"Lavorare a Roma, in Italia e in Europa" org. dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma e dal settimanale "Lavorare" (c/o il Tempio di Adriano)

Buongiorno a tutti e benvenuti
Io ringrazio tutti voi che siete qui presenti
Ringrazio in particolar modo i nostri
Gentili ospiti e protagonisti dell'incontro di oggi
La cui notorietà non
Credo chieda di aggiungere altro che i loro nomi Sergio D'Antoni Giorgio Fossa
Devo dire che è un incontro tra cui riconnettono particolare
Importanza non solamente perché è la prima volta che noi ci troviamo in questa Sala la famosa a una delle grida della Borsa di Roma
Che è stata riadattata sta per estrarre come dire completata come momento di confronto come momento di dibattito sui temi dell'economia nazionale come nel dibattito odierno
E Romano
Il fatto di avere credo un una sede di questo prestigio
Io spero che induca tutti noi
A riportare al centro del dibattito della economia della vita della città l'economia in questa città si è parlato spesso troppo
Di politica
Ma al centro del dibattito della politica c'è stata troppo poco
L'economia lo sviluppo e l'occupazione che sono i temi del dibattito di oggi
Insieme a noi insieme alla Camera di commercio di Roma ha partecipato alla l'opera dell'organizzazione di questo convegno
Il giornale lavorare
è un giornale fatto insieme dalle organizzazioni sindacali
E che ha come azionista di riferimento alla Camera di Commercio è un'iniziativa che
Viva in questa città da oltre un anno
è un giornale che un settimanale che va a molto bene a o dei risultati assai migliori di quelli che noi auspicavamo
Nello stesso tempo è anche un giornale che crea opportunità di lavoro per chi lo cerca
E trova delle risorse professionali
Per chi cerca del personale particolarmente qualificato il fatto che ci sia uno scambio
Di questo tipo il fatto che crei le opportunità di lavoro per chi lo cerca e secondo noi il segnale più positivo
Della vita di questo giornale stato l'iniziativa innovativa altre camere di commercio probabilmente né in altre realtà territoriali
Utilizzeranno lo stesso mezzo lo stesso sistema lo stesso
I podi settimanale perché riteniamo che in risultati che abbiamo avuto sono assolutamente straordinari quindi il fatto che a un anno di distanza dalla invenzione di questa testata noi siamo oggi qui a dibattere nella nuova sede della Camera di Commercio di sviluppo di economia di lavoro
Insieme a questo giornale secondo me un motivo di particolare orgoglio
L'appuntamento di oggi
Ha un obiettivo chiaro
Mettere a fuoco quali sono le condizioni strutturali della Capitale capire quali possono essere le prospettive e le direttrici su cui investire operare per sperare che riprenda
Il ciclo dello sviluppo e per creare utenti che opportunità di lavoro
Nella nostra circa la questione e seria
Ma non vi ho invitato per accentuare l'enfasi su un problema che Travaglio tutti
Dare la razionalità
Perché soltanto con la lucidità e la forza del ragionamento sarà possibile individuare sentieri stretti e non agevoli per uscire da questa difficile situazione
La capitale rimane sospesa tra un recente passato per certi aspetti preoccupanti e un futuro dai tratti tuttora molto incerti
Roma oggi
E di fronte a un bivio
La lettura del passato recente preoccupa perché dopo anni di sostanziale equidistanza i tempi di Roma
Città cerniera sta emergendo una sintonia più verso i trend economici della parte debole del Paese che di quella ricca ricordiamo due dati sul reddito prodotto il primo a livello di aggregato prudenziale il secondo a livello individuale
L'indagine periodica dell'Istituto Tagliacarne compio sul reddito prodotto dalle centotré province italiane denuncia che Roma nel corso degli anni novanta ha perso posizioni nella graduatoria nazionale scivolando al tredicesimo posto
Osservando poi il dato sull'andamento del valore aggiunto per le due aree metropolitane più importante si deve riscontrare che il ritardo di Roma rispetto a Milano aumenta
Secondo la ricerca scenari provinciali novantotto pubblicati da Prometeia Roma e al ventitreesimo posto come reddito pro capite
Se questo dato si incrocia con quello sul reddito pro capite fornito dalla Banca mondiale secondo cui l'Italia la diciottesima posizione tra i quarantacinque Paesi economicamente più evoluti e del tutto palese il motivo della nostra preoccupazione
Anche perché
Le altre capitali europee Parigi Londra Vienna Atene Lisbona si posizionano tutte al vertice nella graduatoria dei rispettivi Paesi
Le persone in cerca di occupazione sfiorano la soglia demografica di una media città di provincia siamo a circa centonovanta mila unità
Secondo l'Istat l'ultima rilevazione infrannuale sulla forza del lavoro ed elaborazioni effettuate dall'Ufficio statistico della nostra Camera di Commercio il tasso di disoccupazione registra nell'ultimo anno uno peggioramento
A livello regionale e provinciale
Gli iscritti alle liste del collocamento sono circa il quindici per cento della popolazione residente contro la media nazionale inferiore di quattro punti
Io vi chiedo scusa della pignoleria dei numeri ma soltanto da un'analisi clinica severa
Da una rigorosa lettura dei parametri assoluti e relativi può emergere una diagnosi seria e una prognosi credibile
In Italia negli ultimi tre anni i giovani occupati dai quindici ai ventinove anni si sono ridotti di centonovanta mila unità a Roma di circa quindici mila i settori rilevanti per l'economia capitali da l'emorragia di occupare dipendenti e proseguita anche nel novantotto
A Roma il sessanta per cento degli iscritti al Collocamento è rappresentata da Giovanni con l'età inferiore ai ventinove anni a Napoli solamente il cinquantasette per cento
In sostanza dopo aver perso il treno della ripresa che ha attraversato di gran carriera un'ampia parte della penisola Roma sembra ancora ferma in sala d'attesa e incerta sulla direzione da scegliere
Alla crisi del presente si lega la grande incertezza verso il futuro per il progressivo inevitabile calo di peso del settore pubblico
Per la continua riorganizzazione dell'amministrazione centrale il cui ruolo sta mettendo in maniera considerevole a Roma in soli quattro anni
Dal mille novecentonovantaquattro al novantotto la quota del PIL generata dalla pubblica amministrazione è passata dal diciannove al quindici virgola cinque per cento del totale
Questo dimagrimento
Da una spesa pubblica ridondante inflattiva
Che tutti auspicavamo come un processo di risanamento a un'accelerazione sulla capitale che rischia di minarne irrimediabilmente anche il tessuto muscolare ed osseo perché si è unito con il processo di riconversione delle altre attività
Quale altro contesto dunque potrebbe reggere a una botta di queste dimensioni di questa portata in un tempo così breve
Il tempo che ci siamo dati e quindi non solamente impegnativo ma incalzante e attende risposte urgenti dobbiamo ragionare sul futuro e sulle prospettive di sviluppo di rilancio economico e sociale della città
Dobbiamo approfondire proposte efficaci ed economicamente efficienti per promuovere occupazione e per innalzare barriere contro la crisi dobbiamo interrompere le condizioni dell'emergenza
Il dossier provinciale di Progetto Excelsior
Esempio di collaborazione tra sistema camerale del ministero del lavoro rivela che il saldo assunzioni uscite per il biennio novantotto novantanove a Roma risulta più basso rispetto a quello delle altre province della regione ed è notevolmente inferiore anche alla media dell'Italia meridionale
Secondo l'OCSE l'Italia tra i Paesi economicamente più voluti e quello dove il tempo medio di disoccupazione più elevato chi dispone di un titolo di studio superiore diploma o laurea alle stesse Chausson cupa azionari di chi a bassa scolarità
Alcune previsioni sostengono che l'innalzamento dell'obbligo scolastico comporterà Roma un calo del tasso di disoccupazione intorno al dodici per cento non occorre certa l'obbligo del legislatore
Perché il fenomeno è già in corso aumenta la scolarità media tra i giovani
Secondo il Rapporto Isfol il novantaquattro per cento dei licenziati della scuola dell'obbligo si iscrive alle superiori le famiglie hanno anticipato il legislatore Roma conta duecentoventi mila studenti universitari iscritti circa il quattordici per cento della popolazione universitario italiano
Attenzione però
C'è il forte rischio che anziché su politiche di sviluppo ci si adagi su strumenti di regolazione dell'offerta di lavoro di tipo naturale o ancora peggio esogeno imposti dalla legge il calo demografico
L'innalzamento dell'età scolare la riduzione dell'orario di lavoro
Se i fenomeni naturali vanno accompagnati le forzature artificiali vanno contrastate
E illusorio pensare che una riduzione generalizzata dell'orario di lavoro possa far scendere la disoccupazione in Italia il numero medio delle ore lavorate
E già molto minore rispetto ad altri paesi sviluppati insistere su questa direzione significa rallentare la crescita economica
Incrementare la perdita di competitività delle nostre imprese a fronte di quelle concorrenti con la conseguenza di minor lavoro edito da un tenore di vita ancora più basso
Una recente ricerca Doxa sulle aspettative nei dei giovani nei confronti del futuro offre un'interessante fotografia sulla cultura il clima prevalente
Quasi il sessanta per cento dei giovani tra i venti e i ventisei anni preferirebbe un lavoro indipendente
Questa è una voglia di mettersi in proprio di autonomia di fare impresa o una rassegnata accettazione che il domani offre solamente forme di precariato
Perché a Roma anche fare impresa è difficile
Roma è la provincia che nel novantasette registra il più alto numero di imprese fallite
Il sessantasette per mille
Nel novantotto la situazione peggiora con aumento del diciannove per cento
Il registro provinciale delle imprese dopo anni torna a indicare un aumento delle cessazioni d'impresa più otto per cento
Tra le imprime mille imprese italiane solo dieci per cento sono romane e il dado andrebbe riletto con un'analisi su tutte le presenze che provengono dall'ex mondo delle partecipazioni statali e delle aziende pubbliche
Permangono difficoltà di accesso al finanziamento i tassi di interessi praticati alle piccole e medie imprese romane sono superiori a quelli nazionali e in linea con quelle del Meridione
Aumentano le sofferenze sui crediti concessi oltre l'undici per cento
Crollano i finanziamenti per cassa meno undici virgola nove per cento in termini assoluti in un anno il volume dei finanziamenti è calato di mille centocinquantasette miliardi di lire
Nonostante poi tutti i problemi sull'internazionalità e la globalizzazione Roma un appeal molto debole sugli investimenti esteri e una scarsa capacità di penetrazione sui mercati internazionali
Le imprese a capitale estero operanti a Roma sono solamente trecentotrentasette Roma e Lazio rimangono un'aria alcuna propensione all'esportazione ancora molto bassa che oscilla tra il sei virgola otto il sette virgola uno per cento a fronte di una media nazionale del ventuno virgola tre per cento
Per dare un senso alla gravità di questo dato ci superano anche la Campania e la Puglia
La bilancia commerciale rimane fortemente negativa e i dati novantotto paiono confermare un aggravamento del saldo commerciale
Secondo i dati dell'Ufficio italiano cambi a Roma nel novantotto è un tentato del quaranta per cento il valore dei servizi erogati all'estero accentuando la crescente dipendenza
Dell'economia capitolina nelle periodiche indagini con centrali della Camera di Commercio riscontriamo costantemente che la gran parte delle imprese romane continuerà
A non operare sui mercati stranieri
In un mondo globalizzato dove le economie operano come vasi comunicanti evidentemente il quadro delle convenienze non apprezza
Quello che questa città la nostra città
Roma offre agli investitori stranieri
Trascorriamo queste riflessioni in un contesto più ampio l'Italia e l'Europa il tasso di inflazione si pone tra i più elevati all'interno del Paesi euro stiamo perdendo competitività di prezzo
E doveroso allora concordare e sotto l'AN are con forza l'allarme lanciato dall'amico Giorgio Fossa nell'ultimo seminario di previsioni del centro studi della Confindustria il dieci dicembre scorso il differenziale di inflazione con gli altri Paesi concorrenti europee
Vedo penalizzato il nostro Paese e ricordiamo che secondo l'OCSE nell'ambito dei quarantacinque Paesi economicamente più evoluti l'Italia e al ventottesimo posto per competitività del sistema Paese
Se escludiamo il sistema produttivo scivoliamo al quarantunesimo posto il quartultimo
Mi fermo qui con l'elencazione dei numeri dei dati anche se non fanno certo difetto gli elementi che confermano questa allarmante tendenza ma noi non siamo studiosi o spettatori Esterne
Siamo e vogliamo essere autori di un cambiamento tanto atteso tanto determinante per il domani
Fino all'altro ieri Roma enfatizzato il prevalente modello di sviluppo che ha caratterizzato tutto il Paese oggi
Che giustamente è stata bloccata la dilatazione della spesa statale Roma paga forse il prezzo più evidente rispetto al Paese ed entra in una crisi strutturale un eccesso di penetrazione del soggetto pubblico nell'attività economica
Quando si interrompe innesca una una recessione non congiunturale
Che mina dall'interno i fondamenti del modello produttivo
Roma
Soffre ancora del fatto che per troppi anni ha convissuto con un modello di crescita ancorata all'ipotesi che fosse possibile
Fare a meno del mercato una scelta gestibile nell'Italia post-unitaria e nel periodo tra le due guerre una scelta ancora sopportabile forse nei primi anni che hanno seguito il secondo conflitto mondiale
Un'opzione del tutto insostenibile oramai da qualche anno e certamente per il futuro
Questa è la motivazione pur più vera per cui da tempo stiamo investendo per organizzare sul territorio romano vantaggi competitivi di lungo termine come condizione ineludibile per attrarre investimenti
Per far crescere il reddito per generare risorse fiscali per aumentare la qualità del vivere incrementare la libertà dal bisogno con quote di ricchezza da destinare a interventi per l'equità sociale
Occorre passare da una prolungata fase di economia protetta ad una stagione di mercato autentico
In questi ultimi anni molti operatori sono stati esposti alla pressione della concorrenza ma non possiamo ancora sostenere che nella capitale sia divenuta prevalente la cultura del mercato questo l'obiettivo che devono perseguire le istituzioni
Le quali devono produrre interventi regole e discipline utili a far funzionare il mercato e soprattutto devono farle rispettare
Oggi allora indispensabile
Riconvertire gli equilibri prevalenti nelle fonti delle risorse nella composizione dei redditi nella struttura dell'occupazione dobbiamo selezionare gli investimenti destinati a produrre ricchezza e a investire in imprenditorialità le istituzioni politiche si stanno misurando con problemi di rilevanza analoga
Se riflettiamo sulla quantità di vincoli che si devono superare e di investimenti che si devono assumere per dotare finalmente la nostra città di infrastrutture adeguate al terzo millennio
Le istituzioni economiche sono di fronte a uno sforzo altrettanto ciclopico per riconvertire l'impianto dell'economia territoriale e perseguire una condizione di effettiva auto consistenza produttiva locale
Ciò che comunque va evidenziato
Ancora una volta e il delta temporale che intercorre tra il dire e il fare
Tra l'intenzione e la decisione tra la proposta e la sua realizzazione
Questo scotto di mesi di anni ha sicuramente ragioni storiche motivazioni comprensibili
Ma lo stiamo vivendo e soffrendo come una sorta di tangente alla liturgia procedurale perché siamo consapevoli dei costi e dei rischi che l'eccessivo scorrere del tempo può produrre rimane queste in effetti uno dei nodi più difficoltosi da sciogliere
Talora pensiamo che la priorità delle priorità su cui dovrebbe qualificarsi l'attività di ogni buon amministratore pubblico dovrebbe essere l'assoluta esigenza di rompere con la moltiplicazione di fattori di vedo che rendono di fatto impercorribile la fase delle realizzazioni
Ben sappiamo che non siamo i soli a vivere la defatigante
Problematica della tela di Penelope che non arriva mai al termine ma non possiamo non richiamare a voce alta tutti a un differente apprezzamento della variabile tempo quando si ha a che fare con le questioni dell'economia
Come portatore di cultura di impresa noi abbiamo sempre presente che il tempo e il fattore produttivo determinante
Per invertire la direzione del declino non bastano quindi i programmi non sono sufficienti i richiami al mercato alla flessibilità d'un fisco rientrato lo sviluppo perché il sistema fiscale figlio
Del modello di spesa pubblica il mercato con la flessibilità dei fattori produttivi non esistono in natura
Non sono una materia prima che si acquista
Il mercato e la flessibilità sono il prodotto delle regole delle leggi che vengono promulgate e applicate
Solo il lungo difficile ma ha dovuto risultato di un insieme di discipline rispettate e fatte rispettare con organizza una cultura diffusa che costruiscono comportamenti condivisi
Questa è la stessa motivazione che guida la nostra proposta illazioni a cui stiamo dando vita e che possono essere così sintetizzate
Primo favorire gli investimenti esteri a Roma
E la internazionalizzazione di questa città secondo strutturare una politica economica per il territorio terzo rafforzare il governo locale con poteri e funzioni adeguate al ruolo della capitale
Sul primo punto Roma deve diventare un nodo attrattivo per gli investimenti esteri su questo punto negli ultimi tempi si è sviluppato un grande dibattito
Per aumentare la competitività del sistema Roma e per organizzare piani di marketing urbano
Mentre noi discutevamo Londra Parigi
Berlino hanno dato vita organismi misti pubblico-privati che hanno raggiunto risultati entusiasmante
Londra la London fra assente Parigi la pari Île de France capitale economiche Berlino la berlina Economic development Corporation
Gli esempi non mancano ed è necessaria una forte accelerazione di iniziativa concreta e operativa una sterzata per organizzare sia pure con un decennio di ritardo risposte credibili a quanto si afferma nell'ultimo rapporto del Censis là dove si legge
Che le grandi città italiane appaiono ancora ripiegate su se stesse alla ricerca di piccole soluzioni per questioni cerca nettamente emblematiche
Ma non decisive ai fini della competitività internazionale
Il nome non è solo una grande città italiana
E la capitale del Paese
Secondo
E il tempo di dare avvio a una seria politica economica per il territorio
L'assenza a livello locale di strumenti quali il controllo della moneta e la gestione della leva Ski scale sposta l'attenzione su iniziative a differente valore competitivo opera di una pluralità di soggetti a tale matrice vanno ricondotte le iniziative della Camera di commercio di Roma compiute negli ultimi anni in grado di attivare un flusso di investimenti diretti ed indiretti
Per circa sei cento miliardi vorrei ricordare solo alcuni dei nostri interventi cento miliardi per la società
Del polo tecnologico i sessanta per il Polo fieristico e congressuale cinquanta miliardi per il nuovo centro agroalimentare il mercato dei fiori ai quali vanno aggiunti anche quelli compiuti sul fronte dei servizi ad alto valore aggiunto per le imprese
Investimenti utili per migliorare e rendere più moderna la dotazione infrastrutture viale della città
Noi come imprenditori e come responsabile dell'istituzione camerale siamo consapevoli che ciascuna impresa sarà competitiva solamente se riuscirà a risultare competitiva il complesso tessuto delle relazioni esterne in cui essa è inserita questa è la funzione di una politica territoriale per l'impresa e per questo scopo stiamo dando vita ad un insieme di strumenti finalizzata ad aumentare la competitività del sistema locale
Aver adempiuto correttamente al dovere delle incombenze d'istituto non ci assolve non risolve ne attenua le nostre responsabilità anzi per quanto ci riguarda e mi riguarda le aumentar
Verso noi stessi e verso gli altri ma anche altre istituzioni debbono fare la propria parte per sciogliere il nodo del tempo che si consuma senza costrutto inattesa della transizione dagli atti ai fatti
Terzo punto
Una risposta quest'ultimo vincolo può e deve anche arrivare dal dotare la capitale di nuovi poteri e nuove funzione
Fin dall'epoca della legge centoquarantadue aspettiamo un rafforzamento del governo locale con poteri e funzioni allineati ai problemi da affrontare e risolvere
La mia personale opinione
è ben nota credo a tutti
Roma regione metropolitana il modello è quello della città Regione tipo Berlino lande o della Regione Bruxelles capitale
Non vogliamo dilungarci su una questione che meriterebbe
Da sola un approfondimento specifico e che rischia di condurci fuori tema anche se è un asse fondamentale determinante
Per modificare i vettori dell'economia territoriale ma è tempo che tutti si convincano della necessità di dar corpo ad un solo soggetto
Titolare di tutte le funzioni di poteri legislativi oggi proprio della realtà regionale con l'aggiunta di discipline speciali connesse al carattere e alle attività pretese della capitale del Paese
La questione da prendere sono ancora molte ma mi avvio a concludere per non sottrarre altro tempo agli illustri relatori
Entriamo in Europa dopo aver compiuto grandi passi in avanti grazie ad un valido dosaggio di politiche di bilancio politica dei redditi politiche monetarie mantenendo un affidabile coesione sociale
L'unione monetaria sarà un successo se aiuterà il Vecchio Continente a crescere economicamente a produrre benessere lavoro e ricchezza
Il trattato firmato a Maastricht recita la comunità e gli stati membri devono operare affinché si creino le condizioni necessarie la competitività dell'imprenditoria della comunità
Per attivare il circolo più virtuoso Investimenti sviluppo occupazione
Per inserirci stabilmente nel circuito produttivo internazionale dobbiamo promuovere un ambiente esterno e condizioni economiche utile per favorire gli investimenti e l'attività d'impresa questo è il nostro compito la responsabilità di chi ricopre un ruolo di governo nelle istituzioni economiche la sfida che ci attende garantire a tutti i cittadini di partecipare attivamente in un contesto di mercato al progresso economico e sociale
Dobbiamo adottare e far nostra la prospettiva dello sviluppo economico e della crescita civile occorre rimuovere impedimenti e ostacoli che si frappongono alle decisioni bisogna essere sensibili al tempo che si spreca
E riconoscerci in una cultura in cui l'attività di impresa ha dignità
E il ruolo di promotore di ricchezza
Bisogna abbandonare rifiutare lo stereotipo che tende a separare il tema della disoccupazione da quello dello sviluppo occorre convincersi del valore della legalità e delle regole perché soltanto su queste si costruisce la crescita economica ed un equilibrato sviluppo del sistema sociale
Questi oggi sono gli imperativi per integrarci in Europa per promuovere lo sviluppo del Paese per costruire il rilancio economico e civile della Capitale
Io
Ho finito qui lascio la parola Mauro Lozzi per il dibattito che seguirà mi scuso
Per avervi tediato con una serie come dire puntigliosa in qualche maniera pignola di dati sulla nostra città mai bene a mio avviso avere dei punti fermi per poter costruire il nostro futuro
Dato che questa è la nuova sede della sala della Camera di Commercio e dove io a mi auguro che anche in futuro nei prossimi mesi nei prossimi anni si avranno dibattiti sull'economia
E dato che io nel discorso parlato
A lungo dei risultati che la Camera di Commercio ottenuto io debbo dire un grazie particolare ai colleghi della giunta dalla Camera di commercio in questi sei anni che abbiamo lavorato insieme
Sono sei anni e due giorni che lavoriamo insieme devo dire i risultati che si sono potuti ottenere che sono meno di quelli che noi avremmo voluto ma certamente superiori a quelle che credo avremmo potuto sperare sei anni fa io lo devo alla compattezza alla coesione e allo spirito imprenditoriale dei miei amici e colleghi grazie molto
Dopo una fotografia così puntuale dell'economia romana come dire con gli ospiti che abbiamo oggi cercheremo di fare invece il punto
Una fotografia per quanto è possibile della situazione generale economica e quindi anche occupazionale che vive il Paese
La scelta daga nel commercio di fare questa iniziativa è stata una scelta di grande tempismo perché negli ultimi venti giorni nelle ultime tre settimane quattro settimane ci sono stati due fatti che hanno in qualche modo segnato las la vita sociale del Paese o che potrebbero segnare da una parte è un accordo appena prima di quel e nell'alla vigilia di Natale il patto di Natale il patto sociale firmato da tutte le associazioni sindacali e imprenditoriali con il governo dall'altro per i primi di gennaio l'avvio dell'euro
Ecco questo dunque questi due eventi in qualche modo hanno ingenerato nel Paese almeno spesso si è così capito o almeno io lo ha capito un certo ottimismo che forse come dire i dati in qualche modo invece non comprovano voglio dire
Noi siamo e poi lascio la parola ad Antonio Fossa noi siamo al dodici per cento circa di disoccupazione il tasso di disoccupazione di dieci anni fa
L'altra no nel novantotto in Italia sono state spese trentasette mila miliardi fra incentivi e finanziamenti per creare lavoro
Ma il Paese di questo grande sforzo finanziario non si è accorto francamente nel senso che i risultati probabilmente sono stati sotto le attese
C'è un divario sempre più netto fra nord del paese e il sud del Mezzogiorno tasso disoccupazione al Nord che sta intorno al cinque sei sette per cento nelle zone meridionali
Veleggia anche oltre il venti ventidue per cento
L'Italia c'è un'indagine recente dell'opzione richiamata anche Mondello prima e al primo posto al mondo per disoccupazione a lungo termine
Il sessantacinque virgola sei per cento dei disoccupati lo cercano da più di un anno un milione settecento mila persone come la popolazione del Friuli sono da più di un anno in cerca di lavoro in questo Paese
Il quarantanove per cento lo sono da due anni
Ecco questo è come dire lo scenario paese in cui si inserisce come dire da una parte il patto sociale dall'altra l'avvio dell'euro
Le ultimissime notizie anche se in parte attese è di oggi di qualche ora fa il dato dell'Istat sul calo degli ordini dell'industria non lasciano prevedere una ripresa forte
Lo stesso presidente Fossa qualche giorno fa diceva forse staremo leggermente sopra il due per cento comunque intorno al due per cento ma colgo per cento in questo Paese non si crea occupazione nuova
Io su questi temi vorrei che prima da Antonio poi proprio Fossa intervenissero
Va innanzitutto io ringrazio presidente un ombrello la Camera di Commercio per aver organizzato questa iniziativa per avermi invitato quindi
Penso che occasioni come queste siano utile proprio perché in un foro che consentono lo scambio idee anche
Valutazioni ma ci consentono anche di conoscere come affatto presto presenta Montello con grande puntualità
Realtà territoriali importante significative come sicuramente Roma e la sua
Il suo territorio puntiamo sul piano generale
Io penso che la questione diciamo dallo sviluppo del lavoro la questione del dell'Europa come si vede diciamo è al centro di una Battisti ad una via che non riesce a trovare la sua il suo percorso
I governi europei offrendo questo un problema che hanno tutti
Si sono sostanzialmente concentrati su una grande
Parte intanto una grande meta qual era quella che sarà la moneta è qual era quella di
O risanare le finanze pubbliche ebbe i Paesi e hanno forma riproduciamo in questo percorso
Le questioni più elegante allo sviluppo e al lavoro fra no è un prezzo che paghiamo complessivamente ad una fase che
Si è determinata nella modalità che poi in Italia abbiamo vissuto in maniera sicuramente ancora più dura del particolare
Ma la questione appena io sono convinto che l'Europa non può non può pensare di affrontare questa sfida che ha complessivamente sul suo sviluppo se non decide appunto una politica per l'obbligo però dopo ancora non l'avesse
Deve decidere da Napolitano lo sviluppo deve cambiare sostanzialmente agenda che non significa mettere in discussione il patto di stabilità mettere in discussione questioni diciamo allegate al mantenimento alla finanza pubblica cioè no significa come sì sempre peggio sì
Significa sono state allora pongo l'altro giorno
Problemi tecnici tecnologie avanzate
Allora corre sempre bene sì
Che non significa cioè venir meno diciamo agli impegni al patto di stabilità significa porsi la questione come se la possa nel novantuno novantadue nel momento in cui fu varato il trattato del master casa la posa del loro
Cioè era chiaro che se non si faceva una azione corrispondente coerente
Di sviluppo e di incentivi allo sviluppo di fattori promozionale lo sviluppo il risultato sarebbe stato una crescita bassa e livelli di disoccupazione alta
Ed era chiaro che bisognava rischiare qualcosa
Dell'Orne al suo famoso libro bianco lo disse lo disse con chiarezza
Lavò successivamente questo libro bianco fu approvato da tutti i governi ma poi come ben si sa ogni governo si è guardato bene dal dal di conseguenza
Perché la tesi che poi prevalse al livello europeo fu che le questioni dell'occupazione lo sviluppo erano questione dei singoli stati nazionali
Questo io lo ritengo un grande errore se non si cambia questo errore noi come dire avremo sempre più fatica perché i vincoli sono quelli che sono e non si possono come dire
Non si possono intaccare e se non c'è questa questa questa apertura diciamo di notevole spessore dal punto di vista del del dell'azione europea io cioè nostra difficoltà sono destinate a restare tali questo è la questione che che pongo dei governi europei
Nell'ultimo vertice si sono posti ora si spera che a Colonia che il prossimo vertice avviino una fase nuova e diversa decidano
Perché se non decidono il rischio è quello che ho prima descritto non voglio scaricare nulla delle nostre questioni sul livello superiore dico che c'è una una connessione tra quei vincoli il patto di stabilità e poi la scarsa crescita dell'Europa e dell'Italia in particolare l'Italia in particolare perché perché l'Italia come dire chiude tutti paga il prezzo al risanamento perché avevo una condizione di partenza
Peggio e quindi era chiaro che doveva innescare un meccanismo di maggiore difficoltà
E il il rischio in questa situazione è che l'omologazione diciamo di tutto il Paese avvenga in massa
Perché il rischio è che quando avvengono fenomeni di questa natura
Le zone ponte sveglie sviluppate bene o male riescono a dare una risposta si adeguano presto
Le zone invase in invece in base di trasformazione rischiano di precipitare in basso
E questa è la condizione che abbia scritto Mondello in maniera perfetto
Cioè Roma è decaduta a livello diciamo di altre regioni meridionali
Perché perché subendo diciamo queste conseguenze altre si è determinata una omologazione
Che è un rischio che il Paese ha tutto è queste vicende attuali è un altro argomento ma le vicende attuali sulla sicurezza a Milano fanno nascere Longo prima sicurezza era un problema meridionale
Ora un problema abbiamo scoperto anche di Milano abbiamo un'omologazione sempre nel negativo ma che nel positivo luogo scoprire che il Mezzogiorno si poteva liberare di problemi di sicurezza abbiamo scoperto che invece l'intero Paese che ha gli stessi problemi cioè il che appunto
Deve riflettere tutti quanti che se non si mette mano alle condizioni di partenza i rischi sono veramente forte detto questo noi abbiamo fatto un grande sforzo queste parti sociali in una fase la politica qui non voglio aprire capitoli che non ci appartengono
Per la fase la politica particolare dal novantadue ad oggi cioè con tutti i traumi e gli effetti che si sono determinati non abbiamo fatto un grande sforzo le parti sociali per stabilizzare il Paese
E diciamo che in una parte ci siamo riusciti nell'altra no
In questo clima noi siamo riusciti a fare delle cose impensabili
Cioè abbiamo sconfitto l'inflazione abbiamo partecipato al risanamento alla finanza pubblica abbiamo stabilizzato i rapporti sociali che era una cosa garantendo al paese cinque anni di pace sociale cosa senza precedenti viene sottovalutata perché il dibattito è strano da questo punto di vista ma questa è una cosa Eno
Il punto qual è stato che mentre questa politica che chiamiamo di concertazione appagato sul versante dell'inflazione del risanamento non è riuscita a pagare sul versante lo sviluppo e del lavoro
La prima causa quella che le ho detto prima senza un'azione con generale complessivo dell'Europa stenta la seconda causa la seconda causa proprio al fatto che il Paese a quel punto deve uniformarsi la stabilità dei governi fondamentale il comportamento delle comunità locali è fondamentale per riuscire a produrre con lo stesso risultato
Io vorrei che fosse chiaro che non la concertazione non c'è scambio non scambiamo non ce la vedo che ancora il dibattito politico anche nel dibattito parlamentare c'è stata questa confusione
La concertazione e la condivisione di obiettivi e l'impegno delle parti a comportarsi in maniera coerente
Questo è e se funzione risultati arrivano se non funziona perché ognuno va per i fatti propri risultati non arrivano e non c'è prevaricazione di nessuno di Parlamento di Steve non c'è proprio nulla c'è un effetto dalla democrazia da funzioni che funzioni
Che determina questo comportamento
Allora si può vincere sul versante del lavoro dello sviluppo anche con la concertazione questa la domanda
E la prova noi ci proviamo
Questo patto di dicembre è la come il tentativo di provarci
Sappiamo che col Governo precedente e questo è stato impossibile perché la con la la le contraddizioni di quella maggioranza impedivano questa percorso perché una parte di quella maggioranza non credeva concertazione
Il problema è che questo quadro oggi sfida la questione
E noi dobbiamo fare in modo che questa sfida possa vince possa determinare queste condizioni come ah datando le il paese non è uguale
Questo dodici per cento è falsa perché la media di Trilussa
Perché noi abbiamo le condizioni di fare politiche particolari per punti di partenza particola
Se noi abbiamo ventitré province che hanno il tre per cento e disoccupazione non hanno disoccupazione e ventitré province che hanno il trenta per cento con alcune che sono destinate a raggiungere quel primato devo fare una politica che abbia queste caratteristiche che significa di vantaggio di flessibilità
I vantaggi fiscali difficilissimo sa bene il presidente Fossa l'Europa le condizioni di flessibilità salariali perché questa è la condizione vera per garantire un percorso che offra in trasparenza il lucidità
Terzo una politica di infrastrutture che sia adeguata a questo livello di
Dissi Ida una politica di
Della formazione che abbia queste caratteristiche ora sulla come analisi mi pare difficile che ci si trova in in disaccordo e quando dall'analisi passiamo ai comportamenti che le cose diventano più complicate
E lo dico qui non per accusare qualcuno perché diventano più complicate per tutti
Ma se vuole reggere quella sfida come diceva Mondello qui richiamati investimenti dall'estero determinare una condizione di sviluppo che sia in grado di fronteggiare questa situazione non c'è niente da fare o Totti cipresso abbiamo che per venire incontro a problemi di sviluppo dobbiamo creare le condizioni per lo sviluppo o questi non arrivano da soli non arrivano
Perché diceva bene a Montello c'era il mercato bisogna ricostruire sì ma per ricostruire il mercato bisogna convincersi che questo mercato va guidato con politica di sviluppo particolari e di convenienza particolare se no Val dove dove Charlot
Lo sviluppo c'è già perché la disoccupazione al tre per cento è destinata dia non a non esserci e non ci sarà guardate ci sono dei dati dalla comunità che sono impressionanti
Dieci anni fa le regioni più forti d'Europa aveva la disoccupazione al cinque per cento
Oggi hanno a disposizione al cento per cento cioè hanno consolidato la loro posizione dieci anni fare dieci regioni più debole d'Europa aveva disoccupazione al diciassette per cento oggi una disoccupazione al ventidue per cento
Il che significa come fenomeno europea che la coesione in questo clima di competizione globale sì slanciata le distanza si allontanano senza politica particolari per aggrediti
Cioè è l'esatto contrario
Ecco perché il patto a questo grande valore perché non è la panacea non è questa specie di ha un grande valore
Perché indica le strade possibili per diluire il fisco perdevano il posto al lavoro per diminuire le condizioni di svantaggio per creare flessibilità indispensabile
Io sono convinto che questa la strada e per questa strage a battersi e lo faccio con fiducia e ottimisti
Dopodiché sono anche convinto che su questa strada può dare risultati se questo Paese ritrova dentro questa strada il senso del suo percorso dalla sua fiducia ecco quindi ferma ma quando si fanno tutte queste analisi dalla società Asam senza Nevada Società fretta di tutti questi che ci spiegano che qui tutti sono depressi tutti sono fredde tutti sono in solitudine io impazzisco
Perché siccome probabilmente è vero la questione vera è come se farle scaldarmi come si fa a Dadiani ma come si fa a darli ferocia e su questo non vedo nessuno preoccupato a fare questa operazione
Ora il patto sarà poco molto ma il patto cerca di dare questa strada di dare fiducia di Damiani ma ad un Paese che senz'anima non va da nessuna parte
Giocasta condivide l'analisi e le indicazioni che ha fatto e che ha detto adesso Sergio D'Antoni ma sicuramente condivido l'analisi ma non dimentichiamoci che Sergio D'Antoni ci ha ricordato che poi le divisioni
Non tanto tra di noi o non solo tra di noi ma anche ovviamente con la controparte
Nascono sul come si mettono in pratica con quali strumenti
Le strade per uscire da questa situazione comunque tornando prima all'intervento di Andrea Mondello che peraltro ringrazio oltre che per avermi invitato avrà che forse apre a Roma qualcosa di nuovo questa sede che si inaugura con questo incontro di oggi ritengo che sia comunque un un segnale importante che per lo meno forse la Camera di Commercio e chi appunto lavorava Andrea Mondello nonna gettato la spugna in una città
Che io conosco poco dalla quale non voglio intervenire più di tanto ma che sicuramente il fatto si evince la relazione di Montella che si sia appiattita se mi concedete il termine verso i livelli più bassi del paese sicuramente dimostra appunto che più di uno abbiano accettato più di una persona abbiamo gettata queste spoglie tornando alla relazione di Mondello che c'era segna punti specifici sia richiamato il punti specifico da specifiche di Roma purtroppo però dobbiamo dire che la stragrande parte del paese se non la totalità ha più o meno gli stessi problemi e quello che ancora più pericoloso che in prospettiva se non interverranno correttivi gran parte dell'Europa a questi a questi problemi
Sicuramente alcune carte per modificare per tentare di modificare questa situazione ci sono oggi sul tavolo
Carte che nascono anche per il nostro Paese con l'ingresso nel novantotto nel gruppo dell'Euro sicuramente è stato uno sforzo importante come ci ricordava D'Antoni prima uno sforzo che l'Italia ha dovuto fare più degli altri e forse per quello che soffriamo un po'più degli altri
E per quello che i dati nostre novantotto sono meno buoni di quelli degli altri Paesi europei
Forse l'ora si è anche perché l'avevamo segnalato molte volte andava bene la politica del risanamento bisognava però non abbandonare con l'abbandonare quasi del tutto la politica dello sviluppo ci siamo concentrati giustamente sul risanamento dovevamo tenere gli occhi un attimino più vigili più attenti ci fa dello sviluppo comunque inutile piangere
Sul passato proviamo a girare questa pagina e cercare anche attraverso l'euro
Di mettere le basi per ridare competitività al nostro sistema che ne ha perso e per ridare assieme agli altri Paesi dell'euro competitività a tutto il vecchio continente
L'Italia a a diversità degli altri situazioni più gravi dal punto di vista di problematiche strutturali
Problemi della disoccupazione che sono così
Un rigidità nonostante alcuni passi avanti importanti degli ultimi anni ancora nel mercato del lavoro e qui quando parlo di visibilità siccome molto a quel sindacato giustamente sono certo punto di vista dice beh ma tutti i nuovi posti di lavoro nella stragrande maggioranza sono non sono a tempo indeterminato eccetera
Questo è vero però c'è ancora nella sensibilità nella nella nella gente l'idea che una cosa e il posto di lavoro a tempo indeterminato una cosa sono tutte le altre forme di lavoro noi dobbiamo tengo assieme anche la controparte sindacale
E soprattutto ha il alla politica far capire a questo Paese che hanno pari dignità
Le forme di lavoro a tempo indeterminato classiche che però saranno sempre meno in futuro e queste forme nuove qual è anche vero che questo Paese campioni di flessibilità ma spesso campione di flessibilità fuori dalle regole non è una flessibilità dentro le regole allora se c'è sicuramente perché qualcuno deraglia dalla retta via ma anche perché evidentemente queste regole che ci devono essere sono forse troppo strette
Sono regole che non sono più adatte ai tempi è ora portano a questo deragliamento ma non ricordi non possiamo dimenticarci
Che questi deragliamenti in parte hanno fatto il bene di questo Paese in passato perché poi sono emersi in parte sono causa del grande male di questo Paese che il discorso del sommerso
Che male dallo Stato perché non ha nessun entrata e male perché c'è tutta una serie di lavoratori utilizzati anche in maniera eccessiva e sottopagati c'è un problema per l'impresa perché chi opera nel sommerso fa concorrenza sleale a chi opera in maniera lecita nel nel settore per cui un passaggio importante questo emersione del sommerso e finalmente riusciremo anche a capire quanto è effettivamente il numero di disoccupati italiani
Perché questo nella realtà non riusciamo a capirlo io so benissimo che la situazione è drammatica in molte zone del Paese
Però faccio fatica sbilanciarmi su certi dati che circolano perché se fossero veri questi dati noi avremo tutto il giorno e le manifestazioni di piazza grazie a Dio queste manifestazioni di piazza ci sono solo i momenti particolari in casi in casi particolari
Questo non vuol dire che noi dobbiamo riconoscere che il sommerso
Abbia avuto in passato funzioni anche importanti anche se sono dell'idea che meglio lavoratore sommerso che non un un un lavoratore però bisogna a questo punto intervenire in maniera diversa vale a dire agevolare questa emersione
Agevolare queste versioni ma dando dei segnali poi concreti anche a chi è sempre stato emerso
Dopodiché la repressione deve essere durissima
Perché se no non riusciremo mai a sbloccarla questa situazione situazione che c'è anche negli altri Paesi del mondo che c'è anche negli altri Paesi europei ma che ritengo non sia ai nostri livelli bisogna rompere le filiere complete
Perché sicuramente ci sono anche delle filiere complete valido si parte dalla materia prima ci aveva prodotto finale le somme questo non è più accettate
Un altro problema che è andato ad impattare che crea problemi al nostro Paese sulla situazione difficile nostra
è la crisi internazionali noi non possiamo non sottolineare questo sarà
Ma anche qui attenzione dobbiamo vedere i dati nostri rispetto a quelle degli altri Paesi
Europei
Noi abbiamo avuto una crescita minore anche perché abbiamo avuto importazioni più forti dei paesi che sono andati in crisi
Cosa diversa è la crisi rossa dalla crisi del far East
Ride fa riviste preoccupante per due motivi prima di tutto perché da quei Paesi vengono prodotti più simili a quelli che sono i prodotti di imprese italiane
Secondariamente perché vengo da quei Paesi prodotti qualitativamente validi apprezzi che erano già bassi prima che ci sono abbassati di circa cinquanta per cento OK questa è una regola che vale per tutti che vale per tutta l'Europa ma mi dovete spiegare perché in Italia le importazioni da quei Paesi sono poco sotto il cinquanta per cento l'incremento la crescita invece o l'incremento di importazione prodotti da quei Paesi è stato intorno al venti per cento in Francia e ancora meno in Germania
Questo è il problema era il problema grave che bisogna cambiare le regole bisogna adattare il nostro Paese alla concorrenza internazionale
Non potremo mai avere per esempio un costo del lavoro a livello dei paesi del far East
Però dobbiamo
Alle abbassare il più possibile il costo del lavoro soprattutto intervenendo sui costi aggiuntivi non su quanto viene dato al lavoratore
Dopodiché bisogna cercare di aumentare la professionalità dei nostri lavoratori giocando sulla formazione
Eurostat credo qualche giorno fa ha detto che in un'Europa che ha un livello di occupare a formazione più bassa rispetto a quei degli altre aree forti del mondo l'Italia a io pecco da questo punto di vista e questo sicuramente un punto su cui ci sono spazi per intervenire peraltro un punto che con il patto sociale si è messo in grande considerazione
Perché spero che poi in realtà si faccia qualche cosa perché sul punto della formazione zanne l'accordo del luglio del novanta il pensiero passaggi importanti
E però purtroppo non è andato avanti quando si dice che l'accordo del novantatré è servito solo per contribuire a diminuire ma apre la l'inflazione eccetera
Questo è vero oggi una situazione diversa per cui qualche minimo giustamente abbiamo cercato di mettere sul tavolo ma non possiamo dimenticarci che non tanto per colpa delle parti sociali ma per colpa della politica dei governi che si sono succeduti questo Paese negli ultimi anni credo che il settanta per cento dell'accordo del luglio novantatré non sia stato messo in atto
Per cui le parti sociali sicuramente qualche colpa l'hanno avuta ma le colpe maggiori le hanno avute diano avute
Nel novantotto abbiamo detto che la situazione in Europa è stata migliore dell'Italia doveva per risulta mediamente il doppio del nostro paese
Purtroppo però i segnali ricevendo la Banca centrale europea e non solo da quello non sono oggi incoraggianti
Le previsioni sono state fatte al ribasso credo poco prima
Della della fine anno credo offre ai primi di novembre
è di ieri la nuova previsione al ribasso
E questo è preoccupante ma questo a un punto su cui si deve basare questa minor crescita
L'Europa che è l'altra grande area del mondo oltre agli Stati Uniti ha una grande diversità non riesce a crescere al suo interno vale a dire non ha una domanda interna sufficiente per farla crescere
Dipende come il Giappone molto dei mercati internazionali dalle esportazioni questo è positivo
Ma è positivo fino a un certo punto bisogna anche crescere all'interno però cresce all'interno c'è bisogno di fiducia per avere fiducia bisogna mettere in campo alcuni strumenti ma bisogna soprattutto portarli avanti
Il ritardo grande che ha tutta l'Europa dal progetto dell'ora in avanti perché fa le cose le fa anche perbene sulla carta ma non le mette mai Ina
E qui mia
Mi spiego al patto sociale e chiudo il patto sociale
A mio giudizio qualche cosa di più di un primo passo
Perché questo è il primo passo ormai a anche staccato a mio giudizio è comunque un passo importante c'è un'inversione di tendenza fondamentale per me
Che per la prima volta si riconosce anche da parte della politica che la pressione fiscale e contributiva non è più un problema delle imprese è un problema del paese perché colpendo l'impresa colpisce lo sviluppo colpisce l'occupazione e questo ritengo che sia un fatto un fatto importante
Che poi su alcuni punti del patto sociale non si siano fatti passi avanti importanti questo è vero ma avremo altre occasioni per cercare di rimettere in gioco senza isterismi per cercare di portare dei correttivi ma si sa che quando si è seduto a un tavolo di trattativa
Ci sono anche le controparti
Che vanno in certi momenti combattute che vanno in certi momenti ascoltato e che proprio per cercare di trovare delle soluzioni
Una delle critiche è venuta al patto sociale il fatto di aver fatto un regalo a Natale al Governo ma il sindacato le davo o agli industriali non è questo il problema
Il problema vero è che noi siamo di fronte a un mille novecentonovantanove difficile un mille novecentonovantanove che verrà soprattutto i primi sei mesi che possono essere anche drammatici allora creare le condizioni per cercare di invertire la rotta a dicembre del novantanove o a gennaio del due mila
Non portava nessun nessun vantaggio noi avevamo bisogno di dare anche con questo patto sociale con tutti i suoi limiti una iniezione di fiducia al Paese di cercare di accelerare alcuni investimenti
E porta due vantaggi priva di tutto perché si muove in parte l'economia accelerando ma soprattutto a mio giudizio qui parlo strettamente da uomo di fabbrica porta un altro vantaggio severo come tutti ci auguriamo che nella seconda metà dell'anno arriverà un'inversione di tendenza noi dobbiamo avere le imprese pronte il più possibile anche con macchinari nuovi con strumenti nuovi con lavoratori maggiormente formati per cercare di cogliere tutto il possibile di questa nuova ripresa se non ci sarà non le condizioni e non saremo pronti sarà difficile perché negli ultimi anni non è vero che gli investimenti non ci sono state in questo Paese ma sono state probabilmente tarati sui livelli bassi questo farsi che oggi nel quadro generale anche dal punto di vista di strutture industriale di macchinari di impianti la nostra concorrenza anche all'interno dell'Europa ossia più preparata di noi noi abbiamo cercato di accelerare di dare questo segnale operando sono tra i vari strumenti
Per i quali io mi sono battuto da tanto che quello di trattare in maniera diversa gli utili reinvestiti rispetto agli utili distribuiti credo che nessuno e devo dare atto al sindacato che non ha posto resistenze su questo punto non possa riconoscere quanto non pose cosa che vada premiato io li investe gli utili rispetto a chi lecitamente lì
Lì distribuisce
In conclusione riprendendo il il titolo del del convegno del convegno di oggi qua di lavorare a Roma in Italia in Europa
è chiaro che tutto si può fare ma ci vogliono l'impresa che ci vuole un clima generale nel Paese che faciliti l'operato dell'impresa e non bisogna criminalizzare le imprese che fanno profitto perché solo con il profitto si fanno mi Investimenti solo alcuni profitto ed Investimenti si creano nuovi occupati e si dà la speranza di trovare un lavoro ai giovani che sappiamo
Hanno grandi difficoltà ad entrare
Nel mondo del lavoro è chiaro che per fare queste abbiamo messo qualche cosa in campo ripeto con il il patto sociale ma questo non sarà da solo sufficiente
Bisogna continuare andare avanti cercando di modernizzare questo Paese con un impegno forte delle parti sociali
Della politica in generale non solo della maggioranza e dell'opposizione di questo o di quel governo
Per creare appunto in questo Paese un clima favorevole qualora avessimo creato veramente ottima favorevole non solo le nostre imprese le imprese attuali investiranno di più e creeranno occupazione ma sarà molto più facile non a parole ma quei fatti attrarre gli investimenti internazionali
Non dimentichiamoci eccome ci ricordava spesso un ministro che era Giulio Tremonti che una volta si facevano le guerre fra i vari paesi oggi le guerre vere non si combattono più con le armi si combattono anche attirando quella quantità enorme di capitali internazionali che gira per il mondo
Noi stiamo cercando di costruire le condizioni ma le condizioni si costruiscono con una serie di cose non con una cosa specifica perché non riusciamo a capire come mai in un'Europa dove gli investimenti internazionali si fermano poco non si fermano mai in Italia
Vorrei tornarci un attimo sulla patto sociale sulle premesse diciamo perché dopo la politica di risanamento parta finalmente una politica di sviluppo
Inversione di tendenza importante ma ridare anima al Paese per riprendere uno slancio
Ma in concreto nei prossimi sei mesi Fossa adesso li ha detto li ha definiti anche poté potenzialmente drammatici quali sono le scadenze e le cose che vanno messe subito in pratica per non perdere quell'occasione che magari potrebbe capitare a metà del novantanove con una ripresa che noi dobbiamo cogliere al volo prima D'Antoni e poi Giorgio Fossa
Tenendo conto ecco un po'di attualità non è il previsto ma come dire in questi in queste ore proprio la politica comincia a risentire turbolenze si riparla di possibile crisi una instabilità politica a questo punto come la valutate alla
La ma questa è una delle contraddizioni che accennavo prima cioè si fa l'analisi e la politica senz'anima eccetera e poi appunto ci si comporta
Le saputi Barone stabilità stabilità stabilità e tutti lavorano per di stabilità di stabilità di stabilità tutti dicono che sono contro la frammentazione di partiti sono troppe c'è tutti fanno un partito c'è questa è la schizofrenia complessiva che attraversiamo torniamo al ministro
Al al nostro punto diciamo il nostro punto è che
Come dire
Misti stabilità permettendo si mantengano gli impegni scritti in quel testo nei prossimi sei mesi sono tantissimi
Cioè proviamo ad elencare sì se vuole gliela incrociavano voglia maniera nessuno il
Ciò allora la la prima questione che si realizza attraverso i collegati alla Finanziaria all'avvio di questo processo per diminuire il costo del lavoro la pressione fiscale
E quindi bisognerà quantificare
Cosa avviene nel novantanove già avvenuto lo zero ottantadue nella finanziaria se può venire qualcosa in più nel novantanove o sedeva avveniva nel due mila ma questo si decide in primavera di ora
E sulla base di quel poi si concretizzeranno nella
Finanziaria per il due mila si stabilirà di quel famoso tre per cento che era la quantità prevista no per ridurre il costo del lavoro quanto partirà nel torneo seconda questione anche lì legata
Ai dati del del diciamo dalla risulta del risultanti dalla lotta all'evasione fiscale di quanto può diminuire la pressione fiscale sulla sull'insieme del contribuente quindi sull'IRPEF e tenuto conto che il settanta per cento del PIL per fare lavoro dipendente
Significa di quanta domanda si può mettere in moto a partire dal due mila cioè diciamo e bisogna deciderlo una primavera attuale se il ventisette per cento che la fanno l'aliquota di riferimento in cui c'è il grosso del rugby italiano posso pensare al ventisei al venticinque che sarebbe un come dire
Niente di eccezionale però un respiro un atto di di di di un pignolo di rilancio ha domande in tema fondamentale se si vuole ottenere risultati dello sviluppo terzo tutte le questioni legate alla all'infrastrutturazione
Cioè tutto il programma prestabilito qui si debba aprire cantieri si debbano fare le opere si deve dare appunto quel volano quel meccanismo di volano che sia indispensabile a portare avanti delle delle questioni lavoro sviluppo quarta su questo impostazione alla formazione bisogna proprio finanziaria il piano dell'apprendistato che è stato già varato diciamo in termini di previsione ma che non è stato finanziato ci vogliono questi quattrocento miliardi che sono stati previsti che sarebbe un io penso che se finanziato può diventare un elemento di vero incentivo all'avvio dell'apprendistato
Per cui diciamo siccome tutta la Diba chi paga formazione che non appare vi si è risolto sia approvato il finanziamento bisogna metterlo in opera subito cioè io dico questo non è prossimi tre questo bisogna farlo le prossime settimane per dare questa spinta all'avvio
Di
Di apprendisti nei luoghi di lavoro per creare queste condizioni cioè quindi in questo senso diciamo le le
Le questioni attuare sono tanti ho citato solo le principali le l'elemento decisivo e dare insisto su questo dare l'idea che si apre una fase nuova
Che il Paese si concentra finalmente sullo sviluppo e sul lavoro e che quindi come dire poiché ognuno perché non ho accettato patti territoriali e contratti d'aria e che ognuna delle comunità si possa ritrovare in priorità di patti territoriali e contratti d'
Perché questo è un altro dei punti fondamentali
Si scelga le vocazioni territoriali Rimonda e lo ha fatto alcune proposte sull'uomo
C'è un sindacato romano risponderanno a si scelgano quali sono le vocazione
Di un territorio e sulla base di quella vocazione si comporta di conseguenza sia per trovare i finanziamenti sia per avviare questa fase nuova quello che si capisce diciamo su Roma che non si sceglie questa questa condizione cioè una città che ancora non ha un centro congressi come s'è inutile fare l'elenco lire li conoscete meglio di me ma che ha duecentoventi mila studenti che non ha un polo universitario destinato allo sviluppo
Quando tutti ci spiegano ormai che la vera differenza con gli Stati Uniti non è questa cosa flessibilità c'è c'è anche però ma e la vera la vera questione è che c'è un legame profondo tra software nuove tecnologie università e gente che investe e finanza che aiuta che investa queste cose
Ora la città che ha queste potenzialità di fattori umana e che non riesce a fare di questo una politica io dico che è una città che non non valorizza stessa
Ecco per fare solo un esempio ma poi vizi potrebbe continua io mi fermo dico che nell'evocazioni bisogna individuare appunto il protagonismo delle parti
Probabilmente a Roma questo Lo Bosco data è finita l'epoca delle denunce generiche
C'è un problema di lavoro nero benissimo si apre un tavolo dico sul lavoro nero e si fa una battaglia vera per il lavoro nero perché la denuncia in sé non perché si dura un giorno il problema vero è che può e non vuole l'indomani ci si siede ci sono gli strumenti le possibilità e e le persone per farlo questo io credo sarà la vera sfida di tutti e vale per Roma come vale per tutto il Paese
Ma io condivide in linea di massima delle
Interventi che ha segnalato
Tanto il punto sul fatto dell'urgenza questo patto non è esaustivo e non era nessuno di noi delle parti al tavolozza neanche lontanamente pensato dei risolvere con la bacchetta magica i problemi del Paese con un patto ma è chiaro che è comunque un passaggio importante se sarà realizzato rapidamente in tutte le sue parti
Che vengano date le indicazioni ritorno sul problema di prima dal diverso trattamento attraverso una modifica della Dual income tax degli investimenti questo può dare grandi risultati soprattutto rendeva periodi io ho detto che questo unito altri passi altri passaggi del patto può addirittura contribuire a far crescere di qualche decimale in più il PD
Del novantanove ride novantanove di istituti dico che starà tra l'uno e otto due per cento probabilmente ci riuscirà a farlo fece dei qualche decimale in più certo non è la soluzione neanche questa i problemi comunque un segnale importante senza dimenticarsi che nel novantotto siamo saliti dell'uno e quattro uno e cinque ma perché avvenga questo bisogna vedere risposte in tempi rapidi fatti certi
Vale a dire oggi c'è un certo atti su alcune cose che stavo nel patto da parte per esempio dell'impresa ma è chiaro che se non diamo le regole del gioco non dice don spieghiamo come le imprese si devono e possono muoversi
Sì e non solo non si è questa fiducia dall'acqua non abbiamo cercato di lavorare
Ma addirittura abbiamo la situazione inversa andiamo l'assenza di stallo perché anche chi ha effettivamente necessità di fare l'investimento a spetta inattesa delle nuove disposizioni
Per cui bisogna che nel giro di veramente di qualche settimana Enrico se possibile di qualche giorno su alcuni passi importanti del patto si dicano le direttive
Poi saranno approvate con il collegato a finanziare tutto quello che si vuole ma importante che siano se non entriamo in una fase distante
Una domanda sembra consente anche il presidente Reagan riconosce di Roma
Si affossa che D'Antoni reputano come dire il patto firmato prima di Natale una premessa importante per rilanciare lo sviluppo servirebbe una cosa simile anche a Roma un grande patto una grande alleanza
Ma guardi
Io innanzitutto vorrei dire una cosa il la logica della concertazione
E glielo dice una persona che da quindici anni a vario titolo a incarichi in questa città allora presidente l'associazione degli industriali è qualche cosa che a Roma fa parte della nostra cultura
Io devo dire che ho sempre avuto con le organizzazioni sindacali oggi di rappresentante delle intese con e c'è sempre stato un grande accordo una grande voglia di concertazione invece quello che a mio avviso è significativa perché il patto sociale il patto di Natale è una svolta ma aggiunge
Giorgio Fossa una cosa fondamentale occorre fare alcune cose ma rapidamente
è un problema di tempi allora questa città
è una città che come io ho cercato di rappresentare in una relazione che era una fotografia non pessimistica ma è una fotografia volta cercava di trovare i temi dello sviluppo piuttosto che i motivi della depressione se quindi fosse in qualche maniera richiamare all'intervento di di D'Antoni prima è che cosa e noi vogliamo sostenere che alcune cose in questa città alcuni problemi del nostro Paese sono particolarmente acuiti perché alcuni eventi ne cito uno fra tutti lo smarrimento della dimensione della pubblica amministrazione che noi evidentemente vediamo come un fatto positivo
Nel caso della realtà romana assume dei connotati negativi perché evidentemente fa calare la domanda fa calare la come dire capacità di vibrare dell'economia
Del territorio allora noi diciamo alcune cose che in altre realtà sono territoriali sono fondamentali perché in fondo quello di cui hanno parlato oggi Sergio D'Antoni e Giorgio Fossa e della modernizzazione del Paese occorre modernizzare
Occorre modernizzare il Paese e rapidamente
Nel caso della realtà romana deve essere fatto più rapidamente ancora
Perché altrimenti
L'aggravante generale del Paese di un Paese che e poco come dire ha poco appeal internazionale per gli investimenti in una realtà romana dove oltretutto c'è come dire questo elemento straordinario
Innovativo unico delle crollo della dell'occupazione della pubblica amministrazione determinate ripeto da una giusta linea di tendenza
Questo ovviamente a dei risvolti assolutamente inquietante allora quando noi oggi siamo alla soglia del Duemila siamo alla soglia dell'euro tutto quello che vogliamo ma il problema reale della nostra città e che è una città che non è in grado in un Paese che ha difficoltà ad attrarre investimenti
L'Italia è l'ultimo Paese
Tra i Paesi della Unione europea come capacità attrattiva di investimenti Roma è una città che ha ancor meno capacità attrattiva allora noi dobbiamo dare una svolta e questa svolta io ho cercato di rappresentare almeno tre temi fondamentali e bisogna cambiare le regole istituzionali di questa città perché una capitale lobbisti vede
In in Belgio e lo si vede in Germania non può avere le stesse regole delle altre città del paese occorre
Data e soprattutto una politica economica che vuol dire dare
Delle infrastrutture differenti vuol dire avere un disegno chiaro di politica economica e questa si può fare io lo ribadisco solamente dando ad un unico soggetto ad un unico ente l'unico riferimento istituzionale il governo complessivo della città
Se altre città si stanno hanno dibattuto questo tema e stanno dando tutte la stessa risposta credo che non si può dare una risposta
Differente la nostra realtà territoriale quindi tempi e regole istituzionali certe e soprattutto la modernizzazione del paese ben venga il patto sociale devono aviere su Roma un'altra velocità
Quindi la rapidità che chiede il presidente della Confindustria le e critiche giuste a questa crescita della città che diceva prima l'amico Sergio D'Antoni sul problema della congresso dita del turismo d'affari che per me
è una straordinaria fonte di crescita di questa città che non siamo stati in grado di utilizzare guardare avere delle risposte sale rapidamente che chiede Giorgio Fossa diventa molto rapidamente in questa alta
Quindi con un disegno di politica economica e deve serializzato in tempi non brevi brevissimi altrimenti non avremmo perso definitivamente l'opportunità di crescere e di sviluppo di questa città
Non dimentichiamoci che trent'anni fa questa era una città che aveva delle come dire un appeal complessivo che non era differente di quello delle grandi capitali europee oggi non c'è dubbio
Che ha pagato degli Scotti antichi delle scelte o delle non scelte di politica economica del passato ma oggi è una città che non si può purtroppo confrontare con Parigi con Londra e con Berlino e allora io dico
Per recuperare questo gap ci sono le potenzialità ci sono gli uomini ci sono lei capacità in termini di ricerca però occorre che come dire creare i presupposti e soprattutto grande in tempi estremamente brevi
Per tornare al al tema centrale del dibattito
Certo grande difficoltà a creare nuovo lavoro e quindi lavoro poco che si crea molto diverso dal passato Giorgio Fossa prima pirati con gli USA lo ha ricordato si riduce il numero dei lavoratori a tempo indeterminato
Aumenta quello dei tempi determinati e poi c'è addirittura verso una terza via chiamiamola così che quella dell'esercito dei parasubordinati delle collaborazioni un esercito che è cresciuto il fondo dell'INPS va a gonfie vele come sapete meglio di me
Ecco rispetto a questo fenomeno c'è un mercato del lavoro che cambia il lavoro del posto fisso che ormai in qualche modo è entrato definitivamente in crisi
Qualcuno dice l'Italia in questo caso si sta modernizzando però il sindacato è anche la grande impresa forza industriale questa è la sensazione che in qualche modo si si ricava o comunque le critiche che divengono posti diciamo così
E più sulla difensiva rispetto a questi fenomeni che invece di favorire invece di affrontarli in modo costruttivo
D'Antoni e poi forse
In verità non vedo dove siamo in difensiva cioè c'è un cambiamento reale questo cambiamento è anche frutto dalla nostra iniziativa non è che al viene per caso
E che quindi ci sia un percorso diverso per arrivare diciamo alla determinazione degli assetti del mercato del lavoro questo è indiscutibile però io penso che bisogna vivere tutto questo come una fase di di di crescita di cambiamento cioè non una fase difensiva
Perché si entra nel mercato del lavoro ormai in maniera differenziata rispetto al passato
Io sono convinto che questo è nell'ordine delle cose bisogna dargli appunto le regole per garantire poi che questo non avvenga mai assemblaggio appunto ho sempre contestato in questo mentre stamattina abbia avuto una discussione con Fossa diciamo in cui c'è una sostanziale come dire
Affettuosità chiamiamola così
No comunque in questo sempre con le stesse contestato diciamo come industria che in un in bocca più flessibilità più flessibilità nella sostanza noi abbiamo già tanta flessibilità ora bisogna vedere poi come dire come la vogliamo
Valutare sia in entrata che in uscita
Quindi il problema è che in questa flessibilità ci siano anche delle delle regole chiare per tutti per evitare che la flessibilità poi diventi invece strumento di vario tipo in mano al primo che passa
Poiché nascano delle figure qui però io starei come dire
Particolarmente attento delle nuove figure come questo al parasubordinato non è qui nell'occasione del tempi sarebbe fare una
Specifico dibattito su questa su su questa massa di lavoratori qui però bisogna stare molto attenti cioè il fatto è che finora questi lavoratori sono stati troppo conveniente
Però a danno di chi a danno alla collettività
E poi a danno dei conti generali sono conveniente sul piano fiscale
Rispetto ai lavoratori normali e sono conveniente sul piano contributivo
Ma quale sarà poi di tutta questa massa di persone il destino
Previdenziale il destino di comportamento rispetto alle tutele normali di uno stato sociale
Questo interroga questi tratti non solo con le nessuno perché possono significa darvi una risposta secondo me è arrivato il momento che affrontare il tema la differenza di costo oggi eccessiva
Scoraggia l'avvio al lavoro dipendente cioè proprio eccessivo
Ma quando io ti do una commessa una consulenza cioè che spesso è l'equivalente di un lavoro dipendente ma te la do solo perché così tu hai l'impressione di guadagnare di più e io risparmio tanto non è che abbiamo fatto una grande opera di modernizzazione
Abbiamo fatto un'opera di demolizione delle condizioni sociali per i lavoratori e per l'impresa può e non la tenuta complessiva cioè questa è una questione reale che esiste
E che dobbiamo saper affrontare in questo
In questo patto non abbiamo affrontato secondo me è una questioni credo che dovremo affrontare
Del futuro sia dal punto di vista dei costi delle condizioni di questi lavoratori una donna che lavora in freelance una donna che lavora in
Il consulenza ma non è che si capisce perché non debba avere il trattamento di maternità come tutte le altre lavoratrici
Cioè qual è la la perché
Perché oggi abbiamo una forma come dire che io credo assolutamente sbagliato dobbiamo affrontare sia dal punto di vista dei costi delle provvidenze e dare una risposta senza nulla togliere
Alla flessibilità del mercato malandata Ranzi e che siano in grado di affrontare il tema quindi nessuna difensiva dico affrontiamo le novità ma qui diamo alle
Non difendiamo cita nulla perché le novità sono come De connaturata con questa grande fase di cambiamento
E solo due cose
Ragazzi che le imprese siano sulla sulla difensiva le imprese si muovono secondo le regole quello che possono che posso fare ci vorrebbero ripeto regole più semplici che non vuol dire non regole una cosa però è chiara finché noi si continua a puntare solo o principalmente
Sul
Difesa del lavoro a tempo indeterminato dobbiamo riconoscere riconosco io che l'impresa assumono in quel caso il massimo dei mini
Idee per evitare di avere poi problemi perché non si possono all'R alcune flessibilità continueranno a pararsi sui minimi
Non dei incrementeranno applica l'altro discorso la flessibilità non riguarda solo l'entrata e l'uscita dal dal mondo del lavoro ma riguarda anche quella
E non ci può non riconoscere che in Paesi che hanno regole meno rigide delle nostre da questo punto di vista il numero degli occupati è maggiore
Non mi riferisco solo ai Paesi anglosassoni che hanno una cultura e tutto quanto diverso da noi come molti mi hanno ricordato in questi anni ma mi dicono mi riferisco per esempio alla Spagna
Che è un Paese che sicuramente anglosassone non è mi riferisco alla Franza riconosciuti i suoi problemi a un paese anglosassone non è
Qui non si tratta di rimettere in gioco il famoso discorso dei licenziamenti farci ma l'applicazione più e qua delle norme che attualmente esistono in questo Paese quando uno ha
Il problema di un esubero di migliaia di dipendenti diventa un problema sociale e la soluzione si trova quando il problema è di uno due tre unità non gliene frega niente a nessuno e quasi sempre se non sempre il lavoratore
Ne subisce le conseguenze
I tempi di risposta Sunna dice insegnamento da parte della magistratura sono venti mesi
Dopo venti mesi il lavoratore viene pagato per questi Paesi e ha la facoltà di scegliere se rientrare in azienda o non rientrare io ritengo che sia ecco che questa facoltà spetti anche al datore di lavoro
Dietro la forte penalizzazione come avviene per esempio in Francia questo vuol dire che noi dobbiamo utilizzare anche sui licenziamenti individuali soprattutto per quanto riguarda le aziende medie e piccole il
Processo dell'arbitrato
Su questo ritengo che non ci siano ostacoli particolari se non minimo di discussione con il sindacato e questo non vuol dire licenziamento facile
Questa è
Il passaggio o il primo passaggio per semplificare questa regola del gioco che sicuramente potrà portare non dico milioni di posti di lavoro ma un incremento significativo dei posti di lavoro perché scioglie uno dei nodi scioglie uno dei vincoli che bloccano l'imprenditore dal cresce
Un'ultima domanda voi rido la parola ad Andrea Mondello per una riflessione finale
In euro l'ampia diciamo non ci sarà più spazio né per furbizie diciamo né per tatticismi nel per giochini negli anni passati la svalutazione da una parte oppure ad esempio l'economia sommersa dall'altra in qualche modo sono modi per stare dentro il sistema senza pagarne il costo complessivamente ecco adesso la competitività come dire il problema reale alla luce del sole bisogna confrontarsi
Per finire anche alla luce dell'analisi che faceva Mondello nella sua relazione Roma perso in competitività ma perso i compiti del sistema Paese probabilmente negli ultimi anni
Possiamo farcela questa sfida Luna reggiano
Risposte nettamente positiva cioè io sono convinto che che possiamo farcela e anche bene il non cambia diciamo soltanto e in negativo e bisogna stare attenti cambiano anche cose in positivo
Cioè la la al cambio fisso sicuramente toglie una delle leve che è stata utilizzata per la competitività ma la certezza e la sicurezza abbassa il costo del denaro
Determina una condizione come dire virtuosa nella quale bisogna sapersi inserire e quindi come dire togliere furbizia del mezzo ma contemporaneamente da per chi vuole fare programmi anche a lungo termine di stabilità e quindi esce dalla condizione di precarietà precedente
In più facciamo un ragionamento che equivale anche l'analisi su Roma
Scompaiono necessariamente guardate
Che questo è un comportamento anche sociale di testa culturale finisce l'assistenza e il clientelismo
Perché è l'europa fa finire cioè non ci sono più i margini per fare assistenza clientelismo non esiste più
Ci si continuerà a comportare come si ma la verità è che
Difatti qual è il rischio di città ecco perché io parlavo all'inizio di Moloch omologazione in bus perché le zone deboli cioè il Mezzogiorno Roma per una parte hanno utilizzato assistenza e clientelismo
Sono in una fase in cui non le posso anche utilizzare perché è finita
Ma non per un problema di comportamento dei protagonisti politici o altro no no perché non c'è più
Il grasso da distribuire quindici niente da fare sul Po e promettere quello che voi poi non non ce la farai ma c'è può fare l'assunzione in diretta televisiva da solo per un caso cioè ma non si può fare più nulla quindi questione
Se non si può fare più cosa succede che se mentre finisce questa fase non si avvia subito l'altra quella dello sviluppo quella del positivo il rischio è una decadenza
Perché quella tutti IVA negativamente
La condizione sociale oggi questo è scomparsa dobbiamo offrirvi una prospettiva di crescita seria euro nacque Eurolandia vogliamo chiamarlo ci offre questa opportunità io sono convinto che l'Italia in questo senso alle potenzialità vere
E a una condizione di vantaggio rispetto agli altri perché hanno due cose due cose formidabili
A una capacità di adattamento che altri paesi non hanno secondo a una società organizzata che altri paesi non hanno se sapranno utilizzare queste due cose come veri valori su cui investire
Noi avremo un grande futuro non voglio fare l'ottimista di maniera dell'estro tanti pessimisti in giro che per fortuna come dire compenso soltanto quindi non è che
Ma lo dico perché queste sono cose vere basta guardare dice citava poco fa fosse il problema è la Francia ma io io non scambia avrei chiesto aperte
Le diseguaglianze sociali e la condizione socio alla Francia ministero stare molto attento e ciò proprio e a istituzioni fortissime
Funzionano benissimo e quello che ci vogliono dare al del doppio turno di collegio all'elezione diretta al preside a tutto quello cui l'Italia aspira almeno una parte dell'Italia Speed
Eppure guardate io non la scambierete ieri cioè
Parliamo la Spagna che ha
Che a questa cosa la flessibilità ma grazie a Dio spazio al ventidue per cento media francamente guardiamo più avanti
Cioè guardiamo un poco a puffo agli Stati Uniti se possibile adattarci alle condizioni vere non ho mai
Tristi seguono facciamo dibattiti seri cioè mettiamoci in una ecco utilizziamo queste opportunità l'Italia ce li ha insisto a una società organizzata che non hanno gli altri Paesi
A questo dialogo è una vera ricchezza
Organizzazioni confederali rappresentative checché ne dicano i nostri avversari nemici abbiamo votato dal pubblico impiego ottanta per cento dei partecipanti l'ottanta per cento al sindacalismo confederale
Come di un miracolo tutti gli analisti ci dicevano che siamo in crisi in declino Baba andrebbe di fronte a questi risultati tutti silenzio
Perché ognuno analizza non la società in cui vive ma i propri desideri che è una cosa legittima o che non c'entra niente con lena
Io allora se è così cioè l'ha convinto del sul fronte datoriale abbiamo organizzato e rappresentative valorizziamo questo valorizziamo il protagonismo dalla società posso concludere proprio in termini cioè usciamo da queste forme di liberismo da un lato e tutto individuale e lo statalismo che non c'entra più c'è un terzo protagonista
E la società e quella organizzata
Se vince questo principio vince il principio di sussidiarietà badate bene d'Italia ha potenzialità enormi perché alle teste per poter competere adeguatamente se le mette tutti in fila in questo io ho un grande insegnamento ballad
Lo dico per lasciargli una parola di conforto del Gran Premio insegnamento Giovanni ventitreesimo che diceva sempre
Dei pessimisti diffida diffida perché al massimo realizzano l'oggetto dello Stato ma cioè niente
Degli ottimisti forse qualche speranza se può aprire grazie
Ma prima di tutto devo puntualizzare una cosa
Mi va benissimo se prendiamo promesse come esempio quel modello e cerchiamo di avvicinare il modello anglosassone americane inglesi tutto quello che vogliamo epoca dalla Spagna è un problema diverso la Spagna ancora numerici occupazione molto alti ma dobbiamo dire da dove è partito e insomma un Paese che cresce il tre il quattro cinque per cento del PIL all'anno rispetto a noi che abbiamo la media degli anni Novanta dell'uno virgola due credo che non possono essere presi in considerazione un Paese che era il fanalino dell'Europa Lina cinque o sei anni fa e che oggi è uno dei paesi più brillante però è inutile girarci in giro io ho sempre detto in questi anni guardiamo i Paesi anglosassoni è stato detto che hanno la cultura di Tassara nostri comprendiamo Paese latino
Esso non inventiamoci un altro Paese
A cui dobbiamo la fa riferimento
Seconda cosa questa storia della svalutazione dalla ma sono d'accordo con te che l'Italia sotto un punto di vista è un Paese straordinario poi già anche straordinari tutti gli altri problemi bisogna fare un mix questo prima della svalutazione
Aggiungo una cosa perché molte volte soprattutto qualche collega di D'Antoni dice questo è l'alibi che viene tolto all'impresa l'impresa e sono preoccupato Ivano più questa mettiamoci i piani che la rotazione è servita a questo Paese per aggiustare le disfunzioni del sistema Paese non del sistema delle imprese
Perché ripeto dentro i nostri cancelli noi abbiamo tanti problemi
Da risolvere ma sono sicuramente infinitesimali rispetto ai problemi che ha da risolvere in paese il grande la grande forza di questo Paese che ha una classe imprenditoriale che avrà sicuramente dei difetti ma non è molto peggio delle migliori del mondo e abbiamo una classe di lavoratori che non è molto peggio delle migliori del mondo il problema vero sta fuori sta della pubblica amministrazione sta in gran parte della politica stante la burocrazia questo è il problema vero e abbiamo l'esempio in questi giorni che noi siamo abituati a farci male da soli questo Paese ha tanti problemi ogni mattina ce ne inventiamo uno nuovo testo è sia americane high tech ai venti di di di crisi che ma non è detto di crisi che dei ieri siero di stamattina che può finire in una bolla di sapone non è questo il problema e che noi non riusciamo mai a dare un'immagine di minima stabilita
Di questo Paese
In un momento in cui tutti i Paesi europei e che dovrebbe essere compresa l'Italia hanno da monitorare alcune situazioni difficoltà internazionale che prevedono una crescita minore eccetera dove andiamo ad inventarsi anche questi che mi va benissimo ma quando già sappiamo che poi il responso degli elettori in questo momento non si può chiedere allora qualche sospetto che qualcuno voglia farsi del male da solo se mi permettete mi viene perché se si potesse andare a votare tra qualche mese probabilmente la lesione in una maniera diversa
Questo è il punto il punto vero
Sull'altro discorso dico nessuno può darsi atto che può non darsi atto che noi imprese lavoratori ci siamo mossi e ci muoviamo ancora oggi in una situazione di effettivamente difficile rispetto agli altri Paesi europei allora qui in parte mi lego all'ottimismo di tanto se noi avessimo mi rendo conto che è difficile lo si potrà sia la mattina le stesse posizioni degli altri noi saremmo l'ho detto qualche anno fa meglio dei giapponesi dei momenti migliori del Giappone
è che noi purtroppo abbiamo una zona sulle spalle per colpe nostre non sono nostre che non tutti siamo non tenere in considerazione ma incominciamo qualche volta a alleggerire la questa stava non dietro l'alibi abbia atto di partenza diverso da altri non possiamo mai osare questo il punto
Io direi che dopo le parole vittoria di Fossa
E doveroso restituire la parola ad Andrea Mondello che ha aperto il dibattito con la sua relazione che probabilmente concluderà con una riflessione sulle prospettiva grazie
Ma una riflessione veramente brevissima
E ovviamente ringraziando
Gli amici
D'Antoni affossa che sono venuti qui a dibattere temi nazionali la mia riflessione veramente la mia frase di conclusione è rivolta alla nostra città la città dove operiamo
Io Sodoma sono estremamente ottimista
Tanto ottimista mi viene da dire
Che continua a fare l'imprenditore
Sono ottimista perché Roma una città che ha un grande capacità attrattiva da un punto di vista culturale
è una città in cui c'è straordinaria ricerca ha un il doppio rispetto alla media nazionale e la città che ha più laureati in percentuale di tutto il Paese quindi questo interscambio come diceva prima Sergio D'Antoni tra ricerca
E impresa che una delle grandi chiavi per esempio dello sviluppo della California ce ne sono tutte le capacità
Quindi ci sono tutti gli elementi perché questa città abbia un grande avvenire
In termini di sviluppo economico e quindi di occupazione
Non concordo come più volte ho detto con la visione di questo Romano pigro e sonnacchioso di cui non so per quale motivo i giornali stesso fanno parlare Alberto Sordi che voglio dire avrà grande competenza come attore ma voglio dire come operatore economico non credo che avverrà grande esperienza io ho un'impresa o un'impresa ho un'impresa d'accento e Pato da centocinquant'anni a Roma chi lavora insieme a noi sono persone laboriose serie puntuali
Quindi secondo me ci sono tutti le possibilità in questa città per crescere per sviluppare però e questo credo che sia il signor
European
Diceva che
La Lozzi
Lerna molto semplice bisogna dare delle straordinarie accelerazione perché
In un'epoca di competizione si corre il rischio
Tema sempre più a tre nelle aree poco attrattiva e sempre meno attrattiva Roma fino a oggi non è stata in grado di sfruttare queste sue gran
I capacità e ripeto straordinari fattori di crescita e di sviluppo economico e quindi di occupazione non le ha sfruttate ora occorre dal
Straordinaria accelerazione per adeguarci a quella che è la grande competizione dei mercati cioè nei confronti tra i sistemi Paese o tra i sistemi regione così come noi avremo nell'Europa delle Regioni io credo che la Regione Capitale di Roma come io spero che
Abbia delle capacità di attrazione che altre
Un anno ma per questo ripeto occorre fare subito fare rapidamente e soprattutto fare bene grazie