"Patti sociali e spazio della politica" assemblea annuale del CRS (Centro Riforma dello Stato) c/o la Sala del Cenacolo

Siamo già con mezz'ora di ritardo e quindi
Credo che la tolleranza
Quindi esaurita
Faccio presente che
Il tempo non è stato clemente
E abbiamo avuto una serie comunicazioni
Di
Impossibilità o per lo meno difficoltà di giungere a Roma per via delle del cattivo tempo e quindi speriamo che ci sia soltanto un ritardo
Che invece
Non si sia abbandonata l'idea di arrivare al convegno
Quindi cominceremo in pochi sperando naturalmente di ampliare il numero dei presenti
Posso di alcuni che più figlia ventinove soggetto sei giorno alcuni telegrammi che
Si augurano
Un lavoro
Particolare signor ministro della giustizia onorevole Oliviero Diliberto
Il ministro Giuliano Amato
Il ministro Livia Turco Giuseppe verità Presidente del Consiglio nazionale delle vice
Credo nella scusate non sono esperto nella
Io vorrei dire proprio un due parole sulla giornata di oggi che è una giornata particolarmente importante per il CRS per che in questa giornata a si prenderà atto del nuovo Statuto deliberato dall'assemblea dei soci fondatori
Un nuovo statuto che ad equa il CRS a una realtà più articolata più pluralistica di quanto forse non era nel passato ciò implica naturalmente la revisione dei processi decisionali in modo da consentire unico una la possibilità di selezionare gruppi dirigenti quadri e politiche in un ambiente più articolata per quanto riguarda il tema della giornata di oggi parti sociali espansivo della politica io ho aderito con molto piacere
A questa proposta tematiche perché credo che la fase attuale sia caratterizzata proprio da questo come dire strabico annidamento strabico almeno per alcune forze politiche
Da una parte ci sono grandi fermenti innovativi la capacità di colloquiare e di collaborare di forze sociali soggettività tradizionalmente distanti viceversa la politica non riesce a trovare un suo assetto soddisfacente
Non riesce a trovare la rappresentanza politica
Non lo riesce a trovare il ruolo del partito
Questo è particolarmente pesante per alcune forze cui siamo tradizionalmente vicino
Perché come era successo era tradizionalmente strutturato quelle forze i cambiamenti della politica incidono di più sulla loro soggettività rispetto ad altre ma su questo naturalmente adesso sentiamo Mimmo Carrieri
E poi diamo seguito antica
Ma la scelta tematiche di questa Assemblea e un po'diversa dalla tradizione CRS quindi forse vale la pena di sottolineare il perché di questa novità perché parlare di patti sociali e di concertazione in questa sede
Io credo che questo dipenda dal fatto che questi temi e il patto sociale che il sottoscritto prima di Natale abbiano una valenza generale siano cioè almeno in termini simbolici un punto di incrocio tra riforme sociali riforme istituzionali va tenuto conto ovviamente che c'è uno scenario politico europeo che ma in questa direzione tu molti anni esistono cioè quella prima volta alle opportunità
Grazie alla presenza al governo di molti partiti di sinistra
L'opportunità per avviare un nuovo ciclo di riforme ma va anche detto che questa sinistra al governo la sinistra che vince
Ma con qualche smagliatura al di là di quelle elettorali
La vicenda tedesca di pochi giorni fa tutto vero e la mancanza di un progetto di lungo periodo
Paragonabile all'età dell'Oro del riformismo ma si sa ha vinto negli anni scorsi in realtà in modo principale per aver saputo capitalizzare gli effetti della crisi del liberismo ma non bassa
Non basta perché questo momento la sfida di come tradurre solidarietà e riforme in chiave sovranazionale est soprattutto non basta l'orizzonte che l'unico orizzonte praticato in questo secolo di un riformismo di tipo nazionale detto questo quadro la concertazione i patti sociali
Svolgono una funzione di strumenti e di propellenti importanti credo che vada ricordato come il patto di Natale sia l'apertura di una fase nuova della concertazione
Posso pari tre generazioni
Di concertazione che sono state sperimentate
Nel corso del secolo tanto partiamo con il dire che la concertazione non è stata inventata in Italia su questo c'è stato anche qualche eccesso di e in fasi e di provincialismo
La mia tesi e che forse è stata reinventata
In Italia con il modello
Che si è tradotto nel patto Di Natale ma la prima generazione
Concertativa e quella che una grossa letteratura ha definito ormai più di vent'anni fa come concertazione neo corporativa
Settata dell'età del loro della concertazione ma anche dello sviluppo
Durata molti decenni suo punto finale è stato negli anni settanta si è basata sullo scambio tra consenso sindacale
E pieno impiego
Oltre alla possibilità di crescita di un Welfare espansivo
Ci sono poi una fase di oscuramento che coincisa con le politiche
Liberiste e di concertazione interministeriale attici e diffusi nei vari Paesi europei si comincia a parlare solo negli anni novanta con un ciclo di Patti sociali
Che esaltò visto l'Italia al centro con il protocollo del luglio novantatré ma un ciclo ben diverso da quello precedente perché
Basato
Su uno scambio tra moderazione salariale
Politica dei redditi molto strutturate e risanamento delle economie nazionali gli anta in questo scambio quello che abbiamo vissuto a ridosso di Maastricht negli anni scorsi
Il grande assente sono state le politiche occupazionali
Voglio però sottolineare che
La concertazione
Ha avuto sente la caratteristica di essere un'alternativa nei confronti di altre forme di regolazione unilaterali e in alternativa
Al liberismo
Non sapeva sinistra c'è piena consapevolezza di non c'è stata in passato in Italia di questo aspetto
La concertazione e una forma di regolazione degli interessi e del mercato per questo è alternativa a modalità
Di tipo liberista
Nel dibattito parlamentare con la qualche ingenuità l'onorevole Marzano responsabile economico di Forza Italia ha detto ha lamentato che tipo io di concertazione non siano non sono liberiste
Viva dio diciamo ragionando punto di vista di sinistra questo e il loro punto di forza
Ma
In questo percorso in queste generazioni della concertazione
L'Italia ha avuto
Uno strano andamento vitale è stata praticamente assente dalla prima fase
C'era debolezza e discussione del sindacato è stata in qualche modo battistrada della seconda protocollo del luglio novantatré stato un documento più importante ed impegnativo
Di altri patti sociali sottoscritti negli anni successivi in altri paesi europei oggi la novità la novità del Patto di Natale e che l'Italia in qualche modo svolge un ruolo di anticipazione
Si cerca di aprire col modello
Che ha trovato posto in quel documento una nuova generazione della concertazione una terza generazione perché perché in questo patto tenta di coniugare stabilità economica e crescita dell'occupazione
Cioè cerca di arricchire di andare oltre quello che era stato il punto debole della fase precedente
Ma di più perché ha detto prima è stata reinventata la concertazione
Perché di fatto
Dal Patto di Natale esce una concertazione quadrangolare per la prima volta in Europa
Prende forma e gioca un ruolo strategico la concertazione territoriale
Inoltre c'è l'importante allargamento dei soggetti firmatari che cerca di rendere più aperta sul piano sociale
La forma di regolazione sociale della concertazione
Quindi novità più attori
Più temi più ambizioni ma ci sono anche molte obiezioni io adesso sto ripercorrendo in modo sintetico il testo
Che trovate in cartella che contiene più spunti analitici
Una prima obiezione
Sono esclusi
Interessi importanti questo l'obiezione classica nei confronti dei patti sociali e della concertazione
In particolare sono esclusi
Alcuni segmenti del mercato del lavoro
Quelli più precari
E domande di tipo qualitativo come quelle di genere o altre ambientaliste o altri ancora
In realtà questa obiezione che l'obiezione classica
Deve prendere atto che il documento di Natale cerca di andare oltre
Il perimetro classico
Fordista
Che la borsa tu
Su accordi tra grande impresa che lavoro garantito
Però non basta per fare questo mentale il numero di soggetti al tavolo voi sapete che c'è stato una specie di record mondiale
O europeo dei soggetti firmatari che sono diventati la bellezza di trentadue non basta per includere tutti gli interessi
Significativi
Il lavoro atipico
Cosiddetto nuovo lavoro
In realtà è ancora sotto la presentato dai soggetti
Di rappresentanza classici e quindi non trova non trova neanche in questo documento una adeguata inclusione e regolazione
Non è risolto il ruolo della cittadinanza attiva e del terzo settore
Quello che potrebbe aiutare ad affermare una sussidiarietà dell'azione sociale
è vero si gettano le basi per un welfare
Centrato sull'idea di cittadinanza e non più di appartenenza categoria ma in questa direzione
Si muovono dei primi passi
Come l'estensione delle garanzie di paternità
A tutte le donne a prescindere
Allora condizione di lavoratrici ma appunto parliamo
Di passi non ancora di
Una sostanza adeguata quindi questa prima obiezione
L'attacco degli interessi
Inclusi o esclusi
Secondo obiezione
Lo scambio
Se se ne è parlato di scambio dentro questi accordi di concertazione ringrazio l'ho ripetuto prima questo scambio e vantaggioso oppure no
C'è chi dice la moderazione salariale c'è ripulire i redditi sono restrittive
Ma mancano le contropartite
Il patto
Indica un disegno questo io credo vada sottolineato solo dalla sua realizzazione
Potrà essere capita la portata effettiva non siamo ancora in grado di dire se il disegno sarà implementato in modo adeguato però va sottolineato che la posta in gioco
E alta perché riguarda l'occupazione e la qualità dello sviluppo questo il patto lo sottolinea con chiarezza
Quindi diciamo c'è scambio c'è non è uno scambio sulla carta svantaggioso per gli interessi del lavoro dipendente
Ma c'è anche chi dice
L'impatto comporta più flessibilità ma questo bisogna dire
Patto non non lo dice in modo esplicito può essere un Effetto voglio però ricordare lo faccio sinteticamente tanto che la flessibilità cedevoli capire quale c'è molta confusione su questo
Non è un toccasana
E secondo aspetto
Le forme di concertazione aiutano in generale ha regolare
E controllare la flessibilità quindi cioè hanno sempre avuto
Perfetto positivo di controtendenza rispetto a regolazioni unilaterali
Terza obiezione
Che riguarda il più gli aspetti istituzionali
Viene scavalcato il Parlamento
Questa l'obiezione classica e bisogna ricordare che il rapporto tra rappresentanza politica e rappresentanza funzionale è sempre stato storicamente problematico
Il circuito la concertazione
Di fatto porta ha un ruolo maggiore del governo però
Vediamo che cosa è successo
Da un lato va considerato che gli indirizzi
Programmatici contenuti nel patto e questa è una novità
Sono stati presentati al vaglio del Parlamento
Senza che venisse richiesto peraltro
Un avallo preventivo su tutti i singoli provvedimenti
Secondo aspetto il Governo
Come sottoscrittore del patto
Non è parte
Ma assume impegni politici
Che devono essere sottoposti a verifiche quindi cioè non è un contraente a esecuzione immediata e obbligata sulle impegni
Politici che poi il Parlamento verifiche
Terzo aspetto
L'erosione del ruolo del Parlamento
è una tendenza di lungo periodo
Il Parlamento da tempo non perché c'è stata la concertazione
Non costituisce l'Arena esclusiva della composizione degli interessi sociali
Si può dire sin da quando sono emersi i partiti organizzati di massa
Tra l'altro oggi i concorrenti sono più numerosi perché la crisi dei partiti ha favorito l'emergere di altri attori parziale come in media Poli Authorities
Quello che possiamo dire in sostanza rispetto a questa obiezione
Che
Non si è verificato una ferita dell'equilibrio costituzionale governo Parlamento il patto
Può considerarsi a pieno titolo
Parte dell'indirizzo politico di come però rimane non possiamo nasconderlo il problema che va affrontato in positivo
Di strutturare una cooperazione intelligente tra circuito della concertazione e Parlamento
Se questa ci fosse si potrebbe migliorare l'intero sistema
Delle decisioni pubbliche
Il governo può svolgere dentro questo quadro un ruolo di garante sistemico
Dell'insieme degli impegni presi il Parlamento può avere un ruolo più attivo
Nel progettare e realizzare singole misure di traduzione legislativa
Interrogativi possiamo porre anche rispetto a quello che il ruolo e lo spazio della politica
In generale gli studiosi chi ci sono occupati del tema della concertazione hanno sempre sottolineato che la concertazione allarga lo spazio della politica larga ad altri soggetti ed evita perché gli interessi di parte si muovano la logica di tipo particolaristico
Ovviamente noi non riusciamo l'agire politico che oggi differenziato a questa tematica
Però certo la concertazione i patti sociali aiutano
Pongono però in modo più drammatico interrogativi sul ruolo dei partiti
In una politica che come ha detto Calisse
Una politica dopo i partiti ha detto con qualche contezza
La sfera pubblica si è fatta più ricca ma i partiti il soggetto classico fondamentali a sinistra
Contano di meno
Allora come collocarci di fronte a ciò ma io penso che ci sia da un lato la necessità di un rilancio della funzione progettuale dei partiti
Non negando
La loro faccia istituzionale ma
Attraverso la riscoperta della dimensione sociale e partecipativa
Come dimensione essenziale per i partiti di sinistra rimane
Costitutivo
Il bacino di rappresentanza del lavoro dipendente anche se
Si debbono misurare con la novità indotta dai cambiamenti dei confini del lavoro
Ma in che misura
L'esperienza pattizia concertativa
Può aiutare il ripensamento dei confini della politica è il rilancio dei soggetti politici non solo i partiti
Ma io credo che un tema ovviamente cruciale sia quello del rapporto con i sindacati i sindacati a loro volta attori rilevanti delle esperienze di concertazione
Voi sapete che non solo in Italia ma anche in Italia ci sono tensioni tra partiti e sindacati abbiamo visto anche nelle scorse settimanale
Io credo che bisogna partire da un dato
E cioè
Sindacato rimane in molti Paesi elitari e tra questi
Fortemente incardinato nel lavoro dipendente classico
I partiti anche quelli di sinistra in modo più spregiudicato con maggiore dinamismo cercano consensi verso altri settori sociali ma qui ci sono dei rischi
Di divaricazione ma possono essere ridotti
Se da queste diverse specializzazioni
Se aiuterà a sinistra nel suo insieme al rappresentare e tenere sotto controllo
La potenziale frattura
Tra lavoratori adulti occupati e nuove generazioni in cerca di lavoro
Che la possibilità di un incrocio e non solo di una divaricazione
E poi bisogna anche riflettere su un altro aspetto forse non è utile
Moltiplicare all'infinito i soggetti
Al tavolo della rappresentanza
La palette sì bisognerebbe verificarne l'effettiva rappresentatività che non sempre semplice
Bisogna invece incentivare i diversi attori
Inclusi quelli del terzo settore a muoversi in una logica di rappresentanza larga e non ristretta
Sindacati e debbono misurasse di più con la rappresentanza di l'insieme del lavoro incluso il nuovo lavoro non dipendente classico e così via
In conclusione
Attraverso il patto
Si aiuta un'idea di riforme diversa dal passato
Un'idea di forme
Ripeto un'impostazione della riforma che verrà messa alla prova nei prossimi anni i prossimi mese nei prossimi anni
Siamo dire che innovativa ma dobbiamo ancora misurare ricordate l'idea classica del riformismo era quella di riforme dall'alto grazie ad alcune decisioni
Ma Krupp politiche centrale
Quella idea
L'idea che attraversato questo secolo e in larga misura
Inutilizzabile
Cambiamenti e riforme
Passano sempre di più attraverso politiche micro con ricadute puntuali sul territorio
Per questo è importante il tessuto
Del Patto di Natale
Vero tessuto connettivo che apre
Alla micro concertazione territoriale
Ripeto è una scommessa
Perché
Diffondere in modo reticolare la concertazione e più complicato
è più facile fare politica dei redditi centrale
A livello locale non si parla solo di reti
Ma si incide sui fattori lo sviluppo lo sviluppo locale
E tecnicamente e politicamente e socialmente più complesso
Ci sono molti più attori e diversi ma qui va sottolineato che in quello centrale possono giocare gli enti locali
Che
Vanno attivati per essere
In senso pieno la quarta gamba della concertazione
Innovazione di cui abbiamo parlato
E poi
Dobbiamo evitare i rischi di dispersione che sono anche quelli molto forti fatti c'è la necessità di coordinamento
Sale tante micro concertazioni locali scorrere di problemi
Sono tanti e DiVersi
Ma
Una stagione di riforme sarà possibile
Se si attiveranno temi e spazi d'azione più vicini ai cittadini interessati
Io vi voglio sottolineare che questo aspetto
Nude potenzia la grande politica
Ma appunto ne esalta il ruolo di coordinamento e di Indirizzo oltre a restituire ad essa i soggetti sociali di riferimento
In sostanza il nuovo riformismo se prenderà corpo sarà fuori dell'orizzonte nazionale statalistico e centralistico
E necessariamente più flessibile
Decentrato e socialmente inclusivo grazie
Allora adesso la scalette dei lavori prevede il dibattito sulla relazione no Carrieri prima della tavola rotonda
Abbiamo
Maretta circa
Un'ora e mezza
Chiedo
Ci sono già degli indios
Ci sono già degli interventori niente proprio c'erano soltanto presa solo scrivendo
Il
Casa di
Poi terzo
Credo proprio
Ma io considero
Davvero molto importante che si arrivi in maniera
Fuori dalle contingenze della dialettica sindacale e politica quotidiana sia Dino riflessioni di questo tipo
Ne hanno bisogno soprattutto coloro che poi gestiscono i processi reali nel loro divenire a volte cotico un po'confuso negli incontri nella gestione delle pratiche dalla concertazione
Spesso sono soggette a a delle improvvisazioni come è naturale che succeda nella gestione reale dei rapporti materiali
C'è bisogno di molto utile credo soprattutto perché in qualche modo
E con il volto poi appunto nei processi reali io
Vorrei
Contribuire alla riflessione rileggendo tentando di inserire qualche ulteriore elemento dinamico
Nella lettura che ha fatto Mimmo
Diciamo così della Concert dei percorsi tra concertazione atto secondo concerto suonato tersa
I riferimenti più indietro nel tempo mi pare sì o no sufficienti a oltre condivisibile almeno da parte mia
Concede al Senato secondo in Italia c'è un aspetto che
Su cui io a me pare essere brutto interrogarsi tutti di più
Ed è questo
Dando per acquisito la valutazione sul contributo
Che oggettivamente i percorsi di concertazione hanno portato ai processi di risanamento
In termini di bilancio
Dello stato e di risanamento più complessivamente delle nostre
Dinamiche economiche dell'assetto economico dello Stato ecco vorrei che si riflettesse di più su sul fatto che quel processo in Italia particolarmente intervenuto e ha prodotto quei risultati in maniera molto rapida
In concomitanza con il punto più acuto della crisi del sistema dei partiti e delle istituzioni
è vero che in qualche modo in quegli stessi anni anche altri Paesi hanno vissuto processi analoghi
Quelli che il cui illa l'obiettivo di Maastricht comportava comunque percorsi duri di risanamento anche se non puri come perno
L'elemento di peculiarità invece credo che dobbiamo che è fatto parte dalla nostra esperienza e non solo la quantità della laddove essa quantitativa del percorso che abbiamo voluto compiere ma il fatto che quel percorso ha coinciso con il momento più acuto e più profondo della crisi del sistema dei partiti Ethel Travaglio istituzionale
Se non si tiene nel conto nella descrizione degli elementi di quadro nella lettura evolutiva del fenomeno
Anche di questo aspetto secondo me si priva voglia riflessione successiva di un elemento importante
Dice in un passaggio della sua relazione
Mimmo in ogni caso i percorsi di concertazione sono guidati dai governi
In quella fase in Italia dove i governi si sono aggrappati
Ai percorsi di concertazione
Si sono aggrappati
Per sé se per se medesimi addirittura in quali in quei quattro anni
Sono passati sulla scena politico istituzionale quattro diversi governi con Quarto diverse maggioranze esattamente nel periodo dei percorsi di risanamento più consistenti
Dal novantatré in poi
Penso che questo sia un elemento importante per leggere in profondità
La pur giovane la storia della il significato da pur giovane concertazione Italia
Il ruolo delle parti sociali dei soggetti dell'economia reale certo in quella fase soprattutto fondamentalmente il ruolo dei delle rappresentanze dei interessi economici forti
Perché di quello si trattava in quella fase del risanamento della delle strutture fondamentali dell'economia
Anche a scapito come dire di qualche elemento di innovazione sociale certamente ma quello era il problema fondamentale in quella fase e quindi anche gli attori principali
Non potevano che essere quelli lettori essenziali non potevano che essere così
Lì c'è stato uno scambio
Tra come dire contenimento degli obiettivi di parte
Canonico salariali eccetera
E l'affermazione del ruolo di quei soggetti l'affermazione come dire forte del ruolo di quei soggetti rispetto ai processi generale di governo dalla Società poi
Come si è passati come strumento avvenuto il passaggio dall'esterno per meno per visto un pochino dall'interno su questo percorso dall'atto secondo all'atto terzo in Italia
E quindi raccordi Natale
Io penso che l'inversione il passaggio il momento del transito dall'atto secondo l'atto terzo non sia nell'accordo di Natale
Sì è intervenuto nel novantasei
Un'intesa meno solenne nelle forme è importante a cui approdammo parti sociali governo nell'autunno del novantasei accordo per il lavoro
Fu nel momento in cui si cominciava ad intravvedere
Il consolidamento di alcuni obiettivi che ci si era posti nella fase due il risanamento e contemporaneamente intervenivo un'innovazione politica elezioni del novantasei
Fu dalla concomitanza di queste due questi due fatti dico di questi due accadimenti
Che almeno nel nostro dibattito esplicitamente
Si propose sito proponemmo noi stessi e poi alla nostra azione verso il governo appena costituito la necessità di introdurre il come gli obiettivi di crescita
Il passaggio dalla fase due la fase tre
In fondo
Le grandi i grandi elementi gli elementi fondamentali che compongono quell'accordo meno solenne del Patto di Natale ma quello dell'autunno del novantasei
Furono ma ovviamente di traduco in tre parole d'ordine furono questi tre
Individuazione della cosiddetta strategia dello sviluppo locale come leva fondamentale
Con la strumentazione cose eccetera strategico lo sviluppo locale
Due necessità di potenziare e qualificare in alcuni casi insediare
Grandi si e qualificati sistemi di rete per fare sistema e qualificare
Tre innovare le politiche del lavoro e della formazione
Questi i tre questi tre queste tre linee di contenuto queste tre azioni linee d'iniziativa sono
Rintracciabili e costituiscono in sei in qualche modo un è un'idea di strategia
Per la fase per la fase nuova già nell'accordo del novantasei
E dal punto di vista meramente contenutistico
Come dire non è difforme buddiste qualche elemento di novità di Rho rapidamente anche io quale mi pare siano elementi di novità fondamentale nell'accordo di Natale ma sostanzialmente complessivamente quell'insieme di contenuti non è difforme come articolazione come strategia che ne se ne de senese né se ne intravvede da quello del novanta Di Natale è la che è cominciato questo percorso è lì che è intervenuto l'elemento di novità sui contenuti nel modo che ho tentato di descrivere il patto di dicembre assesta e perfezione
Quella
Quel contenuti e quelle politiche
C'è una novità vera
Che è un'evoluzione nella nell'accordo di di trattare
E a mio avviso interno consiste insiste su questo anche Mimmo giustamente
Nel indicazione e nel negli anni nella traccia prime linee
Concrete di diffusione territoriale dei processi di concertazione
Questo io credo sia la novità principale dell'accordo di dicembre
La meta principale
Non un salto rispetto alle cose che ho detto prima un'evoluzione coerente perché la strategia dello sviluppo locale postula
è una perfezionamento dall'evoluzione di quella scelta che come ho detto costituisce me pare uno degli elementi di contenuto fondamentale a partire dal novantasei
Delle delle politica concertativa
Però le strategie come dire quel profilo di strategia detto a me pare sia visibile nell'accordo del novantasei ha ribadito Latorre novanta del del Di Natale
Con elementi di contorno chiudo rapidamente ricostruito così il percorso almeno visto dall'interno
Neo corporativismo in questi processi in Italia rischi effettivi di neo corporativismo
Io penso che vediamo evitati limpidamente fin qui più che in altri Paesi più che in altre storie più che in altre esperienze
Non è per un dibattito che c'è stato negli anni scorsi fra di noi che c'è stato in esplicito su questo aspetto
Io credo che sia estraneo sostanzialmente alla nostra pratica al modo con cui la
Lo rinviamo un ogni elemento significativo di confusione
Tracciò che pure sosteniamo e pratichiamo i tavoli della concertazione e la come dire la sovranità in maniera limpida e totale del Parlamento e degli assetti istituzionali
Anzi direi con qualche elemento anche lì schematizzando io penso che nel corso degli ultimi anni soprattutto per quanto riguarda la CGIL dibattito nostri interno
Non me la se non
Non affermerei la stessa cosa avendo a mente l'intero significato italiano
In questa pratica si sono sciolti per noi almeno anche elementi di ambiguità impliciti da questo punto di vista nel tanto enfatizzato concetto di sindacato soggetto politico che da questo punto di vista certamente a un concetto ambiguo
E anche denso di qualche pericolo
Io penso che per noi per il dibattito reale sia travasato in questi anni almeno per questa parte del sindacato italiano si sia progressivamente fatta chiarezza e questo
Lo stesso mi riferisco al dopo Patto di Natale
Dibattito in Parlamento
Che pure non ha leso queste è stato detto sono assolutamente d'accordo nulla visto
Anzi ha affermato in positivo il valore
I percorsi ma quello stesso per passaggio voglio essere altrettanto esplicito Po schematico
Pur avendo punto chiaro che non è
Non ha costituito problema alcuno
Fosse in qualche modo di peso da me non avrei suggerito di farlo
A maggiore trasparenza
Di questo aspetto
Poi è andato in maniera limpida voglio dire tuttavia proprio per
Per mettere in lo dico per evidenziare
Il modo di riflettere secondo me su queste utile su queste questioni punti deboli che si intravedono il patto di Natale
La difficoltà ad affermarsi di quello che ho definito l'elemento di novità vera
La ipotesi di fusione
Reticolare dice Mimmo del delle pratiche concertative sono convinto che questo sarà il punto più complicato da cominciare ad affermare a far vivere
Per tante ragioni di fatto che riscontriamo quotidianamente la debolezza spesso al di là dei delle di delle riflessioni degli del e delle tensioni culturali ideali molto vive che in effetti in questi anni si sono messi in moto nell'insieme del dei governi locali del del personale politico che ricompone
Tuttavia per fare davvero in qualche modo apprezzabilmente sistema di questa pratica deve credo che servirà lavoro duro tempi lunghi molte complicazioni molti scarti
Muti scarpe
Perché mediamente l'assetto generale delle classi dirigenti locali in questo Paese è ancora scadente la City Enti locali ci metto dentro tutto e ancora scadente
Io penso che sia uno dei problemi fondamentali
Per l'innovazione e il completamento della modernizzazione di questo Paese la qualità inadeguato delle classi dirigenti locali
Perché è un altro pezzo di questo problema è la carenza la non la mancata riforma istituzionale costituzionale senso sistematico ovviamente che pesa
Penso che questo sarà un punto debole
Concludo con una
Un flash su un possibile futuro
Dentro tutti questi percorsi anche di questi anni ci sta che si accompagna i contenuti
Di volta in volta sono stati affrontati più o meno bene
Vita un percorso di consolidamento di sistemi regolatori delle relazioni
Che è come dire l'aspetto metodologico che si è sedimentate consolidato ma forse anche uno gli aspetti di contenuto più preziosi
Che sta quindi
Una evoluzione complessivamente positiva
In una pratica di rapporti stabilizzati almeno per certi ambiti certe sfere di relazioni socioeconomiche tra l'economico e il politico
Che ho detto mi pare peraltro abbastanza bene al riparo anche da rischi potenziali forti di neo corporativismo processo sostanzialmente positivo
Questo processo mi ha continuato deserto un attimo fa la carenza di un processo analogo sul fronte prettamente istituzionale è un problema degli asset sistemi sedute non è un problema
Siamo adesso un futuro in coerenza con questi ragionamenti
Credo che oggetto di prossimi patti potrebbero essere in questo Paese
La denuncia di operazioni in questo Paese proprio questo tema legalità intesa come sistemi di regole diritti e regole
Ho detto prima che considero uno dei problemi fondamentali nella ancora incompiuto modernizzazione di questo Paese la qualità delle classi dirigenti diffuse locali considero un altro problema di questa portata per ogni riguardo alla diffusa precarietà
Di una cultura del rispetto delle regole in questo senso di legalità regole tiri naturalmente
In tutti gli ambiti delle relazioni sociali economiche come un altro dei mali strutturali principale di questo Paese
Se volete poi si può leggere anche così l'avvio di una serie di iniziative dalla nostra iniziativa di un saluto a Milano con altri li ha messi in campo su aspetti specifici ciascuna di esse ciò che adesso intendo in maniera sommaria dicendo legalità sistemi di diritti e regole
Penso che noi nei prossimi tempi insisteremo in termini multiformi però su questo terreno con molte iniziative
Penso che potrebbe essere oggetto di prossimità dei concertativo consolidamento
E la trasparenza
Della della cultura e della pratica così inteso vorrei non passare per forcaiolo della legalità ringrazio
Grazie
Abbiamo me
Anche il sette iscritti a parlare Riccardo Terzi Betty leone per Roma ternano Alfredo Reichlin Maria Luisa Boccia Antonio Pizzinato Alfonso Gianni
Io credo
Sarebbe opportuno iniziare il più o meno in orario la tavola rotonda dunque invito tutti a Venezia nei dieci minuti ricordando che naturalmente c'è tutta poi la sessione pomeridiana
Per ulteriori riflessioni
Con il patto di natura la politica di concertazione entrata in una fase nuova
La concertazione viene riconosciuta come l'asse portante
Dell'azione di governo
Qui non più soltanto una necessità dettata dall'emergenza
Per raggiungere obiettivi di risanamento
Ma una strategia politica
E soprattutto lo hanno ricordato già si era relazione che l'intervento di Casadio
L'articolazione territoriale come elemento nuovo quindi a tutti i livelli dell'ordinamento l'azione di governo si realizza attraverso
Una pratica di concertazione
Questo il punto più innovativo ma anche il sabato quello di più complessa attuazione
Qua me sembra che questa scelta fatta con nettezza dal Governo
Abbia potenzialmente una grande portata politica generale perché
Mi pare agisce in controtendenza
Rispetto ad una linea di Mark certi ha fin qui ha assunto la transizione politico istituzionale in Italia
Una transizione in cui l'elemento prevalente è stata una certa tendenza verso una concessione
Plebiscitaria della democrazia
Quindi si apre qui un processo nuovo che può essere interessante a me sembra io ma che nella realtà sono al lavoro due processi diverso
Due possibili linee evolutive della situazione italiana
Da un lato abbiamo una un po'cesto di svuotamento della politica
La tendenza a dare vita a una sorta di società senza rappresentanza
Una società di individui
Non organizzati
Qui dalla democrazia dei partiti alla democrazia plebiscitaria
Questo è evidente
Nella realtà italiana a questo tipo di processo a patto già molti passi ha già fatto molti passi
La tendenza configurare la democrazia come pura competizione dei leader
Come mercato oligarchico
Camuffato come democrazia dei cittadini ma i cittadini loro la Lovato mi trazione non credo non lo spazio politico reale
Questo è stato il segno prevalente della transizione italiana in questi anni
Personalizzazione della politica destrutturazione dei soggetti collettivi
Ed è un processo ancora in atto
La stessa iniziativa di Prodi
Rischia di essere questo
Un ulteriore passo in questa direzione
E il referendum elettorale
Spinge per un'accelerazione del processo
Liquidare la democrazia dei partiti sostituire ad esse
Un bipolarismo s'nel comparto
Nel rubato in quanto non è che si basa su due progetti alternativi su due culture politiche chiaramente definite
Ma diventa un bipolarismo fatto di cartelli elettorali senza cultura politica
E senza differenziazione sostanziale
Ma è in atto anche contemporaneamente la società un processo opposto in qualche modo convivono le due cose convivono i confliggono
Mentre la politica
Quella di cui
Parlano i mass media
Tende alla semplificazione e alla verticalizzazione
Il modello è il modello presidenzialista quindi loculo del leader
La società reale si articola si differenzia
E produce una struttura policentrica
Più centri decisionali
Se guardiamo come funziona nella realtà il Paese funziona sulla base di un pluralismo istituzionale e sociale grazie
Sono più centri di decisione
Il processo decisionale non è concentrati in un punto ma è fortemente diffuso nella realtà sociale
E le forme e i soggetti della rappresentanza che sicuramente hanno subito delle difficoltà attraversa sono un perito di crisi ma cercherò di rispondere a questa crisi cercando di riguadagnare spazio e ruolo politico
Penso al sindacato anzitutto
Ne ha conquistato una visibilità politica rilevante
Peso e più in generale alle diverse forme di associazionismo che stanno diventando una rete importante della vita collettiva
A nuovi centri decisionali ruolo che hanno strutture come le camere di commercio come le fondazioni bancarie
Quindi c'è una Rete di relazioni una pluralità di sedi di concertazione i patti territoriali sono stati questo
Ora la transizione mi pare si gioca su queste due tendenze su queste due alternative
O si va verso una politica come dire si è materializzata
O verso una nuova articolazione un nuovo legame tra politica e società
Destra e sinistra sono su cui si si verifica su questi due punti anche se spesso
Il dibattito è trasversale
E la sinistra ha bisogno appunto di
Ridefinire un suo rapporto forte con la società certo è finito una certa fase in cui c'era il movimento operaio come tutto organico unità organiche che metteva in un rapporto molto forte il politico e sociale
Ma la sinistra è tale se rifiuta un'idea puramente
Virtuale della politica e si misura con i problemi
Del consenso sociale cerca un rapporto vero con le rappresentanze sociali
La concertazione è questo opta concertazione da contenuto alla politica
E da responsabilità alle forze sociali alle rappresentanze
Le
Costringe a fare i conti con i problemi generali del Paese quindi a superare
Le angustie corporative
Occorre quindi lavorare sul patto con considerando una grande occasione è importante che ci sia una forti intesa oggi tra la CGIL e le altre confederazioni superando differenze che hanno pensato nel passaggio c'era stato un tentativo della Cisi forzatura facendo la concertazione un principio costituzionale cosa assai discutibile
Però è una politica teso non l'unica possibile ma è il la politica sulla quale noi scommettiamo sulla quale la sinistra delle forze sociali debbono scommette
L'ultimo punto è questo dell'articolazione territoriale che è stato detto è il punto di novità ma il punto anche più complesso già
Qui esiste già un lavoro in atto
Sì
Patti territoriali tavoli di concertazione protocolli c'è già qualche cosa in prima però per sviluppare quello che c'è per fare davvero di questa articolazione territoriale del patto un elemento forte
Occorre una strategia istituzione per un verso e quindi rilanciare quello che si è fermato dopo la fine della Bicamerale è un progetto di riforma federalista dello Stato
E occorre una azione sociale conseguente e qui c'è un problema per il sindacato tetti
Superare una pratiche
Dick centralizzazione che fin qui è stata prevale riarticolare i modelli contrattuali dando più spazio alla contrattazione decentrata puntare sul territorio valorizzare l'autonomia territoriale del le strutture
Questo mi pare una scelta necessaria se vogliamo che le potenzialità del patto vengono effettivamente colte e diventino un elemento importante del nostro futuro
Grazie Riccardo terzo di venga Betty leone
Naturalmente vi ricordo quello dei nove siamo se si è un po'dei nove dieci minuti del tempo ma riesci sì sì traversate però non il tempo minimo insomma se ad essere un poco scherza più schematica icone che varrà
Io penso che in un'epoca come la nostra in cui c'è una grande frammentazione sociale e politica è è quasi inevitabile che si tenda davvero una prevalenza della rappresentanza degli interessi
Questo ci pone in una condizione di verza secondo me nel giudizio della concertazione perché rende la concertazione sempre più esposta
A questo filone Vassallo che qui in qualche modo è stato è stato già anche esplicitato
La concertazione può avere due evoluzioni
Può essere un atto di governo neo corporativo può privilegiare appunto questa rappresentanza di interessi piuttosto che un governo sociale della società in questo qui in questa situazione oppure può essere uno strumento di democrazia partecipata
Lo può essere se e come tale lo viviamo e se come tale operiamo per però cioè se è evidente che dentro quel patto è evidente chi rappresenta chi cioè la rappresentatività di chi concerta ma anche la verifica della responsabilità di chi concerta
Faccio un esempio la uno dei primi prima ancora che si iniziasse tutta la discussione Suite i patti uno dei primi e atti della concertazione in Italia tra le parti
è stata una legge la sei due sei sulla su la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici e luoghi di lavoro una legge che nacque nel parla da nel parlamento da una proposta concordata tra le parti sociali un atto comune
Ora sarebbe interessante per esempio a verificare cosa ha prodotto qual è stata la responsabilità se a questo atto formale di concertazione ha risposto quello che si chiede perché la concertazione chiede responsabilità delle parti quindi concertazione degli interessi con l'assunzione di responsabilità è avvenuto questo come quando si controlla se questa responsabilità viene assunta io un giudizio critico per esempio su come ha funzionato in quella legge poi la responsabilità di chi l'ha assunta insomma può essere un atto di democrazia partecipata
Se tiene conto di queste due questioni la rappresentatività e la parifica della responsabilità altrimenti
Poi rimane un elemento di difficile controllo dopo detto questo
E comunque la concertazione una questione che mette in discussione la tua lo l'attuale modello democratico anche se pensiamo a una forma di democrazia partecipata io proverei a ragionare un po'più di questo soprattutto quando allarghiamo la concertazione
Alla politica macroeconomica allo sviluppo cioè la questione dei patti territoriali io sono d'accordo che questa è una novità che in qualche modo va gestita credo che proprio a livello territoriale però confligga di ancor di più con il modello di democrazia che abbiamo pensato fino ad oggi
Perché mentre chiaro a livello centrale il ruolo della politica matricola mica il ruolo del governo il ruolo del parlamento e noi abbiamo anche minuziosamente nel patto definito questi ruoli perché premeva soprattutto a noi della CGIL dire
Le prerogative del Parlamento vanno rispettate non si modifica al modello contrattuale il modello democratico
Mi chiedo come avviene questo nell'attuale situazione dei comuni
Dove il potere del sindaco
La Giunta può non essere neanche eletta non è il potere del sindaco e il consiglio comunale è il controllo e la rappresentanza sociale così come è messo oggi
C'è un modello diverso quale rapporto c'è tra questo Consiglio comunale che era il luogo dove noi pensavamo la rappresentanza della società
In questa trasformazione modello comunale e la concertazione la concertazione territoriale come cambia il rapporto tra la rappresentanza politica la rappresentanza della società civile
In una situazione in cui noi che pretendiamo sempre più a far confliggere mentre una volta era chiaro che in fondo se si escludeva la questione del sindacato che rappresentava il mondo del lavoro dipendente
Però al partito politico alla politica apparteneva sia la rappresentanza istituzionale che quella sociale oggi diventa sempre meno chiaro stiamo discutendo di una rappresentanza della società civile
Che si a un che si rappresenta con l'associazionismo e come come confligge questo col primo modello della rappresentanza sociale che il consiglio comunale
Insomma secondo me si aprono una serie di questioni non è vero che non si aprono pur nel modello di chi pensa che è uno strumento di democrazia partecipata
Infine un'altra questione mi preme qui segnalare
Che i patti
è stato segnalato nella relazione
I patti hanno un problema ed è chi sta al patto e l'inclusione di chi al patto lo ci al patto non partecipa come avviene perché mentre modello democratico non avviene lo spesso nel modello istituzionale dispiego perché tuttavia c'è un'ambizione nel patto secondo me ci sono Soggetti totalmente esclusi
Ed uno dal modello stesso del patto ed uno di questi soggetti sicuramente è
Il soggetto femminile
No ne in quanto portatore ma proprio portatori di suoni Pardi di una sua identità di genere se partiamo da queste quindi di interessi bisogni differenti che derivano da questa differenza di genere
Se si riconosce la differenza di genere bisognerebbe riconoscere l'idea che esiste un soggetto che barra presentato in qualche modo se il governo dei patti viene concesso viene ho fatto così come fatto oggi il problema non è tanto guardate che non ci fossero donne come è stata la polemica di quei giorni sul tavolo del patto
Il problema è che il patto è costruito in una dimensione tale da non pensare alla rappresentanza
Di questa differenza di genere mi e spiego il patto Di Natale
Cioè le donne in due punti uno è il punto in cui si discute la verifica della politica sul lavoro rispetto alle pari opportunità e si chiede una verifica
Il secondo punto che anche citato nella relazione è quello in cui si parla l'estensione del diritto di maternità tutte lavoratrice nonno come diritto di come diritto di cittadinanza
Nell'un caso e nell'altro questo soggetto è viene considerato appunto oggetto di salvaguardia di diritti cosa molto importante non discuto qui l'ambiguità dell'articolo sulla maternità perché riguarda altra questione riguarda il welfare insomma
Non riguarda questa questione che voglio trattare adesso quindi un riconoscimento di diritti cosa peraltro senz'altro importante ma mai nel patto la il lavoro femminile e risorsa e la donna non è oggetto di tutela di diritti ma risorsa per l'economia di cui stiamo discutendo
E senza senso per l'economia di questo Paese che ne siamo l'unico Paese in cui c'è un tasso di occupazione femminile bassissima
E questo non ha nessuna relazione con il fatto che il nostro Paese ha un'evoluzione inferiore rispetto ad altri Paesi e che la contrazione della domanda è più forte perché proprio ha già mosso ancora sull'idea che c'è un unico reddito forte dentro
La concezione economica del gruppo familiare italiano
E però questo non appare non è un problema cioè in quel patto quando discutiamo di economia di lavoro questo non è un problema quindi questo soggetto non c'è e e non a in qualche modo rappresentanza come uno dei soggetti
Che fondano
L'economia stesse paese questo a a mio avviso è un elemento che può essere ancor più enfatizzato da un modello concertativo che non tenga conto di questo
In una situazione in cui c'è un deficit certo di rappresentanza delle donne ma non è l'unico elemento come dicevo prima tuttavia credo che una ad una cosa dovremmo riflettere
Perché per esempio in un Paese dove ci possono essere più ministre dove ci possono essere più segretarie segretarie confederali ci sono meno parlamentari e meno delegate
Cioè aumentano le donne che il cui potere viene dato da un patto tra donne e uomini diminuiscono le donne alcun potere gli è dato dall'elezione cioè dalla rappresentanze dal riconoscimento questo è un punto di discussione che io credo che per chi sta discutendo di modelli democratici e di transizione di rapporto non può non apparire io credo che in questi ultimi anni non abbiamo messo troppo tra parentesi che parliamo ancora di una democrazia monca
Cioè senza la metà del Paese credo che il clima che c'è in questi giorni sia in Parlamento sia in Cassazione forse dipende anche dal fatto che non parliamo più di democrazia monca grazie
Grazie ringraziamo Betty leone anche perché siete noterete inquisitorio martellate
Proverò acquistare non solo i tempi ma anche è guadagnare riconosce
Qualcosa dichiarazione impegnativa sì sì ci proviamo insomma
Raccordo molto forte con un punto centrale della della relazione di Mimmo Carrieri
E cioè sul carattere
Dirimente epocale del patto del novantatré in cui
Si arresta però subito quando passiamo ad alcune caratterizzazioni ad alcuni elementi di giudizio rispetto a quel parte rispetto alla fase
Successiva
Intanto il termine stesso patto
Io lo userei nella valenza che
E solo anche in altre lingue insomma da quelle classiche rispetto a questo caso specifico Foetus
O a come lo usano gli americani con ben Hunter patto costituente io credo che quel patto abbia avuto diciamo queste caratteristiche quelle cioè proprio di aprire una fase una fase completamente nuova
Non credo però con Mimmo Carrieri
E leggo dalla sua relazione
Che si possa parlare rispetto al patto del novantatré
Di patti nazionali piuttosto che patti sociali
Dove è chiaro il termine nazionale sta non in un'accezione geografica ma in un'accezione tutta politica insomma il risanamento nazionale LAN Brasson un azionando il
La convergenza su un piano di risanamento
E questo è ancora più chiaro quando Mimmo scrive qualche rigo prima
Che qui quel tipo di patti
Parto dal novantatré ha avuto come principale posta il risanamento e il rilancio dell'economia nazionali nell'epoca del rigore richiesto dei parametri di Maastricht
Quasi a suggerire che ora come dire si apre una fase nuova è infatti poiché la parte finale della relazione rispetto al giudizio sul Patto di Natale
è tutta incentrata diciamo sulle caratteristiche di patti di terza fascia insomma rispetto a quelli classici dello sviluppo fordista
Questo di mezzo diciamo del novantatré il patto il patto successivo ecco su questi due elementi e vorrei intervenire brevemente per esplicitare forse un'altra chiave di lettura insomma o comunque il mio il mio disaccordo prima questione parti nazionali
Ma io credo che se c'è un elemento nel patto del novantatré è un carattere anche anticipatoria dalla vicenda italiana è esattamente nel fatto che non si tratta più di un patto nazionale
Quando si assume a parametro l'inflazione programmata l'inflazione programmata nel novantatré già non è più nelle mani degli attori nazionali
E nelle mani di altri attori e a un regista la Banca centrale europea
Siamo già in un'altra dimensione
Quel patto è ESP anticipatorio ma esattamente per questo dato nel rompere la cornice nazionale del parto attenzione siamo già oltre oltre quei confini
Ma siamo anche in rigidità istituzionali sconosciute
Alla dimensione nazionale ed a quella italiana
Siamo su altri versanti
E di qui detratti assolutamente nuovi che fanno questi sì l'originalità di tutta la fase i tutta la fase successiva
Ma poi da dove diciamo il disaccordo è più esplicito siamo lì rispetta una fase transitoria quella del risanamento i cosiddetti parametri di Maastricht o siamo esattamente nella fase istituzionale nuova che vede
Un nuovo modo diciamo della
Della una nuova forma della concertazione
Per cui il passaggio a parti di terza fase fa tutt'uno con il superamento di quell'Europa e di quel tipo di Europa e quindi qui una difficoltà non più dello scenario italiano ma una difficoltà tutta europea
E che ha difficoltà che oggi la sinistra tutta che al governo d'Europa che prova a forzare i limiti che la banca centrale europea continuamente ripropone sicché oggi siamo anche diciamo di fronte al fatto che persino sulla scena internazionale e la Banca centrale europea ruba ruolo e poteri
Alle sinistre europee assise diciamo al governo di tanti Paesi d'Europa che comunque provano a concertare altre politiche da quelle dettate dalla stabilità inquisitore Ternate diciamo le le regole le regole di Maastricht
Se allora se è fondata solo se comunque questa lettura aggiunge qualcosa di nuovo e cioè nel fatto che si sono rotte le barriere nazionali questo tipo di patto non è più configurabili esclusivamente in termini in termini nazionali dalla vicenda italiana ma ci porta su altri scenari e altre cose allora lo stesso giudizio sul Patto di Natale forse ad essere rivisto
Nel senso che quel patto e quelle difficoltà ad esempio a ridisegnare una contrattazione disegna una difficoltà che non è non è nostra non è degli attori nazionali
E intanto per esempio ci dice anche di più delle difficoltà come dire congiunturali politiche complessive e questa vicenda si parla molto di più di altri terremoti che si stanno come dire che stanno movimentando la scena la scena italiana
Non c'è forse nella filigrana di questa vicenda come dire la sottolineatura di una crescente rigidità istituzionale che toglie spazio a di attori nazioni alle politiche nazionali
E di qui anche l'impazzimento che non è solo impazzimento è anche ricerca di spazi nuovi perché costretti in in angoli da da questa catena istituzionale che discende che discende da altro
E poi anche diciamo il giudizio sul patto e sulla sua equità che così centrale nella relazione di Mimmo
Io però leggeva adesso rileggevo insomma stamattina
Devo dire secondo me con gran profitto e per me è strano il suo perché in genere non sono molto d'accordo con le analisi del consigliere economico del presidente del Consiglio Nicola Rossi la sua introduzione a questo rapporto che nello sulla distribuzione del reddito in Italia dove Luís lancia un'immagine credo particolarmente felice per i nostri ultimi anni quella del ritorno al futuro
Cioè sempre più l'Italia del dopo novanta treni assomigli all'Italia che dalla ricostruzione
Alla fine diciamo degli anni degli anni Cinquanta vedeva il lavoro mortificato
Diseguaglianze incredibili
Nascere una figura nuova in Italia quella del web che importo del lavoratore povero come qualcosa che attiene a questi italiani all'Italia degli anni novanta ecco il patto del novantatré non ha mutato per la punì aspetti ha esacerbato
Questo tipo di tendenze e altro
Allora ne vediamo che siamo diciamo in presenza nella relazione suggerito forse si allargano diciamo si allarga il quadro dalla politica partecipate
Io direi che siamo come dire per usare le le immagini di di chi esce Manna rispetto ha un'effervescenza dei rappresentanti
Come dire che prendono sempre più voice parlano sempre di più
E al all'exit all'esodo al silenzio all'astensione
Dei rappresentati
Dei diretti
Credo che oggi come dire ne siamo in presenza di rigidità istituzionali che non appartengono più alla scena nazionale che stanno su altri scenari quelli europei
E quindi andare dal rimuovere provare a passare apparti di terza fase e qualcosa che non sta più nelle nostre mani nazionali ci ci chiede altri compiti e ci chiede di insomma di prendere forse con maggior coscienza del fatto che già nel novantatré avevamo valicato vecchi confini
Grazie signor anche lui si è tenuto nel tempio
Alfredo Reichlin
Rito un po'iscritto d'ufficio comunque
Cercherò di essere più breve possibile voglio dire con convinzione col che la relazione di di Carrieri mi trova la trovo molto ricca mi trova consenziente
Vorrei aggiungere solo qualcosa cioè il fatto che io trovo
Che il contesto in cui questo discorso si colloca e anche questo disegno nella misura in cui lui interpreta un disegno politico che sta dietro il patto di Natale
Il contesto mi sembra molto più drammatico e quindi di le questioni anche più problema
Nel senso che parto da un dato ovvio ma poi non mi sembra tanto più se guardo alla vicenda politica che stiamo vivendo in queste settimane
Beh il paese è di fronte a quella che io considero la prova più difficile e pericolosa della sua storia
Certamente la prova più difficile la sua storia
Non si tratta solo della globalizzazione colma in atto da molto tempo
E con la quale bene o male ci stiamo misurando da tempo si tratta di un concreto fenomeno e gigantesco fenomeno politico
E cioè l'integrazione
Dell'Organismo italiano
E dico organismo perché non si tratta solo dell'economia
Dentro un processo storico che è del tutto nuovo c'è l'integrazione in un organismo storico
Informazione anch'esso che l Europa
E dove quindi le partite sono veramente aperti
E non sono partite economiche assolta
Cioè noi siamo di fronte a qualche cosa dico delle banalità forse che non sfida soltanto le banche o o le impresse
Sfida alle fibre del Paese
L'idea disse la sua identità la sua coesione sociale
Il suo avere un nervo un'ossatura
Anche economica
Un'ossatura
Politica ed economica
Non è vero affatto
Che nella nuova Europa conteranno solo le Regioni o voi infatti fattori locali
Conteranno i paesi le i partiti
Le politiche
Che ognuno metterà in campo da questo punto di vista considero io personalmente non voglio fare polemica politica in questa sede anche per brevità considero qui la gravità ciò che sta accadendo
Cioè un mondo politico che sta parlando d'altro
E che in persegue i suoi disegni che prescindono da un fatto storico di questa porta
Da una vicenda che mette in causa il Paese
Io sono stati educato h misurare la politica su la realtà
E non soltanto su se stessi
Io trovo il qui la gravità di quello che accade
Ritengo non fuori luogo l'interrogativo recente posto da Bocchino
E cioè se questo fatto
Spinge ora l'Italia
A risolvere alcuni problemi
Che riguardano il loro esseri Italia
La struttura l'organismo
Oppure se da qui verrà un antico verrà come dire alimentato un'antica vocazione delle classi dirigenti che dire ma poco male ci faremo dirigere stalinista
Questa è una questione
Da questo punto di vista quindi o troppo se ragiono così molto importante
Non vi sono non ho seguito forse non ho capito bene l'intervento di qualche molto importante anche la connotazione che tu cerchi di dare a questo
Come fatto come diverso dei vecchi patti sociali
Tu hai detto nazionale ho capito in che senso previdente che ci stiamo muovendo completamente in una dimensione che non è nazionale ma insomma ho capito in che senso
E tuttavia mi domando come mai cioè se questo basta
Se questo basti perché se guardo alla Società italiana il governo di questa società
Beh mi pare che richieda anche altro
Noi ci troviamo di fronte a una realtà molecola io sbaglierò ma io ritengo che il grande fatto e che questo Paese non ha più una ossatura
L'aveva una volta il triangolo industriale
Il ruolo subalterno del Mezzogiorno fornitore di manodopera di mercato quel tipo di Stato centralistico
Tutte cose per fortuna non ci sono più critica il tutto però quella era un'ossatura
Questo Paese non ha più un santo
è una immenso ossa
Molle con la fatto molecola
Il problema quindi che è sotteso a questa nostra discussione esattamente questo
Che formattare a questa società forma solo voce
Formale
L'Italia fece il passaggio da Paese agricola paese industriale perché grandi partiti indetta Ross normale istituzioni rappresentanza
Consenso sociale
Quindi
Forse ho fatto male devi voglio dire questo da una lato apprezzare dall'altro
Considerare decisivo questo oltretutto considerato il fatto che quando tra un po'avremo la moneta unica i salari saranno pagati né la stessa moneta ad Amburgo e a e a Bari la tendenza a fare l'aggiustamento
E cioè quando verranno fuori tutte le il differenziale di costi e di produttività
La tendenza sarà fortissima fare l'aggiustamento sui salari non si potrà più fare l'aggiustamento sull'ampio sul cambio posso l'infrazione specialista alcuna tendenza sarà fare l'aggiustamento sociale
Beh allora però scusami allora qui è l'importanza che tu
Stringe un patto
In cui l'elemento fondamentale è la difesa del valore la forza lavoro e la difesa del suo patrimonio
E la difesa del tuo patrimonio quello che dice anche Cofferati vedo nell'intervista di stamattina e quello scambio vero è e sì io io difendo la qualità della forza lavoretti spingono sul terreno
Della qualità delle produzioni
E diventa quello il vero allora del patto sociale
Non è tanto di la lira in più con la lira in meno
Diventa questo che strada prendiamo la di alto la via bassa
Facciamo l'aggiustamento soltanto e non solo sui salari diciamo anche sulle regioni più deboli su su tutto quello che sappiamo
O lo facciamo invece nel senso di metterci insieme per spingere sì insieme
Attualmente poi può darsi che tu non riesce
Questa è la problematica che sta davanti al Paese
Grazie del federalismo Maria Luisa Boccia
Io sposto
Credo
Cercando di tenere un filo vivamente un un collegamento con il tema posto nella relazione di Mimmo Carrieri è ripreso o negli interventi fino a qui però voglio cuore dell'intervento al mio si rivolge ad altro
Il file quaestor noi stiamo ragionando della concertazione dei a partire dal Patto di Natale
Come chiare espresso nelle relazioni di Mimmo non soltanto come la definizione come dire di regole e di alcuni contenuti sulle questioni che attengono a Los Lopez con nomi come e alle politiche delle occupazioni e del lavoro ma più in generale anche come un metodo un modo di ridefinire
Le forme del governo della rappresentanza
Della politica stessa e della sua capacità di regolare diciamo i processi sociali
Attraverso appunto una modo di intendere
La organizzazione della società dei propri interessi
E che definisce anche diventa in qualche modo una
E vi costituisce l'Indirizzo poi del governo complessivo della società
Allora che coste politica che cos'è il governo che cosa serve gola che cosa ecco visione sociale che cosa dei da una forma di società di collettività
Che appunto permette di rendere di creare coesione sociale tra interessi particolari da quelli più individualizzati e quelli dei gruppi e interessi Colletti
Ecco
Io ho dei dubbi che questo modello della politica e del Governo
Nella funzioni anche sulle questioni che sono stati al centro del Patto di Natale cioè sugli obiettivi dell'occupazione dello sviluppo economico sicuramente non funziona rispetto a grandi questioni che mettono intenzioni insofferenza la società e la politica proprio stiamo alla cronaca
Immigrazione formazione scuola pubblica
Fecondazione artificiale cioè come sì pro crea sita
Si riproduce specie umana
E si realizzano in questo anche appunto desideri progetti soggettivi rapporti tra i sessi e le generazioni
Si fa un accenno ad alcune di queste questioni nella relazione di Mimmo parlando di beni pubblici politico di diciamo collettivi non negoziabili e di forme di soggettività che non rientrano nei modelli classici della rappresentanza
Io mi chiedo se
Possiamo parlare di sfera pubblica di funzioni della politica di governo della società
Se non affrontiamo queste questioni che sono questioni che vanno al cuore di quello di cui qui si discute quale identità
Sita un paese quale forma
Di vita comuni associata quale forma di collettività di Società di comunità chiamatela come volete
Io credo che su queste questi per poi mi mi soffermo brevemente sulla fecondazione voglio fare solo un accenno alle questioni appunto che sembrano più un ecco possiamo parlare di immigrazione riducendolo a un problema di regolarizzazione
Cioè di risolvere quel rapporto tra regolari e clandestini
O anche solo di cittadinanza o anche soltanto ti spazio che in questa società si dà a
In persone che vengono da altre aree del mondo rispetto alla riorganizzazione dei lavori delle attività
Del funzionamento di una società o non viene qui in primo piano
La questione appunto dell'identità di una società che fa spazio alle differenze e quindi una questione che chiama la politica a quella dimensione di costruzione della sfera pubblica
Che costruzione prima di tutto ti un'etica condivisa
In cui lo spazio dell'identità delle differenze delle attività non può ottimamente essere risolto con una normativa della regolarizzazione o dei
Tutto quello che si discute si è discusso a conferma rispetta la legge diciamo sull'immigrazione e così anche sulla scuola sulla formazione
La discussione su scuola pubblica e privata e sono un problema di risorse che lo stato dà
Indifferentemente rispetto come si formano i saperi a Chicco se la funzione formativa della scuola
E così sulla fecondazione è un problema soltanto di diritti egli
Se devono prevalere i diritti dei concepiti di quelli che devono venire al mondo ai diritti di chi diviene li mette al mondo
Io trovo che su queste questioni la politica in particolare la politica della sinistra è in grande
Di missione della sua funzione in grande afasia
E non fatti e rinviare in realtà a altre concezioni
Cioè non riesce a elaborare una propria
Funzione che è quella appunto di costruire invece le condizioni di una
Vita sociale associata di un confronto su queste questioni nell'insieme del Paese non riducendo tutto alla funzione delle istituzioni e alle produzioni di record
Badate io
Ministro prova a spiegare quello che intendo come appunto questa dimissione della politica sia una delle ragioni principali per cui secondo me anche la politica ormai
Scarsamente c'è una forte disaffezione scarsamente come dire appetibile da parte di molti uomini e donne di questa società
Viene vissuta come qualcosa che non dà risposte che estranea
E sulla questione della fecondazione
Io mi colpisce molto che noi siamo costretti in un a contrapposizione
Tra a la riproposizione di una concezione della famiglia naturale
C'è il presupposta su fondamenti naturali
E una concezione dei diritti individuali che sembra precludere la possibilità che di fronte a mutamenti così sconvolgenti così profondi
Ci sia un costruzione appunto dissenso di che cos'è essere madre essere padre mettere al mondo un figlio nascita
Relazioni su questi
Su questo che al punto abbia un ambito di condivisione
E come se noi dovessimo o o consegnare questa
Vicenda che stravolge assetti profondissime simbolici prima ancora che Prati materiali e giuridici
A a un po'appunto al discorso della medicina della scienza delle tecniche che dice ci sono nuove possibilità e tutti possono
Ricorrervi
Oppure a quella che appunto si presenta come l'etica religiosa che dove io religiosa non intendo soltanto cattolico cristiana per religiosa intendo anche la religione naturalistica che può essere anche fondata su presupposti
Non discende diciamo cioè che esista una famiglia naturale che ci sia un modo che la natura detta agli esseri umani di riprodursi e che quello va mantenuto immodificabile
Che su quella invarianza si fonda la possibilità stessa appunto di dare un ordine alle relazioni umane e che su questo forno posto la legge le una società deve operare essenzialmente per tipi Yeti ponendo delle paletti molto rigidi a l'alterazione di questo ordine naturale
Sono argomenti che possono essere difesi ripeto non necessariamente a partire da un feto da un credo religioso
Se un padre una madre è un figlio la certezza di questo la stabilità di questo rapporto diciamo di questa costruzione triangolare che non ha necessariamente quella matrice appunto cattolica o cristiana
Ha una matrice per esempio sessuata
Su questo si è stabilita il predominio della paternità della figura paterna su quella materna la discendenza nell'ordine del padre quindi un principio che ha fondato le società ben prima del credo religioso cattolico
E ti viene appunto distesa come l'unico ordine possibile
Questo rifarsi alla naturalità all'invarianza
Questo è attirare diciamo la storicità
La costruzione culturale di una rispetto a rapporti così primari e fondativi della società
E oggi qualcosa che viene e vi proposto non soltanto non primariamente rispetto a quello che le tecniche operano ma qualcosa che è intervenuto nella modificazione dei rapporti prima di tutto tra i sessi tra gli uomini e donne concludo quando cioè le donne hanno rispetta la sessualità alla procreazione riaffermato la propria soggettività e rimesso al centro che invece e la figura femminile
Quella che a tre anche
Alla relazione di un padre come un figlio perché il padre e quello che si riconosce se si riconosce nel l'essere il compagno la persona cui una donna
Riconosce la
Di Este di che il nato di una donna
Legato anche all'uomo con cui la donna condivide quel progetto procreativo
Questo e quello che mette che oggi chiede invece di essere ricondotto a un ordine naturale cioè che il diritto paterno non venga alterato
Di fronte a questi sconvolgimenti di fronte alla possibilità che si apre di rifondare le relazioni tra i sessi e tra i genitori e figli sulla
Centralità della figura femminile invece che su questa presupposta
Naturalità della discendenza dal padre e chiedo che tutti uomini e donne sono chiamati ad interrogarsi profondamente sul senso delle relazioni primarie come queste
Se la politica
Si limita a decidere con una legge che cosa è lecito e che cosa no se dobbiamo restare nell'orizzonte di una famiglia naturale
Che non tale non è che una famiglia storica invece cost costruita appunto sul primato maschile imposto storicamente o se invece dobbiamo aprire a diritti individuali
Che non danno conto in nessun modo della possibilità di condividere invece un senso diverso della procreazione umana della sessualità
Se cioè la politica rinuncia
Anna
Il affidandosi al di alla legge e soprattutto a una legge appunto che fissa un modello che presume di poter S.r.l. per me lo stesso
Che lo fissi come famiglia naturale come diritti individuali vero scusa per finisco
Finisco subito io credo che in questo moto la politica rinuncia ha una sua funzione essenziale che è quella appunto di costruire nello società nello spazio sociale
Una elaborazione comune di condivisioni dissenso prima ancora che di regole
Grazie comunque non prenderle sarebbe davvero perché se no non ce la facciamo abbiamo numerosi scritti anche per il pomeriggio Passuello Ghezzi Trentin Cremaschi Guerrieri Agostino
Però ne abbiamo anche altri quattro per questa mattina quindi
Stesso tema la parola ad Antonio Pizzinato
Non vorrei anche dati i tempi
Limitarmi ad alcune annotazioni
Sull'ampia riflessione offerto da Carrieri
è indubbio
Il ruolo avuto la concertazione e dal patto sociale per il risanamento economico e finanziario
La seconda fase come è stato sottolineato della concertazione nel nostro Paese
Assieme agli obiettivi di di risanamento e quindi anche all'autolimitazione del sindacato acconsentito
Con l'accordo il ventiquattro luglio del novantatré di definire regole di contrattazione che prima non avevamo nel nostro Paese
Oggi con il patto di Natale si sono solo confermate a fatica quelle regole
Nel momento in cui invece c'è bisogno
E la questione aperta di definire delle regole di contrattazione a livello europeo
è evidente che se ci fosse misurati nella costruzione di questo disegno
L'atteggiamento di parte dei soggetti quelli imprenditoriali
Avremmo avuto
Credo non solo la reazione che fino all'ultimo non portava riconfermare le vecchie regole
Ma difficoltà molte maggiori
La terza fase
A cui fa riferimento Mimmo
Concordo con quanto sottolineava Casadio nel senso che
Si avvia nel novantasei
Con quel patto ora
Fatto salvo i cicli scolastici tutto tradotto in legge
Questo non vuol dire che sia automaticamente
Applicato
Però vi è un fatto nuovo che io vorrei sottolineare e rapidamente
Avviarmi alle due riflessioni che vorrei porre le pongo come riflessione
E cioè via il fatto nuovo del passaggio al Parlamento
Quindi è l'introduzione
Del quarto soggetto i territori
Ma è vero
Che i soggetti nel loro insieme
Vedono una partecipazione a questo elemento determinante
Di concertazione o non abbiamo nel momento stesso in cui si fa questo passo in avanti una regressione
Non c'è solo il fatto che non siano rappresentati tra i soggetti i milioni di lavoratori atipici
Ma faccia un elemento di riflessione prendendo un dato dell'inchiesta parlamentare i lavoratori che svolgono attività in nero irregolare in Italia sono dieci milioni e quattro
Come se fossero cinque milioni
Vuol dire che all'incirca il cinquanta per cento la popolazione attiva svolge attività è regolare
Entrato da qualche parte nella concertazione se non in un capitolo che affida le camere di commercio l'aggregazione a questo riguardo
Secondo elemento
Nel momento in cui via questa crisi profonda prima sottolineava Reichlin
Abbiamo sì l'aumento dei soggetti che sottoscrivono il patto
Ma andiamo sul piano della partecipazione dei soggetti interessati mi riferisco agli individui una regressione impressionante
Fra la partecipazione dei milioni di lavoratori a parlare dei lavoratori alle assemblee per il patto del novantatré
E la quasi
Potremmo calcolarne alcune centinaia di migliaia di lavoratori che hanno partecipato a verificare
Ma la stessa cosa riguarda l'insieme dell'organizzazione
Questo fatto e concludo questa prima riflessione
Non pone con forza il problema della effettiva misurazione della rappresentatività dei soggetti che partecipano la definizione del patto non solo con la legge che auspichiamo che quest'anno finalmente venga provata per la rappresentanza dei lavoratori ma mi riferisco alle rappresentanze delle imprese dei lavoratori autonomi e del terzo settore
Secondo elemento
Si è fatto sul piano formale
Un passo in avanti per quanto concerne la sovranità e il ruolo del parlamento
Tant'è che si è sottoposto benché non fosse previsto al Parlamento prima della sottoscrizione ufficiale
Il testo e vi è stato un consenso a maggioranza del Parlamento
Ma questo salvaguardata
Compiutamente il ruolo la funzione la sovranità del Parlamento formalmente sì
Sostanzialmente io non mi sento di sostenere
Forse sono almeno adatto per sollevare questa osservazione ma permettetemi di farlo
Abbiamo concluso martedì in Commissione bilancio il lavoro del Senato l'esame del collegato finanziari quale abbiamo aggiunto trenta articoli che sono tanta parte del Patto per il lavoro
Faccio riferimento a due si parla della riorganizzazione di tutti gli ammortizzatori sociali riguardano l'insieme dei lavoratori ma in particolare il sessanta per cento i donatori che ne sono privi
Ma è di una tale genericità e si dà la delega al governo che in pratica il Parlamento compie l'atto formale di approvare una legge di delega
Poi esprimerà il parere sul testo del disegno del decreto delegato
Credo che sottolineare che
Questo viene rispettato
Faccio un altro esempio che fosse lo rende ancora più esplicito
Una ventina di righe definiamo giustamente
Io
Sono a favore del primo aspetto ma voglio sottolineare il merito sul ruolo e la funzione vero
Si introduce con un altro articolo
Giustamente la formazione professionale fino diciotto anni
Abbiamo impiegato quasi due anni in Parlamento per elevare di un anno
Settimana prossima avvieremo in entro marzo sarà legge deleghiamo a elevare a diciotto anni
Ma affronta l'insieme e il merito di quale formazione per compiere quel salto o non deleghiamo al governo sulla base di poche righe questo significa che abbiamo rispettato
Formalmente sì
Ma nella sostanza è così permettetemi ancora un limitatissimo esempio
Il Parlamento nel novantasette partendo dal fatto che dal settantacinque le quaranta ore erano l'orario contrattuale in Italia introdotto l'orario legale di quaranta ore
E bastato che introducesse una norma sullo straordinario alla fine ci siamo trovati che le parti sociali volevano imporre che lo straordinario si cominciava ragionatore quarantotto nel momento in cui il Parlamento nella sua sovranità ha semplicemente detto le regole incominciamo applicarle indica l'altare quarantasei si è aperto tutto un confronto che da un lato la destra che dice che con il patto si limita
Le possibilità di intervento voleva difendere quel testo perché serviva all'impresa
Ma di fatto abbiamo che la concertazione che io condivido deve trovare regole sia per i soggetti che la definiscono possono definire le linee gli obiettivi
Che devono essere raggiunti ma la sovranità del Parlamento non può essere messa in discussione ho fatto tre esempi che indicano come sia necessario compiere dei passi in avanti
Finisco
Quindi non può essere veniva ripresa del Parlamento si trova di fronte a un testo scritto fra le parti
Chiedere a provare pena mettere in discussione ma bensì deve confrontarsi con il governo
Nelle cifre rare per dare attuazione quindi il governo deve muoversi in questa direzione questo aspetto lo condivido ritengo che non sia invece compiutamente rispettato a me sembra alla luce dell'esperienza
Il dato del ruolo della funzione del Parlamento tanto più in una fase come questa ma siccome volete volevo essere prego volevo sottolineare questo elemento assieme al fatto che non c'è solo un problema di patto vuol dire che gli interessati non hanno partecipato al definire gli obiettivi non corporativi ma di coesione sociale e conseguentemente non sentivo interessati al momento in cui bisogna pronunciarsi
Patto che fa fare dei passi in avanti ma che a questi limiti seri che nel momento in cui si fanno riflessioni è importante si possono svolgere qui oggi deve tenerne presidente grazie
Grazie Pizzolato mi fa fare delle dato il mio mestiere mi farebbe venire la voglia di parlare di problemi tecniche legislative fondi ma vi annoio un'altra volta non vi preoccupate Alfonso Gianni
Naturalmente io
Ho letto anch'io la relazione che cortesemente
Carrieri
Mia inviato in precedenza
Una relazione che offre molti spunti utili di riflessione ma lo voglio dire subito che contiene una valutazione generale
Sulla cosiddetto Patto di Natale sulla pratica concertativa con cui io non concordo
Cercherò di spiegare il perché con le approssimazioni le ruvidezze dettate dalla brevità assolutamente necessaria
Ma mi pare anche che diciamo così rompere un clima accorta distico che considero essere una delle conseguenze più negative anche sotto il profilo psicologico della concertazione e forse utile a tutti noi
Io concordo
Con diverse appunto spunti di Carrieri e alcune altre sottolineature emerse nel dibattito
In particolare con l'assunto iniziale non quello finale di Riccardo terzo
Quando guardiamo nel merito questo patto per il lavoro pardon sì questo patto per l'occupazione e lo sviluppo
Colpisce diciamo così il continuo rimando ad altre cose da un lato il Patto per il lavoro del ventiquattro settembre novantasei dall'altra l'insieme delle deleghe al governo già previste nella legge finanziaria potrei cioè dire che dal punto di vista contenutistico e certissimamente purtroppo ahimè dal punto di vista delle misure atte a promuovere occupazione il patto estremamente deludente
E tuttavia questo non significhi che non si non significa che non è un atto importante che non è un atto rilevanti
La rilevanza sta in quello che Terzi c'è giustamente cioè il significato del patto non sta tanto nei suoi singoli capitoli di contenuto quanto nella esaltazione e nella estensione e nella istituzionalizzazione
Della concertazione in sette viene elevata a sistema di governo di carattere se n'era credo cioè sì posso dire che il vero obiettivo del Patto non è tanto economico quanto politico e addirittura di trasformazione istituzionale sotto questo profilo non vedo grande differenza Carrieri tra i patti
Del novantatré ma bisognerebbe ricordare quello dell'anno prima che ha uguale se non superiore rilevanza cioè quello che mise fine alla scala mobile
Non vedo grande rilevare grande differenza di fase tra i patti del novantadue e del novantatré e questo mi pare
Perché con questo patto si prosegue in modo ancora più intensivo quel percorso iniziato da tempo che prevede di realizzare un'integrazione entro blocco dominante
Delle rappresentanze effettive o supposte delle forze sindacali e politiche che hanno come referente sociale il movimento opera e nello stesso tempo si accentua in questo modo un processo di frantumazione sociale e politica delle forze che a questo disegno non si piega
La caratteristica di patto non per il lavoro
Ma di patto sulle grandi coordinate macro economiche che Carrieri individua in quella che lui chiama la seconda fase e pattisti che all'inizio degli anni Novanta mi pare con notti perfettamente anche il patto di Natale
Con la differenza rilevante già messe in luce da Mortillaro
Che era critico anche rispetto al giudizio della novantatré che questo patto è tutto interno al patto di stabilità alla logica di Maastricht e alla logica del raccordo sociale definita dal patto di Amsterdam e quindi è
Un incardinamento
E anche diciamo così soffocamento delle tendenze contrarie all'interno della dimensione europea
D'altro canto se noi guardiamo la composizione delle forze che hanno dato in luce questo patto emergono anche altri elementi critici
Io sono d'accordo con le cose che ha detto Pizzinato
Qui c'abbiamo trentadue organizzazioni rappresentative di parti sociali che firmano il patto viene considerato ciò un record europeo e questo lo mette bene in luce anche Carrieri nella sua relazione
Il problema è che se guardiamo la questione dal versante del lavoro comunque dipendente
La rappresentatività effettiva di questa organizzazione molto dubbia da un lato e non soffre da nessuno abbiamo una presenza di un sindacalismo confederale e porta con sette una crisi di rappresentanza sempre più evidente
E che forse può essere risolta solamente se la legge sulla rappresentanza sindacale va in porto e va in porto in modo corretto
Vedo qui l'unica speranza di edificazione della rappresentanza di retta degli interessi da lavoro dipendente da parte del sindacato e dall'altro sono del tutto assenti
Le potenziali rappresentanze dei milioni di disoccupati ed inoccupati esistenti
E di tutte le figure di lavoratori atipici e precari che a secondo di come le vogliamo calcolare in modo restrittivo o in modo più allargato sono sicuramente da un milione e mezzo di persone in su
Quindi anche per quanto riguarda i soggetti siamo di fronte a un dubbio rispetto alla loro effettiva rappresentatività così che ciò che appunto rimane è la celebrazione
Della concertazione allargata libello territoriale in questo senso in coerenza con i patti e contratti d'area
Nell'idea in sostanza
Di una sorta di governo allargato
Della economia entro il quale vengono sussunto i tutti i possibili
Atteggiamenti che potenzialmente potrebbero essere critici e che invece vengono ridotti sostanzialmente ad un unico penso io
Tenendo conto che si tratta di una critica radicale ma lo dicevo in partenza anche brevità di tempo non permettono di andar troppo di fioretto però mi pare questa insomma l'essenza
Della questione e che motiva la mia contrarietà
D'altro canto se poi anche guardiamo elementi di contenuto
E i loro rimandi alla patto del novantasei a alle deleghe della legge finanziaria
Emerge sostanzialmente un inserimento del patto dentro un'opzione di tipo neoliberista il cui temperamento sulle conseguenze sociali dovrebbe appunto derivare dalla concertazione
Mentre invece si sarebbe ovviamente ha potuto scegliere un'altra strada che pure in campo seppure in posizione minoritaria in campo in tutta Europa che è una prospettiva di rivisitazione di politiche economiche di tipo keynesiano e qui non sono assolutamente contenuto
Quale le conseguenze dal patto e la politica questo e poi l'altra parte
Dell'argomento portato da Carrieri dalla nostra discussione
Ma e io potrei cavarmela brevemente gli esempi a volte vai con più di cento discorsi
Se essi esalta il ruolo del parlamento bisogna poi puoi dire questa discussione cos'è stata io ricordo che per quanto riguardava Rifondazione Comunista avevamo quattro minuti e mezzo per esprimersi su un patto di questa portata
Direi sostanzialmente che più che una discussione c'è stata una celebrazione di un fatto già eseguito che procede in questo svuotamento
Delle istituzioni di poteri reali democratici e persegue uno spostamento verso altri lidi di questi Potì
Ma dal punto di vista più generale beh quale il rapporto tra questo patto questa idea di organizzazione delle forze che da esso deriva e le le tendenze politico istituzionale a me non pare affatto qui mi differenzia nettamente da terzi in controtendenza
Rispetto a derive plebiscitarie o di svuotamento dalla politica mi pare invece perfettamente intendenza rispetto a questa direzione se cioè si toglie in partenza
Il conflitto come motore di avanzamento sociale sia sul terreno economico e sia sul terreno dei diritti civili
E rosso Stinson sostituisce con una concertazione fortemente istituzionalizzata regolata
Con Soggetti rappresentativa mente in realtà assai deboli almeno delle parti sociali del lavoro
Si ha come riscontro poi sul terreno politico una concezione dalla politica che oscilla
Da una politica adattativa al quadro e alla situazione esistente e una politica puramente escludente delle forze antagoniste o che comunque a diverso titolo ragione emotivo rifiutano per la che non sono rappresentate perché non sono d'accordo col metodo perché non le condividono gli esiti la pratica concertativa spesso a me pare che questa sia la tendenza esattamente ma qui mi fermo perché altrimenti fuoriesca dai dieci minuti che sedendo tra gli ultimi dalla mattinata sarebbe pericoloso e particolarmente inviso mi pare che sia esattamente questa la tendenza verso quale sistema standard basterebbe guardare le ipotesi di accordo sulla legge elettorale Amato al referendum per vederlo sul versante elettorale
E per verificare la validità almeno dal mio punto di vista di Franco Venturini
Grazie Anna Finocchiaro
Strade sei esce minuti
La sua relazione Carrieri disegna uno scenario
In cui ero lo stesso della concertazione muta con il mutamento
Dello scenario macroeconomico che fa da sfondo e soggetti produttivi passaggio fordismo Oxford risme eccetera
E dunque non è che cambiano soltanto gli obiettivi della concertazione veniva da tre fasi la frase prima che la fase del compromesso socialdemocratico la seconda fase che la fase risanamento dei conti pubblici la terza fase
Quella del Patto di Natale c'è quella di occupazione sviluppo ma anche i soggetti che devono essere considerati e così sottolinea necessita del coinvolgimento quanto meno l'intenzione del tentativo di farlo io parlerei di necessità
Di nuovi Soggetti e
La concertazione diventa
Un luogo a metà strada tra le riforme istituzionali le riforme sociali nel senso che mutando i comportamenti all'amministrazione sia un impatto immediato o perlomeno pretende di avere un impatto immediato non soltanto rispetto agli attori del gioco politico istituzionale ma anche rispetto ad altri due parametri da un lato Obiettivi di sviluppo economico
Dall'altra parte capacità di ridisegnare circuito della rappresentanza ampliandola rispetto a soggetti che ne sono stati esclusi rompendo quindi la contrapposizione inclusione esclusione segnando quindi un passo avanti rispetto a un tratto assolutamente negativo
Della società italiana
Io credo che questo schema
Che non è compiutamente affrontato nella relazione di Carrier che accennato la relazione di Carrieri quando si fa riferimento alla necessità dell'inclusione dei ceti medi nel circuito della concertazione
E credo che la questione sulla quale si può riflettere oggi in qualche misura si deve riflettere atteso che c'è un'iniziativa del Governo su questa con la presentazione di una legge delega sulla riforma delle professioni
Sono appunto i soggetti professionisti noi abbiamo una storia abbastanza come dire unica singolare della storia delle professioni e del ruolo dei professionisti in Italia a partire tanto per come dire limitare l'analisi dallo all'Ottocento e Siino ad oggi in cui assistiamo ad una
Coincidenza d'un processo di avvicinamento e di coincidenze alcuni casi tra l'interesse professionali interesse dei professionisti gli interessi dei professionisti e dall'altra parte gli interessi rilevanza pubblica
Questo ha indotto una concertazione tra professionisti società interessi professionali
è stato regolatore che è stato tutto improntato al modello classico dello scambio
Ci troviamo nella situazione nella quale invece la concertazione si sposta dal modello dello scambio al modello della condivisione di obiettivi e l'accordo Di Natale che venne letto anche come occorre politica economica e anche gli strumenti stessi di monitoraggio meglio gli obiettivi del monitoraggio inclusi nel patto di Natale svelano
E questa mutata natura della concertazione che passa dal modello dello scambio al modello della condivisione di obiettivi ora rispetto a questo nuovo modello ci troviamo in una situazione nella quale la rigidità indotta dalla storia e dall'assestarsi
Della delle professioni
Crea un elemento di rigidità
Che è difficile da utilizzare all'interno di uno schema di concertazione cerco di spiegarmi
Nel regime di scambio che ha condotto a questa sostanziale coincidenza tra interessi professionali e interessi di rilevanza pubblica non abbiamo più ulteriori spazi per per uno scambio se non quelli che possono riguardare un regime di protezione che a questo punto le professioni potrebbero invocare un regime di protezionismo ulteriore a fronte
Delle spinte e della concorrenze del richiamo alla competitività e della necessità di standard competitivi che ci vengono dalla internazionalizzazione
Del mercato anche delle professioni
Dall'altra parte la rigidità viene accentuata da una burocratizzazione delle professioni
Che le rendono difficilmente riconoscibili come autentici Soggetti
Ammissibili alla concertazione in quanto davvero rappresentativi di quello che oggi le professioni sono nel nostro Paese i soggetti professionali sono nel nostro paese preciso che la concertazione altra parte si impone e si impone non soltanto in ragione come dire delle esigenze di modernizzazione ora ci torno che derivano anche dalle internazionalizzazione del mercato delle professione ma anche in ragione del fatto che in questo sistema con questa rigidità anche l'ipotesi di un eventuale dirigismo Heathen
Parla di modernizzazione le professioni certamente richiama in campo ancora una volta le due questioni della competitività del sistema
E anche del governo dell'effervescenza delle professioni e delle nuove professioni dei nuovi soggetti professionali che il mercato ci mostra che non trovano invece regola per cui anche un'assenza di e governo in qualche misura di tutela laddove con tutela intendo riconoscimenti
Affrontare questo nodo pensando di risolverlo con lo strumento della solo solo con lo strumento delle società professionali comunque si regolino
E secondo me l'errore cioè sarebbe come dire come si è detto che bisogna mettere un computer ogni classe per affrontare la questione la modernizzazione del sapere
E questo è un punto di grande delicatezza
Come risolvere questa questione all'interno di un
Vincitore di più di un campo diciamo nel quale la questione più rilevante e quella della rappresentanza
Chi deve sedere al tavolo dalla concertazione oggi in questo sistema di rigidità da una parte e di effervescenza dall'altra è davvero complessa
Devono sedere gli ordini professionali in quanto realmente rappresentativi di quelle che sono oggi le professioni o invece occorre come dire allargare un campo se l'obiettivo e quello di una concertazione che mira alla condivisione di un progetto
Io credo che questa questione pesi per per ragioni diverse una delle quali è dato dal fatto che la sinistra
Deve tornare a coltivare un rapporto con i ceti medi e con le professioni deve esplorare un rapporto con le cime di con le professioni che ancora come dire assente dei suoi strumenti dell'azione e della formazione di pensiero e di consenso
E dall'altra parte dall'altra questione che vede paradossalmente il nostro Paese un altro storicamente un'altissima percentuale di professionisti in Parlamento
Che però come come come dice la madre se in un suo scritto
Hanno nell'arco di cento anni dimostrato coloro composto comportamento più un'appartenenza politica che un'appartenenza professionale
Mantenendo allo stesso tempo preservando lo stesso tempo al loro interno un nucleo sociale coeso che non è stato scalfito in modo decisivo neppure dalla liberalizzazione degli accessi all'università avvenuto alla fine degli anni sessanta
Quindi un panorama estremamente complesse in cui la questa della rappresentanza innanzitutto
La questione della declinazione del termine modernizzazione allorquando si guarda ad una questione così come dire delicata è
Decisiva
Per la costruzione di un modello di società e di un modello di paese
Entrano in campo
Io vedo una come dire una tentazione da una parte la tentazione dirigistica di risolvere in maniera dirigistica la questione attraverso lo strumento della modernizzazione che viene compiuto esaurito nello strumento delle società professionali dall'altra parte una difficoltà politica
Di ragionare di ragionamento e di collegamento su queste questioni e dall'altra parte un'insufficienza degli strumenti alla rappresentanza tradizionale a dare e vita un tavolo dalla concertazione che abbia davvero intorno a sé interessi
Come dire reali e soddisfacenti sotto il profilo di una della costruzione di un obiettivo condiviso che sia poi realmente condiviso nel Paese e ragioniamo vivamente di un pezzo importante direi in qualche misura decisivo della classe dirigente italiana
Firenze è l'ultimo intervento che la mattina Nuccio Iovene
Parliamo di concertazione allora io propongo subito un patto io sparo assolutamente nel tempio anzi cercano di stringere voi mi scuserete per la schematicità
Oggi pomeriggio alle sedici e trenta il governo e il Forum Permanente del Terzo settore si creeranno
Quel protocollo d'intesa integrativo del patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione in qualche modo in tempo reale si integra si corregge quanto detto nella relazione da Carrieri
E mi pare che in un qualche modo si faccia un passo in avanti significativo
Rispetto a gli scenari su quali si è fin qui discusso il terzo settore il fondo il terzo settore fa proprio di patto sociale nel suo complesso per le parti ovviamente lo riguardano e questo patto sociale si arricchisce di un capitolo nuovo e significativo avrete modo poi di guardarlo io credo importante per lo sviluppo la crescita
Di quel mondo che viene definito la cittadinanza
Attiva in un qualche modo l'annuncio fatto al Presidente del Consiglio ad Orvieto nell'autunno di arrivare ad un allargamento dei soggetti
Del confronto della discussione
Per quanto riguarda le politiche di concertazione arriva in un qualche modo a compimento
Per quanto ci riguarda si tratta di un lungo cammino si prende finalmente atto che appunto la rappresentanza
Della società si articolate che la comprensione oltre che il Governo diceva complesse non può più prescindere da le realtà del cosiddetto terzo settore il problema che questo non può più essere solo oggetto di predicazione deve trovare poi degli sbocchi concreti attraverso i quali costruire canali di confronto di comunicazione anche di partecipazione
Di queste realtà proprio perché questi soggetti sono o rispetta le lo scenario delineato perse nel suo intervento diciamo alcuni di quei con soggetti che concretamente lavorano in controtendenza rispetto ad una idea plebiscitaria della democrazia Tomic Zattarin vivi e individualista
Oro visto che
Diciamo questo allargamento vorrei dire è stato possibile non solo perché c'è stato diciamo un processo illuministico su questo si è ragionato si ragiona sul fatto che diciamo ci sia una scelta della politica del governo di andare in questa direzione si è ragionato meno io su questo vorrei richiamare la vostra attenzione su su uno il fatto che queste allargamento la parte presenza delle realtà del terzo settore patto sociale a questo protocollo che verrà siglato oggi pomeriggio
Si è reso possibile proprio perché nel corso degli ultimi anni dal basso è partito un processo di aggregazione di organizzazione
Di messa in rete delle principali realtà del mondo l'associazionismo del volontariato della cooperazione sociale del nostro paese che non era né scritto nelle cose me assolutamente automatico
C'è un processo che ha dato vita al Forum Permanente del Terzo settore a cui aderiscono ottanta tra le principali realtà di questo mondo che è un processo io credo di assoluta rilevanza ed è la precondizione per determinare diciamo quell'allargamento che oggi in qualche modo si sancirà ho visto che ieri verità presentando dal secondo rapporto sullo o volontariato
Ha paventato un ritorno al collateralismo
Un appiattimento sulle istituzioni curioso perché proprio qualche mese fa lo stesso De Rita lamentava esattamente il contrario e cioè il fatto che le forze che in un qualche modo si fanno portatrici di un certa di una certa visione le politiche sociali del nostro Paese
Fossero state tenute a lungo fuori dalla rappresentanza in un qualche modo fuori dalle politiche di concertazione
E che lo stesso che nelle che di cui le ripe presidente insomma è uno di quelli istituti che istituzionalmente dovrebbe praticare la politica di concertazione che come maggiore fatica diciamo tende a recepire le novità che la Società italiana esprime quindi del in in qualche modo costruire le sedi attraverso le quali questa concertazione diciamo renderla più efficace e più inclusiva
Ora l'ultimo punto e concludo riguarda diciamo carattere di novità
Non solo se diciamo come atto simbolico dal dalla partecipazione al terzo settore alla patto per per lo sviluppo preoccupazione ma il fatto diciamo che in qualche modo la la modalità stessa con la quale il terzo settore arriva a firmare questo questo patto formule realtà che aderisco al terzo settore diciamo non sono realtà che hanno uno scambio immediato e concreto da da proporre cioè
Non siamo nel campo di azioni di attività per cui si dice
I mille trecento miliardi che ogni anno lo Stato risparmia grazie al lavoro volontario dei cittadini diventeranno dopo la firma del patto mille seicento miliardi perché non è di questo che si tratta non è su questo che
Si si lavora ma costo
Quindi il terzo settore Giata oggi nella sua cella concretamente senza bisogno diciamo di chiedere il punto è come costruire le condizioni perché il cittadino società civile organizzata riesca a fare meglio e di più quello che già oggi
Anche senza contropartite nel corso di questi anni è riuscito a fare questo mi pare diciamo anche un altro degli aspetti innovativi della partecipazione al terzo detto le politiche di concertazione
Concludo dicendo che per noi sicuramente sottoscrivendo la il passaggio della relazione di Carrieri
La concertazione non è un obiettivi in serie è un metodo e come tale bisogna praticarle riempirlo di contenuti ed è con questo spirito che il formulate al suo lettore firmerà il protocollo d'intesa oggi pomeriggio grazie
Grazie io nella discussione di questa mattina a partire dalla relazione di Mimmo Carrieri credo sia stata intensa e stimolante
E anche utile il che e raro utile perché ha stretto su due questioni fondamentali i rapporti con la politica i soggetti e gli interessi che sono e devono essere coinvolti nella concertazione
Io faccio solo due notazioni rapidissimo
Lo scambio non riguarda solo gli interessi ma riguarda anche la legittimazione la presenza delle forze organizzante dei partiti politici
Su questo terreno credo che non ci sia ancora una piena maturazione
Cosa importante per i partiti della sinistra che in questa fase sicuramente hanno un deficit di presenza seconda questione i soggetti e gli interessi su cui molto si è discusso io però vorrei aggiungere anche qui una brevissima notazione non si tratta secondo me solo di soggetti e di interessi ma anche di oggetti in che senso anche piogge
è ovvio che i sindacati e forze datoriali sono coinvolte nella concertazione
E ovvio che lo sono per esempio sui patti territoriali
Ma mi chiedo e qui faccio un esempio devono essere coinvolti anche nella fase di formulazione della proposta di un piano regolatore com'è accaduto a Napoli a Napoli quando la Giunta ha presentato la proposta di piano regolatore
Imprenditori e sindacati si sono lamentati di non essere stati consultati preventivamente alla formulazione della proposta quando la legge prevede la pubblicazione della proposta e una fase di consultazione nella quale chiunque può sollevare obiezioni
Da come ho impostato la domanda voi capite che secondo me in questo caso era sbagliato rivendicare la concertazione prima della formulazione della proposta si può discutere naturalmente soltanto la mia personalissima
Opinione
Ma questo secondo me evidenzia un punto delicato qual è l'oggetto della concertazione quali sono gli oggetti della concertazione
Che si riverbera i immediatamente sull'altro aggregato problematico che è stato ampiamente affrontato questa mattina
Cioè i rapporti tra politica e concertazione
Io ricordo che per questo pomeriggio sono prenotati Passuello Ghezzi Trentin Cremaschi Guerrini Guerrieri Agostini Tronti
Io voglio ringraziare Ugo Spagnoli che ancora una volta con pazienza è stato con noi ci ha dato l'onore di essere con noi
Se hai qualche cosa se vuole intervenire sentiamo sentiamo la tavola rotonda bene allora noi ci troviamo di quei Peppino viene che coordinata
Abbiamo
Cita aggiunge saremo prego Cofferati divenire Paolo
Sì
Ecco credo che abbia
Salve
Vi prego ora di lasciarsi riprendere
Forse
Come sapete il ministro Bassanini
In consiglio ma abbiamo informazione che sta per arrivare interverrà ce la fa in questa tavola rotonda se no poi gli daremo quando arriva
Nel eventualmente ancora nel pomeriggio la parola
Io faccio il coordinatore di questo dibattito di questa tavola rotonda è un buon coordinatore introduce il tema formula nel domande chiarisce le regole del gioco io vorrei innovare in questo rituale con un gesto gentile
Vorrei fare un dono ai nostri interlocutore partecipanti regalo un libro
Come capite c'è una Pravat intenzione pubblicitaria quella di
Attirare l'attenzione sul fatto che finalmente dopo un anno di sospensione riprendono le pubblicazione della nostra rivista Democrazia e diritto
Questo è un volume che raccoglie vent'anni di relazioni generali di a iniziative di questo tipo del CRS
Ero raccoglie quindi un filo di pensiero sulle riforma istituzionale la crisi della rappresentanza alla riforma della Costituzione
Che merita di essere ripensato e anche e in questo modo con questo spot o anche indicato il taglio che vorrei introdurre l'angolatura che vorrei introdurre nel dibattito a questa fase le domande infatti sono tre partono innanzitutto da questo punto
Tutti gli interventi nella relazione ma il dibattito hanno reso evidente che la fase che stiamo attraversando a molte ambivalenze ci sono tendenze
Prospettive progressivi o comunque di arricchimento e rischi o regressione verso modelli detti neo corporativistico
C'è diceva Reichlin anche una grande drammaticità dal processo di integrazione in una prospettive in una dimensione sovranazionale che può anche sperò per farci di ruolo se le classi dirigenti
La riforma della nostra Costituzione non ci mettono in condizione di essere protagonisti
Ci sono in ogni caso una serie di voci e di soggetti è stato detto da fare interventi da Maria Luisa Boccia innanzitutto il che non si riconoscono e non hanno interesso non hanno comunque partecipato alle vicende partecipative
Mi sembra del tutto evidente che queste due notazioni pongono subito l'accento sulla questione centrale la rappresentanza alla sua crisi la sua trasformazione
In effetti i Patti per lo sviluppo
La varia
Le varie forme Mimmo Carrieri ha ricordato anche le diverse generazioni passaggi
Realizzano un allargamento dei soggetti
Partecipanti al di là della triangolazione classica questo è del tutto evidente anzi trentadue firmatarie più quelli che oggi andranno come diceva Jovane a siglare il protocollo aggiuntivo con il terzo settore sono uno straordinario esempio sia di partecipazione ma anche di dramma della difficoltà di integrare rappresentanze della frantumazione di rappresentanza sociale
Si potrebbe leggere questo processo con alcuni articoli della Costituzione il ruolo e la valorizzazione delle formazioni sociali intermedi articoli due tre e diciotto
Il ruolo della valorizzazione delle autonomie territoriali agli articoli cinquecentodiciassette diciotto seguente
E cioè l'intervento nella formazione di Inti indirizzi di governo di questi soggetti in un certo senso si potrebbe dire che qui c'è una concreta applicazione di una linea dell'articolo tre seconda parte dalla Costituzione che promuovo vuole promuovere la partecipazione del lavoro alla organizzazione economica politica sociale del Paese
Ma in realtà si tratta di una Costituzione che si attua o di una Costituzione che si disfa
L'articolo quarantanove della Costituzione che riserva alla forma dei partiti la partecipazione alla direzione il concorso del cittadino alla direzione politica nazionale qui appare messa in difficoltà pone problemi proprio se si legge questo passaggio sullo sfondo della vicenda poi della Bicamerale del tentativo fallito di riforme scopriamo che lì invece la partecipazione non riuscì neppure a superare la soglia delle audizioni di cui poi peraltro si tenne poco conto forse la chiusura
In quella sede
A una false diciamo di stretta decisione parlamentare e in quella sede gli i veti incrociati la deve restare
Della politica prigioniera di se stessa a una parte rilevante né spiegare
Il fallimento
Dunque siamo a una società senza rappresentanza come diceva terzo intervenendo possiamo di nuovo di fronte alla cui emerse alla drammaticità di un problema di destrutturazione delle riforme politiche si delle istituzioni politiche
Rappresentative della necessità di mettere a tema la loro riforma
Questa è la prima domanda
In che fase siano il tema della riforma costituzionale di un processo costituente interrotto e non definito né di vento
E allora ancora una volta anche per la via della esperienza concertativa al centro dei nostri problemi c'è un signore che si è ampiamente bagnato
Seconda domanda evidente che ad accostare un circuito concertativo a un circuito decisionale entrambi molto più ricchi di quello che eravamo
Abituati a considerare pone dei problemi per la parte concertativa è stato detto io attiro l'attenzione e lo ha fatto nel suo intervento anche Mortillaro sul fatto che anche il circuito decisionale ore più complessa pensiamo soltanto al quarto
Interlocutore forte che e l'Unione Europea l'istituzione monetaria europee i patti di stabilità e i vincoli che derivano dai governi nazionali da questo
Questo raccordo tra Circuiti allargate di partecipazione e Circuiti nazionale e sovranazionale di decisione migliora oso vuota
L'istituzione di governo
Siamo a tendenze diciamo
Diffusive Dini modalità neo corporative che consumano
Il principio stesso di rappresentanza politica
Ho
Come si visto in questo passaggio c'è stato nel Patto di Natale anche cura di ribadire che il ruolo del parlamento non può essere saltato o siamo di fronte a una funzionalizzazione di questa istituzione
Di tipo nuovo io penso che il problema non possa essere discusso in astratto
Se ricorda se l'indice lo dice in questi giorni parlando con lui lui attirava l'attenzione su un dato dei circa cento provvedimenti che bisognerà prendere derivando lei diciamo dal patto di Natale
Ottanta non hanno necessità di passare in Parlamento perché sono già ampiamente contenuti nelle delle del governo quindi c'è un problema
Che l'attività concertativa del governo era già come dire legittimata e attuava un indirizzo parlamentare però vi sono una ventina di provvedimenti che pongono un problema e bisognerà quali sono e che problemi pongono in che modo il Parlamento vive c'era un'osservazione di Gianni nell'intervento che riteneva che la discussione parlamentare a come di una procedura una formalità ma non aggrediva la sostanza terza e ultima domanda
Mi sembra che
Una riflessione specifica già emersa nel dibattito nella relazione ma data la natura dei nostri interlocutori io la vorrei esplicitare
Riguarda le trasformazioni in atto nei soggetti della politica soprattutto nella loro dimensione pre istituzionale modalità di raccordo radicamento interpretazione nella complessità sociale
La vicenda concertativa segno di una modifica tendenziale
Del loro ruolo e in ogni caso una registrazione sul piano istituzionale di qualcosa che i già mutata
In che cosa consiste questa mutazione abbiamo detto dell'allargamento dei soggetti di rappresentanza sociale della loro incidenza abbiamo detto che la rappresentanza politica con l'allargamento verso il decentramento la concertazione a livelli territoriale da ai processi che si stanno svolgendo nella dimensione territoriale una particolare incidenza sul governo nazionale
La vicenda era delle cento città due facce anche quella per un verso e frantumazione per un verso o forse è un modo di rilanciare un'idea di federalismo comunque certo
Loro che lancia il rende evidente una sorta di modello di governatorato
E di rappresentanza Sync Teti Ka delle esigenze delle comunità locale tutte le questioni hanno queste doppia valenza e i partiti ultima osservazione a che punto
A che punto sono come pensano di ridefinire la propria funzione formare e selezionare il proprio personale contribuire a definire le nuove classi dirigenti in realtà quella formula che spesso si usa di dare forma politica alla società cosa significa in concreto oggi o come viene ripensata
Un quarto d'ora attesta e troppo poco per rispondere a tutte queste domande io farei una proposta che ciascuno risponda a una delle domande quello che più direttamente lo riguarda e negli in un secondo giro di cinque sei minuti attese si facciano le interlocuzione mi sembra del tutto evidente che la terza domanda è una domanda che ne dovremmo rivolgere a Bertinotti e Folena
Che la prima quella sulla con dimensione concertativa allargata alla crisi delle rappresentanze la pendenza di mia colpa Tour di un neo corporativismo frantumato se la domanda principe da rivolgere a Cofferati
E al ministro l'avrei rivolto alla terza governo Parlamento quel
Ottanta e venti i provvedimenti
In ogni caso disponete liberamente il vostro tempi io proporrei un giro di un quarto d'ora a testa ed eventualmente un secondo giro di cinque minuti molto sintetici seguirei diciamo il l'ordine alfabetico che come sempre e poi rovesciano che come sempre risolve le cose non c'è Bassanini da parola Bertinotti
Credo che di essere pressoché obbligato
Rispondendo alle sollecitazioni che adesso veniva fatta
Nell'introduzione
A tentare un'interpretazione
Diciamo interpretazione generale entro cui collocare qualche spezzone di risposta ai quesiti che sono Staples
Perché diciamo così qui ho una posizione un po'eccentrica rispetto alle tesi che ho sentito nel dibattito e che qualche misura anche il relatore incorporata
Sono a me non convince una discussione sulla concertazione sui problemi che ne derivano
Che sostanzialmente
La assume come elemento necessario e necessitato
Dai processi di cambiamento che stanno intervenendo
E come elemento di sollecitazione di una riorganizzazione riformatrice delle forme di governo e di rappresentanza
Penso piuttosto che invece risponde a un'istanza di classe
E che la concertazione e una delle forme questa concertazione
Una delle forme con cui le classi dirigenti hanno cercato di rispondere al tema della governabilità in una fase tormentata di passaggio etiche di grandi cambiamenti
Che insomma abbia a che fare molto con l'egemonia delle classi dominanti
Alcune culture le pratiche attraverso le quali le classi dominanti possono realizzare
In un grande cambiamento una sostanziale operazione di conservazione
Dell'essenziale delle relazioni sociali
E dei rapporti politici tra le classi viene e nella società
Insomma
Diciamo così mi sembra una delle possibile
Costruzioni gattopardesca
Con la quale si può cambiare a l'abito mantenendo la sostanza del corpo su cui questo abito si attaglia
Solo per una precisazione non filosofi non filologica ma insomma di proprio di libri può buonsenso e vorrei che fosse chiaro che anch'io ho chiaro che quando parlo di concertazione tavolo di un fenomeno complesso in cui stanno insieme anche elementi che non necessariamente starebbero in un quadro di concertazione
Penso per esempio al Patto per lo sviluppo che ne è una manifestazione ma dotata di una relativa autonomia oppure
Al patto dell'impresa
Che rappresenta anche questa a livello microeconomico laddove l'altro la presenza macroeconomica una possibilità interno la concertazione oggi noi siamo di fronte ad un triangolo
Che mette in relazione la concertazione con il patto dello sviluppo con un patto d'impresa
Questa relazione è stato ricordato in qualche intervento anche va misurata rispetto indubbiamente al cambiamento di fondo della scena
Ne abbiamo se ne è parlato moltissimi moltissimo occasione c'è un approfondimento di grande interesse io cito solo i titoli
Se in riferimento a quel processo gigantesco di modernizzazione che si manifesta attraverso il processo di globalizzazione dell'economia capitalistica attraverso i processi di integrazione europea
La concertazione in Italia
è un modo attraverso il quale si è governato questo passaggio insisto non non semplicemente un concorso al risanamento del bilancio dei conti dello Stato
Ma una assetto di governo una modalità concorrente a definire un assetto di governo di questa fase di transizione
Per capirne la natura io credo andrebbero indagati tre elementi le dinamiche sociali
Gli assetti democratici del Paese i movimenti di cultura di opinione nel profondo
Delle popolazioni dei Paesi europei
La la tesi che vorrei proporvi è che noi ci siamo dentro una fase regressiva
Su tutti e tre questi elementi
La dinamica sociale la dinamica democratica nella dinamica del profondo delle culture
Una fase regressiva in qualche modo richiesta domandata imboccata
Dalla modernizzazione in corso da questa obliqua modernizzazione che sembra in realtà
E se l'ha puntata contro la modernità paradossalmente appuntata proprio contro la moda netta
E che produce
Un arretramento
Di tutte le domande di qualità
Nel lavoro e nella vita di lavoro nella vita ai soggetti
Se si guarda insomma alcuni elementi
Lo dico così com'è adesso mai età se ne ha conferma
La globalizzazione veniva in vista come un grande processo dinamico
In cui si sarebbe stata sostanzialmente garantita una lunga fase di crescita smentita
Da luogo invece insieme la crescita grandi crisi
E l'elemento saliente torna a essere quello dell'instabilità tanto che persino e teorici di politiche neoliberiste sinte audace non bisogna pensare a qualche forma di angolazione perché così non ce la si fa perché così non solo la crisi investono il sociale ma toccano proprio i processi di accumulazione di crescita dell'economia
Due e stata perseguita una politica specie in Europa di
Riduzione del deficit
Di bilancio e di riduzione dell'inflazione fino a perseguire l'obiettivo di inflazione zero
Non estremisti nervosi ma economisti come affitto sì
Mettono in relazione e io credo inequivocabilmente due percentuali
Lo zero di infrazione con l'undici dodici per cento di disoccupazione in realtà c'è una relazione
Non sono due andamenti casuali c'è una relazione causale il modo con cui si è perseguita la riduzione dell'inflazione del deficit concorre a determinare insieme i processi più generale di globalizzazione
Una disoccupazione stabile struttura
Terzo
Il processo di ristrutturazione interviene sulla condizione lavorativa modificando radicalmente la composizione sociale di classe la prestazione lavorativa l'organizzazione del lavoro a poco imprese mercati anche qui mi scuso per la sommarietà
L'elemento saliente quasi la Vuelta diciamo di questa ristrutturazione e la flessibilità ciò è la richiesta di un comando unilaterale dell'impresa sulla forza lavoro
Una gestione unilaterale da parte dein per la sua forza lavoro che cancella le grandi conquiste di civiltà del lavoro di faticoso processo di avviamento su una strada di liberazione delle dal lavoro realizzate nella grande
Rivolta operaia N grande così esperienza di contrattazione del del sindacato dei consigli negli anni settanta
Insomma siamo di fronte ad un processo disvalore esazione del lavoro
Due l'assetto democratico
Relatore chiedeva siamo avvia sic capisco bene siamo avviati verso una fase tormentata entro questa destrutturazione di riforma odi contro le frodi
La mia risposta è nettissima siamo dentro la fase contro il fumo
Non siamo dentro una crisi democratica nella transizione
In una transizione evolutiva
Una crisi cioè che passa dalla dal fallimento se volete così delle promesse dalla Prima Repubblica e della sua crisi anche attraverso da Tangentopoli alla costruzione di nuovi nell'uovo
Diciamo
Improntato alla alla democrazia
Date moka sia matura
Come si dice la democrazia dell'alternanza fosse di alternanza si può parlare ma in tutt'altro senso nel senso di prigione
Nel senso di nuova prigionia della politica condotta banalmente avesse un sistema di alternanza tra opzioni sostanzialmente simili
In e in una costruzione che invece di essere diciamo così riformatrice produce in realtà una tendenza alla sua democrazia autoritaria
E di questa democrazia autoritaria l'elemento centrale e il primato del governo e di tutte le forme di governo sul conflitto e sulla rappresentanza
C'è un potere che svetta su tutti gli altri e il Governo un governo allargato in cui se si bada alla sostanza sono coinvolti soggetti diversi e non sul Consiglio dei ministri ma invece
I grandi centrali di potere dei poteri forti le banche centrali in uno slang amento che come è stato giustamente detto riguarda la dimensione europea che a in questa fase diciamo così si è imposta in un'integrazione economica che ha concorso insieme la globalizzazione ad abbattere le sovranità nazionali ha di meno e ha ha stabilito una relazione tra un poteva tecnocratico
A livello europeo e la complicità di questi governi allargati a stare dentro questa dimensione
In questo governo allargato secondo me c'è la concertazione in questo governo allargato
Di una scelta di una scelta appunto che tende a darci uno massetto di democrazia autoritarie in quanto appunto si preclude alla trasformazione al cambiamento e persino più banalmente al conflitto e alla rappresentanza democratica
Il profondo del Paese
Viene sconvolto da onde d'urto di diversa natura in cui insieme a per fortuna persistenza e presìdi democratici a forte domande soggettività
Si incunea non profondissime tensioni o pensioni azionarie populiste e plebiscitarie
Cosa c'entra la concertazione con tutto questo c'entra moltissimo
Sul primo terreno quello delle dinamiche sociale è un elemento che vi ha concorso in maniera rilevante alla determinazione di questo recettore grossi
Sul secondo quello degli assetti democratici e una delle tessere del mosaico di una costituzione materiale
Che va in questa direzione
Debbo dire diversamente che sul terzo
Dove malgrado la concertazione e forse perché non direttamente toccato da questo meccanismo di cooptazione il sindacato che riesce ancora per esempio uno dei soggetti portanti della concertazione a essere un anticorpo rilevanti rispetto alle popolazioni
Diciamo plebiscitarie relazionai come si vede su questioni importanti come il razzismo
O alcuni diritti della persona dopo alcuni diritti credo
Ma appunto l'elemento viene soverchi attorno dagli elementi aggressivi
Che muovono in quella direzione
La mia opinione l'opinione che vorrei proporvi è che la concertazione
Ha costituito una delle forme
In maniera diventa sa dall'ipotesi neoliberista classica
Ma concorrente allo stesso obiettivo
A mettere in discussione l'autonomia contrattuale rivendicativa del mio lavoro subordinato del lavoro salariato
E a concorso a liquidare le promesse di una democrazia partecipata e conflittuale che chiedeva ben altra organizzazione della democrazia
A me sembra di poter dire che siamo stati di fronte ad una crescente sostruzione né in Italia addirittura si può individuare
Con uno sviluppo che ha battuto strade anche diverse
Accordo ai novantadue novantatré questo quella trovata se questo di Natale sono naturalmente diverse tuttavia li guida un filo
Un filo di continuità
Ed è il quello attraverso il quale attraverso un sistema di relazioni sociali organizzati della rappresentanza
A tale e l'ingresso di questo nel governo allargato
Si produce da un lato uno e dimensionamento drastico della capacità rivendicativa e di autonomia conflittuale dei soggetti subordinati
E dall'altra si mette in mora il conflitto politico organizzato sia delle forze partitiche che di queste dalle istanze parlamentari
Io penso che nelle soggettività di classe di genere
Siano colpite a fondo da questa prospettiva
E basterebbe indagare i singoli temi del lavoro della vita di lavoro della vita complessivamente di queste di queste entità di queste popolazioni di questi soggetti
Per vedere a me tutti i segni tutti i segni di spoliazione
Tutti gli elementi insomma ma lo guardate anche dibattiti quest'oggi lo si vede
Non è non è casuale non è una propensione di quelli che intervengono è evidente che c'è una dimensione che attraverso la concentrazione prende corpo che è quella della relazione tra la rappresentanza dei soggetti e il misconoscimento attraverso questi anzi l'oscuramento
Anzi l'occultamento della condizione materiale politica e culturale dei soggetti mentre quelle sono fuori
Ma sono fuori sistematicamente non sono poi o distrazione non so come commissione non solo fuori sono forse perché debbono sta fu ho sentito dire anche qui stamattina
Una concezione d'importante che la gente concertazione portasse a una lievitazione è una rivendicazione di autonomia salariale per parlare anche metaforicamente di una condizione generale del lavoro subordinato
E che questa potrebbe spingere l'economia la produzione i servizi verso la frontiera capacità e forza anche l'apparato produttivo dei servizi italiani sì ma questo è precisamente il contrario lo cercherà di non si può opporre una desiderata le tendenze reali
Tendenze reali che questa concertazione patto sociale patto d'impresa concorre a tenere a a fare del salario e più generalmente della condizione lavorativa la variabile dipendente dalla competitività che viene assolutizzato
La disoccupazione è una componente di questa assetto componente stabile
Per questa ragione io penso
Che non siano delle aporie
Il fatto che quando c'è un conflitto nel nei servizi scatta un meccanismo di messa fuori gioco del diritto di sciopero stesso
Oppure che i metalmeccanici all'indomani
Del patto per lo sviluppo siamo costretti a scioperare contro diciamo
Unico un'idea demolitrice
Della della controparte anche i diritti contrattuali oppure il fatto che questa politica ho finito
Non non contempli neppure neppure la possibilità di una risposta di espansione qualificata al rischio di deflazione che investa d'Europa
Cioè al fatto che una proposta persino di banalmente keynesiana che punti su un deficit spending non è mia neanche annoverabile tra le cose possibili in realtà
Secondo me noi siamo di fronte ad una organica
Collocazione
Della concertazione dentro un processo di modernizzazione che sconta la perdita progressiva di elementi qualitativi nel lavoro e nella vita
Delle popolazioni
Per questa ragione ma è solo una battuta io penso che si che un compito il compito di un partito della sinistra sia quella in primo luogo preliminare per la filiera di uscire da questo contesto di stare fuori da questo contesto grazie
Grazie a Bertinotti io registro che ai presso venti minuti se tutti prendete i vostri venti minuti le no no ma non era un rimbrotto era per dire lei Repliche lei accorsa c'era sono attacca il mio corre avanti
Allora prendete il tempo che vi serve voglio solo dire che i lavori influiranno secondo la loro naturale vocazione al massimo restringere te un po'le repliche prego Cofferati
Confesso il mio imbarazzo
Che che ha una ragione
Precisa
Consentito da parte della discussione con colletto la la relazione di Mimmo adesso
Ho sentito le le domande le considerazioni di Fausto
Che l'impressione che in verità ad alcune cose
Forse banale di elementare buonsenso
Vengono attribuite
Effeti
Che non sono oggettivamente nelle dinamiche che quelle scelte
Determinano e ai soggetti che poi promuovono l'uso del buonsenso delle intenzioni che sinceramente sono lontane dalle dalle loro
Lo dico perché
Sono davvero sorpreso di alcune considerazioni
Nei quindici minuti
Poi mi mo'me ne vorrà lo so
Ma io non vedo sinceramente le novità nell'accordo di Natale che sono state qui descritte
C'è qualche differenza rispetto alla situazione precedente la vera novità e nel salto
Che si è determinato tra una pratica che il sindacato italiano utilizzato fino dal mille novecentonovantatré e l'introduzione di un sistema regolato diversamente con cadenze metodi di confronto che prima non erano acquisiti da lì in avanti
L'accordo del novantotto è del tutto in linea vorrei dire la naturale evoluzione e riconferma dell'accordo del novantatré io non vedo il salto che qui è stato indicato ci sono delle novità
Non mi pare che ci sia un un mutamento nell'approccio
E anche le fasi che viene utilizzata nel descrivere alcune apparenti novità che tali non sono dico quali
Quali sono è sbagliato secondo me
Il vero cambia Stato non il passaggio da una pratica nella quale mancando il riconoscimento formale e sostanziale della funzione del ruolo delle parti sociali
La contrattazione aveva alcune regole ma sostanzialmente un andamento erratico
Ad una fase nella quale dal novantatré in avanti la contrattazione collettiva è sottoposta ovunque venga esercitata
Ha delle regole comunemente accettata dalle parti che la esercitano
L'accordo del novantatré
Nasce per più ragioni
Una è quella di dare ordine al sistema dei rapporti tra le parti
A valle della cancellazione di quello che era stato il meccanismo redistributivo più importante degli anni precedenti meccanismo appunto cioè la scala mobile
Al di là della scala mobile occorreva ridisegnare un sistema contrattuale che garantisse milioni di persone
Dagli effetti dell'inflazione attraverso una sistematica e corretta contrattazione e non più attraverso il recupero a posteriori degli effetti dell'inflazione con uno strumento automatico che peraltro come è noto rigenerata spesso gli effetti indesiderati dell'inflazione
Se si muove questo punto di di DDT partenza delle vicende del novantatré si rischia qualche confusione e si carica quel che s'è fatto di intenzioni teologiche che nessuno vi assicuro dei promotori del confronto dell'epoca aveva
In aggiunta questa esigenza di definizione regolata dei rapporti contrattuali in quei mesi era presente come molti ricordano il il dramma incombente di una crisi finanziaria di un Paese che era arrivato sull'orlo del tracollo
In ragione dell'incapacità di controllare un debito che galoppava
Riduzione dell'inflazione e abbattimento del debito intenti breakeven come condizione di sopravvivenza del sistema economico
Per per il sindacato dovevano tradursi in una somma di regole che consentisse al risanamento senza la distruzione del rapporto tra il sindacato le persone che rappresenta e ancor di più senza la distruzione delle condizioni materiali del più deboli di quelle persone
L'accordo del novantatré nasce così
Che l'accordo del novantatré è composto non casualmente di due capitoli distinti
La politica dei redditi con le regole contrattuali e le finalità della politica dei redditi che sono politiche di sviluppo
Adesso anche sul piano descrittivo la parte più rilevante dell'accordo del novantatré quella che definisce quali sono le coordinate per le politiche di sviluppo con delle cose di grandissimo interesse poi non attuate
Provo anche dire perché che riguardavano esattamente molti dei temi che sono stati ripresi nel novantasei e nel novantotto
Leggere la parte sulla formazione dall'accordo del novantatré illuminante
E dice anche dalla ragione per la quale alcune scelte sono state riconfermate fatta adesso
Io penso che sia stato non soltanto giusto ma utile introdurre questi elementi di regola
Perché il risanamento dell'economia italiana che andava in ogni caso attuato mastri che era sullo sfondo ma non non aveva neanche dei comportamenti di massa qualcuno effetto immediato poteva
Realizzarsi attraverso forme negative
Per
Forme di intervento negative per milioni di persone
Negativo perché avrebbero potuto alterare meccanismi redistributivi avremmo potuto accentuare le differenze tra quelli più debole quel più forte
Di questo si tratta il primo elemento di novità nell'accordo da notare rispetto alla stagione precedente
Non l'ho detto in premessa ma credo
Che molti di voi mi han già sentito insistere più del necessario su questo aspetto per me la concertazione è un metodo non è una politica nulla di più d'un metodo importante
Il passo nuovo risolutivo per molti versi dei rapporti tra le parti dell'accordo del novanta tre è quello che sancisce nelle relazioni sindacali quelle strettamente contrattuali
Il riconoscimento della funzione del ruolo reciproco
Nel mille novecentottantasette meccanici furono costretti a decine e decine di ore di sciopero per avere il primo incontro
Per la trattativa
Per il loro rinnovo contrattuale pratica che peraltro era abbastanza diffusa per tante categorie in virtù di che cosa non dell'opinione legittima per quanto non condivisibile di un'associazione imprenditoriale che poteva dire io non voglio fare il contratto
Ma dell'idea di un'associazione imprenditoriale che le sue controparti non fossero rappresentative
E che per questa ragione non si dovesse fare il contratto
Dal novantatré in avanti tutto ciò non accade più per riconoscimento formale ed esplicito della funzione del ruolo di ciascuno
A tal punto che l'effetto che produce un calo del conflitto e lo riporta ad una dimensione assolutamente fisiologica non è quello descritto da nemico Fausto
Poco fa è semplicemente e banalmente il fatto che si discute prima che un contratto sia scaduto e qualche volta si scopre di essere in condizioni di mediare senza bisogno di arrivare
Alla alla rottura conseguente conflitto nulla
Impedisce oggettivamente il conflitto ma il confronto preventivo ha ridotto il conflitto alla sua dimensione fisiologica il confronto preventivo e il riconoscimento della funzione del ruolo
Voi ho detto a questa
Scrittura regolata dei rapporti che produce risultati positivi sul piano redistributivo perché non c'è soltanto con qualche eccezione che conferma la regola sistematicamente il contratto rinnovato in tempo utile
Ci sono anche i vincoli interni all'esercizio della contrattazione vincoli
Interni all'esercito dalla contrattazione
Che hanno però sia quelli ai quali fa riferimento alla contrattazione nazionale che quelli che condizionano la contrattazione di secondo livello favorito un processo redistributivo più equo
Più certa e più equo coerente con i processi di risanamento si può essere d'accordo o meno ma questo è
Perché la parte delle finalità dell'accordo del novantatré non sia attuata io credo per due ragioni entrambe per molti versi oggettive
La prima è che in una fase nella quale il risanamento era una vera e propria emergenza
L'attenzione dei soggetti contraenti quel patto non poteva che essere destinata in prevalenza al risanamento
E le politiche di sviluppo quelle definite come necessarie contestualmente per avere ricadute positive sul piano dell'occupazione si sono tradotte in un'affermazione di principio utile ma in una pratica difficile da attuare
La seconda e perché
Non non non scordiamoci ormai dal novantatré al novantotto
I firmatari di quel patto si sono trovati per cinque volte di seguito confrontarci con cinque governi diversi che avevano sui contenuti di quel patto opinioni spesso in radicale dissenso rispetto ai ai testi firmati cinque governi
L'unico sistema regolato e stabile è stato quello dei rapporti tra le parti sociali e se quei rapporti hanno retto cinque governi diversi forse perché qualche elemento di contenuto che e di valore ce l'aveva
Guardate che abbiamo avuto per un periodo non lunghissimo ma un interlocutore ancora il governo di centrodestra che non ha messo formalmente in discussione
Metodo emerito ma ha cercato di introdurre soluzioni di merito che erano esattamente opposta a quella non c'è stato solo quello c'è stato anche un governo di centrosinistra nel quale un partito decisivo per la maggioranza quello rappresentato dal nemico Fausto Bertinotti avendo un programma diverso da quello del resto del governo a esplicitamente cercato di condizionare informa trasparente leale però l'attuazione dello stesso accordo
Nel mille novecentonovantasei firmammo un accordo con il Governo che conteneva politiche che poi sono state modificate in Parlamento cosa legittima la modifica del Parlamento discutibile il fatto che un governo si impegni per una cosa che poi non è in grado di rispettare
Si può arrivare rapidamente ad una prima conclusione il patto per patto intendo quel sistema di regole ha retto di fronte a degli Skrull ogni terribili perché aveva valore
Ha rappresentato un elemento di stabilità e di equità nella redistribuzione
E di conseguenza ha riconfermato il suo valore pure in una contingenza così complessa quello che è mancato per ruolo dalla politica
E se
Quelle relazioni sono state sovraccaricata e di attenzione e perché non c'era la politica o per meglio dire non c'era la politica nelle condizioni fisiologiche tradizionali che la politica dovrebbe aver per il problema poi non è della supplenza svolto dal patto via no la supplenza c'è stata in circostanze nelle quali il patto nulla centrale
Il governo Dini era un governo senza maggioranza parlamentare
E nel rapporto con le parti sociali traeva l'elemento di condizionamento degli schieramenti parlamentari fondamentale non c'entrava nulla la concertazione era banalissime rapporti bilaterali la riforma delle pensioni del novantacinque nasce per la parte relativa al lavoro dipendente perché di quello risponde null'altro come accordo bilaterale non c'entra niente il meccanismo per la concertazione triangolare di questo si tratta
L'accordo del novantatré è stato firmato da trentun Soggetti e non c'è nessuna novità nel nel ce n'è uno in più
Un sindacato dei quadri trentuno soggetti hanno firmato nel novantatré
Oggi si è reso spettacolare con un eccesso di presenza a Palazzo Chigi che ha portato anche al sottoscritto ad avere qualche difficoltà una volta non ho trovato la sede per sedere ma si è resa spettacolare quello che Zaira
Attuato dal novantatré dal novantatré in avanti
Ora qual è se mai
In questo Mimmo e preciso la vera novità che il modello di rapporto triangolare basato appunto sul confronto
E e sull'individuazione di obiettivi comuni
Poi si pratica
Si dice avendo dato buona prova di sé nonostante la separazione oggettiva che si è determinata tra le politiche economiche le politiche per lo sviluppo e le politiche redistributive
è utile e deve essere trasferito come modello anche a livello territoriale
Come pratica come regola che impegna
Chi governa a ricercare attraverso il confronto preventivo il consenso per le grandi scelte
Poi io mi permetto di aggiungere anche altri due aspetti sono novità semplice in questo caso c'è anche un rapporto diverso dalla dal meccanismo tradizionale la concertazione con il terzo settore
Si firmerà oggi pomeriggio un protocollo è importante che ci sia il protocollo ma che ci sia una distinzione di funzioni e di ruoli
E dall'altra parte si è fatto qualche passo in avanti anche sul piano del punto forse più esposto che quello della legittimità dei firmatari a rappresentare però parliamo di questo aspetto come un aspetto scisso se volete anche dal dalla dall'accordo il problema della rappresentanza in questa società è un problema serio
Se non ci sono strumenti per fotografare le caratteristiche della rappresentanza e la legittimità di una rappresentanza presunta si va verso forme distorsive della democrazia
Io poi non credo anche questa cosa
Permettetemi di dirlo e curiosa che le forze politiche sistematicamente agitino
Lo spettro di una crisi della rappresentanza sociale dopo quel che è successo in questi anni si commenta da solo
Io non credo che ci sia la crisi di rappresentanza sociale che viene descritta
Anzi come ho detto prima se mai c'è stato una sorta di perversione della rappresentanza sociale e delle sue funzioni verso Lare che dovrebbe essere difesa dalla rappresentanza politica
Il patto
Introduce due aspetti nuovi
L'uno e questo che non si è firmato
Io siccome credo che anche le modalità la forma sia a volte sostanza non si è firmato una volta concluso
Nel mille novecentonovantatré
Noi siglammo consultammo i destinatari dell'accordo e poi tornammo firmare
L'accordo si è concluso il tre di luglio firmammo il ventitré di luglio questa volta nessuno ha firmato hanno siglato e in forme diverse però tutti
I soggetti coinvolti hanno verificato
Chine i loro organismi dirigenti chi parlando con il destinatario dell'accordo
Il merito dall'accordo stesso il governo addirittura promosso una discussione in Parlamento
Sinceramente m'è parsa eccessiva ma e questo è un opinione privati aprirebbe un discorso di di di altra natura che ci porterebbe lontano però c'è questo elemento di novità è stato colto come un'esigenza della democrazia sostanziale il bisogno di verifica
Del della del proprio esercizio di ruolo
L'altra cosa importante è che l'accordo definisce con precisione i confini tra l'attività delle parti sociali le prerogative e le funzioni del governo è quello del Parlamento
Ipotesi neo corporative in Italia in Europa sarebbero disastrose
Guai se
Il sindacato si dovesse in ragione di una rafforzamento dalla sua presunta rappresentanza prestare a pratiche corporative
Vorrei far notare però che c'è anche Richie opposto la corda e queste preciso
Scritto
Il governo un'intesa tra le parti sociali può essere considerata dal governo comuni intesa che non merita di essere tradotto in una norma di legge perché lesiva di un interesse generale
è un'ipotesi che il governo presente in Parlamento può e deve essere liberamente non soltanto discussa ma cambiato dal Parlamento se il Parlamento lo ritiene utile perché ci sono compiti funzioni e rappresentanze prerogative e Autonomie da rispettare
Vorrei far presente che deve valere anche l'opposto sancire per legge quali sono i confini della contrattazione collettiva può essere un pericolo per il modello di democrazia al quale sono credo tutti affezionati
Per questa ragione scrivere quali sono i compiti di rappresentanza e confini
Secondo me decisivo io vedo in questa l'elemento di novità
Dell'accordo della terra di quest'anno per il resto siamo nell'andava per fortuna nella riconferma di una pratica consolidata dal novantatré
A nei a a venire ad oggi quello che però dal novantatré ad oggi è capitato che ha messo tante volte indubbio l'opportunità l'efficacia anche delle regole
Non ha nulla a che spartire in via diretta con quello che le regole hanno scritto
Ma con un altro problema ma di questo si parli serenamente
Che sono le funzioni dalla politica
Non è cosa che mi riguarda ma lo dico in un minuto la attonita su queste no no no il naufragio della Bicamerale
è un danno
Per tutti la mancanza di un assetto istituzionale stabile espone tutti i soggetti di rappresentanza
Ha qualche potenziale equivoco
La mancanza di stabilità degli assetti istituzionali anch'senza alcun dubbio lo dico da osservatore parzialmente sterno perché poi ne subisco gli effetti come cittadino e questo mi crea qualche qualche problema ma senza alcun dubbio anche qualche ripercussione sulla frantumazione della rappresentanza politica
La mancanza di stabilità nella rappresentanza istituzionale dalla rappresentanza politica
Genera difficoltà nella gestione delle politiche economiche delle politiche sociali e può indurre anche in qualche sconfinamento
C'è una banalissima legge fisica quando qualcuno si ritira se le forze in campo sono forze mobili coprono lo spazio che ha lasciato dagli altri io ho paura
Degli sconfinamenti delle funzioni di supplenza ed è la mancanza di confini definiti con precisione nei singoli compiti di rappresentanza istituzionale politica o sociale è capitato ma è questo il problema
Non il caricare
Di intenzioni
Delle procedure
Che hanno aiutato la realizzazione di politiche se no si rischia un pericoloso effetto di strabismo che può portare a a guardare come come discutibile la pratica utilizzata da altri non rendendosi conto che se questa pratica ha debordato in qualche circostanza che per i limiti propri il problema è la politica non è la rappresentanza sociale
E meno male che la rappresentanza sociale in virtù una serie di regole sostanzialmente rispettate anche quando la politica ha cercato di mettere in discussione ha funzionato
E ha creato le condizioni perché ci sia intorno ad alcune scelte ci sia stato e ci sia ancora adesso
Un po'di un po'di consenso poi figurati
Si fa fatica a fare sindacalisti divoratrice se qualcuno di voi può immaginare di di di di di farsi carico dei problemi degli altri nono lontani dai problemi degli altri
Faccio semplicemente notare che se gli assetti istituzionali e le forme della rappresentanza politica resteranno a lungo quelle che sono oggi
C'è qualche potenziale alterazione che mi preoccupa per il mestiere che faccio io siccome io credo moltissimo Al Fatah che ognuno deve fare il suo mestiere non occuparsi delle cose degli altri perché qui è un fondamento della democrazia
Vorrei che si considerasse questo aspetto
Il resto rischia di essere un di più poi siccome Fausto quando faccio il sindacalista era contrario a quel modello regolato capisco che la sua contrarietà permanga anche quando cambia funzione quando ha cambiato funzione
I do atto di non essere transitato verso opinioni diverse però guardate
Chi non lo dico
Sinceramente perdonati ma anche un po'i toni ma questo il problema
Non non sono le volontà del sindacato poi qualche volta anche Riggio
Carità non sarò io a dire che non possono esisterà anche nel nostro ambito intenzioni che vogliono piegare la rappresentanza sociale ad esigenze politiche non è questo però mi pare lo spirito col quale la stragrande maggioranza di quelli che hanno immaginato e poi utilizzato per le regole si è mosso in questi anni
Pietro Folena e io non posso non essere d'accordo con
Quello che ha detto Sergio Cofferati a proposito
Del fatto che la questione capitale quella della
Delle forme della politica dei partiti politici dei partiti politici della sinistra
Della dei processi di frammentazione che nel corso di questi anni sono andati avanti
Fare uno sforzo per leggere questi problemi nel quadro della evoluzione della crisi della democrazia italiana della transizione del nostro Paese
Voglio cioè dire che il nuovo gruppo dirigente di questo partito si gioca
La propria prospettiva
Attorno alla ipotesi di pensare a una riforma del partito
Non solo in termini politico organizzativi
Ma in termini di ricostruzione di ragioni sociali di profilo programmatico di funzione come partito
Dei lavori come partito che investe sulla valorizzazione del capitale umano
Come partito di coesione sociale
E credo che questo di questa trasformazione della politica dei soggetti della politica si senta un enorme bisogno per affrontare il prossimo tratto dalla transizione italiana o meglio per capire dove andremo a parare con questa transizione italiana
E allora voglio dire senza enfasi sulla concertazione
Senza sovraccaricare il sistema di concertazione di
Significati adesso estranei
Tuttavia non c'è alcun dubbio che se leggiamo la storia il percorso di questi anni novanta
Con Maastricht nel novantadue con un Paese che giunge lo ricordava Sergio Cofferati ora con una drammatica crisi finanziaria
E con una drammatica crisi morale
All'inizio degli anni novanta
Beh i due fattori che sediamo una rapida scorsa il Processi degli di questo decennio hanno determinato
Una a o guida
Una possibile un possibile approdo democratico di questa transizione sono stati da un lato
Il referendum
E la fine del vecchio sistema del vecchio asse Est Grassetto proporzionalisti Coco
E dall'altro l'accordo del novantatré con quello che ha significato
In termini di
Politiche di risanamento e di rigore
A me colpiscono letture anche letture recenti che vengono fatte a proposito della crisi di governo con cui a ottobre si è passati dal governo Prodi al governo D'Alema
Sostanzialmente tutte con un'ottica di tipo politico cistico si è detto e scritto nei giorni scorsi è caduto il governo Prodi
Perché da parte delle forze dell'Ulivo c'è stata una scarsa volontà di conferire e alla coalizione la sovranità necessaria per reggere quella situazione io non condivido queste questa impostazione credo che invece quella crisi vada letta coll'occhio a quello che è successo nel corso di tutti questi anni
E cioè al fatto che concretamente se stiamo ai dati di fatto la politica dei redditi
Così come è stata disegnata nel novantatré se è del tutto vero che ha portato a un contenimento
Dei salari monetari
Tuttavia ha portato con la netta riduzione dell'inflazione degli ultimi anni a una crescita nell'ultimo biennio dei salari reali
Nel triennio novantatré novantacinque abbiamo avuto una diminuzione dei salari reali del tre virgola quattro per cento nel biennio in cui la sinistra è stata al Governo forse anche Fausto potrebbe rivendicare questo risultato
C'è stato un aumento fra il novantasei e il novantasette del due virgola due per cento dei salari reali
Questa politica di risanamento Ali velato delle risorse
Questo è il nodo politico a mio modo di vedere di quello che è avvenuto e in qualche modo è lo scenario in cui si è reso necessario il patto sociale il patto di Natale il patto della fine novantotto
Se cioè nel novanta sei noi avevamo duecento mila miliardi distese per interessi
Nell'ottantotto queste spese saranno state duecentotrenta mila miliardi la riduzione che si è provocata grazie alle politiche che i governi riformisti che governi di centrosinistra hanno condotto di quaranta mila miliardi che poi sarebbero settanta mila virtuali se calcolati rispetto all'aumento
Ha obiettivamente ha aperto il problema politico
Di quali scelte il governo metteva in campo per l'uso di queste risorse per le scelte da fare per il futuro del nostro Paese
La famosa questione fase uno fase due
E io credo che il ritardo con cui per un lungo periodo non si è deciso sull'agenzia la polemica attorno al trentacinque ore anche per il modo in cui si è posta la questione da parte di Rifondazione comunista
Sostanzialmente da un approccio volto a vincolare i limitare le possibilità di una libera contrattazione e di un di fare diciamo del tema del Rizzo allora di lavoro una grande questione di conflitto e di crescita all'interno dalla società e non una decisione dirigistica da parte del parlamento
Fino all'intervista di Ciampi dell'agosto scorso beh a me pare assolutamente evidente in cui si era detto posto esplicitamente questo problema
Cioè di come noi quei quaranta mila miliardi ma in generale questa nuova fase politica intendiamo indirizzarla abbiamo a mio modo di vedere l'Ing Lannutti spostare questa questione ha determinato obiettivamente le condizioni dello sfilacciamento entro cui poi è intervenuta la legittima ma per me assolutamente incomprensibile decisione di Rifondazione Comunista di togliere la fiducia al governo Prodi
Ebbene la questione
Vera quindi è che questo accordo mette le basi io lo vedo anche per il modo in cui il sindacato ha puntato i piedi sulla questione per esempio dell'IRPEG fa sulla questione diciamo dell'Indirizzo sociale che alcune di queste scelte potevano assumere beh questo patto sociale di fatto rappresenta il tentativo di rispondere
Ha un grande rischio il rischio che un pezzo del mondo dell'impresa è attraverso i loro sistemi di concertazione privatistica che hanno con sistema lobbistico molto ampio anche nei rapporti con la rappresentanza politica parlamentare si appropriassero direttamente di questi benefici
E in qualche modo la la fase diciamo della crisi più dura da Podestà finanziano del nostro Paese si concludesse con un ritorno a un vecchio sistema di riequilibrio io credo che da questo punto di vista
Il patto di dicembre si è estremamente importante perché mette le basi di una politica che attorno in particolare la formazione e alla questione del capitale umano
Dovrà essere ampiamente verificata nel periodo che abbiamo di fronte
E qui quindi io vorrei dire
Che
Non vedo altra funzione per una sinistra che voglia ricostruire le sue ragioni sociali se non quella non di demonizzare la globalizzazione chiamandosi fuori
E costruendo una illusione di una propria di una via nazionale di una tradizionale approccio a politiche socialdemocratiche o riformisti che di tipo classico entro i confini nazionali
Ma la grande sfida è quella di riuscire a dare a fornire delle regole in questo sistema
E io credo che il processo di integrazione europea compresa la nascita della Banca centrale europea
E le scelte e gli appuntamenti del prossimo periodo signor pesca e la politica estera e di sicurezza comune
La necessità di Adele forme che si accelera di armonizzazione fiscale
Il bisogno di maggio di immaginare uno spazio giuridico europeo e quindi di ripensare tutta la politica dei diritti in chiave
Europea B e su questo terreno che essi giocherà una parte importante della prospettiva che ne abbiamo di fronte da questo punto di vista io dico che si è fatto un grande passo in avanti con quest'ultimo con quest'ultimo accordo
Che contiene delle novità
Non voglio fatti tale eccessivamente ma a me pare che si inserisca in un quadro in cui un certo sistema di concertazione territoriale nel corso di questi anni è già stato evocato avuto delle sperimentazioni significativa
E in un certo modo Hillary disegno che esce dal patto di Natale è un disegno nel quale il Comune
La Provincia la Regione e gli enti locali
Anche in relazione ai processi decisi ma non ancora certamente conclusi di trasferimento di funzioni avviati con la legge Bassanini diventeranno soggetti attivi delle politiche economiche industriali delle politiche del lavoro
E credo quindi di dire ha una cosa anche a proposito dalla Bicamerale tema Checco Turri Peppino Coturi ci ha riproposto perché io sono d'accordo con Peppino
Circa il fatto che Berlusconi a un certo punto ha potuto fare quello che ha fatto
Anche in relazione come possiamo dire della scarsa leggibilità sociale di quello che avveniva nelle stanze una sala della regina c'è una ripresa un'autocritica
Che anche noi dobbiamo fare io continuo a non capire colgo le le le le dichiarazioni preoccupate viziato avvocati poco fa ma continuo a non capire la sostanziale neutralità con cui alcuni soggetti sindacato compreso hanno vissuto quella fase nel pieno rispetto dei mestieri ma di fatto il bisogno di aprire un processo di riforma democratica di riforma istituzionale è assolutamente ineludibile
Darà una risposta che non avrà una grandissima come posso dire
Forza dal punto di vista teorico ma che forse a un c'è una certa concretezza un certo pragmatismo
Io avverto tutti i pericoli che qui vengono evocati sui sistemi di sul rischio che vengono eccessivamente enfatizzato i sistemi di concertazione e che questi sistemi di concertazione di fronte a una crisi in generale degli assetti istituzionali e in particolare sistema politico possano svolgere funzioni crescenti di regolazione della società io avverto i rischi di un modello di tipo neo corporativo
Come si fa a non vedere questo pericolo ma proprio per questa ragione noi dobbiamo sapere che accanto a queste politiche che quando dimensionate cui non diciamo vanno stabilite delle regole e dei paletti proprio perché c'è un sistema di vuoti
Che non nella storia non esistono come ci diceva Cofferati poco fa e che vengono comunque riempiti non abbiamo assolutamente il bisogno di riempirli con o una ridefinizione degli equilibri istituzionali e con un ripensamento del sistema dei poteri nel nostro Paese e e da questo punto di vista io vedo in quello che sta avvenendo oggi il concorso di una scarsa capacità di rappresentanza
Di interessi sociali da parte delle forze politiche e in generale da parte dell'attuale sistema parlamentare così come l'abbiamo conosciuto ma vedo anche il concorso di un eccesso di parlamentarismo deteriore che nel corso degli anni nel corso degli anni precedenti
A questa crisi degli anni novanta aveva finito con l'occupare anche spazi che non erano proprio della legislazione e dell'attività del Parlamento non c'è poco da fare
E la sinistra avuto una responsabilità in Libano e faranno in quella forma ritenuta dalla società negli anni settanta negli anni ottanta ma non c'è alcun dubbio che si è andati al di là dello spesso disegno
Architettura della Costituzione del nostro Paese in ogni caso Peppino insiste sempre sul tema della prima parte della Costituzione e del fatto che il fallimento alla Bicamerale e anche legato alla al fatto che si è deciso diciamo in modo così netto di non toccare la prima parte quando è stato evidente io penso solo un tema la sussidiarietà che ne abbiamo avuto a che fare profondamente con alcuni Grandi o la giustizia con lacune grandi questioni che attengono ai principi e valori fondamentali della Costituzione italiana
Ecco ma se io vedo il il fatto che c'è diciamo una minore capacità di rappresentanza delle forze politiche rispetto a molti cambiamenti nella società vedo anche che bisogna superare una concezione invasiva
Totalizzante della politica dell'attività parlamentare e in particolare legislativa che abbiamo conosciuto
Nel passato bisogna trovare un nuovo punto di equilibrio allora
Parta parliamo del futuro e non del passato
Il federalismo
La questione del federalismo deve diventare una questione di battaglia politica e sociale
Senza la quale anche il sistema di relazioni che disegna il patto di Natale a mio modo di vedere destinato o a non provocare gli effetti sperati o a degenerare in quelle forme che per Hutter versi diciamo differenti e distanti tanto Bertinotti quanto Cofferati considerano non giuste che anch'io considero non giuste
Dico di più la legge Bassanini e il processo avviato con la legge Bassanini in questo momento abbastanza fermo
Io vorrei che noi alzassimo insieme la voce perché il governo e le parte politica lo sostengono le forze sociali
Ritraggono Nardino quel processo di trasformazione perché il processo delle riforme Bassanini è andata avanti finché c'era un'ipotesi di disegno di riforma costituzionale caduto quel disegno oggi si sta ricadendo
In una sorta di palude burocratica in cui prevarranno legittimamente anche gli interessi diciamo di grandi corporazioni che modo particolare della dirigenza nella nell'alta dirigenza pubblica sono estremamente arrivava che la D'Amuri traguardare la battaglia federalistica
E credo che nello stesso tempo il fatto che stamattina il centrosinistra maggioranza di governo abbia avuto trovato un accordo su un doppio turno alla francese
Con la cinquanta per cento per passare al secondo turno
Con due i due
Primi che vanno a combatterà con Petra nel secondo turno con una diritto di tribuna del dieci per cento rappresenti non so se la soluzione finale in Parlamento ma un segno politico positivo per il quale noi ci
Io non ce l'ho messa insomma soluzione finale
No io non credo assolutamente Fausto perché io credo che anche per una una sinistra radicale che L'Unità ed essere di governo che non intende partecipare al governo per un lungo periodo perché fa un analisi assolutamente pessimistica questo sistema è molto più rappresentativo e più forte che non l'attuale sistema che alla fine inevitabilmente costringerà tanto con la sinistra radicale quanto il centro sinistra di governo a sbagliati
O o forzati accordi preelettorali che alla fine rischiano di essere traditi nel momento in cui si passa alle decisioni politiche quindi il fatto che un'ipotesi di questa natura oggi prenda una certa forza politica io quello che dovrebbe essere considerata con grandissima attenzione
C'è poi un ragionamento che a me piacerebbe fare nell'assoluto rispetto dei mestieri vecchio reciproci anche su Lara privata sociale questo sindacato ma già parlato abbastanza forse lo facciamo se c'è un secondo giro
Penso che il tempo si è andato e quindi a questo punto non mi resta che fare due cose una non rassegnando mi al ruolo della
Solo ricorda chi dalla parola faccio tre telegrammi sui tre interventi di Columbia
Due fare una considerazione sulle regole il loro destino i telegrammi sono perché notte dice che non è un processo progressiva di riforme in atto ma una controriforma io credo che molti segni Siena preoccupante tuttavia una domanda mi rimane
Per non lasciar spazio alla controriforma occorre che un progetto di riforma ci sia e sia condiviso non mi pare che su questo terreno le sinistre è una parte della sinistra abbia perfino accettato un confronto elaborativa sul terreno della riforma costituzionale la nostra sede ci ha provato e l'unificazione quando il dibattito L'Unità ricerca di unità e convergenza quando il dibattito si è insediato non cessa
A Cofferati e io credo che lui li legga con grande lucidità e il ruolo che l'esistenza di un patto della pratica concertativa per quel che riguarda le parti sociale appunto in questo Paese governi deboli e stabilità assicurata da relazioni sociali e di quel tipo
In che modo pensi questo mi colpisce nel suo intervento che a questo punto la questione sia quella solo della politica che non va e che non ci sia un rapporto tra perdita di funzione rappresentative di Indirizzo e crescita di una forza di relazione sociale
Non in forme come dire leggibili politicamente ma con questo procedere Prodi e soggetti sempre nuovi io credo che ci sia un rapporto non mi convince l'analisi che dice la politica malata e la concertazione o le relazioni sociali rappresentanza sociale sta bene anche lì dentro ma non nella forza ritrovata del sindacato ma nell'articolazione di un mondo sempre più difficilmente disposta a lasciare la rappresentanza anche sociale generale al sindacato vedo un problema
Telegramma a Folena
Bicamerale oggi suo oggi son d'accordo la nel tema grosso di riforma dello Stato il federalismo e per quel che riguarda l'obbligo osservazione l'obiezione alla Bicamerale non era solo il limite di una divisione schematica è certo che dicendo seconda parte si dà anche nella comunicazione di massa la sensazione che il problema sia il riordino delle istituzioni politiche il palazzo il parlamento e partiti
E non in gioco la trama reale dei rapporti sociali
Il fatto che che il tema che si poneva quando si sollevava la questione la domanda sul processo costituente se quei temi c'erano scuola
Famiglia nascita ruolo del sindacato quello del partito al ruolo delle Autonomie territoriale impresa
Programmazione economico cento concertazione sociale son tutte le norme e indirizzi della prima parte della Costituzione restiamo facendo una verifica
Fuori da un contesto di discussione di riforma costituzionale della prima parte allora almeno bisogna dire il tema c'ero e non è stato affrontato per tempo no nelle forme e nelle sedi utile a vedere la globalità della questione
Io ho terminato seconda questione devo prendere atto che la proposta di regole del gioco che avevo fatto come sempre quando si tratta di regole in questo Paese è stato travolto dal processo naturale del confronto
E processo costituente continua questa è la mia sola soddisfazione infatti una continueremo oggi pomeriggio alle quindici
Inviamo i lavori
Pare che dopo mezz'ora dal dalla data affida al momento fissato sia il caso riprende
Pereira la parola quel primo Giorgio tizi
Io inizierò a questo nostro incontro pomeridiano con
Alcune osservazioni soltanto che non pretendono di esaurire tutta la tematica che c'è stata sottoposta osé in modo molto ricco
A partire dalla relazione di Mimmo Carrieri poi via via negli interventi anche nella tavola rotonda
E vorrei fare alcune osservazioni intanto questa
Non mi sembra che sia del tutto errata
La convinzione che ha espresso
Argomentando la in vario modo
Sergio Cofferati in relazione ad alcuni momenti di continuità che nel patto chiamiamolo Di Natale si rinvengono rispetto alle esperienze concertative del passato
E chi convivono accanto agli elementi di novità
Che sono stati posti in luce in particolare nella relazione di Mimmo Carrieri
Alcuni elementi di continuità per esempio sono ravvisabili nel fatto che non v'è dubbio che a partire dagli accordi allora soltanto tripolare
Del ventidue gennaio dell'ottantatré
Da quello stesso monco e sappiamo per me e per quali motivi del quattordici febbraio dell'ottantaquattro
I temi del mercato del lavoro della retribuzione
I temi occupazionali siano stati al centro di questi
Momenti di concertazione
Tanto al centro che poi è proprio su alcuni problemi che riguardano l'assetto retributivo in particolare la scala mobile che come sappiamo il sistema della conservazione conosce la crisi
Del luglio del mille novecentottantadue
Quindi accanto agli elementi di novità
Su taluni dei quali cercherò di soffermarmi vi sono anche degli elementi di continuità che in qualche modo legano questo patto conserte attivo del Natale del novantotto
Alle esperienze del passato
Tranne elementi di novità
Ed è mi sembra in quello che molti hanno rilevato parlando non so poi quanto propriamente di conservazione quadrangolare
Ma soprattutto tu quello che consiste nell'ipotesi di una diffusione reticolare come si è detto dei processi di concertazione
D'altra parte questa diffusione reticolare in parte già in atto e lo si è ricordato sì
Del tutto informalmente
Perché insiste nello schema stesso
Dei patti dare o dei contratti di programma
Ma se voi prendete il decreto legislativo di cui loro non rammento il numero
Attuativo del prima delega Bassanini
Che riforma il mercato del lavoro
Voi trovate che la parola concertazione ritorna ma di lei non come pure se imprese parola più o meno magica
Ma come il programma d'azione
Sia per quello che riguarda le istituzioni di nuova formazione che vengono previste a livello regionale
Sia per quanto riguarda l'amministrazione delle procedure già del Collocamento che sono previste a livello provinciale
Quindi un elemento innovativo è dato dal fatto che oggi a differenza del passato
Il procedimento di concertazione sociale non riguarda più soltanto il governo da un lato e due grandi attori dall'altro
Le parti sociali
Dei lavoratori e dei datori di lavoro e dei loro rappresentanti
Ma anche attraverso quei meccanismi più o meno formali e attraverso quei meccanismi più o meno attuali o invece rinviati nel tempo di cui parlavo
Investe anche le regioni e il sistema delle autonomie locali
Poi c'è l'altro elemento di innovazione secondo me importante da un punto di di vista simbolico ma da un punto di vista realistico ancora tutto da giudicare che è quello rappresentato dal fatto di per sé positivo a mio parere che per la prima volta un patto di questo genere è stato sottoposto nel suo insieme
Ad un dibattito e ad un voto parlamentare
Basterà questo
E questo sufficiente
A dirsi che allora se è così
è venuta meno la vecchia abitudine di considerare il parlamento con uno scolaretto diligente
Sulle cui dita batterie Riviello quando si discosta da quanto le parti sociali hanno voluto
Beh su questo qualche dubbio
A mio parere ha avuto un significato una valenza politica
E simbolica soprattutto l'avete sottoposto l'insieme del patto al Parlamento ma si tratta poi di vedere qual è la reale portata quale sarà la traduzione in pratica reale degli strumenti regolamentari usati per l'approvazione da parte delle Camere
Dell'insieme del patto
E cioè si tratterà di vedere cosa avverrà poi volta per volta riguardo a questo con riguardo a quell'oggetto
Questo discorso però questo del rapporto con il parlamento sul quale giustamente ci siamo soffermati questa mattina a cominciare dal relazione introduttiva
Un
Argomento che potrebbe anche essere affrontato sotto diversi punti di vista
Alla Camera la Bicamerale commissione bicamerale venne
Presentata o perlomeno venne fatta balenare l'idea di una costituzionalizzazione
Dei processi di concertazione
Di una costituzione di di una costituzionalizzazione in senso formale
Che avrebbe ad esempio potuto trovare il suo luogo di collocazione la sede ma della materia nelle norme relativi al bilancio
Credo che sia stato una fortuna che non se ne sia fatto nulla
E non se n'è fatto nulla anche perché la proposta che era stata avanzata dalla CISL e trovò subito una opposizione abbastanza secca è abbastanza netta da parte della CGIL
Ho l'impressione che una costituzionalizzazione in senso formale
Dei procedimenti di concertazione sociale
Finirebbe per avere l'esito di inserire in qualche modo i DM avviare e di annebbiare la stessa autonomia sindacale nel cono d'ombra dell'interesse pubblico
Tutto diverso però è il problema di una possibile modifica
Attraverso il sistema della conservazione
Di quella che si suole più o meno bene più o meno correttamente e poi spagnoli ci dirà qual è la versione da preferire sì ma insomma in quella che viene chiamata la costituzione materiale
Perché da questo punto di vista e cioè dal punto di vista della costituzione materiale
Non credo avesse del tutto torto questa mattina Bertinotti
In un discorso la cui impostazione generale pure
A me personalmente non sembrava di poter condividere quando però affermava che attraverso la prosecuzione la formalizzazione anche non canonizzata in forma costituzionale
Dei procedimenti di concertazione sociale al modello costituzionale originario che è il modello di una democrazia conflittuale perché in questo senso dispongono varie norme della Costituzione
è il modello di una democrazia che passa attraverso il conflitto e che nel conflitto riconosce anzi un elemento di progresso
Perché il conflitto è uno di quei momenti essenziali che possono portare a quel cambiamento dello stato delle cose che preconizzato dal secondo comma dell'articolo tre
Ebbene non v'è dubbio che attraverso una formalizzazione ancorché non canonizzata informe costituzionale di questo della concertazione sociale possa aggiungersi a contrapporre al modello della democrazia conflittuale un modello di rapporti istituzionalizzati o comunque da istituzionalizzare essi tra i grandi gruppi rappresentati rappresentativi degli interessi sociali diffusi
Da questo punto di vista e questa è l'ultima osservazione che vorrei fare
Si è posto da molti ma in realtà non ha avuto una risposta
Il problema
Del consenso
Cioè il problema della legittimità della rappresentanza
Guardate che uno degli elementi che depongono a favore di un rilievo almeno nella costituzione materiale poi chissà forse anche in quella formale ma per i motivi che dicevo prima vi sarete Rorà contrario
Ma uno degli elementi che depongono a favore di questo è dato dal fatto che un macro procedimento di cooperazione sociale
E previsto come sappiamo e azzardato alcuni frutti dal protocollo sociale ammesso
Ai testi di Maastricht e poi recepito in quelli di Amsterdam
Ma proprio lì non è un caso che proprio in occasione della sottoscrizione
Del primo degli accordi che è stato raggiunto sulla base delle norme contenute negli articoli tre e quattro di quei protocolli
E proprio lì è sorto un problema sul quale ha dovuto già pronunciarsi il Tribunale di prima istanza del Lussemburgo che il problema della rappresentatività
Cioè della rappresentatività complessiva sufficiente così come si è espresso quel tribunale
Dei soggetti che lo hanno sottoscritto
Quindi non è un caso che questo problema che noi poniamo normalmente quando trattiamo di processi di concertazione o anche di altri fenomeni a livello nazionale
Sia il primo che si è venuto a porre a livello sovranazionale quando appunto questa procedura di concertazione di cooperazione tra le istituzioni comunitarie statuale da un lato e le organizzazioni sindacali europee dall'altro
Ha dato il suo primo frutto informa d'accordo
Senza dire che poi resta ancora irrisolto un altro noto
Che è quello di una rappresentatività che quando si vanno a stipulare queste concertazione sociali
Non è più evidentemente la rappresentatività richiesta a livello d'azienda un richiesta a livello di territorio livello nazionale per stipulare un contratto collettivo no è tutt'altra cosa
E tutt'altra cosa perché evidentemente vengono in considerazione fattori assai più politici che giovi dici e perché investe anche soggetti e quanti soggetti
Che non sono lavoratori che come tali non hanno dato una delega
Alle organizzazioni sindacali degli imprenditori e dei lavoratori né imprenditore che abbiamo dato una delega quelle degli imprenditori via di seguito
Tant'è vero che proprio in relazione a questa pretesa di omoni rappresentatività
Generale anzi generalissima
Forse anzi proprio Hans anche in relazione a questo
E beh a formarsi quella maggioranza
Raccogliticcia
Certamente
Fondata anche su una propaganda in parte menzognera che però portò ad abrogare una norma dello Statuto dei lavoratori che concedeva da loro sinceri si diceva soprattutto da parte della propaganda pannelliano nei dintorni
Chi conduceva ad una sorta di inammissibile monopolio addirittura ex legge
Ad opera dei sindacati
Sarà stata fa sul quella propaganda saranno sarà stata menzognera ma non v'è dubbio che è alla base di quella pronunciamento referendario forse in modo qualunquisti comma opero
Questo convincimento
Che poi risponde anche qualcosa di reale cioè il convincimento di un difetto di rappresentatività generale laddove invece una rappresentatività generale di questo tipo distinta quindi per quel tipo di rappresentanza di cui si sta discutendo nelle aule parlamentari
La dicevo dove un tipo di rappresentatività di questo genere eh
Soprattutto richiesta
Che viene
Esita e cioè la quando penso che quando si parla appunto di procedimenti di concertazione sociale quindi solo alcuni flash
E vi ringrazio per l'attenzione
Passa il sì c'è sai
Vi
Ho lasciato gli appunti in Borsa anche perché così questo mi aiuta per la Regione
Sull'esempio Ghezzi che mi pare abbia detto cose di grande importanza non rubando tantissimo tempo
Mi pare che stiamo discutendo di uno dei problemi più difficili da recuperare in questo temperie di neoliberismo e cioè
La risposta da costruire la domanda chi governa i processi di cambiamento a cominciare da quelli economici e sociali
Perché per molto tempo questa domanda avuto una risposta ovvia
L'impresa
Nella sua indifferenza sociale
Da liberare dai lacci e lacciuoli e data vere a contorno una serie di altri soggetti politici o sindacali
Con il compito fondamentale o di sostenere l'impresa o comunque di intervenire solo all'imitazione di alcune conseguenze eccessive inattese
Della libertà dell'impresa nei processi di sviluppo di cambiamento
Lo dico perché quando si ragiona del rapporto fra patto sociale e autonomia del Governo e del Parlamento probabilmente questo elemento dovrebbe essere tutto in qualche modo in considerazione
Per molti anni il Governo e il Parlamento hanno votato provvedimenti che non avevano niente delle caratteristiche la politica industriale di sviluppo ma erano fortemente orientati
A offrire pure incentivi alle imprese perché facesse
E penso che questo sia stato un problema serio per quanto riguarda l'autonomia del Parlamento la capacità dei governi di esercitare otto nuovamente un'effettiva allora azione di governo
Mi pare che positivamente dico questo che era diventato una sorta di senso comune oggi sia andato un po'in crisi
E quindi ci si riproponga la questione
Dico subito che non penso che la risposta sia come sento un dire qualche volta anche la discussione che abbiamo sinistra
Il ritorno a una programmazione fondata sul meccanismo del comando del controllo
Intanto per difficoltà politiche perché questi sono modelli che sono stati in questo secolo sperimentati hanno avuto conseguenze non positive
Ma forse anche
Per
Un elemento che di solito si sottovaluta
Penso per esempio altra alla programmazione che per quanto riguarda gli interventi dell'unione europea è sempre stato invece un elemento fortemente riproposto
Mentre in Italia la parola programmazione scompariva dal dizionario politico per certi versi anche da quello sindacale e l'Europa ha sempre detto i nostri interventi rispondono una programmazione molto forte molto definita
E tutti noi abbiamo immediatamente osservato che questa programmazione poi fondere ruotava intorno a questa nuova classe degli Europe creati e cioè a una proposizione una riedizione forte di un potere burocratico perché in effetti
La programmazione fondata sul comando e controllo di questo ha bisogno di una forte struttura burocratica e in definitiva poi il controllo del processo che all'inizio può essere nelle mani della politica di fatto poi e nelle mani della burocrazia
E questo è valso nelle varie forme di programmazione che abbiamo avuto problemi sia da quella che si è tentata nei Paesi occidentali ma poi questo è stato fin nell'analisi di leone Trotsky uno dei punti deboli della programmazione in Unione Sovietica nei Paesi poi del socialismo reale
Voglio anche aggiungere che in questo modello di programmazione comando e controllo il sindacato mantiene il classico ruolo che gli veniva assegnato nel modello forbita il telo e taylorista cioè un ruolo un grande ruolo di opposizione di interdizione
Fermo restando il fatto che però la sede della lavorazione
Del programma
E la sede di risoluzione di problemi era consegnata e era altrove nella fabbrica i tecnici
Che risolvevano i problemi
Nel politica i governi o la burocrazia
E al sindacato spettava il compito e per molto tempo avuto anche la forza di dire no queste soluzioni non sono valide io mi oppongo
E sulla base della mia opposizione bisogna rifare un compromesso diverso
Io penso che la questione la concertazione sia tornata fuori di grande attualità con tutti i suoi elementi contraddittori proprio perché in qualche modo dovrei dovendo rimettere nell'agenda la politica
Il problema degli Governo non si possano presentare che con caratteri
Ci siano e politica e i protagonisti sociali economici dei processi che si devono governare trovano loro punti di accordo
Quindi dietro la ripresa del tema la concertazione vorrei aggiungere alle considerazioni sono state fatte in questa giornata che io in larghissima misura condivido
Anche una fortissima pressione che Peres perché ci viene dal modo come l'Unione europea pensa appunto di organizzare i suoi interventi sul terreno della coesione dello sviluppo dell'occupazione interventi molto deboli molto modesti non così forti come quelle che sviluppato sul terreno della politica monetaria ma che poi agli effetti pratici invece hanno una loro consistenza qui si tratta per esempio di programmare interventi per centoventi mila miliardi dal due mila al due mila e sei per quanto riguarda l'Italia in particolare su Mezzogiorno quindi poca cosa rispetto a ciò che bisognerebbe fare molto rispetto a ciò che siamo nelle condizioni di fare ecco l'Unione europea ha molto insistito sul fatto che per dare efficacia alla programmazione questi fondi vanno programmati con una metodologia molto precise e molto forte
Occorre che accanto alla responsabilità politica
E devo dire che l'Europa pone poi l'attenzione sulla responsabilità politiche sulla capacità d'iniziativa dei governi regionali più che su quelli dei governi nazionali ma è evidente il motivo e quindi non non ci torno sopra per ragioni di tempo
Che accanto appunto a una forte il ruolo dei poteri politici nel meccanismo di programmazione quindi fondamentalmente la l'Unione europea nella sua nei suoi organismi a cominciare dalla commissione i governi regionali si debba costruire una rete di partenariato su istituzionale e sociale
In grado per l'appunto di realizzare questo processo di governo cioè di dare a ciascuno la possibilità di avanzare proposte
Mantenendo ciascuno il proprio ruolo della propria responsabilità
E sui punti in cui si realizza una convergenza trovare poi le sedi in cui si verifica il modo come il processo si è sviluppato quindi il partenariato l'Europa ce lo propone caratterizzato da due da tre forti elementi il potere politico non dismette le sue responsabilità
Le parti mantengono loro autonomia ciascuno si piglia la propria responsabilità
Io penso che su questo modello noi dovremmo riflettere perché in Italia invece gli noi abbiamo un esperienze di tipo diverso
Che porsi ci portano poi a pensare questo processo in termini diversi perché abbiamo da un lato all'esperienza del sindacato rivendicativo
E devo dire che trovo un po'paradossale che la critica al patto sociale la concertazione lega molte volte fatta da sinistra da quei amici compagni che poi sottolineo molto che il problema vero della globalizzazione quella che ha messo fuori gioco la politica e che ha dato spazio e libertà poteri forti incontrollate cominciare
Da quelli delle grandi centrali finanziarie che invece dovrebbero avere una sede di controllo politico quindi
Mi pare di capire che se di cui se il ragionamento che ho cercato di fare finora un qualche fondamento evidentemente non possiamo proporre in questo modello invece al sindacato di tornare a essere puramente o soggetto cartesiano c'è un soggetto che dice
La parte relativa alle responsabilità alla indicazione dei delle proposte per la soluzione dei problemi il controllo di come il processo
Sì realizzasse spetta ad altri noi siamo semplicemente un collettore di rivendicazione una volta che le avevo indicati dentro una piattaforma su questa piattaforma si riusciamo a realizzare un accordo bene se non riusciamo rialzano raccordo si lotta ma comunque alla fine del processo noi deleghiamo d'altri fatto
Di
Garantire la realizzazione degli obiettivi
Dall'altro lato non mi pare adeguato quello che per molto tempo in Italia si è inteso per concertazione che a mio parere era un po'il parente povero nel sindacato rivendicativo cioè la concertazione come scambio
Sindacato è forte di un consenso o e comunque gestisce
Elementi forti sia per quanto riguarda la contrattazione sia per quanto riguarda i diritti lavoratori è nelle condizioni di scambiare qualcosa di questa forza con e chi ha responsabilità politica economica se in cambio viene altro che era un po'come dire il modo con cui si è inteso la politica
Di moderazione salariale rivendicativa contenuta nel protocollo del luglio novantatré cioè di sindacato faceva una un atto di responsabilità attraverso una politica moderata in cambio sarebbe le scatole processo che avrebbe portato
Anche a consistenti significativi risultati per quanto riguarda lo sviluppo e l'occupazione
Quindi mi pare che se l'un modello e l'altro nella nostra esperienza il modello il sindacato puramente rivendicativo o il modello del sindacato concertativo un po'come la penso nostro amico D'Antoni quello dello scambio
Non debba non funzionò siano adeguate a rispondere i problemi che ho di fronte sicuramente vada fatta una riflessione più attenta su cosa significa
Costruire reti di partenariato come occasione come strumento per governare
Processi di
I governi di tutti intervento sulle grandi scelte di sviluppo economico e sociale a cominciare dalla questione occupazione come i vari soggetti dentro
Questa rete si debbano collocare qui è stata citata ma chiudo veramente l'esperienza dei patti territoriali da questo punto di vista penso che sia un'esperienza dall'indagata con grande attenzione perché per molto tempo è cresciuta nell'indifferenza quasi di tutti e quindi spesse volte anche poco conosciuta oggi però dobbiamo fare i conti col fatto che in quarantacinque territori nel nostro Paese
Si realizzano patti territoriali che il Governo ha messo a disposizione più di tre mila miliardi da spendere due contro quest'anno per sostenere queste esperienze che dentro queste esperienze si è innescato con tantissime contraddizioni rischi di dumping sociale
Rischi di e utilizzare i patti territoriali per i tornei tornare alle vecchie metodologie di intervento straordinario cioè puramente per prenotare risorse ma dentro c'è nessun processo che ha riqualificato le amministrazioni locali sul terreno delle loro responsabilità per quanto riguarda il Governo lo sviluppo dei territori ha dato un ruolo diverso alle parti economiche sociale cominciare dal sindacato ha chiamato anche in campo
Siamo la rete più diffusa dei soggetti sociali penso allevano movimenti ambientalisti
Ai movimenti delle donne ai comitati per le pari opportunità ai spiegare le associazioni del terzo settore e quindi ha creato un un processo che da questo punto di vista dimostra come ragionare intorno a questo tema del partenariato sociale non sia semplicemente è solo una questione che ha a che fare con gli accordi centrali magari star introducendo elementi di cambiamento a livello anche territoriale
Concludo quindi Cook col dire ecco che probabilmente tutto questo ci mette brutalmente di fronte a una situazione che io vorrei definire così ecco spero di essere capito
Che se analizziamo bene appunto PPI processi che ebbe con cui ci stiamo misurando probabilmente dovremmo concludere che in Italia non l'ho vista non stiamo benissimo non per mancanza di conflitto
Ma per mancanza di governo perché anche questo tema che di cui stiamo trattando dice per l'appunto che se poi guardiamo rispetto a i vari soggetti che devono mantenere la rotta o nomi alla loro responsabilità dentro questi processi forse il soggetto più debole rimane e questo è un punto su cui penso avesse ragione
Sergio Cofferati
E il soggetto debole rimane la politica ma non forse non tanto per quello che lui ha detto meccanismo della rappresentanza
Ma proprio nella sua capacità di avere una autonoma iniziativa di proposta e di indicazione per la soluzione dei problemi
Due esempi così ci siamo capiti il Governo italiano penso per esempio che debba in qualche modo porsi come problema di governo per dare efficacia all'accordo di Natale la questione degli come si interpreta il patto di stabilità perché se interpretato senso stretto
I risultati attesi di sviluppo di occupazione anche nell'accordo di Natale non ci saranno e dall'altro lato per quanto riguarda la politica nazionale sicuramente se noi non applica in sé intorno a alloggi ai temi dello sviluppo locale del partenariato diffusa non abbiamo per esempio l'idea forte di politica industriale per il nostro Paese sicuramente non metteremo l'esperienza di nuovo investimento di nuove attività produttive che si che si stanno realizzando in molti territori nostro Paese cominciare del Mezzogiorno nelle condizioni di entrare dentro un circuito tale da poter ripartire ad esse una capacità di stare nelle reti dell'economia globale e non semplicemente di sopravvivere sta tanto a mente
Nei territori grazie
Allora passo e dopo i trentini e a questo punto chiederei di mantenere il precedente temi ai dieci minuti perché il numero degli iscritti e ancora si è ancora cresciuto e dobbiamo poi svolge una parte
Assolutamente inedito
Ciò
Io ringrazio davvero CRS per avere messo a tema questo nodo del rapporto tra forme di federalismo sociale io le chiamo così come cercherò di argomentare e politica
E naturalmente io ho una stima una sintonia di fondo con la relazione di Carrieri e quindi mi concentrerò su alcuni punti essenziali parlando da un punto di vista che non mi è proprio sua lessema
Io sarei uno di di di di quei di quegli esponenti del nuovo gruppo dirigente dei DS che sta lavorando con più specificamente nel ridisegnare la forma partito come diceva Pietro Folena ma non posso dimenticare che fino a due mesi fa
Sono stato uno dei soci costruttori di quel terzo settore che proprio oggi
E nel sentir parlare molti di voi ma soprattutto Sergio Cofferati
Di questo tema nei termini secondo me ancora non adeguate ma insomma di fair play in cui mi ha parlato oggi debbo dire che è passata molto acqua sotto i ponti da quando quattro cinque anni fa il sindacato lottò per impedire che ciò avvenisse
Avremo dei momenti di confronto anche esplicito duro se mi ricordo un seminario nazionali e nella CGIL ricordo un confronto alla festa nazionale di Liberazione
Piuttosto diciamo anche
Ha toni accesi
Questo mi porta diciamo così però ad affrontare la questione da un punto di vista molto specifico che poi è la vera ragione per cui ho cambiato mestiere
Il tema di cui stiamo discutendo si può ripensare così dal punto di vista della politica
Come si rigenera oggi
Una potenza sociale e quindi politica della sinistra
E non a società molecolare come diceva RAI fino a stamattina che disarticolati soggettivi frammenta
E dove dunque da un lato la via conflittuale non fa come dire che esasperare le parzialità e dall'altro una via concertativa di tipo tradizionale è incapace di rappresentare questa complessità
Sembra questo me il tema per cui non mi convince fino in fondo
Ne la visione pessimistica qua non ho ben capito qual era la proposta di Fausto Bertinotti ma in fondo in fondo neanche quella
Pro riproposizione un po'geometria che ha fatto Sergio Cofferati
Della divisione del lavoro tra rappresentanza sociale era
Presenta sa puliti
Perché per l'appunto il nodo è qui
Noi non siamo dentro una fase ordinaria del potere democratico per cui si tratta di discutere se la concertazione sottrarre Potenza
Alla a alle diverse forme del sistema politico una espropriazione drammatica di potere democratico viene dall'alto
Qui è stata ricco ed all'esterno qui è stato ricordato la dimensione europea ma io vorrei ricordare che la più grande espropriazione
Diciamo così di potere alla democrazia sta avvenendo dal fatto che le controparti tradizionali della regolazione democratica si stanno rapidamente sottraendo al potere regolativo dei sistemi nazionali
Ben ben oltre la dimensione europea e quindi ci troviamo in una situazione diciamo un pochino più complessa del discutere se la se il patto sottraevano sottrae prerogative al Parlamento
Per questo io
Penso nel tempo molto rapido che abbiamo due o tre cose abbastanza distinte c'è una delle quali sono piuttosto convinto prima sono un federalismo della società
Che abbia riscontro in un federalismo delle istituzioni ai diversi livelli è in grado oggi di attraversare la società molecolare
E di come dire organizzare e quindi esprimere e rappresentare sia socialmente sia politicamente e ci torno fra un momento
Una potenza sociale
In grado di sostenere no genericamente in un governo democratico ma di sostenere un progetto un programma un governo della sinistra
Questo mi sembra a me oggi il tema diciamo di vera emergenza di fronte al quale ci troviamo
In questo senso non è il tempo di vedere quanti sgomitano per avere un posto a tavola ma è il tempo come dire di individuare le forme i luoghi di una vera la fase di costruzione di alleanze di fare difendere attività fra tutti i soggetti della rappresentano circa perché come dire l'avversario che davvero sta espropriando la democrazia delle sue prerogative non rispetta la divisione tradizionale dei compiti fra sindacato associazionismo del lavoro autonomo e terzo settore movimenti espressioni della della soggettività della differenza di genere no non rispetta attraversa tutti questi confini
Ed è in grado di esprimere insieme potenza economica sociale egemonia culturale e rappresentanza politica
E se noi continuiamo a spaccare il capello in quattro sul mestiere di ciascuno ho paura che siamo già condannati a una subalternità grave di fase storica
Questo sembra a me diciamo il tema duro di questa fase di fronte al quale trovo la sinistra ancora diciamo molto attardata a guardare le proprie divisioni cioè quasi quasi a riprodurre la la la una società molecolare disarticolata piuttosto che a saper individuare le forme di questo nuovo federalismo per queste nel tempo M. rimasto dico soltanto una cosa
Io penso e da questa situazione dalla loro crisi i partiti per parlare la cosa di cui mi sto occupando dopo essermi occupato per trentadue anni della rappresentanza sociale
I partiti usciranno dalla loro crisi soltanto ridisegnando i confini e le relazioni storiche tra rappresentanza politica e rappresentanza sociale non tornando all'antico a vecchie forme
Collaterali ma per l'appunto con una capacità forte nuova profondamente innovativa e creativa di stabilire rapporti federativi fra tutte le diverse forme perché oggi come dire il compito centrale
Non è quello di rappresentare ma è quello come dire di ricondurre a forma politica e a Potenza
Politica adeguata una società che altrimenti non può che sottostare ad altre Potenze questo sembra a me il nodo del problema di qui ben venga un ragionamento così
Serio così articolato paga anche nelle sue dimensioni più più scientifiche più giuridiche più attinenti al all'ingegneria delle regole che ho sentito qui oggi c'è un'urgenza però di calare rapidamente sul versante
Di un laboratorio pratico in queste cose c'è bisogno davvero di rigenerare una sinistra che sia un campo articolato di soggetti di pari dignità capaci di stabilire tra loro sulla sul prima che con le istituzioni e con il Governo che comunque fondamentali in questa fase per nostra fortuna c'è uno scarto oggi
Fra trasformazioni della società e trasformazione delle istituzioni che ci dà un tempo ma c'era un tempo limitato molto limitato
Quindi oggi dal Governo e dalla Società lo dobbiamo rapidamente costruire generare questo campo un po'nel mio piccolo quello che sto cercando di far nel posto dove mi trovavo
Allora io iscritto trentine
Allora rinunzia ci dispiace moltissimo
Centro chiuso insisti rinunziamo anche Guglielmi
Allora Cremaschi ce
I maschi vincente eccolo ma eccolo che arriva
Ai seggi tutta la mattina
Voi aspettare qualche ulteriore intervento va bene allora vedo Guerrieri
Ma dal dibattito di oggi sono emerse una serie di di questioni io vorrei soffermarmi su un un punto su un un giudizio contenuto nella relazione dichiari ieri che è stato poi ripreso e anche criticato nel corso del del dibattito
E cioè una valutazione
Del l'elemento nazionale che
Caratterizza un po'l'esperienza di concertazione degli anni novanta e questo sarebbe anche una innovazione rispetto alle esperienze precedenti
Direi che questo è un punto che è stato criticato perché
è stato detto che questa questo elemento nazionale nasce dal fatto che c'è c'è stata la necessità di un'intesa per far fronte dei vincoli come tutti sappiamo sono sovranazionali sono nati dal Trattato di Maastricht
Io credo però che
Questo un dato evidente credo però che la lettura di questi accordi tramite la il dato nazionale non sia non sia fatto sbagliata conservato sbagliata
Perché
Va inquadrata in un elemento che caratterizza a mio avviso processo di che di questi ultimi di questi ultimi tempi di questi ultimi anni anche dove caratterizzerà i vari paesi europei dopo la nascita dell'euro e che non è certa misura un ritorno importante
Dione Dione dell'elemento della della della nazione e dell'identità nazionale sia per quanto riguarda il comportamento degli attori sociali e politici sia più in generale un sentimento di identità nazionale
Infatti secondo me questo dovrebbe portare anche a criticare una nozione di globalizzazione che
Se che che conduca ad affermare che questo processo di globalizzazione porti a cancellare a uniformare in maniera drastica le specificità nazionali in realtà a mio avviso non sta avvenendo questo a livello europeo
C'è una un intreccio nazionale e sovranazionale che molto complesse che destinato a continuare anche appunto nel nell'Europa dell'euro
E questo può essere visto se analizziamo la natura delle esperienze riformiste in corso nei diversi paesi dire esperienze riformiste che si differenziano su aspetti importanti
Sono radicate nelle specificità nazionali basti pensare alla differenza notevole che c'entra esperienza Blair quella Jospin
E c'è un un nodo di fondo che a mio avviso deve affrontare riformismo che quello appunto di di misurarsi con questo problema del di un'identità nazionale che non viene meno ma anzi per certi aspetti sembra sembrargli a riacutizzarsi interessa lo vediamo in questi giorni abbiamo visto le grosse difficoltà di di Schroeder in Germania
Ecco un problema infatti la la sinistra adesso al governo in Germania deve far fronte a un problema di identità di un Paese che non è più per per la quale è finita la vecchia combinazione di nanismo politico e patriottismo del marco c'è un problema di identità molto forte e su cui la sinistra si trova anche in difficoltà come abbiamo visto per la legge sulla sulla cittadinanza che è stata criticata ed è anche stata valutata negativamente come sembra da una buona parte del dell'elettorato
Quindi a mio avviso c'è una dimensione nazionale del riformismo
Che fa che riflette la presenza ancora nel pur nel mondo globalizzato del dell'importanza dell'elemento dell'elemento nazionale è chiaro che non siamo più nell'era dei riformismi nazionali ma una cosa è dire che non esistono più riformismi nazionali altra cosa è dire che scompaia una dimensione nazionale del riformismo che invece sì sì conferma basti pensare poi ad esempio a all'esperienza Jospin che forse da questo punto di vista e quella che fa maggiormente leva sia sulla necessità di non trascurare con l'alibi europeo i margini d'azione che sono fornite a livello appunto interno nazionale sia sull'Egitto sull'esigenza di dare nuovo vigore ad un'identità nazionale che nel caso specifico viene affermata attraverso il recupero di una identità repubblicana di un patriottismo della Repubblica affermatosi nel corso nel corso della storia
Questo credo che sia andato importante su cui riflettere appunto dall'esperienza Jospin e spesa in Italia viene analizzata solo sulla questione delle trentacinque ore
Che è sicuramente un dato molto importante ma che non esaurisce il senso è la natura di un'esperienza riformista che a presenta diversi aspetti di di di interesse
Naturalmente
Come dicevo prima se si pone se si riattiva se se il proprio il problema della dimensione nazionale del riformismo il il nodo di fondo è quello poi di di riuscire a farsi appunto la sinistra che questa dimensione nazionale non sia in contraddizione con con con la dimensione sovranazionale questo il nodo il nodo di fondo un'auto molto difficile che investe la possibilità appunto di dare spazio alla dimensione europea del del riformismo
Su questo su questo versante il quadro come noto peraltro a livello europeo e al piuttosto favorevoli ci sono dei processi che vanno avanti c'è stata la
C'è stata la nuova fase che si è aperta con le vittorie dei governi di centrosinistra e quindi l'idea ad esempio del patto europeo per il lavoro che è stata lanciata a partire dal vertice di ottobre che attualmente in discussione sotto la presidenza tedesca
Ecco io credo che una riflessione sulla
Sul sul sulla
Sul su un patto per il lavoro a livello nazionale sull'esperienza di concertazione debba anche poi e vedere come possibile collegare i due aspetti del problema dimensione nazionale dimensione sovranazionale
Naturalmente qua sì scontrarsi se una una difficoltà che è presente nel che sottolineata nella relazione di Carrieri
E cioè se è vero che queste tic Titti queste esperienze poi concertazione sono state fatte in ambito nazionale non è automatica la loro trasposizione a un livello europeo data la debolezza degli attuali attori a livello sovranazionale basti pensare appunto alla Confederazione europea dei sindacati
Forse è un po'qualcosa si sta muovendo a livello politico mi sembra infatti che se guardiamo agli attori politici ai partiti in particolare al Partito del socialismo europeo c'è un processo di affermazione di un'identità comune che ha trovato espressione in particolare nel programma della bozza di programma formulata poco tempo fa ma indubbiamente c'è un problema a livello di attori di gli attori sociali e quindi come è possibile coniugare queste due questi due aspetti ecco io credo che un un nodo di fondo sia quello di puntare oltre al rafforzamento della del del delle organizzazioni sovranazionali come punto com
La Confederazione europea dei sindacati
O i partiti
Europei anche a all'europeizzazione degli attori nazionali questo secondo me è un dato di fondo
Voglio dire che la l'idea che deve che deve svilupparsi deve nascere una società civile europea deve trovare espressione anche in una maggiore capacità degli attori nazionali a di far fronte di addossarsi responsabilità che tengano conto delle del dello scenario europeo
In particolare mi riferisco al fatto sì voglio concludo che ad esempio sei a livello costituzionale si immagina sempre un ruolo maggiore per i Parlamenti nazionali c'è stato ad esempio una recente modifica della Costituzione francese in questo senso a mio avviso lo stesso tenuto conto certamente la diversità
Delle del del degli ambiti va anche pensato per gli attori sociali cioè come i parlamenti nazionali devono essere in grado di dialogare con i governi nel momento in cui questi affrontano le questioni a livello europeo all'interno del con delle strutture europee
Così io credo gli attori sociali nazionali devono devono dialogare maggiormente
Con i governi nazionali su alcune su come i singoli Paesi possano affrontare debbano affrontare livello Rho-Pero questioni fondamentali come quella a partire da quella dell'occupazione e credo che la l'elaborazione del patto europeo per l'occupazione che si sta svolgendo in questi metri sia un terreno di verifica essenziale per valutare la capacità del degli attori sociali nazionali di misurarsi con questo ordine di problemi
E allora Cremaschi
E poi Manzella
Poi
Ma anch'io
Faccio sono una riflessione
Che parte diciamo la multa esperienze dirette
E soprattutto diciamo anche da qualche considerazione che su queste esperienze mi viene di fare
Penso cioè nella discussione di questa mattina al di là delle
Differenze anche rilevanti di valutazione
Non sempre si sia colto un elemento che invece a me pare decisivo su cui vorrei soffermarmi
Io non credo che ne l'idea che ci sia una situazione sociale destabilizzata
Con una politica impazzita diciamo così
Nell'idea diciamo così opposta e cioè che c'è una situazione simile politica che si prepara la grande riforma
è una situazione sociale diciamo così il residuo io di un eccesso di di di di di di di ruoli di supplenza siano secondo me non credo che entrambe le cose rappresentino tutta la realtà per la semplice ragione che io non credo affatto che la situazione si è stabilizzata
Non credo affatto cioè che io questo mi permetto parte di contestarlo anche alla relazione di Carrieri che ho letto di cui condivido la periodizzazione
E cioè anche la necessità di approfondire dietro il significato diverso che parole
Termini come concertazione politica dei redditi patto sociale hanno avuto nel nel corso del dopoguerra con le scansioni dello sviluppo
Per dirla un po'brutalmente
La politica dei redditi e la concertazione di cui le forme concertativo di acconto di partecipazione personalmente nei Paesi europei tedeschi scaldiglie eccetera nel dopoguerra soprattutto hanno soprattutto disciplinato la crescita
La redistribuzione
Sono in serviti a disciplinare regolare un processo di redistribuzione della produttività a favore del lavoro con l'ipotesi che nella sostanza la la crescita dell'arte delle diciamo della quota del lavoro non potesse superare la crescita della produttività questa non è questo secondo me è l'elemento fondamentale degli dei fatti al di là del giudizio di merito che si può fare
Vi erano forse questa non è la sede più sindacale la sede se c'erano alternative non alternative se era la soluzione migliore di fronte una discussione dice c'è un'altra soluzione ma sicuramente non c'è dubbio che la concertazione italiana è una concertazione che amministra un processo di riorganizzazione di ristrutturazione in cui gran parte della produttività al di là dei al di là del tutte le dichiarazioni di fatto è nei fatti ma non l'impresa
Quindi ampi non voglio dire che amministra la ritirata forse sarei troppo duro anche se in parte lo pensa però
Un conto è concertare romanzato in conto concertare un arretramento ho l'impressione che la concertazione degli anni novanta poi si può discutere di petto se ci sono alternative SMD un arretramento governato una rotta
Ma rispetta la con la concertazione delibere tedesca ho ciò ma dei Paesi a cui si fa riferimento quando si usano queste parole amministra oggi una una una un un processo di di di ritirata sul piano delle garanzie sociali
E lo governa
Magari nella maniera migliore ma questa è la sostanza
Va bene avevo avuto qualche eco anche nelle trattative del contratto dei metalmeccanici nei quali a un certo punto che sono trattative almeno fino adesso in corso alte ritiene alto livello di diciamo così di dichiarazione di principio
E nelle quali la Federmeccanica e ci ha detto esplicitamente che esso considera il sistema di relazioni e il sistema di di diritti sistema partecipativo
Che cioè in Germania nei paesi Scalvini eccetera un sistema in nessun modo applicabile nel nostro Paese perché lo considera frutto di un altro di un altro
Periodo storico frutto di un'altra idea di democrazia industriale che quando essa pensa e parla di partecipazione penso a tutt'altre cose da quello detto esplicitamente
Quindi io credo che noi dobbiamo un po'forse ancora profonde ire il senso dei termini e dei processi reali che abbiamo di fronte
Perché dico che non siamo di fronte a una stabilizzazione detto questo perché io non sono le meno convinto questo è secondo punto di riflessione che il sistema
Pure gli equilibri diciamo pure così
Di cui anche Cofferati si parlava questa mattina
Con me ecco le premesse che dicevo prima sia un sistema effettivamente consolidato
Non non parlo in questo caso soltanto e solamente per la questione dell'esperienza diretta del contratto dei metalmeccanici che pure qualche riflessione ce la deve fare vere perché
Dico un po'brutalmente che me ne scuso ma cioè che la FIAT ha firmi il patto sociale il ventitré dicembre e poi la FIAT in Federmeccanica dica non vi do il contratto
Io non credo che sia una se c'è una contraddizione interna la ai più alla burocrazia della FIAT evidentemente c'è dietro una certa idea che il patronato a del patto sociale del rapporto e uno è una diciamo così della concertazione il che vuol dire che non siamo di fronte lo dico esplicitamente
Nei confronti del viene a mancare il mio parere nei confronti di fronte del mondo dell'impresa
Un punto che senza il quale il patto sociale davvero solo unicamente un sistema di regole ci viene a mancare l'idea che si possono dire conflitti sugli interessi ma c'è una condivisione dei fini non è così non è così
Non è così e qui c'è il terzo il punto dicevo che perché rende secondo me largamente incerta la situazione
Io non credo che nella situazione italiana sul piano economico sociale netta nella situazione europea siano situazione oggi
Stabilizzate
Io non so certo se se c'è sei ho sentito questa mattina il che diceva inviti a non essere pessimisti di fronte alla globalizzazione non è una questione di essere pessimisti e ottimisti anche se io tendenzialmente diffida degli ottimisti nei confronti della globalizzazione ma questo non c'entra
C'entra il fatto che mi sembra tutti i dati economico-sociali che abbiamo di fronte ci fanno dire che siamo di fronte per quanto riguarda l'Italia il sistema europeo a una situazione assolutamente non stabilizzata
Di cui abbiamo qualche segnale importante anche sul piano elettorale
Ma attenzione perché si dà un po'troppo per scontato che il futuro dell'Europa sia un futuro governato dalle socialdemocrazie dipende come dimostrano anche le recenti elezioni tedesche la situazione largamente incerte
E dipende da che cosa da come si farà fronte appunto i meccanismi della globalizzazione
Ma come l'Europa farà fronte ai meccanismi della competizione della globalizzazione
E che e c'è un nodo non risolto che a mio parere prende molto precaria la possibilità oggi di un patto sociale proprio
Che non si voglia definire che che voglia essere appunto un patto sociale c'è un'intesa su grandi direttrici sul piano delle politiche economiche e non semplicemente un'operazione politicista
Di cui si possono fare da Marie versione e il fatto che in realtà oggi noi non siamo in Italia e in Europa lei di fronte a una strategia comprensibile
Di politica economica industriali in grado di fronteggiare la disoccupazione la globalizzazione salvando il sistema europeo cioè tutto questo è il titolo
Anche dei governi come si fronteggia la globalizzazione salvando il sistema sociale europeo ma poi qual è lo svolgimento qui francamente una discussione molto aperti molti casi non c'è neanche e noi siamo di fronte alla situazione quindi che ha molte incertezze non c'è dubbio che ci sono qualcosa di più che atteggiamenti riformisti DiVersi tra le scelte del governo Blair di cavalcare e di accentuare in alcuni casi alcuni provvedimenti
Su alcuni settori del del precedenti governi conservatori e le scelte per la per così dire del governo francese ma ritorno al punto c'è una cosa ancora più grossa
Che riguarda l'atteggiamento delle forze più imprenditoriali dell'impresa
Siamo sicuri che l'impresa italiana d'impresa europea pensi davvero
I pozzi finalmente nei suoi gruppi dirigenti della sua cultura
Che diciamo così il sistema sociale europeo le indispensabile
O in settori decisivi della grande impresa sta maturando la convinzione che l'unico modo per l'Europa di mantenere la sua competizione e di copiare totalmente il modello americano e i meccanismi concertativi odi modello sociale americani meccanismi concertativi meccanismi
Di regolazione le regole hanno e sono accettabili da queste forze dell'impresa solo a condizione che permettono di governare questo processo questa direzione di marcia
Questo è un po'il punto della discussione a me colpisce il fatto che ormai noi ci troviamo di fronte ad argomentazioni simili comuni
Che travalicano largamente i confini lo scontro che ci si prepara al di là delle differenze di piattaforma tra i metalmeccanici italiani metalmeccanici tedeschi ci sono molte differenze nella piattaforma di contrattuali che sono presentate sul terreno delle compatibilità sul terreno delle scelte eccetera
Risposta che viene data da parte degli industriali era spessa
Noi pensiamo di mettere in discussione il sistema perché il sistema di regole condiviso è un sistema che ho appunto amministra quella che ho chiamato una ritirata
Oppure è un sistema che non può essere accettato perché la competizione è una competizione globale nella quale ogni impresa è sola di fronte al mercato
Certo le forze economiche le forze della politica devono governare questo processo finché possibile però insomma il sistema di garanzie e di diritti sociali non può più essere tenuti questo il punto centrale e su questo punto non è risolto
Questo punto di vista io sento una profonda precarietà in tutti i sistemi concertativi precarietà non fondata semplicemente ripeto sugli assalti che possono subire da questo quell'elemento di crisi interno proprio precarietà perché manca a gran parte di questi sistemi concedetevi un Progetto di politica economica di politica di sviluppo
Condiviso nella diversità degli interessi che l'unico sul quale si può costruire un patto sociale
Perché i patti sociali si identificano quando gli interessi delle parti restano diversi ma c'è ripeto un punto comune se questo non c'è
Se l'impresa pensa come io penso oggi che la la competizione globale Carla la la rende la costringe
A rifiutare gran parte dei vincoli tradizionali io credo che il patto sociale diventa poi un'altra cosa diventa un una cultura politica che spesso poi sfociare supposto cioè del conflitto sociale come sta avvenendo perché sarà casuale che noi
Abbiamo un crescendo di conflitti contrattuale
Nel nostro Paese proprio a poco a poche settimane dalla firma del patto sociale è evidente che diciamo così non abbiamo stabilizzato la situazione
Infine tre secondi proprio mi scuso e proprio il nodo che io vedo è quello poi qui c'è un problema
Che è stato detto qui più volte di non essere provinciali stiano capisco occhio però allora bisogna essere
Appunto diciamo così proviamo a non esserlo fino in fondo provincia visti qui vuol dire che occorre non solo l'idea dello sviluppo e della crescita di politiche economiche alle quali far aderire la politica di dimensione europea
Ma occorre anche un'idea dello sviluppo globale nel quale non si pensi all'Europa come una fortezza che si chiude comune grande svizzera chiamiamola così che si chiude ai processi della globalizzazione che pensa di avere una massa critica sufficiente per resistere all'emigrazione all'immigrazione tutte queste cose
Questo processo di chiusura anche della politica in Europa che a me colpisce dietro il quale c'è una un rischio di chiusura sociale noi abbiamo oggi il quaranta per cento del dei paesi e dei dei paesi dei paesi emergenti delle popolazioni che sono sottoposti a processi di crisi drammatiche sul piano produttivo un'ipotesi di sviluppo su cui ad esempio si era concentrata gran parte delle attenzioni di un'azienda come la FIAT per dirne solo una e che puntava appunto alla crescita attraverso la crescita degli investimenti e dei mercati nei Paesi cosiddetti emergenti Brasile
Di India
Il sud est asiatico la Turchia i Paesi dell'Est europeo queste ipotesi di sviluppo è un'ipotesi che non non non non che e non che e credo che sarebbe giusto riflettere sul fatto che noi oggi siamo di fronte al fatto che sul piano del meccanismo economico mondiale si parla ancora di crescita economica sostanzialmente per due are
Gli Stati Uniti il Mondiale in Nordamerica e l'Europa occidentale tutto il resto del mondo e sostanzialmente in profonde drammatica stagnazione recessione
Come regola i sistemi democratici so si parla di regole generali ma come leggo nei sistemi democratici i sistemi concertativi in una situazione di questo genere anche questa è una domanda perché
Premente bisognerebbe riaprire forse ulteriori elementi di riflessione ma proprio perché il tempo è e diciamo è tiranno chiudo qui dicendo appunto che io penso che se si vuole riflettere davvero solo il rapporto tra democrazia la Società l'organizzazione sociale e le sue forme di rappresentanza bisogna anche collocare a tutto questo nell'economia reale temo molto una riflessione cui in Italia siamo maestri che a un certo punto vede la politica Elaphe riforma istituzionale partire per l'aria
E poi veleggiare lì fino a scoprire che il rapporto non con vecchi concetti come le classi un palo nemmeno di quello ma dico semplicemente l'economia reale i processi economici reali
Viene totalmente smarrito attenzione perché rischiamo per questa strada poi di avere all'improvviso vendette profonde anche nei confronti della politica proprio dall'economia reale che non è stata affrontata
Bene Manzella e voi Agostini
Beh io credo che proprio
Tenendo conto dell'ultimo suggerimento
Una politica costituzionale che voglia veri i piedi per terra
Ecco ci deve porre come tema essenziale quello della
Del superamento
Per colmare il deficit di istituzionalizzazione che ha che hanno adesso le politiche di coesione
Le politiche di di solidarietà
Direi usando un termine di
La formula costituzionale le politiche di unità
Nazionale che mai unità nazionale sarebbe senza coesione e solidarietà
Sociale
E quindi
E queste questa necessità di di colmare il deficit di istituzionalizzazione delle politiche di coesione viene proprio per le cose che qui almeno in questo scorcio di dibattito che ho potuto seguire sono state ripetute cioè deriva dal cambio dei modi di di produzione dal tramonto di tradizionali strutture di dichiarasse dalla crisi di rappresentanza politica la cui generalità aveva comunque sempre alle sue radici nella percezione delle fratture sociali e dei modi
Del loro superamento ecco questo questo è il termine del problema costituzionale problema costituzionale europeo problema costituzionale nazionale
In Europa
L'OPA sta facendo delle cose
Amsterdam ha costituzionalizzato il protocollo sociale
Amsterdam i vertici susseguenti di Lussemburgo hanno costituzionalizzato questa politica europea controlla la disoccupazione
Scimmiottando modellando sì sul politica di coesione economico finanziaria ma comunque cercando il metodo comunitario cioè cercando di porsi dei programmi delle procedure delle istituzioni dei termini dei calendari attraverso la procedura di sorveglianza multilaterale multinazionale dei dei piani nazionali di occupazione
E insomma arrecando anche recando anche nella nelle immagine esterna dell'Europa attraverso la imposizione di clausole sociali di clausole democratiche nei rapporti commerciali con le altre parti con le altre Regioni molti statali del mondo cercando di
Di affermare ecco di affermare non l'idea della fortezza europea o delle impresa europea ma comunque lenti all'idea di un'impresa europea con uno statuto sociale
Nel momento in cui e
Il liste il la maniera di fare imprenditoria nel mondo pone lavoro con un disco valore nel senso che un'impresa vale di più quanto meno occupati a Beppe ecco questa regione economica profonda che pone i
Soci costituisce un elemento di differenziazione
Rispetto a quello che rispetto a quella che è la competizione
Mondiale
E questa è l'Europa tuttavia mai come sulla Costituzione sociale viene quella necessità di imprecazione costituzionale di unione di costituzione che poi costituisce il il differenziale insomma del dell'unione europea rispetto alle altre associazioni
Tra statiche che si sono che si sono visti
Direi questa
Questa è questa
Questo rinvio allo stalinismo dati nazionali della politica l'occupazione non è tanto come il rinvio ad una tecnica di politica nazionale per affrontare il la disoccupazione ed eguaglianza ma proprio come ancora una volta come politica nazionale ecco prima dicevo come temere l'unità del Paese come ricostruire la solidarietà tra i dispersi modi di di produzione Cocco aerei il bandolo politico delle quattro cinque milioni di partite Iva di cui di cui di cui e si parla e poi anche una rilettura dell'articolo tre della Costituzione l'Artico il principio di uguaglianza cioè le nuove disuguaglianze le nuove emarginazioni sono le stesse
Sono le stesse a cui cinquant'anni fa si confrontarono i padri costituenti questo questa necessità di di rilettura
Che rispetto a questo si pone si pone come momento di superamento come un momento di sintesi il concetto
Di federalismo profondo sentivo poco fa Passuello che contrapponeva federalismo sociale federalismo istituzionale
E credo che c'era c'era una certa verità in questa distinzione per va anch'io vorrei riprendere l'invito che le faceva l'altri peraltro verso cioè non non non crediamo delle dicotomie che potrebbero essere insufficienti rispetto alla realtà
E io in questo in questo federalismo in questo federalismo che adesso chiamo provvisoriamente profondo tutto bene vedo il collante non solo tra territori all'interno dello Stato nazionale ma un collante nel nel territorio nel territorio ecco nella relazione così stimolante di Carrieri si parlava di quarta gamba di quarta gamba delle autonomie territoriali ecco io direi che insomma il concetto
Però oltre che cambiati anche tronco e anche il luogo di composizione del nuovo tessuto produttivo cioè la razionalità della grande impresa deve trasportare si deve deve passare nella razionalità del territorio e delle città ecco i certe certe soggettività politiche nuove come quelle dei sindaci e dei presidenti di Regione si spiegano proprio perché perché e in questi si possono vedere nuove figure di capitani d'industria
E quindi i contratti di programma i contratti d'aria la strumentazione del patto sociale
Prego
Sì sì beh insomma
In questo senso di imprenditorialità
Forte di e di sintesi di sintesi dell'identità territoriale empietà sociali rischia produttiva e quindi contratti programma i contratti dare non solo strumenti congiunturali ma la struttura di valorizzazione e di reciproco sostegno dei vari modi di produzione quindi una solidarietà nuova tra tra tra le forme di di produzione e rispetto a questo e concludo la questione che Carrieri ben pone perché ho visto ripresa il la questione del rapporto tra queste nuove forme di di far politica e la rappresentanza parlamentare a me si pone credo che si debba porre in termini di sussidiarietà
Questa Gronda Nord a questa norma fondamentale che attraversa tutta la Costituzione europea le costituzioni nazionali in fondo noi dobbiamo vedere in queste forme di i ben queste forme pattizie territoriali una forma di decentramento normativa che la Costituzione del quarantotto per la sua della sua nella sua intima lettura comune conteneva già nell'articolo cinque forme di decentramento normative rispetto a cui il Parlamento alla rappresentanza di quelle che sono i bisogni indivisibili
E la rappresentanza degli esclusi e diventa attiva solidale di fondo e anche dalla cultura nazionale e dell'interesse nazionale dell'Unione multinazionale euro
Grazie
Allora adesso ce
Agostini e poi Petruccioli
Si evince
A Petruccioli
C'è Petruccioli dovrà essere fuori
Per dirla col Polo
Nel febbraio dell'anno Veltroni
Claudio
Del signor
Petruccioli volevo
C'è
Pronti
Ecco
Prego
C'è atteso Claudio
E secondo mancato il privé mancato e quindi
Figure minuto
Io vorrei dire qualcosa partendo da
Da una
Da un punto
Al di là delle conclusi delle conseguenze delle considerazioni ulteriori che ne ha tratto
Io mi trovo abbastanza concorde
Dal punto di vista è analitico con la sottolineatura che faceva questa mattina Bertinotti
Collocando il tema del governo diciamo no del governo del rafforzamento del governo come tema rilevante in questo momento nella riflessione che stiamo facendo e che anche qui oggi è stata proposta naturalmente non è la prima volta né dal punto di vista pratico politico né dal punto di vista teorico che questa questione si pone tuttavia dobbiamo tutti osservare riconoscere che se non altro
Adesso sì ripropone e con particolare vigore
E questo pone una serie di problemi evidentemente che di cui oggi e qui si considera una
Una fattispecie ma che sono problemi che possono anche essere e estesi del resto il CRS altre volte ha considerato una altre categorie i problemi oltre quello che qui oggi è stato messo particolarmente al fuoco
A me sembra che e dal se è vero questo noi dobbiamo applicarci molto intorno a una domanda
Non credo che sia possibile evitare ridimensionare o rifiutare
Il problema di una la la necessità la esigenza di una
Maggiore
Incisività operatività e funzionalità dell'azione del governo
Naturalmente però non ci si può neanche arrendere a questa esigenza traendone come se fossero degli inevitabili corollari tutta una serie di conseguenze che invece possono essere opinabili
O comunque rispetta le quali si presento nelle alternative
La domanda che mi sembra ci possano guidare può esser questa se tale esigenza
Può essere conciliata oggi
Con una
Non dico o mantenimento ma addirittura con una possibile crescita in relazione ad altre variabili che pure nella realtà ci vengono proposte della democrazia dei poteri democratici
è evidente che c'è una difficoltà seria
A conciliare diciamo a rispondere affermativamente a questa domanda che sia possibile
Conciliare questa esigenza con una crescita dei con una crescita dei poteri democratici
Mi domando tuttavia se questa difficoltà almeno in parte non stia o non possa stare
Diciamo le nostre abitudini mentali nel modo come siamo portati spesso a concepire la democrazia
Non perché non sia legittimo evidentemente tener conto di delle abitudini e delle esperienze accumulate nel tempo ma perché evidentemente si può arrivare un momento nel quale queste esperienze questi parametri e non riescono più ad afferrare del a o a misurarsi con delle esigenze come quello appunto del
Del rafforzamento del momento della della della iniziativa e dell'azione del governo
Sono d'accordo che il patto sociale va inquadrato in questo ambito perché evidentemente un tentativo anch'esso ambivalente
Per per cercare di
Dare una risposta a quel tipo di domanda che io ho cercato di formula dico
Ambivalente perché evidentemente si può sostenere da un certo punto di vista che effettivamente è un modo per conciliare l'esigenza di un rafforzamento fatemelo dire in modo così perché altrimenti ci metto troppo tempo del rafforzamento del governo con una qualche crescita della democrazia o comunque con un qualche controllo democratico
Come d'altra parte si può sostenere una tesi diciamo o opposta che invece si tratta di nient'altro come per esempio Fausto Bertinotti Santino detto
Di una gabbia no prima non so qualcosa di una chiusura anziché di un'apertura
E chiedo che qualunque e qualunque misura si presti a questa ambivalenza se poi noi andiamo ad analizzarla in maniera in maniera approfondita
è evidente per esempio che e se tutte le misure di concertazione di patto sociale
Che possiamo considerare al fine di quella domanda rinviano a un'altra questione cioè quella della rappresentatività e democraticità dei soggetti che poi stipulano questa e sono protagonisti di questa concertazione
Sotto questo aspetto quanto stamattina pur giustamente sottolineava Sergio Cofferati cioè nel dire quanto sia importante sia stato importante lui diceva
Ed esattamente al fine di contenere il conflitto entro limiti Daloui definiti fisiologici che ci fosse un riconoscimento reciproco da strappai da parte dei soggetti contraenti il patto
Tuttavia qui che è questo che è un fatto positivo esso stesso può diventare un fatto rischioso se per esempio questo riconoscimento
è un riconoscimento che si fonda su una sorta come si può dire di reciproca assoluzione per le rispettive inefficienze o insufficienze sotto l'aspetto della rappresentatività e democraticità dei soggetti quindi diciamo ci sono in realtà ogni ogni risposta rinvia ad una ulteriore domanda quello che mi sembra e per questo io son voluto intervenire fuoriuscendo insomma da questo ambito più specifico ma credo
Non in modo arbitrario
è che credo che rispetto alla questione
Purché mi son posto cioè se l'esigenza del rafforzamento del governo possa essere conciliato con una difesa e o a per crescita dei poteri democratici
Che probabilmente e mi sembra che se ne debba concludere che probabilmente questa stessa espressione poteri democratici deve essere come si vuole articolata
Articolata in una serie di che funzioni perché che sono state pur qui oggi ricordate rappresentanza
Partecipazione decisione
Su ognuno di questi capitoli appunto si articola per esempio il valore democrazia o la procedura o il potere democrazia
Mi sembra che oggi in realtà il problema efficienza al governo comporti rispetto al passato
Una diversa definizione dei rapporti reciproci fa questi diversi livelli e momenti rappresentanza partecipazione decisione e che questi diversi momenti che in passato si sono trovati in un determinato mix in un determinato equilibrio nella forma principe della politica il partito no
Non possano oggi essere riproposti nello stesso mi se nello stesso equilibrio che abbiamo conosciuto in passato
All'interno della forma partito e che questa sia la crisi dapprima le più profonda ragione di difficoltà della vita dei partiti
Cioè quella modo col per cui rappresentanza partecipazione decisione
E loro democraticità si componevano si sono composti diciamo per tutta una fase storica che noi abbiamo conosciuto nei partiti oggi non sono sconnessi e non si riconnettono più in quei termini il che naturalmente non vuol dire ne è che uno solo di questi livelli debba essere archiviato
Ne è che uno solo di questi livelli debba o possa essere diciamo agevolmente e in maniera a dicono facilmente sottratto all'obbligo della verifica e del diciamo della democrat della democraticità però sicuramente io penso che questo comporti una diversa una diversa una un dico una diversa composizione di queste anche perché se andiamo a vedere gli altri aspetti oltre al patto sociale noi ci rendiamo conto che per esempio il problema che ho detto
Equilibrio rapporto rappresentanza partecipazione decisione non solo per la forma principe diciamo il partito ma anche per la forma fondamentale nel nostro assetto l'assetto tradizionale costituzionale il Parlamento si pone quasi negli stessi termini io non credo cioè che oggi noi possiamo ignorare
Che il quella linearità rappresentanza partecipazione decisione così come l'abbiamo vissuta dentro il grande schema costituzionale diciamo che è durato fino alla una decina d'anni fa pure attraverso un evidente appesantimento e una diventa è evidente difficoltà e crescente difficoltà
Tuttavia oggi non può non si può riproporre lo stesso modo il che non vuol dire per esempio che noi non possiamo e non dobbiamo considerare una funzione cruciale del Parlamento magari spostando né di il la spostando l'accento su certe funzioni io per esempio ritengo che di fronte ad una crescita della da da una è un problema come quello di una accrescimento della funzione di governo non c'è alcun dubbio che rispetto ad altri momenti tradizionali diciamo del potere parlamentare il potere di controllo quasi di come si può dire di bilanciamento nei confronti del governo ma rispetto qua attraverso la l'esercizio della funzione del controllo sia molto più importante oggi di quanto possa essere accaduto in passato cioè noi continuiamo ad avere credo che non dobbiamo nata abbandonare l'idea del governo parlamentare ma dentro l'idea del governo parlamentare io credo che dobbiamo pensare che nella normalità quotidiana
Il e l'esercizio fondamentale del del Parlamento sia e in una nel rappresentare un potere che sì allontana rispetto allo stesso
Governo che a che ha legittimato e che attraverso l'esercizio della funzione di controllo
Fatto salvo il momento in cui possa essere ritirato ma allora entriamo in un'altra fase la diciamo il rapporto fiduciario possa cadere diciamo sì quasi sì
E non dico contrappone ma si erge a potere distinto rispetto a quello dell'esecutivo quasi arrivo a dire secondo il modello che vige nei sistemi presidenziali puri fra Parlamento e governo infine
Per quanto riguarda
Sia la forma soprattutto la forma del partito proprio perché ritengo che si debba necessariamente cerca cercare trovare e sperimentare
Un diverso equilibrio un diverso mix fra rappresentanza partecipazione decisione
Per esempio non c'è alcun dubbio che il momento del voto cioè il momento della la della rappresentanza e della decisione in una certa misura
Oggi debba privilegiare di più il ma la il il livello decisione a mio avviso faccio delle affermazioni concludo che non posso ovviamente dimostrare che quindi in un certo senso la rappresentanza avvenga diciamo subordinata
Rispetto al momento della decisione che addirittura la partecipazione non possa essere soddisfatta attraverso identifica ma attraverso identificandosi nei canali ai quali è attribuito il
I la funzione di garantire la partecipazione la decisione ma debba trovare altre fasi e altri modi momenti per questo io ad esempio sono convinto e terminò che sia impossibile risolvere il problema del nuovo del partito sapendo che il problema del partito deve essere affrontato e risolto in continuità con le espressioni e le esperienze partitiche che abbiamo conosciuto fin qui perché si tratta di ricombinare gli elementi fondamentali
Non credo che sia possibile farlo rifacendosi alle esperienze pratiche e neanche rifacendosi alle i grandi riferimenti culturali di questo secolo come può essere per esempio il riferimento socialdemocratico che a suo a sua volta dal punto di vista culturale la sanzione di un determinato equilibrio fra rappresentanza partecipazione decisione
Fra politica e società per questo io penso che noi siamo in una fase in cui se non si affronta il tema del Partito e con una apertura direi senza rete
No su una ricerca di nuovo equilibri al nuovo e nuova combinazione fra il di tra i diversi livelli che ho ricordato noi non solo non riusciamo a ritrovare diciamo la la la crucialità della politica e la sede della sua responsabilità ma magari con le migliori intenzioni anziché rafforzare il partito lo compro mettiamo definitivamente
Se Petruccioli adesso occorre gli ultimi due interventi
Ah dell'isola
Dell'isola e poi Sensale
Ma il mio più che con intervento vorrebbe essere una vuole essere una proposta una proposta di lavoro che ritengo in questa fase in questa sede giusto avanzare proposte di lavoro che peraltro si connette molto all'ultimo intervento abbiamo sentito di Petruccioli ma mi sembra che nel dibattito di questa mattina
Nell'intervento di Cofferati la le sue ultime le sue ultime frasi con grande garbo ponevano la questione della crisi della rappresentanza politica si faceva lui carico anche ovviamente per quanto era l'UDC sulla responsabilità dei problemi della crisi rappresentanza sociale ma poi ti vedo con molto garbo dice va be guardare e qui c'è ed è molto ed è molto serio un problema di crisi di rappresentanza politica e questo tema è continuato interventi che ho sentito questa sera
E ovviamente delle nella versione la crisi rappresentanza politica e un punto centrale in per quello che è la nostra Costituzione per quello che sono gran parte delle costituzioni europee è il problema della crisi del Parlamento
Che indubbiamente la sede per eccellenza della rappresentanza politica è il Parlamento
E questo secondo me con il problema di queste crisi Bam posto con con molta forza e in questo senso io dico un proposta di lavoro deve diventare anche un momento io ritengo di riflessione per attività del PCI
Il problema che si è Parlamento per un problema antico fa parte di tutti c'è tutta una letteratura ma indubbiamente oggi si pone in in con dei con dei tratti del tutto diverso de quando parlavamo alcuni decenni fa di crisi del Parlamento era perché individuavamo altri soggetti anche nell'intervento di Petruccioli c'è ancora
Molto il soggetto certo governo oppure da dall'altra parte perché se vedevamo che i i poteri del Parlamento erano un come dire sottratti da da dal governo tarda dal sistema Polito ai partiti oppure dalle forze sociali oggi secondo me il problema è del tutto e ancora molto più complicato perché anche questi altri soggetti sono in un momento in un momento di forte crisi
E il Parlamento questo momento di espressione di rappresentanza mi sembra come dire un po'sospeso per aria per per una doppia come dire perché si sono si stanno recitando due grandi e due grandi a punti di attracco da una parte il proprio il problema dalla sovranità problema la sovranità nazionale che è un momento di crisi abbiamo visto tutte le questioni legate la dimensione europea gli interventi penso anche a tutto quello che ha detto Manzella e dall'altra parte il problema della crisi del sistema politico c'è sempre un grande momento di alimentazione e di forza anche del sistema parlamentare
Stiamo parlamentare positiva sia pure non con quella dialetti e con quel con quel suo soffrire un po'perché i partiti lo spogliavano di alcune prerogative provare anche a voi partirà anche un momento di vita poi del Parlamento oggi invece anche questo punto perché in crisi e rendono ancora più drammatiche ancora più sospeso io adesso questo uso questa espressione un po'strana PON qualche posto sospese ordinaria questo questo Parlamento con del dei momenti anche grandi di di difficoltà e di addirittura che si interroga sul suo ruolo e ed è cronaca di questi giorni si interroga addirittura su quali sono i suoi i suoi confini di azioni ad esempio pensiamo il tema il tema della legge quali sono i confini da leggi e che che c'è che uscito in questi giorni per quanto riguardava la questione alla della
Fecondazione assistita
Allora ecco dico un tema un tema di riflessione in tema di studio in tema di dibattito del centro perché indubbiamente un primo punto certo i problemi sono così sono di questa dimensione quindi
E non non non c'è una una bacchetta un toccasana però indubbiamente una grande questione di almeno di ridiscutere di capire quale quindi di un timbro riappropriarsi di un momento politico e da parte del Parlamento come prima istanza questo è possibile quando ad esempio Petruccioli faceva un ragionamento sul controllo e su controllo democratico al di là di questo è uno dei punti dove il Parlamento può cominciare a lavorare e ciò che è chiaro che ci sono segni dei segni di difficoltà però non è che tutto io non voglio poi farla troppo drammatica ci sono istanze ci sono forze che ancora ancora lavorano ci sono ruoli e questi vanno attivati questi vanno in qualche modo devono riesprimere una politica una politica parlamentare e ad esempio secondo me già adesso una riflessione diverso sul Parlamento che risposta asse anche alcune cose alcune scelte ad esempio questa vicenda un Parlamento
Iper produttivistica Ò che pure c'è rivivere rivedesse il ruolo i confini fra legge da altri fronti
Ad esempio stamattina ci è stato dato questo dato la questione del patto sociali richiede tutta una serie di interventi normativi sia uno sta in piedi e si interventi normativi per l'ottanta per cento saranno decreti legislativi venti per cento saranno attività del Paraguay che farà il Parlamento per quell'ottanta per cento che non saranno decreti legislativi certamente non si dovrà sostituire ma non potrà neanche non trovare modi e forme
Di dire la sua io sono sostengono alla dalla legislazione delegata però il Parlamento si deve dare strumenti per ragionare sulla legge sulla legislazione delegata deve trovare delle delle forme saranno ovipari risale il modo di rivalutare agli di momento in momento anche di discussione politica
E quindi non non è io qui stamattina Folena diceva il Parlamento si è sparso troppo anche nella legislazione vero ma non è solo questo il problema che tutti i sistemi moderni hanno una bisogno di una quantità infinita di norme tecniche
E noi non si è visione anche qui una politica parlamentare significa rivede eri in quanto delle norme tecniche che io chiamo così devono essere rimandati ad altri soggetti che pure esistono nelle nelle democrazie moderne quanto invece di decisione
Di decisione di indirizzo politico deve essere riservato riservata Parlamento
Ripeto i i problemi sono tanti e complessi però non è che non si può lavorare non è che non si può
I se non altro invertire può invertire una tendenza questo periodico Enrica richiede una riflessione sul Parlamento io qui è una sensazione che dico e io io vedo che dal dibattito anche dai lavori del centro il tema del Parlamento
è un po'depresso
E quel ch'è chiaro che dietro share ripeto quella crisi che dicevo prima che la crisi legittimazione lo stesso che è una crisi e prevede addirittura il Parlamento pensano i nostri Camera Senato ma non solo in Italia anche in altri paesi si stanno inventando delle forme
Di essere presenti all'e sterno il Parlamento dei ragazzi il Parlamento che le Camere infami concerti a Natale
I i capi di Stato e dire che vanno a parlare dei Parlamenti proprio perché c'è questa anche le le Camere sentono questo problema di legittimazione e ma non è che ricostruisce il rapporto con la cultura col concerto non ricostruisce i gol il rapporto con i grandi poteri simbolici chiamando Irene a parlare dentro legale
Non ci si riesce tanto meno per tutti leghi al futuro facendo il Parlamento dei ragazzi che vengono a recitare un una una un qualche cosa che è stato preparato
A scuola eppure positivo per carità non non vorrei dire cose che non siano fra intese però non è questo dei che lega al futuro Parlamento
Quindi voglio dire questo mi scuso perché l'intervento un po'improvvisate confuso però il mio è una proposta di lavoro spero che questa proposta di lavoro si è accorta
Bene Sales
Io sono rimasto molto colpito dall'intervento di Cofferati questa mattina nella tavola rotonda mi ha colpito particolarmente l'accentuazione polemica Lazio inteso bene di Cofferati rispetto alla relazione di Carrieri
Laddove Cofferati ha sostenuto una continuità sostanziale tra l'accordo del novantatré è il patto del Natale novantotto in polemica con Carrieri che invece aveva sottolineato le differenze e tuttavia partendo dalla continuità
Riaffermata poi Cofferati ci ha detto
Che la seconda parte dell'accordo del novantatré è rimasta sulla carta
Allora io mi appassiono arredi meno al problema se ci sia maggiore o minore continuità tra novantatré novantotto e mi appassiona dei di più ha come realizzare la seconda parte dell'accordo del novantatré che è stata sviluppata in modo più o meno innovativo nell'accordo del novantotto
Ma il punto mi pare quello il punto mi pare cioè in sostanza di come riuscire a realizzare ad avviare la sperimentazione
A tematizzare anche semplicemente però nella realtà concreta
Quella seconda parte che se ricordo bene riguarda la formazione riguarda il governo del mercato del lavoro la progettazione e quindi riafferma in maniera significativa e che però appunto è rimasta solo sulla carta una centralità del del lavoro
Riafferma il valore del lavoro che su questo mi sembra onestamente molto difficile dare torto a Bertinotti rispetto al quale invece poi di Rho sono in disaccordo per altre parti significative dell'intervento da svolto Bertinotti però su questo punto mi pare difficile dare torto a Bertinotti cioè effettivamente nonostante il patto novantatré sia stato nella in parte significativa un punto di difesa di tenuta della società italiana nonostante quello però
La tendenza prevalente anche a mio giudizio e quella a svago rizzare il lavoro a disconoscere il valore del lavoro e quindi a me sembra in qualche modo i la CGIL il sindacato complessivamente i dirigenti del sindacato dovrebbe in qualche modo darci un contributo maggiore in questo senso piuttosto che come dire limitarsi se capisco bene a rivendicare per carità modo sacrosanto
Di avere retto in una situazione in cui invece per molti altri versi ci sono stati degli smottamenti e ci sono state delle tendenze negative che sono che sono andate avanti
E da questo punto di vista mi sembra molto significativo poiché due approcci molto lontani tra di loro se capisco bene come quello di Bertinotti
Di questa mattina e di Manzella questa sera di questo pomeriggio poi proprio sulla necessità di affermare il valore del lavoro abbiamo trovato un punto in comune
E io credo che da lì probabilmente la sinistra dovrebbe provare
A riflettere anche in termini di rappresentanza politica
Intendo dire che noi siamo passati in nel nel giro di pochi anni da un movimento sindacale che ha tematizzato la propria presenza nella società come soggetto politico a un sindacato che è stato in grado di difendere alcune conquiste e di
Questo
Cofferati lo ha detto mi sento in modo molto efficace risponde a un'offensiva che ne voleva rimettere in discussione persino la liceità contrattuale e quindi va bene d'accordo benissimo però e ha passare da questa parte difensiva ad una parte più propositiva mi pare che li continua ad esserci una difficoltà che riguarda tutti
E qui molto brevemente schematicamente mi scuso per la schematicità ma l'esigenza di tempo sono quelle che sono credo che poi sia necessario procedere con la parte restante dei lavori
De chair resse vorrei dire che proprio su questo però mi sembra che intervento di Bertinotti
Sia sinceramente
Lascia molto perplessi perché illudersi di aver vinto di poter trovare una pietra filosofale Institut sì o in che Henze riproporre oggi il deficit spending come la soluzione ai mali della disoccupazione
Sì forse una favoletta la quale piacerebbe a molti credere ma credo che sia difficile trovare qualcuno disposto a credere alle favole
Mi sembrerebbe molto più serio è molto più significativo riflettere sulle ragioni che hanno portato il libro bianco di de Lorraine a restare sulla carta che hanno portato tutte le le le
Tutte le
Decisioni che pure sono state assunte sulla carta
Che riguardano la lotta all'inflazione la necessità però di coniugare lotta all'inflazione costruzione di infrastrutture e soprattutto formazione della forza lavoro
Tutte queste cose sono rimaste sulla carta pure essendo state tematizzato molto molto efficace la dello allora io credo che forse sarebbe il caso di ripartire da lì
Di ripartire da dell'orrore e di tenere conto delle ragioni concrete e storiche insieme che hanno portato a una certa crisi delle politiche neo keynesiana
E quindi piuttosto che riproporle così semplicisticamente
Fare un po'di conti con quella che è stata l'esperienza di questi anni a livello europeo
Le ragioni che hanno portato alla mancata attuazione o addirittura mi pare sarebbe forse sbaglio a opera di fallimento semplicemente hanno fatto sì che il libro bianco il lavoro sia rimasto puramente e semplicemente sulla carta e da questo punto di vista io ho trovato un elemento molto stimolante sia nella discussione di questa mattina si alcun intervento di questo pomeriggio
L'elemento che riguarda la valorizzazione proprio rispetto al problema rappresentato dal valore del lavoro la valorizzazione del volontariato a me sembra che quello sia un punto
Sia in senso etico valoriale
Sia in senso proprio di costruzione di di rappresentanze politiche sia un punto probabilmente sottovalutato ancora oggi adesso Passuello ci ha detto che lo consideri che considera il punto a cui siamo arrivati un progresso molto significativo rispetto a qualche anno fa perché per esempio ci ha spiegato la sordità del sindacato ha lasciato il posto invece ha una sensibilità e una disponibilità a me sembra tuttora insufficiente però sinceramente per quello che mi accade di vedere intorno a me e mi sembra oltretutto il vero tema a partire dal quale da sinistra
Deve essere capace di continuare a parlare al mondo cattolico perché io di questo continuo a essere convinto se noi come sinistra ci chiudiamo al nostro interno è molto difficile che possiamo avere delle chance di governo in una società complessa come quella italiana
Senza cattolici temo che andremo molto poco lontano
E infine ecco ho concluso
Una brevissima osservazione rispetto all'intervento di Folena Folena ci ha detto alla fine il federalismo le politiche federalisti dire come
Elemento terra
Riproporre il tema della rappresentanza e articolarlo a livello territoriale ora io trovo suggestiva questa anche se poi andrebbe un po'verificato
Il modo in cui la Bicamerale che pure su questo aveva lavorato aveva scritto aveva prodotto è andata poi contro un fallimento probabilmente anche proprio sull'ipotesi federalistica
E tuttavia però l'osservazione che vorrei rivolgere a Folena e che se le politiche federalisti che sono prive di una centralità del lavoro dubito che possano portare da qualche parte lo dico molto brutalmente un po'mosche uno un po'folli monoposto l'organista me ne scuso
Ma insomma o siamo capaci di riprogrammati Zare la questione settentrionale e quindi di fare i conti anche con i problemi federalisti ci a partire però dalla materialità della società nel Settentrione per esempio mi piacerebbe sapere
Le trentacinque ore al di là poi della vicenda parlamentare che hanno avuto e mi sembra giustamente per fatto che siano state in qualche modo superate dalla nuova concertazione definita nello scorso mese di di dicembre
Le trentacinque ore nella realtà concreta del nord rappresentano qualcosa che si sperimenta da qualche parte sono in atto processi reali di riduzione degli orari di lavoro oppure invece continua a esserci un proliferare degli straordinari
Se noi rinunciamo a porci queste domande se non riusciamo a porci questi problemi temo che il federalismo resti una scatola vuota grazie
Bene allora
Penso che possiamo chiude gli interventi
Che sono stati all'incirca una ventina oltre alla relazione e alla tavola rotonda ovviamente sarebbe un po'assoluto a questo punto che facesse anch'io commenti o aggiunge essi alcunché a alla massa di di nozioni
Considerazioni rivalutazioni
Che sono emersi acquisto ampio e direi soddisfacente dibattito ciò che il tema su cui forse qualche dubbio potevamo avere all'inizio sulla direi prese poteva venire credo che i dubbi siano stati largamente superati da come si è svolto al modo come si è svolto il dibattito e dalle viene anche via da dal confronto tra posizioni non non non tutte vicine anzi addirittura parecchio distanti incerto caso ma che dimostrano la vivacità e l'interesse del del tema che abbiamo sottoposto con qualche coraggio all'attenzione dell'assemblea decide CRS
Per cui a questo punto la parola per la conclusione di questo di questo dibattito da Antonio cantare
Io non so se
Saranno proprio delle conclusioni classiche
Senso che io poi l'intesa la tendenza un po'irresistibile
A fare degli interventi molto partigiani
Mi scuserete
Dico subito in che cosa consiste questa partigianeria perlomeno la denominazione formale
Farò degli elogi al nostro lavoro perché credo che questo coraggio che ricordava pur spagnoli ora c'è stato nello scegliere
Un tema non classico diciamo oggi Peppino cottura distribuito
Il libro di vent'anni numeri democrazie diritto dedicato ai vent'anni delle nostre assemblee come vedete i temi sono di altro genere di altra evocazione anche diciamo sia dal punto di vista dell'orizzonte generale sia dal punto di vista del terreno più classicamente diciamo istituzionali
Farò delle critiche e farò delle autocritiche anche perché la mia inquietudine mi porto per certi versi a non essere malgrado le difficoltà appunto
E il coraggio di avvenuto su di un tema non semplice per la nostra storia per il nostro pubblico per i nostri soci credo che si poteva fare anche di meglio dobbiamo tenere vivo questo spirito autocritico
Gli elogi gli alloggi perché qui invece mi pare che ci sia un elemento di continuità che è stato importante per la discussione di oggi non abbiamo fatto una discussione come c'è il rischio dato il tema ideologica e ho fatto una discussione a partire dalla relazione dall'ottima relazione di Mimmo
Che ha guardato ai Fazi senza nulla conviene concedere né alla propaganda né all'esaltazione acritica della concertazione
E nemmeno alla sua demonizzazione preconcetta
è un po'il nostro stile di lavoro mettere sotto osservazione i processi le intenzioni reali dei degli attori che stanno in campo prefigurare gli scenari insomma ipotizzare da sinistra e per la sinistra correzioni riforme innovazione ed è questo che intendiamo dire
Quando apponiamo sotto il logo l'associazione ci avesse la dicitura un laboratorio per le riforme
Finite con gli alloggi iniziano le parti
Che mi spingono
Ad una critica
Rispetto alle due posizioni che poi sono stati in qualche modo
Assunte sinteticamente da Cofferati Bertinotti rispetto al tema come abbiamo affrontato la questione la concertazione
Che naturalmente un po'difficile fare in assenza dei due interlocutori ma credo che si tratta lo ricordava anche ora pur spagnoli di preoccupazioni di servi emersa rispetto a un impianto che sono state più generalizzata nel corso del dibattito che credo inutile nasconderlo e prima di questa critica che diventa più forte credo
Se facciamo un'autocritica ma l'autocritica da che cosa sorge ci sta l'ha fatto un'osservazione che io in parte
Capisco
Di una soluzione di questo tema un po'decontestualizzata
Si sente
Diciamo assumo l'osservazione fatta da Reichlin siamo in un contesto drammatico per l'Italia in questo passaggio
Oppure l'osservazione di segno diverso fatta da cremaschi il quadro lo scenario che viene presentato nella relazione in alcuni degli interventi e un quadro da situazione stabilizzata
La situazione generale stabilizzate e compresa la concertazione come un sistema dato necessitato consolidato inevitabile
Insomma l'osservazione è stata quella da una parte di dire avete fatto un ragionamento settoriale che prescinde appunto dal contesto più generale Cook ragionamento che ragiona
Con più o meno ottimismo sulle magnifiche e progressive sorti della concertazione
Non era così nelle nostre intenzioni io credo che se rileggiamo meglio la relazione di Mimmo Carrieri
Gli aspetti problematici ci sono molto fortemente e comunque noi avevamo assunto il tema della concertazione e vogliamo assumere continuarci lavorare come una spia e come una sfida cosa intendo dire come una spia come una sfida
Intendo dire che la concertazione queste infanzie anche questo tentativo di istituzionalizzazione in atto nel nostro Paese
E la spia di una crisi e di una riorganizzazione dello spazio la politica della rappresentanza politica e non solo della rappresentanza sociale
Ed è una sfida anche all'agire rappresentativo parlamentare una sfida all'agire democratico classico una sfida drammatica secondo me a ruolo e allo spazio dei partiti
Dico questo perché in qualche modo se assunta in tutte le sue conseguenze dal modo come è stato rappresentato allude a un altro modo di organizzare il monopolio degli interessi sociali
Ad altre istituzioni rappresentative dell'interesse generale
Non siamo forse riuscire a trasmettere questo messaggio dovremmo ripensarci ma questa era la nostra intenzione assumere questa spia e questa sfida che dietro questo tema cioè
Perché secondo me è questo il problema che l'istituzionalizzazione la concertazione porre
Non vorrei dimenticare lo ha ricordato Ghezzi non vorrei che dimenticassimo
Che il problema non era stato posto casualmente in Bicamerale dalla CISL D'Antoni in particolare era stato posto proprio questo problema di costituzionalizzare la concertazione cioè di fatti lo diventare
Da un atto eventuale un atto necessario un atto dovuto badate che molte delle cose che non si realizzano
Nel processo di riforma apparentemente si realizzò sul piano la costituzione vivente sul tema la costituzione materiale molte delle cose come ricordato stamattina cotture che non discutiamo
Che riguardano la prima parte della Costituzione in realtà trovano altre forme in qualche modo
Di costituzionalizzazione
Nessuno si era infatti scandalizzato di questa proposta c'era stato l'opposizione sembrava un tema marginale ma non c'era stata una reazione scandalizzata
D'altronde si ricorda la storia del Novecento sa bene che negli anni Trenta questo problema si era posto in altre forme
Che di fronte alla crisi del sistema politico liberale del sistema della rappresentanza liberale una delle alternative che è stata in campo negli anni Trenta
è stata quello della rappresentanza corporativa
Allora quella rappresentanza corporativa
Tradito dalla sovranità popolare lo intendeva alludere in maniera esplicita polemica
Era un argomento dalla destra ed era un argomento della destra
Che tendeva appunto a contestare l'atto mis mo'della rappresentanza politica liberale a introdurre un nuovo principio di legittimazione non concorrente
Ma o correttivo ma alternativo a quello alla sovranità popolare oggi non siamo a questo
E tuttavia in dubbio che siamo di fronte a una crisi della rappresentanza parlamentare che sposta
Su due fronti
Due processi concorrenti io non ho capito bene vorrei riprendere con Riccardo Terzi ne avremo occasione lui che e così animatore oltre che ricevesse nazionale anche dell'esperienza milanese del CRS
Io non sono del tutto persuaso se ho ben capito il senso del suo ragionamento
Che ci sia
La possibilità di leggere i fenomeni diciamo di istituzionalizzazione della concertazione a livello territoriale come a livello nazionale
Come una sorta di antidoto alla semplificazione del sistema politico che viene avanti dei diversi nuovi ismi Prodi Sumi segni qui ne abbiamo visti tanti
Hanno tutti quel senso la io credo
Che al di là dell'ironia che si può fare su quei processi la rappresentanza parlamentare la democrazia dei partiti che è stato lo strumento della vivificata in questo secondo dopoguerra è esposta
Dal due processi che ne insidiano la centralità il monopolio l'efficacia la forza simbolica che sono concorrenti non alternativi non sappiamo bene io non saprei dirlo
Non sappiamo bene come che agiscono assieme vi dico
Sono quelli che semplificate mente si possono chiamare della rappresentanza dirette la democrazia immediata da parte dell'esecutivo dei suoi leader e poi via via sempre più riducendo dei partiti del presidente della politica personalizzata rappresentazione più che rappresentanza rappresentazione degli umori del Paese
Di quella società ma molecolare
Di cui ci ha parlato stamattina
Alfredo Reichlin come la caratteristica precipua della società italiana
E quello parallelo
La sfida che avviene dall'altra parte di una rappresentanza corporativa e politica e democratica se volete degli interessi di una politica degli interessi di una democrazia degli interessi
I due processi camminano insieme badate secondo me
Cominciano ad avere in nuce le loro regole le loro istituzioni che vanno per quanto riguarda questo secondo versante il versante che oggi abbiamo analizzato persino al di là del fenomeno della concertazione
Che cos'altro sono le Authority
Che rapporto intrattengono col mondo degli interessi
Con le figure sociali i settori tecnici apparentemente tecnici di cui svolgono su cui svolgono regolamentazione
E che cos'altro è oggi nell'immaginario e nella concretezza il discorso sociale pubblico che non è più dominato dal lavoro e dal sito yen ma dai lavori
Dagli utenti dei consumatori dai risparmiatori da scioperi degli utenti
Da un discorso che mediaticamente ma quotidianamente nella coscienza delle persone vede spostarsi il fondamento della sovranità definito da quell'articolo uno dalla costituzione sul lavoro e sul popolo
E sui cittadini popolo a cittadini che si declinano in queste forme chiamiamole così è impreciso frammentate e frantuma
Io non so se assistiamo mutamento dei soggetti alla sovranità però dobbiamo porcelo questo problema come se Peres
Non so se assistiamo mutamento del fondamento la sovranità
Non saprei però credo che dobbiamo studiarci rifletterci
Ciò che mi sembra certo fenomeno logicamente
E che stanno venendo meno se vogliamo guardarci in faccia e con sincerità che se vogliamo uscire da queste stanze e sentire ciò che sento
Non la gente col brutto termine ma i nostri cittadini comuni non c'è più
L'uomo politico sull'antropologia l'uomo politico russo
Quel sito Atm si è frantumato
Perlomeno è in sofferenza
Così come lo è quella Boro che come si dice non riusciamo più declinata al singolare ma che continuamente dobbiamo declinata al plurale
Quel lavoro che appunto pensavamo potenza politica e sociale dalla fase Sordi fordista e sulla base della quale si realizzava la coesione sociale a partire dai valori che si esprimeva e dalle istituzioni che riusciva a mettere in campo dal sindacato all'istituzione del guasto
In questo io trovo scusate il salto ma spero che si è chiaro la critica se volete così voglio semplificarla alla tavola rotonda di oggi può alle posizioni che sono state espresse da Bertinotti
E Cofferati perché se questo è il quadro complessivo
Se queste sono le tendenze di fondo di quelle che mettiate richiamare la Costituzione la transizione
Io penso che sia riduttivo
Fare come ha fatto Cofferati
Una riduzione appunto una chiusura del protocollo del novantatré parto dalla ad un'operazione
Di semplice stoppato un andamento erratico dalla contrattazione ha usato questa espressione mi pare
Il porre fine a un andamento erratico della tra della contrattazione è un mettere ordine a un disordine che c'era stato negli anni ottanta su quel piano definire i diversi livelli di contrattazione definire le regole condivise tra gli attori
Come ritengo sbagliato
Come ha fatto viceversa Bertinotti ridurre quell'operazione un'operazione gattopardesca ha usato questa espressione per riproporre il mio liberismo classico degli anni ottanta
Io capisco entrambi capisco che Cofferati abbia l'esigenza di evitare conflitti ideologici del passato sulla concertazione sul conflitto
E che abbia anche l'esigenza giusta per il sindacato italiano
Di non farsi trascinare dall'impasse governativa sul patto
Di Natale novantotto di mantenere forte l'autonomia del soggetto sindacato poi a me non piace l'espressione a ciascuno il suo mestiere mi pare che riduca una storia del sindacato come soggetto politico che una storia nobile del sindacato italiano
Come capisco che Bertinotti abbia il bisogno di far quadrare il cerchio c'è una lettura diversa di questa fase
Complessivamente le sinistre sono il liberismo temperato e lo sono anche quando sono al governo per fare quadrare il cerchio di questo teorema
E difficile poter accertare in questo quadro la concertazione esigenze legittime entrambe
Se volete una istituzionale e una più politica però che non rischiano di farci vedere bene non solo le potenzialità ma anche i rischi le ambiguità vere di questa fase la concertazione
Come si leggono
Queste vicende ultime
Io credo che noi onestamente dobbiamo partire dal fatto che il patto sociale chi ha letto il dibattito parlamentare mi può dare conferma e chi ha letto il testo
Il patto sociale per il lavoro lo sviluppo siglato il ventidue dicembre dello scorso anno si presenta come un patto da forti ambizioni
è stato detto però voglio sottolinearlo enfatizzarlo
Nel senso che le ambizioni sono di tre genere e di tre tipi o mi soffermerò soltanto su due perché sulla terza
Sono state dette già tante cose
Il patto ambisce ad essere
Una risorsa politico simbolica cioè l'occasione per comunicare al Paese che si vuol passare da una politica di risanamento e dalla lotta all'inflazione
Ad una politica è una lotta a partire dal governo dagli strumenti che al governo per lo sviluppo e per l'occupazione
E in questo senso mi pare che ci sia patto nazionale è stato fatto a forse dal punto di vista etimologico una contestazione giusta però il senso
Se ho capito bene anche l'intervento di Manzella è proprio quello
Cioè quello di trovare un terreno nella nuova fase della globalizzazione soprattutto dell'integrazione europea
Che consenta ancora le comunità nazionali di occupare uno spazio
Maniera difensiva non mania difensiva non è sufficiente a ragione sicuramente Mortella
Però c'è l'intenzione l'intenzione poi verificheremo l'implementazione di uscire da una fase in cui le politiche economiche e di bilancio le politiche sociali erano tutte etero dirette da masse
E qui c'è una critica critica implicita
Al riformismo dall'alto che è venuto a Bruxelles
E dal Maastricht che noi abbiamo accettato
Noi la sinistra in una visione tecnocratica l'abbiamo accettato come condizione per la salvezza del Paese non ce la facevamo da soli stato questo dato storico
Naturalmente una cosa che ha una cultura democratica e nazionale pone grossi problemi e a me pone grossi problemi
Però oggi registro il fatto che questa enfasi corrisponde al fatto di voler trovare uno spazio che ci faccio uscire
Dall'eterno direzione il libro di Ceylon morte no spiega molto bene queste della direzione
Una dedicazione delle culture nazionali delle culture e dei delle classi dirigenti nazionali a svolge quel compito affidandosi all'Europa una lettura che lui fa di Carli e di tutta un'altra serie
I momenti significativi
Delle classi dirigenti italiani di questo ventennio
Secondo risorsa è una risorsa democratico sociale il patto è stato presentato io mi fermo a come viene rappresentata l'occasione per rendere forte del consenso diretto delle organizzazioni dei produttori
L'azione di governo cioè si voleva fare si vuol fare affidamento su quel consenso la
Per rafforzare la legittimazione dell'azione di governo
Questo è un problema
Ed è una grossa novità secondo me non può essere sottolineata
Più del problema del coinvolgimento del Parlamento che è assai problematico come bene ha sottolineato Pizzinato se si va al di là del dato burocratico formale della discussione
Cioè l'aspetto sostanziale tutto da verificare sconta quei problemi quello faceva riferimento dell'ISE tanti altre
Di un venir meno del Parlamento della sua funzione simbolica centrale quindi la sua funzione rappresentativa centrale
Che non può essere addebitato alla contrattazione l'altra risorsa
L'utilizzazione del patto come una risorsa economica istituzionale non dico altro e l'occasione per aprire una stagione nuova più inclusiva della concertazione dal punto di vista dei soggetti e dal punto di vista delle materie
Che su costituiscono oggetto dalla contrattazione
Naturalmente riflettendo sulle prime due che sono quelle su cui ora vorrei tornare chiudere
Ci sono dei problemi
Io sulla prima non avrei dubbio perché quando Bassolino al dibattito parlamentare
E devo credere alle sue parole
Dice che lo sviluppo e l'occupazione vanno concepiti a differenza che nella fase delle euro essi oggi come una nuova quota missione nazionale mi pare che questo il tentativo retorica riproposizioni luministica lungo libro dei sogni io credo che questo rischio ci sia e tuttavia provocatoriamente paradossalmente vorrei dire che il rischio maggiore e l'opposto
L'insufficiente frasi cioè sulla discontinuità che si vuole introdurre rispetto agli anni Ottanta rispetto a lungo decennio neoliberista la parola programmazione che pure è stata ricordata in questa vicenda è stata messa tra parentesi
Con timidezza quasi surrettiziamente di straforo come se nominato espressamente vocals fantasmi
Statalisti assistenzialisti al passato io considero questo un errore culturale psicologico di psicologia politica perché ancora oggi programmare la coscienza collettiva può significare a progettare può significare governo con sapevo le trasparente del proprio futuro individuale e collettivo significa investire sul domani d'istituire cioè al discorso sulla politica al discorso alla politica quel domani quel fu Thurow che oggi del tutto assente proprio ciò che è avvenuto nell'immaginario Polledro che è stata la ragione fondamentale del suo consenso ed il suo successo
Io comprendo la prudenza di chi impegnato nell'azione quotidiana di governo vuole evitare di ripetere le dannose inutili dispute del passato il conflitto tra programmazione mercato però dobbiamo essere consci voli che la gira politiche l'azione di governo per essere efficace devono essere armate ancora oggi oggi più di ieri di risorse simboli forti e non solo di realismo e pragmatismo
Di risorse simboli riconoscibili anche dal punto di vista lessicale
è necessaria secondo me una nuova fase è una nostalgia la programmazione dobbiamo riportare questo tema al centro del discorso politico e del discorso istituzionale la sottoscrizione di un accordo da parte di trentadue sigle il passaggio alla disco alle Camere sono un passo importante ma se tutto questo è necessario non è ancora sufficiente come un po'ha detto Mimmo la sua relazione non basta dire siamo oltre il dirigismo e il neoliberismo bisogni incominciare a dire in positivo con quali via politica vogliamo fare fare un salto di qualità allo sviluppo alla competitività del Paese non mi spaventa questa parola alla qualità dell'occupazione
Altrimenti il rischio è che la con trazione più che una strategia consapevole di un moderno Stato regolatore programmatore appariva ai cittadini semplicemente il frutto di uno stato di necessità una sorta quasi di male minore una risposta difensiva la globalizzazione a la domanda di riduzione del costo del lavoro del carico fiscale dell'impresa Terna accrescerne la competitività cioè diventerà veramente l'auto profezia che si avvera di Bertinotti compressione dei salari e non semplicemente moderazione salariale Inca Cambio di un progetto di sviluppo sul futuro questo vorrei dire a Bertinotti di cui condivido probabilmente lo scenario finale ma non vorrei dargli ragione credo che lui stesso abbia una responsabilità nel nonno far valere quelle ragioni che possono cambiare il segno di quel disegno vengo così alla seconda valenza del patto di dicembre quella che ho definito la valenza democratico sociale anche qui l'ambizione dichiarata è grande
Il patto il frutto lo sottolineato lo stesso Massimo D'Alema il dibattito della partecipazione attiva di numerose organizzazioni del sindacalismo autonomo confederale e così via
Trentadue sigle anche qui oggi si ironizzava su questo io non credo che ci siano ed esaltarsi né da scandalizzarsi oggi divento anche di più perché c'è un protocollo che si firma secondo me positivamente
Con il Forum del terzo settore mai al di là del dato quantitativo c'è un dato qualitativo il dato qualitativo e che noi siamo di fronte a un'azione di governo che sente il bisogno
Di consolidare la fiducia politico ottenuti in Parlamento con una fiducia sociale degli organi delle organizzazioni di interesse conosce non si associa la forte densità perché va sicuramente oltre all'accordo ti partito classico tra grandi in prese grandi sindacati e grande esecutivo perché l'esecutivo quando faceva questi accordi si sentiva un grande esecutivo
Rafforzamento del governo
Che certo c'ha un un elemento contingente inutile nasconderselo sta dentro la nascita ambigua del governo D'Alema
Dentro l'esigenza di rafforzare le sue basi di fiducia e di consenso ma che secondo me va al di là di questa contingenza
Sono state ricordate le critiche della destra questo sistema di doppia fiducia all'espropriazione del ruolo del Parlamento però queste mi sembrano per le ragioni a quel Cina ma il suo intervento ultimo deriso critiche di per sé strumentali superficiali in parte fuori segno perché il Parlamento appunto
Bisognerebbe interrogarsi sul perché il Parlamento non costituisce più l'arena esclusiva della composizione degli interessi sociali in nome dell'interesse generale e delle interesse nazionale su quelle cose che richiamavo all'inizio e credo che è ingenuo pensare che un ruolo del parlamento possa essere rilanciato dall'ASS senza la concertazione c'è qui l'emersione di una vera invece è proprio questione democratica sulla quale torno a ripetere credo che il suggerimento di deriso sia ottimo dobbiamo ritornare a ripensare con approfondite ricerche sin cari nei prossimi mesi
Io se dovessi esprimere delle preoccupazioni esprimerei però delle preoccupazioni di quell'asse insigni opposta a quelle avanzate dalla destra liberista hanno
Il Paese
E che qui sono state ricordate il problema mi sembra l'effettiva rappresentatività socio economiche di queste organizzazioni firmatarie
Io non sarei così sicuro come mi pare lo sia Michele Salvati della nella della capacità nel medio periodo di queste diverse organizzazioni dei produttori di indirizzare disciplinare effettivamente gli orientamenti delle loro base associativa temo anzi proprio denunciava qualche tempo fa Ivo Diamanti che il crescente riconoscimento di rappresentatività politica istituzionale sia paradossale si stia paradossalmente accompagnando ad una decrescente capacità di impresa sociale da parte di Poste queste di queste organizzazioni questo mi sembra il problema cioè mi sembra il problema di come noi anche tramite vie legislative ma non solo demente ci poniamo il problema di una democratizzazione di queste organizzazioni non il pro tema astratto se meglio il conflitto o non è meglio il conflitto che un po'rievocato stamattina accerto
Che il conflitto il motore
Di una dialettica limpida
Vita sociale vita economica vita dell'impresa
Però innanzitutto oltre il conflitto che non mi pare si è negato di per sé da questa dinamica concertativa si pone il problema di queste organizzazioni del loro tasso di rappresentatività del loro tasso di democraticità finisco perché un problema in parte analogo ma in parte diverso e oggi mi interessa sottolinea e soprattutto questa elemento di diversità c'è anche sul versante non solo della rappresentazione degli impiegati l'organizzazione rappresentativa degli interessi ma delle organizza Toni della rappresentanza politica
Io non credo a questa discussione è stata fatta anche oggi che noi possiamo accontentarci di una dell'cioè che poi può essere accolta
Nel dire badate non c'è la questione di genere badate non c'è l'ambiente badate non ci sono le generazioni future badate
Che questo sistema in grado di mettercele tutte queste cose non è questo il problema
Ciò che non è in grado di mettere secondo me
E appunto il problema da cui ero partito
Cioè di fronte a quella frammentazione frantumazione della direzione del cittadino dell'uomo politico se dal sito Atm
Come si recupera quel tutto questo perché Berardi tutte queste avviene se rappresentanza tante quello sul versante istituzioni organizzazione la rappresentanza tanto quelle sul versante degli per essi quanto su quelle sul versante della politica sono di fronte a quello che classicamente si può definire un deficit di rappresentanza ma forse anche di fronte a qualcosa di più
I governati si sentono
Cioè fuori da quella dimensione frantumate si sentono rappresentati si sentono identificati appartenente a questa istituzione questo mi sembra il grande problema il grande buco il grande assente
Perché
Io credo che qui c'è una risposta che naturalmente diventa drammatica anche lavoro del CER resse per la nostra riflessione
Io credo che la risposta sia che quell'ottantanove e il fatto che siano venute meno con quell'ottantanove le grandi ideologie politiche dei governati
Di ciò che li rappresentavano anche dal punto di vista culturale che davano loro identità fan venire meno nell'agire politico nell'azione politica questo riferimento e trasforma le organizzazioni rappresentanza in organizzazioni in qualche modo Liga che poi hanno una declinazione sul versante della rappresentanza sociale di forte rischio neo corporativo sul versante della rappresentanza politica di forte rischio di personalizzazione di stampo diciamo così per semplificare plebiscitario
è un problema che dobbiamo affrontare
è il tema se volete da sinistra di come si rilancia una visione forte del socialismo europeo ma non nel moto a Poti figo come spesso si tende a fare anche da parte del partito in cui milito
Ma con una grande opera di revisione quell'opera di revisione che non siamo stati in grado di fare del passaggio drammatico dall'ottantanove
Rivalutando quel disprezzato termine del revisionismo nella storia del movimento operaio
Una revisione le grandi liturgie delle grandi culture del Novecento che avrà e deve avere ricadute sul versante delle idee politiche
E istituzionale non penso come mi pare creda produzione come ci ha ripetuto oggi che si possano sostanzialmente fare tabula rasa di quella vicenda
E fare quindi tabula rasa per esempio di quel parlamento ci sono problemi Mandela ce li ha ricordati sempre nei suoi studi
Classici ormai sul parlamentarismo in Italia sulle sue trasformazioni
Ma è chiaro che se noi pensiamo ad un ruolo del parlamento meramente di controllo lo stiamo secondo me sbagliando
Poteri dei Parlamenti moderni e Parlamento moderni sorgono sui poteri normativi senza poteri normativi e senza poteri decisionali rischiava di deperire
Non sono più i poteri normativi che bisogna dal Parlamento dobbiamo trovare poteri simbolici e decisionali che ne sostituiscono la vecchia centralità fondata sul Po per il normativo altrimenti appunto non ci resterà che pare venire monarchi a parlare all'inaugurazione di Parlamento fare discorsi parlamentari
Io sono convinto che questa partita qui concordo con
Con Cremaschi perché la partita sul piano economico sociale del tutto aperti modello americano modello sociale europeo compressione dei salari o restituzione di dignità al lavoro
Però rimane aperta se non riassumiamo questo problema servì riassumiamo questo problema di una ricostituzione di una cultura politica
Di una ricostituzione di un sistema di valori di un sistema di programmi di un sistema di progetti senza quello io ho l'impressione che noi continueremo un po'ad annaspare nel vuoto
Mi sembra questa la condizione per ricostruire quello satura del Paese del quale appunto parlava stamattina Reichlin
Senza una cultura politica che riassuma il problema dell'espropriazione
Che ancora viene più che agli inizi del Novecento quell'espressione denunciata da grandi chef della da parte dei governati da parte la democrazia mode una da parte la democrazia liberale cioè se non ride li chiamo la democrazia in modo tale da restituirgli il suo significato originario e trasmetterlo
All'eterno direzione crescente che c'è tanto nella vita economica e sociale quando la vita politica istituzionale io credo che senza questo tipo di passaggio non è possibile ricostituire culture Poli ti che non è possibile ricapitalizzare istituti della rappresentanza e istituti della democrazia certo rimane il grande capitolo e finisco su questo
Del lavoro
Valorizzazione valorizzazione del lavoro e l'altro grande fondamento delle culture politiche del Novecento
Io penso che nei termini classici la Società del lavoro sia terminata sia finita che siamo di fronte ad una società dei lavori ma che questo non fa venir meno il nostro compito un compito di una cultura democratica perché dentro l'idea di una società dei lavori ci può essere anche un ruolo più Forte dell'istituzione della società un legame sociale che non è più automaticamente meccanicamente legato alla capacità del lavoro di produrre unità coesione si in voli comuni ma una società che si riappropria lei consapevolmente del problema delle gamme e dell'Unione per la vita sociale in questo senso io credo noi oggi non siamo un ritorno agli anni cinquanta da ricordato Mortillaro citando una cosa di Rossi che non conosco perché gli anni Cinquanta ci offre un'altra prospettiva malgrado le sconfitte vissuta in Italia in particolare del movimento operaio ed al mondo del lavoro era un mondo che unificava che stava costruendo le sue regole sui miti le su istituzioni sui rituali e così via per un momento di sconfitta contingente oggi noi siamo costretti a ripensare al lavoro pensando ai lavori e pensando ad una funzione che non può essere più volta automaticamente meccanicamente da riferimento a quel mondo grazie
A dichiariamo chiusa questa parte dell'Assemblea fino ad arrivare quindi per adesso andiamo al secondo punto dell'ordine del giorno che riguardo che vede sopravvisse oggi vero
E che