Celebrazione del bicentenario della nascita del Tricolore tenutosi presso la sala del Tricolore della sede del Comune di Reggio Emilia e seguente incontro "Il Tricolore ha duecento anni. Il ruolo delle citta' in un'Italia federale e unita da un'unica bandiera" tenutosi presso il Palazetto dello Sport di Reggio Emilia

Nel centenario della nascita del Primo Tricolore
Dal verbale della sessione quattordicesima del Congresso cinque
Se la patriottica
Gli intervenuti e sono cento tutto tutte le popolazioni di Bologna Ferrara Modena Reggio Emilia
Le otto e trenta minuti comunque promozione del presidente inversione dello stendardo europeo in viva voce spago M. i tre colori
Neanche un po'
Perché questi tre colori
Chiusi mi anche nella coccarda Cispadana
L'acqua per portarsi per tutti
Io decretato
Il sindaco di Reggio Emilia tanto per l'aspetto prendo la parola
La Giunta deve il comitato regionale per il bicentenario del Tricolore che ho l'onore di presiedere rivolgo a lei signor Presidente della Repubblica
Al Presidente del Senato al presidente della Camera al presidente del consiglio dei ministri al presidente della corte costituzionale alle autorità
Con un caloroso benvenuto in questa storica sala proprio il sette gennaio mille settecentonovantasette è nato il prima Tricolor per decisione dei delegati dei città che diedero vita alla Repubblica chi spacca ed oggi celebri Anna alla presenza delle più alte autorità dello Stato
E delle comunità locali questo evento
Di cui è stata protagonista la nostra città del contributo che ha saputo dare alla libertà riconquista
Questa di oggi che mi auguro possano essere oltreché intensa anche una giornata io accetto importante di
Per la nostra città ma soprattutto per il nostro Paese celebrerà numerosi appuntamenti con un fatto importante per la nostra strada e porre all'attenzione di tutti noi
Di tutti i cittadini temi molto importante
Ed è degenerata
Questa strada arricchita da quest'
Durata dalla sua presenza signor preside
E dal suggello che di questa data storica è stato dato alla
Prende la parola il presidente del Senato senatore pulp Niccolò
Gli organizzatori della Marina
Dalla rivoluzione francese
Giudice
La sua ispirazione
Pubblico viola
Delle entrate nell'universo
Che ho visto in questi ultimi
Tipico dei costumi
E soprattutto alla figura del generale per la parte da poco attento San Vito prima di partire per la storia
Si sapeva invenzione
Grazie all'appoggio delle armi la propria vita il ventisei agosto del mille settecentonovanta in questa per la città questo vizio saprà vincere si instaurò la Repubblica Reggiana perché per la Cispadana
è una repubblica che si venne
Dotare di una pantera avverte il pianeta
E secondo una tradizione aveva contraddistinto ritoccate distribuito armi trampolini al più aderente alla sua associazione Democratica municipale attribuite
Al pian pian Russoli
Furono sventolati della Rivoluzione partenopea per novantanove
La stazione Eleonora Fonseca prima diventare con circospezione per la cura dei giorni trasversale la panchina per la corte d'
Anders valuterà per IVA
Doveva poi saltare
Non avrebbe percepito infarcito altre
In in risorgimentale
La firma di un tanica degli ospedali sedute ritenuta per ridurre spiriti democratici di
L'attacco pulp
Rispetto al PD alla brusca realtà tecniche vocali passarla pertanto cinque relazioni internazionali il TAR
L'ho spinta conta tentare conto delle parti precipita sorprende
Tuttavia
Ho capito contratto paritaria contemporanea
Perdere contatto piuttosto
Perché è uno dei momenti più lì perché a mio giudizio due parole supera il questore
La parola replica
Roberto Muzzi
La Repubblica nell'accezione un po'per lei è nata attraverso l'esperienza rivoluzionaria
E attraverso storie diverse repubbliche giacobine dal novantanove le due repubbliche
Vito e procedere
Quanto alla democrazia
La parola struttura lo spessore per esperienza della repubblica di quel
Si identifica spesso impropriamente comico Terminator
Perché Giacopini erano chiamati altrettante praticamente tutti gli italiani che avevano aderito
Tant'è che intatta la Pianura Padana dalla parte del guidatore
Sì tutto l'accento sul problema politico
Tutto il potere
Il sistema di governo opera che
Per loro catturati in italiano dalla l'ha detto anche
Per queste ragioni non è azzardato prestiti
Stato contraente parla attratto
Responsabilità
Ma tant'è sintetizza perché gli attacchi
E il ritardi invisibili perdere
Proprio nel momento in cui il dato degli avvenimenti Beppe appena
Io integrazione ritratto ricattabile
Le piccole però le città grande
E quindi non sempre vince il proprio diceva la prima
Per impreziosito da sopravvissute tutte
Il localismo non è stato mai contrappasso perché
Sulle deviazioni nazionaliste di certi pagamenti impropri per l'installazione sia stato concepito sia da mazzi funziona Cavour come proprio per l'unità europea Tocci
Sull'asse politico sul Parlamento e sul governo incontentabile di scrivere dei vaccini rimaste bianche nella storia degli autonomia notare e di ammodernare quelle parti dell'edificio istituzionale e non più in sintonia con i tumultuosi cambiamenti della società è un dovere irrinunciabile ed essenziale
Per preservare il disegno lo stato voluto dei fondatori unitario senza essere accentratore
Ma comunque decisivo per allargare il respiro della democrazia nel nostro Paese
Conto dei fattori di disgregazione ed indebolimento che operano in questo momento
E proprio in vista di questo obiettivo non possiamo e istituzione
E l'Italia
E si avvia richiede nuovi decisivi passi sulla via dell'integrazione europea
I temi istituzionali il complesso equilibrio dei poteri fra Stato Regioni enti territoriali costituiscono uno dei momenti decisivi nella riflessione nell'opera il cellulare già ma con l'avvento del Paese soddisfacendo
Un'esigenza profondamente sentito nel nostro Paese dovuta a fattori geografici storici economici e politici
Ottone da realizzare il più ampio decentramento amministrativi in favore degli enti locali
Perché ci consentirà di attuare uno dei cardini sui quali poggiano i sistemi democratici e cioè l'avvicinamento dei cittadini al potere attraverso appunto la mediazione degli enti territoriali
Come conseguenza della loro partecipazione era tra le diverse aree del Paese
E principalmente fra il nord e il Mezzogiorno
Ammonivano i grandi meridionalisti di questo secolo e anche mezzogiorno
Nessuno può ignorare la complessità dell'opera di revisione che attende il legislatore e alla cui sensibilità dobbiamo guardare con rinnovata fiducia
E proprio la consapevolezza e con la ridefinizione del ruolo e dei poteri delle istituzioni territoriali
è in gioco una parte non piccola della credibilità dello Stato deve far crescere la sensibilità verso il funzionamento del sistema
E il sistema delle autonomie delle cento città degli otto mila comuni delle venti regioni
Noi riconosciamo signor Presidente della Repubblica una scintilla di democrazia
La scintilla esattamente tre secoli fa
Prende la parola il presidente della Camera dei deputati onorevole professor Luciano Violante
Signor Presidente della Repubblica autorità signore costituenti il Tricolore non l'aveva mai sventolato nelle città emiliane prima della decisione della Repubblica Cispadana venerdì
Otto anni dopo la Rivoluzione francese perché era stato il vessillo all'impronta in Lombardia contro l'esercito stia
Ci sono istanze municipalizzati che che pure si manifestarono
Si fece prevalere la capacità d'individuare un simbolo capace di unire davvero tutti i patrioti proprie drammatiche attraverso le quali abbiamo saputo conquistare e riconquistare libertà e prestigio
Schiantata dalla guerra voluta dalla dittatura fascista
Colpito nell'età repubblicana da stragi ed omicidi politici non sempre guidata da classi politiche all'altezza del compito Italia è diventata la quinta potenza economica del mondo oggi inoltre è rientrata nel Sistema monetario europeo ha ridotto l'inflazione oltre il sei per cento
Ha inferto colpi a settori ad organizzazioni mafiose ha scoperto le connessioni tra settori del mondo politico e la corruzione ha dimostrato capacità che a volte sembrano valorizzate e più fuori che dentro i nostri confini oggi l'Italia si trova come altre volte nella sua storia di fronte ad una svolta Zanardi l'ingresso in Europa la liberazione dalle organizzazioni mafiose sono le quattro grandi prove che ci attendono
In un giorno come questo sentiamo quel particolare tribuna il dovere di superarle
Ciò che rende l'Italia un Paese non sufficientemente materno e prima di tutto la lentezza decisionale del sistema politico
Abbiamo abbiamo una società veloce dinamica e dotata di uno straordinario vigore
Abbiamo un sistema politico lento e farraginoso incerto la differenza tra l'una e l'altra diventa limitazione nell'esercizio dei diritti dei cittadini minore competitività delle imprese difficoltà della pubblica amministrazione di soddisfare dei prettamente i diritti e bisogni individuali
Una seconda ragione che non sufficiente modernità e nella mancanza di valori come il Parlamento non riescono a condividere alcuni valori comuni
Non si chiede che vengano confusione identità si chiede che le donne e gli uomini che hanno responsabilità politiche unitamente ai partiti politici
Senta ma la necessità di un'etica pubblica che anteponga alla demolizione dell'avversario l'appartenenza allo stesso paese la capacità di riconoscersi nella sua storia invece simboli la volontà di battersi per la sua attività e per il suo prestigio
Si può cominciare con il simbolo che ci unifichi tutti come quello che oggi celebriamo
Perché quella nazione una società civile un sistema politico possono essere uccisi dal relativismo
E hanno invece bisogno per prosperare anche di simboli che unifichino che ricordino anche in città
Se riuscissimo a rendere il nostro sistema politico tanto che attacca gli anni che hanno fiducia in se stessi e metodo paese credo che davvero potremmo parlare di un terzo Risorgimento dopo l'unità nazionale la liberazione dal nazifascismo
Non è un utopia e un obiettivo possibile era forse più utopistico battersi per l'indipendenza di Pavia come fecero e parlamentari che si riunirono in questa sala duecento anni fa eppure loro ci riuscirà ci possono aiutare in quest'opera tre fiducie
La fiducia nella memoria che costituito dei valori rappresentati e difesi nel nostro Polo nella sua difficile storia
La fiducia in un Parlamento capace di rappresentare di decidere visto che qui a Reggio Emilia si riunì pronti i primi parlamenti repubblicani della nostra storia
Perché questo Parlamento sette pur agendo in circostanze straordinarie rappresentare decidere tutto per la riforma elettorale hanno promulgato rappresentanza decisioni aprendo una nuova fase per la nostra storia politica ed istituzionale
La riforma federale dello Stato che la forma moderna dell'unità nazionale dovrà tenere conto di questa caratteristica tutta italiana e dovrà partire proprio dei cormorani dando ad essi il massimo che Totti ieri compatibili con i loro caratteri dei Comuni inoltre verrà la futura classe politica dirigente del nostro Paese
E comuni si attende quotidianamente più che in qualunque altro luogo istituzionale il difficile equilibrio tra bisogni e risorse e nel confronto permanente ed immediato con i cittadini il senso dello Stato ritirato la politica come servizio
Oggi come duecento anni fa e forse come ogni giorno in politico a vista
Il sindaco di Reggio Emilia Antonella Spaggiari consegnata al Presidente della Repubblica
Oscar Luigi Scalfaro a nome della città di Reggio Emilia alcuni Dolomiti alto valore simbolico
Una coppia anastatica del testo del discorso pronunciato dal poeta Giosuè Carducci il sette gennaio mille ottocentonovantasette nel primo centenario elettrico
La prima Torchia della traduzione in merito nove lingue dei principi fondamentali della Carta costituzionale realizzata dall'Istituto storico della Resistenza in collaborazione con il Comune
Il francobollo celebrativo permesso dall'Ente Poste italiane
In occasione del bicentenario della nascita del primo tricolore
Pongo la proroga il Presidente della Repubblica posto Luigi scusa
Sono tutte in piedi grazie
La pubblicazione di un'assemblea in quest'aula
E come è stato decretato il pressing del presidente del SILB meningite ultime
Ad oggi
Grazie signor sindaco
Grazie non ci avete pensato a questo celebrazione
Aggiungo una parola assoluta
Il silenzio sì
Dei colleghi dell'Assemblea costituente retropensieri che si arrenda
Per l'assemblea costituente
Sia nell'ambito
Sottotitolo
Non dico che il ventuno zero
Quarantasei quarantasette
Trapianto contatto
E il tricolore italiano
Perde tirannico russo altrettante gli occhiali Claretti pensi
Quel giorno abbiano rinnovata cioè la vita questo tricolore
Perché fosse il segno
Per le urne
E indipendente per la didatta
Per la giustizia che questo era strutturato
Questo riconfermi analogico non ricostituenti contro Del Noce
La cerimonia in Sala del Tricolore e conclusa
Le celebrazioni proseguono al Palazzetto dello sport con la cerimonia ufficiale sul tema
Il tricolore a duecento anni il ruolo delle città in un'Italia federale unito da un'unica bandiera
Signori un annuncio per favore un attimo d'attenzione mi è stato detto altrimenti non si può raggiungere il presidente repubblicano tutte le altre personalità di sgomberare
Le auto tutte le auto in via Guasco che mi pare sia qui fuori qui altrimenti il corteo presidenziale non arriva ecco quindi chi ha messo le macchine dovrebbe gentilmente spostarle
Ecco mentre attendiamo privo qui
Di un grande artista di un grande poeta
è stato già detto Mario Luzi
A cui sarà affidata appunto la prolusione celebrativa del bicentenario del Tricolore
E se volevo dire due parole proprio su Mario Luzi
La scelta di questo poeta si pone in ideale continuità con la tradizione iniziata in occasione del primo centenario del tricolore
Quando il sette gennaio mille ottocentonovantasette nella sala che vide la nascita la bandiera cento anni prima si affidò l'orazione ufficiale al poeta John Giosuè Carducci
I massimi poeti italiani diventi lo riconoscono il maggiore poeta Luzzi è una delle più autorevoli voci della cultura nazionale interna da mentali della natura e del linguaggio che esprime un dire silenzioso che fa parlare il linguaggio dell'uomo
Sono noti i suoi impegni volti accogliere i valori e la passione civile dell'esserci
Anche recentemente è intervenuto sulla stampa ricordando che l'Italia esiste perché è sempre stato vivo il mito dell'unità nazionale
Mito che ha assegnato nei secoli il percorso culturale e civico e politico dell'Italia da Dante a Petrarca a Machiavelli al Foscolo ad Alfieri
Mario Luzi e nato a Firenze nel mille novecentoquattordici dove ha compiuto gli studi liceali e universitari laureandosi i letteratura francese
Una qualche poesia di Luzi e allora
In a te nell'attesa vi leggo questa poesia e del mille e novecento trentotto emblematicamente è stata scelta perché ha un titolo Europa
Europa di Mario Luzi mille novecentotrentotto edizione Garzanti
Il Ruentes lì di rondini sui fiumi sgomenti
Lei cita perse alla luna aprono i ponti imbiancati frantumi ronda alle luminose Arci d'infanzia gli alberi scatenati sulla vita mia già sono alti
Erompe dalla quiete della pianure il vento sui basalti delle strade a correnti ma che vale sussistere
Se prima full a memoria fu la forza in plume di non vedere
Pure un'onda incede lungamente nel vento e nella Luna per me Fratte dilata al mio soffrire stende un astro le sue bianche frontiere ma perché delle altrui sopravvivenze hai fatto la tua vita osa Tui il bianco del limone graffito lungo i muri delle Vie disertate sopra il banco delle campagne amare osai Silenzio
Delle attese di partite sotto il centro delle cupole ardenti né le bionde Città del vento accanto alle lagune
Ecco questa era è un era del trentotto quindi era un giovanissimo
E avete sentito con quanta Sapienza riesce a a ricostruire con il suono delle parole
Atmosfere
Sonorità
E volumetrie
Della lingua italiana
E a proposito di parola tanto ci vorrà un po'di tempo a questa una delle poesie più belle di Luzzi
Non so se voi a scuola l'avete studiata ma è emblematica una breve poesia
Vola alta parola
Voi l'alta parola
Cresci in profondità
Toccano a dire RAI Zenit della tua significazione giacché prego a quel celestiale appuntamento da sola senza che caldo di me o almeno il mio ricordo Steve luce non disabitata trasparenza la cosa e la sua anima o la mia
E la sua sofferenza
Un'ultima
E senza titolo una poesia dell'ottanta
E piena di speranze ma anche di profonda maglia
Pari all'ammonimento sveglie ieri cioè attenti ai molti inganni molto vigilanti i segnali sono lucenti oscuri
Sono nitide a leggersi mai indecifrabili le carte
Sapete o non s'avvede l'epoca di quel venire il look cede la sua occulta parte s'interroga qualcuno più acuto Opius solerte e intanto siamo continuamente altri
Continuamente tramuti diamo noi i testimoni noi di di di a tanti
Un attimo di tempo perché prima che ci raggiungano credo se ne voglia qui mi mi hanno pregato appunto di dire anche cosa accadrà del prossimamente ci saranno diversi convegni storici culturali per esempio
Convegno storico sulla storia del tricolore significato dell'emblema del tricolore insorgenza
E vendita dei beni nazionali della Repubblica Cispadana questi un tutti i convegni storici gli italiani tricolore patriottismo identità nazionale fratture sociali lungo due secoli di storia
Progetto sul territorio e ambiente della provincia di Reggio Emilia e nella ci sta Dania frasi a regime restaurazione poi la mostra storica gli anni del tricolore Musei Civici Archivio di Stato di letteralità dal comune di Bologna
Iniziative di carattere musicale spettacolo il giudizio universale di cui ho fatto la regia di Vittorio Alfieri
Rosso bianche verde il colore di Verdi Progetto di teatro
Ragazzi per il bicentenario Amor sacro e Amor profano spettacolo di danza a cura dell'Aterballetto sui testi di Gorki e musiche di Giuseppe Verdi
Slave alla bandiera manifestazione di giovani artisti italiani per il bicentenario del Tricolore in collaborazione col GAI circuito giovani artisti italiani
Strain Polaria di pittura scultura e poesia
Iniziative editoriali ristampa del volume Filippo Re viaggio agro economico sulla montagna reggiana iniziative sportive varie gare maratone eccetera
O campeggiatori fino fino alle varie insomma che arriveranno alla fine del novantasette con concerti il balletto e spettacoli
Ecco per primo dovrebbe prendere la parola
Il sindaco di Reggio e
Signor presidente della Repubblica
Autorità sindaci invitati care i cittadini e cittadini a nome della città di Reggio Emilia esprimo un sincero ringraziamento per aver accolto il nostro invito ad essere qui oggi reggio Emilia vi accoglie con amicizia e con orgoglio
Un saluto particolare riconoscente ai costituenti che hanno potuto essere qui con noi oggi
A rinnovare il senso di come tale che hanno dato un grande contributo con voi alla stesura della carta costituzionale Nilde Iotti che ringraziamo per la sua presenza
Assenti
Alla cui memoria va il nostro pensiero commosso
Oggi sette gennaio mille novecentonovantasette è una data storica per Reggio Emilia per l'Italia
Ricorrono duecento anni da quando i deputati di quattro città emiliane Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara ci consentono dividere questo straordinario evento
Come occasione importante di riflessione e di riaffermazione dei valori dei principi ispiratori dei moti che diedero vita ad una delle prime esperienze repubblicane della nostra storia e alla bandiera nazionale
E la consapevolezza di questa attualità
Calata nel presente che ci ha ispirato il tema di questa manifestazione
Il ruolo delle città e il futuro di un'Italia unità in una prospettiva di sistema istituzionale di tipo federale
Che dia forza e strumenti alle Autonomie locali
Che coniughi le virtù che derivano dall'essere uno unico paese con le ricchezze materiali e morali che derivano dalle molteplici differenze territoriali e cultura da un territorio da regole di convivenza nella comunità nazionale e internazionale
Tra l'essere patria per una collettività di uomini e donne e i sentimenti di appartenenza sociale e culturale
Che uniscono i differenti e non le persone questa relazione dicevo pone a tutti i nuovi la necessità di un nuovo senso collettivo e individuale dello stare assieme
Uno stare assieme che significhi definizione di un nuovo equilibrio tra autonomia dei singoli Paesi e diritto all'autodeterminazione delle rispettive comunità e il sistema di relazione tra i diversi Stati
E per questa via giungere anche alla riformulazione dei concetti di appartenenza identità nazionale patria nazione sforzandoci di individuare nuovi e più adeguati riferimenti Criterion
E insieme anche un impegno affinché si viva il presente ricchi della storia del nostro passato ma si possano compiere nuove scelte
Fuori dai condizionamenti e dai vincoli che questo passato può comportare senza tradire me tuttavia i valori positivi
C'è una grande esigenza di riflettere sulla nostra storia nazionale
Sulle luci e le ombre che l'hanno attraversata sul significato dei simboli
Non solo per il passato ma per il nostro presente
Sulla nuova funzione politica che le città oggi possono assumere per attribuire un senso concreto al rapporto tra identità locale e appartenenza nazionale perché oggi le città le comunità locali sono formale ed universale delle collettività
Ed è questa convinzione che ha spinto la nostra città ad un impegno così rilevante a partire proprio dal simbolo dell'unità nazionale
In una delle iniziative svolte nell'ambito delle celebrazioni di questo bicentenario
Un autorevole storico ha ricordato come alla fine del Settecento e successivamente vi fossero in Europa diverse concezioni culturali che consideravano la patria come luogo in cui perseguire il bene comune al di sopra dell'interesse individuale
Un luogo di solidarietà in cui esercitare la cura del verso gli altri
In cui le leggi e le regole proteggono la libertà e la felicità dei cittadini e in cui si esprime da parte di questi la passione di servire il bene comune come virtù civile
Diceva lo storico la condivisione di un forte radicato senso civico e per verificarsi non richiedono l'annullamento delle differenze religiose e culturali etniche di lingua
E cosa sono oggi le nostre città non sono forse i luoghi in cui si incontrano molte differenze si parlano diverse lingue si esprimono molte culture e si devono cercare nuove forme di dialogo tra cittadini e tra cittadini e istituzioni
E non sono questi alcune delle dirompenti novità che ci pongono il problema di una nuova qualità di governo e di allargamento dell'orizzonte culturale per l'esercizio di nuovi diritti di cittadinanza
Ne avvertiamo come amministratori l'urgenza ne sentiamo la responsabilità vogliamo condividerla crediamo che la riflessione dall'Italia e delle città gemellate con Reggio Emilia presenti oggi a questo nostro incontro attività di Jerome
La città dei Beatles la città di Fort Worth portatore di un messaggio di amicizia e disse fratellanza da parte della presidenza degli Stati Uniti
Alcuni decenni fa erano migliaia di italiani che mi gravano soprattutto del Sud e pianta vano radici altrove quando l'Italia non era un Paese sufficientemente sviluppato e ricco per consentire a tutti dividerci
Molti sono partiti per altri Paesi europei altri verso altri continenti anche da qui si è partiti
Certo quegli italiani oggi non si sentono meno italiani ne abbiamo avuto conferma in questi mesi lavorando per legge le braccia mento all'Italia la bandiera del proprio Paese
Dalla lontana Melbourne dove ci hanno telefonato la la comunità italiana nei giorni scorsi e da tanti tanti altri luoghi lontani abbiamo avuto in questi giorni testimonianze importanti così come le abbiamo contattate dai lavori della Consulta regionale dell'Emilia Romagna da e per l'immigrazione e l'immigrazione che ha scelto questo giorno e Reggio Emilia per svolgere il proprio incontro annuale
Ma non per questo dicevo
Chi è partito per luoghi lontani si sentono meno italiani pur mantenendo dopo tanti anni questo senso di appartenenza
Non si sentono argentini brasiliani australiani americani belgi tedeschi in quanto facenti parte sviluppando una nuova cultura civiltà e civile di offrire questa possibilità agli immigrati che giungono nelle nostre città senza che debbano rinunciare ai sentimenti di appartenenza d'origine abbiamo il dovere di investire sulla capacità di convivenza delle nostre comunità
Così come la convivenza tra i popoli impone regole condivise oggi di primaria importanza stabilire anche nuove regole nelle relazioni tra le istituzioni locali e centrali
L'individuazione di un modello istituzionale in grado di funzionare di rispondere ai problemi del sistema pone non è credibile se prescinde da quell'esperienza perché rischia di avviarsi con il limite originario di un rapporto di estraneità con i propri cittadini
I valori ispirano nuovi percorsi ed esperienze duecento anni fa pare il compito storico che ci spetta se sapremo reinvestirlo utilizzarli per le risposte che ci servono
E questo sarà importante soprattutto per i giovani oggi qui in questa sala così numerosi con i loro insegnanti
Con questi giovani forse abbiamo bisogno di dialogare di più partendo dalle loro esperienze di vita quotidiana per consolidare i principi e valori che forse oggi faticano ad emergere ma che tra anno potranno costruire il patrimonio del futuro del Paese
Mi piace pensare che nei duecento anni il tricolore possa divenire il rinnovato simbolo comunemente riconosciuto
Nel nome del quale affrontare insieme i temi qui posti e soddisfare le aspettative che allora come oggi stanno a riferimento della FIOM peculiare esperienza e tradizione storica
Vorrei rivolgere infine un ringraziamento sentito ai parlamentari a tutti i parlamentari e si sono adoperati pur nell'impervio percorso dei programmi di lavoro del Parlamento di questi ultimi mesi
Per far sì che oggi vi fosse una legge nazionale che proclama il sette gennaio giornata nazionale del tricolore
E sostiene le manifestazioni celebrative nel mille e novecento novantasette grazie
Un ringraziamento finale a tutti coloro e in questa città in questa regione hanno consentito con lavoro e l'impegno continuo di questi giorni in particolare l'ordigno abnegazione
Espressi con la stessa intensità non più tardi di qualche mese fa quando esco come accaduto per il pesante terremoto che ha colpito la nostra città tanti Comuni del reggiano e la Provincia di Modena ogni occasione di festa o anche drammatica e l'occasione per riscoprire energie e risorse straordinarie nelle comunità locali e da qui che vogliamo lanciare quindi la speranza
E Possa vedere una riforma istituzionale in senso federale dello Stato che unisca questo Paese in una forte rete solidale tra le cento città che oggi qui sono idealmente rappresentate grazie
Il mio saluto e quello di tutta la provincia di regimi dal Presidente da Repubblica i presidenti di Senato e Camera al Presidente del Consiglio senatori e deputati
Ai rappresentanti delle Regioni a tutte le autorità agli amministratori a tutti i cittadini che hanno voluto partecipare a questa importante giornata
Un gruppo di Reggiani piantò un gelso
E lo trasformò nell'albero della libertà
Simbolo del popolo che si riprende la sovranità dai potenti di ogni tempo sono fratelli
L'emblema dell'unione fu ed è ancora la bandiera verde biancorossa
Fu festa grande per le strade al grido di libertà fratellanza uguaglianza
Oggi stanno i fare festa
Per ricordare quelle persone quei valori quelle volontà
Per ricordare anche gli uomini e le donne che cinquant'anni fa hanno lottato per ridare senso questa bandiera
Regalandole alle future generazioni la democrazia e la Costituzione italiana
Facciamo festa
In una terra che ha dato allora come oggi importanti servitori dello Stato
C'è un filo prezioso che solchi tempo tempo pieno di tensione di sicurezze ed enfatiche incertezza paura
Ma la transizione contiene in sé il seme del cambiamento della speranza per il futuro
Dobbiamo essere pronti a mettere in discussione quello che siamo per quello che potremmo essere e come ritrovarsi davanti una porta chiusa dobbiamo avere il coraggio e la volontà di aprirla entrare nella nuova stanza e accettare la sfida del cambiamento
Io non credo che si debba soltanto sperare in un'Italia migliore io credo che si debba volere un'Italia migliore e tutti nel nostro Paese abbiamo il dovere dalla volontà
L'Italia migliore un'Italia unita attenzione l'unità nazionale non è solo un problema di confini da ridisegnare d'ingegneria istituzionale è una questione di pace
L'Italia migliore un'Italia in Europa l'Europa di Maastricht certo l'Europa del risanamento del debito pubblico ma soprattutto l'Europa delle persone
Mentre conteniamo costruire l'Europa economica dobbiamo impegnarci a formare gli europei
Solo se sarà condivisa dalle persone l'Europa avrà senso
Come duecento anni fa i cittadini di Reggio Modena Bologna Ferrara si unirono sotto il tricolore così la nostra bandiera di unirsi e le altre bandiere formare la casa europea
Il sogno europeo antico come l'uomo ne scrisse Dante lo sognano i capi di Stato condottieri filosofi poeti è un sogno mai realizzato ma è anche un sogno mai morto oggi e alla nostra portata
Un'Italia migliore è un'Italia spremuta siamo destinati a scomparire come tutte quelle comunità che hanno perso la capacità di rinnovarsi
Se ci apriremo alle nuove frontiere di ricerca culturale e spirituale allora potremo tentare di catturare l'utopia di un mondo di pace grazie
Adesso come vi aveva annunciato prima
Prenderà la parola il poeta Mario Rossi che è qui presente
Signor presidente
Signor Presidente della Repubblica
Signor sindaco culturista cittadini di regio concittadini d'Italia
Avessi creduto già essere chiamato a ripetere una sia pur nobile cerimonie il solo questo vorrei declinato l'invito del Comune illustre storico comunque di pregio rinunziato al privilegio di parlare proprio da qui
Parlo il compito di dare un seguito alla all'opposizione famosa di usura Carducci audizione del collo di distanza
Quella allocuzione
Soffia sulle braci
Se mi spente Mannoni incenerite del Risorgimento
E per quanto grande Brondi di un accorato eloquio mitico assai lontano dalle nostre misure
Ci parla in modo chiaro di una fiduciosa volontà di ritrovamento e di ripresa
Nel vecchio purezza si combatterono fieramente refrattaria che aveva guidato realmente tutta la sua vita
Nel secolo per la passione civile
Ha perso sei proprio al Regio da una fatuità comunione di intenti fra le città dell'Emilia
In quel brano famoso c'è forse la correzione di un mi pare volere
Visionaria di primazia
Che aveva infiammato la maturità del poeta
In una più sobria assennatezza del del più attivi e indefiniti
C'è amarezza
Non c'è praticamente non c'è ressa soprattutto non c'è disperazione
Tutti quel giorno i singoli e tra linguaggi e simbolici
Primeggiò quello delle bandiere
C'erano le bandiere il tricolore
Che si fa intorno prima mentre a Reggio
Fu investito da tutti i parenti di entusiasmo
E di aviazione conobbe esaltazioni e ignominia e proprio per questo esprimeva la storia d'Italia fin dall'atto del suo riconoscersi entità unitaria
Del suo volersi libera indipendente costituita arrestato
Per poi accompagnarne le fortune
Queste era stato il team lo era ancora per il giovane del mille ottocentonovantasei
Allori fare i varchi del Paese fosse attribuito
Involgarito
Tuttavia fosse ancora suscettibile di un risveglio
Il tricolore avrebbe potuto nella tarda visione Carducci Anna
Chiamare ancora raccolta le energie altari Insiel storiche le risorse civili dell'Italia moderna assai multiforme
Cementata in umiltà dall'appassionata competizione ideologica politica e dal sangue dei campi di battaglia
Avrebbe gli avvenimenti
è il caso di ulteriori risposero
Variamente agli auspici del dell'uso ma non scoraggiato a
Epoca contro epoca
Infanzia contro infanzia posso anche io testimoniare per tradizione orale immediata per conoscenza diretto Fausti nefasti
De Rose versicolor il vessillo della nazione sopra sto le cariche delle truppe impiegate a reprimere sciopero rivendicazioni proteste fu inalterato arbitrariamente
Nei per i cittadini sotto quell'unico sei
Fu un non poco usato nel conflitti nelle registrazioni
Nelle convulsioni della società
Il tricolore
Tuttavia
Corso i fantini fuori dalle trincee
In attacchi senza costruttori espresso spesso senza scampo
Ricontattò un esercito in rotta
E lo guidò la rivincita compri il fare retro anonimo perciò usato qualunque
Sul carro ferroviario che attraverso la penisola scendendo dal Carso al pittore le hanno
Nel ricordo
Quel brivido di emozione soffocata Dinoi Scolari
Tra gli altri deve e gli orfani della guerra appena tre mila sa che affollavano il piccolo scandalo lo ricordo ancora
E in quel silenzio straziante di unità del Paese pareva sancita in un patto di dolore
In una fraterna comunione dei morti e con il nuovo
Malauguratamente accompagnò impresse non di libertà ma di sopraffazione sposo cause non sue
Ma ha anche Sven Tolo unico testimone fiero e desolato sul pack dopo il naufragio della spedizione
Ma salvaguardo quel rigore quel rivolo di continuità e di legittimità che sostenne detto allora esalto la resistenza
Ha fatto un buono è un tristo lavoro il tricolore
Assorbe notato i Marosi della nostra storia nazionale ed il popolo
è diventato davvero qualcosa di più che un'entità simbolica
Ci appartiene materialmente non meno che come metafora
Avessimo almeno nel suo segno imparato a riconoscerli ci nel nostro Veneto e nel nostro male
Ad accettarci dei nostri difetti o poeta nazionale ci stringono il cuore
Per quanti
Perché le riascoltiamo da una condizione tutta unita
L'Italia di fine Ottocento tour dello storia per quanti l'avevano desiderata giusta libera libertà
E anche per quanti Liguria accanto si di parole l'avevano vagheggiata imperiale
Era pur sempre un luogo
Una comunità vigorosa
A fatica ma senza sgomento Carducci la sentiva ready Meal vile mi so Curio che sconfinava nel vaticinio né sottintendeva
Ne dava per certo ancora toccante ed esaltante preclusi avrebbe potuto esserlo per gli uomini di domani
Tutto era in forse mando la speranza
E noi siamo qui è inutile nasconderlo incerti ed esitanti di fronte a quella testimonianza di fede che Touré offesa e ferita non vuole morire
Senza di lei più o meno coscientemente il tutti lo sappiamo la nostra comunità non tiene la nostra antica nazione si discrete a la sua immagine si decompone festa multiforme compagine è sempre stato necessario soli l'antico sogno di un Paese da costruire di un'Italia perennemente da fare
Illimitatamente future
Inventata dall'appassionata genialità dei proventi dei filosofi e tramutata in disegno politico condiviso e contrastate dagli omini
Di governo l'Italia non è mai stata un paese che è ricco Sunset sulle proprie del riso ragioni acquisite ma è stata sempre vera è indubitabile
Molto figlia oppure non è stata niente
Credo si possa dire che è l'anima della nostra gente è progettuale
Forse utopica dinamica comunque nominasse Verratti
L'identità non è un dato ma un punto da raggiungere a cui mira
Le contraddizioni e gli sconti agli scontenti sono generati dal difficile equilibrio tra passato da riconoscere e miraggio che si propone e si ripropone
In questo senso
Ogni un momento della storia italiana è un momento insomma
Lo è più o meno gravemente Vallone perfino un privilegio
In non basare la nostra sussistenza civile su un'autorità
Ho legittimazione dall'alto di un potere ce ne sia stato l'artefice
E ne avremmo forse Carducci lo magnificato il motivo
Ma il fondarvi la nostra scommessa sulla mai soddisfatta l'aspettativa di un Paese giusto
La nostra storia a questo ti inconfondibili per questo non sono state possibili de versioni errori sbandamenti collettivi
Abbiamo imparato com'è difficile negli nel liberati da quel dolore per nessuno fa che ci venisse offerto offerta e fosse pari a un tranquillante Consonni
Dovremo stare fra gli altri
E nella metamorfosi comune dell'amalgama europeo se ci sarà non dovremo smarrire i nostri rilevamenti la nostra esperienza
Sotto una las sotto una plastica convenzionale che ci fosse applicata potremmo in quella marca mettere i nostri preziosi ingredienti e il nostro prete non lasciamoci a pendolare da troppi e da troppo facili dottori a prendere atto particolare è la bandiera universale della libertà e dell'indipendenza delle unità affermata con ritrovata e del riscatto del Po
Gli stessi colori cioè il nostro li risolviamo nelle bandiere di altre nazioni fondate Horri infondate sui principi rivoluzionari del sette e dell'Ottocento
Ciascuna delle città-stato della nostra storia frazionaria per quanto illustre sottomise il suo araldico Stendardo all'umile
Fresca insegna di una stagione di umano Rin francamente
L'amore la speranza sono inclini senza questi elementi il patto non ha valore
Ci furono
Ecco albero esserci all'origine si intossicare uno spesso ma non mancarono nelle grandi prove a fu a cui fu chiamato il Paese
Quando al tirar delle regole istituzionali sembrò che il tricolore dovesse re immergersi nella fonte primaria e nel mare del consenso dilagato durante le guerre del socialismo
Sono le prove mediante le quali una nazione varia sia abituato a stare insieme a vivere la propria unità
Il suo significato lo salvano dall'essere incenso folkloristico e come Moratti
è difficile per il tricolore cercare equamente sul pennoni senza orpello vanagloria senso alla ragione
Secondo la ragione del patto primario fedele a quello spirito che fu il resto a una società di uomini liberi giusti
Finardi macchine di abusi
Tanti quanti la Società del nostro Paese nera di involuzioni di vergogna di smarrimenti
La complicità la simbiosi nell'errore lo hanno reso più intrinseco all'anno negarlo nulla sarebbe il più vecchio e privo di carità
Anzi da qui vede anche visivamente venire lo stringente appello alla purificazione
Il segno non è infatti non pretenzioso no ma arrogante della nostra umile bandiera conosce adito all'ordine di umiliazione non meno che di quello è un invito toccante ad esaminare il nostro stato reale nel nome della solidarietà della volontà come della speranza che vorrei dal Regio oggi riconferma
Adesso un
Piccolo omaggio da parte nostra di un teatrante una poesia una breve poesia di Mario Luzzi
Cerchiamo a volte di esserlo fedeli alla consegna
Pari all'ammonimento svegli cioè attenti ai molti inganni molto vigilanti insigniti segnali sono lucenti e oscuri sono nitide al leggersi ma indecifrabili le carte
Sapete
O non sapere lei tocca di qui il venire in luce della sua occulta parte si interroga qualcuno più acuto
Occhi solerte
E intanto siamo Conti
Grazie
Adesso
Prende la parola il presidente dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia onorevole avvocato Vincenzo Bianco
Signor Presidente della Repubblica signor Sindaco autorità
Avremmo voluto essere qui
In questa splendida giornata di festa nella tua città cara Antonella in otto mila cento due sindaci
E naturalmente problemi di capienza
E logistici non ci consentono di partecipare tutti insieme a questa festa
Ma c'è una rappresentanza di cento
Di comuni di montagna
E dei Comuni nelle piccole isole
I Comuni del centro del Nord
E del sud
I sindaci delle quattro città
Che il sette gennaio del mille settecentonovantasette
Diedero vita
Alla Repubblica Cispadana e adottarono il tricolore
Un sentimento ci unisce
Ed è il sentimento di gioia di emozione profonda
Che tutti insieme proviamo di fronte alla bandiera del nostro Paese
Alla nostra bandiera
Il tricolore oggi più forte
E sorrette
E che danno un'immagine di gioia di colore
Di diversità di identità
Dal giglio di Firenze all'Aquila di Palermo
Dallo scudo di Milano
Al Toro
Vittorino
Noi partecipiamo a questo sentimento di gioia ed è la ragione per la quale siamo qui
Ma siamo qui oggi per esprimere fortemente alle massime autorità dello Stato
Ai presidenti delle assemblee legislative che col presidente del Consiglio dei ministri oggi ci ascolta
E vogliamo farvi sentire che qualcosa di più ci unisce oltre al sentimento
Ed è
L'Italia fosse l'occasione giusta
Per affermare che vi è un tempo per ogni stagione
Vi è stato nel Paese come giusto il momento in cui bisognava usare le forbici demolire
Perché un Paese ha bisogno anche di questo
Ma c'è un momento in cui bisogna usare
L'ago e il filo e ricucire e costruire
Noi sentiamo che che è arrivato il momento fortemente perché tutto il Paese
Nelle sue diversità politiche
Fisiche economiche ritrovi questa voce
L'Italia delle città
Utilizzando pienamente una riforma elettorale opportune significativa
Sia la strada opportune
Innanzitutto indica con determinazione
Che occorre trovare una sede in cui discutere
In cui confrontarsi in cui scontrarsi
Una sede in cui elaborare però un progetto per quest'Italia da costruire
Una sera in cui si possa probabilmente rafforzare l'esecutivo con una più diretta rappresentatività e credo che nel Parlamento dirada le differenze
Esista una potenziale larga maggioranza in questo senso
Un progetto nel quale si esalti la flessibilità del sistema Italia
Che può restare deve restare fortemente unito
E saltando l'identità lei mille identità pienamente e non un vincolo
Un'Italia federale che esalti il ruolo delle regioni
Che dovranno essere il caposaldo fondamentale dell'Italia federale e che vede attribuita ad esse funzioni legislative in campi nuovi ma che esalti del consenso senza subordinazione i la specificità straordinaria del nostro Paese che sono le Autonomie locali in particolare i comuni di un'Italia che ha già mille anni di storia in questo senso
L'Italia che noi vogliamo
è un'Italia che esalti il ruolo delle piccole municipalità dei cinque mila comuni d'Italia che hanno meno di tre mila abitanti
E che costituiscono un presidio straordinario nel territorio anche in quel territorio abbandonato le liti di grande gestione di un mondo fortemente dinamico che domanda condizioni di vita più adeguato
Pensiamo alla nuova Italia
A quell'Italia degli immigrati che già costituiscono una rete di questo Paese
E che possono costituire una linfa vitale nuova se sapremo consentirmi di attribuirgli condizioni di vita civile
Pensiamo all'Italia dei bambini di coloro i quali guardano le nostre città da un metro d'altezza
E sul quale sui quali dobbiamo investire risorse formidabili per fare in modo che il paese loro paese del futuro sia migliore di quello attuale
L'Italia che vogliamo è fatta dell'Italia di quelle regioni del Centro-Nord del Paese
Dove in condizioni di efficienza dell'apparato pubblico in grado di rendere il nostro Paese nel suo complesso più competitive
Ma è fatta anche dell'Italia del Sud di quelle aree depresse del Paese
Dove un nuovo gruppo dirigente comincia a reclamare con sempre maggiore forza
Non elemosinare assistenza
Ma la capacità la voglia la sicurezza la certezza di sprigionare energie quelle energie che possono giovare a tutto il Paese per guardare ripeto con più serenità al suo futuro
Per questa ragione oggi non è soltanto la festa di Reggio Emilia né dei quattro comuni che il sette gennaio del mille settecentonovantasette
Diedero vita a questo momento storico e la festa degli otto mila cento due comuni d'Italia
C'è l'intervento del presidente della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna dottore Antonio La Forgia
Signor presidente
Della repubblica
Desidero anche io prima di ogni altra cosa
Esprimere un consenso appieno al tema
Sotto cui sono raccolti questi
Nostri interventi
In questa giornata che è dedicato a celebrare la nascita del tricolore italiano
E dunque quel sentimento della patria e dell'amore per essa fondo della unità della nazione
Indicando quel tema
Il ruolo delle città in un'Italia federale unità da un'unica bandiera
E proponendolo in questa particolare circostanza
Ci si dice che il progetto di un ordinamento federalistico della Repubblica
Non solo non confligge
Non si oppone alla nostra unità nazionale così faticosamente tardivamente conquistata
Ma le purea densa puramente sì giusta pone come elemento solo aggiuntivo
E solo in quanto tali aggiuntivo accoglibile
Che il Progetto di un ordinamento federale
Va assunto proprio in quanto esso prometta di dare maggiore forza più profondo radicamento all'unità della nazione
Proprio in quanto Bossi concepisca come l'occasione per rinnovare per ribadire in forme più diffuse e più penetranti
Il patto di una comune cittadinanza entro una patria comune
Ecco signor Presidente io sono convinto che il progetto di un ordinamento federale della Repubblica e precisamente questo
La via per raggiungere un terreno più solido
Un più stabile fondamento sul quale poi pare che quel famoso motto risorgimentale secondo cui fatta l'Italia occorresse fare gli italiani
Vada esattamente rovesciato nel suo contrario
Gli italiani ci sono signor Presidente
E sanno di essere tali
E l'Italia la edificazione dell'Italia che ancora ad essere pienamente compiuta
Ed è questa incompiutezza io credo principalmente responsabile di quel difetto di spirito pubblico
Di quel difetto di virtù civili che molti e giustamente segnalano nella mente
è vero
Pubblico
Solo esse possono rendere davvero grande e democratica una nazione
Ed è anche vero che esse le virtù civili sono virtù dell'individuo del cittadino
E tuttavia hanno bisogno
Per nascere crescere e prosperare di un ambiente favorevole che sappia metterle in valore ogni qual volta si manifestino perché sappia contrastarne la latitanza
Ecco quando oso dire che ancora va compiuta all'edificazione dell'Italia questo penso alla edificazione di un ambiente favorevole all'affermazione delle virtù civili
E credo che ciò possa essere efficacemente ottenuto oneste nella stipulazione di un rinnovato patto cittadinanza
Naturalmente conosco
L'obiezione che segnala un presunto anacronismo
Come pensare a federare citavo da anche Regioni nell'epoca in cui il pianeta intero si sta davvero trasformando in un villaggio globale
E quando l'unificazione mondiale del mercato appare ormai un dato di fatto ma al contrario io ritengo che quel cammino possa essere
Ma al contrario a me pare che proprio in questi stessi interrogativi
Stia la risposta all'obiezione all'accusa di anacronismo sono istituzioni sociali necessarie ma non esaustive e questo proprio lei signor Presidente ce lo ha ricordato nel messaggio di Capodanno
Ed il cammino oltre la universale libertà di scambio il cammino verso l'affermazione universale dei diritti civili politici e sociali
Che noi riteniamo non rinunciabili quel cammino è ancora avvolto nell'ombra e nelle incertezze naturalmente posso sbagliare ma non riesco ad immaginare
Che quel cammino possa essere percorso come un processo senza soggetto e neppure ritengo auspicabile quand'anche fosse possibile che quella via sia trovata da un unico associarlo
Come prodotto di un soggetto plurale e mondo spettri dice così e che la pluralità e la molteplicità
Le differenze insomma siano le caratteristiche costitutive della Società mondiale e la promessa di una sua permanente vitalità
Ecco perché io non vedo alcun contrasto
Tra l'interdipendenza che sempre più strettamente abbraccia il mondo intero
Tra il movimento di unificazione che continua a procedere nel nostro continente europeo e che noi sosteniamo al quale noi partecipiamo
Con assoluta convinzione alcun contrasto tra tutto ciò e quel progetto di rafforzamento dell'autogoverno che si riassume nella propensioni e speranze che sono mie certo
Ma sono ben presenti e diffuse presso la generalità delle regioni italiane e la generalità dei comuni italiani ed è questo signor presidente ciò che maggiormente in porta e che io desideravo dire dinanzi a lei dinanzi ai presidenti della Camera
E del Senato dinanzi a rappresentanti del popolo italiano all'Assemblea Costituente desideravo dire che in questa straordinaria giornata
Signori prende la parola il presidente del consiglio dei ministri onorevole professore Romano Prodi
Sì
Signor presidente
Signor Presidente della Repubblica
Signor sindaco di Reggio Emilia autorità signore e signori e per me è davvero un grande onore prenderà oggi la parola come presidente del consiglio nella mia città di origine nella quale
Per noi che a Reggio siamo cresciuti il legame col tricolore italiano è un aspetto specialissimo della nostra identità
è un elemento di orgoglio civico e un motivo di un senso forte di radicamento nella storia nazionale nel proprio venendo qui
Non non è potuto non venirmi in mente il tema che nel centocinquantenario ganasce il tricolore la nostra maestra ci diede
Per una celebrazione è più semplice ma di uguale significato
Qui oggi sono contenute tutte le più alte cariche dello Stato insieme i sindaci delle cento città italiane per dire che il tricolore e il segno della identità del nostro Paese
Fintanto novantasette fu adottato come vessillo nazionale di uno Stato la Repubblica Cispadana fondato dall'unione di quattro città che avevano appena conquistata la libertà
E i cui rappresentanti proprio qui riuniti a congresso già il trenta dicembre del mille settecentonovantasei avevano emanato un proclama nel quale si legge cittadini ora non siete più che un popolo solo anzi una sulla famiglia e il mondo intero
Tiene l'occhio fisso su di voi ed ansiosa l'Italia attende che voi mi ritorni a te con l'antico splendore che la rese grande e onorata presso tutte le nazioni
Ed è questo ancora
Amici
Il nostro compito gelosa della propria identità e attenta a difendere le sue prerogative deliberasse euro di costituirsi in una repubblica una e indivisibili ed è guardate la stessa formula che ritroviamo oggi nell'articolo cinque della nostra Costituzione
I quattro popoli che si unirono non ripiegarono dunque la loro storia secolare ma si trasformavano in un unico nuovo popolo ripartire anche oggi dalle nostre città e chiedersi che cosa vuol dire essere popolo nei confronti del giovane comunità nazionale di una repubblica
Che ha fatto proprie queste caratteristiche di unità e di indivisibilità e di un'Europa nella quale già allora eravamo figli ma che ora ci propone di formare insieme l'unico il tricolore che giustamente la nostra stessa Costituzione definisce nell'articolo dodici come tricolori italiano nasce fin dall'inizio come il vissi nello non solo di uno Stato bar di un'idea di un'identità storica e culturale e di un popolo vivo e reale
E del resto se non fosse per questo suo grande valore simbolico
Come spiegare che nessuno vi siano riconosciute generazioni diverse movimenti e regimi politici molto differenti fra di loro forme di Stato e di governo assai lontani gli uni dagli altri
Come spiegare connesso sembran dirlo nostre piazze ogni volta che gli italiani si sentano immensa forza evocativa del tricolore passato immutata attraverso i secoli
E ancora oggi tale da farne non solo il simbolo del nostro Stato
Ma anche e con altrettanta forza l'emblema della nostra capacità industriale il marchio di riconoscimento dei nostri prodotti il segno di tutto ciò che agli occhi del mondo identifica non solo la Repubblica italiana ma l'Italia stessa e i suoi cittadini questo
E dunque il tricolore italiano
Oggi noi dobbiamo riprendere il cammino dei nostri padri e dilatare questo processo di formazione di un popolo dalle città nostre all'Europa in questo cammino la bandiera non deve essere segno di staticità né tanto meno lo strumento di arretramento verso le piccole patrie
Deve essere un'emersione a concepire la politica come un progetto come un progetto di un intero popolo
Ed è importante anche dal punto di vista simbolico che oggi siano qui insieme alla più alte autorità dello Stato i sindaci d'Italia
Il rappresentante nostro regioni delle nostre Province tutte le comunità locali che costituiranno il nucleo fondamentale della Camera delle regioni e delle Autonomie
Il tricolore infatti non è nato come bandiera di uno stato imposto dall'alto
Intrinsecamente ideologicamente centralizzato sovraordinata sistemi realtà locali e delle loro autonomie al contrario è stato fin dall'inizio il segno di un'identità nazionale
Nella quale le singole identità locali si sono riconosciute e uniti sto comune e condiviso
Il Paese oggi però vive una stagione di grandi mutamenti davanti a noi c'era realtà concrete dell'Unione Europea
Tutti gli italiani sono coinvolti in un grande sforzo per partecipare a pieno titolo compiti e responsabilità a questa avventura
Destinata a segnare la storia del nostro continente in questo passaggio fra il secondo e il terzo millennio
Per questo abbiamo bisogno che fra noi non vi sia altro che una fortissima solidarietà tutti dobbiamo esser pronti a farci carico dei pesi e dei sacrifici necessari
Pensare che l'Italia possa rimanere fuori dall'Europa
Ho
Ippica pensare che il popolo italiano possa perdere non solo la propria vita ma la propria essa identità
Non vi può essere futuro perché il singolo gruppo comunità accetti di rinunciare alla propria storia e sia pronto persino a cambiare il proprio nome pur di non sostenere i sacrifici che il momento richiede il governo
Sa bene che gli italiani non sono disponibili a dividersi proprio perché non vogliono cambiar la loro identità non vogliono darsi un altro nome non vogliono accettare un'altra storia per questo detto anche conosce
Se io ne sono un vincolo giuridico è in discussione molto di più è un obbligo morale quello che noi abbiamo conti ci ha preceduto e con chi verrà dopo di noi con noi stessi insomma l'Italia dunque entrerà nell'Unione europea senz'sa perdere nulla della propria identità storica e il tricolore italiano resterà perché nell'Europa resterà ritardi l'Europa deve dare ai popoli che ne fanno parte una nuova storia non futuro non certo privarli del loro passo atto della loro memoria da loro identità il nostro Paese però non ha solo di fronte a se stesso l'orizzonte europeo è necessario affrontare anche il Paese ha bisogno di istituzioni moderne in grado di reggere meglio la sfida titoli un euro per e la stessa competizione ma mondiale ci pongono i grandi valori e principi canotta costituzione mette al centro la nostra convivenza civile democratica non solo in alcun modo in discussione è però necessario dare anche agli italiani una compiuta democrazia dell'alternanza in un quadro di stabilità e di equilibrio fra gli verso i poteri dello Stato è indispensabile migliorare il funzionamento dei nostri apparati pubblici troppo spesso lontani dai criteri di efficienza dei nostri partners europei a cominciare il sistema dell'istruzione di ogni ordine e grado essenziale assicurare al Paese servizi più moderni rispondente alle gesta del mondo nuovo significativo del modello o europeo di civiltà che l'Europa ha offerto al mondo esso deve caratterizzare dunque anche l'Unione Europea che mi stiamo costruendo alcune delle aspetti che esso ha assunto rischiano però se non corrette adeguatamente di diventare fonte di ingiustizia fra le generazioni e limite alla stessa possibilità di assicurare adesso sì uno sviluppo Equo è giusto il nostro sistema fiscale deve distribuire con Equitalia unioni fra i cittadini e garantire in modo più efficace che nessuno si sottragga al suo dovere di contribuente per rafforzare la nostra stessa convivenza democratica e ormai indispensabile che garantita una effettive Déco solidarietà fare di sono necessarie
La forma del nostro stato così come delineata nella seconda parte della Costituzione e come concretamente applicate in questi anni non corse indi appieno l'esplicarsi di quelle differenze vocazioni regionali e locali che costituiscono una grande potenzialità è una rissa o importante per il Paese il Governo in questi mesi ha profuso perciò grandi energie per presentare al Parlamento insieme legge finanziaria disegni legge che in molti importanti settori prefigurano anche a Costituzione invariata una vasta e mode la riforma del nostro ordinamento i grandi temi delle riforme istituzionali e costituzionali sono perciò necessariamente rimessi alla dialettica e alla responsabilità del Parlamento repubblicano e confortato anche dai conti una stagione delle grandi difformi e certo nulla più di questo sarebbe in sintonia con la manifestazione di oggi ai coi suoi profondi significati ricordando la nascita e la bandiera ricordiamo che l'avvio di un processo storico che consiglio però le costituzioni come affermazione dei principi fondamentali sui quali poggia la nuova identità collettiva e come strumento per l'educazione democratica e la formazione delle generazioni la nostra Costituzione contiene già l'indicazione che i principi fondamentali che specificando i valori su cui si basa la nostra convivenza danno concretezza in sostanza la libertà all'uguaglianza è alle dipendenze nazionale aggiorna la nostra Costituzione il rapporto al trasformazioni che sono avuto una storia italiana tanto come già avevano intuiti patrioti duecento anni fa può poggiare lo sviluppo civile e il fu turo della nostra comunità a questo compito noi non possiamo e non dobbiamo sottrarci è in questo spirito che vi invito nel superamento di tutte le nostre contendenti divergenze e differenze astringenti tutti attorno al tricolore è nostro dovere tenere sempre alta questa bandiera è nostro dovere conservarla e con tu dirla con cura gelosa l'abbiamo ricevuta i nostri padri è spettano riconsegnarla ai nostri figli perché essa possa procedere intatta attraverso il filo delle generazioni
L'onore
Ad annunciare che prenderà la parola il Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro
Un saluto a tutti alle autorità particolare lei signor sindaco questa sua città
Presidenti delle assemblee per la corte costituzionale Presidente del Consiglio tutt'se le autorità presenti un saluto a voi giovani
Giovanissimi avranno modo nel momento in cui si celebrano
Tra il terzo centenario di fare un raccordo con quello di oggi per vedere quale sarà il migliore
Del mio tempo cioè un la previsione almeno in via di massima lasciando sempre spazio alle provvidenze per il terzo centenario di avere qualche altro impegno e quindi di chiedere già oggi giustificazione parlasse
Ed ora
Vorrei
In particolare con voi giovani scusate mi si vin
Dato il modo
Perché anch'io ho avuto l'onore di prenderlo brevemente la parola in quell'aula Sack ora
In cui ci siamo incontrati prima adesso si tratta di passare quando è finita questa giornata dalle parole ai fatti
è il momento più delicato
Per passare dalla torre di fatti io vorrei
Chiedere un momento questo tricolore che cosa ci insegna
E penso distinte Zarate di insegnamento dicendo che storicamente il tricolore rappresentato anzitutto l'indipendenza
L'indipendenza si sposti Leone nuova di largo respiro che è stata ripetuta più volte indipendente
Dove le porte per ad una collaborazione più ad una partecipazione
Inaugura voi giovani
Quando si celebra il duecentocinquantesimo hanno ti potevo vedere sventolare quel saper dire dei
In un'Europa politica unitaria è stato il grande sogno di noi giovani
I dipendenza però vuol dire anche qualche altra cosa può parere un balzo
C'è anche un'indipendenza di singoli c'è un'indipendenza di capacità i fondali ettaro rivolgendo un augurio chiedevo pacatezza
Capacità di ragionamento
Cambio ditemi per scambiabili dei bisogni Adr non è obbligatorio e facoltativo ma bisogna vederle in questo scambio di idee
Si forma un pensiero Giordani indipendente non vuol dire ex
Per forza di velocità tutti in una specie di polemica io razionale con tutto e con tutti no Boltiere a dire sì uso di irresponsabilità primo concetto che viene proprio da questo tricolore
Questo tricolore
L'atto di unità il Presidente del Consiglio poc'anzi a nome del governo ha detto parole ferme su questo concetto fondamentale attenzione ci è stato ripetuto infinite volte non si tratta soltanto di una unità territoriale importante non c'è dubbio si tratta di unità
Ora c'è un popolo ionica acidità e di un popolo di unità culturale di un popolo
Solita rigettare tifava terra unità di un popolo
Le parole sono sempre le stesse sociali foto che deve essere pagato dei confronti di quelli che hanno bisogno che sono rimarginate che ancora vi sono lo dalla bandiera dice libero tana dice giustizia e su questo tema lasciatemi dire che io sento almeno per me
Sento ancora di essere in condizioni fortemente deficitaria giustizia quanta gente ancora ricordiamolo anche
Io faccio padre ripetitivo ma quanto delle piaghe vi sono vicino apporti orzo quanti agenti ancora
Ma riconosciuti il diritto al lavoro quanta gente ancora attende di vedere un equilibrio
Nei trattamenti economici quanta gente attende che cessi tricolore di
Ci ha ricordato il poeta lo ringrazio penso che lo ringraziamo ciascuno di noi per le cose che ci ha detto che meritano profondità di meditazione ma soprattutto a un tratto ci ha detto con estremo garbo perché il tema è destinata fortemente dedicato a volte questa bandiera
Ha rappresentato ha sventolato valgano rito si diceva solennemente un tempo non sulle ingiustizie non sulla libertà e storicamente vero e storicamente filtro
Ma chi si è
Riterrei in quei valori altrimenti non serve a nulla che si appelli al tricolore
Occorre che avrei
Cioè a una contropartita questo tricolore in duecento anni quanti morti
Quanti molti per l'indipendenza
Quanti molti per l'unità quanti molti più dubita quanti per la giustizia quanti quanti molti consapevolmente volendolo
Quanti morti per l'ubbidienza alto stato dimenticate nel momento in cui le battaglie sono state sconfitte
Quanti morti perché è una libertà perduta fossero riconquistata apprezzo grandissimo e che oggi segnate danno voi grazie a Dio mi rivolgo a voi costituenti qui presenti segnate da noi né i principi fonda dei valori e dei diritti dell'uomo della carta costituzionale
Quanto promesso per questi valori è stato pagato Parenzo noto il prezzo non noto la band
A sedici significati alti ma per potevo si appellare al tricolore occorre
Sì un pezzo lirico di un discorso no poi poterlo dire sottovoce e un prezzo
Molto piatto molto perché è pagato oggigiorno
Chi ci crede
Attaccano
Opera
Chi ci crede non fa lirica
Pacati personale
Su questi prezzi pagati in questi duecento anni il tricolore ancora questa forza
Questa capacità questo senso di unione di vittoria da questo momento si tratta di operare
Che ed io ci doni crede nei valori dell'Italia
Dei valori della sportiva del nostro posto il mondo porti di pace di fraternità solidarietà che CDA vigore della nostra giornata
Essere capaci di amare il sacrificio
Di amare il prezzo che paghiamo per il bene comune che ricordarci che una civiltà è tanto forte quando guarda devo sul più miti
De Rossi diseredati De Rossi il più poveretti del sì quelli che hanno bisogno di o su quelli che ancora i diritti li hanno affaire ma ti mando un vissuti
è un impegno
Che compiendo sì il duecentesimo hanno diventa un sacco lo giuramento vorrei farlo per tutta Italia vorrei che fosse impegno fare
Primo costante di ogni giorno
Mi torna alla mente uno squarcio politico sul mio libero di terza ginnasio
Credo cattolico c'erano fior tricolore tramontano le stelle in mezzo al mare dissi
Si spengono i canti dentro il mio cuore dipende da noi che quelle stelle non Tremonti dipende da lui che quei canti non si spenga non basta
Signori
Adesso ci farà ascoltare
Brano credo i ignoto a molti la musica è di Giuseppe Verdi e le parole sono di Mameli quindi
Personaggi sono noti il brano si chiama viva vitali
Grazie
Come