"Gli incentivi alle imprese: presupposti teorici e valutazioni empiriche" incontro promosso da Mediocredito Centrale in occasione della presentazione di una ricerca curata dall'Osservatorio sulle Piccole e Medie Imprese del Mediocredito Centrale tenutosi presso la Sala Guido Carli della sede del Mediocredito Centrale

Abbiamo tutti in piedi oggi
Ma si parla di incentivi regola collezione aumenta io gente Vizioli solo dove limitarmi ricordarvi a leggere due bellissimi articoli sul civico ventiquattro ore l'altro giorno una più sullo spiedo
L'altro grosso Bagella Zaccaria anche dei titoli complimenti le anticipazioni delle faticose anche limitarmi ad inviargli a questa lettura soltanto aggiungerò tanto qualcosa premia Samia così valutazione in ordine a questa importante dice che centrale grazie all'osservatorio no a laboratori oggi sentiamo credo che sia un altro contributo importante all'approfondimento della politica industriale del nostro Paese e noi un po'l'ambizione sia quando eravamo in territori con l'abbiamo da conservare anche in questa fase siamo una società per azioni e con lui
Riguardante abbiamo avuto sottolineare questa nostra presenza con la denominazione particolare di Banca di sviluppo no una definizione un po'nuovo nel nostro Paese ma credo che questo termine sviluppo negli ultimi giorni è tornato alla ribalta perché avendo raggiunto il tre maggio
Molti si preoccupano che occorre superare il quattro maggio cinque maggio no e quindi termine sviluppo torna appropriato insomma no perché noi grazie a dio questo tipo di terminologia abbiamo acquisito paterni facilitano abbastanza nostro omaggio
In questo tipo di presenze questo tipo di valutazioni ecco quindi dove cerca di oggi mette in chiaro diversi punti due in particolare il primo e gli incentivi all'impresa e sono utili questo credo che sia una dato che emerge dal dalla ricerca no o dell'impresa Gemola dell'investimento meglio ve l'ha detto è superiore rispetto alle non agevola il tasso di crescita e anche suo superiore anche se di poco le piccole e medie imprese agevolate evidenzio tassi di crescita e l'occupazione molto superiori devono agevolare l'indebitamento delle imprese si sposta dal breve al medio termine quindi si può dire che c'è un dato positivo in ordine all'uso degli incentivi il secondo con sono i limiti e incentivi
E qui ritrovo particolarmente importanti tre indicazioni che emergono dalla ricerca il primo e lo scarso peso relativo delle imprese più piccole e più giovani tra i beneficiari delle agevolazioni fatta eccezione per legge Sabatini dove invece questo aspetto non si non si rileva un secondo aspetto che le incentivazioni non hanno ridotto strutturalmente la fragilità finanziaria dell'impresa e loro preferenza per i capitali di debito anziché periti e vitale
Il rischio sono molto marcate le differenze quanto agli effetti degli incentivi fra le diverse regioni per esempio dove sono più infrastrutturate regioni Effetto d'incentivo è maggiore
Ecco queste due elementi questi questi due aspetti orco segnalato ci mettono l'evidenza tre priorità per una politica industriale e più efficace per una politica industriale di mercato
Il primo è l'informazione alle piccole e medie imprese il secondo è la capitalizzazione e il terzo è l'infrastrutturazione
Sì felice questa questa mia sintesi vediamo primo l'informazione per piccole e medie imprese
Devono ridurre la simmetria informativa siamo profondamente convinti che rapporto banca impresa è viziato dalle asimmetrie informative
Più è ricca di informazioni più il rapporto banca impresa efficace quindi questo questo tipo di affermazione richiama al senso di responsabilità reciproco dell'impresa e delle banche le banche di un buon esempio
Di aumentare le informazioni con l'inglese questo è un invito molto grosso a manager bancario nel nostro Paese a fare quel passo in avanti fondamentale per accrescere costruttivo di di di rapporto tra banca impresa
Ecco questo è primo punto questo viveva sbaglia informativa il secondo punto la capitalizzazione dell'impresa il terzo punto è quello che dicevo prima alloro infrastrutturazione per quanto riguarda il secondo punto della capitalizzazione credo che ormai sia un dato ricorrente non risulta anche noi però che sono circa mille seicento l'impresa che possiedono che gli inquisiti economici essere ammesse alla quotazione
Il loro patrimonio netto ammonta a circa sessanta mila miliardi di lire
Di contro l'offerta attuale non so Sistino sapete molto insufficiente negli ultimi tre anni sono entrati in Borsa non più di sette otto imprese familiari
Le aziende quotate erano a fine novantasette appena trecentouno l'obiettivo a mio avviso dobbiamo porci è essere quanto meno addivenga a bordo spagnola dico di più no che sono quattrocento cinquecento imprese questo l'obiettivo vediamo per forza porci
Devo dire che su questi due punti meglio della centrale che però ha fatto abbastanza credo che sia il gruppo più presente nel capitale di rischio con le cento imprese
Partecipa alla Sofipa con i due fondi chiusi obiettivo Futuh l'Obiettivo impresa al nord e Mezzogiorno futura suddetti residente
Mia sinistra otto del San vedo presente questo fondo che appena nato
L'abbiamo affidato due Cecilia insomma
Bellissime mille miliardi del Banco di Sicilia abbiamo ritenuto così mantenere alto lo sterminio della tardive e mi arrovella San Bello
E l'attribuzione di Catania ci può trovando prima delle presenze nel capitale di rischio del sud del nostro Paese scorso ottanta miliardi pronti a rinnovarli
Quando l'abbiamo esaurito il mio avvocato Sandero giubbotti di un possibile qualche tipo di notizia
Positiva a questo riguardo
Ecco io su un punto vorrei soffermarmi questa passaggio la quotazione in borsa che lamentiamo in ritardo per certi versi in altri casi ho visto un'eccessiva fretta da parte dell'impresa infine ieri i familiari di punto in bianco e la mattina si è alzato in Borsa
Io sono molto preoccupato di questo passaggio e non può non significa questo ha una non non in coordinamento con il Chievo prima insomma c'è vari modi a nostro avviso oggi in modo più efficace
Per alle creare una stanza di compensazione insomma che si passi dalla famiglia alla quotazione sono i fondi chiusi
è inevitabile che siano questi la formula attraverso la quale si possa arrivare a ridurre l'indebitamento aumentare il capitale di rischio prepararli con un trading molto efficace alla votazione
Io mi auguro che i fondi chiusi i prossimi mesi aumentino a dismisura anche perché dobbiamo cogliere l'efficacia dall'entrata a regime dei fondi pensione ai fondi pensione dovranno ricordarsi di investire nell'economia reale
Ma dobbiamo creare gli strumenti per investire l'economia reale il fondo chiuso a nostro avviso rispecchia questo tipo di caratteristiche sono giorni fa
Ho notato anche non so a che punto una proposta non so se il ministro che un solo sottosegretario in ordine al diverso uso del TFR insomma no su questo tema io voglio dire una cosa chiedo che sia abbastanza innovativa e cioè dobbiamo pensare che con l'elezione di un ente regia via possibile che se non entra a regime fondi pensione non non risolviamo i problemi dall'abitazione dell'impresa
Non sappiamo neanche problema le realizzazioni che tanto renderlo sullo spiedo insomma no se non oggi rarissima regimi fondi pensione forse i problemi che sono sorti ultimamente non faccio nomi e cognomi sono corse non sarebbero solo forse non sarebbe l'uso allora occorre accelerare la crescita dei fondi pensione no e forse Tfr può essere un contributo insomma no lo dico perché io ho avuto più volte l'occasione di parlare col presidente la Confindustria su questo tema insomma no
E mi sembra che stia arrivando a una posizione che la gestione artigianale
Dell'autofinanziamento del TFR in una paese industrializzato come il nostro con un mercato finanziario asfittico debba pretendere insomma no un uso professionale la gestione del Tfr no e senza questo porti scompenso all'equilibrio finanziario dell'impresa italiana insomma no e il mondo è uno solo fare in modo che il TFR che vari fondi pensione torni al industriali tali dei fondi chiusi
Se questo necessita di una intervento fiscale no in ordine appalti dei fondi chiusi possono essere più appetibili dei fondi pensione
Sì faccio due solidi conti e Vecchi vediamo quante la crescita e poté interno lordo vediamo quante la costruzione di ordine fiscale e che da un fisco imprenditore possa fare una considerazione del genere insomma no altrimenti io non capisco
Perché i prossimi giorni un fondo chimiche foto da meccanico il fondo grazie Vattelapesca da dove industriali e il sindacato avranno un ruolo importante in una gestione mandi la predisposizione e e poi mercato finanziario all'ingresso in Europa resta comunque asfittico facciamo uno sforzo del genere vedere come ridare agli industriali quello che gli togliamo dal dal TFR che studiando la progressività ovviamente insomma no possa dare una spinta e un'accelerazione
Non non di poco conto ecco
Questa è la vostra che noi facciamo inventerà allo studio io so che il presidente la Confindustria attento a questa vicenda certamente volesse garantito però che poi ai vip degli industriali no tornino i flussi usciti dall'altra parte credo che parlando anche agli industriali
Si trovano o nella situazione oggi del passaggio generazionale insomma no
Ceppi l'ex direttore generale della Gemina oggi responsabile Tesoro industria dell'Emilia Romagna noi meglio che gli ho fatto venticinque partecipazioni di minoranza sua nella sua regione e non vedo perché Obiettivo impresa che è fatto nella regione Emilia Romagna posso raggiungere i prossimi anni effetti molto positivi io porto un dato di Obiettivo impresa dovevamo convinti settanta miliardi vediamo messo nuove romagnolo Dometti nuove romagnolo ereditano mesi sei mesi fa ancora i casi non erano scesi Cosimo sì sì oggi hanno mesi cinquecentoventi industriali Romagnoli o professionisti o famiglie romagnole allestì nel fondo chiuso
E Obiettivo impresa
Terzo la seguiva forse oggi si lancia un altro concluso media impresa la presenze ancora maggiore quindi c'è una attenzione certi vicoli industriali devono essere un po'più coraggiosi
Nel farci partecipare l'ultimo aspetto riguarda il problema della infrastrutturazione
Che è fondamentale in questa politica industriale e su questo terreno io non spendo molte parole ma credo che provvedimento della Bassanini no da ormai degli enti locali tutti corriamo
Avrebbero avuto insomma no un ruolo i protagonisti dello sviluppo no noi come Mediocredito abbiamo immaginato che anni fa e questo sarebbe verificato e ci siamo organizzati da diventare i consulenti degli enti locali
Gli assicurò che tre anni fa l'anno di cinema diventare quella di enti locali di sguardi dubbiosi e scettici intorno a questa scelta io ne ho avuti tantissimi perché Mediocredito andava
All'assistenza consulenza agli enti locali perché i clienti sono questi
Heaney ha detto tre anni fa oggi vedo che sono dei bei clienti no fra poco avranno anche nei bilanci più consistenti maestro dei clienti nudi perché hanno in mano un potere enorme non hanno una strumentazione idonea a questo riguardo
Sistema bancario il nostro Paese deve riscoprire questo su questa possibilità
E quelle banche che avranno il coraggio di aumentare l'attenzione verso gli enti locali a mio avviso nel breve periodo si troveranno bene perché chi si illude ancora di continuare a essere che sta lì l'ente locale una posizione passive fredda ha sbagliato mestiere
Deve essere un soggetto che accompagna la finanza il territorio in totale spesso nel patto territoriale ci deve stare la banca locale
Noi stiamo studiando una cosa che funziona ancora non sappia esempio come fare in modo che la banca locale si è più impegnata nel patto d'Italia stiamo studiando dimissioni vesti obbligazionari di Pato papà al limite sottoscritte dalle banche popolari locali no votare risparmiatori possono comprarle
In questo modo evocato quel consenso dal basso
E Justine evidenti ventiquattro ore cioè impegno insomma no a fare in modo che la politica industriale trovi sul territorio un consenso in una sua responsabilizzazione
Queste mio viso sono gli elementi che possono prenderci ottimisti nella nella nel futuro una politica industriale che certamente in cambiamento
Le politiche dove culturale un uso diverso che aveva finanziaria che sia più verso utilizzo dei mercati finanziari
Più a questo incontro nel circolo interessante tutto sugli ospiti
Grazie
Presidente Imperatori e grazie non solo per terminato la parola per avere convocato questa riunione ma vorrei ringraziarlo soprattutto nella mia qualità
Presidente del Comitato scientifico dell'asse probatorio sulle piccole medie prese del Mediocredito centrale
Una Corpo di studio che da molti anni
Funzionerà
E che ha al suo attivo una serie di lavori molto approfonditi
Soprattutto una serie storica di analisi sul funzionamento delle imprese piccole e medie in Italia
Se ne parla tanto di questo strato che costituisce circa l'ottanta per cento del del nostro tessuto produttivo ma poi in realtà
E poco conosciuto suo modo di funzionare la più consistente base i dati che è oggi disponibile in Italia base di dati finanziarie
Quantitativi è anche qualitativi sul comportamento di questa impresa è stata raccolta negli anni da questo osservatorio che funziona anche sulla base di un'indagine di una convenzione con il ministero dell'industria
Ma che è stato sempre sostenuto dal Mediocredito centrale e in questo modo ha onorato il suo impegno statutario nel nei confronti delle imprese di non grande dimensione lo studio che presentiamo oggi è una delle iniziative focalizzate dell'Osservatorio
Che nasce indico riferimento col alla base di dati generale ma che approfondisce una tematica la tematica oggi scelta e ne parlerà poi il professor Manzella che ha guidato questo studio scientificamente è quella della valutazione degli incentivi di politica industriale
Ora e uno il momento di ripensare al tema della politica industriale e dei suoi strumenti dal particolare gli incentivi
Il termine politica industriale negli anni ha avuto una fortuna molto variabile
Inizialmente è stato accolto con diffidenza dagli economisti pure la politica industriale e statalista come possibile contaminazione tra la valutabilità della politica economica sulla base di modelli quantitativi
E invece l'artigianato per non dire di peggio della gestione giorno per giorno che sottoposta al rischio di valutazioni non fondate
C'è stato un momento in cui la politica industriale ha avuto una maggiore considerazione
Ed è stato in particolare quando si sono costruiti scritti poi non sempre adeguati dei piani
Settoriali in diversi momenti della nostra
Dal nostro politica economica più recentemente tuttavia il tema della politica industriale
Definito questa espressione è stato messo in ombra
Credo che il motivo di questa trascuratezza sia derivante dal fatto che tutti i maggiori Paesi industrializzati sono ritornati
A convincersi dell'importanza fondamentale degli equilibri della politica economica
Quindi il gli equilibri negli aggregati di bilancio equilibri tra i flussi di entrate i flussi di uscita
E hanno dato minore importanza apparentemente ai contenuti di questi flussi soprattutto per quanto riguarda la politica industriale
Io credo che questa tendenza che ha prodotto frutti positivi che sarebbe difficile sottovalutare
Soprattutto per il nostro Paese
All'indomani
Del raggiungimento di un importantissimo traguardo nostra pratica ammissione nel sistema della moneta unica europea ammissione che è stata ottenuta proprio con una rigorosa politica economica però proprio per questo traguardo ormai sostanzialmente raggiunto
Quindi rilancia importanza dalla politica industriale
Perché
Essere nel sistema monetario unico europeo significa perdere la leva monetaria la leva del tasso di cambio come credo di politica economica e quindi significa dare più importanza alle
Variabili reali nella competizione con gli altri Paesi
Ora questa competizione si svolge su due livelli il livello interno europeo e livello internazionale
Mondiale se volete
Io credo che bisogna prima guardare a questo secondo livello sul quale non l'Italia ma tutta l'Europa è in difficoltà da parecchi anni il nostro tasso di disoccupazione è senza pari rispetto a quello degli Stati Uniti
Ho rispetto a quello del Giappone
Certo non ci proponiamo come modello la struttura di funzionamento dell'economia giapponese ma certo la struttura di funzionamento dell'economia americana deve essere per noi importante
Elemento di riflessione questa struttura si basa su due pilastri
Flessibilità dei fattori produttivi delle organizzazioni produttive alto contenuto
Di tecnologia in senso lato nei prodotti nei processi produttivi
Nelle organizzazioni
Bene la politica industriale e quella parte della politica della pubblica amministrazione che in qualche modo cerca di favorire l'innalzamento del secondo fattore cioè del contenuto tecnologico organizzativo di sofisticazione
Dei prodotti dei processi delle organizzazioni
Non tragga in inganno l'assenza pratica del termine politica industriale dalla scena politica americana
Gli Stati Uniti hanno sempre fatto politica industriale con diversi strumenti l'amministrazione Clinton sta facendo fin dall'inizio del primo mandato il presidente qui un'intensa politica industriale
Consistente nel cercare di diffondere nelle imprese nelle amministrazioni addirittura nelle scuole nelle famiglie
Gli elementi fondamentali della rivoluzione tecnologica di questo scorcio di secolo che sono la tecnologie delle telecomunicazioni
La tecnologia della elaborazione delle informazioni il progetto di autostrade digitali di cui parlo Clinton fin dal momento dalla sua prima lezione è un grande progetto di politica industriale
Ma veniamo alla ricerca che oggi viene presentata
Nel nostro Paese politica industriale
Ha sempre voluto dire per il passato politica degli incentivi e cioè semplificando molto per essere più chiaramente intelligibile erogazione di denaro pubblico in una forma o nell'altra sottoforma di
Capitale
Contributo in conto capitale credito agevolato o più di più recentemente detrazione fiscale
Quindi erogazione di denaro pubblico a fronte di progetti di investimento
è chiaro quindi che è una formula
Riduttiva limitata rispetto alla tastiera di strumenti di politica industriale che possono essere immaginati
Però è quello che abbiamo
Allora una delle esortazioni che noi come studiosi del dall'osservatorio ci siamo permessi di fare di ripetere in direzione dei responsabili della politica industriale è stata sempre quella di
Valutare
L'efficacia degli strumenti esistenti prima di progettando e dei nuovi e soprattutto prima di mettere in discussione la continuazione degli strumenti stessi quelli già esistenti
Misurare l'efficacia degli incentivi in generale degli strumenti di politica industriale tutt'altro che facile perché la domanda a cui si deve rispondere a una di quelle quasi impossibile cioè che cosa sarebbe successo se la storia fosse andata in modo diverso per esempio se non ci fossero stati gli incentivi
In particolare
Uno degli delle misurazioni più semplici dell'efficacia di uno strumento che consiste nel vedere quante imprese se ne servono quanti investimenti vengono fatti con con lo strumento
è facilmente attaccabile dalla critica che consiste nel dire se lo strumento molto adoperato vuol dire che è un regalo per le imprese
Un'altra possibilità di misurazione consiste nel vedere i risultati dello strumento cioè gli investimenti che sono stati fatti
La critica che abbiamo sentito fare dei nostri colleghi
Molti anni è che probabilmente investimenti sarebbero stati fatti comunque che nessun incentivo può indurre un'impresa fare un un investimento che non è conveniente magari fosse davvero del tutto
Sempre ero neanche questo dunque certamente in agguato ci sono queste obiezioni
Non quindi abbiamo cercato di superare le obiezioni stesse andando a vedere i risultati e come farebbe una sperimentazione
Qual è stato il comportamento delle
Dei soggetti sottoposti alla terapia come si differenzia ex post l'andamento dei soggetti sottoposti alla terapia rispetto al gruppo di controllo a quelli che non hanno
Subito beneficiato la terapia e con quali metri possiamo misurare questo comportamento metri sono quelli dell'effettivo investimento sei USA è stato usato denaro pubblico per indurre le imprese a investire vediamo se ne investito di più
E soprattutto degli effetti dell'investimento perché critiche un pochino più sofisticate di quelle che ho citato prima consistono nel dire beh sia da per gli incentivi alle imprese e quindi perfetto è che le imprese investono dopo si trovano con un eccesso di Investimenti si trovano con una struttura distorta
O perlomeno si trovano una diversa combinazione produttiva nella quale capitale
Pesa più del lavoro e quindi l'Effetto echi aumentarle intensità di capitale ma ridurre l'intensità di lavoro
E tutto questo a parte gli effetti sull'occupazione potrebbe non è stato neppure positivo per quanto riguarda la competitività delle imprese allora gli indicatori che sono stati scelti sono quelli che riguardano l'intensità di investimento dall'impresa agevolati in quelle non agevolate
L'andamento dell'occupazione la crescita del fatturato dello performances effettiva delle imprese il rendimento del capitale investito
In altre
Informazioni che stiamo raccogliendo sempre di tipo più qualitativo non cerchiamo anche di misurare andamenti più difficilmente valutabili tipo il comportamento innovativo dell'impresa mandamento qualitativo che naturalmente molto più difficile
Misurare in termini oggettivi e quindi non è particolarmente oggetto di questa indagine ma potrebbe esserlo de
Piacevoli lavori
Professor Bagarella
Io vorrei concludere questa introduzione
Perché poi i risultati della ricerca illustrerà il professor Bagella
E facendo riferimento ad alcuni
Temi che presidente Imperatori
Trattato nella sua introduzione
E i temi riguardano proprio limiti al funzionamento delle piccole e medie imprese che sono posti in evidenza dell'insieme delle indagini dell'osservatorio e anche da questa indagine
Le piccole e medie imprese
Non sono per tutti gli strumenti ugualmente in grado di trarre lo stesso vantaggio che ne traggono le grandi imprese e qui la nostra indagine
Porta un risultato di di notevole rilievo dal punto di vista proprio dei
Facitori della politica industriale
Gli attuali strumenti di politica industriale disponibili per l'Italia limitati quasi esclusivamente agli incentivi presentano una notevole differenza tra loro per quanto riguarda la capacità di dirigersi preferenzialmente verso le imprese piccole e medie alcuni strumenti della politica industriale sono
Più particolarmente oggetto di appropriazione chiamiamola pure così da parte delle imprese grandi
Altri invece e cito la legge Sabatini e la trecentodiciassette hanno dimostrato una molto maggiore capacità di attivare comportamento d'investimento delle imprese minori
Altre differenze ci saranno illustrate dall'autore dello studio riguardano poi l'efficacia degli investimenti degli incentivi per quanto riguarda l'occupazione
Ho anche la relazione tra l'efficacia degli incentivi e la struttura del tessuto esterno alla quale pure il professore Imperatori ha fatto riferimento che è un altro grande tema di riflessione che questo studio propone gli incentivi sono efficaci se vengono seminati su un terreno Feltri
Gli incentivi diretti le le zone che non hanno ancora ottobre possibilità di sviluppo non solo perdono di efficacia ma in molti casi non vengono neppure l'operanti dall'impresa questo significa che occorre una focalizzazione territoriale dei sistemi disincentivo più in generale degli strumenti di politica industriale e molto probabilmente se poi venissero arricchiti in direzione dei servizi e non solo degli incentivi economici dovrebbero ancora ulteriormente
Essere differenziati ma vorrei chiudere toccando un tema finanziario che ha già toccato
Il presidente imperatori nella sua competenza un tema che mi sembra di grandissimo rilievo in questo momento ed è quello degli intermediari finanziari dire meglio degli operatori finanziari quali fondi chiusi i fondi pensione e il ruolo che essi possono aderire in questo momento dello sviluppo del nostro sistema economico
è un sistema che a affrontato con incredibile vitalità gli sconvolgimenti che si sono verificati durante gli anni Novanta
Un primo esempio di vitalità differenziata tra settore industriale settore finanziario abbiamo avuto nel novantadue
Di fronte a una drammatica svalutazione della moneta e alla altrettanto se non più grave più drammatica contrazione del mercato interno le imprese sono state costrette a esportare ad accrescere molto rapidamente il contenuto d'esportazione dalla loro produzione lo hanno fatto nel giro di pochi mesi
Le banche non hanno fatto altrettanto
Lei in piccole e medie imprese che si sono dovute installare in qualche modo sui mercati internazionali non hanno trovato ad accompagnarle le banche di cui si sono di solito si servivano nel sistema domestico
E ci hanno messo pochi mesi per trovare nuovi clienti dall'altra parte del mondo ci hanno messo ancora meno per trovare nuove banche
Questo questo spostamento che si è verificato allora per una quota dell'attività delle riprese
Rischia di riprodursi sia pure in misura non così drammatica con l'entrata in vigore della nuova moneta unica se le banche italiane
Non saranno in grado di dare lo stesso livello di servizio allo stesso livello di convenienza delle altre banche che operano tutte sulla stessa monete c'è il rischio di un altro ulteriore spostamento di clientela verso sistema bancario
Gli altri Paesi facenti capo ad un parte dell'Unione Europea
Ma non c'è solo la banca come come operatore finanziario come partner finanziario dell'impresa
Giustamente diceva presidente Imperatori la banca e il partner tradizionale ce ne vogliono altri c'è una gamma molto ampia di operatori finanziari che possono accompagnare l'impresa e che stanno tra la banca
Erogatrici di credito ordinario e il socio che partecipa al capitale in forma di controllo come azionista non di controllo
E quindi preferito in Borsa
Ci sono per esempio forme di debito
Cartolarizzato cioè utilizzato che hanno bisogno anche qui di una minore a simmetria informativa
Per esempio di valutazioni del merito di credito come il rating
Che in Italia si stanno appena sviluppando
Ci sono però ovviamente le partecipazioni al capitale di rischio che richiedono operatori in grado di valutare la profittabilità delle imprese nel medio lungo e questo è proprio il campo nel quale il nostro sistema finanziario è più specificamente debole una debolezza
Che è molto evidente nel campo delle privatizzazioni cui ha fatto
Riferimento Presidente imperatori che vorrei toccare solo di sfuggita
Per dire che è probabilmente molto più rilevante anche se molto se meno evidente
Nel resto nell'economia quello che riguarda le imprese piccole menti
Nel campo delle privatizzazioni è evidente che
I Paesi come l'Italia che stanno attuando intenso programma di ricollocazione sul mercato di aziende che facevano capo alla mano pubblica
Possono trovarsi talvolta di fronte a una difficoltà di reperire il compratore adeguato per compratore adeguato intendo
Un imprenditore o una struttura imprenditoriale che sia in grado di trarre vantaggio
Di questa ondata di vendite perché non si può chiamare in altro modo l'ondata di vendite in crescita effettuando molti Paesi industrializzati e in particolare nel nostro nonostante il rialzo dei prezzi di Borsa che tocca anche in particolare le imprese destinate alla privatizzazione
Io continuo a essere convinto che i prezzi ai quali le privatizzazioni vengono effettuate sono prezzi estremamente interessante
E che quindi gli imprenditori che costituiscono la controparte delle privatizzazioni in sono imprenditori che stanno facendo degli ottimi affari
In prospettive di medio e di lungo termine
Ma questi sono i tipici affari che solo alcuni operatori possono permettere e sono gli operatori che dispongono di consistenze finanziarie medio alte
E soprattutto di capacità di affrontare rischi di pianificazione rischi di gestione dei mercati internazionali rischi di investimenti tecnologici contraddistinti da una certa lo aleatorietà e da un ritorno piuttosto lungo ecco quando noi mettiamo insieme tutte queste caratteristiche
E cioè dimensione robustezza finanziaria capacità di operare volontà di assumersi dei rischi tecnologici a lungo termine
Quasi sempre vediamo scomparire tutti i potenziali
Partner italiani e quindi se è vero nella misura in cui è vero che le privatizzazioni costituiscono uno opportunità di profitto nel lungo termine questa opportunità finisce per attrarre molti più operatori internazionali tra operatori italiani eppure in questo momento l'andamento della Borsa dimostra che a fronte delle operazioni di privatizzazione e simmetricamente non potrebbe che essere così
La disponibilità a investire cento il tesoro con il risanamento della finanza pubblica
Sottrarre ogni mese dal mercato finanziario opportunità di investimento in titoli a reddito fisso queste opportunità d'investimento
Si devono dirigere verso altri investimenti di solito in prevalenza investimenti finanziari e questo fa crescere il valore dei titoli
Ma paradossalmente direi fa crescere il valore dei titoli esistenti perché questo risparmio diffuso non gestito non irrobustito da una capacità di scelta imprenditoriale si dirige verso i titoli esistenti
Anziché poter sostenere delle proposte imprenditoriali verso i grandi oggetti delle privatizzazioni
Di qui della mia convinzione che assolutamente ragione integratori quando dice che questi soggetti che mancano ovvero i fondi di investimento i fondi pensioni fondi chiusi
Minor misura per quanto riguarda le privatizzazioni potrebbero essere i protagonisti di
Proposte imprenditoriali per le quali molto spesso il soggetto imprenditoriale non è parente
Non è che manca in Italia la una classe di imprenditori che siano in grado di concepire Progetti mancano di solito le forze finanziarie da mettere al servizio di queste idee
Allora se questa carenza è così evidente almeno a me sembra così evidente nell'ambito dell'operazione di privatizzazione immaginate quanto è più grande anche se non percepibile per quanto riguarda il grande tessuto delle imprese medie e piccole c'è un'enorme
Serbatoio nascosto di equity nel sistema finanziario italiano che è rappresentata dal dall'equity che potrebbe essere messa in questa macchina meravigliosa che sono le piccole e medie imprese italiane che producono esportano innovano eccetera però non riescono ad attingere a questo grandissimo largo di risparmio che continua a riversarsi facendo crescere il valore dei titoli esistenti mentre non alimenta le vere capacità di investimento e di lavoro
Non siano vere pazzo quella parte vivere capacità di investimento di lavoro che fanno parte del mondo le imprese piccole e medie
Credo quindi per concludere che la politica industriale
Si debba proporre di riportare
La capacità di investire in questi
Elementi del tessuto produttivo che sono dotati di una forza propulsiva propria ma il messaggio che viene da questo studio
Che gli strumenti di politica industriale esistenti funzionano sono efficaci e che quindi una riprogettazione degli strumenti sarebbe estremamente rischiosa se partisse dall'idea di cancellare gli strumenti esistenti per inventarne di nuovi
Personalmente mi sentirei di suggerire di progettare degli strumenti nuovi
Affiancarli a quelli esistenti di cominciare assaggiarli di misurarli con tecniche come queste e poi eventualmente in modo graduale
Se e come è possibile una transizione e adesso da
Prima di dare inizio alla presentazione della ricerca consentitemi di scrivere a mia volta il ringraziamento sentito
Al Mediocredito centrale in particolare al presidente Imperatori
Brandelli dato l'opportunità di realizzare questo studio
Desidero anche ringraziare il professor però Maria Pietro presidente del comitato scientifico dall'osservatorio della piccola e media impresa del Mediocredito centrale
Per avermi invitato a parlare questa presentazione
Ancora desidero ricordare prima di entrare nel dettaglio dei dati che sono numerosi e forse devo chiedere per questo una qualche così pazienza all'auditorio dico devo ringraziare del duo menzionare
Tutti coloro che hanno partecipato
Al ricerca stessa in particolare
I ricercatori Della mia facoltà Leonardo Becchetti
Francesca Rinaldi dell'università di Tor Vergata
I ricercatori dell'Osservatorio e Mediocredito centrale
In particolare della il dottor Giovanni scatenata dottor Attilio Pasetto la dottoressa era fa il dottore vinti dottor sorgente è stata per me è una come dire un felice esperienza quella di collaborare con l'osservatorio dopo che già nell'anno passato noi avevamo fatto svolto insieme
Un lavoro altrettanto
Secondo me interessante e importante che riguardava i vincoli finanziari alla piccola e media impresa
E quindi diciamo è stato il ripetersi di un'esperienza felice che quest'anno invece ha avuto come oggetto il tema della valutazione dell'efficacia degli incentivi di politica
Industriale che sono stati adottati nel nostro Paese negli ultimi negli ultimi dieci anni
Anzi il nostro Paese come sappiamo la politica degli incentivi corre da parecchio tempo però la nostra ricerca si è soffermata naturalmente sugli anni in particolare per i quali noi abbiamo potuto giocarci dei dati interessanti abbondanti di cui parlerò tra un momento
Che sono stati raccolti dall'indagine del Mediocredito centrale a questo proposito
Se ce ne fosse bisogno desidero ancora una volta ricordare che questa banca dati del Mediocredito centrale ricchissima non soltanto perché contiene più di quattro mila impresa secondo
Che compongono il campione controllato stratificato che è stato tenendo conto della distribuzione settoriale regionale dimensionali per età della popolazione d'impresa e prese in esame ma anche perché prende in considerazione soprattutto una serie di dati qualitativi che normalmente altre banche dati non presenta ed è la il vantaggio di lavorare con la banca dati Mediocredito e questo lo dico anche a beneficio di future ricerche di altri ricercatori che si volessero avvicinare a questo tema
Il beneficio di lavorare col con la banca dati del Mediocredito Centrale sta proprio qui
Non ci sono soltanto numeri ma ci sono anche valutazioni direttamente fatte dalle imprese sui vari aspetti che diciamo oggi coinvolgono la vita delle piccole e medie imprese e che sono stati ricordato in apertura dal presidente Imperatori è poi successivamente ancora più nello specifico dalla professore Giommaria Pietro
Però detto questo passo a dare
Diciamo una maggiore dettaglio dei risultati della nostra ricerca che si è sviluppato su tre linee
L'analisi descrittiva l'analisi teorica è l'analisi econometriche l'analisi descrittiva si fonda innanzitutto su una raccolta dettagliata delle leggi di incentivazione adottata nel nostro Paese negli ultimi trent'anni
E sul confronto a livello europeo della rilevanza quantitativa delle risorse da esso mobilità da esse mobilitate
Questa parte del volume la prima consente tra l'altro di osservare la dinamica l'evoluzione degli interventi come premessa alle parti successive fondate su un approccio di tipo più microeconomico la base informativa come dicevo prima utilizzata per effettuare questo secondo livello di analisi è la banca dati del Mediocredito centrale
Ricavata dall'indagine realizzata su un campione di circa quattro mila cinquecento imprese manifatturiere italiane in due trienni il triennio ottantanove novantuno e il triennio novantadue novantaquattro cacciato grande vantaggio non soltanto perché ci ha consentito di fare due analisi di breve periodo quindi il ciclo ottantanove novantuno e poi novantadue novantaquattro ma perché ci ha consentito grazie a così un sistema che adesso illustrerò
Di seguito di fare un'analisi anche diciamo di medio periodo cioè considerare come sono andate
Le performances con le quali sono stati gli assenti degli incentivi per le imprese che li aveva ottenuti nel mille novecentottantanove e che sono arrivati ad essere ancora invita alla fine del periodo considerato cioè mille novecentonovanta qua
A le valutazioni hanno richiesto quantitative hanno richiesto naturalmente una collocazione della ricerca all'interno dalla teoria del credito questa credo che sia una parte altrettanto importante e interessante
Di questo lavoro sono state così considerate tra impostazioni teoriche la prima quella che risale diciamo lo studio dall'ottantasette mila e mezza guarda in cui in un ambiente caratterizzato da incertezza e il tasso d'interesse che seleziona i progetti finanziati
La seconda in cui in un ambiente l'informazione asimmetrica che stamattina è stata più volte ricordata sia largo spettro che presidente Imperatori
è la quantità di credito ottimale per la banca a determinare la finanziabilità stessa quindi non è più il prezzo ma diventa diciamo la quantità di credito per la banca
Ritiene per se stessa più interessanti offrire ai suoi imprenditori di prestiti
La terza viceversa che il campione il modello di controllo al quale faceva riferimento prima anche il professor Piero Gros Pietro in cui non si pone un problema di finanziabilità perché essendo il mercato a informazione perfetta
Il tasso d'interesse e il tasso d'interesse a selezionare i progetti meritevoli dato che ci troviamo in condizioni di certezza tale mercato è perfetto diciamoci trainante la
La controparte della perfezione dal punto di vista dell'informazione sta nella cosiddetta certezza
La verifica empirica consentito di testare questi quanto queste ipotesi corrispondano agli effetti sulla finanza di impresa determinati nel breve e nel medio periodo dalle agevolazioni creditizie come dicevo prima concesse dalle varie leggi alle imprese italiane
Inoltre essa ha permesso di verificare l'impatto sugli investimenti
Sulla occupazione e quindi più in generale sul benessere della collettività quindi una duplice analisi una livello d'impresa per controllare l'efficacia degli incentivi termini performances l'altra a livello di sistema per controllare gli effetti complessivi
In termini di aumento medio dell'occupazione aumento medio degli investimenti
E quindi come detto qui nel nostro lavoro interventi aumento del benessere della collettività
Il le variabili performances prese in considerazione emesse in relazione alle agevolazioni creditizie sono la leva il costo del debito la redditività il rischio finanziario e poi come ho detto ancora occupazione investimenti
Come variabile di controllo sono stati presi in considerazione indicatori di profittabilità dimensione settore regione di appartenenza a dettare l'impresa questa consentito anche di spalmare su tutto il territorio nazionale gli effetti delle agevolazioni perché naturalmente
Quando si pensa alle agevolazioni creditizie immediatamente lamentela corre alle leggi che hanno sostenuto industriali siamo l'impresa del Mezzogiorno insetti
Come ne avremo occasione di vedere le agevolazioni creditizie sono state utilizzate dalle imprese in tutto il Paese e anzi in qualche caso addirittura sono stati utilizzati più in altre zone del Paese rispetto a quelle del Mezzogiorno
L'analisi multivariata è stata effettuata per due diversi
Il campione ecco questa è una considerazione vale la pena di sottolineare
Ciò ha permesso di tener conto del break strutturale determinato dalla crisi valutaria del mille novecentonovantadue e di procedere successivamente ad un'analisi d'impatto per l'insieme dei sei anni considerato
A questo fine è stata confrontata la performances delle imprese che hanno ottenuto il sussidio nel primo triennio vanno nel secondo triennio
Con quella di un campione di controllo costituito da imprese che non hanno mai usufruito di agevolazioni nell'intero periodo preso in esame quindi da una parte e imprese che non ho mai avuto sussidi dall'altra le imprese italiano avute fin dal mille novecentottantanove
E che però continuavano ad essere edita nel ciclo successivo novantadue novanta qua nella terza parte della ricerca vengono poi presentati i risultati ottenuti dalla valutazione di quattro significative leggi di incentivazione di cui due gestite dal ministero dell'industria due gestite dal Mediocredito centrale
Queste leggi sono la trecentodiciassette novantuno e la legge quarantasei ottantadue per quanto riguarda il ministero dell'industria la legge degli incentivi a fare a a favore
Finanziamento agevolato per l'acquisto di macchine utensili e gli incentivi a sostegno di programmi aveva diciamo di credito agevolato alle esportazioni che sono invece le legittima
Particolarmente gestito il Mediocredito centrale
Infine nella parte quarta vengono riassunte del volume vengono riassunte alcune indicazioni di politica industriale di cui larga anticipazione ha già dato il professor profumeria Pietro ancora prima il presidente Imperatori
Come ci diceva nella prospettiva dalla moneta unica europea tali indicazioni è infatti e fra Tiziano il ruolo crescente che assumerà la politica degli incentivi creditizi al capitale di rischio e fiscali in considerazione dalla caduta di ruolo delle politiche macroeconomiche finito il tempo in cui c'era una piena sovranità monetaria da parte dei singoli Paesi aderenti all'Unione monetaria
E è iniziato un periodo in cui anche la politica fiscale in particolare quello del deficit spending ormai deve essere lasciata alle spalle perché non più compatibile con il cosiddetto patto di stabilità e con il più alto recenti accordi presi in materia di entrata dei Paesi nel sistema dell'unione monetaria europea questo significa che le politiche
Mettere che guardano ai settori reali ed in particolare la politica industriale diventerà sempre più una politica ecco saranno sempre più le politiche che richiameranno l'attenzione dei governi proprio perché la concorrenza a questo punto si svilupperà più su fatti di
Beh qui diciamo di recupero di produttività piuttosto che su fatti di competizione basati sul prezzo grazie alla sua abitazione Tassitani
Passerei ora
Illustrare
Lasciando le lasciando le conclusioni alla fine
Passerei ora ad illustrare gli effetti di breve periodo tra il mille novecentottantanove e mille novecentonovantuno la descrizione delle caratteristiche del campione delle variabili utilizzate per le stime sul jazz suggerisce alcune considerazioni interessanti sulla base delle tabelle che vengono qui il seguito risposte
Le due tabelle introduttive mostrano la numerosità relativa del totale delle imprese è delle imprese sussidiate nelle sessantacinque specificazioni relative a ciascuno degli undici modelli di equazioni stima il semplice dato sulla numerosità relativa di sotto campioni suggerisce alcuni importanti spunti sull'efficienza della gestione dei sussidi e sulla corrispondenza tra obiettivi programmatici delle diverse leggi e criteri effettivamente adottate
In primo luogo se consideriamo come indicatore di efficienza la quota di imprese che dichiarano di aver ricevuto il sussidio con ritardo rapporto tra il valore della seconda colonna rispetto a quello della prima della tavola venisse spostato osserviamo che la stessa e dunque anche l'inefficienza è sensibilmente superiore nel Sud rispetto alle altre ma pure ragione pari del Bel Paese
I dati consentono anche una prima approssimativa valutazione della concordanza tra indicazione delle imprese che dovrebbero essere beneficiare delle agevolazioni secondo la teoria economica criteri formali prefissate da ciascuna legge criteri sostanziali effettivamente eseguiti
Da tale punto di vista sembra esistere concordanza tra teoria economica criteri formali quanto le agevolazioni sono in principio dalle leggi dirette prevalentemente prevalentemente verso le piccole e medie imprese impresa in aree arretrate e imprese innovative
Gli stessi risultati delle analisi empiriche sul razionamento del credito e sui vincoli finanziari fatta diciamo precedentemente con l'osservatorio la piccola e media impresa confermano la validità dell'applicazione di tali criteri formali al caso italiano
Visto che le piccole imprese l'impresa di recente costituzione e le imprese innovative soffrono maggiormente di vincoli finanziari e delle conseguenze di condizioni di informazione simili
L'analisi empirica sul campione Mediocredito indica però che la quota di piccole imprese che ricevono sussidi è inferiore alla quota di media impresa
E questo risultato potrebbe essere spiegato dal maggiore costo opportunità per le piccole imprese di investire in formazione lobbying per l'ottenimento di agevolazione una conferma di questa ipotesi viene dalla tavola successiva la quale indica che per le piccole imprese e la complessità delle procedure è un ostacolo molto rilevante
Più rilevante è che per le medie imprese da qui tra quelli che impediscono l'ottenimento del sussidio come in parte anticipato dalla presentazione d'professore però Maria Pia
La la spesa scarsa congruenza tra dettato formale delle leggi dell'erogazioni effettive si verifica nel rapporto tra quota d'impresa giovanissime sussidiate imprese giovani imprese mature l'unico criterio di riferimento formale che trova spaziale riscontro anche nella pratica
E quello che la presenza di una quota maggiore di imprese sussidiate macrosettori dove l'attività innovativa è maggiore rispetto all'impresa in settori dove l'attività innovativa e inferiori i risultati relativi alle sessantacinque specificazioni del primo tipo di spigola come dicevo indicano la leva finanziaria e negativamente correlata con il rischio rendimento dell'impresa questo riscontro appare coerente con i risultati
Espressi da una letteratura su questo su questo punto
Per il caso italiano e in particolare dallo studio già detto già citato al quale mi richiamavo prima fatto come io ho scritto centrale
Nel quale si tale risultato empirico viene interpretato alla luce di un modello teorico di gerarchia dei segnali nel quale il debito viene considerato la fonte finanziaria preferita dalle imprese italiane per via dei numerosi fattori istituzionali e nostri istituzionali
Quali vantaggiosi fiscale
La sindrome ricordata dal riduzione della proprietà del capitale
Le scarse alternative tra le fonti di finanza Esterna in un sistema bancocentrico la qualità superiore in termini segnale verso finanziatori detta terzi in un contesto di asimmetria informativa è dato dalla diciamo dalla richiesta di credito vantato
Il risultato più rilevante ai fini della nostra indagine e che le imprese che percepiscono i sussidi sembrano avere una leva significativamente più elevata
Al netto di tutti i controlli relativi a dimensione appartenenza al gruppo è stallo all'interazione geografica appartenenza settoriale e accesso ai mercati esteri
Considerando che in una stima cross section
Il coefficiente se è significativo
Rappresenta l'impatto marginale della variabile considerata sulla variabile dipendente è possibile concludere che le imprese sussidiate questo un punto importante della nostra ricerca hanno un rapporto tra leva bancaria attivo netto superiore di due punti alla media nazionale
Il risultato è confermato nell'analisi limitata al nord est e a nord-ovest quando si considerano le macro nel nostro due grandi macroregioni quando si considerano le imprese agevolate nel loro complesso
Ancora più elevato e l'impatto marginale sulla leva delle agevolazioni ex legge sessantaquattro per le imprese meridionali arriviamo a quattro punti percentuali
Proseguendo l'analisi si osserva che le medie imprese tendono in genere a sopra indebitarsi meno delle piccole
Inoltre una risultato altrettanto robusto è quello del maggiore impatto dei sussidi sulla leva per le nuove imprese rispetto all'impresa di giovani e maturi
Infine un altro dato particolarmente interessante quello del diverso impatto delle sulle piccole imprese sulle imprese di nuova costituzione dei ritardi nella gestione dei sussidi rispetto al resto del campione da questo punto di vista le piccole imprese sono quelle che soffrono di più dal ritardo diciamo nell'erogazione dei sussidi
E ciò sembrerebbe indicare che l'elasticità di sostituzione tra finanza interna ed esterna è direttamente proporzionale all'età e alla dimensione dell'impresa
In altri termini le imprese piccole come dicevo le giovani sembrano maggiormente dipendenti dal sussidio per l'effettuazione dell'investimento e sono dunque quelle che risentono maggiormente diretta
Valutando l'impatto dei sussidi sul costo del debito si rileva sorprendentemente che soltanto in alcuni casi eccezionali sussidio riduce tale costo del debito
Infatti soltanto le piccole imprese le imprese del Sud registrano una riduzione significativa di questa variabile probabilmente in virtù delle più vantaggiose condizioni di sgravi o in conto capitale in conto interessi
Le interpretazioni contabili non giustificano il risultato ottenuto che invece è spiegabile che invece va spiegato alla luce di almeno tre diverse interpretazioni
Teorica
Il contributo in conto tenessi copre soltanto una parte del fabbisogno di credito delle imprese agevola
Il credito residuale di solito concesso dalle banche a tasso di mercato a tassi superiori
I ritardi nell'ottenimento di sussidio inducono le imprese agevolate ad indebitarsi a breve a tassi di mercato o addirittura tassi più elevati
Terzo l'impatto delle agevolazioni sullo stock di debito preesistente può risultare non particolarmente elevato se il debito preesistente viene preparato anch'esso a tassi di mercato più
Il fatto che le banche concedono credito residuale o credito di anticipazioni a tassi più elevati secondo quanto indicato sopra e nella logica dei dei modelli badate bene del credito con assimetria informa
Un risultato molto importante dell'analisi di breve periodo è che il sussidio induce le imprese ad aumentare il volume dei propri investimenti
Tale risultato appare confermato dalle stime che indicano per quasi tutte le specificazioni considerate questo veniva ricordato sia in apertura dall'il presidente imperatori che dal professore Akros dietro un volume di investimenti significativamente superiore da parte delle imprese sussidiate pari al sedici milioni di lire per ha detto nella stiva per tutte le sussidiate del campione nazionale
La nostra analisi sembra suggerire che la percezione dei sussidi nel triennio ottantanove novantuno ha finanziato la ristrutturazione avvenuta tramite investimenti in innovazione di processo prevalentemente capital intensive
La ristrutturazione è stata sollecitata anche dalla sopravvalutazione del cambio reale eccome ricorderanno ha indotto in genere il sistema industriale affrontare sulla competizione basata sulla qualità non potendo sfruttare la competizione di tre le imprese sembrano quindi aver utilizzato l'occasione del sussidio per forzare il processo di ristrutturazione in atto
Tale in pensione viene confermata quando si stima l'effetto dei sussidi sugli indicatori di rischio finanziario costruito capitalizzando il debito moltiplicando cioè il volume di debito per gli oneri annuali rapportando la totale dell'attivo infatti per ogni macroarea e tipologia di impresa peretta e dimensione i sussidi sembrano rendere la struttura finanziaria più rischiosa questo è un altro dei risultati importanti quello della fragilità finanziaria ai quali si faceva riferimento in aperto l'effetto è particolarmente forte per le piccole imprese per le imprese più giovani e per le imprese dei settori ad alta tecnologia
Il ritardo nella percezione del sussidio menta rischio finanziario complessivo dalla piccola impresa dell'impresa giovane confermando le precedenti conclusioni sull'impatto particolarmente negativo dei ritardi su questa categoria di imprese è interessante ora confrontare i risultati del secondo triennio quello che va dal novantadue al novantaquattro prima di passare alla valutazione di medio periodo cioè di tutto il se di tutti i sei anni presi
Considerazione
I due periodi come sappiamo sono caratterizzati cioè quell'ottantanove novantuno novantadue novantaquattro sono caratterizzati da scenari completamente differenti
Per quanto riguarda l'andamento dell'economia reale le condizioni del tasso di cambio della politica monetaria della finanza pubblica il primo triennio è stato caratterizzato da una fase prevalentemente recessiva dal mantenimento della parità di cambio nello SME al posto di un apprezzamento del cambio reale
Generato dal differenziale positivo tra il nostro tasso d'inflazione quello degli altri partner europei da una politica monetaria non particolarmente restrittiva ancorché è collegata ad una politica fiscale
Ancora non decisamente restrittiva quindi l'abbiamo indicata come espansiva tra virgolette
La crisi valutaria nel novantadue muta profondamente scenario politiche economiche era presenta così uno spartiacque ideale tra i due trienni presi in esame
La repentina svalutazione del cambio si è è accompagnata da un indirizzo di politica monetaria e fiscale restrittivo volto a promuovere l'equilibrio della finanza pubblica e gli effetti di queste trasformazioni sul sistema industriale italiano appaiono dirompente
Quello più evidente la spaccatura tra le imprese esportatrici che compensano l'aumento di costo e la finanza esterna con un incremento di finanza Interna proveniente dai loro intarsi sull'estero
E le imprese che non hanno accesso ai mercati esteri le quali sono al contrario investito in pieno dal problema dell'incremento dei vincoli finanziari
Poiché l'aria del Nordeste vanta una quota di imprese esportatrici sensibilmente superiore a quella del Mezzogiorno
L'effetto redistributivo generato dalla manovra monetaria restrittiva e dalla sua abitazione a profonda e conseguente anche sul divario tra queste due grandi macroaree del nostro Paese
L'indagine novantadue novantaquattro conferma
Che la quota di medie imprese sussidiate e sussidi è superiore a quella delle piccole che la quota di imprese meno giovani sussidiate è superiore a quella delle imprese più giovani
Anche in questo triennio quindi l'analisi dei dati del campione conferma che i sussidi risulta in alto un risultano uniformemente distribuiti sul territorio nazionale con una quota di imprese agevolate nel nord est che appare leggermente superiore a quella delle imprese agevolate nel sul le marcate divergenze esistenti tra gli scenari macroeconomici dei due trienni lasciano ovviamente presagire diverso impatto delle politiche di agevolazione nel periodo considerato in particolare nella comparazione tra un periodo in cui prevale la competitività basata sulla qualità e la ristrutturazione in presenza di sopravvalutazione del cambio reale
è un periodo in cui prevale la competitività di prezzo in presenza di deprezzamento del cambio ci si attendono differenza importante sulla domanda di crediti e di investimento da parte dell'impresa
Il primo dato rilevante che conferma tale aspettativa e che l'effetto di sovra ineccepibili sovraindebitamento
Determinato dal sussidio è sensibilmente inferiore rispetto a quello rilevato nel triennio precedente
Sia per la diversa dinamica dell'attivo sia per l'impatto del cache flow proveniente dall'esportazione
L'aumento di leva è significativo anche nel triennio novantadue novantaquattro ma assai più limitato
Le imprese del Nord Est che nel periodo ottantanove novantuno aumentavano la leva del due per cento in seguito all'ottenimento del sussidio non registrano nel periodo novantadue novantaquattro variazioni significative
Nel rapporto tra debito verso le banche è totale dell'attivo
Le imprese del Nord Ovest registrano invece un incremento della leva simile a quello della media nazionale
è presumibile dunque che la dinamica positiva dell'attivo e della disponibilità di finanza Esterna proveniente dall'export abbiano esercitato sulla leva finanziaria per le imprese del Nord Est
E se ti tali da controbilanciare quello dell'ottenimento diciamo dell'ottenimento del sussidio
Il dato sul costo del debito appare anch'esso differente rispetto alla rilevazione del precedente triennio con numerosi sottogruppi di imprese sussidiate che presentano un costo del debito questa volta significativamente inferiori rispetto al campione di riferirmi
Il Periodo diciamo gli effetti di medio periodo tra il mille novecentottantanove novanta qua
Le caratteristiche del campione Mediocredito come dicevo è la possibilità di disporre di due indagini prostitute consecutive per un totale di sei anni
Consentono di rispondere ad alcuni di questi interrogativi
Attraverso cioè interrogativi relativi alla differenza di leva alla differenza di costo del debito alla differenza tra finanza diciamo interno e finanza esterna alcuni di questi interrogativi attraverso una valutazione dell'impatto a medio termine dei sussidi concessi dallo Stato alle imprese
A tale proposito è stato individuato un sotto campione
Di mille ottocentosessantuno impresa all'interno del grande campione di quattro mila cinquecento per le quali è stato possibile disporre
I dati qualitativi e quantitativi in entrambe le indagini e dunque per l'intero se il segno e quindi sono mille ottocentosessantuno impresa che risultano all'interno del campione
Del secondo periodo Mattei già stavano all'interno del campione del primo periodo
Per tali imprese tali imprese sono state suddivise in quattro gruppi
Imprese che hanno percepito sussidi nel primo triennio come dicevo prima impresa che hanno percepito sussidi nel secondo triennio di imprese che non hanno percepito sussidi nel bene secondo me né nel primo né nel secondo triennio la tabella che viene ora presentata descrive le caratteristiche e le quattro sottogruppi l'impresa
Il dato che colpisce e la differenza dimensionale tra le imprese che non hanno mai ricevuto sussidi che hanno di hanno una media di centoventisette a detti e quelle che li hanno ricevuti soltanto nel triennio ottantanove novantuno che hanno una media di addetti pari a duecentootto
E quelle che le hanno ricevuto in entrambi i trienni che ancora diciamo cresce coefficiente
E arriva trecentocinquantanove a detti
Diciamo mediamente il dato sembra confermare l'ipotesi che la capacità dell'impresa di ottenere sussidi risulta direttamente proporzionale alla loro dimensione ciò appare in parziale contrasto con l'indicazione scaturita dalla rassegna teorica e con gli obiettivi stabiliti dalle leggi di agevolazione che identifica nel profittare del PIL principali nelle piccole e medie imprese il risultato è coerente anche con l'evidenza già discussa nella precedente sessione
Per la quale le piccole imprese in particolare le le piccole imprese non appartenenti a gruppi dichiarato in percentuale maggiore rispetto percentuale maggiore rispetto al resto del campione di non aver ricevuto sussidi per via della complessità delle procedure necessarie feriti
Un'altra differenza fra sottogruppi presi in considerazione a livello di statistica descrittiva è quella relativa all'incremento di occupati
Gli occupati nel novantaquattro rispetto a quelli del novantadue tale incremento è superiore in media per le imprese che hanno ottenuto sussidi in entrambi i treni ed è valutabile in circa venti addetti mediamente rispetto a quelle che non hanno mai ottenuto sussidi che hanno mediamente aumentato l'occupazione di circa ottanta inoltre le imprese che hanno ottenuto sussidi soltanto nel triennio ottantanove novantuno vantano un fatta Raccoon fatturato per addetto leggermente superiore a quello degli altri due sottogruppi
E infine è interessante notare che le imprese mai sussidiate migliorano il gruppo il rapporto tra debito bancario a breve debito bancario totale
Mentre il TAR rapporto risulta più elevato per le imprese che hanno ottenuto agevolazioni soltanto nel periodo ottantanove novantuno
Passerelle ora a elencare alcune conclusioni
A
Soffermarmi su alcune indicazioni di politica
Che scaturiscono da questi
Salto una parte
Diciamo con maggiore dettaglio
Quantitativo per quanto riguarda l'analisi di medio periodo però i risultati più significativi io ho appena finiti dimensionale
Preferisco credo di avere ancora qualche minuto
La disposizione utilizzarlo per
Soffermarmi dicevo
Sui risultati complessivi di sui suggerimenti di politica energetica l'analisi condotta sull'esperienza passata con sé consente di trarre utili indicazioni per la politica industriale negli anni a venire
Sono sette criteri a quale appare fondato ispirare tale politica
La nuova politica industriale deve porsi come obiettivo la crescita per età e per dimensione delle imprese è indispensabile sostenere le imprese giovani e le imprese che fanno innovazione e che trovano ostacoli alla loro crescita
è necessario riequilibrare la politica degli incentivi tra incentivi creditizi e incentivi fiscali
Da questo punto di vista riprendo l'osservazione fatta in apertura e nell'ambito degli incentivi fiscali va sostenuto il capitale di rischio per far sì che soprattutto le imprese familiari siano indotti a crescere e ad accettare nuovi soci
L'obiettivo da raggiungere e la riduzione del rischio di fallimento e la perdita del patrimonio informativo incorporato nel manager di famiglia
A tal fine inoltre è necessario offrire incentivi fiscali anche agli intermediari per il sostegno delle imprese giovani piccoli e appartenenti a settori con tecnologia più avanzata
Vale a dire alle società di venture capital ai fondi chiusi più volte ricordato in questa mattina e anche alle banche la fa predisponendo tali incentivi in modo coerente e avendo come obiettivo finale la Sai sim dell'impresa e la diffusione della proprietà altro obiettivo da perseguire eh conferire razionalità sistemica alle varie tipologie di incentivi creditizie
Con un impianto complessivo orientato alla semplicità alla trasparenza
E pertanto indispensabile disboscare come è stato autorevolmente detto la miriade di incentivi esistenti
Eliminando le sovrapposizioni duplicazioni per tipologia di strumenti soggetti agevolatori settori di intervento aree geografiche seguendo il documento che è stato predisposto a tal fine proprio dal ministero degli
Le piccole imprese hanno un più elevato costo opportunità nel dedicare risorse umane all'attività d'informazione al fine di ottenere Sussi
è pertanto necessario aiutarle con corsia preferenziale vendendo le procedure in modo tale da ridurre costi diretti e indiretti espliciti ed impliciti ma non solo questo
Occorre inoltre concentrare gli interventi che sostengono i processi che portano alla formazione dei cosiddetti distretti industriali
Creando pacchetti che prevedono servizi informativi di formazione di consulenza alle quali la parte agevolativa rappresenta soltanto una delle com'a tal fine una direttrice molto importante l'intervento potrebbe essere quella del sostegno e dell'ottenimento del sussidio
Significativamente inferiore in alcune macroaree macroregioni a quello delle imprese non sussidiate
Altro indicatore per il quale si scusate
Dicevo a tal fine una direttrice molto importante intervento potrebbe essere quella del sostegno del rafforzamento dei nuovi enti intermedi di rappresentanza consorzi cd consorzi all'esportazione consorzi per la ricerca scientifica per l'innovazione tecnologica
Questa è una diciamo è una delle questioni vale la pena di sottolineare perché se è vero come è vero che i risultati della ricerca mettano in evidenza questa difficoltà
Aggiuntiva da parte delle piccole imprese ad entrare nel mondo nel sistema degli incentivi probabilmente una intermediazione favorita dagli enti dai cosiddetti enti intermedi in questo senso può essere benvenuta
L'altra questione che è stata ricordata prima
Sarebbe opportuno che la politica degli incentivi tenesse conto anche della ripartizione territoriale delle imprese ma non sono anche diciamo della loro agglomerazione
Se possibile nei cosiddetti di sé distretti ingiuste
Visto che dalla ricerca emerge un dato abbastanza netto e cioè che laddove le aree sono infrastrutturate laddove vi sono dei gruppi d'impresa e che operano gli incentivi riescono ad ottenere il risultato di performances più significativi
Che invece in aree dove non esistono nella infrastrutturazione né tantomeno esistono
Quelle diciamo sinergie quelle capacità di collegamento che caratterizzano le piccole le piccole e medie imprese quando si trovano ad operare nei cosiddetti siti cosiddetti settori industria distretti ministri in conclusione dalla ricerca emerge che negli ultimi anni le piccole e medie imprese hanno portato hanno mostrato una grande vitalità sul piano produttivo dei processi di internazionalizzazione destinando una quota elevata del loro fatturato all'export le piccole e medie imprese più integrate con il mercato dell'Unione europea e con il mercato mondiale hanno raggiunto migliori risultati sul piano della redditività operativa complessiva
I settori più dinamici sono stati settori specializzati seguiti da quelli tradizionali legati ai primi da una vera e propria filiera tecnologica questi prese sono dovuta scontrare con vincoli esistenti crescenti sul versante della struttura nella gestione finanziaria
Sopportando mediamente un costo più elevato del capitale la prospettiva che la moneta unica europea dovrebbe pertanto favorire questa categoria di impresa e per gli effetti positivi derivanti dall'allineamento previsto del costo del capitale a quello delle concorrenti europee ma accanto all'effetto tassi d'interesse va considerato l'effetto competitività venendo meno il meccanismo compensativo del tasso di cambio più volte richiamato rispetto alle numerose inefficienze di tipo sistemico per continuare a gravare soprattutto sulle piccole e medie imprese del nostro Paese
Al nostro sistema industriale per fronteggiare le difficili sfide della competizione che ha di fronte al c'è serve un nuovo disegno di politica industriale e di politica economica estera che si basi sugli indirizzi dell'Unione Europea con il con il venir meno come dicevo prima delle politiche macroeconomiche e la politica industriale che chiamata a sostenere lo sviluppo d'impresa e la crescita dell'occupazione e quindi da questo punto di vista una nuova politica degli incentivi guardi a un riassetto degli esistenti temi completi per la parte diciamo tuttora carenti e che cerchi di arricchirla sotto forma di altre iniziative di altri strumenti credo
Che sia un una sfida che il nostro Paese può affrontare e che certamente può anche vincere
Ringrazio professor pagella per l'esposizione
Purtroppo sacrificata nel tempo perché siamo un po'in ritardo sulla tabella di marcia e anche a questo proposito per recuperare il ritardo io proporrei di saltare il coffee break spero che la cosa non sia troppo penalizzante ma comunque chi vuole può approfittarne diciamo in modo individuale
La motivo per tentare di rientrare nella tabella di marcia e che adesso cambiamo tipo di linguaggio e quindi non vorrei sacrificare il tempo a disposizione del seconda modalità di linguaggio fino adesso abbiamo parlato un linguaggio scientifico
Nonostante la ristrettezza del tempo D'Urso pagella riuscito a dare l'idea di quanto sia delicata la misurazione di di questi
Della efficacia degli incentivi di quanti quante tematiche siano coinvolte dall'asimmetria informativa alle strutture finanziarie dell'impresa e così via
Ma noi studiosi mi metto nella categoria per formazione per lunga militanza abbiamo l'abitudine
E la necessità di esaminare il passato e poi di cercare di proiettare gli insegnamenti del passato nel futuro
Cambiamo adesso linguaggio passiamo al linguaggio degli imprenditori e quali invece vivono almeno con la testa nel futuro con i piedi in testa residente ma con la testa nel futuro e quindi alloro di dirci sulla scorta di quello che abbiamo sentito cioè sull'andamento
Consuntivo degli incentivi di politica industriale quali sono le esigenze e soprattutto come recepiscono le indicazioni di policy con le quali il professor pagella ha concluso la sua analisi qui abbiamo tre imprenditori Ezio Colombo presidente dell'Unione costruttori italiani di macchine utensili quindi un settore che sicuramente al centro degli interessi della politica industriale del dei relativi strumenti già freddo Comazzi presidente della Federal sport quindi un altro ambito che è particolarmente oggetto di strumenti di politica industriale e infine Rosario Alessandrello consigliere incaricato per i problemi dell'internazionalizzazione della Confindustria
Darei loro la parola nell'ordine
Che abbiamo indicato e quindi
Colombo
Buongiorno
Vorrei ricordare un attimo che cos'è l'UCIMU quelli di voi che non fossero bene a corrente di questo settore
I costruttori italiani UCIMU l'associazione nazionale che raggruppa i fabbricanti di macchine utensili
Macchine utensili sono una del dei settori che costruisce beni strumentali
Insieme a un'altra decina di associazione ma le macchine utensili si differenziano dalle altre
I macchine perché normalmente sono macchine che non producono prodotti finali prodotti per il consumo finale ma producono prodotti intermedi o addirittura producono altre macchine
Tra i clienti di un fabbricante di macchine utensili normalmente non produce un prodotto solo voi ci troviamo pertanto all'inizio dalla filiera i passaggi
Che portano poi i prodotti finali sul mercato
La dimensione del settore le macchine utensili italiana lo ricordo in massima sintesi per inquadrare il problema
è piuttosto importante italiana stabilmente alla quarta posizione di costruttore di macchine al mondo
In termini di volumi evidentemente dopo la Germania il Giappone e recentemente gli Stati Uniti in questa fase di forte ripresa hanno risuperato la posizione e l'Italia
Mentre sul forte dell'esportazione sempre in termini di valori ed i volumi non percentuali in Italia e nella terza posizione come mercato esportatore
Le aziende che fanno capo al settore delle macchine utensili sono stimato in quattrocentocinquanta impresa in Italia il valore complessivo del settore sono circa sei mila cinquecento miliardi
E il saldo attivo dello scorso anno ma tendenzialmente è sempre stato con un saldo attivo importante vicino ai due mila miliardi hanno su un totale di produzione di sei mila cinquecento
L'altra importante caratterizzazione del settore italiano
Poi a cui fanno riferimento fra poco per le considerazioni sulle politiche di incentivi alle imprese e la quota di esportazione nel mille novecentonovantasette ce lo scorso anno l'Italia ha esportato il cinquantasei per cento di tutto quanto è stato prodotto in Italia
E negli ultimi anni se prendiamo cinque sei anni di riferimento questo percentuale oscillata sempre tra il cinquanta e il sessanta per cento
Questa posizione ci colloca a livello mondiale come Paese della posizione dei grandi esportatori lasciamo da parte un attimo la Svizzera che per le ragioni
Facilmente comprensibili a quote tra l'ottanta novanta per cento di esportazione troviamo solo la Germania che un po'più avanti di noi vicino al sessanta e poi l'Italia
Giappone normalmente tenuto un grande Paese esportatore di macchine invece si trova percentuali di esportazione molto più basse perché ha un mercato domestico molto più importante di quello italiano
La dimensione media delle aziende ha detto che fanno capo al settore di settanta addetti e questa media è un dato statistico che parte da
E conglobava Lori di poche decine di addetti ci sono aziende che fanno capo al alla nostra associazione di una ventina di persone fino ad aziende una che azienda la FIAT Comau che a qualche migliaio di persone mentre un numero di una decina di aziende intorno alle cinquecento persone
Lei che ha la caratteristica fondamentale quindi è il settore eh
Da un punto di vista il fornitore i mezzi di produzione che sono fortemente coinvolti e interessati
Sul fronte degli incentivi per gli acquisti di questi beni
Il settore fortemente esportatore quindi è fortemente interessato alla problematica relativi alle le forme di finanziamento di incentivazione all'esportazione dei prodotti ricettore fortemente interessato a tutte le politiche che riguardano la ricerca quindi se vogliamo sintetizzare difetti è uno dei settori o forse il settore che meglio si colloca come interlocutore per problematiche di questa natura cerchiamo di capire meglio perché
Vorrei fare una piccola notazione che credo sia stata tenuta in considerazione ma magari non a sufficienza
Se guardi ben questa ricerca il ciclo economico cioè la sovrapposizione del ciclo con l'amico che è stato vissuto in Italia nel corso degli ultimi dieci anni cioè nel periodo in cui la ricerca è stata fatta
Perché è stato un ciclo economico estremamente estremizzato noi siamo passati da un periodo mille novecentonovantuno e pochi anni successivi assolutamente ai livelli più bassi nella storia a livello internazionale di calo dall'attività di costruzione di macchine utensili
Ci sono Paesi come il Giappone che hanno ridotto di due terzi la capacità produttiva globale ci sono Paesi come la Germania che ha ridotto del cinquanta per cento la produzione globale anche l'Italia ha ridotto fortemente la produzione globale ma un po'per le ragioni ricordate dalla svalutazione al novantadue un po'per certamente per la per l'impegno da parte di aziende di piccole dimensioni e questo sarebbe un un tema da valutare da vicino che si sono fortemente rapidamente buttati sui mercati d'esportazione recuperando questa situazione in calo generale Italia invece è riuscita a contenere questo calo in venticinque trenta per cento
Cioè nello scenario internazionale dei Paesi maggiormente costruttrici di macchine utensili la crisi la più grande crisi del dopoguerra che si è verificata negli anni novantuno i seguenti
è stata subita dal settore italiano in misura inferiore rispetto a cercarla Isle alle situazione degli altri paesi concorrenti
Il ciclo economico nella costruzione di macchine utensili un ciclo lungo è un ciclo che se guardiamo indietro e non avanti futuro è sempre difficile mediamente considerato gli otto anni
Ci sono otto anni nel passare dalla punta di crisi alla punto di crisi successiva oppure otto anni dalla punta di massima espansione la punta di massima espansione successiva
Questo si è verificato l'ormai nelle macchine utensili negli ultimi venti venticinque anni
Forse non si verifica ha per il futuro per le ragioni che non è inutile analizzare adesso ma che hanno a che vedere con il nuovo assetto internazionale ed europeo delle situazioni di mercato
Il ciclo economico invece di produzione di macchine utensili e anche abbastanza a lungo cioè per costruire una macchina ci vogliono tra sei mesi e dodici mesi
La durata del ciclo economico alla fabbricazione estremamente importante per valutare in modo adeguato anche la situazione delle forme di finanziamento se torniamo poi sulla situazione della che cosa le aziende voi che costruiamo macchine siamo interessati sia sul fronte di quali forme i nostri clienti hanno per a comperare i beni che vendiamo e sia sul fronte di quali sono gli acquisti e quindi le possibilità di acquisto per costruire questi beni
Perché le macchine utensili come ricordavo all'inizio si costruiscono con altre macchine utensili
Una considerazione importante da da tenere presente a questo punto è il ritorno dell'investimento cioè un investimento in macchine utensili può avere a secondo dà la dimensione del valore delle macchine ritorni molto variabili
La media dei valori di passa da poche centinaia
I milioni di valore unitario a qualche miliardo di valore unitario per ogni macchina utensile installata il ritorno dell'investimento può essere molto variabile
Può essere di pochi mesi se si parla di macchina costruzione relativamente di valore basso e di situazione di standardizzazione spinta può essere di qualche pochi anni un anno due anni se invece i valori sono molto elevati
E questo è un punto molto importante per capire anche le eventuali evoluzioni che potrebbero essere interessanti sul fronte delle forme di finanziamento per l'acquisto di beni di investimento
Questa situazione deriva dal fatto che mentre una volta l'aspetto che il cliente cercava di finanziare era il bene che comperava la domanda della clientela ormai si è spostata sempre più in beni più servizi
Dove la parola servizi con comprende tutto comprende l'attività rimesso in funzione l'analisi di Preah di pregio notificazione economica l'investimento
Contiene anche la capacità di fornire un servizio finanziario l'ottenimento di un finanziamento per la vendita del bene e a a vicini o comunque renda paralleli gli aspetti degli esborsi De Castro negativi dell'azienda che deve pagare bene che compera
Con gli aspetti positivi del ritorno sull'investimento
Ormai la tendenza a carattere generale nelle macchine utensili e verso quello che gli inglesi cambia chiamano il global service il cliente importante soprattutto nel settore automobilistico vorrebbe che il fornitore gli fornisce la macchina e poi che la facesse funzionare
E forse anche in grado di garantirgli una produzione a un certo livello
Questo fattore che può sembrare anche un po'curioso in effetti è una delle aree più interessanti di sviluppo come attività integrativa come come fonte anche di bis dispetti sarà capace di affrontarlo alla tradizionale situazione di fornitura del prodotto
Un ultimo accenno alla situazione caratteristica delle macchine utensili sul problema delle note italiane sul problema dell'innovazione poi subito le considerazioni sulle varie situazione delle leggi affrontate sul piano pratico
Italiani sono conosciuti in tutto il mondo per la loro capacità di personalizzare le macchine non abbiamo in Italia una grande produzione di grandi volumi di macchine uguali perché su questo fronte ci sono altri Paesi che vuoi per le ragioni di costo del lavoro più basso
Vuoi per le problemi di tipo organizzativo ci sono sono in condizione di essere molto più competitivi di noi
Quindi la caratteristica generale dalla grande maggioranza dei fabbricanti italiani non vale soltanto per le macchine utensili vale per molti prodotti e quella della forte personalizzazione quindi dal forte contenuto innovativo quando un cliente nel mondo vuol comprare una macchina conosciuta standardizzata normalmente non la trova in Italia
Ma quando clienti ha nei suoi problemi specifici che vuol trovare una personalizzazione che risolva i suoi problemi dall'offerta italiana in grado di trovare questo tipo di soluzione
Questa situazione comporta un impegno è un esborso finanziario estremamente elevato sulla ricerca
Perché le spese di ricerca non si possono ammortizzare su volumi molto elevati che vengono generati poi una volta che la ricerca ha dato risultati adeguati ma al contrario finita la ricerca di una certa soluzione ne comincia subito un'altra
Il concetto di ricerche è un concetto che sto riferendo ripeto evidentemente a livello esteso
Ma la quantità del prodotto i titoli canti italiani normalmente presentano sul mercato internazionale è assolutamente molto più elevata numerosa personalizzata di quanto facciano i concorrenti tradizionali più importanti
Quindi quali sono gli strumenti di finanziamento sul piano pratico che sono più importanti per questo settore e per i clienti di questo settore che poi sicuramente sono la stragrande maggioranza del campione che è stato preso in esame dalla dallo studio
Sul piano dalla vendita due leggi si vende in Italia e si vende all'estero
Legge Sabatini ricordata poco fa e certamente è una legge che ha grandi meriti
Io vorrei aggiungerne due in particolare
E qualche volta vengono trascurati il livello di al non pagamento cioè la percentuale di insoluti è estremamente bassa si parla di frazioni di punto percentuale in una storia che ormai alle sue spalle venti venticinque anni di di attività e quindi di collaudo sul mercato
è una delle ragioni che essendo presidente dei fabbri per i costruttori non vorrei sottolineare ma invece ritengo importante quindi sottolineo e il fatto che esiste comunque un effetto di coinvolgimento
E quindi ricco interessenza la parte del fabbricante da parte del venditore
Nel senso che il fabbricante deve decidere se vuol correre quel piccolo rischio o quel livello di rischio di dare una certa macchina un cliente che potrebbe anche non pagare
Perché l'aspetto finanziario è normalmente risolto dagli intermediari finanziari ma poi c'è l'aspetto del credito
Se il cliente non pagherà salvo dei salvo i casi che sono comunque una larga minoranza di operazioni assicurate la macchina dovrà essere ritirata dal fabbricante
Ecco questo vincolo che a molti per la verità sembra molto gravoso in effetti spinge all'utilizzo con molta precauzione quindi con molta attenzione da parte di chi offre la soluzione di vendita e ha determinati vantaggi ma anche determinate caratteristiche
E questo sicuramente è una delle ragioni per cui il livello di i successi sul piano del credito finanziario per la legge Sabatini sono così basse
Io sono amministratore delegato di un'azienda e a circa trecento persone lavorano trentun'anni in trentun anni abbiamo ovviamente perso
Qualche credito per casi di assoluto ma in trentun anni non si è mai capitato di avere una situazione di legge Sabatini persa
Nonché di qualcuno che non avesse pagato quello successo
Ma il recupero del bene le garanzie di recupero per me Del Bene ampiamente consolidate e collaudate dall'arco di una certa situazione di attenzione ha fatto sì che le garanzie integrative permettano almeno di avere una situazione di di recupero di scorta
Ecco questa situazione è uno degli elementi molto positivi sviluppati nel passato che deve essere tenuto sempre in considerazione prima di essere accantonato
L'altro fronte e poi credo di accelerare perché mi pare che stiamo superando il tempo concesso ovviamente sulla vendita all'esportazione settore che esporta il cinquantasei per cento è un settore fortemente coinvolto nella problematica di vendita
Delle macchine verso l'esportazione
Qui l'avvicinamento di dei tassi italiani rispetto ai tassi europei e quindi siamo ormai alla vigilia dell'euro dovrebbe rendere meno penalizzata l'esportazione italiana
E vorrei ricordare da un'analisi che abbiamo fatto in associazione due o tre anni fa vedeva una percentuale assolutamente maggioritaria superiore al sessanta per cento di vendite all'estero fatti in lire
è chiaro che quando il tasso delle lire era molto diverso dal tasso e altre monete questa situazione fa c'è una grossa differenza
E quindi le leggi sull'esportazione la possibilità di usare la legge Ossola lo duecentoventisette che permetteva questa situazione di smobilizzo era essenziale
Un po'diversa è la situazione oggi che i tassi si stanno avvicinando mentre continua crescita di importanza e anzi diventa assolutamente prioritario tutta la problematica collegata con le assicurazioni sul credito
C'è una vecchia situazione di confronto europeo dove le altre Paesi europei Francia Germania in particolare hanno tradizione molto più attiva rispetto la situazione italiana forse l'avvicinarsi dell'Europa potrà permettere anche l'utilizzo di queste situazioni ma io vorrei ricordare a questo proposito come invece si stanno muovendo gli americani
Su un fronte di assicurazione sul credito per la vendita di macchinari che invece del passato avevano sempre trascurato
Cioè hanno analizzato le banche e gli americani più importanti per l'evento faccio riferimento soprattutto alle esportazioni verso il Sudamerica la concessione di un rischio calcolato indi hanno introdotto dei sistemi di controllo con un odio indirettamente di ogni concessione di credito
Specifica con i vari nominativi presentati hanno in trenta giorni la possibilità di accettare o no la concessione del credito e se la concessione di credito viene accettata l'assicurazione ottenuta
Questa situazione spiazza enormemente esportazioni italiane anche europee nei confronti di uno dei delle aree geografiche di maggior potenziale di sviluppo qual è la reale sull'America
Quindi è chiaro che anche qui la competizione diventerà sempre più globale i Paesi che comunque che offriranno le soluzioni migliori saranno quelli che daranno
I maggiori migliori migliori risultati per i propri fabbricanti
Se passiamo dalla situazione di queste due sì i due tipologie di leggi che possiamo dire del passato funzionanti e perfezionabile
Non possiamo non mettere in evidenza che nel futuro la legge maestra la cosa più importante saranno le condizioni finanziarie per la ricerca
Che sarà a livello nazionale e a livello internazionale giustamente è stato ricordato dallo studio questa situazione dalla differenza di utilizzo delle aziende di piccole dimensioni o di medie dimensioni
Mentre la Sabatini per definizione non può essere usata dalle ditte che superano le duecentocinquanta persone perché rientra nella tipologia e una classificazione europea delle piccole e medie imprese
La situazione della ricerca invece permette di avere un confronto assolutamente a tutto campo
E qui ricordo solo e poi finisco per non portare gli ha troppo tempo gli altri relatori
Il risultato notevole che è stato tenuto quando la legge quarantasei
Che era invece una legge aperta a tutte le aziende quindi mettere in concorrenza in effetti già aziende di dimensioni medie con aziende di dimensioni molto grosse è stata modificata introducendo la cosiddetta quarantasei Breve
In cui il numero di aziende che prima era di qualche decina è passato rapidamente a qualche centinaio quindi si è rapidamente abbassato il livello di utilizzo di queste forme di finanziamento che sono essenziali riconosce
Azione di fondo qualsiasi sia la legge le caratteristiche di semplicità facilita non timore sul piano o burocratico per la la costruzione le pratiche necessarie sarà sempre l'elemento determinante per il successo Old limitato successo che qua legge di questa natura possono avere io mi fermerei qui se poi ci sono altre domande
Grazie ecco Colombo per la sua relazione in cui hai toccato diversi problemi uno che hai toccato con con grande interesse è stato quello dell'esportazione e quindi la parola adesso ad Alfredo Comazzi presidente della Federal sport
Bene
Grazie
Una certa difficoltà da parte mia di intervenire dopo quanto lei ha detto nemica della presentazione iniziale dopo quanto il qua coordinatore della ricerca ha già fatto ma soprattutto con una certa invidia nei confronti del presidente dell'UCIMU che riuscito da suffraganee
Il suo dire con delle cifre e con delle valutazioni nel tempo di quella che è la portata del settore
La sede Rai sport dirò anch'io solo due parole
Raggruppa circa cinque mila e cinquecento aziende sono cento e cinquanta i consorzi che raggruppano queste aziende e si occupa in termini di assistenza all'esportazione di coordinamento dei consorzi
Ormai da oltre venticinque anni
La nostra realtà è una realtà certamente molto
Diversificata
L'azienda che rubiamo aziende artigiane e piccole e medie aziende le nostre aziende raramente superano le centocinquanta persone abbiamo però la soddisfazione di dire che il sette cinque mal contato
Per cento delle spot nazionale è fatto
Dalle aziende
Che partecipano al sedere
Si capisce che con una diversificazione di questo tipo anche le problematiche sono estremamente diverso però devo dire che ho riconosciuto quello che io invece associati chiediamo al sistema Italia nelle risultanze di questa
Di queste indagini
Anche noi abbiamo problemi che sono molto simili a quelli a cui faceva riferimento il presidente Petrucci
E credo che questi problemi saranno molto simili a quelli che le piccole e medie aziende a livello europeo
Elencherà hanno in questi giorni dal momento che ormai la realtà dell'ingresso in Europa è una realtà che finalmente avuto dei punti fermi credo che sarebbe molto interessante dare delle valutazioni
I termini di confronto e in termini di paragone
Per cui il mio dire sarà Bindo riferito agli strumenti legislativi di cui noi ci occupiamo questa mattina non vorrà in questo senso essere tacciato per andare fuori tema
Perché la realtà e così diversificata che i miei consorzi che si dividono fondamentalmente in due categorie i Consorzi mondo settoriali e i consorzi
L'UDC editoriali se da una parte hanno un indice di apprezzamento nei confronti della Sabatini
Dall'altro hanno un interesse inferiore a quella che è una realtà da questa mattina per cui io vorrei portare
Se lei me lo consente professore una voce di carattere generale
Che in fondo suona e vivono al Sud due filoni fondamentali ai quali noi siamo particolarmente sensibili
E due filoni sono piccoli di questo tipo ormai anche noi come l'UCIMU abbiamo grossi problemi
Di non lasciar terminare
Il fenomeno esporta attivo con la consegna di un bene all'acquirente
E questo discorso a se ha un'importanza in un'associazione che ha la struttura che al cibo credo che sia evidente a tutti che sia estremamente importante per le aziende artigiane e per le piccole imprese
Quindi è necessario che ci si metta in condizioni di lavorare e cioè che si metta in condizione la ricerca a mio avviso lo dice molto bene
Quindi credo che Doni faremo una riflessione su questo tipo di ricerca
Ecco
Cercare di sistematizzare questo tipo di fenomeno e questo tipo di passaggio
Perché lo stesso tipo di assistenza richiesta Docimo è ormai richiesta a tutti gli atti allora l'exploit
Che le piccole e medie aziende e i consorzi in genere sono riusciti a fare in un'epoca in cui l'economia italiana è stata salvata dal coraggio insito nel fenomeno e spot tv
Per cui
Veramente aziende i cui titolari avevano qualche difficoltà con gli apostrofi
Il che ecco le lingue straniere ma riusciva ad andare a vendere all'estero adesso si vedono in termini di concorrenza in difficoltà per questi fenomeni che una volta era una condizione al contorno per usare un linguaggio ingegneristico
E che adesso invece sono delle condizioni essenziali
L'altra grossa
Battaglia secondo me sulla quale noi ci confronteremo in un modo sempre più forte per le quali è auspicabile
Una sfrondato pura della panoramica del fenomeno sportivo e riuscire dopo averlo detto tante volte a fare chiarezza su quello che con uno slogan si può dire chi fa che cosa
Perché esistono tantissime buone volontà
Esistono tantissime capacità ma se voi mi consentite senza scomodare il peccato originale la tentazione della sovrapposizione è una tentazione che è sempre dietro l'angolo
E allora questo secondo me è in termini di sistema e anche qua secondo me c'è un riferimento preciso da parte della ricerca non si può più ammettere che ci siano delle sovrapposizione
Il mondo dei Consorzi mondo delle piccole imprese ma io credo che lo dirà probabilmente con la sua consueta autorevolezza anche Rosario Alessandrello successivamente il mondo dell'impresa non può più permettersi doppioni
E non può più permettersi che non si sappia qual è l'ente incaricato di fare qualcosa
Qual è l'ente che a un certo tipo di competenza e soprattutto non ci si può più esimere dal chiedere una velocità di risposta
Perché Laterza grandezza fondamentale è il tempo ormai discorso forse i miei associati che qua non ci sono io voglio sentite che io dica questa affermazione le leggi che hanno l'impostazione finanziaria di agevolazione di incentivazione chiamiamola vediamo sono estremamente importanti
Ma la mancanza di tempestività nell'essere sul problema nel dare una risposta al cliente a mio parere in un'epoca telematica di rivoluzione non di rivoluzione avrà una importanza sempre maggiore
E sarà quella che molto probabilmente
Farà
Farà la differenza e ci consentirà di essere sul mercato o di non essere sul mercato
Certo io credo che il mondo finanziario avrà una riflessione da fare che sarà almeno approfondita quale quello che deve fare il mondo imprenditoriale perché l'imprenditore che si è rivolto in qualche caso alle banche straniere
E avrà valutato e in molti casi lo ha valutato un certo tipo di efficienza un certo tipo di disponibilità
Ma soprattutto una certa capacità lì ad affrontare il problema nella sua interezza e quindi anche nei risvolti se mi consentite ad espressione
Tecnologici effettuati e che si trova e si è trovato in molti casi di fronte a barriere di questo tipo
Sul braccio nella nostra situazione nazionale io credo che sarà ripescato tra virgolette con molta difficoltà e questo è un altro tipo di riferire
Ultimo e concludo a mio parere
Il vero pilastro il professor Petronio citati due il vero pilastro
Fondamentale l'hanno minato il c'è esplicitato molto chiaramente dalla ricerca ne ha parlato anche il presidente dell'UCIMU e quello che fa riferimento alla ricerca tecnologica noi dobbiamo trovare degli strumenti che siano più flessibili
Che siano più immediati perché ormai il discorso della ricerca tecnologica i piccoli imprenditori e gli artigiani hanno capito che non è più un problema che demandato alla media e alla prossima
E molte volte bisogna superare queste queste remore
Questa difficoltà questa inibizione di rivolgersi all'università piuttosto che ai laboratori di ricerca che ancora intrinseca nella piccola azienda e nell'azienda artigianale anche qui è necessario che ci sia una la possibilità di valutare con grande immediatezza
Con i tempi estremamente recentissimi ridotti e con delle risposte che siano veramente i salti cioè secondo me è un discorso di sinergia che a fronte di una complessità del fenomeno
Quale quello del deve che riguarda l'esportazione deve essere manifestata in tutte quelle che sono le componenti dello stato e del sistema industriale per cercare di favorire il nostro paese grazie
Ringrazio il presidente Comazzi ecco tipico atteggiamento editoriale grande sintesi accentrato i punti sui quali desidera che si intervenga quindi conclude interventi da parte imprenditoriale il consigliere Rosario Alessandrello
Grazie presidente grazie anche agli organizzatori di questo convegno soprattutto grazie a quelle che hanno fatto questa ricerca
Ricerche secondo me esauriente
Ed è esauriente un'analisi molto accurata
Ma ci sono due plurime che vuole mettere sul tavolo che sono proprio quelle che sono state in un certo qual modo accennate dai due premier i colleghi che mi hanno preceduto
La ricerche finisce con novantaquattro
Cioè dal novantatré al novantasette è successo in Italia tuttora l'evoluzione del sistema produttivo italiano ed alle sue componenti esportativa che sostanzialmente io fuori da queste ricerche tranne che per il primo periodo
La seconda cosa è queste sono delle cose che volevo un po'a Linda perché nutre ripete tutto ciò che ricerche molto ricca molto esauriente tutto quello che ha detto
Il secondo aspetto è che con i neri diciamo pure con il cinque maggio
C'è un'altra cosa che avviene e che non possiamo trascurare per tutto quello che stiamo dicendo e ci stiamo parlando io vorrei al esaminare queste due affette perché secondo me son quello che cioè quello che è stato fatto le analisi storiche servono per capire quello che è successo quello che è stato fatto ma soprattutto devono servire senza per capire quello che dobbiamo fare e analizzando il presidente e sul presente e costruire il futuro
Primo discorso
Nel momento proprio e questo un pochino mi riferisco a Colombo perché nel momento in cui proprio è stata bloccata la legge Ossola
Per due anni religioso le praticamente non è stata Chamartín attiva
Bene d'Italia aumentato la capacità imprenditoriale italiana la capacità sportive italiane aumentata quasi da quaranta cinquanta per cento
Secondo aspetto la Sace su tutte le operazioni che dovrà per forza azioni incide solo per il cinque sei per cento
Cioè praticamente inesistente
Quindi invece ha funzionato devo dire senz'altro avviso Sabatini e do molto importante al molto importante soprattutto alla piccola e media impresa e per la capacità proporsi al pozzo di Maurizio Sabatini non vedo altrettanto a quel giusto due strumenti che hanno dimostrato e che secondo me è ancora di più dimostrano vi dico perché i loro limiti
La legge Ossola era la stabilizzazione dei tassi d'interesse non era un credito agevolato questa età ad un grosso errore più moto moto anche i nostri colleghi hanno ripetuto l'Italia avevo una monete inesistente e ballerine non c'era nessun fuori cliente che poteva interpretarsi in lire
Per importare danno ai prodotti in lire perché non sapeva mai qual era lo diremo e del ferimento e i tassi d'interesse siccome continuamente oscillavano appalto a rotazione
Ed è evidente che noi eravamo costretti di più a esportare facendo contratti in dovendoci Martinengo tutte le monete possibile e il meno possibile lire allora lampo
In un certo qual modo quello che era la stabilizzazione dei tassi d'interesse ci metteva metteva tutti noi sullo stesso nastro di partenza la volute gli americani ma ricordiamoci dal voluto più di tutti gli italiani
Proprio perché avendola monete disponendo che norme di questo tipo almeno ai nastri di partenza per quanto fosse i tassi d'interesse per l'indebitamento dei clienti sul breve e soprattutto sul medio e lungo periodo partissimo tutte l'altezza posizioni
Quindi non era un credo giovati questo io lo ripeto perché è stato difficile riuscire a far capire per due anni soprattutto al governo Dini
Che aveva competente bloccato convinte che tenta di Terna capaci di esportare anche senza l'Ossola verissimo bar dimostrato però era anche vero che noi eravamo avevamo un fardello in più nella competitività all'esterno del pezzo ai tedeschi è francese ai ai agli spagnoli e così di seguito non e gli Stati Uniti agli Stati Uniti non ripeto non so ai cinesi e c'era in un centro guarda niente non eravamo il praticamente appesantite eravamo messe come dovevamo correre i cento metri partendo giaceva Munoz hanno sopra le spalle rispetto agli altri volevo questo zar
Quindi
Questo il primo punto il sistema il sistema produttivo in cui è stato pulsione che avvenuto dal novantatré al novantasette l'Italia non aveva un mercato esterno il mercato estero se noi avevamo una bilancia commerciale passiva
Tutti gli hanno tenta fino al novantadue
E questa de quindi tutta la crescita dell'impresa e lo sviluppo delle indagini si è avvenuta attraverso il mercato interno erano pochissimi settori certo ha ragione
Decimo di essere orgoglioso di questo di come erano pochissime le imprese erano pochissimi settori io faccio parte di quel settore che ha sempre lavorato all'estero nella ma ho pochissime erano immensi parlava di quindici venti mila impresa venticinque mila imprese ma non di più che avevo una fattura
All'estro durante l'anno tutti al resto io rompo dell'intensa penetrazione sul mercato interno
Quand'è cominciata invece la componente estera essere una componente essenziale per mantenere questo Paese a galla
Nella sulla crescita del PIL ha incominciato a novantatré con tutti i surplus commerciale fino al novantasette
Sono forse che si sono trasformate anche in un surplus di bilancio di pagamento appunto che va bevuto ad Angers vagamente cominciata presto dall'uno virgola uno per cento del PIL nel novantatré fino a diventare il tre per cento sangiorgese novantasette questa permessa a questo Paese di stare a galla
In totale assenza e qui dobbiamo dirlo perché bisogna spendono scordarsi perché sono in totale assenza di tutti gli incentivate nello governativo
Totale assenza perché giustamente il pro il Paese lei vede i governi che si sono succedute ripiegato sul risanamento finanziario
Hanno sostanzialmente bloccato tutti quel meccanismo è che siamo di incentivo distrusse o di sussidio di assistenza all'assistente incentivazione di tutti i tipi alle imprese Hans
Sole impresa hanno fatto degli interventi che sono quelle abbastanza penalizzante il primo ricordate quelle alti e fare mica non è mica fatto è stato fatto è stato fatto marginale ben motivo per cui non si è potuto sviluppare a toccare perché alla Confindustria toccate ferro sembravano toccare che sa che cosa derivava dal fatto che la prima volta che è stato doppiato
è stato doppiato per penalizzare per toglievo strumentazione tenendo alle imprese senza che venivo dall'altra parte
Date altri vantaggi lo spettacolo che prima aveva torto comunque
Non è questo il di il il problema adesso noi abbiamo quinta avuto una crescita di un sistema produttivo che ha creato e si è inventato un mercato estero e si è sviluppato in questo mercato estero tutto un sistema di piccole e medie aziende che sono la presenza di piccole e medie imprese che si scambiano sembra semilavorati e servizi a livello locale
Se questo ci aggiungiamo anche alcune imprese leader nella provincia sì credo che le famose quelle famose sistemi produttivi provinciale specializzate che sostanzialmente sono quelle che hanno creato questa componente forte attiva manufatturiere facoltativa che ricordate perché rappresenta l'ottanta per cento del sistema esportativa italiana e hanno e se alla fine del novantasette ci fosse stata una bilancia commerciale europea perché questo atto fatto che si scorda
Il nostro sistema esportativa è direttori andato non all'interno all'Europa ma fuori dall'Europa la bilancia commerciale europea per il quaranta per cento il surplus della bilancia commerciale europea e delle imprese italiane cioè l'Italia incide e la prima in Europa per per la componente esportativa fuori dall'Europa
Quindi noi abbiamo un sul noi come apportiamo questo tipo di ricchezza all'Europa visto che apportiamo tante negatività ogni tanto per poco di positivo che abbiamo diciamo ama il diciamocelo fra di noi
Questo ricorso però che cosa significa significa quindi che la nostra competitività
E una competitività
Dimostrata non solo in Europa ma fuori dall'Europa allora tutto tutto oro quello che Luigi Nono abbiamo tutto un una che una serie di di fragilità quali
Che purtroppo queste compiti dei queste imprese competitive sono presente sì è vero si parla dei distretti nove Regioni ma la componente forte attiva l'ottanta per cento solo su cinque regioni e di questi cinque se togliamo la Toscana che indi che che concorra solo per l'otto per cento il settantadue e solo su quattro regionali
E come mai e solo su queste regione e non proprio su tutte le altre regione dove il sistema dove gli incentivi alle imprese indicarne presidente sono state sicuramente di più
Pone perché l'habitat
Delle imprese non era l'habitat giuste venire come buttare come metterebbe a la panne sopra
Del del fango oppure metta la Parnaso componimento Polito evidentemente è stato messo proponendo polizze i vantaggi sessantuno trovaste dotandolo adesso poi fa anche un'altra cosa che non si capiva nemmeno che cos'era quello che dico sotto
E voi mi dite ma com'è possibile questo discorso
Che alcune regioni e vi dico subito perché avevo mai ci siamo scordati tutti questo è un Paese dalla memoria corta ogni tanto che noi abbiamo si è sviluppato questo paese questo è il sistema imprenditoriale in un sistema in cui non avevamo ci siamo permessi
Di pagare due volte alle infrastrutture
Perché non è nei paesi inedia regione che medico io del nord nord est eccetera deposto non funzionavano voi vi siete scordati quant'è un imprenditore che andavano imboccare a Chiasso è usare Chiasso qua apposta
Lega rapporto funzionavano ma glielo porta ma tutta la merce che transita sulle sulle che arriva che passa da Milano l'ottanta per cento e viene deposto dagli ero porte di vede annessa darne di Rotterdam e di Zurigo di Francoforte di Parigi di Marsiglia sia disco da tutto questo ottanta per cento al siamo arrivate di merce che passava che era che veniva non degli non dei porti italiani una logistiche perenne
Che se che valutata in è valutata che come concorriamo per me logistiche Werner disperdete di cinque mila miliardi all'anno
Noi abbiamo un mercato di trasporto intercontinentale che sono dell'ordine grandezza di sei milioni di tonnellate all'anno e noi lavoriamo solo cinquecento seicento mila vediamo un rapporto uno a dieci regoliamo i nove decimi del nostro mercato agli altri
Allora ci siamo permesse une posta privata è una posta pubblica
Vi siete scordati pone i famosi poni famose Rinaldi tutte norma pr paghiamo dopo oltre post ci siamo dimenticati che abbiamo dopo otto la sanità abbiamo quella pubblica e quella privata
Ci siamo permessi ci permettiamo che abbiamo un sistema di trasporto e logistico che vi ho appena detto due volte quello privato e quello pubblico
Tutti questi spread che hanno fatto sì che fortunatamente alcune regioni bastava chiede che si muovessero per cento duecento chilometri e andavo in un sistema più efficiente
Perché andavano a finire una pubblica amministrazione austriaca e tedesca in Svizzera il sei per cento già di maggiore efficienza per color Galuppo le carenze del sistema
Amministrativo delle infrastrutture pietra forte incominciava a non esserci più o non incideva così tanta dove incide purtroppo per le Puglie per la Calabria la Sicilia per la Campania
Quindi non è pensabile
Il Paese è spaccato in due non l'ha detto Bossi possono sta capendo niente il Paese è spaccato in due per tanti altri motivi perché è stato fa cadere due proprio da questa crescita da questa paese che per tenerlo a galla questa classe imprenditoriale si è Imelda mentre a creare si è creato un mercato estero di queste capacità di queste dimensioni e che oggi incide dal trenta al cinquanta per cento sulla formazione del Pd italiana
E non ci si può permettere il lusso per alcuni AN che queste invece che queste imprese che hanno questa vocazione esportativa ci posso permette uno studioso tornare in Italia e decrescere sulle spot sul mercato interno senza più la componente facoltativa
Ma questo sistema e un sistema che può internazionalizzarsi porrà dei caso sui mercati all'estero no
Dal modo come fate come cresciute per il valore aggiunto che dato che il valore aggiunto dei distretti o delle Province specializzate di gran lunga superiore alla somma delle singole imprese preso in se stesse per c'abbiamo un sistema di imprese che non è facilmente radicalizzata
Viene citato i vostri colleghi è stato citato ma è l'ottantacinque per cento di prova del la la componente del manufatto dalle esportazioni incide alle per la componente estera del settantacinque per cento solo il venti venticinque per cento sono servizio
Noi in Italia il manufatturiere incide la formazione del piede in Italia per il venticinque per cento settantacinque per cento è alto quindi noi il venticinque per cento esporta il crea un'esportazione per il settantacinque per cento i servizi
Sono solo il venticinque per cento del totale assenza di tutti i servizi culturali servizi finanziari parlo di servizio che sono di assistenza al cliente di Como di manutenzione nella ovviamente non sto a parlare sulle singole cose merceologico perché l'ultimo fatto
A me elogi minima che utenza sono addirittura miracolo che son riusciti a fare
Se è vera la storia la personalizzazione
E vero la storia ma voi sapete che quanto volte qualche distretto attentato
Disposta se ed il ricreare la stessa situazione non i Paesi all'estero ma in Italia stessa ci sono dei distretti che in Italia sono falliti pure perché nel momento in cui avevo bisogno insieme lavorato si bloccava una macchia utenze
Restava bloccata per dieci giorni e dieci giorni di certe di strette di per il numero di pezzi che sono milioni di pezzi migliaia centinaia di migliaia di pezzi
Se nella quand'ero nel loro nel loro territorio riuscì una a compensare queste manca manchevolezze nell'arco di pochissime ore massimo un giorno due giorni già sistemate
In quanto ci sono poi mosse e sono andate perse nel soggiorno questi disse questa inefficienza su durate settimane e hanno completamente mandato per aria il sistema produttivo che stava creando
Allora qual è il futuro che ci aspetta ultima cosa l'euro
Ricordate che con l'euro noi abbiamo qui nessuno non viene detto perché viene detto poco e non e non che non è al livello europeo ci siamo tolte
La moneta con la moneta unica non possiamo più incidere sul valore della moneta sui tassi di interesse sui tassi di cambio e sui saldi di bilancio pubblico
Quindi tutta la domanda aggregata la vera politiche economiche il professor Rossi Pietro un po'devo essere io ma a dire queste cose
Ma quella vera la vera politica con la quella economica
E talora che crea domanda aggregata infinita non è più in Italia noi siamo una Regione di un Paese che si chiama Europa e avviene in Europa allora sicuramente molto importante la rappresentanza italiana che verrà presentata agli interessi di questa regione in Europa
Secondo aspetto che cosa ci resta male ci resta no e nel momento in cui voi state parlando al parliamo tanto di federalismo eccede e così via di seguito ci restano gli stessi potere che oggi noi tentiamo di aver dato abbiamo già dato a livello locale
Noi come Italia avremo gli stessi potere grosso modo
Io parlo fra qualche che poi non è tanto a parte il prossimo anno gli stesse potere che grossomodo oggi si chiama potere locale e quali sono i poteri locali sono tante ma sono ben precise ma possiamo
Semplificare e il velo Cesare una pubblica amministrazione
Le infrastrutture i servizi intese in senso più generale quello che vi ho detto alle Poste al al telecomunicazione comunicazione tutte stavo per qui il fisco la finanza ricordatevi che il fisco in questo momento nel momento in cui si fa una moneta unica e ci siamo tolti tutti questi strumenti che sono passato a livello europeo
In Italia noi abbiamo ditemi Europa si forma con tutta una serie di
Di accordi nel fisco bilaterali se voi pensate che siamo undici significa che abbiamo che un'impresa a che fare con cento dieci sistemi fiscale diverso
Quante delle imprese sono hanno preso consapevolezza di questo discorso qui sapete che succede perché il giorno in cui la media e grossa impresa epica consapevolezza di questo incomincia a guardare a dire dove mi conviene avere la sede legale
Dove mi conviene aveva la fabbrica dove mi conviene alla distribuzione
Perché incomincia a cercare le convenienze
Il declino di una regione di una zona dove viene ma è dal venerdì all'una di non abbiamo alcun Paese che purtroppo drammatizza tutto perché qualche succede venerdì pensiamo che lunedì chissà cosa succede non c'è niente la decadenza purtroppo e lenta ma sicura
Quindi se no è non è Min cominciamo a guardare un sistema fiscale competitivo
Per cui siamo questa Regione attiva aziende
Attiva in prese perché non è che si delocalizza la fabbrica possedere
Se non è creammo rigidità nelle nel mercato del lavoro ma sicuramente le fabbriche non non saranno dove c'è più rigidità sul mercato lavoro perché le vari sistemi segnata a confronto
Quindi non abbiamo sicuramente dobbiamo usciti spingesse sull'elemento impossibilità affinché il mercato del lavoro non solo permette le fabbriche si stende Manas nuove fabbriche dobbiamo creare un sistema di infrastrutture perché la mobilità delle persone delle merci dell'informazione sia la più la più facile possibile quell'informazione alla più anticipata possibile dobbiamo creare servizi e finanza che permettono alle imprese italiane di averlo una finanza come struttura strutturate e corto mente finanziaria competitivi
Queste l'unica cosa che ci resta la grande politica la politica la domanda aggregata non è più nostra e in Europa dobbiamo avere degli uomini son capace in Europa a rappresentare l'interesse ad alta tensione grazie
Abbiamo concluso Roberto la parte di interventi
Dedicati agli imprenditori e quindi finora abbiamo
Presentata la ricerca ha sentito le reazioni degli imprenditori è è il momento quindi del pubblico ci sono interventi credo che la il dibattito sia stato piuttosto vivace soprattutto
A parte della la tara Alessandrello che con la
Incisività egli è tipica a additato delle esigenze delle quali bisogna tener conto
Prego partecipanti di dare il loro contributo
Prego presentarmi nella iniziare il nostro intervento Buongiorno sono Vittorio maglia di Federchimica
Una riflessione che spero non sia fuori dall'oggetto
Nel convegno anche perché poi voi avete allargato mi sembra in oggetto dall'incidente in via alla politica industriale in senso più ampio dico non penso che sia fuori perché vorrei parlare di legge impresa cioè quella che apparentemente sono fuori dal dall'oggetto
Dell'Osservatorio io vengo da un'esperienza all'industria chimica dove globalizzazione innovazione ambiente rende Natalia dimensionale le imprese facilmente
Piccola impresa cioè con duecentocinque più di duecentocinquanta dipendenti più di quaranta milioni di ECU sono oggettivamente piccole per affrontare localizzazione che significa investimenti produttivi all'estero non sono presa di vernici non può vendere in India deve andare a produrre in India
E poi globalizzazione in quanto il competitori sono competitor molto grandi
Non so se la riflessione è solo del del sul settore come la chimica o essenziali qui ad altri però penso che molti di questi aspetti siano o oggi o domani comuni anche a settori dove magari la media impresa da legge data parametrico pei ancora salvaguardata
La riflessione allora che cosa porta a porta domandarsi se l'Italia non debba essere leader in un processo di analisi di strumenti politica industriale per questo tipo di impresa
Perché anche la la l'esperienza mia livelli a livello però è che in molti altri Paesi
Come dire si si guarda alla alla piccola media impresa un po'come eccezione un po'come specie da proteggere
La piccola e media impresa la mia cioè fa crescere la piccola e media impresa al di là dei parametri in Italia non può essere quello di difendere una specie ma quella di creare i presupposti
Di un'industria
Che essendo carente di grandi imprese non poche cresceva avendo non tanto pochi campioni di media in paese ma tanti aveva un'industria che si basa sulla media impresa c'è una ricerca recente di atti coordinata da da Mario Guerci
Che individua questi questi campioni di questi sessantacinque campioni d'impresa ma l'osservazione che nasce che l'industria non si può basare su quei sessantacinque campioni ma ne deve avere centinaia allora sì che possiamo fare almeno delle grandi imprese d'altro canto la stessa piccole d'impresa
Non so ricordo il caso di macchine utensili a su forniture al in Brianza
Non è una subfornitura da domanda di grandi imprese è una subfornitura domanda di medie imprese che crescono che sono competitore a livello internazionale che attivano una domanda le piccole e medie imprese non essendo la FIAT ma essendo magari medie imprese di macchine utensili
La media impresa è partner delle grandi a un partner proattivo delle grandi di conseguenza la riflessione se una politica industriale per le vie di impresa è quale politica diciamo le imprese di essere imprese manageriali Unimpresa manageriale dell'acquisto a capitale deve aprirsi a partner esterni e poi questo diventa un vincolo nell'avere il finanziamento perché magari supera i parametri
Mi sembra allora che ci sia bisogno di fare una riflessione di questo tipo magari partendo dall'Osservatorio
Negli ambiti in cui si sta sviluppando viso per riflessioni politica industriale non lo stiamo facendo con il ministero dell'industria l'osservatorio che appena nato per l'industria chimica dove per la prima volta dopo tanti anni di politica industriale si fa politica industriale non per le grandi imprese chimiche ma proprio per questo tipo di impresa grazie
Mai niente
Sono altri interventi
Se il Pubblico
Sono Fontanesi direttore generale delle attività produttive della regione Emilia Romagna
Nell'esprimere il compiacimento ovviamente per questa iniziativa vorrei riferirmi all'ultimo intervento a quello di Alessandrello
Perché mi pare corretto giusto insomma mettere in evidenza un tre novantadue un topo novantadue anche se almeno commettono il tono dello stesso Alessandrello mi è sembrato eccessivo nel momento in cui fa una cesura che prescinde almeno così a me è sembrato dal fatto che il novantadue soprattutto l'anno della grande svalutazione
E da questo ovviamente la accresciuta capacità competitiva sui mercati internazionali del sistema imprenditoriale cioè quello che meno mi convince ma può darsi che sia una mia gatta interpretazione dell'intervento del dottor Alessandrello
Una presentazione insomma degli anni successivi al novantadue qui novantatré novantasette con una sorta di scoperta cioè come se non ci fosse invece una storia precedente che fatta di enorme capacità di appunto di esportazione il dato ad esempio emiliano-romagnoli immagino
Che saremo inclusi in quelle cinque regioni più concorrono nella misura che lei ricordava al totale dell'export
E sempre oscillato anche ante mille novecentonovantadue per la produzione manufatturiera industriale tra il trentanove e il quarantadue per cento di produzione indirizzata all'esportazione ovviamente
La valutazione del novantadue ha costituito un ulteriore opportunità che è stato immediatamente colta dal sistema imprenditoriale Emiliano così come mai sempre solo un problema di puntualizzazione
Non è che nascono dopo il novantadue i distretti industriali distretti industriali in qualche misura sono una figura non dico superata ma certamente oggi oggetto di una riflessione perché non presentano più le caratteristiche che ne hanno consentito in negli anni ottanta un certo tipo di identificazione il distretto industriale anche nelle zone a forte caratterizzazione appunto industriale
Come quella emiliana e oggi un aggregato di imprese tra di loro in relazione avrete come suol dirsi in relazione di mini gruppi per cui dietro il dato ma questa emerge anche dalle analisi che sono state presentate in sede di osservatorio Mediocredito
Dietro l'apparente dato dalla frammentazione di unità produttive tutte di piccolissime dimensioni una lettura più attenta
Consente poi di intravedere appunto l'esistenza di gruppi industriali
Sui generis non quelli più noti che contano centinaia di addetti e contano soprattutto centinaia e centinaia di miliardi di fatturato buona parte dei quali indirizzati all'esportazione quindi in questo senso
Vorrei riaffermare l'utilità del lavoro che da tempo
Il Mediocredito sta svolgendo per interamente del proprio serbatoio perché ci ha consentito ha consentito complessivamente di mettere via via a fuoco una conoscenza più puntuale di questa variegata realtà
Imprenditoriale che certo poi registra quelle disgrazie discrasia di cui parlava lo stesso Alessandrello tra territorio certi territori a certe aree di questo Paese nella valutazione della funzionalità dell'utilità del sistema delle incentivazioni mi pare che un altro degli elementi che meriterebbe di essere ulteriormente approfondito in questo va aggiunto ingiustamente colta la sollecitazione ad estendere l'analisi al periodo successivo a quello che ha qui formato oggetto di considerazione credo non sia trascurabile nell'altra novità che è stata introdotta dalla quattro otto otto poi più recentemente da quella che si chiama legge
Bersani cioè l'automatismo nell'incentivazione
Che ha sottratto ovviamente il regime degli vincenti a quella lunga serie di critiche di accuse che caratterizzavano epoche non poi così lontane come quelle di cui oggi stiamo discutendo cioè a questa storia degli incentivi automatici sul versante imprenditoriale ma soprattutto concorso a determinare un elemento psicologico che però venendo dal mondo imprenditoriale considera decisivo la certezza
Sono sicuro che se faccio certe cose però automaticamente diritto a questo benefico a questo punto faccio allora quelle certe cose il che è molto diverso dal momento in cui dovevo presentare una domanda attendere mesi qualche volta
Più di mesi di istruttoria e deve avere molta aleatorietà in ordine in ordine all'esito Pallotta l'esito finale
Per quello che riguarda il problema uno dei problemi che ha sollevato nella sua introduzione il professore imperatori quello della scarsa capitalizzazione anche qui purtroppo demandare ovviamente di corsa io resto convinto che il problema sia sì da un lato di cultura di cultura degli imprenditori ma sia poi sostanzialmente riconducibile o problema di carattere fiscale e non a caso immagino che quando andremo a fare un bilancio tra due tre anni dell'introduzione per un verso dell'IRAP e soprattutto dell'introduzione della Tate
I nostri imprenditori diventeranno tutti immediatamente più capaci di cogliere le nuove opportunità derivanti dalla minore tassazione del capitale di rischio rispetto a quella rappresentata dal capitale di indebitamento ma continua a considerare razionale cioè ragionevole l'atteggiamento di chi in precedenza potendo portare ad abbattimento per reddito l'indebitamento bancario teneva l'azienda scarsamente capitalizzate costituire un patrimonio personale di tutto rispetto quello che credo il professor però varia Gian Maria Gros Pietro chiamerebbe Lomé economico si somma e quindi non lo si può imputare per avere fatto esattamente quello che risultava conveniente fare sull'importanza ovviamente dell'introduzione del ingresso del nostro Paese nel sistema unico monetaria non ho ragioni di aggiungere alcunché a quello che è stato detto vorrei però dire che c'è una novità interessa semplicista imprenditoriale che si aggiunge a queste che non è assolutamente contraddittorio ed è la novità che scaturisce dalle decreti legislativi di attuazione delle previsioni
Della cosiddetta della legge Bassanini sul decentramento delle competenze
Che al di là della stesura finale che ancora oggetto di contrattazione proprio in queste in questi giorni in queste stesse ore
Sostanzialmente riconduce con maggiore o minore uscite soddisfazione ripeto dei vari protagonisti di questa contrattazione contrattazione lo sviluppo economico in capo alle regioni
E da questo punto di vista considero molto interessante
Oltre alla ricerca che qui è stata presentata del professor Bagella quella che c'è stata invece consegnato niente consente di documentazione del professor Visco Comandini
Sulle politiche di incentivazione regionali perché quello sarà il nuovo terreno sul quale dovremo spostare lasciare i analisi per verificare sempre efficace funzionalità del misure rispetta la ricerca del professor Visco Comandini
Essendo di prima approssimazione potrei rilevare per quello che attiene la nostra politica regionale che ci sono informazioni non complete ma è un primo rapporto che siamo ovviamente interessati anche ad approfondire
Perché insisto su questo dato dello spostamento
Dell'asse dello sviluppo nel territorio nei territori regionali perché mi pare
Affermazione ormai largamente condivisa non solo dagli economisti ma anche dalle al mondo politico in senso lato corre la competizione oltre che essere competizione tra i miei prese in futuro sarà anche e soprattutto competizione tra sistemi territoriali
Da qui ad esempio l'importanza del tema delle infrastrutture di cui diceva professori imperatori sempre in sede di introduzione ma è l'importanza del sapere che fatto sia distruzione che di formazione professionale che di sedi universitarie come luoghi della ricerca rispetto ai quali caso mai noi intendiamo porci come anello per il trasferimento tecnologico allora
Se da un lato abbiamo il mondo l'Europa i territori cioè le regioni e quindi i territori io mi sento di cogliere l'occasione per rivolgere un invito a Confindustria qui autorevolmente rappresentata nella sua articolazione
Perché
Assume un atteggiamento di maggiore apertura questo tema del regionalismo
Che in in realtà a i vari tavoli non abbiamo così riscontrato nel senso che abbiamo visto
Una Confindustria le sulle organizzazioni verticali
Fortemente preoccupate di mantenere un sistema di relazioni con il centro un centro però che lo si voglia o no perderà comunque ruolo meglio allora aprirsi sia pure dialetticamente a un dialogo con queste nuove
Interlocuzioni regionali piuttosto che perdere qualche anno col rischio quindi mi si passi la battuta di perdere anche qualche treno grazie
Grazie dottor Fontanesi abbiamo ancora spazio per qualche intervento soprattutto per qualche domanda ai nostri relatori hanno tutti impegni come credo anche voi no possiamo approfittare della loro presenza
Per eventualmente rivolgere domande sia sulla ricerca sia soprattutto sulle indicazioni che sono state date dagli imprenditori sono domande dalla sala
Sono Nardo Becchetti io
Scritto ricerca assieme al professor Bagella
E volevo semplicemente precisare una delle nostre conclusioni e di relazione tra quanto è stato detto sia dagli imprenditori che la l'intervento dagli interventi precedenti a me pare che forse venga sottovalutata una una questione si parla di difficoltà
Diciamo di nella capacità di reperire finanziamento da parte delle impresse problemi nei rapporti con le banche con le agevolazioni
Si sottovaluta forze che una via alternativa che oggi è diventata sempre più di attualità è quell'appunto come lui sottolineammo per le piccole per le medie imprese della Psycho Inge della quotazione in Borsa
Io ho lavorato anche su mercati diversi in via di sviluppo visto che in periodi di boom della Borsa si sono su alcuni di questi in alcuni di questi Paesi anche duecento trecento immissioni di capitale emissioni azionarie al mese
Ora è una cultura diversa ovviamente sono paesi che hanno magari colonizzazione di ex colonizzazione anglosassone però credo che oggi col fatto strutturale
Che si è verificato della
Diciamo dello spostamento di un'enorme massa di risparmio dal debito pubblico al mercato di borsa possano mettersi in moto una vera e propria meccanismo
Di stampo keynesiano diverso da quello che ci proponiamo nei libri di testo quello partiva dalla domanda di beni questo parte dell'aumento dall'offerta Risparmio però quest'aumento di offerta di risparmio che si riversa in Borsa è pronto a finanziare buone iniziative buoni progetti
Imprese ovviamente quotate e questo può venire a grande convenienza in una situazione conveniente sia per i risparmiatori
Che fanno un buon affare e sia per le imprese che propongono questi aumenti chiare ovviamente deve esserci la notizia deve essere valutata positivamente dagli imprenditori possono presentare
Questi diciamo questi investimenti possono avvenire per le imprese a costo minore del credito bancario con una minore diluizione dell'equità del capitale di proprietà se appunto il periodo in Borsa è positivo quindi credo che
Il primo anello di questo meccanismo virtuoso già esiste perché l'enorme massa di risparmio si è spostata verso la Borsa il secondo meccanismo importante qui la responsabilità delle imprese
E quello di essere presenti in Borsa di proporre di progetti interessanti in modo tale che questa massa di risparmio vada a finanziare o direttamente o attraverso i fondi chiusi eccetera ma da finanziare investimenti opportunità produttive
Grazie
Ho sono Ferrante della FIOM-CGIL
Volevo chiedere Aem dal relatore
E a coloro che sono intervenuti una battuta diciamo di attenzione di di di riflessione sulle questioni del Mezzogiorno che mi sono sembrate diciamo un po'rimaste fuori dal dallo scenario è ovvio che in termini descrittivi
Come dire sono tenuti fuori i ritardi noti perché
Le leggi di incentivazioni appunto si sono rivolte soprattutto imperizie meno presenti nel Mezzogiorno per le loro caratteristiche sonda mentali
Però mi sembra molto che in questo momento ci sia una grande discussione sulle questioni del degli strumenti per il riequilibrio delle aree in ritardo
E quindi mi parrebbe utile come dire un attimo di attenzione in questo senso nel nel senso che nel Mezzogiorno
C'è una piccola e media impresa
Che ha manifestato nel periodo recente anche degli elementi di dinamismo in termini di esportazione in termini di innovazione c'è un'area enorme di
Pochissime impresa che presenta fenomeni di scarsa tutela di scarsa regolarità di diciamo di un modo di vivere al limite della legalità e c'è una fascia di impresa media e grande soprattutto di caratteristi di manifatturiera priva diciamo dei centri di elaborazione pregiudizi progettazione normalmente collocati a nord che
Diciamo non ha fortissime prospettive davanti assegni
E anche se non vive diciamo
Nel Complesso una fase di crisi eclatante la domanda che punto che vorrei fare questa
Succede che nel Mezzogiorno come dire l'attività di subfornitura sia poco presente soprattutto in relazione alle grandi impresa
Che questa ancora si è risolta attraverso l'invio di materiali
Da imprese del nord e cioè il trasferimento di imprese nel Mezzogiorno mi pare
Anche a fronte di attività manifatturiere di un qualche rilievo sembra estremamente carente mi pare che ci sia un'intenzione da parte della piccola e piccolissima impresa
Di maturare ulteriormente di evolversi ma mi sembra come dire che la discussione tenda prevalentemente a concentrarsi su diciamo facilitazioni da costoro in termini di costo della manodopera di forme di assunzione facilitate
Fino a fenomeni
Francamente diciamo eccessivi per cui si ottengono delle situazioni in cui c'è un raggrupparsi di facilitazioni assolutamente abnorme come il in alcuni patti territoriali recentissimi quindi ecco dal punto di vista invece del degli incentivi alle imprese
Mi riferisco anche per esempio al alle questioni del legate all'ultimo alle ai beni strumentali o macchine utensili più specificamente
Nel novantacinque in questo ciclo fortemente espansivo per gli investimenti da parte delle imprese
Le imprese del Centro-Nord sono diciamo hanno manifestato problemi di saturazione
E piano piano si è verificato come dire una tendenza a riempire la subfornitura che andava da nord
Verso sud e piano piano ha investito il centro d'Italia poi è arrivato a sud
Proprio perché non ce la si faceva come dire a a realizzare gli gli ordinativi che erano presenti nelle situazioni del Nord
E ma non soltanto in quella fase diciamo altissima del ciclo Investimenti ma anche in altri momenti queste imprese del Nord hanno manifestato in manifestano elementi di saturazione però si realizza con estrema difficoltà
Questo trasferimento di impianti verso il il Sud diciamo nonostante
Ci siano in quelle zone risorse e professionalità meccaniche abbastanza consolidate
E raffinate diciamo grazie
Ferrante
Questa domanda chiama in causa direttamente San Bello al quale darei la parola anche se non con questo non voglio chiudere gli interventi ma è perché so che il dottor Alessandrello è atteso in Confindustria quindi lasciarci
L'ente ma io volevo
La risposta un po'cioè non riesco non l'ho capito l'intervento della Regione Emilia Romagna perché per un motivo molto semplice ne abbiamo parlato
è un dato di fatto la il commercio Esso Italiana del novantasei e novantasette ha espresso la sua capacità la sua vocazione sportiva
Al massimo abbiamo avuto un attivo di centocinquanta mila miliardi nella solo per rimedi iniziale moda arredo casa alimentazione Ferrania
Non esiste prima del novantadue un dato di questo tipo la svalutazione del novantadue e del novantatré e del novantaquattro fenomeni anche più o meno al novantacinque finita all'inizio del novantasei il novantasei novantasette sono due anni di stabilità monetaria di la lire non è mai uscito letto addirittura mamma euro nessuna oscillazione già minore ma sono mai toccato nel minuti al massimo è rimasta costante
Con il rapporto di cambio la vocazione esportativa l'esportazione la competitività delle merci dei prodotti italiani hanno continuato e con un crescendo
Quindi io non ho sottovalutato
Che l'esportazione italiana è stata fatta con la rotazione arriviamo manco sopravvalutare questo fenomeno avvocati del la competitività delle imprese italiane sui prodotti si è dimostrata anche in in momenti di stabilità monetaria quindi non è i centocinquanta mila miliardi sono serviti a pagare sessanta mila miliardi di materie prime ed energia che questa è una tassa fissa che non avremo sempre
Difficilmente possiamo spostare
E perché sono delle materie prime che se lo vuole per fare poi manufatti e le energie che si deve proprio fare i manufatti
Invece abbiamo altri settori manufatturiere come mezzo di trasporto l'informatica e l'elettronica le telecomunicazioni la chimica la carta la gomma e cemento che sono una tassa di venti mila miliardi che possono invece necessario a pagare
Perché il sistema italiano può benissimo su questi settori e dire la sua ed evitare di pagare questa tassa certa
Da queste se voi fate io lo bilance ne viene fuori un surplus brace commerciale che attorno ai sessanta mila miliardi sessantasette mila sono state nel sessantasei non novantasei se cinquantatré cinquantaquattro Nirta dal novantasette
Allora se noi lavoriamo con maggior accuratezza su questi settori e questo non serve non è che lo può fare l'Emilia Romagna sono incominciamo con la Toscana ore Rocco se questi sono sono analisi di settore merceologico andare se disertare che vanno fatte a livello nazionale e poi stimolate a livello locale averlo territoriale non ho assolutamente sottovalutato il discorso per del federalismo seconda e terza osservazione quadri che noi la Confindustria con la riforma Bassanini ha collaborato e diciamo pure quasi all'ottanta per cento ammesso dal bel ministro Bassanini Carlo forma ottanta per cento dalla forma Bersani è stata fatta su tutti gli studi Confindustria mi ha messo a disposizione per fare la riforma e Bassanini seconda con la riforma Berlinguer passa dall'ottanta al novanta per cento da un tutto l'impostazione che il centro studi della Confindustria fatto sul sullo scuole italiane e sono che la il federalismo legga i testi depositate dalla Confindustria
Alla commissione bicamerale e si accorge come quando sono stata annacquate dalla Bicamerale sospetto
Alla quanto erano molto più sostanziale molto più radicale quelli testé presentata con veduta incomincia dal principio di sussidiarietà e andare avanti
Quindi io non so con chi ha parlato di Confindustria che le abbia dato l'impressione che il federalismo come Gustavo sostiene manco per idea
E un un ultima cosa che volevo dire invece come il soggiorno e nel soggiorno a Confindustria ha dato degli elementi e continua a dare ormai che sempre il canto del cigno continua ripete le stesse cose purtroppo non si fa uno sforzo adeguato e come andrebbe fatto sulla criminalità organizzata
Non è sufficiente gli impegni presi da da tutti i governi che si sono succeduti compreso questo
Che a parole mi ha fatto tanto ma non sono state stanziate sufficientemente secondo me risorse si intende romani sia in termini di di di di di soldi per debellare questa cometa organizzata che senz'altro ormai e ce ne sono tutti consapevoli più metà organizzata che purtroppo si alimenta anche da un marcato lavoro disposto quando noi diciamo che la flessibilità nel Sud avviene attraverso il lavoro nero o attraverso altri tipi di di illegalità di contratti non legalizzate di contribuzione non pagata adeguatamente cedersi ad essa contenute denunce queste perché sa che quando ci sono imprese di questo tipo sono più ricattabile
Essendo più ricattabile si inserisce l'organizzazione la cometa organizzato inserisce la mafia la camorra tutte chi ne ha più ne metta perché una vita perché voi vedete che fenomeni d'impresa e che sono i i fenomeni prese che sono instabili che sono attive che sono re non sono non sono toccati dalla mafia
Perché la mafia non li tocca perché sa che c'è tutto uno una comunità attorno a delle imprese attive lavorative che non norme che la proteggono viene protetta di per se stessa perché non turche non abbia elementi dove di legalità dove facilmente attaccabile
Questo discorso e purtroppo l'impresa che si stanno sviluppando nel sud oggi date le confeziona viva mancanza di infrastrutture di mobilità di idee diede da pur di inefficienze pubblica amministrazione che maggiore al Sud rispetto al Nord eccetera tutte queste cose qui hanno un costo allora dove questi possono stanno sviluppando stanno sviluppando qui prodotte dove tutte queste cose incidono le l'adeguamento di meno ricordata perché l'avevo già la logistica e se conto costo industriale di un'impresa dopo le dopo le dopo la manodopera cerco la logistica dove però ci sono prodotti in cura logistica incide di meno allora citandovi infatti il microchip parliamo del del nostro collega
Del Pistorio ecceda Catania parliamo deve dire prodotte sulla sua che hanno addirittura usato per del leader europei per quanto riguarda alcuni vanno fatte di imballaggio e cede cede ma dove praticamente alcune di queste cose hanno meno incidenza ma dove invece si è una mano dov'è necessario con dove dovete pensare che nel nord serve rubato tutto ma meccanica tradizionale e la meccanica del tradizionale implica che i costi fuori dalla fabbrica sono costi che incidono enormemente a voi se questi costi incide enormemente fuori dalla fabbrica non sono adeguato non solo a livello europeo automaticamente sono penalizzate
Queste qui indietro quando parliamo di moda arredo casa
I ne divenne meccanica tradizionale sono tutte prodotte dove l'incidenza della logistica è fondamentale
Non è possibile pensare di poter lavorare in un sistema in cui fuori dalla fabbrica ci sono inefficienze e basta equiparo parliamo della criminalità organizzata voluto dalle procedure forse perché vi fosse mezzogiorno non è vero che la nave se non è stata fatta la relatrice
Quello che non si riesce a capire come non siamo convinti ma la Confindustria ha già detto che i patti territoriali patti d'aria vanno bene per risolvere un'emergenza ma vanno bene limitati
Invece con scritte e solo per le sopra alcune emergenze ma non possa essere fatta sistema
Invece i criteri e che stanno dietro ai patti
Daria possono essere fatte diventare sistema Ponzi parla di flessibilità nel mondo del lavoro quando si parla di infrastruttura di infrastrutturare la zona il più possibile quando si parla di rendere più efficiente possibili semplificazione
Della partita gli sportelli unici semplificare tutta la pubblica amministrazione questi sì che sono cose sono criteri che vanno estese a tutto il Mezzogiorno
A parte i fatti a mano estesa a tutta l'Italia ma comunque sicuramente del Mezzogiorno vince deve fiscale quanto lo diciamo che tutti gli incentivi fiscali e cioè tutto ciò che viene io seduto prodotto si è parzialmente investito in via Tenente verzure avere adesso incentivato fiscalmente sei evidente che sono le imprese del Sud devono essere incentivati fiscalmente sono tutte cose che fingiamo
Non è spingiamo al miglioramento all'innovazione del prodotto di processo etica faceva organizzativa questo vanno incentivate mani centrato in un'impresa queste tre cose
Grazie
Grazie nota la Sandrelli no io adesso a riprendere il dibattito in modo che poi gli altri imprenditori possano rispondere dare al professor Bagella la possibilità di concludere la presentazione della purtroppo il ministro Bersani CEA al deserto e non può essere presente perché ci dispiace molto perché era l'unico il destinatario sia della ricerca che peraltro ha ricevuto ma soprattutto del dibattito dal confronto con gli imprenditori né ci impegniamo a riferire quanto è emerso dall'intervento degli imprenditori presenti grazie
Centosessanta ed è andato via resta dato un po'l'ambiente vediamo di continuare un attimo
Perché io sono venuto giù dal Veneto in Pendolino è già mi sento miracolato essere arrivato
Ma e quindi sono già contentissimo secondo sono venuto
Non sapevo di incontrare tanta bella gente perché ho parlato il titolo ma vedo tanti bei volti
Di carattere ma a occhio così canti dei culti istituzionali e tanti bei volti di studiosi Guido molto pochi di di molti di di quelli proprio davanti alla macchina alla macchina alla macchina utensile
Però a parte del sapere che andato via almeno sono rimasto in buona compagnia con la conversione dice Colombo
Io sono venuto giù
Da vicenza richiamo vicentini in licenza perché ho voluto portare a questo convegno una testimonianza di prima linea delle piccole imprese io faccio il consulente aziendale finanziario e quindi al nostro studio Capra a Vicenza nel Veneto si rivolgono in particolare le piccole e le piccole e medie imprese del Veneto e del Nord-Est e mi riferisco in particolare l'esperienza di questi ultimi sette anni che ho vissuto in questo settore dedicando mi totalmente professione di questo settore
Da da quel venticinque ottobre del mille novecentonovantuno quando ha visto alla luce la legge righi battaglia la tra i diciassette del novantuno
E
Mi pare giusto cominciare proprio da lì questa questa testimonianza questa cronaca di questi sette anni di storia delle agevolazioni all'impresa edile quest'ultima parte più significativa una storia molto spesso assoluta
Di ritardi delle istruttorie e nelle erogazioni di silenzi lunghissimi gli anni e la comunicazione all'impresa degli esiti
Di blackout totali cioè di punti neri
Di difficoltà esasperanti nel rapporto tra imprese richiedenti ed enti eroganti
Fare una domanda dei agevolazione finanziamento agevolato
Mi sembrava sembrava veramente invece a dire a questa legge che oltre che legge quattro veniva citata come prima legge di innovativa moderna di sensibilità europea verso il futuro questi sette anni sono sette anni vergognosi di come è stata trattata e tratti questa legge tra i diciassette novantuno che c'hanno voluto cinque anni il Parlamento per farla perché dovevano farla così bene così bene così bene
Poi prima righi dopo battaglie tutti volevano metterci il suo nome
Da trentasei novantuno per l'innovazione tecnologica è ferma dal novantatré siamo nel novantotto
Il che vuol dire che un'azienda che ha fatto innovazione nel novantatré novantaquattro novantacinque non ha ancora ricevuto dal ministero un foglio a quattro
Un bianco titolato ministero magari protocollo con due righette a dire
Cava impresa la sua domanda e qua porta il numero di protocollo numero dieci mille duecentotrentatré
Al momento non ci sono i soldi magari una volta all'anno sulla base dei rendiconti non sapremmo dire quanto la legge finanziaria da di rifinanziamento e fino a che punto no da cinque anni il ministero nuova
Da spendere una risma di carta a quattro per spedire all'impresa richiedenti di dire la la domanda c'è o non c'è o si è persa
Idem stessa storia per l'articolo otto
La è stata ancora più una buffonata
Perché hanno risposto all'impresa hanno risposto comprese che mancava qualche pezzo di carta o che è stata bocciata
Dopo due tre anni e accuratamente dopo l'ultimo giorno di scadenza della Lezzi per cui l'impresa e non hanno potuto
Lui
Risistemare la domanda o convoco allegare il fax allegare la copia che mancava o riformularla
Per cui magari hanno dovuto ricorrere al TAR o al presidente della Repubblica secondo la procedura il ricorso al Capo dello Stato
Quindi
Cosa ce ne facciamo della Bassanini uno due tre se dopo cinque anni un'impresa non sa neanche la risposta se la domanda è arrivato
Tre quarantuno del novantacinque tra quarantuno del novantacinque
Io sono stato in uno zero zero zero uno uno per il primo che ha portato la pratica perché son venuto a Roma quattro giorni prima io ho fatto la notte all'addiaccio
Davanti il ministero perché volevo arrivare poi due
Questa soddisfazione voleva pene quattro giorni a Roma e la notte all'addiaccio
La tra colatore novantacinque sia a terra l'undici marzo del novantasei si impiega è arretrata di nobili missili tanto quanto ci si mette a fare un bambino
Dopo una domanda di cioè dopo la concessione quindi abbiamo già il decreto di concessione
Ed è tutto a posto come concessione e ci vogliono sei mesi solo per il controllo formale avvenuta domanda di erogazione cioè per controllare se c'era domanda e che per fortuna ce la lettura ottica e se c'è una perizia è una camera di commercio ci si impiega nove mesi di cui magari cinque o sei al ministero dell'industria e magari due o tre mesi di controllo sapete di che cosa
Del conto fiscale che basta avere un computer due otto sei con dispetto emettere Torriti fetale vicini ndr di che il mio e computer ti dice se è giusto o è sbagliato
Perché il conto fiscale è il numero di partita Iva dell'azienda precisato dal Codice della Provincia ci si impiega due tre mesi e da quello che so credo che le carte vadano da via Molise al ministero dell'industria e ritorno per fare questo controllo nell'epoca della pillola
Il chiamano incentivi automatici ultima cosa la facevo proprio per il ministro Bersani
Pur essendo il Veneto
No no non è certo il peggior ministro dell'industria che abbiamo
è stato uno il padano molto peggio anche di più
Cocco con rispetto all'età Benito Bersani ha fatto
Un un un atto di impegno di responsabilità ha fatto la sua pelle leggi Bersani la duecentosessantasei uscite in una notte di Ferragosto stanotte diciamo Gaetano resta me la ricordo del sette agosto novantasette cosa fa Bersani
Bersani riprende ministro riprende tutte le leggi come è stato spiccato ne fa un po'di pulizia rifinanzia del rilancia
Riprende tutte perché più o meno
E cita tutte sono passate nove mesi ancora
Dal sette di agosto del novantasette è molto più freddo di allora e ancora la riattivazione di questo aggettivazione da tre quarantuno per esempio sia per le aree depresse sia per gli incentivi estesi al centro nord dopo un anno ancora non parte e non partirà neanche fino all'estate
E probabilmente quindi ci vuole Unamuno perché dopo che una legge non quattro nuove leggi declaratoria in una legge ti dice adesso mica una legge che è o perché che operativa che è un decreto operativo
Non inventa niente di nuovo fa tra quello che formulo coscienzioso è andato al ministero visto poté disordine ha cercato di mettere ordine
Allora se ci mettiamo un anno dopo aver già messo ordine per riattivare queste cose ci vediamo una e poi adesso ci metteremo sicuramente quindi un altro anno per fare le domande e un altro anno per avere le erogazioni signori ma qui fa tempo arrivare i carruggi nel due mila e sei
Se ci mettiamo gli stessi tempi il diciassette dal novantuno al novantotto senza risposta si risolve il problema Icaro perché ci arriva nel due mila sei e fa pulizia di
Quindi queste
Una testimonianza per dire che inutile recriminare il passato perché sull'acqua passata la compassata Roma ci va più
Le storie vecchie ogni vecchie lasciamole I figlio
Bisogna stato detto qua storia serve gli studi presso Bagella servono anche se sono impattanti perché portano uno spunto riportano una riflessione contro un impegno per il futuro
Ultima cosa
Altri due tipi
Che ne dice facciamo noi della Bassanini dell'autocertificazione dell'invio telematico dell'Antimafia telematica se per esempio per restare in casa
Procedura del Mediocredito centrale per dire
Legge duecentoquindici che femmina pure ho detto finalmente adesso in mano alle donne voglio proprio vedere come funziona
Racconto che tre mesi fa è una una unica una con una imprenditrice è venuto a sapere per caso
Che una banca corrispondente della delle percentuali cioè l'Iccrea
Nel trasporre trasmettere la copia della domanda da una coppia bollata utile una semplice fotocopia della domanda aveva interpretato di di mandare la domanda secca non anche gli allegati e tra le arrivati c'era la perizia
Allora procedura del ministero della nelle credo centrale prevedeva che i nelle petto centrale chieda di caratteri manca la copia
Di un atto Inessa per l'imprenditrice dice senta senza che lei chieda all'Iccrea i treni risponde facciamo così domani le mando per raccomandata con ricevuta di ritorno per il mezzo più veloce perché mezzi più o se viene giù o se mandata al Corriere ma non sono legali allora le mando io cioè io imprenditrice la ditta
E mi sul documento mio glielo mando anzi per evitare facciamo così gliene mando due uno al Mediocredito e uguali crea in copia quella stessa lettera in modo che si riconducibili tutte le cose
Ok
In modo che Dusty salita si capisce la vita è sempre quella il Mediocredito è sempre questo i tre sempre da e la carta è sempre quella lì no sono tre mesi tre mesi che la pratica è sospesa
E quindi non è andata ai in due comitati di gennaio di febbraio è rimasto perché il Mediocredito non ritiene valida la fotocopia su a dell'imprenditrice ma vuole che la fotocopia
Gliela dia ricrea di via Torino centoquarantasei per cosa ce ne facciamo del federalismo dell'automatismo della telematica
Ripeto non è un documento bollato non ci sta non c'è scritto neanche visto per copia conforme vuole che sia la fotocopiatrice dell'Iccrea a fotocopiare non quella di vicenza
E questo probabilmente non ha colpa la signora che dice e dice
Di di attivarsi solo con questa procedura evidentemente da qui in poi abbiamo colpo tutti coloro che lo cambiamo queste procedure abbiamo colpo tanti se non ci rendiamo conto che così non possiamo andare avanti
E chiudo
Grazie per
Bene abbiamo avuto l'intervento che ci ha dimostrato che la politica industriale non si deve far che negli strumenti non funzionano
è stato anche molto spiacevole da ascoltare
Tuttavia mi sembra che no non sia
Così generale la conclusione che si sarebbe potuti essere indotti di trarre perché invece ci sono altri strumenti che funzionano per esempio mi pare che tutti gli imprenditori intervenuti abbiano detto che la Sabatini è uno strumento che funzionerà
Che alcuni articoli della trecentodiciassette risulta dalla ricerca che funzionano caccia invece secca tantissimi articoli quindi
Bisogna distinguere e dire che proprio questo intervento cita lo spunto per ritenere che
L'azione d'ora innanzi per quanto riguarda la politica industriale
Debba essere divisa
In due grandi categorie
Ciò che rivolto al da farsi che presumibilmente molto diverso rispetto a ciò che è stato già fatto
E che fare degli strumenti esistenti e questi ultimi a loro volta vanno divisi in due grandi categorie quelli che sono stati oggetto dell'intervento così piacevole del dottor vicentini
Che vanno semplicemente soppresso perché non funziona
E quelle che invece funzionano
Ai quali migliaia di imprenditori si rivolgono tutt'al più hanno dei problemi di attese per carenza di fondi
Io mi accorgo che nel replicare alle tre Theodore vicentini aveva già cominciato a trarre le conclusioni c'è ancora qualche intervento dalla sala possiamo dare la parola ai nostri relatori
Prego
Aldo Gabriele Gentile deroghe Consulting semplicemente una domanda visto che si è tanto parlato della Sabatini e quanto emergeva esperti è una delle leggi che effettivamente funziona meglio
A proposito del settore agricolo che è stato recentemente sospeso si sa che ultima informazione da Bruxelles e da Mediocredito centrale
Semplicemente con il
Domanda a cui prego dunque di poter possa rispondere qualcuno del Mediocredito io non sono d'alpeggio reddito quindi non le so rispondere ma certamente qualcuno lo troveremo
E allora adesso darei la parola prima al al dottor Colombo al dottor Comazzi per delle repliche se ritengo di dover fare delle repliche poi professor Lantella
Ma io direi che gli interventi di oggi mettono in evidenza un argomento che è stato sottolineato da tutti su quali penso ci sia una condivisione generale
L'elemento trainante delle mentre il faro di riferimento davanti a qualsiasi legge rifatta risistemata
Deve essere sempre di più la semplicità di applicazione
Ci sono leggi che questa semplicità non hanno certamente complicano l'attività in generale piuttosto meglio non farle come giustamente aveva richiamato poco fa
Certamente questa abitudine storica italiana in cui abbiamo avuto delle leggi che sono andate alta allenandosi non solo per questioni di mancanza di fondi e questo credo sia un po'inevitabile ma anche in mancanza di Regolamento in mancanza di precisazioni
Ha indotto molti imprenditori o molti beneficiari di questi libretti posizioni ad avere illusioni che poi sono state come casi ricordati magari andare deluse
Questo però non deve trarre in inganno perché tutte le cose vanno restano la statistica e la statistica dice un numero elevato sicuramente molto più elevato di casi invece hanno avuto nei tempi ragionevoli
E credo che quando che ha fatto dei commenti su questa legge va meglio rispetto a un'altra anche lui il discorso è vanno meglio le leggi che hanno avuto un iter più facile
La Sabatini per tornare al discorso a Sabatini ha avuto anche lei certamente periodi in cui la mancanza di fondi dall'intervento già con l'attivo di medio periodo centrale ha fatto tardare di qualche mese l'erogazione dall'agevolazione
è una cosa che non dovrebbe succedere però anche se è successa non ha pregiudicato l'impianto che è stato lasciato direttamente alle parti
La legge trecentodiciassette lady battaglia ricordata oggi secondo me ha avuto anche delle evoluzioni nelle leggi successive che hanno sottolineato alcuni aspetti positivi
E ne hanno li hanno rimessi in modo più automatico cioè la soluzione del credito di imposta invece di una legge che in cui una persona si mette in coda ad aspettare che il ritorno dei soldi è certamente una soluzione più facile e quindi evita per definizione
Quelle situazioni che sono state lamentate
Quindi penso sono sicuro che non ci possa che condividere che questi sono le regole che devono essere portate avanti nel futuro sulle modifiche del passato
Forse sarebbe una buona cosa se ci sono leggi che non vanno bene o che non entrano chiuderle proprio darà la comunicazione definitiva qua non c'è più niente da fare
Questa incertezza che tuttora c'è invece lascia un numero elevato di persone magari scontente o non soddisfatte dalla situazione in corso
Un po'Comazzi
Il battito alloggio cosa comprenda grosso modo di piacevolmente soddisfatto del fatto che lei abbia citato con molti esempi che uno dei problemi veramente importante caratura tempestività
E i credo che questo è un problema di una gradita fondamentale che è noto a tutti non lo scopriamo né lei autorevolmente né io nel mio piccolo che faccio questo tipo di sottolineature
è un problema secondo me è molto vecchio e che essendo io ingegnere Cozza sempre più contro il mio tipo di mentalità che è quella di procedere mai a soluzioni esatte ma sempre un sano metodo delle successive approssimazioni
Allora io prendo le parti della legge nella continua illusione che alla mia generazione di essere in uno stato di diritto
Piena benissimo capire come mai quando una cosa sì presente in tutta la sua evidenza non possa essere modificato
E questo non perché ci siano persone che non sono all'altezza perché evidentemente c'è qualche cosa nel meccanismo che assolutamente non funziona e che probabilmente e così intricato che al di sopra delle buone volontà dei sindaci e questo mi preoccupa ancora di più della mancanza della velocità di risposta in termini accettabili
E questi giorni preoccupa sempre di più perché io credo che per e per le considerazioni che faceva autorevolmente Alessandrello prima e perché la nuova realtà regionale così come esce dalla Bassanini
Potrà Corelli che io ritengo concettualmente giusto vorrei chiarire fondamentali subito bipartisan che potrà creare davvero un'Italia amarci diverse se noi non abbiamo un minimo di omogeneità di omogeneità nel trattamento dei comportamenti e nel trattamento di quella che è la realtà perché altrimenti noi non riusciremo a mediare queste situazioni
E io credo che visto che ormai le funzioni di cui lo stato italiano in quanto regione d'Europa
Dovrà farsi carico e sarà titolare ad esercitare dopo l'inserimento nell'Europa
Credo che questo potrà creare ulteriori difficoltà allora a fronte dei grossi vantaggi dei meriti concettuali e di equilibratura che dovrebbero esserci in linea teorica
Questo transitorio
Quando ci poteva a regime effettivamente curve legislazioni le velocità di risposta i comportamenti di tutti gli strattoni di tutti gli altri Stati europei io credo che questo sia una delle ragioni su cui valga la pena di fare un'ulteriore riflessione per questo dicevo che forse il discorso riferito solo ed esclusivamente al finanziamento
Può non essere che pure è gravissimo può non essere grave come invece grave questo tipo di fenomeno
Anche se io ritengo che una parte della divisione dell'Italia in termini di comportamenti imprenditoriali io sono tra quelli che legge il miracolo del Nord Est
Come un miracolo che deriva anche dal fatto che nel Nord-Est delle aziende
Per tradizione di famiglia o perché il passaggio da una realtà agricola una realtà industriale è avvenuto avendo dando la possibilità al piccolo imprenditore che voleva mettersi in proprio di dare alla banca una garanzia che era costituita dal campicello ad altri tipi di proprietà queste nella realtà
Imprenditoriale non so il presidente dell'UCIMU sei del mio parere nella realtà imprenditoriale nel Nord Ovest di larga parte della Lombardia non avveniva così
Perché in realtà era un discorso di capacità tecnologica da parte dell'imprenditore che doveva fare un certo tipo di salto e quindi non riusciva strutturale grazie
Bene presidente comandi nessuna breve replica professor Baggiani si grazie
Farò due brevi commenti prendendo spunto dalle ultime cose che sono state dette innanzitutto penso che appena allora Mediocredito completato la terza indagine certamente ci sarà una quantità di Tatti maggiore che consentirà soprattutto trattandosi di dati dell'ultimo triennio
Un'analisi congiunturale diciamo più puntuale noi abbiamo fatto analisi di tipo strutturale quindi ci siamo basati più sul diciamo su questi due
Campioni che ci hanno consentito di come dire verificare ciò che accadeva prima del novantadue e ciò che è accaduto dopo il novantadue la mia impressione mi attendo che una volta che avremo a disposizione i nuovi dati probabilmente sì siamo si amplifica Aranno cerchietti in termini quantitativi che sono stati già segnalati dall'analisi del periodo novantadue novantaquattro ma non credo che ci siano profondi cambiamenti
Disegno
Quindi certamente benvenuta una possibilità di ulteriore approfondimento quantitativo
In base alla nuova analisi per una nuova analisi darà anche molti dati in più dal punto di vista qualitativo soprattutto per quanto riguarda la struttura finanziaria dell'impresa le ragioni per esempio per cui molte imprese non desiderano avere soci preferiscono rimanere diciamo con un capitale un controllo della società un controllo dell'azienda più familiare piuttosto che avere diciamo delle partecipazioni
Qua si può immaginare che ci possano essere timori di perdita di controllo timori di maggiore trasparenza fiscale comunque quello che sia con la nuova indagine probabilmente questi temi saranno o se riusciranno a mettere ancora più a fuoco
Dal punto di vista dei distretti che è stato come è stato osservato da Alessandrello pare che la nostra indagine evidenzi il ruolo diciamo di questa specifica organizzazione
Della piccola e media impresa italiana io su un punto mi pare che potrei dire qualcosa in più rispetto a quello che ha detto lui ma che comunque contenuto nel rapporto e cioè che probabilmente l'enfasi che così si mette quando si discute di politica industriale
Richiamando l'esperienza degli stretti l'enfasi credo che sia giustificata perché secondo me il distretto è replicabile non è che
Certamente nella storia economica del nostro Paese distretti sono nati in alcune regioni e si sono poi sviluppati in altre però
Voglio dire questo non significa che siano esclusività organizzativa di certi modi di fare impresa di alcune regioni che non possano essere ripetuti in altri quindi anche da questo punto di vista per esempio se ne parliamo mezzogiorno ed era conservazione che è stata fatta Mezzogiorno noi il nel nel campione che abbiamo preso in considerazione il Mezzogiorno a presenta un numero di prese naturalmente inferiore rispetto al ciao retroattivamente inferiore rispetto al totale perché il campione calibrato su a livello nazionale e quindi Mezzogiorno disponendo in assoluto minor numero di imprese chiaramente sono stati importi messe dentro il campione
Un numero d'imprese inferiori rispetto al resto del Paese però i segni sono quelli e voi abbiamo esaminato a sessantaquattro abbiamo esaminato tutte le altre varie leggi di incentivazione abbiamo visto che nel Mezzogiorno è più complicato e più difficile fare impresa anche utilizzando degli incentivi creditizie a disposizione questo si vede dalla ricercatrice
L'altra cosa che si può dire a questo proposito è che nel nella
Ecco che nel Mezzogiorno la questione sul Mezzogiorno riguarda anche molto l'ambiente è stato ripetuto qui più volte secondo me questo è un una precondizione per raffrontare le questioni
Relative al Mezzogiorno fare impresa nel Mezzogiorno è complicato per tante ragioni ma anche perché in un ambiente l'ambiente di riferimento non è analogo a quello che si può riscontrare in Regione più fortunata del nostro Paese
Quindi da questo punto di vista certamente questo è un tema importante della politica in generale del nostro Paese non soltanto la politica economica
Ora un ultimo punto prendendo spunto dalla dalle osservazioni fatte nell'ultimo intervento
Certo che i ritardi sono come dire in qualche caso sentire all'esperienza è stata richiamata addirittura quasi paradossale insomma ecco
La ricerca mette in evidenza anche la natura di questi ritardi sottolinea l'importanza vede mette in luce come anche a guardare in retrospettiva
Quanto hanno pesato nel efficacia degli incentivi erogati tutte le volte che avevano di fronte o piccole imprese come dire impresa e quindi c'è un dettaglio che da questo punto di vista conforta la tesi di coloro che qui giustamente a come dire rappresentano il mondo delle imprese e che dicono attenzione che quella è una questione delicata che non va trascurata non va sottovalutata e poi un'ultima considerazione bisogna distinguere tra quello che
La ragione per cui si fanno gli incentivi e il modo in cui gli incentivi vengono poi dati
Il modo può essere modificato per essere cambiato una legge come è stato detto se diceva prima Colombo se si vuole cambiare perché non ha funzionato relativamente bene se ne fa una migliore per questo il punto
Ma ciò che conta è la risposta che si dà alla prima domanda
Accresce
La il benessere mettiamo in questi termini accresce il benessere della collettività una politica industriale che utilizza danaro pubblico per sostenere lo sviluppo dell'impresa ora questo fanno in tutta Europa
Cioè non è che ce la siamo inventati noi dappertutto in Europa ci stanno le politiche d'incentivazione creditizie e fiscali
Quindi se mai noi c'abbiamo qualcosa da rimproverarci in base all'esperienza che abbiamo accumulato e studiato è che probabilmente ci sono molte come dire molti ritocchi da introdurre molte alcuni anche addirittura pesanti per evitare le sovrapposizioni di cui si è detto alcune questioni nella distribuzione tra gli incentivi statali e regionali su questo il dibattito è ancora appena appena avviato perché investe il tema del federalismo e quindi nel momento in cui diventerà come dire materia di discussione e di riflessione diretta per la politica del nostro Paese
L'argomento in questione certamente anche per la politica degli incentivi si potrà si porrà un problema di distribuzione tra incentivi regionali e incentivi diciamo della amministrazione centrale non c'è dubbio che questo accadrà ecco però teniamo conto vorrei chiudere con questa notazione teniamo conto che una cosa è criticare il modo in cui la legge è stata applicata o o è stata prima concepita e poi è stata applicata del resto che l'abbiamo detto in apertura
Tutte le leggi dicono che bisogna privilegiare le piccole e medie imprese poi quando si va a osservare se osservate le piccole stanno sempre molto sotto rispetto alle medie e quindi questo significa pure che la legge da questo punto di vista qualche miglioramento applicativo lo può trovare altra cosa è dire che in assoluto non è bene dare incentivi ecco su questo punto io mi sento tranquillo e sicuro che c'è una letteratura sterminata come il prossimo fra il professor Pietro ben conosce
Che certe manchevolezze del mercato certe asimmetrie informative certi ambienti di riferimento delle imprese diversamente strutturati diversamente
Chiamiamo il produttivi certe amministrazioni locali che funzionano meglio al lordo piuttosto che al sud nord est tutta tra il Senato strigliata le banche locali eccetera cosa che a mezzogiorno invece abbiamo avuto se non diciamo che piccole zone e per qua forse qualche Regione però dico tenendo conto di tutto questo io credo che la politica degli incentivi si possa chiudere con questa osservazione alcolica gli incentivi sia sacrosanto se non altro per Cassano gli altri
E quindi da questo punto di vista anche noi siamo chiamati a corrispondere alle attese del nostro mondo imprenditoriale così come avviene oltre frontiera grazie
Vorrei ringraziare professor Bagella anche perché mi ha tolto l'imbarazzo di fare le conclusione ha fatte luglio esce anticamente da par suo
Allora vorrei sono ricordare un punto che emerso dal dibattito ad opera degli imprenditori
Che su questo sono stati abbastanza concordi non su tutti i punti forse sono stati concordi ma ricordava Alessandrello che
Il fatto di essere in un sistema monetario unico ci toglie sovranità ma nello stesso tempo ricordava un altro fatto
Che
Un po'in parte compensa sotto il profilo la politica industriale la perdita di sovranità cioè noi ci troviamo a operare con lo spesso le stesse caratteristiche di politica economica virtuosa che per decenni abbiamo tanto invidiato i tedeschi
Alessandro diceva la Ossola è una legge che serve a stabilizzare il rischio di cambio
Principalmente quando il suo pregio
Non abbiamo più bisogno di uno strumento specifico per stabilizzare il rischio di cambio almeno rispetto alle altre monete europee
E questo è un grosso vantaggio apprendiamo la Sabatini la mitica Sabatini è l'unica che ha sempre funzionato bene
E sempre meno l'incentivo
Perché mano a mano che il tasso di costo del denaro scende incidenza dell'incentivo Sabattini diventa meno sensibile ma non per questo la Sabatini diventa inutile Sabatini è un ottimo strumento di pagamento
è un buon strumento e quindi
Dall'evidenza di queste due sei testimonianze estremamente concrete
Che vengono dal mondo degli affari abbiamo la controprova di quanto ci dicono tutte le ricerche teoriche e cioè passando nelle nuove condizioni
I Paesi sviluppati industrialmente il l'importanza degli incentivi erogatori nell'ambito la politica industriale tende a scendere senza peraltro scomparire del tutto per essere sostituita dall'importanza degli elementi di servizio
Presidente Colombo sottolineava la questione della ricerca questa è una questione centrale per competere
Ferrante si chiedeva ma com'è che non arriva la subfornitura o o perlomeno arrivano solo frange di subfornitura non arrivano gli impianti al sud
Bene questa domanda va posta nell'ambito di una questione più grande e cioè come che non cresce l'occupazione in Italia
Farla crescere significa trovare nuovi spazi per il lavoro italiani in una divisione internazionale e mondiale del lavoro nel quale questi nuovi spazi e non li possiamo trovare solo mantenendo alta e migliorando la qualità
Delle delle produzioni altrimenti saremo inevitabilmente spazzati via dai paesi a basso costo allora servizi questa è la nuova frontiera della politica industriale sotto questo profilo credo che si debba riprendere un'altra affermazione che faceva Alessandrello ma perché noi dobbiamo pagare due volte o tre volte i servizi
Perché le imprese si devono pagare la ricerca al loro interno
Poi magari lo Stato con incentivi deve pagare la ricerca fatta ancora dalle imprese ma col denaro pubblico e in qualche caso non è proprio ricerca vera e poi o prima lo Stato ha già pagato una terza forma di ricerca per la ricerca pubblica che fanno i dipendenti pubblici o parapubblici negli istituti di ricerca ma perché negli istituti di ricerca non si fa la ricerca che serve all'industria
E quindi la conclusione anche che la politica industriale non può farla solo il ministero dell'industria
è una politica del governo una politica per lo sviluppo la politica per l'industria che investe tutto investe il territorio che investe alle infrastrutture
Che investe l'ordine pubblico
La politica economica la politica dell'educazione alla politica dalla ricerca eccetera noi oggi qui modestamente ci siamo occupati di un ambito più tradizionale che non va abbandonato
Va semplicemente setacciato come detto
Vicentini dottor vicentini ci sono delle cose che non funzionano benissimo togliamo le fate risparmiamo i soldi risparmiamo il tempo
Le cose che funzionano e sviluppiamo invece i servizi grazie