"Obiettivo Salute" presentazione del documento di proposte per la riforma della Sanità del Partito Democratico della Sinistra organizzata dal Partito democratico della Sinistra presso il Teatro Ospedale Forlanini, in Via Portuense 332

Per esempio la parola Gloria Buffo
Oggi come tutti sapete è la giornata internazionale di lotta all'AIDS ne abbiamo scelto di restare discutere
Le proposte del PDS sulla sanità italiana
In questa giornata non per caso sappiamo bene che la lotta all'AIDS richiede mezzi e strategie specifiche sappiamo che le nuove terapie migliorano la vita di tante persone che però non bisogna mai abbassare la guardia
Che è saggio come ci hanno spiegato tanti epidemiologi concentrarsi sulle fasce deboli per proteggere tutti e che è giunta l'ora di non pensare
Per la lotta a questa malattia solamente a gli ospedali come reparti ospedalieri ma tutto ciò che viene prima e dopo l'ospedale noi confermiamo il nostro impegno per la parte che ci compete in questa impresa
Esili proponiamo di parlare della sedute non è per parlar d'altro ma esattamente di ciò che anche un male difficile come l'AIDS ha evidenziato eccesso
Il fatto che solo strategie complesse vincono i problemi e la sanità italiana ha bisogno esattamente di un intervento a più facce
L'obiettivo della salute che è il titolo del nostro incontro è uno dei grandi obiettivi dell'umanità per noi è insieme un diritto umano fondamentale un interesse collettivo non sappiamo anche bene che non lo si persegue solamente attraverso dei buoni sistemi sanitari le condizioni ambientali in modo i luoghi in cui lavoriamo quello che mangiamo e respiriamo hanno un peso decisivo sulla salute io credo sia giusto dire che ora di concepire le politiche per la salute in modo avanzato
Mescolando diversamente politiche ambientali produttive e sanitarie continuare a concepire in modo separato
E indipendente le iniziative sull'ambiente sulla sanità è un segno di miopia
La prevenzione deve tornare al centro delle politiche per la salute
E prevenzione non si fa se non si rinnova fortemente l'approccio culturale e pratico se per fare un esempio del crescere delle malattie respiratorie che colpiscono soprattutto anziani e bambini soprattutto nelle grandi città
E dall'altra parte della qualità dell'aria di cui si occuperà una conferenza mondiale a Kyoto proprio questo fine settimana se della qualità dell'aria del traffico continueremo a occuparci separatamente
Ho l'impressione che sarà come svuotare il mare con un bicchiere d'altra parte quella della salute anche una grande questione sociale
Sui livelli di salute e le aspettative di vita appesa no le condizioni economiche il reddito il livello di istruzione in una parola il potere sociale e mai come oggi l'accesso al lavoro soprattutto al lavoro non precario nero sottopagato fa in molti casi la differenza
E questo è vero anche dentro i Paesi ricchi non solo tra Paesi ricchi e poveri paesi ricchi dove la forbice tra chi ha e sa e chi non sa e non può e spesso cresciuta
I dati ci dicono che ad Harlem la mortalità infantile più elevata che in regioni o in paesi del terzo mondo in Gran Bretagna nel mille novecentosettantuno un neonato ricco poteva aspirare circa a vivere quattro anni più dio mio nato povero nel novantuno vent'anni dopo questa forbice cresce e gli anni di differenza diventano cinque
Non solo perché sono migliorati in quel Paese le condizioni di salute dei più abbienti ma perché sono peggiorati in assoluto
Quelle per le classi più povere la forbice però uno può dire ma è la Gran Bretagna sappiamo cosa è successo in quel Paese in questi vent'anni
Quella forbice però anche se in misura diversa cresce in Francia in Spagna in Olanda persino nei paesi scandinavi in Italia
L'Osservatorio epidemiologico del Lazio qualche mese fa ha documentato proprio per la città di Roma
L'aumento di quella distanza tra classi sociali elevate classi sociali bassi in rapporto al tasso di mortalità e al tasso di sopravvivenza alle patologie più diffuse quindi l'aspettativa di vita è più alta
Tra chi gode di un certo benessere e di fronte alle stesse malattie sicura meglio e vive più a lungo
Chi è ricco e colto tutto questo va ricordato non per farsene paralizzare ma per avere bene a mente che il diritto alla salute non è un obiettivo non è ancora una conquista per tutti è un obiettivo chi governa e chiamato quindi anche su questo aspetto ha una responsabilità uno sforzo straordinario per questo ma io poi ci tornerò
Quando la salute scade a merce com'è accaduto recentemente in un episodio tragico a Mila no ma non solamente gli non solo si mettono a rischio delle vittima si tradisce la ragion d'essere di ogni politica per la salute è evidente che la riforma dello Stato sociale giustamente propugnata
Da le forze di progresso del nostro Paese e solo avviata con l'accordo tra Governo e sindacati del mese scorso
Quella riforma deve tenere insieme il cambiamento delle politiche di protezione sociale e le scelte di fondo capaci di ridurre quella differenza
Di potere sociale che nasce prima dell'intervento tradizionale del welfare e che rischia di esserne scalfita solo impartì
Naturalmente sappiamo tutti quanti non devo spiegarlo certo a una platea come questa che la salute si tutela anche in modo decisivo attraverso dei buoni sistemi sanitari
Quello italiano non è un disastro come qualcuno vorrebbe sostenere conosce punte di eccellenza vanta moltissime realtà di qualità
Anche se non equamente distribuite sul territorio nazionale ha contribuito in questi decenni alla crescita del livello di salute nel nostro Paese
E tuttavia esistono punti di sofferenza molto seri
Disfunzioni da correggere e cambiamenti profondi da operare perché è evidente che nel sistema sanitario italiano esiste un limite dieta vita l'ho segnalato prima e sappiamo che non è solo un problema italiano
Ma le case italiane esiste in modo accentuato un limite di efficienza e di efficacia che va affrontato
Lo diciamo anche oggi l'abbiamo già detto questa coalizione questo governo non sono nati solo per garantire la stabilità
Ben sapendo quanto la stabilità vale per un Paese come l'Italia ma anche per cambiare era riformare laddove ce n'è bisogno
D'altronde se vi ricordate la vittoria elettorale conteneva in sé un doppio mandato discendere l'idea del sistema universalistico di protezione sociale ma cambiarlo e migliorarlo nei suoi aspetti iniqui e corporativi ed è quello che secondo me l'ha fatto
La maggioranza di governo e il ministro della sanità hanno secondo noi un doppio merito aver impedito che sulla sanità si abbattesse un ulteriore visto riduzione delle risorse voi sapete quante altre
Fatica abbiamo fatto far tornare i conti pubblici per l'appuntamento di Maastricht in questi mesi ed è un bene che in questa finanziaria invece il fondo sanitario
Dopo tanti anni cresca dell'otto per cento anche se dobbiamo anche ricordare che resta qualche preoccupazione sulle risorse destinate alle Regioni un segnale comunque importante in una stagione che è stata complicata per i conti pubblici
Secondo merito della maggioranza e del governo aver difeso l'idea della programmazione pubblica come condizione di un forte sistema universalista noi pensiamo però che questo non sia sufficiente ti sfiora di metter mano alle riforme
Perché ciò che è stato fatto non basta ad avere una sanità davvero dei cittadini a rendere davvero sostanziale il diritto alla salute
Non pensiamo per essere chiara su questo punto che la sanità italiana vada rivoltata daccapo a piedi vada terremotata ancora una volta nella sua organizzazione da cima a fondo
Perché un sistema così ramificato e Complesso impiega anni per assestarsi
E non è di un cataclisma nella struttura che c'è bisogno ma di una decisa correzione per portarlo ad adempiere alla sua missione che è quella della tutela
Ed il miglioramento della salute collettiva individuali operazione questa correzione che implica più di un cambiamento
La prima e più importante cosa da fare secondo noi è correggere la torsione che per brevità
Chiamerò produttivistica nel sistema sanitari italiani
La sanità sempre per usare uno slogan deve essere una fabbrica della salute non la fabbrica delle prestazioni
La buona sanità si migliora sul si misura sul miglioramento dei livelli di salute non sul numero di prestazioni più ricoveri più esami più posti letto non sono la misura della qualità ebbe l'efficace
Dopo la tragica esplosione della camera iperbarica l'Istituto Galeazzi di Milano l'abbiamo letto su tutti i giornali ciò che è evidente da tempo ovvero che la corsa moltiplicare le strutture le terapie le prescrizioni anche quelle inutili
E dove la persona rischia di diventare
Un'occasione di guadagno la salute di diventare una merce e un fatto dannoso
Illude i pazienti brutta risorse
Laddove invece sarebbero davvero necessarie indispensabile e perciò produci iniquità e diventa persino rischioso per la vita dove le terapie sono ad alto impatto e abbassa sicurezza
La valutazione e la filosofia delle aziende dei presidi sanitari del lavoro dei direttori non può quindi essere basate essenzialmente sul numero delle prestazioni eseguito sulla loro redditività
Una buona sanità non è quella dove si fanno tanti parti ma quella in cui si fanno beni partì con una bassa percentuale di tagli cesarei e una buona tutela della salute e del benessere dei bambini ed eletto l'introduzione del pagamento in base ai DRG ha avuto il merito di di svelare le prestazioni effettivamente erogate ai cittadini anche il rapporto con le patologie ma introdotto anche distorsioni che vanno corrette e la riforma della legge cinquecentodue il più importante atto legislativo
Che abbiamo finora affrontato e che ci aspetta nei prossimi mesi secondo noi deve muoversi in questa direzione dalla quantità all'obiettivo della salute però non è solo la distorsione produttivistica che va corretta prevenzione cura riabilitazione sono lo diciamo ormai da tanto tempo le tre gambe di un buon intervento sanitario ma sembra che spesso ci se ne scorti e a farla da padrone sono la cura anzi
Per essere più precisi l'ospedale li vanno le risorse lì c'è il personale
Dice la cabina di regia del sistema il resto è sacrificato e in qualche caso addirittura inesistente cosa accade prima o dopo l'ospedale
Cosa che peraltro riguarda la maggioranza dei cittadini che ricorrono alla sanità sembra poco importante
Questa gerarchia va decisamente rovesciato la prevenzione la medicina sul territorio la riabilitazione devono diventare il cuore del sistema
La questione non è di oggi ne parliamo da tanto tempo ma oggi è ancora più urgente e non occorre qui che ricordi quanto importanti in una società dove si allunga la vita dove i bisogni si differenzia né dove c'è anche io una grande spinta al consumo sanitario quanto è importante che l'Intelligence delle politiche per la salute sia nel territorio i distretti perciò vanno fatti uscire dalla carta o dall'inerzia
E lì che si realizza l'integrazione tra sociale e sanitario
Per far rivivere i distretti occorre però un coinvolgimento dei medici di medicina generale nella gestione l'attività distrettuale
La sfida della medicina nel territorio se vogliamo uscire dei proclami si Vinci sei distretti hanno risorse proprie e coinvolgono i medici di famiglia
Per i quali noi abbiamo pensato piuttosto un Budget territoriale che non a un vagito individuale
Medici di famiglia dimissioni protette dall'ospedale attivazione delle RSA si tratta di attivare figure e istituti diversi e collegati
Ora perché questa delicata indispensabile rette funzioni bisogna anche che si faccia proprio perché non ragioniamo comparso si faccia presto e bene la riforma dell'assistenza sanità Rizzari problemi e i bisogni assistenziali come accade oggi non è la strada giusta
Handicap tossicodipendenza anziani non autosufficienti sono tre grandi sfide
Per l'una società come la nostra e noi dobbiamo puntare un'integrazione ragionata tra sociale e sanitario
Terreno difficile c'è ben presente perché il carico anche economico e finanziario sui Comuni
E critico e difficile
Quindi bisogna puntare un'integrazione ragionata tra sociale e sanitario in cui resteranno specialità dell'uno e dell'altro comparto ma dovranno funzionare i punti di collegamento
Salita dei cittadini per noi dunque vuol dire riportare il sistema sanitario la sua missione
Che non è quella di essere una pura variabile delle politiche di bilancio e portare il terminale intelligente del sistema sul territorio però secondo me vuol dire anche un'altra cosa
Vuol dire trovare un equilibrio più equo tra risorse episodici tra sistema universalistico principio quindi non vogliamo derogare individuazione dei bisogni reali e delle priorità
Su questa frontiera complicata lo sappiamo bene è aperto il dibattito in tutta Europa come si affronta nel campo della sanità una domanda crescente per un insieme di fattori con risorse che comunque non saranno mai infinite anche se non riteniamo non possono certo scendere oltre nel caso italiano al di sotto dei livelli che abbiamo raggiunto come si affronta questa differenza tra la domanda e le risorse la risposta a nostro avviso non è nella creazione di più sanità a seconda del reddito dei cittadini e nemmeno nella riduzione della sanità per tutti alla copertura dei soli grandi rischi
Posizioni in questi ultimi apparentemente di buon senso facciamo la sanità per chi ne ha veramente bisogno la sanità pubblica e gli altri non so
Possono mettere mano più facilmente al portafoglio quindi posizione apparentemente di buon senso ma con un'imperdonabile punto debole di fatto si pagherebbe la maggioranza delle prestazioni e la salute tornerebbe ad essere un privilegio
Con sfumature diverse naturalmente graduato dal censo e il monito del sistema americano io credo debba essere presente a tutti noi come un sistema danno imita
La scelta che meglio risponde all'esigenza di un sistema sanitario universalistico etico di qualità e quella che seleziona le prestazioni davvero utili e appropriate alle patologie caso per caso
Garantendole e distinguendo queste dalle prestazioni inutili o anche da prestazioni che siano comunque secondaria e accessori
Selezionare le prestazioni dunque e non i cittadini d'altronde in testa
Per quello che può valere ma io credo che vada fatto dal PDS emiliano per distribuito un questionario su questi temi ci conferma ci conforta in questa tesi sembra che questa sia anche un argomento un ragionamento compreso
Noi non siamo così ingenui da non sapere
Che l'allargamento delle risorse resta un problema da affrontare e cioè che proprio per quella domanda crescente sarà difficile fare tutto con le risorse che ora afferiscono alla sanità e siamo convinti che lo sviluppo di forme di mutualità integrativa sia una strada da percorrere
Naturalmente il problema è quali interventi
Ammutolita debba sostenere noi pensiamo quegli accessori a fronte di un pacchetto di beni e servizi essenziali e appropriati che il sistema sanitario nazionale se vuol meritarsi questa dizione di sistema
E anche la parola nazionale deve garantisce quindi politica credibile di allargamento delle risorse apertura alla mutualità integrativa dicendo
A che cosa deve essere dedicata riduzione degli sprechi e buon uso di ciò che si spende io spero che sia stata una battuta quella di quei parlamentari che hanno chiesto che il servizio sanitario controlli anche la salute l'equilibrio mentale dei magistrati mentre operano dopo il caso di Cuba ecco spero che non dovremo mettere anche questa prestazione nell'Elenco in ogni caso sarebbe diciamo nell'Elenco secondarie perché la speranza è che diciamo così tanti l'azione dei magistrati sia
Controllata in altro modo non dal servizio sanitario nazionale e infine decidere ciò che è utile a garantire utile e giusto garantire a tutti
Questi secondo noi sono i punti cardinali per affrontare la sostenibilità insieme l'universalità del sistema
Oggi il sistema sanitario nazionale seleziona di fatto e lo fa
Spesso iniqua mentre vi faccio un esempio per tutti spero che non si offenda nessuno il nostro sistema rimborsa in parte le terme anche quella parte della fisioterapia che in qualche caso consiste in un semplice massaggio e non dopo patologie che ciò così rendono questa questa cura decisiva e invece facciamo pagare a moltissimi italiani prestazioni di alta diagnostica indispensabile risonanza magnetica TAC e altre cose ancora esistono in Italia circa ottanta tre camere iperbariche in Gran Bretagna sono diciotto
L'ossigenoterapia è stata prescritta persino nel nostro Paese paese per casi di alopecia
Il tema dell'appropriatezza della Prestige delle prestazioni non ce lo siamo certamente inventato noi ci hanno lavorato le Società scientifiche e mediche in tutto il mondo il problema è come trasformare ciò che per esempio la società italiana viene estruso elogia aveva già indicato e cioè che il ricorso alle camere iperbariche e utile per tre patologie non per cinquanta patologie
Trasformare questo in una linea guida per il servizio sanitario in un parametro ordinatore
La selezione delle prestazioni in base alla qualità alla sicurezza alla propria Tezze l'efficacia e la forma
Dell'universalismo selettivo più equa e più utile a perseguire l'obiettivo della salute
Se fatta con intelligenza può aiutare i cittadini a difendersi da prescrizioni inutili e dannose e può facilitare i medici a cui non toglie l'esercizio inutile togliere l'esercizio della responsabilità
Fornendo elementi di filtro rispetto a pressioni vi è richieste improprio
Detto questo sarebbe Bacci e chi non vedere che un sistema sanitario che garantisce ciò che è utile davvero e oggi in qualche caso anzi forse
Più che in qualche caso non avviene sistema sanitario che garantisce ciò che è utile davvero ma non fa sottoponendo i cittadini a una via crucis in termini di tempo e di fatica opera in realtà un'altra forma di selezione
E una vessazione che rende la sanità spesso anche dove e di alta qualità per le cure per le prestazioni per le liste
La rende tormentoso se l'accesso ai servizi sanitari e fatto di bollini
Code sportelli moltiplicati liste di attesa infinite è evidente che si tradisce un'altra volta la ragione e la missione di un sistema sanitario sì ciascuno di noi ha occhi per vedere e orecchie per sentire in molti casi fa esperienza diretta o perché ci lavoro perché usufruisce del servizio sanitario
Chissà che questa è una priorità nella testa dei cittadini ma anche io credo nell'agenda delle disfunzioni da corregge e comunque noi la consideriamo è una priorità
Tessere magnetiche prenotazione delle visite specialistiche anche attraverso i terminali delle farmacie semplificazioni burocratiche
Le ricette sono tante le cose positive a fare soltanto ma devono diventare fatti non possono restare proclami
E la filosofia del sistema il suo funzionamento che devono cambiare in funzione di questi obiettivi la lunghezza delle liste di attesa deve essere un parametro di di qualità
Se vogliamo finanziare per obiettivi la sanità si parte anche da questo
Io non c'è atto tre linee di riforma per non indispensabili che naturalmente per diventare credibile devono tradursi in strumenti in atti legislativi e amministrativi ho detto del fondo sanitario nazionale che un bene sia cresciuto
Il Piano sanitario nazionale deve cambiare natura diventare davvero non un elenco della spesa ma la guida dei percorsi terapeutici dei livelli uniformi di assistenza degli interventi appropriati
Così la convenzione di medicina generale e anche i contratti di lavoro li dobbiamo discutere avendo presente i grandi obiettivi e naturalmente questo dobbiamo farlo soprattutto nella revisione della legge cinquecentodue
Noi veniamo da un partito che fece un referendum per cancellare quella legge
Oggi che il governo mette mano a eliminare le distorsioni di quel provvedimento noi chiediamo e c'impegniamo perché si esca dall'autoreferenzialità del sistema si scelga con forza la strada dei distretti
Si dia forma il sistema con una
Un meccanismo di autorizzazioni e accreditamenti che guardi alla qualità e alla salute rimettendo al centro il tema della programmazione pubblica
Sulla questione del rapporto pubblico privato io non vorrei qui aprire una discussione ideologica che non serve quello che serve invece noi crediamo un servizio sanitario che le funzioni pubbliche le svolga tutte davvero ebbene a partire dalla prevenzione dalla medicina sul territorio fino a quell'insieme di strumenti che non dipendono direttamente solo dal sistema sanitario e nemmeno solo da Roma
Di un'amministrazione pubblica davvero garante responsabile dei controlli e della sicurezza bisogna che noi abbiamo in questo settore un pubblico che sia messo all'altezza della sua missione e non punito in Lombardia mentre si accreditavano due mila nuovi posti letto nel privato non sempre di qualità ampi
Ci si dimenticava di nominare i direttori delle grandi aziende ospedaliere pubbliche condannandolo in qualche modo restare senza testa senza direzione abbandonando le a loro stessi
Il pubblico non può pagare i beni servizi quando li acquista tre o quattro volte più del privato e a volte anche più che tre o quattro volte perché i soldi le risorse i pagamenti di può effettuare due anni dopo mi può avere tutti i vincoli burocratici che oggi lo appesantiscono deve valutare l'ho già detti managed sul raggiungimento degli obiettivi della salute non sulla quantità le prestazioni e deve soprattutto poter investire sulle tecnologie sull'aggiornamento sulla qualità
In terzo luogo un sistema noi vogliamo ci proponiamo di favorire dove il problema non sia la competizione ma la programmazione se è più facile come ricordava un'inchiesta giornalistica aprire un ospedale con cinquecento posti letto accaduto a Roma
Più facile per l'ospedale con cinquecento posti letti piuttosto che un chiosco di giornali se l'accreditamento e l'autorizzazione non sempre guardano alla qualità la sicurezza
Se gli standard concessi non sono adeguati questi sono problemi su cui intervenire tutti singolarmente quelli che io ho provato a elencare infine noi puntiamo naturalmente uno sviluppo
Del privato in cui si premi davvero la qualità
Sono un po'questi nostri riferimenti scusate la schematicità per la modifica della legge cinquecentodue e il nostro contributo
Alla alla revisione di quella legge
Ci saranno mancherà un contributo che io credo utile anche perché per ora quel testo secondo noi non è sufficientemente forte l'arricchito e rafforzato
La via per operare una efficace programmazione pubblica per noi e quella del federalismo un federalismo unitario solidale qui c'è probabilmente una differenza di accenti e di cultura col ministro
Che tende a individuare gli elementi di garanzia di una buona sanità essenzialmente nell'azione di un ministero ministero che tra l'altro secondo noi è per struttura per sua storia inadeguato
Ma ai compiti che deve avere in un Paese moderno noi crediamo convintamente
Piuttosto che invece quella garanzia di buona sanità stia in una segheria divisione dei compiti e delle responsabilità
Il ministero deve trasformarsi decisamente per diventare soggetto che individua gli obiettivi di salute opera l'alto controllo sul loro raggiungimento
Segnala gli standard e i livelli uniformi di assistenza promuove progetti speciali e si organizza in agenzie di alto profilo scientifico è operativo
All'uso degli mento la riqualificazione del Ministero delle corrispondere una crescita di responsabilità e di poteri delle regioni e dei Comuni
Alle Regioni va la programmazione non per cambiare
Come è accaduto in una famosa regione del Nord natura al sistema ma per adattarlo ai bisogni di quel territorio
E un compito nell'individuazione dei modelli organizzativi e gestionali ai comuni
Che oggi sono spesso aggiustamenti ingiustamente esclusi dalla fase di programmazione da quella per la verifica del controllo dei servizi sanitari vanno dati poteri nuove a Comuni e Regioni
La proposta di riforma costituzionale in discussione
E che il Parlamento esaminerà all'inizio del prossimo anno e per lunghi mesi
A Comuni e Regioni assegnato in futuro un ruolo decisamente di primo piano ruolo a cui e a nostro avviso in cui a nostro avviso le responsabilità devono sempre corrispondere i poteri dei poteri alle responsabilità né questa sembra la garanzia migliore di buon funzionamento di controllo democratico di un sistema
Noi sosteniamo questo ridisegno dei poteri delle responsabilità ma ciò non toglie alla politica e anche all'autorganizzazione dei cittadini di a vere voci in capito al contrario è il tentativo di avvicinare
I livelli di governo alla verifica sociale e democratica se non tutte le Regioni fanno bene in questo settore bisogna dirlo
E la cronaca quella drammatica e quell'anche più minuto ordinare di tutti i giorni già segnalano con chiarezza delle differenze
Naturalmente non c'è un autentico governo del sistema né una possibile riforma a partire da quella che io definito la selezione delle prestazioni utili se ci si limita a riorganizzare le responsabilità istituzionali
Sono chiamando in causa tutto il personale non medico e quello medico ne potremmo cambiare in meglio la sanità italiana
La responsabilità etica e sociale della medicina e dei medici alla fine di questo millennio è enormemente cresciuta e a un tema così rilevante nel vorremmo dedicare anche una nostra iniziativa
Nazionale specifica da svolgersi a Milano all'inizio del prossimo
La responsabilità della professione medica non investe solo rapporto coi cittadini
O la singola persona o con la ricerca altro tema delicato ma anche con il funzionamento e l'ammissione del sistema sanitario
Qui si addensano molti nodi che noi non abbiamo la pretesa assolutamente di sole ma qualcosa ci sentiamo di dire
Trasparenza valorizzazione del lavoro e della sua qualità responsabilizzazione sul funzionamento del sistema sono tre questioni che noi crediamo vanno tenuti insieme
Per essere più chiari noi giudichiamo positiva la direzione imboccata con il provvedimento sull'incompatibilità per rendere più limpido rapporto tra pazienti medici
E servizio sanitario strutture dove i medici e personale lavoro crediamo però che avere voluto imboccare quella strada implichi la responsabilità di mettere in condizione chi ha scelto il settore pubblico sono settanta per cento
Degli interpellati mettere in condizione chi ha scelto il pubblico di svolgere effettivamente la professione intramuraria pena una perdita di credibilità
D'altra parte le crediamo ci si debba muovere verso una valorizzazione del lavoro ben svolto rendendo anche visibile il vantaggio per il buon funzionamento del sistema giuridico ma le liste di attesa per il servizio sanitaria devono accorciarsi Bourne allungarsi dove si svolge la professione intramuraria i nomi di questo facciamo una questione dirimente
Mi rendo conto che poche frasi su temi così complicati non bastano ma io
Tengo a render chiaro da un lato la nostra consapevolezza che il sistema migliora se c'è un coinvolgimento una grande responsabilizzazione del personale e dei medici dall'altro che i grandi temi che attengono alla condizione della professione
In questo caso medica la revisione degli ordini l'accesso la formazione le promozioni altro tema come Walter temi complessi e delicati
La libera professione la sentenza della Corte sui medici immigrati tariffari sono tutte grandi questioni di interesse sociale non sono solo problemi di una categoria
E avendo chiarito qual è la nostra posizione trasparenza valorizzazione del lavoro vantaggio per il sistema e cittadini a me piacerebbe su questo costruire un lavoro continuo continuare a parlare
Nel nostro progetto senza una responsabilità nuova dei medici anzitutto di base un patto un nuovo tra sistema sanitario operatori tra l'altro lo diciamo per esperienza le riforme rischiano l'intoppo è già successo in passato
La sanità dei cittadini però non è fatta solo dai medici non solo perché nel sistema sanitario italiano ci sono molti medici ci sono troppi pochi biologi che nettisti ingegneri molecolari e così via ma perché in Italia a differenza che altrove in omaggio un'idea vecchia io credo nota dilagare della società e della sanità si sono sempre sottovalutate le professioni non mediche considerandole differibili
Situazione che diventa ancora più incomprensibile quando le domande assistenziali si arricchiscono che si compie è nostra intenzione quindi agire per una valorizzazione delle professioni sanitarie non Magic a partire dall'istituzione del servizio infermieristico in tutte le USL
E l'attribuzione di adeguate responsabilità per la parte assistenziale alle figure infermieristica
Anche in sanità non solo altrove il mondo del lavoro e le figure professionali cambiano e non possiamo restare ancorati a una visione ottocentesca inadeguata
Non chiodata vecchi status invece che al riconoscimento della qualità e della responsabilità e all'emergere di nuove sicure professionali
Non saremo all'altezza dei problemi se pensassimo che la sanità la salute sulla questione dei medici degli infermieri dell'istituzione è una questione di cittadini
Non solo perché lo dice la Costituzione lo dice la cultura nostra ma perché tanti cittadini la parola se la sono già preso si sono organizzati il Tribunale dei diritti del malato
Le decine ma forse sono centinaia di associazioni che ogni giorno operano sul territorio nelle strutture
Tanti sindacati pongono un problema politico e democratico serie di si è la sanità la salute e davvero un diritto rischia di essere un privilegio io penso che sia finita l'epoca del paternalismo neanche i partiti devono sapere che in questa nostra volte maltrattata sanità italiana agiscono già esperienze avanzate di autogoverno tavoli tra associazioni direttori generali operatori
Amministrazioni che sperimenta l'o singoli che si pigliano sulle spalle un peso che non è scritto sui contratti di lavoro o nelle leggi
è un protagonismo ineludibile io credo necessario è quella cittadinanza attiva che cresciute deve pensare la cosa difficile ma che noi ci poniamo come obiettivo è fare in modo che il Governo leggi istituzioni siano ancora di più un interlocutore intelligente di questa cittadinanza Giovanni Berlinguer ci ricorda sempre e secondo me a ragione che non si fanno riforme tantomeno nella sanità senza un movimento
E aggiungo io senza una cultura
Non ha un buon voto di opinione
Un dura democratica che non riconosce solo secondo me indispensabile momento della decisione ma sa riconoscere i soggetti protagonisti la rappresentanza quindi non solo la decisione la rappresentanza dei cittadini che passa per i partiti
Per le istituzioni ma non solo per quelli e cultura anche come punto di vista esplicitazione dei propri valori obiettivi la valorizzazione e la difesa della vita di ciascuno della dignità di ogni persona ora la spinta considerare la salute una merce esista
Il caso Poggio Longostrevi a Mila no il caso Galeazzi ancora Milan il caso dello sperma infetto a Firenze caso rispetto al quale noi auspichiamo una normativa
Da approvare al più presto le leggi era rispettoso a delle scelte individuali manette rigoroso sulla sicurezza per donne
E i bambini ho citato tre casi per dire che in pochi mesi la cronaca ci ha ricordato che affermare il diritto alla salute il rispetto pressing presa non è poi così scontato
Bisogna far politica perché sia così bisogna costruire opinione coinvolgimento convinzioni e responsabilità e non lo faremo solo con le leggi anche con quello ma non solo con quello
Così come non è scontato che l'umanizzazione delle cure del rapporto tra medici operatori cittadini
La considerazione delle persone siano considerati importanti quanto l'efficienza una sicurezza leggevo ieri che le terapie del dolore sono ancora spesso trascurate sottovalutate perché su una questione che spesso non è considerata quanto deve essere e tante volte la quotidianità ci offre altri esempi non brillanti lo dico ben sapendo quante cose invece brillanti nella sanità italiana esiste
Io ho molte cose non ho fatto cenno la ricerca a cui abbiamo dedicato lunedì scorso un convegno la ricerca biomedica i farmaci questioni rilevantissima per noi e anche complicata cui dedicheremo un appuntamento specifico
A cui diamo grande importanza ma molte altre ancora la psichiatria così ma ciò che ci preme oggi indicare il nostro impegno per le riforme la direzione che intendiamo intraprendere per farlo ci stiamo anche dotando di un modo di lavorare nuovo ci stiamo provando
Una termine un po'corrusco un'autonomia tematica si chiama così sui temi della salute
Nel PDS ma aperta a tutti coloro che si riconoscono nel progetto che abbozzato progetto naturalmente che si può discutere e modificare
Senza obbligo di iscrizione al partito e con l'ambizione di raccogliere intorno allo stesso tavolo cittadini operatori e amministratori sindacati associazioni la formula punta anche ad abbassare il tasso di centralismo che non c'è solo nello Stato c'è anche dei partiti anche nel nostro partito
Per aprire ha forse no l'obiettivo l'ho detto credo fin troppe volte e rinnovare il sistema sanitario attraverso una nuova cultura della salute e della solidarietà le iscrizioni sono aperte il cantiere anche adesso si tratta di lavorare insieme
Darei subito la parola
Al dottor Claudio Clini direttore generale dell'azienda San Camillo Forlanini
Ma io intanto vi ringrazio per l'occasione
Come vostro ospite che mi viene offerta
Di partecipare a questo importante incontro che è stato e che è stato organizzato presso la nostra azienda dico subito che non vorrei fare saluti rituali ma approfittare da direttore generale della presenza
In questo nostro teatro di un partito come il PDS che è sempre stato particolarmente attento ai problemi sociali e problemi sanitari del nostro Paese
E debbo dire che le cose dette da chi mi ha preceduto dall'onorevole Gloria Buffo che hanno
Come dire sorvolato a volo d'uccello ma con e grande intensità alcune questioni serie per la sanità del nostro Paese cercando di offrire anche delle risposte
Che a me personalmente appaiono anche convincenti hanno tuttavia ha posto l'accento e qui vorrei prima di prendere un attimo alcune riflessioni e portarle alla vostra attenzione
Su momenti che rischiano di essere o di diventare elementi di distorsione Rispetto
Alla imparzialità che la pubblica amministrazione deve avere nei confronti dei cittadini e che se in città dall'articolo novantasette della nostra Costituzione repubblicana e il diritto alla salute
E vi dico subito che cosa mi riferisco l'applicazione normativa di questo articolo fino adesso si è molto incentrata sulle regole interne all'organizzazione della pubblica amministrazione ad esempio svolgimento dei concorsi eccetera
è stata poco attenta nel campo della salute per esempio
Al fatto che ogni cittadino di fronte a un proprio bisogno di salute dovrebbe riottenere dalla pubblica amministrazione una risposta signora Durbala quella tutti in un altro cittadino
Su questo io servo che le distorsioni sono molto forti ma vorrei citare due una che tocca la macro organizzazione ospedaliera di molte regioni chi conosce sull'organizzazione degli ospedali le funzioni degli ospedali
E conosce quindi i percorsi sacchetto ottenere in determinate sedi ospedaliere delle prestazioni migliori più avanzato rispetto che ad altre sedi ospedaliere in particolare mi riferisco anche ma non soltanto
A piccoli ospedali ospedali di zona nel nostro Paese ce ne sono forse troppi che continuano a ripercorrere il perpetuare un piccolo delle prestazioni che invece più propriamente dovrebbero essere collocate all'interno di strutture ad altissima specializzazione io so come sia difficile intervenire su questo settore
Alcune regioni presentano miglia da cui provengo c'hanno provato sa come difficile perché molto spesso ci si scontra anche con la volontà di cittadini che individuano in quel presidio
Uno dei punti fermi uno dei punti di riferimento del loro bisogno di salute tra bisognerebbe anche avere il coraggio di di dire ai cittadini di aprire una discussione sul fatto che di fronte ad alcuni eventi
A tutti branche cronici le risposte non sono uguali non possono essere uguali per problemi di tipo tecnologico e per problemi di conoscenza del medico che si fa sulla base anche dell'esperienza e quindi del numero dei casi che vengono visti faccio un esempio
Se un un incidente come può essere l'infarto e curati in maniera diversa
Però a volte viene curato anche in piccoli ospedali che non hanno e tecnologie ed esperienze per poter limitare i militari danni quel cittadino occorre più danni rispetto ad un altro
Che aveva la fortuna di vivere vicino ad un ospedale che pratica Therapy in emergenza migliori oppure lo conosce e quindi è privilegiato da questo livello di conoscenza
Un altro elemento di distorsione molto brevemente perché non voglio togliervi spazio riguardi ragionamento sulla libera professione aziendale e non io credo che noi dobbiamo stare anche qui prestare un attimo di attenzione il decreto del governo il decreto del ministro Bindi
A per fortuna è finalmente iniziato a sanare un percorso con modello gestionale organizzativo della professione medica lasciato per troppo tempo unto a se stesso
Però secondo me non è sufficiente la libera professione intramoenia se da una parte impone ai direttori generali delle aziende
Di individuare e rendere praticabili spazi dell'esercizio della professione
Libero professionale come ricordava l'onorevole Buffo dall'altro rischia di rendere evidente un altro elemento di diseguaglianza tra i cittadini inevitabilmente io non credo che esistano modelli organizzativi anche molto avanzati
Che possono eliminare il fatto che un cittadino con maggiori possibilità economiche può all'interno della stessa struttura pubblica
Essere avvantaggiato rispetto ai percorsi e a una prestazione se si rivolge alla libera professione anche aziendale piuttosto che all'attività istituzionale
E quindi secondo me di nuovo un problema di democrazia perché va a toccare alcuni aspetti
Di qui il tessuto connettivo che lega tra di loro i cittadini io credo che la democrazia si è anche L'Unità di interessi di intento la stessa visione che siano soltanto sul futuro ma su ciò che oggi ci lega e su ciò che oggi ci appartiene a tutti
Come uscire allora da questo problema e interessante il ragionamento che faceva l'onorevole Gloria Buffo e secondo me è un ragionamento che andrebbe ripreso
Cioè fino adesso le politiche dei governi sia la politica dei governi precedenti la cosiddetta secondo Repubblica ma si è anche la politica fatta dal tavolo ma intravedo anche fatta dall'Ulivo
Quando interviene sul settore della sanità molto spesso con motivazioni di tipo economico cioè stringendo l'organizzazione sanitari le prestazioni all'interno di coordinate finanziarie
Si muove selezionando le popolazioni
C'è operando c'è una selezione i bollini a cui si faceva riferimento male fasce di età sì sì PUMS si può esercitare a lungo
E si sono molto esercitato a lungo in questi anni su come è possibile dividere la popolazione garantendo ad una certi certe prestazioni a determinati prezzi o altri prezzi bene alla fine il problema è sempre là
Forse si risolve per un anno ma alla fine il problema e Santana
Ora credo che il ragionamento di selezionare l'Offerta selezionare le prestazioni sia una ragionamento da cui si può iniziare a partire per risolvere alcuni dei problemi che prima elencavo
Vale a dire io credo che a livello della politica nazionale
Bisogna cominciare a pensare quali sono le prestazioni
Che compatibilmente con le possibilità economiche stanziate per la sanità con i diritti dei cittadini in relazione non soltanto alle prestazioni diventi acuti o drammatici ma ad una uno dirà un ventaglio di prestazioni quali sono quelle che lo Stato garantisce a tutti i cittadini e su questo ventaglio di prestazioni non dovrebbe esserci discriminazione
La pubblica amministrazione su queste prestazioni dovrebbe non dividere i cittadini
Sulla base di propagare l'attività libero professionale sulla base di chi non può pagarla l'esercizio migliorativo potrebbe avvenire sospetti Aldo Olivieri dell'organizzazione ospedaliera ma non certo sulla qualità e sulla velocità della prestazione
Vi sono poi tutta una serie di prestazioni
Che sono molto cresciute anche in questi anni a volte impropria
A volte diventati elemento indotto dalla mercificazione
Del dei processi sanitari e quindi entrati a far parte di una cultura di base che però non ha una grande motivazione dal punto di vista scientifico cioè vi sono tutta una serie di prestazioni che comunque vengono richieste e che potrebbero essere queste esercitate solo unicamente in attività libero professionale anche aziendale o comunque in un rapporto concorrenziale con le strutture private
Quindi la proposta o per meglio dire la considerazione perché è una considerazione ho finito subito
E che io credo che noi superando anche la fase attuale sul decreto della libera professione sulla ma che organizzazione ospedaliera
Dovremmo arrivare un punto in cui decidiamo quali sono le prestazioni che lo Stato ha fra i cittadini su queste prestazioni sull'organizzazione di queste la libera professione anche aziendale
Non può esercitarsi come discriminante nei confronti del diritto del cittadino
Ci sono per una serie di prestazioni che lo stato non garantisce e qui ci sono una serie di protocolli se ne può discutere a lungo che il cittadino non garantisce che diventa un il Tirreno
Dove si esercita la libera professione AGEA
Monopolio Monica Bettoni sognatrice sottosegretario giusto Tomassoni però così
Siccome condivido l'impostazione politica
Nella relazione introduttiva tenuta da Gloria Buffo io concentrerò il mio intervento solo su quattro questioni quattro punti che io chiamo quattro punti a mio avviso punti forza per il nostro partito
Il primo che è quello di continuare con convinzione io così lo riassumerei nel processo di riordino in atto superando le contraddizioni attuali per evitare che il riordino si riduca a una banale opera di manutenzione dell'esistente
I decreti di riordino quelli successivi alla Grande Riforma del settantotto hanno sicuramente rappresentato una svolta non solo organizzativa nel nostro sistema
Ma infiamma indubbi elementi di positività soprattutto sotto il profilo del controllo della spesa hanno prodotto anche evidenti smagliature nel tessuto legislativo che regola il settore
Soprattutto le successive a posizioni che si sono verificate in occasione delle varie leggi finanziarie hanno aggiunto confusione e contraddizione a un disegno originario che era tutt'altro che chiaro
Pertanto la recente riforma pare incompiuta in alcuni punti chiave ad esempio in quella delle regionalismo federalismo
Ma pone anche interrogativi che richiedono l'esplicitazione delle diverse occasioni attualmente implicite come ad esempio nel rapporto pubblico-privato
Che ha consentito lo svilupparsi e la di arti di esperienze regionali radicalmente diversi come appunto quella lombarda a cui si faceva riferimento nella relazione
Quindi da qui la necessità sentita dal Governo
Di verificare lo stato dell'arte e di apportare degli opportuni correttivi quindi una necessaria messa appunto del sistema attraverso un disegno di legge delega che ha indubbiamente io credo alcuni punti forza quali ad esempio il primo il superamento di un sistema rigido di acquisizione utilizzazione delle risorse umane
Inconciliabile con il carattere dinamica dell'azione propria di un ente strutturato in aggetto
Secondo la necessità di dare un nuovo ruolo ai professionisti dell'aria delle cure primarie come diceva abuso nell'introduzione all'interno di un sistema che in quel settore specialmente pare disegnato
Oggi relegati al loro ambito territoriale rappresentata dallo studio professionale potranno diventare partecipi di una ditta del territorio coordinate collegata al distretto di cui fanno parte quindi coniugando pittogrammi e gli obiettivi di questo con le loro attività assistenziale e diventare io credo capofila
Di percorsi diagnostici e terapeutici in cui il cittadino è preso per mano accompagnata indirizzato in un sistema sanitario ter spesso era ostile e sconosciuto come appunto quello nostro
Infine altra punto importante è quello del rafforzamento del ruolo dei Comuni
Nella programmazione locale e nella verifica dei risultati raggiunti dalla gestione aziendale senza con questo scompaginare l'attuale assetto del sistema
è evidente che vanno trovate anche le necessarie coerente con quanto ad esempio si parla di segnando
Nell'assetto del potere fra Regione e Stato centrale autonomie locali proprio dopo il lavoro della Bicamerale e quanto già oggi è dettato di legge come ad esempio nella Bassanini per il conferimento propria le regioni in prossima scadenza
Delle competente legislative programmatori e ordinamentali
Rispettando il principio della sussidiarietà
Il secondo punto la seconda idea forza che io credo bisogna afferma e è quella di aumentare il livello di equità del sistema e nello stesso tempo redistribuire
Dentro un moderno universalismo le opportunità di salute giustamente la relazione su questo apposto rilievo ed è infatti e credo che già il Governo si è avviato su questa via con la delega ad esempio sulla revisione delle tentazioni contenuta nel disegno di legge collegata alla legge finanziaria
Dobbiamo però essere consapevoli che proprio nell'ambito della riforma dello stato sociale
Questa è la sfida fra le tante sfide che abbiamo affrontato sullo Stato sociale che Colletti che tollera problematiche più complesse disordine economico ma soprattutto di ordine etico da almeno dieci anni il dibattito sulla sanità e cede in attenzione Rispetto
Ai problemi delle risorse finanziarie ma difetta clamorosamente rispetto ai problemi dell'inutilità dell'inefficacia della non comprovata Piero Petit uscita delle prestazioni e della loro in proprietà
La definizione di vincoli retributivi alle prestazioni stesse pur necessaria
Però senza una valutazione delle utilità finisce col danneggiare come si diceva le categorie più deboli
Prima dunque le utilità
Quindi un servizio sanitario deve determinare garantire quali sono i servizi essenziali da offrire le priorità delle scelte da fare l'entità dell'impegno pubblico per finanziarsi
Io credo che proprio questo sia il momento opportuno per lanciare questa sfida anche complesse
Perché proprio in questa occasione che noi abbiamo un solo un fondo sanitario nazionale non più sottostimato per la prima volta da molti anni
Chiariamo però che selezione non vuol dire come appunto diceva Gloria Buffo discriminazione dei cittadini
E che l'obiettivo di fondo della nostra politica in ogni caso retta la massima offerta di opportunità necessari
Quindi si tratta da una parte di perfezionare il concetto di universalismo
Rendendolo più mirato più capace di soddisfare bisogni effettivi veri e dall'altra di fare della lotta alle inutilità alle in proprietà e agli sprechi il mezzo anch'io credo l'unico mezzo che liberando risorse ci allontani dal pericolo di dover decidere
Quali opportunità offrire e quali opportunità negare
Una tale quindi rivide rivisitazione di ordine culturale ma anche dei paradigmi attuali necessità si diceva di un adeguato percorso culturale in termini proprio di nuove acquisizioni
Ma io credo anche su questo io porrei molto rilievo anche di un grande processo di concertazione fra tutti gli attori del sistema
I livelli di governo centrale regionale
Delle autonomie locali i cittadini le forze sociali e produttive le professioni
E queste vengo alla terza idea a mio avviso da enfatizzare che a quella di smetterla di considerare gli operatori come un costo e di puntare decisamente sul valore che essi rappresentano per sviluppare insiste
Perché proprio in questo processo di cambiamento la questione degli operatori e del lavoro infamità inteso come risorsa e quanto mai centrale perché adesso è affidato il compito di trasformare in azioni efficaci
Le filosofie progettuale le politiche e i bisogni dei cittadini per cui servono siamo consapevoli che servono nuove modalità formativi operative organizzative e retributive
Per realizzare una profonda trasformazione per determinare assunzione piena di responsabilità gestionale e clinica e autonomia professionale
Per una etica dei comportamenti auto governati in cui non vi siano più arbitrarie separazioni
Tra scienza e coscienza costi superabili o sopportabile costi evitabili rispetto del cittadino quindi si tratta di definire l'agire professionale con un grande sforzo di autogoverno delle professione
A partire dalla persona che implica la capacità di gestire la compresenza di problemi morali scientifici di umanizzazione di diritti e di priorità e credo che del resto anche la sfida che la biomedicina alle nove biotecnologiche ci pongono richiedono sì soluzioni legislative più appropriata su cui ad esempio in alcuni punti sono molto carenti ma richiedono soprattutto da parte dei professionisti o comunque richiedono
Anche qualora lo sforzo legislativo sia stato fatto è stato fatto bene un'etica della responsabilità e della complessità che sappia affrontare proprio divertita etiche e scientifiche tecniche economiche
Che sono implicite in domande e bisogni sanitari in sostanza quindi si tratta
Di considerare gli operatori nel loro complesso
Non tanto come controparti di una politica di contenimento dei costi ma come principali coprotagonisti di un vero e proprio governo della salute pubblica
L'ultimo punto termino che vorrei affrontare la ultima quarta idea forse anche un partito come il nostro io credo debba cadere è quella di considerare la sanità come investimento come occasione di sviluppo e non più un terreno alto preferenziale
L'Italia sta marcando drammaticamente il passo nella ricerca più magici ad esempio a fronte di un grande patrimonio di intelligenza e di competenze che noi abbiamo a disposizione
Sta varcando il passo rispetta la ricerca tecnologica applicata la sanità alla ricerca farmacologica e dunque Rispetto anche Investimenti per la ricerca applicata e per la produzione di tecnologie avanzate
Si pensi che la produzione italiana di tecnologie biomedicali riguarda alcuni limitati settori relativi alle tecniche di immagine e al cuore artificiale
Si pensi che l'Italia a investito nel mille novecentonovantasei per la ricerca farmacologica
Mille quattrocentosettanta miliardi a fronte degli oltre quattro mila di Francia e Germania e dei cinque mila della Gran Bretagna
L'Italia cioè si è avviata e si è andata configurando come un grande mercato commerciale un paese consumatore e non produttori di sviluppo
Sottoposto così a tutte le pressioni Esterne è marginale rispetta una a un mercato in cui la globalizzazione di fatto già avvenuto c'è di più
L'ammodernamento tecnologico delle nostre strutture sanitarie disomogeneo è a forte rischio di obsolescenza
I dati forniti proprio dal nostro responsabile della sanità in Regione Veneto Paolucci
In quella regione considerata ha ragione avanzata anche sul terreno dei servizi sanitari
Larga parte delle strutture pubbliche e private non è in regola con le norme e le procedure di sicurezza previste ad esempio dalla legge sei due sei
Ora il governo dell'Ulivo sta affrontando molte questioni come ad esempio quello della ricerca scientifica
è evidente che qui occorre una grande azione anche qui di concertazione più politica
Che faccia convergere in molteplici e a volte contrapposti interessi con quelli delle politiche sanitarie e con le politiche di sviluppo del paese mettendo al centro la sfida della qualità e dell'innovazione
Quindi si tratta di lì scrive le regole del gioco stabilendo rapporti non di scontro ma dichiara e trasparente rapporto tra industria Sanità tra scienza e politica tra beni e salute
E si tratta di dare quindi stabilità e certezza prospettive all'interno di un sistema programmato in maniera da consentire investimenti e creare opportunità
Ma credo che non si tratta anche di chiedere al mondo presento della produzione al mondo industriale di lavorare nell'interesse di questo Paese assumendo impegni di sviluppo di ricerca di occupazione e di cercare anch'essi le compatibilità tra opportunità terapeutiche e governo della spesa pubblica tra salvaguardia della salute Lusaka
Fatto delle tecnologie dei farmaci vi è un aspetto interessi di mercato
Anche qui va chiarito che se non si accetta questa sfida dell'innovazione
Continui potremmo condannare i nostri cittadini a un'offerta storti non adeguata
Mentre invece eticamente e politicamente giusto offrire il meglio delle possibilità disponibili purché queste siano appropriati a tutti i cittadini
Per terminare io credo che il miglioramento della salute prima di tutto una grande responsabilità un dovere politico
Ma accaduta un dovere di tutti gli interpreti del sistema io ne ho citati sono alcuni Gloria li ha citati giustamente tutti nella sua introduzione
A al teste sciatori di questa scommessa che alla soglia del terzo millennio interessa tutti
Prima di tutto i cittadini cioè come migliorare la salute a costi compatibili grazie
Dove avevano al dottor Mario Falconi segretario nazionale dalla Federazione italiana medici medicina generale ed invito a contenere possibilmente gli interventi nell'arco di dieci minuti per permettere un maggior dibattito grazie
Non sapevamo sarà l'ordine
Allora grazie dell'invito è d'obbligo
Io vorrei iniziare con un finalmente finalmente
Abbiamo in programma un progetto su cui confrontarci lo aspettavamo
Perché in quest'ultimo anno abbiamo come dire udito anche da parte del governo sentito
Uscire provvedimenti non inseribili in un progetto complessivo di riforma
Che di fatto poi destabilizzarlo hanno un quadro di riferimento comunque gli operatori cittadini non capendo dove vogliamo andare
Fava dirò che e solerzia relazionare la fingere lei si riferiva prima a un referendum Natoli sa non siamo stati parte del credibile allora lo sono stati sempre sul progettualità condivise
Per dire che siamo l'altra hanno al nostro congresso nazionale dicemmo il Centa Dino al centro del servizio da dare nazionale con a fianco il suo medico di famiglia
Quest'anno lo slogan è stato le parole chiave sta sono state universalità qualità e uso appropriato delle risorse
Quindi direi che mi ci riconosco in pieno
Nella relazione che lei ha fatto il che mi fa andare anche abbastanza più velocemente d'altra parte oramai lo dicevamo da un anno l'abbiamo dato detto anche al presidente La Repubblica Presidente del Consiglio
Che non era più sostenibile un servizio aveva relazionale
Che di fatto discrimina i cittadini a parte per tutte le ragioni che lei ha detto ma principalmente per il fatto che magari vivono in una città invece che un'altra in un quartiere invece con un altro
Che si verifica anche questo
Si verifica che i direttori generali con lo stesso Baggio lo stesso risorse degli escono a dare certe prestazioni d'altra parte no quindi ci trova pienamente perché lo denunciamo ci sono i documenti
Nostri al riguardo andare a questo pacchetto di prestazioni essenziali appropriati che tutti devono garantire tutti devono garantire lasciando alle autonomie delle singole aziende singole regioni di dare quello che localmente giusto dare un di più perché diventano una risorsa un valore aggiunto
Piccola parentesi mi sia consentito volevo dare visto che è qui presente il dottor Clini carissimo collega l'amico tutta la mia solidarietà sulla relazione della Sfinge della Sfinge
Per quello che sta facendo qui che so che lo fa con grande sacrificio con opposizioni forti anche con rischi personali quindi tutta la nostra solidarietà
Io andrei rapidamente soltanto a integrare perché se questo era il messaggio e cercherò di chiudere rapidamente anche se poi produrremo documenti al riguardo integrare un attimino la sua relazione con due considerazione
Quando lei l'ha sfiorato appena il problema occupazione o disoccupazione medica in questo Paese che ha radici storiche di cui purtroppo Tanzi per fortuna non abbiamo colpa qualcuno programma in un certo modo alcuni anni fa
L'università non è che ci abbia dato una mano al di là dei meriti che ha Mazzone università finanziata a quota hai scritto non è che ha favorito molto un progetto come dire di programmazione degli addetti
Diciamolo per i presenti che quest'anno il ministro Bindi chiedeva già per esempio una riduzione sostanziale all'accesso alla facoltà di medicina ci ritroviamo quest'anno d'Italia abbiamo circa settanta ottanta mila disoccupati
Medici o sottoccupati
Ci troviamo quest'anno con sette mila iscrizioni
Con un Consiglio di Stato che ha detto da par suo dalla parte sua giustamente cioè illegale il fatto di fare una programmazione di quel tipo non essendo sulla legge
E come se non bastasse la Corte di Cassazione a Camere riunite assenze il fiato che coloro che gli extracomunitari che si laurea Italia devono essere iscritti in Italia siccome considero come dire la presenza eccessiva di medici in un sistema sanitario
Come dire non un fattore favorente il diritto alla salute e credo che rapidamente dovremo insieme a vedere di mettere in moto un meccanismo perché questo rientri ma l'ultima considerazione ripeto prendo per buono tutto quello che ha detto e per l'avremmo modo ci siamo già sentiti ma deve scambiare altri documenti ma anche rispetto a quello che diceva Clini prima
Che credo mi permetto di dire che riguardi come partito riguardi voi come riguarda tutti i partiti quello che registro da medico in trincea
è una cosa che è un pochino trascurata in parte risponde alle domande che ci stiamo facendo quello che diceva chi mi presento rispetto al piccolo ospedale sotto casa
Probabilmente anzi certissimamente noi investiamo poco in educazione e informazione e quando dico questo dico a tutto tondo parlo dal cittadino dalle scuole parlo dagli operatori
Io credo lo ha detto a sedare confederale al presidente Repubblica quant'altri se facessi una scommessa anche forse in un'aula così competente
Del significato vero dell'articolo trentadue della Costituzione forse avremo qualche delusione perché forse abbiamo dimenticato di spiegarlo che la salute dell'individuo è un interesse della collettività e del perché vedi fallimento del modello americano
E anche rispetto a progetti che ci diamo o qualcuno che mi sente da parecchio dire queste cose chiedo scusa che costoro che mi sento dire spesso la stessa cosa
Per esempio mi trovavo al dibattito pubblico il ministro si parlava di assistenza agli anziani di come vedere in questo paese di porci il problema
A fronte sappiamo di Paesi europei tipo la Germania che hanno già previsto come dire RSA quant'altro non siamo un pochettino indietro ma quello che secondo me è più grave
La cultura del rispetto dell'anziano il concetto di solidarietà che era nel nostro Dna probabilmente sta un pochino scemando
E questo lo potremo verificare forse uscendo da questa sala salendo su un mezzo pubblico provvedendo i nostri figli seduti gli anziani in piedi forse ci dovrebbe far riflettere questo
Perché se non facciamo questo e se non passa pensiamo quindi i cittadini in generale
Ma una formazione continua degli operatori noi stessi credo che dovremmo essere chiamati a fronte di un cittadino che fa la domanda di salute a ricerche fidare se siamo in grado di dare certe risposte
Allora dobbiamo ripensare a quello che ci viene insegnato all'università perché probabilmente usciamo formati sapendo che Sisto ancora un cervello reni un fegato ma non un anno una donna nella sua interezza psicofisica
E quindi forse dovremmo fare una riflessione più approfondita riguarda mi fermerei qui abbiamo dati in quest'anno grosso contributo lo diranno altri oratori lascio a loro la parola con cui abbiamo collaborato a quel tavolo a cui lei si riferiva la cittadinanza attiva
Abbiamo prodotto un documento presidenziali a su cui da cui il governo ha tratto importanti spunti siamo riproducendo
Un altro documento per quanto riguarda la legge-delega ecco se dobbiamo fare un appunto e vorrei sottolinearlo ma io mi auguro a sono un uomo di speranza
Che oggi stiamo girando pagina che finalmente questa politica della concertazione venga messa finalmente in pratica perché fino a oggi sono abbastanza deluso
Grazie
Ringraziamo il dottor Falconi cedo la parola Betty leone della segreteria nazionale della CGIL
Si prepara Claudio Martini assessore alla sanità della Regione Toscana
Io credo che questa iniziativa sia molto importante soprattutto perché penso che ne siamo un momento di svolta per la sanità
Questa finanziaria in qualche modo ha tentato di interrompere un cammino che era il cammino soltanto della riduzione dei fondi per la sanità
E di tentare un'operazione mista che in parte puntava al risparmio della spesa ma contemporaneamente alla rifinanziamento del fondo sanitario nazionale
Tentando di incentivare con un fondo anche di qualificazione del sistema sanitario io credo perciò che non siamo al punto in cui possiamo passare dalla difesa del sistema sanitario pubblico questa Finanziaria riconferma
Un sistema sanitario pubblico universalistico al suo rafforzamento la sua qualificazione non è un percorso scontato già la discussione
Sul fondo sanitario nazionale sul tetto di spesa dei farmaci ci dice che qualche cosa dovremmo ridiscutere anche adesso
Per questa finanziaria che non tutto è chiaro però io credo che qualcosa è cambiata che abbiamo più strumenti e che per la prima volta si dice il sistema sanitario pubblico racconta
Lo dobbiamo rafforzare decidiamo come e qual è il punto di discussione secondo me il punto centrale eh l'agenda pubblicato come l'azienda pubblica può essere competitiva se per la competizione
Diceva giustamente Gloria dobbiamo passare dalla competizione una programmazione ma io credo che c'è anche un campo di competizione non necessariamente gestito dalle regole del mercato e che si pone la sanità a fare una competizione
Anche tra pubblico e privato su alcune questioni e su alcune cose che il pubblico può dare e il privato no e che allora in qualche modo vanno incentivate
A mio avviso non basta a discutere della di Scudder il tetto di spesa pubblico-privato che pure è un elemento importante che c'è nella d'Ega e che abbiamo discusso e che CPP sì permetterà di programmare
E neanche basta ridiscutere i sistemi di finanziamento è vero che il DRG è stato un modello di finanziamento fortemente distorcente
Che ha creato uno squilibrio ulteriore tra ospedale e prevenzione per come veniva verificato il finanziamento e il PRG
è vero che noi dobbiamo sicuramente passare dalla valutazione dell'operato del direttore generale solo sulla sua capacità di far quadrare i bilanci e invece valutarlo sulla sua capacità di raggiungere obiettivi di salute eppure io credo che dobbiamo che dobbiamo andare oltre cioè che dobbiamo segnalare qual è il nodo del sistema sanitario che cosa può offrire un sistema pubblico più di un sistema privato pelli mettere le nostre energie
Un sistema pubblico può offrire l'integrazione dei servizi
Dentro e sanitario e tra sanitario e sociale
Allora badate tutta la discussione che noi abbiamo fatto sul rapporto che esiste tra ospedale e territorio e come non lo possiamo ridefinire
E come si può bloccare anche un processo non controllato di scorporo degli ospedali di eccessiva aziendalizzazione degli ospedali
è un altro centrale Rispetto alla discussione della competizione con il privato
Perché solo il pubblico potrà garantire se si organizza ai cittadini alle cittadine quel percorso unitario Nella Salute che va dal medico di base a quello che trova sul territorio a quello che gli può garantire l'ospedale
E poi nello stesso modo contenere la domanda perché il problema nostro rispetto alla spesa non è soltanto quello di stare dentro costi compatibili astratti è interloquire con la domanda e governare la domanda del resto l'unica volta che non siamo riusciti a fare un risparmio vero distesa nel sistema sanitario pubblico è stata quando abbiamo tentato con i farmaci l'operazione appunto di controllare insieme offerta e domanda e di intervenire sulla domanda definendo quali erano i farmaci essenziali
E quali erano i ribelli che il pubblico doveva garantire il ticket e tutti gli altri sistemi si sono rivelati inutili qui e in altri posti d'Europa non si controlla la stesa sanitaria se non si agisce sulla domanda e sulla domanda si agisce soltanto se sia credibili se si stabilisce un rapporto di fiducia
Tra il servizio e l'utente e se si dimostra che non siamo in grado di dare qualcosa di più che appunto la possibilità di un percorso diagnostico-terapeutico all'interno di un punto unitario
Quindi io penso che uno degli elementi Ri definire il rapporto che deve esistere tra medico di base territorio e ospedale
L'idea della separazione netta dell'ospedale dal territorio giudicando l'ospedale un elemento di alta tecnologia ma staccato dal percorso unitario diagnostico assecondare le patologie
A mio avviso è uno degli elementi che ha provocato l'ulteriore crescita della spesa ospedaliera allora si può lavorare di più sull'integrazione su questo qualificare il pubblico e poi c'è un'altra integrazione l'integrazione tra sanità
Io e sociale
Ora la dea lei che è che è stata presentata collegata alla Finanziaria prevede appunto un punto ridiscussione io credo che questa è una delle cose sulle quali dovremmo dire di più
Perché sulla capacità e possibilità di dare servizi unificati all'utente e di dare risposte socio sanitarie che lei sanità Rizzi nel sociale
Male anche scarichino sul sociale costi impropri in una situazione in cui sappiamo tra l'altro il sociale molto più debole della sanità quindi rischiamo casomai casomai l'inverso per il gioco dei poteri è uno delle strade che noi dobbiamo seguire questa può essere una delle strade non del risparmio
Ma una delle strade attraverso il quale con la stessa spesa possiamo dare più servizi
E ricostruire il rapporto di fiducia tra latenti e operatori tra utenti e sistema pubblico e quindi rendere sistema pubblico competitivo
Allora io credo che per questo è necessario e qui parlo da sindacato da due vesti da una parte lavorare di più sulla motivazione degli operatori
Credo che bisogna lavorare meno sulla moltiplicazione dei profili professionali e degli ordini professionali che è uno degli elementi non di integrazione del sistema sanitario nazionale ma casomai di parcellizzazione
E dobbiamo invece lavorare molto di più sul sistema degli incentivi di équipe al lavoro di équipe
Cioè una una branca come la medicina che oggi è sottoposta ad un'altra innovazione tecnologica e appunto ha più conoscenze può vivere a costi compatibili
E dare delle prestazioni altamente qualificate
Solo se sa ricostruire la ricomposizione dei saperi cioè se essa a rivalutare l'incentivo ad équipe perciò io sono per esempio contro gli esperimenti che si stanno facendo di dare Baget definiti ai medici di famiglia assecondare lo schema terapeutico che utilizzano perché è un fatto individuale che mette il medico spesso in difficoltà nel rapporto con l'utente
E sono invece molto favorevole all'idea
Dell'incentivo dato e del Budget di distretto e poi a lavorare anche nel Budget di reparto ospedalieri su questa incentivo alla ricomposizione dei saperi credo che se il mercato può vincere nella sanità e l'esempio del Galeazzi o del resto lo dice di come vengono utilizzati male anche alcune acquisizioni è perché non troppo abbiamo spinto la disintegrazione dei saperi dentro la scienza e dentro la sanità in particolare
Questo è un punto per noi che dobbiamo sicuramente controllare di più esiste quindi per lei sindacato una sfida rispetto alla non solo rispetto alla tutela della salute del diritto della salute per quelli che rappresentiamo in generale per i cittadini e le cittadine ma anche rispetto alla responsabilità che ci assumiamo in quanto in quanto col trattanti l'organizzazione del lavoro
E io credo che questo sistema può funzionare non solo se decollerà la contrattazione aziendale ma appunto se sindacato sarà capace di contrattare organizzazione del lavoro
E in questo di costruire la vecchia idea
Dell'alleanza tra utenti e operatori perché un sistema pubblico è forte sessuali operatori sono motivati e la qualità di un servizio alla persona è sempre direttamente proporzionale alla motivazione di chi offre il servizio
Quindi questo è un è un punto essenziale qui qualcuno diceva serve la formazione io penso non solo credo che noi abbiamo uno strumento che dovremo utilizzare di più come amministratori e come sindacato escono le carte dei servizi
Io credo che questo è uno strumento importante sul quale si può ricostruire il rapporto con gli utenti a partire dalle scelte organizzative che l'azienda fa e concorda con il sindacato
Per meglio gestire le risorse e per dare servizi migliori aiutanti credo che questo è uno dei campi
Sui quali dovremmo ragionare meglio le carte dei servizi e le carte dei diritti anche qui per ricomporre il rapporto è l'alleanza tra utenti e operatori
Credo quindi che c'è molto da fare ma che su questi punti noi possiamo ricostruire il senso di servizio di utilità pubblica
E quindi una volta per tutte eliminate una discussione soltanto ideologica sul rapporto pubblico e privato
E invece ricostruire l'idea di che cosa deve dare il pubblico che il privato non può dare e quindi in quel punto non può competere per ristabilire una differenza anche di ambiti di intervento
Grazie la parola Claudio Martini assessore alla sanità della Regione Toscana si verbali professor Bollero
Anch'io condivido la relazione della compagna Gloria Buffo
Questo mi consente di concentrarmi su alcune riflessione di ordine politico generale che guardano anche al ruolo delle Regioni dentro questo percorso
Il nodo politico cruciale che vedo
Io proverei riassumerlo così
Malgrado le difficoltà
Malgrado le grandi tensioni che vediamo oggi nella sanità
I casi di Milano di Firenze sono chiaramente presente davanti a noi io vedo le condizioni
Nel Paese per un passaggio nella sanità dalla fase dell'emergenza a quello de a quella del rilancio e della qualificazione
Noi questo messaggio positivo dobbiamo lanciarlo chiaramente
E credo che una iniziativa come quella di oggi può essere molto importante perché se la poniamo così la cosa affrontare queste difficoltà sapendo che ci sono le condizioni per andare oltre
Credo si potrà mobilitare quell'insieme di forze che è necessario per questo decisivo e conclusivo passo avanti
Di colpo chiudere la fase dell'emergenza quello che ci ha visto fronteggiare problematiche dell'inefficienza dell'insoddisfazione dei cittadini anche degli scandali e soprattutto dei pesantissimi deficit finanziari
Con i quali si fa ancora i conti
E passare alla fase del rilancio vedendo come è stato detto prima di me la sanità come fattore di crescita sociale e civile del nostro Paese
Ecco però queste condizioni vanno rafforzate ebbene utilizzate proprio in questo passaggio io vedo tre punti essenziali farò riferimento a queste tre cose e poi concluderò il primo punto è la discussione sulla riforma dello Stato sociale
Questo punto deve essere meglio messo a fuoco e c'è uno stretto nesso con la discussione di stasera noi abbiamo bisogno lo dico così delle scelte più coraggiose più innovative possibili all'interno della ricostruzione dello stato sociale proprio per la sanità
Noi dobbiamo capire e far capire che non si può giocare tutta la partita sulle pensioni specie se sulla difensiva specie se su un'impostazione che non ci consente di sviluppare tutte le potenzialità dello stato sociale
E io non vorrei che noi avessimo difficoltà gravi per portare avanti un progetto di rilancio e di investimenti innovativi nella sanità
Proprio perché non si riesce ad andare in sufficientemente affondo nella riorganizzazione dello stato sociale che abbiamo
Se non riusciamo ad aprire con grande coraggio e con un elemento di svolta il dibattito su questo punto questa è la prima condizione riuscire quindi a fare un ulteriore passo avanti in questa direzione
Il secondo punto è il tema dei delle finanze della della Finanziaria novantotto del quadro finanziario dentro la quale la sanità si muove
Credo sia molto positivo aver fissato a centosei mila miliardi
Il riferimento per il fondo sanitario nazionale questo rappresenta anche culturalmente un elemento di svolta di cui va dato atto
Alla maggioranza al governo al ministro e anche se permette tutto alle regioni che questo l'hanno chiesto con grandissima convinzioni tutti questi anni
Spesso passando diciamolo francamente anche nel dibattito del nostro partito come la mente che non avevano chiaro il quadro dello sforzo di rinnovamento che dovevamo fare all'interno della sanità
Io credo questo sia un fatto positivo anche se anch'io condivido così come dice Gloria che dobbiamo fare chiarezza su questo punto perché noi non siamo ancora convinti che degli otto mila miliardi in più di finanziamento le regioni beneficeranno molto
E io credo che l'impegno dei gruppi parlamentari del partito dei nostri compagni impegnati debbono essere
Deve essere fortemente teso in questa fase a consolidare questo punto ma se fosse così se fossero veri
Io credo che potremmo finalmente parlare di una situazione di sostanziale congruità del fondo sanitario nazionale rispetto alle esigenze e badate è un punto importante che ci consentirà non di riprendere la stagione della spesa allegra assolutamente no
Ma il calcio sì in quello che ci consentirà come prima cosa di impostare finalmente realistici e rigorosi piani di riorganizzazione e anche di rientro finanziario io lo dico così soltanto adesso che possiamo ragionare di un fondo congruo possiamo ragionare di un rientro in importante perché uno dei nemici della politica del rientro è stata proprio la sottostima del fondo sanitario nazionale perché questo impediva a ognuno di noi di capire di cosa concretamente potevamo disporre
E nella vaghezza nell'incertezza è stato più facile spendere di più che spendere di meno quindi stabilizzare il fondo anche perché la spesa sanitaria ovviamente non è solo spreco ma anche anzi è terreno di innovazione per gli elementi di ricerca di controllo qualitativo di evoluzione sociale che qui sono stati detto
La compagna Bettoni si è diffusa su questo io dico soprattutto perché abbiamo bisogno di una nuova stagione di Investimenti tecnologici strutturali formativi e informativi
Io credo che il fondo sanitario e le Regioni saranno in pareggio nella sanità non quando avranno pagati tutti i loro fornitori
Ma quando avranno anche la possibilità di finanziare un piano di investimenti perché uno degli elementi più arretrati che abbiamo nella nostra situazione è proprio il il ritardo negli investimenti non soltanto tecnologici ma anche formativi e informativi
L'ultimo punto e concludo
è forse il più grosso la delega per la revisione del cinquecentodue ed è cinquecentodiciassette io la vedo come una grande occasione da non perdere da usare bene
Lo dico soprattutto a noi al nostro partito che di questo obiettivo è stato propugnatore fortissime convinto in tanti anni non vorrei che dopo averlo chiesto per tanto tempo ora ci trovassimo un po'in imbarazzo nel momento in cui se ne era c'è una davvero
Io dico a questo proposito che la prima questione e soprattutto ottenere bene la barra
Capire qual è il cuore del problema il centro anche perché non vorrei che si disperde il simbolo in un sacco di questioni a talune anche non strategiche perdessimo la sensazione che il blog giustamente Gloria considerava negativa di ricominciare nuovamente tutto daccapo che terremo ti amo il sistema sanitario
Dal mio punto di vista siccome la questione è il cittadino come elemento centrale della sanità in modo non ideologico non per mascherare una liberalizzazione del sistema io credo che i due nodi fondamentali restino
La regionalizzazione e l'aziendalizzazione questi per nessuno i due nodi fondamentali e lo dico in questi termini la riforma del cinquecentodue la trasformazione deve consentire di completare il cammino di regionalizzazione e di aziendalizzazione
O lo completiamo ore rifluire i limoni io ho questa preoccupazione e per questo indico questo tema come tema centrale
Sulla regionalizzazione credo che dobbiamo capire che oggi dobbiamo dobbiamo stare attenta che Maldini diventi sostanzialmente responsabilità finanziaria punto e basta noi siamo responsabili di tenere i bilanci in pareggio il che è giusto
Io credo che mai cosa ha prodotto tante innovazioni quanto questa però questo non basta
Credo che affidare alle Regioni il compito di governare la sanità significa rendere più credibile il rapporto tra bisogni organizzazione e un uso corretto delle risorse non può essere questo a livello centrale
Perché non si colgono lì tutte le specificità e le potenzialità del territorio non può essere nemmeno finalmente a livello municipale
Perché gli manca la la possibilità di cogliere il senso della rete sanitaria dell'Area vasta delle interconnessioni tra i servizi
Quindi il tema della regionalizzazione che significa affrontare seriamente il tema della riforma del ministero della Sanità
Valorizzare la programmazione sanitaria regionale come cornice nella quale si sviluppano anche i temi della libera scelta
Un rapporto giusto con i comuni così come è stato detto nella relazione e un maggior peso delle regioni anche nella relazione con le professioni
Questo è un tema assolutamente cruciale io non ho tempo per svilupparlo ma è un tema sul quale tra l'altro le regioni stanno molto riflettendo e inoltre naturalmente dico le Regioni naturalmente il loro compito devono farlo
Perché uno dei nemici forse un nemico della regionalizzazione spesso sono le regioni stesse che non riesco a essere attive e coordinate e coerenti come dovrebbero essere l'ultima questione appunto l'aziendalizzazione
Io credo che dobbiamo dire la verità che finora di aziendalizzazione c'è ancora poco nel nostro sistema sanitario so che tra di noi c'è una discussione anche vivace tra chi di sicché ci siamo troppo spinti che dice che
Non siamo ancora abbastanza avanti io sono di questa seconda opinione dico che l'aziendalizzazione non è un passo che andava fatto ancora con grande convinzione e compiutezza di argomenti e spesso l'aziendalizzazione è un concetto fra inteso viene visto come solo lo strumento per raggiungere il pareggio economico comunque sia pur di rispettare questo obiettivo io non credo che aziendalizzazione sia questo
L'azienda va vista invece come lo strumento concreto per rispondere al bisogno del cittadino l'azienda e lo strumento che ci consente di passare ai fatti della politica sanitaria della programmazione io lo intendo così
Ed è anche la sede della integrazione delle politiche di aggiustamento sentito dire qui medico di famiglia territorio ospedale e anche riabilitazione le cose che vengono dopo prevenzione riabilitazione ma dove si fa questa integrazione
Se non una politica aziendale che riesce a distribuire correttamente le risorse allora dobbiamo dare all'azienda gli strumenti necessari l'autonomia la snellezza operativa la capacità di operare in modo efficaci
Ecco queste sono secondo me le sfide dentro le quali siamo impegnati e che ci porteranno sicuramente anche al grande tema della selezione delle prestazioni
Che considero la vera il vero banco di prova del futuro e soprattutto a ricostruire una più complessiva politica del della salute
Non dobbiamo confondere il concetto di sanità con il concetto di salute e per le politiche di salute dobbiamo mettere insieme anche il lavoro dei della sanità con quelle dell'ambiente della cultura
Del tempo libero dell'organizzazione ecco io vedo queste condizioni e ripeto questo ci consente di porre in termini positivi di governo la questione mi pare che anche le vicende di questi giorni ci dicono quanto più poniamo le cose anche quelle difficili
In termini positivi e di trasformazione e tanto più abbiamo risultati e consenso
Grazie
Lavoro la professor vollero segretario nazionale dell'Anaao si prepari curdi bella
Grazie
Grazie soprattutto per il clima
Perché si respira finalmente si respira un po'di speranza un progetto
Io credo che il primo compito dovrebbe essere rispetta le cose che sono state dette dalla iniziare relazione dell'onorevole Gloria Buffo
A quello che ha detto l'assessore
A quello che ha detto Monica Bettoni a tutti io credo che hanno detto tutte cose giuste e condivisibili tutte
Sceglie il difficile perché sono tante
Allora forse dovremo parlare di selezione delle cose da fare
E io un pochino per riprendere Mario Falconi devo dire che
Chi siamo
Noi siamo un'associazione sindacale autonoma
Che rappresenta circa trenta mila medici
E che è stata definita
E lo dico questo
Con un certo orgoglio
Un'associazione confederale nell'area autonoma perché
Perché la nostra linea è sempre stata quella di cercare di conciliare gli interessi di categoria con gli interessi collettivi perché la nostra linea è sempre stata quella della proposta e poco quella della protesta
E allora noi oggi
Siamo qui per riconfermare che crediamo in quel grande patto sociale tra cittadino e Stato
Che la costruzione e il rafforzamento di un servizio sanitario nazionale pubblico
Siamo per riconfermare questo e per riproporre lo stiamo facendo insieme ai medici di famiglia un altro grande patto un patto tra noi i medici del territorio in particolare quelli di famiglia e il cittadino
Per rimetterci in discussione per vedere che cosa noi come medici dopo
Costruire quel clima vera di vera fiducia di grande fiducia tra cittadino e medico
Oggi tutti riconfermano la validità del sistema sanitario nazionale
Tutti si compiacciono che ha aumentato il fondo sanitario nazionale vero è la prima volta otto mila cinquecento miliardi in più
Ma io credo che tutti dobbiamo essere consapevoli che non è finita la nottata non è finita
Perché adesso comincia la sfida perché non è ipotizzabile che oltre questo sforzo economico finanziario rispetto ai grandissimi problemi dell'occupazione si possa pretendere che si poi si debba spendere di più
E allora allora adesso è la sfida ed è la sfida della razionalizzazione
Una sfida che in qualche misura coinvolge direttamente prima di tutto i medici
Per utilizzare meglio le risorse disponibili
E noi dobbiamo renderci conto tutti che esistono ancora ancora più di prima lady seguita sociali e c'è chi oggi vuole molto e non dovrebbe avvenire e chi ancora oggi domande non ha esiste un consumismo sanitario indotto non soltanto dei medici ma anche da una deformazione di un certo tipo di informazione
E allora noi dobbiamo metterci in condizioni di tentare di dare il nostro contributo per risolvere questi problemi
Pentola rapidamente di dire che cosa pensiamo di fare primo di investire ancora insieme nella cultura della responsabilità ma la cultura da responsabilità prima di tutto è individuale e poi collettiva di tutti
Dei medici delle istituzioni dei politici del legislatore
Per rafforzare quella solidarietà
Per la quale si giustifica l'universalismo una solidarietà del necessario e certamente come si è dimostrato recentemente non la solidarietà del superfluo
Per la prima volta che dopo trent'anni leggo su un giornale proprio ieri un fondo su Repubblica ma non faccio che si parla non solo di cominciare a riflettere sulla negligenza professionale
Ma anche su una certa negligenza legislativa
Io credo che c'è la necessità quindi di riconsiderare anche nel settore della sanità
Che ci sono delle necessità
Di norme di regole che siano condivise costruite insieme perché solo con questo ricostruzione con questa ricostruzione si può migliorare
In servizio
E a noi che cosa chiede secondo quello che in qualche misura noi abbiamo riflettuto si chiede una partecipazione a quella che è la fase più importante che è la seconda fase dopo l'erogazione economica che la fase della razionalizzazione
Significa razionalizzare spendere meglio quello che abbiamo a disposizione e guardate quando io sento il ragionamento delle priorità
Che è un ragionamento che si fa in tutta Europa ed è la selezione delle prestazioni e un ragionamento che non solo condivido ma dico che è stato già fatto
La truffa è un esempio veramente importante che ha dato i suoi frutti i suoi frutti veri reali
In una sorta di priorità che ormai è accettato a dei cittadini è condivisa dei professionisti e credo che sia un buon risultato seppure da migliorare un buon risultato del patto tra professionisti è stato di cui oggettivamente dobbiamo tener conto ma allora perché non fare una super Cuffaro
Cioè una commissione unica per la sanità che stabilisca insieme
Prima sul piano tecnico professionale ma in base anche alle risorse disponibili insieme che cosa essenziale e che cosa comunque è la solidarietà del necessario
Io credo che
Non è sufficiente però la super puff io credo che ci sia necessità una necessità imprescindibile che è quella di un maggior coinvolgimento delle risorse umane di tutti
In primis evidentemente dei medici e allora perché non fare un passo in avanti rispetto alla gestione attuale perché non prendere anche altri elementi del servizio sanitario nazionale inglese come per esempio il bordo
Direzione
Nel quale si potrebbe contenere una parte esecutiva che è la parte strutturale delle risorse umane operatrici e una parte non esecutiva
Da non confondere con i comitati di gestione che potrebbe dare una risposta a quelle che sono le esigenze degli enti locali
E noi siamo d'accordo nel rispondere a esigenze degli enti locali ma a condizione che queste esigenze non significhino gestione mascherata perché diverso eh
La partecipazione alla programmazione al controllo diverso è la gestione perché allora non investire ancora
Sulle risorse umane con una legge scuole educazione permanente obbligatoria
Perché quell'educazione permanente obbligatoria si rimette in discussione la valenza professionale al limite ogni cinque ogni sette anni di ognuno di noi ma si stabilisce anche la cultura delle linee guida cultura della linee guida che comunque deve andare in parallelo con quella che il concetto di essenzialità del servizio
E che dire della libera professione
Pericoloso Clini discorso che fai molto pericoloso io credo che il il percorso iniziato e un ragionamento sul quale possiamo andare avanti
Perché la libera professione per la prima volta dopo tanti anni è considerata anche un valore dell'azienda per la prima volta e allora credo che su questa strada dobbiamo proseguire mettendo dei paletti dei paletti della predetta della praticabilità
Dei paletti di ritrovare evidentemente all'interno della struttura pubblica di far ritrovare il cittadino tutto anche la libera professione ma a parità di condizione però a parità di condizioni strutturali in modo che ci siano le famose strutture separate e distinte idonee che ci mettono in condizione di competere con il privato
è ovvio
Che dal punto di vista nostro non chiediamo che si facciano prima queste e poi si adeguino le corsie ordinarie ma si faccia un piano quinquennale settennale come volete
Ma che vada contestuale che sia contestuale tanto si adegua la corsia o di ordinaria tanti si fanno i letti per la libera professione
Io credo che in questo caso con tutte le correzioni che poi con i cittadini dobbiamo mettere con tutti i paletti che garantiscano che in qualche misura sì contenga e se non si utilizzino le ultime le liste d'attesa come non si utilizzano liste d'attesa per fare arrivare professione bilingui per fare un confronto fra liste d'attesa che ci sono in Italia e quelle che ci sono in tutta Europa ma è un non è tema di oggi
Evidentemente solo facendo in questo modo si potrebbe costruire qualcosa di meglio di positivo ma all'inizio è comunque un progetto ed è un processo sul quale siamo disponibili noi vogliamo che il cittadino possa scegliere l'ospedale pubblico ma scegliere l'ospedale pubblico perché attratto dall'ospedale pubblico non perché è costretto andare all'ospedale
Perché il noi abbiamo tutte le capacità per farlo venire in ospedale per far per attrarlo in ospedale mettendoci noi discussioni per primi ma anche rimettendo in discussione la struttura stessa dell'ospedale
Io credo che se questo è in qualche misura il nostro fine comune io sono convinto che di questo progetto se lo facciamo e lo vogliamo tutti insieme e noi lo vogliamo il cittadino sicuramente ci sarà grato grazie
Una parola curdi bella
Responsabile sanità della Lombardia del consiglio regionale si prepari Paolo Nerozzi segretario della funzione pubblica CGIL nazionale
Devo dire che non è stato molto piacevole
Essere citati come regione
Così
Frequentemente
Ripetutamente nella relazione iniziale purtroppo
Sono caduti dei fatti molto gravi Lombardia
Anche se la Lombardia conta un sistema sanitario complessivamente di qualità
Ma con degli elementi assolutamente negativi
Lo scandalo di Poggi Longostrevi ha coinvolto quattrocento medici
Ci sono state cioè un volume di risorse
Che sono state dirottate in modo truffaldino
Attraverso ricette false o ricette caricate
Di prestazioni mai effettuate
Attraverso operazioni di dirottamento di che di utenza dei credenti
L'episodio doloroso del Galeazzi certamente un episodio gravissimo
Ma la gravità oltre che naturalmente nelle vittime così numerose
è derivata anche da una vicenda veramente che ha degli elementi è sconcertante
Pensate che la struttura la camera iperbarica dove si è verificato questo incidente formalmente non esisteva
Non era mai stata autorizzata
E a funzionante ha funzionato per qualche anno
Il volume delle prestazioni delle tre camere iperbariche di questo istituto è un volume enorme solo questo impianto ha prodotto prestazioni tre volte quello del Piemonte
Trentadue mila prestazioni circa nel mille novecentonovantasei
Ecco questi episodi credo
Che si fanno interrogare su dove va
Dopo dove sta andando il sistema sanitario non solamente Lombardia ma nel nostro Paese
Perché questi episodi s'inquadrano all'interno di una politica regionale
Della maggioranza di centrodestra regione Lombardia che è estremamente preoccupante
Perché fondata
Di fatto su una liberalizzazione dell'offerta privata su un privilegio nei confronti dello Fratta private qui non si tratta di fare o dirigere nuovi steccati fra il pubblico il privato
Però è chiaro
Che quando prevale la logica
Del privato
Prevale la logica del guadagno
Talvolta un guadagno meritato talaltra Umeda un guadagno indotto
Il consumo sanitario consumismo sanitario
è evidente che uno dei problemi che deve che dobbiamo affrontare
E non dobbiamo valutare la validità di un sistema dalla sua produttività che non è neanche efficienza la sua produttività
Perché la produttività talvolta nasconde scarsa propensione alla tutela della qualità e scarsa propensione alla tutela per la sicurezza
Come si è dimostrato
Questa è la politica regionale di Formigoni e del centrodestra
I favori che sono stati fatti accreditando senza controlli
Punti un anno un terzo dei posti letto dei privati in più
In un solo anno
E introducendo
Una nuova legge di riordino sanitario
Che è fondata sul principio tutto ideologico del mercato della compravendita di prestazioni come se la sanità è salito sanitario potesse essere in una certa misura ha ricondotto ad una specie di supermercato delle prestazioni
E quando si opera in questa direzione si inducono evidentemente anche comportamenti
Di un certo tipo
E che non possono riguardare solo i privati più furbi ma che possono riguardare tutto il sistema coinvolgendo anche quindi
Il sistema pubblico
Prevedere all'interno di questa legge la costruzione di aziende sanitaria di è enormi dimensioni
Pensate che l'azienda USL o le aziende USA e Milano
Le tre aziende USL hanno una popolazione di un milione duecento mila abitanti ciascuno
Come fatturato
Che siamo un bilancio annuo ciascuna di più di mille duecento mille trecento miliardi
E dall'altra parte raggruppare tutti gli ospedali linea aziende di dimensioni abnormi
In aziende formate con l'ospedale capofila che l'ospedale azienda e tutti gli altri ospedali che sono in piedi aggregate in queste ma grandi aziende tra l'altro non si capisce con quale coerenza rispetto alla politica o alla convinzione che il mercato e la concorrenza devono essere introdotte mettono a sanità e poi si creano tre mega aziende che ha abbattono i che riducono obiettivamente la competizione
A queste aziende
Se ospedaliere sono stati aggregati
Sono stati aggregati alle strutture territoriali
Tutta la specialistica territoriale è stata aggregata queste aziende che adesso saranno già in sala gestita da dagli ospedali ma per ma c'è di più sarà gestito degli ospedali anche tutta la politica dei malati mentali Telex ospedali psichiatrici quindi addirittura si va nella direzione opposta rispetto ad un processo di riforma faticoso e difficile
Quello cioè di uno superamento dagli ex ospedali psichiatrici e lì si affida invece nella sua della loro gestione ad una struttura che ha invece una cultura una mentalità un modo di operare l'assolutamente diverso che la cultura la mentalità di chi devono sutura che opera
Per acuti
Questi sono gli elementi che stanno venendo avanti
Allora quando si parla obiettivamente di regionalismo di potere tra regioni io credo che sia un fatto molto importante
E che vada attuato fino in fondo però con un limite che non deve essere superato
E che è quello che ciascuna Regione possa fare quello che vuole in barba alle leggi e in Parma ai diritti dei cittadini
Per il diritto alla tutela sanitaria è un diritto costituzionalmente garantito
è un diritto che la Costituzione tutela e non può essere sfida affidato ho appaltato ma ci deve essere qualcuno che lo garantisce
E questo soggetto non può essere che un soggetto di carattere nazionale
Dopo le modalità evidentemente devono essere trovate
E devo pagare devono essere più rispettose delle prerogative regionali ma non può
Non può mancare questa garanzia complessiva e di carattere nazionale
Così anche i processi di aziendalizzazione io credo che debbano andare avanti
E debbano Consoli consolidarsi
E tuttavia
Noi non dobbiamo cadere nella nel mito dell'azienda
O di un'azienda fine a se stessa il fatto che uno sia che ho un soggetto sia azienda non significa che operi bene
Se non diamo all'azienda una missione molto precisa che non è solo quella di far quadrare i conti ma quello di produrre salute
Tutela sanitaria
Perché vedete
Io credo che sia pericoloso affidare ad un'azienda e all'interno dell'azienda ad un organismo meno monocratico solo la garanzia della realizzazione di un diritto
Di un debito così importante come la tutela della salute
Noi siamo stati da molti anni
Per la separazione fra lo strumento il soggetto che gestisce il soggetto che indirizza e controlla
Ebbene se vogliamo andare in questa direzione dobbiamo completare l'aziendalizzazione
Introducendo il soggetto che controlla e valuta
E indirizza
Soprattutto io un tema così delicato
E non possiamo come ho ho detto prima appaltare ad un singolo ad un organismo monocratico
Il potere di decidere di scegliere vitaliano dove tagliare e dove potenziare perché questo produce delle distorsioni
E faccio subito un esempio
Pensate che nel programma di edilizia sanitaria
Del così detto da decreto trecentoventuno
Dei prossimi due trienni
Nella Regione Lombardia alle aziende sanitarie attende ospedaliera hanno fatto richieste di finanziamento per le strutture per acuti
Per circa mille novecento miliardi su due mila quattrocento
Noi abbiamo nella nostra regione una esuberanza di posti letto con l'aggiunta di quelli decise da Formigoni di circa otto mila posti letto per acuti
Abbiamo una carenza di posti letto di circa sei mila posti letto e lungodegenza e riabilitazione
Abbiamo carenze per quanto riguarda le strutture territoriali
Se se ci fosse stato un Governo della domanda e della esigenze dei bisogni
Che ha che affiancava il direttore generale probabilmente quella richiesta lì non sarebbero arrivate in quel modo
Ma ci sarebbero state delle richieste più attente a dei bisogni reali soprattutto in una realtà come quella lombarda ma anche in altre realtà dove il problema della popolazione anziana
Il problema della tutelata la salute e la popolazione anziana è un problema enorme e che provoca sofferenze
Diffuse
Ma purtroppo molto spesso silenzioso e quindi da questo punto di vista scarsamente incidenti ed efficaci dal punto di vista delle scelte dell'orientamento prescelte
Io credo che abbiamo bisogno di andare nella direzione che è stata posta dalla relazione
Che condivido pienamente con grande convinzione
Credo che dobbiamo ribaltare il segno di una sanità che fondate scusa esclusivamente su una obiettivo di carattere riparatorio che interviene nel momento in cui si manifesta la poto logica e che in fasi acute che interviene quasi esclusivamente in fase acuta forse perché da questo punto di vista il più remunerativo
Dobbiamo invece sviluppare la prevenzione dobbiamo dare veramente a risposte ad un bisogno di salute che ha che richiede strategie molto più complesse che non siano quelle delle prestazioni ospedaliere anche se naturalmente queste prestazioni debbano essere date nel modo migliore
E dobbiamo anche cercare di riequilibrare
Verso la fase post-acuta perché nel nostro Paese questa questo riequilibrio non è ancora realizzato credo quindi che dovremmo veramente dare un segno diverso alla politica sanità nel nostro Paese
Facendo certamente della efficienza un valore ma facendo un valore ancora più importante della efficacia e della qualità di un sistema e quando parlo di efficace intendo in modo particolare il raggiungimento di obiettivi reali di salute
E non invece obiettivi e performances di carattere produttivo
Vi ringrazio
Grazie nella parola Paolo Nerozzi
Sì rivelazione della funzione pubblica CGIL sulle frane l'onorevole Giannotti
Io credo sia importante questo momento di riflessione riproposta
Perché al di là della legge finanziaria Chang indubbi meriti ed elementi di novità e al di là dell'accordo fra organizzazione sindacale il governo
La discussione che stiamo facendo non sono la riforma del Welfare del quindi per riprendere alla radice di questo processo invero importanti interrogarci
Riflettere e fare proposte che si muovono verso un orizzonte più ampio di quello di questi giorni pur necessario
Ecco allora che partire come ha fatto la sua amica
Dal diritto alla salute dal diritto far gola fa avute da quando uno nascere fino al momento in cui muore in tutti i suoi
Passaggi della vita vera e quindi una visione complessiva della sanità riprendendo le questioni la prevenzione dell'ambiente per la riabilitazione dell'ambiente in quanto ambiente di vita ma anche in quanto ambiente di lavoro
Vuol dire superare partire quindi da un uomo va un ma
Ridefinizione del rapporto ospedale-territorio prevenzione
Vuol dire ripartire e superare un arretramento pesante c'erano sul sul terreno appunto della prevenzione e nel territorio se ha avuto negli anni ottanta e che ha portato gravi problemi gravi lacune ma proprio a partire da cui è quindi superare la torsione produttivistica della sanità così come diceva la relazione vuol dire partire al diritto dai diritti a cominciare dal diritto di accesso dal diritto di conoscenza che oggi non è uguale per tutti in questo in questo Paese e riflettere anche quindi il rapporto pubblico-privato a partire dalle garanzie dei diritti e dare regole comuni
Regole comuni che partono in primo luogo per quello che ci riguarda dell'esclusività del rapporto di lavoro
E giusto e importante che al settanta per cento dei medici abbiano scelto l'incompatibilità
è importante che si possa permettere lavoro interinale ma al problema dell'esclusività del rapporto di lavoro va al di là in un sistema che noi voliamo un misto fra pubblico e privato
E privato sociale e quindi partirà qui partire dai controlli
Partire ha necessità di indirizzi comuni
E partire anche dal fatto che le comunità ed economicità non è l'unico parametro della sanità di fronte a problemi come la vita e la salute
La morte degli individui il solo parametro economico non può e non può reggere e non può essere l'unico parametro
E allora il problema delle complicità che pure è un problema non può essere a discapito appunto della qualità della soppressione dei servizi e non può portare a situazioni come quelle di questi settimane di questi giorni come diceva
Company che parlava per la Lombardia
Ma il Comune di economicità vuol dire anche un'altra cosa in salita vuol dire appalti polvere superamento d'un intreccio negativo e perverso fra sistema politico
E imprenditori
E anche personale di questo settore sistema che è stato particolarmente grave in alcuni territori di questo Paese ma che purtroppo estetico da molte parti
Superare un ragionamento solo economico colpire quindi partire dal lavoro dalle competenze che riformerà sanità
E quindi ragionare non solo sulla sanità così come ma anche guardando la sanità così come sarà guardando quindi il problema dell'occupazione e guardando come può essere il settore della sanità dell'assistenza un veicolo importante di nuove professionalità di nuovo occupazione di nuove opportunità
Ma per fare questo lo dico chi è molto
Interessato chi mette spesso al mercato
Anche al di sopra dei valori
Bisogna avere più mercato anche nella sanità
Quindi il ruolo degli ordini dei collegi così come oggi sono solo d'un elemento che non va bene non la società moderna che non ti porta all'interno dell'Europa che come l'Antitrust
Dice è un elemento di anti economicità e nello stesso tempo che colpisce nella formazione e nell'accesso le possibilità di tanti giovani di inserire in questo sistema quello che sta avvenendo a Bologna di studenti che per che fruscio operano per avere l'accesso alla specializzazione che è negata
Quello che hanno chiesto gli studenti come altri di superare questo ruolo predominante degli ordini e collegi per assegnare solo allo Stato l'accertamento dell'idoneità
Una questione su cui investire e quindi investire sui giovani investire sulle nuove occupazioni sanitarie oltre la pur decisiva e ineliminabile professione medica
Vuol dire anche riflettere per esempio fu ruolo dell'università
Non come corpo separato ma all'interno di un disegno più generale di programmazione che non la veda slegata sia dalla programmazione nazionale sia dalla programmazione delle regioni ma per fare questo
Vuol dire anche andare oltre ora uno in questi anni abbiamo portato delle modifiche profonde nel modo di lavorare abbiamo avviato un processo di privatizzazione del lavoro abbiamo avuto regole uguali regole uguali nella previdenza regole uguali anche per altre punti che altri privilegi diciamolo e così fecero ma voi siamo stati d'accordo col ministro Bindi e col ministro Bassanini così come con altri quando hanno licenziato coloro che facevano altri lavori e non salvano alloro posto noi siamo d'accordo su questo ma proprio perché siamo d'accordo su questo proprio perché noi siamo d'accordo solo regole uguali diciamo che ora di investire sul lavoro
La fase di Rest di restringimento alla fase di risparmio la fase in cui il suo lavoro pubblica sul lavoro sanitario non si investe più è una fase che deve finire allora investire sul lavoro vuol dire investire sulla formazione
Poi diremo fornai e investire sul merito
Vuol dire investire sul disagio perché molte di queste professioni hanno disagi reali anche disagi
Che nel tempo rischiano di essere cronici e di aggravarsi quindi investire su un diverso modo di lavorare sull'intreccio fra lavoro utenza qualità della prestazione ma per fare questo
Bisogna in qualche modo ricomporre la saper attesta la frantumazione
Che viene la esecuzione del ruolo sanitario bisogna ricomporre l'insieme delle professioni che ci sono in una visione non gerarchica
Ma in una visione che ne esalti tutte le professionalità e tutte le individualità anche dei singoli
Ecco allora quindi superare la separatezza fra professioni superare la separatezza fra medico dell'ospedale e territorio e medici di famiglia superare la separatezza fra infermieri biologi chimici emeriti superare questi insieme di separatezza vuol dire però anche nel momento che si dà una dimensione comune
Esaltarne anche l'individualità
Sia come professione sia come singoli proprio perché termino su questo le professioni che operano nella sanità
Così come quelle dell'assistenza non sono professioni normali
Oltre a uno studio oltre ha una lunga esperienza vi è anche un elemento in più
Dovendo
Lavorare quotidianamente con la sofferenza e con gli altri vi è un elemento di vocazionalità
Vi è un elemento che va oltre a una professione normale io credo che dobbiamo ripartire da qui
Nell'investire di nuovo nella sanità è partire deve investire nel lavoro della sanità quello che c'è ma soprattutto quello che ci doveva essere
Grazie onorevole Giannotti
Presidente del gruppo della Sinistra democratica nella commissione Affari sociali sulle bare
Luigi Savio
Gloria Buffo ha detto cose molto giuste a mio avviso il problema nostro
Quello che a me sembra ci viene chiesto da molte parti dai cittadini dagli operatori
è come dare incisività d'un intervento riformatore
Di innovazione profonda nel segno della solidarietà
Di un moderno sistema pubblico di tutela della salute dei cittadini
E tutto ciò ci mette di fronte a nodi dobbiamo saperlo che devono essere affrontati per ridisegnare l'intero modello di Welfare improntata a criteri di efficienza di equità e di universalità
Noi non siamo per la difesa statica e tanto meno ideologica delle esistenti
Siamo invece convinti che il futuro del sistema pubblico in sanità che noi abbiamo difeso contro l'attacco della destra in tutti questi anni di duro risanamento questo futuro dipende oggi dalla nostra intelligente e coraggiosa insisto coraggiosa e determinata volontà di innovazione
Vorrei fare il cenno anche ad alcuni punti posti da Gloria
Per contribuire appunto a designare un'ipotesi riformatrici
La spesa sanitaria complessiva e oggi in Italia circa di centoquarantacinque mila miliardi cento mila miliardi di spesa pubblica quarantacinque miliardi di spesa privata ebbene
La funzione regolatrici e di garanzia dell'intervento pubblico deve essere capace di indicare
E di governare un modello capace di ottimizzare il rapporto tra l'insieme di tutte queste risorse impiegate e l'efficienza e l'efficacia dei risultati
Insisto di tutte le risorse impiegate sia delle cento mila pubbliche che le quarantacinque mila private
Noi siamo perché il cittadino possa liberamente scegliere dove rivolgersi per avere una risposta al suo bisogno di cura ma quando discutendo ad esempio con la regione Lombardia o in Parlamento con il centrodestra
Quando diciamo la vera libertà di scelta può avvenire solo in una programmazione efficiente
Dei servizi sia di quelli offerti dal pubblico che di quelle offerte del privato quando sottolineano questo sentiamo la responsabilità di tutelare il cittadino
A non essere sollecitato a fare troppe analisi o trattamenti con la camera iperbarica quando non ce n'è assolutamente bisogno
Sentiamo la responsabilità di garantire al cittadino risposte di qualità a tutela della propria salute anche quando risponde e paga di tasca propria
Il sistema pubblico non teme la competizione del privato
Anzi già oggi molta parte del paese è proprio la capacità di essere competitivo di
In termini di costi ed efficacia apporre il sistema pubblico ad un livello superiore a quello privato
Però il Pubblico vogliamo dirlo apertamente alla Confindustria che non vuole e non può ritrarsi per intervenire solo nelle patologie più gravi quelli appunto più costose dove meno è la garanzia di profitti per i privati
Ne vuole ritagliarsi per intervenire solo nelle situazioni dei più bisognosi questo sarebbe una cesura per noi inaccettabile rispetto alla nostra acquisizione del principio di universalità ma vogliamo anche dire la Confindustria che è nostra intenzione predisporre regole insistono regole
Non per proteggere il pubblico ma perché la libera competizione tra privato e pubblico posso esprimere sì in tutti i possibili campi anche in sanità
Regole dunque
E la prima regola è un corrente impianto istituzionale
Un ministero quella su quello della sanità ancora gravati di troppi compiti di carattere amministrative
Di troppi compiti e competenze di gestioni è un ostacolo dobbiamo dirlo chiaramente è un ostacolo al preciso al procedere di un sistema compiuto di federalismo in sanità
Che oggi poggia sulla libera e piena responsabilizzazione delle regioni e su una corresponsabilizzazione anche dei comuni nella programmazione dei servizi nel territorio
Non devono cioè esserci più alibi scarico di responsabilità
Di fronte al cittadino che denuncia un servizio che non c'è o che non funziona il Comune che dice che non ha poteri la regione che dice che è responsabilità del governo il Governo che dice è la Regione che non funziona
Al al mea alla ministro Bindi lo ricordava gloria
Dobbiamo chiedere più coraggio insisto più coraggio
Perché c'è già la legge Bassanini che consente di avviare fin da subito una radicale riforma del ministero della Sanità che sia appunto coerente con l'impianto federalista anche della Bicamerale
Per un ministero di alto livello di alto livello di indirizzo di programmazione e di controllo
E non sappiamo quanto siano importanti i controlli fondati sulla su metodi scientifici e su un criterio di responsabilità certe e di fronte ad esempio alla tragedia qui ricordata del Galeazzi di Milano
Ed ancora sviluppo fino alle estreme conseguenze della aziendalizzazione
L'assessore Martini diceva di azienda c'è ancora poco io sono d'accordo con luci
Aziendalizzazione un un metodo questo mutuato dal privato introdotto nel sistema sanitario nazionale che ha dato dei risultati ad esempio per quanto riguarda il controllo della spesa pochi risultati ad esempio ha dato sul terreno della ottimizzazione delle risorse umane
Medici tecnici infermieri sono decisivi per il buon funzionamento della sanità occorre valorizzazione della professionalità piena responsabilizzazione
Allora dobbiamo dire con grande forza contratto di lavoro privato per tutti i dipendenti affidato alla piena competenza del direttore generale
Incentivi che premino la professionalità di risultati che sollecito la formazione investimenti per strutture d'organizzazione per la libera professione nelle strutture pubbliche
E questo ciò che serve ad esempio per portare a compimento la incompatibilità per non per non rimanere a metà laddove siamo oggi l'incompatibilità
Tra il lavoro delle strutture private e nelle strutture pubbliche
Nessuna azienda permette ad un suo dipendente di andare a farle concorrenza da un altro del tuo stesso identico assetto ma senza incentivi senza risorse senza organizzazione dell'attività libera professionale senza investimenti nella ricerca biomedica
L'incompatibilità può diventare una perorazione ideologica oppure un regime vissuto con frustrazione penalizzanti a volte di importanti risorse umane
Ed infine ancora un punto nella organizzazione della sanità oggi c'è troppo ospedali troppa spesa ospedaliera siamo molto al di sopra d'esempio di quanto raccomanda l'organizzazione mondiale della sanità
Troppa invadenza lo diceva Monica Bettoni delle attrezzature e delle tecnologie troppa invasività
Ciò che occorre è rimettere al centro i cittadini il cittadino con il Complesso dei suoi bisogni di salute
Occorre una rivoluzione copernicana al centro il cittadino
Anche per rompere quella consolidata pratica di autoreferenzialità in base alla quale prima vengono i bisogni della struttura e di chi vi lavora dentro e poi vengono i diritti dei malati che hanno bisogno di cura
Cittadini che devono essere curati prima di tutto nel loro ambiente e nel territorio vi insisteva Falconi su questo punto sono d'accordo
Ecco riscoprire allora il valore anche di investimento economico della prevenzione prevenire costa ma curare tumori che potevano essere prevenuti costa molto molto di più
Nel territorio nel distretto socio sanitario si può trovare anche quel livello di integrazioni virtuoso non solo tra prevenzione e cura ma anche fra intervento sanitario di intervento sociale come qui ci raccomandava giustamente Betty leone
è questo un fondamento di una concezione moderna di fare assistenza di fare sanità che tende a riconsiderare l'uomo o la donna nella unilateralità e nella complessità dei suoi bisogni nell'interezza psicofisica diceva Falconi
E questo d'altra parte l'asse culturale il modello organizzativo
Che sta dentro la proposta di legge signorino che stiamo discutendo alla Camera dei deputati e sta dentro lo stesso disegno di legge che il ministro Turco ha già preparato per l'approvazione del consiglio dei ministri
Facciamo in proposito allora un esempio lo sottopongo all'attenzione di tutti noi all'attenzione del compagno D'Alema perché ritengo che potrebbe essere un'importante proposta del PDS
In Italia le paesi di più sviluppati del mondo sta crescendo il problema della non autosufficienza
Non solo è indicato ma anche conseguenze per incidenti del lavoro anche tanti anziani che vivono a più lungo
Ma di conseguenza corrono anche più rischi di incontrarsi con patologie gravi che portano appunto alla non autosufficienza
Cosa accade oggi di fronte alla non autosufficienza
Però tutto il peso si scarica sulla famiglia che si trova sola con tutto quello che significa come soldi fatica organizzazione familiare
Oppure un posto per il non autosufficiente o in una sfida residenza protetta per anziani o in una corsia di un ospedale
Ecco la proposta perché non lavorare da subito ad un sistema nazionale di assistenza domiciliare integrata sanitaria e sociale per non autosufficienti
Pensiamo ad esempio al capitolo pensioni giusto razionalizzare il sistema giusto commisurare i contributi previdenziali R alle rendite appunto di pensione
Ma quanto sarebbe tutto ciò più forte se proprio nel segno dell'allargamento del sistema di protezione sociale a chi davvero io oggi più sole ha più bisogno
Noi potessimo dire a quell'anziano a quella famiglia guarda però che io ti chiedo un sacrificio per le pensioni ma se ti accade un accidente se ad esempio diventi non autosufficiente non ti lasceremo solo ti garantiamo un servizio di assistenza domiciliare
Che che umanizza la cura perché ti assi che assiste nel tuo ambiente
Sostenendo la famiglia garantendo servizi e tutto questo come sappiamo nel medio periodo può anche produrre risparmi meno posti letto in ospedale
La degenza in una struttura per anziani o in un ospedale costa mediamente il doppio di quanto si può prevedere per un servizio di assistenza domiciliare integrata certo questo servizio costa non bastano i fondi del servizio sanitario nazionale
Costa
E d'altra parte il Governo ha già previsto nella Finanziaria con l'istituzione del fondo per la loro un'auto sufficienti di dotare i già oggi questo fondo di una parte sia porre molto bassa di miliardi cinquanta miliardi
In Germania ad esempio per questo per servizi è stata prevista una tassa di scopo in Italia Petre mo'potremmo pensare anche ad un mix insieme a risorse pubbliche perché non sviluppare a questo riguardo finalizzate a questo obiettivo la linea dei fondi integrativi
La mutualità obbligatoria appunto finalizzata a questo obiettivo ed anche perché no orientare a questo fine
Una parte delle risorse delle fondazioni bancarie le fondazioni bancarie che ora
Si stanno
Riformando anche con la legge del parlamento dispongono di migliaia di miliardi
Dodici mila miliardi se non erro solo la Fondazione Cariplo a che cosa finalizziamo questo risorse perché non cogliamo l'occasione per chiedere alle fondazioni bancarie
Di mettere a disposizione quella risorse per obiettivi definiti sul piano nazionale appunto di innovazione dello stato sociale o penso
A tutto il patrimonio delle IPAB che ancora deve essere messo nelle condizioni di produrre delle risorse
Una risposta ho finito una risposta
Quella là non autosufficiente che potrebbe poggiare al tempo stesso e al tempo stesso incentivare anche un un segmento di economia sociale
Il volo lenta il volontariato all'associazionismo la cooperazione che facendo un salto di qualità per divenire impresa sociale
Potrebbero mettere quei valori che oggi gli appartengono l'altruismo la solidarietà la responsabilità come un valore aggiunto perché l'impresa non profit possa divenire competitiva in termini di qualità e in termini di prezzo non solo con il privato ma anche con il pubblico
Nell'offerta dei servizi anche questo mi sembra essere coerente con quella visione del pubblico che fondamentalmente indirizza e controlla e che sempre di meno gestisce
Ma gestendo sempre di meno
Non apre la spazio solo al privato Manzi si preoccupa di promuovere anche obiettivi di promuovere anche politiche perché la società civile si organizzi e riesca essa stessa a gestire servizi nel nell'interesse dei cittadini
Grazie
La parola Luigi Salvioni infermiere professionale di Napoli si prepara a me Lionello Cosentino
Penso che a questo punto del dibattito
Ci sia poco da aggiungere rispetto alle tematiche generali così in venne evidenziate sia dalla relazione dell'onorevole Buffo di dagli interventi che si sono succeduti
A questo tavolo
A partire secondo mi dai quattro punti così
Bender disegnati
Dal sottosegretario Bettoni rispetto agli obiettivi del governo per il mille novecentonovantotto
E rispetto diciamo alle opzione che vengono dal mondo del lavoro
Rispetta all'emergenza
Che le categorie che lavora all'interno della sanità in Italia hanno in questa particolare fase del processo di aziendalizzazione
Io sono un infermiere che lavora da vent'anni
In un pronto soccorso DVD uno degli ospedali di frontiera di Napoli che Loreto Mare
Un ospedale che per volume di prestazioni di pronto soccorso è secondo solo al Cardarelli ma che nello stesso tempo situata in uno delle zone a più alto inquinamento acustico e ambientale della città di Napoli
Dico queste due cose che sono emblematiche dello stato di sofferenza
In cui versa la sanità e in particolare quella campana e sul fatto che un partito come il nostro che essi lega fortemente alla regione del alla alla ragione del lavoro e di chi
Passa la stragrande maggioranza del suo tempo di vita all'interno di strutture avendo per far non solo con la malattia il che già il momento ma molte volte affrontando il retroterra di che c'è di cosa c'è dietro a tutto un mondo di disgregazione e di emarginazione
Oggi noi celebriamo la giornata mondiale della dell'AIDS io penso che io operatore del Cotugno di Napoli oggi avranno affrontato un'altra giornate di emergenza da questo punto di vista lasciati solo allo sbando
Una programmazione regionale che non c'è
Di un governo di centrodestra che sta affossando quel poco di buono che si era realizzato nei servizi territoriali di Napoli che si stanno facendo del Cotugno
Il contenitore di tutti i mali
Che ruotano all'interno del mondo dell'AIDS tossicodipendenze emarginazione problemi di ordine pubblico quotidiana
Questi diciamo sono gli elementi che giorno per giorno gli infermieri vivono sulla loro pelle
E che io non sono da fare un intervento rispetto alla difesa di una categoria che sa difendersi con i propri mezzi con la propria professionalità in tutte le occasioni voglio riprendere brevemente i temi lanciati da quella grande Assemblea nazionale che la CGIL Funzione pubblica costumini mesi addietro questione degli infermieri
Su cui vengono sottolineate le particolarità di una professione che vive a stretto contatto
Con la società con il male di questa società
Con le scelte incompiute di questa società
è la libero non solo come espressione del loro lavoro
Ma anche come utenti lo stesso servizio eccome lavoratori dello stesso servizio noi in questi giorni abbiamo dovuto affrontare
Uno straordinario una straordinaria mobilitazione per quanto riguarda la consultazione dell'accordo governo sindacati sulla revisione dello Stato sociale
Abbiamo registrato significative al di là delle nostre aspettative adesione all'accordo
Ma badate non è stato facile specialmente nelle assemblee che che abbiamo fatto nelle negli ospedali
Non era tanto discutere fare accettare o aspettarsi la rabbia di chi è stato fermato a un passo dalla pensione
Ma è stato difficile discutere nel merito con tutti quei giovani con tutti quegli infermieri che hanno ancora una vita davanti a loro da Varsavia
Certe storture vanno riviste ma ci sono problemi legati alla nostra professione alla nostra vita
A al nostro rischio lavorativo altrui Galeazzi si si fosse come dire una un apparve Eva concreta
Delle situazioni di rischio a vendere nel nostro ospedale ci sarebbe da libri di dire
Ci sono infermieri che da anni respirano gas anestetici e non succede niente
Abbiamo fonti di inquinamento che vanno al di là delle fonti di radiazione ironizzando c'è tutta una tecnologia anche probabilmente sta portando grossi risultati rispetto
All'individuazione di patologia le stesse cure ma probabilmente abbiamo sotto ad sottovalutati grossi rischi di inquinamenti che questa di tecnologica
Abbiamo
Pagato sulla nostra pelle
Un'azione di risanamento che seppur necessari in questo Paese andava secondo me rivolta però oltre ad altri soggetti
Oggi il blocco di piante delle piante organiche sta portando a carichi di lavoro per quanto riguarda il personale infermieristico che sono insopportabili insopportabile
O meglio le poche occasione che si stanno diciamo creando da questo punto di vista umano soltanto sulle strade del precariato nel precariato
Da anni ormai nelle nostre aziende non si assume ci sono interi servizi interi settori che ormai stanno alla paralisi allo sbando il risultato almeno per
Per l'esperienza che ho della mia regione che interi pezzi disabilità che erano come dire la bandiera della sinistra vengono o lasciati in una situazione di abbandono di terra o vengono dismessi al privato e acché privato e a che qualità
Di privato
In questa sala insieme a me vedo che sono venuti da Napoli anche da associazioni di ammalati che vivono sulla loro pelle
Quello che sa significando da un po'di tempo a questa parte la regola nel pareggio di bilancio visto solo come unico obiettivo
Delle direzioni generali
Dismissione dei residui psichiatrici con ammalati dati in pasto a privati senza nessun tipo di qualità
Servizi delle tossicodipendenze che ormai non funzionano più
Abbiamo dovuto registrare sì volevo come dire la l'elicottero è precipitato per capire che anche un servizio delicato quale quello dell'emergenza aumentare la nostra regione è stato svenduto ai privati
Perché le aziende non avevano la possibilità laddove aveva una possibilità hanno barato digestivi impropria anche un servizio di questa importanza
Quindi diciamo che da questo punto di vista c'è bisogno che all'interno dell'obiettivo della lascia de di passare tende la vertenza salute che il Partito democratico della sinistra tende a porre in campo nazionale
Ci sia un'attenzione maggiore alle ragioni del lavoro
Ma la loro che si fa quotidianamente in trincea
Avendo a che fare con gli abbonati
Con il dramma e la disperazione dei familiari che molte volte sono lasciate solo allo sbando
E che trovano sul volto a volte l'infermiere perché fra le tante cose di infermiere è il primo la prima di cure dal primo impatto molte volte rimane la sola ad affrontare anche probabilmente probabilmente non sono i suoi Palmer in un contesto sociale deve affrontare giorno per giorno giorno per giorno
E qui diciamo le possiamo dire tante debba esigenza
Di valorizzare questa professione di creare percorsi che il vaccino acquisire più autonomia e più professionalità non è questa diciamo la sede nel momento ammende interessava sottolineare il fatto che non ci si può essere secondo me
Un'azione riformatrice degna di questo nome se alle a base se alle basi alle esigenze degli utenti non si pongono risposte chiare rispetta colori quale giorno per giorno attorno a che fare con la malattia
E con il problema ad essa connesse
La parola nello Cosentino assessore alla sanità la Regione Lazio si prepari il marinaio Teresa Petrangolini
Il tribunale ritiene malato per l'ultimo intervento
Anch'io sarò brevissimo ma non sfondò una sensazione che villa questione di quale politica dell'Ulivo nella sanità sia ancora in parte risolta
E quindi colgo i minuti che ho per questo intervento per cercare di rendere chiaro il mio pensiero
Si sta discutendo molto intorno alla legge di delega al governo
Su due questioni fondamentalmente rapporto pubblico-privato e ruolo regioni enti locali
A me paiono due questioni si di rilievo ma alla fine marginali rispetto ai premi che abbiamo di fronte
Marginali perché era porto pubblico privato la cosa essenziale far rispettare le regole
Questa è una regione che non ha dato un solo posto letto di convenzione in più in questi due anni
è una regione dal quale si sono fatte in tutte distintamente tutte le case di cura private convenzionate le ispezioni che non si facevano lottando alla legge ed approvazione già Santa quattro dall'ottantasette
Ma è nello stesso tempo anche la regione dove c'è anche un privato capace competitivo e dunque dove è opportuno a mio parere come dire imporre a tutti al pubblico dal privato il rispetto degli standard delle regole degli obiettivi di qualità
Credo che nel rapporto tra Comuni e Regioni si debba cercare una soluzione che consenta ai Comuni di partecipare alle scelte di politica per la salute delle proprie popolazioni
Possibilmente senza ricominciare a fare i comitati di gestione le USL e la gestione di cui non si sa più chi è responsabile perché altrimenti torniamo indietro e sarebbe un peccato
Ma non credo che sia difficile trovare un'intesa con la con lance con i Comuni anzi penso che le Regioni dovrebbero farlo autonomamente senza attendere che sia il governo a trovare un punto di mediazione tra le regioni e i comuni
Io vedo che invece in dall'esperienza che ho il nodo vero è un altro il nodo vero è che noi ci occupiamo dell'efficienza e non ci occupiamo della qualità
Rispetto ai bisogni alla domanda è una tendenza di tutti dal Governo alle Regioni alle USL ci occupiamo cioè di rendere più efficiente di razionalizzare in una rincorsa disperata ai fondi che non ci sono
E non ci poniamo il problema dal punto di vista la domanda e su queste cose Gloria Buffo ha detto cose molto chiare che io condivido
Io vorrei far capire perché a mio parere non riceva Martini noi siamo in presenza di una silenziosa rivoluzione del sistema sanitario quindi interesse a quello pubblico
Che partita da quando abbiamo deciso che veniva finanziato la struttura pubblica non sulla base dei costi a piè di lista ma sulla base delle prestazioni che rendicontata
Con un sistema che ha consentito che consente oggi a questa regione una di quelle ultime rispetto alla organizzazione amministrativa nel passato
Di sapere per esempio che c'è una provincia rispetto a tutte le altre che fa cinque volte Tons Lettonia che tutte le altre ed intervenire non per ragioni finanziarie ma per ragioni di politica sanitaria per andasse domandare perché opere dire cose anche un po'più significative una regione nella quale c'è uno squilibrio fortissimo nella qualità delle prestazioni che vengono rendicontate nelle condizioni di accesso al sistema sanitario pubblico nel sistema dei costi e queste prestazioni
Il fatto che ogni reparto di ogni ospedale pubblico privato convenzionato policlinico universitario debba rendicontare quello che fa e anche ormai per l'attività della specialistica della diagnostica significa che è finita la fase in cui si può essere un reparto che rimane fermo lavora mezzo la mattina
Ed è cominciato il ragionamento su quali sono le prestazioni che si fanno in che rapporto ci sono con i costi di quel reparto
E anche con la valutazione di qualità di quelle prestazioni perché certo
Desta certamente qualche preoccupazione sapere che ci sono reparti per esempio che hanno tassi di mortalità di esiti infausti molto alti e quindi su cui bisogna poi segnalare al direttore generale di intervenire di intervenire rapidamente per un certo tipo di prestazione per un certo organizzazione del reparto
Ma questo consente anche dal punto di vista dei costi di esaminare una situazione come l'ospedale Nuovo Regina Margherita e viale Trastevere
Che aveva un disavanzo di parecchi miliardi l'anno a una lettura attenta di quella struttura cioè analizzando i costi le prestazioni delle attività delle di ricovero di ognuna di quelle parti
Si è scoperto che alcuni di questi reparti aveva un ottimo eccellente rapporto tra il numero di prestazioni che facevano il sistema dei costi e ce n'era invece un reparto sovradimensionato rispetto all'ospedale molto costoso che produceva deficit abbiamo trasferito d'intesa intero quel reparto più o sempre meno e adesso funziona molto bene
C'è uno strumento che ne insieme di controllo dei costi
E di verifica della qualità quantità delle prestazioni che si fanno naturalmente sappiamo benissimo anche noi che c'è la tendenza a moltiplicare le le prestazioni ma questo non è un problema risolvibile basta fare come ha fatto questa Regione da due anni
Mettere per esempio dei vincoli dei tetti degli abbattimenti progressivi del tariffe per disincentivare
Prestazioni inutili sulla strada a mio parere è una strada proficua guai ad abbandonarla guai a tornare al vecchio sistema del pagamento a piè di lista alla fine il nodo vero e rendere efficiente il sistema sanitario pubblico
Per rendere efficiente significa far marciare con molta rapidità tutti i processi che consentono di verificare rapporto qualità delle prestazioni è costruito e parto per reparto ospedale per ospedale USL e percussiva
Fuori da questo vedete non ci sarebbe nessuna possibilità di spingere con forza nella direzione della responsabilità nelle decisioni
L'assessore ai direttori generali di capi dipartimento entrano con una con l'introduzione di sistemi di contabilità di tipo do economico-finanziario Ventura anzi entrò dentro una responsabilità che significa progettare prima le cose che servono dimensionare la struttura dell'Offerta riorganizzarla verificare la qualità delle prestazioni
Ciascuno di noi cambiano la propria funzione e io qui dico d'accordo con molti interventi che mi hanno preceduto che è riuscito a far questo significa soprattutto avere dalla nostra parte in primo luogo le migliaia e migliaia di operatori di Medici che stanno gestendo di una situazione in cui la stampa parla solo della mala sanità questa straordinaria trasformazione che anche di responsabilizzazione piena alla qualità della prestazione sanitaria pubblica per questo occorrono anche investimenti
Questo è un ospedale nel quale sono stati si è aperto in questi giorni il cantiere per cento miliardi di investimento e altri centocinquanta sono stati già decisi dalla Regione in totale siamo oltre tre mila miliardi di investimento per la sanità del Lazio già decisi
Nei prossimi anni questo sistema cambia faccia e non saranno non c'è un solo posto letto in più
Sono ammodernamenti tecnologie di organizzazione sistemi informativi c'è la possibilità di rendere un po'più moderno questo nostro sistema però ed è questa l'ultima riflessione voglio fare attenzione perché sulla strada soltanto della razionalizzazione della il modo moderno riorganizzare i sistemi e servizi
Corriamo il rischio di infilarci nel paradosso di Achille e la tartaruga
Per quanto rapidi possiamo correre sulla strada di ridurre i costi e per inciso questo è una regione che oggi spende per la sanità cinquecento miliardi in meno di quello che spendeva nel novantaquattro aumentando le prestazioni senza aver tagliato nei servizi né posti letto necessari
Tuttavia non solo questa strada non si porta risultato dobbiamo saperlo con chiarezza ed è il vero nodo che io pongo alla riflessione del PDS dell'Ulivo se non si interviene contemporaneamente anche dal punto di vista della valutazione dei bisogni e delle domande
Perché fino a che la domanda è affidata alla individuale molecolare e incontrollata crescita diciamo così dei bisogni del consumismo anche dei
Sogni reali naturalmente ma senza criteri essenze priorità e Achille e la tartaruga quanto più conteniamo i costi tanto più tuttavia in una società che invecchia e in cui i costi del sistema sanitario sono crescenti sempre saremo in disavanzo
Sempre rincorrere in una situazione senza poterla programmare e le parole di Martini sulla necessità che le Regioni programmino risposte Bissoni sono importantissimi che cosa significa questo significa che la vera domanda la vicenda di di Milano c'ha turbato tutti naturalmente ma la vera domanda che poi gli avete lavori si son fatti ma perché stavano lì dentro la camera iperbarica
Perché per curare con sé il cui l'attività che aveva il Bari che non cura per nulla
Perché noi abbiamo una crescita di domanda di prestazioni indotta abbiamo tassi di ospedalizzazione che tendono a crescere in questa regione c'è una provincia che c'ha oltre duecento ricoveri per mille abitanti evitare i dati dell'Om se sono centocinquanta
Perché non interveniamo su queste qui c'è campo
Per le regioni scelto ma per il governo per la comunità scientifica per gli operatori medici per le società scientifica di definire i protocolli le scelte le priorità
Di poter condizionare in qualche modo e costruire ciò che davvero il sistema sanitario pubblico è in grado senza fare disavanzi di poter realizzare cambiando la struttura del proprio funzionamento
Perché se non è questo ed è soltanto ripeto una discussione che riguarda il rapporto Comuni Regioni rapporto pubblico-privato io temo che noi perdiamo l'occasione
Maria Teresa Petrangolini presidente del tribunale Vittorio ammalato per l'ultimo intervento
Io ritengo che sia molto importante che si apra un confronto tra il Partito Democratico della Sinistra e i soggetti che a vario titolo agiscono nel servizio sanitario nazionale gli amministratori gli operatori ma anche i cittadini
Credo che la cosa importante che questo confronto si apre non solo sui contenuti ma credo come mi sembra che c'era nella la relazione di Gloria Buffo sui metodi e tutti noi dobbiamo riflettere insieme sul fatto che le cose sono cambiate tantissimo nella sanità rispetto a qualche anno fa
C'è un dato di fatto che i partiti sono arretrati dal servizio sanitario nazionale è stato voluto non è una cosa casuale e io ritengo che questa arretramento dei partitini sia stato un bene ma non lo dico in un'ottica qualunquista perché sorriso si dice no i partiti devono uscire da certi temi e così via lo dico invece è tutto un altro senso crei un bene cioè nel senso di una persona che ci crede nella politica
Nel senso che questo tirarsi indietro acconsentito nonostante tutti i guai che ci sono nella sanità una forte crescita dei soggetti sociali cioè ci sono stati sempre di più
Se oggetti di vario titolo a vario titolo io penso per esempio nel nostro cammino l'abbiamo incontrati ripeto soggetti sindacali che sono diventati via via sempre meno corporativi perché avevano bisogno di scontrarsi
Come si governa la sanità penso ai cittadini non relegati solo un ruolo o di silenzio oppure di protesta ma chiamati per forza di cose a occuparsi del funzionamento dei servizi e credo che questo sia una crescita e quindi questo confronto in questo momento rappresenta un modo di arriva riallacciare i rapporti tra due mondi che sono completamente cambiati
Presso credo che sia quindi credo che la riforma del servizio sanitario nazionale con tutti i suoi limiti non sia stata solo una buona riforma perché ha stabilito una volta per tutte quali sono i rapporti tra la politica e l'amministrazione ma anche perché è stata anche in se stessa
Una specie di riforma istituzionale in pratica perché ha messo in mezzo più soggetti perché ha chiarito qual è il ruolo dei partiti ha chiarito quale ruolo dell'amministrazione ha fatto entrare
Sempre di più nella responsabilità anche soggetti sanitaria dato un ruolo ai cittadini devo dire che di tutto questo sommovimento che in questi anni c'è stato nel sistema sanitario di cui in cui noi ci siamo trovati immerso come organizzazioni di cittadini spesso non ci si è accorti a livello diciamo delle istituzioni Altan
E mi ha colpito che invece nella relazione di Gloria Buffo ci fosse proprio questa specifica
Riconoscimento di quello che è successo in questi anni di come le cose sono andate avanti come i soggetti si sono messi insieme
Ma proprio perché questo riconoscimento è raro devo dire che in questi anni noi come altri siccome non avveniva mai una concertazione nostra il Governo le forze sociali cittadini gli operatori si è radicata un'abitudine che quella a concertare ci da soli cioè mancando una concertazione mancando un livello di interlocuzione con le forze di governo soprattutto in quest'ultimo anno e con il parlamento ci si è abituati a costruirsi tavoli
Questo è avvenuto tra noi il pronao la finge i direttori generali delle USL e proprio perché i problemi ci sono
Le risoluzioni bisogna trovare dove e nella società ormai ci sono molte forze che sono disponibili a affrontare questi problemi a contribuire alla loro soluzione non abbiamo eseguito questo tavolo che abbiamo chiamato pomposamente tavolo dell'Alleanza per la qualità ma in realtà il suo vero nome
Diciamo per in termini informali un po'al tavolo degli esclusi cioè di quelli che lavorano lavorano come cittadini come operatori trovano le soluzioni problemi si scontrano dei direttori generali si confrontano con me gli assessori regionali ma poi non intervengono mai nella fase della concertazione decado vi sono alcuni milioni di persone
Credo che molti dei tre e questo è un modo di dire una premessa che volevo fare perché dà maggiore senso a un confronto un confronto con un nuovo sistema anche di governance che è nato nella sanità anche una ricchezza per questo Paese
E non un ostacolo è una forza politica che credo che abbia da dire molto sul sistema sanitario nazionale
Volevo dire due o tre cose del Flash sui temi trattati diceva Gloria Buffo la missione del serio e la mission del servizio sanitario nazionale diritto alla salute io credo che non solo è questo ma il servizio sanitario nazionale è uno dei fondamenti dello stato della nostra democrazia cioè il mettere in crisi il Servizio sanitario nazionale non si sa quali esiti può avere per la tenuta democratica di questo Paese cioè e qualcosa di più è uno di quegli elementi senza i quali né non sappiamo se il pari paese regge come Paese democratico e quindi credo che ci interessi a tutti
Di lavorare per far sì che questo servizio funzioni sempre meglio il federalismo noi siamo sempre stati per il federalismo però intendiamo il federalismo con con un valore aggiunto cioè deve servire a dare di più al cittadino non a dargli di meno
Per questo per esempio questa polemica sui Comuni uno e non non ce l'ha trovato molto d'accordo nel senso che creati tanta confusione cioè siamo tutti coinvolti do io come cittadino sono contento se i comuni cominciano a dare qualcosa anche loro la sanità non mi piace sei Comuni cominciano intervenire nel lavoro del direttore generale
Confondendo i poteri perché non si capisce più la Regione che cosa deve fare e non dando niente in più in termini di servizi credo che questo sia una confusione da evitare proprio perché se no la sanità non funziona
Un altro tema l'aziendalizzazione ci sono opinioni divergenti se l'aziendalizzazione un fattore positivo o negativo noi siamo per un'aziendalizzazione chiaro
Piena senza ostacoli perché ancora di ostacoli ci sono moltissimi rendere competitivo il servizio pubblico
è chiaro un'aziendalizzazione dove i direttori generali siano scelti secondo criteri che non privilegi non solo la capacità di fare contabili ma anche la capacità di governare un sistema ma questo lo dico pensando al fatto
Che ci sono in Italia tantissimi direttori generali che il loro dovere l'hanno fatto io vorrei qui ricordare perché è passato quasi un anno un direttore generale che ha lavorato a Roma Andrea Alesini che purtroppo
Non
Non lavora più con noi
Che ha saputo coniugare benissimo l'essere Managers con il rispetto pieno dei diritti dei cittadini el del diritto alla salute questo è possibile certo chi non si comporta così
Deve andarsene a casa e quindi il meccanismo del giudizio dei direttori generali deve diventare più duro la responsabilità deve rimanere alle regioni ma il loro giudizio devono concorrere sia i Comuni sia i cittadini anche perché noi già lo facciamo quindi spesso non c'è nemmeno un riconoscimento di fatto di quello che nella realtà avviene
Un'altra cosa che volevo dire al tema dell'accesso mi sembra che sia centrato con inserirne abbiamo un servizio che si chiama Pit Salute un servizio che dà informazioni ogni giorno aiuta i cittadini a risolvere i propri problemi
In un anno noi abbiamo verificato che il quarantatré per cento delle segnalazioni delle richieste d'aiuto dei cittadini riguardano l'accesso cioè il tema più sentito da tutti che va dall'accesso alla ecografia
Mammografia TAC dimissioni forzate dagli ospedali che sono sempre un problema l'accesso il tema dei farmaci noi siamo di fronte a un sistema dove il problema non è solo la qualità quando ci sei entrato che
Tendenzialmente va evolvendo per il meglio lo devo dire dopo quindici anni di esperienza
E Tribunale vedette del malato si si colgono insegna il segno di una qualità che migliora ma il problema è che non ci si riesce a entrare e quindi ed è diventato un problema che pone in che rimette in crisi il servizio
Un altro tema che vorrei solo toccare quello dei sistema dei dei controlli e delle verifiche cioè è evidente che noi devo dire da da sempre abbiamo ci siamo battuti per il diritto alla sicurezza perché è uno dei diritti elementari del cittadino cittadino entra in ospedale per guarire
E se è possibile per non morire no e noi abbiamo molte situazioni in cui lo abbiamo visto questo può non avvenire
Riteniamo che sui controlli e questo lo potrebbe fare il Partito democratico della sinistra
Bisogna creare un sistema coordinato in cui si capisca di chi sono le responsabilità chi deve fare una parte dei controlli elementari realtà si possono fare anche cittadini papà ci sono dei livelli tecnici
Quali sono gli organi che controllano perché questo non dà accesso eccetera certezza cittadino perché non sa quando entra in una sala operatoria se c'è qualcuno che ha controllato che l'impianto elettrico sia a norma
Un ultimo tema che volevo trattare e quello del rapporto tra pubblico e privato
Dal nostro punto di vista il problema del rapporto tra pubblico e privato non è tanto dato dal fatto che c'è rimettiamo in discussione la libera scelta io credo che la libera scelta
Sia un diritto del cittadino è un tema europeo quindi non ce lo siamo nemmeno inventato non lui ma fa parte delle nella strategia di liberalizzazione dei servizi il problema è fare le cose sul serio ne abbiamo un sistema di accreditamento
Che serve unicamente per spartire le risorse tra pubblico e privato e devo dire che noi come cittadina avevamo creduto che l'accreditamento fosse il sistema per garantire a monte un cittadino prima di entrare in una struttura
Se quella struttura era valida o meno
Mi sembra che ci sia stata un'eterogenesi dei fini che ha fatto sì che poi alla fine il problema
Non è il rapporto tra pubblico e privato ma la qualità tratto pubblico è pubblico e tra privato e privato perché il privato non è tutto uguale e a me non mi va bene che per far piacere a qualcuno si debba spartire anche con la quota di privato
Senza andare a vedere chi è migliore chi da servizi di qualità chi garantisce cittadini
In ultimo
Io credo che in questo lavoro ci sono tanti altri temi che dovrebbero essere trattati
Del palo della questione medica mano andiamo ne hanno parlato in tanti è un tema caro da sempre annui
Oppure del problema del finanziamento del fondo c'è la Finanziaria dica sto al traino qualcuno ci dovrà pensare a come faremo a trovare i soldi che servono per coprire i servizi e non è scontato
Forse bisogna pensarci adesso perché se no saremo lì a litigare se mi critica e promette di ticket come si distribuiscono le risorse ma credo che un tema centrale sia anche quello di capire qual è il ruolo dei cittadini attivi
Noi abbiamo passato questi anni a sgomitare cioè cercare di far capire che in Italia la gente appunto non sta più città
Che protesta solamente quando non ha degli spazi attraverso i quali far sapere e far capire che può essere uno dei soggetti che servono a garantire la governance del servizio sanitario credo che anche a questo bisognerà pensare perché ancora devo dire che del tutto discrezionale il modo attraverso il quale regioni governo nazionale regioni direttori già in Generali
Trattano il cittadino tratto ne cittadino come cittadino attivo
Che vuole spendere il suo tempo per far funzionare meglio nell'interesse di tutti questo sistema e soprattutto credo che un passo in avanti sarebbe ma mi sembra che nella relazione questo spirito c'era
Quello di considerare finalmente i cittadini non solo come un ostacolo ma o con un nemico ma come una delle risorse non secondaria di questo servizio sanitario nazionale che la
La parola a Massimo D'Alema
Voi mi scuserete se riusciamo il mio intervento che non pretende di le conclusioni di questa discussione
Fa sì che si collochi alla fine di questo dibattito l'intervento di chi ne sa di meno di tutti quelli che hanno parlato fino adesso diciamo questo fa parte di una ritualità dei dibattiti politici utile
Assomiglia a quella legge
Sociologica per cui ognuno raggiunge il suo livello di incompetenza diciamo e lì si ferma non avendo più la possibilità di performances che gli garantiscono di essere promosso ma io non proprio per questo non approfitterò della vostra pazienza e
Mi limiterò delle considerazioni
Abbastanza varie di carattere politico sul significato di questa nostra discussione e della iniziativa che noi intendiamo intraprendere anche rilanciando un'azione specifica
Nel nostro partito in questo campo
Anche organizzando una struttura del PDS
Che si occuperà dei problemi della salute
Coinvolgendo una nome bruttissimo questo non è colpa mia la l'autonomia come si chiama autonomia tematica lo statuto del nostro partito conosco
Dunque un'autonomia tematiche vuol dire un'organizzazione una sorta di associazione dove si può sia come membri del partito sia quelli che non lo sono diciamo iscritti possono iscriversi per dare un loro contributo alla elaborazione delle iniziative politiche delle idee del PDS in questo campo
Perché io credo che una delle questioni più complesse che più importanti che si possono posto in questo dibattito è quello di un coinvolgimento di questo rapporto tra politica e competenze che è un problema del non funzionamento del sistema
Che evidentemente arrivata ad un punto che per fare un salto di qualità ha bisogno di un salto culturale più che organizzativo
Dato che mi sembra che le grandi scelte organizzative maturate in questi anni sono scelte che vogliamo difendere sostanzialmente non rimettere radicalmente in discussione
Ma è anche un grande problema del funzionamento della politica io credo che tutto il contrario cioè la politica deve gestire di meno ma deve semmai tornare ad occuparsi dei problemi della società
Dei problemi delle persone molto di più di quanto non abbia fatto in questi ultimi anni di crisi della politica
A me sembra che tutta la discussione ruota intorno ad un giudizio largamente comune so questo riguarda soltanto questa sala ma significativamente convergente sulla fase che vive il sistema sanitario nel nostro Paese
Io credo che noi abbiamo
Vinto una battaglia molto importante negli anni passati
E non soltanto nel nostro Paese ma direi su scala più ampia
E cioè si è largamente dimostrato è stata una battaglia difensiva come sempre accade le battaglie difensive sono essenziali per poi aprire una fase nuova
E cioè la campagna contro il carattere fondamentalmente pubblico per verremo su questo tema cosa significa carattere pubblico del sistema sanitario
Ma la campagna sulla insostenibilità di un sistema sanitario sostanzialmente pubblico
è una campagna che è stata sconfitta
Che ha dimostrato che in realtà
Una rinuncia un di una responsabilità pubblica
Nella tutela della salute dei cittadini nella organizzazione del sistema sanitario comporta gravi danni di carattere sociale
Gravi danni per la salute delle persone e non comporta una riduzione significativa dei costi al contrario determina anche un aumento ad norme delle prestazioni in rapporto proprio Borodin tentare trasformazione della salute in una merce determina un aumento abnorme delle prestazioni non lievitazione dei costi e danni per la salute dei cittadini
E quindi noi siamo in una fase in cui in modi diversi nei diversi paesi sviluppati i sistemi dea
Riorganizzare un sistema pubblico fondamentalmente pubblico con uno sforzo alla quale partecipano tutti i Paesi per rendere questo sistema compatibile con una disponibilità decrescente delle risorse a fronte di un aumento dei bisogni
Determinati anche dall'invecchiamento dalla popolazione altre ragioni
Ora noi in questi anni in Italia noi abbiamo dimostrato di sapere affrontare siamo stati come altri paesi protagonisti di una fase di questo tipo e il sistema sanitario del nostro Paese a resistito ad una riduzione assai consistente delle risorse avete il rapporto all'ingresso al prodotto interno lordo insomma ad una la spesa sanitaria è rimasta ferma e diminuita percentualmente in modo significativo ma questo non ha portato ad un crollo del sistema sanitario pubblico questo sistema ha resistito e per certi aspetti a
Guadagnato in alcuni settori in alcuni campi in modo differenziato ma persino guadagnato in qualità ed efficienza
Io credo sono molto d'accordo con questa affermazione noi parliamo di un sistema che non è allo sfascio
Che non deve essere abbattuto parliamo di un sistema che ha dimostrato di sapere resistere anche a processi di riduzione della spesa
Che a un livello di qualità e di efficienza dignitoso rispetto ad altri Paesi europei del mondo occidentale
Pure con un livello della spesa sanitaria che oramai inquietante mentre diciamo fra i più bassi nel mondo sviluppato e questo è un punto di principio questo evidentemente non è più sostenibile
Siamo arrivati ad un punto limite oltre questo limite c'è una rottura di un equilibrio
E quindi è evidente che tra pubblico privato sette per cento sette virgola cinque per cento del prodotto interno lordo una livello della spesa sanitaria
Rispetto al quale non è pensabile una compressione è ragionevole che ci sia una una certa qual contenuta inversione di tendenza alla legge finanziaria di quest'anno
Si muove in questa direzione
Ma anche considerando che la sottostima del fondo sanitario nazionale ha determinato poi la crescita di un debito sommerso che è un problema molto serio non soltanto delle regioni ma del Paese
E dello Stato
Quindi noi possiamo dire di a vere attraversato come è stato detto una lunga fase di emergenza
Segnata da una parte da una riduzione delle risorse disponibili dall'altra parte da un attacco anche culturale e politico il sistema pubblico
E possiamo dire che nel complesso il sistema pubblico italiano ha resistito
Sia al gli effetti della riduzione della spesa sia a questo attacco
Non regredendo nel corso di questi anni ma persino conquistando livelli qualche caso più avanzati di efficienza e di qualità
Io penso che questo sia dipeso dalla efficacia di di due scelte fondamentali
Sono state compiute la regionalizzazione l'aziendalizzazione
Dagli effetti positivi chi ha avuto una una battaglia politica politica culturale per sottrarre la sanità adunco controllo del sistema politico ad una sua utilizzazione in chiave clientelare distorsiva questa battaglia avuto un effetto positivo
Credo che non si possa in alcun modo tornare indietro rispetto a condivido il giudice anche se penso poi dirò la mia opinione è che bisogna
Che la regionalizzazione che non solo non si può tornare indietro ma che le scelte di riforma costituzionale in senso federalista
Spingeranno in avanti
Nel senso cioè di sollecitare anche una riforma dei ministeri centrale compreso il Ministero della Sanità
Un alleggerimento del loro peso burocratico una loro qualificazione nel senso appunto di grandi strutture di coordinamento di programmazione di controllo e non di carattere gestionale
Questa è un indirizzo di fondo io ritengo non rinunciabile ed è sbagliato resistere a questo processo
Nello stesso tempo naturalmente bisogna approfondire il tema del rapporto tra Comuni e Regioni perché soprattutto verrà in relazione ha la centralità che qui si è dato a dover
Al tema verrà della riforma dello stato sociale e quindi relazione fra territorio dimensione sociale territoriale e azienda sanità pubblica è chiaro che se noi vogliamo sviluppare in modo efficace questo rapporto un coinvolgimento dei Comuni diventa molto importante
Se poi è vero è vero io non non voglio prendere le parti dei Comuni diciamo sono stati un po'fuori da Bossi e da questa nostra discussione è vero che i Comuni non hanno la dimensione
Della programmazione della Rete
Naturalmente una cosa il Comune di Ladispoli una cosa comune di Roma diciamo cioè anche qui c'è una peculiarità delle grandi aree metropolitane del Paese io penso che questo tema merita di essere seriamente approfonditi
Non in un conflitto corporativo non è facile perché so bene io nell'ottica diciamo della commissione bicamerale per le riforme costituzionali cosa significa le conflitto tra
Che se poi
Diciamo tutti si uniscono intorno a bandiere negative no cioè decide il federalismo
Basta con lo Stato centralistico eccetera quando voi si va all'articolazione effettiva dei poteri noi abbiamo il presidente dell'ANCI felicemente trionfalmente rieletto sindaco di Catania si facciamo i nostri umori il quale dice che la peggiore sciagura che possa che ficca abitare il modello autonomistico siciliano
E in cui le regioni hanno la potestà ordinamentale secondo e abbiamo invece chiede la generalizzazione di quel modello come forma del federalismo italiano quindi in realtà l'articolazione delle posizioni e e io credo che questo è un grande tema grande tema la sanità è un banco di prova importante ma non unico
Approfondire il dibattito
E farlo come giustamente ha detto Lionello Cosentino anche in un confronto diretto
E ci sono tutte le condizioni perché si sviluppi un confronto diretto del rapporto fra regioni e comuni
Non significa in alcun modo diciamo io questo io sono d'accordo questo deve avvenire nel rispetto di una grande scelta che ha avuto nel Complesso risultati positivi
E cioè che i compiti di gestione spettano alle aziende non spetta alla politica e che
La politica nella forma della Regione nella forma del Comune comunque deve discutere di come esercitare un controllo una funzione di programmazione di come lavorare ad integrare l'azione del struttura azienda Rizzato ha diciamo il territorio ma certo se si dovesse riaprire un confronto su chi debba rimettere le mani sulla struttura credo che questo sarebbe molto negativo
Struttura deve essere gestita nella forma
Di aziende
Attraverso una piena responsabilizzazione di chi gli ha il compito di gestire queste aziende garantendo
Stabilità
Manager che dirigono grandi aziende devono garantire un periodo secondo me ragionevole di stabilità
Responsabilità quel rapporto fiduciario che stai in una forma privatistica di rapporto tra si affida un compito chi lo deve svolgere
In naturalmente nel governo responsabile e aziende io credo che i manager debbano sapere valorizzare le competenze perché poi evidente che questi manager non è che sono dotati di tutte le competenze ci sono i medici ci sono le due e questo è del tutto evidente che ma questo è un problema a mio giudizio che deve essere fortemente legato alla responsabilità del mare ci quindi mi io credo che c'è effettivamente da approfondire il tema di un confronto regioni comuni di una più forte corresponsabilità dei comuni
Nel governo e nella programmazione nel controllo non nella gestione
Che secondo me non deve mettere in discussione il principio cardine dell'aziendalizzazione
Ora
I temi che qui sono stati discussi quindi nel
Partendo meno questa è la mia posizione ma mi sembra anche il dibattito l'abbia molto
Essendo
In evidenza come un punto largamente condiviso da una difesa delle acquisizioni
Io credo che le questioni da da considerare sono per un verso
Il tema rapporto pubblico-privato
Io credo da questo punto di vista che noi dobbiamo stare ad una posizione equilibrata
La centralità della responsabilità pubblica e la obiettiva centralità del sistema pubblico
Non significa non significa
Un giudizio liquidatorio
Sulla presenza privata nel campo della sanità
Io prestare attento anche rispetto a polemiche
Voi mi consentite se di fronte ad episodi come quello dei Galeazzi a Milano o come quello di Firenze
Vorrei che
Cioè sono questi episodi di malasanità possono a cadere nel privato
Come nel pubblico certo nel privato il rischio è maggiore perché la spinta speculativa eccetera c'è poco da fare nella logica della motivazione legata al profitto un rischio maggiore
Possono accadere in Regioni governate dal centrodestra ma anche in regioni dove braccio sinistro dal centro sinistra nulla non è una esclusiva
Ma episodi di questo genere nel giudizio ci pongono un altro problema non ne farei un motivo di una facile polemica contro la sanità privata perché innanzitutto io sento il problema del controllo pubblico questo non c'entra nulla
Pubblico-privata
Cioè noi abbiamo un serio problema di ordini
Qualsiasi sia la forma di gestione
Per le attività così delicate esiste una responsabilità di controllo da parte delle istituzioni e nel campo del controllo pubblico questo dove c'è una certa confusione diciamo anche normativa
Che secondo me deve essere
Superata
Io ritengo che il problema la responsabilità pubblica comporta programmazione e controllo
Non necessariamente una gestione totalmente pubblica
C'è uno spazio per il privato
Programmazione e controllo non sono
En antitetici rispetto ad un elemento di competizione
Competizione tra pubblico e privato tra pubblico è pubblico competizione significa raggiunge un livello di eccellenza un livello di qualità
Competizione
Evidentemente noi ci muoviamo in un campo in cui la competizione non è la normale competizione economiche e qui sta del tutto evidente questo è chiaro questo è un criterio totalmente distorsivo che noi parliamo di un bene
Che non è una merce la salute dei cittadini e la competizione sulla qualità
Del servizio che viene offerto sul livello di eccellenza di questo servizio
E il cittadino deve essere sempre di più libero poi verremo a questo punto che secondo me il punto più delicato più importante ed è anche il punto su cui si registrano le maggiori diseguaglianze
Poi diseguaglianze non sono di carattere giuridico teoricamente il cittadino più povero dovrebbe potere accedere può accedere alle strutture esattamente come il cittadino più ricco la diseguaglianza più grave che oggi si manifesta è una diseguaglianza di conoscenza
Di cultura
Ed è queste diseguaglianza che produce anche un allargamento della forbice e quindi il fatto che c'è una quota non vorrei stretta dalla popolazione
C'è una quota abbastanza vasta della popolazione che tutela meglio la propria salute rispetto al passato che vive di più che vive meglio
Ma c'è una quota che invece
Sono queste anche questa ricerca fatta recentemente dalla Regione Lazio lo conferma c'è un allargamento del divario
Ma questo divario non è di carattere giuridico di possibilità nel senso materiale è un divario di conoscenza di cultura molto grave perché naturalmente questa questa accessibilità in termini culturali non soltanto materiali della struttura è qualcosa che noi dobbiamo noi lo Stato noi restituzione dobbiamo garantire ai cittadini
Compreso un livello di informazione sul la qualità dei servizi delle prestazioni offerte dalle strutture che sono accessibili da parte del cittadino quindi secondo me una integrazione pubblico privato nell'ambito di una responsabilità pubblica perché lì l'idea del sistema pubblico in tutti i campi
Compreso nel campo dalla sanità non comporta una integrale gestione pubblica
Terminati i settori e quindi offrire una
Prestazioni nei campi Diversi necessari che significa
Naturalmente che il privato dovrà tendere a essere presente di più
Ho in settori che il pubblico non copre perché non corrispondono ad una necessità primaria o in settori di eccellenza e di cui duramente privato può pensare dev'essere stimolato a operare in questi campi
E non quindi in campi puramente facilmente speculativi
Ora
Questo il tema del rapporto pubblico-privato eccetera le imposte importante perché credo che qui le risorse che vengono sospese dato che il la sanità privata costituisce la meno comparto rilevante c'è poco da fare anche per i restringimenti della spesa pubblica
Noi ci dobbiamo porre il problema che queste risorse vengano utilizzate me non di comprimere il settore privato
Ma di vedere come attraverso una collaborazione a una più adeguata capacità di programmazione di controllo queste risorse vengono utilizzati al meglio per l'obiettivo che ci proponiamo di carattere generale e in quello di un miglioramento del livello della tutela della salute dei cittadini
Io credo che in il problema principale è in questa ottica che il sistema italiano prescelta
è quello che indubbiamente di un affollarsi spesso in modo confuso e non adeguatamente filtrato preparato diciamo della domanda sanitaria intorno al sistema ospedaliero
Di una
Debolezza
Della struttura della capacità di filtrare questa domanda pensiamo diciamo come il punto di frontiera tra territorio e ospedale che assume di fronte c'è il pronto soccorso è uno dei punti più
Più esposti a questo affollarsi confuso di una domanda io credo che ci sono stati anche errori nella politica della spesa al contenimento della spesa che hanno favorito questo
Perché non c'è dubbio che una politica di ticket sulla diagnostica eccetera favorito la poi forme di
Penso anche che forse non avere mai avuto il coraggio di mettere le mani su questo problema perché certo l'espressione pronto soccorso suscita una certa emozione diciamo ma forse una più adeguata capacità di selezionare ciò che richiede un pronto soccorso e ciò che una forma impropria
Invece di prestazioni sanitarie che sono chieste e un coinvolgimento dei medici e dei medici di base in questa selezione
Io credo che questa è una delle questioni
Che forse bisogna avere il coraggio di affrontare perché
Se il tema posto qui da Gloria Buffo che è un tema da tutti condiviso e naturalmente teoricamente è un tema suggestivo e semplici selezionare le prestazioni anziché selezionare i cittadini
Per difendere il carattere universalistico nel sistema
Naturalmente non sappiamo benissimo che quando si va a selezionare le prestazioni ci si scontra con una
Complessi problemi di carattere etico e scientifico è chi decide
Rilevantissimi interessi la selezione delle prestazioni significa avere aree sono tutelate pubblico reale io non sono tutelate dal pubblico
Quindi questioni di enorme rilievo
Che non possono essere affrontate se non tra verso un coinvolgimento e questo mi sembra un punto essenziale un rapporto di collaborazione
Con i medici
Un appello come dire alla responsabilità sociale
Io penso che noi no abbiamo avuto un lungo periodo in cui il sistema sanitario e dipeso in misura notevole Dimension soprattutto dalle categorie più forti
Tra i venticinque direi quasi in un patto improprio fra le categorie più forti fra i medici e il ceto politico
Un patto che spesso è stato un patto di carattere corporativo la politica aveva i suoi interessi di consenso di tientela diciamo e i gruppi più forti del mondo
Della professione medica avevano i loro interessi corporativi economici
A questo si è reagito giustamente
E in qualche caso persino in modo punitivo diciamo
Nei confronti di un ceto politico pervasivo ma anche nei confronti dei medici io credo che qui il problema di aprire una fase nuova che è quella di una collaborazione chi punti sulle competenze anche su un alto grado di etica professionale che va ad Atene questa è una questione non la risolve nessun regola e nessun Regolamento Hennessy molto difficile anche un sistema di controlli è una questione su cui è necessario fare un salto di cultura e di responsabilità
E io non vedo nessun'altra forma di governo che aiuti un salto di cultura e di responsabilità che non quella della corresponsabilità e della concertazione
In fondo diciamo anche negli altri Paesi europei questi sistemi di corresponsabilità e di concertazione
Hanno funzionato
Come
Strumenti di selezione delle prestazioni e di razionalizzazione della spesa
Più di sistemi di controllo punitivo coercitivi
E quindi questo problema che a mio giudizio diventa una chiave di volta è essenziale per andare nella direzione che viene indicata
Se noi vogliamo un sistema che garantisca
Prestazioni essenziali a tutti i cittadini e che garantisca che questo venga fatto presto bene
Una accessibilità reale
E che invece
Storica da ciò che viene garantito dal pubblico cioè
Quello che non è essenziale solamente questo comporta una certa elasticità
Perché ritengo che solo in una certa misura questa distinzione può far parte di un prontuario nazionale in una certa misura diciamo è il medico con la sua responsabilità che decide di fronte ad una persona
Tutto si è imposta di lire nazionalmente ed è una donna che deve fare un bambino è giovane
è ragionevole che faccio numero X gli ecografi diciamo ma se poi quella donna dal bisogno di farmi
Due di più punto decidere nessun nessun al ministro della Pubblica istruzione neanche le regioni diciamo e neppure i comuni
Decide un medico
Il grado di corresponsabilità di coinvolgimento
Di condivisione di un progetto comune di coinvolgimento etico e culturale diciamo diventa decisivo per il funzionamento di un sistema che ha questa logica
E che naturalmente non può essere un sistema ragionieristico perché ha un obiettivo la tutela e la promozione della salute delle persone
Io penso che anche per questo vedete noi vogliamo dare vita ad una
Iniziativa di partito non siamo qui come Governo come istituzioni e centro
Perché avvertiamo che se il problema è questo
C'è una responsabilità dei partiti
Che va oltre la dimensione che propria dei partiti che quello di esercitare DS di strumenti di raccolta del consenso e che governano c'è una responsabilità dei partiti nella sede legislativa e di governo
E quindi di prendere le decisioni ma se noi ci poniamo invece il problema di un coinvolgimento dei cittadini naturalmente tutti i Paesi modo particolare di quei cittadini la cui competenza il cui ruolo sociale diventa decisivo in una riforma di questo tipo
Allora c'è una responsabilità dei partiti che vanno oltre il loro compito istituzionale
Che quello anche di promuovere un confronto una collaborazione un'azione culturale dal basso o in comuni vuol
Cimento di forze della società che diventa decisivo perché possa funzionare una riforma di questo tipo
Altrimenti i i rischi che una riforma di questo tipo finisca per essere organizzata soltanto in un senso ragionieristico e molto serio io condivido tutte le statistiche ci dicono c'è una logica del sistema che quello che mette al centro la prestazione anziché la salute c'è una quantità notevole nel nostro Paese anche in altri paesi di interventi che si rivelano inutili inefficaci se non addirittura dannosi
Naturalmente il confine diciamo è un confine che deve essere presidiato dalla cultura e dalla competenza e non soltanto dalle regole dettate astrattamente vari regolamenti dalle regole che può dettare la politica
Per cui se questo sistema vuole funzionare se noi vogliamo fare questa questo riordino della riforma che ci consente di articolare meglio di integrare meglio il rapporto fra territorio società e ospedale e azienda sanitaria
Se noi vogliamo avere questa selezione delle prestazioni
Per difendere il carattere universalistico del sistema io credo che il coinvolgimento dei medici diventa un punto essenziale
Dall'altra parte
è essenziale che cresca il livello di informazione e di cultura sanitaria dei cittadini
A partire da un coinvolgimento della scuola
Ed il sistema informativo ad alto livello che dovrebbe essere il volto a diffondere conoscenze e non timori
Conoscenze più preciso senso su se stessi diciamo ed anche a partire da una Rete quel come quella cui hanno fatto riferimento diversi chiave intervenuto sono intervenuti
In grado di consentire al cittadino più debole al cittadino che ha meno conoscenze meno cultura meno legami di sapere dove deve andare
Di sapere qual è il modo più rapido per potere accedere a determinate prestazioni
E naturalmente questa rete deve funzionare nel territorio e qui coinvolge certamente una fondamentale responsabilità
Dei comuni perché immagino diciamo che bisogna bensì in una grande città come Roma cittadino deve potere trovare dove nelle istituzioni di più vicina nella circoscrizione cioè
Il nuovo dove il potere prenotare una prestazione
Dove il potere informarsi conoscere e qui razionalmente la sua guida sarà il medico di famiglia
Un medico di famiglia responsabilizzato attraverso quel criterio di Budget di distretto a cui si è fatto riferimento anch'io ritengo che è preferibile perché più relax storico rispetta un criterio di Baget individuale che non può mettere un professionista di fronte alla responsabilità si decidere se questo o quello dei suoi clienti scappo debba avere diritto ad una determinata prestazione
è evidente che ci vuole una maggiore elasticità ma nello stesso tempo una forte corresponsabilità
Allora
Io penso che questa idea di sviluppo di un sistema pubblico integrato con il territorio
E di un sistema di tutela della salute socio alle e sanitaria che funziona a livello sociale non soltanto al livello della dell'azienda sanitaria mi sembra un po'il Progetto intorno al quale si può organizzare un lavoro comune
Il governo sta muovendo in questa direzione anche con la scelte coraggiose infondono e qui
Sentiamo che le condizioni anche di un dialogo più aperto muovono dal riconoscimento che questo governo è un governo che ha difeso sistema sanitario pubblico
E che dopo avere gestito ancora una fase di contenimento della spesa
Ha indicato nella sanità una delle priorità di una possibile fase nuova del Paese
Noi siamo ad un punto di passaggio nella vicenda italiana restino nel senso che potremmo abbandonare una politica di rigore perché questo non credo che sarà mai possibile
Dato che
Lo spreco di risorse pubbliche che è avvenuto negli ultimi quindici anni del nostro Paese obbligheranno al rigore finanziario non solo la nostra generazione ma anche tre o quattro di quelle che verranno
Il rigore finanziario oramai dovrà costituire uno dei tratti della classe dirigente ma una cosa è l'emergenza
Emergenza c'è il rischio della bancarotta
Altra cosa è una spirale virtuosa in cui la riduzione del debito
Del sale il fabbisogno l'inizio di una riduzione del debito in rapporto al PIL di scalo dei tassi di interesse se de
Termino la possibilità di operare in condizione di sicurezza non dei drammi ma non di rischio di bancarotta finanziaria e noi siamo a questo punto abbiamo
Rimbalzato e siamo un Paese che ha nel prossimo prossimo anno spenderà il sette virgola cinque per cento dei di spesa per interessi sul debito pubblico e che si sono contro l'undici per cento spendeva questo significa concretamente che abbiamo strappato alla rendita finanziaria del periodico che la politica di rigore finanziario non è una politica
Contro i ceti popolari al contrario abbiamo strappato alla rendita finanziaria
Tre virgola cinque punti del PIL che sono circa settanta mila miliardi
Poi e in parte queste risorse vanno a riduzione del debito in parte possono andare l'alleggerimento della pressione fiscale in parte possono andare a finanziare politiche sociali sviluppo felici
Perché noi siamo ad un punto di possesso
Di possibile inversione di tendenza
E
Non vuol dire che entreremo nel mondo dell'abbondanza vuol dire che possiamo ragionare in modo selettivo anche di una riforma dello stato sociale che non sia soltanto fatto di accordi per ridurre la spesa previdenziale
Questo è a mio giudizio un punto giusto e noi ce ne rendiamo conto cioè noi ci rendiamo conto dal punto di vista vostro della discussione di oggi
Di quanto il problema di una riforma dello Stato sociale nel nostro Paese sia un punto essenziale
Nell'ottica di una grande forza di sinistra
Perché sui temi della sanità noi misuriamo la distorsione della spesa sociale del nostro Paese
Non c'è dubbio che noi abbiamo un livello di spesa sociale che paragonabile a quello degli altri Paesi europei grossomodo qualcosina in meno insomma siamo in un ordine di grandezza ragione
Che questo
E però dentro questa specie ad esempio il confronto previdenza sanità è un confronto abbastanza impressionante rispetto agli altri Paesi
I rischi significa concretamente attraverso questo esempio noi misuriamo il carattere iniquo della spesa sociale del nostro Paese
Iniquo perché queste risorse
Ventidue ventitré per cento del prodotto interno lordo
Che dovrebbe randa avere una funzione di riequilibrio stato sociale è stato pensato per garantire determinati diritti innanzitutto ceti popolari più deboli in realtà nel nostro Paese non hanno una funzione di riequilibrio non vanno ai ceti sociali necessariamente più deboli c'è un sistema di garanzie di tutele che è cresciuto in modo confuso che spesso ha premiato le categorie più forti
Più forti non più forti più ricchi per l'amor del cielo ma più forti nel senso di più organizzate
Non c'è niente da fare io ritengo che questo qualcosa che noi progressivamente dobbiamo correggere
C'è un ordine di priorità poi naturalmente si può sempre dire ma bisogna garantire questo e quello però questo appartiene alla propaganda non alla politica al governo
Noi dobbiamo domandarci se nell'ambito delle risorse disponibili e difficilmente anche nel futuro
Anche nel futuro potranno superare quella quota sul prodotto interno lordo e più importante consentire ad una persona di andare in pensione a cinquant'anni cinquantadue cinquantatré anni
Dopo avere lavorato non trentacinque anni perché molti di quelli non aveva hanno lavorato trentacinque anni
O per certe categorie di lavoratori persino di chiarire una pensione a cinquantatré anni perché nel lavoro autonomo non si va in tensione si prende la tensione sconti va a lavorare
Se più importante socialmente garantire questo diritto
Oppure garantire
Più elevato è sicuro livello di copertura di prestazioni sanitarie essenziali per i non abbienti ci sono due scelte diverse queste scelte in una certa misura sono alternative
In una certa misura sono alternative
Per una politica di riforma dello stato sociale se noi ci vogliamo porre in grandi problemi la tutela la tutela dei litigi dei poveri
Grave problema che largamente fuori dall'orizzonte purtroppo diciamoci la verità largamente fuori dall'orizzonte della sinistra non solo in Italia lontane
Che ha tradizionalmente rappresentato centri organizzati
Cioè il fatto che in questo Paese sono un milione e mezzo di bambini che vivono al di sotto della soglia di povertà
è una questione che ha interessato molto più la chiesa cattolica non la sinistra
E le sue organizzazioni
E io ridicolo dico spesso perché ritengo che uno dei meriti di questo Governo è avere fatto una legge
Per mettere circa novecento miliardi a disposizione di progetti di assistenza di questa di questa fascia della popolazione ecco
Penso che la grande questione posta ibrida Giannotti che io condivido cioè fatto che bisogna pensare ad un sistema nazionale dell'assistenza domiciliare ai non autosufficienti
è una grande scelta di riforma dello stato sociale
C'è anche una grande scelta secondo me che favorisce una qualificazione del sistema sanitario se noi vogliamo in qualche modo operare un filtro fra sistemi e evitare che si scarichi sul sistema sanitario una domanda di assistenza
Rispetto all'attuale sistema sanitario svolge un ruolo di supplenza rispetto ad una debolezza del delle strutture sociali
Ospedalizzazione degli anziani eccetera
Questo è tuttavia una grande scelta di riforma dello stato sociale può è questo
Che si finanzia come come una forma di assicurazione obbligatoria perché poi la tassa di scopo e queste che hanno studiato in Germania
Gli si finanzia attraverso il contributo di solidarietà non lo so ma se quel sito
Eh sì è una scelta che a mio giudizio muove in una direzione diversa rispetto alla tutela difforme corporative di organizzazione del welfare
E difformi medico organizzazione del welfare che si sono strutturate in modo corporativo intorno alla figura del lavoratori adulto maschio lavoratore adultero
Io credo che l'idea che noi abbiamo messo in campo di evoluzione del sistema sanitario pubblico a partire dalle riforme acquisite va quindi nella direzione anche di una profonda riforma dello stato sociale
Chi
Dovrà attendere a redistribuire opportunità
A
Promuovere nuove forme di tutela sociale
Voi vedete che una riforma dello stato sociale in questo senso pensiamo un sistema nazionale di assistenza domiciliare per una per i non autosufficienti e anche una riforma che promuove l'occupazione
Uno Stato sociale corporativo che offre soprattutto soldi diciamo una forma di assistenza di questo tipo è uno stato sociale che non promuove l'occupazione
Uno Stato sociale moderno che offre servizi promuove anche occupazione
E occupazione qualificata non c'è dubbio che nei servizi alla persona noi abbiamo la possibilità di una crescita di occupazione di occupazione nei settori privati nei settori no profit
Può crescere in forme diverse Jean
C'è uno spazio di innovazione e anche
Tecnologica
è stato sperimentato recentemente in un comune dell'Emilia Romagna una forma di collegamento domiciliare per anziani soli persone sole con un sistema telematico con una cooperativa di di giovani che fanno assistenza diciamo
Una forma di dialogo con queste persone sole
Di assistenza in questa forma indiretta diciamo a distanza nei casi in cui è possibile
Nei casi in cui non è possibile scatta una forma di assistenza domiciliare eccetera ora questo esperimento ha determinato una riduzione dei costi
Lo spread dei della spesa ospedaliera in quell'area
E un miglioramento anche della qualità della vita delle persone questa forma crescono anche forme di relazione umana
Rapporti tra le generazioni certo se noi andiamo verso uno Stato sociale di questo tipo
Allora qui l'idea di una integrazione tra strutture sanitarie territorio di una ma alleggerimento della pressione è spesso confusa sull'azienda ospedale vista come centro sul nodo unico della struttura sanitaria io credo che è un'idea che può funzionare
Se invece non si accompagna ad una riforma dello Stato sociale che va in questa direzione io credo che noi rischiamo di muovere
In una in una prospettiva delle Italia allora a un certo punto quello che abbiamo evitato sin qui
E cioè che venga avanti una concezione semplicistica di stato sociale minimo
Che dice va bene ma il pubblico garantisca contro i grandi rischi eccetera resto siano le assicurazioni private quella Progetto che sin qui è stato sconfitto e che secondo me sarebbe molto negativo potrebbe tornare ad essere un progetto
Una via obbligata
Non un progetto ideologico ma una via obbligata io credo quindi che
I temi di riforma della sanità
Che abbiamo discusso qui sono legati strettamente legati ad una visione generale della riorganizzazione dello Stato sociale che è una grande sfida per la sinistra
Perché comporta la capacità di vedere in modo nuovo e problematico il tema del rapporto pubblico privato
Governo programmazione e gestione perché comporta uno sforzo per raggiungere una qualità un'efficienza per introdurre elementi di competizione anche all'in interno del pubblico vincendo pigrizia e stiamo muovendo in questa direzione perché comporta anche il superamento di certe visioni corporative dello stato sociale
E un allargamento uno stato sociale che sia più inclusivo
Che sia capace cioè di offrire opportunità anche accenti e a generazioni che fino ad oggi sono rimasti fuori dal sistema delle tutele
E naturalmente nell'essere più inclusivo a mio giudizio inevitabilmente
Verrà meno ai check i più tutelati per potere fare in modo di offrire un'opportunità a tutti a tutti quelli che ne hanno bisogno
Io ritengo che il tema della sanità sta in questo quadro
Credo che nel corso di questi anni abbiamo compiuto dei passi in avanti positivi anche qui sinceramente sono convinto l'ultima considerazione è finito mi chiedo scusa che
La vicenda del sistema sanitario italiano ci
Spinge
Ad una considerazione più ottimistica sul nostro Paese
Noi soffriamo molto di una forma autodistruttiva di una tende
Enza al parlar male di noi stessi del nostro Paese che spesso non corrisponde alla realtà
E
In questo campo come in altri
Il mio giudizio invece echi e la capacità di adattamento
Che l'Italia ha dimostrato nel corso di questi anni
La ricchezza di professionalità e di senso del dovere di capacità di fare e che ha messo in campo oltre sono stati veramente straordinaria
E che tutto sommato noi siamo riusciti in una fase dedicata persino drammatica di crisi del nostro Paese in cui si sono sommate una una che una collasso
è scettico
Della classe dirigente una crisi istituzionale da una crisi finanziaria questo Paese al retto
Ha saputo fronteggiare una fase di trasformazioni molto profonda
Fatte nelle condizioni peggiori perché fare trasformazioni senza soldi eh di gran lunga la condizione peggiore grandi trasformazioni positive in Italia sarebbero potute fare negli anni in cui lui si sono sprecate le risorse
E questo Paese ce l'ha fatta ha dimostrato una capacità di reazione ha saputo fronteggiare questa crisi ha saputo imboccare la via del risanamento
Ha dimostrato non c'è soltanto sono d'accordo con chi l'ha detto
Anche il modo in cui si parla della sanità è sbagliato per questo io credo che sia sbagliato una sorta di oscuro compiacimento non per incidenti regge vedete non funziona la sanità privata perché io ritengo che l'errore star nel non vedere accanto agli episodi che pure ci sono e che chiamano in campo una responsabilità anche pubblica di controllarci
Non venire invece il livello complessivo
In una struttura che ha saputo rinnovarsi che offre nel Complesso prestazioni dignitose i cittadini del nostro Paese certo innanzitutto la struttura pubblica io sono dico spesso che noi siamo mia moglie ed io siamo stati primi pari attempati diciamo
E quindi
Con quei Tarchi per signore non più ragazze comportano un minimo di attenzione e non ci sarebbe mai venuto in mente almeno anzitutto e anche a me
Di affrontare queste trovino una struttura privata dove probabilmente diciamo sarebbe stato l'ambiente confortevole l'televisore raccolte
Ma laddove esiste un minimo nerissimo con una preoccupazione di carattere più generale si va una struttura pubblica
Dove purtroppo spesso diciamo la la condizione è una condizione non particolarmente gradevole dove
Nessuno perché questo è ma dove la garanzia di un'assistenza qualificata e seria e nella stragrande ma
Lanza dei casi di una dedizione del personale dell'attenzione è una garanzia piena io credo che questo noi lo dobbiamo dire e chi è anche la giusta protesta che può sorgere per una questione per un'altra non debba mai nascondere questa consapevolezza e questo orgoglio
Questo Paese ha dimostrato di avere in sé grandi risorse e sono queste risorse che ci fanno essere fiduciosi della possibilità adesso di aprire una fase nuova emergenze finite alcuni grandi riforme si sono fatte adesso dobbiamo mettere ordine per offrire ai cittadini un sistema ancora più efficace ancora più sicuro capace di garantire meglio la salute di tutti
Ringraziamo tutti per la partecipazione arrivederci