I lavori della Conferenza diplomatica in corso a Roma per l'istituzione del Tribunale internazionale permanente per i crimini contro l'umanità; La polemica sulla pena di morte sollevata dai paesi arabi, caraibici e anglofoni; Il problema dell'indipendenza del Tribunale

Radio radicale noi vogliamo continuare a fare il punto la situazione rispetto ai lavori Faenza diplomatica in corso a Roma che andrà avanti fino a me voglio per la creazione della tribunale internazionale vogliamo fare il punto con Marco Perduca che per il Partito Radicale transnazionale sta un po'seguendo i lavori di questi giorni allora ma qual è la situazione ad qualche giorno fa da tracciamo quelli che potevano essere i rischi ai Caro alcuni degli obiettivi questa conferenza ecco rischi che
Vanno diminuendo secondo in questi giorni qual è la situazione no purtroppo i rischi non vanno diminuendo ma restano quelli che avevamo ha delineato alla fine della settimana scorsa e cioè il più grosso della lentezza con cui i lavori stanno proseguendo
E anche in questo inizio di terza settimana si pensava che ah della conferenza cominciassero a venire al pettine tutti note riguardanti le questioni fondamentali
Ma c'eravamo sbagliati ancora molti Paesi stanno continuando a fare proposte malgrado alcuni articoli che hanno già stati chiusi e questo va detto non sempre i coordinatori dei gruppi di lavoro carichi oppongono alla proposizione di nuovi testi ma li includono e riaprono il dibattito anche su questioni che sembravano chiuse
Si stanno delineando anche dei fronti più o meno netti a secondo delle questioni di Paesi che favoriscono o passo più veloce dei negoziati mentre altri che invece fanno di tutto per rallentarla
Ora da un lato abbiamo gli Stati Uniti che su qualsiasi questione dei dei centosedici articoli dello statuto hanno proposto emendamenti o testi migliorativi o note a piè pagina quindi tutte le volte che secolo affronta un argomento gli Stati Uniti prendono e iniziano il dibattito con una proposizione di persona questo però con un fare e se vogliamo anche costruttivo a cercando di proporre compromessi naturalmente portando il dibattito più sul proprie posizioni che aprendo su quelle degli altri ci sono invece altri gruppi e in particolar modo sta venendo sempre più fuori gruppo dei Paesi arabi che non sono disposti a ad aprire a in un dibattito o a favorire compromessi ma che cominciano opposti tout-court a qualsiasi tipo di proposta di di di compromesso in parte modo oggi FIAT
Parlando in questi momenti della pena delle pene della pena di morte dell'ergastolo in modo particolare i Paesi arabi si sono uniti
Sulla richiesta di includere la pena di morte nello Statuto perché lo ritengono che questo possa in qualche maniera di screditare i sistemi
Nazionali e poi è un serio una adesso verso la richiesta dell'abolizione nel diritto internazionale dell'uso della pena di morte da parte della comunità internazionale quindi queste preoccupazioni Stan
Candido quasi in due e nel caso della pena di morte arrivano aggiungere anche i Paesi caraibici anglofoni in favore dell'incontro della pena di morte i cent'le centocinquantasei di chi delegazioni presenti a Roma s'banco un'altra cosa
Che avevamo evidenziato era la posizione degli Stati Uniti rispetto alla questione dei poteri di fatto
D'iniziativa del procuratore generale come fa anche
Sì chi su questo però la situazione è di stallo ieri la Spagna ha proposto una sorta di testo emendativo del cosiddetto compromesso prepara presentato da Singapore una nel e cioè quello con cui si darebbe al Consiglio di sicurezza non il potere di dettare fin dall'inizio le indagini ma caso mai di fermarle qualora queste dovessero andare
A interessare ecco contesti in cui il Consiglio di sicurezza sta operando con le proprie missioni di pace la Spagna ai in maniera un po'confusa e queste notare anche stamani durante un incontro che abbiamo avuto con l'ambasciatore spagnolo cerca di spostare il tutto su posizioni più filo americane che non supposizioni fino alla e mai indietro quando vengono fatte queste nuove proposte di ulteriori compromessi non si capisce mai se
è veramente quelli il testo della proposta e quello che poi per ha preso in considerazione ossea soltanto un'ulteriore richiesta di apertura di dialogo quindi si parte con un testo in questo caso non troppo radicale per poi spostare guadagna le fronti su posizioni vicine e vede col creare un fronte tra i due e favorire compromesso ma a oggi ancora la questione non è
Sul tavolo dei negoziati e siamo sempre anche qui spaccati in due I like Minder che vogliono un procuratore generale indipendente gli Stati Uniti la Cina la Russia
E in maniera un po'spera
Francia ancora vogliono che il procuratore generale dipenda da il potere di veto dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza bene Marco allora Ignazio Marcovaldo che ha per il momento torneremo comunque nei prossimi giorni che vedo
Fitta proprio dei lavori stessi della conferenza diplomatica di Roma torneremo dove nei prossimi giorni a fare il punto della situazione grazie intanto buon lavoro