"Il lavoro e l'economia dopo il 2 maggio" convegno organizzato dalla CGIL 25-26 maggio 1998 presso il Centro Congressi

Le persone che sono nell'atrio per cortesia
Bene riprendiamo allora i lavori del nostro convegno e svolge il primo intervento di questa sezione Agostino Megale segretario generale della pizzeria
Penso che
Bene ha fatto Walter
Nella relazione
Ad inquadrare
La necessità
Ad indicare l'obiettivo
Della ripresa
Di una linea di politica economica
E soprattutto di politica industriale
Capace
Di farsi
Non solo entrare ma restare in Europa
E di sfruttare le occasioni un spontanee
Ma indubbiamente utili se guidate
Di una ripresa che c'è
E che è visibile
E che se non guidate in modo equilibrato come qui è stato detto
Può essere fonte
Di ulteriori elementi di rottura e di squilibrio tra le diverse aree del Paese tra nord e sud
Ora
Se è vero
Come è stato qui ricordato
Ma come anche
Prima di entrare in Europa
E immediatamente dopo il due di maggio
Si è assunta la centralità
Del lavoro e del Mezzogiorno
Be'diciamolo con estrema franchezza
Walter parlava di un piano delle ore per il Mezzogiorno
Ma questo significa e dovrebbe significare per il governo
La predisposizione
Di linee di politica industriale
E per il lavoro
Capaci di inserirsi da un lato nella dinamica europea
Che cosa significa
L'ingresso in Europa
E nella relazione
Con gli altri Paesi europei
E io ruolo i Poteri
Che in termini di politica industriale del lavoro sempre di più la comunità dovrà assumere
Che cosa i governi nazionali in quest'ambito
Debbono progettare
Lanciare definire avendo a mente una politica in cui lo Stato nazionale
è un punto dentro un cerchio nel quale l'Europa da un lato e dall'altro i territori e le regioni
Sono i punti forti di una politica industriale da lanciare perché ancora oggi una politica industriale effettivamente effettivamente non c'è
Per questo però
Noi dobbiamo riprendere è interrogarci concretamente
Su un dato
Che qui veniva ieri ricordato
Ora il Mezzogiorno
E ha assunto a priorità
E nei confronti del governo
Abbiamo individuato ritardi
Lentezze
Inefficacia
Di alcune decisioni assunte e mai rese operative
Ora è indubbio che non siamo di fronte
Ad una
Alternativa di politica economica
Che il sindacato propone rispetto a quanto propone il Governo per il Mezzogiorno
Però siamo di fronte a effettivi ritardi a effettivi inadempienze
Ai pettine difficoltà
A dare risposte ai problemi del lavoro e del Mezzogiorno
Ho visto che questa mattina Damato il consigliere di Confindustria
Sostiene
Che è tutta aria fritta del sindacato affermare
Che il Mezzogiorno oggi è più conveniente del Galles
Eppure
Se D'Amato mettesse in fila
I diversi provvedimenti
Ci si accorge
Che in termini di strumenti di incentivi
Sugli investimenti e sull'occupazione il Mezzogiorno è e può essere più interessante del Galles
Qualche differenzia
Questa nostra realtà ad altre realtà Europa compreso questa
Sono da un lato gli elementi di regalità e sicurezza e cioè il controllo dello Stato sul territorio
Il controllo dello Stato sul territorio
Noi possiamo avere anche condizioni favorevolissime per lo sviluppo degli investimenti
Ma se non vi è un piano concreto operanti attivo
Di coordinamento delle forze di polizia capaci di intervenire sulla criminalità organizzata e di realizzare ancora più importanti successi risultati a lotta alla mafia i ritardi del Mezzogiorno permarranno in parte struttura
Se in questo non viene una capacità di intervento su quello che abbiamo chiamato la differenza di ordine infrastrutturale
Tra nord e sud
E richiami qui Walter li ha fatti tutti indubbiamente tali difficoltà non saranno superate
E poi è ben strano
Che mentre lanciamo affermiamo la necessità di intervenire di accelerare
Gli interventi per il Mezzogiorno
Una delle poche aziende tessili che non abbiamo nel Mezzogiorno a Castrovillari
E che oggi occupa trecento cinquanta lavoratori e che ne potrebbe assumere altri duecento rispetto ai piani
Rischia di mettere in crisi è in difficoltà l'occupazione esistente non solo di non espandersi
Ma di non avere una prospettiva in rapporto a problemi finanziari
E ha un atteggiamento delle banche
Del pool di banche della Banca nazionale del lavoro che pur in presenza di un'azienda che ha lavoro che ha ordini mette in crisi la struttura industriale non facendosi carico dei problemi di ordine finanziario e di garanzia
Ma qui credo che noi dobbiamo
Riflettere
Su un'affermazione contenuta nella relazione
Si diceva
Il settori
Che hanno prodotto un maggior risultato
In termini di valore aggiunto io aggiungo di bilancia commerciale di export
Sono il tessile ed alimentare
Parlerà più tardi Gianfranco e dirà
Ma questo ci pone uno un interrogativo a noi e al governo
Ora vediamo che cose
Questo settore che produce questo risultato
è un settore di cento mila imprese
è un settore con oltre ottocento mila addetti
è un settore che nel novantasette chiude con ottantatré mila miliardi di fatturato
è un settore che cresce nell'esposto e cresce nell'epoca della globalizzazione
Dove nei settori manifatturieri il rapporto sui costi di produzione dovrebbe essere elemento diciamo determinante ai fini della sopravvivenza di un settore o meno
Eppure in questa epoca in questa realtà in questa dimensione globale
Dove misurare il costo del lavoro
In Italia rispetto al costo del lavoro in Ungheria o in Cina
Potrebbe facilmente
Fare affermare che è più conveniente produrre in quella realtà
Pure in questo nuovo equilibrio mondiale
Le produzioni del made in Italy vincono
Vincono sui mercati nazionali vincono sui mercati europei e internazionali si dice sono produzioni di nicchia
Ma bisogna allora
Costruire un'idea nella quale
La difesa e il rafforzamento di questi settori manifatturieri di nicchia
Che rappresentano il made in Italy in Italia e nel mondo
A differenza di teoria del passato
Presenti anche in casa nostra
Quando nella CGIL o a sinistra si diceva che settori come questi
Vanno in parte smantellati e delocalizzati
Perché sono settori maturi
Gli ultimi vent'anni hanno dimostrato
Che cresce la bilancia commerciale da soli questi settori pagano il debito energetico del Paese e sono fondati su strutture sì
Di alcune grandi impresa e ma l'ossatura portante sono i distretti industriali e le piccole imprese italiane
Perché è questo ragionamento
Questo ragionamento per dire
Che mentre occorre recuperare i ritardi
Sì settori industriali cosiddetti innovativi l'informatica la chimica fine
L'aerospaziale bisogna che però noi giungiamo ad una considerazione che in questi settori danni si perde
E invece toni che invece tradizionalmente vengono considerati podalico danni si guadagna e si pagano anche i debiti del Paese
Non si tratta allora di operare una scelta abbandonando l'altra
Ma si tratta di assumere un orientamento per il quale se il nostro Paese ha una ricchezza
Rappresentata dei settori manifatturieri questa deve essere veicolo di traino anche per gli altri settori ma veicolo non abbandono e alternativa
E a questo proposito credo che sia giusto mettere in evidenza che in un settore come il nostro dopo venticinque anni col ministro dell'industria
Siamo riusciti a realizzare una cosa che dà i piani di settore del novanta della mille novecentosettantasette non se ne parla
Non programmazione centralizzata non piani di settore ma per la prima volta un'attenzione del governo e del ministro dell'industria a un settore come questo che ha permesso di varare un documento di politica industriale congiunta con le parti sociali
Ha permesso di varare un osservatorio congiunto ha permesso di avere un'attenzione maggiore ai problemi della piccola impresa
Forse però a distanza
Di mesi dal varo di questo documento sarebbe ora che qualcuna di quelle affermazioni lo dico al ministro riuscissimo a tradurle in fatti
E auspico che l'incontro che avremo i primi di luglio riesca ad andare in questa direzione ma non c'è dubbio ormai
Che le piccole imprese
Che rappresentano l'ottanta per cento del tessuto industriale occupazione di questo Paese hanno bisogno
Di interventi di politica industriale in parte realizzati
Ma io aggiungo che noi dobbiamo guardare comunque con attenzione nuova a una politica fiscale europea
Nella quale non ci sottraiamo al fatto non alla polemica sballata di Fossa sul costo del lavoro
Ma non ci sottraiamo al problema che è vera della pressione fiscale e contributiva nei rapporti delle piccole imprese industriali nei confronti degli altri sistemi europei noi dobbiamo saperlo e dirlo con chiarezza
Che nel momento in cui il Paese proseguendo nella scia del risanamento sarà in grado di mettere mano le questioni fiscali
Noi non dovremo porci il problema di ridurre il carico sul lavoro dipendente noi dovremo porci il problema di ridurre il carico fiscale e contributivo sulle piccole imprese e dovremmo farlo noi
Correggendo un'impostazione sbagliata oggi di Confindustria e dando sostanzialmente un input anche la piccola impresa
Ma voglio dire anche che a questo proposito quando ragioniamo di piccola impresa e di piccola impresa nel Mezzogiorno
Non c'è dubbio che noi dobbiamo guardare alla realtà dei distretti industriali alla loro emersione alla loro nascita
Io ho visto ieri
Nell'intervista
Del ministro dell'industria Bersani a Repubblica
Che ad un certo punto
Egli afferma
Dice in fondo
Il nostro confronto col sindacato oggi
Sul Mezzogiorno è in una sorta di vicolo cieco
Si discute
Di quanti chilometri in più dirette o di ferrovia
Di qualche centinaia di posti
Ma
Non si è ancora assunto e si rischia di perdere di vista la grande prospettiva giù ingrandì rilancio degli investimenti privati nel Mezzogiorno e dell'emersione del lavoro nero
Io penso che questa affermazione di prospettiva strategica del ministro sia importante chiederei però di non sottovalutare
Che per poter parlare di grandi cose serve anche fare le tante piccole cose
E le tante piccole cose sono quelle che possono permettere ai distretti industriali del Mezzogiorno alle decine di piccola impresa che vogliamo insediare
Di avere la rete autostradale la Rete ferroviaria in un mercato globale
Non si compete con il mondo se non sia in grado di stare in una dimensione di infrastrutture che è condizione essenziale per porter rendere conveniente un investimento a Bari o a Lecce piuttosto che un investimento in Ungheria
Perché altrimenti le condizioni vanno in quell'ambito
E per questo però siccome trovo di grande rilievo e di grande interesse
La prospettiva di ragionare sugli investimenti privati nel Mezzogiorno
E sulla politica dell'emersione del lavoro nero
Che ho visto che correttamente riprende anche il presidente della Camera mi chiedo e mi interrogo
Ma se come noi immaginiamo
La politica delle nel sezione del lavoro nero
Non è una semplice politica contrattuale
Non è una semplice politica di recupero fiscale e di tutela del lavoro ma è un vero strumento di politica industriale verso i distretti sommerge del Mezzogiorno per quale ragione
Ancora oggi
Dopo dodici mesi che abbiamo varato con la centonovantasei e con il Patto per il lavoro
Ci troviamo di fronte a disponibilità relative alla sanatoria e al condono ma contemporaneamente
A richieste ancora non soddisfatte alla Comunità europea sulla possibilità o meno di sancire una politica dell'emersione della sanatoria ora se è vero come è vero
Che sia noi che il Governo si è consapevoli chiede il presene reggono se c'è chiarezza trasparenza e se non c'è il massacro delle tasse pregresse ad una cosa io non ci sto
Che si continua a dichiarare da parte del governo la volontà di favorire la politica di emersione sono passati dodici mesi
Abbiamo avuto la legge per l'emersione ma non i decreti attuativi per la sanatoria
Si dovrà prolungare di altri dodici mesi
Si rischia di arrivare tra dodici mesi a dire magari che gli accordi di gradualità
Non hanno ottenuto risultati ma guarda caso io non ci sto perché questa assenza di risultati dipende dal fatto che il Governo non ha messo in atto tutti quegli strumenti di sanatoria operativi che permette una della politica di emersione
Allora io qui pentito
Proviamo per un attimo
Una volta assunti questi elementi
Come cardine della politica industriale a far seguire alle parole i fatti
Magari qualche parola in meno
Magari anche qualche numero almeno da parte del Governo sui settecento mila posti possibili ma qualche risultato in più in termini operativo
Ed è per questa ragione che allora io penso che noia e concludo
Proprio nel rilancio di una dimensione di politica industriale
Stiamo operando abbiamo operato con Federpesca per aprire un tavolo nazionale per il Mezzogiorno
Che faccia da sponda ai contratti dagli ai patti territoriali noi vogliamo discutere con imprenditori tessili abbigliamento quanti Investimenti intendono fare al sud in quali distretti
Quanti posti di lavoro sono prevedibili mi sembra essere la linea in parte indicata dal ministro penso che noi dovremmo aprire questa linea
Nell'ambito dei diversi settori industriali è concepire
Nell'ambito della politica industriale per la politica degli investimenti del lavoro nel Mezzogiorno anche la politica degli orari di lavoro
Non come diceva qui Claudio ieri un patto tra occupati e disoccupati PRI distribuirsi lavoro no
Gli orari devono diventare un vero strumento di politica industriale
Nel sistema globale
Governarle flessibilità l'utilizzo degli impianti rendere competitiva l'impresa e per questa via liberare lavoro in un patto tra occupati disoccupati e impresa è lo strumento anche di politica industriale vera
Ha ora la parola Gianfranco Benzi segretario generale della Federazione dei lavoratori dell'agroindustria interverranno poi in successione il ministro dell'industria Pierluigi Bersani
Il professor Gian Maria Gros spie però presidente dell'IRI il senatore Franco Bassanini Ministro per la Funzione pubblica
Affrontare lo scenario del dopo due maggio e credo che questo sia l'obiettivo di questo convegno
Significa da un lato affrontare i problemi di fondo che la relazione ha messo in evidenza i veri dualismo territoriale impoverimento produttivo
E delineare nel contempo questo a me pare l'obiettivo del convegno
Politiche scelte conseguenti per il nostro apparato industriale per i nostri comportamenti di vendicativi
Scontiamo ed è stato detto che non vi è nulla di automatico nella crescita la complessità Bam affrontata e pretende di essere innanzitutto compresa e poi governato
Ciò investe anche il nostro apparato agroalimentare
Su cui gravano da troppo tempo l'assenza di indirizzi pietra guardino la sfida competitiva
Ed è una sfida competitiva nell'Europa comunitaria
Con l'Est Europa che arriverà con le sue materie prime delle sue commodity nel nell'integrazione europea e nel Mediterraneo
Per non fare riferimento ai processi di globalizzazione che già investono il mercato delle materie prime
Ecco basti pensare all'ambito europeo in campo agroalimentare queste l'originalità della nostra esperienza
è una dimensione su cui ci si misura da tempo negli affetti vitale proiezione sono noti a tutti ma di richiamo cosa manifesta l'esperienza di integrazione europea sul piano agroalimentare innanzitutto una difficoltà a costruire e contraddizioni a costruire politiche europee
In grado di misurarsi a giustificarsi rispetto al sistema mondo perché ormai questa è la sfida parliamo d'Europa ma è l'Europa che sfida il mondo
E al confronto infraregionale
Questo è il primo punto c'è una difficoltà per assenza di politiche europei non basta appunto la moneta questo torna ad essere una scelta che va fatta e va fatta fino in fondo
In secondo luogo nell'Europa un netto squilibrio verso gli interessi dell'Europa continentale rispetto all'area mediterranea
E io sottolineo questa questione dell'area mediterranea perché se scelte dobbiamo fare e credo che questo convegno debba spingere in questa direzione e questo è un mercato che noi italiani dovremmo guardare con grande attenzione e con grande capacità competitiva
In terzo luogo emerge dall'esperienza la necessità di verifiche ridefinire regole e sostegni che hanno determinato si squilibri
Ma hanno anche determinato a compensazione di crediti industria compresa
In questo in quarto luogo via un punto che emerge nell'integrazione europea con molta forza c'è Bassanini presente e che per questo sia importante ed è l'insostenibilità dell'attuale modello istituzionale della pubblica amministrazione
L'esigenza di una riforma che salvaguardi coordinamento e di indirizzo al centro e responsabilizza innanzitutto le regioni nelle scelte nella progettazione relativa allo sviluppo e al sostegno non è più rinviabile
La vicenda del ministro dal ministero dell'agricoltura la dice lunga due referendum stiamo ancora discutendo di un ministero che non ha ancora cambiato dopo ben due referendum e che tuttora nicchia rispetto ha poteri e poi fisionomia tradizionale
Se questo è vero quindi che abbiamo davanti a noi queste esigenze che comportano l'integrazione europea io credo che possiamo anche dire in questa sede perché se no parleremo
Di una difficoltà e basta nel nostro sistema produttivo andar via e anche al Sud usciamo dei luoghi comuni credo che questo sia importante
Il nostro sistema produttivo al nostro sistema di impresa ha comunque conseguito in un contesto con le difficoltà che io prima richiamavo risultati di eccellenza che si accompagnano alle donne di arretratezza
Sicuramente le furbizie dei molti e i costi per la collettività anche la vicenda delle quote latte la dice lunga rivendicare libertà d'impresa in un contesto di garanzie di reddito per la stessa impresa e non di competizione su qualità e prezzo con il sistema oggi non è più sostenibile
E diventa ed è rivelatore di una sostanziale incapacità competitiva e di relazioni nella filiera
Deve essere chiaro che il carattere della competizione pone il problema di definire il nostro ruolo competitivo Amex sembra che è un convegno di questa natura per i diversi settori
Deve avere chiaro alla fine che cosa su che cosa compete al nostro Paese perché questo è un punto essenziale in un quadro di europeizzazione di globalizzazione noi abbiamo bisogno di capire qual è il terreno della nostra competizione è una prima domanda quel convegno deve rispondere e a mio parere siccome non è la competizione da costui è innanzitutto una competizione ed è una scelta fondamentale in termini di efficienza di qualità e di valore aggiunto delle nostre produzioni e dei nostri prodotti
Vuoi in termini di fresco e mi riferisco all'agroalimentare voi in termini di trasformare
Lo sbilancio della bilancia dei pagamenti è uno sbilancio che non potrà essere corretto sulle materie prime trattandosi di ben quindici mila miliardi di deficit sulle materie prime
Ma è un tema è uno sbilancio che può essere corretto sotto il profilo del trasformato che infatti già lo corregge per ben cinque mila miliardi in termini di difficoltà e di parità questo apre un problema
E pone il problema di una politica dell'export che sia sostenuta adeguatamente e che sia sostenuto adeguatamente non solo sul terreno delle singole certo d'impresa ma dai sistemi istituzionali ed alle politiche dello Stato
Non vi è dubbio peraltro
Che l'attuale quadro comunitario del Wto porterà e sarà questo il problema con cui ci misureremo all'evolversi d'una situazione con la riduzione dell'integrazione i prezzi
Il particolare ed è una toglierà la compensazione Adro monetaria che è stata oggi lo strumento di un recupero poderoso per i redditi legato ad un cambio verde diverso dal cambio ufficiale
Quindi quali politiche per l'impresa innanzitutto mi pare questo secondo quesito
Io credo che noi dobbiamo fare dobbiamo fare una scelta ragionando in particolare anche del Mezzogiorno ma non solo prendendo anche ad esempio le imprese e i sistemi di impresa che competono positivamente nel sistema Europa ma anche nel sistema mondo
Penso alla costruzione di sistemi territoriali
Dove noi sappiamo alla dimensione di piccola e media impresa comporta necessariamente una difficoltà a misurarsi pur con le aree e le zone di eccellenza
Approntare questo vuol dire affrontare innanzitutto una priorità a mezzogiorno questo comporta al processo di infrastrutturazione
Ma non comportò solo questo esista un problema se la qualità la nostra sfida lo spaccio e competitivo di innovazione di ricerca
Guardate questa cosa è molto importante
Beh siamo davanti alla frantumazione del sistema di ricerca
Siamo davanti ad una difficoltà di realizzare innovazione reale e dico a difendere la nostra innovazione
Abbiamo sovrapposizione di ruoli l'università il ministero dall'agricoltura alle sue stazioni sperimentali le regioni con le loro uffici di ricerca di sperimentazione abbiamo cioè un coacervo che si sovrappone non facente a me pare che questa scelta dalle politiche di ricerca sia una scelta fondamentale oggi si discute di innovazione via
Biotecnologica si discute di innovazione sul terreno vegetale
Di genetica vegetale noi non controlliamo nulla sotto il profilo del Progetto dei brevetti che sono in mano tutte a multinazionali nostro paese pagherà dazio violentemente con questo sistema di ricerca
Ma c'è un secondo aspetto dalla ricerca dell'innovazione che diventa importante nel ragionare di sistemi e di infrastrutturazione diventa importante tutto lavoro di divulgazione diventa importante
Il terreno della formazione un'idea di sviluppo che non è spontanea un'idea che si arma di scelte di orientamenti ed indirizzi
Da questo punto di vista mi pare in secondo luogo affrontare il nodo dell'organizzazione dell'offerta
Noi abbiamo sicuramente un grande ritardo ma dobbiamo riflettere associazione di prodotto che non funzionano e si frantumano incapacità del nostro Paese di utilizzare appieno
Le nuove organizzazioni di mercato prodotte dall'organizzazione comunitaria di mercato
Abbiamo nato dalla politica dei trasporti e ho ascoltato le riflessioni sulla politica dei trasporti per noi è vitale il Mezzogiorno senza una politica dei trasporti e non è solo un problema di sgravi è sicuramente una grande difficoltà così pure la politica del credito
Ora è evidente che noi siamo davanti alla necessità di realizzare sistema per tutelare quel tessuto di piccola e media impresa che compete in questo contesto ora a me pare che una nota particolare debba essere rivolta allo sviluppo dell'industria alimentare in quanto tale siamo davanti a processi di concentrazione abbiamo avete gestito in questi anni imponenti i processi di ristrutturazione devo dire anche bene
Siamo davanti a una logica di economie di scala
Che travolge
Evidentemente scelte di natura diversa si pongono due problemi primato sistema industriale alimentare
Una un problema di internazionalizzazione
Troppo bassa ne abbiamo quattro grandi gruppi di cui tre consolidati all'estero è un quarto grande gruppo che con difficoltà comincia prospettarsi una prospettiva di dimensione internazionale
Il picco di reciprocità a cui faceva riferimento la relazione di di Walter Cerfeda si può esercitare se abbiamo la capacità di competere se abbiamo sistemi industriali piano masse critiche utili a competere sullo scenario del mondo perché di questo si tratta
Ora questa scelta di politica industriale di rafforzare anche la capacità competitiva in grado di internazionalizzazione non solo della grande impresa ma anche dalla capacità di intervento delle piccole e medie imprese sul mercato internazionale mi sembra decisivo
Sala davanti anche ad un processo delicato l'internazionalizzazione che c'è stata la multinazionale d'azione che c'è stata negli anni passati è stato una molti nazionalizzazione
Che è arrivata con uno shopping e che adesso si sta concentrando selezionando rispetto ai prodotti alle produzioni in una dimensione in un'ottica generale
E mondiale d'intervento vero e abbiamo bisogno da questo punto di vista di affrontare tutto nodo delle medie imprese
Oggi siamo davanti a media impresa affermate in Italia nel nostro Paese che sono sul crinale di una scelta tra di rientrare dentro una dimensione di piccola impresa e di un mercato nazionale oppure di giocare la scommessa sul terreno della globalizzazione
Come può avvenire questa innanzitutto di dimensione europea come può avvenire questo se non c'è una politica industriale che affronti le questioni del
Assetto societario che ha pronte le questione della dimensione di impresa in modo adeguato
Io credo che non ci sia dubbio che per il Sud alla scommessa sia quella di fa forzare enormemente
I sistemi locali in questa direzione con grande incisività
Vi è tutto il terreno nuovo da affrontare per quello che riguarda la trasformazione ed è il terreno del non food il terreno
Che utilizzano materiale di origine vegetale penso tutto per il sistema della produzione di carburante lo richiamava ieri il ministro dell'ambiente
Relativo o all'utilizzo del della produzione vegetale in questa direzione va affrontato consentitemi questo rapido notazione tutto al problema della tutela della difesa del territorio io ieri ho ascoltato il ministro dell'ambiente
Dobbiamo avere un'altra idea dell'ambiente l'ambiente è un punto decisivo che produce risorse ricchezza non è solo un bene da conservare
Questa cultura ancora ambientale di conservazione che non è valorizzazione della risorsa ambienti sotto diversi profili ma si manifesta ancora nelle scelte che si fanno e allora io credo concretamente e me lo aspettavo ieri dal ministro sostanzialmente abbiamo un problema Sarno abbiamo prema di manutenzione del territorio che non è solo lui
Quali interventi quale iniziativa prima che fanalino al creare altri pezzi del Paese insomma sono priorità che vanno scelte la manutenzione del territorio si muove in questa direzione due notazioni ho finito veramente
Sul terreno delle relazioni industriali valorizzare il modello concertativo beh abbiamo cominciato per la prima volta col tavolo verde una concertazione a livello ministeriale non ci a livello di governo non ci sia
Siamo ancora in un'idea del rapporto concertativo che privilegia questo quella componente dentro la relazione
Siamo ancora all'inseguimento di quei toni quei brevi leggi vecchio modello e vecchie deriva
Noi abbiamo bisogno di un'altra idea abbiamo bisogno quindi di un orientamento innanzitutto dal governo che sceglie priorità e su questo chiamo i soggetti alla corresponsabilità e le scelte coerenti
I tavoli ci aiutano ma non possono essere tavoli che legittimano i soggetti e non legittimano i risultati
Da questo punto di vista ho veramente finito il nodo del sistema contrattuale mi pare importante non parla di orari e altre cose non credo che siano di questo ambito però che ci sia un nodo di sistema contrattuale che deve essere affrontato
Ne abbiamo bisogno e torno sul tema di anche Sergio in più occasioni ha sollevato abbiamo bisogno di ripensare anche sotto il profilo contrattuale non solo la questione dei due livelli ma abbiamo bisogno anche di affrontare il nodo delle categorie merceologiche
Il nodo dalla definizione delle categorie affrontare oggi un processo di riorganizzazione di una grande multinazionale significa avere a che fare
Con l'agricoltura avere a che fare con l'industria in quanto tale avere a che fare con la distribuzione significa avere una visione d'insieme le vecchie categorie non ci consentono di affrontare questa visione d'insieme ed è questo un punto politico del nostro profilo che diventa importante così pure
Io credo importante affrontare le pensioni degli affetti delle relazioni intervenire sulle strategie d'impresa con questo respiro
Significa affrontare nuovi nelle del modello di relazione non possiamo limitarci alla tradizionale contrattazione abbiamo bisogno di livelli di concertazione e di condivisione nazionale di qualche importanza
Un'ultima nota è veramente finito al modo dell'assetto contrattuale per quello che riguarda una consentitemi una notazione che va affrontato
Si moltiplicano i contratti d'area sento parlare di trenta o quaranta contratti d'area che sono previsti nel piano del governo
Vogliate capire qui una piccola cosa se la scelta è questa o se la scelta è quella di tutelare il contratto nazionale e di dare al contratto nazionale una capacità effettiva di intervento sulla specificità delle situazioni
Mi pare che questo sia il punto accompagnata lo aggiungo
Alle questioni che richiamava anche vedere sulle questioni del lavoro nero
Io rimango convinto che esista e sia un problema di gradualità come strumentazione contrattuale ma esiste un problema di politica industriale di politica d'impresa altrimenti facciamo la gradualità e quando scatta la gradualità l'impresa si riemerge
Da dove è venuta non possiamo non sostenere adeguatamente con una politica industriale l'emersione e questo è un punto non affrontato ancora in modo adeguato dal punto di vista del Governo
Spero che questo si possa fare solo se avremo la capacità di affrontare anche qui in termini nuovi la definizione di una soglia universale dei diritti
La sollevazione dei diritti che a fronte della frantumazione dell'articolazione non si ripropone vecchi modelli di centralità delle tutele ma ci rende capaci di estendere le tutele di individuare liberi di tutela a fronte del divenire dell'impresa di divenire del lavoro
Avrà la parola Pierluigi Bersani ministro dell'industria
Parlerà poi ministro Bassanini
Pare che abbiate posto con la relazione del PD
Se il feto due questioni a proposito
Del tema oltre oltre le euro se quella del dualismo
E dell'occupazione quale delle prospettive industriali in generale e in particolare in alcuni settori creditizio sensibile io sto questi due questioni con qualche commento con qualche notazione perché mi paiono questione assolutamente da imposte
è centrale rispetto la la discussione che dovremmo avere voi dite che bisogna su questi punti metter ugual forza di quelle che abbiamo messo per per l'operazione risanamento
Io convengo mi pare che siamo che l'accordo sull'esigenza di ribadire che quello che abbiamo chiamato che chiamiamo risanamento ha messo in realtà è stato una fase di realtà messo completamente i piedi nel piatto dei problemi
Diciamo industriali dello sviluppo
Per motivi molto semplici che però sempre opportuno ricordare nessun investimento sarebbe pensabile o possibile
Ne pubblico
Ne privato
A quei tassi che avevamo nessuna possibilità quindi di allargare la base produttiva nessuna possibilità di agganciare la riprese di cominciare a smetterla di distruggere posti di lavoro in questo Paese come vi pare stiamo cominciando cominciando papà quindi una fase che
Ha reso possibile traguardare questo nuovo Obiettivo
E anche sul secondo punto qualità del
Delle prospettive industriali c'è un filo logico fra quello che abbiamo fatto e stiamo ancora facendo che quello che dovremmo fare
Ebbene anche questo tenerlo molto presente perché ognuno sa
Che alta inflazione alti tassi svalutazioni violente e imprevedibili
Portano ad una dequalificazione relativa dell'apparato produttivo se non altro per la difficoltà impossibilità a traguardare investimenti di medio e lungo periodo ora quindi sequestro di sostanze che non abbiamo avuto per una ventina d'anni non è voglio dir da sorprendersi nota sorprese stavo pagando anche alcuni gli esiti di quella fase diciamo Bacco economo
Anche sulla salute della apparato industriale e particolarmente l'apparato industriale in alcuni settori che richiedono diciamo Investimenti estratte
Ecco allora dobbiamo fare i conti con questo sapere cioè il che nello stesso modo in cui noi dovremo continuare ad affrontare un problema che c'è lo stock del debito
E che sarà l'insomma condizionare anche le nostre politiche
Economiche così noi dopo dovremo riprendere un processo di qualificazione l'apparato produttivo perché il nostro apparato produttivo è stato condiziona da una politica macro economica che abbiamo avuto per certi versi subito negli ultimi decente
Io credo che questo tema di riprendere un processo di qualificazione di rafforzare gli elementi quali vertono soprattutto dico sì un elemento pervasivo
Adesso non mi dilungo perché sappiamo tutti molto bene insomma i gatti abbiamo ad esempio sulle spese private e pubbliche di ricerca e sviluppo
E abbiamo un problema di qualificazione ripeto anche in alcuni settori nei quali bisogna cercare di riprendere un cammino settori quali il paese si è largamente largamente indeboliti
Ora se in realtà una un in corso un catalizzatore Aspesi depuratore di un'accelerazione possibile di processi industriali significativo
Questo detonatore si chiama intensificarsi potersi globalizzazione tendenza all'apertura quindi di mercati internazionali ma anche con le liberalizzazioni mercati nazionali e processi di privatizzazione io ho già detto più volte queste cose sono molto convinto la vi sembra di vederla tutti i giorni noi rispetto alle prospettive industriali questo Paese in questo momento abbiamo di fronte più occasioni di quante non abbiamo la forza per raccoglie piccola forza industriale la forza finanzia
E per questo torna una riflessione
Magari anche inutile ma che comunque ci credo sia illuminante sui caratteri del nostro del nostro capitalismo
Pochi grandi soggetti
Molto collegato il loro core business
Medie imprese che sono cresciuti sono qualificate con delle diversificazioni sempre per l'accostamento una debolezza storica degli investitori finanzia io questo preoccupazione l'ho detto l'ho detta anche all'incontro che ha avuto con industriali e cioè appunto ci sono opportunità che sopravanza di soggetti
In questo c'è un elemento anch'io vedo come rischio
Si può chiamare di un processo di globalizzazione che significhi per noi del nazionalizzazione che non vuol dire spinge su delle o partire ma significa cercare di darsi fisico per affrontare condizioni di reciprocità
E o attrazione diciamo di presenze che abbiano però evita di un baricentro significativi in termini certi tradizionali in termini di ricerca e sviluppo interni porzioni significative
E credo quindi che ci sia un punto blu nelle cosiddette politiche industriali del posteriore di fronte a questa situazione
E il punto clone vedere di trovare
Diciamo risorse per sostenere nuove avventure industriale
Io ricordo sempre che fa sempre ricordarlo eseguiti Gross Pietro potrà confermare se ritiene che non è che in Italia a livello sia inventato per caso sei andato ben carrozzata parlo sviluppo il capitalismo italiano saltata la possibilità diciamo delle banche diretto in quest'impresa banche imprese ed offrire per questa via che abita lo sviluppo
Si è provveduto diciamo con un intervento pubblico che fornisse appunto capitale
Alle età i famigliari noi ovviamente siamo sessanta anni dopo per l'amor di Dio non è cambiato però questo problema si se lo ritiriamo attorno non è che l'abbiamo risolto ora noi bisogna che prendiamo mozione ma lo sappiamo benissimo però qualche volta mi riflessi condizionati o dimentichiamo che questa diciamo queste risorse non possono venir dal pubblico e quindi noi dobbiamo cercare altre strade
Le altre strade sono due fondamentalmente noi dobbiamo trovare chiavi per rafforzare il ruolo del mercato azionario e la seconda è quella per di qualificare il rapporto fra credito e sistema imprenditoriale
Ora noi non siamo ancora diciamo in una buona situazione
Per quel che riguarda il ruolo del mercato azionario
Benedire ricordare che anche gli investitori istituzionali che sono questioni non hanno un rapporto ancora significativo con le attività industriale
Vedo che si accelerano questi termini che in questi mesi ho dei fondi pensione che bisogna assolutamente che essi acceleri però insomma tante cose si possono fase non accelerare ma credo che il tema del rapporto con una nuova operatività del sistema del credito sia un tema accentrato credo che dobbiamo seguire tutti questo tema con grande attenzione
Ci sono diciamo fusioni accorpamenti in atto vanno incoraggiati
Ci sono vie di privatizzazione del Credito va incoraggiato però insomma ci vogliono anche piani industriali operativi di questo sistema del credito che dimostrino una maggiore attenzione attività reale del sistema dell'impresa
Che possono considerare un Burri cosa capita di rischio che possono considerare un allungamento durata media del debito delle piccole imprese e così via e così via dicendo
Quindi questa parte finanziaria uno dei colli di bottiglia per le prospettive di creste qualificazione al sistema industriale
Però ecco non è solo questo voi dite anche c'è bisogno di una sponda pubblica
Intesa in senso moderno attualmente per questi processi di qualificazione
Io credo che
Risolta la questione centrale che è quella di tenero il nostro apparato produttivo
In un solco che è quello di una certa traiettorie competitiva
E questo lo si può fare solo tenendo una strategia di basi frazione di tassi bassi Simonetta salta e quindi a vere un meccanismo competitivo propriamente europeo
Il che significa riconoscere la forza e la qualità del lavoro
E combattere per un abbassamento dei costi di sistema e Perù un miglioramento delle condizioni nelle quale si svolge attività produttiva perché è questo il il punto che dobbiamo tenere tenere fermo detto questo ci sono anche cose micro da fare
Qui c'è una polemica come sapete diciamo non vi riguardano riguardante il suo proposito della lavorare o no in ottiche settoriali
E a me pare una polemica scarsamente diciamo fondata nel pare evidente che se vogliamo accostarsi a problemi industriali è del tutto evidente che non può essersi diciamo salvo appunto questa generale in costruzione politica che ricevo una Rizzetto uguale per tutti un conto è se discutiamo che so del tessile che ha bisogno di elementi decorativi
Ad esempio per la difesa alcuni caratteri distintivi della produzione
Oca bisogno di vedere come ieri si accede a un settore del genere agli strumenti per la ricerca e lo sviluppo e così via è un conto e parla della difesa dove volente o nolente siete andati prende all'atto della domanda sia che pedalato lo perda tuttavia il pubblico che determina sostanzialmente l'andamento di questi settori quindi dire che non bisogna avere uno sguardo distinto per come fare un'assurdità
Poi naturalmente bisogna avere uno sguardo e dei meccanismi di attenzioni siano compatibili con
Ecco io credo che abbiamo cercato di inaugurare un po'un'attenzione a questi diciamo che questi temi perché i processi
Anche là dove sono diciamo più difficili insomma ecco adesso io non trova qui la possibilità di stare a fare approfondimento il settore si potrebbero via molto tempo però fatemi dire il caso più difficile separata informatico diciamo
Sì dell'informatica e telecomunicazioni
Noi non è che abbiamo lavorato perché la gente si salvasse sulla fatture telecomunicazioni abbandonando informa tutt'altro
Noi stiamo cercando di prendere un po'su diciamo una possibilità di un nuovo inizio in questo campo
Sapendo benissimo anche lì ma che punti vuol dire che avevamo siamo viva e quindi una debolezza dell'Offerta che è andata aggravandosi
Una domanda ancora latente inesperta che stiamo cercando di con Lazard molte vie un'infrastrutturazione ancora da adottare anche attraverso processi di liberalizzazione ma non è che noi non abbiamo io e chi in questo campo processo obiettivi di natura industriale
E anche badate per le cosiddette alte tecnologie
O settori alte tecnologie che risolto si si vogliono diciamo definire come settori che complessivi che sollevare un'Audi credo spaziale
Che adesso anche il cosiddetto duale
Badate che noi stiamo puntando seriamente ad una potenziamento ricostruzioni queste bolidi Bibbò provvedimenti anche nuove in Libano Bobo benissimo gli animi abbiamo preso abbiamo sposa della scorsa settimana
Dei dubbi questi grandi
Se Bund una combinazione scale europeista nazionale da determinare
E e anche qui mi pare che un certo dinamismo situazioni verde della della presenza italiana si sia cominciato a vedermi
Se oggi allo Spazio Alta Val Tidone su stanziamento sul Corriere della Sera su qualche giornale dicendo
Se questa amicizia italo francese
Vuole anche dire che insomma in questo momento si segnali il fatto che in questo cercarsi europeo sta di fatto che le unico operazioni in corso sono due
Una riguarda diciamo militanza o la difesa l'altro riguarda elicotteristica e sono tutte e due diciamo condotte dalla l'Alitalia verità di questo momento siete assieme ai quattro degli Airbus alla discussione sulle prospettive dare un'autrice e così via dicendo quindi una certa linea di movimento che sta mettendo che li sta mettendo che sta mettendo sì e poi altri temi che riguardano iniziative dall'a quella domanda abbiamo questo tema del post Kyoto altri possiamo averne io dico noi siamo portatori a livello europeo questo punto perché a questo punto le politiche il post euro quell'industriale una sua coordinamento anche a livello europeo
Di un'attenzione a a politiche che abbiano anche dall'era della domanda una qualche iniziativa così come cerchiamo dei settori via dei liberalizzazione di avere anche un criterio dal punto di vista e le politiche industriali
Io pressato per molti versi la relazione l'Antitrust però ad esempio conteneva una Zeno il fatto
Che avremmo dovuto vedo separatamente dal peso mobile quando depauperazione Telecom che è uno giudizio che mi pare contraddica
Abbastanza nettamente una tendenza di di natura industriale che porta diciamo a fenomeni convergenza di copie ne abbiamo proprio questo
Così come quando si tratterà di discutere centrali elettriche non è che intendiamo metterlo all'incanto fare fare delle operazioni di mediazione finanziaria non cerchiamo le prospettive industriali una mano che che facciamo persino di questo genere
Adesso deve sullo spiedo soap-opera Luini descrivere anche Costa pazze ed organica quelle energie dove si investe pure in condizioni difficilissime e sulla questione dell'automazione anzi c'è da stupirsi che a volte non venga bastano di Comiso indusse bacchettava stato sollecitazione perché vuol dire questa cosa PSI
E tutti voglio dire partiamo dal presupposto che se presente se però lire poi col di dentro questo c'è un oggetto molto importante cioè riusciamo onori o no noi in Italia rilanciare sugli assetti nazionali
Una grande operazione che riguarda certi servizi informatici l'automazione dei servizi a fare un soggetto questo è un grande tema industriale vediamo se ci riuscirà perché a volte si fanno dei meccanismi si appassioni diciamo di architettonico condizione
E si vuole riprendere anche la passione per vedere se usiamo a fare un'operazione di questo di questo genere ecco quindi ora se però tutto questo e vado stringe se tutto questo corrette e altro ancora
Voi dite che non è diciamo che ancora non non Moves lineare una lite adesso le sovrintendenze guardate io sono molto laico e posso convenire commesse quando avete che non c'è sui sette ponte di comando di questi insieme rifiuti cosa che comprendono molte cose
E io credo di sì sia così francamente e per questo da tempo opposte per pongo ancora una questione che è molto semplice che è molto semplice e cioè quella non adesso prossima legislatura quello che si vuole quindi sgombrato il campo da qualsiasi cosa cercare veramente di profilare un punto di vista solo il mio sviluppo dei mercati e sul sostegno alla qualificazione attività produttiva un punto di vista univoco unitario
Come questo bel parco che corrisponde la fase la quale sia ora io non voglio fare esempi perché non mi piace comunque il dileggio diciamo che a volte si fa dello stato del nostro Stato eccetera eccetera però effettivamente siamo aderì elementi anche di irrazionalità
Allora noi dobbiamo e non e non nel senso che si parli economia reale oppure battute economia reale questo mi pare un discorso che non sta della economia reale quella è quella macchia d'acqua del Tesoro tonico
Ma bisogna che noi abbiamo ecco un punto di vista che ci consenta anche in quel filo che sta
Discussione tavolo Comisso zero
Elementi regole attivi in orizzontale perché l'Unione europea si organizza corsi e tuberi interfacciare così
Elementi emotivi in orizzontale verso il dialogo il territorio caduto l'operazione complessa di decentramento diplomazia economica
E quindi politiche anche interno o estero che metterlo al centro questo questo tema dello del dello sviluppo industriale politiche compilato arrivare insomma c'è tutto un quadro da ricomporre perché noi non non non abbia l'ultima qui però taglierò l'ultima cosa che voglio dire riguarda la questione del del due lirismo
E del
Io credo non ho detto adesso
Veniva ricordato sono potuto l'ho fatto un'intervista che vuole che fosse beninteso credo che sui anzi l'aver raccolto anche un tema che la stessa CGIL ha sollevato noi
Rischiamo un po'di oscillare il dialogo sul Mezzogiorno fra e dire va be'ma c'è una ricetta Marco che è in corso avvisava senz'altro non disturbate da prodotti i risultati arrivano
E poi dall'altro lato andiamo a vedere la concretezza di quello che si fa e misuriamo diciamo giorno per giorno
Di mezzo queste c'è qualcosa io sono convinto per esempio che il problema
Sia sì di darsi strumenti Peter richiede ma ce ne sia un po'una forse anche di una ripresa e non per fermare i lavori in corso ma comunque di applicare pur così come ripresa anche un attimo diciamo che definizione concettuale
Perché non so se certi facciamo caso ma non è che noi abbiamo le spalle grandi indicazioni di political pure meridionalisti equilibrio dizione quale noi viaggiamo tranquillamente
Tocca Varda prezzi da chi era scusate la battuta si adegua sindacali sì al governo e c'è traccia cercare anche di capire per dove per dove si va ora concettualmente dovrebbe discutere pure qua primo
Se perché queste dopo quasi non funzioni però bisogna guardare se davvero può esserti e questi nome di questioni generalisti se davvero ci può essere una reciprocità
Positivi fra questione settentrionale dello sviluppo e problema del Mezzogiorno
Questo resta un punto perché se anche la questione se della dose Lupo che fase rischia infatti di scarsità e scarsità di territori scarsità di posti Touré di scarsità di risorse professionali qualifica
Cioè che queste e di la se invece una possibile diciamo rispose
Ora come si cose queste cose per questo dico ad esempio è un tema che soleva perché Cofferati e mi trova prettamente accordi con l'esempio ma non so adesso per quali vie polemica essere interventi proprio però se la scommessa è Investimenti ma in particolare investimenti privati questo punto novantotto e la nuova patente
Bisogna che troviamo il modo diciamo di vedervi discutere anche di monitorare un po'qui cosa può avvenire che cosa avviene questo proposto che cosa anche si auspico ci si impegna che avvenga insomma ecco questo bisogna che noi troviamo una forma moderna giusto per l'amor di Dio nella quale questo questo tema venga venga fuori così per esempio come io sono molto contento che una una un un operazione forte
Sulla questione del del sommerso poiché ragazzi no non eletto dice fai l'abuso nel porto e poi non funziona e dei problemi però ecco l'operazione forte su questo tema potrebbe essere ecco uno una una chiave la quale anche per motivi non solo pratico e perfino anche diciamo psicologici in relazione anche al tema che ponevo nord-sud posso essere ora detto questo quindi polizia ecco poi c'è un altro discorso
Dualismo
Secondo me si sta complicando il pluralismo perché è vero che c'è un dualismo nord-sud però adesso fatto l'Euro
Noi abbiamo un problema anche di complicata competizione fra territorio che non è solo questione di notte EDISU è questione dentro il solo nel nord in zone d'Europa e così via dicendo
E io credo che sia giusto porsi per tempo intertempo una linea attorno alla questione dei rischi di dumping fiscale di dumping territoriale eccetera
Perché noi una gara così non possiamo potremmo reggerlo
Perché abbiamo condizioni strutturali ancora visto qui debito pubbliche se dal teatro quale noi volenti o nolenti avremo qualche guaio in più o sul versante l'esperto professato ed entra
Perché abbiamo interesse a circoscrivere molto strettamente questo tema
E quindi noi dobbiamo sorvegliare anche di non predicare una cosa bussare di fare nata in Italia perfetto Ferrari
E quindi cercare di dominare questo problema con molta attenzione
Quindi la competizione sui territori che deve essersi io non ci credo perché nessuno è più grande dell'Irlanda
E i processi positivi che sono avvenuti il nostro Paese sono sempre avvenuti per imitazione competizione dei territori guardate il famoso Nord Est guardate le mille quaranta come suo successore cosa le cose positive
Allora questa competizione questo accostamento questa anche imitazione dovrebbe avvenire su elementi positivi su elementi positivi cioè la capacità di offrire in più temi di qualificazione dei disservizi allora
Io son d'accordo sul tema delle reti
E dico subito non è non bisogna allargare le braccia ho detto ENEL una cosa che c'eravate anche voi precisa quegli investimenti per la distribuzione servono a mettere i soldi come è noto o no loro dicono al netto dei problemi di autorizzativi sì va be allora vogliamo superpoliziotti perché se la risposta fosse no
Questo per noi è un servizio universale il sorbetto poveretti interruzione elettrica del no queste l'esser chiaro annoia allena tutti quanti e costi quel che costi così come adesso gli acquedotti
Se ci dice cose che abbiamo una una banca Progetti apposto per un certo numero tre per reportistica io dico non aspettiamo giusto che arrivi la legge Galli il polipo innanzi eccetera ma si può fare anche in corso d'opera cominciamo a fare servizi questo genere ma le reti sono anche gli sportelli unici per le autorizzazioni
Le reti sono anche queste cose qui del de de di un'amministrazione che si metta a funzionare e chi ce l'hai funziona meglio se avranno una public in più ora bisogna anche che noi stima perché senza questo
Non è che dal centro sì inizia in procura delle carte ma non è il giocatore di queste di queste parti
E allora
Anche l'idea ecco io sarei per un'evoluzione diciamo le politiche facciamo sul tema e territoriale eccetera certo per deve intensificare le azioni alcune aree Confabitare patti territoriali eccetera
Ma sostanza poiché spiegava che bisogna stare attenti attenti a che gli elementi potenziali di passività che seducono e al virtuosismo che si inducono perché no se tutto aspettiamo che tutto il Mezzogiorno si ricomponga pezzo per pezzo i percorsi per via amministrativa
No Boingo avete tra possiamo che corre qualche qualche qualche rischio
Ecco l'ultimissimo chiudono fatto troppo lunga mi premeva perché mi è piaciuto molto della del questo dimenticavo diciamo DIGOS perduto molto internet riserve da quel
Quella rigo dove diceva il ministro dell'industria fra le altre cose insomma ha cercato di affrontare dei punti di crisi
Sì a salvare con dei crisi e perché nella testarda convinzione
Magari non sempre vera magari per una volta su dieci
Che prendendo questi problemi da un punto di vista tanto dell'ottica anche del sistema di relazioni che porta aveva tu puoi trovare qualche soluzione magari in più per i lavoratori e per l'impresa
E anche perché
Anche questo lo dico quindi non Progetto diciamo prossimo venturo noi non è che possiamo immaginare quelle strutture quella struttura che so come fosse adesso vi siete industria commercio artigianato e qual è allora il ministero industriali degli artigiani e dei come sa
Cioè nel posto nel tempo della concertazione il posto per il sostegno e lo sviluppo del a della attività produttive
Deve essere un posto dove i lavoratori e l'organizzazione si sentono a casa dopo questo è un problema io credo abbia diciamo un rilievo anche del Progetto che dobbiamo
Immaginare anche di sistemazione degli strumenti di governo su quale adesso Bassanini che ha la parola
Ha un grande fa
Ossia ora la parola senatore Franco Bassanini Ministro per la Funzione pubblica e gli Affari regionali parlerà poi il presidente dell'IRI
Io ho letto attentamente e la relazione di Walter Cerfeda
Posso anche dire che l'ho letto due volte ma sbaglia
Condivido
Condivido ma
Ma grandissima parte delle analisi
I a titolo del tutto personale
Posso dire anche che trovo
Condivisibili
Le proposte del sollecitazioni
Qualche volta le critiche
A titolo del tutto personale perché in buona parte riguardano
Questioni sulle quali nono diretto la responsabilità e competenza
C'è una parte che invece mi riguarda direttamente
Su cui posso esprimere un consenso ma anche rilevare quella che io ritengo una la Cuna
Che però a quanto ho capito ha già visto ieri
Paolo Nerozzi lavorare per colmarla
E il punto che credo sia comune con Walter nostra riflessione e la nostra riflessione non da oggi
Kimi ha sentito a questo punto si annoia addetti e
Due anni da quando c'è questo governo che mi tocca ripeterlo il punto
Di da cui partire e la consapevolezza che credo sia acquisita che con questo sistema amministrativa
Con questo diritto amministrativo
Con queste regole con queste procedure con queste amministrazioni pubbliche
Non si resta in Europa
Non si regge la competizione globale non si risolve il problema del lavoro della disoccupazione e del Mezzogiorno
Non per responsabilità dei dipendenti e dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni o comunque non per responsabilità della grandissima parte di loro ho parlato di diritto di regole di procedura e di organizzazione
Di assetto complessivo
Questa consapevolezza c'è anche nella relazione di Walter di Walter Cerfeda
C'è un accento molto forte posto su due degli aspetti
Di questa questione
Manca secondo me è un terzo ma naturalmente le relazioni non si può scrivere tutto guasta parlasse
Ora c'è una consapevolezza su due su cui vorrei fare qualche rapida riflessione
Parla Walter di un vincolo di procedure c'è una assoluta necessità abbiamo cominciato
A lavorare in questa direzione comincia a vedersi qualche risultato dobbiamo accelerare e almeno Pier Luigi Bersani e io ne siamo assolutamente consapevoli abbiamo cominciato a cambiare le regole
Le regole sono innanzitutto procedure
Sono innanzitutto procedure che riguardano le pubbliche amministrazioni
Le procedure per la realizzazione delle infrastrutture degli investimenti e delle pubbliche amministrazioni sono uno dei grandi colli di bottiglia ce n'è un altro che dirò alla fine ci tengo molto ci tengo che non venga sottovalutato ma certamente questo c'è
Le procedure che riguardano i rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini ed è in pressing
Il sistema delle imprese
L'opera di semplificazione e di snellimento delle procedure è cominciata
Sta cominciando a dare qualche risultato
Io penso che
Nel nel ha contribuito a questo primo recupero nell'utilizzazione dei fondi comunitari
Chi c'è stato ha dato un contributo
Ha dato un contributo perché il basso utilizzo dei fondi comunitari era anche questione non era solo questione di carenza di progettazione e di instabilità politica di molte amministrazioni
Soprattutto del Mezzogiorno del del dell'Obiettivo uno ma era anche questione di procedure assolutamente ingestibili impraticabili
Che mettevano il nostro Paese nella condizione di non poter avere i tempi non voglio dire dell'Inghilterra della Tor Bella o della Germania ma della Spagna del Portogallo
Mentre ovviamente in Europa si ragiona con si ragiona contenti europei
Per le decisioni e per la realizzazione delle decisioni delle decisioni pubbliche
In questo momento noi siamo sul punto di svolta per una serie di altre importanti operazioni di semplificazione
Bersani accennata non è ancora in vigore
C'è la parte legislativa manca la parte regolamentare ma è all'esame del Parlamento stiamo realizzando una importante operazione di semplificazione di procedure e di responsabilità
E di responsabilità e di identificazione delle responsabilità pubbliche per la partita che riguarda dallo cavitazione la realizzazione e l'ampliamento la riconversione di impianti produttivi
Dove finalmente le in prese avranno un unico interlocutore
Non dovranno fare il giro delle sette chiese
Avranno un interlocutore in grado di dare una risposta unica definitiva dalla localizzazione fino alla messa in esercizio dell'impianto ha realizzato contenti prego definiti
Che non possono nel caso degli impianti più complessi e nei casi nei quali di imprenditore non rischia non ha si assume il rischio dell'autocertificazione non passò l'andare oltre i dieci mesi
Rispetto alla situazione
Qua ultimo re che abbiamo oggi
è un progresso
Notevolissimo e devo dire che anche in sede internazionale la conferenza di Manchester su gli effetti del della regolazione sulle attività economiche e produttive ci è stato riconosciuto quando abbiamo descritto le caratteristiche di questo di questo nuovo
Di questo nuovo sistema procedurali mo'in molti altri settori abbiamo regolamenti di semplificazione o da poco approvati penso per esempio per quanto riguarda la realizzazione di porti turistici
Coefficiente importante di sviluppo delle attività turisti
Ho in corso di elaborazione abbiamo assolutamente bisogno di accelerare su questo terreno e soprattutto abbiamo bisogno di affrontare con più decisione a livello europeo lo abbiamo fatto per anche per impulso nostro
Un problema fondamentale che si traduce in questi termini
Le regolazioni
Le regole
Leggi regolamenti vincoli e carichi burocratici adempimenti burocratici
Interventi delle pubbliche amministrazioni nelle attività dei cittadini e delle imprese debbono essere sempre misurate per gli effetti che hanno sulla crescita sullo sviluppo
Sul lavoro sugli investimenti
Devono sempre essere misurate
Essere misurata e non vuol dire
Accettare prioria di deregolazione selvaggia
Che sono espressione di una cultura che non è la nostra che non può essere la nostra e che provoca
Gravissimo pregiudizio a diritti fondamentali dei lavoratori dei cittadini alla salute delle persone all'equilibrio ambientale eccetera
Significa che ferma la necessità di a vere le regole necessarie i vincoli necessaria le tutele necessarie i controlli e le autorizzazioni necessarie per garantire i diritti dei cittadini e dei lavoratori compresi i diritti sociali ovviamente le libertà e la gara e la tutela degli interessi generali della collettività
Però regolazione interventi ingerenze procedure devono essere lei più leggere possibili una volta garantiti questi diritti queste libertà e questi interessi generali
E quindi vanno quanto meno spazzate via
Tutti quei vincoli quelli di quelle regole e quelle procedure che non è no un rapporto
Con diritti libertà interessi generali e ci sono ancora una valanga
Dettate soltanto dalla
Fantasia o dalla in in ingegno di azzeccagarbugli dementi
Senza che si si si sia chiesto ma quale
L'interesse generale che so la tutela ambientale e l'incolumità delle pay la salute delle persone quale l'interesse che ha e c'erano altre soluzioni che davano altrettanto soddisfazione a quell'interesse
Altrettanta garanzia quei diritti in termini meno complessivi della crescita dello sviluppo della produzione di lavoro e di occupazione
Questo è una grande questione
Questa è una questione su cui abbiamo cominciato a lavorare su cui abbiamo cominciato a cambiare alcune cose su cui bisogna cominciare a su cui subì impulso nostro in particolare del governo italiano del governo spagnolo e adesso del governo inglese lavorerà l'intera unione europea e i quindici Paesi
Su cui ci siamo dati anche delle tappe intermedie su cui arriveremo a fissare anche degli standard delle regole europea
Su cui arriveremo a fissare degli standard di regole su cui dobbiamo discutere anche con le parti sociali perché questo si costruisce con le parti sociali
Insisto
Perché altrimenti governi maggioranze e culture come dire democratiche di sinistra
Non potrebbero starci qui non c'è nulla di ideologico non è la Teoria delle sezioni
E la convinzione che è sempre è quasi sempre possibile
Nel momento in cui si stabiliscono le regole controlli o interventi amministrativi a tutela di diritti
Diritti diritti delle persone i diritti di libertà diritti sociali e di interessi generali è quasi sempre possibile trovare soluzioni diverso soluzioni più compatibili
Con la crescita con lo sviluppo con la produzione di occupazione di lavoro e soluzioni meno compatibile e nelle nostri sistemi regolatevi quasi sempre si sono scelte le soluzioni meno compatibili
E a questo punto le paghiamo e rappresentano uno delle difficoltà delle barriere maggiori quando bisogna realizzare politiche di crescita di sviluppo di sostegno all'occupazione
La seconda questione che pure brevemente trattata nella relazione di Walter riguarda la riorganizzazione del nostro sistema istituzionale e amministrativo
Le condizioni di crescita e di sviluppo sono sempre più legati a due dimensioni nuove c'è continua a esserci la dimensione nazionale ma la dimensione nazionale per così dire sussidiaria
La dimensione europea
C'è una dimensione soprattutto di regole e di politiche generali e la dimensione territoriale i sistemi economici territoriali nel quali si creano condizioni ambientali nel senso amplissimo di questa parola favorevoli alla crisi
Lo dice bene la relazione di Walter
Che non è contraria così lo interpreto
E a non è contraria attribuire a unificare le responsabilità delle politiche di sostegno e di creazione di condizioni favorevoli nei sistemi economici territoriali
Alle istituzioni regionali e locali ma pone
E questo è cosa che stiamo facendo e che come sapete stiamo facendo con forte accelerazione
E anche anticipando la riforma costituzionale in senso federale cosa guardate assolutamente necessaria perché si si attendesse passivamente la riforma significa che in concreto se ne discute tra cinque anni
Perché una volta approvata la riforma costituzionale con tutte le procedure di doppia lettura di referendum eccetera poi bisogna attuare le norme costituzionali che sono norme di principio e invece possibile nell'ampia costruzione vigendo l'abbiamo dimostrato con i cinque decreti di conferimento di competenze e funzioni poteri e risorse tra poco con me
Decreti successivi alle regioni e agli enti locali che già possibile realizzare quel modello
Di riaccorpamento di responsabilità e di competenze in capo agli enti locali sul territorio le regioni in totale sul territorio già nell'ambito della Costituzione dice
Questo tuttavia pone una seconda questione
Che appunto c'è nella redazione di Cerfeda de certamente indicata
Che la questione del ha detto adeguatezza della capacità dell'attrezzatura delle istituzioni regionali e locali e delle loro amministrazione
Leggi recenti come la ottantuno hanno come dire creato una precondizione che la stabilità politica e la legittimazione dei la forte legittimazione democratica degli amministratori dei vertici politici delle istituzioni regionali e locali
Tuttavia
Abbiamo ancora moltissimo da lavorare in due direzioni
Che sono indicate nella relazione dice Preda ma che vorrei sottolineare vorrei stressare un po'
Una delle due direzioni e che un sistema ormai che comincia ad assumere un assetto di tipo federale almeno sul terreno amministra dei poteri amministrativi e di governo
Ha bisogno cari amici di forti strumenti efficaci strumenti di cooperazione tra i diversi livelli di governo
Io vorrei dire con molta nettezza sta passando in Italia sui giornali un'idea del federalismo che non ha niente a che fare col federalismo reale
Cioè col federalismo realizzato negli Stati che si chiamano federali e che funzionano dagli Stati Uniti al Canada l'Australia la Spagna la Germania l'Austria e a quello che vuoi
La National Performance Review
Dei di di Clinton e Gore e la più recente National Partnership for an venti inviata in mente apposto fortissimo l'accento sulla necessità in uno Stato federale come gli Stati Uniti e che non rimette in discussione anzi
Prototipo di Stato federale
Di rendere più efficaci di strumenti di collaborazione e di coordinamento tra i diversi livelli di governo tra l'amministrazione federale l'amministrazione degli Stati e le amministrazioni locali
Allora porre il problema in questi in questo senso non è essere contro il federalismo
Essere perché si faccia in Italia un federalismo che funzioni che può essere fatto solo prendendo
Prendendo esempio dall'esperienza degli Stati federali che funzionano
è la stessa cosa vale per l'identificazione di
Potere sostitutivi
Da attivare nel caso di nei soli casi di inerzia
Delle regioni e degli enti locali allorché gli si sono dati di strumenti per decidere per fare e non hanno deciso da un anno fa
Anche questo esiste negli Stati federali
Negare questi sono vuol dire inseguire
Bossi Miglio e Tremonti su una strada che non ha nulla a che fare con il federalismo
Io a qualcuno l'ho già detto lo voglio ripetere qui sbandierare una pagina del federalismo che è un eccellente testo del Settecento
Quando le funzioni competere responsabilità dello stato dei poteri pubblici erano quelli del Settecento
Sbandierare una pagina che dice che a livello federale resta la spada la toga la moneta era seduto cioè la politica estera la difesa alla giustizia
E la e la politica monetaria nel caso nostro ormai è finita a Francoforte e a Bruxelles no
Sbandierare questa pagina come modello dello Stato federale
Dimenticando che settanta anni dopo
Uno dei grandi progetti federali era federali americani ed è quello di realizzare le grandi dorsali ferroviarie
Che
Si proiettavano dall'Atlantico verso il Pacifico compito di realizzarle non veniva lasciato allo Stato del Texas del Colorado o dello Youth tra
Che erano
Comunità di di di di contadini o di o di allevatori
Era compito federale la pagina del federalista non non impediva
Così come non impedisce oggi
Non ha impedito oggi a Clinton Al Gore di lanciare il progetto federale autostrade telematiche e di mantenere nelle mani di una agenzia federale che la Federal Communications Commission
La regolazione la regolazione del sistema delle telecomunicazioni
Della televisione negli negli Stati Uniti allora
Ha ragione Walter
Ha ragione
Scegliamo il modello federale realizziamo lo
E cominciamo a realizzarlo anche in anticipo perché non abbiamo tempi per aspettare
Ma realizziamo modello federale quindi negli Stati Uniti d avanti alle grandi emergenze naturali
Come quelle che purtroppo in Italia succede
Ecco i grandi e le di fronte all'emergenza la competenza e degli Stati
Ma se siamo di fronte ad una grande emergenza interviene in un'agenzia federale
Noi la la chiameremo per la Protezione civile
Che ha un bilancio di tredici miliardi di dollari all'anno che sono qualcosa come ventuno ventidue mila miliardi di lire che naturalmente per paragonarci ma non ad Alitalia dovremmo dividere per cinque voglio dire ma è pur sempre e che ovviamente interviene quando non ce la fanno i singoli Stati non interviene quando c'è una piccola frana o una piccola alluvione
Ma interviene quando la
Sciagura l'emergenza ha delle grandi dimensioni
Allora
Ecco io penso che quello su cui noi dobbiamo lavorare adesso confermare realizzare accelerare l'unificazione delle responsabilità e delle competenze amministrative in capo agli enti regionali agli enti territoriali per Sostegno lo sviluppo del la crescita la creazione delle condizioni ambientali per lo sviluppo di sistemi economici territoriali
Però anche attivare due tipi di operazioni
Indicati nella relazione di Walter uno e gli strumenti della cooperazione
Intese di programma ma ingenui strumenti di cooperazione vuol dire anche strumenti di assistenza tecnica amministrativa di collaborazione tecnica amministrativa alle regioni e agli enti locali
Questa è una grande responsabilità nazionale che resta in capo alle amministrazioni nazionali
Qui c'è arrivato Costa che è un sostenitore di questa tesi quindi è arrivato al momento giusto
E non è affatto in contrasto con il modello dello Stato federale anzi serve a realizzarlo e a realizzarlo in modo che rappresenti un forte avanzamento
Nella crescita del paese e non a un certo punto un modello che realizzato male invece finisce per
Bloccare la crescita o costituirne un ostacolo oltre
Strumenti di cooperazione di collaborazione fino a livello minimo
Fino al livello della cooperazione formazione assistenza tecnica amministrativa agli enti locali
Queste allo dico solo con una battuta è la nuova frontiera del lavoro delle prefetture
Dopo la loro core business che naturalmente la lotta alla criminalità organizzata
Ma poiché le prefetture giustamente rifiutano di trasformarsi in prefetture di polizia bene io ho già indicato alle prefetture il ministro Napolitano commenta questo
Quello dell'assistenza amministrativa della STET dell'assistenza tecnica della fornitura di supporti come un a soprattutto all'amministrazioni comunali come uno dei lavori che possono che devono attrezzarsi a fare
E così i poteri sostitutivi ben organizzate sapendo che noi abbiamo
Uno strumento
Importante
Anche qui c'è l'indicazione lo strumento importante e la conferenza unificata Stato-Regioni Enti locali
è uno strumento che funzionerà
è stato istituito un anno fa funziona come funziona la conferenza Stato-Regioni funzione leale e tra gli organi tra le le cose che funzionano meglio nel nostro paese nel senso che
Ogni settimana si prendono decisioni si prendono rapidamente sono istruite prima a livello tecnico
Trattandosi di conferenze in cui vanno i responsabili di governo i presidenti delle Regioni sindaci delle grandi città i sindaci dei piccoli comuni sono anche organismi nei quali non si perde tempo
Non si fanno discorsi ideologici si cerca di arrivare rapidamente alle decisioni
Questo è esattamente uno strumento di concertazione di coordinamento che può essere utilizzato e che può anche consentire molto più facilmente
La attribuzione di poteri sostitutivi al governo nei confronti delle Regioni ed perché l'esercizio di questi poteri può essere poi come dire controllato spiegato e controllato in una sede come quella
Walter accennare anche
In quest'ambito alla necessità di
Dare un'accelerazione ormai siamo arrivati al momento come sapete vediamo affrontare questo problema nella riorganizzazione delle strutture del Governo
Siamo arrivati al momento in cui dobbiamo dare un'accelerazione perché abbiamo ridefinito
Funzioni e compiti che restano allo Stato tra questi appunto
E la cooperazione e la sostituzione in caso di inadempienza degli enti degli enti locali e delle regioni
Abbiamo assolutamente bisogno che a questo punto ci sia un forte sostegno dell'opinione pubblica perché l'operazione di riorganizzazione delle governa delle amministrazioni centrali affronti davvero i noti del problema
Organizzare il governo di uno Stato federale non è la stessa cosa che avere il governo di uno Stato burocratico e centrale
Anche qui io reagisco ad un luogo comune imposto da l'inseguimento alla lega di un pezzo della destra e anche di qualche nostro amico e compagno
Cioè l'idea che in uno Stato federale governa l'amministrazione federale de periscono fino quasi a scomparire
E in più gli si fanno deperire non sia federali o o o federalisti non è vero
In uno Stato federale cambiano i ruoli restano pochi attività o funzioni nel quale l'amministrazione federale continua a essere simile a quella del passato perché gestisce direttamente attività compiti e funzioni
Ve ne sono molte le altre in cui invece bisogna ridisegnare
Una organismo un organismo capace effettivamente di coordinare di programmare
Di svolgerà necessarie funzioni di sostegno e di cooperazione
Di svolge necessarie funzioni di rappresentanza in sede europea e internazionale degli interessi del Paese
E tutto questo richiede un cambiamento qualitativo e richiede anche che si abbiano idee chiare su come organizzare i centri di decisione
Io sono l'unico punto dissento da destra da Bersani
Chi ha detto giustamente che nella riforma del governo il Complesso
Dei poteri e dei compiti che
Restano propri del livello nazionale o federale in materia di sostegno alle attività produttive e di concorrenza devono essere attribuiti ad un'unica responsabilità e così
Dissento nel dire che questo può essere rinviato alla prossima legislatura questa è una delle cose che possiamo fare subito
Subito
Ci sono cose che rinvieremo alla prossima legislatura il riassetto definitivo su due grandi amministrazioni
Dell'insieme delle competenze in materia di ambiente territorio infrastrutture mobilità trasporti eccetera sarà organizzato in questa legislatura si comincerà a realizzare ma sarà definitivamente realizzato all'inizio
Per la prossima legislatura per ragioni che sono evidenti a tutti
Nel caso invece nel caso invece
Della riaggregazione in capo ad un unico centro di responsabilità e di direzione politica
Dell'insieme dei poteri e degli strumenti in materia di attività produttive di politica industriale dell'attività produttive di regolazione della concorrenza io penso che non ci sia alcuna ragione per rinviare rispetto ai tempi di realizzazione della riforma complessiva del governo che sono il mille novecentonovantanove non oltre
Non ho
C'è un'ultima questione però che devo porre
E che a mio avviso dobbiamo porre
Qualcuno penserà che tiro acqua al mio mulino ma senza tirare quest'acqua a questo mulino che temporaneamente il video ma temporaneamente noi non risolviamo il problema
Noi abbiamo un problema di Investimenti
Necessaria strategico per il Paese
Sul miglioramento della qualità
Sulla professionalità
Delle pubbliche amministrazioni
Locali regionali e centrale per le ragioni che io ho detto costituiscono un continuum le responsabilità sono Siri distribuiranno è già definita questa redistribuzione ma poi c'è necessità delle une delinea
Allora io qui vorrei dire una cosa estremamente chiare vorrei che fosse chiaro
In questi anni
Le pubbliche amministrazioni e i dipendenti pubblici hanno dato un contributo consistente come ma molto costi tempi al risanamento finanziario del Paese
Io ho un dato che vorrei ripetere anche qui e che risulta dai documenti di programmazione economico-finanziaria
Nel novanta si spendevano per
Prendo l'aggregato più importante della spesa delle amministrazioni la spesa del personale
Per il personale delle pubbliche amministrazioni tutte insieme stato Regioni Comuni scuola sanità forze armate carabinieri polizia tutti insieme
Si spendeva il dodici virgola otto per cento del PIL
Nel novantuno al dodici virgola sette nel novantadue il dodici virgola sette la spesa era stabile
Poi comincia dal governo Amato una forte discese
Nel novantasette si è speso l'undici virgola vi intenti cinque per cento del PIL il taglio di un punto e mezzo rispetto al PIL
Nel due mila uno a legislazione vigente e quindi sulla base delle scelte già operate
Dice il DPEF spenderemo il dieci virgola ventiquattro per cento del PIL per il personale delle pubbliche amministrazioni il taglio di due punti e mezzo
Il taglio è pari al venti per cento della spesa per il personale in rapporto al PIL
Nel settore dell'acquisto di beni e servizi c'è stato pure una riduzione
Non altrettanto forte ma c'è stato e quindi abbiamo complessivamente le pubbliche amministrazioni io queste cose le dico anche quando va delle assemblee della Confindustria che dice che bisogna tagliare ulteriormente e drasticamente la spesa corrente e quasi sempre intende oltre le pensioni
Intende l'estesa delle pubbliche amministrazioni questo taglio cioè sta sommate hanno alla ultima pezzo di riforma previdenziale e quindi al giusta armonizzazione
Del sistema previdenziale dei pubblici rispetto ai privati e questo indica il contributo delle pubbliche amministrazioni e lo fa hanno dato l'operazione di risanamento finanziario
A questo punto noi abbiamo un problema
Se nel momento nel quale si trasforma la pubblica amministrazione
Quindi non stiamo chiedendo di investire sulla vecchia Amministrazione pubblica ma su un'amministrazione in profonda trasformazione
Io ho citato solo alcuni aspetti di questa trasformazione perché vorrei dire che il cambiamento delle regole va molto al di là del semplificazione delle procedure e dei vincoli della ridistribuzione delle responsabilità e del decentramento
è della noi abbiamo il rio ambientamento radicale
Fino naturalmente occorrerà tempo correrà anche
Cambiare le teste magari spaccare qualche testa inevitabilmente il riorientamento delle amministrazioni dal culto delle procedure alla cultura del risultato
Della qualità dei servizi e delle prestazioni ai cittadini
Il culto delle procedure era imposto dalle regole ed ai controlli che c'erano fino fino a qualche tempo fa in parte ancora adesso ma cambiate le regole e di controlli bisogna cambiare la cultura il modo di operare massima un'amministrazione che cambia
Si continua a guardare nei termini di tali di risorse e non in termini di un investimento strategico almeno delle risorse che d'ora in poi saranno ulteriormente risparmiate attraverso operazioni di riforme ristrutturazione delle pubbliche amministrazioni
Cari amici e cari compagni
Arrivati al momento di realizzare dei
E i corpi tecnici dello Stato sono ridotti ai minimi termini e non possono progettare
E allora diamo in outsourcing la progettazione ma ci vogliono i funzionari che preparano i bandi ci vogliono quelli che sono in grado di a giudicarli
E ci sono quelli che sono in grado di valutare gli stati di avanzamento controllare l'outsourcer perché c'è anche un problema di controllo dello zio
Se non abbiamo questo perché anni di blocco del turnover anneriti politiche di risparmio necessarie imposte da dal dall'irresponsabilità finanziaria dei dei decenni passati
Ci hanno ridotto in queste condizioni che faccia
Allora io penso che noi dobbiamo porrà io per parte mia l'ho posto il ministro Costa qui presente non c'è più Bersani lo sa dobbiamo porre con forza il problema quanto meno in questi termini
Dora in avanti ogni lira risparmiata con operazioni di ristrutturazione di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni e darle investite
Ovviamente pare investita non a pioggia pare investita informazione
Va reinvestita in percorsi di riqualificazione professionale di crescita professionale ordinamenti professionali vari investita anche in assunzione di personale di alta qualificazione di cui abbiamo bisogno
E occorrerà anche una nuova leva di dirigenti che si affianchi a quella parte dei vecchi dirigenti che sono disposti a correre la sfida declino a a del della dell'innovazione della modernità per riuscire a dare questa frustata alle pubbliche amministrazioni quella più o si fa così
Oppure noi rischiamo di essere fuori dalla competizione europea i ministri europei della funzione pubblica hanno deciso la settimana scorsa
Dico intanto cominciare ad istituire un controllo di qualità europeo su Honda standard di performances delle pubbliche amministrazioni si farà una selezione di ovviamente dire una serie di casi di pubblica amministrazione si comincerà a fare il controllo di qualità e verranno pubblicate certificate le amministrazioni che sono in regola
Che sono in grado di rispondere all'imprenditore che chiede di localizzare un impianto produttivo in Massimo cinque mesi se lo può fare o non lo può fare dando di tutti i permessi le autorizzazioni necessarie fino alla messa in esercizio dello del del del del dell'impianto oppure se non sono in grado di fare
Il marchio di qualità non è ancora un vincolo
Come quelle che il trattato di Maastricht ha imposto su con l'equilibrio finanziario dei Paesi però comincia a essere una cosa con cui fare i conti può costituire un forte vantaggio competitivo per i paesi che stanno che lo ottengono ma può rappresentare un bel è indica per quelli che non va
Ora su questa strada non abbiamo bisogno di un po'di muoverci celermente io chiederei
Ai compagni agli amici
E anche ad altri enti e so che sarà sicuramente d'accordo che anche questo profilo venga considerato nel momento in cui noi poniamo voi ponete sul tappeto
I nodi fondamentali per la crescita del paese e per affrontare finalmente in termini
Determinati la grande questione del lavoro e della potenza
Ora la parola Maria Rosa Pietro presidente dell'IRI io intanto vorrei avvisare i partecipanti al convegno che si sono venuti addensando in questa mattinata numerosi importanti interventi e soprattutto di molti nostri ospiti
Questo ci induce intanto a spostare le quattordici nulla di conclusione della mattinata ed anche ad appellarci alla cortesia di coloro che intervengono perché sia posta attenzione agli interventi contenuti temporalmente
Grazie
Prego ringrazio
E chiedo al nostro Presidente quanti minuti
Unità
Faccio un quarto d'ora
Grazie dopo gli interventi
Così corposi di politica
Da parte dei ministri
Credo che sia giusto
Da parte mia
Gettare un intervento non solo più contenuto nel tempo ma anche di natura più tecnica che penserei di dividere in due parti
Una prima parte che è strettamente legata al nostro tema
Ovvero il lavoro l'economia dopo il due maggio quindi in stretta relazione con ciò che è accaduto due Baggio la creazione della moneta unica europea il nostro ingresso al primo turno e questa moneta
E poi con un riferimento al ruolo delli ieri e alle privatizzazioni in questo lavoro in questa economia che avremo dopo il due maggio
La creazione della moneta unica
Determinerà
Delle conseguenze che sarebbe del tutto errato immaginare solo o principalmente a livello finanziario monetario quindi delle conseguenze
Che debbono interessare principalmente una ristretta schiera di operatori
Abituati ad occuparsi di questi argomenti
L'euro diventerà sicuramente una moneta di riserva su questo non hanno più ormai dubbi ahimè per loro anche i commentatori americani la zona dell'euro
Contribuirà a denominare la maggior parte delle transazioni internazionali
E sarà la seconda zona dopo il mercato nordamericano di integrazione a livello mondiale
Questo significa che un'enorme ammontare che io preferisco non quantificare in questa sede ma un ammontare del dell'ordine dei milioni di miliardi
Sarà detenuto di lire
Sarà detenuto a a livello internazionale denominato in euro
Detto in parole povere significa che in giro per il mondo ci saranno investitori che daranno beni e servizi reali in cambio di carta stampate in Europa
Questo è un trasferimento netto di ricchezza che finora riguardava quasi esclusivamente gli Stati Uniti questo farà affluire un'enorme ammontare di capitale
In Europa e questo capitale si distribuirà in modo diverso da come si era distribuito in passato una semplice osservazione un investitore istituzionale tedesco
Fino alla fine di aprile volendo distribuire i capitali adesso affidati in modo proporzionale rispetto alla struttura dell'economia tedesca mi allocava l'undici per cento nell'industria chimica
Oggi o meglio dal prossimo hanno dovendo distribuire non più sull'area del marco ma sull'area dell'euro
Allocherà nell'industria chimica il quattro per cento dei capitali e non l'undici questo significa un enorme spostamento di capitali da un settore industriale all'altro ma soprattutto un enorme spostamento da un paese all'altro perché non ci sarà più un rischio di cambio quindi gli investitori istituzionali non solo potranno ma saranno tenuti a investire in funzione dei settori industriali e non in funzione dei paesi naturalmente questo significherà un vantaggio soprattutto per i Paesi che prima erano penalizzati quindi significa un grande afflusso di capitale di rischio soprattutto in Italia e nei paesi come l'Italia
Noi saremo un bersaglio privilegiato a parità di condizioni di investimenti lo stiamo vedendo noi all'IRI
Dove il collocamento di Alitalia come avete visto sta avvenendo con un rapporto tra il dividendo
E il valore del titolo che è circa doppio di quello della maggior parte delle altre compagnie aeree facciamo un confronto con il nostro alleato K LM
Che ha una capitalizzazione più o meno simile a quella di Alitalia pur avendo una redditività doppia
Questo perché si suppone che i titoli italiani cresceranno moltissimo quindi si accettano delle condizioni di investimento che in questo momento sarebbero considerate penalizzanti per un un paese diverso dall'Italia
Una stima che lo hanno gli analisti internazionali è che la capitalizzazione di Borsa dell'Italia potrebbe quadruplicare in poco tempo naturalmente questa non è non va presa come un'indicazione di investimento è un invito a investire ai prezzi attuali di Borsa è semplicemente una analisi che riporto
Quindi questo significa una enorme
Opportunità per le attività produttive in Italia veniamo però agli aspetti reali e comincerei con quelli più generali nei prossimi anni ci si attende che lo sviluppo europeo
Assuma un ritmo leggermente più veloce di quello del passato ma soprattutto che sia di tipo duraturo quindi per qualche verso un meccanismo simile a quello di cui hanno goduto gli Stati Uniti negli ultimi otto anni
Sia pure con una minore intensità dello sviluppo e non vorrei qui soffermarmi non vorrei fare troppo il professore sotterranei sul perché è logico aspettarsi che l'Europa non entri subito in un ritmo di sviluppo così elevato come quello degli Stati Uniti
Ma veniamo più a noi e cioè a come sarà l'economia e lavoro nei prossimi anni
Avremo un'unica zona monetaria quindi tutti gli aggiustamenti ma questo è stato già detto saranno di tipo reale allora andiamo a vedere negli Stati Uniti come si fanno gli aggiustamenti di tipo reale
Se il Texas si sviluppa in un certo periodo di tempo meno rapidamente dalla California la gente fa i bagagli e va in California gli americani cambiano Stato molto facilmente
Diverso il mercato del lavoro diverso mercato dall'abitazione diverso sono tutte le regole in Europa
Almeno nell'arco dei prossimi due decenni non possiamo immaginare che sarà così la gente non cambierà Stato perché dovrebbe cambiare lingua tanto per cominciare tranne che nell'area Panther manica e quindi
L'aggiustamento reale si farà in un altro modo essenzialmente si farà sui salari sugli orari sulla flessibilità del lavoro in genere
E allora sarà una un aggiustamento estremamente costoso in termini sociali così che bisogna possibilmente evitare che siano da operarsi degli aggiustamenti di rilevante entità
Questo significa che i governi si dovranno proporre un'elevata attenzione alla dinamica dei costi e come diceva già primo ministro Bersani alla pressione fiscale e contributiva perché se è vero che ci saranno dei rilevanti ostacola lo spostamento dei lavoratori purtroppo gli ostacoli non saranno altrettanto rilevanti allo spostamento delle attività produttive
Quindi incarico che continua a sussistere
Eccessive differenze nelle pressioni fiscali e contributive saranno le attività produttive a spostarsi non dico le aziende perché le aziende saranno esse stesse le protagoniste dello spostamento dell'attività che gestiscono chiudendo stabilimenti riaprendoli altrove
Questo ci porta a vedere
Quali politiche devono essere messe in atto e sono le politiche che riguardano la disponibilità della mano d'opera la produttività della manodopera e quindi essenzialmente la professionalità
Dei lavoratori
Che si mettono in gioco e le caratteristiche di contesto se c'è qualcosa che dobbiamo imparare dallo sviluppo americano è
Che la professionalità dei lavoratori
è l'unica difesa del tenore di vita rispetto al resto del mondo
E qui vorrei toccare molto rapidamente un altro tema che è cruciale noi non possiamo pensare di parlare dell'Europa del due maggio e di quello che succederà
E che sta succedendo dopo il due maggio dimenticando che comunque ciò che l'Europa fa si colloca sullo sfondo di un processo di globalizzazione
Che il grande evento che è stato di che sta caratterizzando questa fine di secolo non è la costruzione dell'Europa unita le un l'evento più importante della globalizzazione globalizzazione vuol dire che
Non centinaia di milioni ma miliardi di lavoratori non accettano più il livello di discriminazione sui redditi e di accesso alle risorse al quale sono stati condannati dal sistema economico mondiale fino a qualche decennio fa
Non
Noi andiamo a analizzare perché non c'è il tempo sui meccanismi che stanno consentendo questo spostamento il fatto è che miliardi di lavoratori Bogliolo la loro giusta quota delle risorse del pianeta
Questo è un processo che come chiunque di voi può immaginare o consentire credo è prima di tutto eticamente da condividere
Ma che ha un costo sociale per i paesi sviluppati che potrebbe renderlo intollerabile
E allora per consentire la prosecuzione di questo processo
Che badate bene è un processo che oltre che essere eticamente condivisibile
è una valvola di sfogo perché altrimenti la redistribuzione la ricchezza potrebbe avvenire con mezzi più violente
Perché possa proseguire
Essere reso socialmente tollerabile nei Paesi sviluppati occorre che questi ultimi difendano
Nei limiti del tollerabile il vantaggio che hanno in termini tenore di vita
Con una modifica del contributo che essi danno la divisione internazionale del lavoro in termini di contenuti professionali e qui vorrei giungere al soldo
La linea di politica industriale che i Paesi privilegiati
E l'Europa è sicuramente una delle aree più privilegiato del mondo devono seguire e quella di immettere nei loro nelle loro posizioni lavorative un contenuto di professionalità che consenta
Di contribuire alla crescita del resto del mondo pur continuando con scambi che sono a nostro vantaggio asimmetrici
Perché la sostanza degli attuali scambi internazionali è che un'ora di lavoro di un europeo viene scambiata contro molte ore di lavoro di un asiatico
E non possiamo modifica allineare immediatamente questa situazione senza
Provocare dei disagi sociali intollerabile
Questo scambio può essere continuato solo con un contenuto di professionalità che metta a disposizione del resto del mondo
Dei contenuti del resto del mondo desidera non ancora in grado di produrre e allora veniamo rapidamente le ricette
Questo vuol dire forse che l'unica speranza di difesa
Della tenore di vita dei paesi sviluppati sta nell'alta tecnologia sta nell'aerospaziale sta nella chimica fine nelle telecomunicazioni nell'informatica B sicuramente lì dentro ci sta
Ma non solo lì dentro e non tutto lì dentro
è un grave errore pensare che tutto ciò che ruota intorno alle alte tecnologie sia in grado di difendere alte retribuzioni o altri tenori di vita
Anzi i paesi in via di sviluppo entrano molto rapidamente in queste
Tecnologia o almeno in alcune fasi di produzione di queste tecnologie sapevo benissimo che la produzione di Circuiti Integrati e anche alcune parti della produzione di software su si stanno rapidamente diffondendo diffondendo nei paesi a bassi salari
Ciò che invece rimane nei Paesi ad altri Ferrari è ciò che richiede creatività
Elevata professionalità e stretta connessione con contesto di elevata professionalità per esempio la progettazione di semiconduttori Circuiti Integrati o di software è più facile in un contesto fatto di attività produttive attività di servizi l'attività di ricerca ad alto livello come si verifica negli Stati Uniti
Ma questo insieme di creatività e professionalità spiega anche perché
L'industria italiana cosiddetta leggera
Quella dei prodotti per la persona e per la casa riesce a competere con il resto del mondo
Riesce a mettere a disposizione del resto del mondo dei prodotti desiderati che il resto del mondo per ora non è in grado di procurarsi da solo e riesce a difendere i posti di lavoro come è stato affermato anche questa mattina come è ampiamente citata nella approfondita relazione di Walter Cerfeda
Quindi
è sbagliato immaginare che l'Italia con la sua posizione attuale caratterizzata come Cerfeda sottolinea la sua relazione da un impoverimento
Della nostra struttura produttiva negli anni passati in direzione dell'alta tecnologia sia da considerare
Un contendente perdente
In questa divisione del lavoro no noi possiamo competere partendo dalla situazione che abbiamo raggiunto questo senza nasconderci o senza negare che si tratta di una situazione di impoverimento
Dovuta a una sciagurata
Politica economica che per decenni ha vissuto sull'improvvisazione anteposto il debito
Al rigore della politica monetaria e ci ha portati ad alti tassi di interesse esportazioni a instabilità monetaria che hanno reso non conveniente per gli operatori l'investimento a lungo termine che è quello in approfondimento tecnologico miglioramento dei prodotti in costruzione diretti di vendita all'estero
Quindi in sostanza lasciatemi tracciare un parallelo come noi abbiamo
Imboccato una strada virtuosa abbiamo parzialmente risanato l'economia finanziaria ma adesso abbiamo ancora un sentiero in salita perché dobbiamo ripagare il debito che abbiamo smesso di accumulare
Ed è purtroppo il sentiero insolite anche sul lato dell'economia reale perché noi dobbiamo ricostruire un sistema produttivo Rick Perry arricchendo le in direzione delle alte tecnologie laddove molto capitale è stato disperso ma abbiamo gli strumenti per farlo abbiamo la professionalità dei lavoratori abbiamo un ricco tessuto imprenditoriale
Ci mancano alcune cose e qui veniamo anche alla posizione che occupo attualmente perché tra le cose che ci mancano
Al primo posto io metterei una struttura imprenditoriale
La struttura imprenditoriale dell'azienda Italia può essere migliorata nel settore delle tecnologie medie e basse dei prodotti per la persona e così via
Ma è chiaramente inadeguata nel settore delle alte tecnologie dove parliamo di imprese che di solito debbono essere grandi e debbono disporre di grandi risorse da impegnare in piani pluriennali ad alto rischio
Purtroppo l'esperienza dell'IRI
Che quando noi cerchiamo di ricollocare nel tessuto privato un'impresa che abbia queste caratteristiche e che cioè richieda grandi investimenti con un rischio sensibile
Da recuperare in un lungo periodo di tempo facciamo fatica ed è un eufemismo facciamo fatica a trovare imprenditori italiani
Allora la domanda potrebbe essere ma perché dovrebbero essere imprenditori italiani
E perché bisogna ricollocare
Non voglio sfuggire alla seconda domanda
Perché sarebbe facile rispondere la dobbiamo privatizzare perché questo è l'ordine che ci hanno dato a questo il mandato conferito
Io condivido questo mandato
Lo ha detto il ministro Bersani la storia dell'industria pubblica italiana è stata due terzi di secolo la storia di un mercato troppo piccolo per consentire la vita autonoma vin industria come l'aerospaziale per esempio
Non è più la storia attuale siamo uno dei più grandi mercati del mondo non c'è più motivo di avere un'industria gestita dallo Stato
Allora l'altra domanda ma perché nel privatizzare la sarebbe bene che gli io di compratori di investitori fossero italiani
Questo non è a mio avviso un teorema
Ciò che io credo sia importante in una operazione di ricollocazione sul mercato sia
Che vengano mantenute nel Paese le attività strategiche quelle che creano professionalità quelle che trascinano la formazione di altra professionalità quelle che erogano
Capacità di ricerca di innovazione di organizzazione di penetrazione sui mercati esteri di pianificazione di grandi disegni imprenditoriali
Fare che queste capacità stiano nel Paese si moltiplichino
Non è sempre indispensabile avere il capitale nazionale perché ciò avvenga
Vi cito un esempio italiano che conoscete bene quello dalla Nuovo Pignone
Vi cito l'esempio inglese inglesi hanno venduto al capitale estero tutta la loro industria automobilistica e non hanno mai prodotto tante automobili come oggi ma
Se è vero che il capitale
Può investire in un paese
è anche vero che non sempre il capitale e così assai dico perché il capitale a dei portatori che sono i bene Jérémy Ménez erano una famiglia non i diritti sono dei bambini che vanno a scuola
Ed è logico che i manager preferiscano temere le attività più pregiate più strategiche laddove essi risiedono è umano
E allora e logico che in una operazione di privatizzazione noi cerchiamo di favorire
Di privilegiare le scelte che mantengono in Italia
Le attività e quindi possibilmente anche il controllo ma non apprezzo
Di dover penalizzare le prospettive dell'azienda
Il primo requisito di un'azienda
Che favorisce la crescita di quei fattori strategici in cui ho parlato è la sua capacità competitiva a livello mondiale la sua capacità di dominare un settore di mercato la sua capacità di svolgerà una strategia autonoma
Possibilmente aggressiva nei confronti dei concorrenti
Non credo che sia un buon servizio all'industria italiana
Accettare delle soluzioni su Bot Mali dal punto di vista di questi fattori
Per porre la precondizione che il capitale sia italiano
E veniamo a dire qualcosa
Tanto per concludere
Sulle operazioni in corso
Credo che
Il maggiore successo che in questo momento
Liri possa rivendicare è stato quello di non aver accettato un discorso di pratico fatico fallimento dell'Alitalia
Due anni fa
In quel momento lì ieri
Ha messo a disposizione della compagnia di bandiera due mila miliardi
Che adesso stiamo addirittura in parte recuperando
Questa società è tornata a essere
Profittevole grazie anche a un forte contributo dei lavoratori alla strategia dell'azienda
Ed è tornata a essere un partner ricercato a livello europeo
Una cosa simile si sta verificando per Finmeccanica un'azienda molto più complessa all'interno della quale sono contenute la maggior parte delle produzioni ad alta tecnologia che sono rimaste nel Paese
Finmeccanica
Voi sapete dell'anno scorso
Ha presentato una
Relazione semestrale che annunciava una perdita dell'ordine dei due mila miliardi
Siamo andati a Brussel abbiamo chiesto il permesso di operare un'operazione di rilancio
E c'è stato consentito di svolgere questa operazione a condizioni di mercato cioè condizioni che gli azionisti privati sottoscrivesse no
Condizioni che sembravano in quel momento essere irrealizzabili perché l'azienda il titolo era quotata sotto il valore nominale
Ebbene il titolo da allora
Ha visto moltiplicare il suo valore per circa cinque volte
L'operazione si sta facendo
Finmeccanica è diventato un partner ricercato dagli altri partner europei per alleanze nei diversi settori industriali in cui opera noi intendiamo proseguire su questa strada e cioè cercare alleanze
E come ha detto il ministro dell'industria
Trovare delle collocazioni che facciano crescere le attività di questa azienda nel nostro Paese
Vorrei citare altri due casi importanti per quanto riguarda l'arricchimento del tessuto industriale del nostro Paese quello della
SGS Thomson da poco SP mai con le promesse una delle maggiori aziende mondiali produttrici di circuiti integrati che sta anche in questo caso conducendo un aumento di capitale di successo in Borsa
E quel della Società Autostrade che con tutte le difficoltà di natura legale stiamo cercando di
Portare alla privatizzazione ma che nel frattempo sta concorrendo per valorizzare la sua rete di fibre ottiche
Trasformandolo in un gestore di telefonia mobile queste proprio l'ultimo caso che voglio citare
Far rilevare la particolare ottica con cui un'impresa che è ancora a controllo pubblico
Nonostante la sua privatizzazione imminente
Si avvicina a un'operazione di questo genere
L'ottica non è stata quella di andarsi a tagliare una pur accettabile fetta di torta
Nell'ambito di una torta esistente
The Long non concorre
Per prendersi una quota di un mercato esistente
Te lo intende costruire un nuovo mercato un nuovo servizio specifico per i più piccoli operatori italiani per i piccoli imprenditori i piccoli produttori che hanno un ruolo così grande
Nel sistema economico del Paese questo credo che sia il contributo che il controllo pubblico del capitale può dare senza contravvenire leggi di mercato attraversare quelle cose che pur essendo redditizie
A nessun privato è venuto in mente di fare e mi fa molto piacere che il sindacato abbia apprezzato questa iniziativa
Sono
Ha una parola
Dottor Gianmario Rossignolo presidente della Telecom parlerà poi il professore Gallino
Signore e signori buongiorno
Io volevo ringraziare presi il segretario generale Cofferati e dei segretari Cerfeda per l'invito che mi hanno rivolto di partecipare
Dibattere questo tema denso di contenuti e in importanza considerevole credo per tutti noi e soprattutto per chi viene dopo di noi
In effetti mi ero ripromesso in questi quattro mesi credo di aver mantenuto la promessa
Di non parlare in pubblico prima di aver fatto qualche cosa ecco oggi io rompo questo questo questa regola
E lo faccio a ragion veduta
Lo faccio perché ritengo che il queste la prima sede in cui vale la pena
Per premette di fare alcune affermazioni
Tenuto conto del fatto che nei nei rapporti col Coni il sindacato non solamente quest'ultima vicenda Telecom ma in tutte le la mia storia professionale e caratterizzata da credo un rapporto corretto trasparente e costruttivo io ho sempre investito nel sindacato intendo ancora investire nel sindacato
Ritengo che sia anzi l'interlocutore più adatto per parlare di cose concrete e per cercare di affrontare tematiche che attengono non tanto alle agli elementi relativi alla finanza ma quanto invece all'economia reale sono un uomo da economia reale e come tale proprio nel nel sindacato un interlocutore naturale
Debbo dire anche che con il sindacato in epoche non favorevoli e non di moda
Credo di aver ricchi instaurato il in Italia un modello di partecipazione che a quell'epoca era considerato e il lasciatemi dire
Non so niente non alla moda ma era considerato un pochino eterodosso
Io credo che quel modello oggi è patrimonio del comportamento di molti industriali in Italia e come tale è è diventato un elemento su cui si può certamente ancora fare dei miglioramenti ma su cui vale la pena di insistere e di costruire per i instaurare quei rapporti di trasparenza e di partecipazione che una grande azienda credo non possano avere Colletti Sindacato
Per non essere permanente per non è sempre inteso però ritengo che valga la pena che io segua una traccia ecco perché purtroppo di questi tempi credo che sono oggetto di ampie vero a tutti ampia attenzione da parte della stampa
E che parlai vero della dell'azienda di cui mi occupo credo al alcune volte anche a proposito ma spesse volte credo a sproposito
E quindi sono tenuto per le responsabilità che che debba avere presso l'azienda per evitare di diffondere anche verso i i mercati finanziari ulteriori elementi di instabilità credo che valga la pena che segue una certa traccia
Allora la prima la prima riflessione che che voglio fare è che evidentemente lei euro e l'ingresso nell'euro è una grossa opportunità come dicevo per il Paese per l'Europa
E per l'Europa del mondo e quindi per le future generazioni che debbono vivere in un contesto di globalizzazione
Rapporto della profonda trasformazione che con la nascita della moneta unica sta attraversando l'Europa è forse la più importante che stiamo vivendo dal dopoguerra
è una grande occasione per tutti c'è certamente bisogno dell'euro ma è ancora presto per capire quali saranno i reali effetti di questa trasformazione
Soprattutto per le grandi aziende abbia elevato sviluppo tecnologico che dovranno misurarsi con una concorrenza totale
Ecco mi riaccenda niente mia raccordo qui con con le formazioni che che faceva il il professor di Pietro in merito a quello che è venuto in Italia
Nei settori che hanno caratterizzato dello sviluppo industriale del nostro Paese
Bene io credo che le esperienze Ri ieri è stata un'esperienza devastante per quanto riguarda vero la lo sviluppo lettere ingiuste italiana nel senso
Che si sono create aziende che erano di dimensione non adeguata per competere in campo internazionale
E quindi quelle quello che si è fatto successivamente per cercare di recuperare è vero alcuni settori in aree quali quelle dell'Alitalia dei servizio anche in aree quali quelli dell'Energia
E forse un il l'estremo tentativo di rattoppare un un qualche cosa in cui si era abbondantemente credute si era abbondantemente investito
Ad una persona di venerdì invece dal mondo non pubblico io ho passato la vita del mondo non pubblico debbo dire che io ho sempre visto questa anomalia italiana come un qualche cosa di stravaganze e vi debbo dire
Che quando mi incontravo a livello internazionale con dei colleghi si vedeva l'Italia paralizzata è vero da questo Moloch dell'industria pubblica
Che sostanzialmente non sapeva esprimere occasioni adeguate per un grande Paese come l'Italia con un grosso mercato interno
Per proporsi come un player come un attore con una leadership fa a livello internazionale
Per per fatto restano della vita mi trovo oggi invece a capo d'una grande azienda pubblica ex pubblica ex monopolista
Che invece ha delle grosse opportunità di potersi muovere nel campo internazionale sembra una contraddizione ma non lo è
Non lo è nel senso che siamo un grande paese siamo il sesto Paese nel mondo e come tale abbiamo la sesta azienda di telecomunicazioni e nel mondo
Niente di strano anzi il monopolio in tutti i Paesi del mondo era difeso il vero con altrettanta direi determinazione
E ed altrettante iattanza se volete anche tant'è che non era sorta nessuna vocazione dello sulla azienda a dimensione ragguardevole per diventare un player globale
Il panorama è profondamente mutato è profondamente mutato
Io credo che la libertà la liberalizzazione negli negli Stati Uniti aveva già fatto sorgere non solamente un grosso operatore nazionale ma una serie di attori sul sulla scena del del mercato domestico americano
Ma oggi abbiamo sulla sulla scena americana degli attori che si propongono una sfida globale
Guarda comma e non sia ai nell'operazione per Conte ed SIAE
Che parte dal nulla e quindi non ed ero dalle condizioni di se volete di privilegio di lei era che erano nati in precedenza si prefigge oggi di sfidare la concorrenza mondiale tutti gli altri debbono adeguarsi tante che British Telecom sta cercando di farlo e alcune volte non ci riesce
E per quanto ci riguarda io ben conosciamo obbligati a farlo
Obbligati a farlo siamo obbligati a confrontarci sul piano internazionale
Siamo obbligati ad uscire dal ex monopolio tant'è che la mia frase all'interno delle aziende abbassa il monopolio divano concorrenza e stamane
Ho incontrato il il presidente Tesauro ed io dichiarato la necessità di avere stimoli da parte delle autorità nazionali e ed internazionali per spingere questo questa grande azienda adesa capace a giocare in campo internazionale è finito il campionato italiano vincere in Italia non ha nessuna non c'è nessun merito anzi c'è solo qualche demerito abita chiede forse scusa
Ad alcuni consumatori che nella sostanza non erano stati adeguatamente serviti questo lo dico senza senza infingimenti credo che che bisogna essere chiari nelle cose Enti bisogna e cercare di non raccontarsi le bugie se dobbiamo fare una strada insieme e percorre la avendo la consapevolezza che svolgeva un'attività all'interno hanno gli stessi vuol dire creare le condizioni per cambiare la cultura di cui noi dobbiamo rendersi alta attori e quindi dove dovesse nella posizione di fornire gli stimoli e i nostri collaboratori perché da una situazione di vocazione al monopolio si passi ad una convinta volontà di agire in concorrenza e quindi gli stimoli che ci vengano dalle otto otto reti sono Benvenuti
Bisogna però renderci rendersi anche conto che l'operazione di passaggio dalla dal monopolio o dall'ex monopolio alla concorrenza non sono operazioni facili sono operazioni scomode
Per tutti comprese anche quelle persone che lavorano in azienda soprattutto per quelle e credo anche per lo stesso sindacato quindi ci troviamo di fronte un problema da affrontare insieme di una transizione prima transizione preceduto culturale e dopodiché è vero credo che debbano nascere dei comportamenti in linea
Con i il fatto di agire in un contesto e completamente diverso
Allora dicevo che l'euro è una grande occasione secondo me è una grande occasione in quanto ogni nazione europea in una politica di globalizzazione non aveva più nessuna ragione di poter giocare un ruolo effettivo quindi non è tanto il Patto di Maastricht è stata così l'occasione per farci ritornare a essere più consapevoli di quello che stavamo dilapidando delle occasione che acquistavamo rinunciando
A sfavore delle generazioni che venivano dopo ma credo che nella sostanza era una necessità assoluta per poter confrontarsi con continenti che avrebbero avuto modo di essere loro i veri attori nella sfida della globalizzazione
Ecco non c'è dubbio che la mole titolo la moneta unica è un è uno strumento e affinché venga utilizzato in tutte le sue potenzialità chiede ai sistemi economici dei dei Paesi della Comunità di confrontarsi con la grande sfida della globalizzazione dell'economia
Vale a dire quel processo attraverso cui i mercati le nei diversi paesi diventano sempre più dipendenti per loro a causa della dinamica di scambio di beni e di servizi ed attraverso i movimenti di capitale e di tecnologia
Soltanto qualche anno fa questa situazione era inimmaginabile oggi libero mercato apre delle prospettive di crescita per l'intero comparto delle information communication technology ecco però le ha apprese sappiamo cogliere non è che riapre di per sé anzi noi siamo oggi fortemente sbilanciati il nostro fatturato è un fatturato che viene squisitamente dalla parte domestica e quindi dal mercato interno noi siamo obbligati a saremo obbligati dalla concorrenza a lasciare spazio sul mercato nazionale e se avremo le le capacità e sono convinto che l'azienda li abbia dovremo muoverci sul mercato internazionale se vogliamo continuare a essere dei player che si a meno mantengono il livello di essere il sesto operatore mondiale
Anche per mantenere questo livello dobbiamo muoverci ha detto perché saremo attaccati in casa e questo è una sfida che dobbiamo accettare col la consapevolezza dell'importanza che i satelliti colta che essa ma anche delle potenzialità che ne abbiamo all'interno per reggere a questa sfida
E qui di fronte a questo scenario nessuno può permettersi di farsi cogliere impreparato gli attori economici e sociali saranno tanto più bravi quanto più riusciranno accogliere io occasioni che si presenteranno loro
L'obiettivo sul medio termine dovrebbe essere quello di dare dell'Euro un mezzo di fare dell'Euro un mezzo apre su cui sviluppare nuove politiche europee
Politiche che possono portare al componimento della disoccupazione all'aumento della competitività dei sistemi produttivi ad elevare gli standard di vita tutto questo ovviamente e compito dei politici
Non delle parti sociali però noi dobbiamo dare un contributo per la nostra parte
Telecom Italia dal canto suo è pronta ad affrontare le nuove sfide anche al di là delle dimensioni europeo dove siamo chiamati a due sforzi
Ad uno sforzo di diventare player europei ma nel contempo dobbiamo batterci per un altro traguardo che è quello di diventare player mondiali per noi non c'è più spazio all'Europa non è più sufficiente dobbiamo di colpo fare due gradini in una volta
L'Euro è la condizione necessaria per avere per mantenerlo una leadership europea non è la condizione sufficiente dobbiamo fare anche altro sul piano della globalizzazione
Siamo un grandi siamo un grande gruppo oggi privato che si confronta ogni giorno con la concorrenza siamo la prima public campani italiana anzi il porno vorremmo essere non vorremmo essere credo che il processo di privatizzazione da quello che vedo di quei in in questi ultimi questi ultime settimane mi pare che non sia assolutamente concluso e questo è un grosso rischio io credo sia un grosso rischio per l'azienda perché l'ambiguità non è quello che aiuta
A gestire le aziende e non è quello che aiuta a chiarire i rapporti tra i protagonisti nell'ambito dell'impresa
Allora io credo che dobbiamo dobbiamo pare dente le riflessioni insieme oltre che e vedere cosa l'azienda deve fare di per sé per sopravvivere una grande azienda come Telecom non può dimenticare quello che io che deve fare a vantaggio del sistema Paese
E qui credo che Cerfeda nella sua relazione io ho visto solo stamane fisico della scorsa ma c'erano dei passaggi molti significativi in cui si faceva riferimento a ruolo che debbono fare le telecomunicazioni ed in particolare al ruolo che deve fare Telecom Italia versione a progetti su cui bene o male si era impegnata a suo tempo e voglio essere chiaro su questo punto
E dire che
Quella che era la situazione in cui erano nati certi certi progetti che miravano alla difesa
All'interno e quindi a consolidare una una posizione i dominanza o di incombenza come si dice sul mercato domestico petrolifere non ci sono più dovremo dire in modo molto chiaro il progetto Socrate aveva un un programma di investire trentanove mila miliardi i conti di questi Investimenti venivano trasferiti al al consumatore d'emblée con una negoziazione delle tariffe quest'anno in le regole del gioco
Oggi questo tipo di meccanismo non è più possibile riprodurlo perché voi sapete che le perdite sono negoziati in modo completamente diverso sono sorvegliate sono internet intensa dalle autorità della concorrenza nazionali ed internazionali
Ora d'altro canto io credo che non tutto era sbagliato in quello che riguardava il progetto Socrate io credo che Totaro un paese Didier di Autostrade sedici o di infrastrutture informatiche
E di telecomunicazioni evolute sia una scelta strategica per quanto riguarda dittatura incerto infrastrutturazione del Paese
I brevetti padano ecco o partiamo pagare alle al consumatore e mi pare che questo non la la concorrenza non ce lo consente più
Certamente l'impresa non è in grado di fare investimenti a e redditività troppo differita qui stiamo parlando di decine e decine di anni
L'azienda oggi a ottenuto il il consenso da parte di due milioni di azionisti
Di cui cento mila gi altri novanta mila dipendenti fatto non trascurabile ora dobbiamo francamente porsi le domande io credo che c'è anche sono convinto che non debba essere tutto quanto dimenticato
Ritengo che debba essere finalizzato in modo selettivo a seconda delle dei traguardi di ritorni che so è che è possibile realizzare i binari e specifiche che vanno identificati con delle planimetrie
Molto puntuali in relazione alle dinamiche di crescita dei mercati e le azioni ai servizi che riusciamo ad introdurre e a far passare nelle reti che sono state costruite sulle quali X intende investire ecco notate che fa i conti di Pietro come Italia e come gruppo abbiamo una partita che si chiama investimento reti pari a cinquantacinque mila miliardi cinquantacinque mila miliardi vestite in reti io credo che l'azienda abbia adottato il paese di una delle reti più avanzate esistenti oggi a livello europeo almeno europeo non tutti i paesi europei ad esempio la Francia non ha fatto sforzi così percorsi dove erano visti in una logica di difeso d'obbligo dei Verri non logica di utilizzo per i i consumatori con il vero problema è quali sono quei servizi che riusciamo a creare carichi consumatori in modo tale che quindi questi menti partiti eventuali investimenti pro
Quello che dice il segretario Cerfeda io anzi mi obbligo colto per questo tipo di di passaggio
E lo voglio sottolineare credo benissimo che sia sia possibile aggiudicare per garantire attraverso una gara per appalto chi vuole fare di più
Soprattutto se nasce una politica in certe aree finalizzata a creare le condizioni per fare di più ma questo non può essere chiesto all'impresa questo deve essere il pacchetto nell'ambito di una specializzazione di una decisione di politica industriale o di politica e vero di infrastrutturazione del Paese
Che consenta di fare delle scelte prioritaria a certe aree sia terziaria no certe aree proseguano chiedere pratichi anni lo dobbiamo dire quando invece sento dire bisogna dare pari opportunità a tutti e alcune volte il sindacato se mi consentite vero esce con queste battute ecco io ne apprezzo i contenuti sociali però vi debbo dire con altrettanta franchezza
Che ritengo che non potete dimenticare quelle che sono delle regole sulle quali siamo chiamati tutti poi a confrontarci ed ero promettere tutti a apre tutto a tutti l'abbiamo già fatto altre volte poi abbia dato nulla a nessuno ecco non vorrei ricadere in questo tipo
Di di rischio
Quindi credo che valga la pena invece confrontarsi con il sindacato stabilire e esattamente e con anche gli organi di governo e di politiche di perforazione del Paese
Per vedere laddove certi progetti possono essere finalizzati e dove riprese librerie si impegnano io vi debbo dire che purtroppo purtroppo tra i player che vedo oggi apparire sul mercato nazionale
Di cui qualcuno si ammanta di essere un player privato poi vedo che ha fatto da due operatori pubblici stranieri è un un monopolista in un altro settore in Italia ho qualche dubbio sulla capacità ed ero di avere una cultura concorrenziale più avanzata della nostra ecco ho qualche dubbio
E poi soprattutto e mi preoccupo dal nel momento in cui il mio camper entrano senza fare gli investimenti e sostanzialmente chiedendo l'uso dei rivestimenti Park fatti da altri con un pagamento di un posto marginale
Allora qui ci sono delle regole che stravolgono quelle che sono le le condizioni minime che di economia credo che il professor Di Pietro che di queste cose si opporrà sempre
Però non posso che ritenere e e so che lo ritiene tant'è che il mio karma perché lui sostiene perché l'idea di fondo è quello che ha fatto sì è vero degli impegni di investimento più robusti di tutti gli altri a a certe Trenitalia fatti perché ha una rete di fibra ottica
Molto bene ben attrezzata e che copre l'intero Paese e oltretutto mi sembra che si proponga anche di fare degli investimenti importanti in termini non solamente di risorse finanziarie ma anche di occupazione
Tenete conto che invece abbiamo altri operatori e questo non lo posso non non ribadire in questa sede che sostanzialmente vogliono venire ma vogliono venire usando i rivestimenti partì da altri a intervenendo sui mercati più ricchi degli altri e senza nessun impegno quindi solo per conquistare il mercato e non per portare benessere economico su questo punto chi deve prendere le decisioni deve stare molto attento perché
Le decisioni condizionano poi quelle che sono
Le nostre scelte future e di problemi che dovremmo a risolvere ed ero congiuntamente questo credo che sia un elemento che debba richiedere alcuna riflessione
L'ultimo punto io credo che una grande azienda come Telecom Italia debba nella sostanza
Fare un un qualche cosa un po'più degli altri
E debba debba lettera appunto quello che io chiamo un progetto Sviluppo Italia
Noi diamo grosse risorse inutilizzate
Da persone dovremmo dismettere ma invece credo che dobbiamo al massimo cercare devo di utilizzare perché hanno molti di essi competenze tecniche notevoli
A
Dimensione di investimenti immobiliari ecco quel Presidente a novemila miliardi di investimenti immobiliari novemila miliardi investimenti credo che più della metà di questi investimenti mobiliari sono non utilizzati
E nonostante questo paga mille miliardi di affitti ecco c'è questa di stravagante in queste cifre
Ecco un po'di stravaganze io insomma mi mi permetto di parlare qui per la prima volta in un modo estremamente chiaro credo ecco perché sono avvenute cose che io non riesco a capire
Però siccome è inutile piangere sul passato di o morte guardare a avanti io non sto qui ma io non ho mai fatto il indicati nella mia vita di criticare chi è venuto prima cerco dalle condizioni che trovo di fare qualche passo avanti se possibile
Bene io credo che tutte queste disponibilità in definitiva che sono gli investimenti fatti alcuni magari appare molte volte non ha appropriati vanno recuperati cercare di dare dei contenuti è all'interno di questi contenitori che oggi sono vuoti
Si vede i nostri palazzi ritiro per per l'Italia siete spaventarsi ho fatto un piccolo giro non ho mai visto che l'America roba del genere riti debbo dire e non credo che si debba essere cose di questo genere né che ci possiamo permettere cose di questo genere
Noi dobbiamo in torretta riempirli con contenuti prezzi però io sono convinto perché il nodo e quello di farli diventare degli incubatori di nuove iniziative dell'incubatore di nuove iniziative aspirando e giustamente come diceva enclos Pietro
Capitali internazionali di darvi oggi l'unica cosa che non manca a questo modo è
C'è un'abbondanza rara mai verificate in passato di capitali il problema è che vanno dove si creano le condizioni perché possono ed ero e trovare l'investimento profittevole
Finora non vengono in Italia non vengono in Italia eppure lo lo dico con con con coscienza di cauto perché sono vi sono occupato fino a a alla fine di dicembre prima che che mica strada solo i in questo magnifico mestiere
Mi sono occupato anche del lunedì iniziativa di investimento in Piemonte ecco anche Piemonte ha dei grossi problemi
Si citava prima cosa abbiamo perso per strada ma vi rendete conto cosa abbiam perso per strada presenta il suo libro farmaceutico l'industria informatica industria chimica
Io credo che questo Paese francamente è talmente bravo che essa nonostante quello che spreca Cha ancora
Creare cose cose nuove abbiamo una vitalità incredibile ma io credo che se per caso diventassimo saggi e potessimo minimamente ancora renderci conto che dobbiamo fare il più libero che invece dimentichiamo per strada
Ed è insomma nel le posizioni di questo Paese certo non avremmo dei problemi di disoccupazione come oggi noi abbiamo
Scusate forse la faccio lunga ma Piero suo io poi vedete che mi ero ripromesso di vecchie sui tetti c'è non lo nego beh allora facciamo allora un accenno alle relazioni industriali
Il contratto europeo di cui parla Cofferati va riempito danno da da noi con nuovi contenuti che facciano guadagnare spazi e ed opportunità sui mercati internazionali io credo per fare la sfida che il sindacato a con noi
A riguardo diventano prioritari una cresta continuo di tutte le professionalità
Presente del nostro gruppo uno stretto collegamento tra gli obiettivi strategici e la politica mirata degli incentivi economici la redazione di meccanismi che sia in grado di legare puntualmente sviluppo organizzativo e percorsi di carriera
Questi sono alcuni dei temi su cui è necessario lavorare insieme quello che dobbiamo creare un modello e partecipativo che allarghi il campo di intervento e le relazioni industriali all'interno dell'arco della vita aziendale per gli obiettivi ex crediti all'innovazione tecnologica ed organizzativa
Al marketing fino all'evoluzione
Gallo domanda di lavoro prevedibile il modello partecipativo va collegato a riconoscimento del corrispettivo economico del lavoro alla crescente le competenze nonché all'implementazione di una rete che collega analisi e valorizzazione dei potenziali delle risorse
Percorsi di carriere e sviluppo organizzativo
In questa chiave assume un nuovo rilievo le esperienze di partecipazione dei lavoratori azioni alla fino agli attuali aziendale ecco vengo in questi giorni accusato da qualcuno
Che non ritiene che non faccio quello che dovrebbe essere fatto per rendere possibile la partecipazione ribellione aziendale degli azionisti vero che hanno investito intere io vi dico
Non posso fare nulla di più di quello che qualche che vorrei fare
E che posso fare da sé le le condizioni della preposizione così come è stata creare quindi da parte mia se massima disponibilità perché i lavoratori si trovano le proprie rappresentanti i propri rappresentanti che vengono in consiglio forse credo che potrebbero dare dei contributi altrettanto significativi o forse meglio
Di quello che vengono dati da altri
Telecom Italia propone perciò al sindacato un livello alto di confronto per realizzare il cesareo che anche i sindacati o sentite a sua volta un'azione responsabile entro il modello partecipativo proposto alcuni temi il quale questo ruolo sindacale come le targhe sono già davanti a noi
E lì ripeto qui come realizzare i processi di mobilità e quelli di precipitare introiti il gruppo per far fronte con successo alle porti sfide che l'innovazione continua
Comporta per Telecom trecento Socrate va sfidato con adieu serie delle antennine che sostituisco degli scali e quindi dobbiamo confrontarsi con questa problematica che consiglia si pone come implementare il il livello complessivo di Putin di tante gruppo agendo sia dal lato dei costi che da quello della qualità dei prodotti e dietro c'è sia aziendali come gestire all'interno di questo scenario il tema degli esuberi del personale
Tema degli esuberi e personale brutta parola però non potete dimenticare che British Telecom da quando l'hanno privatizzata è passata da duecento a ventiquattro mila dipendenti a cento e dieci mila così tanto Dal Verme si farà
Io non credo che dobbiamo seguire la strada te lo dico subito né credo che questa strada sia quella da proporre
Dobbiamo avere strade alternativi perché fortunatamente in Italia siamo più creativi di quanto sì avviene da altre parti siamo meno thatcheriani nel nell'adozione di certe misure ma le problematiche non le non le possiamo nascondere
Ecco questi sono un po'il il nuovo scenario di mercato con la piena libero il seme del mercato delle telecomunicazioni con i i concorrenti che diceva adoperare al all'interno del nostro Paese si pone il problema di accennare al massimo l'evoluzione di Telecom Italia
Io sono accelera al massimo siamo in ritardo
Sia fatta la liberalizzazione del mercato sia fatta la prevenzione no si è fatto nulla per cercare di adeguarsi a queste spinte
Questo lo debbo francamente a mettere lo devo francamente ammette
Dal primo gennaio operiamo in posizione di mercato totalmente liberalizzato già ci misuriamo con grandi concorrenti nazionali ed internazionali alcuni dei quali ex monopolisti come fra stelle come dolce tenuti tre ancora monopolisti
La competizione è senza dubbio il nostro migliore banco di prova il merito è di Telecom Italia il compito di far sì che queste evoluzione avvenga nel miglior modo possibile
Ci aspettiamo a questo proposito un contributo responsabile dal confronto sindacale perché dal raggiungimento di questo obiettivo dipende in misura rilevante la qualità del nostro futuro aziendale e di un grosso patrimonio nazionale che va riposizionata sui mercati internazionali no facciamoli errore che abbiamo già fatto abbiamo distrutte troppe cose queste un patrimonio importante che non spetta solo agli azionisti ma è patrimonio di tutta la comunità nazionale
Il sostanze per concludere tutto ciò deve sposarsi con un po'un'efficace tutela del lavoro in uno scenario che cambia molto rapidamente a cui è necessario adeguarci se vogliamo che il nostro Paese
Gioca un ruolo non secondario entro la nuova Europa io vi ringrazio
A una la parola al professor Luciano Gallino professore ordinario di sociologia
L'Università di Torino io vorrei confermare al convegno che la conclusione dei nostri lavori avverrà come ho detto per le ore quattordici per questa mattina per riprendere poi alle quindici
Vorrei anche informare che dopo il professor Gallino interverranno il dottor Vittorio Mincato presidente dell'ENI che a me il dottor Carlo Callieri vicepresidente della Confindustria e il professor Paolo Costa ministro dei lavori pubblici
Faccio un appello ancora una volta agli oratori che intervengono per aveva attenzione al tempo del loro intervento grazie
Grazie presidente io parlerò dei e c'è anche lo sviluppo
Il mio argomento si può riassumere in poche frasi
La ricerca sviluppo considerata oggi uno dei maggiori fattorie di competitività e di occupazione
è considerata come si dice in un con un termine diventato comune
Una potente del gioco Machine
Il problema è che questo potente John Masini in Italia a le gomme a terra
Infatti se guardiamo ai parametri internazionale tra ricerca e sviluppo
L'Italia si colloca all'ultimo posto tra gli undici paesi dell'unione europea dall'unione per l'unione monetaria
Se si considerano anche altri Paesi
Extra Unione sia europei che non uno per il posto l'Italia scende
Verso il
Il rango verso il Polo il ventiduesimo venticinquesimo posto puro essendo la quinta
Economica mondiale
Ne segue che se vorrà adeguarsi
A questi parametri ai parametri internazionali della ricerca e sviluppo
L'Italia dovrà probabilmente compiere degli sforzi paragonabili a quelli compiuti per rispettare i parametri della unione europea
E vediamole queste vediamo le questi parametri e della ricerca sviluppo
In primo luogo le spese
Il parametro più comune ne accenna anche Cerciello per la sua relazione le spese italiane per ricerca e sviluppo sono sempre state basse
Oscillando in termini brevi percentuale sul PIL
Tra un quarto e la metà di quella degli altri Paesi
All'inizio degli anni ottanta Essa montavano appena
Ad appena il zero settantacinque del del PIL sono salite pian piano fino a raggiungere l'uno virgola tre nel novanta e poi sono i discese verso l'uno e uno per cento valore corrispondo tormenta ventidue mila miliardi
Grosso modo equamente distribuite tra privato Pubblico
Francia Gran Bretagna Germania spendono più del doppio usate Giappone con un po'meno del del un po'meno del triplo
Secondo parametro
Il numero degli addetti alla ricerca sviluppo
Secondo dati OCSE relative al novantaquattro gli addetti alla ricerca e sviluppo
In Italia che abbia un titolo di studio del terzo livello almeno del terzo livello sia Mauro successivi e che siano impegnati a tempo pieno in tale attività
Sono appena settantasette mila
Con una popolazione della della stessa grandezza dalla vostra Francia e Regno Unito ne hanno esattamente il doppio centocinquanta milioni o poco meno
Si può aggiungere che con una popolazione paria due volta virgola due quella italiana il Giappone a un gruppo di ricercatori di ricercatore nove volte più grande
Oltre circa seicentosessanta mila in totale la popolazione russa
Supera quella italiana di quattro virgola sei volte ma il numero dei suoi addetti alla ricerca e sviluppo superando sto diventa dodici virgola otto volte
Vogliamo vedere
Il parametro numero tre il Papa a Roma numero tre riguarda l'elenco dei paesi che presentano domande di brevetto internazionale
Cioè domande che sono fallite il almeno due
Paesi
Il meno che si possa dire perché la presenza dell'Italia in questo elenco modesta
In aggregato e penso che invisibile se si considera il peso delle singole azienda
Dell'aggregato notiamo ad esempio che nel novantaquattro
L'Italia ha depositato presso l'Ufficio europeo dei brevetti
Circa due mila quattrocentonovanta un po'meno di due mila cinquecento
Il Regno Unito ne ha presentate l'ottanta per cento in più quattro mila quattrocento in cifre assolute la Francia ha rappresentato il centodieci per cento in più
Cinque mila e rotti infine la Germania che si è un po'più grande ma non così grande
Ne ha presentate ben dodici mila ottocento sì pari al quattrocentoventi per cento in più di quelle italiana
Va inoltre osservato che il numero di brevetti effettivamente rilasciati dall'Ufficio europeo rispetto alle domande depositate per l'Italia è molto basso nel novantacinque rapporto
Domande di brevetto brevetti rilasciati si aggirava per l'Italia soltanto su sessanta per cento mentre per la Francia la Germania la Svizzera superava il settantaquattro per cento questo vuol dire che i brevetti
O non sono sorretti da una documentazione adeguata o non solo
Sorretti da una sperimentazione adeguata
Se si fa riferimento alle singole aziende o a gruppi di aziende il parametro della presenza internazionale
Della ricerca e sviluppo pagamento numero quattro appare ancora peggiore
Secondo dati pubblicati nel novantaquattro dal Ifop Institut di Monaco uno dei maggiori istituti di ricerca economica tedesche
Nella lista mondiale delle imprese che negli anni immediatamente precedenti avevano depositato il maggior numero di brevetti
Nessuna impresa italiana compare tra le prime venti
Al primo posto c'era la IBM
Con quasi tre mila brevetti depositati al ventesimo si trovava la Motorola con mille centottanta poveretti
Si può entrare la che egli ha un po'più analitica esperienze ad esempio
E stringe ad esempio l'osservazione assente settori chiavi
Si sente lo stile l'osservazione un po'più analitica però si restringe ad esempio
A Settis assetti a settori chiari dalla trilogia dell'illustre contrapporre si vedono altre cose interessanti
I settori chiare considerati dall'Ifom Istituto solo auto
Elettronica macchine utensili chimica incluso farmaceutica
Aerospaziale fotonica e metallurgia
Bene troviamo che tra le prime dieci di ciascuno di questi gruppi selezionati in base al numero di noi lezioni pratiche nove brevetti
Perlomeno lei prese Statunitensi giapponese
Tedesche
Compaiono però anche molte imprese o gruppi di altri paesi che sono campioni d'Italia sono molto più piccoli ci troviamo la rete e lacci pagamenti prima della fusione da cui è nata Novartis la Svizzera ci troviamo l'Aerospatiale la Thomson e lo stile male la Francia ci troviamo la il cambio del Canada la il sì e la voce del del Regno Unito
Ma in questi sette venti non si incontra una sola impresa italiano
Ancora un paio di
Un paio di pagano tutti
Che riguardano
La dipendenza tecnologica e la che attività di un di un Paese anche per quanto riguarda la creatività e la dipendenza da brevetti stranieri l'Italia occupa uno del le ultime cose
Secondo dati molto recenti elaborati dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale e anche dal precitato ufficio le corrette sono piuttosto recenti perché si riferiscono al novantaquattro novantacinque
In Italia sono stati depositati in un anno circa otto mila brevetti da soggetti residenti il ben sessanta mila brevetti da soggetti non residenti
In altri termini per ogni brevetto depositato in Italia da un italiano ne sono stati depositati sette virgola tre da uno straniero
Tra gli altri grandi paesi europei il tasso di dipendenza tecnologica scende a cinque virgola otto per la Francia cinque Pirelli unito due per la Germania
Ma notiamo bene la ragione per cui questi Paesi presentano un indice di dipendenza più basso non accerchiato in un minor numero di brevetti depositati da stranieri perché
è un mercato molto importante il mercato dei brevetti depositati da strada basta vedere va cercato nel numero molto più alto dei berretti di origine nazionale
Gli effetti contro gli otto mila brevetti o poco più depositati da italiani in Italia stando ai dodici mila seicento depositati dei francesi in Francia il quasi diciannove mila depositate dagli inglesi in Inghilterra
E i quasi trentanove mila depositati dai tedeschi nello nello nel loro Paese ancora un pagamento
Qualche conclusioni
Questi parametri si spiegano
In primo luogo perché le spese sono scarse
Tanto quelle dello Stato quanto quelle del in presso le imprese italiane spendono intra muros circa nove mila miliardi l'anno ossia meno la metà della loro consorelle del della UE
Ma abbiamo anche un altro fattore che sono che ha dato dalle modeste dimensioni del sistema di ricerca pubblico all'ultimo conto disponibile
Fatto dall'OCSE perché bisogna farlo in prospettiva appunto comparativa
Gli addetti alla ricerca scientifica e tecnologica operanti enti pubblici in possesso di un titolo di studio non inferiore al terzo livello risultavano infatti essere solamente cinque mila cinquecento dico cinque mila cinquecento
Di cui tre mila trecento dipendono il Consiglio nazionale delle ricerche mille seicento dall'Enea meno di cinquecento dall'istituto nazionale di fisica nucleare
Restanti da vari enti di minori dimensioni l'Agenzia spaziale italiana che ha centoventi di dipendenti vicario Ferrari si scommette così ci sono i ricercatori che operano negli atenei ma a parte il fatto che la maggior parte di essi non fa ricerca et sviluppo e si entrava comunque nella stimati settantasette mila già ricordato ha formulato dall'OCSE
è vero che i parametri non dicono tutto ci sono dei fattori strutturale
Tra Adani cieca sociale industriale o privata e il sistema di ricerca pubblico in Italia
Sembra in verità essersi stabilito circolo vizioso
Il luogo dicono virtuoso che esiste in uso in Germania in Francia e altri Paesi di minore dimensione in quei Paesi l'attività della ricerca sviluppo interno alle aziende stimola quella esterna svolta dal sistema di ricerca pubblico e questo svolge un ruolo complementare più che è sostitutivo della ricerca interno
L'azione di stimolo di complemento avviene attraverso una fittissima rete di rapporti multilaterali tra aziende atenei centri del sistema pubblico
In Italia per conto le aziende sembrano attendersi che l'attività principale di ricerca e sviluppo sia svolto al sistema pubblico il quale a sua volta debolmente connesso con il sistema privato
E quindi segue spesso linea di ricerca e di ricerca che risulta poi difficile iniettare nei prodotti e processi tutti
Ne risulta un sistema globale di sistema di e cioè che sviluppò che oltre ad essere troppo piccolo per la dimensione dell'economia italiana e anche assai poco creativo
Di fatto la riforma del sistema di ricerca pubblico avviata nel novantasette novantotto dal Ministro dell'università
E della ricerca scientifica e tecnologica per lingue va proprio nell'attivazione di accrescere connessione e interazione trae cerca pubblicare certe industriale al fine di misura di migliorare l'efficienza complessiva del sistema
Se italiano
Ma pur augurando il miglior successo operativo data di forma resta il fatto che l'impresa italiana se intendono adeguarsi ai parametri internazionali delle cerca più lo sviluppo dovrebbero più che raddoppiare
I loro investimenti passando da meno di nove mila ad almeno venti mila miliardi di lire l'anno e lo stesso dovrebbe fare dovrebbe fare lo Stato con quaranta mila miliardi l'anno corrispondenti a ventitré milioni di dollari la spesa italiana per la ricerca e sviluppo sarebbe grosso modo equivalente tenendo conto delle rispettive popolazioni a quella di Francia né unito
Germania solo oneri pesanti non c'è dubbio
Ai quali ci si può sempre sottrarre continuando a seguire la strada solita quella di acquistare licenze d'uso ed retti da investitori stranieri da inventori stranieri
Grazie al quale come dicevo l'Italia rappresenta il più alto indice di dipendenza tecnologica al dall'estero che si registri Iva paesi sviluppato
Voi concludere dicendo qualcosa per controbattere
Una convinzione che aleggia tra imprenditori anche tratti sindacati
Sta bene che siamo la ventiduesima o la venticinquesima Potenza scientifica
Siccome abbiamo ventidue lo venticinquesimo posto come
Ricerca e sviluppo ma siamo pur sempre la quinta potenza economica che vuol dire che pura questa Ando brevetti da altri riusciamo in qualche modo a cavarcela
Se questa ricetta ha funzionato per
I decenni passati è molto probabile che già per i prossimi anni non funzioni non funzioni più perché il sistema di ricerca e sviluppo degli altri paesi praticamente cambiato
è possibile che si possono leggere elevati
O accantonati elevati ai limiti che la città ma questo non inciderà sulla occupazione
Vediamo alcune buone ragioni per cui la ricerca e sviluppo si converte in occupazione partendo da un dato
Che il nostro problema non è che abbiamo il dodici virgola due dei disoccupati
Il nostro problema è che da decine d'anni abbiamo soltanto venti milioni di occupati
L'occupazione in Italia e inchiodata a livello venti milioni
E poi ci sono cinquanta mila occupati in più un anno cento mila in meno nel novantadue c'era addirittura un milione in più ma la tendenza storica e ha venti milioni di occupati che ha il tasso più basso
Tra tutti paesi industriale
E sono quei venti milioni che occorre fare salire anche se dovesse salire il tasso di disoccupazione che dipende dalla vivacità della domanda di lavori non soltanto dal dal volume della occupazione
Perché la ricerca sviluppo crea lavoro dove la si fa
Intanto la ricerca e sviluppo e tipicamente un'attività ad alta intensità di lavoro e per di più intensità di lavoro qualificato
Mentre le sue ricadute prendono forma esso forma di beni e di servizi sono in genere ad intensità di lavoro molto molto minore
è la natura stessa della ricerca e sviluppo che la porta in questa relazione perché campate di esso viene svolta in realtà con lo scopo specifico di sviluppare applicazioni che riducano l'intensità di lavoro in tutti i punti in cui esse vengono successivamente utilizzate
Perciò chi pratica su larga scala ricerca e sviluppo crea più lavoro di chi si limita
Ad applicarla
Potrei fare molti casi ma data l'ora Rutelli risparmi
In secondo luogo dalla ricerca e sviluppo nascono nuovi beni e servizi che quando vanno in produzione
Comportano la creazione di nuovi posti di lavoro
Si sviluppano nuove che so nuovi tipi di laser per usi industriali e alla fine di pronto produrre questo oggetto questo appagato
Fabbricano distribuì serio inserire se ne chiedo l'onda filiera di lavori
Bisogna costruire uno stabilimento produrre le macchine che Rocchi Pageant lo fanno funzionare amministrare produzione vendite dimostrare l'apparecchio l'impresa eccetera
Anche qui vale l'obiezione ma tant'non varrebbe tutto sommato la pena di accordarsi con l'impresa inventrice
Producendo su licenza in tal modo i posti di lavoro si forma uno stesso e per di più si evita di investire in ricerca e sviluppo con i suoi costi
Questa forma di nazionalità locale all'impresa forse Gemma a livello di Paese il saldo in termini occupazionali sicuramente negativo tette
Perché il Paese che che apre prima un nuovo prodotto grazie al fatto di disporre a monte della corrispondente ricerca sviluppata sviluppo essendo avvantaggiato
Perché prima che i concorrenti acquisti relativi prezzi posto che l'inventore abbia voglio dice la legge oppure inventino prodotto competitivo e quindi allestiscono impianti adeguati fornirono manodopera il primo inventore avrà conquistato una notevole quota di mercato gli altri dovranno spartirsi quello che resta se resta qualcosa
A questo riguardo c'è una grande lezione il caso dei microprocessori dei sistemi operativi dei sistemi applicativi per personal computer dei browser che sono i sistemi che permette di navigare in internet
Tutti prodotti che oggi si prendono a decine di milioni di copie l'anno
Grazie a loro formidabile sistema di ricerca e sviluppo che poggia su quattro pilastri le imprese
Le università gli antigovernativi e non scordiamoci lo le forze armate
Gli USA hanno creato via via sin dagli anni Settanta microprocessori sistemi operativi palchetti applicazione e da ultimo plauso per internauti
Che hanno lasciato a tutto il resto del mondo una quota di mercato prossima a zero non esiste un solo balzata andare in internet che non sia fabbricato negli Stati uniti
Quanto vale in termini occupazionali il monopolio USA in tale campo filiazione diretta di un'avanzatissima ricerca e sviluppo ai seppur Lenzi
Nel core-business lì dove queste cose si sono fatte almeno quattro cinque milioni di posti di lavoro e probabilmente quindici venti milioni di lavoro nel nell'indire
Un'ultima cosa
E chiudo le società moderne fanno crescere proprio sistemo sistemi socio tecnici
Intrecci indissolubili di tecnologia attività organizzativa programmata processi di autorganizzazione eccetera immensamente complessi
Etilisti se pozione d'energia telecomunicazioni ferrovie aeroporti intercontinentali sistemi sanità e trasporti urbani internet centrali nucleari transazioni finanziarie intercontinentali che sono ormai parte integrante della vita di centinaia di migliaia
TIM centinaia di milioni di persone
Il che equivale a dire che la vita stessa di questi milioni di persone né dipende
Regolare gestire governare questi sistemi diventa quindi sempre più vitale del sesso ovvio stretto del ma diventa anche sempre più difficile occorrerebbe perciò dare grande impulso la ricerca sviluppo applicata al governo dei sistemi socio tecnici complessi conseguente questo modo due risultati
Sicché occupazione e si difende quella che c'è dato che il disordine o il possibile crollo di un qualsiasi mega sistema socio tecnico la metto gravemente a rischio grazie
Grazie professore ha ora la parola dal dottor Carlo Callieri vicepresidente della Confindustria
Parlerà poi il dottor Vittorio Mincato al quale chiediamo scusa della prostituzione ed infine a conclusione dei lavori di questa mattina il ministro Costa
La ringrazio per la cortesia per l'anticipazione sarò brevissimo costo di essere deludente per per eccesso di sintesi
Il un prima valutazione sulle conseguenze del raggiungimento del appuntamento con la moneta unica cosa che deve riempire tutti giusta soddisfazione quali le prime conseguenze
Ma le prime conseguenze derivano dall'avanzamento del processo di integrazione delle economie europee
C'era stata una prima fase di integrazione la caduta delle barriere al movimento delle merci dei capitali degli uomini adesso cade la barriera monete alla moneta
Differenza una barriera e quindi c'è totale trasparenza non soltanto sui mercati finanziari ma sui mercati in generale perché merci servizi saranno espressi e in un'unica unità di conto differenze tra costo di merci servizi denaro e quant'altro appariranno in tutta evidenza
E le differenze non saranno più giustificate perché se si realizzerà mercato si tenderà a una omogeneità dei prezzi verso il basso
Omogeneità dei prezzi verso il basso comporta anche omogeneità dei prezzi casse dei costi verso il basso e quindi una spinta competitiva di cui beneficeranno i consumatori europei beneficerà la capacità competitiva dell'Europa
Questi sono le le prime evidenti conseguenze alle quali si aggiungono altre conseguenze che derivano dalla disciplina di monete credito
Banca centrale europea
Significa disciplina disciplina innanzitutto come sapete del rientro dal debito fino ad oggi abbiamo avuto fondamentalmente una disciplina del deficit disciplina di rientro dal debito e disciplina
Del costo del denaro disciplina la massa monetaria governate da una banca centrale
Questa sarà un ulteriore fattore
Ed è questa volta un fattore di vincolo
E non più di soltanto di trasparenza perché dovrà indurre comportamenti competitive virtuosi da parte del sistema delle imprese da parte dei diversi livelli di decisione del nostro Paese
Comporta inevitabilmente comporterà una serie di conseguenze sulla gestione del bilancio e sulla gestione della spesa pubblica
Noi abbiamo o noi il nostro Paese sta facendo una seconda scommessa
Questa volta probabilmente più a rischio della prima di rientro dal debito puntando sui fattori di crescita del prodotto interno lordo qui non cambiando la struttura della spesa dell'entrata sostanzialmente ma scommettendo sulla crescita di fatturato del Paese Italia
Può essere una scommessa di medio periodo vincente una scommessa a rischio in ogni caso questo tipo di scommessa andrebbe commisurata con il potenziale di liberazione di risorse necessarie per fare Investimenti
Perché il quadro competitivo che si va delineando non può essere retto da un Paese che presenta livelli di arretratezza così gravi come il nostro paese presenta quali sono i punti di arretratezza o o quali sono le esigenze di modernizzazione del Paese credo che ormai sia abbastanza chiaro abbiamo un problema di modernizzazione
Di forma di Stato e forma di governo se ne sta occupando la bicamerale abbiamo un problema
Di distanza dei posteri dai problemi e quindi il tema del decentramento di cui altrettanto si sta occupando la Bicamerale con in parte anche i provvedimenti già emanati il governo in via in via ordinaria in via di delega
Abbiamo problemi di funzionamento della macchina pubblica a tutti i livelli che è più orientata all'autoconservazione che non alla soluzione dei problemi
Questi sono i primi grandi problemi rispetto ai quali poi esistono problemi a cascata di adeguatezza delle nostre infrastrutture sono generalmente risalenti hai poco e lontane del tutto inadeguate per consentire libertà di circolazione di merci e di persone
Del tutto inadeguate per garantire la diffusione dell'informazione del sapere che sono oggi le materie prime competitive più rilevanti e del tutto inadeguato per consentire l'accumulazione
Del della conoscenza e del sapere e quindi interventi di riforma profondi che devono essere fatti e che costano non si tratta di interventi che possono essere finanziati a costo zero se non si liberano risorse per finanziare questi investimenti il nostro paese non farà passi avanti di modernizzazione non sarà complessivamente competitivo
Problemi nei problemi
Una differenziazione del Paese da un punto di vista territoriale che vede i problemi generali comuni addensarsi in modo critico
In certe aree del paese mezzogiorno un concentrato come se fosse un dato
Di brodo dei problemi italiani
E quindi l'esigenza di risolvere questa concentrazione di problemi che è del tutto straordinaria
Ciò perché
L'approccio in Europa di integrazione dev'essere un approccio sistemico
Non si può pensare di essere integrati per punti integrati sul commercio integrati sulla moneta e non essere integrati e per tutto ciò che riguarda le altre condizioni è una prima fondamentale condizione di integrazione e quello di essere come dire paese
Non pezzi di un Paese
E la due Lizza azione la frammentazione su cui il nostro Paese fortemente a rischio mette a rischio l'integrazione se non si è integrati come si può pensare di integrarsi
I problemi di integrazione nel nostro Paese sono quindi al fondo di questa catena problemi fondamentali come affrontare il problema del Mezzogiorno come affrontare i problemi del Paese
Vorrei dire in termini molto semplicistici
Ma qualche volta il ricorso alla semplificazione aiuta
Che noi dobbiamo piantarla di schierarci per schieramenti sugli strumenti
Questo è esiziale noi dobbiamo approfondire dibattere fino in fondo problemi e soluzioni
Gli strumenti vengono dopo gli strumenti sono attrezzi che servono a risolvere efficacemente un problema che chiaramente individuato per il quale si è definita la soluzione possibile
Lo strumento è un aggeggio noi ci dividiamo in liti inenarrabili sei l'agenzia per lo sviluppo debba essere leggero pesante CD sprechiamo sul autonomia come strumento e non consideriamo minimamente quali debbano essere i fini dell'uno e dell'altra e così via
Allora
Sarebbe ora di finirla e mi sembra che ciò che sta accadendo in questi giorni a valle di elezioni parziali ossia altrettanto ridicolo e ora di finirla con ridicolo di guardare il cielo per vedere come volano gli uccelli per indovinare il futuro questo la fascia i romeni
Ed erano tempi per così dire mitologici sia forte al mito finiamola dividerci The schieramenti cerchiamo di valutare quali sono i problemi e le priorità di questo Paese mi pare che non ci sia ancora sufficiente consenso reale sulle priorità sul problema di priorità va aperta una discussione portata avanti fino in fondo dev'esserci consenso sulle priorità Chiara identificazione dei problemi chiara identificazione possibili soluzioni gli strumenti vengono di conseguenza e allora non possiamo pensare di risolvere i problemi del Mezzogiorno se noi identifichiamo chiaramente
I problemi del Mezzogiorno sono prove di compatiti che di competitività che discendono c'era carenza di infrastrutture eh sì ad arretratezza arretratezza culturale arretratezza di formazione arretratezza di ambiente civile e sociale
Sono problemi di criminalità sono problemi di infrastrutture
Per ciascuno di questi problemi individuiamo le soluzioni generiamo nel frattempo perché sono soluzioni di medio termine generiamo nel frattempo quadri di convenienza ampi per cui chi vuole essere o deve essere o può essere orientato incentivato atti collocarsi lì perché esiste risorsa disponibile abbia come dire il torna conto a fronte degli altri inconvenienti
Per e questo va fatto va fatto con urgenza perché una delle situazioni potenzialmente più critiche che abbiamo nel Paese
Per ciascuno dei grandi assi di modernizzazione sarebbe l'ora una volta per tutte
E di definire con chiarezza obiettivi su questi obiettivi creare il massimo d'accordo della convergenza sulle relative esecuzioni pure gli strumenti come dicevo non sono credo materia di questioni più di tanto se obiettivi e soluzioni sono chiare
Grazie
I alla parola allora dottor Vittorio Mincato presidente di Enichem e poi ministro Costa
Scusa
Sarò brevissimo
Il quello che sta accadendo e che è accaduto alla petrolchimica la chimica e la grande chimica italiana
Ah della paradossale questa questo settore importante dell'industria italiana attraversato una profonda crisi dei primi anni novanta
E a metà degli anni novanta è riuscita con una profonda sforzo a uscire da questa crisi riuscì a presentarsi all'appuntamento della unione monetaria europea
In condizioni tali da poter competere con gli altri grandi operatori europei non con quelli degli Stati Uniti
Ma con quelli europei si
La petrolchimica in realtà e a era già abituata a lavorare in termini di
Moneta forte di moneta europea la petrolchimica da sempre compra in dollari e da sempre vende il marchio quindi da quando la la la il cambio della lira con il marco si ecco le altre monete europee nell'ambito del dello smessi e sterilizzato
La la petrolchimica italiana ha lavorato in condizioni di stabilità monetaria e cioè a col acquista e vende in monete forti
Certo la rendita nella produttività del petrolchimica italiana non elevata come quella dell'arresto Europa ci sono profonde differenze tra le strutture in cui opera la chimica italiana rispetto a quella europea e questo fa sì che la umidi valore aggiunto per ora lavorata e il le la produttività sia più bassa si calcola sull'ottantasette novanta per cento di quella che è la produttività europea e questo anche se il costo del lavoro è molto più basso di quello europeo di quello medio europeo
Nel momento in cui stavo dicendo la industria chimica si stava accingendo a entrare nella competizione europea
In termini di risanati
Una grave minaccia all'asta
L'asta sta in convento ed è la minaccia di un rapporto disordinato con l'ambiente
Stiamo assistendo al ripetersi di situazioni che già si sono verificate nel passato
E che hanno portato ad entrare in crisi alcune aree
Mi riferisco in particolare
Quella che Montesi a Cengio
A una realtà pugliese Manfredonia
Sono siti produttivi che sono entrati in crisi e oggi sono pressoché chiusi
Insofferenze intemperanze sul piano ambientale
La stessa cosa sta accadendo oggi di un posto ben più importante ben più strategico
E si chiama Porto Marghera
A Porto Marghera nonostante gli sforzi
Che molti stanno faccende qui c'è il ministro Costa che annoverò fra queste persone
Si rischia naturale creditizi senza Porto Marghera non Cecchini che in Italia
Non mi è vero come ha detto prima l'amico Rossignolo che Lacchin che abbiamo perduto la chimica la chimica la stiamo perdendo sì ci scappa di mano questa grossa opportunità che abbiamo di fare finalmente chiarezza
Sui problemi ambientali
Noi abbiamo una delle guerriglie che significa disturbi continui sul piano dell'operatività
E abbiamo invece delle strategie delle strategie che sono encomiabili dire che non si fanno più certi prodotti con con intermedi che sono ritenuti pericolosi è molto importante
Se fosse possibile farli però a dire che si deve fare il TPI senza fosgene è come dire che si deve farlo colle la la polenta senza la farina gialla
Ora o noi affrontiamo questi problemi per la la testa veramente o altrimenti siamo perduti proprio in questi giorni Papi in questi mesi ci è capitato di trattare uno stabilimento in Germania
E abbiamo visto con quale pragmatismo questi problemi vengono affrontati
Vengono affrontati con la collaborazione del territorio con l'industria e non con la guardia forestale con la Guardia di Finanza coi vigili del fuoco
La media una media di sessanta visite al giorno in stabilimento ecco io direi che questo è il monte il momento più importanti il l'aspetto più importante che dobbiamo affrontare
è ben vero che io non abbiamo strade e ben vero che non abbiamo Ferrovie è ben vero che non abbiamo forti ed è vero che l'Italia è lunga e quindi per portare i nostri prodotti sui sui mercati di consumo spendiamo cinque sei anche il sette per cento più dei nostri concorrenti ma tutto questo l'abbiamo saputo superare e il tutto si traduce in minori profitti non in perdite sia chiaro si sta traducendo in minori profitti quando noi vendiamo un chilo di polietilene guadagniamo di cinquanta lire il tedesco invece ne guadagna cento però sono sempre pronti ora mentre queste differenze questi Catto possiamo tollerarlo lì e vediamo un po'se nel giro di dieci anni riusciamo dotarci di ma migliori strade i migliori porti la mentalità che va contro l'industria chimica terra la difesa dell'ambiente oltre ogni ragionevolezza
Si vede completamente perdenti
L'industria ha il dovere di ieri deve rimediare i danni che ha fatto nel passato
L'industria ha il dovere di non fare più danni l'industria il dovere di risarcire sia danneggiato qualcuno persone o cose che abbia danneggiato nel passato
Ma pensare di chiudere l'industria chimica era una generale aspetto di insofferenza nei confronti dell'industria chimica queste certamente ci porterà a chiudere la nostra industria non soltanto al Nord ripeto senza Porto Marghera non c'è assolutamente industria chimica io ho finito
Mincato allora la parola al professor Paolo Costa ministro dei lavori pubblici che conclude i lavori di questa nostra mattinata
Mancino che siate tutti stanchi
E che quindi non si possa abusare della vostra pazienza
E quindi io
Concentrerò quello che voglio dire in questa sede su un tema credo sia quello cruciale
Quello più direttamente connesso
Al lavoro e all'economia dopo il due maggio che abbiamo di fronte
Penso di potermelo consentire perché
In quest'anno e mezzo che ho avuto l'onore e piacere
Di fare questo mestiere ho avuto ripetute occasioni
Di incontrare di discutere di confrontarmi
Ai tavoli del Patto del lavoro il tavolo
Del web crea
In situazioni in cui
Forse a volte c'era un un filo
Di collegamento anche più soldi quello che poteva apparire
E sono qua al tavolo ancora di quel tentativo
Che io spero di poter dimostrare non inutile
Di guardare in avanti di a vere
La capacità e la voglia
Di affrontare il tema delle infrastrutture perché è di questo che voglio parlare sul unica dimensione possibile
Che quello del medio periodo
Il due maggio sono successe due cose
Parte più simboliche che reali
è successo che agganciandoci in quel modo l'Europa il nostro Paese ha detto un paio di no
Ha detto che non aumenti alla più il suo debito pubblico
Ha detto che tenderà a ridurre il peso di questo e che quindi tenterà di mantenere quei comportamenti virtuosi che hanno consentito risanamento in questo periodo
E successo una seconda questo è un vincolo che pesa molto
Su molte delle altre cose che noi vorremmo
è un vincolo che ci costringe
Tutti i giorni
A confrontarci con le urgenze
Che la disoccupazione insopportabile alcune parti del paese nel Mezzogiorno
Ci sollecita e ci chiama
Il due maggio è successo ad un'altra cosa
E successo anche qui forse più simbolicamente che realmente
Che si è
Si è costruito si è disegnato un mercato molto più ampio
Se disegnato un'area più ampia
Nella quale abbiamo di fatto tutti accettato di entrare
Accettando le regole della concorrenza su questa grande area
Accettando le regole accettando di rinunciare ad altre regole che in altri momenti hanno consentito di proteggere settori aree luoghi professioni ceti
Abbiamo cioè il due maggio
In condizioni sicuramente le più difficili di ogni altro Paese non europea
Accettato di raccogliere la sfida
Più pesante che quella di
Guardare in degli stessi guadagnare le nostre forze e competere a viso aperto in un mercato grande come l'Europa e dentro l'Europa e mercato globale che sono formando
Non c'è dubbio che queste due sfide ci metto in condizioni di grande difficoltà
Nel senso che ci stimolano ci costringono costi con l'intero Paese
A
Continuare
Con grande rigore
Anche se da quel momento in quella prospettiva
Può cominciare a spostare il mix dei suoi obiettivi
Verso lo sviluppo l'occupazione che non può non essere l'obiettivo finale di tutto
Non è un obiettivo alternativo è l'obiettivo finale rispetto al quale l'obiettivo del risanamento è stato e non può che essere obiettivi intermedi
La disoccupazione
L'esecutore mezzogiorno i due temi coincidano
Purtroppo un tema ricorrente l'asta del nostro Paese dopoguerra
Il tema di come intervenire nel Mezzogiorno un tema
Al quale
Come dire sono consumate generazioni di studiosi di politici di attori sono consumate
Ondate di politiche di mode di politiche con risultati devo constatare non sono stati quelli che avremmo voluto
Un credo che non possiamo ricordare guardando il due maggio
Che nel cinquantasei alla firma del primo trattato di Roma
Esisteva un unico ammesso un unico allegato che riguardava le politiche o di chiameremo di coesione di sviluppo delle aree depresse
Ed era relativamente concentrato guardava soltanto me sono all'Italia che in quel momento era l'unica area chiudiamo andava fatta
Quaranta e di politica non ci hanno consentito di chiudere quel ritardo
Ci pongono oggi di fronte a situazioni drammatiche assai difficili
Ma rispetto le quali come dire abbiamo quasi tagliato ogni possibilità di scelta abbiamo dei percorsi obbligati
Che in qualche misura vorrei dire si agevola nel nelle cose che dobbiamo fare
Il fondo
Il due maggio more dire in questi due anni
Di questo governo l'avevo anche detto dicono i nel senso di poterlo dire
Assieme a voi
Abbiamo anche detto che volevamo cercare di allontanarsi
Da politiche
Di sostegno dell'occupazione che si concentrassero sovvenzioni dirette
Abbiamo anche detto questo un punto che mi riguarda personalmente
Che in fondo stiamo anche cerca di allontanarsi da politiche che passa presso pensioni indirette non perché non dobbiamo immaginare chi finanziando opere pubbliche non realizziamo lavoro ma avendo la coscienza che la dimensione qui la soluzione del problema che troveremo presso questa strada
Non risolverebbe mi preme che però di fronte abbiamo cioè accettato tutti mi pare
Che non possiamo non immaginare che lo sviluppo del Mezzogiorno parta
Sì in centri si faccia forte
Di quelle energie che Mezzogiorno sta sprigionando
E di quelle che può attirare per le condizioni che soprattutto con il vostro aiuto ci sono create
Oggi ormai inutile ripeterlo
Le condizioni storiche
Di costo del lavoro e il costo del capitale
Sono tali per cui
Nel Mezzogiorno nulla teoricamente
è impossibile
Mancava un terzo costo
Ma anche una terza componente di costo ed è sicuramente una come te di costo i servizi
E tra i componenti dei costi servizi completi di costi servizi legato di infrastrutture
Non c'è dubbio che noi stiamo scontando un pesante ritardo
Di adeguamento della struttura infrastrutture e Mezzogiorno
A rendere
A moltiplicare a rendere a far fruttare quelle condizioni di minor costo del lavoro e minor costo e capitale che sono entrato in questo momento
Anche qui non possiamo non immaginare che abbiamo per lungo periodo
Speso cifre inenarrabili nel Mezzogiorno
Devo spese teoricamente secondo la contabilità dello Stato in infrastrutture e opere pubbliche eppure non abbiamo quella mutazione culturale di cui avremmo bisogno
Non c'è dubbio che questo è un punto
Se il il mio lavoro è il punto
Ma sono convinto che a questo si aggiungono solo altri due
Che l'investimento in capitale umano capace di
Mantenere la possibilità di ogni area quindi anche del Mezzogiorno di introitare di di non perdere la frontiera tecnologica
E
Il capitale
Sociale relazionale quel capitale che noi chiamiamo concertazione che voi chiamate concertazione
Che essenziale perché le singole aree singoli luoghi possano permettersi di concorrere sulla terreno in cui ci stiamo muovendo
Ma capitano saturare questo e quello di cui
Io mi devo occupare
Credo che dalle cose che ho già detto forse non vale la pena nemmeno che lo sottolinei
Ma lo voglio fare perché devo dire che potrei sottoscrivere facciamo al novantacinque per cento nazioni Cerfeda attuando per lasciare un minimo di di differenza no ne sottolineo voglio sottolineare l'impostazione filosofica di fondo perché la la la seconda in fondo ma con la convinzione che non è ancora più pesante di tutti
Che avranno sedie deve fare un po'di strada anche su questo punto
Perché non c'è dubbio
Che noi dobbiamo immaginare di dotare le tutte le avrei paesi in particolare quelle che più hanno bisogno di questo momento in cui la drammaticamente nello visone quel mezzogiorno delle condizioni infrastrutturali
Per poter competere lo dobbiamo fare con le reti con le grandi reti che consentano che l'intero Mezzogiorno non si senta tagliato fuori
Ma lo dobbiamo fare anche con un lavoro paziente di
Aiuto
A far emergere quei luoghi in cui capitale lavoro sono incontrati in cui qualche possibilità di crescita Indocina si va formando da questo punto di vista ecco questo appeal ma piccola differenziazione
Se i contratti dai palchi editoriali dovessero essere letti proprio come coriandoli come dice Cerfeda
Credo che saremo di fronte a un periodo molto difficile
Io non mi pare che non possiamo permetterci
Di immaginare che questi luoghi
Questi luoghi in cui che dobbiamo forse nella vertenza di selezionare per le effettive potenzialità di sviluppo piuttosto che per la drammaticità delle situazioni sodico sapendo quello che sto dicendo
In questi luoghi Ostillio io noi assistiamo anche nel dettaglio per esibirlo strutturale per renderli capaci di appendersi io dico come Venere all'altro degli alle infrastrutture e diventare immediatamente nel circuito nazionale
Oppure lo Stato tizia non ha futuro
Perché insisto abbiamo deciso assieme
Che non possiamo finanziare direttamente a carico la politica distributive i disoccupati
Perché ho deciso che non possiamo inventarsi lavori che non esistono per finanziare i i disoccupati perché abbiamo deciso che l'unica strategia seria che lascia il segno sostituto da mezzogiorno e quella
Che deve fare emergere
Attività competitive attività sane attività capaci di muoversi in quel mercato sempre più grande sempre difficile in cui ci stiamo muovendo
Ci sono due pericoli
Il primo è che non che i tempi che abbiamo di fronte sono tempi
Non compatibili con la matita alla situazione
Questo sicuramente un punto un punto che non può farci per un solo secondo ognuno per proprio scusabilità a non capire non cercare di chiudere il più rapidamente possibile questo che ha
Però sapendo è questo il punto
Su quale voglio richiamare più precisamente la vostra attenzione
Che per quanto riguarda i che da infrastrutturare questo purtroppo anch'esso di suoi tempi assolutamente incomprimibile
Ha dei tempi gestazione lunghissima
Alcuni rimovibili alcuni rimossi altri non rimovibili
Ha poi dei tempi di permanenza di esercizi altrettanto lunghi e quindi determinando condizioni cumulative di differenziazione tra diverse parti del Paese
Dotare di infrastrutture un paese una parte del Paese
Implicherebbe sottolineo il condizionale perché fosse uso possiamo permettere
Implicherebbe di a lui tarare da zero la situazione
Di identificare esattamente quello che ci serve di impegnarsi perché il più presto possibile questo diventi la parte delle fratture Paesi di cui abbiamo bisogno
Dico implicherebbe
Perché non possiamo permetterci non possono permettersi di dire che avremo le infrastrutture quelle giuste quelle opportune fra dieci anni
Noi dobbiamo ed è questo
Che
Non so con quanto successo ma comunque con con il massimo di pegno sto cercando di di fare ed è quello di gestire contemporaneamente i due livello
Oggi quello che riusciamo a realizzare oggi e ciò che abbiamo pensato immaginato avviato cinque dieci quindici venti venticinque e trent'anni fa
Io quando mi capita inaugurale qualche pezzo di qualche cosa negli ultimi tempi
Ho già detto tante altre volte lo ridico qui perché
Durata un pezzo di strada esca la Sonatina
Passo ora a latina in Paesi sto all'immaginario trenta anni fa ventisette anni fa per tagliare il percorso
Napoli io evitare di passare per Roma per andare in Abruzzo
Logorato otto mesi fa
Una strada fatta tutti rilevato o tutta dentro
Le colline
Una strada che avrà costato mondi se non solo in termini monetari in termini di impatto ambientale una grande cosa una strada pensata a una cosina andato ma di ritorno trent'anni fa
Chi inaugurata oggi il giorno che aperta ridiventa un dramma avrà noi stiamo io noi stiamo dico io il mio ministero il ruolo che svolgono in questa continua difficoltà di sapere che stiamo portando a termine
Un insieme di cose non è seriamente tutte
All'altezza delle esigenze erano di fronte e sapere che non possiamo permetterci di fermarci di guardare in avanti Montinaro direzione
Perché siamo in questa situazione forse io credo che occorrono due riflessioni una è stranota e quindi
Molte della del
Come dire dell'armamentario
Del dell'infarto uno che abbiamo la pipeline che stiamo costruendo
Sono figlia di un periodo in cui probabilmente l'opera pubblica non era vista perse era un'occasione per altre operazioni
è stato purtroppo e questo una valenza che seguiamo dietro il luogo della corruzione concussione nostro Paese
Per cui l'utilità dell'opera in sé poche importanza aveva ma a parte questo che l'aspetto patologico
Sono altri due cose su cui chi forse avremmo potuto e di tanti che ora dobbiamo evitarci
Abbiamo sempre avuto la prospettiva di breve termine
E abbiamo accentuato delle prospettive Pramaggiore di settore
Questo è un punto che forse su quale ritornerò dopo fronti in termini se posso dire propositivi
Oggi molto spesso anche quando ci incontriamo in termini formali i nostri tavoli
Si chiedano i soli pubblici di rispondere sul tema di infrastrutture
Eppure
Noi negli anni abbiamo deciso che gli ospedali faceva la sanità e poi le regioni che le scuole faceva
La pubblica istruzione e poi le Regioni Comuni
Che le le Energia se ne occupava qualcuno e poi un'altra ancora che il patrimonio culturale degli arresti e direttamente i beni culturali e così via noi siamo di fronte abbiamo costruito quella che forse sì chiamato in qualche momento la Pro Matri settore
Abbiamo costruito noi oggi non siamo nelle condizioni di avere come dire di produrre
Un progetto sistemi quello situato nel Paese
Questo è l'arretrato che abbia dobbiamo ricucire no sulla base delle proposte che abbiamo che significhi di cui le programmazioni
Potrei dire quella penitenziaria quella pensate a una qualsiasi amministrazione e troverete che una parte di FastWeb e lì dentro e di fatti
Io isteria in questo momento dal ministero che sorveglia la politica sulla tre per le strade che sorveglia la politica di rottura degli acquedotti
E
Almeno fin quando verrà consentito si occupa di difesa del suolo
Poche altre cose sia politica recita sì o Garboli della casa ma anche questa ormai sta distribuendo rifacendosi quindi questo un punto su quali però fra un attimo
Noi veniamo le scatole alla quale abbiamo un parco progetti si così passate il termine che viene da molto lontano
Un parco progetti che era probabilmente molto pensato sul breve termine per risponda delle cose di qua e di là un parco progetti che fibra ma per il settore e quindi difficilmente riconducibili che fare in questa situazione però fatto due politiche
Una quella
Che oggi si dice non abbia funzionato collabora cantieri
Che era quella di comunque andare a vedere quello che c'era e di rimettere in funzione
La detto uscita di questi progetti si espone a ci ha fatto in come dire inciampare su tre ostacoli
Sul fatto che i progetti
Essendo figli di un vero nel quale la catena era amministrazione impresa e poi eventualmente Progetto
Mi
Quella catena che ha produceva le varianti in corso d'opera la moltiplicazione di costi le come dire
Assolutamente funzionale non certamente l'autore dell'opera ma la suo mantenimento nel tempo di cantieri aperti
Oggi passata ha invece correttamente la catena committente Progetto Impresa fa sì che ogni volta che si debba che si debba fermare per ricominciare occorre che ha depositato nel bar
Secondo con lo slogan cantieri abbiamo
Accelerato le procedure a meno di una a meno del confronto con la tutela ambientale e paesistica
Che come dire per la quale si è ritenuto di non trovare una regola di chiusura sulla quale tornerò c'è una regola che consentono ad un luogo nel quale
L'interesse allo sviluppo realizzazione si confronti con interesse la tutela e non invece
Una struttura nella quale esistono diritti di veto esistono possibilità di dire dei no assolutamente non confrontabili come sono le cose che stiamo facendo
La terzo ostacolo e che molti di quei progetti di quel tempo
Per il fatto di essere progetti nati della catena committenti impresa Progetto i moltiplicatori di di costi si trovavano bloccati per la mancanza di finanza mito l'abilitazione
E quindi molti di quelli oggi forse alcuni quelli riusciremo a locali perché finalmente con una legge io che tratta della F in corso di approvazione è stato messo da parte anche un gruzzolo che consente di finiva alcune di queste cose ma non c'è dubbio che ora è stato un tentativo ed è un tentativo che va perfezionato Chomet appunto
Per portare a compimento quella prima linea che la linea di abbiamo ereditato un parco progetti sono figli di questa situazione fidiamo riguardiamo i quelli che servono portiamoli Clifford
Però occorre tornato operazione
Questo c'è però usato un aggettivo la diligente compilazione
Per quanto riguarda un lavoro che ho fatto in questo anno
E che abbiamo forse pubblicizzato una maniera non migliore
O forse non in modo da far capire il suo significato ben oggi vorrei farlo capire
Non abbiamo preparato dodici volumi dal titolo pomposo per restare in Europa pensato non adesso ho pensato un anno e mezzo fa
Per come dire per per far degli affreschi generali delle cose
Abbiamo pensato alla necessità di immaginare sì sì presuntuosa immaginare che occorra porre una data anno zero
Dalla quale si si comincia a domandare a rovescia il ragionamento a identificare quelle infrastrutture funzionali al mantenimento dello sviluppo Della Volpe l'economia della qualità della vita dal dall'ambiente al lupo sostenibile
Per cominciare appena possibile
Ad applicare
Le logiche da esazione a questo parco progetti credo sia quello precedente insomma il lavoro che stiamo cercando di fare lavoro difficile e non lo so come dire
Forse al di sopra
Delle capacità di questo momento possiamo esprimere dico personalmente naturalmente non sto a mente per la struttura e questo tentativo di gestire due politiche procedurale
Quella che non può trascurare quello che nel passato perché liberalizzando e quella che ha l'ambizione di preparare
Il quadro infrastrutturale dei domani dove questo male può essere anche dopodomani
Nel senso che non appena nel nel documento quantomeno mega finanziaria certo che so di indicare alcune delle cose da fare abbiamo siamo nati
Come dire suggerendo di pescare la questo secondo canestro non dal primo canestro
Possiamo permetterci di aspettare questo secolo no
Dobbiamo
Comunque continuare su questo binario sicuramente
Qua possiamo farlo abbiamo fatto qualche cosa abbiamo fatto il possibile per farlo
Io lo so che su molti dei tavoli in cui ci incontriamo l'elenco delle cose che facciamo non è soddisfacente
Ma se il paziente insisto sei visto nella luce di un insieme di partiti di cose che di per sé e per i fan di essere fatte consentono
Di mantenere direttamente occupazione non sono neanche perché il cuore cose più importanti avrà avuto abbiamo dovuto o siamo trovati dei Consiglieri ritarda
Io
Faccio un solo esempio
Che mi permetto di considerare positivo
L'ho detto nell'ultimo incontro sottovoce vorrei dirlo qui a voce più alta non è tanto il problema
Che molte delle cose che ci diciamo su la quella diventata in che modo la sutura simbolo saggio Calabria le cose possano un po'meglio di come rappresenta nel senso che il Parco Progetti sarà alimentare i cantieri possibili
Su una strada che non può che mai terapie che non può essere interrotta è stato raggiunto ed adesso Paesi alimentato in continuazione
Non lo dico neanche perché forse poi certe la mi spiegherà meglio cosa intendeva sulla
Sul il l'errore scoperto sua Missa Palermo perché a me risulta che abbiamo consegnato altri tre cantieri il sei maggio e ci mancano dieci chilometri la cui progettazione sta concludendo in questi giorni
Va bene allora però siccome Messina-Palermo c'è anche riguarda anche me della solo riguardata tutta bella zona David tolta ok allora per una volta più il mio eccesso di senso di colpa Afef manifestato pubblicamente in questo modo
Le tesi invece Dino senso di colpa riguarda
Un programma quello su risorse idriche
Che io ho preso in mano all'inizio l'anno scorso in condizioni disastrose
Un programma che teoricamente la metri moto quattro mila miliardi di lavori
E che è riuscita a portare mille quattrocento mia di lavori al trentuno dicembre dell'anno scorso
Dal trentun dicembre allo scorso al ventiquattro aprile di quest'anno abbiamo messo in gara due mila e se sì gli atti di lavoro
Vi faccio presente che questo
Può essere tanto o poco pensato solo in questi termini che il DPEF nel disegnare la linea di intervento sui quindici mila miliardi di passività resa divertimenti per il primo anno scrive due mila cinquecento miliardi
Allora come dire l'ordine ma non mi interessa tanto come dire dire o rivendicare che si dimise Dogliani finalmente sono una rampa di lancio e quindi anche qui il l'avvio è stato lento ma adesso ci siamo lanciati
Mi interessa perché quell'operazione ha consentito
Di rompere un altro tabù
A costo di costruire un parco progetti eccedente rispetto le cose da fare e ha conseguito quindi di rompere quella specie di circuito vizioso per cui quattro isole si procede sempre a causa di soldi e come in un apparente
Labirinto de qua non si riusciva mai uscire da una parte o dall'altra
Bene questi alcune altre cose fatte ma non è questo che
Che mi interessa mi Teresa rispondere
O cercare di di contribuire all'analisi e alle soluzioni che seppe da fa sulle su che dobbiamo fare
Su come tromba averci ho detto per quanto mi riguarda morti sulle due strategie dei due di duecento continuare a pescare nel cesto dei progetti che abbiamo il portale compimento costruire con paziente secondo certi non per deviare l'attenzione una cosa però tutto sotto traccia perché immaginavo ed è stato visto come un tentativo di rinvenuta are un altro libro dei sogni no non lo è è un progetto lento un progetto che oggi dopo il confronto preparazioni che ho già avuto appassionato adesso il vaglio con tutte le regioni produrre da quello dell'India istituzionali con tutte le regioni l'accordo è stato firmato con le regioni per fare questo
Otto mesi fa un anno fa anche questo non è inventato per l'occasione la prospettiva era questa mettere in cantiere da parte questa situazione però questa alcune condizioni
La condizione sulla quale ma io mi trovo una qualche
Imbarazzo
Perché è una condizione sulla quale sono convinto che si dovesse realizzare ma che penso non si potrà realizzare
Che la condizione che di fronte a quel decentramento che Bassanini ha commentato precedentemente
Di fronte a questa idea che i programmi infrastrutturali danno poiché realizzati da adesso in avanti o sono sempre di più anzi quasi esclusivamente dal livello regionale in giù
Il livello centrale
Mediatore
Tra politiche europee e politiche regionali
Probabilmente si organizza la Del Meglio come interlocutore unico
So che questo come dire è una soluzione che non ha ha trovato
La maggioranza di consenso noti vedere deriva da un'analisi fatta anni fa in un contesto diverso ma questo punto nettamente
Non è come dire non è un problema essenziale
Lei ha in mente io accettate accetterò che ci si muova su un'ipotesi sulla quale da tempo tutti anche brama del Governo a qui parte gestita a cui partecipo scriveva deve essere questi due registri
Un regista dell'infrastruttura dello sviluppo tanto per capirci è un regista della diffida tutelare spia del territorio e grande si potranno essere però abbiamo di vedere questo il messaggio e torrenziale qui ad una condizione
Che il momento della regia ex-ante
Della programmazione
Della definizione delle cose
Che devono soddisfare come dice e lo dice perché mi sono molto dato da fare perché lo dicesse l'articolo cinquantadue del decreto delegato Bassanini
Che compito fondamentale Ring compito interesse nazioni di rilievo nazionale la definizione delle linee fondamentali assertore tra il Paese ai fini
La difesa ambientale la difesa del suolo Lupo infrastrutturale lungo lecita con partiva riferimento allo sviluppo del Mezzogiorno
Cioè insomma che ci deve essere un luogo nel quale le politiche ma strutturali solo pensate come strumento di un progetto
Che finalmente ricompone Ibra recarmi di una volta le provato il settore e si dà delle prospettive come complesse e i conti scusate il i coordinati
Se questo c'è qui il problema è dove collochiamo il momento di regia
E ciò due approvazione questo punto di fronte a due strumenti centrale
O questo è il progetto di sviluppo o è il progetto di vincolo The Progetto altrettanto corretto perché esiste anche una grande pianificazione per far rispettare
Bene io il modello che in mente il modello che col quale io spero si possa arrivare
E che la Rizzi ex ante la regia che propone al Paese
Ti fa capire che cerca di far come vecchie di tutti
Attraverso ognuno per le sue responsabilità il governo centrale per la programmazione regolazione finanziaria per l'edificazione di requisiti minimi di fabbisogno
Di in tutto il Paese per requisiti tecnici minimi da per tutti per l'esercizio dei poteri che voglio chiamare cooperativa costitutiva peones assolutamente presenti perché il sistema stinchi e di deve essere nel luogo in cui si disegni in positivo la prospettiva del Paese
Poi ci può essere l'altra parte una luogo di controllo di questo processo di controllo che si è sette tra l'altro in maniera tutt'altro che trascurabile attraverso tozzo di impatto ambientale nel nostro Paese
In chiave per una regola di chiusura
Cioè che laddove queste due cose nel concreto nella realizzazione non trovino la possibilità di come dire di comporsi automaticamente si sia un luogo in cui gli interessi legittimi entrambi interessi legittimi
Gli interessi pubblici tutelati siano confronta
Sì è cosa di ministri sia presente Consiglio sia un luogo più inventare però questo Paese
In questo modo io credo il sistema può funzionare se non è questo la difficoltà la portualità la possibilità che noi colleghiamo struttura il Paese con la crisi del lavoro economia può essere io credo in difficoltà
Questo la prima condizione
O il sito su questa perché inevitabilmente di questo non ho parlato in questi giorni ma ci sono le altre tre cose a cui Cerfeda
Programmazione o progettazione come dice lui carenza progettuale
Carenza di investimenti che poi siamo carenti finanziamenti ma esattamente la stessa cosa quater sull'impresa riguarda un altro degli italo sue prime due
Anche qua io dico carenza di programmazione anche lo stato delle cose che ho detto prima
Ma perché anche i livelli realizzativi
La io dirà la convinzione mi sono fatto investano e mezzo in cui ho cercato di sicuro e qualche momento proprio drammaticamente di portare avanti arretro di alcune cose
Ho trovato che c'è un un punto fondamentale che non sembra Dino stilizzato o meglio che la materia prima fondamentale per fare un'opera pubblica per farlo infrastruttura è il consenso
E la creazione dei consenso e la creazione persone democratica
Della approvazione di questa cosa
Che non è solo progetto non è cioè molto spesso e ho detto che il progetto va avanti per fatti burocratici
Bene ci sono i fatti burocratici
Ma infatti locali sono il riflesso molto spesso del fatto che lo portò con la strada se la Regione la creativa archivio sul piano territoriale si comuni alla radice Pinerolo nei loro piani comunali se questo insieme di fatti non si realizza contemporaneamente
Perché a volte succede molto spesso che richiamo ad aver concesso un Progetto arrivati Prodi così via poi qualcuno comitatone dietro perché cambi idea già bronzo momento un occorre consenso finanziamenti Progetto tutti nella sua mente
Se questo non c'è le cose alla difficoltà ad andare davanti
Bene però tagliando sul corso predazione
Dotazione intera un un un fantasma che si aggirava
Per le opere pubbliche se di opere pubbliche italiane
Che è quello della ancora una volta l'eredità di Tangentopoli perché ama la col suo nome per i quali progetti era un'occasione per la quale non si poteva i progetti ma si vestivano soldi e allora questo ha provocato l'atteggiamento Della nostro comportamento che la corte i conti si ricorda di volta che il progetto ha fatto solo quando vi siano i finanziamenti già segnati
E poi sono entrati al dopo in cui gli altri li ha segnati su quali progetti c'erano e così via l'abbiamo rotto in due modi
Immaginando che ci sia la programmazione triennale
Della ministri pubbliche e che questa banca come autorizzazione per i progetti
Ha fatto in modo che quei fondi rotazione reagito percorsi e presti funziona un po'meglio sta funzionando se non funziona sicuramente nell'anno scorso se dovesse essere bisogno interverremo ancora
Che ci sia un fondo di finanziamento valutazione per le ammissioni centrali finalmente l'abbiamo attivato nel senso che la previsione su trentacinque lo scorso
Come dire qui si i ragionamenti con con la corte dei conti con gli altri Enti di controbalzo consentito adesso di metano dimettono in modo ma poi soprattutto come dicevo prima
I concorsi
Il bando sulle risorse idriche il bando sulla la riqualificazione urbana il bando a seconda di quanti ere
Non è vale soltanto perché poi chi fa selezionare il dieci per cento il venti per cento dei prodotti ma perché chi fa catalogare un insieme di project pertanto validi che possono essere messe in in funzione cosa questa è una strada che mi stavo sì qualcosa cambi lavorare con con
Come dire con impegno aiutando sollecitando le pubbliche amministrazioni e gli enti locali Regione di via a preparare ad aggiornare il parco progetti alimentando quel secondo canestro non il primo di cui dicevamo precedentemente
E poi intese e poter istituti
Sui finanziamenti
Discorso altrettanto Facci edificio assolte
Le cifre scritte sul bilancio è stato sono tali per cui immagina il viaggio è stato diffidenti
Quello che ci serve non c'è devo dire che anche quella cifra qualcuno dei per mirabolanti sessantacinque mila miliardi che la cifra che nasce per somma di demo che lavora certamente essere quello
Non è mirabolante e poco
Visitato da MiTo ha bisogno di molto di più dal punto di vista delle cose da fare e che la prima di una strategia di questo momento ti faccio uscire Lavitola finanziaria allora mi pare non sia che il cofinanziamento e che un tentativo di un amministratore pubblico diventa così coscienza di sé così perché dei suoi dei suoi capacità così responsabili i suoi programmi da consentirsi associare altri soggetti ha detto delle cose che la finanza di progetto in questo senso deve essere rivista non come un idea con cui si consente a qualcuno di impadronirsi di una faticosa ma con una partecipazione che laddove esistono possibilità oggettive che il progetto venga ripagato e in qualche caso anche dove la magari paga
Perché non c'è nessun motivo per cui disonesto le pubbliche non cita paghino dieci affitti anziché assieme pagare una rata di mutuo che consente di costruire una cosa su cui vanno dentro e che poi dalla ritorna questi sono piccole o grandi strategie finanziare su cui siete ci si deve muovere che consente o devono consentire di falsi che succeda io mi auguro che il Parlamento con sede dei prossimi giorni questa cosa può succedere sì possiamo
Allora programmazione la progettazione incentivata anche qui decentrata per fare in modo di seguire la forma di un parco progetti
Finanziamenti che utilizzi la il meglio quelli che ci sono che utilizzare meglio cofinanziamento che utilizzino in maniera tutta nuova per il nostro Paese anche la finanza di progetto e quello abbiamo ricorso in maniera seria se non in quel ho capito la parte voglio toccare in questo momento con Autostrade sulla quale dovrà ricominciare da capo fra o discorso serio in in questa sede
Ultimo punto in una mercato di realizzazione di queste opere in cui l'esecuzione sia garantita
Elezione garantita dalle regole
E stiamo anche qui assegnatole Penasa spero che il Parlamento mi licenzi l'ultima modifica avete c'entrano
Entro la a seguito dalla quale siamo pronti con il Regolamento che stiamo seguendo indiretta perché questo può succedere e che consenta però più autorevole ci siano soggetti qualificati e capaci di
Come dire di poter essere presentabili sul mercato detrazione
Qui
In questi mesi
Io ho avviato l'operazione di intervento sulla parificazione
Che l'operato ferrovecchio dell'operato uno uno strumento antico lo strumento dell'altro
Una scelta obbligata se si voleva cominciare a metterci mano
Buona scelta che è strumentale che di passaggio
Perché il giorno dopo il la modifica centonove modificato
E che si è configurato quindi maniera definitiva illa il percorso Ino a qualche apparizione a votare
Ci metterò un secondo a presentare il nuovo il nuovo regolamento la dimostra il fatto che ho già cercato di presentarlo prima
Prodi presenta l'opprime adoperare l'unica strada che va a disposizione
Nella convinzione che occorresse comunque dare un segno a questa parte più queste comunque rispondere agli imprenditori che mi dicevano che dove intervenire sull'offerte anomale attui rispondevo perdono le farò riprese anomale per definizione non le fa l'amministrazione e quindi occorreva
Indicare le vie di risanamento di un settore che ha bisogno di molte cose però Padova strumento forse non perfetto forse non il migliore
Ma insomma questa è la via che non cercate di fare
Mi fermo qua perché capisco che non posso portarvi via altre due battute però sì se la voce settentrionale oltre la questione meridionale
è segnata dicono dobbiamo mettere lire dove operò consentire che le cose vadano il nostro Paese a una frontiera ad est mai provare il Nord Est
Frontiera Adeste il nostro nostra ad espansione è costituita da quei Paesi ti chiama Gian Dante o ci andiamo in modo che ne beneficia anche adesso il Paese otteniamo saltando
E quindi se prima o dopo le linee orizzontali sopra la Padana che come sapete supporters sessantasette sessantotto per cento il traffico merci l'intero Paese
Non verranno rimessi in ordine messi in grado di operare non ci dovete cibo per Remo lì dentro difetti di ogni ordine economico sociale politico sono sotto gli occhi di tutti quegli inutile su questo diventa non posso non finire con due battute
Su Marghera visto che di Khatami ha chiamato in causa intera stazione anche lì per una strano destino che non è solo il fatto che io sia veneziano ma per il fatto che titoli pubblici anche la sorveglianza sul magistrato alle acque la laguna di Venezia mi sono dovuto occupare del problema del rapporto tra inquinamento tra industrie e inquinamento inquinamento Dell'Acqua portano soltanto con un decreto che erano costruito quali collega Ronchi in un lungo lavoro durato più di un anno
Il punto di equilibrio io credo che si debba trovare sia trovata che si possa trovare
E il punto di equilibrio
Dell'adozione anche nel nostro Paese
Delle migliori tecnologie disponibili non è un concetto vago e concedersi europea e non certo preciso
Il concerto che va applicato
Su questo punto occorre evitare e i fondamentalismi di che come dire come già Mincato vede comunque
L'industria Ochino Kato che sia come un qualcosa che va abbattuto un mostro comunque devo dire che però che anche dall'altra parte deve essere un punto di equilibrio che spinge riprese a non Aida portarsi necessariamente sulla frontiera della della della tecnologia non è immaginabile che mette per l'accetta delle tipologie di produzione
Nella scelta tecnologica in ambienti ma non perché l'ambiente Veneti a Roma uno dice ma in qualsiasi ambiente di qualsiasi parte del nostro Paese non possiamo permetterci che sia men che meno che le tecnologie più avanzate
Allora la ragione il punto è ragionevole di ragionevole crescita che è un punto normale ed onesto d'Europa del mondo e assolutamente esposizione di tutti
Basta che con l'attenzione di tutti
Con la buona volontà di tutti poco attente nel sindacato questo possa essere realizzato nell'interesse in questo caso di Marghera ma siccome qualificato nell'interesse di una parte non irrilevante ridusse italiana grazie
Grazie signor ministro noi sospendiamo per mezz'ora quindi lavori dal nostro convegno e di conseguenza io vi invito oltre che a una necessaria e utile frugalità anche ad un altrettanto necessaria puntualità
Tenuto conto del fatto che sono numerose e importanti le personalità di governo i dirigenti d'impresa e i dirigenti della nostra organizzazione che interverranno prima delle conclusioni di Sergio Cofferati
Ora ha la parola per il primo intervento Andrea Ranieri segretario generale della Federazione formazione e ricerca della CGIL
Stamattina
Se prendete posto
Mi viene in mente
Stamattina produce Luciano Gallino mi pare abbia spiegato l'intervento
Molto bello
La relazione che c'è tra gli investimenti e ricerca alta formazione e innovazione
E le performances economiche di un Paese
Addirittura i livelli occupazionali prevedibili attivabili
Tutta la ricerca internazionale in realtà conferma questa correlazione
La quantità delle risorse impegnate nella ricerca la loro distribuzione tra pubblico e impresa
Il numero dei brevetti il numero dei ricercatori la quantità delle pubblicazioni scientifiche di livello internazionale che si fanno in un paese la diffusione dei livelli di istruzione superiore
Sono ormai fra gli economisti e ricercatori accreditati come di indicatori fondamentali per capire le dinamiche di sviluppo di un sistema Paese e anche i risultati i risultati occupazionale
Tant'è vero che in tutti i Paesi sviluppati sono for posti con forza
L'innalzamento dei livelli formativi la formazione passa dai cinque sette anni metti
A cui era vent'anni fa a undici tredici anni e mezzi
Comunque deficit con un'eccezione che l'Italia che questo Paese dove il livello di formazione media di otto virgola trentacinque lotto obbligo formale otto anni l'obbligo formale otto virgola trentacinque livello
Di formazione via
Fa impressione
Che ora nel momento in cui con un atto un po'decisionista ma inevitabile
Date le condizioni del governo del Parlamento e della maggioranza si decida di elevare l'obbliga a dieci anni Beck questi dieci anni diventino uno degli obiettivi di più facile polemica e si cercano di costruire tutte le condizioni perché
L'obbligo a dieci anni e non passi open un'altra volta rimandato
Compagni io credo che dobbiamo dire con chiarezza una cosa il fatto che l'obbligo in Italia non sia ancora sedici anni non sia ancora dieci anni
Misura la vergogna l'arretratezza del sistema politico di questo Paese dei quarant'anni che ci stanno alle spalle
E se questa legislatura si dovesse concludere senza questo risultato
Sedi confermerebbe
Appunto una vischiosità dell'aspirazione politica che impedisce anche per ragioni non nobili di fare le riforme più ovvia è più sentita e quelle che ormai sono sono patrimonio di tutti i Paesi industrializzati
Ma accanto a questa debolezza del sistema formativo
Della del sistema scuola assistiamo anche alla debolezza del sistema formazione professionale quella più a ridosso del lavoro dell'impresa il numero dei giovani coinvolti in Italia in programmi di formazione professionale irrisoria rispetto a tutti gli altri paesi industrializzati
Formazione continua non ce n'è
Per quel che riguarda la ricerca nei Paesi OCSE si sta attestando intorno al tre per cento del prodotto interno lordo in Italia siamo arrivati dal mille novecentonovantacinque alcuno virgola uno bene il Patto per il lavoro che noi abbiamo fatto nel mille novecento
Novantasei lavorava proprio partiva proprio dalla necessità per non politica dall'occupazione di sviluppo equilibrata e corretta di lavorare su questo squilibrio
Di lavorare cioè per portare il sistema formativo italiano il sistema di formazione professionale per questa abbiamo parlato di una riforma che partisse dal sistema formativo integrato
Per portare i livelli di ricerca a livello degli altri Paesi europei con qualche innovazione
Che era anche un tentativo di risposta ai motivi di appesantimento che il sistema formativo e della ricerca risente ormai in tutta Europa
Guardate che porsi questo problema non appose solo un problema astratto di sviluppo
E anche un modo per cominciare a rispondere a problemi reali che sono della gente che noi rappresentiamo
Non so se qualcuno di voi ha dato un occhio a questa ricerca del PM sui lavoratori poveri nel nostro Paese
A scopo abbiamo scoperto sia scoperto che in Italia al quindici per cento dei lavoratori italiani sono poveri
Do privato di ore eravamo abituati a pensare che i poveri sono i disoccupati viene c'è gente che lavora regolarmente da una vita che è povera
Bene se si va a vedere chi sono questo quindici per cento dei lavoratori poveri si scopre che il novanta per cento di loro non ha fatto più di sei gli anni di scuola che non è mai stato coinvolto in processi di formazione continua di formazione sul lavoro
E badate bene che lavora spesso nello stesso posto dove lavorava al suo ingresso all'attività produttiva molti di loro addirittura sotto lo stesso padrone
Cioè la condizione dei lavori a professionalità bloccata dei lavoratori poveri
Che per i giovani scolarizzati sono percorsi di attraversamento per andare spesso fortunatamente a fare altre cose diventano per i lavoratori meno scolarizzati e ve lo formati una condanna a vita
Una specie una specie di moderna schiavitù che li blocca per tutta la vita in una condizione di povertà senza avere le possibilità di cambiare allora lo il Patto per il lavoro l'abbiamo fatto per questo
Abbiamo ottenuto dei risultati scontiamo delle carenze sul terreno della scuola
è diventata legge l'autonomia scolastica
Stiamo discutendo l'innalzamento dell'obbligo con tutte le difficoltà che dicevo prima e di un moderno sistema di formazione tecnico superiore
Che si accompagna la formazione universitaria faccia finire un'altra anomalia di questo Paese che i giovani dopo i diciott'anni o vanno all'università o non hanno nessuna possibilità formativa d'altro genere in Italia
Elegge l'autonomia didattica si sta lavorando sull'autonomia didattica dell'Università con la differenziazione dell'offerta formativa
Nel patto per il lavoro e anche nel documento di programmazione più economica nel DPEF si dice che bisogna avviarsi rapidamente per raggiungere il livello del due per cento di investimenti in ricerca Rispetto Alpi beh in realtà però ci sono anche dei buchi clamorosi che giustamente non abbiamo messo al centro del confronto col governo della nostra iniziativa uno
La formazione continua il nuovo apprendistato che per noi sono dei requisiti fondamentali
Per quei problemi che dicevo prima
Per fare per costruire anche nel lavoro opportunità e possibilità formative in un'idea di formazione che dura tutto l'arco della vita
Beh sono afferma nei comuni intelaiatura legislativa anche avanzata forse fra la più avanzata degli altri Paesi europei ma non c'è una lira
Non c'è una lira finanziamento all'apprendistato non c'è una lira finanziamento dalla nuova formazione continua e permanente
Il ministro Ciampi dall'incontro con Prodi ci ha detto che a questo punto bisognerà fare delle scelte
Beh noi prima di tutto le scelte le chiediamo al Governo perché questo cioè di costruire le condizioni dell'impiegabili ITA dei lavoratori e per noi il punto di riferimento al punto di partenza iniziale di qualsiasi strategia sull'occupazione
Sulla ricerca problema si sta oltretutto rapidamente aggravando il basso livello di vice vitaliano uno virgola uno uno virgola due a essere ottimisti ed atto Taurisano di ricerca pubblico che è leggermente inferiore a quello degli altri Paesi europei
Laddove l'Italia proprio cosa è nella ricerca che fanno le impresa dove il livello il più basso
Bene le privatizzazioni in corso stanno facendo sparire fondamentali comparti vera ricerca questi fai
è successo alla siderurgia
Sta successo un cesso e succede ancora di più all'Olivetti
Ma sta succedendo anche Alenia anche al n
Dove le strategie di riassetto societario pagano inesorabilmente proprio pezzi di ricerca di grandissima qualificazione
Attenzione perché da questa stagione può uscirne un sistema ricerca di questo Paese ancora ulteriormente indebolite
Proprio oggi noi faremo l'incontro al ministero dell'industria sul riordino dell'Emea sul rilancio del sistema di ricerca pubblico noi porremo questo problema come uno dei problemi che ci si cioè come il riordino dei sistemi di ricerca pubblica diventi anche punto di riferimento
Per risolvere per dare uno sbocco a quelle crisi di grandi centri di ricerca privati e dell'industria e dell'industria pubblica il cui la cui sparizione indebolirebbe indebolire dei Paese guardate questo è un problema
Anche molto concreto quei centri di ricerca pubblici parlo di quello dell'ENI e di quello dell'ENEL erano anche fra i pochi se erano e sono anche fra i pochissimi centri a disposizione della politica per la programmazione degli interventi sia sul terreno dell'ambiente superano del territorio
Questo è uno dei compiti
Fondamentali su cui noi chiediamo si debba giocare una partita decisiva nella convinzione che nel futuro il modo in cui si governerà il trasferimento del sapere
Alle imprese alle generazioni diventerà forse il nodo nevralgico del rapporto fra Stato e mercato e il nodo nevralgico del nuovo rapporto tra pubblico e privati
Tutte queste cose sono importanti per il Paese sono decisive Perilli su tutte le volte che noi facciamo gli incontri col Governo prendiamo atto il presidente del Consiglio ce lo dice con soddisfazione delle volte precedenti che il costo del lavoro del sud ormai più basso che nel Galles e in Irlanda che tutti gli altri Paesi europei
E che le condizioni di flessibilità sono di migliore attore altre parti
Va bene però attenzione
Uno sviluppo del Sud che fosse trainata dalla pura e semplice dinamica del costo del lavoro primo forse non avviene come si sta dimostrando secondo rischia di essere un'idea di sviluppo che punta a fare andare nel sud i cascami del decentramento produttivo taylorista non di sviluppare nel Sud una impresa e dell'innovazione oppure che l'altra faccia dalla stessa medaglia a riprodurre dinamiche di assistenzialismo
Allora noi siamo per aprire un'altra cosa lo diceva Walter noi siamo per lo sviluppo locale dove siamo per lo sviluppo locale capace di programmare lo sviluppo sta sostenibile
In un quadro in una visione d'Europa che faccia della costruzione del Mediterraneo ad uno spostamento di risorse nel Mediterraneo uno delle chiavi di volta dell'Europa dell'Europa del futuro
I patti territoriali e contratti d'area sono per noi ma credo dovrebbero essere per tutti un'occasione formidabile su questo terreno
C'è un rischio però
Qualcosa di più di un rischio non solo che tendono a funzionare molto lentamente
Ma anche che tendono sei lasciamo alle dinamiche spontanee di funzionare come sportello
In cui si gioca l'incentivazione in cui si distribuisce gli incentivi alle imprese sarebbe già tanto e in cui si discutono le facilitazioni sarebbe già tanto perché o non succede per la velocizzazione delle opere pubblica noi crediamo vogliamo mettere dei patti territoriali e contratti dare un altro indicatore fondamentale
Cioè il tasso di forma il livello di formazione di ricerca e di innovazione che è presente all'interno dei patti territoriali e dei contratti dare perché ricco riteniamo che solo se il patto territoriale contratto dare anche un Progetto di fertilizzazione territoriale e anche un progetto di costruzione delle risorse per programmare progettare lo sviluppo sostenibile
Il patto territoriale contratto d'aria può innestare un nuovo sviluppo del Mezzogiorno da questo punto di vista abbiamo due partite esemplari e su questo concludo
Nel mille novecentottantotto al mille allora Ministero per il Mezzogiorno
Stanziò risorse per due progetti o dal CNR una delle Andrea che dovevano occupare due mila cinquecento ricercatori per un Tasso di miti comunale cifra di investimento notevole
Bene di quei progetti via tutt'oggi nel partito un ventesimo un ventenne adesso questi spodesta risorse sono passate dal Misna al BUR sta al ministero Università della ricerca scientifica
Non abbiamo chiesto un immediato come scadono il trentuno dicembre mille novecentonovantotto un immediato confronto per la rimodulazione dei piani CNR ed Enea che si concluda nel corso del confronto tra governo e sindacale
Seconda cosa noi chiediamo un confronto sui patti territoriali in cui si costruiscano le modalità per rendere disponibili alleare di patto territoriale i soldi stanziati dal CIPE dall'Europa dal Governo rispetta l'educazione degli adulti alla formazione tecnico superiore
Alla progettazione innovativa di interventi formativi integrale
Questa è una partita grossa che riguarda certo al governo ma riguarda noi e riguarda la capacità di progettare dei patti territoriali e dei contratti da attenzione è una partita difficile difficile a Roma ma difficile anche per usare l'immagine di Walter stamattina anche a Sagunto
Anche nel Sud
Perché vedete se i grandi progetti di ricerca del Mezzogiorno non sono partiti se l'università non è uno dei terreni più amati della spesa nel Mezzogiorno c'è un motivo che sta anche proprio lì nel Sud
Somma la politica del sud certa politica ha privilegiato da sempre quelle fonti di finanziamento che fossero immediatamente spendibili è immediatamente spazi privi e non ha certo amato più di tanto quel tipo di investimenti a redditività differita che impegnavano grande capitali in funzione di uno sviluppo futuro ed è la fertilizzazione della politica culturale dei territori a meno che l'università non si dimostrasse capace in prima persona dell'immediata spendibilità e dell'immediata spartì bibita d'esempio dell'Università di Messina è chiara Messina diventa attrattiva perché diventa un'università che riesce a fare in in tempo reale quell'operazione di rendere immediatamente disponibile risorse e di spartiacque dei canali clientelari dei canali clientelari tradizionale noi siamo per l'autonomia dell'Università dentro allo sviluppo locale siamo per costruire dei misuratori di efficacia e di efficienza che partono dalla capacità di fare Progetti dell'università e di stare dentro le logiche di sviluppo
Qua c'è un blocco conservatore però che mette insieme la destra più conservatrice e quella dei baroni ma anche alcune facce di parole d'ordine sul rischio dall'autonomia come disgregazione che sono presenti anche in molti settori da sinistra
Non possiamo permetterci di aspettare su questo terreno dobbiamo andare avanti noi
E il governo con più precisione Ginori guardate che segnali d'allarme ci sono e sono chiarissimi
Fare stare a bagnomaria la logica dei patti
Non sceglie la strada dell'autonomia dello sviluppo locale dei probabilmente è una delle ragioni che stanno alla base anche dei risultati di ieri in molte regioni del Mezzogiorno
Cioè se non vinciamo su questo terreno su questa partita si riforma la DC è qualcosa di Piaggio della DC
Noi come sindacato ne siamo in qualche modo preoccupati credo che il governo dovrebbe essere preoccupatissimo
Perché non imboccare con decisione questa logica mette alcun rischio di ritorno indietro fortissimo in tutto il Mezzogiorno di ritorno cioè delle logiche assistenziali spartitorie contro contro lo sviluppo
Su questo permettetemi di concludere con un'ultima impressione
Mi piacerebbe
Che il governo i ministri si spende esserlo di più
Ecco un senso più decise più forte del futuro può darsi che sia stata un'impressione miglia ma io ho colto in molti interventi di stamattina un'impressione di precarietà
è un atteggiamento difensivo che mi sembra esagerato se vogliamo davvero pensare di imboccare con decisione la strada che apre il futuro grazie
Grazie Ranieri
Allora la parola Carla Cantone segretario generale della Fillea
Io debbo ricordare che per inderogabili esigenze di gestione del dibattito non abbiamo la necessità di mantenere e il tempo degli interventi fra i dieci e i quindici minuti ovviamente quest'invito lo faccio in primo luogo ai dirigenti della nostra organizzazione per motivi evidenti di cortesia verso gli ospiti grazie
In occasione dalla scadenza europea
L'obiettivo primario non poteva che essere così è stato quello di entrare in Europa con le carte in regola
Con i conti in ordine ed una posizione di graduatoria importante
Ora però il risanamento è quasi completato la svolta vera è quella di saper reggere l'impatto dalla fase nuova come restare in Europa non come ospiti poveri
O assistiti mentre i Paesi protagonisti per l'idea crescita competitività molte cose sono già state dette a partire dalla relazione di Cerfeda di ieri
Alcuni interventi di questa mattina assai articolati
La consapevolezza dei problemi e dall'allora complessità ci porta a chiederci non più che fare
Ma ci obbliga a fare a fare presto
L'Europa deve rappresentare uno stimolo forte per rinnovare le politiche industriali dello sviluppo
Dall'economia reale intervenendo nei settori strategici sia per prodotto sia perché è propedeutici allo sviluppo
Il settore delle costruzioni
Ne ha parlato poi l'ultimo intervento il ministro costa stamattina Walter ha dato ampio spazio dicevo a questo settore in Europa impiega circa nove milioni di persone
E rappresenta il sette per cento del prodotto nazionale lordo in Italia l'insieme del settore fra edilizia e industria dall'indotto diretto raggiunge oltre mille un milione cinquecento mila lavoratori
Molti posti di lavoro
Dipendono dal costruire
Un nuovo posto di lavoro nel settore edile e alla base di creazione
Di tre nuovi posti di lavoro altrove purtroppo ciò vale anche nel caso di perdita di posti di lavoro
In questi ultimi cinque anni in edilizia in Italia se ne sono persi trecento mila i più mentre per esempio in Germania ne ha persi duecentotrenta mila
Il novantotto doveva essere un anno di svolta ma la ripresa è ancora troppo timida e disordinata
Malgrado quello che si è detto stamattina e per nulla visibile economicamente e strategicamente fare i bandi di gara non significa aprire i cantieri
Le decisioni finalmente assunte dal governo sulla ristrutturazione le manutenzioni sono state positivi è utile ma guardate ci abbiamo impiegato un anno a convincere i cinque ministri a coordinare fra di loro
Le valutazioni
Gli interventi
Il come fare parlo dall'industria dal lavoro delle finanze
Dei lavori pubblici dell'ambiente
Una perdita di tempo pare una burocrazia politica e ministeriale inconcepibile
Non basta però alla manutenzione occorre un programma qualificato dalla spesa un progetto una strategia che guarda al settore come l'occasione per stare in Europa con quella competitività di cui abbiamo bisogno
Significa parlare di schivo fra strutture quindi di sviluppo significa creare le condizioni per superare quello di Bari io bella una di cui il nostro Paese soffre nel contesto europeo
Il vincolo di bilancio la restrittività delle risorse da utilizzare
La carenza di interventi privati di cui c'è assolutamente bisogno anomalo discutibile e limitato del sistema bancario non hanno aiutato
Ma non è aiutato soprattutto la miopia con la quale gli ultimi governi non hanno saputo guardare ad uno sviluppo che a partire dal Mezzogiorno
Passa attraverso la dotazione di infrastrutture finalizzate allo sviluppo industriale
Tutto questo sta nell'intesa dal novantasei perché avevamo visto giusta e io ritardi
Non del realizzo
E neppure nell'avvio ma addirittura la disposizione di strumenti
Risorse a i progetti per rendere concreta e non virtuale quella intesa
Sono ormai insopportabili
Da qui anche il fatto mi pare che il venti dobbiamo fare qualche cosa le reti le energie al trasporto e via di seguito siamo il fanalino di coda in Europa
So bene che la fase del risanamento ha reso tutto più difficile ma anche nel risanamento occorre non perdere di vista la nostra l'obiettivo dello sviluppo guardate in paesi come la Francia la Spagna la Germania e in parte anche la Gran Bretagna nonostante congiunture economiche sfavorevoli
E crisi industriali non hanno mai limitato di investimenti in infrastrutture ritenute strategiche
E che Cerfeda elencava io lo hanno fatto perché hanno capito che senza quella dotazione infrastrutturale in Europa non ci si sta con pari opportunità
Eppure questi Paesi hanno condizioni assolutamente più vantaggiose rispetto all'Italia sia per reti materiali che in materiali
Guardate che vale per il Mezzogiorno si è parlato molto dal Mezzogiorno ma vale anche per i collegamenti dei territori di frontiera
Verso sia verso l'Est
Che verso i Paesi membri
Allora se questo è vero e non è poesia
Occorrono progetti cantierabili subito il realizzarsi non nei prossimi dieci anni
Ma almeno nei prossimi quattro anni nel nome del Periodo come diceva apposta sta mettendo in atto ma sul serio non con le promesse che vengono fatte nei convegni
E devo dire
Che il decreto di cui pare sblocca cantieri di cui parlava posta stamattina
è non ha per nulla funzionato
Questo significa anche o dare a ognuno le proprie responsabilità non solo il governo centrale ma anche quella regione quei Comuni cui colpevoli ritardi sono evidenti
E non per essere e per non essere complici di responsabilità precise o assistere allo scambio di responsabilità fra i vari poteri
Occorrono strumenti di collegamento fra i vari livelli istituzionali
A partire dal nodo della progettazione e se tutto ciò non è praticabile occorre non perdere tempo e passare davvero ai poteri sostitutivi
Una programmazione distesa è una progettazione di qualità presuppongono però una capacità di realizzo qualificante ed efficiente nella produzione dal prodotto nei tempi di realizzo occorre un sistema di impresa deve pronte a realizzare un prodotto che a differenza del manufatto la qualità deve essere esigibile e soprattutto prima
Poi cento anche durante Bacoli insieme nel ciclo produttivo del cantiere pretendere qual è sto significa avere regole per procedure di assegnazione dei lavori non solo
Ma anche come parametri che siano vincolanti per la qualità la capacità tecnico-finanziaria certificata la legalità la trasparenza la legge sugli appalti forse dopo tanti anni
Cinque anni
E altrettanti ministri
Dopo rinvii modifiche riesce a decollare speriamo nei prossimi mesi ma non basta occorre da subito mettere le mani avanti compiere quegli atti che mi aiutano l'applicazione corretta e veloce
In particolare in quelle parti che riguardano il sistema di qualificazione e la certificazione di qualità dell'impresa
La nuova legge introduce la centonove la famosa Merloni ter bis
Introduce un meccanismo importante legato al ruolo di un'authority per l'applicazione controllo degli standard di qualità dell'impresa in atti a garantire legalità e capacità di costruzione di retta rispetto
Dei contratti Garanzia per la sicurezza nei posti di lavoro tutto ciò però a partire dal due mila nel frattempo
E mi spiace di non aver potuto fare l'intervento prima di Costa ma credo di avere l'occasione anzi o ho sfruttato le sedie per dirgliene perché al tavolo delle trattative è uno che ci viene poco
Nel frattempo non solo non viene definito un bando tipo vincolante per la pubblica amministrazione ma si tiene in piedi o carrozzone che si chiama albo nazionale dei costruttori
Bové ornato da tutti i soggetti interessati comprese le parti sociali esclusa la CGIL e la UIL che con coerenza restano fuori da una gestione politicamente innaturale
Noi rivendichiamo la necessità di anticipare il funzionamento dell'Authority e dalla Commissione di controllo e vigilanza il mi chiese al ministro opposta lo abbiamo chiesto esplicitamente noi e la CGIL
Mi sorge il dubbio che le ragioni di bottega che riguardano impresa e burocrazie ministeriali siano più convincenti dalle nostre ragioni il ministro posta questa mattina ha dichiarato di essere pronto a questo nostro percorso a cancellare immediatamente l'albo nazionale dei costruttori
Speriamo devo dire che gli atti fino ad oggi compiuti non vanno assolutamente in questa direzione ma vanno esattamente al contrario non si può dire che superò l'albo e contemporaneamente lo rafforza
Con delle parti sociali che controllano se stesse
Velocizzare l'avvio dei cantieri per quelle opere infrastrutturali che da tempo infatti iniziamo con scarsi risultati
Significa vere
Imprese qualificate vere ecco perché apprezzo pretendiamo un'Authority che faccia il suo dovere che non abbiano queste intese
L'occasione di sgarrare e significa vere una pubblica amministrazione che non sia superficiale con le regole
E sia al contrario in condizioni di escludere
Le imprese fondate sul lavoro nero e il basso profilo qualitativo ma le regole devono porre rimedio anche
Anche a quanto avviene non solo ne subappalto ma anche per i normali e le forniture che sono il vero cavallo di Troia bella illegalità
Stare in Europa e concludo compagni significa anche questo
Applicare le direttive europee sole parametri di qualità e sui vincoli di trasparenza e il nostro Paese che ha vissuto una pagina maledetta dalla sua storia
Che si chiama Tangentopoli che non riesce a debellare criminalità e mafia non può permettersi di dimenticarselo di non fare attenzione alle regole all'attualità dall'impresa che costruisce né può chiudere gli occhi di fronte ad un dato impressionante che riguarda il quaranta per cento dal lavoro nero e irregolare in questo settore
Vedete negli anni ottanta
Si costruiva troppo inutilmente e spesso senza regole
Oggi dobbiamo ritornare a costruire le opere necessarie programmate per il bene del Paese per il suo sviluppo dalla sua economia ma nella massima efficienza e trasparenza
Di queste il governo deve tenere conto prima di cercare delle mediazioni
Che chissà perché è si pensa di più alle ragioni di Stato
A lei ha ragione delle mediazioni fra le varie parte sociali e non al fatto che questo settore
Per bello che ha attraversato per quello che rappresenta per lo sviluppo e per l'occupazione non può fare a meno di regole certe non può fare a meno di un sistema di imprese con le carte in regola
Grazia Carla Cantone
Ha ora la parola Chicco Testa presidente dell'ENEL
Grazie io vi ringrazio molto per questo invito e per l'occasione che mi date
Per poter esporre i programmi e i piani dell'ENEL nel contesto del tema da voi indicato il lavoro l'economia dopo il due maggio temo che non vi è del tema che senza dubbio alcuno
Centrale decisivo in questa fase della storia del nostro Paese
E che tema che la CGIL non ha mancato di marcare con grande forza
E nel è stata ed è uno dei protagonisti della vita industriale italiana ed intende continuare ad esserlo
Perché questo sia possibile c'è una prima cosa che non dobbiamo fare
Guardare con Nostalgia e con rimpianto allena del passato
è una cultura questa che trovo presente spesso dentro ENEL nelle organizzazioni sociali politiche istituzionali che si rivolgono al management dell'ENEL
Il rimpianto dei bei tempi passati
Non so se i tempi passati fossero tempi belli certamente non sono tempi più possibili non sono temi possibili perché se nel Attersee attardarsi in comportamenti culturali di tipo nostalgico
Credo che verrebbe letteralmente fatta a pezzi dal cambiamento del contesto economico e legislativo che sta avvenendo intorno a noi
E voglio darvi qualche elemento relativo a questo cambiamento Breva brevemente e sinteticamente
Prima di tutto
Cambia il mercato le sue regole i consumi di energia non crescono più ai ritmi dei decenni scorsi e poi vi darò qualche dato in Italia come in Europa il mercato elettrico è un mercato sostanzialmente maturo
In secondo luogo i consumatori italiani non chiedono più solo Energia come avvenuta nell'epoca storica dell'edificazione del Paese ma soprattutto chiede un servizio di qualità apprezzi sempre più competitivi
In terzo luogo e nata nel nostro Paese un'autorità l'Autorità per l'energia elettrica e il gas
La quale ha giustamente scelto come linea di comportamento
Il fatto di
Costringere e nelle le altre aziende a livelli di efficienza sempre maggiori escludendo che il sistema tariffario e le bollette degli italiani potessero farsi carico di tutte le inefficienze e gli investimenti sbagliati i ritardi
Delle Public Utilities elettriche e del gas
Vorrei ricordare a questo proposito che dal novantadue ad oggi
Quindi stiamo parlando di sei anni le tariffe ENEL sono diminuite in termini reali del diciotto per cento nella media di tutte le utenze c'è poi guardiamo gli utenti della fascia sociale
Che sono diciotto milioni di utenti non quattro gatti le tariffe elettriche sono diminuite di percentuali superiori al venticinque per cento dal novantadue ad oggi il dieci per cento solo negli ultimi due anni che corrispondono al mandato di questo consiglio d'amministrazione
C'è infine una direttiva europea
Sull'energia che gli stati l'Italia sta per recepire dovrà obbligatoriamente essere recepita e preservare l'anno prossimo ci sarà un mercato europeo ci sarà competizione concorrenza a partire dalla produzione di energia elettrica
Mi ha fatto piacere che della relazione che ho letto di Cerfeda questo punto relativo alla produzione di energia elettrica sia in un qualche modo
Sottolineato
Oggi il nostro Paese si trova probabilmente in una situazione di sopra capacità produttiva qualcuno contesta questi dati ma i dati sono molto chiari
Per esempio ve n'è uno impressionante che il tasso di utilizzazione delle centrali dell'ENEL siccome nel quando dispaccio l'energia elettrica sulla rete innanzitutto deve acquisire i le quote che provengono dall'importazione contratti obbligatori a lungo termine peraltro molto convenienti per il nostro Paese in secondo luogo deve portare sulla Rete l'energia dei cosiddetti autoproduttori privati
Con contratti di pieno utilizzo dello rimpianti a tariffe ampiamente sovvenzionate ed agevolate e solo come ultima scelta ENEL diciamo in mette in rete i propri impianti
Il risultato è che il tasso di utilizzazione delle centrali elettriche era mediamente di quattro mila due quattro mila duecento ore hanno a fronte di un anno che è composto da otto mila seicento
E rotte ore ed è il più basso tasso di utilizzazione di tutti i Paesi europei
Vi posso citare un altro numero relativo al mese di aprile ma che vale per tutti gli ultimi sedici mesi
Mentre la domanda di energia elettrica sulla rete italiana cresce e cresce a tassi abbastanza interessanti se paragonati a quelli recessivi del primo trimestre dell'anno scorso dell'anno passato
Tre per cento quattro per cento cinque per cento diminuisce contestualmente la quota di produzione di energia elettrica da parte di ENEL perché tutta la domanda aggiuntiva e una parte della produzione viene viene ceduta agli autoproduttori privati sovvenzionati dal CIP sei Kemper non mano a mano in forza delle vecchie graduatorie in produzione
Quindi è giusto Cerfeda questo lo ha colto perfettamente
Non credo che gli investimenti che investimenti viene negli anni futuri possono riguardare principalmente settore dalla produzione anche se anche lì c'è molto da fare soprattutto in termini di manutenzione avanti re Paulin delle centrali ma dobbiamo invece guardare in un'altra direzione e pur avendo nove ricevuto dal nostro azionista ho mandato molto chiaro relativo alla valorizzazione e alla privatizzazione dell'azienda
Siamo ben consapevoli che valorizzare non significa fare una politica esclusivamente di riduzione dei costi e di taglio degli Investimenti
Valorizzare significa ritrovare una missione per l'azienda fare investimenti mirati
Soprattutto difendere in tessuto industriale così povero lo ha visto ho visto che Fossa ha sottolineato questo punto anche la sua data in Confindustria il valore l'importanza di una delle poche grandi imprese italiane come pena
Abbiamo deciso invece di puntare in due altre direzioni uno dalle ventuno delle quali mi sembra ci sia pieno accordo con voi e un'altra mi sembra invece un po'in discussione la prima questione la qualità del servizio questo è uno dei casi vedete in cui nel passato in grandi volumi di investimento non hanno prodotto i risultati che ci si attendeva nel mille novecentonovantadue nella investito
Massimo storico del ciclo degli investimenti viene il dodici mila miliardi di lire una cifra impressionante
Una cifra impressionante pur tuttavia la qualità del servizio erogato ad aereo in molte parti del Paese soprattutto nel Mezzogiorno è nettamente inferiore la qualità media degli altri Paesi europei
è un invito questo perché rivolgo anche al mio amico Cerfeda sindacato tutto cioè quando è giusto discutere di quantità degli investimenti a disporre anche di qualità degli investimenti perché non è detto che la cifra diciamo il volume finanziario in quanto tale dell'investimento
Sia realmente produttore di ricchezza e di miglioramento della qualità delle infrastrutture nel nostro Paese lo dimostrano basta guardare il cinque luglio stimati dall'ottantacinque al novantadue
Quando gli investimenti delle grandi aziende non venivano decisi secondo criteri di priorità e di efficienza e di efficacia dell'investimento ma venivano decisi sulla base delle spinte del sistema politico
Del sistema dei dei fornitori degli appaltatori i piani degli investimenti di aziende come ENEL Telecom eccetera eccetera venivano fatti fuori
Dalle aziende i prezzi erano cinquanta sessanta settanta per cento superiori ai prezzi di mercato
E in questo modo poi si determinano le crisi grandi come quelle dell'Ansaldo cioè di aziende che volano purché protette da un mercato protetto non hanno potuto misurarsi con gli stessi scenari competitivi su cui sono invece misurate grandi aziende multinazionali che oggi vincolo tutte le gare non solo in Italia ma più in generale di Europa abbiamo deciso di spostare Investimenti molto forti in modo molto forte sul sulla qualità del servizio tanto è vero che e diciassette mila seicento miliardi di investimenti previsti tra il novantotto e il due mila da ENEL
Il settanta per cento sarà destinato alle reti e solo il trenta per cento i miglioramenti dei processi produttivi nel triennio precedente il mix era completamente diverso era cinquanta per la produzione cinquanta per la distribuzione di questi investimenti circa il quaranta per cento sono rivolti allo sviluppo del nostro servizio nel Mezzogiorno
Dove sicuramente la qualità del servizio eh
Insufficiente in molti distretti industriali di nuova nascita ma insomma in nelle città
E credo che si andrà a vedere la graduatoria divertimenti vedremo che nel nelle regioni meridionali continua a essere regione per regione il primo investitore per ancora molti anni
Dobbiamo anche aggiungere un'altra considerazione che peraltro è tornata varie volte nelle vostre considerazioni
Che è il rapporto con il territorio e con le autorità locali
E cioè questa stendete schizofrenica che Laura Pennacchi conosce molto bene per la quale da una parte giunge ad ENEL come a tutti tutte le altre aziende continuamente la richiesta di investimenti e poi in modo altrettanto forte
La come dire la messa in campo di ogni interdizione di tipo burocratico per impedire che questi investimenti si facciano ci sono dei casi in cui dallo stesso organo regionale io mi Trovo sospinto ad accelerare l'investimento su una centrale di produzione energia elettrica e contemporaneamente richiesto di non realizzare l'elettrodotto che deve portar via l'energia elettrica
Da quella centrale ed è difficile spiegare qualche volta sembra impossibile spiegare
Che costruire una centrale senza dotarla di un elettrodotto e significa ecco significa fare un investimento che forse produce un po'di lavoro ma lo produce nessuno utilità e nessuna ricchezza
La società allora se è giusto che ci sia competizione fra le reti come tu hai ricordato per quanto riguarda erano avevo intenzione di produrre anche competizione fra i territori
Vogliamo fare questi investimenti ma privilegeremo quelle parti dei territori italiani in cui ci sia uno stimolo cooperativo è una vera capacità di accelerare la locazione degli investimenti
Infine un'ultima questione uno dei grandi delle grandi direttrici del progetto industriale viene riguarda la diversificazione la diversificazione delle attività diversificazione che non nasce da un desiderio del management di ricorrere Progetti
Un po'realistici ma nasce dalla considerazione relativa alle caratteristiche del mercato elettrico parlato di maturità
Dalla considerazione dei grandi Investimenti o sopra investimenti che sono stati fatti dentro ENEL L'ENEL ha in pancia moltissime cose
Le quali rispetto alle quali ho sì produco sì o si procede ad una politica di riduzione di chiusura di outsourcing di queste attività oppure si cerca di valorizzarle e di sviluppare uno dei casi di questa diversificazione il caso delle comunicazioni che voi e conoscete bene e onestamente no parlato tante volte con Cerfeda non riesco a capire non la sua ostilità ma insomma la sua preoccupazione le sue perplessità rispetto a questo progetto
Perché per i motivi che ho detto ed inoltre perché vorrei chiarire con grande precisione che il progetto TLC di ENEL
è fondato su risorse aggiuntive rispetto a quelle del business elettrico non si tratta
Di una distrazione né di risorse finanziarie né di risorse organizzative né di personale dal business elettrico al business delle telecomunicazioni
Risorse aggiuntive importanti noi prevediamo di investire cinque mila miliardi nei primi tre anni e di questi cinque mila miliardi il cinquanta per cento concentrato nel Mezzogiorno prevediamo occupazione per dieci mila unità dirette dieci mila unità indirette nei prossimi dieci anni e anche qui il quarantacinque per cento del personale sarà collocato nel Mezzogiorno non è vero che i partner stranieri come affermato questa mattina il presidente di tele come quale se ho capito bene vorrebbe anche scegliersi il competitore siccome io faccio il presidente anche della squadra di pallavolo so che nelle gare si vince e si perde sono sicuro che i tre soggetti che hanno presentato la loro fare noi PCM e che lo presenteranno delle ottime offerte tutti e tre e l'Authority l'Authority il il l'advisor avrà ricco materiale su cui decidere ma dicevo anche nella pallavolo sono presidente di una squadra
Si vince o si perde economica cosa che lo puoi fare e decidere con chi vuoi giocare questo proprio è escluso ci sono i calendari
I regolamenti e chi ti capita ti capita ma non è vero che non ci sono investimenti da parte degli altri partner anzi la somma degli Investimenti che France Telecom e Deutsche Telekom realizzeranno se sarà possibile
Con noi nel business della telefonia fissa e della telefonia mobile perché nel perché quindi si propone come un competitore globale e forse è questo che desta qualche preoccupazione
La somma degli Investimenti ripeto è probabilmente uno dei più grandi investimenti fatte da aziende straniere in Italia nell'ultimo nell'ultimo decennio quindi si tratta ripeto di investimenti aggiuntivi di una prospettiva industriale a cui noi teniamo molto e alla quale crediamo molto va risolto porgo qui una richiesta e una preoccupazione del sindacato l'accolgo con favore va risolto in questo quadro il problema
Del dei riferimenti contrattuali dei lavoratori delle telecomunicazioni
Credo che la costituzione di un ambito specifico già avvenuto in Confindustria sia un fatto positivo
E noi siamo d'accordo e appoggiamo un processo che portino ad un'unificazione contrattuale tra tutti coloro che stanno nel area delle telecomunicazioni
Infine alcune altre cose su cui non mi soffermo Martini vorrei ricordare perché ho parlato soprattutto di telecomunicazioni anche per la l'attualità del tema ma vi sono altri progetti di diversificazione delle nostre attività
Che abbiamo presentato e che purtroppo e non per responsabilità nostra marciano con grande difficoltà ne cito due
I progetti relativo alla termodistruzione dei rifiuti un obiettivo uno degli obiettivi prioritari della politica ambientale dell'attuale governo abbiamo individuate preparato progetti industriali per quindici siti in Italia proposte investimenti per quattro mila miliardi non si batte chiodo in nessun punto d'Italia
Perché ogni volta sorgono da parte dei più diverse forze obiezioni di ogni tipo e gemme
E altra questione di grandi business dell'acqua in ad ENEL piacerebbe molto mettere a disposizione le risorse ingegneristiche gestionali
Che grandissime che sono presenti all'interno dell'ENEL in questo specifico business ma anche qui nonostante la legge Galli abbia ormai qualche anno di tanti impegni e le tante promesse che sono state fatte in realtà siamo all'anno zero e ci dispiace perché operatori italiani e stranieri
Di questo settore ce ne sono in Italia l'estro pronti a investire nel nostro Paese vi ringrazio
Grazie a Chicco Testa ha ora la parola l'onorevole Luigi Berlinguer ministro della pubblica istruzione parlerà poi il ministro dei trasporti onorevole Burlando
Sì
Io sono convinto che
Questa data del due maggio
Avviare accertamenti un significato
Soprattutto per il
Lo spirito pubblico
Per il fatto cioè che può segnare
Un cambiamento di
Tensione politica
Una finalizzazione
Come succede quando si arriva a un risultato
E quindi è necessario come dire rilanciare una metta definire un traguardo nuovo
Sono meno convinto che questo rappresenti invece una cesura
Nel modo in cui si sia dovuto lavorare prima si debba lavorare adesso
Per intrecciare gli obiettivi
Di conquista di una posizione importanti in Europa
O per converso
Dell'adozione delle misure di finanza pubblica a questo finale finalizzate e invece il complesso delle politiche di sviluppo
E di innovazione
E credo che si possa affermare che noi non partiamo dall'anno zero
Non partiamo da zero a seguito di questa fatidica data
Ma che al contrario
In questo periodo
Abbiamo tentato di radicare
Alcune iniziative politiche tendenti a
Mettere in moto un meccanismo di qualificazione
Di rilancio
Di consolidamento
Dello sviluppo
Mi sembra giusto che io parli delle cose di cui mi occupo
Perché questa è la ragione per cui ho accettato l'invito della CGIL a partecipare a questo convegno
Per portare il contributo di chi è impegnato in questo momento nel governa col Governo
Ad una impegnato nello sforzo per una qualificazione
Dello sviluppo nel nostro Paese
Per obiettivi di qualità
Prima di tutto
Nella convinzione che oggi non c'è altra strada per assicurare intanto giustizia sociale e occupazione
Attestandosi su posizioni di pura difesa
O su posizioni di
Pura
Tutela di condizioni
Difficoltà e di disagio
Noi non riusciamo a garantire neanche la soluzione di questi problemi
La vera essenza del riformismo e qui
Ed è lo è ancora di più in un momento in cui i cambiamenti
Indotti dalla globalizzazione da una ristrutturazione societaria radicale degli assetti
E insieme da una riorganizzazione
Del sistema produttivo del sistema economico
Propongono
Tutti i problemi per occupazione sempre più in chiave di qualità di qualificazione i settori trainanti
Fortemente intrecciati con i problemi della innovazione e della formazione
Non ci sono soltanto ragioni sociali pur importantissime di equità
E noi forse dimentichiamo un po'troppo questo aspetto
Di equità significa di qualità della vita
E di redistribuzione
Non solo del reddito in un Paese come il nostro che costituisce in questi campi il fanalino di coda dell'Europa
Dove i ritardi sono gravissimi
Dove per venticinque anni si è tentato di avvicinarsi a quei traguardi senza riuscire mai con una quantità di fallimenti nella iniziativa legislativa e di governo che non hanno l'eguale negli altri settori
Ma ci sono anche problemi di funzionalità allo sviluppo
E si intreccia
E se qualche volta il mondo cattolico oggi ci tira la giacca da una parte riproporli proponendo la tematica ideale della persona
Non credo che abbia ragione nel pensare che noi distinguiamo i due aspetti
Il problema della formazione è un problema prima di tutto di dignità della persona non c'è dubbio
Di civiltà
Però non si può negare che esso è fortemente intrecciato con le questioni
Della qualità dello sviluppo e quindi funzionare ad assicurare forme più certe e insieme più alte di occupazione
Ebbene noi abbiamo
In questo periodo Danilo Di del nostro Paese
Approvato il documento più importante a questo proposito l'iniziativa politica che io considero più rilevante a questo proposito insieme al successo europeo il Patto per il lavoro
Nella sua edizione
Nel settembre del novantasei che non è soltanto un aggiornamento di quella del luglio del novanta
Ma è un sensibile passo avanti perché in quell'edizione la tematica della formazione della ricerca diventa la prima
E non è più soltanto post durata come un promemoria
Come un memo
Ma viene proposta in tutta la sua corposità
E pratica
Necessità di attuazione
è il sindacato giustamente incalza ormai periodicamente per verificare tutto l'itinerario di attuazione
E il governo si sente impegnato in questo
Ecco
Prima del due maggio e dopo il due maggio del novantotto cioè il Patto per il lavoro
C'è quindi una politica
Che tende a riproporre la funzione dell'innovazione la funzione la formazione della ricerca
Come leve strategiche dello sviluppo
Badate oggi tutti si riempiono la bocca di queste
Oggi il vocabolo più ripetuto education nei governi di centrosinistra e non soltanto nel mondo
E noi dobbiamo coprire l'Italia un ritardo gravissimo in questo campo
Che è stato tale prima di tutto per la divisione del mondo
Chiamiamo così progressista per i suoi conflitti ideologici interni che ne hanno paralizzato l'attività e hanno portato all'insuccesso reiterato delle iniziative di riforma
E anche per un'altra ragione perché c'è stata un'insensibilità delle classi dirigenti e io penso anche non soltanto delle classi dirigenti
Rispetto a questo problema
Che è stato considerato nel passato materia per gli addetti ai lavori
Che è stato portato sulla Rena politica prevalentemente dai dagli specialisti
O dei rappresentanti delle categorie
Nel patto per il lavoro
La questione ha fatto un salto di qualità perché diventata questione politica generale
E lo ha dimostrato l'insistenza colgo alle parti sociali in particolare sindaca lo ha riproposto in altre occasioni con altri patti successivi anche se di rilievo
Allora
Che cosa dedurre da queste certamente il governo ha avuto dei problemi
Prima di tutto con l'economico
La compatibilità
E noi credo che nel Documento di programmazione economica e finanziaria di quest'anno
Abbiamo fatto un altro passo avanti
E questo è stato possibile perché c'è stato un accordo il dieci dicembre dell'anno scorso
Altrimenti io non credo lo dico con franchezza
Che
Anche all'interno del governo anche all'interno della maggioranza sarebbe stato possibile ottenere quel determinato Documento di programmazione economica e finanziaria
I risultati politici sono il frutto di una dinamica di una dialettica interna le forze sono anche l'esito di rapporti di forza
E il fatto che il sindacato e le parti sociali abbiano assunto con lungimiranza una posizione così netta io posso testimoniare anche bio graficamente
Non ho difficoltà a dirlo
Su questa questione ha spostato rapporti di forza
E se devo essere sincero questa azione deve continuare perché ancora non siamo al risultato più tangibile sul piano delle risorse
Deve continuare per tutto il periodo che ci accompagnerà nelle decisioni di bilancio non soltanto di documenti
E poi c'è la questione dei contenuti
Si è iniziato nel mille novecentosettantadue
Più di un quarto di secolo fa a proporre la questione per esempio nella quale l'Italia primeggia come ultimo posto in Europa la questione dell'obbligo scolastico
E e seguita quella proposta una serie di fallimenti
E voi sapete perché
Perché su questa questione si è diviso il mondo
Cattolico dal mondo laico
E questa divisione fra laici e cattolici è stata la sventura delle politiche scolastiche in questo Paese l'ASL Ventura
Su questa questione l'Ulivo ancora tarda ad affermarsi nelle politiche scolastiche
Perché sopravvive
Forse l'ultima
Una questione di scontro solo ideologico
Che non ha avuto la forza di modernizzare l'approccio
A questo proposito
E il primo a pagare è stato l'elevamento dell'obbligo perché proprio per il modo di organizzare la formazione negli abissi tra i quindici e sedici anni è stato teatro di scontro sullo stesso tema
Noi abbiamo presentato una proposta organica di riforma della scuola
In cui abbiamo inserito la questione dell'elevamento dell'obbligo
Nell'aprile maggio del mille novecentonovantasette dopo sei mesi di discussione nel Paese dall'autunno precedente
Dopo il due maggio
Abbiamo valutato che non si poteva attendere oltre almeno per l'obbligo scolastico
Soprattutto non si poteva correre il rischio che ancora questa legislatura aspirasse senza l'elevamento dell'obbligo scolastico
Io sono sicuro che più di tutti il mondo del lavoro
I lavoratori prima di tutti e più degli altri ceti sociali
Hanno compreso l'iniziativa
Di disincagliare la questione sociale formativa più importante del nostro Paese Regolamento dell'obbligo dalle difficoltà di una neonata contrapposizione ideologica di cui abbiamo anche in questi giorni le avvisaglie
Per procedere risolutamente verso questo obiettivo il Governo ha chiesto l'urgenza
Con un solo articolo
E noi siamo decisi questa volta
A che l'occasione non sia perduta
Ma perché lo facciamo ora
Perché noi abbiamo questa cominciato a costruire una struttura flessibile della nostra
Attività formativa della scuola
Perché oggi si può assicurare pari dignità culturale
Al biennio successivo agli otto anni di obbligo esistenti
Senza costituire un unico percorso
Ma favorendo le vocazioni dei singoli ragazzi
Voi sapete che la maggioranza dei ragazzi si perde proprio in questo biennio perché lì si è costretti nel passato ad avere una quasi unicità di approccio
E questa visione arcaica e sbagliata di una garitta Rismondo che l'esatto opposto di quello che
è stato denunciato anche dallo stesso
Dalla stessa
è lo stesso don Milani per fare una citazione
E oggi
Una ragione
Perché noi andiamo avanti radicalmente decisamente
Per l'approvazione di questa legge ma è possibile farlo perché con l'autonomia scolastica abbiamo introdotto la sufficiente ci flessibilità che possa garantire risultato
Efficace anche una misura di stralcio anche una misura di anticipazione per meglio dire
Che sarà essa badate
Al contrario di quanto dicono alcuni critici un elemento di accelerazione e non di accantonamento della riforma complessiva
Perché creerà le premesse per cui sarà necessaria la riforma complessiva
E non si potrà insabbiare la come è stato fatto per trent'anni di fila
Della repubblica del nostro Paese
Però nell'attuazione del Patto per il lavoro altri elementi hanno proceduto io due li voglio citare uno
E il processo di integrazione fra istruzione e formazione
Anch'esso un caposaldo del Patto per il lavoro è una novità pratica oggi fino a ieri le amministrazioni scolastiche e della formazione professionale non si parlavano mai
Non si incontravano mai oggi si comincia un processo di integrazione e l'attuazione dell'obbligo nel modo in cui l'abbiamo proposto è il primo passo profondo di integrazione
Fra scuola e formazione
Anche se il grosso dell'integrazione venire dopo
L'obbligo scolastico
Ebbene
I primi risultati nella legislazione sull'apprendistato dell'esazione
Sul tirocinio e anche sulle scuole professionali ed di alta qualificante chimiche professionale di alta qualificazione dopo l'obbligo che sono materia di lavoro comune fra parti sociali e forse può e forse governative interessate
La linea di condotta fondamentale e l'integrazione fra questi settori l'altro riguarda la formazione continua
A cui questo Paese era stato a lungo refrattario
Non fa parte della nostra cultura
Noi abbiamo una cultura statuali Istica della scuola tutta chiusa dentro i muri della vecchia burocrazia
Ecco perché noi siamo gli ultimi anche qui in Europa ad affrontare il tema della formazione continua che tipicamente allocate in una visione di offerta da parte della società
Di questo tipo di attività ecco perché i nostri residui ideologici ci hanno impedito di affrontare una questione socialmente così rilevante
Della più alta equità sociale in campo formativo che quella per cui gli studi non finiscono mai che quella per cui a tutti deve essere consentito di ricominciare ogni tanto a prepararsi alle novità
La vecchia struttura burocratica è impermeabile a questa concezione
E quindi
Modificare il proprio bagaglio intellettuale la propria visione teorica
Delle novità sociali e formative pertanto
è una condizione essenziale di cultura politica se vogliamo raggiungere questi importanti
Obiettivi di equità
E con essa di funzionalità
Questo vale ancora di più nel Mezzogiorno
Dove per esempio l'attuazione della politica dei patti
L'attuazione della politica
Del sostegno alle iniziative sostegno attivo alle iniziative passa attraverso l'integrazione
Non rigidamente burocratizzata e sta attualizzata dentro forme di l'apporto
Nella più ampia collaborazione fra diversi soggetti
Le parti sociali prima di tutto le istituzioni
In cui il fabbisogno formativo deve diventare sempre di più e c'è un'iniziativa prevista insieme ai sindacati e le forze sociali nel mese di giugno
Uno degli obiettivi e delle misure più concrete
Faccio un'ultima osservazione noi ci muoviamo nella stessa direzione per quanto riguarda l'alta formazione l'università
L'ultima fase formativa
In tutti questi aspetti la bussola e quella europea
E quella di avere traguardi sociali e formule organizzative
Soluzioni istituzionali percorsi formativi
Che siano omologhi anche se anzi non omologa armonizzati più che un Moroni con quelle degli altri Paesi europei
Noi abbiamo elevato sensibilmente la nostra credibilità europea ma non soltanto in materia finanziaria
Siamo nel gruppo di testa su questi problemi anche in Europa la condizione data dal fatto che ci si riconosce di essere in una fase di profonda trasformazione del sistema formativo complessivo del sistema della ricerca e quindi dentro quest'ottica la stessa cooperazione europea diventa un elemento di stimolo ma anche di elevamento della qualità
Alla quale siamo fortemente agganciati queste cose carine companies offrirà agli amici volevo dire qui
Per testimoniare una forte sensibilità nostra del governo mia personale a iniziative di questo tipo che costituiscono proprio uno stimolo c'era una frusta perché il due maggio possa prospettarsi anche in avvenire nuovi traguardi grazie
Grazie onorevole Berlinguer ha ora la parola il ministro dei trasporti onorevole Claudio Burlando
Ma io credo che sia stato molto opportuno
Vi è un elemento momento di discussione come questo
Perché sta succedendo in questo Paese una cosa un po'paradossale
In fondo come ci siamo detti anche nell'ultimo incontro a Palazzo Chigi lo ha detto a dir la verità Ciampi
Le due forze che hanno più lavorato per ottenere l'obiettivo raggiunto il duo Di Maggio
Governo e mondo lavoro sindacati
Si sono trovate paradossalmente in una situazione di grande difficoltà occhio dopo aver raggiunto questo obiettivo
Mentre
La forza sociale cioè la Confindustria che il fondo è la zona più scettica su questo obiettivo
Si è presentata all'opinione pubblica nella sua Assemblea quasi come se fosse stata la la protagonista di questo processo
Ora noi dobbiamo tentare di recuperare invece il lavoro fatto in questi anni dai uno sbocco positivo
Evitando appunto che questa operazione così importante è che poi quindi ha avuto anche un connotato politico sociale di un certo tipo adesso possa essere dispersa
Io ho letto la relazione Cerfeda mi pare una azione condivisibile
In particolare vorrei chiamare due punti
Il primo che io condivido molto è quello che fa riferimento alla qualità degli interventi anche per quanto riguarda i due giorni
La necessità di abbandonare piani in cui l'elemento determinante sia la quantità di miliardi che vengono impegnati su
Non tanto perché spesso queste cifre rimangono sulla carta
E poi perché si è visto in passato che lo sviluppo del Mezzogiorno si costruisce sulla base di una enorme quantità di risorse pure talvolta spesse
Ma è ormai chiaro che lo si costruisce se si individuano con le scelte di priorità e di qualità capaci di cambiare il profilo del Mezzogiorno
La seconda sconto osservazione che è un po'il filo conduttore che per altrettanto condivisibile
è che pur ritenendo importante ciò che si è fatto finora
Non come dire non si può pensare che quello che si è fatto finora sia di per sé automaticamente un fattore di sviluppo ma che questo pure importante terrena nuovo così importante va accompagnato anche da azioni positive mirate le iniziative da politiche di promozione ecco queste mi sembrano un po'se devo dire due cose più significativo comunque quello su cui mi pare vale la pena di fermarsi qualche minuto
In questi interventi
Io batterlo d'acqua vai abbiamo tenuto un risultato molto importante che alcuni giudicato addirittura impossibile che alcuni hanno guardato con scetticismo Obiettivo che molto è mutato con scetticismo
Non c'è dubbio che i risultati ottenuti sono l'elemento in sede di promozione economica
Basti pensare che denaro costa molto meno e che quindi è più facile investire perché si pagano meno risorse si rischia di meno eccetera eccetera
Ma è evidente che un Paese così diviso come il nostro
Con Area sviluppo economico così differenti
Un Paese come il nostro che ha insieme le zone più forte d'Europa regioni più deboli d'Europa è un paese in cui un qualche meccanismo di orientamento di promozione
Ne ha bisogno insomma
Se nel Nord non c'è manodopera certi profili professionali
E nel Mezzogiorno invece non c'è lavoro trova una quantità enorme di persone con qualche problema di promozione di integrazione degli di sviluppo per questa parte del Paese si pone
E l'altra questione appunto è quella di mettere in campo una politica fortemente selettiva
Di qualità
Ricerca di obiettivi strategici abbandonando invece l'approccio che ha molto guardato più alla quantità che non la qualità degli investimenti
Allora io vorrei
Cercare di applicare il settore di cui mi occupo questi due principi
Chiedendovi anche di aprire una discussione un po'più un po'più approfondito è un po'più particolareggiata di quelle che riusciamo a fare in quest'incontro a Palazzo Chigi che hanno spesso il difetto un po'diverse
Siamo
Non del tutto dopo fondi non non approfonditi che hanno qualche volta anche appunto il difetto di e se così generali che a volte diventano anche un po'superficiale
Allora la sindacato la CGIL che ha promosso questo intervento io vorrei dire
Cerchiamo di applicare questi due principi che mi sembrano giusti la selezione la qualità anche alla promozione ai vari settori e proviamo a faldoni nei vari segmenti di attività
Del governo e ovviamente anche nel Paese
Per quanto riguarda il settore di cui io mi occupo a me pare che noi possiamo registrare
Alcuni elementi positivi di svolta anche alcuni elementi di difficoltà
Ma tutto sommato se ci pensiamo bene settore dei trasporti al settore in cui si può giocare di più una casa di sviluppo e di rilancio del Mezzogiorno
Il fondo è abbastanza evidente che il Mezzogiorno ha vissuto per tanti decenni in una situazione di marginalità
Perché ha un'appendice appunto per i sei che marginale di un contesto economico molto forte
Ma che aveva al suo centro il Settecento molto lontano da esso
La novità che ha fatto il Mezzogiorno che può fare del Mezzogiorno che in passato ha già fatto un luogo di rinnovato interesse
è legato al fatto che il polo di sviluppo asiatico da centralità al sud d'Europa in particolare
Al nostro Mezzogiorno
Ecco io vorrei che noi riflettessimo un attimo su questo
Quello che sta succedendo fa sì che non che quello che dobbiamo fare verso mezzogiorno è in qualche modo un atto di volontà
Come dire una cosa che si fa per aiutare il Mezzogiorno che è particolarmente debole o possiamo fare alcune cose che sono utile a mezzogiorno ma che danno anche centralità e forza al Paese
Ecco quello che è successo in questi ultimi anni a partire da esperienze più citata
Che è quella di Gioia Tauro dimostra che il Mezzogiorno alcune potenzialità che in realtà possono essere sviluppati alimentate non solo e non è poco
Dare lavoro a evitare allo sviluppo del Mezzogiorno hanno anche ma perché anche perché questo corrisponde a un bisogno di questo Paese che finora aveva perso la sua porta potenzialità di ricchezza sua possibilità di sviluppo
Perché il Mezzogiorno è sufficientemente infrastrutturale
Questo è un po'il punto di partenza cioè un Paese che si è messo a posto quei conti che decise di non puntare più sulla spesa pubblica
Che però anche una fetta del paese molto
Molti sofferenza deve puntare su quegli elementi di forza che siano in grado al tempo stesso di garantire occupazione e sviluppo
Ma che abbia una forza autonoma intrinseca poi di sviluppare
Azione a cascata che creino occupazione sviluppo per il Paese perché sino ai filoni giusto
Noi su questo possiamo fare un'operazione che abbiamo sottofondi ITA
L'operazione dice ottavo si può replicare almeno in due altre alta come quella di Caio come quella di Taranto
Dove ci sono già gli operatori su questo si può costruire un
Una logistica che il salto di qualità rispetto alla politica meramente infrastrutturale
Lo si può fare invertendo la catena degli interporti nell'integrazione gomma rotaia nell'integrazione porti gomma rotaia e questo può essere un filone abbastanza significativo
Anche in connessione con lo sviluppo del cabotaggio che con la liberalizzazione aveva un certo impulso e che aveva una certa forza proprio al Mezzogiorno
Con lo sviluppo la flotta che col doppio registro può mentale la sua potenzialità e che anche in questo caso può cominciare a fare perno sui ponti del Mezzogiorno perché comincia a diventare porti competitivi
Con lo sviluppo della cantieristica
Che ovviamente ha una conseguenza dello sviluppo la portualità
Ecco porti cabotaggio flotta cantieri logistica intermodalità interporti e quindi anche infrastrutture per il trasporto resta
Sono
Una bella catene ecco di attività produttive che a partire da una dinamica abbastanza chiara
Possono fare del Mezzogiorno in non più un punto di marginalità ma una porta di accesso rispetto ai grandi mercati volte per nell'importazione esportazione asiatica
Ieri si è fatta una cerimonia a Genova
Consegnare il porto di Voltri da una importante società di Singapore gestirà
Pochi giorni fa si affacciava Chen Moni analoga tanto
Per la Consegna del Po del molo Poli settoriale il porto di Taranto a una società asiatica dentro gestirà
Ecco il fatto che due operatori come questi in del PSI
Decidono di venire in Italia e gestire due terminal portuali non è un fatto casuale
è un fatto che corrisponde all'idea che ormai si è diffusa in Asia che la portualità una sua credibilità che ha una sua economicità anche una sua forza che ha una sua coerenza e che quindi l'Italia può essere il punto di riferimento delle merci da e per l'Asia
E che si può superare l'idea che l'unico modo per alimentare l'Europa siano i porti del nord
Ora vedete che se noi consolidiamo quest'idea
Non è più questione di fare investimenti nel Mezzogiorno per compensare nella sua marginalità
Ma bisogna fare un'operazione del Mezzogiorno per sfruttarne una sua ritrovata centralità sono due approcci completamente diverso
Cioè nel primo caso siccome diciamo è messo male bisogna fare qualcosa per compensare il fatto che è messa male
Nel secondo caso prendiamo atto che si sta inserendo questa parte del Paese in un grande processo di riequilibrio Europa Asia creando quindi un asse forte alternativo all'asse Europa America che passo ovviamente per il no già e allora dobbiamo andare a fare del Mezzogiorno quegli interventi di qualità
Più che di quantità capaci di valorizzare fino in fondo a questa posizione strategica questa ispirazione questo obiettivo di inserimenti o della logistica meridionale in questo nuovo contesto
Sono due appoggi completamente diverso
Il primo è una botta un approccio che privilegiava molto la politica gli appalti
Che ha visto il porto di Sibari sa Cosa voglio di insomma si è costruito un porto in cui la marijuana
Il secondo invece è una politica che privilegia molto quei quelle porte
Quegli aspetti particolari appunto di qualità che possono ancora fare a considerare il Mezzogiorno l'interfaccia adatta
Per lo sviluppo di questo tipo di traffici
Ecco gli altri porti per esempio possono e più più opportunamente essere usati per attività di Porto
Per sviluppare il turismo
Per cercare di avere un equilibrio tra scali che sono usati per traffici commerciali passeggeri per la pesca per il turismo
Tanto più che lo sviluppo di questo tipo di attività può essere opportunamente aiutato da un investimento molto massiccio nei rapporti che abbiamo deciso di fare per riequilibrare il sistema del sud che era molto debole
Noi abbiamo deciso di investire
A Catania Cagliari a Bari dal video con nuovi aeroporti
Tre dei quali i primi tre cominceranno il canto apriranno i cantieri quest'anno c'è poi l'operazione è molto importante di Napoli che va fatta con risorse private e quindi si può intravedere anche una una legge una maglia di strutture aeroportuali nuove anche con energie di gestione del tutto rinnovata come appunto caso di Napoli domanda
Il più grande gestore di poetica d'Europa abbia la società inglese British Airport Authority e quindi mi pare che
Nel settore dei trasporti marittimi nel settore del trasporto aereo anche il Mezzogiorno si stia inserendo è una capacità che tra l'altro di questo Paese di sviluppare infrastrutture ma soprattutto di sviluppare logistica traffici collegamenti
Gestione e così via
Ovviamente poi anche il Mezzogiorno
Risente della difficoltà l'azienda Fsa
Completare un travagliato un difficile processo di trasformazione abbiamo detto nell'ultimo incontro a Palazzo Chigi che venga su questo fare un lavoro specifico profondo
Puntuale che in questo settore poi di maggiore difficoltà ma è anche indispensabile se vogliamo mantenere un tessuto connettivo
Importanti infine penso che si possa pensare a interventi molto profondi nelle aree urbane
Vorrei citare anche a voi dire anche qui l'intervento molto significativo che sta facendo a Napoli
Che anche lì no un costo vendo tutto ex novo mettendo a sistema
La metropolitana che sta costruendo una lettiera costruito per i Mondiali novanta e mai utilizzato
La li fanno Circumvesuviana sex
Mettendo insieme qui diverse reti sta costruendo un sistema che darà al due mila uno cinquantun chilometri di strade ferrate
Per il trasporto metropolitano
Obama no
Quello di intervento molto significativo che doterà Napoli di una vedette invidiabile a livello europeo
Ecco questo è un altro esempio di operazioni intelligenti che più che pensare
A fare tutto nuovo ha pensato a costruire alcune Tati nuovi di metropolitana ma visti più come raccordo tra linee ferrate esistenti che non con un'operazione del tutto nuova di investimento di appalto e così via
Lo sulle sta facendo in qualche altra realtà come Palermo come a Catania con la Circumetnea come a Bari col nuovo nodo ferroviario di Bari e quindi gradualmente sta passando l'idea appunto che guarda più alla qualità
Che no ma la quantità degli interventi che guarda più al servizio che non ha l'appalto
Questo è il lavoro a mio avviso giusto per necessario fare se vogliamo fare un'operazione sul Mezzogiorno
Se vogliamo cioè che l'operazione molto importante a conclude concluso al duo Di Maggio possa avere un riflesso significativo in questa parte del Paese
Da ultimo con lo fa una considerazione politica conclusus
Noi abbiamo ottenuto un risultato noi Paese non al governo molto importante
Tuttavia il rischio che
Non ci sia una piena valorizzazione politica e che una parte consistente del Paese
Senta culla molto lontani il risultato ottenuto i primi di questo mese è un rischio reale
Reale
Cioè il rischio è che una parte significativa del paese giudichi risultato la moneta unica
Come una cosa estranea come una cosa che non la riguarda con una cosa lontana se no come una cosa ostile
Questo è il rischio grave questo è a rischio grave
Ho anch'io credo che per fare per evitare questo rischio fare delle cose invece che facciano sentire questo risultato comma uso del tu al Paese cosa che in effetti è
Occorre appunto che il dibattito in questo momento difficile tra sindacato e governo venga ricondotto a un equilibrio giusto nel quale siano opportunamente valorizzati gli elementi in sé
Di vantaggio per l'occupazione per il paese anche per il Mezzogiorno che ciò che si è fatto finora
Consente adesso di raccogliere
Ma che al tempo spesso con molta onesta e umiltà si individuino anche quell'azione di promozione per azioni positive operazioni di Investimenti
Quelle azioni operativamente devono consentire di far vivere questo grande risultato tutto il Paese non sono la parte di su se i tempi che ci siamo dati cioè da qui alla finanziaria senza evitare di pensare che alcune cose si possono fare anche prima
Noi sapremmo
Raccoglie questo questa spinta che dal paese riempie che e che fondo sindacato cerca semplicemente di incanalare
Mettendo in campo appunto con le azioni positive di promozione di attività di rivestimento di selezione anche di qualità
In modo tale che questa grande stagione possa essere considerata una stagione di tutti
E allora si sarà fatto un'azione molto importante spero che poi questa questi risultati ma anche questa attività di promozione venga fatta prevalentemente da quelli che hanno creduto molto in questo obiettivo
Perché se paradossale che invece se ne appropriasse o quelli che hanno guardato con molta diffidenza se non volta con molta ostilità i due anni che abbiamo alle spalle
L'onorevole Orlando ha ora la parola Fulvio Fammoni segretario generale del sindacato dei lavoratori della comunicazione della CGIL parlerà poi il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni senatore Maccanico
Rimane il
Discutere del ruolo e dell'economia e del lavoro
A seguito del percorso di unificazione europea
Devono naturalmente essere tenute in conto siano eletti le necessità di politica economica nazionale
Sia le necessità di politiche sovranazionali
La dimostrazione di questo è l'intreccio complicato ma necessario fra generale settoriale che avete sentito in tutti gli interventi che si sono succeduti
Quando si parla di costruire un'unità politica e sociale dell'Europa non si parla di una cosa astratta senza conseguenze
C'è infatti una politica monetaria stabile
Ma mancano elementi di coordinamento e concertazione mancano politiche fiscali e sociali coordinate affidati totalmente almeno in questa fase ai singoli Stati
Quella della moneta unica da opportunità quelle di cui parlava Callieri anche nell'intervento stamattina a partire dall'intervento sui prezzi
Ma sicuramente la mancanza del coordinamento apre anche un rischio
Che come possibile ammortizzatore comune si possa puntare soprattutto sul lavoro che sulle flessibilità sostituendo la concorrenza dei tassi di scambio con elementi di carattere sociale e perché no fiscale
Per questo è importante discutere di come fare arrivare l'Italia quell'appuntamento per giocare un ruolo da protagonista
Su tutti i temi che qui sono stati richiamati
Il dibattito ha individuato due punti principali
Il dualismo territoriale e un progressivo impoverimento produttivo
Nonché senza per nulla sopravvalutare le potenzialità di intervento del governo dell'economia come ieri detto il ministro Ronchi
L'assenza di un luogo vero di coordinamento e di governo di queste politiche che non affronti solo l'emergenza mai fatto ristrutturare come invece hanno proposto questa mattina i ministri Bersani e Bassanini
Il tema dei settori sviluppi sviluppo come quelle della tecnologia della comunicazione
Uno delle filiere alte della competizione che Cerfeda richiamava nella relazione e su cui in questo Paese ancora possibilità di inserirsi da protagonista in prima fila
Ed è il funzionamento delle grandi aziende di servizio anche in questo caso i temi che Bassanini citava per la pubblica amministrazione sono richiamati in in gran parte per le grandi aziende di servizio in via di trasformazione è certamente uno dei tasselli fondamentali più volte citato anche sul versante infrastrutturale
Ora da questo punto di vista non servono solo regole
Va dato atto che passi avanti importanti sono stati fatti sul tema delle regole il ministro sicuramente ne parlerà dopo di me
Ma chiari segnali di indirizzo e coordinamento dei diversi interventi agli investitori e agli utenti
Che possano diventare un significativo banco di prova
Per la ridefinizione del rapporto fra Stato società ed economia ed era diverso e strumentazioni da adottare e anche qui nel Documento di programmazione economica e finanziaria delle novità ci sono va dato atto anche di queste questioni
E in gran parte in questi settori infatti che viene abbandonato il vecchio modello costituito sul sistema di imprese pubbliche sulla presenza di uno Stato centralizzato ore cono d'amministrazione non all'altezza dei compiti sulla domanda pubblica disorganica e così via
Da sostituire con un concetto di intervento pubblico che deve mirare almeno io la penso così all'interno di un disegno strategico e questo è ancora un caso di coordinamento che manca
A promuovere e favorire lo sviluppo di iniziative economiche in grado di generare ricchezza ricchezza anche da rinvestire nelle politiche pubbliche
Mi permetto di dire a partire come quello della comunicazione dei possibili settori di sviluppo certo nel prossimo futuro
Tutto questo io credo non sia intromettersi della politica nelle jet della gestione dell'impresa
E al contrario non credo sia generico sostegni o forme di assistenzialismo
Ma una politica sociale industriali attenta che esalti fattori di successe rimuova debolezze che costituiscono freno all'evoluzione
Il caso del cablaggio che anche oggi è stato ricordato nella relazione dell'intervento di Rossignolo nell'ambito delle politiche infrastrutturali delle reti né un esempio
Più volte abbiamo detto che è necessario pensare non solo come pure necessario soltanto alla parte bassa della infrastrutturazione
Ma quella quota di reti di particolare contenuto tecnologico che mancano
Anzi in particolare nelle aree del Mezzogiorno le condizioni particolari e le possibili agevolazioni che si possono determinare andrebbero utilizzate proprio per fare per favorire gli investimenti a più alta tecnologia
In questo senso abbiamo parlato anche di un utilizzo degli strumenti patti territoriali contratti d'area caratterizzati dalla presenza di distretti produttivi dedicati alla tecnologia dell'informazione e della comunicazione
Anche da questo punto di vista da un punto prettamente industriale di sviluppo di quote di mercato allora va meglio compreso l'azione l'atteggiamento dell'azienda Telecom che è stato qui ricordato che questa mattina
Si bloccano in modo unilaterale in una prima fase i progetti in corso ritenuti più uno non più redditizi superati da nuove tecnologie si riprende
Parlando di chiusura dei lavori interrotti si lascia capire la possibilità di proseguire a certe condizioni si parla di un progetto Paese per quanto riguarda un'azienda delle dimensioni e della redditività di Telecom
Ecco penso che la conclusione di questo ragionamento non possa essere soltanto faremo se ci date i soldi per fare
Penso che si possa usare di più nel fare questi ragionamenti
Ora è giusto come è stato detto dalla relazione che il Governo motivi le scelte che ritiene necessari renda note le eventuali politiche di incentivazione o di concorso finanziario e verifichi le disponibilità sul mercato per la realizzazione ma allora se questo è il ragionamento è anche necessario pretendere rispetto magari rinegoziando le delle convenzioni esistenti e dei contenuti dei piani triennali di investimenti che vi sono collegati
Si può discutere si deve discutere della durata triennale dei piani futuri si può discutere assieme di politiche tariffarie di investimenti per lo sviluppo in modo diverso a partire appunto dagli investimenti anche per le aziende in concorrenza
Si deve discutere di reciprocità e dei pericoli di idee nazionalizzazione degli asset nazionali fondamentali
Ma vorremmo certezza di che fine fanno gli investimenti come quantità e qualità
Che erano previsti nel piano industriale novantasette novantotto allora ancora garantite le risorse non legate agli attuali azionisti e che non sono ancora stati in quota parte non effettuati
Ma non solo di infrastrutture occorrerebbe parlare
Non solo su questa cioè la fase fin troppo lunga di silenzi e penso all'informatica penso alla piattaforma digitale
Più in generale penso sul futuro assetto di un grande gruppo come quello di questa mattina è stato presentato c'è un'azienda che rivendica che in questa fase rivendica è giusto che lo faccia
Ma non avanza proposte esplicite di sviluppo di carattere produttivo questa è la cosa che invece rivendichiamo noi
Uno stato di stallo che va rapidamente superato e che non può essere colmato da notizie prima lanciate poi ritirate non ho dubbio che avremo una smentita che questa volta su potenziali esuberi e comunque se problemi ci sono sarebbe bene discutere sulla base del piano futuro
In cui queste questioni dovranno essere affronta
Ripeto non solo di infrastrutture poi occorrerebbe parlare non lo faccio per limiti di tempo è stato detto che bisogna essere Brevi dico solo un titolo parlare di sviluppo vero nel settore della comunicazione Co.Re.Co. poco ricadute occupazionali stabili qualificate significa oltre alle grandi imprese la necessità di un tessuto di piccole e medie imprese nel mercato mondiale esistono due livelli principali gli operatori economici grandi soggetti globali e imprese minori in competizione sui mercati specialistici di settore Elettronica multimedialità offerta di servizi produzione organizzazione di contenuti
In italiano
E questo è un processo se condiviso a cui va dato impulso
In questo modo ponendo solide basi per una presenza da protagonisti delle filiere alte della competizione
Per discutere di queste questioni e le tante altre che tralascio un punto di coordinamento c'è
Si chiama Forum della comunicazione
è un contenitore che esiste è stato approvato in una legge circa un anno fa io mi auguro che il mini
Un ultimo punto vorrei trattare
Naturalmente noi dovremo discutere di assetto legislativo l'assetto contrattuale europeo
Non andare in ordine sparso nella fase di globalizzazione
Con problemi legati al nazionalismo è il caso di Herno molti rigorosi in casa molto meno rigorosi dal punto di vista contrattuale quando si partecipa allegare allegare Sterne questo il caso dei competitori ad esempio che si presentano
Nel nostro nel nostro Paese
Su questo noi naturalmente vogliamo discutere un nuovo modello anche partecipativo delle nuove relazioni industriali credo siamo al di sopra di ogni sospetto abbiamo presentato circa un anno fa le nostre proposte a tutti i nostri interlocutori
Qualche mese di studio su queste questioni va bene adesso pensiamo che sia tempo di avviare anche su questi modelli di relazioni i tavoli di confronto
Ma parlare di assetto legislativo di assetto contrattuale europeo porterà anche una discussione di che modello di sindacato e di che modello di relazioni europee
Ad esempio gli una fase prevedibile che sarà di concorrenza accentuata in un modello di cambi fissi con allineamento dei prezzi verso il basso ed inflazione ridotta ai minimi in modo stabile il tema della discussione sarà se la concorrenza sarà giocata su fattori come la qualità la produttività e l'orario o totalmente al ribasso
Questo ci propone un tema di ragionamento già attuale anche da noi devo dirle che ho apprezzato molto da questo punto di vista le cose che ha detto teste
Nel corso del suo intervento
Parlare di uniformità nelle regole di mercato significa anche non creare elementi di dumping e concorrenzialità attraverso una disomogeneità delle regole contrattuali di riferimento
L'idea in settori in progressiva definizione che acquistano peso identità non debba esistere una leggo uniforme sbagliata e più che è sbagliato e pericoloso
Il tema è attuale non riguarda solo singoli casi specifici
Ma di una fase che porterà al superiore al superamento progressivo di tanti monopoli esistenti in questo paese di tante filiere produttive che andranno riorganizzandosi e l'apertura ad una pluralità di mercato
Pensare che tutto si debbono informare al basso queste la teoria che adesso va per la maggiore significa non solo non volontà di ricercare regole nuove comuni ma è anche una chiara scelta di voler competere solo sui costi del non sulla qualità magari in seguito scoprendo questo sì
Che ci sono scelte che si scelgono così elementi di rigidità strutturale che alla fine peseranno molto di più sulla competizione dei costi che si cerchi in prima questione di affermare
Noi volevamo per l'Italia in una dimensione europea a trovare anche da questo punto di vista interlocutori credibili
A partire da Confindustria a partire dalla discussione sulle regole del ventitré di luglio per discutere costruire regole nuove e diritti delle persone che lavorano funzionale alle caratteristiche di questi settori e più questo tipo di ambizione
Grazie ultimo
Allora la parola e il ministro delle Comunicazioni senatore Antonio Maccanico
Parlerà poi il professor Patrizio Bianchi
Cari amici sono molto grato dell'invito che mi è stato fatto che mi dà l'occasione di una rapida riflessione su ciò che il Governo ha fatto in questo settore delle comunicazioni e su quelle che sono le prospettive immediate di un'azione politica che deve essere in questo campo sempre più incisiva
Io direi che è vero è una sorta di analogica
Fra a quello che è stato fatto per il risanamento della finanza pubblica terrena arrivare a conseguire i parametri di Maastricht sul piano dell'inflazione del dei tecnici
E quello che abbiamo dovuto fare per
Rettilinei rimediare ai ritardi in mezzi che c'erano in questo campo delle telecomunicazioni beh è un'analogia
Cioè è stata indispensabile una prima fase nella quale paese doveva essere portato a livello degli altri paesi europei in questo campo che erano molto più avanzati di noi
Abbiamo dovuto fare una nuova legge di sistema
Il panorama che avevamo cosa mandata al governo era un panorama dominato da un monopolio in materia di telecomunicazioni fossetto monopolio è un duopolio come non è sistemi in un altro Paese nessun altro Paese europeo nel settore delle televisivo
Abbiamo dovuto guadagnare molto tempo che in passato era stato perduto
E abbiamo fatto una legge di sistema
Che ha aperto il mercato e che ha creato un vero pluralismo in materia di tutte le di televisione
Abbiamo fatto una riforma che a come linea direttiva fondamentale quella di tenere conto della convergenza delle tecnologie il fatto più importante sconvolgente l'assetto questo settore quello della convergenza delle tecnologie informatiche telecomunicazione telecomunicazioni e della multimedialità
Io credo che sia stato un grande atto di coraggio aver voluto fare un'autorità che sia competente sia per i settori delle infrastrutture di rete sia per il quanto riguarda i contenuti e quindi anche la televisione
è un atto di coraggio
Che è stato compensato recentemente il libro verde della comunità sulla convergenza dato che questa impostazione giusta perché quindi noi pure partiti in ritardo abbiamo imboccato una strada la strada giusta
Abbiamo quindi aperto al mercato abbiamo completato questa costituendo l'autorità che tra poco tra pochi poco tempo rivela entrerà in funzione
Abbiamo aperto il mercato e abbiamo fatto anche tutti gli atti che sono erano importanti per il che che spettava al governo di fare cioè il Regolamento sul servizio universale
Il regolamento sulle tariffe di interconnessione
Questo apertura del mercato ha avuto degli effetti immediati importa infatti il mercato delle telecomunicazioni e in genere della comunicazione in Italia
Si è subito affollato di soggetti non abbiamo dopo la prima ce ne ha meno centonovantotto quando abbiamo a presto alla telefonia fissa abbiamo avuto ben quattordici domande di di ingresso nel settore della telefonia tra Stefania fissa finora abbiamo dato solo quattro licenze ma ne daremo presto altre
Abbiamo indetto una gara per un terzo gestore della telefonia mobile ed io credo che ci sia vedremo in base alle leggi di mercato che ci sia possibilità anche per un quarto gestore della telefonia mobile si tratta quindi di una un panorama che in due anni è completamente mutato rispetto a quello che era che era e guardate che si tratta di un settore né quale i tassi di crescita previsti sono veramente molto alti vanno dall'otto al nove per cento annuo e quindi si tratta di un settore di un'importanza enorme per basta colonia futuro era importanza enorme perché esso riguarda la costruzione di una società la società dell'informazione
E su questo punto io vorrei essere un po'chiaro
Creare un mercato creare una libera competizione fare in modo che i soggetti su questo accade così in cui questo campo siano molto sono numerosi
Non significa che il governo deve lasciare
Solo al mercato
La regolamentazione tutto questo campo ciò non esime il governo da politiche pubbliche adeguate certi Governo non ha più lo strumento del del monopolio pubblico attraverso il quale intanto comandi che fa equità base lo sviluppo del settore adesso questo strumento non l'abbiamo più però ciò non ci esime da una rigorosa politica
Politica pubblica per quanto riguarda le telecomunicazioni
Guardate che il problema del dell'occupazione in una economia di mercato
è un problema permanente lo dobbiamo abituarci ad Ambra nella nostra cultura a pensarlo come un problema permanente non è un problema che si risolve una volta per sempre perché la l'apertura dei mercati la globalizzazione dei mercati
E il ritmo della Tel progresso tecnologico porrà sempre dei problemi per quanto riguarda l'occupazione e quindi noi dobbiamo avere delle politiche pubbliche ferme così come abbiamo delle provvidenze pubbliche ferme per quanto riguarda la lotta all'inflazione
Cioè la lotta all'inflazione è la stessa va fatta allo stesso modo in cui si fa la lotta per la disoccupazione droga disoccupazione per l'occupazione quindi sono necessarie politiche pubbliche coerenti create qua
Società dell'informazione
Non c'è dubbio che avendo fattole necessario quello che era indispensabile per poter creare un'economia di mercato aperto in questa materia delle telecomunicazioni lo dobbiamo affrontare il tema della della visione di sistema
Quando si fa una si apre un mercato è chiaro che le imprese l'azienda secondo logiche aziendali seguono logiche del profitto ed è giusto che sia così
Però chi deve avvenire la visione di sistema chi deve avere una visione complessiva questa è responsabilità dell'autorità pur e quindi si tratta di creare le convenienze necessari soprattutto in un paese dualistico come Alitalia perché lo sviluppo sia armonica è questa e content compito che sta davanti a cuore non abbiamo molto chiara questa questo impegno questa necessità che abbia e allora lo strumento che noi abbiamo davanti a noi e quello punto che ricordava
Panico fra Monica cioè e che abbiamo previsto nella legge duecentoquarantanove il forum del della informazione
Se ne vogliamo creare la società dell'informazione noi dobbiamo usare questo strumento che è uno strumento di concertazione cioè quel metodo di concertazione
Che non ci deve mai abbandonare nel sul settore della nostra vita economica e politica la concertazione con le contrattazioni sindacali con i protagonisti della vita delle telecomunicazioni nel nostro Paese
Quando dicevo che che fare una
Una previsione di crescita tipo a tassi così alti come l'otto del nove per cento del dieci per cento per i prossimi anni
E questo significa che questa crescita investirà vari settori
Vestirà il suo nel settore delle infrastrutture di rete che andavano mo'ammodernate che investirà il settore del ma lo fatturi ero del settore ma le fattorie dalle noi abbiamo tutte le maggiori industrie di manifatturiere del del mondo abbiamo canocchiale dalla Navarra Eriksson tatara Siemens abbiamo di tutto e di tutti
Perché perché questo mercato comincia ad essere estremamente interessante e non abbiamo bisogno che in questo ne che ne sa anche l'industria manifatturiera ci sia una una grossa spinta alla localizzazione nel nostro Paese perché le tecnologie sono importanti
In questo campo
Significa inoltre centri multimediali territoriali
Centri territoriali no e tredici vecchie significa
Informatizzazione alle piccole e medie imprese significa commercio elettronico ecco esistono tanti di questi campi sui quali questo sviluppo previsto richiede delle politiche delle politiche adatte e queste politiche non possono venire dall'alto del Governo devono venire da ma questa consultazione che deve essere permanente e noi abbiamo intenzione di fare io spero che prima della fine di giugno sia possibile fare il primo Forum delle telecomunicazioni che io avrei intenzione di dedicare proprio ai centri Mutti Putin molti danni multimediali territoriale
C'è ed emotive reale territoriale ci pongono anche il problema dello sviluppo delle per le infrastrutture di rete
Io qui
So che si è parlato del piano Socrate di queste cose
Ora su questo punto bisogna essere molto chiari
Se noi vogliamo pensiamo che lo strumento fondamentale
Per una nuova politica deride annalistica
è costituito dai patti territoriali e contratti d'area non lo possiamo immaginare che ci sino a patti per viola e contratti d'area che ignorano il sistema delle infrastrutture delle telecomunicazioni questo non lo possiamo ignora occorre che ci sia che su quello si faccia leva
Si faccia leva perché è chiaro che servono presenti Ampère vogliamo creare dei poli di sviluppo industriale le infrastrutture di telecomunicazione sono fondamentali sono essenziali
Per un imprenditore che del Nord sapere che esiste un'area in cui ci sono infrastrutture di telecomunicazione serie c'è telematica c'è possibilità di mettersi in contatto è un elemento di grande importanza per la localizzazione industriale
Un alto tema che ha toccato anche il collega per delinquere questo della alfabetizzazione informatica
Presso la sua versione informatica è un tema più l'importanza enorme guardate che quando parliamo di costruzione della società dell'informazione
Noi tocchiamo anche aspetti importanti direi che la la vita democratica dei cittadini perché la interattività la possibilità di avere di avere questa convergenza che esiste fra il il il televisore e dedite alle la gli strumenti informatici consente una interattività una vita nuova di rapporti e di relazione che investire anche il mondo politico la capacità politica partecipazione politica
Il pericolo più forte che noi abbiamo in questo campo e che si crei una frattura fra coloro che sanno che usano le nuove tecnologie e coloro che sono esclusi da questo questo questo è una qualche cosa che deve preoccupare
E sulla quale bisogna impegnarsi a fondo
Bisogna impegnarsi a fondo perché questa chi guarda i diritti di cittadinanza di tutti e quindi e questo è uno sforzo importante che non ridono dobbiamo fare
Ho parlato appunto di convergenza e quindi lo vorrei
Trascurare anche l'aspetto delle evoluzioni nel campo televisivo come voi sapete noi abbiamo abbiamo ancora un un pari passo da fare disegno di legge mille centotrentotto che davanti al Senato e che riguarda completare il completamento del nuovo assetto televisivo nazionale
La cosa importante in questo campo e non solo dare a quest'no norme certe
Anche per quanto riguardava per esempio la emittenza locale è un'altra cosa importantissima nel momento in cui noi stiamo rivedendo la forma di Stato e trasferiamo poteri sempre più importanti alla periferia alle regioni ai comuni è chiaro che la informativa la formazione locale alla comunicazione locale la televisione locale acquistano importanza nuova e anche quelle hanno una prospettiva di sviluppo
Ma ciò che è importante anche che letale non sia tagliata fuori dalla nuove tecnologie digitali ecco la ragione per cui il Governo sia preoccupato di eliminare ostacoli a che si fosse l'ingresso papà anche da parte della RAI nelle tecnologie digitali della piattaforma digitale
Noi non sappiamo quale sarà la soluzione se si avrà una piattaforma unica o ci saranno due piattaforme l'importante è che il Paese non sia escluso da questa tecnologia nuovo questo è il punto importante sul quale noi ci dobbiamo dobbiamo concentrare
Parlo di piattaforma digitale ma l'altro aspetto importante quello dei contenuti il giorno in cui noi avremo questa moltiplicazione di programmi televisivi perché a causa della digitalizzazione del delle trasmissioni Pat satellitari
E ci sarà una necessità d'incremento dei contenuti e sui contenuti e un altro socio se il campo nel quale l'occupazione può essere importante l'occupazione è importante e e offre prospettive prospettive nuove ecco queste sono le
De le prospettive che abbiamo e le linee di azione che il governo ha davanti a sé
Non posso dire che si tratti di i problemi facce sono problemi difficili anche perché come dicevo il progresso tecnologico è talmente intenso termo assai difficile seguirlo
E sotto questo aspetto è importante fare creazione dell'autorità autorità un potere di normazione secondaria ma la possibilità di seguire con attenzione quello che avviene nel mondo della tecnologia dell'evoluzione
Quindi non ci si abbiamo creato una strumentazione importante
Alla luce di quello che dico ed è una nuova missione per il ministero per il ministero delle comunicazioni
E la nuova missione del ministero delle Comunicazioni sulla quale noi stiamo riflettendo fra poco avremo un nuovo Regolamento in simmetria con il regolamento che riguarda la l'autorità questa non la missione è proprio quella che dicevo prima cioè di elaborare le politiche pubbliche che abbiamo visione di sistema che facciano in modo che il sistema Italia sia all'avanguardia in Europa in questo campo
Questa la missione può ed è la missione anche di tenere i rapporti con la comunità per i rapporti internazionali perché in questo campo lo scambio deve essere il più ampio con sibila e sistema produttivo del Paese deve essere inserito in questa globalizzazione che è così intensa in questa in questo campo
Io credo che queste sono le linee adeguare non ci dobbiamo attenere sono linee che comportano una grande cooperazione all'interno del governo
E io devo dire che abbiamo mi stavo rado un rapporto veramente molto intenso con il collega Berlinguer per quanto riguarda i problemi della formazione che in questo campo sono essenziali e con il collega Bersani che si occupa delle attività produttive
Abbiamo l'intesa e ci vediamo spesso e su queste linee noi
Marce Remo
Poi devo segnalare che nella documento di programmazione economica e finanziaria
Per la prima volta abbiamo inserito un capitolo sulle telecomunicazioni cosa che in passato era piuttosto lo sfumato è un capitolo Breve ma penso denso di impegni e di propositi che sono un po'quelli che in un certo senso o ho ricordato io nei prossimi giorni avremo la i risultati della gara per il terzo gestore della telefonia mobile io voglio solo dire che corso a quello che sta a Mila n è stato riferito a quello che ha detto il presidente Rossignolo io voglio solo dire che il precipitare di gara che sta abbiamo preparata che è stato approvato dalla Comunità europea prevede anche coefficiente che riguarda i programmi di investimento e i piani di impresa
Questi non è un evento che è stato ignorato nel precipitare di gara per anzi abbiamo dovuto farlo valere un po'in polemica con la Commissione europea che in realtà questo parametro non lo non lo vedeva convivono abbiamo fatto il nostro dovere continueremo a farlo grazie per l'ascolto
Stiamo Maccanico ci stiamo avviando verso la fase finale della nostro convegno che prevede come sapete le conclusioni di Sergio Cofferati
Diamo ora la parola al professor Patrizio Bianchi professore ordinario di Economia politica presidente del comitato scientifico di Nomisma
Miss interverrà poi Hillary cessionario
Sono soltanto un economista che ha già un incarico all'irride la Comi
Allora
Io sviluppo il mio intervento sostanzialmente su tre punti lo stato dell'industria italiana il problema dello sviluppo dell'industria italiana
I gli strumenti a disposizione per lo sviluppo dell'industria italiana
Chiamo industria va da sé non soltanto la manifattura ma l'insieme delle attività di produzione e coinvolgono sempre più attività anche fortemente contenenti conoscenza
Allora
Pene dobbiamo prendere come spartiacque il due di maggio
La mia impressione che però questo è un altro ragionamento serve se noi riusciamo a fare alcune considerazioni tentando di capire come il sistema produttivo italiano rivolgo Di Maggio
Dall'altra parte però dobbiamo anche riuscire a capire quale la prospettiva di lungo periodo che vogliamo per il sistema produttivo italiano
Perché non è che noi possiamo immaginare uno sviluppo qualsiasi
Cioè non è che noi possiamo anche immaginare semplicemente che questo Paese a come prospettiva di crescita semplicemente quello che risulta dal gioco del giorno per giorno per cui tutto quello che viene che viene buono
L'industria italiana arriva
A due Di Maggio
Dopo un lungo periodo in cui l'elemento della ipervalutazione durato cinque anni durato sì
Quattro anni e quasi cinque
Di fatto a fortemente
Valorizzato i testi di struttura produttiva che certi che c'erano già
Quindi in un qualche modo arriviamo al novantasei avendo la struttura industriale di dieci anni prima ancora più specializzata
Va be'che è benissimo e per fortuna di Dio che abbiamo lei prese nei settori del sistema moda del sistema meccanico
Però attenzione in questi dieci anni non c'è stato le imprese nuove in più
Non c'è stato un settore nuovo in più
Non c'è stato un testo di produzione in più
C'è stato più o meno un sistema consolidato in forte che si è irrobustito ancora di più
E che è stato capace di muoversi a livello internazionale da una parte perché aveva già dei vantaggi sostanziali e d'altra parte perché ne ha aggiunto degli altri
Questo ha avuto degli impatti sul territorio
Che sono stati molto diversificati
Per cui non è neanche giusto dare una lettura semplice nord e sud ci sono dei pezzi di nord che hanno avuto delle dei vantaggi ci sono testi sud
Che hanno avuto dei vantaggi ci sono i testi di Nordahl che hanno sofferto fortissimi processi di ristrutturazione legati al settore in particolare i settori specifici che hanno affrontato in questi anni fortissimi problemi di crisi
Certo il mondo non è tutto nero e tutto bianco c'è anche del grigio
è chiaro che nessuno può essere come Chocolat pensare che è tutto così
Ci sono stati degli elementi di innovazione ci sono stati dei passaggi di una passione
Però attenzione
Il mondo
I grandi settori industriali
Su cui con eccezione nel settore dell'automobile e quello che è connesso con l'automobile i grandi settori industriali su cui si andava ricomponendo non soltanto la dinamica competitiva a livello europeo ma a livello mondiale
Avevano largamente in Italia largo sport la corrispondenza di imprese pubbliche
è vero per il settore della difesa
O settore duale
è vero per il settore dell'Energia
E vero largamente per il settore
Delle comunicazioni in senso ampio è vero largamente per tutti i settori legati anche alla meccanica e complicata
Quindi quello che va visto negli ultimi anni non è soltanto un fenomeno più a meno di aggiustamento del sistema produttivo
C'è stato da una parte un problema di un sistema produttivo
Che ha dovuto fare i conti con processi fortissimi di ristrutturazione
Ma c'è stato anche un problema di un sistema produttivo che ha dovuto trovare dei nuovi soggetti
Per cui il processo di privatizzazione non è stato semplicemente non può esser visto solo come un problema di Cassano ma come un problema di creare il mercato
Quindi è vero che noi in questi ultimi due anni abbiamo affrontato un enorme problema
Che non solo è un problema di riposizionamento di alcune imprese italiane
è un problema di creare gli attori della dinamica del sistema produttivo italiano nel momento in cui il sistema europeo si stava posizionando
Vi faccio alcuni riferimenti considerate
E in alcuni dei settori chiave oggi a livello mondiale
Una strategia di alleanze europea è una strategia minima per poter in un qualche modo competere perché tutti gli operatori europei i grandi produttori europei messi assieme
Fanno metà del concorrente americano
Però non è soltanto un problema di concorrenza e quindi anche un prevede alleanze
Il processo di ristrutturazione di riposizionamento del sistema produttivo italiano non è soltanto un problema di avere una capacità di competere e di più
A bocce ferme cioè a settori dati
è un problema di potersi mettere in condizione di competere
PS alleati
Di avere dei settori in cui si è presenti perché si e dominanti ma anche di settori in cui bisogna essere presenti
Perché è necessario essersi per capire questi come si sviluppa nel tempo
Allora avevo una visione della crescita del sistema produttivo nel lungo periodo non è una cosa in più è un fatto fondamentale perché è un elemento che in un qualche modo guida non solo gli investimenti delle imprese ma anche quegli investimenti pubblici che sono necessari
Non solo per ridurre il rischio delle singole imprese ma anche per dare il senso di marcia di lungo periodo
Allora qual è l'industria su cui stiamo andando
Cioè da che parte stiamo muovendo come sistema produttivo
Ho per un Paese come l'Italia
Perché d'accordo tutti i problemi che noi abbiamo però non dimenticate che questo è un problema è un Paese che continua a essere un Paese anziano direi vecchio un Paese ha dato educazione
è un Paese sostanzialmente ricco nei confronti di quelli con cui dovremo confrontarci
Se forse certa la via della concorrenza unicamente sui prezzi
Allora lo spazio che noi abbiamo uno spazio tutto sommato che è abbastanza netto identificato chiaro
L'idea di una strategia di riduzione dei pressi di riduzione dei costi è una strategia che ha dei margini
Perché in ogni caso a medio periodo una tipo una tipologia di produzioni qua non potrà più essere più fatto
è inutile immaginare vi possano essere spazi di abbattimento sia dei salari che dei diritti sindacali al punto di poter competere con altre situazioni in cui pure le nostre imprese devono essere presenti devono essere in grado di competere
Il quadro della nuova industria e quello che devo dire da anni ormai chiaro a livello europeo
E che è chiaro esempio dello schema del quinto programma quadro
Per cui ne abbiamo tre grossi blocchi di nuove industrie che sono tutto il blocco scienza della vita e è consistente
Sistema senza della ditta vogliono dire i servizi ai cittadini
Se li se cittadini Bertè in un posto ricco e anziano la domanda che se certamente disabili e quelle espresse dagli stessi cittadini che vivono lì
Ora questo del senso della vita
è tutta il pezzo che collega ad esempio la industria farmaceutica
Le biotecnologie è sanitarie
Alimentari
E non sanitarie non ha alimentare ma industriali e quello ad esempio in cui c'è un enorme sviluppo di nuovi materiali
E quelle in cui c'è un enorme sviluppo
Di domanda di comunicazione di informatica e quello in cui c'è un enorme sviluppo di competenza sulle persone
Nel dibattito ultimo in sede comunitaria senza della vita è stato ampliato al pesto è consistente cioè sistema ditta un senso col senso collettivo
Su questo ad esempio è chiaro che tutto il dibattito che Abbado suo illustre ecologica deve fare un salto perché ad esempio è consiste nella capacità di avere un sistema di controllo satellitare che ci permette di avere il controllo dei sistemi complessivi
Sia naturali che vive oggi di grande logistica
Dall'altra parte c'è un problema assolutamente chiaro che tutto il sistema società dell'informazione
Società dell'informazione vuol dire ad esempio non soltanto la produzione di ferramenta ma soprattutto alla produzione di contenuti comunicativi
Su questo ricordatevi che ad esempio non paesi come gli Stati Uniti in questo è stato un settore di enorme crescita
Qui ha ragione il ministro questo è il settore in cui tre sull'occupazione
Questo è un settore in cui noi dobbiamo immaginare
Non solo a questa nostra neanche per i nostri figli perché si sente una un rischio che noi immaginiamo il padre occupazione come quello attuale
C'è un problema di lungo periodo questo settore un settore che ha dimostrato che un solo colpo esplode quando i nostri figli ma forse forse anche i nostri
Sistema informativo il sistema della comunicazione
Sistema della Rizzi anche dei contenuti
Vuol dire ad esempio fare una riflessione su tutto il dibattito su elettronico sul commercio elettronico
Commercio elettronico vuol dire ad esempio che noi valorizziamo i contenuti specialistici che possono avere imprese anche lontani se vengono allegati assieme
Qua c'è un cadavere che ci tiriamo indietro lo dico io che sono Emiliano terra storia dei distretti industriali
State attenti che i distretti industriali sono un grandissimo risultato della nostra storia
Ma non è che li possiamo reinventare dappertutto così come li abbiamo visti H
Dico insetto non è che storicamente ci sono ma come facciamo a costruirli
Electronic commerce piccolo ipertesa poco prima è un modo con cui noi costruiamo delle reti ma non generiche ma di interessi
Perché solo gli interessi di pettegolezzi della gente
Fra le imprese che stanno anche lontane tra di loro però se ci sono i contenuti
E il terzo pezzo e il pezzo che si chiama produzione sostenibile che vada nostra robotica
Ma sono i micro sistemi anche per fare gli arti artificiali
Che sono anche tutto il sistema di logistica delle città
C'è una differenza c'è una differenza tra il nostro sistema produttivo attuale è un sistema produttivo in grado di essere sostenibile nel tempo e l'Europa sostenibile nel tempo nel mondo
C'è una differenza divisione
C'è una differenza di capacità c'è una differenza di strumenti
C'è una differenza di politica industriale
Ora la politica industriale questa parola maledetta intanto salta fuori
Non può essere quella che ne abbiamo immaginato nel passato quella è finita la politica industriale dei sussidi non c'è più
Ma non c'è più per un motivo molto semplice perché noi in questa fase siamo pieni di soldi
Ci sono soldi dappertutto nel mondo ci sono soldi in Italia sui fondi strutturali che dobbiamo spendere ci sono capitali sulle banche internazionali ci sono fondi alla B che non riusciamo a prendere
Non ancora ma i soldi soldi sono un alibi non è la storia di tre mila miliardi della plusvalenza Telecom
Ma smettiamola di fingere poiché credo le finzioni
è un problema di contenuti
E il contenuto è capire dove va a questo Paese questo Paese da e deve andare verso un sistema di produzione che incorpora più conoscenza
Fa più prodotti male se è presente anche in alcuni settori tecnologicamente trainanti tutto il sistema produttivo
E allora io devo dire una cosa
Io sono convinto che in questi due anni abbiamo tenuto un grandissimo risultato
Criticabile che era necessario serio serio senza del quale staremo ancora la disperazione
Però devo dire per esempio in questi due anni di governo poi venga fatto tante altre cose parallele che però non sono state comunicate con la stessa forza
Tutto lo sforzo che è stato fatto
Per tentare di ripristinare l'idea che stiamo creando il mercato tutta politica di privatizzazione come politica di creazione del mercato
Tutta la politica delle regole come politica di creazione del mercato non ha avuto la stessa attenzione
Abbiamo perso non sono stati capaci di comunicare
Qui siamo stati capaci di dire
Che noi dobbiamo avere una visione di lungo periodo dello sviluppo industriale
Anche al di là
Del dramma attuale
Perché altrimenti confondiamo gli strumenti di breve periodo per tamponare delle situazioni con gli strumenti di lungo periodo per cambiare il Paese
E io credo francamente che l'aver aspettato cinquant'anni all'opposizione si fa per cambiare il Paese
Non solo per mettere delle pezze per tamponare
Strumenti spetti ce li abbiamo strumenti sentiamo tutti
Però oggi l'hanno detto chiaramente Bassanini e l'ha detto chiaramente Bersani
Ma voi pensate che questa fase nuova si possa gestire con gli stessi strumenti detti
Rispondete
Ha senso questua senso immaginare dieci piccoli indiani
Ognuno con la propria cosina che tenta di dire basta un coordinamento leggero
Io francamente sono convinto di Tama come tecnico è scusate la passione sono un passionale no
No perché perché ci sono alcune funzioni che non vengono fatte
Il problema dell'attrazione degli investimenti non è un problema di mettere un cartello con scritto si vende
Il problema è datata degli investimenti
Vuol dire
Da una parte sebbene sicuri che questi investimenti possono arrivare
E quando arrivano trovano quello che abbiamo promesso
Preparazione dei rivestimenti non si sa promettendo un qualche sconto
Si fa partendo dal territorio andando a vedere cosa manca a livello locale per attrarre investimenti
Facendo una diagnostica locale anche se rocce se volete
Aiutando i sindaci e vedere se loro stanno vendendo la luna o stanno vendendo delle condizioni effettive
E poi facendo come fanno tutti gli altri
Cercando e inseguendo gli investitori
Ma si fanno anche cercando degli alleati e dei pattern per le nostre grandi prese
Si fanno andando a cercare dell'impresa che porta non solo tecnologia ma portano anche persone in più
Perché non è detto che noi possiamo avere qui tutte le capacità e tutte le competenze
A tre anni impresa che riporta qui più gente mi serve a far crescere la mia
Attrarre investimenti vuol dire anche da una parte fare un accordo internazionale per cui una parte delle produzioni nostre vanno da un'altra parte
Certo vanno da un'altra parte vuol dire ragionare è un termine ha perso
Un'altra funzione che non viene fatta e lo stimolo della domanda di nuova tecnologia vediamo una batteria di istituzioni pubbliche che fanno ricerca molte volte la fanno per se stessi questi possono vendere cerca
Ma se non abbiamo uno strumento che stimoli la domanda di innovazione in realtà questa domanda di innovazione non c'è
Nove in prese viva il pretore giovanile
Però un Paese cresce perché ne abbiamo anche l'imprenditoria non voglio dire senile diciamo matura perché uno ha lavorato per vent'anni in un'impresa hai imparato delle cose
E allora si gioca la sua vita e si fa la sua impresa
Tutto questo è qualcosa che in realtà oggi non viene offerto
Che i nostri concorrenti o pronti a Small business administration negli Stati Uniti of calcolo tutti coloro che in un qualche modo affrontano questo problema dell'apertura della crescita in un modo un attimino minuziosa del nostro per cui o si deve fare lo stravolgimento totale Uguagliati tocca consiste
Tutto questo può darsi che sia un problema di fondo italiche anzi credo
è un problema di persone è un problema di fiducia e impone negli stabili e soprattutto il contesto istituzionale in cui siamo che è un contesto che necessariamente deve essere federale aperto e competitivo
Nessuno immagine di creare delle cose che si sostituiscano a coloro che sono portatori di interessi e di responsabilità collettive
Si parte dal basso
Ma la cosa più terribile rassegnare coloro che sono in basso da soli
Perché se poi falliscono la deduzione cresce
E allora gli strumenti che lega dei diversi livelli comizio da Bassanini sono cruciali diventano necessari per garantire il processo dal basso
Perché ci sono alcuni programmi nazionali che secondo me diventano cruciali perché un programma fondamentale
è un programma che metta a livello la nostra subfornitura meccanica
Lo sapete anche voi non si compete in giro per il mondo non c'è Alleanza in giro per il mondo se non abbiamo un sistema in cui le imprese certificate sono meno del venti per cento
La Tunisia sto dicendo la Tunisia ha fatto un programma Dini salivo di mettere a regimi certificazione internazionale il cinquanta per cento dell'impresa in due anni possiamo permetterci un grande progetto di Misano Ivo dell'industria meccanica italiana
Nel Mezzogiorno perché se questo non c'è o è chiaro che le imprese scompaiono
Possiamo fare un programma sulle biotecnologie industriali sulle biotecnologie alimentari sulle biotecnologie non fu io ho l'impressione che su questo abbiamo anche tutti i soldi abbiamo tutti testi abbiamo i testi di ricerca abbiamo i testi di produzione abbiamo i prezzi di cibo
Io ho l'impressione che abbiamo bisogno di dei casi in queste cose bisogna fare avere Luminita per cominciare e fare dei casi
Anche allora la parola il dottor Vittorio Conti responsabile del servizio studi e pianificazione della Comit parlerà poi il l'onorevole Laura Pennacchi sottosegretario al Bilancio dal Tesoro
Grazie
Grazie anzitutto per avermi invitato anche se devo dire che sono un po'disagio
Sono un po'disagio perché io certamente non ho la la foga che nuovi potrò mettere
Dentro dentro il tema di cui vi sto parlando con la stessa entusiasmo con cui ha fatto l'oratore Kenia preceduto
Devo dire che il mio disagio dovuto però anche un altro fatto
Che
Mi trovo nella difficoltà di dover introdurre un argomento quello relativo alla al ruolo dell'intermediazione finanziaria in questo processo
Senza aver sentito alcun riferimento fino ad ora che riguarda questo tema
E quindi e quindi ho cercato più volte di ritirarmi tra le mani gli appunti che mi sono portato per cercare di speravo che qualcun altro toccasse argomenti che riguardano questo aspetto e ripeto secondo me cruciale sottovalutato
Ne è uscito propriamente un pasticcio quindi non ho la pretesa di fare un discorso organico voglio soltanto per Flash
Sottolineare alcuni punti secondo me cruciali
E il due maggio è alle spalle e alle spalle da poco tempo la strada che abbiamo davanti ancora lunga e difficile credo ci sarà ancora il tempo per ritornare su questi argomenti
Ritengo che sia un errore e spero che la poca enfasi sugli aspetti relativi all'intermediazione finanziaria non riflettano quello che sto dicendo adesso
Sarebbe un errore dicevo ritenere
Che
Il problema dell'aggiustamento degli squilibri che ci sono nel settore dell'industria bancaria siano lasciate la soluzione di questi squilibri si è lasciata la mano invisibile
Troppo spesso si quando si ragiona sulle banche sull'intermediazione finanziaria si dice adesso c'è il mercato ci pensa il mercato risolviamo tutto
Sarebbe un errore simile a quello che commetteremmo se pensassimo di lasciare la soluzione la difesa dell'occupazione la mano invisibile del mercato e mi sembra che quest'oggi in più interventi è stato detto che questo non è certamente l'intento
Quindi passiamo in rassegna un attimo il discorso della dell'intermediazione finanziaria allora dicevo il il due il due Di Maggio ha cambiato drammaticamente le cose anche per l'intermediazione finanziaria
Sistema finanziario ovvio ha un ruolo fondamentale nell'accompagnare trasforma e tutti i processi di trasformazione dell'industria è la cerniera tra genera risparmi e chi lo utilizza e quindi è un crocevia fondamentale
è stato detto e si dice normalmente chi lei euro e comunque a favore di questi processi che sono stati ricordati oggi perché indurrà una riduzione dei tassi di interesse eliminerà i rischi di cambio
I Paesi i governi diventeranno più virtuosi e quindi il rischio di controparte legato a rischio Paese destinato a scomparire e quindi anche per questa via ci sarà una minore aggravio sul costo sul costo del denaro è chiaro che tutto questo fa sì che il trade-off costo ritorno atteso porta stimolare gli investimenti quindi va nella direzione giusta
Quando si ragiona però in questo modo si ignora o si sottovaluta un un effetto ancora più pervasivo di quello che è successo il due maggio con riferimento all'intermediazione finanziaria e c'è l'impatto strutturale
Che la moneta unica indurrà e quindi diventa fondamentale ragionare sul nostro sistema per vedere se è all'altezza se in grado e quali sono le conseguenze che ci possiamo aspettare
Gli effetti sono fondamentalmente due
Il primo quello che è successo il due maggio indurrà maggiore concorrenza tra le banche con l'ingresso di nuovi attori
Tutti quanti leggiamo continuamente sui giornali quello che sta accadendo nel sistema nell'industria bancaria europea grandi aggregazioni la necessità di trovare economie di scale di distillare efficienza migliorare la qualità dei servizi
Per rispondere alla globalizzazione dei mercati esattamente quello che si diceva poco fa con riferimento nel settore industriale
E chiaro che con riferimento alla concorrenza tra banche
L'unione monetaria fa sì che e spariranno spariscono tutte le segmentazioni che fino ad ora hanno impedito un confronto diretto tra apprezzo e qualità dei servizi
Le banche lo sanno lo sanno anche all'impresa
Questo questa situazione avrà dei grossi effetti sul sistema bancario italiano che fino ad ora
Tra quelli europei e quello forse con quello spagnolo e quello che ha maggiormente beneficiato delle sperimentazioni ereditate dal passato
L'altro aspetto significativo e a livello di concorrenza dei mercati della concorrenza tra mercati e di intermediari
C'è un ampliamento del ruolo dei mercati sia azionari che obbligazionari e anche questo avrà un effetto particolarmente significativo nel nostro sistema
Basta pensare al risanamento dalla finanza pubblica che ridurrà il brilla il ruolo che i titoli del debito pubblico hanno avuto fino ad ora come veicoli attraverso i quali è stato allocato il risparmio dei cittadini la riduzione dei tassi di interesse determinerà e sta già determinando l'interesse dei risparmiatori verso nuove forme di allocazione del risparmio
E le forme alternative all'investimento in titoli del debito pubblico a investimenti di titoli del debito privato quindi finanziamento ancora una volta nelle diverse forme dell'attività dell'attività produttive
Ci possiamo chiedere spariranno le banche come conseguenza del ruolo dei mercati probabilmente alle banche non spariranno mai certo che il ruolo delle banche è destinato a ridursi in modo significativo
Da noi questo fenomeno non si avverte ancora in modo significativo come invece sta già verificando sì in altri Paesi industrializzati il motivo è molto semplice il nostro sistema è un sistema che è in ritardo nel processo di aggiustamento strutturale anche con riferimento ai mercati finanziari
Il peso del la borsa da noi è ancora scarso il mercato delle obbligazioni private praticamente inesistente le poche obbligazioni in circolazione sono relativo operatori pubblici
Nel sistema economico italiano c'è una prevalenza di operatori di piccole dimensioni che non hanno normalmente accesso ai mercati e quindi qui si intravede un ruolo potenziale di un maggior coinvolgimento delle banche per accompagnare gli operatori sui mercanti
Quindi le banche sono e resteranno importante
Però è indispensabile che accade una cosa c'è indispensabile che le banche svolgono io il loro ruolo
Simone indispensabili di cerniera in modo efficiente e tra chi genera risparmi chi l'utilizzo e quindi gli investimenti produttivi
è indispensabile che siano capaci di esprimere valori manageriali e professionalità
E a questo punto ci dobbiamo porre una domanda ci sono le condizioni perché il sistema bancario italiano possa interpretare al meglio questo ruolo
Le banche italiane le conosciamo sono sulla bocca di tutti quando si tratta di parlar male di qualcuno di strappare gli applausi si parla male delle banche si è sicuri di avere successo
La settimana scorsa era in Bocconi e la presentazione di una ricerca sul perché le nostre piccole e medie imprese non sono presenti nel Sud-Est asiatico
Ricerca partita molto tempo fa ma direi in cui i risultati sono caduti in un momento particolarmente significativa
E nonostante quello che sta succedendo sui mercati che sarebbe comunque farne venire dei dei dei dubbi sul fatto o per lo meno dire meno male che non ci siamo
Un ministro il ministro Fantozzi ha detto ma sommare è chiaro che le imprese italiane là non ci sono perché perché e le imprese non ci sono perché sono le banche incapaci il vero collo lo la strozzatura del sistema produttivo italiano e il sistema bancario
Che non sa accompagnare all'impresa e perché i banchieri italiani sono famosi per dare i soldi agli imprenditori con le mogli ricche
Ora questa cosa la ripeto qui perché è stata detta pubblicamente in una in una riunione in cui erano presenti dei personaggi seri e si discuteva in modo serio e sulle prospettive della nostra economia in una contesto di globalizzazione dei mercati
Per cui io pur essendomi occupato sempre di economia reale dovendomi per motivi professionali occupare di banche francamente la cosa mi non è che mi lasci assolutamente indifesi
Però credo sia doveroso porsi il problema ci sono le condizioni allora per dire se ci sono le condizioni dire da che parte incominciare a rimettere a posto questa questa matassa occorre fare una premessa le banche italiane hanno una pesante eredità
Culturale che viene data lontana no e che soltanto da poco
Per la quasi come se le premesse per una per rimuovere un mare eredità culturale complicata che è fatta di un misto di proprietà pubblica
Ménez menti è uscito come conseguenza darwiniana della stessa proprietà pubblica di cui abbiamo detto prima e una regolamentazione che è una regolamentazione che ha visto le autorità monetarie di questo Paese in però più propense a garantire la stabilità del sistema facendosi carico della stabilità del sistema stesse quindi tenendo di fatto gli intermediari finanziari in condizione di controllo e che hanno impedito lo sviluppo di una vera managerialità
Dei ricordi di ricordo i vari mesi massimali no tutte tutte queste queste altre cose inutile che io vi stia raccontare adesso
Ora il momento in cui si apre il confronto con l'Europa che è necessario un sostegno ai progetti di sviluppo per l'economia le reale si chiede alle banche di comportarsi come impresa
E che molte banche non hanno una probabilità che è fatta di imprenditori e molte banche italiane non hanno un management che ha fatto il manager
Si chiede di alle banche di comportarsi come impresa
Facendo valere la regola del mercato che vuole che il capitale gli azionisti abbia un determinato ritorno e quindi il famoso Rory questi obiettivi questi numeri che vengono sparati anche sui giornali italiani in questi giorni
Il problema è però uno che ci troviamo in un'industria bancaria che ha significativi un significativo bisogno dei aggiustamenti e strutturale
Non è un settore normale quello bancario in Italia in questo momento come no non è assestato e di equilibrio la composizione del sistema bancario in Europa
In Europa c'è un eccesso di offerta di intermediazione bancaria a maggior ragione questo cesso di Offerta è servirà e pesante nel nostro sistema bancario italiano
Allora anche premesso
Che il nostro contesto competitivo non è livellato vi ricordo che l'Abi stima in sette punti dirò è il deferente il condizionamento da normative non allineate a quelle europee sulle nostre aziende bancarie
Questo un punto importante che vorrei sottolineare
Attenzione quando si dice il sistema bancario italiano ha orrore del tre per cento il sistema bancario tedesco ce la del nove o del dieci per cento gli inglesi hanno del quindici sedici per cento
Statement iniziale i banchieri devono diventare imprenditore come fanno diventare imprenditori in un'industria in cui c'è un eccesso di offerta controllano i costi è la ricetta più semplice a portata di mano non sapendo si rapportare con il mercato perché la torta è quella inutili che ci si scateni
Ai ci si butti sulle briciole l'intermediazione quella la torta è quella lì il potenziale del mercato e quello si controllano ecco
Controllo dei costi è chiaro che si va a finire dove tutti sappiamo no c'è un eccesso di of di ci sono proprio cupa che nelle banche c'è chi dice che i banchi bancari sono pagati troppo comunque chi non dice questo dice ci sono troppi panca
Ora è chiaro che se il leader se il contesto competitivo fosse livellato non ci troveremmo a difendere
A difendere la nostra posizione il nostro settore
Contro dei manager che improvvisano l'aggiustamento strutturale del sistema bancario perché avremmo tre per cento che quello che abbiamo in media più sette per cento di svantaggio normativo arriveremo più o meno a un nove dieci per cento come gli altri
Se avremo tutto il tempo per fare un aggiustamento strutturale tranquillo
Ma diciamo questo lasciamo perdere per ora questo momento il problema il problema diventa questo abbiamo visto che c'è un problema strutturale chi si fa carico che si occupa di questo aggiustamento strutturale
Ritiriamo fuori la soluzione del mercato che è quella che spesso viene sbandierata bei il mercato certo è una strada negli Stati Uniti hanno chiuso trecento quattrocento banche
In Inghilterra ha portato a licenziamenti di quaranta mila cinquanta mila sessanta mila persone
E chiaro che quando si prende la scorciatoia del mercato per non affrontare un problema perché sia ignorato di affrontarlo non si è voluto affrontare fino all'altro ieri diventa comodo dire c'è la soluzione del mercato
Le conseguenze però sono queste e bisogna essere consapevoli di queste conseguenze
C'è anche chi dice c'è anche chi dice non solo c'è il mercato ma vengano gli stranieri tanto peggio tanto meglio la facciamo finita con questa banda di inefficiente i parassiti
Che fino ad ora hanno avuto delle posizioni di privilegio e non hanno fatto niente per il Paese
Si sentono dire anche queste cose arrivano le banche straniere il mio punto è questo io non mi scandalizzo per questo benissimo vengano gli stranieri non lo condivido non condivido la mano invisibile io non condivido tutte queste cose ma io sono un po'un eretico su queste cose
Però attenzione c'è un punto critico se vogliamo che l'intermediazione finanziaria volva nella direzione di sostenere lo sviluppo di questo paese di difendere le condizioni perché non si disperda occupazione in questo Paese
Non sono le fughe in avanti il dire verranno le banche straniere tipicamente una fuga Ida in avanti perché il tipo di tessuto industriale italiano è un tessuto fatto di piccole e medie imprese
è un tessuto fatto di impresa e che hanno un radicamento territoriale molto preciso
E la valutazione del merito creditizio il decidere se scommettere su un imprenditore o meno canalizzare il risparmio in una direzione piuttosto che in un'altra non può essere delegato operatori e intermediari finanziari stranieri
Che ragionano esclusivamente intermedi ritorno sul capitale investito
E chiaro che dire questo vuol dire clienti c'è solo una terza strada darsi da fare per far sì che le banche italiane diventino più efficienti
Non si non ci possiamo credo e credo che le autorità non si possono sottrarre a questa grossa responsabilità
Serve però anche il coraggio di accettare le conseguenze fino in fondo e senza indugi incominciare a ragionare in termini di flessibilità e di aumento di investimento da professionalità del sistema bancario
Io vorrei chiudere con un'osservazione ripeto qui si potrebbe parlare delle ore fossimo già annoiato a sufficienza
L'Euro quello che è successo il due maggio è la condizione necessaria ma non sufficiente perché noi da questa unione monetaria europea europea traiamo dei vantaggi
Non è vero il Purgatorio diventerà paradiso credo che il Purgatorio possono diventare anche inferno
Se non ci rendiamo consapevoli del fatto che quello che e successe il due maggio
E è un fatto molto semplice di una favola di bambini dal due maggio il re è nudo il sistema Italia eh a confronto con i sistemi degli altri paesi
è un confronto diretto come la competitività dell'industria italiana non è solo un fatto di composizione settoriale
Ma le imprese italiane hanno difficoltà all'estero quando e il sistema Paese che non crea le condizioni di contesto
Io credo che da questo punto in poi tutti gli attori è indispensabile che facciano la loro parte lo Stato perché rara le condizioni perché l'impresa e le banche possono operare
E crescere non ci saranno più svalutazioni competitive per l'impresa
Non ci saranno più margini di interesse particolarmente ricchi per difendere la redditività dell'età
Grazie dottor fonti ora la parola l'onorevole Laura Pennacchi sottosegretario al Bilancio e Tesoro
Io sono appunto un semplice sottosegretario
E proprio una certa timidezza ad esprimermi dopo i tanti e autorevoli ministri che abbiamo ascoltato
Però per il momento straordinario che attraversa il Paese
E per il senso di familiarità che sempre mi dà
Partecipare a riunioni come queste
Di un'organizzazione sindacale così importante come la CGIL
Io ritengo
Non giusto sottrarsi fino in fondo al cimento che con la vostra iniziativa proponete
In primo luogo certo a noi esponenti del governo ma e un po'a tutti noi
A questa coalizione basta la maggioranza al centrosinistra
Io credo che abbia ragione avesse ragione Ranieri nell'esordio di questa di questo pomeriggio ha lamentato un certo difensivi sulle posizioni del governo mi pensi ritmo che può essere certo un riflesso condizionato del tutto comprensibile
Ma non credo proprio che sia quello che ci serve
Allora io cerco posso
Di fare un confronto un po'più ravvicinato
Non limitarmi all'elenco delle cose poche o tante
E che io ritengo siano tante che il Governo abbia fatto
Per dimensionare beni però i problemi che noi dobbiamo affrontare quelli che voi avete indicato
Occupazione sviluppo qualità per lo sviluppo Mezzogiorno
Ritengo utile tornare un attimo sul significato profondo del risanamento finanziario e dell'ingresso nell'euro
Che sono stati tratti caratteristici dei due anni che abbiamo alle nostre spalle
Lo voglio fare perché noi abbiamo già visto pericolose tendenze a separare in due fasi la fase del risanamento la fase dello sviluppo abbiamo sentito dire
Ora che i risanamenti e compiuto e per la verità il risanamento non è compiuto ma ora che i risanamenti compiuto entrino in campo le ragioni della sinistra ebbene io ritengo che il tipo di risanamento che abbiamo messo in atto per questo è bene ritornare sul suo significato
Dimostra che le ragioni della sinistra sono stati in campo dal primo momento ed è paradossale direi ora entrino in campo le ragioni della sinistra
Io voglio fare anche perché anche in relazione alle interpretazioni del voto che c'è stato domenica ci sono sento dire
Che il Paese non ha
Dato al Governo alla coalizione di maggioranza il premio per l'Euro
Ma il punto è
In primo luogo che non abbiamo in voi stessi immuni del governo occorso il ben individuato perché cosa questo premio dovesse esserci tanto
E quando dico perché cosa intendo anche per esempio le straordinarie riforme fiscali che stanno cambiando l'assetto del sistema fiscale italiano
Basti dire che il gioco congiunto di IRAP
Dit super ditte
Trasformerà radicalmente le condizioni dell'operaio del capitalismo italiano
Perché lo spingerà a ricorrere meno ad una fonte assai facile come l'indebitamento bancario eviti lo spingerà a ricorrere a capitale di rischio tornerò su questo punto
E in secondo luogo ammesso che avessimo ben individuato perché cosa chiedere questo premio non poté sto premio comunque non lo chiediamo
Abbiamo poco rivendicato il merito di ciò che abbiamo fatto e poi come recriminare se come abbiamo sentito poco fa il Paese sembra sentirsi lontano da ciò che abbiamo fatto sino in primo luogo non abbiamo consapevolezza
Allora qual è questo significato
La prima cosa che voglio dire e questo lo dico anche
In una Yungdrung critica in dialogo con la relazione di Cerfeda
C'è un intreccio molto profondo e molto sottovalutato tra componenti monetarie e valutarie componenti irreali
Io mostro a ricordarvi che gli Stati Uniti che ci vengono sempre mostrati come esempio del nostro futuro
Ad inizio
Degli anni Ottanta hanno con attraversato una crisi che su cui si scrivono montagne di libri sul declino irrimediabile degli Stati Uniti che hanno superato
Concluso estremamente spregiudicato Della Monica che un uso politico
A mano invisibile non esiste da nessuna parte
Ma noi dobbiamo sapere
Che esistono tristi componenti
E l'intreccio tra componenti monetarie e valutarie componenti reali nudo col diamo davvero
Se ci ricordiamo che cosa ha significato quella coalizione della rendita che ha retto questo Paese negli ultimi vent'anni forse anche di più
Quella coalizione della rendita che in primo luogo a cavallo dava spazio rendite finanziarie
Non avremmo dimenticato che quando i tassi erano al nove virgola cinque per cento il che accadeva solo tre anni fa bastava possedere duecentosessanta milioni di lire da investire in banali botte non gli strumenti sofisticati acquisiamo richiamati
Per lucrare guadagno
Giù delle pari al reddito annuo all'intero reddito annuo di un operaio metalmeccanico in questo Paese c'è tanta povertà ci sono nuove povertà
Ma c'è anche una strana opulenza
Sono molti erano molti e sono molti quelli che potevano investire duecentosessanta milioni evocare così guadagno il reddito di un intero
Dell'Inter ora evitando che l'operaio metalmeccanico
E poi è stato ricordato a partire dalla relazione di Cerfeda da tanti altri interventi che abbiamo sentito una cristalizzazione della specializzazione produttiva tradizionale del paese che fa sì che siamo assenti da tutte le frontiere tecnologiche avanza
Il crollo degli investimenti in ricerca e sviluppo il depotenziamento del capitale umano
Siamo la sesta potenza industriale il quattordicesimo come livello di istruzione pro-capite
L'assetto feudale delle professioni liberali
L'assenza di un'industria di servizi su base conoscitiva quell'industria alla produzione di servizi alla produzione che fa la fortuna delle grandi reti americane
L'alta incita del sistema universitario non ho sentito parlare di questa crescita del sistema universitario
Che non ha alcun legame con il mondo della produzione
L'arretratezza del sistema bancario di cui ci ha parlato adesso convinti plasticità dei mercati finanziari e infine l'inquinamento del sistema di protezione sociale non vorrei che proprio noi dimenticassimo che c'è una profonda relazione tra politiche economiche politiche sociali
Un inquinamento che ha generato assistenzialismo che tempismo corporativismi di tutti i generi
Il succo abbiamo introdotto grazie al rapporto proficuo con il movimento sindacale e anche responsabilità enormi che il movimento sindacale ha saputo assumersi ospiti correttivi nel senso proprio dell'estensione della cittadinanza
Ma su quelli ancora molte cose da fare per esempio la riforma degli ammortizzatori sociali anche quello è un elemento del sistema di competitività di un Paese
Aggredire questi problemi
Questi aveva aggredito questa coalizione della rendita creare una coalizione dello sviluppo sullo sviluppo di qualità
Significa che noi abbiamo davanti a noi problemi enormi un cui cimentarci
E qui varrebbe la pena di spendersi non vi elencare ciò che abbiamo fatto di recriminare Oddi spalleggia arsi responsabilità
E per un cimento riguarda tutti
Non c'è nessuno che può sentirsi esente da responsabilità
I due estremi che oggi si fronteggiano
Un intervento pubblico del tutto residualmente confinato alle cosiddette market failure fallimenti del mercato
Badate che il fatto che si affermi tenga poi sul e son tutte cose da verificare sembrerebbe affermarsi una componente centrista in tutti gli schieramenti
Può all'apparenza far venir meno questo tipo distanza perché sembra riproporsi la coalizione per la spesa farciti
Ma all'istanza di tipo liberisti con meno liederistico è ancora molto forte
E merita risposte adeguate
I la triste molto un intervento pubblico tradizionale eroga torio ritorno all'indietro
Allentare i cordoni della borsa abbiamo letto anche nelle interviste di oggi cos'è che si sostiene come idea geniale che risolverà tutti i problemi del futuro allentare i cordoni della borsa
Io credo che i problemi di fondo cui ben pochi sono in grado di dare risposta
Anche perché ben pochi si stanno attrezzando anche culturalmente
La sinistra sinistra politiche sociali ha avuto in passato grandi risorse anche di tipo culturale oggi non li ha visti stiamo vedendo il deperimento anche di queste risorse avremmo bisogno di un grande investimento di tipo culturali strategico
Su questi elementi
E certo
Si può se guardiamo al fatto che il processo di centralizzazione della gestione della moneta
Come andando accentuazione politica della dimensione della progettazione strategica nei rapporti fra Stati le cose di cui parlava Fammoni e di cui ben poco ci preoccupiamo e su cui Padoa Schioppa non manca in Missouri intervista di visti d'intervenire per non dire del ministro Ciampi
Né i rapporti fra Stati e all'interno dei singoli Stati
Le politiche economiche non sono non scompaiano sì rivisto bloccano al livello europeo
Ma li acquisiscono ancora maggiore importanza
E quindi dobbiamo in coro interrogarci su che cosa sulla nozione di politica economica
Che muta profondamente
Lo dobbiamo fare in relazione appunto all'intervento pubblico sapendo che il problema oggi non viene di fallimento di fallimenti del mercato quando esiste
Il problema oggi è esattamente quello di asimmetrie informative
Di questo bene così prezioso della società dell'informazione e dell'informazione delle risorse conoscitive che sono estremamente mal distribuite irrazionalmente distribuite
Il problema è di mercati incompleti di mercati mancanti e qui che si gioca l'intervento pubblico
E allora sì questi però sono i problemi bisogna anche interrogarsi su come si fa ad intervenire su problemi che hanno questa natura questo spessore così enormemente il nuovo come si operano correzioni ove si individuano politiche adeguate
Come si arriva a un'idea guida della specializzazione produttiva dell'Italia nel contesto dinamico della divisione internazionale del lavoro come si fanno precise scelte di posizionamento della struttura produttiva del Paese nel più generale riposizionamento dell'Europa dell'euro
Perché questo è il contesto nel quale siamo
Ora io mentre vedo circolare molte ipotesi su dove spostare con locali questa o quella stortura ben dopo che idee guida di questa cultura
Poca capacità progettuale di tipo strategico
Il DPEF ha fatto una scelta decisiva
Di destinare molte più risorse agli investimenti
Pubblici in conto capitale
Quegli investimenti che l'anno passato sono diminuite del nove virgola cinque per cento ed hanno passato ancora del nove per cento
Oggi siamo in valore assoluto a circa sessantotto mila miliardi distese di investimenti pubblici in conto capitale e a circa settecento cinquantadue mila miliardi di spesa corrente
Ebbene io trovo che sia fuorviante impropria e perfino irritante in certi momenti la polemica che viene fatta nei confronti del governo quando ci si dice su questo documento di programmazione economica finanziaria che dopo il vano ridurre di più
La pressione fiscale tagliare di più la spesa corrente che sapete spesa corrente significa soprattutto prestazioni sociali e retribuzioni per i pubblici dipendenti
Io trovo questo quindi come ho detto assolutamente Contestabile ma non c'è dubbio che quel dato che vi ho detto sul rapporto tra spese in conto capitale
E spesa corrente sta a dire che Risanamento l'abbiamo fatto anche a spese dell'investimento futuro e quindi delle giovani generazioni
Allora quando si tende a dire che il problema è allentare i cordoni della borsa
E il problema quindi è un incerto dicastero che tiene i cordoni della borsa ebbe io questa interpretazioni dico che mi indigna moralmente
Che vi è che ciascuno si deve prendere le sue responsabilità anche perché qui i documenti li abbiamo sottoscritti tutti
Un aspetto fondamentale di ciò che dobbiamo
Affrontare per il futuro riguarda i mercati finanziari e creditizi
Questi mercati come sapete sono poco innovativi per tipologia degli operatori e per tipologia di prodotti
E questa scarsezza di innovazione di dinamismo non ce l'abbiamo mentre una mole enorme di risorse si libera si sposta dal circuito Bot e CCT grazie allo straordinario risanamento cannoli compiuto
La spesa per interessi che era più del dieci per cento del prodotto interno lordo
Era il dodici per cento nel novantadue
Scende all'otto per cento quest'anno e al sei virgola cinque per cento negli anni successivi questo vuol dire circa ottanta mila miliardi di risorse che si liberano
Dobbiamo quindi cogliere questo flusso intercettare questo flusso che si sposta e al tempo stesso abbiamo la necessità di essere consapevoli che non c'è nessun automatismo nelle straordinarie opportunità dell'euro
Per cogliere davvero quell'opportunità dobbiamo offrire reggerebbe nuove condizioni di competitività a livello globale
In generale per avere i mercati finanziari più innovativi e in particolare per a vere quel finanziamento all'investimento ad alto rischio che il sistema bancario tradizionalmente non finanzia che è quello fondamentale per compiere il tutto quella riposizionamento di cui abbiamo tanto parlato
Abbiamo uno stato della nostra Borsa drammaticamente carente
Basti dirvi che
La nostra Borsa ha visto crescere i corsi azionari in modo come si è detto perfino irrazionale ma molto molto elevato
E mentre crescono i corsi azionari
Rimanendo peraltro la capitalizzazione di Borsa comunque al di sotto della media dei Paesi europei perché siamo urrà
Al trentuno virgola sette Rispetto Anna il sessantaquattro per cento che è la media dei Paesi europei però crescono i corsi azionari diminuisce il numero delle imprese quotate che erano più di duecentotrenta all'inizio degli anni Novanta Somogy duecentotredici e questo spiega perché poi il settantacinque per cento degli scambi BA gravare sui trenta titoli maggiori un ruolo molto importante in tutto questo contesto possono esercitare i fondi pensione
Sia per dare stabilità in minoritaria alle autorità questi mercati
Per dinamici tirare questi mercati con un con ottica di lungo periodo per inserire anche in una logica perché i cancelli e più efficiente la tematica del dipendente azionista
Che vista come tematica per la quale il dipendente azionista entra direttamente nel consiglio di amministrazione io trovo che sia una formula aberrante
Contraria a tutte le regole dei manuali di economia che parlano in questi casi di selezione avversa
Contrari alla regola Demi monde
Del tutelare il povero lavoratori che se mente tutte le uova nello stesso paniere e certamente molto meno tutelato e contrario alla regola di tutelare l'azionista non dipendente quindi vedete che anche quando parliamo di queste cose
Entrano in gioco problemi di equità
E per cui la connessione tra riflessione sulle politiche sociali e riflessioni sulle politiche economiche deve essere sempre più stretta
Oltre tutto va da sé che comunque i fondi pensione la prima finalità primaria che devo che devono bere quella di dare una previdenza complementare e tutto il resto è un sottoprodotto importante ma è un sottoprodotto
Il punto vero è che per tutte che però perché perché tutte queste cose accadono anche le imprese devono mutare profondamente la loro meno mentalità le imprese sono di fronte alla necessità di fare il salto nella specializzazione produttiva di cui abbiamo parlato
Un salto dimensionale perché non posso rimanere ter non può rimanere eternamente la struttura dimensionale che conosciamo è un salto generazionale perché il capitalismo familiare incontra anche un limite naturale
E allora si devono se bisogna compiere questo salto di mentalità bisogna innovare bisogno uscire da modalità Arca anche con cui ancora ci si approvvigiona che sono ancorati al capitale proprio all'indebitamento bancario alle riserve accumulate nel TFR
Anche qui abbiamo sentito delle disponibilità da parte della Confindustria
Mi pare che le disponibilità da parte delle organizzazioni sindacali fossero già chiaramente presenti
Su questo io chiudo ricordando che questo tipo di tematiche ci riporta all'importanza di una competizione globale che si gioca sempre di più su risorse conoscitive su beni di informazione sono appunto beni prima
Grazie onorevole Pennacchi grazie Laura adesso la parola Franco Chiriaco segretario generale della Filt c'era
Interverrà successivamente Nicoletta Rocchi e poi le conclusioni di Sergio Cofferati
Sintetizzo la mia posizione parlando di strumenti
Di politica industriale guardando all'Europa
Quando si parla di politica industriale ricordo ci porta agli anni Settanta quando la politica industriale ha trovato spazio nelle attività di governo
Configurandosi come una politica dirigistica e centralista
Le cui intenzionalità prescindevano sia per gli obiettivi che per logiche di spesa conseguenti da un reale organico sviluppo industriale
La chimica è stata sicuramente un settore che ha pagato pesantemente quelle politiche e quelle scelte
Oggi con il documento sulle linee di politica industriale
Del settore elaborato dal ministero dell'industria sulla base di un processo di consultazione che ha visto coinvolte i vari attori
Si sono create le condizioni di una politica per l'industria parlo di condizioni di una politica per l'industria perché vanno considerate delle scelte che possono rappresentare elementi concreti di intervento
Dunque una politica per l'industria presuppone non solo la rappresentazione la rappresentatività dei soggetti interessati ma anche una politica fatta di strumentazioni
Opportunità e di costruzione reali in termini di conoscenze obiettive fatti concreti per costruire appunto delle vede le linee di politica industriale
Come sindacato siamo stati da sempre contraria documenti onnicomprensivi più o meno solenni
Abbiamo scelto la strada che ci porterà ad una politica per l'industria attraverso un itinerario di costruzione permanente fondato su elementi di indirizzo e su singoli problemi argomenti
Quindi al sindacato non è bastato stabilire unicamente regole di concertazione senza un'adeguata strumentazione che fosse presupposto ad una nostra partecipazione attiva
L'individuazione di un piano di azione sui temi dell'innovazione della ricerca dei rapporti col territorio con l'ambiente così come la semplificazione delle normative e l'internazionalizzazione rappresentano quella strumentazione necessaria per dare alle regole concertative concretezza e partecipazione
I gravi problemi dell'industria richiedano nella selezione delle scelte per la promozione dello sviluppo novità che io ritengo dati più possono definire istituzionali e forme di relazione fra i vari soggetti dotati di conoscenze in primo luogo degli enti che si occupano di politica da ricerca della tecnologia
Ma anche di novità meno istituzionali come quella della risorsa umana
Un vero cambiamento di fase è un settore che come ha scritto il ministro dell'industria ha un peso importante nella struttura industriale di un Paese comicamente avanzato
Ma un'analisi attenta del nostro assetto industriale non solo chimico
Ma metalmeccanico tessile alimentare edile ci porta a confliggere con un Paese che ha sempre ritenuto l'industria come uno dei tanti settori produttivi non tra i più importanti
Si è creduto che si potesse superare il sistema industriale nella realtà sono state però battute tutte le teorie che si passavano su uno sviluppo economico sociale del Paese centrato su servizi terziarizzazione e infrastrutture
Non esiste
Nessuno sviluppo economico sociale e culturale senza un'industria competitiva tecnologicamente avanzata ambientalmente compatibile
Oggi purtroppo lo scarto ormai esistente tra noi e i Paesi fortemente industrializzati è incolmabile
La nostra industria e caratterizzata da tante imprese piccole da qualche buon impresa media dà pochissima grande industria
Il ridimensionamento dalla grande industria e la causa principale del nostro deficit commerciale
Europa occorre entrare con industria globalizzata competitiva con la ricerca così come richiamava bianche di un mercato di riferimento più grande per poter sostenere investimenti sempre più rilevanti
Tornando al nostro Paese si nota come le grandi aziende come dicevo prima stanno scomparendo
Un esempio velocissimo delle tre grandi aziende chimiche italiani ENI SNIA al FIAT e Montedison la Montedison sia liberata di tutta la chimica la SNIA ci ha comunicato che la FIAT sta cucinando uno spezzatino di di ciò che rimane dell'azienda
Legni che deve dimostrare di essere più privata di qualsiasi azienda privata consolidato in modo irreversibile il suo core business nei servizi l'uscita da tutti i settori dall'impiantistica ingegneria informatica è una certezza come un'incertezza invece e sapere cosa farà dell'ultima azienda chimica italiana è lo stesso processo di privatizzazione dell'ENI
Sul quale il governo dovrebbe dare un segnale di utilizzo
Delle risorse derivanti dalla previdenza azioni in senso di scelta industriale nell'esempio eclatante
Ritengo in sintesi che si stia creando le nostre industrie italiane la consapevolezza che è preferibile lasciare all'indirizzo finanziario via ritorno finanziario le scelte di politica industriale che si può fare a meno di produrre e sufficiente importare tutto
Compresi tecnologia ricerca ma anche produrre è insufficiente se si produce contarsi di qualità inferiore agli altri Paesi industrializzati per innovazione per la ricerca si diceva siamo tra gli ultimi in Europa
In un mercato globalizzato vale il teorema che deve interessarci non tanto la nazionalità del capitale ma la signora Rita delle attività che significa produzione e ricerca
In modo automatico questo teorema si è tradotta in un mancato sviluppo dalla base produttive dell'occupazione e ad essere più esposti a rischi dette l'equalizzazione dell'eternità produttivi della ricerca stiamo ancora soffrendo dell'onda lunga della svenuta azione della incentivazione degli aiuti dello Stato all'impresa gli impianti producono al massimo la qualità la flessibilità della prestazione dei lavoratori italiani è giudicata tra le migliori al mondo
Le relazioni industriali un reale controllo del costo del lavoro hanno aiutato a rafforzare le produzioni realizzate in Italia
Ma il punto vero
E che in questo Paese non ci sono Investimenti
Perché i fattori di localizzazioni non ci sono favorevoli perché ancora in fasce una politica che attragga l'impresa il che significa vantaggi e non solo a parità di condizioni con gli altri Paesi
Ovviamente non parlo di vantaggi economici ma di certezze su tempi rapporti con le istituzioni locali in tal senso la legge Bassanini è un ottimo punto di partenza
Per impianti industriali io ritengo che non dovremmo difendere la posizione di chi dice che da perché dagli impianti metalmeccanici a quelli chimici sarà opportuno accorpare le procedure in quattro autorizzazioni contro le trentadue attuali urbanistica ambiente sicurezza e sanità con forte delocalizzazione delle istruttorie
Ma contro la delocalizzazione contro il decentramento che è una posizione forte del governo del presidente del Consiglio si batte nello stesso governo il ministro dell'ambiente Ronchi
Nei frequenti incontri ha avuto il con l'onorevole ministro si è constatato come l'industria venga dall'ulivista come il male da curare o da estirpare
I comportamenti del ministero dell'Ambiente agiscono in tal senso è l'impressione che ne ricaviamo e che più che a un impegno per affrontare e risolvere il problema nel senso indicato da vivo dalla conferenza di Kyoto il ministro abbia ripristinato l'iniziativa conflittuale del Periodo antecedente
Al governo dell'Ulivo
Infatti mentre non si intravede la disponibilità a praticare una politica di concertazione con le istituzioni locali e le imprese si oppone la minaccia dispositivi legislativi per di più restrittivi
Ma la vera questione rilevante
E che le tecnologie di processo così come gli USA scegliendo e non sto parlando solo per la chimica
E il siano da scelte da luglio dal ministero dell'Ambiente riteniamo invece noi che le tecnologie di processo sono l'essenza stessa dell'impresa in un sistema di mercato sia all'impresa si toglie a questa possibilità muta il sistema stesso e nel mondo questo non esiste diverso e decidere sulle tecnologie di depurazione
E di trattamento di smaltimenti e quindi è assolutamente necessario che nel governo si ripristini in tal senso non siamo d'accordo col ministro del del industria un quadro di certezze nelle relazioni che ruota intorno a ruolo centrale del ministero dell'industria
Concludo
Dicendo che il governo può fare di più e meglio per l'occupazione anche per le imprese
Una è quella di ampliare il livello di così come richiamava il ministro Berlinguer di istruzione e di formazione oggi in Italia una cultura mediamente non adatta alle imprese produttive
E ancora di meno a quelle imprese che sono ricche di innovazione di tecnologia la seconda occorre la formazione ma la formazione si inserisce meglio dove come base esiste un livello culturale più arrivato
Ed è per questo che abbiamo rivendicato e ottenuto del rinnovo del contratto una norma sulla formazione continua il contratto nazionale di lavoro quale domanda di formazione
Quindi formazione istruzione sono una solo politica una politica per l'industria per l'occupazione
Sviluppo produzione ricchezza
Domanda occupazione sono nell'ordine i fattori determinanti per poterci farci entrare in Europa e restarci e ancora di più per essere uno dei sette Paesi più industrializzati del mondo sarebbe però oltremodo curioso
Definisce un Paese industrializzato senza la presenza di una forte industria
La faraona Nicoletta Rocchi segretario generale della FISAC CGIL la presidenza ringrazia peraltro il compagno Giacomo Berni che ha rinunciato all'intervento beh io credo che credo che dobbiamo fare ora la cosiddetta fase due
Lo diceva anche la relazione di Cerfeda sia altrettanto duro impegnativo di quello che abbiamo fatto fino ad ora
Il confronto del nostro Paese conica con gli altri Paesi si Paris basterà sulla competitività dell'economia reale però siamo ormai progressivamente rivali di ogni rete protettiva in primo luogo quella ricambi variabili
E questo credo che i problemi siano effettivamente molto su sei la relazione ieri ne ha indicati due il dualismo territoriale il progressivo impoverimento produttivo
L'abbandono delle filiere alte della competitività io ritengo però che questa diciamo abbandono sia riferibile non esclusivamente all'ultimo periodo come mi sembrava dicesse la relazione ieri quello cioè dedicato al risanamento finanziario ma risalga è un po'più di tempo
è infatti dimostrabile tanto per fare un esempio dati della Banca d'Italia alla mano che gli imprenditori italiani hanno incamerato tutti i vantaggi della svalutazione
Nella valutazione monetaria quando la lira era fuori dello SME lasciando al teste esso all'estero livellamenti dalle loro merci esportate e comunque non reinvestendo gli delle innovazioni necessarie alle loro azienda e questo lo dico per rispettare antiche abitudini di acquisizione di guadagni e di divisione delle perdite
Le altre sofferenze del sistema bancario del resto oltre che denotare una scarsa capacità delle banche di selezionare il credito
Mi mostrano anche una forma di un ruolo di sostegno e di supplenza delle banche all'economia reale in un deserto di strutture finanziarie più moderne
Anche l'imprenditoria italiana dunque ha vissuta protetta e la polarizzazione del capitalismo nostrano tra le partecipazioni statali e le grandi famiglie da un lato e le piccole imprese a dimensione familiare e dall'altro mostra la corda come diceva poco fa il sottosegretario al Tesoro
Perché per la ridefinizione degli equilibri nel potere economico nel nostro Paese oggi mancano gli strumenti necessari
Oppure sono ancora insufficienti ecco perché ritengo Cerfeda non c'è mi spiace che nella relazione di ieri sia sempre un pezzo di analisi che giudico decisivo per la comprensione della realtà
E soprattutto per la ricerca di nuove strategie proiettate nel futuro della globalizzazione
Questa lacuna è un po'tipica del nostro modo di essere un po'tipica della nostra confederazione devo dire a mio carico che probabilmente la FISAC l'organizzazione che rappresenta i bancari l'intermediazione finanziaria
Probabilmente ha fatto ancora troppo poco per proporre all'attenzione di noi tutti una chiave di lettura un po'più articolata una politica di infrastrutture di reti una politica industriale non assistenziale ma orientata a fare emergere i punti di eccellenza
Nella competizione un governo moderno dell'economia
Tutto ciò non può prescindere a mio avviso per problemi gravi della struttura finanziaria nel nostro Paese
Sì e come deve intercettare trasformare in investimenti produttivi e il sostegno alla nostra economia le risorse liberate di cui ha parlato qui Laura Pennacchi frutto della prima fase
Nella prima fase del perdente dell'attuale governo
Io dico che noi abbiamo un mercato dei capitali assolutamente asfittico abbiamo trecento aziende quotata in borsa una borsa mediane vuota perlomeno cinque volte tanti
Abbiamo una sostanziale assenza di investitori istituzionali in grado di attrarre canalizzare il risparmio risparmio che per la verità continua a essere una merce non rarissima nel nostro Paese
Abbiamo un sistema creditizio che ancora anchilosato vecchio sotto del menzionato autoreferenziale
Impastato di logiche vecchie che rischiano di perpetrarsi nell'attuale Risiko
Che sta coinvolgendo il sistema bancario Malta un sistema di regole che ancora non riesce a raggiungere la sua ne esce la maturità per un sistema evoluto per un Paese economicamente voluto come il nostro
Io credo quindi che manchi
Non dirlo non sono d'accordo sui piani regolatori per il sistema creditizio determinazione dinanzi a ma manchi una cabina di regia non c'è il mercato lo diceva il professore conti parlo del sistema bancario il professor conti poco fa
Io devo dire qui non c'è mercato non si capisce fino in fondo dove vada il governo dove vada la Banca d'Italia con riferimento ai problemi che attengono al sistema creditizio
Quando l'anno scorso e la CGIL fu precorritrice rispetto ad altri sindacati puntammo con forza su un accordo triangolare con il governo e con l'Associazione bancaria italiana
Avevamo chiari i nostri obiettivi volevamo contribuire a disboscare la foresta pietrificata
Quella del sistema bancario italiano un fattore di di handicap così era stato definito rispetto alla competitività del sistema Paese
Quell'assenza di vincoli ideologici e sindacali verso politiche
Di flessibilità dei fattori contrattuali ci darà da Walter Chiari in relazione e da noi abbracciata con grande determinazione anche se tra mille dubbi difficoltà non era però non è stata però fine a se stessa non era avulsa ora principi priva di obiettivi fuori da ogni scelta strategica
In effetti il protocollo definito a Palazzo Chigi
Cui ha seguito la Rifici le trattativa e l'accordo del febbraio scorso
Che ha visto la nascita di un ammortizzatore sociale senza oneri per la collettività per il settore bancario e che ha tracciato le linee per tre sponde innovazioni contrattuali in questo settore un settore fino ad oggi protetto il sindacato ha promosso ha voluto ha perseguito un patto sociale e di solidarietà per il salvataggio il rilancio del sistema creditizio non bisogna dimenticare ad esempio quando si parla di Mezzogiorno
Che queste aree del Paese si è trovata priva non dico di un sistema finanziario evoluto ma di un sistema di da anche in grado di locali autoctone in grado di sostenerne lo sviluppo
C'erano e ci sono banche che non sono più in grado di sostenere neppure se stesse
Questo da Roma in giù due compresa Roma dove due grandi istituti capitolini bancari capitolini non navigano nacque molto tranquille per la prima volta la filosofia è stata diversa
Non ha avere pagato solo pantalone per il salvataggio del Banco di Napoli o per la nascita del polo bancario siciliano
I soldi pubblici per il salvataggio del Banco di Napoli e del polo bancario siciliano sono stati molti ma non dovrebbero essere stati spesi a fondo perduto
Questi
Chiamato a tale al capezzale delle grandi ristrutturazioni bancarie impegnato nel disegno generale di rilancio del sistema questo sindacato direi che si è mostrato all'altezza scegliendo il governo dei processi e no l'opposizione al cambiamento
Credo reputato necessario reputato necessario perché allora l'attuale disagio perché recriminazioni sulla relazione di Cerfeda
Perché questo richiamo forte alla CGIL a non sottovalutare quello che sta avvenendo in questo settore
A farsi parte attiva i Luther Long nell'interlocuzione con l'ardire anche con il governo un'interlocuzione che deve essere alta perché non ci siamo la classe dirigente bancaria non gioca con noi non gioca con il Paese non gioca con il governo a carte scoperte
Utilizza questa fase di rischio di rischio di sistemazione negli assetti proprietari della banca tagli posizionare per tornare in se stessa
Bersani lo ricordava questa mattina il mercato finanziario e creditizio è uno dei doni di bottiglia
Nel reperimento delle risorse per le nuove avventure industriali nel nostro Paese per cogliere quelle opportunità che gli strumenti industriali e finanziari oggi Lozzi contando non ci consentono di prendere quello che sta avvenendo rischia di portare i risultati peggiori
Sembra di per sé la la la privatizzazione degli assetti proprietari nel sistema bancario progredisca ma non è così
Però dice una sorta di privatizzazione del pubblico per il tramite delle fondazioni bancarie che propongono un reticolo di incroci proprietari dai grandi gruppi bancari che sono reciprocamente controllati e controllori
C'è il rischio di una nuova glaciazione della riproposizione dell'autoreferenzialità dei gruppi dirigenti che ripropongono salta loro stessi per dare che le cose sono significative senza una struttura finanziaria moderna
Non si non si fanno non si va molto lontano
Le fondazioni bancarie sono oggi gli unici investitori istituzionali ricchi di sessanta settanta mila miliardi e stanno imparando ad arricchirsi ancora di più senza rinunciare alla loro pesa sul sistema bancario
Io credo che non possiamo essere inseguiti assolo del insensibili sul lavoro di riforma istituzionale che sta avvenendo penso al testo tra i più grandi si oppure non possiamo rimanere insensibili allo sviluppo dei compiti degli Adelia degli avvenuti Authorities di controllo e di governo come la Consob come l'Antitrust come tutte quelle istituzioni Forte significative in un paese economicamente maturo lo possiamo rimanere insensibili non possiamo guardare
Così il silenzio quello che sta avvenendo la discussione in corso sulla Banca centrale l'unica delle nostre Doni dischi la commissione bicamerale assegnato rango costituzionale
Ciò non solo alla luce della nascita della Banca centrale europea ma anche per la definizione dei compiti di controllo della stabilità del sistema da un lato e della concorrenza dall'altro la CGIL
Non do da incalzare dobbiamo insieme incalzare il legislatore in materia di fondazioni bancarie
La legge Langue le lobbies si fanno sentire con ulteriori ritardi tutti i tuoi saranno usciti dalla stalla nel caso specifico si potrebbe dire cioè magari invece del padre si chiudono buoni quelli di sempre
Resta l'opera e lì dentro dentro le stalle
Insomma in buona sostanza dobbiamo imparare Addis a disturbare il manovratore un po'di più di quanto facciamo ora su questo terreno perché insisto il mercato non esiste
Non esiste nella fattispecie in sintesi credo che le rende nel rivendicare una politica industriale coerente non possiamo riproporre ricette e formule e formule vecchie dobbiamo abbatterci per la costruzione di un mercato regolato forte trasparente retto da regole in cui la competizione possa avvenire sulla base della capacità del rischio dalla volontà di innovare
La sola rinnovata richiesta di intervento pubblico al di fuori di questa logica nuova riproporrebbe anche per noi stancamente il passato
Per questo dico che la CGIL tutti quanti insieme dobbiamo darci una politica confederale sui settori terziari riescono vado Ligorio
Che escono dalla protezione alle condizioni protette di cui hanno goduto sino adesso fino ad ora l'iniziativa sarà delle categorie naturalmente con un impegno fortissimo finito senza il quale non saremmo andati da nessuna va abbiate pazienza abbiamo sentito tutte le categorie industriali
E così ridendo
Le politiche retributive
Politica dello sviluppo professionale le politiche di area contrattuale a cui fece dire faceva riferimento Fammoni del suo intervento oggi pomeriggio siano degli elementi di una riflessione comune della CGIL a partire da oggi bene saper fare scusate per il disturbo
Parola Sergio Cofferati per le conclusioni del nostro convegno
Confesso di avere molta ammirazione per la vostra capacità di sopportazione
Io non ho capito dove dove sì si può limitare a considerarla tale dovessi sfora nella masochismo ma lasciando in in sospeso l'interrogativo non volendo partecipare
Ad aggravare ulteriormente la vostra fatica di oggi per alcuni è stata immane perché siete rimasti qui dal mattino i nostri ospiti parlano a volte anche a lungo poi se ne vanno
Voi invece siete rimasti questo
è apprezzabile tra l'altro dice di quanto fosse almeno per una parte consistente dell'organizzazione
Importante l'appuntamento di ieri e di oggi quanto fossero considerati utili
Gli argomenti che abbiamo affrontato visto che non esiste altra ragione per tenervi qui a discutere a ragionare riflettere sulle cose che avete sentito che avete detto
Le ragioni che ci avevano mosso per convocare questa
Questo occasione di approfondimento di alcuni temi
Vi sono state dette con precisione da Walter nella relazione sono diventate
Senza che nessuno l'avesse programmato più importanti dopo
La conclusione del confronto con il governo confronto che non casualmente affrontato e non risolto
Informo ultimativa
Numero consistente dei gli argomenti che abbiamo discusso
Siamo convinti che sia necessario per questo abbiamo chiesto al governo
Predisporre una politica economica e sociale in grado di accompagnare la permanenza di questo paese in Europa politica economica e sociale oggi abbiamo oggi ieri abbiamo parlato poco delle dimensioni sociali per le politiche del governo devono aver ci sarà un'altra occasione per ritornare su questo aspetto specifico del tema
Ci premeva di più indicare anche perché le connessioni con quello che faremo sul piano delle iniziative nelle prossime settimane sono molto forti alcuni temi di politica economica
Ne può sorprendere forse nemmeno la grande attenzione che hanno avuto le nostre proposte alla discussione
Di queste due giornate se si pensa che molti degli interlocutori che ci sono qui succedute che hanno commentato la relazione di Walter proposte della CGIL hanno dedicato loro come tanti altri moltissima attenzione nei mesi passati
A discutere a dividersi a contrapporre argomenti argomenti che avevano però una sola finalità
Decidere se saremmo potuti entrare o meno in Europa e pochissima attenzione è stata destinata da molti che pure ne avevano non solo titolo ma dovere
A riflettere sul come sarebbe stato possibile restare in Europa
Da qui anche una discussione a volte difficile da comprendere anche per chi vi partecipa un po'più da vicino come capita a noi
Sul succedersi delle fasi sulla discontinuità delle politiche sugli effetti di processi che invece a me paiono francamente abbastanza lineari semplici da cogliere non sempre del tutto positive e condivisibili ma chiare ora siamo arrivati al due di maggio in un quadro variegato dei risultati di tendenze con una serie di problemi irrisolti alle spalle con altri invece importanti consistenti ancora davanti allo
Vale la pena di ricordare sia pure per sintesi
Proprio per evitare
Il sadismo
Temuto da molti di voi quali sono almeno i i tratti prevalenti del del percorso che abbiamo alle spalle concordo molto con un'osservazione che è stata fatta qui
Pochi minuti fa da Laura Pennacchi
Il risanamento che ha portato l'Italia ad entrare in Europa avuto certo uno sviluppo non lineare ma nell'arco degli ultimi tempi i tratti di equità che noi più volte abbiamo rivendicato
Le politiche dei governi che si sono succeduti nell'arco degli ultimi anni non sono state uniformi com'è noto stante anche le opinioni di carattere spesso del dei governi con i quali abbiamo misurato di volta in volta le scelte di politica economica e sociale
E pur tuttavia la parte finale è una parte che ha consentito contrariamente all'opinione di molti di realizzare gli obiettivi di Maastricht
E soprattutto ha consentito il rispetto di quei vincoli senza che il risanamento sì
Volgesse in una sorta di lacerazione del tessuto sociale o di penalizzazione dalla parte più debole del Paese
Timore che abbiamo avuto in più di una circostanza
Ipotesi che abbiamo contrastato anche in tempi recenti
Quando è bene non scordarlo
L'inizio del risanamento l'autunno del novantadue
Fu
Caratterizzato da una scelta di politica economica che non ha certo favorito i più deboli visto che l'accordo sindacale
Chi contenimento dell'imitazione dei nostri poteri contrattuali non editto una svalutazione consistente dalla monete contrariamente a quanto ci era stato garantito
E l'avvio del processo positivo che ci ha portato a Maastricht
E a rispettare i parametri di Maastricht ebbe un inizio per noi
Soprattutto per gli interessi che rappresentiamo certo non dei più favorevole
Così come nessuno può negare che l'intenzione del governo di centrodestra erano intenzioni mirate a ridimensionare la spesa sociale a ristabilire un rapporto diverso tra il prodotto interno lordo la spesa
Certo però a discapito di violente lacerazioni che abbiamo per fortuna evitato con un'iniziativa di massa che ha costretto quel governo a cambiare orientamento e decisione al momento del varo della finanziaria per il mille novecentonovantacinque
Non voglio con questo dire che i rapporti con il governo attuale siano sempre stati
Basati su politiche condivisibili da parte nostra abbiamo avuto momenti di tensione di polemica qualche
Circostanza siamo arrivati anche vicino alla rottura però sarebbe utile non scordare che l'ultimo pezzo della strada è stato fatto con l'accoglimento da parte del nostro interlocutore di aspetti non irrilevanti delle nostre proposte
Lo dico per apprezzare non soltanto quel che han fatto loro ma i risultati delle moto non sono e sarebbe opportuno che un sindacato questa pratica non la scorda sembra prodotto interno lordo tornato a crescere in misura più consistente di quanto ipotizzato inizialmente un'inflazione stabilmente bassa
Un calo consistente degli interessi sul debito io aggiungerei tra le ragioni
Positive di questi ultimi tempi anche una congiuntura internazionale nient'affatto trascurabile la ripresa in alcuni Paesi forti ha effetti positivi anche sul nostro sistema produttivo
Che non vorrei che si dimenticasse che
Una parte rilevante di questi risultati positivi che abbiamo
Collocati prima del primo di maggio anzi del due di maggio sono dati anche ad una relativa stabilità politica
Si parla spesso di questi ultimi anni ma si scorda che
Lo dico da sindacalista
Non abbiamo avuto difficoltà di non poco conto
Ad esempio nel finalizzare la politica dei redditi
Nell'attuare correttamente le regole previste dalla concertazione ma ancor di più nell'utilizzare i vantaggi
Che il processo progressivo di risanamento determinata in virtù del fatto che i nostri interlocutori che abbiamo con una rapidità certo da considerarsi fisiologica con le pratiche le abitudini e la Prima Repubblica ma non certo positiva per i processi economici
E lo stesso avvio delle riforme istituzionali adatto insieme un contributo alla relativa stabilità politica e alla soprattutto ha avuto un effetto positivo per la credibilità internazionale del del paese
Non è tutto risolto come ho detto prima rimangono problemi seri
Uno stop del debito troppo alto
Resta ancora da completare il percorso che porta la stabilità istituzionale e alla riforma
E poi come ricordava Walter nella relazione che ereditiamo dalla fase precedente una debolezza produttiva consistente e il dualismo storico di questo Paese le differenze tra il nord e il sud perché non si sono certo risolto in una fase nella quale le politiche di risanamento pur basate su criteri di equità maggiore rispetto al periodo precedente non hanno realizzato compiutamente visibilmente
Un riavvicinamento tra i territori così diversi tra di loro storicamente così lontana
Ora all'insieme di questi problemi che rimangono sul tappeto bisogna dare delle risposte ed è importante che queste risposte abbiano tra di loro una connessione abbiano coerenza
Questo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere ai nostri interlocutori di governo
Dando atto loro
Di aver compiuto
Scelte impegnative
Di aver accettato in confronto con un sindacato disponibile
Che non si è certo sottratto
Alla sua parte
In questo processo
Ad un sindacato che ha mantenuto nei limiti del convenuto le sue dinamiche contrattuali e che ha privilegiato alcuni aspetti di interesse di vantaggio generale come il risanamento e la difesa del potere d'acquisto
Considerando la politica dei redditi come uno strumento importante di redistribuzione equa della ricchezza che si andava a produrre
Ad ognuno di questi problemi però bisogna dare adesso una risposta
In logica continuità con quel che è stato e introducendo rafforzamenti o politiche nuove laddove necessario
Vorrei dire prima di una cosa che apparentemente fuori dalla sfera di interesse ed esplicitamente fuori dalla sfera di intervento del sindacato
Le riforme istituzionali e la stabilità politica non sono irrilevanti per il futuro di questo Paese
Per il futuro economico di questo Paese
Se in virtù di qualunque accadimento Esterno dai risultati elettorali ultimo alle tensioni che permangono tra le forze politiche
Si arrestasse il processo di riforme istituzionali
E si ritornasse ad una fase di conflitto tra le forze politiche di instabilità
Il rischio che una parte consistente delle potenzialità che la situazione attuale a vengono messi in discussione
è un rischio altissimo
Arriverei a dire che forse è una certezza nemmeno un perito
La stabilità per questo serve anche a noi
Che serve un assetto istituzionale riformato e condiviso dalla maggioranza dei cittadini italiani
Perché questa è una condizione importante e decisiva per lo sviluppo
Lo sviluppo futuro oggi possibile dal processo di risanamento che in larga parte alle nostre spalle il risanamento non genera effetti solo quando si conclude
Genere Petit in corso d'opera e la ripresa industriale in alcuni settori in alcuni territori e davvero molto consistente lo dicono i nostri muratori empirici
Dal calo dalla cassa integrazione all'aumento della richiesta di prestazioni straordinarie
Ebbene lo sviluppo possibile sulla base di questa ripresa
Deve essere accompagnato da politiche di rigore
Non è finito il tempo del rigore
Anzi il rigore è importante perché dà qualità e profilo allo sviluppo
E bisogna programmare la riduzione del debito
Ed ognuno sa chi non è distratto almeno che la riduzione del debito è pratica indispensabile in Europa possibile in Italia se lo sviluppo affronta e da prime risposte concrete ai bisogni prevalenti di questo Paese
Politiche di contenimento realizzerebbero lo stesso obiettivo ma sarebbero incapaci di garantire la coesione sociale che serve ad un Paese che arriva
All'Europa con il pregresso è risolto del nostro
La coesione sociale si basa sul più elementi tra di loro connessi
Per noi quelli prevalenti restano il lavoro
La scuola
E le protezioni
Quelle protezioni sociali rimodulate riformate in grado però di assicurare tranquillità ad un numero consistente di cittadini che nel momento del bisogno sanno di poter contare su un'idea di welfare come quella che storicamente
La vecchia Europa ha valorizzato
Ecco perché ci siamo interrogati e poi abbiamo deciso che era giunto il momento di ripetere peraltro una discussione fatta non più tardi di due anni fa come ricordava Walter nella relazione
A Catania
Dando questa discussione non più soltanto sui servizi e sulle reti un profilo più ampio la politica economica
Per restare stabilmente in euro
Io penso che le condizioni di base le precondizioni siano quelle che io
Un po'genericamente sommariamente indicato poi ci sono le questioni specifiche che qui abbiamo affrontato e discusso
Il dualismo in primo luogo
Per evitare che questo Paese si frantumi
Per evitare che si producano rotture lacerazioni irreversibili serve certo un'idea di riforma istituzionale che abbia come fondamento il federalismo in un Paese unito
E con un'idea ed una pratica forte di solidarietà
Ma bisogna anche produrre una riunificazione materiale delle condizioni di milioni di cittadini italiani l'assetto istituzionale importante le condizioni materiali lo sono ugualmente
Una politica economica per superare il dualismo
O se volete una caratterizzazione della politica economica degli anni a venire per superare il dualismo oggi esistono le condizioni perché davvero si possa parlare finalmente di sviluppo senza il rischio di essere smentiti dai fatti
I segnali sono consistenti durano gli effetti del risanamento hanno dato stabilità all'economia italiana
è parsa a molti non è tra questi per la verità incomprensibile la polemica a volte astiosa di una parte consistente delle imprese italiane
Che per amore di conflitto latente immaginato annunciato nei confronti del governo arrivavano a negare l'evidenza dei fatti
L'evidenza di quelle condizioni che hanno poi invece di recente apprezzato
Guardate che spero si spiegherebbe in alcun modo un cambiamento di rotta così drastico da parte delle associazioni imprenditoriali delle maggiori imprese italiane se davvero la ripresa non fosse consistente tale da generare sviluppo
Il minacciato
Conflitto con il governo da un lato le ordinazioni sindacali dall'altro la messa in mora della politica dei redditi della concertazione rientrato così rapidamente
Ha una ragione concreta
La conversione non è astratta
La scelta condivisibile
E apprezzabile di utilizzare le condizioni nuove
E di finire con la negazione delle stesse
Queste condizioni che possono portare diceva ad uno sviluppo
Il problema politico più delicato
è quello di ottenere per noi
Immagino che specularmente lo sia anche per il governo
Il massimo di effetto possibile da questa situazione hanno si tratta perciò di orientare lo sviluppo e di utilizzare con profitto le nuove risorse che il meccanismo di accumulazione che riprende mette a disposizione finalizzare queste risorse finalizzare gli effetti della politica dei redditi
E non accettare l'idea che
Basta la rimessa in moto del processo per avere in larga misura e nel corso di breve tempo risolto i problemi che invece sono in campo
La spontaneità e non paradossalmente accentua le differenze certa la crescita da vantaggi per tutti
Ma questa controindicazione terribile che accentua le differenze o addirittura introduce elementi di divaricazione negli stessi territori deboli
Oggi in virtù di quel che sta accadendo già tutto il Mezzogiorno non ha le stesse dinamiche
Basta guardare agli indicatori
Più sensibili per cogliere come una Regione meridionale senza alcun dubbio come la Puglia abbia oramai segni di fibrillazione positiva fortissimi nella fascia costiera e abbia problemi rilevanti il sostanziale
Mantenimento di una situazione
Amorfa nelle zone nelle duramente
Ma guardate che per noi la spontaneità della ripresa
E addirittura una ripresa che diventa sviluppo secondo i tassi di crescita che sono stati ipotizzati dagli stessi documenti varate dal Parlamento aprirebbe problemi inediti difficili da gestire nelle aree più forti
Le aree sature si troverebbero a tal punto
Costrette a
Richiamare forza lavoro
Le risorse per l'innovazione dall'aprire
Processi
Di forte mobilità territoriale
Non dal Sud
Ma dall'Est
E ad a vere e problemi di gestione delle ricadute sociali della saturazione del mercato del lavoro insisto inediti ma molto complessi e delicati e dalle potenzialità non tutte positive
Ecco perché avevo insistito molto anche in questi giorni nelle discussioni che abbiamo avuto con i nostri interlocutori di governo perché davvero si scegliesse finalmente
L'ambito dell'intervento mirato specifico di politiche in grado di dare risposte rapide
Alle priorità che insieme abbiamo condiviso
Devo dire che anche per quanto concerne le politiche le cose che sono state ricordate più volte nella relazione poi apprezzate dei nostri stessi interlocutori
Siamo di nuovo allo scarto netto tra le intenzioni delle cose concretamente in campo quelle fattibili
Devo dire anche sulle priorità e sulle politiche grandi problemi
O dispute particolare non ci sono stati l'accordo del novantasei esattamente questa cosa
E la definizione è stato definito dal presidente del Consiglio forse con qualche così come un accordo storico e alla definizione delle politiche che servono per favorire la riallocazione delle risorse che la ripresa risanamento rendevano disponibili
Ecco perché non ci sono difformità nelle priorità ma neanche nella scelta delle cose da fare il salto la differenza sta
Nella verifica
E nella valutazione la verifica tra quel che è stato e quel che servirebbe
Ora è importante recuperare dei ritardi e soprattutto dare il segno visibile delle proprie intenzioni perché la situazione non resta ferma immobile
La situazione economica migliora il quadro di riferimento
Produce gli effetti positivi e gli squilibri pericolosi che ricordavo
La mancanza di efficacia degli interventi nelle aree deboli ridà fiato
Ad un'idea che noi non possiamo in alcun modo né accettare né condividere
Che per risolvere questi squilibri si debba ritornare ad una gestione non rigorosa della specie
O peggio ancora la riproposizione di un'idea dell'intervento straordinario quando sento propugnare
Ipotesi come quelle della creazione di una solare meridionale come area nella quale generare convenienze che cosa mi si ripropone davanti agli occhi quello che vedete tutti voi
L'idea che abbiamo combattuto per interi decenni
La logica dell'intervento straordinario e badate che anche la richiesta a piena voce di a vere
Politiche fiscali differenziate tra il nord e il sud finisce con la ballare magari involontariamente ma la sostanza non cambia ancora una volta l'idea dell'intervento straordinario
Devo dire che anche qualche commento sui risultati elettorali di queste ultime ore riporta più o meno lì a insomma
Lasciamo questo ad altri commentatori
Per noi indispensabile una politica unitaria per il Mezzogiorno
Una politica che non esclude la competizione tra i territori
Ma la colloca in un quadro di riferimento generale
In un quadro nel quale le scelte le priorità sono
Definite come vantaggiose per tutto
Il Mezzogiorno
Competizione tra i territori basata sulla qualità e non sulla riduzione semplicemente dei costi
E interventi di rilancio delle zone deboli
Da collocare nel quadro di normative e di vincoli comunitari
Non immaginando di mettere in discussione nelle scadenze né il carattere qualitativamente apprezzabile di molti di questi ricco
Vuol dire finalmente uscire sulla base anche di qualche valutazione dei fatti concreti
Che sono stati ricordati anche nella discussione di questi due giorni
Da un'idea che basti la politica delle convenienze per le realtà meridionali
E ancor di più che sia produttiva una sorta di mistica della flessibilità
Per ridare capacità da attrattiva
A territori che da decenni
Sono poveri pochi si sono ulteriormente impoveriti nel corso degli ultimi anni
Certo per non avere l'effetto dei coriandoli che ricordava Walter
Si tratta di collocare le scelte di valorizzazione di alcuni territori l'idea di fertilità di alcuni territori e di loro capacità attrattiva in un quadro di interventi generale
I risultati di quel che è stato nel corso di questi mesi l'intervento verso le aree deboli élite semplice da valutare
Le convenienze
Se per tale si intendono i vantaggi fiscali contributivi e contrattuali
Per chi vuole investire nelle aree meridionali che sono stati identificate con i patti territoriali ancor di più con i contratti dare sono superiori a quelle dei tanti decantati Galles e Irlanda
E però la situazione non muta
E la mancanza di un sistema di convenienze generale in grado di abbattere i veri i differenziali tra il sud e il nord può addirittura produrre una rincorsa verso il basso se prevale l'idea della competizione basata sui costi ed una sorta di attendismo dell'impresa
Che non sceglieranno quale territorio
Utilizzare per i loro investimenti o presunti tali fino a quando non avranno chiarito quali sono le convenienze di tutti i territori
Ecco perché è importante recuperare prima concettualmente
Mannelli in pari tempo anche come base degli interventi materiali un'idea di qualità dello sviluppo
Per il Nord per il Sud
E le priorità vere degli interventi nel Mezzogiorno
I temi irrisolti nonostante esistono progetti programmazioni importanti come quello della legalità
Delle risorse materiali
Ed è la quantità e qualità delle infrastrutture sia ben chiaro sono temi con l'eccezione fortunata della legalità quello delle risorse materiali delle infrastrutture che non valgono solo per il Mezzogiorno
Sono problemi anche delle aree forti
Faceva Walter l'esempio quindi della disputa
Insensata
Chiamiamola così
Tra Fiumicino e Malpensa
Insensata perché
In un Paese che non si divide con una logica prevalente del campanile dell'interesse locale
Si contribuisce in primo luogo tutti insieme ad acquisire quote consistenti di mercato visto che per la prima volta esistono azienda risanata e siamo di fronte ad occasioni potenziale di crescita consiste
Ma poi ognuno dovrebbe comprendere che è importante avere due folli ma che il Polo di Malpensa è indispensabile anche per la parte più forte del Paese
Se vogliamo avere in questa parte i processi di rinnovamento
E di adeguamento che la tengano
In competizione con altre aree forti dell'Europa
Innovazione nelle aree sviluppate sarà possibile se gli interventi per quanto concerne le risorse materiale le infrastrutture si realizzano anche lui
Ma sappiamo noi per primi che questi sono le priorità del Mezzogiorno
Priorità che devono essere aggiunte
Al sistema di convenienze definito operare
A un miglioramento dei fattori che possono determinare qualità nel lavoro e negli investimenti in queste
Avete sentito qui qual è la situazione nella quale ci siamo mossi e quali sono i riscontri che abbiamo che abbiamo avuto
Si possono fare degli esempi sono
Voglio insistere più di tanto
Per cento ragioni ma guardate che
Quando si parla di infrastrutture non pensiamo solo alle infrastrutture pesanti
La nostra polemica con gli interventi che riguardano il sistema delle telecomunicazioni oppure la produzione
Il trasferimento dell'Energia
Hanno questo fondamento
Una delle diseconomie più rilevanti sta proprio dalla quantità e qualità delle infrastrutture
Tra nord e sud
E ognuno comprende senza bisogno di calcoli particolarmente sofisticati e raffinati che non ci sono margini
Nelle dinamiche di costo che possono compensare queste diseconomie o si abbattono in quanto tali o le aree meridionali resteranno aree marginali in Italia e in Europa
E anche per quanto concerne le risorse materiali non è immaginabile che le quote destinate già previste già ipotizzate di risorse per la formazione o per l'apprendistato non vengano sospese
Di quale lavoro si tratta allora quando si parla di occupazione del Mezzogiorno
Di un lavoro qualsiasi purché dato senza contenuti qualitativi aree che vengono oggi destinate ad Investimenti ma non hanno al loro interno questi elementi per rafforzare la qualità del lavoro che si crea resterebbero aree deboli
Aree marginali in un sistema competitivo che invece deve essere progressivamente integrato uniformato
Nella discussione che abbiamo avuto si sono evidenziati problemi delicati una parte di questi anche inediti
Chiediamo al governo di cercare con noi le soluzioni adeguate di riflettere seriamente sugli aspetti più delicati delle vicende che abbiamo di fronte
E che vanno affrontati
Io credo siano
Almeno
Tre le questioni più complesse
Una penso debba essere
Riservato ad una fase successiva
Lo dico francamente
Non ho alcun dubbio che sia arrivato il momento di immaginare una riorganizzazione dei singoli dicasteri e dell'insieme
Dell'esecutivo
In fondo
La struttura operativa
E gestionale dei governi
Non è dissimile da quella
Dell'immediato dopoguerra
Pochi cambiamenti indotti da vicende esterne
E poco si è ragionato sul come strutturare progressivamente
Funzioni e competenze in ragione da un lato del modello istituzionale quale si mira
E dall'altro dai problemi nuovi che il mercato globale
L'Europa
Pongono a tutti i soggetti che operano
Compresi quelli
Istituzionale
Non mi pare però che sia questo il momento per affrontare questo tema che pure non può essere rinviato molto nel tempo
è un tema interessante presumo della prossima legislatura
Sarebbe più importante avere oggi invece il rafforzamento della coesione interna del governo attraverso la collegialità l'assunzione di responsabilità collegiale
Una discussione più
Trasparente e anche impegnativa
Non vorrei dire a questo punto una malignità una cattiveria
Ma io non so quante volte
I ministri abbiano avuto occasione di discutere con la passione che hanno mostrato qui dei temi che abbiamo affrontato qui nel Consiglio dei ministri
Come si organizza la discussione all'interno del governo non è problema che riguarda noi
Però credo che il problema del come si esercitano funzioni e competenze riguardi tutti
Credo che sia questo l'aspetto delicato del
Futuro dalla vita
Istituzionale
Oggi sarebbe auspicabile la collegialità Enron l'apertura di una discussione pur legittima che rischia di caricarsi di tanti significati e segnalibro
Dall'altro lato però ci sono due problemi che abbiamo incontrato nella nella verifica
Di come si gestisce la politica dei redditi di come si affrontano
Anche i nostri problemi di
Di attuazione dell'intesa
Provo descrivere sommariamente così
Da un lato come è stato ricordato qui dagli stessi ministri ammesso con con franchezza
Siamo di fronte a delle difficoltà nella realizzazione degli interventi concorda di alcune delle politiche
Soprattutto della rimozione nel caso del Mezzogiorno dei limiti strutturali perché
La nostra strumentazione
Nostre in intesa come paese la loro strumentazione quello del governo delle istituzioni mostro un eccesso di vischiosità
C'è una burocrazia soffocante che produce spesso deresponsabilizzazione
Ne sono tutti molto convinti
L'attuazione della riforma Bassanini presumibilmente aiuterà a risolvere una parte di questi problemi oggi però l'effetto negativo di queste condizioni Inca
Come attuare una terapia d'emergenza
Visto che il problema lavoro e occupazione soprattutto nelle aree deboli a anche scadenze temporali ravvicinate
Superando vischiosità e burocrazia
Senza mettere in discussione
Nei alcuni linee cardine
Della
Politiche di riforma istituzionale né funzioni e competenze che oggi sono universalmente acclarati utilizzate
Io credo sia necessario parlare esplicitamente di poteri sostitutivi
Non è possibile che un intervento di interesse generale venga condizionato qualche volta impedito
Da esigenze locali
Legittime
Ma dannose se si guarda all'insieme degli interessi di un territorio più vasto
I poteri sostitutivi vanno messi in campo non devono in alcun modo
Come ovvio alterare un esigenza fondamentale di trasparenza
Io penso possono non essere messo in contraddizione con un'ipotesi di riorganizzazione di riforma degli assetti istituzionali
Ma di questo si tratta
Poteri sostitutivi non funzioni o figure sostitutive i commissari quando mantengono gli stessi vincoli dei soggetti che sono chiamati a sostituire vanno incontro inevitabilmente alla disfatta la sconfitta
Tema delicatissimo
Soprattutto perché come sapete il Parlamento è impegnato in una discussione
Che può diventare addirittura
Esplosiva
Sui temi che riguardano appunto l'assetto istituzionale futuro
Io non credo però che sia più rimandabile nel tempo
Lo scioglimento di questo no
Se no guardate ci ritroveremo di fronte alla definizione
Delle stesse priorità tra noi i nostri interlocutori
All'elenco anche preciso
E oggettivo
Delle cose fatte e delle tantissime difficoltà a fare quelle che mancano senza passi in avanti consiste l'accordo del mille novecentonovantasei il
Patto per l'occupazione
è stato realizzato per la parte relativa la strumentazione
Se mi consentite la semplificazione in larga parte non realizzato per quanto concerne gli interventi operativi e gli investimenti perché nonostante le difficoltà non piccole che il Parlamento a decidere in fretta tredici mesi per varare il pacchetto Treu
Come l'hanno chiamato i nostri amici giornalisti non sono pochi c'è un'idea dell'emergenza eccessivamente dilatata per il resto siamo in condizione di gran lunga peggiore a venti mesi una parte delle cose che vi erano state fissate identificate non sono
Avviata d'attuazione
Io credo che non ci si possa condannare ad un'idea di lentezza esasperante che finisce poi con rendere difficile l'utilizzo razionale dei vantaggi complessivi che mutamento del quadro macroeconomico Decker
Lo stesso problema di carattere istituzionale però se si guarda l'altro grande limite che abbiamo incontra
Lo diceva Walter nella relazione
La capacità progettuale delle Regioni delle attuali Regioni è bassissima
La loro efficacia degli interventi la loro attività
Ugualmente insoddisfacente cento con differenze enormi tra il nord e il sud all'interno delle stesse aree del Nord delle delle stesse aree del sud
E però mentre il Paese discute
E il Parlamento decide su quale assetto
Federalista costruire
Non si può ignorare il fatto che la Calabria si è diventata l'ultima Regione sul piano economico d'Italia in virtù di tante cose ma anche di uno che si vede
Senza bisogno di cento riflessione la mancanza di un interlocutore istituzionale da anni impedisce a noi di negoziare
Gli interventi che voi potrebbero essere lì fatti in virtù delle competenze dei poteri che le Regioni hanno e condanna la Calabria come la Sicilia diventare progressivamente più deboli di quanto non fossero in precedenza
E regioni come la Basilicata che hanno una sede istituzionale stabile il ragionamento che sto facendo prescinde dal carattere delle giunte invece hanno occasioni che colgono di crescita e di rafforzamento
Delle loro condizioni territoriali
Come risolvere
Questo problema
Come evitare questo limite è un altro argomento delicato da gestire con attenzione e da non mettere in contraddizione con le ipotesi di riassetto di riordino azione complessiva
Non vorrei qui nemmeno lontanamente per questo lo preciso dare la sensazione che sono convinto che non si debba procedere sulla strada del federalismo no
La nostra idea è in materia nota
L'assetto al quale pensiamo si debba puntare
è chiaro non ha sbavature abbiamo addirittura un anno fa
Portato un po'di persone insieme a noi a dire in chiaro qual era l'opinione sull'assetto futuro del Paese sull'idea di federalismo in un Paese unito
è basato sulla solidarietà non abbiamo cambiato idea sto dicendo però che questo processo e questo percorso vanno tenuti in attenta considerazione per quanto concerne la soluzione delle contraddizioni che sono state almeno le più evidenti esplicita gli strumenti sono quelli che abbiamo indicato nella relazione di Walter che mi pare sono stati sostanzialmente considerati utili importanti
Da parte
Di molti dei nostri interlocutori
Ma al governo non chiediamo solo questo
Chiediamo anche di darci
Nel quadro di riferimento certo ma la sollecitazione non va solo al governo
Per quanto concerne le politiche per recuperarla Devole sa produttiva dalla quale una parte consistente del nostro sistema industriale ma anche nella produzione di servizi le cose non vanno meglio
è venuto a accade
I processi anche qui sono processi che risalgono ad un tempo lontano
Io penso che ci siano posizioni difficili da recuperare in alcuni settori
Poi possiamo recriminare molto si possono facilmente individuare anche le responsabilità del caso
Ma è evidente che in alcune attività produttive le condizioni
Competitive di qualche decennio sono sono difficili da recuperare
Abbiamo pagato noi perché gli effetti sono ricaduti su di noi la sottocapitalizzazione di molte imprese italiane l'eccesso di indebitamento che ha portato nelle situazioni di crisi
A far prevalere l'idea che ci si potesse difendere ridimensionando progressivamente la propria dimensione concentrandosi senza innovare
Chi non ha saputo innovarsi progressivamente entrato in sofferenza
Ed è uscito dal mercato
E per molti le condizioni per rientrarvi non ci sono più
E dobbiamo sapere che un processo di selezione darwiniana ci sarà ancora e più consistente negli anni a venire
è finita per sempre
La ragion d'essere per molte imprese basata sulla flessibilità dei campi sui vantaggi della svalutazione
Sulla competizione basata sulla costi e sulla quantità di prodotto e non sulla qualità il mercato che si apre dal due di Maggi in avanti porterà alla marginalizzazione di alcuni alla crescita anche consistente di altri
Bisogna puntare sui presidi che sono rimasti
Bisogna valorizzare i punti di forza che pure ancora esistono e nel contempo garantirà l'assetto produttivo quelle condizioni che sono mancati in queste vedo la priorità su ogni altra la creazione finalmente di un vero mercato finanziario
Se si vuole uscire dall'endemica sottocapitalizzazione di molte imprese bisogna costringerlo da un lato e incentivarle dall'altro a partecipare ad un processo positivo di costruzione finalmente di un vero mercato finanziario attraverso l'utilizzo dei fondi
Di previdenza complementare attraverso lo smobilizzo progressivo sempre verso il Po
Delle quote di salario dei lavoratori accantonati e non solo di quelle future
Con gradualità
Ma
Anche con disponibilità certa pure della cantonata
Nessuno di noi pensa di mettere in crisi il sistema delle piccole imprese
Ma è evidente che trattasi di vantaggio per tutti per i lavoratori come per le imprese quello di riuscire in tempi certi a smobilizzare quote consistenti di risparmi
Per indirizzarle verso i fondi o verso il mercato azionario secondo regole da costruire
L'idea dell'accantonato tenuto sostanzialmente a disposizione si potrebbe dire in ostaggio
è un'idea che ha dato vantaggi in tempi passati ma che non non ha più nulla a che spartire con le dinamiche le regole e soprattutto con le esigenze
Da salvaguardare sono un'idea dei distretti e il valore della dimensione della piccola e media impresa
Che non vanno infatti Zaki oltre ogni dire
Anche qui bisogna evitare
Come qualche volta capita
Di ricadere nell'enfasi nella mistica la piccola impresa
Ad un sistema nella quale la media la grande impresa hanno visibilità e capacità di innovazione e la trasferiscono sì poi bisogna saper utilizzare le potenzialità dei monopoli da liberalizzare con una
Precederlo accompagnare in pari tempo i processi di privatizzazione
Abbiamo posizioni importanti capacità innovativa e per qualità del prodotto in molti settori che sono stati in precedenti protetti dal mondo poi
Situazione paradossale ma è visibile come la qualità di alcuni settori protetti in verità sia in parte maggiore la qualità di alcuni settori sono stati invece lasciati nei regimi di concorrenza la liberalizzazione e la privatizzazione che noi non abbiamo mai ostacolato anzi abbiamo sempre
Prego sollecitato sono un'occasione importante la selezione ci sarà comunque perché i cambi fissi non sono più ripetibili e perché si va progressivamente ma celermente verso il superamento di ogni forma di politica di sospensione dalla concorrenza molti dei sostegni degli aiuti alle imprese quelli che hanno
è stato attraverso gli ammortizzatori sociali o attraverso gli interventi diretti la Virgen
Negli anni Settanta non sono più riproponibile in un sistema che acquista di conseguenza maggior libertà
Servono politiche di incentivazione di stimolo ai fattori dello sviluppo e dell'innovazione io credo serva
Anche perché non dirlo sarebbe curioso che dei sindacalisti non lo facesse un sistema di rapporti regolato non conflittuale gli stimoli alla qualità la produttività non vengono soltanto dagli interventi che il governo
E che
Rappresentano la sostanza di una nuova politica industriale
Ma anche dalla qualità e dalla quantità di rapporti che esistono tra il sistema delle imprese e le organizzazioni dei lavoratori non i singoli lavoratori ma l'euro che ha
L'azione dei lavoratori la qualità e la produttività come valori di New
Resa sia realizzano dando stabilita alla politica dei redditi agli impianti contrattuali ai meccanismi che portano ad una redistribuzione la più è quella più stimolante possibile della ricchezza che si produce e all'ora la formazione e la professionalità sono occasioni straordinarie per l'intero sistema e per le singole così come i modelli organizzativi sui quali si basa la capacità di produrre
Beni materiali o servizi non è cosa è rilevante troppe volte sento fare richiami la disponibilità dei lavoratori poi questi richiami Siderno du cono in cose astratte e lontane lo smobilizzo del loro risparmi individuale per diventare azionisti salvo poi introdurre gli elementi di alterazione che ricordava prima lavorate ma
C'è un'idea di liberismo curiosa astratta spesso mirata a distruggere le regole del mercato o ad alterarle impropriamente
Io credo invece che ci siano forme
Alte
Di partecipazione di coinvolgimento delle persone che lavorano attraverso dello ro organizzazioni attraverso la rappresentanza collettiva sono quelle che danno la possibilità del con conto della ricerca comune degli obiettivi e della contrattazione che abbia
Al suo interno gli elementi di stimolo che ricordavo prima ecco perché la formazione
Lo sviluppo delle professionalità e insisto la ricerca comune dei modelli organizzativi è importante se ci pensate è uno degli elementi che hanno prodotto questo
O risultato per molti sorprendente per noi no dell'ingresso in Europa
Processo di risanamento così vistoso e qualitativamente apprezzabile della nostra economia c'è anche il carattere del rapporto che si è determinato tra i grandi soggetti
La politica e di testata questa cosa una sorta di uovo di Colombo il confronto preventivo come regola che si sostituisce ai conflitto per vedere riconosciuto il proprio diritto a rappresentare soltanto qualche anno fa
Ipotesi come quelle che oramai prendono per fortuna corto di regole di sistemi codificati di rapporti tra le parti erano impensabili se è vero come è vero che molte associazioni imprenditoriali si rifiutavano dirittura di negoziare color relazioni sindacali in virtù del fatto che queste secondo lo Roma rappresentative oggi acquisita la disponibilità al confronto preventivo credo debba essere completata da regole certe per riconoscere la rappresentatività di ciascuno non solo la nostra ma anche quella del sistema variegato dell'impresa questo elemento questa qualità dei rapporti va rafforzata vari conferma come uno dei componenti
Non marginali di un processo positivo di rilancio e di crescita dell'economia di costruzione delle politiche del dopo due Di Maggio
No queste intenzioni poi molte delle cose che sono state dette qui delle riflessioni che ci sono state
Offerte ovviamente saranno alla base del nostro lavoro futuro abbiamo dell'appuntamento e delle scadenze di
Stimolo di sollecitazione forte al gol nell'arco delle prossime settimane
Approveremo ad una manifestazione nazionale come sapete il venti di giugno ma è molto importante quello che faremo anche prima del venti dicevo proprio perché la politica economica
E la sua finalità lo sviluppo lavoro sono
Temi complessi abbiamo deciso di caratterizzare
The delle nostre iniziative su singoli aspetti che fanno diversi nostri territori poi l'esigenza di riunificare e di dare visibilità anche sul piano
Del messaggio politico
Io credo che la manifestazione della del venti giugno risponderà questo bisogno si tratta però di dare risposte concrete ad ognuno dei temi che metteremo in campo queste ritenzione ci sono polemiche a volte garbata a volte o meno anche di queste ore e curioso come alcuni di coloro che ci stimolano a considerare con
Rispetto ed attenzione l'operato del governo parlo dei nostri interlocutori esterni soprattutto
Alcuni media poi
I
Mostrino delusione quando critichiamo anche
Vivacemente i nostri interlocutori tornino ad essere di opinioni diverso da sé le nostre iniziative non corrisponde allora i loro desideri desideri che qualche volta mi paiono francamente più finalizzati alla loro attività imprenditoriale e professionale che non alle cose concrete io penso che il sindacato abbia per sua fortuna tanti strumenti
Disponibili per dare visibilità e per cercare di ottenere risultati per le persone che rappresenta
Deve di volta in volta scegliere quelli più funzionali quelli più etica
Ac possiamo aver deluso qualcuno ma non mi pare francamente che lo sciopero sarebbe stato in questa circostanza e men che meno lo sciopero generale la risposta migliore
I re risultati adeguati alla somma di questioni che qui Walter ha indicato e che vengono mi pare
Larghissima parte condivise c'è una valenza simbolica nelle iniziative di lotta che non sfugge a nessuno ma che va destinata ad altro momento ad altra circostanza di fronte ad esigenze
Di soluzione di temi complessi di questioni tra di loro Iverson di condizioni articolate nel territorio la riunificazione la dimensione simbolica
Beh francamente è la cosa peggiore che si possa fare quel che serve di più e la capacità di proporre per ciascun argomento ipotesi di soluzione mirate specifiche meglio ancora se condivise vedete quando siamo a
No approdate quest'ultima fase di verifica con il gol
No da parte di alcuni correva il sospetto che in fondo
Fosse l'interesse del sindacato riassumibile in una sorta di grande messaggio politico per stare in campo bisogna di ci sono contrarietà e poi il merito viene un attimo dopo se qualcuno aveva dei dubbi partecipando a questa discussione ventidue giorni spero se vi sia
Noi non abbiamo interessi alla genericità l'approssimazione al messaggio simbolico abbiamo interesse concreto alle cose concrete e credo che sia stata qui
Data ma attraverso non solo le cose abbiamo proposte che hanno ottenuto apprezzabili consensi ma anche alle cose che a questi sono state aggiunte dagli interventi delle nostre strutture sia stata data la prova concreta di come guardiamo alla sostanza
E di come facciamo lo sforzo certi
Perfettibile come sempre e non sempre destinato ahimè ad avere riscontri positivi per indicare di volta in volta quali sono le priorità e come si risponde a queste priorità questa era l'intenzione del convegno credo di poter dire senza enfasi alcuna che una parte degli obiettivi che ci eravamo posti è senza alcun dubbio realizzato
L'uso