"18 aprile 1948 - 18 aprile 1998: 50 anni di democrazia" promosso dal PPI (c/o Cinema Adriano - Piazza Cavour)

A questa nostra festa che è una festa popolare
Tocca a me aprire questo incontro
Ma anche fare come dice l'amico Castagnetti dà voce fuori campo e allora svolgendo anche questa funzione dalla parola all'onorevole Cutrufo che darà il saluto della nostro comitato romano prego
Io doverosamente sarò estremamente breve voglio anche però dire
Con una certa emozione me lo consentirete
E per l'atmosfera che c'è e per la ricorrenza soprattutto che è la seconda volta che qui tocca aprire dare il saluto dell'volare di Roma
Al teatro Adriano come circa cinquant'anni fa il presidente del Consiglio di allora Alcide De Gasperi salutò
E ringrazio
I democristiani di Roma per il grande risultato elettorale nel mille novecentoquarantanove abbiamo da sento il dovere di salutare tutti i dirigenti di partito
Senza citare noi perché sono qui davanti a noi si vedono gli amici che riempiono questo teatro
I romani e soprattutto quelli che da lontano vengono testimoniando con questo sacrificio il loro attaccamento il nostro attaccamento alle radici che non abbiamo mai dimenticato
Voglio ringraziare in modo particolare non tanto per il fatto che riconosciamo come grandi leader della democrazia cristiana
E mi riferisco a Giulio Andreotti ed Emilio Colombo
Vi voglio ringraziare perché sono tra coloro che hanno fondato un'Italia repubblicana libera e democratica
Oggi celebriamo degnamente ciò che accadde cinquant'anni fa grazie anche alla loro presenza e alla loro testimonianza
Io non posso vantarmi come il cavalier Berlusconi
Ha fatto con i cori la sera pochi giorni fa
Di aver attaccato i manifesti contro il fronte nel mille novecentoquarantotto per due motivi
Perché sono nato dieci anni più tardi
E perché comincia ad attaccare i manifesti all'età di sedici diciassette anni
A quanto pare però Luís già all'età di dieci anni girava per le strade di Milano con i pennelli in mano
Preso da questo
Sentimento anticomunista e scendendo per le scale è probabile che quattro cinque anni prima sbarcati in Normandia insieme con gli alleati
In verità io e molti di voi facciamo parte di una generazione che ha goduto del buon seme lanciato da loro
Su una terra aspra e dura ma che ha raccolto i frutti
Che sono tutti gli sotto gli occhi di tutti
Pace equità sociale benessere e democrazia a nome di queste generazioni grazie
Un grazie ai più conosciuti padri costituenti
è un grazie a coloro cittadini semplici militanti
Di partito della Democrazia cristiana ma degli altri partiti
Cittadini semplici che umilmente nei piccoli centri come nelle periferie urbane delle grandi città nel dopoguerra e anche dopo molto dopo hanno contribuito non poco al successo del nostro ideale
Non voglio fare nomi perché dovrei farmene decine di migliaia ma a questi va il ringraziamento della mia generazione
è un mio dovere concludere a questo punto
E voglio farlo con le parole pronunciate nel mille novecentoquarantanove dall'allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi
Pronunciate
Ai democristiani della Lombardia
Non domandate se è meglio andare a sinistra o a destra
Queste sono espressioni a cui ricorriamo perché abbiamo bisogno di questa topografia per intenderci
Si parla molto di chi va a sinistra o a destra
Ma il decisivo e andare avanti
E andare avanti vuol dire che bisogna andare verso la giustizia sociale vuol dire che bisogna muovere lo Stato a servire di più il popolo e le classi più deboli
E questa la strada che noi popolari del due mila intendiamo percorrere grazie
Signore e signori
Signora via De Gasperi
Signori se consentite cari amici costituenti
E care amiche e cari amici convenuti da ogni parte d'Italia
Se siamo qui riuniti
Non è
Per una rivendicazione
Non è l'amore di bandiere che ci ha mosso ma un'esigenza profonda di verità storica
Di chiarimento del significato di quello straordinario evento che fu il diciotto aprile
Per poter continuare
Noi siamo ben consapevoli che quella data
Come hanno ripetuto tutti i nostri amici appartiene ormai alla storia del Paese
Come la storia del Paese appartiene Alcide De Gasperi
Nessuno ha il diritto di appropriarsene
Né di strumentalizzarlo
è una data che si colloca tra le grandi tappe della vita di un popolo
è una festa degli italiani
Perché è la festa della nostra comune è riconquistata libertà
E anche l'inizio di un cammino che ci ha affiancato alle grandi democrazie europea
Il diciotto aprile infatti non fu solo il successo di una parte politica su di un'altra
Della democrazia cristiana sul Fronte popolare e sul comunismo
Fu anche la definitiva scelta di valori di principi di democrazia da incardinare nella coscienza del nostro popolo e nel sistema politico
Fu il completamento di quella aspirazione di libertà chi aveva intessuto la resistenza al fascismo e la lotta per la liberazione e fu quello lo spirito che vinse il diciotto aprile
Certi storici non si rassegnano a questa elementare verità
Cercano le ragioni di una sconfitta nella mobilitazione
Della Chiesa nell'azione dispiegata dei comitati civici nella capillare
E lo dicono con fastidio azione
Dei preti delle monache
Fu anche la mobilitazione della chiesa
Ma per lo stop per una sorta di ostinato pregiudizio e si continua a sorvolare sugli ciò che il comunismo reale quello sovietico aveva rappresentato per la libertà dei popoli e continuano a sottovalutare la percezione profonda che la gente il popolo italiano ebbe del pericolo di una sottomissione e di un dominio forse non si rassegnò a riconoscere che il popolo minuto quello che votò la democrazia cristiana
Gli artigiani i commercianti
Gli studenti i professionisti la gente del Sud come nel Nord capi in meglio di certa intellighenzia nostrana ed europea il messaggio della defenestrazione delle defenestrazione di Praga
Della tenaglia del potere sovietico del cigolio dei carri armati dell'URSS verso la Polonia verso la Germania
Vale l'onesto riconoscimento che ha fatto un uomo aperto
E anche obiettivo come Vittorio Foa il quale ha riconosciuto che il diciotto aprile rappresentò appunto il rifiuto del popolo italiano di ogni tutte le età ritmo del totalitarismo comunista
Sì ho insistito su questo punto è perché a me a me pare maldestro insidioso il tentativo di offuscare la chiara scelta operata dal popolo italiano il diciotto aprile che non fu il risultato di oscure manovre
Che non fu neppure
Una sorta di oppressione che veniva dall'esterno molle lentamente o senza equivoci verso un futuro democratico ed occidentale a guidare la scelta non c'era un informe accozzaglia elettorale
Ne è uno scomposto e approssimativo raggruppamento politico ma un grande partito un grande partito la Democrazia Cristiana ed un grande leader Alcide De Gasperi ricostruttore del Paese il più grande
Forse gli storici potrebbe alla nuova annotarlo il più grande statista del nostro italiano del nostro secolo
Chiaro era il disegno degasperiana
Ricca e robusta la cultura che ispirava la democrazia cristiana
Un'altra prova era stata già Offerta alla Costituente
E qui voglio ancora di nuovo salutare i nostri amici costituenti presenti Colombo Andreotti che vissero
Altre hanno mandato la loro adesione e il loro saluto e che pur lo protagonisti di quella stagione la loro presenza ci comporta
E ci invita ad andare avanti
Chiaro dicevo pool disegno di De Gasperi ma ancora più lungimirante ci appare oggi
Come ha scritto acutamente uno storico di valore come Giovagnoli oggi sul Popolo la sapienza con la quale fu governata la vittoria del diciotto aprile
Non tocca a me parlarne oggi
Ma mi preme solo sottolineare la natura di quella scelta democratica delle decisioni di Alcide De Gasperi che proprio all'indomani del diciotto aprile
Definiti con il suo quinto governo un metodo lo stile di politica democratica che è rimasta paradigmatica
Nessuna autosufficienza di partito ma la profonda coscienza del pluralismo il collegamento con le tradizioni politiche più vive liberali e risorgimentali del Paese
Il cammino del diciotto aprile partiva dunque con il timbro vigoroso della maggiore democraticità
Respingendo tentazioni integralisti che che pure circolavano e perfino autoritarie nello schieramento che si era ritrovato contro il Fronte popolare
Il voto era stato così rispettato nella sua essenza ed era un vuoto di libertà
Ecco perché care amiche cari amici non può risultare che un millantato credito politico il programmarsi come avvenuto l'altro ieri e forse oggi a Milano Cavaliere
Cavaliere
Di libertà contro un inesistente regina il titolo di Cavaliere spetterà forse per altri meriti
La libertà vinse
E vinse quel diciotto aprile per merito di De Gasperi e della democrazia cristiana e poi vinta una volta per tutte
Vi è qualcosa di donchisciottesco
Vi è qualcosa di donchisciottesco Inc immagina inesistenti nemici
Ma io ritengo che vi sia anche qualcosa di inquietante
E di non innocente in certi atteggiamenti
Affermare come si è affermato che l'attuale nostro sistema è un regime un regime illiberale
è di per sé un deficit di cultura democratica
Chiudere gli occhi sulla realtà di una democrazia come la nostra riconosciuta come tra le più aperte dialettiche del mondo europeo occidentale
Può significare soltanto la pretesa di riconoscere solo ciò che conviene o che è direttamente dominata questa non è cultura democratica
Forse non sia vedono costoro
Che queste politiche demonizzando di rischiano di diventare eversive
Così in come non consolida il sistema la pretesa affiorante talvolta in certi leader della sinistra di inventare pacificazione i avvenute già da molto tempo Abbiategrasso dati Gasperi
E portate avanti da tutti i governi successivi appropriandosi di poteri assuntori e per converso di scomunica
Ciò in realtà non aiuta
A sanare questo lo può fare suo il corso storico fa invece risorge due fratture lacerazioni che sempre il re Vajolet le strumentalizzazioni finiscono per provocare
Non tocca a me comunque tracciare oggi bilanci storici lo farà da par suo con la sua competenza e con il rigore da tutti riconosciuto Andrea Riccardi
Io lo ringrazio
A nome mio nel partito
Era andato me ne ha dato mandato il segretario politico l'amico Marini lo ringraziamo per la sua disponibilità
Ma anche non va ricordato per dimostrare la grande forza della tradizione e dell'esperienza cristiana per la sua preziosa opera come presidente della Comunità di Sant'Egidio diventato oggi ormai luogo leggendario di azione di pace nel mondo
Mi permetto
Mi permetto comunque una semplice constatazione se pacificazione avvenuta non è ripeto
Per la benedizione di qualcuno ma perché quelle forze che essi erano collocate fuori all'opposizione al momento del diciotto aprile
Della Scelta democratica occidentale del popolo italiano hanno finito oggi per riconoscersi pienamente in quella prospettiva del diciotto aprile e mi hanno accettato la logica
La vita di la vitalità di quell'evento consiste proprio nell'aver dispiegato in questo modo la sua intrinseca potenzialità fino alla realizzazione di una compiuta democrazia
Che si è appunto segnata oggi dall'attuale superamento di ogni fattore di esclusione sia a destra sia a sinistra avvinto così il diciotto aprile
Non comprendere fino in fondo il valore storico e politico di quella data
Offuscano nell'aspetto fondativo
Immaginando di descrivere le ripeto la storia come l'inizio di un periodo ambiguo oscuro controllato da manovre di apparati e di servizi stranieri
Talvolta si dice dominato dalla mafia coartato dalla prepotenza americana da Paesi appunto a sovranità limitata
Non può che condurre ne siano ben consapevoli questi intellettuali
Che alla delegittimazione della stessa dello stesso sistema democratico
Ecco perché noi siamo qui care amiche cari amici non per celebrare ma per rivendicare il valore storico di patrimonio comune di quella data
Come si potrebbe infatti proseguire
Sugli stessi binari democratici se questi fossero stati costruiti da un passato una storia che vengono ritenuti indegni quali sarebbero allora i nuovi percorsi da dove bisognerebbe partire
Quali sarebbero gli orientamenti quale le premesse credo che non ci sarebbe che smarrimenti ma siamo ancora qui per evitare tutto ciò
E quelli che ieri non si è però capire e scegliere la libertà la democrazia nel modo giusto o l'intuito del popolo italiano
Oggi si ripropongono in queste maldestre letture storiche come nuovi maestri ma con pari saccenza
Essi non aiuto una chiarire fatti a capire fenomeni forniscono al massimo un mediocre materiale storiografico a qualche Valdanito uso pubblico ministero per sentenziare sulla storia più che indagare sui delitti
A distanza di cinquant'anni li possiamo valutare il cammino compiuto la sconfitta le vittorie
Che sono state determinate in questo secolo possiamo misurare i travagli drammi che accompagnò la storia dei popoli europei delle loro democrazie
E la nostra come tutte le altre democrazie da quell'americano alla tedesca la inglese alla spagnola non è rimasta certo immune da scontri delitti corruzione violenza assassini
Ma sempre vinto la democrazia l'altro ieri abbiamo ricordato a Forlì Roberto Ruffilli a dieci anni dalla sua uccisione
Tra qualche settimana
Saranno venti anni
Dal barbaro assassinio di Aldo Moro
Moro Ruffilli vascelli sangue democristiano
Eminenti magistrati
Agenti di polizia dei carabinieri fedeli senatore se servitore dello Stato una scia di sangue certa attraversa la nostra democrazia
Ma ripeto la democrazia ha vinto perché era fortemente radicate nella coscienza popolare
Ed è ancora forte perché continua ad operare lo spirito di quel lontano diciotto aprile mille novecentoquarantotto continua a vincere la parola di Alcide De Gasperi
Signore e signori care amiche e cari amici
Tra poco noi sentiremo dalla calda e persuasiva voce di Gigi Proietti
Le parole di Alcide De Gasperi
Io voglio ringraziarlo
Sono brani dei suoi discorsi voglio ringraziarla
Caro Proietti per la sua disponibilità
La ringraziamo per aver accolto il nostro invito SP permette voglio mandare anche un saluto
Al suo gemello rappresentante di un'arma di quell'arma che noi amiamo rispettiamo
Guardando
Guardando al futuro tocco ora noi saper recuperare il senso profondo vera ispirazione
Di Alcide De Gasperi
La cui grandezza io ritengo vada ricercata in quella misteriosa e personale sorgente della visione cristiana della vita
In quei suoi continui e porti richiami alla civiltà cristiana che percorre tutti i suoi discorsi
Poiché il diciotto aprile fu anche questo come scrivere un articolo di quel tempo Amintore Fanfani al quale mando un affettuoso saluto
Fu anche dicevo l'utopia dividere tout-court il Vangelo nella storia
Se oggi una più avvertita consapevolezza teologica
E storica ci rende cauti in questa formazione non possiamo rinunciare però a trovare le ragioni profonde per il futuro del nostro agire politico
E trovarli in quella concezione cristiana laicamente vissuta che fu la dice del pensiero dell'azione di Sturzo e di De Gasperi i nostri fondatori
Questo essi il nostro diciotto aprile quello che dobbiamo saper continuare a vivere e che ci appartiene per intero
Grazie
Discorso alla Conferenza di Parigi sul trattato di pace
Dieci agosto mille novecentoquarantasei
Prendendo la parola in questo consesso mondiale
Sento che tutto
Tranne la vostra personale cortesia è contro di me
E soprattutto la mia qualifica di ex nemico che mi fa considerare come imputato
E l'essere chiamato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione
Non corro io il rischio di apparire come uno spirito angusto e perturbato ore che si fa portavoce di egoismi nazionali e di interessi unilaterali
Signori io ho il dovere di innanzi alla coscienza del mio paese e per difendere la vitalità del mio popolo
Di parlare come italiano
Ma sento la responsabilità e gli stili
Di parlare anche come democratico antifascista
Come rappresentante della nuova repubblica che armonizzando che se le aspirazioni umanitarie di Giuseppe Mazzini le concezioni universalista e del cristianesimo e le speranze internazionalista e dei lavoratori
è tutta rivolta verso quella pace duratura e costruttiva che voi cercate e verso quella cooperazione fra i popoli che avete il compito di stabilire signori delegati Grava su voi la responsabilità di dare al mondo una pace che corrisponda ai conclamati fini della guerra cioè dell'indipendenza e della fraterna collaborazione dei popoli liberi
Come italiano non vi chiedo nessuna concessione particolare vi chiedo solo di inquadrare la nostra pace nella pace che ansiosamente attendono gli uomini e le donne di ogni Paese
Che nella guerra hanno combattuto e sofferto per una meta ideale
Non son state sui labili espedienti non illudete di con una tregua momentanea o con compromessi instabili guardate a quella meta ideale fate uno sforzo tenace e generoso per raggiungerla
E in questo quadro di una pace generale stabile signori delegati che vi chiedo di dare respiro e credito alla Repubblica d'Italia un popolo lavoratore di quarantasette milioni è pronto ad associare la sua opera alla vostra per creare un mondo più giusto e più umano
Fascismo e antifascismo dal popolo clandestino febbraio mille novecentoquarantaquattro
è ovvio
Che l'antifascismo
Non può scomparire
Prima della liquidazione del fascismo
Ma questa riguarda non tanto le persone gli organismi quanto le idee e le contraffazioni dottrinaria i metodi i costumi del sistema fascista e tutta una mentalità
Dal discorso ai partigiani e ai volontari della libertà Roma diciotto maggio mille e novecento cinquantadue
Per questa patria liberali una e indipendente
Si compì il sacrificio dei vostri morti
Con questa visione di libertà associata alla giustizia tra le classi è fra i popoli avete affrontato le torture i rischi del combattimento
Questi i vostri ideali sono gli stessi che illuminano la faticosa ascensione del popolo italiano
Ora amici volontari uomini del dovere del sacrificio permettete che io non vi dica addio
Marri vederci
Arrivederci a ogni volta che si tratti di affermare i diritti della nazione la fedeltà ai principi costituzionali il metodo della libertà e la volontà di un'Italia nuova che fondandosi su un regime popolare
Sì assira con dignità e fierezza nel consesso dei popoli liberi
Per una repubblica libera e popolare Roma undici maggio mille novecentoquarantasei
Noi vogliamo costruire una repubblica libera animata da spirito di fratellanza con una struttura di organi rappresentativi capaci di garantire la libertà nell'ordine di far rispettare la legge di attuare riforme economiche e sociali ma la repubblica libera e popolare non nasce da uno statuto
Nasce e matura nella coscienza di ciascuno
Se non c'è la convinzione personale se non c'è l'impegno di assumere la parte nuova di responsabilità che ci tocca
La Repubblica non diventa
O se viene sarà cosa imposta per suggestione o miti di partito che non hanno nessun nesso intrinseco con la forma dello Stato
Se noi dicessimo votate per la Repubblica perché sarà una repubblica cristiana
Noi abuserei immobile le nostre speranze cristiane mentre sentiamo il dovere di riconoscere e rispettare la libertà di coscienza dell'elettore al di sopra dei partiti
Il Partito della Libertà discorso ai giovani della DC Roma dodici giugno mille novecentoquarantacinque
Mi pare di essermi lasciato guidare in tutta la vita solo da questo sentimento
Fare quello che vuole la coscienza sempre giovane eterna di questa nazione
Fare quello che è necessario per questo popolo che attraverso tante prove riprende sempre il suo cammino fra l'ammirazione di altri popoli che non hanno la stessa nostra vitalità
Non c'è altra metà che meriti il nostro sacrificio quotidiano non c'è altra bandiera che meriti la nostra continua battaglia non c'è altra battaglia che quella dell'ispirazione cristiana della vita
Non solo negli individui ma nella ricostruzione della società e della nazione verso un rinnovamento fondato sulla libertà noi vogliamo essere il partito della libertà la libertà per noi
La libertà per la nostra coscienza per la nostra dignità per la nostra attività pubblica o privata
Ma anche della libertà per gli altri
La libertà del popolo italiano nei rapporti internazionali ma soprattutto nei rapporti interni
Ora
Per un partito di popolo Roma quindici febbraio mille trecentoquarantotto ed ora lo mia ultima parola commossa voi giovani speranze della Democrazia cristiana e in voi soprattutto che splende questo nostro immenso amore per il popolo
Amore che deriva dalla fraterna dalla tre fraternità cristiana in questa parola
Popolo
Noi includiamo anzitutto le classi popolari
I meno abbienti che hanno bisogno che hanno diritto al lavoro e al pane e voi sentite che al popolo noi dobbiamo giustizia il grande sogno di creare questa giustizia sociale ci ispira e siamo al governo nel partito nelle associazioni per questo e la nostra fatica immensa il travaglio contro difficoltà quotidiane e sopra le nostre forze ma noi crediamo in Dio che fece sanabili le nazioni crediamo nel soffio eterno della nostra civiltà cristiana
Chi chi ha insultato gridandogli servi dell'America odiatori della Russia noi osserviamo e difendiamo la civiltà italica onde Cristo e Romano difendiamo il popolo italiano un popolo lavorato
Nel silenzio medita Bondo delle nostre coscienze sentiamo bussare alla porta del destino i celebri colpi della Quinta di Beethoven che ricorderete di aver udito quando alla radio clandestina annunziava nove auspicavano la liberazione oggi chiediamo al vivo dei nostri padri di non essere indegni
Dell'ora storica e della grande causa che difendiamo
Ispirazione cristiana e laicità della politica Milano diciotto ottobre mille novecentocinquantatré gli ideali si devono ispirare le indicazioni della scuola cattolico sociale ci sono utili malapolitica che facciamo e responsabilità nostra
Per questo dobbiamo giungere alla nostra fede cattolica alla nostra ispirazione cristiano sociale l'attitudine politica democratica cristiana
Per questo ci siamo organizzati in partito cioè in una formazione politica con una fisionomia specifica adatta al sistema in cui operiamo e all'azione che vogliamo svolge
Che lo
Per la collaborazione democratica discorso al Consiglio nazionale della DC due agosto mille novecentoquarantanove la nostra ispirazione cristiana non impedisce ma favorisce la collaborazione noi non chiediamo a nessuno rinunce o adesioni chiediamo solo che i diritti umani della libertà personale della giustizia sociale comunque motivati costituiscano la base del lavoro comune
La Costituzione che abbiamo durata ci offre la base giuridica vitale comunanza e impone le regole e i limiti dei nostri rapporti essa esclude l'intolleranza
Presuppone il rispetto delle fedi e Civetta il metodo per superare i contrasti quando dal campo delle idee si ripercuotono nella pratica civile e politica la Costituzione esclude il clericalismo ma tutela la libertà religiosa
Esclude l'anticlericalismo ma salvaguarda la libertà del figlio
Noi tendiamo a una collaborazione che è necessaria per il consolidamento della democrazia ma nulla può contribuire a questo consolidamento rinnovamento quanto l'esistenza di una democrazia cristiana preparata ad affrontare con entusiasmo
Tutte le difficoltà e ad assumersi tutte le responsabilità qualora altri si rifiutasse di condividerle perciò la nostra formula e cercare il maggior numero di alleati possibili
Agire entro l'alleanza con fede e comprensione ma impegnarci a fondo nella preparazione ideale e pratica dei nostri aderenti affinché si siano pronti a sostenersi con tutte le forze
Anche nel caso malaugurato che in trincea rimanessimo soli
Andare avanti per servire l'Italia alcuni brani di questo sono stati già citati insomma io vi ripeto perché mi sembrano importanti andare avanti per servire l'Italia Milano ventitré aprile mille novecentoquarantanove e naturale che quando si comincia a creare una coscienza di partito cioè
Un legame di fraternità nell'azione ci si preoccupa soprattutto di questa
Ma quando si diventa partito di maggioranza
Interprete della maggioranza del Paese allora pur mantenendo nel nostro cuore nel nostro sentimento le nostre idee particolari noi abbiamo il compito e il dovere di prospettare innanzi alla nostra coscienza
Quello che può essere il modo migliore per servire il Paese
E allora non domandate se è meglio andare a sinistra o a destra queste sono espressioni a cui ricorriamo perché abbiamo bisogno di questa topografia per intenderci si parla molto di chi va a sinistra o destra ma il decisivo
E andare avanti
E andare avanti vuol dire
Che bisogna andare verso la giustizia sociale vuol dire
Vuol dire che bisogna muovere lo Stato a servire di più il popolo e le classi popolari importante è che le nostre intenzioni nostri propositi siano di progresso e per procedere bisogna non arrestarsi a difendere privilegi
E posizioni acquisite e se anche talvolta
E se anche talvolta si sente dire che il nostro partito è un partito di conservazione che ha bisogno di stimoli dal di fuori per progredire io vi dico francamente che accettiamo
Anche gli stimoli dal di fuori
Su questo nessuna gelosia ma noi affermiamo che lo stimolo principale deve essere la nostra coscienza
Dove si troverà altrimenti la tenacia per arrivare alla meta dove la pazienza per superare le difficoltà
Il mito dell'Unione Europea discorso al Senato quindici novembre mille novecentocinquanta
Qualcuno ha detto che l'Unione europea è un mito
è vero
è un mito nel senso suo Reliant
E se volete un che un mito ci sia ditemi un po'quale mito dobbiamo dare alla nostra gioventù
Per quanto riguarda i rapporti tra Stato e Stato l'avvenire della nostra Europa l'avvenire del mondo la sicurezza la pace se non questo sforzo verso l'Unione
Volete ridare ai giovani il mito della dittatura
Il mito della forza
Ma noi allora creeremmo di nuovo quel conflitto che porta fatalmente alla guerra io vi dico che questo mito invece è un mito di pace
Questa e la pace e questa è la strada che dobbiamo seguire per la pace
Ma se questa speranza di collaborazione fra i popoli fallisse
Ricordatevi che i dittatori sono stati gli avversari di tutte le iniziative come la Società delle Nazioni l'ONU e di tutti i tentativi di associazione fra nazioni ricordate anche i dittatori a un certo punto rappresentano la reazione
Contro queste delusioni rappresentano quasi la forza a cui istintivamente ciascuno si rivolge isolandosi ripiegando sì su se stesso quando si avverte che altre speranze sono spente
I giovani vedono ora un ideale che accendiamo loro dinanzi agli occhi e se noi non teniamo alta questa fiaccola
Non solo spegniamo quella fiamma
Ma sentiamo quelle altre di cui oggi ci si lamenta di vedere già all'inizio e che possono trasformarsi domani in un incendio fatale
Il senso di un impegno dieci dicembre mille novecentocinquantadue
Quando faccio l'esame di coscienza su questi sette anni molte sono le ragioni che mi umiliano
I miei sforzi non furono sempre adeguati o forse commesso degli errori
E si accreditano a me dei meriti che sono invece dei miei collaboratori
E soprattutto sono dovuti al lavoro e alla fede del popolo italiano ma ciò che mi pare grottesco il sospetto che un uomo che ha combattuto sofferto e operato sempre per la libertà
Ossato indire ora la via a uno Stato tirannico o totalitario questo no mai finché avrò vita e sarò in grado di dare o di eseguire un ordine e di levare la voce
Il testamento discorso a Predazzo Trento trentuno agosto mille novecentocinquantadue nel cinquantesimo anniversario della sua attività politica
Cari amici io sono uomo di partito
Ho aiutato a fondare il partito e anche oggi mi sento legato al programma del partito
E credo fermamente nonostante tutto il male che si dice della partitocrazia
Che il partito è necessario perché inquadramento dell'idealismo e della disciplina
Ma fissato questo dobbiamo capire che lo schieramento delle forze realizzatrice deve essere il più largo possibile
Questo è l'imperativo nazionale in questo momento amici la Democrazia cristiana e una forza conservatrice innovatrice a un tempo
Conserva
E alimenta le forze spirituali
Le nobili tradizioni nazionali e trae dal Vangelo fermenti di vitalità e fraternità e spiega in sei
Quella legge suprema di dilatazione delle menti e dei cuori che altri chiamano sentimenti di libertà o umanitarismo sociale e che noi chiamiamo cristianesimo
Il rinnovare invece riguarda le strutture sociali l'organismo economico l'architettura politica badate bene amici se non sperasse di parlarvi ancora un'altra volta direi che lo lascio per testamento
La Democrazia Cristiana cresce forte e robusta si affonda le radici nell'humus benefico cristiano ma diventa garanzia della vitalità nazionale di domani di sempre sei lustri se le sue fronde si sviluppano al sole della libertà
Il clima di temperanza e purché nel faticoso cammino incalzati come siamo dei problemi sociali e dal folle non sempre acclamato anti ci ricordiamo come il maestro divino di riposare
Verso il tramonto permette il tramonto della vita accanto alla fontana
E di disse starci alla fonte della vita
Grazie grazie a Gigi Proietti abbiamo vissuto un momento intenso la parola adesso al professor Andrea Riccardi
Quando avete avuto la cortesia di invitarmi a prendere la parola sul diciotto aprile credevo che questa data avrebbe originato un buon numero di rievocazioni
Ma per dirla con Piccioni dopo il diciotto aprile non è una pioggia è un'alluvione
Sì un'alluvione di ricordi di memorie ma anche di rivendicazioni
Sul diciotto aprile si è detto molto quasi tutto
Ci sono scandagliati aspetti minori e maggiori resta poco
Certo c'è la questione delle eredità dell'avvenimento ma è un po'balorda perché il diciotto aprile non è un fatto isolato
Ma un evento dietro cui Pulsano alcune tradizioni politiche continuate nella storia del nostro Paese dopo il quarantotto e forse dopo tanti anni anche l'eredità vanno in prescrizione
O forse l'eredità di vengono patrimonio di tutti gli italiani il clima di questi giorni
Fermi do di rievocazioni rivela il generalizzato riconoscimento del diciotto aprile come evento altamente positivo per la democrazia cristiana
Anche perché fu sconfitto in particolare il PC
è un clima un po'strano perché a memoria delle polemiche di allora
E degli anni successivi per chi come me che appartiene a un'altra generazione e si è messa a studiare verso la metà degli anni Settanta il cattolicesimo del secondo dopoguerra è un fatto strano
Infatti quel diciotto aprile anche da un punto di vista storiografico è stato considerato a lungo una data non simpatica
Quasi che in quel diciotto aprile fossero venuti fuori anime e molto peggiori del mondo politico italiano come avviene tante volte nella battaglia si avanzava il sospetto di una illegittimità morale del risultato perché la gente si diceva sotto le pressioni della Chiesa o degli Stati Uniti era stata al limite della privazione della libertà
Ma oggi non tanti anni dopo c'è un consenso unanime talvolta lirico
è il diciotto aprile dopo l'ottantanove
Questo consenso è un elemento importante della storia del nostro tempo che riconosce quelle elezioni come un momento fondativo della democrazia italiana e della sua collocazione occidentale
In realtà i diciotto aprile non è che un avvenimento appartiene a una storia lunga e complicata
E anche noi storici contemporaneisti i più schiacciati sull'avvenimento abbiamo imparato a non studiare solo una battaglia ma comprendere le dinamiche di una storia
Il diciotto aprile è preceduto da una stagione intensa e soprattutto è seguito dall'uso politico di quel successo elettorale
Il diciotto aprile si inserisce in una stagione difficile il discorso di Churchill sulla cortina di ferro la dottrina Truman la rottura sul piano Marshall il trattato di pace la nascita del Cominform l'asso ghettizzazione dell'Est
Il mondo nel quarantotto esce
Esce dalla situazione incerta delinea tassi con la vittoria su Germania e Giappone
Dai sentimenti fluttuanti di quei momenti nel quarantasette e disegnata la geografia del mondo quale sarebbe durata fino all'ottantanove con due storie separate tra Occidente e Oriente
Le elezioni del quarantasei il referendum si erano svolti in un clima ancora incerto che rendeva possibili collocazioni intermedie sul piano nazionale e internazionale
E in quel clima si muovevano bene gli uomini della vecchia classe liberale forse lo stesso Nenni che sosteneva talvolta posizioni contrastanti
Ma tutto si fa più chiaro e gli italiani si cominciano a orientare cominciano accogliere in che mondo sono e anche la dolorosa esperienza della guerra comincia apparire sotto una luce diversa
Le ferite del conflitto come ha giustamente ricordato Trentin non erano più solo quelle del nazifascismo l'immaginario collettivo che elaborava i lutti del conflitto Trieste la sorte degli italiani in Russia
Già morti ma vivi per le loro famiglie la vicenda dei profughi delle regioni ceduti alla Jugoslavia erano lutti in più e la rielaborazione della memoria avveniva in un'opinione pubblica che ed è la lezione di De Felice
Che il fascismo aveva trasformato in una realtà di massa
Chi vuol far politica in quel momento deve tener conto di questo
Dopo la sconfitta la seconda guerra mondiale ha insegnato allora o che il quotidiano è determinato dalle scelte internazionali lo sa la gente semplice che ha visto il figlio partire per la guerra e il soldato straniero vicino a casa
In quell'opinione pubblica c'è anche molta angoscia per il futuro
La vita è difficile nella primavera del quarantotto il saldo negativo dei disoccupati aumenti a di mezzo milione anche se le misure finanziarie monetari di De Gasperi hanno effetti positivi
I documenti di polizia registrano angoscia tra la gente soprattutto tra i ceti medi
Un'inchiesta Doxa nel quarantotto pone la domanda che comprerei sto e con più urgenza il quarantasei per cento risponde i vestiti seguono scarpe oggetti per la casa a benzina
Chi può aiutare nel quarantasette Nenni chiede a male in Costa come i sovietici potranno aiutare un Governo di sinistra e Marco Frisch ponte niente per il carbone ma un po'per il grano il mito sovietico aveva grande popolarità negli ambienti resistenziali di sinistra ma niente da quarantacinque aveva allargato il consenso all'Unione Sovietica
Anzi la sua politica sembrava cozzare contro alcuni interessi nazionali diverso era l'immagine degli Stati Uniti
Gli anglosassoni erano stati i liberatori le loro truppe avevano avuto un impatto positivo italiani avevano visto direttamente gli americani con i loro mezzi e le loro possibilità e le forze armate alleate si ritirano il quattordici dicembre quarantasette
Erano ripresi i contatti con gli emigrati negli Stati Uniti
Molte lettere erano arrivati in Italia su sollecitazioni di associazione cattoliche ma anche massonica
Più di un milione di lettere indicazioni di voto
E anche minaccia che l'aiuto americano sarebbe cessato Leonardo Sciascia ne parla nella zia d'America poi arrivano i pacchi
Le navi dell'amicizia statunitense in la cinquecentesima arriva a Taranto nell'aprile del quarantotto il treno dell'amicizia
L'America non è tanto quella della restaurazione capitalista di cui parla la sinistra ma la madre benefica di tanti immigrati e la vita sia del voto Marshall segretario di Stato americano fa sapere che se le sinistre vincessero in Italia l'aiuto americano cesserebbe
Un sondaggio Doxa
Del febbraio quarantotto chiede siete favorevoli o contrari al Piano Marshall sessantatré per cento di sì tredici per cento di no
Il Dipartimento di Stato dichiara che chi vota comunista non avrà visto d'ingresso per gli Stati Uniti con un voto si chiude la via dell'emigrazione
Oggi non si tratta solo di chiedersi quanto gli aiuti americani abbiano condizionato gli italiani ho aiutato la DC
Si tratta anche di capire come gli Stati Uniti abbiano intercettato le domande di un futuro migliore degli italiani in quel momento
In questo quadro c'è la scelta del diciotto aprile quello della guerra fredda
E anche delle connessioni delle domande degli italiani sul futuro proprio con gli scenari internazionali
La seconda guerra mondiale con la sua evoluzione devastante nel quotidiano aveva lasciato una lezione nel mondo bisogna sapersi collocare anche i nostalgici del regime quasi tutti riconoscevano che Mussolini con la guerra si era collocato dalla parte sbagliata
In quale mondo collocare il proprio futuro le passioni sono forti più che nel quarantasei
Nel paese circolavano armi come è stato dimostrato gli organizzazioni comuniste avevano la possibilità di una lotta armata
Armi erano pure in possesso sino a quarantotto in alcuni ambienti cattolici le tensioni erano forti ma le elezioni non erano un rischio il diciotto aprile è frutto della volontà di affidare la scelta del futuro del Paese al voto degli italiani c'erano tante preoccupazioni in giro le lezioni non sarebbero stati un rischio il colpo di Stato in Cecoslovacchia mi aveva create di nuove di preoccupazioni più dodici nel Natale quarantasette aveva paragonato i comunisti Erode che si nasconde sotto una maschera di devozione nel colloquio con immagini
Una volta conquistato il potere appena sentono di tenerlo saldo lasciano a poco a poco cadere il vero e passano all'oppressione
La situazione geopolitica era in ebollizione guerra in Cina rottura tra Francia o Cimino guerra civile in termini di Romania assassinio di Gandhi crescita di tensione in Eritrea non era un rischio andare alle elezioni
I risultati del quarantasei e quelli successivi non erano rassicuranti per le forze anticomuniste del tutto
Varie pressioni si esercitano per una manovra di slittamento delle elezioni
A cui si aggiunge l'ipotesi del bando del Pci dal quadro legale il ragionamento era come si può consentire a un partito che vuole distruggere la democrazia prendere democraticamente il potere un grande uomo d'affari americano Myron Taylor rappresentante di Truman presso il Papa viene sollecitato da Franco ed altri ambienti spagnoli ed ecclesiastici per rinviare le elezioni e mettere fuori legge il comunismo
Taylor ne parla con il Papa come reagì più dodici le sue parole
Le elezioni disse debbono aver luogo secondo la data prevista
Altrimenti si incoraggerà ebbe una rivoluzione e poi è inconcepibile scelti i metodi democratici come abbiamo fatto
Il Papa che durante la guerra aveva teorizzato la scelta cattolica per la democrazia non coltiva sogni ambigui propri di taluni ambienti reazionari
Anche in tempi recenti abbiamo sentito dire che si possono annullare le elezioni se rischiano di vincere forze eversive
Tenerle rispettarle è la caratteristica della democrazia che la distingue da regimi autoritari che possono anche fondarsi su qualche plebiscito del resto queste la linea del ministro Scelba
Sarà una vittoria andare a votare liberamente bisogna che voti con serenità la maggior parte degli italiani
è il rischio democratico non una sottovalutazione perché in tanti ambienti italiani e soprattutto in ambienti responsabili si avvertono i rischi della penetrazione sovietica in Europa
Il Vaticano danni da prima della fine della guerra aveva avvertito gli americani e sottolineava costantemente il rischio dell'espansione sovietica
Era un'esigenza quella di sottolineare il rischio dell'espansione sovietica che Pio dodicesimo sentiva con forza
E nel quarantotto a suo avviso la Chiesa doveva continuare una funzione di Madre della Nazione quale aveva avuto durante il conflitto
La campagna elettorale fu concepita come una crociata quindi una lotta totale in cui spendere le proprie energie
Il comunismo era considerato come l'Islam che nella sua espansione minacciava chiese civetta
Per Carlo Carlo Carretto si chiedeva che resta della cristianità nelle terre dove la mezzaluna ha vinto se i cristiani con vero furore non si fossero battuti a Lepanto che cosa sarebbe rimasto in Europa
E Pio dodicesimo il tempo della riflessione è passato è l'ora dell'azione
Dopo il lavoro della Costituente
Che l'opinione pubblica aveva capito poco come spesso avviene per le architetture costituzionali
Dopo il lavoro della Costituente si chiarificare il senso di una scelta tutto spinge a una lettura bipolare Ytzhak tant'quelle elezioni del quarantotto furono veramente un confronto bipolare al di là del sistema elettorale i messaggi si semplificano le forze politiche si aggregarono con una logica bipolare
La crisi dell'Uomo qualunque ne è un esempio
Ma forse in interessanti accennare qualcosa ciò che avveniva sulla sinistra
La scelta di Nenni andava in questo senso i socialisti si erano orientati verso il Fronte popolare anzi l'iniziativa era venuta da loro nonostante le incertezze di Basso e l'opposizione di Pertini e accettata dato gli atti
Per Nenni era l'applicazione della strategia frontista l'esigenza di scaricare le debolezze del partito ma anche l'espressione di una logica che impediva posizioni fluttuanti e non teneva di fronte all'opinione pubblica
Molti anni dopo Nenni ricordava
Nel quarantotto ho avuto fiducia che il fronte potesse vincere ma poi mi sono accorto che negli ambienti dove credevamo di poter mietere successi veniva si diffondeva un timore grande del comunismo nel diario di Nenni del due marzo si legge
Credo nella vittoria del fronte ma poi Nenni osserva Togliatti mi è sembrato inclini a preferire l'opposizione lo giudicò pericolosissimo
I discorsi di Togliatti dalla fine del quarantasette sono dominati dalla logica dei due campi e la DC e nel campo
Dell'avversario da battere
Il gruppo dirigente comunista crede nella vittoria infatti lo si vede dalla delusione dopo i risultati scrive Renato Mieli i compagni dell'unità erano abbattuti e non si sapevano dare ragione della sconfitta per mettersi l'anima in pace davano la colpa a brogli elettorali
Secondo Antonio Giolitti Dorigatti non aveva costituito il fronte pensando che quella sommatoria socialisti più comunisti avesse ottenuto la vittoria
Si trattava di preparare invece il suo partito ha tempi lunghi per Togliatti diciotto aprile era una sconfitta non inattesa secondo Agosti
Le nuove ricerche sugli archivi sovietici hanno risposto alcune domande se la DC
Avesse innescato una provocazione in caso di vittoria del fronte che dovevano fare i comunisti Togliatti lo manda chiederà a Stalin tramite l'ambasciata di Roma a fine marzo molotov in due giorni si affretta a rispondere
Vi dovete difendere solo se toccano le sedi del partito per il resto queste la direttiva di Mosca
Per quello che riguarda cito la presa del potere attraverso un'insurrezione armata consideriamo che il PC in questo momento non può attuarla in nessun modo i sovietici non volevano restare invischiati in Italia
Tanto della strategia sovietica è affidato alla forza elettorale delle sinistre il pc tra i quarantasei e quarantotto si era rafforzato di mezzo milione di scritti ma anche gli americani nonostante si fossero fortemente interessati o fossero fortemente intervenuti in Italia non erano determinati a spendersi militarmente
Le direttive del National Security Council del gennaio quarantotto ribadiscono questa linea con qualche eccezione nel caso di presa del potere illegale da parte delle sinistre
E le tante ricerche di questi anni non hanno potuto dimostrare l'esistenza di un piano americano
Per intervenire in caso di vittoria del fronte anche se non mancano opere di provocazione o piani o esercitazioni teoriche che nella nostra storia sono tante volte circolate
Insomma dietro ai due schieramenti in lotta c'è molto meno volontà di intervenire militarmente di quanto allora si credette ma il diciotto aprile fu una scelta fra due mondi alla matrice di crociata a cui va di cui va capito il senso nella logica dell'epoca vanno iscritto le iniziative di ambiente cattolico dai comitati civici voluto
La più dodici alla predicazione di padre Lombardi all'iniziative del clero dei vescovi delle parrocchie dei religiosi alle mobilitazioni alle processioni religiose alla campagna elettorale condotta dalla DC
Allora l'Azione Cattolica aveva quasi due milioni e trecento mila iscritti quasi il cinque per cento degli italiani
Ma non va dimenticato che malgrado la DC fosse un partito nuovo avevo un notevole radicamento sul territorio le sezioni funzionavano come mostra il molto materiale archivistico ha raccolto all'Istituto Sturzo
La recente pubblicazione delle memorie di Gedda
Ha riacceso la discussione sui comitati civici che dura tra cattolici fin da quarantotto uno studioso francese di durante mi ha fatto una seria ricostruzione
Le direttive vaticane erano lottare contro l'astensionismo primo fare campagna contro il marxismo secondo Terzo favorire la DC e non irritare le destre
In questa prospettiva si collocò la macchina elettorale dei comitati civici
Ma ritenne allora ambasciatore in Vaticano fotografa la politica di Gedda Gedda dice conta molto sulla DC ma è inquieto per essa
Padre Lombardi teorizzava il blocco contro blocco una maggiore compattezza cattolica ma oggi lo storico coglie che il mondo cattolico di allora era molto variegato
Era stato sorpreso della pluralità dei cattolici di allora in tempi in cui si teorizzava molto meno il pluralismo
C'era poi la DC i suoi dirigenti alla testa del governo con De Gasperi e cuore di ogni iniziativa politica lo sforzo di Mo cristiano si pensi alla spesso anche dal punto di vista elettorale non va sottovalutato ma la Chiesa mette il suo peso e la sua autorità nella campagna elettorale
L'impegno contro il fronte raccolse parecchie legittimazioni non va trascurata quella socialdemocratica di Saragat che mostrò anche da un punto di vista elettorale
Una consistenza del sette virgola uno per cento con larghi consensi nel Nord Occidente del Paese
La legittimazione di Saragat invitò che le ragioni laiche socialiste refrattaria un blocco cattolico e timorose di spinte interiste si confondessero con quelle del fronte
Saragat e la sua posizione legate ai laburisti mise in difficoltà i socialisti di Nenni nel quadro europeo
La campagna elettorale rappresenta una crescita politica del Paese dietro al voto non ci fu
Tanto come viene è stato detto manipolazione della propaganda anche in sede storiografica ma dietro quel voto ci fu l'intuizione della gente semplice che voleva bene essere e stabilità
I toni accesi le polemiche ma in fondo quelle polemiche quei toni sono qualcosa di molto gentile rispetto a certi toni a certe polemiche di oggi
I toni gli incidenti gli scontri non debbono cancellare l'effetto che ci fu una vera nazionalizzazione elettorale
Nel quarantotto come ha notato Giovagnoli fu raggiunta la percentuale altissima del davanti a due per cento dei votanti votarono tutti e un italiano su cinque nel quarantotto
Solo un italiano su cinque non riuscì o non volle manifestare la sua idea perché non era andato a votare perché aveva visto annullato il suo voto non aveva espresso la sua preferenza nel quarantasei era uno su tre
Ci fu un aumento della percentuale di voti validi le punte le sezioni funzionavano la stampa si moltiplicava la gente si lasciò coinvolgere dal voto quasi in un'alternativa di tipo referendario
In questi giorni di rievocazione si è discusso sul merito della vittoria oltre che sull'eredità è un compito improbo forse inutile
Perché come ho notato ci furono diverse convergenti linee d'impegno dalla DC alla Chiesa i comitati civici ai socialdemocratici repubblicani coltivatori diretti e tanto altro
Le matrici e le prospettive di queste linee erano molto diverso e talvolta ma la grande capacità politica fu tenere insieme questa realtà complessa
Fu una capacità poi sperimentata dalla gestione di risultati elettorali del diciotto aprile il blocco cattolico nelle sue componenti più varie aveva rappresentato lo sforzo di mobilitazione maggiore
Ma l'idea che si manifestava poiché le componenti cattoliche e il libro di Gedda né da una certa testimonianza eh che sei diciotto aprile era stato una vittoria cattolica doveva esserci una gestione più cattolica dei risultati
Padre Lombardi dopo le elezioni dall'alto dell'Ara Coeli di fronte a quasi mezzo milione di persone aveva sostenuto queste tesi
C'era l'idea che l'iniziativa ecclesiastica avrebbe dovuto mantenere di più la guida del blocco cattolico
Già ed esce dall'udienza compiuto di cinismo il ventidue aprile con l'incarico di dirigere una commissione di vigilanza come organismo politico non partitico
Se il diciotto aprile era stato il frutto di un blocco organico l'organicità doveva restare nella gestione politica
C'è insomma però una corrente di sentimenti di passioni una proiezione logica dello scontro elettorale nella politica dopo il diciotto aprile
Passioni sentimenti si sono messi in movimento ma non si governa con questa logica queste all'idea di De Gasperi e l'idea della DC
L'impegno anticomunista e la scelta di civiltà non possono essere una politica di governo De Gasperi
Di cui abbiamo ascoltato proprio ora tante e significative parole ribadisce il primato della politica anche se deve gran parte del suo successo al mondo cattolico e la Chiesa
La spinta degli ambienti cattolici dopo il diciotto aprile
è per una maggiore confessionali ideazione dello Stato ma la prima tappa è limitare lo spazio dei comunisti
Basta scorrere la Civiltà Cattolica basta leggere gli articoli la denuncia che in Italia ormai esiste uno Stato dentro lo Stato che il Governo agisca in base al mandato del diciotto aprile
Che la volontà del Paese venga rispettata si legge sulle pagine dell'autorevole rivista cattolica
Il diciotto aprile il popolo non aveva scelto di ridurre lo spazio dei comunisti che fa il governo si cita l'esempio del Brasile dove i comunisti sono messi fuorilegge
Del Cile si parla della Grecia e scritto lì si è dovuto compiere un'operazione di rastrellamento imprigionamento dei comunisti
E in Italia che si fa si chiede
La storia del diciotto aprile non è solo una battaglia elettorale ma è la gestione politica di risultati per De Gasperi non bisognava ridurre l'azione di governo all'anticomunismo
Dichiara subito dopo le elezioni e la vittoria
Ascoltiamo queste parole perché sono molto significative
Se l'opposizione non restringe era la sua azione una critica sterile potrà svolgere la sua parte di collaborazione nel Parlamento con un'opera di controllo e di critica costruttiva
Queste parole
Non sono la premessa di quell'attività legislativa condotta insieme da maggioranza e opposizione
Per De Gasperi la priorità è governare la politica avrebbe cambiato la società italiana e sconfitto opposto in altre condizioni anche le sinistre
C'era in De Gasperi un'idea forte del Governo della primi a Scip quasi modellata sul cancellierato e l'accusa di Togliatti sul cancelliere Austria tante forse aveva colto qualcosa
Scrive Giovagnoli sua era la linea della centralità presidenziale come risposta alle tendenze di vari canti che si profilavano
Un premier forte che non vuole governare da solo c'è qui tutto il discorso sulla collaborazione con i partiti laici
Dice Scelba la DC può considerarsi anche l'erede delle migliori politiche risorgimentali e De Gasperi spiega un Dossetti dissenziente la sua scelta
Non si possono escludere le correnti risorgimentali e poi aggiunge maggiore sarebbe la responsabilità del partito cattolico se fossimo soli
E aggiunge ancora sempre a un Dossetti riluttante
Noi saremo meno indipendenti di fronte alle pressioni della Santa Sede se fossimo solo cattolici fin qui De Gasperi
Per Dossetti quel diciotto aprile invece era un tie rosso un momento opportuno ad accogliere per realizzare lo Stato nuovo e l'utopia
Il suo giudizio sui comunisti era molto duro ma anche duro su De Gasperi dice alcuni anni dopo nel quarantotto potevamo governare da soli con governi stabili
Ma si è fatto passare chi sosteneva i governi stabili efficienti i Comuni integralista
Non è che si volesse il potere ma si voleva che la parte cattolica avendone il mandato adempì se la responsabilità De Gasperi non l'ha voluto dice Dossetti in e quindi le debolezze della Costituzione sono divenute maggiori e a pensarci sopra dopo l'attentato a Togliatti il periodo di incertezza di crisi il blocco delle iniziative rappresentate dalla guerra di Corea hanno provocato un grosso calo di speranza
Fin qui la citazione di De Gasperi ma è interessante soccorrere le citazioni e i giudizi di tanti uomini grandi dopo il diciotto aprile divergenti Ritter profonde
Ma oggi e concludo a distanza di cinquant'anni
Grazie
A distanza di cinquant'anni si vede come quell'evento sia Complesso e poliedrico
Ha una coscienza seria di risulta difficile esame il tarlo e demonizzare lo è lontano lontano nella grandezza dei personaggi nelle passioni nelle miserie né i problemi soprattutto il nostro mondo è diverso
Non è più questione di eredità
La democrazia Fassi che non sia questione di Paddy o di figli ma è questione di storia storia comune democratica storia italiana
Una storia che ha conosciuto lo sviluppo di una società civile a tappe successive una storia che ha lasciato spazio alla nascita di altri protagonisti
De Gasperi dice a Bruxelles nel novembre quarantotto l'obbedienza alla disciplina non bastano più
Bisogna avere altre virtù la forza morale di contenere spontaneamente la propria libertà e di lasciare un posto giusto ai diritti degli altri
Una storia che non si deve rinnegare per crescere anche se la nostra storia è oggi diversa
Per questo ricordare fa bene anche se quell'evento è lontano dà la sensazione della lunga storia percorsa dal nostro Paese e delle sue salde le radici democratiche
Grazie
Grazie grazie ad Andrea Riccardi per questa
Non esita a definirla magistrale ricostruzione
Che rimarrà nella storia del nostro movimento adesso do la parola per una testimonianza all'amico Emilio Colombo e segue subito il discorso del nostro segretario Franco Marini
Provincia esserci
Cari
Amici ed amiche
Segretario presidente Gentile
Signora Lia Vegas
No
Hanno invitato e segretario del presidente i testimoni
E siamo in tanti c'è da solo di così autorevoli
Io dovrei parlare
A nome di questi testimone
Ma è evidente che abbiamo già parlato tanto
Tante volte ho anche scritto per cui
Tante cose sono già state detto niente
E e difficile che non le ritroviamo te in questa mia testimonianza e nessuno
Però devo dire che noi
Non siamo qui per fare con la celebrazione
Non siamo qui per fare nel della retorica né del patriottismo di bandiere
Io credo che noi siamo qui per
Un dovere verso la storia
Cinquant'anni dopo quel diciotto aprile che oggi ricordiamo
E siamo qui per un dovere verso la corretta comprensione di quelli eventi a cui molti guardano
Con lo sta girando
Altri conoscenti cinismo altri con ostilità altri ancora e per fortuna con orgoglio e molti altri purtroppo ignorarlo
Vogliamo ricordare a chi c'era
E a chi non c'era rivivendo quella vicenda attraverso quanti e tanti ce ne sono anche qui dentro che l'hanno vissuto
Che quel diciotto aprile fu l'evento dall'attuale dopo la lotta della resistenza al fascismo e sul tessuto vivente dei valori trasfuso
Dall'impegno straordinario dei cattolici italiani dalla Carta costituente nacque la democrazia cristiana
E e Cicchitto la Costituente
Perché
La consapevolezza diffusa non tanto delle forme del giuridiche ma dei valori inseriti attraverso anche l'azione dei cattolici dal costituente
Dalla consapevolezza di quei valori che nasce la convinzione profonda
Della lotta in occasione del diciotto aprile
Dobbiamo tornare al diciotto aprile sapendo che
Quello che esso
Rappresento
Fu che
Costituì il crinale terribile fra democrazia e dittatura libertari servitù Oriente Occidente
Fra una politica estera ancorata al campo delle democrazie occidentali è un'altra obbligata
Verso le democrazie popolari che per fortuna oggi anche quelli che allora le saltavano le definiscono in qualche modo impopolare
Uno spartiacque drammatico questo fra opposte visioni del mondo della storia della libertà
E del futuro collocato in un orizzonte tragicamente segnato dai
Colpi di Stato
Ti partito
Rivelato al mondo dal colpo di Stato un cecoslovacchi bianco dalla conquista del potere in Ungheria dalle impiccagioni in Bulgari ieri dalle lesene estrazioni non metaforiche
Se è vero che costarono la vita
Ah Masaryk che io stesso avevo conosciuto come avevo incontrato bene esce allora sentendo allora orgogliosamente impotente nel difendere la democrazia
La dignità e la autonomia del proprio paese della propria nazionale
Dal diciotto aprile inizia quel lungo
Viaggio della democrazia e più italiana che si lascia alle spalle il tripartito con la partecipazione comunista la convocazione del Cominform a cui partecipo Togliatti re ricevette rampogne
Per essersi fatto espelle dal Governo
E le inquietudini viene in richiamo la vostra attenzione su questo costretto fra Scilla e Cariddi
Fra fremiti autonomistici ancora centri e i più pressanti doveri verso la sinistra
La sua paura di contarsi nelle elezioni dopo la scissione di Palazzo Barberini e le sue sollecitazioni per la creazione del fronte popolare
Ecco se volete una testimonianza
Noi che abbiamo vissuto quei tempi vi ricordiamo non solo per il dramma civile Chirico noto ma per lui il servo ore con cui allora Giovanni eravamo tanti percorremmo l'Italia distrutta
Disperando talvolta che l'avremmo potuta ricostruire con l'urgenza delle nostre speranze
Ma consapevolmente coinvolti in una lotta nella quale sentivamo che erano in causa le ragioni profonde della nostra identità e del nostro foto
Avvertivamo che pure in una contrapposizione lacerante c'era un Paese che voleva vivere trovare la strada dello sviluppo
Scegliere pur nel confronto più aspro la libertà e la democrazia e sentivamo e questa deve essere compare
L'idea che deve dominare ci passando attraverso questo ricordo che non era solo allora uno scontro fra partiti italiano
Ma fra sistemi di valori
E fra
Grandi interessi
Internazionali apparentemente composti agli anta non senza ambiguità ingenuità o infingimenti
E prossime ad entrare in collisione per ragioni che in ogni caso toccavano drammaticamente la nostra esperienza
Oltre quello che stava facendo Marcos in Grecia
Una vittoria comunista in Italia di un comunismo strettamente legato alla politica sovietica ben chi compri benché non privo di flessibilità avrebbe soltanto travolto le nostre libertà
Avrebbe non soltanto travolto le nostre libertà ma avrebbe anche stravolto i fragili equilibri internazionali
è l'inizio di una
Nuova storia nella quale con De Gasperi
I cattolici con con i cattolici italiani con le forze laiche democratiche vinse l'Italia
L'Italia che credeva nella nella libertà e con la Democrazia Cristiana sì snodo
Quel lungo ed impervio cammino non compiuto secondo i nostri desideri le nostre speranze
Perché
è che almeno di una democrazia difficile ma che però ci ha dato un patrimonio di regole civili
Che non è frutto del caso né di una benevola concessione
Vi concorse una dura lotta di liberazione una lotta di popolo che ha segnato indelebilmente la coscienza nazioni
Fu pure la vittoria imprevista
Oggi possiamo dire che essa giunse
Inaspettata
Taluno sostiene che perfino perfino che il Partito Comunista non la auspicasse
Questa che per tanti anni è stata giudicata sinistra una affermazione propagandistica oggi viene accreditata come una verità
Una verità universale se perfino l'unità
Scrive
Del diciotto aprile come di una fra virgolette leggo data fondante e caratteristica nella vita di una comunità nazionale
Della quale riapro le virgolette
Se
La sinistra si ostina asset a misconoscere l'importanza il la positività farebbe torto alla sua lunga marcia che la portata alla guida del paese
C'è nella tardiva consapevolezza della sinistra postcomunista
L'ammissione di una specie di eterogenesi dei fini quasi di una sconfitta
A fin di bene che salvò l'Italia e aprì quel fecondo itinerario lungo il quale le forze politiche avrebbero duellato aspramente guardandosi in faccia
Sempre ciascuno senza mai compromettere la propria
Identità
Ricordo
Amici miei perché
Della campagna elettorale vi sono delle versioni strappa esame
Che uno dei leitmotiv dei nostri colloqui con il popolo delle piazze affollate delle città che le campagne di fronte ai contadini di fronte agli operai era che la vittoria della libertà che di una democrazia pluralista
Non solo avrebbe aperto la strada allo sviluppo del Paese ma avrebbe convinto a quei valori come poi è successo anche coloro che li combattevano dura
E pure di questo diciotto aprile esistono interpretazioni
Anzi letture ancora
Faziose
Madonna Pellegrina i microfoni di tiro gli attivisti dei comitati civici la pervasiva attività della Chiesa di Pio decimo secondo
Il volto delle vecchiette che peraltro furono esaltate poi da Benedetto Croce non da un padre della chiesa
Si tengono in sottordine la rottura e la qualità dello scontro dell'epoca
Si preferisce oggi ancora pure se in maniera meno esplicita insistere sulle prevaricazioni e sui ricatti di l'influenza americana invece che sulle ragioni italiane della sconfitta del fronte popola
E sulla percezione invitiamo inequivocabile da parte del popolo italiano
Della
Portata interni ma anche internazionale del voto da questo dovevano fare le stazioni intendono aiutare
I popoli
Che avevano già aiutato per liberarli dalla oppressione e da lì gli orrendi delitti del nazismo è il Piano Marshall non fu offerto a tutti i Paesi
Anche all'Unione Sovietica anche alla Russia
E la cortina di ferro nacque
Diciamo idealmente quando la Cecoslovacchia per ordine sovietico rifiutò il piano maresciallo
Togliatti si augurava la sconfitta per lungimiranza o per superiore saggezza ho visto scritto questo
Non ce ne accorgemmo Antar vera all'attenzione del Rolo
Era un po'anche con forme di guerra civile del resto chi vi parla
Il ritardo è un piccolo episodio non sfuggì ad un attentato insieme con Antonio segni
E con la signora Jervolino de Unter Richter su una grande piazza della Basilicata dopo un comizio
In un paese nel quale i comunisti dicevano che nessuno avrebbe potuto parlare forti il partito comune
Ora
Una versione buonista
Elegia e profetica di un Togliatti addirittura persuaso ante litteram della utilità di perdere fa parte dell'agiografia della angiografia che ha accompagnato il diciotto aprile noi dobbiamo sbarazzarci
Di questa melassa per rispetto a noi stessi quando dico noi stessi noi e anche i nostri competitori di allora
E anche perché dobbiamo assumerci la responsabilità di avere costruito anche attraverso i nostri errori
Un futuro Alitalia e per questa ragione mi permetterete di dirlo che io sento una spontanea reazione dell'anima
Quando politologi faziosi e storici di bottega fanno coincidere questi cinquant'anni
In cui pure sono stati commessi degli errori con la metafora di Tangentopoli o con il il logo delle stragi
Proponendo
Proponendo e questo è ancora peggio una lettura criminale di quelli ante
Mi permetterete di di riferire
Che
Non è un puro gioco retorico
Questo reciproco legittimarsi delle due storiche che hanno crudelmente segnato il Novecento
L'onere
Un gioco futile questa triste il reciproca contabilità dei morti delle foibe e dei campi grazie
Non è un gratuito gioco di sentimenti quello che induce Violante e Fini a rinnovare a Trieste
La memoria dei dei delitti in nome della riscrittura di una storia pacifica
è un preciso e razionale calcolo dell'intelligenza e della politica che viene orientato contro i cinquant'anni che ci separano dal diciotto ad
Che
Il tentativo maldestro di Cancellara in cinquant'anni di libertà di feconda maturazione civile
Tentativo al quale dobbiamo reagire rammentando il valore del diciotto aprile
Ricollocando lotta contro tutte le stufe strumentalizzazione nella sua giusta dimensione e nei successivi difficili sviluppi anche quando sono stati commessi leggero
Due cose voglio dire
E poi terminò
Fu una vittoria politica quella del diciotto aprile protagonista ne fu Vegas
E con lui la Democrazia Cristiana degli astri detti la piattaforme e la Democrazia Cristiana dentro la piattaforma politica
Di questa battuta
Nel mondo cattolico erano presenti alcune tendenze a contrapporre al Fronte popolare un blocco d'ordine e stesso esteso a tutte le forze di strada de Gasperi sci e disse di contrapporre ai frontisti un partito dalle salde ed indiscusse radici democratiche e liberali ancorato alla tradizione dei cattolici
Popolari e anche un'alleanza con le forze politiche di origine risorgimentale
Ma di quella vittoria
Fu anche protagonista voglio affermarlo altrettanta chiarezza tutto
Il mondo cattolico salvo alcune minoranze errati che a destra e a sinistra
Fa piacere
Leggere del lucidissima pagine alle quali Luigi Gedda affida il ricorso della sua il ricordo della sua generosa militanza
La testimonianza dello scrupolo pastorale con il quale Pio decimo secondo visse quelle drammatiche vicende curando che lo sguardo profetico della Chiesa
Guardasse al di là della natura degli schieramenti in campo
E tuttavia pretendendo che venissero fatti salvi i valori di civiltà e di diversità che sono nella vocazione che nelle speranze dell'uomo
Vogliamo
Questo papà intorno al quale spesso sia accendono delle polemiche confermare la nostra riconoscenza come Italia
Vogliamo anche dire grazie accetta per la sua
Parte determina
Assunta nella mobilitazione del mondo Catto ma è chiaro su di una piattaforma politica chiara e precisa che fu quella proposta da De Gasperi
E villa democrazia stia
E questa è stata la storia di costo dopoguerra l'ispirazione cristiana e la laicità responsabile della politica su questi si sono unite le forze cattoliche
E senza avere tentazioni sono ritornate come nel cinquantadue
è stata una lotta
Contro i tormenti del centrosinistra sotto la guida di Nuoro alla tragedia del terrorismo alla difesa dell'atomo grazie dello stato e alla Permanente predisposizione impegno per l'allargamento dalla base
Democratica
Del paese
Carlo prevalso dunque queste idee e le grandi due grandi intuizioni Vegas
La prima i governi di coalizione
Perché dopo la grande vittoria del quarantotto non vi fosse nessun sospetto di che legalizzazione del paese e poi l'euro
La l'Europa
Come il
Convergere distanti
Aventi una comune civiltà per costituire un punto di riferimento preciso dei di guida della politica internazionale accanto alle due grande composte CTB potrebbe non ricordare vividamente l'ammonimento di De Gasperi alla vigilia dalla sua morte a non lasciar cadere il trattato Della c'è
Che scandiva l'ingresso nell'architettura europea dei primi elementi chiari di sopra nazionalità ex le due grandi idee
Ha vinto allora un'idea dell'Italia di un destino di un futuro che assistere cancellate o riscrivere ad uso dei presunti vincitori
Hanno vinto un'idea tollerante solidale della politica un'idea liberale è temperata del
Hanno vinto tanti uomini che io vorrei ricordare non un posto tanti che ci hanno lasciato
Ma hanno vinto anche tanti che sono qui presenti anche voglio rivolgere un saluto ad Amintore falsa
Mi permetterebbe una cosa fare acquisti
Qui ricordare Scelba oggi timidamente ha recuperato il rimpianto dopo decenni di invettiva e di giudizi sommario
Questo è il diciotto aprile che rivendichiamo senza retorica e evitando i clamori fastidiosi delle sagre pubblicitarie e multimediali alle quali assistiamo beh
Non è
Esaurita certa la nostra Vittorio dallo noi abbiamo una eredità da amministrare
Se vogliamo essere presenti nel futuro del nostro Paese
Dobbiamo ritrovarci se io sento un'amarezza
Nel parlandovi oggi è perché penso che altri che hanno combattuto con il nuovo questa stessa battaglia in questo momento la celebrano in altra sede e divisi danno e incontra
Collega è di De Gasperi se saremo uniti saremo forti e se saremo forti saremo liberi ed è divorò meglio perdere insieme che vincere verso
E io mi permetto di dire e
Veramente rinuncio
A tante altre cose che avrei voluto dirgli
Abbiamo davanti a noi
Questa impresa della nuova costituzione
Bene
Un costituzionalista come un giurista come urbani non appartiene
Rosse schiere ci invitò tempo fa ad una pulizia concettuale
E un invito questo quanto mai d'attualità è necessario che il lavoro che si va compiendo nella Bicamerale sia purgato da elementi contraddittorio
Soprattutto non rifletta una concezione della democrazia che salti un potere verticistico ed elitario comprimendo le funzioni essenziali del parlamento
Ecco
La politica la politica
E dobbiamo mantenere la convinzione che le tecniche elettorali non possono sostituire la polizia
Che non c'è scorciatoia che prosegua lire la crisi della politica né elettorale nell'istituzione alé nemmeno che mai giudiziaria non esistono formule esorcisti che né dopo non basta premettere la fede assoluta nel bipolarismo prima di ogni ragionamento politico il bipolarismo è un processo faticoso lungo l'itinerario non una formula assolutoria dell'anima
Esso costituiranno una risposta compiuta solo quando saprà rispondere ad una domanda di senso
Cioè solo quando
Consentirà anni ad ognuno di voi
Di votare secondo un'idea ed onesto ed una speranza liberamente collegata ai valori di fondo di una società allora
Dobbiamo impegnarci
A far rivivere la nostra cultura nelle forme nuove della politica
Lottare contro l'inaridimento del sistema politico
Che proprio perché arido e fragile contro il prevalere delle tecniche elettoralistiche sul confronto ideale
Contro la riduzione delle istituzioni a quinte di un gioco senza anima votato esclusivamente al lo spettacolo o alla evasione
Ho detto prima noi siamo qui oggi e altri nostri amici sono altro non so quanta consapevolezza rischia nel fatto che non sono le alle accoglienze a definire lei identità delle disperse forze del cattolicesimo democratico
Poiché soltanto il coraggio ed onestà di recuperare insieme cultura il Progetto potrebbe costituire un contributo di incalcolabile valore per rafforzare il francese sistema politico del nostro paese a partire naturalmente dal senso che storicamente idealmente e politicamente ha voluto assumere il diciotto aprile nella storia Italia questo mi sembrerebbe e ho finito un buon modo di tornare al diciotto aprile all'essere mille lo palpabili ed impalpabili al suo si significato vero rinnovando la scommessa della cultura dei cattolici di fronte all'Italia e all'Europa io credo che sia possibile per la rinascita di un project no alto e civile a patto naturalmente che noi è lì e testimoni non da soli di questa storia continuiamo ad esserci ed allocate
A furor di può come
Ancora
Cari amici
Ho accettato solo di venire alla al podio
Per dire che non è nostro merito se siamo vivi noi noi noi dobbiamo ed è stato fatto ampiamente noi dobbiamo ricordare con gratitudine tutti coloro che in quel giorno
Anche se non credevano completamente
Alla Democrazia Cristiana ma intuirono che quella era la strada
Di una svolta che sarebbe stata altrimenti tragica per la nostra nazione oggi questo credo che sia più facile
Dimostrarlo abbiamo ascoltato Riccardi come storico veramente in un'analisi che ricostruì scelti in pieno quella che è stata la drammatica situazione dell'Italia noi avremo occasione
Perché questo triennio quarantasette quarantotto quarantanove è un triennio essenziale nella storia
Del dopoguerra e non solo nella storia in Terna della nostra nazione avremo modo io credo saldando con l'anno prossimo quella che è stata a mio avviso una duplice e ho finito una duplice realtà dell'anno mille novecentoquarantanove da un lato il Patto Atlantico devo dire oggi si difende facilmente e fanno la fila i Paesi ex comunisti per entrarvi quindi mi pare
Che sì
Ma
Mi piace anche classe anche dire in questa sede che date una serie di interpretazioni di comodo che si fanno sui rapporti tra la chiesa e il presidente Reagan speri il mille novecentoquarantanove vide anche una importantissima udienza nel ventennale della conciliazione data da Pio dodicesimo a De Gasperi presidente del consiglio e innovando sul protocollo figurarsi Proto Paolo Di tutte di fissi quello vaticano poi innovare è una cosa estremamente complessa volle introdurre la prassi di fare un discorso di benvenuto agli ospiti i capi di governo e il discorso di benvenuto parto per il presidente De Gasperi e se è stato poi pubblicato manoscritto dallo stesso Pio dodicesimo e rappresenta un elogio straordinario
Per quella che è stata
La figura politica e la figura morale questa importante dirlo perché perché se le cose fossero andate diversamente amici miei le vittorie hanno sempre molti padri ma se le cose fossero andate diversamente forse anche all'interno del partito molti avrebbero addebitato personalmente al presidente De Gasperi specialmente per quella scelta coraggiosa dell'anno precedente che non tutti volevano perché non si pensava da tutti che noi avremo retto Degasperi credette e credette che la piazza vera non era contro la Democrazia Cristiana
Grazie
Grazie
Grazie
Grazie a Giulio Andreotti
Grazie
A tutti voi che siete venuti da lontano grazie a tutti graditi ospiti Labaro ho lavorato al segretario politico Franco Marini
C'era ma chiari
Cari cari amici e care amiche io
Proprio con assoluta sincerità debbo dirvi oggi lo dicevo agli amici qui alla presidenza
Vi voglio esprimere a nome di tutto il Partito Popolare Italiano
Un sentimento di riconoscenza per questa vostra presenza per questa passione che esprimetevi in questa manifestazione veramente bella
Uno vecchio come me non è che ha bisogno per andare avanti sempre di incoraggiamenti questo ormai siamo insomma un po'abituata no ma che qualche volta ci sia questa partecipazione voluttà con la pochezza dei mezzi materiali che abbiamo oggi noi a disposizione
è un incoraggiamento forte a lavorare perché il segno di una vitalità
Di una vitalità che va oltre il Po il consenso che pure deve crescere l'abbiamo segni che cresce nelle consultazioni elettorali il segno di un radicamento di un sentimento forte che accompagna il nostro lavoro vedete io dentro questo teatro
Di incontri di manifestazioni no fatti molti come molti di voi sanno ma ed è lo dico lo dico con a chi lavora nel partito più così pieno come oggi in tutte le sue gradinate io veramente l'ho visto poche volte Adriano e l'Adriano oggi deve essere il segno di questa nostra vitalità di questa nostra capacità di fare politica con una forte partecipazione
Ringrazio Proietti proprio di cuore per questo segno di amicizia
Si è allontanato un momento ma tramite un amico a un amico gli ho fatto dire che almeno lo voglio portare a pranzo per esprimergli questa quest'anno non lo so trova il posto dove si mangia bene però baci non porti a Prato per ringraziarlo ma un segno di amicizie di considerazione
E ha fatto bene Bianco Gerardo
L'ha fatto con un segno di acume politico che ha nel vedere in questo personaggio della cinema della televisione oggi che in impersonare
Una figura tanto chiara agli italiani la figura del carabiniere mi associo attese nel sottolineare la gratitudine di tutto il Paese e il legame all'Arma dei carabinieri
Ringrazio i costituenti mi pare questi che vedo sul palco solo due di grandissimo rilievo presidente Andreotti e Colombo io
Io li ringrazio io li ringrazio per oggi
Perché mi è importante che siano con noi ma voglio ricordare a voi
Che nei momenti difficili non banali
Di un confronto politico serio sulle scelte
Che nel novantacinque c divise
Nelle incertezze
Quelle in buona fede che ce ne sono state
Di come collocarsi lasciamo stare quelli opportunistiche pure sbagliato e poi non ma di quelle in buona fede
Noi che abbiamo sostenuto questa battaglia abbiamo avuto vicino a noi sempre senza incertezze due personalità come Andreotti e Colombo oggi io di questo li voglio ringraziare
è chiaro
E caro presidente Andreotti caro presidente Andreotti deve essere chiaro che ti siamo vicini con amicizia ecco stima
Oggi
Un abbraccio un abbraccio proprio fraterno
Alla signora Lia De Gasperi che ti fa un grande valore oggi
Un grande valore al Partito popolare italiano
Io che parlerò poco perché capisco come si deve chiudere proprio per non affaticarvi troppo mi son posto mentre ascoltavo l'andare avanti dei nostri lavori
Una domanda alla quale voglio rispondere me la riformulo per rispondere a voi perché dopo la grande manifestazione che abbiamo fatto per Moro a Bari
Ringrazio e amici pugliesi per la una grande e bella organizzazione perché
Oggi ricordiamo così solennemente noi
Il diciotto
Aprile del quarantotto io voglio dire non per l'orgoglio di una forza in cui noi continuiamo le tradizioni e i valori
Per una grande vittoria per un confronto duro e vinto non perché lo voglio dire con fermezza riteniamo si possa tornare al passato il passato è sempre importante per il futuro ma le esperienze automaticamente in politica non si possono mai ripetere
Io voglio dire lo dico a voi che sollecito all'impegno per il partito anche per le prossime scadenze che abbiamo lo dico a voi che nelle elezioni amministrative di pochi mesi fa
Siete stati capaci e dire riproporre il Partito popolare in in trenta almeno delle città
Superiore ai quindici mila abitanti
Che votarono per il sindaco l'avete riportata al quindici diciotto venti per cento dico a voi che questo è necessario perché abbiamo idee utili per lo sviluppo della società italiana Malika voi che noi non abbiamo l'ossessione perché sappiamo che
La forza politica che ha radici forza rappresentatività idee può fare politica sia quando al governo che quando è all'opposizione sia quando è forza di maggioranza sia quando è forza di minoranza e noi abbiamo questo orgoglio
E facciamo politica con questa certezza
Voglio dire non non lo festeggiamo nemmeno perché
Riscopriamo l'orgoglio di un confronto ideologico che abbiamo ottenuto vinto la storia ci vede vincitori nella prospettiva e anche oggi
Ma al confronto ideologico che ha dominato il Novecento e dietro le nostre spalle
Ed è banale riproporlo oggi quanto un'idea è stata sconfitta dalla storia e chi la sconfitta magari a più sobrietà nel ricordare le vittorie che abbiamo avuto è stata sconfitta dalla storia e in questo mare del millennio che si apre si ripensano le tradizioni le collocazioni
Le costruzioni nuove di programmi e questo investe tutti di più e chi meno quindi non è quello
Non è come vi dicevo
Il voler ritornare al passato perché sappiamo che la storia è maestra di vita ma la vita la costruiscono le generazioni del presente le generazioni che verranno e noi sappiamo che bisogna adeguarsi per guidare i processi di cambiamento perché se alla politica si ferma e resta dietro alla necessità di guidare fallisce tutte queste cose le sappiamo invece perché
Siamo qui oggi con questo spirito
E che sappiamo di dare un contributo positivo al futuro del Paese con questa nostra celebrazione
Perché e questo lo diciamo con forza quella vittoria
Fu una vittoria dalla quale nacque la democrazia italiana nella quale viviamo
Le potenzialità anche attuali gli sviluppi europei in un Occidente che ha mille contraddizioni che però
Indica l'organizzazione dalla convivenza umana in forme più accettabili di altre siamo dentro questo filone ci vogliamo stare
Come iniziativa nacque Galli noi non abbiamo conosciuti drammi di chi oggi cerca di riconquistare la collocazione con le grandi democrazie europee non l'abbiamo conosciuta
Per la vittoria proprio del diciotto aprile
Del quarantotto c'era una sfida vera allora nel mondo e quindi cariche a questa vittoria di potenzialità che oggi ci aiutano a sviluppare la nostra azione politica
Perché e quindi
Voglio chiarire per non essere contraddittorio con un tema che è ritornato in tutte nelle parole di tutti quelli che sono intervenuti questa mattina perché allora noi vincemmo spinti da un pensiero forte
Il pensiero cattolico democratico cristiano sociale che parte dalla fine dell'Ottocento era forte allora nel quarantotto c'è oggi ancora questo tentativo nell'evoluzione dell'economia e delle società
Di governare conciliando il principio di libertà con un'esigenza di giustizia evitato fondativo della presenza cattolica democratica nella storia d'Italia e del mondo
Vinse da solo no ecco questa contraddizione la voglio evitare perché dentro quel pensiero c'è anche la consapevolezza della difficoltà ad alla politica
E la necessità rispetto alle scelte epocali di costruire alleanze conigli omogenei con chi può reggere queste battaglie comuni
E noi con quell'idea viviamo anche oggi ed io sono certo che ci staremo nella storia politica del nostro Paese dell'Europa perché quel pensiero che alla quale ci richiamiamo dentro quel filone nel quale siamo
E una delle risposte positive assieme alla risposta delle grandi socialdemocrazie europee
Che è l'unico filone che è rimasto in piedi della Storia del socialismo
E non è un caso che oggi collaboriamo nel guidare il Paese
Nell'epoca post comunista con chi si richiama alle grandi democrazie europee che negli anni Trenta cambiarono positivamente la storia dei grandi paesi del nord Europa
Governando conciliando assieme l'esigenza della libertà con quella dalla giustizia sociale
Questo è il punto che io voglio richiamare e per quando sottolineo la forza della nostra ispirazione non ma in contraddizioni con altre culture quei filoni risorgimentali che sono stati richiamati
Perché qui c'è il nostro orgoglio questo lo voglio dire
Con toni forti se se posso
C'è l'orgoglio di rivendicare una storia
è il ruolo di una classe dirigente di grande livello che in quegli anni questo pensiero cattolico democratico ha espresso questo centro
E io voglio dirlo se è stato richiamato un episodio che gli italiani conoscono questo dibattito tra il presidente della Camera e finì a Trieste qualche settimana fa
Vedete io ho sempre guardato però dico proprio come esperienza personale con simpatia
Questa sottolineatura del presidente della Camera di dire non viviamo dei ricordi del passato c'è stata la guerra civile lo scontro ci furono anche ragazzi che per un ideale andarono dalla parte sbagliata quindi superiamo
Questa contrapposizioni di cui si vedono ancora dei residui non sempre guardata con simpatia quale il limite di quel confronto così come l'ho conosciuto
Non è tanto la critica perché in sede storica anche i periodi migliori
E questi cinquant'anni per l'Italia verranno giudicati tra i periodi migliori in sede storica la storiche la Storia e critica quindi si critica tutto cos'è che non mi è piaciuto che noi non possiamo accettare noi popolari
La rimozione di una presenza
Sembrava in quel dibattito che non ci fosse stata la Democrazia Cristiana i cattolici questo è il ponte l'errore ed io voglio dire
A noi stessi e a tutti
Che nella storia abbiamo bisogno perché il futuro si costruisce positivamente nella verità delle cose quelle piacevole quelle spiagge i voli
E noi vogliamo entrare in questo dibattito per rivendicare le cose giuste il senso di quella vittoria non ricordo se Colombo o
Il presidente della Comunità di Sant'Egidio l'abbiano detto ma certo che non sempre c'è stato un giudizio positivo sulla a quarantotto io lo ricordo bene anche dentro il sindacato
Dopo la caduta dell'ottantanove dopo la crisi dell'idea chiave che sembrava dovesse dominare il mondo dopo
La sconfitta del comunismo è è stato rivalutato anche il quarantotto però io ricordo analisi di parte della intellettualità italiana che insomma quell'avvenimento avrebbe tolto all'Italia un cammino più colto più avanzato più giusto lo sostenevano in molti ed era un errore
Non lo sosteneva non solo le braccianti emiliane
Quando diceva noi cantavano canto suggestivo io sono appassionata di Candy popolare
Questo mi piaceva anche Siena contro lastra quando diceva vi ricordate del diciotto aprile aver votato democristiani senza pensare all'indomani a rovinare la gioventù era un canto delle campagne emiliane
Sbagliato
Ma non c'era solo questo sentimento popolare che nella sconfitta rispondeva così c'erano analisi sbagliate di larga parte della intellettualità Italian
Io oggi dico prendiamo atto
Della rivalutazione di quella tappa di quel fatto la scelte la svolta fu giusta una svolta della storia era e resta un positivo ancoraggio per le scelte politiche di oggi
All'Europa all'Occidente hanno d'un'idea liberaldemocratica
Ad un'idea di riformismo laico e cattolico che per noi è la risposta ai problemi dell'oggi ai problemi che abbiamo di fronte e che ci vede uniti con le forze che si ispirano a questo riformismo
La lezione qui
Sarebbe lungo il discorso io lo cito ma ci rifletteremo in questi mesi anche in vista della nostra assemblea di giugno l'assemblea programmatica del partito che faremo fu grande allora la lezione politica di De Gasperi e della DC dopo la vittoria
è stato detto
Io lo voglio ripetere perché oggi siamo di fronte ad un rischio per queste nostre democrazie non più insidiate con violenza da ideologia sbagliati o d'autoritaria il rischio nella prospettiva democratica
Dei prossimi decenni e la semplificazione lo il far scivolare la politica verso il decisionismo e il personalismo
Dice chi vince comanda non è questo
De Gasperi mostrò che aveva una concezione diversa lunghissimi
Erede profondo e vero
Di Sturzo sapeva che la democrazia è un processo continuo di aggiustamento che è l'impegno a risolvere i problemi che riguarda una comunità ed aveva chiara la consapevolezza che non si finisce risolvendo una grande questione come l'abbiamo noi abbiamo vinto la sfida per la moneta europea si va avanti
La democrazia è costruzione continua affrontando i problemi non c'è una tappa definitiva che consente di fermarsi personalizzare e comandare questo il metodo e allargare la ricerca del consenso e la seconda preoccupazione
Che ha avuto allora De Gasperi sia nello scontro elettorale sia nel governo del paese
Che ben Moro quando il PC italiano con tutti i suoi limiti
Tentò di rompere la subordinazione con Mosca allora si parlò anche di grande coalizione Italia di governo di solidarietà
E noi oggi questa preoccupazione l'abbiamo avuta in una situazione totalmente cambiata sapendo che la nostra democrazia una democrazia
Complicata
Io oggi di politico voglio soltanto contribuirà a cancellare una mistificazione ritornando e nei dibattiti di questi giorni qualche volta benevola qualche volta me malevola
Si dice ma
Voi in Italia
Con le scelte che avete fatto in questi anni nel novantasei
Voi non siete in contrasto con questa storia
Io voglio rispondere politicamente
Noi abbiamo voluto l'Ulivo il centrosinistra in continuità con questa evoluzione guardando ai cambiamenti reali della storia
Non ci sono condizioni ferme e posizioni giustificate da una immutabilità che non esiste nella politica nelle condizioni attuali rispetto ai problemi aperti nel Paese
Il futuro dei giovani questa è la grande questione delle società avanzate per i cambiamenti dell'economia e della società che durerà per i prossimi anni
Il rischio che queste nostre società diventino più ricche
Con più possibilità per gli inseriti e creino in dramma
Di generazioni che sono lì e che sono respinte nella incertezza
Sono respinte nella insicurezza in un mondo di siculi sempre più ristretto perché non c'è più il rapporto tra crescita economica e crescita dell'inserimento e dei posti di lavoro questo è il dramma delle nostre società
Come aprire spazi alla piccola impresa che il futuro della risposta a questi problemi a questi cinque sei milioni vini inziative che fanno il volto dell'Italia diverso dalla Francia e dalla Germania
E che hanno bisogno di spazio per l'iniziativa
Hanno bisogno di capitali hanno bisogno di regole semplici di una pubblica amministrazione efficace
E che lasci spazio all'iniziativa come risponderà a questo magari rivedendo i diritti per gli inseriti senza cancellarli però
Senza seguire la deriva che altri Paesi hanno conosciuti
Chi affronta questi problemi continui italiana
Con questa destra riunita oggi a Milano oppure con la cultura socialdemocratica a cui il PDS oggi cerca di ispirarsi
La cultura del pensiero sociale cristiano e la parte migliore del pensiero laico ambientalista
Con chi questi problemi possiamo noi affrontarli nella storia perché non costruire risposte per i giovani non dei giovani di vent'anni tra vent'anni ma per i giovani di oggi
Il metodo è quello che io vi ho detto uguale data questi problemi nel mondo ci sono due risposte
Vere
E c'è una risposta
Che nel mondo anglosassone ha camminato quella di far pagare i prezzi ai più deboli
Assicurando uno sviluppo forte che recupera dopo
è insomma noi non piace ma in qualche caso è anche vero e c'è un'altra via più difficili
Che cerca sì divi vedere le conquista i diritti
Ma cerca di tenere l'occhio alle esigenze attuali dei più deboli e in questi vaso dei giovani non inserite
Ed è la risposta riformista noi abbiamo in Italia se posso dirlo non lo so se in assoluto è vero quasi una fortuna perché la destra italiana è così contraddittoria nella sua composizione
Tra il liberismo un po'sguaiato un qualche volta che sentite dentro Forza Italia è una posizione più centrale più attenta più ferma di Alleanza Nazionale che la risposta liberista in Italia non sono stati capaci di produrla
Se l'avessero prodotta forse vinceva no
E noi siamo sulla Marco con piena convinzione chi l'ha ricordato quel discorso di De Gasperi forse Proietti lo ha letto quando dice andiamo avanti materno e andare avanti andare verso maggiore giustizia
Lo diceva De Gasperi nel quarantotto quarantanove
Questo qualcuno l'ha dimenticato
La continuità col pensiero sociale cristiano è questa cento la libertà
Ma la libertà che non trascura un'esigenza di giustizia dentro i Paesi dentro la democrazia queste la ragione dalle nostre alleanze
Mai nemmeno De Gasperi mai nemmeno in quei momenti difficili scontro a sinistra sia guardati a destra per l'alleanze per il nostro partito allora per la DC e oggi per i popolari
Siamo noi che entro questo solco
Vedete io
Lo faccio con un certo ritegno
Lo voglio dire ma l'insegnamento anche dell'attuale Pontefice che pensa accorse più elevate più grandi di quelle che governiamo noi ovviamente
Ma chi c'era nella Centesimus Annus che ripercorreva le vie della grande enciclica di fine dell'Ottocento ci metteva in guardia dalla semplificazione e dalla estremizzazione liberista
Proprio questa dottrina che mette alla libertà al centro delle sue preoccupazioni
E poi andando in giro per il mondo dei paesi dell'esclusione dalla marginalizzazione
Questo pontefice ci richiama spesso lui che si è battuto per la libertà pur nel suo paese fino al crollo di quella ideologia oggi ci dice attenti alle ingiustizie della risposta liberista a questo siamo legati inutili
A questa coerenza
Non ha coerenziata strati ai miti strumentali a volte ma questa coerenza di fondo perciò voglio dire poi faccio un'ultima considerazione e concludo che per quanto oggi ci dicono negli anni a me dovrà pur capitare questa obiezione in diretta televisiva qualche volta dice ma in Europa
I i popolari
Sono alternativi alla sinistra
Con Castagnetti abbiamo fatto un giro e con Bianco che sono lì in questi giorni abbiamo approfondito questi problemi si è vero
Ci sono situazioni in Europa dove i popolari molto forti sono alternativi alla sinistra
Ci sono altre situazioni in Europa dove i popolari sono alleati con la sinistra socialdemocratica per governare
Dimenticano questi annunci che ci vogliono indicare una contraddizione che in Europa in nessun caso mai i popolari sono alleati alla destra per governare quel ti fai
Perché hanno chiaro
Segno
Nella coerenza e
Nell'insegnamento anche noi a noi la giustizia sociale non ciò impone ne sono l'attenzione a questi problemi
Voi ne avete qualcuno di voi forse avrà letto su qualche giornale che gli ho detto ma che fate mo'
Fa approvando il documento di programmazione economica e finanziaria per quest'anno in una condizione migliore migliorata dal governo dell'Ulivo Bovi mette tempura voi a parlare del milione di posti di lavoro
La io almeno l'ho rimproverato tanto a Berlusconi
Indichiamo le scelte per aumentare il lavoro indichiamo le perseguiamo le conforta determinazione è la nostra linea Nonino la subiamo anche c'è la di di indica Bertinotti è legata a queste nostre radici profonde
Alle idee che ci ispirano a quell'andare avanti ed essere più giusti li allegato ma facciamo i provvedimenti tiriamo le somme die dopo
Perché è così dura
Perché è così dura la condizione del giovane che è fuori
E vede difficoltà per inserirsi che non bisogna dire un milione due milioni dottore lavorate per costruirli tutti i giorni pura la notte questo va bene questo noi sosteniamo e sosterremo
Nella battaglia parlamentare e l'ultima cosa
Non l'avevo toccata non non sto in vena di molte polemiche oggi non mi sembra il caso
Però forse
Se io non lo cita sia almeno sto congresso che si sta facendo a Milano forse si offenderebbe Berlusconi lui uomo di spettacolo poi come tutti
Quelli pervasi dalla potenza dei mezzi di comunicazione alla fine pure se gli vai addosso so più contenti che se ti stai zitto
E allora una parola anche per non deludere Loyola debbo dire una e e attento
Oggi loro chiudono il loro congresso io mi sono chiesto ingenuamente decima
Probabilmente lo hanno fatto dal sedici al diciotto aprile per caso
Non si erano dimenticati che c'era il diciotto avevano fatto così poi sono andata mirano ad ascoltare la relazione doverosamente invece non l'hanno fatto apposta volevano proprio chiudere il diciotto aprile
Qualche giornalista me l'ha chiesto dice ma loro oggi pomeriggio stanno a Milano io dico noi facciamo una cosa bella oggi a Roma storica e mi pare molto riuscita qui
Io debbo dire dalle parole profonde che ho ascoltato questa mattina
In sede storica e politica qui in questa nostra manifestazione
Noi bandiamo un idea di esclusivi Smodis gelosia
La vittoria del diciotto aprile fu così rilevante per il futuro del Paese
Che è un patrimonio di tutti gli italiani quindi noi siamo orgogliosi che tutti oggi che molti oggi anche gli avversari di ieri
Guarda io a questa data senza critiche sostanziali
Questa è una vittoria postuma di De Gasperi e di tutti quelli che hanno lavorato con lui
Oggi nessuno critichi
Forse
Va be'che ormai i braccianti sono diventati pochi nelle campagne ma forse non canteranno più nemmeno quella canzone che era pure
Musicalmente bella in Emilia le campagne emiliane meno quello faranno più questo fu
Una vittoria di tutti italiani quindi faccia Berlusconi
Sia calato però hanno a questa storia la nostra storia alla storia dei cattolici gli chiediamo solo una cosa non cerchi di forzarla
Alla fine gli chiediamo sobrietà
Ce n'è bisogno vedendo come si è aperto quel congresso di Milano quindi consigliamo di non ha vere su Sturzo e De Gasperi sul loro insegnamento
Serio e profondo di non avere allentarsi dei parvenu di chi ci si è accostato ora magari senza conoscerlo bene questo insegnamento
Che queste queste non sono insegne da mettersi addosso un giorno e toglierselo il giorno dopo
Sono dati profondi del processo di crescita della democrazia italiana che non si ferma sono tappe fondamentali punti di riferimento non esclusivi non i soli ma questi ci sono
E vanno trattati con il rispetto che si deve alle cose serie della storia
E i modelli ai valori cui noi con sobrietà ci richiamiamo dell'ispirazione cristiana
Così difficile da praticare per tutti non possono essere sfrontatamente esibiti
Sono Bataille di costruzioni nella vita nelle organizzazioni che vanno avanti perché sono principi universali di di libertà di giustizia che vanno perseguiti
Non vanno poi conclamati per la lotta politica quotidiana per vincere Lost lo scontro dell'oggi e dimentica andasse dimenticando sulle domande
Che all'onorevole Berlusconi per comma cosa ed è l'ultima questa io la voglio dire sottolineando la molto
Con con un fanatismo estremismo
Con un tifo da stadio qualcuno l'ha paragonato a De Gasperi
Con un estremismo di tifoseria ardente ecco eccome De Gasperi
E come ebbe ha ragione però
Sono due figure troppo lontane
Non
Non è giusto
Noleggio
Io non credo che facciamo
Un giudizio storico serio Berlusconi ha il suo ruolo lo giochi
Ma De Gasperi è una pietra miliare per la libertà e lo sviluppo l'Italia è bello
Lo lasciamo alla storia e a tutti gli uomini di buona volontà in Europa e nel mondo
E noi siamo solo orgogliosi che è stato uno di noi uno di quelli lungo cammino che cominciato alla fine del secolo scorso
Io chiudo guardando a chi ha lavorato con De Gasperi ai nostri costituenti
Alla grande classe dirigente
Che c'era in quegli anni e che noi guardiamo con grande ammirazione
E che cerchiamo le nostre possibilità di a vere come riferimenti come maestri
E
Chissà se la sbaglio ma al premier mi ha colpito in una recente dibattito intervista una frase di De Mita che condivido
Quando dice altro che due vicende
Quella ufficiale poi voi delle cose sotterranee in questi anni delle grandi difficoltà delle cose incomprensibili non è così perché italiani scienza Rolli ed era giusto scegliere lui la DC è stata guidata da una grande classe dirigente
E diceva con efficacia in questa intervista De Mita
Siamo stati
Come l'equipaggio di un aereo
Aggiungo io un equipaggio capace di un aereo siete stanchi voi che avete lavorato prima di noi
Che nella difficile situazione nella difficile condizione della politica italiana attraversato una tempesta
La tempesta c'era e l'aereo entrava in difficoltà e ballava l'equipaggio c'è l'equipaggio ha guidato bene e siamo grati per come hanno trasformato l'Italia in questi cinquant'anni grazie di nuovo a tutti quanti vogliono