"Jona e la balena. Cattolici, media e opinione pubblica in Italia" convegno organizzato dalla Federazione italiana settimanali cattolici

Ecco
Con sentimenti di viva riconoscenza a nome della delegazione del Piemonte Valle d'Aosta
Della federazione italiana settimanali cattolici ringrazio sua Eminenza il cardinale Giovanni salda Rini arcivescovo di Torino per la sua partecipazione il Presidente della Repubblica per l'alto patronato
Il Presidente del Consiglio dei ministri
La Regione Piemonte il comune di Torino per il patrocinio
Il presidente della Camera dei deputati
E l'Autorità per la loro presenza e do il benvenuto ai duecento colleghi giornalisti che partecipano al convegno annuale la cui sede simbolicamente abbiamo scelto Valdocco
A casa di don Bosco nel Periodo dalla ostensione della Sacra Sindone
Le nostre cento quaranta testate federate con cinque milioni di lettori e con una capillare diffusione nel territorio sentono l'importanza del grande l'importanza del momento storico che stiamo vivendo e sono partecipi del grande progetto culturale orientato in senso cristiano proposto dei nostri vescovi le ventinove testate giornalistiche
Delle diciassette di oggi del Piemonte più la Valle d'Aosta che festeggiano in gran numero in questo fin e secolo ricorrenze centenarie
E con una tiratura che raggiunge un milione direttori alla settimana si sentono impegnate a realizzare ogni giorno
Attraverso la corretta e libera informazione il tessuto in cui si sviluppa nel nostro Paese la libertà garantita da cinquant'anni di costituzione repubblicana
Il rapporto tra cattolici media e opinione pubblica in Italia e lo stimolante tema del nostro convegno a tutti auguro che questi tre giorni a Torino rafforzino la nostra amicizia e dire un sicuro punto di riferimento per i nostri giornali
Torino è lieta di ospitarvi e dimostrare i suoi tesori religiosi artistici e culturali
Prima di dare la parola do lettura del telegramma ricevuto da da parte del Santo Padre che mi ha trasmesso a sua Eminenza il cardinale salda Rini
Occasione convegno nazionale Federazione Italiana settimanali cattolici sul tema Giovanna e la balena
Cattolici in media opinione pubblica in Italia Sommo Pontefice a rivolgere ai partecipanti cordiale saluto esprimendo vivo apprezzamento per prezioso servizio reso intere comunità cristiana
E mentre auspica
Che incontro età approvazione documento programmatico il settimanale diocesano giornale della Chiesa giornale della gente
Valgano atte a rafforzare consapevolezza specifici compiti stampa cattolica nella riproporre costantemente at fedelmente valori umani è cristiani necessari per costruire una seta realmente libera ex solidale
Invoca dal Signore per intercessione San Francesco di Sales copiosi lumi celesti etti in via a presenti tutti in pro-rata benedizione apostolica cardinale Angelo Sodano Segretario di Stato
Passo ora la parola
Per per il saluto a rappresentante della Regione assessore Giampiero Leo
Buongiorno a tutti approfitto di questa grazie
E proprio un direttore un servizio quello cattolico la stampa cattolica approfitto di questa preziosissima occasione devo dire preziosissima e molto gradita per portare a tutte le eminenze le eccellenze il mio vescovo e alta da altri veramente carissimi e preziosissimi i vescovi del Piemonte
Un saluto affettuosissimo del presidente di che mio personale e un omaggio un segno di stima al Presidente della Camera
Che commissari mi permetto di dirlo pubblicamente gode della mia stima già da prima che diventa che sorgesse un compito così importante proprio per la sua grande funzione per il pluralismo e la cultura
Rispetto alla stampa cattolica
Proprio sinceramente non voglio rubare tanto tempo perché sono anch'io qui per sentire il convegno e conto di stare un Buontempo ad ascoltare le relazioni a leggere questo libro preziosissimo voglio dire due cose due ragioni vere profonde
Convinte di gratitudine alla stampa cattolica
Uno come credente e la seconda per carità non è che ci sia scissione ma in qualche modo lo faccio apposta per evidenziare come cittadino io sono da sempre con gusto
Un lettore della stampa cattolica o diversi abbonamenti
E appena esce non è che faccio propaganda questa perché sono di Torino la voce del popolo
La voce del pop mi precipito a leggere già pratico di fondo Ade per le notizie e del resto non è un caso anche se mi ha proibito di dirlo che don Piero adottò grande direttore di giornali cattolici
Sia stato e sia al mio padre spirituale la persona che mi ha portato al matrimonio e che abbia celebrato che ha celebrato il matrimonio quindi un legame particolare con la stampa cattolica
Detto questo perché sono grato come cristiano perché oggi più che mai io mi sento vi dico la verità
Imbarazzato dirlo a voi perché voi lo testimoniate lo insegnate lo dite a noi lo dico solo per dimostrare quanto ne sono consapevole ebbene sappiate lo sapete ma lo dico con gratitudine che oggi ha una funzione ancora
Più importante più vitale che nel passato di fronte al relativismo etico dilagante di fronte alla confusione
Di fronte al pressappochismo anche al cinismo con cui si usa la stampa oggigiorno la stampa cattolica una funzione fondamentale il popolo cattolico non devo dirlo io e chiedo perdono alle nostri pastori si permetta di dirlo confuso dalla realtà contemporanea e confusa e smarrito
Allora c'è un grande bisogno di buona stampa di guida spirituale di orientamento culturale cede un bisogno disperato io passo sovente giornali cattolici a mia amici per stimolare il dibattito per dare notizie qui e passa al secondo punto
Mi rendo conto lo voglio dire con con vigore perché un convegno molto importante del tetto che si provoca quando si passa a un come dire a un cittadino qualunque quando si fa leggere un articolo di un giornale cattolico a un cittadino fra virgolette nessun cittadino ovviamente qualunque
C'è uno strano il mento
Io leggendo tanti giornali e girando per dovere per funzione politica dappertutto mi permetto di non c'è uno straniamento e come si passa su un'altra dimensione
Il taglio che normalmente la stampa importantissima la libertà di stampa importantissima ma il taglio l'approccio e sovente così diverso è un modo di approcciare in positivo in maniera umana rispettosa
Critiche coraggiosa ma corretta la società che dà uno scossone
Allora sono grato ripeto come come credente per la funzione educativa come cittadino per la funzione di comunicazione
E questo volevo dire e ho già terminato per significare quanto sia prezioso il vostro lavoro
Quanto vi siamo grati per questa presenza
Quanto sia indispensabile oggi e termino in una società veramente di Sutor comunicazione globale di internet di satelliti eccetera dove mille sono le occasioni ma dieci mila le occasioni di confusione
Una presenza che indichi che individua che porti alla ragionevolezza perché io non trovo nulla di più ragionevole che la fede cristiana
Che porge la ragionevolezza che porti alla profondità che porti all'umanità e indispensabile per questo sono più portati sotto il presidente Ghigo per questo sono qui ad ascoltarvi per questo qui sono ringraziarvi proprio di cuore grazie e buon lavoro
Eminenza
Signor presidente della Camera
Eccellenze autorità tutte un ringraziamento a voi per essere qui presenti
Non a dare lustro tanto ai settimanali cattolici in sé ma a evidenziare
Anche con la vostra presenza
Il significato di una problematica che noi vorremmo quindi battere in questi giorni
Grazie anche all'assessore regionale per le parole che c'ha rivolto a nome di tutta la regione
Devo dire che noi ci teniamo moltissimo
All'essere voci territoriali e dunque a sentire anche le voci che arrivano dal territorio perché soprattutto sul territorio che le nostre voci vengono accolte
Nella loro efficacia anche di opinione pubblica
Io ringrazio poi in particolare avendo sentito il testo del telegramma di Giovanni Paolo secondo il Papa per quanto ci ha detto e per essere voluto essere significativamente presente qui a Torino
Ringraziamo il Presidente della Repubblica che volentieri ha concesso l'alto patronato con anche un augurio di proficuo lavoro
Di vicinanza alla fatica che i settimanali cattolici conducono nell'alveo appunto della Costituzione italiana della carta fondamentale in particolare noi usiamo riferirsi all'articolo ventuno arricchito ovviamente
Dalle nuove valenze della comunicazione che non è più soltanto appunto libertà di stampa libertà di informare e libertà di essere informati è il nuovo contesto comunicativo
Che oggi viene universalmente riconosciuto ringraziamo anche presidente del consiglio Romano Prodi che ci ha concesso il patrocinio della Presidenza del Consiglio e anche lui ha voluto accompagnarci con delle parole
Di augurio
Anche il cardinal Camillo Ruini presidente della Conferenza episcopale italiana ci ha fatto arrivare una lettera in cui non solo ci fa gli auguri ma in cui anche esprime la tesa di un esito favorevole
Buono di questo convegno anche per rafforzare quel discorso innovativo sul piano della comunicazione sociale che incominciato con il Convegno ecclesiale
Di Palermo intende procedere Jai proceduto di molto ma intende ulteriormente procedere
E veniamo dunque a questo convegno John è la balena cattolici media e opinione pubblica in Italia
Mi hai gettato nell'abisso nel cuore del mare
E le correnti mi hanno circondato
Tutti i tuoi frutti letture onde sono passati sopra di me
John a due
Pensando alla Chiesa alle prese con i media e l'opinione pubblica verrebbe la tentazione di elevare quell'alto canto di ringraziamento
In alzato dal reticente John dal ventre del grande pesce
Una sorta di vertigine il fluttuare del mare e il buio del ventre
L'ostilità del mare
L'estraneità dell'equipaggio della nave la mostruosità del pesce
E la grandezza avversa della città
Così l'uomo nella società dell'informazione e così la Chiesa
Immersi nel flusso della comunicazione mediatica zattera quasi come in un acquario
E i cattolici italiani
Accondiscendenti lo vedremo domani nel bene e nel male eppure impauriti
La torre di un messaggio eppure talvolta pervicacemente lontani dalla missione
Sì al cardinale signor Presidente della Camera
Autorità cari amici
Benvenuti a tutti siamo qui a Torino per verificare la prossimità oppure la lontananza nostra e di questa società complessa e postmoderna dal Progetto di Dio
Siamo qui a Torino quasi un ritorno alle origini della nostra presenza
Dove centocinquant'anni fa sorgeva il primo battagliero foglio bisettimanale cattolico l'armonia della religione con la civiltà che tanta parte deve nella storia del movimento cattolico italiano come è consuetudine della nostra federazione
Il convegno nazionale annuale si svolge sempre in un luogo determinato laddove si celebra qualche anniversario di fondazione di un nostro settimanale
Quest'anno a Torino sono molte le ricorrenze si vada i centoventicinque anni dalla luce abbiano di Vercelli ai cento anni del popolo del Torino di Tortona
Del corriere di Saluzzo del cittadino alloggi o legge esente della fedeltà di Fossano dell'Unione vorrei Monregalese di Mondovì della Gazzetta Dustin e la voce di Novara che poi però è diventata l'azione ai settantacinque anni della vita casalese di Casale Monferrato ai cinquant'anni della guida di unico il nostro tempo di Torino il Corriere Della Valle d'Aosta e la Voce del Popolo di Torino
Non c'è da meravigliarsi per questo concorso di date di testate ho citato soltanto quelle che cadono proprio nei lustri giusti perché ce ne sono altri di centoquindici anni
E con altre date ancora
Non c'è da meravigliarsi il Piemonte è un antesignano della presenza mass mediale cattolica ed è stato una postazione importante del movimento cattolico italiano
Non poteva esserci occasione migliore per presentare la nuova Magna Carta dei settimanali cattolici di informazione locale che ha per titolo il settimanale diocesano giornale della chiesa giornale della gente
Ciò avviene a trent'anni dal documento di Brescia del mille novecentosessantanove un momento fondativo importante e di riferimento per tutta la vita della nostra federazione
Che oggi come sapete vedrete potrete contare su libretto che è stato fatto per la nuova Carta può contare su centoquarantadue testate
Il nuovo documento non ha altro significato se non quello di attualizzare quelle prime intuizioni tuttora valide ma bisognose di rivisitazione e di adeguamento alle nuove condizioni socioculturali
Che caratterizzano questa età che abbiamo definito postmoderna e della comunicazione
L'appuntamento di Torino si propone anche l'approfondimento di una questione di vitale importanza
E per l'opera di evangelizzazione della chiesa e per la qualità democratica dell'informazione in Italia
Di qui il titolo cattolici in media e opinione pubblica in Italia
Non ci anima alcun atteggiamento moralistico o elitario men che meno confessionale
Men che meno da proselitismo come se dette in questi giorni bisognerà pur dirlo che c'è stato un errore semantico nell'uso di quel termine
Al contrario la nostra ricerca vuole significare un umile percorso dialogico sulle nuove strade della comunicazione
Raffrontando il nostro servizio informativo locale con le esigenze del messaggio cristiano e anche con i nuovi contesti socioculturali e mass mediali
Due sono i punti di riferimento della riflessione per quel che riguarda i nostri settimanale di informazione locale
Il territorio che qualifica e rigenerata sempre la nostra presenza e la chiesa locale sui nostri giornali prestano servizio
I settimanali cattolici sono consapevoli d'essere posti al crocevia del dialogo Chiesa mondo
E avvertono la responsabilità di essere una risorsa preziosa delle comunità locali ed è la Chiesa italiana e anche della società italiana per il contributo essenziale che danno sul territorio alla pluralità della democrazia informativa
I nostri giornali però ritengono anche di poter dire la propria esperienza sia alle chiese sia al mondo dell'informazione in Italia
Per continuare e nella speranza di approfondire uno scambio di opinioni e sulle nuove frontiere dell'evangelizzazione e sullo stato dell'etica nell'agorà informativo
Con sincerità e in spirito costruttivo
Vorremmo al fine corrispondere e accettando e accettare la sfida alla domanda d'anima che proprio da Torino ha recentemente Guido Ceronetti ha rivolto al giornalismo italiano
Proprio per l'essere giornali della gente vera che vive sul territorio vorremmo essere anche i giornali della prossimità e non della lontananza
Proprio per essere giornali della chiesa vorremmo corrispondere a quel forte bisogno spirituale che Ceronetti diceva di udire nelle piazze
E di veder salire
Da una sterminata così lui chiamava a casa dei morti sulla stampa del quindici gennaio di quest'anno
Vorremmo capire questo modestamente non ci dispiacerebbe essere capiti
Non ci lasciamo sedurre dal compiacimento per la pianta di ricino che nell'arco di una notte può spuntare ma che nell'arco di una notte anche risse e cliché
Rifugiano anche la tentazione di costruirci una capanna permetterci alla sua ombra
Vorremmo piuttosto e anche qui a Torino lasciarci guidare dalla compassione di Dio per la grande città di qui la nostra decisione di andarci a Ninive
Se non per tutti è tra i giorni tanto è lungo il cammino della città almeno per un giorno come il figlio di Amit agli pronti a gioire dell'imprevedibilità della compassione di Dio
Disponibili anche visto che ci troviamo in questa circostanza a Torino della Sindone disponibili anche a riconoscere il grande mistero del volto umano della parola Gesù Cristo il prossimo per eccellenza di questa umanità
Grazie
E ora diamo la parola per un saluto al presidente della Camera onorevole Luciano Violante che nuovamente ringraziamo per essere voluto essere presente qui con noi grazie
Eminenza signore e signori credo che sia particolarmente difficile oggi raccontare la verità per tre motivi essenzialmente per la prepotenza che all'immagine rispetto alla parola
Per la necessità che spesso impongono le regole di mercato della spettacolarizzazione
E perché spesso il giornalista corretto equilibrato si sente chiedere al direttore la nota frivola il colore il banale
Come elemento necessario dell'informazione
E quindi io vorrei le iniziali questo saluto riconoscere il merito di tutti quei giornalisti che fanno seriamente il loro lavoro di racconto dello stato delle cose che e molto difficile da fare oggi
Poi come secondo passaggio mi pare che sia utile riflettere sul ruolo importante che la stampa locale perché perché la globalizzazione della informazione seleziona infatti in varie direzioni
Innanzitutto premia le questioni economiche di grande rilievo internazionale
Secondo premi alle vicende di carattere nazionale o internazionale
Terzo punta al livellamento dei fatti
Qua in questo processo c'è il grande rischio della informazione globalizzata non nel senso che le informazioni si comunica in tutto il mondo ma che tutto il mondo passa la stessa informazione che è una cosa che non vogliamo naturalmente
E per il passaggio successivo e la storia globalizzata e quell'ancora voci Sivo uomo globale cioè l'uomo senza differenze
Invece credo che dobbiamo batterci
Per l'uomo differente non per l'uomo globale c'è per loro con la sua specificità alle sue specificità i suoi pluralismo e così FIAT e la stampa locale e la stampa della differenza
Cioè la stampa che riconosce ciò che di diverso c'è sul territorio come è stato detto prima che quindici ha un ruolo fondamentalmente importante
La stampa cattolica
Ecco io laico
Sento di riconoscere un elemento di fondo in questo tipo di stampa perché vedo questa differenza grande il giornalismo ordinario
Divora il tempo ed a sua volta divorato dal tempo
La dimensione temporale del giornalismo ordinario rischia di essere la simultaneità che Di Bella credo uguale tutto rischia di avere più o meno la stessa importanza
Non c'è nel giornalismo di Dario che quotidiano e la sua dittatura
Come ha scritto un nostro chiuso francesi di queste cose la catastrofe ed indigestione rischiano di essere sullo stesso piano
Il giorno dopo tutto pensando
L'effetto e l'anestesia delle coscienze l'effetto di questo tipo di giornalismo ecco contro questo giornalismo la stampa impegnata sul terreno dei valori
Propone gerarchie di fatti gerarchie interessi e gerarchie di valori
Questa stampa il pensiero critico che riscatta la quotidianità li aiuta il lettore a distinguere che una delle cose più importanti con c'è da fare aiutare le persone distinte
Mi permetto anche di richiamare
Sì mi permesso dir questo la funzione a volte rivoluzionaria che ha il sacro
Nell'informazione
Perché ogni società ogni persona ha bisogno di determinare ciò che non si compra e non si vende voglio dire che nella vita quotidiana su molte cose si può cedere su molte cose si può contrattare ma ciascuno deve avere un margine oltre il quale non si va
Oltre il quale non si compra e non si vende
E sa come quello su cui appunto ciascuno in un tratto non cede può essere metà Tirreno può essere tradita quotidiano secondo gli orientamenti di ciascuno ecco di una società che tende alla velocità spesso senza una meta prestabilita
Che tende a quella che è stata chiamata da lì la libido eloquenti al frenetico mobilissimo alla banalità del perché no
Che relativizza tutto
E quei sacro un po'come il un muro sull'autostrada
Se il guidatore sa che c'è un muro su autostrada va sta attento
Va piano va e prudente
E sapere che c'è un margine al di là del quale non si può andare
Di intangibilità di in discutibilità chiedo che aiuta tutti a distinguere molto meglio nelle cose nelle cose del mondo
Questa per costringere fette sulla vita di individuare il banale a rispettare la dignità e quindi una stampa che abbia questo elemento come cardine delle informazioni credo che aiuta moltissimo tanto i cattolici quanto i laici a distinguere ad essere buoni nella difficoltà della vita quotidiana
Come cittadino oltre che per gli attuali responsabilità
Voglio dirvi un grazie per la capacità di portare nota la settimana
In un milione di famiglie italiane gerarchie di valori che servono a vivere come la corda fissa
Aiuta l'alpinista lungo da questa difficile
Avete scelto Giovanna
Che non è solo l'uomo nascondi tu Scoma detto Cacciari commentando
La sua figura
E anche l'uomo inquieto
Perché la sua storia non finisce sulla terra secca come dice la Bibbia inibire viva nella città ci sta un giorno ed anche un grandissimo successo e presi convertono tutti cominciano a dare che si veste di Sacco si siede sulla cenere
E io non poco seccato per capisce che signora questo punto perdona tutti
Come
Cadoni così facilmente se ne va
E di nasce la pianta di ricino
Che poi l'indomani muore
E Jonah si arrabbia perché la pianta è morta gli faceva ombra
E Dio gli dici ma come tutte rapite la pianta Eboli io distruggesse nascita con milioni di abitanti come gli abitanti
Ecco a volte il giornalista così
Io resta deve essere un uomo impietosa figura inquieta non può fare a quello che vedi a quello che sapeva capire più di più deporre anche domande
Domande imbarazzanti domande che arriverà uno del capito
Qualche volta capita giornalista come Giona
Di rammaricarsi per il ricino e di non capire che c'è una città che bisogna salvare
Ecco questo è uno dei possibili modelli a me pare di carattere delle qualità anche dei rischi del giornalismo
Per ancora una volta vere dei cardini fissi quelli che prima mi sono permesso di chiamare sacro aiuta ad evitare questo tipo di rischi
Infine
E chiudo a me pare che la distinzione vera se mi permettete non sia tra cattolici e non cattolici ma tra persone che hanno valore persone che non ne hanno
E paghi ma spero che ci sia un'altra occasione per discutere di questo grazie
Grazie al
Presidente onorevoli Ciano Violante per queste parole che sono andate oltre la circostanza ha voluto entrare anche nel merito ora diamo la parola alla Cardinale Saltarini che ci terrà la prolusione
Un caro saluto a tutti i presenti
Rivolgo anche il mio cordialissimo saluto il presidente della Camera dei deputati
E anche
Padre cari eccedenze monsignor Vittorio bevendo rettore monsignor Germano Sacchi
Ma tutte le autorità da tutti i giornalisti cattolici qui riuniti per il convegno nazionale e a tutti i presenti
è certamente un don importante per la chiesa di Torino del Piemonte che la Federazione Italiana assetti Minari cattolici
Abbia scelto di celebrare il quiz suo convegno culturale annuale
Conosco il vostro impegno
La vostra dedizione di direttori redattori amministratori diffusori per commuovere i giornali diocesani
E di questo i ringrazio di tutto cuore
E vengo al tema del convegno il temo di giorno
Il libro di Giovanna pur nella sua brevità
Ha conosciuto da sempre una grande popolarità
Proprio per la forza delle immagini che propone e per i significati con cui tali immagini sono state interpretate
La vostra stessa scelta indice della grande capacità evocativa
Di questo libro biblico
L'avventura di giorno si propone oggi a noi
Come un tema inquietante perché moderno e scendere attuale
E siamo a scavare nel dialogo tra Dio e l'uomo
Nell'inquietudine dell'uomo di fronte alla potenza di Dio
C'è una rappresentazione edizione a
La cui forza evocativa scienza appare
Ed è quella della Cappella Sistina
E molti di loro dovranno anche vista
Il profeta è colto da Michelangelo nel momento di essere ributtato dalla bocca del pesce
E John nella Sistina
E l'ultimo dei profeti collocato al centro della volta
Al termine della serie di affreschi che raccontano le vicende fondamentali della storia sacra
La posizione che Michelangelo assegnato al Profeta emblematica
Evidentemente perché i tre giorni trascorsi nel ventre della balena
Anche se il testo biblico parla di pesce genericamente
Ciò lo figura de I giorni di Cristo tra la morte e la resurrezione
Ma anche perché John è immagine modernissima
Dell'uomo turbato recalcitrante eppure sopraffatto dalla volontà di Dio
Immagine di ogni Duomo di fronte al manifestarsi del sacro
Alla potenza e alle
Imprevedibilità del Signore
Una prima osservazione
Giovanna e prima di tutto un credente
In questa prospettiva la dobbiamo cogliere altrimenti ogni successiva lettura rischia di essere limitata o fuorviante
L'intera sua vicenda è una storia della fede
Il cui tema centrale proprio mente quello della volontà di Dio ed è la conversione
Ed è insieme una storia di comunicazione
Subito nella scena della tempesta
Incontriamo uno dei soggetti che ci interessano
L'opinione pubblica
I marinai assaliti dalla tempesta sono spaventati cercano di intendere il senso degli avvenimenti
Si interrogano fra di loro
E finalmente arrivano da giovane
Le domande che gli rivolgono mi pare siano le stesse che si trovano nei manuali del giornalismo
E cinque V doppie che oggi ogni buon cronista deve porsi per svolgere bene il loro il proprio lavoro
Ci sei
Da dove vieni
E poi
Che cosa hai fatto perché
Con la tempesta
La vicenda divina Digione si incrocia fin dall'inizio alla storia degli uomini
Diventa cronaca
Racconto del quotidiano
E come ogni cronaca
Il suo orizzonte si circoscrive alle cause immediate ai fatti come si dice
E i fatti per se stessi
La storia ridotta cronaca
Finiscono di perdere il loro senso profondo
Diventano semplici avvenimenti che si susseguono nel tempo
E l'opinione pubblica rischia
Di rappresentare sì soltanto come catene di domande sulle cause seconde
Senza aggiungere però alle risposte vere
Oltre la scena dell'accento della tempesta
Cioè nel libro di Giovanna
Un'altra situazione che richiama tipicamente l'opinione pubblica
è il culmine della missione del Profeta a Ninive
Leggiamo nel testo biblico
Giunta la notizia fino al re
Egli si alzò dal trova si tolse il manto si copre di di Isacco
E si mise a sedere sulla cenere
Giovanna è riuscito nel suo intento
Ha fatto notizia panini
Il suo messaggio si è propagato per ogni dove nella grande città
E arrivato fino a noi
Il senso stesso del lavoro di giorno
La missione che Dio gli ha imposto è di fare notizia
Creare comunicazione
Trovare i modi più opportuni ed efficaci perché anche a Ninive risuona i la parola di Dio
E in questo
Più ancora che nei tre giorni passati nel ventre del pesce
Giovanna è figura di Cristo
Perché Gesù è la notizia
La buona notizia atteso insperata
E Gesù è insieme
Il perfetto comunicatore di questa notizia
Evangelion di Dio
Nella conversione del re descritto in pochissime righe con grande efficacia
Il miracolo della notizia
Cioè che una parola diventa comportamento
Vita
Il re decide il pentimento e la conversione
Perché di tale fatto è giunta notizia fino a lui
La potenza della notizia e quindi spiega
Il tempo nostro ci appare completamente immerso nei processi di comunicazione
Siamo diventati ci si dice
Un villaggio globale
Dove la grandiosa Rete delle reti
Permette ogni connessione immaginabile
Eppure
Proprio oggi
Quando la tecnologia rende facili le comunicazioni ieri impossibili
Ci si accorge che la qualità della comunicazione
Problema che rimane sempre presente
La comunicazione è facile
E però manipolata
I messaggi sono liberi
E però chi possiede le chiavi tecnologiche ed economiche dei sistemi
Il vero padrone del comunicare
Ancora
Mentre tutto diventa sempre più facile
Cresce il numero degli esclusi dalla comunicazione dei poveri
Essere poveri oggi significa anche non poter accedere
A quei patrimoni di informazione
Che sono la ricchezza del mondo
Significa non avere voce
E non farsi sentire
è come non esistere
C'è un silenzio che condanna i poveri
Vi fa rientrare
Non per tre giorni
Nel ventre della balena
Nel nulla mediatico
La perfezione dei sistemi e delle tecniche di comunicazione
Diventa così
Un'altra faccia
Dell'esclusione
Poi c'è il silenzio nella Palermo
Il ventre del pesce il suo buio
Il suo silenzio
è da sempre figura
Dei giorni di Cristo nel regno dell'amore
Quel buio e quel silenzio
Sono oggi per noi attributi negativi degli esclusi dalla comunicazione
Da dentro
La balena è impossibile udire parlare
E nessuna resurrezione sempre essere prevista per chi non ha voce
Il silenzio da dentro la balena assordante
Penso alle persone
Ai poppe ai popoli interi
Che anche oggi sono condannati a questo silenzio
Che privazione dai diritti e della giustizia
I curanti
I tibetani
Le vittime innocenti delle guerre cosiddette razziali in Africa
Penso ai milioni di poveri silenziosi
Nelle periferie di Rio de Janeiro di Lagos
Ma anche di Manila o di New York
Nel pianeta in cui le Borse valori
Sono aperte in tutte le ore del giorno e della notte
La gran parte del mondo sta nell'ombra
E nel silenzio
Gente io arriverà anche se non può spendere
Insignificante
Se non può guadagnare
C'è un modo di fare la storia che è contro l'uomo
Contro la verità
Contro la storia stessa
è un abisso di silenzio nero
Che il nostro secolo conosce bene e che la letteratura ha ben descritto
Penso alla vicenda continuamente attuali di oro vuole mille novecentottantaquattro al suo Grande Fratello
Ma anche il recentissimo livre noir sul comunismo
Che ultimo di una serie ha portato alla luce del Rita cancellate rimosse nascoste
Penso agli orrori pellagra nazisti
A quel silenzio dei poveri che sembra ancora oggi
Incredibile
Poi c'è il gridare la città
è quello della verità il tema autentico del libro di giorno
Il valore di riferimento del vostro lavoro
E la verità di Dio è oggi come nel racconto di giorno segno di contraddizione
Tanto che il profeta fin dall'inizio
Cerca di sfuggire alla missione che il signore intende affidargli perché ne vede l'assurdità
L'impossibilità
Dini nella grande città
E propriamente la figura di ogni potere mondano bastevole a se stesso indifferente
Arrogante
Da un punto di vista storico ed esegetico il senso complessivo del libro di John è chiaro
La salvezza è offerta
Proposta a tutti
Anche ai pagani di Ninive
E non sarà mai più ristretta ai soli credenti di Israele
Ma qui vorrei inserire una riflessione più specifica per il nostro contesto e cioè sottolineare come il proprio dell'azione profetica
Dell'offerta di salvezza consiste nel gridare alla città
Il con Tito che Dio affida aggiornerà unifico
Non si tratta di trovare soluzione ai problemi di Ninì
Né discutere quali siano le politiche sociali o economiche più efficaci
Si tratta
Solamente semplicemente di sollecitare ogni singola persona
E la comunità intera
Alla conversione del cuore
Al riconoscimento che Dio è il signore
Anche oggi
Il Signore ci chiede forse
Ci chiede forse qualcosa di diverso
A noi tocca trovare le condizioni migliore per comunicare il messaggio
Conoscere al meglio le situazioni
E i cuori delle persone cui ci rivolgiamo
A noi tocca usare al meglio delle risorse che il progresso umano ha inventato riscoperto lungo i secoli
Affinché tutto questo serva a comunicare
Nei modi più credibili ed efficaci il messaggio
La proposta di salvezza
Che il Signore offre a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo
Così come i nostri nel racconto di John
Ai cittadini di Ninive orgogliosa
Un ultimo elemento di riflessione mi permetto di proporre e riguarda il tempo
Nel breve racconto di John tornano si inseguono diversi numeri e misure di tempo
I tre giorni nel ventre del pesce
I quaranta giorni prima dell'annunciata distruzioni di Ninive
E poi
Nell'ultimo capitolo del libro
I tempi repentini della vicenda delle vicino
Che è l'oggettivazione del dialogo differire tra giornali Dio
Il Signore fa spuntare in un attimo il ricino
E altrettanto velocemente lo fa morire
Forzando i ritmi della natura
Così come ha ingaggiato con il giorno recalcitrante permaloso la contesa della fede
Il tempo del ricino e il tempo di Dio
Il tempo concesso a Ninive il tempo di Dio
Così come sono di Dio in modo tutto speciale i giorni della pratica
E oggi quale il tempo di Dio
Questa nostra epoca
Che sembra scorrere sempre più veloce e non è vero
Sempre più ricca di immagini di libertà individuale
Questo tempo
Come fa
A diventare di Dio
Ma io non sto
Qual è oggi la dimensione giusta
Cioè fedele ed efficace
Per comunicare la notizia di Dio
Qual è oggi la dimensione giusta
Io credo che nel rispetto di ogni persona
E ogni convinzione
Il nostro atteggiamento prima
Non può che essere quello di dire la verità
Anche quando essa appare complessa
Difficile da spiegare
Anche se dietro
Molte mezze verità
Si nascondono interessi che spingono più al buio e al silenzio che alla luce
Anche noi spesso ci comportiamo come Regione
Siamo recalcitranti o spaventa
Ma sappiamo che il signore
Incessantemente
E lì a costruire l'occasione propizia
Per convertire
I nostri cuori di Nini di
Grazie
Grazie eminenza
Per questa lezione esso John a la balena
Sì
Noi mettere cardinale deve andare a a degli impegni e quindi deve raggiungere la sede di questi impegni l'abbiamo strappato è stato
Molto bello e anche significative cresce al metano si ferma sì
Non era
Tali Priori centenari Diversi poi decide cinquant'anni e altri com'è consuetudine noi diamo anche un
Un riscontro di quel che ha significato e soprattutto in questa terra soprattutto in Piemonte da dove ecco è cominciata questa avventura della presenza cattolica nell'opinione pubblica in Italia
Andiamo a fare questa carrellata sapete che monsignor però da otto è stato anche uno dei primi precedente o il primo ma uno dei primi presidenti della Federazione Italiana settimanali cattolici
è stato sempre vicino alla nostra federazione la conosce bene ed è un giornalista ed è uno che da sempre a
Prestato una grande e intelligente attenzione alla comunicazione tuttora ne scrive in diverse parti e anche di questo servizio noi lo ringraziamo
Prima di prendere la parola invito però da presidente della Provincia la signora presso a dirci anch'esso a qualche cosa grazie
Sì così
Sì
Eminenza signor presidente della Camera che siamo lieti di avere fra noi
E signori congressisti
Sono lieta di portare il saluto della provincia di Torino alle posto congresso perché come già è stato ricordato la stampa cattolica
Specialmente la stampa periodica e molto radicata in Piemonte nella nostra provincia in Piemonte ci sono le duecentoventi mila copie che il bisettimanale di Biella il biellese sforna i ci sono sedici settimanali
In alcune zone periodici sono dei veri e propri leader della propria area dal punto di vista dell'informazione pensiamo nella nostra provincia le code di Chisone che vende trenta mila copie a settimana ma che non è in grado di soddisfare complessivamente le esigenze che
Ci sono sul territorio tant'è vero che è un giornale eletto da molte più delle persone che lo comprano come moltissime bella stampa della stampa locale la stampa locale è una stampa a grandissima diffusione maggiore di quella che dicono lei le copie vendute perché circola Di Mano in Mano circola nelle nei negozi nei ristoranti nei bar ed eletta da tantissime persone in alcune ora are come dicevo
Il giornali come cade Chisone sono letti praticamente da tutta la popolazione ma non solo questo
Come Provincia noi consideriamo i periodici locali tra cui molti sono periodici cattolici come veri e propri testimoni del tempo
E l'anno scorso li abbiamo fatti di un oggetto di una nostra specifica iniziativa nella nell'ultima edizione del Salone del libro
Iniziativa chi è atteso a valorizzarli come i custodi della memoria delle delle nostre popolazioni della vita delle nostre popolazioni della cultura materiale del nostro territorio
Perché appartengono profondamente alle radici di questo territorio e mi narrano le vicende
Anche quelle vicende minute della storia locale che non sono in nessun modo lo reperibili altrimenti che restano consegnate a questi testimoni del tempo che sono i periodici locali
Il legame con il territorio che spesso diverso e con caratteristiche peculiari rispetto agli altri giornali garantisce è già stato ricordato il pluralismo
La comunista idee ispirazioni ideali evita però i rischi del localismo che a volte proprio del dei giornali locali
Nell'era della globalizzazione dei mercati che si muovono da un capo all'altro del mondo sul filo dell'informazione in tempo reale anche una ridondanza di informazione
Assumono un'importanza particolare gli organi di informazione che raccontano l'identità delle persone le radici a cui appartengono i loro dintorni prossimi naturali e umani in cui vivono
Inquinamento dell'ambiente e la qualità dei servizi il livello di istruzione e formazione che viene offerto ai ragazzi e sono spesso anche dei fustigatori delle degli enti locali delle istituzioni perché evidentemente cit tampinare ad avvicinarci controllano da vicino ma questo ci serve
I cattolici sono spesso molto impegnati nel volontariato sociale assistenziale i loro periodici sono inoltre una voce importante che porta messaggi ed esempi concreti di solidarietà che danno risposte reali alle concrete sofferenze di Monti
La presenza del dolore è fondamentale nella vita di tutti i concreti esempi di solidarietà per alleviarne il peso sono un messaggio che riportato con grande attenzione dai giornali cattolici
Contribuisce a migliorare la convivenza civile la vita pubblica spronando talvolta positivamente
Anche le istituzioni nelle loro scelte operative
L'editoria cattolica un segmento importante come qualità ma anche come numeri dei più ampio mercato editoriale
E indispensabile io credo che la nuova legge sull'editoria
Che dovrebbe essere vicina al varo parlamentare tenga conto tra le altre cose dei costi postali di spedizione che oramai sono insostenibili per aziende medio-piccole come quelle dei giornali locali che svolgono peraltro una funzione che è assolutamente indispensabile in una società democratica è assolutamente indispensabile proprio quella radice della democrazia che sono le istituzioni locali che sono dalla dai giornali locali possono raggiungere i propri propri cittadini certamente la grande stampa racconta amaramente Dinoi ancora più raramente delle livello cellulare della nostra società che sono che sono i comuni che sono poi le le persone
Accanto a concrete provvidenze agevolazioni per questi settori quindi meno tutelati del mercato e opportuno un radicale ripensamento del rapporto fra organi di informazione locale istruzione scolastica
Che trovi una più corretta definizione anche nel quadro del decentramento amministrativo che si sta attuando che si attuerà ancora di più nei prossimi anni
In una legislazione regionale lungimirante che si attenta alla tutela di queste fondamentali pentita del nostro territorio che sono i giornali locali
E e vi auguro buon lavoro e anche buona permanenza a Torino e momento credo un po'magico per per la nostra città quindi mi auguro che sarà piacevole la vostra presenza e anche naturalmente la visita di domani alla alla Sindone che credo in qualche modo si anche all'origine della vostra scelta per la nostra città ma penso che non ve ne pentirete grazie
La miglior una relazione storica
Tutti sappiamo che scrivere un libro di storia che comprendono seriamente centocinquant'anni tanti sono quelli che io dovrei revocare
Desidero ebbe un'enciclopedia facevo già qualche proposta sommersa
A Giampiero Leo all'assessore
Perché credo che davvero è giunto il momento in cui il faro di giustizia della dispersione
Di tutte le informazioni sulla storia dei nostri settimanali entro qualcosa di molto più solido di questa mia relazione che semmai può significare i capitoli attorno ai quali si potrebbero scrivere i volumi
La santità delle chiese il torinese più Montesi ha un carisma particolare
Il giornalismo
Non ne parlavo certamente son Paolo quando ero in capo ai carismi ma in quella serie di carismi probabilmente quello di trasmettere dei messaggi cioè spero non dell'Agro solo meglio intesa dalla bandiera più superficiale
I mass media sono strumenti infatti di evangelizzazione e di solidarietà
Di testimonianza e di servizio al crescere della comunità e i riconoscimenti dati finora delle personalità civili che hanno parlato non quindi interessate alla allontanarci più di tanto ma a dire la verità e via al documento
Un carisma difficile quello del giornalismo da in vigore da individuare in se stessi
è obbligato ad esercitarsi in comunione con altri un dono che lo spirito i credenti credono questi doni
Penso per esempio al dono dell'intelletto leggere dentro le realtà col tono del consiglio suggerire comportamenti
Un dono
Che viene dall'alto
Che a un certo punto riteniamo di possedere che dobbiamo coltivare che dobbiamo distribuire
Dal piccolo mondo parrocchiale a quello diocesano quello regionale
Devo anche riconoscere fino ai vari continenti penso a quanti nostri settimanali arrivano in abbonamento addirittura però per lui subito consegnati agli amici
Grande Michele deriva dei continenti per via aerea alludo alla spedizione per via aerea dei settimanali diocesani di Torino
Missionari e missionarie preti fidei bonum i quali periodicamente ringraziano scrivendo che questo è un modo per sentirsi ancora torinesi o più Monterisi
C'è una cordata composita di questa santità
Legata al carisma del giornalismo
Il più delle volte spontaneo con alti e bassi di diffusione alla ricerca di spazi e di tipicità di contenuti comunque una presenza incisivo
Che come dicevo avrebbe bisogno di essere davvero è universalmente catalogata oggi credo sia possibile con le nuove tecnologie di rilevamento e di conservazione diligentemente descritte
Vedremo presto il pool di tali presenze dalla metà del secolo scorso ad oggi con infinite possibilità future
San Giovanni Bosco siamo in casa sua
San Leonardo Murialdo non lontano di qui
Sono un po'i capi cordata più evocati nei mass media cattolici
Dalla metà del secolo scorso in avanti
Do un bosco muore nel mille ottocentottantotto
E il catalogo delle su
Le opere ed iniziative mass mediali oggi è imponente basta pensare sei LDC e tutte le produzioni altre anche in moltissime lingue
Più limitato forse ma ben delineato quello di don Leonardo Murialdo morto nel mille novecento dovremmo pure ricordarlo tra un anno e mezzo
Questo sacerdote che nato a Torino ha imparato a Torino e ha maturato una esperienza di inventore di un settimanale il nostro la voce del popolo allora la voce dell'operaio
E poi quanti nomi di vescovi pretty laici e laiche religiosi e religiose attorno ad essi e ancora altre figure di spicco riconosciute come tali dalla chiesa ad esempio il non sufficientemente conosciute studiato beato Francesco Faà di Bruno alessandrino di origine ma presenti sì ma a Torino
Addirittura insegnante alla Scuola di applicazione Dharma chi vuole divertirsi si fa per dire
Frequenti quegli ambienti e vedrà le carte geografiche della prima guerra del Risorgimento tracciate proprio da questo geniaccio
O se vuol divertirsi vada a vedere l'inginocchiatoio caratteristico da lui inventato in cui con quattro articolo azioni si passa dall'inginocchiatoio al sedile e anche alla maniera di riposarsi oppure al gioco di specchi perché voleva davanti a sé è sempre il Santissimo Sacramento e lui studiava nella stanza superiora la cappella per cui uno specchio riproduceva lampada del tabernacolo poi da questo la rimandati quattro specchi portavano il Santissimo Sacramento si fa anche qui per dire davanti al suo tavolo
Il geniaccio che mise in concorrenza il campanile di Santa Zita con l'altezza della Mole Antonelliana per far vedere che insomma ci potevano essere anche due lettere particolare Torino ma chiudo il discorso su Francesco Faà di Bruno ricordando però
Che prima laico e poi sacerdote
Fu autore di specifiche pubblicazioni
Anche di una collana di musica sacra
Così del secolo scorso ma dimenticate uomo dal sociale prorompente soprattutto dall'attenzione al mondo femminile
E colui devo ricordare e speriamo presto sia anche ricordato con la beatificazione il servo di Dio venerabile Paolo Pio Perazzo
Il ferroviere santo che con il Murialdo e con altri amici lui laico il Murialdo sacerdote fondarono appunto la voce dell'operaio
E poi su tutti i per la imponenza delle sue creazioni Masè viale ormai a diffusione intercontinentale don Giacomo Alberione di Alba
Con la Pia Società San Paolo e le due articolazioni maschili e femminili sempre coinvolgenti laici e laiche
Lei vecchie espressioni apostolato della stampa anzi della buona stampa che non vuol dire stampa bigotta e devozionale Massenet evangelica mente gettato perché porti frutto sono lo slogan di ieri e dell'altro ieri
Abbandonati per quello più tecnico e forse anche più elegante di strumenti di comunicazione sociale o mass media
E qui un'altra scoperta leggendo questa storia
Anche la vita dei giornalisti e dei comunicatori proprio nella sua realtà faticosa a partire dal costante aggiornamento prima di tutto culturale
E poi anche tecnologico i miei dodici anni di presidenza della fisse potrebbero raccontare tutto questo da lontano dicembre mille novecento
Sessantanove dico giusto Giovanni Fallani che sei la colonna delle colonne antiche di questo giornalismo ad oggi è lì a dimostrarlo una costante ricerca di aggiornamento culturale chi siamo
E tecnologico come non perdere il treno
E condizione da coltivare con responsabilità e dico proprio è già stato citato
Citata questa espressione
Per imitare Cristo primo comunicatore come è stato definito dalla istruzione pastorale post conciliare comuni Progressio
Mi è piaciuto eminenza tutto il discorso sui giornali
Ne conosco anche un altro
Della sua arcivescovo di Milano cardinale Martini in una splendida meditazione
Hai mai pianto per la tua città
Una meditazione su Gesù concretissima mente presente della storia di Gerusalemme
E credo che qualche amico
Redattore redattrice hanno anche pianto per le storie delle loro città delle loro diocesi
Intersecate da molti problemi e anche la storia di questi cinquant'anni e storia spesso di pianto e lasciatemi dire di preghiera come rettore del Santuario della Consolata conosco la presenza del Murialdo che ha chiesto ai suoi figli
Divenire tutti i sabati quando sono a Torino a rendere omaggio alla Consolata a sorridere e a piangere
Gesù ispiratore della comunicazione siete sale e luce della terra ma anche sollecita torre alla testimonianza l'abbiamo lì di fronte non perché le ricalibrare ma per Cristiani Zare il senso della presenza evangelica di uomini e donne anche attraverso la stampa
Ecco perché io credo che ai giornalisti cattolici il rientro del discorso della santità
E chiesto una testimonianza coerente nella vita personale familiare ecclesiale e sociale
Non ci possono essere due misure le colonne del giornale e il video distinti dal privato
Se no
La doppiezza viene presto scoperta e si manca di fiducia allora a questo tipo di giornalisti
Oggi poi per questi uomini e donne dei settimanali diocesani c'è posto anche negli organismi pastorali
A partire dal Consiglio pastorale diocesano ringrazio agli arcivescovi che le hanno sempre avute esplicitamente presenti qui a Torino queste figure membri del Consiglio pastorale diocesano
Perché redattori dei settimanali o la voce del popolo o il nostro tempo o collaboratore ditteri Subalpina o di Radio proposta è significativo
Ma non solo presenti per raccogliere notizie programmi avvisi segnalazioni per raccontare quel che è avvenuto
Bensì per indicare come si svolge la vita sul territorio ricordarvi o agli amici che sono i presenti
Quali sono i problemi che vi emergono e che troppo spesso sfuggono a coloro che vivono all'ombra del campanile
Per documentare ciò che nel civile si prospetta per manifestare quanto della vita delle comunità cristiane crea disagi interrogativi dissensi
Gli operatori dei mass media sono ormai una componente essenziale degli osservatori vari che dovrebbero affiancare tutte le attività pastorali
Dall'evangelizzazione esplicita e diretta alla carità
Ancora un altra considerazione introduttiva
Sempre più i settimanali diocesani con la loro esistenza centenaria e pluri centenaria è stato già ricordato sono una delle fonti da consultare per e lo la elaborazione delle tesi universitarie
Numerose e varie sulla storia contemporanea dal Risorgimento ad oggi
Dice uno che spesso deve fornire le chiavi dell'archivio della diocesi di Torino a degli studenti che vengono a fare delle ricerche appunto sul Risorgimento
Penso ad un'antica tesi di laurea sulla soppressione dei beni ecclesiastici e dove sono finiti i beni dalla cattedrale di Torino
Fu fatta in famiglia devo citare la mia nipote perché fu lei a fare questa tesi di laurea fino alle tesi più recenti
Ne sto seguendo due non scrivendone evidentemente ma suggerimenti suggerendo elementi due che riguardano il passaggio
Dal tempo dei podestà a Torino ai tempi della democrazia e quindi di tutta la nuova maniera di essere al servizio dalla città
Ecco ho ricordato queste cose adesso passiamo rapidamente alla galoppata attraverso centocinquant'anni
Lo suddivisa con dei titoli Tizio ad una lista anni che è in me mi suggerisce di far così così abbrevio le cose e hanno una memoria poi tutto trovate nel volumetto che è stato distribuito
Primo Periodo
Liberi entro la libertà di stampa siamo alla fine degli anni ottanta degli anni Quaranta mille ottocentoquaranta
E si opera in Torino
La capitale
E la prima risentire il nuovo clima ancora capitale dietro regno
Sardo Piemontese poi sarà trasferita
Torino sente il bisogno del passaggio dalla restaurazione all'epoca liberale cito da don Giuseppe turni detti junior c'è anche un suo studio nel volume che avete in mano
Ecco sull'esempio di Pio Nono e del Granduca di Toscana anche Carlo Alberto fu trascinato ad avviare la liquidazione dell'Antico Regime
Nell'ottobre mille ottocentoquarantasette licenziò il conte Solaro della Margherita
Promise riforme e libertà di stampa
E come prima conseguenza si ebbe una improvvisa fioritura di giornali liberal democrazie
Il primo ad uscire a Torino fu il Risorgimento di Camillo Cavour
Quindici dicembre ore quarantasette
Successivamente la concordia di Valerio trenta dicembre quarantasette
L'opinione di Durando ventisei gennaio quarantotto la Gazzetta del Popolo di governi e botte e Botero
Mille ottocentoquarantotto mese di giugno il fischietto di Benedetti e cagna mille scusate primo luglio mille ottocentoquarantotto proprio in questi giorni è stato distribuito
Credo si dal Comune di Torino questo pregevole volumetto intitolato L'Europa del mille ottocentoquarantotto
Giorno per giorno tutto il quarantotto fu davvero un quarantotto sotto tutti gli aspetti
Ed è interessante vedevo stamattina che il sabato primo gennaio mille ottocentoquarantotto a Torino inizia la pubblicazione la concordia diretto da Lorenzo Valerio già citato e Domenico Berti
Diventerà in poco tempo uno dei giornali più importanti anche se cesserà le pubblicazioni nel mille ottocentocinquanta
E anche il cinque gennaio a Torino nasce un nuovo giornale politico la lega italiana per iniziativa di Terenzio Mamiani Domenico Buffa non reggo il resto ma interessante pensare che il quarantotto è l'anno del giornalismo che fanno i cattolici
E mica vogliono essere ultimi in questo campo anche perché i problemi che sta circondano la loro realtà ecclesiale sono scottanti
I cattolici compresi dell'importanza della stampa danno vita ad una serie di giornali
Quattro luglio del quarantotto nasce l'armonia della religione con la civiltà già citata il titolo esemplificativo è chiaro no dove si vuole arrivare
Quindici luglio il Conciliatore torinese
Agosto mille ottocentoquarantotto lo smaschera attore anche le testate avevano già polemica insetti e nell'estate mille ottocentocinquanta la campana nell'autunno l'ordine
Ancora il giudizio su quest'epoca che traggo dallo studio di don tu Minetti perché ha studiato intelligentemente e ampiamente il futuro Vesco di Torino Gastaldi
Anche lui giornalista sono molti i vescovi del Piemonte che prima hanno esercitato il giornalismo poi via via son cresciuti son diventati Guida del popolo cristiano
Scrive dunque don turni netti nell'insieme la stampa cattolica del quarantotto era tendenzialmente genericamente concilia turista
Adesione lo Statuto Albertino accettazione delle nuove libertà garantite dallo Statuto in una prospettiva però neo Guelfa
A buon intenditor poche parole un po'di clericalismo
I primi due follie l'armonia ed il conciliatore torinesi esprimevano questa tendenza manifestata non solo dal titolo delle testate ma anche dagli articoli programmatici e confermata dalle successive prese di posizione
Per due decenni diciamo cinquanta settanta
I giornali si contrastano tra loro a Torino
Laici e cattolici ma si contrastano tra loro anche i cattolici al proprio interno perché
Non poche incidenza avevano le pose le varie posizioni dei vescovi e delle comunità da loro dirette rimando tutta la storia religiosa del Piemonte
Ma di questo dirà certamente nei capitoli del libro sia tu Minetti siano altri
Ma tutto da leggere è il capitolo del già citato volume di contorni netti dedicato agli anni di don Lorenzo Gastaldi come redattore assai influente de il conciliatore torinese
Mi assalì ho già detto sarà poi vescovo di Saluzzo dal sessantasette al settantuno e poi di Torino fino alla morte avvenuta nell'ottantatré
Altrettanto da consultare e interessantissimo anche per la voluminosità massime Jack's Book fiato il volume di monsignor Luigi Bettazzi sul suo predecessore in Ivrea monsignor Moreno
Che qui ricordo volentieri perché don Bosco per un certo periodo fu collaboratore del Morino entrambi
Paiono alle origini di quei volumetti molto diffusi che don Bosco poi stampava periodicamente
In quest'epoca compare la figura del giovane Leonardo Murialdo ancora Chierico
Che presta alle attività leso e attitudini di collaboratore soprattutto in quel famoso convegno
Che ora richiamo e che poco fa proponevo all'assessore Leo di come era di commemorare un'altra hanno a centocinquant'anni
è il convegno congresso di Villanova Etta di Saluzzo
Gli storici del Piemonte il lettore di queste cose gli amici di Saluzzo certamente sanno doverli la navetta e sanno che nel luglio
Venticinque ventinove luglio mille ottocentoquarantanove si radunarono dieci vescovi della provincia ecclesiastica torinese con i i vicari generali di Chambéry e di Aosta
Ed è interessante trovare una sintesi delle deliberazioni vescovili io una lettera del giovane teologo Murialdo quasi alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale
Non lunghissima lettera ma cito soltanto la parte che ci riguarda più direttamente
Per mettere in guardia i fedeli contro i fogli scritti enti religiosi e morali ed opporsi al loro dilagare verrà costituito un Comitato provinciale l'anticipo dell'ufficio per le comunicazioni sociali nulla di nuovo sotto il sole con lo scopo di esaminare libri e giornali e condannare vietare la lettura di quelli libertini e licenziosi
Ma parimenti verrà promossa un'associazione per stampare e diffondere gli iscritti i buoni e sani
La vigilia sacerdotale di Leonardo Murialdo che poi nel cinquantuno sarà ordinato sacerdote rivela già il suo urgente al mento di comunicatori di maestro anche attraverso la stampa
Credo che nel mille nel centenario della sua morte nel Duemila varrà la spesa mettere ben in evidenza questo sacerdote
Passiamo al secondo periodo gli anni diciamo dal settantacinque alla mille novecento
Che cosa voleva effettivamente il mondo cattolico spiazzato socialmente emarginato ironizzato combattuto nelle persone e nelle strutture anche legislativamente
Il mio antico canonico concittadino masse scrisse
Una quarantina di anni fa e monsignor Bernard detto Forces lo ricorda questo simpatico canonico scrisse un libro su il caso di coscienza dei cattolici italiani nel Risorgimento
Me lo vedo ancora adesso compilare fogli e fogli e manoscritti fu lui forse ad innamorarmi anche dell'attenzione alla storia religiose civili del Piemonte
Ancora rimando a quello che viene detto dagli storici
I giornali di matrice cattolica rivelano contrasti interni ed esterni una cosa appare evidente non vogliono restare in sacrestia
Le sedi parlamentari sono desiderate e ricercate per una incisiva presenza sociale ma come anche perché circola la famosa formula né eletti né elettori ma non convince molto
E le nuove testate L'Unità Cattolica Corriere di Torino poi Corriere nazionale l'Italia reale che si unisce al Corriere reale c'è tutto un rimescola io non c'è da stupirsi
Sì sì non fa in queste testate un dialogo
All'interno del mondo cattolico posizioni politico e crisi alle molto diverse e talora contraddittorie
Dietro le testate l'ombra e non soltanto l'ombra ma la presenza dei vari vescovi del Piemonte composizioni diverse anche a questo riguardo
Magari difformi da quelle che hanno esercitato vissuto negli anni giovanili il rosminiano Gastaldi poi diventerà un po'più controllore dei modi di intendere leit presenza dei cattolici ma non l'indisturbato nulla
E attorno e dopo gli anni Settanta nascono in Piemonte i settimanali nebbia si è sentito li origine le date
Una sintesi delle loro origine vicende sia pure entro pochi capo emersi è stata pubblicata qualche anno fa nel mille novecentottantaquattro esattamente ad iniziativa del vescovo emerito di Susa monsignor Giuseppe Carneri
Un libretto molto interessante tutto attuale ancora perché chi scrisse allora risentiva di un passato meno remoto del nostro il titolo è i settimanali cattolici delle diocesi nella regione ecclesiastica piemontese editrice altri
Alzarmi
E furono per lo più i direttori dell'epoca e o i loro validi collaboratori estendere pagine super su pagine che incastrate fra loro potrebbero mostrare quanto sia stato difficile
Svolge re un dialogo su
Nei lettini elettori il sogno del Parlamento
E all'epoca però della Rerum Novarum leone decimo terzo
Con la sua lettera il Papa pone con fermezza i principi per una testimonianza concreta ed organizzata
Organizzata più chiaramente dal punto di vista sindacale solidaristico
Meno chiaro ma questo giudizio la se gli storici dal punto di vista politico
Anche se questa scelta dei cattolici in politica si andava sempre meglio delineando
In particolare attraverso l'opera dei congressi e poi più tardi anche attraverso le importantissime AN troppo trascurate non studiati in settimane sociale dei cattolici
Né i settimanali dell'epoca come ha documentato l'anzianissimo Luigi Chiesa che ho avuto la fortuna di conoscere come collaboratore anzianissimo de la Voce del Popolo
I cattolici parteciparono in modo originale alle vicende tra la fine dell'ottocento e l'inizio del no di questo secolo per esempio sostenendo quelle sue città di mutuo soccorso
Espressione ed esperienze che coprivano le molteplici né molteplici iniziative di solidarietà
E acquisito ormai che buona parte del movimento sociale stimolato dalla Rerum Novarum si riassume in questo periodo nella promozione del mutuo soccorso per i vari settori di vita
Nel volumetto di Luigi Chiesa intitolato il movimento cattolico in Piemonte stampato nel settantaquattro c'è la cronistoria di questa realtà popolare
Che se ha lontane origini fin al mille settecento si moltiplica per categoria dalla metà del mille ottocento esso giunge Luigi Chiesa
Le società di mutuo soccorso promosse favorite sostenute nella quasi totalità dei cattolici di azione
Molte di queste associazioni non nascondevano il loro carattere religioso sociale chiamandosi Pio istituto Pia Società pia unione costituire uno dal mille ottocentotrentasei in poi l'unico mezzo per organizzare le forze popolari
E attraverso la formula
Mutualistica sviluppare in essi la coscienza sociale
In una lenta ma sicura preparazione per intervenire poi a tempo opportuno nella svolta del secolo nelle pubbliche competizione
Come i nuovi ordini a menti avrebbero consentito è consigliato e settimane Ali diocesani ecco perché importante conoscerli come strumenti di storia
Danno manforte al mutuo soccorso come anche il sindacalismo di matrice cristiana mentre diffondono alla dottrina sociale della Chiesa
Anima di tutta la doverosa presenza sociale
Piccola inclusione qualche anno fa
Incuriosito della presenza che può avere svolto Gramsci a Torino ho acquistato un volume edito da Einaudi battitore scritti sotto la Mole
Il diciottenne Gramsci sardo venuto a Torino con una borsa di studio del riverbero della RAI Carlo Alberto per proseguire gli studi aveva teneva una rubrica lui diciotto ventenne
All'interno del giornale socialista dell'epoca e il titolo della rubrica era proprio scritti sotto la Mole
Quante pagine io ho letto per conoscere che tipo di cattolicesimo c'era Torino attraverso l'acconto critica di Gramsci potrei citare qualche episodio ma la relazione poi si allunga troppo
Anche alle organizzazioni rurali
Hanno avuto un loro manifestarsi tranne che i settimanali cattolici logico
Perché le città anche capitali di province avevano dimensioni umane ed erano circondate da vasti territori agricoli la maggioranza dei partecipanti alla vita ecclesiale erano contadini tenaci lavoratori amante della famiglia numerosa affezionati alle loro chiese alle loro religiosità popolare e i settimanali ne fanno eco che difendono i loro diritti
Anche qui federazioni cooperative mutue un appoggio anche le banche rurali che poi fecero piangere molto Piemonte per i fallimenti qualche imprudenza
Troppo presto però la dimensione agricola e rurale venne dismessa per puntare l'attenzione doverosamente sullo sviluppo industriale sulla fabbrica
Ricordo ancora quando giovane redattore poi direttore da voce del popolo tutte le settimane pubblicava i prezzi dei mercati di Chivasso e di Piobesi
Magari in un'ora c'era da far l'equivalenza rispetto agli altri perché chi li dava per chi vi chi per quintali ed era un lavoro avrebbe lordi notte fare l'equivalente non so sempre giuste
Mi chiedo adesso se fu davvero una scelta opportuna per troppo trascurato l'agricoltura piemontese con dei settimanali diocesani
Ma qui devo sottolineare che dall'inizio del secolo sui settimanali diocesani si affaccia il laicato cattolico organizzato e se le confraternite restano nell'ombra fin troppo prima fra tutti avanza l'Azione cattolica italiana con i suoi rami con tutta la sua storia
Da Mario Fani a Giovanni a Quaderni via via tracimata anche in Piemonte
I giornali cattolici appoggiano in pieno l'Azione Cattolica in alcuni casi come Torino
I giornali cattolici diventano addirittura la loro stampa
Ma è certo che si rivela autonomo il Catto
A cui devono molto i nostri sette a me settimanale fino ai tempi del Murialdo già citato Paolo Pio Perazzo
Che inventò anche tutto un lavoro per il movimento femminile
è interessante leggere ciò che Murialdo antesignano di tutte le femminili simile tutti i problemi di oggi ha fatto per non fare delle donne le buone venditrice dei giornali
Ma stimolando
Il mondo femminile cattolico all'impegno sociale io spero conosco una tesi di laurea recentissima di una studente di Pisa che ha studiato il movimento femminile
Sociale cattolico a Torino meriterà riprenderà anche questo magari legando la la storia del Murialdo
E si moltiplicano i corrispondenti che via via prendono il posto almeno si collocano accanto ai parroci e vice parroci colonne del settimanale diocesano
In tale prospettiva matura la presenza dei cattolici anche nella vita politica ad ogni livello
E qui è tutta da studiare perché nasce e si sviluppa il Partito popolare la democrazia cristiana
Pur nella libertà di espressione che tutti si sviluppa il partito dei cattolici
Incoraggiato ed appoggiato esplicitamente in molte campagne elettorali dallo stesso episcopato
E sotto i settimanali diocesani sono cassa di risonanza pur senza diventare mai giornali del partito
Vita non facile
Battaglie con il mondo socialista e quello comunista da una parte e con quell'industriale dall'altra e anche il lettore si frantumano e anche gli abbonati crescono o abbandono dei giornali a secondo del sentire loro
Per i settimanali sono anni difficili e pieni di contrasto sono gli anni della prima guerra mondiale la stampa diocesana però non chiude anche se per difficoltà economiche ridotte in molte diocesi al lumicino
Le tirature scendono dalle migliaia le centinaia e le cronache dei paesi prevalgono nel segnalare i morti sul fronte soprattutto non si capisce l'utilità di questa prima guerra mondiale
E seminano il pacifismo più ampio più coraggioso anche perché all'orizzonte Benedetto decimo quinto in quegli anni stava spingendo forte perché si concludesse quella guerra inutile
E venne la censura fascista
Purtroppo non vendevamo le imprese del volevo proviene studiava tabacchicolo siamo quindi dissi in molti significative di
Devono mi preme soltanto dire prima che vada via il presidente che nel mille novecentotrentatré
Il fascismo pretese che la voce del Po dell'operaio cambiasse testato perché essendoci subentrato l'unico sindacalismo
Altro che la varietà allora ritennero inopportuno che il giornale cattolico si chiamasse voce dall'operaia donde la voce del popolo grazie arrivederci
Credo di cavarmela in un quarto d'ora ma comunque se anche lei eminenza ha da fare
L'assegno no
No vado fino a fine va bene se interessa
Per quanto io abbia cercato ma non è che ho fatto delle degli studi approfonditi
Non sono ancora riuscito a trovare una vera e dettagliata documentazione sui settimanali diocesani e il ventennio fascista
Perché non basta sfogliare così settimanali anche se si può lealmente riconoscere che plausi smaccata e al fascismo mancano dei giornali quasi dappertutto
Un piccolo inciso che non c'è nello studio del pubblicato il mio volumetto
Quando il cardinal Pellegrino partecipo ad un dibattito sulla storia del cattolicesimo piemontese e dei settimanali diocesani ricordo bene eravamo nella sede del giornalismo torinese
Uno si alzò e disse ma lei nella fedeltà fu anche direttore del settimanale diocesano la fedeltà
Lei ha scelto Franco
E la guerra di Spagna alla sempre presentata in chiave Franco fascista
E il cardinale ammise con tutta schiettezza come era solito che fu proprio così ma non con eccessi
E porta una ragione che forse di attualità visto che domenica prossima vengono beatificati e sette suore della Visitazione uccise fucilate a Madrid
Non so perché abbiamo un commento della Visitazione che si sta muovendo per andare a Roma per domenica prossima e l'Osservatore romano qualche mese fa pubblico un'amplissima documentazione di questa terribile esperienza che fu la guerra civile in Spagna
Diceva il cardinal Pellegrino ma io povero direttore della fedeltà non avevo nei comunicati né altro se non le notizie che tracimavano in Italia tramite la stampa fascista
E quindi la mia fu una lettura così obbligata sulla base dei mezzi di allora ma adesso che mi dite queste cose se fosse ancora direttore scrivere diversamente chiusa la parentesi questo per dire la difficoltà di fare informazione nei nostri giornali al tempo del fascismo
Raccontano i vecchi redattori di controlli prefettizi di requisizioni di censure di veline Oriente attrici
Certo la Santa Sede cercava di orientare il tutto
Ma quali direttive poi in effetti erano applicabile
L'Osservatore Romano presentava i discorsi forti di Pio decimo primo il Papa della Conciliazione
E devo dire che a quell'epoca un notevole influsso le bianche L'Italia di Milano
Che subì anche forti persecuzioni quando coraggiosamente difese le posizioni di Pio decimo primo a difesa del mondo cattolico a difesa degli ebrei
Famoso episodio di Pio decimo primo che si allontana da Roma quando Keith Jarret viene a visitare la città eterna
E i settimanali diocesani poveretti vivacchiano in questo clima l'Azione cattolica lo stock Isma'l'associazionismo lei Calepio socialmente esposto sono braccati impediti spesso bloccate del tutto
Palazzo Arcivescovile che era sede allora dell'Azione cattolica fu invaso dalle forze fasciste erano le epoche difficili
E alcuni di quei protagonisti sono tuttora vivi anziani sono la vecchia guardia che racconta queste persecuzioni
I settimanali diocesani ripiegano sull'ordinaria amministrazione mentre riducono al minimo le vantate glorie fasciste
La partecipazione alla guerra civile spagnola ho già detto l'impresa dell'impero di Abissinia
Non plaudono certa alle persecuzioni degli ebrei
Ne accolgono le dottrine di Mussolini seminati nei libri del fascista messi anzitutto nelle mani degli scolari noi balilla e i giovani avanguardisti dico noi perché a quell'epoca uno dei catechismi era anche quello
Il clero in particolare quello giovane intensifica come correttivo l'attività ora Torriana
Devo dire del mio antico viceparroco tuttora vivente che al pomeriggio del sabato ci diceva venite a fare i chierichetti così imparate servire all'altare piene anni fisico fa un proprio durante mi piace alcuni feriti Ledesma Cattani
Erano le le maniere cattoliche di ostacolare la presenza di trattoria
E gli anticorpi al fascismo ho già detto erano gli oratori e le associazioni cattoliche
Pur presiedute
Dai preti per salvare la possibilità di vivere
Ma la invadenza si fa per dire forse sarebbe meglio dire il controllo permanente del governo dei prefetti fascisti si fece più forte tipico il caso della voce dell'operaio l'ho già ricordato al presidente
Fondato dal Murialdo costretta a mutare la testata scrive don Giuseppe Chicco nel già citato volume promosso da monsignor gli armeni
L'instaurazione del regime fascista e la sua politica di soppressione di tutta la stampa non gradite favorevole al partito unico porto molte difficoltà alla voce dell'operaio
Che veniva impedito di continuare la trattazione dei problemi di attualità con la libertà e la chiarezza sempre avuta
Venne sospesa la pubblicazione nel novembre mille novecentoventisei unica sospensione nel lungo corso della sua esistenza
Ma nel gennaio mille novecentoventisette riprese con un nuovo direttore il sacerdote Ernesto Casalis che rimase direttore fino al mille novecentoquarantasette
Se non si poteva fare valutazione politica o polemica si poteva accrescere l'impegno di formazione
Nel mille novecentotrentatré venne modificata la testata dà voce dell'operaio non veniva accettata dalle autorità politiche che riservavano ai soli sindacati fascisti il diritto di avere i giornali rivolti a categorie sociali
E per evitare scontri o motivi di rappresaglie la testata venne mutata come già detto in la voce del popolo
Sono gli anni difficili della guerra
Nel quaranta
Il cardinale Fossati sottoscrive una convenzione tra la direzione del settimanale e la Giunta diocesano dell'Azione Cattolica torinese che contemporaneamente sospendeva la pubblicazione del suo proprio settimanale l'armonia
E per un periodo abbastanza a lungo la voce del popolo veniva assunta come organo ufficiale dell'Azione cattolica
Chi vuole conoscere la formazione dei cattolici in quel tempo in riferimento in modo tutto particolare agli interventi di Pio decimo secondo può leggere difatti le pagine de la Voce del Popolo
Siamo agli anni del sommerso guerra resistenza seconda guerra mondiale
Il fascismo non spegne il coraggio di cattolici anzi lo provoca soprattutto nei settori culturali più attenti laureati cattolici Fucci e anche tra la gente semplice che intensifica il clima di protesta esplicita
E purtroppo l'epoca dell'invio al confino non soltanto dei militari prigionieri ma anche di molti operai e contadini
Sempre parlando di tesi di laurea
Sì una ragazza che sta occupandosi in questo momento di quello che è successo in Piemonte
Non soltanto per effetto dei molti militari passati direttamente dall'Albania dal Montenegro dal più posti ai campi di concentramento ma molti piemontesi costretti ad andare a lavorare
In Germania
Ed ecco la resistenza
Dopo aver sofferto per la seconda guerra mondiale quanti racconti di caduti al fronte quante narrazioni dei bombardamenti su Torino a Torino in modo particolare
Si conservano le pagine che ricordano i bombardamenti subiti dal Cottolengo
Subiti dalla consolata fino sulla soglia dell'Altar Maggiore nel pieno agosto Ferragosto
La distruzione di decine di chiese torinesi che sono poi state ricostruite
Divenne storica alla distruzione della chiesa di Madonna di Campagna per esempio quelle del Lingotto
Ne va della resistenza durante la guerra quante iniziative proprio in sede arcivescovile promosse dal confessore del cardinale Fossati un padre Vincenziano
è uscito qualche anno fa un ricchissimo numero del bollettino della Consolata che narra queste cose come ripeto tutta la difesa degli ebrei compresa per la difesa l'arresto
Di monsignor barare il segretario dell'arcivescovo
Di Torino Fossati
La voce del popolo giunse a stampare solo due pagine in formato ridotto ridotti i servizi le notizie ma resistette a favore del dialogo tra l'arcivescovo il centro di Orsi e l'intera realtà religiosa e civile
Aggiungo io avendolo saputo direttamente da alcuni quanti redattori dei nostri settimanali proseguirono la loro professione compilando il giorno letti e i fogli
Nel nostro Canavese del Duomo mi rivolgo a monsignor Bernardo detto perché erano le nostre pro che di seminaristi alla storia dell'ordinazione e di tutte le avventure si fa per dire difficili
Nel Canavese e lì c'era tutto il nucleo compreso Donat Cattin per esempio
Compreso il professor Grosso gli altri che costituivano questa formazione cattolica che sarebbe poi emersa attraverso la forma del partito e venne la ricostruzione
I settimanali diocesani assieme all'altra stampa sentono la nuova primavera
Nel quarantacinque famoso quarantacinque piene anche fondata dalla Democrazia Cristiana il quotidiano il popolo nuovo sottolineo non il popolo che era l'organo del partito
Loro questa esperienza circa un decennio e ahimè fu soppressa questa esperienza dalla segreteria centrale del partito per ragioni si disse economiche non credo perché aveva raggiunto le ventisette mila copie
Qui ci sono dei protagonisti che hanno lavorato all'ora nel popolo nuovo e sapevano con quanta attenzione si cercasse di distinguere quelli che potevano essere le pagine esclusivamente a sostegno del partito dall'altra vita To Beppe Del Colle lo conobbe in questo lavoro
Si cercò poi dei vescovi piemontesi fallita l'esperienza del Popolo Nuovo mentre i settimanali intraprendeva un un certo cammino Six sì cerco la sostituzione con una edizione piemontese del quotidiano milanese d'Italia
All'inizio addirittura con quattro pagine regionali in epoca di che avanza nell'epoca di Lazzati se volete anche del sottoscritto che alterna alle settimane i giorni feriali a Milano in tipografia e torno a fare il vice parroco il sabato e la domenica sempre mi fu raccomandate di restar preti
Poi subentrò a venire ma purtroppo sappiamo tutti la scarsa prese Chiasso il popolo sul sui lettori torniamo ai settimanali diocesani che si fanno sempre più vivace
Ci si sente responsabili della ricostruzione degli animi della pacificazione dell'appoggio al nuovo sviluppo economico industriale democratico
Una vera passione è il tempo della Costituzione della Costituente e poi della carta costituzionale
Una vera passione il referendum istituzionale in un Piemonte fortemente monarchico quante divisioni
Il tempo dei partiti che nascono i tempi della presenza forte del mondo democristiano
Nei vari livelli nei vari Comuni compreso quello di Torino
E anche il tempo in cui i settimanali diocesani appoggiano le nove organizzazioni le ACLI i comitati civici il chief
E anche l'ha rilanciata Azione Cattolica
Tra i settimanali diocesani piemontesi e le loro chiese si sviluppa un consorzio di testate addirittura si sogna una stessa tipografia articoli comuni
Ci fu un periodo bello anche da questo punto di vista autonomia ma anche un servizio comune
L'esperimento eccesso attorno al mille novecentocinquantuno ma ormai si percepiva che l'isolamento delle diocesi nella stessa regione non si giustificava più
Andavano già moltiplicandosi sempre più frequenti organizzazioni pastorali regionali per far sentire l'urgenza del coordinamento e notevole spinta devo riconoscerlo perché la visse accanto a monsignor Cavazza monsignor Cottino
Venne dalla Conferenza episcopale piemontese all'interno della quale alcuni vescovi hanno tentato di dare sviluppo al settore dal punto di vista regionale per le comunicazioni sociali
Stimolati in particolare dall'infaticabile monsignor Carlo che avanza
Pioniere qui ma anche primo presidente organizzatore della comunicazione tra le varie regioni ecclesiastiche a Roma
Fondo nel frattempo il nostro tempo
Che venne per decenni riconosciuto come il maestro del giornalismo dal punto di vista della presenza culturale
Qualche volta soffriva mono i direttori dei soli settimanali diocesani di fronte alle firme che settimana per settimana Carlo che avanza riusciva apportare nel nostro tempo ma tante sogniamo anche una specie di convivenza
O di vivere insieme penso a qualche discorso in sede ha la voce del popolo e nostro tempo
Fu una stagione d'Oro quella degli anni Cinquanta più pagine più contenuti più informazioni e civile anche se continuava a un sottile con la scritta al ritmo democristiano
Negli anni sessanta sessantuno la voce del popolo riserva attenzione particolare agli immigrati anche questa fu una felicissima Ambra ma troppo breve
Stagione per due anni oltre noi confezionavamo una pagina due pagine che recuperavamo con fatica con notizie del meridione del Veneto
Fu un momento anche di ampiezza di abbonamenti perché evidentemente far leggere qui ai meridionali che arrivavano le notizie di prima mano delle loro diocesi dei loro Paesi erano vera soddisfazione ma anche questa esperienza
Fini le due pagine settimanali che informavano sulle terre mai dimenticate da chi con sofferenza solitudine fatica aveva lasciato il Sud e le Isole pervenire in Piemonte ecco queste pagine furono purtroppo chiuse nel sessantatré
E l'ultimo periodo lo conosciamo
Lo riassumo soltanto in una parola è il tempo del Inter mi Riscica
è il tempo del Vaticano secondo e il tempo del lo svilupparsi dell'attenzione dell'episcopato tirato proprie tirato
Nel senso più vero dai papi Paolo sesto Papa Giovanni e soprattutto i messaggi di Giovanni
Di papà Giovanni Paolo secondo
Ecco i segni dei tempi ci sono ricordati e credo che tutti noi che abbiamo vissuto l'esperienza faticosa degli anni pre-consiliari siamo grati di vivere adesso dopo trent'anni del consiglio penso a quanto Concilio hanno disseminato i settimanali diocesani forse lo dimentichiamo
Torno per un momento le pagine di Torino
Per Nesi monsignor Cottino diresse in modo particolare la pagina dedicata alla riforma liturgica
Condotto anche in maniera curiosa Luís d'assaggio presentava la dottrina
Fa meditava il compito di raccontare settimana per settimana come stavano svolgendo si dibatte di conciliare
E avevamo un simpatico prete ahimè morto troppo prematuramente il quale invece
Trascriveva cosa sarebbe successo nelle sacrestie nelle canoniche per effetto del Concilio gustosi stime quelle pagine peccato che il signore ha tolto troppo presto a noi questo sacerdote come altri giovani
Penso a don Gabriele milanesi
Ma cominciavamo a ricevere davvero sostegno non eravamo più degli illustri ignoti
Questo comportava evidentemente per tutti noi e qui emerge davvero la fiche comportava riflessioni di contenuto cui i risvolti culturale pastorali
Lei e novità tecnologiche da portare sotto lo sguardo di tutti degli amministratori sempre dalla Borsa molto stretta non faccio il processo ma i nostri giornali non hanno mai voluto avuto banche
Alle spalle o industrie quindi abbiamo sempre tentato di vivere sugli abbonamenti e qualche generosa offerta nella giornata per la stampa cattolica voi veneti siete più fortunati siete ricchi
Si fa per dire comunque direttori redattori e collaboratori in variegata sintonia con la guida dei vescovi coltivavano dall'ore coltivano adesso il nuovo volto e il nuovo spazio del settimanale
Credo che ci aiuterà a capire qual è il volto di oggi il documento della federazione
E con Nostalgia che io ho ricordato queste cose in parte vissute delle ho consegnato il così come un racconto bello di cose suggestive
Io dico a me stesso e ringrazio il Signore avrei amato così la mia chiesa torinese
Sì non fossi stato direttore di un settimanale diocesano
Avrei conosciuto così tanto bene i miei confratelli
Nella loro attività tanto da poterne parlare quasi sempre direttamente in morte
Avrei conosciuto tanti laici e laiche religiosi e religiose che hanno speso la loro vita la stanno spendendo per la chiesa torinese ma credo hanno imparato a spenderla per la Chiesa universale
Finisco con una citazione dal volumetto progetto culturale orientato in senso cristiano una prima proposta formulata dalla presidenza della Conferenza episcopale italiana
Perché vorrei davvero che si riconoscesse che i settimanali diocesani fanno cultura
Non l'altissima
Ma fanno cultura
Scrivono i nostri vescovi l'attività di animazione culturale dovrebbe trovare appoggio
Nelle riviste di cultura cattoliche o in espressioni similari degli altri strumenti della comunicazione sociale
Nei media cattolici di base quotidiane
Quotidiani agenzie settimanali cattolici riviste di divulgazione informazione radiazioni visiva eccetera
Una componente fondamentale del Progetto riguarda proprio l'ambito della comunicazione sociale
C'è da formare comunicatori utenti sacerdoti educatori e operatori pastorali
Una presenza che promuova con efficacia le prospettive culturali del Vangelo passa anche attraverso l'attuazione di più ricche sinergie tra i media ecclesiali
E lo sviluppo di forme nuove di emittenza radiotelevisiva sorrette da una produzione di qualità
L'insegnamento di Palermo e attualizzato dalla presidenza della CEI
Mi auguro ci auguriamo di essere capaci di tradurre in pratica grazie grazie
Bene ci restano dunque parlate di momenti da vivere insieme l'uno come voi sapete dato dal dalla borsa di studio che la Federazione Italiana stimano Ali cattolici destituito
Per delle tesi di laurea sui settimanali cattolici le migliori tesi di laurea in onore della Marina Lazzaro
Che è stata come voi i nuovi magari non lo sapranno ma tutti gli altri sanno è stata collaboratrice fedele silenziosa
Ma generosa lei lo sa meglio di me don Franco salami e poi si perché
E che sta per lunghissimi anni
Come ogni anno ci arrivano le tesi vengono passate alla commissione cultura la commissione culturale vagliati e poi rende noto il il verdetto scegliendo quella o quelle che più hanno corrisposto alle attese di una storiografia dei settimanali cattolici o a un'analisi anche sociologica o altri momenti culturali noi intanto però salutiamo
E Carlina salda Rini ringraziandolo di cuore per la sua presenza quei con noi in questo convegno nazionale
Diamo dunque la parola a il presidente della commissione cultura don Fausto Bonini
Sono pervenute alla commissione cultura della Fisher cinque tesi di laurea per questo convegno o di dottorato due di queste sono state ritenute particolarmente interessanti
Per i contenuti i metodi di analisi e la serietà critica tutte e due fanno riferimento alla realtà dei nostri settimanali eleggono il loro ruolo e l'importanza della loro presenza la prima sotto il profilo teologico della seconda sotto il profilo socio politico
Anzi credo d'aver invertito la prima sotto il profilo socio politico la seconda teologico perché l'ho messo in ordine alfabetico
La commissione le ha valutate positivamente entrambe e complementari per un discorso complessivo sui settimanali cattolici
Per questi motivi le ha ritenute meritevoli del riconoscimento e assegna ai due autori a pari merito il premio Marina Lazzari
La prima di queste due tesi di dottorato in ordine alfabetico e di Luigino Ceccarini che purtroppo non presente stasera in sala
Il titolo della tesi e Chiesa comunicazione e politica nella realtà locale i settimanali delle diocesi italiane
Questa tesi riveste un interesse particolare per la Federazione settimanali cattolici in quanto i nostri giornali ne costituiscono l'oggetto primario
La ricerca è distinta in due parti in una prima parte l'autore sia proposto l'obiettivo di capire le novità nell'attuale contesto sociopolitico italiano
In relazione al rapporto tra Chiesa comunicazione cattolica e c'era politica
La seconda parte invece è dedicata alla realtà dei settimanali diocesani che forniscono una chiave di accesso alla dimensione periferica della Chiesa e della società locali l'indagine analizza le risposte dell'ottantacinque per cento delle testate
Risposte al questionario inviato un ottimo campione che permette all'autore di addentrarsi in questo mondo capace di offrire un punto di osservazione sulla realtà delle Chiese locali e sul pluralismo della base ecclesiale
Per la serietà dell'indagine la riflessione critica sui dati raccolti la commissione cultura ritiene questo lavoro meritevole del premio Marina Lazzati
La seconda
è una dissertazione per di dottorato di Ivan Maffeis che è presente in sala
è presente eccolo qua Ivan Maffeis
Il titolo della tesi della dissertazione è qualità della comunicazione ed assetti organizzativi nella diocesi di Trento
Dissertazione per il dottorato presso l'Università pontificia salesiana Facoltà di Scienze della comunicazione sociale mille novecentonovantasette è un lavoro serio e impegnato sviluppato in ben trecento diciannove pagine
La prospettiva di fondo è quella di dimostrare la centralità della comunicazione nella vita della Chiesa e il suo essere perno di ogni progetto pastorale perché chi partecipa all'edificazione della Chiesa sia consapevole del compito grande che sta svolgendo
Nel cammino di rinnovamento di ogni chiesa particolare la comunicazione si legge nelle conclusioni assume un ruolo centrale per cui essa può costituire il perno di un progetto di Pastorale diocesana
All'interno di questo progetto un ruolo determinante sono chiamati a svolgerlo in media diocesani quali strumenti di formazione e di informazione in grado di aiutare l'intero popolo di Dio a superare le forme di anemia intellettuale
Per una partecipazione sempre più piena e personale alla vita del territorio
L'indagine prende l'avvio da un'approfondita riflessione sull'importanza della comunicazione in qualsiasi tipo di organizzazione umana Chiesa compresa
Per verificare poi come anche la Chiesa sia soggetta alle leggi della comunicazione che non rappresenta solo uno dei tanti ambiti della prassi ecclesiale
Ma costituisce piuttosto una dimensione dell'essere e dell'agire della Chiesa stessa una missione anzi la sua missione
Sul versante Clesio logico la ricerca condotta a partire dalla Lumen Gentium al cui interno vengono fatti emergere gli aspetti relativi alla comunicazione
Su questi parametri fondativi
Di tipo sociologico e teologico si sviluppa poi un esame condotto con questionari interviste dell'essere e dell'operare della Chiesa che vive a Trento nelle sue articolazioni e dei suoi strumenti comunicativi e in particolare degli strumenti della comunicazione sociale
La dissertazione del Maffeis che si distingue per serietà di impostazione e capacità di lettura critica dei dati rilevati
è di grande interesse per la Federazione nostra perché dimostra quanto importante sia il ruolo dei media diocesani per costruire la Chiesa Comunione e per evangelizzare
Per tutti questi motivi la Commissione cultura ha ritenuto il lavoro di Ivan Maffeis meritevole del premio Marina Nazzari che li consegnavo in questo momento se sale su sul palco
La tesi è stata discussa la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale pontificia l'Università Salesiana di Roma ed è in corso di pubblicazione dicono vero
è in corso di pubblicazione grazie
No
Va
Sì senza
Passare dal generale
No
E anche
L'altra a Urbino
L'universitario no alla facoltà sì Henze della comunicazione spettacolo sette Sociologia rosea di Urbino
Ricorda le davano grazie a don Fausto Bonini allora ultimi due fatti importanti il primo di grande rilevanza
Nel mentre era prima impegnato in questioni di bilancio mi pare in Comune o cose di questo tipo
è arrivato tra di noi ha voluto essere tra noi il professor Castellani Valentino Castellani sindaco di Torino che le abbiamo il piacere di salutare e anche di ascoltare nel suo saluto
Buona sera buonasera buonasera a tutti mandi sì siamo abbiamo le stesse radici immagino no
Io porto con grande piacere
E anche con una particolare attenzione il mio saluto a questo a questo convegno nazionale
Vorrei fare due brevissime considerazioni portandovi questo saluto la prima
Di natura e legata diciamo alla mia esperienza di questi anni io vorrei dirlo con molta con molta semplicità
Ho ho l'impressione che stiamo vivendo un periodo molto molto difficile molto particolare in cui ci sono fermenti di grande novità ci sono aspettative attese che si sono consolidate e che sono quelle poi lo posso dire che hanno mosso anche molte persone a assumersi un impegno disservizio nella comunità civile
Perché dico che stiamo vivendo un momento molto difficile molto particolare perché mi pare che in questa lunga difficile transizione che il nostro Paese sta attraversando
Nella quale le comunità locali le città le città intese nel senso
Etimologico del termine quindi le comunità di cittadini indipendentemente dalle dimensioni quindi le grandi città alle piccole città i piccoli comuni hanno o stanno probabilmente riconquistando un ruolo da protagonisti abbastanza particolare
Per la ragione perché chi amministra chi governa queste piccole comunità si trova come si dice molto più vicino ai problemi delle persone ai problemi dei cittadini
Fra l'altro credo che valga la pena di sottolinearlo questo grande questo grande rivisiti questa grande rivisitazione del principio di sussidiarietà che si fa in tutte le sedi qualche volta anche a sproposito ma è comunque la rivisitazione di un pezzo importante della della cultura cattolica
Ebbene dicevo questa transizione con questi segni di novità di importanza mi pare che avvenga in un momento in cui però sono venuti meno molti punti di riferimento per la costruzione di una coscienza civile di una
Visitazione approfondita di quelli che sono i valori della convivenza civile io credo che nei decenni passati avendo vissuto da cittadino insomma la realtà civile io credo che questa nel bene e nel male fosse la funzione dei partiti
Cioè quella di mediare per questo nella nostra Costituzione
C'è uno spazio a questa realtà no era quella di mediare gli interessi particolari di costruire di costruire
Scenari di interesse generale di bene comune a partire dai bisogni dai problemi dalle esigenze della quotidianità dei cittadini oggi queste operazioni di mediazione degli interessi particolari
Sono molto più difficili o comunque non ci sono o si sono molto attenuate
E chi governa
Sia il sindaco di un piccolo comune sia il sindaco di una grande città parlo in particolare dei sindaci molto spesso vive questa esperienza di Cuccu direi quasi di solitudine no di di di angoscia qualche volta di ritrovarsi a a dover costruire mediazioni di interesse generale perché poi gli interessi generali sono sempre la mediazione di questi interessi senza a vere nessun passaggio intermedio o comunque avendone molto pochi
E quindi gli interessi forti sono gli interessi che naturalmente pesano gli interessi frammentati e diffusi delle singole persone sono quelle che determinano poi conflittualità sociale molto spesso difficilmente governabile difficilmente mediabili e questo fa sì in tutti i settori e dallo spostamento banale di una fermata del tram uno
Ha problemi molto più complessi delicati allora ecco dove voglia arrivare non voglio tediarvi ma insomma volevo non fare un saluto rituale formale io credo che esista oggi un compito importantissimo di cui tutti ci dobbiamo fare carico io mi rivolgo a a un settore importante come quello dei dei giornali cattolici dalla stampa cattolica
Io credo che abbiamo incomba sulle spalle di ciascuno di noi un compito formidabile
Che è quello di costruire coscienza civile
E la democrazia io questa esperienza mi sta insegnando moltissime cose no è difficile è molto difficile e si costruisce praticando la non non si inventa sui libri si costruisce praticando la
E la democrazia secondo me
Fatta di di regole mai fatta soprattutto di valori condivisi
E le regole i valori condivisi insieme sono quel tessuto di coscienza civile che
Non è mai dato una volta per tutte
Ecco io credo che sia questo un compito formidabile che hanno naturalmente per prime le agenzie primarie di formazione come la famiglia la scuola eccetera ma che hanno io credo in gran parte anche i mezzi d'informazione
E certo che questa non è
Come dire io ho letto non ho letto il libro letto solo lì la presentazione che ha fatto il presidente ma insomma credo che monsignor sposa perdonare sulla presentazione che ha fatto lei mi può interrogare sono in grado di rispondere a una è allora qui ho letto che il compito fondamentale del giornale cattolici è quello della evangelizzazione della cultura della il Vangelo
Io che sono un credente ci credo ci sto
Io mi permetterei però se se mi è permesso insomma di di aggiungere anche questo formidabile compito di
Costruzione di una coscienza civile che di cui io sento molto l'esigenza in questo momento nel nostro Paese
La seconda cosa che volevo dire e questa io volevo darvi il benvenuto nella nostra città in un momento di grazia per Torino di grazia in senso anche laico Kosovo in senso
Di fede in un momento di grazia perché questa esperienza dell'ostensione della Sindone lo ha detto lo ha detto molto bene
La settimana scorsa pochi giorni fa il cardinale in un intervento in una intervista che ha rilasciato al giornale torinese la Stampa
è stata per noi in città un'esperienza di di grande di grande momento
Il cardinale l'ha usata un po'come paradigma come metafora di come la città dovrebbe affrontare i suoi problemi abbiamo collaborato fra amministrazioni locali
Con la Curia Arcivescovile con tutta una serie di soggetti per preparare un evento per noi
Importante ma anche molto difficile perché reggere in una città come la nostra probabilmente qualcosa che si avvicinerà ai due milioni di visitatori nel giro di cinquanta giorni è un'impresa abbastanza impegnativa ci sono mobilitate le risorse devo dire più genuine della città paio di migliaia di volontari anche no per dire
Ecco
Allora abbiamo cercato di offrire alle persone che vengono a Torino in queste due Stettin questi due mesi
Non so come dire il meglio dell'andaste in mente
Piemontese quindi senza clamori senza spettacolarizzazione i ma anche il meglio della ospitalità reale vera che anche dal Friuli dove io sono nato imparato perché anche la non siamo molto chiassosi no
Ecco io vivi mi auguro che sopra tutto le persone che vengono da fuori da fuori il Piemonte da fuori Torino
Riescano a cogliere questo questo questo modo di porsi della città in questa occasione che a me pare un'esperienza molto bella
Mi auguro e vi auguro che portiate via da Torino anche quella quella scintilla di amicizia che poi vi possa far tornare grazie
Ed è arrivato il momento allora devi presentare questo volume che voi avrete trovato quanti almeno già sono andati
Nei loro alberghi Giano ritrovato istanza cento anni tra la gente
Don Corrado la bagnina adesso ma brevemente dopo andiamo a cena si farà una illustrazione disco mai stato pensate come fatto ecco questo volume
Questo volume Centanni tra la gente rappresenta un tentativo sicuramente perfettibile ma interessante
Da parte nostra degli assumere il passato di disegnare il presente di questi diciotto settimanali cattolici piemontesi Valle d'Aosta compresa
è il risultato di più umani questo libro quindi risente di diverse sensibilità e di approcci differenti intendo di fondo però e quello di situare questi giornali nelle due coordinate fondamentali per comprenderne un po'l'identità quelle a coordinare del tempo e dello spazio
Risalendo alle origini e seguendo lo sviluppo
Per documentare una originalità noi la intravediamo in questo modo rispetto alla restante mondo dei settimanali incisa nell'Italia ovviamente sono diversi anche i nostri settimanali piemontesi tra di loro ma insieme sono un po'diversi da quelli del resto d'Italia
La tesi di fondo punta evidenze ad evidenziare una sorta di modalità piemontese nel fare giornalismo cattolico sul territorio i nostri sono piccoli ma mica tanto alcuni quotidiani riescono una volta alla settimana
In grado di raccontare quello che non sempre o altrimenti trova attenzione ribalta voce della vita della gente
In tutto e per tutto dallo sport ai servizi alla politica ai mercati che sono molto lette gli annunci economici alle necrologi
Per questo ci siamo guardati alle spalle ai punti di partenza e poi ci siamo guardati attorno e dentro le nostre singole testate
Il clima sociale culturale cui sale dalla fine Ottocento sondato dal professor Giuseppe tu mi metti più volte citato questa sera giustifica in larga misura la nascita di molti settimanali o bisettimanali
Quali poi nella mischia in un rapporto diretto anche complesso con il movimento cattolico alle prese con le tensioni forti tra intransigenti e nove
Quella società piemontese quella chiesa Pedemontana hanno avuto in questi giornali inevitabilmente dei punti di riferimento dei quali essere interpretate coi quali misurarsi
Sul Piemonte Poiret di oggi alla fine millennio con le sue luci e le sue onde dopo cento anni
Con le sue istanze le sue attese si è soffermato sociologo professor Gianni Ambrosio che è anche direttore del Corriere USA abbiano Vercelli cogliendo
Pure le dinamiche originali della Chiesa dentro le sfide culturali e sociali che si fanno cute
E che qui si caratterizzano per alcuni input sicuramente inediti ed originali
Come sia stato questo percorso ai cento anni come si sia delineata un po'l'identità Toto singolare tipica di fare giornalismo cattolico
Sul territorio piemontese dalle nostre parti
è un capitolo rivisitato da monsignor Franco per adottare ha parlato ampiamente appassionatamente poc'anzi soprattutto in chiave torinese
Poi rispetto ad alcuni
Passaggi storici cruciali in questi cento anni alcuni Elia rivisitati Luís ma in chiave più regionale
I sette mari diocesani hanno dovuto prendere posizione ad assumere un ruolo di analisi e di valutazione basti pensare al movimento cattolico agli albori del giornalismo diocesano
Al primo conflitto mondiale con l'interventismo meno l'insorgere del regime fascista le leggi razziali dalla fine anni Trenta la seconda guerra mondiale alla lotta partigiana
Al nascere dalla costituzione alla vittoria Scudocrociato del quarantotto agli anni del Concilio al sessantotto una carrellata curiose intriganti approfondita la svolta Vittorio Moreno tutte le quote litigio
Questi giornali poi ci sono alle prese con una il territorio con la concorrenza territorio Torres ci sono crisi di vario tipo
In concorrenza con altra stampa locale e quotidiana con la politica amministrativa coi fermenti ecclesiali e con nuovi linguaggi e nuove tecnologie con l'esigenza di diventare impresa editoriale a tutti gli effetti
Ecco questi nostri giornali oggi hanno un denominatore comune che va un po'rintracciato ma sono anche molto differenti con potenzialità e debolezze
Una di queste testate RAI inventa un po'se stessa là dove deve esprimersi è stare sul mercato editoriale
Ecco sull'assetto attuale dei giornali cattolici in Piemonte Tenco l'anti tra identità e diversità cestinato un raffronto ragionato è aperto sicuramente da discutere credo un contributo anche in ambito finisce per rifletterci su per capire un po'anche il nostro modo di essere di operare di collocarci tra piemontesi e alla stampa diocesana
E poi ogni giornale
Presenta un po'il suo identikit tra cronaca e storia tra passato e presente fra difficoltà e successi si tratta di auto fotografie cioè ogni testata si auto racconta cauto situata auto specchiato
L'ha fatto
Con proprio angolo di visuale risalendo alle radici tenendo conto del contesto sociale ed ecclesiale di questi per molti cento anni svelando le proprie attese senza nascondere i propri limiti con l'attitudine di chi non può raccontare trottole più di tanto perché i nostri lettori celle
Rinfacciano immediatamente e si fanno sentire
Subito
Sul ceppo comune di un'esperienza sicuramente assimilabile che è quella dei nostri settimanali in via Monte sono chiamati per i chiamo Cariparo dei fogli DiVersi e differenziati
In larga misura condizionati da un territorio da un'economia da una società come i chiaroscuri che lasciano il segno e ognuno di noi che ci lavora né alle prove non potevano mancare poi i profili di due autentiche colonne del giornalismo cattolico in Piemonte monsignor Carlo che avanza vitali del nostro tempo monsignor Oscar la più il delle si non si potevano gli evocarne
Il loro carisma la loro professionalità infine un cenno all'evento che fa accorrere migliaia di persone a Torino in queste settimane la Sindone guardata come un libro
Che ha molto da raccontare all'uomo d'oggi ci ha aperto questo approccio suggestivo Marco Bona
Volume composito ma con un'anima genuina quella del nostro patrimonio giornalistico ideale
E poi come sempre per i libri anche per questo non si tratta tanto di presentarlo ma di sfogliano non ci auguriamo con curiosità
Alla delegazione
Piemonte vera Fischer per questo contributo alla storia anche del giornalismo del giornalismo cattolico importantissimo dormo fare in ogni parte questo servizio
Credo che noi abbiamo esaurito questo tu quello che poteva essere il programma
Di apertura resta da consegnare al sì Aldo sindaco rosso Castellani il nostro volume edito nel venticinquesimo
Noi però siamo corsi ancora cinque anni di adesso non sono quelli di un tempo son già però qui raccolta molta diciamo Filosofia
Della nostra presenza di fatto informazione territorio e il significativo titolo piano ed è andato lui lo vediamo come un trofeo ecco grazie
E poi dare la parola a don Pier Paolo Bostock per che ci dia le indicazioni per questa sera che mi pare si presenta su cosa quanto meno e forse anche succulenta
Do qualche diciamo indicazione per stasera e anche per domani
Allora cominciamo chi non si è ancora accreditato lo faccio subito c'è un po'di tempo adesso vedrete l'ha già fatto in molti ci sono più posti così hanno tutti il tesserino per il polmone è più semplice
I pullman per andare alla regia di Venaria sono davanti a Maria Ausiliatrice quindi è un posto molto comodo allora usciamo dalla porta voltiamo no perché pure quello va detto ma qualcuno va detto qualcuno mi ha detto meno siamo editori non ci sono altri colpi dei cortili interni per questo le dico questo usciamo dalla porta principale voltiamo a sinistra andiamo in fondo la via riportiamo sinistra e siamo in piazza Maria trecce
Lì i pullman partiranno alle otto e dieci per e non so perché l'han detto Vintila c'era incomincia a un quarto alle nove siamo in un posto sovra tutelato dalla Soprintendenza delle belle arti
E mettendo otto fermare anche una ma le varie che ti assumiamo ogni responsabilità se ci fosse qualche guasto allora non c'è per motivi di sicurezza e per motivi anche del luogo che è molto particolare non c'è il guardaroba
Per cui siete pregati rilasciare sul pool Mani eventuali cappotti e cose che possono in goliardia
Il pullman allora va bene poi pur mano a riporteranno le tutti quanti nei rispettivi alberghi arrivati in albergo guarda rendete visione dell'avviso esposto nella hall dove troverete gli orari della colazione il punto d'incontro e l'apparecchio che gli orari per domani grazie a Marco Bonatti che è stato molto gentile e siamo riusciti quanto curati al direttore della voce del popolo qui presente
Siamo usciti a a fare uno spostamento in avanti domani di mezz'ora della visita alla Sindone perché ecco lì sì può fare quindi la visita incomincia a un quarto alle otto e e conseguentemente conseguentemente i pullman violare i sospetti quando si parte in modo tale che saliva quali totalmente come vedete la città a un tale afflusso di visitatori per cui han dovuto fare sensi unici e giri vari per cui dobbiamo anche tener conto che c'era un po'più di tempo del normale
Domani la messa alla sera mi pare l'ha consolata
Don però ad otto cambiando uno delle tante giacche che indossa come rettore della Consolata
Gradirebbe sapere quanti sono poi i concelebranti in modo da predisporre un momentino e se potete non adesso ecco però domani domani il pullman dopo il pranzo
Che ci ha offerto dal Comune a Palazzo Barolo
Viene anche sindaco spero ecco dopo il pranzo torniamo un momento nei rispettivi alberghi in modo da potersi cambiare un momentino
In quel momento però bisogna prendere i paramenti per la sera per la messa incerti i sacerdoti che vogliono concelebrare si capisce Bonollo altri utilizzi direi che c'è un'ora prima di di poter prendere il pullman
Circa cinquantacinque minuti
Qui se qualcuno di noi qua ci sono i servizi al primo piano c'è un bar e la segreteria per completare le varie iscrizioni prendere i libri eccetera grazie passo ancora Polo don Duilio sa ancora qualcosa da dire no niente io spero non la moltiplica Mazza detto tante parole
è stato bello abbiamo iniziato in questa in questo Piemonte così ricco di storia e di giornalismo proseguiremo nella nostra indagine domani e post domani
Basta