"Cultura, scuola e integrazione europea. La storia dell'Europa del '900 nei libri di testo" convegno promosso dall'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo e da Gimnasium, Centro culturale Firenze - Europa presso l'Istituto universitario europeo Villa Schifanoia Via Boccaccio 123

Non solo per la sua presenza
Rappresentatività di questo presenza nella della vita fiorentina complessivamente intesa
Dottor Micucci
Per l'appunto subito presidente Masters al e lo ringraziamo appunto di questa
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Sì e se posso pagare urgenza capisco bene
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Sostenuti accesa Travis tedesca
France o ora scomoda
La storia del Europe nove per cento nei libri di testo
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Monica Baldi vicepresidente della Commissione cultura informazione gioventù istruzione
Istituzione del Parlamento europeo
La ormoni Naval diciamo che la cosa migliore
Tanti orgasmi sull'asse
L'onorevole vigilia ventotto punto no non può partecipare
In realtà vede quindi
L'onorevole Monica Baldi
Per l'appunto all'onorevole Marco ce l'ha attualmente
Iniziale eventualmente stasera
Sospendere ancora cinque minuti correttezza istituzionale
Se l'undici e trenta undici e trentacinque iniziale e se la dopo scritto ti tardiva
Squadra sì aspetta un attimo intervenendo per iniziare
Allora ringraziamo grazie anche l'onorevole Monica Baldi che il vicepresidente della Commissione cultura del Parlamento europeo che ha voluto anche lei rendono omaggio alla sua presenza anche oggi
La ringraziamo ancora e non Regazzo anche non le vuole Marco ce l'hai soprattutto che che ha dato tentato insomma l'animatore di questa giornata è l'animatore di questa giornata diciamo così quello che che più ha fatto perché cresca giornata avesse luogo poi ringraziamo appunto il professor cardini per essere presente ringraziamo anche l'assessore Tremaglia Regione Lombardia per essere anche lui qui presente fra noi ecco naturalmente ringraziamo soprattutto anche in tutti rappresentanti della della della stampa che sono appunto hanno anche loro hanno voluto essere presenti in particolare ringraziamo radio radicale che riprende questa giornata quindi anche il rappresentante appunto di Panorama abbiamo con la nostra agenzia regionale la Toscana la nazione e anche la Repubblica la cronaca di Firenze Repubblica la redazione di Firenze la Repubblica già la Toscana nazione detti tutti la repubblica e il giornale anche che poi i vari rappresentanti saranno oggi pomeriggio comunque sempre a discutere dello stesso tema per cui siamo qui riuniti
Ringraziamo anche la giudiziaria che appunto è qui presente
Che cura per noi come Ufficio per l'Italia il Parlamento europeo una trasmissione si ama Benvenuti Europa di cui anche faremo un piccolo un piccolo che fa un faremo un punto un piccolo approfondimento
Allora il tema che oggi e che ha fatto sì che e il l'ufficio per l'Italia il Parlamento europeo abbia dato
Il suo assenso appunto all'organizzazione di questa sotto l'egida appunto del dei primi convegni qual è nel Parlamento europeo
E il tema che ci si riunisce oggi è cultura scuola integrazione Tropea la storia dell'Europa dal Novecento del novecento nidi testo
Corrette ma culturale come sapete è un tema importantissimo ancora abbiamo per questo la vicepresidente della commissione cultura appunto che che ce lo spiegherà il Parlamento europeo ha da pochissimo e per questo appunto siamo contenti fidarsi dei che ci avete dato molecole sarebbero queste opportunità
Il Parlamento europeo ha da pochissimo il cinque novembre adottato il loro programma quadro culturale cultura due mila si chiama che accompagnerà per i prossimi dal due mila due mila cinque credo il tutti i progetti culturali a livello europeo io non dico altro questa era soltanto ci siamo scarso mai l'unica cosa che di cui siamo mortificati eventualmente come ufficio per l'Italia e che dalla stampa degli inviti ne siano ci siano o siano stati fatti alcuni alcuni piccoli errori di stampa ecco questo gli siamo mortificati perché tutto sommato lavoriamo cerchiamo lavorare sempre nostro meglio ma comunque speriamo appunto che che sono sono errori materiali
Grazie ancora e diamo appunto la prima sezione si diciamo sessione sarà sul tema cultura conoscenza e libertà era nell'azione tutti va appunto ed onorevole Monica Baldi appunto vice presidente la commissione per la cultura la gioventù mezzi di formazione istruzione del Parlamento europeo concreto grazie
Buongiorno io intanto desidera lo sa che non si fa mai così ma desidero scusarmi per il ritardo ma l'università europea che grandi sedi importanti serie di eterno e devo dire che è un vanto in parlamento europeo ma nelle istituzioni europee
A ovviamente anche tante sedie per cui ero presente in un'altra sede cercavo il convegno nonostante che l'onorevole ce l'hai molto attentamente e prontamente l'aveva già detto
Però purtroppo cosa succede che noi deputati europei quando siamo in corsa fra Bruxelles e Strasburgo Firenze altre sedi succede poiché casomai le segreterie dicano alcuni restano perdono si ritrova d'asma e dall'altra parte della città
Quindi mi dispiace dover queste operò vorrei anche aprire questa relazione io intanto ringrazio veramente francamente non regole ce l'hai
E in particolar modo il Parlamento europeo che ha voluto dedicare l'ultimo suo convegno perché dal prossima non ha ci saranno più convegni del Parlamento europeo alla cultura
Alla cultura e il messaggio viene dall'università europea
Da Firenze c'ha una forte identità caratteristiche ben precise e più volte quando noi si parla di cultura mi sembra quasi a livello di tre o istituzioni europee di parlare della Cenerentola dell'Europa
Dico questo perché la mia premessa un significato quando si parla di programma quadro cultura
I ministri della cultura in particolar modo degli Stati mediterranei quindi Italia-Francia anche Grecia poi di conseguenza la Pepe Spagna e Portogallo ma principalmente Italia Francia
Hanno voluto un anno fa lavorare a questo programma quadro sulla cultura
Facendo che cosa ovviamente indicando delle azioni ma annullando tutti i programmi cultura esistenza in questo momento
Quindi qui si parla nell'invito
I libri del Novecento quindi tentato la Marianna Pianosa Isolotto la Marianna abbiamo caleidoscopio Raffaello i tre programmi caleidoscopio Raffaello e Arianna quindi vengono riportati e rimessi nel Programma Quadro cultura
Uno dice bene così abbiamo la possibilità di indicare delle azioni precise della cultura
Tra a me dispiace che questi ministri del Mediterraneo che dovrebbero conoscere bene anche l'Italia e la Francia voglio dire che sono due Stati
Che hanno nel patrimonio culturale antitetanico secondo me la diciamo il bene più grande la risorsa prima se li può permettere di essere presenti nel due mila con una sfida ben chiara anche sulle questioni ovviamente che riguardano anche l'occupazione
Festini quello che mi dispiace il Programma Quadro cultura iniziale si era assolutamente dimenticata del patrimonio culturale architettando
Io ringrazio la mia Commissione cultura e il colleghi della Commissione cultura particolar modo non amo scuri che la relatrice greca del gruppo Volare ce l'avrà anche una cantante per cui quello che a me è incredibile
Io vi devo dire un un elemento che reclamavano cultura mi ha lasciato molto perplesso c'è all'inizio quando è partito il programma era semplicemente un insieme di grandi manifestazioni solamente grandi manifestazioni ovviamente ne siamo rimasti abbastanza perplessi con Amanda sicuri che va bene appartiene al mio gruppo politico ma insieme anche ai tedeschi eccetera abbiamo detto non è possibile
Si parla di cultura come risorsa prima invece diventa solamente un momento di grandi manifestazioni la cultura per noi il nostro patrimonio culturale architettonico la nostra prima risorsa
Bisogna sì valorizzare il nostro patrimonio ma no semplicemente collegandolo indicandolo che c'è una torre o che c'è un castello
Bisogna cercare di recuperare i nostri centri storici recuperare il nostro patrimonio fare in modo che tutte le nostre anche grandi ricchezze che sono gli Ultimate
Ieri che stiamo perdendo vengano adesso impegnati in una rivalutazione del nostro patrimonio quindi un volano importantissimo per l'occupazione
Non è solo e questo ovviamente è stata una grande discussione devo dire stime all'interno dei gruppi politici in Commissione cultura e poi tutti d'accordo vi devo dire che la cappella la mia soprattassa Stati tedeschi perché normalmente io non so se qua ci sono anche dalla menzionati tedeschi non so se è stata presente o meno tratto normalmente sono abbastanza rigidi sul patrimonio culturale se non ritenga l'ovviamente voi sapete che essendo la nostra risorsa primaria indubbiamente altri stati membri hanno altri tipi di risorse invece sono stati più sensibili a portare avanti questa battaglia
Quindi come Sepultura all'unanimità
Abbiamo richiesto prima di tutto un'attenzione diversa abbiamo già sconvolto Programma Quadro cultura iniziale vi devo dire ma era necessario perché nelle azioni tra l'altro giacché non era anche importante questo programma perché si va verso tutti voi penso che conosciate Agenda due mila quindi si va verso il due mila e vi sono delle sfide per cui il l'Europa l'Unione europea per diventare più forte più ampia ha deciso delle azioni e quindi per la sfida dell'avviamento ovviamente ai
Di fatto settori per settori è una strategia comune già qui vi è anche la cultura bianche istruzione lei temevamo
Che con la questione Agenda due mila che parla in particolar modo qua l'onorevole Ciriello sebbene non parla più che altro di politica regionale di coltura eccetera infrastrutture fanno anche di cultura in senso diciamo più indicativo noi eravamo proprio Balducci si presenta programma quadro cultura che farà
Perché inizialmente la due mila due mila sei quindi sette anni dovrà durare invece ora e due mila due mila quattro quello che abbiamo approvato
Però ecco alla luce di questo kabupaten perché indubbiamente se l'azione non era fatta non è determinata precisamente in un certo modo
Ovviamente non solo perdiamo le nostre ricchezze naso risorse ma non abbiamo con le possibilità
Inoltre grande programma Raffaello
Che penso molti di voi conoscano Raffaello ci ha permesso anche un'azione della Toscana visto impegnate la Torre di Pisa attraverso cioè l'abbiamo indicato l'azione emblematica quali la Torre di Pisa un patrimonio mondiale che ha permesso di creare un laboratorio per il restauro materico
Quindi c'è Raffaello entrata ovviamente nel patrimonio anche nel settore del restauro e recupero
Però ecco a livello proprio
Azioni ma questa volta abbiamo detto sì grandi manifestazioni sono necessarie per la mobilità
Non vogliamo dire che le grandi manifestazioni non debbano esistere meritiamo invece cinque azioni che poi vengano ovviamente essere determinate che portano la possibilità di interventi chiari sulla cultura
Quindi proprio Lanamon scuri ha indicato
Soprattutto la B lei ovviamente anche come musicista dato uno spazio alla musica alla letteratura al scusate la musica il teatro
E poi indubbiamente abbiamo indicato un'azione sulla letteratura un'azione sul patrimonio culturale e quindi anche altre forme di espressione artistica
Su questi elementi mai abbiamo inteso dire ci sono delle azioni che bevano interagire dobbiamo permettere quindi che attraverso questo programma si finanziano ma si diano anche le opportunità di conoscenza
Perché purtroppo noi eravamo anche preoccupati da un'altra questione a gennaio si entra nell'Unione monetaria dell'unione monetaria significa un'attenzione particolare sull'Europa economica meglio alle spalle monetaria in Europa lo intendiamo dire unione economica e monetaria
Non scendiamo mai da questa unionista economica e monetaria ma immunitaria da solo quindi interesse diventa poi per fare quelle azioni che permettano di incentivare l'economia e di avere quindi una strategia economica forte
A questo appunto la cultura il patrimonio culturale che dovrebbe essere per noi un punto cardine ecco
Quello che è l'elemento ovviamente fondamentale diventa poi difficile anche arrivare a una scelta se invece non vengano indicate le azioni quindi erano preoccupati per l'unione monetaria per il fatto che Agenda due mila
è partito con grande forza allargamento ad Est
Mondializzazione globalizzazione come volete chiamare
Quindi per noi era difficile non fa capire che lo spazio culturale europeo si può tratta raggiungere attraverso quelle azioni che vi ho indicato le azioni che poi io me le voglio indicare in ordine di nuovo perché
Ritengo che ci sia ancora da lavorare su questo ordine che la mano scuri la relatrice indicato che sarebbero di nuovo uno la valorizzazione no scusate un'opera la creazione la diffusione transnazionale della cultura e la circolazione degli artisti e delle opere
Due la promozione delle diversità culturali lo sviluppo di nuove forme di espressione culturale trenta la valorizzazione del patrimonio culturale architettonico architettonico e la promozione il dialogo culturale quattro la diffusione dell'affermazione
Delle culture europee nei paesi terzi del dialogo con le altre culture del mondo
Beh le indico perché queste azioni saranno quelle che saranno i cardini di nuovo presero a dire del Programma Quadro
Io ero un po'preoccupata perché avrei messo al primo posto infatti è la mia proposta
La valorizzazione del patrimonio culturale architettonico indubbiamente perché ritengo che sia una delle azioni che ci permette un ritorno forte voi sapete bene cosa significa i recuperati centrista o
Sì di recupero propriamente del nostro patrimonio il volano che è per il turismo e per tutto quello che riguarda ovviamente parti mestieri e coloro che ci lavora nelle professioni
Però ma noi siamo ecco sul programma quadro come diceva dai tormenti siamo nella prima lettura stiamo andando in seconda lettura è ritornata ora dal Consiglio dei ministri una posizione comune Chiatante insieme alla commisero Pea che approvato questa nostra scelta diciamo di sconvolgere il Programma Quadro
E noi siamo abbastanza contenti il problema noi abbiamo di diciamo di contendere è il fatto sulla dotazione finanziaria perché loro sono partiti con un programma che chiedeva cento centosessantaquattro milioni di ECU e nell'abbiamo chiesto duecentocinquanta sembra che la posizione comune non abbia ovviamente accettato la nostra richiesta di dotazione finanziaria per capite che quindici Stati membri nel momento dell'adesione degli altri stati eccetera per noi diventa fondamentale la cultura io vorrei ricordare anche trattato dell'Unione l'articolo centoventotto e poi Maastricht e anche trattato di ma di Amsterdam all'articolo centocinquantatré ha sempre indicato l'importanza della cooperazione tra gli Stati membri per incoraggiare e quello che l'elemento portante e la conservazione e la salvaguarda il patrimonio culturale e quindi anche architettonico d'importanza europea quindi abbiamo un Trattato di Maastricht trattato di Amsterdam ribadiscono l'importanza anche nel nostro patrimonio culturale ovviamente dobbiamo andare nella direzione anche dei programmi di portare questi elementi fuori perché se no non è possibile alle arrivare poi a determinare le scelte io sono preoccupatissima perché quando si parla anche di cultura non si parla di integrazione culturale europea
Integrazione culturale europea significa conoscere lei la propria storia la propria origine la propria identità
E per fare questo ovviamente bisogna cercare di dare programmi quegli elementi e permettere ai giovani di conoscere la propria storia di lieve entità e questo ecco ne siamo di nuovo qui io vorrei tornare a noi resta europea qui abbiamo avuto ultimamente Periodo di crisi grande per i giovani che sono noti Clara studiare e voi tutti lo sapete
Siamo arrivati addirittura l'eccesso di di alcuni Suicidi io non voglio ora collegare la questione puniva università europea cultura e quello che però ovviamente sconvolge i giovani arrivare poi al momento così diciamo forte di grande difficoltà
Però è altrettanto vero che se questi giovani riuscissero a lavorare insieme a un progetto un progetto che li vede attori ma attori in che senza avere un ruolo capire quali sono le proprie identità
E non avere timore del confronto perché al momento in cui si parla di Unione Europea ne abbiamo quindici Stati membri con differente culture differenti identità
E se i giovani non sono abbastanza forti da conoscere quello che la loro ricchezza vera la loro identità in un confronto si ritrovano in grande difficoltà
La responsabilità e grande ecco perché noi comico Commissione cultura siamo preoccupati quando avvengano questi Fattori in particolar modo ovviamente qui ridestare opera che voi sapete bene se l'unica università riconosciuta dalla nostra
Istituzione e a cui noi teniamo tantissimo quindi per noi è un elemento importante i giovani le crisi ai giovani in questo momento stanno vivendo sono dovute anche perché non sanno esattamente quali sono
Le proprie possibilità da professare la propria origine le proprie anche vogliono lavorare a dei progetti più volte in Commissione cultura abbiamo fatto un audizione con i giovani perché sapevamo di queste crisi eravamo seriamente preoccupati
Per i giovani più volte ci hanno detto noi siamo venuti qua in Parlamento ma non vogliamo perder tempo
Cosa ci date di progetti concreti a cui lavorare ce ne siamo rimasti in pochi non da razziati fiorire perché ci siamo ritrovati esattamente in una posizione cioè ci siamo sentiti non dico impotenti ma ci siamo sentiti un pochino anche diciamo neanche aggrediti ma insomma questi giovani che dicano sì ne vogliamo essere siamo in un'Europa vogliamo lavorare insieme ma dateci la possibilità di lavorare a un progetto che sa costruttivo si parla di costruzione europea bene
I giovani come possono portare avanti degli elementi che servano a loro sembra non serva la società del futuro però se noi continuiamo e facciamo dei programmi
Come questo programma quadro cultura io sono estremamente preoccupato
Perché
Diventa difficile poi solamente cioè non ritengo io che la cultura sia solamente una grande manifestazione la manifestazione il convegno ad esempio è importante per tengo contatto chiunque ha un contatto con l'altro si può confrontare
Ora bisogna assolutamente ai giovani europei
Abbiano la coscienza e la conoscenza di quelle che sono le loro Prandi origini e quindi tornando sul Programma Quadro cultura non sarà quando ritornerà in Commissione prestissimo comunque perché la posizione comune del Consiglio l'abbiamo avuta
Bisogna noi fare un'attenzione particolare perché veramente ricordiamoci anche che c'è uno sviluppo della Società di informazione enorme
Le nuove tecnologie rimettano anche qui ulteriori problemi perché dal momento in cui si fanno delle scelte ci ritroviamo già superati grazie motivazioni
Più volte ecco anche un altro programma interessante e abbiamo voluto portare avanti per i giovani e che pensa anche voi questo conosciate perché ormai un anno per un'Europa della conoscenza
Che questa invece terrà indicativa più che altro per quello che riguarda l'istruzione scolastica
Per noi era importante che anche attraverso delle linee-guida perché non sapete bene che europea non può entrare nella regolamentazione nella normativa che riguarda le scuole le università perché secondo il principio di sussidiarietà
Europea non può entrare ovviamente nei programmi scolastici di uno stato membro però è altrettanto vero che ne parlando di mobilità di studenti insegnanti e quindi più confronto all'interno europea abbiamo ritenuto importante che delle linee guida fossero ovviamente indicate per far sicché studenti casomai presenti in Svezia poi ritrovandosi in Italia o in Inghilterra non avesse delle difficoltà ovviamente a seguire corsi di studio e anche vi fosse una grande disparità
Certo che no in Italia voglio dire ad una disparità enorme tra tra Nord e Sud quindicina tante ovviamente questo elemento e per l'Europa della conoscenza rimedio indicato delle azioni molto interessanti anche perché non interessava anche dire promuovere l'occupazione per i giovani dare la possibilità attraverso ad esempio degli elementi quali tutta la scienza la cittadinanza e la competenza cioè
Acquisire quindi delle competenze nel momento dell'arco scolastico materno era importante anche fare in modo che l'istruzione
Diventasse un momento importante per tutto l'arco di vita che lo spazio educativo europeo si si basasse su degli elementi particolari
E in mare in maniera importante c'è in maniera prioritaria
Abbiamo indicato ad esempio che nei programmi scolastici specie per i più giovani sia necessario mi Mimmo conoscere la conoscenza di due lingue
Quindi l'innovazione tecnologica significa anche che nei programmi scolastici
Fosse indicata ovviamente tutta una serie cosa delicata delle azioni per conoscere quello che sta avvenendo intorno al mondo ma anche per noi era fondamentale la ricerca il rapporto fra mondo scolastico nel mondo del lavoro e quindi erano delle azioni mi anche in mobilità
Fisica all'interno dello spazio per un ateo e anche virtuali perché attraverso da telematica attraverso UBM
Per innovazione tecnologica era possibile uno scambio di conoscenze fra giovani diverso diciamo di diversa origine dello stato membro
Voluto nominare questo programma anche se so che casomai l'onorevole c'è mi scuserà ma lui mi sa un attimo riportando perché l'elemento con cui avevamo concordata dice fermiamoci del Programma Quadro cultura ma secondo me isolato e questo è l'ultimo l'ultimo convegno che fa il Parlamento europeo ringrazia per la per la sensibilità perché questo significa veramente un messaggio forte
Ovviamente è giusto con voi fare anche un'analisi di quelle stati programmi tassati in questi anni in Commissione cultura
Va inoltre voi sapete bene che insieme ma tema la rapporto del Programma Quadro cultura son passati anche di nuovo Socrates e rivisto quindi questa ad esempio è questo Lattes
è stato per noi è un elemento anche di vittoria perché siamo riusciti a avere una dotazione finanziaria
Maggiore perché il Parlamento europeo ha richiesto
Più soldi propriamente perché quando si parla poi i rapporti dalle università eccetera il problema numero uno poi nel nome della mobilità e che questi programmi abbiano la possibilità di andare avanti economicamente sapete spogli ricordo che sta avendo un grande successo perché proprio in vista dell'allargamento ad Est con le università dell'Est c'è questo collegamento Pediatria infatti in Parlamento
Noi votiamo quella diciamo gli elementi con i collegamenti con le università di diversi Stati dell'Est infatti proprio anche l'ultima volta abbiamo rivisto con altri paesi dell'Est perché via via per riprendere l'opera Ungheria e altri insomma Repubblica Ceca e altri quindi è molto importante Socrates per noi che vada avanti in una certa direzione e poi anche quello che è stata molto interessante l'ultimo programma che abbiamo rivista sempre Programma Quadro cultura e gioventù per l'Europa perfetto per l'Europa ha significato di vedere tutti quei programmi dove sono impegnati giovani tra cui anche molto interessante è stato quel programma
è passato qualche mese fa su servizio volontario giovani dove Giovanni dai diciannove ai ventinove anni si possono impegnare su associazioni lavorare in programmi specifici in particolar modo sul settore del la cultura sul patrimonio ma anche ovviamente sull'assistenza e anche su altri elementi e valori su cui non sappiamo si fonda l'Unione europea
Perché molte volte né quando parliamo di un europea torna a dire siete uno spazio economico e questo lo sappiamo perché per come è nata la comunità europea i trattati cieca e altro ma ora alle soglie del due mila l'Unione europea non può essere solamente uno spazio economico
Ed ecco che è responsabilità di tutti noi perché la costruzione europea e straordinaria si per i valori che sappiamo bene fondata sulla pace tolleranza
E quindi volontà di avere quella solidarietà e quell'elemento di
Di unione che permette lo scambio vero
Di diverse realtà dell'unione
Però ci dimentichiamo la straordinarietà che è assente in questa Europa nel settore della cultura sociale della politica a me a volte fa senza avere quando si parla di Europa Michiara mi sento palesano le opportunità dell'Unione Europea io allora pensa tutte le opportunità dall'economica la cultura la speciale alla politica e invece è un matematico di Alitalia le opportunità le vediamo se la mente sulla questione dei fondi comunitari anche giusto perché devo dire che l'Italia è uno dei pochi Paesi che non spende i fondi comunitari per cui e questa diciamo è un po'la nota dolente no il battente come la lingua batte dove il dente duole no
Però devo dire che ad esempio in questo momento tende nelle varie Commissioni particolar modo
La coesione politica regionali si rivelano anche dai fondi strutturali e nessuno in Italia ha detto che prive nella revisione dei fondi strutturali quindi due mila se poi oltre oltre due mila noi italiani proprio l'Italia tutta insieme i vari deputati europei hanno richiesto la volontà di avere un fondo strutturale cultura
Ed è la prima volta perché non siamo più solo i fondi strutturali dell'avviso fino adesso Obiettivo due cinque di quelli conosciamo in Toscana pure Obiettivo uno per il Mezzogiorno che non sa come facevo la masseria mezzogiorno o altro ma invece un fondo strutturale cultura che permetta il recupero dei centri storici anche minori
Versato una bella vittoria perché questo è stata approvata nella commissione Politiche regionali anche in Parlamento
Verrà ritornano di nuovo per la seconda lettura il parlamento fra due settimane per abbiano avuto un successo enorme bene fondo strutturale cultura io spero veramente che l'Italia qui giochi un ruolo perché comincia a chiedere fondo strutturale culturale tutta l'Italia io spero che almeno questo sicuramente
E Marco ce l'hai mi aiuterà anche in questa ma voglio dire tutti noi italiani abbia voluto foto su tale cultura io spero che l'Italia non faccia come con i fondi sottragga fatto fino adesso che ha dato una programmazione puntuale eventualmente vennero la programmazione generale
E quindi indichi tutta l'Italia nel fondo strutturale cultura non credo che non abbia abbiamo dei problemi a dire che tutta l'Italia a
Degli elementi sul patrimonio culturale dorico di grande valore abbiamo dei centri storici minori che stanno morendo abbiamo dei centri invece di grande straordinaria di grande valore straordinario valore quale ad esempio Firenze o altri ecco che bisogna però che l'Italia chieda l'inserimento totale di questo di tutta l'Italia nel fondo strutturale cultura però nessuno dice questa
Ed è incredibile allora laddove noi siamo beh possiamo giocare un ruolo principe nel mondo perché il problema dell'Unione europea è la sfida del due mila e tormentato seriamente nei confronti di America Giappone i grandi aree del mondo in maniera competitiva ma la competitività che può avere l'Europa
La vera diciamo il vero valore che in assoluto altri non hanno il nostro patrimonio
Allora veramente io vorrei chiudere con una riflessione in casa ma è una richiesta a gran voce datati tutti voi che siete qui sensibili ovviamente a portare avanti sul messaggio importante per quanto riguarda la cultura e so che siete tutti impegnati in termini diversi
Sul su programmi culturali
La mia riflessione è questa
E anzi è un anche una richiesta di ma
Come mai dico
L'Italia che ha
Volontà
Presenze particolari associazioni impegnate personalità di tutti i livelli che hanno ovviamente la volontà di parlare di cultura e hanno anche la responsabilità dovuta quando parlano in termini di cultura come mai non si riesce a giocare ruolo non voglio dire come hanno giocato agli antichi romani nel passato ma come mai non si riesce a fare sentire la nostra voce laddove si decide
Ringraziamo l'interessantissima relazione introduttiva per l'onorevole Monica Baldi appunto che ci ha fatto il punto sulla a livello europeo della situazione cioè banche degli spunti ora passerei la parola l'onorevole
Marco Cher lei che fra l'altro lavora particolarmente nella nella commissione per le politiche regionali del Parlamento europeo quindi questo tema del fondo cultura certamente ci arriva a grazie
Sì io intanto voglio ringraziare la collega e amica Monica Baldi per l'introduzione che ha dato a questo nostro convegno stamani mattina
Che ringraziare al contempo gli amici che sono a questo tavolo dal professor Franco Cardini all'assessore Marzio Tremaglia
Per l'autorevolezza della loro presenza in questa occasione il contributo che portano potranno portare vorremmo recare
Voglio ringraziare l'ufficio per l'Italia del Parlamento europeo
Per avere accolto questa indicazione che mi ero permesso di segnalare che mi sembra sia stata recepita quindi significativa anche dalle valutazione di Monica Baldi
E credo che aver scelto Firenze per
Fare questo convegno precetto la sede dell'Istituto il ministero lo Peo si osserva la forte davvero
Che chi era e ci è molto caro
Anche perché e qui mi si passi una piccola puntatina polemica
A Firenze di cultura non si parla più ormai da
E allora la grande assenza della cultura credo che una iniziativa
Seria
Come quella che oggi ci siamo permessi di mettere in cantiere
Beh a domicilio per gli anni due mila sia un tentativo un piccolo un passettino in avanti
Modesta speranza che corriamo
Riaccendere
Per questa città che continua ad avere
Caro dottor Melucci
Grosse difficoltà dei rapporti con lo stesso istituto universitario per
Non vi è ad oggi quella integrazione che avrebbe da tempo dovuto contrassegnare invece la realtà Firenze
Capitale culturale d'Europa nel mondo di quello che vogliamo da universo
Purtroppo non lo è più probabilmente nemmeno in un quartiere
E la struttura delle università europea
Che reciprocamente
Sono quasi chiusi a riccio
Senza riuscire
A trovare invece quella sinergia di rapporti
Che sarebbe stata ed è a mio parere fondamentale per diminuire tra l'altro anche quel Gatto nacque il deficit democratico Bush in cui si parla
Ad ogni piè sospinto nel rapporto tra l'unione europea come tale
E i cittadini delle quindici nazioni che vittime aderisco
La cultura
Questa produzione essenzialmente immateriale
Rappresenta un volano importantissimo del nuovo modello di sviluppo delle nostre società
E conseguentemente una fonte primaria di occupazione
L'importanza crescente della cultura per lo sviluppo regionali nazionale e europeo deve essere valutata nell'ambito della ristrutturazione dell'economia oltre che come risultato dell'evoluzione del modo di vivere la cultura forma parte integrante dell'azione non lo però detto molto bene Monica Baldi
E contribuisce al conseguimento degli obiettivi della comunità promovendo la cittadinanza e lo sviluppo umano e personale
Tra i nuovi orientamenti figura la valorizzazione e lo sviluppo delle attività culturali come fattore di coesione sociale economica azioni concertate fra enti locali istituzioni regionali e nazionali e Unione un'azione concertata e d'altronde indispensabile per massimizzare le occasioni offerte dall'Unione e portarle Europa verso le regioni i comuni solo così
Tutti i cittadini dell'Unione potranno veramente a sentirsi parte di un progetto armonioso che li considera la cultura e il patrimonio culturale hanno un'importanza primaria noi siamo i responsabili nel garantirne la conservazione e la trasmissione ai nostri figli ai più giovani
è essenziale
La società nel suo insieme sia coinvolta nella protezione e nella trasmissione del patrimonio culturale
Evidentemente l'educazione a un ruolo chiave da svolgere a questo proposito cultura e patrimonio culturale non sono concetti vaghi
Né tanto meno lo è la preservazione dell'istituzione culturale
Esistono concretamente nelle città e nelle regioni nei luoghi dove viviamo negli edifici che usiamo
E perciò fondamentale guardare la questione in termini regionali e locali affinché vi sia un coinvolgimento maggiore di queste realtà nelle politiche di sviluppo
Per quanto concerne l'educazione la preoccupazione di proteggere il patrimonio culturale deve essere incorporata nel curriculum a tutti i livelli di istruzione ma in particolare a livello primario si dovrà aggiungere i bambini in età precoce
Le nazioni europee hanno subito lungo questo secolo una trasformazione radicale
Sia politica che economica e sociale fino adesso ciascuno di essi si era adattato al suo ritmo
Oggi la globalizzazione del commercio la mondializzazione stile politiche e l'esplosione delle nuove tecnologie hanno provocato un'accelerazione brusca del processo di cambiamento
Per sopravvivere e restare competitiva l'industria europea ha dovuto rispondere prontamente a queste sollecitazioni trasformato c'è uno di gestione di produzione di distribuzione ha imparato a muoversi tempestivamente per padroneggiare le nuove tecnologie
I consumatori hanno modificato i loro gusti il loro rapporto col mondo del lavoro io lo stile di vita e integrato le nuove tecnologie nei loro piaceri e nello sbarco
Non altrettanto rapido adattamento è stato il mondo dell'educazione
E dimorò sembra dimorare troppo spesso al di fuori di questa evoluzione
E in linea generale non percepisce i cambiamenti con tanta prontezza e come come invece sta facendo il mondo economico
In quasi tutte le nazioni d'Europa si approfondisce il fossato
Tra il tipo di educazione che la complessità del mondo attuale esige e quello che effettivamente dispensato
Ogni stato membro è un istituto di istruzione superiore all'interno dell'Unione condivide l'impegno a migliorare la qualità dell'insegnamento nell'istruzione superiore ma al di là delle buone intenzioni non vi è coordinazione dei vari sistemi scolastici europea
Nel Trattato di Roma infatti nell'atto unico
Hanno affermato una volontà di coordinamento di armonizzazione ai sistemi educativi europei
Il Trattato di Maastricht invece ha fatto menzione del concetto di educazione e di formazione professionale
Conformemente al principio di sussidiarietà
Lo diceva prima la collega Baldi e dunque agli stati membri alle regioni che compete la responsabilità in questo campo
Il ruolo dell'Unione europea è in questo caso a quello di un semplice complemento
Escludendo a priori qualsiasi forma di armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli stati membri
Il libro bianco crescita competitività e occupazione
D'altro canto il libro bianco sull'istruzione e formazione insegnare e apprendere verso la società conoscitiva
Sottolinea che la società del futuro sarà una società conoscitiva e che l'istruzione e la formazione diventeranno sempre più dei principali vettori d'identificazione di appartenenza di promozione sociale e di sviluppo personale
L'azione dell'unione doppia permette comunque di sviluppare o di tentare sviluppato a dimensione europea l'educazione attraverso promozioni o lingue
Incoraggiò la mobilità degli studenti e degli insegnanti favorisce la cooperazione tra gli addetti all'insegnamento superiore a questo proposito è importante citare già stato fatto voglio sottolinearlo il programma d'azione dell'Unione per la cooperazione nel campo dell'istruzione denominato Socrates
Questo programma interesse quindici Stati membri dell'Unione nonché l'Islanda il teste e la Norvegia
Copre allo stato dei fatti il periodo novantacinque novantanove
Con un bilancio di ottocentocinquanta milioni di più
Spesso assicura la promozione di la cooperazione sei settori istruzione scolastica com'è messo
L'istruzione superiore ed Erasmus promozione l'insegnamento di lingua lingua promozione dell'istruzione aperti a distanza le ordini istruzione per adulti scambio di informazione di esperienza relativo ai sistemi educativi e alle politiche i giovani sono uno dei principali ricchezze del muro
Devono essere aiutati in ogni modo a realizzare pienamente il loro potenziale in quanto individui e in quanto membri attivi e a pieno titolo per la società ci sono i promotori dei cambiamenti assumeranno in futuro la responsabilità dello sviluppo politico economico e sociale democratico per l'euro
L'istruzione e la formazione dei giovani sono quindi fattori della massima importanza
Poiché contribuiscono a poter permettere loro di esprimere compiutamente la propria personalità e il proprio potenziale e partecipare pienamente allo sviluppo o meno delle società europee
L'insuccesso scolastico ha pertanto innegabili conseguenze personali e sociali per il singolo e per la società
Con un impatto che va ben al di là dell'ambito dell'istruzione e della formazione
Bisogna garantire a tutti una istruzione di qualità
Sforzandosi di assicurare ad ogni individuo la possibilità di proseguire gli studi di avere una vita lavorativa piena e soddisfacente di diventare un cittadino attivo e pienamente realizzato a livello personale
Per conseguire questo bisogna attenersi ad alcuni principi
Misure a favore delle persone maggiormente bisognosa di sostegno obiettivi e metodi didattici tali da soddisfare la diversità degli interessi dei bisogni e delle capacità relative necessità di assicurare che tutti i giovani beneficino al massimo dell'istruzione mediante misure diverse fra cui la valutazione dei progressi realizzati e la definizione di obiettivi per il miglioramento dei risultati sistemi adeguati diretta ad agevolare il passaggio da un livello di scolarità a livello seguente e dalla scuola ad ulteriori cicli di istruzione alla formazione professionale e al mondo del lavoro
Educazione di base deve adottare una dimensione europea per preparare i futuri cittadini al movimento di integrazione le scuole infine devono essere aperte devono essere aperti
Ai benefici delle tecnologie e delle tecniche di gestione che hanno rivoluzionato l'industria gli uffici un'introduzione massimo di multimedia e dei computers deve essere accessibile a ciascun allievo
E d'altra parte tutto ciò faciliterà enormemente il compito degli educatori l'Unione europea nel suo insieme deve considerarla apprendimento come un processo naturale continua la stessa società dell'informazione
è parte integrante della società che apre
La diversità delle culture europee
E il numero degli attori del processo educativo impongono un'azione progressive che non sarà possibile se non al prezzo di un enorme volontà politica nessuno potrà mai più essere efficace ascende verso fra un anno inizierà un nuovo secolo e un nuovo millennio la vita quotidiana sarà impregnate di tecnologia
E l'intensa pressione concorrenziale spingerà verso la ricerca affannosa di nuovi talenti umani
I quattro quinti di quelli che dovranno contribuire alla costruzione di questa nuova epoca hanno già terminato la loro educazione di base fu hanno lasciato al presente il sistema scolare
Non abbiamo tempo per per concludo
Nel ricordare il significato ben arrivato al collega onorevole Barzanti che ringrazia
Concludono ricordare il significato e il potenziale dell'articolo centoventotto paragrafo quattro del nuovo Trattato di Amsterdam
Il paragrafo in questione fa riferimento alla responsabilità della comunità
Di tener conto degli aspetti culturali nell'azione che svolge la norma di altre disposizioni del presente trattato in particolare Fini di rispettare promotore la diversità delle sue culture questo significa non solo che c'è un bisogno di conoscere l'impatto culturale sulle politiche comunitarie
Ma anche un riconoscimento del ruolo importante fondamentale
Che riveste la cultura non solo per un senso di benessere collettivo ma come un pericolo per la produzione sia della coesione economica e sociale e della crescita economica e dell'occupazione
Bisogna impegnarsi nel favorire l'applicazione di questa clausola controllarne l'impatto su tutte le politiche settoriali
In più devono essere riconosciuti esplicitamente noi chiamavamo prima nemici richiamava il dottor Meocci nei regolamenti dei fondi strutturali
Il ruolo fondamentale per la cultura e l'importanza dei suoi effetti sull'occupazione sullo sviluppo economico sul rafforzamento della coesione e la tutela dell'identità regionale
Il programma quadro previsto per l'anno due mila
Che raccoglierà tutti gli interventi diretti nel derby europeo nel settore culturale recuperando quindi Raffaello caleidoscopio Arianna
Secondo azioni integrate azioni di grande rilievo azioni specifiche tra cui quelle sugli strumenti multimediali a questo in questo senso e questo significa permetterà di estendere e di rafforzarlo Parabiago fosse le linee tracciate per quanto riguarda il fondo strutturale al servizio della cultura ci sono segnali ancora estremamente debole
E ha ragione Monica va e c'è tanto da fare specie per sensibilizzare le autorità politiche ed economiche degli Stati membri e delle regioni in materia di investimenti nel settore culturale
Già che per il principio di sussidiarietà tocca a loro presentare proposte in tal senso e quale strumento giuridico meglio l'articolo centoventotto intanto abbiamo stretto si presta a tale scopo la comunità favorisce le azioni volte a rafforzare la coesione economica sociale quale pericolo
Amici che siete intervenuti e vi ringrazio
Migliore della cultura può contribuire alla coesione del territorio dell'unione europea
Ringrazio ancora dove il marito eccellente questa interessantissima intervento vorrei ricordare tanto la fase diciamo un ente voi poi passerò la parola all'onorevole Roberto Barzanti che anche lui ci ha voluto buona e la sua presenza tutta la giornata ex presidente della commissione cultura appunto che dall'ottantanove al novantuno ha dato molto per stimolare anche ma anche culturale
Appunto la fa diciamo lei era che si ricomincia in se dovessi ricominciare i comincerei dalla cultura nel campo una frase si ricorda uno dei padri diventando funzioni prende da parte di uno dei padri fondatori dell'Europa ecco se è in grado non lo riguardanti ecco mi dà la parola arrivato ora ora ma insomma ormai ci siamo abituati a questi spostamenti
Ringrazio molto Marco ce l'hai il suo invito
L'ufficio del Parlamento europeo per sempre così attento a organizzare futili momenti di approfondimento di dibattito
Non per fare il Bastian contrario ma né per correggere
Paolo e uccidere bravissimo ma devo dire che dette tante volte anche una deroga residente da Commissione cultura perché questa frase veniva citata la gioventù del tablet a frasi diciamo le che avrebbe detto si ricomincia si comincia la cultura beh non l'ha mai detta
Non l'ha mai detta e ci voleva e devo dire che intatte sopra amici in pieno le andazzo porto poi sono accanto ad uno storico da due che anche un amico rarissimo e che di conseguenza una citazione sbagliata non la sopporta meno di me penso
Non l'ha mai detta è anche comprensibile perché perché dicono perché il tutto sulla sua azione andava in relazione Ravetto post Sale serietà ha detto uno sproposito
Propositi si possono dire no cioè si può dire una cosa se ne fa un'altra
Però in questo caso non l'ha detta infatti sfogliando siccome fu citata io Presidente non mi sutura me la dovevo sentire
Ripetere ogni foriero di tutti i convegni non come in questo caso per carità chiediamo alcune diceva ma Monnet l'aveva detto allora darlo a vedere tutte le opere di buone come si fa
Macchiette non l'ha mai detta perché la sua visione dell'Europa è affidata a don Filosofia come si sa funziona rischi cariche metteva in primo piano un discorso puramente economica forse fece anche bene perché può darsi che altre ai in altro modo si faceva nemmeno ve lo avesse fatto
La filosofia funzionali stia significava mettere insieme alcune funzioni in questa fase il carbone e l'acciaio
Altre altre attività da fare e poi per via evolutiva forse tutto questo avrebbe portato ad una Europa politica e poi si sarebbe forse fatto anche qualche cosa di culturale o comunque di formativo devo dire che la mia quasi una battuta perché in realtà Luís parlò di formazione e poi al post la formazione qualcuno ha messo cultura mai qualcuno anche un nome
E e già clan chiederà attribuita questa frase dove attribuita quando per Monnet fu fatto una specie di glorificazione francese e l'anche allora allora Inter Petrò ma lontano lo disse ecco
E infatti io mi scuso la faccio finita voglio che stava e divertente plichi rapido audacia di fare questa precisazione in un convegno dell'Assemblea nazionale in Francia su questo e Osio culturali la sua sì novanta estesi ma Pecchia ovviamente c'era stato l'ennesimo intervento il cui si diceva e monili no is non l'ha mai detta
E le abbia una grande soddisfazione perché ora non mi ricordo il nome di questa anziana e cultrice delle memorie ed europea anche di colonne ma si alza una signora che aveva una certa età dice sì testimonia
Che un monde pensava fosse del tutto diverse che questa non l'ha detta però in una fase molto bella io indubbiamente dissi una fase molto bella ci fu anche una battuta simpaticissima Dio e di un altro e disse ma si ricordi è questa anche la consegna la riflessione di Franco che i vangeli apocrifi sono talvolta più accettabili però l'apocrifo è l'apocrifo in questo caso non era posticcio Bertolaso era inventata ma lasciamo perdere
Chiuso l'incidente monistico da me non sta nemmeno molto simpatico il personaggio questa precisazione ovviamente la reputo molto sta molto a cuore anche se ha avuto meriti indubbi
Ma indubbi in un'ottica che appunto è molto diversa dalle da quella che noi e anche voi credo sentite sentiamo come fondamentale per l'Europa l'Europa è diceva
Parlamentare è anche filosofo propria in un dibattito su queste Veltroni a Bruxelles
E anche presto farà piacere a Franco ma anche a tutti penso
Prima di ogni altra cosa un'idea unite perché i progetti che via via hanno scandito questa storia complicatissima non sono partiti ITA
Come dire da calcoli che pur ci sono stati poi per realizzarli dall'alto e da parametri senza allusione a Maastricht da misurazioni io voterò interattivi sono partiti come dire dall'idea e poi non so se questo vi sono un po'troppo cristiana ma mi sento di avanzarla
Intanto carne ma questa idea realizzando facendo fatica nel nel nel nel realizzarla hanno poi incontrato il Progetto si sono misurati s'con i progetti con la concretezza i problemi i tempi dei progetti ma senza un'idea di fondo il
Progetti non vanno avanti unitamente nessun progetto può andare avanti se non ha un'anima se non ha un motore se non ha una motivazione forte motivazioni sono state di destra di sinistra di io quindi non voglio farla per niente lunga perché però ma all'Europa è stata un'idea che ha avuto molti segni molti segni in molte direzioni
Anche se pur non potendo la dire
Come ha scritto
Franco nel suo libro su queste cose un'idea riconducibile
A motivazioni a valori tout-court cristiani
Di un'Europa cristiana non si può parlare e innegabile che il senso della persona della sua finitezza il senso della libertà reversibile
Uno dei temi di fondo della cultura europea proprio della persona della sua libertà della sua finitezza
In base a tutto questo si sono avute anche sconfitte tragedie
Libertà e totalitarismo il e totalitarismi si sono come si sa alternati angosciosamente oggi siamo in una situazione nella quale lascio del tutto a parte una riflessione storica
L'Europa si affaccia sulla soglia del nuovo millennio come si usa dire va anche un anche questa prova sopore open ma s'è banale dirlo ma inevitabile
Forze avendo tratto qualche lezione
Dalla vicenda tutto sommato importante
Della comunità europea la quale vicenda della Comunità europea fondamentalmente concluse questo è il senso del della svolta infiliamo conclusa
Almeno nella sua spinta propulsiva per ripetere una frase che fu famosa nel senso che quella Europa lì fatta di negazioni
Di barriere da abolire di circolazione da aumentare o da sancire di persone capitali servizi
Prodotti le quattro libertà dell'ai trattati nel cinquantasette ha dato molto molto più di quello che si ritenga anche per merito di Monnet e di molti altri ma oggi c'è bisogno di un'Europa che abbia una definizione più politica e più politica e più a largo raggio in un mondo globale più un mondo in cui le spinte
Appunto alla globalizzazione non esiste ma esiste come dinamica sono sempre più percepibili in un mondo nel quale le identità sono sempre più corrose sempre più difficili in un mondo ricco di contrasti di tensioni
Liberato dall'ingessatura anche tragica che i blocchi che le gli equilibri della guerra fredda avevano imposto ecco che
Non c'è bisogno di un soggetto più forte e più autorevole anche più potente non rifiuto ha fatto questo aggettivo anche di un'Europa potenza non solo di un'Europa spazio agli Oscar del sistema c'è bisogno potenza in senso buono ma di un'Europa che sia capace i incidere delle politiche mondiali ed è proprio per questo che anche i temi culturali sono stati come mi sarà stato detto sicuramente in modo solamente l'uscita da Monica baltiche
Nel dalla presidenza della Commissione cultura si occupa in maniera molto continua molto costante con grande passione e competenza di queste cose beh oggi come oggi è indubbio
Che questi temi sono avvertiti
Anche con più forza con più desiderio ore di anche se si deve dire che la costruzione europea assunto anche positivamente uno squilibrio sul versante proletario che è indubbio è che non è superabile che è perfino giusto
Al di là dei questo è indubbio
Per sicuro almeno credo di un punto di vista ma anche da altri
Che dobbiamo rafforzare ecco questa dimensione culturale ma questa dimensione culturale per fare un'Europa più forte più presente verso i popoli europei all'interno e nel mondo che dice cosa bisogna ha chiesto sarà stato detto mi scuso ma faccio brevissima
Ha bisogno di un approccio come si usa dire diciamo di un di una impostazione prudente
Fatta di
Volontà abbastanza ferma ma prudente e lungimirante voglio dire che nessuno quando si occupa di politiche per la cultura
Come abbiamo voluto dire come diciamo sempre non di politiche culturali un'accoppiata abbastanza brutta
Che comunque ha prodotto anche parecchi pasticci di politiche per la cultura di strumenti per favorire il dialogo tra le culture questo è il proprio come diciamo il compito che spetta all'Europa
Quando fa questo deve tener presente prima
Linee politiche
Europee debbono essere strumenti irrispettosi della varietà delle identità culturali linguistiche ideali di cui l'Europa è fatta a qualsiasi politica culturale europea se si vuol dire così che abbia un segno egemonico
Che voglia essere appiattita in una visione propagandistica e che faccia leva su questa o quella Europa e non sulla dimensione europea la sua varietà è destinata a fallire oppure essere concepito per qualcosa che sentiva qualcosa di fastidioso di inaccettabile
E allora politiche come strumenti
Per la cultura Perrone culture per le culture il primo paragrafo dell'articolo centoventotto del Trattato di Maastricht che riuscimmo a scrivere dopo tante discussioni e dibattiti parla giustamente al plurale
E questa è stata una variazione introdotta proprio dal Parlamento europeo non di azione per la cultura ma per le culture
Perché se c'è una cultura come eredità comune di valori come riferimento comune a sensibilità non c'è dubbio l'Europa la pompante dare questo ma non voglio Dini come dire inoltrarmi in un terreno difficilissimo per cui loro non bastano pochi minuti è indubbio
Che il essenziale il compito essenziale che abbiamo di fronte oggi è quello di far sì che l'Europa sia un soggetto forte politicamente ma che poi nelle politiche per le culture sia in grado di attivare tutte le leggi Fulci punti di vista alle scuole le tradizioni non uno uno uno una spinta un molo alla omologazione nono una spinta alla omogeneità non una spinta alla uniformità ma tutto lo ed è qui che
Il problema diventano veramente difficile perché per fare queste politiche apparentemente leggera e non invasive non intrusive dire dove vi pare beh non è che ci vogliono poche risorse ci vogliono forse più risorse soprattutto ci vuole una disponibilità sperimentale che è tutt'altro avete acquisire è tutt'altro che da acquisire
Io credo sia stato un passo grosso davanti aver formulato il dal programma di Ughi sarà parlato parlava sentivo anche Marco cioè questo programma che il riassumere unificata molti programmi che via via sono stati concepiti di carattere settoriale
Come Arianna Raffaello l'uno con per la traduzione e l'altro per dei beni culturali
E così via
Ma poi c'è tutto il campo dell'ambito dell'audiovisivo di cui io mi sono particolarmente occupato e che ha ha assi una uno spazio come inevitabile di tutto rilievo ma libri fondamentale l'importante dobbiamo sempre di più mentre rilievo mettere in risalto è che la Filosofia diciamo la metodologia le metodologie europee
In ordine alla cultura se si parte da questo presupposto zio dove insopprimibile sulla questione del pluralismo e dell'esaltazione del pluralismo debbono puntare a politiche ed è lì che l'Europa non scegli abbastanza bene
Parte sia che il nostro impegno cosa aveva servito che siano proprio misurate su questo è la politica per la cultura europea e l'in più
Che l'Europa deve mettere per fare in modo che si comunichi che si faccia esperienza è comune che si dialoghi che sia in grado di lottare quando è il caso di fare e gli accordi commerciali a livello internazionale per fare sì che i prodotti hobby o meglio le opere da cultura abbia un trattamento non equiparabile a quello di ogni altra merci per la cosiddetta eccezione un mezzo specificità culturale
Da conquistare in seno all'Organizzazione Mondiale del Commercio anziano a tutte le organizzazioni internazionali e per conquistarla c'è bisogno appunto che esista una voce europea non più tardi stati riunione valeva per contro e allora è proprio da quale io sono fissato su due linee fissato mi scuso sono appassionato di due linee perché io vorrei ad esempio sono quasi questo furbo volevo perché ora potrà terrorismo
Che l'Europa in in tema di cultura non si occupasse di troppe cose
Scegliesse alcune pochissime priorità io le vorrei perfino ridurre a due stesso troppo poche ma provocatoriamente poi molte altre
Sapere quali sono una è la questione della diffusione o della distribuzione
Ad esempio io lo sto a farla lunga occupandomi sempre diverse opzioni attacca un bottone ma per la questione dell'audiovisivo del film di queste Beyeler c'è un deficit spaventoso fra noi Stati Uniti tutte cose dette e ridette ma una delle lezioni di di fondo e abbiamo Valente ed è come europei che non vediamo nulla di quello che fanno in Germania di quello che fanno in fa pochi ad esempio per quanto riguarda l'audiovisivo ma non solo per l'audiovisivo cioè le opere d'invenzione le opere creative non so circolano poco i libri osserva i libri conservata i libri più belli poi sono delle piccole case editrice che a volte non sa nemmeno esiste vecchi chi li fa circolare ormai hanno un mercato i libri utili
Così assolutamente quasi intimo si sfiora Lele la clandestinità dunque politiche per la distribuzione per la diffusione per la conoscenza
Come dice ma scritte e la o l'altra grande questione che non è affrontata per come deve essere il multilinguismo
Il multilinguismo Ratt rado uccisione la valorizzazione delle lingue la valorizzazione di lingue che spesse volte sono non solo marginalizzate ma votate come dire quasi ad una dunque urto da museo e non vivificante non continua mestamente immesse nel nel de del nel dialogo nel nel discorso continuo io a suo tempo feci un rapporto ne sono contentissimo ma insomma pur molto ritira per far sì che appunto allo stesso premier ed anche più contento che la lingua catalana fosse assunta tra le lingue ufficiali dice la grande lotta neutrali e in Spagna
Tra il castigliano eccetera e Hulu lingue ufficiali non vuol dire aggiungere una lingua luce gialla Babele già abbastanza adduciamo undici lingue normalmente ma prima ufficiale vuol dire ad esempio è la Gazzetta ufficiale che i documenti del per l'Unione europea devono essere noti anche in catalano dopo che il rapporto come in altre lingue il gaelico alle proprie solo lingue ufficiali pur non essendo lingue tu Duso lingue
In seno all'Unione Europea solo usate ogni giorno è fondamentale io sono preoccupatissimo per l'italiano lasciatemelo dire qui penso di avere un un uditorio che non si in Toscana ma anche lo dico agli amici Nizzardo accolto l'invito di oggi penso Toscana certo
Per questo primato linguistico di cui a volte parliamo a vanvera però perché perché c'è un un rischio di Paula di depauperamento non solo lessicale nel momento in cui ebbene noi per dire qualche cosa del mondo dell'elettronica dell'informatica non solo siamo sempre l'inglese ad esempio fatemi essere nazionalista nel senso buono per un poco poco brevemente magari però c'è un problema di questo tipo c'è un problema di identità linguistica non solo culturale rispetto alla quale l'Europa fa poco deve fare di più abbiamo inventato qualche programma miei tempi quando si si occupava di più diretta e cose c'era un po'un programma Babel che aveva un suo valore per i dati esempio là sotto tiro ottonatura olio il doppiaggio del dei dei dei firma insomma però si fa molto poco multilinguismo allora traduzione traduzione il programma e hanno assunto dentro il nuovo programma unitario per la cultura e qualche cosa in distribuzione di circolazione delle opere
Poi per far valere le ragioni dell'Europa con una sola voce possibilmente ma qui il discorso sarebbe molto complicato perché si aggancia direttamente la politica estera quando si tratta di di siglare accordi sul piano internazionale
Molto si è fatto molto si farà si deve fare di più
Quello che si fa di più sarà ben speso per assicurare all'Europa un'identità plurale qual è la sua Dust
Ringrazio il punto debole balzati che che ringrazio per la soprattutto per la lezione ora lo dico sopra il letto penso anche chi anche che è stato l'autore del terrore
Patriottico va bene do la parola ora al professore Carbini appunto la ringrazio ma per quanto avrebbe del pioniere per intento
Disonorevole aprioristicamente
Lo sono ordinariamente più deboli spesso dicono parole non cose
E allora cercherò di essere anche un pochino più concreto possibile per lo meno per quanto si può esserlo una sede come questa che ha sede propositiva io partirei da due da due cose sono state dette rispettivamente dall'onorevole Baldini e dall'onorevole Barzan
Anzitutto diceva la signora Baldev alle soglie del due mila l'Unione europea non può più essere soltanto uno spazio economico questo io credo sia un punto di partenza ed è un punto di partenza è importante
Il secondo punto di partenza è così che si crea poi la tradizione orale tutte queste cose se Monnet ha detto non ha detto
Ma polmone può anche aver letto una volta magari A cena con amici o cose di questo genere del resto non credo che Pier Capponi abbia mai parlato di trombe e campane e via discorrendo Eleonora
Cioè da badarci cinquanta gli apocrifi ciò qualche ciò anch'io qualche dubbio sugli a poco gli eccetera
Poi c'è tutta la tradizione delle cose dette Evita e Jesus Christie per esempio no Oliha vittorie profeta Muhammad che sono le cose che il profeta non ha che non si trovano e Corrado che del resto come scrittore profeta massima registrata ma che in realtà poi entrando nella giurisprudenza almeno in quella subita e quindi evidentemente c'è tutta la un gamma
Paris
Sì ma di possibilità ribatte io appunto condividendo il parere lei lo metto su su un mondo direi che sarebbe stato bene se l'avesse detto insomma se alla fine si fosse reso conto di vidi dei pasticci combinati insieme a tanti altri meriti eccetera
L'altra cosa appunto Barzanti la riferita come è così che si era tradizione orale no come una cosa non sua ma detta da un altro che o non li colloca detto chi ero io non me lo ricordo più comunque i poi finiva con la cercherò di attribuirla Barzanti in maniera espelle da oggi in poi ci dica come diceva Roberto guarda ecco l'idea l Lidia l'Europa è prima d'ogni altra cosa un'idea questa è una è una splendida definizione dell'ente lì che cosa e nazione
L'autocoscienza nasce fondamentalmente comica non è mica vero che una nazione una cosa perché ha non diciamo non parliamo per carità di patrimoni genetici e ci hanno dato un sacco di guai e temo altri ancora ci daranno la una nazione nemmeno un gruppo di persone che parlano la stessa lingua perché esistono nella storia nazioni che si sono formate da concrezioni di popoli ordinariamente che almeno all'inizio non parlavano la stessa lingua
Mentre esistono popoli che parlano la stessa lingua ma è colpissero che si sentono appartenenti alla stessa nazione o per lo meno non si sentono più non vogliono sentirsi o non si sono mai sentiti quindi la casistica
è talmente complessa e quando si arriva alla fine
Della tentativo di dare identità qualche cosa no c'è un proverbio calabrese piccoli Kent recita più o meno
E così chi è un canadese un canadese colui che riflette sempre su che cosa significa pubblica Nigel ecco in ST
E noi europei siamo fondamentalmente questo nella misura in cui siamo tali
Siamo persone gruppi eccetera eccetera che pensano che cerca di riflettere su che cosa vuol dire essere europeo
Si è nazione
No no niente sia nazione quando si vuole esternazione in realtà quando si fa di tutto per essere nazione quando si sente che il dossier e nella misura in cui si riesce anche a diventarlo
Ecco forse dove scivolano alcuni leader politici che non saprei come definire provvisoriamente li definirei Italo settentrionali
Quando parlando una nazione che in realtà come tale non c'è mai stata non perché non si possa definire nazione questo quella comunque legato di lividi
Di popoli vigenti di di abitanti eccetera ma si definisce nazione qualche cosa che a un certo punto si pone l'obiettivo di esser tale e riesce a diventarlo
Irlandesi non sono un'azione perché hanno comuni origini etniche o perché hanno più o meno parlano la stessa lingua gaelica e peraltro è stata ricostruita filologicamente a tavolino tre o quattro volte come del resto e accaduto dell'ebraico che viene parlato oggi in Israele chiama lingua che per lungo tempo non è stata parlata non è nemmeno ebraico classico della Bibbia è un'altra cosa
Ma per di incise disegno Illy israeliani vendesi oggi non sono una nazione insomma
E lo sono di seguito a una profondo serio concreto atto di volontà e quindi hanno partorito hanno partorito una cultura hanno partorito una letteratura hanno partorito un'arte un loro modo di essere
Per cui ecco si potrebbe paradossale paradossalmente parafrasare una bella frase di uno dei più tarde i cui protagonisti perché sono molti dei demoni di Dostoevskij sciato fra il quale davanti alla domanda ma tu sei chili tu credi in Dio sciato fra risponde io crederò indio
Un discorso fatto da una
Da uno slavo o filo od origine nichilista che aveva capito che però nella nel profondo della nazione russa c'era un un elemento imprescindibile che era la lesione all'ortodossia
E questo è un discorso importante insomma ecco noi potremmo dire in fondo
E che noi siamo in fondo europeo perché apparteniamo alla alla quindi alle quindici nazioni eccetera ma siamo anche europee nella misura in cui lo saremo nella misura in cui vorremmo esserlo di più
D'altra parte questo ecco a questo punto proprio per diventare europea i la dimensione della cultura fondamentale e io so benissimo e sono lontanissimo dalla dal diffidarli od sottovalutabile anzi se non altro perché faccia dura il mestiere del docente universitario devo continuamente combattere con la modulistica la faceste un po'su più un po'più semplice sarebbe meglio magari la modulistica dei vari Socrates e le varie Rasmussen Ciad eccetera so benissimo che si stanno facendo dei notevoli sforzi dei grossissimi sforzi questo bene anche che il cammino non è semplice
Che sugli immobili di percorrere questo cammino e sugli obiettivi da raggiungere
Probabilmente non siamo nemmeno tutti d'accordo quando li conosciamo non alludo alle decine di persone che sono in questa stanza ma allora un po'ha tutta la nostra comunità tutta la nostra unione a quella che dovremmo un pochino allenarsi a chiamare la nostra patria europea Pasiano non è equivalente di nazione
Qualche cosa che può essere più molto più ristretta senza dubbio
E noi per noi italiani il nostro Municipio la nostra città è una pazzia ma può essere anche qualche cosa di molto più di molto più allargato realtà ora serve la cultura per costruire tutto questo
Ma senza dubbio serve però
Serve se viene in qualche modo innescata su una serie di realtà diverse perché di per se stesso quando si parla di cultura molto spesso ecco in questo senso le gli agguati possono essere molti le trappole possono esser moltissime
Anzitutto come sapete esiste oggi specialmente in certi ambienti certi ambiti incerte classe sociale più che non in altre una tendenza parla di cultura come una sorta di di éscamotage di scappatoia la cultura è un è un fiore all'occhiello si fa alla cultura coi cascami tutto il resto quando si è messo di fare l'economia la tecnologia e persino la politica all'assieparci fate un po'di cultura perché non fare cultura sta male
E si intende non è non è educato SEPA Politeia essa insomma
E si intende per fare cultura un qualche cosa che sta un po'dalla parte dell'istruzione un po'dalla parte dell'educazione un po'dalla parte dell'informazione opporrà dalla parte di questo più o meno fumoso patrimonio che poi tutti noi abbiamo chi più chi meno naturalmente anche quelli che dovrebbero fare i professionisti di mestieri fra virgolette culturali
Che è un po'di reminiscenze scolastiche un po'di l'intendenza pensare che legge qualche poesia andare a qualche Concetta qualche museo ogni tanto non fa poi tanto male
E che questo può servire anche a una specie di crescita economica può creare posti di lavoro e via discorrendo
Sono un lo dico così con questo sono ma in realtà io sono molto rispettoso anche tutte queste cose
Conosco persone che hanno che hanno faticato e non ne avevano bisogno perché non mancavano loro né mezzi politici né potere dei mezzi economici del potere politico né altro ma hanno molto faticato e stanno continuando a faticare
Per mantenere questo rapporto con quello che alloro sembra il mondo della cultura che qui a parte lo è obiettivamente perché nel mondo e la cultura ci sono anche questi valori quelli queste cose espulso tutt'altro che da disprezzare
Non sono anzi data da valorizzare però bisogna fare molta attenzione
Perché se si parla di cultura io direi che bisogna finire presente e
Due fatti o due delle due galassie di valori da una parte per cultura bisognerebbe ricordarsi di intendere sempre la somma non solo dei saperi ma dei metodi
Necessari fa conseguirli ad accrescerli che è posseduta
Non solo da ciascuno di noi individualmente ma anche da tutti i gruppi
Ai quali noi apparteniamo gruppi da tutte le realtà alle quali noi apparteniamo realtà sociale in realtà professionali realtà politiche e via discorrendo
Dio non non credo che si possa fare
O che si possa continuare ad avere una visione come dire romantico individualista della cultura la cultura non è tale se non è condivisa se non crea circolazione se non coinvolge noi facciamo parte di una nazione
Che ha alle sue spalle una grande tradizione culturale ma ricordiamocelo no una tradizione cultura non tanto e non proprio una tradizione culturale nazionale quanto piuttosto una tradizione culturale locale mi pare e municipali Istica regionale questa non è una nostra debolezza
è una sorta di di aggio di tracimazione
Della dell'ideale unitario dell'Ottocento che ci ha fatto vivere questo nostro modo di essere
Dividere la cultura in modo municipale regionale come se fosse una mancanza rispetto paglia ad altri Paesi che avevano una cultura nazionale ma io mi chiedo chi ce l'aveva la cultura nazionale la Germania sì buonasera la Germania
E il modello della della federalista oltre che del federalismo anche a partire dagli eletti è vero che il dottor Lutero ha cercato di convincere tutti che rischia parla sassone e più o meno c'è riuscito anche se insomma andasse ad Amburgo a Zurigo ve ne accorgete fino a che punto ci è riuscito certo che poi Lutero ha trovato degli alleati dieci eccetera e e tutti hanno finito col parlare un tedesco più o meno sassone Nieder sassone per dire la verità
Ma non c'è voluto ce n'è voluto e non c'è riuscito del tutto e grazie a Dio non c'è riuscito tutto perché anche in questo come in molte altre cose bisogna dirlo priva di fronzoli chi è e chi è che ha una cultura non nazionale unitaria la Spagna la Gran Bretagna
Nonostante conguaglio ci sia riuscito con metodi molto meno gentili del dottor Lutero che quanto a mancanza di cortesia non scherzava
Nemmeno in Gran Bretagna si è riusciti a venire una cultura unitaria e meno male insomma
Diciamo dei nazionalismi dalla fine dell'ottocento agli anni trenta quaranta dei nostri il nostro secolo cessò
Hanno cercato di attuare questo modello non ci sono riusciti molti hanno fracassato in modo in modo molto rumoroso altri hanno faxato in modo meno rumoroso ma il Progetto di cromosomico rinazionalizzare la Francia passando il rullo un rullo compressore dalla Bretagna alla Provenza è fallito esattamente come il Progetto LIS Hitler praticamente ed erano due progetti nazionalisti dei quali l'uno non era meno feroce dell'altro sul piano ideologico poi c'erano altri aspetti del problema
E questo lo so benissimo
Però il il modello la strada tracciata era quella ed è una strada nella quale in un modo o nell'altro fino alla prima metà del nostro secolo anche oltre abbiamo creduto tutti io non vi ho personalmente
Non mi proclamo innocente dall'averci creduto non mi non mi dispiace nemmeno di farlo andando controcorrente dirò che non fa non presento nemmeno le mie scuse a nessuno per carità
Solo che a oggi è il caso di pensare diversamente di recuperare due cose che apparentemente sono in contrasto e che sostanzialmente non lo sono affatto l'una e la coscienza dell'identità quell'altra e la coscienza che le identità sono tutte imperfette
E che quindi lì l'identità comporta vale in livelli di diversità che bisogna vivere che bisogna bisogna vivere le nostre diversità al minimo perché la cultura è un fatto dinamico bisogna conoscere anche le diversità altrui
Ne consegue che che il problema di creare un Europa della cultura
è un problema che sarà chi accetta mette un punto d'arrivo
Ma è uno di quei punti d'arrivo ai quali non si arriva mai se non si cerca di creare immediatamente le basi o di avere con chiarezza molto netti per quanto si possano averli i fari sentieri io non credo che ci sia un sentiero solo per ora arrivare a questa auto coscienza perché dicevo poc'anzi
Due sono le possibilità di intendere la cultura ha prima allo stato anche troppo a lungo la somma dei saperi e dei metodi
Per conservarli ed accrescere la sua ombra la seconda definizione potrebbe essere la somma dei modi di vivere e di pensare delle forme di considerazione del mondo della memoria e della consapevolezza della memoria quindi praticamente si tratta di un concetto evidentemente che non è soltanto per carità non è assolutamente letterario artistico musicale pittorico filosofico e via discorrendo di cultura ma è un piuttosto un concetto socio antropologico esistono lo ogni modo di esprimersi partico di vivere
Di costruire di fabbricare di inventare
Dividere quotidiano tutto questo è cultura io
Vengo come molti di voi non tutti ma molti di voi da una città artigiana vengo anche da una famiglia d'artigiani so benissimo che esiste una cultura artigiana qualche volta come esiste una cultura commerciale
Del commercio come esiste una cultura di il viver quotidiano delle classifiche termine contermine marziano che io trovo tutto sommato un po'crudo ma ancora oggi non superato
Una cultura dei dei dei cosiddetti ceti subalterni
Che sono poi al loro volta scelsi che bisogna individuare che bisogna scandire che bisogna chiamare con il loro col loro nome perché la parola subalterni e molto onnicomprensiva mi chiedo qualche volta se si possa veramente attribuire il termine di cultura ma la mia risposta è concetto dolore un certo imbarazzo se sì esiste anche qui sta quando si parla la cultura della violenza cultura di morte e via discorrendo ma senza dubbio anche queste sono espressioni culturali
E perché per cultura si intende in fondo Lauso coscienza del proprio essere del proprio vivere
E allora si può manifestare si può contribuire a costruire una cultura europea e in che modo sono stati già individuati la signora Baldi ne ha parlato a lungo e poi tanto centrali quanto ben Barzanti hanno ripreso il problema i grandi filoni
Suzione che stai vivendo egregiamente evidentemente in un modo che poi è per sua natura in fieri è per sua natura verde un ma che comunque sta facendo già molte cose gli ambiti
Sono fondamentalmente l'ambito della scuola
Cappe anche l'ambito dell'università all'università una scuola quindi parlerò genericamente generalmente di scuola e molto brevemente perché sto già parlando purtroppo nell'ambito
Per così dire mass mediale comprendendo nell'ambito mass mediale l'audiovisivo l'informatica e via discorrendo tenendo presente un fatto importante
Non dobbiamo
Correre il rischio ma è un modo di dire perché in realtà quando si dice non dobbiamo correre il rischio si dice perché sì alla coscienza che il rischio invece lo stiamo correndo di perdere dei pezzi di cultura per la strada
Anche se farfalle in fondo siccome la cultura è un fatto dinamico e non statico quando ci si lamenta per esempio dei toscani del fatto c'è un bellissimo capitolo dell'ultimo libro di Piero Citati a riguardo del fatto che si va per ben do tutta una cultura del fare una cultura del sapere una cultura manuale Illy contadini una volta sapevano sarà chiare sapevano propaggine aree ormai sono soltanto dei tecnici in camice bianco che non si sporcano non non le mani e che lavora coi guanti Greco e guanti di plastica eccetera ma si porrebbe dello stesso nei bravi medici condotti d'una voglia insomma faceva le diagnosi occhio e spesso e spesso Schindler's fin dove anzi nemmeno Phil dominavano spesso scopre applicavano la loro la loro esperienza il loro senso dell'analogico e così via e facevano delle splendide diagnosi abbiamo guarda mi ha Soliveri no tanto in tecniche agricole non so se ve ne siete accorti ma negli ultimi decenni non ci son più carestie da noi altrove sia
Io ed è un altro perché tocca sempre più l'Europa e al quale non si può restare indifferenti perché ci potrebbe anche arrivare addosso e perché non è giusto restare indifferenti perché altrimenti usiamo già esseri umani c'è un'altra cosa dunque è evidente che ci i progressi sono stati e non vanno buttati via ma ogni progresso ma ogni progresso comporta
Una perdita di qualcosa non so se ricordate la battuta di Spencer Tracy in un bellissimo film Confedir Mark perché mi pare in italiano si è alta che gli italiani massacrano decisorio Handley traducono del resto i doppiatori sono i responsabili del fatto che ne mastichiamo italiani soprattutto mastichiamo poco poco poco bene lingue straniere no doppiaggio nel doppiaggio cinematografi con Afro per evidenti ragioni anche politiche sacrosante che ha degli splendidi professionisti al suo attivo però dal punto di vista culturale una delle peggiori Ya Touré che siano arrivati addosso all'Italia alla Spagna alla Germania soprattutto e dalle quali dovremmo cercare di liberarsi e questo lo dico anche come amministratore di Cinecittà però quando lo dico a Cinecittà c'è c'è sempre un sacco di gente cerca il cult di strangolarmi che dice ma perché può far perdere il posto proprio a me anche questi problemi sono veri la il il titolo del film ma mi pare che sia ed io che ho Satana le stesse tesi a un certo punto dice ma volesse veramente volare nel senso di volare in aereo allora se mi aveva fatto che le nubi tutti saranno di benzina anni Cinquanta si era in piena ottimismo non si faceva altro che ringraziare la Marina degli Stati Uniti
E allora si pensava che i problemi sarebbero stati solo fattivi palline voce anche una volta progresso tecnologico scientifico si è capito Udine che cosa voleva dire quelle nubi che puzza
Quali benzina altro che puzza di benzina però sono rischi che siamo tutti d'accordo bisogna combattere per un verso ma accettare per un altro questo non toglie che evidentemente nella cultura nella di nella dinamica delle culture
Si perde continuamente qualcosa stessi recupera qualcun'altro esattamente come si fa nella memoria che serve la storia la storia e la razionalizzazione e la memoria prima si sa benissimo che il progresso culturale progresso scientifico
Ci insegna anche meglio la storia si può pensare quello che si vuole sulla Santa Sindone Moggi la Santa Sindone Sheila un'infinità di dati di conoscenza storica che un tempo ci dava però si perdono anche altre cose e non solo perché vengono tutti gli archivi ma per tutta una serie di altri passaggi quindi scuola università da una parte Masini di audiovisivo informatica dall'altra con tutti i problemi di distribuzione e di anzi di diffusione e di distribuzione che ne derivano sul quale io non mi profondo perché intanto spero che in sede di dibattito queste cose si occupi poi credo che noi dobbiamo soltanto presentare dei problemi e poi sto parlando già
Troppo e a questo proposito il problema veramente è molto serio io cercherò di riassumere proprio telegrafi la mente quello che avrei voluto dire invece come al solito statunitensi è un po'troppo lunga scuola è evidente che
Un paese che si vuole unire
E che quindi vuole arrivare a una costruzione non so se federale o confederale perché ancora francamente non si è capito ma spero che si voglia marciare in questo senso
Per un Paese
Deve essere fidare fede realmente o confederali mette unito ha bisogno di certe strutture centrali certamente di una moneta unica e lì mi pare che ci si stia arrivando o di francamente avrebbe bisogno anche di una di una magistratura unica perché altrimenti si diceva un tempo lo dice anche Napoleone che di leggi segrete dei manicomi siano di Napoleone si dice del dieci
Se in un paese non ha Monica
Magistratura esercito e scuola Non è un paese sono dure verità però temo siano anche un po'verità allora mentre alla moneta ci stiamo quasi arrivando lascio da parte problema la magistratura spinosissimo che mi trova impreparato il problema dell'esercito lascio la da dal canto anche quello ma mi chiedo con tutti gli esercizi sovranazionali che ci siamo al che che ci sono in giro per il il mondo soprattutto uno quello della NATO per esempio ci sarebbe veramente spazio cuore da un'organizzazione militare lo dà in un certo senso qualche cosa di questo genere cioè il disco il suo partito parti molto alla lontana molto diverso i perché il discorso era partito già negli anni cinquanta sessanta ricorderete la Comunità europea di difesa e tutto il resto
Il non dà pareri su questo perché invade lei maldestramente il campo di tanti deputati al Parlamento europeo qui presente e magari anche di tecnici del tende problema che ci sono qua in questo anche questa stanza però chiedo opportuno è legittimo
Rientra nelle linee della costruzione dell'Europa e della costruzione dell'Europa come idea che nasce dalla volontà appunto perché altrimenti non nasce come diceva giustamente balzate non so se autonomamente o citando alti perché questo se capita
Rientra in tutto questo il permettere che per esempio certi problemi
Vengano risolti Rousseau dalle Nazioni Unite o magari da una potenza amica ma anche abbastanza lontani laddove ci sono problemi europee alludo ai problemi del del sud est europeo per esempio mi piange il cuore come europeo e anche con bene ufficiale l'esercito italiano che appartiene a questa cosa quando constato che l'Unione europea non è
è politicamente fino a un certo punto e non al come tale affatto militarmente presente no perché io so un guerrafondaio ma perché quelli del le forze armate sono una un aspetto importante nelle costruzioni sovranazionali mentre invece ci sono le forze della delle dell'unione dell'ONU e via discorrendo Vettel Mino quindi scuola
Perché aree una scuola europea bisogna creare un sapere europeo comune per esempio non solo di vedere i libri di storia è quello da sé perché insomma è impensabile continuare a studiare perderemo qualche cosa studieremo meno approfonditamente la nostra storia italiana augurandosi che i tedeschi gli inglesi francesi spagnoli faccia altrettanto ma dovremo arrivare a un discorso euro
Vero così come per l'arte della filosofia già lo facciamo ma lo facciamo pochissimo per l'arte non facciamo niente per la letteratura ma credo che è possibile che si possa continuare a sfornare degli dei diplomati di livello europeo città la linea europea lei che per il fatto di essere italofoni non hanno mai letto una riga una riga dice di Cervantes vedete ma questo è impensabile è una follia evidentemente ci sono problemi indi i problemi linguistici problemi linguistici vanno su un taxi sul problema bella e mass media lascio la parola altri più autorevolmente di me la prenderà dopo quindi però sui problemi dei mass media io mi limito a dire una cosa e anche spero mi auguravo lanciare un piccolo sasso in piccionaia
No io mi accadono Esteban malissimo ma non credo di essere originale però siccome con molti gol come molti di voi sanno ho fatto un'esperienza biennale in RAI ne sto facendo una meno importante ma anche quella interessante in Cinecittà bollire a questo a questo riguardo riprendendo proprio una un'esca che ma lanciata Barzanti che assolutamente improponibile che noi restiamo linguisticamente e culturalmente Vassalli e Corea e coloniali zaffiri da una produzione alludo soprattutto al cinema e alla fiction che ci viene quasi unilateralmente in qualche campo addirittura il novantotto per cento novantotto
Per cento dall'oltre oceano questo crea una forma libro nazionalizzazione spaventosa fanno molto peggio i serial le fiction eccetera che ci portano davanti un tipo di Guadalupi Wife che non è europeo anche se ci somiglia molto e pur cose perché le radici sono qui le radici sono nostre ma ormai è un altro discorso e fanno molto più male questo che un'infinità di altri problemi politici eccetera io preferirei qualche usava Anna in più con calma e diciamo nell'arco dell'uso del decennio e un pochino di fiction americana in
Io ma questo non perché io sia particolarmente anti statunitense al contrario no
Siamo vicini alla fiction anche Oriola questi sono problemi per i quali io temo che noi non abbiamo ancora gli strumenti prosegue risolvere e per maneggiarli credo però che si possa fare un primo passo che costituisce nel parlarne nella crearsi la coscienza che problemi ci sono
Dopodiché dalla coscienza che i problemi esistono io mi auguro che si passi alla fase di costruzione di relazione degli strumenti
Sì abbiamo infine ringrazio Francaviglia quale abbiamo dato molto spazio ma appunto più che i nostri deputati europei mi sembra giusto sì perché l'embargo inaugura ne saranno soprattutto i deputati non una è ora la parola l'assessore Tremaglia della Regione Lombardia che ringrazio appunto essere venuto
Sei quest'ultima questa ultima citazione di Cardini mi ricordava che già negli anni Trenta
Credo sia non vai là scrive a un certo punto è Marie Claire era peggio della cocaina per il tipo di per il tipo di modelli di vita e che che diffondeva nelle campagne francesi ma dio ma a mia volta per brevità assalto ma non per scortesia i ringrazia in enti io ero francamente abbastanza intimidito e lo sono tuttora dal titolo di questa nostra prima sessione di cultura conoscenza libertà andavano come dire una certa qual ampiezza alla al tipo di intervento che si sarebbe dovuto fare poi però mi sono diciamo rassicurato nel sentire gli interventi di di di di chi mi ha preceduto perché credo abbiano dato un materiale di di riflessione e di discussione interessante soprattutto da parte di chi come amministratore pubblico diciamolo vede da un'altra prospettiva non so se inferiore sussidiaria complementare insomma mettiamola mettiamola come ci pare sia in termini di strumenti di lavoro per esempio su questa su questa nuova va direttive su questo progetto sia anche come così come verifica delle cose accadute sino ad ora tesi anche per altre piccole esperienze maturate per esempio una presidente della commissione cultura di abbia altro che ma comunitari lavoro che riunisce quindici Regioni svizzere italiane austriache e tedesche dei come rappresentante delle Regioni nel Comitato il presidente del Consiglio nazionale dei beni culturali ente inutile in quanto come sapete in via di soppressione dal nuovo decreto legislativo che ha istituito il ministero per i beni e le attività culturali col risultato aggiungo così del tutto en passant che non esisterà più un luogo di rapporto almeno di di rapporto e situazionale tra tra le regioni il ministero della cultura come il ministro per i Beni e le attività
Bene anch'io non mi stupisco che poi la fonte avendo avuto occasione di di conoscere una sella anche durante la sua lunga presidenza pro tempore del Piccolo Teatro di Milano
Anche ho avuto la sensazione che qualche che qualche cosa così che qualche citazione non propriamente verificatisi ma ci fosse fosse scappata insomma per esempio anch'io mi sono sempre chiesto un non ho mai rintracciato la fonte di quel secondo me inventata o non verificata idea della dell'Italia come luogo dove risiede cinquanta sessanta settanta per cento delle percentuali variano sono del patrimonio culturale mondiale
Il passato ministro dei Beni culturali diceva che noi siamo l'Amazzonia l'Amazzonia del mondo non so se si riferiva più valve abbia la potenzialità olfatto e ci sono molti incendi la situazione purtroppo non è non è particolare ente brillante resta il far così come ma ho sempre avuto un come dire un sussulto di rigetto istintivo anche se l'affermazione di per sé naturalmente vera a questa idea della CUB virgole e cultura come risorsa che può essere declinata del tutto correttamente come Stato detto anche questa mattina poco in termini un po'come dire eccessivamente turisti turistiche Giantin con qualche strana con qualche strana deformazione mentale per cui con due caffetterie tre bookshop i nostri musei saranno allegri e felici per carità sedici dicembre se non sbaglio finalmente riaprono o aprono in di ufficio nel saremo tutti felici sarebbe carino che si dicesse chiaramente e di fatti sono molto d'accordo con un accenno che ha fatto l'onorevole Barzanti che si dicesse chiaramente i cittadini che per esempio il sistema usato visite ai musei e sono inevitabilmente un virgolette peso in termini economici e sono inevitabilmente dei deficit in termini economici anche perché contribuirebbe a far riflettere le nostre comunità sul fatto che esistono fortunatamente de virgolette i pesi sì coesistono come dire delle are di attenzione che sfuggono alla logica dello scambio che non tutto necessariamente deve essere ridotto mercato e che anche d'altra parte le statistiche più ad tornate che i deputati europei conoscono bene su sui conti della riunione del muso e non sono o sui conti de di alcuni musei inglesi nei quali si è tentato una forsennata politica di commercializzazione di certi toni tutti sono comunque drammaticamente e pesantemente in rosso non cito non cito Palazzo grazie grazie a Venezia che viaggio coi suoi cinque o sei miliardi di deficit standard avranno poi quella una parte di una struttura imprenditoriali multinazionale e quant'è ma anche questo tema delle risorse che decisivo a livello nazionale non è meno importante naturalmente a livello comunitario d'Oro però che anch'io in quanto abbastanza fresco ore luce da una serie di convegni al Mifed perché il Salone dell'audiovisivo in quel di Milano su questo tema della distribuzione sono profondamente d'accordo con con Barzanti ho appreso anch'io per esempio era un elemento minimo ma che non possedeva lo che un film non non c'è un film americano copre i suoi costi di distribuzione di inizia a guadagnare già semplicemente sul mercato sotto secoli che guadagna tutto quel troppo di risorse di promozione che gli consente di sbarcare sul mercato europeo con una Potenza è un'invasività dirompente e anch'io credo che uno sforzo maggiore sulla fiction su quant'altro debba essere fatto così come credo ulteriormente che sia drammatica cominci ad essere drammatiche alla SIP l'azione europea sul fronte della multimedialità alcune statistiche prodotte sui nuovi brevetti sulla capacità di innovatività in questo su questo versante sulla capacità europea di di di di trovare fuori applicative un po'più intelligenti e anche un po'meno passive insomma di molte forme di molti modelli di molte forme di multimedialità sembrare decisamente deficitaria noi ci troviamo di fronte all'emergere di una serie di fa nome ENI inevitabilmente nuovi
Di fronte ai quali teoricamente e tutti ci diciamo in convegni come questi l'Europa dovrebbe essere maggiormente attrezzate maggiormente capace proprio per la sua natura di plurali di di naturale pluralità di naturale molteplicità di culture dovrebbe essere maggiormente capace di affrontare temi simile eppure non è così noi leggiamo e scopriamo e peraltro verifichiamo tutti i giorni quando andiamo a navigare su una delle qualsiasi reti da internet in giù che sta crescendo quella che è stata definita una intelligenza collettiva cioè che abbiamo per la prima volta sottomano un infinito ipertesto ma il quale potremmo senz'la di rimando in rimando percorrere un'infinità di di di di di risorse ed informazioni e contemporaneamente ci accorgiamo che il problema della selezione di queste informazioni vede gli strumenti critici che ci consentano di selezionare le informazioni eh costantemente diciamo non affrontato si celebrano in questa sorte di illuminismo un po'tardo onere le magnifiche sorti e progressive di questo futuro dell'umanità cibo ordinario perché evoca un po'certe immagini da da da da romanzo di dimensioni sono Ancona con con il tutto rispetto per l'amante delle soap opera se le signore che si infila un uno sull'otto neuronale in testa e vivono diretta mentre le loro soap opera se il problema di avere un conto in banca per qualcuno che ogni tanto vado a nutrirli ma tecnicamente la cosa non è poi così di la da venire e allora se di fronte a tutti questi fenomeni e di fronte a quella serie di di avvenimenti che con uno slogan facile è stato un po'definito la fine della modernità allo uno dei tanti possibili per una delle tante possibili facce insomma della post-modernità l'Europa delle mo'oltre culture non è capace di per prendere coscienza una brutta espressione ma in questo momento mi è venuta questa e allora non non siamo messi molto bene io col Coletto scorso velocissimamente questa questo ch'programma cultura due mila e a parte il il punto a sulle azioni integrate non non sono molto soddisfatto dell'idea che non sono molto confortato da dall'idea che alla fine non dico si risolva tutto colpi di festival
Perché non è così ma si dia un peso rilevante più l'aspetto delle manifestazioni che delle strutture noi abbiamo un disperato bisogno di intervenire sulle strutture dell'offerta culturale e e sulle strutture permane ti della conservazione della memoria della rielaborazione della memoria personalmente sarà perché vengo da una regione dove dobbiamo gestire mille duecento Bibliothèque e pubbliche ma per esempio trovo strano che non siano pensati strumenti di integrazione forte con tutto il mondo bibliotecario con tutto il mondo della delle delle grandi dei grandi depositi organizzati della memoria i grandi archivi ci sono dei lavori straordinari per esempio oggi sulla rielaborazione e sulla capacità finalmente di analisi della chi dei grandi archi del mondo industriale notturne teso dovremo gestire venti mila schede personali dell'archivio della Breda perché è un terreno di analisi e di scoperta e di capacità di di elaborazione dell'informazione di cultura sulla storia del mondo industriale del mondo del lavoro assolutamente straordinario per esempio io credo sarebbe e alcuni programmi europei all'India che però sono potentemente e a mio avviso eccessivamente sbilanciati solo sul versante techno oggi ecco su tutto il mondo di cori telematica application o anche di DG parlare bravi se eccetera sembrano sottovalutare gravemente colgo l'occasione per per dirlo agli autorevoli rappresentanti del Parlamento europeo qui presenti perdono la possibilità che noi abbiamo di che cosa di costo di cercare di costruire dei sistemi culturali fortemente integrati in cui le biblioteche i musei la la capacità di intervento sugli archivi dall'archivio OPA l'occhiale d'archivio comunale all'Archivio di Stato a alla complessiva al mondo universitario che queste cose deve studiare rielaborare al mondo poi al Vittorio che queste cose deve comprendere queste occasioni d'integrazione purtroppo non vengano non vengano accolte e quanto e beni culturali io ricordo con ingenuità di averci pensato di dover approfittare del semestre di presidenza
Italiano un paio d'anni fa e di organizzare chissà quale tenebrosa lobby per per recuperare più solare poi la scoperta alla fine che programma Rafael se non sbaglio allora era finanziato con trenta milioni di ECU la Regione non d a spendere investe novanta miliardi all'anno solo di finanziamenti sul recupero del patrimonio e quindi abbiamo detto ci siamo accorti che noi da soli i vestivamo di più una volta e mezza di quello che per quindici Paesi veniva messo disc se non è da tutta l'Unione Europea mi venne spiegato che olandesi inglesi e tedeschi non erano contenti non erano felici anch'io credo che un maggiore sforzo su questo versante anche per il tipo di sa parlo nella città dell'Opificio pietre dure parlo in una delle capitali mondiali del restauro delle capacità di intervento sul patrimonio e sarebbe stato opportuno ottenere qualcosa di più così come va segnalato vado sempre per per flash e dico che allora noi tentammo di recuperare a livello regionale e poi nazionale ne parlammo con l'allora ministro malgrado di scarso coordinamento emerso drammaticamente di riprendere quella idea che fu oggetto mi pare negli anni ottanta di una res l'ultimo al Parlamento europeo sull'istituzione di una Agenzia europea per i beni culturali che non potrebbe che venire evidentemente in Italia ma cosa che suscitò grande entusiasmo poi se ne andò per strada anch'io penso che si stia maturando l'idea che i beni culturali non sono rappresentativi dell'identità ma sono costitutivi dell'identità e questo passaggio fondamentale piano piano forse viene viene raccolto se non altro come reazioni allo sfregio che purtroppo la bruttezza delle nostre città del nostro paesaggio nella disattenzione del patrimonio molto spesso ha ha generato sono anche preoccupato quando però si parla di beni culturali non dico esclusivamente ma con un'attenzione a questo tema del turismo culturale in cui la Cento sta sempre sulla prima parole non sulla seconda quasi che si dovesse misurare un prodotto interno lordo dei turisti atta a a tra i big idea l'uno dall'altro monumento e invece non si dovesse misurare diciamo il flusso di dati in uscì ita vedendo qual è il grado di arricchimento personale di cultura di maggiore consapevolezza acquisita da quei signori che sono passati sotto sopra o vicino alla Campo dei Miracoli autore di e invece ecco è abbastanza preoccupante che molto spesso quando si sente parlare con grande entusiasmo di turismo culturale se ne pensi quasi con un incremento del pizzerie e la cosa è finita lì
E credo anche che sia necessario da parte dell'Unione Europea lo dico sempre a commento delle cose che ho sentito studiare strumenti semplici che possibilmente meno demenziali di tutta una serie di progetti sui quali io pochi giorni fa sono stato alla chiusura di un accordo su un programma che si chiama recite due che si prefiggeva di mettere insieme in azioni sul recupero delle sul restauro dei monumenti sul recupero delle energie alternative e sull'valorizzazione della manodopera femminile dal che è saltata fuori per carità noi abbiamo recuperato quattro miliardi su un monastero dalle parti di sul monastero Santa Maria del Lavello ma inventando ho detto col col massimo di impudicizia possibile delle cose Trane per con un pezzo di monastero si faceva un centro di valorizzazione delle del del del lavoro delle donne in quest'area del lecchese e intanto vicino a Vienna faceva una cosa sull'energia rinnovabile vicino a Lipsia non so bene che cosa faccia prove assolutamente con vicende curiose perché io non ho avuto rapporti diretti più che tanto con la burocrazia della commissione ne ho avuto alcuna ma vedere dei fax e francese che dicevano va tutto bene due giorni dopo De Fazio inglese Chris se no no no va tutto male perché strada facendo qualche Progetto maggiormente sponsorizzato ti sorpassava a destra o sinistra non dava un'immagine di limpidezza vedi inattaccabili ITA della della burocrazia europea
Che sia poi così così strabiliante nei confronti dei della nostra esperienza così tradizionale della pubblica amministrazione e quindi io credo che avviandomi come si dice a concludere per assicurare l'uditorio no io credo che effettivamente il terreno sul quale diciamo cercare di valorizzare questi vantaggi identitari che l'Europa nei confronti del resto del mondo è questa pluralità di cultura di cui parlava giustamente Carbini anche se e io in questo dissento parzialmente Daloui pur condividendo come qualcuno diceva forse Prezzolini non vorrei sbagliarmi la cultura regionale ma la storia nazionale anzi viceversa per se mi diceva alla storia le storie sono regionali ma la cultura nazionale o qualcosa di simile resta il fatto che pensando per esempio l'esempio dell'Inghilterra io credo che dialetticamente nei confronti del resto del mondo la Gran Bretagna abbia comunque sia comunque riuscita rappresentarsi come Gran Bretagna lasciamo perdere naturalmente caso irlandese dedicato era stato risolto coi metodi spicci che sappiamo col collaborazione delle malattie delle patate o quant'altro ma insomma quello che è successo la Gran Bretagna la Francia si sono dialetticamente sapute presentare nel nell'epoca dell'imperialismo ma anche successivamente come una grande unità nazionale così sono state percepite
Al di là del mantenimento ovviamente delle grandi differenze interne e se non sbaglio anche l'articolo centoventotto sempre evocato credo parli di culture nazionali quindi io
Credo all'idea di una come dire di un Oropa organizzativamente delle regioni ma politicamente e culturalmente delle patrie delle nazioni anche se so bene che questo come dire è un po'uno slogan che evoca tante
Cosa diversa credo che in epoche o a diciamo di società dell'informazione di crescita delle politiche della conoscenza della formazione dell'educazione e quant'altro ecco la la riacquisizione di valori comunitari la riacquisizione di una percezione comunitari anti ha dei valori della persona sia un altro punto su cui l'identità europea può far fare può non solo fare per conto proprio dei passi avanti ma può far fare alle singole comunità dei passi importanti voi sapete che in America è nato da qualche anno questo movimento cosiddetto neo comunitari che partiva da un elemento di analisi molto semplice quello da consapevole perché nella modernità il tema della non della il limitatezza dei bisogni e delle il limitatezza dei della della potenzialità degli uomini e delle comunità era stato declinato in termini assoluti bene forse finalmente abbiamo riacquisito la percezione del limite del limite della crescita del limite della crescita economica del limite anche delle potenzialità delle capacità di ciascuno ecco se questa percezione del limite che lo dico anche qua come slogan è a mio avviso in qualche modo sinonimo della libertà uno dei tanti possibili sinonimi della libertà personalmente tra le tante cose che si possono dire della libertà che la libertà sia anche non solo naturalmente ma sì anche coscienza del limite e della forma con la quale noi dobbiamo collaborare ecco io credo che se tutti questi elementi che che emergono da un mondo che spero non sia un mondo nuovo ma è comunque un mondo profondamente di verso da quello che abbiamo ereditato anche soltanto vent'anni fa saranno rielaborati secondo sensibilità estremamente antiche e quindi probabilmente permanenti insomma nella nella storia europea proprio in questa capacità di integrazione e di convivenza tra culture profondamente differenti fra di loro ma nello stesso tempo unite da un'idea o da un progetto in fondo anche qua non si fa nulla di diverso di quello che accade nella ricerca scientifica anche la ricerca scientifica esistere Arpa primo un'idea poi Progetto e pone esperimento che da tanto tempo e s'è capito che non vengono prima gli esperimenti e dopo le teorie ma vengono prima le teorie dopo gli esperimenti ebbene ecco io credo che ci sarà la possibilità ma di creare strumenti più facili e più efficaci e che riescano a dare quella tanto invocata anima all'Unione che non penso debba essere però data dalle direttive o dalle o dai regolamenti probabilmente anche un po'troppi ma debba essere Ri acquisita così da un grande movimento di di consapevolezza personale e comunitaria e delle Nazioni nella quale io personalmente credo molto
L'assessore ma Tremaglia se lo Stato precisare lente ma delle delle delle biblioteche a cui ha fatto cenno appunto Tremaglia volevo soltanto dire che il Progetto reti telematiche musei biblioteche nell'ambito Info due mila è stato presentato proprio qui a Firenze quella presa anticipazione nemmeno le Baldini onorevole Barzanti la prima e tutto poi non è stato il Parlamento europeo si è espresso su un con una relazione specifica sul ruolo dei Bot che nella società moderna a ottobre che appunto purtroppo è stato per ragioni di tempo che è stato inserito nel quinto programma quadro interno dell'utente e questo no il il fatto ma da pirata bene non è menzionando nelle Praga ma cambio quadro culturale ecco per questo quindi norma in prima lettura non è stato tra l'altro tema delle biblioteche quindi e comunque IPA il Parlamento con oculatezza e fatalmente esistessero progetti questo lo sapevo vede l'audizione dei testi sul grato ricollegabili intendo nessun grado di integrazione almeno di possibilità giustamente guarda l'accusa Pavel sinergia eccetera costano in viso L'Abate positiva naturalmente però credo che
Andasse maggiormente il citato potesse sarà maggiormente
Maggiormente sottolineato perché io credo nove sia uno punti per fare noto punto di qui ci sono gli onorevoli deputati europei appunto che sapranno riportare queste cose niente perché io devo lo Stato ricordare una cosa è il senso del perché dove Baldi citava all'inizio è il fatto che questa è l'ultima perché quest'anno l'ultima volta che faccia un un convegno come in ufficio per l'Italia al Parlamento europeo ecco fino alle elezioni europee facciamo per non influenzare diciamo la compagna elettorale tutto sommato le simili se appunto in bellezza esatto l'elezione dove come sapete sono il tredici giugno e come ufficio per l'Italia noi abbiamo scelto come come diciamo come logo sarà no se mi sei mesi silenzio e faremo campagna elettorale per chiamare lì al voto e anche in questo senso e noi lemma nostro il logo nostro fatta fatto l'euro si va avanti fai sentire la tua voce ecco
Importante che il tredici giugno partecipate perché l'idea di Oropa che un'idea come si diceva che sta e in divenire non è sicura quale sarà l'idea comunque è importante che ognuno attraverso il voto partecipi e dica la la sua opinione super getto per l'Europa che vogliamo insieme portare a termine questo non tanto per gli italiani come siamo e il come sapete siamo europeisti in maniera bulgara perché abbiamo l'ottanta novanta per cento in maniera bulgara nel senso in maniera positiva negativa ma materie nostri colleghi inglesi che con un trenta per cento di partecipazione capite che che non c'è strutture supportare un'idea e una integrazione così importante e difficile a livello europeo avendo soltanto il trenta per cento di inglesi e alle spalle che vota diciamo votanti a parte il problema la democrazia o della può della della scarsa partecipazione o del della democrazia ormai acquisita comunque ecco questa rimessaggio che facciamo che cerchiamo di portare avanti e per sei mesi staremo Tristan e saremmo siti da un punto di vista di convegni comunque vi vedrete i nostri spot televisivi che faremo nell'ambito della presidenza del Consiglio quindi sono gratuiti naturalmente ecco e speriamo soltanto che il tredici giugno andata a votare per far per partecipare voi e partecipare all'idea di Europa quindi e vi ringrazio per essere qui riprendiamo quindici ringraziamo lo
Dieci
Autorevolissimi giornalisti che sono antropologo alla presidenza in questo momento per il ritardo con cui siamo e anche per la stroncatura qui siamo arrivati a conclusione di una giornata un po'troppo pesante probabilmente
Che quindi comporta anche ricambi partenze continuato e quindi io non voglio far perdere tempo a Umberto Cecchi nere Gerhard Berger dell'amico Willy ora grandi icone che ringrazio tutti per aver raccolto l'invito del gymnasium del centro culturale prevenzione OPA a tirare le conclusioni di questo giornata di lavori sul per una cultura conoscenza e libertà comporti un riferimento al insegnamento di una storia del Novecento in libri di testo Mastodon novecento dell'Europa credo che invece utile opportuno lasciare modulare questo gli ultimi interventi Palmiro dottor Roberto Lombardi del Forum delle associazioni familiari di Firenze che è stato anche presidente nazionale dell'AGESCI
Bene io sono stato incaricato indegnamente di sostituire i miti Emiliano lambic far distante assolutamente Del mio meglio anche nel rispetto penso l'esigenza che abbiamo tutte di rientrare abbastanza presso l'abitazione dopo una lunga e direi anche faticosa giornata di lavoro credo di sposare pensiero nei giornalisti che interverranno nel chiede lì un flash un pensiero un'emozione diciamo sistemi che sono oggetto di questa giornata di lavoro una riflessione sintetica da parte mia ecco stamattina cultura scuola libri di testo e storie novecento stamattina cardini in particolare ha analizzato un po'alle varie culture
Senza perché Rita vuole fare appunti cotanto
Intellettuale e uomo di cultura essendo esponente di un'associazione familiare mi è venuto spontaneo pensare che quando si parla di cultura si pensa sempre la cultura accademica alla cultura paludata la cultura dei professori ma ci forse una cultura altrettanto importante che la cultura del quotidiano
La cultura che ogni giorno ogni famiglia in qualche modo esprime nella sua vita nella sua quotidianità è tutt'altro che banale perché se guardiamo alla famiglia anche come agenzia educativa forse possiamo scoprire un nesso evidente fra cultura e scuola ecco fra questi due grandi spazi
Credo che e bisogna trovare lo spazio anche per coniugare il ruolo della famiglia allora in questo grande triangolo cultura scuola e famiglia che ha al centro la formazione dei nostri ragazzi quale può essere il ruolo dei mass media quale può essere il ruolo dei giornali per dare un volano a questo percorso che tutti i relatori di oggi hanno giudicato centrale essenziale in vista della costruzione di un'Europa vera che appunto non sia solo l'Europa dei portafogli ma anche l'Europa della cultura e dei cuori
Coordinatore dico Amicone direttore di Tempi Luigi
Tempi soltanto perché tempi nuovi che rievoca un altro vecchio settimanale della
Ma mi veniva in mente sentendo parlare gli oratori
Prima
Un delle opere secondo me più belle più grandi e più istruttiva poetiche di questo secolo i cori della Rocca di Eliot
Quale a un certo punto dice
Perché in realtà
Senza significato non c'è tempo
E penso che questo sia il cuore di tutto il problema e della difficoltà anche e della vanità vacuità di tanto dibattito sulla storia da qualunque punto di vista dico ideologicamente lo accostiamo e cioè è il grande problema nostro di della nostra epoca
Ma che non comincia in questa in questo novecento comincia probabilmente molti secoli indietro
E cioè proprio la perdita la perdita del del significato
Perché prima quando sentivo parlare dell'Europa delle identità nazionali
Se c'è un fatto obiettivo storicamente verificabile
La realtà europea l'Europa l'Occidente
In tutto quello che come come cultura tradizione
Ci rendiamo conto che ha le sue radici
Nella tradizione ebraico cristiana
E cioè che se esiste un'idea di Occidente se esiste un'idea di civiltà un'idea di Europa
E lo dobbiamo ha questo significato
Ha questo significato di cui uno può
Condividere o meno ma storicamente è successo così storicamente
L'Europa
L'Occidente
Dopo la fine la polverizzazione del dell'impero romano
è frutto di una impresa straordinaria e miracolosa da un certo punto di vista gli uomini che avrebbero o non avrebbero dovuto far altro che pregare e che invece attraverso l'ora et labora hanno ricostituito le basi
Le basi fondamentali di una civiltà ma non solo hanno ricostruito nel senso che hanno ricostruito fisicamente hanno costruito fisicamente i borghi e le città ma hanno tramandato hanno salvato diversamente da quello che
Lo stesso ricco che pure è un uomo colto ma che nega negando l'evidenza
Hanno permesso alla cultura pagana alla cultura latina la hanno salvato tutto ciò che prima e che evidentemente cristianesimo
Sentiva nonostante la diversità la distanza come patrimonio e questo agostiniana mente dico perché e Agostino che ci ricorda che tutto ciò che è autenticamente umano e anche autenticamente cristiana
Ora
Tutto ciò tutto ciò a un certo punto è qui gli storici lo lo definiranno si può discutere a un certo punto tutto ciò hai cominciato
è stato messo in discussione
E
Anche otto punto è successo
è il tempo che viviamo
Dice gli occhi in cui non solo non c'è più significato
Non solo l'uomo
Non so se migliore o peggiore perché dice sempre gli ho non è che col cristianesimo gli uomini sono diventati migliori uomini
Con il cristianesimo sono stati sono rimasti quelli che erano e però avevano un punto di giudizio un punto di paragone
Sul punto di paragone di giudizio che
Valeva per l'ultimo servo della gleba
Come per l'imperatore
E quindi stabilendo dovremmo dire da un punto di vista delle categorie moderne un principio di uguaglianza molto più profondo e radicale di quello che viene stabilito oggi da trattati o da accordi sui diritti umani
Stabilendo un principio di uguaglianza ontologico metafisico radicale che non ha nulla a che vedere con i trattati di carta che si stracciano e lo vediamo lo vediamo l'abbiamo visto in questi anni
Questi hanno i trionfi di diritti umani abbiamo visto come abbiamo visto con i nostri occhi attraverso la televisione attraverso i giornali che i campi di concentramento Ilaria non sono cosa di cinquant'anni fa
La tortura di bambini in donne
La violenza non sono cose di cinquant'anni fa
Ma sono cose dei nostri giorni
I genocidi sono cose di questi giorni nell'epoca del trionfo dei diritti umani bene dice negli occhi
Questo è un tempo in cui al di là delle parole ciò che trionfa
Non è nient'altro che il potere
L'usura la lussuria
E dice in queste parole
Dice quello che noi intenderemmo come secolarizzazione con questa bella parola sociologica
Ma interessante dicevo prima l'amico
Bugli anni
Come
Questo
Questo stessa affermazione di Eliot come giudizio sul tempo nuda in un modo molto più allegro
E
Gaio ma c'è qualcuno che parla di nichilismo gaio
E c'è qualcuno che inizino che questo nichilismo gaio
Sia
Come dire il come dire continuatore di un certo filone che fosse può anche essere
Non distante dal dal nazismo perché quando si parla per esempio di eugenetica si parla di qualcosa che storicamente è è stato provato esercitato si parla di eutanasia si parla di qualcosa che viene oggi da un certo tipo di cultura Gaia mente nichilista
Servito in tavola come un un un come dire una
Un momento di progresso invece sappiamo che di queste cose già Iccrea ne parlava ne discorre mai già esercitava
E quindi sarebbe interessante che questo sul piano storico questo però non si vede ancora questo paragone no
Ecco
Questa frase di Eliot poeticamente tragicamente questo sguardo al presente che
Che dava e gli otto non a caso nel periodo più drammatico di questo secolo fra fra i due de due guerre ma
Oggi ritroviamo come celebreremo nel prossimo manifesto di tempi tempi usa una pagina USA pubblica nell'ultima pagina sorta di tazebao che no in memoria della rivoluzione culturale ma è chiaramente è un'ironia
Questa questa frase della Coca-Cola letta in nei report annuale che proprio un
La sintesi d'dell'approccio storico potremmo dire no
Un miliardo di ore fa
Apparve l'uomo sulla terra
Un miliardo di minuti fa
è emerso il cristianesimo
Un miliardo di co.co.co. le fa era ieri mattina
Questo è il punto su cui allora di fronte a questo macinate perché questo è il punto che viene detto questo è ciò che viene raccontato
Ai pagava contatto cioè questo in ciò che i giovani ragazzi bambini
Se intorno perché quando parliamo di scuole qua che dobbiamo confrontarci
Che cos'è oggi qui il metodo pongo proviamo soltanto lo studio la storia ma cos'è oggi fare scuola
Che cos'è oggi fare scuola all'interno di un ambiente dove scuola e la televisione dove scuola e la musica dei i ragazzi ascoltano dove scuola è questa è enorme fasi del dello strumento informatico che evidentemente che è un'industria che sta
Che ha come dire che che che che ha degli interessi anche legittimi ma che non si può immaginare non si può accettare passivamente il principio per cui a bisogna introdurre
Il nuovo i nuovi sistemi informatici come una forma di pane Acea come perché obiettivamente internet oggi è uno strumento utile come poste in fila informati come posta elettronica come corrispondenza
Poco altro oltre il solo i siti pornografici che sono i più visitati poco altro ma immaginate anche dal punto di vista dal punto di vista del del giornalista come dire è uno dei degli strumenti
Da utilizzare con più parsimonia perché non si può contro non si possono verificare le fonti
Non si sa da dove partono i messaggi non si sa se ci sono le i nodi ci sono nodi nelle reti che possono controllare o possono utilizzare i i dati e quindi è necessario separare i computer dove sono
Dove ha installato i mutamenti ma pensate per gli storici e cosa vorrà dire è successo l'altra settimana
A me
E mentre lavoravo si è bruciato compiuta praticamente
Ora la vecchia carta per me la la vecchia pergamena lungo dato materiale
Permette permetterà di agli storici di di di di avere un dato materiale su cui paragona ma e internet il il il il la la i dati figli elettronicamente archiviati che possono essere tra parentesi come ho detto
Su cui si può intervenire e modificare e che possono sparire che tipo di proprio di strumento
Di garanzie possono dare per lo storico no questo è un altro elemento perché non immaginiamo immaginiamoci i Fourier Frattini noi oggi possiamo ancora analizzare
La pergamena o le il il il reperto etrusco ma con il con più con l'epoca del del
Del del fantasma no elettronico ecco dobbiamo metterci quindi sarà sempre necessario l'elemento materiale
Ma poi pensavo allora questo ma pensavo
Pensando certo al alla al al manuale di storia ma di fronte appunto questa fa pressione che viene dalla dalla storia raccontata da
Da da come dire i grandi suggeritori di storie no
Allora un manuale
Come si fa a rete coso conclusa
è un problema perché di con mette il mio bambino uno dei bambini dodici anni
E lui parte parte mi piace molto Agatha Christie piace molto Salgari allora Attraverso attraverso Agatha Christie o Salgari forse può arrivare a ad avere una certo tipo di curiosità e interesse
Per il contesto in cui Agatha Christie viveva un po'di contesto
Qui si interessava oppure per il contatto
Ma qui voglio solo porre un problema e cioè se forse
Anche qui
Il
Il manuale non dico non de debba essere sostituito penso manuale come un indice ma non può essere il manuale di storia in quanto tale a appassionare di fronte alle sfide che dicevo prima appassionare un giovane uno studente
Il manuale deve essere una parte di un pensiero più grande è un pensiero vorrei dire come Hannah Arendt diceva del della scrittura di Benjamín un pensiero in qualche modo poetico un pensiero cioè che aiuti
Perché questo può io lo e los qual è lo scopo della storia perché io perché un ragazzo dovrebbe interessarsi di storia oltre al fatto di quel dovere moralistico
Che parte non so bene se la frase dell'Istituto di Storia magistrati evitare sprechi Ceroni Anna ma comunque sia dal dovere moralistico ti interessarsi degli antichi
Sì certo può essere qualcuno i classici o una certa visto che sia nostra
Ottocentesca è che che aveva anche lo le possibilità perché diciamo lo studio era la forma di una forma di Obi perché la vita li consentiva di poter occuparsi liberamente perché il pane potevano Procaccia sono in qualunque modo ma cos'è perché lo scopo del del qual è lo scopo della storia se non appunto la ricerca come dicevo prima del significato e quindi la ricerca del confronto con gli uomini che vivendo prima di tè contea non lottato per cercare un significato
Hanno lottato con un hanno lottato per l'affermazione di un qualche significato
Allora questo sposta avvilire un rapporto vivo cioè il rapporto vivo si stabilisce con una memoria che non può essere la memoria fine a se stessa ma memoria in quanto utile a una contemporaneità la memoria della contemporaneità
La storia
Ha un senso a a una ragione d'essere credo livello popolare a livello di scolastico di educazione di di nella misura in cui appunto buttare spinge stimola al paragoni
All'immedesimazione
Con la ricerca del significato che gli uomini hanno operato nella nella loro storia ecco nella nella
Questo è il punto che d'altra parte capisco che il punto più sentito estraneo lontano perché se capite se l'affermazione
Meramente Colella che
La storia la falla Coca Cola
Con la storia immaginate ho visto un altro esempio l'altra sera quando ho visto la trasmissione tra Paesi del mio amico Gad Lerner una persona che stimo anche una trasmissione con i ragazzi delle un Cavalcoli cento centri sociali e insomma la scena era pronta era se un uomo di un altro secolo avesse e non poteva dire che eravamo nel mille novecentonovantotto sembrava una scena danni settanta totalmente decorsi contestualizzata così come dei conti per sua natura decontestualizzare la televisione per cui le i questo questo quadro questo quadretto di giovani dei centri sociali e poi l le foto di bucare in nelle foto dei due ragazzi che si erano suicidati via a a Torino sta e pareva che il mondo non esistesse più il mondo non esistesse più allora lì cos'è che la storia diventa la storia la storia diventa una sceneggiata un teatrino fatto sulla base di emozioni di emozioni che non hanno nessun criterio se non quello del proprio dello specchio di chi sta lì dentro no
Va bene io concludo qui l'intervento per dire che è un problema il problema del della storia ma è un problema che non si può a neanche iniziare affrontare se non si pone il tema della ragione e che il significato per cui val la pena di cupa Sisto
Grazie a voi Amicone per il suo intervento
Mi pare che abbia messo in risalto il contrasto fra le radici cristiane dell'Europa e il nichilismo pratico che vediamo tutti i giorni che prende appunto la Coca Cola come nuova unità
Di misura ma a me pare provocatoria la domanda che ha fatto cosa vuol dire fare scuola e camorra ritorniamo un attimo a problema dei libri di testo
Io vorrei che si pensasse attuali due teste come un qualcosa di di chi dimensione industriale è un problema di prodotto che riguarda la fabbrica cioè l'editore e riguarda in qualche modo l'autore realtà finora società appunto come è stata definita complessa noi ci troviamo ad apprezzare il processo formativo
Processo formativo che riguarda innanzitutto le giovani generazioni ma che ormai noto riguarda tutti i nomi perché se vogliamo stare a galla in questa società il problema della formazione e dell'aggiornamento un problema che abbiamo tutti
Quindi il problema della formazione programma educativo e problema centrale della nostra società che riguarda tutte le generazioni giovani e meno giovani allora abbiamo qui dei direttori di giornali
Che ruolo hanno i giornali in questo processo formativo
Ritengono di avere o di non avere delle responsabilità ritengono di potersi chiamare fuori
Ritengono che possa essere sufficiente la terza pagina ben sentiamo un pochino come la vedono loro vediamo subito la parola Federico Guida al direttore de inducono dietro un direttore del
Ma per le sta la battuta della Coca Cola che stimolante io ricordo anni fa c'era di natura lo slogan né Marx né Coca Cola che essi ripeteva in maniera stimolante una demagogica dal mio punto di vista se la Coca Cola permette di finanziare un in un'antologia scolastica alternativa alla storiografia così come viene raccontata persino la Coca Cola può diventare uno strumento interessante paradossalmente e ne abbiamo dei sfatto dei sondaggi noi come borghese da cui risulta che la storia e il primo più richiesto dei nostri lettori
Abbiamo avuto anche una prova molto interessante dire l'anno scorso abbiamo diffuso una Vito una videocassetta
Sulla Repubblica sociale italiana che provenire dall'Istituto Luce quindi l'abbiamo di presentata come un documento inedito e un e diciamo che fotocopiavo in qualche modo la realtà dell'epoca quindi che si poteva tranquillamente leggere senza ascoltare il commento che era ovviamente di parte se non partigiano per usare una battuta
Ed ha avuto un successo incredibile avvenga abbiamo praticamente fatto il tutto esaurito in molte zone d Italia Lazio per prima diritto abbiamo veduto il cento per cento per il della cassetta cosa che è statisticamente difficilissima
Se non è possibile da realizzare infine vediamo anche i nostri lettori che scrivono moltissimo e sulla storia ci correggono immani era impressionante guai si può sbagliare su tante cose ma se si sbaglia ha riferito un dato di storia abbiamo il famoso lettore fin dal primo numero che tempestava affettuosamente di lettere anche il mio ex giornale dove scrivono prima che immediatamente ci fa giustamente secchi
E tutto questo secondo me comporta il fatto che l'interesse per la storia enorme sia perché rappresenta le nostre radici e la nostra identità non perduta ma per ridefinire sia perché si vuole a tutti costi giustamente ascoltare l'altra campana oggi c'è questa desiderio soprattutto tra i giovani di poter sentire una verità diversa rispetto a quella che è la scuola diciamo le note in qualche modo ufficiale ci propina ogni giorno e da questo punto di vista
Considero che io occuparsi proprio con i libri di testo in maniera conto corrente della storia sia un'opera non solo meritoria ma che ha enormi possibilità di sviluppo e verso la quale in presenza di diciamo primi giornalistici scrive lo stesso settimanale e apertissima ad ogni genere di contributo
Ritengo che una storia alternativa possano Successo se se e scritte innanzitutto in buon italiano tant'è che i libri di Montanelli sulla storia d'Italia
Sono aggiustamenti più venduti da diversi decenni oserei dire perso nell'ultimo smonta e firmato da Montanelli Cervi avrà sicuramente successo
è interessante se si avvicina il più possibile alla verità dei fatti
Non potrebbe avere senso per esempio raccontare per fare un esempio anche spicciolo
Che fare dimmi di un Mussolini pre liberale adesso tutti si definiscono liberali sarebbe ridicolo dire che Mussolini fu un antesignano del liberalismo così come li per dire che Mussolini è stato quello che sono stati distrutti nella Germania Stalin sovietica quindi avvicinarsi il più possibile la realtà dei fatti
E soprattutto e qui il taglio giornalistico trova di qualche cosa di nuovo da dire e da da reinterpretare
Voi qui fare un esempio molto felice dal mio punto di vista nella polemica tra fascismo antifascismo né qualche mese fa pubblicammo che assieme al trio di Corbetta New Yorker un intervento di Giulio Andreotti il quale aveva fatto una ricerca scoprendo che nel trentotto quando al Senato si approvavano le leggi razziali tutti gli antifascisti cui non fascisti voglia fascisti dell'epoca non erano presenti in aula a cominciare da Benedetto Croce ora questo è un tipico tema storico che affrontato in questo modo e da una voce come colpevole qual è quella di un ex presidente del Consiglio nonché ricercatore è stato ripreso da Repubblica dalla dalla stampa dal giornale e quindi in qualche modo sia riuscito a coniugare giornalismo e storia
Ritengo che questa è diciamo così la parte interessante positiva della reinterpretazione della Stone in qualche modo mentre sono assolutamente un oppositore del revisionismo considero anzi la necessità di rivedere il revisionismo medesimo che anche questo in fondo è storia
Il collega prima citava di suo figlio vorrei anch'io devo ricordare un una cosa simpatica del mio
Accanito sostenitore di Godzilla che forse molti di voi sapranno è un mostro
Che ormai cartoni animati filmati eccetera che viene ucciso nel momento in cui cerca di che fare nascere i suoi figli le sue uova cerca di disseminati per la città viene inseguito dai soldati ucciso diciamo che la mia generazione immagino avrebbe applaudito alla fine di questo mostro se non altro perché da Polifemo introduciamo se Roberto che mostra è sinonimo di di di dividi Bau Bau di qualcosa di terrori qualcosa di ancestrale venti è negativo profilo ha pianto
Quindi questo voler considerare il mostro tipico come qualche cosa tipo addirittura suscitare la tenerezza e l'essere positivo nei confronti dei cattivi soldati che in fondo difendevano la propria città oltre che la propria vita e primo esempio di un revisionismo comunicativo ma ce ne sono molti altri concentreremo naturalmente quello dei cacciatori
Per cui le le il cacciatore che libera in un certo senso Cappuccetto Rosso oggi cacciatore e quasi quasi sinonimo di assassino o di qualche cosa di e squilibrati antileader rispetto alla politicamente corretto
Potrei fare l'esempio degli indiani d'America
Manca solo che le diligenze siano saltate dai soldati Bruno ma prima o poi ci arriveremo io stesso sono un atto a Montevideo in Uruguay nato e vissuto ricordo perfettamente
L'epopea dei cellulari schierano gli indigeni del posto i quali nel mille cinquecentosedici accorsero fanghiglia stesso listino spagnolo conquistatore dell'epoca uccidendolo con le frecce siamo cresciuti appunto non in Europa ma di riflesso d'America con nazionalisti talmente quest'idea di rivalsa no questi via dell'indiano brano che uccide conquistatore non rendendoci conto
Della differenza sostanziale e non solo in termini di progresso che c'è ora comunque fra chi arrivava e chi restava ed era Codella lì sul luogo ma vorrei dire anche delle minoranze
E in questi giorni leggiamo dei curdi dei baschi un ex presidente della Repubblica andato a ridurre a perorare la loro causa
I miei stessi cattolici dell'Irlanda ci tutta una epopea
Visione olistica che mette in discussione determinante certezze di prima che da un certo punto di vista è bene che esista perché la storia d'le continuamente essere discussa ridiscussa Ray completata ma che porta anche su una strada totalmente sbagliata con la strada di demagogia tra la strada di ricerca spasmodica dell'essere controcorrente per il gusto di essere controcorrente a costo di ripeto discussione presente Risorgimento anche qui si perde di vista l'importanza del forse anni dal mio punto di vista il fatto politicamente e storicamente più importante degli ultimi decenni in Italia l'unità nazionale
Nel momento in cui si comincia a discutere su come è stata però la Giunta era giusto che vincesse Cattaneo la giusto
In fondo questa rivalutazione dei Borboni Tel This is sì e alla fine Corsano sono contro la verità dei fatti perché secondo me questo è il punto di partenza per cui si dato l'impero austro-ungarico un'idea diversa rispetto a quello dell'Impero come lo chiamavano i nostri bisnonni dall'imperatore degli impiccati
E si danno le fasi dell'intolleranza e quali spero l'impero sovietico non ha mai avuto perché ha sempre imposto all'input comunque ha sempre censito gli italiani i missili o quella di come i tedeschi quindi in questo senso non si rispetta la verità storica
Nello stesso tempo Simone hanno le basi essenziali so solo sull'unità nazionale ma si porta come conseguenza il discorso sul in qualche modo condivisione ho diviso la giustificazione del localismo fine a se stesso per cui nel momento in cui noi crediamo che la verità forse dalla parte degli indiani d'America o dei miei cari Charms
è chiaro che e crediamo che tutto sommato non è valsa la pena liberarci dagli austriaci o non più avere a che fare con va be'allora in questo modo giustifichiamo il localismo leghista nel nord e il qualunquismo nel Sud
Quindi è un discorso che dal punto di vista storico porta anche delle conseguenze politiche operative
Molto concreti e che poi e finiscono anche per dare la Positano altri colleghi d'intervenire anzi ringrazio però avermi fatto saltare l'ordine alfabetico a causa del treno
E si finisce poi con e il nucleare clima da par condicio come direbbe il nostro Amato presidente nel senso che conosciamo tutto quasi del fascismo e di tutte le sue ideologia in qualche modo al fascismo si sono riferite ma non sappiamo nulla o quasi del comunismo eppure c'è stato un libro per concludere proprio sul tema scolastico
Non più tardi di ieri di questa febbraio credo che è stato tratto dalla Mondadori io l'ho visto servizio in francese che italiana perché questo libro non ha attecchito e non ha dato il via a un ostacolo leader della tragedia comunista sul Secolo ma molto semplice perché di settecento pagine perché non c'è una prefazione di che fatta casalinga perché non c'è un capitolo sull'Italia con questo voglio dire
Che anche libri estremamente interessanti e stimolanti realmente contro corrente che non Soccavo in televisione visti come ho cercato di spiegare prima se non hanno un taglio giornalistico
Se non sono già scritti alla Montanelli anzi anziché alla De Felice non potranno far breccia tra noi ed è ovvio che sia così e logico poiché tra gli studenti tra agli adulti si leggano le cose più chiare che sono piene di personaggi piuttosto che le cose con Certosa e credo che la vera battaglia per una storia raccontata a centottanta gradi non in modo demagogico sia proprio quella di raccontarla di Nannarella con occhi giornalistici questa è l'accusa più difficile che c'è ma anche secondo me la più affascinante l'unica per la quale valeva la pena di discutere e di essere tornati
Grazie alla dottor griglia io non entro nel merito della polemica sul revisionismo però mi sembra anche giusto osservare che non c'è solo Divisionismo di destra ma mi pare che negli ultimi tempi in Italia stiamo subendo
Una grossa pressione la una lettura revisionista di sinistra e faccia esplicito riferimento a una serie di rubriche storiche o meglio occhialuto storiche che ci propina la TV di Stato
Mi rifaccio alle trasmissioni che riguardano ad esempio i gli anni quaranta e cinquanta quindi momento delicato di formazione della Repubblica o addirittura scandalosamente l'ultima trasmissione riguarda la guerra civile spagnola che credo fosse una vera e propria aberrazione storica pecorino senza età nel merito tecnico
Se la polemica sull'esotismo però abbiamo chiaro che divisi nei ma c'è anche a sinistra e mi pare altrettanto pericoloso seguendo il punto di vista dell'ultimo relatore va bene ma allora il dottor Umberto Cecchi diretto no scusi dottor Riccardo Berti direttore dell'edizione toscana del giornale lei da che parte sta in questa battaglia per la verità perché poi in fondo nell'Est
Beh cambia in un dispiacere per iniziare questo mio intervento in negativo purtroppo però ritengo che in questo nostro Paese si è sempre insegnato una storia mai la storia questo perché apparse taluni gli esempi di onestà intellettuale
Gli storici mi sembra per un antico inevitabile servilismo si sono sempre domandati prima di scrivere la storia quali parole i reggitori del momento avrebbero gradito sentire
Ripercorriamo un attimo i libri dell'Italia dell'Italietta di fin e secolo enfatizzava il senso della storia unicamente sul quadrato e Villafranca e dintorni poi fu la volta del Piave di Enrico Toti di Vittorio Veneto infine c'è stata servita storia recente sul piatto della storia quella con la s maiuscola la saga della Resistenza e dell'immancabile sessantotto tutto sempre e comunque deturpato dagli elementi che avrebbero potuto disturbare la preconfezionata armonia del quadro storico questo credo che sia il nostro guaio da un lato appunto una storia che si fa a una unità nazionale recente controversa
Dall'altro l'utilizzo di un metodo storiografico che nelle varie epoche si è cristallizzato suppliche di grande carica positiva gli eroi poeti navigatori i partigiani ma anche negativa prima gli austriaci e i Borboni poi repubblichini in tempi più recenti
I democristiani socialisti il caffè
Le Brigate Rosse sono messe da parte e questo sarebbe un discorso tra ampliare sarebbe un discorso sicuramente sui nostri libri di storia dovrebbe trovare pagine interi con commenti con citazioni con testimonianze di coloro che hanno vissuto e io sono stato uno di quelli quei giorni drammatici del nostro Paese
Mi dispiace che tra i cosiddetti nominati figuri la borghesia il che spiega tante cose soprattutto la fondamentale differenza tra il nostro ricordo storico è quello delle democrazie occidentali compiute di altri paesi europei dove il ceto medio e considerato l'interprete di un quotidiano eroismo per l'affermazione della difesa delle libertà individuali
Viene allora spontaneo chiederci se la nostra e effettivamente una democrazia compiuta
Certo se pensiamo che su cento libri di testo fra cui l'insegnante deve scegliere la schiacciante maggioranza e di tendenza si sa che tendenza sia e difficilmente l'insegnante stesso può esercitare la sua presunta libertà di scelta su un palinsesto così vincolato allora viene proprio da chiederci se la nostra non è viene a chiederci se la mossa effetti effettivamente una democrazia compiuta ma io credo proprio che non lo sia l'insegnante
Infatti sì recuperati dispiacere al preside il preside al provveditore provveditore al ministero il ministero il ministro
Poi ci si mette un po'un pizzico di zero il gioco è fatto
E quindi in queste condizioni
Sì alla presunzione di insegnare la storia del Novecento così vicine così carica di passioni a dei ragazzi che già sono fatturati uso un termine un po'da pescatore già frastornati dalla televisione
Del resto la sentenza ufficiale di privilegiare l'educazione storica la trattazione delle novecento è un drammatico errore di metodo
Sembra infatti che tutto quello che è avvenuto prima sia una noiosa prefazione a ciò che davvero conta fa questo secondo me è sbagliato
Perché qualsiasi teoria storiografica si rifiuta di dare senso a un periodo storico se non come il prodotto in divenire dei periodi precedenti
Sostanza niente della storia nemmeno il processo europeista stipato in questo secolo è nato e circoscritto a se stesso
Citiamo qualche fatto concreto cominciando più noto
Il nostro super democratico ministro del Pubblica istruzione Berlinguer che fanno che fra l'altro vuole riformare il sistema scolastico attraverso le circolari e non attraverso le leggi ha raccomandato fra i primi suoi atti di ministro di dare uno spazio maggiore al
Ai programmi scolastici all'insegnamento della del pensiero gramsciano e lo stesso ministro ha suggerito di organizzare delle gite scolastiche nei campi di sterminio nazista
Che ritengo una cosa giusta è sacrosanta ma ritengo anche storicamente giusto e sacrosanto e corretto e quindi anche educativo se lo stesso zelo per esempio così è stato usato dalle industrie somministro Berlinguer per suggerire delle visite analoghe sul Carso la tra Gorizia e Trieste dove ci sono quelle Foibe dove nei quaranta giorni di Trieste
Le truppe Titina hanno ucciso migliaia di nostri cittadini io sono stato a Trieste a dirigere il piccolo non conoscevo se non per quello che avevo letto su poco per la verità sui libri di storia
Quelle drammatiche
Quei drammatici giorni per i quaranta giorni in cui le truppe con la stella rossa di Tito che entrarono in Trieste
Sì ho avuto delle testimonianze dirette
Da persone che hanno avuto i loro genitori loro figli loro cari uccisi in queste Foibe questi italiani che venivano portati sui bordi di queste spaccature del Carso solo perché in casa avevano trovato dei libri con scritto
Ventesimo anno fascista ma era era in tutti i libri dell'epoca portavano la data delle delle fascismo e quindi venivano portati sui bordi di questi spaccature del Carso legati con il fil di ferro
E i Titini per non sprecare munizioni sparavano solo al primo e il primo trascinava dietro tutti gli altri questo io credo che sui nostri libri di storia non esiste io credo che queste un ministro della pubblica istruzione dovrebbe organizzare giustamente insieme ai viaggi nell'Aguirre nazisti
E allora in tutto questo clima non sorprende e l'ateneo fiorentino Caro Marco ce l'hai conceda aule per seminari sull'antifascismo ma lunedì neghi il permesso ritenere un dibattito fa sulle commissario Calabresi ucciso dal nostro Adriano Sofri che ha trasformato la sua cella nel carcere di Pisa in un set televisivo
E che allo stesso modo in questo clima uno storico del calibro di Renzo De Felice sia stato allungo estromesso dal contesto culturale italiano anche in una città come Firenze che vuole essere orgogliosamente una città dal dal primato culturale democratico tutto questo credo si potrebbe definire ridicolo se non venisse il sospetto ma è qualcosa pur se più di un sospetto
Che in realtà faccia parte di un piano preordinato Perin dottrinario le nostre nuove generazioni
In questo clima il massacro si raggiunge quando si incoraggia a dire bene del comunismo ma guai a dare del comunista a qualcuno
La madre di tutte le veline B in Italia il comunismo non esiste forse forse persino Togliatti
Era un socialdemocratico sulla via del liberalismo
Ora prendiamoci un nuovo cd conto di che cosa può essere un libro di testo
Sia pure onesto di che cosa può essere invece un libro disonesto in partenza sto accomodante che poi alla fine il risultato è sempre lo stesso
E a questo punto credo che occorra interrogarmi e interrogarci noi che siamo direttori di giornale noi che siamo dei comunicatori
Noi che siamo degli operatori dei mass media sul ruolo appunto che deve esercitare è un giornalista
Diciamo subito che nel nella nostra categoria nel nostro mestiere le tenerezze legge mista credo non sia più un una professione semplicemente un mestiere credo ci sia ci siano colleghi che credono di fare del giornalismo presumendo di fare anche lo storico
Quando l'evento da notizie è ancora in pieno svolgimento
Io ritengo che questo però non si è il nostro mestiere il nostro mestiere quello di fare una cronaca onesta
E di chiosare la eventualmente con commenti pertinenti però possibilmente anzi direi necessariamente staccati separati da quello che è il corpo dell'articolo da quello che è il corpo del servizio perché troppo spesso la commistione tra cronaca e commento induce in errore il lettore quindi credo sia importante per noi giornalisti fare un lavoro intelligente pulito onesto
Tale che quando l'episodio trattato diventerà storia a tutti gli effetti che ci sia Ciccillo e gira non potrà accetta accusarci né di sentire e di stupidità né di presunzione
Quindi se noi persino noi cronisti assumiamo umilmente questo concetto etico professionale
A maggior ragione credo debba assumerlo che ha investito istituzionalmente di un compito educativo
Oltretutto rivolto a un segmento di popolazione giovane e dunque per sua natura estremamente influenzabili le istituzioni il corpo insegnante gli stessi editori non ci dimentichiamo degli editori e sono al servizio anche loro del potere quello la P maiuscola
E più in generale tutti coloro che non si pongono il problema sono di fatto complici di un disegno e direi poco incoraggiante grazie
Grazie al dottor Berti mi pare infilò il richiamo alle forme come uno dei tanti episodi tragici e sanguinosi di questo secolo che diciamoci la verità è stato funestato dalle Utopie sanguinose è uno dei tanti esempi chiede conferma ancora una volta come purtroppo la storia è sempre stata raccontata secondo il vecchio ben collaudato e manicheo sistema di dividere bastone fra buoni e cattivi nuclei dove i buoni sono quelli che vincono e cattivi sono sempre quelli che perdono comunque concludiamo quest'
Dire impunemente certe forze politiche dove la cultura italiane così
Disseminate tutta assenso unico quale può essere il ruolo del suo giornale in questo difficile contesto storico e territoriale
Quarto d'ora
Sì grazie la domanda interessante io ho sentito preventiva dei costi prima del mio e devo dire che hanno che hanno messo tutta una serie di problematiche importantissime
Alla alla ribalta della discussione che meriterebbe forse essere approfondito maggiormente non fermarsi a questo punto io dico sempre in maniera molto così divertente teme nemmeno nei miei riguardi cosa che per fortuna io ho avuto una nonna e non la televisione
Nel senso che mia nonna mi ha insegnato tutto quello che c'era da sapere tutto assolutamente tutto potevo fermarmi lì
Dopodiché è arrivata la televisione ha rovinato
Noi e i nostri figli confondendo ci profondamente le idee perché perché ci dà tante immagini ci dà poca riflessione e l'immagine senza riflessione diventa un pericolo spaventoso per la cronaca ritocco per la storia
I fatti di albanesi vengono qui perché vedono le immagini pensano che tutto sia un bel mondo dopodiché quando vengono a fare la critica per reale delle cose si scontrano con la normale
La normale la normalità di un Paese che poi normalissimo nonostante quello che dice D'Alema non è come no ma fra le cose che mi aveva assegnato c'era una di fondo diceva sempre sai la storia la scrive sempre chi finge
Chi chi perde la storia la scrive dopo mi ricorda questo mi mi mi tornò in mente questa riflessione quando cioè in Inghilterra Denis Mack Smith al collegio di un sol come spiegò che la storia scriveva sempre chi vince e gli altri avrebbero scritto a loro
E ricevetti trovi d'accordo con mia nonna siamo a posto mi fido in realtà era così Denis Mac Smith mi spiego che lui per scrivere i libri che aveva scritto sul nostro Paese aveva dovuto durare una gran fatica perché non riusciva mai a trovare i fogli giusti nelle stanze giuste e aveva dovuto arrangiarsi in mille modi ecco
In Europa la storia ha avuto una sorte diversa da quella che non ha avuto la vita perché non è vero che la storia poi alla fine il la schiusa tecnici sono anche di storici che hanno perso perché però lo scritto la storia in modo diverso Fernand Braudel che era un appassionato di Firenze che veniva spot gli anni qui perché era presidente di Londra mi spiegava che in Francia le cose non erano andate nello stesso modo e che in Francia c'erano quindi qui gli storici e quei ricercatori dispettosi
Cioè non sempre dicevano bene
Di di di di quelli che erano al potere ma amo anche andare a cercare andare a capire perché quelli che non erano al potere e quelli che erano al potere si erano poi trovasi prigionieri della realtà delle cose e quindi veniva fuori un dibattito storico interessante così come è venuto fuori in in non può vedere il terra ma in Germania sicuramente quando si è cominciato a dover ricercare chi era Hitler e qual erano le responsabilità dei tedeschi
Ci sono state di storici tedeschi che hanno messo in evidenza e i grossi errori da una parte ma che non si sono vergognati dire che c'erano stati anche di cedimenti fra la gente nei confronti di questa dittatura che era stata portata al potere in un certo modo quindi il dibattito altrove era aperto da noi signori stiamo ancora a discutere
Come è andata a Caporetto
Da noi siamo ancora a discutere se la carne da cannone famosa la carne da cannone nel modo serio perché qualche generale avrà bisogno di mettersi le medaglie sul petto di fare una campagna più da noi siamo ancora a discutere se Garibaldi è un eroe o è un cretino o o una specie di di di di millantatori e avventuriero arrivato dall'America latina apportarci quelli che erano i sogni Libertadores dei Libertadores Sud Ahmed latino americani
Quelli che ha quali accennava prima
Il il problema del no dei nostri storici quindi diventa un problema veramente dei vincitori
La famiglia avrebbe la famiglia Savoia aveva bisogno di affermare se stessa e quindi la storia la faceva scrivere a Napoli pagando personalmente il re un nobile signore che faceva ricercatori e lo facevo solo per lui poi morì
E quindi la cosa si interruppe però erano sempre i soliti i Balbo noni Baldo comma e la famiglia Balbo la famiglia no notti che tenevano i documenti che potevano accedere acquisti
Quando la storia abbia quando la guerra abbiamo vinto abbiamo tentato di di rivalutare il Risorgimento
Inserendo la Grande Guerra nel Risorgimento poi abbiamo avuto il grosso sbandamento dopo la guerra quindici diciotto abbiamo cercato di ricostruire un mondo e c'è stato tutto il il lungo periodo fascista che nessuno di noi è ancora in grado di leggere
Perché nessuno ha potuto scrivere
Per quando De Felice ha scritto la storia d'Italia durante il pendente durante il periodo fascista è stato immediatamente confutato da tutti perché tutti erano a scrivere la storia secondo come l'aveva vista spiano nel nel nelle sue idee scusate la storia dei DOCUP deferisce scritto la biografia di Mussolini raccontandoci voi cos'era successo il podio fascista e fu confutato sperando che aveva scritto la storia creare quello fascista
Ritirando immediatamente contro conto definisce tutta la corrente degli storici italiani
Quasi tutti quando quando confutare lo diceva prima Riccardo Berti l'opera l'opera di di De Felice
Quindi siamo siamo arrivati allora lo scontro classico di di una storia che non ha ancora trovato la strada di casa forse aveva ragione quel signore che all'inizio del secolo scrisse quel bellissimo libro che era la fine dell'Occidente che a Spengler
Che CCC raccontava come avremmo finito per mangiare divorare noi stessi andando alla ricerca della cultura delle nostre radici non avremo più trovato quando si parla delle reagisci
Cristiane del dell'Europa ma si parla di una di di di Cluny
Che che che dopo il mille fa risorgere nella la la cultura fa risorgere la storia europea
E poi qualcuno l'accompagna ma la mano attraverso miglior mille traversie fino alla fine di questo secolo portandola alla fine di millennio
Alla fine del millennio così confusa così devastata così incredibilmente inconcepibile non si sa più se non sono stati veramente
Dei costruttori o sono stati di dei dei distruttori della nostra terra nostra cultura ci saranno altri Comuni probabilmente alla fine del due mila oltre il Duemila sicuramente io spero di sì perché perché è dobbiamo a acquisti acquisti acquisti circoli culturali chiamandoli questo modo nel nel mondo moderno dell'era moderna
Se se noi potremmo ritrovare una strada per proseguire la nostra storia e il ruolo dei giornali allora diventa in una in una difficoltà così grossa
Nelle nel mettere insieme i fatti che ci hanno che ci hanno accompagnato fino a oggi diventa importante ma guardate bene diventa diventa importante anche delicatissimo e anche difficile
Perché dove stavate pensando in grande periodo di crisi del giornalismo
Il grande pitoni fissi dei giornali cioè Lella la gente la gente no non ha più voglia di informarsi recente non ha più voglia né di litigare né di strappare il giornale perché a me va bene che compra il giornale lo strappa dicendo non mi va bene e sbagli
Il dramma è che noi non siamo di fronte a a dei lettori di storia e di giornali che diceva bene prima Berti leggono o o non mi ricordo signor Gioberti mi sembra che si leggono più il divulgatore che non lo storico
Perché il divulgatore Zidane meno meno impegno nel seguire un un un un tema importante allora vanno bene i Petacco allora vanno bene e Montanelli che letti Simo
Però mi domando se alla fine questa è la storia vera o è una storia una vulgata pesche e fa piacere leggere ma non so se attendibile fino in fondo nell'analisi nell'analisi dei fatti ma mi sta bene anche a me purché qualcosa venga letto su questa storia
I giornali non si leggono più i giornali sono sono diventati un'opzionale
Allora com'è che i giornali giornalista può formare oggi un tipo di società o un tipo di giovani i quali i giovani i giovani che a scuola non leggono libri
I suoi perché allora si ritorna alla famiglia e si ritorna alla scuola allora la famiglia non è più in grado di insegnare assolutamente niente
Perché mia nonna è morta e le norme moderne vanno a giocare a bridge che fanno bene all'onda generatrice il problema è che si bisogna cercare a Brescia
Far l'amore ma anche vedere un pochino se come norma insieme tre cosa toglie voti ammesso che la non dalle sappia in generale famiglie moderne non le sa
In casa mia ci sono due figli
Una che è una femmina legge scrive e fa di tutto l'altro ieri quando li m'insegna a Mosca leggerissima voglio leggere che poi mi fate legge non voglio imparare perché poi mi fa felice perché una una una una una dichiarazione di intenti ben precisa e ha sempre rifiutato di legge più dei libri necessari per andare avanti a scuola
Certo dipende dalla famiglia cioè dovevamo anche voi e insegnare la ragazza continua la legge non ci siamo riusciti il ragazzo per legge quello che vuole e poco
Ma tutti i ragazzi leggono quello che vogliono poco ai e la famiglia riesce pochissimo a insegnare qualcosa a questa scena da questi ragazzi i giovani quindi non leggono nemmeno i giornali a scuola
I professori se ne guardano bene secondo me di a fare la battaglia di di sull'insegnamento che dovrebbe essere fatta e quindi qual è il ruolo oggi di chi scrive la storia in modo serio di chi scrive la storia in modo divulgativo e di noi che facciamo i giornali dando alla cronaca di tutti i giorni è un ruolo difficile luogo
Che ci che ci trova impreparati veramente ad affrontare il due mila
Ma ci trova impreparati e ci trova nell'angoscia di quello che diceva prima o nulli che mentre prima avevamo la pergamena e i codici Miniati più o meno belli più o meno brutti che mentre prima avevamo la carta scritta
Con cocco con qualcosa che rimaneva oggi rischiamo di arrivare a metà strada tra due mila con tutti i computer che saltano perché se non si riesce a organizzarsi sparisce tutto e non abbiamo più abbiamo il fantasma davvero da inseguire
Di fronte a queste cose il lavoro dei giornalisti è un lavoro difficile
Quella degli intellettuali non lo filone meno in ballo perché io sugli intellettuali italiane in modo particolare coi miei o tutte le mie riserve cioè gli intellettuali italiani sono dei signori che so cortigiani alla corte del re ho oggi sono cortigiani alla corte di D'Alema ieri lo era quella di Dini e giorno prima quella di Berlusconi
Quello di Berlusconi ci sono stati poco e non hanno avuto la postina sì anzi a metro cubo illustrando al governo si sembrò che ci fosse un rifiorire di quell'intellettuale di destra di centro destra
Che avrebbero potuto ridare un un qualcosa di nuovo all'alba nostro pensiero nostra riflessione
Sono finiti subito perché come governo Fini sul viso e ovviamente gli intellettuali gli altri intellettuali si riadeguare nel miglioramento a Padova che era arrivato e questo il dramma del nostro Paese
Abbiamo degli intellettuali a gettone che sicuramente sono sempre dalla parte del re a go go una volta erano buffone di corte la quale era permesso dire tutto
Perché il regno perdonava loro qualsiasi battuta oggi gli intellettuali italiani sono ugualmente buffoni di corte non hanno nemmeno il coraggio di dire
A a chi comanda occorre che questo non va bene
Quindi il dibattito secondo me sulla storia e sul mondo moderno comincio come dovrebbe cominciare ora si parlava di revisionismo sperava di revisionismo ma
Voglio dire
Nella storia la storia d'Europa fast per forza rivista come si fa abbassare la storia d'Europa
Sulla rivoluzione bolscevica per esempio quella cannonata dell'Aurora non comincio con un'era nuova per l'uomo cominciò la fine dell'uomo moderno e allora la rivista la storia perché se noi se noi leggiamo la storia come è stata letta fino a oggi nella quale una storia quale i prima per il comunismo
è stato al di sopra di ogni sospetto
Mentre tutto il resto è stato il ter il la cosa mi terribile ci possa essere capitata
Non possiamo dire che abbiamo dei rimedi storia abbiamo dei libri di parte che la storia non so Punzo sia questo questo lo riconoscono i russi non lo riconoscono però i nostri intellettuali italiani aveva ragione gli diceva si può dire a uno
Si può parlare suo parla male di del comunismo non si può dire uno che comunista di cui il Presidente del Consiglio
Che non è attualmente abbiamo in carica era stato segretario delle federazione giovanile comunista italiana e andava a Mosca Praga a capire come che si faceva fare i comunisti
Questo signore un comunista non era un comunista è un comunista a le origini le radici comuniste alla cultura comunista parla comunque comunista le reazione del comunista che sono quelle reazioni per cui c'è la la la più ferma
La più ferma ed immobilismo più più totale e la è la all'assoluta mancanza di di di di Rusty cita nell'affrontare i problemi lo lo ha dimostrato con i giornalisti perché i giornalisti sono sempre quelli che sbagliano e Luino lo ha dimostrato con gli intellettuali
Trattando di da loro fari che ha fatto bene io qui mi fermo ma voglio dire la difficoltà dei giornalisti oggi verifico capitalisti oggi sono tutte queste non sono poche spero però che il due mila
L'arrivo del terzo millennio porti le nuove comuni e quindi porti anche a una rinascita del tutto questo grazie
Grazie grazie al dottor Cecchi e diciamoci la verità la scrittura della storia cosiddetta politicamente corretta
è un dato di fatto che essi verifica in qualsiasi regime qualsiasi periodo storico
Un flash
Il mille ottocentoquarantanove
L'esercito austriaco tornò in
Tana per ricollocare sul trono granduca leopoldo
Una sola città chiuse le porte le ostriche sceglievo resistette tre giorni poteva strisce naturalmente sfondarono le mura
Come la solita
Dario di fucilazioni di deportazioni
Non le Cinque giornate di Milano le dieci giornate di Brescia ma nessuno di voi ha mai saputo delle tre giornate di Livorno per perché fra gli assedianti c'era l'allora giovane ufficiale legittimista in quel momento Bettino Ricasoli
Ai per la chiusura
Molto articolati
Ma so che sono anche quando si conclude
E indipendentemente da questo
Con molto piacere
Vertice che Liliana perché mi pare iscritta si
Sono da questo convegno
Per istituzione
Gli universitari
Pomeridiane
Emerge da questo punto di
Editoriale
Grande capacità
Ripeto questo di di
Sulla storia del mondo ci
Il testo sono di
Le dico come dov'
Le più recenti in cui sono fin
Iniziative di questo genere
E invece questo capo