"Federalismo: quali scelte per il Paese ?" promosso in occasione della pubblicazione del libro di Caterina Cittadino "I rapporti Stato-Regione: prospettive di federalismo" tenutosi presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

Questo
Quote e qui
Grazie
Grazie
Qui
Sì
Tutto tutto
Qui
Qui
Qui qui
Quattro questo
Qui
Qualche
Cosa quindi
Grazie
Tutto questo
Il territorio
Ma fa
Tutto storico cioè
Senta talvolta già avviare cioè c'è ed è vicendevolmente d'accesso
A chi no
Però non c'era tempo allora qua usata dal presidente leader Cammarota faccia deve outlet di azienda interlocutrice può parlare
Quindi Samp
Dopo
Si può fare riprende ringrazia recessiva sottile
Oppure una panetteria Claudia
E paillettes Marcella taglio
Sale
Valori aggiustare senza avere la pretesa espressione di correggersi questa spacciatrice
Performance
Qua
Questo
Qua
Sì
Basta
Allora
Tecnico ad essa
Appunto proprio
Grazie
Oggi
Che sì
Fa
Ma
Insomma
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Sentenza
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Assessore sgorga poveri relativa
E peccato Bassam strade insieme abbiamo visto
Perché
Cieca dividere
Dovrebbe
Risulta
Più importante io ma diciannove trentacinque
Da un aereo
Hanno detto insomma assicura il tempo in cui dovrei parlare diciannove per c'è una cena in dieci per l'altra Kenneth perché assente
E qui c'è un problema di sì istante servirà
Vari dibattiti squisite di questa
Poi
E
Qui
Presente l'aspetto vigilare sulla pentimento Stabili ci mancherebbe sì adesso glielo dico Walter in grado sono il sindaco dopo pochi forse poco che c'era la peggiore al servizio di tutti generalmente credo per
Favore ora fazzoletto ma
Corridoio
Rizzi
Quindici
Ellis
Ci faccia da contadino
Ci piaccia o no no
Isonzo troppo capace di
E e la ma chissà
Letti poi grazie specie
Enti pubblici ispettivi
Luca
Riserve
Cioè le allora
L'occasione di questo dibattito che per l'autorevolezza e la qualità dei partecipanti si mostra denso di aspettative di aspettative e la presentazione del libro di Caterina Cittadino i rapporti Stato-Regioni prospettive di federalismo
Già dal titolo si comprende come questo volume tocchi le tematiche più caldo e probabilmente del la riforma del nostro ordinamento il rapporto tra Stato e Regioni soprattutto le prospettive di federalismo
Federalismo costituzionale al federalismo che verrà dalla revisione costituzionale ma le incognite sono molte sul compimento del processo di revisione costituzionale
Federalismo amministrativo il federalismo che se il federalismo che c'è nell'ordinamento dello Stato grazie soprattutto alla legge cinquantanove che reca
Nel linguaggio corrente il nome del ministro che ci fa l'onore di essere presente regge cinquantanove che sta trovando attuazione entro il termine previsto del trentuno marzo con un corposo decreto di conferimento di compiti e di attribuzioni alle regioni
E stato avviato un processo di gran trasformazione per ampiezza ed intensità paragonabile credo forse solo al processo che porto nel mille ottocentosessantacinque all'unificazione amministrativa e negli anni Trenta alla trasformazione del nostro Stato da uno Stato minimo a uno stato interventista atteso al Governo
Del ciclo economico e al perseguimento disco di benessere
Processo ampio lungo certamente faticoso ma soprattutto un processo che richiede intensità di lavoro rapidità di lavoro rapidità di lavoro da sorge ti diversi da parte dello Stato da parte delle regioni di tutte le regioni da parte delle regioni del Nord delle regioni del sud delle regioni speciali
Questo processo processo di instaurazione del federalismo amministrativo cioè del federalismo certo che noi abbiamo oggi già oggi nel nostro ordinamento
Dicevo questo processo a è faticoso evidenzia il dualismo del Paese dualismo del Paese che non è dovuto solo al diverso rendimento dell'est sì ogni regionali e locali nel nord e nel sud su questo peraltro si potrebbe molto discutere sull'effettivo diverso rendimento in questa fase ma il dovuto asfalto che il Nord a un progetto politico unificante
Che
Fine sa e forza dai principi del federalismo e in particolare dal federalismo fiscale dall'ipotesi di federalismo fiscale ma questo presenta grandi problemi di riequilibrio
Tra il nord e il sud del Paese viceversa majors il Mezzogiorno si tenta stenta a trovare un suo asse politico unificare stretto dalla contraddizione di non perdere l'opzione federalista ma nello stesso tempo di mantenere i vivi i flussi di liquidi
Per queste ragioni di carattere generalissimi il processo del federalismo ma attentamente e sorvegliato
Va attentamente e sorvegliato perché nell'attuazione del federalismo amministrativo sono insiti rischi significativi
E alcune avvisaglie li abbiamo avuto ad esempio nel conferimento di compiti e funzioni alle regioni e agli enti locali si sta realizzando una forte pressione a che il personale di provenienti aspettare venga allocato presso le regioni con un evidente aggravio di costi costando dipendente regionale in termini di costi contrattuali lordi dai quindici ai venti milioni in più di un dipendente statale
Ma soprattutto parte l'incremento dei costi si creerebbe una perniciosa tendenza al collocazione del personale presso le Regioni mentre funzioni e compiti tendono a rifluire
Come è giusto che sia agli enti locali più votati alla funzione di amministrazione fortissime sono le difficoltà delle regioni a statuto speciale per cui si tende a tende a riprodursi il meccanismo perverso delle regioni speciali che restano indietro rispetto alle regioni ordinaria dedicato al problema delle norme di attuazione dal mio modesto osservatorio di me Indro di nomina governativa di una di queste Commissioni devo dire che il compito che attende le regioni speciali e veramente compresso e necessario stabili zane l'ordine e il sistema delle fonti perché vi sia certezza sul diritto da applicare nelle diverse specie di regioni e in questa fase transitoria
Questa esigenza e io la considero di fondamentale importanza
Anche perché fonti tradizionalmente recessive nel nostro ordinamento come i regolamenti comunali che a partire dal Testo unico comunale provinciale hanno avuto pochissimo spazio nel nostro ordinamento oggi diventano fonti centrali arricchendo ancor di più ma Cosmic rendendo ancor più complesso
Il Panorama il quadro delle fonti salutiamo l'onorevole Frattini
Detto questo io credo di non dover aggiungere altro se non i complimenti all'autrice del del libro o mi sono permesso di cercare di enucleare alcuni dei problemi
Che il suo tono intorno all'attuazione del federalismo che c'è perché ormai cento nel nostro ordinamento e adesso non mi resta che dare la parola
Ai i andiamo autorevoli relatore
Innanzitutto scherzosamente prima si diceva seguiamo l'ordine Comuni Province Regioni allo
Do la parola al al sindaco Enzo Bianco presidente dell'ANCI per quindi che che parla per tutti stessi chiarezza
Secondo il principio di sussidiarietà essendo il mio l'ente più vicino ai cittadini ai cittadini anzi
Al cittadino la la
La alla cittadino accolgo volentieri l'invito del nostro moderatore voglio dire la prima sensazione c'è una una sorta di
Circo Barnum di compagnia di attori
Mi verrebbe di dire di primi attori ma insomma in realtà
I ruoli sono diversi che cambiando talvolta Palazzo ora qualche volta anche città
Si sta confrontando sul tema delle prospettive del federalismo
Presto voglio annunciarlo proprio dobbiamo
Detto qualche momento fa Palazzo Chigi al termine della conferenza unificata
Ci sarà un'occasione molto importante il venticinque di marzo si terrà
La prima convenzione nazionale per il federalismo promossa unitariamente dalla conferenza dei presidenti delle Regioni dall'Unione delle Province italiane e dall'Anci in cui sindaci presidenti di provincia e presidenti di regione mentre il parlamento discute sull'abito
Sulla riforma della Costituzione mentre il Parlamento discute di leggi importanti il governo
Esamina e vara in modo definitivo decreti legislativi di attuazione dalla legge cinquantanove
Regioni province e comuni faranno sentire la loro voce tra l'altro in larga parte unitaria sui temi di cui discutiamo anche stasera
Ma l'occasione
Che ci fa lì vede insieme questa sera
Ci scusiamo del ritardo abbiamo appena finito di lavorare
A Palazzo Chigi in sede di conferenza unificata e un'occasione molto positive e piacevole noi dobbiamo un grazie all'auto dice di questo volume Caterina Cittadino per avere raccolto anzitutto in modo sistematico e organico
Una documentazione che costituisce un po'una storia del momento delicato un appunto di trapasso da un tipo di Stato ha un alto troppo che fu avviata l'autrice non ricorda perfettamente forse non ricorda anche Franco Frattini Frattini
Perché ieri all'opera
In quel governo Ministro degli affari regionali della funzione pubblica
Fu aperta in modo veramente per la verità ho aperta anche prima
Io voglio ricordare doverosamente una tappa importante delle riflessioni di cui discutiamo oggi bisogna farla risalire al governo Berlusconi in particolare l'iniziativa del ministro degli interni dell'epoca Roberto Maroni che insedia una commissione
Perché amata Maroni ve lo ricordate in cui si cominciò a discutere e a confrontarsi in modo serio di questo argomento ma d'iniziativa cui ci riferiamo più diretta e quella che trae origine dalla decisione presa
Dal governo Dini di
Varare insieme alla già esistente Conferenza Stato Regioni una apposita conferenza alla quale si decise di dare il nome è stato città ed Autonomie locali
Che il Governo decise di il Presidente del Consiglio decise di di prevederne l'istituzione il ministro della Funzione pubblica affari regionali
Consente di Franco diligentemente
Redasse un conto un conseguente
Schema di decreto e che è in me non prese mai la luce per ragioni che
Nel libro sono abbondantemente accennate
Con grande garbo e cortesia ma che naturalmente finirò col costituire una remora a braccetto che ahimè ritardo notevolmente il varo di uno strumento di consultazione tra l'altro i locali e il governo era abbondantemente matura io voglio ricordarlo questo in particolare nel libro non non è raccontato perché la sua mente sono cose più giornalisti che mentre da cittadino ha cercato più fonti
Diciamo istituzionali e la nostra richiesta a Palazzo Chigi con formulata io ricordo ancora la data il nove di novembre in una grande manifestazione promossa dall'ANCI
Al Campidoglio poi ci recammo
Attraversando via del Corso
Da Palazzo
G
Fu una mobilitazione di massa in cui i sindaci chiesero al governo e al Parlamento
Di
Questa e altre cose che riguardavano allora la finanziaria
Le
Considerazioni che
Più interessanti che
Dal mio punto di vista
Diciamo danno questo libro un valore molto positivo riguardano
Riguardano
Per esempio una considerazione critica
Sulle
Ruolo che in una certa fase le regioni hanno svolto e cioè
E cioè una riflessione che alla base
Della forte iniziativa di rinnovamento anche del ruolo del regioni che con grande coraggio le regioni oggi alla sua
C'è una fase molto positiva che caratterizza la vita di questo momento della dibatto del federalismo ed è una ritrovata
Disponibilità alla collaborazione tra le regioni naturalmente anche le Province ma vorrei sottolineare in particolare i comuni
Sappiamo tutti che il dibattito di questi mesi di questi anni ha registrato una potenziale conflittualità
Tra un federalismo che saltasse il ruolo tradizionale di tutti gli Stati federali è attribuito normalmente alle regioni
E un federalismo che tenesse conto della consentitemi storia della tradizione della peculiarità italiana che ha sempre visto un ruolo fondamentale nell'articolazione del sistema Italia
Specifico dello sistemare sono i Comuni municipi
Io non ho bisogno di ricordare
Ma mi è capitato di recente di essere stato a Siena per un'occasione molto simpatica molto piacevole il sindaco di Siena Piccini mi ha guidato non quello splendido palazzo municipale dice assieme e ovviamente mi ha fatto rivedere guidato da Luís
Che la spendi Allegoria gli affreschi del buongoverno
Assago quello che c'era il Palazzo di Città attivo e del cattivo governo Del Buono del cattivo governo
E insomma come dire è evidente
Che non c'è bisogno neanche di andare soltanto a Siena o soltanto alla Toscana dove l'esempio addirittura eclatante insomma che la storia del nostro Paese fatta da una storia di ottocento anni
Di cultura di governo di città che sono addirittura nella fattispecie città-stato
E come vederlo di fisicamente in quell'allegoria del buon governo come
La sicurezza
Starei per dire urbana ed extraurbana anche quella rurale
La giustizia
Le funzioni monetarie fondamentali in una grande parte del Paese appartengo alla tradizione di cultura di governo che si è maturata naturalmente nei comuni ovviamente oggi c'è un ragionamento la disponibilità di grande interesse
Perché il punto di intesa su cui c'è stata una svolta in un rapporto ripeto potenzialmente conflittuale che poi finiva col favorire in Sturba senili ne è sempre stato consapevole ci ha messo
C'ha messo lucidamente
In guardia rispetto a questo rischio finiva di con mettere poi Regioni Comuni e Province sistema delle Autonomie a giocare un ruolo secondario in fondo difensivo rispetto alle tendenze centralistiche Cassano ancora fortissimi nel nostro Paese dove tutti ci riempiamo la bocca con la parola federalismo e poi naturalmente come dire ogni giorno scontiamo difficoltà a codificare la cultura
Del resto l'espressione che più se contenente noi sentiamo dire la seconda parte
I sindaci hanno predisposto decisi decalogo delle risposte che normalmente ci sentiamo dalla burocrazia comunale ma non muta l'atteggiamento da quella nazionale o centrale la prima risposta è non si può quello che noi chiamiamo non si può ti stimo
La seconda è
Abbiamo sempre fatto così
E poi potrebbe dire anche le altre otto per comodità di sintesi
Allora allora l'esigenza che noi avvertiamo fortemente e quella di e abbiamo avvertito per ritrovare
Un'intesa di fondo mettendo in discussione naturalmente
Le identità di ciascuno per cercare tutti insieme qualcosa di diverso allora le Regioni partendo dalla votazione anche autocritica
Hanno detto che naturalmente le nuove Regioni a cui Atran erano attribuiti poteri nel disegno di riforma della Costituzione questa rosa aspettativa paragonabile a quello dello Stato federale devono essere delle regioni diverse dalle regioni di oggi
Devono devono avere per esempio
Ho una fortissima riconoscimento di responsabilità ai presidenti delle Regioni tanto che insieme abbiamo chiesto mi su questo argomento mi pare particolarmente anche su questo argomento anche da parte delle Province che è stata una disponibilità e un'intesa che i presidenti delle Regioni fossero eletti direttamente
E rispetto a questa richiesta legittima delle regioni i Comuni erano assorbente dello stesso avviso del resto perché una riforma sperimentata positivamente a casa nostra non debba trasferirsi anche in caso cioè non c'è nessun problema d'invidia o di vedere accrescere il ruolo la visibilità dei presidenti delle Regioni
Ma naturalmente
Le Regioni si rendono conto che dovremo fare degli statuti nuovi
E che la fase di scrittura degli statuti nuovi debba essere fatta in modo tale da garantire che i le nuove Regioni abbiano assetto effettivamente fondato sulla sussidiarietà e non diventino una brutta copia dello Stato centrale riprodotta inventa esimi e quindi più fastidiosa
Perché poi averlo vicino Picasa uno Stato centralista e tra virgolette burocratico molto preziose d'averlo
A ottocento chilometri di distanza come
In alcuni casi ecco perché su questo abbiamo trovato una intesa largamente positivo
Tutte queste cose questo clima basta prospera il libro nero lo descrive in modo compiuto in modo serio
Tra l'altro sullo fornendoci una serie di strumenti e descrive arriva sino quasi al contingente sino alla fase attuare nella quale un grande disegno riformatore a Costituzione invariata io voglio ricordarlo grazie a un'azione promossa
Da una serie di ministri della Funzione pubblica gli affari regionali che hanno svolto l'azione coerente di riforme e voglio ricordare un altro ente come ovvio
In particolare ruolo del ministro Bassanini ha avuto la capacità non soltanto di progettare una riforma ma di realizzare
Fortuna che non avevano avuto i ministri precedenti che erano grati incavolati in ma anche però una capacità d'avere una perfetta conoscenza dei meccanismi parlamentari che gli ha consentito di arrivare a questo di farlo con la piena intesa del mondo delle Autonomie merito nettamente che va riconosciuto
Ecco se dovessi fare una sola critica
Alla dottoressa cittadino a cui mi sono dimostrato come sindaco naturalmente
Vorrei dire che nel prospettive del federalismo
Vi è un particolare attenzione
A rapporto Stato-Regioni e questo viene dichiarato legalmente nel libro
Ma in una prospettiva di femminismo deve guardare anche altri aspetti
E cioè il rapporto Stato comuni per esempio quello
E poiché sono interporto regioni comunicano altro aspetto di grande interesse quando guarda questi aspetti ma si varino qualche volta lo fa dall'angolo di visuale del rapporto Stato-Regioni ma non me
Una critica particolare perché tutti comprendiamo che questo l'aspetto decisivo per realizzare un nuovo federalismo e quindi l'auspicio è che la frase di Piero Calamandrei molto bella che la dottoressa cittadino riferisce ricorda nel suo libro resti non soltanto una citazione ma oggi possa essere vissuta commento molto importante la voglio ricordare perché veramente molto bella
La democrazia italiana e davanti a un bivio ma la scelta e ancora aperti stiamo operando perché la scelta sia fatta positivamente grazie
Seguendo vale il principio di sussidiarietà e Marcello penseremo panettoni presidente dell'UPI
Sì c'è una regia sicuramente involontario in questa vicenda dell'Adidas su questo libro
Che porta credo però altrettanto opportunamente questo confronto sul testo per la dottoressa cittadino
In occasione di un'occasione particolarmente importante felice che prima è già stata ricordata ma io voglio ribadire ce ne siamo a una di quelle fasi critiche
Il passaggio
Nel confronto tra le istituzioni circa la riforma delle istituzioni stesse della struttura dello Stato
Che oggi ha avuto un appuntamento importante positivo oggi si è esaminato lo schema generali decreto legislativo di attuazione da cinquantanove
E credo che sia giusto e opportuno sottolineare come la struttura Phillip irrealtà è composta di tre parti cioè a dire una parte iniziale che comincia proprio da una riflessione sulla vicenda
Di che cosa può significare in questo dato ordinamento costituzionale
Una riforma amministrativa quella che giornalisticamente forse impropriamente richiamato e quella del federalismo amministrativo a Costituzione invariata
Una parte centrale che è molto attenta e molto interno alle summit il rapporto che nel corso di questi venticinque ventisette anni
C'è stato tra lo lo Stato e le Regioni come istituzioni ma anche fra Stato e regioni come organi gli organi interni di funzionamento infrastruttura statuali di funzionamento del rapporto tra Stato e Regioni infine
Un il capitoli conclusivi che rendono attualissimo una pubblicazione lo studio che sono legati intanto a le ultime vicende integrativi alla costruzione della Conferenza Stato Autonomie poteri locali e
Il capitolo conclusivo su quale federalismo
Mi sembra che sia uno studio
Molto attento anche molto
Futile perché c'è un punto di osservazione che quello interno alla struttura dello Stato
Che a mio avviso va a capitoli atte e valuti valutata attentamente il perché
Per carità io non pretendo di essere un attento conoscitore tutte le pubblicazioni che esistono al riguardo però molto spesso stufi di questa natura vengono fatti dall'esterno della organizzazione della pubblica amministrazione abbia da questo punto di osservazione solidale anche con il processo di Co lento e progressivo decentramento delle funzioni ispettive dallo Stato a ragioni credo che sia un momento significativo che va opportunamente considerato
Anche per tutte le implicazioni che
Hanno riguardato il rapporto politico istituzionale fra Stato e regioni dall'altro con una vicenda che è stata talvolta al termine intervieni analizza anche queste varie e diverse fasi che hanno coinvolto i rapporti fra i due momenti istituzionali
Verifica quelli che sono stati i processi della struttura Petipa dal dipartimento alle
Alle variazioni che non sono intervenute nel corso del tempo di funzioni di composizioni di
Collocazione istituzionale anche l'attribuzione presso la Presidenza del Consiglio presso altri momenti di condensazione ministeriale e infine altre cose ancora
Io voglio riprendere alcuni passi di questo
Credo che sia quanto mai attuale ad esempio perché parte del confronto politico istituzionale non semplicemente dell'analisi critica di una studiosa
Il dibattito su la cinquantanove la sua attuazione ministro Bassanini e l'autore della legge l'autore
In quanto espressioni collegiale del governo certamente ma come primo responsabile gli schemi di decreti legislativi e ad esempio viene richiamato come
Uno dei grandi principi di innovazioni che la cinquantanove introduce quella della rottura del rigido parallelismo tra momento legislativo aumento dall'amministrazione
Dalla cinquantanove in poi questo parallelismo questo vincolo o se volete nel più assoluto lo Stato alla Facoltà il Governo centrale ha facoltà di mantenere riservarsi potestà legislative ma di attribuire
Al sistema delle istituzioni regionali e locali le competenze amministrative che da queste competenze legislative riservate comunque discendono
Io credo che sarebbe interessante vedere
Con l'occhio del politico che opera nelle istituzioni oggi ma anche con l'occhio dello studioso a decreto legislativo concluso quanto a questa risorsa e questa possibilità venga e verrà utilizzata fino in fondo
Nel rapporto tra Governo e istituzioni locali credo che per rendere quanto mai attuale anche il senso dello studio dottoressa cittadino
Una parte delle osservazioni e quelle quattro o cinque gruppo di osservazioni eccomi Regioni Autonomie locali abbiamo presentato al governo discenda proprio da questa possibilità che la legge ci riserva
Che è particolarmente utile come possibilità concreta
Per coloro che amministrano le Autonomie locali e che su alcuni settori sono particolarmente attenti con quelli più specificamente operativi a poter utilizzare questa facoltà
Io credo che ci siano poi altri passaggi
Quanto mai attuali appunto io lascio soprattutto la parte centrale perché per la funzione istituzionale che oggi solo per questa non spetta a me analizzando nel dettaglio lo stima strutture la composizione e le risultanze
Ma credo che accanto a questo un altro elemento di grande interesse ossia all'analisi che nel studio viene fatto
Dei due capitoli conclusivi della vicenda che ha portato alla costituzione della conferenza stato città autonomie locali e poi all'ultimo capitolo sul federalismo possibile
Enzo Bianco lo ricordava io credo senz'altro che l'origine della nascita della Conferenza Stato Autonomie locali derivi da quella commissioni presso il ministero degli Interni
A metà degli anni novanta
All'interno della quale io ho avuto un'avventura di avere una qualche responsabilità
Rielaborò un documento di analisi critica della dicendo che la centoquarantadue punto possibilità di completamento di sviluppo tra l'altro sono
Con molta attenzione molto garbo richiamate anche nota del pubblicazioni
Da lì credo che sia nata l'idea accanto parecchie altre cose che possono confluite nelle leggi più recenti di andare a costituire una serie permanente di confronto tra il Governo nazionale e il sistema delle autonomie locali
Perché appariva troppo evidenti che quell'occasione di studio se ci forniva le occasioni d'appunto la possibilità di approfondire una serie di temi che completasse il processo di revisione della normativa che riguardava il sistema delle autonomie locali
Per la parte sia evidente la necessità di una sede permanente di confronto fra il governo dal lato del sistema delle Autonomie locali dall'alto perché ci si rendeva altresì conto che se si voleva davvero e fino in fondo sviluppare quanto ENEL dettato dall'articolo cinque della Costituzione
E poi le leggi di riformare il sistema delle Autonomie locali appunto la centoquarantadue le successive l'ottantuno per un periodo non prevede
Un tavolo di confronto permanente tra il momento nazionale e quello locale sarebbe stato quanto mai necessario ospita e credo che appunto quei richiami che nel libro sono presenti a questo riguardo siano quanto mai corretti opportuni
E infine l'ultima cosa sulla quale voglio soffermarmi che il tema
Non solo e non tanto del confronto che nel corso del mese di marzo come autonomia avremo col Governo sullo schema definitivo per decreto legislativo derivante della cinquantanove ma che invece apre una prospettiva sulla quale federalismo
E l'accenno che qui viene fatto il riproposto schematismo classe innata al federalismo duale il federalismo cooperativo
Cioè tra un federalismo che vede una netta
Separazione di funzioni di competenze tra lo Stato nazionale da un lato il sistema delle Autonomie regionali o locali dall'altro oppure il federalismo cooperativo sulla scuola tedesca credo che sia o sull'esempio tedesco credo che sia uno dei temi fondamentali sui quali il Parlamento oggi si confrontano
Io credo anche che nella realtà concreta italiana l'ipotesi del federalismo duale sia difficilmente percorribile con assoluto rigore fino in fondo anche quando sentivo il senatore D'Onofrio in alcuni momenti del dibattito che ci ha accompagnato nel corso di questi ultimi mesi
Parlare di un federalismo duale come impianto del struttura del testo che la Bicamerale proposto all'attenzione delle camere credo che facesse una semplificazione che la realtà ha comperato enormi scritte realtà non supporta perché se è vero che necessario opportuno far sì che ci sia quel rovesciamento delle competenze statali rispetto al potere legislativo delle regioni
Per cui siano le competenze statali quello presente nell'articolo cinquantotto del Testo proposta alle Camere enumerate indicate e
Dal nostro punto di vista
Asciugata rispetto al l'originario testo proposto dalla Commissione Itavia stessa al Parlamento
In maniera tale che si sappia con chiarezza su quelle materie chi fa che cosa
E pur anche vero che su una serie di altre materie si è visto coloni anche trasferendo il potere legislativo alle regioni
Una
Parte non minore di settori riserva comunque Allo stato nazionale il compito di fissare degli standard minimi
Che sono in alcuni casi inevitabilmente il quadro di riferimento che dobbiamo fare a questo nostro Paese se vogliamo che esso abbia
Nella diversità una ricchezza ma non al punto tale da dividerlo in tale per cui si smarrisco il senso d'appartenenza nazionalità
A un Paese comunque unitario con vuol continuare a chiamarsi ancorché in forma federale
E quindi come lo schematismo tra il momento duale quello cooperativo in realtà poi in qualche misura non è più sostenuto dal testo che ci viene proposto e che inevitabilmente i due momenti cerca di turno si fondono
Per cui si in alcuni casi lo schema duale regge in altri casi inevitabilmente il momento cooperativo si impone se vogliamo standard nazionali e su questo competenza legislativa affidata al sistema delle regioni
L'ultima cosa che voglio dire riguarda
Il rapporto tra il momento legislativo
Circa il federalismo che possibile che noi pensiamo debba essere oggetto di la riforma costituzionale
Per il momento i dati documenti amministrativi
Io personalmente non ho dubbio sul fatto che
Chiedo scusa
L'avventura dall'autrice
Che
Sicuro del fatto che ci sia questa ripartizione delle competenze legislative tra Stato e regioni
Ci sia poi altrettanto con chiarezza una differenziazione delle competenze amministrative tra il livello comunale e livello provinciale
Che senza duplicazioni di funzioni secondo lo schema della sussidiarietà assunta come punto di riferimento fondamentale ma integrata dagli altri principi che sono già presenti intanto nella cinquantanove che vengono richiamati anche nel testo della legge di riforma costituzionale in discussione renda possibile individuare come competenza mista attiva locale quell'attribuibile attribuita ai Comuni incompetenza amministrativa riferita alle Province quelle funzioni quelle competenze viaria razzista sulla giustizia che non si sottraggono in realtà alcunché al momento comunale commento più prossima cittadini ma rendono possibile
Che queste competenze di primo livello abbiano una maglia infrastrutturale
Sia nelle opere pubbliche ma anche nell'autorizzazione in materia di alcuni servizi penso ai trasporti tanto per fare un esempio
Che rende poi possibile questa organizzazioni effettiva dei servizi al più ampio livello possibile dallo dai momenti delle aree metropolitane poli territoriali perché poi l'Italia ha una struttura distributiva della popolazione dell'istruzione talmente differenziata che alla necessità di avere questa flessibilità istituzionale
Che possa consentire al meglio l'organizzazione delle occasioni di sviluppo di crescita culturale può della popolazione
Ecco io credo che questo sia il quadro di riferimento al quale dobbiamo pensare per lo sviluppo del dibattito e circa la cinquantanove e circa le riforme istituzionali
E sicuramente in rapporto a questo una pubblicazione di questa natura è uno strumento utile per conoscere ed esperienza che nel frattempo si sia determinata e su questa costruire anche i momenti di sviluppo nel prossimo futuro vi ringrazio
Grazie della parola presidente Vannino Chiti
Sì grazie
Non vorrei
Ma forse
Un altro cioè fino
Ma io ho trovato trovato questo lavoro ho trovato questo libro di Caterina Cittadino un libro
Interessante un libro utile
E come è stato già detto che si inserisce
In un dibattito in corso
Tre delle persone che stasera sono qui per quattro infezione che stasera sono qui per il confronto su questo libro la presentazione di questo libro vengono da a una riunione dell'ARS tutto il giorno praticamente abbiamo convissuto nella stato regioni della conferenza
Unificata Stato Regioni autonomie che affrontano alcuni dei temi che sono all'inizio e al termine di questo libro
Libro ripercorre l'evoluzione del rapporto stato regioni istituzioni in genere a mi pare che
Diciamo per me un punto d'interesse è stato questo ci fa riflettere ci fa vedere cos'eravamo
In un momento in cui siamo dentro al dibattito spesso siamo presi dal dibattito dovrebbe
Proprie modo totalizzante su cosa diventeremo su cosa su cosa faremo
Quindi ripercorrere le tappe di un'evoluzione è stato
Regioni
Mi pare utile non soltanto
Per l'esperienza che è stata compiuta ma soprattutto anche per individuare i nuovi obiettivi che vogliamo raggiungere
Sono molti gli spunti che questo libro cita che a me almeno hanno interessato poi mi concentrerò su due ma né col cioè mi soffermerò in particolare su due anche per brevità ma voglio diciamo dire anche altri temi all'interessata che cito soltanto ad esempio interessante anche ripercorrere quella prima fase in cui i raccordi a livello centrale avvenivano soprattutto attraverso forme come comitati misti gruppi di lavoro in cui la commissione
Interregionale presso il ministero del Bilancio rappresentava l'unico vero momento di raccordo più generalizzato tra ministeri Regioni come si rafforza la necessità di stabilire rapporti di più ampia collaborazione cooperazione tra due livelli di governo quel volto ordinamentale come lo chiamo Caterina cittadino che porta le istituzione della Conferenza Stato Regioni e province autonome
Come un organo in grado di attivare un rapporto permanente con le amministrazioni centrali dello Stato rapporto di collaborazione partecipativa delle delle regioni all'elaborazione delle grandi linee di politica generale
Così come molto interessante non so se ne parlerà Franco Bassanini a me almeno interessato molto questo percorso sui ministri degli Affari regionali
Diciamo
Agli inizi
E e le deleghe vacue e il peso grande che oggi i ministri per gli Affari regionali
Hanno hanno assunto tant'è che in ogni insomma il presidente del Consiglio dei ministri pochi giorni fa quando abbiamo fatto la conferenza sulla formazione professionale diceva che il ministro del Tesoro il ministro agli Affari regionali sono in fondo per l'attuale Governo due momenti di forte
Esemplarità ora non so se la parola esatta la questo Mazzola di di di di di di due due punti di forte impegno caratterizzante riformatore del governo quindi questo ci dice
L'evoluzione interessante vedere questo questo percorso
E e anche la natura il rapporto tra il ruolo dei ministri senza portafoglio le previsioni costituzionali eccetera così come
A me ha interessato molto anzi lo ritengo un punto anche per noi da da approfondire da vedere meglio mettendo a fuoco con i dati di documentazione che libro ci offre
Le vicende politiche che hanno caratterizzato quei momenti i rapporti spesso non facile
Tra regioni e governi centrali per esempio l'evoluzione delle leggi non le leggi osservate le leggi rinviate le leggi annullati picchi che ci sono negli anni in cui si vedono questi picchi cercare anche di capire
Che cosa
Avveniva che cosa c'era di difficoltà di rapporto dove l'insufficienza
Anche legislativa probabilmente delle stesse regioni in parte dove atteggiamenti di Dini
Di di forte incomprensione o comunque di una di un più forte centralismo da parte degli organi centrali dello Stato
Ecco ma io vorrei soffermarmi su due punti su due uno
è quello che si trova proprio all'inizio del libro
E che parla dell'esperienza delle regioni la citava anche Bianco nel suo intervento diciamo la speranza della nascita delle regioni e la via invece concretamente seguita
Che fa leva su due fattori determinanti così il l'autrice spiega ora vedrà di fronte vien fatto di di rivolgersi più direttamente insomma in modo forse più inusuale rispetto a un dibattito sul libro comunque l'autrice la spiega con due
Fattori determinanti il monopolio partitico della rappresentanza
Politica
L'intervento pubblico in economia come strumento dire distributivo della ricchezza nazionale
Alcuni punti
Diciamo noi abbiamo fatto
Come nessun italiani soprattutto
Dal novantacinque in poi e anche andando avanti
Il processo di riforma della seconda parte della Costituzione con la nascita della bicamerale anche una riflessione sull'esperienza regionalista su questi lunghi anni dell'esperienza delle regioni d'Italia sull'esito non positivo che questa esperienza avuto rispetto alle attese
Ed in fondo le conclusioni che come Regioni abbiamo dato parlo come Regioni non come questo quella forza che dentro le regioni come regione come Conferenza dei Presidenti delle Regioni del resto ci sono in documenti anche in dibattiti che abbiamo fatto
In fondo e molto e molto coincidente con questa valutazione che nel libro viene data cioè per un verso il fatto che di fronte a un'istituzione più debole che nasceva dopo che era fortemente condizionata il peso
Del sistema dei partiti e il tipo di partiti che si sono avuti per una fase unitaria cioè il centralismo non è soltanto un fatto dell'istituzione magari cioè lo Stato centralista e poi tutti gli altri che non lo sono stato centralista durerebbe poco
Cioè lo Stato centralista ci sono forze politiche che ancora sono prevalentemente centralistiche ci sono organizzazioni economiche ci sono il mondo della cultura c'è il mondo dell'informazione ci sono tutte queste cose che rendono più arduo più difficile anche più graduale più processuale
Il percorso di riforma che dobbiamo fare indubbiamente qui c'è un peso c'è un peso che si è determinato e da da qui infatti in questo nuovo avvio della vita della Repubblica vogliamo anche uscire dando più forte legittimità rappresentanza diretta a chi nelle istituzioni è l'esperienza dell'elezione diretta dei sindaci
Le questioni che noi poniamo anche per i presidenti delle Regioni che già Enzo Bianco accennava
E e qualche cosa che comunque già successo perché io ritengo comunque che con il novantacinque anche con l'indicazione nella scheda del nome del presidente con il premio di maggioranza che si forma attorno ad esso almeno per i primi due anni
Le cose in generale
Avevano proceduto meglio
Meglio che nel passato e e l'altro le scelte e gli altri l'altro elemento di questa crisi dell'esperienza regionali questo fallimento della esperienza regionale così come era stata costruita dal settanta in poi
Diciamo cosa che diceva anche Marcello Panettoni mi sembra regioni che non sono più non riesco ad essere sulle scelte legislative e di grandi interventi di programmazione ma vengono sempre di più spinte
Qui da una parte l'instabilità politica e la sussunzione verso un sistema le partitica questa connotazione ovviamente e che aveva ancora di più questa connotazioni di tipo centralistico dall'altro anche per le resistenze e che ci sono a livello centrale
Il peso prevalente che vengono ad assumere i ministeri che quasi scompagina non le regioni come elemento unitario e ne fanno pezzi che si cerca di sussumere ai ministeri a livello nazionale
La sanità i trasporti eccetera sì
Eccetera e il fatto la riforma fiscale che esso dopo poco la nascita delle Regioni c'è e infine il fatto che le Regioni sentendo di non sfondare in questo loro ruolo
Punto di rappresentanza generale di legislazione di programmazione cercano di ricavare dove più dove meno ma questa tendenza c'è ovunque certo non non non è uguale provvediamo oggi
Lo vediamo oggi quando dobbiamo attuare i primi provvedimenti
Che si intitolano al Ministro degli affari regionali vediamo oggi quanto sia più difficile per alcune regioni che non hanno neppure proceduto Abele che di funzioni lungo un ventennio
Verso gli enti locali come sia più difficile procede rispetto ad altre ma comunque c'è in generale da parte tutti uno sconfinamento nella gestione e una contrapposizione
Anche con gli enti locali
Dopo la metà degli anni settanta in cui c'era stato un fronte unitario di regioni e di autonomie locali sia progressivamente questa divaricazione da una parte le regioni che vengono progressivamente
Assunte sotto settorializzato ecco alle a livello dei ministeri nazionali e dall'altra e dall'altra gli enti locali
Allora l'ultima considerazione che voglio fare quella sull'oggi
Sull'oggi prima di tutto sull'oggi come rapporto tra Regioni Comuni e Province
Libro uscita l'esperienza della conferenza stato regioni autonomie
Dobbiamo dire anche per me manifestare la distanza tra un oggi recente è un oggi oggi che più ricordo lo dico in modo che appunto non sempre abbiamo ragione
Non credo che ci sia
Io ricordo che il primo incontro che facemmo con il nuovo governo con il presidente del Consiglio Presidente Consiglio rimase anche credo
Personalmente non proprio positivo bene ecco usiamo questa espressione ci fu un fuoco di sbarramento e di critica da parte Dinoi regioni nei confronti della conferenza unificata che si andava annuncia
è vero contro
Perché io ritengo che fosse molto presente insomma
Anni pesa insomma venne il dieci anni quindici anni vent'anni soppesa ante sano sulla memoria e sul rapporto di un'istituzione non sulle persone che non
Che non ci sono ovviamente che non c'erano ovviamente più le stesse questa
Diciamo concorrenza tra poveri di potere io la chiamo così anzi che insieme e spingere per superare il centralismo dello Stato una competizione tra popoli di potere per
Determinare le le briciole della gestione delle risorse
Io ritengo questa è la mia impressione naturalmente non è un'analisi non dico storica che non è non è libero e non è non non cioè non non sto scrivendo il libro e e non è neppure riflettuta un punto di vista mentre meno forte vivi in un percorso storico anche semplicemente come una rischio oggettiva è proprio l'impressione soggettiva io penso per esempio che molto abbia aiutato
Per superare
Questi sospetti reciproci oltre che la necessità di darci obiettivi unitarie vedere che altrimenti il centralismo non si supera anche l'esperienza che abbiamo fatto a livello europeo nel Comitato delle Regioni
Nel Comitato delle Regioni regioni Province e Comuni italiani sono stati insieme
Hanno fatto delegazione hanno lavorato insieme
E hanno visto che appunto ci sono punti importanti che uniscono Suso in dimensione europea anche in dimensione nazionale
E
L'altro l'altro aspetto
E poi l'esperienza pratica della conferenza l'esperienza pratica della conferenza
E lo sforzo rispetto della conferenza voglio dire unificata Stato
Regioni e autonomie e i punti che questa Conferenza si trova ad affrontare che lo sforzo qui dobbiamo fare coi tutti di più ma certamente oggi siamo facilitati anche dalle materie che sono in discussione di confrontarsi su su nodi rilevanti non su sua spetti settoriali sul nodi di grande di grande rilievo
L'ultima considerazione appunto è quella di dove ora effettivamente ci troviamo ci troviamo di fronte a due scadenze
Una è quella dell'attuazione della cinquantanove questo libro parte da qui in tutti i suoi aspetti snellimento di procedure quindi nuovi rapporti tra istituzioni e cittadini nuovi rapporti tra istituzioni è giusta l'osservazione la sottolineatura che vanno tenuti insieme nessuno di questo da solo reduci
Non reggerebbe una ridistribuzione di poteri tra istituzioni che non cambia rapporti con i cittadini perché cittadini proprio non siamo più a questa fase
Noi dobbiamo sentire non con drammaticità che fa perdere la razionalità Marco una contezza che fa capire l'urgenza il fatto che i cittadini
Vogliono un cambiamento nella loro esperienza quotidiana nei loro momenti di vita quotidiana con le istituzioni
E quindi le operazioni che facciamo di redistribuzione di riorganizzazione dei rapporti tra le istituzioni deve guardare a questa direzione deve guardare questa direzione non si ferma alla sussidiarietà con i Comuni comuni vanno de vada lì poi verso è quella che si chiama società civile
E qui certe il tema dell'impegno della volontà dell'attuazione appunto comunque dei decreti che alla legge cinquantanove si riferisca
L'altro è quella delle riforme costituzionali
Noi venticinque faremo questa iniziativa nazionale che vogliamo fare come iniziativa nazionale forte una convenzione per non su per il Federica per il federalismo
In cui regioni province comuni istituzioni diverse ma unite su questo obiettivo e forze politiche diverse non siamo di forze politiche diverse ma abbiamo su questi temi delle riforme istituzionali e anche dell'attuazione dei decreti una posizione convergente comune che io credo sia una ricchezza io credo che dovrebbe essere sentita di più a livello nazionale anche delle forze porta le forze politiche è un fatto con un patrimonio
Dai su cui investire ecco non da guardare con sospetto
E noi vogliamo fare questa iniziativa ponendo al centro due temi che per noi sono collegati
L'attuazione della legge cinquantanove
Che non semplicemente l'abbiamo detto ora non so più quale occasione forse Stato-Regione o lo Stato Unicobas comunque che non è semplicemente è un ponte verso le riforme costituzionali
Non è puramente l'orologio sull'attuazione della Costituzione così com'è
è uno sforzo forte per questo si parla di federalismo amministrativo certa costituzione vigente ma diciamo per tendere l'arco della Costituzione vigente al massimo possibile senza violare
E quindi fa da ponte con un progetto di riforma S costituzionale che dovrebbe essere varato in questi anni su questo e sulle priorità che noi poniamo per la riforma costituzionale dicendo subito alle forze politiche
Che noi non siamo indifferenti non siamo neutrali rispetto al fatto se le riforme costituzionali si faranno non si faranno
Regioni province e comuni si imbattono perché le riforme costituzionali ci siano perché il Parlamento non chiuda invano un'altra legislatura
Un'altra legislatura quindi scendiamo in campo perché ci siano le riforme costituzionali
E poi diciamo che noi quali sono le priorità per le riforme
Costituzionali dal nostro punto di vista della forma sta e porremo con forza le questioni della seconda Camera
Del federalismo cooperativo appunto e quindi della seconda Camera
Dell'elezione diretta dei presidenti delle regioni della fase costituente regionale in cui noi noi stessi regioni ma noi tutti diciamo poi non si può mettere in Costituzione si rinvia questa lo statuto di ogni regione il Consiglio regionale delle Autonomie benissimo
Ma ci deve essere però questo sì in una norma transitoria
Che la fase costituente regionale per l'importanza che ha viene fatta insieme da consiglieri regionali e dei rappresentanti dei Comuni delle Province che non vogliamo fare una fase banale vogliamo costruire Regioni Province e Comuni
E comuni
No
E i poteri esclusività mantenere allo Stato centrale insomma il venticinque marzo vogliamo farne un appuntamento importante di sollecitazione forte ma anche di collaborazione costruttiva con tutte quelle forze che le riforme
Vogliono fare ecco queste sono diciamo alcuni elementi che il libro mi ha ispirato quelli punti di interesse di riflessione perché a volte è come quando si nuota tenendo
La testa sotto la
Pur del pool si possono perdere o non avere sempre che alle direzioni è utile per questo perché ci fa compiere nel mezzo di una contesa davvero nel mezzo di una contesa
Un elemento di riflessione di approfondimento su questo percorso che ci sta alle spalle ma anche su queste prospettive che dobbiamo guardare con volontà e con determinazione che abbiamo di fronte grazie
Grazie al Presidente di dire adesso come dire è di scena lo Stato Franco Bassanini
Sì se posso dare un suggerimento sul genere di leggere in fretta libero di Caterina Cittadino
Come suggerisco di leggere in fretta tutti i libri che si occupano di queste cose
Perché l'accelerazione impressionante l'altro giorno
Mentre si discuteva in Aula alla Camera quello che pomposamente devo dire una cosa ormai comincia a imbarazzare a me è stato battezzato dai giornalisti Bassanini ter
Ma cosa in realtà abbastanza modesta abbastanza Miniero io sono sono sono di famiglia numerosa o cinque fratelli in ce ne sono altre tre ancora
Ma mentre se lo aveva chiesto i i presidente Acquarone che presiedeva in quel momento che come sapete è un autorevolissimo amministrativista
Mi ha mandato un biglietto
Contenente il calcolo per la verità abbastanza stratosferico de diritti d'autore
Il cui mi chiedeva il risarcimento perché dice dovrò mandare al macero
Un certo numero di libri di quel contavo di fare ancora numerose edizioni
Verità e che
Divo di Caterina cittadino è aggiornatissimo ed è scritto anche con
Un notevole se Forest trenta e quindi con la preoccupazione di fornire degli elementi che sono comunque utili atti
Vive queste queste fasi e però noi siamo in una fase in cui appunto i libri in vecchie Ranno rapidamente
In questi giorni e credo si compia Franco Frattini relatore in commissione
Commissione per l'attuazione della riforma amministrativa si compie il processo di fuori una fitta del rapporto di pubblico impiego dal diritto amministrativo per entrare per diventare a pieno titolo un capitolo del diritto del lavoro
In questi giorni è proprio il punto su cui Franco e relatore anche perché è stato autore o coautore del punto specifico della legge di delega cinquantanove su questo punto si riscrive un pezzo importante del nostro un sistema di giustizia amministrativa ridefinendo per una parte consistente la giurisdizione esclusiva del giudice del giudice amministrativo
In questi giorni si ridefinisce complessivamente l'architettura nel nostro sistema
Istituzionale amministrativo perché vedete poi
Noi auspichiamo che si faccia il federalismo vero attraverso la riforma costituzionale della forma dello Stato
Però non c'è dubbio
Che
Il con nei prossimi mesi per effetto di decisioni che o sono già state prese
Decreto legislativo già in vigore o comunque saranno prese perché su un punto non mi pare che ci siano dissensi
Regioni ed enti locali acquisiranno poteri e competenze rilevanti
In settorio materie il lavoro le industrie
Dalle quali erano sostanzialmente escluse o meno dalle quali non erano escluse perché poi i cittadini si rivolgono vero Enzo al sindaco comunque
Ma sulle quali operavano senza Poteri o avendo più che altro il potere di telefonare a ministri e a a dirigenti degli uffici periferici
Dell'amministrazione dello Stato data nei prossimi mesi in settanta il settanta per cento del personale delle amministrazioni periferiche del ministero del lavoro passerà le regioni e alle Province
E gli uffici provinciali della degli uffici periferici del ministero dell'industria
Passeranno anche se tra Camera di Commercio rientra camere di commercio e amministrazioni locali
Questo era come dire
Tutto un insieme di competenze e di poteri che l'attuale Costituzione no
Attribuiva
Alla competenza regionale anche se l'attuale Costituzione non esclude che lo si possa attribuire infatti
Come ricordava prima Vannino Chiti non stiamo operando Contra Costa stiamo operando nei margini di elasticità che la nostra Costituzione consente nella ridistribuzione allocazione delle delle funzioni
Si allarga
Consistentemente
In questo periodo con provvedimenti che sono anche e sono anche i controversi sono discussi
Forse più per il loro impatto nelle fasi transitorie che non
Per il disegno che delineano a regime
Si allarga la sfera del del mercato si riduce si riduce
Si riduce il
L'ambito
Delle attività che sono regolate
Dall'autorità amministrativa o che comunque possono essere intraprese e svolte solo se c'è il consenso l'autorizzazione
La concessione dell'autorità amministrativa quindi un processo reale accanto a un processo reale di devoluzione con ferimento trasferimento di competenze Poteri responsabilità e risorse secondo principio di sussidiarietà si allarga anche la
Las
Quella
Quell'insieme di meccanismi che vanno sotto il nome di sussidiarietà orizzontale
In sistema che diventa sempre più europeo e che
Per certi versi addirittura
Sky bene
Per certi versi altri Paesi europei che come dire si attardano ancora
A
Proteggere
Nicchie
Di tipo Lico polisti dico
Ecco in questo
In questo processo di cambiamento avvengono in pratica
Oggi oggi credo è stato firmato
Il primo decreto legislativo
Vero
Il primo decreto legislativo previsto dalla legge cinquantanove con il quale
Si opera una riallocazione di funzioni e di compiti tra
Regioni ed enti locali
In sostituzione
Delle regioni che non hanno provveduto
Nel campo dell'agricoltura e delle foreste sulla base della delega granitici io giudico come dire estremamente importante e responsabile che le Regioni abbiano l'anno scorso quando si discuteva la legge cinquantanove
Consentito la tentazione di un meccanismo sicuramente abbastanza
Singolare anomalo di
Intervento legislativo sostitutivo il sia pure sostanzialmente cedere
Per
Nell'ambito delle materie di competenza legislativa regionali per
Garantire
Comuni province comunità montane di fronte a
Ritardi e inerzia nel riallocazione nella delega delle funzioni amministrative secondo l'attuazione del principio di sussidiarietà
Devo dire anche che giudico importante che nonostante questa sia una materia in cui ci sono ritardi e omissioni anche da parte del
Del governo nell'attuazione del decreto delegato cioè che poi negli ultimi giorni
Di fronte come dire alla alla stretta dei termini fino a dieci giorni fa c'era solo la Regione Toscana nonché ha provveduto negli ultimi giorni metà delle regioni hanno e rapidamente approvato dalla legge in modo da come dire ridimensionare l'ambito dell'intervento legislativo sostitutiva del Governo e anzi da farci sperare che
Prima che questo decreto legislativo effettivamente cominci ad operare tutte le Regioni abbiano provveduto rendendolo così sostanzialmente superfluo
Allora
Ecco anche qui si innesca in qualche modo il meccanismo virtuoso
Meccanismo virtuoso che credo in qualche misura abbia anche contribuito a quanto veniva prima sottolineato io giudico un fatto estremamente importante e positivo che in questa l'aver verificato in questa ultima fase nel nostro lavoro
Un il recupero di una posizione comune di un
Dialogo di un'intesa tra regioni province e comunque
Credo che questa sia una delle condizioni perché
Lavoro estremamente complesso è impegnativo
Di riforme
Del nostro sistema istituzionale amministrativo proceda in direzione del federalismo
Nessuno di noi pensa che i ricostruire lo Stato secondo un modello federale sia cosa
Che si fa diciamo con un colpo di bacchetta magica nel momento in cui si approverà o si approverà una riforma costituzionale che prevede il modello federale come modello di impianto del sistema costituzionale dei suoi principi
Tutti sappiamo e ce lo siamo detti molte volte che se vogliamo arrivare al momento dell'approvazione di quella riforma costituzionale estremamente impegnativa
La forma dello Stato forse la prima decisione che
Deve essere adottata dal Parlamento nel momento in cui riscrive tutta la seconda parte della nostra Costituzione se vogliamo arrivarci senza poi prospettarsi davanti un lungo periodo
Di attuazione di implementazione della riforma nel quale molti si chiederanno come mai
Non siamo già concretamente in uno Stato federale dobbiamo cercare di percorrere prima una parte del percorso preparare come dire prepararci al al nuovo al nuovo sistema realizzandone dei pezzi approssimandoci a quel disegno e questo è quello che certamente con una totale imprecisione tecnica
è stato chiamato federalismo amministrativo che ovviamente non è federalismo
Federalismo amministrativo a Costituzione vigente significa che non siamo ancora in un singolo ordinamento costituzionale di tipo federale e poi
La riforma della forma dello Stato non riguarda
Assolutamente soltanto i poteri amministrativi e l'organizzazione dell'amministrazione e tuttavia
Fa parte di questo percorso
Io credo che
Dei le prospettive di questo lavoro
Siano diventate negli ultimi mesi
Più
Positive
Di quanto non fossero nonostante tutto di quanto non fossero fino a qualche tempo fa
Diciamo dico per esempio
Il sotto questo profilo importante importanti i risultati del congresso di Alleanza Nazionale di Verona di qualche giorno fa
Uno delle forze politiche principali ha fatto una scelta per
La riforma federale
Finora se non vado errato non l'aveva fatto in modo così netto così esplicito
Di più e nello stesso momento in cui il presidente di Alleanza nazionale l'onorevole Fini ha con chiarezza ha affermato che in una democrazia moderna il confronto
Tra le parti politiche il confronto tra maggioranza di opposizione il confronto tra i due poli in cui tendenzialmente si tende a
Articolarsi il sistema politico avviene durante non lo deve essere anche duro dev'essere anche molto vivace molto forte su cui programmi
E sui valori non sulle ideologie
Nello stesso momento anche detto che però sulle riforme istituzionali
Si deve cercare un'intesa confronto-scontro conflitto dialettica
Sulle politiche economiche e sociali del lavoro o finanziarie ricerca di un'intesa
Sulle regole e sulla ricostruzione del sistema istituzionale io credo che
Il sistema amministrativo
è parte
Di questo i suoi principi saranno scritte della nuova Costituzione
Ma la sua definizione in concreto la si fa attraverso leggi ordinarie magari attraverso decreti delegati che però oggettivamente fanno parte sempre delle è la macchina
La macchina che deve funzionare
Quale che sia il guidatore che scelto dal corpo elettorale decide dove farla andare perché ha preso l'impegno con i cittadini di farla andare a Milano piuttosto che a Palermo
Ed è interesse comune che il guidatore
Il primo ministro il presidente di un sistema semipresidenziale
Che verrà eletto
Nella prossima tornata elettorale si trovi una macchina che gli consente di andare dove
Ha preso l'impegno con i cittadini di andare se la macchina non funziona
Nel confronto politico e la stessa scelta democratica finisce ad essere paralizzata perché alla fine è stato eletto Romano Prodi o è stato eletto Silvio Berlusconi non è stato eretto chiunque altro sarà il candidato del lo schieramento vincente per realizzare un certo programma cioè per andare in un certo posto ma poi la macchina
Non funziona non vada cade a pezzi il motore si ferma dopo dieci chilometri
E non è più e non è più neppure possibile dare senso al confronto democratico perché perché la corda dalla macchina scassata non del guidatore
E nessuno potrà prendersela con lui farà valere la responsabilità politica se non è arrivato dove aveva preso l'impegno di portare il Paese
Ecco io credo che
Sia sotto questo profilo importanti
Appunto che un
Forza politica di opposizione importante abbia fatto questa scelta e io sono politicamente molto lontana ovviamente dalle venti alle posizioni dell'onorevole Fini ma credo che sia importante che questo sia avvenuto
Così come credo che sia estremamente importante che pure avendo su molte cose idee diverse in questi due anni tra me Franco Frattini che è stato il mio predecessore di cui io ho ereditato
Molte idee molte proposte si sia svolto un confronto costruttivo qualche volta dialettico non è che Franco abbia votato a favore della legge cinquanta no però diciamo la verità dentro questa legge ci sono
Molte parti molte proposizioni molte disposizione che sono state scritte da Massa ma se ce ne sono emendamenti
Proposte da Franco Frattini piaccia o non piaccia qualcuno magari il senatore Rutelli e così è e migliorato il testo della legge cinquantanove così come credo che sia un fatto significativo che il sindaco di Mila no
Che non appartiene alla maggioranza che sostiene il governo
Dichiari di essere un
Coerente anzi intransigente sostenitore
Come dire sperimentatore del un'applicazione integrale della legge cinquantanove della legge centoventisette
A me pare un fatto significativo che questo Paese comincia a ragionare come una democrazia moderna e nelle democrazie moderne ci si contrappone sulle politiche sì cerca e si costruisce no nell'intesa sulle riforme sulle regole sul sistema istituzionale e amministrativo siccome di strada per rendere moderno al nostro sistema istituzionale amministrativo ne dobbiamo fare tante e la dobbiamo fare in fretta
E abbiamo cominciato a farla in fretta e proprio per questo i libri in vecchie no e bisogna dopo un po'buttarle quindi bisogna leggerli rapidamente
Ecco proprio per questo io credo che questi segnali siano estremamente importante
Ha detto il presidente del Consiglio ha detto
Due o tre volte in questi ultimi tempi smonteremo lo Stato pezzo per pezzo
Naturalmente presente del consiglio sa benissimo che noi dobbiamo smontare lo Stato dobbiamo anche rimontarlo
E che è proprio difficile rimontarlo in modo che funzioni
E che funzionano molto meglio garanzie pezzi senza chiamare
No no in questa operazione probabilmente è insomma è importante ma come Franco mi darà ragione in questa operazione probabilmente si scoprirà che ci sono una serie di pezzi di cui si può fare a meno e le cose funzionano meglio benissimo
Benissimo alcuni sono da rottamare
Ogni allusione al servizio scava azione porti è puramente casuale altri come dire sono pezzi risorse che si liberano per fare altre cose si liberano per fare altre cose o perché
Comportavano come dire una intrusione
Nelle libere iniziative dei privati che non era giustificato da nessun vero interesse generale nessun vero interesse collettivo
Ecco io penso che in questo lavoro difficile
Che dobbiamo fare in tempi irragionevolmente ebrei
Più di questo è un altro punto della nostra difficoltà noi dobbiamo fare questa operazione di riforma complessiva aggredendola da tutti i lati
In tempi irragionevolmente break
Ecco in questo io vorrei riprendere una cosa che è stato detto che esce anche dal libro di Caterina cittadina che ha ispirato molte delle riflessioni
In questo credo che uno dei lei
Degli strumenti importanti
Sono queste conferenze Stato-Regioni Stato-città autonomia la conferenza unificata
Stato Regioni a come dire una storia una tradizione ormai un rodaggio consente
La Conferenza Stato Città è nata e nata da poco conferenza unificata da ancora meno sono oltre il Reno sul quale le istituzioni del Governo istituzioni di governo del paese
Il governo nazionale i governi regionali governi locali
Si incontrano dialogano ci scottano quando è il caso e però poi
Trovano insieme soluzioni ai problemi del paese io non lo so poi dirlo in questa sala Zuccari sempre
Cosa molto impegnativa io non lo so quale sarà la soluzione che il Parlamento troverà per la struttura del Parlamento e la seconda Camera in un sistema federale
Quello che sono e che
Probabilmente la soluzione che si troverà
Non eliminerà l'esigenza di un del resto è indicata chiaramente anche Caterina Cittadino ricorda dal Progetto della Bicamerale l'esigenza di un organismo snello
Di confronto di collaborazione tra gli esecutivi
Che può dare un grandissimo contributo io lo so che in Germania questa funzione assorbita dal Bundesrat ma vedete il Bundesrat è una via di mezzo uno strano animale che è una via di mezzo tra
Una seconda camera di uno Stato federale e un organismo di confronto di coordinamento tra gli esecutivi assolve ad entrambe le funzioni
Assolve ad entrambe le funzioni a condizione di rappresentare soltanto gli esecutivi dei lender
E di nient'altro che i lender probabilmente in Italia quella strada così esattamente in quel modo difficilmente può essere può essere percorsa è possibile che noi dobbiamo come dire scindere le due funzioni
La funzione di partecipazione all'attività legislativa delle istituzioni
Delle istituzioni federate
E la funzione invece di organo di raccordo di coordinamento tra i governi
Quello che è certo che oggi questo strumento ha un ruolo importante noi possiamo oggi accedere
Il fare
Una riforma così impegnativa in tempi spero molto molto brevi anche perché c'è questo ordine
E questo organismo consente in corso d'opera
Di dialogare confrontarsi corregge del verificare le scelte del governo
E le scelte del Parlamento le scelte che vengono sottoposte parla
Ed anche al Parlamento degli elementi di valutazione per le scelte che deve fare
E questo organismo funzione in modo incredibilmente diciamo la verità grazie
Oggi nel giro di qualche ora il conferenza
Unificata ha approvato i Taveri su quanti cinque sei decreti legislativi
Un decreto legislativo è il decreto residuale di conferimento che riguarda tutte le materie non trattate dai quattro decreti legislativi precedenti
E quindi centocinquantotto articoli
Si è detto ma non si capisce dove l'esca questa notizia ha chiesto di riscrivere cento trentadue articoli su centocinquantotto in realtà proposte emendamenti sul centro già due articoli in qualche caso ieri correggere qualche parola qualche altro caso invece propone soluzioni come dire signor significativamente alternative però nell'ambito di un giudizio
Complessivamente positivo e costruttivo ma poi insieme ha dato il parere esso la riforma del pubblico impiego decreto ventinove
Sopra la riforma del sistema degli incentivi all'industria sul lago lamento che riscrive unifica tutti i i procedimenti in materia di localizzazione
Realizzazione e ampliamento di impianti produttivi
Più alcune altre cose minori
Quindi
Questioni di grande rilievo ciascuno dei quali è un pezzo di una riforma complessiva sono state
Discussione si è arrivati ad un espresso un parere tra l'altro con una posizione unanime come si ricordava prima da parte di Regioni Province Comuni Comunità montane nel giro di sostanzialmente mezza giornata
E diciamo un pezzo del
Del nuovo della nuova struttura istituzionali di uno stato che sia avviato alla trasformazione in senso federale che già dimostra una notevole
Una notevole capacità
Di funzionamento di funzionamento Ratti
La battuta che io faccia che probabilmente siccome quelli che partecipano sono
I presidenti delle Regioni i sindaci i presidenti delle province
Ministri
è gente tutta abituata ad avere poco tempo ad avere grosse responsabilità di governo per così dire quindi questa credo che l'esperienza che ha fatto anche Franco Frattini dei rami di strafare generale funzione pubblica
Si rinuncia alle esposizione delle bandiere si rinuncia ai discorsi teorici si vuole andare a decidere rapidamente ma insomma un Paese diventa moderno anche perché riesce a costruire degli organismi
Di governo e di decisione che sanno
Deciderà adottare i provvedimenti
Rapidamente quello che stupisce un po'di più e che è un segno anche questo di come procede
L'ammodernamento del nostro Paese e che poi
In questa conferenza ci sono esponenti di forze politiche diverse e anche di forze politiche che si collocano all'opposizione
Ed è raro non è che non esiste
Ma sono rari i momenti nei quali queste differenze di posizioni politiche diventa no di là c'era
Quasi sempre quasi sempre prevale
La responsabilità istituzionale le soluzioni che si trovano sono largamente concordate
E forse appunto si dissente in questo questa crescente convinzione che ormai il nostro Paese ha bisogno di una grande radicale opera di ammodernamento di riforma del nostro sistema istituzionale amministrativo e per farla bisogna
Riuscire a trovare intesa anche superando la contrapposizione delle posizioni politiche che poi avrà modo di dispiegarsi su tutto
Abbiamo due tipi di di dispiegarsi su tutto il resto questo io credo che si debba fare
E allora vedete allora anche i tempi ragionevolmente brevi diventa no ragionevolmente possibili
Io vorrei dire qui c'è un parallelismo ho finito poi sottopongo alla riflessione Franco Frattini
C'è un parallelismo tra l'opera di risanamento finanziario è quella di di fondo
Entrambe possiamo dire hanno sono cominciate nel novantadue
Forse sulla riforma nostro spia amministrativo qualche cosa un po'prima nel novanta risanamento finanziario è cominciato nel novantadue col governo Amato
E a chi avesse detto che il nostro paese era in grado tra novantadue novantotto
Di rimettere in linea
Un Paese sull'orlo della bancarotta si sarebbe dato del pazzo
Lì come direi i fondamentali
Del nostro sistema finanziario nel novantadue
Rendevano inevitabile la bancarotta
E comunque facevano pensare a un percorso di risanamento che sarebbe durato alcuni decenni
Oggi non voglio dire che completato il processo di risanamento finanziario
Per oggi il ministro del Tesoro
Che uno che non eccede in demagogia
Può dire tranquillamente noi siamo di fronte a un percorso di prossime leggi finanziarie che dovranno come dire
Completare l'opera operare un'operazione di riallocazione di risorse tagliare di cui era investire dirà Noam più accoglie dure durissime operazioni di
Taglio di di di risanamento di di di finanza di guerra
Che hanno dovuto fare i governi tra novantadue novantotto imponendo sacrifici a tutti i cittadini
Con con anche
Forti difficoltà politiche
Allora ecco anche l'operazione di riforme modernizzazione della nostra amministrazione è cominciata
All'inizio di questo decennio
E che oggi dobbiamo concludere completare
Può sembrare anche qui irragionevole pensare di fare tutto questo nel giro di completano nel giro di due-tre e però per restare in Europa dopo aver fatto tanti sacrifici per entrarci lo dobbiamo fare
Lo dobbiamo fare appunto in tempi che come quelli del risanamento finanziario
Possono sembrare il ragionevolmente brevi ma se ce l'abbiamo fatto sul terreno alla finanza pubblica ce la possiamo fare anche a completare quest'opera storica di modernizzazione del Paese
Ce la possiamo fare
Soltanto con l'impegno di tutti
Con l'impegno di tutti sapendo che certo se parliamo alla responsabilità innanzitutto del Governo
Del presidente del Consiglio e magari del ministro della Funzione pubblica degli affari regionali
Ma se riusciamo
Sarà merito di tutti perché vorrà dire che tutti avranno dato il loro contributo e saranno riusciti anche a mettere da parte alcune illegittime
Esigenze di legittime assolutamente legittima e che però poi di fronte alle grandi in prese di trasformazione del Paese
I i grandi uomini riescono a mettere da parte del premier riuscire in un'impresa con
Beh adesso dopo che le cose che ha detto Bassanini credo sia veramente di particolare interesse ad ascoltare Franco Frattini grazie sarebbe per me è abbastanza semplice persino imbarazzante dire sono d'accordo con il ministro Bassanini non farmi perdere altro tempo allora
è chiaro che
Debbo prendere qualche valutazione qualche spunto dalla dagli interventi che ho sentito finora ovviamente anzitutto da quello del ministro
Io credo che effettivamente noi siamo in una in una fase di evoluzione dell'ordinamento che partendo dal libro di Caterina Cittadino che io ovviamente conosco bene da epoca direi non sospetta da dirigente valida dell'amministrazione prima a Palazzo Chigi probabili stereo e quindi è chiaro che conosco anche la capacità di individuare in questo percorso che delineato in questo testo alcuni anni di storia recente delle nostre istituzioni che mi sembra particolarmente efficace
è chiaro che oggi come diceva Franco Bassanini e stiamo ancora più avanti dei libri cioè la realtà corre ancora più veloce di quanto uno studioso
Riesca a fare in tempo a scrivere in un libro e quindi i i due momenti importanti di questo di questa evoluzione dell'ordinamento sono stati in parte già delineati quindi io mi limiterò a qualche considerazione e forse anche a qualche direi provocazione collaborativa
In questo senso noi abbiamo davanti la grande sfida a Costituzione vigente per riformare la pubblica amministrazione
è chiaro che
Questa
Per così dire la prova generale di quello che il Paese riuscirà a fare sul piano per la riforma costituzionale perché
Perché
Io non voglio dire
Che sia più semplice modificare e riformare a Costituzione vigente nel senso del decentramento
Di quanto non sia riformare la forma dello Stato nel senso del federalismo però dico certamente che la riforma a Costituzione vigente è una prova generale
è una prova generale che immagino possa dimostrare se esista o non esista la cultura del cambiamento in questo settore io vorrei porre l'accento su un concetto
Noi ci troviamo dinanzi a una sfida che a mio avviso è anzitutto di tipo culturale cioè non è una sfida solamente
Di tipo amministrativo di tipo istituzionale una sfida per smuovere per così dire apparati che vogliono resistere e invece
Batterli con la volontà di ministri che sono determinati ad arrivare fino in fondo ecco questa sfida culturale è a mio avviso la cartina di tornasole della capacità di cambiamento del Paese
Lo dico perché in in questi anni in questi mesi vorrei dire
Io ho trovato una riaggregazione degli schieramenti che al di là delle cose giuste che ha detto il ministro Bassanini circa la volontà delle forze politiche la necessità che le forze politiche concorrono la riforma ha in qualche modo evidenziato una diversa aggregazione dei fronti da un lato quelli che vogliono cambiare dall'altro quelli che vogliono rimanere allo status quo da un lato quelli che nella maggioranza e nell'opposizione sono convinti che un percorso che migliori la macchina avvantaggi comunque chiunque quella macchina la guiderà domani
Altri che invece sono convinti che rimanere in una situazione ambigua quale in molti aspetti e quella attuale
Avvantaggi le proprie posizioni di parte ad esempio in funzione per così dire non soltanto oppositiva perché non è solo dall'opposizione attuale che vengono le resistenze al cambiamento
Ma in funzione protettiva di apparati o di settori che dovrebbero essere o potrebbero essere in qualche modo amici o vicini io lo dico brutalmente ci sono forze politiche o esponenti politici
Che assecondano la fronda non solo contro il ministro per la Funzione pubblica attuale ma contro gli schieramenti politici che in qualche modo concorrono a migliorare il quadro normativo il perché lo fanno
Io faccio anche senza difficoltà non nomi di persone ovviamente ma situazioni quanti schieramenti trasversali si aggrega non si sono aggregati e si aggregheranno affinché ad esempio in materia diciamolo di motorizzazione civile o di viabilità si trasferisca il meno possibile alle regioni
Io lo dico senza timore di toccare lo so forse tocco qui nervi sensibili di qualcuno ma io credo che la sfida se c'è una cultura del cambiamento debba necessariamente essere una sfida ascolta da tutti coloro che anche rischiando di dire cose poco gradevoli per chi li ha votati
Obiettivamente sono in futuro un investimento anche per questi stessi
Apparati settori che oggi si sentono a mio avviso ingiustamente penalizzati da un'opera di modernizzazione dalla pubblica amministrazione
Io ho sempre sostenuto che le riforme non si fanno calando le sulla testa degli interessati
Ma ho anche sostenuto che le riforme e l'ho detto più volte anche pubblicamente quindi non dico cose nuove che quando si mette in funzione un meccanismo di cambiamento ad esempio della pubblica amministrazione attuale consapevoli che la pubblica amministrazione in alcuni aspetti oggi è un fattore di concorrenza occulta allo sviluppo ce lo dicono i nostri osservatori internazionali
Ce lo dicono i nostri imprenditori ce lo dice il sistema di quella piccola e media impresa che non ne può più di una pubblica amministrazione che in qualche modo si presenta come una resistenza allo sviluppo allora io dico
Aiutate a
Aiutarvi
Fatte in modo voi che nell'amministrazione dovete essere i protagonisti dall'interno della riforma a farsi che chi convintamente diciamolo francamente in qualche caso deve anche sfidare un po'l'impopolarità
Per fare qualche riforma buona la possa fare e la possa fare davvero perché altrimenti dall'impasto non si esce
Io lo dico
Questo essendo consapevole che le difficoltà che probabilmente tutti i ministri che negli ultimi tempi a cominciare dal ministro Bassanini hanno voluto mettere mano seriamente alla riforma hanno trovato beh queste difficoltà oggi il Parlamento ha il potere e il dovere di aiutare a sciogliersi lo dico perché nella commissione cosiddetta dei quaranta noi ci troviamo in questi giorni con un provvedimento e qui è la mia provocazione collaborativa è un provvedimento all'interno del quale i percorsi di cambiamento di decentramento di modernizzazione possono se tutte le forze politiche
Alle altre per il cambiamento lo vorranno essere
Grandemente mi permetto di dire potenziati cioè
Era probabilmente quello che il Consiglio dei ministri ha potuto fare immagino apprezzo di grandi sforzi del ministro proponente
Ma è qualcosa che il Parlamento ha il dovere di potenziali cioè noi non possiamo perdere
Ovviamente con tutta la la stima che ho per il ministro Bassanini in mezzo al guado alcuni aspetti di quella riforma dobbiamo avere il coraggio di tirarla ancora di più non sarà facile
Ma e chiare ma questo non sarà neanche un compito della sola opposizione
E credo proprio che i ministri di settore non dovranno dispiacere assi se l'opposizione ma la stessa maggioranza che sostiene il governo dirà avete fatto troppo poco
Si può fare di più allora ecco perché io credo che la la sfida che noi abbiamo davanti sia una sfida davvero impegnativa io non sono
Totalmente
Ottimista però sono in buona parte ottimista cioè credo che se questo è il meccanismo e cioè se ad esempio diciamo le soltanto una non per quanto riguarda i vari settori che pure sono caldi
Ma se prevarrà la logica di un intesa di metodo tra Regioni province ed enti locali
In modo che per ogni materia non ci sia diciamolo ancora una volta un po'brutalmente la rincorsa a chi deve attrarre competenze e a chi deve in qualche modo cederle
Se vi sarà ancora una volta all'interno del mondo delle Autonomie in un determinato settore concordia tra chi deve programmare e chi deve gestire allora probabilmente il Partito della Riforma si rafforzerà
Perché se noi abbiamo a che fare con gli apparati centrali che resistono e con una divisione nel mondo delle autonomie
Che rendono difficoltoso poi alla fine scegliere ma diamo ragione al partito dei sindaci o al partito dei presidenti delle Regioni questo è involontariamente lo dico non c'è più né il presidente Kitzbühel il sindaco Enzo Bianco che spero
Avrebbero comunque condiviso questa mia osservazione de involontariamente si dà un'arma formidabile a quel famoso partito trasversale di chi non vuole cambiare perché nell'impasto più o meno si cerca di modificare il meno possibile
Ora
Queste sono
Considerazioni che mi derivano dalla vere in questo in questi quasi due anni di esperienza parlamentare che segue un'esperienza di ministro tecnico proprio della Campo della mia funzione pubblica gli affari regionali io mi sono convinto che ancora una volta come diceva il ministro Bassanini la la pubblica amministrazione e le istituzioni sono assolutamente di tutti non possono essere piegate alle ragioni della parte che sta vincendo in questo momento perché la parte che sta vincendo in questo momento se questa fosse la logica dovrebbe aprire un interesse ad innescare dei meccanismi per trarre a proprio esclusivo vantaggio
La modifica e la riforma perché altrimenti qualcuno potrebbe dire ma come ci si sta impegnando tanto per regalare un gioiello nelle mani magari di un avversario politico che vincerà domani allora questa è una ragione a contrario ovviamente così come l'opposizione non può pensare di non collaborare di non contribuire tutto sta a farlo e a darsi da fare in uno spirito direi che abbia un po'dei capisaldi
Rispetto ai quali non si deve direi derogare non si deve deflettere solamente quando quei capisaldi magari li vogliono incrinare
Gli amici politici ovviamente o di schieramento ecco primo punto il punto
Per cui quando parliamo di federalismo noi parliamo di un metodo parliamo di un procedimento non parliamo di un totem al quale ci si deve necessariamente uniformare o al quale si deve guardare il federale il federalismo è un percorso ed è un percorso in base al quale se noi vogliamo distinguere finalmente non responsabilità di governo della cosa pubblica di tutte le cose pubbliche di tutte le realtà anche territoriali
Dalla direi sudditanza degli schieramenti politici e peggio ancora partitici
E abbiamo fatto questo riconoscendo principi importantissimi come l'elezione diretta dei sindaci
Tendiamo all'auspicabile elezione dei presidenti delle Regioni queste sono espressioni che tendono a creare una etica della politica
In base alla quale chi si presenta con la propria immagine su un programma e con degli obiettivi da quei programmi di a quegli obiettivi non deve deflette
Perché è logico che allora se non gli si danno gli strumenti per realizzare quegli obiettivi programmatici perché non gli si danno i poteri non gli si danno le capacità per raccogliere le risorse si tradisce lo spirito di quella riforma si tradisce lo spirito di quell'etica politica che abbiamo voluto dal novantatré in poi riaffermare
Si restituisce purtroppo il quadro politico specialmente a livello territoriale e locale a belle trattative più o meno consociative che sono assolutamente negative per qualsiasi riforma perché nella consociazione Idi ha anche i neri concordano perché nulla cambi perché ognuno ha qualcosa da guadagnarci allora io di questo sono profondamente convinto e quindi dico che ecco la responsabilità e la responsabilizzazione di chi governa a tutti i livelli di governo sono il primo dei passaggi del percorso che io chiamo federalismo del metodo che si chiama federalismo radicare la responsabilità dare i poteri con relativi e quindi anzitutto i poteri di far corrispondere gli obiettivi alle risorse occorrenti per realizzarli
Perché qui ci si dimentica molto spesso
E lo dico un'altra provocazione costruttiva
è sbagliato profondamente sbagliato lo dico senza mezzi termini che gli enti territoriali dicano dateci competenze e dateci comunque le risorse aggiuntive
Ma allora è però è altrettanto sbagliato creare un percorso di decentramento e di federalismo che trasferisca solamente le competenze senza dare i mezzi giuridici e istituzionali
Per raccogliere sul territorio le risorse allora mai appiattirsi sulla finanza derivata certamente però impedire che gli amministratori specie se eletti direttamente
Si sottraggano all'onere spesso impopolare di far corrispondere come dire i programmi alle ai livelli finanziari occorrenti per realizzare i programmi perché è molto facile promettere grandi opere e poi chiedere a Roma di ripianare i fondi e lamentarsi magari sugli con gli elettori perché da Roma non arrivano i finanziamenti relativi allora responsabilizzazione e responsabilità questi credo che siano il che sia il primo punto secondo passaggio e non vi intrattengo ma ancora molto
Secondo passaggio importante di questo percorso di federalismo ecco noi oggi non partiamo da una situazione in cui un federalismo secondo il modello tipico etimologico si può realizzare perché il federalismo
Viene dalla disgregazione e attraverso un patto c'è una riaggregazione che crea l'unità noi oggi partiamo dalla unità
E vogliamo rimanere
In una situazione che mantenga fermo il principio dell'Unità allora come possiamo in qualche modo assicurare che quel percorso virtuoso si compia senza passare per una altrimenti inevitabile disgregazione dell'unità territoriale successiva riaggregazione
Ecco io credo che sia necessario partendo proprio da un federalismo quale quello che nella nei lavori della commissione bicamerale ivi compresi gli emendamenti che ci sono sul campo si sta delineando dovrebbe essere tale da assicurare ai livelli di governo anzitutto regionale che sono i livelli di programmazione sul territorio poi dirò anche degli enti locali
Potere di autodeterminazione del livello della propria autonomia all'interno di parametri predeterminati dalla Costituzione cioè io non penso ad una libertà di autodeterminazione delle proprie competenze rispetto allo Stato ma non penso neanche all'apertura di una trattativa para contrattuale tra ciascuna Regione e lo Stato per li ballare
Caso per caso livelli di competenza allora io auspicherei un modello che preveda un limite minimo un limite massimo predeterminato nella costituzione e poi proprio per il principio di responsabilità ogni regione determini quale livello a quale livello sia opportuno attestarsi perché questa è un'assunzione di responsabilità politica
E quindi intanto cominciamo a dire che il federalismo lo togliamo dal monopolio del nord e diciamo che è un percorso che riguarda qualsiasi regione d'Italia perché io non vedo perché la Regione Puglia ad esempio non possa determinare di assumere un livello di autonomia particolarmente avanzato all'interno di un parametro che la Costituzione dovrebbe aver predeterminato
A me piace molto poi introdurre in questo percorso
Il passaggio della voce dei cittadini a me piace
In che sia introdotto e nostri emendamenti i miei emendamenti in particolare vanno in questa direzione ma non sono miei ovviamente
Credo che sia un punto su cui la discussione sarà accesa sarà importante il referendum regionale io credo che non si possa pensare ad un percorso di rideterminazione dei livelli delle Autonomie che non coinvolga nella fase della decisione politica di fondo cioè a quale livello di autonomia attestarsi la parola dei cittadini
Specialmente perché il referendum regionale confermativo è un modello attraverso cui l'amministratore eletto verificare la rispondenza
E la sua scelta politica con la volontà degli elettori e quindi capite bene che responsabilizza ancora di più la scelta a monte il sapere che c'è un passaggio così delicato che poi ebbe sconfessare la scelta e potrebbe determinare la preclusione all'ulteriore corso della nuova autonomia statutaria è un passaggio ovviamente delicatissimo perché qui tocchiamo i grandi sistemi e poi all'interno di questo nuovo percorso costituzionale io vedrei ancora una volta una garanzia predeterminata per gli enti locali
Io non lascerei in altri in altri termini al rischio che dei neo centralismi regionali diventano diventino arbitri della come posso dire concede si oppone più o meno larga di funzioni agli enti locali il percorso deve iniziare dal basso come si dice comunemente io direi dal basso entro parametri predeterminati allora
Anche la garanzia degli enti locali come enti di gestione nel quadro di una programmazione territoriale ad esempio regionale dovrebbero avere in cui istituzione questa garanzia fondamentale e questo è il secondo passaggio e mi avvio alla conclusione dicendo che in fondo
Tutti questi discorsi che stiamo facendo sia la relazione del ministro Bassanini che gli interventi precedenti che quanto io ho detto mi convincono sempre di più che più non riapriamo degli scenari nuovi davanti a noi più noi appelliamo delle porte di riforme che finora erano chiuso e più invece di facilitare il percorso successivo ci rendiamo conto di quanto sia ancora più difficile procedere
Cioè non pensiamo che la vere impostato delle leggi importanti e avviarne l'attuazione o la vera e avviato come diceva ancora una volta il ministro Bassanini un percorso di riforma e dire San amento economico debba e possa farci nascondere le difficoltà ancora più grandi che abbiamo davanti quando le riforme non si facevano quando nel risanamento economico nessun no si preoccupava le difficoltà davanti agli occhi incredibilmente ma vero era apparivano minori perché si pensava ad un una fronteggiare quotidiano con misure di iniziative certamente effimere gli effetti devastanti si sono visti dopo negli anni mentre oggi che abbiamo la consapevolezza di essere ad un passo importante dal su cesso per così dire e qui e dobbiamo avere la consapevolezza che non possiamo certamente fermarci
E chiudo questo mio intervento dicendo proprio materia di risanamento di riforma economica che quando abbiamo smontato se poi pensiamo che assolutamente ecco allora noi non possiamo pensare al rischio di rimane allora in mano con qualche bullone che non sappiamo più dove mettere questo è il rischio vero di trovarsi in un sistema in cui le responsabilità politiche vengono prese fino in fondo no e poi ci si rende conto che siamo ad un passo e occorre qualcosa di ancora più grande rispetto a quello a cui avevamo pensato chiudo dicendo che tale risanamento strutturale il presidente Ciampi non me ne vorrà siamo forse un passo più indietro di quanto non si sia fatto per la pubblica amministrazione perché perché per il risanamento strutturale dell'economia ci vogliono delle misure che reggano alla prova dell'Europa dove probabilmente ci stiamo entrando in Europa ma qualche passo in avanti ancora
E non è un passo di dettaglio sarà forse la misura più dolorosa da prendere questa è forse l'unica cosa in cui non concordo del tutto con il ministro Bassanini probabilmente le finanziarie del domani saranno le finanziarie della riforma strutturale del sistema della spesa pubblica dovranno esserlo perché se lo stato sociale per esempio per dirne uno non ci mettiamo mano strutturalmente allora avrei ho fatto una grande riforma della pubblica amministrazione ma non avremmo probabilmente eliminato alla radice il che ancora strutturale della spesa pubblica che ha impedito anche alla pubblica amministrazione fino a oggi di essere riformata grazie
Grazie al Franco Frattini adesso dal punto di vista del Professore Giovanni Pitruzzella
Intervenendo dopo dei relatori profilo favorevoli a me certamente resta ben poco da aggiungere mi limito perciò a qualche osservazione veramente veloce
E il ministro Bassanini esordiva affermando che i libri invecchiano in fretta
Certamente non ci troviamo infatti di fronte ad una fase di profondo cambiamento di trasformazione che non riguarda soltanto le istituzioni ma riguarda la sfera della politica della Società delle coop dell'economia Icom portamento individuali
Ebbene di fronte ad una situazione di tale mutamento con tutti i nodi problematici che poi sono stati messi in luce per chi mi ha preceduto
La domanda che può sorgere si legge il libro di Caterina Cittadino è che cosa questo libro ha da dirci per l'oggi perché certamente tutti quanti siamo interessati alla ricostruzione storica di quello che succede ecco soprattutto su una ricostruzione ben documentata come quella è la cittadino però riconosciamolo pure la domanda che noi ci poniamo e riguarda soprattutto il futuro i nuovi affetti istituzionali in cui ci troveremo ebbene
A me pare chieda alla ricostruzione della di Caterina Cittadino si abbia anche a voler leggere un pool di libro in filigrana si abbia anche un'indicazione che vi
Guarda no oggi è quello che sta succedendo e cioè l'indicazione è la seguente un momento centrale nella costruzione di qualsiasi a
Setto di tipo federale o comunque bastato s'delle forti autonomie regionali e locali ed accolto dal tipo di raccordo dal tipo di collegamento che esista una tra i diversi livelli Teri Piani di Governo il fondo c'è un elemento che conduce ad unità le diverse parti del libro della cittadino del fenomeno generosi la vera crisi il vero fattore o quanto meno uno dei fattori più importanti di crisi dell'esperienza regionale in Italia negli anni passati e dovuto proprio al fatto che non c'era non era disegnato dalla Costituzione un un funzionale sistema di raccordo tra stato e regioni e aggiungerei io mutuando da Bianco tra Stato Regioni e altri enti locali gli altri livelli di governo sub statale ebbene questo era dovuto al fatto che i nostri costituenti ti i padri della Costituzione in fondo avevano immaginato il rapporti tra Stato e Regione come quelli che ci sono e in un meccanismo di un orologio o no tanti ingranaggi che una volta messo in moto l'orologio funzioneranno ciascuno nella sua orbita compiendo il proprio giro e in realtà l'esperienza di tutti i Paesi a forte decentramento territoriale è che i momenti di raccordo di collegamento di i cooperazione o di appunto incontro ci sono e io ritengo che anche quella contrapposizione che talora nel dibattito italiano si tende a estremizzare tra federalismo cooperativo il federalismo duale
Competitivo sia appunto espressione i due modelli astratti perché realtà nei fatti tutti gli assetti federali presentano degli elementi di competizione e tutti gli assetti federali presenta alle momenti d'incontro di raccordo di collegamento ebbene con riferimento a queste impostazioni la cittadino mette in evidenza due cose che secondo me sono importanti la prima è che la mancata previsione di questi momenti di raccordo abbia fatto sì nel passato che in Italia ci sia stato una via giurisdizionale al regionalismo cioè era la Corte costituzionale in fondo a dovere trovare ecco il
Modo come far coesistere fare anche incontrare Stato e regioni il secondo aspetto che mette in luce da cittadino Abbado proprio ferocemente scusate vado un po'con l'accetta ma non voglio siete stati tutti molto pazienti è non può non
E questa è certamente io a bussare e dico che è l'altro aspetto che cittadino mette in luce perché in realtà l'assetto organizzativo si è sviluppato un po'per episodi e lo dice molto bene quando si o cupa della il modo come si sono stratificati gli atti di organizzazione del Dipartimento degli Affari regionali ecco al di fuori di un disegno unitario e ha messo in evidenza una cosa che oggi è importantissima
Il la burocrazia centrale pensava più a gestire che a programmare ed è questa la fiera sfida che avremmo anche nei giorni futuri nelle settimane future nei mesi futuri lo dobbiamo riconvertire una burocrazia dello Stato ma anche delle regioni
Da compiti di gestione a compiti Diversity riesce invece a programmare il futuro a gestire relazioni anche perché no a fare attività di marketing in un sistema che diventa appunto concorrenziale
Ebbene disse questi sono in veramente larga sintesi i problemi dell'esperienza passata c'è da chiederci come stanno per essere affrontati oggi
Devo dire senza piaggeria e perché io sono abbastanza Franco nelle cose anche quando c'è da esser d'accordo e quando no sono affrontati bene
Dal Governo quando fa la Conferenza quando favorita la Conferenza Stato
Vigna regioni città sono affrontati bene nel momento stesso in cui si opera quel tipo di federalismo amministrativo ma sono molto più preoccupato del modo in cui sono affrontati dal testo dalla Bicamerale
E lindi
Qui il l'amico Pietro Ciarlo comma del resto con Massimo villone e differente sicuramente da me ed è quindi c'è il tema secondo me del Senato delle Regioni della seconda Camera che forse andrebbe affrontato con più coraggio di Juan
Lo stiamo facendo Emily in esistono appunto questo genere di problemi dei raccordi che forse dal testo della bicamerale viene e superato con troppa disinvoltura e questo crei
Do e che si è invece un tema su cui varrebbe la pena di riflettere con maggiore attenzione certamente la esperienza della conferenza Stato regioni città e importante ma forse non possiamo il TAR civili acqua Istat anche perché badate bene che il sistema ci sono delle possibilità di conflitti nuovi tra Stato e Regione le materia che vengono individuate altre strade bicamerale sono nelle materie che si presteranno a al stravolti Conf ritti in ordine alla loro perimetrazione e poi quella figura dell'interesse nazionale che consente l'intervento per la legge statale anche questa e un una figura molto labile e allora il tema che abbiamo di fronte
A stabilire i confini dovrà essere come nel passato la Corte costituzionale ovvero dovranno essere del sei delle sedi politiche in cui regioni comuni e province è stato si confrontano
Bene abbiamo tanto materiale su cui riflettere e perché no su cui divertirci con un po'di passione su questi temi senza dubbio avvincenti e auguri alla ma Caterina Cittadino
Libero di Caterina cittadina di tutti gli interventi hanno sottolineato l'ampiezza dell'intensità del processo di riforme c'è molto da fare siccome credo che in questa sede in qualche modo siamo tutti addetti ai lavori non ci resta che andare a lavorare
Grazie quella sera
L'azione della Commissione di Giovanni
Guarda queste perdite adesso e questo prese i crediti significa ma questo cioè ma il problema è che norme sull'anno parzialmente risolto attraverso questa straordinarie per ride ride ride ma la curva dei sogni tre o quattro avevano i propri io invece penso che sia
Consiste cioè inferiore
E soprattutto l'indebitamento delle famiglie perché era rimasta che non risolverebbe il problema dell'Inter Bellisario dice pubblico insomma qualitativo però con chi per il problema dell'indebitamento invece noi no dove invidia un milione di miliardi rivisti declassato e poi dell'indebitamento c'è una grande forza del Paese grande ricco
Parma veloce poi
A parte la falsità della conosciamo io sono preoccupato
Al dell'ottimismo
è vero che stiamo smontando
Deve tener conto crea qui guarda o meno male troppo perché poi c'è sta alla finestra ad ambasciatore combattimenti attorno
A
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Aiuto ma richiamando
Ma