"La solidarietà tra etica e diritto" Convegno nazionale di studio per il 50° dell'UGCI (Unione Giuristi Cattolici Italiani) (Roma, Istituto Patristico Augustinianum, 5-8 dicembre 1998)

Cari amici
Siamo all'ultimo giorno di questo ciclo di lezioni e duca Amedeo come uno dei più anziani
Di ricordare sia pure molto brevemente qualche qualche figura e mi lente che c'è stata nel
Nel nostro ambito
Questo libro è uscito appena adesso proprio limpido
Il diritto di esistere povero Amico chiedo paglia del
Dice difendeva il nostro diritto di esistere di esistere non semplicemente come presenze
Qui
Con gli amici ma il diritto di esistere
Nel senso di una presenza attiva nella società italiana
Forse la molti dimenticata certamente ma certamente viva in questa in questa sede nostra società che fosse forse forse oggi ha perso molto
Il senso del diritto
E che quindi noi invece vogliamo ricordare sia comunque e grazie a questo libro di chiedo fra gli altri
Scomparso troppo presto
E poi anche gli altri almeno almeno ancora un paio di persone
Come se fossero persone da poco non è vera
Ma forse per molti sono persone sono state persone
Da poco penso per esempio a quelli che spero molto tempo sono stati
Rappresentanti no come vicepresidenti del Unione giuristi Cattolici
Penso
A
Ad Amman serale
Probabilmente a la testa svanisce
La presenza di sia di di Barry viene Diberti scomparso poco tempo fa e poi elogia quell'ancora più antica quella di
No devo dire che di Cassano ecco almeno questi questi tre questi tre che sono stati sente un vice presidenti o o mo'con cui idee nel nostro nel nostro ambiente pensieri e dobbiamo almeno ricordare queste ferite queste stesse tre figure che il cioè minacciando accompagnato molti di noi ci hanno accompagnato nel cammino dell'unione anche nei momenti difficili Ethan non non hanno mai avuto
Avuta ma non hanno avuto quella specie di ritegno
Per gli faceva nascondere certe posizioni anche molto difficile anche nell'interno della stessa chiesa
Bene ricordiamo qui molto brevemente e vediamo che qualcuno di loro ancora possano parlare è stato ho ricordato ebbero il loro presenze come fa abbiamo fatto ultimamente quando c'è stata la il ricordo di del del Presidente
Del presidente presidente gas prima Cassano e poi del Presidente del presidente
Del Presidente del va bene allora io dico che possiamo anche minuto solo alzarci e ricordare queste figure credo che sia importante una preghiera
Ho capito donne decelera Pedersoli ah va bene allora basta meglio
Il presidente
Posso dire
De profundis l'anomalia degli omini domina il travaglio cioè in pupi e Antonio indipendentemente osceni delle azioni significa adesso si avvale rispondendo agli uomini il sussidio
Vi aspetto evidenziato ora io dico spegnete i gomiti
Sostituito da anni non è Gorelli insuperabili almeno uomini a custodia ma tutti storie note televisiva il dominio più apud Dominum misericordia copiosa apud prevenzione Ethics di Metis recondito significato sei
Che metterebbe rendono il nuovo minimo alla luce pressoché Crespi Huysmans Basham
Stamattina cella lezioni di chiusura
Del da parte di Francesco D'Agostino intitolata Carte dei filosofi del diritto all'università di tutto di intorno intorno verificata poi resto molti lo conoscono già da tanto tempo perché è stato uno dei
Uno dei più anche consiste costanti frequentatori dell'Unione in numerose settore di proprio della nostra la nostra sapere scientifico e filosofico
L'argomento che
Francesco D'Agostino tratterà e quello diritto il diritto e l'ha già giustizia giustizia storico
Voi vi inizia solidarietà
Tre è questa vorrei solo non entra nell'argomento ma direi che vuol dire giustizia ma non vuol dire giurisdizione
Vorrei che fosse molto chiaro che la giustizia e non Judith Tizio
Oggi si parla sempre e solo di giurisdizione si parla assai poco assai poco di giustizia quindi giustizia e solidarietà
Sposta il problema da una dove notissima falsi per carità che ha tutti i diritti di di esistere marche non può essere pensata da sola soltanto come un qualcosa di meramente e anche tecnica tecnicamente alto messaggio fatti giustizia vuol dire qualche cosa forse di dite dalla giurisdizione
Adesso ricordare soltanto questo noi quando parliamo
Difende la giustizia hanno fatto tanti che sono qui presente
E hanno fatto diciamo rendiamo giustizia
La giustizia c'è bisogna rendere anche i francesi dicono la stessa cosa Agostino la giustizia un significato sott'occhio
Cioè bisogna poi attuata in qualche maniera comunque di questo parlerà Francesco D'Agostino io cedo subito a lui la parola su questo argomento grazie
Permettetemi di cominciare con una lunga citazione che però mi sembra molto bella e forse può far piacere ad alcuni ascolta
Qualcuno dirà a me basta che gli altri non meno Ciano non esigo da loro soccorso benefici non voglio fare né chiedere di più
Ma è possibile che questo discorso sia sincero
Ci si immagini che cosa si direbbe si vorrebbe quando ci si trovasse realmente sull'orlo di una qualche grande sciagura che un altro potesse evitarci con un semplice gesto
Non lo si riterrebbe un malvagio perfino un nemico sedi non ci volesse salvare da una simile contingenza mi si conceda la dunque che si deve impedire il male altrui quando lo si possa agevolmente
Ma forse non mi si vorrà concedere che la giustizia ordini di fare positivamente del bene agli altri
Allora io domando
Non si è almeno obbligati a lenire i loro dolori
Immaginate dunque di essere immersi nella miseria
Non vi dovreste di chi non vi sollevi quando lo potesse fare con facilità
Siete caduti nell'acqua
Se un tale non vuole Gittardi una corda per darvi il mezzo di uscirne non troverete di nuovo che egli sia un essere malvagio e perfino un nemico
Condotti di grado in grado si dovrà ammettere non soltanto che gli uomini devono astenersi dal fare del male
Ma anche che si devono impedire che il mare si faccia e anche diminuirlo quando esso si è fatto tuttavia si dubita era forse ancora di essere obbligati a procurare il bene al Tui
Quando allo stesso modo lo si possa fare senza difficoltà
Qualcuno dirà non sono affatto obbligato a far riguadagnare ognuno per sé e Dio per tutti
Ma io voglio proporvi ancora un passo intermedio
Un grande beneficio sta per giungervi nasce un impedimento che io posso togliere via senza fatica
Non di credereste in diritto di chiedermi di farlo ricordandomi che anch'io lo chiederei al voi in un'occasione analoga
Se voi mi accordate questo punto come non potete facilmente non fare
Come potete rispondere negativamente all'ultima richiesta che rimane quella di procurarvi un grande bene
Quando lo possiate senza alcun posto incomodo e quando non possiate addurre alcun motivo per esonerare bene se non semplicemente un non voglio potete rendermi felice e non lo fate io ne so rimostranza voi nel medesimo caso fareste altrettanto e dunque a buon diritto io mi dolgo di voi
Ecco questa splendida e famosa pagina di larghezza che culmina nella celebre definizione della giustizia come carità del saggio
L'agorà un'intuizione antichissima radicata della coscienza profonda di tutti i popoli ed esplicitamente che battezzata dalle menti migliori di tutte le epoche
Esistente fra il milione e l'altro una solidarietà profonda che emerge istintivamente attraverso un sentimento universale quale quello della compassione
E che viene elaborato intellettualmente da una facoltà altrettanto universale quale quella che chiamiamo ragione
E su questo duplice fondamento di Ragione e sentimento che si radica l'idea di giustizia
Idea che ha assoluto bisogno della ragione per misurare con attenzione ciò che l'altro può pretendere e ciò che all'altro il dovuto
Ma che ha anche un pari bisogno dell'istinto di compassione perché solo questo è in grado di attivare i vincoli Inter soggettivi su cui si regge l'ordine questi stanziale
Ed è più per la presenza in noi della compassione che della ragione che si spiega la presenza in tutti gli uomini di un interesse per la giustizia un interesse profondo pieno di pathos e altrimenti inspiegabile
Come ha scritto bene Massimo Cacciari in un dialogo col cardinal Martini
Nella solidarietà come compassione e come intelligenza dell'altrui sofferenza entra in gioco una dimensione di amor intellettuali s'e non soltanto di pure di immediato amore
Non credo egli dice in una solidarietà immediati Istica ma in una solidarietà intelligente questa intelligenza non può però restare inerte perché ciò che comprendo quando Sordi pronto e di fronte all'altro che soffre chiama all'azione
Nella stessa linea di quella dirai di Nizza troviamo innumerevoli altre altre voci antiche e moderne occidentali e orientali
Che dimostrano come il senso della solidarietà e della giustizia è un figlio d'Oro che percorre la storia dell'Occidente
E che deve sempre di pararsi anche se con percorsi nuovi perché nuove sono le interrogazioni e gli appelli dall'India ci giunge la voce di Tagore
L'uomo dice Tagore perde la sua vera natura quando non riesce a stabilire un rapporto d'unione perfetta con i suoi simili
L'uomo completo è colui che possiede questa capacità di unirsi agli altri l'uomo solitario è un essere frammentario
Oppure possiamo ascoltare la voce di me in ciò un autore che rappresenta la ripresa più originale e creativa dal pensiero di Confucio
Tutti gli uomini e gli scrive hanno un animo sensibile all'altrui sofferenza la ragione per cui io affermo che tutti gli uomini hanno un animo sensibile ad altri sofferenza è la seguente supponi che vi siano delle persone che all'improvviso vedono un bimbo che mentre sta per cadere in un pozzo
Ebbene tutte proveranno in cuor loro un senso di apprensione di sgomento di partecipazione di compassione
Questa reazione non dipende certo dall'esigenza di mantenere buoni rapporti con i genitori del bambino né dal desiderio di essere elogiati da vicini ed amici e neppure perché disturbano le grida del bambino
Da tutto questo si può arguire che non sono uomini quanti sono privi di un animo sensibile ai sentimenti della partecipazione della compassione
Della vergogna e dell'indignazione della deferenza e dell'acquiescenza e dà il senso di ciò che è giusto e di ciò che non è giusto
I sentimenti della partecipazione della compassione sono il principio della benevolenza
I sentimenti della vergogna e dell'indignazione saldo il principio della rettitudine
I sentimenti della deferenza dell'acquiescenza Sava il principio delle tradizionali norme di comportamento il senso di ciò che è giusto e diciotto in ore giusto è il germoglio della saggezza
E a chi nel mondo di oggi soffre se non nella propria carne almeno nella profondità del suo spirito
L'accelerazione degli eventi più tragici del nostro secolo
L'elemento autorizza e magari anche di quello certo meno sanguinario ma forse più velenoso e sottile della sua rimozione dalla memoria collettiva a chi può trovare queste parole ecco appena citato molto nobili forse ma prive di forza esangui lontane
Potrei suggerire la lettura di una meditazione magnifica di e Maniello dei device su quel libro che definisce fondamentale del nostro tempo che Vita e destino di Vassilij Grossman
Un libro da cui emergono impalpabili testimonianze di quella che derivasse Chiarva la piccola Bompard
Quello che un tempo era chiamata misericordia penda Chieri incarnata nei RAV Arbib della Bibbia
Una bontà invincibile invincibile perfino sotto statine perfino sottotitolo quei piccoli atti di un uomo verso un altro luogo compiuti senza calcolo e senza desiderio di imporre alcunché
Che non garantiscono né producono nulla di concreto nell'ordine dei giustizia né pace
Però portano testimonianza di una pietà senza promesse e vendono non insensata la responsabilità dell'uomo per l'altro uomo
Nel mondo greco antico
L'idea dell'universale solidarietà tra tutti gli uomini emerge già e in molte forme nel mito anche se naturalmente sarebbe sforzo vanno pretendere di ricondurre ad unità narrazioni confuse frastagliate
Resta però afferma in tutte le narrazioni cosmogonia che l'idea che l'umanità a fronte della complessa articolazione delle potenze ultra terrene
Che annovera accanto alle divinità olimpiche giganti Titanic mostri e da esseri di varia natura
Per l'umanità in una e di conseguenza i venti che la natura degli uomini identici i loro bisogni identico il loro destino
Particolarmente impressionante l'indicazione che deriva dal mito di Prometeo del Titano che attira l'attendibilità di Zeno URSS perché porta a tutta l'umanità
Il buono di una cieca speranza una cieca speranza dell'immortalità che può consentire al genere umano a tutti gli uomini di reggere il tragico peso del loro destino il destino della caducità
Il Nord rossa della filosofia fin dalle sue primissime manifestazioni non ebbe altro compito in questo come in altri casi che portare a chiarezza concettuale
Quello che in forma narrativa era l'elaborazione del mito
Scrive Cicerone riassumendo con classe ed eleganza generazioni di filosofi
è importante che si sappia bene piena natura che fa sì che i figli siano amati dei genitori
è il punto di partenza del qui pro cede la società universale del genere umano bandi viene che in generale gli uomini sono affidati dalla natura gli uni agli altri
Per il fatto stesso che è un uomo un uomo non deve essere uno straniero per un altro uomo
La natura ci affida dice Cicerone gli uni agli altri
E attraverso i suoi doni ci Mostar nella solidarietà e al limite nel dono di noi stessi all'altro la regola aurea della prassi
In questo tema si riassume non solo il messaggio Essence essenziale dello stoicismo
Ma il nucleo teoretico di quell'idea di legge naturale
Che rappresenta uno dei grandi lasciti della cultura classica all'umanità e che ha trovato il grande tema dei diritti umani una sua ultima incarnazione di rilievo autenticamente planetario
Agli storici della filosofia e più in generale delle idee spetta il compito di seguire le complesse vicende delle innumerevoli metamorfosi
Conosciute nei secoli da lì dall'idea di giustizia di solidarietà e più in generale dal principio Jules naturalistico
Qui può essere sufficiente ricordare come di questo eterno ritorno del diritto naturale per riprendere il titolo di un libro un tempo famoso può essere testimonianza probabilmente inconsapevole la filosofia del diritto più provocatorie di innovativa di questi ultimi anni quella di gli organi Habermas
Ripropone il tema dell'universale solidarietà tra gli esseri umani in una prospettiva certamente discutibile ma altrettanto certamente innovativa
Entrate Armas in un mondo che ha visto tramontare redige ore dieci ed eticità
Come fondamento pubblico della società civile la sola presenza del diritto resta garantire quella possibilità di una solidarietà tra estranei
Che unisce il genere umano come insieme di uomini calati in un sistema di comunicazione universale e solidarietà tra estranei è il titolo che opportunamente è stato dato ad uno dei più recenti libri di Faber Massa tradotti in italiano
Per quanto una belva se non di alcun credito alle tematiche giù naturalistiche tradizionali e in particolare la possibilità di aprire un discorso di natura sostanziale sul valore delle norme
Egli giunge comunque al riconnettere le due categorie essenziali della filosofia pratica e del giusnaturalismo in particolare
E cioè la categoria del bene da una parte e del giusto dall'altra
Scrive Walter Massa
Se interpretiamo la giustizia come ciò che egualmente bene per tutti allora in bene che è stato in questa maniera dilatato al giusto diventa un ponte di collegante giustizia e solidarietà
Infatti anche una giustizia intesa in senso universalistico pretende che ciascuno sia responsabile per l'altro
E giunti a questo punto che ciascuno sia responsabile anche per l'estraneo
Ossia per colui che avendo formato la propria identità in contesti di vita totalmente diversi comprende se stesso alla luce di tradizioni che non sono le nostre
La presenza residuale del bene nel cuore del giusto ci ricorda che la coscienza morale di premi dipende sempre da una certa auto comprensione delle persone morali queste sanno di appartenere a una comunità morale detto intermediari sto tecnici ad ogni comunità concreta e immanente la comunità morale come una sorta di suo se il migliore
Intanto membri di questa comunità di individui si aspettano l'uno dall'altro pentita di trattamento implicito nel fatto che ogni persona tratti qualsiasi altra come uno dei nostri
In questa prospettiva conclude Walter Massa giustifica significa che sul giustizia significa anche solidarietà
Ma è evidente che nessun riferimento alla solidarietà per come essa si è completamente determinata nella tradizione dell'Occidente realmente adeguato se si prescinde dal decisivo apporto della tradizione ebraico cristiana
Nella Bibbia il tema della solidarietà e costantemente operante ed in forme notevolmente diversificate
Emerge fin dall'inizio in modo assolutamente esplicito per la parola di Dio che proclama non è bene che l'uomo sia solo sì manifestare la solidarietà Tor Vergata vedeva parimenti trasgressori del comando di Dio
Si concretizza in modo indiretto e in forma terribilmente drammatica nella narrazione dell'uccisione di Abele
Quando Caino raggiunto dalla domanda di Dio dov'è tuo fratello risponde forse che io sono il guardiano di mio fratello
Commenta dedicasse ma bisogna prendere la risposta di Caino come se decidesse di io corrispondesse infantile mente
La risposta di Caino non è sincera immessa manca solo l'etica vi è soltanto l'ontologia io sono io e lui e l'Ulivo
Polito non riesce ad uliveti che del mutuo ed ontologia la percezione che nell'altro nel suo essere diverso da me è però come me è mio fratello nella sua cecità morale carina e sincero
Di una sincerità che però non torno a suo merito ma implica la sua condanna e rende ragione di quel misterioso segno che li oppone sopra di lui
Ma il più delle volte nella Bibbia il tema della solidarietà si manifesta in forma positiva collegato al tema del duro che trova il suo prima l'avvocato del dono che Dio ha fatto luogo creando lo tema che si riflette ulteriormente in una sequela di Doni ulteriori tra cui quelli costituiti dalla liberazione dalla schiavitù dalla dal dono della terra promessa della Manna e infine dall'alleanza dalle tavole della legge
L'assoluta gratuità del dono divino non ammette come è evidente alcuna possibilità deviare contraccambio che cosa l'uomo potrebbe by dotare Attilio
Però dalla Bibbia emerge che Dio pretende comunque in contraccambio nel momento in cui invita l'uovo a coniugare sede cara e e sette e cioè giustizia e compassione nei confronti dell'altro uomo
Tema che troviamo nella Bibbia spesso in mille varianti a volte di estrema finezza e che trovano spesso splendide ti stabilizzazioni come quella dell'offerta XP ospitale e generosa del mangiare e del bere
Questo Offerta del mangiare e del bere presentata avvolto in forma narrativa come quando Abramo alle querce di mandare ospita da Trinità
A volte in forma poetico paritetica come dei proverbi o dei Salmi avvolti in forma prescrittiva come nel deuteronomy io
Una prescrizione
Chiarissima non vi sia in mezzo a voi alcun bisogno uso e di San e se vi sarà in mezzo a tutti qualche tuo fratello bisognoso non indurito il tuo cuore e non chiudere la tua mano
Ma soprattutto emerge in forma splendida nei profeti
Impossibile non ricordo non ricordare al riguardo le magnifiche parole di seria
Dividete il nostro pane con colui che ha fame e fate entrare nella vostra casa i poveri coloro che non sanno dove rifugiarsi quando vedrete un uomo nudo rivestite allo e non disprezzati la posta la propria carne si assiste tempo però con effusione di cuore e se colmate di consolazione l'anima afflitta la mostra Luce si alzerà nelle tenebre e le nostre tenebre diventeranno come mezzogiorno il signore di terra sempre in pace vi riempirà all'anima dei suoi splendori ingrassano alle nostre ossa diventerete come un giardino sempre innaffiato e come una fonte del piatto e non si prosciugano mai
Quest'appello fondamentale rivolto ad ogni uomo perché si faccia prossimo nei confronti di ogni altro appello che culmina nel precetto neotestamentario dell'amore per il nemico è radicato nell'Universale paternità di Dior
Ed è conseguente quindi che trovi un una precisa ecco e progressiva corrispondenza il tutto il complesso atto della legislazione vetero testamentaria
Il tema ritornare ai cancelli arricchito trasfigurato ma certo non alterato
L'immagine prospettica di seria della fonte di acqua salvifica
Che a sua volta si innestava alla scena di Rebecca alla fonte Rebecca che in modo gentile ed ospitale Darko al Messaggero di Abramo che va alla ricerca di una moglie per il sacco
Viene riproposta dall'evangelista dell'episodio di Gesù che al polso chiede acqua alla Samaritana
Episodio questo in cui si mostra in forma narrativa la reciprocità escatologica della solidarietà
Quell'acqua che Gesù chiede alla donna e che la donna gli offre egli Gesù è pronto a restituirgliela come Acquaviva di salvezza
Il tema torna in forma esplicitamente precettiva in altri luoghi del Nuovo Testamento per esempio nella Prima lettera di Giovanni questo è il comandamento che abbiamo da Cristo chiamati io amica suo fratello
Torna in forma descrittiva negli Atti degli Apostoli quando si dà notizia della cui ironia della comunione fraterna che contraddistingue contraddistingueva le prime comunità cristiane
Estonia soprattutto con la massima espressività in forma parabolica
Indispensabile ricordare decentemente la parabola del buon samaritano quel brano forse ancora più indicativo di Matteo venticinque trentaquattro
Un brano in cui l'inconsapevolezza degli uomini giusti acquista la valenza della cifra decisiva dell'insegnamento di Gesù solo sulla solidarietà
Quando il re dirà quelli seduti alla sua destra venite
Ricevette in eredità il regno preparato per voi perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare ho avuto sete e mi avete dato da bende i giusti si stupiranno ma quando mai è avvenuto tutto questo
La risposta ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l'avete fatto a me
Mostra come nella prospettiva escatologica annunciata dal Vangelo la ricompensa sanzione ha certamente il bene compiuto ma non ne costituisce la causa efficiente
La pensione di cui in particolare attraverso il messaggio evangelico si è caricata la solidarietà
Ha prodotto nella storia effetti vistosi soprattutto in termini di istituzionalizzazione delle opere di carità e di giustizia
Ha risvegliato ed attivato forze latenti nel cuore degli uomini ha creato spazi non solo per una beneficenza operose sapiente
Attraverso quella sintesi di prassi ismi di misticismo che tanto colpì la Belviso
Ma anche per una promozione attiva del bene umano
Quella realtà che induceva Tagore a porsi in viaggio verso l'Europa nello spirito di un pellegrino alla ricerca di nuove forze spirituali
Va però osservato che gli effetti prodotti da questa attenzione escatologica
Attivata dal messaggio dai coscritti spiano si manifestano anche in altri ambiti
Essa infatti c'è aiutarvi hard relativizzare
O meglio a ricondurre al loro specifico ambito oppure immorale e per il giuridico
Le dinamiche strettamente sociologica della solidarietà
Come quelle che si manifestano ad esempio nelle dinamiche del dono come categoria antropologico culturale studiati in opere classiche come quella di Marcel mossa
O che sono da ricondurre a strutture antropologiche come l'amicizia la politica o la stessa famiglia che generano anche essere specifiche forme di solidarietà Pray morale e giuridica
Che chiedono di essere costantemente orientate
Per essere sottratte al rischio sempre immanente di degradarsi d'una chiusura accenti centripeta cieca ed ottusa
E analogamente ci aiuta a smascherare le innumerevoli forme di Pseudo solidarietà epifania della cattiva coscienza radicata nel cuore dell'uomo
Che continuamente riemergono sia a livello psicologico individuale che a livello istituzionale collettivo e che alterano sul piano della dignità umana quell'obiettivo portato di bene sociale che comunque caratterizza la solidarietà
Non è possibile numerarle in tutte le loro diverse manifestazioni
Che vanno dall'ipocrisia della dell'elargizione fastosa che fa parte del cerimoniale della legalità dell'alto clero della mobilità
Oh bella offensiva del liberalità degli ambienti verso i poveri
Oggetto della stella esacerbata esecrazione di Herman Melville in quel suggestivo racconto del mille ottocentocinquantaquattro che si intitola le briciole del ricco fino al narcisismo della carità praticata dalle anime belle che trovano nell'auto gratificazione la motivazione profonda che le spinge fino al limite della prodigalità
Come la fine di che noviziato di Villalba mais che allegra fino alla sfrenate Itza
Ripresa da essere spensierata mente prodiga con tutti i poveri che incontrava e alla fine consumati così itinerari suoni e dei suoi compagni gettata uno sportello a una ragazza il suo cappello di paglia e ad una vecchia lasciata in queste esperienze il bonificato diviene strumento del suo benefattore col rischio pressoché inevitabile di un inquinamento delle coscienza di entrambi
E che può dare origine ad uno spirito di rancore che rende il dono tragicamente ambiguo
E che in alcune culture
Trasforma quel vista che Dorigo nel piste che è veleno quel farmaco che è medicina nel Parma con che apportatore di morte
E lo rende insomma quel dono di emulazione quel protratte studiato dall'antropologia culturale che è fonte di dilapidazione di istruzione e inclusione sociale
Ancora una volta l'insegnamento del mito è profondo
Esistono dei doni o più modernamente delle manifestazioni di solidarietà che non devono essere accettati perché sono nefasti
Il gesto di Pandora che sparge dal vento delle ricchezze contenute nel suo preziosissimo balzo apportatore di morte e non di vita
Gli economisti possono ritrovare nel mito di Pandora una premonizione degli effetti perversi di una solidarietà sociali o Tusa
Che contro le migliori intenzioni arriva a premiare la neghittosità
E spende e spegne il gusto per la laboriosità e lo spirito d'iniziativa
E provano anche le ragioni per insistere affinché il sistema sociale era finita la propria vocazione alla solidarietà
Perché cioè la solidarietà non venga fatto ingenuamente coincidere con un sistema che cerchi a tutti i costi di garantire ai singoli la piena soddisfazione di tutti i loro bisogni i loro bisogni individuali
Otto impresa di Sisifo queste data l'inesauribile ITA di principio dei bisogni dell'uomo
Ma con un sistema che aiuti l'uomo a individuare quali scopi darsi sensatamente e come gerarchizzati
Il punto è che
Una società chiedono aiuti luogo a trovare se stesso a realizzare pienamente il suo potenziale umano non soltanto è ingiusta ma è anche inefficiente nel senso più profondo del termine e di conseguenza non solidale
Che i sistemi economici nella loro crescente complessità abbiano bisogno di ripensare a fondo l'idea di solidarietà per non divenire ingiusti
Emerge oramai dalle critiche che con sempre più frequenza vengono mosse a quella antropologica individualistica di matrice utilitaristica che possiamo etichettare come liberale
Pontili d'ottimismo di questa Antropologia si muove con decisione la Sociologia la teoria politica la scienza dell'amministrazione la stessa teoria del diritto e soprattutto è questa la cosa più interessata si muovono le più recenti teorie economiche attente a formulare un'adeguata tematizzazione dell'idea di giustizia
Ad esempio e in modo molto suggestivo che Margalit insiste da tempo nel denunciare il formalismo dei meccanismi economico burocratici delle moderne società del benessere
Essi pretendono di garantire la giustizia
Ma prima ancora che giusta scrive Margalit una società deve essere decente
E per tale si deve intendere una società che non umilia i propri membri
Amarti assente da parte sua da tempo insiste sul fatto che così come i membri di una società traggono benefici dall'interazione degli uni con gli altri e si devono anche accettare obblighi reciproci profondamente radicati
Senta è consapevole che il manifestarsi delle preferenze è un fatto culturale complesso sul quale incidono condizioni debilitanti e solo in parte affrontati Salute handicappati Chiaia
E che l'uomo non è l'insieme dei suoi gusti come pensa l'individualismo liberale mai quello che gli viene permesso di essere il problema fondamentale della giustizia per senta non è quindi quello di assicurare a tutti un ammontare di risorse sufficienti a soddisfare le proprie preferenze e aspirazioni date
Quanto piuttosto quello di assicurare a tutti opportunità sufficiente a realizzare un pieno e compiuto Progetto di sviluppo delle proprie aspirazioni e potenzialità
La vera risorsa fondamentale di un sistema sociale codificato solidaristica meno e quindi l'opportunità di sviluppo urbano che esso concede propri membri
Di conseguenza la diseguaglianza non è la fisiologica conseguenza della eterogeneità delle scelte individuali
Ma è l'esito di una colpevole carenza di solidarietà
Dal fatto che anche a parità di preferenze un individuo ha usufruito di minori opportunità di sviluppo umano
O che gravato di condizioni debilitanti che gli hanno imposto uno sforzo maggiore per raggiungere i medesimi obiettivi di consumo rispetto ad un individuo normalmente abilitato
Solidarietà sociale dunque come creazione ed offerta di opportunità di sviluppo per tutti
Ma la realizzazione di questo opportunità implica l'attivazione di energie relazionali che nessun sistema giuridico sociale è in grado di gestire commedie meccanismi economici e normativi
Meccanismi che possono forse tutelare interessi collettivi diffusi
Ma che di per sé i non sono certo in grado di produrre quel particolare bene sociale che il bene comune
E invece proprio a questo che la solidarietà è orientata a produrre un bene comune
Tra soggetti posti operazioni strutturali interpersonali che richiedono lo sviluppo di orientamenti di familiarità e fratellanza tra le persone
In questa prospettiva la solidarietà acquista la valenza di un autentico motore dello sviluppo civile economico internazionale
Giustamente nella sollecitudine RAI sociali dis il Papa propone riaggiornare il motto di più dodicesimo opposto giustizia e PACS col botto Opus solidarietà fissa PACS
Nuove frontiere della giustizia sociale richiedono insomma non più diritto sociale come beneficenza pubblica o assicurazioni pubblica assicurazione pubblica che in fondo contro i soggetti indesiderati
Ma tutela e promozione dei beni relazionali che lo Stato è chiamato a riconoscere al pari dei diritti individuali
Il problema delle Società delle data modernizzazione
è quello di costruire quelle formazioni sociali che potrebbero conferire allo Stato la connotazione di Stato delle Autonomie sociali intese non solo come autonomie locali come enti territoriali ma più in generale come autonomia e mobili e flessibili che basano la loro realtà sul fatto che producono beni relazionali
Un esempio illuminante stato avanzato da Pier Paolo Donati ed è quello dell'affidamento familiare dei bambini abbandonati o che comunque non possono essere accuditi dalla loro famiglia in questo campo osserva Donati se affermato un nuove giusto diritto quello che ogni bambino ha ad avere una famiglia capaci di dargli un ambiente umano valido e non viceversa come nella vecchia d'opzione
Tuttavia questo diritto del bambino non può funzionare se non facendo appello alla solidarietà personale di coppie che siano mosse dalla carica
è un esempio di incontro tra volontà caritativi interpersonale e regole solidaristiche di un'intera comunità politica
è un esempio di intersecazione tra pubblico e privato con la costruzione di nuove reti solidaristiche nelle qualità crescendo anche una nuova cultura della solidarietà tra le generazioni
In questa linea per fare un esempio completamente diverso potremmo anche inserire il recentissimo appello di Derrida rivolto ai giuristi reinventare in forme nuove l'antichissimo diritto di asilo
Entrato in crisi da quando lo Stato nazione incapaci di produrre una legge per coloro che hanno perduto la protezione di un Governo nazionale rimette problemi questo problema e problemi analoghi nelle mani della polizia
Un appello quello di Derrida a creare zone franche città rifugio ove possa essere garantito il diritto dei senza patria ad uno spazio tutelato e protetto
La solidarietà
Quindi come l'aspetto sociale della virtù di carità
Non c'è alcun dubbio che grazie all'indicazione che ci proviene dalla Bibbia che nei confronti della solidarietà dei proviamo una sorta di libertà di spirito
Che nel contempo dove dovere e che ci consente di riattivare costantemente la nostra attenzione verso l'altro verso ogni altro
In una continua fatica di De mistificazione che non si chiude nel negativo ma implica sempre nuove possibilità di creazione
Di questo è consapevole anche la Sociologia più avvertita come ad esempio quella di Niklas Luhmann
Che indica non solo della diaconia ma nella sua capacità di rappresentare ciò che non sarebbe altrimenti rappresentabile cioè appunto la carità la funzione servizio della religione nelle società complesse
Ma la parola di Dio è tagliente e significa sempre di più di quanto ci possa dire la teoria
E se ci viene rivolta per introdurre i noli non tanto compiacimento e soddisfazione quanto continua attenzione di inquietudine
Dio ci rivolge un appello alla solidarietà ma esiste una misura della solidarietà e se esiste come individuarla
Il Talmud racconta
Un giorno Rabbi Johann Annabel Mattia disse a suo figlio va e prende a servizio agli operai
Questi incluse nelle condizioni il vitto quando ritorno il padre disse figlio mio
Quand'anche tu prepararsi loro un pasto uguale a quello servito dal re Salomone
Non potresti mai sdebitarmi ti perché essi sono i discendenti di Abramo d'Isacco e di Giacobbe intanto che non hanno ancora cominciato il lavoro va e precisa non potrete prendere altro che pare e legumi secchi
Commenta le Vinassa ecco alcune indicazioni sul diritto altrui è un diritto praticamente infinito
Votiamo Rizzo Conte buttiamo epoca votiamo con testo
Racconta Madame materie nella breve biografia che ha scritto per illustrare la vita del suo celebre fratello che Blaise Pascal non rifiutava la deposita nessuno
Sebbene non fosse ricco e spesso la spesa che era costretto a fare per curare le sue infermità fosse superiore e di molto alle sue entrate
Scrive ma tante arie il suo esempio le sue parole ci facevano riflette e qualche volta anche ci portavano a cercare delle disposizioni generali che provvedesse ora tutte le necessità e gliele facevamo la proposta
Ma questo non gli sembrava bene
E ci diceva che noi non eravamo chiamati in generale ma singolarmente
E che egli pensava che il modo più gradevole addio di servi dei poveri era di servirli può veramente cioè secondo le nostre possibilità
Nonché giudicasse sconveniente la creazione di ospedali siamo alla nascita della critica per usare un'espressione di fuoco
Nell'epoca in cui cominciano ad essere istituiti a livello pubblico no queste grandi realtà di solidarietà nonché giudicasse sconveniente la creazione di ospedali ma diceva che queste grandi imprese erano riservate a certe persone che Dio destina a questo scopo e delle conduce quasi in visibilmente ma che non era questa la vocazione comuni a tutti come invece l'assistenza individuale quotidiana dei poveri
Da queste righe emerge come anche sotto questo profilo Pascal rappresenti la coscienza della cristianità moderna
Consapevole delle novità del sociali d'ambito solidaristico
E nello stesso tempo del suo carattere altro rispetto alle esigenze personali che la solidarietà dovrebbe portare con sé
è come se Pascale l'avesse presa diritto la dissociazione ormai imminente tra carità e solidarietà espressa con lucida intelligenza da Montesquieu quando scrive
Le elemosine fatta d'un uomo nudo per la strada non esauriscono gli obblighi dello stato che deve assicurare ai cittadini sussistenza nutrimento un abito conveniente è un genere di vita che non sia contrario alla salute
Questa frattura tra carità e solidarietà può acquistare tante da lei se può acquistare indegne valenze Libertine come nel celebre episodio del Don Giovanni di Molière
Quando il seduttore incontra per strada un mendicante egli offrì delle mossi da un Luigi Doro purché il povero dica una benda bestemmia
E a fronte del dignitoso ostinato e imprevisto per don Giovanni rifiuto del mendicante di bestemmiare egli comunque compie comunque il suo beau geste motivandolo sottilmente titolo stesso la moneta adoro lo faccio per amore dell'umanità
Ma questa frattura tra carità e solidarietà può acquistare indebite valenze ideologiche come sa bene chiunque abbia ancora ricordo delle critiche marziane alla religione
E alle sue pratiche solidaristiche caritative interpretate come oppio del popolo
Può anche manifestarsi in forme ben più sottili nell'orizzonte a partire dalle pretese della modernità tecnologica
Che nella sua voglia di portare a pieno compimento quella forma di liberazione dell'uomo che essa vede coincidere con il pieno affermarsi della razionalità strumentale
Giunge a svilire e a volte a combattere esplicitamente quelle dimensioni più intime e personali a volte anche ingenue della carità
Che se non riesce ad ad omologare nelle forme delle pratiche sociali
Rivolta alle case di accoglienza di Madre Teresa di Calcutta denunciate come inadeguate da un punto di vista igienico-sanitario
è in questa linea ad esempio che Norberto Bobbio con una freddezza che è piena di rispetto ma che resta nonostante tutto freddezza
Scrive che il valore supremo dell'antico in alternativa alla carità e la giustizia
Se ci fosse più giustizia continua Bobbio non ci sarebbe più bisogno della carità
Resta però con buona pace di Bobbio il mistero lacerante per il laico tanto quanto per il cristiano del Pertini nel mondo non ci sia quel tanto di giustizia che tolga definitivamente bisogno della carità
Ma sotto questo profilo che il problema del rapporto tra solidarietà e giustizia ancora assolutamente aperto e continua a costituire un tarlo per la coscienza del cristiano da cui egli non deve illudersi di potersi mai liberare
Forse proprio da questo tarlo e dal suo continuo pungolo
Dipende la sopravvivenza della tensione dialettica tra giustizia e carità sulla quale la riflessione teologica e filosofica cristiana si è sempre affaticata con modulazioni diverse ma con profondo vita di orientamento
Nella giustizia può illudersi di rendere superflua locanda carità nella carità può pretendere di sostituirsi alla giustizia
Senza carità la giustizia Fariselli Isma'ma senza giustizia la carità Ebere vuota forma per questa ragione il più celebre modello di solidarietà resta nella tradizione cristiana quello di San Martino che viene incontro al mendicante dividendo in due il proprio mantello e facendogli avveduto della metà
Immagine di una solidarietà realistica che cerca di rendere con possibili le ragioni dell'altro con quelle dell'io che ci ricorda nelle forme semplici ma non ingenuo e del racconto agiografico
Come il precetto evangelico ci induca di amare l'altro non più ma come noi stessi
Rimandando c'è ad un equilibrio talmente sottile precario che nessuno può mai vantarsi di poter garantire eppure da questo equilibrio dipende la possibilità e il valore della coesistenza sociale
Quando l'amore dell'altro è subordinato all'amore per l'invio si manifesta l'egoismo in tutte le sue module modulazioni da quelle scellerate a quelle socialmente pressoché in avvertibili
Un egoismo che però sempre e comunque degrada l'ordine sociale
Ma anche quando l'amore per vive tra sceso dall'amore per l'altro non ordine sociale paradossalmente svanisce
Quando la Caritas aggiunge a bruciare in quello che viene chiamato l'amore folle siamo al di là dell'orizzonte della solidarietà ed insieme al di là dell'orizzonte della socialità
Siamo in una sorta di anticipazione di un altro mondo che possiamo forse presagire ma al quale non possiamo dare alcuna struttura sociale la verità e che i cristiani sono chiamati a muoversi nel punto di intersezione di questi due mondi e quando giunge la sera
Sia pure del giorno per loro più fatti corso più operoso e più solidale ad essi è lecito dire soltanto siamo seduti inutili
Ancora una volta ammiccato
L'eleganza
Cultura diciamo pure anche grafico Sophie chiamiamola
Nel senso più ampio della parola
L'eleganza del discorso di Francesco D'Agostino
Siamo passati da etica
Accenna ai bambini in principio così dire siamo passati al discorso al discorso del
Della scrittura antica dare eccetera antico nel Nuovo Testamento siamo passati dall'uno all'altro siamo passati ancora poi alla fine più avanti al discorso moderno per ritornare Carla verso questo discorso
Alla alla come potrei dire la debolezza stessa dell'uomo no
Primo utilizziamo cioè io credo che effettivamente questo è un esercizio posso dire che è un esercizio sembra sminuire sminuire qualcosa ma secondo me non lo è
Diciamo ci ci getta addosso ci getta addosso col suo tipo di ragionamento
Sempre corretto sempre diciamo fondato ci getta addosso a noi e quella che secondo me significato profondo e questo è anche indubbio via rapporto fra giustizia e solidarietà su questo caso mai e quello che il significato anche della nostra cristianamente impotenza al realizzata totalmente
è un è un ho parlato di eleganza non estivi in lui sminuire il discorso di di D'Agostino ma della quella sì punto eleganza del costruire insieme di detto di comporre insieme cose che potrebbero essere e da un lato eccezioni deve essere giudicate eccessive e dall'altro lato quasi diciamo abbiamo assente tirare fuori qualche
Va anche detto detto
Lei
Del guance operai con comunque di questo questa eleganza con cui si ricompongono i pezzi della nostra esperienza esperienza reale
Credo che questo penso che in qualche maniera possa suscitare
Discussione io vorrei solo dire una cosa che non non ha a che fare cioè a che fare con il discorso di D'Agostino ma in una maniera un po'colpite sarà in questo senso
Da un certo punto di vista
Giustizia e solidarietà non come se nella nostra vita empirica ma come come sono viste esaminate nel profondo
Noi non possiamo separarle non concettualmente
Intellettualmente come ecco come due realtà separata
C'è una frase secondo me decisiva degli il Sant'Agostino
Molto rapida e nel libro diciannovesimo sulle che è quello che fatta poi la questione della città politica eccetera eccetera queste cose qui vedo e pazza parte da quanto incide l'affermazione di principio se volete posso anche tirarla fuori perché così non ci sono equivoci vedo l'ho portata con me
Niente proprio eccola qui gliene faccio
Sul concetto di pace
Ed è concetto di pace da una nozione vorrei dire ontologicamente no è che la pace è un'altra cosa è questo e cioè soltanto la pace di tutte le cose
La tranquillità dell'ordine di tutte tutte le cose dell'ordine
Pato un vispa di comunque di avere un sua cui quello da chi questo dispositivo
Se tutto si può può addurre come il nella affermazione si sa di che cosa l'ordine lo
In questo senso a cui d'ordine e questo e non altri
Se Sica scambia qualche cosa non è più non c'è più o all'all'ordine è in questo senso pace come lui preferiva parlare in quel contesto è questo questo ordine questo ordine V comporta necessariamente
Necessariamente la la Simone dell'ordine nella nella conseguenza di cui ha parlato da cui ha parlato ai gusti del San D'Agostino alcuna egoistico
Peraltro comunque
Quanto a
Dicevo da questo punto di vista qui non ci può essere è vero che do la la giustizia e l'ordine l'ordine è questo l'ordine che noi dobbiamo rende come magistrati eccetera eccetera alla questo obbligo comporta necessariamente da un punto di vista logico
La la perfetta identità tra la giustizia e la solidarietà questo è diciamo nell'essere profondo se non scappiamo dentro di noi troviamo questo
Attualmente qui incomincia a tutto cammino difficile che poi D'Agostino ma enunciato così bene del fatto che siamo noi capace femminile mi ricollego alle fasi finali siamo noi capaci di vedere sì che è l'ordine è questo non può essere un'altra cosa per esser certi disordine non c'è più ma è una banalità assoluta quella che sto dicendo
Ma se che noi siamo capaci di capire questo perché noi abbiamo questa capacità di andare oltre
Oltre l'aspetto empirico del disordine della vita
Ma sappiamo anche dissenso comma per così dire della coscienza
Che stiamo disegno dinamico ciò che in senso
Può svolgere tutta una serie di considerazioni anche di
Utilizzando Sant'Agostino con quanto si vuole
L'hanno trovato una identica definizione di ordine nella Summa Theologiae sia ben chiaro non c'è
Piccola vendetta insomma ricordo
La spesa io sono andata cercando beh non c'è non c'è l'altro si allora è è questa diversità profonda questa resa profonda Dinoi siamo consapevoli e che ogni volta che ci fanno una ingiustizia nego al presidente
Vecchia amicizia sorretto ogni volta che noi troviamo una una ingiustizia andiamo a chiedere che c'è a rendere ragione
Allora da questo punto di vista qui noi abbiamo questa coscienza che cerchiamo profonda non superficiale matto fonda di questo bisogno di giustizia e dico questa difficoltà questa fatica
Anche in questo senso
Panorama tracciato D'Agostino è stato estremamente lucido diciamo puntuale questa fatti già di trovare questo ordine e diciamo in qualche maniera vedere
Che diciamo questo questo fermarsi alla superficie
Una delle caratteristiche fondamentali identico del pensiero del pensiero
A non dico altro perché aiutano troppo tremante pensiero non
Cristiano
Della nostra società attuale e questo questa fermarsi all'imputato va be ci metteremo d'accordo faremo come si dice ora così se con grande semplicità chiave dicevo fare faremo delle regole regole di che cosa
Ci faremo delle regole ci mettiamo d'accordo cioè ed è diciamo la certezza filosofica a cui siamo arrivati siamo arrivati ad la piattezza filosofo chiaramente diciamo a a dopo il fallimento della lega dalla grande filosofia ottocentesca
Che Hamas ritenuto di poter conquista conquistare la conoscenza del mondo
Dopo il fallimento di questa grande filosofia siamo dedotti da una piccola Filosofia da da poco nella quale soltanto ci si scommette solo d'accordo
Sono d'accordo mettiamoci d'accordo il nome di osé
Allora tutto il discorso di Francesco D'Agostino secondo me uova in queste
Trova secondo me questo ad disegnato
Contrariamente a quello che è il suo carattere ha consegnato tra magnificamente
Anticamente
Questa realtà attuale nella quale effettivamente noi dobbiamo pur riconosce perché siamo di fronte a una situazione storica che si proietta verso il futuro
E che chiede a tutti viceversa nel rispetto dei diritti dell'uomo giustamente pretenderlo certezza
Combiniamo ci del
Il nome di cosa
Quindi questo discorso di Francesco secondo me Francesco D'Agostino ha aperto undici un
Un
Ha aperto un uno squarcio mi pare ci abbia detto qualcosa del genere sopra la situazione attuale moderna del nostro del nostro pensiero e affetto perché mentre mentre la la identità
Va l'ordine
Pace chiamiamola come vogliamo
E la opporsi alla giustizia che bisogna rendere perché c'è di per sé non è una cosa avrei regalata da qualcuno ma
è qualche cosa che è
è fondamentale nel nostro essere
Di fronte a questa realtà della
Della Filosofia
Questa trattati ossia che di fronte invece la realtà in tipica
Va bene se sentire quasi abborracciata
Dal punto di vista filosofico
Del rifugiarsi nelle regole che ci vogliono ma avendo per evidentemente solo come fondamento a Di Carlo proprio quello che lesse della giustizia
Ed essere quindi da questo punto di vista qui è la responsabilità nostra
Responsabilità nostra di a vere non questa superficialità del dell'apparire
Ma avete lo sforzo difficile Amato compiacente volte
Della incapacità nostra in quanto siamo partecipi di tiro siamo partecipe dell'essere con lei e maiuscola grossa enorme siamo partecipi di questo ma non siamo lesse
Non siamo di
Siamo qui alla ricerca di Dio o se vogliamo dire filosoficamente come in genere tre figli io dire non perché preferisca lesse avvio eh per carità ma diciamo per molte Pennant mettere in gioco una qualche cosa disse proprio di Massimo eccetera
E questo a dispetto a questo essere questa nostra tensione tutti gli altri esseri non ce l'hanno questa tensione
Nessun animale a questa tensione fa quel che deve fare
Siamo solo noi quell'essere che a al rinvio rammarico per la nostra esistenza al bivio drammatico della nostra esistenza che siamo attivati da Dio
Conta l'essere
Con la e maiuscola
Attivati e siamo anche nella difficoltà potremmo dire ancora di peggio della come si potrebbe dire Frittella angoscia del non poteva essere in quel modo e non poteva essere come
Dio come dettagliate
Ed è perciò che Francesco D'Agostino ha chiuso con quelle parole
Che sono un segno di speranza nonostante che fosse Pomponio ancora troppo giovane per non perdere speranza
Abbiamo alcuna questa di grande speranza
Per far sì che noi possiamo guardate conta a vere al fondo allo sfondo di questa nostra riunione panorama che pur del panorama
Di quello che stava
Della salvezza
Prima di passare alla discussione vorrei dare un avviso soprattutto per i giovani
L'incontro che abbiamo individuato come possibilità perché ieri sera abbia fatto una data ma credo che qualcuno si lamentava che non era possibile allora abbiamo stabilito i giorni
Sette otto e nove maggio che venerdì sabato e domenica
Se è possibile però vorremmo trovarci il sei pomeriggio il sei di sera nato ad avere due giorni interi e possibilmente o probabilmente alla Verna
Se riusciamo a ottenere la cittadinanza la possibilità oppure anche a Camaldoli quindi sei sette otto e il nove nove finiamo a mezzogiorno faremo questo incontro
Di tipo spirituale culturale per potere dare in modo a riflette per noi giovani questa in questi giorni e dottor Franchini incaricato di raccogliere e di farsi attivo in questo
Una osservazione per le unioni locali
I giovani oggi non sono ricchi come quelli di ieri
Hanno delle difficoltà a trovare lavoro eccetera se le unioni e locali si attivassero per dare una mano e un contributo economico a questi giovani per potere partecipare a questo ritiro che avremo in questo periodo
Sarebbe una cosa molto gradita
Abbiamo una mezz'ora di tempo
Dunque c'è il dottor Giovanni Cesa caso a caso
Oggi
Trasferiti appena appena eccoci
Mi scusi non mi ricordo
Concisione frustrata dal purtroppo io adesso
Monsignor Riva presidente dice professor Cotta presidente
Personalmente ho stima giudice io sono Giovanni Carosio Consigliere della della Corte di Cassazione
Sono un pratico The Binotto non tanto teorico e porta con McQueen antica esperienza pluridecennale
Rendere giustizia
Ringrazio il professor Cocchi ad aver puntualizzato in questo perché un po'la mia esperienza è questa noi ci confrontiamo con la norma giuridica
Con i dubbi ritiro ITC con gli obiettivi
Con i comportamenti delle parti
Con gli ultimi adempimenti collettivo osservanze
Con le sanzioni
Quindi invia intervento
Che Tecla di accettare per quell'occhio e
Può darsi che sia banale tornasse sia non pertinente
Però lo basso lo traggo da questa esperienza
Io chiedo scusa se il medico sia per non rubare tempo perché la gente si è costretti a seguito il testo
E anche
Nobile imprecisioni
In questi giorni abbiamo sentito
Diverse accezioni del termine solidarietà
Otto partecipata l'altro giorno c'era il professor vitale altri si discuteva appunto su polisti
Si diceva un terminal Poli senso questi sono intercetta diresse applicazione dei principi di solidarietà diritto e nell'economia
Io tenterei di evidenziare un aspetto della solidarietà
E in un suo modo di attuazione attraverso il diritto
Procedo per rinuncia elezioni più che per dimostrazioni appunto atteso HP ferita detto spazio
Si può muovere dal concetto teologico di solidarietà
E scritto il Concilio
Cambio mette spesso numero trenta
Oggi
Quindi io creoli volume non perché vivessero individualistica mente Benazir destinati a formare riunioni sociali
Quando il piano questa è un'altra santificare e gli uomini non ha a Urbino a Urbino
Escluso ogni mutuo legame ma di costituì l'impopolare
Come membri di una certa comunità
Lo stesso verbo incarnato Santi finché non le relazioni umane
Dalle quali trae origine nella vita sociale
Cioè tutti coloro che lo accolgono a istituiti attraverso il dono del suo spirito uno nuovo comunione fraterna con quel suo corpo che la Chiesa
Nel quale tutti mentre i fra di loro si prestassero servizi reciproci secondi i toni diversi loro concessi
Questa solidarietà deve sempre essere accresciuta fino a quel giorno in cui sarà consumata
Mi sembra che da questa definizione conciliare poi trarsi concetto più esatto di solidarietà
Questa infatti non va intesa come solidarietà di corto
Ma come solidarietà tredici membri del corpo sociale
Si dirà ciò interessa ai credenti
Rispondo il richiamo è solo per individuare l'esatta accezione del termine solidarietà
E passo subito agli ordinamenti civici io come ho detto sono un pratico di diritto quindi tutti discorso che farò lo bacerò sui testi giuridici
Leggiamo nel preambolo della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana
E dei loro diritti uguali immaginabili costituisce il fondamento della libertà della giustizia e della pace nel mondo
E nel preambolo della Convenzione europea sui diritti dell'uomo
Considerato che il fine del Consiglio d'Europa è quello di realizzare unione più stretta tra i suoi membri
Dal Trattato istitutivo della Comunità europea l'articolo centotrenta lettera si afferma
Per promuovere uno sviluppo armonioso dell'insieme della comunità
Questa sviluppo e prosegue l'appropriazione intesa cambia rafforzamento e
Della sua questione economica e sociale
Come si vede anche in questi solenni atti internazionali
Si fa riferimento alla famiglia umana
All'unione tra i suoi membri
All'insieme della comunità alla sua coesione economica e sociale
Nella Costituzione italiana l'affermazione dei diritti della persona
E sempre con il CIPE coniugata con l'affermazione del dovere
Di concorrere al progresso così dice il testo materiale o spirituale della società articolo quattro comma due
E con l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale articolo due
Si è molto discusso sulla natura di questi doveri di solidarietà tuttavia come afferma Augusto Barbera questi dove
Trovano il loro punto di incontro nella persona umana
Non vista nella sua generica soggezione alla protesta statuale
Ma come centro di interessi e valori attorno a cui ruota tutto il sistema delle garanzie costituzionali
Se così è non appare indubitabile
Che la solidarietà viste e vissute innanzitutto tra i membri del corpo sociale
Ma ciò si attua in via diretta e immediata
Attraverso l'adempimento dei doveri
Che incombono su ciascun soggetto nei confronti dell'altro in ciascun rapporto del Consorzio umane in ogni attività sociale
Il gruppo
Cogliere
L'accoglienza discorso sì e ho finito avranno senza quasi
Se cerchiamo una specificazione normative di questi dove ieri possiamo trovarli immediatamente nel codice civile
Articolo mille centosettantacinque e centosettantasei il debitore e creditore devono comportarsi secondo le regole della correttezza nella vendere l'ubicazione debitore di usare la diligenza del buon padre di famiglia
Articoli mille trecentotrentasette mille trecentosettantacinque nella formazione e nell'esecuzione del contratto le parti devono comportarsi secondo buona fede il debitore deve eseguire esattamente l'ubicazione dovuta
Questi sono i principi fondamentali che attengono all'occhio vigile delle obbligazioni
Ma Attraverso no tutto il campo dei rapporti di diritto civile dal rapporto di matrimonio al rapporto di lavoro ad ogni rapporto di transazioni economica
Ma torniamo all'articolo due della Costituzione
Mi sembra che l'ultima parte relativa all'affermazione di doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale vada letta anche in relazione alla prima parte dove si enuncia che l'uomo svolge la propria personalità nelle formazioni sociali in cui è inserito famiglia Azimut ufficio dove lavora
Associazioni professionali politiche comunità territoriali
Mi sembra che la solidarietà nata e vissuta anche all'interno di dette formazioni sociali
Mediante l'adempimento dei doveri specifici derivanti dal particolare tipo di rapporto associativo per esempio articolo centoquarantatré del codice civile per il matrimonio stabilisce che il coniuge hanno l'obbligo reciproco della fedeltà dell'assistenza la collaborazione
A me sembra cioè che l'adempimento dei doveri e degli obblighi dei rapporti interpersonali
E all'interno delle formazioni sociali di appartenenza sia il primo modo di manifestarsi e gli attuarsi della solidarietà tra i membri della comunità romana
Mi sembra che detti doveri senza parlare del diritto penale e che riposa sul dovere del nemico lettere per cui l'esercizio della libertà trovi il limite di non applicare
Agli altri
Detti doveri attengono che attengono alla vita di relazione regolata dal diritto non sono enunciazioni Morandi o di convenienza
Ma scaturiscono da precise norme giuridiche che loro inadempimento è sanzionato inoltre i suddetti doveri sono sempre rivolte verso persone determinante che ben possono essere qualificate come il prossimo periculum rischia determinati doveri obblighi giuridici per esempio è prossimo il coniuge nei confronti a un altro
E prossimo rispettivamente il datore di lavoro il prestatore di lavoro
è prossimo l'altro contraente in qualunque transazione economica e prossimo ci sono cento in qualunque forma di attività associata professionale politiche eccetera
Fin qui per quanto attiene alla sono già alla solidarietà
è che deve esprimersi concreto ambienti al mio rapporto ma enormi formazioni sociali
Ma ci sono altre espressioni e altri strumenti attuativi della solidarietà
Che riguardano l'equa distribuzione della ricchezza articolo cinquantatré della Costituzione tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche potete verso Rimini definita a concludere
Poi lasciare e moglie migliore bisogna chiudo che abbia pazienza sì e e chiudo di cento un'ultima frase
L'altro giorno il professor vitale nella sua relazione ha detto che c'è bisogno di diritto e c'è bisogno di cittadinanza
Mi sembra che ciò passaggi significare che c'è bisogno che i doveri siano adempiuti da così non può più legge concorso abbia cioè senza gli abbiamo chiesto ai suoi complici
Bisogna che interventi riportati in una la relazione altrimenti ognuno viene qui e dice o se anche importantissima insomma che non sono a margine ci sono proprio fuori discorso termica
Relatore allora attraverso sospetti gran
A
Biassono professore di diritto della sicurezza sociale a Tor Vergata
E direi porto sul piano della prassi feste intuizioni
Del collega D'Agostino
Mi piaceva collegare il mito di Pandora
Ai lavori socialmente utili laddove dice che non si deve
Cioè fare
Resta carità per nulla
Perché la soddisfazione dell'interesse individuale deve essere finalizzata mi piace quando ricollega il discorso alle Autonomie sociali
Ora io credo che fra
Giustizia e solidarietà
In realtà per il giurista
C'è in mezzo il concetto di comunità
La giustizia e la solidarietà trovano un loro una la possibilità di coniugarsi sul piano della prassi proprio nell'ambito della comunità il problema oggi si pone con particolare evidenza
Perché e fino forse a venti trenta anni fa
Le comunità era hanno diciamo così necessità che da agli stanziamenti di tipo tradizionale geografica
Oggi il confine di una comunità
E proprio descritto dalla solidarietà perché paradossalmente nello stesso territorio ci possono essere
Gente che convenire
Senza che in realtà ci sia una possibilità di interscambio cioè non sono prossimo l'uno all'altro
Mentre invece tra persone molto distanti ci possa essere della solidarietà
L Italia prima di cambiare sul legislazione su questo punto aggrava le tensioni sociali a mezza Argentina perché aveva la cittadinanza
Italia
Oggi per gli immigrati conta
Più il libretto di lavoro la posizione INPS che non il passaporto
Ecco quindi che noi i stiamo o arrivando a delle comunità diciamo così convenzionali
Il cui unico referente il problema diciamo di dell'auto definizione di queste comunità è visto proprio nel ai confini della solidarietà che si può descrivere nell'ambito di queste
Rispetto all'Italia
Non è vero quello che normalmente da alcune parti si tende ad accreditare cioè che il liberismo
Un qualche cosa di travolgente nei confronti delle istituzioni
L'altro giorno in una conversazione nella mia parrocchia con il governatore fax
Dava delle indicazioni interessanti essa
Come per esempio negli Stati Uniti
I la il salvataggio di istituzioni finanziarie tipo sostanzialmente paragonabile a nostre casse di risparmio ha comportato costi maggiori di tutta la seconda guerra mondiale
Quindi il sistema liberale adottante al presente ma questo è più efficace quindi il sistema liberale in realtà non è un sistema è sostanzialmente soltanto una regola convenzionale per far funzionare secondo una qualche regola le cose in un certo periodo ma poi l'intervento solidaristico
Dello Stato poi
Ci vuole sempre anche proprio McKinney
Negli ordinamenti formalmente più più libera ecco quindi che il problema della sopravvivenza individuale nell'ambito dell'ordine
E quindi la regolazione nome di qualcosa sono in nome della sopravvivenza collettiva ho fatto un giro di conferenze recentemente in Brasile inizierà inibito di scendere dalla macchina c'è la questa realtà si può vedere soltanto attraverso i vetri
Non si può scendere
Ad affacciarsi equiparare e pericoloso no quindi sono
Non c'è la comunità
Fino a che non si trova una regola no per dare lavoro salari minimi eccetera a un certe a un certo contrasto soltanto quando il popolo delle favelas in quella realtà no avrà un minimo di sussistenza formalizzato no allora farà costruita la comunità quindi il lavoro del giurista
Proprio
Si può incentrare proprio su questi sono problemi di altro il problema se il garante salario minimo i lavori socialmente utili lavori di pubblica utilità ma anche la tecnica di intervento nelle Bonomi
I contratti di area che si stanno facendo
Dove cioè i istituzioni le forze sociali
Amministrazioni locali eccetera
Riesco ad attirare lavoro
Pone dei problemi
Perché
E noi abbiamo tutto nostro sistema e qui parlo da lavorista
Incentrato sul sul salario minimo sufficiente
L'articolo trentasei
Della della nostra Costituzione
Bene noi finora abbiamo potuto dare una lettura di questa norma
Nel senso che era un obbligo dell'interesse di dare quel salario minimo se si voleva poter impiegare delle persone
Ma è una norma da è una norma datata una norma che funzionava nel momento in cui lo sviluppo era in funzione del lavoro che si dà oggi che noi abbiamo questa
Assurdo di uno sviluppo senza occupazione
Dobbiamo dare una nuova lettura di questa dobbiamo dire che laddove il salario non basta
Non si può dire che quell'attività se ne deve andare di andare in Marocco nei Paesi dell'Est o o in Argentina copioso
Ma laddove quel salario non basta quel salario va probabilmente integrato dalla comunità che ha un suo sviluppo
Perché l'opzione di chiudere le aziende perché non si riesce a dare il salario minimo è un'opzione che porterà questo portoghese ad essere una una terra di conquista
Senza più una sua realtà quindi i tempi sono maturi per rivedere tutto in maniera profonda sul concetto di solidarietà anche dal punto di vista economico grazie
Saldate no
Grazie
Molto interessanti
Della della splendida relazione di Francesco D'Agostino
Ascoltare il quale sempre un arricchimento e fra mi esprimo da giurista positivo proprio per per le aperture che si ricavano dei suoi in
Il passaggio al quale mi riferisco è questo D'Agostino ha fatto riferimento ad un modello di Stato delle Autonomie sociali
Ed ha precisato appunto delle Autonomie associati non solo delle Autonomie territoriali
è un chiarimento essenziale
Il quale si ricollega ad alcune riflessioni che soprattutto negli ultimi due anni si sono sviluppate in Italia a proposito del principio di sussidiarietà
Osservando sicché del principio di sussidiarietà esistono due distinte dimensioni una dimensione che è tutta tutta interna alla statualità
Ed è il principio del favore degli enti territoriali di dimensione più ridotta rispetto ai clienti territoriali di dimensione maggiore quindi secondo la gradazione Comune Provincia Regione e Stato
Questa dimensione del principio di sussidiarietà è una dimensione che poi si sostiene
E tutta sul circuito della rappresentanza politica si sostiene tutta ed esclusivamente sulla mediazione partitica
L'altra dimensione la dimensione che convenzionalmente ormai anche da noi in Italia si qualifica dimensione orizzontale del principio di sussidiarietà
è una dimensione diversa
Si fa riferimento da un lato a questa statualità legata legata al circuito della mediazione partitica ed una statualità diversa si pensi ad esempio all'Università degli Studi che proprio in questa prospettiva vengono presi in considerazione anche da atti normativi recente
L'altro dato
E una dimensione la quale chiama in causa il rapporto tra la statualità
In senso stretto e in senso lato e la società civile
E in relazione a questo secondo a questo secondo aspetto io posso ricordare che considero esemplare di questo modello la disciplina che la Costituzione italiana ha detto a proposito della famiglia proposti hotel diritto dovere di educare i figli rispetto al quale c'è una riserva in favore della comunità familiare una riserva che viene meno soltanto quando vi sia una incapacità della comunità familiare e quindi intervenga in questo caso il sussidio
Ora
Premesso tutto questo è l'osservazione che vorrei fare è che nella nostra esperienza nell'esperienza italiana
Si è sempre manifestata si è tradizionalmente Coppi certamente manifestata una decisa preferenza per la lettura esclusivamente verticale del principio di sussidio
Noi abbiamo una stratificazione di atti normativi che si muovono rigorosamente in questa prospettiva dalla Carta europea dell'autonomia locale
Alla legge centoquarantadue del novanta la nuova legge sulle autonomie territoriali
E dietro questa preferenza c'è la pretesa che in certi momenti ha celebrato i suoi trionfi nella nostra storia nazionale che l'articolazione partitica sia l'articolazione esclusiva del pluralismo all'interno della società
Più di recente si registrano delle aperture delle aperture in senso diverso
Una apertura molto significative era contenuta in quel primo comma dell'articolo cinquantasei del Progetto elaborato dalla Commissione bicamerale
Il quale affermava un principio di rispetto delle attività che possono essere svolte dai privati anche attraverso le formazioni sociali
Menzionava nominava in questo contesto il principio di sussidiarietà
Ora questo testo come come e tutti sappiamo si è arenato con il procedimento che l'aveva espresso e quindi è rimasto insomma allo stato progettuale però c'è qualcosa che è passato nel diritto positivo
Ed è la prima legge Bassanini la legge cinquantanove del mille novecentonovantasette
La quale espressamente fa riferimento a manifestazioni orizzontali della solidarietà e contiene un sia pur timido riferimento alle famiglie alle associazioni e alle comunità
Le cui attività debbono essere promosse dalla redistribuzione delle funzioni
Ora io vorrei conclusivamente osservare che ancora nonostante queste aperture registriamo una certa difficoltà del della nostro ceto politico a metabolizzare questi concetti
Tant'è vero che quando ci siamo trovati poi successivamente in sede di attuazione della legge Bassanini tutte queste aperture alla sussidiarietà orizzontale sono assolutamente scomparse
L'unico tema anche affrontato il legislatore delegato è stato quello della ripartizione delle funzioni tra lo Stato le Regioni le Province e i Comuni
Lasciando eventualmente alle regioni ma quindi senza che si fosse dato carico
Lo Stato attraverso delega legislativa di dare una risposta a questa domanda di sviluppare in senso orizzontale della sussidiarietà e vorrei ricordare e con questo concludo un'ultima esperienza che si registra sull'altro versante della sussidiarietà orizzontale i rapporti tra l'ente territoriale l'ente non territoriale espressione di una diversa comunità
E nel caso dell'università noi viviamo in un periodo nel quale si proclama
La autonomia delle università
E in un periodo in cui registriamo parallelamente degli interventi molto penetranti dell'amministrazione nelle sue espressioni
E le sue espressioni politiche siamo invasi da regolarmente addirittura atti di indirizzo che sono qualche cosa di ontologicamente incompatibile con la nozione di autonomia rivolti all'università ed assistiamo anche ormai per certi per certi filoni alla sottrazione del finanziamento della ricerca la comunità scientifica
Grazie
Una
La parola ultima al professore Alberto l'avvocato avvocato Gravina
Mi raccomando siamo agli sgoccioli perché poi dobbiamo andare anche Anna nella mezza
Grazie
Sarò brevissimo appunto ben evidenti io voglio ricollegarmi alla relazione profonda Agostino soltanto soltanto lasciando in un flash su un problema particolare il
Questo D'Agostino ha parlato della serialità diciamo fra estranei quella pre morale per arrivare poi a quella che è la vera finalità cioè quella che diciamo morale che dovrebbe essere la base della nostra comune umanità occulte voglia amo delle fedi cristiane
Ora io fu un avvocato ma mi occupo danni dei rapporti internazionali fra i popoli
E allora vorrei soltanto dire questo la nostra funzione di giuristi anche a livello internazionale cioè creare la forse il diritto che va a regolare i rapporti fra i popoli ci pone un problema di fondo problematici coglie come singoli e come comunità
Direi che paradossale la carica dei ricchi era la via dei poveri ecco questa frase potrebbe essere un po'un paradosso ma se ci pensiamo bene infetti il nostro approccio al problema degli altri degli altri popoli molte volte si sono dove in un problema di carità come obolo come dare e basta e un po'questa nostra tradizione anche di cristiani di liberarci diciamo di questo peso dando non pone invece il problema che il banale nord Sharif auditor prende il dare soltanto un sovvenire momentaneo allora se vogliamo creare nuovi rapporti tra i popoli dovremmo dare in modo diverso cioè porci il problema di che cosa dare e come tacciono torna c'è un abito lo abbiamo in questo momento diciamo dagli accordi internazionali che vanno a regola i rapporti finanziari economici politici amministra i vari popoli ebbene questi accordi sono un po'l'espressione di quella che è la nostra concezione vistati di singoli dell'Europa io allora direi che se le vogliamo veramente creare la frugalità e non una semplice parità potremmo dire in senso puramente esteriore
Dovremmo porci un problema di fondo ed è il problema diciamo del nostro livello dei consumi cioè in altri termini il problema diventa personale diventa nel senso che noi non possiamo creare dei rapporti giuridici internazionali con gli altri popoli sopra tutti i popoli diciamo poveri se non convergiamo comunque il nostro modello di Koons cioè dovremmo creare quella che vuole definire un po'la cultura della sobrietà che significhi effetti la cultura di guardare alle cose non come fin ne ma come mezzo e se noi come cristiani non riusciamo a creare questo tipo di cultura noi il problema giustizia lo ricordiamo cioè risolve ogni problema teorico formale sul piano delle vittime nazionale ma non sul piano sostanziale quindi il mio vorremmo dire il mio incitamento e quello di porci anche come giuristi cattolici questo problema cioè di creare all'interno le nostre comunità quella che è la vera finalità ceppo lento le basi per un nuovo modello di sviluppo che conta al centro veramente la persona umana la persona cui bisogna rendere giustizia onesti uno è soltanto la persona che ci accanto che ci che viene a chiederci giustizia per un fatto legale ma la giustizia che abbiamo rendere e quella diciamo generale in piazza
Grazie
Ma non si tratta naturalmente disposti dare risposte puntuali
Sì a questi interventi che fanno arricchito enormemente la mia relazione forse per concludere dato che come avrete capito io amo molto un modo narrativo di fare filosofia potrei citare dato che ho citato in abbondanza tipo il Nuovo Testamento potrei citare uno Torri insospettabile come Diderot in particolare il testo che forse avete letto tutti lei dialoga temperata Exxon fissa il dialogo di un padre col proprio figlio il figlio allo stesso di dello che e ci racconta di questa visita al proprio padre e si suppone che forse è avvenuto davvero quello che egli citata il padre di Liberal PD do era un vecchio dal spero notaio e in occasione di una visita del di Diderot figlio
Giovedì dello vi racconto la vicenda che l'aveva turbato moltissimo e che gli era capitata pochi giorni prima il parroco del paese era morto questo parroco era ricchissimo avarissimo sgradito a tutti e soprattutto aveva numerosi parenti poveri bravissime persone in stato di gravissime indigenza è sull'orlo proprio della miseria per cui la morte di questo parroco aveva fatto venire in mente a tutti che finalmente questi parenti poveri e neri e meritevoli avrebbero potuto ereditare quanto poteva bastare per uscire dall'indigenza per mandare i figli a studiare per dare una dote alle figlie e racconta videro padre che lui viene chiamato per mettere a posto le carte del defunto mette tutto in ordine e e si è convinto che il testamento non c'è quindi ci sarà la successione legale a favore dei prove di eredi dei poveri parenti quando alla fine in fondo ad un cassettino di una scrivania messa in una stanza marginale trova un documento Paul Russo è un testamento ed è un testamento battito regolare datato firmato fatto molti al anni prima ma è un testamento e guarda caso questo testamento nomina unico erede universale il libraio di Parigi Farm è un un libraio antiquario ricchissimo che procurava libri pornografici al vecchio parroco il parroco aveva verificato in questo modo allora il giovedì dolosi in vigna dice spero bene che tu abbia distrutto questo testamento infame
Che toglieva questi onesti parenti un mezzo vitale di sopravvivenza e di vero padre dice in effetti la tentazione eco avuta perché soltanto gli era a conoscenza di questo testamento il testamento probabilmente lo stesso vecchio parroco sarà di vent'e Kato tant'è vero che era rimasto nascosto in quella scrivania ho avuto davvero la tentazione di distruggerlo perché in questo modo avrei davvero fatto del bene
E che cosa hai fatto insiste Diderot figlio beh nell'incertezza sono andato dall'abate X un famoso che si sta e cosa ti ha detto che è stata L'Abate che ha detto dopo aver ascoltato il contesto della vicenda che io avevo il dovere di pubblicare il testamento a ma questo significa che di fatto i parenti degli per diseredati sì questo significa che i parenti venivano completamente di diseredati eppure fatto sì io pubblicato il testamento e non hai fatto altro dice be L'Abate che ha detto anche un'altra cosa gli ho detto che dopo aver pur di testamento io notaio ha premuto io dovere con il mio patrimonio di andare incontro alle esigenze di questi poteri registi
Al che Diderot figlio chiudere il dialogo dicendo e mi sarei comportato in tutt'altra maniera padre mio e il vecchio risponde sì figlio mio capisco
Letture dai la tua generosità ma non vorrei vivere in uno Stato governato da persone che la pensano come tetto
Grazie ad Agostino
Adesso monsignor prima vorrebbe dire qualche parola importante sì dal punto di vista importante no ecco cerco di
Dire quello che ho cercato di riassumere un po'ascoltando tutte le relazioni degli interventi anzitutto mi pare che la relazione di D'Agostino che anche l'intervento da professor Cotta mi paiono le più belle conclusioni del nostro convegno
E da questo da queste relazioni possiamo ricavare anche alcuni alcune prospettive partirei dalla idea della cultura e della filosofia del nostro tempo che è diventata direi una appiattimento si è appiattita moltissimo dal che dalla filosofia dell'Ottocento da settecento ottocento dove i grandi filosofi teschi avevano immaginato una trasformazione del mondo mi viene in mente una frase di e gliel'che diceva dopo di me il caos e potremmo dire dopo di lui il nichilismo micce perché tutta la filosofia idealistica illuministica di un certo tipo si è conclusa con il nichilismo di micce e il nostro tempo è un tempo in cui l'effimero conta più della cosa Sos
Anzi reale
E anche il tema del pluralismo spesse volte è visto come un politeismo piuttosto che un pluralismo
Dove vi era invece di vedere che il pluralismo è un insieme di diversità che possono direi congiungersi e arricchirsi in una comunione ciascuno vive la propria vita staccata dall'altro quindi come un politeismo
Si è parlato e si è accennato anche
Con una richiesta di un giovane il dialogo tra cultura cristiana e cultura laica
Questo dialogo direi è un dialogo in cui la cultura laica si è andata spegnendo
Di fronte alla cultura cattolica cristiana invece attraverso indubbiamente la presenza della Chiesa del Concilio e di tutte le riflessioni che i cristiani cattolici hanno portato avanti
Da parte del della cultura laica invece c'è stato una depressione io credo che se anche alla cultura laica vuol riprendere una sua
Presenza al di là dell'anticlericalismo degli interventi un po'meschini che qualche volta si fanno devono affrontare un dialogo autentico con il cristianesimo
Il nostro convegno a offerto tante possibilità
Siamo chiamati a vedere i vari ambiti in cui possiamo operare e fare cultura dobbiamo guardare alla comunità italiana anzitutto la nostra comunità che cosa possiamo di il re alla nostra comunità come giuristi cattolici
Abbiamo già detto tante cose nella storia della nostra unione e la storia è sempre una radice a cui voi vogliamo richiamarsi e su cui fondarsi ma vogliamo anche direi avanzare delle proposte anticipatrici dei problemi del nostro tempo non solo riflettere sul passato ma anche in di Edward alcune realtà che emergono nella società di oggi e che hanno bisogno di una risposta di una risposta culturale ma anche di una risposta giuridica
Abbiamo la comunità europea
In cui siamo presenti e vorremmo veramente a vere con lo stesso slancio che avevano i primi fondatori della delle dell'Europa
Nel dopoguerra pensiamo ai tre grandi De Gasperi Schuman e
Adenauer Renato
Anche tra i giovani io allora ero giovane c'era un entusiasmo notevole che veniva sollecitato dalla presenza di questi tre grandi i quali neanche a farlo apposta erano tutti credenti e credenti seriamente nella vita cristiana poi abbiamo la comunità umana
Perché arrivando a riflettere sulla Europa non possiamo vedere come giuristi
L'assenza della comunità umana quest'anno noi celebriamo il cinquantesimo dei diritti umani
Dell'ONU e
Uno dei primi libretti che mi è venuto in in mano quando ero giovane era un libretto di Capograssi che presentava i diritti umani agli italiani con un commento di grande profondità e di grande prestigio
O potremmo riprendere questo volumetto per poterlo portare avanti nello stesso tempo anche mi veniva in mente
Una parentesi il dialogo che c'è stato tra gli è mollo e Capograssi a proposito sull'essere giuristi cattolici
Anche questo direi interessante Jemolo diceva che un giurista non può essere cattolico
Oxford tutto un magistrato non può essere cattolico Capograssi invece eri ribatteva dicendo il cristianesimo la vita cristiana mi aiuta ad essere sempre più giurista perché mi fa capire il valore della per sono mi fa mi fa capire il valore delle delle realtà degli eventi che noi viviamo a meno che il diritto non sia soltanto un fatto arido è un fatto sterile
Abbiamo anche il tema della persona la persona in cui si prende
Una realtà divina il divino nella persona
E qui naturalmente mi viene in mente il pensiero di Rosmini il divino nell'uomo
Addirittura dove dice che la persona è la fonte del diritto anzi è il diritto sussistente allora abbiamo direi un diritto un diritto vivo un diritto vigente un diritto vivente non è solo un un fatto puramente tecnico o puramente formale il diritto
Un altro tema sarebbe questo cultura e culture
Il tema della
Solidarietà e della carità è stato proposto ieri a qualche dopo un in una relazione di spiegare cosa vuol dire Caritas nella visione cristiana
Anche qui c'è una visione universale della Caritas che io stesso Dio è carità dice San Paolo Deus caritas est
E questa universalità della carità che viene in questo mondo attraverso l'incarnazione del Verbo divino e che si comunica a coloro che lo accettano e che lo vivono per potere poi essere direi
Veramente immersi nella carità occorre fare un passo in avanti dice San Giovanni perché c'è una in poche frasi San Giovanni fa la teologia della carità e o scarica sesto la Caritas in karma nel mondo attraverso il verbo si comunica a quelli che accettano la realtà del verbo ma poi c'è il quarto punto perché ci amiamo gli uni e gli altri
E allora la carità non è solo una virtù non è solo un sentimento
Non è neppure solo un precetto e tutto questo ma è qualche cosa di più e nel modo di vivere la carità
Scusate se mi richiamo ancora Rosmini dove parla delle dimensioni della carità la carità tre dimensioni come l'essere a tre dimensioni come nella divinità ci sono tre persone
La carica intellettuale la carità culturale per cui ogni volta che noi facciamo qualcosa di culturale ed intellettuale viviamo una dimensione di carità
Gli insegnanti i professori i ricercatori coloro che applicano la carica e la la la Giusti sia e la il diritto operano una carità intellettuale ma poi una carica spirituale la seconda dimensione
La dimensione religiosa della carità
Ed è dire questa forza che ci viene dal Verbo di Dio che abita dentro di noi il divino qui non è più divino ma è io stesso verbo che ci ci si comunica e attraverso la sua comunicazione
Entriamo in un organismo che ha il corpo mistico di Cristo e che questo corpo mistico di Cristo ci fa membra gli uni degli altri e infine la carità sociale o la solidarietà
Allora riusciamo a capire anche come la solidarietà a un fondamento nella Caritas
Comunione e diversità dicevo
Credo che sia importante tenere presente questo perché
La comunione non è direi un appiattimento gli uni sugli altri ma è una realtà viva in cui ciascuno di noi voglio vivere anche direi le diversità degli altri sapendo che le diversità degli altri ci arricchiscono quando vengono accolte e vissute con rispetto gli uni degli altri e allora il nostro Presidente all'inizio parlava non solo di Stato
Non solo di collettività ma di comunità
E credo che su questa prospettiva i giuristi cattolici devono immettersi per il terzo millennio
Per il quarto momento del nostro della nostra vita in cui possiamo ricavare dei suggerimenti per dare anche al mondo politico al mondo giuridico al mondo culturale degli stimoli e delle risposte a tutte le domande che il mondo di oggi ci pone perché dicevo che il mondo di oggi appiattito effimero e nichilista e politeista però nel suo intimo ancora delle domande forti da porre da chiedere a noi
Chiediamo al Signore che ci dia la luce che ci dia la forza di rispondere e di essere testimoni di questa realtà divina che è in noi di questo Verbo di Dio che splende innovi
Siamo giunti alla conclusione di questo nostro incontro
Debbo dire
Che non possiamo non esprimere soddisfazione per questi quattro giorni di un convegno che abbiamo costruito insieme
Numerosi e molto assidui e quindi il primo pensiero che viene il pensiero di gratitudine
E gratitudine innanzitutto al Santo Padre per l'udienza che ci è concesso per le parole che ci ha detto di incoraggiamento di stimolo per quello che abbiamo fatto e soprattutto per quello che ci
Attende di fare un ringraziamento per tutti i relatori che hanno dato un contributo elevatissimo
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno operato perché potessimo lavorare insieme così bene anche creare o ricreare o alimentari vincoli di amicizia di fraternità tra di noi
In particolare vorrei ringraziare il comitato che è stato costituito e che ha lavorato con grande solerzia per questo convegno all'avvocato Perrone l'avvocato basso l'avvocato Palazzo il professor sul piede
Vorrei ricordare anche ringraziare tutti i giovani della segreteria quest'anno l'Unione che alle spalle piccole e deboli una struttura esile ha fatto uno sforzo eccezionale lo avete capito tutti ha fatto uno sforzo eccezionale per lei cessione all'età del della ricorrenza se non ci fossero stati dei giovani che si sono sobbarcati ad un lavoro continuo nascosto non appariscente di non so distrazione questo non avrebbe potuto essere io credo che con questo convegno non lo chiudiamo un cinquantennio ma apriamo un cinquantenne credo che il tema della solidarietà su cui ci siamo soffermati sia stato sia pure in maniera egregia ma appena scout ho appena era dobbiamo andare più in profondità dobbiamo vedere quali sono le ricadute di quanto abbiamo adesso appena delineato nell'ambito della esperienza giuridica nei vari settori del diritto positivo e l'impegno io che ci attende negli anni a venire se il signore vuote io concludo questo nostro incontro consegnando anche alla professor D'Agostino un segno dicono senza non solo per questa sua relazione ma per quanto fa sempre per l'Unione la nostra targa appunto celebrativa del cinquantesimo
L'ultimo ma perché per noi è sempre stato un maestro e padre al nostro carissimo professor
Sono stato presidente nel verbale hanno osservato
Scoppiano agonisti positivi sulle grandi linee di pensiero
E allora a vederci nel prossimo anno ricordo i giovani di mandare suggerimenti per il convegno nazionale prossimo venturo
La fine del mese di gennaio e ci vediamo alla Santa Messa nella chiesa di Santo Spirito celebrato dal cardinale Silvestrini