"In Europa: il dovere di cambiare le opportunita' di crecere" convegno organizzato dai Giovani Imprenditori della Confindustria c/o Gran Hotel Miramare - 5/6 giugno)

Benvenuti alla ventottesima edizione del convegno di Santa Margherita Ligure
Per chi non avesse trovato posto a sedere in questa sala quest'anno è una delle novità abbiamo la sala Shangri-la la prima entrando a destra praticamente ancora semivuota
Siamo sufficientemente puntuali e diamo inizio quindi ai lavori del nostro convegno di quest'anno pregherei il Presidente della Confindustria Liguria dottor Attilio Oliva di aprire i lavori grazie
Buongiorno a tutti Benvenuti
Il titolo del vostro convegno quest'anno e in Europa al dovere di cambiare l'opportunità di crescere nel titolo si colgono tre elementi
Un obiettivo una condizione è una chance
L'obiettivo è rendere reale quella che oggi per tanti aspetti è ancora virtuale l'Europa che ancora virtuale
La condizione come voi dite il dovere di cambiare evidentemente per stare in Europa con gli altri ha pari dignità
Lasciamo se l'opportunità di crescere che peraltro merita specificazione ulteriori per avere un qualche significato
Per quanto riguarda l'obiettivo essere europei è un concetto a mio avviso ancora molto relativo
Oggi ci sentiamo europei cioè simili ai francesi ai tedeschi quando siamo negli Stati Uniti o in Giappone
In paesi lontani ci sentiamo invece molto italiani cioè dissimili dai francesi e dai tedeschi quando ci rapportiamo con loro
L'identità europea è sufficientemente riconoscibile nella trama di valori istituzioni e stili di vita
Non lo è l'identità europea per la mancanza di reciproca simpatia uso questa parola nel senso etimologico nonché per l'assenza di un vero e proprio contratto sociale sostanzialmente da costruire
Alludo evidentemente non all'Europa dei mercati e dell'Euro che è già cosa estremamente importante ma quella politica che ancora virtuale
Prima o poi bisognerà ben dare risposta alla celebre domanda di Kissinger ma qual è il numero di telefono dell'Europa per secoli e anche di recente i ceti dominanti delle varie nazioni europee hanno trascinato i loro popoli in confronti e sfide fratricide
Che hanno lasciato nelle attuali generazioni code di diffidenza estraneità e stereotipi duri da morire
Tutto questo per dire che l'Europa non è un venne organizzato un luogo di villeggiatura e tanto meno potrà essere una casa di riposo già pronta ad accogliere i suoi ospiti
Siamo infatti convinti che lo Stato sociale che è una delle grandi conquiste della civiltà europea non debba essere annullato ma certamente vada attentamente eh ripensate
Se mi è concessa una metafora è uno l'Europa è uno dei tanti palcoscenici del nostro pianeta
Dove vari strumentisti che hanno una comune cultura musicale accordando di strumenti tra loro più ognuno con il proprio talento potranno produrre opere e performances di alta qualità
Opere performances che potranno arricchire vivendo civiltà di un mondo che nella globalizzazione crescente sarà ineluttabilmente teatro di continui confronti
Tutto ciò per quanto riguarda l'obiettivo Europa
Per quanto riguarda la condizione per stare in Europa con pari dignità voi stessi date un'indicazione
Riguardo al dovere di cambiare nelle istituzioni nell'economia e soprattutto nei comportamenti denunciate così un deficit cambiare non è un obbligo ma è una necessità quando si sente quando l'essere si sente inadeguato rispettare un dovere essere che si sente urgente altre culture europee non hanno la smania del cambiamento altre culture europee sentono più forte il dovere di conservare
Oltre a tanti attestati di apprezzamento circola in Europa qualche stereotipo sul nostro conto che credo si debba out Totti criticamente riconoscere come vero mi riferisco al nostro deficit di etica pubblica
Sta anche a voi giovani generazioni azzerare questo stereo
Infine la chance cui mi riferivo all'inizio quella che voi chiamate opportunità di crescita
Per avere senso compiuto va specificata il gusto di crescere per crescere non credo che affascini nessuno
Sono certo che intendiate non solo una crescita quantitativa e accetta la ma una crescita come si dice è sostenibile
Praticata attraverso un mix di cooperazione e competizione ben regolata la ricetta insomma che ha consentito l'affermazione delle istituzioni politiche ed economiche della civiltà occidentale
Tutto ciò per dar luogo a una società in cui ognuno abbia pari opportunità di esprimere le proprie potenzialità epico vera degli elementari diritti di cittadinanza
Ciò implicherà inevitabilmente la limitazione di qualche libertà per rispettare i doveri del contratto sociale
L'importante è che il saldo tra libertà cui si rinuncia
E le libertà che si conquistano sia positivo
Insomma il contratto sociale degli Stati Uniti d'Europa sarà utile e meritevole di essere sottoscritto e vissuto dai cittadini delle varie nazioni
Si arricchirà ciascuno di crescenti possibilità di sapere di capire di sentire di fare aumentando così le chance e ampliando gli stili di vita positivi
Per concludere a guardar bene il vostro Tito
Ci sono prescrive stare in Europa cambiare le nostre istituzioni i nostri comportamenti cogliere le opportunità per cresce
Sono tre sfide che chiamano in causa a ciascuno di noi come singoli le impresa e gli enti le organizzazioni media le forze sociali partiti lo sta ognuno al suo ruolo da svolgere perché i problemi dovranno necessariamente essere approntate con una mentalità aperta pronta l'innovazione è libera da quei provincialismo e culturali che ancora troppo affliggono al nostro Paese
Il motto anglosassone atto locale batte in globale è l'atteggiamento che tutti dovremmo assumere per fronteggiare le tre sfide che voi avete ben individuate
Questo convegno è stato pensato da voi proprio all'insegna di questo atteggiamento sono certo che riusciremo tutti più ricchi grazie e buon lavoro
Autorità gentili ospiti i cari amici il Comitato Trio regionale dei giovani imprenditori di Liguria Lombardia e Piemonte
Porge a tutti voi un caloroso benvenuto cui aggiungo quello mio personale alla ventottesima edizione del convegno di Santa Margherita
E dal mille novecentosettanta che in questo luogo si è discusso delle trasformazioni dell'economia delle geografie dello sviluppo
Delle tensioni della politica delle sfide del sociale del mercato e tra i primi in Italia del tema Europa
è un grande onore ma anche un grande impegno dare il via al nostro convegno nazionale
Molti occhi sono puntati su di noi in questa occasione da sempre ma ancor più in questi ultimi anni
I tanti giovani che sono qui oggi in sala e quelli che ci raggiungeranno hanno aspettative che devono essere soddisfatte su quello che il nostro movimento può e sa esprimere in queste occasioni
Spero anche che molti siano coloro a noi collegati via internet
Una prima aspettativa quella legata al successo di questo evento e alla sua diversa configurazione organizzativa mi auguro sia già esaudita
Il comitato per il regionale Liguria Lombardia e Piemonte che si è costituito perché il convegno di Santa Margherita sia sempre più il bene culturale del movimento
Ha lavorato con entusiasmo ed abnegazione per mantenere a livelli di eccellenza questo appuntamento
Lasciate che vi trasferisca l'orgoglio di aver collaborato con una commissione espressa dalle tre regioni e dalla segreteria centrale che ha operato con dedizione e competenza
è mio dovere ringraziarla sentitamente in questa occasione
Per non mancare all'impegno la scelta del tema guida dei lavori diventa cruciale
Affronteremo l'argomento dell'Europa andando oltre alla visione di questi mesi sia ben chiaro importantissima delle compatibilità e dei parametri economici
Vogliamo guardare all'Europa del futuro e delle speranze per avere speranze occorre lo slancio dei sentimenti ma anche la concretezza degli strumenti nei sentimenti di tutti noi l'Europa è integrazione dei popoli sviluppo della comprensione e della pace
Vorrei che ricordassimo che anche in questa Liguria oggi così serena poco meno di sessant'anni fa l'età di molti dei nostri genitori i cannoni sparavano verso la Francia poco dopo Ventimiglia
Laddove ora finalmente si passa senza più accorgersi che c'è un confine
Ma i sentimenti dicevamo non possono fare a meno degli strumenti
E la competitività dell'Italia in Europa e quella del sistema Europa nel mondo rappresentano la base necessaria ed indispensabile per avere prospettive concrete per il nostro futuro
Insisto sul futuro e sulle prospettive perché credo che questo sia un dovere proprio per noi giovani imprenditori
La competitività diventa in un mondo globale dove le distanze i costi di trasporto si annullano uno strumento di libertà nelle scelte di ogni economia e società nazionale
Tutti devono comprenderlo in primo luogo chi ci rappresenta
Il governo del presidente Prodi ha il merito di aver ben guidato l'ingresso in Europa vorremmo che fosse compreso che le scelte ancora da fare sono altrettanto o forse più importante
La prima scelta è quella sul fisco i dati dell'OCSE ci dicono che fatta pari a uno la pressione fiscale negli Stati Uniti in Gran Bretagna è uno e ventisette in Germania uno e quarantuno ed in Italia una cinquantuno
Sono differenze enormi
La conseguenza sul costo dei prodotti soprattutto sono gigantesche
In Italia oramai la metà del prodotto interno e dirottata a vario titolo verso il settore pubblico
Ciò significa che è un prodotto che costerebbe uno senza oneri fiscali tenendo conto delle imposte delle tasse dirette e indirette
Che a vario titolo sono pagate da tutti coloro che hanno lavorato per produrlo alla fine va al Sud va sul mercato al prezzo di due
Avere il quaranta per cento di carico fiscale invece del cinquanta per cento più italiano fa passare il rapporto dal nostro due contro uno all'uno e sessantasei contro uno
L'Italia e l'Europa hanno dunque bisogno di flessibilità economica e di libertà economica per avere un futuro
Per questo come giovani siamo così preoccupati dell'incomprensione ai problemi reali mostrata da chi ha proposto il tre il tema delle trentacinque ore di lavoro per legge
Un commentatore in una nota trasmissione radiofonica ha sostenuto pochi mesi fa a proposito delle trentacinque ore che prima che arrivasse l'industria quando si viveva bene con l'agricoltura
Se in un campo il raccolto si impoverì va non si licenziava nessuno
Semplicemente tutti avrebbero lavorato un po'meno e avrebbero avuto più tempo libero
La verità e che in quella situazione usando le parole aspre quando servono molti avrebbero patito fame e sofferenze nell'inverno successivo
Anche nell'economia dell'Europa dell'est sino alla caduta del muro di Berlino il sistema è stato quello dell'episodio che ho riferito
Dove serviva una persona se ne mettevano tre oppure quattro ciascuna con un salario poco più che da Pale ciascuna disincentivato ha da lavorare per il fatto stesso di sentirsi inutile
Ciascuna con tanto tempo libero in cui mancavano le risorse per soddisfare i bisogni più elementari
Non credo sia questo l'obiettivo che ci poniamo certo non ce lo poniamo noi giovani imprenditori quando parliamo di prospettive di libertà di progresso per la società italiana ed europea
Non siamo così ingenui da non capire che molti dei problemi che abbiamo di fronte derivano dal compromesso della politica ma è un compromesso che non può essere pagato dalle aziende e in definitiva dal nostro Paese
Paese che amiamo e in cui vogliamo restare
Questo è un sentimento da giovani imprenditori che per natura sono i più attenti al futuro
Per questo dobbiamo avere il coraggio e la forza delle denunce nette e determinate
Possiamo farlo perché il nostro è un passato Breve perché non sono così radicate le delusioni perché nutriamo ancora delle speranze che sono motivo della nostra forza e del nostro impegno
Grazie
Vi ringrazio invito sul palco il dottor Giampaolo Galli direttore del Centro studi compiuti
Nella cartellina
Se avete avuto dovrebbe esserci un documento
Dell'Unicef
Che illustra molto bene i problemi dell'Europa
E i dati di confronto fra l'Europa e le altre aree forti del mondo
C'è un punto di fondo di questo confronto che è molto semplice e noto a tutti ma sul quale credo dobbiamo concentrare la nostra riflessione e il punto è che a partire dagli anni ottanta
Si è interrotta la tendenza alla riduzione dei divari di reddito per abitante con gli Stati Uniti tendenza che invece aveva caratterizzato tutto il periodo precedente post bellico
Negli anni Novanta questi divari sono aumentati con il risultato che la disoccupazione europea
è salita all'undici per cento quella americana è scesa sotto il cinque
Questi dunque sono i dati essenziali del confronto basso dinamismo economico alta disoccupazione l'elenco ormai classico per così dire delle cause possibili della disoccupazione europea
Si articola in alcuni punti che vorrei brevemente ricordare e commentare
Un primo punto che viene spesso citato nell'opinione pubblica riguarda la globalizzazione intesa soprattutto come concorrenza dei paesi emergenti a basso costo del lavoro
L'opinione di gran lunga prevalente direi unanime fra gli economisti
E questo fattore
Sino ad oggi è stato pressoché irrilevante infatti ma diventerà asta diventando estremamente rilevante diventerà molto rilevante nel prossimo futuro
E quindi c'è un primo punto della riflessione chi voglia cercare le disoccupati le cause della disoccupazione e dell'Europa almeno fino ad oggi
Non deve cercare lontano a Pechino o a Bangkok deve scavare vicino Roma-Napoli
A Madrid eccetera
Una seconda spiegazione possibile riguarda le politiche macroeconomiche che secondo alcuni sarebbero troppo strette questo come sapete è un punto molto controverso
Alcuni accademici americani sostengono questa tesi keynesiana
Che è agli antipodi di quella Ideologia tedesca il rigore come prerequisito dello sviluppo che è diventata il paradigma assolutamente dominante nell'Europa di Maastricht
Le critiche si concentrano sulla politica monetaria perché si riconosce che le politiche di bilancio in Europa come già è avvenuto negli Stati Uniti che sono in pareggio di bilancio le politiche di bilancio debbono essere volte a ridurre a contenere disavanzi pubblici
Sulla politica monetaria i banchieri centrali europei li abbiamo sentiti negli ultimi giorni direbbero però che mediamente l'inflazione europea è stata negli ultimi anni più alta di quella americana
E che quindi se le politiche monetarie si fossero proposte o si proponesse l'ora come obiettivo centrale di ridurre la disoccupazione verso valori americani
Queste politiche monetarie avrebbero dovuto iniettare
Più moneta nel sistema e questo avrebbe generato un'inflazione ancora più alta
E ciò fondamentalmente qui vengo ad una terza spiegazione
Perché le caratteristiche strutturali del mercato del lavoro europeo meglio del mercato del lavoro dell'Europa continentale sono molto diverse da quelle del mercato americano da noi il sindacato è forte
Ed è in grado di ottenere aumenti salariali inconsistenti anche quando e laddove la disoccupazione molto alta
Per il noto motivo che c'è chi sta dentro il mercato del lavoro e chi sta fuori e chi sta fuori non ha nessuna chance o possibilità di influenzare le dinamiche salariali
Ci deve dunque essere un'elevata disoccupazione questa è la spiegazione che danno i banchieri centrali in pillole
Per indurre il sindacato ad accettare in Europa condizioni di moderazione salariale altrimenti si metterebbero in moto rapidamente
Quelle spinte o spirali inflazionistiche che l'Europa ha ben conosciuto in passato
Ma ci sono ovviamente altre cause della disoccupazione strutturale
La cosiddetta rigidità nel mercato dei beni ossia in pratica l'ampia diffusione di monopoli pubblici e privati e di norme che ostacolano la concorrenza e soprattutto è stato ricordato poc'anzi l'alta pressione fiscale legata al peso del welfare e in particolare dei sistemi pensionistici
Qui vorrei dire una cosa sola su questo punto
Credo che sia molto interessante notare un po'rimarcare la differenza fra le cose che i capi di governo i ministri si dicono anzi dicono
Nei rispettivi Paesi e le cose che si dicono fra di loro come risulta anche leggendo un po'fra le righe i loro comunicati nei vertici europei nel G7 nei vertici si dicono grosso modo le verità che tutti sanno che abbiamo sistemi pensionistici insostenibili che bisogna ridurre le spese
Bisogna tagliare le tasse se si vuole davvero fare una politica dell'occupazione
Così come si dicono sempre nei vertici o lasciano dire alle organizzazioni internazionali che occorre liberalizzare il mercato del lavoro
Nei loro paesi sono più prudenti il che è comprensibile ma talvolta anche nicchiano il che invece è intollerabile
Questo per dire che le cose da fare nelle grandi linee le conoscono tutti e la questione al più è quella dei modi e dei tempi certo anche dei necessari consensi per fare le riforme
Ma riconoscere che ci vuole consenso
Nulla toglie alla considerazione che oggi in Europa
Il metrò per valutare sei governi governano oppure fanno altro e la capacità di fare le riforme o quanto meno di preparare il terreno per fare le riforme e vengo così ad un ultimo punto
Che riguarda il progresso tecnologico che è un po'il colpevole che serpeggia dietro le tesi sulla riduzione dell'orario di lavoro
Ora io credo che in questa sala
Siamo tutti convinti che il nesso progresso tecnologico disoccupazione sia un'antica ancorché ricorrente sciocchezza
E che anzi il problema dell'Europa sia quello di un ritardo tecnologico in quasi tutti i settori più dinamici l'Europa sta perdendo la sfida con gli Stati Uniti e in alcuni comparti anche con i fari s'
C'è un problema di ricerca di base c'è un problema di integrazione fra impresa e università c'è anche qui
Un problema di rigidità dei mercati
I monopoli pubblici non sono campioni dell'innovazione
Il mercato del lavoro
Ha impedito i necessari adeguamenti dei salari relativi
A fronte dello straordinario mutamento nella composizione della domanda di di lavoro dalle basse alle alte qualifiche indotto dalla rivoluzione della tecnologia dell'informazione
Negli Stati Uniti si sono ridotti i salari relativi dei lavoratori a bassa qualifica
In Europa questi lavoratori sono rimasti disoccupati
Negli Stati Uniti gli alti e questo forse il punto principale gli alti stipendi delle professionalità più richieste dal mercato
Hanno determinato un massiccio riorientamento delle scelte dei percorsi formativi e delle facoltà universitarie da parte dei giovani
In un periodo di tempo brevissimo
In Europa poi che i salari sono appiattiti
Non si sa quali sono le professionalità più richiesto è molto più difficile nel concreto verificarlo si invocano censimenti pubblici sulle necessità formative dell'impresa
E nel frattempo i ragazzi si iscrivono alle facoltà che magari più rispondono ai loro interessi ma non danno sbocchi di lavoro
Non esistendo un mercato vero su cui si possano leggere i segnali di prezzo
I ministeri della scuole di uno dell'università non hanno la minima idea di che cosa serva i professori nessun incentivo a insegnare le cose che servono risultato ci sono milioni di disoccupati Elayne prese non riescono a trovare i lavoratori The Servono un esempio a mio avviso impressionante ancorché tipico di fallimento dello Stato
Se questi sono i problemi almeno alcuni dei grandi problemi quali sono le prospettive quali scenari si aprono sul piano della crescita e dell'occupazione all'Europa
Al di là della congiuntura che malgrado la crisi asiatica adesso sta volgendo al bello si possono intravedere tre scenari possibili di medio termine uno
L'Europa inizia a compiere le scelte giuste liberalizza il mercato del lavoro tagli alle spezie riduce la pressione fiscale e così via
Due
L'Europa ricorre nuovamente alla spesa pubblica facendo saltare di fatto il patto di stabilità tre si ricorre a forme più o meno nascoste di protezionismo commerciale
E possibile naturalmente che alla fine si faccia un mix di queste politiche
E che in diversi Paesi si seguano diverse politiche si tratta però di capire quale sarà il mix prevalente e se questo mix avrà effetti positivi
Lo scenario su cui stiamo ragionando noi per elaborare le nostre previsioni le nostre valutazioni previsivi è uno scenario nel quale a l'Europa diventa un elemento di freno un relativamente di freno nei negoziati commerciali internazionali
E rinvia nel tempo i contenuti commerciali effettivi dell'allargamento a Est di non rispetta davvero il patto di stabilità ci accelera però il passo delle liberalizzazioni
Anche di quelle più difficili e dolorose che sono quelle del mercato del lavoro
Il non rispetto del patto di stabilità direi che è già nei fatti ed è emerso chiaramente nel vertice di ieri dell'euro dodici
Pochissimi Paesi hanno dei piani credibili per arrivare al pareggio dei conti pubblici nei prossimi anni che sono previsti essere anni buoni per la crescita e anche per i tassi di interesse
Il che significa che al prossimo al rallentamento dell'economia è molto forte la probabilità che qualche Paese vada oltre il tre per cento come accadde tra l'altro nel novantadue novantatré subito dopo la firma del Trattato di Maastricht
Paradossalmente la sinistra che governa la maggior parte dei Paesi europei
A buona probabilità di attestarsi su un mix di politiche economiche per certi versi più simile a quelle di Reagan nei primi anni ottanta che a quella di Clinton disavanzi relativamente alti tre o quattro punti più che negli Stati Uniti che stanno andando verso l'avanzo tassi di interesse più alti che negli Stati Uniti apprezzamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro non subito ma in prospettiva ed è questa una prospettiva che evidentemente non favorisce la crescita e l'occupazione
Non mi sentirei invece di escludere che l'Europa sappia appare anche alcune delle scelte giuste in materia di liberalizzazioni
Anche ripeto nel mercato del lavoro dove qualcosa si è fatto ad esempio in Olanda in Spagna
Un Paese che ha ereditato dal franchismo uno dei mercati del lavoro più ingessati d'Europa ed anche in Italia ma siamo ancora molto indietro e rischiamo continuamente di fare dei passi indietro e ciò per l'evidente motivo che la flessibilità del lavoro non fa ancora parte della cultura dell'Europa continentale
Le classi dirigenti dell'Europa non sembrano comprendere il nesso fra flessibilità e occupazione e ciò vale anche in Italia
Quando il governatore della Banca d'Italia Fazio come del resto tutti gli altri banchieri centrali le organizzazioni internazionali
Dice che per creare occupazione nel Mezzogiorno occorre ridurre il costo del lavoro e mi limito a notare che ha detto ridurre non moderare i più annuiscono fanno buon viso ma in realtà non capiscono o non vogliono capire c'è un problema culturale
E la prova provata mio avviso e che oggi in Italia
è un dato di fatto la bandiera del lavoro è una bandiera del sindacato e il sindacato che manifesta che indice scioperi che organizza concerti per il lavoro
Ora io ho il massimo Rispetto per molti degli attuali dirigenti sindacali e so bene che quello del sindacalista è un mestiere difficile
E tuttavia trovo francamente inaccettabile
Per quel minimo di coerenza intellettuali che debbono contraddistinguere qualunque confronto civile
Che il sindacato sia portatore della bandiera dell'occupazione
Per motivi oggettivi
Perché rappresenta gli interessi dei lavoratori occupati e dei pensionati non tanto per motivi ideologici il sindacato è parte del problema non è parte della soluzione del problema
Trovo del tutto naturale
Che il sindacato resiste ai tagli alla spesa pubblica è del tutto naturale che il sindacato resiste ai Progetti di liberalizzazione del mercato del lavoro non contesto questo
Contesto però che abbia titolo a parlare in nome e per conto dei disoccupati
Che abbia titolo appare le manifestazioni e gli scioperi per l'occupazione
Certo che vi sono ritardi gravi nella realizzazione degli investimenti pubblici certo che abbiamo un sistema amministrativo che blocca le opere pubbliche così come blocca le iniziative private e l'impresa e lo sanno bene
Ma nella protesta del sindacato sui ritardi dell'amministrazione così come nel gran parlare della riorganizzazione degli enti per il Mezzogiorno la nuova Agenzia eccetera
C'è una colossale sproporzione fra la dimensione del problema la disoccupazione il lavoro nero e la pochezza degli strumenti che sono oggetto vuoi di discussione vuoi di protesta
Credo che la discussione sarà all'altezza dei problemi solo il giorno in cui le parole di Fazio
Ma mi par di capire ce lo confermerà lui spesso in questo convegno mi pare anche quelle del segretario della
Dei democratici di sinistra D'Alema diventeranno parte quelle parole diventeranno parte del sentire comune
Quando quelle parole verranno percepite
Come l'ovvia risposta alla vergogna del lavoro nero che dilaga inquilina la società civile
Quando sarà divenuto a tutti evidente che l'idea che a uguale lavoro debba corrispondere uguale salario indipendentemente dalle condizioni dell'economia
è una delle quattro grandi eredità negative degli anni settanta assieme alla scala mobile al debito pubblico all'idea che l'impresa pubblica faccia meglio del mercato
Della scala mobile ci siamo liberati il debito pubblico abbiamo iniziato ridurlo anche se perderà ancora per decenni sulle possibilità di crescita dell'economia le imprese pubbliche abbiamo iniziato a metterle sul mercato
Se guardate bene tutti questi risultati sono stati ottenuti per la pressione che veniva dall'Europa
La scala mobile è stata eliminata perché la lira non teneva nel Sistema monetario europeo il debito pubblico abbiamo cominciato a metterlo sotto controllo perché dovevamo raggiungere i parametri di Maastricht le imprese pubbliche le abbiamo messe sul mercato per ridurre il debito e per la pressione dell'Europa sui temi della concorrenza e del mercato unico
Oggi siamo nell'euro i vincoli europei sono enormemente più stringenti e diventano sempre di più vincoli di mercato anziché vincoli istituzionali perché sul mercato europeo bisogna competere
Ed è dalla concorrenza fra impresa e fra sistemi Paese che verrà la lo stimolo più potente a cambiare a modernizzare il Paese
Questo modernizzare questo Paese l'obiettivo per il quale tutti noi lavoriamo ed è il motivo per cui abbiamo creduto e crediamo nella grande scommessa dell'euro
E non c'è dubbio che l'essere parte dell'Europa della moneta unica
Pur con tutti i problemi che abbiamo detto emotivo non solo di legittimo orgoglio mai credo che questa sia la cosa più importante
Di fiducia nel futuro nella capacità di risolvere anche problemi più difficili vi auguro buon lavoro ringrazia
Grazie al dottor Gianpaolo Galli
E ora al momento delle tesi dei giovani imprenditori invito e non Marcegaglia
Grazie
Cari amici abbiamo organizzato questo convegno l'abbiamo pensato nei mesi scorsi per parlare del nostro futuro e del futuro dell'Europa
Credo che vada riconosciuto che la nascita dell'Euro avvenuta un mese fa è stato un importante passo avanti per il Paese ma purtroppo quello che è successo negli scorsi giorni c'ha fatto fare dieci passi indietro
La Bicamerale è fallita e questa è una sconfitta di tutta la classe politica ma è soprattutto la sconfitta di tutto il Paese perché saremo noi a pagare le conseguenze di questo teatrino della politica
Penso che possiamo dire che in questi mesi abbiamo visto che è mancato lo spirito costituente che noi auspicavamo è mancata la volontà di superare interessi particolari
è mancata la volontà di ricercare un punto di equilibrio superiore
Ogni protagonista e ogni comparsa ha perseguito il proprio scopo e le buone riforme sono state sacrificate nella ricerca impossibili compromessi
La Bicamerale morta ma i problemi rimangono tutti
E noi li conosciamo bene un centralismo paralizzante che non risponde alle differenti esigenze del Paese
Un esecutivo debole ricattabili dai partiti politici
Una giustizia secondo noi qui il problema principale non è tanto quella della separazione delle carriere quanto il fatto che lascia impuniti la stragrande maggioranza dei reati
Un'eccessiva e crescente frammentazione della politica un'inaccettabile potere concesso ai piccoli partiti di condizionare qualsiasi scelta di governo ma allora come possiamo sperare di diventare un Paese moderno con questa politica che risponde solo a se stessa forse anche per realizzare le riforme abbiamo bisogno di farci obbligare dall'Europa dobbiamo allora invocare anche una Maastricht delle riforme noi giovani imprenditori però non vogliamo assistere impotenti alla fine delle riforme per la manifestata per la manifesta capaci incapacità della politica di autoriformarsi
Serve allora in questo momento un segnale forte da parte del Paese non possiamo assolutamente abbandonarci alla delusione alla rassegnazione alla rabbia dobbiamo mobilitarci e impegnarci per spingere il cambiamento
E per questo che abbiamo deciso di sostenere con forza il referendum per l'abolizione della quota proporzionale nella legge elettorale
Venti consapevoli che questo referendum non è un fine che non dà vita al sistema elettorale che vorremmo ma è uno strumento l'unico secondo noi oggi percorribile per costringere la politica a darsi nuove regole
La Costituente che noi avremmo preferito quindici mesi fa al momento invece in cui nacque la Bicamerale potrebbe essere una soluzione ma oggi non ci pare che ci siano le condizioni perseguire questa via
L'articolo centotrentotto può essere forse utilizzato per salvare il salvabile ma uno strumento troppo limitato per realizzare riforme profonde e articolare
Il vero problema rimane quello della legge elettorale
Non solo questo referendum secondo noi indica con chiarezza la strada da percorrere quella di un sistema elettorale realmente maggioritario quello di un bipolarismo più maturo
E indicare questa strada secondo noi oggi ancora più importante
Di fronte al crescere dei nostalgici della proporzionale e del grande centro che per interessi di parte non hanno mai accettato la volontà del Paese di seguire la strada del maggioritario
Il referendum ma non realizzerà le riforme di cui abbiamo bisogno di cui ho parlato prima ne siamo consapevoli ma certamente contribuirà a fare retta e potrà dare impulso ad una nuova stagione politica capace di interpretare le istanze di cambiamento dei cittadini
Per questo allora chiediamo a tutti quei a tutti quelli che credono che questa sia la strada giusta che non vogliono rassegnarsi a un pericoloso ritorno al passato
Di farsi avanti di dichiarare apertamente la loro voglia di cambiare
Non è più secondo noi il momento dei tentennamenti di facili e parziali soluzioni o di complicate inefficaci ai i mille questo è il momento delle scelte questo il momento dell'impegno
Cerco questo non è l'unico impegno a cui vogliamo come dire a cui vogliamo dedicarci
Però la riforma delle istituzioni è la condizione indispensabile
Per poter cogliere la vera grande sfida quella
Di cui vogliamo parlare oggi è quella che ne abbiamo davanti che è la vera sfida del futuro cioè quella di contribuire a una nuova Europa diversa dall'attuale all'interno della quale creare sviluppo occupazione e benessere
E noi l'abbiamo sempre detto che ne abbiamo sempre creduto nell'Europa anche quando una politica dissennata ci portava lontano dagli altri Paesi
Anche quando i governi in carica non credevano nella capacità e nella volontà di questo Paese di superare gli errori del passato
E abbiamo salutato con grande entusiasmo la nascita dell'unione monetaria avvenuto un mese fa e per questo respingiamo le accuse demagogiche di chi ancora vuol convincere l'opinione pubblica che il mondo delle imprese è contro l'Europa questo non è vero
Queste accuse però non ci faranno smettere di ripetere che solo con riforme vere
Solo con profondi cambiamenti nel nei comportamenti e nelle mentalità e nel modo di gestire la cosa pubblica il nostro Paese potrà crescere nell'equità e contribuire a fare dello un dell'Europa un luogo in cui verrà la pena investire crescere e lavorare
E noi continueremo a denunciare fin quando esisteranno le contraddizioni di una politica assistenzialista garantista vidas che assiste garantisce soli pochi eletti resistente a riformare la macchina efficiente delle ed elefantiaca della pubblica amministrazione
La scelta penalizzante di frenare lo sviluppo aumentando le tasse sulle imprese e sul lavoro
L'Europa non è dei burocrati degli statalisti o dei dirigisti
L'Europa invece di Craig di chi crede nella libertà di chi aspira spazi senza frontiere senza barriere netti sui buoni impegnare per il futuro l'Europa è prima di tutto un cammino di civiltà ed è un percorso che l'intero continente sta compiendo in questi anni per difendere la propria competitività e per garantire un futuro migliore ai suoi cittadini
E questo è il vero senso che noi diamo l'unificazione pro europea questo il progetto che noi giovani imprenditori vogliamo contribuire alla rizzare perché ritroviamo messo il senso esaltante dell'essere imprenditore
L'accettazione responsabile della sfida il gusto dell'innovazione la fiducia nella possibilità di migliorare il mondo
L'Europa che vogliamo però deve essere assolutamente diversa dal modello anchilosato del continente quale si è formato negli ultimi cinquant'anni la relazione molto bella di Galli penso abbia messo in evidente in modo molto chiaro quali sono i problemi dell'Europa
Non si comprenderebbe altrimenti senso degli sportivi e dei sacrifici sostenuti
Se ora non fossimo capaci di proseguire il progetto dei padri fondatori veri statisti come De Gasperi Adenauer manchino Schuman Emone
E non si è limitata a tornare economica comune ma già prevedeva istituzioni europee in grado di creare un'identità politica e di evitare nuovi conflitti
Sarebbe perciò è un errore ritenere che conquistata questa meta il compito si è esaurito e che possiamo abbandonare la strada del rigore finanziario e ci ha permesso di arrivare dove siamo
Ma sarebbe l'errore peggiore per l'Europa e per l'Italia trasmettere rafforzare la sensazione che l'unificazione è fatta solo di rigore finanziario e monetario
L'Europa ora dovrà di dovrà dimostrare di non identificarsi solo con la banca centrale e nella moneta unica affrontando i gravi problemi strutturali delle regioni più arretrate e creando le condizioni per uno sviluppo sostenibile ed equilibrato
L'Europa insomma ora deve dimostrare di essere un'opportunità per tutti gli europei
E l'esperienza di questi ultimi anni peraltro credo che indichi in modo chiaro che la strada è obbligata
Solo la rinuncia alle barriere protezionistiche e l'apertura al mercato e alla concorrenza assicura le condizioni di sviluppo delle nazioni anche di quelle meno sviluppate
Non solo New York con Londra ma anche a Viciani in Africa confermano che il mercato e la deregolamentazione sono le direzioni da seguire per creare sviluppo e benessere
Ed è credo anche la risposta più eloquente anch'a chi ancora crede nel nostro Paese ce ne sono molti
Che la globalizzazione sia l'arma finale del capitalismo per dividere il mondo tra Sacchi e disperati e la globalizzazione assicura i vantaggi degli uni solo a spese degli altri e che il progresso sia un gioco a somma zero questo non è vero
Certo non siamo ingenui la globalizzazione non è priva di tensioni e di contraddizioni come dimostra la recente crisi dei Paesi del Sud-Est asiatico
Ma bisogna mettere in evidenza che non è il modello in crisi quanto piuttosto invece la sua coerenza con un sistema di valori che prima di tutto deve essere un sistema di valori etici
La storia ci ha dimostrato che non esistono alternative al capitalismo per creare benessere e prosperità
Ma è fondamentale come ci insegna Luigi Einaudi che capitalismo sia fortemente ancorato a valori forti e profondi
La motivazione al lavoro la trasparenza delle istituzioni il funzionamento dello Stato di diritto la diffusione dei poteri una moralità diffusa e condivisa come strumento di sviluppo sociale
Questo il capitalismo nel quale noi crediamo e nel quale vogliamo farci diffusori anche nel nostro Paese
Quando questi valori sono assenti come nel caso dell'Indonesia è inevitabile che si crei cosiddetto capitalismo delle consorterie
Debole e iniquo che prima o poi verrà spazzato via da una mancanza di capi di credibilità e da una giusta richiesta di democrazia
Ma la lezione per l'Europa e per l'Italia non può essere più eloquente solo se l'Europa nei prossimi anni riuscirà a favorire l'affermarsi di un mercato aperto e libero il nostro capitalismo si aprirà con fiducia alla concorrenza e al mercato
Solo un'Europa unita illiberale potrà vincere la sfida della competitività globale incentivare gli investimenti creare posti di lavoro e sfuggire al destino che da oggi le si profila di un'area in continuo declino democratico e industriale
Purtroppo però mentre la storia fatto definitivamente giustizia delle ideologia e delle illusioni collettiviste
L'Europa sembra oggi incapace di costruire questo modello fondato sulle libertà e sulle opportunità che sia l'antitesi vincente al modello burocratico e paralizzante del socialismo statalista
L'Europa non è stata capace di liberarsi a sua volta dell'ideologia che l'aveva avvolta protetta e viziata per mezzo secolo
Quella del Welfare frutto di un malinteso senso di onnipotenza dello Stato della fiducia salvifica nell'intervento pubblico dell'interferenza per l'accrescersi del carico fiscale
L'Italia lo confermai i comportamenti di gran parte della sua classe politica dimostrano che il senso profondo e autentico della fiducia nel mercato è ancora difficile da conquistare
L'illusione che lavoro si crei a tavolino che il Sud si sviluppi per impulso dei burocrati che il buon kimono Boni possano convivere con un'economia globale
E che i cittadini e le imprese possano essere spremute a piacimento da un fisco equo esoso e da una burocrazia inefficiente
Sono tutte espressioni di una cultura che non può essere compatibile con L'Europa che vogliamo costruire con le sfide che questa deve affrontare evincere per restare in Europa
Una sfida di questo genere per l'Europa e per l'Italia è certamente di portata epocale la Gran Bretagna l'ha potuta vincere solo affidandosi all'implacabile guidate la signora Thatcher
E l'ha trasformata dal luogo di degenerazione del welfare ad esempio vincente
Detta la guardia cui può giungere un forte impegno liberista
Disoccupazione ai minimi storici inflazione sotto controllo elevati tassi di sviluppo afflusso di capitali ed investimenti stranieri e anche la propria capitale l'ombra Londra che certamente cento e capitale di modernizzazione e di cambiamento
Una linea che Tony Blair ha saggiamente confermato
Prendendo le distanze dalla cultura di quel socialismo mediterraneo che forse più per convenienza parlamentare che parrà di capra convinzione
Fa percorrere a Francia e Italia sentieri ancora dettati da pregiudizi ideologici frutto di illusioni pericolosissime come quelle della trentacinque euro
L'antico non è meno significativa con una ripresa economica forte sana e durevole con duecentosessantadue mila nuovi posti di lavoro creati nel solo mese di aprile con un tasso di disoccupazione è crollato al quattro tre per cento
Sono i risultati strabilianti della new economy che ha favorito contrariamente a quanto politico polemicamente si ribatte
Tutti i gruppi sociali favorendo anzi in meno avvantaggiati
Questi sono i risultati incontestabile di un'economia libera fondata sull'efficienza dei mercati e sulla fiducia del nell'imprenditorialità chi si batte per un'economia forte e più efficiente chi veramente si batte per la l'occupazione per dare un'opportunità
Non può ignorare tale evidenza
Certo sarà traumatico per l'Italia e per l'Europa continentale abbattere la fiducia e lo statalismo e adottare un modello sociale che è lontano anni luce dalla sua tradizione l'Europa certamente deve trovare una sua strada però la strada sicuramente segnali
L'Europa allora rappresenterà un progetto vincente solo se saprà rispondere a questa sfida modificando la propria cultura i propri comportamenti
L'Europa vincerà se si fa trasformarsi nell'Europa dell'imprenditorialità diffusa se saprà trasformare i propri cittadini in responsabili imprenditori di se stessi
L'Europa si farà se cittadini comprenderanno il senso di una sfida e di un destino comune
Per questo occorre efficienza trasparente e dinamismo dei mercati armonizzare le politiche fiscali e soprattutto scommettere sulla scuola e sulla formazione
Gli unici veri strumenti per realizzare un'effettiva uguaglianza tra cittadini quella dell'opportunità è quella visione che chiediamo dell'Europa ecco l'Europa sulla quale scommettiamo ecco l'Europa che possiamo e vogliamo costruire
Non c'è dubbio che questa costruzione debba prima di tutto partire dalle istituzioni europee l'Europa non può rimanere solo un organismo che legifera distante e distratto su materie astruse e spesso incomprensibili
Non poco e costringere gli Stati nazionali ad importare norme che il legislatore nazionale si accanisce poi ad applicare con inutile e dannosa pignoleria come dimostra nel nostro Paese la vicenda della legislazione sulla privacy
Alla politica europea gli europei chiedono di trovare l'intesa non sulla dimensione dei fagioli ma per esempio sul ruolo che l'unione vuole e deve svolgere sulla scena internazionale a partire dai versanti sulla quale più impegnata cioè i Balcani e Medioriente
E solo così che l'Europa assumerà quella dimensione alta autenticamente politica che oggi le manca costruendo una nuova entità europea che saprà approfittare nel mondo identità prestigio e ruolo
Certo dovrà essere un processo graduale sarà un processo molto difficile ma le istituzioni ma questo è la strada segnata
Le istituzioni politiche europee vanno perciò rafforzate
Sia nei loro poteri sia nelle loro competenze e anche nelle modalità di funzionamento a partire dal vincolo dell'unanimità che non appartiene alla logica di un organo di governo e che mi paralizza l'attività
Occorre quindi in primo luogo mobilitare l'opinione pubblica e questo lo faremo non solo come Giove imprenditori italiani
Ma anche come giovani imprenditori europei perché anche quello di Strasburgo diventi un vero Parlamento che posso esercitare una vera funzione non solo di indirizzo legislativo ma anche di reale potere il controllo sul potere esecutivo
Per questo elezioni del novantanove risulteranno decisive
Possiamo qui assumere un impegno non come imprenditori ma come cittadini cioè quello di vigilare perché l'anno prossimo le elezioni europee non siano prese come un'occasione di elegante pensionamento per politici di serie B
Ma se invece l'avvento di una nuova classe politica giovane e combattiva che nell'Europa ci creda davvero
E appoggiamo con forza la proposta di dell'ora Padoa Schioppa Amato e altri di fare eleggere direttamente dai cittadini europei il Presidente della Commissione europea
A fronte di importanti trasferimenti di competenze a organi europei a fronte della creazione di un forte potere giudiziario a fronte della creazione di una moneta unica
Dei cittadini è diffusa la sensazione che non esiste un'Europa politica che i processi politici rimangono esclusivamente materia nazionale se si sa se si lascerà crescere questa sensazione i risentimenti contro l'Unione potrebbero aumentare i cittadini si sentiranno esclusi
I leader politici Cities interesseranno l'Europa i parlamentari nazionali e i poteri regionali diventeranno sempre più ostile a Bruxelles e questo non è assolutamente possibile
Ma l'affermarsi di una di un auspicabile identità politica europea non basterà assolutamente da sola a non sollevare le sorti del nostro continente
Sono assolutamente i singoli Stati che devono cambiare profondamente per poter cogliere le grandi opportunità che un'Europa unita può offrire
Per l'Italia in particolare passate le celebrazioni per l'ammissione all'Euro rimane molto forte l'evidenza di quanto dobbiamo ancora cambiare per essere un Paese moderno riconosciamo ovviamente all'attuale Governo il grande merito di aver raggiunto i parametri di Maastricht e di aver creato le condizioni per la riduzione dell'inflazione e dei tassi d'interesse questo è stato fatto anche grazie sacrifici appunto dei cittadini e degli imprenditori
Portandoci in Europa però questo governo non sia soltanto guadagnato i meriti che gli vengono riconosciuti ma se anche assunto una grande responsabilità di fronte ai cittadini di fronte all'impresa e di fronte a chi un lavoro ce la e di fronte anche chi un lavoro non riesce a trovarlo
Dal due maggio lo scenario è completamente cambiato sono cambiate le regole del gioco è cambiato il ritmo a cui la nostra industriale nostra economia si sta trasformando non avremo più di questo noi siamo voglio dire non abbiamo rimpianti in questo senso la rete di sicurezza delle svalutazioni però a questo punto la credibilità del Paese andrà costruita e guadagnata con profonde riforme strutturali da oggi in poi ogni errore sarà pagato a caro prezzo
Ogni riforma non attuata ogni inefficienza residua ogni rigidità più o meno nascosta ci penalizzeranno più di ieri ogni compromesso con l'efficienza porterà costerà competitività e posti di lavoro
Allora non ci potrà più essere una politica dei piccoli passi una politica dei ripensamenti una politica delle riforme fatte a metà e poi subito svuotate dai compromessi politici
Questo non sarà più possibile da oggi bisognerà procedere con coraggio e determinazione sulla via del cambiamento
Credo che è inutile soffermarsi troppo su che cosa serve oggi fare in Italia ogni giorno lo diciamo noi stessi ci viene ricordato dalla Commissione europea dagli istituti internazionali di ricerca del G otto
E soprattutto recentemente da due bellissime e coraggiosa e relazione
Quello del presidente dell'Antitrust Tesauro e soprattutto quella del governatore della Banca d'Italia Fazio due voci fuori dal coro due voci slegate dalla politica che hanno indicato con grande coraggio e determinazione
Qual è il percorso da portare avanti
Prima di tutto occorre più mercato e più concorrenza in tutti i comparti ma soprattutto nel comparto pubblico dei servizi di pubblica utilità e della pubblica amministrazione
Occorre una riduzione certa e permanente di pressione fiscale come giustamente ricorda sempre nostro presidente Fossa ben oltre quella prevista nel di del DPEF due per cento in tre anni che è sicuramente un'inezia invece che continuare ad elargire incentivi per loro natura incerti parziali e subordinate all'espletamento di costose pratiche burocratiche e che sono poi la scusa per bollare siccome in prese assistite
Occorrono profonde riforme boy del mercato del lavoro del costo del lavoro dello stato sociale sono problemi che abbiamo affrontato anche l'anno scorso qui in questa sala ma purtroppo pochi passi avanti sono stati fatti
E sono riforme necessarie queste non solo in Italia ma anche nei principali Paesi europei sarebbe quindi un grave errore è una magra consolazione confrontarci solo con i nostri partner europei
Quando essi stessi stanno vivendo drammatiche e dolorose trasformazione al loro interno per attuare queste stesse riforme e noi pensiamo che sbaglia chi crede che i cittadini euro europei siano avverse al cambiamento e che solo rallentando sì posso assicurare il proprio consenso
Certo esistono antichi fasti di popolazioni assistite protette per le quali cambiamenti significano la fine dei loro privilegi
Ma noi crediamo che ci siano anche altrettante ampie fasce di cittadini
Per cui ci sicuramente i giovani alcuni imprenditori Chinon incentrati non riesce a entrare nel mondo lavoro che molto più della classe politica che dovrebbe rappresentarli
Sono pronti al cambiamento a sperimentare una previdenza per esempio basata sui fondi pensioni una sanità gestita dai privati una maggiore tre milita in entrata e in uscita del mercato del lavoro una maggiore mobilità sul territorio una scuola più selettiva e professionalizzante
Certo siamo i primi a dire che queste riforme anche importanti devono essere accompagnate da un sistema efficace di supporto alle famiglie più bisognose
Dal sostegno e formazione per chi rimuove rimane fuori dal circuito del lavoro da un efficiente sistema di Collocamento e da un serio programma di incentivazione di assistenza alla mobilità
Quindi dobbiamo riuscire a trasformare la paura giustissima di perdere il posto di lavoro nella tranquillità di essere in grado di poterne sempre trovare un altro
Flessibilità e deregolamentazione quindi sono oggi l'unica ricetta per creare reddito e anche l'unica ricetta per creare le risorse necessarie ad un efficace solidarietà che non sia solo demagogica
Ogni alternativa allo sviluppo e all'occupazione è illusoria non ci sono dividendi Rampi Maastricht da spendere e ritenere che l'aggiunto l'Euro si possono allentare le redini
Del e riprendere le vecchie abitudini basate su punizione della spesa pubblica a favore di lavori inutili o di enti assolutamente inutili è assolutamente negativo non è lo Stato ma il mercato che crea il lavoro
Certo ormai devo dire pochi userebbero obiettare a questa affermazione
Quante volte abbiamo sentito i nostri politici il Governo i sindacati sostenerla con apparente convinzione quante volte ci siamo sentiti dire che ormai da tempo è finito il tempo dell'occupazione di Stato dell'economia clientelare della Prima Repubblica
Quante volte ci siamo sentiti dire che i traguardi prioritari sono lo sviluppo l'occupazione la competitività la liberalizzazione e la coesione sociale
Sugli obiettivi fondamentali siamo tutti d'accordo ma spesso molto spesso le soluzioni e i ritmi con cui attuarle sono profondamente DiVersi
Mentre oggi siamo qui a parlare di Europa e di futuro nel nostro Paese si rimanda la riforma dello Stato sociale
Si tenta di resuscitare le holding di Stato e soprattutto si discute di una legge che impone la riduzione dell'orario di lavoro
Una legge chiude lo sappiamo bene uccide la flessibilità e connessa a tante piccole e medie imprese che di flessibilità vivono una legge che il Paese non vuole una legge che tutti i migliori istituti di ricerca internazionale e la stessa Commissione europea recentemente hanno definito dannosa per l'occupazione
E allora noi non possiamo più accettare lo proclami di modernizzazione da un governo che ha il coraggio di sostenere questa legge e che in nome di una ragione di Stato accetta quella che i suoi più illustri esponenti hanno definito una sciocchezza
Se questo fosse veramente un Paese moderno se le classi dirigenti avessero veramente una visione del futuro
Il mondo dell'impresa non sarebbe rimasto solo ad opporsi alla legge sulle trentacinque ore all'asservimento della società civile agli interessi e alla necessità di questa classe politica
è una battaglia questa che dobbiamo cercare di vincere ma che potrà essere vinta solo con l'impegno di tutte le forze sociali compreso ovviamente il sindacato
Specialmente se Rifondazione Comunista come pare che farà chiederà di porre la fiducia su questo disegno di legge
In questo Paese il sindacato ha un grande potere è una grande responsabilità
E quindi dal sindacato in primo luogo che deve partire chiaramente il segnale che abbiamo finalmente voltato pagina che esso non è più disposto ad essere ostaggio dell'ideologia della politica che è pronto a gestire le grandi sfide che ci aspettano
E non basta più credo riconoscere che molto è stato fatto questo è vero perché molto di più è quello che rimane da fare
Oggi il cambiamento sta accelerando nell'economia nel modo di lavorare e nella società non accorgersi assegni finito significa essere sorpassati danno ai sindacati perciò chiediamo di riflettere insieme a noi a fondo su questi problemi
Non ancorarsi a visioni spazzati via dalla storia di aprire un confronto serio sulle sfide derivanti dalla globalizzazione che riguardano coinvolgono tutti sui rischi autentici di una sempre più spiccata delocalizzazione
E sulla perdurante scarsa attrattività dell'Italia negli investimenti internazionali
è necessario superare con coraggio le polemiche e ammettere che una flessibilità per vedo ora è vero che come quella che abbiamo in Italia è una contraddizione in termini e produce solo limitatissimi Betti
è necessario poi superare l'ipocrisia collettiva che lavoro nero o grigio sia una condanna inevitabile dell'economia italiana senta mettere invece che in primo luogo la risposta ad una flessibilità negata
Dobbiamo cominciare ad affrontare seriamente questa piaga sociale che costringe molto persone a vivere nell'illegalità
E che alimenta la criminalità e che inoltre rappresenta una forma di concorrenza sleale che penalizza soprattutto le piccole imprese
Purtroppo però su questo fronte non vediamo segnali incoraggianti ci riferiamo alla richiesta avanzata da alcuni esponenti autorevoli del sindacato di costruire intorno all'area monetaria in via Rimini di unificazione
Un'area sociale e del lavoro omogenea e uniforme
Non si può europeizzare la formazione dei salari
L'esperienza del mezzogiorno e al contrario quella irlandese dimostrano che la partita azione dei salari e degli istituti sindacali non è fonte di crescita ma sinonimo invece di stagnazione
Istituire un processo comune di formazione dei salari a livello europeo sarebbe in completa contraddizione con le esigenze della decentralizzazione
E andrebbe in senso contrario a quanto è indispensabile fare per ridurre la disoccupazione in Europa
Certo siamo consapevoli che la flessibilità salariale non è sufficiente per riassorbire i grammatici livelli di disoccupazione delle aree deboli derby Europa in particolare del nostro Sud
Ma essa insieme a una riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro a una più efficace controllo del territorio ai due occupano dei gap infrastrutturale è un mercato del credito meno penalizzante
è la condizione per una maggiore diffusione dell'imprenditorialità dello sviluppo dell'occupazione
Senza altrimenti quale quale formidabile incentivo a nuovi investimenti costituirebbe da sola la radicale semplificazione delle procedure burocratica
Sono problemi questi certamente che riguardano in particolare il Sud ma che in realtà riguardano tutto il Paese
E che necessitano come dicevamo prima di un modo nuovo di affrontare il tema del lavoro di un sindacato più aperto alle innovazioni e anche secondo noi di un nuovo modello di relazioni industriali
Per questo noi pensiamo che vada ripensata e riformata la concertazione tra le parti che deve allargare e non restringere il mercato
Dobbiamo tutti i sindacati e impresa avere il coraggio di ammettere che la concertazione non è non è un fine a se stesso ma è uno strumento sicuramente uno strumento che è stato molto utile in passato ma e continuerà ad esserlo anche in futuro
Ma non è certamente la panacea di tutti i mali
Non si possono sempre aprire tavoli su tutto per poi non chiuderli mai dobbiamo tutti insieme evitare che laddove non c'è condivisione di obiettivi
La concertazione diventi solo uno strumento per affermare il proprio potere la propria influenza con la conseguenza di frenare i processi di cambiamento
Dobbiamo quindi puntare a ridurre i compiti e lo scopo della concertazione ma allo stesso tempo renderla più efficace dobbiamo tutti tornare un sistema in cui la politica si occupa di governare il Paese e le parti sociali si occupino di relazioni industriale spesso questo in Italia non accade
Siamo consapevoli ovviamente che tutto quello che abbiamo detto fino adesso non basta e che soprattutto anche nel nostro mondo nel mondo delle imprese molto deve ancora cambiare
In un mondo sempre più integrato e senza barriere in cui lo Stato sarà costretto a a ridurre sempre più la propria cruenta sarà l'impresa l'attore principale dello sviluppo
La capacità di un Paese di creare posti di lavoro e di distribuire benessere ai suoi cittadini dipenderà della capacità delle proprie aziende di competere sui mercati globali
Di fronte a questa semplice realtà anche le imprese italiane devono assumersi le proprie responsabilità
Perché richiamo per l'Europa non deve ovviamente valere solo per i sindacati per i politici italiani europei ma deve valere ovviamente anche perché anche per noi perché richiamo al mercato alla concorrenza e alla libertà
Efficace solo se ciascuno di noi mostra di crederci non solo ripetendo non è convegni ma concretizzando ero nei comportamenti quotidiani
L'Italia ha sicuramente dalla sua parte una imprenditoria vitale e creativa che ha un importante patrimonio che va difeso rafforzato
Ma le imprese italiane richiesto oggi di fare un grande sforzo per superare le debolezze del passato abbiamo parlato di questo tema al nostro Capri dell'anno scorso
Dobbiamo sicuramente aumentare la nostra presenza internazionale dobbiamo lavorare di più sull'innovazione perché ormai la tradizione non basta dobbiamo essere in grado di fare investimenti crescenti dobbiamo essere in grado di dotarci di capacità manageriali compatibili con lo sviluppo
In molte impresa è questo richiederà profondi cambiamenti culturali
Ma soprattutto come imprenditori dobbiamo definitivamente superare qualsiasi esitazione e farsi portatori convinti di una visione del mondo
Fiduciosa né i meccanismi del mercato della concorrenza dell'iniziativa e della responsabilità individuale
Dobbiamo promuovere attivamente questi valori non possiamo illuderci che essi siano ormai patrimonio comune perfino al nostro interno non lo sono soprattutto nelle gerarchie nelle burocrazie dei partiti cresciute nel segno di culture politiche che al mercato non ci credevano
Come imprenditori e ancora più come giovani imprenditori dobbiamo diffondere con più convinzione con più aggressività questi valori moltiplicando gli incontri diffondendo circoli fondazioni agendo nel nostro operato quotidiano nell'impegno civile che ciascuno di noi porta avanti
Cercando di spiegare ai nostri coetanei che cosa significhi la fase storica di cambiamento che stiamo attraversando motivando le ha cultura del mercato e dell'innovazione
Bene
Cari amici
Questo convegno vorrebbe essere qualcosa di più di un incontro tra politici e tra e tra i Sperti
Per celebrare l'Europa troppe volte infatti nel passato sempre un dato alla nascita dell'Europa unita per poi realizzare che non basta un trattato per costruire un sentire comune una cittadinanza una nazione per questo oggi non vi invitiamo a brindare all'Europa me invece a riflettere sulla necessità di non sprecare questa grande occasione offerto dall'Euro
E sull'effettiva volontà di far sì che alle delusioni negli scorsi cinquant'anni non si aggiunga anche quella della moneta unica
Oggi l'Europa non è più soltanto un'idea oggi L'Unità d'Europa è una necessità
Forse l'unica strada per garantire a questo continente di continuare a crescere a sviluppare si e a creare benessere l'economia industriale dei nostri Paesi devono continuare a svolgere un ruolo chiave
Dello sviluppo economico devono puntare sull'innovazione e sull'efficienza la loro competitività
L'Europa inoltre deve anche assumersi le proprie responsabilità di grande potenza industriale
Non può continuare a collocarsi ai margini della storia
Non può continuare ad ignorare i grandi problemi politici e civili legati allo sviluppo dei Paesi dell'Europa centrale e orientale dei paesi del Mediterraneo e dell'Africa non si può fare in un non può rinunciare ad assumere il proprio ruolo
Difensore della pace della democrazia e del rispetto dei diritti dell'uomo
Perché in primo luogo l'Europa deve essere un simbolo di civiltà perché non sarà più possibile essere una grande potenza economica senta sedersi agli scomodi tavoli della Bosnia del Ruanda o dell'Algeria
Lei è uno quindi è un primo fondamentale passo ma ne sappiamo bene che la moneta unica da sola non risolverà tutti i problemi reali di questo continente
Assicurare il progresso economico e garantire l'unificazione politica questa è la doppia scommessa dell'euro questi sono i veri obiettivi che si condizioneranno a vicenda
L'Europa secondo noi ha tutte le potenzialità per crescere creare lavoro e benessere per i suoi cittadini
Ma se gli europei non saranno capaci di passare uno stadio superiore di organizzazione politica nella moneta unica nello stesso mercato unico resisteranno si tornerà all'ora alle monete nazionali e l'utopia europea andrà in soffitta
Qui quindi scende in campo la responsabilità dei singoli europei
Come politici come imprenditori come sindacati come cittadini come elettori Italia ha colto il frutto della stabilità che il ministro del Tesoro Ciampi ha indicato come antidoto alle debolezze storiche dell'Europa
Si tratta ora di difendere e di diffondere una cultura della flessibilità e della mobilità delle opportunità e non delle garanzie
E questa è la condizione indispensabile affinché lei euro possa funzionare e arrecare benefici a tutti non sarà facile poiché la nostra cultura complessiva è ancora troppi impregnata di uno Stato padrone della paura della libertà dell'incertezza del nuovo questo Paese allora ha bisogno di donne e di uomini coraggiosi nello Stato nei sindacati nell'impresa pronti a rischiare la loro posizione il loro potere per mostrare a chi crede in loro a chi aspetta da loro dei segnali nuovo modello di società un nuovo modello di lavorare di produrre un nuovo modello di governare non possiamo attendere un'altra generazione non possiamo aspettare che sia il tempo a cancellare gli errori del passato
Allora per questo lo chiediamo a tutti quelli che si sentono pronti a salire sul treno della modernizzazione
A tutti quelli che vogliono abbandonare per sempre il linguaggio in Pini imbonitore della nostra politica che non hanno paura di essere anche chiamati idealisti
Di farsi avanti di dichiarare apertamente la loro voglia di cambiare scopriremo che siamo in tanti e che molti sono pronti a seguirci
Questo Paese che ha dormito per tanti anni il sonno profondo della difesa dei precedenti oggi si sta svegliando e trova dentro di sé la forza per ribellarsi al destino di declino scritto nella sua storia
Noi imprenditori soprattutto noi giovani imprenditori abbiamo una grande responsabilità nei confronti di questo Paese
Noi dobbiamo essere l'esempio più evidente è più convincente che solo nella libertà e nella flessibilità si cresce si creano posti di lavoro si può essere veramente solidali con chi ha bisogno
Noi per primi dobbiamo imparare a vivere nella concorrenza e nel mercato dobbiamo accettare il rischio del nuovo dobbiamo trasformare le risorse annui affidate in benessere per tutti
Ma è nostro dovere ancora prima forse che anche nostro diritto
Lottare per conquistare le libertà e la flessibilità che oggi ci vengono negate
è questo quindi il significato ultimo che noi diamo alla parola di Europa unita la patria degli opportunità la patria della civiltà la patria delle libertà
è un'Europa questa ancora tutta da costruire ma se ognuno di noi farà la sua parte se ognuno di noi farà un passo in avanti sulla strada della modernizzazione
Tutti insieme realizzeremo questo grande Progetto tutti insieme costruiremo il nostro futuro grazie
Grazie ma
Il tema della prossima relazione e l'Italia in Europa governo nazionale e governo europeo
Invito Sergio Romano al parco
Grazie il tema che mi è stato chiesto di affrontare è quello del governo italiano e del governo europeo dopo l'unione monetaria dopo l'euro e allora credo che convenga ricordare brevemente anzitutto perché siamo arrivati a questo punto perché siamo arrivati all'unione monetaria perché siamo arrivati a concepire avete a realizzare una moneta unica non era questo all'inizio del percorso che l'Europa
Voleva intraprendere il percorso all'inizio fu nettamente politico si pensò si ritenne che l'unità dell'Europa dovessero essere anzitutto politica e militare
Ma quando fallito processo politico verso la metà degli anni Cinquanta quando alcuni Parlamenti nonché una ratifica Arno il trattato per la Comunità europea di difesa
Si decise di prendere per così dire una deviazione economica
Si ritenne che per creare all'Europa occorresse creare in l'Europa degli interessi comuni degli interessi condivisi un'Europa dell'economia un'Europa dei mercati nella speranza che questi interessi comuni avrebbero prima o dopo creato le istituzioni necessarie per il governo politico dell'euro
Occorre dire che questo progetto ha funzionato il mercato comune prima poi la politica agricola comune poi i primi tentativi di unione monetaria poi il tentativo riuscito
Per la creazione di un mercato unico e finalmente come necessario sviluppo l'idea di una munita comune
Naturalmente questo percorso si è sviluppato secondo la propria logica
E ha avuto una serie di ricadute probabilmente inevitabili
Che hanno una diretta incidenza sul tema di questa conversazione il Governo italiano e governo europeo
Perché ma perché in questo processo il processo che abbiamo deciso di adottare e di portare fino in fondo è stato in gran parte sottratto ai meccanismi della politica rappresentativa
è stato sì certo deciso negli anni Settanta di eleggere un Parlamento europeo a suffragio universale
Ma con una somma di poteri e di responsabilità alquanto limitati
E questo non significa naturalmente che i governi si siano tratti in disparte abbiano lasciato fare a Bruxelles no hanno negoziato trattati li hanno firmati gli hanno portato in Parlamento gli hanno fatti ratificare dai loro deputati e senatori
A persino in alcuni casi hanno adottato e poi se ne sono se ne sono lamentati con se stessi l'arma del referendum
Ma in realtà hanno trasferito Sempre una parte dei loro poteri una parte considerevole dei loro poteri alla tecnocrazia di Bruxelles
Quasi nel tentativo di dimostrare che il processo comportava degli imperativi a cui non era possibile sottrarsi delle regole che non potevano più essere sottoposte alla verifica periodica dei parlamenti e dell'opinione pubblica
E io credo che l'abbiano fatto chi più chi meno per non dovere portare la responsabilità quotidiana di un processo che avrebbe inevitabilmente suscitato lungo la strada
Opposizione resistenze immaginate per un momento che cosa sarebbe accaduto
Se i governi dell'Unione non potessero ogni qual volta la logica dell'Unione offende qualche interesse corporativo nazionale non potessero nascondersi dietro le spalle della Commissione di Bruxelles
Immaginate quanto maggiore sarebbero state le difficoltà del governo italiano durante la crisi del latte se non avesse potuto invocare in ogni momento le delibere della commissione di Bruxelles
Naturalmente questo è stato molto più semplice per i Paesi sconfitti della seconda guerra mondiale fra cui ha da questo punto di vista metterei anche la Francia è stato molto più difficile per i Paesi vincitori come la Gran Bretagna o neutrali come la Svezia
Oppure usciti dalla guerra con il sentimento di una dignità nazionale fortemente difesa e preservata
Come la Danimarca non per nulla il Paese europeo è occupato in cui vi fu il minor grado il minor tasso di collaborazione con i tedeschi
Quindi il processo unitario questo processo unitario questo particolare processo che abbiamo adottato il seguito
è stato in gran parte tecnocratico e a democratico
L'Europa è una rivoluzione dall'alto
Tutto ciò che si è detto e si è scritto sull'Europa dei popoli sull'Europa dei cittadini sull'Europa delle patrie è soltanto il paravento retorico dietro il quale si è nascosta una straordinaria operazione tecnocratica
E naturalmente questa scelta ha finito per incidere sulla sull'architettura dell'Europa presa la strada della tecnocrazia l'abbiamo percorsa fino in fondo
Ogni decisione economica ha creato la necessità di una decisione successiva ogni angolo svoltato ha prospettato un problema nuovo che occorreva risolvere ha messo all'ordine del giorno una questione diversa e a ogni tappa raggiunta
E superata ha inevitabilmente rafforzato
La scelta tecnocratica delle origini
E ciò che sta accadendo in questi resti in queste settimane in questi mesi lo conferma clamorosamente abbiamo fatto esattamente il contrario degli Stati Uniti
In America la banca centrale è arrivata per ultima nel mille novecentotredici quando il Paese aveva già un governo in Parlamento delle forze armate una diplomazia un ordine giudiziario
Naturalmente la Federal reserve costituita nel mille novecentotredici è indipendente perché le buone regole dell'economia e della Monica lo esigano ma è indipendente in una situazione in cui il presidente della Federal Reserve
E il suo board sanno ogni giorno quali siano gli umori del Paese
E come questi umori siano interpretati dalla sua classe politica
Non accettano ordini da nessuno
Ma non possono come Ulisse farsi legare all'albero maestro tappare le orecchie alla ciurma e andare avanti nella direzione fissata come se non ci fossero ostacoli e scogli lungo la strada
In Europa invece abbiamo creato la banca centrale in una situazione in cui mancano il governo
La diplomazia le forze armate in cui Parlamento indebolendo ordine giudiziario europeo è costituito da un solo tribunale da una sola corte di giustizia col competenze estremamente specifiche ristretti non basta la banca nasce al termine di una fase di difficili convergente verso i parametri del trattato di Maastricht
Poco interpellata e poco rappresentata
L'opinione pubblica di alcuni Paesi pensa in particolare a quelli caratterizzati da moneta forte come la Germania e l'Olanda hanno concentrato tutta la loro attenzione su un solo problema
Il timore di cambiare una Monica sicura contro un punto interrogativo
Ecco quindi che l'unica direttiva forte di cui la banca centrale sarà certamente consapevole
E quella di non deludere i risparmiatori europei e in particolare tedeschi
Non basta per maggiore sicurezza ai Paesi rigorosi hanno voluto un patto di stabilità che penalizza fortemente qualsiasi Paese si azzardi a discostarsi dai criteri di convergenza la strada tecnocratica ha partorito un curioso animale politico
Una specie di alieno con un busto esile gambe gracili
Braccia debole è un'enorme testa la Brunetta unica europea
Se preferite abbiamo costruito una banca senza timone anzi no abbiamo costruito una pacca col timone ma col timone inchiodato che può andare soltanto in una direzione che è quella fissata in qualche modo dalla stabilità Della Monica
Ora non vorrei essere frainteso non vorrei che qualcuno pensasse che queste sono manifestazioni di euro scetticismo sono convinto che nell'Europa di è sempre stata una forte dose di volontarismo politico
E credo che la moneta unica metterà inevitabilmente all'ordine del giorno il problema dell'Europa politica
E delle sue istituzioni
Ora la tesi corrente vuole che anche il sistema politico europeo lasca come la moneta unica
Per così dire dalla convergenza fra i partiti fratelli come ci sarebbero chiamati all'epoca dell'Unione Sovietica i partiti fratelli dovrebbero raccordarsi dovrebbero collegarsi sino a diventare sezioni locale di un più vasto organismo politico
Avremo i socialdemocratici europei i popolari europei liberal conservatori europei Verdi europei persino i comunisti europei
Ed è grosso modo attesi di Massimo D'Alema le cose se ho ben capito dovrebbero andare così del resto il vostro presidente ve lo ha ricordato nel corso della sua relazione
I fratelli di una stessa famiglia politica dovrebbero fare campagna insieme soprattutto accordarsi
Per proporre lo stesso candidato per designare lo stesso candidato alla presidenza della commissione lo designerà ebbero ma la scelta sarebbe pur sempre una questione dei governi ed è questo sempre secondo D'Alema è questa la prima tappa di un processo destinato a rendere sempre più europea e le forze politiche nazionali
Prima di esprimermi su questa proposta vorrei sapere quale sarà il mandato di questo Presidente della Commissione dovrà rispondere ai partiti che lo hanno destinato ai governi che lo hanno nominato e quale sarà dei due mandati più forte e nell'assenza di un mandato avremo maggiore decisionismo maggiore energia e maggiore chiarezza o maggiore confusione del resto non sono sicuro che le cose andranno così
Credo che le forze politiche nazionali e continueranno a ricevere un mandato nazionale
E che questo mandato imporrà loro nella maggior parte dei casi di tutelare interessi locali
Non dimentichiamo che tutto ciò sta accadendo in una fase storica in cui lo Stato nazionale viene privato di molti dei suoi poteri originali
Non batte Monica
Non dipende frontiere
E non può più manovrare autonomamente
Le linee delle entrate e delle spese
Se il commissario Monti riuscirà a far passare la politica di armonizzazione fiscale la sua politica impositiva le verrà inevitabilmente ridotta
Le rimane soltanto un compito che nessuno ha voglia di sottrargli
Che neve a bada la propria opinione pubblica con qualche provvedimento di solidarietà vale a dire di distribuzione del reddito
Avremo quindi forze nazionali schizofreniche europee con il cervello
Nazionali e parrocchiali con il cuore e con le vicende credo che sia questa dottor Galli la ragione perché il per cui lei ha constatato che i ministri dell'economia e delle finanze sono così riluttanti a prendere impegni conformi a quelli del Patto di stabilizzazione insomma cadrà su scala europea ciò che è un giornalista italiano brillantemente in un articolo su Liberal
Cartocci farlo basta così ha constatato in Germania
Che cosa è accaduto in Germania in questi anni in Germania è accaduto che il centro vale a dire il governo federale vale a dire il bagno
è sempre stato molto fortemente attento ai problemi dell'economia mondiale dell'integrazione europea e naturalmente di tutto ciò che facilitava l'avvento di una mercato integrato
Mentre in lenta erano governati da socialdemocratici i quali facevano su scala locale
Compatibilmente con le risorse di cui disponevano nipoti redistribuzione decreti
Ebbene qualcosa del genere ripeto potrebbe accadere in Europa
A Bruxelles vale a dire il governo dell'Unione
La commissione occorrerà preparare l'Europa ad affrontare nel miglior modo possibile le sfide della concorrenza mondiale
E naturalmente la commissione farà del suo meglio per imporre a tutti le regole del buon mercato
Nelle singole capitali avremo governi di sinistra
Costretti a misurarsi con i sindacati
E costretti a difendere gli interessi governatori dico conservatori dei ceti sociali più pigri e più lenti
E questo accadrà in una situazione che sarà sempre più caratterizzata dalla nascita di due forti partiti anti Maastricht
Uno sulla destra e l'altro sulla sinistra dello schieramento politico i partiti di della sinistra anti Maastricht useranno degli argomenti marxisti
I partiti della destra anti Maastricht useranno degli argomenti etnico nazionali xenofobi ci eccetera
Badate che questo il significato di alcune lezioni tedesche è questo il significato delle elezioni francesi e questo è il significato del referendum danese dove il quarantacinque per cento dei cittadini danesi si è espresso contro il trattato
Di Amsterdam se l'Italia ha una situazione parzialmente diverso lo dobbiamo al fatto che Alleanza nazionale è uscita recentemente dal ghetto in cui era rimasta per molto tempo
E non hanno naturalmente nessuna voglia di identificarsi con le posizioni se no fobie che e ecco non nazionaliste di le penne o altri partiti analoghi in euro
Ma se la regola è un centro moderato conservatore a Brussel capitali nazionali socialdemocratiche l'Italia è nella norma
A Bruxelles ha mandato Mario Monti a Francoforte a Francoforte ha mandato Padoa Schioppa a Roma a un governo di centrosinistra
Tutto bene quindi
No
Per alcune ragioni non è tutto bene
In primo luogo non tutti i governi di centrosinistra hanno avuto la fortuna di ereditare le riforme realizzate
Nelle legislature precedenti da governi liberal-conservatore
Non tutti i governi di centrosinistra hanno avuto la fortuna di andare al potere in Paesi in cui altri avevano preparato
L'avvento dell'economia di mercato riducendo drasticamente l'ingerenza delle grandi centrali sindacali nella gestione del Paese
E poi in secondo luogo non tutti i governi di centrosinistra sono sostenuti da una coalizione in cui il potere di veto è nelle mani di una forza politica marxista
Che non rappresenta il dieci per cento del Paese
Ma vuole imporre al Paese in controtendenza con il resto del mondo una ulteriore regolamentazione del mercato del lavoro
Il maggior problema dell'Italia paradossalmente non è l'enorme debito pubblico che i suoi governi hanno accumulato dalla fine degli anni Settanta
Il suo maggiore problema è nell'evidente contraddizione tra gli obiettivi europei del Governo
E la natura della coalizione che lo sostiene
Occorre ringraziare Prodi Ciampi Visco
Di avere rispettato gli appuntamenti di Maastricht occorre chiedersi se la grande modernizzazione dell'Italia possa essere realizzata in ultima analisi da un governo che deve dare retta Rifondazione comunista e non può fare un passo senza avere prima consultato i sindacati
Vi sono altre due ragioni che rendono l'Italia nel panorama europeo un paese diverso dagli altri la prima e istituzionale
Sulla crisi della bicamerale non credo che sia necessario versare lacrime il suo Progetto Progetto era mediocre e incoerente
E destinato a creare probabilmente una pericolosa di archi al vertice dello Stato
Ma il rischio oggi è che i conservatori della vecchia Costituzione
Riescano a imporre la loro volontà
Non possono non possiamo limitarci a ridurre il deficit abbassare l'inflazione smantellare gradualmente il debito pubblico abbiamo bisogno di un sistema politico che garantisca la stabilità all'autorità e la continuità dell'esecutivo
Ne abbiamo bisogno perché così sono governati nostri patti
Ne abbiamo bisogno perché le pagine di grandi modernizzazione richiedono programmi di lungo respiro
Realizzati dalle stesse persone che gli hanno elaborato e ne abbiamo bisogno e infine perché un Paese debolmente governato non è mai in grado di imporre agli altri il proprio ordine del giorno
Sono anni che l'Italia ma al G7 a Bruxelles a discutere l'ordine del giorno fissato dagli altri
Alla elaborazione dell'ordine del giorno delle grandi riunioni internazionali l'Italia non prende parte
Discute sempre ciò che agli altri pare importante le priorità
C'è un'altra ragione delle Domelia italiana più difficile ne siamo tutti per certi aspetti parte de si potrebbe definirla genericamente
Culturale
L'Italia è sempre stata anche nei momenti di maggiore apertura alle grandi democrazie industriali dell'Occidente una società semichiusa
Non è privo di significato per esempio il fatto che l'Italia fra i maggiori Paesi occidentali sia quello in cui è sempre stata molto difficile la naturalizzazione dello straniero
Francesi inglesi tedeschi accolgono liberalmente lo straniero soprattutto quando porta con sé
Una competenza professionale e intellettuale
L'Italia lo tiene in lista d'attesa
E lo induce generalmente a scegliere altri
Gli stranieri vogliamo qui a Capri sulle Dolomiti non li vogliamo sul posto di lavoro dove possono farci concorrenza
E così è accaduto inevitabilmente per tutte le ondate di profughi che hanno attraversato l'Italia fra la prima e la seconda guerra mondiale mentre gli altri scremato no l'Italia aveva soltanto fretta di rimandarli a casa
Questa avarizia ha un significato questa avarizia serve a difendere le diverse corporazioni italiane dalla concorrenza esterna e permette di abbassare gli standard di qualità necessari per fare strada
Tommaso Padoa Schioppa credo riferendo una frase di Guido Carli
Mi disse una volta che l'asticella del salto in alto in Italia
è un po'più bassa che in altri Paesi europei
E basta nelle università e passa nella pubblica amministrazione e bassa nelle imprese nelle professioni esiste un partito anti modernizzatore in Italia
Costituito da una solida alleanza conservatrice fra tutte le corporazioni che non vogliono esporsi al rischio di misurarsi direttamente con più elevati standard di qualità
Una di queste una delle roccaforti di questo partito anti modernizzatore
E nelle università dove vi è una straordinaria alleanza fra le baronie accademiche gli studenti che non vogliono studia
Tutto questo è stato sinora possibile perché l'Italia era una società semichiuse
Perfettamente in grado di controllare la quantità di modernizzazione e di concorrenza che avrebbe importato dal resto dell'Europa
Fra qualche anno forse prima ancora la situazione sarà completamente diverso
Con il trattato del mercato unico con il Trattato di Maastricht per con il trattato di di Amsterdam con lo stesso Trattato di Schengen ci siamo privati dal del diritto di difendersi della concorrente esterno
Abbiamo accettato di adottare automaticamente senza attenuazioni e senza riserve le regole dell'Europa moderna ci piaccia o no l'asticella ha fatto un salto in su
Naturalmente questo non significa che tutte le istituzioni italiane in particolare l'università
Se ne renderanno conto e vorranno trarre da questa nuova situazione le logiche conseguenze la pigrizia e la vischiosità sono nemici apparentemente molli in realtà duri e tenaci
Se non riusciremo a vincere questi nemici
Se non riusciremo ad attrezzarci per saltare un'asticella più alta
Assisteremo all'aggravarsi di due fenomeni che si sono andati progressivamente affermando in Italia nel corso di questi ultimi anni
Primo fenomeno chi può guiderà per quanto possibile servizi stranieri
Che ha problemi di cuore va a farsi operare negli Stati Uniti chi ha un bisogno di un check-up
Va a Lugano che ha problemi di osservare Zurigo che ha problemi oncologici Baglione chi vuole che i propri figli abbiano un'educazione straniera europea egli scrive nelle scuole straniere della propria città e poi li manda nelle università straniere
Chi vuole un buon servizio telefonico sia Bonato una compagnia telefonica straniera chi vuole un'esistenza civile ordinata va a lavorare al di là della frontiera sono stato recentemente ha Montecarlo
E ho scoperto con mia grande sorpresa che gli italiani residenti a non ecco sono sei miglia vale a dire esattamente il cinquanta per cento della città se si considera come residenti cittadini monegaschi
E vi assicuro che non sono poveri immigrati
Il secondo prenome no e quello della fuga dei cervelli
Vi è stato un lungo periodo della storia dei Paesi capitalisti in cui l'emigrazione serviva a correggere gli effetti della crisi e cattiva congiuntura e a riequilibrare i conti dello Stato se scoppiava la carestia in Irlanda
Se le produzioni agricole siciliane perdevano una quota di mercato internazionale venne gli irlandesi e i siciliani si imbarcavano per le Americhe diminuiva la disoccupazione aumentavano le rimesse dall'estero
E i conti dello Stato prima o dopo tornavano in pareggio
Così è accaduto per l'Italia negli anni fino agli anni Sessanta
Con altri paesi dell'Europa occidentale la Gran Bretagna la Germania nell'Ottocento la Spagna il Portogallo nel secondo dopoguerra
Abbiamo avuto come dicono i sociologi e i demografi un alto tasso di immobilità
è praticamente chiusa
Chiusa dall'interno non dall'esterno
Nessuno vuole andarsene nessun uomo politico
Oserebbe invitare i suoi elettori meridionali se non con particolari garanzie previdenziali
Ad abbandonare la loro regione per trasferirsi ad esempio nel Veneto dove le aziende sono costrette ad assumere immigrati dalla vecchia Jugoslavia il pensiero politico corrente vuole che l'immigrazione sia una colpa del capitalismo la macchina sul passato dalla nazione
Tutti hanno il diritto di nascere vivere morire all'ombra del campanile della chiesa in cui sono stati battezzati
Le previdenze dello stato assistenziale scoraggiano di fatto chiunque abbia voglia di rompere il cerchio delle abitudini familiari
Per cercare fortuna la casa popolare la somma delle pensioni percepite dal gruppo familiare
La prospettiva di un'assunzione clientelare con l'aiuto del deputato del parroco hanno trasformato l'Italia in un Paese immobile
Il risultato è la presenza di due fenomeni contraddittorio una forte disoccupazione al sud
è una considerevole immigrazione extra comunitaria
Al nord
Ma vi è un altro aspetto della situazione italiana che merita una parola mentre gran parte della popolazione aspetta che il lavoro bussi alla porta della sua casa
Un'altra molto più piccola non esita a tentare la sorte all'estero
Chiunque abbia frequenti occasioni di viaggiare sa che vi è una nuova diaspora italiana
Composta da professori ricercatori e scienziati tecnici dirigenti d'azienda
Operatori finanziari in questi anni il numero degli italiani della sentivo ruolo stretto nelle università europee e americane
è andato progressivamente aumentando
Sono persone ambiziose relativamente giovani che hanno fatto studi brillanti in Italia si sono perfezionati all'estero
Parla un inglese non attribuiscono troppa importanza a questo problema delle radici di cui tanto discutono i sociologi dagli antropologi
Amano il loro Paese ma non hanno voglia di finire i loro giorni venti in una vecchia università
Dove buona parte del tempo è impiegata timbrare formulare per il ministero della pubblica istruzione
Ho in un mercato finanziario dove i giocatori sono sempre gli stessi
In meno di trent'anni in altre parole la situazione si è rovesciata gli eredi dei vecchi emigranti hanno costituito l'anno conquistato il diritto al all'immobilità
Emigrano invece in quelle che in altri tempi sarebbero rimaste in Italia
A godersi il frutto dei loro studi e della loro posizione sociale in termini brutalmente economici il risultato di questa inversione fallimentare
Mentre i gruppi sociali meno dinamici e istruiti restano iscritti a libro paga dello stato sociale i gruppi più dinamici e produttivi se ne vanno a lavorare per i nostri concorrenti
Centocinquanta anni fa più o meno di questi giorni la Martin dice che l'Italia era la terra dei morti
Quando lo disse aveva certamente torto
Potrebbe avere ragione comincia e come mezzo di ritardo grazie
E ora al momento della tavola rotonda invito al palco il moderatore Mario Giordano
Sergio Cofferati
Emilio Gabba aglio Gianfranco Imperatori Antonio Martino Andrea Pininfarina Tiziano Treu
Al termine della tavola rotonda ci sarà un dibattito con i giovani imprenditori
Va bene
Grazie
Iniziamo
Per cortesia
Non lo so basta tutti girati per cortesia sedervi grazie
Ultima grazie
Inizia
Siamo
Sì a Amato a destra c'era anche questo prego alla mamma un buon pomeriggio a tutti il compito del moderato è quello di essere moderato
E quindi e di parlare poco e siccome essere moderati in genere mi riesce difficile cerchiamo almeno di parlare poco e di iniziare subito a fare domande
Io tenderei a fare due giri di domande almeno rapidi poi passeremo a Paola alla pubblico per vedere se ci sono delle delle domande degli interventi per gli ospiti
Quindi due Livio ma anche chiederei risposte relativamente basi
In genere il ministro Theo
Il tema è l'Europa e le occupazioni all'epoca e citare un passo della relazione del Governatore di Bankitalia
E si parla della pressione fiscale negli Stati Uniti al trentadue per cento nel Regno Unito al trentasette per cento in Italia far quarantatré quarantotto per cento
Dice la dogana attorno al mille novecentottanta al mille novecentonovantasette l'aliquota sugli utili delle società di capitali in Italia è salita dal trenta sei al cinquantatré per cento nello stesso periodo dice semmai l'azione agli altri Paesi hanno ridotto le aliquote ecco la Mangano al primo punto la pressione fiscale se non c'è un intervento deciso e quello previsti dal DPEF
Paga e così ha detto anche il presidente Emma Marcegaglia così dice anche lo stesso
Governatore Fazzi non è sufficiente ministro tre ore non ha un po'di imbarazzo andare in giro a parlare di occupazioni o le ricorderà in qualche suo intervento
Il primo gennaio del novantasei diceva nel novantasei Emo quattrocento mila nuovi posti di lavoro sud
Il ventisette marzo del novantasei a diceva va subito affrontata l'emergenza del lavoro abbiamo dimostrato di saper rispettare gli impegni presi
Il ventinove enne novantasei subito dopo le elezioni mi chiama l'occupazione e il primo impegno del nuovo governo inventato in giugno ha ribadito affronteremo subito all'emergenza occupazione
Il tre gennaio del novantasette ha detto nel novantasette e tutti i miei sforzi saranno concentrati sull'occupazione ecco non tenne a ripetere di nuovo queste parole il governatore ha anche smentito le cifre del DPEF non non ha un po'di quote non c'è un intervento deciso sul lato fiscale
Ma distinguiamo due cose quello che si è fatto degli ultimi Nesi e lei si crea effetti riferisce ad affermazioni che vanno indietro nel tempo
Beh noi non è che in questo periodo
Non abbiamo fatto niente abbiamo posto alcuni strumenti
Per soprattutto per intervenire e modernizzare il mercato del lavoro abbiamo attuato sostanzialmente una serie di indicazioni che avevamo concordato con le parti sociali tutte
E questi questi strumenti hanno portato esteti come del resto ricorda anche ieri
Una analisi fare molto diffusa del CNEL
Ovviamente questi strumenti hanno prodotto infetti
Gli strumenti su cui c'era sono intervenuto è intervenuto il ministro del lavoro sono
Strumenti di politica del lavoro il e gli effetti occupazionali
Sono relativi poi al contesto generale è chiaro che noi abbiamo avuto negli ultimi tempi una crescita molto ridotta per i noti motivi per le politiche di risanamento che abbiamo dovuto attuare
E quindi soprattutto le zone Eboli che ho com'è noto hanno altre
Difficoltà hanno poco beneficiato di questi spunti il quadro delineato dal DPEF
è un quadro fortunatamente migliore quando il contesto economico le prospettive di crescita sono ben diverse
Anche ieri l'altro ieri
Il Consiglio dei ministri
Lavoro europeo hai seminato i vari piani
Il DPEF nostro dalla cornice al piano sull'occupazione
E hanno tutti ritenuto che le previsioni
Di crescita siano realistiche anzi c'è
Qualche indicazione che potranno essere in effetti le tendenze della crescita più favorevoli
Con queste prospettive l'utilizzo pieno degli strumenti che abbiamo predisposto
In grado di dare un'accelerata all'occupazione e noi non possiamo che ribadire che le nomine misterioso momento da un altro vivamente avevano avesse una certa rivolgere un attimo dato che lei aveva poi ampliato il discorso quindi noi ribadiamo come sempre poi queste sono previsioni che vanno verificate ma siccome siamo sempre stati prudenti nelle nostre indicazioni tendenza questa volta ci sembra che possiamo con ragionevolezza direi che nostra previsione anche in materia va bene sia di creste sia di occupazione si quindi come amministrare in cento mila posti di cui parlava di piena di io preferisco dare l'indicazione che c'è nel DPEF che è data punto in percentuale rispetto alla base occupazionale attuale se potevo fare i conti li faccia fu il la pressione fiscale e e anche la pressione pare a fiscale cioè gli oneri
Indiretti sul posto di lavoro è chiaro che rappresenta un problema l'abbiamo indicato anche il nome che e le risorse che si liberano saranno indi saranno indirizzate in parte a iniziare una riduzione della pressione fiscale in parte a investimenti qualificati si discusse anche se era già possibile sempre
Avviare una modesta riduzione dei contributi sociali alla fine in questa fase abbiamo ritenuto che non ci fossero i margini e i margini sono quelli che sono dati dalla contesto finanziario del Paese degli impegni che abbiamo per l'Europa quindi questa il percorso che possiamo fare un percorso che va nella direzione che lei dice ma con la velocità realistica che praticano in un Paese serio che non fa promesse che non può mantenere
Torneremo poi magari a parlare degli strumenti specifici di intervento Sergio Cofferati segretario della CGIL
D'Alema nei giorni scorsi ha detto anche se poi forse in parte Salemi mangiate in parte non si è capito speriamo di che domani e c'è una cosa che qualche per avere più occupazione al Sud sono necessari i salari più bassi non è la prima volta che da parte del segretario
Del PDS ci sono
Delle aperture in questo senso ma poi c'è sempre una una performance ecco tenuto conto almeno parziale o almeno tenuta quanto del fatto che come è stato ripetuto qua
Negli USA dove c'è più flessibilità sul mercato del lavoro occupazione Sierra alla quattro apre quattro virgola tre per cento al meeting minimo dal mille novecentosettanta in quattro anni praticati dodici milioni di posti di lavoro insomma che esiste una relazione ormai acchiappa Panetta paga flessibilità anche dei salari e occupazione non si sente in nel dovere di dare un incoraggiamento al segretario del PDS D'Alema che domani parlerà qua su questa strada
Ma guardi che D'Alema non ha detto la cosa che lei gli attribuisce l'ha precisato
A calmarsi no parlava delle cooperative non mi pare che abbia mai pronunciato la parola mezzogiorno però domani che D'Alema procedere
Glielo chiedo direttamente
Al di là di quello che pensa il segretario democrazia della sinistra che non credo che un'ipotesi di deroghe salariali soggiorno
Posso aiutare la costruzione di nuove occasioni di lavoro nel Mezzogiorno questo l'ho detto più di una volta non ho cambiato idea francamente graduali e questo è un argomento diverso dalla flessibilità salariale se volete discutiamo di flessibilità lo facciano seriamente io credo che sia Giusto oltre che necessario ad esempio avere un rapporto fra una parte del salario alla produttività che non è impresa si genera l'abbiamo introdotto questa norma peraltro poco utilizzata per resistenze che non sono del sindacato nell'accordo del novantatré a che serve molto confermarla penso che il salario posso avere una funzione di stimolo importante
Soprattutto se legato alla qualità del lavoro il sigillo sulla persona agli obiettivi che un'azienda può fissare con il suo interlocutore io adesso non vuole già un sindacato venissero riconosciute troppi poteri ho sentito dire
C'è una preoccupazione diffusa per siamo siamo
Troppo invadenti però guardi cioè dove
Qualche azienda non molte a qualcuno è stato ha concordato con i suoi interlocutori sindacali
Degli obiettivi ha collegato a questi obiettivi delle quote della retribuzione i risultati sono stati positivi sia per i lavoratori che per le imprese è una forma di flessibilità
Poi c'è una quota di salario a mio parere dovrebbe essere garantito in maniera uniforme in tutto il territorio nazionale
E ci sono quote che invece rispondono a degli obiettivi a delle dinamiche che sono diverse imprese impresa quale flessibilità con la flessibilità la trovo assolutamente corretta ragionevole e posso dire anche utile per gli interessi che rappresenta se vuole ci sono altre forme di flessibilità delle quali si può discutere son quelle che definiscono
Un rapporto tra prestazione gli orari qualche ora fa è stato firmato un accordo molto bello il contratto dei chimici avrebbe incontrato piace molto ci sono delle soluzioni innovative
Sono forme di flessibilità utili per le persone che lavorano credo utile anche per le presenze del contratto è stato firmato in due raccoglie quella forma di flessibilità che mi interessa molto
Tenga conto di questa mia opinione può essere capita passa la stessa domanda presidente di Confindustria il PSA paterno possiamo farla a ad Andrea Pininfarina anzi del la formula del contratto dei chimici di cui parlava Cofferati che non è una formula interessante e spendibile
Ma
è la mia posizione su questa domanda è un po'difficile da sostenere subito avanti il presidente di Confindustria e forse condivido con Cofferati che sarebbe stato meglio farla Luís
Noi ma mi sembra che Confindustria abbia dimostrato
Che di non essere d'accordo con l'accordo firmato Federchimica diversi aspetti particolare sulla vicenda dell'orario
E sulla vicenda diciamo del sistema di grande disincentivazione degli straordinari quindi noi all'interno di Confindustria rappresentiamo un'altra categoria
E siamo non non ci permettiamo di invadere il campo del della categoria dei chimici ma a noi questo questo tipo di accordo non è piaciuto
Va be'in fine in ricordo che in gennaio lei concesse poi in gennaio sul giornale in febbraio e sulla stampa lo ripete ventisei marzo sull'Unità alcune interviste molto duro e lei fu definito uno dei falchi
Nella Confindustria con è questo stile ornitologico però mai dalla politica si è trasferita anche all'economia come lei diceva effettivamente parole molto dure non rinnoviamo i contratti blocchiamo i contatti per otto anni
Salta la concertazione saremo tutti durissime il presidente Fossa è d'accordo e saremo durissimi ecco non è semmai di averne ogni tanto abbaiato un po'la luna
No senta io quello che ho detto era che se si facevano le trentacinque ore a parità di salario ci saltavano due tornate contrattuali per poter recuperare
Una vicenda economicamente insostenibile dal sistema dell'impresa tra l'altro non credo che l'ha pagato la luna perché mi pare che la la gran massa degli imprenditori tale la pensa così Confindustrie sicuramente rappresentativa di questo di questo aspetto corretto nanosecondo se posso sulla flessibilità citato da Cofferati particolare flessibilità salariale perché mi pare che questo aspetto debba essere in qualche modo inquadrato nel contesto europeo di cui stiamo parlando in questo momento se parliamo di flessibilità salariale credo che siamo tutti d'accordo ma bisogna essere consci che vale nei due sensi
Perché mi piazze l'accenno che fa Cofferati al fatto che ci sono stati accordi di questo genere le cose hanno migliorato sono nate bene e c'è stato reciproca soddisfazione tra le parti
Una vera variabilità del salario un incrementate a quota di salario variabile deve prevedere anche nel caso in cui l'impresa abbia delle difficoltà nei suoi percorsi e quindi il lavoratore sia pronto per una quota secondo noi molto più rilevante di quella che oggi è la quota del salario dei lavoratori quindi oggi siamo sotto il cinque per cento in Italia e quindi una quota che incomincia approssimarsi ai livelli più europei del quindici venti per cento
Il lavoratore debba essere in qualche modo pronto come d'altra parte dove l'imprenditore l'impresa non ha garanzie che vada sempre bene in qualsiasi momento
E deve essere in qualche modo pronto al fatto che su una quota di salario si fa anche marcia indietro io chiedo a Cofferati se su questo punto visto che mi risulta che alcune componenti all'interno di CGIL parlano di consolidamento dei premi di risultato mi chiedo come questo consolidamento sia in qualche modo coerente con la variabilità del salario sentiamo la lite costituzionale
La mia risposta è molto semplice
Io resto affezionato alle cose che abbiamo scritto e cioè in qualche caso pochi per la verità abbiamo praticato quelle che non piacciono al dottor Pininfarina
Per questo voleva liberarsi
Se si definisce in un'azienda un obiettivo e con l'obiettivo viene realizzato da gente genera una quota di salario va da sé che se l'obiettivo non viene realizzato non c'è qualcosa di salario ma non ci siamo sempre comportati così
Il problema è un po'diverso da come viene descritto se il salario invece di essere legato ad un obiettivo o agli andamenti dalla produttività di un'impresa cioè a fattori che anche i lavoratori possono vedere e controllare attraverso le loro organizzazioni se non direttamente viene collegato alla redditività va da sé che quel lavoratore non ha la più pallida idea di cosa possa capitare al suo salario e di norma non si rende particolarmente disponibile a considerare parla con una strada praticabile
Se poi l'obiettivo che si è insieme scelto si consolida non capisco perché si debba considerare la volta successiva
Quell'obiettivo con un obiettivo ancora in discussione il consolidamento di cui parla dottor Pininfarina esattamente queste
Se si fissano degli obiettivi quegli obiettivi danno origine ad un incremento salariale solo se sono realizzati
Altro è invece pretendere una gestione unilaterale di quote di salario che sono importanti novità decise allora non si torna più indietro Weather concede il concetto al piano è quella che è la sala capisse che quando si parla di IVA l'abilità di salario di flessibilità del salario per il segretario del CDU sei piani possono andare avanti non si può tornare indietro che arrivano utile se proprio il Pininfarina io capisco che lei ha bisogno di un rapporto con la sala visto che
Poi come si dice una parte di questi signori sono la sua base elettorale ma non mi faccia dire cose che non ho detto via
Ho detto una cosa diversa se l'obiettivo tesissimi se concordato si consolida si deve consolidare anche l'incremento retributivo non c'è ragione per rimetterlo in discussione alla tornata contrattuale successiva
Quello che lei lamenta vorrei però che fosse chiaro che una lamentazione che non può essere attribuita soltanto al sindacato perché anche questo è un atteggiamento curioso vede adesso sembra che gli accordi li faccio il sindacato da solo
Ha detto il l'ambasciatore Romano che siamo eccessivi però fin lì non siamo ancora arrivati gli accordi di norma si fanno in due quando non c'è il salario variabile perché un'impresa e quella struttura sindacale in azienda lo hanno convenuto ci sono tantissime aziende metalmeccaniche che hanno fatto migliaia di accordi che non hanno nessuna variabilità
E siccome non mi risulta che ci sia stata nessuna distruzione fisica di quell'impresa nei venti a meno che sia stato imposto con la forza non c'è stato conflitto quelle soluzioni beh insomma santo cielo sono state soluzioni concordate dalle parti può darsi che il sindacato egli abbia qualche l'idea che non corrisponde a quella del dottor Pininfarina sulla variabilità ma forse anche i suoi associati la pensano un po'diverso nell'impegno verde dove inferiore ad applicare poi passiamo ad una consiste
Addebitato al fatto che voglio fare campagna elettorale del social quindi non non era del tutto io dico che la viabilità del salario reale è un altro sveglia l'anarchia fa il premio di risultato condivido Cofferati alla cacciata una serie di fattori produttività qualità e redditività in particolare erano i fattori raccomandati da quell'accordo luglio novanta tra dico sulla base di quelli bisogna in qualche modo prevederà che questi fattori possono andare il modo mutevole nel tempo sono stati fatti molti accordi sono relativamente d'accordo sul fatto che in molti casi non vi sia stato conflitto all'interno dell'impresa e all'estorsione in molti casi gli accordi che richiedono quote fisse
Del premio ma comunque questo dire che sarebbe semplicemente polemica sterile quello che a me premeva capire era quanto di questo se variabilità o flessibilità del salario eravamo veramente discute disposti a discutere in termini diciamo più conforme a quella che appare essere l'indirizzo europeo professor Mantini anche lei ha avuto dichiarazioni molto forti limiti passati in particolare contro l'Europa lei diceva nel novantasei nel novantanove ci sarà l'Unione ma nessuno ne farà parte l'Italia perse non farà fuori
Non ce la faremo raggiunga l'Europa in questo conferma e il detto del del motore del professor ricorse al suo collega anni di di liberalismo che dice che gli economisti sono bravissimi a prevederne il passato ecco innanzitutto a destra
Innanzitutto ammette l'errore neo neo papà c'è arrivata questo governo al fatto un un risultato l'ha ottenuto in primo luogo in seconda si dimette dal ruolo di Cassandra
Ho continuato a vedere la recessione foschi scenari Umberto Bossi dice pervenga che come ho fatto alle imprese che italiani non potendo più contare sulla valutazione chiuderanno lo pensa anche lei
Allora cominciamo con la previsione la previsione
Per la data prevista cioè per il maggio del novantotto
I Paesi europei che avrebbero avuto davvero e senza barare tutte le carte in regola con riferimento a tutti i parametri di Maastricht sarebbero stati uno solo il Lussemburgo ed è stato così
Si dedica ed è stato così
Solo che si è deciso dal momento che e più contagioso il vizio che non la virtù
Intendo dire che è molto più facile imparare il cast le cattive abitudini degli altri che non le buone abitudini
Si è deciso di chiudere un occhio sul debito si è deciso di chiudere tutti e due gli occhi sui trucchi contabili fatti da molti Paesi europei per rispettare il parametro del tre per cento
Deficit prodotto interno lordo quindi non mi sembra una previsione
Mancata è una pressione azzeccato solo che poi hanno deciso di partire Lospinuso quanta Cassandra vorrei ricordare che prevedeva giusto non era simpatica però aveva visto giusto
E io non ho nessuna intenzione di cambiare idea perché non sono cambiati i dati del problema
Mi rendo conto che in questo Paese dire queste cose come parlare male di Garibaldi
Perché anche il dottor Cofferati dovrà recente occasione d'incontro a trasmissione televisiva ha ritenuto di cavarsela accusandomi di antieuropeismo realtà io non sono anti europeo
Credo all'unità europea anche per ragioni familiari credo alla moneta
Comune per l'Europa critico questo progetto ragione specifica
Lei euro e un sarà una moneta fiduciaria introdotta in modo coercitivo da una certa data sia coloro che se ne fidano sia coloro che non se ne fidano dovranno rinunziare alla moneta nazionale e usare l'euro
I sondaggi di opinione ci dicono che la maggioranza dell'opinione pubblica e molti grandi paesi europei e contraria all'Eur non si fida delle nasce quindi il rischio del rigetto che cioè questa moneta fiduciaria una volta introdotta venga rifiutata da coloro i quali dovrebbero USA e che tanto per fare un caso semplice alcuni risparmiatori tedesche o molti risparmiatori tedeschi non fidandosi dell'euro portino i loro risparmi altrove per impedire la fuga dall'Euro la Banca centrale europea avrà un solo strumento che è quello di aumentare i tassi di interesse almeno nell'immediato sarà l'unica cosa che potrà fare e qui casca l'asino o se preferite
Le profezie o le previsioni di questo governo
Perché se i tassi d'interesse invece di diminuire aumentano il tentativo di riuscire a salvare il dissesto della finanza pubblica senza fare le riforme grazie al risparmio in conto interessi e destinato a essere condannato ma lasciamo stare il governo e guardiamo all'Europa
Sì aumento dei tassi interessa se come inevitabile almeno all'inizio la moneta
La politica monetaria dovrà essere restrittiva per fare accettare l'euro dai mercati se è vero come è vero che il patto di stabilità rende impossibile politiche di stimolo di tipo keynesiano
Se è vero come è vero che i mercati del lavoro in Europa sono molto più scure erotici e non nei Paesi con cui l'Europa si trova competere la concussione qualsiasi economista di buonsenso non può che sottolineare che l'Europa si avvia a un momento di potenziale grande
Disoccupazione
Questo è un fatto non è una opinione io spero che sia un fatto smentito che sia una professione gli economisti smentita ma continuerò a sostenere questo malgrado le contumelie che mi vengono rivolte consolandosi Colle immortali parole del cardinale sui dance
Il quale a proposito la contestazione studentesca diceva chi accende
Una luce al buio si aspetti le zanzare
E anche
No il biondo da parte di un rappresentante del del mondo bancario parlare di Europa e di occupazione soprattutto prima di tutto perché il mondo bancario e alle coeve con una delle più grandi ristrutturazioni
Della della sua storia almeno in Italia quasi trenta mila esuberi quindi pone e in secondo luogo perché il mondo bancario da fu inefficiente apre incapacità di capire i foglietti
Degli imprenditori soprattutto dei giovani imprenditori è forse uno dei principali responsabili della mancata occupazione dello spostamento delle delle imprese
Ecco che cosa l'ha fatta veniva qua anzi c'è un dose di provocazione da parte dei giovani industriali o dosi di coscienza da parte mia indubbiamente ecco altro io sono reduce dare una operazione in Sicilia dove abbiamo così portato il costo del lavoro alla pagando di più europei con un esodo di due mila persone quindi incoscienza non sai battaglia anche sei non piace questa non aveva fatto un salvataggio è una convinzione di una banca che ancora dialogo il proprio pubblico del Mediocredito Centrale GA teso a concorrere a risolvere un grande problema del sud
E quindi da cui sia per noi che un progetto industriale ci riusciremo non lo sappiano
Centoventi una banca pubblica con un ricarico elevato come della centrale non poteva non prendere coscienza di questo fatto vogliamo continuare a crescere nord e nel mondo come siamo cresciuti
Però veniamo meno a una a una missione di chi a capitale pubblico deve sempre ricordarsi quindi abbiamo fatto ci auguriamo ivi portata a compimento dicevo però al di là della provocazione io sono convinto che il sistema bancario
Può concorrere riprodurre occupazione
Certo di uscire dalla logica del sistema bancario di Ubu intermediario
Se che Cuba era la cultura della leva finanziaria de moltiplicatore di creazione valore aggiunto
Sì ridursi si tuffa lo sviluppo se si confronta con la colonia reale se perde il vizio di parlare soltanto di risparmio gestito che la moda di questi giorni no e se si ricorda che il risparmio va alimentato ogni giorno per poterlo poi gestire credo che sta bancario può dare un grosso contributo non nel breve ma nel medio periodo alle recupero occupazioni io porto un dato banche che rappresento
Dove siamo spazi dal novantaquattro sono uscite settantaquattro persone e sono entrambi duecentosessantaquattro in tre anni
Sono tutti tutti i giorni professionisti con specializzazioni con una professionalità
Certamente l'occupazione le banche la fanno soltanto con nuove professioni al di là dell'occupazione nelle banche e credo che per l'occupazione di poi debba anche se proprio sia per esempio lane che l'Italia che è un po'più conguaglio nel finanziare le idee e non solo più legata ad una vecchia cosa che comunque sembra evocare abbiamo usato in Sicilia e le ho detto
Un bancaria in meno e un occupati in più purché il saldo occupazionale di quell'isola sia positivo luci preoccupati bancari vada a casa
Quindi un'efficienza del mondo bancario e l'unica occasione per creare occupazione nel campo dell'economia reale dove un dado sempre siciliano è un dato fresco
Abbiamo visto che se noi ci dotiamo dello sviluppo delle infrastrutture in Sicilia
Possiamo creare investimenti del mio duecento miliardi con un'occupazione che può crescere considerevolmente fuori estrema bancario quindi una banca che recupera questo ruolo da banche che dà risultati
Più di una banca meno intermediaria e chiude il capitale finanziario più nel mercato
Se domenica America è l'economia reale e finanziaria dell'un terzo darebbe anche due pezzi del mercato finanziario rifare l'opposto è due terzi sono novanta per cento da indebitamento bancario è un terzo al mercato finanziario complesso sistema non si fa leva senza leva la finanza non crea occupazione
Ma le strade creata e torna finanzia che entra in questi meccanismi cito un esempio insomma no tra poco nascerà il primo fondo immobiliare italiano
Una finanza che Inter un fondo immobiliare vasi bloccare lo stock del patrimonio mobiliare del nostro Paese e sblocca andò metti movimento lo Stoke
Inutilizzati inefficiente no che non c'era più nessuno lo mette locativa Lindsay avvia un processo e questo è un esempio di di intervento di finanza come leva e che io ritengo che il processo è avviato delle banche italiane dico solo che i due tempi non ci sono
L'ingresso nell'euro pretende che in corsa
Bisogna cambiare le ruote e cioè ci dobbiamo ristrutturare ma tempo stesso ricongiungere droga mia reale io ho la preoccupazione
Che in un sistema bancario rincorre muto di prove e certamente non è condannabile io preferirei che gli Oilers che sono ma che è scesa anche l'economia reale il board articolare al sud del nostro Paese
La ringrazio Erminio Caballé segretario del generale del sindacato europeo ecco
Sindacato europeo è già una cosa che spaventa un po'anche una presidente Marcegaglia ha parlato dell'Europa del modello burocratico dell'Europa che si occupa dei fagioli ma è stata generosa perché l'Europa si è occupata anche delle banane delle patatine o matita per i gamberetti e della cubatura dei cetrioli
Ecco ripete ripetere a livello sindacale questa tragica esperienza
Che si è già manifestata a livello politico per cui aveva una sovrastruttura sindacale non è non si può affatto anzi Renault che ha molti faccia paura fili scolpiti
Innanzitutto dirò che c'è una sovrastruttura padronale lui dice
E altre e quindi almeno per quel motivo lì anche noi dobbiamo darci una sovrastruttura se così vogliamo schema tanto grave è una sigla in più al seno no no francamente no anche perché tutto il ragionamento
Che un ragionamento che è stato fatto qui stasera che in una certa misura condivido
L'europa il significato del dell'Euro questo trasferimento di sovranità
Mercato unico la politica monetaria alti gli elementi beh tutto questo richiede che anche le parti sociali siano in grado di era a vivere un livello europeo di relazioni industriali quello che nel gergo comunitario citiamo il dialogo sociale che possa essere il pandoro di questo processo cioè voglio dire è e ieri l'euro undici si è riunito per la prima volta e ha deciso che all'ordine del giorno della prossima riunione all'inizio di luglio discuterà di politica salariale
Perché è chiaro che nel contesto dell'eurozona e ci sarà anche il problema della politica salariale no come parti sociali decidiamo che sia dei ministeri
Delle finanze a discuterne fra di loro probabilmente a mettere delle raccomandazioni o vogliamo anche noi dotarci di una capacità almeno di riflessione comune
Ma senza guardare così lontano se guardo al presidente
Esiste una necessità di regolare su questo non sono d'accordo con la a accento messo qui oggi sulla deregolamentazione per il mercato del lavoro secondo me il problema e nuove regole
Attacca a tener conto delle nuove circostanze non è noto assenza di regole quindi questa prima di colazione sociali indispensabili nel mercato sempre più unificato
Credo che sia della convenienza delle partite le parti sociali che venga praticata secondo delle linee direttrici comune in Europa se vogliamo che il mercato funzioni in modo equilibrato non vi siano distorsioni dumping
E questo abbiamo praticato l'accordo che abbiamo fatto sullo il part-time a livello europeo che è in fase di trasferimento nelle contesti nazionali e il negoziato chi è incorso in qualche timpanico l'Unicef come a regolare i contratti a durata determinata sono contributi concreti
Beh però il ministro Treu ha detto una cosa ha fatto un riferimento che voglio riprendere che curiosamente stasera non se ne è parlato qui e mi sorprende per un'assemblea esprime naturalmente una componente del del del mondo delle parti sociali
E Europa può fare per l'occupazione varie cose innanzitutto
Non può essere solo evocati il patto di stabilità posso ricordare che il patto ci chiama di stabilità e di crescita
E che quindi bisogna costruire sulla stabilità che va garantita mantenuta una prospettiva di crescita l'Europa può essere un valore aggiunto da questo punto di vista allora cosa ci vuole il coordinamento delle politiche economiche a livello europeo
Previsto dal Trattato e non applicato
Solo gli industriali d'accordo su questo ci vuole più coordinamenti armonizzazione fiscale su questo ho sentito cose ragionevoli questa sera ci vuole una strategia di politica industriale europea
Gli strumenti di cui l'Unione europea dispone già oggi ricerca innovazione formazione voglia commerciali tutto questo lo mettiamo al servizio di una strategia di innovazione e cambiamento industriali sì o no
E da ultimo l'Europa può fare un'altra cosa che ha cominciato a fare
Con il Trattato di Amsterdam e prevista una competenza in materia di occupazione
Certo non è Prussia che crei posti di lavoro
Ma a me si è messo in piedi un meccanismo per cui oltre alla convergenza monetaria il tre per cento e il resto oggi si può parlare mutatis mutandis
Con una certa ottimismo naturalmente fa virgolette di una convergenza delle politiche attive del lavoro attraverso il meccanismo
Dei patti dei Piani nazionali del lavoro che ogni Paese deve sottopone a Brussel che vengono discussi insieme giudicati insieme
Visti nella loro coerenza con le linee direttrici di sviluppo insomma è un meccanismo di stimoli evitamento coordinamento e che mi sembra indispensabile in tutto questo le parti sociali non possono lasciare spazi vuoti ho sentito parlare abbastanza male stasera qui della politica ci sono politici che si difenderanno ma se la politica occupato troppi spazi e perché le parti sociali non occupare di loro pianista che voleva fare una battuta su conflitti
Osservazioni mi mi richiamano
Ne richiamano un'altra e sembra quasi tra le righe che si sia detto la contrattazione collettiva nell'Europa la presenza del sindacato costituisce un elemento
Di come dire di ritardo di tipo premoderno ora viceversa io faccio notare che
Nella Costituzione europea c'è una valorizzazione del dialogo sociale e addirittura un'idea che le parti sociali insieme possono dare delle regole alla futura dell'Europa per la parte del lavoro più flessibile quindi in funzione anche un po'antiburocratica
E questa idea europea non solo è condivisa da dei colleghi del lavoro
E di Ecofin e e noi riteniamo che sia un modo per affrontare cambiamento come dice qualcuno senza paura cioè la flessibilità è più facile gestirla se è condivisa ma addirittura noi negli ultimi incontri con Confindustria abbiamo sentito che Confindustria propone all'Italia
Il metodo di concertazione che è scritto nella Costituzione europea quindi mi sembra che alcuna romantico metto ritenuto positivi gatte ministro ma non è che se la può cavare con questi discorsi così andiamo a una conclusione chiedo però entriamo nello specifico e delle due grandi questioni che sul tema dell'occupazione sono sul tavolo c'è l'agenzia per il Sud delle trentacinque ore
La situazione politica in questo momento particolare che costringe e sempre più a maggioranza a saldarsi fa una fatte di sinistra di di Rifondazione
Fanno in modo avranno delle conseguenze su queste decisioni in particolare e trentacinque ove ricordo ancora la relazione del governatore Fazio dove suggerisce un introduzione della una riduzione dell'orario su base annuale non settimanale
E allora la domanda c'è ancora qualche speranza oppure su quello se assolutamente bloccati ai trentacinque ore settimanali in secondo luogo che cosa sarà l'Agenzia per il Sud in effetti Mannheim la sottosegretaria Presidente Consiglio Michele mi diceva che ci sono delle forti posizioni all'interno e forti convinzioni interna del Governo per trasformarlo in un'agenzia sul modello del Galles o sul modello della data francese presso un'agenzia che va in giro per il mondo a cercare persone che vogliono investire nel viaggio ma c'è anche una forte componente nella maggioranza che sostiene il governo che quali Rifondazione Comunista che invece vuole fare dell'agenzia pezzo un una vera e propria struttura di di contare una una umili due come è stata battezzata quindi che posso assumere che posso Spennati nettamente
Ecco quali saranno poi le tendenze che a Vannino avranno rigidità una cosa precisa qualcosa di mai guardi io non uno la sfera di cristallo e le posso dire quello che noi riteniamo per quanto riguarda le le trentacinque ore e l'anno all'interazione faccio notare che a differenza dei francesi noi abbiamo già nella nostra normativa la legge dall'anno scorso e l'anno scorso una apertura sui sull'annualità azione ne hanno sostanzialmente utili chiusi fruitori dei chimici c'è questa idea di avere il salario flessibile spalmato sull'anno questo resta nel nostro disegno di legge
C'è questa possibilità è mantenuta
E noi riteniamo che questo sia uno strumento importante perché sappiamo benissimo che intanto si può fare sostenere la tendenza alla riduzione d'orario in quanto c'è anche una flessibilità hanno distribuzione annuale quindi questo è quello che noi riteniamo cosa succederà poi
Sì troveremo la prossima volta che lei fa il moderato
Invece per quanto riguarda l'agenzia no analogamente per quanto riguarda l'agenzia Sviluppo Italia anche qui noi abbiamo delle idee precise ci troveremo in questa prossima settimana anche con le parti
E sociali per esprimere compiutamente la nostra idea è che questa agenzia sia un centro appunto che possa promuovere fare marketing territoriale
In giro per l'Italia perché il problema sono anche gli investimenti del Nord verso mezzogiorno e fuori dell'Italia e che poi possono svolge anche altre funzioni di ausilio per
Spingere questo che il vero problema lo sviluppo nel Sud un interventi di progettazione quindi idea nostra è precisa poi che ci sia qualcun altro che altre idee lo sappia
Più che avere quartine di penne quando e se avrà la forza e la determinazione nel portare avanti probabilmente allora la mia domanda partiva proprio dalla constatazione del dato politico perviene da politico quale secondo lei ci sono oggi le condizioni per portare avanti queste proposte o se invece dovette necessariamente a venderli ad alcuni in lezioni come già accaduto in autunno noi siamo su determinati e come altre volte pensiamo di portare a termine i nostri propose
Detto a Pininfarina la prendiamo come un impegno lei sembra sufficiente chiederebbe di più
Ma guardi io
Le voglio solo rispondo che spero se dove il ministro ci ha detto che ne ha parlato al prossimo convegno della vocale per cinque ore speriamo come imprenditori esserci ancora al prossimo convegno parlare di trentacinque ore perché questo tema delle trentacinque ore è un tema che è nato
In termini diciamo dice aiuto allora è solo il problema dell'occupazione
è un modello che c'è stato presentato in quest'ottica non posso fare a meno di aver notato che proprio questo ultime nemesi è uscito un nugolo del bensì del settimanale della CGIL che stavo leggendo avidamente prima
Del dell'intervento queste telefonate era contento che galleggiava settima CGIL
Peraltro questo settimanale porto delle tabelle relative orario disoccupazione mi voglio dire la fonte qua non l'adipe lo dite voi stessi che c'è un trend negli Stati Uniti innegabile il il numero intitolato il miracolo americano siccome stiamo parlando il tema del nostro convegno oggi
Il dovere di cambiare l'opportunità di crescere io credo che il modello americano così il miracolo americano addirittura indicato dal dal mensile dal settimanale rassegna sindacale e sicuramente un elemento di riferimento bene in quel Paese
Qui i dati sono i loro c'è stato un incremento importante di un numero di ore lavorate non decremento su base annua
E un decremento si molto significativo praticamente dimezzato il tasso di disoccupazione viceversa loro stessi individuano le fasce di Paesi con basso orario paesi con alto orario tutti i paesi con basso orario Francia Germania Svezia
Norvegia Olanda
Mostrano a parte il caso Rolando che avrebbe poi approfondito Montorfano mostrano traendo completamente diverso quindi non sul tema delle trentacinque ore la posizione mi pare sia abbastanza chiara noi sappiamo che probabilmente non è più nelle mani non possiamo più fare nulla salvo che con molta probabilità assistere a un'approvazione per legge in tempi probabilmente anche abbastanza rapidi presumo quando a Rifondazione farà comodo
Porre la fiducia su questo tema è sceglierà tatticamente momento più adatto ci troveremo con questo provvedimento
Mi pare che come Federmeccanica in particolare siamo stati i primi a parlarne ho notato con piacere Confindustria lo ha raccolto e lo Stato
Noi pensiamo non incontrano
Il della del Paese che quel referendum abrogativi rapine né su quello voi bandiera panchine mappa si fa promotore Confindustria veneziana in questo non sono in grado di dirlo e non credo che probabilmente Confindustria come parte sociale si farà promotore di
Però certamente noi dovremmo il nostro appoggio in caso di iniziative referendarie in tal senso
Questo direi sul tema delle trentacinque ore mi pare
La nostra posizione peraltro che è sempre rimasto invariato segretario Cofferati lei prima ci ha fatto un'elegia della contrattazione del valore della contrattazione adesso come la mettiamo con la legge delle trentacinque ore
Con un ovaio stabilito per legge lei ha dovuto bene o male c'è Elena una posizione per non essere scavalcato da Bertinotti ma non è un po'un po'pentito se ci fosse una riduzione d'orario su base annuale l'accetterebbe
Guarda io non non ho ceduto
Sono convinto degli orari di lavoro si debbano ridurre sia riduzione del tempo di lavoro un processo assolutamente fisiologico nei rapporti tra un'impresa è un'organizzazione anche nasce dalla contrattazione non per legge mi sembra che queste porno adesso le dico non non voglio eludere la sua domanda compreso
L'ultimo inciso mi permetta però di del dottor Pininfarina ha fatto molto piacere che abbia tratto dei dati dalla rivista della CGIL questa attenzione
Mi mi conforta si è dimenticato di dire che il miracolo americano ha delle virgolette intorno miracoloso
Di norma
Cambiano un po'il senso non c'è regia come in questo caso della CGIL verso perché succede in America restiamo Alitalia io non ho mai avuto contrarietà anche
Nel sistema legislativo italiano venisse introdotta una nuova normativa sugli orari
Peraltro una legge sugli orari c'era anche in precedenza
La legge che ha depositato in Parlamento rispetto alla legge precedente per cui lo scandalo non è la legge sugli orari ma semmai
Varrebbe la pena di ragionare un attimo se i contenuti della legge a questo testo una differenza consistente rispetto a quelli che erano operativi in precedenza
Il valore che viene indicato nella legge come durata della prestazione settimanale inferiore alla media di quello che è previsto nei contratti nazionali
Poi capisco che Confindustria per ragioni che forse non sono tutte riconducibili al merito ha deciso di assumere un atteggiamento di particolare ostilità
All'orario al tema orario mi consenta non solo alla legge
Poi le dico perché
Però i contenuti di quel disegno di legge sono contenuti che non hanno vincoli di sorta se non un'ipotesi peraltro non quantificata di penalizzazione per chi non realizza
Quella durata della prestazione in nei tempi che riceve indicati capisco che anche la penalizzazione per un'impresa un costo se dovessi da sindacalista non interpreti male muovere un'obiezione a quella legge che quella legge non definisce alcunché
E se mai apre degli spazi francamente eccessivi per una gestione unilaterale del tempo di lavoro a vantaggio delle imprese la cosa che mi sorprende questa
C'è un'ostilità che insisto per questa ragione sono convinto punta ad altro mi pare prescinde dal merito lei mi chiede se sono disponibili interessata ad una soluzione di orario annuo
Sì ho detto del contratto dei chimici contratto dei chimici introduce un riferimento per la verità rapporto riferimento che c'era già in precedenza sono stato segretario dei chimici mi ricordo per avere una parte di responsabilità nell'aver introdotto quella norma qualche anno fa
Il contratto dei chimici firmato questa notte la rafforza e poi indica un riferimento di media settimanale il calcolo viene fatto su base annua ovviamente siccome ci sono momenti nei quali la prestazione può superare la media settimanale
Ce ne saranno altri presumo equivalenti dei quali si starà al di sotto di quella media il risultato è che il computo non è più fatto soltanto sulla durata giornaliero settimanale ha un riferimento in più che quello annuale esattamente come indicava
Il governatore della Banca d'Italia non ho condiviso quel discorso da questo punto
Lei dice Calenda voleva vendere alcunché ma mi sembra che enti punto su cui si è mossa qui tutta la battaglia anche politica su questa legge fosse propria definizione la parola di settimanale
Lei il primo articolo serietà depone per una comunità ravennate semper et des lettres à la riduzione dell'orario settimanale su trentacinque o su quel periodo di dispute se lei vuole fissare un orario annuo
Come è stato fatto con il contratto dei chimici un riferimento settimanale le serve
Perché lei dovrà in un'azienda o in un settore ce lo si vuole fare in un settore fissare ad un certo punto quali sono il numero di settimane per le quali in virtù di un'esigenza dell'impresa si lavora più di una certa quantità ma con la quantità delle sapere qual è
E per fissare anche le settimane nelle quali si lavora di meno di riferimento medio serve comunque in qualsiasi struttura contrattuale in qualsiasi soluzione legislativa che contengono riferimenti e teorico sono riferimento meglio non teorico riferimento molto concreto così come concrete riferimento che sta in quel sedici contratto le dico di più
Se lei non ha un riferimento non saprà mai da quale punto in avanti pagare la quota di maggiorazione straordinaria che in tutti i contratti nella storia
Della contrattualistica è sempre stata fissata guardi che quella soluzione la soluzione con un calendario hanno è un valore medio settimanale
A me piace è in quel contratto insisto lei ha sentito con le sue orecchie che chi è contrario a quell'ipotesi da quell'insieme complesso di norme non è il sindacato
Federmeccanica per le ragioni che lei ha detto dottor Pininfarina
Ha rimandato dottor Pininfarina
Parere autorevole il presidente di Comit USA che immagino ci sarà domani il giudizio di Confindustria se leggo i giornali anticipo spero in maniera non non non viziata e strumentale alcune delle opinioni in campo quell'ipotesi ha il conforto del sindacato non ha il conforto di alcuni settori importanti delle associazioni imprenditoriali nettamente minore replicano e poi sentiamo magari tutte quante
La mia replica relativa al fatto che noi ci troviamo a discutere d Europa e è stato fatto riferimento negli interventi introduttivi a questo studio dell'Unicef che nella vostra cartellina relative ai confronti di competitività ora qui c'è una tabella in cui si gli indicano le ore lavorate io conosco meglio quelle premio settore io
Posso anche capire che ragionamento di Cofferati che si può discutere di orario su base annua però con una precisazione
E noi oggi in Italia abbiamo come numero di ore effettive lavorate nel nostro settore metalmeccanico siamo abbiamo solo la Germania la Francia che lavorano meno di noi come ore effettive lavorate
Mentre il Belgio la Spagna e l'altra l'Ungheria Portogallo Polonia Canada Inghilterra e c'è tutta la lente grafico lo dimostra chiaramente lavorano da mille seicento ore all'anno fino a due mila
E due mila e tre Messico senza arrivare al Mexico ma per restare e quindi noi ci troviamo oggi in un contesto penalizzato nel senso che il nostro Paese lavora già meno degli altri quindi parlare di riduzione d'orario di lavoro in un contesto di recupero di competitività e pura follia ne stiamo cercando di trovare il modo per dare lancia l'occupazione il ministro ci dice che probabilmente la crescita del nostro Paese si considera un recupero di seicento mila posti di lavoro
Ma voglio dire questa vicenda della riduzione d'orario non va incontro all'esigenza di recupero di occupazione mina alla base la competitività del nostro sistema industriale e quindi ci mette in una condizione di crescita rispetto ai nostri ai nostri partner io non ho altro da aggiungere o sull'Autolaghi perché non mi non mi dilungo sulla vicenda se l'orario dei chimici su base annua con riferimento settimanale semplicemente secondo me è una leva sbagliate
Ma
No no però
Davvero sono sorpreso dell'insistenza con la quale da qualche qualche settore confindustriale viene ancora avanzata la tesi che l'intervento sull'orario sarebbe destinata a scardinare il sistema produttivo
Viva dio non è così non è stato così nella storia dell'industria italiana non è così nemmeno adesso
Tra l'altro con la contrattazione collettiva non solo si possono introdurre forme di flessibilità ma si possono trovare tutte le soluzioni che compensano i costi aggiuntivi che la riteneva militari
Se la produttività che cresce invece di essere destinata ad incrementare il valore dei salari viene utilizzata per compensare i costi della riduzione d'orario ad un'impresa non succede nulla si tratta di decidono nella contrattazione collettiva
Poi se ci sono soluzioni innovative che introducono o rafforzano questi criteri che non sono per fortuna nuovi e non vengono nemmeno presi in considerazione io arrivo a quel punto credo con qualche legittimità la convinzione che l'ostilità di Confindustria non è personale ma era sull'argomento orari in mattinata ma certo io questo non lo nego volevano nella revisione delle per legge la riduzione dell'orario turco legge accordo
No questo lo lo confermo cioè qui su questo padre come componente metalmeccanica l'ho detto
L'ho detto fin dal primo giorno d'altra parte scusi così concludo
Nei nostri confronti con il sindacato di categoria
Per quanto riguarda l'aspetto metalmeccanico diciamo ci siamo anche detti abbastanza con chiarezza che ormai i danni della vicenda trentacinque ore sono già sul tappeto sono già Patti anche se la legge non ci fosse anche se dovesse essere sovvertito completamente
L'epilogo che ho fatto in precedenza sulla probabile legge i danni son già fatti perché le piattaforme contrattuali del prossimo rinnovo contrattuale
E questo Cofferati
Se è onesto qui ce lo dice non avrebbero probabilmente compreso in considerazione del del clima generale se non ci fosse stata questa vicenda delle trentacinque ore
Molto probabilmente i sindacati non avrebbero tirato fuori in queste rinnovi contrattuali le riduzioni d'orario certo pressati come sono stati dal sistema politico non potendo essa ne scavalcati
Noi comunque subiremmo una rivendicazione che a mio avviso esce Cofferati dice che alla loro strategia era sempre però diciamo che avete dovuto rincorrere un sistema politico che li aveva scavalcato
Dipendenti intraprendente facciamo finiamo rapidamente indica che per lingua prima di passare la parola agli interventi
Un apre anche proprio lei ha toccato l'argomento che riguarda per iniziative sullo sviluppo del giorno in modo particolare Pizzo di voi Caio come come si chiama augurandomi che Inzaghi sino a molti giovani imprenditori del Sud
Essendo io vengo velature che presto molta attenzione acquisite esterna che e avendo quindi ha avuto una curtu
Da o la complessità di essere cogestore insomma no di quattro contratti Daria Ottana Gela plotoni insieme
Siciliani Manfredonia quindi una banca che è impegnata sul territorio questo il confronto vero insomma no e quindi dare da testimone però esigua che Giovanni contesteremo togliendo lo facesse così anche il ministro Theo ha più elementi di valutazione in ordine a impostare meglio al problema di Sviluppo Italia
Ecco io dico che al sud c'è la nostra progettualità c'è un grosso fermento
E quindi la domanda che viene dal giù
è aiutarli a progettare questo però guai a tentare di farlo dal centro occorre che noi assistiamo sul territorio quindi ecco dell'impostazione
Qualora ci fossero ancora in giro i due mila miliardi di Telecom non so dove stanno con locali ecomafia ultimo allievo e l'hooligan Irene ideale
Nel Sud era ormai soltanto il finanziamento di una progettualità io non vedo altre forme di politica industriale agevolate e di nessun altro tipo però quella sì e che c'è un grande fermento nel Mezzogiorno
Va accompagnata perché è complesso e passa attraverso quei portatile italiani che sono meccanismi vi assicuro non fai mai vaniglia strada e i poteri partire di mezzogiorno quindi se qualche giovane dice
Ma ci indica quali Amanda Lear il pm Giulio i patti territoriali e contratti d'Amalia e parliamo anche un attimo perché mi sembra sia uno degli altri punti popolano ancora una battuta su ottantacinque ora da cosa Martino dal
Così poi passiamo la palla gli interventi prego professioni sulle trentacinque ore a me sembra che ci sia
Che si tratti di un classico esempio del problema dell'identificazione
è un problema ben noto a chiunque si occupi di statistico di economia
E cioè quello di appurare quale sia l'evento causare quale leve imperfetto
è vero che nel corso degli ultimi dell'ultimo secolo l'orario di lavoro è andato diminuendo così ed è anche vero che è andata aumentando il reddito reale l'occupazione
Ma il problema è quello di capire quale sia delle due la causa o l'effetto ce stessa storia della Russia zarista era scoppiata un'epidemia di colera le autorità di Mosca manda erano i medici in giro
Per l'impero mandandoli ovviamente più numerosi laddove l'incidenza del colera era maggiore
E i contadini vedendo che dove c'erano più i medici ce l'ho casi di colera ma c'erano i medici e a me sembra che quando si
Discute di trentacinque ore ci sia un grosso errore di identificazione non c'è alcun dubbio che con lo sviluppo economico con migliorato benessere una delle aspirazioni riduttive quella Rinaldi faticare meno e quindi si riduce l'orario di lavoro ma non è vero che riducendo coercitivamente l'orario di lavoro questo favorisca l'occupazione e lo sviluppo perché se fosse così non si vede perché dovremmo ridurre soltanto a trentacinque ore la settimana lavorativa perché non ha dieci ore o azzera ore saremo tutti uguali e non farli
A Bari Gamba non so se può confortare la platea
Ma l'obiettivo di riduzione della RAI l'obiettivo europeo on line che non sfuggisse diceva che è che non so come anche perché le cose si vanno mettendo in campo in in diversi Paesi con soluzioni diverse
Siccome io mi trovo nella posizione un po'distaccata rispetto all'Italia posso dire che certamente il lo strumento legislativo secondo me non è lo strumento ideale per affrontare questo tema soprattutto se come da parte di qualcuno
Si è fatto delle trentacinque euro e generalizzate a una data certa un feticcio
Altra cosa è invece affrontare secondo me la questione deduzione dell'orario
A ridosso di una contrattazione fra le parti sulla nuova organizzazione del lavoro che comunque la questione posta che mi pare quello che anche Cofferati stesse dicendo
Allora Confindustria Holmes semper in Francia in una prima fase anche perché nelle ultime settimane mi pare che semper comincia a ragionare in modo diverso e iniziano le trattative a livello di impresa e di categoria no perché anziché fare di questo una battaglia ideologica che il sindacato non qua altri fatti ma il sindacato non fa è questo la parte datoriale dovrebbe tenerlo presente perché non al riprendiamo al tavolo della concertazione sociale della negoziazione l'intera materia della riorganizzazione del lavoro degli orari compresa la riduzione faccio un approccio del tutto pragmatico
Io non sono cosa succederà con la nuova legge
In Francia so però che prima della legge il sostengo Pricena legge deroghe ne abbiamo parlato di un governo peraltro di centrodestra
Noi abbiamo fatto uno studio sui Duemila corti firmati in Francia con la legge dell'Oriente che ha lo stesso meccanismo della Aubry piove no
Nella metà dei casi c'è statuti pesa dei posti di lavoro alternative licenziamenti egli Ahmed dell'altra metà creazione di nuovi posti di lavoro
Non accordi diciamo a schema unico Marcoaldi concreti legati a reali riorganizzazione del lavoro della produzione
Non il tre luglio presidente possa con l'Unicef siamo d'accordo di fare un seminario Brussel
Su un esame spassionato del pragmatico delle esperienza di riduzione di orario quelle che hanno da quello che hanno dato in positivo o in negativo
Quando Pininfarina dice nella riduzione di orario sa forse cinghiale dirà di essere presenti al prossimo convegno dovremmo rileggerci quanto si diceva all'inizio del secolo da parte degli esponenti industriali dell'epoca che consideravano che l'arrivo la battaglia delle tre otto significava Lauri la distruzione dell'industria eppure siamo andati avanti neanche
Con questo intervento ancora fermato credo nell'assalto il terrore di un sindacato europeo nei quali tornino così allora partiamo alla domanda abbattiamo alla la parola realizzando le domande prego
Aumentato non riesce a arrivare fino a un attimo a un'altra poi dopo pronto
Però sono sono Gianfranco Luzzo lo farò domanda qual è la ratio
Comunque volevo fare domanda al ministro e al segretario Cofferati insomma
Così come dichiarato le nostre tesi il dal dal Presidente il lavoro sommerso costituisce oggi uno dei maggiori di maggiori vincoli competitivi per le nostre imprese che entrano in Europa
In questo senso i contratti di gradualità sono stati sicuramente un insuccesso ora volevamo sapere se esistono Giada degli strumenti che il governo con i sindacati
Stanno attivando stanno studiando
O se che in realtà vogliamo iniziare a concertare un efficace piano di intervento che possa che prenda le mosse dal reale stato di bisogno delle imprese sommerse
E non invece da un crescente bisogno di Stato
Grazie
Accogliamo magari due trans è un'altra versione
In un'altra
Sono Antonella Dodaro una un'altra domanda per il ministro Tremonti
Festeggiato l'ingresso in Europa noi dobbiamo rimanerci in Europa nella moneta unica e dobbiamo viaggiare alla stessa velocità nord e sud
Zone aree svantaggiate come Galles come Irlanda ecco che dirigenti sono recita in poco tempo a diventare molto competitive
Perché è così difficile stiamo attuando qualcosa per poter importare modelli che hanno già dati loro come dire i loro frutti comunque Ilo risultati in altre aree svantaggiate strumenti che non sono difficoltosi macchinosi di breve periodo diciamo di farraginosa applicabilità grazie
Facciamo una stanza sul palco passiamo alla signora sono Francesco Mancini volevo fare una domanda al
Qual è la sua posizione sulla sua posizione sul referendum maggioritario le ragioni del posto Silenzio
Per quale ragione non non non data alcuna notizia alcuna alcuna considerazione su questo tema che potrebbe effettivamente riformare le istituzioni anche tenendo presente nel nostro impegno verso segno che stiamo andando al alla al presenta referendum
Iniziamo con cose pare torniamo tanto inizia da quest'ultima segretario Cofferati sull'affannoso maggioritario così
Posso rispondere in fretta
La mia organizzazione a scelto in in anni lontani
Che si è sempre attenuta questa scelta di non pronunciarsi come organizzazione su quesiti referendari
Perché ad un sindacato aderiscono
Persone che hanno legittimamente opinioni diverse
Non
è stato ritenuto ma io sono totalmente d'accordo con questa decisione che risale nel in anni lontani giusto né legittimo che si arrivi ad una sorta di sintesi costrette l'obbligata stante il carattere dei pronunciamenti referendari che può fare
Violenza all'opinione di molti aderenti poi ognuno degli iscritti alla CGIL libero di decidere come meglio ritiene sì comporta nel caso di pronunciamenti referendari in questo modo abbiamo fatto una sola eccezione
Ma aveva una ragione erano i referendum sul sindacato quelli che sono stati presentati
Qualche anno fa
A quel punto era ovvio trattandosi di noi stessi che l'orientamento lo dovessimo avere per quanto mi riguarda personalmente non sono d'accordo con il referendum che è stato presentato considero lo strumento che viene proposto
Uno strumento eccessivamente semplificatorio del vicenda che intende affrontare credo che sia importante consolidare
Un modello che abbia come fondamento e come prospettiva il bipolarismo politico e che abbia il maggioritario al suo interno non credo che la strada referendaria se la strada più efficaci
Per quanto riguarda l'altra domanda che in parte minimi coinvolge almeno è divisa a metà ma io non sono della della sua opinione mi perdoni ma secondo me ai contratti di gradualità sono stati che continua ad essere uno strumento importante da una muta anche un'efficacia consistente pensi che appena applicati hanno prodotto la regolarizzazione di quasi centosessanta mila posizioni sommerse di lavoro poi il processo positivo iniziale si è arrestato ma per una ragione che non è imputabile contratti di gradualità
Le aziende che regolarizzava non l'opposizione si trovavano
A quel punto costrette senza una regola definita a decidere che fare anche sul versante contributivo e fiscale
Il paradosso perché tale condanni consistenti e che alcune aziende si sono sentite chiedere anche il pregresso non avendo le condizioni materiali per poterlo sopporta
Da qui credo un disincentivo oggettivo all'eversione io credo che la cosa è più utile sia quella che peraltro abbiamo discusso poi convenuto che ancora non è stata fatta ma sono in gestazione provvedimenti del governo spero vengano varati rapidamente da un lato mantenere i contratti di gradualità
Il sindacato mette a disposizione quello che ha nella sfera contrattuale cioè la possibilità di uniformare le retribuzioni minime in un arco di tempo e dall'altra parte il governo definisce quali sono i trattamenti contributivi e fiscali per le aziende che si regolarizzano
Varrebbe la pena secondo me di evitare con una soluzione di legge che ci sia un contenzioso e che riguarda il pregresso perché il contenzioso può scoraggiare imprese che non hanno condizioni oggettive per sopportare la regolarizzazione del pregresso dall'emergere ma le due cose vanno fatte insieme non non credo che sia possibile nei generalizzare
Ne caricare soltanto sulla norma di legge soltanto se lo strumento contrattuale
La regolarizzazione del lavoro nero visto mi pare che la dove ha letto da qualche parte che la sua soddisfazione la vostra soddisfazione sui contratti di emersione non sia pari a quella del segretario confortati quindici poi con su questo e sull'altra domanda che era sul in parte ne abbiamo destinato non solo perché è così difficile applicare i temi che hanno gli appena puntellato da altre parti in Italia
Allora sulla prima domanda
Noi i vedevo abbiamo visto un avvio di emersione in seguito ai contratti di riallineamento i motivi per cui questo processo non non è continuato sono due uno e quello che era detto Cofferati cioè l'incertezza sul cosiddetto sul periodo pregresso
Perché noi abbiamo definito chiaramente il percorso tre quattro anni in cui l'azienda può ritornare entrare nella normalità ma c'è questa un margine di incertezza del pregresso e su questo stiamo lavorando discutendo con le parti su come rendere certo il trattamento fiscale contributiva la questo è molto complicata per gli aspetti costituzionali e anche aspetti di rapporto con l'Unione europea comunque in questi giorni stiamo definendo una posizione c'è un secondo ostacolo molte di lo indicano anche le le ricerche sul campo che sono state fatte molte aziende hanno cominciato il percorso
Di immersione nel primo anno secondo anno gli si è dato e una facilitazione nel senso che pagavano un terzo dei veri leader retribuzioni normali secondo il cinquanta per cento cioè da quando sono arrivate vicino
Alla regolarizzazione completa cioè al cento per cento hanno trovato difficoltà a fare l'ultimo passo quindi occorre pensare ha degli strumenti di accompagnamento di aiuto poi perché non c'è solo la questione del quanto pagare
Si è dimostrato da molte ricerche concrete che uno degli ostacoli e anche la difficoltà l'accesso di accedere ai servizi e al credito di questi che sono Iotti alla alla alla normalità quindi stiamo lavorando su questi due pensanti va brevissimo tempo porteremo delle proposte la materia è complicata anche ieri in Consiglio europea ne abbiamo discusso
Fare emergere il sommerso è una esigenza perché distorce la concorrenza del sommerso quando soprattutto in queste dimensioni però gli strumenti non sono semplici la seconda
Domande la domanda è giusta c'è solo un piccolo errore che nessuno di questi casi di successo che lei ha citato ha avuto successo in breve tempo qualunque sia il Coquetel di misure ci vuole tempo cinque anni otto anni a seconda della dimensione del territorio a seconda delle condizioni di contesto noi
Anche qui se si adatta tiento riguardare i piani adesso c'è un esercito che può essere molto utile a tutti per vedere se l'Europa sta cambiando no in queste cose
Quindici piani del lavoro redatti con la stessa struttura molto anche meticolosi
E innovativi perché puntano appunto sul sull'in sviluppo dell'impresa hanno su questa materia specifica dei patti
Del del dei LEA dello scudo debbono cade le ricette abbastanza simili
Noi riteniamo che quello che avevo cominciato a fare in particolare sui fatti della territoriali contrade d'aria e diciamo a pagare le convenienze in quelle zone Battisti azzardando qualche esultato perché persino i i più scettici gli rilevano che c'è una rilancio degli investimenti nel Mezzogiorno che senza precedenti nella storia e anche una natalità di piccolissime imprese che son poi quelle che portano occupazione nel Sud
Senza precedenti questi sono germogliati che vanno coltivati ci vuole tempo
Il Sud definisco ha qualcosa in più anche anche ancora una volta quando si fanno i paragoni europeisti vedo si vedono donne di sottosviluppo in molte parti d'Europa ma non c'è nessuna situazione che abbia una concentrato di svantaggi anche oltre l'aspetto meramente economico come il Mezzogiorno cioè la criminalità che imperversa in alcune zone in modo particolarmente violento e che va sradicata con uno sforzo che non è di politica economica e politica civile e una sottodotazione infrastrutturale che in alcuni casi è assolutamente senza paragoni altrove e questo solo per dire che le dosi datato che noi dobbiamo dare dello stesso la stessa medicina devono essere più forte intorno al ministro di fronte a questa necessità di Dolphy massicce non le sembra che i contratti dai patti territoriali siano dei tentativi molto molto timidi io
Ho letto rapporto fatto dal suo stesso ministero del dieci maggio in cui si parla di contratti danesi dice
Mancano soldi ci sono mille miliardi di stanziamento già deliberati dal CIPE ma non disponibile non si sa quanto Nicolini per a prima le altre dodici
Are dovrebbe essere applicato il contratto in ipertesa
Ippati territoriale fin oltre centodieci quelli che lo fatte ma sono solo dodici quelli finanziati i problemi lo spingono a patto che il suo ministero lentezze procedurali e mancanza di risorse finanziarie
Ecco allora non lei chi parla di dosi massicce ma poi in realtà gli strumenti son poche intanto più che un altro problema del Sud al fatto che un'area molto vasta e quindi qui ci sono anche dei diktat del del dell'Europa per cui rendono forse più difficili gli interventi di sostegni in un'area così vasta come meglio nel nostro Paese
Quel quello che lei sta dicendo è che lo strumento sarebbe anche in sé ad adatto solo che abbiamo troppa lentezza
Nel distribuirlo in una misura quantitativamente significativa perché questi centri di sviluppo facciano massa critica ne mettano in moto dei meccanismi imitativi adesso non lo so
E se quel rapporto non mi pare che sia del mio ministero anche perché di competenza del ministero del Bilancio con il dall'adesione ma è solo per dire che propone impegno che abbiamo tutti negli ultimi tempi accelerato
è quella proprio di fare finalmente uscire di un numero consistente questi interventi abbiamo c'abbiamo messo un anno un anno e mezzo
Come dire a preparare le procedure che sono effettivamente molto farraginose ci sembra che adesso siamo in un momento in cui in produzione stanno per uscire dal tubo e dalla prodotto
Questi un numero sufficientemente significativo ripartire i contratti perché questa nostra previsione cominciate ricominciano arrivate sentiamo i miliardi bloccati al CIPE ormai sono nel caso della campagna c'erano i soldi bloccati dal CIPE nel caso i contratti dai chiuso nel proprio bloccato il CIPE non è che l'avrà fatto da raggiungere i parametri di mappe che attraverso tutti gli strumenti possibili soprattutto quelli ha quelli più artificiosi abbia poi delle conseguenze reali e ce ne andiamo raggiunto un risultato che per buona parte
Di apparentamento e poi Inter in realtà i problemi sono poi concreti beh lei sta dicendo che lo scorso anno c'è stato un problema dei controllo della spesa in questo Ali tardato anche erogazione che magari alcuni di noi più sorprese del ministro del lavoro avrebbe avuto piacere che vi sono state Compaq computer lo cita in ogni caso evolutive amore
Questo perché lei dice è un problema generale noi abbiamo avuto problemi di controllo la spesa in generale quindi c'è stato certamente anche qualche rallentamento su questo mi pare che però quest'anno è un anno che si prospetta età vediamo diverso quindi su questo accetti le mie ragionevolmente più otto mistiche previsione tutta Pininfarina sui contratti dalemiani sui patti territoriali che cosa sembra importante tiene in questo momento acquisizione mi pare Confindustria su questo punto giara
Ci diamo più crea un'operazione
Settoriale e territoriale chiediamo impegno globale per il Mezzogiorno
Quindi estensione di quel tipo di condizioni a tutte le zone del Paese bisogna uscire dalla logica
Diciamo di di timore di mancanza di risorse finanziarie e puntare invece sul fatto che le condizioni rese attrattive su scala più vasta in realtà vanno aumentare il gettito d'altra parte tutte le operazioni di incentivazione
Che super fatte negli ultimi nell'ultimo anno negli ultimi anni hanno dimostrato che i conti dello Stato ne hanno beneficiato di lettura quindi si tratta soltanto di riuscire ad allargare la scala del ragionamento portandolo su scala globale proprio nei giorni
Magari esempi di successo di cui stiamo parlando perché noi siamo molto attenti a imitare le pratiche migliori altrui sono state tutte di incentivazione legata a progetti locali specifici non incentivazioni generali a piogge nostro Mezzogiorno è una una una diversa a una diversità di situazioni che applicare metodi di incentivazione elegge nel modo è assoluta nella ricerca non parliamo è colpa mia se ridurre la pressione fiscale partendo dal Mezzogiorno per poi portarla tutto si può fare in termini di possibilità finanziarie noi diciamo che se si mette con sotto controllo la spesa pubblica si può fare se non lo si se non si decide di fare il primo passo poemetto non si può fare ceco vede peraltro un attimo solo
La preoccupazione nei contratti italiane difetti dei prodiani ti diventino in molti casi una sommatoria di infrastrutture manca manca l'anima del contratto Daria o del patto territoriale tecnico Alina e gli altri bisogna che voi venite assunti
Perché Manfredonia a un po'di più di teoriche ma Autan e non li vediamo
Angela lo stesso naturalmente non sono a produrre Mario virgiliani abbastanza oppure riducono gli atti quindi se la prevenzione giudiziaria degli indizi vicina tanti anche il quarantuno dovrebbe essere necessario Giovanna il rigore venga siamo andati in Sicilia due problemi che la Sicilia che vuol dire che le cose iniziano a cambiare quindi i testicoli creativa cari colleghi prima che noi un po'di coraggio per riempirli sì perché stanno crescendo le infrastrutture e il CIPE se sblocca i fondi però vorrei anche che questi contratti non dipendono tanto d'accordo all'infortunio aprile vi è una politica keynesiana hanno di nuovo c'è un operaio ma in una unanime carico quindi l'invito Agli uno moduli compagna che tentativo di Mila e Giugliano sollecito
Pininfarina
Io la raccomandazione al coraggio la classe imprenditoriale italiana secondo me di coraggio ne ha dimostrato molto negli anni se le condizioni saranno favorevoli gli imprenditori faranno su pezzi a verificare iniziato a litigare appurare ricade ancora il collega ecco scusi le condizioni sono complesse le condizioni sono di carattere fiscale infrastrutturale
Costi del lavoro costerà Energia c'è tutto un insieme di condizioni chiede la sicurezza del dell'imprenditore specie non c'è tutto un insieme di condizione che devono essere realizzate poi a quel punto io son sicuro che non esiste nessun imprenditore che così masochista da non trarre vantaggio di eventuale condizione favorevole che sperano al Paese ma non potete pensare di chiedere all'imprenditore ruolo che nel che non è nostro negli hammam medaglia poi
Tecnicamente è finita prima e meglio a Manfredonia della Polonia che si può
Ma
Ragioniamoci dalla Polonia guardiamo sul numero di ore lavorate guardiamo sulle condizioni sono al guardiano qua guardi alluvioni guardiamo sul guardia tra non è l'unica ma guardiamo sulla dotazione lavoro polacco rigido o flessibile ma io dico facciamo un'analisi completa sulla situazione alla Polonia e dell'Italia poiché valuteremo le condizioni operati
No prendo atto che Confindustria così dice presidente di Federmeccanica cambiato idea anche sui contratti dare ma cosa volete di sorprese ce ne sono tutti i giorni
Lo strumento è un segreto che abbiamo riguardo agli sprechi qualcosa bisogna guardare Confindustria ha fatto il presidente una relazione all'altro sempre a in cui ha dato un'indicazione generale
Di ridurre la pressione fiscale lavata con acqua questo è un dato che non riproduca avrebbe no no per carità non era questo l'oggetto della mia polemica ne voglio introdurre argomenti di polemica forzati dico soltanto che tra un po'scopriremo che i contratti d'area sono figli di nessuno guardate che sono uno strumento che abbiamo concordato insieme sono figli di un accordo sottoscritto liberamente da voi da noi e dal governo io penso anche perché una una inveterata abitudine a cercare di rispettare gli accordi che faccio che siano accordi da applicare in data da sperimentare quanto meno da sperimentare non vedo gli investimenti anch'io ma ha detto già il dottore imperatori non aggiungo nulla
Lo strumento in sé poi funzione ed è utile
Se selettivo io sono spaventato quando sento riproporre per il Mezzogiorno l'idea di soluzioni generali generiche
O senza elementi di selezione al loro interno il Mezzogiorno nelle condizioni drammatiche tutti conoscono perché è stato penalizzato dà un'idea perversa e ha prodotto danni di tutti di tutti i generi
E di politica straordinario dove nessuno rispondeva di alcunché
Anche le risorse che sono state destinate al Mezzogiorno non hanno prodotto risultati perché perché mancava la selezione un contratto d'area funzionasse e rispondente alle caratteristiche socio economiche di quel territorio Crotone non è Manfredonia
Ci sono diversità enormi se non si distingue e si si chiedono strumento generalizzato si perdono delle occasioni in aggiunta a questo si ricreano pari pari le condizioni che mi sembra d'aver capito volevamo interessò supera
Sì ho capito male ne prendono ordini da calare la parola la platea applaude domande è stato introdotto il tema del proporzionale del referendum e quindi un tema politico e quindi c'è una domanda che spetta di diritto al professor manchino che qua rappresentante della del Parlamento
Proviene ma anche mangia cane imitato attuale ancora qualche cenno di camminare fallita una sconfitta di tutta la classe politica ma soprattutto la sconfitta di tutto il Paese perché faremo noi a pagare le conseguenze di questo teatrino della politica ecco lei
E che è stato uno degli esponenti suo malgrado poi sua partecipazione di questo teatrino della politica
Che cosa oggi da Ancona l'imprenditore per la verità hanno perché io non ho votato nella prima e nella seconda volta a favore della vocazione bicamerale perché ritenevo allora ritengo tutt'oggi che fosse un metodo sbagliato
Per mettere mano alle riforme costituzionali
Immaginate se il due giugno del quarantasei invece di fare un referendum avessimo preso tre esperti monarchici rispetti repubblicane gli avessimo chiuso in una stanza avessimo letto fate una proposta avrebbero preso un pezzo di Repubblica un pezzo di monarchia e sarebbe venuta fuori la realtà io l'amo una pubblica chiaramente non un sistema
Ecco allora
Detto presto
Detto questo debbo anche aggiungere che sono favorevolissime infatti sono nel comitato promotore del referendum per l'abolizione della riduzione su base proporzionale del venticinque per cento dei seggi perché a mio modo di vedere con la scomparsa delle liste
Per il venticinque per cento di quota proporzionale viene meno uno dei fattori di disgregazione del quadro politico uno delle ragioni per cui le varie componenti delle due coalizioni sono in competizione l'una con l'altra
Ora questo a me sembra particolarmente grave per una ragione che non viene sottolineata
E cioè la maggioranza anche se divisa su temi importanti e tentazione dal fatto di essere maggioranza mentre l'opposizione anche se potenzialmente potrebbe dar vita a un programma comune finisce dovesse rischi legati e siccome a qualificare come democratico un Paese non è l'esistenza di un governo perché esistono governi anche nei Paesi democratici non sono ma è l'esistenza di una opposizione io proprio per questo sono favorevole all'abolizione
Il venticinque per cento come locale che le istituzioni politiche siano molto indietro rispetto ad altri settori per esempio al mondo economico al mondo del lavoro
Potere che ci sia un'arretratezza del mondo politico e la sua capacità di popolari come Repetto adulta che segue con molte liti con molte esclusioni poco e si parla di strumenti nuovi contratti dai patti territoriali
L'innovazione mentre l'molta politica appare molto in ritardo e ma questo non succede soltanto in Italia e di origine anglosassone il detto che i politici vedono la luce quando sentono il calore
Facciamo qualche domanda ancora portata a
Sergio fornai
Raccolgono
Sì volevo un attimino ritornare al tema del dibattito che la via europea all'occupazione
Per fare una riflessione guardare la via italiana all'occupazione per lo meno quello che abbiamo visto fino ad oggi in particolare voglio mettere il dito su i lavori socialmente utili e lavori di pubblica utilità
I quali questi ultimi sei questi ultimi sembrano siano stati siano tuttora la conseguenza naturale dei primi perlomeno siano la prosecuzione per i giovani che hanno già usufruito dei primi
E io volevo soltanto ricordare che innanzitutto questi strumenti hanno creato soltanto alimentato delle grosse aspettative per i giovani
E mi che moltissimi di questi hanno pensato di entrare nell'anticamera per l'assunzione definitiva nella pubblica amministrazione
Seconda cosa non hanno assolutamente creato professionalità alcuna per alcune mercato del lavoro propriamente detto e per ultimo sono stati utilizzati per la gestione del consenso delle pubbliche amministrazioni quindi dai politici
Per un patto facendo così un passo indietro verso la Prima Repubblica ecco volevo soltanto sapere se questi strumenti avranno un ruolo nei prossimi pacchetti che il governo italiano farà per l'occupazione e se sono questi i modelli che noi italiani vogliamo esportare in Europa e sono questi gli esempi che noi vogliamo portare i nostri partner europei grazie
Un'altra domanda
Sono Sandro portato
Il
In una passato non tanto remoto è stato utilizzato uno strumento che credo abbia fatto molto bene non solo alle imprese ma abbia fatto molto bene in generale alla nazione dallo Stato
Quello che è strano che pesava stava questo strumento è stato poi la legge Tremonti
Che ha avuto sicuramente delle delle ripercussioni positive
Mi sembra strano che sotto questo principio non venga riproposta in questo momento in cui ci sono altre condizioni al contorno forse più favorevoli di allora
E quindi potrebbe essere addirittura uno strumento di che accelera ulteriormente la capacità di investire delle imprese e quindi di creare nuovi posti di lavoro
Presenti un'opinione poco i partecipanti grazie
Io sono un giovane imprenditore del Sud ex disoccupato cautele abbienti vene decine d'anni fa coerenti dico questo perché sarebbe impedisce di fare detto liberatori da fare da cavia e il Governo crisi potrei finalmente capire perché sì rigore mi diceva di vedere ingordi di venire al Sud mai diciamo a fare impresa quando voi ci sono aziende dello Stato al Sud tipo Alenia qua c'è il ministro Bersani che mi può dare conforto che da tre milioni di ore di lavoro al Nord oppure ad aziende come Ansaldo liberate ferroviari che dall'ottantadue per cento dei lavori di su Borriello
Pongo la mia domanda volevo fare al compagno Cofferati è la terza volta che gliela faccio spero che questa sia la volta buona che mi dia la risposta
Dallo IOR
è un aiuto ha detto alla tv privata infatti ha detto che da quasi di sognare forse hai ragione tu caro compagno perché se c'è qualche persona che è un sognatore quello sono io perché penso di segnare ancora i diari di giustizia
Comunque la domande
Vorrei capire come mai in Italia che il ve la patria del diritto un mio dipendente al diritto di andarsene quando vuole ovviamente dandomi per vizio e io come datori di lavoro non posso mandarlo via ovviamente dandoci regolare preavviso quando voglio grazie
Un'altra domanda tempo sono Davide Parodi di Verbania io vorrei fare una domanda tutto Pininfarina
Io condivido pienamente l'analisi che ha dato delli gli aspetti economici relativi all'introduzione delle trentacinque ore
Ma sono ancora più preoccupato perché ritengo che ci sia una componente emotiva che amplifica la moltissimo gli effetti di questa legge sulle trentacinque ore volevo sapere la sua opinione
Una quinta
Sì Michele minori mi riferisco alla risposta data sul referendum ma
Sergio Cofferati prima Tel chi da Carrozzo Sammartini con frontiere ferendo ma sa che è uno strumento che adotta quindi non è certo un pregiudizi nei confronti dello strumento no quindi è ovvio che non è questo
La sensazione che o no è che perire anche ne siamo in sindacato ritardo pene come giovani imprenditori abbiamo deciso di sostenere questa scelta capisco l'alba della tradizione qualche volta è importante però è anche vero nel caso specifico deboli dire queste vuol dire che il sindacato si atterrà esclusivamente a problemi di carattere contrattuale
Do apre anche la forza il coraggio in alcuni casi di sbilanciarsi nei confronti di qualche cosa che è un'avventura perché sappiamo perfettamente che il nel caso specifico l'abolizione cioè il referendum sarà proprio un segnale non può essere certo la soluzione la legge elettorale grazie
Allora mi sembra che l'applausometro abbia decretato che la prima risposta toccano segretario Cofferati ed è quella sui licenziamenti
Perché si può non perché ancora così difficile in Italia licenziare quante dimostrate più una maggiore flessibilità anche in questo senso
Rende più fa più crea posti di lavoro non lo distrugge
Perché per fortuna questo Paese resta un Paese nel quale Tati di civiltà sono ancora forti
Parliamo
Serie così parliamo parliamo del licenziamento fino
Parliamo dei licenziamenti individuali perché la domanda
Mi era già stata fatta la risposta identica
Parliamo dei licenziamenti individuali e chi mi ha fatto la domanda sa benissimo che di fronte a fatti conclamati previsti dalle norme contrattuali e dalle norme di legge anche il licenziamento individuale possibile quello che non è possibile che un imprenditore decida a prescindere dal merito
A prescindere dal merito
A prescindere dal merito di liberarsi di suoi dipendenti non mi pare che ci sia un problema di eguaglianza sinceramente perché quando uno decide ad andarsi lo fa suo da darsi troppa sulla base di una libera scelta quello che si chiede per un imprenditore è un atto oggettivamente violento nei confronti di un'altra persona
Che lo priverebbe di una tutela che invece viene garantita mi pare con soldi che sono ritenute sostanzialmente accettabili da tutti poi questa insistenza da parte
Da parte della della della persona che mi è arrivato beh la domanda sinceramente innovatrici monete francobolli monete a me sembra che c'entri pensata per fornire per cui mi permetto di insistere secondo gli ultimi dati OCSE disponibili centinaia in Italia undici volte più difficile che a Londra
Il doppio che a Parigi
Visori parla di occupazione e devo guardarmi sembra che anche questi dati che andate nel presente e in secondo luogo non essendo in questo modo di accreditare sempre più un'immagine di un sindacato che protegge chi sta dentro che è già un lavoro e non più la quale tende a Crema
Partiti proprio nel venti giugno promette una manifestazione contro la disoccupazione in realtà a voi sta a cuore soltanto chi posto c'era già un mi perdoni guardi che
C'è qualche contorsione della domanda che lei mi fa si metta d'accordo col dottor Galli perché se mi devo occupare anche di quelli che stanno fuori credo che sia di qualità e ragionevolezza
Che si fissi attraverso il contributo del sindacato non solo per ricevere il sindacato quali sono le regole che valgono per quegli spendendo per quelli che stanno fuori
In secondo luogo nessuno ha mai dimostrato nemmeno lei mi perdoni che
Faccia
Mi pare che non abbia queste ipotesi nessun fondamento anzi se la posso chiamare con con con le parole che vengono dal cuore la considero proprio del tutto infondata forse addirittura una sciocchezza dopodiché se ci sono i rapporti di lavoro atti espliciti
Che contravvengono a norme che sono state pattuite i contratti prevedono quali sono le condizioni per le quali si può licenziare oppure per le quali vietato licenziare così come ci sono norme di legge lei sa che nessuno ha mai sollevato obiezioni di quello che si chiede un'altra cosa mi perdonate se ci sono
Chi ai pretori si fa ricorso quando c'è una disputa sulla e criterio sul carattere sulla legittimità del licenziamento
Chiedo scusa non scordate di che ai pretori fate ricorso voi il numero di volte almeno pari a quello alle quali facciamo ricorso noi
Se c'è una dimensione Esterna un'entità terza che giudica gli eventuali conflitti tra voi e noi e perché i conflitti esistono soltanto da parte di chi lavora ma anche da parte delle imprese perché io credo che la ragione sia questa
Insisto nella strumentazione legislativa e contrattuale quello che è stato introdotto da tempo ha dato risultati
E i benefici per tutti perché ha introdotto dei vincoli e delle regole che sono stati sempre rispettati senza alterazioni particolari questa insistenza sul sui licenziamenti individuali francamente la trovo la trovo fuori luogo immotivata e soprattutto non è vero e non è mai stato dimostrato che l'eventuale maggior autonomia nei comportamenti anzi
Una maggiore discrezionalità nei comportamenti da parte dell'impresa produco automaticamente
Benefici per quelli che stanno fuori sarà una sciocchezza segretaria così infatti ma lei sa benissimo che ha essendovi della della sinistra più più illuminata mi inserisco per esempio a Pietro Ichino che uno degli mansioni o se è uscito dal lavoro sostiene sia una relazione tra la flessibilità anche nei licenziamenti
E l'occupazione e sostiene legge che questo demandare continuamente al pretore del lavoro una decisione che spesso per l'imprenditore capita dopo anni come una mazzata
Rende e difficile allora diverrebbe difficile rende problematica l'occupazione
Quindi sarà una sciocchezza ma anche indicata condivisa anche da buona parte del mondo è sinistra meno quarantanove anni sono note le tesi del professore chiedo che peraltro parla con cognizione di causa avendo fatto per tantissimo tempo illegale del lavoro
Era l'avvocato dalla Camera del lavoro di Milano maturato sul campo in concreto
Delle opinioni le Rispetto forse c'è qualche salto logico nella nell'attività del professor Ichino cosa vuole nessuno è perfetto
Lì l'infondatezza della tesi è nel nell'osservazione che mi ha fatto lei Min
Davvero non me ne voglia ma lei dice in Francia possono licenziare con maggior facilità di quanto non capiti in Italia addirittura rapporto uno a due non mi risulta che la Francia abbia risolto i suoi problemi occupazionali anzi mi pare d'aver letto dove la disoccupazione dalla Francia
è sostanzialmente quello dell'Italia
Dopodiché
Ne traggo la conclusione che non ce ne sono l'ha già detto non c'è non c'è non c'è nessun automatismo tra le due cose stamattina ma io se posso permettermi vorrei difendere una sciocchezza che non piace Sergio Cofferati perché la decisione
Di assumere buon manodopera viene presa in condizioni di incertezza il datore di lavoro non sa se la decisione sia giustificata o meno lo scoprirà dopo
Se noi gli impediamo di correggere gli errori e naturale che si metterà in una posizione conservatrice assumere almeno persone di quante assumerebbe se viceversa forse
Ma io vorrei fare una proposta
Rifare la proposta perché quello che emerge da questa discussione che in fondo non siamo andati al fondamento della dell'intero dibattito edere la differenza fra due concezioni molto diverse della dell'organizzazione sociale perché a me sembra che molte di queste preoccupazioni di cui certamente con nobiltà d'intenti il sindacato si fa portavoce abbiano come fondamento una fondamentale sfiducia nella natura umana e cioè che in assenza della professione esercitata dal sindacato e dal governo
I lavoratori sarebbero alla mercé dei datori di lavoro che forse per un pizzico di sadismo
Proverebbero grandi soddisfazioni a calpestarli sotto scarponi chiodati ecco questa è una versione visione della vita che io personalmente non condivido ma sarebbe bene discuterne io credo viceversa fornendo la io credo per per io credo che credo nella ginnastica Gucci credo nella libertà di contratto credo cioè che sarebbe bello se nella Costituzione
Italiano una volta riformata ci fosse un articolo nella prima parte che dicesse il Governo non fa porrà ostacoli ad atti di capitalismo fra adulti consenzienti
Neanche a parlarne due domande almeno che lei quando è talmente la quinta in quella sui lavori socialmente utili visto che lei non lo conosce rapporto che ribadisco e del suo ministero vengono elencate ben quarantasette diverse tipologie di incognite avente ad oggetto
Qui e lì e molte di queste sono effettivamente di suo intervento assistenzialiste questa prima domanda seconda cosa lei si può cominciare anche credo sulla legge Tremonti targhetta direttamente
Guardate i i lavori socialmente utili sono stati concepiti e sono uno strumento di emergenza tampone per persone
Di sostanzialmente disoccupati di lunga durata quindi è nato ed è uno strumento di emergenza nessuno pretende che sia lo strumento per creazione di lavoro lo sappiamo che insieme libri strumenti è compresso abbiamo detto prima e produce effetto soprattutto delle aree di maggiore crisi nel tempo
Allora che dobbiamo fare questo una domanda che ci siamo posti in tutta Europa perfino negli Stati Uniti perché la collega ministro del lavoro degli Stati Uniti negli ultimi tempi
è meno come dire convinta che il modello statunitense sia perfetto del modello europeo sia disastrato e si comincia a ragionare dobbiamo cambiare tutti vediamo di trovarsi a metà dell'Atlantico cioè anche loro hanno questo problema di persone in situazione di emergenza di bisogno che facciamo li vogliamo dare una chance o comunque un minimo di rete protettiva
Poi sono d'accordo con lei che questo strumento a tendenze alla degenerazione più dura
E peggio è soprattutto se sono sempre gli stessi che quindi si abituano a vivere in stato di assistenza che poi se facevano lavori utili socialmente magari in un certo momento poi sei si lascia lì rischiano se non hanno sbocchi rischiano di non pare più neanche cose socialmente utili per questo non abbiamo provato sei mesi fa ho molta fatica una serie di strumenti
Proprio direi Pia diciamo a trasferire trasformare questi lavori che sono tanti in lavori normali con uno sbocco sono strumenti di incentivazione diversa da l'aiuto a mettersi in proprio che è una delle possibilità agli incentivi all'impresa e che li assumono perché sono soggette svantaggiati poi così come ci sono
Incentivi per le aziende che assumono persone in cassa integrazione abbiamo fatto lo lo spesso il lavoro interinale abbiamo copiato un sistema olandese a proposito sistema olandese è uno di quelli che ha una certa buon risultato eppure non mi risulta che ci sia libertà di licenziamento ma comunque li abbiamo l'hanno usato il lavoro interinale che può essere un modo per ripescare questi soggetti offrendogli lavori Brady quindi anche con la possibilità per il datore di lavoro di verificare se sono accettabile o se sono personaggi pericolosi insomma abbiamo sei o sette strumenti messi in atto negli ultimi che abbiamo iniziato metri nato negli ultimi noi pensiamo che la direzione sia quella che dice che lei questo è uno strumento che deve essere transitorio e va superata
Sulla seconda
Ed è la stessa linea che abbiamo concordato con molti colleghi euro miscugli Nicola è stato molto spesso un tentativo per aggirare il divieto di assunzione delle pubbliche amministrazioni perché molti di questi che giunta di retroattiva di centosessanta mila lavoratori azioni che in una una FIAT praticamente quasi e questi sono distribuiti su tutta Italia sono concentrati Sonego ma tu hai Montini questi niente a una pubblica amministrazione aggirando un vincolo due lo che quello che si sta dicendo è che più li si lascia lì soprattutto nelle zone di disperazione dove non ci sono alternative
Quelle vere quelle dell'impresa che possono creare lavoro c'è questa
è reazione comprensibile ma non giustificabile Enrico me allora a questo punto dato che non ci date nessuna data nativa torniamo e andiamo negli enti pubblici successe che tranquilli ad Amato che lo ricorda molto bene vent'anni fa eh
Fu un disastro quindi noi abbiamo detto chiaramente anche i napoletani più preoccupati qualcuno anche un po'violento che quella non è una strada lo sbocco deve essere i lavori salvo che ci siano esigenze per questo non è escluso ma molto mirati in alcuni enti pubblici ma così come per qualunque altro datore di lavoro possono assumere che quelli ma lo sbocco generalizzato sarebbe il esattamente Contra e contrario di quello che vogliamo la seconda la seconda domanda che io come dire
Reagisco con
Un modo di così di a di di approssimazione ma ricordo a tutti noi che la Tremonti fu un provvedimento indicato come temporaneo
Per tonificare gli investimenti un periodo di crisi e doveva giustamente e per questo qualcuno anche non sospetto la loda retrospettivamente
A acqua e qui e questo fu il suo significato la sua utilità ora siamo in una situazione diversa Investimenti sono in crescita perché abbiamo creato condizioni di altro tipo ridotto il costo del denaro tra parentesi
Quindi e non riteniamo che questo sia il tipo di strumento da utilizzare e riteniamo viceversa che si debba cominciare
Ad agevolare gli investimenti appunto creando contesto stabile riducendo il costo del denaro e riducendo la pressione fiscale tanto è vero che i primi provvedimenti che abbiamo fatto e ha fatto ministro Visco sono stati proprio di iniziare a ridurre la tassazione sul reddito di guerra e non su data ma la velocità potete non essere ma enorme è un è un po'infrastrutturale quest'ultimo la ditta età e altre cose quindi anche qui mi pare noi possiamo dire voi vorreste che andassimo più velocemente questa strada eh ma noi abbiamo i conti da far tornare
Dottor Pininfarina c'è una domanda sulle trentacinque ore che l'ha chiamati che aveva messo in campo va da sé raccogliere tutti sono stupidi ma allora locali domanda merita comunque d'accordo a sentire cerca socialità provvisoria cerco di darle un tono nuova la risposta che mi pare che parlasse di componente emotiva il pericolo che la componente emotiva di questo eventuale referendum cioè cerco di intuire cosa c'è dietro la lavatrice se andiamo un referendum
Immagino lei mi dica c'è il pericolo che la componente emotiva del sostenere una tesi per cui evidentemente piace a tutti a parità di condizione lavorare di meno vorrei capire chi è
Che non piace lavorare di meno non c'è il rischio di fronte a questa componente emotiva di perdere un referendum forse era questo taglio che voleva va be'comunque se non era questo io l'ho risposto su questo lo Space
Beh io le dico no perché se no no no no e mi sembra anche per dare un tentativo di dare una risposta un po'diverso da quello di cui parliamo sempre cioè credo che bisogna cercare di comunicare bene per cercare di non mettere troppo sulle motivo questo tema bisogna uscire dalla logica del dividere l'esistente sapere se possiamo nella logica dove
L'orario è un elemento di che crea tutto sommato e qui ci divide fortemente culturalmente l'impostazione del segretario Cofferati che dice noi crediamo che il trend storico vada verso la riduzione d'orario perdiamo che sia un fatto positivo per la qualità della vita lo dobbiamo invece a mio avviso sostenere che meno orario vuol dire meno crescita salariale meno sviluppo meno occupazione e quindi e un itinerario semplicemente sbagliato io credo che su queste basi anche la componente emotiva rischierà di essere in qualche modo confinata
La seconda parte la domanda era scusa con una battuta sui licenziamenti non mi era richiesta ma è venuto fuori da da volevo solo dire ma a Cofferati che a mio avviso siccome non capiva i salti che ha fatto Ichino io credo che però
Un merito ce la questa proposta che quello che cerca sostanzialmente di oggettivare il problema del licenziamento cioè non è che vuole togliere questi poli protezione vuole oggettiva Harlan rendendo chiaramente in meno continuo questo ricorso al sistema dalla giustizia che in Italia si sa essere congestionata come minimo e non voglio dilungarmi in questo sede sulla giustizia ma comunque con qualche dubbio su quelli che possono essere risulta delle case mentre invece la proposta Ichino mi sembra che tenda tra l'altro anche in termini economicamente molto onerose per l'impresa perché mi pare che facesse riferimento alla legislazione spagnola che costa molto caro ecco quindi non è che il il lavoratore non sarebbe più protetto però sarebbero più chiare le condizioni al contorno che non la condividono che non la capisco
Sulla Tremonti sulla Tremonti sinteticamente credo che la prima cosa sia è stato un elemento molto positivo e bisognerebbe a mio avviso sarebbe un'idea da riprendere la prima cosa che dico che sì aveva ovviamente dicono dicono tutti ne parla del padre presenta cosa ha cambiato il nome perché questo elemento vincolante fondamentale per proseguire su questo tipo di discussione credo che rendendola più specifica
E qui entro un attimo nel merito magari relativa a nuovi Investimenti perché evidentemente sulla Tremonti ci sono state qualche esagerazione no se ho letto sui giornali dei garage tramonti disabile con forza questo un po'troppo però veri investimenti nuovi che creino nuova occupazione cioè dei vincoli anche forti in quest'ottica io credo che potrebbe essere interessante da riprendere come ragionamento
Renderla più strutturale perché anche il fatto di Randall a termine nei termini in cui è stata rischia di essere un'operazione nel brevissimo termine ringraziamo tutti i nostri Ancona battuta
Aggiungendo sulle frasi possiamo corrono intorno all'olimpico ed esclusiva io ho capito che si
Lo stiamo discutendo e cinque ore vediamo più flessibile i rapporti di lavoro privati occupazioni siamo tutti quindi io ho notato che neanche i periodi quando c'era un banchiere Insane pedina spillato
Prendo atto che la riduzione dei casi di interesse ha indicato questo problema io sono profondamente convinto che invece rapporto banche imprese non è affatto finito guarite da s'interessa
Quello che papà meravigliato come in una platea di giovedì non ci si è posto di eventuale domanda sulla evoluzione del capitalismo familiare busillis filippica verismo familiare
Non li volete il problema di come farlo evolvere Belgium capitalismo degli intermediari finanziari
Questo è un tema fondamentale che insieme ai trentacinque ore insieme ad altre cose ci porta orologio volgono in Europa è un tema fonda da però prendo atto che vergogna argomento risolto tiepida considero centrale nell'affrontare i problemi di carattere europeo era mia provocazione immaginavo su questo tema
Fossimo chiamati a discutere se esaudito ne prendo atto con piacere il rapporto banca impresa è completamente risolto non credo che si è risolto credo Senna che ci siano dei pur i più caldi e sentiti al all'ordine del giorno e quelli di cui abbiamo cercato Jedi discute più emotivi probabilmente quelli credo che sia nell'interesse di tutti abbiente Caterina Guzzanti
E in casa propria perché voi vorreste reato
Nel rapporto fra quaranta scherno al convegno
Grazie
Per cortesia
Per cortesia seduti
Grazie
Pietro
Grazie
Dall'Europa dell'occupazione
All'Europa delle istituzioni
E la tavola rotonda abbiamo parlato dei problemi occupazionali
Del lavoro
Il prossimo argomento sarà l'Europa delle istituzioni
Grazie
Grazie invito al palco Giuliano Amato
Per la prossima relazione
Ma io voglio
Complimentarmi con voi per il titolo coraggioso che avete dato queste incontra il perito del testo coraggioso con cui la vostra brava presidente ha aperto incontro perché perché è vero dobbiamo essere consapevoli che le zanzare edili di Antonio Martino ci sono non è che non ci sono
E anche Sergio Romano sia pure con una chiusura un po'macabra
CIA forse troppo francamente c'ha giustamente segnalato i pericoli e queste sono le occasioni in cui chi ha coraggio USA coraggio
Chi non ha paura dei rischi li trasforma in opportunità insomma idioma inventato gli imprenditori per questo speriamo che ci sia anche qualcun altro oltre a loro ma imprenditori questo di di natura sono tenuti ieri tenuti capaci di fare
E d'altra parte vedete l'Europa è sempre andata avanti così
è inutile farsi illusioni sul fatto che un giorno venga convocata un'assemblea costituente si faccia una Costituzione europea chi lo sa queste cose forse chissà tra trenta quaranta cinquant'anni ma ma insomma quando diciamo queste cose ci dimentichiamo che soltanto cinquanta anni fa queste vi erano i paesi più litigiosi del mondo che avevano insanguinato il mondo per secoli
E pensare che potessero mettersi insieme alla fine di un conflitto di cui erano stati i carnefici e vittime allo stesso tempo per unirsi in un unico popolo è è al di fuori della storia
Ed è un miracolo della sto
Che cinquant'anni dopo la decisione lungimirante e certo limitata dei padri fondatori questi Paesi abbiano escluso la guerra tra gli strumenti con i quali risolvere i conflitti fra di loro
E il massimo di conflitto a cui possiamo assistere quello a cui ci hanno fatto assistere Dini a Chirac
Quando si parlava di valuta e divino ma non vanno oltre tra di loro i Paesi europei e questo è ciò che intanto l'Europa è già stata ed è non poco per loro ma l'Europa è stata molto di più
è stata una costruzione comune è una giustizia comunque è bene o male un Parlamento comunque è una legislazione nazionale che si sta pian piano armonizzando
è un processo che in cinquant'anni ha avuto Stasi e fasi di innovazione di accelerazione
E qui viene il punto del coraggio perché giustamente voi avete manifestato questo è uno di quei momenti che somiglia ai precedenti perché ai precedenti momenti perché i momenti grandi di e cambiamenti dell'Europa sono stati quelli in cui
I suoi protagonisti hanno adottato delle decisioni che rendevano irreversibile la necessità di cambiamenti ulteriori altrimenti sarebbe capitato di peggio
Ci sono stati momenti nei quali la decisione adottata sempre parziale ammesso davanti a un'opportunità è un rischio o coglie l'opportunità o calati dall'altra parte
Un intelligente autore inglese contestando una
Analogia ovviamente caro al nostro presidente del Consiglio d'Europa e una bicicletta è chiaro che nella fantasia di Romano l'idea della bicicletta possa essere presente
E rischio vai avanti o vai o vai necessariamente indietro
Ha risposto con flemma britannica si è una bicicletta va in pianura basta mettere piede a terra e la bicicletta si ferma e assolutamente sacrosanto chiunque abbia esperienza divisi dettava Osama in certi momenti della storia europea i decisori europei sono riusciti a mettere la bicicletta su una penitenza su cui neanche a Pantani riuscirebbe a tenerla ferma o si va avanti o si va indietro
E in quei momenti ossia andati avanti ossia andati indietro in quei momenti quando è andata bene si è andati avanti
Ricordatevi che se perché poi l'Europa si ci si può anche lamentare del fatto che insomma a volte sono dei momenti elitari ma sono anche dei momenti fortunati quando si incontrano dei grandi personaggi che che che riescono a cambiare il momento in cui c'era Giscard da una parte ci mito dall'altra è stato un grande momento nella storia europea
E commenta cambiato diverse cose ma loro hanno fatto lo slang insieme
La decisione di fare così bene che fu una reazione europea alla al al disordine successivo alla fine degli accordi di Bretton Woods
Che cosa ha messo lei riprese davanti alla necessità di riaggiustare i loro il le loro rigidità interne i loro conti
Io ricordo che basti la pensava diversamente ma che era convinzione largamente diffusa vedi imprenditori italiani
Ma non solo loro che lo SME avesse dato un forte contributo nell'aiutarli vincolo esterno certa nell'aiutarli a risistemare lei prese e a farli uscire
Dalla pigrizia in cui in fondo i bassi costi dell'inizio degli anni Settanta li avevano abituati quindi a renderle competitive rispetto ad un mondo che stava cambiando
La stessa elezione diretta del Parlamento europeo era era uno scivolo di quella natura perché perché comunque anche se in modo farraginoso e limitato una volta che noi eletto direttamente i suoi poteri li devi aumentare
Era prima dell'elezione diretta un irrilevante organo consultivo del Consiglio dei ministri bene o male ha dei poteri di codecisione
Che prima non aveva
La decisione presa con l'atto unico ottantacinque ottantasei di chiudere la vicenda della de de de de de del mercato unico dal punto di vista commerciale ha accelerato enormemente i processi di liberalizzazione anche di armonizzazione degli standards di tanti processi e di tanti prodotti chi fa impresa lo sa benissimo
Ebbene ora stiamo vedendo uno di quei momenti
Cioè lei euro e l'allargamento ormai sono decisioni prese e sono decisioni che ci impediranno di tornare indietro
O che possono essere utilizzate per impedirci di tornare indietro perché dopo l'Euro e dopo l'allargamento l'Europa non sarà più comunque quella che era prima
O sarà meglio o sarà peggio ma non sarà più quella che sarà prima ecco il momento di cambiamento ecco il coraggio di raccogliere l'opportunità e lo devi avere questo coraggio perché se non ce l'hai torni indietro
La bicicletta c'ha una pendenza quindici per cento a questo
Dopo l'Euro e dopo l'allargamento non potranno più essere come prima le istituzioni europee io non so come sarà ho imparato dalla storia europea che non si può sapere prima quel che accade nell'assetto istituzionale europeo ma si è messa in moto nuovamente la macchina del cambiamento
Perché è indiscutibile
Che quand'anche non riusciremo ad aprire come di sicuro nel breve periodo non riusciremo ad avere strumenti di fiscali centralizzati
Per bilanciare di eventuali effetti negativi di shock asimmetrici qua simmetrici che siano e e di reazioni restrittive della politica monetaria
Non è pensabile che ad una politica monetaria centralizzata corrispondano politiche economiche fiscali esclusivamente nazionali lo faremo attraverso il coordinamento attraverso l'Ecofin attraverso l'euro x attraverso l'euro è y
Ma non sarà più possibile
Che le politiche economiche fiscali rimangano quello che sono perché se lo rimanessero
Perché siedo rimanesse nuove nostre economie perderebbero colpi pesanti rispetto a quelli che stanno battendo
Ma prima d'arrivarci
Ricordiamoci che in virtù dell'allargamento le istituzioni anche in termini più generali non potranno più essere le stesse perché una commissione che rimanesse quello che
Dopo l'allargamento sarebbe come giustamente è stato detto non più un organo decisionale ma il tavolo di una gigantesca conferenza internazionale e a quei tavoli si discute ma non si decide
Non potranno più essere come prima le nostre economie le economie di mercati pure integrati come quello europeo
Ma con perduranti diversità di valute
Hanno al proprio interno un congegno che gli italiani possono capire forse solo come gli irlandesi e viceversa sottilmente cattolico
Per chi hanno dentro di sé un congegno che riduce il premio dei vincitori e lenisce la perdita dei perdenti
Perché con differenze di produttività e di competitività tra economie nazionali o regioni il sistema delle parità fa sì che il premio per il vincitore venga ridotto perché automaticamente la sua valuta cresce in valore e Luigi sulle esportazioni a quel punto perde vantaggi che aveva prima
Mentre il perdente grazie al meccanismo di una svalutazione sia pure limitate relativa recuperò un po'di quello che ha appena quindi il peccatore recitando tre Ave Maria di valutazione riesce a recuperare il vincitore non recitando niente ma avendo la colpa ad aver vinto vede ridurre un po'il suo bene
E così sono tutti pienamente più contenti
Ma alla fine della diversità delle valute pone fine acquista sottili deve smorzamento delle differenze
La fine delle delle parità significa brutalmente che se c'è qualcuno che vince vince di più e se c'è qualcuno che perde perde di più
E che se ci sono delle differenze di produttività e di competitività soltanto l'eliminazione delle ragioni di queste differenze può tornare può permettere di stare in gara
Si apre quindi una grande stagione dopo quella del riaggiustamento finanziario quella della ristrutturazione dell'economia reale ieri aggiustamento finanziario lo potete fare tassando il prossimo di aggiustamento dell'economia reale no
Perché i conti pubblici finiscono sempre impari basta aumentare le tasse anziché ridurre le spese
Mai riaggiustamento dell'economie reali si aumentate le tasse lo impedì
Ha bisogno inesorabilmente si è una delle ragioni ha un costo troppo alto la riduzione del costo
E se tra i costi cerca ricco fiscale U questo diventa uno di quei costi su cui si crea una pressione la si può lasciare come ma si perde competitività
Si possono lasciare le regole come sono ma si perde competitività
E poi si racconta attorno a una ciotola impropri nipoti che il nome della difesa di ciò che era giusto difendere abbiamo una ciotola a disposizione
Allora
In questo di questo dobbiamo essere consapevoli
Per questo io ho apprezzato molto il vostro impianto così da professore quanti sono insomma mi sono riconosciuto nella linea argomentativa
Cioè e stupida la contrapposizione che si è cercato di fare o che c'è stata tra gli italiani sei ottimista o pessimista
è del tutto priva di senso e in realtà perché gli inglesi avevano ragione dal loro punto di vista l'Euro può diventare un fattore di divisione
Tratti vince e tra chi perde molto più di prima
Ma è allo stesso tempo la leva per eliminare le ragioni della della di della divisione allora si tratta di vedere se si ha il coraggio di imbracciare la leva e di avvalere insieme per cambiare ciò che va cambiata
Perché le zanzare ci sono la questione è tutta sul DDT non sull'esserci o non esserci le zanzare vogliamo usare il DDT siamo pronti ad USA
Allora la prima questione
La prima questione che cosa serve appunto anticiperà vere di di tinte che la risposta l'ha già data che cosa si
Permettetemi di essere per un momento retorico ma serve in primo luogo la fiducia nel cambiamento
Serve la convinzione che ciò che ci può venire dal cambiamento vale di più di ciò che perdiamo
Rinunciando ad una parte del nostro passato e questo che i conservatori che allignano sotto tutte le bandiere politiche si rifiutano di capi di
Ci sono dei momenti nei quali occorre il coraggio di cambiare ogni volta che cambiamo qualcosa perdiamo qualcosa
Devo dire questo lo dovrebbe dire con coraggio per primo lo stesso sindacato i nel momento nel cambiamento perdiamo anche dei posti di lavoro ma li recupereremo dopo se avremo coraggio e la forza di cambiare nella direzione perché dipende perché difendere l'intero resistente significa e in realtà rinunciare a qualcosa di più ora questo si può dire ma insomma turista invitando una buttarti in mare buttati per primo
Non è buttarsi
Io di quello che vi sto dicendo sono
Se posso usare questa espressione razionalmente convinta perché sono razionalmente convinto nel fatto che i ritardi della nostra economia come di altre economie europee non siamo soli questo questo è un problema dei dell'Europa continentale non dell'Italia
I francesi non hanno molto
Rispetto a noi i dati morire in relazione al problema del futuro europeo ma
Per quanto ci riguarda e per quanto riguarda altri io sono convinto che le ragioni dei nostri ritardi che le ragioni delle nostre difficoltà che le ragioni della nostra disoccupazione
Non derivano né dalla tecnologia né dalla globalizzazione né da un destino cinico e baro derivano da errori che continuiamo a fare e da politiche che continuiamo a non voler far
E quindi nella nostra disponibilità e nella nostra disponibilità liberarci di tutto questo perché voi lo capite parlo degli europei vorrei vorrei che il mio amico Bersani no no non equivocasse
Insomma l'Energia costa almeno se io la posso comprare da più produttori e non da un produttore sono è già uno dei miei costi diminuisce
Il gas naturale costa meno se anziché avere un monopolio verticale in cui un unico distributore compra un unico gas naturale da un unico approdo è già un attore
Il pezzo se lo decidono insieme addirittura Tarantola su quello del gasolio che sono sempre loro a vendere
E allora voglio dire approviamolo apritelo in Europa questo mercato
Lo spazio per il lavoro
Nei nei servizi nelle professioni intellettuali
è uno spazio che in primo luogo dipende dalla preparazione che noi diamo i nostri giovani
Molti dei nostri giovani
Non hanno lavoro no nonostante la laurea che hanno ma a causa della laurea che ha e questa è la ragione per la loro profonda
Perché ovunque nei nei microcosmi in cui abbiamo sperimentato per i nostri giovani una preparazione specialistica mirata questi giovani lavoro l'hanno trovato subito o nella città in cui hanno avuto la la preparazione o in altre città
Ma che ne facciamo di tutti quei laureati che si sono laureati senza un'ora di insegnamento perché come diceva giustamente Sergio Romano
Noi abbiamo ancora università prestigiose che hanno l'appello mensile ma lo sapete che cos'è un'università con l'appello mensile
è un'università in cui l'unico frequentatore del corso annuale è colui che lo impartisce non sempre lui perché spesso a quel punto appare agli assistenti quindi non c'è nessuno nessuno
Tra tutti i partecipanti al sistema che si prende un corso universitario intesi
E che alla fine che cosa sa
Abbiamo ormai creato un mercato perché poi il mercato si caccia in tutti gli angoli e peggio perché ha lasciato l'angolo
Un mercato di istituzioni che vivono parassitaria mente attorno all'università
Facendosi dare fior di milioni a studenti che non frequentano una sola lezione ma imparano in poche settimane a rispondere a tutte le domande che potranno avere all'esame
Che cavolo di laureato sarà mai quello che arriva alla laurea avendo preparato i suoi esami in quel modo sa rispondere a quattro domande per esame
Se nella vita di capita la quinta non sa assolutamente di che cosa si tratta
Questa è la quel tra il tema questo è il tema ma quale efficienza quale tecnologia quale modernità
Sono contento come ne è convinto stanca ne sono sicuro che le nuove tecnologie sono già uno scrigno di nuova occupazione sconosciuta e di nuovi servizi sconosciuti
Che diventeranno conosciuti il giorno nonché i pochi mai tanti applicheranno la loro creatività all'uso delle tecnologie dico che stanca vostra
Perché l'IBM lungi dal fare una politica gelosa delle proprie licenze consapevole del fatto che è la diffusione della tecnologia che mi arricchisce le applicazioni
E lo stesso contenuto innovativo diffonde il più possibile i suoi nuovi brevetti
Appena li produce e li diffonde
Magari vuole qualcosa di Gran Becca dall'innovatore ma insomma questo fa parte del fa parte fa parte della vita ma la no no non se la tiene
Noi le nuove tecnologie continuiamo a mantenerle a disposizione di un'élite
Scusate rampa mia insistenza su questo tema ma quelli che inventarono l'energia elettrica
Credevano che servisse a sostituire il vapore nelle fabbriche
No le attribuivano altre potenzialità
L'energia elettrica è stata la madre la madrina di tutte le applicazioni da cucina da automobile dà vita collettiva che hanno dato milioni e milioni di posti di lavoro a milioni e milioni di esseri umani nel secolo ventesimo perché perché diventata una tecnologia di massa perché milioni di persone hanno applicato il proprio cervello agli usi possibili dell'energia elettrica le nuove tecnologie sono lì a disposizione perché questo accada ma qui toccarlo stato regolare in meno l'economia e occuparsi di più di educazione collettiva
Fare del paese un grande cantiere in cui tutti arrivano a padroneggiare le nuove tecnologie il a fare uscire dal vaso di Pandora le potenzialità che nel vaso di Pandora si su
Per questo dico
Possiamo possiamo affrontare questa sfida
Per questo dico l'opportunità c'è per questo dico se saremo tra i perdenti è chi sarà perdente avrà voluto perdere la sfida nel senso che non avrà avuto il coraggio di cambiare ciò che doveva essere cambia
Io vi dirò un'eresia ma appunto se quei tre mila fa fantasy fantomatici miliardi che dovrebbero essere utilizzati in quanto esistessero per creare un'agenzia sud
Venissero creati per un massiccio sforzo educativo al servizio delle professioni e delle attività che servono all'impresa sarebbero spesi molto meglio in questo Paese sarebbero specie
Guardate che
Il grande ciclo
Che ci fu di sviluppo straordinario negli Stati Uniti alla fine del secolo scorso
Secondo studi fatti alcuni decenni dopo a no interamente ma largamente alle sue spalle il massiccio sforzo in educazione e formazione superiore
Nel quale governo centrale Governi degli Stati membri si erano impegnati per i quarant'anni precedenti quindi il grande fenomeno di integrazione di mercato rinascita delle grandi compagnie di sviluppo delle Ferrovie della grande industria di base fu anche frutto dell'educazione
Chi deve fare che cosa
Ecco qua io insisto sul fatto
Che qui la distinzione tra l'Europa e noi noi e l'Europa è molto difficile
Perché l'Europa nella quale viviamo siamo noi
Siamo noi europei is sono gli stati membri comunque
L'Europa in questa fase storica eh fondamentalmente la capacità della commissione di essere motore
Di ciò che gli stati membri o individualmente o in quanto gli uniti in Consiglio dei ministri europeo debbono poi approvare decide
Questo dobbiamo averlo molto chiara
L'Europa un sistema istituzionale nel quale il ruolo dei protagonisti spetta comunque agli Stati membri
Ora nell'attuazione individuale da parte di ciascuno per le politiche comunitarie o nella formazione delle decisioni comunitarie che vengono qua
è sempre Bersani quando si fa politica industriale europea assunta e lui ci va in quanto ministro dell'industria italiana come ci va il suo collega francese quindi se ne devono convincere loro e questa diventa una decisione europea
L'Europa ha bisogno di una commissione motore perché la collaborazione intergovernativa funzione
Una commissione che per segua con me ha saputo fare nei suoi momenti migliori le politiche più eleganti e più innovative rispetto al momento che ci troviamo a vivere
C'è molto bisogno di politica della concorrenza in Europa c'è molto bisogno che la commissione continui sulla strada su cui si è messa con gli ultimi due tre commissari
C'è molto bisogno che la commissione si dedichi oltre che alle liberalizzazioni
Agli aiuti statali che stanno continua
Gli aiuti statali che badate non vengono principalmente dall'Italia ma avvengono principalmente la Francia e Germania
E non per sostenere industrie innovative ma per sostenere vecchie industrie che dovrebbero essere lasciate cadere
E qui c'è bisogno che la commissione sia Fo
E c'è bisogno che la commissione si prenda in carico
Di tenere un occhio sulle regolazioni anticompetitive che gli Stati fra questa è una cosa alla quale mi sono personalmente dedicato prima o poi io troverei giusto che da parte del vostro mondo ci sia una sollevazione
Proprio di intolleranza
Davanti al fatto che il pubblico il pubblico cioè le istituzioni pubbliche
Giustamente
Sottopongo no a scrutinio qualunque condotta di qualunque imprenditore privato dalla quale possono sortire gli effetti anticoncorrenziali
E quelle stesse istituzioni possano impunemente adottare quasi ogni giorno regolazioni sull'economia che producono effetti anticompetitivi
Qualunque privato a quel momento può dire ma perché tu lo chiedi a me e attente alla permette
Oggi la realtà delle cose che moltissime regolazioni s'sulle attività economiche sono fondamentalmente produttive di effetti anticompetitivi
E non esiste alcun congegno che permetta di fare ma
Gli stati
Hanno una hanno una parte da svolti io ho guardate se volete
Che vi dica quello che penso su gli stati due cose fondamentalmente penso che sono il loro compito in questa fase uno l'ho già detto sta l'educazione
Lo Stato deve mettere in condizione i suoi cittadini di a vere una formazione che sia utile per ciò che è utile
Che implica un grosso riallineamento di programmi e metodi di lavoro finalizzazione
Imprecare intento padronanza collettiva del nuove tecnologico
Ma tocca agli Stati lo ricordava Romani promanano reimpostare
Le politiche sociali
Ora su questo
Finora che cosa si è fatto a partire dal mio governo
Si è messo un tampone progressivamente più robusto
Sulla spesa previdenziale in atto allontanando il momento del pensionamento
Sa e la parte più astiosa del tampone eliminando quella cosa intraducibile in altre lingue che la pensione d'anzianità
Perché è difficile spiegare che è uno vecchio è anziano firma due pensioni diversi a seconda che sia vecchio che sia anziano che servono sempre trovato ostico quindi ho capito che se non era traducibile c'era qualcosa che non andava
Ma fondamentalmente abbiamo fatto presto
Ma signore mio Dio
Possiamo ancora continuare a far gravare su un contributo obbligatorio che è pagato per dieci undicesimi dall'impresa
La previdenza e la sanità di lavoratori dipendenti i cui redditi da lavoro dipendente sono appena di e alti in misura tale da consentire loro di provvedere invece con i loro risparmi
Mai dico non inventò lo stato sociale per liberare i bisognosi dal bisogno perché deve liberare dal bisogno i ceti medi e medio-alti questo nel Padreterno l'avrebbe fatto nessuno giorni alla creazione si fermò il sette questa è la classica creazione dell'ottavo giorno giorno del disavanzo
Che Nostro Signore non volle raggiungere si fermò saggiamente prima
Ho cercato anche di dirlo a Bertinotti dico ma scusa ma tu ti stai
All'impresa
Tu in termini obbligatori coprì quei lavoratori il cui salario in ragione delle loro mansioni per la loro qualificazione non li mette in condizione di produrre risparmio
Ma i lavoratori che producono risparmio si coprano con il loro risparmio è questa la vera riforma della sanità e della previdenza perché messa quella che
Che non a caso risolve due problemi continuo uno eredità di chiamare il contribuente
Ad assolvere ad un dovere di solidarietà nei confronti di chi dissi di solidarietà non ha bisogno e riduce il costo dell'impresa
Perché poi gira gira insomma questo voi avete ragione
Noi ci siamo trovati in una situazione difficile abbiamo usato anche la leva fiscale
Ma se pretendiamo dall'imprenditore che faccia l'investimento industriale quando la differenza tra l'investimento industriale quello finanziario superare i cinquanta volte anche Sant'Antonio non ci sarebbe riuscito e non pretendo da nessuno di voi che siate del Sant'Antoni quindi questo è un problema oggettivo io mi sono spaventato quando l'altro giorno
Mi son trovato a tavola in un incontro con un simpatico giovane che era una sorta di ambasciatore del non scadono mai nulla
Che era avvenuto in Europa aveva base tra Roma e Parigi per convincere imprenditori europei ad andare in North Carolina Ina dove il costo del lavoro è un quinto di quello che abbiamo noi in Italia
Ora voi capite insomma ora Marcanova in anni non è tra gli stati più se volete sviluppati degli Stati Uniti ma insomma ecco non è forse sta meglio di noi ecco forse sta meglio di noi così io così a occhio e croce ecco
Non è esiliato è rimasta sta meglio di noi allora questi problemi li li abbiamo questi problemi gli abbiamo se non riusciamo a superarli e questa è una strada socialmente corretta
Socialmente
Non ho avuto niente l'universalità del servizio sanitario io l'ho anche spiegato c'è questa preoccupazione che poi la sanità pubblica diventi la sanità dei poveri è una preoccupazione giusta
Ma qui basta dello Stato metta un'unica regola it
Siccome c'è comunque una parte di te lo Stato paga per tutti perché quella comunque sembra destinata a rimanere sia pure di zoccolo lo Stato con una sola regola precisa che questa parte del mondo ammetterà
Tutte le volte che il l'utente si serve da strutture esclusivamente private perché a quel punto ma da privati o paga tutto da privato
Vuole vuole risparmiare qualcosa in questo è sempre un grosso incentivo allora si rivolge alla struttura pubblica chi a volte anche efficiente io questo
Non ci rimango male da italiano quando sento dire che tutto quello che abbiamo inefficiente e non è così non è vero che così io c'ho un collega indiano
Chi è gratis Simone alla cardiochirurgica di Pisa perché gli hanno salvato il cuore alla grande così come lui non aveva mai sentito in altri paesi quindi cerchiamo di toglierci rom esotismo di dosso insomma abbiamo grossi problemi ma abbiamo anche delle punte di efficienza e dobbiamo essere orgogliosi
Ma insomma sono arrivato alla conclusione del giusto che parli il ministro alle diciannove come previsto
Ecco le opportunità
E da queste nasce in Europa da queste nascerà l'Europa del futuro
Ecco quel processo è esattamente l'opposto se volete dei quello che fecero i nostri padri fondatori italiani oltre cento anni fa
Allora fecero l'Italia
E si dice che dopo sarebbero stati fatti gli italiani missione in parte incompiuta
Oggi siamo nella condizione opposta prima ci sono gli Europei coloro che hanno il coraggio di affrontare il futuro dal lavoro degli europei nascerà l'euro
Quindi visto che Antonio è tornato zanzare ci saranno abbiamo la tecnologia del DDT affrontiamola con coraggio le zanzare riusciremo a vincere
Passiamo all'intervento successivo invito al palco il Sindaco di Milano Gabriele Albertini
Sono particolarmente lieto di essere qui con voi oggi e questa è la prima occasione Chiodi mettere sul tavolo qualche riflessione su un tema così importante come
La recente adesione all'Unione monetaria europea del nostro paese lo faccio in una assemblea di imprenditori come tutti sapete
Intraprendere vuol dire incominciare la stessa radice in più si è che anche i giovani per cui e l'alba di un nuovo inizio due volte nella vostra persona nella vostra professione
Particolarmente interessanti questa possibilità di discussione perché vedo qui
I massimi esponenti del mondo politico imprenditoriale sindacali
Delle professioni
Ma
Ciò che fa di questa sede forse la sede più opportuna per parlare del nostro futuro è che siete tanti giovani industriali siete proprio voi giovani industriali la nostra massima risorse lo sette già oggi lo sarete ancora di più
Domani sicché proprio voi che sarete chiamati a dare sostanza alla svolta rappresentata dalla costruzione di un'entità sovranazionale
Le ricadute di questo evento sono notevolissimi in ogni campo da quello culturale a quello politico a quella economica quello finanziario
Basti per esempio pensare allo sgretolamento del concetto di cittadinanza nazionale
Sul quale sono stati eretti nel secolo scorso gli Stati europei
Quali quelli che abbiamo conosciuto fino ad oggi io credo che questo milione possa essere paragonata con qualche inevitabile rettifica
All'orizzonte Rai realizzato l'assenso nel secolo scorso per la nascita della Germania allora si ruppero le barriere doganali
E si iniziò lo sviluppo dello Stato tedesco oggi l'unione monetaria può essere la base di partenza per realizzare una più compiuta unità politica
Il paragone con la Prussia può indurre a pensare
A una Europa Germano centri che nonostante la mia naturale simpatia per colui che ha parlato così bene di Milano non vorrei essere equivocato su questo punto
Io credo di poter precisare meglio il mio pensiero in questi termini
Voglio dire che un'unione meramente monetaria palesemente monca
Se non altro perché per adempiere pienamente al suo compito
La Banca centrale europea ha bisogno di un contraltare politico alla banca spetta istituzionalmente la funzione di controllare la quantità della moneta in circolazione
Ma le scelte economiche di fondo non possono che spettare a soggetti politicamente responsabili quest'unione non può essere realizzata semplicemente tra Stati
Che conferiscono a parte della loro sovranità a un organismo sovranazionale
Se Europa significa come deve significare un nuovo concetto di cittadinanza
I cittadini europei devono essere i primi attori di questa nuova organizzazione
Occorre dunque a rafforzare il Parlamento europeo sede della rappresentanza delle varie comunica e introdurre l'elezione diretta del presidente della Commissione europea il vero esecutivo comunitario che sempre più con le sue decisioni influisce influirà sulla nostra e di
Non si capisce che senso avrebbe un contraltare politico alla banca centrale se questo organismo non fosse eletto a suffragio universale
Ma unione monetaria europea significa anche l'affacciarsi sul teatro della globalizzazione di un nuovo gigantesco soggetto di competizione
Ma va da sé che questo gigante avrà e decadere sotto questo profilo l'integrazione ancora tutte da approfondire un ruolo di primo rango anche in politica estera
A voi giovani imprenditore che siete la nostra massima risorsa per il futuro spetta esercitare un ruolo di stimolo e di pungolo tuttora necessario
Per compiere di molti passi che ancora ci separano da una vera e propria integrazione politica ed economica
Lo dico come imprenditore eccome amministratore pubblico due qualifiche che credo mi consentono di vedere le due facce della stessa medaglia
Da un lato so bene che per sviluppare le aziende devono poter vivere all'aria aperta ossia in un ambiente il libero da ingerenze esterne e dall'altro ciò che compito di una buona e moderna amministrazione
Quale richieste dal processo di unificazione comunitaria e quello di assicurare tutte le precondizioni necessarie perché ai privati sia possibile attuare in piena autonomia le proprie scelte
L'integrazione europea d'altronde non potrà che portare all'abbattimento dei vecchi monopoli pubblici o privati che siano la libertà di mercato e di concorrenza è connaturata con lo stesso
Codice genetico della comunità e sta scritta proprio nella sua costituzione fin dagli anni cinquanta l'Unione Europea e significa allora competizione totale tra le diverse aree metropolitane regionali Cherit Oriali ecco dunque che le imprese radicate sul territorio devono darsi da fare per restare al passo con le proprie concorrenti e che le amministrazioni locali a loro volta devono garantire alle rispettive COMU Vita quell'insieme di condizioni dalla massima attenuazioni possibile dei vincoli burocratici alla realizzazione delle infrastrutture e sino alla qualità della vita per le persone che vi risiedono o altre che devono risiedere nel senso sì installano imprese come auspicabile che sia che consentono loro di integrarsi e non restare emarginate in questa
Sede vorrei rilanciare la proposta che l'amministrazione civica di mi la nuova fatta di nominandolo con un nome non posso gestivo la Maastricht dei Comuni il risanamento finanziario della riforma della spesa pubblica con i corollari delle privatizzazioni e delle a riduzione della pressione fiscale sono infatti condizioni sine qua non per poter essere competitivi il fatto stesso che l'Europa abbia superato senza eccessivi traumi la crisi che ha colpito le cosiddette Pretty Grey asiatiche dimostra che proprio quest'opera di gene contabile ha contribuito e contribuirà a dare una sempre maggiore stabilità all'edificio europeo
E poi che ripeto
La costruzione di questa casa comune deve partire dal basso dalle alta territoriali che saranno le vere protagoniste della competizione mi sembra quanto mai opportuno chi anche i Comuni soggiacciono alle regole valide per gli stati
A Milano ci stiamo già muovendo in quest'il senso abbiamo riformato la macchina amministrativa per l'Entella meno lenta e costosa abbiamo avviato le dismissioni delle municipalizzate per favorire da un lato la partecipazione alla vita collettiva dei cittadini
E dall'altro il riassetto dei conti soprattutto credo abbiamo impostato un nuovo modo di intendere il servizio pubblico superando la logica per la quale il profitto individuale e il benessere collettivo fossero in contraddizione l'uno con l'altro ed ero anzi il contrario che lo stimolo del profitto potrà garantire maggiore efficienza e quindi migliori prestazioni per l'utenza dall'altro lato lo sviluppo Tech logico rende ormai obsoleti quelle che una volta erano considerati monopoli naturali come la distribuzione dell'Energia o le telecomunicazioni la vecchia contrapposizione tra capitale e lavoro è morta non c'è lavoro se non c'è impresa è una lezione che dobbiamo tenere tutti presenti in Europa ma per esserci impresa
Occorre anche che ci siano condizioni convenienti occorre riformare la fiscalità perché una diversa tassazione su base nazionale il professor Monti lo ricorda spesso può essere un elemento di sto Sivo della competizione europea
Occorre alleggerire il carico contributivo gravanti sulle imprese quindi rivedere previdenza e assistenza per evitare di penalizzare chi produce di indurla una a non assumere altro personale occorre poi di converso una maggiore dose di flessibilità per superare il diaframma tra occupati garantiti e disoccupati privi di tutele bisogna investire soprattutto sul formazione riqualificazione in mobilità per rafforzare il legame tra il mondo dello studio e quello del lavoro insomma mutuo il pensiero di Toni Blair dobbiamo passare da un welfare dell'assistenza a un welfare delle opportunità
E per fare questo non trovo esserci altre via che quella che ho appena indicato
D'altronde se la struttura pubblica deve essere sottoposta a una cura dimagrante non si vede che bisogno ci sia di foraggiare la con tasse e contributi largamente eccedenti i compiti che dovrà continuare da sola
Vedo qui il mio collega presidente di Federmeccanica e ricordo che questo tema era presente alle nostre attenzioni la più grande forbice tra retribuzione netta e costo del lavoro
L'impresa essere Europa significa anche soprattutto ricordarci che in Italia noi paghiamo come tasse sul reddito e come contributi a carico del datore di lavoro la più alta percentuale di
Pepe ai Paesi europei per resti in Europa bisogna cambiare tratti della
Siamo giunti con un leggero ritardo all'ultimo intervento quello del ministro dell'industria Pierluigi Bersani
No io
Il risparmio
Giunti a questo punto onda un discorso olio semplicemente toccare due o tre punti spero molto finalmente che mi sono suggeriti dalle cose che ho scontato qui oggi è parso di sentire un po'la contrapposizione fra diciamo riflessivi scettici e volontarismo di ottimismo io dico questo noi posso farla mezz'oretta anch'io dire
Quali problemi il nostro Paese ha
E di fondo problemi che sono difficili da sradicare però io suggerirei di venire un po'alloggi ecco noi oggi in questo momento tanti di voi hanno contatti con l'estero sa benissimo so dicendo vista da fuori il nostro Paese ha preso qualche punto nell'opinione generale del mondo
Non so se si sbaglia in tutto
Penso che abbia preso qualche punto perché siamo entrati bene nell'euro bene non all'italiana siamo entrati bene nell'euro abbia però qualche punto che ci siamo occupati di cose
E l'abbiamo fatto una certa dignità di cui di solito si occupano gli altri l'Albania i Balcani eccetera mi ha fatto un crescente del forte in Europa pensano che noi siamo gente che si è messa a far le riforme alcune addirittura che loro non riescono ad abborda
Ma soprattutto quando si va in giro loro sono stupiti che per la prima volta i governi durino questo è la verità no noi adesso abbiamo avuto un incidente molto grave secondo me
E mi spiace proprio guardandolo con gli occhi di chi ci guarda
Cioè il fatto che adesso abbiamo dato l'idea che non siamo capaci di consolidare quel pezzo di
Cambiami mento che abbiamo cominciato sotto il profilo della riforme sistema politico mediatico Vito Nicola sotto il profilo della capacità di dare una stabilità ad un nuovo assetto
Istituzionale
Io penso ecco che si sia sottovalutato questo aspetto e voglio essere molto franco con voi io condivido quel questa posizione molto preoccupata del
Del fatto che posso indebolirsi una logico una conquista di dell'operato sia ormai nella coscienza dei cittadini di un assetto bipolare questo Paese sono molto preoccupato questo a che fare con l'economia bisogna che noi lo diciamo
Sono un po'meno d'accordo quando sento riemergere termini come
Certo politico la classe politica i politici
Questi termini Europa non ci sono né su una parte
Se la colpa è di D'Alema si dice D'Alema scusate la franchezza se la colpa difesi se fese propri percorsi su Berlusconi però non possiamo dar l'idea che fra perché anche questo è stato un passo avanti
Cioè il linguaggio anche del governo costruite Mili dirlo ma anche della politica
Ha preso in questi con due anni nel bene e nel male la maggior concretezza abbiamo avuto i governi suo comportarmi per i tornei per i palazzetti e lo sporco di e l'abbiamo e abbiamo dato questi idea motore non ecco di fronte a un a un contraccolpo duro come duro questo è che io dico troviamo le strade per
Rimediare rimontare io per esempio personalmente un excursus frumento per rimontare
Cercando però ecco di mantenere come dire uno a uno a uno e saldatori non ripristinarli meccanismi di sfiducia distribuzione politica perché poi non riusciremmo più a dominare secondo punto le se Molgora
Io non credo che le sette Europa si è stato sette tecnocrati io son d'accordo con con Amato pienamente non si credo affatto perché guardate vero che per i che le il cambiare Marco con un punto interrogativo chi te lo fa fare punto chi te lo fa fare questo scempio in ultima analisi in fondo in fondo
E certo la politica che l'arte del possibile affidato da tecnocrazia un percorso maniera sostenuto l'ha voluto e anche per il nostro Paese non è stata una questione tecnica sempre tornando è parsa che lo sport perché noi abbiamo chiamato Europa un obiettivo di risanamento di questo Paese mi ha chiamato risanamento un obiettivo di riavvio di uno sviluppo su basi più stabili e più e più equilibrati questo questa fondamentalmente è stata l'operazione
E quindi è stato equazione molto intenzionale in questo Paese adesso non bisogna disperdere la e anch'io comunque sono Cordova già adesso il problema è se noi riusciamo a dire che a questo punto c'è un'altra sfida
Abbiamo svolto un'assemblea abbiamo avete poi sulla forma Ecuba rivolta un'assemblea di Confindustria dove e e scusate un'assemblea di Confindustria dove
In fondo tutti hanno detto ma il problema è se adatti voti Confindustria governo bene ma la soluzione Croma a me è parso del punto fosse un altro
Che per la prima volta in una sede di questo rilievo non c'è stato nulla di retrospettivo e c'è stato tutto sul
Che cosa si fa
E abbiamo deciso mi pare assieme di chiamare questo sfida della competitività competitività di sistema io ci leggo dentro per esserti are credo che fosse anche questo la preoccupazione di avevate questo condivido io ci leggo dentro
Efficienza equità in questo discorso conto del contenuto di cambiamento che va bene
Ci siamo lì impegnati su voli fatta tutto l'elenco ai rincari punti sui quali eccessi tali cambiamenti essere stati riforniti
Non li elenco veritate siamo detti potremo ripreso un buon tutti non siamo d'accordo su tutto in queste cose però ecco due messa d'accordo sul fatto di avere una spinta concreta
Per l'occasione per starsi d'Europa al meglio quindi riforma riformare un sacco di cose quale abbiamo un arresto una evidente arretratezza però badate qui c'è un piccolo problema il sistema decisionale
Al netto di un normale il problema di dissenso
No che può esserci sempre noi abbiamo dei meccanismi decisionali che effettivamente sono un un gap fortissimo rispetto adesso Europa questo io credo che Silvio maggio
Perché ora c'è un problema adesso fate anche me farla la battuta dico c'è problema del di quelli che i Greci dicevano Kronos cioè la durata il tempo quanto tempo ci vuole per fare una cosa in un parlamento e un governo e Parlamento e c'è il problema che del Cairo cioè nel tempo giusto della tempestività perché noi andiamo in un'economia dove tu non puoi fare un cambiamento
Mettendoci otto metri o dieci mezzi ora io adesso non sto a rivendicarlo resta chiarissimo il fatto che noi dobbiamo dare a colpi di delega al governo eccetera
Però prendiamo atto per discutere razionalmente ci sia il centrosinistra centrodestra o quello che si vuole prendiamo atto che alcune riforme di sistema devono essere approcciati in un meccanismo oggi sto parlando di economia e quindi di soprattutto di normative che infatti i numeri sulle quali il percorso decisionale debba essere negli scambi garantito solo età del Parlamento e tuttavia trovando delle forme ulteriori per snellire questa questa questa possibilità io vedo occultamento questo tipo questo tipo di problema ancora penso che queste sfide delle riforme e dei quali non faccio non faccio le cura comprende la competitività
Io sono affezionato un problema lo cito qua questo lo chiedo io sono affezionato il peso per esempio tutte le volte che noi come si è fatto parliamo di globalizzazione i nuovi scenari
Non deve sfuggirci il fatto che c'è sfuggiti tutti gli hanno tantomeno globalizzazione si vedeva già ma non si è visto per tempo che l'altra pazzi esatta della globalizzazione nuovo localismo
Sono i territorio competizioni territorio e qualità dei territori
Allora io sono convinto che noi dobbiamo andare non nel senso di fare perché vede il timore no per dobbiamo avere su alcuni temi di processi convergenza scala continentale
Per buone ragioni tempo Pittini e di questioni fiscali e da
No dico con equilibrio ecco attenzione io per esempio siccome adesso si compete su dati strutturali o di questo territorio
Io credo che noi abbiamo interesse ad essere molto attenti a fenomeni oppure un po'sbrigativi di meccanismi di dumping
Diciamo in proprio perché noi li ricevemmo come sistema sta è un buon motivo super perché molto egoistico
Ecco sul tema del del fisco chiave del lavoro sul tema dell'ambiente spero di queste cose abbiamo interesse delimitare bene in Europa i territori sui quali c'è il problema e quindi anche noi fare nostre riforme a questo proposito ma soprattutto ecco
Trovare diciamo la gamba locali questo discorso mi rivolgo Doni pretore che so che sono attivi Pascal
Sta locale parla dei prossimi mesi succederanno dei trasferimenti poter dei grossi cambiamenti ecco dobbiamo garantirci assieme che la cosa avvenga
E avvenga con un e Ca'Nismo non costruttivista perché poi il limite di questo discorso patti territoriali contratti eccetera sui quali non mi dilungo certamente importanti bisogna che sia selettivi no a Pecorella
è un il ricorso ottimismo che se esteso prova certa logica poi diventa che passività lentatesi sponsor noi abbiamo degli strumenti adesso di riforma trasferimento dei poteri sportelli unici proteggere che consentiranno la competizione fra territorio
Che cosa anche nel Mezzogiorno
E io credo e ribadisco che in questo Paese le cose milioni sono fatte anche con questi meccanismi di competizione imitazione preferito se forse ma di più a Matera bisogna andare abbattere non solo perché c'è il contratto o se il patto ce la può perché c'è un'amministrazione che si è messo in condizione di dati alcune alcune garanzie c'è bisogno che le due cose ci siano Farda se non da soli questo minore che parte questo questo stimolo tre queste che dà credibilità anche il dialogo con il no
Tensione perché poi violazione solo questioni conveniente se la questione che più più più di fondo quindi bisogna intendersi proprio con lo stimolo reciproco a farmene sostanzialmente meno dobbiamo attivabili meccanismi anche competitivi un po'tra i territori l'ultima e penultima cose queste noi stiamo puntando come sapete e oggi il tema non è venuto fuori mi sono un po'stupito perché se parliamo d'occupazione Certosa parlano di tutto il mondo già parlare che di sviluppo da provare che ricrei si dovrà parlare che di Pirra parlare che di queste cose qua di di di questi fatti
Allora noi stiamo puntando su una certa diciamo consolidamento processo di consolidamento del di una di rafforzamento di una ripresa e noi come sapete già nel DPF ma è già un poco lo diciamo noi puntiamo sul fatto che ci sia la capacità di riprendere un processo di accumulazione
Che possa diciamo garantire più competitività non siamo d'impresa è anche un allargamento la base produttiva noi abbiamo un gap sugli investimenti fissi lordi siamo sotto la media europea abbiamo avuto degli anni di abbassamento molto serio molto negativo noi riteniamo con tutti i problemi che ci sono che abbiamo sentito fisco svedese perché ci siano tuttavia alcune condizioni riferimento al contorno comitato ai tassi come salame calibri stabilità che si è creata
Per incoraggiare rendere possibile una ripresa di investimenti
Noi abbiamo alcuni segni di questo io ho visto anche dalla relazione la Banca d'Italia in commentatori autorevoli
Di ambito anche diciamo di di di ambito industriale e così via segnalare questa ripeto investimenti anche nel Mezzogiorno
Qui fatemi dire una cosa perché lo dico sempre avanti per lettori e vorrei che fosse venne percepito cioè noi abbiamo in questo momento Imma otto un meccanismo d'incentivazione per il per sempre qui poi verso ormai siamo rimasti diciamo a questore c'è quindi sposiamo che dire una cosa otto precisa non è che noi stiamo facendo solo le borse lavoro e contratti perché qui tre quarti al tempo è sempre in tutte sempre a discutere
Dei lavori socialmente utili della Crocetta del patto Telco da che non parte la cosa eccetera dei mille miliardi qui dei seicento di là però noi ne abbiamo già impegnati undici mila consegnati
Sì in questi sei mila
Nelle mani dell'imprevisto
Per stimolare processi di investimento dai primi segnali che abbiamo la cosa non banale
Lo dico subito l'abbia fatto le verifiche sia dal punto di vista e promesse occupazionali sia dal punto di vista dell'attivazione del prime tracce quindi dal dal da da dal patto di di spendere di spesa riso
Io voglio credere che questa cosa di una qualche attinenza con la ossidati prenderti le stime gradirei però in questo periodo un attimo un'opinione molto aperta
Perché nessuno è affezionato a meccanismi Serious nessuna intenzione di dire agli imprenditori che fa le cose dette Donizetti perché nessuno a quest'infezione nessuno è particolarmente pensionato Mackenzie attivazione rispetto ai quali abbiamo Schio dato ogni potere politico amministrativo eccetera quindi nessuno sapeva rimette niente a staccare o una spina
Valutiamo assieme se queste è un'acca
Perché i casi sono due se una carta buona
Dobbiamo fare in modo di rafforza
Se non è una ma prove alla mano se non è una carta buone sale i limiti noi la Raf diamo o la la vecchia primo perché dobbiamo cercare tanti tante altre cose vediamo le cose con funzione se funziona attacchiamo questo strumento
Come locomotiva locali di Patti e di Rove ce sembra che funzioni così appare bandi dedicati in aree partico lari possiamo usarlo come lo vogliamo sempre che funzioni quindi io vi chiedo ma sul serio le cose volevo associazione lo illustra
Di farvi
Intanto che non ce la facciamo di farmi un'opinione molto attento molto precisi sul per questo strumento potente quindi può far bene e può fare ed è poco rete ma ecco perché nei prossimi mesi noi dobbiamo fare un punto molto per la sua situazione ultimissima questione e questi ho sentito d all'imprenditore va dove c'è la convenienza non chiedeteci di fare cose che sia consolatorio capisco tirato all'estremo questo ragionamento azzonamento che direbbe che c'è una prevedibilità matematica dei fatti ecco no io peso dalle convenienze non bastino a dir la verità
Penso che si vuole che qualcosa diciamo così l'imponderabile un non so che
Perché non credo che sia solo il fatto di verificare o no una convenienza il fatto andar nel Mezzogiorno d'accordo
Io francamente penso che se uno non in una in una in Italia dove l'imprenditoria questo fatto così largo così grande così importante
Non c'è un aspetto diciamo così di natura anche chiamiamola pur volontaristica io credo che le cose francamente lo possono succedere
Non posso succede
Perché e riguarda questo ci sono anche cose contro intuitive cioè quando si dice in tutti i posti dove c'è un distretto industriale padri parte esempi lo depose avvisati industriale si lamenta per i fans oppure hanno ragione
Poi uno ci pensa un attimo ribatte ragionamento dice ma guarda un po'com'è che i distretti sono nati in posti dove non c'è mai l'infrastruttura
Perché
Ciascuno di voi pesi e qualche località che ha in mente ci sono abbarbicati sulle montagne sono andati in posti ecco poi e poi Cimoli fa sul proprio mezzo questo sto dicendo che non si vogliono però c'è una reciprocità
Voglio dire qualcuno incominciati imprenditore c'è uno che comincia allora il sorvolo a dire non è tutto uguale se non so come dire non è nessuno pretende di convogliare sud su dei cali investimenti verso quella direzione le o quell'altra direzione Gra
Però per Bach sul posto molto largo fotografi riottoso tornato da uno dei velieri in un posto che secondo me mi sembra le migliori alla verità quindi verso il prezzo è chiaro non è mica detto che siamo tonico e situazione ecco
Veramente c'è bisogno che noi stavolta con l'occasione di un minimo di slargo Sousa rivestimento diamo un'occhiata questa situazione qua
Perché la rapina se non creiamo una reciprocità in questo Paese fra nord e sud abbiamo dei problemi a proposito le prospettive anche nella nella nella nella nel nuovo Unione Europea ecco quindi non so se questo è un appello cos'è comunque in sostanza è un invito assieme alias Bocia fa qualcosa in più e a provarci sul problema principale che abbiamo fra
Grazie signor ministro
Davvero conclusa questa nostra giornata di lavoro vi raccomando la massima puntualità domani mattina alle ore nove grazie