"La riforma dello stato sociale" in occasione della presentazione del libro "Per chi avrà vent'anni nel 2000" nell'ambito della Festa dell'Unità sala Europa

Tutti iniziamo questo questo dibattito
Dedicato ai temi dello Stato sociale un tema device decisamente di attualità e che anche l'occasione un polo lo spunto di questo dibattito
La la la la presentazione di un libro che potete trovare più la festa che raccoglie gli atti di un convegno che c'è stato a Modena un anno fa
Che appunto affronta in cui esperti di diversi Paesi europei hanno appunto affrontate questioni dello dello dello stato sociale della sua riforma e che ha come come titolo perché avrà vent'anni nel due mila ora credo che sia stato forse non so va be'capaci coincidenza quella che proprio in questa settimana è partita una discussione anche molto vivace da una provocazione
Del Commissario europeo Mauro Monti che ha parlato appunto di questo sciopero generazionale di cui avremo modo di rigetti ora lungo stasera io prima di tutto presento gli ospiti partendo dalla mia sinistra
Con Nicola Rossi che coordinatore il programma della direzione nazionale del PDS
Poi qui c'è Stefano Fassina che un esperto
Lavora ministro delle finanze ed è uno degli degli autori del del testo qui alla mia destra c'era Renato Brunetta presidente della Fondazione Brodolini anche lui
Esperto di queste materie
E Morena Piccinini segretario della CGIL di Modena quindi come rete abbiamo voci punti di vista diversi non mancherà appunto gli spunti di discussione
La prima domanda anche perché appunto il pretesto diciamo per questa discussione in questo agile libretto che raccoglie gli atti del convegno
Credo che la il punto di partenza o può raccontare questo libro partendo da da questa provocazione insomma di questi giorni sullo su questo sciopero generazionale o o sulla possibilità comunque di di contemplare all'interno di quello che loro lo Stato lo stato sociale come lo conosciamo
Come lo vorremmo trasformare appunto la la
Dell'esigenza di diritti di di chi ha lavorato tanti anni di chi sta lavorando e chi invece dentro questo stato sociale fa un po'fatica ad entrare che sono le le giovani generazioni che sono poi le cose di cui parlano si parla nel libro
Io ringrazio innanzitutto democratici di sinistra della federazione di Modena bene quindi da questo dibattito per l'opportunità di discutere su questi temi anche averla spedalità che un anno fa diedero all'organizzazione di questo seminario internazionale al quale parteciparono oltre a un gruppo di esperti anche i rappresentanti delle principali per intenzioni giovanili delle forze che si ritrovano nel Partito del socialismo europeo
Questo questa discussione di questi giorni
Torna un posto in quei temi che ormai gli anni vengono dibattuti che periodicamente riappaiono all'attenzione dell'opinione pubblica un anno fa quando facemmo questo seminario l'obiettivo era proprio quello di mappare
Quelle che poi che erano le posizioni tra le forze giovanili della sinistra europea rispetto all'UE farà che non è uno dei tanti temi sull'agenda politica uno dei tanti temi di cui una forza di sinistra o le organizzazioni dei lavoratori devono occuparsi ma è forse uno di quei e Cardini che definiscono l'identità di una forza di sinistra è uno di quei cardini che definiscono anche l'identità e a il profilo politico-culturale anche nell'organizzazione dei lavoratori
Abbiamo fatto questo seminario è che poi le questioni che libiche librettino affronta ponendoci sostanzialmente una domanda che poi la domanda che stanche dietro alle alle discussioni di questi giorni anche se spesso non ha non non emerge in modo chiaro e la domanda è la seguente
Che natura la crisi dello stato sociale così come l'abbiamo conosciuto in questo dopoguerra
Anzi per essere più precisi che naturale crisi delle varie forme di stato sociale che si sono realizzati in Europa nel corso del del secondo dopoguerra perché non dobbiamo dimenticare che non non c'è solo un modello ma in Europa chi studia queste così riconoscente almeno tre o quattro modelli di welfare diversi ciascuno con le proprie caratteristiche
Mi stacca questa domanda ci sono un po'vista già al annuncia un anno fa e quali chi avrà pazienza e voglia di leggere lo potrà lo potrà trovare ci sono sostanzialmente
Tre tipi di possibili risposte alla domanda su quali la di quale natura e la crisi quel pastello
Scritti certi dice
Che una crisi irreversibile che l'Uefa spento ecco è condannato a morire che ormai è un un ferrovecchio per lo sviluppo perché è nato con il sistema fordista alza il sistema organizzato nelle grandi impresa con l'operaio massa con un lavoro standardizzato
E quindi è un sistema che ha fatto il suo tempo a bisogna accantonarlo e non non c'è nulla da fare
Questa è la la tesi che prevalentemente sostengono studiosi di ispirazione
Più un liberista diciamo così
Accanto a questa impostazione questa risposta c'è un'altra risposta
Che prevale diciamo in quella che si può chiamare las la sinistra conservatrice è già una risposta che tende a minimizzare sì ci sono dei dei problemi però
Tutto abbastanza facilmente aggiustabile sono problemi marginali il web va bene così com'è si tratta solo di difenderlo dagli attacchi delle destre che lo conto che la vogliono smantellare per ragioni ideologiche ma il il il lingue farà mantiene valida il suo impianto
E infine c'è la risposta
Che è un po'ispira i vari contributi è che quella che diciamo è emersa anche nel dibattito che abbiamo avuto nel confronto che abbiamo avuto l'anno scorso con le forze da sinistro Beha e cioè info impostazione che dice no il Wealth farà ha problemi seri il welfare è in crisi è in crisi dunque al fare che che si è associato al sistema fordista
Però bisogna disegnare un un guaio farà adatto alle caratteristiche della Società del Duemila le caratteristiche della società dell'informazione perché il mondo del lavoro è cambiato non abbiamo più un'unica figura di lavoratore ma una pluralità di di figure di lavoratori in particolare per quanto riguarda le giovani generazioni che accedono al mercato del lavoro bisogna ridefinire insiste i sistemi che deve che costituiscono la cittadinanza sociale in modo tale che anche chi non ha chi non è non non rientra nella figura tradizionale di lavoratore a con contratti di lavoro a tempo indeterminato passa vere una il sistema pensionistico che lo tuteli un ente indennità disoccupazione crede che lo tuteli nel momento in cui perde lavoro la una possibilità agli oneri insostenibili le responsabilità familiari in particolare per quanto riguarda appunto i figli e l'assistenza
Alla crescita o al a soggetti va portatori di handicap all'interno della famiglia quindi una risposta che non minimizza i problemi ma che diciamo ripropone l'esigenza di sviluppare un modello europeo in cui l'Guelfa sia ancora una componente importante per ragioni di equità ma anche per ragioni per così dire di efficienza perché il web farà è uno strumento è una è un modo di regolazione
Che permette un miglior Ford funzionamento dell'economia che permette una maggiore verso un maggiore sviluppo un po'come sostenevano diciamo di coloro che l'hanno inventato perché il welfare non è solo uno è risultato ho prodotto dalla sinistra anzi è stato principalmente definito alle durante subito dopo la seconda guerra mondiale da pensatori di ispirazione liberale che per liberare avanzata proprio come elemento sinergico come elemento che favoriva lo sviluppo e l'occupazione quindi queste la linea lungo la quale si muove questo contributo la linea lungo la quale vogliamo sviluppare questa ricerca io mi fermerei qua rispetto alla provocazione diciamo come la chiama virtù del commissario lo Peo Monti sullo sciopero generazionale
Io credo che poi magari su questo si avrà ci sembra modi tornare primo credo che sia sbagliato cioè è molto giusto evidenziare il fatto che i giovani e questo libro interviene molto
Molti chiaramente evidenziando il fatto che i giovani ma anche le donne ma anche ad esempio i soggetti che per dove lavora ci quante cinque anni e non hanno diciamo la possibilità di prevenzione Arsilio o non hanno ancora l'età io ho i gli anta vita contributiva necessaria da al pensionamento inserita e tu è vero che il nostro WEP era in particolari Guelpa dei paesi mediterranei ecco e ancora più in particolare in quel parità gli hanno lascia scoperte le domande delle giovani generazioni pelle
Per la moto le modalità con cui le giovani generazioni entro nel mercato del lavoro quindi è vero denunciare è giusto denunciare questo problema di giusto
Sollecitare le forze politiche gli attori sociali a farsi carico di dell'esigenza di di riformare il welfare e di continuare un processo
Che però ha iniziato perché non siamo all'anno zero dei passi in avanti sono stati fatti seppure ancora insufficiente a raggiungere gli obiettivi
Che vanno raggiunti per per esigenze di equità e di tutela e di anche di efficienza e tuttavia credo sia sbagliato porre la questione in termini di scontro generazionale
Io credo che
Non è vera l'equazione che meno sindacalisti uguale più giovani occupati è una semplificazione che non ci porta molto lontano
Penso che il sindacato come anche le forze della sinistra politica quelle che stanno in Parlamento sostengono questa maggioranza abbiano delle notevoli responsabilità e abbiano delle carenze in un anno fa e non abbiano fatto fino in fondo il loro dovere dopodiché però non credo che il probabile il sindacato oggi si è nemico dei giovani se penso a quello che è successo dal novantadue ad oggi se tutti i commi fare sia conveniamo sul fatto che fare entrare questo Paese nella moneta unica sia stata una
Una una tappa fondamentale per mettere questo Paese in un centro di sviluppo è un è un pensiero che dia futuro anche le giovani generazioni da allora non capisco come si possa indicare il sindacato il nemico delle genti relazioni se non nel novantadue novantatré non si fosse fatto Luzi non fosse stato sottoscritto quel patto
Che appunto ha determinato la politica dei redditi ha determinato il superamento di un momento difficilissimo nella nella crisi del nostro Paese io non so ora quali migliori prospettive avrebbero le giovani generazioni
E questo lo dico perché sono perché sono convinto che sindacato vada stimolato ma non è il nemico il nemico da battere per riuscire a far funzionare il mercato del lavoro e dare le liste dare risposte
Adeguati alle giovani generazioni credo che sia più utile che incalza siamo è è uno degli obiettivi di nostro seminario era anche quello di incalzare tutte le forze della sinistra UPEA essere più pronte più sensibili a ai problemi all'iniquità profonde che caratterizzi hanno ma le cinque geometri relazioni che entrano non riesca a entrare nel mercato del lavoro ma fare questo portare questa
Rivendicazione dentro un patto che possa fare emergere il merito dei problemi e favorire uno scambio Chiappa alla fine consente a tutti di dare benefici cioè penso che a un patto in cui rispetto a una riforma del welfare che poche passa a vedere sacrifici e rinunce per alcuni ma di ad altri possibilità in termini di opportunità in termini di formazione in termini accesso al lavoro possa essere un percorso
Tipo tutti convengono di di perseguire l'alternativa mi pare un'alternativa perdenti anche perché poi diciamo la la l'amarezza di questo tipo del dibattito che si è suicidato in questi giorni penso in particolare all'articolo di Panebianco oggi sul sui sulle in prima pagina delle quelle della sera nel quale addirittura usava il termine mangiatori a sbafo riferiti e riferito al alle generazioni adulte che partecipano i suoi scritti
Ai sindacati un dibattito di questo tipo diretta mi pare che voglia più più che altro strumentalizzare un problema vero che quello dell'ASS della carente di diritti delle generazioni che dare una mano a risolvere il problema stesso Rabin mente torna in modo sistematico un attacco rivolto a uno di quelli che poi capisaldi anche del funzionamento del sistema democratico attraverso appunto la strumentalizzazione di un problema vero perché poi se andiamo a guardare l'effettivamente quali sono le inerzie quali sono le forze che diciamo ostacolano o rallenta in un processo diamo di modernizzazione di questo Paese ebbe troviamo un palcoscenico abbastanza aggredito cioè perché non non parliamo anche per esempio degli ordini professionali in termini di Dili
Potenzialità e di diritti delle giovani generazioni questi ordini professionali che vivono una situazione di carattere medievale dove praticamente si tramanda di padre in figlio la possibilità di fare il medico l'avvocato il notaio o il farmacista lo se non è un elemento di freno per la modernizzazione del Paese oppure se pensiamo a quello che è successo in occasione della liberalizzazione delle licenze commerciali e le resistenze che ci sono state da una parte di soggetti economici più interessati a da questo provvedimento
Rispetto a un a un'esigenza che è un che è una delle attese gente di poteri dazio del paese e potremo andare avanti parlando dell'organizzazione degli imprenditori rispetto alla alla questione del Tfr un risorse che appartengono a lavoratori e che pure essi veramente si vogliono continuare a attenere all'interno dell'impresa a remunerare con un tasso di interesse veramente ministero nel nome appunto di interessi Castro interessi particolari cha mi pare che ci sia una grandissima semplificazione e e lui il tentativo di strumentalizzare un problema che ripete vero un problema che le che la sinistra il PPI Democratici di sinistra in particolare le forze sindacali devono assumere con decisione maggiore di quella cantina una decisione maggiore rispetto a quella che hanno che hanno manifestato sinora però ha un problema che non può essere diciamo affrontato in un paradigma conflittuale giovani verso essenziali perché la questione decisamente più più difficile
E perché poi non credo che ci siano nemici dei giovani identificabili semplicemente nel modo in cui finora è stato fatto
Io mi fermerei qui penso di avere un po'raccontato quello che era lo stimolo del libretto grazie
Ok io credo sia come dire doveroso passare la palla Morena Piccini nel senso che le diverse delle considerazioni di di di che Fassino ha fatto c'hanno richiamato appunto a alle polemiche che hanno anche coinvolto il sindacato lo diceva non credo che sia il sindacato il nemico però ecco come far convivere dentro al sindacato Lil'Sindacato pensionati il popolo del della partita e del dieci per cento i più quelli che vengono chiamati con un termine orribile vi lavori parasubordinati questo che che fanno fatica accedere agli sta la strumentazione che l'UE al tre propone oggi
Io mi trovo molto d'accordo con Fassina nella evidenziare come il dibattito di questi giorni abbiamo assunto una piega di fortissima strumentalizzazione
Di fortissima strumentalizzazione ideologica e anche politica
E sembrava proprio da alcune battute di tornare a vedere battute e riflessioni che abbiamo vissuto prima della riforma del novantacinque prima dell'accordo del novantasette
Ossia il tentativo di rimettere in campo il problema Giovanni
Come un problema è rivolto a giovani in reazione ad a meno giovani dai quarantenni e ultra quarantenni particolarmente garantiti rispetto a giovani poco garantiti
Credo che questo sia un vero e proprio depistaggio
Perché mai sarà possibile
Nel nostro Paese ma credo anche negli altri Paesi pensare di poter ragionare in modo approfondito e anche in modo completo delle riforme di cui c'è bisogno perché di riforme c'è ancora bisogno
Alcune avviate alcune molto in ritardo
Sarà impossibile pensare in modo preciso appunto alle riforme di cui c'è bisogno se continuiamo se c'è chi continua a mettere in contrapposizione l'una generazione rispetto all'altra
Credo che la riflessione debba essere un'altra e cioè che in una società qual è l'attuale i bisogni sono molto diversi sono molto diversi tra chi è nella quarta età
Perché l'aumento dell'età elemento positivo certamente porta anche nel nostro Paese anche nelle nostre realtà locali delle situazioni del tutto inedite con dei bisogni di assistenza che non sono coperti soltanto dall'entità economica che una famiglia di anziani può aver attraverso la pensione per esempio
Così come sono completamente diverso i problemi del lavoratore a tempo indeterminato che ha ormai alle spalle anni di anzianità e che non può vedersi privato del legittimo diritto alla pensione che sta per maturare
Problemi ancora diversi rispetto a quelli dei giovani che oggi entrano nel mondo del lavoro
Questi problemi Diversi dicono una cosa
E cioè che una vera e propria riforma dello stato sociale sia nella misura in cui si colgono questi diversi bisogni
E si danno risposte diversificate non per categorie ma per i bisogni diversi dei cittadini
Ci sono delle affermazioni molto interessanti anche nel libero di cui era stata questa sera stiamo parlando
E dicono come uno degli elementi che hanno costituito la fortuna ma oggi la criticità dello stato sociale è quella dell'aver molto ragionato per categorie
La categoria del lavoro dipendente la categoria del lavoro autonomo all'interno del lavoro dipendente la categoria del settore privato rispetto a quello pubblico
Oggi è un tempo completamente passato questo oggi abbiamo bisogno di ragionare in modo più approfondito ed è quello che si è fatto anche con l'accordo del settembre della del di del novembre dell'anno scorso
Rispetto ad una gamma di risposte che colgono i diversi bisogni che un cittadino ha nel corso della sua vita
Perché diverse sono le fasi della vita diverso e sono i bisogni che incontra
Dal bisogno della formazione al bisogno per quanto riguarda l'intervento a favore della famiglia al bisogno per quanto riguarda il sostegno al reddito durante i periodi d'anche nella stessa attività lavorativa
Una gamma di risposte di questo tipo deve uscire dalla standardizzazione perché c'è oggi e quindi per questo parlo di una strumentalizzazione che ritorna a catalizzare il tutto sul problema
Delle pensioni di anzianità perché abbiamo visto anche l'anno scorso che quel sito è un falso problema è appunto depistaggio politico
Il clima avvisare
Il riapparire lo spauracchio Rispetto en la tenuta delle pensioni di anzianità quando vediamo che anche l'insieme delle proiezioni ci dicono che per parecchi anni non è questo il problema vero della tenuta dei conti pubblici
Un depistaggio proprio perché crea di nuovo allarme e sposta l'attenzione rispetto a quelle che sono i problemi veri
E io dico anche rispetto a quelle che sono le attuali ahimè inadempienze rispetta l'accordo dell'anno scorso rispetta l'accordo del do membro dell'anno scorso
Perché se è vero che i provvedimenti per esempio in campo previdenziale sono stati assunti fino in fondo
Come concordati con il sindacato
Gli impegni invece per quanto riguarda un insieme complessivo di altre riforme
Parlo della riforma dell'assistenza parlo degli interventi a sostegno della famiglia parlo degli interventi sul versante formativo e di riforma della scuola solo ancora in ritardo stenta no a decollare
Se noi non diamo una spinta a questi interventi rischiamo davvero di vivere una contrapposizione contrapposizione fuorviante perché vediamo che nell'assenza di interventi veri a favore dei giovani il luogo della solidarietà ritorna ad essere il luogo esclusivo della famiglia e questo non può reggere nel tempo
Ora su questo il sindacato è impegnato da tempo proprio nell'identificare i diversi bisogni e nell'andare ai denti ficcare un sistema complesso che risponda questi DiVersi bisogni
Dicevo prima diversità tra appunto il lavoro dipendente il lavoro parasubordinato gli anziani la quarta età e la terza età
Ora come coniugare queste diverse esigenze anche all'interno delle al movimento sindacale c'è un po'a una
Caricatura un'immagine caricaturale del sindacato che avendo in prevalenza si dice come iscritti anziani pensionati si occuperebbe prevalentemente di anziani e di pensionati e dei loro bisogni e delle loro legittime aspettative
Ebbene io posso dire che sono esattamente gli anziani
E sono esattamente i pensionati coloro che in prima persona
E nelle manifestazioni e nelle loro iniziative e nelle stesse piattaforme che presentano nel considerare il bisogno dell'anziano hanno sempre come primo elemento di riferimento anche il tema della tenuta complessiva del sistema del come creare gli strumenti per la nuova occupazione del come creare quella flessibilità anche del sistema previdenziale tale da rendere coerenti i diritti degli uni con le aspettative degli anni Trenta
E all'interno di questo con il movimento sindacale si ragiona proprio di hudna estensione è un'articolazione dei diritti che collega anche queste nuove forme di lavoro che ci sono nella mercato del lavoro
Nuove forme di lavoro che lo dico subito
Sono in parte spontanee nel senso che non possono non formali in un mercato del lavoro che si evolve
Nel senso che in alcuni casi queste forme di lavoro
Para subordinato di chi ha chiamiamole sono forme di lavoro che rispondono anche ad una esigenza di mercato dall'altro anche ad un'aspettativa degli stessi giovani dall'altro lato
In molti casi però c'è l'anno delle vere e proprie forzature vera e propria forzature da parte dell'impresa che interpretano il tema della flessibilità anche in questo modo
Nel costringere in molti casi i giovani ha rapporti di lavoro
Anomali da questo punto di vista senza diritti senza tutele con retribuzioni anche molto basse
E per le quali vanno sgridate
Vanno sgridate perché in questo caso non solo di diritti si deve parlare rispetto ad una estensione dello stato sociale a queste figure ma si deve parlare anche dell'andare a identificare le forme che possono davvero
Battere a mettere la estensione di questi rapporti di lavoro e quelle che invece denotano una nuova forma di sfruttamento un nuovo livello di strozzinaggio anche che viene spesa svolto nei confronti di questi giovani
Ecco allora che nel ragionare di questo dobbiamo ragionare di una gamma ampia di interventi che vanno dal controllo
Che vanno dalla lotta agli abusi che da questo punto di vista ci sono ed hanno vi è più naturalmente in questo senso per le situazioni pulite le chiamo da questo punto di vista anche all'esigenza di estendere nuovi diritti e nuove forme di tutela a questi lavoratori
Rispetto a questo e chiudo c'è un altro paradosso che fai capo a quello che è il paradosso che si esprime sul versante pensionistico come sul versante pensionistico si dice
Ridurre la prestazione agli anziani in questo caso le pensioni di anzianità per allargare l'ambito dei diritti i più giovani cosa che dicevo appunto non essere insetti una cosa ne fattibile né giusta ne possibile all'interno del nostro Paese
Contemporaneamente anche per quanto riguarda i diritti non solo sociali ma diritti sul lavoro di queste nuove figure di lavoratori si fa lo stesso paragone
Un nuovo Statuto dei lavori della dei lavoratori riducendo le tutele per il lavoro dipendente e Terna
Ampliare le tutele per il lavoro parasubordinato è l'errore speculare a quello che dicevo prima sul versante previdenziale e pensionistico non è riducendo le tutele degli uni e si ottengono diverse e maggiori tutele degli altri
è invece andando identificare questo sì
Quelle che sono invece le regole vere minime di tutela di garanzia che debbono valere anche per queste forme di rapporto di lavoro
Che non debbono essere prodotte a scapito del lavoro classico dove di flessibilità ce n'è tanta non devono essere prodotte a scapito del lavoro classico ma allargando quelle che sono le tutele appunto del lavoro classico anche a queste forme di lavoro diversamente modulate con diverse caratterizzazioni perché certamente il rapporto di lavoro è diverso ma con la allargamento appunto di una base di diritto anche per queste figure in questo senso come chief sindacato ci Rep reputiamo proprio di volere rappresentare e di volere interpretare i Diversi bisogni le Diversi aspettative per riuscire davvero a concorrere contribuire a quella gamma di di dirti Gritti
Che insiste offrono la possibilità di opportunità reali anche per le nuove generazioni non creando conflitto ma creando invece coesione tra le diverse generazioni
Su queste considerazioni volevo sentire dell'opinione di di di Brunetta aggiungendo uno ma un quesito nel senso che si è ritornati a parlare di patto sociale uno proposto il ministro Ciampi
Allora non c'è il rischio che in questo patto sociale ci sia qualcuno che resta senza voce che non ha un rappresentanti al tavolo in cui si si scrive questo patto
Sì grazie allora
Ho già ascoltato cose molto molto interessanti
La prima nella tripartizione lucida che staziona tazzine sulle sugli atteggiamenti
Nei confronti del della crisi dello stato sociale
Io mi riconosco molto nelle tre categorie di quella della sinistra conservatrice quella liberista e quella chiamiamola di chi vede un problema di riforma in ragione di nuovi modelli nuovi bisogni
E devo dire
Che le secondo i due classificazioni
Possono tranquillamente coesistere e le dire quella che lo stato sociale in crisi perché è finito un un tipo di società quella fordista e taylorista anche se non dimentichiamo lo stato sociale nasce prima nasce in epoca di Smart che Anna e e e quindi certamente prima del fordismo del terrorismo però certamente lo stato sociale e l'altra faccia del fordismo del terrorismo cioè della grande fabbrica delle economie di scala della della del dei colletti blu
D'altra parte nessuno penso oggi pensi che lo Stato sociale va eliminato va abbattuto vada cancellato ma anche in campo liberista si pensi a una riforma a come cambiare a come cambiare modello per adattarlo alle nuove tecnologie
Ecco io credo che l'atteggiamento invece più sbagliato e scorretto sia quello degli struzzi dei minimalisti che la crisi non c'è o o la crisi deriva da altri ben altri Stephen altri sono i problemi e che non vede quindi quello che sta succedendo
Prima cosa altra cosa
In consiglio
Non facciamo l'errore di pensare che il problema del Welfare State sia un problema della sinistra il problema di tutti è problema di tutta la società di tutte lì società anche perché non dimentichiamo che Lord Beveridge
Era liberale e Lord Beveridge quel signore che alla fine della seconda guerra mondiale con una mano scriveva
Il il il il programma di Welfare State
Della Gran Bretagna che usciva dalla seconda guerra mondiale e con l'altra mano scriveva il programma del partito liberale inglese quindi Lord Beveridge era un liberale e quindi da questo punto di vista come Tremonti Errore se limitassimo il dibattito all'interno della sinistra perché in e poi il problema di di tale portata che le spalle della sola sinistra non ce la fanno a subirlo nei differenziazioni all'interno della sinistra possono rappresentare come vedremo poi tutte le posizioni
Poi
Mi piaceva di di porre la Piccinini il discorso non ragioniamo per categorie perfetto voglio avere un po'di coraggio
E per esempio di dire forse la categoria la categorizzazione lavoro dipendente lavoro autonomo ha fatto il tempo ha fatto il suo tempo
Perché attenzione che dà lavoro autonomo lavoro dipendente nascono poi divaricazioni molto pesanti perché lavoro autonomo è tassato in una maniera per finanziare il Welfare State e e lavoro dipendente tassati un'altra maniera perché evidentemente le le forme organizzative e tecnologiche e lo scambio tra salario e e e produttività che avveniva nel lavoro dipendente era una cosa e l'autodeterminazione della produttività del lavoro autonomo e quindi la tassazione era un'altra
Quello che sta succedendo però oggi e che le nuove tecnologie tendono sempre più a confondere e i due piani certamente ci vorrà ancora un po'di tempo perché le cose siano realmente fungibili ma certamente e la distinzione netta tra lavoro autonomo e lavoro dipendente Nesta venendo meno nel senso che sempre di più al lavoro dipendente si chiede fantasia immaginazione autodeterminazione autocontrollo qualità e così via
E d'altra parte si stanno formando e latticini del CIPE alcolico con molta chiarezza
Delle dei segmenti intermedi
Che sono brutti sporchi cattivi certamente ma sono anche il segno di un'evoluzione il parasubordinato e lo vediamo tutti d'altra parte su cento neo assunti sessanta settanta sono a tempo determinato in che è un segno come dire che le cose stanno cambiando nel mondo del lavoro allora
Perché non partiamo da questo perché non partiamo dal mercato del lavoro dei cambiamenti che stanno avvenendo sotto i nostri occhi anche se non lo vogliamo e cominciamo a dire per esempio che tendenzialmente è una provocazione ma non ci dovrebbe essere più nessuna differenza tra lavoro autonomo e lavoro dipendente neanche dal punto di vista fiscal contributivo
In maniera tale da cominciare ad avere un'omogeneizzazione welfare Istica di mondi che fino a ieri erano stati totalmente separati
Separati tra l'altro in maniera anche brutale io vengo da una famiglia di commercianti e come tanti hanno la pensione obbligatoria da venticinque anni da trent'anni non non non di più
Per cui come dire rischio d'impresa da un lato ma anche nessuna garanzia era uno scambio sì tanto tu poi i accumuli autonomamente oppure varia a seconda della delle eccezioni e quindi non è bisogno di guerra poi c'è stato un progressiva omologazione del lavoro autonomo sul lavoro dipendente
Pensiamo agli errori che sono stati fatti per esempio con lavoro artigiano l'errore che hanno fatto gli artigiani o volerti omologare dal punto di vista urbanistico nei confronti del lavoro dipendente e risultato poi è che i sistemi non reggono i fondi non reggono tra entrate e uscite non regge
Per cui allora dobbiamo avere un po'più di coraggio da questo punto di vista e cominciare a dire
Le tecnologie stanno cambiando il mondo del lavoro sta cambiando deve cambiare il Welfare State cominciamo a eliminare progressivamente le categorie standard che abbiamo in testa perché solo così e probabilmente riusciamo a salvare il salvabile del Welfare State perché Welfare State così come l'abbiamo conosciuto non è salvabile
Sulla tema delle pensioni di anzianità io ho un chiodo fisso
E
E non penso che siano dei diritti fare andare in pensione delle persone che hanno contribuito per venti venticinque anni parlo di medie e che vanno in pensione a cinquant'anni cinquantadue e che vivono beati loro giustamente altri trenta
E che mediamente queste pensioni di anzianità costano all'intera collettività per un pubblico dipendente intermedio che so
La mia amica cui ho fatto i conti in tasca una Postelegrafonici a di medio livello che è andata in pensione a quarantotto anni un po'di anni fa ci costa circa cinquecento milioni
C'è la collettività sborsa di tasca propria la differenza tra i contributi pagati del da parte della mia amica la vostra amica e la pensione che queste giustamente richiede per tutta la sua vita cinquecento milioni
Vi sembra una cosa seria mi sembra una cosa giusta
E l'articolo oggi di Panebianco sul Corriere della Sera poneva un problema al di là del conflitto tra tra giovani e anziani è hanno diritto chiamiamo gli anziani hanno diritto di ultraquarantenni mettiamola così di indebitarsi
Per i giovani cioè sulla testa dei giovani io dico che questo diritto non c'è
A meno che questo indebitamento ma questo ragionamento lo possiamo fare anche all'interno di un'economia familiare non sia un indebitamento per investimento cioè io padre posso tranquillamente indebitare la famiglia se compro una casa
Oppure si mette in piedi un'azienda che poi lascio i figli e cioè un investimento che in vendita nel lungo periodo nucleo familiare ma che dà anche il nucleo familiare un capitale capitale fisico un capitale anche in cattivo di capitale umano e così via che possa rendere nel tempo io non posso però indebitare i miei figli
Ma andando a caviale e champagne
Cioè per consumi
Perché questo è profondamente non solo immorale ma è profondamente sbagliato dal punto di vista economico cioè molta letteratura economica da questo punto di vista quello che sta facendo il nostro Paese da tanto tempo e che purtroppo continua a fare e che sta indebitando le generazioni future
Non per investimenti che sarebbe giusto lecito è anche doveroso ma per consumi
Il fatto delle pensioni di anzianità è uno di questi casi questo è un consumo
Delle generazioni attuali che ricadrà sulle spalle delle generazioni future dove sta l'iniquità e che in questa cosa sia votata in Parlamento e che l'hanno votata ovviamente quelli che avevano diritto di voto
E che e ricadrà invece come pagamento su coloro i quali non potevano votare
Ecco questo è profondamente iniquo
Non ci sono solo le pensioni di anzianità certamente tra questo è uno degli elementi più visibili e anche devo dire più costosi un altro è quello della recente recente riforma
Pensionistica perché mai se si decide di fare una riforma si si decide di fare una riforma che a regime sarà meno generosa
Della legislazione passata
Questa riforma salvarne tenta salda forse
Cioè chi ha più di diciotto anni all'ora x nel senso che noi che abbiamo più di diciotto anni di contribuzione andiamo con le vecchie regole come dire avremo una pensione
Del venti trenta trentacinque forse quaranta per cento più alta di quelli col nostro stesso profilo di carriera andranno in pensione perché non avevano i diciotto anni
è una follia diciotto anni vuol dire aver salvato quelli che avevano all'entrata in vigore circa quarant'anni
Più aver salvato quelli che aveva cinquant'anni cioè le pensioni di anzianità ecco questo non è un modo di fare le riforme perché in questo modo sì produce questo sì conflitto conflitto generazionale
Un un'altra cosa sempre nella tentativo di rompere gli schemi e di aprire la discussione su tutti i fronti
Inoltre un sistema di welfare attenzione poi guerra non è solo pensioni welfare e sanità welfare e casa welfare scuola obbligatoria welfare sono ammortizzatori sociali welfare e tante cose
Ma al di là delle definizioni un punto
Il nostro welfare pensionistico attualmente no
Non prevede paura è un sistema di welfare costretto a ripartizione cioè con una mano si prende e con l'altra sita con la mano si prenderà i contributi e in parallelo si versano si pagano le pensioni quindi non ci sono accumulazioni individuali io faccio il mio mucchietto in maniera tale da poter che poi quel mucchietto che io tengo d'occhio in tutto il mio ciclo di vita poi lo vedo arrivare alla fine
E c'ero o come capitale o come rendita no noi versiamo in una cassa comune e questa cassa comune provvede a pagare le pensioni quindi sostanzialmente io pago le pensioni di mio padre
Naturalmente poi mio padre bene o male ha pagato i suoi contributi però come dire quelli sono andati in cavalleria io pago le pensioni di mio padre nel senso che gli atti degli oggi pagano per gli attivi di ieri questo è l'attuale sistema sistema di grande intelligenza di grande efficienza
Che tutti i Paesi industrializzati hanno adottato dal dopoguerra in poi perché perché tendevano ad evitare un flagello tremendo che era il flagello inflazionistico
L'inflazione Meneghetti che di solito accompagna i periodi bellici e così via normalmente si mangiava
I fondi accumulati di di tipo individuale ci sistemi di guerra sarà capitalizzazione si chiamano così per cui dal dopoguerra in poi progressivamente tutti i sistemi tutti i sistemi di welfare istinti pensionistici occidentali dei paesi metallizzati sono passati progressivamente a ripartizione cioè con una mano si prende con l'altra mano si va perché se l'infrazione cioè l'inflazione tocca tanto la sinistra quanto la destra cioè tocca le entrate quanto le uscite e quindi rende innocua l'inflazione sull'una e sull'altra mente non rendeva innocua l'inflazione sui fondi che ciascuno accumulata bene ora si sta aprendo incrociamo le dita un periodo di bassa inflazione
E l'antidoto della ripartizione probabilmente non serve più
Da molte parti si sta riflettendo se non sia conveniente tornare a schemi a capitalizzazione cioè gli schemi che finora sono stati relegati alla così detta previdenza complementare previdenza integrativa
A ritornare alla capitalizzazione cioè a processi di accumulazione di tipo individuale e non tanto per ragioni ideologiche rinveniste e perché questa era la riforma dei cilena e così via ma semplicemente perché schemi a capitalizzazione che riescono ad andare in Borsa al di là delle turbolenze alla fine nel lungo periodo rendono di più
Noi stentiamo a reggere come dire questi centri di accumulazione di rivalutazione tra l'uno e mezzo il due per cento
Che sono quelli e come dire sprechi si applicano alle nostre alle nostre pensioni mentre dimostrato che subito dagli Stati Uniti schemi a capitalizzazione che comprano sostanzialmente fondi titoli del mercato azionario nel lungo periodo quindi al di là degli alti e bassi rendono due volte tre volte tanto
Ora come dire stiamo attenti bisogna essere cauti non è facile passare per la ripartizione alla capitalizzazione dall'oggi al domani
Ci vogliono vent'anni trent'anni quarant'anni però attenzione siamo laici da questo punto di vista la ripartizione ha sostituito la capitalizzazione per ragioni ben precise
Forse queste ragioni ben precise non esistono più
Forse è meglio tornare in maniera laica reversibile alla capitalizzazione ma non per una ragione ideologica perché vince la destra contro la sinistra non c'entra niente l'ideologia quando si tratta di soldi di ideologia come dire
Viene messa in un angolo ma perché è più efficiente rende di più
E tra l'altro responsabilizza di più
Finisco sapete perché siamo arrivati a questi buchi del sistema quel fieristico pensionistico italiano semplicemente perché mentre le entrate erano date dalla quantità di occupati per la quantità di contributi versati nel senso che l'aliquota e che veniva applicata su ogni singola testa cita invece erano norme del Parlamento
E di questa o di quella maggioranza o di questa maggioranza e di quella minoranza che insieme si mettevano d'accordo
Perché tanto come dire i il sistema consentiva di non legare le uscite e le entrate come fa una qualsiasi buona famiglia
Per cui il risultato è stato che le uscite non erano correlate alle entrate ma che erano ben moltiplicatori dei multipli delle entrate il risultato è che poi per evitare la bancarotta bisognava aumentare le entrate ma per home dalle entrate bisogna aumentare i contributi e si si aumentano i contributi se amate il lavoro si ammazza l'occupazione
Ora sistemi che superino
La ripartizione che consente a politici di pochi scrupoli o poco responsabili di mandare a fondo
L'economia il welfare
E che porti alla capitalizzazione che responsabilità invece l'individuo che si deve scegliere il suo percorso come si sceglie il suo giardinetto in Borsa come si come guarda tutti i giorni così all'individuo
O il gruppo di individui perché no mica detto che sia solo individuale può essere anche di gruppo di di di di di di che di categoria di di professione e così via beh secondo me è un punto su cui dovremmo riflettere tutti quanti
Devo dire che a pezzi e bocconi qualcosa sto vedendo in giro per esempio sono estremamente favorevole alla formazione del Tfr in e
Possibilità di e comprarsi azioni di
Perché oggi ad oggi il TFR non era altro che una risparmio forzoso che andava tanto alle aziende buone quando le aziende cattive era indiscriminato se da mia azienda era l'agenda cattiva io le dovevo per forza prestare dei soldi
E se la mia generale della buona doveva prestare sempre con gli stessi soldi
Molto meglio invece come dire responsabilizzare quindi responsabilità partecipazione individualità non sono temi liberisti della destra thatcheriani sono temi di efficienza di mercato lo possiamo essere
Di mercato quando ragioniamo per noi stessi quando guardiamo il Sole ventiquattro Ore ci compriamo
Le azioni che vanno su e giù e e dimenticare questo quando siamo in azienda in fabbrica o nel sindacato perché allora prevalgono altri valori no
Ci sono dei valori che sono valori di efficienza di mercato ma anche di solidarietà ma nel senso migliore del termine solidarietà
Legata alla produzione di ricchezza di maggiore ricchezza perché e qui c'è una frase che non mi che non mi torna qui dentro il libro nessun pasto è gratis
Non è possibile che aumenti
Sia il benessere degli inseriti che il benessere dei non inseriti o meglio questo può avvenire a una condizione se aumenta l'efficienza del sistema
Gli conservatori
Letti beh allora io
Rispondo mezzo minuto alla tua domanda
I patti
Io personalmente sono stato come dire un teorico da San Valentino in giù da da da dal taglio della scala mobile fino agli accordi agli accordi di luglio che ha sottoscritto Ciampi ma che non ha fatto Ciampi decolli luglio sono stati fatti da un ministro che si chiamava un Presidente del Consiglio che si chiamava Giuliano Amato
Che si chiamava Giuliano Amato Ciampi ha solo firmato l'ultimo mese
L'accordo finale ecco io dico che gli accordi le Hill e
Gli accordi concertativi sono fondamentali
Quando ci sono dei pericoli
Al di fuori e allora i pericoli erano quelli dell'inflazione
C'è di come combattere l'inflazione come eliminare la scala mobile senza come dire depauperare i salari
I patti allora sono stati fondamentali ma ancora una volta perché mai passare attraverso le forme pattizie concertative
Quando il pericolo inflazione
Non c'è più
Il rischio e che vinse passiamo ancora per vie concertative di riproporre logiche vecchie e sbagliate
Il rispetto ad un perito che noi allora io dico
Rispetto alla alla proposta di Ciampi
Il mercato del lavoro deve essere più efficiente più flessibile io dico di sì a determinate condizioni poi ne parliamo ma questo deve essere un bene se non io te lo dò se tu mi dai
Cioè cominciamo a ritornare
Alla logica del mercato dell'efficienza del mercato per avere più crescita più sviluppo più occupazione
E smettiamola con la logica della del trade-off con la logica partiva io ti do la flessibilità solo se tu mi dai Investimenti oppure io ti do un po'del mio profitto ma quando mai
Se tu mi dai più investimenti più occupazione non funziona più ripeto sono atteggiamenti conservativi conservatori che come dire sono anacronistici oggi altro serve oggi e se poi c'è un altro giro potevo dire cosa
Un altro giro c'è sarà senz'altro
Nicola Rossi mi sembra che di di materiale se ne stia accumulato non poco io la la la piccola provocazione per cui se vuoi partire era un articolo di di Miriam Mafai che l'altro giorno sulle pubbliche Titti citava anche personalmente sempre partendo da questa questione
Dei dei Ranchi abbiamo il rapporto fra generazioni non del lo sconto ma dicendo la sinistra di essi sono stati tra i primi a individuare questo questo problema coglierlo nella sua come dire complessità e importanza ma fanno molta fatica a passare poi da dall'intuizione alla alla pratica alla ai fatti concreti
è così e se è così
Io vorrei cominciano in realtà con una
Non per un'altra questione Marco nulla ringraziamento nel senso che dentro questo libretto che stasera discutiamo ci sono idee vede
Non solo delle persone che hanno scritto ma la mia impressione è che ci siano anche un po'delle idee e delle motivazioni di un gruppo di persone di cui Stefano Fassina fa parte che da un po'di tempo a questa parte si è occupato attivamente di questi problemi
In particolare negli ultimi due anni capeggiato dal sottosegretario al Tesoro penna
Io credo che il dobbiamo allora un ringraziamento per la generosità e per l'intelligenza che hanno messo in questo lavoro
Che li ha portati dalla riforma Dini del novantacinque alle cose fatte nell'autunno scorso che probabilmente riporterà speriamo fra poco a discutere le questioni dei fondi pensione del TFR e così via
Detto questo fatto vorrei sgombrare anche un po'il campo dalla questione giovani se posso
Nel senso che negli ultimi giorni di proposte di opere abbiamo sentito i due una era quella del Commissario europeo Monti dello sciopero generazionale e poi l'altra due giorni dopo un giorno dopo
Del neo banchiere centrale europeo Padoa Schioppa
Che ha detto no che cos'è questo strano sciopero generale generazionale scusate
Ci vuole un patto fra generazioni bisogna che ci sia la pace nella guerra a me tutte e due le cose mi sembrano veramente un posso dire un po'insensate forse sbaglio certamente quella di Monti e insensata perché si sciopera quando si lavora non crea il problema dei giovani esattamente quello di lavorare non so se possono scioperare in questa convenzione
Ma quella di Padoa Schioppa e altrettanto debole come ipotesi perché i patti si fanno fra uguali
Uno dei problemi di fondo da sempre che riguarda il rapporto fra le generazioni che propone un rapporto non fra uguali
I giovani in larga misura non votano i giovani non sono molti di loro anche quando portano non sono dentro il processo produttivo e quindi partecipano meno non sono pur non è possibile considerarle alla stessa stregua degli altri parlare di un patto in queste condizioni non è ragionevole
Naturalmente qui notate bene c'è un problema importante
Questa possibilità di un patto diventa tanto più plausibile quanto più i giovani cercano di rendersi uguale S uno dei motivi per cui i giovani oggi poco uguali insomma proprio perché fanno poco politica
Io credo che la bruna le prime cose che i giovani dovrebbero ricopre e a fare seriamente e politica proprio per affermare le loro opinioni pro per discutere le regole che le riguardano da vicino però il problema delle del rapporto fra le generazioni
è un problema assai più complicato i filosofi lo chiamano il problema dell'eredità per per essere banali diciamo
C'era lì seduta una ragazzina che avrà avuto sei sette otto anni forse il problema eredità e una domanda semplice che cosa lasciamo noi
La nostra generazione a quella ragazzina rispetto a quello che la generazione che mi a quella di mio padre ha lasciato alla mia
Questo problema qua perché è molto delicato perché non può essere tradotto come fa Panebianco mi pare di capire perché io poi non l'ho letto l'articolo stamattina ma non può essere tradotto come fa Panebianco in termini contabili
E cioè ogni generazione ha diritto ad indebitarsi solo se fa degli investimenti che renderanno alle generazioni future perché che cosa è un investimento
Fino al bar fosse potremmo pensare diciamo che l'investimento è una strada un ponte ma non è solo questo
Nel passato molte generazioni si sono indebitate per fare guerre che tutelavano la loro libertà
E pensiamo che questo non sia un investimento pensiamo che questo non sia un bene che viene trasmesso a quelli che vengono dopo di solito uno dei motivi per cui si ammetteva che le generazioni si indebita se lo era esattamente questo
Perché si indebitano per tutelare la libertà propria dei propri figli ora da questo punto di vista il problema dell'eredità diciamo quando i politologi fanno pure i contabili rischio di errore molto forte il problema delle dita e sottile perché che consente un bene che viene trasmesso agli altri non è di facile definizione nel secondo dopoguerra per esempio
è molto probabile che alcune delle cose che sono state fatte in nel campo
Dello stato sociale abbiano pro Amber sino state fatte con il debito quindi addossando l'onere alle generazioni future
Ma a fronte di quel debito c'era ci sono stati vent'anni di crescita che hanno permesso alle generazioni future di fare così inimmaginabili solo vent'anni prima quindi il rapporto fra le generazioni non è così
Ripeto ovvio ora se io guardo la che cosa alla nostra generazione lascia quella ragazzina rispetto a ciò che è stato lasciato a noi
Di la questione è semplice noi abbiamo una dotazione infrastrutturale che forse la metà di quella che in termini relativi si aveva trent'anni fa
A lo stato della scuola lo conosciamo probabilmente è paragonabile non è molto paragonabile a quello relativamente che era quarant'anni fa
La fino a qualche anno fa la situazione diciamo del capitale sociale cioè delle relazioni
All'interno del Paese era tale che addirittura qualcuno si sogna ora non lo fa nemmeno più di parlare di secessione di proprio nel rapporto fra le generazioni non riguarda lo stato sociale solo riguarda tutto ciò che noi lasciamo a quelli che nascono oggi ed è per questo che il l'atto più significativo
Fatto da questo governo per risolvere il problema del rapporto fra le generazioni non è la riforma Dini e non sono cose di questo genere ma è l'unione monetaria
Perché l'unione monetaria e un pezzo enorme di capitale sociale che noi mettiamo a disposizione delle generazioni future per permetterà loro di vivere in un mondo completamente diverso e infinitamente più ricco di solito lo vedete anche oggi diciamo con la crisi russa e così via di quanto non fosse il mondo precedente
Quindi permettete quindi non parlare più di giovane a questo punto volevo disc discutere due questioni che è libero mi suscita che nonna come vedete non hanno a che fare con questioni quotidiane non sorga anzianità o cose di questo genere sono un po'più di prospettiva però insomma ogni tanto facciamo anche discorsi di questo di questo tipo
E sono
La prima è che qualche cosa intendiamo per riforma
E questa questione quindi porterà alla domanda che mi faceva e la seconda invece al di là delle questioni quotidiane su RAI guardiamo lo stato sociale d'acqua a quindici anni
Quali principi dobbiamo a quali principi dobbiamo far riferimento percorso non per riformare oggi domani diciamo nella finanziaria di fra due anni lo Stato sociale ma da qua ripeto a quindici anni
Per disegnare uno Stato sociale europeo perché quello doveva essere allora padri partire dal primo punto
Una cosa che
Io nel libretto ho trovato difficile condividere e un'affermazione che credo facciamo no famosissimo sociologo che credo viva in Italia che si chiama e spinga Andersen e dice no noi non è possibile che pensiamo che le riforme si facciano levando qualcosa a qualcuno e dando qualcosa a qualcun altro
Perché naturalmente riforme fatte in questa maniera incontreranno l'ostacolo
Di chi viene privato di qualche cosa non faranno un passo riforme devono essere come lui dice a somma positiva cioè bisogna anche qualcuno rimanga lì dorme dove e altri abbiano qualcosa perché sono così si crea necessariamente il consenso che fa passare la riforma ora la la mia sensazione dalla dico con molta franchezza e che è un'affermazione come questa o è un'illusione o è una bugia
Perché quando si dice diciamo che è una riforma può essere fatta in questi termini
O appunto si parla di favole oppure si sta semplicemente negata tacendo la conseguenza se io oggi per esempio volessi fare una riforma e volersi aggiungere qualche cosa a qualcuno senza levare niente a nessuno beh da qualche parte devo finanziarlo questo qualcosa in più
Quindi vorrei che mi si dicesse chi paga quelle tasse se invece la finanza con il debito se non la finanza con il debito che tipo di tasse devo mettere per finanziarlo che cosa mi sto vendendo per finanziare e così via
Tutto questo lo dico perché le riforme sono per loro natura distributive hanno per loro natura una palese
Non è per cattiveria che noi vediamo qualcosa qualcuno diamo qualcosa qualche
Altro e perché la riforma di solito ristruttura qualcosa e nel farlo presumibilmente per esempio eliminare i privilegi o eliminate le cose che si ritengono indebite e il e Dad altri che era ne erano privi perché sottolineo questo punto qua perché secondo me dietro questa questione c'è una questione diciamo più profonda che ha che fare con proprio come intendiamo noi la politica
Se voi tra un presidente la definizione di politica di solito nei libri di testo brevi per dire la politica viene indicata come quella attività nella quale quel la serie di attività che hanno una caratteristica per essere portati a termine hanno bisogno del concorso di altre persone rispetto a quello che lo propone non so se mi sono spiegato è il e la questione del consenso e allora la da come intendiamo noi le riforme
Diciamo questa definizione di politica dovrebbe farci comprendere che si fa politica non necessariamente solo
Pensando di dover ottenere il consenso di tutti
Ma pensando di dover ottenere il consenso necessario per ottenere un determinato risultato
Notate bene che questo è un problema veramente centra io credo centrale anche proprio per gli anni che stiamo vivendo perché ci sono due alternative un'alternativa
E quell'appunto di dire ho bisogno del consenso di tutti quindi di non scontentare nessuno
E dopo farò qualche cosa l'altra alternativa è quella di accettare che si può scontentare qualcuno per ottenere il proprio risultato io credo che gli hanno i vent'anni trent'anni diciamo gli anni settanta e gli anni ho sono gli anni Primo criterio era quello che ha prevalso
Forme non le abbiamo fatte perché non erano riforme evidentemente diciamo gli anni settanta e ottanta
Non vorrei che la il nostro aver convissuto a lungo con i democristiani ci facesse pensare che si possono fare riforme senza scontentare qualcuno
Le riforme invece scontentano sempre qualcuna non è un caso che noi oggi per esempio diciamo di aver fatto una riforma del commercio
Perché c'è qualche commerciante al quale non è andata particolarmente bene la riforma ma ci sono molti giovani e molti consumatori che preferiscono la situazione come ora dopo la riforma
Non a caso diciamo che abbiamo un'aria abbiamo fatto una riforma del fisco perché probabilmente qualcuno ha cominciato a pagare le tasse e altri si troveranno invece in condizione migliore
E non a caso diciamo che abbiamo fatto la riforma dalla pubblica amministrazione perché probabilmente qualche Bureau H tre si trova in una situazione peggiore di prima ma per noi tutti cittadini e meglio riforme costano sempre qualche cosa a qualcuno
E ripeto è importante questo concetto oggi perché noi abbiamo due strade aperte davanti a noi una è quella di pensare che sia il consenso che fa le riforme
Se c'è il consenso la riforma si fa l'altra è quella di pensare invece che siano le riforme che fanno il consenso
Questa distinzione sembrava un gioco di parole ma invece importante io credo che per esempio noi siamo in una situazione un paese in cui l'idea delle riforme è stata così carente per tanti anni
Che l'unica maniera che abbiamo per farle passare e quella di far le quindi anche a rischio di come dire colpire qualche interesse
Ma solo così riusciremo a convincere molti di noi stessi che quelle riforme erano necessarie sono le riforme che fanno il consenso non è sempre di vero il contrario e cioè che solo il consenso che a fare riforme
La seconda questione che volevo dire riguardava invece diciamo i principi che potremo applicare in uno stato sociale del futuro
Qui ripeto veramente stiamo parlando di fra dieci quindici anni non subito e di solito quando si costruisce uno Stato sociale due sono le questioni Aubier diciamo a chi si dà e che cosa si dà
Allora sul che cosa si dà
Evidente che noi qui giustamente lo diceva benissimo Morena prima il problema sono i rischi che abbiamo di fronte e i rischi che dobbiamo coprire bisogni della popolazione
Però c'è un passettino in più che possiamo fare
In storicamente lo stato sociale attentati a teso a coprire quei rischi rispetto ai quali il mercato si dimostrava incapace di provvedere
Mi spiego con un esempio nella seconda ma metà dell'Ottocento quando nascono le assicurazioni obbligatorie sugli infortuni il motivo per cui nascono non è solo di carattere equitativo o altro ma perché non c'era nessun cane di assicuratore che avrebbe assicurato nessun lavoratore
Il mercato non c'era semplicemente quello che Bismarck inventa nella seconda metà dell'Ottocento eh un intervento pubblico obbligatorio per fare fronte ad una carenza del mercato
Ora di solito nella storia quello che è accaduto e che via via che il mercato era capace di offrire qualche cosa
Lo stato sociale si è spostato da ciò che prima offriva Lulli e che ora il mercato diventa capace di offrire ad altre cose che il mercato non è capace di offrire ora se io guardo ad acqua in avanti ci saranno alcuni rischi che lo spot che il mercato non copre oggi non coprirà domani e non copriva nemmeno dopodomani tipo per esempio la non autosufficienza degli anziani
Perché sono rischi di proporzioni tali e venti di proporzioni tali che non sarà in grado di offrirlo i due campi nei quali la mia impressione diciamo
è che il mercato sarà assolutamente incapace di offrire un servizio come noi lo vorremmo sono la sanità e l'educazione e l'istruzione
Sulla sanità sull'iscrizione io la la parlo di tutti i livelli di istruzione soprattutto dalla primaria
Io ho la sensazione che dovremo investire molte risorse pubbliche perché il mercato non sarà in grado di fornire un servizio decente lì dove invece il mercato comincia oggi ad offrire un servizio più decente di prima anche se potremmo discutere a lungo sui costi connessi & sono invece le Assicurazioni vecchiaia quindi non dobbiamo pensare che sia strano
Se lo Stato sociale pian piano si sposta dalla voce pensioni alla voce sanità alla voce istruzione
è semplicemente la conseguenza del fatto che si sposta lì dove e più urgente che ci sia l'intervento dello Stato
La seconda questione riguarda invece il a chi quale criterio dobbiamo seguire nel assegnare queste risorse beh io qui ho l'impressione che negli ultimi quarant'anni noi abbiamo scelto lato fra due posizioni ho ancora cinque secondi si tra due posizioni una è quella
Come dire dello stato sociale tipicamente di alla Beveridge e cioè la posizione universalistica cerchiamo di dare determinate prestazioni a tutti in maniera più o meno indiscriminata
L'altra diciamo soluzione che pian piano si è che che si va rafforzando soprattutto negli ultimi tempi e quella invece la posizione selettiva
Diamo solo a chi ha bisogno e quando si dice diamo solo a chi ha bisogno individuiamo il bisogno in funzione del reddito quindi diamo solo al di sotto di un certo livello di reddito
La domanda che possiamo farcela in futuro continueremo ad oscillare fra queste due soluzioni o possiamo trovare una terza
La mia impressione è che dobbiamo trovare una terza perché la scelta di usare il reddito come indicatore della condizione del singolo che era una scelta assolutamente razionale
Negli ultimi decenni diventa sempre meno razionale domani
Perché già oggi lo vediamo che spesso e volentieri il la condizione reddituale della famiglia non è un indicatore della inclusione o dell'esclusione la famiglia ci sono famiglie in cui entrano delle risorse ma che sono escluse
E ci sono i figli e famiglia a volte con risorse minori ma che somma che partecipano alla vita collettiva quindi il reddito è sempre meno un buon indicatore della possibilità delle famiglie di Parma e dei singoli degli individui di partecipare alla vita collettiva quindi dovremo inventarci qualcosa
Io mi dico diciamo come dire che cosa potrebbe essere questo qualcos'altro
Sto qualcos'altro io ho l'impressione che non possa che essere un diverso concetto di cittadinanza
Una è un diverso tipo di rapporto fra la collettività il singolo mi spiego meglio
è probabile probabile pensabile che in futuro dobbiamo pensare di offrire una serie di servizi pensate per esempio all'assistenza
A tutti i cittadini
Purché
E si esprimano in maniera tangibile e concreta la loro appartenenza alla collettività
Mi spiego fare un lavoro di cura significa esprimere la propria presenza in una collettività assistere una parente anziano non autosufficiente significa essere presenti significa fare qualche cosa per gli altri
Fare un corso di formazione o studiare significa la stessa cosa ricercare attivamente un lavoro esattamente questo sono tutti atti dei quali non è in reddito
Il tramite per legge per il giudizio ma il comportamento del singolo che manifesta concretamente la propria intenzione di essere nella collettività
E che quindi dalla collettività riceve in cambio la il sostegno la vicinanza ora solamente questo diciamo come dire ripeto questo è un cosa che vedremo
Semmai le vedremo da qua a a un decennio quindicennio però io ho l'impressione che dovremmo già da oggi è cominciare a riflettere su queste cose
E quindi andare anche oltre lo sforzo enorme che facciamo per riformare l'istituzione dello Stato sociale così come sono oggi perché dobbiamo cominciare a costruire qualcosa di diverso e c'è uno stato sociale europeo mentre risolviamo i problemini nostri io credo che dobbiamo cominciare a stabilire quali saranno i canoni di un patto sociale fra tutti gli europei proprio perché non ci accontentiamo sono Della Monica
Bene io credo che possiamo tentare di fare un rapido giro Cosint
Continuare questa chiacchierata struttura diciamo essere un po'più brevi magari avvicinandosi un po'di più anche alle ma abbiamo parlato di cose molto attuale ma alla all'autunno Phil sospetta
Temuto atteso a seconda dei punti di vista no io a Fassino volevo chiedere una cosa appunto sempre avvicinandosi anche i temi di discussione Pitea nel senso che il libro fornisce vari spunti
Ne cito due o tre poi per sentire un po'ancorato opinione nel senso ad esempio c'è Rocard che dice l'unico sistema per
Poter aumentare l'occupazione e ridurre l'orario ricetta francese c'è una cosa molto interessante che dice
Massimo Paci diceva in Italia parliamo tantissimo di flessibilità ma se guardassimo agli Stati Uniti scopriamo che la il problema è che c'è e la vera competitività tra tra le aziende che ha consentito di produrre nuove occupazioni si parla del reddito adesso mi sfugge interni il reddito di cittadinanza insomma come elemento sul quale mi pare Turati interventisti
Qualche dubbio che però è stato anche riproposto in questi giorni ecco allora di queste cose nell'agenda italiana possiamo pensare di trovarci qualcosa c'è qualcosa di di più importante di più vicino
Anche rispetto a ciò che il governo potrà fare
Ma
Sì rispondo brevemente a queste a queste domande ma io credo che innanzitutto dovremmo avere tutti molto presente il fatto che non siamo fermi cioè non questa discussione che abbia fatto stasera ovviamente non è la prima volta che avviene su questi temi e dei risultati in importanti
Ripeto ancora insoddisfacenti militari importanti sono stati conseguiti quindi non stiamo parlando di una situazione immobile una situazione che deve essere ancora più dinamici Zadè per raggiungere quegli obiettivi che è urgente raggiungere per ragioni di equità per ragioni di efficienza complice del sistema che permette a ciascuno di stare meglio
L'agenda politica dei prossimi mesi sarà innanzitutto caratterizzato dalla punta mentre la finanziaria che come sapete ogni anno entro il trenta settembre deve essere presentata io credo che in quella punta che già nella finanziaria ci saranno delle misure che affrontano i nodi che noi siamo discutesse si rappresenti o citava prima il professor Brunetta la questione della previdenza complementare attraverso lo smobilizzo del più del Tfr
è ovviamente un tassello dentini devi rispetto al complesse dei problemi che abbiamo sollevato ma non c'è un tassello con qualche rilievo c'è la io credo che almeno questa mi pare sia l'intenzione del Governo riuscire apportare all'interno del collegato alla Finanziaria
Un dispositivo che incentivi le aziende a smobilizzare quelle risorse che come diceva bene ora vengono gestite in modo inefficiente perché da un lato il lavoratore non viene sufficientemente remunerato o comunque non quanto potrebbe a vere
Se investisse con risparmi e mercati finanziari dall'altro non si discrimina fra le aziende quindi la gente poco capaci ottengono le risorse che magari fanno fruttare meno di quanto farebbero fruttare agenti più capaci se fosse il mercato a distribuirle non il fatto che il lavoratore
Si trova nell'azienda questo
Un altro passa avanti
Ma penso che il discorso
La il tavolo che si avverto bel la revisione dell'accordo del luglio novantatré quello deve essere un un luogo in cui
Alcuni di questi nodi vengono affrontati
Io non penso che quel tavolo possa essere sostitutivo della del decisore politico e c'è questa tentazione cioè di fronte anche una maggioranza che come sapete è a dei problemi oggettivi perché una maglia una maggioranza composita nella quale
Convivono idee molto diverse su quello che deve essere la riforma del Welfare State alcuni tendono a scaricare su quel tavolo anche questioni che su quel tavolo non possono stare danni e a dargli una una un'ampiezza che che non può venire perché alcuni nodi vanno affrontati da decisore politico
Anche per motivi che dice più Nicola Rossi perché molto spesso le riforme
Anzi sempre comportano che qualcuno venga scontentato ed è difficile che chi è in parte in causa
Diciamo riesca a fare fino in fondo il lavoro che può fare solo un soggetto che ha come Obiettivo quello dirà di tutelare l'intera collettività e non solo un segmento di essa quindi penso che quel tavolo possa essere un tale importante per fare alcuni passi avanti che vanno fatti e qua io diciamo differenza dell'intervento che ho fatto prima che era molto difensivo perché credo che l'offensiva di questi giorni non abbia come oggetto il miglioramento delle condizioni via dei giovani ma abbia un altro oggetto che siamo quello di colpire comunque
Un tessuto campagna Bizet preziose nonostante limitò espressa polemizzare per i limiti che presenta però penso che in un mondo senza sindacati e con sindacati più indeboliti staremo peggio tutti
Però su questo punto io voglio voglio dire anche la compagnia del sindacato
Che
Non è
Dobbiamo stare attenti al fatto che le appunto le riforme costano ora io credo che è difficile
Sostenere che ad esempio per quanto riguarda il Sava intimistico va tutto bene così
E c'è un problema questi queste beghe la permanenza repentine anzianità o la discriminazione diciotto anni come veniva richiamato e anzianità contributiva assorbono risorse
Che nel momento in cui accettiamo quel vinco il saldo di bilancio vengono sottratti da altre parti ora
Io l'ho io diciamo son d'accordo col discorso con faceva Nicola Rossi sul fatto che le riforme non sono a somma zero credo che se ne ci limitiamo a guardare il il
Ad esempio treno previdenziale in dubbio che per far andare avanti la riforma del Welfare esposti più risorse sulla formazione sugli ammortizzatori sociali sulle politiche per la famiglia
è chiaro che noi facciamo rinunciare ecco diciamo portiamo alcuni uno qualche minimi gli ai cittadini ai lavoratori a rinunciare a una parte delle pensioni d'anzianità
Però probabilmente altri in un'ottica sistema sistemi da questo Paese può crescere di più poggino le più ricchezza e allora quel lavoratore che non è andato in pensione d'anzianità perché i soldi servivano a pagare la scuola ai ai figli o nipoti probabilmente con un sistema che cresce di più potrà avere un saranno più alto comunque vivere in un ambiente in cui il capitale sociale se incrementato io penso che questo è
Diciamo il discorso delle riforme
A somma positiva cioè non lime guardando soltanto al campo ci sta c'è un campo in cui si prende in cui qualcuno ci rimette quindi c'è un campo in cui il gioca somma zero qualcuno ci vuole poco ci rimette
Però credo che appaiono attica re di sistema il sistema è in piedi per primi Miglio ora e anche quelli che hanno avuto lo svantaggio specifico riesca ad avere una compensazione laterale come la chiamano i politologi su altri
Su altri settori il punto a riuscire a a rendere consente inconsapevoli quelli che si vedono dei privati nel breve periodo di di risorse K quelle risorse possano tornare in altre forme e complessi ma rendere Laurent un ambiente
Che è più efficiente più competitivo e e dati di più a tutti a un discorso difficile lo discorso che dobbiamo fare altrimenti righe ricadiamo in quella logica che ha dominato questi quarant'anni e che a mio avviso Maurizio Ferrera ha sintetizzato molto bene che è un uno studioso di di sistemi di welfare che ha chiamato appunto quello dell'incremento incrementa Nismo conservativo e cioè del la logica del più lungo cioè che non si cambiava niente di quello che c'era si aggiungeva
Un pezzo a quello che a quello che c'era senza cambiare la strutture alla fine si generava debito pubblico ora siccome il debito pubblico è appunto un
Un una negazione di futuro per le genti relazioni
E e quindi è un un elemento che non può essere riprodotto nel momento in cui vogliamo
Proprio riconosciamo che ci sono problemi di equità di efficienza in questo sistema dobbiamo anche essere capaci di fare dei sacrifici che poi vanno col ripeto a vantaggio a vantaggio dell'intera
Dell'intera collettività prego su un punto bisogna essere chiari perché questo discorso del debito che io sono molto d'accordo è veramente come un cancro che rode che che mangia le risorse le le risorse
Del futuro
è un nodo che ha che questa maggioranza grazie anche al sostegno di sindacati nella nell'accordo del luglio del novantatré in poi ha aggredirlo in modo in modo centrale non a caso c'è come sapete tutti c'è un piano di rientro dal debito che progressivamente porta nel corso del prossimo
La decennio una riduzione del debito sessanta per cento e quello come come gli ha ricordato prima è
Il lascito che questa generazione questa fase politica questa maggio di maggioranza di governo checché se ne dica chi chi può essere d'accordo che è secondario è un lascito di un Bindi avanza storica che questa maggioranza
Porta i giovani ai giovani di di questo Paese e non ci questo adesso ci per uccidere permette di sederci e dire gli ho fatto tutto con l'abbiamo fare possiamo stare possiamo stare tranquilli
Dico questo del resto deve essere lo sto in uno stimolo la la base d'appoggio che deve spingere
A fare di più ed e dico perché su questo chiudo Eton molto giusto sottolineatura che il welfare è un è un bene che appartiene a tutti non è non l'ha inventato la sinistra non è del non è solo della sinistra e lo sta a cuore solo per le la sinistra e per fortuna che è così
Un c'è un un filone di storici che che dice che il web fare il porta diciamo l'hanno sistematicamente introdotto nei Paesi europei l'arco di forze antifasciste che si è affermato
Diciamo ha concluso che la seconda guerra mondiale quindi per per sottolineare che che è un patrimonio che va che tiene dentro tutto l'arco democratico non solo una parte queste molto critico io dico che la sinistra
Diciamo a maggior ragione a sinistra interessato sulla riforma perché il sistema così come è un sistema
Che diciamo produce una redistribuzione che passa attraverso i canali familiari la ieri mi pare con l'altro ieri in Chiara Saraceno sull'Unità faceva riflessione intelligente a mio avviso diceva
Attenzione a dire egoismo corporativo dei sindacati perché voi questi sindacati o questi aggeggi le generazioni di lavoratori tutelati dei sindacati utilizzano queste risorse che gli vengono dalle venti ed è inserita le risorse ridere elidere derivano dal fatto di essere garantiti le utilizzano li distribuiscono all'intera famiglia le danni ai figli le danno ai nipoti Qui compravamo dopo il il motorino oppure manderà sul GRA all'estero
Chiamo un un ragionamento che è vero però a mio avviso ragionamento a di di di grande preoccupazione perché se la redistribuzione all'interno avviene all'interno de la famiglia
Continua a a verificarsi quello che si è verificato fino a oggi che in Italia non c'è mobilità sociale praticamente eccessi la distribuzione dell'intero della famiglia
Non si riesce a premiare il merito ma si ma ma vengono premiati i legami familiari legami parentali e quindi abbiamo una società che continua a essere stabilite stratificata dove
Nicola Rossi queste cose le sa molto bene perché è stato un di Brini o comunque quello che l'ha messo in evidenza in modo più organico dove la probabilità di essere
Figlio o di essere laureato con in quanto figlio di operaio è il venticinque per cento anche meno non so il il dieci per cento la probabilità di essere laureate se è figlio di un prenditore stesse figlio di ceto medio allora io sono diciamo impegnato a una battaglia all'interno delle forze la sinistra e nei confronti del sindacato perché questo diventi una priorità per noi non perché bisogna fare la finanziaria di attuare qualche migliaio di miliardi o perché c'era il pensiero ideologica che dice che bisogna riformare non perché m'interessa innanzitutto nostro nostro come forze di sinistra che vuole affermare
Valori come le pari opportunità come l'equità e come dalla parte dei diritti per questo dico
Assumiamo noi Sempre prima persona non non arriviamo diciamo portati da altri all'angolo a dover fare aver prende le misure che latta sono tutte le nostre nell'interesse del della storia e dei valori che noi rappresentiamo
Io credo che insomma il contributo che abbiamo cercato di dare con questo libretto la discussione che facemmo l'anno scorso con l'organico e se la la sinistra europea avesse questo
Questo obiettivo e servisse per gettare un piccolo seme
Tra a una generazione che appunto di trentenni impegnata alle varie forze la sinistra UPEA per riuscire a conseguire quell'obiettivo c'è un web farà a dimensione europea un patto di cittadinanza sociale gabbia d'Europa come dimensioni
Perché quella sarà
Ora quella è ormai Siracusa il futuro ma il presente quelle la dimensione in cui si ha una dimensione migliore in cui Guido in cooperiamo S la dimensione in cui riprodurre il meglio di questo modello europeo che probabilmente non è non è da buttare
Morena le riforme a somma zero non esistano dove comincia
Ma io sono fermamente convinta che le riforme possano essere a risultato positivo intendo risultato positivo dal punto di vista politico e dell'equità sociale all'interno di una collettività il che non vuol dire capiamoci perché anche come sindacato sarebbe un errore
Ingenerare una visione di questo tipo ricerca non vuol dire che una riforma a risultato positivo voglio dire che non si tocca nulla di ciò che c'è attualmente perché c'è e che si aggiunge in termini di diritto per i diritti mancanti che ci sono parlare di riforme vuol dire proprio parlare di cambiamento ovvero riuscire ad adeguare gli strumenti dello stato sociale ad una società che cambia con una logica una logica che deve essere quella di abbandonare un'idea per cui lo Stato sociale mio risarcisce di un danno subito dalla società o per la condizione di lavoro o per la precondizione individuale
Ed entrare invece nella logica di uno stato sociale che si accompagna a quelle che sono le trasformazioni economiche
E che è e sia in grado di offrire delle opportunità rispetto alle persone che devono competere perché anche le persone competono nella nuova dimensione economica
In questo senso io sono affezionata proprie convinta dell'idea che in questo senso la riforma possa essere a costo a risultato positivo
Ora guardiamo le nel i diversi spezzoni io non voglio riprendere tutto il ragionamento che è stato fatto questa sera però attenzione
Noi corriamo troppo spesso il rischio di cadere sempre su un tema parlando di stato sociale che quello della tema previdenziale tema caldissimo sempre certamente che nel naturalmente rappresenta anche quella che è la dinamica e l'aspettativa delle diverse fasce dieta e anche dei diversi sessi rispetto alla collocazione nel mercato del lavoro e nella società
Noi però non dobbiamo fermarci esclusivamente su questo perché uno dei grandi pregi delle riforme che ci sono stati in questi anni
è stato proprio quello di avere una proiezione futura tale da poter permettere anche con i tagli dolorosi sacrifici che sono stati fatti e che sono fatti dai lavoratori ancora in forza in questi anni
Da poter permettere un equilibrio tra entrate e uscite del sistema previdenziale in quanto tale oggi io lo ripeto riaprire il tema in termini di problematicità delle pensioni di anzianità può rischiare di determinare l'effetto opposto che abbiamo già avuto nel corso del novantasei anche nel corso del novantasette e cioè l'affetto per cui finita la fase dei blocchi delle pensione di anzianità oggi essi rischi di nuovo ventilando questo
Questo spauracchio rischi di nuovo di avere delle fughe anticipate quando vediamo che l'elemento tranquillità è quello che permette di
Dare la possibilità ai lavoratori di rimanere sul luogo di lavoro anche oltre la maturazione dei trentacinque anni
Poi ci sono gli altri capitoli che invece vanno affrontati
Io lo dicevo en passant quando nella del primato della nel primo momento di intervento e cioè il tema dell'assistenza io credo che la riforma dell'assistenza fatta venne
Sia ancora più rivoluzionaria di quanto non sia stato quello della previdenza con le implicazioni che questa ha avuto perché
Perché secondo me questo vuol dire che gli ottanta mila miliardi che oggi sono spesi suddivisi tra cinque ministeri hanno bisogno di essere spesi in modo completamente diverso
E questo sì
Creando le condizioni affinché non siano soltanto interventi risarcitori come oggi sono ma mettano in moto anche quella rete di solidarietà familiare tale da poter premiare
Quelle che sono gli elementi delle reti solidaristiche familiari cosa che oggi non avviene e tali da poter intervenire in termini di servizi su quelle che sono le dimensioni oggi lasciate esclusivamente in
Patrimonio da un lato perché è un patrimonio politico e sociale rilevante ma anche in onere delle sedi delle istituzioni locali una riforma dell'assistenza vera fatta trasferendo più in termini di servizi che non in termini economici
Sarà una cosa dura da portare avanti proprio perché ci sono anche qua delle categorie che sono oggi non dico tutelate ma hanno delle provvidenze diverse rispetto a quelle che potrebbero avere in futuro
Ma potrebbe essere quella che davvero ribaldo Rizza
Le economie sociali li valorizza quelle che sono le reti familiari ancora una diversa interpretazione degli interventi sul versante della scuola
Troppo abituati al pensare alla scuola solo esclusivamente per i giovani troppo poche abituati invece a pensare ad un sistema scolastico che accompagni il cittadino nel corso della vita lavorativa
Ed è che possa permettere anche di recuperare di anticipare i momenti di crisi ai quali un lavoratore può andare incontro in un'attività lavorativa terzo aspetto
La riforma degli ammortizzatori sociali è indispensabile anche a proposito del chi paga ovvero come si distribuiscono i pilastri non è possibile che continuiamo a reggere un sistema nel quale i titolari di interventi di cassa integrazione si riducono sempre di più
Perché ha sempre di più si riducono i lavoratori occupati nella grande azienda con una pluralità di lavoratori nel settore del commercio della piccola impresa completamente al di fuori completamente scoperti da un minimo di intervento al reddito
Vuol dire una riforma di questo tipo si fa solo in modo accrescitivo no io credo che si possa fare anche in modo restare distributivo
Andando a utilizzare quegli elementi che possono essere quelli della riduzione dell'orario che possa permettere di creare anche elementi di solidarietà per gli stessi momenti di crisi allora
Questo vuol dire che le cose da fare sono ancora tante proiettate al futuro ma da partire da subito
Cose da fare sono tante rivitalizzando anche quello che è lo schema concertativo ora io sentivo prima con molta preoccupazione ciò che diceva il dottor Brunetta rispetto a
La quello schema concertativo il tema la la concertazione che è stata così utile negli anni dal novantadue in poi quando dal dall'ottantaquattro in poi quando c'era il grosso problema del risanamento c'era il grosso problema delle inflazione da combattere e c'era anche il problema della i della grossa sfida dell'ingresso in Europa è oggi rischiamo che ci sia chi ne fa carta straccia perché non ce n'è più bisogno io credo che quello che è valso in tema di relazioni in tema di assunzioni di impegni in tema di responsabilità
Quello che è valso nei momenti grossi di stretta della nostra storia
Debba avvalere della nostra economia debba valere ancora di più incerto con formule modificate semmai con obiettivi diversi ma debba valere ancor di più in quello che io chiamo debba essere il governo dello sviluppo
Perché oggi siamo in una fase nella quale il tema riforme e il tema sviluppo deve andare di pari passo e non lo si può fare senza i l'elemento di responsabilizzazione comune di tutti i soggetti certo con un ruolo forte della pole politiche del decisore politico non ipotizzando un vasto una concertazione che come ipotizza qualcuno si è scritta addirittura in costituzione o codificata per legge ma rendendo vero un rapporto trilaterale col delle diverse parti sociali con anche la responsabilità del governo che valorizza le responsabilità e gli impegni comuni da assumere e che avendo fa rendere partecipi le parti sociali non solo ha un progetto e a un percorso che è stato difficile
E che avuto esito positivo Ri di risanamento ma anche ad un percorso di sviluppo e di possibilità di creare e dica possibilità di creare lavoro
Temo che su questo Confindustria ritenga di aver già dato Ciocchetti doveva dare negli anni passati e questo sarà uno dei grossi problemi che abbiamo di fronte a settembre
Perché da un lato il dire la concertazione è stata calpestata con l'accordo rispetto alla riduzione dell'orario di lavoro dall'altro lato
Mente
So di estrema negatività e anche di forte preoccupazione è chiaro che questo se si accompagnato sia la tornata contrattuale che abbiamo di fronte in modo particolare al grosso tema di quanti sono i livelli contrattuali Alice si difendono i due livelli contrattuali e se si difende il potere reale di acquisto delle retribuzioni solo i temi veri che fanno pensare ad una cosa fanno pensare cioè ad un sistema imprenditoriale che nel momento della stretta accettato e chiesto all'organizzazione sindacale di farsi carico anche per quanto riguardava il controllo e la rigidità in un certo qual modo anche sul verso per sul versante salariale ora trovano cerca noti trovare le motivo Tywin gli elementi della competizione della concorrenza non attraverso la qualità del prodotto non attraverso l'innovazione non entra sulla valorizzazione del lavoro ma attraverso una compressione dello stesso e una compressione dello stesso che supera la concertazione che supera il dialogo con le parti sociali e che riapre un'idea di conflitto del quale non che vedo questo Paese possa vedere in questo momento abbia in questo momento bisogno non per negare le ragioni del conflitto quando queste ci sono ma per dire come lo schema che è valso nel momento di maggiore pressione dal punto di vista economico deve essere uno schema anche rivisitato certamente anche in parte innovato deve essere quello che deve diventare il punto cardine anche per il governo di una fase di sviluppo
Insomma Brunel proprio qualcosa va bene perché sì nel senso che non capisco veramente il sindacato
Perché nella concertazione decente il sindacato è stato l'unico a dare
Moderazione salariale sindacato ha consentito la moderazione salariale la concertazione si fa tre governo sindacati imprenditori e la parte che ha funzionato abbastanza bene negli accordi di luglio è stata quella della moderazione salariale non ha funzionato la parte che pure era presente negli accordi di luglio che è la parte dello sviluppo della crescita degli investimenti nel senso che da quel momento in poi si è avuto una stagione di alti profitti per gli scarsi investimenti
E non ha funzionato la parte che competeva al governo e cioè la parte riforme la Pa The controllo dei prezzi pubblici razionalizzazione riformato e la formazione professionale così non capisco perché il sindacato difenda una cosa che l'ha visto per dente e che va visto imporre ai lavoratori moderazione salariale in cambio di niente in cambio di disoccupazione veramente questa masochismo
Al di là di questa attacco attacco polemico vorrei ritornare alle cose lucide che diceva Nicola Rossi sostanzialmente il concetto di reversibilità nel senso so che laddove il mercato fallisce subentra lo Stato laddove nelle come dire il mercato esprime capacità lo stato mollato lo Stato lascia
Per cui concentrarsi su altri fallimenti del mercato
E io condivido questo io anche sì occorre poi ragionare in termini poi
Gli specifici perché non è detto che ci sia esaustività all'interno dei settori esempio sanità io per esempio credo che nella sanitari si devono essere degli interventi forti per lo Stato su dei rischi e nessun assicuratore o nessun tipo di mercato saprebbe coprire però credo anche che ci fosse debba essere competizione tra me Cato è stato nel garantire una serie di altri servizi io credo ad esempio che possano esistere che possa e debba esistere la capacità e la possibilità e come si dice in gergo di staccare di attaccare la spina da e dire io singolo o gruppo posso decidere che non mi va più bene il tipo di assistenza sanitaria che ricevo dallo Stato o dalle ULSS stacco individualmente o collettivamente la spina e mi attacco a un sistema di tipo privatistico per poi di verificare magari che non funziona e ristaccare la spina e riattacca la un'altra volta solo il fatto che esista la possibilità di staccare e riattaccare la spina è un elemento di efficienza lo stesso vale per la scuola
E lo stesso vale per altri tipi in cui c'è la possibilità di competizione all'interno naturalmente tenendo conto della solidarietà tenendo conto della possibilità della necessità di non di non e marginale essi quei signori non fanno i giochetti con il laser laser fa male grazie allora altro punto
Son d'accordo le riforme fanno il consenso e non viceversa e sulle trentacinque ore come la mettiamo
Non lo vuole nessuno tranne Rifondazione comunista
Non le vuole l'Ulivo perché non erano nel programma nell'Ulivo e l'hanno detto tutti
Non le vuole sindacato perché è stato spiazzato esautorato nella sua capacità di intelligenza contrattuale si faranno
è una contraddizione a le pensioni di anzianità chi le vuole è recente una intervista diabete
Ex presidente di Confindustria che racconta la sua intervista come
Era stata raggiunta l'accordo per l'eliminazione prima della riforma Dini tra interni dei mesi prima della del l'approvazione della riforma Dini determinazione delle pensioni di anzianità si trattava solamente di trovare le uscite per coloro che erano vicini al pensionamento di Rita eliminando
Il diritto
Poi la cosa non fu realizzata semplicemente per
Il veto di Rifondazione ora
Dico in senso
Quelle le riforme fa nel consenso anche in quel caso una riforma vera aveva un grande consenso ricordiamo a anche la riforma abortita del del no del novanta e come la mettiamo allora con le pensioni di anzianità che non saranno la quintessenza di tutti i mali del Paese ma certamente sono un elemento di grave disturbo come quello dei diciotto anni e così ecco io credo che ci siano troppe contraddizioni
In in in questi ragionamenti riformisti ICI molte cose buone la riforma del commercio è una cosa buona e chieste meno pure i redditi è i del commercio che spinello pure
Quella del annunciata del TFR
Ma moltissime cose non buone che riforme non sono sono conservatorismo sono mantenimento di previdenza e che tra l'altro i pasti non sono gratis e e le riforme sono sempre fatte i di più e meno Ida Heredia vere alla fine bloccano
La possibilità di crescita del sistema perché più il sistema spente indebitandosi in spesa corrente meno investimenti fa nel non non no non c'è nessun nessun'altra possibilità più il sistema spende e male in un Welfare State pensionistico e più alte devono essere le aliquote sul lavoro le aliquote contributive sul lavoro e più alte sono le aliquote contributive sul lavoro più alto è il lavoro nero e l'evasione
E quindi minore è la base contributiva
E più alto il deficit il deficit va in qualche maniera pagato il più alto d'indebitamento ippici allontaniamo dall'Europa perché attenzione siamo entrati ma dobbiamo anche restarci perché se è vero che questo è un
è un bene pubblico è un investimento pubblico tanto per per
Citare consentendo l'impostazione di di Nicola Rossi però questo delle pubblico va preservato e questo bene pubblico che è stato raggiunto con una forzatura di risanamento fino a
Mario batte Nuto nel tempo nei e inaccettabile a mio modo di vedere la tesi per favore non parliamo sempre di riforma delle pensioni perché più ne parliamo più i conti vanno male e no
La gente sa benissimo fare dei conti nella sua testa e non ha bisogno che esca Marini e dire le pensioni di anzianità oppure che esca sottosegretario Giarda e dire che sistema non funzione eccetera la gente si fa i conti tutti
Noi ci facciamo i conti ottimizziamo e sa benissimo qual è il punto di ottimo e quali sono i rischi e se ne va quando ritiene che il punto di ottimo sia raggiunto quindi il fatto di non parlarne
Perché se no le cose peggiorano mi sembra un atteggiamento da struzzi da struzzi conservatori
Il sistema previdenziale la riforma che è stata fatta è una riforma sbagliata fallita abortita che tra la altro ricordo di amici e compagni prevedeva al comma cinque dell'articolo uno la cosiddetta
Clausola di salvaguardia vorrà dire dopo il primo triennio si dovevano fare il
Tutti fare le proiezioni verificare se si raggiungevano
Gli obiettivi di di di risparmio previsti Palermo centoventi mila miliardi in dieci anni se no apportare i correttivi Gene
Tale o specifici laddove non si erano verificati i singoli punti di risanamento voi sapete che il welfare le solite fatto in tanti fondi fatti tanti contribuzione e così via ecco dire che la riforma non si tocca negando un'arte con lo stesso della legge che prevedeva invece
Il controllo della stessa per verificarne la congruità con il percorso di riforma mi sembra un atteggiamento sbagliato da struzzi e conservatore
Da sinistra conservatrice quella sinistra conservatrice che minimizza e che dice che il problema è un altro non sempre sinistra è sinonimo di riformismo o di progressismo c'è anche una sinistra salvatrice ora finito in un casolare era finita che casca anche che crolla conclusive allora finisco dicendo prima davo indicazione di alcune il che fare il che fare
è molto semplice spostare risorse dalla spesa corrente alla spesa per investimenti io al di là delle di dei distinguo fatti da Nicola Rossi rispetto a alla spesa corrente la spesa per investimenti e chiaro in testa a tutti cosa vuol dire in stime intorno è chiaro a tutti cosa vuol dire consumo io credo che questo Paese debba limitare la spesa pubblica corrente per far sì che la spesa pubblica aiuti sempre di più o gli investimenti diretti o aiuti gli investimenti privati perché solo con una grande quantità di investimenti questo Paese ha una sottodotazione di capitale fisico di capitale sociale di capitale infrastrutturale questo Paese riesce a est e più efficiente ora si può far questo solo evitando limitando eliminando gli sprechi il primo spreco e non si può pensare di continuare andare in pensione età media cinquantasette cinquant'otto anni ancora per dieci quindici anni è una follia non si può pensare di mandare in pensione la gente ancora per anni a cinquantatré cinquantaquattro cinquantacinque anni
Con un'anzianità contributiva risibile non si può pensare ancora di avere i figli e figliastri diciotto anni chi ha diciotto anni al novantacinque come dire a un certo tipo di pensione che nel novantacinque non avevi diciotto anni la pensione e c'era ridotta questo è una follia alla cominciamo a dire le cose come stanno e tra l'altro a chiedere su queste cose un consenso anche liberale perché no un consenso by partisan come si suol dire perché su queste cose ci può essere un consenso grande senza i ricatti i ricatti di Rifondazione comunque questo tipo di come dire riforme ebbe possono liberare una grande quantità di risorse necessario da un lato per farci star dentro i sentieri di risanamento indicate dal patto di stabilità dal il piano di rientro dal debito elevato per fare investimenti per la crescita e per l'occupa zione perché io son d'accordo con Fassina e la redistribuzione attraverso la famiglia
Fanno una grande vittima che la libertà che la responsabilità
E libertà ed ex usabilità vogliono dire crescita economica vogliono di reticenza vogliono dire equità ecco a me non piace un padre che va in pensione di anzianità che fa un lavoro secondo lavoro in nero
E che tiene un figlio in casa fino a trent'anni perché dentro tutto questo oltre che venir meno la mobilità sociale viene meno anche la libertà molto meglio come dire la orale fino ai livelli di efficienza tra tra welfare e contribuzione fa sì che i figli abbiano occasioni e possibilità far sì che ci siano infrastrutture nella scuola nella sanità nel welfare in maniera Co impeditiva in maniera competitiva e far sì che questo Paese abbia tassi di sviluppo più alti purtroppo questo Paese da dieci anni sta sperimentando tassi di sviluppo che sono la metà degli altri suoi partners in Europa e ancora di me o nel mondo ecco il fatto che questo Paese cresca poco questo la dice lunga sulla maniera mio per e dico dieci anni quindi prendo dentro un po'un po'tanti governi la dice lunga sulla maniera mio bene con cui questo Paese sta affrontando questa fin e secolo ecco questo secondo me è la cosa più è la cosa più importante IMI ho iniziato dicendo prima il Welfare State non è un problema della sinistra non è un problema solo della sinistra è un problema del Paese così il problema la riforma del mercato del lavoro che è l'altra faccia della medaglia non è un problema del governo è un problema del Paese non lasciamo che questi problemi che sono problemi del Paese vengano condizionati per ragioni politiche
Solo da una minoranza che nona come dire rapporti reali con questo Paese solo per ragioni politiche questa la grande contraddizione che all'Ulivo in questa fase che si fa condizionare ricattare da una minoranza e mette a repentaglio grandi conquiste yuan festeggia nella sua totalità ma l'ingresso in Europa nella sua totalità e ricordiamo l'atteggiamento di Bertinotti nei confronti dell'Europa ricordiamolo tutti di questo grande investimento sociale
Che come dire patrimonio di tutti e che rischia se le cose andranno così con le trentacinque ore con le pensioni di anzianità e con le altre follia rischia di essere messo in pericolo ripeto mercato del lavoro riff orme permanenza in Europa non so non ci sono problemi del Governo o della sinistra sono problemi del paese e non meritano il ricatto cui vengono sottoposti grazie
Nicola Rossi per un'ultima battuta prima il prossimo giro segnando una prospettiva sull'arco di dieci anni qui ti hanno chiamato
Ma io diciamo
Mentre da un lato penso veramente che uno deve avere soprattutto pendant con ma parla di queste cose la vista lunga dall'altro lato un po'un po'di sano realismo non
Non ci deve mancare mai per cui insomma a me sembra un po'strano il discorso non bisogna farsi condizionato a una minoranza perché non parliamoci chiaro se uno non vuole sposarsi condizionare questa minoranza da chi si fa condizionare dal da cos'Silvia da Mastella insomma ma voi vi ricordate le cose che Mastella fatto quando era ministro del lavoro del governo Berlusconi
è stato veramente singolare ti invito a
A riprenderlo sembra prendere gli emendamenti presentati al
A al
All'accordo sul welfare quello che propri bimbi nel in finanziaria se tu prendi gli emendamenti dell'opposizione magari sì poi di rimando perché li conservo epilettici e Mitrovic dipende e l'opposizione che fossero cucina ossia uno più restrittivo dell'accordo fatto uno uno solo degli emendamenti dell'opposizione che andasse nel senso di abolire le tre
Prevede è stata scritta dall'opposizione no no la Colella garanti del novantacinque una sola del novanta
Cimino parlando l'accordo quello fatto Ognissanti del novantasette se tu trovi l'emendamento dell'opposizione in aula che avesse in senso più restrittivo di quello che il Governo e questo per per dire quello che sto dicendo Nicola essenzialmente diciamo mi sembra che stiamo parlando di cose che come se ci fosse da un lato una grande prateria aperta e il governo non ascoltasse siamo seri all'altro lato appunto c'è ma
Stella oscillazione persone che pareva altresì entrée giallo scherziamo ora onestamente realtà dei fatti a che fare
Fare lei ci sono anche le elezioni fare le riforme l'ha detto anche di scusami l'ha detto anche scontiamo un po'di mare
Le riforme anche D'Alema e arrivare oggi in un'intervista
Fare riforme è evidente che le riferì le elezioni ci sono perché ringraziando il cielo siamo in democrazia quindi sono sempre un'opzione aperta però detto questo fare le riforme e difficile non è una cosa semplice diciamo è soprattutto l'acqua e e difficile farle avendo in mente un quadro complessivo io credo che noi dovremmo tutte le volte per onestà intellettuale tutte le volte che parliamo di riforma dello stato sociale avere in mente quello che in questi due anni con tutto e io sono il primo a essere per certi versi diciamo critico quello che è stato fatto in questi due
E che si sta pensando di fare e la riforma dello Stato sociale contenuta nella legge finanziaria governo Berlusconi la riforma stato sociale contenuta legge finanziaria governo Berlusconi era la riforma lo stato sociale di un contabile non per le e la parola migliore che mi esce dalla bocca non c'era altro se non questo
Non c'era idea dello stato sociale non c'era tu prima hai detto che noi come dire io non ho aperto bocca dello stato sociale la persona che riguarda tutti ma quale ma quale ma ma guarda ti guarda di che cosa c'è al centrodestra guarda di che cosa pensando lo stato sociale guarda che cosa ha pensato lo stato sociale la destra americana la destra inglese se per caso lo Stato sul già le era qualcosa a destra uno è stato fra le due guerre per i fascisti
Basta fine oggi lo Stato sociale per lancio di centro destra non esiste semplicemente
Quindi cerchiamo di Guardalben vediamo come dire di avere un minimo di realismo quando parliamo di queste cose e quando parlammo della corda la concertazione e tu usi Villar l'argomento che
Il sindacato difende una cosa in cui ha perso è un'arma spuntata cui Resta perché tu devi immaginati che mondo sarebbe stato quello dei lavoratori senza quell'accordo de immaginati quale sarebbe stato il salario reale oggi se quell'accordo non fosse stato in piedi deve immaginati quale sarebbe stata la situazione del Paese oggi se quell'accordo non fosse stato fatto quindi il sindacato non è che è stata difendendo qualcosa in cui ha perso è molto probabile che stia difendendo qualche cosa in cui avrebbe dovuto ottenere di più posso dirlo a partire dal Governo
Allora ragioniamo un attimo su un punto quello che cambia non è il fatto solo che esiste oggi un vincolo che esisteva allora un vincolo che era quella dell'inflazione oggi non esiste più quello che cambia e la moda proprio l'atteggiamento con cui il governo oggi deve porsi rispetto a un patto sociale prova a spiegarmi nel novantadue novantatré che la l'atteggiamento con cui il governo si poneva era quello tipico di tutti i patti concertativi il governo sa Fiona e penalizza
Corno quindi c'è un come dire è un intervento nel durante oltre che creare l'accordo l'intervento e nel durante per sanzionare penalizzare aiutare in gran parte questa Inter no non c'è stato io son credo il primo a riconoscerlo oggi la situazione molto diverse se voi che molto simile a quella degli anni cinquanta
Una situazione cioè in cui tu hai bisogno di creare un patto soci tale fra imprenditori e sindacati ma devi premetterei a questo patto sociale una scelta una serie di scelte da parte del governo una indicazione di obiettivi una serie di come dire precondizioni per cui l'accordo quello che c'è stato negli anni cinquanta e che a un certo punto sono state fatte una serie di scelte che hanno reso possibile un accordo per lo sviluppo
Fra imprenditori e sindacati è esattamente ciò che oggi c'è se voi laghi il risultato più importante che è venuto fuori dalla verifica che abbiamo sbeffeggiato diciamo per settimane e esattamente questo la accettazione io credo anche da parte del Presidente del Consiglio della idea che c'era bisogno di una posizione diversa rispetto a quella che il governo aveva tenuto i mesi precedenti governa oggi deve fare per permettere un accordo perché l'accordo stia in piedi deve fare per renderlo possibile perché altrimenti quell'accordo non sarà possibile in questo senso la concertazione rimane ma non è già più
Quella di prima perché cambiano gli obiettivi cambiano le modalità il hai un problema di sviluppo non è un problema di inflazione ma cambia lo ripeto in maniera drastica il ruolo del Governo o il governo capisce diciamo che c'è questo che ha
Di amento suo di atteggiamento se no impatto sociale non sarà possibile
Per
Una battuta certamente vero che gli emendamenti dell'opposizione al se al novantasette sulla seguente spetta erano emendamenti espansivi come erano emendamenti espansivi gli emendamenti del Pd del PC PDS per degli ultimi vent'anni quando c'erano le finanziarie altre chapter delle finanziarie coming il Mila efficienti e insufficienti bene gli emendamenti dell'opposizione le rendevano l'avrebbero resa ancora più inefficienti è ancora più invece bene chiudiamo qui buonanotte