"Insieme per il lavoro e lo sviluppo, insieme contro la camorra" manifestazione dei sindacati organizzata da CGIL - CISL - UIL (Mostra d'Oltremare)

Allora pregherei di prendere posto cortesemente così diamo inizio ai lavori
Prego ancora di prendere posto cortesemente
Prima ancora di prendere posto cortesemente
Pregherei di prendere posto vediamo inizi lavori
E prego il servizio d'ordine di chiudere le porte lato presidenza cortesemente
Prego il servizio d'ordine richiudere le porte dal lato della presidenza grazie
Allora cortesemente se vi accomodate diamo i diceva ai lavori
Prego di accomodare di
Anche agli amici della stampa di diamo la cortesia di liberare il tavolo della presidenza
Vittorio Alfonso
Allora prego anche i giornalisti di aiutarci a dare inizio ai lavori
Vi prego che diamo inizio ai lavori
Allora cortesemente il servizio d'ordine ecco cortesemente
Se ordina un attimo dal lato della presidenza
Sì dobbiamo cominciare dai
Per cortesia
Fateci iniziare
Grazie grazie
Grazie
Cortesemente
Liberate un attimo la presidenza
Cortesemente se liberate
Anche qua a sinistra cortesemente
Angelo Angelo
Allora cortesemente
Anche in anche i nostri cortesemente se ci liberano
Va be va be'basta spostarsi un po'più a destra è un po'più a sinistra
Che è un miracolo
Allora voglio innanzitutto salutare perché rivedo qui presenti il sindaco di Napoli Antonio Bassolino
Ho visto il presidente dell'amministrazione provinciale Amato Lamberti Consiglieri comunali Consiglieri regionali forze politiche ci torneremo dopo il provveditore agli studi di Napoli che salutiamo per la sua partecipazione
Grazie
è arrivato Sergio Cofferati Pietro Larizza e Sergio D'Antoni
Che ringraziamo per essere qui
Con noi a questa straordinaria Assemblea
E anche a nome di via Nicola Martino e di Antonio Crispi diamo inizio ai nostri lavori dando la parola immediatamente al professor Mariano D'Antonio che introdurrà la nostra discussione grazie mi raccomando l'ordine
A vano l'ambizione e ho il compito di introdurre questa riunione
I motivi dello sciopero generale che i sindacati hanno proclamato per venerdì venti in Campania sono pene ridenti
Sono esposti dettagliatamente questi motivi nel documento di piattaforma dello sciopero
Che tutti voi conoscete molto meglio di me
Vuole soltanto a morte introduzione
Esprimere qualche opinione su un momento economico Oppi politica economica che attraversiamo nel nostro Paese oggi
Beh stiamo per entrare in Europa ben finalmente siamo per entrare in Europa avendo il trentasei per cento della popolazione italiana confinato
In condizioni di reddito e di lavoro quando c'è
Che sono ben distanti sia dalla media italiana che ovviamente tale punte che si raggiungono delle regioni più sviluppato del nostro Paese
Si dice che la fase del rigore della politica economica italiana e compiuto amo sarebbe quasi compiuta
Ma non è certo che sia così UE perché gli altri nostri interlocutori europei ci sottopongono continuamente a verifiche ad esami
Ci chiedono credibilità domandano se il nostro sforzo di risanamento della finanza pubblica sia sostenibile nel tempo
E sia perché e questa è la mia opinione personale a me pare che
La fase del rigore non necessariamente nella politica economica di questo governo
Sia preliminare ad una successiva fase ben delineata Benda identificata di rilancio dello sviluppo economico del Paese soprattutto del Mezzogiorno d'Italia che l'aria che ha bisogno di sviluppo e di lavoro
Siamo rimasti tutti credo abbastanza impressionati da ipotesi che sono circolate nei giorni scorsi
Su un programma ti politica di bilancio che dovrebbe coprire prossimo dodici diciannove anni
E che
Dovrebbe soddisfare un altro dei requisiti della nostra adesione alla moneta unica europea cioè il requisito del rapporto tra il debito e il prodotto
Finora noi abbiamo ben soddisfatto il requisito del rapporto tra disavanzo del di Bilancio e prodotto ma abbiamo accumulato debiti notevoli lo sappiamo
Il debito pubblico italiano accumulato in passato il centoventidue per cento del prodotto dovrebbe scendere secondo i requisiti di Maastricht al sessanta per cento si discute se questa discesa debba avvenire in dodici o in diciannove anni secondo invio alcune ipotesi che si fanno bene quello che impressione in queste previsioni o in queste ipotesi e il fatto che
Il bilancio pubblico sarete ancora tenuto molto ma molto stretto per i prossimi anni del resto qualche avvisaglia già sia
Una informazione più completa ne avremo nei prossimi giorni quando il governo presenterà il documento di programmazione economica e finanziaria temo che il cosiddetto avanzo primario della finanza pubblica cioè la differenza fra entrate spesse
Senza contare la spesa per interessi sul debito pubblico temo che questa differenza progettata dal governo in particolare dal ministro del Bilancio del tesoro divenga sia piuttosto pesante per i prossimi anche per i prossimi tre anni questo significa che i margini penuria di lancio
Dell'intervento pubblico a favore dello sviluppo non sono molto larghi vorrei sbagliarmi ma sia questa impressione questa sensazione
La fase dello sviluppo che cosa vuol dire siamo ancora io credo in un momento di confronto di dibattito discussione forse anche di scontro politico
I critici dicono di indecisione da parte del governo
Sembra che si discuta molto sui contenitori della nuova fase di sviluppo agenzia per lo sviluppo delle imprese e dell'occupazione
Il rito un web no non IRI dunque ma agenzia ma che ha Cinzia agenzia accidens Lella
Termine questo che richiama no propaganda
Di una nota catena di palestre nel nostro Paese dedicate al Signore
Agenzia invece grande di coordinamento che abbia sotto il suo comando tante entità distinte
Ma in sostanza
Al di là della discussione sulle formule su
I contenitori appunto non è ancora ben chiaro che cosa
Quali contenuti
Queste nuove strutture un'istituzione dell'intervento pubblico debbano aveva intanto procede però per conto suo e produce risultati ed effetti positivi un dialogo intenso tra
Sindacati dei lavoratori e imprenditori questo dialogo non è un dialogo che ancora abbia avuto momenti centrale di confronto e risultati definiti però si può dire si può anche valorizzare qualche esperienza che frutto di questo dialogo come i primi accordi o intese di decentramento industriale che si stanno producendo tra gruppi in media impresa italiana e questa è la grande novità io credo che il momento presente
E la media impresa del nord e del Nord Est perché punta con interesse con attenzione atte centrare impianti lavorazioni unità produttive nel Mezzogiorno naturalmente questo avviene a determinate condizioni la prima delle quali la sicurezza anche questi imprenditori giustamente pretendono dai poteri pubblici
E quindi cominciamo ad avvertire già non solo un investimento
In fabbriche
Ma anche e soprattutto un investimento in sfiducia il fatto che medie imprese del nord nel nordest del nostro Paese
Accettino di concorda nei contratti Dario impegni di investimento con i sindacati e con le istituzioni rappresentative locali il fatto che ciò posso genera impiego impiego nell'industria non impiego precario non lavori temporale
Questo fatto è un grande investimento in fiducia è un grande segnale di chi innovazione che bisogna in qualche modo valorizza la forza merito dei sindacati degli imprenditori delle istituzioni locali che questo percorso finalmente sia sia pure faticosamente
Avviato
Ci sono naturalmente molti problemi ancora aperti molti problemi pendenti non si esce a comprendere e forse su questo i compagni gli amici dei sindacati del sindacato possono darci qualche ulteriore
Informazione non si riesce a comprendere come si raccordino che strumenti esistenti
Che chiamiamo di concertazione sociale decentrato il termine forse un po'ampolloso i patti territoriali e contratti d'aria i contratti di programma non si esce a capire come questi nuovi strumenti SIL possano conciliare si possono armonizzare con qua che nuova istituzione snella o pesante che sia l'orizzonte
Non si comprende neanche il motivo o i motivi per cui questi esperimenti di concertazione sociale decentra i patti territoriali e contratti d'area in questi due anni
Siano andati avanti molto lentamente troppo lentamente al da avviso di molti osservatori non si comprende tube siano i colli di bottiglia che impediscono ai propositi delle parti sociali delle istituzioni locali
Di diventare poi realizzazione di diventare poi realtà
Non si comprende quindi se bisogna abbandonare questi esperimenti per passare a qualcosa di diverso
Di nuovo osceno in luogo che si profila possono integrare questi strumenti non si comprende insomma quali sia la strategia se esista delle forze politiche
Al governo del governo stesso
La discussione è aperta e intensa
I sindacati
Hanno mostrato a mio avviso finora grande disponibilità ti intesa di proposta hanno dimostrato anche tipo deve abbandonare alcune posizioni
Che ad osservatori esterni come me appariva notti principio quindi troppo rigide come la posizione di una tutela ad ogni costo
Dei termini dei contratti nazionali di categoria
Dei contratti nazionale di lavoro intento di naturalmente
Quindi siamo in una fase di transizione come si dice una volta si diceva siamo in mezzo al guado diciamo siamo in una fase di passaggio di transizione
In Campania questa fase di passaggio di transizione e particolarmente delicata non solo perché il governo della repubblica
Impegnato su alcuni fronti e non ha tratto ancora alcune risposte non sono perché ad esempio si era promessa una conferenza sull'occupazione forse poi qualcuno dice per fortuna non si è fatto perché avrebbe sollevato più aspettative
E chi quanto poi si potesse conducente nettare
E quindi realizzate quindi avrebbe generato probabilmente dei ustioni disillusioni
Ci sono ancora in piedi anche impegni governativi come quello che però pare che la prossima settimana si concretizzi cioè l'incontro a quattro
Tra i rappresentanti del governo delle imprese e dei sindacati e delle istituzioni locali
In Campania la situazione poi è particolarmente delicata dicevo anche perché abbiamo una assetto istituzionale un funzionamento in particolare della Regione Campania chi è non e reputato non è ritenuto dai sindacati soddisfacente
In questo documento è questa piattaforma che i sindacati hanno elaborato in sostanza la Regione Campania è veramente una controparte la Regione ha fatto uno sforzo per adempiere agli obblighi ti spessa e ti rendicontazione
Dei fondi strutturali europei
Non a caso però il fondo per la formazione del fondo sociale europeo e quello che ancora oggi registra in Campania
De maggiori lentezze le maggiori difficoltà
A promuovere i corsi a realizzarli a spendere ma c'è anche qualcosa da dire sulla qualità della spessa che la Regione Campania ha realizzato sugli altri capitoli dei fondi strutturali
Cioè sul fondo
Di sviluppo regionale in particolare
Cioè si ha l'impressione documento sindacale la piattaforma regionale Perillo lo sciopero regionale ne fa cenno si ha l'impressione fondata
Che la Regione abbia soltanto contabilmente soddisfatto i vincoli che l'Unione Europea poneva cioè che entro l'anno passato si spendesse almeno il trentacinque per cento dei fondi stanziati
Perché vi sia questa impressione perché si sa che si è riusciti a soddisfare questo obbligo soltanto portando a rendicontazione lavori già in parte effettuati
Si è riusciti ad effetto a soddisfare questo obbligo realizzando poco
Eseguendo progetti di investimento che erano vecchi antichi alcuni risalivano addirittura agli anni dell'intervento straordinario erano progetti che la legge sessantaquattro non aveva finanziato e che ora sono stati ripescati erano stati già in parte ripescati e sono stati quindi messi sulla ti lettura di finanziamento europeo insomma la Regione
L'interlocutore controparte tesi incatenati qui in Campania e quali manifestano una profonda insoddisfazione nei riguardi dell'ente
Locale dell'ente regionale
Ci sarebbero altre questioni da sollevare ma e qui mi fermo perché molto più e molto meglio di me possono dire i compagni del sindacato
Bene diamo la parola Sergio Cofferati per il primo intervento
In preparazione dello sciopero generale a questa nostra discussione
Sono aiutato da due cose
Utili tra la prima e che tutti voi conoscete
Gli obiettivi dello sciopero generale dalla campagna di Napoli del venti e l'altro sono le osservazioni che ha introdotto a questa nostra discussione il professor D'Antoni
Questo mi permette di semplificare molto e di sottolineare soltanto alcuni aspetti che mi pare non lo Stato
I più importanti e sul quale forse bene
Che in particolare all'esterno non ci siano dubbi sulle nostre intenzioni sulle nostre volontà
La prima osservazione questo diceva il professor Antonio siamo oramai alle soglie dell'Europa il nostro paese alle condizioni per entrare stabilmente insieme agli altri Paesi alla moneta unica
Il processo di risanamento che ci permette di rispettare i parametri di Maastricht è un processo di risanamento al quale non avevo dato un contributo importante
Non da soli ma con gli altri e con una funzione però significativa processo che ha avuto anche
Una quota dei sacrifici di cui si sono fatto carico dei pensionati e lavoratori dipendenti
è stato giusto
E l'alternativa l'ingresso nell'unione monetaria sarebbe stata per noi un'alternativa disastrosa
Se fossimo rimasti fuori
Dall'Europa se non si fosse completato la parte che abbiamo alle spalle del risanamento del nostro sistema produttivo non sarebbe stato competitivo
Le ricadute negative per milioni di pensionati dei lavoratori dipendenti sarebbero stati hanno un Paese che ha la struttura economica dell'Italia
Se escluso dalla moneta unica
Finisce con l'essere costretto a svalutare la sua moneta diventa un mercato appetibile per gli altri
Ma l'una e l'altra cosa recato un danno alle imprese italiane e ai lavoratori pensionati
Cosa significhi sul piano del potere d'acquisto delle pensioni che già sono dei valori che sapete
E delle retribuzioni una svalutazione lo ricordiamo benissimo per quel che è capitato nell'autunno del mille novecentonovantadue
Una volta entrati in Europa bisognerà starci stabilmente e con autorevolezza
La qual cosa presuppone il completamento del processo di risanamento e la programmazione della riduzione del debito
Io concordo con l'osservazione fatta prima dal professor D'Antonio è importante per noi per quello che siamo per quello che rappresentiamo
Che questa programmazione si basi non su politiche di contenimento
Ma utilizzi scelte che abbiano come fondamento la crescita e lo sviluppo
Aiutate dagli effetti positivi che già la quota di risanamento percorsa sta determinando sappiamo che molti settori produttivi stanno crescendo c'è una ripresa forte delle attività industriali
Questi sono presupposti sui quali basare lo sviluppo
Il governo questa mattina sono stati impegnati ministri Presidente del Consiglio proprio in questa discussione
Sta predisponendo le linee del Documento di programmazione economica e finanziaria che anticipa la finanziaria per l'anno a venire quello strumento quel documento sarà quello nel quale misureremo se
Esiste
La volontà per noi risolutiva
Di stabilizzare l'ingresso in Europa conto lo sviluppo
Con
Il rafforzamento dei meccanismi di accumulazione
Come è ovvio non ci basta anche se è la condizione fondamentale avere di fronte un interlocutore che pensa a come far crescere l'economia
A utilizzare le condizioni nuove che si sono determinati molti settori produttivi
Noi abbiamo detto fin dal mille novecentonovantadue
Che la nostra partecipazione al processo di risanamento l'utilizzo della politica dei redditi l'accettazione di meccanismi di redistribuzione di contenimento delle dinamiche salariali aveva una finalità
Certo serviva a rendere più equa la redistribuzione ma la finalità dichiarata era quella di aiutare
La creazione di nuovi posti di lavoro
Di far crescere le occasioni nuove da offrire alle generazioni più giovani in particolare a quelle meridionali
Le ragazze e ragazzi meridionali hanno bisogno di certezze che sono mancate nel corso di questi anni
Il risanamento il documento di programmazione economica e finanziaria che dovrà tracciare le prime linee di politica economica Garlando venire sono un percorso da completare e lo strumento da utilizzare
Per rendere disponibili le risorse da utilizzare per creare nuova occupazione nel Mezzogiorno
Lunedì avremo
Un incontro a Palazzo Chigi per verificare lo stato di avanzamento di attuazione degli accordi che abbiamo sottoscritto nel novantasei e nel novantasette
è molto importante quella per l'appuntamento per noi
Oggi i ministri non sono qui con noi
Non credo si debba segnala questa senza nessuna intenzione particolare
C'era un Consiglio dei ministri impegnativo c'è anche un atto di rispetto verso di carattere istituzionale
Che non si sottrae il Governo dall'obbligo di discutere di merito con noi tra qualche ora
Così come il Governo dovrà successivamente
Promuovere l'incontro che si è impegnato a fare
A valle
Di una discussione a Palazzo Chigi
Ha avuto con il sindaco di Napoli con il compagno Antonio Bassolino sui temi del Mezzogiorno insieme al sindacato alle organizzazioni imprenditoriali e agli enti locali
è utile che queste due occasioni siano distinte
L'incontro quadrangolare un incontro nel quale bisognerà ragionare del futuro degli interventi e delle politiche che il governo deve destinare al Mezzogiorno
Lunedì il governo deve misurare con noi l'attuazione degli accordi pregressi non sarebbe credibile l'apertura di una discussione successiva se non venissero applicati attuati integralmente
Gli impegni che sono stati sottoscritti in precedenza
Noi abbiamo dato molta importanza quegli accordi tra l'altro il sindacato quando firmano inteso lo fa con lo spirito e con il tratto etico di chi considera gli accordi impegni seri da applicare
E per questa ragione vogliamo verificare senza alcun dubbio tutti gli aspetti di quell'intesa
Per prendere atto a dire cose che ci sono fatte
E per registrare quelle che invece sono ancora da fare
Abbiamo detto tutti nel corso di questi giorni abbiamo avuto più occasioni di parlarne come sapete
Della preoccupazione che abbiamo relativamente ai troppi ritardi e i vuoti che si sono determinati
Ci sarà da interrogarsi in una fase successiva però da interrogarsi noi così come dovrebbe farlo il governo ma anche le forze parlamentari
Su un aspetto apparentemente banale ma che poi produce da un lato aspettative dall'altro dei danni si chiedeva prima il professor D'Antoni ma come contratti dare a strumenti importanti perché solo oggi vengono attuati non per responsabilità del sindacato
Quello che oramai è passato all'aneddotica come il pacchetto Treu
Cioè la somma di strumenti contenuta nell'accordo del settembre del novantasei è stato varato dal Parlamento dopo tredici mesi avevamo chiesto di varare una parte di quegli strumenti con un decreto legislativo
Ci è stato risposto di no che comunque il Parlamento avrebbe fatto in fretta ecco l'idea di emergenza e di rapidità che vive nel Parlamento italiano ha queste dimensioni sono dimensioni eccessive
Non voglio qui mettere in discussione intendiamoci né la legittimità del Parlamento discutere con l'attenzione i tempi che serva credo che ci sia farraginosità
E limiti strutturali nelle disposizioni nei regolamenti parlamentari credo anche che qualche volta non ci sia una coerenza tra la dichiarata
Emergenza il bisogno immediato ai tempi che invece vengono utilizzati per mettere a disposizione gli strumenti lo stesso ragionamento vale per i contratti d'area il primo contratto dare è stato firmato la settimana scorsa noi eravamo pronti da lungo tempo gli strumenti attuativi che competevano al Governo al Parlamento hanno avuto una gestazione lunghissima
Ora però per quanto concerne gli strumenti gran parte di questi sono disponibile
Non tutti c'è una discussione che va fatta anche con nuovi relativamente all'agenzia abbiamo detto di considerare l'Agenzia importante utile
E però avendo il governo concordato l'agenzia con noi
Riteniamo ugualmente importante che si discuta del merito del come la si costruisce di quali sono le funzioni per evitare doppioni per evitare anche di voler dare semplicemente per distrazione la sensazione di creare uno strumento che invece di produrre effetti positivi serve soltanto a rivolti implicare interventi assistenziali
è una discussione che vogliamo fare una discussione impegnativa anche per loro siamo profondamente preoccupati di questi ritardi verificheremo se esiste la volontà politica di annullarli di ridurre e non solo per quanto concerne gli strumenti compreso questo che ancora va discusso ma anche per quanto riguarda la parte più delicata quella relativa agli investimenti
Gli investimenti che erano stati convenuti con noi sono in larga parte disattesi
Ci sono investimenti destinati alle infrastrutture
Ad ammodernare la pubblica amministrazione
A rendere disponibili risorse materiali importanti però come sono di norma i servizi all'impresa e la ricerca e la formazione
Sono strumenti e risorse
Anche una parte di quegli investimenti aveva questa finalità che servono a combattere la criminalità organizzata e a ridare il livello di legalità che serve per lavorare ma anche per vivere meglio nel Mezzogiorno d'Italia
Se i ritardi che si sono determinati non verranno colmati se non avremo dall'altra parte
Non affermazioni generiche ma atti concreti e impegni credibili
Va da sé che si determinerà una situazione di tensione di rottura fra il governo e il sindacato e a quel punto dovremo decidere come sempre abbiamo fatto serenamente anche quali
Elementi di iniziativa mettere in campo
Lo decideremo lunedì a valle di quell'incontro il governo deve sapere però che non si tratta di una verifica qualsiasi né men che meno di una sorta di rito nel quale si registra lo stato dell'arte per passare oltre
Ci sono due cose che non si possono fare
Perché sono diseducativa e sono anche Tica mente non comprensibili né giustificabili da nessuno non applicare gli accordi o cominciare una discussione che si conclude con la riedizione di impegni che erano già stati sottoscritti prima e non attuati il Mezzogiorno troppe volte è stato ingannato con pratiche di questa natura non ci sono ragioni al mondo perché ciò si ripeta
O si ritorni a relazioni rapporti di questo genere d'altro canto che noi si guardava con interesse con attenzione non soltanto al tema lavoro occupazione è stato il primo che abbiamo sollecitato al governo quando si è insediato ancora nell'aprile del mille e novecentonovantasei novantasei
Il primo incontro non c'era ancora il Governo il primo incontro che avemmo con il presidente del Consiglio incaricato che stava consultando le forze politiche per costruire il governo si concluse così
Gli dicemmo nella nostra agenda c'è un punto dal quale partire il lavoro il Mezzogiorno
E Comincioli una discussione impegnativa lunga che portò degli accordi oggi pretendiamo che quegli accordi vengano applicato integralmente ed è giusto per questa ragione che lo stesso atteggiamento lo stesso comportamento
Venga tenuto da tutte le strutture sindacali a partire da quelle territoriali
Io trovo giusta vasta piattaforma ma non lo dico perché è un rito necessario
Ed è importante che siano distinti e chiari gli obiettivi e gli interlocutori
Ci sono interventi che ritardano che sono di competenza del governo nazionale ho detto verificheremo lunedì e decideremo in virtù di quel che è stato di quel che non è stato e delle intenzioni che misureremo
Ci sono interventi che competono invece agli enti locali la Regione
Sono stati illustrati alcuni di questi interventi disattesi
Peraltro con l'aggravante che poi la mancanza di progettazione da parte della Regione induce
Anche la vanificazione di una quota consistente dei finanziamenti comunitari
La Regione nostro interlocutore esattamente come ora il governo nazionale
E molte delle cose che si potevano si devono fare a Napoli in Campania non sono state realizzate nonostante un protocollo impegnativo per noi come per loro perché la regione al dunque si è sottratto
E c'è un atteggiamento che non possiamo accettare in silenzio
Di indisponibilità a negoziare con le organizzazioni sindacali
I compiti e le funzioni sono distinte i ritardi verranno segnati per quel che sono e
La nostra lotta nello specifico lo sciopero del venti
Assenza alcun dubbio elementi di sollecita verso il Governo nazionale ma elementi e pertanto espliciti di polemica e di richiesta di rispetto di accordi sottoscritti verso la Regione
Poi certo ci sono elementi che unificano trasversalmente per i quali tutte le persone
Che hanno a cuore la democrazia e la legalità devono sentirsi impegnate combattere contro la criminalità organizzata è compito di tutti la criminalità organizzata è causa ed effetto dell'arretratezza del Mezzogiorno
La società civile napoletane Campana deve sentirsi impegnata è importante per questo che lo sciopero sia chiaramente definito dei suoi contenuti altrettanto chiaramente siano individuati gli interlocutori e che poi la città tutte le persone che vogliono con noi perché sentono questo bisogno partecipare all'iniziativa lo facciano ma senza confusione di ruoli non sono tutte uguali le responsabilità
L'idea di una sorta di indistinta protesta nei confronti di Roma non ha mai aiutato nessuna realtà meridionale
Capisco che è molto difficile in qualche circostanza distinguere ma è indispensabile e ognuno deve portarsi la sua parte di responsabilità
E in queste responsabilità come ovvio per l'ultima cosa che volevo dirvi potete ben immaginare che non sono esenti le imprese
Abbiamo avuto più volte elementi di polemica
Nei confronti delle associazioni industriali nazionali ma anche quelle territoriali si parla molto di mezzogiorno ma imprenditori italiani o stranieri disponibili a fare investimenti del Mezzogiorno se ne vedono davvero pochi
Esistono multinazionali alla ricerca di luoghi nei quali allocare i loro investimenti e Confindustria non spende una parola
Nei confronti di queste multinazionali per spiegargli che forse sarebbe utile il forse si può cancellare destinare queste risorse al Mezzogiorno
Ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta
L'unica cosa che le associazioni imprenditoriali hanno fatto e tenere alto una polemica mirata a togliere diritti alle persone che lavorano
A dequalificare il lavoro che si andava costruendo
Non utilizzando gli strumenti che invece andavano rapidamente messi sulle loro gambe per farle diventare operativa e ancora di ieri l'opinione speso dal presidente di Confindustria io non sono d'accordo con quell'opinione
Noi abbiamo discusso lungamente prima di arrivare ad un accordo sul carattere di uno strumento importante come contratti dare così come facemmo per i patti territoriali strumenti di programmazione territoriale i patti territoriali strumento di intervento concreto impatto il contratto d'area
E peraltro il contratto dare non può diventare semplicemente lo strumento che permette di individuare le flessibilità contrattuale
Bisogna che sia anche l'occasione per semplificare le procedure amministrative per facilitare gli investimenti nella trasparenza e nella legalità
Ma non si può immaginare che sia esteso a tutto il territorio nazionale
Prima Mezzogiorno poi arresto una soluzione che viene definita per un territorio quando discutemmo dei contratti d'area scegliemmo non casualmente Crotone
L'area torrese stabiese
E poi Manfredonia come in realtà nelle quali la discussione precedente con gli strumenti precedenti aveva già consentito di individuare degli investimenti
L'utilità del contratto non è quella di diventare una sorta di soluzione che poi come carta carbone viene estesa a tutto il resto del territorio no bisogna essere capaci partendo dagli stessi
Criteri di individuare anche per via contrattuale le forme di flessibilità che sono diverse da impresa a impresa per il carattere dell'impresa da territorio a territorio per la vocazione del territorio e per la sua stessa struttura
E se no non avremmo scelto la strada dei contratti d'area bastava fare un grande accordo nazionale magari poi per vederlo disatteso come gli altri
E la cosa si sarebbe risolta noi abbiamo scelto la strada più difficile oggettivamente più difficile ma secondo noi più rispondente ai bisogni di milioni di persone
Che come a Napoli in Campania nel resto del Mezzogiorno aspettano risposte concrete noi abbiamo dato la nostra disponibilità e rispettato sempre i tempi che erano indispensabili in qualche caso anche obbligati per dare concretezza gli interventi gli altri non sono stati ugualmente attenti o ugualmente responsabili
Per questa ragione è giusto oltre che portante promuovere iniziative di lotta
Io credo che quella del venti sia non solo un'occasione importante
Da utilizzare al meglio ma è la circostanza nella quale in un posto visibile significativo come Napoli e la Campania il sindacato confederale scende in campo con le sue linee con le sue proposte
E non per agitare astrattamente dei fantasmi ma per sollecitare soluzione a problemi concreti sono i problemi che stanno alla base dell'interesse delle esigenze di milioni di persone
Che hanno guardato con interesse all'accordo che facemmo noi nel settembre del novantasei alle integrazioni che abbiamo introdotto
Nell'autunno del novantasette così come guardarono con interesse gli accordi fatti qui con la Regione ora pretendono avendone titolo l'applicazione integrale corretta e leale bisogna che i nostri interlocutori mettono in campo la disponibilità e che battono un colpo per dimostrare di avere una volontà diversa da quella che abbiamo registrato in questi mesi cambiare possibile in questa circostanza per noi diventa anche indispensabile
Grazie Sergio Cofferati e do la parola Sergio D'Antoni segretario generale della CISL
Ma io penso che
Di dirigenti di CGIL CISL UIL della Campania e di Napoli nell'organizzare questa iniziativa avessero in testa
Una credo una giusta intelligente soluzione cioè quella di preparare lo sciopero generale del venti attraverso anche un confronto confronto serio approfondito
Con alcuni ministri del governo
Attraverso la nostra presenza ma anche attraverso una partecipazione così forte massiccia del strutture dei dirigenti dei militanti di CGIL CISL UIL
Purtroppo la l'assenza dei ministri è un'occasione mancata
Io penso che qualunque siano le ragioni non non entro nel merito che oggi vive dall'assente sono ragioni che avrebbero meritato probabilmente una riflessione più attenta
Io credo che c'è proprio bisogno di questo confronto e il confronto sia il più aperto possibile al più immediato possibile
Sì certo lunedì come diceva giustamente Sergio noi porremo queste anche queste aspettative queste esigenze ma credo che sarebbe stato diverso
Avere qui un confronto diretto forte valutabile perché dà un senso compiuto agli impegni alle aspettative e anche alle iniziative conseguenti
Non credo che da parte nostra ci si faccia una tragedia però io credo che sia importante sottolineare che spesso manca le occasione significa lasciare un quid di un qualcosa che poi potrebbe non essere come dire adeguatamente funzionale all'insieme alla nostra iniziativa perché quindi è importante oggi è perché è importante lo sciopero del Veneto
è importante perché lo sciopero coglie mi sembrava acquisto detto in maniera chiara coglie un'aspettativa un'esigenza
Io credo collega esattamente l'aspettativa dalla società meridionale in particolare la società campana napoletana
A fronte di un cammino che la società campana e napoletana apprezzo a fronte di una nuova sicuramente capacità civile di rimboccarsi le maniche di voler trovare vie percorsi nuovi al proprio avvenire al proprio sviluppo restano la Matica mente presenti grandi questioni irrisolte a partire dal lavoro a partire dalle questioni dalla convivenza generale a partire dalla questione di una presenza ancora di una criminalità organizzata
Troppo troppo presente per garantire il livello di vita adeguato per i cittadini di questo nostro Paese
Per questa ragione noi dobbiamo impedire
Che si formi una specie di resa
Che si formi una specie di delusi o
Se il Mezzogiorno si è messo in cammino se Napoli e la Campania si sono messi in cammino questo cammino deve essere accompagnato da risulta
Da iniziative da valorizzazione di questa mobilitazione
Dobbiamo impedire che immagini televisive di morti di quattordicenni possano dare di questo mezzogiorno un'immagine sbagliata non più corrispondente alla realtà chiuso perché si è messo che si è messo in moto che si è messo in moto e che invece offre ancora ahimè frutto dalle contraddizioni presenti
In questa nostra società immagine di quel tipo immagini che tutti abbiamo visto è che siccome poi sono quelle che fanno più notizia finiscono per essere sbattute
Viste da milioni di persone in Italia e all'estero impedendo al lavoro che finora è stato fatto alla sua vera valorizzazione perché mettere in cammino far funzionare dopo un ufficio far funzionare un ospedale dare un'indicazione di sviluppo è una cosa quotidiana difficile complicata che non fa notizia
Invece sbattere in prima pagina un morto è una notizia che colpisce che finisce per far trascurare tutto quello che invece di positivo di Buono di fortemente voluto dal popolo meridionale e in questo caso dal popolo napoletano e campano si è messo in moto allora noi dobbiamo cogliere queste esigenze ed è giusto che il sindacato nel proclamare lo sciopero nel tardi questa valutazione indichi annoia questa nostra presenza oggi qui ma l'insieme del movimento sindacale nazionale è un punto di riferimento
Un punto di coesione un punto di unità
No il venti settembre dell'anno scorso siamo andati in tanti a Milano a Venezia per come dire per manifestare a che cosa
La nostra volontà di avere un Paese unito coeso che affronti la grande sfida europea e sia tale da andare a tutto ed è un l'OPA a distanza di otto mesi a distanza di un'iniziativa sicuramente importante noi dobbiamo altrettanti
Dare l'idea che tutto questo è possibile che tutto questo non è soltanto il frutto dell'iniziativa di una manifestazione di un giorno
Che è in grado di tenere alto questo tipo di esigenza di avere un paese a forte coesione sociale e questo poi vero rimprovero che noi facciamo al governo diciamo la verità
E lo facciamo in autonomia senza scandalo e senza nessuna motivo di il vero rimprovero che facciamo è proprio questo diceva bene Cofferati ma quanto abbiamo noi lo anche prima il professor Antonio quanto noi abbiamo sostenuto l'esigenza della nostra presenza in Europa quanto ci siamo fatti carico di questa responsabilità a partire dal mille novecentonovantadue ma proprio per questa ragione riteniamo di avere le carte in regola per poter dire state attenti
Perché un Paese non coeso un paese che si divide è un Paese che alla distanza che si allungano ben rischia puoi in questa sua presenza in Europa di non avere il ruolo che meriterebbe qui è la questione
E in quel suo io credo il punto vero in questi anni purtroppo come dire i dati tutti i dati
Delle distanze del nostro Paese sono allungati
I dati dell'occupazione certamente i dati del reddito certamente i dati dei consumi certamente i dati complessivi dimostrano che quindi si va avanti come dire come a due velocità
Con un Paese che come dire che che finisce per essere per fortuna resiste sul livello di sviluppo adeguato e con un'altra parte che avendo cominciato un nuovo cammino siccome distruggere quello che c'era prima
Nella fase in cui quel la distruzione delle cose che non andavano dall'assistenza alla clientela di tutta la cosa che sappiamo se non la sostituisce con lo sviluppo allunga la distanza e qui la questione
Ecco perché il nostro che in prova dalla mancanza di tensione la mancanza agli uso questa espressione di bussola cioè debbono capire che se questa è una sfida
La sfida si consuma se si ha la capacità contemporaneamente di evitare che le distanze si allungano di innescare quote di sviluppo di imprenditorialità di capacità diffusiva
Noi e voi non vogliamo la riproposizione di vecchi modelli di vecchi modelli assistenziali diretti modelle clientelari
Di vecchi modelli di vario tipo non vogliamo noi siamo qui a chiedere questo semmai l'abbiamo fatto e sei nel corso degli anni forse l'abbiamo subito ma non siamo qui a chiedere questo noi siamo stanchi di quel tipo di soluzione Noè vogliamo l'apertura di una fase nuova proprio perché essendo il Mezzogiorno in questa fase di cammino vuole cogliere le sue opportunità
E allora è questo il punto e questo è il punto di Mestre in moto gli strumenti che tu agli di mettere in moto gli come dire tutte le risorse che tu hai non si tratta qui
Di fare una valutazione ancora ma noi possiamo spendere non spendere intanto partiamo con lo spendere tutto quello che abbiamo evitiamo questa lite che facciano cosa viene prima l'infrastruttura cosa viene prima l'impresa
Cosa viene prima le politiche fiscali vengono tutte insieme se tu vuoi aveva dei risultati
Devi avere le infrastrutture le strade i trasporti ponte devi avere impresa che vengono e che il resto no deve avere contemporaneamente la riscossa civile di un popolo che si ribellava sua condizione
Ritenuta non c'è un prema un poi per questo come dire a viene spontaneo lo diceva prima il professore
Ma voi fate una distinzione nonno professore ce lo dico proprio noi non lo facciamo perché questi strumenti faticosi di programmazione dal basso di patti territoriali i contratti d'area saranno anche discutibili
Perché non tutti sono perfetti perché non tutti a ma cos'hanno scoperto una vitalità
Che non va delusa non ricominciamo da capo
Quando noi abbiamo rimproverato il governo con questa discussione sull'agenzia ma l'Agenzia ci vorrà un coordinamento ma facciano ma essere cominciava disputerà la capo si fa lire due lire uno si fa al CIPE uno ci perdoni no no non è non questo sarebbe un errore clamoroso noi dobbiamo far funzionare quello che c'è
Perché quello che c'è e può funzionare bene questi patti hanno fatto tanto ritardo recupero in ritardo il contratto d'area si poteva fare prima benissimo Malara che ci sono debbano funzionare
Se comincia di nuovo la riscossione su quello che facciamo al Parlamento però che fa e poi cioè non non non ne usciamo più
è questo il punto all'incertezza e su questo che insistiamo e che vogliamo che sia chiaro che si può fare il coordinamento
Che Johnston avere sette strumenti ma averne due tre che non c'è il problema dei ma quell'atto a cosa che deve essere chiara e che non dobbiamo ricominciare da capo perché mentre noi ricominciamo da capo il LEA gli altri vanno avanti
Mentre noi non riusciamo a spendere i fondi europei e quest'anno abbiamo concluso clamorosamente questo risultato positivo del trentotto per cento c'è veramente
E incredibile quando legge guardate è andata benissimo abbiamo speso il trentotto per cento
Cioè che uno pensa veramente che le cose sono al contrario io c'è andata benissimo abbiamo speso novantotto
No ma siccome eravamo al quindici eravamo al sette abbiamo avuto un grande risultato al trentotto però qual è il problema che quando nel due mila vi daremo al cento per cento l'agenda due mila europea viene riscritta
E siccome in chiave scrivere oggi e come viene riscritta dalla cosa che avete letto dai giornali di oggi dall'arrivo dei paesi dell'Est quando verrà riscritta dall'arrivo dei paesi dell'Est
E i criteri restassero quello di oggi cioè quello del reddito dovete saperlo i Paesi dal respinte dell'Est in termini di reddito sono tutti da cinque a dieci volte inferiore alla Campania a Napoli con tutti i nostri problemi
Cioè il che significa che se restano quelle l'Agenda due mila si va verso di lana e noi dovrebbe inseguire un altro modello perché dobbiamo saperlo anche questo il modello di sviluppo oggi
Si fa solo dentro l'Europa
Non potremmo uscirne più puoi né di assistenza né di agevolazioni né di incentivi nodo quello che si fa si fa all'interno di quel modello ora è chiaro che lì c'è una spinta forte che voi capite perfettamente che la spinta dalla Germania che ha interesse tutti abbiamo interessa che i Paesi dall'estese mi sollevi la vorrei essere chiaro
Ma rende la Germania ne ha un po'di più per ragioni evidenti di mercato perché sono al suo confine quindi è chiaro che se tu non arrivi pronto preparato avendo speso quello che agli e soprattutto facendo una battaglia di dei criteri perché noi pensiamo che il reddito non sia un criterio giusto
Noi pensiamo che il criterio giusto sia l'occupazione creare che debbano avere provvidenza era debbono avere sulla base dei livelli di disoccupazione
Chi ha X disoccupazione avrà provvidenza chi le ha di meno ne avrà di meno provvedete perché questa è l'unico criterio di giustizia sociale gli altri i temi sono criteri fasulli sono criteri a rischio e allora c'è questo dibattito nel governo con noi c'è qualcuno ne parla o riciclo stringono sempre in queste stanze europea a discutere di parametri a discutere dei parametri sempre dei parametri e finalmente speriamo che sono a posto perché ci vogliono impedire di discutere di altro
Il nostro come dire caro ministro al Tesoro che va a discutere così bene dei parametri portava una volta discutere anche dei criteri per dare alle provvidenze e sostenere le ragioni che noi poniamo perché queste sono le cose neve effettive
Da qui la necessità di dare spinta forza coerenza a questa nostra azione di spingere tutti Enti locali Regione come veniva qui ricordato a non poteva assumere tutto questo come un fatto normale come un fatto normale
No no tutto questo ha bisogno di uno si sveglia autentico all'altezza di quel risveglio che la Società Meridionale ha messo in campo
E per questa ragione
Che lo sciopero ha colto questa necessità e ha dato un segnale di vera coesione e ha dato un segnale io penso dovrà dare nella sua riuscita un segnale anche a tutto il Paese
Qui qui c'è nei prossimi mesi una questione decisiva decisiva badate non è una questione di chiacchiere una questione essenziale
Siccome c'è una ripresa in corso
Dell'economia per fortuna
Si discute tra i tecnici se del due e mezzo del due otto del tre finalmente l'economia riprende noi sappiamo che si può distribuire lavoro occupazione in un'economia in ripresa se c'è una colonia che come dire vai dietro è difficile farlo per chiunque benissimo se è così
Allora dobbiamo cogliere questa occasione per superare la contraddizione tutta italiana tutta italiana di offrire come si fa in questo momento
Lavoro dove non ci sono disoccupati e di non offendere dove disoccupati ci sono che è la cosa che sta avvenendo in questo momento
Cioè allora delle due l'una o si spostano i lavoratori e vanno a lavorare lì dove ci sono dove si offre la vostra oppure a casa e fa si è spostata impresa perché non c'è alternativa cioè sposti nulla o sposti l'altro dobbiamo spostare in paese il segnale del raffreddore è un segnale importante e abbiamo preparato dal governo che nel momento in cui noi queste quei si sono impegnati per due anni per riuscire a fare quell'operazione quando finalmente se fa il governo fa un'operazione propagandistica con Fossa e si firmano le cose eh no non funziona devi dare un segnale a tutto il Paese
Perché devi dare il segnale prese come sono andate lì di andare a Napoli in Campania perché questo è il momento di farlo lei fa bene a mio giudizio Bassolino quando va a Reggio Emilia a sostenere questa tesi ma qui siccome non è un problema di un sindaco di singoli eccetera ognuno deve fare il suo compito io penso che il vero problema del governo nella sua interezza
Nella sua capacità di proporsi nella sua capacità quindi di dare un segnale forte
Proprio per impedire è una cosa che consideriamo tutti una iattura cioè lo spostamento dei lavoratori invece dobbiamo fare spostarne impresa l'altro ieri Cipolletta ha detto ma uno sciopero non ha mai creato un posto di lavoro
Ecco io non so se gli scioperi creano posti di lavoro
Quello che so essendo lui il direttore già la Comindustria avrebbe la possibilità di crearne Luís il posto di lavoro senza scioperi facendo spostare l'impresa faccia spostare le imprese e stia tranquillo
Che avrebbe non so quelle perché cose e non vogliamo disturbare nessuno non vogliamo creare come dire aspettative diverse però sappia che se non succede nulla alla società civile è necessario che
Sì ha dato un segnale di percorso di speranza l'iniziativa se no non funziona se no tutto ritorna indietro otto otto Sire caccia tutto come dire ci si addossato se tutto questo è vero
E se è vero quindi la necessità di portare avanti un disegno di questa natura ho letto delle polemiche circa il fatto che a questo sciopero
Hanno aderito tutti considerandolo uno sciopero contro la camorra
E quindi meritevole dà la propria adesione ora io intime non trovo in questo nessuno scandalo vorrei che fosse chiaro una cosa che noi conosciamo perfettamente
Fa una vera lotta alla camorra
Alla criminalità organizzata se si fa una repressione convinta seria
Con lo Stato che funziona e come noi sappiamo lo Stato oggi agli strumenti le persone per farlo noi li abbiamo un dovere guarda abbiamo un grande dove è un dovere di solidarietà non è un dovere che possiamo far qualcosa
Ne possiamo fare molto ma la società civile la formazione negli asset
Noi abbiamo un dovere autentico e il dovere di non lasciare mai solo mai solo nel solo impegnato sul fronte dalla lotta contro la camorra farli sentire sempre che dietro di noi direi se è un uomo una donna
C'è il movimento sindacale c'è CGIL CISL UIL ci sono gli uomini e le donne del sindacato questa è l'unica cosa che possiamo fare nei confronti della repressione e o dobbiamo fare in termini sempre chiari espliciti
Ma dobbiamo saperlo che la repressione da sola non basta
Dobbiamo sapere che se insieme contemporaneamente non dopo non dopo perché se dopo può essere crea no contemporaneamente ci vuole la cultura al positivo ci vuole la cultura dello sviluppo ci vuole la cultura cioè di chi dice se non vado con la camorra qui trovo un lavoro una prospettiva una speranza
E io posso farlo poi alcuni lo faranno lo stesso perché con la droga si guadagnano miliardi e con il lavoro sappiamo bene che non si guadagnò abbia ma quelle che lo vorranno fare devono trovare uno stato che lì non è prima e manda in galera ma gli altri gli altri debbono avere una prospettiva positiva non debbano essere lasciati a loro stessi
E allora queste adesioni non li accettiamo favorevolmente
Ma tutti debbono sapere che non c'è lotta camorra senza lotta per lo sviluppo
E se qualcuno ha delle responsabilità nei conti dello sviluppo si fa l'esame di coscienza e poi decide guardandosi allo specchio se può far parte di quella manifestazione non farne parte perché a quel punto sarà un problema suo non un problema degli altri che sarà un problema la sua coerenza che sarà un problema del mondo noi non facciamo le pagelle lo facciamo l'analisi del sangue dopo aver riletto non può venire noi diciamo le cose come stanno
E su questo rapporto dal come stanno indichiamo la strada se questo è vero io penso lo dico con franchezza
Che tutto questo deve innescare l'inizio di una nostra iniziativa di mobilitazione coerente in tutto il Paese
Tema non faccia
Diceva bene Sergio da lunedì noi cominceremo a valutare il rapporto tra gli impegni e risultati
Io penso che bisogna anche come dire metterci qualcosa di più dobbiamo dare il segnale al Paese che il venti di settembre non è stata per noi una data
Esclusiva mente come dire motivo di un richiamo prestato qualcosa di più significativo
Noi vogliamo Paese unito vogliamo un Paese coeso e sappiamo che l'Unità la questione la fa innanzitutto il lavoro
E sappiamo che per avere un Paese unito e coeso noi dobbiamo fare uno sforzo forte adeguate capace superando spesso anche come dire ragioni di dibattito tra di noi
Superando anche dispari eri che ci sono perché perché
Sarebbe sciocco nascondersi la nostra forza la forza di questo sindacato confederale è stata sempre quella di essere un forte sindacato pluralista che ha dentro di sé e persone
Che la possono pensarla diversamente su tanti problemi ma che al dunque sulle questioni vere che riguardano il mondo del lavoro la crescita di questo Paese se ne trovano perché se ne trovano su questi interessi esso un valore forte
Di unità e di solidarietà noi l'anno scorso c'è stato criticato a tanti se avevamo quel diritto di fare un'iniziativa per la questione
E molti critici hanno detto che quel diritto forse non ci apparteneva noi riteniamo che quel diritto e i DM hanno il sindacalismo confederale
Che quel diritto è la giustificazione del perché esiste un sindacalismo confederale il sindacalismo confederale quello che può tenere insieme tutti
Giovani anziani uomini e donne nord sud e li tiene sulla base di un'identità sulla base di una forza sulla base del ritrovarsi nei confronti di uno sviluppo con equità
Questa è la nostra forza contro tutti i corporativismi territoriali
Vedi lega
O corporativismi tradizionali vedi sindacalisti autonomi di altra natura ecco questa è la differenza
Per questo noi dobbiamo proseguire la nostra mobilitazione e per questo abbiamo tra la rara il Governo sugli sull'impegno agli imprenditori sulla loro capacità di investire e per questo dobbiamo io credo in maniera forte e dare un segnale
Forte sulle questioni aperte nel Mezzogiorno
Proprio perché ci siamo avviati su un cammino nuovo oggi bisogna essere coerenti
E c'è un dato formidabile
Il dato il nostro recupero
Su tutti gli assetti civili abbiamo bisogno di recuperare sulle grandi questioni aperti a partire dalla formazione dalla testa
L'autorecupero autentico che su questo terreno si consuma si consuma una vera iattura peggiore Fini una delle cose peggiori pala si consuma il fatto che ormai non si trasferisce più per ciechi e per cast solo la proprietà le case perché ce l'ha agli immobili per dice la si trasferisce anche il sapere
Il rischio è che quelli che sanno trasferiscono i figli loro sapere e quelli che non sanno continua a non sapere
Ed è un problema serio per questa società che deve saper affrontare seriamente glielo dico sembra con una battuta i figli degli imprenditori nove su dieci fanno gli imprenditori si riuniscono a Capri si fanno chiamare il giovane imprenditore i figli agli operai nove su dieci quando possono e non sempre possono fanno gli operai siccome non si riuniscono a Carlo li chiamano giovane per
E questo deve essere un punto un punto essenziale perché la società moderna per senti rischia il suo feudalesimo questa trasformazione allora qui c'è una delle partite più forti che riguarda lo Stato che riguarda gli enti locali che riguarda noi della società civile vogliamo sconfiggere veramente la cultura la prepotenza
Dobbiamo avere testa che funziona vogliamo sconfiggere veramente alla cultura dalla separazione guardate Bossi ma secondo voi quella letto ma è un libro cioè
Non esiste se tu vuoi voi determinare un vero cambiamento questo diventa la base per noi per il sindacato
Presenza nel territorio di allargamento per sapere di capacità di far funzionare le strutture pubbliche di determinare autenticamente questo processo
E troppo sperarlo io penso di no
E tutto nelle nostre condizioni possiamo farla come segno di questi anni ci dimostrano dobbiamo dal venti in poi proseguire questa azione farli uscire alla giornata del venti e determinare attorno a questa iniziativa un consenso largo di popolo perché così i risultati arriverà grazie
Grazia Sergio D'Antoni
Segnaliamo la presenza di Lucio Barone lumaca presidente dell'Ascom che ringraziamo di essere arrivato ai nostri lavori e do la parola Pietro Larizza segretario generale della UIL
Credo che sia chiaro a tutti
Che la ragione dalla nostra presenza
E anche dagli interventi che ci sono stati credo e spero anche dal mio non siamo venuti a Napoli
Per dire beni bravo visse per lo sciopero è stato proclamato
Siamo dovuti a Napoli perché lo sciopero programmato per la campana per il venti prossimo
Io uno sciopero che ha le caratteristiche di un'iniziativa nazionale
Collocata nel territorio della Campania
Ha la caratteristica di una iniziativa nazionale perché la verifica
Del patto per il lavoro che è stato citato
E una verifica nazionale
E le iniziative che il sindacato potrà e forse dovrà assumere saranno inevitabilmente iniziative di carattere nazionale quale che sia la loro articolazione
Guardare c'è un punto
The credo molto spesso viene trascurato
Viene trascurato perché rischiamo di essere un po'tutti vittime della nostra storia dalla storia delle fatiche dei problemi dei drammi
Del Mezzogiorno d'Italia
Il punto che viene trascurata e questo
Per la prima volta nella storia dei rapporti sociali
Che il governo che il sindacato ha fissato con il governo
Si è cambiato
L'approccio sul problema del lavoro in Italia per la prima volta
Il ventiquattro settembre novantasei si è cambiata la metodologia mentre prima si discuteva di quante risorse
Potevano essere trasferite destinata al Mezzogiorno
Con il Patto per il lavoro
Che richiedeva un grande atto di coraggio politico che purtroppo hanno avuto con le conseguenze si è stabilita un'altra cosa
Che c'era una questione nazionale
Una questione di primario interesse nazionale Tire resta quella dell'unificazione economica sociale
E produttiva dell'Italia
E che questa priorità nazionale passata attraverso interventi in una parte del territorio nazionale che convenzionalmente chiamammo mezzogiorno
Noi il Patto per il lavoro che abbiamo stipulato un patto nazionale
Che prevede interventi compreso quello delle opere pubbliche sul territorio nazionale
Ma da una prevalenza una priorità una selettività negli interventi
Proprio nel Mezzogiorno considerato il patto nazionale di maggior rilievo
Questo patto
è stata la ragione del consenso
E questo patto e oggi la ragione del più totale dissenso
Dobbiamo decidere anche un'altra cosa perché non basta dire c'è inadempienze sul piatto
Dobbiamo sapere se dove e quali sono le responsabilità rispettato inadempienze
Guardate presente al Consiglio l'altro giorno ha detto siamo boicottati dalla burocrazia
Io appartenga a una categoria di cittadini che dico che la burocrazia italiana oggi è solo la più grande fabbrica di disoccupati che esiste in Italia
Quindi non ho dubbi sulla responsabilità dell'ampia della burocrazia
Però il presidente del Consiglio non ha detto tutta la verità e soltanto la verità ha detto una parte della verità
Perché ci sono sicuramente ritardi egoismi da parte dell'impresa ma ci sono enormi responsabilità
Da parte della pubblica amministrazione dell'istituzione pubblica
Allora per capire
Come questa responsabilità se localizzati soprattutto come si traducono infatti per la parte dell'Italia che si chiama nel Mezzogiorno no dobbiamo cominciare a mettere a segno di punti ne sugli
Il primo
Sergio citava ad esempio la capacità d'uso dei fondi comunitari
Questo balletto osceno ieri l'uno o il due che poi diventati Riziero perché nel momento in cui si è passata al CIPE se stabilito l'imbuto da cui non uscirà più una lira questo e la corsa accertate matematica detto questo muro
Noi sappiamo c'abbiamo un interlocutore governo conosciamo la responsabilità proporre alcuni esempi
Sappiamo che ci sono somme potere che amministrano le regioni somme poteri che amministra i comuni
Ognuno racconta
Quali sono le responsabilità dell'altro noi abbiamo Lidija
Del livello delle responsabilità
Ma non ci basta perché non è che ci possiamo limitare a fare i giudici ai colpa tua colpa dell'altro ma dobbiamo arrivare al punto in cui le responsabilità o si traducono in atti o determinano il conflitto
L'unico modo
Per fare questa verifica e quella di
Trasformare
Il tavolo bilaterale
L'apporto governo sindacato in un tavolo triangolare
In cui per le istituzioni ci sono le responsabilità ed i soggetti che sono titolari del potere non solo a Roma ma anche in periferia
Non dobbiamo aver la rappresentanza istituzionale
Di modo che nessuno può raccontare all'altro le corti governo responsabili regionali sindaci grandi sindaci delle grandi aree metropolitane lei presi dal sindacato
E li li
Io farò una domanda precisa
Perché ad esempio c'abbiamo un piano di opere pubbliche al novanta per cento destinato al Mezzogiorno che combinato così mille novecentonovantasette no un anno mille novecentonovantasei
Ventitré mila miliardi disponibili
Due mila e quattrocento miliardi impegnati cioè il dieci per cento
Mille trecento miliardi spesi
Domanda
Va be'che non c'abbiamo solo va be'che dobbiamo risparmiare va be'che dobbiamo contenere
Mantenere il rigore ma qua si parla di soldi che stavano lì
Qual è la ragione per cui da ventitré mila miliardi disponibili
Ne sono stati spesi meno del dieci per cento soldi italiani e stavolta non c'entra la comunità nostri messi con progetti parti
Qualcuno è stato mai deve rispondere
Qualcuno deve dire che se non ci sono state non sono stati spesi c'è una sede che ha impedito che venissero spesi
Con un piccolo problema che quando parlo di soldi
Non parlo di regalargli assistenza parlo di opere
Senza la quale la stessa possibilità di sviluppo diventano difficili
E faccio un altro esempio
C'è una grande sistema infrastrutturale su cui tutto il Parlamento italiano quasi tutto e solo frange minoritarie erano in disaccordo
Tutto il Governo senza eccezioni quasi tutto il Parlamento italiano d'accordo
Che si chiama l'autostrada Salerno-Reggio Calabria l'autostrada si fa per dire insomma ex Autostrade
Colto
Le forze politiche d'accordo sulla priorità di questa struttura senza la quale possono morire tante cose a cominciare dal grande porto di Gioia Tauro a cominciare da cui
Due mila e quattrocento miliardi disponibili
Maniera sbagliata criticabile comunque ci dicono che entro marzo del novantasette
Erano pronti i progetti e che nel mille novecentonovantasette
Partiva la prima tranche di opere di un'opera fondamentale anche ai fini della produzione dello sviluppo
Mille novecentonovantasette lo sapete quante cantieri su strada perché non costa la Salerno Reggio Calabria
No dico io nessuno
Cantiere aperto il primo cantiere aperto tre dei primi la prima settimana di gennaio novantotto sarà aperto cantieri l'importo dieci miliardi
Però oggi un anno che nel mille novecentonovantotto
Si impegneranno cinquecento miliardi
Del due mila e tante disponibile
Io ho citato due esempi e potrei farmi tanti
Per dire
Che se mai c'è stato un momento di compressione dell'interiori superiore interesse nazionale bisognava realizzano le migliori condizioni dell'Europa
Senza parlare all'ipotesi di spesa pubblica Paci ritirarsi non senza parlare di tutte 'ste cose siamo arrivati al momento della verità
Lunedì quando ci incontreremo con il governo
Non usciremo da quella riunione
Dicendo siamo delusi
Se in quella riunione non ci saranno risposte concrete e verificabili
E dopo questa esperienza concreto e verificabile vuol dire solo una cosa
Non quanto impegni di spesa si assumono
Quanti cantieri si aprono parlo dei cantieri criteri da quel tipo di opere funzionale alla produzione allo sviluppo
Quante opere si realizzano e mi permetto di dire lo vogliamo sapere dati a responsabilità reali
La vogliamo sapere dal governo
Ma lo vogliamo sapere se Antonio Bassolino sindaco di Napoli cialtrona bene
Di ordine burocratico di ordine amministrativo disponibilità finanziaria di capacità progettuale e quindi a Napoli cosa bisogna fare se non si fatichi sono le responsabilità
E così vale per la Calabria per la Sicilia non vogliamo un tavolo in cui soggette istituzionale che abbiamo eletto
Siano in condizione di rispondere e rispetto ai quali noi abbiamo il diritto di criticare inadempienza per fare questo c'è bisogno di un tavolo in cui protagonisti siano seduti assieme all'impresa insieme al sindacato e ciascuno
Si deve assumere le sue responsabilità
Nessuno può pensare
Che ci si muove in una logica
Che abbiamo convenuto quella del rigore che manteniamo quello dal rigore ma che porta come conseguenza
Al blocco
Dell'iniziativa che porta come conseguenza un tipo di sviluppo Greppi data la spontaneità uguale carovane come quei del far west che hanno organizzato fra Treviso e Foggia
Cose simboliche così importante ma così assolutamente marginale rispetto al problema nazionale
Che l'unificazione economica sociale e produttiva dell'Italia
Il problema che noi abbiamo posto e che non ha trovato risposta è molto semplice non si possono impiegare tutte le energie di cui disponiamo per l'Unione europea
E poi non scegliere portando un Italia divisa in due
E assurdo pensare a un'unione fra Stati europei con un'azione divise in due che tende ad allargarsi
Chiarimento decisione
E anche capacità di risposta anzi magari
Perché vedete dietro le cose
Uno può e deve leggere con professionalità
E denunciare le circostanze lottare se necessario io dicevo prima del CIPE cosa vuol dirci delle ricordati gli umori le due
Grande casino
O dice va bene non potendo scegliere scegliamo la cosa peggiore il tappo da cui non esce niente
Ma non è avvenuto solo questo
Non è avvenuto solo queste
è avvenuto qualcosa qualcosa di molto più serio e di molto più grave
A danno del Mezzogiorno
Perché con quella norma
Sulle competenze del CIPE forse nessuno ci ha fatto caso e sarà uno degli argomenti di lunedì si è deciso pure un'altra cosa
Che i vini dell'iniziativa pubblica e dei finanza pubblica non c'è differenza tra contratto Dario parte per l'ivoriano
Non c'è differenza
Con un piccolo problema
Che il contratto d'aria
Che erano i contratti per lo sviluppo accelerato noi abbiamo accettato e concordato solo per il Mezzogiorno
Solo per il Mezzogiorno agevolazione temporanee per favorire la creazione d'impresa
Mentre i patti territoriali valevano per tutto il territorio nazionale
Nel momento in cui significa ci stanno le conseguenze
Vini una primizia anche se qualcuno ha detto che è stato scritto male è un atto riservato e ce lo diciamo riservatamente fra di noi
è pronta un decreto
Della presidenza del Consiglio
Che dovrebbe essere discusso con noi che indica il progetto sui contratti d'aria
Noi conosciamo i tre i due più Crotone Manfredonia Torrese stabiese
Questa è molto più ampio è vero che c'è il genero c'è Porto Torres però è vero che c'è la Liguria il Piemonte la Lombardia il Lazio
Cioè nel momento in cui i contratti Daria
Con quella classificazione indistinta
Diventano uno strumento operativo per l'Italia e la più grande fregatura che si possa organizzare per quella parte Italia che chiamiamo mezzogiorno
Perché pare lo stesso trattamento in una situazione diseguali significa colpire solo i più deboli
Allora dietro le cose tecniche apparentemente tecniche si hanno effetti politici rilevante di questa natura
Noi tutte queste cose tutte nessuno escluso
Ne discuteremo lunedì
Quando ci incontreremo con Prodi
Non andiamo linee con toni minacciosi né un con proclami andiamo con le idee chiarissime nella massima unità
E con assoluta determinazione
Per dire il discorso sul tema amico è finito
Siamo al momento delle responsabilità il sindacato sarebbe la tutte tutte nessuna esclusa
Il governo se ne deve prendere tutte cominciando a dire la verità e senza tentare di manipolare
E senza tentare di sovrapporre promessa con i fatti com'è avvenuto per un anno intero questo non lo consentirebbe
Quindi non lunedì ci incontreremo
Lunedì faremo questo momento di verità lunedì unitariamente in assoluto mi dà come è sempre avvenuto dicere decideremo anche le cose da fare
In mancanza di risposte concrete credibili e soprattutto verifica
A questo punto di vista lo sciopero del venti lo sciopero insieme per il lavoro
E insieme contro la criminalità
Io non voglio dire le cose che hanno già detto sappiamo tutti cosa sono cos'è la criminalità alla criminalità che sappiamo tutti che l'alternativa alla libertà d'impresa di lavoro sappiamo tutti che dove ci sono loro
Diminuisce la sfera delle libertà anche individuale anche familiari
Sono esseri sanguinari
Che vivono
Sfruttando i bisogni sfruttando il lavoro sfruttando l'impresa impedendo lo sviluppo queste cose le sappiamo e le diremo anche il venti
Però il vento è emersa anche una giornata importante per un'altra ragione
Io credo che il sedici quando ci incontreremo con il Governo Prodi non sarà nell'incontro a dirmi identico e credo nemmeno l'incontro amichevole
Sarà l'incontro dalla verità e dall'incontro a verità noi decideremo quello che pare dopo il dopo sedici la prima cosa che c'è concreta vera
E lo sciopero generale in Campania con le manifestazioni province della Campania
Questo sciopero già s'inquadra in una dimensione nazionale non è un attimo solitudine dalla Campania si inquadra in una dimensione nazionale
Deve essere un grande show
Una grande giornata di lotta una grande giornata di partecipazione di popolo
Perché non abbiamo bisogno assoluto bisogno dal momento in cui inizia la verifica con tutte le conseguenze che può portare
Che se in Italia c'è una persona distratto
Disattente se per caso le persone distratte disattente possono presenterà al Governo italiano
Partendo da Napoli partendo dalla campagna ebbene che aprono gli occhi è bene che si chiama come dicono i romani una regolata
Perché non c'è più tempo per discute dei carabinieri è il momento dei patti o il momento della lotta
Grazie alla Rizza
Allora
Noi credo che abbiamo anche il dovere di leggere a tutti voi il messaggio che
Nel primo pomeriggio o ci è stato inviato ai segretari generali di CGIL CISL e UIL della Campania
Dal ministro Napolitano Pinto tre U
E Bersani il messaggio è questo cari amici l'assemblea da voi convocata per oggi costituisce un importante momento di preparazione della grande iniziativa di sciopero contro la camorra e per il lavoro del giorno venti
Il governo è consapevole della sua responsabilità e intende rinnovare precisare i suoi impegni anche attraverso l'incontro con i segretari delle confederazioni CGIL CISL e UIL previsto per i prossimi giorni
Come il presidente Prodi ha sottolineato nella riunione odierna del Consiglio dei ministri
Ciascuno di noi destinatari del vostro invito all'assemblea di questo pomeriggio e pronto a fare la sua parte e a dare specifiche risposte alle questioni che emergeranno dall'Assemblea
Pur non intervenendo vi di persona per rispetto delle opportune distinzioni di ruoli e responsabilità con i più cordiali e solitaria auguri di buon lavoro Napolitano Pinto tre è u Bersani
Così come correttamente voglio leggere di un un una dichiarazione rilasciata a nome delle segreterie regionali di CGIL CISL e UIL della Campania
Danni da Nicola Martino ed Antonio Crispi la decisione dei ministri pur tempestivamente puntualmente invitati
Di disertare l'incontro di oggi a Napoli per le modalità in cui è maturata assume il preciso significato di un ennesimo rinvio del governo di passare dalle enunciazioni ai fatti e di rinviare ancora una volta qualsivoglia decisione
Per dare risposta ai problemi dello sviluppo e dell'occupazione della campagna del Mezzogiorno
Sia la chiara sensazione che solo forse dopo le decisioni della comunità in materia di moneta unica ci sarà spazio per una politica per il Mezzogiorno
Quello che ancor più inaccettabile lo sfuggire alla discussione al confronto che resta l'essenza della politica
La politica non può rimanere confinata nella turris eburnea dei palazzi di governo ma deve misurarsi con la gente con i bisogni e le esigenze una politica che teme la discussione o il dissenso è una politica che perde il proprio ruolo
Lo sciopero generale del venti marzo vuole essere una sollecitazione un richiamo a passare dalle parole ai fatti dall'analisi ai progetti nella consapevolezza di cui essi che ha il sindacato
Ma anche la società campana e più in generale e di cui ha dato prova nel voler puntare non assistenza
Ma lavoro produttivo di voler dispiegare le proprie energie per un salto di qualità che consentisse di entrare in Europa non compete sia o fardelli ma con un'opportunità per tutta la comunità nazionale
Certo non mancheranno tavoli occasioni di confronto ma il segnale che si coglie oggi e che tutto sarà più difficile
Nessuno pensava che oggi si risolvessero di colpo tutti i problemi
Ma che qualche impegno qualche prospettiva assunta con i lavoratori con la gente
Mantenesse saldo quel filo di speranza che lega i disoccupati meridionali lavoratori le imprese con una prospettiva a cui tutti vengono date in cui tutti vengono dati delle opportunità
Le motivazioni della manifestazione lavoro sviluppo politiche per l'impresa
Lotta al cancro della criminalità organizzata meritavano ben altra attenzione in particolare sul punto del contrasto alla criminalità organizzata fatture di scoraggiamento della volontà di intrapresa ma anche piaga della vita civile della democrazia
Ci si è fatti sfuggire l'occasione di partecipare ad una grande mobilitazione delle forze più vive della nostra comunità
Ringrazio tutti voi e buon lavoro a tutti dalla grande riuscita dello sciopero del venti insieme per il lavoro e lo sviluppo insieme contro la camorra grazie