"Lavoro" Conferenza nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei Democratici di Sinistra org. c/o Hotel Ergife - via Aurelia (Roma, dal 29 al 31 gennaio)

Spendere i lavori per mantenere la tabella di marcia e poter dare la parola al compagno Veltroni verso le dodici e trenta dobbiamo necessariamente iniziare adesso gli occhi chiamò gli iscritti chi non è presente evidentemente perde il diritto poiché l'intervento e il primo intervento il primo iscritto e viaggio Fresi
Viaggio presi
Eccolo
La domanda viaggia presi Della Valle d'Aosta
Ma che era in compagnia cari compagni sarò breve anche per non portare via troppo tempo
In questi due giorni di lungo ricco dibattito
Si corre il rischio di ripetere Pizza le cose sentite da altre compagne e compagni
Condivido pienamente la relazione del compagno Alfiero Grandi perché ha toccato puntigliosamente tutti i punti e con grande capacità ha illustrato e spiegato che conosce effettivamente il mondo del lavoro
Di chi ce l'hanno eviti non ce l'hanno
Io devo confessare vecchie sono uno di quelli fortunati
Che vivo in una regione Valle d'Aosta Recchia e con bassa disoccupazione io sono responsabile del lavoro
Del federazione regionale della Valle d'Aosta e noi abbiamo una disoccupazione che intorno ai quattro virgola cinque per cento
In due anni si è costruito settecento novanta posti di lavoro
Su una popolazione di centodiciassette mila abitanti
Quelli che non ci sarebbe come Regione la preoccupazione per l'occupazione ahimè però a me quello che a me e a noi tutti dei Democratici di sinistra preoccupa
La non professionalità del lavoro o che c'è perché sono aziende non grosse aziende piccole con poca professionalità
E allora queste aziende se non investono sulla ricerca sulla professionalità si corre il rischio che quando viene a mancare quel lavoro dice un certo tipo si fanno degli errori madornale
Ma non vorrei continuare a parlare della regione dove io ne faccio parte vorrei
Brevissimo
Toccare un attimino alcuni punti così vado quasi a braccio alcuni punti che mi stanno al cuore
Io credo e l'han detto in tanti il compito
Del nostro partito
E quello e le premesse ci sono da questa conferenza
Delle lavoratrici e dei lavoratori per potere prendere riprendere quel cammino di vederci propositivi
Capaci di fare dei progetti di sviluppo di il grande respiro come si suol dire
E se noi abbiamo questa voglia questa capacità di voler fare
Io credo e sono convinto che tutte le premesse ci possono e ci sono per potere
Dare dare delle risposte a delle agenzie
Dei compagni compagni e amici che hanno necessità dei giovani
Io ho necessità di lavorare
Permettetemelo una cosa io l'altra sera ho visto
Al dibattito da Calderón Pinocchio c'era il sindaco di Roma Rutelli e il compagno Cofferati
Dove c'erano dei lavoratori trattorie chili
Che lavorano per il Giubileo perdere infrastrutture per il Giubileo
E uno diceva dice io non so perché il lavoro eppure sono lavori
Pubblici perché non so chi è il mio datore di lavoro mi fanno firmare un pezzo di carta a fine mese dove Milano lo stipendio questo è grave gravissimo perché non sa perché lavora ma non saperti e di questi ce ne sono tanti lavoro sommerso ci ha ripetuto mille volte questo del lavoro sommerso è vero
Lo sfruttamento di lavoratori e lavoratrici è vero anche che gli fanno firmare quando vengono assunti
Mediatamente il foglio di licenziamento in modo che non abbiano dagli contestare
Queste sono cose gravissime
Che non si risolvono dall'oggi al domani
Ma oggi più di ieri noi abbiamo una grande responsabilità
Abbiamo il Governo
Che è guidato dal compagno Massimo D'Alema e vi devo dire che il giorno che ho visto alla presidenza della Camera Luciano Violante alla presidenza del Consiglio
Massimo D'Alema a me è venuta la pelle d'oca
Perché uno come me coi capelli bianchi e da tempo che aspettavamo questa grande svolta
Però è altrettanto vero che le mozione passa subito
E bisogna iniziare a lavorare e lavorare bene
Perché l'elezione possono essere anche domani
E se noi
Non abbiamo governato bene
Il Paese
Ci rimandano all'opposizione
Mandando al governo una forza di destra più becera di quella che possa essere in altri paesi perché è una destra incapace
Di governare l'abbia vista quando c'è stato il governo Berlusconi
Allora per far sì che questo governo ci sia oggi domani e che duri
Ha bisogno di un partito forte
Non litigioso
Ma di confronti quotidiani
Di ricerche e vicina
Poter parlare con la gente
Dire quello che ho fatto il governo quello che sta facendo e quello che c'è da fare
E non solo il governo le regioni e le province i comuni dove noi siamo presenti
Voglio concludere per non portar via altro tempo
Con un augurio
Che da questo convegno i lavoratori e lavoratrici riesca veramente
Un modo nuovo di lavorare e un indirizzo di come lavorare e penso che già una svolta piccola ma significativa gestazione
Dove si votare scocche le compagnie e compagni che fanno parte del Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori vengono eletti
Dalle regioni dalle federazioni e questo è già un passo avanti auguro a tutti un buon lavoro e vi ringrazio
Grazie presi anche grazie per essere rimasto abbondantemente dentro i tempi la parola bottiglieria Antonio
Allora
Mi chiamo Bottigliero Antonio vengo da Rosarno paese della piana che si affaccia sul porto di Gioia Tauro
Da qualche tempo ormai in modo sempre più frequente in tutto il mondo si parla del miracolo Gioia Tauro la frenetica attività che si sviluppa nell'arco delle ventiquattro ore giornaliere e ininterrottamente per trecentosessantacinque giorni l'anno e una realtà
La movimentazione di merci contenere zattere aggiunge livelli altissimi grazie anche alle profondità dei fondali del porto che permette l'attracco delle cosiddette navi post Panamax
Ossia le più grosse navi portacontainer in circolazione da un oceano all'altro
Grande è stata senza dubbio l'intuizione di Ravano a capire le potenzialità della posizione strategica del porto naturale di Gioia Tauro grande anche il merito del gruppo Contship
Che attraverso la società Media Center ha avuto il coraggio di rischiare i propri capitali ed ha raggiunto i grossi risultati a cui oggi tutto il mondo del transhipment assiste come la via
è vero che l'attività cresce di giorno in giorno in quest'angolo di mondo ed è bello vedere che la nuova realtà sta crescendo e si candida svolgerà una funzione sempre più importante nel settore dei trasporti nel Mediterraneo
Ma dietro questa meraviglia dietro questo sviluppo cosa e cento
Abbiamo mai pensato e che ha costruito praticamente questi risultati sorprendenti in così poco tempo ci siamo noi i giovani operai del porto noi che in questa opportunità di lavoro abbiamo creduto di vedere quel riscatto sociale
Ed economico che da sempre è stato strappato e negato ai nostri padri
Noi che prestiamo la nostra attività anche per dodici ore di seguito con turni massacranti ed una vita sociale di relazioni quasi negata
E a fine mese il salario che percepiamo certamente non corrisponda alle quantità e alle qualità del lavoro che produciamo
Siamo noi il vero miracolo ma nessuno ne parla nessuno sembra saperlo ed in pochi lo riconoscono e questi imprenditori intende raggiungere sempre maggiori profitti per la propria società quasi approfittano della nostra voglia di lavorare in una terra che per quanto bella ricca e se sia ci offre così poche occasioni di lavoro
E quindi nessun'altra alternativa se non soccombere alle loro decisione alle loro politiche economiche di sviluppo aziendale
La storia ci insegna infatti che nessun miracolo economico può essere operato da alcuni imprenditori
Per Bravo e prodigo di capitale che sia senza che dietro tutto ciò ruolo di assoluta importanza venga riconosciuto agli operai
A coloro che prestano la propria opera in cambio di un salario a volte insufficiente quantomeno incapace a soddisfare da solo esigenze umane come scambio culturale interpersonali Licci fondamentale dei giudici bile di tutti gli essere umani
E allora noi chiediamo di essere appagati per quanto produciamo di essere riconosciuti per i nostri meriti e per le nostre qualità perché il miracolo oggi l'abbiamo fatto noi lo facciamo aggiornamento e noi con il nostro sudore con i nostri sacrifici
Chiediamo che si discute si approfondisca la conoscenza delle condizioni degli operai del grande terminal container di Gioia Tauro
Ed è appunto per questo Kay a nome di tutti gli operai rivolgono invita i dirigenti a partecipare all'Assemblea che stiamo organizzando per le prossime settimane grazie
Grazie accompagna bottiglie dei la parola al compagno Rapisarda
Ricordo
Ad uso gratuito
Vi prego di non fumare Sala vedo vari fumatori nazione
La Conferenza delle lavoratrici e lavoratori segna momento importante nella vita del nostro partito
Era dal mille novecentottantotto che mancava quest'appuntamento non di in undici anni lo scenario politico mondiale è cambiato e siamo cambiati anche noi
L'esigenza di avere un momento in cui il mondo produttivo si confronta l'intero nel nostro partito era pressante
Assistiamo sempre di più ad una politica fatta sui giornali e in televisione e sempre meno fra i lavoratori nelle sedi in grado di coinvolgere la base del partito
è importante che questa tre giorni diventi un punto di partenza da dove i DS danno vita ad un'organizzazione dei lavoratori in grado di incidere sulla linea del partito stesso
Questo non significa formare un'aria una corrente ma significa semplicemente ambire a rappresentare il mondo del lavoro che tanta parte del nostro elettorato
Bisogna quindi ricominciare a rivitalizzare insediamenti tradizionali dare vita all'unione di fabbrica e fare in modo che non siano periferia dal partito ma sensori ed è una società che sempre più si sta allontanando da noi
In questo senso importante la scelta operata dalla federazione torinese e dall'Unione regionale piemontese di operare sulle questioni del lavoro in modo sinergico individuando un compagno in grado di rivitalizzare esperienza risorse umane nonostante le travagliate vicende piemontesi noi pensiamo che sulle questioni del lavoro sempre tante continuare a lavorare a costruire perché problemi dei lavoratori non si possono accantonare per dare spazio a questioni di poca levatura politica
In assenza di un piano di sviluppo regionale di un piano industriale la situazione economica occupazionale dell'area piemontese e in particolare quella di Torino presenta ancora elementi di grave incertezza e preoccupazione
Le potenzialità tecnologica competitive che pure caratterizzano fortemente sistema produttivo non sembrano del tutto in grado di garantire al percorso stabile di sviluppo e di crescita dell'occupazione
Questo processo ha inciso negativamente non solo sull'occupazione ma sull'intero tessuto produttivo con milioni di metri quadri di aree industriali dismesse in siffatta situazione
L'assenza di politica di sviluppo regionali impongono per invertire strutturalmente il processo un indirizzo di politiche industriali nazionali che identifichino del possibile via di sviluppo coerenti con le tradizioni economiche sociali e culturali di quest'area
Non si tratta di rivendicazioni territoriali bensì di consentire il consolidamento e lo sviluppo di settori d'eccellenza industriali eh no presenti nella vocazione piemontesi su tale problematica ormai consolidato che la FIAT che è stato e rimane una parte rilevante ma non più sufficiente per lo sviluppo della TAV socio economica piemontese
Può rappresentare in un quadro di politiche industriali nazionali e regionali così come si evidenzia con grande consapevolezza una la piattaforma regionale confederale un elemento trainante per la vendita di esazione locale
Attraverso il proprio sistema di relazioni economiche internazionali potrebbe contribuire ad attivare promozioni dazioni
Concertate con minestra ministro
Ministero Regione Piemonte organizzazione sindacale piemontese tese a sviluppare introdurre conservare gli elementi variegate di una struttura economica
Che rilancia ed estendono la ricerca nei settori industriali d'eccellenza spazio telecomunicazioni comunicazioni cultura e turismo
è opportuno inoltre non trascurare che l'indotto FIAT che da sempre ha subito le accelerate le ricadute degli andamenti produttivi oggi si trova ad affrontare una sfida molto impegnativa che avete aziende come la Magneti Marelli
Modificare il proprio mercato assistendo anche aziende concorrenti alla Fia
Stiamo assistendo in pratica ad un profondo e radicale cambiamento del sistema industriale e del suo indotto
C'è da chiedersi se tutto ciò porterà benefici anche lavoratori oltre che all'azienda dal novanta ad oggi l'area torinese ha subito grandi crisi industriali causando fuoriuscito dal mondo del lavoro intraprese nel nome della ristrutturazione del rilancio dell'azienda
Non si può pensare che in un'ottica di globalizzazione dei mercati e di terziarizzazione dei settori portanti della FIAT che prevedono investimenti a lungo termine messi allo stesso tempo una strategia che non guardi anche se a lungo termine per quanto attiene agli assetti produttivi non possiamo accettare che un Paese con la sinistra al governo non abbia la possibilità di produrre un piano industriale in quell'azienda e sindacati contratti in investimenti degli utili anziché fuoriuscito dal mondo del lavoro
C'è quindi bisogno di di dar forza iniziative in grado di elaborare attraverso la concertazione un quadro che veda investimenti sull'innovazione del prodotto il processo investimenti sulla formazione nella riqualificazione della forza lavoro Noel politica d'ammodernamento dei sistemi di trasporto piani del traffico organizzazione recita e nelle grandi aree urbane
Noi prodotti a basso impatto ambientale
Ne consegue che se assumiamo come dato di partenza che se il futuro di questa non è separabile dal settore automobilistico da quello meccanico è necessario operare per il consolidamento l'espansione di altre produzioni d'eccellenza tecnologica e come il settore spazio ritenuto strategico che con buone prospettive di sviluppo il settore comunicazioni Torino grazie alla presenza di capacità produttive e di centri di ricerca può candidarsi come sede dalla sperimentazione nel campo della multimedialità
Il Polo delle telecomunicazioni che deve valorizzare il ruolo del nostro territorio operando affinché essi ha costruito un centro d'eccellenza sfruttando la presenza di realtà come Telecom RAI Alenia Aerospazio Politecnico né excel non meno trascurabile e quanto tiene il bisogno di estendere in termini operativi il progetto di rete di servizi attinenti all'area metropolitana che offrirà una reale innovazione nel rapporto tra gli enti locali le aziende municipalizzate e cittadini
Il settore cultura che costituisce per la nostra realtà una notevole risorsa ne consegue che è un impegno specifico dopo quello assunto per la reggia di Venaria vada formalizzato anche a favore del Museo del Cinema
E fino al settore turismo
Si tratta di obiettivi ambiziosi che possono essere perseguiti solo attraverso un impegno coordinato tra istituzioni locali forze sociali del governo
Che partendo dalla condivisione degli obiettivi sia in grado di realizzare un'efficace concertazione da parte di tutti i soggetti interessati
La collettività piemontese ha risorse sufficienti per confermare il suo ruolo è però importante una continuazione di coordinamento di concertazione delle politiche pubbliche delle scelte industriali delle politiche della formazione e dell'occupazione
Da tutto da più parti si richiede maggior flessibilità nell'utilizzo del lavoro è una giusta esigenza da ricercarsi in forme che non la rendono strumento d'arbitrio ma valgano ad accrescere l'obiettivo di tutti condiviso una maggiore occupazione
Oggi una parte sempre crescente della popolazione dei Paesi industrializzati subisce un processo di trasformazione è costretto a trasformare il proprio essere di lavoratore subordinato intendo dal corrispettivo delle utilizzazioni della sua autonoma forza lavoro e trovando lavoro sono indipendenza dalla possibilità d'accrescimento del capitale imprenditoriale
In siffatta situazione sociale politica ed economica è opportuno essere critici verso il nostro partito dove si è fortemente indebolita l'attenzione alle tematiche del lavoro
Cui ha fatto seguito un appariscente flessione nelle capacità di fornire risposte alla sfida dei tempi attuale e grandi processi di cambiamento che stiamo vivendo
Le ragioni di questa difficoltà sono molteplici è vano attentamente analizzata è compreso ad esempio lo scarto fra risultato elettorale la presenza organizzata il calo della militanza
Vanno inoltre ripensata le forme organizzative di partecipazione democratica al processo di formazione decisione delle scelte
Occorre ripassare occorre ripensare per rilanciarla all'organizzazione del partito nei luoghi di lavoro la cui presenza oggi è fortemente indebolita scarsamente visibile marginale in settori categorie importanti
Tale assenze maggiormente evidenziabile nelle piccole e medie imprese per molteplici ragioni
Nonostante in questi settori visiona presenza di nostri scritti qui non sono offerte molte possibilità per esprimere le proprie conoscenze e competenze sui temi del lavoro e della politica generale
Rafforzare quindi la presenza del partito nei luoghi di lavoro e sul problemi del lavoro può divenire un meccanismo virtuoso capaci di collegare l'esigenza di rinnovamento di coloro che chiedono di essere protagonisti nelle scelte nell'esigenza del partito
Per nelle scelte con l'esigenza del partito di appropriarsi delle distanze e competenze che emergono dal lavoro analogamente è necessario fermare un ruolo certe ed esplicito del Consiglio delle lavoratrici e dei lavoratori che a nostro parere deve avere una funzione di analisi di proposte di orientamento sui temi delle politiche del lavoro e della politica in generale
La conferenza d'organizzazione al prossimo congresso dovranno decidere definire tali funzioni
Nell'attesa di questo appuntamento occorre che i Democratici di sinistra Sapin unire i valori della democrazia con il lavoro affermare un'idea di partito di società che non si esaurisca nella pure importante funzione di governo una forza di sinistra deve saper indicare una prospettiva un orizzonte più lontano capace di suscitare nuove passioni e speranze mostrarsi come forse in grado di conciliare le ragioni della modernizzazione
Dall'economia con l'affermazione dei diritti umani sociali e civili
Abbiamo di fronte non è un compito molto difficile primo fra tutti vince la sfiducia e rassegnazione dobbiamo imprimere una svolta per ricostruire fra i lavoratori cittadini la fiducia e la convinzione che vale la pena di organizzarsi anche politicamente
In merito a questo un anno e mezzo fa in mezzo a grandi problemi riuscimmo organizzare la Conferenza FIAT dopo circa dieci anni
In quella sede a Torino riuscimmo a dare un punto di riferimento di partito in grado di fare esprimere tutti coloro che di FIAT si interessano i sindacati il partito la città ai lavoratori il Governo e FIAT stessa
Fu un grande evento dal quale lanciamo l'allarme del dopo incentivi chiedevamo assicurazioni per il piano industriale ma la cosa importante fughe da quella conferenza riuscimmo a ripartire seguendo un filo politico in grado di aggregare organizzare conseguendo l'incremento degli iscritti alla fedeli Mirafiori del dieci per cento
Dopo un trend negativo che durava da sette anni
Ora quell'appuntamento biennale punto di riferimento del partito per le questioni della Fia ma se veramente crediamo alla costruzione di questo partito c'è bisogno di G. concretezza di affrontare cioè i problemi reali altrimenti tutto il lavoro che si fa a livello locale viene vanificato
Abbiamo quindi bisogno di un gruppo dirigente che si mobiliti con volontà e di impegno
Che abbia capacità di ascolto e sabbia costruire nuove forme aggregative e che saprà motivare l'azione individuale e collettiva i di essi persa i DS per storia e cultura possono dare un importante contributo in Italia è in Europa grazie
Grazie Rapisarda
Abbiamo prima delle relazioni di innocenti Smuraglia Gasperoni ancora lo spazio due interventi chiamò Filippo Caterini
Filippo Caterini
Passiamo oltre Luigi che rimarco
Erano degli iscritti diciamo in riserva però tuttavia mi pare che lo spazio ci sia sentiamo ancora domenicano razzo
Luigi Agostini
Giudice Corte
Stefano Caroselli
Come ti chiami
Francesco Ali
Del Frate di spezie di la Spezia
Del Frate è presente
Compagni conta
Mi scuserete se tralascio nel merito nella relazione del compagno grandi
Con il quale non per formalità concordo valori infarti in pochi minuti
Della mia realtà ospizio della fabbrica dove lavoro
Che da venerdì è stata occupata
Uno spaccato del nostro mondo di esserne e come altri credo faccia bene
Adriana alle nostre analisi per le nostre prospettive d'impegno politico la provincia di la Spezia non a caso è stata inserita nel contratto d'aria occasione unica nel centro nord per contribuire
Per contribuire a un rilancio economico occupazionali del territorio
Si tratta di un d'un vero banco di prova per l'intero gruppo dirigente locale del nostro patto dal nostro partito dette la credibilità delle istituzioni democratiche locali
Una filosofia importanti che non è però sufficiente per rilanciare una ripresa dell'economia spezzina danni sottoposta a una pesante crisi prevalentemente dovuta
Alle caratteristiche di un sistema industriale di grande di gran parte legato alle partecipazioni statali
Un sistema daremo dove far crescere anche culturalmente nelle sue ramificazioni legati all'industria della e per la difesa alla cantieristica militare e civile
Un sistema quindi non può essere annullato reso drasticamente incerto maggior grado insieme a tutte le altre potenzialità noi industriali del territorio dell'ambiente si tratta d'uno spaccato di un partito di una particolarità
Realtà che si inserisce in una ricca discussioni sulle problematiche del mondo del lavoro sulle nuove tecnologie sulle prospettive occupazionali delle nuove generazioni sui tempi di vita e di lavoro
All'interno di un'Europa aperta alla concorrenza che oggi il mondo ci impone una grande forza politica alcuni diessini determinata e attenta
Determinate attenta alle trasformazioni non può non tener conto delle difficoltà del passaggio da una vecchia e nuova cultura tecnologica
A cui molte realtà aziendali sono sottoposte e nei quali i lavoratori vanno assolutamente coinvolti
Penso nel mio caso nel settore della cantieristica che coinvolge centinaia e centinaia di di lavoratori dove l'uso della chiave il martello è maggiore del computer e dove il tasso di infortunio come da altri settori d'altissimo
Una recente inchiesta della CGIL e l'intervento del presidente della Giunta regionale toscana hanno vedi inserto drammatico dato generale
Palese risulta spesso il mancato rispetto da legge sei due sei che appare talvolta come un bollettino di guerra
Hanno ragione quei compagni come con Ferrara
Quanti sono anzi asseriscono che intervenire e invertire la tendenza del sistema degli appalti con il quale molte aziende circolo di recuperare sui costi abbassando i rally di tutela dei diritti e della sicurezza
Quando dico questo penso anche soprattutto la fabbrica dove lavoro che pur tra mille difficoltà con le quali ci accingiamo quel passaggio al lavoro tradizionale le nuove costruzioni navali
La che ti dello civili alta tecnologia nati petrolchimiche
C'è da fare ancora molto per quel che riguarda la sicurezza e l'ambiente certamente ha fatto presenza costante dei lavoratori dei compagni delle RSU limita da oggi la sfida più importante nella mia realtà e la sopravvivenza accettabile della produzione dei livelli occupazionali
Oggi questo cantiere storico della sinistra
Che data che dava negli anni Ottanta settecento un posti di lavoro e più mille lavoratori dell'indotto oggi questo contiene è di duecento lavoratori delle diretti e seicento e settecento dell'indotto
è in crisi
Una crisi voluta soprattutto soprattutto da errori manageriali dell'ex finanziaria Geppy oggi tende il cantiere in Aman
è stato una realtà di primo ordine del settore della cantieristica
Per oltre cinquanta antico alta qualificazione delle maestranze ricco un sindacato CGIL al novantacinque per cento degli addetti
è una sezione prima del PC e oggi dei DS è forte
Esiste ancora il ruolo delle Rsu attento e responsabile a tutte le fasi di trasformazione del pensiero con flessibilità sugli orari invasi mi in vari consegne nati a tutto vantaggio certamente dei lavoratori dalla stessa città di la Spezia
Bene con Spagna e ricordare che cosa ha rappresentato questa sta nella storia lo del movimento operaio dalla sinistra spezzina potrebbe aiutare qualcuno presente in questa sala a capire meglio la realtà di Moggi
Certamente il tempo è tiranno
Ricordo che durante la gestione di circa cinque anni fa dei media Jair di nomina Geppi vi è stata una ripresa produttiva è una sostanziale non sostanziale risanamento finanziario il cantiere stava sul mercato con dinamismo e ancora una volta rappresentava per la città un centro produttivo importanti
Il cantiere a stava sul mercato con Dida mi in questa fase in cui i lavoratori il sindacato che pur non rinunciando nel nostro ruolo ci facciamo carico delle iniziali difficoltà aziendali
E contribuì mo'con grande sforzo produttivo agli impegni contrattuali assunti dimostrando con orgoglio la capacità di competere in un mercato difficile di grande dei concorrenza internazionale qual è quello della cantieristica
Ma il cambio della gestione
Si apre una fase quella degli ultimi anni che ci ha portato all'attuale situazione di gestione produttiva con conseguenze fallimentare disastrose scelte produttive sbagliate
Commessi di lavoro il rimessa relative a grandi lavori delle costruzioni di nuovi nati
E soprattutto a una indicazione tecnica e amministrativa inadeguate agli impegni aziendali
A tutto ciò è venuto a mancare il controllo dei responsabili Geppi oggi invece idee investe sullo stato reale della gestione del cantiere
Il sindacato in fabbrica i lavoratori la stessa sezione nella sua autonomia all'interno della fabbrica hanno sempre messo in evidenza la situazione chiedendo a tutti i modi
Che l'anomalia rappresentata dalla coincidenza della carica di amministratore delegato e direttore del cantiere la stessa persona chiedendo la nomina del nuovo direttore generale così come abbiamo manifestato con insistenza
Dubbi e preoccupazioni sulla trasparenza dei bilanci ma questi insistenti sei denunce sono state sempre ignorati
E devo dire purtroppo anche dai nostri parlamentari almeno per un periodo di tempo
Il passaggio della Finanziaria getta Italy inversa sia pure ritardo sembrò che rappresentasse qualche novità invece lo sforzo finanziario compiuto dai tempi è stato vanificato da scelte mai fatte
Un'improvvisa decisione dalla finanziaria di andare a una rapida cessione del cantiere individuando un privato che in fase di trattativa fu consigliato non affidabile per i pesanti problemi proprio a livello economico si parla che questa azienda sta fallendo
Tale sbocco ha prodotto certamente o delle polemiche legittime e forte blu preoccupazione per chi è questo privato la Società secche di viareggio che da solo non può essere in grado di offrire tutte le garanzie
Necessarie per i lavoratori di viareggio e della in Ama
E quindi garantire l'occupazione a livello locale impensabile non esiste in Italia in cantiere con quattrocentocinquanta direttivi privato che possa essere competitivo sul mercato la concorrenza in questo se settore cuspidata
Quindi il futuro del cantiere spezzino
Che pur nella complessità di questo settore economico può e deve ancora svolgere un ruolo importante per lo sviluppo della provincia della Città della Spezia
Ma al contrario di tutto e di tutti oggi la finanziaria di Stato sembra avviata verso un semplice disimpegno separando le proprie responsabilità
Da un progetto industriale per il quale negli anni scorsi sono stati affrontati interventi finanziari a fine di recuperare per Didier vincenti in Tita
Ciò sembra se ciò senza risolvere fino in fondo i nodi gestionali che hanno portato a tali perdite
Tale comportamento è più paradossale e contraddittorio nel momento in cui la stessa identica oggi inserita in Italia sviluppo
Si candida si candida a gestire le zone calde del paese e i processi di rilancio economico de iniziative aziendali con il principale obiettivo del risanamento della nascita crescita delle imprese locali
Bene parliamoci chiaro lavoratori non sono contraria essere privatizzati ma ritengono che può questo processo deve essere fatto alla luce del sole
E in condizioni di assoluta credibilità dell'operazione così come la stessa sezione dei DS il consiglio provinciale dei lavorato dei lavoratori l'assemblea sindacale dei lavoratori hanno sostenuto sarebbe utile forse necessario la costituzione di una nuova società
Dove a fianco all'imprenditore privato entrino nel ruolo di garanzia Ida investe insieme agli enti locali istituti di credito ai lavoratori che hanno dato la loro piena disponibilità
Se ciò accadesse con tutte le problematiche che il settore sta vivendo si potrebbe veramente pensare a un distretto della cantieristica a livello locale
Ancora elevando la capacità di stare sul mercato internazionale di tale settore del paese
Progetto tanto discusso che non ritengo che non ritengo utile abbandonare anche con l'intervento della comunità europea
Vedete compagni è vero il partito oggi ha certamente più ricco di ieri attraverso la confluenza di idee provenienti da origini dichiarazioni
Che danno forte radici del mondo del lavoro e la possibile convergenza sulle ipotesi di soluzione di soluzioni credo ci dia più stimoli emotivi ottimo attivazioni reali
Vivere in fabbrica con il futuro incerto è però difficile e non solo perché i lavori ma anche per le prospettive negate ai giovani disoccupati e in gran parte il figlio del modo de del mondo del lavoro dipendente
E chi va a finire i ragionamenti di filosofia politica devono essere abbinati alla sicurezza l'occupazione alla dignità del lavoro
Nessuno è la massima se pur nella massima apertura culturale e mentale
Il senso di responsabilità politica dei lavoratori ci permetta ancora di sostenere un confronto democratico in fabbrica spero che al più presto maturi anche da parte della finanziaria I Can't Dance quel senso di responsabilità
Necessario e si arrivi a un accordo che veda i Wenders impegnata a garantire attraverso la sua significativa presenza la credibilità la sicurezza d'una trasparente processo di privatizzazione a tal fine credo
Che il governo del fare ulteriormente la sua parte del ruolo che gli compete e con il modo ecco una moderna visione di politica sociale in cui la sinistra deve poter concorrenti
E Contini al proposito l'impegno delle forze politiche o istituzionali
E per finire veramente io non so se più uso chiedere alla presidenza se è possibile
Chiedere alla presidenza se è possibile un attestato di solidarietà
I miei compagni di lavoro
Siamo ringraziamo compare per questo intervento certamente la presidenza una grande attenzione a quanto esposto io lascio la parola a grandi perché sulla proposta di mozione che è stata finale che è stata distribuita deve fare ma come indicazioni precise voi avete sulle poltrone
Una bozza di documento conclusivo il documento conclusivo preparato anche un po'velocemente è un documento che intanto c'è un primo difetto che dico subito io è molto lungo
Allora poi che volevamo fare soprattutto un appello politico del partito verso i luoghi di lavoro da poter fare anche dei volantini del materiale
Si impone una rischio giura che lo asciughi e cioè che in sostanza lo riduca
Allora la proposta è questa per fare presto poiché viene da molti compagni l'esigenza di andare a casa perché c'è maltempo da diverse parti
E quindi pensiamo di dare la parola Walter Veltroni dodici e un quarto insomma cercare di di stare il più stretto possibile
Finito Walter sappiamo che
Ci sarà un esodo allora la proposta che vi faccio è questa qui il documento lo avete
Fateci entro le undici delle osservazioni scritte
Non necessariamente complete argomenti che mancano sottolineature proposte vedete un attimo le osservazioni che volete fare
Fatecela vere entro le undici in modo che noi subito dopo Walter possiamo rispondere all'osservazione e dare mandato all'Area lavoro nazionale alla presidenza del Consiglio nazionale uscente di stringere
Rispettando il mandato che ci date e fare un documento un manifesto politico in sostanza molto semplice
Perché invece
La sintesi dei lavori della conferenza come vedrete dal documento nell'ultima parte viene dato mandato al futuro consiglio nazionale di tradurlo in un documento più articolato e di consegnarlo i lavori del congresso
Quindi quello è un lavoro che richiede tempo non è un lavoro che si può fare in pochi minuti per preludere questa conferenza invece ci vuole un ordine del giorno
Quindi se c'è un accordo se non ci sono obiezioni potremmo raccogliere le osservazioni vedere se ci sono problemi politici li discutiamo se non ci sono li assumiamo e nel giro di una settimana rare lavoro nazionale stringe
Stringe in modo tale da fare una cosa che si possa fare un volantino in due facciate da diffondere i luoghi di lavoro va bene così può essere ragionevole per chiudere rapidamente i lavori
Non stiamo fare votazione se ci sono osservazioni è un compagno lo dice
Va bene allora diamoci tempo alle undici
Sì mi viene sollecitato ancora il problema del fumo che chiedo ai compagni fumatori una particolare sacrificio
Abbiamo però lo spazio per due brevi prima delle relazioni di sintesi del lavoro delle Commissioni abbiamo ancora due spazi Brevi da cinque minuti io chiamo il compagno caroselli se è presente in sala
Caroselli
Caroselli avvenuto ai
Cinque
Marzo siete voi
Cari compagni cari compagni
Oggi le nostre elaborazioni si arricchiscono di un valore aggiunto
Uno dei più grandi partiti della sinistra dell'Occidente al governo
Anche grazie agli ottimi risultati di Brodie
Passa la mano a D'Alema
Certamente non per intrighi di palazzo
Ma per l'esigenza di uno sbocco politico che rispondesse a un grande sforzo di risanamento economico e morale avviato in questi anni
L'insidia di Bertinotti a ridosso di scadenze politiche nevralgiche le conseguenti incognite sulla stabilità del Paese
La probabile vittoria delle destre il rischio di una definitiva perdita del proprio insediamento sociale
E noi per assolvere ad un pesante compito di responsabilità
Paghiamo anche un prezzo il prezzo di un'alleanza anomala pur sapendo che il fine del Picconatore è quello di costruire contrapporre una destra alternativa
Ad un futuro schieramento socialdemocratico
Oggi purtroppo dobbiamo dire
Che Cossiga non è solo
Quindi il primo monito attenzione a come ci muoviamo compagne
Con una delle consistenti
Parti sociali di riferimento che il mondo del lavoro
Li naturalità dell'alleanza è stata una scelta obbligata per varare una Finanziaria che andasse un po'in controtendenza dopo anni di sacrifici
Per consolidare ci nell'aria europea per valorizzare un risultato vincente di una sfida obbligata
E anche osteggiata un po'da tutti per salvaguardare l'approssimarsi del semestre bianco da un clima di rissa continua
Quindi ritengo che abbia prevalso l'interesse generale per il Paese
è stato superato l'orizzonte europeo
In un primo momento si è cominciato a dire cose diverse nuove importanti insieme al leader della sinistra e capi di governo che a maggioranza da tempo governano il Vecchio Continente però io credo oggi dobbiamo registrare un impasto
Troppe voci diverse
Sulla questione dei conflitti internazionali
Mi verrebbe da dire che l'Ulivo mondiale
è morto sotto una bomba inglesi
Tante elaborazioni poiché concretezza sulle questioni del lavoro
Diciamocelo compagni l'avvio si è fermato a mezzadria
La sinistra la sinistra italiana deve spingere perché il percorso deve continuare
L'Europa della politica e del sociale non solo delle banche della moneta unica all'uso delle riserve valutarie i meccanismi di regolazione e controllo delle speculazioni monetarie
E del trasferimento dei capitali l'azzeramento dei debiti per i Paesi in via di sviluppo il vincolo di una precisa percentuale di crescita di investimenti occupazione del Patto di stabilità
Regole certe per un'equa ridistribuzione della ricchezza quel modello di sviluppo economico e sociale coese sostenibile questo nell'alto obiettivo della sinistra
La piena occupazione è una occupazione di qualità
Riqualificazione permanente innalzamento della qualità dei prodotti e delle intelligenze anche con la riduzione dell'orario di lavoro
Attraverso politiche concertate tra tutti i Paesi europei ricordiamoci del nostro mandato nazionali e sovrannazionali consegnatoci dalle popolazioni europee
Questo portato culturale
Costruito dalla sinistra in Occidente non deve essere disperso ma rimodulato rafforzato per fronteggiare le vocali trasformazioni sociali ed economiche post fordista e taylorista che delle terribili dipendenza dei mercati che vanno governate non con il fatalismo neoliberista ma sotto il segno della solidarietà della gradualità e del consenso sociale
Allora è qui
Il profondo distinguo di una nuova sinistra riformista diversa dalla destra ultraliberista
Dalla quale abbiamo ereditato nei bui anni del thatcherismo all'idealismo l'eredità drammatica di diciotto milioni di disoccupati in Europa
L'espansionismo lei colonizzazione economiche la precarizzazione l'attacco ai diritti del mondo del lavoro lo smantellamento del Welfare State keynesiano
Ci hanno mostrato già un'economia squilibrata insomma duecento multinazionali che governano il mondo
Un'economia troppi Zadra disoccupazione strutturale aggravata dall'innovazione tecnologica e densa di tensioni sociali
Fu quell'ondata neoliberista Go Fusco il pragmatismo che iniziano
E le sue Doria sull'efficacia della spesa destinata agli investimenti come antidoto alle situazioni di ristagno di recessione
Quelle da Gio culturale la caduta delle ideologie e delle certezze in gabbia o la sinistra Roberto e vado alle conclusioni
E non solo europea io ritengo anche quella italiana
Ostaggi di un pensiero unico liberista oggi con l'avvento delle sinistre in Europa dobbiamo dare risposte alternative superando gli interessi nazionali
Il primo tentativo per uscire da quella condizione fu l'idea guida di Dell'Orco nel libro bianco per l'occupazione
Che parte da una constatazione formulata con assoluta sicurezza
L'ideologia liberista si è rivelata altrettanto settarie nefasta quanto la contrapposte di logica liberista allora da sinistra a partire da queste verità noi dobbiamo offrire una proposta costruttiva AIOP
Ora di libici vari strati di lavoro sommerso gli anziani disabili ma qui c'è anche il paradosso
A fronte di tutti una gamma di risultati economici e fiscali raggiunti calibro dovuto costituire un volano per un nuovo coraggio d'impresa quale l'apprezzamento della lira abbassamento dell'inflazione del tasso di interesse
Perdura l'egoismo sociale la scarsa propensione al rischio d'impresa
A meno che non ci siano forti motivazioni incentivanti certamente nel nostro Paese le posizioni di conservazione sono fortemente sedimentati nella nella società
Ma non sarà certa abbassando la soglia dei diritti dei lavoratori che risolveremo questo problema grazie
Grazie ancora un breve intervento conclude la serie degli interventi dei delegati la compagnia Centillo
Presente in sala
Presente la compagnia Centillo
Sta arrivando
Cinque minuti e poi diamo la parola Carlo Smuraglia che inizia la serie
Per l'illustrazione dei lavori di Commissione
Io volevo proporre una lettura anche di tipo etico del del lavoro
Una lettura che permetta di riconoscere il lavoro come risorsa
Di di emancipazione e di liberazione e anche una risorsa culturale e sociale che permette attraverso l'estensione di questo diritto
E il riconoscimento dei diritti nel mondo del lavoro in particolare del lavoro sommerso in particolare del lavoro non riconosciuto tipo quello che avviene in certe fasce della vita tipo quello che avviene per esempio per le donne o per chi si prende cura
Delle delle persone persone difficoltà e cioè io credo che questo sia un dato che vada recuperato in un partito come questo in particolare adesso che siamo al governo e in particolare adesso che si stanno facendo una serie di riforme che portano a
Fare emergere dati e diritti della sinistra io penso per esempio a quanto sarà importante attuare nella pratica
Per ciò che riguarda gli effetti che avrà sul data la sua trasformazione sociale quanto sarà importante la riforma della pubblica amministrazione quanto sarà importante la riforma della scuola quanto si possa fare
Rispetto alla riforma del servizio sanitario nazionale che è stato
Depurato da quelli che sono stati quanto meno in parte la qualità sono stati gli effetti De Lorenzo c'è questo governo ha chiuso della sinistra non è una ha chiuso con la fase De Lorenzo io credo che questo vada assolutamente delitto
Oltre a questi questi aspetti gli aspetti per esempio sull'immigrazione e sui diritti di cittadinanza io penso che sia importante mettere l'accento su una parte del mondo del lavoro che molte volte viene considerato meno importante del settore industriale ed è tutto il mondo del lavoro che si rivolge ai servizi alla persona
Anche su questo ambito stiamo facendo molto
E stiamo attivando delle risorse al di là delle risorse politiche che sono sono preziosissime mi riferisco a tutti i processi che sono stati messi in moto per esempio nei confronti dell'infanzia con la legge Turco col volontariato sociale con le cooperative anche se a questo proposito io volevo precisare che ci sono moltissimi lavoratori che la c'è lavoratrici che a fianco a fianco con lavoratori più tutelati vivono invece situazioni diverse dove i diritti sono calpestati dove i diritti sono differenziati io credo che questo vada assolutamente ha recuperato al rialzo cioè come forza di sinistra noi abbiamo il dovere di partire dall'innalzamento dei diritti
Per tutti diritti concreti e insieme ai diritti penso vadano ripresi anche tutti gli aspetti legati ai poteri di questo lo dico con profondo con profonda emozione nel senso che noi oggi abbiamo questa responsabilità recuperare anche la credibilità nei confronti dei giovani nei confronti delle forze della Società meno significative meno tutelate le più deboli tenendo conto che ai diritti dobbiamo dare altrettanti poteri e rappresentanza
Ringraziamo la compagna Centillo che con il suo intervento ha chiuso interventi dei delegati
Prima di dare la parola per l'illustrazione del della prima dei lavori della prima commissione a innocenti al compagni innocenti rettifico quindi la prima amica
Indicazione di Smuraglia voglio fare due comunicazioni servizio intanto vi alla presidenza ci sono dei documenti che sono stati smarriti da Sannino Antonio quindi sono qui alla presidenza ricordo che all'ingresso
Attivo un tavolo per la sottoscrizione al partito e anche la sottoscrizione a all'unità
Ora do la parola a innocenti perché dovrà avere uno spazio per illustrare i lavori dalla prima Commissione la condizione dei lavori
Il lavoro che si è svolto nella prima Commissione ai evidenziato in modo particolare
Tre grandi questioni sulle quali si intrecciano problematiche relative ai grandi mutamenti del sistema produttivo che sono avvenuti e stanno avvenendo ma in modo permanente nel nostro Paese
E
Sui mercati internazionali e gli affetti che queste mutamenti hanno avuto in primo luogo sull'organizzazione del lavoro sulla professionalità sulle condizioni concrete e materiali con cui si svolgono i lavori oggi e nello stesso tempo intreccio no anche problematiche derivanti dal permanere nella nostro paese di sacche di arretratezza dove si annida
La negazione dei più elementari diritti della persona che lavora
E il primo tema che è stato l'elemento di continuità anche nella discussione partecipata
Significativa che è avvenuta ieri sera è stato proprio il tema della sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro io credo che questo sia un elemento che noi dobbiamo tenere in considerazione
Come una forte evidenziazione di un problema che anche all'interno di modifiche nei processi produttivi
Anche nei mutamenti in atto nelle professionalità le questioni legate al diritto base
Non solo della salvaguardia della propria sicurezza e dell'altrui sicurezza
Ma come elemento distintivo anche della stessa qualità del processo produttivo
Viene messo al primo dei punti
Da richiamare nella nostra iniziativa sia in termini di miglioramento
Delle condizioni sia in termini di salvaguardia dei diritti
Io credo che questo elemento
Possa essere congiunto quando si parla dei fattori di competitività
Molte volte le questioni si pongono all'interno
Del recupero
Sul piano dei costi
Credo che questo elemento ci porti invece della salvaguardia della sicurezza ad aprire un nuovo scenario
Ben più qualificanti dal punto di vista anche dell'impegno concreto in direzione della del nesso inscindibile tra lavorare in sicurezza e aumentare il livello di competitività del nostro apparato produttivo
Credo che non possa esistere l'uno senza l'altro
E gli interventi hanno evidenziato come necessario agire affinché si affermi all'interno dei vecchi e dei nuovi lavori
Il tema della sicurezza come il primo punto perché esca dalla ipocrita liturgia nella quale molte volte noi vediamo dopo gli eventi infortunistici mortali si celebrano le varie manifestazioni un impegno continuo
In direzione delle leve della prevenzione
Assumendo questo come l'elemento di partecipazione consapevole alla costruzione dei processi al controllo di questi e quindi ad una azione da protagonisti all'interno dei luoghi di lavoro
Anche in quelle forme nuove con cui lavoro oggi si esprime un rafforzamento degli stessi livelli di controllo
E infine una revisione del sistema degli appalti al massimo ribasso visto giustamente come una causa
E molte volte l'a causa di un grande peggioramento delle condizioni di lavoro in molte realtà
Una legislazione giudicata sufficiente forse un po'troppo sedimentata nel tempo disordinata che alla necessità quindi di questa operazione di riordino
Ma che ha sostanzialmente recuperato una dimensione europea e in questo senso quindi un elemento importante che noi dobbiamo considerare di lavoro svolto che deve essere però disto applicato all'interno dei luoghi di lavoro ha richiamato
Il tema della sicurezza
Le questioni nella politica degli orari
E in modo particolare la necessità che soprattutto il lavoro iniziato all'interno del Parlamento nell'esame delle varie proposte di legge in tema di politica degli orari
Prodi una risposta precisa
Alla perseguimento di azioni di disincentivazione nell'abuso degli straordinari largamente diffusi
E che riesca attraverso una politica di incentivazione
Della riduzione degli orari di lavoro che apra spazi negoziali all'interno delle impressi sul territorio nei settori
Ad affermare questo come un elemento importante di condizioni di vita e di lavoro
Il secondo aspetto è quello del lavoro sommerso
E qui un elemento importante che veniva richiamato anche ieri dallo stesso compagno Mussi
Sulla questione non tanto della dimensione qui non si tratta di lavorare sulla questione del lavoro sommerso per vedere quanta percentuale di prodotto interno lordo noi aumentiamo nel nostro Paese
E che tipo di rapporto con gli altri Paesi all'interno dell'Unione Europea
Il primo elemento è che questo punto di lavoro sommerso lo dobbiamo
Fare evidenziare ancora con maggiore nettezza all'interno del dibattito in sede europea
E ancora poco presenti pure è un fenomeno che anche se a diversi livelli presente
E che sta destrutturare nudo in molti Paesi una vera e propria economia perché oggi si configura ormai come una economia parallela
E non è tanto una questione ripeto legata al fatto che come ricordava Fabio ieri ormai secondo stime abbastanza attendibili nel nostro Paese abbiamo una presenza di quasi dieci milioni di posizioni di lavoro
Che intrecciano i fenomeni legati anche ai processi migratori ai problemi
Legati allo sfruttamento del lavoro minorile
Ma questo è un problema che in qualche modo impedisce al nostro Paese in vaste aree del nostro Paese di uscire da uno stato di arretratezza e di povertà
Dal punto di vista produttivo
E voglio dire che questo non solo nega i diritti il lavoro sommerso
Ma crea instabilità impoverimento del territorio generando sviluppo effimera certo i risultati ottenuti fino ad oggi
Con la strumentazione prevista dalla pacchetto Treu del novantasette non ha sortito molti risultati
Io sarei più cauto nel dire che quello strumento che si fondava sulla questione dei contratti di gradualità
è insufficiente è insufficiente se lasciato fine a se stesso c'è solo il contratto di riallineamento
Ma oggi abbiamo di fronte una nuova normativa che è quella contenuta nell'ultimo collegato alla Finanziaria dove si coglie l'elemento centrale su cui deve far leva
L'elemento dell'emersione
Che lega anche l'idea dello sviluppo che noi dobbiamo avere della creazione di lavoro e quindi di risposta ai problemi dell'occupazione
Che è la questione
Della progettualità sul territorio di legare gli strumenti delle convenienze economiche che posso fare attraverso le agevolazioni con la costruzione sul territorio di servizi all'impresa e di un modello di sviluppo del sistema economico locale
E quindi legandolo atto la partita della programmazione territoriale negoziata solo così potremo avere dei risultati importanti sulle questioni legate al lavoro sommerso la terza questione infine quella relativa a dare una risposta ai problemi
Della condizione
Delle forme nuove con cui oggi il lavoro si esprime che sono non solo le questioni
Del lavoro definito
Di collaborazione coordinata ma le varie forme che qui sono state ricordate da tanti
Il lavoro associato
Le varie forme con cui i contratti a tempo determinato oggi si esprimono lo stesso lavoro interinale
Dobbiamo cercare cioè di recuperare una rappresentatività complessiva
A partire dal vedere fenomeni che ancora oggi solo troppo rappresentati come una patologia qualcosa che è frutto di una demonizzazione di distorsioni di mercato
Senza cogliere l'elemento di modificazione invece della professionalità e della rapporto tra questa e le modifiche del mercato il del sistema di produzione e delle aspettative della gente e di come i giovani o meno giovani vivono rapporto con il lavoro l'espressione del lavoro
Allora credo che questo elemento della qualificazione dello sviluppo debba significare anche intervenire direttamente sulle mutate condizioni del lavoro a partire proprio dalla necessità di regolazione delle nuove forme contrattuali rendendo necessaria una accelerazione dell'iter parlamentare del disegno di legge
Che intervengono in questa materia
Attraverso una definizione di una cornice unitaria delle nuove identità di lavoro che dia certezze normative a tutti ai lavoratori in primo luogo ma anche alle imprese avrà spazi di negoziazione autonoma
E inserisca questi lavoratori in un sistema di rappresentanza e di protezione sociale
E infine la questione legata la flessibilità che è stato uno degli elementi discussi all'interno della Commissione
Riprendendo sì una questione né a titolo personale
Mi sembra
Che si faccia nella
Discussione in corso un passo avanti nel momento in cui cominciamo a parlare
Di cose concrete
Di cosa significa aumentare il grado di flessibilità
All'interno delle piccole o delle grandi imprese
Però senza dimenticare le cose come stanno oggi
Altrimenti rischiamo di assumere decisioni
Che non vanno
Accogliere l'obiettivo vero e l'obiettivo vero è sicuramente quello che posto di fronte a tutti noi
Io lo scarso peso di uno scarso dimensionamento del nostro sistema produttivo della mancanza di un'ossatura strategica che impedisce al nostro Paese
Di a vere quello scarto forte che consenta di recuperare competitività
Allora dobbiamo sapere che sulla questione dei diritti fortunatamente nel nostro Paese
Sia per quelli che stanno sopra o sotto le aziende di quindici dipendenti esiste un diritto che per essere licenziato occorre un motivo
Che si chiama giusta causa nelle grandi aziende che si chiama giustificato motivo nelle piccole
Ma esiste
Cambiano le procedure
è questa la cosa sicuramente su cui noi dobbiamo porre la nostra attenzione
Perché non si tratta quindi di sospendere dei diritti che fortunatamente la legge garantisce
Allora qual è a mio parere il problema è legato al fatto che oggi le procedure genera lo contenzioso giustamente come è stato sottolineato e il contenzioso genera incertezza
Allora c'è un problema legato alle procedure c'è un problema di comportamento della magistratura del lavoro in questo campo c'è un peggioramento quindi delle condizioni materiali con cui una risposta di giustizia si attende
Attenzione quindi su questo elemento
A trovare anche delle risposte che possono essere risposte negoziali possono essere risposte dal punto di vista della revisione legislativa
Ma su questo punto io non credo che possa esistere
Un momento nel quale dal punto di vista del licenziamento individuale debba mancare una motivazione valida
Credo che questo sia uno dei diritti elementari
All'interno del lavoro che noi dobbiamo sempre garantire credo anche che ci siano però organizzazioni imprenditoriali che sbagliano quando chiedono per esempio di eliminare questo come molte volte anch'io in Commissione sono stato sollecitato a prendere in considerazione
E credo che questo debba essere detto che è un errore
Perché è un errore pensare di potere esercitare un potere di arbitrio per quanto riguarda il rapporto di lavoro questo deve essere un diritto regolamentata
E credo che sia in qualche modo un diritto anche indisponibile che noi dobbiamo cercare di garantire quinti
C'è un elemento importante anche per terminare le questioni legate all'esercizio dei diritti
Che sono un elemento importante delle condizioni di lavoro alle soglie del Duemila
Ed è il fatto di credere ancora
Che sia possibile affermare l'esercizio di diritti sindacali con una logica di sviluppo con la logica di sviluppo che noi vogliamo affermare
E che è profondamente sbagliato
Cercare di accreditare fuori da noi non è questo l'elemento ma esiste nel dibattito esiste dibattito politico
L'ho detto in Parlamento lo avverto in qualche area del Paese
Di vivere come un vincolo negativo allo sviluppo il fatto di esercitare determinati diritti
Diritto di associarsi il diritto di eleggere rappresentanza
Stiamo discutendo in Parlamento ne parleranno altri compagni la legge sulla rappresentanza avverto con troppa evidenza un ci senso di fastidio quando si dice che e leggere le rappresentanze territoriali nelle piccole aziende è contrario allo sviluppo della piccola azienda
Io credo che invece una forza come la nostra la forza di sinistra moderna di Governo che vuole lavorare per affermare grandi idealità
Credo che debba riconfermare questo elemento importante
Specialmente oggi dopo la firma del Patto di Natale
Asse centrale la concertazione e noi non possiamo assolutamente accreditare una tesi che va in senso contrario
Questo non vuol dire che litigare posizione di corporativismo di passività che possono esistere
Anche perché quando c'è stata l'occasione l'abbiamo fatto e la dobbiamo fare così come in occasione della prossima revisione che dovremo fare della legge centoquarantasei sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali sento anch'io forme di conservazione all'interno
Credo che questo sia un elemento sul quale noi dobbiamo fare attenzione
Ma cercare di discernere di scegliere la critica ai comportamenti rispetto invece all'affermazione di determinate questioni
Termino dicendo una cosa noi
Vogliamo raccogliere una affermazione che compagno Veltroni ha recentemente fatto quando è stato invitato in Toscana scusare questa parentesi territoriale
A Barbiana sul ci ha richiamato al senso della politica come idealità e concretezza
Ed è giusto noi abbiamo un grande campo nel quale sperimentare questa cosa
Molto concreto
E si tratta della riforma del nostro sistema di protezione sociale
Noi parliamo sempre di dare messaggi
Soprattutto in direzione di alcune di alcuni soggetti di alcune fasce della nostra popolazione
I cittadini in questo caso i giovani ci ricordava ieri il compagno Peluffo che attendono non solo messaggi ma proposte molto concrete
Noi siamo chiamati a dare avvio ad una difficile opera di ricostruzione del nostro sistema di Uefa
Parte è stata fatta nel campo previdenziale lo dobbiamo fare nel campo del riordino degli ammortizzatori sociali
Credo che sia compito di tutti noi cercare di farsi che sul tema della formazione elemento centrale di riordino di qualsiasi sistema moderno di protezione sociale
Ci si non ci si limiti ad un riordino dell'esistente ma si dia una risposta concreta ai giovani di oggi questa è la sfida che noi dobbiamo accettare l'abbiamo accettata e la dobbiamo vincere grazie
Grazie a Renzo Innocenti diamo ora la parola Carlo Smuraglia per la seconda Commissione diritti e pari opportunità nel lavoro
Il tema della seconda Commissione era così vasto che era immaginabile che ci fosse una discussione penetrante e attento abbiamo registrato una serie di interventi di notevole interesse che hanno approfondito i temi del titolo e anche i temi della conferenza non sono mancate sottolineature anche di aspetti che diversi compagni hanno ritenuto fossero stati
Non sufficientemente approfonditi nell'ambito delle riunioni di carattere generale in particolare nel quadro di questa grande voglia di discutere di approfondire che è emersa anche dai lavori di questa commissione è stato sottolineato il fatto che bisogna approfondire anche i futuri appuntamenti la specificità dei problemi che abbiamo trattato per quanto riguarda il Mezzogiorno d'Italia
Abbiamo parlato spesso del lavoro che cambia dei compagni nella commissione hanno rilevato che non cambia il lavoro nei luoghi in cui il lavoro non c'è
E che questo aspetto deve richiamare con molta rigore la nostra attenzione è stato osservato anche che si è parlato limitatamente di pari opportunità ci sono state numerosi interventi anche di compagne che hanno sottolineato come il rischio è quello di continuare ad attribuire sostanzialmente un significato generico ha un'espressione che invece è ricca di contenuti tant'è che la legge centoventicinque tuttora in gran parte non attuata
E si stenta a individuare nel nostro sistema normativo delle regole che tengano conto della specificità femminile in qualsiasi momento del del lavoro
E le affrontino non isolando i problemi ma inserendoli nel contesto generale di quali un problema che riguardi l'occupazione
Mi pare che le proposte che sono emerse da questo punto di vista siano sostanzialmente quelle di considerare il problema del lavoro femminile non tanto in specifiche leggi destinate alle donne quanto in qualsiasi legge che riguardi il lavoro e l'occupazione come uno degli elementi fondamentali da considerare in ogni suo aspetto in secondo luogo di non considerare la donna nella legislazione in materia di lavoro come un soggetto da proteggere ma piuttosto come una delle fondamentali risorse del nostro sistema infine
Quello di dare un contenuto vero alla pari opportunità
Anche nel futuri sviluppi del patto sociale che per la verità a questo punto ha dedicato alcune affermazioni che alcuni hanno ritenuto sostanzialmente abbastanza generiche
Discorso principale però si è svolto intorno a un tema che ha appassionato anche l'Assemblea per tutta la giornata di ieri e anche prima e continuerà certamente ad appassionarci problema è quello della valutazione dei diritti nel loro complesso
Noi abbiamo un sistema di e garanzie complessivo
Che ha la caratteristica di essere però disuguale in relazione alla caratteristica le diverse tipologie del lavoro
Nel senso che un sistema di garanzie dettato preminentemente per un certo tipo di lavoro mal si attaglia a quei lavori che restano diversi dal lavoro tradizionale dal lavoro tipico
Che fare in queste condizioni
Una volta che abbiamo constatato che c'è un sistema di garanzie
Nemmeno tutte sufficientemente efficaci e si è rilevato che sarebbe ora di evitare in qualsiasi formulazione di usare termini come lavoratori troppo garantiti perché in realtà di troppo garantito non c'è nessuno in questo Paese
Ma in realtà c'è poi di fronte a questo il fenomeno di milioni di lavoratori che non hanno nessuna garanzia nessuna tutela che si fa in questa situazione
C'è chi ha proposto qualche giurista anche che ha proposto la cosiddetta spalmatura come si è detto in termini orribili dei diritti per avere una nuova distribuzione
Tesi certamente insostenibile perché non è mai stato dimostrato nella storia
Che togliendo un diritto a qualcuno questo vada attribuito ad altri si ottiene soltanto di ridurre una garanzia ma non vi è certezza che questa vada attribuita ad altri e quindi si risolve tutto semplicemente in un danno
Quanto alle garanzie esistenti prevista dal nostro sistema
Bisogna qualcuno ha detto non bisogna fare un ragionamento ideologico ed è vero
Ma il ragionamento relativo alle garanzie tutt'altro che ideologico di per sé un ragionamento concreto le garanzie ci sono nel nostro sistema perché sono frutto di lacrime e sangue che di grandi battaglie e di grandi lotte e allora per ridurle in qualsiasi momento in qualche modo bisogna dimostrare
O che son venute meno le ragioni ispiratrici di quelle battaglie oppure che si è certi che ed è provato che riducendo le si può ottenere un vantaggio temporaneo soprattutto nei confronti dei lavoratori
Questa tesi è sicuramente insostenibile per quanto riguarda il licenziamento che noi dobbiamo ricordare
Come è nata la legislazione italiana in questa materia quali lotte terribili hanno dovuto essere messe in campo per ottenere prima leggere sessantasei e poi la legge dello Statuto
E non si trattava di una questione ideologica non ci si batteva per questo ricordo che la legge le sessantasei nacque per il licenziamento di un operaio che molti avranno dimenticato ma che si chiamava Santi ha di Torino licenziato semplicemente per il fatto che era comunista
E si lottava allora perché si voleva
Si voleva impedire che il licenziamento potesse essere usato come strumento di potere di discriminazione di De sindacalizzazione
Queste ragioni qualcuno può sostenere ragionevolmente che oggi sono venute meno
Certo si atteggiano in modo diverso certo nessuno oggi vincente avrebbe più Santhià con quella motivazione la motivazione sarebbe un'altra sarebbe apparente magari si farebbe venir meno
Quel posto di lavoro ma certo i problemi rimangono ancora in tutta la loro interezza e bisogna fare attenzione
A non cedere su questi aspetti perché una volta che sia aperto un varco il sistema delle garanzie rischia di essere tutto
Fortemente sacrificato come sta accadendo in questi giorni perché immediatamente è bastato porre questo problema con le migliori intenzioni del mondo oggi che cosa leggiamo nella terza pagina dell'Unità
Emma Marcegaglia che dice bisogna ridurre le garanzie e lo dice in termini di una chiarezza e di una brutalità veramente essenziale perché fa riferimento al licenziamento a rivedere il sistema di reintegrazione nel posto di lavoro cioè riemerge
Il voto della imprenditoria italiana chiusa che i termini di sviluppo ripone soltanto in termini di flessibilità intesa come deregolamentazione
D'altronde
Le tesi che anche qui talvolta sono state espresse o provano troppo o non hanno fondamento ieri ascoltavo il mio amico Giugni
Che provava con la solita intelligenza dimostrare che siccome alcune regole per quanto riguarda il licenziamento alle piccole imprese
Sono ormai facilmente aggirabile
Bisognerebbe a questo punto rispolverare un poi a rimodificare in qualche modo lo statuto mi pare uno un ragionamento curioso
Se ci sono delle norme che servono per aggirare un sistema di garanzie semmai io mi adoperai per vedere di evitare che quelle norme servono a quello scopo
Bisognerebbe riportare il contratto la legge su quotato a tempo determinato alla sua funzione bisognerebbe vedere se il contratto di formazione lavoro deve essere usato davvero per aggirare i limiti dello Statuto od altro
Mi pare un sistema del tutto incongruo in quello invece quello di dire
Aboliamo lo perché tanto viene aggirato sarebbe come scusatemi il paradosso dire siccome tanto rubano lo stesso togliamo di mezzo il furto il che mi pare una cosa assolutamente impossibile
Da dimostrare da sostenere
Credo anche
Che la tesi secondo la quale bisognerebbe in qualche modo
Tentare
Di vedere di ridurre alcune regole anche temporaneamente perché questa è la ragione per la quale alcune piccole imprese stentano a svilupparsi personalmente non mi trovo ha convinto prima di tutto perché
Non riesco a cogliere il presupposto mi hanno sempre insegnato per tutta la vita agli economisti i giuristi sociologi
Che quando c'è una ragione di sviluppo
Quando c'è un motivo di profitto le imprese sono sempre pronte ad approfittarne riempie riesce difficile immaginare che in un settore che tira in un mercato che va un piccolo imprenditore rinunci al profitto rinunci a svilupparsi solo perché ha una preoccupazione un timore di cadere in alcune regole
Sarebbe come dire che un professionista al quale improvvisamente affluiscono migliaia di clienti rimane con una sola segretaria e preferisce rinunciare ai clienti perché se no deve assumere altro personale con tutte le conseguenze che ne derivano io credo che quando invece il profitto si delinea siano altre le ragioni che possono impedire in qualche modo di allargarsi o di ampliarsi altri interessi talvolta una mentalità anche asfittica
Talvolta interessi anche diversi nel rimanere piccoli nel disintegrarsi ci sono ragioni profonde che talvolta colpiscono anche le grandi imprese va ricordato ancora una volta che ci sono molte grandi imprese
Che preferiscono a un certo punto frantumarsi in un quadro di tante società in una rete di società magari banalmente soltanto per ragioni di carattere fiscale non è soltanto un fenomeno che riguarda i piccoli
è un faro che riguarda i tutti andrebbe studiato con attenzione piuttosto che immaginare che questa possa essere una strada diversa
Quindi attenzione
Da questo punto di vista a non aprire varchi che potrebbero essere pericolosi che potrebbero anche sostanzialmente creare delle serie difficoltà io capisco anche il ragionamento di quelli che dicono
Però
Ci sono anche dei problemi di procedure benissimo è vero ha ragione anche lo lo citava poco fa innocenti come un rilievo che è stato formulato nella Commissione io dubito che anche in questo campo i rimedi che vengono messi sul campo siano giusti
Trovo che per esempio la legge sulle controversie di lavoro del mille novecentosettantatré dico del mille novecentosei prego prevedeva che le controversie di lavoro dovesse essere concluse in sessanta giorni
Bene oggi tutto quello che siamo riusciti a non solo che si concludono in anni ma che addirittura di recente con un provvedimento legislativo si è introdotto un tentativo obbligatorio di conciliazione per fare il quale devono decorrere già sessanta giorni prima della legge non mi pare che si sia fatto un grande passo avanti
E non mi pare impossibile pretendere che la giustizia del lavoro funzioni a dovere immettendo in quella sede risorse visto che abbiamo sempre sostenuto che la giustizia del lavoro non è soltanto
Un problema processuale ma è un problema sostanziale di tutela dei diritti
Quanto ai nuovi lavori infine
Mi pare che se è vero che i nuovi lavori sono sprovvisti completamente di tutela però i lavori intendiamo questa gamma così vasta che talvolta chiamano atipici talvolta nuovi e così via se sono sprovvisti di tutela ma io dico
Non la legge non la politica mai buon senso suggeriscono di immaginare intanto di attribuire a questi nuovi lavori un minimo di tutele un minimo di garanzie per cominciare ad avvicinarli a dare loro una dignità
E una migliore sicurezza nella loro attività per non esporli nodi davanti a un mercato che ha sempre più implacabile e nel quale le regole le detta ovviamente sempre soltanto il committente con il contratto individuale
Ma bene se è così se il buonsenso questo ci suggerisce mi chiedo che cosa impedisce l'approvazione di una legge che da troppo tempo giace al Senato e che a questo mira cioè attribuire almeno un minimo livello di garanzie senza irrigidire questi rapporti che hanno bisogno di svilupparsi
Che anzi per gli aspetti positivi possono fornire nuove opportunità nuove occasioni di lavoro ma allora almeno questo cerchiamo di portarlo avanti questa legge è ferma dopo un lungo esame nell'aula del Senato dal luglio scorso
Arrivano sempre argomenti più urgenti mentre tutti parlano di nuovi lavori e di necessità di attribuire a questi lavoratori un minimo di garanzia una rete di protezione
Anche minima bene c'è un banco di prova nei prossimi giorni se ancora una volta sopra verrà
Di nuovo qualche cosa di più urgente dovremmo concludere che davvero si fa prima a parlare di nuovi lavori ed ENI cita di garanzie che a cercare di assicurarle veramente a questa enorme categoria di persone che si trovano in queste condizioni infine
Il problema
Della ricomposizione dei diritti e del mondo del lavoro di questo mondo del lavoro così frammentato certo che è un problema che è un problema che deve essere affrontato con serietà con tranquillità senza improvvisazioni
Dovremmo riuscire a immaginare in un futuro non lontanissimo una ricomposizione del mondo del lavoro che attribuisca a tutti
Un minimo di diritti di cittadinanza e di tutela e poi sulle singole posizioni anche sappia diversificare i modi delle tutele e anche le modalità di scelta delle tipologie delle garanzie per i vari momenti possono essere anche diversificate
Possono essere inventate di nuovi ma su un plafond comune a tutti
Per fare questo
è certo che occorre assumere alcune importanti iniziative proseguire quelle già iniziate
Eliminare i privilegi corporativi nel mondo del lavoro e soprattutto nel pubblico impiego laddove ancora annidano ed esistono
Ottenere che si armonizzino i sistemi previdenziali qui c'è un problema grande come una casa perché con queste strutture il sistema previdenziale per i giovani e per i nuovi lavori non può funzionare
Bisognerà avvicinarlo agli altri ma se l'onere non è sostenibile neanche nel medio tempo bisognerà che qualcuno intervenga forse l'aiuto della fiscalità generale forse un sistema progressivo ma l'avvicinamento si impone perché questo è uno dei punti fondamentali
Quando riusciremo a garantire a tutti
Un sistema previdenziale equo quale che sia il lavoro che fanno allora avremmo già ricomposto una grande fetta di questo mondo del lavoro disperso e avremmo fatto opera di giustizia ma mi permetto di aggiungere anche che bisogna
Compiere
Un grande lavoro per rompere l'isolamento e la solitudine di quelli che non lavorano più nei grandi luoghi di lavoro nelle fabbriche negli uffici di quelli che lavorano in modo disperso
Parole come solidarietà per costoro possono diventare estremamente difficili quando si lavora da soli qua non si non si riesce ad organizzarsi dobbiamo fare in modo che vi sia una delegazione una possibilità bisogna sostenere gli sforzi che fanno anche le organizzazioni sindacali per creare nuovi strumenti da questo punto di vista anche inventando come ha detto giustamente tempo fa Cofferati
Delle formule nuove di organizzazione ma bisogna anche che noi come partito individuiamo gli strumenti
Per favorire
Queste aggregazioni che possono evitare il pericolo non solo della solitudine dell'isolamento ma anche del distacco della politica e del distacco da quelle forme di solidarietà che rappresentano una base fondamentale per la sopravvivenza del lavoro
E bisogna soprattutto garantire a tutti uguali opportunità
Non solo nell'accesso al lavoro ma anche nell'accesso allo stato sociale e anche nelle condizioni di lavoro pari opportunità vuol dire anche questo essere uguali non solo all'astro di partenza nelle opportunità che si presenteranno
Ma anche poter seguire nella propria condizione nella propria carriera nello sviluppo del proprio lavoro una opportunità di miglioramento di affinamento ha ragione Morando quando dice che è la grande scommessa
è la formazione e che su questa bisogna giocare gli elementi della flessibilità
Ed era investimento sul capitale umano ma allora davvero investiamo su questo
Con forza perché questo è uno dei punti essenziali proprio per garantire a tutti in termini nuovi in forme diverse una opportunità veramente pari veramente qua è uguale insomma
Si può concludere che c'è un gran bisogno di rilanciare il tema del lavoro come uno degli elementi essenziali dello sviluppo
Che non confligge con lo sviluppo perché ha bisogno di una rete di tutele e di garanzie
Ma che abbisogna di vedere uno sviluppo che si svolge nel rispetto e nella tutela della libertà e della dignità umana c'è nel patto sociale questo riferimento alla parola dignità
Dignità nel lavoro una parola estremamente importante che comprende una infinita di cose che per molti di noi hanno un enorme significato diamole un contenuto nello sviluppo del patto facciamo in modo che questa parola dignità non resti soltanto
Una parola astratta ma si arricchisca di contenuto e dia un senso al lavoro e alla persona di coloro che lavorano
Grazie Carlo Smuraglia ora la parola a Pietro Gasperoni la l'illustrazione dei lavori della terza commissione unità sindacale rappresentanza e concertazione
Il tempo a disposizione
Non mi consente
Di riprendere tutti i temi che sono stati trattati nel dibattito e nella ricca e puntuale relazione svolta
Da Gianni Italia che proporrei peraltro fosse diffusa se possibile
Per ciò che riguarda la terza commissione
Devo necessariamente pare quindi una scelta di argomenti
Che mi consentono di dare alcune risposte
Almeno sempre anche se parziali e forse schematiche ai ad alcuni dei tanti interrogativi che pure sono stati imposti
Parto con il recente patto sociale sottoscritto il ventidue di dicembre
Il quale rinnova nel segno della continuità quello del novantatré che come è stato più volte sottolineato è stato presupposto è strumento insieme decisivo per gli straordinari successi che abbiamo conseguito in questi anni
Certo questo nuovo patto adeguata e rinnova il sistema di relazioni sociali alla necessità di affrontare la nuova fase della vita economica e sociale del Paese
Completato infatti risanamento finanziario anche se resta intatta la necessità di mantenere fermo il rigore di questi anni si pone oggi il problema
Di come gestire la nuova fase imperniata sulla redistribuzione e la finalizzazione delle risorse alle grandi emergenze dell'occupazione del Mezzogiorno
I nuovi capitoli sulla formazione e la riqualificazione rappresentano insieme alla riforma delle procedure amministrative e la responsabilizzazione delle amministrazioni locali nella costruzione del consenso nel territorio il nuovo ovvero spessore del patto
In esso vengono poste
Le premesse per superare l'attuale separatezza tra le politiche economiche e le politiche sociali dove cioè le politiche sociali diventino sempre più politiche promozionali politiche di informazione di riqualificazione e di investimento nei servizi alle persone che non possono più in alcun modo essere separate
Dalle strategie di politica industriale e di sviluppo più in generale insomma il web fare non può più limitarsi ad essere un modello di redistribuzione al sostegno dei più poveri
Ma esso va riconsiderato anche nella sua funzione che diventa strategica di inserimento e di inclusione nei processi attivi della società
Combinando ad un livello più alto le esigenze che derivano da un mercato del lavoro sempre più flessibile
Ed un più forte bisogno di solidarietà
Il metodo della concertazione con il recente patto sociale va oltre l'impostazione tradizionale essa non è più solo il luogo della certificazione ed è la verifica ma diventa la sede di impostazione e promozione delle politiche che si intendono perseguire
In questo senso una nuova partecipazione
Alla promozione dello sviluppo diventa anche un importante arricchimento della democrazia sociale ed economica e non poteva che comportare come avvenuto un allargamento sia dei luoghi della concertazione
Nei livelli territoriali che dei soggetti sociali che ripartecipano
L'efficacia di questo metodo discenderà però in buona parte dalla capacità di aggiornare il sistema della rappresentanza al fine di evitare pericoli di eccessiva frammentazione o di chiusura in interessi particolari
Della effettiva rappresentatività di ogni soggetto sociale e la necessità di collegare il metodo della concertazione alla capacità di fornire risposte adeguate ai mutamenti in corso nel lavoro
Attraverso anche nuove tutele e garanzie che sappiano accompagnare i bisogni emergenti da un mercato del lavoro in profonda trasformazione
La complessità dei bisogni sociali delle dinamiche dell'economia vanno composte e non invece contrapposte
In questo senso la discussione di questi giorni sulla flessibilizzazione dei diritti
Come condizione per lo sviluppo e la crescita delle imprese appare del tutto inefficace quando non fuorviante per i destini sia della piccola impresa che inaccettabile per i lavoratori
Lo sviluppo delle piccole imprese
Passa attraverso la qualificazione dello stesso delle stesse soprattutto del sistema locale in cui esse operano mentre si pone con forza la necessità invece di allargare da arricchire l'attuale sistema di protezione considerando soprattutto quelle ormai enormi masse di lavoratori impegnati nei cosiddetti nuovi lavori di cui parlavano anche Innocenti e Smuraglia perché sprovvisti di qualsiasi forma di tutela oltre che di rappresentanza
Peraltro la regolazione di queste nuove modalità di lavoro
Questo sì costituisce un concreto esempio di flessibilità regolata e contrattata molto utile particolarmente per le piccole imprese e per i servizi di cui hanno bisogno nel rispetto delle esigenze sia del lavoro che dell'impresa
Ciò richiama però con forza la necessità di definire anche un percorso che riconosca insieme alla pluralità dei lavori
La pluralità delle forme e dei luoghi della rappresentanza capace di garantire alle diverse condizioni di lavoro un'adeguata rappresentanza nell'ambito del sindacato quale nuova dimensione della confederali ITA
Attraverso ciò può e deve passare un'efficace azione
Che porti al superamento delle barriere che separano oggi di esclusi dagli inclusi
Detto questo credo anch'io che sarebbe però un errore ignorare l'esigenza di evitare sia nell'ottica dell'impresa che dei lavoratori della piccola impresa
Che sul discrimine numerico ci si giochi l'esistenza in qualche modo dell'inferno ed è il paradiso
Ma ciò implica caso mai l'apertura di una riflessione approfondita sul nuovo sistema di diritti e di garanzie che sappia fermare un nuovo sistema di diritti universali e tutele rapportate più alla condizione del lavoratore
Che non ad anacronistiche dimensioni di impresa o all'appartenenza a questa o a quella categoria o tipologia contrattuale
Diversamente non si capirebbe il senso e la ragione del lavoro che stiamo facendo per realizzare la legge sulla rappresentanza e la rappresentatività sindacale
Il cui tentativo e quello di realizzarne un contenuto universalistico anche se le modalità attuative sono differenziate a seconda delle diverse dimensioni di impresa
Una legge la quale la Commissione lavoro della Camera ha lavorato per un anno e mezzo ininterrottamente
E i ventidue febbraio Senni se ne inizierà l'esame
In aula e nel giro di pochi mesi potrebbe diventare dopo decenni di discussioni e di divisioni una delle leggi fondamentali del nostro Stato
E noto a tutti come questo tema sia molto delicato e complesso per quanto ormai indispensabile da risolvere
è un tema che tocca sensibilità e culture diverse e su cui si sono misurati e si misurano anche approcci diversi a concezioni e modelli della nostra democrazia
Sulla prevalenza della forma associativa di quella elettivo rappresentativa lo spesso dibattito interno al sindacato e tra le grandi confederazioni sindacali non ha mai trovato un punto di convergenza unitaria
Anzi su questi diversi tratti distintivi ogni sindacato ha caratterizzato il proprio modo di essere e la propria identità
Oggi siamo però ad un punto di svolta molto importante
CGIL CISL e UIL hanno unitariamente Espresso il loro consenso seppure accompagnato da alcune osservazioni e proposte di miglioramento al testo unificato licenziato dalla Commissione lavoro della Camera
Ciò ovviamente facilita enormemente la possibilità di giungere ad una regolamentazione legislativa della materia anche se il cammino è ancora lungo gli ostacoli non sono ancora certo tutti rimossi
Tuttavia si può essere relativamente ottimisti per il fatto che in tutti questi mesi si è fortemente allargato e rafforzato il convincimento che l'esigenza di avere la legge ormai ineludibile ed urgente
Con i referendum del novantacinque sia infatti creato un vuoto normativo che ha spinto verso una crescente frammentazione del sindacato
E sono comparsi accordi definiti appropriatamente accordi pirata perché peggiorativi dei contratti nazionali esistenti sottoscritti da sindacati fantasma sia dei lavoratori che nell'impresa è a prescindere quindi da qualsiasi titolo di rappresentatività
Nel frattempo è poi intervenuta la regolamentazione nel pubblico impiego con il decreto legislativo Bassanini che ha peraltro dato ottima prova di sé come è stato ampiamente sottolineato nel corso di questi nostri lavori
Con le elezioni che si sono svolte due mesi fa facendo registrare una partecipazione al voto molto alta dei lavoratori pubblici circa l'ottanta per cento
E con l'importante affermazione dei sindacati confederali che sono risultati essere ovunque ampiamente i più rappresentativi ebbene se questa legge però facilità per un verso il realizzarsi dalla legge valida per tutti i lavoratori
Per contro in mancanza di questa si produrrebbe una condizione di disparità tra lavoratori pubblici i lavoratori privati che sarebbe a lungo andare davvero insostenibile
Vi è poi un'esigenza più generale che attiene alla nostra democrazia e le sue regole di funzionamento sia in campo politico che sociale
Siamo infatti di fronte a trasformazione ad una crisi della rappresentanza che hanno reso le stesse istituzioni non più corrispondenti alle esigenze di questa fase di sviluppo dalla nostra democrazia
Esigenze alle quali sul versante politico istituzionale si è tentato di dare una risposta con la Commissione bicamerale naufragata per le note responsabilità di Berlusconi e del Polo
Tuttavia è tutt'altro che tramontata la necessità di riformare le nostre istituzioni
E di ridefinire la rappresentanza politica per far compiere alla nostra democrazia un passaggio di fase delicato ma ormai indispensabile
Ecco allora perché una società che ridefinisce
Tutti i propri spazi di esercizio della democrazia non Po tralasciare componenti essenziali di essa quali sono le forme di aggregazione sociale a partire dai sindacati che ne sono parte fondamentale perché da esse trae agli alimento per un suo progressivo ed equilibrato sviluppo
Sulla base di queste premesse
Il testo che andrà presto all'esame dell'aula alla Camera dei deputati si propone innanzitutto di consolidare e valorizzare l'esperienza peculiare del movimento sindacale italiano
Combinando il suo essere sindacato associativo e rappresentativo della generalità dei lavoratori italiani rafforzandone così il ruolo anche nella vita democratica del Paese
Gli obiettivi della legge sono sintetizzabili rapidamente nei seguenti sei punti
Combattere l'eccessiva frantumazione delle organizzazioni sindacali garantendone però il pluralismo attraverso una soglia di sbarramento del cinque per cento
Misurare l'effettiva rappresentatività dei sindacati sulla base della consistenza associativa certificata e del consenso elettorale riscosso tra tutti i lavoratori
Garantire la generalizzazione delle rappresentanze sindacali unitarie in tutti i luoghi di lavoro o aree territoriali
Per le piccole imprese garantendo il diritto alla rappresentanza per le molteplici forme di lavoro presenti nel mercato del lavoro
Garantire l'efficacia erga omnes a tutti i contratti di lavoro sottoscritti dai sindacati rappresentativi di almeno il cinquanta per cento più uno di quelli invece di rappresentatività misto
Misurare anche la rappresentatività delle associazioni d'impresa
Infine indicare i criteri sulla base dei quali i sindacati dovranno disciplinare l'eventuale verifica del consenso tra i lavoratori interessati a questo o a quel contratto di lavoro
L'attuale testo unificato dovrà essere perfezionato in alcune sue parti pur nella conferma del suo impianto nel corso dell'esame che si avvierà i prossimi giorni in aula
Il dibattito pubblico di queste settimane
Si è concentrato principalmente su un punto
E con questo concludo che anch'io considero meritevole di un qualche aggiustamento
Esso riguarda la necessità di evitare una eccessiva separatezza
Tra la rappresentanza sindacale associativa firmataria dei contratti nazionali di lavoro e la rappresentanza sindacale aziendale nella contrattazione di secondo livello
Convengo con chi sottolinea il pericolo di un autonomizzazione tra i due livelli di rappresentanza con il conseguente rischio di mettere in crisi un sistema contrattuale unico Ursi è articolato in due livelli
Questo pericolo va scongiurato correggendo l'attuale formulazione ma salvaguardando anche la titolarità piena del mandato che viene conferito all'RSV direttamente dai lavoratori
Il problema è squisitamente politico prima ancora che regolamentare ed esso non era risolto compiutamente d'altra parte neppure nell'accordo del ventitré luglio novantatré con la riserva di un terzo
Io credo esistano soluzioni che possono essere adottate
Con un consenso molto ampio e che consentono attraverso un sistema di garanzie reciproche di salvaguardare le esigenze prerogative in campo
A questo e ad altre esigenze di miglioramento stiamo lavorando nella consapevolezza di lavorare per il miglioramento dei diritti dei lavoratori e dell'intera democrazia
Ma a giudicare compagne e compagni dall'interesse e dall'attenzione
Con cui molti sindacati di altri Paesi europei e non solo l'ultimo interessamento viene dai sindacati argentini
Guardano al nostro tentativo forse potremmo portare un contributo alla democrazia sindacale il movimento dei lavoratori anche oltre i nostri confini nazionali
Ma lo facciamo soprattutto convinti che il movimento sindacale italiano potrà trarre un notevole impulso sia nella sua capacità di rappresentanza che di rinnovamento
Ed essere anche un contributo mi auguro davvero decisivo alla ripresa e alla all'avvio alla conclusione del processo di unità sindacale
Che porti nel nostro Paese ad un grande sindacato confederale unitario nell'interesse di tutti i lavoratori italiani
Grazie Gasperoni
La parola ad Asor Rosa io chiedo a tutti i compagni che ora seguiranno dieci minuti per poter dare la parola a Walter Veltroni tra alle dodici e quindici le dodici e venti
Dunque care compagni
E care compagne
Vorrei svolgere qui con voi
Una riflessione sul problema del rapporto fra tematiche del lavoro
E forme dell'organizzazione politica quella che un tempo si chiamava partito
è un tema che da molto tempo non viene da noi affrontato in maniera sistematica
Ma è che si è ripresentato con grande chiarezza
Nella relazione di Alfiero Grandi
E di cui questa conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici
Rappresenta senza dubbio un segno di attenzione io spererei di svolta di rilevante importanza un'occasione da non perdere quindi
Io credo che sia arrivato il momento dopo un lungo travaglio
Che è alle nostre spalle
Di decidere di decidere stabilmente
Quali siano il ruolo e la funzione che il lavoro
Non solo come valore ho dato semplicemente culturale
Ma come corposo fatto materiale di massa
è destinato a occupare nella organizzazione e nella linea del nostro partito
Io penso che questo ruolo
Sia o debba essere assolutamente centrale
Partito plurale come si dice da qualche anno a questa parte
Vuol dire secondo me che i punti di vista Accolti
Sono molti
Ma non vuol dire che non esista
All'interno del partito un asse strategico
Una scelta di fondo
Intorno a cui possono essere raccolti e disposti coerentemente tutti gli altri dati della prospettiva
In un organismo ben informato
Le costole sono molte ma la spina dorsale è una sola
Non credo in un partito a macchia di leopardo
Da questa scelta dipendono in larga misura
Il carattere ed il destino di questo partito
Che è ancora in gran parte da costruire o da ricostruire
Io penso che nel partito come oggi
Ci sia ancora troppa politica
Intesa come manovra politica
E troppo poca società
Quando si determina una asimmetria di questo tipo
Un eccesso di politicizzazione
Un difetto sostanziale di socialità il rischio non è soltanto la perdita del consenso che tuttavia è un dato da non accantonare
Il rischio è la perdita della bussola che ci dice dove dobbiamo andare
Io direi che dovremmo far fare un altro passo avanti
Alla discussione
Che pure si è riaperta recentemente sul partito che vogliamo
Secondo me non è più sufficiente dire
Come abbiamo fatto un po'affannosamente e un po'disperatamente negli ultimi due o tre anni che ci vuole più organizzazione
Dobbiamo dire con chiarezza che ci sarà più organizzazione soltanto se riusciremo a organizzare di più il lavoro
E riusciremo a organizzare di più il lavoro
Solo se la nostra linea politica consentirà di farlo
Ossia soltanto se il lavoro vibra all'interno della nostra linea politica
La questione compagni e compagne non riguarda soltanto la sfera dei valori
Dove è facile fare concessioni in questo senso
E neanche quella pure così importante della nostra immagine
Io credo che la questione riguardi fatti molto materiali molto concreti molto politici
Con cui fa i conti tutti i giorni la nostra iniziativa faccio un esempio
è lecito
Oppure non più
Dire che il partito democratico di sinistra
Va e sta al Governo per fare gli interessi dei lavoratori
Io ho l'impressione che chi va al Governo in questo Paese
In Europa e diverso chiunque esso sia
Pensi che sia suo dovere tenere presenti soprattutto gli interessi generali
Quelle che il vecchio Marx chiamava una volta le Bronse leggi dell'economia
Io non ignoro che sia un problema
Anche quello di stabilire di volta in volta quali siano i reali interessi dei lavoratori
Altrimenti non ci sarebbero su questo punto fra di noi
Discussioni così accesso
Quelle discussioni che con rivelando un'immaginazione retoriche superiore al normale noi adesso chiamiamo sereno dissenso
Ma l'interesse generale
Che poi secondo mi
Altro non è che la composizione intelligente
Di interessi particolari diversi e anche qualche volta contrapposti non può cancella l'interesse di parte
Di quella parte di società che noi abbiamo deciso di rappresentare
Qui cari compagni che a De un tema
Secondo me importantissimo
Che è quello della rappresentanza
Senza la rappresentanza del lavoro e del mondo del lavoro
Ci sarà un partito diverso da quello a cui molti di noi continuano a pensare
Mettere il lavoro
Fra i tanti punti DiVersi
Di un programma politico indirizzato generalmente e genericamente al cittadinanza sarebbe giusto
Solo se noi prevedessimo che il destino storico del lavoro nelle società industriali dell'era della globalizzazione fosse quello della niente ha vinto
Ho della scomparsi
Ma noi possiamo considerare realistica questa prospettiva
A me pare al contrario che la moltiplicazione
E la Lure Dietz azione dei lavori
E al tempo stesso la subalternità
L'oppressione
Lo sfruttamento
In forme nuove e i nervi tenta assumano continuamente una presenza di realtà
Che siano ben lontane darlo scomparire
Qui si pone il secondo tema secondo me di rilevante importanza teorico politica che è quello che io chiamerei della ricomposizione sociale
Non c'è solo un problema di governo
C'è un problema del comune e del perché stare all'interno del società
Organizzare il lavoro significa dunque anche compiere una operazione di ricomposizione sociale fondamentale
In una possibile potenziale tendenza di disgregazione
Come hanno già fatto tanto per fare degli esempi storici del tutto ovvi evidenti il partito socialista pre fascista
E il Partito Comunista post fascista
Se si pensa con attenzione a come fatto e come sta diventando il nostro Paese oggi
Io credo che sia facile accorgersi che il rischio sua maggiore non è quello o non è soltanto quello di un eccesso di frammenti Zazie une politique
Ma quello della frammenti Zazie urne e disgregazione sociale
Che potrebbe portare e in parte ha già portato a fenomeni di rottura e contrapposizione persino all'interno del mondo del lavoro
L'ultimo punto
Quello che riguarda la storia
Dei nostri rapporti con l'Europa
E dei rapporti fra l'Italia e l'Europa
Che una storia secondo me
Non rettilinea
Che ha conosciuto e conosce momenti
Di sviluppo ma anche ritardi e passaggi all'indietro
Io penso che il distacco di questo partito l'eventuale distacco di questo partito dal suo naturale al radicamento sociale
Costituisca uno dei fattori che tornano a spingere l'Italia fuori dell'Europa
Verso nuove anomalie che non possiamo guardare senza preoccupazione
Ne segnalo due che dirò in termini talmente sinteticità temere di non riuscire a farmi capire sto veramente concludendo
La prima anomalia
Ma insomma compagni l'Italia e attualmente l'unico paese europeo in cui non ci sia un partito socialista
Bisogna riflettere su questo dato
E chiede sci sesso non coincida sostanzialmente con il fatto che in Italia non c'è neanche contemporaneamente un partito che possano dirsi un partito del lavoro
Seconda hanno Madia l'Italia è l'unico Paese europeo
In cui attualmente si rischi
Che ci sia un sindacato senza partito
Non è così in Germania non è così in Francia non è così nemmeno in Inghilterra
Una volta come ricorderete si teorizzava il sindacato come cinghia di trasmissione del partito
Oggi credo sia necessario resistere alla tentazione
Di un sindacato che veda il partito come cinghia di trasmissione del sindacato
Ma non è neanche tollerabile
Al lungo la separazione fra queste due sfere che io vedo avanza
Ritrovare il lavoro
Con me asse
Di organizzazione del partito politico significa dunque secondo me anche ritrovare il sindacato commi interlocutore privilegiato del partito
Naturalmente le sfere i compiti sono radicalmente diversi
Ma L'Unità
Della prospettiva e il comune riferimento al soggetto sociale che essi rappresenta il o si scioglie questo nodo
Ho resteremmo ancora dentro il guado della organizzazione irrisolta
Grazie Asor Rosa la favola a Paolo Nerozzi
Raccomando sempre
Raccomando anche Nerozzi dieci minuti per poter restare nella tabella di marcia
Il dibattito politico di questi giorni
E più centrato sulle regole
La discussione sui partiti
Sull'uso delle persone
Noi come individui ma come Massa magari da manipolare nei sondaggi
E scompaiono sempre più l'idea di valori
Per cui si caratterizza una sinistra e si differenzia la sinistra dallo schieramento moderato ride
Ma accanto alla questione dei valori diventa importante anche
I soggetti le persone nella loro quotidianità nella loro quotidianità di vita e di lavoro e allora io credo in modo molto sommario di porre alcune questioni
A me pare che la nostra discussione
Della sinistra soprattutto politica
Il mercato viene visto come valore assoluto
Non discutibile
Ora è vero che ho visto valore su cui confrontarsi ma è anche vero
Che gli edili che muoiono nei cantieri
Si è discutere nella sanità se un'operazione al cervello economica o meno colpiscono alla radice la forza differenza pare idee conservatrici e allora quale ruolo del lavoro nella società e nei luoghi di lavoro
Ora si è osservato si aveva la stima del fiero che l'intervento di Larissa
Il risultato importante del fatto che l'ottanta per cento dei lavoratori pubblici ha votato
Ora è sicuramente un rapporto corretto diverso col sindacato coi sindacati
Ma vi è forse dall'altro la semplificazione della politica
Forse lo stesso meccanismo uninominale la disaffezione
Portano e necessità di creare nuovi elementi
Di aggregazione discussione
Ora mentre a Roma ha votato circa quaranta per cento
Degli elettori degli stessi giorni all'eterna RSV a Roma votava ottantacinque per cento dei lavoratori pubblici
E allora la semplificazione e la disaffezione pongono a noi anche di vedere queste organizzazioni RSV nel luogo di lavoro come anche una nuova rappresentanza dialettica
Con delle istituzioni sempre più semplifica
E questo bisogno di luoghi di rappresentanza
Che ne visto anche nella città per esempio il fenomeno del volontariato è parte di questa crisi di questa riflessione ora c'è la necessità appunto di creare in questa società complessa più luoghi di rappresentanza più luoghi uso una parola
Di Turi non usata di contropotere o di potere dialettico
Seconda questione
Noi stiamo discutendo in questi giorni
Della discussione sul patto sociale della flessibilità
Ora sarebbe utile
Anche fare dell'espressione farò in maniera radicale
Fu questioni ci investo nel nostro Paese questo Paese alla mobilità sociale più bassa dal presa sisma
Perfino nell'epoca fascista c'erano abolita sociale fra le case più alta lo stesso
Forse anche questo ma a causa della rappresentanza la semplificazione oggi lettere a una professoressa di don Milani assumerebbe un valore ancora più dirompente rispetto appunto a questa mobilità che in casella tutti i padri figli nonni nello stesso ruolo
Seconda questione se non è un'eresia il lavoro
Rispetto al profitto in Europa tre volte inferiore io penso che si ponga un problema di una redistribuzione del reddito e si ponga un problema accanto all'aumento del lavoro anche da Mario istituzione del salario
Sia nel lavoro dipendente che nel lavoro cosiddetto nuovo
E una riflessione che abbiamo fatto sulla questione delle perché Lu
Vedete probabilmente sindacato confederale
Ha tenuto un concerto perché partito dalle condizioni materiali
Dalla dignità dei lavoratori
Da ridare in qualche modo rispetto anche a processi di riforma che abbiamo appoggiato
Un segno un sostegno
Un ruolo rispetto a delle categorie che non hanno più grandi privilegi e che hanno perso in questi anni status salario e qualche volta anche dignità nella società
E allora io credo che per esempio l'appoggio che abbiamo dato alle riforme Bassanini con forza
Sì abbiamo code terminato col Governo
Oggi ci passa dire
Mettere un allarme guardate quelle riforme sanno allenandosi
Quei processi avviati l'anno scorso si stanno affermando
E ci saranno due prove decisive di questo possibilità di sviluppo ieri Presidente
Del consiglio appare affatto un intervento su queste questioni molto documentato e molto esatto ma proprio su questo si vede la modernità e la restaurazione io vedo in questo diverso Governo alcuni elementi pericolosi di restaurazione
Quando un ministro dice che la dirigenza così come va bene non è vanno cambiati uno
E che non è giusto
Togliere e mettere con lavoro subordinato con altri lavori nuova linfa nuovi Giovanna dirigenza io vedo la ristorazione quando ministro dice
Che
I dirigenti sono tutti bravi sono solo le leggi in questi quarant'anni che non hanno fatti funzionare io vedo preoccupazione era frazione non si può rifare una casa con tutti i mattoni vecchi qualche mattone ma cambia secondo elemento il fisco anche qui c'è un processo di riforma fiscale molto forte il ministro Visco ci ha presentato una proposta di aziendalizzazione che noi condividiamo
Ma anche qui mi pare che nel governo sistema posizioni distanti diverso
Allora io non vorrei che proprio coi questi lavoratori che sono stati determinanti per il recupero di evasione fiscale questa riforma che permetterà un recupero dall'evasione fiscale verso questo processo si in qualche modo interrompesse
E guardate anche la sentenza della Corte costituzionale
Anche certi numeri al lotto e vengono fuori
Sono avvisi sono segnali e io non vorrei
Come stiamo discutendo una riforma del Coni che ci si dicesse guardate i lavoratori parasubordinati il lavoro sommerso stia lì
Il lavoro la mobilità di quelli che ci sono la vedremo perché tanto poi dovremmo fare d'accordo con Frattini e col pollo quindi lo faremo lì l'accordo
L'accordo sulle che richieste che fa per voi io non vorrei che in questo accordo ci saresti fosse anche l'eliminazione la riforma fiscale che il ministro Visco sta portando avanti
E lo dico con più di una preoccupazione noi saremo su questa trincea vedremo chi sarà moderno e chi non lo farà
L'ultima in questione
Noi abbiamo oggi a mio avviso
Alcuni elementi simbolici
Vedete il contratto dei metalmeccanici non è solo una questione
Il salario e di diritti
è l'attacco simbolico in un punto chiave
Di un'idea di contrattazione nazionale che patto sociale a riaffermato e guardate anche quello che avviene a Bologna
E la discussione in casa nostra
Io sono rimasto un po'stupito quando si dice poi si può essere d'accordo o meno ma c'è uno dei criteri per non candidare una compagna essere d'accordo su una volta Omo io vedo le barbarie nel nostro dibattito credo che queste questioni civili
Quell'onore ai prossimi giorni prossime settimane attenti i metalmeccanici Bologna le miglia sono fatti simbolici
Quando la Regione media fatta la legge sulla scuola quando a contratto chiuso della sanità come di atto dal presidente Chiti la Regione Emilia vuole riaprire per mandare all'aria tutto beh ci sono segni simbolici
Io credo che noi dobbiamo rispetto a questi segni simbolici riflettere
Fu un'ultima battuta sul dibattito di questi giorni
Io inviterei
Ad assumere la prudenza che è una virtù cristiana anche come la virtù di sinistra e poi cito un intellettuale postcomunista Lino Banfi qualche volta e anche nel dibattito sulla flessibilità una parole troppo e due son dei disastri
Grazie a Nerozzi
Ora vorrei per presentare chi parlerà prossimamente dire alcune cose
Le associazioni antiracket hanno denunciato nei giorni scorsi un certo disimpegno una certa lontananza del nel mondo politico del Parlamento attorno a una tematica drammatica che Mina le fondamenta della convivenza in alcune nostre regioni
Bene il compagnia Veltroni ha rassicurato
Tano Grasso che l'impegno dei Democratici di sinistra su questo terreno e prioritario e forte e abbiamo voluto quindi invitare Tano Grasso la nostra Assemblea per sentirlo direttamente per Italia l'indicazione dello interessati
Alcuni anni fa attraverso comuni amici
Ebbi modo di incontrare una coppia di imprenditore
Che intendevano realizzare un investimento agrituristico nella Sicilia occidentale
Dissi subito a loro che il progetto avrebbe avuto un sicuro successo economico però dovevano mettere in conto altri problemi
La sera stessa dell'inaugurazione riceverete qualche segnale che neanche percepire été
Passerà qualche giorno e qualcuno si presenterà pranzare nel vostro ristorante e si lascerà andare a qualche battuta
Seguiranno nei giorni successivi segnale più decisi e voi non potrete più far finta di non aver capito passerà ancora del tempo
E vi giungerà un'esplicita richiesta
Qui pagano tutti
Paghiamo noi per essere protetti dovete farlo anche voi
Sarete lì a riflettere quando nel cuore della notte sfodera un ordigno che non farà molti danni ma sarà sufficiente a impaurirmi definitivamente
Spiegai loro che avrebbero avuto due sole alternative
Oggi congelato un accordo contattando l'importo del pizzo
Mettendo però in conto il pericolo di un graduale in dischi amento
Darle dalla richiesta di ospitalità per latitante all'uso della struttura per nascondere merce o armi oppure dire subito no e opporsi si correrà anche un rischio ma sarà l'unico modo
Per restare liberi imprenditore
Non ebbi più notizie di quella coppia di imprenditore
Seppe dopo che vivevano felicemente in Spagna dove avevano realizzato quell'investimento
Compagne e compagni questa non è un'eccezione e purtroppo la regola e ciò che avviene la maggior parte dei territori di alcune regioni meridionali a partire dalla Sicilia
Non si può fare impresa senza confrontarsi con la mafia o subendo o diventando complici opponendosi
Non si vuole descrivere un quadro a tinte fosche suggestionati magari dalla Nostalgia di inconcludenti battaglie di opposizione
Purtroppo la realtà e questa ed è assai diversa dei desideri di ognuno di noi e negando ma si impedisce la soluzione dei problemi
Vorremmo tutto una risposta positiva dei cittadini ma la stragrande maggioranza dei commercianti siciliani calabresi campani convive pacificamente con il pizzo
La denuncia di questa situazione non può Assur in alcun modo essere interpretata come una minaccia politica
Al contrario
Deve essere da stimolo per rafforzare un impegno di rinnovamento della società italiana non solo deve essere chiaro a tutti che non potrà esserci sviluppo senza un'impresa libera dai condizionamenti mafiosi cosa Nostra inibisce gli investimenti limita la possibilità che gli imprenditori possono mettere in gioco le proprie capacità e i propri capitale
Ma non si può ridurre il problema ad una maggiore presenza di forze dell'ordine o a quello di blindare intere arie industriale
Ciò che serve e offrire agli imprenditori una via d'uscita dai condizionamenti mafiose e rendere conveniente l'opposizione alla mafia
Nessuno può credere
Che la lotta alla mafia sia solo un problema di repressione
L'iniziativa dello Stato può giungere sino ad un certo punto oltre nel quale devono entrare in gioco altri soggetti
Se la mafia eh criminalità più omertà l'antimafia non può che essere stato più società civile
Se lo Stato finalmente è iniziata a conseguire successi con la cattura di numerosi latitante con la celebrazione di importanti processi questi risultati soddisfano solo una delle due condizione
E rimangono nella dimensione della normalità
E meno male che adesso vi sono questi risultati ma essi non bastano assolutamente serve altro e quest'altro compagne e compagni non c'è stato
Vi è qui un ritardo ed una responsabilità della sinistra in particolare dopo la vittoria elettorale del mille novecentonovantasei
Il problema non si risolve con nuove leggi eccezionale
Esse non servono a convincere un commerciante a denunciare il pizzo
C'è bisogno di un forte investimento politico sulla società civile
Se vogliamo avere un Paese normale dobbiamo avere imprenditori liberi e questa condizione si realizza solo comma denuncia delle vittime non ci sono scorciatoie non serve né James Bond nei dogmi Brasco
Questo problema appartiene in primo luogo alla politica e a chi governa
Il sofferto grido d'allarme lanciato dalle associazioni antiracket nel forum del Corriere della Sera trova qui il suo fondamento esiste un importante consolidata esperienza della società civile che non viene valorizzata indicandola come modello di liberazione dal racket consegnandola inevitabilmente all'estinzione
Per questo ci siamo detti o si rilancia o si chiude
L'associazione antiracket garantisce attraverso l'addome un cioè collettiva e la collaborazione con restituzione un alto livello di sicurezza perché denuncia
Perché deve restare solo l'esperienza di un'avanguardia perché non deve diventare la scelta per migliaia di piccoli e medi imprenditori del vittime del pizzo
Perché questa esperienza non può essere elemento di arricchimento per la stessa sinistra come non capire ancora che questo è un problema decisivo per la stessa identità politica alla sinistra italiana ragioniamo sul fatto quanti sono i commerciante che ha notato i sindaci del centrosinistra che hanno votato per Orlando per Bianco per Bassolino e che subiscono passivamente l'imposizione del pizzo
Si contano sulle dita del di della mano i commercianti che denunciano a Palermo a Catania a Napoli non è questo un problema che riguarda tutti noi
Che fare
Quando le associazioni antiracket denunciano la solitudine e l'isolamento di questi anni e dicono
Siamo in prima linea e qui vogliamo restare vogliamo essere di più per essere più forte ma vogliamo essere sicuri che quando ci volgiamo indietro di avere le spalle coperte indicano un primo obiettivo
Un forte e convinto impegno dello Stato
Ci si può esporre solo se si sente che dietro il rischio che ci si assume ce lo Stato con tutta la sua forza che il pericolo viene condiviso dalle istituzione c'è però un alto livello di impegno
Nell'incontro che abbiamo avuto pochi giorni fa con Walter Veltroni e altri dirigenti dei Democratici di sinistra
Degli impegni assunti soprattutto abbiamo apprezzato quello di considerare questa battaglia come centrale e di invitare i commercianti a denunciare
Di questo impegno vogliamo dare atto
Un commerciante di sinistra
Deve considerare incompatibile con la propria identità politica e culturale pagare il pizzo alla mafia
La politica
Soprattutto quella della sinistra
Deve superare un ritardo con la società civile sempre se la si considera come una risorsa e non con il fastidio riservato a ciò che incontrollabile
Certo bisogna liberarsene dal complesso di Goria
Dall'idea che le esperienze di impegno civile costituiscono sempre una minaccia per la politica
La politica non deve più considerare la dialettica con la società civile nei termini di Davide contro Golia ma in quelli di Godina che coopera con Davide sì oggi parliamo di crisi dell'impegno antimafia di ampi settori della società civile parliamo di qualcosa che deve appartenere a tutti i soggetti della democrazia
Il problema della debolezza della fionda di Davide non può essere solo un problema di Davide in una prospettiva di cooperazione e anche un problema di Golia che quella fionda si possa scagliare efficacemente contro un nemico comune
Fra l'altro la valorizzazione dell'esperienza della società civile può determinare un arricchimento della stessa della
Ma spesso di calo di tensione nella lotta alla mafia
Non mi scandalizza non si possa chiede all'opinione pubblica di essere sempre in allerta
Ma lo Stato e la politica sono una cosa ben distinta dall'opinione pubblica e non possono permettersi un calo di tensione su questi mesi temi purtroppo prevale spesso un modo di fare politica che non si pone il problema di governare i processi del Paese ma quello di assecondare insomma i desideri dei sondaggi e siccome la mafia non fa più notizia eccetera eccetera
Compagni e compagne in conclusione consentitemi di rivolgere un pensiero ad un lavoratore
Che in un'altra situazione sarebbe stato qui questa mattina
Parlo dell'ex operaio dei cantieri navale di Palermo Gioacchino Basile
Che in solitudine egli in isolamento ha denunciato le infiltrazioni mafiose nella più grande azienda palermitana
L'Africa la Fincantieri lo ha licenziato
è un uomo che ha investito tutta la sua vita nell'idea che non può esserci va a vuoto senza legalità
Sviluppo senza un'impresa libera dalla mafia
Oggi vive nascosto sotto la protezione dello Stato
La Commissione antimafia alcuni giorni fa ha approvato all'unanimità un documento che riconosce il valore del suo impegno
Basile ha risposto di avere un sogno
Tornare ad indossare la tuta blu
Chiede sono questo risarcimento
I cantieri navali appartengono ad un'azienda a capitale pubblico
Lo Stato è l'azionista di riferimento cosa aspetta la Fincantieri a riassumerlo perché anche i più semplici atti di giustizia devono essere chiesti devono essere sempre frutto di lotta in questo Paese anche quando la sinistra è al governo
Non si può iniziare a pensare un'impresa libera dalla mafia senza la presenza sulle banchine del porto di Palermo dell'operaio Gioacchino Basile
Alziamo Tano Grasso tutto
La parola
Ancora che cora grazie a Tano Grasso la parola Francesca Izzo
Prego sempre il rispetto del tempo
Care compagne cari compagni
Per noi il partito della sinistra europea che ha primarie responsabilità di governo e oggi più che mai di tale tenere ferma la bussola sui grandi obiettivi che legittimano la nostra funzione nazionale
Stiamo attraversando una fase di turbolenza che larga misura il frutto del lungo e incompiuto processo di assestamento del nostro sistema politico e istituzionale
Di nuovo si manifestano forti tendenze alla frammentazione che rischiano di incrinare quell'unità di intenti quella coesione che ha portato alla vittoria dell'Ulivo e di nuovo si gonfia quell'umore contro i partiti
Che può portare alla formazione invece di partiti nota biliari fondate sulle persone e non somiglia Rita e programmi di respiro storico
Dinanzi a questi rischi dobbiamo riaffermare senso e il valore della nostra azione politica
Che innanzitutto rimane fermamente fedele al principio originario che ha dato vita alla coalizione di centro sinistra
L'incontro fra i partiti che si ispirano alle tradizioni e culture riformiste italiane
Entro questo orizzonte
La nostra azione politica oggi due capitali punti di riferimento l'Europa
In cui l'Italia gioca oggi un ruolo da protagonista e grazie al Governo Prodi
E il patto sociale
Su cui si fonda l'azione del governo D'Alema perché in Europa si resta da protagonisti se l'intero sistema Paese compie un salto di qualità
Essere parte dell'Europa e contare per orientarne le scelte nell'epoca dei mercati globali
Significa misurarsi col fatto che la competitività del sistema economico non può più fare uso del ciclo peraltro perverso di svalutazione rilancio delle esportazioni inflazione
E che di conseguenza perché non poiché non vogliamo che la competitività fra sistemi si fondi sul tema Malthus Diana dello scritto
E su un rinnovato sfruttamento dobbiamo muoverci invece sul terreno dell'innovazione ed è l'alta qualità delle nostre produzioni
La competizione su questo terreno richiede innanzitutto il progressivo superamento delle pericolose fratture che dividono il mondo del lavoro fra garantiti e non garantì
E quindi un ridisegno e documenti per salita azione del sistema dei diritti
Ritiene la crescita
E lo sviluppo della risorsa umana la sua educazione formazione qualificazione riqualificati noi sappiamo che questa continua formazione e valorizzazione della risorsa umana può avvenire solo in un quadro di garanzie in presenza e non in assenza di una rete di sicurezza sociale che continuamente riapra opportunità
E reinserisca coloro che lo sviluppo pone ai margini
E a maggior ragione in presenza di una politica sociale che si faccia carico di valorizzare e integrare a pieno titolo nel mondo del lavoro una risorsa che è stata finora forse usata ma certamente non valorizzata e utilizzata al meglio il lavoro e le competenze delle donne Italia
Lo ha già ricordato e sottolineato grandi nella sua relazione le donne italiane nonostante gli incrementi degli ultimi anni hanno tassi di attività e tassi di occupazione tra i più bassi d'Europa
Noi crediamo che questa sia in larga parte dovuto ad una politica sociale
Basata sull'idea che alcune funzioni essenziali necessaria al benessere dei cittadini siano prodotti nelle famiglie
Siano prodotti cioè da donne che da madri e da mogli forniscono gratuitamente lavoro di cura lavoratrici quindi nella propria casa che quando sono entrati in massa nel mercato del lavoro sono diventate lavoratrici due volte in casa che fuori
E mancato lo sviluppo di una rete di servizi alle famiglie pubblici e privati
Per consentire alle donne di coniugare con meno statica i loro lavori una rete di servizi che allo stesso tempo fornisse a tutte le donne opportunità di occupazione e reddito
La tradizionale critica sociale italiana basata sui trasferimenti al capo famiglia anziché sui servizi alla famiglia ha privato le donne di autonomia economica
Senza occupazione quindi senza salario e senza il supporto dei servizi e o dei trasferimenti del welfare le donne italiane non possono poi perseguire un progetto che pure hanno a cuore quello dei figli
La politica sociale laborista e familista ha prodotto per le donne poco occupazione e per l'insieme del Paese poche nuove sani oggi invece comincia a farsi strada la convinzione profonda che una politica sociale amica del lavoro retribuito delle donne
è una politica del lavoro attenta alle pari opportunità sono indissolubilmente legate tra loro e vanno di pari passo non contro ma invece a favore di una politica della famiglia
E lavorare questa politica amica delle donne è uno dei compiti del partito che siamo impegnati a costruire anche attraverso la Conferenza nazionale delle democratiche di sinistra
Che terremo a Chianciano il dodici il tredici e il quattordici marzo
Per questa di intendiamo contribuire a dare alla politica sociale e alla politica del lavoro italiane una dimensione europea
Il patto per lo sviluppo infatti atti come primo passaggio la concertazione tra le parti sociali per quanto riguarda la politica sociale e la politica del lavoro
Finora tuttavia ai tavoli delle parti sociali la soggettività politica femminile non è stata adeguatamente presente
Questa assenza è stata notata e fatto oggetto di critiche di critica in sede europea
Questa assenza ha fatto sì che il precedente piano per l'occupazione presentato dal governo italiano
Dal precedente governo
Sia stato giudicato carente per quanto riguarda l'attuazione del quarto pilastro delle direttive per la convergenza delle politiche occupazionali europei quella appunto che riguarda le pari opportunità tra donne e uomini
Alla verifica di primavera prevista al punto dodici del patto sociale quando verrà steso il prossimo DPF
E verrà presentato il prossimo piano nazionale di Azione per l'occupazione non solo l'Italia dovrà presentare proposte a questo proposito ma anche risulta
Le democratiche di sinistra sono impegnate in prima persona nell'elaborazione di politiche sociali amiche del lavoro delle donne
E indispensabile che queste politiche diventino patrimonio di tutto il partito donne che si rifanno all'aria culturale della politica della sinistra sono in prima fila nel rispondere alla iniziativa politica dell'Europa su questi temi
E indispensabile che la loro capacità di iniziativa sia riconosciuta come parte integrante del nostro sforzo di creare una nuova classe dirigente
Le donne italiane più in generale hanno già dimostrato di essere parte integrante di un nuovo legame fra nazione e sviluppo
Legame che vede l'Italia competere in Europa è sul mercato globale sul terreno della formazione della ricerca e dell'innovazione
I tassi di scolarità delle giovani donne italiane hanno eguagliato e perfino leggermente superato quelli maschili
La disponibilità la formazione e la riqualificazione sia delle giovani donne che di coloro che rientrano nel mercato del lavoro nella mezza età hanno trovato talvolta faticosamente canali di espressione
E soprattutto le donne italiane di tutti i livelli di qualifica continuano a stare sul mercato del del lavoro
A cercare una propria definizione sociale come lavoratrici anche fuori dell'ambito domestico nonostante lo scoraggiamento dei tassi di disoccupazione persistente niente altro
A questa loro disponibilità e indispensabile che si risponda fornendo loro non solo occupazione ma adeguata retribuzione ruoli di responsabilità e di direzione adeguatamente alti
Per evitare che questa formazione di capacità e competenza venga esaurirsi con un danno non solo per le donne badate bene batte l'intero
Paesi non è solo per questo che indispensabile che la società italiana nel suo complesso sia capace di rispondere alla domanda di lavoro delle donne
è indispensabile che il lavoro l'intelligenza la preparazione di tutte le lavoratrici e lavoratori italiani sia dato pieno valore per il nostro poi progetto politico di benessere e sviluppo
Pari opportunità nell'accesso al lavoro remunerazione adeguata della formazione e della qualificazione attuazione di una rete di sicurezza sociale che renda possibile il lavoro i lavori delle donne
Queste sono oggi questioni centrali non della politica delle donne ma della politica nazionale ed europea della politica di sviluppo economico e civile che è la bandiera della sinistra riformista al governo in Italia ed euro
Grazie compagnie Izzo anche per aver rispettato perfettamente il tempo abbiamo ricevuto come Presidenza moltissimi contributi sul documento sulla proposta di mozione
Che avevamo distribuito compagno grandi ha indicato in corso della mattinata qual era un po'il metodo di lavoro che volevamo praticare questi contributi di abbiamo ora visti e sono tutti ammissibili e sono contributi importanti
Nella ridefinizione del documento la presidenza propone cinque compagni che possono lavorare per coordinare questo testo e poter quindi recuperare adeguatamente i contributi che ci sono giunti i nomi che proponiamo sono quelli dei compagni brutti i cordoni Tapparo Italia e Bruni
Se ci sono considerazioni contrarie attorno a questa proposta di compagni
Che devono lavorare sulla definizione ultima del documento
Vediamo non credo non sia il caso proprio di arrivare a una formale
Votazione se ci sono tesi diverse si alzi la mano si venga esporre eventualmente una proposta diversa non vedo obiezioni quindi questi cinque compagni
Provvederanno alla stesura
Prima di affidare al nostro segretario la conclusione della conferenza volevo fare alcuni ringraziamenti tanto un primo ringraziamento a tutti i compagni e le compagne che hanno lavorato con grande dedizione con grande impegno all'organizzazione alla riuscita credo della conferenza senza badare
Diciamo a senza autolimitarsi nell'impegno quindi io credo che un applauso a questi lontani sia necessario
Un ringraziamento anche ai nostri parlamentari che con una sottoscrizione significativa hanno permesso la partecipazione di un numero adeguato di compagnia questa conferenza e quindi io credo che sia stato un segno dei come il partito può in qualche modo autofinanziarsi in modo diretto e adeguato
D'ora la parola a Walter Veltroni per le conclusioni del nostra conferenza
A tutte voi
E a tutti voi care compagne cari compagni
Che avete partecipato a questa conferenza
Alle decine di conferenze che l'hanno preceduta in sede locale con un grande lavoro che io credo già corrisponda un po'alle osservazioni alle preoccupazioni che ad esempio ascoltato questa mattina da parte di Alberto Asor Rosa a tutte voi care compagne cari compagni va il mio ringraziamento per questo lavoro svolto
E per l'ampiezza della discussione che si è effettuata a partire dalla relazione di Alfiero Grandi
Grazie a tutti voi
In questi tre giorni i Democratici di sinistra hanno mostrato all'intero Paese
La natura del nostro partito
Le radici nel mondo del lavoro
La passione per la politica
Intesa nel suo unico vero senso quello di pensare
Progettare
Contribuire al futuro dalla società in cui viviamo
Abbiamo mostrato in questi tre giorni la nostra profonda passione riformista
La capacità che sta dentro il nostro codice genetico
Di collegare valori e concretezza e pragmatismo
I nostri ideali
E la voglia di azione quotidiana
Con concretezza
Ma anche
Con l'impegno costante di proporci obiettivi di lungo periodo
A tutti i livelli in cui ci troviamo ad operare dal governo nazionale fino alle unità territoriali alle aree tematiche alle nostre organizzazioni nei posti di lavoro
è un'idea di politica che
Mi rendo conto
In questo momento non corrisponde perfettamente allo spirito del tempo che sembra dominare nella politica italiana
Sento infatti un pericoloso ritorno di logiche
Atteggiamenti culture politiche che provengono dal passato
C'è una ragione perché questo avviene
Ero stagliarsi all'orizzonte
Di una competizione elettorale di tipo totalmente proporzionale
Con il che
Riemergono tutte le antiche malattia
La rissosità
L'ansia della visibilità propria
La voglia di dividersi di frammentarsi
Di esaltare ciò che separa
Non è questo in fondo quello che sta avvenendo in questi giorni
Di questa logica è sintomo ad esempio l'espressione usata dal mio amico Massimo Cacciari contarsi per contare
Proporzionale o no
Io resto legato ad un'altra visione
Che se si vuole si può riassumere in un'altra espressione unirsi per contare
è questa cultura che in questi anni ci ha fatto grandi è grazie a questa visione che siamo stati il primo grande Paese europeo a cambiare governo
Abbiamo cominciato noi
Dall'Italia ha preso le mosse ciclo che ha portato alla vittoria di Blair di Jospin di Schroeder
E ha portato alla situazione nella quale tredici governi oggi in Europa sono amministrati dal centrosinistra undici hanno una presidenza socialista
Anche per questo
Io sento molto forte il dovere in questo cattivo disordine
Di tenere la barra dritta di seguire una rotta definite
Una grande sinistra
In grande unico
C'è capitato di dirlo a Firenze un anno fa
Lo abbiamo ripetuto quando abbiamo deciso l'elezione del nuovo segretario del partito
Dissi allora che ci vorrà tempo per questo obiettivo e lo confermo
Ma ciò che mi conforta e che questa affermazione e più che è un'espressione di volontà e quasi una obiettiva constatazione
Infatti quando si parla di una grande sinistra in un grande Ulivo si deve sapere che non c'è l'una senza l'altro e dice persa
Per questo
Non ha voluto nascondere
Una certa preoccupazione per la discussione in corso
Sono sincero
Quando ho visto in tv la trasmissione con Cacciari Prodi bianco
Quando ho visto che erano in conflitto con il segretario del PPI
E con i nostri compagni
Ho provato una grande amarezza
Ho avuto la sensazione di qualcosa che rischiava di finire
Non di qualcosa che comincia
Mi hanno confermato in questa impressione le polemiche dei giorni seguenti
Di Pietro
Che dice ai popolari che loro ce l'hanno con lui a causa di Mani pulite
I popolari che rispondono definendo un demagogo e un pasticcione un collega di alleanza politica Cacciari
Che dice a Prodi che sarà Luís a salire sul treno dei sindaci e non viceversa
Ho visto delle
Nella pubblicistica di giorno in questi giorni qualcuno che si rallegra di tutto questo con il sollievo di un problema risolto
Chi la pensa così sbaglia
Forse sta nascendo un nuovo partito
Nulla di male certo
Ma quello che deve essere chiaro e che per me è chiaro
è che non si tratta del partito dell'Ulivo ma di un partito nell'Ulivo
E a proposito dell'Ulivo devo confessare che guardo con sollievo
Alla discussione in corso sul luogo la data di nascita la paternità dell'Ulivo
Vuol dire che c'è da parte di tutti noi affetto per la creatura e questo non è poco
Ma allora vorrei dire una cosa e vorrei dirla con estrema chiarezza
L'ultimo regalo che possiamo fare alla destra
L'ennesimo calcio che possiamo dare alla passione politica dei militanti riformisti italiani e costruire un paradosso
Io noi comunque non parteciperemo a questa prova di autolesionismo
Risponderemo certamente con durezza
Ad ogni attacco nei nostri confronti da parte di chi dovesse dimenticare questi anni di generosa e disinteressata collaborazione dei Democratici di sinistra nel governo nazionale e delle città
Ma
Al tempo stesso voglio dire che per noi facciano no la lista
Prodi Cacciari Rutelli Bianco non diventano improvvisamente degli avversari politici da distruggere
Come non lo saranno Marini o Manconi Boselli o Cossutta i nostri avversari non dimentichiamolo mai sono dall'altra parte dello schieramento politico contro di loro dobbiamo fare
D'altra parte
D'altra parte non abbiamo fatto inutilmente
Non abbiamo deciso inutilmente
Di mettere un riferimento all'Ulivo nelle liste dei singoli partiti e non abbiamo deciso inutilmente di
Fare come faremo un documento programmatico comune una dichiarazione programmatica comune dei partiti che fanno riferimento all'Ulivo
Guardate con questo atteggiamento in questo tempo particolarmente difficile
Con la serenità e con la sicurezza che una grande forza come la nostra deve avere è con questo atteggiamento che noi Democratici di sinistra potremmo cresce
Ho provato a dirlo in questi giorni oggi
La principale garanzia dello sviluppo dell'Ulivo
Risiede sulle spalle di questa sinistra di questa sinistra aperta riformista moderni
Di questa sinistra che appartiene alla grande famiglia europea del socialismo
Di questa sinistra che in campagna elettorale si troverà fianco a fianco cogliere Jospin Tony Blair Piera accedere chi potrà dire e chi potrà fare altrettanto
Ho letto ad esempio
Che la destra italiana ha deciso di schierare per la prima elezione del Parlamento dell'Europa nel tempo dell'Euro Iva Zanicchi Paolo Rossi e Franco Baresi
E con tutto il rispetto non è la stessa cosa voglio essere chiaro
Questa sinistra
Vincerà la prova alla quale chiamata
Ed è chiamata in condizioni del tutto nuove solo se sarà evidente il suo profilo di grande forza dell'innovazione della stabilità del cambiamento
E chi pensasse
Che possa essere un obiettivo dell'Ulivo di quell'Ulivo che abbiamo conosciuto costruito come vedete io non rivendico penso
Che ne potrei avere qualche titolo ma non voglio partecipare a questa discussione
Il valore di quell'esperienza alla quale abbiamo contribuito ma se l'Ulivo e quella cosa lì
Quella che ci ha consentito di vincere nel novantasei chi possa pensare che possa essere un obiettivo di quell'Ulivo il ridimensionamento di questa sinistra farebbe un errore davvero clamoroso
Questa sinistra nuova costruito in questi anni la sua forza lungo tre direttrici
In primo luogo l'innovazione
Abbiamo preso in questi giorni una posizione giusta e credo coraggiosa sul referendum
Oggi credo sia ancora più chiaro il senso della nostra scelta
E dovrei dire per fortuna che quella linea abbiamo preso con chiarezza
Dopo l'approvazione del quesito referendario infatti noi avremmo potuto trovarci se avessimo fatto in una scelta diversa in una duplice e assai pericolosa condizione
Avremmo perso quella consultazione elettorale
E avremmo improvvisamente e inopinatamente schierato il nostro partito
Contro il rafforzamento del maggioritario che è una delle componenti della nostra cultura politica
Ma c'è un secondo aspetto se volete tutto politico
Cosa sarebbe successo se con la nostra Giunta lo schieramento del no tutti i partiti di governo si fossero schierati in quel modo a referendum e fossero stati sconfitti
Cosa sarebbe stato del Governo al quale noi partecipiamo e contribuiamo con tanta forza e tanta responsabilità
La tradizione italiana dura da troppi anni e deve concludersi
Noi speriamo lavoriamo perché il nostro Paese abbia finalmente un vero sistema bipolare una vera democrazia dell'alternanza
Un sistema in cui il voto dei cittadini scegliendo governo sulla base di programmi e schieramenti coesi
Così non è stato con questa legge elettorale
Non è stato così nel novantaquattro con la finta Alleanza della destra con la lega ma diciamoci la verità non è stato così neanche nel novantasei quando fummo costretti ad un accordo di desistenza con Rifondazione
Un accordo
Che dopo l'entrata dell'Italia nell'Euro che è stato un forte elemento coesivo di una vita politica italiana che ancora per antiche culture tende a esasperare le divisioni venuto meno quell'elemento quell'alleanza si è rotto
Bisogna allora completare la transizione
Dopo il fallimento di tre Commissioni bicamerali l'ultimo fallimento per responsabilità precipua della destra italiana il referendum è diventato il principale strumento per ottenere almeno
Un mutamento della legge elettorale per questo sosterremo il sì
Ma con la nostra posizione
Che è un sì perno
Sì
Per un sistema che dia stabilità
E il sistema che indichiamo è chiaro è quello francese
Uninominale maggioritario con il doppio turno con ballottaggio due come sapete in Francia questo garantito da una soglia riferita agli aventi diritto è molto alta
L'obiettivo è lo stesso un ballottaggio a due per favorire il bipolarismo
Io spero che intorno alla nostra proposta si possa raccogliere uno schieramento ampio in primo luogo intorno all'interno della nostra maggioranza
Vorrei infatti colgo questa occasione per dirlo
Che tutti ragionassimo sul fatto che l'alternativa non è più ora
Fra il doppio turno e la legge Mattarella
L'alternativa ora
E fra una soluzione di tipo francese
Che ha consentito bipolarismo pluralismo politico e stabilità o un turno Unicost secco senza alcuna quota proporzionale
Questa è ora la scelta
Io vorrei perciò rivolgere da qui un appello alle forze di maggioranza
Ad incontrarci su quel modello di doppio turno che la Francia ha ben sperimentato nel tempo
L'ipotesi Amato
Fece un passo avanti nella giusta direzione
Ma è una proposta quella che dopo la sentenza della Corte non appare in grado di corrispondere pienamente al contenuto del referendum
Bisogna avere il coraggio di andare avanti
Questo l'invito che mi sento sinceramente di rivolgere ai partner la nostra maggioranza sarebbe politicamente molto importante
Se fermo restando il fatto
Che si va alle elezioni con due posizioni diverse le forze della maggioranza indicassero insieme uno sbocco positivo a questa competizione uno sbocco capace di dare al Paese quella stabilità di cui il Paese ha bisogno e comunque si sappia il sistema elettorale nazionale non basta
Ci vuole la norma per l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni principale istituto insieme alla norma cosiddetta anti ribaltoni contro i capovolgimenti di maggioranza
E poi ci vuole il federalismo che diciamoci la verità e il vero scomparso della discussione in corso
Ho parlato dell'innovazione
Ma tra le caratteristiche forti del nostro partito c'è anche lo sforzo costante che in questi anni abbiamo fatto per garantire stabilità al Paese il Paese sente bisogno di stabilità
Voglio ribadirlo anche qui questo governo che è in continuità con il precedente deve durare fino alla fine della legislatura
Esso ha l'espressione di una maggioranza di centrosinistra che si si stabilizzerà
Potrà divenire un'opportunità in più per il bipolarismo italiano
Altre maggioranze non ce ne sono
I nostri sforzi di garantire la stabilità sforzi ai quali abbiamo dedicato responsabilmente il nostro lavoro in queste settimane saranno sicuramente ripagati dall'intensità dell'azione riformatrice del governo D'Alema
E dei risultati dalla sua politica
Alcuni di essi
Come il patto sociale
Sono già arrivati e registrato
Il cambiamento è la nostra terza caratteristica noi siamo forza di cambiamento
Cambiamento radicale
Questa è la ragion d'essere non dimentichiamolo mai della sinistra e dell'Ulivo
Io devo dire sinceramente in questo senso sono poco appassionato a discussioni nominalistica
So che l'Ulivo e persino noioso ripeterlo non è un partito e non è solo una somma di partiti
So però
Che esso è riuscito a rappresentare una speranza per milioni di italiani appartenenti o no ai partiti politici
E quando sento certe discussioni
Ripenso
Alla campagna elettorale del novantasei
Alla gioia di trovarsi dopo tanti anni finalmente uniti all'entusiasmo di quella vittoria e penso che tutti davvero tutti dobbiamo essere all'altezza di quella idea politica e di quel sentimento della nostra gente per quanto mi riguarda
So una cosa alla quale ispira eremo la nostra azione e ci auguriamo che tutti facciano altrettanto
La legittima competizione nel centro sinistra
Per conquistare qualche punto in più alle prossime elezioni europee
Non distruggerà
La strategia politica che ha portato per la prima volta al governo in Italia la sinistra riformista sconfiggendo la destra di Silvio Berlusconi
Noi lavoreremo per fare più forte la sinistra
Se lo sarà
La sinistra potrà affermare in Europa grandi politiche sociali e di sviluppo
E potrà in Italia garantire lo sviluppo dell'Ulivo e del riformismo italiano
Con una sinistra debole tutta la prospettiva sarebbe più difficile
è bene che tutti lo sappia
Anche chi in questo momento progetta nuove formazioni politiche
Ma qual è oggi il nostro vero problema
Davvero decidere dove spostare quotidianamente l'accento fra sinistra Ulivo e centrosinistra
La verità diciamo ce l'ha con chiarezza
Perché
In questo momento nessuno di questi tre soggetti è sulla carta maggioranza del Paese
E questo è ancora più preoccupante perché questo dato si deve registrare dopo quasi tre anni di buono anzi di ottimo governo governo che ha raggiunto risultati
Che non si erano visti prima nella storia di questo Paese ecco perché in questo momento più che al gioco politico
Lo sguardo nostro si deve rivolgere alla conquista del consenso sociale
Si deve rivolgere ad una concezione della politica capace di parlare ai problemi alleanze alle rabbie alle speranze delle donne e degli uomini in carne ed ossa
Talvolta
Noi diamo l'impressione di pensare che le persone orientino le loro scelte politiche in relazione ai ghirigori barocchi di un gioco politico sempre più incomprensibile
Penso
Alla discussione che ha portato nella opinione pubblica ad avvertire il pericolo di una crisi di governo
Una settimana e mezzo fa un gioco in cui sono tornate a contare paroline e virgolette
Ricordiamocelo sempre
I cittadini prima di sentirsi appartenenti ad una corrente del CCD
Sono insegnanti frustrati o disoccupati cronici anziani impauriti dalla violenza o giovani insicuri del futuro
Per questo siamo qui
Per parlare della società italiana
E se mi permettete anche a parlare del nostro cambiamento
Il mondo del lavoro e per noi qualcosa di più di un semplice oggetto di analisi e di proposta politica
è la base del nostro radicamento sociale
è l'elemento fondante
Dell'identità politica della sinistra democratica e riformista
Consideriamo il lavoro elemento essenziale dei processi sociali
Non abbiamo del lavoro una visione puramente economica
Per ogni individuo
Il lavoro è il luogo principale dell'integrazione sociale
Nella nostra etica
Un individuo senza lavoro è qualcosa di molto diverso da una merce invenduta
è una perdita per tutti
è una sconfitta sociale
Non una colpa individuale
Facciamo i conti come tutti in Italia e nel mondo con una fase di profonda trasformazione del mondo del lavoro
Analizziamo con attenzione questi fenomeni e deduciamo da Davis da essi importanti segnali elezione come abbiamo fatto tutti insieme in questi tre giorni e nelle conferenze che questo appuntamento hanno preceduto
Vediamo crescere a dismisura contemporaneamente le opportunità e le diseguaglianze
Il capitale umano in sostanza
L'istruzione l'abilità e la capacità di apprendimento delle lavoratrici e dei lavoratori è diventato la chiave di volta
Dei processi di sviluppo in molti settori di attività e in molti Paesi e regioni
In questi casi e non sono pochi cresce la soddisfazione del lavoro e non solo quella monetaria
In altre situazioni in altre regioni in altri Paesi che spesso purtroppo non sono tanto lontani da noi come molti pensano
Il lavoro è ancora sfruttamento
La sua dignità non è riconosciuto
Mi ha molto colpito in questi giorni leggere sui giornali la storia di un bambino italiano
Acquistato da una squadra di calcio per alcune centinaia di milioni
Mi ha fatto pensare al fatto che questo bambino
Darà calci a palloni che probabilmente saranno stati costruiti con le mani di suoi coetanei che lavorano in condizioni di sfruttamento terribili
Mi ha fatto pensare al contrasto
Con il terribile dato che ci ricordano le organizzazioni internazionali duecento cinquanta milioni di minori nel mondo lavorano senza garanzia
Con orari
E ritmi da adulti lavorano
Come balza sfruttati e oppressi
Lavorano
Invece di giocare studiare come accade la maggior parte dei nostri figli
Grazie alle conquiste storiche del sindacato e della sinistra in Europa
Larghe parti del mondo
E anche in segmenti non piccoli dell'economia italiana le tutele sindacali e la sicurezza del lavoro sono ancora da conquistare
O se conquistate da salvaguardare con una battaglia quotidiana
Una battaglia che è la nostra battaglia
è vergognoso
Che in un Paese che si ritiene civile come l'Italia
Permanga così elevata e non accenni a diminuire nel tempo la piaga degli infortuni sul lavoro
è vergognoso e inquietante che ogni anno in Italia si debbano piangere mille duecento incidenti mortali sul lavoro
è vergognoso che nel settore edile le modalità di assegnazione degli appalti pubblici solo recentemente modificate con la nuova legge Merloni ter non tengano conto della qualità dei servizi e della sicurezza dei lavoratori
Non è così che si sostiene lo sviluppo economico
Nessuno ci convincerà mai che abbassare i diritti e la tutela del lavoro al di sotto di certe soglie sia conveniente per fare aumentare l'occupazione
La storia del passato
La storia del passato e l'analisi del presente ci insegnano l'esatto contrario
Lo sviluppo economico va di pari passo con i diritti con il miglioramento delle condizioni di salute distruzione con l'estensione delle opportunità degli individui con il consolidamento delle istituzioni democratiche
Nessuno si illuda che esista qualsiasi divergenza di vedute nel nostro partito su questo terreno
Il nostro partito impegnato in prima persona
Ed esprime un totale sostegno alle organizzazioni sindacali per il ripristino della legalità laddove essa venga violata per la piena applicazione della legge sei due sei sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Per la correzione del controllo delle distorsioni generate dagli appalti al massimo ribasso
Per l'applicazione dei provvedimenti volti a eliminare lo sfruttamento del lavoro minorile
Per l'estensione della rappresentanza nei luoghi di lavoro e per tutte le altre battaglie in cui vanno difesi i diritti fondamentali dei lavoratori
Il mondo del lavoro nei suoi aspetti qualitativi e quantitativi è al centro di complesse spinte di natura sociale economica e istituzionale tecnologica
Provando a riassumere il dibattito di questi giorni l'Italia di fronte a sé un crocevia del tutto inedito
Uno scenario che impone a tutti e in particolare alla sinistra riformista di modificare alcuni tratti fondamentali della cultura tradizionale per essere in grado di rispondere alle quattro grandi trasformazioni del nostro tempo
Primo
La trasformazione tecnologica
Con il suo incessante ritmo di innovazioni
A partire dall'informatica e dalle comunicazioni
Una rivoluzione che rende il mondo sempre più piccolo
Moltiplica le opportunità modifica i tempi di lavoro degli stili di organizzazione ma al tempo stesso minaccia le economie locali e le produzioni tradizionali crea nuove diseguaglianze genera un aumento dell'incertezza
C'è un solo modo
Per convivere con la rivoluzione tecnologica
Aumentare le capacità di adattamento del sistema
Aumentare la qualità della ricerca della diffusione dell'innovazione migliorare il capitale umano riformare i sistemi di istruzione e di formazione si tratta di compiti che spettano non solo lo Stato
Ma anche alle imprese
E va detto con chiarezza che in Italia sia lo Stato che le imprese sono ancora inadempienti e che su questo versante si è aperto un divario con gli altri Paesi economicamente sviluppati che non possiamo più permetterci di sottovalutare
Non possiamo permetterci un sistema della ricerca di istruzione universitaria ampiamente deficitario nelle infrastrutture nella spesa pubblica e privata e nella capacità di Inter connettersi con il mondo della produzione
Non possiamo permetterci in piena globalizzazione imprese che hanno difficoltà ad innovare ad adeguare l'organizzazione e la formazione del personale la qualità dei prodotti e dei processi imprese che in altri termini abbiano paura di cresce
Non possiamo permetterci tassi di dispersione scolastica del nostro sistema di istruzione che rendono l'Italia il Paese con la più bassa quota di laureati e diplomati sulle forze di lavoro fra tutti i grandi Paesi industriali avanzati
Dobbiamo chiedere al governo all'impresa e alle parti sociali uno sforzo eccezionale in questo settore
Uno sforzo che consideri certo come un buon punto di partenza per il quale il nostro partito alla Camera e al Senato si è battuto con particolare intensità
Un buon punto di partenza su cui costruire nuovi e più avanzati obiettivi il risultato raggiunto di recente per l'aumento dell'obbligo scolastico a quindici anni
Ma ora
Da questa conferenza da questa conferenza sul lavoro e sui lavori deve partire un nuovo obiettivo politico
Portare tutti i giovani italiani all'obbligo formativo fino ai diciotto anni
Su questo obiettivo
C'è il consenso delle parti sociali e l'impegno del governo
Registrato nel patto del lavoro
Si tratta adesso di realizzarlo in tutta Italia con un percorso misto di formazione in aula e di formazione sul lavoro
Dobbiamo su questo obiettivo impegnare tutta la nostra forza e sollecitare un impegno altrettanto convinto delle amministrazioni centrali e locali delle imprese
L'investimento in ricerca informazione in capitale umano è l'investimento più importante per il nostro futuro
è l'investimento sui giovani e sull'innovazione
è un investimento su cui sarebbe più che sensato
Concentrare nuovi impegni finanziari a livello comunitario nazionale e locale nel settore pubblico e in quello privato
La seconda grande trasformazione è la rivoluzione di genere
L'aumento del tasso di partecipazione femminile è il dato più importante nel lungo periodo sul mercato del lavoro italiano lo ha ricordato ora da ultimo Francesca Izzo
Un fenomeno destinato a continuare
Poiché restiamo comunque al di sotto della media europea
E la struttura sociale né profondamente influenzato
Una rivoluzione quella in corso che non vediamo ancora nella sua pienezza
Se guardiamo al complesso delle forze di lavoro ma che emerge in modo incontestabile quando guardiamo ai flussi degli ultimi anni
Verifichiamo così la crescita della femminilizzazione livelli più elevati di istruzione e negli ingressi sul mercato del lavoro nei settori in cui non vigono barriere informali di discriminazione di genere
Una rivoluzione quella in corso a cui e non dobbiamo stancarci di denunciarlo e di lavorare per il superamento di questa arretratezza le strutture sociali e i centri di decisione politica del Paese non hanno ancora saputo rispondere in modo adeguato
Una rivoluzione quella in corso
Che chiede con forza e con urgenza un processo di radicale ripensamento degli stili di vita della quantità e della qualità dei servizi delle forme di organizzazione del lavoro delle politiche pubbliche di sostegno della maternità
Terzo
La rivoluzione demografica che si è manifestata in Italia con una intensità senza paragoni già da qualche anno il numero di cittadini al di sopra di sessantacinque anni ha superato il numero di giovani al di sotto di quindici anni
Mentre il tasso di fertilità è diventato il più basso del mondo
Un cambiamento che mette in grande sofferenza tutte le strutture sociali in primo luogo il sistema pensionistico sistema pensionistico
Un cambiamento però che da sinistra noi ci rifiutiamo di osservare con Ariedo spirito contabile
Come se l'allungamento della speranza di vita delle donne e degli uomini di questo Paese fosse da considerare un problema e non una grande conquista e una nuova risorsa una conquista è una risorsa
Naturalmente che chiedono anche qui
Una radicale riflessione sull'organizzazione sociale sul rapporto fra pensione e lavoro sulla vivibilità delle nostre città sulle prospettive di lungo periodo della popolazione italiana
Quarto fattore di innovazione la rivoluzione dell'immigrazione
Perché per la prima volta nella storia moderna anche in conseguenza della drastica riduzione della natalità
L'Italia si trova al centro di una forte pressione migratoria
E si trova ad affrontare una sfida Kurt
La società multiculturale e multietnica
E allo stesso tempo la sfida di una politica di accoglienza che sia razionale e compatibile con l'obiettivo dell'integrazione un'accoglienza programmate in relazione alle effettive capacità di assorbimento
Un'accoglienza capace di evitare il formarsi di una popolazione di esclusi ed emarginati
Un'accoglienza tollerante aperta e solidale e appunto per questo in grado di controllare reprimere i fenomeni di degenerazione e di rischio sociale
Di accompagnarsi così Hi Fi Caci politiche di sicurezza
Con questi cambiamenti sullo sfondo che c'era una volta consentitemi di usare questa espressione che è persino stata abusata nel corso del tempo si possono definire davvero epocali
La sinistra ha combattuto durante gli anni Novanta in Italia una difficile impegnativa battaglia
Siamo lo abbiamo detto un grande partito tra famiglia socialista europea
Ma famiglia che governa gran parte dell'euro
E che si trova a governarla nella costruzione di una fase del tutto nuova dell'integrazione europea
Una fase che partendo dai risultati raggiunti con il varo dell'unione economica e monetaria deve disegnare una nuova Europa al cui centro non siano solo le monete ma le persone
Un'Europa che colmi il deficit democratico delle sue istituzioni che sappia darsi più ambizioni obiettivi di crescita economica che diventi con piena responsabilità un fattore di stabilità e di pace nello scenario globale
Il nostro partito
Ha impegnato se stesso
Tutta la sua classe dirigente tutta la forza di cui dispone la società italiana verso una missione politica di portata storica
La modernizzazione dell'Italia l'ingresso dell'Italia in Europa un'etica pubblica rigorosa un nuovo patto di cittadinanza tra cittadini responsabili e uno stato finalmente moderno
All'altezza delle sfide del nuovo millennio
Una missione che nasceva dall'analisi de la situazione italiana in seguito alla vittoria delle destre nelle elezioni del novantaquattro una missione che si è proposto l'obiettivo raggiunto di salvare l'Italia dalla crisi finanziaria che sarebbe seguita all'irresponsabilità delle destre e di allontanare il rischio ancora più grave
Di una crescita delle tensioni e delle divaricazioni politiche tra nord e sud d'Italia
Dobbiamo continuare a chiederci cosa sarebbe oggi nel nostro Paese oggi
Tanto più in presenza di fattori di instabilità economica e finanziaria mondiale cosa sarebbe del nostro Paese e della sua unità nazionale
Se
Il governo con il sostegno
Decisivo della principale forza riformista italiana non avesse raggiunto l'obiettivo storico più importanti degli ultimi anni della vita di questo Paese e cioè l'entrata nell'Europa dell'Eur
Oggi i Democratici di sinistra sono impegnati al più alto livello con Massimo D'Alema di responsabilità governativa sentiamo il dovere di riaffermare il nostro impegno
Sappiamo bene che nuovi obiettivi e nuove sfide attendo nel nostro Paese
Ma dobbiamo avere anche piena coscienza degli obiettivi che abbiamo raggiunto e quando se ne dovrà parlare
Ne parleremo con l'orgoglio del lavoro che abbiamo fatto nel governo Prodi e con l'orgoglio del lavoro che sta facendo il governo D'Alema
Il risanamento finanziario
è il primo di questi risultati
Non era necessario soltanto per soddisfare i parametri europei
Era necessario per allontanare il rischio di una crisi interna di proporzioni storiche per salvare il risparmio degli italiani
Per aprire una stagione di riforma dello Stato per convalidare con la riduzione dell'inflazione la politica dei redditi che il sindacato ha coraggiosamente imbroccato imboccato fin dal mille novecentonovantatré per ridurre il costo del denaro
E sostenere così le prospettive di crescita dell'economia
Lasciatemi ricordare qui
Che le organizzazioni sindacali
E il mondo del lavoro italiano hanno dato e nella storia del nostro paese questo resterà un contributo insostituibile alle politiche di risanamento grazie alla scelta della politica dei redditi e alla concertazione
A nome delle lavoratrici e dei lavoratori dei Democratici di sinistra voglio qui ringraziare i segretari D'Antoni e Larizza
E credo che mi permetterete di rivolgere un apprezzamento e un ringraziamento del tutto particolare al gruppo dirigente della CGIL e al suo segretario Sergio Cofferati
Che ancora
E ancora pensando
A questi anni difficili e straordinari
Fatemi rivolgere un pensiero per un compagno a cui penso spesso e alcun ricordo tutti noi siamo legati con grande affetto Luciano Lanna
In questi anni il sindacato a partire dall'accordo che fu sottoscritto da Bruno Trentin ha dato un contributo decisivo
Alla salvezza del Paese essi oggi noi possiamo guardare a prospettive di sviluppo è ragione di questo sforzo al quale hanno contribuito per loro parte le organizzazioni degli imprenditori le organizzazioni sociali
Abbiamo avviato un autentico risanamento delle finanze pubbliche
Che ha permesso di strappare settanta mila miliardi non dimentichiamolo mai settanta mila miliardi alla rendita finanziaria e al pagamento degli interessi
Rendendo così disponibili nuove risorse per il finanziamento delle attività produttive e per le politiche di sviluppo
Rendendo possibile aprire una nuova fase della politica economica
Quella che si è concretizzata nella legge finanziaria per il novantanove e nel patto sociale siglato dal governo D'Alema a Natale
Una fase centrata sullo sviluppo e sull'occupazione
Molti nuovi strumenti sono stati messi in campo
Io li sintetizzo velocemente perché è giusto sapere che non partiamo da zero
Che l'iniziativa politica che come Sinistra Democratica siamo chiamati a sostenere nei luoghi di lavoro nelle città nelle regioni potrà fin da subito fare riferimento a un consistente pacchetto di misure a sostegno dello sviluppo
Provo a dirle perché dovranno essere l'alfabeto che declina eremo nel corso delle settimane che abbiamo davanti
Restituzione del sessanta per cento dell'eurotassa
Riduzione del carico fiscale sulle prime case e riforma generale del fisco per le abitazioni
Riduzione dei costi intere indiretti del lavoro tramite l'abolizioni di ore di impropri pari allo zero virgola ottantadue delle buste paga
Sgravi o triennale contribuì contributivo per i nuovi assunti nelle aree depresse del territorio nazionale
Esenzione del cinquanta per cento dei contributi INPS per i giovani delle aree depresse che intraprenda un'attività autonoma proroga triennale della fiscalizzazione degli oneri sociali contributivi nel Mezzogiorno
Facilitazioni contributive per i contratti di emersione del lavoro nero
Quindici mila seicento miliardi aggiuntivi destinati alle politiche per lo sviluppo nelle aree depresse
Rifinanziamento razionalizzazione delle leggi di incentivazione all'industria aumento del fondo per l'occupazione fino a mille miliardi all'anno
Questo è il bilancio di un governo che ha guardato agli interessi generali del Paese e contemporaneamente ha guardato agli interessi di coloro i quali lavorano o cercano lavoro nel nostro Paese
E non voglio dimenticare in questa lista i provvedimenti per la lotta all'esclusione sociale
E fatemi dire lo dico oggi qui non perché è presente tra noi ma mi è capitato di dirlo a tante volte che è la prima volta che in questo Paese
L'Italia a finalmente una politica sociale e merito di questa politica di una nostra ministra Livia Turco alla quale si devono provvedimenti è una politica importante
Provvedimenti quali
Provvedimenti quali pur nascendo da obiettivi di politica sociale non di politica economica mostrano come i governi dove è presente la sinistra sappiano coniugare rigore ed equità
Aumento delle pensioni minime di quelle integrate al minimo riduzioni dell'IRPEF per le pensioni più basse
Assegni di sostegno ai nuclei familiari con più di tre figli aumento del fondo per le politiche sociali da trecentocinquanta fino a due mila quattrocento miliardi nel triennio
Per finanziarie le nuove politiche per l'inclusione il reddito minimo di inserimento il sostegno all'infanzia le agevolazioni all'acquisto di una casa per le giovani coppie le misure per i portatori di handicap la riforma del servizio civile
Le politiche di accoglienza per l'immigrazione il sostegno al volontariato
Questo guardate non significa che la difficile fase del risanamento se semplicemente terminata che sia arrivato il momento in cui potremo permetterci di tornare al passato ad una gestione spensierata il responsabile del bilancio pubblico
La fase odierna della politica economica come ha ricordato Bassolino sempre più opportunamente si orienta in Europa in Italia verso il sostegno alla crescita
Anche per la necessità di contrastare gli impulsi recessivi che provengono dall'economia internazionale
E tuttavia il risanamento era e rimane la cornice necessaria per la crescita
Se le politiche di bilancio no o di Bilancio riacquistano oggi qualche margine di manovra anche da utilizzare a scopi anticongiunturali
Ciò lo si deve al nuovo quadro dei conti pubblici
E non dobbiamo dimenticare come ha sottolineato Cofferati che un obiettivo irrinunciabile sarà ancora per alcuni anni quello di percorrere un sentiero realistico di riduzione del rapporto fra fra debito pubblico e reddito nazionale
Un obiettivo che tanti governi si erano posti in Italia e che però era sempre stato sulla carta
L'obiettivo che oggi grazie all'impegno del ministro Ciampi e dei riformisti italiani
Non è più nel mondo dei sogni se è vero che il rapporto fra debito e PIL che era pari a più del centoventiquattro per cento nel novantacinque scenderà quest'anno intorno al centoquindici per cento
E potrà ridursi ancora più velocemente negli anni futuri grazie alla discesa dei tassi di interesse e alle riforme che sono state introdotte nell'ultimo triennio sui meccanismi strutturali delle spese e delle entrate
Lasciatemi a questo proposito ricordare l'enorme lavoro di riforme di razionalizzazione del sistema fiscale che il ministro Visco ha realizzato un lavoro che ha consentito per la prima volta il recupero non più la speranza ma il concreto recupero di migliaia di miliardi di evasione fiscale
La riduzione delle aree di elusione e di esenzione e quindi una maggiore equità del fisco la riduzione del costo del lavoro con l'Iraq la modernizzazione del sistema impositivo sulle imprese attraverso la ditta
La sperimentazione di nuove forme d'imposta ambientali sostitutive di oneri indiretti sul lavoro
Il patto sociale per lo sviluppo e per l'occupazione
Completa l'architettura di politica economica che consente al Paese di entrare nella nuova fase
Con il patto sociale l'Italia conferma la strada della concertazione sociale
Una strada che come ha mostrato l'esperienza degli ultimi anni permette di salvaguardare gli interessi più deboli un obiettivo che ineliminabile in governi in cui sia presente la Sinistra democratica
Così come è stata equa la distribuzione dei sacrifici necessari
Per il risanamento e la funzione pubblica allo stesso modo il patto sociale definisce un quadro equo per la distribuzione dei benefici che da Risanamento scaturiscono ne ha parlato ieri Fabio Mussi
Il costo del lavoro verrà ridotto nei prossimi anni trasferendo la fiscalità generale gli oneri per la maternità e per i carichi familiari rendendo così universali i diritti di accesso a queste prestazioni
Inoltre verrà ridotta l'aliquota del secondo scaglione dell'IRPEF e verranno rafforzate le detrazioni sul lavoro anche questo è un passo importante che apre la strada ad una maggiore crescita dei salari e degli stipendi al netto delle imposte e che contribuisce a migliorare le prospettive di crescita dei consumi grazie al patto sociale la concertazione verrà rafforzata
L'impegno del governo avranno più strettamente controllati con nuove procedure di monitoraggio gli assetti contrattuali stabiliti nel novantatré resteranno inalterati
Verrà varato con la nuova programmazione un grande piano di sviluppo delle infrastrutture e delle attività produttive nelle aree depresse del territorio nazionale che potrà contare su centoventi mila miliardi di risorse fra il due mila e il due mila sei
Verrà proseguito intensificato il lavoro per la semplificazione amministrativa
Non dobbiamo infatti mai dimenticarci
Lo ha accennato Nerozzi prima che tanti troppi posti di lavoro in Italia non nascono per colpa di una vera e propria giungla di disposizioni regolamentari e amministrative
Che spesso si accompagnano all'inefficienza qual disinteresse da parte della pubblica amministrazione
Modernizzare il Paese riformare lo Stato significa anche questo su burocratizzare eliminare le croste di dirigismo liberalizzare l'accesso ai mercati e al lavoro
A questo proposito tra gli obiettivi qualificanti dell'impegno della sinistra nelle prossime settimane ritengo prioritario quello della definitiva approvazione della legge di riforma degli ordini professionali
Non si tratta solo nel tanto di adeguarci in modo passivo all'Europa si tratta Vinicio ne avrà sicuramente parlato ieri
Di liberare nuove energie di dare spazio a forze giovanili di eliminare gli ostacoli artificiosi nell'ingresso delle professioni
Non dobbiamo dimenticare care compagne cari compagni risultati raggiunti non solo per il legittimo orgoglio di chi ha contribuito all'ingresso dell'Italia in Europa
Ma anche perché la maggior parte di questi risultati va pienamente consolidata e realizzato intorno ad essi dovremo ancora svolgerà un'intensa battaglia politica
Ho detto in questi giorni e voglio ripetere
Che mentre per fortuna oggi e io saluto positivamente anche i gesti che sono in via di realizzazione nel corso delle prossime settimane mentre oggi in questo Paese possiamo essere tranquilli
Sulla riconoscimento della reciproca legittimità democratica governare questo Paese
E mentre dobbiamo cercare sulle questioni istituzionali punti di accordo e di intesa perché le regole del gioco non si fanno gli uni contro gli altri
Allo stesso tempo però care compagne cari compagni è venuto il momento di rianimare un fu un serio e forte confronto politico ideale e programmatico nei confronti della destra di questo nostro Paese
Ad esempio non dovremo stancarci
Di ricordare che durante il governo presieduto dall'onorevole Berlusconi che ogni tanto si fa le elezioni
I tassi di interesse sono saliti di due punti percentuali la Borsa è scesa
L'occupazione si è ridotta di quattrocentocinquanta mila unità raggiungendo nel gennaio del novantacinque il livello più basso mai registrato nella recente storia italiana
Cito dei dati obiettivi dal ventuno aprile del novantasei ad oggi invece i tassi di interesse sono scesi di sei punti la Borsa è salita del centoquaranta per cento
L'occupazione ha guadagnato duecento mila unità ancora poche figurarsi se non li sentiamo come tali ma certamente più delle promesse mancate del governo Berlusconi
Non dovremo stancarci di ricordare che la destra non ha mai creduto all'Europa
Che si opposta alle riforme fiscali
Che la maggior parte dell'esperienza di governo regionale retta dalla destra sono cadute travolte in primo luogo dall'inazione dai litigi dall'inefficienza da rischia di portare quelle Regioni sull'orlo della bancarotta
E che mentre continua a definirsi liberale la destra italiana tende ad incarnare dal punto di vista programmatico ma pericolosa miscela di corporativismo populismo e interessi monopolistici
Non dovremo stancarci ricordare che l'unità fra la sinistra democratica le altre tradizioni riformiste del Paese
è una politica che non alternativa se se si vuole sconfiggere la destra
Allo stesso tempo non dobbiamo essere soddisfatti e PACS
Sappiamo bene che tutto ciò non è ancora sufficiente a restituire al Paese sicurezza e crescita
Sappiamo che la vertiginosa discesa dei tassi di interesse di inflazione è solo una precondizione per la ripresa economica
Sappiamo che la dimensione della ripresa è messa seriamente in discussione dalle turbolenze internazionali e dalla crisi finanziaria che in mattinata si è propagata sì in Brasile rischia di toccare nei prossimi mesi anche negli Stati Uniti
A questo proposito voglio sottolineare l'importanza di quanto è stato deciso ieri a Vienna e scusarmi con l'occasione
Se per la contemporanea convocazione di questo vertice dei segretari dei partiti non ho potuto seguire tutti i lavori della conferenza
Si svilupperà nei prossimi mesi una forte iniziativa politica
Per orientare verso la crescita economica le politiche dell'Unione e degli stati membri per avviare il lavoro sul coordinamento delle politiche fiscali per rilanciare le infrastrutture europee
La sinistra non può essere soddisfatta di una prospettiva che assegna all'Europa un modello fatto di bassi salari e bassa competitività i partiti socialisti europei hanno elaborato un documento unitario
Che verrà discusso e proposto nel congresso che si terrà nel nostro Paese a Milano nei primi giorni di marzo un documento in ventuno punti per il rilancio dell'Europa nel ventunesimo secolo
Guardando all'Italia sappiamo che prevalgono ancora tante esitazioni
In qualche caso direi troppe esitazioni
Da parte del mondo imprenditoriale ad avviare un ciclo di crescita degli investimenti per i quali si sono creati ampi margini di finanziamento sia all'interno del sistema dell'impresa sia nel complesso dell'economia
Con la conseguenza di una crescita degli investimenti al di fuori del paese e più in generale di una fuoriuscita dei risparmi degli italiani verso impieghi estesi
Sappiamo che ancora aperta una difficile stagione contrattuale
In base ai dati Istat ad oggi i contratti in vigore coprono solo il ventotto virgola sei per cento del monte retributivo nazionale
Sappiamo anche che l'aumento medio delle retribuzioni contrattuali orarie per il novantanove e previsto dall'Istat in base agli aumenti già decisi dai contratti in vigore è pari allo zero virgola nove
E quindi inferiore al tasso di inflazione programmato
Dobbiamo allora ricordare ad associazioni imprenditoriali che l'esito dei contratti in discussione non è di interesse solo per le categorie interessate
Per la tenuta della domanda interna è interesse dell'intero Paese delle stesse imprese che vengano velocemente chiusi rinnovi contrattuali e che le retribuzioni Siria allineino all'evoluzione della produttività
Qualche giorno fa ho chiesto insieme ad Alfredo Reichlin e Claudio Burlando ad Alfiero Grandi
Di incontrare i sindacati dei lavoratori metalmeccanici che ci hanno informato sullo stato della trattativa che riguarda Stato che ieri Claudio Sabatini ha reso noto a questa conferenza
A questo proposito voglio dire
Che considero strana e inaccettabile la posizione che la controparte dei sindacati metalmeccanici ha preso nel corso di questa trattativa
Si tratta di una posizione in palese contrasto
Con la scelta che le associazioni degli imprenditori hanno compiuto
Di partecipare pienamente ad un processo di concertazione non si può
Mentre si firma un patto sociale bloccare i contratti lasciare nell'incertezza milioni di lavoratori di famiglie si tratterebbe di un pessimo segnale che potrebbe mettere in difficoltà l'intero processo di concertazione
Da questa conferenza
I democratici di sinistra lancia un forte messaggio di solidarietà e di sostegno alle categorie in lotta per i rinnovi contrattuali e si augurano che le controparti imprenditoriali non vogliano assumersi la pesante responsabilità
Di rompere il quadro della concentrazione della concertazione che rappresenta un elemento essenziale per ristabilire fiducia nello sviluppo dell'economia italiana
Sappiamo
Che l'Italia e soprattutto le aree più arretrate del Mezzogiorno restano ancora poco attrattive per gli investimenti dall'estero anche a causa diseconomia ambientali e della scarsa dotazione di infrastrutture sappiamo che nel Nord come nel sud d'Italia
Devono restare impegno prioritario delle forze democratiche il sostegno alle forze dell'ordine e alla magistratura perché un buon Finsiel fin un funzionamento tra giustizia civile
E la tutela della sicurezza
Degli operatori economici e dei cittadini sono precondizioni per ogni altro obiettivo di crescita sociale ed economica
Sappiamo anche che in alcune fasi nostro impegno su questo versante si è indebolito
Lo sappiamo perché sono state qualche giorno fa lo ha detto Tano Grasso prima le stesse organizzazioni antiracket degli operatori economici alla Mental sì con il nostro partito di una situazione
Di vissuto isolamento
è vero mi hanno detto noi
Ci siamo lamentati nei confronti della sinistra perché nei confronti degli altri è inutile che ci lamentiamo perché non ci ascoltano
Questo però
Deve farci sentire questo rimprovero come non solo un atto di fiducia
Ma anche la richiesta di un impegno
Nella richiesta di un aiuto al quale dobbiamo saper corrispondere aiuto che non a caso queste associazioni chiedono a noi a chi è stato sempre in prima linea nella battaglia contro la criminalità organizzata
Perché la sinistra sa bene che interesse del mondo del lavoro e la legalità
E che le estorsioni non sono un semplice problema di polizia
E di protezione individuale dell'imprenditore preso di mira sono un problema sociale che interessa tutti perché frena l'iniziativa delle imprese e mette a rischio l'occupazione
Da questa conferenza vogliamo lanciare un forte appello affinché in tutte le città e le province del Paese vengano costituite associazioni antiracket che possano aiutare gli operatori economici ad uscire dalla paura e a denunciare l'estorsione
Impegniamo il nostro partito affinché l'azione di contrasto della criminalità che si accanisce su gli operatori economici abbia un sostegno pieno convinto solidale
Da parte di tutta la sinistra e dei movimenti riformisti e più in generale dobbiamo tendere a rafforzare la nostra azione sui temi della sicurezza del territorio e della lotta alla microcriminalità
C'è un obiettivo politico che riformisti europei dovrebbero di nuovo prendere in seria considerazione quello della piena occupazione
Di una piena occupazione naturalmente adeguata all'economia di mercato e alle trasformazioni intervenute nel mondo del lavoro nell'era post fordista
Ma piena occupazione che non può più significare un unico lavoro fisso per tutta la vita a ciascun cittadino
Una piena occupazione che nasconde al suo interno grandi flussi di mobilità da posto a posto da qualifica qualifica da settore a settore da Regione a regione
Una piena occupazione di cui ha molto in cui è molto più elevata rispetto agli anni cinquanta la quota dei lavori dei lavori autonomi dei lavori a tempo determinato che i lavori a tempo parziale
Questo tipo di lavori non sono di per sé cattivi
Talvolta nascondano l'assenza di tutela per i lavoratori altre volte sono la semplice conseguenza di una diversa diffusione di modelli organizzativi flessibili e della crescita dell'economia dei servizi
Piena occupazione significa esistenza di opportunità
Significa possibilità di entrare e di sperimentarsi sul lavoro
Significa una porta di accesso al welfare per chi potrebbe invece in un mercato del lavoro fortemente segmentato restarne escluso per lunghi periodi di tempo
Significa un aiuto concreto ad uscire dal circolo vizioso dell'impotenza e della sfiducia
La differenza tra destra e sinistra non sta nell'accettazione o meno di quella che in termini generici viene talvolta chiamata flessibilità che è stata giustamente definita in questa conferenza una parola magica che va sempre ulteriormente specifica
La vera differenza sta nel governo delle flessibilità che la destra abbandona al mercato con la conseguenza di una perdita di capitale umano
Mentre per la sinistra complementare alla piena occupazione è il governo delle flessibilità il governo concertato con le parti sociali
Il governo attraverso la formazione continua le politiche attive del lavoro il Governo attraverso il diritto d'informazione di contrattazione dell'organizzazione della scuola
La differenza fra destra e sinistra sta nelle politiche per l'occupazione non nella valutazione del grado di bontà dei lavori
Non stiamo discutendo né dei diritti
Mentre le forme di regolazione giudiziale dei licenziamenti stiamo discutendo e questo è il senso della riflessione che Massimo aperto di come creare nuova occupazione oppure fare emergere occupazione sommersa
Il governo di centrosinistra europei si sono dati nell'ultimo vertice di Vienna Puntorno nell'ultimo vertice di Vienna nuovi parametri quantitativi che riguardano proprio le politiche per l'occupazione
In prospettiva
Gli Stati membri dell'Unione dovranno garantire a chi perde un lavoro una nuova opportunità entro dodici mesi
Ed entro sei mesi nel caso di giovani alla ricerca del primo impiego si tratta di impegni formidabili per le strutture e le agenzie che gestiscono le politiche per l'occupazione
In Italia si tratta come ben sappiamo di incentivare poco a poco una qualità è un'efficienza oggi spesso conosciuta da parte delle pubbliche amministrazioni
Si tratta di parametri per raggiungere i quali il nostro Paese dovrà compiere uno sforzo eccezionale
Modificando radicalmente ne ha parlato Piero Fassino comportamenti consolidati sia nel settore pubblico che in quello privato
In questo quadro un appuntamento importante per il governo è il varo della delega per il riordino e la razionalizzazione degli incentivi per l'occupazione
La piena occupazione di cui parlo è quella cui si è riferito recentemente Toni Blair
è l'unica alternativa alla Società delle colata alla società cosiddetta dei due terzi dove solo un terzo o addirittura un quinto qualche volta dei cittadini riesce ad avere un posto di lavoro che dia accesso ai diritti sociali
Si tratta di un'alternativa che si costruisce selezionando le scelte primo la ripresa della crescita degli investimenti secondo la liberalizzazione del mercato del lavoro che non significa libertà di licenziamento come oggi ho visto dalle pagine di qualche giornale viene invocato ma libertà di ingresso
Definizione di soglie minime di diritti garantiti per tutti ricomposizione del mercato del lavoro terzo
La riforma dei sistemi di welfare nella direzione dell'universalismo dei diritti di base da collegare sempre più alla cittadinanza e del finanziamento su base di categoria un'individuale delle ulteriori prestazioni
Quarto la concertazione sociale
Quinto solide politiche dell'occupazione che siano in grado di formare di garantire in tempi certi il reimpiego dei lavoratori in mobilità sesto forti politiche per l'inclusione in grado di evitare che vaste fasce di popolazione perdano il contatto con il lavoro e con la società
è chiaro che facciamo riferimento modello europeo di piena occupazione
Mentre l'esperienza americana interessante sul piano della gestione macroeconomica non pensiamo che lo sia ad esempio sul piano dalla copertura sanitaria assistenziale
Come mostra lastra battaglia politica in corso in quel Paese per la riforma delle politiche di sanità e di assistenza
Ma vorrei dire ancora di più
La sinistra può parlare di piena occupazione solo se sei in grado di unificare il mondo del lavoro
Finché si continuerà a fare differenza fra i diversi lavori a Pesaro nel grado di bontà e non parlo certo delle soglie dei diritti
Parlo di una bontà che viene intesa con riferimento al tradizionale modello fordista di organizzazione del lavoro ebbene fino ad allora
Per la sinistra sarà impossibile porsi l'obiettivo che invece è necessario porsi della piena occupazione
L'unico obiettivo ammissibile per una sinistra che accetta la frammentazione sarebbe quello difensivo di proteggere alcune categorie di lavori quelli che essa stessa autodefinisce buoni abbandonando tutti gli altri al fai da te
E in prospettiva abbandonandoli politicamente a farsi rappresentare dalla destra
Per quanto riguarda il nostro partito noi dobbiamo aspirare a diventare il partito di tutti i lavori non solo di alcuni noi vogliamo batterci per uguali diritti e pari opportunità per tutti e non a difesa delle garanzie di pochi
Se interventi sui sistemi di regolamentazione aiutano a ricomporre il mercato del lavoro non c'è nulla di male per la sinistra proporli si tratta da un lato di scambiare le flessibilità con la piena occupazione
E dall'altro lato di scambiare le flessibilità con l'estensione dei diritti di accesso al welfare
E con la contemporanea emersione di nuova base contributiva per i sistemi di sicurezza sociale questa è la chiave con cui leggo il dibattito crea nostra conferenza si è sviluppato attorno all'ipotesi avanzata da Massimo D'Alema
è un fatto
Che l'occupazione in Italia aumento a sono le piccole imprese
è un fatto che le nostre piccole imprese incontrano ostacoli alla crescita è un fatto allora che rimuovere gli ostacoli alla crescita delle piccole imprese oltre a contribuire al rafforzamento della base imprenditoriale diffusa nel Paese potrebbe avere effetti occupazionali espansive
Nessuno però può sostenere e nessuno ha in verità sostenuto che l'unico ostacolo alla crescita delle piccole imprese sia nelle modifiche normative che intervengono una volta superata la soglia dei quindici addetti
Tanti altri ostacoli esistono
è un progetto di intervento compiuto potrebbe definire le misure aggiuntive da mettere in campo partendo proprio dall'ipotesi avanzate ieri da Sergio Cofferati
Tuttavia
è un fatto che la soglia dei quindici addetti introduce una segmentazione artificiosa sul mercato del lavoro è un fatto che quella soglia assume un connotato psicologico per le decisioni di ampliamento
E ancora un fatto che per eludere la soglia le imprese spesso mettono in atto comportamenti opportunistici
è possibile allora aprire una discussione per avviare una sperimentazione
E valutarne poi serenamente nel tempo risultati
è chiaro comunque e ciò che ha detto in questi giorni Bruno Trentin che nessuna decisione in questa direzione potrà essere presa senza il consenso delle parti sociali e al di fuori della concertazione
La discussione di questa conferenza
Ha dimostrato che noi siamo una forza politica moderna
Aperta all'innovazione tuttavia abbiamo anche dimostrato che siamo una forza con radici ben definite vogliamo rappresentare un fattore di stabilità e di certezze
Vogliamo continuare a proporre un'idea della politica fatta di serietà
Di ideali di impegno civile
Vogliamo rafforzare il nostro rapporto con tutto il mondo del lavoro
E soprattutto vogliamo contribuire attraverso le nostre idee la nostra azione la nostra organizzazione a fa parlare fra loro i diversi pezzi del mondo del lavoro
In modo che possano riconoscersi gli interessi comuni
E possano aprirsi ai mondi ancora troppo estesi di chi lavoro non l'ha ancora provato o è alla ricerca di nuove opportunità questo è un elemento di identità del partito ma permettetemi nel concludere care compagne cari compagni di fare una considerazione su di noi
Una considerazione che io avverto molto come sapete
Credo che il nuovo gruppo dirigente del partito abbia dato da questo punto di vista se non altro la testimonianza di una forte preoccupazione di una forte sensibilità
C'è qualcosa che riguarda il futuro del nostro partito
Vedete io sono tra coloro i quali difendono i partiti
E difenderanno i partiti anche dalle semplificazioni e talvolta dalle volgarizzazione di una campagna anti partito che spesso può generare comportamenti atteggiamenti assai pericolosi nascita politiche
E tuttavia
Io sento che
Mentre bisogna reagire in primo luogo culturalmente a questa posizione
Perché vedete cosa sono le democrazie occidentali se non democrazie nelle quali esistono partiti certo in generale ne esistono meno di quanti ne esistono in Italia abbiamo tutti quanti
Perso il conto del numero dei partiti esistenti in Italia ne esistono meno ma sono partiti cioè comunità di donne e di uomini che stanno insieme perché uniti da valori programmi ed aspirazioni
Dunque difenderemo culturalmente politicamente
L'idea di una politica che si organizza e che non si affida la spontaneità alle pressioni o peggio può finire col diventare prigioniera delle lobby e tuttavia
Noi dobbiamo avere due avvertenze
La prima che la politica ha un limite a una soglia alla quale si deve sempre arrestare
Troppo spesso la politica invade campi che non sono i suoi propri
Appare oppressiva
E tanto più questa presenza oppressiva appare inaccettabile in ragione del secondo problema che ho vinto
E cioè
Che c'è un altro strumento di denigrazione della politica e dei partiti
E quello che talvolta fanno i partiti
Quando perdono anima quando perdono identità
Quando invecchiano
Possiamo noi che siamo la forza più organizzata più viva della vita politica italiana possiamo noi non porci come noi cerchiamo di porci con grande come posso dire preoccupazione il problema rappresentato dal fatto che dietro le spalle di una generazione di persone che hanno assunto responsabilità di governo nel partito
Stenta avvenire una nuova generazione di militanti di dirigenti del partito che assicurino alla sinistra italiana il futuro nella quale la sinistra ha bisogno quando i partiti si fanno casta di professionisti
Preoccupati in primo luogo di amministrare e di distribuire il potere la principale campagna contro i partiti viene dai partiti stessi
Dall'appannamento delle ragioni che uniscono
Che riempiono una vita siamo noi totalmente al riparo da questi mali
Noi che abbiamo dentro di noi per fortuna gli anticorpi che ci consentono di combatterla siamo noi totalmente al riparo da questi mali
Questa è la sfida per
La sfida di chi davvero investe sul partito da chi davvero crede che la politica comincia là dove ci si incontra in una fabbrica in un quartiere o ci si incontra perché si hanno a cuore gli stessi problemi o gli stessi interessi sociali
L'idea che la politica non è solo partecipare alle trasmissioni televisive l'idea che la politica è anche questa faticosa e ruvida costruzione dal basso delle ragioni per le quali si sta tutti insieme in un partito
Per questo abbiamo voluto ricominciare dalle sezioni se volete un segno in contrasto con lo spirito del tempo ma per questo abbiamo voluto ricominciare dal dito anche per ritrovare tutti insieme le cose da fare quando stiamo insieme
Perché le cose che abbiamo da fare non siano solo le discussioni sulla situazione della circoscrizione del Comune della Provincia della Regione
Ma siano cose che danno il senso e il segno di un impegno personale chi aiutano ad affrontare grandi questioni sociali politiche di valori
Un partito nuovo aperto plurale
In cui la tessera che si prende sia un impegno preso
Il senso di appartenere a qualcosa che ci unirà per proiettare la nostra voglia di impegnarci di spenderci per gli altri in un'impresa collettiva io credo che veramente in Italia in questo momento guardate lo dobbiamo sentire il rumore di un disagio che c'è tra i cittadini per la politica dobbiamo sentirlo tutti ne parlano ma non dobbiamo sentirlo
Dobbiamo sentirlo in particolare tra le nuove generazioni ma non soltanto tra di loro che immagine della politica spesso arriva attraverso la televisione
La politica appare un universo autoreferenziale non penetrato dai problemi vuota al Volta dalle ambizioni dalle battaglie dalle lotte dalla grande volontà di stare in campo scegliendo
Temi sui quali collocarsi
Ma dobbiamo realmente fare una rivoluzione della politica
Lavorare a mentre abbiamo chiaramente definito nostre identità politico culturale la nostra appartenenza alla grande famiglia del socialismo europeo che è per noi un valore una risorsa dobbiamo ricostruire la passione
Della vita politica come il luogo nel quale le donne e gli uomini che vogliono spendere una parte della propria vita per gli altri trovino qualcosa di utile da fare
L'antiracket
La campagna per i diritti umani che noi dobbiamo rafforzare per i diritti umani violati ancora in tante parti del mondo
La campagna contro le soluzioni semplificata della destra per un mondo in cui si possano vivere sicuri ma senza razzismo
Ed è su questo tema che noi dopo dieci anni nei quali non abbiamo più trovato una sola buona ragione per trovarci in una piazza tutta insieme abbiamo deciso di convocare una grande manifestazione nazionale il ventiquattro aprile a Roma proprio su questo tema sicuri senza grazie sicuri senza razzisti
O ancora
Lo dobbiamo promuovere una grande campagna per la sicurezza sul lavoro e ancora dobbiamo sostenere il lavoro che fanno quel che fa la sinistra giovanile che fanno i gruppi parlamentari per ottenere una legge per la liberalizzazione delle professioni dobbiamo dobbiamo rifare l'agenda la nostra agenda dobbiamo restituire al all'andare in una sezione il senso di partecipare a qualcosa che ci riguarda collettivamente
Guardate io ho davvero fiducia nei partiti ma in questi partiti
E penso
Che noi dovremo davvero io non registrati in questa visita che abbiamo fatto abbiamo credo visitato davvero centinaia di sezioni ho visto situazioni molto diverse situazioni di crisi ma anche situazioni di grande ripresa ho visto tornare dei giovani
E ho visto che le situazioni nelle quali non andiamo bene meglio sono quelle nelle quali l'agenda della sezione e ricca di cose da fare che sono l'attività politica ma anche altre cose la formazione ma anche la solidarietà
Che cos'è la storia del movimento operaio le sue origini se non la storia della costruzione contro l'egoismo e il cinismo di un tessuto di solidarietà è possibile che noi non sentiamo noi il bisogno di far vivere
Tessuti di solidarietà e di organizzazione civile dobbiamo pensare che questo sia solo in quello straordinario universo che l'universo del volontariato al quale dobbiamo guardare con rispetta con attenzione è possibile che non abbiamo la voglia di fare un partito che abbia anche questa fisico fisionomia perché io ho parlato della sinistra dei valori
E quando parlo dalla sinistra di valori sapete avete sentito quale credo debba essere indirizzo politico l'Ulivo il centrosinistra ma io sento volto il problema della nostra fisionomia di una sinistra aperta e di una sinistra dei valori
E se devo pensare a qualcuno in questo momento al quale mi piacerebbe questo messaggio arrivasse
Io non penso tanto agli elettori di una corrente del CCD come dicevo prima ma penso alle donne e agli uomini della sinistra italiana
Che hanno scelto l'astensionismo che hanno scelto di tirarsi fuori dalla lotta e dall'impegno politico e al loro che il nostro messaggio deve arrivare in primo luogo al volo sono loro che dobbiamo richiamare ad un impegno ad una partecipazione guardate
Delle cose che ho avuto modo di leggere da quando sono segretario ce n'è una che mi ha dato un particolare dolore un particolare disagio quel dolore quel disagio che nasce quando si sente che le cose che vengono dette non hanno come posso dire
Null'altro dietro che un dolore
Una preoccupazione
Che mi hanno molto colpito mi riferisco alle interviste che ha lasciato diversi giornali la figlia di Guido Rossa guardate in quelle interviste né la sensazione che
Noi che siamo appunto su di noi è chiaro si scaricano
Molte delle tensioni della parte migliore del Paese delle donne e degli uomini che credono di fare questo Paese diverso su di noi si scaricano e tutte le nostre assenze tutte le nostre debolezze pesano per due
E tuttavia quando da parte di una ragazza che ha vissuto il dolore la sua tragedia si sente il disagio di non incontrare quel tipo di sinistra io credo che noi dobbiamo ascoltare quindi Sergio quella dell'io porto sempre con me nella mia tasca l'ho ritrovato proprio in occasione dell'articolo che ho scritto per unità su Guido Rossa
Porto sempre come una pagina di un giornale di un libro di Giampaolo Pansa nel quale con questore conclude nel quale Panza parla di Guido Rossa raccontando una parte della sua vita
Rossa dice Giampaolo Pansa era uno di quei compagni che dimostrano di essere tali soprattutto con i fatti in fabbrica e fuori
Fare qualcosa per gli altri tra virgolette è la sua ossessione
Questa sua generosità istintiva vitale lo aveva spinto a considerare con occhi nuovi e quasi critici il vecchio amore per l'alpinismo
Ecco che cosa scriveva nel febbraio del settanta a un suo amico di Aosta compagno di ascensioni
Da parecchi anni ormai mi ritrovo sempre più spesso a predicare agli amici che mi sono vicini l'assoluta necessità di trovare un valido interesse nell'esistenza
Un interesse che si anteponga quello quasi inutile
E non nascondiamocelo forse inutile anche a noi stessi dell'andar sui sassi
Per poi raggiungere un paradiso di vette pulite perfette scintillanti dove per un attimo o per sempre possiamo dimenticare di essere gli abitanti di un mondo colmo di soprusi ed ingiustizie
Di un mondo dove un abitante su tre vive in uno stato di fame cronica
Due su tre sono sotto alimentati e dove se sessanta milioni di morti all'anno quaranta milioni muoiono di fame
Per questo penso che anche noi dobbiamo finalmente scendere giù in mezzo agli uomini a lottare con loro così da rendere valida l'esistenza nostra e dei nostri figli
Queste parole di Guido Rossa raccontano una vita forse raccontano anche una morte
Fare qualcosa per gli altri
è la ragione per la quale tanti di noi hanno deciso di cominciare a dedicare una parte della loro vita alla politica vorrei che questa ragione tornasse la più forte
La più coraggiosa delle motivazioni per chiedere alle donne e gli uomini di stare e di lavorare con
Compagni concludersi questa nostra conferenza vorrei ricordare che nella seconda metà di marzo si convocherà il Consiglio nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori che nel mese di febbraio occorrerà provvedere alle nomine alle individuazioni dei nomi di questo organismo la conferenza che si conclude
Un punto di partenza per lavorare sul terreno dei nuovi lavori e sui terreni tradizionali dei lavori grazie compagni per la vostra presenza del vostro impegno