"1908-1998: Novanta, ma non li dimostra" Convegno storico sul giornalismo nel nostro Paese org., nell'ambito della mostra-evento "L'Italia in Prima Pagina" su fatti e protagonisti dei media, dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana per l'anniversario dei suoi novanta anni c/o Archivio Centrale di Stato - Roma, 1/9 giugno

Lei prestigiosi che sono qui
Gli esperti tecnici e gli storici che sono a questo dibattito
Prendo la parola soltanto appunto per ringraziarli e poi per fare la parola caro amico Paolo Boniardi
Solo per leggervi un messaggio di Walter Veltroni
Che è arrivato poco fa caro Paolo mi scuso di non poter essere con voi oggi pomeriggio ma ci troviamo commessa in un momento politico molto delicato che mi costringe a cambiare i miei programmi
Voglio però ringraziarti per avermi invitato a discutere insieme ai colleghi ed esperti di un tema che considero fondamentale per la vita democratica del nostro Paese
Oggi voi discuterete di com'era e com'è diventato il giornalismo in Italia e le prospettive di questa professione è fondamentale che il lavoro parte da colui che esercita del giorno questo mestiere che siede rispettati seguiti da tante persone che fate scuola alle nuove generazioni
Perché il giornalismo recuperi valori irrinunciabili e di servizio che dovrebbe sempre contraddistingue lo un abbraccio Walter Veltroni come non condividere parole del vicepresidente del Consiglio
Da subito Paolo ringrazio naturalmente dottoressa che ad oggi per la la collaborazione per la sede che ci offre una cooperazione che ormai proficua e sono certa che si arricchirà ulteriormente l'iniziativa prego parodia
Allora ecco parlato perché non lo sapesse Porcio non tutti sanno che Paolo che ho parlato adesso è il segretario generale dalla Federazione nazionale della stampa Paolo Serventi Longhi
Che ha organizzato promosso questo serie di manifestazioni per le cogliendo l'occasione dal novantesimo anniversario della nascita della federazione nazionale della stampa italiana
Non viene
Va bene diano per vicino ma vicino proporre
Allora non c'è Veltroni però c'era il sottosegretario lavoro perché tra l'altro va passato una vita nel giornalismo
Sia di carta stampata sia anche televisivo che poi sottosegretario al ministero dei beni culturali e quindi sostituisce a pieno titolo
Il ministro Veltroni
Dei previsti da questo pannello di questo panel c'è dottor Curci che presidente della
Associazione della stampa estera
Paola Carucci
Enzo Cardi del del ministero delle Poste
Nicola Tranfaglia che qui alla mia destra Marcello Veneziani
Non vedo ricollegabili spero che arrivi non so se arriverà ma ecco non ha comunicato ancora certo va bene allora il tema è la storia del giornalismo problemi di storia del giornalismo
Io comincio dal titolo il titolo di questa riunione è un titolo molto molto netto molto Santo insomma in fondo novanta ma non li dimostra ma nove io spero che sia vero che non li dimostra perché con tutto quello che è successo in Italia voglio dire se anche uno avesse scritto novant'anni li dimostra va però è in gamba ecco Flor perché le novant'anni che vanno dal mille novecentootto avvia novecentonovantotto beh in Italia il topo porti cozze
Tanto per ricordare dico la prima guerra mondiale del fascismo la seconda guerra mondiale problemi dell'occupazione insomma tutte cose e poi le grandi rivoluzioni tecnologiche oltre che grandi rivoluzioni sociali cambiamenti eccetera
Anche le grandi abbiamo avuto in questi anni trova proprio tra l'otto diciamo non proprio l'otto marzo dipende da paese a paese abbiamo avuto due grandi rivoluzioni della comunicazione quelli che hanno cambiato la comunicazione boh
Che sono stati la radio ricordo che in Italia la radio diventò
Un fatto pubblico abbastanza diffuso solo la fine degli anni Venti in America era cominciato prima ma insomma la radio è un un una invenzione del Novecento è una rivoluzione novecento e poi la rivoluzione televisiva e adesso è in corso una terza
Una nuova rivoluzione detta dei new media e quindi materia ce ne di studio ma questo punto convegno un convegno storico
E direi che è un convegno che la stampa italiana cioè una federazione la stampa italiana promuove a favore del buon giornalismo
C'è un buon giornalismo cattivo giornalismo
No nel senso che diciamo noi critici io stesso critico del giornalismo ma c'è una grande divisione che quello giorno arrivò nella libertà giornalismo c'è anche i giornali neanche nei durante il fascismo uscirono tanti giornali d'Italia in paesi dittatoriali sono sempre usciti i giornali e ci sono sempre stati dei giornalisti però insomma secondo me è una differenza che bisogna sempre fare
Tenere presente di un arrivo nella libertà con la libertà un grado buono di libertà Oggiono all'individuo non libero
Direi che vale la pena di citare il tanto citato ma giustamente detto come il che scrisse una volta senza giornalismo non c'era democrazia insomma cioè senza circolazione delle idee i dibattiti
Ecco io troverei pochissime cose che adesso aggiungo a questo questa breve introduzione del soprattutto dei saluto e questa beh mi pare che si ponga il problema di fare una storia della Federazione dalla stampa io l'ho già chiesta proprio non riesco a trovare se qualche turno torna abbia idea di qualcuno e francamente sarebbe il caso di fare una buona storia della Federazione della stampa nove anni novant'anni sono tanti
Le vicende sono state molte
Sala giovane la Federazione della stampa ma problemi che vanno fino a contratto oltre a a tante tante cose la crisi oggi dei giornali lo sviluppo eccetera
Storia del giornalismo italiano vassallaggio del mi tagliano
Subisce una svolta positiva nel intorno al mille novecentosettanta prima c'erano stati già dei segnali Ignazio Weiss
Anche Nicola Tranfaglia che affatto giornalista per vari anni e poi di poi gran bel ce la sua vocazione vera da quella di fare lo storico eccetera ne hanno ne avevano parlato però direi che la svolta che imposta la storia del giornalismo in un modo regionali ma dei giornali e della stampa in un modo più interessante e importante e direi anche corretto è quello che scavalca la vecchia considerazione di Benedetto Croce che parlava sempre di una sola regionalismo come storie di aneddoti di di storie individuali
Di Luigi Barzini che andava a cavallo nella nella guerra Cino giapponese del mille novecentocinque se non sbaglio per per favorire lo sviluppo del Corriere della Sera nel settore così e invece questi visto ecco sono due soprattutto gli storici che hanno impostato questo cambiamento di considerazione della storia uno ore Valerio Castronovo l'altro e Nicola Tranfaglia
A sono i curatori della grande storia della stampa italiana che il cui ultimo volume uscito se non sbaglio due anni fa tre anni fa
Tre anni fa ed è quello che dice la stampa italiana nell'età della tv cioè già congruità constatazione che abbiamo fatto che ho fatto anche io nella mia attività di storico loro loro allievo
Coso che non si può parlare più di storia del giornalismo senza occuparsi a di televisione non si può separare
Si può separare un giornale una testata ma non il giornalismo o i giornali la stampa quotidiano stampa periodica senso parlare di radio di televisione
Una storia che è stato soprattutto una storia politica fino adesso
Che era anche più agevole da fare che si presentava più agevole oppure una storia anche tecnica delle tecnologie dei cambiamenti dei giornali dell'impresa è una storia dell'impresa e quindi del capitalismo
Editoriale oppure dei partiti e loro giornali e poi con tentativi anche di una storia economica
Della stampa e della storia è soprattutto una storia sociale qualcosa CEE
Di storia sociale però Pancaro vorrei qui e concludo sul fatto che facciamo ancora fatica a studiare le parti sociali la nei riflessi sociali della storia dalla stampa
Perché ad esempio i giornali che fanno molte ricerche che fanno fare molte ricerche sul loro elettori però non le fanno conoscere né a Tranfaglia né a me né a Castronovo per ora e lo stesso vale anche per i bilanci pensate che in Italia i bilanci dei giornali noi riconosciamo bilanci con buona promozione approssimazione solo dal mille novecentottantuno ecco
Ma qui concludo nomina parte prima la prima
Compagno di Pannella il quale vorrei dare la parola proprio Tranfaglia per chiedergli a che punto siamo con la storia del giornalismo della stampa e dei media anche agli effetti di queste mie osservazioni sulla storia sociale che sarebbe molto importante sulla storia anche economica
Sicuramente c'è stato un primo periodo della storia pronunci sede della storia
La stampa in cui
Ci siamo trovati soprattutto di fronte alle memorie dei giornalisti
O alle memorie di fatti eccezionali a cui è stata legata alla storia dei giornali
E questo non solo in Italia di lei in tutta Europa con l'eccezione del mondo anglosassone che si è mosso prima Dinoi
A cercare di costruire una storia che avesse i requisiti indicati scientifici
Della della storia
Poi anche in Italia ci siamo volti soprattutto a ricostruire
A ricostruire due aspetti della storia della stampa che sono sicuramente importanti anche se non sono evidentemente gli unici ne sono esaurienti cioè da una parte una storia dell'impresa giornalistica
Che è una storia che vale soprattutto per il Novecento evidentemente e non è un caso che la Federazione della stampa in Italia si è stata costituita quando il quotidiano ha incominciato a diventare una realtà di impresa
Se voi ci pensate il mille novecentootto siamo a metà dell'esperienza giolittiana siamo in una fase di sviluppo economico del Paese siamo in una fase in cui alcuni quotidiani hanno assunto anche se non una diffusione nazionale però una presenza a livello nazionale
Accanto a questo aspetto della storia dell'impresa giornalistica
è venuta in diciamo è stata presa in considerazione dagli storici un problema che io definirei un carattere generiche genetico della stampa italiana e cioè i legami tra il giornalismo e la politica italiana
Voglio dire questo è un filone che caratterizza la nostra stampa senza interruzioni nel tempo cambiano il mondi politici cambiano
I governanti e gli oppositori ma i rapporti tra la stampa e il mondo politico sono rapporti che proseguono che continuano e quindi si è dedicata molta attenzione
A questo tema con belle con dei risultati anche interessante io vorrei ricordare come per esempio all'inizio degli anni Settanta c'è stato uno studio perché ha messo in luce in maniera adeguata
Come è nata l'impresa Jo un'impresa giornalistica che è stata molto importante per la storia italiana del Novecento e cioè la nascita del Popolo d'Italia di Mussolini nel mille novecentoquattordici
Chi erano i finanziatori quale erano gli aspetti politici e così via
E ha singoli giornali sono state dedicate delle storie che da questo punto di vista hanno ricostruito tutto il mondo politico tutto il mondo politico
Tutti i rapporti con la politica
Cento oggi si sente l'esigenza anche a dispetto al dito di Luppi
Che le scienze storiche hanno a livello europeo e occidentale soprattutto dicevo si sente il bisogno di vedere meglio i rapporti tra cioè di studiare i giornali come strumento di comunicazione nella società
E quello che Paolo Boniardi chiamava la storia sociale
Dei giornali in genere dei mezzi di comunicazione e su questo per esempio nelle università
Soprattutto all'interno dei corsi di laurea
Di scienze della comunicazione incominciano a esserci tesi di laurea e anche prime tesi di dottorato che affrontano proprio temi come questo io ho seguito negli scorsi anni delle tesi che hanno affrontato proprio temi di questo genere faccio un esempio per rendere chiaro il mio discorso
La parliamo di televisione la RAI di televisione di radio Laraia
Per molto tempo nella sua storia ha svolto un'opera intensa di verifica dei programmi intorno alla verifica dei programmi sono nato una serie di pubblicazioni ecco e io ho seguito una tesi di dottorato che ha
Che è finita adesso e che spero sarà pubblicata presto che ha ricostruito
Tutto quello che ha significato questo sforzo di verifica dei programmi e quindi anche di come la RAI vedeva l'Italia e di come l'Italia vedeva la Rai ecco questo è un modo diverso rispetto a quello tradizionale oppure alla storia politica o anche la storia economica dei mezzi di comunicazione ed è
E sono punti di vista che ci consentono meglio di allargare
L'analisi di questo fenomeno che sicuramente ha un'importanza centrale nel nostro Paese certo non c'è dubbio sul fatto che di lavoro resta ancora da fare
Per esempio per esempio io credo che non solo ci vorrebbe una storia della Federazione della stampa a questo punto dopo novant'anni
Tenendo anche presente che la storia Federazione stampa
Nel significherebbe non solo la storia del sindacato dei giornalisti
Ma potrebbe significare anche i diversi modi in cui i giornalisti si sono mossi di fronte a tutte le vicende storiche italiani in questi novant'anni e quindi consentirebbe di cogliere a livello collettivo a livello io direi di biografia collettiva del mondo giornalistico quello che le storie dei singoli giornali e le stesse storie dalla stampa complessivamente hanno difficoltà a ricostruire ma c'è un altro aspetto a mio avviso che andrebbe incoraggiato ed è ed è per esempio una serie di biografie di giornalisti significativi e importanti per la storia del giornalismo italiano molti di questi giornalisti a hanno avuto una vita
Molto lunga hanno avuto una vita molto significativa spesso hanno attraversato regimi politici DiVersi
E hanno lasciato una traccia notevole nel nostro Paese sono stati non soltanto possiamo dire degli opinion makers ma sono state avvolte dei punti di riferimento perfino a livello culturale
Voglio dire nella mia esperienza giornalistica di giornalista professionista che è durata dieci anni io ho avuto direttori come Giovanni Anzaldo
Giulio De Benedetti
Mario Missiroli
Alfio Russo
Italo Pietra ecco faccio questi nomi proprio per far vedere come in realtà di alcuni di questi personaggi verrebbe a mio avviso la pena di ricostruire sia la formazione sia quello che hanno fatto che hanno scritto sia il ruolo che hanno avuto in un certo momento nella formazione dell'opinione pubblica italiana
Quindi per tornare all'inizio io credo che la storia del giornalismo italiano non parte da zero ho potuto vedere a livello europeo che non siamo o particolarmente indietro per quanto riguarda il livello europeo ma credo che oggi ci voglia un nuovo salto di qualità
Cioè che ci vogliono delle ricerche degli studi e in questo la Federazione della stampa può avere un ruolo utile e importante di incoraggiamento e di stimolo per ripeto far fare questo salto il far vedere sempre di più
La storia dei mezzi di comunicazione come un aspetto dell'evoluzione le contraddizioni dei problemi della società tenendo presente anche una cosa io prima citavo
Il corso di laurea di scienza delle comunicazioni bene oggi per la prima volta a partire da dieci anni a questa parte abbiamo un nell'università
Degli insegnamenti specifici dedicati a questi temi cioè abbiamo la possibilità di utilizzare anche l'opera di istituzioni universitarie
Che non si occupano di questi temi in maniera come dire
Ma generale o parziale come evidentemente succede gli istituti hanno tempi diversi o più ampi ma che possono dedicare una particolare attenzione a questa vicenda a mio avviso ripetute una vicenda di notevole importanza per la ricostruzione della nostra storia nazionale
Grazie Pomponio già
Dopo volo collega Cuche
Presidente del
Stampa estera
Sì buonasera novanta mo'non litri in mostra morto di presto dibattito oggi pomeriggio e il portone attualmente io auguri
Della citazione dalla stampa estera di tutti i colleghi
I contatti con la stampa estera cosa i colleghi la stampa italiana per noi sono fondamentali
Soprattutto per capire qualcosa di più sulla politica italiana
Philidor subito un una battuta che una volta mi disse Luigi Barzini
Venisse a coi corrispondenti esteri avete da un lavoro veramente difficile si ricompra un tocco i colleghi a Mosca a Mosca non si sa niente però si capisce tutto a Roma fissa tutto però non si capisce niente
In un certo senso è ancora vero
Ancora oggi
La Federazione nazionale della stampa infatti ha una venerabile età un po'anche di dimostra e questo è anche un band
Perché vuol dire esperienza storica e un patrimonio prezioso e valido che deve essere trasmesso alle future generazioni
E sono del parere che la nostra professione si trova in un momento curdi cambi rivoluzionari
Prendo il mio personale esempio quando ho cominciato la mio professione
Negli anni di cinquanta a buon comma corrispondente parlamentare non esisteva nei fax nei compiuta nei internet esisteva Telex con nastri Blair perforati che si doveva fare poi trasmettere alle redazioni
Questo è solo un esempio com'è cambiato la nostra professione
E e diventato più veloce
Ho i miei dubbi che la velocità non vada a scapito della qualità
Io ero direttore della radio tedesca
Dello studio della radio tedesca fino fino a poco fa
E talvolta mi chiedevano anche venti venticinque
Servizi al giorno allora un corrispondente ma non ha più il tempo di di pensare di di di di di approfondire con un una commento e questo penso che in futuro sarà ancora un un pubblico più grande che che fino adesso che è stato fino adesso
Poiché
Di MBA qualche pensiero sulla stampa italiana
La stampa italiana naturalmente somiglia in un certa che in certi aspetti alla stampa o europea però a dei delle cose a Tikrit che non si trovano negli altri Paesi europei ad esempio
La proprietà dei giornali negli altri Paesi ovvero Peri quasi mai you gruppi industriali in Germania ci sono Piero editori questo naturalmente influisce ante sui sui giornali
Interessante che la tiratura dei giornali italiani dall'inizio del secolo non ne ho ma intatto ma diminuito
Non si da aggiungere
Signor oggi si vendono cento copie per mille abitanti in altri Paesi o il numero dei dei leader copie per abitante è molto molto più alto
E mi sono chiesto da cosa dipende dipenda anche dalla statura struttura da dei creditori del editoria italiana ma dipenda anche dal fatto che
In altri paesi c'è una abbastanza netta distinzione fra giornali popolari e regionali cosiddetti sì ieri no in Germania abbiamo la Bild Zeitung con una tipica d'altura molto alto Henning terra cioè il la stampa Carlo Zernar e al sessanta e altri giornali
Qui in Italia
Che la tendenza sempre crescente di fare una miscela secondo me è pericolosa fra stampa popolare stampa
Scusi detta seria Fido
Due tre esempi concreti per esempio su su sulla Repubblica trovo un articolo di Mario Pirani molto contatto critico sulla Germania
Molto molto bello e nello stesso giornale in prima pagina Natty color quattro colon di una su fa fra Dupré alcuni tedeschi e due italiani essa poi con che mamme non va insieme e è incoronata provo un piccolo di di dieci venti righe su un omicidio a un marocchino
Insomma queste cose non vanno insieme poi un altro esempio il Corriere della Sera
Per giorni e giorni Paola del della morte di di principessa Diana è un avvenimento molto importante ma secondo me nome navi memento di parlare pedoni e John insultare i quattro pagine abbiamo un giornale cosiddetto serio come il Corriere della Sera
E vi potrei anche citare altri esempi di questo genere
Poi naturalmente cerco prima della televisione
Io un po'polemicamente direi che il passo dalla dal anti alfabetiere del dell'analfabetismo al posta appare alfabetismo colpo colpo della televisione è stata abbastanza rapido anche questo forse una regione una ragione perché la tiratura dei giornali non aumenta
Attualmente il giornale e questo vale non solo
La stampa italiana vale per tutta la stampa
Devono osservare dalla o Nesta della informazione e della educazione civica questo può troppo i giornali non sempre fanno in in modo
Giusto
Poi c'è un altro fatto che forse
Più italiano un un motto della mia della
Quando cominciato
Da fare fare giornalismo è stato un corrispondente è un giornalista in generale non deve fare la politica ma vive descriva la spesso
I nostri colleghi non non sì sì attengono al Cristo questo motto
Poiché
La
Federazione nazionale della stampa gioca un un ruolo importante anche l'ordine dei giornalisti anche se questo e
Un caratteristica non uguale in tutti i paesi o europei per esempio noi Germania neanche in Inghilterra in Francia non esistono in dei giornalisti
La l'accesso alla professione e libera se uno è bravo va bene se non è bravo allora viene licenziato
Questo comporta naturalmente anni una Mino una tutela minore che in Italia questo anche con un monte fatto molto importante
Io credo che si debba arrivare a anche a un struttura o europea in questo questo senso
E l'ordine dei giornalisti può esserlo ancora utile
Perché deve tutelare l'etica professionale dal dal da di ontologia ma non dipesa ventotto tuttora di una cooperazione
Su questa strada si può trovare anche una soluzione o europea
Un altro fatto l'educazione al giornalismo e qui ci sono ancora del
Non va bene nei in in Italia anni Germania né né altri paesi
O europeo o europei
E anche lì dobbiamo trovare una soluzione per educare i nostri giovani colleghi a
Migliorare anche nei quali la qualità desiderio del giornalismo
Forse po'uscirà alla fine ancor modello europeo qui e questo che me lo auguro craxiano
Ringrazio molto il collega con ho toccato per il ponte molto importante creava decreti cronologico Chauvet italiano nostro c'è un editoriale e giornalistica
Vorrei solo quadri notava che forse qualche la prima causa della della del ristrettezza del mercato lettura
Il fatto che il nostro Paese ha avuto una scolarizzazione molto lenta
Più lenta degli altri degli altri paesi in fondo
L'Italia ancora nel cinquanta cinque credo ora maggioranza i lavoratori italiani credo non porti avevano più del cinquanta per cento al settore agricolo eccetera comunque anche altre questione sull'ordine non parlo perché sono già uno noto perché sono un critico resistenza dell'ordine ma non gliel'ho chiesto io di produrlo
Va be'l'autore ecco
Adesso vorrei dall'Europa dove lavoro io caduta dal palco vedo che la volpe si vede che il telefono pericoloso che doveva parola stoica nordiche
Si è seduto lì invece di sedersi in cui perché ha citato nel cosa che credo se ho capito bene ci parla di qualcosa di morte porta perché la distribuzione Paola diffusione del del no
Scusate mi devo scusate ancora perché fra pochi minuti devo andarmene non è mia abitudine di andare subito ma stasera la stampa estera consegna Globo d'Oro cinema allora per forza di voi presente mi scuso per il PSI faccia ancora tanti auguri grazie
Arrivederci grazie con
Ma loro prima scenari così ma bianco
Con seicento va bene
Ma il tema che mi è stato proposto è quello dei ed è giusto appunto quello di parlare dei rapporti tra le poste e giornalismo in una sede storica appunto questo convegno e in effetti le possano sempre offerto un supporto tecnico organizzativo e logistico sia le testate che i giornalisti
E ponendo rintracciare una data di origine di questo rapporto tra giornalismo e la comunicazione postale fosse il punto di partenza può essere data dalla nascita dell'agenzia Stefani che fu la prima agenzia di informazione
In Italia e addirittura risalente al mille ottocentocinquantatré nell'agenzia Stefani cominciava appunto offrire all'epoca le sue notizie raccolte da una rete di corrispondenti e che comunicava con l'Agenzia utilizzando la tecnologia più moderna dell'epoca che era appunto il telegrafo
Con la nascita Agenzia Stefani Monte l'informazione comincia a cambiare e appunto questo cambiamento è stato consentito in larga misura dal telegrafo e poi naturalmente telegrafo senza fili e poi il telefono che hanno segnato
Un cambiamento radicale nelle modalità di comunicazione delle notizie oggi a nessuno viene più in mente di servizi del telegrafo anche del tele
L'attività di comunicazione giornalistica però poc'anzi il direttore coach ha ricordato come anche dalla sua esperienza giornalistica finché non non troppo lontana ancora questo era il modo di di comunicare quindi soltanto ancora qualche decennio fa
C'è un'altra modalità è rispondenti avevano di comunicare notizie ed era quello di trasmettere i pezzi alla redazione centrale attraverso il sistema che si chiamava cerco postali fuori sacco i corrispondenti metteva in apposite buste gli articoli vedo che memorial dedicato le affidava l'ufficio postale più vicino reca la ramificazione della dovrei dovrà avere non lo portò al primo ecco valgono segnavamo al vagone avveniva storiche in aula treno venivano trasmessi può appunto fuori sacco l'ufficio postale di Roma ferrovia Torino-Milano belli fattorie dei giornali appunto in coincidenza con l'arrivo dei treni come stava ricordando adesso vogliamo degli Erie poi dopo la corrispondenza ritiravano i plichi e le notizie giungevano in redazione
Ecco sia appunto da ridere grafica che fuorisacco in realtà hanno servito per decenni insomma questo scopo poi naturalmente i mezzi di informazione sono divenuti trasmissione notizie sono diventati ben altri oggi trasmette sul satellite un altro tipo di collegamento interessante che c'è stato
Nella storia del giornalismo italiano tra sistema postale appunto il giornalismo quello che che riguarda il capitolo delle sale stampa lettere stampate sono state allestite presso le sedi delle principali città italiane così a Roma Milano a Torino queste sale stampa erano apprezzate negli uffici centrali delle Poste corrispondenti avevano degli spazi riservati
Dotati non soltanto di mezzi per lavorare per telescrivente telefona agli arredi ma anche del personale necessario che molto spesso era personale delle Poste
E queste sale stampa sono state poi forse progressivamente dotato ovviamente gli strumenti tecnologici più affermati si è passato dalle telescriventi
Che ti citano gli articoli su banda magnetica perforata che era l'unica in grado di essere eletto sistemi telegrafici su cui viaggiavano derelitti a quelle con lettore ottico
E per ovviare possibili errori di digitazione da parte dei rischi dentisti postale di radio stampa presso la sala stampa estera le Poste mise a disposizione degli anni Sessanta uno dei primi lettori ottici introdotti in Italia in grado di produrre in banda magnetica perforata
I dattiloscritti dei giornalisti esteri presenti a Roma
Queste sale stampa su un'istituzione che ancora ancora Roma c'è appunto la sala stampa che sostituito al fin dall'inizio del secolo
Così come appunto a Milano e totalmente appunto si sono dotate quasi tutte gli strumenti necessari anche per quello che riguarda appunto le testate straniere resterà per sempre qua
Direttore così quindi interessante ricordarlo e c'è stata questa in premessa tradizioni Italia associazione la stampa estera un'antica tradizione e basta pensare che a Milano è stata costituita nel lontano quattordici febbraio del mille novecentododici e fin dall'inizio punto comincio a utilizzare unte locali messi a disposizione da allora Ministero delle Poste un'altra storia parlando appunto di cronache storiche come in questa sede che va raccontata è quella dell'emeroteca Tucci chi Napoli
Che può essere assunto anche se il simbolo e la collaborazione frapposte giornalisti e quindi un altro capitolo che questa volta riguarda più che la trasmissione notizie la consultazione qui per la possibilità di documentare insomma il giornalismo hostess nel mille novecentosette un gruppo di giornalisti napoletane affido collega Vincenzo Tucci il compito di promuovere la fondazione del sindacato dei corrispondenti di giornali per cui le sette per cui le le Poste mise a disposizione
Una parte della sala citazione telegrafi Palazzo Gravina e questo spazio fu molto apprezzato e l'attuale emeroteca nacque appunto per iniziativa di questo sindacato i giornali d'Italia del ventuno giugno trentasei ricordando la storia dell'enoteca commentava era pochino lo spazio ma poteva considerarsi una prima conquista altre vennero in seguito infatti gradualmente questi locale si arricchirono sempre di più e
Dai pezzi alcune elargizioni anche foto di carattere
Ministeriale governativo questa istituzione se sempre più arricchite di in essa sono conservati oggi tutti i quotidiani napoleonici borbonici liberali per riviste culturali del Regno delle due Sicilie come Minerva puritana diorama giornale napoletano e così via e si tratta quindi di aspetti come dire particolari di questo rapporto proposte giornali che un bel rapporto perché appunto in una sede come questa che ricorda i novant'anni della federazione
Perché la stampa appunto il bello ricordare tutti questi capitoli di cui si è arricchita la trama di questi rapporti oggi questi rapporti proseguono su altri piani un piano di comunicazione che ad esempio è quello Della Posta Elettronica diversi giornali utilizzano nostro servizio di posta elettronica
Diverse testate giornalistiche per corrispondenza di natura economico commerciale
Si sta creando un rapporto con gli editori per utilizza in ufficio postale dell'accettazione degli annunci economici della piccola pubblicità
Infine proprio lo scorso anno abbiamo firmato una sede convenzioni con gli editori
Sia con la FIEG la Federazione italiana la stampa cattolica con operazioni piccoli editori cognomi stampa periodica italiana per disciplinare tutto il sistema tariffario cercando di alleggerito possibili costi per il sistema dei giornali anche questo può essere un moto per contribuire alla diffusione per la stampa in Italia che l'efficienza che poc'anzi veniva autorevolmente sollecitata
Volte grazie
Ricordo anche una cover la Stefanel sia bravo a ritirarlo alla poste
Il primo giorno Kojo collaborare a Genova fattorino corroborato da solo al professore piazza De Ferrari rapportavo al fascicolo
Era ciclostilato Biolab proprio
Proprio così dalla steppa nega loro ogni ora o due ore a Vallepietra
Ecco adesso ascoltiamo Paolo che lo uccidono padrona di casa che farà un intervento solletica mondo chiuso la storia
Giornalismo perché parlerà sulle fonti documentarie conservate presso questo
L'unificazione nazionale portò all'estensione a tutta la penisola dei principi moderatamente liberali che avevano ispirato la lite Subalpina sulla stampa quale si configurava nello Statuto Albertino
Sono queste le parole con cui inizia il volume di Valerio Castronovo sulla stampa dall'Unità al fascismo
Che costituisce una delle prime ricerche di ampio respiro sulla storia della stampa fondata su una vasta indagine delle nelle fonti archivistiche conservate presso l'Archivio centrale dello Stato
Fonti che venivano ampiamente setacciate più o meno negli stessi anni anche da Nicola Tranfaglia che con lo stesso Castronovo curerà l'organico l'unico organico profilo della storia della stampa dal secolo sedicesimo
E da quell'editto del ventisei marzo mille ottocentoquarantotto emanato a circa venti giorni dopo la concessione dello Statuto parte la nostra mostra l'Italia in corpo otto
Che abbiamo realizzato in collaborazione con la Federazione nazionale della stampa nell'ambito delle celebrazioni per i cinquant'anni della Costituzione e però in un anno che viene a coincidere con l'anniversario dell'istituzione della Federazione nazionale della stampa
Se dunque le disposizioni Albertini e recepite nel sessantuno dall'ordinamento italiano riconoscono la libertà di stampa e il diritto di pubblicare periodici e giornali senza il bisogno di autorizzazione
è pur vero che nella stessa legge sulla stampa in vari articoli del codice penale si trovano i provvedimenti come eventuali contro eventuali abusi e illeciti
Per cui i responsabili delle testate potevano incorrere ove si rilevasse offesa o istigazione a commettere reato
Contro la religione la persona del sovrano e la famiglia regnante contro gli istituti rappresentativi non che contro i culti il buon costume il diritto di proprietà
Il diritto della libertà di stampa e i limiti di tale diritto rappresenta non tema di ricerca che trova nei documenti in particolare tra le carte della pubblica sicurezza e dei tribunali una costante testimonianza
Tra i numerosi strumenti di ricerca editi relativi alle fonti sulla stampa il giornalismo vanno ricordate un'edizione delle circolari emanate dal ministero dell'Interno
Sulle sulla sulla stampa dall'unificazione dal ventidue e l'inventario della categoria relativa al controllo della pubblica sicurezza della stampa sulla stampa pubblicato nelle collane degli archivi di Stato
Ricchissima e in questo istituto la documentazione prodotta dal ministero dell'Interno per il controllo sulla stampa nazionale e straniera dell'Italia liberale
E soprattutto del periodo fascista quando a seguito delle norme del ventitré e del venticinque fu soppressa la libertà di stampa
E non meno rilevante e la documentazione prodotta dalla Presidenza del Consiglio a partire dall'immediato dopoguerra quando ha riconquistato il diritto all'informazione esplode quando in occasione delle riconquistato utili per l'informazione esplode l'uscita di un'incredibile quantità di testate per la cui autorizzazione fu costituito un apposito ufficio di cui pure conserviamo le carte il rapporto tra i giornalisti e regime
Dopo una puntuale testimonianza nelle carte del ministero della cultura popolare che dettava anche i criteri cui do the dovevano attenersi i giornali le famose veline e in una serie confluita nella Presidenza del Consiglio e versata in questo istituto qualche anno fa
Da cui si rileva di contributi che lo stesso ministero della cultura popolare elargiva personalità della cultura ivi compreso un certo numero di giornalisti
Già nel mille novecentocinquantadue e glielo Donini che è stato a lungo direttore dell'Archivio di Stato di Roma
Interveniva al quarto congresso nazionale della stampa sottolineando l'esigenza che i giornali agenzie di stampa e giornalisti si preoccupa sito di salvaguardare i loro archivi
Invitando inoltre gli archivi di Stato a favorirne l'acquisizione o il deposito
Sebbene non vi sia uno specifico Censimento degli archivi storici e dei giornali degli editori
Ricadiamo notizie dirette e indirette da guide rassegne di fonti e in particolare dei vari censimenti sugli archivi d'impresa rappresentando i giornali delle vere e proprie aziende i grandi quotidiani conservano il loro archivio storico come ad esempio il Corriere della Sera Milano il Messaggero Roma
Ma la varietà dei giornali locali che proprio nei primi decenni dopo l'Unità si diffondono un po'ovunque non rende agevole l'individuazione dei loro archivi a meno che non siano tenuti a consolidarsi nel tempo
Perché spesso si tratta di piccole aziende talora a conduzione familiare
Come ad esempio nel caso della sentinella delle Alpi la cui documentazione si trova all'interno dell'importante Attilio Galimberti conservato a Cuneo come si rileva dall'inventario pubblicato sempre nelle nostre condanne
Questo Archivio centrale dello Stato conserva quel che resta dell'agenzia Stefani e le carte di Manlio Morgagni che ne fu presidente dal ventiquattro quarantatré le carte dell'agenzia Stefani riguardano essenzialmente la liquidazione ma vi si trovano anche rilevanti fascicoli di corrispondenza con i giornalisti con gli inviati dell'agenzia o con altre agenzie estere
Mentre nell'archivio Morgagni che risale al mille novecentonove si trovano relazioni appunti sull'agenzia notiziari rapporti quotidiani dell'ufficio stampa del capo del governo relazioni periodiche inviate dall'aspetto anni al capo del governo
Sono conservati inoltre archivi personali rilevanti
Le carte di Luigi Albertini con la vasta corrispondenza peraltro in gran parte inedita che testimonia il ruolo determinante svolto nel portare il Corriere della Sera alla posizione di più autorevole testata italiana
Alla sua figura si collegano anche le innovazioni tecniche apportate nell'attività del giornale e la riorganizzazione del modello aziendale
Albertini crea un nucleo di redazione datori inviati speciali di grande prestigio per fini gli anni Amendola borghesi e dando particolare rilievo alla terza pagina ottiene la collaborazione di famosi letterati quali Pirandello D'Annunzio Baldini Bontempelli
Personalità tutte di cui restano lettere nell'Artico Albertini
Si possono ancora segnalare le carte di Vittorio Corrèze io redattore dell'azione coloniale del Messaggero capo della redazione romana della stampa
Lettere è un diario di Correggio si trovano anche nell'Artico di Palma Bucarelli acquisito in questi giorni ove si trova anche corrispondenza con Paolo Monelli
Le carte di Hugo ma non pare d'autore del Corriere di Tripoli e della rivista Lidia di Tommasi villani direttore della rassegna italiana di Roberto Susser direttore della Stefani poiché la nuova spetta niente
Vi sono inoltre carte di persone che svolge l'attività di giornalista o pubblicista ricoprivano anche incarichi amministrativi o politici
Quale paura Palandri parlamentare nel secolo scorso Cornedo Di Marzio che dal trentanove al quarantatré e fu presidente della Confederazione nazionale professionisti artisti
Avverto che la vendi di cui si conserva la documentazione sulla guerra di Spagna e su gli anni in cui nella Repubblica Sociale fu colonnello della Guardia nazionale repubblicana Andrea Torre che fonda il venti ministro della pubblica istruzione nel governo vinti Odino Morgari pupa che man parlamentare e dirigente socialista e in corso di acquisizione l'archivio Berdini
Vi sono inoltre carte di Pio e Mario Perrone per i quali esiste anche una rilevante documentazione nella Segreteria particolare del Duce
Pone fin dal mille novecentodiciotto elargivano al Popolo d'Italia di Mussolini dalla pubblica sicurezza era invece parte il fascicolo di Giovanni Anzaldo redattore del lavoro di Genova arrestato nel ventisei contrario finestre Riccardo Bauer e Carlo Rosselli per tentativo di espatrio clandestino
Carte di Gastone Spinetti addetto all'ufficio stampa del capo del governo debba i funzionari del ministero della cultura popolare e collaboratore dello stesso ministero per cui si trovano notizie può anche Ruggero Zangrandi
Spinetta e dai grandi esponenti entrambi del cosiddetto fascismo tipico seguiranno negli anni della guerra una strada diversa
Dai grandi come è noto che fino alla guerra d'Etiopia continuava a credere nella possibilità rivoluzionarie del fascismo mente comincia a entrare in crisi con la guerra di Spagna con l'orientamento della politica estera verso Hitler e con le leggi razziali
Serata i fondatori del Partito socialista clandestino
Spinetti invece che nel trentatré aveva fondato la rivista la Sapienza contro l'idealismo cioè contro la filosofia ufficiale del regime che non corrispondeva allo spirito rivoluzionario del fascismo ed era stato per questo schedato dalla polizia come antifascista
De Nicola optato proprio in quell'anno nell'ufficio stampa del capo del governo
Fatto prigioniero dagli inglesi nel quarantuno è rimasto fino al quarantacinque in un campo in India approderà alla fine della guerra senza aver conosciuto la Repubblica sociale nella destra ufficiale
Replicando a vari scritti alla difesa della generazione dei giovani che avevano creduto nel fascismo e non lo avevano rinnegato
Riferimenti rapporti con la stampa sono frequentissimi nelle carte delle personalità politiche che orientarono le testate che li sostenevano e controllavano quelle dell'opposizione o a sostegno dei rivali
In particolare nelle carte Christe nelle carte Giolitti e poi nella Segreteria particolare del Duce tanto nel carteggio ordinario in quello riservato rarissime invece allo stato attuale dell'ordinamento le documentazione di riferimento alla Federazione nazionale della stampa vendere in pericolo nella ricerca che abbiamo condotto per la mostra ancore allestita abbiamo esteso alla nostra attenzione oltre che al rapporto forse più studiato fra stampa e potere politico istante in proprietà
Anche ad altri aspetti quali la pubblicità o i brevetti relativi ad attrezzature che servono poi per la realizzazione dei giornali
All'informazione avrà detto il primo giornale gli audiovisivi all'organizzazione della professione ad alcuni dei riflessi della stampa sulla società
Ci auguriamo anzi siamo organizzandoci per pubblicare lei il catalogo della mostra
E quindi mettere a disposizione non solo i risultati del lavoro ma anche le indicazioni sulle fonti da noi conservate che da quella mostra possono emergere grazie grazie ringrazio molto province Carocci però un riscontro esclama il sole visto no maggior vogatore da quando ho fatto una ricerca sullo stop fascista
Avevo provato quanto può aspettarsi carbonchio sto questo archivio chiuso liberi aveva resistito abbastanza ai trasferimenti
Al Nord proporre il porno Julio soprattutto al piccolo i saccheggi di quel che volevano togliere il proprio nome hanno va va quello che ecco la parola all'horror con Lello Marcello Veneziani
Ha poi concluso il convoglio sul cruscotto Roberto
Sì io faccio una premessa di ordine personale io non sono uno storico del giornalismo anche se mi sono occupato del Novecento in alcuni saggi e forse non sono propriamente un giornalista nel senso che io faccio parte più che altro di quella minoranza che Paul Claudel lo definiva dei giornalisti trascendentale cioè di quelli che pende che tentano di interpretare la realtà più che di fornire notizie cronache questo il pregio e limite soprattutto con cui devo onestamente fare i conti aggiungo anche un'altra anomalia che credo sia giusto e onesto dire in premessa appartengo anche a quella specie abbastanza rara del giornalismo di destra
Che è un giornalismo che nel nostro secolo credo abbia dato firme di primo ordine nel panorama storico culturale e letterario del nostro paese ma che attualmente indubbiamente rappresenta un universo piuttosto diciamo sporadico
Quindi credo sia bene fare questa premessa per meglio inquadrare due osservazioni che fanno ma io osserverei subito una cosa che il giornalismo italiano nel nostro Novecento si è caratterizzato rispetto ad altri fenomeni giornalistici di altri paesi per un alto tasso ideologico
Io credo che mai come nel nostro Paese il giornalismo abbia contato nella storia politica e civile del nostro Paese
Il fascismo fu un regime di giornalisti ma anche l'antifascismo ha prodotto ed è stato prodotto a sua volta da una grande intreccio tra stampa e informazione e cultura e politica
Credo che questo sia un dato importante per interpretare l'anomalia del nostro Paese
E la specificità dell'informazione del nostro Paese rispetto a quella di altri Paesi noi abbiamo sempre avuto questa o questo valore aggiunto di una griglia interpretativa ideologica che è sempre stata la nostra croce la nostra delizia
Ovvero noi abbiamo avuto sempre lenti ideologiche anche quando non si presentavano come tali per interpretare la realtà
Anche perché il nostro Paese e stato sia nell'epoca fascista con Gentile con Bottai sia nell'epoca Fo postfascista con il gran firmo
E poi con il sessantottino Isma'una grande industria ideologica cioè noi abbiamo davvero fatto una grande industria ideologica attraverso l'informazione
E quindi credo che sia importante inquadrare la peculiarità della stampa italiana attraverso questo tipo di lettura
Il fenomeno a cui invece stiamo assistendo negli ultimi anni è un graduale passaggio dal primato della ideologia sulla stampa italiana al primato del mercato
Anche se è un mercato che potremmo aggiungere ideologicamente corretto
Il primato della ideologia aveva sicuramente grandissimi limiti
Che possiamo facilmente ritrovare nella lettura unilaterale e nella interpretazione ad usum del finì di alcuni avvenimenti
Però bisogna dire che il passaggio al primato assoluto del mercato non ha creato un giornalismo migliore qualitativamente rispetto al giornalismo del passato
Credo che si possa dire anzi che la ricerca spasmodica del mercato e dell'effetto speciale a tutti i costi credo che abbia determinato un ulteriore imbarbarimento dell'informazione nel nostro Paese
Credo che la presenza del gadget la ricerca assoluta del massimo consenso dello share o dell'audience o comunque degli utenti in più
Credo che abbia determinato nel nostro Paese un effetto degenerativo dell'informazione che si è aggiunto anziché sostituirsi all'effetto ideologico che preesisteva e che tuttora preesiste
Personalmente se dovessi sintetizzare il percorso storico degli ultimi anni del giornalismo in Italia direi che oggi l'effetto il più importante con cui facciamo i conti almeno da vent'anni a questa parte
E la saldatura tra due ceti diversi che si sono dati appuntamento appunto nella stampa italiana
Da una parte un ceto imprenditoriale e industriale i cui principali interessi non sono nell'editoria e che un tempo veniva definito come un ceto imprenditoriale legato alle categorie ideologiche della destra economica
E viceversa un ceto professionale giornalistico venuto dal sessantottini Smoke venuto dalla sinistra militante che ha costituito invece il ceto dirigente di questa stampa di oggi credo che il fatto specifico della stampa italiana oggi sia proprio questa saldatura tra un potere industriale editoriale in mano a quella che un tempo si definiva la destra economica
E un potere giornalistico e intellettuale in mano a un ceto che un tempo si definiva della sinistra sessantottina comunista postcomunista credo che sia un dato di fatto
Che si possano diciamo anche verificare accertare da un punto di vista nel grafico e anche da un punto di vista diciamo culturale
E mi sembra che questo passaggio abbia determinato una una sommatoria di due fette cioè del primato del mercato come misura di tutte le cose e quindi anche dell'informazione
E deriva persistenza di un nucleo ideologico o ideologicamente corretto che rappresenta sicuramente il valore aggiunto dei nostri giornali
Bisogna dire a questo proposito che la tradizione del conformismo del nostro Paese è una tradizione che purtroppo rappresenta il pozzo nero del nostro giornalismo io credo che questa tradizione di conformismo non sia nata con il fascismo ma abbia attraversato anche il fascismo io credo che le veline a cui prima si faceva giustamente riferimento nella puntuale analisi
Che faceva la signora Carlucci siano stati poca cosa rispetto al servilismo spontaneo che si creò in quell'epoca
E che sicuramente un aspetto deteriore del nostro giornalismo e che ha come dire continuato a persistere nel nostro Paese anche con la caduta del fascismo
Credo che il servilismo spontaneo sia definì affetti la para originaria del nostro col giornalismo e che si oggi si ripresenta non solo attraverso una forma nuova di appartenenza ideologica o di affiliazione neo feudale
Ma anche attraverso un legame di subalternità spesso acritico nei confronti del potere economico industriale che rappresenta indubbiamente il potere egemone nel paesaggio dell'informazione
Quindi credo che questi siano dati importanti per ravvisare l'anomalia del nostro Paese
E infine vorrei sottolineare un'altra anomalia che credo vada esaminata non con le lenti della interpretazione ideologica ma proprio con le lenti della interpretazione storica
Ovvero nel nostro paese
Quella che Flaiano chiamava la trascurabile maggioranza degli italiani non è adeguatamente rappresentata nel panorama dell'informazione Italia c'è un comune sentire o una moral mesolitico se vogliamo esprimerci nei termini della cultura e della politica americana che non è adeguatamente rappresentata nel nostro Paese
Oggi diciamo che i quattro quinti dell'informazione del nostro Paese non rappresentano rappresentano o sotto rappresentano diciamo così questa opinione diffusa
Con un riferimento politico alla fase bipolare del nostro Paese ecco dobbiamo dire che a livello dell'informazione è sotto rappresentata l'altra metà d'Italia quella che non si riconosce nelle categorie del centrosinistra perché questo avviene accenno una interpretazione poi ovviamente concludo credo che sia dovuto a tre preminenti fattori un fattore riguarda proprio la allergia al
Lettura del panorama politico e culturale della destra c'è un'antica allergia alla lettura con cui devo dire soprattutto i giornalisti di destra fanno i conti ed è una allergia con cui facciamo i conti quotidianamente sia perché c'è un'antica derivazione del credere obbedire combattere che incompatibile col pensare obiettare dibattere
Sia perché evidentemente si dibatte poco e conta e si combatte meno sì patriota e perché anche una dei dati particolare del nostro Paese e e quindi c'è sicuramente una insensibilità strutturale diciamo così
Della categoria che in senso lato chiamiamo di destra nei confronti dell'informazione
Ma dall'altra parte ci sono anche due fattori preponderanti con cui fare i conti cioè il fattore di una egemonia ideologica che indubbiamente c'è stata nel nostro Paese che ha comunque penalizzato un informazione di altro tipo
Io penso alla moria dei giornali negli anni Settanta di giornali di destra o al controllo dei giornali di destra e la loro riconversione mi riferisco al Giornale d'Italia mi riferisco alla Roma di Laura mi riferisco alla notte alla moria dei settimanali di quel periodo
Ecco credo che ci sia stato in effetti un meglio e adesso riesce ma è ovviamente è una una porto nato con vent'anni di ritardo rispetto al suo corso naturale del mi mi riferisco invece alla Roma che allora aveva una sua collocazione una Soirée anche una sua dignità adesso un altro prodotto che risponde a un'altra logica insomma ecco
E quindi credo che ci sia stato un fattore di egemonia a livello d'informazione molto importante e credo che ci sia insieme a questo fattore egemonico di tipo ideologico anche l'inclinazione da parte dell'imprenditoria italiana a stringere come dire alleanze e patti
Con un universo culturale e ideologico
Di estrazione progressista credo che questo sia stato esemplificato in maniera straordinaria Danielli quando ha detto che per fare una politica di destra in Italia occorre un governo di sinistra e credo che la stessa cos'o si possa dire a livello d'informazione cioè per curare gli interessi della economia forte nel nostro Paese è necessario aprire giornali di sinistra e quindi questo credo che sia un altro dato di riflessione
Questi tre elementi la insensibilità della destra l'egemonia ideologica della sinistra
La tendenza del potere economico a stringere accordi e saldature con quest'altro ceto venuto dal sessantotto della sinistra politica
Credo che ritardino l'immagine di una democrazia dell'informazione piuttosto sciancato e nel nostro Paese e quindi credo che il bilancio che si può fare
E quello di una democrazia diseguale in cui non è adeguatamente rappresentata quella che appunto Flaiano definiva la trascurabile maggioranza degli italiani
E ringrazio
Grazie grazie buongiorno personalmente penso che a tutti personalmente aveva interessato molto piacevole argomentazione Ganci vorrei col quale riprenderlo purtroppo non sto a Roma
Se no magari ne potremmo anche parlare
No no non concordo con parecchi anni ecco loro concludiamo colpa merito visto che il nome purtroppo arrivato Arrigo levi e neanche aggiornato che erano previsti con Alberto la Volpe
Né
Io che ho fatto Roberto ringrazio io proprio in quel giorno dell'utero Victor per una parte sanciti
Se dovessi conclude i lavori come Sottosegretario ai Beni culturali dovrei fare l'urto malmenato scusate l'espressione sull'importanza del giornale come bene culturale perché non si legge in Italia si legge poco perché noi stiamo lavorando per incrementare la lettura mi vergognerei in questa sede di fare il discorso così di maniera
Mentre accetto la pro no provocazione va giù la giusta esortazione che è stata fatta da Paolo muri alti in apertura di seduta e quindi a questo punto come si dice il parlo a titolo
Personalissima
E voglio non presuntuosamente ma credo che posso in qualche modo servire alla riflessione che facciamo stasera anche portare la mia testimonianza
Sull'esigenza di avere una storia
Della Federazione della stampa
Degli ultimi anni
Perché è un grande specchio spesso segreto non totalmente così capito dal da da quelli che si occupano veementi questi problemi
Allora vi voglio raccontare la mia storia
Perché non perché sia storia ma perché in qualche modo
Così la spia di una situazione
Come dodici anni io sono socialista lo sono stato russo
Perché dico questo perché il Partito Socialista
In una fase importante del centrosinistra fu il partito
Che pose con molta convinzione anche con anche sul con successo direi per molti versi la battaglia per la trasformazione del costume della sua città eterna
La lotta contro la censura
Teatrale la mentalità anche una il divorzio insomma
Non ne parliamo la parola mantenne insomma ci diceva parti persona legata sentimentalmente insomma
C'era un costume
Ecco era degli anni Cinquanta insomma
Spesso intollerabile direi per un Paese che vuole essere civile democratico
E io fu interprete di questa esigenza diciamo del cambiamento nemmeno no
E questa battaglia mi fa piacere vedere Emilio Rossi nostro mitico direttore del telegiornale in realtà
Ebbe due momenti importanti con la Costituzione
Dell'Agip ti si chiamano allora su associazione di giornalisti italiani radiotelevisivi
Che per un certo perditempo era considerata una sottospecie senza voler togliere nulla ai colleghi che fanno la pesca subacquea ma insomma la l'associazione così che c'erano c'era va benissimo si occupava poche cose molto esplicito
Al tempo stesso c'era una un problema
Della stampa italiana perché Veneziani ha ragione permesso nel dire le cose che ha detto io ne condivido quasi novanta per cento
Ma insomma a Roma ne avevamo Missiroli
Il sito
Che era il presidente della Federazione
Pontefice massimo
E guarda a parlare di Missiroli a mettere in discussione non parla ma se mettere in discussione io mi ricordo al congresso di Trento
Dove grazie ai voti dei miei colleghi della RAI riuscì ad essere delegato
E Paolo Mori al ricorso può ricordare io fui l'unico che con grande timidezza ma con grande coraggio andai al microfono e dissi ma perché non si vota sul presidente perché doveva essere acclamato
Acclamato
Anni di sessantotto settanta
E fu lui Soliman Orciano settantadue no questo no spesso boccia ecco settantadue certo nell'Ottocento
C'è tanto
E io andai al microfono e dissi ma io vado che si può cervo chiedo che si voti
Fu una catastrofe una cosa scoppia una guerra
Su quei sto lesa maestà ma come ti permetti ma se Missiroli
Però vince no sì voto
Sì tutto
Missiroli non fu eletto sì mi pare di tiro qualche dubbio
Ci fu la battaglia poi fra piccoli
Ha un piano Forcella era Forcellino locandina Emma vado fatta fa fa e esattamente o il risotto al tartufo rammento no quello biblico sua ma insomma pervenire
Info e allora c'era già in nuce la cosa dei giornalisti democratici che si fondevano con i magistrati democratici attenzione
Questo è importante Venezia
Nel capire
Come poi si indirizza la cosa
Ed è vero che i giornali erano fatti come erano fatti insomma detto dice che una parte del Paese non è presa ma è anche vero che l'altra parte del paese don era rappresentata in quegli anni
Quindi c'era un'esigenza di gli equilibri
E quindi la Federazione della stampa doveva svolse una funzione importante
In rottura degli schemi andavamo in tutte le redazioni
Le assemblee di relazione così alle come si doveva votare il proporzionale non promozionale battaglie statuti questioni ecco che in quel quindi insomma facemmo delle gran parte
E devo dire che in questo senso
La RAI giornalisti iraniani scoprono anche il loro ruolo che prima insomma non mi siccità
Quindi la storia della Federazione diciamo è una storia interesse del movimento Sindaco il sindacato è una è una grande un modo di leggere quella società
Il cui negli anni di quelle
E devo dire un'altra cosa questo sindacato è anche i giornalisti RAI io rivendico con orgoglio
Colgo
Di essere stato ad Anagni
Poi ma l'ho detto io sono stato lottizzato taglia questo l'interesse veramente pochissimo io di una cosa sono molto orgogliosi
Il mutuo
Rispetto a tanti altri colleghi predicatori insopportabili insomma io non ho avuto mai nessuna telefonata perché parla sì bene o di Agnelli o dove sia in loco De Benedetti o quant'altro io sono andato con la mia faccia e quindi con la mia firma
Quando ci fu lo scandalo della Montaigne o altri scandali a Milano quando i poteri economici erano entrati nelle pagine economiche
Che i giornali per questo bisogna dirlo
Insomma tanto per fare la predica Eugenio Scalfari direttore del nucleo bisogna dire le cose con nome e cognome
A villa Ida ancora fra i suoi collaboratori tra i più illustri collaboratori regionali uno che è stato pescato con le mani nel sacco a Milano nei traffici con l'industria con la finanziaria
Mare pagina di Repubblica
Le pagine finanziarie
In quale orbita ci circolare oltre gli interessi editoriali
Gli interessi di molti colleghi
Ai quali veniva dato credito altro che lottizzazione e qui sta la grande forza dai lo voglio dire con molto orgoglio
Con molto orgoglio così come si era posto il problema di Manziana rapporti tra la stampa e l'industria e il monopolio pubblico svolse una funzione di autonomia
Civile
Questo bisogna dirlo bisogna rivendicano con orgoglio questa è una pagina gloriosa
Che non va sottovalutata anzi va esaltata
Ma esaltata rispetto a tanti falsi predicatori insopportabile pescati con le mani nel sacco
Questa era storia
Dico bene però
Ah non lo so sono questi i fatti documentazione e questi sono i flauti queste sono no no no no che rispondo solo perché questi sono i fatti troppo la documentazione del verbale Sarko non ce l'abbiamo al governo a è come gioca dei processi a Milano
Ci sono alcuni che si sono autosospesi
Autosospesi sono stati condannati e continua a traballare e ha spiegato andar meglio
E vogliamo spiega e vogliamo dirlo questo e insomma quando ancora l'altro giorno il presidente della Telecom ha tirato fuori e quattrocentoventicinque Rigoni
Stavano nel bilancio della Telecom dato ai giornalisti e quant'era la voce della Montedison
Per i giornalisti lo vogliamo dire come mai non si è mai fatto chiarezza su
Se vogliamo andare a livelli orizzontale non parliamo del Duemila
E vogliamo parlare dello scandalo di Napoli dove magistrati e giornalisti complice il Banco di Napoli
Dell'epoca manovravano sui tassi e sui titoli all'estero
Questo è
Il perverso legali per verso Africa per la parte finanziaria ed economica insider tra
Questo il reato viene ma insomma e sindacato ecco la storia
Cioè sino ad oggi in declino come tutto il mondo vitali ma il sindacato contratta spesso sulla riduzione non solo per proteggere il posto
Quindi somma la storia
Dell'associazionismo giornalistico è una storia tormentata complica che è importantissimo per costruire
Perché forse proprio attraverso la ricostruzione
Fedele per quanto si possa essere fedeli di una ricostruzione si può si può poi capire il resto che circonda
E indubbiamente dopo quel quella quella grande fiamma io ricordo anche con vergogna devo dire alcuni momenti non nobili
Che ci furono per esempio a Roma
Contro bar CT per la direzione del Messaggero
Occupano quasi il Messaggero insomma ma quello faceva parte di quel clima del muro contro muro
Insomma non non tutte le pagine come tutte le cose sono gloriose ci sono anche delle anche non gloriose quella di Berzin
Certamente non fu una tangibile gloriosa una pagina indolori
Ma insomma questo la parte di questo grande scenario di questa grande
Questo grande evento che fu
Determinato quindi successivamente e qui ha ragione perfettamente
Veneziani
Il tasso diciamo di ideologia si è accentuato sommati per molti anni
E devo dirlo con grande chiarezza grandi sincerità parlo veramente come Alberto la Volpe punto insomma
Insomma anche le vicende ultime le vicende giudiziarie
Insomma
Il rapporto che in politica viene identificato come voto di scambio tra
Chi fa politica il bottino
Beh insomma quello che è accaduto a Milano a Palermo a Napoli dove i procuratori della Repubblica controllano di fatto perché gli danno le notizie i colleghi che hanno teorizzato addirittura il pool
Non di Mani pulite il pool dei giornalisti della sala stampa della Procura della Repubblica
Come lo vogliamo chiamare
Non è un voto di scambio
Brusca io ti ho notizie e tu mi dai il rilievo e il fatto che di rischiare come
Non eventualmente anche contro di me come vorrebbe la logica giornalistica notturni giudizio
Da Milano a Palermo il giornalismo militante schiacciato sulle procure della Repubblica
Difficilmente da parte di
Si è sentito da un pronto una una frattura una rottura un giudizio autonomo su magistrati che vengono ritenuti altrettanto di punta
Questo è un dato
Questo è un dato
E come ma
Ma in questione si parla di accanimento giudiziario adesso non voglio entrare nel merito ma non c'è dubbio che ci sono altri casi dove si dimostra che l'obice Torrita della sezione penale è un'opzione
Ma insomma l'ingegner De Benedetti fu arrestato a Roma confessò
Che aveva venduto delle macchine vecchie al ministero delle Poste Mannino eccetera raccoglie no ma insomma però stando alle vostre aveva sentito insomma beh di quel processo non c'è stata più traccia né nessun giornalista mai si è chiesto
Come mai non sia stato
Sì è arrivato al dibattimento tanto per chiamare le cose sempre col loro nome e cognome perché è inutile fare questi riferimenti mafiosi così la vagamente allusivo io uso parole nomi e cognomi fa
Insomma
Le vicende di Romiti messi confronto con altri Peluso insomma voglio dire qui si è perduto qua ragiono
Veneziani insomma che ormai il le posizioni di schieramento
In alcuni casi sono tali per cui il margine per un giudizio come dice una volta un po'insomma posto che ci sia questo spazio ma insomma una riflessione critica sulle cose non è un'opzione insomma molto raro
Devo dire che veneziani dice una cosa vera
Dal punto di vista quantitativo è vero che c'è una parte del Paese presenta è anche vero che però la destra
Che ha avuto poi una speculazione insomma allora era maldestra anche aggressiva pista violenta insomma oppure era una destra noiosa
Non solo perché era reazionaria ma insomma effettivamente tutti i giornali anche i giornali
Che tu hai citato il bellissimo sul viso insomma ecco Cinzia grande Nostalgia diciamo
Potesse mediamente viene insomma lo non è così insomma di alcuni
Fondi
Non c'è una ecco ma insomma significa no dal punto presso il suo Barberis proprio ci sia un vuoto ogni mattina un'agenzia ad accuse gravi fra le mani del filone questo non non è non è così
Ora
E qualche esempio anche insomma di essere fuori dal coro come il caso del giornale
Giornale effettivamente e fuori dal coro che cerco
Conosce
Questo ci discussione
Delle volte però c'è un eccesso
Che rende insomma c'è una questione non dico di buon gusto di di di perbenismo intaccato ma insomma anche Venezia dicono proprio il giornale riconosca
L'eccesso ecco spesso anche di cattivo gusto insomma ma forse lascia l'esigenza di dare comitati insomma di uscire dal coro per cui supportati poi
Ad esagerare ma insomma questo il quadro realistico diciamo
Della situazione ma insomma
Potrei continuare con altri con altre questioni ma insomma devo dire che insomma il tasso di dei insomma forse si sta abbassando perché importante l'afflusso di nuove leve insomma che siano tutto sommato estranee queste vicende che ormai ci appartengono ma per il passato e vero anche che ci sono questo è un invito che mi permetto di rivolgere al nostro Paolo Serventi Longhi insomma questa cosa dei nuovi giornali attenzione
Uno dovrebbe essere lieto che esca un nuovo giornale tutte moderna
Ma spesso sono
Delle operazioni corsare
Cosciente
Dove si coglie la l'eccesso di domanda che c'è sul mercato di povere
Dove giovani pur di iniziare sì venturo questo su questa via
Senza nessuna garanzia dopo mesi giornale sta terra i debiti vengono scaricati su qualsiasi come capita se vengono scaricati di Impregilo infelice ma insomma
Io direi quasi per un faro sulla bisognerebbe quasi presentare una garanzia in banca insomma io voglio ricordare e chiudo una una storia interessante dal mio punto di vista o quando sono stato deputato mi scandalizzati posto che non si possa ancora scandalizzare in questa società dell'avventura editoriale dell'ex direttore del Messaggero cent
Non parlo che si inventò un giornale Roma
Che si chiamava nello spazio questo signore al questo signore ha bruciato oltre settanta miliardi
Settanta miliardi non è uno scherzo
Settanta mila
Con grandi ambizioni Fini col distribuire questo giornale gratuitamente alla Standa
Questo fu il percorso in questo percorso
Dove ha bruciato decine e decine di migliaia oltre settanta miliardi io mi permisi di presentare un'interrogazione al ministro del Tesoro per sapere se era vero e in che misura si era vero ovvero che la Banca di Roma
Attraverso un sistema molto complicato tutti eravamo più o meno conoscenza fosse stata complice di questa di questo
Però Mensi allora avvalendomi del regolamento alla Camera
Number
A voce
Finiture deputati possono chiedere al presidente della Camera di intervenire sul governo perché si risponda avanti erogazione non è stata cui non è stata data risposta
Tutto questo
In relazione non ha mai avuto sport
Ma il dato importante è che nessun giornale ha pubblicato
Importante è che nessun giornale abbiamo pubblicato il testo faccio ma perché perché quasi tutti i giornali hanno dei conti aperti con la Banca di Roma
E quindi in questi casi pare brutto dicono a Napoli insomma accusa scortese insomma fare un dispetto a un al credito
Ma questa la dice lunga
Un dato reale insomma si possono bruciare il settanta miliardi
Campeggi in un'operazione rovente sballata che finita al punto alla Standa con qualsiasi dépliant commerciale questo è per cui
Quindi insomma io credo che abbia fatto bene ad altre concluda la Federazione della stampa
A fare cogliere questo appuntamento per una riflessione ed è giusto ringraziamo Paolo Serventi Longhi colleghi della Federazione della stampa una occasione giusta
Ma se non vogliamo appunto fare solo del degli eventi delle degli eventi celebrativi ma delle occasioni sincero ecco di riflessione
L'esortazione che c'è venuto ripetuto al più nostro di una chiamata cosa Presidente duri Aldi di scrivere una femmina una storia beh questa credo che sia abbiamo letto tanti saggi sui giornali italiani sulla stampa doveva chi viene e chi va all'estero al motel cronologie ma credo che una lettura tenta seria meditata di quegli anni ci aiuti a capire molto meglio le cose ieri e Dio grazie
Grazie grazie la volpe se non avesse fatto la promessa avremmo anche capito che non parlava dal sottosegretario
Sfuggito al
Cioè per il verbale debbono abbiamo poco ma però se c'è qualcuno che vuol fare una domanda durerà qualcuno rinnovi
No
Sua
Se lo sa Rodotà ce lo saluto locale
Ma Rodotà degli animali
Non Rodotà
Ma lo
Rodotà
E
E
Mo'tutto va bene così
Ma
Tutto
Allora
Non so nulla
Fu
Le note caratteristiche negative note caratteristiche negative come faceva nota militare del governo dell'era televisiva no la cosa grave lei dice certamente è un altro la grave
Solo che nessuno di noi credo che possiamo fare morboso perché il il possiamo pregare la Federazione della stampa
L'ordine l'ordine dovrebbe muoversi
Ecco quindi non no no ha fatto bene a dirlo a tutti noi sappiamo adesso che c'è stato un caso come questo compiuto
Oggi
Al
Viene viene accetti almeno in piedi
E scusate opaco formazione a
Non lo è stato citato d'archivio storico
Querela Fede volevo dare questa informazione perché io storia aziendale di via Solferino
In effetti è stato salvato per farlo sabato per merito del comitato di redazione uno dei pochissimi nell'incubo fino
Al comitato di redazione devo dire anche il mio personale una volta tanto permettetemi di dirlo e per farlo però siamo dovuti passare attraverso un giudizio abbiamo fatto un ricorso al TAR al TAR del Lazio contro la ristrutturazione e abbiamo posto come condizione per poter
A vedere la cessazione della materia del contendere mi interessava molto ad azienda la salvezza dell'Archivio storico dei favolosi anni Ottanta aveva non soltanto trascurato ma deciso di spegnere anche come alimentazione
In questo quadro sempre umane doti calma fatti reali due cose volevo dire o casualmente ritrovato
Accompagnato da un fattorino quattrocento lastre fotografiche del viaggio di bambini Parigi declino Pechino Parigi anzi noto mobilitati in automobile
Che sono state rimozione sangue e poi un giorno nei favolosi anni Ottanta nel trasferimento della terza pagina Guala partendo da molti anni
Al piano di sopra la sera ho trovato in terra pronto per essere buttate tredici classificatori con le lettere di giornalisti molto importante scrittori alla direzione viceversa
Comprese le cose piuttosto rilevanti destinata ad essere buttate
Non serve ho telefonato ai vari uffici per farle recuperare non essa non era possibile che le disposizioni erano di buttare e attualmente queste scatole sono nel mio ufficio
No no no Fano rivendica l'applicazione severa uccidere verrà assunto in onore nell'ufficio inattesa che venga completata
La catalogazione che per fortuna devo dire anche la sensibilità di qualche dirigente arrivato devo dire direttore generale
Compatibilmente con il fatto che non si deve dire che stiamo il referendum
E sta provvedendo prendi questa è una notizia Borriello multa moderno uno dei pochi no ma e allora posso di un giorno Accoto Antonio Midolo quelle Fiengo nuovo spiritoso
Il crollo vi sono ho ho fatto anch'io può andare dall'Ungheria parlare per la l'archivio del Corriere
Perché avevamo un progetto Milano rifare un archivio storico dalla stampa
Italiana come università insomma altrove quindi e l'io mi resi conto che il oggi in via Solferino il difensore della grande tradizione del Corriere la parte nobile perché Corriere appunto anche se le parti non nobile che vengono regolarmente salta no perché poi il Corriere è stato
Fascista l'abbondante
Ricordo però il più il maggior difensore della tradizione credere non è il direttore del Corriere non è l'amministratore capire non è caldo Raffaele Fiengo il vero risponderà l'appalto Cavallo pipa dagli attuali fa proprio l'archivio perché investire però adesso dovrai dividere questo compito con Romiti
Va bene
Va bene grazie
Grazie Rossi per andare agli atti voglio salutare
Cosa è organizzato visto che abbia
Oggi è un giorno Bobbio buonasera Brunetta diciamo
Trovare evidentemente inferiore