"L'Europa degli italiani" incontro organizzato dalla Commissione europea in collaborazione con la Rai e Il Sole 24 Ore

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Buoni argomenti
Berlusconi da citazione dell'euro
E comunque
Materiale consigliere Cozzo oggi ma forse lungo evoluto
Solida civili il piano nel vivo e assumiamo L'Unità carattere che oggi ci segnala diverse
Dirigente Vittorio va bene
Sei come io zero zero c'è destinare
Prossimi Parma
Cinquanta sia replica uno il nostro
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Giornale solo
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Unanimità illustrato azzardato dai graffiti io ora aggiungerei qualche consultazione attribuendo dei risultati dell'analisi lo sono molto brevemente anche perché
Interventi prevede
Prevede la partecipazione di economisti molto autorevoli qui vorrei lascia la parola al più presto
Tre considerazioni che vorrei fare e al tempo stesso rilanciare ai partecipanti sono queste l'Europa se confrontata con gli Stati Uniti e caratterizzata da una bassa mobilità del lavoro
Si entra nazionale sia interregionale
Questo un problema evidente è una possibile soluzione oltre incoraggiare i processi di maggiore mobilità potrebbe essere quella di compensare la minore mobilità del lavoro
E la mancata diffusione spontanea dello sviluppo con una maggiore flessibilità salariale
Una seconda considerazione che potremmo fare questa nei prossimi anni nonostante i risultati abbiamo visto proprio oggi siano stati incoraggianti per quanto ci riguarda
Come Italia e anche come Unione Europea
L'unico l'Unione appunto non disporrà di una struttura fiscale
Anche lui neppure nei prossimi anni accentrata di dimensioni paragonabili a quelle di una federazione e forse non ne disporrà mai questo con di questo non ne siamo sicuri ciò significa che l'Unione europea non avrà stabilizzatori automatici
Parto per fronteggiare gli shop fuorché sì sì può può che potranno sottacere e quel compito di stabili della stabilizzazione quindi affidato a agli Stati nazionali ecco questo significa che la solidarietà rimarrà un a fare nazionale di cui ciascuno si dovrà fare carico ecco anche di questo
Vorrei sentire nella ma esce successiva il parere degli esperti che interverranno l'ultima l'ultima piccola cosa è questo che gli effetti di
Gli effetti di lungo periodo sono difficilmente accertabili ma ciò che pare abbastanza chiaro e che è stato rilevato dai media è che un atteggiamento eccessivamente rigoristi come le politiche economiche non è facile porta sì portato nel tempo non è facile da da supportare e quindi
Tra
Azioni
Semplicemente questo negli ultimi vent'anni esistito un modello economico chiaramente identificabile nei dati e intuitivo nella compressione nella comprensione che legava la svalutazione alla competitività al miglioramento di Martin profitto
E a un maggior livello degli investimenti ora questo mi pare evidente tutti concordano nell'affermare che sia sia superato questo questo ecco quello che militare si porti lì un ha consapevolezza che tutti per a città anni o
O o in tre & R
Perché dovranno portare portati a termine assolutamente qualsiasi condizione e quindi sia le imprese che lo Stato che i settori che producono beni o servizi destinabili alla vendita pubblici o privati che non sono schermati
Dalla non ancora
Che che sono ancora schermati dalla concorrenza
Devono essere stimolati dall'autorità di politica economica processi di maggiore competitività le imprese al tempo stesso anche loro dovevano fare la loro parte quelle esposte alla concorrenza internazionale devono dovranno io credo abbandonare definitivamente l'illusione che ogni inefficienza
E ogni concessione salariale eccedente la produttività possano essere condonati dalla svalutazione
E quindi va interiorizzata diciamo la convinzione che la capacità
Competitiva di un Paese avanzato
Spesso si collochi in settori che opposte le Sibille prego prezzo ma anche ad altri fattori di questo forse le imprese dovranno tener conto il lavoro l'ultima cosa il lavoro fosse il il settore in cui viene richiesto uno sforzo lo sforzo più poderoso di innovazione dei comportamenti e del e del al Giappone dove tutte le parti
Sociali sanno che da una certa dinamica salariale non si può uscire e quindi anche se se non sono state più attuate delle politiche dei redditi in
Rigorosa in termini formali ecco sono dei comportamenti che sono stati interiorizzata Ida acquisiti e che hanno consentito poi di intraprendere un un percorso da questo punto di vista ineccepibile e questo credo che sia ciò che
Rimane da fare a noi
Ora
Niente a questo punto lascerei la parola credo ha detto De Candido che presenza la la seconda parte del l'Europa degli italiani quella relativa alle indagini sugli opinion maker
L'opinione pubblica
Vi ringrazio
Grazie Da Rin signore e signori buongiorno
Ecco a me il il compito di illustrarvi i dati della ricerca sul campo per l'Europa degli italiani
Perché sono rappresentate nel corso del tempo da un'indagine su un campione di opinion leaders parlamentare industriali rappresentanti dei servizi e della burocrazia
E da informazioni che vengono tratte che vengono inserite nella eurobarometro sembra facenti parte della grotta degli italiani e che quindi vengono poi analizzate congiuntamente a questi primi dati
Una premessa necessaria dico dopo sette anni e quindi una rivisitazione iniziale dico sui primi dati della ricerca il Pietro Scoppola nel mille novecentonovantuno per sintetizzare il proprio contributo al all'Europa degli italiani contributo interpretativo all'Europa degli italiani intitolava il il suo articolo
Paura e sogno paura di non essere all'altezza del compito da parte degli italiani da parte degli opinion leaders italiani timore che in effetti l'Europa in qualche modo costituisce un venissero a presentare un vantaggio prevalentemente per i paesi forti segnatamente Francia e Germania
E sogno presente presente nella convinzione di essere gli italiani i più fervidi sostenitori della dell'unione dell'unione europea i più fervidi sostenitori dell'idea di euro ma di quale europeismo si trattava in quell'occasione palo nel mille novecentonovantuno anche gli osservatori esperti di di queste cose erano abbastanza d'accordo nel ritenere che in effetti l'europeismo degli italiani sia sempre stato un po'cara teorizzato da una certa Utopia un certo astio un certo astrattismo nella nella nella definizione nel sentirsi e nel sentirsi europei
E fra l'altro sempre in quel primo sondaggio alcuni dati davano ragione a questa interpretazione nel senso che ad esempio il sessanta per cento circa quindi una maggioranza vera è abbastanza consistente di intervistati
Dichiaravano esplicitamente che gli italiani erano europeisti a parole ma non nei comportamenti
E gli assenti nel mille novecento novantuno l'Italia era fra i Paesi della comunità diciamo fra coloro che meno rispettavano o avevano rispettato in quell'occasione i parametri
E le direttive e le direttive comunitarie
In qualche modo questi due aspetti costringevano gli analisti in in quella in quel tempo
Di definire con una certa cautela almeno due aspetti della della data di quella ricerca la disponibilità a rinunciare a parte del proprio reddito
Per contribuire per contribuire all'Unione Europea disponibilità che veniva espressa grosso modo da una metà del campione
E d'altra parte la convinzione largamente condivisa dal settanta ottanta per cento degli intervistati con differenze all'interno abbastanza marginali che li tira l'Italia era in grado pur a prezzo di grandi sacrifici e di rispettare gli impegni
Be
Alla luce alla luce diciamo delle delle perplessità che prima citavo la necessaria cautela ad interpretare dico questi dati
Diciamo però che questi stessi segnali a sette anni di distanza acquistano un significato abbastanza diverso
Anche oggi in effetti gli italiani si esprimono in termini più positivi da una parte e meno negative rispetto a quelli degli altri Paesi sull'Unione europea
Cito alcuni dati dalla nostra dalla nostra indagine
L'Unione Europea per gli intervistati per l'opinione pubblica è un modo per creare un futuro migliore per i giovani e sono molto più convinti di questo gli italiani che non i Paesi che non gli altri Paesi della Comunità
E segnatamente i Paesi forti della comunità quel Paesi perlomeno principali parlo d'Inghilterra Francia Germania España
Sono invece meno preoccupati rispetto agli altri che l'Italia porti ad un aumento della burocrazia
Che l'idea di unione sia un sogno è un'utopia e infine che comporti il rischio di perdere la propria identità culturale
Ecco allora
Da qui l'interrogativo si può ancora parlare oggi di astrattezza
Dell'idea di Europa espressa nel mille novecentonovantuno o comunque nel mille nomi in negli anni negli anni passati negli anni passati posizione che aveva di concerto rilievo
Beh i risultati prima citati da Da Rin e apparsi sulla stampa dal raggiungimento con l'obiettivo del tre per cento è una prima dimostrazione che va in senso contrario
Anche la tassa sull'Europa a mio avviso dico finita di pagare poco poco tempo fa è un'ulteriore dimostrazione che va contro che va contro l'astrattezza
E in definitiva che cosa possiamo dire che l'azione che il governo dico ha fatto nel corso degli ultimi anni a partire dal governo Amato e segnatamente del governo in carica oggi è tutt'altro fuorché astratta è un'azione è stata un'azione dico molto concreta
Però è stata un'azione che è stata possibile dico per l'intervento dell'intera collettività dell'intero Paese
Ecco la consapevolezza la consapevolezza di dei risultati dei risultati raggiunti si accompagna anche e qui vengo e risultati della dell'ultimo sondaggio di quello che presentiamo dentino che presentiamo oggi
Si coniuga anche con una migliore immagine dell'Italia e soprattutto con una l'accordo con la percezione di un ruolo diverso che l'Italia all'interno dell'Unione Europea
Relativamente al primo punto al miglioramento dell'immagine c'è stato nell'ultimo sondaggio un miglioramento di dei degli indicatori che io chiamo indicatori di qualità nel senso che sono migliorate le posizioni in termini di fiducia nei confronti dell'Italia quindi c'è più fiducia oggi a dispetto allo scorso anno
Cioè il riconoscimento di una maggiore efficienza economica e qui il delta diciamo fra lo scorso anno e quest'anno comparativo con gli altri Paesi è secondo solo a quello della Gran Bretagna
C'è una maggiore affidabilità una percezione di una maggiore affidabilità negli affari
E c'è soprattutto il maggiore o il riconoscimento di un maggiore impegno per l'unità europea oggi occupiamo grosso modo le posizioni di Francia e di Germania
E a questi riconoscimenti già importante a mio avviso si aggiunge la convinzione che il peso politico dell'Italia nell'Unione Europea è ben diverso rispetto a quello solo di tre anni fa o due anni fa
E in effetti c'è stato uno sbalzo di trenta punti percentuali nell'indicatore che il peso politico ritenuto importante o determinante
Dell'Italia che passa dal quattordici quindici per cento nel novantacinque il cinquanta per cento circa di quest'anno
Ma nello stesso arco di tempo
Il gli orientamenti politici degli intervistati
Che è la variabile che più incide diciamo in questa posizione perché il il rappresentanti diciamo che il centrodestra naturalmente dico
Propendono molto meno a a fornire a dare dico validità a questo riconoscimento bene dicevo la mobilità che c'è stata da destra a sinistra non supera i due tre punti percentuali in affetti dico quindi c'è un riconoscimento generale di questa
Di questa posizione
Quindi in sostanza per chiudere questo primo capitolo possiamo parlare di una europeismo più concreto da una parte ma anche più rinfrancato più rinfrancato dall'altra
E la ripresa di fiducia nelle capacità dell'Italia trova poi una conferma indiretta
Anche nella maggiore credibilità
Di una candidatura italiana alla presidenza europea non era il nostro un sondaggio un sondaggio pre elettorale o elettorale
Era soltanto di comodo per riuscire ad avere un indicazione di familiarità di vicinanza rispetto rispetto ai personaggi che in qualche modo possono occupare questa posizione
Ecco corna
Con il probabile ormai ingresso modella dell'Italia nel gruppo dei primi
Cioè un'altra serie di problemi che però restano restano aperti e che potranno essere dico eventualmente dico risolti con le prossime con le prossime rilevazioni ne cito soltanto tre a livello a livello esemplificativo il primo il primo rimanda rimanda ad alcuni timori cioè in fondo sono sempre sono sempre stati presenti nel collettivo nel collettivo indagato di una di una selezione che in qualche modo ci lasci fuori dalla porta magari all'ultimo momento per una qualche ragione anche se i fondamentali o almeno alcuni dei fondamentali dico sono a posto ecco che ci sia un qualcuno che dice no l'Italia per una qualche ragione deve rimanere fuori
E questo potrebbe essere in effetti la spiegazione di una domanda che era presente che era presente nel questionario cioè nella nel rifiuto ad accettare da parte da parte dell'Italia l'ipotesi di uno sviluppo differenziato
Ipotesi che in effetti dico è sempre stata un po'il cavallo di battaglia e l'accettazione da parte dei Paesi forti Francia e Germania in testa non già dell'Italia
Il secondo punto invece rimanda al ruolo politico il secondo aspetto di cui vi voglio voglio accennare nel senso che è sempre stato largamente riconosciuto che all'interno della comunità chi ha sempre fatto la parte del leone da un punto di vista delle decisioni politiche dal ruolo politico sono stati Germania in primo Francia in seconda posizione e l'Inghilterra questi tre Paesi poi c'è un grosso vuoto per arrivare dico percentuali assolutamente ridicole un po'di tutti gli altri con un po'di tutti gli altri Paesi
E la Germania fra l'altro è anche citata come al primo posto come il Paese che esercita la maggiore influenza sulle decisioni dell'Unione Europea
Ecco l'interrogativo a questo punto è e sarà sempre così ma ci sono alcuni segnali dall'indagine che invece dicono qualcosa di diverso nel senso che è stato chiesto
è stata una una domanda specifica nel questionario
Che dice
Che fra i paesi che hanno le maggiori possibilità
Di costruire alleanze non emerge già la Germania in prima posizione ma emerge la Francia la Francia in quanto in quanto ponte diciamo fra i paesi che in qualche modo rappresentano il Nord sicuramente Germania in testa e i Paesi invece del sud
E in questo senso l'Italia sembra in qualche modo venire a a raccogliere dico qualche adesione in più qualche riconoscimento in più e si trova infatti dico dopo la Germania sicuramente ma molto prima della Gran Bretagna molto prima della Spagna quindi in qualche modo rientra rientra nella nel gioco
L'ultimo aspetto invece è da legare alle scelte di politica economica dell'Unione Europea
Alle scelte che l'Unione farà nei prossimi anni
Qui c'è una domanda che è iniziata nel mille novecentonovantuno e che parlava dei problemi che l'Unione Europea dovrebbe affrontare e risolvere con più urgenza bene quello della disoccupazione è sempre stato in in prima in prima posizione
Ed è anche il bel il problema fra l'altro che si vede meno facilmente risolvibile
Qui le possibilità in F il delta che esiste fra aspettative in realtà è grosso modo pari a cinquanta sessanta punti percentuali quindi c'è proprio un abisso diciamo fra le due fra le due posizioni
Sulle soluzioni possibile in effetti dico qui iniziano le divergenze nel senso che da destra
Massicciamente massicciamente orientata a a rendere flessibile il mercato del lavoro il centro il centro sinistra e la sinistra propendono invece per un rilancio degli investimenti a livello comunitario
A questo punto sarebbe interessante sapere
Che cosa pensano gli opinion leaders dagli altri Paesi se cioè queste posizioni in qualche modo dico sono condivise anche da altre eletto oltre a quella italiana o se questa è ancora una peculiarità solo italiana
E soprattutto sarebbe interessante dico a questo punto individuare se e quanto queste diverse posizioni all'interno dell'UE della della comunità e non solo dell'Italia
Possono incidere o influire sulla decisione dell'Unione Europea
Che cosa come si potrebbe fare e qui mi riaggancio di compone premessa dico che è stata fatta prima dal dottor Mombelli con la possibilità di estendere in affetti dico i nelle l'esperienza dell'Europa degli italiani non già solo al contesto italiano ma almeno ai principali Paesi europei
Con questo ho ho chiuso e lascio la parola
Dottor Spada Spada
Parlerà dell'ultimo capitolo dell'Osservatorio l'immagine dell'Europa nella televisione
Sì questa è una ricerca che è stata promossa dalla verifica qualitativa dei programmi trasmessi della RAI realizzata dal professor Grossi dell'Università di Torino professore oggi
Fattesi e quindi io sono l'incaricato di esporre i risultati come le come il ricerche opinione anche quella sull'immagine dell'Europa che hanno proposto i media italiani è stata fatta nel mese di ottobre
E quindi risente della congiuntura il come ricorderete era segnata diciamo da una minaccia da un'apertura di crisi di governo per poi rientrata
E però anche il fatto questo elemento congiunturale aiutato per certi versi a chiarire bene che tipo di Europa hanno in mente i giornalisti e i giornali italiani
Appunto anche in presenza di un di un forte stress legato alla politica interna
Breve brevi cenni sul metodologia perché delle ricerche bisogna dire queste cose altrimenti si fanno sogni sì sì si pensa fallimenti fantastici
Sono stati rilevati tutti gli articoli tutte le notizie i programmi televisivi che contenevano riferimenti alla Comunità europea la costruzione del Europa politica ed economica
Tutte le televisioni quindi otto reti nazionali RAI Mediaset Telemontecarlo termina due TMC e TMC due
La stampa cinque testate nazionali il Corriere della Sera la Repubblica la Stampa Il Sole ventiquattro Ore il giornale
Tre settimanali panorama L'Espresso
Mondo economico
Naturalmente le analisi che lei unità di analisi le notizie sono state analizzate con un questionario ad hoc di analisi del contenuto sono stati ponderati ovviamente i sì e i tempi delle notizie televisive sia lo spazio di quelle a stampa quindi metodologie abbastanza raffinati
Sono state rilevate ottocentocinquanta unità informative come sono più o meno nel livello del novantasei che aveva segnato un grande è una grande attenzione dei media italiani per i temi europei quindi siamo ai livelli alti
Duecentododici unità informative sono legate all'offerta televisiva seicentoquarantasei a quella stampata questa prevalenza della stampa lei era stata già rilevata negli anni scorsi
L'offerta televisiva è stata caratterizzata dalla solita prevalenza delle reti RAI è chiaro che le reti del servizio pubblico sono più attente a questo aspetto della comunicazione e dei fatti diciamo che riguarda il nostro Paese di rispetto a quelle delle reti commerciali
La copertura informativa stampa invece ha visto il predominio crescente del Sole ventiquattro Ore come testata più attenta ai temi europei
Praticamente la metà ampio anticipo degli elementi di di di dettaglio la metà dei delle notizie rilevate sono comparse sul Sole ventiquattro
Cessato una un incremento del primato della cronaca sull'approfondimento
Cioè si è parlato di Europa in occasione di eventi meno meno se n'è parlato privatizzando aspetti e problemi indipendentemente da una sollecitazione appunto legata alla cronaca
Quindi c'è un elemento di qualità che va considerato
Trova conferma quindi anche al di là della congiuntura un modello di giornalismo decisamente cronachistico cioè orientato agli eventi poco interessato a svolgere analisi e riflessioni
Se vogliamo questo che rispetto all'Europa che magari possiamo considerare in questa sede un tema alto
Può diventare un elemento di di di riflessione in un'altra chiave cioè in qualche modo tutta o il giornalismo italiano anche dei giornali di qualità questa torsione verso la cronaca quindi si è sì oggi si parla meno in termini problematici e di riflessione dell'Europa
Può significare che il il tema europeo i temi europei sono stati inglobati in un modello di comunicazione che quello nazionale quindi non un elemento diciamo di diminuzione ma in qualche modo di normalizzazione e anzi di assuefazione al tema europeo
Non si crea un modello di comunicazione apposta per l'Europa è quello che che domina anche per la per la cronaca italiana
In quasi metà questo però è un tema che può anche che che che può fare riflettere in quasi metà dei casi il livello di approfondimento appare superficiale lo specialistico e solo nel dieci per cento L'Unità informativo diventa Complesso articolato
Rispetto adesso veniamo all'immagine dell'Europa che viene da questo diciamo da questo Offerta che abbiamo sommariamente
Nella nella ricerca ci sono ovviamente tabelle ci sono grafici rimasto a entrare troppo nel dettaglio
Rispetto agli anni precedenti cioè novantacinque novantasei nel novantasette l'immagine dell'Europa offerto ai media italiana presenta tre novità
Accanto alle euro che è sempre al centro dell'attenzione che quasi identici che l'unione europea con gli aspetti economico monetari del processo di purificazione
Ottengono un ampio ma c'era maggiore visibilità agli aspetti politico-istituzionali dell'Unione e anche la Commissione europea in quanto tale e siamo nel mese di ottobre c'è anche ascende m che soprattutto nell'offerta di Lou assume un rilievo e questo va tenuto presente aspetto parte l'aspetto di cronaca appunto
Perché è scende non è soltanto economia anzi movimento delle persone e integrazione umana diciamo della base della popolazione il europea quindi ci sono elementi di integrazione culturale in questa attenzione verso Schengen
La seconda novità e che cresce la centralità dell'Europa in quanto tale nel reportage giornalistico
A scapito invece di quel filtro mediazione costituito dall'Italia della questione italiana cioè negli anni precedenti abbiamo visto che si parlava dell'Europa come il sullo sfondo di quello che accadeva in Italia oppure certe problematiche italiane venivano affrontate tenendo conto facendo presente
La posizione dell'Europa come l'Europa avrebbe reagito rispetto invece nel novantasette nemmeno in quella in quel mese che abbiamo analizzato
L'Europa e in misura minore e in misura minore solo lo sfondo delle vicende italiane e in misura maggiore il luogo da cui originano concreti fatti notizie
Quindi aumenta l'importanza e la visibilità di quanto accade nelle istituzioni comunitarie comunitarie
La terza novità ne è una diretta conseguenza
I principali temi trattati dei mezzi informazioni sono temi argomenti dell'Unione Europea in oltre il sessanta per cento dell'Unità di analisi mentre solo nel trenta per cento si parla di Europa con riserve con riferimento ad argomenti non originati appunto
A livelli di unione compresa l'Italia
Cioè si fa strada un'ottica meno Italo centri che ha nella trattazione del processo di unificazione europea
è chiaro che si parla europei il rapporto i problemi italiani però il processo di unificazione viene affrontato in quanto tale non come un riflesso di problematiche italiane
Veniamo all'altro aspetto interessante di questa delegazione quali sono stati i tre i temi più trattati anche qui teniamo conto della congiuntura
Però accanto all'unione monetaria l'euro che so il venticinque ventisei per cento dei temi trattati e come abbiamo visto una dominante comunque negli anni c'è stato Schengen è il tema dell'integrazione circolazione delle persone
Ci sono state le problematiche agroalimentari il problema delle quote latte però anche lì elemento di congiuntura però ha consentito di affrontare una tematica una tematica in cui il la dimensione europea del del della vicenda italiana era continuamente all'ordine del giorno ma una vicenda appunto specifica di settore di comparti produttivi
E anche la questione del lavoro dell'occupazione quindi il tema del modello di sviluppo economico
Invece colpisce la scarsa presenza di argomenti naturalmente c'è una classifica nelle tabelle alcuni sono più trattati temi altri meno trattati
Però c'è scarsa presenza di argomenti legati al sociale alla cultura all'ambiente allo sviluppo tecnologico alla ricerca scientifica
Che sono assenti anche delle prese di posizione del dibattito fra i rappresentanti delle stesse istituzioni comunitarie cioè c'è un input con una una comunicazione che che prende occasione da fatti dai venti per punto proporre il tema Europa
In questa comunicazione di ricerca scientifica sviluppo tecnologico ambiente cultura non non si trova traccia è questo ovviamente quando si fa una rilevazione tematiche e si vede
Sui temi trattati prevalgono le valutazioni problematiche
Fanno eccezione i temi dice nella stampa italiana su scene non ha avuto nessun dubbio
Tutti appunto all'hanno presentato con un'occasione positiva qui la l'Italia doveva adeguarsi doveva fare in fretta doveva in qualche modo rispondere ha un'aspettativa anche del Paese
E e anche l'unione europea in quanto tale si presenta nella stampa in modo meno problematico degli anni scorsi non ci sto non è un problema che si che si stia costruendo l'unità e l'Unione europea
Per lo meno nella misura in cui lo era in precedenza
In ogni caso l'agenda mediale europea non fornisce un quadro ottimistico ed edulcorato del processo in corso ma mette in rilievo insieme ai passi in avanti zone di tensione punti critici
La fase dell'euroscetticismo quindi in ogni caso dicevo e del pessimismo appare superata sia nelle tv che nella stampa che tradizionalmente più critica
I questo esito è anche la conseguenza del fatto che proprio la minaccia di crisi di governo in Italia ha spinto la gran parte dei protagonisti italiani ed esteri a pronunciarsi apertamente decisamente a favore del processo di unificazione
Concludo con uno diciamo esponendo i risultati di un dubbi momento di incrocio che c'è stato tra la relazione
Sulla appunto sull'offerta dei media e la rivelazione su gli opinion leaders
Tempo noi abbiamo posto la pratica ha posto delle domande agli opinion leaders chiedendo appunto come vedevano il ruolo dei media da dove si informano queste queste persone eccetera
E questo questo aspetto diciamo della ricerca io lo proporrei come ha fatto Da Rin nella sua introduzione anche all'attenzione dei di scasso anta che ci seguiranno cioè il vedere coloro che che opinione hanno di quello del del ruolo della stampa e del di come la stampa tratta il tema euro per attraverso una serie di domande poste alle ore agli opinion leaders abbiamo cercato di avere informazioni su come l'offerta mediale di Rover percepite valutato i quotidiani e la televisione sono sempre i mezzi preferiti dalla vivere per avere informazioni sull'Europa le questioni europee
Per tutti i mezzi soprattutto per la radio e i periodici c'è un grande incremento della radio come fonte di informazione dichiarata diciamo dagli obblighi
Si registra un incremento del consumo
Il Sole ventiquattro Ore come dicevo in apertura e la testata la quale si ricorre in prevalenza per informarsi sull'Europa
Cioè era già emerso negli anni scorsi ma quest'anno c'è stato un ulteriore incrementa dicevo quasi la metà quarantotto per cento degli opinion leaders vi ricordo
Aumentar anche il giudizio positivo su come vengono trattati da tutti i mezzi i temi europei questo è un punto
Diciamo curioso
All'opposto l'intervista di lamentano la carenza di trattazione di alcuni temi ormai ricorrenti da qualche anno per esempio la disoccupazione specie giovanile l'agricoltura la questione immigrazione
Le novità di quest'anno sono due temi la cui scarsa trattazione non era rilevata negli scorsi anni
La questione dell'Unione europea è un dell'unione scusate può politica cioè cioè l'otto per cento di segnalazioni
Che dice che se ne dovrebbe parlare di più
E poi l'informazione sulle attività del Parlamento europeo per le opinioni diverse dicono che la stampa è carente su questo punto
Per lo meno ci sono molti di tra le persone intervistate che hanno indicato questo come elemento di debolezza
E quindi si può vedere si può arguire che cresce la domanda di informazioni sui temi politici e istituzionali dell'Unione
Europea
Comunque il rapporto sarà messo a disposizione nei prossimi mesi in un fascicolo nostro grazie
Grazie a te Celestino la presentazione dell'osservatorio così compiuta la parola è ora
Alla valutazione di questo stesso rapporto dai membri della del pane come indicati indicati dal programma che invito a prendere posto dietro questo tavolo e saranno moderati come sapete da Ernesto Auci direttore del Sole ventiquattro Ore grazie
E ad alto rischio
L'azione
Se si
Grazie buongiorno grazie i relatori
Sono che danno vita a questa nostra tavola rotonda
Oggi come diceva anche dove Da Rin prima oltre la presentazione dell'Osservatorio ci sono delle notizie di giornata molto importanti
Portanti per l'Italia c'è anche la visita del Commissario europeo a Roma dove ovviamente si comincia
A
Affrontare il tema delicato del rapporto fra la commissione farà venticinque marzo sui tutti i Paesi e quindi rapporto che sta alla base della scelta poi su chi entra e chi non entra nell'euro
Direi che il dibattito si può sviluppare su due temi principali
Uno che è quello
Della
Sostenibilità dal punto di vista italiano di questo risanamento italiano che certe apparso deve essere apparso a molti popoli diciamo del nord Europa un po'come uno dei miracoli italiani
E allora credo anche abbastanza giustamente
Tutti si chiedono se si tratta di un risanamento vero se sostenibile nel tempo eccome può essere sostenibile nel tempo
Il secondo aspetto che è collegata a questo
E viene un po'fuori dal sondaggio che abbiamo sentito prima cioè gli italiani sono europeisti e sono europeisti perché pensano che entrando in Europa
Ciò possa disegnare un futuro migliore per i giovani per i nostri giovani per il Paese nel suo complesso
Ma
Di fronte a i vincoli che ci ci sono oggettivamente e di fronte a questa necessità di sostenere un risanamento quindi come possiamo coi avviare realmente uno sviluppo che consenta di disegnare un futuro migliore per i giovani
Questo diciamo in maniera un po'capisco e sono cose su che stanno su piani diversi ma qualche modo trovano poi una loro unità nell'aria sensibilità gente
Quindi chiederei per prima il professor Vaciago di vedere
La sua opinione vedere poi si si possono mettere insieme queste due suggestioni ci
Interventi consideriamo intorno ai dieci minuti l'uno
In modo da poter poi concludere intorno all'una nostro tavolo tondo
Io credo che anche questi sondaggi
Qui ci aiutino a capire
Il lo la sfida che abbiamo di fronte e la sfida che abbiamo di fronte è quelle di riconciliare italiani con i loro governi con la loro classe politica con i loro opinion leaders io ho sempre trovato paradossale
Che i giovani e i meno giovani con i quali parlando avevano in mente che dall'Europa venivano grandi speranze che l'Europa
Era una sfida a fare meglio
Però paradossalmente quando a Roma si parla al ministero con Banca d'Italia con gli uomini politici con
Il vertice istituzionale di questo Paese è sempre venuto fuori invece un'immagine che dovevamo meritarsi aveva l'Europa che dovevamo fare i conti con i nostri vizi passati
Che l'Europa è un purgatorio che per entrare in Europa dobbiamo risanare il Paese e così via questo e ancor oggi credo uno dei problemi chiave che il Paese deve affrontare e risolvere fare i conti con se stesso
L'Europa è un obiettivo o è una condizione si deve andare in Europa perché così risaniamo il deficit pubblico dice perché dobbiamo risanare deficit pubblico perché così andiamo in Europa questo è da dieci anni come l'abbiamo girato intorno a questo problema
Io credo che adesso che rispettiamo i numeri
E sia colgo non possiamo finalmente cominciare a discutere se vogliamo andarci o no in Europa e io spero che la risposta sia positiva
Che dall'Europa ci aspettiamo non la stabilità e la sostenibilità del debito ma dall'Europa ci aspettiamo crescita ci aspettiamo benessere ci aspettiamo cupa azione certo e questo è quello che ci chiedono i nostri figli
Ho un paio di figli in Inghilterra sono molto contenti di Starlight si sentono in Europa non c'è dubbio anche se devo se l'Inghilterra non entra nei prossimi mesi si sentono molto più in Europa di quanto ci sentiamo in Italia dove ancora ragioniamo sul fatto che l'Europa ce la dobbiamo meritare
Rinunciando a passati indizi io credo sia ora ragionare sul fatto che l'Europa viceversa è per noi garanzie di crescita deve essere garanzia di credente deve essere la risposta ai problemi del Paese e che l'Europa significa una crescita che ci meritiamo sì sappiamo essere competitivi ed efficienti
Questo è la sfida la sfida non è più quella di ritornare sotto questo magico tre per cento di deficit il dibattito sugli scostamenti rispetto numero casuale l'ho sempre trovato poco interessante
Il problema vero era ritornare a capire che la crescita non è data dai Bot che vengano stampati e ridurli non porta male
La crisi del data dalla intelligenza con cui gli uomini e le donne di questo Paese lavorano dall'efficienza del sistema a cominciare da quello politico
Che deve guadagnare in efficienza e non continuare andare indietro
E da tutte queste cose mi ci aspettiamo che l'Europa sia un'opportunità di crescita
Il paradosso è che oggi i Paesi pronti a entrare in Europa magari non volendolo sono quelli che crescono di più
Sono quelli che stanno già crescendo molto com'è la fascia che più ha guadagnato inefficienza che è poi la fascia nord d'Europa l'Olanda Irlanda all'Inghilterra quell'area dell'Europa è già pronta a entrare in
Grazie il professor Vaciago
Ray adesso due domande simili
Quello che ho fatto Vaciago solo che riferite più all'assetto politico istituzionale alla dottor Sergio Romano
Una delle le ragioni de diciamo dia della sfiducia o quanto meno gli alcuni sintomi di sfiducia che ci sono nei confronti dell'Italia deriva proprio dal fatto che abbiamo ancora un assetto istituzionale in cambiamento ma non fissato e quindi
è importante anche che ci diamo un assetto istituzionale definitivo insomma che la Bicamerale ripreso arrivi a conclusione proprio per su dare sostegno alla nostra credibilità europea
D'altro lato però entriamo in un'Europa che politicamente
Francamente imbarazzante
Lei ha generato in vari articoli insomma l'ultimo caso quello dell'Iraq dimostra che politicamente l'Europa non esiste
Spetta anche qui sono due cose su piani diversi ma qual è il suo giudizio su questi aspetti del nostro nostro e dell'Europa
Grazie io credo che effettivamente una delle maggiori ragioni della diffidenza di alcuni Paesi europei per l'Italia sia dovuto alla scarsa credibilità del suo assetto politico costituzionale
La verità è che l'Europa sa ciò che sappiamo anche noi ma non abbiamo detto noi stessi con sufficiente chiarezza
E cioè che il vizi del sistema economico finanziario italiano sono diretta conseguenza del suo sistema politico costituzionale
Debito deficit non sono semplicemente il risultato di una cattiva congiuntura sono fisiologici in un sistema come quello italiano capace di dare al governo stabilità e continuità continuamente sostenuto e fondato sul consenso di gruppi politici eterogenei
Ogni decisione costa costa in termini di denaro questi costi vanno a gravare sul bilancio dello Stato
Non abbiamo in altre parole un debito pubblico semplicemente perché il Paese attraversato una cattiva fase nel corso degli anni ottanta no abbiamo un debito pubblico di quelle dimensioni perché il sistema italiano politico italiano produce debito pubblico
Ogni decisione è necessariamente destinato ad accontentare un largo numero di persone
Ed è quindi inevitabilmente destinata a costare molto più di quanto non costi in un altro Paese oltre ad essere inevitabilmente anche più mediocre questo il l'Europa lo sa
L'Europa lo legge sui nostri giornali basta che li legga in questi giorni voglio dire lei Jesse il fatto che noi oggi abbiamo il due virgola sette per cento ma legge anche il fatto che non si possono licenziare due macchinisti delle Ferrovie dello Stato senza che inevitabilmente si crei all'interno della maggioranza
Una sorta di terremoto e poi vede il problema dell'ordine giudiziario
E poi tutte le infinite ripercussioni
Dei il delle dei malesseri della maggioranza sul sul governo di Romano Prodi e questo che li preoccupa ci diranno di sì
Credo a questo punto non potrà non dircelo ce lo diranno di malavoglia e a mezza bocca
Perché nulla di quello che è accaduto nel corso di questi anni li ha convinti che l'Italia ha effettivamente cambiato il suo sistema politico anzi ciò che è accaduto nel corso degli ultimi mesi
Gli ha convinti che semmai vi è una tendenza a recuperare parlo dei partiti parlo della classe politica che è ostile al cambiamento una gran parte dello spazio che aveva che aveva perduto nel corso degli degli ultimi anni l'Europa imbarazzante beh debbo dire che subito sulla questione irachena io avrei qualche giustificazione per l'Europa mi sembra che i Paesi i due Paesi maggiormente colpevoli siano l'Inghilterra e l'Italia è che il resto si sia comportato abbastanza bene
Non era giusto dare via libera agli americani sulla sulle operazioni militari contro l'Iraq senza costringerli a una riflessione non era giusto permettere loro con una sorta di consenso automatico
Che intraprende essere un'operazione di cui nessuno nemmeno loro come poi si è capito
Sapevano esattamente quali risultati avrebbe avuti quindi il Paese che si è comportato peggio è stato la Gran Bretagna
Perché ha dato prova di una sorta di automatismo ciò che fa gli Stati Uniti va sempre bene Blair
Made già feccia non ha nessuna importanza gli inglesi hanno deciso che non debbono assolutamente scostarsi di un centimetro dalla posizione degli Stati Uniti e reagiscono automaticamente in modo servile
E poi che sono intelligenti non c'è di peggio i servi intelligenti sono peggio dei servi stupidi che in questo credo che la Gran Bretagna abbia commesso un grosso errore
L'Italia non per il modo in cui il governo ha agito il Governo ha agito bene il Governo ha detto correttamente quello che doveva dire
Il grosso problema è che ogni qual volta si pone una questione di quel genere capiamo immediatamente che il paese si spacca non sulla questione irachena ma sulla questione del rapporto con gli Stati Uniti
Vi è una parte della sinistra italiana la quale ritiene che gli Stati Uniti sbagliano sempre qualsiasi cosa faccia
E che il loro nemico ha sempre ragione qualsiasi cosa faccia e chiunque sia anche se si chiamasse Adamo sei
E questo è molto imbarazzante Denham è un altro degli aspetti che rende l'Italia poco credibile agli occhi dell'opinione internazionale è il fatto cioè che abbia ancora
All'interno della sua società peggio all'interno della coalizione di governo un nucleo duro tutti si dice pacifista in realtà non è pacifista è soltanto antiamericana
Questa è la sua identità storica e a questa identità rimane
Rimane fedele posso dirle una cosa oppure ce l'avevo
Vorrei dire un atto qualche cosa a proposito del sondaggio che mi ha molto colpito mi ha molto interessato
E debbo dire mi anche molto preoccupato perché io credo di sapere può darsi che mi sbagli
Che le cose non sono così in Italia
Che in Italia c'è chi ha paura dell'Europa
E ce n'è parecchia gente che ha paura dell'Europa
E ha paura dell'Europa per una serie di ragioni perché conservatrice perché teme che l'Europa Allemandi per aria
La sua riserva di caccia alle sue rendite di posizione
C'è una destra sociale che ha paura dell'Europa c'è una sinistra che ha paura dell'Europa
C'è un mucchio di gente che teme lamentata diaria fresca tutto questo nel sondaggio non lo ritrovo
E allora perché non lo ritrovo
Perché non mi è stato fatto al campione la domanda giusta
Forse sì forse qualche domanda un po'più cattiva bisognava fargliela ma temo che non lo trovo perché c'è una forma di ortodossia europea cui conformisti che a mente gli italiani
Aderiscono io sono ortodosso materia d'Europa ma questa ortodossia opaca voglio dire
Che far sì che ci si esprima per l'Europa anche quando si è sostanzialmente contrari all'Europa mi preoccupa perché al solito finiremo per ancorare in Europa senza dibattito
Non c'è mai stato un dibattito sull'Europa in questo Paese non si è mai capito chi era PRI chi era contro e non avendo capito chi era contro non si è nemmeno potuto spiegabile perché sbagliava
E spiegarlo di fronte all'opinione pubblica perché lo capisse insomma il sondaggio fatto benissimo
Temo che nonché il campione non sia fatto benissimo il campione intendo l'opinione pubblica italiana
E ripeto nasconde qualche volta le sue idee ed è conformisti Ca'mente ortodossa questa è l'impressione che ne ho avuto grazie
Grazie beh questo è come quando si votava democristiano però non si trova mai nessuno e dichiarativo dai democristiani nel valutare la linea crescono vota
Insisterei se mi è consentito un momento su Inti Europa entriamo chiederei all'onorevole si chi appunto se l'Europa
Appare ancora quella così diciamo gruppo di Paesi così avanzato come effettivamente era ritenuto fino a qualche poco tempo fa mi riferisco al fatto che abbiamo altri Paesi oltre al nostro hanno gravi problemi disoccupazione la Germania non sembra più così devo leader nell'imporre un suo modello cioè anche loro stanno riflettendo sul fatto se il modello tedesco funziona o non funziona
La Francia in preda a convulsioni abbastanza preoccupanti
E quindi non certo punto possiamo anche chiederci noi che ci facciamo l'Europa come modello si è poi quello modello veramente che funzione ed è ancora così attraente
Grazie per questa domanda direttore innanzitutto io vorrei portare a tutti è presente il soluto dal Parlamento europeo comma il ringraziamento alla commissione per le invento che mi è stato rivolto che sottolinea gli ottenne rapporti di collaborazione che esistono tra avevo istituzione anche Emmer trentatré voti è sempre meglio coinvolgere e cita Demi europea nella grande questione che in maniera quasi tumultuosa stanno venendo avanti
Detto codesto
Prima di rispondere Sessa modo consente un qualche velocissimo riflessione
Su quanto è stato detto ma la prima parte cioè contenute del Land
Insieme oggi presentate riflessione che però mi consente anche di cominciare a rispondere alla sua domanda
è stato sottolineato che più attenzione è stata data da in media italiane alle questioni europee i nel fette l'ossessione ricorrente negli ultimi anni soprattutto negli ultimi mesi è stata quella del tre per cento
E delle questioni connesse su tutto il resto
Con la lodevole eccezione del Sole ventiquattro Ore ricordata anche dal dottor Spada
Non c'è stata assolutamente un adeguato approfondimento delle grande materia in discussione che poi condizioneranno da un lato il dopo euro rebus sic stantibus e dall'altro comunque l'evoluzione dell'unione europea alla luce dall'allargamento e di altre questioni connesse e secondo me da dalle risposte si è ridotto del Candido illustrato traspare
Lo dico così senza nessun offesa perché li avverte
A mio giudizio una certa disinformazione su ciò che bolle veramente spento cioè per esempio quanti sanno e quanti hanno profonde detto le questioni all'arte il re all'Agenda due mila e la le implicazioni dall'allargamento il cui negoziati stanno per partire nei prossimi giorni
Le caratteristiche desiderabile le per la riforma dalla politica agricola comune che pure
Il
Diciamo all'attenzione delle istituzione la grande tematica della riforma dei fondi strutturali che ci vedrà sicuramente penalizzati e così via cioè sono tutte tematiche che sono state molto assente nel dibattito almeno sui mezzi di informazione di massa con qualche rara eccezione per cui l'idea che si fanno i nostri concittadini M di che cosa bolle in pentola dove sta andando l'Europa e di conseguenza che caratteristiche anche operative assume il modello di economia di società che delineato nel Trattato di Maastricht e che poi con Amsterdam ha aperto la strada all'allargamento è un'idea che ne e che si basa su una percezione forse un po'troppo superficiale fosse abbastanza incompleta
D'altro canto l'altra tematica che si intreccia con queste alla tematica del dopo euro
Supponiamo pure che il due e tre maggio la risposta si afferma Teva
Io credo che da qui ad allora vari avvenimenti condizionata condizioneranno a partire dall'elezione dalla Bassa Sassonia domenica prossima agli umori dei vari Stati membri comunque diamolo per scontato
Però il tema del dopo euro cosa vuol dire aver conseguito il risultato è che cosa facciamo di questo risultato non mi risulta sia oggetto dei dibattiti o dei dibattiti che meriterebbe cioè c'è una grandissima tensione
Rispetto al conseguimento del risultato
Molta meno attenzione viene dedicata alla riflettere su cosa vuol dire accettare un sistema competitivo
Molto diverso molto più concorrenziale molto più trasparente di quello che abbiamo adesso per le nostre imprese
Giustamente il dottor D'Arena ha messo il veto su alcune degli aspetti fondamentali alle di questa questione
Cosa vuol dire accettare in modo molto più stringente del sistema delle regole noi leggiamo proprio sulla prima pagina del suo giornale con preoccupante frequenza parte una procedura d'infrazione non si parla di una procedura d'infrazione sul tema e x o sul tema Y il che dà l'idea che il fatto che il nuovo contesto richieda una attitudine diversa da quella dal recente passato anche sul tema delle regole del gioco
è un qualcosa che ancora deve essere internet Zardo
E quindi io sono convintissimo del fatto che il modello economico delineato dalla Trattato di Maastricht e che è quello che i passaggi successivi al dibattito in corso o cerca di approfondire e di mettere a fuoco di tradurre in pratica sia quello adatto per l'Europa ed è un modello che penso di poter vedere è un aggiornamento ai tempi e alle sfide della globalizzazione dell'economia sociale di mercato che è stato il modello dominante in Germania quasi by partisan negli ultimi cinquant'anni
Però
Dal momento che da noi l'approfondimento di questi aspetti e del modo in cui lo stesso viene poi tradotto in pratica
Ricevo un'attenzione del tutto marginale rispetto all'ossessione dei parametri di Maastricht del tre per cento
Far sì che i dubbi o gli entusiasmi
Sa abbiano una base abbastanza fragile su cui appoggiarsi e falsi e soprattutto che da parte della nostra opinione pubblica dei nostri opinion leaders
Vengo un contributo tutto sommato moderno modesto a meglio mettere a fuoco il modello stesso e le sue implicazione mi consenta se posso
Un'ultima riflessione legata al dopo euro
E al tema del pura dalla purgatorio che pure è stato convocato questa mattina
Ma sostanzialmente dipende da noi e cioè l'euro e tutto quanto si accompagna all'Unione economica e monetaria
è stato pensato come una strategia per lo sviluppo delle economie europee in un contesto più difficile ma con anche più opportunità rispetto a quello del del passato
Quindi non c'era una visione masochista e quaresimale del nostro futuro
Tanto è vero che anche nel documento ufficiale dalla commissione rapporto economico annuale illustrato l'altro giorno dal commissario del sedici si sottolineano i primi segnali di una resa che arriva anche ad essere una ripresa dell'occupazione
Sarà o non sarà un purgatorio ma credo che dipenderà sostanzialmente da noi certamente l'Italia entra con una tutta una serie di appeal appesantimenti per quanto riguarda la capacità del sistema Paese di reggere al nuovo contesto ed entra naturalmente con il problema del debito pubblico però anche da questo punto di vista le ricette sul come far fronte e si deve a far fronte ad un ridimensionamento del rapporto debito PIL possono essere molto diverse
Può esserci una ricetta balzata
A sulla tassa sul macinato se mi consentite diciamo espressione un po'cose colore il tema per rendere l'idea cioè sul continuare con il
Rigore e l'aumento dalla pressione fiscale può esserci una ricetta più basata su un meccanismo di sviluppo d'altro canto non stiamo parlando di un rapporto e l'esperienza per esempio dell'Irlanda già evocata nel precedente intervento in mostra come
Se è possibile conseguire tassi di crescita elevate
Il rapporto debito PIL evidentemente
Ne trae dei notevoli vantaggi e allora il grande dibattito che inevitabilmente si aprirà nel nostro Paese mano mano che la decisione del tre maggio viene acquisita al comma quasi certezza
Sarà primo siamo in grado di coniugare la
A diciamo gli impegni che la deve ridere
Alla moneta unica fin dall'inizio comporta per quanto resta ancora da fare questione debito eccetera
Coniugando le con un disegno di sviluppo che cerchi di dare delle risposte a tutta una serie di problemi che non storie chiamare perché le conoscete bene
E cerchi nel contempo de
Rilanciare la competitività del sistema Paese e se essi quali sono gli interrogativi politici che ne discendono perché si tratterà di riallocare la spesa pubblica di ragionare su riduzione del carico fiscale
Avendo presente naturalmente che il patto di stabilità la camicia di forza nell'ambito dalla quale individuare le decisione fatte
Grazie
Adesso direi alla chiederei al dottor Contri
Sei cogliere RAI ma esperto di comunicazione tutta la vita ha lavorato nel campo della comunicazione se a suo parere poi vero che l'informazione italiana
è così in qualche modo carente è stata carente nei confronti della presentazione dell'Europa i cittadini e quindi non ha contribuito a chiarire i termini del dibattito
Ma sembrerebbe non carente bisogna vedere come una minima riflessione di base che si può fare che come l'Italia è nata da un bel tempo di popoli nel dire i greci gli Etruschi e quant'altro l'Europa nasce comunque da me il tempo atto a sua volta però il collante comune il cemento comune cosa può non essere se non un sentimento comune che viene in realtà riflesso dai mass media ma i mass media stessi contribuiscono a costruire per cui insomma
I gli aerei di che andavano in giro a cantare storia raccontavano ai popoli di allora siamo noi oggi con la televisione con la stampa sostanzialmente quindi da un lato si riflette ma dall'altro lato si forma
Forse
Su questo è un fatto importante perché
Anche soltanto notare che nell'ultimo periodo la prevalenza degli enti e delle aspetti economici è passata
Ha lasciato il passo alla prevalenza dei temi sociali da un lato riflette evidentemente l'esigenza che viene dalla base al la domanda lavoro lavoro lavoro lavoro dall'altra parte il mass media se ne occupa approfondisce però qua
Viene fuori palesemente molto molto molto forte la responsabilità in particolare di un servizio pubblico come la RAI nel far capire nel far comprendere oggi probabilmente c'è quasi una tendenza in generalizzata siccome certi problemi si pongono automaticamente si pongono in una certa maniera
E la gente deve capire la gente ha sostanzialmente non li capisce quindi intervenire credo che abbiamo ancora molto lavoro da fare nell'intervenire nella modalità con cui tutti i contenuti anche più complessi vengono spiegati io per esempio francamente in questi primi quindici giorni di esperienza ho parlato con un po'di di uomini politici e gli ho detto ma scusate ho detto loro anche quando si fanno gli sport ogni tanto si interrompono fa perché volete andare tutte le sere in televisione fermate di una volta
Parlate solo quando avete qualcosa da dire
Se la sono tutti d'accordo no no no non è vero perché è penso questa è una battuta divertente ma insomma dico uscite stanchi e sudati da una da un convegno di partito da una dalla tavola rotonda importante non potete avere sempre
Pronta la cosa il il cervello pronto a dire tutto di tutto e quindi questo devo dire se è stata una una un accoglimento totale ma cioè tornando ai difetti nostri invece diciamo una petizione di principio
Il problema è che questa Europa noi dobbiamo spiegare alla massa della popolazione lo dobbiamo spiegare ai ragazzi e lavoriamo spiegare comunque una massa di poco la Simone che come abbiamo dimostrato in tanti studi recenti non ha più tempo di occuparsi di niente quindi dobbiamo Randall anche fruibile anche comprensibile
Quindi questo credo che sia il lavoro da fare sostanzialmente nella modalità e questo secondo me riguarda anche i quotidiani e la stampa in generale spesso ce li facciamo un po'per alcuni di noi sarebbe opportuno che fosse un po'più comprensibile
Nel ovviamente nel fare questo ci stiamo muovendo su una base di alleanze internazionali oltre e quasi ovvio che i servizi pubblici si corsia alleno fra di loro
Per fare programmi e quindi si alleino fra di loro anche per parlare dell'Europa
Non dimentichiamo poi quella che gli americani chiamano De Carli bel perché la fascia dell'aglio che non è nient'altro che l'Europa del Mediterraneo perché questa è l'altro aspetto fondamentale quindi la Francia la Grecia la Spagna e l'Italia
Per lì presente nata già da tempo le diede un canale satellitare
Che si occupi di tutti questi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo un canale multietnico molti linguistico molto in molti culturale molti molto multi religioso
Se ne ho parlato a questa conferenza del Cairo del novantasei Lost credo che si stia mettendo veramente in piedi a tappe forzate
Per sviluppare anche la reciproca conoscenza dei vari Paesi dal punto di vista storico artistico religioso e credo che il nostro centro di Napoli se ne posso occupare molto bene visto che sta che perché sta crescendo molto bene su questo fronte
Per finire si parla tanto oggi è proprio un teme caldissimi la piattaforma digitale le opportunità delle nuove tecnologie o effettivamente oggi
Con le nuove tecnologie con i satelliti con un piccolo decoder si può tranquillamente sentirsi a casa del mondo uno può stare a Brooklyn e ricevere un telegiornale italiano ma anche l'inverso
Qui bisogna stare comunque molto attenti si rischia stata anche un po'di polemica su questo rallenti mentre su questo rallentamento che sembra essere stato sull'orlo sulla famosa piattaforma digitale di cui tanto si parla
Stiamo attenti che oggi le guerre non si giocano più a livello best di spade o di Mortain ma si giocano sugli standard tecnologici
Noi oggi andiamo a fare delle alleanze che potrebbero incidere entrato in assenza di normative poco chiare gli standard di un decoder
Può a possono decidere la colonizzazione almeno di un Paese sull'altro quindi nella nella massima attenzione che noi stiamo ponendo oggi a questioni che francamente la massa delle persone interessano poco perché hanno nomi complicatissime commessi in UniCredit molti crediti accesso condizionato aperto interfaccia comune e quant'altro
Attenzione che su queste cose c'è qualche attimo di riflessione perché al di là dei colossi che si mettono assieme
Stabilendo poi uno standard tecnologico noi in realtà interveniamo
Sulla democrazia delle telecomunicazioni e del futuro del sistema Paese e quindi anche sul futuro dei nostri figli e quindi anche sull'Europa che andremo a costruire quindi compito finale nel fare attenzione anche a ciò a fare poi in modo che la comunicazione che passa attraverso nuove tecnologie sia la possibilità vera di una costruzione di uno Europa reale
Grazie
Mi sembra molto importante poi io lavoro nel settore dell'informazione quindi credo effettivamente che una sforzo per spiegare a largo pubblico del Consiglio d'Europa
Quali sono io per i problemi quali sono i vantaggi sia fondamentale devo dire anche che in certe occasioni le decisioni sono secondo me è un po'di competenza di quello che possiamo definire così una classe dirigente di un Paese già al quando nel cinquantasei circolata qua quando c'è stata la scelta di entrare in Europa prima scelta le opposizioni erano molto forti e lì ci fu sulla che una classe dirigente che
Prese su di sé il rischio di riportare impedire di aprire paese diciamo alla concorrenza internazionale fu una scelta che ha dato dei frutti positivi
Quindi presa un'annotazione a latere diciamo di quanto si diceva ci sono dei momenti in cui i dirigenti devono assumersi delle responsabilità e scegliere sperando per il bene se certe stranieri imboccare certe strade
There's ora la parola al professor Monti
Le domande sono quelle che ho già fatto agli altri esperti partecipa alla tavola rotonda riguardano per cui cioè dal dal lato italiano la questione della sostenibilità
E dal lato europeo tale Europa stiamo tentando di costruire anche noi partecipiamo puoi costruire una certa Europa
Si era detto prima emerge un po'da questa inchiesta
Che l'Europa nel suo complesso a una mobilità del lavoro molto più bassa rispetto agli Stati Uniti
Che non avrà una bilancio fiscale e quindi le compensazioni tra zona e zona saranno più difficili e insomma e poi in generale che questa politica di rigore senza essere controbilanciata da altre tipi di politiche rischia di non sfociare in quello sviluppo che probabilmente anzi sicuramente credo che sia nelle attese di a tutti quelli che vogliono partecipare all'Europa
Professor Monti
Innanzitutto vorrei congratularmi sinceramente con gli autori di questa ricerca è la terza volta che o la il piacere di partecipare alla discussione che questo
Inanellare assi di ricerche coerenti nel tempo ci offre una base conoscitiva straordinaria
Che tuttavia non commenterò perché non sono queste le domande del moderatore
Prima prima sua domanda la sostenibilità
Naturalmente questo è un tema su cui delle risposte verranno fornite con precisione dalla Commissione europea
Nel rapporto che presenterà il venticinque marzo ovviamente non posso anticipare che cosa la commissione europea sull'Italia e su gli altri paesi dirà in questo rapporto
Posso
Dare alcuni elementi non sul rapporto ma sul clima che circonda l'esame di questi problemi in questo momento
Anzitutto e reale diffusa e profonda l'ammirazione per il progresso più volte definito impressionante realizzato dall'Italia dopo il novantadue e in particolare dopo la fine del settembre del novantasei
Rimangono alcune
Incredulità alcuni dubbi dispersi disseminati in vari in varie parti d'Europa sappiamo anche come si sono generati questi dubbi si sono generati nel corso dei decenni e certo questi dubbi residui che ancora qua e là rimangono sulla profondità del risanamento italiano sarebbero minori se non ci fossero state negli ultimi tre anni un una fase della disattenzione una fase del dubbio anche una fase dell'insofferenza quella della disattenzione quando nel mille novecentonovantacinque
Seconda metà era ormai chiaro quali sarebbero state le tappe del calendario europeo ma l'Italia prestava poca attenzione allora a questi temi
Con una certa inerzia pensava che sarebbe stato sufficiente a vedere il fatidico tre per cento nel novantotto non nel novantasei
Poi la fase del dubbio quella di Nanni ante dibattito dell'estate novantasei che forse l'ambasciatore Romano converrà è stato uno dei pochi casi in cui si è davvero dibattuto in Italia di Europa
La l'opinione pubblica internazionale è stata colpita dalle divisioni che in quei mesi ci sono state all'interno della classe politica all'interno della classe imprenditoriale
Sulla opportunità di puntare decisamente fin dall'inizio alla moneta unica
E ancora una piccola fase dell'insofferenza quando nel giugno luglio del novantasette alcuni ministri delle finanze di Paesi europei hanno sollevato la questione
Per l'elevato debito pubblico italiano
Nel dibattito interno italiano si è ritenuto che si trattasse essenzialmente di provocazioni alle quali anzi era pericoloso fare ecco verso l'opinione pubblica interna italiana
Mentre forse il tema del debito anche come modalità di trattazione di presentazione avrebbe potuto essere meglio affrontato in quel momento
Faccio
Una considerazione retrospettiva se ci collochiamo in quel mille novecentonovantasei in cui l'Italia ha preso decisioni fondamentali e e felicissima
Beh gli sviluppi successivi hanno dimostrato alcuni punti chiave l'accelerazione dell'Obiettivo tre per cento non era impossibile
La gente non si sarebbe ribellata
L'economia non sarebbe morta ma anzi avrebbe avuto impulso dalla prospettiva dell'ingresso nella moneta unica
E diciamo pure
Oggi siamo qui che ci chiediamo il venticinque marzo il due maggio
Che cosa succederà
Ma pensiamo a quanto grave sarebbe stata la ferita oggi per l'Italia di trovarsi unica con la Grecia
Nella condizione di voler aderire all'euro ma di non poterlo fare per palese inosservanza di un parametro fondamentale come l'Italia stava scivolando nel fare
Ma che cosa può fare
E che cosa si può fare in questo momento per superare i dubbi residui io credo che i dubbi residui vado vadano effettivamente rintuzza atti uno per uno ci sono gli argomenti e occorra effettivamente farli superare mettendo in luce ovviamente i progressi sui parametri ma anche il progressi sui non parametri minimi gran grandezze altrettanto fondamentali che non hanno avuto la buona sorte di figurare nel trattato di anti Maastricht ma che sono pure indicative della solidità o non solidità strutturale di un Paese la propensione al risparmio la situazione dei conti con l'estero
La bassa quota del debito pubblico detenuta da non residenti e altri indicatori strutturali di risanamento molto ben avviato e in qualche caso addirittura concluso queste sono le cose che all'interno della Commissione europea cerchiamo di far valere quotidianamente e soprattutto nelle occasioni
In cui ci si incontra con esponenti di Paesi come lo l'Olanda o la Germania
Per quanto riguarda le autorità italiane c'è qualcosa che possono fare da qui al venticinque marzo data dal rapporto della Commissione da qui al due maggio data della decisione del consiglio europeo
Avete letto l'intervista del mio collega d'simili nella Repubblica di oggi
Questi se non sono i temi del colloquio che sta avendo con le autorità italiane io nono niente da aggiungere se non una totale condivisione delle tesi che sono esposte
E
Forse quello che l'Italia lungo questa linea può ancora fare qualcosa sui documenti e qualcosa sugli atteggiamenti credo che effettivamente se possibile una anticipazione del documento di programmazione economica e finanziaria darebbe armi valide alla Commissione europea
Accanto a qualche
Formalizzazione di quel disegno di rientro del rapporto debito pubblico prodotto interno lordo che il ministro del Tesoro
A iniziato a presentare nei mesi scorsi certo anche gli atteggiamenti è chiaro che
Se per caso da qui al venticinque marzo da qui al due maggio ci fossero nella vita politica Interna Italiana episodi di particolare divisione
Soprattutto su temi fondamentali questo non gioverebbe ma aggiungono elemento tutti mia personale opinione che è però in linea con la filosofia della Commissione europea su questi temi
Perché non pensare tra adesso il venticinque marzo o almeno tra adesso il due maggio alla formulazione di un vero programma con scadenze per
Lo smantellamento di alcuni vincoli residui e per la decisione di alcune liberalizzazioni fondamentali molto importante a mio parere quella sul commercio
Ma credo che a vere un programma di questa natura presentato come un intendimento politico preciso di liberalizzazioni nei diversi campi avrebbe due vantaggi uno darebbe un segno al di là del disavanzo al di là del debito di volontà concreta di adesione dell'Italia al modello economico europee e mi richiamo a quello che diceva l'onorevole secchi
Non sarebbe forse questo il modo per dare la migliore e più sostenibile e meno inflazionistica sferzata la crescita del prodotto interno lordo e quindi per tale via
All'accelerazione del rientro del rapporto debito-PIL
Faccio anche notare in termini strettamente istituzionali che la risoluzione presa a Lussemburgo nel dicembre novantasette dal Consiglio europeo
Stabilisce che d'ora in poi il consiglio dei ministri Ecofin sottoporrà a monitoraggio non solo le politiche macroeconomiche ai fini in particolare del patto di stabilità dei diversi stati membri ma anche le loro politiche strutturali relative alla flessibilità
Dei mercati del lavoro dei prodotti
E dei servizi
Non prevenire questo monitoraggio dando il chiaro segno che si è inteso che in questa direzione strutturale
Conviene procedere si vuole farlo a me pare che questo sarebbe un elemento nella sostanza fondamentale
Soprattutto per la fitta una volta nell'euro dall'economia italiana ma forse anche ai fini della
Opera finale di persuasivi tali importante
Molto più brevemente
Direttore sulla seconda domanda in quale Europa andiamo io do solo una battuta legata al tema dell'Europa e dei giovani che e poi quello fondamentale
A me pare che quell'Europa che si è costruita finora ha fatto una cosa preziosa ha distrutto negativo nel rapporto tra noi i giovani deve ancora fare gran parte della fase costruttiva ha distrutto il negativo perché la moneta unica un po'è importante ma quello che sta sotto la moneta unica la costituzione di Maastricht
Ci impedirà Dora in poi di imbrogliare i nostri figli attraverso l'inflazione attraverso il debito pubblico e questo
E moltissimo per l'Europa dei giovani però bisogna costruire il positivo per dare loro maggiore occasioni di di di occupazione e e qui andiamo a quelle politiche per l'occupazione che richiedono nella generalità dei casi qualche maggiore dose di potere sovranazionale
Qualche maggiore dose di potere sovranazionale che lo vediamo bene in questa ricerca l'Italia è forse l'unico Paese europeo certamente l'unico tra i grandi disposto a dare non esistono oggi altri grandi paesi europei in cui sia popolare presso l'opinione pubblica l'idea che il Governo consenta al trasferimento di qualche dose di sovranità verso l'Unione europea quindi quell'Italia che finora ha avuto un europeismo
Idealistico qualche volta velleitario
E che aveva una credibilità ridotta per il disordine domestico si troverà presto nella condizione invidiabile
Di avere accanto ad una maggiore credibilità la caratteristica esclusiva di essere quella che può portare al tavolo dei negoziati sul futuro dell'Europa
Un'opinione pubblica favorevole a più Poteri per l'Europa che non è solo una cosa ideale che fa contenti federalisti è una cosa essenziale se si vuole creare e attraverso le politiche di coordinamento fiscale attraverso le politiche in vari campi del sociale una vera politica europea ter l'occupazione
Ha la professor Monti
Chiederei al l'onorevole Pinza che con sottosegretario al Tesoro presidente del Comitato dall'euro
Così di dire le sue impressioni su queste due domande fondamentali che ci siamo
Rivolti questa mattina in più una piccola cosa tecnica se vuole ma abbastanza importante credo per l'Italia per le aziende italiane
La la commissione mi pare una volta stava studiando la questione dei principi contabili coi
Attuare
Per l'ingresso nell'euro i una commissione dei dottori commercialisti ha già tirato fuori tutto una serie di raccomandazioni ecco la Commissione da lei presieduta a che punto è su questa delicata materia ormai anche urgente
La ringrazio sulle valutazione di carattere generale credo che siano tutte condivisibili quelle che sono state sino ad ora credo che i dati per cominciare
Dato a caldo di questa di stamane
Abbiano fatto giustizia di qualche discussione abbastanza impropria
Ieri era stato in questi ultimi giorni
Mi pare in modo particolare che i dati che maggiormente interessano siano questi il primo che questa questione deficit-PIL ormai consolidata
A me fa piacere
Sentire accantonare il problema dicendo ma ormai questo è un problema che non interessa ma il ricordo che non moltissimi mesi fra fondate ritornare non importa di quale Rete
Apri su quel dato incerto tre virgola zero tre virgola due queste della situazione in quel momento
E optando in realtà laico la comunicazione era la la votazione era tre virgola da tre virgola zero tre virgola due optando per tre virgola due ne dovesse immediatamente il titolo siamo fuori dall'Europa
Terriere allora come per mesi e mesi questo tema sia stato dominante
Il fatto che oggi lo consideriamo rimosso è un buon segno
Così come un buon segno del fatto che non parliamo più degli altri parametri dell'inflazione della del costo del denaro
Vuol dire che ormai stiamo lavorando attorno all'ultima questione che è la questione dell'andamento del del debito pubblico e della sua tendenza alla diminuzione sul quale anche il dato di stamane
Registra un fatto positivo cioè una diminuzione non stratosferica ma dell'ordine dei due punti due punti e mezzo due punti regola quattro per l'esattezza che incomincia a delineare un comincia a delineare un andamento
L'altro aspetto che mi pare
Sia in qualche modo penalità già un po'dimenticata in questi ultimi giorni ma che pure aveva occupato per un certo periodo la riflessione collettiva era una spesi dualità di politiche di dualismo di politiche economiche
Per cui si tutto sommato sto ci dava un giudizio positivo di una politica finanziaria dicendo però questo non risolve i problemi dell'economia reale ripropone un dualismo inconsistente nella sostanza mi pare inutile allora del professor Monti o decesso molto bene
Ma che in qualche maniera alimentava è un'idea che in qualche modo vi fosse un tipo di politica gradito ad un mondo dell'economia di finanza ma tutto sommato che lasciare indifferente il mondo dell'economia
Il dato di oggi è abbastanza interessante anche sotto questo sotto un altro aspetto intanto perché individua una crescita del PIL nel mille novecentonovantasette non disprezzabile un punto e mezzo
E comunque sia pure per qualche decimale superiore quello che era stato previsto ma anche perché segnala un andamento dell'economia italiana assoluta nell'ultimo trimestre del mille novecentonovantasette
Essendo l'una e mezzo era uno e mezzo per cento una media fra un primo trimestre pressoché a crescita zero o poco più ed ultimo trimestre cresce del due virgola otto
Questo per dire che chi immaginavano scritti giunzione fra economia finanziaria economia reale come poi gli economisti vedi San credo che in questo trovi un sconfessione immagini apparendo come era del tutto logico prevedere che un risanamento sia quelli propulsivo direttamente ad una ad una ripresa sostanze
Credo che questo sia proprio un commenta occasionato da queste importante iniziativa dei dati di stamane che non ci rende tranquilli perché è un credo che siamo tutti ben consapevoli sul fatto che non si possono essere allentamenti di tensione allentamenti di di di politiche economiche in questa situazione ma comunque consente di fare il punto con sufficiente serenità solo situazione in questo momento
Io credo però vada sottolineato anche un altro aspetto direttore che ha dato il suo giornale ho seguito con grande tensione se credo che non ci sono state soltanto le politiche economiche e quelle economiche hanno il loro peso
Ma hanno un peso decisivo ma il problema è stato quello di dare un minimo di concretezza o un importante concretezza in un ovale di comprendere meglio ritiene a quell'affermazione che era profondamente giusta e cioè che in realtà c'è un problema di concorrenza al Paese e che quindi i Paesi al loro interno dovevano effettuare con la massima serietà e con la massima decisione i processi modernizzazione che era necessario ora noi come tutti abbiamo punti di forza e punti debolezze il problema era di mettersi a lavorare intorno ai punti di debolezza
E in maniera da alzare complessivamente legame sia riconversione del Paese perché queste ore delle condizioni
Di sostenibilità per il futuro non c'è soltanto la condizione di sostenibilità economica in generale c'è anche una condizione complessiva dica basta che un ben di Dio del Paese
E la questione della riforma
Si ricadono e quello che era stato negli anni precedenti l'idea di lavorare intorno al vinarie quelle che non si vede quella che non è da palcoscenico ma della giustizia civile che nelle sue remore nei suoi ritardi finisce per condizionare pesantemente anche l'economia e più sul piano d'organizzazione che sul Pian
Delle procedure
Il commissario Monti che un punto difficile ovviamente perché sconvolgere gli equilibri che si sono
La dedicati il tempo ma sul quale si
Si deve andare avanti si va avanti naturalmente conto degli aggiustamenti parlamentare che ne deriveranno ma si deve andare avanti questa e sia riveste la linea ma nello stesso tempo di incrementare da una parte la la possibilità della la dimensione della Borsa ed altre trasparenze delle società quotate in maniera da ricevere il capitale di rischio che oggi da parte dei single
Voi molto più portato ad andare verso le società del passato e come l'
Direzione dimostrano gli ultimi aumenti di capitale dimostrò ma che ovviamente richiedeva molto maggiore trasparenza settaria l'avvento degli investitori istituzionali o determinerà ancora di più cioè tutto quello che è stato approvato venerdì dalla scorsa settimana
Il decreto legge
Io sul corpo del Garda su quale presenta Repubblica eso apposto la firma e quindi oggi in sede di pubblicazione
Questi sono tutti
Sono tutti i capitoli di una storia che sostanzialmente è un sforzo di modernizzazione del nostro Paese questione dicono perché faccio parte di un governo il quale deve rivendicare meriti questo non interessano interessa in questa sede non abbiamo le se ne abbiamo avuti da conquistare non è questo il significato è semplicemente per fare il punto perché il punto avviene attraverso le politiche economiche da una parte ma anche attraverso la politica di riorganizzazione del nostro Paese salvo restando che ci sono invece settore il quale non ha nessun bisogno di essere organizzati son fortissimamente competitivi
Anche la questione del lavoro sta in questa sta in questa logica per quanto sia complessa come come tutti ben sanno e viva in una peculiari
Paese il suo giornale che stamattina pubblicato ondata di grandissimo interesse seppure leggendo lo a fini previdenziali ma è interessante in chiave già
Emerge che la presenza in Italia di lavoro autonomo e il venticinque per cento del lavoro complessivo il che vuol dire che ora il tono muore quale il doppio all'incirca per Farnese di quello che in Francia è un po'più del doppio di quello che in Germania il che vuol dire che ne abbia un'articolazione fra lavoro autonomo e lavoratore dipendente che è molto diverso da altri Paesi un possibile che la Spagna dalla verità
Così come volevo interessante al di là del titolo perché poi nel titolo c'è una vecchia terminò sarebbe stato meglio evitare ma che riguarda gli ultimi cinquant'anni della storia economica del nostro Paese evidenziare caratteristiche analiticamente chiedano
Presenza di pick non di piccola di piccolissimi impresa assolutamente anomala droga anche all'interno dei Paesi a strutture piccole imprenditoriale come la Spagna l'Italia è lo stesso Giappone
L'Italia poi si segnala per la presidenza piccolissime imprese che è articolato tra il mondo dell'impresa
In una maniera diversa perché amare g di duttilità nell'autonome nella piccola impresa che danno una duttilità complessiva di sistema molto maggiore di quel che non avviene questo non toglie che ci seguono in Weah di flessibilità
Nella rapporto della
Più consistente lo dico per inquadrare
Il problema ecco questo è un po'se dovessi fare il punto della situazione raccogliendo il suo invito
Che poi è uno solo cioè quello di continuare a
Solo questo
E nello stesso tempo se posso dire una cosa per il comitato che mi riguarda
Perché ricordo
Dell'amministrazione e questo cioè non è stiamo cercando io portare l'Italia alla all'appuntamento del per a novantanove è pronta anche da un po'di storia e
Ivo perché tante volte ci sto Aldo questo aspetto podi affermazione di principio un po'dispersione di speranze e magari qualche buona anche politica
Errare ma l'organizzazione ordinanza del secondario non è politiche
Quanti hanno fatto loro il moto vanta andasse di Bramante andaste non segue mai al momento opportuno né mai presente sul luogo di battaglia sono non lo si prepara per tempo Diners della ragione per la quale lo schema di piazza finanziaria è stato già
Da un mese o poco più ora e per la quale nel giro di qualche settimana in Congo e comunque entro marzo
Venderemo una sorta di schema di Piazza della pubblica amministrazione cioè i programmi divisi in tanti pezzi attraverso i quali la pubblica amministrazione i singoli pezzi pubblica amministrazione si
Convertono diciamo così al sistema Euroma assoluto alle scelte dell'impresa del cittadino e per come loro noto sono scelte libere potendo ognuno scegliere se lavora
Mi novecentonovanta
L'ONU il sistema in lire o in euro un'ultima cosa se mi è permesso anche per associarmi alla
Alle considerazioni che sono state fatte per il lavoro molto intelligente di analisi che oggi è stato che oggi è stato presentato
è vero tutto quello che viene detto lo dico perché dal ministero del Tesoro monitoriamo sistematicamente l'opinione pubblica italiana e non so e quindi abbiamo lo strumento di verifica della indagine che è stata dal è vero le conclusioni dei corpi dove esattamente si può essere che
Avessero ma non si può essere
Ora che la deceduta nel day perché pelle quel che pensa al Chelsea piena diventa europeista magari ed è tutto però è così cioè dallo
E novecentonovantasette è andata via via crescendo
L'europeismo degli italiani ed anche un po'più dicono c'è da anche la conoscenza dei problemi però è interessante
Vedere che cosa
Gli anni poco italiano aspetto dalle se attende dall'Europa si certa tende preoccupazione questo il dato essenziale e questo è il vero dall'Europa continentale in due cifre queste il dato
Essenziale ma poi quando si va dopo questo
Lupu culturale si attendono più qualità della pubblica amministrazione si attendono più ricerche scientifiche si attengono più centralità del cittadino
Ora questo è interessante
Lo dico riprendendo i dati che che in qualche modo ha mosso mi hanno un po'sorpreso perché mi aspettavo più altre cose e lo dico perché fare che in sostanza gli italiani stiano investendo in questi del
Nell'Europa molto più di cui
Avreste sì non pensiamo
In sosta in la consapevolezza è che in qualche modo bisogna dalle dal pensiero debole che ha dominato purtroppo l'iter l'Europa negli ultimi anni
Che è stato il pensiero perché dopo la fine delle grandi ideologie
Il pensiero dei raggruppamenti di interessi oppure della se ha dei territori come fatto decisivo interessi sono molto importanti i territori sono molto importante però da soli non riescono a dare una sensazione di destino e in qualche maniera oggi l'Europa appare nella considera
Cioè dei più magari così istintivamente come sempre avviene il tentativo di far rinascere in Europa un pensiero forte che sarebbe
E la risposta forse immaginato posso periziale dovremo
Guarda che interrogativo che Raymond Aron poneva tanti anni fa quando diceva ma quando si erano ideologia ma cosa avranno gli europei per consolarsi
Forse una forme di risposta che in questo momento i comincia a serpeggiare coscienza
Lì dove possiamo concludere qui nostro di Bati
Relatori mi sembra che comunque Mary grande chiarezza
Lei euro andava colta e penso che l'Europa tutti insieme potrà vincerla grazie
Dichiarazioni