"A Cinquant'anni dalla promulgazione della Costituzione italiana. Le ragioni di una riforma" presso la Cappella Farnese del Palazzo Comunale

Ringraziare onorevole Massimo D'Alema presidente della commissione bicamerale per le riforme costituzionali per aver accettato l'invito
Ad essere oggi qui con noi per il momento di grande importanza
Il Comitato provinciale della resistenza della lotta di liberazione il comune di Bologna la Provincia di Bologna l'università
E il Provveditorato agli studi ha pensato ad una conferenza dell'onorevole D'Alema
In occasione del cinquantesimo della Costituzione
Per ricordare questo anniversario e contemporaneamente per parlarci delle ragioni della riforma costituzionale che tra pochi giorni il parlamento la Camera deputati comincerà a discute
Mi pare un'occasione quindi particolarmente importante
è la prima volta
Che una commissione bicamerale giunge a definire un testo da proporre all'esame delle Camere questo merito indubbio della commissione del suo presidente ma nello stesso tempo il paese si attende dal Parlamento una riforma capace di adeguare la propria struttura costituzionale
Alle esigenze e ai bisogni del nostro tempo una Costituzione quell'italiana non va dimenticato considerata tra le migliori del mondo una Costituzione che però ha vissuto una lunga fase di democrazia bloccata foto e che indubbiamente necessita di essere adeguata almeno per quanto riguarda la parte relativa alla organizzazione della repubblica all'ordinamento a tutto quanto è è stato discusso appunto in Bicamerale
No sulla giustizia sulla forma di governo vi sono proposte importanti che fanno discutere
Io credo che anche quello che cui abbiamo assistito in questi giorni i contributi provenienti da più parti anche preoccupazioni manifestate sia norma ricchezza della discussione eppure quella parte relativa all'autonomia al federalismo della della nostra Repubblica
Che a noi bolognesi sta particolarmente a cuore come certamente non solo ai cittadini di questa città tutti ma voglio dire a nuovi rappresentanti delle istituzioni
E credo possiamo salutare con grande soddisfazione il fatto che in quest'ultima fase della discussione siamo riusciti a superare una contrasto
Che obiettivamente ha pesato in modo negativo
Per quanto riguarda la possibilità della commissione bicamerale elaborare un testo adeguato per quanto riguarda la parte relativa autonomia e al federalismo non c'è dubbio
Che questa prima fase della discussione è stata caratterizzata da un contrasto tra i diversi livelli istituzionali e dell'autonomia e le regioni che non ha aiutato contrasto che stiamo sopra
Si è detto che Bologna l'Emilia Romagna costituirebbe una sorta di eccezione
Perché qui non si sono manifestati quei le polemiche quelle distinzioni che invece sono manifestate in altre regioni
A me pare che la ragione fondamentale di questo che è vero
Stia nel fatto che queste è una città una regione che ha una tradizione autonomista molto radicate molto forte basta fare tre nove
Francesco Zanardi
Giuseppe Dozza Giuseppe Dossetti tradizioni culturali diverse tradizioni culturali importanti di questo nostro paese che hanno contribuito a disegnare la Costituzione repubblicana che finora ci ha retto
Tradizioni tutte fortemente imperniate in questa regione in questa terra su un alto concetto di autonomia locale
Bene io credo sia molto importante il fatto che con ogni probabilità saremo in grado tra autonomie locali e regioni di presentare tra pochi giorni al presidente della commissione bicamerale e i gruppi parlamentari di Camera e Senato proposte congiunte
Tese a modifiche alla parte relativa l'autonomia il federalismo che recepiscono istanze fortemente condivise fortemente volute dalle comunità locali credo che questo sia un passo importante che può contribuire può aiutare a un esame parlamentare che produca risultati utili su questo punto come su tutti gli altri ringrazio ancora l'onorevole Massimo D'Alema credo senz'altro la parola
Ma
Parlare della costituzione
Della Costituzione che abbiamo
E della riforma di questa costituzione
In questo palazzo in questa sala in questa città
Senza dubbio assume un significato particolare
E da una certa emozione
A chi come me sa
Di essere in una delle città che hanno contribuito
Nel modo più alto e significativo
Alla conquista della libertà e delle istituzioni democratiche
Che nella Carta costituzionale hanno trovato una loro sanzione
E che hanno consentito mezzo secolo di vita democratica
Di evoluzione civile in un Paese come il nostro
Che mai aveva conosciuto
Una democrazia utenti
Prima della Resistenza
E della Costituzione del quarantotto
In un Paese fragile di debole unità nazionale
Che si era venuto costruendo attraverso un processo storico di cui le masse popolari erano state largamente estraneo
Dunque
Prima di parlare della riforma
In un intervento che ho com'è ovvio non può o non vuole avere un carattere celebrativo
Io credo tuttavia che dobbiamo dire del valore
Che ha avuto la Costituzione del quarantotto
Chi ha aiutato lei ha accompagnato
L'evoluzione e la tenuta del sistema politico
Fondato su grandi partiti popolari
Che pur essendo segnato
Come nessun Paese dell'Occidente europeo
Dalla guerra fredda
Sia per la presenza di un grande partito comunista come forza principale dell'opposizione
Sia per la presenza di ciò che è stato definito dagli studiosi un doppio Stato
E cioè un apparato di sicurezza volto a garantire che l'opposizione comunista
Non potesse accedere al governo del paese
Questa nostra Italia pure segnata da queste così profonde e drammatici lacerazioni
Tuttavia ha conosciuto mezzo secolo di vita democratica
Questo aiuta democratica
è stata garantita da un patto
Ecco il valore della Costituzione del quarantotto
Più che nella coerenza e nella efficacia dell'impianto istituzionale
Un patto
Che ha tradotto in obiettivi e valori
Condivisi
L'esperienza dell'antifascismo e della Resistenza
Che ha consentito che forze politiche pure così profondamente divisi tra di loro
Potessero non solo convivere
Ma garantire la democrazia possibile
Trovare
Le ragioni di una solidarietà
Pure
Così fortemente minacciata dalla condizione internazionale
Tale da preservare comunque l'Italia
Da scontri laceranti
Da conflitti sanguinosi
Ed è ed a favorire un processo di integrazione delle masse popolari
All'interno delle istituzioni e dello Stato democratico
La forza della Costituzione dunque e senza dubbio è stata testimoniata nei momenti difficili della vita nazionale
Di fronte al dramma del terrorismo
Nei momenti di più acuta crisi economica sociale
Quando le ragioni della difesa della democrazia
Hanno prevalso sulle ragioni di parte
Mettendo in luce come era venuto maturando un legale straordinario e persino sorprendente
Tra forze popolari
Pure escluse dalla possibilità di partecipare al governo del Paese e le istituzioni democratica
Tuttavia se noi vogliamo indagare oggi sulle ragioni
Di una riforma necessaria
Io credo che dobbiamo spingere il nostro sguardo al di là delle più recenti vicende politiche
La Costituzione italiana cinquant'anni
Ma da più di quarant'anni ha aperto un dibattito sulla Costituzione
E sui limiti della sua applicazione
Naturalmente per ragioni di questo dibattito non sono state soltanto di carattere tecnico
Ci sono state ragioni politiche profondamente
In un certo senso la natura stessa del compromesso costituzionale
Un compromesso rivolto al futuro
Soprattutto nella prima parte quella dedicata ai valori e i principi ispiratori
Era chiaro che la Costituzione non si limitava a fotografare la realtà dell'Italia unita di allungare quale fotografia si sarebbe potuta fare di un Paese
Sconfitto distrutto dalla guerra
Ma la Costituzione indicava valori e obiettivi
Dichiaratamente programmatici
La Costituzione fu quindi terreno di un confronto aperti
Punto di equilibrio fondato sul compromesso tra grandi tradizioni culturali e politiche che insieme avevano combattuto il fascismo e posto le basi della stagione repubblicana ma che poi si erano trovate come ho ricordato divise dalla guerra fredda
I
Nella seconda parte
Laddove da i valori dei principi si passa a disegnare l'impianto istituzionale
Non c'è dubbio che questo compromesso
E a parla solo ed è stato nel corso di questi anni
Un compromesso
Assai complesso
Che è rimasto in alcuni punti essenziali lungamente inattuato
Piero Calamandrei parlo dieci anni dopo la costituzione di costituzione inattuata
La discussione comincia allora
Costituzione differita nel tempo
Non soltanto ripeto perché nella costituzione era molto forte il riferimento ai diritti economici sociali
Riferimento programmatico ma anche perché quel complesso equilibrio le regioni la Corte costituzionale
Trovò ostacolo nella sua la realizzazione ben presto
In quelle classi dirigenti avendo conquistato il governo del Paese
Considerarono come un rischio
Un'articolazione dei poteri e delle garanzie
Che potesse in qualche modo destrutturare o indebolire la forza della vita politica
Ora
Io ritengo che tutto ciò abbia avuto degli affetti
Abbia innescato una concatenazione di ritardi che a loro volta hanno pesato sulla vicenda italiana sino ai giorni nostri
E ad esempio molto difficile discutere tornerò su questo punto
Sul tema del federalismo
Se non si considera che alle spalle abbiamo la ritardata illimitata attuazione
Del principio regionalista stabilito dalla Costituzione
Venticinque anni tu fu
Quarto di secolo
E abbiamo
Riassetti
Di un risultato parziale
In una certa parte del paese di un vero e proprio fallimento del regionalismo
Anche perfetto dei limiti posti all'attuazione del principio costituzionale
Dunque lo voglio dire per amore di polemica verso quanti in questi giorni hanno sottolineato difetti limiti incongruenze della proposta di riforma
Non c'è il minimo dubbio tuttavia che la forza della Costituzione del quarantotto
Non è tanto nella coerenza nell'efficacia del suo ordito istituzionale
Penso per esempio a certe polemiche sui poteri presidenziali
La costituzione nostra
In materia di poteri presidenziali
è una Costituzione
Sì
Qualora fosse proposto nel testo di riforma spicciolo per fare un esempio del Presidente della Repubblica può sciogliere il Parlamento sentiti presidenti di Camera e Senato
Senza alcuna indicazione nei casi in cui questa facoltà Bossi
O che il capo dello Stato porno nomina il Presidente del Consiglio
Senza alcuna prescrizione un'indicazione diciamo così credo che il dibattito sull'uomo forte diventerebbe inquieta è la Costituzione vigente
La verità e
Che l'esercizio di quei poteri
è sempre stata regolata da un principio non scritta
Che è il vero principio di fondo della Costituzione del quarantotto
E cioè dal fatto che
I poteri e le istituzioni scritte nella Costituzione hanno trovato nella trama del sistema dei partiti
Del ruolo fondamentale dei partiti come mediatori nel rapporto tra società e istituzioni
Quella costituzione materiale che ha regolato esercizio dei poteri
Capo dello Stato dispone sulla carta di dei normali voti nel nostro Paese il cui esercizio è stato regolato per convenzione
Attraverso il confronto con i partiti e nella prassi costituzionale non della Costituzione scritta entrato ben presto la consultazione dei partiti prima di conferire l'incarico di presidente del consiglio che la consultazione dei partiti prima di decidere lo scioglimento che le carte
Io credo quindi che noi ci troviamo qui di fronte a Lindsay Lohan grande problema politico istituzionale del cambiamento
Il cambiamento la necessità del cambiamento
Nasce quindi da una parte dall'invecchiamento di un impianto istituzionale
Concepito intorno alla centralità del parlamento
Concepito né il clima
Post fascista
Tutto tutte ISO a costruire le garanzie contro i rischi
Dell'autoritarismo e della prevaricazione
Più che a costruire le condizioni di una effettiva possibile governabilità
Da una parte l'invecchiamento di questo impianto istituzionale
E dall'altra parte la crisi
Di quei soggetti sistema dei partiti e di quel rapporto tra partiti e società
Che dell'impianto costituzionale rappresentava la verità Interna la garanzia reale di funzionamento la costituzione materiale del Paese
Gli accadimenti più recente qui hanno posto in evidenza questo limite
Io credo che in realtà la crisi di questo sistema
Non sia avvenuto esclusivamente nel periodo più recente
La crisi di questo sistema e quindi la crisi della vitalità dell'impianto costituzionale mi riferisco alle istituzioni non è i principi e i valori
Oramai
Dobbiamo dirlo con realismo anche per capire le difficoltà del presente
Nasce molti fra
La spinta positiva del sistema politico democratico emerso dalla Resistenza informato sui nel dopoguerra
Si esaurisce intorno alla metà degli anni Settanta
Quando le grandi trasformazioni del nostro Paese e in Europa fanno emergere prepotentemente il bisogno di un ricambio delle classi dirigenti
Il sistema dei partiti
Tocca il suo punto più alto e conclusivo nella esperienza nella unità nazionale
Il fallimento di quel tentativo e in modo particolare della strategia Moro
Tesa affare dell'unità nazionale il passaggio verso una terza fase
Verso cioè una democrazia dell'alternanza
A prego una lunga crisi del sistema politico democratico
Una lunga crisi che per usare termini categorie Grand Chalet la crisi una classe dirigente che continua
Ad avere nelle proprie mani il potere
Ma che non è più capace di egemoniche
Il che ovviamente non potendo esercitare questo potere in termini autoritari
Favorisce una degenerazione corporative clientelare del patto sociale
Trasforma la politica
In organizzazione
Clientelari del consenso
Scaricando sull'amministrazione sui conti pubblici sulla morale pubblica
Il peso del perdurare di una classe dirigente ormai incapace di aprire un disegno per il futuro dell'Italia
Per ragioni di Tangentopoli sono dunque qui
Nella crisi di un sistema politico
Che ha prodotto un lento compimento delle istituzioni
Nella incapacità di un'autoriforma
Che non sarebbe intervenuta senza potenti fattori esterni
Quali la crisi mondiale apertasi con mille novecentottantanove
La rivolta di una larga parte della pubblica opinione manifestata sì nei referendum popolari e in particolare del referendum sulla legge elettorale
L'azione della magistratura
Che di fronte a un sistema politico indebolito ha potuto portare al ce non singoli episodi questi sono normali ma un vero e proprio sistema di corruzione
La riforma costituzionale
Con la quale è oggi siamo alle prese
Non è dunque un processo pensato dall'alto
Voluto da una classe dirigente illuminata
Con tutto il portato
Di asprezze di confusione dal basso
Da una rottura drammatica del vecchio sistema
Da una spinta popolare dichiara Giai Russotto un mutamento della costituzione materiale
I partiti contano di meno che sta mentre contano di meno
I sindaci sono eletti dai cittadini la legge elettorale ha già imposto al sistema politico
Di presentarsi di fronte ai cittadini con una proposta di governo non soltanto chiedendo una delega in bianco
La crisi delle forze tradizionali
A delineato immobili soggetti politici sulla scena in un processo ancora aperto a mio giudizio non concluso ma che certamente a rivoluzionato
Lo scenario politico italiano
è cambiata dunque radicalmente la Costituzione materiale
Di qui Hugh Grant l'esigenza di un nuovo patto
Perché questo tumultuoso cambiamento di fatto
Comporta in sei grandi potenzialità positive
Ma determina anche pericoli pericoli per l'unità nazionale
La debole unità nazionale del Paese
Aveva
La sua ossatura nel sistema dei partiti
Pericoli
In una vita politica
Abituata per mezzo secolo all'immobilismo della classe dirigente
Fragilità dei governi ma continuità assoluta della classe dirigente
E che nel corso di pochi anni ha visto alternarsi al governo del Paese in un processo tumultuoso prima gli eredi dell'estrema destra addirittura fuori arco costituzionale
E poi gli eredi di quel partito comunista
Che per tanti anni è stato considerato come la forza che non poteva e non doveva accedere al governo del paese
Un grande mutamento positivo nella sostanza
A mio giudizio ma anche il rischio di una drammatizzazione estrema della lotta politica in mancanza di quel quadro di regole e di valori condivisi
Che costituisce il fondamento solido e sicuro delle democrazie dell'alternanza
Io credo che per questo
Era necessario un nuovo patto
Non soltanto una riforma costituzionale
Ma era ed è necessario che la riforma costituzionale nasca
Da una intensa
Di cui si hanno essi si senta protagoniste tutte le forze in campo
Non è una maggioranza politica parlamentare
Non è una maggioranza politica parlamentare
Tanto più una maggioranza che si forma con un sistema elettorale maggioritario
Ma le principali forze politiche che si contendono e si contenderanno il governo del Paese
Io sono convinto che questa è l'esigenza democratica
Che ci ha spinto ad adottare una procedura
Quella di una Commissione bicamerale
Chi per sua natura
Per sua natura
Ma privilegia
Il fare insieme
La ricerca comune rispetto anche ad esigenze pure legittime di coerenza
Di linearità
Dell'impianto di riforma
Qui compiutezza
Di correttezza
Anche se naturalmente io credo
Che
Anche una via diversa non ci avrebbe risparmiato
Una discussione polemica
Utile a mio giudizio che è nella natura nel nostro Paese
Fa parte del carattere degli italiani e che nasce da un legittimo confronto di opinioni di tesi politiche costituzionali diciamo che appartiene normalmente alla vita politica e culturale di un grande Paese
E che non credo assolutamente si debba drammatizzare
Il testo che la Bicamerale porta all'esame delle Camere che comincerà tra pochi giorni
Non è certamente un testo intoccabile
Lei chi ha avuto l'onore di presiedere la commissione
E di seguire il Complesso lo auguro
Deve sentirsi necessariamente padre di quel testo e responsabile di esso in tutte le sue parti
D'altro canto ci sono gli atti
Una lunga difficile ricerca
Di un processo democratico
Democratico
Dove per democrazia si intende il fatto che su questioni importanti si è votato
Sono formate maggioranze e minoranze
Come è naturale ed è giusto che sia
E nell'aula di Montecitorio e nell'aula del Senato si tornerà a votare
Si formeranno maggioranze e minoranza
Come è giusto che sia
E nello spirito di una ricerca che non è vincolata da schieramenti politici
Io credo che una delle cose più importanti del lavoro della Bicamerale
Sta nel fatto che su molte questioni decisive
Non soltanto non ha funzionato una disciplina di coalizione
Ma neppure una disciplina di partito
Nel senso che i parlamentari hanno votato liberamente
Formando liberamente maggioranze e minoranze in questo a mio giudizio riprendendo lo spirito della costituente del quarantotto
Chiunque riveda agli atti della costituente certamente segnati da un vivo confronto di posizioni ideali e culturali Marlon dalla logica di una disciplina di partito era
Quindi un testo aperti top
Che può essere corretto
Nello stesso spirito con cui è stato elabora
Via e-mail piena coscienza del pregresso è stato pagato sotto il profilo della coerenza in Terna
Ma nello stesso tempo resto convinto che soltanto una riforma nella quale
Ciascuna delle grandi forze politiche che rappresenta non ci piacciono ci piaccia i nostri concittadini
Possano
Riconoscersi
No non fino in fondo
Perché
Perché ciò avvenga bisogna che nessuno
Se ne possa sentire padrone
E tutti se ne possano sentire
Soltanto una riforma che abbia questa impronta potrà rappresentare quel patto costitutivo di una nuova fase della vita democratica del Paese di cui abbiamo bisogno
Persino se per questo si dovrà pagare un qualche prezzo
Dal punto di vista della correttezza della grammatica e della sintassi costituzionale
D'altro canto l'esperienza dei paesi in cui si sono fatte le riforme costituzionali
Ma anche come ho detto l'esperienza della nostra vigente Costituzione
E l'esperienza di costituzioni in movimento di costituzioni Processo costituzioni che rivelò la loro verità nel loro progressivo dispiegarsi
Questo vale in generale
Le novità introdotte
Ma in modo particolare per alcune delle più rilevanti pensiamo al tema del federalismo
Noi veniamo da una Costituzione regionalista
In un Paese nel quale si atteso venticinque anni realizzate quel processo ora io auspico che il futuro dell'Italia non conosca questi ritardi ma pensare che di coloro noi passiamo dal centralismo ad un radicale decentramento di poteri usiamo pure questa espressione più blanda e dice
E che questo non sarà un processo
Con quell'inevitabile elemento di sperimentazione avanzamento graduale di possibile revisione correzioni
A me sembra francamente del tutto illusorio
Quindi un testo appena mamme o dal riconoscimento
Delle grandi novità accesso
Difendendo questo sì questo io intendo difendere
Le innovazioni
Che sono assai significative
Forse più significative di quello che potrebbe sembrare da un certo dibattito
E che rischiano anch'esse di essere messo in discussione
Perché noi siamo anche il Paese nel quale spesso
Non si sono fatte le riforme
Perché tutti dicevano che bisognava fare la rivoluzione
E inattesa di cambiamenti più radicali nel frattempo non si sono fatte le riforme possibili
Io credo che davvero se noi perdessimo l'occasione della riforma possibile
Nella tese nella speranza che venga il momento di cambiamenti più radicali più coerenti più confacenti alle aspettative dei singoli soggetti ciascuno delle proprie
Io credo che noi commetteremmo un errore molto grazie
Ci siamo battuti per una commissione bicamerale
Non perché
Penso alla mia posizione
Vi fosse una preclusione
Ideologica verso un percorso che attraverso l'Assemblea costituente
Coinvolgesse il più largamente i cittadini anche nella legittimazione dei costituenti nuovi
Era evidente che l'Assemblea costituente avrebbe comportato la necessità di limitarne il mandato
Questione che sarebbe stata complessa
Sulla quale comprensibilmente si erano appuntate le preoccupazioni di molti costituzionalisti democratici
Ma è anche vero che la possibilità dell'Assemblea costituente è stata politicamente presente a mio giudizio sino a quando non si è deciso di andare verso le elezioni politiche anticipate
Ed era una possibilità alternativa alle elezioni politiche
L'idea di svolgerle all'indomani delle elezioni politiche
Un voto popolare
Sulla base del principio proporzionale avrebbe comportato tali rischi destabilizzazione del Paese
Da rendere secondo me
Preferibile una procedura parlamentare
Purché naturalmente
La procedura parlamentare fosse governata in modo tale da non fare prevalere il punto di vista della maggioranza politica
Questo era il problema
A cui dare una risposta e a cui si è dato una risposta
Ma la Bicamerale cioè una Commissione parlamentare certamente ha sottolineato con maggiore forza
L'elemento di continuità costituzionale
Di questo si è molto discusso cioè se fosse ragionevolmente possibile
Mantenendo intatta la parte dei valori di principi fondamentali andare ad una revisione così profonda della seconda parte si è discusso lungamente cioè dell'in grado di connessione implicito tra principi valori istituzione
Io credo che questa connessione non vi fosse
Io credo cioè che di principi di libertà
L'individuazione dei diritti individuali e collettivi dei diritti sociali
Che in modo avanzato
è presente nella prima parte della Costituzione
Fosse sia aperta anche verso la possibilità
Di una profonda innovazione della seconda parte della Costituzione
Anche la prima parte è meritevole di correzione
A mio giudizio
Non vi è una riscrittura
Ma non c'è il minimo dubbio
Che dal punto di vista per esempio
Per riconoscimento dei diritti delle donne del valore della differenza sessuale
Ora il riconoscimento dei diritti ambientali
La prima parte della Costituzione mostra
Lacune e debolezze ovviamente legate ai mutamenti
Della sensibilità della cultura dei grandi processi
Spetterà a chi lo vorrà
Intervenire non mancano proposte in questo senso
Ma con ipotesi di integrazione di riforma limitate il puntuale io continuo a considerare invece che sarebbe stato un rischio grave
L'idea
Di una nuova costituzione
Perché questa idea avrebbe portato con sé indiscutibilmente
L'idea di una rottura
Di una cesura rispetto alla grande esperienza democratica della lotta antifascista della Resistenza
Ora una cesura di questo tipo
Non segnerebbe un avanzamento del nostro Paese
In quale direzione va nuova costituzione verso l'Europa
Verso le istituzioni politiche dell'Europa verso la sfida di una democrazia europea capace di dirci decidere e di confrontarsi con i problemi della globalizzazione economica
Ma l'antifascismo non è soltanto il fondamento della nostra Costituzione
è il fondamento della democrazia europea
In questo senso
La prima parte della Costituzione italiana
è un documento moderno
Aperto ad un collegamento con le grandi democrazie dell'Europa
Mentre indubbiamente il meccanismo istituzionale decisionale della seconda parte appare invecchiato
Non favorisce la stabilità di governo la capacità di decidere che indispensabile per una grande democrazia moderna
Dunque
Continuità
Continuità dei valori continuità
Dell'esperienza storica Berta si con la Resistenza necessità di una sprofondati in dotazione
Di principio il principale principio ispiratore di questa innovazione
Di questo cambiamento
Sta il tema dominante dire della revisione costituzionale
Sta nell'accrescimento dei Poteri del cittadino
In tutti i momenti
Della sua partecipazione alla vita politica e del suo rapporto con le istituzioni e con lo Stato
Io da questo punto di vista leggo anche le proposte di riforma in nel campo delle garanzie della giustizia la parte sulla pubblica amministrazione
La parte sull'Europa
Metto l'accento su capitoli diciamo su cui c'è stata una
Forse con sufficiente attenzione e che pure costituiscono
Elementi importanti di innovazione
Non c'è dubbio che il cittadino
Conta di più
In questa nuova fase della vita democratica del nostro Paese
Conta di più perché legge il suo sindaco perché domani e leggerà il Presidente della Repubblica
Perché più garantito di fronte alla pubblica amministrazione
Di fronte alla giustizia
Questo io credo
Perché ha la possibilità di un accesso diretto alla Corte costituzionale tema che fa discutere solleva anche perplessità timori
Non c'è cambiamento che hanno sollevi perplessità e timori ma io credo che queste riforme ci mettono al passo con le grandi democrazie dell'Europa
Questa ispirazione
Di un cittadino che conta di più
Nel suo rapporto con le istituzioni con lo Stato
Costituisce il motivo ispiratore
Dell'insieme delle proposte di cambiamento
La più importante proposta di cambiamento
è la revisione della forma dello Stato
Nel senso cioè già indicato dalla Costituzione del quarantotto
Chiudo un compiuto lo svolgimento
Di quel principio
Di articolazione dei poteri e di decentramento dei poteri che noi abbiamo voluto chiamare federalismo ora non c'è dubbio che nella scelta di scriverà nella nuova Costituzione ordinamento federale della Repubblica
C'è anche un elemento politico
Perché non c'è dubbio che il federalismo
Nell'esperienza degli Stati federali
Non è soltanto un assetto costituzionale
è il frutto di una vicenda storica
Ora l'unità d'Italia non si è fatta in forma federale
Poteva forse avvenire questo se avessero prevalso diciamo illuministi Democratici lombardi diciamo ma la storia non la possiamo riscrivere neanche la commissione bicamerale unità d'Italia si è fatta intorno alla monarchia sabauda
Nella forma di un centralismo
Che è stato prova lunga fase soffocante anche dia autonomia e di diverse esperienza
E quindi questo federalismo che qualche costituzionalista chiama neo federalismo diciamo è una scelta politica
La scelta politica di riarticolare il sistema dei poteri ricca per favorire una più forte capacità di autogoverno delle comunità locali e ricostruire su questa base le ragioni dello stare insieme degli italiani
Di quello stare insieme degli italiani che il centralismo statale a in realtà contribuito ad incrinare mettere in discussione a fare avvertire come un obbligo oppressivo e non come un dovere e un vincolo di solidarietà
Io credo che il senso della scelta federalista debba essere considerata nell'insieme ad esempio la scelta che fa la nuova costituzione di una radicale semplificazione
Della legislazione
Delegificare
In vasti settori
Per esempio nel campo della pubblica amministrazione
Consentendo che la pubblica amministrazione possano essere organizzata su base di Regolamento on di legge
è una scelta federalista
Perché riduce l'oppressi Mita
Della produzione legislativa centrale
Che ostacola in cioè in mille modi non soltanto della libera iniziativa speciale diciamo ma anche l'azione dei governi locali
La scelta fondamentale chi
La riforma contiene
Sta nell'affermare come principio cardine il principio di sussidiarietà
E cioè
La possibilità per le istituzioni di svolgere i compiti di cui sono capaci
Auto quelle funzioni che a livello locale corregionale non possono essere svolte
Questo significa un riparto delle competenze
Che tende a spostare funzioni importanti innanzitutto per esempio nel campo della politica economica
Verso le istituzioni regionali dal centro verso la periferia
Questo significa
Concretamente
Che
I governi regionali e locali
Avranno un peso assai maggiore nella determinazione anche delle grandi scelte nazionali
I meccanismi della solidarietà saranno ricostruiti attraverso un processo partecipato condivisione responsabile
L'autonomia impositiva e finanziaria
Delle comunità locali e delle Regioni che naturalmente non significa il venire meno di una funzione quindi Beatrice dello Stato centrale tuttavia Fassi che questa funzione equilibrio attrice avvenga in modo trasparente fondo perequativo
Un fondo perequativo discusso dal Parlamento poi vedremo anche con una partecipazione significativa del sistema delle Autonomie alle decisioni centrali un fondo perequativo che distribuisce risorse sulla base di criteri stabiliti e trasparente
Autonomia e solidarietà certo sono i due poli di una questione complessa
Perché il federalismo italiano non può dimenticare che esiste il Mezzogiorno che esistono profondi squilibri territoriali
Perché il federalismo italiano non può differenza dell'esperienza di altri Paesi fare perno in modo esclusivo
Sulle regioni
Sulle regioni in stato ma deve tenere conto di un'articolazione istituzionale che non è soltanto un'articolazione istituzionale
E anche
Un modo di sentire degli italiani
Pensiamo che cosa significa il Comune nella realtà del nostro Paese differenze petto esperienze di altri tre si
Ed è quindi evidente che io sono molto contento tali abbia annunciato diciamo che che si è raggiunta un'intesa per emendamenti io poi dirò io sono convinto che questa parte che ha subito un processo di elaborazione molto Complesso molto lungo molto travagliato e meritevoli di interventi ulteriore semplificazione
Anche se alla fine questo processo federalista avrà Sempre dovrà avere a mio giudizio due caratteristiche uno è appunto la processualità secondo un certo grado di flessibilità
E su alcune questioni noi dovremo aprire delle possibilità l'iniziativa dal basso
Per esempio è del tutto evidente che quando si parla dei poteri comunali
Noi stabiliamo che la generalità delle funzioni amministrative si è svolto dal Comune
Anche i superando tendenzialmente il parallelismo quel principio di parallelismo secondo cui le funzioni amministrative sono detenute dallo Stato centrale nei settori in cui lo Stato centrale era i compiti legislativi io credo salvo naturalmente per doverose eccezioni diciamo abbiamo già spiegato sì diciamo è passato dalla polemica la satira che non intendiamo trasferire alle forze armate e i comuni diciamo questo è abbastanza si capisce
Ma salvo le doverose eccezioni idee quella che la generalità delle sanzioni amministrative si è svolto dai comuni è evidente tuttavia che quando noi parliamo dei comuni italiani
A usiamo un espressione generale nella quale si comprendono le grandi aree metropolitane e i comuni di
Ottocento abitanti
Non credo che possiamo imporre per legge se non favorire come si fa
Incoraggiare la riduzione del numero dei comuni ritengo tuttavia l'esigenza posta dai sindaci delle grandi città che trovi spazio il riconoscimento della realtà delle aree metropolitane
E quindi la possibilità che le aree metropolitane si costituiscano se non in città-stato espressione fascinosa diciamo ma che a mio giudizio rischia di essere foriera di ambiguità ma che certamente le aree metropolitane godano di un possibile statuto speciale di autonomia in relazione ai concreti i compiti di governo si pongono questo livello questo è secondo me un'esigenza reale
La nuova Costituzione può riconoscere salvo diciamo che gli statuti di autonomia speciali saranno poi le città a darsi darsi e semmai il Parlamento a
Assume fra però cioè io credo che noi dobbiamo prevede dentro questo impianto di radicale decentramento dei poteri delle possibilità
Attivare dei percorsi lasciando anche uno spazio alla processualità di all'autogoverno
C'è in questo senso una spinta ad esempio a generalizzare il modello dell'autonomia speciale delle regioni
Io su questo ho qualche dubbio
Che quel modello nasce da ragioni storiche particolari
E vorrei dire qui che
Credo che questa spinta generalizzare il modello dell'autonomia speciale delle regioni nasca forse più che da una esatta comprensione di quali poteri in più abbiano le regioni a statuto speciale da una diffusa consapevolezza di quante risorse in più adatto a
Tuttavia in questi termini e i Sorio la spinta che si manifesta la mia opinione e che una volta che entri a regime il nuovo impianto costituzionale
Salvo i casi previsti dai trattati internazionali specialissimi il meccanismo del riparto delle risorse dovrà essere un meccanismo
Basato su principi oggi
Questo vale
Per i comuni di questo alle delle regioni perché non possiamo pensare di mantenere sperequazioni che non siano motivate da ragioni oggettive cioè quei parametri oggettivi
Tasso di sviluppo tasso di disoccupazione reddito procapite non lo so la la riforma demanda ad una legge
La definizione dei criteri oggettivi attraverso i quali redistribuire un fondo di perequazione ma ripeto devono essere i criteri oggettivi e validi per tutti
Se noi concepiamo l'idea dell'autonomia speciale come l'idea di un tavolo di contrattazione per il riparto delle risorse tra singole regioni e istituzioni centrali noi apriamo la strada a mio giudizio ad una frantumazione
Quindi certo nulla in contrario alla possibilità di nuove autonomia e anche come si dice a geometria variabile la possibilità che certe regioni possono chiedere di esercitare poteri e funzioni in più
Rispetto alle quali si sentono preparate
Cioè attraverso un confronto lo Stato centrale
Che questo comporterà riorganizzazione dell'amministrazione process gradualità che devono avere una razionalità
Tuttavia io non credo che appunto le autonomie speciali possono essere con Chet
Lite come meccanismi speciali diverse cioè dei meccanismi oggettivi validi per tutti il riparto delle risorse
La mia convinzione che un'idea aperta del federalismo come spostamento di potere di risorse di funzioni di responsabilità
E inevitabilmente processuale quale quella che si delinea richiede una forte corresponsabilità
Nel governo del processo delle classi dirigenti
Questo è un punto innovativo ma mi curare in parte debole confuso della proposta di
Innovativo perché senza dubbio si individuano due livelli forti di partecipazione
Il primo stabile la scelta di costituzionalizzazione della Conferenza Stato Regioni e Autonomie
Che diventa organo previsto dalla Costituzione
Di concertazione e di codecisione in determinate materie fra governo centrale e regioni
Province
Aree metropolitane
La seconda forma di partecipazione è nella previsione della partecipazione
Su determinate materie
Alle decisioni del Senato della Repubblica
Di una rappresentanza del sistema delle autonomie locali regionali e locali
Impari numero rispetto i senatori eletti
Mentre sul primo punto mi sento più tranquillo e credo che l'idea di costituzionalizzare la Conferenza Stato Regioni autonomi prevista dalla legislazione ordinaria perché ti Bassani
è un'idea importante
Sulla seconda questione non c'è dubbio che la soluzione a cui si è giunti attraverso un processo assai travagliato Complesso è una soluzione che ancora suscettibile di miglioramento
E non soltanto perché questa partecipazione alle sessioni speciali delle rappresentanze locali in qualche modo appare come una forma diminuite anticipa
Di minore dignità alla vita delle istituzioni centrali
Ma anche perché io credo proprio questa scelta ha finito per complica Ray oltre la misura ragionevole processo legislativo
Costringendo a distinguere tra leggi monocamerale leggi bicamerali tra leggi bicamerali a procedura ordinaria procedura speciale integrata
In una forma che secondo me meritevole di una radicale semplificazione
Questo è dunque il punto sul quale è d'altro canto abbiamo avviato un dialogo su questo e su altri punti e sul quale bisognerà compiere uno sforzo di innovazione ogni innovazione comporta delle resistenze mette in discussione delle posizioni delle abitudini sto dobbiamo saper
Massi su questo ci sarà
Una sollecitazione concorde comasco
Del sistema delle autonomie
E quell'alleanza tra i sindaci e le regioni il cui ho acconsentito compiacere parlare
Penso che e tre penso che non esista il partito dei sindaci so che esistono i sindaci che sono importanti diciamo sono non vorrei che si confondesse oltre a questi due aspetti e nello stesso tempo tuttavia so bene vitali sa bene
Come in realtà diciamo l'unità nella critica che è più facile nei mesi passati
Non abbia portato poi ad una unità propositiva e molto spesso da parte di una parte dei sindaci non tutti sindaci come ovvio ognuno ha
Piuttosto una sollecitazione nel senso di evitarle il rischio di un neo centralismo regionale
La preoccupazione era piuttosto qualcos'altro
Che non invece è quella di
Come dire un impegno comune nel sistema delle autonomie contro il centralismo statale
Abbiamo approfondito l'abbiamo discusso c'è stato anche uno sforzo notevole condotto con grande equilibrio da parte degli organi dirigenti dell'ANCI da parte della Conferenza delle Regioni
A ricercare
Punti di convergenza e possibili innovazioni che possano raccogliere un vasto consenso Pio non posso che essere dietro
Essendo io stesso convinto non è la prima volta faccio mistero che questo è uno dei punti sui quali possiamo spingere il contenuto riformatore della proposta all'esame del Parlamento oltre la prodotto sin qui raggiunto
Oltretutto
Una più forte e semplice delineazione
Del Senato come un'Assemblea
Che
Espressione del sistema delle Autonomie poi
Si può discutere su sulla formula forma può anche essere può anche non
Può anche essere quella di una forma di elezione diretta egualmente diciamo Brienza americana diciamo si passò
Senato americano che una come rappresentanza stati
Poi si è deciso che questo non fosse in contraddizione con l'elezione diretta e questo è un tema che può essere discusso in effetti un'Assemblea parlamentare che non sia espressione di un voto diretto dei cittadini può apparire ed essere un'Assemblea diminuita nella sua dignità nella sua funzione i suoi poteri ma io credo che
Non è impossibile trovare un punto di sintesi tra l'esigenza di una piena legittimazione
Di un Senato che svolge una funzione di garanzia innanzitutto di garanzia dell'unità nazionale di garanzia del sistema delle autonomie
E il suo fondamento nel sistema delle autonomie una soluzione di questo tipo appare a mio giudizio fa utile a semplificare
L'impianto bicamerale
Rinnovato che intendiamo proporre superare cosa molto importante nel giudizio la forma di un bicameralismo perfetto
Molta garantista
Ma oramai inadatto ai tempi delle decisioni necessarie per un grande Paese postindustriale moderno
E
Stabilendo una netta differenziazione
Tra le funzioni della Camera assemblea più politica dove si mantenne il rapporto fiduciario con il governo dove si fanno normalmente le leggi Richard che le funzioni di un Senato
In cui si discutono soltanto quelle leggi più tocca per il rapporto tra il centro e la periferia oppure toccano diritti fondamentali di libertà diritti politici che richiedono quindi un paio
Che non può essere affidato esclusivamente a quella maggioranza
Che Siris che che sostiene il governo la maggioranza di governo
Io credo anche vorrei attirare l'attenzione che
In materia di Parlamento la riforma si ispira ad una forte necessità di rompere ogni logica consociativa
E di rafforzare il principio di responsabilità politica noi introduciamo nella nuova Costituzione
La norma che consente al governo di chiedere che i suoi provvedimenti vengano votati entro una data definite
Norma che può aiutarci a superare la logica della decretazione jazz
Anzi da questo punto di vista proponiamo una norma restrittiva che delinea in modo restrittivo la possibilità di ricorso alla decretazione ma che offra l'esecutivo la possibilità Pippo teneri un sì o un no al Parlamento entro un tempo ragionevole che definito
Noi introduciamo la norma per cui
Una legge finanziaria
Può essere cambiata con l'assenso dell'esecutivo oppure con la maggioranza qualificata Parlamento
Superando così
Quel sogno un principio di irresponsabilità
Chi ha fatto sì che le leggi finanziarie non sia nel momento in cui si discute della politica del governo
Ma molto spesso nel momento in cui intorno al Parlamento si affollano le loro le corporazioni interessi particolari trasversale sino a scardinare il sei sono
Di un provvedimento in cui si dovrebbe invece rispecchiare la responsabilità e la volontà della maggioranza che guida il Paese per volontà dei cittadini salvo che poi i cittadini possono sceglierne un altro di maggioranza ma almeno si sa chi alla responsabilità etiche Cozza
Questi principi sono principi innovativi rispetto alla tradizione italiana sono riforme importanti
E si legano anche
Alla riforma della
Forma di governo
Che
Supera
Il modello di governo esclusivamente parlamentare cioè che non abbiamo conosciuto per tanti anni e che cerca
Guardando alle esperienze di altri Paesi
Di costruire una forma di governo numero parlamentare che si fonda più direttamente sulla volontà dei cittadini pur senza spezzare il rapporto fiduciario con il Parma
Questo è in buona sostanza diciamo l'esperienza della democrazia europea
Non ci sono in Europa governi non parlamentare
E tuttavia nessuno dei governi europei può essere considerata esclusivamente pacta
Nel senso che i sistemi politico istituzionali dell'Europa acconsentono al cittadino in forme diverse di scegliere più o meno direttamente la maggioranza e il Governo che vuole
Naturalmente questo tipo di equilibrio e realizzato in Europa in forme diverso
E noi ne abbiamo lungamente discusso
Cioè il modello inglese del governo del primo ministro
In cui non c'è elezione del primo ministro
Ma senza dubbio c'è una scelta popolare del primo ministro che avviene implicitamente attraverso il sistema bipolare di partiti
Cioè il modello francese della elezione diretta di un presidente della Repubblica che nomina il capo del governo
E in cui la legittimazione del capo del governo passa anche attraverso la scelta popolare del Presidente della Repubblica
Ci sono modelli esperienze diverse ma in modi diverso il secondo me
Secondo me
Le democrazie europee realizzano quella possibilità
Più dirette a dei cittadini di decidere da chi vogliono essere governati senza tuttavia spezzare in legami fiduciario Parlamento governo
Scelta
Quell'americano e del Governo diviso che appartiene ad un'altra tradizione ad un'altra esperienza
Ad un altro sistema politico istituzionale
Io vorrei dire anche in rapporto alle polemiche di questi giorni noi abbiamo ricercato una soluzione su questo punto davvero di compromesso attraverso un processo assai faticoso
Si può cambiare senza dubbio
Naturalmente si può cambiare se matura un'altra intesa
è questo il punto sul quale vorrei
Altrimenti non credo che si possa cambiare ma non perché il presidente della Bicamerale si oppure io non mi oppongo a nulla
Registro
Annoto i voti c'era
Ma perché verrebbe meno il consenso fondamentale per approvare una nuova costituzione
Si può tornare a discutere certamente
Purché sia una discussione costruttiva ordinato turche e meglio sei così stiamo osserviamo
Vedete
Io stesso in una prima fase ho cercato di indirizzare la scelta riformatrice una direzione diversa
Non perché ci fosse una preclusione da parte miglia da parte nostra
Da parte dell'Ulivo nei confronti di un'ipotesi semi presidenziale
Il documento programmatico del centrosinistra contiene a chiare lettere la disponibilità l'apertura verso l'elezione popolare del presidente della Repubblica c'è scritto così diciamo certa vigile a demolire perché vedo che in questi giorni ci si richiama questi documenti in libertà approfitta del fatto che forse qualcuno non avendoli letti poco vendo Giletti una certa attenzione non c'è il minimo dubbio diciamo che documento programmatico su cui si è costituita
L'alleanza che oggi governa il Paese e aperto nei confronti della possibilità della elezione popolare del presidente della Repubblica
Questo non è una polemica che c'è scritto
Ma egualmente
La mia convinzione era che una forma di Scelta del primo ministro
Da parte dei cittadini mettendo l'accento su questo aspetto questo avrebbe aiutato di più
L'aggregarsi di quel bipolarismo che sta procedendo nel nostro Paese e che a mio giudizio dev'essere aiutato
Naturalmente di scelta del primo ministro
Io mai considera invece
L'ipotesi della elezione popolare del primo ministro
Che considero una ipotesi
Non adatta diciamo sul
Ci sarà una qualche ragione per cui ci sono circa novanta Paesi del mondo dove si elegge il Presidente della Repubblica e uno solo dove si elegge il primo ministro
Ci sarà una ragione diciamo in questa assimetria così clamorose bocciature
E la ragione che
I cittadini sono chiamati ad eleggere
Una figura istituzionale che rappresenta l'unità del Paese di investito di una legittimazione popolare
E difficile di parallelismo tra il sindaco le istituzioni nazionali ma non qui ma è polemica è ovvio il sindaco è una figura istituzionale particolarissima che riassume in sé due funzioni
La prima
La rappresentanza di una maggioranza che governa il capo di un governo il sindaco ma è anche il primo cittadino Bianchi rappresentante della città
Nelle democrazie europee queste funzioni sono distinte
Fanno capo a due figure istituzionali diverso
Il capo dello Stato il presidente della Repubblica e il capo del governo
Laddove queste funzioni sono distinte è abbastanza normale che dunque non c'è la monarchia
Il Capo dello Stato sia scelto dai cittadini
Mentre il capo del governo è l'espressione di una maggioranza papà
Consigliere e
E secondo me è ragionevole che così sì
Avviene dappertutto
Avviene dappertutto per qualche ragionevole motivo su
Anche l'argomento secondo cui l'elezione popolare di una figura che poi non è dotata di un potere personale di governo che rischi
La su
è facilmente rovesciare
E anche rischioso eleggere un capo di governo in quanto le tre dei cittadini e non può essere cambiato al Parlamento se non a costo zero proprio auto soppressione
Che potrebbe rivelarsi un cattivo capo di governo
Anche la stabilità dei cattivi governi diciamo non è una una buona cosa come ci ha spiegato il professor Sartori
L'obiettivo della stabilità che certamente un obiettivo politico culturale verso il quale avrebbe compiuto enormi passi noi abbiamo siamo entrati nella cultura della stabilita
Credo che senza nessuna elezione diretta del capo del governo
Non c'è alcun dubbio che i cittadini hanno scelto il capo del governo e che noi abbiamo un governo stabile perché questo corrisponde al modo di sentire dell'opinione pubblica e quindi delle forze politiche
Quindi la la stabilità che è il principio in Europa
In nessun Paese europeo si fonda sull'elezione popolare del primo ministro ma c'è stabilità perché la stabilità innanzitutto approvato fatto politico culturale
L'idea che si debba imporre per legge la stabilità rischia di introdurre una rigidità davvero pericolosa sta
A me non sembra che laddove si è adottata l'elezione popolare del primo ministro questo stia dando brillanti risultati
Certo condizioni particolarissime
Quel suo paese dove si fra
Fanno mi pare che il risultato brillante
Quindi io credo che discutiamo con l'attenzione che questo problema noi lanciamo formule ambigue perché è una cosa ripeto è la scelta
De il primo ministro da parte dei cittadini
Come avviene in Inghilterra come avvenuti in Italia
Di fatto
Altra cosa ed elezione popolare sganciata dalla formazione della maggioranza parlamentare
Che rischia questo sì davvero
Di creare una pericolosa frattura
Tra la legittimazione personale di un uomo che sarebbe davvero dotato di tanti potere in quel caso
Tanti
E
Il rischio che questa sicura sismica ci dalla sua base di consenso parlamentare da quel filtro rappresentato dall'istituzione parlamento che costituisce il tratto tipico delle democrazie europee perché negli Stati Uniti dove certamente il presidente capo dell'esecutivo ma appunto non esiste poi un Presidente della Repubblica che gli si affianca
E scelta dei cittadini e riassume in sé cioè queste due funzioni tuttavia il potere e fortemente controbilanciato da un Parlamento
Che non essendo vincolato da un rapporto fiduciario con il Presidente
Lo può sconfiggere tutte le volte che lo ritiene opportuno
Potere diviso si chiama
E mi è capitato di richiamare nel dibattito della Bicamerale dell'intervento di Luigi Einaudi alla Costituente
Quando proponendo il modello inglese indico proprio in questa caratteristica della democrazia americana
Il rischio di una drammatica debolezza
Un capo di governo eletto dai cittadini
Ora di fronte un libero Parlamento che poi sconfiggerlo quando vuole come negli Stati Uniti d'America
E allora il rischio che un Paese come l'Italia sarebbe di un governo debole
Oppure ha di fronte un Parlamento prigioniero
Allora davvero io sentirei come dire una qualche preoccupazione preferisco il semipresidenzialismo attestano perché un sistema flessibile più temperato
Ancor più ragionevole
Che consente di conciliare meglio le ragioni della stabilità di governo con le ragioni della stabilità istituzionale e della possibilità del ricatto
Onestamente io non credo che ci siano le condizioni politiche registro
Per ritornare a quell'ipotesi di premierato
Appunto di un premier scelto ma con la sua maggioranza
Che ha costituito l'oggetto di una lunga ricerca della commissione bicamerale
E che costituiva il nucleo di una mia proposte
E mi pare che semmai si tratta di lavorare sull'ipotesi semipresidenziale
Di qui il semi presidenzialismo temperato come è stato ti finito
Al quale siamo approdati che può essere corretta limata perfezionate senza
Che è la forma di governo largamente prevalenti oggi d'Europa
Là dove non ci sono le monarchie naturalmente
So questo credo che almeno questa non è affiorata di proposta dice c'è gran vasto dibattito questa non l'ho ancora sentito
Ma largamente prevalente in Europa da dove non ci sono le monarchie
è il sistema che prevede l'elezione popolare del presidente della Repubblica che non è il capo del governo
Neppure in Francia nove fascia
Come dire a tutti noto e risulta evidente
Dalla lettura della cronaca politica
Il fatto che noi ci diamo questa forma di governo cioè la elezione di un presidente della Repubblica che nomina il capo del governo
E che non è il capo del governo ci mette in linea con la forma oggi ripeto largamente prevalente in Europa con l'eccezione della Germania fra i paesi dove non c'è la monarchia
L'eccezione della Germania come ad eccezione dell'Italia alle sue motivazioni sto
Che sono fin troppo evidenti perché debbano essere richiamate
Ma io credo che quella paura dell'uomo forte che tanto condiziona o i costituenti della Prima Repubblica
Oggi in un Paese più maturo in un paese più forte dal punto di vista della coscienza democratica non ci debba condizionare
E semmai il problema è di alle istituzioni forti
Nel senso cioè istituzioni capaci di un equilibrio
In equilibrio di poteri di un controllo
Che in questo senso a mio giudizio il rapporto Presidente eletto dai cittadini
Capo di governo espressione della maggioranza parlamentare e quindi del voto nella nuova Costituzione il Presidente della Repubblica a differenza di quanto accade oggi
Nell'attuale Costituzione è vincolato alla scelta del primo ministro dal risultato elettorale non dalla consultazione deserti
Pater risultato elettorale cioè diventa costituzione ciò che è oramai costituzioni materiale
Voi avrete notato che il capo dello Stato all'indomani delle ultime elezioni politiche
Non ha proceduto al rituale consueto di consultazione di tutti i partiti
Ma sentiti i rappresentanti delle principali coalizioni elettorali che ha proceduto
Incaricati come primo ministro
L'uomo che era espressione indicata chiaramente della coalizione vincente
Questo diventa costituzione formale
Il capo dello Stato eletto dai cittadini certamente
Ma
E eletto in quanto garante del fatto che il governo sia tenuto da chi ha vinto né inizio da chi è stato scelto dai cittadini per governare
L'equilibrio tra un capo di governo espressione di una forte maggioranza parlamentare e il Presidente della Repubblica a mio giudizio equilibrio ragionevole
Certo
Nel momento in cui quella maggioranza dovesse dissolversi il Presidente della Repubblica assume un peso molto maggiore
E assume una funzione più direttamente politica
Ma è giusto che sia così e vorrei dire esattamente ciò che accade
Noi abbiamo conosciuto nel corso degli ultimi anni
Guerra parlamentare gravi presidenziale governi espressione di una maggioranza parlamentare formata su di fronte agli elettori e ai governi l'espressione di una maggioranza parlamentare formate si intorno ad una scelta per Capo dello Stato
Io credo che questo esercizio flessibile dei poteri presidenziali che d'altro canto insiste non solo non è una minaccia per la democrazia ma è una condizione di funzionamento efficace della tecnocrazia
Chi vince le elezioni deve sapere che se non è in grado di governare c'è qualcuno
Che diventa arbitro riapre la possibilità di nuove elezioni o della possibilità di nuovi governi salvo la fiducia del Parlamento
Questo io credo è un equilibrio ragione
Si può ragionare ridiscuteremo al lupo
E il modo in cui disciplinare i poteri di scioglimento
Del modo in cui disciplinare determinate funzioni esecutive dirette per esempio nel campo della politica esterno della politica di vita
Dove in effetti c'è un qualche rischio di sovrapposizione cioè ci sono diversi punti che possono essere corretti migliorati ma sinceramente la mia opinione che su questo impianto si possano e si debba lavorare senza stravolgerlo
Se si vuole una riforma costituzionale
Se non si vuole si può anche ricominciare da capo
Ma avendo vissuto questo processo in tutti i suoi passaggi devono che anche ricominciando daccapo ritorniamo qui
Fra il punto in cui ci siamo che alle questioni a cui oggi dobbiamo dare una risposta
Io vorrei da ultimo
Più breve richiamare
E toccherà ancora una volta saltare le parti nei corsi importanti relative alla pubblica amministrazione con relative alla
All'Europa cioè al modo in cui si introduce nella nuova Costituzione
La possibilità
Di partecipazione del Parlamento ed i cittadini dal processo di unificazione europea
Come
A mio giudizio una scelta molto positiva perché fino a questo momento
L'unica norma che ha disciplinato costituzionalmente il processo di unità europea e come è noto l'articolo undici cioè la norma generale che prevede l'adesione ai trattati internazionali
Invece prevediamo in modo specifico le forme di partecipazione del Parlamento
Delle possibilità di partecipazione dei cittadini al processo di unità europea e alle alla delega trasferimento di sovranità e di potere verso
Però vorrei dire una cosa sul sul sulla questione così controverso del sistema delle garanzie e della giustizia
Pur ritenendo che questa questione in realtà
Diciamo riguarda solo in parte della riforma costituzionale
Ma non c'è dubbio che una delle questioni sulle quali più forte è stata la tensione il confronto e più difficile la ricerca di un punto di compromesso
La più clamorosa smentita la tesi secondo cui la commissione bicamerale sarebbe lo strumento di un oscuro baratto
Fra la riforma costituzionale e
Diciamo una operazione sul
In materia di giustizia volta a ridurre la tutela di legalità sostanzialmente la più clamorosa smentita sta negli atti della Commissione
Perché in materia di garanzie diciamo c'è stato uno scontro di posizione Assayas fin dal primo momento
Si è votato in votazioni assai contrastate su principi totalmente contrastanti
E tutto c'è stato meno che un compromesso copto fino a questo momento e il testo anche la risultanza di bosco contro un accordo dove ci siamo trovati di fronte alla proposta di sopprimere l'obbligatorietà dell'azione penale
è stata respinta
Di elezione popolare diretta dei pubblici ministeri
è stata respinta storpiato colto costi c'è stato uno scontro di concezioni profondamente diverse tra loro è il risultato di questo scontro è un testo che presente qui davvero diciamo è un è un campo di battaglia che presentai
Soluzioni
E ipotesi in certo senso contrastante non c'è dubbio a mio giudizio che c'era un contrasto checché se ne pensi
Tra il voto della bicamerale contro la separazione delle carriere dei pubblici ministeri rispetto a quelle dei giudici e il voto della Bicamerale a favore della istituzione di sezioni separate del CSE
Che sono evidentemente tra di loro incongrue ma sono interventi proprio in quanto non c'è stato alcun compromesso ma il testo è il frutto di uno scontro di posizioni di concezioni
Secondo me determinato anche da una carica di emotività e di aggressività e in una parte politica che non ha non ha aiutato la ricerca di soluzioni serene
è un tema sul quale molto difficile questo davvero
Procedere alla ricerca di soluzioni in uno spirito come è giusto che sia necessariamente distaccato esseri
E capisco che non è facile tenere una posizione equilibrata
E cioè a ritenere come io ritengo che la magistratura ha svolto in questi anni una funzione molto importante e positivo
Ritenere che si è raggiunta una soglia di legalità di tutela della legalità
Rispetto a cui non si può tornare indietro
E nello stesso tempo ritenere tutta che queste esigenze debba e possono conciliarsi con una più attenta a tutela delle garanzie individuali dei cittadini come giustamente del capo dello Stato
E con una più attenta separazione
Tracciò che compito della politica e ciò che è compito della magistratura
La quale la magistratura non ha la funzione di sorvegliare la moralità del Paese a di punire sentire atti
E ferma restando la libertà di tutti i cittadini diciamo così non ha un potere che punizione
C'è una cosa diversa dalla libertà di opinione di un singolo
Capisco che è una posizione difficile quest'cioè che è difficile
Stabilire un opinione equilibrata in un campo di battaglia che in cui troppo spesso si confronta rovesciato un garantismo peloso
Che in realtà pensa alla impunità
Giustizialismo sommario diciamo così che confonde le ragioni della lotta politica
Con le ragioni invece della persecuzione dei reati sono due cose diverse
Che debbono essere tenute su un piano diverso
Tuttavia e io sono convinto che noi troveremo il bandolo della matassa se prevarrà questo spirito di equilibrio se non prevarrà noi corriamo il rischio di una riforma diseguale
Di un testo in cui ci sono acquisizioni di grande valore
Perché io penso per esempio che l'articolo
Che comprende le nuove garanzie processuali che si spicca fra l'altro alle alle norme europee in materia di difesa dei diritti umani i diritti individuali è un articolo di grande valore di principio di civiltà
Accanto a queste novità noi troveremo Carlo che no forme assai più discutibili e contraddittori
Come quella a cui ho fatto riferimento sul Consiglio superiore della magistratura che prevede un aumento della composizione politica del Consiglio
Senza però togliere ai magistrati la maggioranza c'è un vorrei ma non posso francamente
Perché qui non si capisce il senso e che dall'altra parte prevede una separazione di sezione
Che senza separazione di carriere non si capisce a cosa serva sembra un sennò no a favorire spinte di natura corporativa
E cioè rischi di chiusura corporativa perché l'idea di una sezione del CSM formata dei pubblici ministeri che governa le carriere dei pubblici ministeri
Io non capisco dal punto di vista garantista
Che cosa migliore ulivista rispetto alla situazione di un Consiglio superiore che espressione dell'intera magistratura che governa di cadere e tutti i magistrati all'interno dei quali i pubblici ministeri come è noto sono una minoranza
Cioè davvero da questo punto di vista secondo me si rischia di
Di ottenere risultati persino contraddittorie con le premesse con le motivazioni d'acqua fresca
Come vedete quindi io sono
Tutt'altro tutta
Che
Un difensore
Archivistico
Di quel testo di riforma che oggi è di fronte al Parlamento
E tuttavia io credo che
Quel testo di riforma che oggi è di fronte al Parlamento
è una grande occasione ed è un grande risultato che nel nostro Paese
Il Parlamento non sono uno ma deve migliorare
In un confronto aperto
Non solo al suo interno ma con la società italiana con le istituzioni
Quello che il parlamento secondo me non dovrebbero
E fare fallire la speranza della riforma costituzionale
Il rischio sarebbe quello di una grammatica dei legittimazione non solo di un ceto politico cosa che in fondo
Il ceto politico può cambiare abbiamo visto in questi anni
Se resistono le istituzioni
Quando ad entrare in crisi sono le istituzioni loro capacità di decidere e di governare democraticamente i processi di cambiamento allora davvero nasce un rischio plebiscito
Allora davvero lascio scorci
Noi abbiamo compiuto in questo Paese io credo con tutti gli orrori e i limiti
Qualcosa di molto importante
Che non è merito soltanto di una parte politica
Un merito di tutti i cittadini cioè ci siamo trovati un po'sull'orlo di un baratro
Di fronte al rischio della bancarotta finanziaria
Di fronte alla crisi delle strutture portanti i partiti di una lunga stagione democratica
Di fronte ad un Parlamento che fu chiamato degli inquisiti
Di fronte cioè il pericolo di un corto circuito in cui crisi economica e finanziaria collasso istituzionale e politico rischiavano di travolgere il paese di spingerlo in serie B
Serie B
Ci siamo stati con un piede in questo baratro
Io penso quel settembre del novantadue quando la lira fu gettata fuori dal Sistema monetario europeo
Mostrato una capacità di reazione abbiamo noi italiani una capacità di reazione
Una capacità di affrontare la sfida che ci consente persino anche se qualcuno ironizza
Di tornare a parlare di una qualche fierezza di un qualche orgoglio nazionale
Abbiamo messo argine alla Banca Roma
Avviato il risanamento dei conti pubblici
Ricostruito il sistema politico
Messo in movimento le istituzioni
Forze eppure così tutta
Un dialogo per gettare le basi di un nuovo patto sulle regole su regole condivise
è un risultato importante
Risultato ancora
Ancora
Vedi la riforma costituzionale è importante rientrare in Europa almeno quanto la percentuale del deficit sul PIL
Alla Banca d'Italia mi ha fatto vedere
Diciamo su quei graffi
Controllano in tempo reale quando è stato l'Effetto sui mercati nel momento in cui si è buttata in Bicamerale la proposta di riforma costituzionale
Perché in Europa vogliono capire
Se noi sapremo dare alla stabilità politica e istituzionale una base
Cura non solo per l'oggi ma anche per l'avvenire
Ecco perché io credo che noi non dobbiamo
Quello che abbiamo costruito e non dobbiamo perdere questa occasione discutiamo
Discutiamo apertamente corretto
Amo quello che deve essere corretto
Non è in gioco
Ruolo di qualcuno
O di chi
Rischiato di più in questa sfida
Io credo che sia in gioco la credibilità di una classe dirigente
Ma al di là di questo del paese fatto che noi siamo oramai
Del guado
Siamo un della quale si deve parlare con rispetto
Nella quale le cose si fanno e non soltanto se ne discute siamo
Grande Paese europei normale come gli altri
E
Allora potremo competere perché la moneta unica non esso non è un traguardo
L'inizio di una grande sfida in cui non avremo più la difesa della svalutazione competitiva delle vecchie furbizia italiana
Ma saremo messi alla prova
Il sistema economico
Il sistema Paese
Le istituzioni la loro capacità di decidere
Il senso di responsabilità
Ma le responsabilità di una classe dirigente come avviene nei grandi Paesi europei
Anche aspra
Va sempre nel quadro di una comune responsabilità nei confronti del Paese del suo destino della sua prospettiva della sua funzione di
Noi lavoriamo per questo e in questo vedete ho finito davvero c'è l'elemento più profondo di continuità
Lo spirito
Lo so benissimo che quando noi parliamo
Della grande
Seduzione del quarantotto parliamo di una generazione che aveva fatto la Resistenza aveva combattuto
E il paragone è fin troppo ingeneroso Jean d'altro canto ogni generazione figlia del suo tempo
Non abbiamo combattuto è stata anche una fortuna dell'Italia che non si sia dovuto combattere
E per certi aspetti e molto più difficile oggi
Direi
Una sfida culturale
Tra persone così diverse che non hanno in comune e nulla e certamente non hanno in comune una grande appassionante esperienza come fu suo traballare esistenza la lotta al TG
Poi però con
Comporta tanta pazzie
Costruire lo spirito comune
La nuova classe mille
Sbaglia della lunga crisi italiana e non di un appassionato
Chiederò il cane epopea
Però questo è il nostro compito questo è il compito affidato alla nostra generazione
Poi alla fine daremo ai nostri figli
Un Paese più forte istituzioni più solide un'economia risanate noi avremmo fatto il nostro dovere
Ma un parere su radio radicale sulla vicenda radio radicale
Alla
Inammissibile no se vogliamo fare
Vuole D'Alema su radio radicale un parere su questa vicenda
Cioè troppo complicato vi chiedo perdono ma non ce la faccio Venezia si sta muovendo anche il Governo in merito giusto