cogliere io credo che questo sia un dato non negativo
Il secondo dato è il crollo di un voto puramente di protesta
Di un voto contro
Che devo dire se non si è espresso adesso in presenza della guerra e anche con le posizioni di lega Rifondazione mi sembra molto significativo non credo che si possa interpretare peraltro solo con una voto di protesta il dato del risultato la lista Bonino ma su questo poi tornerò il terzo
Sembra questo si possa dire con nettezza
Delle scelte di Nervo di innovazione è stato è stato premiato ecco da queste tre semplici osservazioni deduco che sarebbe assai sanno se noi ci sia astenessi moda li ingaggiare adesso una incomprensibile discussione sulla architettura futura dell'alleanza
Quello che è certo a me pare che gli elettori ci chiedono di superare la logica del cartello del cartello dei partiti
Ho l'impressione che questa logica andrà superata per forza della politica e non delle riforme su cui credo non dobbiamo farci troppe illusioni visto il risultato il dato dire
Farsa italiana
E comunque credo che non ne ingaggiare questa discussione che è lontana anni luce da ciò che i cittadini chiedono sarebbe assolutamente sanno io credo che dobbiamo partire da una constatazione una constatazione l'unica constatazione critica che vorrei proporvi
Anch'io credo che interpretando nel dettaglio il dato sul risultato dei democratici
Non si possono certo dire che democratici hanno portato al campo del centrosinistra nuovi consensi anche il dato sul sull'intercettazione dell'astensione un dato che non mi convince andato comunque virtuale
E credo anche che cioè non ho mai visto diciamo così un partito in più che contribuisca a rafforzare un processo di cessazione
Di sovranità quindi ma detto questo però io credo che non possiamo non dirci
Che sul mercato politico
Si è formato lo spazio nel centrosinistra per una nuova forza politica ed è uno spazio che noi
I popolari i veri di abbiamo contribuito a creare questa io credo sia la riflessione a la che la riflessione critica che non tocchi e dobbiamo fare non possiamo non dirci e non vedere che il Progetto lanciato a Firenze con gli stati generali della sinistra non ha prodotto quella spinta espansiva che volevamo è stato probabilmente un passaggio necessario obbligato ma credo che dobbiamo ripartire da lì
E d'altra parte l'ambizione di riorganizzare la sinistra moderna e riformista nell'era del maggioritario vuole dire nell'era della modernità non può limitarsi alla somma di soggetti politici noi non abbiamo negli anni passati ha aperto il dialogo anche le porte del partito a un'area dell'opinione pubblica
Senza partito
Credo che non possiamo vedere che se la prima generazione di sindaci eletti con il maggioritario ha trovato spazio sul mercato politico questo è dovuto anche al fatto che noi nell'avviare il processo costituente a Firenze
Non abbiamo detto loro con sufficiente forza che il PDS si candidava ad essere la casa dei sindaci
Ecco perché prima di parlare della geometria dell'Ulivo credo che sia utile parlare Dinoi
Tre rapidissime riflessioni primo io credo che ci siano tutte le condizioni per intercettare una elettorato laico riformista ambientalista
Moderno
Magari oggi ha votato per la Bonino o per i democratici
Credo che ci siano le condizioni per rafforzare quella sinistra delle libertà di cui ha tanto tempo parliamo voglio fare un esempio
Ho trovato estremamente importante anche innovativa la posizione netta e coraggiosa che il segretario del partito ha assunto sul tema della fecondazione assistita
è stata una posizione che ha rotto con una storia e una tradizione di questo partito credo che non abbiamo saputo
Valorizzare questo
Non abbiamo saputo trasformare collegialmente questa posizione liberale moderna in un tema di confronto
Elettorale a me pare poiché dobbiamo guardare anche meglio in tre direzioni la prima direzione nel rapporto governo partito
La seconda direzione nel rapporto partito sistema della comunicazione di massa è la terza direzione verso il nodo irrisolto del della presenza delle donne percepita come un elemento di rottura sul mercato politico su quest'ultimo punto mi limito a osservare che a me sembra nel campo del centrosinistra non ancora non si è ancora colto il valore di rottura rappresentato dalla autorevolezza femminile in politica
Due esempi diametralmente opposti a mio giudizio spiegano il risultato dell'uno dell'altro
Il risultato che io non considero brillante dei democratici una nuova forza politica che nasce mono genere
Il risultato della Lista Bonino che per quante spiegazioni si possano trovare alla sua affermazione una lista sicuramente sostenuta da un'abile campagna di promozione una lista che coglie una domanda di discontinuità verso il sistema politico ma e anche una lista l'unica forza politica che afferma la luna leadership femminile
Una leadership femminile come nessun'altra forza del centrosinistra
A mai fatto io credo che non abbiamo fatto bene abbiamo sostenuto delle donne che hanno avuto anche ottimi
A risultati questo è un problema un nodo irrisolto
Questione rapporto partito comunica sistema della comunicazione di massa lo diceva già vita prima
Rimane irrisolto il nodo del conflitto di interesse rimane irrisolto il nodo del ruolo dell'Authority nella regolazione
Delle competizioni elettorali rimane irrisolto il burro il ruolo delle regole certe mi auguro che nessuno qui dentro Possa pensare di affrontare così Senza Rete le prossime elezioni
La prossimi appuntamenti elettorali
La democrazia sostanziale di questo Paese in discussione
D'altra parte era cominciata con il Governo Prodi una una fase di innovazione importante un progetto per la riforma dell'assetto televisivo che non si è ancora concluso il mille centotrentotto sospese la par condicio va ripresa il conflitto di interesse rimane un dato irrisolto a costo di essere noiosi questo non può essere accettato sono convinta come diceva Vincenzo che mille duecento spot fanno la differenza e tuttavia tuttavia veramente lo dico a modi titolo io mi chiedo
Qual è la strategia di comunicazione del nostro partito
è possibile che abbiamo affidato e per fortuna che c'era tutta la campagna elettorale al pullman di Walter Veltroni
è possibile che idee i DS abbiano deciso valutato dovuto fare a meno di una campagna di comunicazione pubblica di comunicazione televisiva è solo il nostro bilancio che ci ha impedito
Di ragionare in questi termini non è anche la nostra cultura politica sia un problema di risorse forse questo modo che va affrontato
Non credo che si possa più eludere infine ultima titolo di rapporto tra partito e governo molto è stato detto io credo che per noi raccogliamo oggi ciò che abbiamo seminato in anni
Il governo Prodi faceva delle ottime cose
Che il partito non sapeva capitalizzare
A me sembra che questo rapporto sia migliorato
E tuttavia mi chiedo se non ci sia ancora
Uno spazio da esplorare nella in questa fase in questa fase non innovativa dell'azione di governo
Per mettere a fuoco i grandi obiettivi delle nuove compatibilità della riforma del welfare italiano
Voi credo che la distanza talvolta anche un po'fredda tra l'azione di governo e l'iniziativa del partito non non ci fa bene
Grazie parte Rita poi lui ci prova lui organi davvero poche cose e chiedo scusa se comincia con una banalità ma ebbene è bene ricordarlo la tornata di elezioni non è ancora conclusa
Domenica si svolge il secondo turno per il ballottaggio in molte Province molti comuni importanti d'Italia
C'è Bologna dove si sta facendo il tutto in queste ore perché la nostra candidata posso avere una buona affermazione ma dove è successo già qualcosa di profondo
Che deve essere oggetto di un'attenta approfondita riflessione
Domenici prima riferendosi abbiamo con testo più ampio di carattere territoriale parlava di crisi di una vecchia idea di rapporto tra partiti istituzioni società di modello sociali credo che questo sia il punto della riflessione
Ci sono poi i ballottaggi importanti in particolare a Milano a Torino dove Mieli viene messa alla prova
La lega la sua linea dopo la sconfitta elettorale alle europee e dove anche in quel caso credo il risultato a e avrà senz'altro un rilievo nazionale tutto ciò non ci impedisce come stiamo facendo di affrontare con molta serietà la discussione
Senza minimizzare un dato che rappresenta per noi un segnale molto importante soprattutto perché come dire rappresenta una sorta di verifica
A metà mandato del progetto politico del lavoro che è stato impostato e mille novecentonovantasei con la vittoria del centrosinistra quindi da questo punto di vista la relazione di Folena e gli spunti che essa offre consentono a mio modo di vedere di allearci con serietà lungo la strada
Che abbiamo indicato che ci porterà proprio congresso tre considerazioni molto rapida
La prima su Berlusconi
A me pare con tutta franchezza che l'obiettivo di Berlusconi in questa fase come lui stesso ha dichiarato non sia tanto quello di conquistare l'egemonia del Polo di centrodestra quanto quello di costituire se ci riesce un nuovo centro del sistema politico italiano
E l'annessione all'interno del Partito popolare europeo l'operazione si riferiva Petruccioli stamattina con collo rafforza moltissimo credo quindi ci si debba attendere da quel versante una reazione violenta
Contro quel tanto di bipolarismo
Che si è consolidato finora in questo Paese e una ripresa forte quindi di una tendenza conservatrice anche per quanto riguarda il sistema politico il sistema elettorale con questo dovremo comunque fare i conti seconda considerazione
Sul versante del centrosinistra seppure il dato è confortante dal punto di vista quantitativo non lo è sicuramente dal punto di vista politico per la stessa ragione che diceva Massimo D'Alema stamattina
Perché dentro a quel quarantun per cento convivono idee diverse di centro sinistra avrà la discussione che è stata fatta qui sopra tutto dopo l'intervento del presidente del Consiglio
Sull'Ulivo il centrosinistra inteso come soggetto politico o come sommatoria di partiti io cercherei di prenderla un pochino più alla radice
Molto rapidamente
Tre sono state le caratteristiche che hanno impostato la ripresa dopo la sconfitta del novantaquattro nostra la vittoria elettorale del novantasei una idea di governo un progetto politico alleanza di forze che fino a ieri erano divise che poi si chiama che poi si è chiamato Ulivo e una idea una proposta di riforma della società italiana che era molto sullo sfondo ma che in un qualche modo reggeva tutto questo
La contrapposizione a un certo mix di liberismo e di assistenzialismo che aveva caratterizzato il governo Berlusconi l'idea che forse che tradizionalmente non rimaste l'opposizione potessero guidare la modernizzazione italiana la coesione sociale la scuola
Un'idea una proposta di riforma della Società Italia
Circa il governo anch'io credo che stia facendo stia facendo bene il progetto politico del ventuno aprile del novantasei non esiste più
A partire dall'ottobre dell'anno scorso per la ragione che è stato detto idee diverse di centrosinistra la maggioranza quest'idea di riforma della società italiane andata offuscamento se nel corso del tempo
E allora quello che oggi si definisce processo di riunificazione del centrosinistra e dell'Ulivo non lo si può ipotizzare a prescindere dalla ricostruzione di quella triade altrimenti correremmo un gravissimo rischio di sbagliare sul piano del politicismo
Infine così sto dentro i tempi i sindaci gli amministratori locali e regionali
Credo ci sia la possibilità di dislocare lì su o una frontiera avanzata nella costruzione della federazione dell'Ulivo
Dando vita a un qualcosa che possa riproporre diciamo così quell'elemento importante positivo definito il partito dei sindaci che ha avuto in questi anni
Tra i suoi meriti anche quello di costituire un elemento forte di rinnovamento del sistema politico
Anziché organizzare ciascuno questa potrebbe essere la nostra proposta
I propri amministratori nell'ambito dell'Ulivo del centrosinistra vi potrebbe essere un unica organizzazioni un unico organismo che rappresenti organizza i sindaci e gli amministratori locali e regionali che si potrebbe anche organizzare in forme autonome con proprio statuto con proprie regole democratiche questa potrebbe essere la proposta
Che noi avanziamo a tutti gli altri anche qui facendo molto leva anche sulla reale esigenza di un passo di questo genere a partire dal basso dai sindaci e degli amministratori
E credo potrebbe essere un'idea forte che ci avvicina alla federazione dell'Ulivo magari passando attraverso una grande Assemblea dei sindaci e amministratori locali a partire da quelli che sono stati eletti in questa tornata
Dunque Colajanni teste poi Claudio Fava
Due siciliani
Devo dire qualcosa perché salvia fatto tutto un intervento in cui naturalmente si sente il fatto che lui un ammiratore di Lafontaine però ha colto un punto vero colto un punto vero
Che io condivido e cioè che
La sinistra europea paga
Il prezzo di un'impasse che dura da due anni che sono due anni che non abbiamo discutiamo se la stessa cosa discutiamo di come tenendo conto dei vincoli che la sinistra europea andando al Governo accettato sono i vincoli del Patto di stabilità e sapevamo che erano dei vincoli pesanti stretti fra queste l'esigenza di dare risposta
A qualcosa che noi stessi abbiamo avvocato perché io vorrei che ricordare che se c'è stato un tratto comune
Nella campagna elettorale che ha portato poi al governo a sinistra in tutti i Paesi europei è stata quella di dire il liberismo fatto fallimento c'è un problema di modernizzazione noi daremo una risposta equilibrata che tiene conto dell'esigenza di dinamite Zare
L'economia ma nello stesso tempo di
Dare l'impulso alla crescita dell'occupazione mantenendo il carattere sociale del modello europeo questo è stato il ragionamento che è stato fatto da come posso dire dalle Alpi alle Piramidi e la gente ci ha creduto e ha chiuso quell'epoca adesso il ciclo è finito si è parlato di ciclo il ciclo come sempre è fatto di due aspetti un aspetto in questo caso profondamente radicato nella realtà che quello dell'economia e l'altro e politico non è finito il ciclo siamo a metà queste sono effettivamente delle midterm Election se cioè un giudizio intermedio che dobbiamo cogliere come un inizio di un ciclo che può diventare negativo può essere interrotto intanto il ciclone incomincia con con le interruzioni il cambiamento di Chiron comincia un queste elezioni comincia prima quando di fronte alla situazione europea col fa un'operazione di cui dobbiamo capire la enorme portata mutamento di identità
Del partito popolare europeo radicale ci chiama a raccolta tutte le forze di centro destra ne ha parlato anche Petruccioli stamattina io non mi attardo su questo però loro hanno dato una loro risposta
Al dopo Muro al all'Europa come oggi e come pensano che sarà domani hanno dato una loro risposta
Mettendo mano alle fondamenta dell'identità politica del Partito Popolare Europeo il i cd i partiti da sinistro per sono rimasti diciamo così auto sufficienti in una posizione di autosufficienza dobbiamo valutare
Quanto questo elemento può pesare nel futuro possono i partiti del socialismo europeo reggere nella loro attuale passato e presente autosufficienza io qualche dubbio su questo punto un punto su cui riflettere se un suo info su un fatto come questo in cui il centrodestra e dinamico
Guardate con l'ha raccolto tutto quello che va dalla dalla tradizione
Cristiano democratica fino alle punte del coro del conservatorismo
Del conservatorismo sociale
E anti europeo quindi nel Partito popolare si c'è una forte componente anti europea naturalmente poi dovranno faticare a tenerle insieme ma intanto si sono costituiti un un punto forte di attacco
Per cercare di scardinare
I governi socialisti ora qui c'è un problema politico collaudato la sua risposta al mutamento della Società europea cova adesso semplifico si va all'ingrosso noi sul piano politico non abbiamo ancora trovato una via sul piano del legame con la gente ho detto abbiamo promesso ovvio una una politica alternativa a quelle conservatrice liberiste in soldoni Europa sociale lavoro c'è una delusione su questo
E questo è il segno di un possibile inversione di possibile inversione di ciclo tenete conto che tutti i partiti
Socialisti tutti nessuno escluso queste molto impressionante se si considerano queste elezioni come mi Terme Election se si fa la compare il paragone con le elezioni politiche tutti perdono
Da chi perde meno meno zero virgola otto chi per dei più meno diciannove rotti come i danesi quindi c'è un fatto unificante quindi io credo che questa impasse in cui ci troviamo due anni ci fa dire che questo risultato
Per molti versi
Era scritto e poi il vera ragione il vero punto su cui dobbiamo riflettere perché
Non siamo riusciti a
Pur sapendo che ci chiamavano a questo appuntamento dovremmo avuto una verifica perché non siamo riusciti a a smuovere questa situazione
Ci sono dei grandi vincoli vorrei dirlo a saldi non è che si possono mettere fra parentesi c'è stata una discussione anche vera sera meglio puntare di più
Verso forme di di dinamicità nell'economia oppure di più verso una ripresa degli investimenti tutta una discussione che è rimasta accademica io devo dire francamente che trovo
Che lo sforzo fatto al congresso di Milano
Che è il risultato di sei mesi di lavoro è il punto di mediazione più più lavorato se così posso dire che abbiamo a disposizione siccome io vedo che di fronte allo shock del Kosovo i partiti i i governi europei si sono decisi
A sciogliere un nodo hanno nominato hanno hanno costituito mister pesche cioè il il l'elemento che la politica estera comune erano pure nominato penso che di fronte a questo choc elettorale se non l'omino iniziamo possiamo tentare di ottenere lo stesso risultato c'è che si prenda
Il testo Gutierrez che è un tentativo di dare una risposta
Molto lavorato ripeto molto discusso molto contrattato però un tentativo serio di dare una risposta all'esigenza più dinamica
E però anche intervento dell'Unione europea in quanto tale nell'economia c'è un punto di ostacolo da superare
Punto sul quale dobbiamo conquistare una unità politica
Quindi non servono le fughe in avanti c'è un consenso bisogna trovare un punto di consenso ed è quello di dare una soluzione al vincolo posto dal dalla Patto di stabilità e la via è quella che si può risolvere in vario modo di aprire uno spazio neutro
Alla spesa di investimento in progetti europei c'è per la parte sovranazionale che si tratti delle grandi reti transeuropee
Quelle fisiche quelle immateriali che si tratti di alcuni grandi progetti di ricerca che sono tutto a vantaggio della competitività dell'industria europea che né progetti che nessun Paese può fare o che si tratti di alcuni punti comuni di come dire mobilità e riforma del mercato del lavoro benissimo in cui troviamo un punto di equilibrio e decidiamo di fare a livello europeo alcune di queste cose insieme e questo che è mancato
Al limite credo che l'elettorato non è che chiede agli ai socialisti europei di creare in due anni venti milioni di posti lavoro però chiede di dimostrare che ci stanno concretamente provando a che stanno tentando tutte le strade che trovano i punti di unità politica per procedere insieme questo è mancato e questo lo paghiamo Secondo osservazione
L'autosufficienza io penso che il gruppo parlamentare al Parlamento europeo che c'ha quaranta seggi differenza dal Pepe c'è un salto rilevantissimo adesso deve puntare a quello che abbiam detto la settimana scorsa a Brussel non può rimanere chiuso in se stesso delle pensare una collaborazione organica
Ad una forma di cartello coi gruppi progressisti e di sinistra non noi soltanto ma anche altri Gutierrez i francesi hanno parlato di una maggioranza di progresso
Nel Parlamento europeo è interessante questo perché il primo accenno di quel problema a cui accenna di a cui mi riferivo prima e concludo con l'Italia io capisco
Che e ho finito capisco che il Presidente del Consiglio parlando di aggregare
Parlando di aggregare
Tiene diciamo così il profilo basso prudente e quindi ci ha proposto una forma di aggregazione della coalizione di di maggiore organicità della coalizione minima ho l'impressione che sia un po'troppo minima
Proviamo a rafforzarla perché se troppo minima non è visibile e non abbiamo risolto il problema non ha impatto politico e non abbiamo risolto il problema che abbiamo tutti di fronte che è quello di costituire una forma di aggregazione che abbia una sua che ottenga una cessione come si è detto di sovranità dei singoli partiti che ad una sua visibilità politica che abbia un significato nella vicenda politica italiana mi permetto di aggiungere anche se questo può darsi che abbia ragione Mussi sia molto difficile da realizzare vedo con difficoltà
Una federazione nel caso in cui si punti a questo chiamiamolo in questo modo senza aggregazione
Perché una federazione che assomiglia a una tavola rotonda
Ventisei quella di realtà tu con undici
Con undici membri intorno al tavolo effettivamente e difficile da realizzare ho finito
Commenta
Allora la parola Claudio Fava
Dopodiché conclusioni dirette
A io non vorrei sembrarvi troppo naïf se dico rapidamente le ragioni per cui secondo me questo risultato al di là del dato
Algebrico un risultato positivo quello dei Democratici di sinistra
Abbiamo assistito alla frantumazione all'implosione di tutto il centro sinistra
Con la sostanziale tenuta dal voto Democratici di sinistra abbiamo assistito anche se forse non ce ne rendiamo conto fino in fondo al sostanziale fallimento appunto è stato il dell'esito della qualità e la quantità del consenso anche al progetto dei democratici
I democratici sono il partito di Di Pietro che da solo poche stagioni fa veniva accreditato per un dieci per cento
Il partito dei sindaci
Di cui ciascuno di loro rappresentava in dote un cinque sei sette per cento il partito di Prodi che da soli in tutti i sondaggi rappresentano il dieci per cento una forza politica e pochi mesi fa era data come forza egemone all'interno del centro sinistra
La forza che ha speso tutto
Ha speso tutto in questa campagna elettorale ha speso anche le energie future le risorse future ha dato il massimo nella somma geometrica delle candidature
E difficile che oggi possono puntare a a raccogliere consensi utilizzando un progetto un'identità che non possiedono
Io credo che questo risultato sia positivo anche perché ha sottratto al partito dei sindaci una un tasso di narcisismo e probabilmente oggi l'immagine la carica del sindaco in Italia possiede ridimensionare il la capacità di raccolta in termini personali del consenso ciascun sindaco rivendica far capire questo consenso alla fine
Frutto di un ragionamento di un lavoro collettivo io penso al dato romano
Quasi mezzo milione di voti per Walter Veltroni ottanta mila voti per Francesco Rutelli è un segnale positivo perché stiamo sottraendo individualismo narcisismo
Elementi carismatici ad una politica che è nata quando abbiamo eletto insieme i sindaci con una politica di collettività uno sforzo un ragionamento comune che porta un nostro candidato ad essere espressione di tutta la coalizione credo che questo voto abbia confermato l'inversione di tendenza come ha confermato un altro elemento forte significativo la fedeltà di chi vota democratici di sinistra che sono il diciassette diciotto per cento ma è una fedeltà una fedeltà certa sicura
Ma non è una garanzia è una risorsa che va spesa perché comunque questo voto dice alcune cose precise
Dice alcune cose su come oggi alla politica si debba rapportare alla vite come la grande sfida anche di contenuti che siamo chiamati ad affrontare il rapporto fra la politica e la viltà
Una politica che fino adesso ha escluso spesso e gli esclusi non ci sta gli esclusi police pulisco una politica che esclude
Gli esclusi puniscono una politica che ha tempi che a ragionamenti che ha linguaggi che sono molto lontani da quelli della vita
Io credo che non abbiamo saputo affermare presenza eradicare consenso lì dove i nostri linguaggi i nostri tempi si sono avvicinati anche traumaticamente a quelli della vite te li faccio l'esempio della Sicilia
Si siano abbiamo mezzo milione di disoccupati
Che sono tanti anche rispetto a ventidue milioni disoccupati abbiamo in tutta Europa ed è difficile fare una campagna elettorale in Sicilia da partito di governo dovendo dare immediatamente una risposta plausibile alla domanda di lavoro di mezzo milione di persone e difficile farla senza simulare altre risposte altre campagna elettorale difficile farli una campagna in cui nessuno vuole parlare d'Europa ma tutti con un parlare di lavoro oggi e subito
Probabilmente è stato importante come la scelta di un linguaggio che prova ad affrontare l'emergenza del lavoro come profonda discontinuità rispetto al passato e cioè l'abbiamo detto non sappiamo come troveremo subito lavoro
Sappiamo come non costruiamo più precarietà e allora per la prima volta questo governo siciliano per la prima volta questo partito dice basta con il precariato di Stato basta con il precariato istituzionalizzato
I trenta mila precari gli articolisti
I venticinque mila lavoratori socialmente utili sono la cifra massima la soglia massima di decoro e di compatibilità che questo governo e questa sinistra disposta ad accettare
E questo discorso andava fatto me ne rendo conto a muso duro a chi ha vissuto di precarietà che ha vissuto inseguendo persino la precarietà comunica risorsa di emergenza di sopravvivenza probabilmente questo
Ha segnato un elemento di discontinuità forte nei linguaggi nei tempi della politica rispetto al passato e probabilmente questo asservito a come dire cita creare un bacino di consenso che ci ha permesso di sopravvivere alla sfida democratici in Sicilia
Vi faccio un altro esempio la pace io credo che questo partito abbia superato bene
Il lo scoglio alla guerra la vertenza la guerra non soltanto per la responsabilità con cui il governo ha saputo operare ma anche perché credo che i democratici sinistra hanno accettato di vivere fino in fondo anche il trauma di un dubbio
Che è una parola laica ma esclusa dalla politica e di cui questa politica e questa vita i nostri elettori le donne e gli uomini che hanno scelto di votarci non votarci avevano bisogno
Volevano capire che questa è una scelta inevitabile ma volevano capire che dentro questa scelta c'è un dubbio c'era una sofferenza c'era il dubbio che esistano davvero
Guerre chirurgiche e armi intelligenti pur con tutta la dovuta responsabilità di chi vuole stare dentro uno schema di regole che se date che vuole rispettare fino in fondo
Io credo che alla fine questo ci abbia permesso di non perdere voti a sinistra ci abbia permesso quei di continuare a conservare anche in un momento difficile come questo la guerra il nostro consenso
Questa elezione dimostra io vengo da da tre mesi di campagna elettorale Sicilia ma credo in qualche modo rispecchi un po'anche le liturgie la politiche sono sviluppate a livello nazionale dimostrò un'altra cosa importante
Non possiamo pensare che il governo sia un valore in sé che si possa immediatamente spendere una campagna elettorale portare all'incasso perché così non è
E questo lo diciamo sapendo che questo governo D'Alema e che il governo siciliano hanno lavorato bene hanno operato bene hanno creato elementi sicuri di forte discontinuità rispetto al passato
Non riusciamo a incassare il lavoro di questo Governo quando invece di presentarlo come un valore in sé come una conquista lo presentiamo con un modello di valori e facciamo vedere come queste discontinuità siano reali vi dico e non è una boutade
Che non abbiamo capitalizzato in Sicilia l'arresto dimostra stesso
Nel momento in cui hanno arrestato un assessore della Giunta Capodicasa dell'UDR per vicende che non riguardava la storia di questo governo ma che sicuramente mettevano approva a dura prova la credibilità la tenuta emotiva
La tenuta complessiva di questo governo c'erano due strade una era quella di dire bene
Fingiamo che non sia accaduto diciamo che è accaduta una cosa che riguarda un'epoca pregressa che non riguarda questo partito non riguarda questo governo che non riguarda le ragioni per cui insieme governiamo la Sicilia
Oppure lanciamo
La vertenza noi sul piano della legalità per affermare la discontinuità di cui siamo portatori
E alla fine dire noi per primi la questione morale resta il punto centrale della GE di questo posizioni di governo anche oggi che hanno arrestato un nostro assessore
Alla fine probabilmente servita recuperare attenzione
Qualità dell'ascolto e persino consensi più di quanto alla fine i nostri assessori non abbiano saputo fare nel momento in cui hanno fatto cose e il gregge i mille miliardi del CIPE che diventano finalmente il completamento della famosa autostrada Palermo-Messina
No i figli di cinquanta
Chilometri di curve destinati a trasmetterli ai nostri eredi ora scopriamo che forse quelle curve riusciremo hanno regalarli nere vita chi verrà dopo di noi eppure alla fine nell'immaginario collettivo nella capacità di ascolto
Nella scelta di chi vuole capire che cosa questo governo realmente rappresenta dal punto di vista dei valori un elemento di discontinuità di e di innovazione rispetto ai precedenti la capacità di fare dell'arresto di un proprio assessore una battaglia morale di qualità della politica
Forse la figlia paga
Nel senso che alla fine poi abbiamo tirato le somme tutto questo per arrivare a quale conclusione o meglio le conclusioni non ce ne sono
Diciamo che
Questa elezione ci con fucili consegno una responsabilità che è quella di rappresentare all'interno del centro sinistra forse l'unico momento l'unica identità con l'unica risorsa politica di forte reale autentica
Discontinuità rispetto al passato dal punto di vista l'identità al punto di vista dei programmi da protesta dei linguaggi se voi chiederete ad un elettore dei democratici
La ragione per cui ha votati democratici una votati democratici di sinistra vi ricorderà i sindaci vi ricorderà Prodi vi ricorderà Di Pietro
Non vi dirà l'identità di quel partito il progetto di quel partito la capacità di immaginare un modello di sviluppo diverso di quel partito è migliore di quello democratici sinistra vi parlerà di una come dire lettura politica molto superficiale che appartiene alla liturgia e la politica oggi e allora noi dobbiamo renderci conto che questa elezione ci consegna
Un dato elettorale di grande responsabilità se oggi questo centro sinistra possiede un elemento di garanzia di tenuta di progetto ed è nei Democratici sinistra e questo lo dico senza iattanza o dico perché pochi giorni fa mentre a fine con molta responsabilità i dirigenti di questo partito si interrogavano sulle colonne di tutti i giornali su come potesse essere rilanciata
L'azione della coalizione di centro sinistra ecco su come fosse fondamentale rilanciarla oggi a bocce ferme senza aspettare l'ennesima accelerazione elettorale
Altrove si costruivano le leadership si poté calano le poltrone quasi stipo de relato un albero di fico dibattito in cui già si indicano i futuri sindaci futuri presidenti delle Regioni
Io credo che queste anche una differenza di linguaggio di cui noi dobbiamo andare essere consapevole andare fieri e capire che non soltanto il rischio è il prezzo che questa campagna elettorale ci offre in termini responsabilità ma anche il premio che ci dà portare la responsabilità di trovare il punto di qualità di differenze discontinuità di questa coalizione di centro sinistra nel massimo l'umiltà probabilmente al di là del dato di medico e un premio politico ineludibile questa campagna sofferto
Allora abbiamo fatto una discussione
Ricca e ampia hanno parlato molti dei molte compagne molti compagni ho ascoltato tutti gli interventi e ne ho preso come si dice buona nota perché ci sono molti argomenti sui quali tornerò e che credo possano costituire arricchimento della impostazione con la quale svilupperemo il dibattito nel corso dei prossimi giorni
Mi pare che ci sia stata una abbastanza generale condivisione della impostazione che Pietro Folena dato a questa discussione che anche se il prodotto di due dibattiti che abbiamo avuto nelle settimane passate anzi nei giorni passati una riunione di segreteria e una riunione con i segretari regionali e di federazione
Organismo che ha cominciato a funzionare del quale noi siamo molto gelosi nel senso che è un organismo vivo
Che da stimoli contributi che consente una riflessione ravvicinata sul rapporto tra le cose che si dicono e l'orientamento reale del nostro rientra azioni e del nostro partito
Come capita a chi ha la mia responsabilità
Spetta inevitabilmente il compito anche dalla discussione di questo genere
Di cercare di trovare il figlio
Che ci consenta di individuare il percorso che noi dovremo compiere nel corso delle prossime settimane dei prossimi mesi
Mi sforzo di farlo sapendo che noi abbiamo davanti una scadenza molto importante
Una scadenza che in qualche misura si è messa in relazione da parte mia al momento della mia elezione come una scadenza determinante per il percorso del lavoro che sei mesi fa abbiamo cominciato
E cioè il Congresso il congresso che terremo
Nel primi due mesi del a febbraio del due mila e il cui lavoro di preparazione sostanzialmente comincerà con il seminario sul partito che si terrà l'otto e nove luglio poi con il seminario sul Progetto che terremo subito dopo e poi a settembre con il vero e proprio lancio di una campagna congressuale
Che deve essere rivolta a fare lo dico perché sono assolutamente d'accordo un congresso vero
Già il fatto che si debba giungere ad una definizione come congresso un aggiunta di questo tipo la dice lunga sulla situazione nella quale ci siamo trovati a partire dall'ottantanove in poi in ragione del fatto che abbiamo fatto non dimentichiamolo mai una straordinaria operazione di innovazione politica
Forse la più grande della storia italiana degli ultimi anni
Ma un'operazione di innovazione politica la quale non abbiamo potuto saputo accompagnare una analoga riflessione un altrettanto impegnativa riflessione sul modo di essere sull'identità sulla struttura e sulla funzione del partito politico
Che è rimasto troppo simile a quello che era prima creando una contraddizione che è una delle ragioni delle nostre difficoltà noi abbiamo una politica nuova ed un partito vecchio i compagni che sono intervenuti anche questa discussione che vengono da altre esperienze rispetto alla nostra ci segnalano questo come un problema perché io che sono stato tra coloro i quali hanno posto il problema di una fusione calda diciamo così cioè del superamento di una di quella logica che secondo me era stato uno dei punti di debolezza dell'operazione di Firenze
Io per primo sento che questo assenso se come dice Artali si sposa ad una grande capacità di autoriforma collettiva non del PDS come soggetto interno ai DS
Ma collettiva cioè se tutti noi siamo in grado di costruire un soggetto partito che assomigli alla nostra identità politica di oggi
Mi pare di vedere però con una certa chiarezza
Naturalmente lo dico poi farò considerazioni mi scuso se non saranno diciamo considerazioni episodi che ma insomma
Cercherò di di di stare dentro il filo del ragionamento che è stato stato anche stato svolto dai compagni mi sembra di vedere qua certo chiarezza le due cose chiare che noi dobbiamo fare le prossime settimane
Prossime settimane prossimi mesi perché noi abbiamo due scadenze sono solo a quelle fissate poi
Ci sono altri problemi che vedremo nel corso questa discussione la prima scadenza sono elezioni regionali del due mila la seconda scadenza soluzioni politiche al termine di questa legislatura e quindi nel due mila e uno
E anche questo percorso a ostacoli io vorrei ricordare a tutti noi cosa sono stati questi nostri sei mesi io li ho impressi nella memoria e forse anche nella
Precoce in bianchi mento dei figli anche amento dei nostri capelli
Cosa sono stati questi sei mesi di lavoro di questo nuovo gruppo dirigente sommata dalla guerra al terrorismo da referendum alle elezioni europee all'elezione del Presidente della Repubblica alla decisione coraggiosa forse persino un po'azzardata di organizzare una grande manifestazione nazionale dopo dieci anni per fortuna con un buon risultato
Alla nascita di partiti vicino a noi abbiamo avuto veramente sei mesi di percorso di guerra all'interno dei quali abbiamo cercato contestualmente di rimettere in vita un partito che all'inizio del nostro lavoro per constatazione obiettiva di tutti diciamo sia de Dinoi che arrivavamo sia dei compagni del gruppo dirigente precedente si trovava in una condizione abbastanza difficile
Queste due scadenze che abbiamo di fronte credo che ci debbano spingere con molta chiarezza lungo le due
I due obiettivi che a me sembrano abbastanza chiari perché per fortuna non hanno a me pare razionali e ragionevoli alternativo
Primo obiettivo
Come andremo alle elezioni del due mila e uno
A quelle del due mila ma ancor più a quelle del due mila e uno
Con quale configurazione ci andremo
Io da questo voto traggo la conclusione
Che badate non è solamente un elemento come posso dire di
Di memoria di un di un altro momento dalla vicenda politica italiana recente ma è una scelta politica
Io sento il bisogno di ricreare
Quello spirito con il quale vincemmo nel novantasei
Lo hanno detto diverse compagne diversi compagni che sono intervenuti ma senza quello spirito
E ora cercherò di spiegare che cosa intendo dire quando dico spirito
Il rischio è che una coalizione che pure a queste elezioni ha ottenuto un risultato importante
Possono trovarsi in una condizione di difficoltà
A fronte di una coalizione avversaria che appare più coesa
Noi siamo undici partiti loro sono tre partiti e quando si giocherà per la stabilità essendo questo uno dei valori come tali assunti anche prefetto la nostra iniziativa
Nella cultura diffusa nel Paese quando si giocherà la partita della stabilità avrà più buon gioco chi potrà dire voi
Garantiamo in ragione della nostra coesione maggiore stabilità di governo loro cioè noi in ragione di una articolazione talvolta neanche fortemente determinata da ragioni storiche o politiche assolutamente sostenibili rischiano di garantire maggiore instabilità
Cosa intendo dire però quando parlo di spirito del novantasei
E cosa intendo dire quando dico che non mi pare che ci siano ragionevoli alternative nessuno di noi può pensare di andare da solo mi pare che tutto questo sia chiaro
E nessuno di noi può pensare di andare solamente con un cartello di undici partiti che si giusta pongono l'uno all'altro
Anche questo credo che dovrebbe essere abbastanza chiaro
Quando si è detto fuori da noi
Ma si vede che con la frammentazione aumentato i voti del centrosinistra è del tutto vero ma aumentarla del voto il centrosinistra con la frammentazione in una votazione proporzionale in una votazione con il sistema maggioritario ciò che premia e la coesione della coalizione
Dunque io francamente non vedo alternativa ci giro ci giro ma non vedo alternative
E non è un no non ne ho sentite né in questo dibattito né fuori da questo dibattito altre sento prudenze sento furbizie sento rinvii ma il problema con il quale tutti noi
Siamo chiamati a fare i conti e la nostra capacità la nostra intelligenza e vuole dire persino la nostra umiltà nel ricostruire le condizioni lo spirito di quell'alleanza
E quando dico condizioni spirito mi riferisco a tre elementi
La cui sincroni sita nel corso di quella campagna elettorale ci consentì di raggiungere un risultato straordinario primo
Un programma comune frutto di lavoro di settimane e settimane
Gruppi di lavoro costituiti con tutte le forze politiche che ascoltarono intellettuali operatori del settore associazioni un grande lavoro che portò a a fare sintesi programmatica di culture riformiste tra di loro separate
C'era la paura della destra forse a fare da coesione ma abbiamo forse qualche ragione per non avere analoga paura oggi o qualcuno tra di noi pensa che sia scontato l'esito della consultazione elettorale prossima
E chi si possa pensare che non ci sia una competizione del tutto aperta tra noi e la destra
Secondo
Un elemento di identità comune che non schiacciava le diverse identità
Guardate che quella esperienza dell'Ulivo ci fece probabilmente raggiungere un risultato che tre mesi prima era considerato del tutto inimmaginabile cioè la nostra vittoria alle elezioni politiche in ragione del fatto che sapemmo coniugare l'esistenza di diverse identità perché anche allora Fabio lo ha ricordato anche allora quando cominciò il lavoro dell'Ulivo eravamo in undici Valdo lo ricorda ad altri compagni che sono qui lo ricordano Famiano ed altri eravamo undici partiti
Interno ad un affetto di coesione tra le forze politiche
E noi siamo riusciti ad avere un simbolo comune l'Ulivo che lo schiacciava i simboli dei partiti
Ma avere quel simbolo comune ci ha consentito di aggiungere qualcosa rate io sento molte cose in queste settimane che
Come è possibile mi fanno riandare alla memoria di tante discussioni che abbiamo fatto nel mese negli anni passati
E forse mi mi rendo conto che parlavamo dicevamo la stessa cosa ma come succede ogni tanto
Sì si usavano categorie linguaggi diversi ma per dire probabilmente tutti la stessa cosa è quello che conta è che oggi riconosciamo che dicevamo la stessa cosa
E cioè il fatto che il rapporto tra le identità e l'identità di una coalizione è un rapporto che può diventare armonico
E produttivo noi avevamo perso le elezioni adesso ce lo siamo di cordata o facendo i conti con le elezioni europee avevamo perso le elezioni al proporzionale ne abbiamo vinte al maggioritario
E quei novecento mila voti sono stati la ragione per la quale non abbiamo governato governiamo Rita
è chiaro che quei novecento mila voti non bastano da soli del tutto ovvio e chiunque pensasse e credo che chiunque pensasse di tradurre quell'elemento aggiunto che non è l'identità non è l'adesione ad un partito e l'adesione ad una coalizione dentro la quale ci sono elettori che non si riconoscono i singoli partiti ma decidono di partecipare ad un progetto generale di tradurlo in un partito sbaglia
Ma noi quell'elemento di forza
Io sono per dire Ulivo
E per scriverci sotto il nuovo centro sinistra solo per andare alle prossime elezioni con il simbolo dell'Ulivo coscritto sotto il nuovo centro sinistra
In modo tale da raccogliere nel Nuovo Ulivo così come facemmo quando scrivemmo Alleanza per il governo perché l'alleanza con Dini non era un'alleanza interno all'Ulivo fu come posso dire anche simbolicamente sottolineata da questo elemento di convergenza io sono per mantenere il valore della denominazione e dell'idea che c'è dietro di sintesi programmatica e però al tempo stesso riconoscere che ci sono forze diverso
Io sono andato al congresso dei Comunisti italiani
A dire che secondo me anche una forza politica come la loro dovrebbe entrare mi ha risposto Cossutta
Sì però diciamo salvaguardando l'identità esatto salvaguardando le identità ma sapendo che alle diverse identità che compongono l'Ulivo poi si può aggiungere un elemento coesivo che non ha niente non cancella le prime ma può persino come è accaduto
Esorta
Terzo
C'è stata anche qualcosa che aveva un'ambizione mi pare Walter vitali lo abbia detto c'era un'idea di Progetto per l'Italia
Cioè gli italiani guardando a quella coalizione capivano una direzione di marcia
Capivano che c'era dentro una idea ne cito due
Di quelle idee che sono rimaste la memoria primo scuola formazione
Quello stato io lo ricordo un elemento determinante di quella campagna elettorale secondo anche la discussione che ci fu a proposito della riforma dello stato sociale
In cui noi avevamo posizioni
Di varia natura che sostenevamo in quella campagna elettorale ma che furono come posso dire la traduzione della idea di contrapposizione di un modello di riforma lo stato sociale fondato sulle pari opportunità rispetto al disboscamento che Berlusconi propone
Questa mi pare la prima questione ritornare allo spirito del novantasei
è difficile
Sarà difficile ci sono state delle responsabilità delle degli errori ci sono delle incrostazioni tutto quello che si vuole ma io chiedo qual è l'alternativa
Se qualcuno è in grado di dirmi qual è l'alternativa a questa ragionevole possibilità venga avanti io non ne ho sentito ripetono sto parlando dalla nostra discussione sto parlando del confronto tra le altre forze politiche fanno parte della maggioranza seconda cosa che a me pare chiaro dall'esito di questo voto
Fare con il congresso una sinistra nuovo
Guardate
Anche qui possiamo dirci soddisfatti con il diciassette virgola quattro per cento dei voti
Possiamo pensare che il nostro compito è restare lì
Magari andare avanti indietro di un po'governare bene ma non incassare dal punto di vista del risultato elettorale ciò che questa buona capacità di governo traduce io semmai faccio esattamente il ragionamento opposto mi chiedo come mai gli una grande capacità di governo che abbiamo avuto con il Governo Prodi e con il governo D'Alema che abbiamo nella stragrande maggioranza delle amministrazioni locali
Non produce quel grado di consenso necessario
Questo è il punto sul quale dobbiamo ragionare cosa c'è in mezzo badate che s'è già successo una storia italiana
Ci sono stati altri altri casi in cui è successo questo
Ma dobbiamo capire qual è l'intercapedine che rende difficile per degli elettori scegli Arci pura apprezzando come tutto
Persino i sondaggi famosi dimostrano pur apprezzando il nostro modo di governare
Io da qui ne faccio discendere lì l'idea e l'esigenza di una sinistra nuova
Ma a sinistra
Lo voglio dire ma perché
Insomma mi pare che questi sette mesi sia stato chiaro qual è lo sforzo di questo gruppo dirigente
Lo sforzo di questo gruppo dirigente combattere contro due rischi
Che compaiono questo caso fatemi usare la tradizionale coppia oppositori a della dialettica delle nostre discussioni ma in questo caso credo che sia corrispondente al vero
La prima cosa all'idea che basta la sinistra non ha più compiti il problema è fare una cosa che vada da Mastella a Cossutta mettere tutto insieme
Ed è un'ipotesi che io non considero oggi nel realistica né praticabile
Seconda ipotesi
Quello di pensare che la sinistra sia un atto di dichiarazioni ideologiche
Con dei muri bene alti in cui io fai quella dichiarazione ideologico della sinistra non fai parte
Questi due errori che talvolta abbiamo come posso dire insieme praticato hanno reso meno forte quello che io ho detto fin dal primo giorno essere il vero punto che emerge da questo voto la scarsa capacità di espansione del nostro partito
Ma queste due questioni che a me paiono chiare cioè l'idea di una sinistra nuova aperta ritroviamo i tre aggettivi che usammo a a novembre al momento della passaggio di segreteria aperta plurale e moderna
E il rilancio la ricostruzione dello spirito dell'Ulivo devono avere dentro il tema che Alfredo a posto e che e che il tema vero del quale vorrei che nel congresso discutesse che considero determinante la discussione sul progetto
Il progetto sarà qualcosa che finalmente porterà nostra discussione fuori dalle secche
Nelle quali ormai ogni tanto io ho l'impressione che potremmo fare come le barzellette dirci numeri ognuno sa di che cosa stiamo parlando perché allora si sa quello che interviene per sospende quello che interviene contro Jospin quell'altro sappiamo tutti tutto
Io vorrei che noi entrassimo un po'più nel merito il Progetto
Dovrà essere l'occasione lo strumento per fare questa discussione
Perché il punto è perché Cossa cioè noi siamo c'è bisogno di una grande sinistra benissimo c'è bisogno di un Ulivo
Per fare che cosa in questo Paese
E per fare che cosa in Europa
Perché poi le soci però tra un attimo il problema dell'Europa è un problema che si pone con molta con molta forza
Si dice la sinistra ha bisogno di un'anima l'ha scritto Eugenio Scalfari io sono
Amico i
E osservatore de estimatore del delle cose che sito Eugenio Scalfari se il papà di volta in volta possono essere d'accordo ma non è questo il problema
Io vorrei dire che è esattamente quello che noi abbiamo cercato di fare in questi mesi andare in cerca di un'anima
Di questo partito qualche volta siamo persino sembrati
Come posso dire ma per fortuna io ho scoperto insomma che poi il corso delle cose posso solo aver pazienza basta solo avere pazienza
Persino ricordando Berlinguer mi è capitato di di di di di vedere quante volte anche diciamo capiti a dirigenti politici di dire delle cose qualche volta in solitudine poi il corso del tempo finisce col dare ragione
Ma aver posto il tema dei diritti umani
è stato utile per definire un'identità della sinistra essendo abbiamo resistito alla guerra che diciamoci la verità
Per ciò che noi siamo stati noi siamo il partito che qualche anno fa era in piazza io compreso
Per protestare contro la guerra dell'Iraq fatta nei confronti fatta quella guerra
Nei confronti di un Paese che aveva invaso uno Stato sovrano e sotto la copertura dell'ONU questo siamo noi
Veniamo da questa storia
Aver resistito aver resistito a questa vicenda avere avuto la forza di argomentare e di reagire
Aver avuto la forza di argomentare di reagire io penso sia stato anche per il fatto che questo argomento che ci dobbiamo chiedere come mai non non aveva diritto di cittadinanza nella nostra cultura e cioè il tema dei diritti umani lo abbiamo fatto irrompe
Io ho visto che il G otto ha deciso la cancellazione del debito dei Paesi
In via di sviluppo
Sino a metà tazze
è un grande passo in avanti
Luigi Zingaretti Peluffo ricordano che non abbiamo posto questo problema nei mesi passati con grande determinazione
La posizione sulla fecondazione che è stata ricordata da diverse compagnie e che diciamoci la verità mica è stata una cosa semplice perché anche qui anche qui non avevamo insomma mostrato
E qualche qualche difficoltà a prendere posizioni
Guardate per me rimane la mia memoria Barbara lo ricorda perfettamente
All'assemblea delle donne alla Conferenza delle donne del nostro partito quando parlando tra fecondazione io ho accennato al fatto che quello doveva diventare una sorta di simbolo di una capacità del partito di prendere posizione e c'è stato un grandissimo applauso ma persino un applauso liberatorio rispetto all'esigenza di essere identificati
Voi siete quelli che allora noi siamo quelli che i diritti umani la fame nel mondo la posizione presa in difesa di una grande frontiera qual è quella rappresentata la vicenda la fecondazione e più in generale dalla questione della legge
Centonovantaquattro aggiungo aver chiamato
Alcune decine di migliaia di persone in piazza contro il razzismo
Anche questa è una cosa assolutamente meno bar banale e e tradizionale di quanto sembri non solo per il contenuto ma soprattutto per la forma
Che cos'è questo se non il tentativo di lavorare sulla identità sapendo che a questa identità poi si sposano alcune grandi scelte che riguardano la politica economica e sociale la politica istituzionale su queste tornato tra un attimo
Per tutti questi motivi non abbiamo alcun alcuna intenzione di minimizzare questo risultato elettorale
Anzi
Non voglio usare l'aggettivo opposto non voglio dire drammatizzare
Voglio dire trasformarlo in energia per il cambiamento perché se c'è una cosa di questo voto ci dimostra e che non abbiamo il diritto di staffetta
E che o diamo una forte accelerazione al cambiamento
Che abbiamo ingaggiato nel corso di questi anni ma che per ragioni obiettive non solo soggettive andato avanti un posto Pengo
Oppure il rischio è che alle prossime elezioni ci suoni non un campanello d'allarme come giustamente Agostino a Praga nel suo intervento che condivido pienamente ha detto ma una campana d'allarme
E siccome le prossime elezioni si gioca non un consultazione proporzionale ma governi prima regionale poi nazionali
Ora siamo per tempo a fare questa innovazione
Ad aprirci e a fare con le tue scelte alle quali facevo di Perm differimento più
Io però vorrei anche fare un'altra considerazione non ci dimentichiamo abbiamo votato per elezioni europee
In campagna elettorale tutti se lo sono dimenticati va detto Claudio Fava e noi abbiamo scontato
Il fatto di votare con un sistema elettorale barbara
L'unico sistema elettorale con il quale nel quale in Europa non c'era una soglia di sbarramento
Un sistema elettorale con cinque circoscrizioni lo scatenamento delle preferenze
Con condizioni
Delle quali poi parlerò anche a pose la questione degli spot
Per dire quello che io penso sia come posso dire la la la la ragionevole posizione su questa materia si può prendere con una situazione della quale non tutte le garanzie venivano
Riconosciute
Si è parlato poco di Europa ma dobbiamo sapere che gli effetti di questo voto in Europa saranno molto forti
Molto più forti di quelli che qui si la nostra discussione interno io uso questa espressione rischia di farci dimenticare ne abbiamo un cambio di maggioranza del Parlamento europeo
Abbiamo un cambio di fisionomia politica del soggetto fondamentale Chioggia acquisisce la maggioranza il Partito popolare non è più la forza che abbiamo conosciuto nello scorso Parlamento e col quale si riusciva spesso a fare politiche di convergenza abbiamo un Parlamento investito di molte più responsabilità una Commissione più autorevole con un sistema politico
Che però ha forti elementi di innovazione
Voglio anche ricordare permettetemi di farlo che forse quando il Presidente del Consiglio Dio abbiamo insistito anche con i nostri partner europei sulla opportunità della scelta di un uomo come Romano Prodi alla presidenza dalla commissione
Guardavamo anche
Al possibile equilibrio di un Parlamento nel quale una figura che non fosse collocata all'interno in senso stretto o meglio non fosse ma nazione di una delle due famiglie forse poteva riuscirà garanti
Il voto europeo un voto sul quale dobbiamo riflettere perché io sono tra quelli compagni che il ricco
Con i quali discuto di più lo sanno che sostengono che c'è un rischio di inversione di di ciclo
Il ciclo non è cominciato con la vittoria nostra in Italia il ciclo cominciato nel novantadue con la vittoria dei democratici americani
Perché come è sempre stato lì comincia il ciclo è cominciato e poi è stato così tutto in Europa in tutta l'Europa
Io sento il rischio che ci possano essere un'interruzione di questo ciclo se non introduciamo forti elementi di correzione
Guardate che i dati sono quelli che sono stati ricordati ma che io vorrei rileggere con molta
Come posso dire con molta precisione perché forse quello che dice meglio il raffronto tra le elezioni politiche elezioni europee non tra europea europee
Perché son successe moltissime cose Pietro ha fatto bene a ricordare
Per esempio il voto francese nel novantaquattro il voto francese era al livello più basso dalla loro storia quattordici per cento
Ora sono hanno superato il ventuno per cento con il concorso di altre due forze politiche scioperano
Enrico de gauche
In presenza devo dire il foglio che si occupa che Dinoi spesso non molto benevolmente tuttavia ha ospitato un articolo molto interessante di analisi della destra francese
Ieri o l'altro ieri in presenza di una destra esplosa
Il dato sul quale occorre riflettere è questo raffronto elezioni politiche elezioni europee
Non c'è nessuno che abbia il segno più davanti
Meno zero otto i portoghesi meno uno e cinque francesi meno uno e sette i laburisti
Irlandese meno due quattro gli spagnoli meno tre quattro lussemburghesi meno tre e sei noi meno cinque uno e finlandesi meno sei e quattro gli austriaci meno otto e cinque greci otto e nove gli olandesi dieci due i tedeschi dieci e tre gli svedesi quattordici e due
Il Borghi
Diciannove cinque socialisti danesi questa è la situazione che questo voto ci consegna
Però ci consegna con un'avvertenza
Lo dico perché anch'io
Manifesto una qualche insomma
Se discutiamo di opinioni politiche speriamo che le politiche se discutiamo di dati elettorali dobbiamo discutere di dati elettorali
Badate che il voto inglese il voto francese non possono essere letti come chiaroscuro in bianco e nero
Il voto inglese un voto del quale ha votato il venti otto per cento mi pare
Forse persino meno del ventotto per
Nove per per il pezzo direttore ventiquattro per cento abbia votato ha votato il ventiquattro per cento degli elettori
In un Paese nel quale i conservatori hanno mobilitato il loro elettorato che era contro l'Europa
E in cui i laburisti che sono impegnati in una difficile operazione di transizione verso l'Europa dalle posizioni di partenza non hanno avuto analoga capacità di mobilitazione ma mi sono andato a vedere
Perché internet è un giocattolo meraviglioso da questo punto di vista la nostra memoria collettiva quasi contemporaneamente al voto richiesti di un'opinione di approvazione della della dell'azione del governo quasi il sessanta per cento dice di approvare l'operato di Tony Blair e credo più da dentro poco più del venti per cento uno dei conservatori se si votasse oggi in Inghilterra
I risultati non sarebbero quelli delle elezioni europee di qualche giorno fa intanto perché non andrebbe a votare ventiquattro per cento e secondo perché l'orientamento sarebbe questo quindi
Stiamo attenti a non fare come posso dire sulla base dei dati delle contrapposizioni che rischiano di essere sbagliata e di portarci lontani
Tuttavia non c'è dubbio che questo voto ci racconta di una difficoltà della sinistra in Europa le ragioni di questa difficoltà sono state raccontate io le condivido
Diciamoci anche una cosa che ci riguarda che riguardano i c'è anche una difficoltà del nostro voto in Italia che non nasce da oggi
Parma
Piacenza Lucca Grosseto
Le elezioni provinciali a Roma
Noi abbiamo avuto da mesi e mesi
Un'attenuazione diciamo della capacità espansiva
Allora il punto è proprio questo il punto è proprio questo e però nell'analisi del voto io credo noi dobbiamo guardare
Con una qualche attenzione al merito dei dei dati poi vedremo anche un attimo agli effetti politici di questo voto che io invito tutti non è non sottovalutare per non avere nelle prossime settimane sorprese spiacevoli
Ma intanto ha ragione mi pare Famiano Crucianelli che ha richiamato un dato sul quale vale la pena di riflettere
Noi abbiamo avuto
Praticamente il cinquanta per cento dei votanti
Che si è espresso o per l'astensione
Ventotto per cento non ha votato sei per cento ha votato scheda bianca o scheda nulla
All'incirca il sedici per cento ha votato per formazioni nuove che si sono presentate non come partite vedete in questo calcolo io non metto a Forza Italia quindi faccio uno calcolo prudenziale diciamo così
Siamo quasi al cinquanta per cento di persone che hanno votato non per partiti politici se poi a questo ci si aggiunge il venticinque per cento di Forza Italia
Ci si rende conto di che cosa stiamo parlando e di come bisogna stare attenti a non coltivare astrattamente una sorta di
Come posso dire di
Elogio del partito politico che non sia inverato dalla natura del partito politico
Dalle sue procedure democratiche dalla sua vita Interna dalla sua identità politico culturale valoriale perché è il solo modo in un Paese che ha visto Fabio dimmi se sbaglio i dati che ha visto centosettanta parlamentari cambiare di partito nel corso di questa legislatura e che ha visto il formarsi del gruppo misto come terzo gruppo del Parlamento o quarto gruppo del Parlamento
Diventa difficile non capire ecco ora il quarto diventa difficile non capire che c'è un grado di distanza che tende a crescere e se non vogliamo che questo non diventi come non deve diventare alimento per qualunquismo becero
Bisogna interloquire e cercare di recuperarlo il modo migliore per farlo è cambiare natura identità e
E modo di essere dei partiti ma tornerò su questo tra un attimo voglio solo dire quella che io vedo come il rischio di conseguenza politica più
Più forte di questa vicenda
L'affermazione di Forza Italia
è un'affermazione che può avere un effetto giace la in Alleanza nazionale
Guardate che il primo affetto del voto è Forza Italia il dibattito interno ad Alleanza Nazionale
Non so dire quale sarà il suo esito finale
So però che lì adesso si son viste le due anime
Che si erano viste anche nelle settimane precedenti
Ma è chiaro che se lo schema di Berlusconi è una Forza Italia che riduce Alleanza nazionale in una sorta di posizione di accordo di desistenza poco importa se lo sarà formalmente ma politicamente
è chiaro che questo rischia di avere una maggiore capacità di appeal nei confronti di un'area di centro
Che se non viene come posso dire se non viene chiamata a costruire insieme a noi una coalizione altrettanto coese vincente rischia di essere oggetto di una sollecitazione del tipo di quella la quale ho appena fatto riferimento
Perché diciamoci la verità anche qui scusate questa discussione sugli spot io
Noi non li abbiamo fatti perché non avevamo i soldi punto no non è che ci sono vedo davanti a me Francesco Riccio sa che abbiamo pianto in sette otto lingue nell'obiettivo di poter fare anche un uno spot Tino ma non siamo riusciti per ragioni che non riguardano certo Francesco Riccio ma riguardano una lunghissima storia che ci impedisce di utilizzare esorta però diciamoci la verità
Anzi siamo C due verità primo una cosa è da parte nostra a trovare dei soldi da dare al capo dell'opposizione padrone delle televisioni del quale trasmettere gli spot un'altra cosa e per il capo dello posizione trovare dei soldi da dare a se stessi fantasy a se stesso per trasmettere degli spot
Questa è una differenza che vorrei fosse considerata quando parliamo del tema del conflitto di interessi tema del quale parleremo tra un attimo però voglio anche dire un'altra cosa
Tutta questa adesso è cominciato discussione sugli spot come se il problema che questo voto ora racconta fosse il problema degli spot
Con quegli spot Berlusconi ha fatto un'operazione di spostamento di voti interno al Polo non ha preso un voto fuori
Non ha preso non ha conquistato un voto fuori dal Polo
Ha riequilibrato grazie alla visibilità e non credo solo agli spot
Perché probabilmente avranno contato anche lo diceva Mussi dei comportamenti politici oltre agli spot forse anche degli errori da parte di altri ha riequilibrato lo schieramento del Polo ma non c'è stato
Non risulta dai dati dai flussi non c'è stato uno spostamento di voti da noi
O da altri verso il Polo affascinati dalle teorie sulla abolizione delle tasse non risulta risulta che c'è stato uno spostamento interno altra cosa è il caso di Emma Bonino sul quale tornerò da qui a un attimo per dire qual è la mia opinione però ecco dobbiamo tener d'occhio l'evoluzione del quadro politico
Perché non è detto affatto che l'aver vinto la sfida centrosinistra centrodestra la quale Berlusconi ci ha chiamato sia di per sé una garanzia di stabilità
La stabilità la dovevo conquistare quotidianamente
E sapremo conquistarla e avremo la possibilità di raggiungere il nostro obiettivo che è quello di portare a compimento questa legislatura se sapremo dare come sbocco quello di una grande coalizione coesa nella quale tutti si possano sentire
A casa loro in pienezza di visibilità della loro identità
Per quanto riguarda il nostro dato io penso che ci siano
Tre elementi che hanno pesato prima l'ho detto questo Train de dei partiti socialisti europei secondo il fatto che si votava per il proporzionale con il proporzionale c'era una frammentazione interna
Nessuno degli altri partiti socialisti aveva una situazione del tipo dalla nostra
A nessuno sono spuntati partitiche diciamoci la verità io qui cito non sondaggi segreti ma sondaggi pubblicati dai giornali il diciannove marzo di quest'anno risultavano essere dal punto di vista del pestaggio superiori a noi
Di questo stiamo parlando
Diciannove marzo di quest'anno sono stati pubblicati sondaggi dai quali risultava che una nuova formazione plateau democratici aveva più voti di noi
Io penso e mi ha fatto piacere che il Presidente del Consiglio lo abbia sottolineato d'altra parte
Credo che uno degli elementi positivi di queste settimane sia il lavoro che insieme abbiamo fatto il Presidente del Consiglio e noi gruppo di gente partito il governo credo che questo sia veramente un un valore che che dobbiamo preservare perché è una ricchezza
Per tutti noi
Mi ha fatto piacere che Presidente Consiglio abbia detto che nel recupero che noi abbiamo sicuramente nel corso delle ultime settimane assicurato c'è anche l'intelligenza e la posizione che abbiamo preso nei confronti di questo
Fenomeno nuovo quello dei Democratici perché avremmo potuto anche condurre la campagna frontale ma come i dati ci hanno dimostrato se avessimo condotta così la campagna non avremmo perso molti più voti
Perché qual è il punto di debolezza
Della nostra
Diciamo del del nostro insediamento elettorale dove perdiamo i voti
Non li perdiamo
Non in direzione della Sea diciamo non perdiamo di voti a sinistra
Quella te che l'analisi dei flussi da questo punto di vista è molto interessante l'analisi dei flussi ci dice che siamo il partito che ha il più alto livello di conferma il sessantacinque per cento
Ci dice che siamo il partito che ha il minor grado di voti dati all'astensione
Il tredici per cento
Dei grandi partiti
Ci dice che noi non prendiamo voti a destra
Non prendiamo voti a destra facciamo un'operazione anche noi in afflusso poi ci sono i voti decidiamo di quali verremo tra un attimo li facciamo in afflusso da Rifondazione comunista e da altre forze del centrosinistra
Quando dico non perdiamo voti a sinistra non voglio dire che per esempio in quel tredici per cento o in tanti altri che magari non ci hanno votato prima non sono tornati a votare non ci sia il segno della guerra
Chi dice questo sbaglia perché la guerra io lo vedo dalle e-mail che sono arrivate almeno potevo scure
Ma lo dicono i compagni segretari regionali la guerra è stato una ferita molto profonda
E io penso che anche qui abbiamo giocato una partita durissima ma l'abbiamo giocata bene lo ha detto adesso Claudio Fava lo abbiamo dato l'impressione di essere presi da una sorta di cerca determinazione bellicista abbiamo avuto una posizione fondata su una motivazione etica
Anche perché ripeto vale per me mai nessun'altra motivazione avrebbe potuto determinare una scelta del tipo di quelle abbiamo preso
E al tempo stesso però abbiamo convissuto e dialogato con i dubbi ho fatto tutta la campagna elettorale con il pullman con i comizi nei quali c'era qualcuno che alzavano striscioni nel caso migliore
Di protesta nei casi peggiori
Si è arrivati ad altro non è facile ma non per me perché insomma siamo abituati ma per i compagni che sono lì che si sentivano
Penetrati la marcia Perugia-Assisi è stata una ferita nel nostro corpo da chi può pensare che questo non abbia pesato io penso che abbia pesato
Però dico politicamente
Il paese non è che si è spostato a sinistra e noi l'abbiamo preso voti perché siamo andati all'altra parte perché il dato di Rifondazione che ha radicalizzato all'estremo le sue posizioni non dice assolutamente questo
Seconda cosa lo ha detto Francesco Tempestini non ha bisogno di richiamare nulla
Si diceva ma si potrebbero perdere voti perché non siamo stati sufficientemente determinati nel dirci Everyday che siamo socialisti
Chi ha immaginato e speso
L'idea della ricostruzione dell'identità socialista preso molto meno di quello che pensava aggiungo
E lo dico perché è oggetto del nostro lavoro
Vedo crescenti margine di ambiguità io ho letto con grande stupore l'intervista di Claudio Martelli sul giornale
Il giorno prima del voto nella quale diceva a me ma fondo qui il problema vero è di fare la sintesi tra il berlusconismo e il socialismo perché il berlusconismo al fattore modernizzando e dalla Società italiana
Dove abbiamo perso dei voti
No abbiamo perso dei voti in due direzioni ma anche qui l'analisi a un deve essere un po'più raffinata di quanto si
Né in direzione dei democratici in una misura
Non rilevantissima
Non rilevantissima pare l'otto per cento da questi dati
E poi l'abbiamo perso in direzione della Bonino e poi qualcosina in altre direzioni
Perché li abbiamo persi in queste direzioni
Perché queste direzioni
Rappresentavano agli occhi diciamo partiamo da un dato meglio c'è una sorta di impermeabilità dei due schieramenti
C'è stato a queste elezioni proporzionali non è detto che ci sia l'elezioni maggioritarie attenzione
Alle elezioni proporzionali la scelta del campo è stata una scelta netta ma quando poi si tratta di scegliere gli scatta il meccanismo del più vicini del meno lontano non necessariamente il più vicino
Allora se è vero che noi abbiamo perduto di voti in queste due direzioni dobbiamo dedicare un secondo a capire meglio perché perché si potrebbe dire io stesso ho detto perché il profilo di questa forza è apparsa più fresco più moderno più innovatore
Qualcuno ha detto ma questo voto è un voto che colloca scegliendo la Bonino per esempio si colloca fuori dal bipolarismo
Io non so dire naturalmente qui entriamo nel campo dell'introspezione psicologica degli elettori sulle quali non solo parzialmente a forte
Dico solamente che se è un messaggio è venuto da quella direzione nella forma impercettibile impatta che voi se uno dovesse dire cosa ha detto la lista Bonino su
Sulle questioni dell'economia italiana o europea o su o cosa ha detto anche sulla guerra il movimento di di dei Democratici di Prodi sarebbe difficile individuarlo però hanno trasmesso delle impressioni
E queste impressioni sono state una maggiore radicalità
Una maggiore scelta bipolare maggioritaria ricordiamoci che la Bonino partito che è per il maggioritario uninominale all'inglese
Una minore disponibilità ai compromessi e in questa ultima cosa sta il nostro punto debole
Noi siamo apparsi come una forza che aveva come posso dire all'interno del l'acquisito DNA una eccessiva disponibilità compromessi
Da qui la chiave di lettura delle ferite non saldata perché è vero il passaggio del Governo a ottobre e i ribaltoni e tutto il resto sono ferite non saldate
Con qualcosa che io vorrei tutti noi capissimo è molto più solido e piantato di quanto molti di noi pensino e cioè una consolidata cultura maggioritaria e bipolare del nostro elettorato
Ha ragione Petruccioli parlando delle ferendo un guardate mettiamola così ci siamo chiesti tutti insieme
Alla luce del dato elettorale
Cosa sarebbe stato di noi
Se avessimo preso una posizione diversa sul referendum o sull'elezione del presidente della Repubblica
Abbiamo immaginato dal punto di vista di questa esposizione che cosa avrebbe significato come amplificazione se noi ci fossimo schierati con quei partiti tutti penalizzati dal voto
Perché Forza Italia ha preso una posizione ambigua ma tutti quelli che hanno fatto la campagna per il no al referendum per la sezione tre non sono stati tutti penalizzati
E penso che adesso il fatto che il trenta per cento dei votanti non si è andato a votare neanche alle elezioni europee abbia fatto capire che probabilmente non c'era un cinquanta virgola quattro per cento di votanti
Che aveva scelto il proporzionale contro un quarantanove virgola sei che aveva scelto il maggioritario
E ci deve far capire a noi che quei ventidue milioni di persone che hanno votato per il maggioritario sono per larga parte anche se non esclusiva un'aria di elettorato con la quale noi dobbiamo discutere c'è tanta parte del nostro
Elettorato
Allora è chiaro che noi dobbiamo fare un'operazione di accentuazione del nostro profilo da questo punto di vista e dobbiamo farlo e qui fatemi dire una cosa anche recuperando antagonismo nei confronti della destra
Se c'è una cosa che non abbiamo pagato è un po'una sensazione di appannamento dei confini che su grandi questioni sociali economiche di diritti
C'erano tra noi e la destra io sono tra quelli che hanno lavorato perché Berlusconi e Fini votassero per il Presidente della Repubblica
E sono tra quelli che lavoreranno con grande determinazione per ottenere il massimo di convergenza nella fissazione delle regole del gioco
Ma lì finisce lì finisce oltre quello c'è il conflitto politico culturale e di valori tra noi e la destra che si deve rivedere meglio
Che si deve rivedere meglio
Su diversi temi dare politiche economiche sociali
Alle questioni alle quali ha fatto riferimento anche Fabio Mussi al tema del conflitto di interessi perché io ci sto partecipare tutti quanti a all'autocritica
Però questo tema non è vero che era del tutto sparito dalla nostra attenzione
Questo tema è un tema che tipico di una società liberale non stiamo chiamando in causa la la Bulgaria degli anni Ottanta stiamo chiamando in causa una società liberale
Vorrei dire persino che fu Berlusconi a dire che c'era un problema di conflitto di interessi al momento in cui diventa
Presidente del consiglio
Noi sulla base di questo dobbiamo mantenere questo profilo di come posso dire di collocazione identitaria
Laddove per identità poi verrò a che cosa voglio voglio dire lo abbiamo fatto ripeto con referendum con la questione di Ciampi con la propria azione e l'abbiamo fatto anche con la vicenda dei metalmeccanici
Quando abbiamo riunito i lavoratori metalmeccanici a Botteghe Oscure si sono stupiti del fatto gravissimo riuniti vorrei che non si dovessero più stupire e credo che dobbiamo fare altrettante cose in altre direzioni delle quali
Parlo subito pervenire al tema sul quale concludo che il tema del profilo programmatico del nostro schieramento non dico solo del nostro partito ma dico del nostro schieramento
L'azione di governo il governo sta facendo bene
Non si avrà mai da me
E da questo gruppo dirigente uno smarcamento nei confronti dell'azione del governo che considero assolutamente
Come posso dire dentro
La nostra concreta esperienza
Non lo si avrà perché
Perché noi siamo convinti che il Governo sta facendo bene non lo si avrà perché riterrei molto dannoso che si avvia qualcosa di questo tipo
Però sento al tempo stesso
Che non abbiamo bisogno lo ha detto dalle scusa Claudio
Lo ha detto D'Alema spesso abbiamo bisogno di una fase quella che conclude questa legislatura che sia una fase di accentuazione dell'azione riformista
Lo dico nel giorno in cui il governo ha compiuto un rimpasto anzi ne approfitto per per di nuovo il pasto ha sostituito due ministri
Ministro Maccanico è stato nominato al dicastero delle forme istituzionali
E Antonio Bassolino ha deciso di dedicarsi io gli voglio lo voglio ringraziare di questo dirò tra un attimo perché lo voglio ringraziare del grande lavoro che ha fatto come ministro del lavoro
E lo voglio ringraziare anche di una scelta che probabilmente costituisce per lui un sacrificio individua ma che costituisce per tutti noi una grande risorsa cioè il fatto di dedicarsi alla città nella quale è stato eletto sindaco
Quindi Bassolino a sostanzialmente optato per continuare la sua esperienza di Sindaco e il nostro capogruppo al Senato è stato nominato ministro del lavoro è stato già annunciato e credo che anche questa sia una scelta per quanto ci riguarda che va
Nella direzione di una conferimento di una scelta autorevole
Vorrei dire questo
Vorrei dire questo noi abbiamo alcune questioni che devono caratterizzare questa parte finale legislatura
Lo dico riferimento a temi che sono stati affrontati a partire dalle azioni Folena nella discussione
Prima questione io credo che sia venuto veramente il momento di dare corpo alla discussione sul nuovo welfare
Gli dobbiamo dare corpo ci sono molti modi per farlo io so sicuramente qual è il modo
In cui non si può fare attraverso una rottura con le organizzazioni sindacali
Io sono perché si mantenga come valore il metodo e la pratica della concertazione
E sono anche perché sia aperta una discussione su quelle che appaiono le più evidenti sperequazioni di un sistema
Che lascia scoperte soprattutto le generazioni più giovani
E diciamoci la verità perché il Dinoi se lo fosse dimenticato ricordiamoci che in Italia in questi anni è successo qualcosa di abbastanza clamoroso
E cioè che ai dodici milioni di occupati dipendenti permanenti full-time oggi corrisponde un'area di quattordici milioni di occupati
Che sono costituiti quattro milioni e sette da occupati part-time e temporanea tipici cinque milioni e sette da lavoratori autonomi tenevo il tre virgola quattro milioni di occupati regolari l'economia sommersa il Paese è fatto così
E il Welfare State deve oggi puntare a creare nel futuro una condizione per la quale si dia garanzia a chi oggi ha non dico più vent'anni ma già venticinque o ventisette di non dover aspettare
Un tempo infinito per poter godere di delle dei diritti dei quali hanno goduto in un altro tempo molto prima le generazioni dei loro padri questo problema c'è ed è un problema di sinistra
Chiaro la sinistra moderna non può non assumere su di sé questo tema
E affrontarlo con le organizzazioni sindacali ma affrontarlo anche con gli imprenditori
Perché anche gli imprenditori devono partecipare a quello che io continuo a chiamare un patto per lo sviluppo c'è stato il patto di Natale
Mi piacerebbe che ci mettessimo attorno a un tavolo e decidessimo insieme all'organizzazione sindacale l'organizzazione degli imprenditori le due cose che possono essere messe sul tavolo
Per esempio si può aprire una riflessione su utilizzazione del TFR da parte delle imprese
Perché non mettiamo un paio di queste questioni sul tavolo e vediamo se è possibile trovare un punto di intesa che garantisca quella ripresa economica e quella possibilità di utilizzazione di risorse per investimenti pubblici che tutti noi sentiamo come urgente tanto quanto la riduzione dalla pressione fiscale si è fatto un punto si determinerà adesso una riduzione di un punto a ventisette al ventisei probabilmente ci possono essere le condizioni per una programma di riduzione della pressione fiscale che è un problema italiano che può
In questo caso positivamente giocare sul reddito di tante famiglie
Seconda questione la formazione
Lo dico a Claudia non c'è nell'affermazione che ha fatto Pietro nessuna furbizia io voglio solo dire questo
Devono stare insieme
La parità scolastica e la riforma dei cicli stanno insieme
Devono stare insieme e io dentro con una certa preoccupazione che l'attenzione spostata solo da una parte la riforma dei cicli è un pezzo determinante della riforma del sistema scolastico italiano
Io so perché con Luigi ci abbiamo lavorato quando eravamo al governo insieme la fatica che abbiamo fatto nella maggioranza per ottenere l'elevazione di un anno allevamento di un anno dell'obbligo scolastico di un anno
Cosa che ancora ci mette al di sotto di tutte le soglie europee anche su questo piano io ho scritto Giuliano Amato chiedendo che nel DPF questa sia una delle priorità ci vuole un'accelerazione forte
Terzo
Ho detto la riduzione la pressione fiscale ma la lotta alla burocrazia l'ho detto Giorgio Macciotta
Non ci siamo ancora
Bisogna prenderla a cannonate la burocrazia bisogna che si semplifichi la vita degli italiani a partire dalla vita delle imprese e dei più deboli perché ancora
Ancora non siamo riusciti ad ottenere risultato che le leggi Bassanini prevedono e descrivono
Quarta questione il federalismo
Ma collegata a questo e ho davvero finito e mi scuso
Collegato a questo l'emergenza della riforma elettorale
Io la voglio dire così
Viste le posizioni prese dalla lega da Rifondazione
Viste le posizioni prese dalla lega e da Rifondazione
Con questa legge elettorale
Il rischio non è tanto che noi possiamo perdere ho detto qual è rischio politico il rischio che non vinca nessuno
Ho visto che si faccia un pasticcio per vincere che non dura poi la prova del governo questa è un'emergenza
Sistema elettorale a doppio turno
Io poi sono convinto che
A questo possa essere accompagnato sono per tornare alla tesi numero uno del dell'Ulivo la scelta del premierato
Solo perché ci sia l'approvazione della legge sulla elezioni dirette al Presidente la Giunta regionale
Questo pacchetto di cose deve andare avanti noi dobbiamo spingere dev'essere chiaro anche da questa riunione della direzione che noi ci schieriamo ancora per l'innovazione istituzionale
E poi qui c'è la scelta politica che ne dobbiamo fare
Prima questione come rilanciare L'Ulivo ho detto Ulivo il nuovo centro sinistra
Io sono andato a rivedere mentre i compagni parlavano il testo della documento congressuale del novantasette congresso del novantasette
Mi verrebbe voglia di sottoscriverlo
è ancora tutto buono quella parte lì anche nell'indicazione concreta di come dovrebbe partire l'Ulivo
A me interessa poco io so che me l'hanno detto i democratici sono addormentati perché noi abbiamo indicato
La nostra volontà di accelerare il processo di rilancio dell'Ulivo bisogna anche un po'decidersi perché se non lo rilanciamo ci si adonta perché non lanciarlo se lo rilanciamo ci si adonta
Ho l'impressione che sia ci sia tutti a prescindere diciamo presente e non bisogna adontarsi a prescindere penso che dovrebbero riconoscere come un fatto positivo anche di questa nostra riunione di direzione di questo gruppo dirigente la volontà determinata di rilanciare l'Ulivo
E io allora siccome penso che la politica sia fatta
Per ciascuno dell'onere delle proposte della responsabilità che è racchiusa nelle proposte che si fanno voglio dire con molta chiarezza una cosa prima nessuno né D'Alema né io che abbiamo avanzato questa proposta pensiamo la federazione come ad un cartello elettorale
Ma pensiamo la federa e neanche solo come ad una ad una somma di partiti
Pensiamo ad una federazione che possano tener dentro quella ricchezze quella molteplicità di esperienze che è vero che oggi sono rinsecchite Massimo rinsecchite perché non hanno più avuto uno sbocco
Secondo
Penso che la struttura nuova dell'Ulivo che nasce debba avere quel carattere
Federalistico al quale ha fatto riferimento Agostino Fraga
Debba nascere su base regionale e debba nascere con una forte presenza perché lì è possibile garantirlo degli eletti a tutti i livelli se Camera Senato Regioni Province e Comuni delle associazioni della società civile
Terzo
Che dovremo estendere il meccanismo delle primarie e disciplinarlo
Anche qui sia D'Alema che io insieme abbiamo detto il premier si sceglierà con delle elezioni primarie io sono perché le elezioni primarie vengano se è possibile disciplinate per legge
In modo tale che si individui dei meccanismi chiari e trasparenti
Quarto voglio da qui da questa tribuna avanzare una proposta
A tutte le forze politiche fanno parte del centrosinistra e dell'Ulivo
Cominciamo gradino dopo gradino
Cominciamo con un'assemblea dei gruppi parlamentari
Facciamo entro luglio un'assemblea dei parlamentari dell'Ulivo del centrosinistra per discutere di come cominciamo a proiettarci verso le regionali e le politiche
Facciamo lo ha detto
Dicendo quello che si sto dicendo quello che noi siamo disposti a fare niente di più umile di questo sto dicendo che la grande forza dei DS e spendibile si spende per questo terzo puntiamo a fare una convenzione programma dica entro la fine di quest'anno
E cominciamo a darci delle forme delle strutture intanto lavoriamo sulle regole come Claudia ha detto giustamente e questo a me pare il primo dei movimenti qui però voglio dirlo anche a tutte le fa perché io vedo due rischi primo c'è un sussulto di carattere identitario in tutti allora uno po'coltivare la sua identità e non lo facciamo se però questa identità è un pezzo dell'identità più generale che si intende sottolineare ma se è sostitutiva dell'identità già orale allora e rischia di imboccare strade senza ritorno io vedo come primo contraccolpo del risultato elettorale su coloro che hanno avuto una sconfitta più questa seconda tentazione che il tentativo di mettere in armonia queste due cose
E allora vedo che c'è una certa freddezza ma ripeto vorrei sapere qual è l'alternativa invito anche i democratici a sciogliere il nodo perché non vorrei che in ragione della articolazione di questo soggetto che è costituito da anime diverse e che si può trovare di fronte alla scelta di optare o per fare diciamo la Margherita cioè prendere la guida dello schieramento diciamo del centro la guida insomma di partecipare alla ricco solo il lo schieramento del centro proiettandolo una direzione dinamica verso l'Ulivo una prospettiva che io registro diciamo così oppure l'altra prospettiva di partecipare al processo di costruzione di una sinistra riformista che stia dentro il grande schieramento del socialismo i europeo internazionale per il quale poi
Dico una cosa
Non vorrei che interno scegliere tra queste due soluzioni alla fine si scelga la terza via cioè quella di fare il partito un congresso delle strutture con il che invece di contribuire alla ricostruzione alla qual e noi siamo disponibili si aumenta la frammentazione secondo movimento
Noi dobbiamo fare una sinistra più ampia una sinistra ricca di più culture una sinistra che però crescerà non solo si aggiungerà diciamo stati maggiori ma se saprà fare un'operazione qui permettetemi la mente di di ritrovare il senso la ragione della dell'appartenenza politica si saprà fare un'operazione di reinvestimento su alcune grandi battaglie alcuni grandi temi io consiglio un esemplare il processo di ricostruzione di sviluppo della Sinistra giovanile l'ho detto Pietro voglio dire voglio dare atto a Vinicio Peluffo si vede in questi mesi è venuto avanti e dobbiamo rafforzare ulteriormente spinge in questa direzione terza e ultima questione quella che riguarda la sinistra europea io penso che anche la sinistra europea e la sinistra mondiale con presente nazionalsocialista
L'interazione solista già oggi composta per il trenta per cento da partiti che non sono socialisti è composta di partiti dell'est Europa europeo dell'Asia o dell'America latina che hanno altre provenienze altre storie io mi chiedo se oggi Internazionale socialista il Partito del socialismo europeo dunque non altre cose non debbano immaginare di creare delle opportunità di incontro e di rapporto con forze di sinistra che non sono direttamente socialista è un grande tema del quale stiamo discutendo in Europa e che io credo debba essere riaffrontato ultimissima questione cura del partito nostro noi appunto faccia o partire la campagna congressuale questo voto dimostra una cosa che dove non abbiamo fatto più innovazione abbiamo avuto dei risultati maggiori il caso siciliano anche fatemelo dire con il successo personale di Claudio Fava che non era affatto scontato centoquaranta mila preferenze in una situazione la quale c'era un Leoluca Orlando Renzo Bianco candidati oltre ad esserci
Tutto il resto è un risultato di grandissima importanza dopo tre mesi dall'inizio del lavoro il risultato di Firenze di Leonardo Domenici il risultato di Terni il risultato di Grosseto
E anche il risultato che il per esempio in una situazione come Venezia il nostro partito è stato in grado di garantire la situazione nella quale c'era il sindaco del la città eletto diciamo storicamente appartenente alla famiglia che era passato con un'altra famiglia e noi siamo riusciti a mantenere la nostra forza fare Mara altra situazione alla quale si è introdotto un elemento di discontinuità positiva quindi ci sono segni positivi io penso che noi dobbiamo fare una discussione in particolare sull'Emilia Romagna dobbiamo farla naturalmente stiamo là do perché i ballottaggi vadano nel miglior modo possibile e veramente mi pare che lo sforzo corale del partito di tutto lo schieramento che il sostegno Silvia Bartolini sia anch'esso un valore politico dopo dovremmo fare una discussione non di tipo diciamo politico corto ma su come sta cambiando quella terra sulle mutazioni sociali economiche sulla configurazione anche che una forza di sinistra li deve avere
Dobbiamo cercare di di sviluppare il tema della presenza delle donne io non non entro su questo sì possiamo essere orgogliosi che le abbiamo lette più di ogni altro ma non basta dobbiamo darci anche qui delle regole che sviluppino lavoro dalla conferenza
E infine dobbiamo discutere del partito e giustamente sta ho detto sono anni che si aspetta questo momento la discussione dovrà produrre con il Congresso delle forti novità
Statuti nuovi modi di funzionare nuovi meccanismi di reclutamento nuovi meccanismi di formazione degli organismi dirigenti nuovi la struttura dovrà essere quella del partito della sinistra che vogliamo costruire esigenza che all'interno di questi scenari più ampi che abbiamo cercato di dire a me pare queste lezioni confermino con grande determinazione
La secondo
Chiara io non lo so riprese
Bernardino
Me anche quest'anno consiglio
Può
Dopo otto ore di impegnati a discussione e difficile affrontare i temi del bilancio tuttavia per ragioni
Dobbiamo quanto meno forze alleate
Francese senta io credo che qualcuno ha proprio a inderogabili esigenze lascia la sala lasci la sala a chi resta in sala per cortesia frega dei servizi dobbiamo ascoltare però che ci dirà Riccia sicuramente in termini ragionevolmente abbrevia Pai potare perché questa moda una rilevanza per gli atti successivi che presidia compiere quindi dice allora dieci minuti solamente io Pilar ci sono delle copie del bilancio con la relazione quindi io non sparo alleggerendo la e vi segnalerò i due o tre punti
Che per quanto riguarda i numeri caratterizzano questo bilancio ma in premessa di vorrei segnalare un problema di carattere politico faccio
Non mi anche l'ardore di una richiesta che è stata fatta dal collegio dei sindaci e che va inoltrato immediatamente alla segreteria del partito alla direzione avrete visto all'ordine del giorno noi ci troviamo a proposito di frammentazione ad una frammentazione abbastanza
Singolare in casa nostra nel senso che noi oggi approviamo il bilancio di un partito virtuale o di un ex partito di un partito che comunque c'è ma non opera che il PDS che è la parte più corposa di questo bilancio ciò ed il bilancio dei DS che invece sono il partito che c'è che opera che a quel simbolo che rappresentato soltanto da un'iniziativa che sono gli stati generali di Firenze ora a parte la banalizzazione le battute
Noi abbiamo un problema politico che ovviamente scioglierà il congresso ma in attesa che questo problema politico sia riso otto al congresso vi prego di credermi ci sono dei problemi di carattere pratico legale e quindi di responsabilità a degli amministratori che vanno immediatamente risolti perché appunto non è concepibile che si possono presentare o che si debba continuare a presentare due bilanci e non è concepibile che non si sappia ancora ad oggi quale sono le voci di imputazione che devono dare tanto per le entrate quanto per le uscite in un bilancio piuttosto che nell'altro voi sapete che noi abbiamo scelto a Firenze di dar vita agli Stati Janet con gli Stati generali ad un work in progress e quindi alla costruzione di una nuova formazione politica in v approdo comunque sarà il prossimo congresso e nel frattempo ciascuna delle forze politiche che hanno dato luogo agli stati generali di Firenze hanno deciso di non scioglie il sì quindi di fatto dovremmo apporrà approvare il bilancio dei DS poi i laburisti dovranno approvare i loro bilanci cristiano sociale il loro eccetera quindi io penso che la segreteria raccogliendo appunto questo invito che viene dall'collegio dei sindaci revisori debba da questi debba darmi mandato a verificare dal punto di vista legale quello che possiamo fare immediatamente da qui al prossimo congresso per superare questa anomalia dal punto di vista dei bilanci del bilancio PDS ora questa non hai registriamo nel mille novecentoventuno novantotto registriamo una notevole diminuzione del la disavanzo il disavanzo che l'anno scorso era di circa novanta sei miliardi scende a ventisei miliardi e mezzo circa il di sarà Enzo e frutto di certamente un processo di ristrutturazione diciamo del del partito e delle strutture collegate con il partito quindi giornale fondamentalmente e anche a spese espressione del fatto che tutte le partecipazioni che andavano svalutate le abbiamo svalutate praticamente nel bilancio dell'anno precedente e quindi quest'anno ne traiamo i benefici quello che vedete nel bilancio si conferma e un
Ancora notevole
A
Manzo per quanto riguarda la gestione caratteristica che cosa significa significa che praticamente con le fonti di autofinanziamento no che derivano principalmente l'essenzialmente sostanzialmente diciamo dalle deleghe ai parlamentari e dal cinquanta per cento dell'utile la prestanza L'Unità noi riusciamo a reggere se pur con grandissima fatica a quella che è la gestione corrente mentre utilizzi a amo tutta la parte che rinviene come entrata definiamo straordinaria quest'anno dai rimborsi elettorali prima dalla legge sul quattro per mille al servizio del debito che il vero problema che caratterizza il questo il nostro partito e rispetto al quale io vorrei che un giorno si potesse discutere con una certa serenità a con un po'più di tempo proprio perché qualsiasi ipotesi di rilancio del partito che è necessaria è fondamentale già Veltroni ha risposto sugli spot poi un sassolino a scappano toglie pure anch'io perché sembra che siano tutti scemi qua comunque qualsiasi ipotesi di via mangio del partito non può prescindere dal fatto che noi ci portiamo sulle spalle compagni un debito che era di cinquecento miliardi negli ultimi quattro anni è scesa a quattrocento ma è pur sempre di quattrocento miliardi questo debito deve essere pagato delle ASS onorato non si può far finta che non esiste e quindi questo debito si porta via anno per anno tutte quelle risorse che appunto rinvengono dai rimborsi elettorali od alla legge che c'era presente mentre pochissime di queste risorse possono essere utilizzate ma non per cattiva volontà degli amministratori allo sviluppo invece necessario del partito e quindi il discorso sull'investimento sì che qualcuno ha fatto sono discorsi validissimi se mi si trova il modo per poter le finanziarie perché questo è il vero problema
Ora questo problema fra l'altro del debito pregresso compagni e a anche uno dei problemi diciamo che noi avvertiamo nella discussione con i nostri partner diciamo che hanno costituito assieme a noi i Democratici di sinistra ed è un nodo che va sciolto va sciolto non non può essere azzerato nel nuovo partito tanto per intenderci per cui dovremmo trovare quelle forme tecniche per poi così come abbiamo fatto nel passaggio dal pc al PDS si formalizza il fatto che il debito PIL di essere aver evitato dal pc si trasferisce nei Democratici di sinistra non esistono altre soluzioni quindi da questo punto di vista è bene che ce ne facciamo
Una una una ragione il dato di bilancio di quest'anno parlo sempre del bilancio consuntivo che cosa evidenzia ancora l'altro nome importante è un incremento ulteriore dell'indebitamento da che cosa deriva questo incremento ulteriore indebitamento deriva dal fatto che abbiamo dovuto ricorrere ad antichi azioni bancarie quindi i soldi che arrivano immediatamente vengono prosciugati riassorbiti a delle anticipazioni bancarie per far fronte alla liquidazione dell'Arca che la società che gestiva il giornale L'Unità prima della costituzione della nuova società dentro la quale stiamo al venticinque per cento ora quindi essendo il nostro bilancio si vede o l'incremento dell'indebitamento sostanzialmente fondamentalmente indebitamento di carattere bancario nel bilancio dell'Arca si deve si vede come contraltare una notevole diminuzione dell'indebitamento di quella società che appunto abbiamo finanziato nove quindi il nostro bilancio valletto in maniera piuttosto organica e vecchi in qualche modo avrà
Voglia rileggersi il bilancio questi dati
Vengono sottolineati con grande con grande evidenza infine e chiudo veramente per quanto riguarda il bilancio preventivo e abbastanza singolare anche qui che alla fine del mese di giugno si presenta un bilancio preventivo il dato vero è che non ha è una condizione di poter presentare un bilancio preventivo all'inizio dell'anno per il banalissimo fatto che non sapevamo ballavano la bellezza di venticinque trenta miliardi cioè non sapevamo se ci sarebbe stata o il mantenimento la legge del quattro per mille da un lato o una nuova legge i rimborsi elettorali e quindi è del tutto evidente che è appunto il bilancio preventivo non si poteva fare proprio perché non c'era la voce fondamentale che costituisce il bilancio tuttavia questo bilancio preventivo che tiene conto ormai che sconta ormai una semestrale di cassa diciamo verificata si chiude tenendo assieme tutti i costi che dobbiamo sostenere non solo come partito ma anche come maggiore azionista di tutta una serie di società con un disavanzo che è di circa semi con una perdita per meglio dire di gestione che è di circa sei miliardi e che dovremmo finanziare attraverso l'indebitamento bancario questa perdita evidente maggiormente dovuta al fatto che ci sono delle voci di carattere straordinario che incidono sul bilancio di quest'anno come la necessaria chiusura per dieci miliardi della liquidazione della definitiva dei consigli equitazione dell'Unità S.p.A. che era la società che già la vita prima dell'attacca e con il fatto che c'è stato un incremento che io giudico necessario ma rispetto quale devo segnalare che ci sono state delle critiche da parte dei componenti del comitato di tesoreria un un certo incremento del
Degli stipendi per la verità che non si toccavano da sei anni dei funzionari e degli impiegati di questo partito quindi io prima di insomma e
Indicando valenza
Diciamo prima di poter
Avviare diciamo la gestione di questa di questo secondo se semestre e gradirei che la direzione anche sull'autorizzazione a
Finanziare attraverso un ulteriore indebitamento questi sei miliardi media mandato