XLIII Congresso dell'Associazione Italiana Biblioteche 29-31 ottobre 1997 Tavola rotonda sulla politica bibliotecaria per il Mezzogiorno d'Italia

E virtualmente
Giusto
Prova
Allora diamo inizio alla tavola rotonda sulle politiche bibliotecaria nel Mezzogiorno d'Italia
Scusatemi io mi siedo ci scusiamo per il ritardo con cui iniziamo abbiamo avuto qualche problema di carattere organizzativo
E anche qualche il problema derivante da un ritardo
Nei treni è un blocco mi hanno detto
Della metropolitana stiamo aspettando anche l'onorevole Alberto la Volpe sottosegretario al ministero per i beni culturali ambientali sottosegretario alle biblioteche
E siamo tutti ansiosi io credo a questo punto di recuperare il ritardo
Di ascoltare i contributi dei nostri autorevoli ospiti
Il mio sarà perciò un intervento introduttivo estremamente Breve prenderà pochissimi minuti
Pochissimi minuti necessari però a presentare l'iniziativa l'Associazione italiana biblioteche celebra il suo quarantatresimo Congresso nella più grande città del Mezzogiorno
Pone al centro della sua riflessione in questo momento il tema del contesto normativo dentro cui si va definendo un processo molto serio di riforma dello Stato di riorganizzazione dell'attività amministrativa improntato abbiamo sentito l'altro giorno il il dottor Piccio improntato al principio della sussidiarietà ispirato a criteri di decentramento di autonomia di semplificazione delle procedure
Da un lato dall'altro
A nuove improntato nuove declinazioni diciamo così del principio di responsabilità per la dirigenza per i pubblici dipendenti in generale
Con un obiettivo
Un obiettivo dichiarato
Quello di determinare le condizioni per avere una pubblica amministrazione più efficiente Ascierto ma anche più efficace una pubblica amministrazione protagonista di una nuova stagione
Di una più forte affermazione di diritti di cittadinanza
E questo è un tema che insomma ne siamo tutti consapevoli nel Mezzogiorno assume una pregnanza una valenza del tutto particolare
Tanto da rendere opportuno è stata questa almeno la valutazione che ha fatto il comitato scientifico del congresso e che ha fatto lo stesso
Channel tanto da rendere opportuno un momento specifico di confronto e di riflessione tra amministratori personalità della cultura e bibliotecario
Abbiamo lavorato sodo e oggi possiamo vantare stamattina possiamo vantare un tavolo e un parterre prestigiosi qualificati
Ora il modo più scontato per introdurre una tavola rotonda sulla politica bibliotecaria per il Mezzogiorno è naturalmente quello di aprire l'abituale quaderno delle doglianze
In passato noi bibliotecari siamo stati specialisti no in lamentazioni
Per la verità in questa parte del Paese che e la più debole la più esposta sotto il profilo economico del lavoro della stessa tranquillità sociale
Registriamo del resto anche le maggiori difficoltà di affermazioni di affermazione del diritto di cittadinanza soprattutto se lo intendiamo come diritto di accesso all'informazione alle risorse culturali alle esperienze di formazione e più che altrove nel Mezzogiorno sembra ancora un obiettivo lontano quello di mettere a disposizione dei cittadini un forte sistema bibliotecario sistema bibliotecario integrato quanto funzioni di servizio
Gestito in modo consapevole in grado di affrontare la sfida di un ambiente sempre più competitivo la sfida delle delle innovazioni imposta dalle tecnologie direte abbiamo tutti ascoltato con interesse la relazione del professor per otto l'altro giorno
Un sistema bibliotecario in buona sostanza capace di soddisfare un addio domanda di servizi di qualità non una domanda di servizi purché sia una domanda di servizi di qualità
Una domanda che anche qui da noi è cresciuta enormemente cresciuta nelle aree metropolitane è cresciuta nelle città è cresciuta nelle aree comprensoriali
E cresciuta nei luoghi dove si studia dove si fa ricerca talvolta ad altissimo livello
Ci hanno frenato in passato non ce lo nascondiamo carenze legislative a diversi livelli centrali locali carenze cui si va ponendo parzialmente rimedio scontiamo un evidente deficit storico di finanziamento e di finanziamenti mirati e comunque scontiamo una ridotta capacità di investimento anche nel settore della cultura e della e della me delle biblioteche in particolare
Gli strumenti normativi già esistenti penso alla centoquarantadue peraltro già in via di revisione penso al blocco
Di provvedimenti che riguardano l'autonomia universitaria be'questi strumenti normativi esistono ma stenta no a diventare punto di riferimento a tradursi per le biblioteche
E non solo per le biblioteche evidentemente in esperienze concrete in progettualità indecisione politico organizzativa
Credo però che sarebbe sbagliato leggere riduttivamente il problema nell'ottica tutta tradizionale nell'ottica di Sempre note ritardo di meridionale
Intanto perché il problema è di tutti e non soltanto del Mezzogiorno d'Italia
E poi perché ci muoviamo in un Mezzogiorno che sta cambiando che sta cambiando velocemente
E poi infine insomma perché sarebbe un errore quello di attivare idee processi nuovi senza partire da quello che c'è già e quello che abbiamo non è poco
Nel Mezzogiorno e in particolare a Napoli abbiamo istituti bibliotecari prestigiosi di grande tradizione di di grande tradizione ed imponente dotazione bibliografica alcuni dei quali sono autorevolmente rappresentati qui stamattina
Le biblioteche di base sono cresciute di numero anche se in assenza di un'efficace programmazione e distribuzione degli insediamenti
Le biblioteche universitarie rappresentano comunque pur nella from frammentazione che le contraddistingue una grande risorsa per le attività didattiche e di ricerca e in alcuni casi si propongono
Anche nel Mezzogiorno come un laboratorio riforme avanzate di diffusione del sapere di circolazione della conoscenza
Un po'dappertutto lasciatemelo dire con convinzione profonda e con orgoglio un po'dappertutto nel Mezzogiorno sta crescendo la coscienza professionale dei bibliotecari e la loro capacità di servizio
Quello che è mancato fino ad oggi
Beh ex forse una visione complessiva una superiore capacità di Progetto
Capace di individuare obiettivi comuni risorse piani formativi standard efficaci di servizio
Facendo leva sulla cooperazione sull'integrazione delle risorse e delle esperienze fra biblioteche ma non soltanto farà biblioteche
Sulla formazione
Da questo punto di vista va salutato molto positivamente
L'avvio di mediateca Duemila un piano d'azione che nasce da un'intesa tra il ministero per i beni culturali e ambientali e l'associazione italiana biblioteche
Mediateca due mila un'iniziativa che di concerto con altre amministrazioni pubbliche con l'impresa e con le associazioni professionali
Mira allo sviluppo della conoscenza e dell'uso delle tecnologie multimediali da parte dei cittadini attraverso la realizzazione di una rete diffusa di punti di accesso ai servizi basati sulle tecnologie dell'informazione
E le biblioteche rappresenterò non a caso la struttura portante di questo piano
Ora in Mediateca due mila possiamo senz'altro individuare un modello un modello un modello utile per la realizzazione di strategie e politiche efficaci di intervento sulla nostra realtà bibliotecaria
Del Mezzogiorno soprattutto un modello utile non soltanto come peraltro giustamente
Diceva il il nostro presidente Igino Poggiali nella sua relazione di apertura su sul piano del merito no la concertazione come risorsa produttiva ma un modello utile anche in virtù del suo carattere di piano d'azione improntato a flessibilità chiarezza di obiettivi distribuzione mirata e non a pioggia degli studi Investimenti
E supportato da dei guadi piani di formazione e dalla valorizzazione delle risorse umane disponibili della competenza professionale dei bibliotecari
In fondo lasciatemelo dire magari con una piccola forzatura in fondo forse il sistema Mezzogiorno complessivamente inteso che ha bisogno di interventi incoraggianti che abbiano queste caratteristiche il Sud d'Italia si trova oggi ad affrontare enormi Problemi di portata macro economica e lo deve fare in presenza di gravi fattori destabilizzanti e dischi eleganti come la criminalità organizzata
Ciononostante possiamo leggere non pochi segnali di crescita della voglia di autogoverno
Di fiducia nella propria capacità di progettare il futuro c'è capacità di innovazione c'è anche capacità d'impresa
Energie e potenzialità che possono essere messe in collegamento tra loro in un'ottica di sistema no in un modello di organizzazione reticolare
Che dovrebbe puntare molto e questo poi l'aspetto che ci tocca da vicino sul fattore cultura sui processi formativi
Un discorso che non può non investire la funzione stessa del nome della delle biblioteche
Nel momento in cui si pensa ad un processo che parta dal basso nel momento in cui si guardi anche alla costruzione di una rete unitaria di infrastrutture materiali in meno e immateriali
Trasporti Energia ma comunicazione ma informazione come a uno dei terreni su cui si costruisce il futuro
Qualora funzione allora immaginare dentro questo scenario per le biblioteche considerate nel loro complesso dico al di là delle tipologie di appartenenza ma considerate anche nella specificità delle loro funzioni
E possibile realizzare un modello infrastrutturale nuovo
Per i Servizi di biblioteca del Mezzogiorno in virtù del quale superare antiche separatezze vecchi confini istituzionali e diciamocelo anche una certa sterilità culturale
Che possibilità concrete abbiamo di rendere praticabili forme organizzative e gestionali più snelle più autonome più a misura di utenti
Insomma è utopia pensare in questa parte del Paese alla Bild alle biblioteche alla biblioteca come a a una possibile per certi versi inedita risorsa per l'innovazione e per lo sviluppo
Biblioteche rinnovate e diffuse sul territorio possono magari essere capaci di garantire un di più vino auto necessario alla formazione della futura classe dirigente del mezzogiorno
Rossella Caffo ci ha parlato ieri della fattibilità della possibilità di utilizzare i fondi strutturali comunitari per il cofinanziamento di progetti sulle biblioteche
Una prospettiva che può avere un impatto interessante anche sulle politiche occupazionali del Mezzogiorno
Beh speriamo di ascoltare più tardi dalla voce dell'onorevole la volpe
Gli aggiornamenti sul piano operativo predisposto dal ministero
In ogni caso questi sono treni che non possiamo permetterci assolutamente il lusso dipende
Molte domande come vedete spero che non abbiano un sapore velleitario
è bene comunque a questo punto che io mi firme
In pochi minuti sono passati do la parola ai nostri ospiti
Ve li presento intanto abbiamo la dottoressa Fiorella romano
Che ispettore
Dei beni culturali e ambientali ispettore per i beni librari in particolare
Abbiamo poi il professor Giovanni Muto presidente dell'Assolombarda associazioni di utenti molto attiva qui a Napoli alla sua destra il professor Dini delegato elettorale per le biblioteche dell'università di Salerno
Il professor Pasquale Persico assessore allo sviluppo del comune di Salerno abbiamo poi un parterre dicevo autorevole
Con la dottoressa Maria Teresa Tafuri
Direttore della Biblioteca nazionale di Bari il dottor Maurizio Restivo direttore nella Biblioteca Nazionale di Potenza la dottoressa Vera avalli tutto direttore della biblioteca universitaria di Napoli
Vi saluto tutti e li ringrazio per la loro corte sia per la loro disponibilità e do la parola alla dottoressa Fiorella Roma
Io desidero innanzitutto rivolgere da parte del direttore generale dell'Ufficio centrale per i beni librari le istituzioni culturali editoria professor Francesco Sicilia
Un cordiale saluto al presidente della Associazione italiana biblioteche dottori Gino Poggiali al presidente dell'AIBA Campania che ci ospita dottoressa Maria Cristina Di Martino
Agli organizzatori di questo quarantatresimo Congresso e naturalmente a tutti i soci AIB
Un saluto che vuole essere anche un concreto segno di conferma dell'attenzione che l'ufficio centrale per i beni librari rivolge all'attività di questa associazione con la quale si sono andati instaurando e sono in corso
Rapporti di stretta collaborazione
Basti pensare nell'ambito dell'iniziativa comunitaria adatta al Progetto Nuove economia del libro
Di cui l'ufficio centrale organismo proponente e che vede tra i vari organismi attuatori proprio l'Aib a livello di segreteria nazionale come pure l'Aib Toscana e l'AIBA Campania
Un progetto che di cui si parlerà più diffusamente inseguito ma che sperimenta una strategia formativa destinata a coinvolgere grazie
Destinata a a coinvolgere tutte le professioni in qualche modo legate alla cosiddetta catena del libro
Ovviamente in rapporto all'impiego delle nuove tecnologie e dalla diffusione e utilizzazione di prodotti e strumenti multimediali
Si pensi inoltre al già più volte ricordato piano d'azione mediateca due mila e al ruolo che l'hai banche destinata ad aderire all'interno di un protocollo d'intesa tra Ministero Beni culturali e ministero per la Pubblica Istruzione com'era in Ferente tecnico per la scuola
Ma venendo ora al tema questa tavola rotonda dedicata alla politica bibliotecaria per il Mezzogiorno
è superfluo sottolineare che dal nostro punto di vista questa rientra per le biblioteche che nell'attuale articolazione del ministero per i Beni culturali sono denominate in biblioteche pubbliche statali nella più generale politica dell'ufficio centrale svolte ovviamente a livello nazionale pur tenendo conto come naturale delle e specificità locali
Attraverso le istanze che poi gli istituti periferici stessi portano all'attenzione nell'ufficio centrale
Nelle rispettive programmazioni alle quali viene da alcuni anni a questa parte richiesta tra l'altro una analitica articolazione per progetti
Ciò naturalmente nella misura in cui tali istanze possono furono risultare compatibili con le risorse economiche a disposizione del ministero in genere del settore dei beni librari in particolare
è superfluo naturalmente anche scendere nei dettagli di una situazione che nota ormai agli operatori del settore
Ma vale forse la pena di soffermarsi un attimo sulla tipologia negli istituti bibliotecari dipendenti dall'ufficio centrale beni librari presenti nell'Italia meridionale
Istituti tra i quali esistono differenze considerevoli quanto a consistenza caratteristiche delle raccolte
Ma che in proporzioni diverse si sono trovate ad accollarsi oneri e funzioni aggiuntive rispetto a quelle che era loro storica configurazioni avrebbe consentito
Se si eccettuano quegli autentici gioielli architettonici artistici storici bibliografici documentari che sono le biblioteche annesse ai monumenti nazionali
Che dipendono appunto dall'Ufficio centrale per i precari
Tra cui registriamo proprio qui in Campania tre presenze prestigiosissima Montevergine Cava dei Tirreni replica dei Girolamini e che vuoi per fisionomia e contenute delle raccolte
Vuoi per i limiti imposti anche dalla esiguità delle risorse umane
Nonché dal forte e persistente legame con le originarie destinazioni e che hanno a che all'utenza più circoscritte comunque circoscrivibili le le altre biblioteche pubbliche statale hanno dovuto e vivono coniugare i propri compiti istituzionali con l'esigenza di andare comunque in contro ad un pubblico più vasto
Che non trova altrove risposte adeguate o supplire del tutto a carenze dovute alla debolezza dei sistemi bibliotecari locali
Questo vale in particolare per biblioteche di antica tradizione come la stessa Biblioteca nazionale di Napoli autentica biblioteca quanta ricchezza e consistenza delle raccolte di una città che fu capitale di un regno di portata europea
Ho come l'amico dell'universitario di questa stessa città che con la nazionale a in misura diversa diviso il ricco patrimonio bibliografico derivante dalle soppressioni post unitari delle congregazioni religiose
Ma anche fatte le opportune distinzioni per biblioteche diciamo anagraficamente più giovani come la Biblioteca Nazionale di Bari o addirittura potremo dire giovanissime come le nazionali di potenza Cosenza
Discorso a parte meriterebbe la Sardegna che come latitudine non si sa mai bene dove collocarsi collocare al centro ma che in genere tradizionalmente viene inserite in quel tutto pur così articolato e diversificato che il cosiddetto mezzogiorno e isole maggiori in Sardegna le due biblioteche universitarie di Cagliari e Sassari
Anche se in maniera differente sono legate alle rispettive università e vantano comunque dei patrimoni storici e biografici significativo
In questo scenario le iniziative di maggior rilievo assunte dall'ufficio centrale negli ultimi anni si possono collocare principalmente su due fronti da un lato l'automazione e quindi la nascita e l'incremento di Poli e sedie dall'altro la Risoluzione per alcune biblioteche o la vivo assoluzione di problemi di spazio il reperimento di nuove sedi dalla e sul primo fronte si registra la nascita e lo sviluppo di due poli SBN interamente del ministero per i Beni culturali quello di Napoli e quello di Cosenza il centro di entrambi è costituito dalle biblioteche nazionali delle due città
Non va dimenticato che all'origine di SBN c'è un protocollo stato regioni è che il ruolo che la Regione chiamata svolgerà in SBN fondamentale come del resto si può verificare in vari contesti territoriali penso a alle regioni che hanno proprio contribuito alla nascita di esse viene Piemonte Lombardia Emilia Romagna e la stessa Sardegna a a un gestisce un polo regionale che sardo
Il coinvolgimento degli enti locali e del resto una condizione essenziale per il funzionamento regolare di sistemi bibliotecari cittadini provinciali regionali e per una reale messa a disposizione di un servizio che è destinato fondamentalmente al pubblico
Leggi speciali come la centoquarantacinque novantadue la cinquecentotrentotto novantatré
Hanno consentito da un lato la realizzazione di progetti di catalogazione di fondi di interesse meridionalisti come di varie realtà bibliotecario del Mezzogiorno
Dall'altro lo stanziamento di risorse economiche per accordi di programma volti al potenziamento e adeguamento di SBN
Nel primo caso è stato possibile nell'ambito di progetti che hanno o fondamentalmente coinvolto Napoli Cosenza e Bari
Creare una serie di collegamenti cone con biblioteche appartenenti ad organismi amministrativamente e giuridicamente diverso
Biblioteche comunali provinciali biblioteche gli istituti culturali
Ma in molti casi con la cessazione del finanziamento straordinario non c'è stata da parte di tali organismi forse la forza la capacità economica ma forse formalmente la volontà di proseguire l'opera iniziata magari anche a seguito di avvicendamenti a livello degli organi di governo locale
In altri casi è stato faticoso l'avvio degli accordi di programma la Biblioteca Nazionale di Bari per esempio ha potuto allungo lavorare in SBN in quanto collegata inserita nel polo di Napoli
Soltanto adesso pur avendo l'ufficio centrale stanziato da tempo i fondi necessari ha decollato l'accordo di programma con la provincia di Bari per la creazione di un polo della Terra di Bari
Lo stesso può dirsi per l'inserimento dell'abile con i versi area di Sassari in SBN per cui c'è un accordo di programma con la Regione sarda che deve andare in porto
Per quel che riguarda uno dei problemi che il più delle volte affliggono le biblioteche condizionandone pesantemente il funzionamento cioè la mancanza di serie di soprattutto di spazi adeguati un'importante realizzazione è stata quella della nuova sede della Biblioteca nazionale di Potenza
La biblioteca che ormai sotto il profilo della disponibilità dell'organizzazione degli spazi anche degli arredi
Tutte le carte in regola per poter funzionare bene a biblioteca tra le altre cose anche una Marsala odio visivi attrezzata e si presta bene anche la creazione di un'aria multimediale e sono inoltre stati accreditati i fondi per l'inserimento anche della Giudecca nazionale di Potenza in S.p.A.
Altro importantissimo passo avanti anche se permanenti i risultati si vedranno tra diversi anni
è la stipula di un accordo con il Comune di Bari grazie al quale la Biblioteca nazionale di questa città ormai soffocata ai limiti della sopravvivenza per la ristrettezze per carità degli spazi potrà finalmente avere una sede ad occhio
Una sede quindi che si spera adeguata alle sue raccolti ai servizi da erogare
La via dunque delle convenzioni dei protocolli d'intesa degli accordi di programma
Sebbene il TAR di difficoltà a causa delle necessità di dover contemperare punti di vista esigenze interessi Diversi farli convergere su obiettivi comuni sembra in ogni caso l'unica via che possa realmente portare alla risoluzione di problemi di vasta portata e raggiungimento di risultati concreti insoddisfacenti
Che si parli di cooperazione che si parli di sinergie ciò che conta al di là delle parole eh lavorare insieme cioè mettere a disposizione condividere le possibilità e le risorse che ciascuno a una politica bibliotecaria per il Mezzogiorno che non coinvolga ma nel senso più pieno e operativo della parola comuni province regioni tutte le istituzioni interessate al decollo di sistemistica
In una città come Napoli ma anche in realtà territorialmente più contenute e destinata a trascinarsi dietro carenze e squilibri disfunzioni
E ciò non rende giustizia né alla ricchezza dei patrimoni bibliografici esistenti né alle professionalità che vi si dedicano con impegno spesso ad altissimo livello l'Ufficio centrale per i beni librari e non può che confermare la propria disponibilità a forma di cooperazione articolate allargate il più possibile coinvolgenti
Anche in vista se non si ricordava prima della possibile utilizzazione dei fondi strutturali della Comunità europea che per il Mezzogiorno rappresentano un'occasione da non perdere ci si sta muovendo
Attraverso l'Osservatorio che i programmi internazionali affinché queste risorse possano essere utilizzate
Facendo leva sulle conoscenze tecniche sul livello di professionalità sulla specifica capacità di progettazione
L'ufficio centrale può mettere a disposizioni in ragione anche delle esperienze che già in corso nell'ambito dei progetti europei che hanno coinvolto coinvolgono varie sue strutture tutto questo del resto va anche in quella che come abbiamo sentito volesse la direzione della riforma del ministero per i Beni culturali
Cioè nel senso più che di un decentramento quasi se così si può dire di una centralità al contrario che parte e anzi fa leva sulle strutture che operano a vari livelli sul territorio
E mi fermo qui con questa dichiarazione di disponibilità che poi un invito a confrontarsi e collaborare su situazioni concrete dal momento che a questa tavola rotonda con un ventaglio diciamo esemplificativo sono presenti rappresentanti di istituzioni che possono essere tutti potenziali interlocutori all'interno di piani in comune
Come pure interverranno poi gli esperti e tecnici del settore che potranno fornire degli approfondimenti su dei punti cui in quest'intervento si è potuto fare sono
Accenno
Ringraziamo la dottoressa Fiorella romano per quest'anno ampia panoramica sull'attività
Dell'ufficio centrale
Mi pare di poter sottolineare due aspetti che vengono come dire fuori prepotentemente dal suo intervento
Da una parte l'insistenza sulla sulla necessità del del lavorare insieme no della cooperazione delle delle sinergie un un modello sistemico quale quello che si va affermando anche nell'approccio
Dell'ufficio ventrale non può fare a meno di una forte capacità di partnership no tra tutte le strutture che coinvolte
E dall'altro il tema della del decentramento della territorialità degli interventi nel partire dal basso un discorso che coinvolge in particolare il ruolo degli enti locali no a partire da lei regioni fino a alla Provincia e al al Comune
E l'ora e propizia come dire l'occasione la presenza del professor Pasquale Persico professore Persico assessore allo Sviluppo del comune di Salerno ed è promotore di una interessantissima iniziativa di allestimento di una Rete e-Catalog grafica
Di un'OPA cittadino
Un progetto che sta muovendo i primi ma significativi passi
E che contribuisce con altre iniziative a ad una particolarmente felice stagione culturale a Salerno
è in atto una vera e propria rinascita culturale della città Bibione et è uno dei punti di riferimento nel campo delle biblioteche devo dire
Che sta recuperando il ruolo che le compete con lo storico che le compete anche la biblioteca provinciale insomma c'è un fermento di iniziative la l'Associazione italiana biblioteche e
Diciamo sezione Campania dell'Associazione italiana biblioteche e partner di alcuni di questi progetti e allora passo subito la parola al professore
Perso Icom per il suo intervento
Un attimo soltanto professore per annunciare
L'inizio dell'incontro-dibattito sulla documentazione in materia statistica un'ipotesi di convenzione
Tra Istat e ai bimbi un incontro coordinato da Vincenzo Lo Moro direttore del dipartimento diffusione dell'Istat incontro che sta iniziando alla saletta Capri
Passo la parola professore violazione
Gli stessi da semplice l'iniziativa che è stata promossa e che si chiama biblica netta diciamo a persone che sono poi esperte del più di me diciamo del problema videoteche
Devo comunque dire che questo progetto diciamo piccolo però ambizioso si colloca all'interno di un progetto più ampio che si chiama Urban che diciamo riguarda un progetto europeo
Di
Risanamento ambientale dei quartieri diciamo in qualche modo degradati della città
Va bene progetto simile c'è anche a Napoli da poi ministro dell'intervento comunitario
Diciamo quindi per capire che l'attenzione dell'assessorato allo Sviluppo ha un po'a un problema che riguarda invece diciamo una linea culturale
Vuol dire che l'idea dello sviluppo in qualche modo può essere anche collegata iniziative che si diventano significative sul piano della riscoperta più di un qualcosa come le biblioteche possono diventare nuovamente centro di riferimento per alcune politiche significative
Ora Rocco non era a diciamo non si voleva ripetere diciamo la strada di mettere una biblioteca in un quartiere che in qualche modo diciamo ridere abbastanza normale rispetto a tante iniziative che già sono state fatte quindi l'idea
Era di tentare di avete qualche idea significativa rispetto a questa problematica
E quindi
Al centro della riflessione che che ha riguardato o diciamo l'amministrazione è stata l'idea che è un po'
è presente indefinite mini ambiziosi anche quando si parla di reti fra biblioteche cioè
La
Possibilità con le nuove tecnologie
Di riaprire il libro all'interno diciamo della città
Proporre quindi un vecchio modo di concepire il Corriere la porta con il libro
Come se noi volessimo spostare la posizione libero dalla posizione verticale che che quella tradizionale che noi guardiamo nella catalogazione ha una posizione diciamo Rizzon tale aperta
Quindi l'idea principale era questa e questa diciamo è semplice da raccontare difficile da realizzare
Chiaramente l'idea che una rete virtuale o comunque con l'uso delle nuove tecnologie
Questa operazione è possibile non solo sul piano dell'immaginazione ma anche sul piano concreto quindi su questa idea di base
Di riaprire il libro nella città e il fallo quindi circolare
Si fonda il progetto quindi è un progetto ripeto piccola però ambizioso
E l'idea base stai in un l'idea che non è mia amica era è di un bibliotecario famoso che si chiamava si chiamava ebbe inizio diciamo stiamo parlando di molti molti anni fa quando al posto di bibliotecario era un posto ambizioso aveva preferito anche alle cattedre universitarie diciamo quindi in questo caso abbiamo matematico
Diciamo noto a tutti penso che però preferisce
Guadagnarsi da vivere per studiare un posto di bibliotecario piuttosto che magari una cattedra universitaria quindi vuol dire che allora diciamo in alcuni posti diciamo fare il bibliotecario Ragosa
Importante voleva l'aggressore proporre praticamente si contrappone in termini di classificazione ad altri modi classici gare non più una classificazione diciamo quasi simbolicamente di un libro che sta verticale ma un libro che sta orizzontale senza che mi si pone di classificare tenendo presente il concetto che stanno e la parola enciclopedica cioè mettere in cerchio le conoscenze
Che stanno dentro ai libri quindi un moto di classificare diverso Cinquini su queste ed è nato il progetto Bibione
Questa idea di RAI venisse presuppone anche un cambiamento culturale da parte della bibliotecario
Cioè non più com'era definito allora diciamo stazione cioè seduto inattesa o comunque capace di classificare ma un cambiamento di un un qualcosa che con qualcuno che è capace di trasformare diciamo la classificazione quindi la conoscenza del libro quasi quotidianamente in un evento diciamo di riscoperta del libro e quindi dal punto di vista diciamo della simbologia potremmo dire usando qualche termine che forse non
Diciamo non proprio però diciamo da podista la pallacanestro siamo si trasforma la stazione Ring il più cioè un cuoco con qualcuno che è in grado di fare di passare continuamente questa notizia vento sul quindi su queste semplici ed è viene varato il Progetto
E viene collocato in un luogo cioè in un luogo degradato della città nella parte alta di della della città quindi fisicamente viene comunicato alla città che esiste questo nuovo luogo
E questo prologo diventa punto di riferimento per una catena morti diciamo una rete motivazionale cioè una serie di bibliotecari parteciperà una serie di incontri sposano l'idea diciamo che non mi sono interessato molto di convocare come la storia di tutti i rappresentanti di tutte le istituzioni che si occupano di queste cose ma diciamo a poco a poco costruire una rete di motivazioni su questo progetto il progetto sta andando avanti cioè nel senso che come è stato già detto
Sta creando uno minimo di vite con un nuovo atteggiamento culturale
E questo luogo a poco a poco diventa un luogo di riferimento che riapre riapre
Lo scaffale cospicuo di ogni biblioteca nella che sta in città cioè a cominciare dalla biblioteca del liceo poi a quella provinciale così dice tentativo di tirare a poco a poco
O fuori una identità cittadina quindi un catalogo cittadino come primo esperimento possibile quindi su questo tipo di De ogni biblioteca è chiamata a dire di sì diciamo su qual è la sua reputazione rispetto allo scaffale
Rilevante
Quindi un'idea semplice che però ripeto sta a a poco a poco riconquistando diciamo interessa in città e sta promuovendo un andata e ritorno
Nel resto questo luogo e che diciamo come detta principi dalla storia era l'obiettivo principale con riferimento al progetto urbano quindi alla Biblioteca o discorso dell'Abi della biblioteca diventa pro da protagonista di una ipotesi di sviluppo
Quindi diciamo piccolo progetto vero ambiziosa grazie
Ringraziamo il professore Persico per il suo intervento è molto interessante
Questa ipotesi di Progetto per la città e anche questa lettura del rapporto tra il libro e la città no questa apertura del libero apertura metaforica ma ma non soltanto metaforica questo mettere in cerchio
Lei conoscenze e poi interessante anche questo accenno ha questa figura nuova del bibliotecario pivot
Molti di noi forse a Spirano ad essere bibliotecari Play Bankers forse no cioè capaci di gestire una rete integrata di servizi ma è necessario aprire anche in squadra qualche bibliotecario privo qualcuno capace poi di mettere la palla nel nel cesto sarà interessante ascoltare e il il punto di vista dei G utenti su questo
Per cui io darei la parola al professor Giovanni Muto prima però permettetemi di salutare l'onorevole Alberto la Volpe
Sottosegretario al Ministero per i beni culturali e ambientali circostanze favorevoli
Ci fanno oggi questo graditissimo regalo regalo della sua presenza lo salutiamo calorosamente l'onorevole la Volpe avrebbe dovuto sarebbe dovuto essere presente
Lunedì scorso anno alla giornata inaugurale del congresso pressanti impegni lo hanno trattenuto altrove oggi tra noi non ha voluto mancare comunque l'appuntamento con il congresso
Di questo siamo particolarmente contenti e soddisfatti
Passo la parola la parola pertanto al professor Giovanni Muto Presidente della somma
Grazie
Ecco io credo che o
Il vero punto su cui occorre concentrare la nostra attenzione
Sia quella categoria che è stata poc'anzi evocata proprio in apertura
Visto il sistema bibliotecario integrato
Perché in realtà o ciò di cui dobbiamo discorre non è in fondo
Le categorie del discorso culturale
In qualche modo gli utenti ciascuno secondo la propria sensibilità e attrezzatura potrà utilizzare questa struttura dobbiamo però dice in qualche modo immaginare e discutere in maniera approfondita di quali sono gli standard degli elementi compositivi questo sistema
Biblioteca
Viola integrato a livello urbano io porto l'attenzione proprio su questa dimensione territoriale cioè la città in qualche modo
Naturalmente
Vi sono Soggetti diversi che sono devono concorrere alla formazione ciascuno secondo le proprie competenze
Alla gestione di questo sistema bibliotecario integrato cioè un sistema delle strutture logistiche che o gestiscono servizi
Servizi di natura particolare legati alla veicolazione dell'informazione della trasmissione dell'immagine culturale
Quindi il primo elemento sicuramente e questo e i soggetti che in qualche modo sono coinvolti non li conosciamo secondo quando quanto dispone la normativa in materia
Poi concorrono in diversa misura e secondo le tipologie o biblioteche istituti bibliotecari da un lato il ministero beni culturali
Ma anche gli enti territoriali devono svolgere la loro parte
Cioè il comune la Provincia la Regione
Io credo che il discorso sotto questo profilo debba parte in maniera molto franca
Accanto agli enti territoriali poco concorrono ancora
Le università egli Street e le strutture scolastiche perché no quelle prego universitarie
E anche i privati in qualche modo devono essere chiamati a fare la loro parte
In funzione del Progetto che di volta in volta in alcune arie del nostro Paese
E si vantano di proporre all'attenzione dell'opinione
Ecco ciascuno di questi soggetti come dire affatto bene o poco bene la propria parte questo si vedrà
Certamente io credo che tutto ciò che noi lamentiamo in maniera come dire molto serena ma sicuramente con forza e che in fondo gli enti territoriali non fanno sempre la loro parte e lodevole l'iniziativa ministeriale c'è un'attenzione si potrà discutere delle modalità ma sicuramente c'è stato uno sforzo in questo senso a me sembra che in generale
Siano proprio gli enti territoriali che manifesti fino una carenza note icone
E per primi sicuramente i comuni il discorso qui nonché può farsi per Ligne
Di macro aggregazioni a livello nazionale il problema è che in alcuni aria in alcune del nostro territorio i comuni hanno una sensibilità e un'attenzione maggiore verso questi problemi e che in altre aree
Mi dispiace dirlo ma proprio nel nostro Mezzogiorno c'è un'attenzione minore verso questi problemi se io vedo ciò che produce per esempio il servizio solamente bibliotecario dell'assessorato alla cultura alla regione Lombardia con una un Progetto Med di censimento di tutte le biblioteche regionali messo in piedi fin dall'ottantasei e quello che produce a livello del nostro Mezzogiorno le regioni non voglio assolutamente ora pare il caso campano mai diciamo in generale le regioni del Mezzogiorno sicuramente
Balza agli occhi
I lombardi hanno oramai sono credo diciotto volumi di censimenti di biblioteche territoriali per l'aria lombardo
Non credo che nessuna delle nostre regioni del Mezzogiorno possano andare degli standard di questo tipo
Non solo a mia conoscenza che pure frequento biblioteche e strutture universitarie dove dovrebbero esserci prodotti di questo impegno
Ma ripeto il vero punto è quello dei comuni perché la legge sicuramente offre la possibilità la normativa i comuni ai gli assessorati culturali di impegnarsi in questo settore
Per venire proprio alla dimensione della nostra città e noto che per esempio Napoli non dispone di una biblioteca comunale sul modello di alcune biblioteche che vi si trovano in Italia sì
Tagliare la mancanza di una tradizione
In qualche modo portata dagli enti dall'ente locale Comune a questo problema e ciò nonostante io credo che questo sia uno dei punti fondamentali su cui utenti da un lato e mai dall'altro possono lavorare per un po'a stringere alle corde diciamo i nostri amministratori mettere alle corde per impegnarsi in qualche modo a ridiscutere gli spazi bibliotecari cittadini in maniera forte chiamando evidentemente anche ad un concorso
Gli altri enti territoriali come la Provincia e la Regione che devono fare la loro parte
E naturalmente anche i privati quindi discorso tifa credo ecco se avessimo avuto tra nuovi l'avvocato Marotta forse la discussione avrebbe potuto essere
Profit sua
Perché molti di noi che pure si impegnano in queste iniziative dell'istituto
In qualche modo lamentano la caduta di una progettualità dell'istituto che pure all'inizio c'era su questo problema di una configurazione di un patrimonio librario che fin dagli anni Sessanta questo istituto ha posseduto continua a fare acquisti ma che in realtà non è disponibile
Sappiamo che ora e questo patrimonio in virtù di una di una convenzione di un accordo sottoscritto tra lo stesso istituto
La il ministero dei beni culturali e interverrà a far parte del patrimonio librario della biblioteca nazionale di Napoli e tuttavia mi
Vorrei sottolineare che questo è un po'una delusione siamo lieti che va dalla Biblioteca nazionale
Però cade come dire quell'elemento di forte progettualità che pensava di fare qualcosa come sigla una fondazione di tipo europeo o americano in cui le fondazioni culturali
Si cimenta mai si misurano nella gestione di un patrimonio librario
Noi qui dobbiamo registrarlo ahimè come una sconfitta perché cade questo elemento dialettico tra una gestione un modello bibliotecario pubblico e il suo confronto sul terreno di un modello che bibliotecario privato se vogliamo
Di cui noi lamentiamo molto in qualche modo l'assenza perché tutt'le alcune delle grosse fondazioni che in qualche modo si sono cimentati a fare di questo Paese il punto dei poi era sempre quello di veicolare più l'immagine che la struttura di formazione legata a ciò che resta non solo all'oralità ma la scrittura in qualche modo cioè strumenti di formazione dello dell'operatore dello studioso dello studente
Quindi se questo ci fa piacere che almeno vada in buone mani certamente dobbiamo registrare come la caduta
Di un Progetto che in qualche modo poteva o liberare delle grosse energie delle potenzialità di confronto notti
Qui evidentemente bisogna
Spostare poi discorso dai Soggetti agli elementi strutturali di questo sistema
Cioè il patrimonio librario gli operatori che gestiscono il sistema le strutture logistiche le risorse finanziarie che in qualche modo possono essere messi a disposizione di questo di questo sistema
E gli utenti
Di cui io in qualche modo rappresenta una sezione piccola sicuramente ma un campione
Se non statisticamente rilevante è certamente da un punto di vista dell'OPA per operatività abbastanza significativo ora qui il problema vorrei portarlo per ragioni di tempo evidentemente sul problema dell'utenza
Noi abbiamo bisogno di conoscere meglio quest'utenza cioè la tipologia degli utenti dei singoli istituti bibliotecari due anni fa a isole organizzato appunto all'Istituto universitario europeo dall'Aib toscana
Vi fu un incontro in cui un primo tentativo relativamente all'aria Toscana di individuare questi flussi di utenza per archivi e biblioteche problema non era solo relativamente alle biblioteche ma anche all'altro comparto chiave che qui era quello degli artisti e veniva fuori una varietà o di utenza
Ciascuna con un domande molto specifiche che era molto difficile in qualche modo unificare secondo un modo un offerta di servizi comune
Perché accanto agli studenti vi sono evidentemente le singole categorie
Di studiosi ma anche categorie socio professionale penso a geometria volte penso a tutto il problema della certificazione della proprietà immobiliare che in qualche modo occorre risalire
A volte negli archivi ma a volte anche con strumenti che sono delle biblioteche in qualche modo penso alla grande massa dell'utenza generale che sono i singoli cittadini che in qualche modo possono richiedere e porre domande alle biblioteche
Il problema però è anche quello di capire la tipologia delle domande eccoli i dati più o meno ultimi ma almeno quelli a mia conoscenza indicano però una strozzatura di quest'utenza se noi vediamo
Ho sotto la voce opere consultate nelle biblioteche
Mentre tra il novantacinque e il novantasei nel nord le opere consultate sottostante il quarantacinque virgola settantatré per cento
Nel centro quarantaquattro virgola quarantatré per cento nel Mezzogiorno nove virgola ottantaquattro per cento cito solo questo dato
Perché mi sembra drammatico in qualche modo e pone a noi operatori a diversi livelli a cui agiamo un problema
Di grande rilevanza cioè perché ma
Vi è vi sia questa percentuale intanto bus
E come possiamo in qualche modo incentivare quella che una volta veniva chiamato all'uso pubblico dei libri la lettura e le funzioni diverte i cui assolve lo strumento libera io io mi fermerei qualche modo qui per riprendere se fosse possibile successivamente il discorso grazie
Il professor muto ha parlato il linguaggio della franchezza da un lato gliene siamo grati di questo abbiamo bisogno non di interventi diplomatici vogliamo che i nostri congressi che anche questa seduta quindi all'interno del congresso abbiano questo carattere di confronto nodi laboratorio di idee linguaggio della franchezza da un lato e quello anche delle cifre dall'altro
E mi sembra che insomma lo imponga sostanzialmente due due problemi se posso azzardare una sintesi del suo intervento peraltro molto complesso
Il primo punto riguarda il ruolo e la funzione degli enti territoriali
Io approfitto immediatamente della presenza del dottor Marcello taglia la tela che assessore agli enti locali al personale della Regione Campania
Che ci ha raggiunto lo salutiamo il passero fra un momento la parola
Per dai di diritto di replica ma soprattutto a per sentire anche dall'altra parte
Della diciamo così della della barricata qual è il punto di vista sul ruolo e sulla funzione degli enti Torrita Oriali nello sviluppo di un sistema cittadino di un sistema integrato in una grande area metropolitana come quella di Napoli l'altro punto il punto chiave del dell'intervento del professor butto mi sembra questa sottolineatura della necessità per le biblioteche anche nel Mezzogiorno di conoscere meglio la propria utenza non la propria utenza reale la propria utenza potenziale anche scontiamo è inutile nascondercelo da questo punto di vista un ritardo un rito abbiamo scontiamo un deficit di conoscenza
Che riguarda la composizione no del nostro del nostro mercato del nostro bacino di utenza da una parte e unico è un ritardo anche che condividiamo però con altre parti
Del Paese sulla capacità di coinvolgere l'utenza nei processi decisionali che riguardano la vita delle biblioteche
Non c'è decentramento non c'è sviluppo del diritto di cittadinanza
Senza e il coinvolgimento pieno degli utenti nella dimensione del progetto e prima della gestione poi delle biblioteche
Sono convinto che nel corso del dibattito questi temi verranno ripresi e approfonditi nel frattempo Oddo senz'altro la parola al dottor taglia la tela
Innanzitutto ringrazio l'Associazione italiana biblioteche per aver voluto scegliere la regione Campania e la città di Napoli come sede del suo congresso nazionale
Un ovviamente riconoscimento e contemporanei
Ente anche un impulso affinché anche nel nostro territorio si realizzino cose positive in questo tipo di settore
Noi abbiamo un territorio della Regione Campania che ha una sua particolarità
Più della metà della sua popolazione
Risiede in una zona geograficamente molto ristretta
Di fatto oggi abbiamo una enorme conurbazione urbana che parte da Caserta e arriva fino a Salerno ovviamente passando per Napoli
Mentre la maggior parte del territorio geografico e fuori da questa grande grandissima aria metropolitana quindi con problemi che riguardano in genere il servizio per gli utenti del servizio per i cittadini
E ovviamente tra questi problemi ricade senz'altro anche quello relativo alle biblioteche e al tipo di intervento che si può fare attraverso una oculata e corretta gestione delle biblioteche
Ne abbiamo visto nel corso degli anni settanta
Una notevole moltiplicazione di strutture disseminate in ogni comune che puntavano ad aderire i appunto in ogni centro in ogni amministrazione comunale una biblioteca questo ha determinato in molti casi un problema di dispersione di energie finanziarie
De dobbiamo tentare questo momento facendo ovviamente tesoro delle esperienze del passato sia quelle positive che quelle negative
Di tentare di organizzare all'interno della nostra regione un servizio che tenga conto certamente delle esigenze delle amministrazioni comunali
Ma tenga conto anche degli nuovi strumenti telematici che sono a nostra disposizione
E che consentono di fatto di un determinato tipo di servizio di un determinato tipo di utenza possa essere assicurato senza dover necessariamente polverizzare sul territorio
Quelli che sono appunto le risorse che devono essere messi a disposizione da questo punto di vista la Regione deve avere in futuro esclusivamente un compito di organizzazione di pianificazione
è giunto il momento di decentrare una serie di funzioni e di potere di alle amministrazioni locali
In tale senso ci viene in soccorso
Non solo la legge Bassanini con i decreti che poi ne dovranno derivare
Ma anche la volontà della Regione Campania di attuare finalmente il decentramento amministrativo di cui si è molto parlato degli anni scorsi ma poco si è fatto
Nelle nella settimana scorsa la Regione ha già compiuto un atto come dire iniziale ma nello stesso tempo significativo
Si è dotata di una commissione speciale che dovrà studiare le necessarie modifiche
In campo del decentramento amministrativo che la Regione deve attuare per decentrare una serie di Putin di appunto ai Comuni e alle Province
è una commissione voluta da tutte le forze politiche presenti in regione Campania e alla quale ovviamente fanno parte tutte le forze politiche
E che si è dato un tempo accerto entro il quale dover arrivare a delle decisioni
Da poi poter ovviamente sottoporre al consiglio regionale per la votazione della relativa legge
Qualcuno in Regione Campania aveva chiamata una sorta di Bicamerale regionale il paragone ovviamente probabilmente eccessivo ma i tempi teschi di tempi certi ci sono
La commissione che si è costituita ripeto una decina di giorni fa a tempo oramai quattro mesi e mezzo per arrivare ad una forma legislativa di decentramento e in questa forma legislativa di decentramento certamente c'è anche quello relativo al settore delle biblioteche
Però non sarebbe giusto
Non sottolineare come da due anni a questa parte la regione indipendentemente dalle forme di decentramento che dovranno essere attuate
Ha già operato uno sforzo per ridare impulso ad un settore come quello delle biblioteche che da troppo tempo era stato un po'abbandonato io
So per esperienza mia diretta personale che molte biblioteche comunali da tempo non hanno un aggiornamento dei testi che possono essere utilizzati da parte dei cittadini
So che vi sono molte biblioteche comunali che sono ospitate i locali che certamente non sono idonei e non rispettano i requisiti di legge previsti quando si tratta di locali che devono essere frequentati dal pubblico
Però so che la Regione nel corso di questi due anni ha iniziato a produrre uno sforzo anche finanziario in questo senso
Ne abbiamo potuto stanziare
Circa due miliardi sia nel bilancio del novantasei poco meno del bilancio del novantasette specificamente a favore delle biblioteche sia per l'acquisto dei testi sia per le eventuali necessarie modifiche ai locali che appunto determinano l'agibilità per l'utilizzo da parte del pubblico dei locali stessi
E devo qui ringraziare lo faccio volentieri anche perché presente la dottoressa Pizzorno che va dirigente responsabile del servizio presso la regione Campania
Che ha seguito con grande amore grande cura un settore che ripeto non era molto considerato oggi lo è di più e domani speriamo che possa offrire le soluzioni idonee
A favore delle biblioteche indipendentemente se quelli biblioteche saranno come dire nella loro organizzazione
Totalmente
Nella disponibilità delle amministrazioni locali o meno io sono convinto che questo debba avvenire e lo sono convinto sempre di più da quando sono assessore agli enti locali
E poco più di due mesi su questo tipo di incarico ma mi sono immediatamente reso conto di come vi sia una immediata urgenza
Di decentramento di terminati pulpiti
E questo vale lo ripeto soprattutto per i piccoli comuni
Questo vale soprattutto per i Comuni che non fanno parte della grande area metropolitana che oramai non ha soluzioni di continuità da Caserta fino a Salerno
Questo è necessario soprattutto per evitare una uno eccessivo accentramento
Di funzioni nelle grandi città
Con i problemi che in modo particolare a Napoli la mia città o ciò determina quando una serie di servizi vengono accentrati del capoluogo della regione
Fatalmente il capoluogo della regione e finisce con il subire delle conseguenze negative soprattutto per quanto riguarda la qualità della vita
Non è un caso che i grandi centri
I grandi centri non solamente Napoli ma anche tutte le anche le le altre grandi città italiane quando si vanno a fare
Le statistiche oggi ne abbiamo lette ancora sui giornali sulle condizioni di vivibilità dell'ambiente sono fatalmente agli ultimi posti questo è determinato anche dal fatto che troppe questioni troppe decisioni troppi uffici troppi ruoli decisionali sono accentrati
Il decentramento deve servire anche a questo il decentramento deve servire anche a costituire lontano dai centri urbani lontano dai i capoluoghi regionali ed Eco con luoghi provinciali una serie di servizi io sono convinto che questo possa essere la strada giusta ma in ogni caso la Regione dovrà avvenire nel futuro ripeto esclusivamente un compito di organizzazione e di pianificazione
Ho ascoltato va anche con grande interesse il riferimento a quelle che sono le necessarie figure professionali che devono continuare a dare vita alle biblioteche
Sono convinto che un personale specializzato
Sia o la condizione essenziale affinché una biblioteca possa essere qualche cosa di vivo all'interno di ogni amministrazione comunale
Io sono convinto che la biblioteca debba essere qualcosa
Molto diverso da quello che la vecchia concezione del museo
Del museo si conservano le cose belle e antiche le biblioteche viceversa sono qualche cosa di estremamente divo vitale devono poteva assicurare in continua in continuazione l'aggiornamento affinché gli utenti siano messi nelle condizioni di sapere quello che accade nel mondo della letteratura della ricerca della documentazione
In questo senso è un bellissimo risultato quello che si potrà ottenere portando a disposizione di un maggior numero di persone una serie di informazioni che le biblioteche possono certamente dare io mi permetto di suggerire o solo un una soluzione
Per quanto riguarda lì piccole amministrazioni comunali
Da un lato c'è una necessità del decentramento dall'altro lato c'è secondo me la necessità di non polverizzare
Non è opportuno o
Dare vita a eccessive iniziative
Sono convinto che sia possibile in determinati ambiti geografici mettere insieme gli interessi e le risorse finanziarie di più comuni
Affinché il tipo di servizio che viene reso all'utenza sia all'altezza del compito e non sia o come qualche volta è accaduto purtroppo solamente una questione di campanile
Meglio aprire su un determinato territorio
Un buon servizio una buona biblioteca con dei buoni più proprietari e con delle adeguate risorse finanziarie
Piuttosto che aderire in mille rivoli che molto spesso non servono al raggiungimento dell'interesse che le biblioteche ovviamente hanno come servizio pubblico
Ringraziamo il dottor Marcello trailer taglia la tela per il suo intervento di anche in questo caso
C'è materia per
Il nostro dibattito per il nostro confronto il ruolo degli enti locali una particolare sottolineatura per
Lo spazio
Organizzativo anche in senso stretto logistico e gestionale che va riconosciuto dentro un processo di costruzione di un sistema
Territoriale
Che vada al di là dell'Area Metropolitana uno spazio a riconoscere i piccoli comuni e né i piccoli comuni alle piccole strutture bibliotecarie ce ne sono moltissime hanno bisogno
Di
Essere coordinate hanno bisogno di spazio hanno bisogno di
Personale di personale qualificato
Personalmente sono come dire particolarmente contento
Del fatto che l'assessore taglia la tela abbia voluto richiamare questo aspetto della valorizzazione delle risorse umane l'Associazione italiana biblioteche ha da tempo
Posto all'attenzione di tutti il problema dell'ordinamento professionale lo abbiamo fatto in vari momenti della nostra storia e con riferimento a diverse possibilità il discorso dell'albo professionale
Del resto come dire non è stato ancora del tutto archiviato oggi esistono delle altre possibilità
Abbiamo come dire dei punti di riferimento normativi nuovi in particolare la Bassanini due
Il disegno di legge che revisionate la centoquarantadue e questo il momento per come dire cercare delle soluzioni ad un problema annoso problema che ha due aspetti uno di carattere normativo
E riguarda
E curriculi riguarda Levi la revisione dell'ordinamento professionale l'individuo l'individuazione di percorsi formativi che garantiscano
La formazione e l'aggiornamento dei dei bibliotecari e c'è un aspetto
Che riguarda più specificamente l'ordinamento insomma i problemi di di inquadramento
Speriamo che si possa
In breve tempo arrivare ad una definizione più precisa del ruolo e delle funzioni del personale
Bibliotecario nelle Evers nelle diverse realtà
Istituzionali in cui i bibliotecari sono chiamati a fornire la loro opera loro prestazione professionale
Abbiamo acquisito
Anche l'intervento scritto
Dell'architetto Renato Nicolini assessore all'identità
Del comune di Napoli il quale si scusa stamattina non potrà essere
Tra Noemi resto
Ci ha garantito la sua attiva partecipazione alla giornata inaugurale il suo è stato uno degli interventi più interessanti con un forte riferimento alla pur dal piano d'azione Mediateca due mila un insediamento previsto nell'area di
Bagnoli
Passerei a questo punto la parola al professor Vittorio Dini professor vini
E delegato rettorale per le biblioteche dell'università di Salerno abbiamo già avuto nell'ambito del congresso uno spazio di dibattito riservato alle biblioteche universitari in particolare alla realtà napoletana
Oggi ascoltiamo la voce del professor Dini
Il quale rappresenta una realtà in quella del sistema bibliotecario di ateneo dell'università di Salerno che sta vivendo un po'un momento di grande trasformazione
Sta per riaprire anzi sta per aprire al pubblico o la nuova biblioteca centrale di ateneo una biblioteca interamente allestita a scaffali aperti
Si sta aprendo un discorso nuovo per quanto riguarda come dire la gestione complessiva del sistema bibliotecario d'ateneo
Dopo l'approvazione di uno statuto che come dire nei riconosce la presenza fondante ne delinea le caratteristiche generali e quindi e con particolare interesse che ascolteremo il professor Dini il quale poi al di là della sua carica istituzionale è un intellettuale da tempo attento alla a tutto ciò che accade intorno al mondo del libro tutti quanti i suoi aspetti editoriali distributivi tecnologici
E e anche naturalmente di
Di servizio i passo quindi senz'altro la parola
Sì grazie intanto qualche volta nella ecco pure qualcuno
Ringrazio l'Associazione italiana biblioteche per questo è l'invito a partecipare a questa tavola rotonda che che mi trova particolarmente felice
Non solo perché si svolge nella città di Napoli nella quale risiedo ambizione che
In cui viene dicendo profondamente radicato ma soprattutto per il fatto che credo che questo mostro quarantatresimo Congresso
Segni perlomeno all'occhio di un osservatore come mi estraneo ma interessato
Un un punto non di svolta ma certamente ambiti a mio avviso mia pariglie di maturazione di approdo
Fin dalla dal tema che presiede tanto che comprende i diritti del cittadino come punto qualificante
Mi sembrano arrivare a una condanna una spostamento radicale dell'ottica di un'associazione che pur necessariamente opportunamente deve tener conto degli aspetti della propria della professionalità dei propri aderenti
Ha un interesse invece globale verso l'utenza cioè rapportare quindi lo l'operatore del la professionalità dell'operatore a quella all'interesse dell'utente
Io qui devo necessariamente prima di aggredire in qualche modo il tema che c'è assegnato cioè quello della politica bibliotecaria per il Mezzogiorno darvi una qualche
Accenno alla
Qualità che mi che qui qui rappresento qualcosa l'ha già detto Giovanni Di Domenico che ringrazia anche personalmente
La università di Salerno l'università giovane come molti di voi sapranno sostanzialmente nata negli anni Sessanta sviluppatasi
Tumultuosa mentre negli anni settanta diventati entrata ingressi in maturazione una diecina d'anni fa quando si è trasferita nella nuova sede
Di Fisciano dove di la crescita è stata ancora più tumultuosa tant'è che oggi siamo sui cinquanta mila studenti iscritti
Praticamente dal punto di vista delle biblioteche la storia ovviamente ha seguito questo tracciato siamo partiti da biblioteche di istituti e di di Pale di poi di dipartimento successivamente
E abbiamo attraversato quelle fasi e quelle tensioni
Tra centralizzazione decentramento che credo un po'siano comune anche a università che hanno una storia molto più consolidata
Il risultato è che abbiamo oggi siamo stiamo per inaugurare cioè credo che venga aperta ci mancano solo dei permessi abbiamo dire che c'è autorizzato a farlo
Una biblioteca come diceva di Domenico quasi totalmente a scaffale aperto salvo qualche piccolissimo fondo
Che diciamo degli Ittiti pregio particolare quindi naturalmente deve essere
Di legato alla conservazione qualche altro fondo di questo genere dobbiamo in qualche modo recuperarlo perché quasi inutilizzabili cita ecco questa nuova sede
Però ci porta anche un grande problema che in qualche modo è emerso anche negli interventi precedenti come dire a cui può acuite
Una separazione che si è venuto determinando nel corso degli anni e soprattutto con il trasferimento nella nuova sede tra la biblioteca universitaria e la città
Il sistema bibliotecario cittadina di Salerno
Era Emmitt certa misura è ancora del tutto insufficiente
Ci sono però iniziative come a cominciare da Bibione trova soprattutto la riapertura alla utilizzo della Biblioteca Provinciale e qualche altro disegno della Giunta comunale di localizzare nuove il nove in sede di Pezzi di biblioteca ecco quindi diciamo c'è un in un problema appunto per ceti fronde che mi pare al Comune alle città grandi e piccole e medie che è quella appunto di una separazione tra la biblioteca universitaria e la città questo ci induce anche a fare qualche riflessione sulla Biblioteca Universitaria Biblioteca Universitaria caratteristiche sue particolari
Una
Che globalmente ci impressione e qualche volta anche sci così ci ci rende quasi impotenti e che da una biblioteca universitaria a una domanda pressoché illimitata sia in termini di utenti sia in termini di
Qualità di prodotti che può assumeva vende ecco questo è un grandissimo problema guardate io parlo del un'università dal punto di vista di un'università che ha ha investito un un buon numero
Una buona quantità di risorse noi quest'anno mille novecentonovantasette l'università di Salerno impiegherà per acquisti materiale bibliografico una cifra che di due miliardi e settecento milioni quasi tutti i contributi pagati dagli studenti quindi non è niente che viene erogato dal cinque ecco però qui c'è un grave problema cioè la prima biblioteca universitaria per questa caratteristica ha bisogno ha quasi necessità
Di aprile soprattutto un
Livello di informazione e di comunicazione dei dati bibliografici e anche dei documenti senza le quali non si può pensare che possa assolvere la sua funzione né nel presente ma soprattutto nel futuro
Qui mi mi dispiace che proprio mentre dico questo il assessore alla Regione va via perché qui voleva introdurre un discorso va benissimo per quello che dirò dopo anzi mi trova del tutto d'accordo puntare al decentramento
Delle attività amministrative e funzionali
E però nel caso delle biblioteche non vorrei che questo significasse distribuzione a pioggia di Fondi più o meno poi gestiti dall'altro per acquisto di materiale bibliografico e invece mettere da parte una funzione che ritengo centrale di un ente territoriale come la Regione
Che nel nostro caso evidente cioè quella di mettere a disposizione di tutta l'utenza regionale una banca dati che consente una cosa semplicissima e nemmeno troppo oneroso senza Zeng con contro
Delle cifre che io conosco del bilancio regionale per mettere in comunicazione quest'questa è una cosa che noi da soli
Biblioteche universitarie vari Chandler non riusciremo mai a realizzate non non solo e non tanto per un problema di risorse ma perché crea ovviamente una difficoltà organizzativa
E una difficoltà proprio di decisione operativa
En politico-amministrative che prevedibilmente il ci pone
Di fronte a un quasi sicuro fallimento del resto io personalmente qualche hanno fammi sono ho cercato di percorrere questa strada e non ho trovato assolutamente la possibilità di interloquire con strutture che facessero da coordinamento centrale di questa iniziativa
Ecco qui
Credo che ci si introduca poi il tema più generale cioè una politica bibliotecaria per il Mezzogiorno
E io credo che sono reduce proprio ieri da un convegno che si è svolto organizzato a mia di dipartimento di l'Associazione italiana stili Sociologia su che in cui al cui interno c'è stato una intera sessione dedicata al tema culture sviluppa nel Mezzogiorno
E da questa sessione emergeva diciamo può avere senza con molta chiarezza alcuni elementi innanzitutto la necessità per chi oggi osserva
Non serve il Mezzogiorno di ribaltare diciamo di modificare il termine sviluppo in quell'nel termine di autonomia
Cioè aprire la capacità di capire che lo sviluppo che sicuramente c'è stato nel Mezzogiorno parliamo di sviluppo economico e sociale a certamente prodotto effetti benefici ma è arrivata a un punto che negli ultimi dieci anni cinque anni sicuramente sono tutti gli orari sono sotto gli occhi di tutti un punto di di crisi fortissima ecco quindi la necessità di ribaltare questo sviluppo laddove l'ha portato ha portato
Di una migliore condizione economica unno un un qualche reddito in piuma ha portato sicuramente non solo ha più disoccupazione ma ha portato a una crescita civile complessiva
Estremamente divaricate elettiva recante rispetto al resto dell'Italia
E e dunque autonomia significa capacità di autodeterminazione
Noi dobbiamo aveva essi uno sviluppo economico un progresso che ci porta a migliori condizioni di reddito e di vita quindi più occupazione più lavoro più capaci però soprattutto dobbiamo aveva e se il beh c'è il giorno deve aver deve essere una leva di rinascita deve si deve aprire più capacità di autodeterminazione di gestione dei propri dei propri destini e la risorsa cultura è una risorsa fondamentale di questo discorso sia nel senso che la cultura è un bene che il Mezzogiorno può offrire sul terreno del mercato nazionale ed internazionale sia nel fatto che attraverso la cultura
Si rifonda lo stessa antropologia meridionale la stessa cultura interna diciamo delle popolazione meridionale cominciare Regal dalle classi dirigenti
Uno degli elementi fondamentali di questa cultura e quella della che possiamo chiamare Franco Cassano chiama il riguardare cioè la cultura di chi d'intesa in due sensi tornare a guardare e avverte curati
Ecco credo che queste siano poco sia una condizione essenziali per chi voglia operare verso l'autonomia delle terre meridionali
Aveva curativa cultura dell'aver cura e noi sappiamo che proprio nel campo delle biblioteche e questa un elemento necessario fondamentale è un necessità un elemento che porta ecco al cambiamento radicale dell'ottica con cui si opera nel campo delle biblioteche del libro
Aver cura di vuol dire non semplicemente conservare ma vuol dire far vivere udire appunto prendere generalizzante quell'operazione che ho matematico filosofo come Leibniz
Proponeva aprire i libri noi abbiamo le biblioteche per far rivivere perché non solo si conservino i libri ma perché vi si lecca perché e anche questo è un punto che credo sia giunto a maturazione
Il nel nell'ambito della professionalità dei bibliotecari non c'è nessun antagonismo tra ricordi alla civiltà dell'immagine di per sé e la cultura della scrittura e quindi la cultura del libro l'antagonismo può esserci semplicemente solo se c'è quello che si chiama i francesi chiamò mille tris non ritorni indietro non si legge più perché si guarda solamente ma questo è può essere solo l'esito di una cattiva dissennata
Iniziativa nel campo delle civiltà di immagine di una pessima capacità di chi invece tiene alla cultura del libro nel campo delle pietre
Abbiamo ascoltato il professor Dini che ringraziamo bene il suo intervento
L'università
E un mondo come dire insomma in questo momento particolarmente sensibile al tema
Dell'autonomia no
Di questo
Orizzonte culturale prima ancora che politico che il Mezzogiorno d'Italia a di fronte a sei per esso l'università è in qualche misura un laboratorio di sperimentazione di forme nuove di autonomia gestionale esiste un problema un problema particolarmente sentito a Salerno di maggiore integrazione con il territorio e di maggiore di più frequenti e concrete possibilità di confronto con le altre realtà territoriali nasceva credo da questo la preoccupazione del professore Dini e il suo richiamo ad alcuni elementi contenuti nell'intervento
Del dottor taglia la tela il quale peraltro si scusa ha dovuto lasciare la la tavola rotondità perché impegnato in un'altra sede in una sede istituzionale
Abbiamo con l'intervento del professor Dini concluso una prima panoramica molti temi sul tappeto dal decentramento al ministro attivo a al nuovo quadro normativo
Il ruolo del centro no il ruolo della periferia
Il e quindi come dire insomma il discorso sul principio di sussidiarietà si fa molto concreto molto pressante e poi lo sviluppo di SBN
Nel Mezzogiorno d'Italia
Il piano d'azione Mediateca due mila l'utilizzo dei fondi comunitari molta carne a cuocere
E quindi come dire è d'obbligo oltre che
Piacevole a questo punto passare la parola al all'onorevole Alberto la volpe il quale concluderà questo primo giro di interventi dopo il suo contributo apriremo il dibattito sono previsti alcuni interventi
Di Esperti e tecnici del settore e poi i i relatori magari sollecitati dal dibattito riprenderanno
La a parola per
Le loro repliche
Onorevole Alberto la volpe sottosegretario ministero per i beni culturali e ambientali grazie
Chiedo scusa di non essere stato presente alla seduta inaugurale
Ma perché c'era stranamente ecco
Un impegno parlamentare nel senso che era in discussione proprio la legge sul depositi c'era forse una significativa coincidenza
E quindi sono qui presente stamane non per fare
Diciamo un intervento
Di maniera
Ne forma
L'altra volta disse Di Pietro di poter far parte del Partito della
E lo sottolinea corre il confine
Siamo riusciti in questi mesi
A proseguire la linea che già avevamo individuato con la presidenza
Dalla dottoressa Caffo chicchessia conferma avanza ulteriormente sviluppata con la nuova presidenza e devo dire che io ho fortemente apprezzato
Direi il taglio politico
Del relazione di Poggiali
E questo mi pare un primo punto da sottolineare
Nel senso che del suo intervento Poggiani non ha soltanto
Spaziato sulle questioni chiamiamole così pure importanti
Della categoria
Il rischio della corporativi Zazie onde sempre un rischio reale
Ma ha voluto dare un taglio e come è stato detto dibattito più traduttrice che vi ha preceduto una progettualità è un'accentuazione del carattere chiamammo l'appunto politico della battaglia per la conoscenza
Per la conoscenza questa è la questione mi pare
Fondamentale che deve contraddistinguere il percorso di un Paese civile con il come il nostro che non vuole essere soltanto e solo il paese della memoria
Ma vuole questa memoria svilupparla farla propria ma insomma guardare più avanti guardare oltre
E questo mi pare lo dico con molta sincerità
Che i ritardi siano notevoli sia da parte delle forze politiche
Senza voler mai generalizzare ovviamente ma insomma nel Complesso diventa sia a livello degli enti locali insomma la questione delle biblioteche e quindi della conoscenza non è come abbiamo detto un elemento della domenica
Ma deve essere
Tra gli obiettivi prioritari perché è una battaglia politica
E noi abbiamo in tre anni da questa questione
E ritengo che il nostro ministero ministro Veltroni io gli altri lavorano in questo senso abbiamo tentato tentiamo di riportare fra le priorità
Della nostra azione questo dello sviluppo della conoscenza per quello che riguarda le biblioteche e gli archivi si tratta di una battaglia più difficile
Perché questo è un settore che sfugge fortunatamente immerso
Alla tentazione delle veneto
Alla spettacolarizzazione della politica
Noi pensiamo che questo sia invece il cuore
Che non ha bisogno né di aggettivi né di spettacolarizzazione
Ma richiede invece un impegno costante
Ed ecco perché la stabilità del governo è un elemento fondamentale per intraprendere una politica quale essa sia purché ci sia una voglia e una linea da seguire
I governi provvisori al di là delle volontà delle capacità di coloro che ci hanno preceduto non sono mai in grado di sfruttare nessuna politica
Il governo
Che abbia davanti a sé una legislatura se non intende fare può avere una politica
Come abbiamo detto poi sarà la fine
Il giudizio dei cittadini a testimoniare se questa cosa ha funzionato o non ha funzionato
Quindi noi ci muoviamo in una condizione in questo senso favorevole
Favorevole
Abbiamo certo da affrontare grandi difficoltà sul piano delle risorse
Il problema di mettere a posto i conti dello Stato certamente è stato ed è deve essere uno perché un obiettivo prioritario per il famoso appuntamento europeo ma attenzione attenzione a non trasformare questa fase così delicata e importante soltanto in un aspetto finanziario
Cioè è necessario che la politica abbia progettualità e abilità abbia contenuti che vanno al di là dei conti del bilancio dello Stato che sono la premessa però per fare queste cose perché senza fondi difficile fare qualsiasi comitati
Quindi noi siamo fiduciosi che questa fase così importante e delicata apra finalmente sia a livello di governo sia a livello di Parlamento sia a livello di enti locali una fase nella quale può e deve entrare
Il ruolo la funzione della cultura e quindi della conoscenza in una società che si trasforma velocemente sotto i nostri no
Fatta questa premesse l'indispensabile
E che perciò
Ritengo sia stato importante il taglio che ha dato Poggiani acquistano a questa relazione questo congresso dell'Aib
Allora vediamo in concreto che cosa stiamo facendo
Che cosa si deve fare che cosa si potrà fare
Beh noi come ministero e anche chi vi parla sia per ruolo istituzionale apposto al centro
Della sua del suo lavoro la questione più generale della conoscenza attraverso
La questione del libro e dei nuovi supporti informatici
Come ho detto all'inizio sta per arrivare al traguardo la legge sul deposito
Che un altro momento importante perché si passa dalla fase della censura
Di epoca fascista alla fase civile del deposito come garanzia della conoscenza
Con tutto quello che ne comporta
E quindi noi vogliamo fare una politica complessiva
Che ha tappe diverso
Intanto
Abbiamo indetto per la fine di novembre una conferenza nazionale sul libro
Che tenta di mettere ordine in questo settore dove diversi sono i soggetti i protagonisti
E quindi ci sembra questo uno degli aspetti importanti del rilancio di una politica più generale appunto che
Definire i della conoscenza e quindi della virtù
Quindi il problema dell'editoria e quindi una ridefinizione dei compiti tra la Presidenza del Consiglio il ministero
Dei beni culturali che dovrebbe avvenire io spero che dovrà vedere questo ruolo e quindi non per una capire una volontà egemonica ma insomma per un'unità di comando e quindi per un perseguimento di obiettivi avete questo ruolo nuovo
Chiuso
Ovviamente e parallelamente anche da parte della direzione generale c'è stata un'altra iniziativa sul piano delle scuole
A scuola di biblioteca un'iniziativa che si svolge di intesa col ministero della pubblicità istruzione
Ma questa è l'occasione per assumere un impegno che io credo importante
E forse atti
E forse attrice cioè noi vogliamo
Lavorare
Per la Conferenza per la prima conferenza nazionale
Delle Brigate
Che cosa significa indire la conferenza nazionale sulle brutte che quello che voi in un certo senso già fatte coniare cioè di affrontare la questione del sistema biblioteche invita attraverso una legge quadro
Di cui il Ministero dei Beni culturali vuole essere il promotore e il presentatore
Non affidarci soltanto all'iniziativa
Di gruppi parlamentari come già accaduto in passato ma vuole essere il ministero in prima persona perché riteniamo che sia suo dovere affrontare complessivamente la questione del sistema biblioteche ovviamente
Il ministero come ministero disservizio su questo per mero dopo quindi non perché il ministero si ritiene depositario Del Bene biblioteca
Pura attraverso una sua struttura ricchissima come quella che già c'è ma di affrontare insieme agli altri soggetti istituzionali e non la questione del sistema paese del sistema biblioteca nel sistema paese
E quindi penso che questa conferenza dovrà lavorare presentare in quell'occasione
Il disegno di legge
Che si muove parallelamente con l'altro lavoro che si sta compiendo attraverso la commissione che gli
Per la ridefinizione dei compiti del ministero nel senso voluto dal dalle leggi e quindi affinando comunque Allo stato al ministero la tutela e questo è giusto che sia così come per tutti i beni culturali
Ma la conferenza sulle biblioteche
Dovrà essere il risultato di un lavoro di gruppo costituito dal ministero ovviamente che ha capacità legislativa
Quindi proporsi proposizione legislativa insieme agli enti locali insieme all'Aima
Insieme a coloro che hanno appunto interessa in questo in questo settore perché ci siano chiari concetti per quello che riguarda l'individuazione delle tipologie delle funzioni del biblioteche degli standard di servizio a livello nazionale e locale
Alle diverse forme di autonomia gestionale biblioteche al necessaria qualifica del personale in vista anche e non solo in vista anche tenendo conto dei grandi mutamenti che sono intervenuti nella nelle strutture della conoscenza diciamo così per usare l'espressione cara poggia
Che mi pare appropriata e corretta ecco questo e un impegno concreto
Che si muove nella
Direzione di una politica finalmente io non parlerei del governo diretto della Repubblica italiana perché in questo penso che si possa come spesso è accaduto nelle Commissioni parlamentari raggiungere quella che si dice una vasta intesa
Con settori della maggioranza e dell'opposizione perché rientra negli obiettivi nel concetto dell'unità nazionale dell'identità nazionale
Dove le differenze necessarie legittime possono dar luogo possono far spazio ad una concezione più matura e più alta di questa politica questo mi pare che sia un impegno
Che determina certamente una svolta e un punto di partenza importante e qualifica
Quindi ci attende un lavoro denso
Perché queste commissioni dovranno essere istituite io penso da subito
In coincidenza anche con l'appuntamento importante di Torino
E quindi anche con le altre categorie della del mondo del mondo del mondo editoriale noi ringrazio anche Poggiani
Per lo spazio per l'espressione
La cui usata nella relazione a proposito della mediateca questo è un progetto che faticosamente stiamo costruendo
Avendo come obiettivo prioritario è la questione del progetto
Che è stata al centro di questa discussione di stamane dove come ho detto in altre occasioni cioè allarme rosso
E quindi evidente lo dicevamo minuto fa con Poggiali che la mediateca
Forse non si dovrebbe neanche chiamare così perché dovrebbe essere la prosecuzione logica direi naturale di una biblioteca laddove esiste insomma noi abbiamo spesso vecchi vive che non hanno neanche gli spazi per consentire una cosa di questo genere
E quindi l'interesse crescente che si è avvertito da parte degli enti locali
Per questo progetto che è stato appena lanciato è un segno positivo di una importante anche in questo caso inversione di tendenza
Gli Enti locali sono interessati incuriositi dinanzi a questa iniziativa il ministero del lavoro ha stanziato cinque miliardi e noi con la vecchia struttura Gepi adesso si chiami Italia lavoro insomma lavoreremo d'intesa con le università
Per la preparazione e la formazione
Professionale adeguata e quindi potrà essere in questo una grande frustata direi perché si rimetta in moto l'interesse si accresca tedesca l'attenzione dei cittadini degli enti locali di coloro che hanno a cuore il problema del
Della conoscenza e quindi questo ruolo che si identifica sempre di più come ministero dice vizio
Mistero di servizio che lavora
D'intesa con gli altri dobbiamo imparare sempre di più a lavorare così sì mi pare che questa micro esperienza anche delle mediateche è stata diciamo una fase interessante perché abbiamo lavorato insieme
Con l'Aib con l'operazione di Comuni Conferenza Stato Regioni quindi e il risultato della collaborazione necessaria e indispensabile perché appunto si ponga al centro del dei diversi ruoli
La questione conoscenza quindi
La questione del mezzogiorno e qui davanti a noi ed è stato giusto tenere a Napoli
Questo convegno
Pensiamo che questo sia un segnale altrettanto politico nella direzione giusta noi però tenendo conto anche del tema
Del convegno che era finché quello azzeccato diciamo dall'inflazione ai diritti
Del del cittadino benvenuti su questo dobbiamo secondo me affinare
Questo vale per le biblioteche statali e per quelle non statali
La questione dei servizi per il città
Io già in altra occasione ho posto un problema
Che devo dire con franchezza non vedo nel vostro dibattito io siccome mi ritengo dei vostri lo posso dire con grande affettuosa sincerità
La questione degli immigrati
Ecco questa è una questione che non viene mai su mi sorprende
La questione degli immigrati che sta diventando non solo in Italia la questione
Noi stiamo diventando un Paese in molti etnico
Ormai i cittadini
Extracomunitari che risiedono in Italia in a pieno diritto con le carte in regola sono centinaia e centinaia di migliaia
Ma è possibile Candy quasi nessuna biblioteca forse ce ne sarà qualcuna abbia previsto
Abbia previsto un servizio per questi nuovi cittadini che fanno parte ormai della nostra comunità che frequentano le nostre scuole che lavorano si impegna nello sviluppo del Paese
Questo è un ritardo grave
Un ritardo molto grave
Noi dobbiamo assicurare un nostro dovere è un nostro dovere assicurare anche ai nuovi cittadini immigrati servizi adeguati perché conservino la loro identità la loro cultura
Perché possono esprimersi nella loro lingua possono trovare i libri greca interessa per la loro religione chi farà mai questo servizio ma che Paese moderno e questo se non sta attento se non a le antenne per anticipare arriviamo con molto ritardo
Questo bel consentitemi è un rimprovero GRA che faccio non all'Aido ovviamente compreso anche il ministero che qui rappresento
Non vedo allo stato delle cose una iniziativa in questo io mi impegnerò in questa direzione
Questo fa parte di un paese civile ma che Paese questo
Noi dobbiamo assicurare servizi adeguati anche agli immigrati oltre a quelli che tradizionalmente erano e sono considerati cittadini italiani questo è un obiettivo prioritario di civiltà di qualità del servizio che noi dobbiamo gara
Questa è una questione di fondo certi questo era molto complicata
Molto complicata perché non basta rinunciare
Un principio
E chi conosce l'arabo
Molti non conoscono neanche l'inglese
Qualcuno dice l'italiano ma insomma
C'è un problema allora
A titolo strettamente personale io già avviato personale nel senso che
Per seguendo altri comitati l'attività per il libro
Orla potuto rapporto conosciuto insegnanti
Di lingua araba
Fra l'altro anche a Napoli sia
Grande istituto alle spalle allora perché non immaginare convenzioni
Con le università
Con le ambasciate di alcuni Paesi molto ricchi
Petroni
Petroliferi ma soprattutto con le università
Si possono fare convenzioni
Questo è uno spazio nuovo
Al quale dobbiamo dedicare io vi prego
Grande attenzione
E grande impegno
Il problema dell'arabo è una questione non lo dico per qualcuno può dire come ho detto in passato che anch'io faccio parte degli arabi ma credo che sia
Una questione importante in alcune città dove ci sono università nel caso di Napoli per esempio Roma
Bilancio ridendo ma insomma dove ci sono istituti in cui si insegnano queste lingue e possibile
Costruire
Un primo progetto cioè perché non è sempre
Questo richiede fondi insomma richiede competenze specifiche che questo oggettivamente il
Non ci sono ma non è questo certamente
Un'accusa né un rilievo
è un compito nuovo
Quindi bisogna venire sufficiente fantasia creativa per arrivare anche questo obiettivo ma dobbiamo cominciare a dare dei segnali in questa direzione
Come giustamente il frutto molto anche l'accento forte
Che nella relazione di Poggiali viene dedicata ai bambini
Lui ha ricordato dato un milione settecento mila bambini porre
Quindi anche la questione dei bambini questo vale per gli Enti locali ovviamente per le biblioteche degli enti locali
è una grande questione
E quindi come sviluppare questo certamente d'intesa con la scuola questo un caso tipico quindi il progetto del ministero a scuola di biblioteche si muove in questa in questa direzione ma insomma credo se vogliamo insomma che ci siano generazioni
In grado di poter essere cittadini domani dobbiamo approntare tutte tutto quello che noi
Possiamo di cui possiamo disporre perché ci possa essere questa crescita civile questo
Però accentua la questione della trasformazione professionali non tocca a me dirlo voi lo avete
Già ampiamente sottolineato nei vostri documenti nel riconoscimento dalla vostra professionalità insomma è assurdo che anche nel nostro ministero il ruolo del bibliotecario debba seguire un ruolo diciamo generale ecco non riferito al vero lavoro che viene svolto questa è una questione importante
Ma penso che oltre a questo riconoscimento necessario che viene anche da un quadro europeo vive in un quadro internazionale in questo senso la Conferenza nazionale del libro voglio dire sulle biblioteche può essere un altro momento ecco di
Per affrontare questa questa questione quindi io penso che questa della trasformazione professionale debba essere ovviamente avvertita in modo migliore più pressante rispetto al passato questo vale sia per il nostro ministero
Sia per le biblioteche di Enti locali noi abbiamo questa grande sfida informatica
Ma come l'affrontiamo
In quale sede avviene
Diciamo la preparazione quindi c'è si avverte sì avverto i mutamenti che sono intervenuti direi che anche le università sono in ritardo
In forte
Anche sul piano della docenza
Ci sono insigni professori
Che insegnano tutto sul catalogo sulla come si deve organizzare una biblioteca qual è la filosofia della biblioteca abbiamo grandissime esperienze grandissimi professionalità
Abbiamo dei grandi vuoti
Dei grandi vuoti per quello che riguarda proprio la nuova frontiera quella informati questa è una questione che va posta ecco perché
Parlare di biblioteche significa parlare di tante cose
Il nostro è un lavoro interdisciplinare
Dove non c'è un confine preciso dove non ci si arresta dinanzi a una barriera quindi
Io penso che laico in questo senso possa debba svolgere un ruolo sempre più attivo insomma e anche alcune questioni insomma
Ti ci sono state e ci sono
Fra bibliotecari pubblici quelli diciamo dello Stato quelli non dello Stato insomma qualche incomprensione che forse anche in questo congresso c'è stato
Insomma io penso che va be ci possono essere stati anche dei fra i intendimenti insomma ma questo penso alla questione della biblioteca di Napoli insomma ma credo che questo possa essere e debba essere superato
Abbiamo anche noi io parlo anche a nome di chi c'è non c'è per ragioni diverse insomma ha voglia l'impegno di lavorare insieme guai secca dessimo ecco in questioni che sono certamente insomma hanno il loro rilievo ma sono assolutamente secondari rispetto diciamo agli obiettivi ambiziosi al
Al modo anche di essere in Italia e di essere il Mezzogiorno di essere in Europa il lavoro eccellente fatto anche dalla dottoressa Caffo
Che ha dato un contributo importante prima come presidente uscente prende la precedente gestione sia naturale ruolo
Per quello che riguarda diciamo la frontiera europei
Ora evidente che anche nell'hotel questo vale anche per gli archivi noi faremo parallelamente questo abbiamo molto lavoro in corso insomma
Abbiamo anche l'appuntamento per la Conferenza nazionale degli archivi perché in questo senso archivi e biblioteche sono la memoria
Del paese e quindi è giusto anche a settori che vengono
Per tanti motivi ritenuti di seconda fila ecco dare il ruolo necessario che si richiede in una in una società civile quindi
Come vedete abbiamo messo molta carne al fuoco
Forse anche troppa
Forse anche troppo
Poi c'è stata e c'è anche la vicenda del terremoto che ha colpito anche gli archivi e biblioteche oltre tanti altri settori quindi
C'è anche una tensione doverosa in questa direzione insomma anche la e del biotech io stesso sono intervenuto presso la provincia di Genova
Depositaria dei Bibliobus
Perché fossero mandati i Bibliobus nelle zone terremotate
Dove non ci sono più le scuole dove non ci sono più le case dove i bambini hanno bisogno di avere un luogo un punto di riferimento e quindi ecco che il libro ritorna anche attraverso due Bibliobus nelle zone terremotati
Abbiamo quindi compiti eh no insomma e ritornando anche al problema dei servizi anche le grandi biblioteche nazionali quella i romani di Firenze
Hanno appuntamenti importanti
Con ruoli diversi tenteremo di definire ulteriormente le loro capacità
La loro funzione perché Italia è l'unico Paese in crisi insieme alla Russia se non sbaglio ad avere due biblioteche nazionali insomma
Il pluralismo è sempre importante interessante ma dobbiamo cercare di individuare ovviamente di ruoli delle funzioni
Perché non ci siano giustapposizioni o ad insomma il lavoro che non va nel nella direzione nella direzione giusta dobbiamo far sì che anche le nostre biblioteche mi riferisco a quella di Roma
Abbia un Restani
Cioè dove le biblioteche siano accogliente
Non è possibile che il
Io ho constatato anche di recente che perfino gli orologi sono finiti perché una ditta è fallita e non si sa
Insomma se l'orologio affermo significa che è fermo in qualche modo tutto il tutto con orari diversi ma non sono mai quelli vedi ecco direi che da questo episodio picco certamente rispetto problemi giganteschi ma la questione che ancora nella Biblioteca Nazionale di Roma ci siano gli orologi fermi
Eh beh questo un segno intollerabile intolleranza
E quindi noi dobbiamo è la nuova direttrice
Mi sembra molto determinata in questa direzione e quindi noi e lo riaffermo qua pubblicamente saremo al suo fianco
Insieme collega di Firenze
Perché queste due biblioteche nazionali questa importante anche perciò puntare al Sistema biblioteche perché ritornino ad essere un'altra cosa
Non quello che adesso
E quindi la questione anche dell'accoglienza del ritorno alla questione ai diritti dei cittadini
Noi abbiamo avuto vari incidenti di percorso la questione delle cento lire famosa che poi fortunatamente
è stata rientrare questa specie di tassa sul computer
Adesso c'è un nuovo problema questa dell'interscambio del prestito interbibliotecari
Beh insomma questo va affrontato ma in termini nuovi moderno tentiamo di affidare magari a una società esterna ma non possiamo obbligare i cittadini a impazzire fra gli uffici postali conti correnti
I nostri impiegati delle biblioteche sono assorbiti dai imponderabili imprevedibili quesiti della corte dei conti della tesoreria del insomma di quant'altro questo non è più possibile uno Stato moderno
Dove il sistema delle carte di credito ormai
Io stesso ho acquistato un libro a New York per mio figlio con una telefonata e dando il il numero della mia carta di credito e il libro è in archivio ma ciò non è possibile che sono in Italia
Dobbiamo fare questi giri infiniti ma questo è un atteggiamento intollerabile da parte dello Stelvio vecchio Stato che considera sempre i cittadini dei sudditi
Che devono sottostare alle cose più procuratore ecco noi se diciamo che vogliamo fare questo fa parte anche della cultura e della conoscenza uno Stato moderno insomma dobbiamo svincolarci senza contravvenire alle leggi ma insomma abolendo le dico di volta in volta rendere più agile nostre strutture da lavorare con più serenità
Impiegando ci impegnano indocinesi obiettivi istituzionali e non in assurde quereli infinite insomma con professioni che non si sa quali sono fanno tutte persone che fanno spesso un altro mestiere non dovrebbero fare insomma ecco tutto questo deve appartenere al passato insomma dobbiamo lavorare perché ci sia appunto uno stato moderno in questo senso
E questa questo è questa frase che ricordava Poggiani insomma imporre nuovi in questo senso vogliamo svuotare gli arsenali il presidente Pertini lo disse nel suo messaggio alle Camere vogliamo i empire il granaio ecco questi sono i nostri Granaglione night che devono essere però non soltanto un riferimento retorico ma insomma deve essere questi impegni pregnanti devono essere fatti di cose d'iniziative di impegni di cose vere che non vengono rinviate dalla politica di trasformare questo Paese che ne ha tanto bisogno perché non bastano soltanto leggi nuove se non cambia anche la nostra mentalità l'approccio l'iniziativa la curiosità la voglia reale di cambiare che non è affidata solo alle leggi qualcosa che viene dall'alto ma deve essere un processo che coinvolge tutti dal primo all'ultimo cittadino
Posto che ci siano i primi e gli ultimi città vogliamo una società di uguali in questo senso la conoscenza e certamente la strada migliore e quindi l'appuntamento che l'Aib
Ha dato per il due mila e quattro questo grande appuntamento per quelli che ci svolgeranno l'assunzione in quel tempo sarà un appuntamento questo vuole essere in fondo il nostro Giubileo ecco noi dobbiamo fare di questo appuntamento il Giubileo della conoscenza
E vogliamo che si venga in questo Paese che sarà io
Immagino è un sogno unito
Culturalmente unito nelle sue strutture unito nella possibilità che tutti i cittadini accettano alle infrastrutture per avere finalmente una Repubblica che sia degna di questo nome grazie
Ma io credo che dobbiamo essere tutti riconoscenti all'onorevole la volpe per il carattere aperto problematico non rituale del suo intervento un intervento che appare il dibattito che non lo chiude
E che ci mette in difficoltà perché purtroppo siamo abbastanza in là con l'orario io proporrei di fermare per un attimo anche il nostro orologio congressuale
In modo da poter prolungare questo momento così ricco e così stimolante di riflessione
Non voglio sottrarre altro tempo al dibattito
Sento il dovere ringraziare probabilmente lo farà a il presidente più tardi ma insomma sento il dovere di ringraziare l'onorevole la volpe anche per il suo apprezzamento
Nei confronti del lavoro che l'associazione italiana biblioteche sta svolgendo è vero è vero non vogliamo un'associazione che abbia come dire carattere corporativo e lontanissimo questo discorso dal nostro Orizzonte culturale e ci fa piacere di a vere tra i nostri interlocutori anzi
Di avere come interlocutore principale del nostro discorso un ministero di servizio è e non un punto di riferimento centralistico burocratico chiuso ministero
Che esprime capacità di programmazione e questa questo appuntamento
Della prima Conferenza nazionale sulle biblioteche ne ho una conferma
E che esprime capacità di confronto con le associazioni professionali e il fatto che nasca come proposta
Del ministero un disegno di legge sul finalmente un disegno di legge
Per il sistema bibliotecario Ithil italiane che questo fatto nasca attraverso il metodo del confronto della concertazione
Con l'Associazione italiana biblioteche non solo naturalmente con l'Associazione italiana biblioteche beh questo per noi è un fatto di grande di grande importanza
Cercheremo di lavorare al meglio per essere pronti
Per questo appuntamento accettiamo di buon grado anche i rilievi critici che in qualche modo erano presenti
Nell'intervento del sottosegretario sulla biblioteca multietnica in realtà non mancano per la verità riflessioni
Sulla nostra letteratura professionale mancano nemmeno come dire pratiche concrete esperienze concrete
Di servizio
è vero però che moltissimo moltissimo resta resta da fare la biblioteca lo sappiamo le biblioteche hanno una vocazione antica no ad essere presidio culturale integrato in una comunità ecco nell'accezione più democratica possibile naturalmente che possiamo dare a questo termine io credo che insomma la videoteca Possa agevolmente
E proficuamente affrontare la sfida della società
Multietnica e infine sui vuoti professionali la nuova frontiera quella dell'informatica
Piccolo scatto d'orgoglio direi che
I bibliotecari hanno fatto molti passi avanti su questo terreno molti ne restano da fare siamo però credo una realtà professionale non insomma per auto e lo giace insomma tra di noi però insomma siamo una realtà professionale dinamica direi più dinamica rispetto ad altri settori
Della pubblica amministrazione
La nuova frontiera e quella informatica la nuova frontiera e anche quella della capacità manageriale della capacità di gestione dei servizi
Bibliotecari
C'è bisogno
Lo diceva l'onorevole la volpe insomma c'è bisogno di piani formativi importanti questa è una comunità professionale che vuole crescere che ci crede insomma
Io mi fermo qui naturalmente ricevono vogliono rubare a altro spazio al dibattito chiederei a tutti di contenersi Chavo nei cinque minuti di intervento
Mi rendo conto che i problemi sono tanti e che la sintesi non è sempre facile facciamo questo sforzo insieme o tre interventi due di Esperti che abbiamo invitato alla alla tavola rotonda abbiamo come dire espressamente invitato ad intervenire
Abbiamo la la dottoressa Vera la lì tutto direttore della Biblioteca Universitaria di Napoli la dottoressa Maria Teresa Tafuri della Biblioteca Nazionale di Bari abbiamo la gradita presenza anche del collega Dario D'Alessandro che direttore della biblioteca provinciale D'Annunzio di Pescara inizierei con con questi interventi e naturalmente c'è un piccolo spazio per qualche altra
Per qualche altro iscritto
Interviene la dottoressa Vera vale tutto
Il mio primo che il re un intervento sarà un piccolo contributo a quello che si è tenuto dicendo lungo l'arco di tutta la mattinata particolarmente interessante particolarmente ricco è sicuramente oggetto di importanti riflessioni innanzitutto ritengo e credo a nome di tutti coloro che sono impegnati a livello di beni culturali a livello di biblioteche
Dover ringraziare l'onorevole la volpe perché mi pare che finalmente forse possiamo cominciare a dire che appunto c'è finalmente una politica per i beni culturali e questo è motivo di incoraggiamento all'interno della discussione
Articolata densa e il ricca veramente che si è tenuta stamattina ricca anche di esperienze
Particolarmente importanti c'è una politica per i beni culturali c'è addirittura una politica per biblioteche ed archivi che come giustamente diceva l'onorevole la volpe
Solitamente sfuggono da un lato del bene ma dall'altro nel male alla politica di pubblicizzazione di spettacolarizzazione per cui molto spesso
Diciamo da un lato passano indenni in questa politica che a volte a produce effetti benefici ma a volte non sempre diciamo del tutto positivi
E quindi mi sembra che sia veramente motivo di incoraggiamento nell'andare avanti
E si parlava anche ad un certo punto della necessità di fondi di risorse e quanto appunto allora sottosegretario faceva questo riferimento mi è venuto in mente la lucida relazione
Che ha inizio della tavola rotonda è stata fatta dalla collega Fiorella romano una lucida relazione il riferimento a quella che lo stato delle biblioteche nel Mezzogiorno
E nel bene e nel male e che si agganciava al quadro complessivo di riferimento del Mezzogiorno introdotto dal collega Di Domenico Mezzogiorno appunto
Come luogo geografico ma anche Mezzogiorno come luogo tra virgolette comune di arretratezze di di fico portati diciamo di problemi da risolvere ma anche come luogo ricco di risorse e di inventiva ed iniziative di potenzialità ciò che mi colpiva nella relazione di Ferella romano io appunto citi pensavo nel momento in cui il sottosegretario la volpe richiamava alla difficoltà anche delle risorse
Era il panorama che lei dava e che è un patron ma Panorama diciamo anche di ricchezza in un certo qual modo di risorse investite di ricchezza di patrimonio
Di strutture che insistono
Questo insieme di riflessioni coordinato anche con quello che si è venuto dicendo il rapporto all'esperienza di Salerno e dell'università
E di quello che c'è illustrato il professor persi corifei di riferimento a Bibione tra e al discorso della politica per le biblioteche impostati in una maniera del tutto nuova
Mi convinceva in una direzione
Credo che c'è finalmente una politica per le biblioteche ma questa politica deve diventare più audace più sinergica e deve anche essere in un certo qual modo condivisa
Perché i problemi che sono sul tappeto sono enormi sono dei problemi che investono una società globale e bello è stato molto bello secondo me sentire che c'è questa assunzione di consapevolezza che l'obiettivo la posta in gioco è un obiettivo importante
E credo però che appunto attraverso quella molteplicità di interventi molto concreti dalla Conferenza nazionale del libro alla Conferenza sulla riorganizzazione del ministero
Al Progetto mediateca me due mila io credo che si debba in qualche modo da parte del ministero dei beni culturali che mi sembra poi l'organo
Preposto
Dare come dire ancora una maggiore incisività in questa direzione
E una maggiore incisività poi attraverso programmi e progetti concreti purtroppo abbiamo sentito poco a proposito di Mediateca due mila però io credo che Mediateca due mila per quello che mi è sembrato di potere ore chiare leggere perché devo dire non non se ne parla ma non è che se ne sa molto
E quello che si dice Mediateca due mila due mila mediateche perde il Mezzogiorno tra l'altro o non so se fa parte di un piano nazionale
Mi sembra un obiettivo importante e forse proprio la mediateca chissà se diventasse introdotto se diventasse diciamo sinonimo di Muba biblioteca o addirittura di biblioteca virtuale
Perché non potrebbe magari diventare proprio un obiettivo più esplicito
Più circoscritto un obiettivo a lungo termine naturalmente che passa attraverso una serie di articolazioni di interventi di attività e soprattutto attraverso una serie di coinvolgimenti un Paoli nel timore diciamo che miti mi prendeva in un certo qual modo questa mattina e che tante volte mi prende e quella di una piccola fuga in avanti questo ministero finalmente a una politica per i beni culturali anche degli obiettivi chiari
Però ecco forse bisogna e dei mezzi puramente indispensabile lavorare sinergicamente il sull'operatività insieme la quantità dei problemi sul tappeto
è stata enorme son contenta che siano emersi anche i problemi dei bambini i problemi degli immigrati e sappiamo che ci sono situazioni strutture penso all'Istituto Universitario Orientale di Napoli dove l'arabo si parla e tutti gli immigrati che ci sono in una sinergia tra Comuni università sicuramente potrebbero istituire uno sportello a proposito del quale orecchiato qualche volta
Che per esempio la Provincia ci faceva un qualche progetto
E vorrei battere molto l'accento su questo aspetto la qualità della politica per le ditte da teche
Nella concretezza entro cui si esercita ma anche in un rapporto di forte fortissima sinergia proprio per questi problemi
Numerosissimi che sono emersi problemi che riguardano anche il concetto stesso di biblioteca emergeva nel dibattito di questa stamattina di questa mattina e negli interventi sono emersi problemi vecchi problemi nuovi problemi dell'utenza
E mi veniva da pensare come per esempio proprio lassù Bach rappresentava la voce di una scelta utenza la voce dell'utenza che guarda la biblioteca in una sua funzione giustissima
Come biblioteche essenzialmente di servizio che è eroga servizi e risponde alla necessità di istituti ma mi pare che il concetto di emergeva di biblioteche anche quella di biblioteca al servizio della cultura
Al servizio della crescita e della formazione del cittadino la biblioteca come strumento di civiltà di democrazia che è sicuramente un'acquisizione responsabile nostra oggi grazie anche ad una politica CONS rigore dei beni culturali ma è sicuramente un'acquisizione dei tempi che viviamo e del fatto che secondo me bene o male
S'le biblioteche italiane in un certo qual modo cominciano ad essere in Europa nel risentire anche gli effetti di un certo dibattito
Che è molto concreto almeno da quattro cinque anni a questa parte
In riferimento diciamo a questo che sono andato dicendo in rapporto a quello che il tema specifico poi della politica delle biblioteche per il Mezzogiorno Vorrei sottolineare all'interno di questo obiettivo di qualità di una politica articolata su piani concreti
Il la possibilità diciamo che per esempio mediateca come dicevo prima possa diventare un obiettivo preciso un obiettivo indirizzata al Mezzogiorno laddove per esempio il mezzogiorno e anche ricchezza di cultura la dottoressa romano ha ricordato la ricchezza del patrimonio librario ma al di là del patrimonio librario sappiamo del patrimonio monumentale cioè sappiamo che il
E i meccanismi della conoscenza indispensabile proprio che appunto vengono approntati nuovi strumenti
Le mediateche Duemila potrebbero proprio essere lo strumento di questa nuova biblioteca che contribuisce come strumento trasversale
Proprio a a ricreare in un corretto rapporto di decentramento quella identità anche culturale del Mezzogiorno
E anche in questo senso mi viene da ribadire che e molto importante lavorare sinergicamente insieme forse trovare anche dei sistemi di informazione e comunicazione e diffusione delle elaborazioni delle proposte che si vanno facendo il ministero e il centro e l'ufficio centrale il ministero è anche l'insieme degli istituti periferici
E all'interno dei dei quali si maturando esperienze istituti periferici che sono inseriti in delle realtà realtà vivace abbiamo sentito quella di Salerno stamattina che mi sembra un'esperienza assolutamente interessante dove si va concretamente a sperimentare un modo nuovo di far circolare il libro all'interno di questo che pure credo che debba essere un obiettivo importante che per il deve investire puntare sul cambiamento di una proprio di un'impostazione culturale nostra come d'altra parte ha sottolineato anche il sottosegretario non voglio rubare altro tempo vi ringrazio
Grazie alla dottoressa Valli tutto per il suo volume uscito l'appassionato intervento da Ray la parola alla dottoressa Tafuri
Ci sarò anch'io Breve però vorrei un minuto mi più da dire prima per un excursus che forse interesserà il sottosegretario a proposito della difficoltà della biblioteca multietnica noi abbiamo avuto un'esperienza involontaria uno un'esperienza così venuta
Veramente spontanea dal basso a nella videoteca nazionali di Bari
Dove c'erano e ci sono moltissimi studenti che vengono dai Paesi arabi
E poiché il Bari è una città che dal punto di vista della accoglienza
Di fronte o non è vestita numerosissima offre un campione piuttosto ristretto di alloggi questi studenti arabi alloggiavano per lo più in topaia
Venivano da noi per stare seduti comodi al caldo
Ma non avevano interesse per i nostri per il patrimonio della Biblioteca nazionale venivano per studiare i loro libri
è appunto no non aveva nemmeno molto interesse per studiare la lingua italiana e questo l'abbiamo visto dopo quindi diciamo la difficoltà di una biblioteca multietnica che sia effettivamente calibrata sulle loro necessità non solo e abbiamo avuto qualche core Lema di convivenza perché loro si comportava in sala di lettura secondo le loro concezioni di convivenza civile che non coincidevano con quelle di una biblioteca
Occidentale per cui abbiamo avuto qualche problema complicato dal fatto che no prendevano né ordini né disposizioni né suggerimenti da una donna
E se la custode donna chiedeva loro gentilmente di tacere otto i non fare quello che facevano perché la prima cosa che faceva non era prendere gli atlanti cancellare la parola Israele e scriverci sopra Palestina
Dieci e richiesti gentilmente di non scrivere i suoi libri hanno riso in faccia poi li abbiamo persi come i frequentatori quando la necessità ci ha costretto a impedire a vietare l'accesso a coloro che derivano per studiare i loro libri di qualunque nazionalità
Italiani meridionali pugliesi Baresi Matera anni e no
Li abbiamo persi proprio perché venivano esclusivamente per una questione di Confort seri avessimo potessimo avere ancora oggi una sala esclusivamente di studio riservata agli studenti che ciondolano nel Palazzo del te le ho fra un treno e l'altro fra una lezione e l'altra sono sicura che tornerebbero
Questo fatto mi induce anche a riflettere sulle necessità dell'utenza e fatto il bibliotecario il punto sul quale volevo focalizzare l'attenzione perché c'ho riflettuto un po'su circa i bisogni del cittadino in campo di informazione io non dimenticherei la vecchia sempre valida lezione di Alfredo Ferrari
Circa l'esistenza di bisogni d'informazione addirittura a livello inconscio
In molti cittadini che soprattutto non hanno avuto una scolarizzazione adeguata o che a scuola non hanno avuto una istruzione adeguata
Per per sapere dove innanzitutto estrinsecare allora necessita di informazione e poi per sapere dove soddisfare perché poi c'è anche un livello di cittadini che hanno vecchie necessita di informazioni
Le riconoscono e sanno anche dove rivolgersi per soddisfarle alla biblioteca però non sanno materialmente dove la biblioteca
Allora il punto premettere rilievo è l'importanza della visibilità della biblioteca non sono dal punto di vista dell'edificio si tende a sebbene sia importante anche che non si tratti di biblioteche molto difficile a scopo deve raggiungere se non in Mingardo abbiamo avuto un un po'di discussione con appoggiare l'anno scorso nell'ambito di una lezione in un in una settimana di specializzazione informatizzata per dirigenti
Ma è la visibilità della biblioteca Traverso che cosa sì le sue iniziative ma anche attraverso la conoscenza di quello che videoteca si può avere e allora chi deve dare questa conoscenza la scuola l'università mi fa piacere che ci siano stati
Sa obbedire ci siano ma devo aggiungere che ci siano state professori universitari anche rappresentanti di utenti
Perché molte facoltà italiane praticamente ignorano la materia bibliografia al contrario di quello che avviene in università straniere dove in varie facoltà
Lettera aree scientifiche la bibliografia devi patetica studiate essenziale non ci rendiamo conto quando vengono in biblioteca per le vicende nella totale l'incapacità che molti hanno proprio nell'avviare una ricerca non è una cosa che si possa risolvere questa facilmente a chi tocca colmare questo vuoto
Se non alla scuola all'università ad Asti istruzioni la visibilità della biblioteca come si pone e con uno spunto di riflessione che tutti potremmo continuare a fare utilmente e un'altra riflessione che mi viene in mente in vista proprio di questo fiorire che tutti ci siamo quelli di istruzioni bibliotecarie sia che siano fatte su supporto
Tradizionale sia su supporti vari e il la loro la rispondenza alle necessità che si hanno sul territorio
Non solo costituire biblioteche o mediatiche in
In località dove ci sia terra bruciata per riferire una definizione che mi è stata data quando chiedevo notizie sul circa la medie le mediateche
Ma anche le ti strutturale in base alla rispondenza della domanda ti che il cittadino pone io farò un semplicissimo esempio una biblioteca comunale di un comune che non citerò
Inaugurò Ray inaugurò perché ogni tanto si apre e si chiude questa biblioteca la propria biblioteca comunali
Vi mandò a lavorare di un vigile urbano forse per dirigere il traffico degli utenti
Poi annunciò trionfalmente anche tramite la stampa
Perché la biblioteca metteva a disposizione una ricchissima messe di opuscoli danteschi di fine Ottocento
E qualche altro libro di questo genere inutile dire quella pediatrica comunale ha richiuso precipitosamente i battenti poco tempo dopo perché tali attacchi sotto lo stesso discorso mi viene voglia dire per le informati per le mediateche per il per le informazioni per su supporto non librario se non sono calibrate alle necessità
Daly del bisogno d'informazione dei cittadini di quella zona io non vorrei che si corresse rischia diventassero fino originale mettete i punti di curiosità dei luoghi dove dove ci si aggrega per la curiosità per la novità e che poi lentamente non rispondendo alle necessità possano finire
Cosa è non avere più quella visibilità che tali ci auguriamo
Volevo in particolare bensì più credibile ventuno Bonomo produce due importi volevo intanto ti dicevo sopra ma insomma informa perché il nostro ministero riduzioni durante il tour in Sicilia funzionalmente siamo impegnati
Perché Bari abbia finalmente uno tutti questo fatto col giustizia il tanto il difficoltà più chiuso
Quindi sono stati già stanziati i fondi attualmente il progetto Samuel continui lavori pubblici
Speriamo ventuno questo mi risulta insomma cugini superiore la terra progetto Chiurchiù dall'appalto quindi Bari avrà una nuova ventuno Moro del presente certamente più adeguato alle esigenze devo anche dare un altro nutrizione ridotte del figlio culturalmente ventuno che nell'ambito per il riporta dunque lungo dei proventi derivanti dalla bottiglia infrasettimanale
Destinato appunto i beni culturali quindici per cento sono destinato alle brutte tenendo conto però
Tenendo conto però attenzione attenzione perché il decreto più il giudice gioca più visto in questo nutritiva prevede che il i fondi siano destinati a dunque può ripristinare il difficile
Quindi questo è già un elemento importante giudice pur sia impegnato in questa direzione nella rappresentazione progetti iniziati pulizie
Anche in questa parte del ventidue quindi questo è un altro segnale importanti alcuni il quindici per cento significa circa il quarantacinque miliardi possono essere destina con volevo prima di riprendermi la proroga sembrano un'informazione importante grazie
Dopo gli utili e chiarimenti dell'onorevole la volpe interviene il dottor Dario D'Alessandro direttore della prostitute che provinciale dando inizio ti scarna
Politica bibliotecario del Mezzogiorno mi pare che questo sia il titolo esatto dello tavolo rotondo
Mi sono chiesto ci sono ci siano i soggetti di una politica risultati bibliotecario per il Mezzogiorno
Ma ne ho contati alcuni penso i comuni le regioni il progetto mediateca di cui si sta parlando SBN il Ministero per i Beni culturali le biblioteche l'associazione Italia in videoteca per le scolastiche ministero dalla Pubblica istruzione se ci si se ci sarà di nuovo anche il Ministero per l'università eccetera di tutto si parla forti
Di un soggetto che bene o male nel Mezzogiorno
E fortemente presente
Ma forse non se ne doveva parlare in questa sede io questo non lo so se sono fuori tema quindi scusate
Mi riferisco alle Province alle biblioteche provinciali
E sì perché molti non lo sanno
Tutti coloro che vivono a nord di Roma o dell'Abruzzo forse non sanno che il sudditi centro sud io metto anche il Mezzogiorno ci metto anche Lazio
E venne il centro sud e ricco di queste presenze delle presenze delle diverse che provinciale
Ho fatto un piccolo calcolo prima non avevo con me i dati ebbene nelle province del Centro Sud escludendo la Sicilia e la Calabria dove non sono presenti biblioteche provinciali
Su quaranta su ventisette province
Ventuno di queste hanno la biblioteca provinciale
Ora se questo è il rapporto io penso che io penso che di questo problema in qualche maniera dovremmo farci carico o cc o si dovrebbe far carico chi si interessa di politica bibliotecarie per il Mezzogiorno
Anche perché
Le leggi regionali
Che sono vecchie di almeno vent'anni
Che si stanno rivedendo mio foglio fare soltanto l'esempio nostro dell'Abruzzo si sta parlando con insistenza di un ruolo
Principale delle Province
E naturalmente delle videoteche provincia l'Abruzzo quattro Province quattro biblioteche provinciali
Si parla di delega alle Province delle materia
Che relative relative alle e biblioteche d'altra parte di questo se ne sta parlando anche ampiamente in altra sede se è vero che quando si parlerà della legge quadro sulle biblioteche
Ai ministri le Province e le provinciali saranno
Presenti anche abbastanza pesantemente
Quindi allora diciamo nuovo il ruolo delle Province ma anche il ruolo delle biblioteche provinciale che nel momento in cui
Questa queste nuove norme regionali o statali che siano investiranno le amministrazioni provinciale il referente il primo referente naturale referente sarà alla Biblioteca provinciale de questo e mi pare
Abbastanza chiaro allora io vorrei così
Invitare un po'tutti noi a considerare quando si parla di ente locale a considerare non soltanto il Comune gli otto mila e rotti comuni ma anche queste centotré Province che esistono in Italia
Perché da un piccolo calcolo risulterebbero oltre trenta trentacinque le Province che in Italia no le biblioteche provinciali o comunque hanno una una biblioteca
In questo senso io devo dire e non non mi si accusi di piaggeria vorrei dire che il ministero dei
Beni culturali ha ha dato una sua testimonianza recentemente un mese fa a Pescara quando ha inviato il suo sottosegretario a aprire un convegno proprio il primo convegno che mi risulti sia sia fatto in Italia sulle biblioteche provinciale
Era altrettanto ha fatto nel momento in cui ha scelto per il Progetto mediateca per gran parte delle biblioteche poi tra tra le biblioteche Polo accetto biblioteche videoteche provinciale
Infine vorrei dire niente
Laid si sta accorgendo Laid si sta accorgendo da da qualche tempo dell'esistenza di queste videoteche provinciale severi su che il suo presidente il suo vice presidente
Sono intervenuti in maniera molto interessante
Sempre in questo convegno che si è fatto
Per quanto riguarda noi
Noi delle biblioteche provinciali abbiamo decide di fare un coordinamento
E ci proponiamo anche con l'aiuto dell'Aida almeno per ora soltanto dal punto di vista della diffusione ci proponiamo come un altro quinto locutori ma non perché ci sia un interlocutore in più perché se no perdiamo soltanto tempo ma semplicemente perché vi sia qualcuno che può sa dare un suggerimento posso dare qualche cosa per evitare che si facciano a volte chiacchiere inutili perché non si conoscono delle realtà grazie
Le biblioteche provinciali meritavano uno spazio maggiore di quello che abbiamo potuto garantire loro in questo dibattito ha colmato benissimo la lacuna il dottor D'Alessandro
La parola adesso alla dottoressa Antonia Ida Fontana direttore della Biblioteca nazionale centrale di Firenze nell'intervento dell'onorevole la volpe c'era un riferimento a questa realtà attuale nelle due biblioteche nazionale centrali sarà particolarmente stimolante per noi ascoltare il parere della dottoressa Fontana
E il motivo dell'intervento era esattamente questo io non credo che al giorno d'oggi abbia più alcun significato parlare di dualità di biblioteche io non credo non solo che non esista una contrapposizione dalla biblioteca nazionale centrale di Firenze quella di Roma ma io penso a un unico sistema bibliotecario nazionale un'unica biblioteca diffusa perché non solo un'esigenza abbiamo in euro
No appare nel mondo grandi grandissime ripetete grandissime in termini di volumi l'Italia per la sua storia ha chiaramente una serie di progetti che non per nulla molte biblioteche italiane si chiama nazionali et quindi io credo che sia più corretto parlare di un'unica biblioteca nazionale che anziché a risiedere in questa o quell'altra città risiede sul territorio in modo diffuso oltretutto ormai i tempi sono maturi perché le nuove tecnologie ci consentono veramente di collaborare fra tutti e di dare origine a quella che è la biblioteca virtuale della biblioteca virtuale è un'esigenza
Le risponde a molte e diverse esigenze e la mediateca questo precetto che il sottosegretario ha lanciato è veramente la risposta di base al quella che la possibilità di Ca'are a tutti i cittadini e le stesse opportunità in Italia abbiamo alcuni centri che è presente no biblioteche importantissime ma che presentano soprattutto un tessuto di biblioteche diciamo così di quartiere biblioteche pubbliche che sono vicine a tutta la popolazione compresa gli immigrati la stessa la situazione non si verifica molto spesso nelle nell'Italia centro meridionale ed è quell'Italia che più ha visto ognuno di queste iniziative io credo che con la collaborazione di tutti e di tutte le esperienze si possa smettere di parlare di esperienze maturate in in situazioni tutto sommato più favorite e si passa invece offrire a tutti i cittadini italiani indipendentemente dal luogo in cui hanno avuto la sorte di nascere le stesse possibilità e la biblioteca digitale
Permetterà di offrire gli stessi fondi al Sud al centro o al nord quindi io credo che questa sia la sfida vincente una sfida che par se attraverso il precetto biblioteche da una parte e che passa attraverso questa convenzione fra il Musto e il ministero per i Beni culturali
Una convenzione che potrà liberare molte risorse molte risorse che secondo me e strategico volgere proprio alla biblioteca virtuale la biblioteca digitale non solo risponde all'esigenza di tutela del Pat Mogno all'esigenza di diffusione del patrimonio attraverso la mediateca Traverso la possibilità di avere a disposizione in qualunque centro il patto di ognuno di qualunque biblioteca italiana risponda anche è un'esigenza economica io credo che se noi sceglieremo con accortezza i volumi che dovremo via via scannerizzare potremo diventare anche competitivi con i paesi stranieri paesi che stanno vendendo e tutto sommato ci stanno colonizzando attraverso la fornitura del documento per cui INCE tutti casi è più agevole ottenete il taglio sia il sì dico per dire o dalla British Council un documento di origine italiana cioè la fotocopia di un articolo la riproduzione di un libro italiano si ottengono più facili mentre rivolgendosi a un centro di tocco ma supplente all'estero queste sicuramente una situazione insostenibile e inaccettabile a cui spero che queste nuove leggi possano veramente porre un rimedio se sapremo operare tutti insieme coordinarci innanzitutto scegliendo chiaramente degli standard unici e il proprio per produrre allo stesso livello uno stesso tipo di prodotto può scegliere quello materiale per scannerizzare che possa veramente essere diffuso sul territorio italiano che possa anche essere venduta all'estero diventando una forma ieri di risorsa per tutti i cittadini sia risorse per l'istituzione che venda il prodotto sia risorsa per i nostri cittadini che stanno cercando un lavoro abbiamo sempre più giovani disoccupati e questo deve essere un problema che anche noi ci poniamo infine io voglio ringraziare il sottosegretario per la speranza per la nostra Biblioteca nazionale centrale di Firenze Biblioteca che è come sempre la ricerca di spazi e spero che troveremo un finanziamento proprio sul su questo famoso all'otto di cui tanto si è parlato grazie
Grazie dottoressa Fontana come vedete crescono vertiginosamente spunti interessanti per il nostro dibattito siamo però ahi noi in chiusura io nono altri iscritti a parlare c'è spazio per una breve replica da parte dei relatori aveva chiesto la parola professor Dini gliela cedo volentieri
Mi pare che il dibattito abbia pienamente confermato insomma lo spirito diciamo generale di in cui questo complesso sia piante si è svolto che da questo punto di vista non posso che confermare
Piena soddisfazione anche l'ultimo intervento della direttrice della Biblioteca Nazionale di Firenze mi conferma in questa rilievo d'altra parte se a livello anche del ministero c'è questa sensibilità
Di la promessa di arrivare almeno un definizione anche legislativa di una politica per le biblioteche che si inserisce a quello che ho capito e mi auguro in una politica per la pubblica lettura
Che appunto lo scopo essenziale ecco allora credo che sia fondamentale questo punto di acquisizione rimane un problema in cui forse dal mio punto di vista specifico vorrei porre l'accento cioè credo che rispetto appunto al discorso che faceva la direttrice della biblioteca di Firenze io
Come responsabile di un sistema bibliotecario dell'ateneo di Salerno non ho problemi di trovare gli utenti quella biblioteca anzi avrei semmai l'opposto
Paolo scopo invece di ampliare gli utenti di quella biblioteca e soprattutto però mi pongo un altro problema che questo si può risolvere la politica bibliotecaria
Nel Mezzogiorno
E come si fa come farà lo studente di Montoro Inferiore di che è un paese vicino della provincia tra Avellino e Salerno
E se non può venire alla biblioteca dell'Università essere informato dei documenti questo è un problema che oramai la tecnica e l'economia
è si appunto però vorrei stanza
Questo questo credo che sia un un obiettivo che si può realizzare nel giro proprio veramente di di di di mesi se non di anni di anche se la BBC scusi
E quindi io credo che Abba appunto dobbiamo aprire non due tempi ma un tempo unico di politica per le biblioteche mezzogiorno questa linea della biblioteca digitale non è una linea che ci proietta in un chissà quale avvenire di cui qualche collego Manis e anche un po'scettico perché come diceva giustamente il Sottosegretario tra i miei colleghi analfabeti informatici ce ne sono forse uno lo affianco
Però appunto invece è una linea credo molto concreta e realistica perché può realizzare insieme una politica per la vettura sulla quale insisto non è un obiettivo tanto umanista
è semplicemente l'obiettivo di mettere la conoscenza umana che insieme tradizione post ma e post-modernità
Non è una separazione dei due aspetti e insieme credo nel Mezzogiorno da questo punto di vista può offrire di lettura più di dei paesi che avevano maggiore vantaggi economici e sociali precetti
La parola professor tutto
No il problema di un analfabetismo tecnologico in tema di utilizzazione queste nuove questi due strumenti è molto semplice o vi è un problema generazionale
Che riguarda categorie specifiche di utenti
L'esempio è concreto
Chi della mia generazione io cinquantun anni
Ha iniziato perché questo facciano da quando siamo laureati
A fissare i dati sulle Scheda e anche una ricchezza di decine di migliaia di informazioni manoscritte sulle Schede ha un problema di Investimenti è di ammortamento ammortizzare queste Investimenti intermittenti traducendoli in in informa Fiori di tipo passante alla tecnologico e noi tutti circa adoperiamo certamente sistemi di scrittura
Adottiamo come dire un criterio mista in qualche modo se dobbiamo aprire un file per una nuova ricerca procediamo alla schedatura di questi materiale archivistici o do liberali con la nuova tecnologia salvo poi a trovare difficoltà di utilizzare di siamo tutte le informazioni che noi abbiamo immagazzinato negli anni precedenti dagli anni sessanta Idamante
Questo è un problema diverso il problema invece di un'utenza che in qualche modo generazione ammette più giovane che può essere veicolata direttamente su questi nuovi supporti tecnologici
Questo è un problema
A monte di questo che è il modello Chicco nelle sue varianti adotterei o vi è poi il problema di un'utenza
O meno regolarizzata all'uso degli strumenti bibliotecari cioè l'utente non regolare
Che in qualche modo ha invece problemi diversi dai nostri che frequentiamo quotidianamente alle biblioteche
E che quindi qui il problema dell'informazione del supporto all'informazione per questo tipo di categorie
Naturalmente si pone in termini molto diversi perché non ha quelle caratteristiche di irregolarità di Costanza nell'uso di questi strumenti io credo che su questi problemi dell'informazione che sarà un tempo lungo non illudiamoci
Che da qui a al due mila e quattro o al due mila e dieci siano o immediatamente spendibili diciamo questi patrimoni ci sarà una dimensione intermedi già con cui bisognerà con invitare specialmente in funzione di certe tipologie di utenti che non sono evidentemente attrezzati per configurarsi in questa nuova dimensione tecnologica tutto
Le parole del professor muto su quella che con brutte espressione gergale bibliotecari chiamano retro conversione del cartaceo
E insomma ci insegna qualcosa no sulla non soltanto diciamo sotto il profilo della nostra del nostro stile di comunicazione con gli utenti ma anche sulla necessità una volta di più di confrontare con esigenze con bisogni reali dice di studio di ricerca di consultazioni nos tre i nostri progetti operativi anche quelli che apparentemente hanno un carattere come dire tutto interno alla alla professione
S'credo non ci siano altri interventi l'ora è tarda
L'appetito si fa sentire non ci sono ovviamente da parte mia conclusioni da fare d'altro canto non credo che sia interesse dell'Associazione Italiana Vibio che quello come di rimettere infine è la parola fine a un discorso che resta cominciando a diventare concreto una politica più delegare per il Mezzogiorno sta muovendo do potando tempo i suoi primi passi sono magari passi ancora incerti ma al Fermi problemi vecchi e nuovi si sovrappongono si ha Cavallo però mi pare che e in questo mi è di conforto l'intervento del sottosegretario mi pare che la direzione sia quella giusta
Non mi resta che ringraziare i nostri ospiti e ringraziare voi per l'attenzione e per la pazienza e che c'avete dimostrato grazie
Ora abbiamo diamo inizio a questa costi e ma sessione del del nostro congresso che già nelle prime due giornate a cominciato ad affrontare alcune delle questioni di cui parleremo di cui parleremo stasera
Sia nella relazione dei nel poggia che poi in molti interventi del sessioni precedenti se ha fatto più volte riferimento alla autonomia
In particolare al forme di gestione
Che si cominciano a sperimentare in varie in varie realtà
Chiudiamo oggi con una riflessione specifica dedicata proprio appunto al a dibattere le forme di gestione autonome alcune esperienze significative emblematica tale e quale poi si può partire per una riflessione più ampia alcuni colleghi si sono già prenotati per degli interventi nel minacciato dibattito che però non dovrebbe farvi perdere i treni perché cercheremo di essere tutti molto sintetici dicevo una riflessione che partendo dalle cose già fatte dai primi dalle prime esperienze
Dalle prime sperimentazioni di alcune innovazioni legislative dell'impatto di alcune innovazioni legislativo
Nella sperimentazione appunto di alcune forme di gestione innovative
Prova a fare il punto della situazione si tratta di innovazioni che abbiamo fortemente ho voluto direi da almeno dieci anni
Citiamo ancora una volta lei ormai famosissime
Tesi di viareggio che sono proprio dall'ottantasette che sono una sorta di incunaboli ormai della nostra associazione ma che mi pare conservino su molti punti
Interessa attualità e validità ecco in quelle tesi di viareggio chiedevamo fortemente l'autonomia per la gestione delle biblioteche autonomia per l'espressione della professionalità
Del bibliotecario
Alcune cose sono cambiate in questi dieci anni alcune cose
Abbiamo cominciato a a farle a alimentato le
Ci sono ovviamente luci ed ombre all'interno di queste esperienze
Sono stati raggiunti alcuni obiettivi significative però in alcuni casi abbiamo provato anche delle delusioni abbastanza cocenti
Quando abbiamo cominciato a discutere del programma di questo convegno volevamo intitolare questa sessione ma l'autonomia conviene davvero con un punto di domanda poi abbiamo evitato
Questa formulazione perché poteva essere equivocata
Ripeto le delusioni le luci ed ombre non mettono assolutamente in discussione il fatto che le biblioteche bibliotecari continuano a volere l'autonomia
Probabilmente però ci sono
Delle cose è dato di vedere da correggere non possiamo nasconderci che in molti casi è difficile praticare questa autonomia non possiamo nasconderci il fatto che
Molto spesso si è proceduto a riformare alcuni aspetti particolari alcuni ambiti
Specifici si è proceduto diciamo a Pelle di leopardo e quindi il risultato è che a volte certe esperienze pure interessanti fanno fatica a crescere ad andare avanti perché si muovono in un contesto che non è coerente con queste nel innovazioni
Non si è modificato adeguatamente tutto il contesto in cui queste esperienze vanno a a calarsi i relatori che partecipano oggi a questa tavola rotonda sono portatori di
Esperienze interessante sono protagonisti nelle rispettive realtà lavorative di alcune esperienze significative di alcune di alcuni casi
Dei
Forme innovative di gestione di cui vogliamo
Discutere e proprio perché
Queste esperienze presentano luci ed ombre
è possibile da queste riflessioni da queste case specie fece poi astrarre anche delle riflessioni di carattere generale ascoltare le difficoltà che stanno incontrando che hanno incontrato servir ce n'è per capire in che direzione bisogna spingere per innovare davvero credo che possa essere una
Fu un modo per concludere anche questo nostro il comma di rappresento io
Gli intervenuti a questa tavola rotonda a partire dalla mia destra se Gigliola Marsala che oltre ad aver da tempo operato nel settore privato attraverso la card per la più grossa realtà italiana
Nel campo appunto dei cooperative professionisti che hanno che lavorano nelle videoteche e e da poco anche presidente di una associazione che è stata costituita dalle aziende che operano in questo settore abbiamo poi Anna Maria Tammaro che coordinatore generale dei Servizi di biblioteca dell'Università di Firenze
E quindi con lei discuteremo del del problema di come viene interpretata oggi l'autonomia
Universitaria per quanto riguarda le biblioteche
Nerio Agostini & bibliotecario operato in varie biblioteche del della provincia di Milano Garbagnate Senago e
Ci parlerà in particolare di come in questo contesto buona professava dedotte Cario cambia Giorgio lotto dei regge l'istituzione allude Gaber Torriana di vicenza
Con un rapporto di lavoro di cui poi discuteremo in particolare un Maurizio Caminito e il vice direttore dell'istituzione
Romana quello appunto del sistema le biblioteche centri culturali del Comune di Roma che è la più grossa l'istituzione che è stata formata in Italia per affetto dalla centoquarantadue
Proprio da Luís poi tocca dare inizio a questa serie degli interventi in particolare
Per introdurre l'intervento dei Caminito
Non volevo fare brevissimamente una riflessione anche di carattere personale visto che la sua esperienza non mie del tutto estranea essendo io impegnato nel consiglio d'amministrazione di quella istituzione
L'idea era di chiedere di se poi effettivamente le istituzioni sono un uno strumento per semplificare la gestione l'amministrazione è una domanda retorica perché so benissimo che ci sono difficoltà enormi più che altro nel rapporto tra le istituzioni è il resto delle amministrazione comunale innanzitutto a difficoltà è riuscire a far capire che cos'è un'istituzione in che modo si deve l'apparato comunale si deve rapportare alle istituzione ma appunto non voglio togliere la parola
Al caminetto lasciare spazio per il suo intervento
Ci saremmo organizzati in questo modo in un primo giro abbastanza rapido di interventi poi o eventuale intervento dal pubblico la discussione un secondo giro per completare le riflessioni
Prego Moritz
Allora e
In realtà me conveniva di più
La prima versione della
Il del dibattito del titolo del dibattito cioè conviene ma perché già scherzando avevamo detto forse è il caso di cambiarlo in apertura
Dicendo ma viene l'autonomia perché questo è un po'diciamo il primo problema che vorrei affrontare
Ma rapidamente l'istituzione romana a ormai un anno e mezzo di di vita
E a questo punto è possibile se non altro fare un primo anche se molto parziale e Bilancio
E alcune considerazioni generali che
Su su questa istituzione che forse hanno un qualche interesse anche per altre situazioni
I dati dal del sistema si possono riassumere
Proprio in due elementi tanto per inquadrare di che cosa stiamo parlando si tratta di un sistema che gestisce ventisette biblioteche
è un Budget complessivo di sedici miliardi settecento milioni Annoni
Come fondo di gestione oltre poi a parte cioè il discorso del piano degli investimenti ovviamente
Appunto il il la prima parte di questo della delle mie riflessioni vogliono proprio essere
Puntate su
Sul problema che era stato sollevato per primo cioè il rapporto tra l'istituzione
E come si è verificato in questi in questo anno e mezzo tra l'istituzione e l'amministrazione comunale nel suo complesso
Il poi tutto ma altra serie di riflessioni che forse appunto possiamo rimandare a un un secondo un secondo giro riguardano
Le modalità di funzionamento interne e di gestione del Budget
Per quanto riguarda il quindi il primo aspetto
In sostanza si tratterebbe di
Come dire verificare
Quella che la condizione iniziale
Per il funzionamento del di un istituto di una struttura come la nostra cioè l'assegnazione del Budget Antimo
Lei modalità ecco di questa operazione
Apparentemente hanno un
Una caratteristica tecnico ministra di una realtà attorno a questo tema si fonda
Un grosso si fa una grossa questione proprio riguardante l'autonomia della biblioteca
Perché
E chiaro
No che che diciamo l'iter
L'iter dispensa di impegno di spesa di un'istituzione che può deliberare con il proprio consiglio d'amministrazione
Punto i singoli impegni delle singole spesi all'interno di un Baggio generale affidato
Con la possibilità quindi di come dire operare una serie di correzioni letti assegnazione di monitoraggio dispensa e quindi anch'essi orientamento della spesa in modo molto elastico
Il più possibile elastico dipendono sicuramente da questo primo momento
Che è quello dell'assegnazione del bagno
Ma noi abbiamo una situazione all'interno del di un di un comune ovviamente ben grosso complicato complesso come quello come quello di Roma
In cui in realtà questa operazione
In generale un'operazione lunga e complessa
Ci sono momenti di mediazione e di scontro a livello politico ma anche tra diciamo i responsabili politici la
I responsabili amministrativi e di ragioneria e di segretariato adesso Segretariato è un po'più defilato ma insomma disguidi ragioneria del Comune
è una è una definizione molto complessa ecco oltretutto questa questo Budget non viene definito una volta per tutte cioè
Attraverso il meccanismo dell'assestamento anzi dei più assestamenti possibili attraverso il meccanismo di un'approvazione in giunta iniziale e poi
Tutto il gioco degli emendamenti in consiglio eccetera insomma questa definizione del Budget in realtà è molto fluttuante
Questo è un è un primo problema
Perché ovviamente la possibilità di gestire qualcosa dipende dal dal fatto che questo qualcosa sia definito univocamente
Quindi diciamo che questo è una difficoltà che in effetti noi non avevamo abbastanza
Non avevamo valutato in tutta la sua diciamo importanza
E e questo proprio perché poi invece la ripartizione interna del nostro Budget a una serie di meccanismi e di come dire procedure
Anche di che con cioè procedure partecipata insomma in cui in cui questa discussione avviene coinvolgendo
Una serie di soggetti il abbiamo per esempio un coordinamento dei responsabili delle biblioteche abbiamo un coordinamento territoriale dei presidenti delle
Delle varie circoscrizioni con cui comunque diciamo per gli atti fondamentali si dialoga
Il parere
E consuntivo d'accordo però
E questo è ovviamente un punto fermo insomma da cui
Non è possibile tornare indietro però voglio dire esistere non pesi sono dei tempi e dei modi dei modi per cui questa discussione
Di come il bilancio viene poi usato di come come il Budget e usato
E non è semplicissima in realtà non è l'avevamo pensato anche abbastanza diciamo così articolata anche perché pensavamo a al fa alla al fatto che fosse che avvenisse una volta per tutte senza una volta l'anno
E invece questa cosa non succede questo questo è questo è un primo elemento diciamo negativo da da SARS da sottolineare a proposito delle difficoltà di cui parlava
Giovanni prima insomma qui è chiaro che c'è una difficoltà ad organizzare e ha programmare
Non solo la spesa ma anche il lavoro insomma di tutte le persone di tutti gli operatori se manca questo primo dato di certezza
Probabilmente ecco cioè o c'è ovviamente anche da dire che questo questo questa certezza questa questa mancanza di diritti è particolarmente
Così evidente ovviamente del primo anno anch'anche perché siamo nel primo secondo anno di vita insomma
Ma la seconda la seconda questione che
Secondo momento di frizione Rispetto tra l'istituzione e e diciamo l'amministrazione comunale nel suo complesso
Cioè nasce da una da un anche qui da un fenomeno abbastanza che adesso anche alla società ci fa ci appare abbastanza chiaro che forse non avevamo sufficientemente messo a fuoco cioè si tratta di questo il nostro la nostra come dire
Automi autonomizzazione
Si è in sei si inserisce temporalmente ma anche come dire in un quadro così di riferimento generale all'interno di un profondo cambiamento che la che per esempio l'amministrazione comunale
Di cui è investita l'amministrazione comunale comune in in generale nel nostro Paese in questi anni
Per esempio soltanto sempre per rimanere a livello di considerazioni diciamo di Budget la no nascono in questi anni
I centri di costo no cioè il passaggio dai capitoli di bilancio al centro di costo
E nascono soprattutto anche qui non è un problema tecnico nascono delle
O perlomeno si mettono le basi una serie di responsabilità diciamo a livello dirigenziale
Che vogliono quindi fare un un passo avanti no da parte così di una di una classe amministrativa abbastanza così
Poco reattiva come dire come è stata fino adesso
Il problema della gestione viene posto a più livelli all'interno del Comune
E viene individuato però un un elemento punto di riferimento per questo per questo problema che è appunto il cioè il responsabile del centro di costo a questo punto quindi individuare
Ecco il cosa ci dire questo responsabile centro di costo e corrisponde nel nostro organizzazione alla al capo dipartimento capo divertimento cultura
Ovviamente l'istituzione non può che essere all'interno della dipartimento cultura logicamente però ecco questa
Da una prima abbiamo avuto un po'questo scollamento da una parte no c'è un una un'identificazione di responsabilità e di autonomia gestionale in una figura che e il capo dipartimento dall'altra all'interno di questo dipartimento c'è una struttura che reclama non questa parziale
Autonomia ma un'autonomia totale
L'anno in coincidenza di queste due figure e alticcio ha portato una serie di di punto di problemi a livello di procedure a livello di te di di di terminazione di tempi anche qui tempi certi e modalità sicure di di svolgimento di una serie di di operazioni
In sostanza dopo un anno e mezzo di vita
Pensiamo che la la scelta dell'autonomia per quanto riguarda l'istituzione comporti anche
L'uscita dell'istituzione dal dipartimento dalla struttura dipartimentale
Questo
Questo comunque voglio dire a livello di coordinamento con tutte quelle che sono le altre strutture culturali no si può realizzare sia sia perché poi la delega alla cultura è unica ma delega politica economica sia anche su verificata su progetti concreti ecco in realtà a questo punto ci troviamo su una in una situazione informalmente di coordinamento tale coordinamento è sostanzialmente inesistente almeno io parlo sempre del della mia situazione però ecco il coordinamento di a livello di dipartimento tra non so i responsabili della politica museale i responsabili della politica dello spettacolo irresponsabile Aprica delle biblioteche cioè non è mai avvenuta non c'è non è una prassi corrente allora tanto vale oltretutto non avendo in cambio questa questa che può essere un valore aggiunto alla alla all'operatività del del sistemi bibliotecari
Tanto vale ecco fare secondo me questa scelta più radicale e su questa dei in effetti mi sembra no anzi ci sembra forse che questa sensibili cioè che ci sia una sensibilità ci si è si è stato accolto ecco questo problema e che ci sia nella almeno nella così nella direzione politica attuale del Comune di Roma una sensibilità per cambiare mutare questa situazione
Queste erano soltanto diciamo due del volevo fare in sostanza tanto gli esempi concreti ecco non parlare
Ormai discorsi sull'autonomia un po'li abbiamo alle spalle cioè si tratta adesso di verificare sul campo giorno per giorno quali sono
E su che cosa si misura questa autonomia queste che ho indicato per quello che riguarda la nostra situazione mi sembra che possano essere i due punti su cui nei propri proprio nei prossimi mesi
Dovremo ancora lavorare
Credo che sia importante sottolineare questi problemi queste difficoltà che quando nel mille novecentonovanta fu approvata la centoquarantadue giustamente cretacei
Ventucci asma AMMO tutte perché poteva essere effettivamente la una strada da praticare e infatti non moltissimi ma alcuni enti locali erano utilizzata questo appunto della istituzione cioè questo organismo strumentale del Comune attraverso il quale gestire il servizio che non hanno rilevanza imprenditoriale poi però con la
Esperienza sono emerse alcune questioni in parte forse
Anche il disegno di riforma della centoquarantadue potrà intervenire
Nel risolvere alcune questioni in parte altre normative come sentiremo anche tra poco Merlo superano qualche modo la centoquarantadue ricordate che quando c'è stata la
A tavola rotonda alla quale ha partecipato ne Erika cari a la Regione Piemonte ha illustrata anche quella proposta che regioni UPI Anci
Hanno avanzato per quanto riguarda la gestione dei beni culturali le potesse dar vita fondazioni Fondazione di partecipazione diceva in cui era possibile vedere insieme privati soggetti privati
Con una partecipazione che era anche fiscalmente incentivata e soggetti nello pubblici che comunque mantenevano il controllo l'indirizzo su questi organismi
Sicuramente in certi casi può essere applicato per quanto riguarda le biblioteche probabilmente quella strada non avrebbe molto pro futuro però ci sono e credo una serie di questioni di cui poi sentiremo parlare anche oggi ma sul problema delle istituzioni poi torneremo con altri interventi adesso
Interviene Anna Maria Tammaro che come vede dicevo
è coordinatrice azionate biblioteche della dell'Università di Firenze
Con lei discutiamo di come
Ci si attrezza all'interno del mondo delle biblioteche dell'Università per
Calare anche nelle biblioteche questa novità che l'autonomia universitaria
Io ho un timore lo anche manifestato dialogando bonariamente polemizzando con Anna Maria sulle pagine dei nel ripetere che l'oggetto
Il timore è che siccome l'autonomia dell'università viene vissuta mi pare almeno in molte realtà essenzialmente come autonomia di Baggio o Budget Tarja come si dice con termine orribile
Il rischio è che quando poi si va a valutare il servizio di biblioteca si finisca col privilegiare l'efficienza quell'appunto più legata al discorso autonomia del saggio
Piuttosto che valutare la proiezione riserve Ezio delle biblioteche la capacità di erogare servizi e quindi l'efficacia delle biblioteche
Ma sentiamo adesso come appunto a Firenze sono attrezzati per gestire loro biblioteche in questo climatica autonomi
Il rischio verissimo la tra le problematiche dirò come con una lotta continua si cerca di arginare
Comunque il
La rivoluzione dell'università e è stato causata autonomamente da un quadro legislativo corti completamente cambiato dal decreto legislativo ventinove che già è stato nominato da il la legge cinque tre sette del novantatré che ha istituito l'autonomia di Baget per l'università
E ultimamente
Dalila Bassanini
Ma quella che più importante per l'università e il proprio la legge cinque tre sette del novantatré che
Fu associata alla finanziaria del novantaquattro e che ha avuto delle conseguenze veramente importanti per l'università nel senso che mentre prima i finanziamenti venivano dal Ministero
In divisi in capitoli
Attualmente arrivano solidi in due soli capitoli di cui
Uno è globalmente il Budget e l'altro sono dei fondi di riequilibrio che vengono attribuiti sulla base di una valutazione fatta dal ministero e parametri che al ministero
Questo ha significato che all'interno dell'università
è sorta competizione tra centri di spesa per l'attribuzione delle risorse Pernod bibliotecari significa che un posto in organico di bibliotecario
Deve essere contrattato con posti di ricercatore associato docente ordinario
Significa che gli spazi che noi occupiamo come biblioteche che tra l'altro cerchiamo sempre di aumentare sono in competizione con gli spazi dei Dipartimenti e degli istituti
Qualsiasi altra risorsa va contrattata
Ah quindi comportato anche un atteggiamento
A questo punto più attivo
Di gestione del sistema bibliotecario d'ateneo a livello d'ateneo
In particolare io dico che la discorso dell'autonomia
Sia organizzativa che finanziaria nell'università non può prescindere da queste tre coordinate metodologiche il coordinamento per l'università è essenziale avere un sistema bibliotecario
E non vorrei che si creassero col discorso autonomia dei malintesi una biblioteca che non dà servizi una biblioteca senza pubblico
Con pochi libri con uno bibliotecario e non può pretendere di a vere l'autonomia organizzativa e finanziaria di cui io Parrino
Deve
Organizzarsi non deve essere chiusa assolutamente questo nessuno quali chiuderla ma deve organizzarsi in sistema con altre biblioteche
Vicine della stessa specializzazione ai sistemi di coordinamento possono essere molteplici per avere una certa massa critica che le consenta di fare quel servizio che persona non può fare quindi il discorso di autonomia finanziaria crea proprio la necessità di modificare la struttura organizzativa oltre che funzionale delle singole biblioteche nell'ateneo
L'altra portato molto importante Dini questa rivoluzione che è usata dalla legge cinque tre sette Handy che non si lavora più come grosso modo fanno tutti
Sul quotidiano
Ma si lavora per Progetti e problemi
Il la progettualità vi assicuro che una conquista difficile non non fa parte della cultura dei bibliotecari
Programmare e pianificare è uno sforzo
Che da però molta soddisfazione
L'altra faccia della autonomia è la valutazione anche qui non c'è abitudine ad essere valutati
E invece noi dobbiamo cominciare a pensare la valutazione non come controllo ma proprio come metodologia progettuale una fase del Progetto la valutazione perché serve a rimborsare il Progetto
La valutazione con la cinque tre sette è sia auto-valutazione cioè valutazione interna che fanno vita amministrativa ma anche valutazione Esterna che viene operata dai nuclei di valutazione che ogni università tenuta a costituire
Brevemente l'esempio di Firenze
Dunque Firenze
Era nel novantacinque inizio del novantacinque composta da circa centoventi biblioteche
Un Baggio sette che per l'acquisto di libri intorno ai sette miliardi ma con un Budget totale per il sistema bibliotecario che arriva a trentatré miliardi
Che circa il tre per cento del Budget dell'università
In biblioteche
Erano come pensa in molte altre realtà isolate
E i bibliotecari
Facevano capo o a biblioteche propriamente dette biblioteche di facoltà o di grossi dipartimenti o a fondi librari nei dipartimenti
Lei
C'è stato un progetto di riorganizzazione sulla base del quale sono state centralizzate le procedure di catalogazione e acquisizione a livello di sette Poli gestionali
Poli gestionali significa che con questo progetto è iniziata l'autonomia organizzativa per i bibliotecari
I bibliotecari sono autonomi e direttori di questi popoli che fanno la gestione il personale che faceva capo ai docenti è stato tra attribuito ai bibliotecari
Quindi direi che ad oggi non abbiamo completato l'autonomia dal punto di vista finanziario perché siamo in attesa del River Regolamento
Che dovrebbe definire il Poli come centri di responsabilità ma abbiamo già attuato l'autonomia organizzativa e funzionale in particolare per quello che riguarda la distribuzione delle risorse umane
All'interno dei poli i servizi la riorganizzazione dei servizi
Si è cercato di rinnovare l'organizzazione con gruppi di lavoro e gruppi ad hoc
Questo è stato l'impresa più difficile perché in una struttura burocratica come era e tende a rimanere l'Università di Firenze
Mettere da parte le qualifiche funzionali i livelli e le gerarchie è l'impresa più difficile
Il il progetto è iniziato dall'analisi dei costi
Questo la una avuto una spinta iniziale
Che è stata quella del direttore amministrativo il progetto di riorganizzazione delle biblioteche ha avuto avvio nel novantaquattro quindi un anno prima che io arrivassi all'Università di Firenze
Per iniziativa del direttore amministrativo che applicando il decreto legislativo ventinove
A tolto diciamo la direzione delle biblioteche ai docenti
Perché riteneva che giustamente che la direzione spettasse fosse un compito gestionale
Quindi il direttore amministrativo hanno minato i bibliotecari coordinatori di porno e ha nominato poi mi coordinatore del sistema d'ateneo
E nel
La prima richiesta che io ho avuto è stata questa della quantificazione
Richiesta che devo dire mi ha aiutato poi moltissimo al
Di di introdurre la nuova organizzazione perché
Quantificando le risorse
è stato molto più semplice sia elaborare il progetto esecutivo di riorganizzazione sia rispondere con dati e criteri obietta obiettivi alle lotte che ho dovuto insieme ai colleghi
Sanare con
Tutti quelli che avevano perso dei privilegi in questa riorganizzazione
I dati i numeri sono stati dei criteri obiettivi da opporre alle proteste
Le biblioteche
Dunque ogni bollo ha più biblioteche e più punti di servizio i punti di servizio sono alcuni fondi librari che sono stati
Aperti con orario c'erto dalle biblioteche
Le biblioteche all'interno dei Paolini sono diventati centri di responsabilità anche se per ora solo sulla carta perché no il Budget
Attribuito ma è gestito
E anche non non ancora in piena autonomia per quello che riguarda le risorse finanziarie
Si è arrivati a una classificazione dei punti di servizio
Quelli da tenere aperti quelli no è stata elaborata una ma matrice anche qui brevemente faccio vedere per uno dei poli
Attribuendo un punteggio ad ognuno dei fondi
Secondo questi criteri che erano la qualità del servizio la disponibilità e l'accessibilità
I fondi librari che avevano un punteggio Buono diciamo alto realtà nessuno avuto più di sessanta
Sono stati attrezzati per essere coordinati dal Polo
Nel senso che sono accentrate le procedure di acquisizione catalogazione e cella mobilità all'interno del Polo del personale che assicura l'apertura minima per un minimo di ventuno ore di questi punti di servizio che sono ritenuti altamente specializzati e quindi utili per il sistema bibliotecario
Sono stati poi evidenziati i centri di costo i centri di costo sono le linee di attività
Che vengono svolte nelle biblioteche
Per le linee di attività c'era stata una commissione nel novantadue che aveva per il sistema bibliotecario elencato tutte le attività che si fanno nelle biblioteche universitarie ai fini dell'individuazione dei carichi di lavoro
Queste linee di attività sono state semplificate come nel il progetto di riorganizzazione delle biblioteche
E in particolare sono state ridotte a queste che qui vedete procedure gestione servizio bibliotecario attività conto terzi e costi comuni
Procedure sono acquisizioni e catalogazione i servizi tutti quelli al pubblico attività conto terzi perché nelle biblioteche universitarie spesso c'è questa
Fatturazione per utenti Esterni all'università
Costi comuni che direzione coordinamento segreteria portierato eccetera
Sono stati poi sulla base di di questo di un di una formula evidenziati i carichi di lavoro del personale super sempre semplificare molto velocemente
Quello che è stato
Poco fatto questo è un
Modulo che mensilmente ogni persone dello staff ferisce vive
Per scomuniche per personale bibliotecario e mensilmente deve dire qual è la percentuale di tempo che ha
Passato in ciascuna di questi centri di costo macro attività
Sulla base di questo
è stato possibile calcolare qual era la distribuzione iniziale del lavoro
Quella da cui siamo partiti
Era
All'inizio del novantacinque
Era questa in cui c'era pochissimo personale al pubblico molto personale negli uffici chiuso
Dal novantasei è stato ridotto il carico delle procedure è stato aumentato il personale ai servizi a livello di Polo quindi aprendo anche dei punti di servizio che erano chiusi
Questa riduzione di personale delle procedure avuto il risultato
Direi forse sorprendente che è stato eliminato l'arretrato cioè diminuendo le persone non c'è più arretrato aumentando le persone al pubblico si sono mancati servizi
Quindi direi che è stato son stati risultati positivi
Però restavano dei problemi nel senso che
Forse quelle immaginate anche voi ma non molti dei blog e cari non erano contenti
Ritenevano di lavorare di più
In realtà
Il concetto di mobilità è stato contrattato con con un accordo con i sindacati
I bibliotecari e non amavano spostarsi nei vari punti di servizio
Ma all'interno del Polo questo è stato appunto c'è stato un accordo con i sindacati
Riceve un incentivo ricevo un incentivo chi partecipa a questo momento di servizi
Sia con la mobilità all'interno dei poli sia
Vi rinunciando diciamo alle qualifiche alle mansioni e prestandosi a fare dei servizi al pubblico una volta a settimana tutti a turno chi cataloga Balibar una volta a settimana al pubblico lo stesso tutti gli altri
Riceve appunto un incentivo c'era però il problema che sviluppando i carichi di lavoro non c'era ancora equità c'erano dei poli in cui il personale era
Più di quello che sarebbe stato necessario altri poli in cui invece
Ce n'è reale bisogno e questo dipendeva perché in passato non era stata mai fatta un'attribuzione razionale delle risorse umane ma i bibliotecari era noto
Con criteri più o meno clientelari diciamo no attribuiti alle varie sedi
Quindi è stato trovato dal coordinamento centrale una formula una matrice per stabilire quelli che erano lei necessità di ciascun popolo
Ho esaminato varie formule di distribuzione delle risorse umane
In particolare c'è una formula del Censis che era stata elaborata proprio per le università e si basa sulla sui carichi di lavoro
C'è una formula un po'vecchia datata di grande a Nathan che si basa però sulla sulle procedure sulla quantità di procedure io ho scelto una la formula delle biblioteche universitarie di College americane perché era la più orientata al servizio che è poi quello che è il mio modello di riferimento la biblioteca che ho in mente io come coordinatore non è la biblioteca che costa meno è la biblioteca che da maggior servizio nell'ambito delle risorse disponibile
Innanzi a questa formula ho potuto quantificare quanto quali erano lei
Chiamo il l'equiparazione che si doveva stare del personale
Per inciso non me l'hanno fatta fare nel senso che ho fatto ventisei trasferimenti che mi hanno annullato questo il per inciso comunque e
Il discorso è ancora aperto quando ritornerò acquirente ricomincia la contrattazione con i sindacati
Insieme a questo lavoro di ridistribuzione delle risorse umane perché da siamo partiti soprattutto da quello per riorganizzare i servizi
Contemporaneamente ho iniziato a costruire una banca dati che mi sembrava essenziale sia per me
Per
E il mio per prendere decisioni sfida per le richieste che poi ricevevo dall'amministrazione dal rettore dal direttore amministrativo
E è una banca dati che raccogliere
Dati sulla base di questi dati a un sistema di indicatori la banca dati è in linea c'è un sistema di visualizzazione e quindi sia il direttore amministrativo che gli altri organi accademici possono interrogarla nella Ritter interna dell'università
Lei è stato un lavoro per me molto utile
Che
è stato tra l'altro anche avuto riconoscimento diciamo ufficiale che non ho cercato anzi mi è stata per me la sorpresa del nucleo di valutazione senza io costantemente valuto il mio sistema
Sita di Firenze ha fatto un'analisi e ha pubblicato dossier su quello che era stato allora il progetto di riorganizzazione delle biblioteche
Ecco io ritengo che questo sistema di valutazione sia quello che poi da il valore a tutto quello che è stato fatto e che ha posto le basi pone le basi per quello che dovremo fare perché siamo solo all'inizio dell'opera
Qui solo per curiosità volevo farvi vedere quella che era un po'la distribuzione del della spessa
Per il sistema bibliotecario di Firenze così potete confrontarlo con quello di altre università
Per il personale abbiamo circa il sessanta per cento della sentenza
Il materiale librario quasi il quaranta per cento
Si spende ma abbastanza per rendere le rilegature e poi c'è altre spese che il sette per cento
Lo standard che vedete qui è quello che dà arranca Nathan
Come vedete tra ingannata dal diceva quaranta per cento materiale librario
Sessanta per il personale ridere quattro per cento per le rilegature
Dunque chi indica attori
Che noi abbiamo sulla base dei dati poi
Riportato questi indicatori essere fanno parte del rapporto annuale sul sistema bibliotecario del viene diffusa
Sono indicatori generali che corrispondono a quelli della Crui la Crui è la Conferenza dei rettori delle università italiane e da tempo
Sì richiede annualmente alcuni dati che vengono
Con calcolati in terra una valutazione complessiva del sistema bibliotecario molto spesso le biblioteche sono un sistema indiretto di valutazione che l'attività sia didattica e di ricerca
Quindi posti di lettura per iscritto metri quadri di Blatter che per iscritto in più noi abbiamo aggiunto un indicatore che ci sembrava utile che il personale rispetta l'utenza
Rispetto a questi indicatori vedete che abbiamo evidenziato che c'è questo questo sarebbe il rapporto che prevede le biblioteche americane cioè le biblioteche americane prevedono un bibliotecario ogni cinquecento persone
Il Polo due che è quello che sta fuori di questa linea di molto e quello che ha carenza di personale corrisponde alle biblioteche di architettura ingegneria il Orosei che quello che sta
Che ha più personale corrisponde a Medicina
Potete immaginare perché medicina c'è tanto personale intimo è perché era distribuito nei vari fondi
Delle varie biblioteche di medicina
Ci saranno poi questo gruppo di di indicatori risultati del Progetto
Che noi
Controlliamo con un buon ritmo Nitra raggio mensile e questi indicatori si danno notizia di aggravi di lavoro sia nelle procedure interne sia in quelli che saranno i servizi al pubblico per le procedure interne in particolare abbiamo una Pacchetto statistico del nostro prototipo di SBN che è stato elaborato dalla Biblioteca Nazionale di Roma e che invece è stato concesso gratuitamente che si evidenzia tutti i colli di bottiglia delle procedure interne e attraverso questo monitoraggio continuo a questi dati che vengono dal centro di calcolo del sistema di automazione siamo in grado di calcolare
Quanti sanno i minuti per operazione di catalogazione occupanti sale i giorni necessari perché è un libro che arriva in biblioteca venga messo sugli scaffali
Attraverso queste o sistema di monitoraggio è stato possibile quando vedevamo che c'erano degli aggravi creare delle squadre
Gruppi ad hoc
Che raccoglievano personale da più poi lì e contemporaneamente andavano ad aiutare dove c'era un arretrato in questo modo non abbiamo più arretrato
Gli altri indicatori che
Sono le stesse in contanti stavano questi indicatori di economicità ed efficienza
E che ci vengono chiesti in particolare Daniel direttore amministrativo ma anche dei nuclei di valutazione
E in questo indicatore di efficace che noi consideriamo per ora prestiti per iscritto di ricerche Ina opache per iscritti e stiamo ad essa avviando un'indagine un questionario per l'utenza deve dare anche un indicatore di qualità a questo che un in vignettisti che sanno indicatori puramente
Di quantità
Infine produttività questo è un indicatore nostro interno che non viene neanche pubblicizzato e che serve vere monitorare quella che è la produttività dei lavoratori
Dal prossimo anno sulla base di questi indicatore verrà dato un incentivo anche questa volta il personale
Questo appunto ancora deve essere definito l'accordo però ci sarà un livello minimo di produttività che dovrà essere mantenuto costante anzi andrebbe migliorato e sulla base di questo minimo verrà attribuita questi incentivi
Ecco spera di essere stata emittenti e poi lasciamo le problematiche
Come abbiamo sentito che ne ha fatti della
La novità autonomia richiede essenzialmente appunto un
Mosca torna il bibliotecario deve passare Altuna formate gestione particolarmente impegnativa che appunto quella diciamo per obiettivi legato appunto anche mi dà questa capacità dei definire programmi di assumersi anche la responsabilità della gestione
Ieri
In questo conta nel settore di importanza centrale il ruolo del dirigente più volte è stato fatto riferimento alla figura del dirigente e in particolare a questo nuovo rapporto che tende a instaurarsi tra chi ha compiti diritti interi Sordi direzione politica diciamo della biblioteca che invece deve
Ti deve gestirla
Il il rapporto del veggente con gli amministratori il rapporto tempi per legare con gli amministratori è sempre stato un rapporto difficile conflittuale va in qualche modo adesso arricchendo sì o complicandosi al secondo punto di vista di una serie di aspetti nuovi su questo abbiamo chiesto d'intervenire al Giorgio lotto per
Aiutarmi in qualche modo a raccogliere certi passaggi del suo intervento vi ricordo che Giorgio l'otto per direttore della istituzione che gestisce appunto aveva tra Gaber togati vicenza quindi dirigente in una struttura che ha una sua autonomia a in particolare chiusa un'altra caratteristica per coi l'abbiamo chiamato quei un una di quelle che si davano delle gente a contratto quindi di quelle persone alle quali era stato chiesto di fare per un determinato periodo di tempo certe al consiglio dopodiché si vedrà
Io ricordo che quando fu fatta questa proposta Giorgio lotto ci incontrammo ne parlammo vi era un po'preoccupato perché effettivamente
è una sfida importante e impegnativa che nasce da un rapporto fiduciario tra amministratori un esperto un bibliotecario intelligente anche ovviamente poi significa sentirsi messo alla prova tutti i giorni
Sentiamo che cosa da raccontarci
Sì Giovanni si è dimenticato di dire che in quel caso quando io ero tutto turbato da questa scelta che mi doveva comportare i licenziarli deve comportare licenziarmi da un ente presso cui operavo come responsabile della biblioteca
Sì nevicate dire che mi ha pregato anzi ne quasi ordinato di accettare per poter poi venire a raccontare di come è andata com'è andata la cosa non per la verità ce ne fu anche un altro aspetto
Lui mi disse se poi però fra cinque anni non mi rinnovano il contratto gli occhi affaccio vengo a caso tu qua
Gli risposi siamo in cinque magari ci stringiamo un tozzo di pane non si nega a nessuno
Insiste
Sì Giovanni ha già anticipato che io mi trovo
Per sorte a sintetizzare
Nel mio attuale ruolo tre momenti di diciamo così innovazione di autonomia gestionale
Il primo istituzione ma di questo ha già parlato Maurizio Caminito
Il secondo è il ruolo del dirigente il terzo questo ruolo di dirigente a contratto a tempo determinato prego per parlare del di quest'ultima figura io vorrei soffermarmi un attimo prima inquadra alla nell'ambito del discorso più generale della dirigenza
Non una un un discorso che secondo me ha fatto sì che risulti sostanzialmente superata ma di questo potremmo parlarne anche successivamente almeno sul piano
Della gestione l'opzione istituzione a sicuramente altre valenze ma sul piano gestionale probabilmente sul piano della della ricerca dell'autonomia questa opzione come già si intuiva da quello che è stato detto anche stato detto Giovanni probabilmente possiamo considerarlo superata
Sopprimiamo cinque un attimo solo su questo discorso della dirigenza
Tutti sappiamo credo che il
La separazione la ridefinizione dei ruoli da un lato dell'amministratore politico e dall'altro del dirigente
è stato considerato in questa riforma della pubblica amministrazione come uno dei passaggi chiave
E ne sono state
Testimoni
Leggi importanti come la centoquarantadue più volte citata che riguarda
Gli enti locali
Ma anche la ventinove novantatré il decreto legislativo ventinove novantatré in materia di pubblico impiego il decreto legislativo settantasette di riforma della finanza locale e e la legge Bassanini anche questa citatissimo viso per citare solo i elimina riferimenti di leggi più importanti ed è
Tra l'altro questo riproporre costantemente un'impostazione di diversificazione di ruoli che sta facendo sia a mio avviso che quella disattenzione sul piano applicativo quanto meno che in un primo momento si era notata
Rispetto a a questa indicazione stia pian pianino sparendo anche se io credo troveremo per molto tempo ancora
Patologie rispetto a a questa cosa
Quindi il quadro che è stato previsto è quello di da un lato che prevede da un lato una direzione di tipo politico
Gli amministratori politici con compiti di Indirizzo e di controllo come sappiamo e dall'altro una direzione di tipo più amministrativo più tecnico più gestionale con aspetti attuativi
Il manager pubblico io non mi soffermo poi tutt'al più lo facciamo successivamente su quelle che sono le prerogative particolari del del ruolo del dirigente
Nella pubblica amministrazione oggi
Il manager pubblico così come viene chiamato con un termine che
Del mi piacerebbe poter non usare
Per sostituirlo Marine un termine entrato dalla lingua italiana e anche magari meno confronto comunque così lo continuiamo a chiamare i manager pubblico potrebbe dunque almeno sulla carta di ampia discrezionalità
I governi potrebbe dunque sul piano della gestione di ampia autonomia
Avrebbe infatti superato il rapporto di subordinazione agli apparati decisionali di carattere politico da cui ricordiamo comunque dipende per l'incarico
Per la presa d'atto dell'indirizzi politici per la verifica dei risultati della gestione
Ha invece la responsabilità di un Budget ha un potere di spesa autonomia nell'organizzazione degli uffici e nella gestione delle risorse
Naturalmente e giustamente ha responsabilità penale civile amministrativa contabile e aspetto non secondario che a mio avviso in positivo importante può essere licenziato anche se a quanto ho capito questo non dovrebbe valere per tutte le fornì dirigenza pubblica almeno per il momento
Interessante anche sottolineare come ci sia stato una rivisitazione anche della struttura del sistema retributivo della dirigenza
Anche se discorsi fatti più o meno a tavola in questi giorni di congresso hanno fatto vedere come tanti dischi tante parole spesso poi lasciano mantengono una grossa distanza nel su questo piano tra la managerialità pubblica e la managerialità privata
Comunque sia
Oggi la struttura della retribuzione del dirigente prevede oltre ad un
Ad una base fissa prevede una retribuzione di posizione ed importantissimo a mio avviso una retribuzione di risultato
Questi discorsi
Evidentemente vogliono dire anche che bisogna misurare
Bisogna misurare e lasciarci misurare e che questo fatto della misurazione deve diventare una costante non l'eccezione del del l'altra parte questo l'abbiamo sentito tante volte anche anche Nene discorsi di questo pomeriggio
Ovviamente una rivisitazione di tal fatta della del ruolo del dirigente crea stimoli ed occasioni non di poco conto per migliorare le prestazioni che vengono offerte crea le premesse per stimoli gestionali per la creazione di strumenti gestionali
Molto più efficienti
I passaggi obbligati li abbiamo sentiti tante volte sono l'abbandonare logiche di gestione per adempimenti passando alla gestione per obiettivi
Il fare del Budget del bilancio in una gabbia di capitoli ma un'occasione di una programmazione che tenga rigidamente al centro il cittadino
E mai lente in semmai logiche prettamente burocratiche anche questi discorsi li abbiamo sentiti anche poc'anzi
A me piace evidenziare come questa figura di manager pubblicò nasce in sostanza con nell'Est con le stesse logiche che definirono la nascita della managerialità privata
E queste logiche sono in sostanza l'ampliarsi il potenziale sì il crescere di livello delle strutture
Non è un caso ad esempio che sempre più spesso ne sentiamo parlare dei Comuni come di aziende multi prodotto di terziario avanzato
E io non credo ci siano eccessi Wien fasi e non credo neanche che questi discorsi non possano essere applicati alle biblioteche
In effetti la nascita del manager e azienda privata coincise con il crescere della stesse che portò alla trasformazione in società di capitali con personalità giuridica autonoma e alla separazione della proprietà
Dall'azienda
Dalla gestione dell'azienda che fu affidata invece a queste figure che avevano compiti di programmazione e riorganizzazione di direzione di coordinamento di controllo di misurazione in sostanza avevano il compito di di ricercare ad hoc in ogni modo
L'efficienza
Non è per caso una stranezza questa similarità
Tra discorso pubblico discorso privato perché come sappiamo uno del del delle linee conduttrici di questa riforma della pubblica amministrazione è la privatizzazione del pubblico impiego e qui si inserisce anche il discorso sopra citato del della dirigenza a contratto a termine
Ne parlava di questa opzione già per gli enti locali centoquarantadue novanta
E e poi
Venne ripresa per quanto riguarda l'amministrazione statale dalla ventinove che poi perfezionata da ulteriori testi
Ventinove del decreto legislativo ventinove novantatré
Non c'è dubbio che ha trovato maggiore riscontro nell'ente locale piuttosto che nell'amministrazione statale
Questo probabilmente perché abbiamo rivisto figure come quella dei sindaci e dei presidenti delle province e non c'è dubbio che soggetti politici forti richiedono partner tecnici affidabili
La Bassanini ha precisato due tipi di figure
A di di dirigenza a contratto a tempo determinato una prima
Che al di fuori della dotazione organica che non può essere presente per più del cinque per cento di quello che è la l'organico di dirigenti di quella di quell'ente
Ed è una dirigenza che si affianca strettamente
All'amministratore politico
E lo coadiuva nei suoi nelle sue attività
è evidente che questa figura decade con il decadere del dell'amministratore politico che la individuata
Il secondo invece de di questo che vogliamo parlare io appartengo a questa seconda specie animale
Il secondo invece un dirigente previsto nel nell'organico
Per un posto previsto nell'organico del Comune
Un dirigente molto meno legato alla figura del politico un dirigente molto più attento invece ad un servizio che vi è stato destinato
Sappiamo tutti come molti comuni abbiano già approfittato di questa opportunità
In particolare per figure come quella del city manager che hanno fatto molto scalpore anche perché son venute parallelamente una revisione di quella che la figura del segretario comunale
Un articolo apparso
Chiedo scusa nella nell'aprile di quest'anno sul Sole ventiquattro Ore diceva come
Siano
Fossero già più di cento i comuni che avevano adottato questa formula
E che
Comunque c'era un interesse crescente per questa per questa opzione
Non solo nell'articolo segnalava anche le attività all'interno delle quali queste figure sono state inserite preferibilmente diceva riguardavano l'aria economico finanziaria per un diciassette due per cento poi l'urbanistica per il quindici cinque per cento i sistemi informativi per i tre diciotto per cento
L'organizzazione l'ambiente il turismo il personale tutti questi per i sei e nove per cento le attività economiche dei cinque due per cento di tributi locali del gabinetto del sindaco il tre quattro per cento
Ed infine la dirigenza la direzione generale il con trottole del controllo di gestione la segreteria generale dell'uno e sette per cento non c'è traccia di cultura non c'è traccia di videoteche
è evidente che per tener fede al mandato del titolo che mi è stato dato che bisogna dire che vi è
Alla base di questo di questo dialogo vi è un rapporto di tipo fiduciario
Tu
Che può garantire a mio avviso anche buoni risultati di servizio pubblico in quanto l'amministratore si sente ovviamente più motivato ad investire quando esiste un rapporto di questo tipo un rapporto punto fiduciario con il responsabile della gestione
Però io vorrei sottolineare il fatto che questo nuovo
Non è sufficiente
Non è sufficiente per raggiungere i migliori risultati da questa situazione
E vorrei precisare anche qual è stato il
Il riscontro che si è avuto per alcuni versi nel momento dell'inserimento di questo figure all'interno in particolare punto di questi enti locali
Da parte della stessa dirigenza della dirigenza classica ad esempio c'è stata un'opposizione anche dura nel mio caso non personale
Ma un'opposizione che ha portato a a a forme uffici di ufficializzazione delle posizioni con interventi da parte dei sindacati anche a livello centrale eccetera
In effetti cosa succede che la dirigenza ha visto nel contratto a tempo determinato
Una frustrazione intanto delle proprie prospettive di aspettative di carriera
Dall'altro una sottovalutazione delle proprie capacità costruite sul campo a favore di un di esperienze spesso estranei all'amministrazione un tentativo della mi dell'amministratore e poi ecco
Terza cosa
Hanno visto
La la il tentativo un po'la furbizia dell'amministratore che dice mi hanno portato via la mia capacità di intervento sul piano gestionale benissimo io metto lì il mio uomo
E quindici posso comunque ci posso comunque entrare
Quindi non era non è sicuramente stato preso in considerazione apprezzato la possibilità di utilizzare energie diverse non è stata apprezzata la possibilità di creare un ponte ad esempio tra prove esperienze di provenienti dal privato e i il il pubblico
Con queste premesse
Mi pare evidente che un rapporto di questo tipo
Tra il dirigente e l'amministratore pubblico politico deve basarsi essenzialmente su una serissima professionalità da parte del primo una professionalità costantemente aggiornata una professionalità vorrei dire
Coltivata e questo scusate è sicuramente un fatto positivo per il servizio
Ma non è sufficiente neanche questo perché fa garantita anche il rispetto della professionalità da parte del politico
Vanno invitate le ingerenze da parte del politico
Va evitata la prevaricazione che sappiamo molto in molti casi è avvenuta da parte del politico sul piano sul piano gestionale
Bisogna anche dire che tutto questo è accaduto in momenti di scarsa chiarezza normativa
Si è avvicendato
In situazioni provvisorie in situazioni assolutamente in evoluzione
Per cui
Trovi l'amministratore che non riesce appunto rimanere al suo posto e tenta di entrare nei compiti del dirigente trovi anche e dobbiamo dirlo il dirigente che da un lato gode di una situazione anche economica più vantaggiosa in e non accetta e non accetta però il i gravami conseguenti gli oneri che gli competono conseguentemente
Troviamo anche delle strutture degli enti che non hanno ancora messo a punto adeguati strumenti di programmazione adeguati strumenti
Di di misurazione dei risultati eccetera
Potrei raccontarvi anche molti aneddoti ma il tempo non non ce lo permette ma per darvi un'idea a me è capitato di avere un Budget destinato per fondi di incentivazione
Di aver concordato con i colleghi alcuni progetti
Asta naturalmente garantendo poi questi fondi in una certa misura
E aver realizzato i Progetti e trovarmi alla fine una comunicazione da parte dell'organo politico mi dice guardate o dirigenti vocativo che abbiamo concordato con le organizzazioni sindacali e non è solo quindi una propria dichiarazione da parte della ministra del del del politico abbiamo concordato con le amministrazioni sindacali il Budget per l'incentivazione vanno dimezzati
Per cui io ho dovuto andare immaginatevi con quale capacità di contrattazione poi ti ti proponi ai colleghi andare da loro e di ragazze ha scherzato Vito metà di quello che le ho detto
Tappando si può giocare così
Cosa vuol dire a fare il manager in questo modo
Io direi che a questo punto è arrivato il momento di dare una risposta alla domanda sottesa
Probabilmente nella domanda nella nel titolo iniziale
Il management a contratto a tempo determinato dunque una forma di maggiore autonomia
Nella gestione del operativa delle strutture bibliotecarie
Per dare risposta io devo aggiunto un ulteriore tassello a questo puzzle
E il tassello si chiama mercato
Perché solo quando il dirigente contratto avrà la prospettiva di altre opzioni di lavoro
Che potrà giocare con l'amministratore politico un ruolo di tipo una una partita di tipo paritario
Fintanto che non c'è una possibilità un'alternativa di lavoro probabilmente e lo ribadisco c'è per il servizio un vantaggio perché c'è una maggiore attenzione da parte del politico però c'è il rischio di maggiore in ingerenza da parte dello stesso almeno il rischio c'è
Che ne sappiamo anche quali sono le le conseguenze che a volte sono accadute per queste per queste invasioni sostenere di ordine tecnico di scarsa quindi con effetti rischia di scarsissima rispetto nei confronti della nostra professionalità
Io devo dire che purtroppo in questo momento io non trovo traccia di
E Giovanni dovrà insistere con altri quindi non trovo traccia di altri esempi sentisse ci ci sono per potere segnalatemi segnate né di direttori di biblioteche
A contratto a a tempo determinato ciò che ci sono delle soluzioni messe a punto anche prima
Del del degli ultimi anni però non corrispondono a questa formula
Mi piace segnalare una iniziativa eque vado a concludere un'iniziativa che va proprio in questa direzione che tende a creare il mercato
Si chiama manager in comune
Ed è realizzata dall'Anci in collaborazione con il Sole ventiquattro Ore la prova potete trovare in Ancitel
Entrati in internet e la trovate è una piazza è un database in cui ogni ognuno che ritiene di avere i titoli per presentarsi come manager all'interno
Delle strutture delle enti locali presentai il proprio curriculum lo aggiorna periodicamente e per altro verso un ci sono gli amministratori sindaci eccetera che vanno a vedere trovano
E quanto meno hanno delle proposte
Da parte del di questo mercato una delle aree di attività previste sono quella delle biblioteche non solo è uscito cercato uno solo uscito farmi dare il numero di persone che hanno messo il proprio curriculum in questa in questa casella sarebbe interessante vederlo ma ancora più interessante sarebbe vedere
Quanto i Comuni rispondono a questa a queste proposte evidentemente
E
Io vorrei anche avanzare
Una richiesta a conclusione di queste mie considerazioni se queste valutazioni fossero discusse e condivise magari io credo che ci sarebbe
Anche uno spazio di intervento per l'Aib
Visto che la divulgazione di questa formula dovrebbe garantire un rinnovamento più frequente di energie motivate ai vertici delle nostre biblioteche
E garantirebbe anche un maggior rispetto come ho detto d'un maggior riconoscimento della nostra professione
Grazie
Io credo che dall'intervento di Giorgio molto mercati chiaramente i vantaggi che per il servizio ci possono essere nell'avere un direttore collocato in una condizione di questo tipo credo che al di là diciamo delle preoccupazione che si possono essere la sfida è interessante c'è ovviamente
Problema che non non puoi permetterti di sbagliare quindi bisogna darsi da fare credo che questo sia anche però uno stimolo professionale importante diciamo il il rischio di chi in qualche modo ritiene di aver completato
Il suo curriculum di aver ormai raggiunto una determinata situazione quindi tutto sommato non ha stimoli e a andare avanti forse una delle cause sicuramente non la sola una delle cause
Per cui certe biblioteche
Tirano a campare e quindi credo che sicuramente
Converrebbe che quella piazza non si riempisse presto di domande e offerte di lavoro
Quello un mercato di quel tipo rende appunto veramente libero il dirigente di fare fino in fondo il proprio mestiere se l'assessore non è d'accordo so di poterci litigare perché so che poi domani qualcun altro
Mi mi potrebbe chiamare se sono bravo altrimenti resto a casa giusto
Queste novità questo modo di vivere diciamo
La propria professione non riguarda soltanto i dirigenti non riguarda soltanto il reggente a contratto mi pare che si tratti dei cambiamenti che vestono complessivamente diciamo in un ruolo di del bibliotecario si espandono e torcono anche se in misure in forme diverse tutti di biotech carie abbiamo chiesto di parlarcene annerire Agostini che come vi dicevo presentandolo opera fino alla realtà quella delle videoteche pubblica dalla Lombardia che spesso guardiamo come ad un modello di riferimento come ad una situazione in cui appunto la gestione tutta improntata ai criteri dell'efficacia della managerialità
Grazie intanto mi scuso per la voce che non sarà la migliore grazie al vento di Napoli
Io ho accettato volentieri questo invito pensando di trovare il sole ma mi sono sbagliato
L'esperienza cui faccio riferimento si è collocata nel nord di Milano ma direi soprattutto riguarda e te trasferibile con alcune forzature che io andrò a dire e con alcune provocazioni anche utile al dibattito in quelle realtà anche prive di dirigenza realtà quindi dove Lippi cali sono insetti negli ottavi e comuni le qui Entità per abitanti si possono classificare tra i quindici mila e i cinquanta mila
Devo dire anche che così
Esperienze non sono sempre trasferibili in maniera diciamo uguale in tutti i posti ma i riferimenti per omogeneità ci possono essere
Riepilogando un po'anche quanto è stato detto prima
Noi siamo credo consapevoli che in questi anni si sono avuti modificazioni legislative notevoli cambiamenti regolamentari pure
Che hanno portato ostano portando al cambiamento della gestione negli enti pubblici
Gli argomenti forti sono da un lato la delle Gifi che azione e l'assimilazione del rapporto di lavoro pubblico a quello privato
Come citava prima Giorgio lotto e dall'altro la progressiva distinzione delle competenze tra gli amministratori la cosiddetta burocrazia nella sua variante articolazione
La progressiva definizione dei ruoli e quindi delle competenze e delle conseguenti responsabilità
Passa attraverso varie leggi come è stato detto dalla centoquarantadue del novanta all'ultima c'è la bassa Dini bis del novantasette recente Di Maggio
Particolari ricaduti si sono verificate si stanno verificando ma si verificheranno ulteriormente soprattutto nell'ambito degli enti locali
Facendo sintesi possiamo dire che agli organi di governo è stato assegnato il compito di indirizzo e di controllo politico-amministrativo
Vale a dire che si definiscono gli obiettivi i programmi da attuare e verificano la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite
Ai funzionari spetta la gestione finanziaria tecnica amministrativa
Compresa l'adozione come detto dalla legge di tutti gli atti che impegna l'Amministrazione verso l'esterno mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane e strumentali e di controllo
Ne consegue che i funzionari sono responsabili della gestione e dei relativi risultati
La Bassanini bis in particolare precisa questo concetto attribuendo ai funzionari
A prescindere dal livello vale a dire a prescindere che siano dirigenti o meno tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo
In sintesi
Si può dire che il è stato assegnato in maniera cara chiara il compito di gestione agli amministratori e altrettanto in maniera chiara di responsabilità gestionale ai funzionari
Con un particolare poi se vogliamo nuovo ma comunque che era in aria da molto che anche prima è stato citato cioè della responsabilità generali affidata siti me ne genera o al direttore generale come medio dice
La centoventisette
Ai funzionari la responsabilità gestionale dei servizi e con essa l'assegnazione delle risorse finanziarie umane strumentali necessarie per raggiungere gli obiettivi predefiniti viene assegnata dagli amministratori
Quindi non è no un atto autonomo
A seguito
E stiamo vivendo questo momento un po'tutti dell'approvazione del bilancio di previsione annuale l'atto formale consiste nella definizione del piano esecutivo di gestione il tecnico
Sappiamo che il PEG generale
E riferito a tutto l'ente locale
Dovrebbe uso il condizionale essere la sommatoria dei pecche dei singoli servizi
Uso questo condizionale perché credo che le interpretazioni siano ancora diversificati il funzionario in questa la lettura ovviamente
Il funzionario responsabili di servizio a cui viene assegnato il PEG deve predisporre il piano di attuazione
Nel quale vengono fissati oltre agli obiettivi alle risorse i tempi di realizzazione concetto nuovo
Tempi di realizzazione degli obiettivi le modalità di verifica e controllo dei raggiungimento dei medesimi
Se ciò non viene indicato
Non c'è piano di attuazione
E quindi viene a cadere l'oggettivo fine cadere il prete ecco il punto su cui diciamo lavorare
Io qui dico che a questi nuovi compiti gestionali e chiamato anche il bibliotecario nell'accezione ovviamente di funzionario responsabili di servizio o di struttura con più servizi
So che questa è una provocazione perché c'era tendenza almeno dai colloqui che ho avuto a rifiutare questo ruolo a rinchiudersi nel vecchio ruolo del funzionario diciamo pubblico nell'accezione più negativa
E nel caso in cui bibliotecario non rivesta vado oltre io non riveste il ruolo di funzionario applicarle dovrebbe attivarsi
File di brutte carie spesso per chiedere occorre portare l'assegnazione del PEG relativo al proprio servizio
E ciò non per uno strano effetto di masochismo professionale bensì per una rivendicazione un riconoscimento del possesso di quell'adeguata professionalità testualmente citato che è l'elemento sostanziale che dovrebbe guidare l'organo politico dell'idrante a fare l'individuazione dei responsabili di servizio
Cioè il provvedimento di nomina deve essere imperniato sul criterio della competenza professionale recependo anche quello che l'orientamento prevalente arriverò dottrinale e giurisprudenziale
Importato ad una concezione sostanziale e non formale
Della funzione di direzione
Che quindi va identificata nella preposizione di strutture di vertice in noi un particolare livello gerarchico
Sul piano pratico l'incarico quindi va ricercato soprattutto per l'assoluzione piena di autonomia nell'ambito del nuovo ruolo ruolo di gestore
Che oggi diciamocelo chiaramente determina il vero salto di qualità professionale tra i funzionari
Però ovviamente ancora una volta il bibliotecario è chiamato a mettersi in discussione in questa logica a ridefinire la propria professionalità
Appena acquisito sta ancora acquisendo le conoscenze per la gestione informatizzata dell'informazione dei servizi della biblioteca e per l'uso dei suoi strumenti tecnologici più avanzati
Diciamolo con notevole sconvolgimento non solo metodologico ora deve consolidare se non acquisire capacità direttive gestire i servizi attraverso la programmazione per obiettivi
Prendendo tutte le decisioni ritenute utili al raggiungimento degli stessi adottando tutti quegli atti amministrativi necessari
Proposte di delibere o determinazioni e rispondendo in prima persona dei risultati
Come si si è sentito anche prima nei precedenti interventi per gestire bene diventa indispensabile fare programmazione delle risorse
E dei tempi concordando con anche qui passaggio molto importante
Concordando con i responsabili delle altre strutture serventi esempio ufficio tecnico economato ragioneria eccetera le modalità operative i tipi di intervento richiesti per realizzare gli obiettivi fissati nel servizio
Occorre infine fare pianificazione vale a dire definire il piano operativo degli interventi
Individuando i responsabili di ciascuno di essi quindi non genericamente i i tempi di realizzazione di questi interventi
Verificando nelle compatibilità con le disponibilità finanziarie
Questa fase essendo su esclusivamente tecnica e dichiara competenza del bibliotecario
Tutto questo però fa dire che questa nuova gestione comporta un'assunzione di responsabilità
Che va aldilà parecchio a villa di quella che sino ad oggi è stata rappresentata dalla capacità di gestione di Bilotta economica del servizio
Si tratta ora di coniugare l'efficacia verso l'utenza con l'efficienza degli interventi nelle varie fasi gestionali assicurando neanche la massima economicità compatibile
Realizzare quindi la cosiddetta buona amministrazione che sottende alla filosofia e ha sostenuto sino a oggi disposto Lisi legislativo in termini pratici oggi bibliotecario devi imparare a gestire le risorse in una logica di compatibilità che passa attraverso come si è detto la ricerca dell'efficienza organizzativa l'ottimizzazione
Delle attività svolte dal personale
La razionalizzazione delle iniziative nei loro intersecarsi nel territorio
Affinché siano rispondenti al pubblico interesse e l'utilizzo di strutture e attrezzature che possono garantire un'efficacia crescente verso l'utenza
Il tutto sulla base della disponibilità finanziarie che comunque devono essere congrue
E questo è un punto importante per raggiungere gli obiettivi fissati nel petto
E da qui nasce un un bel problema
Cioè nasce l'esigenza pratica di lavorare per ottenere la condivisione degli obiettivi con il committente politico
Anche prima abbiamo sentito citare questo problema
E io dico che questo può essere fatto purché venga fatto in una fase preventiva la stessa stesura del pecche cioè in fase di elaborazione del bilancio
Le esperienze dicono che fattibile che è possibile
Ciò è ancora più importante se si tiene conto che la responsabilità gestionale comporta nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi come è stato prima citato
Anche provvedimenti sanzionatori sino alla rimozione dal posto di responsabile o il collocamento a disposizione
Concordo che anche qui c'è ancora poca chiarezza
Però sommo diciamo direzioni in cui sta andando
Ne consegue per contro che il raggiungimento degli obiettivi dovrebbe essere correlato riconoscimento di incentivi salariali
Attraverso la valutazione e il controllo di gestione
Qui ovviamente sul discorso dell'incentivazione necessiterebbe aprire una riflessione seria
Magari in altra sede affinché sia riconosciuta non più come mero salario accessorio distribuito più o meno equamente attraverso i contratti locali come mi ha sentito citare anche dall'otto ma come strumento reale e quindi sostanzioso
Legato strettamente al raggiungimento di obiettivi di servizio predeterminati così come già in vigore con il contratto collettivo per i dirigenti
Questo quindi dovrebbe essere trasferito anche i funzionari
Anche in quest'ambito però i bibliotecari nuovi bibliotecari dobbiamo diventare protagonisti propositivi e non lasciare sempre ad altri la gestione dei problemi salariali per poi solo lamentarsi
Risulta ormai evidente che alla professionalità classica del bibliotecario viene oggi chiesto un valore aggiunto che a sua volta deve essere trasmesso però Alia scritte assistenti ai collaboratori e a quanti comunque concorrono alla realizzazione degli obiettivi
Con i grossi problemi ti devo sentito citare anche dalla Tamaro prima
Diventa indispensabile però
Per essere coerenti attivare momenti di formazione e di aggiornamento
Sia di tecnica gestionale che di qualità quanto meno anzi direi di qualità totale
L'esperienza in campo
Inoltre
Per quanto minima su gestione di questo tipo
Ha già ampiamente dimostrato che si possono verificare forti divaricazioni tra quelli che possono essere gli obiettivi politico-programmatici degli amministratori e quelli che io dico devono comunque essere i servizi della biblioteca
Il problema
All'utilizzo di risorse professionali diverse risorse professionali esterni perché appunto proprio sulla qualità sulla qualificazione
Giocano il primo giocare
Nel conquistarsi uno spazio questo però avviene in un mercato
Il nome un mercato sopra il pungolato il confuso il sorgo aggio frequentato da molti abusi
In cui con una serie di problemi
Non soltanto perfetti
Coraggioso avvento da un po'di tempo a questa parte ha cominciato a proporsi in questa forma ma anche mi pare pericoloso le biblioteche
E pregiudicati dovrebbe perché alla fine per il rischio che rappresenta appunto il più scherzo corretta conti prestazioni offerte appunto perché il abusivamente interviene in questo settore
Grazie agenzie che anni operano in questo settore hanno recentemente costituito un'associazione associazione per la promozione per le imprese di documentazione e informazione
Che era utilizzato un acronimo Maspi di che credo sia
Va apprezzato il pubblico migliora Valdes rioperata
Inizia
Quindi sarò molto molto
Questo associazioni
Presieduto da Giorgio La marzo a marchio presso appunto civili parlerà proprio dell'utilizzo delle risorse professionali esterne
Mi aiuterò con un po'di lucidità e rendere la cosa o meno noiosa
Allora vi faccio vedere innanzitutto il nostro marchio no Serpentino e l'acronimo appunto è voluto così perché si potrebbe anche pronunciare aspirina però noi ci vogliamo chiamare ASPI di questa associazione è un'associazione senza scopo di lucro che è stata fondata nel mille novecento novantasei cioè sul finire
Dell'anno scorso da una serie di società operanti nel settore delle biblioteche degli archivi decenti documentazioni più in generale nel settore dell'informazione
Allo scopo di promuovere e tutelare e valorizzare l'imprenditoria privata ad alto contenuto professionale
Mediante una serie di incontri seminari su tematiche professionali e societari per esempio il primo incontro
Che abbiamo tenuto tra di noi è stato sulla normazione normative della V uno
Anche intendiamo presentarci anche come interlocutore unico qualificato presso autorità enti associazioni per discutere ovviamente dei problemi delle biblioteche dell'informazione
Diciamo che un altro cosa di cui ci proponiamo in quella proprio attraverso l'incontri periodici tra le associazioni certa di varie società all'interno dell'associazione e quello di arrivare anche ad un coordinamento delle risorse professionali proprio perché ogni società a delle proprie specifiche
E quindi l'incontrarsi e scambiarsi le esperienze lavorative un momento di crescita di tutti comunque per informazioni potete rivolgervi a me a Marta De Paolis Di Livio nota o Anna Chiara Solieri invece essere di Modena siamo il consiglio direttivo di questa associazione
E comunque se volete maggiori informazioni potete visitare le nostre pagine web fatte da farmi Bertini
Sul sito del Cilea la virtual library e adesso abbiamo anche una e mail che dovrebbe essere attiva dalla settimana prossima
Da un punto di vista geografico a Speedy è costituita vediamo un po'da
Oggi da tredici società vedete marcato in rosso le
Diciamo le regioni in cui
Abbiamo delle c'erano diverse società hanno delle sedi legali o operative speriamo comunque che altre società aderiscano chiedano di entrare
All'interno della nostra associazione
Allora inizia a questo punto è invece a trattare l'argomento
Delle biblioteche e dell'utilizzo delle risorse professionali esterni
Grazie
Cioè innanzitutto limiterò l'ambito dell'intervento al all'utilizzo delle risorse professionali esterne da parte di biblioteche pubbliche
C'è diritte che di Stato enti locali territoriali enti non economici eccetera questo non perché le biblioteche private non utilizzino risorse Esterne
Private anzi diciamo che è una pratica largamente diffusa
Ma perché diciamo che il le procedure che vengono messe in atto
In un rapporto quindi tra privato e privato sono molto semplici sono dirette sono molto discrezionali e si rimettono alla valutazione poi i risultati
Per una videoteca pubbliche invece fare ricorso ad una Risorsa esterne molto più complessa giustamente perché si tratta comunque
Di destinare amministrare delle soldi che sono comunque dei soldi pubblici di cui bisogna rispondere in modo trasparente
Da quanto giustamente diceva suo limine e da un bel po'di tempo no che anche le biblioteche pubbliche utilizzano le risorse professionali private Esterne diciamo
Diciamo crea una pratica che ha iniziato a diffondersi sul a finire degli anni settanta ed è comunque una per una un trenta sicuramente in ascesa
Che cosa si è ha iniziato ad affidare all'esterno all'inizio abbiamo avuto una serie di Progetti
Su scala nazionale ad esempio tutta una serie di Progetti nati nell'ambito della due otto cinque della pacchiano
Poi ci sono stati anche Progetti su scala territoriale locale cioè mi viene in mente i primi sistemi bibliotecari che venivano portati avanti proprio molto spesso anche da operatori privati
E poi abbiamo avuto una serie anche di progetti proprio da parte di singoli enti che utilizzano risorse esterne
Perché ma per una serie di motivi cioè ci sono gli interventi straordinari che ne so una donazione da catalogare
C'è la possibilità che si crei una indisponibilità di risorse cioè di professionalità Interna da dedicare ad un certo lavoro che non vuol dire soltanto professionalità che ne so di livello di livello diciamo alto no ma per esempio io so di biblioteche che non hanno a questo punto le le risorse per lui etichettare i libri cioè non è che non è il solo un problema di dire chi mi fanno sito web no
Ma
Proprio di anche di altro tipo abbiamo anche un parziale blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione
E forse c'è anche una politica cosciente da parte di alcuni enti di utilizzare l'outsourcing come uno strumento di controllo Dellas stesa cioè io provincia x che decido di mettere in piedi il centro di catalogazione
Perché mai tempo assumere che ne so quattro cinque sei persone magari lo affidano a società esterna e magari tra tre anni non mi interessa più
Fare questo tipo di servizio perché magari si creeranno dei comprensori più ampi della mia provincia allora non ho il problema di riconvertire il personale quindi delego all'esterno
Quali sono queste risorse professionali esterne sostanzialmente sono di due tipi sono i singoli operatori e poi i le società di bibliotecari
I singoli operatori vediamo un po'qua eccolo qua
Signorina
Sono il ricorso a singoli operatori da parte di biblioteche è abbastanza frequente avviene soprattutto per questi tre ordini di motivi
Cioè possiamo avere una partì una copertura temporanea magari di un posto in organico allora in attesa che ci sia un concorso non solo tra dieci mesi
Possono venire attivati dei contratti singoli con le persone
Comunque cose abbastanza limitate nel tempo
Proprio per anche questioni di rapporti giuridici che si vengono a creare con i singoli
Oppure ci può essere la ricerca di un certo consulente per un un rapporto di tipo fiduciario di cui parla di anche tu prima quindi voglio quella persona perché è quella perché devo fare un certo lavoro e mi fido quindi di quel professionista oppure possono essere interventi limitati nel tempo cioè catalogazione non so di piccoli fondi con delle risorse limitate per cui si possono
Dar vita anche a borse di studio cose simili
Secondo il tipo di
Operatori privati sono appunto le società di bibliotecari
Ai quali possono essere affidati degli interventi Complessi a livello organizzativo tecnologico di know how
Perché la società di bibliotecario sostanzialmente che cosa in più no rispetto al singolo
All'organizzazione aziendale cioè dei supporti logistici dei supporti strumentali
Cede ai repertori e a i personal computer ha una capacità di gestione autonoma amministrativa per cui in grado di coordinare e trattare più persone ha una professionalità verticale quindi siamo in tanti all'interno di ogni società
C'è un rito in tale e siamo in tanti e verticale cioè diverse professionalità all'interno di una stessa società e c'è una certa esperienza nella gestione dei Progetti
Allora questo qua mi sono immaginata il povero bibliotecario magari a cui erano stati hanno tolto un po'di risorse
Un male
Con che ha una serie di problemi da da risolvere che potrebbero essere appunto interventi di catalogazione retrospettiva di un arretrato
Il problema molto scottante dell'automazione dei cataloghi del
Di tutto retrospettivo
Il l'organizzazione e la gestione di servizi come non sorrette avesse il prestito
Piuttosto anche che interventi straordinari di riorganizzazione del patrimonio come le verifiche patrimoniali che sappiano in molte biblioteche ormai non vengono fatte oppure indiscussi di riordini collocazioni
Oppure a problemi di avere degli interventi professionali non so sulla promozione della lettura corsi di aggiornamento consulenze
Fino arrivare anche alla gestione in toto della videoteca ci sono diverse videoteche oggi come oggi che vengono gestite da società private
Il nostro bibliotecario quello di prima impiccato
Disperato
Si trova
Quando appunto decide di avere un problemi e quindi sente la necessità di rivolgersi a una struttura privata quindi problemi non so di retrospettivo turnazioni cataloghi quello che abbiamo visto
Si trova a dover risolvere una serie di Problemi
Sicuramente Complessi perché il Progetto che intende affidare all'esterno abbia una buona riuscita innanzitutto
Vede
Effettuare un'analisi delle risorse interne e definire il SEG mento da appaltare perché se per esempio abbiamo un problema di arretrato di catalogazione e non è detto che quella videoteca debba appaltare l'arretrato di catalogazione perché magari bibliotecario può fare una scelta di tipo politico interno decidendo di riconvertire per esempio del personale sul discorso della catalogazione allora a quel punto affidare all'esterno l'esecuzione di altri servizi
E quindi prima di tutto c'è da decidere una volta che si evidenziato una strozzatura e quindi c'è bisogno di risorse esterne dove andare a recuperare il suo in quale settore recuperare le risorse esterne
Abbiamo poi il problema della dell'analisi che deve essere fatta dei problemi organizzativi e gestionale perché ad esempio gestire società gestita anche da un punto di vista che ne sono cistico impersonali est hanno rapporti anche di rapporti interpersonali Esterno personale interno
Vanno individuate anche le risorse interne da utilizzare per seguire il Progetto che viene effettuato cioè che viene effettuato il Telegatto all'e sterno
Sia perché ci possono essere dei dei momenti in cui ci deve essere una collaborazione sia proprio anche per controllare che il progetto venga eseguito in un certo modo
Va definita quindi la professionalità necessaria
Per il il lavoro che si vuole appaltare e va fatto innanzitutto un sondaggio di mercato per vedere se esistono delle Società quali sono queste società
Che possano effettuare quel tipo di intervento e anche sapere grosso modo quale l'entità dei costi
Che una videoteca apatica videoteca da
A dovere
Insomma di costi da poi analizzata puntualmente la procedura cioè il lavoro che la società esterna dente
Effettuare perché questo andrà a costituire si spera una parte importante del contratto che verrà firmato tra la videoteca e la società così pure anche appunto il Budget e i tempi va definito prima perché uno degli elementi importanti del contratto stesso
Si spera e qua ho messo un punto di domanda in rosso che a questo punto il bibliotecario che di solito effettuai tutte acquisto lavoro di preparazione si occupi anche del capitolato spesso
Dico si spera perché purtroppo nella gran parte dei casi noi assistiamo a
Gare d'appalto procedure capitolati che vengono spesi
Non dai bibliotecari ma dal settore amministrativo con di degli enormi Problemi
Perché appunto poi ci troviamo di fronte a impresa di pulizia che gestiscono biblioteche
Oppure a capitolati che mi ricordava prima sono imminenti punto nero già dimenticato
In cui ad esempio veniva richiesto come requisito
Alle alle società che partecipata no si trattava di un lavoro di catalogazione di riconversione
Dovrei prospettiva
Veniva richiesta come condizione un capitale sociale da trecento milioni perché è una cosa che in una società di servizi
Neanche un pazzo metterebbe impiego insomma cioè proprio assolutamente insensata
Quindi è importante a mio avviso proprio per le biblioteche per la buona riuscita delle dei Progetti che anche il bibliotecario inizi a orientarsi e per avviare proprio una procedura d'appalto e prenda e cerca di prende cerchi di prendere in mano
Tutta la procedura stessa bisogna dire che c'è un'assenza incredibile di norme chiare e specifiche uniformi
Anche se però bisogna dire che sia la Regione Toscana sia la Regione Lombardia
Hanno avviato dei momenti di incontro ci sono stati due seminari l'anno scorso su questo tema specifico e la Regione Lombardia ha messo anche in piedi
Una commissione di cui noi come appunto rappresentanti delle dei privati facciamo parte
In cui verranno spesi dei capitolati tipo
Che potranno essere poi richieste utilizzati dalle biblioteche no
C'è anche una scarsa conoscenza delle normative vigenti equestre bene che
Anche i bibliotecari inizino a occuparsi
Di questi spenti
E c'è poi una ignoranza delle modalità di svolgimento dei lavori se il capitolato viene redatto dagli amministrativi senza addirittura chiedere il parere tecnico da parte dei
Lei bibliotecari
Esiste comunque un decreto legge che io vi invito a prendere in considerazione
Che la decreto legge centocinquantasette del novantacinque
Che attua una direttiva c'è la novantadue cinquanta
Questa in questo decreto legge relativo appunto ad appalti pubblici di servizi e viene definito innanzitutto l'ambito di applicazione
Che per appalti di servizi è superiore duecento mila ECU sarebbero circa trecentoventi milioni però nulla vieta che anche per interventi
Con Baget ridotti si prenda come punto di riferimento questo decreto legge cioè anzi sarebbe auspicabile
Viene anche stabilito all'interno del decreto anche le modalità di calcolo dell'importo
Le procedure di aggiudicazione c'è la tipologia quali gare no abbiamo la trattativa privata il Pubblico incanto eccetera
I requisiti che possono essere chiesti alle società e criteri di aggiudicazione io adesso agli eredi un poi mi fermerei soltanto a vedere
I requisiti e i criteri di aggiudicazione perché adesso non su questi due elementi che si gioca il il fatto che l'appalto venga affidato
A società che poi ne rispondono da un punto di vista della della qualità
Allora i requisiti che possono essere richiesti
Vanno dall'articolo dodici all'articolo diciassette sostanzialmente nell'articolo dodici
Vengono semplicemente elencate una serie di casi in cui la ditta non può essere presa in considerazione di pop fallimento liquidazione condanna eccetera
Una secondo requisito che l'amministrazione la videoteca può richiedere alle ditte
è la capacità economica e finanziaria cioè le società debbono possono
Dipende appunto se la vivete catodica importante
Presentare queste credenziali vengono indicate c'è potrebbe essere le dichiarazioni delle banche che la società è una società solita si può chiedere alla Società di presentare ad esempio i bilanci degli ultimi anni così pure una cosa importante l'importo globale fatturato e l'importo del fatturato specifico nell'oggetto dell'appalto cioè se io ho un appalto di catalogazione posso chiedere che le ditemi forniscano non solo loro fatturato di tutti gli anni ma negli ultimi tre anni quanto hanno fatturato in catalogazione oppure quanto hanno fatturato interrogazioni in SBN cioè queste sono tutte delle garanzia
E per esempio vediamo che qua non rientra celle cela il Parlamento europeo ha ha stabilito che ad esempio non è importante il capitale sociale novantuno dedicano
Poi i
Questa
L'articolo quattordici è estremamente importante perché
Stabilisce una serie di elementi che valutano la capacità tecnica della ditta no
Innanzitutto si può richiedere che cosa all'Elenco dei principali servizi svolti dalle tinte che uno vuole chiamare
Negli ultimi tre anni con indicazione degli importi cioè servito per servizio quanto è stato fatturato per ogni anno di fatti degli importi delle date i nomi dei committenti e poi la cosa importante i relativi certificati
Perché un conto è dire io ho lavorato però per l'Università degli Studi fatturando cento milioni nel novantacinque
Un conto è accompagnare questa dichiarazione con il certificato dell'università che magari dice che ho fatto un lavoro come si deve no
Poi si può richiedere anche si possono richiedere anche i titoli di studio dei prestatori io dèi dirigenti della società
L'indicazione anche dei nomi dei tecnici se ci sono dei tecnici incaricati del controllo di qualità
Il numero medio annuo dei dipendenti e dei dirigenti degli ultimi tre anni
Si può richiedere la descrizione delle attrezzature tecniche dei materiali che possiede la ditta gli strumenti comprese quelle di studio e di ricerca che non sono secondari
Poi si può chiedere anche un controllo proprio sulla capacità di produzione di studio e di ricerca e poi va be'anche la quota di appalto che eventualmente la Società intende subappaltare
Un'altra cosa abbastanza l'elemento abbastanza importante che è contenuto in questo decreto legge
Questa l'articolo diciannove la protezione dell'impiego e le condizioni di lavoro cioè lente l'amministrazione aggiudicatrice e obbligata all'interno appunto di questa legge ad indicare nel capitolato che andrà a stendere
L'autorità di riferimento per informazioni ci a cui una vita si può rivolgere la vita privata che farà quel lavoro si può rivolgere per avere informazioni sull'impiego e le condizioni di lavoro
Così pure la ditta privata che assume un incarico per un ente pubblico
De de affermare che nella formulazione della propria offerta ha tenuto conto degli obblighi inerenti le disposizioni in materia di sicurezza e protezione dei lavoratori nonché delle condizioni di lavoro io credo che questo articolo sia estremamente importante e che soprattutto all'interno dei capitolati debba essere messo non perché lo richiede la legge ma perché
è un impegno etico di tutti noi
Ecco l'ultimo elemento
Che
Da tenere in considerazione
Nella per la buona riuscita no di un
Di un appalto triennale procedura di appalto e anche vedere quali sono per esempio i criteri di aggiudicazione
La legge recependo appunto questa normativa europea ne prevede due però uno l'Offerta unicamente al prezzo più basso
E bisogna dire che pare che adesso la comunità europea voglia escludere
Questo Criterion come criterio da prendere in considerazione per gli appalti nei pubblici servizi e sarebbe anche una cosa buona insomma
L'altro criterio è quello della viene chiamato dell'offerta economicamente più vantaggiosa dove c'è possono cioè l'amministrazione può stabilire una serie di parametri in cui ovviamente il prezzo avrà una parte importante ma non sarà il solo quindi ci potrà essere il merito tecnico o i tempi di consegna ha il discorso della qualità e cose del genere e poi viene anche stabilito quando ci sono delle offerte ha normalmente basse
E come ultima un ultimo suggerimento poi i riguarda le ha formulazione no dei veri e propri capitolati no
Dove all'interno del capitolato estremamente
Importante
Che ile bibliotecario abbia una una parte proprio perché deve essere definito puntualmente tutta la procedura del lavoro
Perché il lavoro poi i va controllato e deve essere anche stabilite all'interno del capitolato quali sono le modalità di controllo
Ad esempio abbiamo lavori di catalogazione e si stabilisce che la ditta deve consegnare e che ne so io cento Schede la settimana che verranno controllate
E se c'è una percentuale di errore X
Dovranno essere rifatte sono queste cose devono essere previste
Come tempi di consegna e come anche le modalità del per gli obblighi del rispetto delle normative in merito alla sicurezza e le condizioni del lavoro quindi bisogna stabilire già nel capitolato ad esempio
Che tipo di come documentazione latita deve produrre come ad esempio non so la posizione INPS dei dipendenti
E punto gli elenchi dei medesimi io direi che per adesso Fini
A me pare che mi pare che l'intervento giova Marsala abbia in modo esemplare
E mostrato come quando separati autonomia non si intende de no alle regole ma poche e semplici chiare mirate al raggiungimento degli obiettivi allora siamo ovviamente com'era facile prevedere paurosamente al ritardo sulla nostra tabella di marcia dovremmo cercare di chiudere intorno alle diciotto per consentire poi al presidente di trarre le sue conclusioni però se chi ha chiesto di intervenire i partecipata la tavola rotonda che hanno appunto dai intervenire di nuovo per Repliche chiarimento per completare alcune questione che non so ad affrontate nel nel primo giro di consegne appunto tutti quanti accede mettiamo in pochissimi minuti ce la facciamo
C'era Guglielmo Dunn giorno della cooperativa altre box vedi Napoli e che credo proprio a partire da quest'ultimo intervento volesse intervenne
Allora brevemente
Alcune considerazioni sull'intervento vigilerà Marsala che noi come piccola comperati IVA condividiamo completamente
Alcune riflessioni richiama e soprattutto volevo richiamare la cosa che diceva Marsala proposito di quell'appalto dove si richiedeva l'entrata trecento milioni di capitale sociale
Allora questo è un discorso delicato perché
In realtà
Richiedere su una Kato locazione di fondi librari che le società partecipanti abbiano trecento minori capitali significa
Dare un aiuto in debito ai grandi consorzi informatici che lavorano in Italia su questo settore
A discapito delle cooperative come la nostra che seppure piccole comunque fanno un lavoro qualificato
Lui per esempio c'è una piccola cooperativa
Anche giovane anche se poi i componenti lavorano nel settore da oltre dieci anni a partire dai famosi giacimenti culturali
Attualmente
Lavoriamo presso la Biblioteca oratoriali Girolamini stamattina ricordata dalla dottoressa Pirella romano
Abbiamo svolto in passato lavori come il riordino dell'archivio storico dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte
E
Quando ci troviamo in queste situazioni di gare d'appalto in cui si fanno queste richieste obiettivamente si viene a creare una situazione essere anche come dire
Di aiuto in debito per chi praticamente poi i consorzi informatici che raggiungono i trecento milioni di capitale non faranno altro che subappaltare il lavoro ai componenti delle piccole la cooperative escluse dalle gare
Col risultato di sottopagate il personale qualificato e di ricevere un aiuto non si sa bene a che titolo visto che poi il più delle volte questo lavoro non è che venga organizzato in maniera
Insomma ma estremamente limpida e corretta
Volevo citare inoltre
Un altro bando di gara dell'anno scorso
Della facoltà di lettere di Napoli
La cosa insomma da mettere in evidenza in questo bando di gara era la richiesta di fideiussioni bancarie per almeno seicento milioni
Per un lavoro che tutto sommato durava un anno impiegava una decina di persone riguardava cinquanta mila monografie
Allora questa richiesta pone il fuorigioco qualunque operatore del settore delle biblioteche perché nessuna società del settore delle biblioteche
Può presentare fideiussioni da seicento milioni a meno che non stiamo parlando della grande azienda informatica che evidentemente non farà mai il lavoro in prima persona
Dal bando si evinceva successivamente che le persone che avrebbero dovuto lavorare
Avrebbero dovuto in quattro ore e mezzo al giorno catalogare stampare schede per circa venticinque monografie
Anche questo mi sembra un dato che è inutile commentare insomma qualunque sistema informatico e ne conosciamo ormai parecchi venticinque monografia in quattro ore e mezzo da catalogare stampare le schede
Mi sembra una cifra completamente irreale
Altra cosa da mettere in evidenza è che a fronte di un bando estremamente particolare Complesso alla fine si capisce che i la gara viene vinta da chi presenta un prezzo
Minore il leader sei mila Scheda
Allora io credo che valga la pena di richiamare l'attenzione su due episodi del genere
Non solo a tutti i soci della Ibn ma anche alla nuova dirigenza nazionale dell'associazione
Questo discorso a che fare anche con la nostra professionalità e dico nostra
Volutamente insomma calcando l'accento su questo mostra noi come piccola cooperativa siamo estremamente soddisfatti di come salta posta la questione dell'albo professionale
Siamo estremamente soddisfatti perché finalmente sembrano cadere dei distacchi Davis steccati che in passato ci sembrava venissero messi anche da settori interni all'Associazione italiana biblioteche
Il ricordo ancora un convegno in cui dirigente nazionale l'Aib diceva che gli operatori delle cooperative non potevano essere considerati bibliotecari
Quindi la nuova impostazione data dai nuovi vertici mi trova d'accordo ricordiamo solamente che una posizione del genere in molti anni fa
Era non solo ingenerosa ma non teneva conto del fatto che poi in realtà la gran parte degli operatori delle cooperative
Viene fuori da corsi di formazione gestiti in prima persona del dirigenti nazionali dell'Associazione italiana biblioteche
Vi ringrazio
Lorenzo porta che nega direttore restituzione avvenuta cavata strana dicesse
Pochissime considerazioni molto brevi perché non voglio far togliere spaziale conclusioni del presidente naturalmente intervengo
Sul tema dell'autonomia per quanto riguarda discorso degli enti dell'ente locale in particolare
I problemi del delle istituzioni
Questo tema dell'autonomia ormai sta scritto nel codice genetico diciamo di tutte le biblioteche peraltro sta scritto anche nei documenti dell'isola credo da almeno una decina d'anni quindici
Non è il caso di di soffermarcisi più di tanto
Come giustamente ricordava Giovanni all'inizio la centoquarantadue a fece nascere molte speranze
E
Alcune di queste speranze hanno dato dei frutti anche se parziale fino adesso ma ormai è arrivato il momento di considerare
Di considerare di considerare maturi i tempi per il superamento della centoquarantadue in modo particolare per quello che riguarda il problema del delle istituzioni perché in fondo la centoquarantadue definisce questo nuovo soggetto questa nuova forma di di e di gestione sostanzialmente negativo dice che cosa non è dice che non ha personalità tu che cosa non ha dice che non ha personalità giuridica che in una rilevanza imprenditoriale naturalmente su queste questioni ci si potrebbe soffermare a lungo su quest'ultima
Identificare l'aria la rilevanza imprenditoriale soltanto per i servizi che sono tariffati perché si devono in qualche modo autofinanziare e assolutamente una una limitazione che non possiamo che non possiamo accettare in una realtà soprattutto come quella odierna in cui oggi trentuno ottobre mille novecentonovantasette si sono sicuramente prodotti meno beni di ieri il più informazioni di ieri e domani sarà lo stesso rispetto ad oggi e quindi che ci sia una rilevanza imprenditoriale in un servizio come quello bibliotecario credo che siano ormai fuori tra da ogni dubbio che cosa deve definire meglio questo questo superamento della centoquarantadue i rapporti che si instaurano tra l'istituzione e il Comune i rapporti con l'assessorato
I rapporti con la formazione del tempio come è stato ricordato i rapporti mi verrebbe voglia di dire che superflua la la all'l'annotazione dei rapporti con i con i centri di costo ma visto quello che ci ha detto Maurizio invece forse è il caso di ribadirlo re quando un ente non crea un'istituzione e non la non li dall'equiparazione che da un centro di costo cioè non la considera equiparato a un centro di costo francamente sarebbe meglio non farla questo punto cioè ho non ha capito esattamente che cosa stava facendo o ci sono come Kaká capita anche anche a me anch'io ho una serie diciamo di di di colpi di coda di tentativi di passi indietro e die
Atteggiamenti che sono contraddittorie anche all'interno della stessa macchina comunale sulle il sindaco vede le cose in un modo magari l'assessore in un altro il direttore generale magari si colloca in una posizione intermedia tra questi due e questo è chiaro che è un è un elemento che va ormai chiarito perché evidentemente la centoquarantadue non è più uno strumento sufficiente per
Per interpretare e per gestire queste queste nuove forme di di amministrare i servizi dico forme di amministra i servizi e non solo le videoteche perché è vero che istituzioni ce ne sono poche però ce ne sono anche in altri rami non solo nelle biblioteche
E a questo proposito è forse opportuno che l'associazione si rapporti anche a quello che si muove nel mondo di altri servizi
In direzione dell'autonomia
Qualche mese fa è nato un organismo che sicuramente ancora piccolo in gestazione
Presso la Cispel un organismo che si chiama Federculture e che si propone di
E di unificare tutti i servizi degli enti locali che abbiano una gestione autonoma e nelle nelle settore della della cultura e quindi le biblioteche diciamo sono tra tra tra le prime però all'interno di questo di questo nuovo organismo ci sono musei ci sono enti provinciali per il turismo diciamo ci sono varie varie altre realtà con le quali non si potranno on non confrontarsi
In in foto un'ultimissima
Un'ultimissima annotazione su quello che ha detto Giorgio lotto in rapporto alla
Alla nuova al nuovo modo di intendere la figura del dirigente io sono assolutamente d'accordo con questo
L'esigenza di mettersi in discussione lo affermato più volte quindi non posso che concordare con quanto detto lui
Vorrei soltanto
Così mettere un nel piccolo il germe di un piccolo dubbio
Attenzione all'interno di un servizio si c'è un un responsabile all'interno di un di un settore o di un'istituzione c'è un responsabile che è il dirigente e poi ci sono i pro tante altre figure che condividono
Delle responsabilità a cominciare per esempio dei responsabili dei servizi e in qualche modo anche queste sono figure che in cui se vogliamo che le cose funzionino devono avvertire il senso di un qualche rischio il senso di una qualche messa in discussione altrimenti se c'è soltanto uno che poi paga se le cose vanno male e agli altri qualunque cosa facciano non succede niente abbiamo creato soltanto una figura che ricorda un po'quella dei romanzi di Pennac il signor Mario Segni
Grazie
Ci sono altre interventi
Io volevo fare piccola precisazione sul posto se poi c'era la collega una
No io volevo semplicemente proprio per flash
Dire alcune cose cioè la prima cosa che mi premeva dire era questa
L'istituzione per esempio
E il luogo formalmente riconosciuto
All'interno del quale avviene la trattativa decentrata
Parliamo di allora gestione di risorse del personale
Il regolamento alla affida all'istituzione questo ruolo specifico si tratta il salario accessorio all'inizio dell'anno viene assegnato un Budget di un miliardo
Noi abbiamo trattato con le organizzazioni sindacali la ripartizione di questo di questi fondi con ovviamente
Progetti di produttività abbiamo abolito sostanzialmente fondini tutta questa serie di cose che non so anime parlo per gergo ma insomma nel nell'ente locale la fanno un po'da padrone il l'articolo trentasei viene dato ai responsabili di strutture e tutto il resto è Progetto di produttività
Incentivi per la mobilità e incentivi per l'orario questo lo puoi fare e non non ha il rischio di venire smentito nel momento in cui sei come dire così in realtà non se riconosciuto dall'ente come singolo dirigente come diciamo ente Chance strutture figura fondamentale all'interno di questo rapporto questo per per prima cosa la seconda questione il discorso degli obiettivi cioè ragionare e lavorare per obiettivi vuol dire secondo me
Mettere in in innescare un meccanismo abbastanza complesso non semplice in cui ci siano dei livelli di verifica per tutti
La questa figura di dirigente misuratore che non viene mai misurato se non così con un giudizio complessivo politico e non mi sta tanto bene perché poi rischia di come dire Ri perpetuare un po'un rapporto di fiducia no viene investito di una fiducia politica definisce degli obiettivi est e vede che vede se li può raggiungere secondo me è un pochino più complessa di così cioè conviene anche come dire tener conto dell'articolazione di livelli di responsabilità ma non solo di responsabilità per chi paga o no mo'non paga come diceva giustamente Lorenzo ma anche però di responsabilità di condivisione di questi obiettivi
Perché voglio dire esiste non soltanto il dirigente esiste tutto un personale che viene coinvolto in un'operazione
Per trazione ultima cosa l'operazione istituzione non serve a nulla
Per gestire una situazione serve ai ha un senso per rilanciare e promuova
Soddisfacente situazione di base diciamo problema di adeguare questa situazione a dei parametri più no più concretamente più congruente da un punto di vista economico finanziario di di efficienza allora
Le istituzioni non serve
Serve soltanto quando ce lo ha progettato il giorno grosso sviluppo allora in quel momento hai bisogno di una struttura più confortevole presiederà un turbinio contro attuata prima
E sulla quale non ci possono essere sorprese non non non può esistere il fatto che si definiscano degli obiettivi poi le voglio dire ci si ritrovi così fare marcia indietro perché ci sono state tutta una serie di così
Claudio venti
E passi indietro da parte dell'autorità politica poi in realtà al discorso degli obiettivi del rapporto tra dirigenza personale politica molto più complicato lo sappiamo benissimo però l'esistenza di un consiglio di amministrazione di un organo politico ma tecnico politico secondo me non è ininfluente all'interno di un di uno sviluppo di una di una dinamica di una dinamica di rapporti
Più aderente alla alla realtà
La signora Point una marea Tammaro
Cercherò di essere breve perché il tempo che rimane a disposizione pochissimo troppo sopra
Sì quindi taglierò alcune premesse che volevo fare e mi limito a riportare è una mia esperienza personale la situazione che sta vivendo e che credo sia attinente al tema che si è trattato oggi da parte dei dei vari interventi
Cioè la questione della responsabilizzazione del bibliotecario in campo gestionale che era proprio il Titano della relazione di Agostini
Quale responsabilizzazione rimane al bibliotecario
Nei comuni in cui è stata applicata in un certo modo la legge centoquarantadue e tutte le successive leggi attuative decreti legislativi quando in queste
Normative nuove si dice che la responsabilità gestionale
Del capo settore dirigente o funzionario apicale che sia quando si dice
Che e il capo settore dei servizi culturali a cui per lo più in cui è inserita per lo più una biblioteca
Ci dica io sto parlando dalla parte dal punto di vista delle delle biblioteche di ente locale e quando è il capo settore irresponsabile della gestione e dei risultati raggiunti e capo settore cui spetta di fare proposte per quanto riguarda il PEG e capo settore che ha ogni responsabilità
Qui volevo fare una serie di altre considerazioni e mi piacerebbe poi anche a questo punto mi dispiace che sono coinvolte personalmente nella vicenda che che sto brevemente per i assumermi però ci terrei che anche Laid potesse in qualche modo pronunciarsi io dirigo una biblioteca civica di ente locale mi chiamo e il da me l'hanno sono direttrice della Biblioteca Civica di Savigliano in provincia di Cuneo
Da oltre tredici anni e vi lavorò da circa vent'anni
Anche dopo la legge centoquarantadue mio comune fino al novantacinque nona applicato i nuovi organigrammi previsti da queste nuove leggi e pertanto io sono rimasta l'unica responsabile della gestione della mia biblioteca firmavo sempre firmato dall'ottantaquattro in poi per il parere tecnico
Tutte le deliberazioni di impegno speso agli affidamenti in carico le gare di appalto
Gli affidamenti per la tutela per il restauro ecco premetto che il mio comune è un comune medio piccolo
Di quasi venti mila abitanti
La videoteca che dirigo però e una biblioteca che la Regione Piemonte classifica tra quelle di primo livello è una videoteca che ha oltre settanta mila volumi di cui una buona metà abbondante sono patrimonio storico sono volumi che derivano dei secoli passati ed donazioni successive per lo più risalenti alla fine dell'Ottocento
Custodiamo inoltre un archivio storico importante ci sono altre donazioni in arrivo nel prossimo anno che porteranno il patrimonio librario a quasi cento mila volumi custodiamo un fondo storico di proprietà dello Stato che la videoteca Santorre di Santarosa
Che appartiene patrimonialmente alla Biblioteca nazionale universitaria di Torino quindi è una biblioteca che da quando io vi lavoro ce del mille novecentosettantotto
è progressivamente cresciuta e la sua gestione è diventata sempre più complessa e naturalmente
Io ritengo che richieda un'autonomia nel modo più assoluto perché strutture di questo tipo non possono avere uno sdoppiamento di responsabilità nella nella loro gestione senza creare dei problemi enormi Allo stesso servizio che si svolge e allo stesso compito di tutela del patrimonio librario che vedete che di questo tipo debbono poter esercitare ora io non mi sono mai preoccupata nel corso degli anni del mio inquadramento sempre avuto il settimo livello cioè il livello più basso dei laureati non ho mai fatto neanche questioni sindacali mi sono probabilmente assunta man mano che passavano gli anni delle operazioni che probabilmente non mi sarei dei dei compiti dei ruoli e delle responsabilità che non mi sarebbero probabilmente spettante dal punto di vista del mio inquadramento ma non me ne sono mai preoccupata l'ho fatto volentieri come sapevo con tutti i problemi che questo anche comportato anche sul piano personale poi certamente nessuno è perfetto e tanto meno credo di esserlo stata io
Però mi sono sempre preoccupata anche di avere dei controlli e dei supporti per esempio da parte della Regione Piemonte i cui servizio divertente e semplice ha sempre seguito la gestione di questa biblioteca
Proprio perché complessa con pochissimo personale mancante di personale e professionale
L'unica persona che all'inizio collaborava con me e aveva anche la prima signora se può arrivare alla stufa da ecco la la conclusione
E questa che da quando è stato nominato un capo settore dei servizi culturali nel novantacinque io sono stata esautorata del tutto dalla mia funzione di direzione della videoteca per motivi vari che non sto qui a elencare ma penso sostanzialmente per una attrito personale questa persona ha ritenuto che da quel momento in poi fosse Luís il il responsabile della gestione notate che non ha alcun titolo arriva per mobilità questa persona da un altro comune dove era direttore del mercato del bestiame biologo come titolo di studio
Non ha mai avuto esperienza professionale in servizi culturali e pure da quel momento noi ha ritenuto di essere l'unico responsabile e il suo obiettivo è stato insomma portare il più rapidamente possibile la mia emarginazione e nella misura in cui io non mi sono sottratta invece dei compiti che ritenevano non potessero che spettare ma uno direttore di biblioteca o a un funzionario che avesse la capacità di dirigere al mio posto alla biblioteca
Ha deciso che si deve arrivare al mio licenziamento già avuto
Pare che i provvedimenti disciplinari
Nonostante che anche la Regione Piemonte in modo informale si è intervenuta facendo un sopralluogo tecnico e una relazione da cui risultano i risultati della ricerca questione se la storia io adesso sto Nieto appunto cosa nonostante anche che io mi sia rivolto a studi di amministrativisti abbiamo ricorso al TAR rinato eccetera
Però sembra che non ci siano bocche anche da altri colleghi fossero mi hanno suggerito che o mi rassegno anch'cederà ad altri la gestione di questa biblioteca subordinando mi del tutto quello che questi altri vogliono o altrimenti da un punto di vista della legge la legge nuova non ci sono molte alternative da dal D'Agostini e però ho sentito che ci può essere una e avevo già letto su alcuni manuali di diritto amministrativo che ci poi c'era un'altra interpretazione della responsabilizzazione nella gestione delle videoteche e cioè che si responsabilizzi al di là del livello chi veramente ha il compito di gestire queste strutture grazie
Sì riconfermo però ho detto anche che la nomina meglio l'attribuzione dell'incarico di responsabile del servizio in questo caso il servizio proteica viene fatto dall'organo politico deliberanti il passaggio sta in questo in questa nomina o attribuzione è chiaro che il contenzioso non porta a soluzioni in genere io ho parlato infatti di condivisione quindi in questo caso l'organo politico vorrei condividere l'assegnazione del servizio una persona che ha dimostrato capacità professionale piuttosto che a qualcuno che riveste diciamo una posizione gerarchica
Però è un'attribuzione
Volevo concludere l'esperienza più dentina competente spezza Simone problematiche che possono essere generalizzato fatto uno sforzo di sintesi le classifico in tre tipi di problematiche per ognuno creato uno slogan
Nel senso il primo problema del dei bibliotecari di gli altri due problemi invece son problemi del contesto per il primo problema molti bibliotecari pensano di cambiare utilizzare queste opportunità dell'autonomia imponendo regole strutture organizzative controlli ecco questo è esattamente il contrario dello spirito della legge purtroppo dobbiamo fare uno sforzo di cambiamento nuovi coordinatori bibliotecari responsabile ma anche tutti gli altri ipotecari di seguito e il discorso è proprio l'antitesi della burocrazia e le regole servono regole certe ma ne servono pochi s'sì me e in realtà l'unica regola dell'autonomia è permesso tutto quello che non è for ambiente vietato quindi ci vuole anche creatività e sperimentare sperimentare nuove cose
Per quello che riguarda invece i problemi di contesto nel nell'ambito dell'università sono il contesto con docenti che hanno una lunga tradizione di direzione e amministrativi che dal nuovo Regolamento dalla nuova legislazione hanno la dirigenza i tecnici non hanno la dirigenza i nel caso delle università presidente io sono stata equiparata ai dirigenti ma è stata diciamo una riconoscimento formale del direttore amministrativo della specifica competenza tecnica che dimostrò nel fare il mio lavoro ma sono equiparata quindi non è il diritto ma per una concessione Riku un riconoscimento
Il problema è questo secondo slogan fare di più con meno che era quello il rischio che diceva all'inizio il dottor Solimene sta ai bibliotecari contrastare una burocrazia degli amministrativi e evitare che ci sia una direzione prettamente amministrativa delle biblioteche che trascura l'innovazione tecnologica perché innovazione tecnologica ha dei costi che di solito non si riesce a fare
Solo con dei risparmi che trascura uno sviluppo tecnico lo sviluppo del modello della biblioteca quindi alla competenza tecnica è una competenza che va riconosciuta attualmente non lo vuole che va conquistata l'autonomia Cha dobbiamo meritare ecco e e e dobbiamo lottare praticarla sei lied potesse fare aiutare per questo sarebbe un contributo penso utile per tutti non solo per l'università il terzo problema e quando ci si trova va a effettuare un cambiamento da soli cioè non è non basta che cambia il coordinatore la mentalità che si forma si prepara e crea dei progetti innovativi questo coordinatore diventa un autocrate che se le dice e se ne fa deve cambiare tutto il contesto deve cambiare tutta l'amministrazione universitaria nel caso dell'università devono cambiare tutti i bibliotecari perché veramente altri ne che si ci si riduce a fare un discorso molto limitato di Brendel Periodo senza proseguimento sono prototipi sono esperienze che non hanno futuro il cambiamento deve essere di tutti questo è la sfida più grossa altrimenti non so come potrà essere applicata autonomia grazie
Io allora a questo punto cederei microfono presidente poggiare per le sue conclusioni a chiusura del questa sessione pare che sia pochissimo da aggiungere alle cose che diceva a la marea Tammaro mi pare importante però esser riusciti a passare da una riflessione che sembrava nei giorni scorsi tutta orientata nel campo del sogno del futuribile
Atto discutere invece di esperienze concrete di realizzazioni in atto che non solo si fa pensare che il futuro è già cominciato questa ha detto ma in parte ne parliamo già al passato quindi forse siamo già in una fase in cui possiamo riflettere sulle cose fatte pensare di andare oltre non solo dei pensare ad un futuro diciamo abbiamo già iniziata un percorso e mi pare che in questo senso la riflessione diciamo sulla centralità dell'autonomia sull'autenticità sulla necessità di un'autenticità dell'autonomia sia ma fondamentale quando appunto si parla come si è fatto in questi giorni di innovazioni legislative e dei diritti del cittadino perché mi pare che poi la parola d'ordine dell'autonomia sia quella che le biblioteche bibliotecari rispondono essenzialmente ai loro utenti con quello che fanno e in base a quello chiedono di essere giudicati
Comunque appunto passerei la parola totale delle sue conclusioni
Bene grazie
Gli antichi ospite care colleghe e cari colleghi gentili espositori non possono iniziare dalla scusarmi per
Alcuni disagi che ci sono state
In questa sede peraltro probabilmente un tempio ma un tempo molto bella ma che ha bisogno di un po'di manutenzione
E passo subito ne sarò molto breve perché vedo che tutti quanti siamo stanchi il tempo è stato impiegato in modo molto intenso e quindi non as non è non è necessario che io faccia la parafrasi di quello che è stato detto e fatto in queste bellissimi i tre giorni che avevano trascorso qui a Napoli insieme
Questo congresso aveva due obiettivi fondamentali mi sembra di vedere dalle premesse e da quello che è stato detto uno era quello di rafforzare e dare visibilità alle prospettive
Della professione e dei servizi in cui questa professione si svolge
E di mettere in moto delle attività che natura
Mentre non finiscono con i giorni del congresso ma continueranno e devono continuare molto più intensamente perché qui non abbiamo uffici non abbiamo Motor modo dis di spedire posta di rispondere alla posta eccetera
Il secondo obiettivo era quello di consolidamento dell'associazione
Dal punto di vista organizzativo né dal punto di vista dei suoi strumenti e di ordine di regole
E
Anche questo è stato raggiunto in questi giorni con il contributo veramente intenso di tutti quanti abbiamo un codice deontologico abbiamo un codice di comportamento
Abbiamo un regolamento di disciplina
E abbiamo anche avviato la discussione su quell'albo del quale per molto tempo abbiamo parlato e che forse se saremo altrettanto bravi accennava
Il tra il vetraio ventotto e il trenta aprile sì potrà si potrà portare a compimento
C'è stato poi un grosso lavoro di delle
Tavole rotonde coordinate da Giovanni Lanzarin
Da Loredana l'accanita Gianni Di Domenico Jeda Giovanni Solimene nostro ex presidente vaste attrezzi dentro lo chiamiamo andrà
Il lavoro delle tavole rotonde è stato occasione anche per aprire
Di consolidare laddove c'erano già dei rapporti con
Altre amministrazioni altre organizzazioni e con il corpo politico con le istituzioni nazionali regionali e locali
Stamattina il sottosegretario la volpe a fatto l'intervento che ci è sembrato interessante su pronto per l'impegno che è stato preso vi presentare la legge quadro era una delle ragioni per le quali
Ci trovavamo a congresso qui e credo che questo possa essere considerato almeno una promessa di un risultato è risultato lo diremo solo quando l'avremo in tasca
Una delle cose più importanti che è successo che in questi giorni è l'Assemblea sia perché lo è veramente in quanto è il momento in cui il sovrano dell'associazione si riunisce e prende le decisioni che riguardano
La sua organizzazione e i suoi progetti di attività
In quell'assemblea
I risultati li conoscete non sto a riassumerli c'è un risultato che non era scritto nell'ordine del giorno e de quell'
L'ho auspicato desiderato da molti e che è stato raggiunto con il contributo di tutti
Ed è quello di rafforzare e consolidare l'unitarietà della degli obiettivi scelti nel rispetto delle differenze di che che sono necessari inevitabile che fanno appunto la richiesta di ogni organizzazione viva
E la fatica con la quale qualcuno potrebbe pensare abbiano raggiunto il risultato è stato invece un un applicazione di
Lavoro intellettuale fatto in modo estremamente ordinato e dicevo con qualcuno addirittura si potrebbe dire elegante
Io come non
Non voglio aggiungere altro sono credo dobbiamo essere tutti estremamente soddisfatti di quello che abbiamo fatto è sicuramente questa è la premessa per fare molto di più soprattutto rispetto agli impegni che ci siamo dati gli uni verso gli altri
Ci sono stati a questo congresso oltre seicento partecipanti e quindi il numero è significativo dell'interesse
Che l'iniziativa ha suscitato dell'attrazione dei temi che avevamo messo all'ordine del giorno che
Credo che questo sia anche con segno che l'associazione continua comunque ad avere una presenza all'interno dalla professione
Prima di concludere voglio ringraziare la segreteria nazionale
Che nord la parte non visibile dell'associazione che non parla mai ai microfoni salvo qualche volta il segretario il nostro nuovo segretario in soffro Starace che avete appena conosciuto
La signora Luciana tosto in particolare che è un po'la nostra memoria storica
Maria Teresa Natale Ilaria Brancati saranno
Irene Zagra
Con l'aiuto di due giovani Maria Teresa De Gregori Fabrizio tosto
E con un giovane collaboratore della sessione Antonio Massa che abbiamo trovato qui alle sette di mattina con una serie di cose già pronte che ha aiutato molto alla a fare funzionare bene l'apertura del dei lavori del congresso
Sì devo ringraziare anche Simonetta Bhutto Giuliana Zagra che hanno reso possibile quella mostra sul Progetto di fra due mila e tre
Anche questa fatta con grande fatica accorso all'ultimo momento ma con delega sa e raffinatezza devo dire una cosa molto bella
Possiamo dire che il disegno non sia il marchio è invece del nostro
Grande tesoriere Arturo Ferrari che invece fa che fa parte oltre a questo oltre a fare gli allestimenti oltre a fare tutta una serie di altre cose che sicuramente non riuscirei a elencare
Insieme a Luca Bellingeri Ornella fa l'Angola
Costituito il comitato organizzativo della mostra tutto quello che era possibile fare è stato fatto i disagi sono stati dovuti al maltempo e loro non potevano fermare le nuvole
Ornella fa l'Angola in particolare è stata è un grande attiva
Propagandista del congresso abbiamo avuto articoli sui quotidiani importanti
E soprattutto è stata in grado capace e abile nel tenere i rapporti con il tessuto locale nel frattempo ha tenuto rapporti anche con l'ufficio
La il neo costituito ufficio stampa nazionale e credo che non sarà finita qui sulla
E solo che questo congresso riporta
A questo punto probabilmente spero spero di non essermi dimenticato di qualcuno credo che dobbiamo un applauso a Maria Cristina Di Martino che presidente di per la sezione con tutti i problemi che qui ci sono hanno avuto il coraggio prima di tutto e dopo la costanza e la capacità di fare arrivare in tutti quanti noi questa sera
Arrivederci a Genova