"La difficile maturità. La sinistra alla prova del Governo" presentazione del libro di Umberto Ranieri presso l'Albergo nazionale

Si sente Bongiorno potremmo cominciare
Eccoci qua
Vuole domani
Buongiorno buongiorno ai contenuti
Presi
Che è un primo
Finché
Cipolletta signori buongiorno diciamo signori buongiorno cominciamo siamo qui convenuti per discutere di un libro
L'autore di codesto librone Umberto Ranieri deputato dell'Ulivo e nonché membro dell'esecutivo dei Democratici di sinistra riformista di lunga data nella sua Biografia di dirigente della del partito comunista italiano prima della Partito Democratico dalla sinistra dopo
Il libro si intitola la difficile maturità la sinistra la prova del governo la difficile maturità è un titolo critico verso la sinistra si capisce subito che si riferisce a qualche cosa
Che non va in questa sinistra per essere subito chiare diciamo che si tratta della distanza anche secondo Umberto Ranieri separa la cultura politica della sinistra italiana e l'esperienza pratica e teorica della socialdemocrazia il punto di vista di Umberto Ranieri una un politico che vive propone di vivere la politica con intelligenza e compassione ideologica possiamo dire
Tecnicamente confusione ideologica con passione ideale
E propone di di vederla di guardarla questa politica dentro dividerla dentro un disegno non quindi esaurita vile come un fatto non esaurì pile nella nella pratica quotidiana un disegno quindi una politica che ha un passato un presente un futuro siamo qui per discutere il libro con a questo tavolo come vedete con me
Politici professori dirigenti ex capi di governo
Per essere brevi diciamo con Michele Salvati con Giuliano Amato con Massimo D'Alema insieme naturalmente all'autore cosa posso dire di utile introducendo la lettura di questo libro dopo quello che ho già detto posso dire che il libro è una riflessione che civili pone delle domande delle domande difficile propone delle delle analisi ecco mostra l'interesse nel vivo di Chia una ricerca da proporre agli interlocutoria elettori
Una ricerca che viene presentata con sincerità più che non questo spirito e di ricerca e di uno spirito di confronto quello che anima questo libro non è lo spirito di chi abbia una soluzione da propagandare una soluzione conclusa tutto un libro anche problematico
Offre analisi presenta domande difficile a anche alcune certezze chiare però anche alcune certezze che alcune convinzioni ce ne sono alcune molto nette in negativo ho già detto all'inizio
Possiamo aggiungere che il libro avversa fortemente ogni tesi rivolta in direzione dell'idea del superamento delle distinzioni fra destra e sinistra
Ogni tesi che che che che proponevi la la la fine di questo criterio per guardare alla politica un libro avverso a ogni forma di oltre Isma'oltre la sinistra
No lui panieri non propoli da dare oltre la siepe ma riguardare dentro la politica come essenzialmente il confronto e conflitto democratico tra destra e sinistra un libro che dice
Anche un altro no netto alla confusione tra la sinistra riformiste e democratiche quella radicale e tendenzialmente presenta un disegno riformistico che esclude la sinistra radicale da una interlocuzione
Organica dentro un rapporto di governo è un punto naturalmente che si offre alla discussione ed è soprattutto uno questo libro contiene un no un non molto chiara forse il no più netto
A tutti i nemici palesi e mascherati passati e presenti della riformismo
Verde dirigo una una frasetta solo che è molto chiara e svela diciamo l'umore il il tenore di questo libro per decenni scrive Umberto Ranieri le menti più sofisticate della cultura di sinistra si sono arrovellate per delineare un corredo di concetti che evitasse di riconoscere le ragioni del riformismo
Che evitasse di riconoscimento questo un punto chiave e ci sono quindi degli avversari nella nella nel quale ho presentato da Ranieri
Ci sono posizioni di avverse e sono quelle rappresentate da una tradizione massimali esplicano estremistica
E se non proprio estremistica refrattaria di a riconoscere queste ragioni dei figli e della di una sinistra moderata fattiva eccetera ci sono anche dei siti
C'è un un sì chiaro quello principale alla legame con la tradizione socialdemocratica con una una tradizione duttile
Una tradizione utile una tradizione negativa
Che sento si sentono soli con gli stessi argomenti su cui hanno insistito questi anni questi anni altri autori come Massimo Salvadori come Luciano Cafagna
Come Giuliano Amato come Michele Serra e altri ci sono questi questi sì riguardano la tradizione riguardano anche delle radici ideologiche quelle di
E va bene stare al
Argomento al quale Ranieri ha dedicato anche un precedente libro
Ci sono anche radici italiane in nella di questa tradizione in in in Carlo Rosselli Guido Calogero in Aldo Capitini Norberto Bobbio nel libro ci sono innocui ci sono rarissimi c'è anche del rammarico
Nel rammarico per tante occasioni perdute dal nella storia della sinistra italiana da tanti che sono perdute sia dal Partito comunista italiano sia dal Partito Socialista soltanto alcune se ne possono citare un il centrosinistra il primo centrosinistra come grande occasione perduta
Pertanto i complicate ragioni che noi diciamo
Un'altra occasione perduta negli anni diciamo di Mondoperaio nel secondo quinquennio negli anni settanta quello in cui da parte socialista si prospettare un'ipotesi alternativa invece il Partito comunista era in controtempo su questa ipotesi e poi ancora il mille novecentonovanta il momento
Il momento dopo la sua caduta del Muro un'altra occasione nella quale per responsabilità di di di varie parti
Non si realizzò una una quella che era una possibile stagione di grande stagione di unità della sinistra poi c'è un progetto per l'ora ce la fine degli anni Novanta c'è l'esperienza di governo della sinistra del centro sinistra in corso
Nella nel discutere questo libro diciamo la curiosità almeno la mia centrale che con cui attento gli interventi dei relatori che abbiamo qui è quella che riguarda le risposte di Amato di salvati e di D'Alema
In su quella che qui viene chiamata una dialettica tra due ambizioni e dialettica tra due bizzarri la la la situazione politica italiana si tre si presenta come un corso di cose ha perso aperto a diverse evoluzioni possibili almeno due almeno due
E che hanno anche nomi diversi e sono dialettiche tra ambizioni diverse sia che le si guardi da parte della sinistra del centrosinistra che sia che le si guardi dall'altra parte anche da parte della destra e delle nel centrodestra
è una una dialettica tra il disegno di un compimento un compimento del progetto di una sinistra di tipo socialdemocratico che sia capace di rappresentare di per sé la la forza su cui c'era già un governo e dall'altra l'ambizione di un centro che aspira una sua specifica identica il che pone dei problemi dal punto di vista della perfezione di un bipolarismo
E disegno che aspira a dare identità unitaria complesso di posizioni centriste attualmente frastagliate quindi Umberto Ranieri sostiene un bipolarismo che non diventa bipartitismo che non diventi bipartitismo che si rimanga diverso
Dalla prospettiva bipartitica ritenuta impossibile impraticabile non congeniale alla condizione italiana e qui si apre diciamo c'è ecco nella la disco il centro della discussione che ci viene offerta riguarda il campo di collaborazione di pensione
Fra queste prospettive distinte quindi il quesito centrale che vi sottopongo che che che ci mettiamo davanti e questo riguarda la possibilità che l'opzione socialdemocratica dire che questo il quesito centrale rieletto
Era una domanda circa la possibilità che l'opzione socialdemocratica
Rinnovata interpretata in modo estensivo
Più elastico flessibile vanta ma riesca essa a trovare una sua espressione compiuta
E e è una domanda infatti non è una prospettiva certa neanche terra ieri che sembra sostenerla perché il libro si apre infatti con la constatazione che dal punto di vista della Cosa due in qualche modo interpreta questa prospettiva i conti non tornano ricco dice Ranieri l'apertura dell'impossibile è cominciato è stato pensato quando dati elettorali alla mano
La Ranieri che propugna queste ipotesi si è trovato davanti il fatto che i conti non tornano in termini elettorali
Questo è il punto se vogliamo io chiudo qua dico semplicemente che dico semplicemente dando la parola ai nostri ai relatori sul libro che questa duplicità di di di prospettive che abbiamo davanti verso la quale il mio atteggiamento persona è di di incertezza di riflessività ai piedi via tesa vinti di sviluppi anche se poi le cose sono quali le facciamo insomma non c'è
Un tracciato da indovinare non c'è un tracciato da fare
Questa duplicità non è soltanto italiana non è soltanto italiana ma riguarda la sinistra europea il centrosinistra in tutta Europa e c'è una c'è da trovare se riuscissimo a depurare la situazione politica di tanti altri fattori diciamo inquinanti tra virgolette
Poi che sporcano la discussione ma distorcono rispetto a un modello puro
Penso alla giustizia penso a tanti altri inciampi che abbiamo davanti c'era trovare Alice la giusta fra le gli elementi propulsivi per l'economia della prospettiva neo liberale e il e gli elementi di giustizia sociale e di tutela dei ceti più deboli tipici della tradizione socialdemocratica e quindi occupazione questo dibattito si può raccontare a me piace raccontava per esempio
Come in termini britannici come dibattito sul visto che sono esterofilo mi piace raccontarlo come dibattito sulla terza via
Come il confronto all'interno del centrosinistra britannico fra lei o socialdemocrazia e neo liberalismo sociale loro se lo raccontano così no
Lo racconta così come il fatto per esempio è un è un modo di di dirlo abbastanza chiaro pure pensiamo alla alla alla alla alla discussione che ho che resetta pubblicato di recente alla London School of Economics sulla terza linea se c'è una terza linea e se esistendo una terza via l'uomo la bolla trovata lo possiamo dire
Potremmo dirci la la domanda lontano faccia in questi termini se c'è una terza Pignatelli tagliato a questi due questi due queste due strade e se esistendo se l'abbiamo trovata con la stiamo sperduto trovare queste sono signori le domande io di suggerisco anzi propongo e decido di procedere in maniera del tutto arbitraria dando la parola a Giuliano Amato
Una somma che non va in onda
Una messe
Senti intanto permettimi di dire quello che mi ha colpito di più del libro
Che liberò che ci riesce in novanta pagine io non ci credevo che perché sono scritte piccole quindi sono novanta pagine con trucco ma riesce a stare molto bene tra cronaca e storia in novanta pagine che non è non è sempre facile
E per chi conosce come alcuni di noi conoscono la mitezza di Umberto che uomo fondamentalmente mite credo che insomma davanti a una zanzara si ponga il problema di chi dei due deve sopravvivere tra lui e la zanzara
C'è una certa cattiveria nel il o se non cattiveria una certa afferma durezza nera e sostenere le tesi in cui crede in questo libro
Che non concedono alcunché alle tesi che egli incontra sta
E qui sta
Durezza di un'analisi che lui fra all'insegna del filone che ritiene principale della storia del del del socialismo in questo secolo che il filone riformista che parte dal revisionismo di Beni Stabili insomma ce n'è per tutti non si salva praticamente nessuno parla dalla sua critiche ecco se la prende con la cultura anti riformista appunto con questo esercitare i cervelli migliori del sinistra che si era ingabbiata diciamo in in una prospettiva esclusivamente marxista nello squalificare il il riformismo
Se la prende con i neo azionisti come li chiama del nostro tempo
I quali hanno cercato e gli dice di utilizzare il pc che stava diventando PDS
Come il corpaccione di un Frankenstein alla ricerca di un'anima per infilare di l'anima che essi desideravano
Assumendo dice Umberto che costoro hanno sempre ritenuto il socialismo un errore fatto dalla storia italiana e quindi da qui milioni di italiani che ci si sono riconosciuti e finalmente con la fine del comunismo si dava l'occasione di correggere questa questo errore intervenendo con un'operazione di chirurgia plastica su quel corpo inerte per farne uscire un partito azionista grosso ecco questo era evitiamo una bordata anche per questo
C'è una critica severa in fondo verso l'area politica nella quale lui stesso si è sempre riconosciuto quella del filone riformista del partito comunista che risale ad Amendolara chi ha in Napolitano la figura dopo Amendola più illustre che ha avuto altre Gerardo Chiaromonte e lo stesso Umberto Macaluso
E lui dice insomma idee giuste ma si sono presentate almeno tre occasioni per ingaggiare all'interno del bar del partito battaglie che potevano cambiare le sorti
E queste battaglie non sono state ingaggiate ecco quindi qui fa anche una citazione mia del del del del duello a sinistra
Per convalidare questa interpretazione critiche nei confronti del sì
Che scende alla governabilità col passare degli anni lascia cadere la felice ambiguità dell'inizio degli anni Ottanta governare temporaneamente con la DC per preparare un'alternativa di sinistra poi infine cede diciamo al
Al mezzo temporanee o il Cristo lui dice facilità poiché la caduta del Psi
Critiche nei confronti dello stesso segretario del PDS di oggi al quale in qualche modo rimprovera
Di non aver fatto abbastanza per trasformare in impegno collettivo e in convenzione collettiva
Negli indirizzi le indicazioni lei con le quali aveva intrusi a smalto molti nel in occasione del l'ultimo congresso
Era il congresso del partito si quello che si era svolto l'anno scorso
Quindi ecco questa è una cosa che intanto colpisce cioè Umberto deve essere fortemente convinto di quello che ha detto per puntare alla Zanzara con tanta fermezza realtà
Ce un convincimento forte dentro questo lavoro
Che parte da alcune considerazioni che sono difatti ineccepibili
La sinistra di governo a oggi è intorno al venti ventuno per cento
La sinistra nel suo insieme in Italia
In anni passati per decenni è sempre stata intorno al quaranta e forse sopra al quaranta mettendo insieme il Partito comunista un partito socialista al partito socialdemocratico il Partito repubblicano e altri
Momentanei e
Compagni di questa cordata della sinistra
è vero che c'è Rifondazione oggi che era prima in qualche modo parte del PC e che quindi quel venti dei
Tu no diventa ventotto ventinove però c'è oltre un dieci per cento che comunque manca all'appello dove è andato a finire
Perché manca all'appello perché non si riconosce più nella sinistra che Huppertz se vogliamo i suoi partiti più di centrosinistra più affacciati sull'elettorato moderatamente di sinistra ma è un dato di fatto che manca all'appello oltre un dieci per cento e questo è un problema vero
Ha ragione Umberto questo è un problema vero è comunque una coalizione difficile una coalizione in cui interno non supera di molto il venti per cento
La domanda che si pone con quale partito si recupera si va al di là del venti ventuno per cento e qui affronta con grande piglio la questione del Partito Democratico dell'Ulivo o del Partito socialista con la sua netta preferenza va per l'ultima soluzione anche perché è convinto che le motivazioni con le quali sono stati sostenuti gli altri modelli sono motivazioni più in negativo che in positivo lui dice in fondo
Per la presunta vecchiezza dell'idea della socialdemocrazia che si propone un'altra cosa ma quale quest'altra cosa sia in termini positivi osserva Umberto
E
Di chi è questo telefonino così torna
Ho capito sapeva incorporata la dottrina verso il rispetto dei che questo in Francia susciterebbe un applauso in Italia forse emergerà
E
Il partito democratico è il secondo Umberto in realtà il nome di Frankenstein dopo che fosse stata effettuata l'operazione di chirurgia plastica confermarmi se ho capito bene o male
E questo per te è una ragione sufficiente attenzione diretta è una cosa che francamente che francamente non non mi convince
Lui stesso
Guarda all'Ulivo invece come è una cosa che ha un suo elemento di assoluta e indiscutibile necessità l'Ulivo è una coalizione vincente d'altra parte il ventuno per cento da solo
Non non non diventa maggioranza
La domanda è se l'Ulivo candidato a diventare partito se riesca a diventare partiva e qui Umberto si ferma davanti a una questione davanti alla quale mi sono fermato anch'io devo dire la verità come così cittadino perché
Può darsi che sia un'ottima cosa quella dell'Ulivo che diventa partito ma prima bisogna convincere i popolari a entrare in un in un partito comune insieme ad altri se i popolari dicono di no
Che cosa resta della possibilità anche ammesso che vi sia una disponibilità delle altre attuali componenti dell'Ulivo
A formare un partito se i popolari dicono di no e per i Popolari sembra oggi è una questione
No non superabile quella di mantenere la loro identità di partito cattolico non non è non è da escludere che in futuro
Cambino atteggiamento ma è un dato di fatto che questo atteggiamento attualmente il loro e non sembra modificabile
Questo evidentemente Fassi che la coalizione dell'Ulivo appaia un ingrediente insostituibile dell'insieme
Che consente alla sinistra di aspirare alla maggioranza e in questo momento di esserlo
Ma no non evidentemente di è serio di puntare oggi al partito dell'Ulivo
Io qui c'ho anche un'altra questione che
Umberto non tutto che che io considero ride assolutamente rilevante e cioè in una situazione come Queens se l'ex PC diventato PDS
Accentua sempre di più i suoi caratteri di partito riformista europeo ispirato a quel comune bagaglio che proprio delle socialdemocrazie europee
Questo è di per sé un ostacolo o un eventuale incentivo per il futuro ad una possibile convergenza in un partito più ampio che includa tutti e che si potrà chiamare Ulivo o in qualunque altro modo questo in fondo non ha importanza
Ecco a me pare che sia un incentivo non un ostacolo
E che quindi sostenere in nome dell'Ulivo che fa male il PDS a cercare di assumere il più possibile le caratteristiche di un partito riformista europeo e cadere in una contraddizione perché
Lei no quel partito fa questo più conserva caratteristiche di partito postcomunista suppongo perché questa è la realtà delle cose
E facilita la comune convergenza in un partito più ampio di progressisti moderati cattolici di vario genere
Il fatto che il partito ex comunista mantenga le caratteristiche di un partito postcomunista facilita il mettere insieme tutti questi oppure e e tutto questo è facilitato invece dalle ritrovarsi in un comune filone riformista
Sì
Poi che per me questo è un argomento grosso devo ammettere che trovo un po'surreale la discussione ecco perché quando una discussione si colloca su su un terreno di una contraddizione a mio avviso fortissima sul piano logico politico
E storico mi domando forse ha un senso che a me sfugge
Forse ha un senso che a me sfugge perché poi il dubbio è sempre bene averlo ma non vado molto al di là di questo tanto più che osserva Umberto
L'essere partito socialdemocratico oggi in Europa
Non significa essere partecipe di un Jurassic Park che si sta estinguendo
Significa essere partecipe Biella di una storia positiva d'Europa
E qui e Umberto rivendica con giusta sottolineatura che ciò che di meglio ha costruito l'Europa con una tutti naturalmente i difetti e i bisogni dei correttivi è largamente dovuto la il flusso dei partiti socialdemocratici al governo
Significa essere parte di una famiglia che governa tre quarti dell'Europa oggi e che tende a governare nel sempre di più a quel che si riesce a capire dalle prospettive del dell'elezione piede delle future elezioni tedeschi
Che aggiunge Umberto anche in sé le ragioni del futuro per che il nerbo della del riformismo
Umberto lo trova in un filone che è quello del revisionismo che parte da Bernstein è che sbocca in Italia in Carlo Rosselli
Cioè il socialismo liberale in poche parole di incontro tra democrazia liberale socialismo questo è il punto chiave e poi attorno al quale un bel costruisce tutto l'insieme del del suo ragionamento
Risalendo lo fa qui l'aveva fatto più ampiamente in un libro di due anni fa ha dedicato punto Habermas interamente ricordando la critica di Berna sta in il più incompreso tra
I pensatori socialisti perché
è stato ripudiato più o meno da tutti non soltanto dal filone marxista-leninista ma anche Valtidone
Leggo sì e tanti anche dalla seconda internazionale calcistica appunto infatti Bernstein era un rinnegato quadrato era stato rinnegato dall'indagato Karofsky no rinnegato al quadrato ma a bordo Bernstein a non solo aveva messo in dubbio la teoria del valore plusvalore eccetera che era il cuore poi che aveva fatto innamorare di sé miriadi di intellettuali
Ma aveva anche messo in dubbio la lo sprezzo di Marx per la democrazia borghese per la democrazia liberale cogliendo attraverso le tue critiche due elementi che la storia ha dimostrato assolutamente veri prima che il capitalismo non portava verso la stagnazione
Ma era in realtà il sistema economico più dinamico che fosse stato inventato nella storia infatti il suo dinamismo Conti
Secondo che la democrazia liberale conteneva in sé gli ingredienti per far crescere non soltanto i pochi che l'avevano inizialmente per Sata persi
Ma anche i tanti che sulla base dei medesimi principi il giorno dopo avrebbero potuto rivendicare i propri diritti e aprirsi una strada con le proprie gambe nel mondo il riformismo
Aprirsi una strada avvalendosi di diritti che sono stati messi in circolazione usarli per Ségolène
Questo è e ciò che il riformismo ha fatto ed è questo intreccio tra democrazia liberale del socialismo che regge secondo Umberto il futuro possibile delle nostre società e in questo io chiedo profondamente ragione perché se oggi non ci rendiamo conto che c'è da un lato che la dinamica del mercato come fattore principale di promozione dello sviluppo
E dall'altra una regolazione che consenta comunque di neutralizzare gli squilibri che il mercato altrimenti potrebbe da solo generare il potere privato distruttivo
E dall'altro distribuire con efficacia i diritti anche nei loro contenuti economici che il il l'economia permette di attivare ed è questo esattamente il futuro
Questo è è quello che abbiamo davanti quello che tutti dovremmo a avere capito affidare al mercato lo sviluppo dell'economia
Affidare ad un'attenta regolazione figlia ora delle istituzioni ora della negoziazione tra parti sociali un arduo satura adeguata della distribuzione dei diritti e del e quindi delle opportunità che si offrono a tutti
Per che questa strada che e poi quella del tanto celebrato Bleu
Talmente è una strada che viene predicata
Fa conto i i ragionamenti che faceva D'Alema nel congresso a cui si riferisce Umberto rimproverandogli di non essere andato oltre ciò che ha detto in quell'occasione di non aver trasformato in impegno collettivo beh erano esattamente su questo erano esattamente su questa lunghezza d'onda si era parlato in effetti di rivoluzione libera
Le ragioni per cui non è diventata in realtà convinzione collettiva sono molte
E in buona misura sono dovute a questa ostilità culturale che c'è stata in passato sulla quale Umberto fa Ripa con giusta severità
Su quella nozione di riforme di struttura che fu comune al pc e a buona parte del Psi
Che lei vedeva con la R maiuscola e meritevoli di essere fatte soltanto se erano antagoniste al sistema si rompevano il sistema e ci fu questo equivoco sotto la nazionalizzazione dell'energia elettrica che pesò non poco
Nel determinare atteggiamenti perplessi intorno al primo centrosinistra perché mentre la Malfa giustamente spiegava la nazionalizzazione dell'energia elettrica come una scelta giustamente fatta in un'economia di mercato per garantire nel Mezzogiorno dove dell'impresa elettrica privata non andava una elettrificazione che rispondeva all'interesse generale
Riccardo Lombardi spiegava la medesima nazionalizzazione come il primo bastone che veniva messo fra le ruote dell'accumulazione capitalistica privata
E che quindi era il preannuncio in realtà di altre cose del genere quanto Bardi personalmente ne fosse convinto io non lo so a dir la verità perché poi Lombardi aveva un'origine azionista e tuttavia in quella fase della sua vita aveva abbracciato alcuni stilemi culturali tipici del massimalismo socialista in realtà di poi si riconosceva nel riforme distrutto
Ora
Detto questo per ciò che cos'è che contro appunto io non riesco ad andare oltre quello che ho detto sul quesito che sta che tu dici che ti sta a cuore
Questo appunto per poi attento perché è un quesito che nella storia della sinistra e il pericolosissimo insomma perché una volta lo chiamavamo la forma partito
Ora la gente che si mette a discutere della forma partito in genere non ha molto altro da fare nella vita e quindi come dibattito in sei io lo considero così cattivo segno insomma ma e io non riesco ad andare oltre oltre quello che ho detto quello che trovo in realtà appassionante di più
E il il far sì che come dice Umberto questo patrimonio del socialismo liberale la cui attualizzazione la cui possibile attualizzazione si vede ad ogni piè sospinto questo venga realmente fatto che si percepisca attorno a noi che questa è la strada che è stata imboccata che il Nuovo Progetto
Non è il progetto di un partito chi è collocato in un modo che è collocato in un'altra
Ma è il progetto di una società nella quale si combatte il potere privato consentendo al mercato di esprimere il suo essenziale pluralismo e quindi
E sin combattono i grumi di potere che pesano sull'economia siano essi privati o siano essi pubblici in nome delle opportunità chi è bene dare il più
Sì
Che lei la consapevolezza collettiva che le nuove tecnologie hanno bisogno non di monopoli e gli oligopoli ma della possibilità per migliaia di operatori di poterci applicare la loro creatività
E contribuire così alla identificazione di prodotti e di servizi e di posti di lavoro oggi ignoti
Far capire che una società cresce se pulsa inetto tutte le sue componenti e se non c'è qualcuno che dall'alto stabilisce ciò che ciò che deve essere fatto se si capisce
Che corporazioni gruppi si tratti anche di insegnanti che difendendo la propria pensione di anzianità fungono da nerbo proletario di partiti apparentemente di estrema sinistra
Stanno difendendo posizioni incompatibili con il benessere collettivo
Tutto questo deve essere percepito come campagna quotidiana di una sinistra chiesta parlando al di là dei propri tradizionali confini in effetti sforzandosi di dare allo Stato i compiti di cui oggi c'è più bisogno insomma
Uno stato che gestisce in chiave riformisti che a questa fase della storia è uno Stato il cui impegno nell'educazione collettiva deve essere percepito ogni giorno
A me capita da ridire l'altra sera in un'altra occasione con Umberto che insomma se quel tipo di vicenda che tutti noi nella nostra giovinezza abbiamo vissuto serate tardi passate in stanzoni di piani terra può di sottoscala
Con le luci accese a discutere della situazione internazionale dei suoi riflessi sulla situazione interna che oggi giustamente non sono ripetibili
Beh insomma se fossero ripetute vendendo stanzoni analoghi pieni di esseri umani che sono che stanno seguendo corsi di aggiornamento professionale di formazione di se stessi che vengono spinti
Nelle ore libere dal lavoro a cercare di avere una qualificazione migliore per aprire opportunità migliori di lavoro e ci sono le istituzioni dietro a questi ci sono le istituzioni governate dalla sinistra questo fa capire
Che la sinistra un progetto di società che società più democratica di quella attuale chi è società che
Contribuisce al futuro dei suoi cittadini più di quanto non si possa fare dando un incentivo di qua o o un incentivo di là
C'è qualcosa che rimane del vecchio ecco qui è questo è un punto che mi sta a cuore che Umberto non toccarlo tocca invece secondo me bene ecco in un saggio che appare su Nuovi Argomenti nella parte finale del medesimo saggio Alfredo Reichlin
Del vecchio dovrebbe rimanere una cosa che rischia almeno mi pare che sia scomparsa e cioè la capacità di mobilitazione
Di mobilitazione la capacità di mobilitazione che era la vera virtù comunista
E di cui io mi rammarico profondamente nel vedere che una volta che sono stati trovati finalmente obiettivi più giusti sui quali mobilitare non si mobilita più quasi che la capacità di mobilitazione fosse coessenziale agli obiettivi ideologicamente superati dalla storia in nome dei quali si mobilita da venti trenta quaranta anni fa
Le riforme come hanno scritto mille volte i riformisti non sono solo i testi
Le riforme per vincere gli ostacoli che hanno davanti si devono radicare nella coscienza di coloro che ne sono beneficiari destinatari o comunque di coloro che hanno a che fare con le medesime
Il riformismo implica la medesima azione di convincimento collettivo
Che in passato Partito Comunista sapeva esercitare e che noi socialisti non sapevamo più esercitare privati come eravamo del nostro radicamento
E se aveva un senso e ha sempre avuto un senso l'idea che Livorno ha trasformato in due moncherini
Due pezzi che era bene che rimanessero insieme
Lo si coglie proprio in questo aspetto quindi al fatto che da una parte è rimasta un'attitudine a produrre idee riformiste che però era sprovvista del necessario radicamento queste antichissime
Dall'altra c'era rimasto il radicamento che molto spesso serviva a mantenere radicata la struttura partitica in quanto tale ora sul piano delle idee e sembra che il rendez-vous stia stia avvenendo ma il radicamento dove
Qui qui ecco qui c'è un campanello d'allarme che io voglio segnalare cioè il il delle il quel partito sta diventando come tutti i partiti di governo
Un partito cioè che vive a
Attraverso i rapporti che intrattiene con le istituzioni ma che non manifesta più quella capacità di verificare con sensi di e costruire se vogliamo consensi dico dialogare con i tanti in modo da farle forza per gli obiettivi di riforma io mi sono domandato più volte ma perché quando si è fatta la riforma giusta anche se un po'a metà della liberalizzazione del commercio non si sono mobilitati scusate mi può sembrare antifemminista ma non intende affatto esserlo le donne
Che erano nell'organizzazione sciagura sci sciagurata che abbiamo oggi del nostro tempo sono le uniche che hanno il problema il maschio che ci si sottrae regolarmente di provvedere ai bisogni della famiglia al proprio lavoro
Per per loro non è tollerabile che i negozi facciano il medesimo orario tutti i tipi che che fanno tutti gli esseri umani che lavora erano le più interessanti a far capire alla Confcommercio guardate con con questo sistema di oggetto tuteli soltanto tristezza
Che ci siamo noi che dalla liberalizzazione abbiamo un beneficio d'di cui sentiamo tutto era necessità perché il teste
Non ne non è stata fatta
Un altro esempio appunto
Ne parlavo l'altro giorno alla Camera non non hanno avuto citarmi ma insomma e l'educazione importantissima per per il futuro
L'altro giorno abbiamo fatto un seminario sul Mezzogiorno alla Camera gli irlandesi sono venuti a dirci che in fondo non meno del dei loro incentivi a contatto vent'anni di politica scolastica che ha migliorato su larga scala la qualità del capitale umano
Ci hanno detto che in Italia sul capitale umano le istituzioni hanno investito poco in passato perché i governi duravano massimo un anno quelle un investimento a lungo termine e quindi non non gliene importava molto ora sembra che siamo in una fase di governi stabili dovremo pur cominciare a fare investimenti a lungo termine ma di sicuro dovremmo almeno cominciare a sottrarre i bambini del Mezzogiorno l'abbandono scolastico
Che percentuali elevatissime in molte zone del Mezzogiorno mai possibile che un non ci sia più un'azione di mobilitazione nel Mezzogiorno delle madri
Delle famiglie dei provveditori agli studi degli insegnanti che appartengono alla sinistra perché si diano da fare per registrare verificare ad una ad una le situazioni di bambini che perdono il rapporto con la scuola e perdendo il rapporto con la scuola perdono il rapporto con il futuro con il proprio futuro cioè e proprio una una forma di uccisione quella che avviene quando sia il drop out a quel livello di di scuola la scuola elementare o o prima che sia finita alla scuola media infine un esempio ancora che ho fatto
In un'altra occasione
Io trovo sbagliato che le ferrovie le Ferrovie vengano viste come il bilancio delle ferrovie
Le ferrovie sono centocinquanta mila esseri umani che una volta erano tra i patrimoni più preziosi della sinistra i ferrovieri e non una cosa seria per noi socialisti per i comunisti
Li abbiamo abbandonati ad un management
Per il quale il risanamento è soltanto l'aumento delle tariffe licenziamenti ora questo sarà sicuramente vero ma ci sono centocinquanta mila esseri umani senza la cui partecipazione convinzione coinvolgimento
Le ferrovie non funzioneranno mai a meno che non si affidino interamente alla robotica non non si fanno più le assemblee dei pentiti tra i ferrovieri per discutere di questi argomenti per convincerli
Per per coinvolgerli negli obiettivi di riforma ecco questa era era era una grande virtù del partito comunista che io socialista ho sempre invidiato
Non è che nel momento in cui con le idee quel partito mi diventa socialista perde la cosa che io ho più invidiato mi fanno essere sempre infelice
Grazie Giuliano Amato
Anello gli allarmi ultimare il suo intervento riguarda riguarda qualcosa che si può chiamare borse in movimento prima il movimento ci rimanda a sua volta la capacità della politica di configurarsi
Come proposta corredata se stiamo dentro al disegno di proposto da Umberto Ranieri di una opzione ideologica quindi la forma che la politica riesce a prendere ha molto a che fare poi con la ha un rapporto stretto con la sua capacità di mobilitare nei riesce a proporre per questo Umberto Ranieri che non non a caso unico precedente al suo s'intitolava proprio il movimento del tutto se ricordo bene era una citazione di Bernstein è una citazione dal no all'avvisare aveva e parlava sì ma mai non del movimento nella magari la socialdemocrazia è un movimento politico non non c'è dubbio che stanco non riteneva un movimento politico
E le alcune delle domande che stiamo affrontando riguardano la capacità della di un'opzione politica modernizzando i riformisti dell'Italia di configurarsi come proposta organica io su su questo e quanto altro vorrà dire a proposito del microfono parola Michele Salvati
Ma le ultime osservazioni molto appassionato di Giuliano Amato porterebbero lontano dal libro è un tema Secondo me dei più importanti e più grosse che ci sono adesso perché le cose sono cambiate molto molto radicalmente nei tempi negli stanzoni fumosi in cui anch'io mi ci mettevo
Quelli che ci facevano Diego fecero dire Oscar Wilde alla fine dell'Ottocento il socialismo è bello ma porta via troppe sere già allora cominciava una forma di riflusso
Nei confronti dell'istanza diffusi ieri ripulsa nei confronti di questa partecipazione politica così intensa sono cambiate in tantissimi aspetti innanzitutto non è vero che non esiste oggi poi un vero e proprio
Una forma di partecipazione entusiastica e volontaria a livello esattamente quel che è mancata e la connessione perché manca la connessione con il politico
Perché manca tragicamente alcuni semi politico e coloro i quali sono più attenti o sempre insistono sulla necessità di commettere questo questi movimenti volontario questi movimenti sociali che si sviluppano in tutta Italia e anche nel Mezzogiorno ma in tutto il mondo peraltro sono proprio coloro di nuovo sembra quasi che la radicalità sia un radicalismo comunque l'estremismo sì un fatto insito rispetto a mobilitazione politica
Sono proprio coloro i quali hanno anche delle idee politiche di tipo massimalisti Colle mantengono tuttora chi insiste oggi nei nostri partiti
Dei partiti della sinistra per una Commissione forte con il sociale se non quelle componenti del partito nelle quali si riconoscono poi a livello politico
In un disegno che non è il disegno riformistico di cui con tanto calore passione hanno parlato ha parlato nel suo libro
Ranieri e adesso oggi se pensione difficoltà e l'altra grande forme di mobilitazione ciò che esiste
Una specie di Jato cioè tra il volontariato al di fuori della politica e che spinge la politica respingere tecnicità della politica da un lato e invece la mobilitazione plebiscitaria ottenuta attraverso i mass media
No perché queste sono le forme che la politica può usare adesso perché vedete si apprende che anche l'esperienza di Blair in Inghilterra no
In realtà questa non si basa su un'attività di radicamento sociale così profondo come quella che tu vedi Giuliano invidiati nel Partito comunista di una volta si forma largamente attraverso i famosi Spin Doctors da questi geniali innovatori politica ma attraverso la distruzione operata dicendo diciott'anni di thatcherismo e la voglia di cambiare
E poi delle idee geniali propagandata Traverso diciamo messaggi tutti attraverso il sistema mediatico no attraverso una costruzione dal basso di movimento tant'è vero che per ottenere qualche ottenuto in realtà
Toni Blair prima di allora Jones mese pirite allora arricchendo la cosa che ha fatto il proprio di distruzione
Un insieme di insediamenti
No del del partito laburista radicati nel sociale all'Iran puramente stare in molti altri luoghi no per esporle direttamente senza intermediari a livello partitico politico al messaggio del Capo cioè
Si potrebbe molto lontano questo discorso se sia possibile si è possibile farla le forme che tu quasi invidiati Pato parlare dei ferrovieri
Pediatri seguo sull'educazione dicevo forse sul commercio sui ferrovieri faccio già una un po'fatica a seguire chiedeva sono stati diciamo pure delle spine dorsali del movimento operaio e socialista nel nostro Paese
Ma voglio sentirmi ricordo Fernando Santi che veniva da quella categoria comunque con le Ferrovie gli era cara no quando parla
Contenenti i fascisti lo inseguivano eccetera è possibile questa cosa qui dopo la distruzione diciamo quasi immorale che c'è stata anche attraverso il sindacato il sindacalismo autonomo nelle ferrovie oggi
E questa la base su cui noi dobbiamo cercare di riprodurre il movimento sociale forte ecco di queste di queste cose appassionanti belli nuove noi dovremmo veramente discutere con un libro indipendentemente da un libro
Ma questo è un tema di straordinaria importante ma di di questo non posso dire nulla perché mi ha mi associo alla alla rievocazione appassionata la necessità di sottolineare questa cosa ma non è questo di cui volevo parlare io volevo parlare di questo libro per libro molto bello di cui mi auguro una diffusione e una lettura ampia molto bello per la parte che riguarda il passato per la parte quasi autobiografica di un dirigente il giovane dirigente dell'ala riformisti dalla sezione pubblicata poi da ultimo miglioristi racconti sprezzo no
Back office con l'aggettivo che noi diciamo pure miglioristi comma in ogni caso questi cittadini migliori non mi ricordo benissimo a Milano è sempre stata questo una sede dei miglioristi poi dopo distrutti
Dalla connessione molto stretta che erano con il Partito socialista milanese
Va bene sono storie sono storie di questo genere ora questa diciamo rievocazione della storia di questa componente questa autocritica forte e netta veramente molto bella così come molto bella diciamo
Perché per ragioni di vicinanza la molto bella generosa e intelligente la rievocazione del duello a sinistra perché il titolo posto libero o della grande slavina che di un altro titoli voce del crollo finale
Generosa e credo che un socialista la può apprezzare fino in fondo perché uno dei riconoscimenti più chiari
Che ci sono della primazia da un punto di vista intellettuale strategico teorico e però anche della dissoluzione in tema di questo perché e questa è la parte bella delli la parte che del libro mi ha convinto meno destina parte invece relativa al presidente operativa diciamo le prospettive politiche oggi e in particolare alla discussione al tormentone
Partito socialdemocratico contro Ursus chiamata come te voglio Ulivo
Perché io credo che si qui si poteva scavare di più e prende una posizione meno partigiana io credo meno appassionatamente partigiana capiscono posizione partigiani
Però qui si poteva anche vedere che al di sotto in questa discussione ci sono dei grossi problemi Kenneth tanti sono stati in parte travolti e inneschi Rizzati
Questa la cosa che più che vandali ma perché la gente si accapiglia su questa cosa qui s'accapiglia perché sono stati travolti in parte mi schizzati da una questione decorrenti in Terme al il PDS poi al i DS come si chiamano adesso
Insomma che ha inquinato il significato teorico di indagini che può avere questa diciamo questa dicotomia o questa oppure se messi in questa situazione allora
Io credo che questo problema bene affrontato non si presenti affatto ad una separazione dicotomica però da una parte si stava lì visti dall'alto i stati sostenitori del partito sociali così è stata presentata l'interno al partito così è stata vissuta da molti ma questo modo partigiano di vita uno niente Cotral partigianeria ed essenziale perché nei piedi la partecipazione politica dei partiti però secondo me è sbagliata
è un problema che presenta a monte diciamo gradazioni intermedie consente un dibattito sui problemi di fondo che noi abbiamo per l'organizzazione della sinistra di tali sotto due aspetti il primo aspetto è quello legato alle peculiarità dell'evoluzione del sistema politico italiano ed è relativo a un problema molto semplice di come sia opportuno organizzare la sinistra democratica
Al fine di danni maggiori chance di vittoria elettorale
è il problema che
Problema che Massimo D'Alema ha conseguito brillantemente a risolvere se volete attraverso la coalizione attraverso l'appoggio alla coalizione dell'Ulivo questo è un colpo richiede politico vero e proprio sospettato una una lite tra i Poli facilitato ovviamente al fatto che il partito popolare Siena spaccato che la lega non si è alleata voglio dire tanto per mettere le cose in prospettiva di una prospettiva che non c'era nel novantaquattro ma in ogni caso ad insistere su questa via no è stata una intuizione politica feconde molto buone o comunque di questo si tratta diciamo di riorganizzazione della Sinistra democratica Italia che ha le caratteristiche le debolezze che quindi cavi prima
Che nel suo perno centrale cioè il PDS DS debole non riesce a superare il venti per cento venti ventuno faccia
Il secondo tema il secondo aspetto di questa discussione che non si presta di nuovo a spaccarsi la norma spaccare capodivisione socialdemocratici riguarda i contenuti il messaggio il programma di una sinistra di governo per la sinistra riformista Ica di cui Giuliano Amato ha parlato adesso con tanto calore allora su entrambi questi aspetti le posizioni Ulivo Partito socialdemocratico si pongono di più su una gamma di punti intermedi più che non di polarità
Maniche certo ci sono ulivisti estremisti e socialdemocratici estremisti
No ed è facile critica ma si sta così se si attacca una testa di legno
Di un ulivista sciocco non si va molto lontano nel vedere quali sono i punti degli ulivisti un po'meno sciocchi questo è la cosa che io volevo di allora primo aspetto i poveri organizzazione di un centrosinistra vincente
In Italia
Allora tra i sostenitori diciamo assennati dell'Ulivo
Chiedo di verità io non ne conosco uno
Ma proprio non ne conosco uno che ponga la costituzione di un partito democratico
Che annulli le tradizioni di cui si compone l'Ulivo oggi la socialdemocratica la cattolico popolare la liberale di sinistra e l'ambientalista sull'agenda di oggi o domani forse neanche di dopodomani
Semplicemente non si esclude ma in politica non può essere escluso niente
Che una collaborazione permanente come parte della maggioranza
Oggi siamo in maggioranza
Via luogo a forme organizzative sempre più strutturato già qualche passo si è fatto no con la piena collaborazione anche con la promozione degli attuali segretari di partito
E altri si possono ancora fare no è di questi giorni gli enti ieri l'altro l'appello di Bassolino e anche la tu tuo commento favorevole Umberto a questa appello di Bassolino per una regionalizzazione delle strutture organizzative dell'unità
Prodi questa variegata si parla tra gli ulivisti non di altro da questo punto di vista ora gli ulivisti che conosco io no non sono affatto per il partito democratico e si limitano sottolineare due cose per quanto riguarda il sistema politico italiano
E i partiti che ne fanno parte
La prima è che se prendiamo sul serio il bipolarismo e l'alternanza se tutti quanti siamo per il bipolarismo e l'alternanza questo punto cruciale naturalmente
Da cui discende tutto quanto ma se siamo per questa riorganizzazione del sistema politico italiano quella che è venuta spontaneamente con le elezioni del novantaquattro e nel novantasei
Allora il problema di stabilizzare espandere la coalizione costituita dal centro che guarda a sinistra
E dalla sinistra di governo cioè l'Ulivo in sostanza
E il problema cruciale
Stabilizzare espande gli ulivisti vorrebbero credo che questa coalizione avesse i voti per governare come tutti
Pensano e fosse stabile e coesa al suo interno ciò che può tenersi solo con una frequentazione e contaminazione molto intensa
Delle forze politiche che la costituiscono e delle correnti culturali che da questi traggono origine e le ripeto sono quella socialista queste rimasta solo quella ambientalista sono quella liberale di sinistra sono quella cattolico questo è quel che vogliono credo
Gli ulivisti assegna certo di immagine naturalmente l'ulivista di provenienza popolare
Sarebbe più contento se l'Ulivo crescesse per merito di consensi accaparra atti al partito dal Partito popolare con un diessino credo che sarebbe contento opaco orgoglio di corrente di componente sì l'Ulivo crescesse per merito di consensi maggiori ottenuti dopo lo spezzone che fa riferimento al Vieusseux così tutti gli altri naturalmente
Ma uno riviste io credo una persona che CGIL alla coalizione che crede che la coalizione sia l'arma vincente
è un ulivista se ha a cuore il successo della coalizione almeno quanto sottolineo almeno quanto a cuore il successo del suo partito
No si sviluppò un po'di partigianeria anche per la coalizione oltre che per il partito
No perché se noi vogliamo andare in una situazione bipolare questo deve avvenire necessaria
E questa è la prima cosa che sottolinea un ulivista io credo che sono cose che ci troviamo tutti quanti noi perderemo la seconda cosa che un ulivista diciamo sottolinea a proposito aprire italiano è una peculiare ITA che lo rende difficilmente confrontabili con gli altri sistemi politici
A seguito di storia che conosciamo tutti benissimo ma essenzialmente per la presenza del Partito comunista nella storia italiana
E questa è la pura realtà dei fatti
La sinistra spendibile oggi come forza di governo è piccola
Per ora e per un futuro prevedibile Rifondazione si tira fuori da quest'area
DS viaggiano intorno al ventuno per cento i socialisti dell'Ulivo sono una piccola cosa perché un pezzo è stato io credo temo stabilmente perduto non so quanto stabilimenti politico si può dir niente ma perduto per il momento a un'altra diciamo agli avversari della sinistra
No e quindi de chance di costruire da questi materiali un partito socialdemocratico egemonico
Socialdemocratiche credo di tutto riconducibile alla tradizione socialista
Come avvenuto in altri Paesi come c'è in altri Paesi queste sono sono molto scarse per un futuro che io non riesco a vedere non riesco diciamo di quello che si vede che si sviluppi in maniera diversa di qui il ruolo cruciale dei popolari e delle altre piccole forte di cento guolo ben maggiore del loro peso elettorale e di qui la sottolineatura dell'Ulivo come qualcosa di più
Di un'alleanza basata su pure convenienze elettorali che ci sono naturalmente
è solo l'unico che può tenere insieme un meccanismo delicato che è basato su concorrenza e collaborazione guardate
Concorrenza e collaborazione non sono totalmente antinomiche avvengono anche nel settore dell'impresa pensato i distretti industriali si basano su concorrenza e cooperazione l'Ulivo può diventare una specie di distretto
Diciamo industria basato su concorrenza e collaborazione
è solo però un forte spirito di identità
Dico di coalizioni che può tenere insieme partiti dotati di orgogliosa identità
Proprio come avviene nel proprio comune forte spirito di partito ha sempre tenuto insieme correnti culturali distinte pensata Democrazia Cristiana ho prestata Partito socialista ma pensate anche al Partito Comunista
Voglio dire e a quella tradizione che è sempre rimasta vitale voglio dire da Giorgio Amendola in poi
No e ben distinte dalle altre interludio comunista certo ovviamente i riformisti erano contenti quante più federazioni
Riuscivano a conquistare riuscivano a vedere rispetto agli altri però lo spirito di partito era sufficientemente forte da fargli anteporre la vittoria del partito alla vittoria della loro corrente
E così anche qui deve essere
Insisto con questa analogia e se non c'è lo spirito di coalizione la cosa si frantuma
Specialmente se io non lo volesse
Noi fossimo costretti all'opposizione il più tardi possibile
E qui arriviamo secondo aspetto no che diceva che sottolineato che è importante analizzare quando si analizza diciamo il dilemma partito socialdemocratico Ulivo
Certo ma più volte lo spirito di coalizione che cosa distingue questo spirito con puro calcolo di convenienza che tiene insieme soggetti eterogenei sulla base di possibili pur impossibilitato elettorali
Per carpire il premio della collaborazione poi dà vita a governi incoerenti e rissosi
C'è una coerenza sufficiente nelle quattro correnti culturali di cui si compone l'Ulivo oggi
Continua a ripeterlo naturalmente i gruppi che le esprimono e questo ci tengo porta sulla mia appunto che io ritengo cruciale sul quale l'analitica l'analisi di Umberto non si spinge
Che cosa oggi una politica di sinistra riformisti
In fondo rispondere a questa domanda essenziale per poter poi affermare no come fa come fa Umberto e che io non accetto ha fatto questa sua affermazione precisa c'è un capitoletto che dice L'Ulivo vuole andare oltre la sinistra allora ci sono sicuramente all'interno dell'Ulivo ma ci sono sicuramente anche in altri paesi pensate al poi posizioni di ente di gangs mo'posizione ci sono all'interno diciamo del movimento diciamo dal dal tentativo di cui parlavi tu Bosetti gente che ormai si rifiuta di parlare di sinistra
Per l'esperienza socialdemocratico cupole esperienza di questi partiti al governo in Europa uno
Io mi rifiuto di accettare di accettare questo allora cos'è oggi una politica di sinistra
Dell'Ulivo
Ora diverso sarebbe stato vedete se Ranieri avesse detto non l'Ulivo andare oltre alla sinistra ha messo le lesioni che avesse detto che l'Ulivo la nave oltre il socialismo
O comunque che la posizione riformistico dell'Ulivo non può essere ridotta a una alla tradizionale strategia socialdemocratica vedete questo giudizio che io condivido dopodiché oltre la sinistra
Un quadro diverso oltre il socialismo e io condivido questo giudizio per due motivi punto primo perché questa coalizione essendo il frutto di quattro tradizioni di sinistra ripeto di sinistra di cui tre non socialiste
Ricordo che i cattolici popolari gli ambientalisti e liberali di sinistra non so socialiste no come impianto culturale mi sembra evidente che l'Islam risultante per quanto sia alto il peso della tradizione socialista impegno per cede per quello maggiore non può coincidere contro la tradizione socialista in senso proprio
Questo il primo motivo ma il secondo e più importante
Le strategie effettive che oggi i partiti socialdemocratici europei cercano di perseguire in che misura sono derivabili
Da un'analisi della realtà da una ideologia da una strategia che possa essere ricondotta in modo rigoroso alla tradizione socialista
I critici ora Blair è un socialista se questo termine si dà un significato proprio e non solo quello secretati segretario di un partito socialista
Come
La carta come tutti sappiamo è che noi siamo nel mezzo di una straordinario
Passaggio di fase
Della sinistra storica
Un passaggio di fase analogo per intensità a quello che condusse dalla sinistra liberale repubblicana nel primo secolo dalla sinistra quella dopo la Rivoluzione francese fino alla fine dell'Ottocento
No alla sinistra socialista nel secolo successivo
Io non ho il tempo di descrivere la radicalità di questo passaggio di fase
Come in questo passaggio cambi l'intera articolazione ex della strategia da sinistra cambia l'oggetto delle domande politiche
L'obiettivo storico fondamentale cambia le basi sociali cambia la definizione di amico nemico guardate della sinistra da sinistra se nera Solbes socialista sequestra un termine
No
è ovvio che l'acqua di rapporto amico nemico è ancora definito in termini cauti anni se non marziani lavoratore dipendente contro i padroni c'è questo pezzo anche nella componente socialista
No questo pezzo è scomparso
Non c'è più oggi
Noi oggi possiamo avere
Degli industriali che stanno in un partito di sinistra democratica e degli altri industriali che stanno al reparto così possiamo avere gli operai
Che stava in un paio di Sinistra Democratica dotata d'altra parte di fatto le abbiamo il grosso degli operai del Nord o una bella fetta di ripete nota nella lega
Questo dobbiamo purtroppo dircelo quindi questa è la situazione in cui viviamo ora cosa c'è di diverso da noi rispetto agli altri è una cosa molto semplice che in altri Paesi dove esistevano grande consolidati i partiti socialdemocratici
Dove non c'è stata la grande slavina dove non c'è stata la distrutti quella crisi drammatica
Debba degli insediamenti tradizionali dei partiti conservatori dei premi di sinistra come c'è stata in Italia ovviamente sono i partiti socialdemocratici quelli che intercetto andare articolato
Le domande di cambiamento
I liberali in senso liberale e democratico sono loro che diventano innaturali contenitori della trasformazione
Ma questo è la differente da noi
No meglio dove si è consapevoli però che da fare per formazione cede molto prossimo e ci allontana dalla definizione storica di socialismo se se abbiamo un minimo di Accredia se vogliamo dare un un minimo di senso
No a questa tradizione
Si mischia le carte insieme con la perentoria liberale che abbiamo su queste le cose che dicevi tu voglio dire ora il mischiare le carte questo mischiare le carte in Italia mentre in altri Paesi più fortunati del nostro
Può essere presentata nel vecchio contenitore del partito socialdemocratico è questo mischiare le carte significa mischiare le carte con altri contenitori
Che sono autonomi rispetto a noi anche un contesto organizzativo che sono indipendenti dalla nostra tradizione con i cattolici democratici per i cattolici popolari con i socialisti che rimangono nel centrosinistra
Naturalmente con i liberali di sinistra son le cose che cerchiamo di fare io credo naturalmente conclude su questo punto che non c'è proprio la migliore tradizione anzi c'è una sinergia profonda
Tra cercare di espandere il più possibile natura socialdemocratica moderna dei DS e tenere dal lato dell'Ulivo non c'è nessuna contraddizione
No sapendo bene che un punto fondamentale per nove il capo che adesso vogliono non vogliono esplode fra le mani non lo so
Il rapporto con i cattolici democratici altre specificità italiane in cui non entra nella Democrazia Cristiana cult ripetuto nel qui
Al momento un pezzo fondamentale un pezzo assolutamente cruciale di qualsiasi coalizione che voglia avere la speranza
No alle prossime elezioni di battere Berlusconi Company
E quindi vedete nessuna contraddizione ma insomma bisogna impostare vai a fondo su questi temi e non creare contrapposizioni manichei non creare teste di legno
Gli ulivisti sciocchi esattamente come rivisti non dobbiamo creare teste di legno di socialdemocratici
Orgogliosamente Autonomie indipendente
Grazie
Grazie a salvare non canta Calimani crea
Sentiamo adesso Massimo D'Alema dopodiché io avverto
Adesso ascolteremo l'autore il quale in questi casi può essere anche appagato di avere costretto tanta gente e tanti relatori alleggerendo direttamente sull'insomma
Siamo anche curiosi di avere qualche sua breve relazione dopo l'intervento di Massimo D'Alema
Io credo che diciamo
Discussione sin qui sviluppate sia abbia suscitato sufficiente curiosità
Verso il libro di un
Le effettivamente a questa qualità di cui parlava Giuliano Amato di essere
Un libro che in modo estremamente rapido
Affronta
Nodi di grande complessità
Lungo l'arco di una vicenda storica Luca drammatica
Ricostruendo il filo di una continuità
Una battaglia culturale e politica
Di minoranza nella sinistra italiana
Non così
Vengo per
Fino ad una conclusione che diciamo tutti i rilievi critici però mi sembra aperta ad una
Di una visione più ottimistiche cioè finalmente questa tradizione riformista e quella intorno alla quale può si può tentare di riorganizzare la sinistra di dare ad essa una prospettiva
Nell'azione di governo che che la sinistra sta compiendo
E nella sua azione futura soprattutto nel collegamento con l'Europa di potermelo su questo punto perché io credo che appunto dobbiamo evitare una discussione troppo ristretta provinciale su queste questioni che
è stato a lungo un difetto drammatico della sinistra italiana cioè credere chiede l'Italia fosse il migliore dei mondi possibili che tutte le nostre anomalie fossero di in realtà dei fiori all'occhiello delle cose
E non come a volte capita atto così che dei rimedi delle protesi delle
Dei tentativi di di dare una sistemazione a una situazione anomala
Siccome io vi ho messo mano alla costruzione di questi troppo semplice una delle cose che mi urtano di più nella discussione politica
è il il il sorgere di una compiuta di una di una di una battaglia politica ulivista che si rivolge contro la leadership del partito democratico della sinistra perché
E come uno che veda
Che una cosa che ha costruito sia anima e gli si rivolta contro
Molto forte può essere la tentazione di dice acqua perché e
C'è stata una ragazza una straordinaria gaffe di Salvati quali ha detto D'Alema è stato bravo perché ha appoggiato l'Ulivo no no
Dobbiamo progettato e tavolino costruito cioè concede
Già sul sulla base no no ma lui ha capito Saracco attraverso
Cioè per ragioni che poi cercherò di spiegare noi siamo stati convinti che in Italia occorresse non solo quel tipo di alleanza sociale culturale e politica per costruire un asse di governo del paese
Ma direi persino quel modo di consegnarle nel senso che la necessità che quell'alleanza non fosse soltanto un patto tra partiti Massi disponesse in modo più aperto rispetto alla società civile a nessun valore aggiunto proprio perché eravamo di fronte alla crisi dei partiti questo è stato teorizzato
Tavoli scritto dichiarato prima di farlo diciamo spiegato prima che si doveva fare come si doveva fare diciamo
Per cui il risultato difficilmente può essere il volto contro di noi
A meno che poi non si pensi che questa complessa operazione possa essere utilizzata contro chi l'ha costruita per ragioni di una lotta di leadership allora questo è del tutto legittimo chiamarlo col suo no dice
Ma chiusa questa parentesi ritornerò diciamo che unisce i termini politico culturale
Io sono convinto che dice innanzitutto io penso che le verità più importanti di questo libro sono collocate nella parte conclusiva
Nel senso che intanto partiamo grande verità
E cioè il sei colossi chimici conclude
Con
La fine del secolo breve diciamo aperto un processo possibile di di ricomposizione della sinistra del movimento operaio
Questa riunificazione della sinistra avviene nel segno del socialismo democratico
Socialismo democratico inteso come un un'impostazione culturale chiusa un modello no
E ciò sono d'accordo Saddam
Ma sicuramente un campo di forza
Un una grande organizzazione un movimento
Cioè quel movimento nel quale si parli unificando la sinistra su scala mondiale si chiama Internazionale socialista
Poi noi possiamo spiegare con acribia e non è socialista
Posso seguire perché è vero che molti aspetti però si chiama Internazionale socialista e questo non è privo di un fucile
Dal punto di vista storico politico
Poi naturalmente i filosofi sociologi fanno dei lavori molto importanti ma sono un quattro
Cioè si chiama Internazionale socialista quel luogo dove si va
Unificando la sinistra su scala mondiale
Non è soltanto un fenomeno europeo
è un fenomeno mondiale
E quindi in questo processo in qualche modo muta anche la natura di questa organizzazione
I suoi confini culturali non soltanto perché in Europa il socialismo si incontra con la tradizione liberale che nel mondo si incontra ecco con Nelson Mandela con Arafat con
I democratici dell'America latina senza il contratto con un sacco di gente
Che si finito finito il movimento comunista il campo sovietico eccetera in realtà è accaduto un fatto straordinario che smentisce
E che la lo smentisce uno dei fondamenti del modo come l'abbiamo costruito la nostra svolta
E cioè l'idea che la crisi dell'ottantanove segnasse la caduta parallela delle due grandi esperienze storiche della sinistra in questo secolo comunismo e socialdemocrazia questa tesi stata smentita dallo sviluppo
Perché mentre il comunismo è crollato
Il campo del socialismo democratico è il luogo dove si va riorganizzando la sinistra con idee nuove
è una grande mutazione ma è una mutazione che avviene lì ed è guidata da quelle forze che non avviene come crisi di quel movimento ma come crescita e trasformazione quest'con la differenza radicale
Quindi Carpi ha ragione Nanni
Cioè
Noi abbiamo la base culturale del
Della nostra grande innovazione è stata quella di dire finisce esperienza del movimento comunista ma l'approdo non è nel socialismo democratico e oltre queste due tradizioni era sbagliato
Cioè non è le cose non sono andate così propongo forse avevamo ragione noi ma insomma poi quando vanno diversamente bisogna prenderne atto era un'idea brillante ma non si è realizzato
è accaduto un'altra cosa ed è naturalmente anche perché nel campo del socialismo democratico si è avviata una straordinarie innovazioni innovazione di pensiero
Stanno nascendo un nuovo riformismo le cui basi culturali sono più ricche Holt più a larghe che non quella della tradizione socialista e questo sicuramente vero diciamo ma
Quella tradizione proprio perché è una su una tradizione più aperti da meno dogmatica più più disposta al cambiamento perché assumendo la democrazia come come fine come mezzo come
E ancora centri servire e questa straordinaria vitalità di queste dimostrata in modo clamoroso dal fatto che
In Europa
In questa parte del mondo così importante il socialismo democratico ha assunto la guida delle
Io credo che quindi noi
A lenire
Intendiamoci noi avevamo detto con molta chiarezza nostra svolta comincia con la richiesta di adesione all'Internazionale socialista quindi da questo punto di vista c'è il minimo dubbio che
Questo elemento c'era
Ma direi avere depurato questa scelta degli elementi tattici
E averne fatto un po'
Un asse un'idea forte di ricostruzione della sinistra
Cioè tentativo di definire a partire da questa scelta l'identità della
Se noi abbiamo vissuto un drammatico problema
Che ha un drammatico e lo vediamo tuttora come fatto collettivo che è un drammatico problema di di Psicologia delle masse cioè un un partito è una comunità di persone di donne e di uomini
Se le passioni
L'orgoglio di essere comunità
Le i simboli e i nomi che commuovono
Sono tutti collocati nel passato
E non c'è nulla diciamo che emozione collocato nel presente e nel futuro no
E questo è un problema molto serio per la vita di una comuni
E la nostra comunità
E ha avuto quella fondamentale diciamo da cui nasce il PDS voi sono aggiunte altre comunità espressione
E ha avuto una storia forte alle spalle
Io penso che il libro di Umberto è ingeneroso verso questo sport
Però io Mosconi sono ho scritto parlato ci sono testi pur rinvio largamente
E in particolare e ingeneroso verso Antonio Gramsci
Che io credo abbia qualcosa da dire a ad una
Ad una innovazione della sinistra in Europa non soltanto da siccome ce lo dicono i nostri interlocutori
Quelli socialisti europei io penso che noi possiamo dire che ma comunque tornerò anche un attimo su questo
Però non c'è dubbio che noi abbiamo alle spalle una storia forte forte nei suoi errori ma forte per le cioè
Intanto l'orizzonte del comunismo di una società altra si fa presto a dire bisognerebbe riprendere la mobilitazione
Ti comunico che io ho fatto sia l'assemblea dei ferrovieri sia l'incontro sia l'incontro con i maestri di strada che a Napoli vanno recuperando i bambini tutte e due queste cose le ho fatto fanno ricoverare sui giornali diciamo m'ha detto
Sì se ti avvicini un po'di più all'impegno politico possono Terracciano insieme l'assemblea dei ferrovieri è stata una riunione drammatica
Dramma
Abbiamo fatto le assemblee in tutta Italia un'Assemblea nazionale dove gli ho detto a questi ferrovieri cari signori il vostro dovere farlo Faranda prego
Per e non è quello di difendere delle conquiste corporative che si volgono contro gli interessi del Paese che questa è la verità dove mi scuserà drammatica devo dire c'erano anche tante persone consapevoli non credo di avere scosso diciamo però certamente il problema me lo sono pochi
Cioè che non che non si rimette in grado di funzionare una una una grande azienda senza dare mettere in campo delle forze un senso di responsabilità di fronte al Paese una coscienza professionale che anche una radice politica comunque chiusa da fare
Però è difficile dire adesso mobilitiamo ci
Cioè e
La mobilitazione impone il recupero di un immaginario collettivo dei dei moti di di speranze di un orizzonte che si ricostruisce con l'impegno di forze intellettuali di un gruppo dirigente diffuso io sono accusato di non suscitare emozioni
Posso fare una circolare siete tenuti ad emozionarsi ma a a e io penso che al Grande Fratello ecco a parte il fatto che non saprei bene chi inviare questa circolare
Perché oltretutto i partiti sono poi delle strutture che sono in una in una grande affanno in una grande difficoltà che c'è un problema tutto italiano
Che il lato più pericoloso della dialettica per TG unico
Che il lato meno esplorato e non è la dialettica vecchia sinistra nuova sinistra in questo senso figuriamoci
Sono per la nuova
Ma è l'idea che si possa costruire un'élite che che non ha bisogno di aprire
Radici della società
Cioè è in qualche modo una sorta di idea di commissariamento della politica che fosse stato necessario poi ho votato a favore di tutti i commissari che si sono succeduti in questi anni perché era giusto per il Paese marche non fa niente ma non può essere una condizione permanente di un grande Paese democratico e quando io pongo questo problema e poi viene svilito oggi pubblicamente da una pubblicistica del terzo mondo diciamo
Ad una disputa personalistiche lo pongo un problema che riguarda
Riguarda
Il nostro tornare ad essere parte dell'Europa democratica
Che è quella parte del mondo dove Governo i partiti i i sistemi politici non sono commissariati da nessuno
Già questo il punto compì il punto che ci sta sotto
Perché se no lo capisco anch'io che è una discussione invece abbiamo bisogno di un Ulivo e di una grande forza di sinistra che rappresenti il nerbo chiaro in un dialogo continuo con i cattolici democratici che che problema c'è
E dove sta il problema è chiaro che non esiste nessun problema e a meno che non si porti alla luce diciamo i problemi che deciso
Sono di altro genere non riguarda diciamo la questione del rapporto fra la sinistra e le altre comporre
Quindi
Io ho pensato e continuo a pensare
Che in questo nesso con il socialismo democratico dell'Europa in questo nesso con un nuovo internazionalismo
Perché quello che si va organizzando perché poi la grande sfida della sinistra Kent che ne resta di fronte alla globalizzazione
Cioè questo
Ci sono i catastrofisti a sinistra sono quelli che scrivono anch'io ho fatto una lunga conversazione Rossana Rossanda ne ne ha pubblicato una parte così insomma
Molto suggestivo
E tre ore si ma io sono stato molto contento da molto tempo che non parlava conta molto intelligente lei ha scritto un libro con Pietro Ingrao qui tesi di fondo è che la fine del fordismo alla fine si
E quindi dovremmo fare cortei per riorganizzare il fordismo ricerca io non lo credo però mi pongo allora il grande problema è che una nuova identità della sinistra italiana si costruisce nel legame con questo processo di riorganizzazione della sinistra su scala mondiale
E quindi nella scelta forte del socialismo europeo non soltanto come un collegamento di convenienza ma come Camporini forze di culture dentro il quale noi ricostruiamo l'identità un ethos collettivo
Un senso di appartenenza
Senza eguali non c'è un partito
Può darsi che questo sia sbagliato mica facile non è facile perché questo urta contro una resistenza della della cultura italiana
Il socialismo europeo ex sceriffo europeo accetterà DC culturali alla con la sua storia appare io avverto che il limite di quest'operazione che è un'operazione credo che dal punto di vista culturale un'operazione forti e non vedo grandi progetti per il nostro Paese al di là di quelle che faticosamente in modo spesso solitario cerca di portare avanti
Va be'dovrà anche come tu questo urtata
Uno da con una resistente c'è una resistenza di questa sinistra abituata a litigare
E a trovare né nella diversa delle diversità il motivo della sua identità e delle sue passioni
E c'è una resistenza
Verso un'idea di partito che appare frutto dell'esperienza di altri Paesi
E chiede a noi non c'è da noi quella tradizione è stata sconfitta appunto come documento
Quindi
Da questo punto di vista
Io resto convinto che il problema della sinistra italiana e se essa sarà in grado di collegarsi
Al processo di rinnovamento che la sinistra intrapreso nel mondo dopo la fine del comunismo e anche dopo l'esaurirsi del di un certo modello socialdemocratico
Che però lì ha generato una nuova stagione riformista e non un crollo
Sapremo collegarci perché se noi non saremo in grado di collegarci è chiaro che in qualche modo le classi dirigenti del Paese si collegheranno alla internazionalizzazione ma
Noi in
L'Italia si europei Zanzi internazionalizzate anche attraverso la crescita di una sinistra di questo tipo se c'è da fare
Se no faremo da sostegno ad altri gruppi ad altri gruppi dirigenti ad altri élite intellettuali l'Italia diventerà parte di questo mondo globale per un'altra via
Non è mica detto che la sinistra poi svolto suo servizio debba avere quella capacità di egemonia solo se ce la farà non è scritto da nessuna parte
Però ecco la sfida è questa il senso della questione sta qui
Non può essere ridotto riusciamo ad una disputa
Così ad una lotta di potere ad una disputa di correnti come qualche volta problema è se noi saremo capaci di costruire una sinistra europea
Che manca che abbia una sua identità e una sua autonomia culturale e questo non significa affatto non essere
Dentro il collegamento con altre forze con altre culture
Il Progetto di Tony Blair
Io dico che noi siamo l'unico paese al mondo dove esplosa una discussione così distorta
Sul rispetto di tutti così strumentale così provincia cioè un uso così strumentale
Di un'operazione politica che io ho sostenuto e sostengo nel socialismo europeo dove noi ci siamo però ecco questo va anche detto
Non ci si dica bisogna che ci sia siamo una forza che ha un penso siamo un partito numeroso uno dei più numerose non è neppure vero che il socialismo l'ha perso il tutto fatto di partiti che hanno il quaranta per cento alcuni tra i più brillanti diciamo hanno poco più del venti
Come socialisti olandesi che guidano un governo di coalizione i liberali in fondo i socialisti francesi sono alla guida di una margherite plurielle emanare uno story hanno oscillato tra il ventidue e il ventotto per cento dei voti non ha mai avuto in quarant'
Quindi anche qui stiamo attenti noi ci siamo nel socialismo
Ci guardano con rispetto vengono persino da noi a fare il loro congresso partecipiamo alle discussioni siamo
Sì probabilmente non non non si non siamo fra i due tre che contano di più ma subito dopo ci sia
E in questa discussione noi abbiamo sostenuto Toni Blair di fronte alle resistenze e a resistenze conservatrici ma il progetto di Tony Blair e che non è quello di eliminare l'Internazionale socialista e di fare l'Internazionale democratico altre stravaganze diciamo di cui si discute solo da noi
Solo da noi con difficoltà anche di traduzione dei testi perché c'è uno spirito d'invenzione eccetera tratto crisi tra visione dichiarazioni italiano quella voce che l'inglese il progetto di Toni Blair è quello di costruire una sede di dialogo permane
Fra il socialismo europeo e altre forze democratiche
A cominciare dai democratici americani che nel nel mondo globale sono interlocutori essenziali di un movimento socialista che voglia partecipare ad un nuovo governo del mondo
E Toni Blair cerca in questo modo di impostare in termini nuovi il grande tema del rapporto Europa America
Non soltanto come rapporto di potenze come alleanza militare ma anche come il dialogo e ricerca comune
Fra il socialismo europeo e quelle forze democratiche che governano non a caso farla negli Stati Uniti e del Brasile diciamo i più grandi Paesi del continente americano e che sono forze che non sono di matrice socialista
E quindi porre un grandissimo problema secondo me ha ragione ma questo problema non ha nulla che vede ma quando il modo in cui ricasca nella politica italiana
Perché non gli passa neanche per l'anticamera del cervello a Tony Blair gli diciamo
Di volere fare l'Ulivo mondiale o altre stranezze diciamo del di cui si discute da noi col singolare provincialismo allora
Io credo che
Io credo che noi non abbiamo un'altra prospettiva Guardian io penso che è presto per fare un bilancio
Io credo che per abbiamo intrapreso una strada che questa strada deve essere portata avanti con convinzione essere radicata nel Paese siamo favorevoli anzi abbiamo sollecitato uno più forte grado di organizzazione della coalizione
Perché vorremmo che la coalizione funzionasse di più come una sede democratica di confronto di elaborazione comune avvertiamo fortemente questa preoccupazione
Perché altrimenti oltretutto si scarica su di noi una responsabilità ma prendiamo questi giorni quali lei ci siamo trovati di fronte al rischio che la maggioranza di centrosinistra si rompesse su una questione delicata
E che alla Camera potesse persino prevalere un'idea che ritengo sbagliata di una commissione contro la magistratura
Ci siamo fatti carico di queste esigenze
Di
Di riaprire un confronto di di di espungere da questo progetto quello che c'è di inaccettabile di di governare anche una dedicata
Contraddizione dentro la dentro la maggioranza di governo e siamo diventati il bersaglio diversa cioè mi trovo
Curiosa situazione che ci sono i manifesti di Berlusconi che vi sono accusato di essere il mandante dei suoi giudici ecco la grottesca per come
Una parte del Paese intero piccola
Riceve questo messaggio e di essere lo stesso tempo sotto tiro come responsabile di non so quali mostruose macchinazioni insieme a Berlusconi contro i giudici Tundo in una rissa fanatica
E che io considero questa una rissa fanatici
Che da la misura della difficoltà
A trasformare questo Paese in una democrazia normale
Dove si possa discutere con
Serenità dei dei compiti del parlamento nella distinzione dei poteri lì dove dove si possono dare per acquisiti alcuni principi fondamentali e cioè che il controllo di legalità spetta ad un potere diverso dal potere politico proprio per una ragione di equilibrio poi la politica cinque adesso suoi diritti della sua possibilità di far valere una sua funzione allora anche per questo anche perché noi avvertiamo che poi alla fine finisce per essere questo partito troppo piccolo
Per il penso di responsabilità
Che si scarica in un punto solo del sistema politico
Con il rischio al quale secondo me qualcuno gioca in modo irresponsabile che poi sotto questo peso questo perché non ce la faccio a quel punto scatta per tutti
Nel dire segare i rami su cui si sta seduti è un esercizio pericoloso quando si supera una soglia critica diciamo
E allora anche per questo io avverto come rilevava la necessità democratica di consolidare una coalizione il che consenta di fronte a una questione come questa di dire scusate ci sono gli organismi dei lumi e lo dico perché è l'unico
Io ho sollecitato che si costituisce
E non ho la pretesa di dirigenti
Ma sono pronto ad essere convocato io ho la sensazione invece anche qui che questo Ulivo ci sia soltanto nei giorni di festa
Cioè ho scoperto c'è comunque anche questo è un nuovo tema italiano quando il centrosinistra vince le elezioni le ha vinte pubblico quando ne perderanno persi per
Quando c'è da festeggiare si convoca Lulli quando c'è una grana unico scompare e sia le mettere sulle spalle il segretario di questo partito troppo piccolo per pretendere di governare l'Italia
Questo non funziona non lo dico da ulivista in questo caso sarà completata capo questa fa questo crea una situazione che
Fece lo dico con molta tranquillità poi né chi pensasse che la politica fosse un ballo in maschera tenendo conto che comporta delle responsabilità anche difficili da
Però ecco il
Io insisto sulla strada che abbiamo tracciato
Io insisto non è vero
Cioè che è quella politica complessa che è fatta
Di una coalizione per governare l'Italia e cioè di un'alleanza complessa che nel nostro Paese
Sarà
Plurale di diverse forze politiche perché questa è la storia d'Italia poi uno sgomento al tavolino diretto partito solo auguri diciamo ma insomma oggi è una favola una coalizione plurale
Della costruzione dentro a questa coalizione di una forza riformista europea più robusta più colta perché ne ha bisogno l'Italia non è un problema perché io penso che è utile all'Italia
Noi non siamo la sinistra del centro sinistra
E quindi in qualche modo una forza rimorchio no non siamo stati in questi anni la punta più avanzata con la responsabilità abbia ragione Ranieri qualche volta di avere detto delle cose giuste che poi non si sono fatte
Noi siamo stati in questi anni una forza innovativa dentro il centro sinistra quel complesso equilibrio in cui non c'è solo vivo c'è anche Rifondazione comunista che cioè
Che c'è perché a tre milioni e mezzo di oggi senza eguali avremmo perso le elezioni che ci piaccia o non ci piaccia
E io penso che Italian bisogno di una sinistra moderna e innovativa che tiene il collegamento col socialismo europeo abbia è utile per il nostro Paese
E quindi l'Ulivo una forza riformista europea e anche quelli faticoso dialogo che qualche volta diciamo così
Finisce in un vicolo cieco come in questi giorni di aiutare una evoluzione dell'intero sistema politico verso un bipolarismo europeo
è chiaro che questo ci mette di fronte al problema della destra italiana e però per quanti insuccessi si possano incontrare su questa strada
Il tentativo di tenere aperto il filo di un confronto
E di temere vivo il problema di una responsabilità comune delle forze politiche di quelli che hanno i voti dei cittadini di fronte al destino del Paese io ritengo che una posizione giusta
Anche se noi ci saremo tormentati da un minoritari X Moro
Giacobino che colti che pensa che così con gli avversari non si discute altrimenti uno si si si compromette oppure si dispone salì quali compromesso fatto nessun compromesso nulla
Neanche il decoder di Tele più cioè Carlo fatto nulla con Berlusconi sostò il problema che quelli avuti voti di sedici milioni di italiani in un Paese civile con l'altra metà dei nostri concittadini si sa
Ma neppure quando li accusa lei non i moralisti da strapazzo che giustamente Berlusconi accusa me non i moralisti che fanno la morale a me di essere il mandante dei suoi giudici cosa me perché cerca di colpire quello che lo ha cacciato dal governo perché quelli lì con quegli articoli al governo ce l'avrebbero lasciato ottantacinque mila questo è chiaro che c'è c'è il minimo dubbio
Allora io credo che non c'è un altro progetto per il nostro Paese a me fa piacere diciamo che in questo studio avere incontrato in questo sforzo una parte della vecchia componente riformista dello Umberto dice una
Una parte non ha saputo dimenticare i conflitti del passato sono stati anche molto aspri e nei quali io come mi capita spesso uomo passionale della lotta politica fui anche ingiustamente a spero in certi momenti
Per me il motivo di un Tura comunque una fase quella parte del nostro partito fu il giudizio su Craxi per me quello è stato un discrimine in un momento e la vita politica del nostro Paese
Non è che io non capisci che il PC dopo il settantanove compiva un arretramento strategico io l'ho percepito ho capito che che diciamo era un arroccamento e tuttavia in me lo ha giustificato per preservare una forza che era una risorsa morale del Paese rispetto a quello che mi sembrava un con il compimento una decadenza del sistema politico che
Non so chi arrivato non credo aveva avuto tutti i torti pagato dei prezzi certi ideologismi però in fondo penso di avere avuto anche delle ragioni
Ma comunque il passato un passato aspro alcuni sono rimasti legati a quel passato
Cuni dei riformisti e quindi niente sono cose che non si perdonano più altri hanno saputo guardare in avanti secondo me in modo più aperti a un certo punto hanno capito che
Ci potevamo incontrare io sono contento delle piccole perché credo che effettivamente loro abbiano rappresentato nella storia del PC una componente importante e aperta verso quell'esito al quale adesso giungiamo insieme quindi ritengo che questo incontro sia stato positivo e spero che anche in futuro diciamo il confronto sui problemi possa aiutare a
A super aree contrapposizioni che nella sinistra sono anche nella nostra famiglia sì a volte io alla ho la sensazione che noi siamo divisi da parte d'altro canto succede così né i partiti dei movimenti le divisioni nascono sempre da una contrapposizione di idee e poi si Sclero a Tizzano come contrapposizione di persone messo una volta diciamo con Rino Formica intelligente Sipa contro il quale ho combattuto in modo aspro ma non ho mai perso diciamo il senso del fatto che lui sia un uomo intelligente simpatico mi disse le correnti nascono da grandi ideali finiscono per essere sindacati di autotutela del ceto politico ci sarà e per conservare le ragioni del conflitto anche quando le motivazioni ideali di questo conflitto cessano io continua spetta invece il fatto che Umberto ed io ci siamo incontrati è un segno che invece non sempre è così che a un certo punto quando cioè sono le ragioni del conflitto ci si può incontrare circo lavorare insieme
Al microfono più
Ringrazio intervenuti ringrazio Massimo D'Alema
Amato e Michele Salvati proseguiremo il nostro lavoro alla nostra discussione nella nostra ricerca grazie a tutti
Peter Higgs ed altri
Il agli estremi
Questa