Direzione Nazionale del PRC org. c/o Centro Congressi Cavour - 2/3 marzo

Poco parecchi compagni assenti arriveranno spero
Presto mi pare che sia necessario cominciare la
Giorno
Perché poi dopo interventi come sapete sono moltissimi
Sui titoli mancano i centri teorizzare la parola
Tutti i compagni
Possiamo cominciare
Allora come avevamo previsto primo e per Cristoforo codice Grisolia
Per Cristoforo mi scuserà
Non è colpa mia se in Coppa insomma
Dove l'ha preso non ci sono problemi
Ma io voglio affrontare in partenza l'aspetto e la relazione del segretario che peraltro condivido
Che fondamentalmente riguarda la questione dei rapporti a sinistra voglio farlo anche a partire da un osservatorio secondo me in parte privilegiato
Quello in cui sviluppiamo io voi gli altri compagni che stanno con me l'esperienza dei giovani comunisti la nostra politica quotidiana che è appunto la questione giovanile
Dico questo perché secondo me tra i giovani nelle politiche per le giovani generazioni si colgono una serie di passaggi probabilmente spesso cruciali anche storicamente passaggi che poi hanno anche una ripercussione futura secondo me consistente lo dimostrano alcuni dati come dire storici anche di questi ultimi anni
E qualche compagno lo ricorderà per dirne una quando nel mille novecentonovanta si sciolse il Partito Comunista dei assieme a lui si sciolse anche la Federazione giovanile comunista un Processo poi maturato fortemente all'interno dello stesso PDS successivamente in quell'organizzazione giovanile comunista giaceva
E in questo senso il congresso dei giovani anticipo quello del partito in anticipo anche quello che poi è accaduto al partito io credo che da questo punto di vista indagare nelle questioni delle giovani generazioni serve fondamentalmente anche per capire quello che accade diciamo così nel corpo generale dei partiti a sinistra questo è una tendenza assolutamente probabile ed è una tendenza secondo me assolutamente ripetuta
Quell'anno da questo punto di vista penso che dobbiamo anche nello nell'analisi complessiva che facciamo come partito e non soltanto con l'organizzazione giovanile
Capire quali sono i processi in corso
Capire per esempio qual è il tipo di atteggiamento che il governo Prodi in questa fase sta riservando per le giovani generazioni sapete che c'è in campo un'attività molto ampia del Governo rispetto ai giovani
E capire anche quali sono gli scenari in mutamento e cosa sta accadendo anche per esempio è la base sociale dei giovani del PDS
Dico questo perché secondo me ci interessa per capire anche i nostri rapporti a sinistra ci interessa perché avrete alleanze e ci interessa anche per capire che tipo di linea politica poteva venire e fondamentalmente che tipo di attrazioni poteva esprime guardate io lo dico in maniera banale ma credo che i all'interno dei giovani anche per esempio il Partito democratico della sinistra una serie di process che probabilmente stanno cominciando all'interno del partito o che sono anche molto avanzati sono già in atto da tempo i giovani del partito democratico della sinistra sono probabilmente per dirla con uno slogan ben più a destra del partito stesso la base sociale diciamo così
Di quell'organizzazione è una base sociale che ovviamente siccome non ha niente a che vedere col vecchio partito comunista del quel pezzo di partito comunista che comunque officiare il PDS naturalmente per questioni meramente anagrafica nell'organizzazione giovanile non c'è
Fassi ebbe nota come quel tipo di organizzazione sta mettendo in campo una sperimentazione precise io sono stato al Congresso e la Sinistra giovanile al congresso nazionale tre quattro mesi fa
E ricordò un dato secondo me paradossale ma assolutamente significativo per cui darle in guerra il ministro Berlinguer non altri
Non come dire un qualcuno della sinistra di quel partito a Berlinguer il ministro che sta facendo quello che sta facendo
Nella scuola poi magari ci parlerò più a lungo e che Pestalozza lo ricordava ieri attacca anche in maniera clamorosa la resistenza e pone in campo una serie di opzione assolutamente clamorose Berlin Guede in quel congresso attacca i giornali della sinistra giovanile
Perché Berlinguer parcheggio è che la sinistra giovanile perché probabilmente la base sociale di quell'organizzazione già un'altra cosa
Allora io credo che anche quando facciamo sul popolo di sinistra almeno in prospettiva
Questo discorso possiamo mettere se è vero come è vero che questo tipo di percorso politico inciderà su quello che sarà anche il futuro di pratica politica di quell'organizzazione
E anche rispetto a quello che potevo fare Mui necessariamente questo questo dato è questo fatto secondo me ci pongono innanzi ha una difficoltà allora io credo che a livello giovanile il tentativo di una volta per tutte buttare permane i conflitti è un tentativo tutto è in atto compagne e compagni più che in atto
Guardate fra qualche mese lo faranno fra qualche mese metteranno in campo un disegno di legge in cui sarà istituito un cosiddetto Consiglio nazionale dei giovani
Questo Consiglio nazionale giovani sarà un luogo della concertazione giovanile sarà questo sarà un look cioè in cui saranno rappresentate le varie organizzazioni giovanili
Magari anche con delle lezioni che si fanno in giro per l'Italia sarà un luogo fondamentalmente che nascerà per farsi che anche a livello giovanile non si esprima per conflitto è un po'un soggetto giovanile proprio non più una sutura studentesca lombarda parlo soggetto giovani
Questo discorso è chiaramente legato a questo tipo di impostazione politica secondo me ci mette dinanzi alla contraddizione
E io credo che anche su questo anche per esempio quando si parla del rapporto con i centri sociali le carte di questo voglio parlare io penso non si possa sfuggire a un ragionamento sentito ieri una serie di analisi sui centri osato alcune le condivido altre meno ma mi sembra che il campo e abbastanza chiaro
Qui è assolutamente chiaro che da un processo di marginalizzazione diciamo così storico per cui un pezzo consistente Certosa anche se in realtà quando si parla di sé pilotare bisogna fondamentalmente stare attenti perché dire centri sociali probabilmente automobili niente vuol dire come se si dicesse associazionismo nel senso che ci sono centri locali che fanno percorso dei giornali che ne fanno un altro c'è una frammentazione è anche una peculiarità di esperienza assolutamente diverso a seconda delle varie ma credo che anche su questo bisogna fare un ragionamento e dire è vero questi soggetti questi pezzi
Che sono stati per anni come dire ridotti una condizione di marginalità è vero che rischiano un processo anche di moderatismo e anche di ingresso all'interno di pezzi del centrosinistra così sarebbe sbagliato negarlo
Tra l'altro secondo me nessuno ed è assolutamente concreta l'idea è di dire le sinistre moderne anche sì una più moderata quella grande del centrosinistra livello giovane strutture sindacali l'altra più antagonista ma comunque moderne si incontrano e mettono in campo ragionamento politico e magari lo mettono in campo anche a partire da pezzi di programma che non possiamo condividere penso presenta reddito di cittadinanza per venderlo
La sinistra tra virgolette tradizionale la sinistra dal Rigoletto ortodossa di Rifondazione Comunista tagliata fuori da questo processo allora è o non è questo un rischio davvero credo che su questo tipo di questo né politica secondo me un rapporto difficile perché spesso è difficile con i ceti sociali ma però perseguito lo stesso
E va inteso proprio come un modo per far sì che anche quel processo probabile di moderazione quel processo probabile di accesso ha un'opzione politica comunque altra la stava interrotto
O comunque va bloccato o comunque coperto una contraddizione all'interno di un mondo che comunque a livello giovanile è rappresentanza di un pezzo di sinistra politica di questo Paese
Allora io credo che da questo punto di vista emerga chiaramente il nostro ruolo
è emersa chiaramente il nostro ruolo anche in prospettiva futura anche se è vero come io penso che con gli anni la stessa base sociale del centrosinistra cambierà io ritengo che la sbatte sociale del centrosinistra già cambiata profondamente e a livello giovanile questa cosa si vede meno addirittura clamorosa perché quando facciamo le manifestazioni è abbastanza paradossale che non siamo ancora con le bandiere rosse ed altri cantano UFO Robot o di che è indicativo di un problema indicativo di un percorso particolare
Allora io credo che l'unico tipo di possibilità politica per in questa fase è rilancia fortemente la lotta per l'egemonia a livello giovanile più che mai
Io non penso che siamo nelle condizioni di poter come dire per esempio se si dovesse fare una rete giovanile sindacale per dirne una ragionare su come più o meno possiamo avere una quota come possiamo mettere capo la componente no
Su questo secondo meno dobbiamo lancia una lotta vera per l'egemonia promuovendo soggetti di massa ponendosi sempre rimasto parlato io su questo al di là delle difficoltà anche enormi perché non voglio certo stare qui a dire che l'esperienza di questi mesi ci mette al riparo dalle critiche so bene che anche i tentativi di mettere in campo mobilitazione movimenti non sempre sono stati positivi
Però so anche che da questo punto di vista l'esperienza che posso portare gli ho per la mia organizzazione dei giovani comunisti
è un'esperienza di possibilità di costruzione di mobilitazione è almeno il tentativo di indagare davvero nelle tracce negli orizzonti alla rifondazione è un passo in avanti secondo mi ed è un passo in avanti i compagni lo devo dire
Che è accaduto secondo me in un momento in cui il partito spesso ha fatto altro in questa fase spesso ha fatto altro magari per esempio alcune federazioni molte federazioni nella strana maggioranza detrazioni perdendo tempo per esempio rispetto alle questioni delle liste elettorali o a qualunque tipo di dell'istruzione Alissa noi in questa fase abbia provato a mettere in campo l'opzione diversa
E su questo voglio porre qui un punto di vista che secondo me è altro ed è alto ed è appunto il tentativo di mettere in campo una lotta per l'egemonia vera io guardate su questo anche rispetto alla capacità di costruzione di movimento
Penso che ancora una volta bisogna come dire avere chiarezza rispetto alle cose che si diciamo sentito anche qui
Da questo palco ieri esprimere diverse
Diversi concetti rispetto alla capacità nostra oggi di porre movimento anche a partire dalla domanda cosiddetta storico ormai perché appunti Company presenta la seconda mozione giustamente
Ce la propongono ormai da tempo dicendo questa collocazione parlamentare aiuta o meno la nascita di movimenti politici Bionet sociali quale dovetti politici
Io credo che è un tema sul quale interrogarsi non penso che sia un discorso da omettere non credo che sia un discorso da votare per l'aria penso anche che però la collocazione parlamentare non posso essere un dogma non possa essere intesa come dopo ma siamo davvero si cade nel parlamentarismo ancora una volta penso anche su questo che non c'è una regola fissa in Francia il PC è per forza di governo però lì probabilmente quel tipo di collocazione parlamentare il fatto che esista un Governo di sinistra di sinistra un governo che appunto mette in campo le trentacinque ore che dinanzi alle proteste disoccupati rispondo dicendo che le trentacinque ore che non settecento mila posti di lavoro e non un governo che fa come dire cosa da poco ma quello che si interroga ecco lì magari in quella condizione
La presenza di una forza comunista addirittura neanche in maggioranza parlamentare ma addirittura al governo
è probabilmente anche causa di una serie di movimenti perché interloquisce e interagisce con movimenti che non sempre sono favorevole a quel governo e Mario attaccano anche perché per esempio sul minimo vitale l'attaccano ma che però in ogni caso aprono interlocuzione
Come però questo è vero anche che per esempio in questo Paese quando c'era un governo diciamo di centrosinistra comunque tecnico quale il Governo Dini no eravamo l'opposizione pur avendo una collocazione parlamentare diversa da quella di oggi c'è pure essendo in opposizione non in maggioranza alla capacità nostra di mettere in campo un'obbligazione sociale era comunque ramo una possibilità assolutamente limitata e infatti quell'anno fu ricordato addirittura come l'anno con il minor numero di ore di sciopero
Detto questo però esattamente come vero che la collocazione parlamentare non impedisce il fatto che nascono movimenti io credo che però non si debba neanche assume il lato contrario
Penso so è che dobbiamo svincolare la nostra capacità di costruire mobilitazione rispetto al fatto se stiamo in maggioranza
Secondo me lo stare o meno in maggioranza è una questione che viene dopo molto speziati elettorali i compagni lo è stato in questi mesi
No è stato e io credo che su questo noi una innovazione la possiamo dare
Dall'altro materiale ce n'è a bizzeffe sulla scuola per dirne una è del tutto evidente che è possibile mettere in campo per Cosimo applicazione abbiamo visto domenica scorsa
In una manifestazione convocata male perché tra l'altro concomitante a quella sulla sulla pace che si faceva ad Aviano e successiva soltanto in un giorno a quell'altro sulla base deserta per Creta
Una manifestazione fatta la domenica mattina l'orario come dire balordo perché non si fanno le vessazioni nazionali dieci del mattino comunque un pezzo di popolo di sinistra c'era in piazza
La segretaria di Roma lo sa perché era come l'abbiamo visto c'era un pezzo di popolo di sinistra e c'era una capacità anche in quella piazza di mettere in campo un percorso alternativo su questo secondo me ce la dimostrazione concreta di come possibile costiere mobilitazione sociale
è possibile a partire ovviamente da parole d'ordine chiare e anche da una posizione come dire di costruzione di conflitto e di attacco laddove eh
Necessario mettere in campo una posizione del genere io credo morale che su questo c'è un grande terreno di mobilitazione possibile e c'è anche da parte nostra la necessità di allargare ancora di più il nostro impegno politico credo
Per dire una battuta che su questa questione della scuola pubblica dovremmo fondamentalmente fare quello che abbiamo fatto sulle pensioni Perdido molto banalmente dovremmo cioè agitare la bandiera della difesa della scuola pubblica esattamente ho finito come
Nel corso dell'ultimo anno abbiamo detto difendiamo redenzione la scuola pubblica guardate un elemento secondo me davvero strategico anche rispetto agli assetti futuri non è neanche come dire un elemento puramente di resistenza
Un argomento ormai diffuso tra di noi ma credo che vada ribadito perché su questo c'è possibilità di costi e mobilitazione cioè secondo mi possibilità di mettere in campo un'opzione diversa anche qui si vede che le differenze non sono soltanto tattiche ma sono di strategia
E sono secondo me addirittura d'indirizzo politico
Grisolia poi invece
Nella sua relazione Fausto attento
C'è necessario riprendere le fila di un ragionamento di trasformazione sociale
Bene io credo che il primo atto per riprendere appunto per usare le sue parole alle filo di un ragionamento di trasformazione sociale sarebbe dovrebbe essere la rottura con questo governo
Perché a mio giudizio senza difesa dell'indipendenza del movimento operaio dalla borghesia delle sue rappresentanze politiche governative non credo che il governo Prodi possa definirsi ovviamente in altro modo
Non c'è non solo non c'è il progetto di trasformazione ma non c'è nemmeno antagonismo ma al massimo solo affermazione verbale di tali concetti senza contenuto concreto
Del resto io credo non è una cosa di oggi i compagni e le compagne lo sanno
Che la politica di questo governo e la nostra presenza all'interno della maggioranza di questo governo sono elemento essenziale di quel processo definito con brutto buon termine passi Rizzo azione del movimento di massa delle masse
In generale
Io credo che noi abbiamo un ruolo centrale a negativo purtroppo data la nostra collocazione politico-parlamentare nel favorire la confusione a livello sociale nel movimento di massa e credo che ancora una volta non si sia fatto il bilancio rispetto alla nostra propria esperienza in particolare quella della crisi di otto insomma come
Ho detto perché lo ritengo giusto anche in altre occasioni non mi ricordo se fosse già dibattito direzione io credo che non ci si possano lamentare dell'atteggiamento di confusione presente nelle masse in quell'occasione senza andar nelle Radice senza trovare le radici anche il fatto che noi per più di un anno abbiamo difeso la nostra presenza in quel governo e quindi il sostegno a quel governo e quindi la necessaria vitalità di quel governo nonostante una finanziaria da cento mila miliardi largamente di sacrifici possiamo dire quello che vogliamo poi la gente si rende conto che così i giornali lo scrivono l'opinione pubblica nazionale internazionale lo dice
Quindi questo è il dato di fatto l'abbiamo argomentato sulla base la necessità della permanenza della vitalità di questo governo nonostante diciamo la sua politica antipopolare
Sulla base delle necessità di impedire la vittoria delle destre allora è chiaro che di fronte a questo uno quello che è apparso un uno zigzag improvviso e non motivato diciamo da grandi ragioni sociale come in ottobre ha portato la confusione all'interno del movimento di massa non ne usciremo mai
Non ne usciremo mai se non prenderemo come si dice scusate il toro per le corna e non affronteremo il problema se la nostra collocazione del Governo
E quindi il problema della nostra cultura mio giudizio con questo governo ovviamente cercando di argomentarle basare questa rottura sugli interessi sociali delle masse non facendolo apparire come il riferimento a interessi politici diciamo di esclusivi di il partito perché e nella prossima Falerone avremo tutti gli elementi diciamo per porre diciamo nel concreto e di fronte alle grandi masse questa prospettiva di rottura perché non esiste una seconda fase
Visibile ne è una contaminazione pur un politica possibile né del PDS né tanto meno a mio giudizio di questo governo del resto basta vedere cioè la stampa io c'ho qui il mondo di di pochi giorni fa quindi un organo imminente diciamo straniero meno legata agli interessi politici e titola diciamo il suo articolo sulle tale Alitalia si prepara dei nuovi sacrifici a degli ulteriori sacrifici per fare una traduzione diciamo precise evidenti diciamo all'opinione pubblica ai media
Eccetera che questo è la realtà della politica del governo altro che fase due fase riformatrice di e evocata ma non assolutamente presente la politica reale del governo ieri oggi e domani resta quella dei sacrifici per entrare nei criteri di Maastricht
E le dichiarazioni di Ciampi e di Fazio Rispetto alla debito pubblico una volta raggiunto il criterio del tre per cento sono nei fatti una dichiarazione di guerra diciamo agli interessi delle masse popolari
Nel nostro Paese questi concetti significano rinunciare a ogni politica di unità non non è assolutamente questo
Non è assolutamente questo però si tratta di intendersi
Autonomia è unita sono due parole su cui una formula su cui tutti credo che difficilmente si potrebbe trovare qualcuno è vicino non solo per l'autonomia L'Unità problema intendersi ovviamente perché la la questione non è la forma ma il significato reale
Autonomia a mio giudizio significa autonomia del movimento per il nostro partito ma in generale del movimento operaio e dei suoi partiti
Dalla borghesia dei suoi governi dai partiti della borghesia un'autonomia che a mio giudizio è negata dalla politica del nostro partito non esiste nella sua essenza è stata negata una prima volta nel novantaquattro
Con l'Alleanza dei progressisti ci facemmo un governo e anche qualche compagno che oggi magari non vede negata questa autonomia allora la vedeva negata
Non capivo continuano capire perché perché quella di oggi è una negazione allargata rispetto a quella del novantaquattro ma ovviamente ogni compagnia libero in democrazia dice
Di fare le scelte e di valutare i fatti come come ritiene io credo che ci sia stato un allargamento quindi una negazione maggiore nel novantasei
Prima con l'accordo politico elettorale non solo col patto di governo ma poi col sostegno al governo e col l'ingresso ultimo progressivamente in maggioranza per cui il processo che noi vediamo non è al di là della forma
E delle difficoltà un processo di allontanamento
Dal governo è con questa segrete per dirla francamente con questa segreteria e con il compagno fa otto segretari un processo che al di là di zig zag
Temporale è andato fino ad oggi materialmente approfondendo l'inserimento nel quadro di governo se mai
L'unica cosa che si può dire che la nostra richiesta di approfondirla ancora di più col programma di per un anno ha trovato offende Nore Seward alla controparte
Tra virgolette controparte in questo caso ma questo è il punto altrimenti la volontà era di negare
Dal mio punto di vista ancora di più la nostra autonomia
L'unità io credo che vada inteso non come alleanza con forze che rappresentano politicamente socialmente sappiamo Prodi dove è stato poi c'è al nome di Prodi come leader del del del centro
Del centro sinistra non c'è stata solo la cena della crostata ma i compagni si ricorda il giornale di un paio di anni fa c'è stata anche la Cina del diabete degli Agnelli eccetera che dissero che l'elemento migliore per e pur così visto quello che aveva fatto prima come presidente dell'IRI per gestire il centro sinistra uscito sui giornali uscito fuori casa letta
E uscito prima questo non vedo perché ce ne dimentichiamo forse perché non conviene alla nostra politica delle nell'elemento migliore era era era Prodi L'Unità quindi è tradizionalmente secondo me per il movimento comunista il fronte unico del movimento operati gli altri movimenti diciamo almeno potenzialmente anti capitalistici
Come polo ecologista e via dicendo pacifista eccetera come strumento per la conquista di obiettivi immediati come strumento per porre il problema della conquista dell'egemonia della conquista per usare i vecchi termini
Della maggioranza del proletariato interno nella sua complessità da parte di un partito
Di un partito comunista
Questo dovrebbe essere gli astri di unità che noi dobbiamo porre in questo senso senza settarismo e senza confondere per esempio
Che può essere un rito che qualche compagno occorre il carattere liberale del gruppo dirigente col PDS col suo insediamento sociale e quindi ancora con la sua natura contraddittoria
Per usare anche lì le vecchie definizioni operaio borghese ecco per usare i termini di lenti che ancora in parte sia pure borderline se vogliamo ancora sussiste in ogni modo e deve essere un elemento di ragionamento del nostro porre sul terreno però degli obiettivi concreti non dell'alleanza di governo
Sul loro programma il problema della della lotta per L'Unità ovviamente tutto questo rimanda al dibattito sul progetto generale alati all'etica anche qui è stata accennata tra riforme rivoluzione e alla contrapposizione tra storica tra riformismo marxismo rivoluzionario
Io credo che noi dobbiamo partire ovviamente cedono schematismi in ogni definizione la realtà è sempre più complessa di ogni diciamo
Punto diciamo teorico però se non si parte da questi non si riesce poi a gestire l'intervento nella realtà
Noi dobbiamo partire a mio giudizio sempre dal concetto che particolarmente dal vecchio concetto diciamo marxista leninista comunista diciamo che le riforme progressive soprattutto in situazioni di crisi sociali
Sono fondamentalmente sottoprodotto della lotta di classe rivoluzionari e quindi non è il prodotto ripeto in particolare in periodo di crisi di compromissioni con governi sedicenti progressisti e da questo punto di vista io credo bisogna anche partire dal concetto
Che non è parlamentarismo rovesciato rispondo al compagno che mi ha preceduto se ho inteso la sua implicita critica
Ma è vecchia tradizione comunista che la questione del governo non è una questione si che si verifica empiricamente
Quella dalla collocazione parlamentare io sento tante volte compagni che dicono come fosse la più banale delle cose nel movimento terra che è un partito comunista tende naturalmente al governo
L'occupante
Assolutamente no nella tradizione della sinistra del movimento operaio quella che poi ha dato origine ai partiti comunisti e poi dopo c'è stato lo stalinismo ma per me
è altra storia evidentemente su cui dobbiamo discutere la questione un panino comunista un partito allora si diceva socialdemocratico non tende al governo rigetta al Governo perché tende al potere come diceva esattamente rosa Luxor entrare in maniera diciamo
Limpida nella sua polemica storica controriformista all'inizio di questo secolo
Nella società borghese ruolo spettante alla socialdemocrazia dice ovviamente all'epoca è per sua essenza uno così è per sua essenza
Quello di un partito di opposizione come partito di governo può farsi avanti solamente sulle rovine dello stato borghese
Ora ci può essere accordo o in disaccordo con questa ma questa è la posizione su cui si è diviso al movimento tra Capri dai centrale era al governo riforme e via dicendo questi due concetti
Che ho detto bisogna scegliere visto che parliamo giustamente di Rifondazione in che arco ci collochiamo rispetta la storia del movimento operanti in quello del marxismo rivoluzionario con questi concetti in cui ovviamente non è implicita la non partecipazione nessun governo
Diciamo della
Borghesia o quella diciamo del re riformismo del riformismo
Nel riformismo stop
E chiedo che effettivamente questo il dibattito che oggi ci traversa almeno non è quello che appare centrale diciamo nei
A livello di mass media e questo è comprensibile perché c'è la politica immediata del partito ma quello che da un punto di vista generale di futuro del nostro pari a me pare centrale a me pare che qui si contrappongono in questo dibattito preso nel suo insieme due ipotesi fondamentale
Una che riaffaccia un partito di massa di natura riformista direi a tradizione permettetemi lo schematismo dato i tempi perché devo andare alla conclusione a tradizione togliattiana
Tesa al compromesso politico con le forze diciamo progressisti alla ricerca della governabilità con queste stesse forze progressiste ai vari livelli non solo nazionale ma anche locale e all'accordo istituzionale nell'organizzazione di massa
Secondo è contrapposto quella che partendo dalla concezione storicamente marxista rivoluzionaria individua la necessità di un partito radicato ma di militanti attivi
Fortemente impegnati nella costruzione nella classe almeno nel tentativo di costruirsi e nelle sue organizzazioni in maniera però antagonistiche su un progetto di contrapposizione
A questo punto gli si potrebbe aprire tutto il dibattito sui limiti invece dello posizioni oggi esistenti con nostri compagni alla direzione nei vari organismi di massa del movimento per la partita dalla civile
Un partito che abbia che hanno come suo asse di riferimento Progetto pardon di partito che ha come suo asse di riferimento la centralità della questione del potere e chiudo va dalla chiusura
Per la socializzazione dei mezzi di produzione cioè costituire il proletariato in classe dominante per usare la vecchia formula
Che individua in non in obiettivi minimali ma l'obiettività si tornasse fondamentale o include ovviamente anche gli obiettivi minimali della sua azione politica quotidiana
Che rifiuta la collaborazione governativa con la borghesia e che si pone in un quadro di costruzioni costruzione di un quadro internazionale del movimento operaio
Queste due opzioni fondamentali qui sono state espresse a mio giudizio abbastanza limpidamente nell'intervento del compagno Cossutta
E nell'intervento del compagno Ferrari
A mio giudizio la posizione della relazione
Ovviamente non so la relazione ma Complesso ci intendiamo ovviamente
è una posizione che ha la diversità strategie o quella che sostengo io
Perché a mio giudizio rimane totalmente interna a ugualmente alla tradizione riformista
E si differenzia dalla da quella espressa diciamo più organica secondo me espressa dal compagno Cossutta ripeto faccio riferimento tra noi e dai compagni che hanno sostenuto posizioni analoghe
Come concezione fondamentali per una minore organicità per una maggiore copertura come un elemento di immagine
Entro l'anno decideremo
Valuteremo questo governo prima erano i cento giorni lari la la finanziaria del novantasei po'quella novantasei cioè e la storia infinita ecco evidentemente qui a me mi sembra un e le a me sembra un elemento di immagine
E per la maggiore permeabilità
A tradizione esterna la tradizione a a quelle del movimento comunista con il non ci dà un valore particolarmente pesante negativi compagni mi mi mi mi comprende lo so insomma Smith si mette davanti Prudhomme e Togliatti io non so dire quale secondo me è meglio dico semplicemente quello che mi sembra un dato un dato un dato di fatto vorrei dire al compagno Giordano se c'è che non ceda offendersi se si fa riferimento in questa ottica a concezioni prima che esiste perché quando in un convegno nazionale il partito si prende come esempio il mutualismo di fin e secolo francesi e be insomma c'ha una storia questo mutualismo è contro il marxismo
Il prodotta dalla tradizione protoni Anna tra l'altro voglio dire secondo me mi sembra che oggi almeno quell'avesse come concezione fondamentale una tradizione mutualistica ma contrapposto nipote di collaborazione governativa con le parti da Bordiga quindi semmai è un pre marxismo un po'annacquato secondo me rispetta quello con cui polemizzano molto fortemente Marx che era molto polemica evidentemente definiva socialismo borghese forse con un po'di esagerazione queste tipo di concezioni oggi mi pare che però non abbiamo una concezione anche un po'annacquate che quindi da questo da queste di natura teorica diciamo di base
Lancia un po'l'immagine un partito più aperta alle contaminazioni più leggi io
Userò per concludere una frase che non è una metafora che non è che mi piace essere seriamente ma che il compagno Fausto ha usato in altre occasioni anche rispetto a posizioni mie quindi la riprendo non credo per usare la tua metafora che bisogna scegliere il ramo a cui implicare quella che io ritengo un giusto Progetto di Rifondazione Comunista quindi tra due opzioni di tipo riformistico nella sua essenza io credo che dobbiamo scegliere un'altra diciamo quella che ho cercato di indicare qui
E concludendo il dibattito credo che la sintesi sia possibile nel dibattito col sintetiche è stata equivocato tra queste due posizioni che sono state espresse in particolare nella relazione al compagno Bertinotti un intervento del compagno Cossutta perché entrambe pur con la loro differenza si pongono in un quadro fondamentale di un'ottica riformista
Mentre credo che non sia possibile nessuna sintesi con la posizione che ho cercato spero abbastanza chiaramente se non bene di esporre qui perché questa si è strategicamente alternativa alla base fondamentale che è comune alle altre due
Credo che i compagni e compagne il partito dovranno decidere su tutto questo in un dibattito che a mio giudizio come è già stato detto da altri compagni dovrebbe logicamente concludersi con una conferenza programmatica nazionale ringrazia
Nesci poi Sentinelli
Raccomando intento ricompare
La relazione del segretario di cui condivido l'analisi e l'impianto politico di fondo ha toccato punti critici e di sofferenza visibile
Dentro e fuori dal partito che nella mia esperienza in Liguria ho potuto constatare direttamente e toccare con mano sia all'interno nel nostro partito ma anche nel rapporto Esterno con i nostri elettori con i nostri interlocutori
Sofferenza che non deriva esclusivamente dall'azione negativa del governo che qui è stata ampiamente ricorda
Ma che
Deriva anche ed è quindi che si somma quindi alla sofferenza che dicevo prima anche dalla insensibilità dalla sordità è stato detto
Da parte del governo nel non dico nel recepire integralmente ovviamente le nostre proposte ma semplicemente nell'iniziare ad approfondirle a discutere e questo ovviamente crea punto una ulteriore sofferenza sia interna che esiste
Io credo che la questione del governo
Così come è stato anche qui più volte
Più volte tocca
Che come è stato anche ricordato in maniera autorevole da tutti i compagni che sono intervenuti non è all'ordine del giorno
Nel nostro nostro ingresso nel governo nazionale
Fatalmente credo che le differenze programmatiche tra noi e l'Ulivo siano così ampie e in fase di ulteriore divaricazione che la questione dell'ingresso nel governo non si pone oggi che mi pare non si ponga neanche per l'immediato
Prossimo futuro
Credo che la nostra collocazione attuale sia il massimo di mediazione praticabile
Credo che al contrario
In assenza di una nostra di azione volta modificare
L'attuale collocazione del PDS l'attuale posizione del PDS nel rispetto a un processo di alternativa sia sostanzialmente
Ti verrebbe sostanzialmente curato
Opera di omologazione una nostra eventuale partecipazione al governo
E sostanzialmente un sancirebbe in questo modo credo
Anche l'inutilità della nostra esistenza vince
Quindi non si pone credo però oggi una questione di partecipazione al governo e appunto in assenza di una notevole svolta
In direzione dell'alternativa ma PDS sta viaggiando da un'altra parte mi pare che non sia proponibile neanche per il prossimo futuro almeno immediato
Crisis in crisi no verso il giudizio sul governo mi sembra che sia sostanzialmente negativo in modo più o meno accentuato in tutti noi
Il punto è se e quando gli atti del governo ciò che non fa siano motivo sufficiente per scatenare la crisi
Che se in presenza di tali motivazioni gli spazi di mediazione siano infiniti oppure con una dei delimitazione ben preciso
Più volte ho sentito il concetto tenete duro ma non rompete nella sostanza questo concetto è stato ripreso anche qui in alcuni interventi da una parte c'è il rischio della omologazione della subalternità
Dall'altra il pericolo della destra e dell'isolamento della marginalizzazione del minoritari Isma'
è stato detto giustamente che sulla questione dalla guerra del Golfo ci sarebbe stata la crisi
Non è che se ci fosse stata la crisi il quadro politico in questo caso sarebbe stato diverso per cui non c'era rischio delle destre della nostra marginalizzazione
Mi domando se si afferma che io condivido questo principio
Il principio dei contenuti perché questo non dovrebbe valere per l'occupazione per la scuola per la sanità
Per gli stessi enti locali
E vengo all'ultima parte del mio breve contributo
A questo dibattito
La questione degli enti locali è stata citata
Nella relazione dal segretario io lo ringrazio per questa citazione importante che segna un momento
Di discussione che rilancio di questa discussione del nostro modo di stare all'interno delle istituzioni locali che dovrà essere affrontato approfondito in maniera molto più concreta di quanto ovviamente non posso fare qui in questo momento ma
La questione degli Enti locali ci pone nell'immediato di fronte a tu una serie di
Problemi di come stiamo e di cosa facciamo all'interno degli enti locali anche in conseguenza a tutta una serie di scelte che sono state fatte sul piano nazionale e che sono passate tramite
L'azione di questo governo
Mi riferisco alla modifica della centoquarantadue
Ai decreti in applicazione delle leggi Bassanini
Decreti delegati che forse credo ci sia stato un eccesso di favoritismo nella condizione di far emettere questi decreti dovremmo stare un po'più attenti da questo punto di vista
Ci pongono tutta una serie di questioni nell'immediato nel prossimo futuro in particolare l'applicazione dei decreti Bassanini che ci porrà di fronte ad una condizione secca negli enti locali ho accettiamo di governare e di
Portare a compimento
Attraverso appunto l'applicazione di questi decreti vero che proprio scontro con il blocco sociale di riferimento nostro
Ho altrimenti non avremo altra strada che la rottura ma questo è inevitabile faccio un esempio per essere molto chiaro la regionalizzazione del trasporto pubblico locale
Che introduce l'elemento della concorrenzialità nel trasporto pubblico locale significa che gli enti locali dei governi locali dovranno assumersi la responsabilità di tagliare profondamente il servizio di trasporto o ristrutturare le aziende in modo tale da farle a rendere competitive
Sul mercato e quindi a ridurre drasticamente il personale oppure oppure trovarsi nella condizione di
Tagliare profondamente il servizio tutto questo è ovvio comporterà inevitabilmente una uno scontro
Con un blocco sociale di riferimento cioè tagliare un'azienda di trasporto pubblico locale faccio l'esempio della mia città
Nella mia città questa azienda che gestisce il trasporto pubblico locale a oggi tre mila cinquecento dipendenti hanno già fatto un conto che per renderla competitiva
Al di là del cancellare i contratti integrativi dei lavoratori bisognerebbe a ridurla da tre mila cinquecento a circa mille seicento mille settecento
Bene noi come facciamo a come come possiamo gestire questa cosa noi a meno che noi non si riesce a sul piano nazionale fare un intervento e porre la questione dei servizi pubblici
Come un elemento centrale della nostra iniziative della nostra battaglia anche nei confronti del governo in modo molto forte e netto o o altrimenti negli enti locali anche per questa strada non c'era stata altro che la Scelta appunto se partecipare alla gestione con lo scontro che dicevo oppure appunto la rottura
Credo che sia fondamentale per noi porre la questione dei servizi pubblici e concludo perché
Lo stato sociale non è ovviamente solo fatto dalla previdenza alla sanità ma anche appunto dalla capacità
Di
Dai servizi pubblici in particolare quelli erogati dai Comuni che se noi non poniamo questa cosa in maniera molto netta e precisa
Come è stato tra l'altro come nel documento presentata al governo quarto al punto quattordici se non lo poniamo con energia e con forza credo che difficilmente noi potremmo nelle amministrazioni locali uscirne in modo positivo
La parola la compagna Sentinelli poi Russo Spena
L'ho trovato di grande interesse la relazione del compagno Bertinotti che ci ha fatto ieri la condivido nell'impianto e nella proposta politica
Anche se certo c'è un rischio in questa nostra direzione che nel momento che si apre un intervento in questo modo possiamo venire neppure più tanto ascoltati perché chiamati già a far parte di uno schieramento aprioristico
Io invece condivido Wim l'impostazione della relazione
Di Bertinotti
A partire dal metodo con cui aperto la discussione tra di noi
Quella relazione infatti aperto un percorso di ricerca e di discussione
Assolutamente necessaria nel nostro partito
E ha consegnato al partito intero
Come è necessario la trama di una riflessione e di una proposta per suscitare e chiedere contributi a tutti e a tutte non solo per rispondere ai elementari regole democratiche interne
Ma anche per richiamare anzi io dico soprattutto per richiamare ognuno di noi
Alla responsabilità soggettiva nel dire nel dichiarare nel prendere parte
Non viene appunto necessità di uno schieramento interno per la grande politica che veniamo chiamati affari ad agire
Ma invece davvero un prender parte dire e fare le cose che si pensano
Sia nella fase della congiuntura politica sia per la strategia politica
Noi anche nella nostra federazione abbiamo provato già farlo dall'ultimo comitato politico per evitare quel rischio appunto di uno schieramento aprioristico davvero sterile
Che rischia di consegnare la politica anziché all'intelligenza e alla posizione e alla passione di tutti ad una scarsa battaglia politica come efficacia una scarsa utilità dell'efficacia politica abbiamo invitato infatti là dove siamo riusciti certo con tutti i limiti che non fanno mai male ad essere esplicitati a definire la fa sì che viviamo la natura di questo Governo nazionale
A partire proprio dall'analisi dei processi in atto delli dei processi politici sociali
E anche dell'esperienza di governo che andiamo conducendo nella nostra realtà locale
Oltre questo apprezzamento di metodo forte che ha voluto richiamare perché ha una valenza politica di grande valore a mio parere io condivido dell'impianto e della relazione del compagno Bertinotti il giudizio critico sulle vicende dell'esperienza del governo
Certo a me sembra sorprendente e forse anche un po'bizzarro devo dirlo con sincerità
Partire da quella relazione
Per fare come alcuni interventi ieri a me pare che abbiano fatto
Una scorciatoia
Anche
Riduzioni sta a mio parere non utile
Della nostra azione politica
Ma quando mai compagne e compagni noi nei nostri interventi politici nelle situazioni in cui siamo e a livello nazionale come a livello locale abbiamo oscurato la nostra azione politica di difforme rispetto a questo governo quando mai
Abbiamo non è saltato invece la nostra capacità
Di iniziativa complessiva e di azione politica ricordo ad esempio tutto quello che siamo riusciti a dire e a fare rispetto al pacchetto Treu
E alla partita più complessiva dell'occupazione rispetto anche a critiche forti che venivano avanzate fuori e dentro al partito a volte anche con una traccia di strumentalità non abbiamo mai nascosto quanto importante fosse la nostra azione politica e appunto abbiamo chiamati in causa la nostra responsabilità collettiva ed individuale rispetto a questo passaggio
Tanto che quando abbiamo discusso in questa direzione della crisi possibile
Di ottobre non abbiamo detto queste cose non le abbiamo fatte
Ma che nonostante ciò eravamo arrivati ad un punto drammatico della nostra presenza nella maggioranza parlamentare
Li abbiamo condotto una scelta che a me pareva allora molto condivisa dentro a questa direzione e da lì siamo partiti per procedere e abbiamo fatto i passaggi successivi
Compagne e compagni in quella fase noi abbiamo posto un problema serio cara quella della necessità assoluta proprio per chiudere quella crisi in modo positivo della necessità appunto di aprire una nuova fase l'abbiamo chiamata appunto con quello slogan della fase due
Non ci pare a questo punto che questa fase decolli appieno appunto contrasti forti e anzi vi è una fa se che in qualche misura a dei la trama involutiva una trama involutiva che tocca fortemente gli interessi sociali
Il compagno parte ricordava prima di me la manifestazione certo non enormi di domenica ma significativa mia pare a mio parere per la difesa e si chiama di rilancio
Tra di noi così diciamo della scuola pubblica per indicare un progetto forte
Che richiama appunto un impegno politico sulla formazione bene la scuola appunto i processi di riforma odi contro riforma di Berlinguer oppure queste cose le lasciamo marcire
E dessert essi marginalizzati da una critica modesta di qualche collettivo studentesco
Sì anti democratica perché consiglia
Non è semplicemente un provvedimento contro quella o quell'altra vicenda dell'autonomia scolastica è una battaglia democratica quella che dobbiamo fare perché via e la minaccia appunto democratica sulla scuola e la formazione anzi dobbiamo fare di più
Ma c'è ancora un processo involutivo che avanza in modo preoccupante che sono tutte le ragioni e i provvedimenti non sono disciplinari contro il lavoro perché a me pare che dalla sua mortificazione si sta passando alla cancellazione
Della espressione del lavoro come perno della politica pensiamo ad esempio non solo e non tanto neppure grave a ciò che si sta giocando sulle ferrovie
Ma la piaga della disoccupazione che viene Inter impostata ai affrontata spesse Volontè volentieri da parte di questo governo nonostante la nostra forti azioni critica e propositiva
Come espressione giaculatoria o di converso o insomma parallelamente come risposta assistenziale
Che si congiunge anche ad espressioni sociali che vogliono e gridano
Una necessità del reddito di cittadinanza che mi pare che possano se non interveniamo
Come stiamo mi pare intervenendo anche positivamente a non congiungere questi due messi appunto in chiave moderata immaginarle
C'è un contrasto di evidente anche ai livelli locali con le forze che attualmente governano il centro sinistra
Perché lo diceva prima di me Marco c'è un problema serio sulla vicenda degli Enti locali chiameremo non è questa la direzione ma chiameremo impartito discutere meglio su questo già dall'assemblea di Ancona ma anche successivamente quella a Rimini
Perché il risanamento spesso e volentieri nelle casse comunali anche quando c'è e anzi soprattutto quando c'è una forza di centrosinistra e di Rifondazione comunista al governo
Passa attraverso la ristrutturazione delle aziende dove il costo del lavoro è indicato come il punto da sanare come quello da colpire
E insieme al costo del lavoro le condizioni dei lavoratori dove si allarga quindi la desquamazione si elimina lavoro vivo e si comprimono le condizioni di lavoro questo oggi al problema
E non possiamo rispondere non ci stiamo oggi stiamo no non è così e non è questa la prospettiva metti starci nano di starci ma è la politica appunto non c'è la necessità di richiamarci alla responsabilità di non rompere a chi l'ha fatto chi l'ha fatto dentro di noi se siamo stati i primi io parlo di me e di Roma
A rendere necessaria la coalizione con il sindaco Rutelli
Nonostante lo ricorderà bene il presidente che è venuta al nostro congresso
Ci fosse un'anima dentro al partito di opposizione a quella coalizione pure con la lucidità politica che ci viene dall'esigenza che abbiamo di mantenere un quadro unitario ma radicale nello stesso tempo abbiamo combattuto
Perché passasse anche l'alleanza con Rifondazione Comunista
Forte è l'impegno però al non omologarsi perché è questo che oggi ci viene richiesto
Non è immaginazione ma appunto omologazione
E da dove viene questa richiesta l'uomo all'omologazione soprattutto sì dal partito democratico della sinistra anche livelli locali il confronto con Luís con questa forza politica è il più aspro
E non c'è da parte mia né da parte nostra e di questo nostro gruppo ad esempio al consiglio comunale una volontà settaria per rispondere alle politiche di omologazione del partito democratico della sinistra anzi via ma necessita di incalzare abbiamo portato dei risultati perché no
Anche ieri
Io qui era un direzione ma i nostri compagni al gruppo hanno lavorato per la rimodulazione del Giubileo un appunto quello serve a dire che la trama e la rotta è un'altra dell'indicazione del centrosinistra oppure si richiama anche ad essere più lucidi per fare un ragionamento più compiuto sulle cose dentro le cose
Per lavorare in avanti
Mi faccio solo un esempio per non perder tempo anche nel linguaggio politico che è sostanza politica di Ama divi una divisione lo sapete che non siamo riusciti in consiglio comunale non solo a presentare l'ordine del giorno delle trentacinque ore ci lavorerò in queste in questi giorni in queste settimane perché ieri quando ha provato finta la direzione sono andati in Consiglio era convocato fino alle dieci di sera a parlare con i compagni del PDS per fare insieme hanno
Trovato il modo di dire lo affronteremo in un altro momento
Ma neppure quando bombe anonime di marca fascista hanno colpito le nostre sedi si è riusciti a fare un ordine del giorno in consiglio comunale in due Consigli circoscrizionali a Roma
Il centrosinistra ci ha detto togliamo la parola di marca fascista scriviamo di marca antidemocratica perché sta diventando pesante questo tipo di proposta che voi avanzate nei nostri confronti
Abbiamo lì posto un problema di verifica di maggioranza eccessivo oppure necessario per mantenere questo quadro di riferimento capire quali sono le la natura le posizioni che stanno davanti a noi io come ad esempio mi dispiace che qui non c'è la compagnia salvato
Si chiama la democrazia democrazia e anche capacità di ascolto e di reciproco confronto accompagni Ersilia richiamava ieri un problema serio tra di noi diceva mancanza di democrazia interna
Io faccio polemica su questo perché non credo che vi sia questo all'interno della nostra in della nostra esperienza politica vi sono dei limiti certo una necessità di affrontare al meglio le questioni io chiamo in causa appunto compagne e compagni a dare la loro posizione per la necessità di comprensione diceva Ersilia ieri nel suo intervento dobbiamo provare anche con questo governo
Ad operare prima di dare un giudizio tranciante sulla sua operosità o sulla sua volontà politica bene
Sulla pace non ci siamo riusciti non ci siamo riusciti né nelle istituzioni locali a fare nemmeno un ordine del giorno né per neppure una dichiarazione
è presente a Roma abbiamo trovato possibile
Girare l'oscurità colo facendo una lettera sul manifesto
Di donne elette non mi pare che questo però significhi che abbiamo trovato una convergenza rispetto ad un tema o d'una questione così grande come la guerra del Golfo
Questo vuol dire che dobbiamo uscire domani dalle esperienze dei del dei governi locali oppure che rispetto al governo nazionale vi è appunto un'urgenza di ritirare i conti no non mi pare che sia appunto questo anzi di più ci stiamo ieri si diceva dentro la relazione
Mi pare che anche la stampa peraltro lei ha dato conto non sono su questo poi discuteremo in un altro momento i nostri rapporti e la stampa
E le posizioni ieri è stato detto appunto un arco complicato di un anno una fase politico un anno cruciale perché appunto vi è la questione grande a cui siamo chiamati a rispondere
Che non usano le scaramucce nei governi locali me né col governo nazionale quando anzi
Di parlare di scaramucce
Di scaramucce si parla di contrasto grande ma è appunto in mezzo e di mezzo la questione della trasformazione e allora la nostra collocazione anche rispetto a fase congiunturale
Alla posizione al governo deve essere iscritta dentro a questa a questa partita stiamo lavorando all'interno delle nostre esperienze locali e nazionali
Sempre con il punto di vista che guarda l'alternativa oppure pensiamo ormai che non sia più questa la questione dov'è iscritto il partito dalla rifondazione comunista e la nostra azione
Insomma dentro questa nostra capacità di insistere ma di vedere mi piaceva una frase che in realtà non c'era ieri nella relazione di Bertinotti ma che ha usato lui in un altro momento
La ridico perché mi pare efficace per capire e per esplicitare il mio punto di vista su questo aspetto quando falso dice siamo di questo mondo stiamo in questo mondo ma non siamo di questo mondo mi pare molto interessante ovviamente
I miei trascorsi peraltro sta terminando i miei trascorsi in ambienti anche di cristiani del socialismo mi insegnano caro Grisolia che altri e autorevoli
Esponenti e autorevoli
Personalità
Si sono richiamati a questa frase evangelica che prima di Fausto ma mi pare pertinente riprenderla qui perché è stato lui a riproporci la per dire appunto come assolutamente indispensabile legare le esperienze anche istituzionali e di governo con l'esperienza più larga del movimento
Non si dispiega alcuni iniziativa politica se non vi è questa capacità di intreccio questa capacità dimessi anche con le culture esternamente sarebbe molto compagni
E lo faremo probabilmente a Rimini quando si parlerà del degli enti locali
Di relazionare anche l'esperienza che stiamo conducendo a Roma con questo gruppo comunale
Particolare rispetto all'assetto di altri gruppi dove in abbiamo provato ad incrociare culture diverse
Gli ambientalisti o quelle che qui venivano chiamate sommariamente le colture espresse dai centri sociali come se fossero una cultura unica ecco perché dico sommaria un'esperienza interessante induce di un progetto politico diverso
A me pare che dentro a questo ci sia la possibilità nostra di esprimere alla grande un'esperienza forte di politica culturale diversa e da qui parto anche per dare un giudizio che non li convince ad esempio della delle osservazioni delle considerazioni che faceva ieri
Il compagno presidente a questa tribù una non abbiamo parlato a lungo Armando anche nei nostri congressi e lei nostri attivi dove tu sei preso sei venuto a me pare che dire come tu ieri qui hai detto
Che rispetto al governo vi possono essere dei contrasti forti ma non mettere non mettere in agenda politica una rottura perché altrimenti ci sarebbe una marginalizzazione di May marginali emarginazione della nostra forza politica sia un po'consegnare le armi ai nostri anche attuali alleati insomma una resa ad un progetto dell'alternativa
Io l'ho sentito così e così lo dico perché ad esempio rispetto al passaggio duro dell'altra settimana rispetto alla guerra possibile in Iraq che cosa avremmo dovuto fare non mi basta l'osservazione che allora si la rottura era possibile
Allora sì la rottura era possibile allora sì la rottura sarà possibile anche se non vi sarà la legge sulle trentacinque ore ossia avanzeranno anche professi involutive Como prima
Provato a disegnare o come altri prima di me hanno fatto allora se è possibile è possibile che nella nostra agenda politica ci sia la rottura anche dal governo
E allora rispetto a questo significa essere può essere dentro a un processo anche istituzionale ma che guarda oltre
Che guarda appunto a con i movimenti possano dispiegarsi se ne siamo sponda e siamo interlocuzione critica se i movimenti possono essere non necessariamente già pronti per l'alternativa
La possibile costruzione di un percorso lungo faticoso perché appunto la rivoluzione non è nell'angolo mai scritta dentro il nostro Codice
E la nostra prospettiva politica
Russo Spena poi Forgione
Raccomando occorre compagni i tempi prescritti
Una relazione del pregevole un dibattito alto
Che ci chiama ad una ricerca seconda Fertile stiamo discutendo infatti io credo soprattutto della nostra identità stesse
E dobbiamo chiamare il nostro corpo politico ad una ricerca collettiva appassionata ad un dibattito da organizzare accuratamente come diceva ieri cassati
Senza rese dei conti peraltro
Non amo ma comunista eretico anche perché in genere rimango sempre vittima sacrificale
Sarebbero e se è vero che la nostra democrazia interna certamente a un punto di sofferenza io credo più delitti Isma'in qualche modo rischio diverso il surrogato più benvenuto distruttivo
Anche il Caligola nominò senatore il suo cavallo si dice
Mi scuso se pochi minuti a disposizione del dovrà
Hanno meno articolate più aspro il mio ragionamento ma ci conosciamo e sapete che in genere
Tento sempre di cogliere il nocciolo di verità che è racchiuso anche in posizioni che non condivido
Ma non vi è dubbio peraltro e che ieri in alcuni interventi si è risuonata
Per me è stata sgradevole una litania lei con po'di un antico anatema che mi preoccupa anche perché credo che sia uno dei nodi di fondo della nostra discussione che va molto al di là della discussione sul governo si governo no
E che creerebbe ferite molto profonde del nostro corpo politico si è parlato di massimalismo di tre marche sisma
Confondendo a me pare il marxismo con la sua vulgata tardo internazionalista
Personalmente quando penso lo dico incidentalmente alla riscoperta oggi di Marx
Penso soprattutto al Marx profetico del frammento delle macchine a Marx pensatore della modernità cioè del capitalismo massimamente sviluppata che è di straordinaria attualità e che ci serve
Per la rifondazione tra rimessa tema dell'attualità del nostro anticapitalista
Ricordiamo ce lo ricordava la relazione a lotta delle classi dal luogo ad un'altra civiltà superiore oppure può essere che soccombono entrambe le classi in lotta
Altro che movimentismo è qui che si pone il nodo difficile ma ineludibile della costruzione di un movimento politico di massa
Se non vi riusciremo noi diventeremo la sublimazione del politico Onega Remo negli stessi in una definito un defaticante pragmatismo istituzionali la stessa vicenda la crisi ottobre ma anche quella delle trentacinque ore
Ci dicono che la costruzione del sociale del conflitto o sarà il prodotto di un'azione consapevole innanzitutto di partito o spontaneamente non vi sarà lasciando l'economia liberista totalmente padrone del campo
Qui di enti a me pare il secondo nodo vero e anche difficile nostro dibattito
E sulla concezione stessa del partito comunista di Massaro
Io credo che il Partito comunista di massa non possono oggi per ragioni soggettive ed oggettive pensare se stesso perché alla fine diventa questo l'intervento di alcuni compagni
Pensare se stesso come pura mediazione fra istituzione confini
Mentre il conflitto va tutto ricostruito
Altrimenti è destinato all'osso Ibra mento e dalla bancarotta
Di fronte alla frantumazione del sociale che il figlio certamente di processi biologici ma anche materiale penso ad esempio alle precarizzazioni come penso al nomadismo lavorativo
Qui emerge un dato strutturale molto materiale
Che mi fanno apparire un po'a volontari visti che datate risoluzione che danno alcuni interventi
Che senso ha parlare infatti di partito comunista di massa se non si tiene conto per lo meno di due grossi fenomeni in atto che ricordo soltanto per poco soltanto da un lato sebbene la ragione ma Ethan
Che crescono numericamente proletari atti
A livello mondiale è anche vero che si va compiendo come dire la rottura del rapporto fra un fa una potente concentrazione sempre maggiore di comando sul lavoro vivo e una minore concentrazioni fisica
Però dello stesso al palo del decentramento della produzione parlo della sua dispersione parlo del telelavoro e così via
Per il sud ad esempio cosa significa costruire un partito comunista di massa se non si tiene conto di un largo strato di massa di lavoro precarizzato a basso salario escluso dal sistema delle tutele
E dall'altro lato non vi è dubbio che avanza un altro processo maniera forte avanzo una riduzione la politica l'asta distruzione dove la sfera del Governo tende sempre più ad assorbire la rappresentanza spegne le culture contraddizioni
A che serve allora parlare di senso comunitario del popolo di sinistra se non si vedono i processi giganteschi che sono in atto di all'inazione politica di massa
Ci rendiamo conto che l'intera dimensione sociale
Già rischia di diventare terreno luogo del processo di americanizzazione di stessi conflitti spuri la cui rischia proprio di essere espulso ogni politicità ogni progettualità non vi è il rischio scusatemi
Scusate mi questa metafora non vi è il rischio che i nostri conflitti metropolitani ad esempio soprattutto nel Sud quando vi saranno e vi saranno imploderà hanno come delle nuove Los Angeles con il massimo di radicalità
E e anche di violenza e il minimo di politicità basta guardare in questi giorni la situazione è nato
Altro quindi che impazienza estremistica
Se non accettiamo la sfida di organizzare il progetto politico ridando autonomia e capacità di espressione alla società ricostruendo il conflitto sociale allora si diventeremmo un partito testimoniale
O meglio rischiamo di diventare una setta che declama era nel deserto la sua autonomia l'esatto contrario appunto dello spirito di scissione della lezione gramsciana
Allora il nodo del Governo su cui tanto ci arrovelliamo non è un problema in sé che poniamo a prescindere come statica allusione metaforica
E se ci prendono a schiaffi non possiamo dire alla Totò e che mi chiamo Pasquale io non è indubbio la nostra capacità unitaria o di creare schieramento sul piano istituzionale diamo prova guardate compagni e compagne di tolleranza di pazienza di Costanza in un defatigante Purgatorio quotidiano noi parlamentari siamo diventati massimi e Sperti contemporanee della pratica emendativa e degli ordini del giorno
Pur di lasciare aperto qualche squarcio
A volte illusorio alla potenziale costruzioni del movimento
è più facile anche in questi giorni e di fronte ai provvedimenti che non ci piacciono che è un cammello passi nella cruna di un ago piuttosto che ne votiamo contro un provvedimento del governo
Questa è la pratica quotidiana di quali impazienza stiamo parlando ma il problema che si pone invece e che ha uno spessore politico è diverso
Lo ricordo a me stesso abbiamo aperto una crisi ad ottobre il suo ragionamento
Basilare di fondo o si strappano conquiste non di pura resistenza contorte carica socializzante per innervare una spinta riformatrice all'interno di una gabbia organicamente liberista che ci si sta chiudendo addosso
Ora il circolo virtuoso della contraddittorietà interna questa maggioranza si chiuderà e conseguentemente si chiuderà la nostra stessa esperienza di maggioranza
Civico allegavamo dovevamo collegarci ai primi sintomi di crisi dell'ossessione monetarista che si evidenziavano nel a livello europeo
E non penso solo alla Francia ma anche il dibattito interno al Congresso delle spie de alla tipizzazione sindacale nei Paesi Bassi eccetera
Ora o in quel passaggio stretto che a ottobre abbiamo aperto
Riusciamo a lavorare con cautela Ascerto ma determinazione
Per tracciare
Come dire in qualche modo il programma anche di una svolta riformatrice o si chiuderà definitivamente queste punto la gabbia liberista cori rafforzarsi di uno schieramento monetarista all'ombra del Patto di stabilità europeo
E noi saremo comunque comunque a quel punto automaticamente fuori
A meno che Natoli amo la nostra stessa identità ma allora si pone un altro problema loro ognuno di noi pretenderebbe di o per primo un dibattito di tipo congressuale nel quale riposizionare se stesso
Quale atto auto stiamo ponendo mai approdi in questo momento
Nessuno poniamo la forza di un ragionamento
Dov'è il nostro eccesso di Conte attualismo
E quale forza non dico comunista ma semplicemente critica non presente nel governo
Ma con programmi autonomi maggioranza e che trova sordità in questi giorni anche solo nel confronto programmatico quale forza comunista può sopravvivere senza essere ridotta all'impotenza se non iscrive la crisi che pur non ricerca
Nell'orizzonte delle possibilità piuttosto vi è un deficit vi è un ritardo se pensiamo che quotidianamente avvengono colossale ricollocazione dei poteri a livello nazionale ed internazionale
Che ci sottraggono ogni giorno possibilità divano spazi per strappare risulta giustamente il presidente parlava ieri di nodi sociali strutturali della Controriforma costituzionali
E a vorrei aggiungere che noi dobbiamo pretendere dal governo una posizione non furbesca ed inerte ma di decisa contestazione da ora nella fase istruttoria per multilaterale esprime on investment che come dire ridisegna e rischia di di diventare strumento portentoso per gli Investimenti che inseguono la forza lavoro a prezzo più basso
Altrimenti piani per il lavoro per il Mezzogiorno politiche sociali eccetera eccetera diventeranno una pura chiacchiere non vi è solo il rischio quindi e concludo io credo dell'isolamento contrapposto a quello dell'omologazione non verso la coppia isolamento omologazione vi è anche il grosso rischio del logoramento e io me ne preoccupo affonda
Forgione poi Manisco
Grazie a Russo Spena rispettato perfettamente dice
La relazione del segretario ci ha offerto una riflessione ampia approfondita
In un certo senso una evoluzione anche dei temi per le conclusione del nostro congresso
E io credo a partire non contro la nostra attuale collocazione nella maggioranza di governo mai in uno scenario generale della sinistra
Che noi definiamo ormai sul piano europeo anche da questo punto di vista io ritengo che la discussione di questa direzione apra un dibattito interessante
E sarebbe sbagliato una scissione tra l'asse strategico la collocazione strategica del partito e la collocazione politica la pratica del De delle alleanze come spesso sembra riemergere anche nel dibattito di questi due giorni
Noi abbiamo collocato la nostra scelta nella maggioranza di governo dentro un'analisi dell'anomalia italiana e del caso italiano che ritenevamo e riteniamo proficuo di contraddizioni tali da tenere aperta una sfida per l'egemonia a sinistra a partire da una nuova connessione tra la politica e la società
Su questo io credo che abbiamo costruito una linea anche nel rapporto con il governo dell'Ulivo centrata su un confronto di merito sui Problemi ripartendo riproponendo una centralità della questione sociale che sembrava scomparsa
E scommettendo anche sulla possibilità di aprire a partire da questa maggioranza un nuovo corso riformatore del Paese
Sapendo di una difficoltà grande di tenere una commedia una comunicazione politico-programmatica tra le due sinistre
Vista la crescente divaricazione anche alla luce delle percorso che si è dato e del corso che si è data la cosa la Cosa due e l'accentuazione della corsa liberale
Dello sbocco politico liberale della stessa cosa due ora io credo che un bilancio si pone e si pone non solo perché la crisi di ottobre fa da spartiacque per la nostra collocazione fa da spartiacque nel per la nostra collocazione ci porta a firmare la mozione di sfiducia di fiducia al governo ma perché noi in quella crisi e con quella crisi e le sue conclusioni abbiamo scommesso su una nuova fase dell'azione del governo ecco da questo punto di vista io credo che la valutazione contenuta nella relazione del segretario sia giusta
Dove il nuovo corso dobbiamo chiederlo a noi ma al nostro popolo anche al popolo che ha vissuto con angoscia la crisi dov'è il nuovo corso
C'è una difficoltà ad avviare il confronto programmatico per un anno eppure noi abbiamo lavorato anche a livello di direzione nazionale a definire un programma che non era il nostro ma era il programma possibile di un accordo con questo governo
E l'anno che abbiamo definito come spazio temporale per verificare la possibilità di una svolta riformatrice io credo che si costruisce passo per passo
Ed oggi noi non possiamo non segnare una arresto se non non su alcune questioni anche un arretramento
Del resto c'è un'impasse su tutto ma non credo che lo diciamo noi basta leggere i giornali c'è un'impasse generalizzato e questo viene valutato da tutti anche qui nella nostra direzione al di là delle accentuazioni e delle posizioni
E al di là delle entrate o dall'entrata in Europa mi pare che questo è un dato acquisito anche
In questa riflessione ma questa impasse e non può non riaprire una riflessione anche tra noi pensiamo al Mezzogiorno io ieri ho sentito attentamente e le cose che diceva il compagno Marino
E io credo che su quello dobbiamo ragionare attentamente perché non c'è dubbio che nei prossimi anni il Mezzogiorno sarà al centro di scelte politiche discriminanti ma finora finora in rottura
E per rompere anche nelle che politica di intervento straordinario il Mezzogiorno le uniche parole chiave sono state l'avvocato sono state flessibilità precarizzazione smantellamento di ogni forma di tutela e poi all'orizzonte per fortuna il presidente Prodi ha frenato
Come dire all'entusiasmo
Delle al ministero dei Trasporti e soprattutto del PDS
Il miraggio del ponte sullo Stretto
Metafora di un modello di sviluppo che pongo che punta a ripercorrere anche la vecchia idea
Delle grandi opere degli anni ottanta e badate bene che quel modello degli anni Ottanta cioè i flussi di denaro pubblico grandi opere puntava ad alimentare un sistema di potere un sistema economico imprenditoriale all'interno del quale anche la mafia trovava una sua collocazione compagno Marino dicevano abbiamo la difficoltà ad avviare una politica di intervento
Nel Mezzogiorno perché c'è la mafia non ne abbiamo una difficoltà ad avviare una politica nuova per il Mezzogiorno se non se non non ripensiamo radicalmente un'altra idea
Di sviluppo che rompa con un modello di sviluppo che quell'attuale entro il quale la mafia una sua collocazione precisa perché dentro quel sistema di interessi dentro quel sistema di rapporto tra l'economia i flussi di denaro pubblico e le imprese che la mafia oggi sta ricollocando
La propria la propria la propria funzione e allora su questo io credo che noi abbiamo bisogno di recuperare una nostra autonomia critica di valutazione di quanto sta avvenendo nel Mezzogiorno io non ho una risposta
Ma certo anche gli interrogativi che non abbiamo posto al Governo
Non hanno trovato finora un riscontro un riscontro positivo qui non c'è solo il problema dell'Idi cioè di un'assunzione di responsabilità del governo rispetto a una rottura di una disoccupazione che ormai strutturale nel Mezzogiorno
Ma c'è come ripensiamo una politica come ripensiamo la collocazione nel Mezzogiorno alle porte del Mezzogiorno alle porte dell'entrata in Europa e invece e invece mi pare
Che si sta sostituendo alla vecchia politica degli ammortizzatori
Sociali e dell'assistenzialismo una politica tutta di intervento alle imprese di nuova centralità delle imprese senza chiedere tra l'altro un giudizio critico sul vuole la funzione che le imprese hanno avuto in questi anni nel Mezzogiorno il rischio è che noi anche alcuni provvedimenti positivi per i quali non ci siamo battuti Nerio pensare i cento mila posti di lavoro
Il rischio è che quei provvedimenti quelle scelte che dovevano aprire un percorso ma senza il quale quei quelli quei provvedimenti rimangono poi e come dire del potenziale de de de de de depotenzia l'Esatri del loro carico di innovazione noi rischiamo anche con questi provvedimenti di favorire un sistema di imprese che non creerà un solo posto di lavoro al massimo favore dall'emersione del lavoro al massimo favorirà l'emersione del lavoro nero
E tutto questo con un'aggravante io vorrei dirlo qui cioè la caduta della questione morale
Il segretario in agosto credo il con un bellissimo articolo aveva riproposto la questione morale al tempo dell'Ulivo beh questa questione noi nel Mezzogiorno la dobbiamo riproporre come una grande questione discriminante la caduta della questione morale in questo tempo
Badate bene rischia di alimentare le spinte giustizialiste perché far rinunciare la politica al proprio primato noi non dobbiamo farla porre ai magistrati la questione morale
Noi dobbiamo sapere che esiste una questione morale oggi perché quando si smantellando le norme di trasparenza sugli appalti quanto smantellano tutti i vincoli del mercato del lavoro nel Mezzogiorno quando si alimenta il lavoro interinale con le agenzie che spesso sono gestite dalla mafia
Vuol dire che c'è una caduta della questione morale che rischia di marginalizzare noi
Le forze del cambiamento e della trasformazione di mettere in un angolo lo stesso lo stesso sindacato e vedete c'è una cauta la questione morale perché sta venendo meno la massa critica
Della sinistra lasciamo stare sia una e due noi diciamo due
Ma sta venendo meno quella quella massa critica est e c'è una spinta omologante soprattutto nel Mezzogiorno che rischia di travolgere non solo noi ma rischia di travolgere la stessa cosa due
Rischia di travolgere stessa cosa dove la corsa al centro nel Mezzogiorno non è la corsa verso luogo geografico indistinto e la corsa verso luogo dove si addentra lo dove si addensano e si sono addensati e sedimentati nel corso degli ultimi cinquanta anni di sistema di potere
Un sistema di interessi che spesso è stato in collusione con la mafia che un sistema di interesse economico di ceti professionali di figure imprenditoriali e la corsa verso il centro in modo indiscriminato rischia di imprigionare
Anche la politica rischia di imprigionare anche la politica varate la vicenda del sottosegretario Giorgianni che noi abbiamo denunciato B e da un mese che la Commissione antimafia van messi là si parla del vice ministro degli interni noi abbiamo fatto una conferenza stampa una settimana fa per chiedere al PDS
Alla Rete
Che sta correndo verso Di Pietro con una logica giustizialiste neo giustizialista
Di abbiamo chiesto cosa ne pensano tacciono non dicono niente
Non si pronunciano questo non è un problema privato di Napolitano
è un problema privato di questa maggioranza se in intere aree del Mezzogiorno c'è un riciclaggio di pezzi del vecchio sistema di potere e della destra dentro il centro dentro il centrosinistra e la Cosa due nel Sud
Io non lo so se voi avete l'idea di cosa sta diventando la Cosa due nel Mezzogiorno sta vince sta diventando la raccolta di tutti quei pezzi di socialismo craxiano
Contro i quali badate bene l'ondata giustizialista del PDS nel momento dei progressisti porto
A tenere fuori i socialisti dalle liste progressiste e oggi la corsa invece a recuperare tutti quelli che furono tenuti fuori allora
Sull'onda della cultura giustizialista dall'allora segretario Folena ora invece si sta facendo la campagna acquisti sempre dallo stesso Folena concludo all'interno della Cosa due io tutto questo fermento dentro la Cosa due
Non lo vedo io non vedo una massa critica in grado di contestare
E di prospettare un'altra idea di quel percorso e della costituzione materiale di quel poco di quel percorso nell'acquisizione dei gruppi dirigenti nel Mezzogiorno della del della sinistra della sinistra moderata e qui e qui la difficoltà
C'è anche una difficoltà nostra sulla quale dobbiamo ragionare chi vi parla per storia anche dentro questo partito non credo che può essere tacciato di settarismo di scarsa attenzione alle alleanze alla unità anzi in Sicilia da sempre abbiamo tenuto una pratica politica
Se volete alcune volte anche esageratamente proiettata alla ricerca alla alla ricerca dell'unità
Ma ora c'è un rischio
è il disc io
Credo che stanno in quell'interrogativo che ci poneva il segretario che noi dobbiamo acquisire come tema politico di fase non solo strategico cioè come ricostruiamo il rapporto con la società vedete quando a Catania il centro
C'ha il quaranta per cento noi abbiamo il due virgola otto per cento ma il PDS c'ha il sette virgola otto per cento
Il problema è nostro mai anche della sinistra
Moderata quando a Palermo noi abbiamo il tre virgola quattro per cento ma il PDS c'ha il dieci per cento è la Rete che un movimento che non esiste più
E sta andando verso Di Pietro ha il venti per cento e il centro complessivamente al quaranta per cento c'è un tema che deve farci interrogare quando noi facciamo l'unica manifestazione di massa con il segretario nei cantieri navali
Di Palermo unico segretario che entra nei cantieri Prada validi Palermo abbiamo le avanguardie di quella lotto il consiglio di fabbrica di Rifondazione segretario della FIOM di Rifondazione dirigiamo nella lotta da un anno e però al momento del voto
Lì la Rete in quei seggi operai prende il venti per cento vuol dire che dobbiamo interrogarci su cosa sta avvenendo
Nella cultura profonda su come la collocazione del Governo
La collocazione al governo e la funzione del governo sta ormai cancellando Indro Grando anche il rapporto tra società politica e rappresentanza ecco io ho sentito spesso il riferimento in questo nostro dibattito a tener conto del senso comune
Io credo che noi dobbiamo tenere conto del senso comune ma il senso comune non può essere il differimento per una pratica una cultura è una forza politica che si pone il tema della trasformazione il senso comune porto al maggioritario vi ricordate sotto la spinta di Saint disegni e dei referendum
Disegni il senso comune ha fatto spesso da base di massa ai grandi processi autoritarie di questo di questo secolo noi proprio ho finito dobbiamo recuperare credo l'autonomia
Critica di un progetto alternativo in grado di rompere il senso comune di riaggregare forze alternative al senso comune nel sud noi siamo ormai in tutte le giunte di governo in tutte le giunte amministrative siamo in tutte le alleanze in tutti i Consigli comunali ma abbiamo un deficit
Di iniziativa politica e di rapporti di massa io credo che dobbiamo ripartire da qui
Se noi non capiamo qual è la direttrice l'asse fondamentale per costruire un partito di massa che abbia una carica trasforma dritti
Manisco poi Ferrero
Ed è un'analisi profonda problematica a volte drammatica quella del segretario Bertinotti
Un'analisi che merita la massima attenzione
Soprattutto da un compagno come me che per più di un anno a Brussel gli aveva chiesto un giorno sì e il giorno dopo anche se non fosse il caso di buttare giù questo governo Prodi poi giunto ad ottobre il momento della verità
Sommerso come poi già più di cento fax di protesta insulti
Da invettive di ogni genere di amici amici veneziani liguri
Ormai sedie passi identificando nella caduta del governo una possibile rovinosa caduta del partito
Comunque il pericolo venne sventato
Dalla miracolosa apparizione di San Nicola sospendo a Bari
E carico del prezioso bottino delle trentacinque ore il vascello di Rifondazione riguadagnò gloriosamente porta
A distanza di quattro mesi il segretario traccia un bilancio pesantemente negativo dell'operato del governo
Degli impegni presi e non mantenuti da Prodi
Delle incertezze e delle carenze in merito ad una fase riformatrice di cui non si avverte traccia alcuna
Della mancata presa in esame delle proposte del partito trentacinque ore l'occupazione e lo sviluppo la scuola ferrovie e così via dicendo
Chi ha seguito ieri sera uno dei programmi più avanti comici della televisione di Stato si chiama Maastricht Italia sulla cosiddetta ieri due
Non può non dare ragione al segretario c'è stato un duetto tra stando loro e Oliva navi tra il giornalista stelle e strisce ministro Treu
Che avrebbe
Potuto essere definito esilarante se non avesse meritato solo il nostro sdegno
Basterà dire che per Oliva fa vitreo dire i due dovrebbe essere qualcosa come un ufficio stralcio
Senza stanziamenti e senza personale da collocare in uno scantinato di Mergellina
Questo a fronte dei problemi drammatici delle cifre Sacco dei dati su Mezzogiorno disoccupazione ma la vita
Mirabilmente illustrati ieri dall'accompagno Marino
E poi ricordati auditor Forgione
Bertinotti ci ha parlato anche ieri della minacciata aggressione statunitense all'Iraq
Ed è l'ambiguità di Prodi sull'uso delle basi americane in Italia io prendo atto
Della piena allarmata concordanza di valutazioni in merito del presidente e del segretario
Anche in questo caso il Presidente del Consiglio è stato miracolato dalla salvifica apparizione
Del Santo di turno di Bari nelle vesti di Sant'coppia Man segretario generale dell'ONU per cui fiero spirito di indipendenza nei confronti dell'arroganza statunitense
Io e il presidente Cossutta prendemmo atto non senza sorpresa nel lungo colloquio con cui ha avuto a New York lo scorso dicembre
Temo comunque che a parte la buona volontà e l'impegno di pace edito più a nanna
Questa strage unilaterale
Per estratto via terrorismo di Stato a livello internazionale
Non sia stato scongiurato ma solo rinviato
La risoluzione estorta ieri notte al Consiglio di Sicurezza dagli Stati Uniti dalla Gran Bretagna prelude prepara anticipa in tempi brevi se non brevissimi l'annunciata aggressione aero navale USA contro il popolo iracheno
Sarebbe bene che il partito i nostri gruppi parlamentari non attendano il riesplodere della crisi
Riaprano immediatamente preventivamente il contenzioso con il Governo sul muso americano delle basi italiane al di fuori del contesto nato
Suo l'abdicazione della sovranità nazionale implicita nella utilizzazione alpini aggressivi del nostro territorio
Sull'esplicita ripetuta violazione degli articoli undici ottanta della nostra Costituzione
Caso iracheno le scelte di pace che sono nel DNA di noi comunisti
Che sono stati tra l'altro una componente fondamentale sicuramente per me
Della partenza della nascita di Rifondazione
Credo abbiano una valenza di rilievo nel dibattito in corso sulla ineluttabilità di una nostra uscita dalla maggioranza di governo da un lato e dall'altro sull'opportunità politica di evitare l'isolamento e la riduzione accorcia testimoniale
Perseguendo costruendo battendosi per intesi ad ogni livello e in ogni circostanza con questo governo e con le forze politiche che lo sostengono
Come ieri ha sostenuto e come del resto va sostenendo da sempre il presidente Cossutta
Io temo che questo dibattito oppure la sua ricchezza di spunti dialettici sulla strategia sul futuro del partito
Che richiedono molto approfondimento e riflessione
Beh io temo che questo dibattito non venga reso certo accademico perché affonda le sue radici nelle regioni del nostro essere comunisti
Ma protrarsi potrebbe venire superato o comunque perdere cogenza
A causa degli eventi dei prossimi sessanta giorni a causa di scelte che non saranno più nostre ma ci verranno imposte da altri
E non mi riferisco solo alla paventata aggressione americana contro il popolo iracheno
Mi riferisco alla scadenza del due maggio
E agli eventi che potranno precedere quella scadenza
Bene tutto sembra indicare che io debba pagare la scommessa fatta con il segretario
Sul non ingresso dell'Italia nell'Euro meno nel primo turno
Io non mi ero ero nella legione straniera
Ne passerò sotto i vessilli corsari di Ferrando e Grisolia
Pagherò
Pagherò la scommessa fatta un anno fa
Eppure pure non sono ancora certo di averla perduta
Soprattutto dopo la vittoria di Schroeder in Germania
E gli sconvolgimenti Chienti apporterà alla pianificazione
Dico non diritti mai assume monito e unica sul marco il segretario ha parlato di furbate all'italiana dopo il due maggio
E strano e paradossale ma sono proprio queste furbate
A turbare i sonni dei banchieri centrali olandesi e tedeschi e a dischiudere la prospettiva di qualcosa come una crisi psico somatica o psico motoria
Del Ciampi Isma'più rampante nella prima metà di aprile
Con stangate aggiuntive nuove strette fiscali
Il tutto su maggioranze alternative che il bollino Rifondazione sull'altare della moneta unica
Nell'Europa dei registratori di cassa
Il Prodi tirammo Okorie giura di non avere mai pensato ad elezioni anticipate crediamoci
Ma non potrebbe questa essere la sua unica scelta
Davanti ad un eventuale rigetto mimetizzato dell'ingresso italiano nell'euro
Queste non sono ipotesi campate in aria
Ma ipotesi di lavoro
Su cui occorrerebbe forse riflettere
Vorrei trattare per ultimo un tema Kia si è imposto con prepotenza la nostra attenzione ma ho notato che sfuggito al dibattito un tema su cui ho avuto anche delle negli scontri con con la compagna Massa
E il tema della giustizia sollevata dal magistrato Gherardo Colombo nell'intervista al Corriere della Sera di domenica ventidue febbraio
Devo dire che i primi commenti sono stati confusi fuori fuoco
Semplicemente critici sulle modalità dell'esternazione del PM
Poi c'è stata una correzione di tiro necessaria ottenuto di fronte alle sguaiate reazioni dei saldi D'Alema degli esponenti del Polo
Perché si è capito credo che la posta in gioco era sic et simpliciter il futuro della nostra Repubblica delle sue istituzioni dei suoi rapporti dei suoi compiti sociali
Nessuno degli uomini politici che hanno reagito con incomprensione insofferenza o indignazione
All'intervento di Gherardo Colombo sui rapporti tra politica e giustizia sulle riforme Allo studio ispirate perenne chiama la società del ricatto
Perché nessuno di questi uomini politici ha potuto ignorare che se non ci fosse stata l'inchiesta della Procura milanese su Tangentopoli
I temi della giustizia ed in particolare quelli della gestione dell'azione penale non sarebbero stati al centro dei lavori della commissione bicamerale sulla riforma della Costituzione
Longo non ha certo scoperto l'uovo di Colombo
Ha richiamato Draka Matica mente l'attenzione di tutti sulla prospettiva sul quadro storico in cui va inquadrato il dibattito sulla nuova Costituzione
Perché senza questa prospettiva storica emergono solo pulsazioni polemiche interessi personali
Legati al contingente all'effimero
E i soliti temi consunti di garantismo e non garantismo
Giustizialismo e diritti della difesa del partito delitto il partito degli avvocati
Il pm Colombo ha scavato le realtà storica in cui opera la Bicamerale per ricavarne lezioni ammaestramenti su soluzioni rispondenti alle esigenze del Paese quelle più permanenti quelle più durature
Alle spalle di la Bicamerale c'è un lungo per
Come suo braccio secolare in una giustizia bloccato nel nell'ottica della guerra fredda
Cade il muro di Berlino
Cade la sacralità di una classe dirigente anticomunista e corrotta e l'inchiesta su Tangentopoli diventa nel nostro Paese uno dei pochi assegni
Indicativi in importanti dell'avvio di una fase di sbloccò che dovrebbe portare ad una democrazia matura in uno stato di diritto lasciamo stare lì sono eccezioni borghese di Stato di diritto
Limitiamoci a registrare come lo stato di diritto venga recepito dalla società italiana quella che è appunto Colombo chiama la società del ricatto lo recepisce come peste bubbonica come soggetto eversivo e sovversivo da Brigate Rosse per via del suo postulato più elementari
Tutti sono uguali davanti alla legge Previti come un ladro di galline cito alla pari di un piccolo killer della mafia Berlusconi alla pari del suo stalliere di Arcore Romiti appare di Totò Riina
Queste vere e proprie versione
Che la classe politica formatasi negli anni dal quarantotto al novantuno incontri difficoltà ad adeguarsi a questo obiettivo
E faccia di tutto per eliminarlo non può sorprendere e non dovrebbe sorprendere nessuno meno di tutti noi comunisti
Come è stato scritto non pochi sono i re nudi che si aggirano nel nostro recente passato prenderne atto e il primo passo sulla via di una seguire riforma
Accusare di lesa maestà chi li addita non serve a niente
Serve cioè solo a chi pretende trattamenti speciali condoni garanzie impunità davanti alla legge
Ripetiamo qui non si tratta di esaltare un terminologia filosofica borghesi opposte che Diana
Lo stato di diritto contrapposto a quello dei tipi una realtà ancora virtuale bensì di servirsene come strumento di riparazione dei guasti del passato servizio neanche come lotta il mezzo di lotta anche se noi esterna
Per l'avvento del comunismo io avrei preferito che la dirigenza del nostro partito ne avesse preso immediatamente a invece di prenderne atto solo in un secondo dei vi ringrazio
Ferrero poi c'è Ghelli
E devo dire sono un po'in imbarazzo di intervenire perché con tutte queste citazioni di santi e avanti io son della minoranza valdese anche in questo caso un mito poco nessun solo sangria ma
è un po'blasfemo sangria
No credo che invece la discussione si è
La discussione difficile perché è una discussione in realtà sul nodo che ci si è presentato nell'ottobre e cioè su come si riesce a passare una fase difficilissima garantendo l'autonomia politica dei comunisti in questa fase politica perché questo è il nodo
Credo che nell'ottobre ci si sia ripresentato il problema
Che abbiamo avuto quando si è sciolto il partito comunista ci si è ripresentato il problema che abbiamo avuto nella vicenda
Del governo Dini cioè che ciclicamente ti viene riproposto il fatto che la tua autonomia politica e organizzativa con viene messa in discussione
Cioè che siamo in una fase in cui non è normale che esista un partito comunista autonomo ma è il frutto di una volontà soggettiva fortissima in totale controtendenza con quelli che sono i processi
Che vanno avanti per lo meno sul piano ideologico e politico quindi io credo che questo sia la diciamo così la difficoltà del nodo che abbiamo davanti e che segnala un panorama inedito
Io credo che non si possa francamente fare riferimento ad altre fase storiche di questo secondo dopoguerra credo che le discussioni su continui ismi del Partito comunista o della nuova sinistra siano ridicoli
Veniamo tutti da una sconfitta di tipo diverso ma veniamo tutti da una sconfitta qua non c'è qualcuno che ha vinto è ok arriviamo da una sconfitta per cui francamente mi sembrano shop ma gode ridicoli politicamente sia i paragoni
Che le presunzione di continuità credo che siamo in una fase diversa assolutamente riversa come abbiamo detto più volte
Comunisti erano parte del del patto costituente di questa Repubblica nella fase di oggi noi siamo ai margini di questo è fuori dal patto costituente quindi mi sembra che la fase come dire completamente diverso
Io dico subito insomma compagni poi lo sa insomma condivido l'impostazione che Fausto adatta nella relazione tra cui su questo non torno
E vorrei invece ragionare su
Un passaggio che a me pare fondamentale dell'intervento di Armando Cossutta
Senso che Armando dice noi dobbiamo tirare la corda senza rompere tirare tirare tirare senza
Io credo che questo in realtà ci riporta all'inizio di ottobre perché il nodo è esattamente che cosa si fa quando dopo aver attirato tirato tirato non viene nulla perché è questo il problema
Perché se appunto
Nel passaggio della crisi di ottobre Nadia anti Rato tirato tirato unitariamente abbiam deciso di rompere abbiamo riprovato unitariamente abbiam deciso di riprovare
Si è ritrovato fino al fondo abbiamo portato a casa il risultato unitariamente abbiam detto va bene così
Cioè non il problema non sussiste se la valutazione sempre politico ovviamente ci possono essere valutazioni di Parma se porti a casa un risultato il problema è sentire e non viene questo me pare no
Allora se questo è un appello all'attenzione io lo condivido completamente
E però come e non ci sarebbe oggetto di discussione politica
Se queste invece vuol dire che nei fatti
La possibilità della cottura noi nei fatti la mettiamo al di fuori delle possibilità politiche per lo meno per ragioni di politica interna
No che non siano la pace la guerra per capirci io credo che io questa posizione politica non la condivido riterrei sbagliato che noi la la la la perseguisse
Ritengo sbagliata perché credo che schiaccia la dialettica che noi ci siamo dati diciamo così di questo binomio Tim Cook unità autonomia
Ci siamo dati al congresso realtà la schiaccia sul primo e il secondo diventa una variabile dipendente del Parini
Cioè in qualche modo capisco il ragionamento
Proprio perché la fase difficile lo capisco ma mi pare che ci sia un in fondo dietro questo ragionamento l'idea che in una fase difficilissima noi ne possiamo uscire
Diciamo così con un sovrappiù di relazioni politiche col centro sinistra secco stop è un elemento che di vischiosità di di di di di relazione più stretta e per questa via di non venire messi fuori
Da dal ragionamento
è un ragionamento che capisco io ritengo che però sia illusorio
Perché a me pare che se noi mette diciamo così non abbiamo la
La la la direzione di rotta data dai contenuti concreti
Cioè dai contenuti e non dall'elemento di schieramento noi in realtà pensando di passare il passaggio scusate il bisticcio di parole di i by passare la il petto difficile in realtà secondo me noi rischiamo di rompere i legami sociali che sono l'unico elemento a o meno non è l'unico sarebbe sbagliato sono l'elemento dominante
Della garanzia della nostra autonomia e della garanzia della possibilità di passare a una fase difficilissima
Dico questo e cioè del fatto che noi dobbiamo tenere sui contenuti e non su un elemento di schieramento
Esattamente come io credo giustamente fatto faceva notare
Noi compagni francesi compagni spagnoli abbiamo inviata alla stessa linea politica che a seconda dei contenuti che è possibile determinare dentro
Un raccordo con il centrosinistra in una collocazione diverso oggi va be'gli spagnoli sono tutti all'opposizione ma insomma nella fase precedente scelgo perché il governo di sociale esattamente per questo perché la discriminante
Quindi a me pare che questo nodo di fondo la dominante nella nostra linea politica nel tenera sia inutile unità e autonomia non può essere sul terreno della relazione politica ma delle interno della relazione di massima
Questo questo ragionamento poi va complessi ficcato da parte nostra perché messa così è troppo semplice
Ma compresi ricatto secondo me su alcuni passaggi prima io non credo ci sia possibile rapportarsi con diciamo il nostro referente sociale come se fosse un tutt'uno omogenea
Io brutalmente divide in almeno due gossip noi abbiamo un pezzo di proletariato italiano che fa parte diciamo così per storia per per appartenenza organizzative per percorsi di quello che io definisco il popolo della sinistra
Cioè che ha che ha costruito in venti trenta quaranta cinquant'anni un'appartenenza a sinistra e che si riconosce
In cui è possibile identificare una dialettica tra noi e il PDS come la lotta per l'egemonia classica diciamo così tra socialdemocratici e e comunisti forze rivoluzione c'è il fatto che li te la giochi su un terreno che conta che condivide dei valori comuni allora veramente c'è il problema di se li rappresento meglio José li rappresenta meglio il PDS lite l'aggio
Ma è vero o non è vero che non c'abbiamo una bella fetta di proletariato italiano
Forse maggioritaria e sicuramente in espansione che invece non risponde più a questo schema e in cui il problema è che sulla lotta per l'egemonia della giochi tra bene Alleanza nazionale trapela legano Gepra delle destre populiste
Piattelli non voto tra alte e la disperazione sociale cioè del fatto che ai due mai aiuti
Come dire hai un processo di disgregazione di quello che fu il blocco sociale degli anni settanta che questo processo di disgregazione non procede dappertutto come spesso a velocità perché l'Umbria e la Toscana non sono la stessa cosa di Torino e di Palermo non sono la stessa cosa
Ma che il problema nostro e di come Padova leggiamo la capacità di una lotta per l'egemonia che sta su questi due versanti
Allora quando noi diciamo nella crisi di ottobre noi abbiamo avuto una difficoltà nel rapporto ce lo dobbiamo dire che noi abbiamo avuto una difficoltà pesante nel rapporto col popolo della sinistra
Cioè con quella parte di proletariato non è solo ceto politico sarebbero balle raccontate con quel pezzo di di classe
Che condivide dei valori che ha interiorizzato l'elemento del favoritismo perché di fronte alle destre non c'è nulla di peggio non c'è nulla di peggio
E invece io credo non abbiamo avuto segnali di questo tipo dall'altro che decideva se votare tele canoro e magari nella stessa crisi diceva meno male che ci siete voi
E e gli altri non ci sono allora io credo che noi dobbiamo riconoscere queste due realtà
Sapere che siamo dentro una lotta per l'egemonia che non ha le caratteristiche di guerra di posizione tra noi e il PDS
Cioè tra uno Stato sociale che rimane più o meno stabile e in un periodo più o meno lungo ce la giochiamo sul sulla tanto ma Piale caratteri di che di guerra di movimento in cui se noi perdiamo il treno cioè perdiamo quella che che che ogni tanto veniva chiamata la connessione sentimentale cioè la capacità del fado
Che nella sua complessità quel proletariato Litti sente come i suoi i suoi se noi perdiamo questo io credo che in realtà ci giochiamo la partita dell'esistenza del Partito comunista
Perché io perché se il partito Corbella Rifondazione Comunista oggi guardasse solo a a quel punto importante segmento del popolo della sinistra noi ci condannerà il mostro per ragioni strutturali prima ancora perché cosa discute del gruppo dirigente ad essere l'ala sinistra dell'Ulivo
Perché su quel ragionamento lì la rottura non esiste ma i nomi sistemati e c'è un ragionamento che che va all'infinito in cui per l'appunto degli baciare il rospo in continuazione
Perché quello è lo schema
Io credo che invece la condizione per costa un partito comunista autonomo
E esattamente quella di avere come dire la capacità di padroneggiare questo rapporto con un proletariato frammentato e di mettere la dominante sul rapporto sociale e quindi sui contenuti contenuti che comunica perché altrimenti io credo nome non ne usciamo da questo punto di vista per me il problema del rapporto con la maggioranza e una subordinata di questo ragionamento politico
Se si portano a casa risultati si sostiene questa maggioranza
Se non si portano a casa dei risultati e questo ti incrina i rapporti sociali non si sta più in quella maggioranza non è un non e una subordinata della linea politica non è la dominante della linea
Questo a me pare assolutamente assolutamente indispensabile nella nella nella nella nostra imputazione
Il secondo elemento per cui secondo me
Va investito sul sociale e che noi vediamo i processi di ristrutturazione solo sul sovente solo sul versante istituzionale il bipolarismo
Nelle leggi elettorali non vediamo gli elementi di di bipolarismo che le forze del centrosinistra Stan porto e non nella società perché questo meccanismo della corte della concertazione corporativa l'Ulivo lo sta estendendo
Dal sindacato
Al corpi sociali intermedi l'associazionismo quant'altro tutte le leggi che vengono posti e le modalità di relazione sono di questo tipo
In cui le cose che si dicevano bianche
Diciamo così elementi di aggregazione sociale radicale come i centri sociali rischiano di essere assorbiti dentro questa dinamica della concerto a rione continue perpetua e e la metafora di cosa accadeva società Todisco decori il ministro della solidarietà sociale
Quella fa la legge sul quadro sull'assistenza prima discute con le associazioni etologo un percorso di concertazione e poi la discute e poi con le forze politiche perché perché il meccanismo è questo della costruzione della concertazione comunque
E se uno guarda le modalità in cui si sta ristrutturando da questo punto di vista la grande associazione di massa
Della sinistra sono diciamo così segnalano fortemente questa tendenza per voi c'è un problema di come noi lavoriamo fortemente ridendo a contestare quell'elemento di bipolarismo che passa nella modalità di organizzare la società in cui se sei fuori da quelle associazioni da quei canali alla fine non conti più niente non riesce nemmeno più a fare l'iniziativa che quindici anni fa ha poteri fa perché non accede ai finanziamenti per tutto il resto
Il terzo elemento che quasi un po'banche di analisi di fase io non credo che la prossima fase sia una fase di stabilizzazione
Nel senso che a mio parere
Il patto per la stabilizzazione economica in realtà destabilizzante sul piano sociale non è che son finiti disattesi
Se va avanti un piano di rientro del debito pubblico che lo porta sa questa roba qua vuol dire continuare a far finanziarie pesante per altri dieci quindici anni
In una situazione in cui siamo arrivati all'osso dal punto di vista dello strizzare quello che si poteva scritta
O c'è un'inversione di politica economica e sul piano di dove si vanno a prendere le risorse cosa che però implica una scelta di blocco sociale diverso da parte di dell'Ulivo
Che vuol dire far pagare le tasse certi leggete altero oppure è chiaro che continuano a una politica di sostanziale taglio sulle spese sociali e quant'altro per cui anche per questa ragione noi non possiamo avere una logica che come dire investe sul quadro politico e per certi versi Socrate sia barrica sul piano politico lasciando anche solo di un millimetro in secondo piano le relazioni sociali la dominante sta sulla traversa
Sta sulla Santa la connessione sociale io credo che di lì passa
Ho già consumato tutto il tempo si su la
Sinistro su questi dicendo queste cose io non penso assolutamente che il partito così come oggi funziona sia all'altezza della sfida io questo lo voglio dire con tutta onestà sarebbe secondo me sbagliato dire si tratta solo di Ceglie o di qua o di là il grosso modo andiamo avanti così non è non è così c'è un problema di salto di qualità nel modo in cui funzione al partito
Perché il partito in questi anni né in tutte le sue articolazioni da come abbiamo funzionato noi chi dirigeva dei settori di lavoro fino all'ultimo circolo queste due gambe dell'appoggio alla maggioranza e della costruzione del movimento ha funzionato la pari la seconda se vista poco
C'è un problema di un salto di qualità quando diciamo che il partito di massa si costruisce nella costituzione del movimento di base io non vedo l'attenzione sufficiente il parto da me cioè patto da chi dirige dei settori di lavoro centrata
Noi non va bene non abbiamo abbastanza orientato lavoro del partito su questo lo sa bisogna fare un salto di qualità bisogna fare un salto di qualità lo diceva cannonieri io questo lo condivido nell'articolazione dei settori su cui interveniamo
Sanità tutto assistenza casa bisogna articolare toccare tutta la condizione proletaria
Il secondo nodo su cui io vedo un problema di salto di qualità e finisco e questo conta le organizzazioni sociali io condivido la proposta che facciamo sul sindacato
Non condividevo l'altra di cui discuteremo poi di tempo fa in direzione condivido la proposta della costruzione di una sinistra sindacale
E chiaro secondo me che per riuscire a a costo un percorso di ricomposizione noi dobbiamo trovare un punto di sintesi sale pare su tre questioni primo il giudizio sul grado di subordinazione
Oggi presente al sindacato io questo lo condividevo anche un anno fa giudizio pesantissimo e non tutti i compagni condividono invece va costruita con un comune giudizio sul grado di subordinazione di oggi concretamente alla CGIL che costituisce addirittura in qualche modo il quadro secondo
Che chiudiamo con la logica delle cinghie di trasmissioni
Chiudiamo con la logica delle cinghie di trasmissione partito sindacato quindi lotta durissima contro il grado di subordinazione denuncia pesantissimo del grado di subordinazione della CGIL ma il nome della fortezza di un'autonomia dell'organizzazione sindacale che si basa sull'autonomia di classe
No sulla cinghia di trasmissione terzo mettere al centro la questione della rappresentanza
Noi dobbiamo riuscire a portare a casa la legge sulla rappresentanza che permetta l'aria tipizzazione di un tessuto sindacale di classe e di base in questo Paese eletto democraticamente ai lavoratori
Io credo che senza questo ultimo punto abbiam difficoltà fa qualsiasi percorso di sinistra sindacale Ohrid nominiamo un tessuto di quadri di delegati dal basso eletti in tutte le fabbriche in tutti gli uffici in tutti i posti di lavoro può e non credo che ce la faccia per questo a me pare giusta la linea proviamo a investirci come dire di più e maggiormente su questo
Chiudo su una cosa la compagnia salvato altri compagni dice non c'è un problema di fare la sintesi e di democrazia nel gruppo dirigente
Io tutte le critiche sulla democrazia ho sempre l'orecchio attento e credo che vada sempre valutate bene ragioniamo se essi stessi cosa va fatto e cosa fa va fatto di più e di meglio per rendere maggiormente democratico
Il funzionamento del partito
Una cosa credo che non si possa fare
E cioè non non si possa fare un pasticcio
Non si possa fare un pasticcio cioè io credo che noi dobbiamo darla la maturità come gruppo dirigente
Di gestire una discussione in cui la discussione la si fa come si diceva una volta fino in fondo cioè che faccia una discussione vera essendo che voi il problema non sono come dire
Questioni personali tra dirigenti sono i nodi di come passiamo una fase difficilissima secondo me la discussione va fatta ascoltando cogliendo l'elemento di verità che c'è nella tesi diversa dall'atto cioè va fatta poco con quello spirito che punta alla Sea fermati senza fare
Chiusura di partita questo io credo che noi dobbiamo avere la capacità di aprirlo questo dibattito nel partito
E credo che se avremo la capacità di aprirlo evitando di farlo in forma tribale
Di schieramenti al di là dei contenuti e di Conte noi avremo fatto un passo dalla Rifondazione se noi siamo in grado di gestire un dibattito vero nel corpo del partito
Che non abbia spauracchi di altro tipo di Erto ma che sia un dibattito vero in cui il gruppo dirigente punta all'unità nelle scelte politiche quotidiane giorno dopo giorno e a gestire un dibattito che ha una sua parte
In modo capaci io credo che noi avremmo fatto un passo per la rifondazione comunista per questo io dico
Sì lavoriamo per la sintesi ma lavorare per la sintesi vuol dir costruirsi una modalità di capacità di discussione dentro il partito reale
In cui non ci siano appunto per necessità di chiudere subito la realtà pasticci che reggono fino alla prossima volta che si trova un passaggio duro e poi nove io credo che invece la discussione va fatta fino in fondo per reggere esattamente perché penso che la fase difficile anche quella che abbiamo
Ghelli poi Guerrini
No no
A me pare che la questione del governo
Rischi di diventare per noi è una sorta di maledizione
Invece che ci un'occasione un'opportunità
Anche noi abbiamo vere aprire un corso riformatore nel nostro Paese
Una maledizione perché ci lascerà
Ci divide
Ma anche perché
Qui è sempre qui fa convergere la discussione l'attenzione del nostro partito
La relazione di Bertinotti andava fino alla prospettazione di una programma fondamentale se ho capito bene
Ma anche la discussione di questi giorni appurare tamburi impegnativa poi si è concentrata sulla questione del
Rispetto al governo
A me mi pare mi pareva
Che
Già nell'ultimo Comitato politico nazionale
Avevamo risolto la questione è che i due comunque comunque no a un'ostilità pregiudiziale comunque sempre dentro a prescindere dai conti
Non mi pare che qualcuno qui abbia riproposto oggi
Né da un lato ne dall'altro e la rottura immediata ma neppure lo stare dentro ad ogni costo
Almeno io così leggo leggo il dibattito che si è che sia
Ora il punto a mio parere è questo
Noi dobbiamo evitare una subalternità che deriverebbe inevitabilmente dal dire comunque stiamo peggio
Ma dobbiamo anche evitare
Che se andiamo verso una crisi si riproduca pari pari come succederebbe oggi la situazione dell'otto
Diciassette che non è la la questione dei fatti molta attenzione segnala cose molto corposo
Segnala il fatto per esempio
Che uno dei punti cardine del processo di Rifondazione da sinistra
Di un partito comunista in Italia alla radicalità
La radicalità
Entra in contrasto con masse con un po'polo di sinistra come diceva febbre
E che comunque in qualche modo semplice deve riguardare
Quindi dobbiamo evitare Conte che si riproduca
Quella situazione quella simbologia
è possibile fare questo
Cosa si muove nel Paese
Cosa si muove
Io se guardo alla Toscana
E non vedo la situazione che avevo nell'otto
Secondo me qualcosa si sta muovendo
Qualcosa si sta muovendo
Due referendum
Alla Piaggio il no a quell'accordo a quell'accordo
Hanno raggiunto il quaranta e il quarantatré per cento a Piombino abbiamo perso per venti V
E in ambedue i casinò della della classe operaia sull'assenza si tolgono gli impiegati erano maggioritario su quella classe operaia isolata il solo da noi difesa
Si è concentrata la più grossa lavoro lato il più grosso lavoro per convincerli a esprimersi per il sì cioè a stare dietro il sindacato di effetti diversi soggetti
Io non leggo quello risulta qui risultati solo come un pronunciamento esclusivamente su quell'accordo ma li leggo come insoddisfazione profonda
Soddisfazione fu che poi mi è segnalata anche da altri fatti alla Breda alla Breda di Pistoia nelle elezioni delle RSU non ci sia alcun abbiamo conquistato la maggioranza
Allora Sammontana siamo in maggioranza in altre fabbriche siamo in maggioranza
Il punto è
Ecco se questo malcontento profondi
Noi riusciamo oggi in qualche modo
A farlo pesare sul piano politico
Sul piano dei rapporti di forza a farlo uscire dal semplice Malcontenta traduttori nelle menti di lotta
Io sto lavorando in Toscana ha un'idea niente di più ma è possibile alla bell'affare in dieci minuti di sciopero per le trentacinque ore
è possibile fermare
Per dieci minuti altre fabbriche io credo che sarebbe un fatto pubblico
Sarebbe un fatto che clienti che non cambierà
Io credo che in questo anno che e Bertinotti diceva decisivo per i rapporti
Noi dovremmo lavorare per vedere se si cresce nel Paese un movimento reali che ci aiuti nella nostra battaglia
E qui si incontra la questione del sindacato io la dico tutta così siamo chiari io penso che anche la sinistra sindacale ormai non basti
E bisogna discutere coi nostri compagni del sindacato l'idea di una diversa autonomia riorganizzazione
Perché io ritengo che la battaglia all'interno della CGIL via ora e nel due mila uno asburgico
E francamente a me
Mi appassiona più questa discussione
Che quella ricorrentemente che noi facciamo sulle questioni del Governo si e del Governo perché il governo
Secondo me questo è il punto a è il punto vero
Che poi riguarda anche i rapporti nostri col PDS
Badate quando Fausto Bertinotti è venuto alla Piaggio e poi la sera siamo andati alla Cosa due li abbiamo durato tutta la distanza che separa la classe operaia dal PDS
E che ci deve far capire che il rapporto col PDS non è più neppure quello che c'era fra il PC è il partito socialista perché ormai il PDS come abbiamo detto è altra cosa
Alla Piaggio e abbiamo parlato Bertinotti ha parlato a una classe operaia prima di grande seduzione spogli hanno fatto vedere le buste paga
E la sera a Firenze Massimo D'Alema ha affermato che i redditi da lavoro erano stati indifesi oltre all'impianto generale
Porte all'impianto generale
Anche coi nei rapporti con il PDS o noi riusciamo a schierare accogliere il sì pezzi dissi popolo di sinistra dall'egemonia del PDS
E a schierarmi su un altro terreno anche per quanto riguarda le il governo o altrimenti nello scontro frontale senza questi mutamenti
Di collocazione Rifondazione Comunista io parlo per la Toscana Rifondazione Comunista pettegolo perde
Perché i rapporti di forza sono ancora non sfavorevoli
Perché non abbiamo non abbiamo un sindacato lo dico così sindacali
Quindi io mi misure Ray con grande impegno su come vedere di costruire nel Paese un movimento reale che ci aiuti nella battaglia per aprire un corso riformatore
E io mi spenderei nei prossimi mesi su questo versante su questo terreno su questo
Ultima questione il partito
La sintesi
Quindi c'è detto a questa questione che io sostegni la necessità appunto che il gruppo dirigente e i massimi e rappresentanti del gruppo dirigente il presidente e il segretario del partito lavorino per una sintesi io sono d'accordo su questo
Che ha detto però un'altra domanda perché non può essere la mozione degli affetti
Si è rotta la maggioranza che ha già portato al terzo congresso o no questo è il punto vero questo il punto
A mio avviso no
A mio avviso le coordinate fondamentali del terzo congresso restano valide
Restano valide
Sono più che mai attuali non c'è a mia non su una questioni strategiche di fondo una differenza fondamentale nella maggioranza che dica che quella maggioranza si è rotta
E quindi c'è necessità di un arto congresso che mi pare nessuno di oggi chieda
Se così io penso sì sì bisogna lavorare per la sintesi compagni
Noi abbiamo un partito fidei festa molto Fidenza le parole che si dicono qui è che dicono alcuni dirigenti davvero sono pietre
Sono pietre
Sono paradigmi su cui ci si muove io non vi sto a raccontare episodi anche un po'un po'visibili di come vengono prese perché sarà sono cose che viscontiano tutt'poi il dibattito
E il confronto che c'è nel gruppo dirigente nella di nella direzione e noi questo partito dobbiamo sapere che se si lascerà se si lascerà Dinoi mettiamo a repentaglio lo mettiamo a repentaglio un pezzo fondamentale del lavoro di Rifondazione
Una gran parte dei compagni se ne andrebbe a casa conta e il via priveremmo in questo partito quelle logiche di appartenenza che dobbiamo invece battere definitivamente se vogliamo costruire un partito di massa
E impegnare i guadi e far crescere guardi non sulla base della Lolita di appartenenza ma sulla pagella capacità politica reale
Di intendere preposti i corsi di fare politica di avere di aver iniziativa per questo
Io ritengo che
Noi dovremmo portare nel partito una discussione Serena certo impegnata ma tenda a partire dalla riunione di stamani della direzione a una sintesi reale che ci dia poi una capacità di iniziativa politica corposa soprattutto per costruire nel Paese movimenti reali che ci aiutino questa battaglia per aprire una fase nuova nella
Guerrini poi Diliberto
Vediamo il segretario ieri a posto
Nella tre nell'ampia relazione che qui ha svolto in apertura dei nostri lavori
Un problema di grande riflessione di fondo
Che non riguarda soltanto il nostro partito il suo carattere ma riguarda la società italiana
La sinistra o meglio dire alle sinistre
Che riguarda
L'area lo stadio a cui siamo giunti della stessa Rifondazione Comunista
Quindi
Una l'avvio di una discussione
Che non può ridursi
Nello spazio di una giornata né tematizzare sì su un determinato argomento piuttosto che su un altro
Si tratta di avviare una discussione
A tutto campo che anch'io come Ghelli che mi ha preceduto ritengo almeno per il momento allo stato degli atti
Che non metta in discussione alla maggioranza congressuale
Che non richieda cioè la necessità di un nuovo congresso
In ogni caso però si pone la questione
Si pone la questione
E della del proseguimento della discussione io per brevità cito Casati e dico che sono d'accordo con lui
è necessario che la segreteria
Approfondisca le modalità di questa discussione qui è stata fatta da Ferrando la proposta di una conferenza programmatica
Anche questa
Va presa in considerazione
Nel senso che nel senso che e si è parlato anche di programma fondamentale della messa appunto
Di
Di un di una nostra analisi di un nostro progetto
E delle conseguenti proposte e questo richiede naturalmente una modalità uno strumento anche di discussione
L'unico limite che vedo in questa proposta e che potrebbe essere l'occasione per fare un congresso senza farlo
Cioè se alla fine la conferenza programmatica diventa una sorta di congresso senza esserlo sarebbe anch'egli a quel punto fare il congresso ecco perché non voglio stringere il mio intervento in una proposta
Però sottolineano la necessità che qui è stata posta dal compagno Casati e di un'organizzazione di questa discussione
Perché poi noi siamo un partito piccolo
Siamo impegnati
Nel quotidiano con giornate defatiganti
Dobbiamo affrontare tanti problemi e dobbiamo riuscire a organizzare il nostro lavoro
E non è che possiamo fermarci a discutere e poi faremo dobbiamo fare riflettendo
E riflettendo lavora e quindi è facile dirlo così ma è più difficile farle quindi la ricerca delle giuste modalità che non riducano la nostra discussione
Ma appurare registrazione di consenso o dissenso o a dislocazione di forze o regolamenti di conti e così via pericolo rifiutato da tutti e diventa centrale nell'organizzazione che poi della discussione
Ora qui inclusi quelli
La compagnia ha salvato ieri intervenendo
Ha detto che la logica
Dell'intervento della relazione del compagno Bertinotti riguarda la questione della maggioranza e del governo
Per il pessimismo che esprimeva diciamo sulle sulla situazione per il giudizio che dava sulle governo e diciamo sarebbe stato
Poneva coerentemente il problema dalla rottura dalla maggioranza della maggioranza ora
Siccome il compagno Bertinotti qui
Ha detto una cosa diversa
E poiché è tra noi
Quando discutiamo è necessario che prendiamo atto delle cose che l'altro dice
Perché altrimenti la discussione diventa difficile inquinata alto inclinata
Il compagno Bertinotti ha detto esattamente che pur dando un giudizio critico come potrebbe non esserlo
E qui non c'è stato nessuno che ha dato un giudizio non critico o allarmato per le inadempienze del governo
Ma ha aggiunto
Che non è il nostro obiettivo la crisi
Il nostro obiettivo all'attuazione del programma e l'apertura
Nelle medio termine in questo hanno di una fase non più difensiva ma che con il risponda determinate questioni
E lavoro un la l'inizio di una fase di una fase riformatrice
Ora ci sono naturalmente anche dentro questa affermazione per i successivi ragionamenti che ha fatto il compagno Bertinotti stesso
E
Delle riflessioni da fare e dei rilievi da muovere
Per esempio quando Bertinotti
Dice
Dice che
Per quanto riguarda per quanto riguarda il il governo per quanto riguarda l'azione di quest'anno non dobbiamo arrivare
E qui richiama un termine temporale
Richiama un termine temporale dice dobbiamo rispondere in ogni caso alla nostra gente
Perché la nostra gente
Ha lottato ha votato
Ci ha seguiti oggi ci chiede il conto
Ecco io
Poiché alla fine del suo intervento quando parla del rapporto tra riforme rivoluzione
Tutta questa partita
La rinvia ai rapporti di forza politici e sociali che si crea ora sul governo è vero che il termine temporale ha una sua cogenza
Ma i rapporti di forza
Sociali e politici sono determinanti
Anche nel la costruzione del nostro rapporto con il Governo
Quindi la nostra gente noi non dobbiamo rispondere alla nostra gente nonché non voglia rispolverato anche noi dobbiamo porci un altro interrogativo
Che non era udibile
Che richiama la nostra capacità di direzione di intervento e come noi tutti insieme
Questo è il nodo duro non eludibile sappiamo
Mobilitare richiamare alla responsabilità faccende dire alla nostra gente
La responsabilità di iniziativa e di lotta
Ciò è come potere riuscire a trasferire da un mero rapporto parlamentare o di vertice
O di confronto tra le forze politiche
La questione del governo e della maggioranza trasferirla a livello sociale a livello dell'iniziativa politica articolarla nel territorio far diventare protagonisti di questa battaglia appunto la gente che ci segue
Se noi dovessimo rinunciare
O non fossimo capaci
A indirizzare la nostra azione verso la gente che ci segue
Lei sarebbe il nostro fallimento
Non c'è una verifica
Soltanto temporale c'è una verifica politica c'è una verifica del nostro lavoro c'è una verifica della nostra capacità
A mobilitare no tutto il popolo italiano ma appunto la gente che ci segue
Questo è un elemento di riflessione che noi dobbiamo mettere al centro della nostra discussione
Perché altrimenti sia che si intenda bellezze sia che si intenda difende la mostra autonomia
Facendo riferimento ai limiti culturali e politici o alla visione che abbiamo delle forze politiche sia che lo si intenda che si intenda difendere la linea dell'unità
Facendo sempre medesimo riferimento al parlamento e alle forze politiche noi non riusciremo a risolvere la questione
E d'altra parte la nostra discussione si avvita perché appunto non riusciamo a risolvere la questione delle questioni
Quello di riuscire affari d'intervenire
Un movimento organizzato nei vari punti del Paese che sappia dare una svolta alla politica non esiste in altri termini una via parlamentare all'egemonia
Non esiste una via parlamentare all'autonomia
Non esiste una via parlamentare alla costruzione del partito di massa
Tutte queste cose interagiscono tra di loro ma naturalmente e il limite di fondo che io volevo richiamare era appunto quello va ora
Noi abbiamo di fronte dei grandi problemi
Dei grandi
è ovvio
Quando si dice che cosa sarebbe questo Paese
Che cosa sarebbe la politica che cosa sarebbe il confronto che cosa saremmo noi
Se non avessimo risolto la crisi di governo
Ottenendo l'impegno per le trentacinque ore si dice una cosa giusta
Io sono stato tra coloro durante il corso dalla crisi
Che non hanno detto dopo il discorso di Prodi che il bicchiere era mezzo no
Fino che non c'è stato l'impegno sulle trentacinque ore
Il bicchiere per me era mezzo vuoto
Quindi fino in fondo significa significa
Una un obiettivo pienamente vissuto ma al tempo stesso al tempo stesso il punto il limite questa posizione stava nelle cose che ho già richiamato ma anche
Non avessimo poi saputo cogliere
L'opportunità della ricomposizione
Se non avessimo saputo far agire
L'elemento unitario se non ci fossimo ricollegati appunto alla nostra gente
Se non ci fossimo ricollegati alle speranze del ventuno aprile che non dovevano e non potevamo e non sono naufragate nella crisi del governo pro cioè oggi noi quando il compagno Cossutta
Dice che non bisogna non bisogna rompere la corda che tendiamo
Intendiamoci
Se si richiama alla necessità di un'articolazione
Se si richiama al senso dalla responsabilità
Se si richiama alla necessità di articolazione
D'accordo
Se viceversa
Fosse possibile all'interpretazione che guidava la compagna segretaria dalla Federazione romana
Neanche io cioè
Io non credo io non credo che il problema possa essere presto
Il problema non è questo noi dobbiamo porci in maniera precisa in maniera precisa la questione la questione della maggioranza e del Governo
E non facendo soltanto un riferimento alle programma del governo che nel sul quale dobbiamo fare la lotta per attuarlo
Il problema nostro non è quello di dire né alla nostra linea c'è iscritta la possibilità dalla rottura non è lei ma la nostra linea la possibilità dalla cultura la possibilità della rottura nella realtà politica è chiaro che se viene meno l'impegno per le trentacinque ore la rottura cioè è chiaro come è stato chiaro per tutti dal presidente al segretario da me all'ultimo degli scritti che se se sull'Iraq fossero state utilizzate le basi
Americani in Italia la cultura ci sarebbe stata non è questo un partito dove ci sono i governisti e invece quelli che lavorano solo nel sociale nobilmente e queste cose ce lo dobbiamo avere chiare come dobbiamo avere chiaro
Il fatto che la nostra collocazione generale non può avere una accelerazione una scorciatoia parlamentare Istica
Deve avere un percorso assolutamente diverso assolutamente prive dobbiamo riuscire dobbiamo riuscire a trovare il modo di parlare alle a quel popolo che ha espresso le speranze di cambiamento anche sovrabbondanti del voto del ventuno aprile
E Perre per far vedere i limiti dell'azione del governo e per vedere come incalzarlo è certo che se noi dovessimo dire
Che comunque noi la crisi non la faremo mai evidente che saremmo una pistola scarica ma questo credo e che nessuno lo dica ridente quindi ecco perché io ritengo che Ghelli abbia ragione quando dice che ci vuole una capacità di articolare bene alla nostra discussione e di trovare una sintesi unitaria io vorrei concludere Presidente
Prendemmo un altro minuto
Qui sono stato detto tante cose i vostri appunto io dovrei parlare un'altra oretta
Intervenire su tutte le cose o indù in un in un minuto vorrei dire questo
Che noi
Sono stato eletto e diverse cose io volevo fare qualche considerazione su alcune di queste
Gli enti locali
Quando parliamo del nostro partito di massa
è vero che qui c'è un punto di forza
Della posizione strategica del nostro partito e anche della sua crescita politica ma c'è anche un punto di debolezza
La debolezza
Di una deriva istituzionali sta e governista a livello locale
Naturalmente non da tutte le parti uguali
Noi quando avviamo questa riflessione dobbiamo farlo cercando di non adesso di di andare alla verifica di tutte le condizioni in cui governiamo
Perché nessuno ci prenderebbero per matti
Ma di fare questa verifica proponendo delle dei punti di verifica politica quello che Marino ieri ci diceva qui
Riguardo al Sarno
E all'occupazione è uno dei dei modi per verificare la nostra presenza negli enti locali e il rapporto tra quella presenza e la battaglia generale che facciamo per il lavoro e per l'occupazione
E così altre altre questioni noi ci ricordiamo che un anno fa compagni quando preparavamo il ragionamento per il confronto col governo che poi ci ha portato alla stretta finale
Bene noi aveva si preparavano le liste dei comuni e noi abbiamo sollecitato tutti noi
I compagni a dire badate dato che siamo sovraesposti nel rapporto complessivo generale
Cercate di non essere troppo
Troppo duri nella ricerca dell'accordo dell'accordo politico cioè siate tutti sia che unitari in sovrappiù
Cioè adesso noi questa di questo ragionamento che ha fatto qui Bertinotti che io condivido pienamente di una verifica su questo lavoro
Va fatta tenendo conto che anche noi noi noi tutti insieme perché non c'è mai stato uno tranne credo Grisolia cadetto un'altra cosa
E questa cosa è necessario che la commisura diamo bene attorno nel proporre una ginnastica ai nostri amministratori locali e invece di promuovere ci in un'azione per la elevazione del profilo dalla nostra presenza istituzionale volevo dire una cosa sul sindacato essenziale ai fini del ragionamento che facevo prima per parlare e mobilitare la nostra gente
E portarla alla politica ma non c'è tempo io ritengo che la cosa giusta che diceva Bertinotti sulla sinistra sindacale non debba escludere
Non debba escludere e e deve essere naturalmente problema attizzato ma non debba escludere ormai un ragionamento che arrivi alla formazione di un nuovo sindacato in Italia
Diliberto poi Tucci
Nel
Nella giornata di ieri e poi oggi
Abbiamo avviato una discussione interna al partito sempreché compagno Guerrini me lo consenta
Abbiamo avviato una discussione nel nostro partito
Che probabilmente mancava da molti anni
Io credo che questa discussione sia utile al partito
E debba svolgersi appunto come una discussione politica vera
Libera nella quale ciascun compagno individualmente
Si assume la responsabilità
Sulla base della linea politica
Di condividere o meno certi orientamenti
Ma sempre
Con l'intento di mantenere salda
L'unità di questo partito
Il compagno Bertinotti ci ha proposto una relazione impegnata
Importante
Che ha avviato questa discussione
E io vorrei partire da un punto di nella relazione del compagno Bertinotti con la quale voglio costruttivamente confrontarmi
Che il punto poiché mi era già capitato di sollevare e poi è stato ripreso anche ieri la compagnia Cuffaro
Mi era già capitato di sollevare nella riunione del Comitato politico nazionale dopo la crisi
Nella relazione si è parlato della fine della cosiddetta anomalia italiana
E cioè la fine di quel particolarissimo sistema sociale ed istituzionale
Italiano diverso da quello degli altri Paesi economia di mercato economia capitalistica anomalo perché per una lunghissima fase per decenni la presenza di un grande e autorevole e prestigioso radicato Partito comunista e di un sindacato confederale di classe
Avevano consentito di fare avanzare sia sul terreno sociale che sul terreno della libertà
La nostra società in senso positivo e anomala per altri versi per la presenza di una Costituzione repubblicana sicuramente non connotata secondo i caratteri delle tradizionali costituzioni borghesi
Chiudo ora questa anomalia per entrambi i motivi sotto entrambi gli aspetti tende come appare chiaro a tutti
A terminare
Che cosa resta
Oggi di questa anomalia di quell'anomalia che ha caratterizzato dal dopoguerra in avanti sino alla fine degli anni settanta il nostro Paese
Di quell'anomalia secondo me resta oggi proprio Rifondazione Comunista
Senza enfatizzare naturalmente il ruolo del nostro partito non è certo questa la sede per fare tramite la propaganda
Ma Rifondazione Comunista rappresenta ancora oggi la anomalie a sera rispetto al quadro complessivo che si sta delineando in Europa
Politico e sociale
E resta tanto più come anomalia proprio perché Rifondazione Comunista per una somma di circostanze
E oggi in una situazione determinante rispetto al Governo nazionale
Ora il giudizio che è stato dato sul governo sull'attività del governo
E un giudizio molto severo
E io mi sento di condividere il giudizio molto severo
Vorrei dire che c'è il rischio di un impantanamento
Dell'attività del governo che pure aveva dato e credo che questo a parte appunto i compagni
Della minoranza interna questo giudizio era largamente condiviso aveva dato questo Governo una prova di sé
Da noi giudicata complessivamente positiva nel primo anno di vita con la prima finanziaria
Oggi c'è il rischio di una involuzione
E a questo proposito io propongo
Ai compagni della direzione del partito
Che alla luce
Delle ultime vicende delle Ferrovie dello Stato
Che uniscono alla inefficienza
La colpevole connivenza con le decisioni di licenziamento di lavoratori io propongo la direzione del partito
Che si avanzi un'azione politica molto forte nei confronti del ministro dei trasporti Burlando del quale io credo che il nostro partito dovrebbe chiedere le dimissioni
Ma in questo quadro ma in questo quadro
Con questo giudizio severo sulla china sulla china che può prendere questo governo
Rifondazione comunista ASVO
Do
Svolge e può continuare a svolgere
Un ruolo importante
Il compagno Nesi ha ricordato l'intervento di ieri pomeriggio
L'influenza
In varie diverse fasi che noi abbiamo ottenuto
Rispetto all'attività del governo l'influenza
E abbiamo ottenuto una influenza siamo riusciti a esercitare un'influenza sul governo
In una situazione molto complicata
Perché è una situazione senza nessun movimento di massa all'estero
Badate che questo il punto secondo me di fondo
Rispetto ai compagni che giustamente evocano la necessità di creare conflitti sociali e movimenti di massa
Io vorrei ricordare
Che tutti i risultati da noi ottenuti si sono ottenuti
Per così dire in cui attraverso conflitti dall'alto
Non attraverso una pressione della società civile o movimenti di massa o scioperi
Noi abbiamo tenuto i risultati esattamente attraverso conflitti di natura istituzionale
Badate quando noi diciamo oggi e io sono d'accordo
Noi dobbiamo ottenere che il Governo inverta l'attuale logica
Si passi alla fase due la fase riformatrice
E io figuriamoci non sono sono d'accordo lo credo che vada fatto su questo un pressing molto forte
Ma noi siamo trentaquattro alla Camera determinanti ma trentaquattro ma fuori dal Parlamento
Ci sono movimenti di massa che chiedono al governo questo
Come possiamo vincere
Nello scontro con il governo
E dobbiamo vincere dobbiamo cercare di vincere ma come possiamo vincere se viene limitato solo al momento istituzionale e parlamentare questo conflitto
Questo il nodo che abbiamo di fronte
Perché vedete
Nella relazione del compagno Bertinotti si dice giustamente il lavoro rischia di essere espulso dalla politica
Beh ce unico un'unica realtà
Che vita questa espulsione e della nostra presenza proprio dentro la maggioranza
Noi abbiamo ottenuto è stato detto le trentacinque ore perché siamo stati determinati verissimo se noi non avessimo avuto la determinazione di arrivare sino alla crisi tutti insieme noi non avremmo ottenuto le trentacinque ore
Vorrei ricordare i compagni tuttavia che noi le abbiamo ottenute perché eravamo determinati ma anche perché eravamo determinanti
Perché altrimenti noi potevamo essere determinati quanto ci pareva ma se non fossimo stati determinanti per la sopravvivenza del governo le trentacinque ore non le avremmo avute
Dunque il punto il punto e esattamente quello di tenere insieme
Il tema
Della nostra presenza nelle istituzioni in questa particolare collocazione parlamentare con la costruzione fuori dalle istituzioni di un movimento di massa
Senza il quale senza il quale la nostra collocazione parlamentare rischia di essere ininfluente
Perché alla fine dei conti se tutto si risolvesse in un braccio di ferro tra il compagno Bertinotti in coppa e le il il Presidente del Consiglio
Noi non saremo in grado comunque di spostare i cui libri perché la nostra presenza è quella che siamo trentaquattro alla Camera dove siamo determinanti undici al Senato dove non siamo neanche determinante
In questo senso io credo che sia urgente
E io lo chiedo alla direzione del partito
Di confrontarci liberamente liberamente sul tema del sindacato
Liberamente
Si sono sentite diverse opinioni nella riunione anche di oggi
Io non credo che questa sia la sede
Per affrontarla l'affronteremo in modo schematico e in maniera anche superficiale ma è urgente che noi affrontiamo questo tema non si può andare avanti così
Ma tutto questo ragionamento
Pone il tema che lungamente abbiamo discusso da ottobre in avanti
Che il tema della potenzialità della crisi
Io sono convinto che noi non possiamo mi sembra lo dicesse Ghelli non possiamo usare
L'espressione comunque
Che tra l'altro è di infausta memoria per coloro che hanno partecipato all'ultima fase dello scioglimento del Partito Comunista Italiano
Noi dobbiamo sapere che ci possono essere che ci possono essere si possono determinare le condizioni per cui proprio in assenza di un movimento di massa la nostra presenza istituzionale la nostra presenza dentro la maggioranza può essere così ininfluente
Da riuscire a conta non riuscire più a condizionare il governo
Non soltanto su grandi fatti come l'Iraq e la pace la guerra
Anche su fatti di politica economica
Le trentacinque ore
Se non riuscissimo ad avere la legge sulle trentacinque ore
Evidente la legge il disegno di legge
è evidente che noi ci troveremmo di fronte ad una situazione nella quale non è più compatibile la nostra presenza dentro a questa maggioranza
Dopo l'impegno solenne assunto dal Presidente del Consiglio in house
Ma dobbiamo sapere una cosa cari compagni detto questo
Che la nostra uscita dalla maggioranza di governo
Non sarebbe una vittoria
Sarebbe una sconfitta
Noi possiamo essere
Costretti a uscire dalla maggioranza
Se questa situazione si dovesse determinare e io sarei per farlo senza tentennamenti ma sarebbe una sconfitta
Sarebbe una sconfitta della prospettiva riformatrice dell'Italia
Perché va da sé che al posto nostro
Nella migliore delle ipotesi ci sarebbe un altro pezzo
Del dello schieramento parlamentare
L'operazione di Cossiga mi sembra evidente in questo senso
Ho la prospettiva delle elezioni che io non temo badate in quanto tali non temo l'isolamento non me lo avremmo fatto la scelta di di creare Rifondazione Comunista se avessimo avuto paura dell'isolamento ma certamente non lo ricerco questo isolamento
E il fatto che la nostra condizione odierna crei
Come dire preoccupazioni ai ceti dirigenti alle classi dirigenti
Cioè sia un ingombro sia appunto l'anomalia di cui parlavo prima
Lo dice a contrario
Quello che ha affermato ufficialmente dopo la crisi di ottobre in due interviste impegnate al Corriere della Sera e alla stampa Giovanni Agnelli
Quando Giovanni Agnelli uomo prudentissimo non certamente
Fossa uomo prudente Giovanni Agnelli dice
Bisogna portare sino in fondo il mutamento della legge elettorale sino al maggioritario puro e aggiunge esplicitamente quindi non lo lascia capire dice perché l'obiettivo è quello di espellere i comunisti dal Parlamento con una legge elettorale
Beh cari compagni questo da un lato mi preoccupa
E vedo già tutto le nuvole all'orizzonte del nuovo referendum contro la proporzionale e di questa operazione che supportata dei ceti dirigenti di questo Paese
Quindi da un lato mi preoccupo ma dall'altro lasciatemelo dire mi inorgoglisce Sco come comunista perché vuol dire che nelle istituzioni non stiamo poi facendo così male se Giovanni Agnelli scende in campo per chiedere che noi veniamo espulsi dalle istituzioni medesime
E allora alla luce di questo e mi avvio a concludere noi dobbiamo scegliere che tipo di partito ove
Perché il tipo di partito non è un un fine il partito non è un fine uno strumento di una linea politica
Per cui la scelta del tipo di partito nasce alla linea politica che uno ha
E allora io credo che noi
Che abbiamo bisogno di tante discontinuità rispetto alla storia comunista tante discontinuità
Su questo punto su un punto su un punto
Noi dobbiamo ragionare invece
In una linea che Harry annodi la situazione odierna
Con la migliore tradizione comunista italiana
E cioè quella del partito di massa
Inteso non soltanto cari compagni come un partito grande numericamente grande certo anche quello come è evidente
Perché un partito comunista e di massa se ha una linea politica di massa
Cioè se è in grado di parlare a tutta la società non solo a segmenti della società non solo ad avanguardia della società ma tutta la società a tutti i ceti sociali
A partire dal lavoro salariato che deve restare la base fondamentale
Il nostro ceto di riferimento
Ma che poi parla tutta la società penso all'intervento di Caruso lavora un tono
Ormai sempre più alto eterodiretto autonomamente lo diretto ai ai disoccupati insomma tutta la società i ceti intellettuali oggi drammaticamente in crisi
Si parla tutta la società non solo ripeto a esigue minoranze con le quali dobbiamo ci mancherebbe parlare dialogare e confrontarci ma non è così che si costruisce un partito di massa
E naturalmente questo partito non può non avere appunto perché ispirato secondo me alla migliore tradizione dei Comunisti italiani non può non avere un sistema di alleanze
Nella società appunto ripeto rispetto i ceti ma anche nel mondo politico
Pensate
Se l'obiettivo nostro è portare
Gli esclusi
Della società a contare a non essere più esclusi
Se l'obiettivo nostro è quello di costruire una ipotesi per il futuro di alternativa e non di alternanza
Possiamo farlo da soli
O non è viceversa indispensabile urgente
Costruire un sistema di alleanze
Nelle condizioni date e nei rapporti di forza tra le classi che c'è oggi una società italiane ma indispensabili io non sono appassionato alla discussione se i Democratici di sinistra
Siano oggi
Come dire di sinistra liberale di sinistra socialdemocratica sono altra cosa da noi sono altra cosa danno ormai definitivamente tali
Ma rispetto all'intero schieramento dell'Ulivo cioè alle forze democratiche e su questa categoria penso che ci possiamo trovare tutti noi abbiamo il dovere di avere un sistema di alleanze
Io credo di sì
Ma dati il dovere
Poi ci possiamo riuscire o meno e possiamo persino essere espulsi da questo sistema di alleanze
Possiamo essere espulsi ma sapendo che questa unità non è una cosa astratta L'Unità in una situazione come questa va di pari passo con il conflitto con l'Ulivo L'Unità in conflitto solo insieme intrecciati dialetticamente intrecciate
Non è data una volta per tutte
E noi lotteremo L'Unità
Pazientemente tenacemente anche grazie al conflitto con l'Ulivo
Incalzando sui contenuti l'Ulivo
Anche perché badate noi abbiamo ormai col definitivo anche simbolico cambiamento del simbolo del PDS abbiamo un terreno davanti ad una Pratelli sia davanti a noi per riconquistare pezzi di società dal PDS
Ma lo facciamo solo se incalza siamo sul terreno dell'Unità non se ci isoliamo sedici auto escludiamo
Badate io do poco peso i sondaggi sto chiudendo ovvio da poco preso i sondaggi però i sondaggi indicavano nei numeri ma un trend
In un senso o nell'altro
Noi abbiamo ricominciato a crescere
Sondaggi che pubblicano mensilmente i grandi quotidiani
Ci dicono che noi dopo una fase posteriore alle successiva la crisi
Di calo sostanziale dei nostri consensi
Noi siamo in risalita
Stiamo recuperando nuovamente i abbiamo sopravanzato stando ai sondaggi la percentuale di voti che ottenemmo nel mille novecentonovantasei le politiche
Perché il consenso
Lord usciamo ad ottenere
Tenendo insieme i due aspetti i due aspetti della della nostra politica della strategia che abbiamo concordemente scelto al congresso nazionale
E cioè l'autonomia e l'unità
Nel momento in cui scegliessimo di far cadere uno di questi due corpi della nostra strategia
Noi saremmo credo non compresi dalle masse
Sia nell'uno che nell'altro caso non compresi dalle masse
E badate ed è l'ultimo punto che voglio trattare l'ultimo sia un minuto o meno tutti hanno sforato presidente un minuto solo
C'è un punto nella nostra discussione che ritorna che ritorna costantemente e che intrecciato con tutto quello che ho detto sino adesso
Ed è il punto della dal rapporto tra il partito nella società e il partito nelle istituzione
A tutti i livelli dal Parlamento sino alle i consigli circoscrizionali
Io credo che impostato nel senso di una
Dicotomia tra l'uno e l'altro partito
Noi commetteremmo un errore
Grave anche sotto il profilo passatemi l'espressione un po'rétro anche sotto il profilo teorico
Perché per i comunisti
Le istituzioni non sono un luogo separato
Dalla società
Chiunque abbia anche sommariamente letture ricordi
Le elaborazioni dei comunisti alla Costituente all'inizierà da Terracini
Sa che le istituzioni per i comunisti sono solo uno dei luoghi del conflitto
E dunque la nostra presenza in Parlamento in Parlamento non è
Una appendice di un altro partito o viceversa
In il Parlamento e il look uno dei luoghi fondamentali dove si svolge il conflitto sociale
In modo diverso Michael luoghi fondamentali dove si svolge il conflitto
E badate che proprio nel momento in cui il Parlamento e messo in discussione
Perché le decisioni vengono prese altrove o in sede europea o nelle banche o dei tavoli della concertazione
Noi dobbiamo proprio noi comunisti rivendicare il Parlamento e difendere il parlamento
Come luogo essenziale dove si dovrebbero prendere le decisioni della vita collettiva del Paese
Proprio lo proprio perché nella nostra analisi in Parlamento il luogo del conflitto mentre gli altri non solo luoghi di conflitto solubili decisioni di mediazione tra le classi dirigenti
E allora se questo è vero se questo è vero
Per noi è essenziale stabilire e mantenere un rapporto di unità tra tutte le forze democratiche anche per garantire ai comunisti la possibilità di stare a pieno titolo e degnamente adeguatamente rappresentati dentro le istituzioni a tutti i livelli dal Parlamento i consigli comunali con le leggi elettorali che ci sono oggi in Italia
Perché se noi non facessimo questo proprio il tema dell'espulsione del lavoro dalla politica noi daremo una mano
A questo a questo risultato
Solo la nostra presenza garantisce al lavoro di non essere espulso dalla politica solo alla nostra presenza ed allora questa è una responsabilità che noi abbiamo sulle nostre spalle
è la responsabilità
Che ci porteremo appresso nel corso di questa discussione che io credo debba essere la più libera ripeto che ci chiama individualmente ha scelto
Questa responsabilità io personalmente la sento tutta sulle mie spalle
E credo che il gruppo dirigente fondamentale cioè la direzione del partito dovrebbe fare uno sforzo come hanno già detto altri compagni per evitare che questa discussione termini in una divaricazione
Noi abbiamo non il diritto mai dovere della sintesi
Per salvare questo partito che tutti noi abbiamo costruito e che auspichiamo e lavoriamo affinché duri il più a lungo possibile
Tucci poi Gagliano
Ma compagnie
Condivido sostanzialmente l'analisi che ha focalizzato i nodi essenziali della discussione politica aperta nel nostro partito
E tuttavia questa stessa analisi contenuta nella relazione introduttiva del nostro segretario
Mi conduce a conclusioni che mi appaiono sostanzialmente diverse
Da quelle qui proposte
Mi riferisco a quell'accelerazione richiesta del confronto programmatico
Fino appunto a un aut aut
Perché se è vero e mi appare vero
Che esiste una reale difficoltà di una politica unitaria
Sperimentata tra l'altro nel quotidiano dei governi locali e regionali
E da qui quindi il rischio oggettivo di una divaricazione che già oggi e sui programmi e domani sicuramente investe lo stesso progetto di costruzione di una società alternativa
E se da ciò quindi deriva l'esigenza di riprogettare il nostro rapporto con la società
Stimolando le la capacità critica nei confronti del sistema dato cosa assolutamente condivisibile necessaria per rilanciare un progetto di trasformazione io dico anche culturale ma mi sembra che era contenuto anche questo concetto del ragionamento che faceva Bertinotti
Senza la qualcosa non si può realizzare appunto una politica di riforme esattamente come è stato considerato
Si tratta quindi di capire in che direzione si deve ricostruire questo rapporto con la società e per quale progetto possibile di trasformazione
Io penso davvero che si tratta di individuare il percorso possibile
Il quale aggettivo non deve suonare come rinunciatario ma come realistico
Io credo che qui si scriva la questione del partito di massa come già è stato detto da molti compagni che mi hanno preceduto
Partito di massa quindi come strumento per la trasformazione culturale e sociale
E quindi come argine possibile alla passivity sanzione che vediamo inibire sempre più spesso la pratica della democrazia e della partecipazione
Posto quindi che tale strumento non può certamente basarsi su una mera funzione amministrativa o elettorale
Ritengo e spero di non apparire banale
Che il radicamento di massa e lo strumento Accio adeguato non possa nona vere i connotati
Di quel partito di lotta e di governo mi rendo conto che storici operando prego quindici e sono discussioni riunioni che cosa succede
Prendete posto compagno abbiamo anche una gentile ospite che gli sta riprendendo prendete posto sulle vostre seggiole prego tutti grazie
Dicevo che lungi dal pensare che questo strumento che stiamo tutti cercando in un'affannosa analisi teorica e pratica del nostro agire politico
Questo strumento a mio avviso e sottolineavo il fatto che probabilmente dirò una banalità o forse sono malata anch'io di vetero comunismo
Ma ritengo che non possa non con notarsi con quell'aggettivazione che forse in questo momento non è presente nella nostra analisi ma che io propongo di riscoprire di rivalutare
Che il partito di lotta e di governo che non è soltanto un'affermazione come dicevo banale
Ma mi pare corrisponda esattamente alla fase politica e al ruolo storico che viene assegnato in questo Paese in questo momento e con questi rapporti di forza al nostro partito
Perché debba essere un partito di lotta e di governo mi pare talmente oggettiva questa esigenza
Che non c'è bisogno di spiegare probabilmente c'è bisogno però di calibrare esattamente ragionamento politico che qui è stato fatto da più compagni
Su cosa vuol dire riuscire a stare contemporaneamente in una battaglia politica a livello istituzionale
E in una battaglia politica che trovi un'eco nella possibilità di un consenso popolare diffuso
Dal quale si sostanzia per l'appunto la possibilità di incidere nei luoghi dove le decisioni si formano
E qua Company consentitemi sempre nella mia vena nostalgica di rispolverare un altro concetto al quale io personalmente tengo molto se non viene naturalmente equivocato
Ma io credo che anche l'uso dell'italiano noi comunisti lo dobbiamo come dire
Non temere
Se ci capiamo
A proposito della questione
Di quanto sia opportuno condurre una battaglia politica nei luoghi dove le Forbach dove le decisioni si formano e naturalmente nella società civile cosiddetta io ritengo che noi nella migliore tradizione io
Faccio una breve parentesi io
Ho accolto con molto favore l'invito che ci ha fatto il segretario anche nel ragionamento di carattere teorico che stiamo tentando di avviare
Anche a non temere di rispolverare o di ripristinare di ridare valore
Alle categorie più classiche diciamo della nostra esperienza di Comunisti Italiani e quindi spero di non scatta Rizzardi nel fatto che voglio riscoprire di nuovo i ragionamenti
Come dire le analisi di carattere anche leninista e tollera togliattiano che sono state fatte sulla questione del potere
Inteso naturalmente non come una collocazione fine a se stessa ma come la capacità per l'appunto di incidere nei luoghi dove le formazioni le decisioni si forma
Allora se questo è vero che mi precedeva compagno capogruppo alla Camera è stato molto più lucido di mente questa analisi
Io ritengo che noi non dobbiamo nel sottovalutare ne infatti Zare il fatto che i comunisti incidono anche soprattutto lì dove hanno la possibilità di spostare e determinare decisioni che governi moderati o nazionali o locali non prenderebbero mai
E quando necessario e doveroso un esempio che nasce dall'esperienza della conduzione del partito del Lazio
Vedete la questione che si può certamente sviluppare un lavoro politico importante anche dall'opposizione mi vede perfettamente consapevole convinto ma mi chiedo se nella Regione Lazio
Se non fossimo stati al governo in una difficilissima contingenza in cui la coalizione la compagine che governa fatta da otto o nove forze politiche se si considerano puri raggruppamenti indipendenti bene mi chiedo se in questa difficilissima coalizione
Noi avremmo potuto mai portare avanti la consentitemi il termine la vittoria che abbiamo messo a segno con la questione del superamento definitivo del centro di collocazione di frantumazione dei rifiuti che si voleva fare a Montalto il super inceneritore di Montalto di Castro siamo riusciti con una battaglia forte decisa convinta a spostare anche lì posizioni dei Verdi che si erano impegnati su questa questione in prima persona
Ricollocando nessuna posizione sul ragionamento di maggiore realismo
Ma non è solo questo siamo riusciti proprio in questi giorni c'è una verifica Regione a chiedere ed ottenere alla dal presidente Badaloni che nel Lazio si faccia una conferenza regionale sull'occupazione naturalmente per dare un segnale politico anche al centro al governo nazionale
Sono poche cose sono piccole cose
Potrei allungare l'elenco sulla politica urbanistica sulla sanità sull'assetto del territorio sulle questioni ambientali
Perfino appunto sulle politiche di sviluppo economico e occupazionale nel Lazio non a lungo l'elenco perché non voglio assolutamente dare la sensazione di un ragionamento eccessivamente ottimista ma sono convinto e i dati oggettivi della situazione me lo dicono che se li non fossimo stati appunto al governo
Non avremmo mai potuto ottenere questi risultati allora qui la questione che ponevo prima del potere correttamente inteso e credo che le masse popolari abbiano bisogno di questi segnali di poter raccontare perché altrimenti le battaglie che pure si possono fare condurre con grande nobiltà nella società se non trovano uno sbocco nei luoghi dove le decisioni si formano rimangono fini a se stesse quindi ci portano su quel terreno testimoniale che qui è stato paventato
Concludendo
Un partito quindi che rispetto alla reale situazione data
Cerchi di intercettare il più possibile la domanda fondamentale che pongono le masse popolari
Che a me pare sia quella di non rimanere escluse comunque dai luoghi dove le decisioni si prendono e contestualmente contare
Per organizzare un movimento di opinione è un consenso popolare nella società mi sembrano categoria obbligate alle quali non possiamo assolutamente rinunciare
Io credo che un partito di questo tipo che appunto non disdegna neanche la riscoperta di categorie forse ritenute troppo frettolosamente vecchie superate ma che sono attualissime per l'analisi politica teorica che stiamo conducendo
Io credo che un partito di questo tipo possa risolvere il problema di una rappresentanza radicata nella società di una rappresentanza democratica autentica delle istanze sociali complesse
E Inter seccante sì in un'accozzaglia volte di bisogni indefiniti di questo Paese
Per a vere una reale sintonia soprattutto con la domanda fondamentale che ci viene da ceti popolari deboli che quell'appunto di ottenere risultati concreti seppure parziale
Io credo che questa battaglia non debba vederci esclusi da nessun livello in cui è conducibile appunto una battaglia coerente tenace e autonoma
Per la trasformazione che qui è stato posto comunardi come un obiettivo che naturalmente deve nascere
Per poter condurre in porto alcune alcuni embrioni di riforma della società
Questo è un ruolo che credo in questo momento viene assegnato al nostro partito tra i fatti oggettivi
Io penso che siamo chiamati a svolgerlo
Proprio in quel concetto di partito di lotta e di governo che non mi sento almeno personalmente di aver come dire bisogno di mettere da parte per costruire appunto le condizioni dell'alternativa
A ciò è indispensabile a mio avviso una riorganizzazione del partito che calibri le sue strutturazioni e anche la capacità di intervento e di pratica politica
Secondo le modalità e le condizioni organizzative che insieme dobbiamo reinventare non partendo da zero ma partendo dall'interessantissima discussione che si è svolta riguardo proprio a Chianciano
Concludo dicendo che anche a mio avviso e lo pongo con la massima formalità
Questa direzione debba concludersi con un mandato esplicito al presidente al segretario ma naturalmente a tutti noi di avere la capacità di portare a sintesi le pur diverse opinioni
Che qua naturalmente stiamo discutendo e in questo mi associo
L'ultimo intervento che ho sentito su questa lunghezza d'onda oltre a quello del compagno Diliberto è quello di Ghelli mi associo ai compagni che l'hanno chiesto esplicitamente perché ritengo anch'io che sia assolutamente indispensabile
Se davvero come io ritengo la maggioranza che uscita dal congresso non è variata portare a sintesi questa discussione che pure doveva essere fatta con molta franchezza e naturalmente prendendo ognuno di noi
La posizione che ritiene di dover prendere
Adesso i Galliano poi vinci
Borgo brevissime considerazioni soprattutto per il fatto che vengo tra poco il lavoro politico
Anche per
Per via del fatto
Che vengono da un luogo di lavoro e di lotta particolare che non ho avuto a cantarle mezzogiorno che non ha avuto molto spazio penso dentro questa discussione
Tratteggiata molte volte da versante citarvi penalizzata di natura psicologica sul rapporto tra noi
Il governo non ha avuto peso il peso che doveva vero noi siamo fortemente interessati dal Mezzogiorno almeno dal punto cui esercito direzione del partito
Da seguire sviluppare il per
Inno che meritate per essere poi attraversato Tissot dato fortemente anche da giudizi critici
Ma è un terreno che può vederci tutti impegnati indipendentemente dalle posizioni che abbiamo sulla contingenza
Il Mezzogiorno provai una tale discussione la possibilità che si esca dalle fase delle politiche strettamente redistributive questo è il punto
E non c'è neanche nelle relazioni fra
L'assunzione come asse strategico di questa questione
Da sempre dopo Gramsci il rapporto tra i comunisti e la questione meridionale ha avuto a quella
Il problema l'asse strategico
Ma soprattutto in questa fase questa fase di sviluppo capitalistico dove i nostri avversari
Bene la grande impresa
Misura i suoi livelli strutturazione dei consumi di inseguimento della mano d'opera più basso prezzo
Della strutturazione delle flessibilità della prova dei mercati della fragilità delle istituzioni la misura lì come un territorio ad un nuovo esercito di riserva
Non pesa dentro il partito nella discussione del suo massimo organo diritti non so se al massimo come dirigente dello Statuto comunque un luogo elevato
Nella discussione del partito e questo mitreo
Proprio perché non riesce a chiudere la fase tipicamente di risposta
Dal sindacato della politica che abbiam dovuto per forza di cose fare il momento e la nostra nascita nell'assumere alcune parole d'ordine che erano lasciate sul terreno dal movimento sindacale in rotta
E altre appunto quello talare Tura testi del sistema
Credo che il rilancio della strategia e della trasformazione
Il punto allora è la ricostruzione del rapporto di forza
Che non è un termine quantitativo in termini di rapporto qualitativo con la società e con le istituzioni
La ricostruzione di un rapporto di forza che
Mette in modo conseguente cimenta nello scontro di classe
Non solo sulle questioni dei decreti da votare sono importantissimi quando riguardano la vita di milioni di persone tra dello scontro stesso di classe quello che si gioca nel Parlamento e si gioca
Soprattutto fuori da quale noi siamo di fatto usciti compare
Con le sconfitte degli anni scorsi quella che hanno segnato profondamente le nostre avanguardie e che sono lì annichilite
E dopo dei profonde riformulazione dell'organizzazione della produzione del territorio che ha compiuto l'impresa
Altrimenti se non c'è questa ricostruzione resta anche troppo generalizzata
La scelta di aprire
E di agire
Per una politica di programma che sia fondata dentro la copia riforma è rivoluzione
Un rapporto di forza che oggi riesco già affidato quasi esclusivamente ragione Diliberto ma dobbiamo do nel voler ce n'è alla manovra parlamentare istituzionale a tutti i livelli
Con un partito estremamente sensibili sensibile almeno da quello che conosco che lo Della Campa
E sì ma anche il movimento la capacità di fare movimento e che salvi la contrattazione sociale dentro questo paese largamente sostenuta
Ma non si non ci sposiamo dividere qui il lavoro
Tra quelli che devono organizzare il movimento e da quelli che devono organizzare il lavoro politico nelle istituzioni e dobbiamo farlo tutti insieme scegliendo i capisaldi e portava nelle istituzioni a cominciare dal Parlamento ma non solo di
Intendendo organizzazione sociale del conflitto dovevo pensare dobbiamo stare noi come partito e le nostre mani guardi iscritta di fronte Rifondazione
E il contributo che la Campania il Mezzogiorno
Stanno dando alla strutturazione dell'Europa dei mercati
E dell'attuale caratteristiche del ciclo capitalistico ecco perché
Dobbiamo ritornare sulla questione del rapporto di forza enorme non è di poco conto
E determinante
E non è un contributo fatto solo in termini di caduta dei salari di reddito per le prospettive di lavoro forse questo è il meno
I fatti di questi giorni rendono visibile finalmente anche per le prime pagine dei giornali la guerra di Napoli una guerra che si protrae
Per ogni giorno
Anche quando non sia sulle prime pagine del Maggi dei giornali parlano proprio di questo ma
Che di un atroce funzionante indice creazione tra gli esiti che sono ormai indennizzati dei processi di deindustrializzazione dobbiamo abbattere a Pomigliano
Lo Zen a Palermo
Che sono la disoccupazione norme l'affermarsi del regime del organo rapporto di lavoro fuori dai contratti nazionali e dalle leggi la distruzione del tessuto connettivo
Fornito dal proletariato urbano altrimenti perché si muore senza saperlo in questi quartieri dove manca l'antica disciplina operaia
Nelle sedi queste coniugazione tra questo e l'esplicitazione forte cosciente ormai della crimini criminalità organizzata che si è costituito come soggetto determinante
Nel concreto realizzarsi dei processi di d'modernizzazione del Paese non come fattore tra nel controllo dei suoli delle trasformazioni urbane la raccolta
Primaria finanziaria nella segmentazione di aberranti cultura di aggregazione sociale
è un contributo troppo alto che stiamo dando per realizzare l'Europa dei forti
Nella quale
Di sicuro noi non entreremo
Siamo fuori dall'agenda di governo
Noi non vi entreremo il due maggio in questa Europa anche si diceva il Paese
Nella quale però noi rappresentiamo uno dei fattori produttivi determinanti non ci va il Paese se in me il Mezzogiorno non rimane così distante dall'Europa non si può andare e la sua questione sociale
Che non fa dell'Europa di oggi l'Europa di Maastricht
Di qua Lucio Manisco che può risparmiare con questa almeno il quaranta per cento del contenuto fino al monetario della sua scommessa visto che quaranta per cento il Paese ne resta fuori
Eppure di fronte a un tale grave quadro delle condizioni sociali
Di assenza di una prospettiva non c'è una nostra risposta critica parla dalla risposta del Mezzogiorno non di quella del partito in genere
Non c'è la risposta del conflitto che sia minimamente adeguata
E ne può configurarsi come tale questo sciopero che si stanno vendendo a Napoli nel Mezzogiorno del sindacale del venti che senza avversari che senza piattaforma non si capisce conto che si fa
E tra l'altro mai ha preso anche l'abbrivio di Yasser uno sciopero civile della società civile contro la camorra figuriamoci cosa se ne frega la camorra di questo sciopero
E allora ecco il punto del rapporto di forza
Se il governo ecco sì al governo continuerà annegare
Questa parte essenziale del Paese della nostra strategia che bisogna riformulare su queste questioni annegare gli atti legislativi necessari
Non le promesse per riaprire costo riduzione dell'orario una nuova stagione
Per riorganizzare i diritti le garanzie del lavoro salariale normativo dei lavoratori non solo per rilanciare l'occupazione
E per far ripartire meno queste due cose per a far ripartire l'insediamento dell'agenzia
Investimenti produttivi per ridare tono assistemmo al tessuto economico di imprese del Mezzogiorno certe non vi sono allo stato le condizioni unitaria sinistra nel Mezzogiorno
Nel movimento sindacale tra le forze antagoniste le capacità di una risposta di massa queste condizioni non viso
E allora per lui ecco la risposta nostrana più dell'interrogativo
Che è concreto
Perché con dentro questo interrogativo noi ci giochiamo il fatto di far tornare alleanze sociali del Mezzogiorno le rivendicazioni sociale del Mezzogiorno dentro il quadro programmatico del governo perché oggi ne sono fuori
Non c'è il problema per noi se rompere o meno noi siamo già fuori dalla risposta del governo se queste due
Questioni per lo meno non sono non hanno esito positivo allora non c'è una scelta che sia possibile al di là della partecipazione di ognuno di noi
Come vi partecipiamo al dibattito interno
Che è quella che ci porta a sperimentare
Nelle contraddizioni alta infinito
Una strada nuova
Che non si affidi unicamente alle politiche redistributive che per noi è mezzogiorno Soro ormai prive di qualsiasi attuazione ed è la linea dell'identificazione del lavoro salariato
Dei movimenti organizzati dei disoccupati dei lavoratori che oggi ha giù agiscono anche sul terreno delle manifestazioni di massa come frantumi delle sconfitte degli anni scorsi
Nella risposta al dramma di lacerante della disoccupazione da indicare alle nostre avanguardie oggi umiliate nelle fabbriche di Pomigliano di Santa Maria Capua Vetere di Castellammare non può essere quella dei lavori socialmente utile che ci sta dando il Governo di cui gioisce solo Bassolino a Napoli
Del lavoro modernamente arretrato che sfottono i canti nati gestiti dalle grandi aziende
Disse del bisogno di grandi investimenti di duraturi Investimenti per far riprendere l'attrezzatura di ciclo della ricerca della formazione della produzione
In settori ad alta strategia che hanno abbandonato il Mezzogiorno
Ed è la battaglia allora per spostare i margini del profitto e gli equilibri finanziari del Paese
Ed è questa la battaglia che deve essere aperta ed assunta dal livello nazionale il partito noi chiamiamo il partito su questo confine meridionale
Nella politica nazionale
Altrimenti non avrà alcun senso compagni perno il perdono di senso le parole stesse che stiamo dicendo qui
Per noi parlare nel Mezzogiorno di partito comunista di massa di partecipazione politica unitaria sinistra di fase delle riforme e della trasformazione di quanta chiudo con la vicenda sindacale
è del tutto evidente che per noi per noi la questione sindacale non so se ci può essere un altro ragionamento a Torino a Milano
Diteci Siva
A Napoli e in Campania non si può attendere l'esito di un nuovo lungo dibattito interni
Non si può attendere noi non lo attenderei proporremo un'altra cosa a partire dalla cantante daremo vita ad un'esperienza sì che può essere anche come contributo alla ricerca nostre di tutti quanti
E che non chiede a nessuno tiri di rinunciare alle proprie appartenenze
Ma chiameremo le comunisti comunisti tutti i luoghi simbolo sindacali a scegliere un nuovo spazio un proprio spazio di tutte quante di tutti quanti questi comunisti comunisti DVD sindacali
Diversi che sia aperto a tutte le sensibilità di antagonismo sociale
E che sia fondato sulla selezione di punti una piattaforma non da una scelta ideologica per il lavoro e la ripresa produttiva e per avviare il movimento generale di Massa dei lavoratori dei disoccupati e per aprire una vertenza con il governo regionale e nazionale e contro il padronato
Vinci poi Ricci
Ci mettiamo adesso finito vinci mettiamo facciamo il punto situazioni
Io concordo molto
Con con una relazione che ha presentato a questa direzione nazionale il compagno Bertinotti e per una quantità di di ragioni grandi o meno grandi per
Che che cercherò abbastanza rapidamente di diversi porre d'accordo intanto con il le proposte della relazione
Cary aggiustano ricca liberano l'orientamento del partito sul sindacato
Son molto d'accordo sulla necessità di un bilancio di una discussione attenta nel partito sulla nostra esperienza nelle giunte ma non voglio dilungarmi diciamo su più dati su elementi particolari
Sono molto d'accordo con la valutazione preoccupata che Fausto da a proposito dell'andamento del nostro rapporto con il Governo con l'Ulivo ancor più con il PDS
Che ma a me pare significhi molto questo
Preoccupazione non semplicemente su come stanno andando le cose su questo mi pare siamo d'accordo tutti
Ma sul fatto che stanno operando a proposito del fatto che stanno operando fattori impotenti
Che intendono questa maggioranza parlamentare a condurla alla crisi e attendono alla costituzione di di una maggioranza di Riccardi o forse elezioni anticipate che poi porteranno ad un altra ad un'altra maggioranza
Concorrono a questo il contributo che tentò di dare a questa discussione concorrono vanno in questa direzione
Elementi negativi
Di dimensione di di qualità non soltanto nazionali ed internazionali europei la relazione neanche neanche parlato noi abbiamo registrato nei tempi discorsi con molta soddisfazione
Vari dati per esempio nel quadro europeo più o meno recenti
Abbiamo registrato la crisi della destra neoliberista in Europa e dunque il fatto che questa cominciato da qualche tempo a questa parte a sgomberare le posizioni di governo essere sostituita con la socialdemocrazia con maggioranze di sinistra come la sinistra moderata con coalizioni di centro sinistra a seconda dei vari Paesi registrato con soddisfazione questo abbiamo registrato con soddisfazione gli scollamenti interni crescenti alla socialdemocrazia europea come riflesso della drammatica crisi sociale nella quale la destra neoliberista ha buttato all'Europa in Gran Bretagna ha vinto Blair ma in Francia ha vinto una coalizione di sinistra guidata da Jospin ecco il Partito comunista francese
Ma ora vediamo come all'interno della socialdemocrazia europea stessero stia montando un'attitudine e tende a prevalere a chiudere il varco spesso aperto da da Jospin dall'esperienza da questa esperienza francese
Il comportamento attuale per esempio del di Blair del del governo laburista britannico
Tende
Non posso essere lungo e dettagliato a a spostare
Attraverso la presidenza dell'Unione Europea Traverso
L'azione all'interno dello schieramento socialdemocratico attraverso i rapporti con il Partito democratico degli Stati Uniti a dislocare il complesso della socialdemocrazia europea supposizioni liberaldemocratiche e e strettamente raccordate agli orientamenti del partito democratico degli Stati Uniti e visto addirittura come poi elemento di riferimento di guida di un nuovo schieramento di sinistra moderata fissi ma liberale planetaria
In Germania
Il percorso della politica li sta portando la candidatura di Schroeder cioè della componente dell'esponente più significativo della componente più moderata di quel partito alla cancelleria in vista in occasione delle elezioni che ci saranno alla fine di settembre in quel Paese molto probabile che ci sia una vittoria
C'è una sconfitta di Kohl della destra una vittoria della socialdemocrazia e di altre forze di sinistra in in quel contesto cioè con molta duttilità
Attraverso un complesso di percorsi ma anche molto rapidamente e con molta decisione determinazione coraggio politico
Ci stanno costituendo attraverso gli attori che ho sommariamente città sto nella crisi dalla destra neoliberista e in Europa le modalità della prosecuzione
Sostanziale degli orientamenti della destra neoliberista in Europa con nuovi governi appunto a a conduzione socialdemocratici
Se questo percorso andrà avanti linearmente
Attraverso vari passaggi nel corso di quest'anno
Nelle Ranno difficoltà enormi per la maggioranza di sinistra in Francia per Jospin per il suo programma
Direi che sono queste no non solo queste macché queste ragioni
Che non possono indurre Rifondazione Comunista attentare adesso adesso a settembre sarà troppo tardi quest'estate sarà troppo tardi di forzare la situazione qui in Italia
E cioè di imporre elementi significativi di svolta riformatrice come è stato detto le trentacinque ore le politiche occupazione eccetera eccetera
A settembre se le cose che ho accennato andranno avanti linearmente
Noi ci troveremo con uno schieramento socialdemocratico dominante in tutta quanta l'Unione europea che metterà in ginocchio io spero non e che pratiche era il patto di stabilità
Pratiche ora agli orientamenti dell'Oriente dell'Organizzazione mondiale del commercio pratiche era l'accordo multilaterale sugli investimenti dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo in Europa
Andrà avanti cioè sull'indirizzo neoliberista che abbiamo conosciuto in questi dieci o quindici anni
Pratiche era politiche economiche e sociali che continueranno a produrre la semi stagnazione
Economica dell'Europa e il fenomeno della disoccupazione di massa non solo non verrà combattuto ma crescerà si dibatterà ulteriormente
Continueranno di conseguenza rispetto a tutto ciò gli attacchi allo stato sociale i ridimensionamenti più o meno striscianti o più o meno consistenti della spesa sociale
Continueranno le politiche
E verranno addirittura rilanciate le politiche di flessibilità del lavoro
E dunque un minuto ancora
Quasi finito
E dunque
Se noi non tenteremo di forzare adesso la situazione e non tireremo a casa dei risultati significativi finché tenti rinnovò attraverso l'Italia e la Francia di costituire un'altra posizione almeno penso Nancy realmente nel nel quadro europeo a settembre o verso la fine della no e noi verremmo cacciati via da questa maggioranza di governo e D'Alema sta già preparando adesso la strumentazione necessario per per fare questo
E naturalmente noi dobbiamo tentare di forzare adesso la la situazione di ottenere risultati significativi ma poi dovremmo anche fare un bilancio del risultato
E tutto possiamo permetterci a mio modo di vedere di arrivare senza combattere o combattendo molto male
Alla fine di quest'anno lasciando tutto sommato consentendo
Da alle componenti moderate al PDS nel contesto dell'Ulivo della maggioranza
Di portare avanti e di muoversi nel senso dell'itinerario che ho detto e poi a quel punto registrare una sconfitta ed essere allontanati per iniziativa degli altri sarebbe veramente la rotta
La rotta di Caporetto
L'ultima cosa che volevo che volevo dire
Esprime un accordo
Infine con quella che a me poi sembra la parte centrale della o più impegnata della della relazione di Bertinotti
E c'è la proposta di un passaggio in avanti
Del profilo culturale e strategico di questo partito lo dico molto francamente che lo liberi
Dai molti elementi negativi e frenanti obsoleti o errati della sua tradizione politica prevalente
E dico questo anche perché sono convinto che nella sua tradizione politica prevalente sono molti elementi secondi
Ma che non riescono a dispiegarsi pienamente in tutta la potenzialità dei loro affetti proprio per e sono mescolati impastati assieme elementi che che non funzionano più ha messo in alcuni casi che abbiano efficacemente funzionato in passato
è un partito deve liberarsi lo dico molto francamente di quel moderatismo possibilista
Prudente
Lo dico a malincuore che c'è a quei compendiato per esempio nel suo recente intervento il compagno compagno Diliberto
Non non andiamo a costruire nessun partito radicato attraverso quell'itinerario con quei linguaggi con quelle metodologie con quella prudenza estrema
Astratta Zen è ricca
Non non andiamo a costruire per quella strada anzi ci hanno antirapina anzi allontaniamo
Ancor più di quanto non siamo lontani in questo momento da possibilità reali
Che pure ci sono esistono come potenziale nella società italiana di espansione della presenza del partito di radicamento nella società da parte del partito
Di capacità di aprirsi da parte di questo partito di capacità da parte di questo partito di portare al suo interno le decine o anche centinaia di migliaia di giovani che simpatizzano che simpatizzano per
Adesso abbiamo detto Ricci e facciamo il punto dopo Ricci rimangono iscritti a parlare sedici compagni
Noi dobbiamo prendere qualche decisione
Calcolando intatta la media cinque interventi allora
Per dare la parola questi compagni occorrerebbe tre ore
Oltre alla replica del compagno fino
Il tempo che sarà necessario per la replica
Quindi si tratta di vedere se se perché
Si può anche dire invece di tre ore e andiamo avanti due ore però in questo caso occorre che qualcuno vi confermo ritenga di doversi
Rovesci ritirare non
Rinunciare tempi purtroppo sono stati sforati da moltissimi interventi quindi e quindi adesso non sento e quindi adesso noi ci troviamo in questa situazione
Cosa dobbiamo decidere io ma ovviamente mi rimetto ai compagni della direzione
Per quanto riguarda il tempo
Va bene
Allora se i compagni sono d'accordo noi andiamo avanti fino alla fine bellissima
E quello bisognerà vedere se ritrova adesso cercava qualcuno non so se
Sì della
E
Va bene allora mentre qualcuno organizzerà la possibilità di avere qualche panino andiamo avanti dalla nostra discussione quindi Ricci dopodiché Turigliatto
Proprio all'inizio in apertura della relazione del segretario era contenuta una proposta
Molto impegnativa per il nostro partito che forse non ha avuto un sufficiente peso nel corso di questo nostro dibattito cioè quella di avviare un percorso
Di medio periodo attraverso una successione i passaggi di discussione di elaborazione di approfondimento per giungere alla definizione di un programma generale di un programma fondamentale del partito
Io credo che questa proposta sia necessario
Pertanto la condivido
Credo anche che dobbiamo essere consapevoli della portata di una proposta di questo tipo
Perché avviare un percorso che ci porti alla definizione di un programma fondamentale del partito vuol dire non solo discutere concretamente degli obiettivi strategici generali del partito stesso
Dei soggetti sociali e politici che noi intendiamo costruire mobilitare coinvolgere in questo progetto di trasformazione ma vuol dire anche come peraltro era contenuto nella relazione del compagno Bertinotti discutere della natura stessa del partito in qualche modo vuol dire
Definire un nuovo atto fondativo del partito
Perché questa è la porta della dimensione che sempre storicamente o hanno avuto le discussioni intorno ai programmi fondamentali generali dei partiti
Del movimento operaio
è una tradizione cui è stato il programma fondamentale tipica della tradizione socialista e socialdemocratica del movimento operaio
E io credo che non sia un caso che oggi in questa fase storica sia un partito comunista che si ponga questo obiettivo
Perché è vera l'analisi che nella relazione era contenuta
è vera particolarmente in Italia
Che oggi la sinistra moderata tende a fuoriuscire da quella tradizione dalla tradizione del movimento operaio e se questo processo si concluderà vorrà dire che rimarrà soltanto il Partito della Rifondazione Comunista la sinistra antagonista in Europa a poter rivendicare integralmente l'eredità
Del movimento operaio
L'eredità della sinistra socialista socialdemocratiche comunista io credo che non dobbiamo nove Haver timore di questo
Dobbiamo renderci conto
Della novità dell'epoca storica in cui viviamo
è questo il processo della rifondazione comunista oggi detto ma affermare che la sinistra moderata
è ormai fuoriuscita da quella tradizione non vuol dire come qualche compagnia ha sostenuto la compagnia salvato arrivare
A dire che oggi è l'unica sinistra è quell'antagonista l'unica sinistra in Italia e a Rifondazione comunista
Perché sono esistite in passato
E possono continuare a esistere
Sinistra e che non si riferiscono alla tradizione del movimento Ispo per aglio sinistre che non hanno radici di classe possono esistere oggi ieri sono esistite possono esistere domani Sinistra liberale
Mi sembra che c'è un pizzico di integralismo nel sostenere che l'unica sinistra sia quella che proviene dal movimento operaio certo per una fase storica
La crescita dell'organizzazione e dell'egemonia culturale del movimento operaio
Di tradizione marxista ha costituito l'unica sinistra anche se sotterraneamente all'interno stesso delle organizzazioni del movimento operaio convivevano culture e pratiche che provenivano da una sinistra non di classe
Questo è stato vero in una fase storica oggi
Può non essere più vero e i fatti
Ce lo stanno dimostrando e questo non deriva soltanto dalle trasformazioni strutturali che sono in corso non deriva affatto dalla scomparsa del movimento operaio del proletariato
Può derivare semmai dalle sconfitte e dai fallimenti che tutti i progetti di trasformazione sociale interni a questa tradizione hanno subito negli ultimi anni
Non solo quello comunista ma anche quello della tradizione socialista e socialdemocratica
Indubbiamente un project un processo di questo tipo
Necessariamente ci porta a ragionare sul problema fondamentale di questa fase storica io credo all'interno della sinistra e cioè quello del rapporto che esiste tra la sinistra anticapitalista la sinistra antagonista
E la sinistra moderata e la sinistra liberale cioè il problema che qui al in Italia in Rifondazione comunista e il problema dell'unità dell'autonomia su cui si è svolto prevalentemente questo dibattito
Ora io credo che a livello strategico non ci siano dubbi che il rapporto tra la sinistra anticapitalista e la sinistra moderata è un rapporto conflittuale
è un rapporto conflittuale perché si snoda sul terreno dell'egemonia
L'obiettivo di entrambe le sinistre la trasformazione dell'altro per renderlo compatibile con se stesso e con i propri figli e di conseguenza
Il rapporto è un rapporto necessariamente di tipo conflittuale sul piano strategico
Il problema politico immediato che abbiamo di fronte
E come si traduce questa conflittualità strategica nelle scelte politiche concrete quotidiane del breve periodo
In termini forse vecchi ma io credo che ancora possono definire la questione che rapporto si instaura tra la strategia e la tattica
La conflittualità strategica che esiste tra la sinistra anticapitalista e la sinistra moderata implica necessariamente in ogni singola fase in ogni singolo passaggio una conflittualità
Anche nel breve periodo
Io credo che una risposta univoca e definitiva questo tema che il tema fondamentale dell'attuale fase storica all'interno della sinistra non è questa risposta non è univoca e definitiva perché tante sono le variabili che possono influenzare la risposta
Non ultima variabile io credo che sia anche l'assetto istituzionale al cui interno si svolge questa sfida per l'egemonia
Questa sfida per l'egemonia non si svolge soltanto in Italia tra sinistra antagonista e sinistra moderata in questo senso forse certe analisi sull'anomalia della star realtà italiana dovremmo riconsiderate le si svolge in Europa
Anche in quei Paesi dove non esiste una organizzazione politica autonoma della sinistra antagonista come in Inghilterra questa competizione
è presente
E indubbiamente anche l'assetto istituzionale
Del sistema politico
E più in generale l'assetto istituzionale del sistema sociale penso al problema del sindacato influenza il modo in cui la sinistra antagonista risponde a questa questione
Non dimentichiamoci poi che questa questione è presente non solo per noi ma anche per la sinistra moderata e liberale è presi non è una questione quella del rapporto tra le due sinistre che pertiene esclusivamente alla sinistra antagonista
è un problema che è presente vivo anche all'interno della sinistra liberale
Oggi per noi questo problema sì traduce nel problema del governo ed è questo quello di cui abbiamo discusso in questi mesi del Governo a tutti i livelli a livello nazionale a livello locale
La domanda che pongo è possibile avere un approccio laico a questo problema del Governo
Evitando cioè le assolutizzazione nella risposta a questa questione assolutizzazione che pure sono presenti fra di noi
Da un lato l'assolutizzazione di chi traduce immediatamente la conflittualità strategica in una esigenza sempre e comunque di rompere
Il rapporto tattico politico con la sinistra moderata ma dall'altra può essere presente al nostro interno anche la risposta assoluta di chi invece ritiene che questo rapporto sia pure nell'ambito di una conflittualità strategica deve sempre e comunque esiste
Io credo che entrambe queste modalità di approccio assoluto
Nascondevano
Una carenza di autonomia politica
Nel senso che entrambe si affidano pressoché esclusivamente sulla modificazione dei rapporti di forza sociali
Per impostare e risolvere il problema dell'egemonia
Entrambe sia pure specularmente opposte
Evitano il problema della ruolo della politica della nostra politica la politica di trasformazione nella modificazione dei rapporti di forza sociale perché da un lato si dice
L'unico mezzo per sviluppare un movimento sociale quello di prendere con nettezza le distanze da un Governo
E da forze politiche che non perseguono la prospettiva della trasformazione dall'altra si dice che soltanto se esiste un movimento di lotte sociale possibile
L'autonomia politica nelle scelte del partito io credo che invece un approccio laico a questo problema lo dobbiamo avere e l'approccio laico era quello che noi abbiamo sostenuto sin dall'inizio di questa esperienza l'abbiamo addirittura definita una rivoluzione epistemologica nella tradizione dei Comunisti italiani
E cioè quella della centralità dei contenuti e dei programmi
Perché in effetti era una rivoluzione sapremo epistemologica
E ancora vera questa impostazione
E concludo se la riteniamo vera come io ritengo debba esserlo perché l'unico modo per evitare
Le due derive allora noi dobbiamo fare un passo ulteriore nel nostro dibattito nell'ambito di questa discussione generale che dovremo avviare che ci porterà alla definizione di un programma generale del partito un passo avanti nella discussione che consiste nella valutazione concreta
Dei programmi che noi perseguiamo nel break nel breve periodo
E nella valutazione concreta dei risultati che sulla base di questi programmi
Dovremmo avere cioè dovremmo Richter rivendicare cioè una discussione astratta intorno a questo problema credo che porterebbe ad una inutile l'accelerazione teorica
Con conseguenze imprevedibili prevedibile all'interno del nostro partito
Su questa questione quindi concludo
Abbiamo una discussione il più possibile laica e centrata sui problemi concreti che noi abbiamo di fronte proseguendo la discussione generale che indubbiamente dovremo portare avanti
Allora Turigliatto e poi zuccherini
Una prima sul dibattito a me pare che se anche non volessimo discutere discutere di cose di fondo
La difficoltà della situazione politica le difficoltà anche nella linea politica che abbiamo portata avanti negli ultimi due anni
è un'altra elementi infine che a me pare molto difficile che
I compagni nei luoghi di lavoro ovunque del partito i militanti di base possono reggere una situazione così difficile senza avere un po'più qua più chiaro il quadro strategico di fondo
Tutte queste cose mi pare che ci obbligano a riaprire il capitolo della riflessione strategica e il capitolo della rifondazione se no non regge Remo come partito d'altra parte diciamo
Ci siamo stati trascinati in qualche modo in questa discussione allora tanto vale dargli secondo me un quadro definito per questo alcuni compagni hanno proposto la Conferenza di programma non respingete la soltanto perché l'hanno proposto i compagni della minoranza
è una ipotesi seria è l'unico modo perché non ci sia solo meccanismi di conta perché non siamo Nice tutti sappiamo che ritornati a casa qualche meccanismo di conta chi sarà dappertutto
Se non definiamo un dibattito di discussione politica strategica avremo solo questo e non invece un dibattito politico di fondo che può essere utile e può far crescere il partito
Quindi pregherei veramente che la segreteria facesse alla fine una proposta
Se si dice non la conferenza programmatica qualcos'altro ci sia una proposta però precisa sul quadro il dibattito se no avremo solo scontri di gruppi dirigenti battaglie di acquisizioni delle pedine le discussioni peggiori quello vuole andare al governo quello avendo dei centri sociali le conosciamo tutte beni inutile che qui diciamo altre cose poi sappiamo che essi riproducono quindi io vorrei veramente che ci sia un quadro formale di apertura della discussione politica
Due sulla questione al governo
Hanno già detto cose condivisibili e altri compagni io credo che c'è un giudizio se è vero da parte anche di altri compagni che prima non hanno avevano un altro giudizio altre speranze sul governo spesso credo che non si tiri fino in fondo le conseguenze da parte di molti compagni mi pare soprattutto che alla fine per coloro di noi che dicono no non possiamo assolutamente rompere ci sia dietro l'idea almeno a Banzato questo argomento che oggi non sarebbe capito a livello di massa
Ci sono settori di massa che non arriverebbero a comprendere il nostro gesto e quindici il risolveremmo questo è diciamo così l'argomento più forte che viene portato rispetto a questo però nello stesso tempo mi pare che qui molti compagni hanno cominciato prima una volta era solo quella minoranza ma a capire che siamo sulla linea molto sottile
In cui i nostri rapporti con le esigenze più profonde delle masse che vogliamo esprimere a cui vogliamo dare una sponda politica
Queste esigenze più profonde sono in qualche modo in contrasto totale e aperto con una politica del governo che non riusciamo a cambiare io dico
Che non ce la facciamo cambiare non per caso vista composizione e natura e e i rapporti di forza e che questo è un sottile veleno che si sta insinuando dentro la nostra azione politica tende cui anche l'argomento che alleni avanzato con molta forza da alcuni compagni che oggi invece la Banzato con molta più calma direi di dire che la nostra collocazioni ci aiuta è una leva alla costruzione dei movimenti di massa ebbene io credo che dobbiamo tirare a fare il bilancio dopo due anni rispetto a questo tipo di di cosa
Io non dico che diciamo così un'altra collocazione automaticamente è la lotta in movimento no dico che però non siamo riusciti a sbloccare la situazione e che i movimenti parziali realmente esistenti
Sono contro la politica del governo
Che noi portiamo cioè che che che che noi sosteniamo è una contraddizione forte d'altra parte non è più un Turigliatto Grisolia o qualcun altro che lo pone qui sono tutta una serie di compagni alla luce delle cose che si stanno producendo e quindi c'è in qualche modo la necessità di mettere mano a questo e e così andiamo così controcorrente sino sì e no io continuo a pensare che oggi se noi non riusciamo a dare a provare a dare un quadro di lettura della realtà effettiva non quello che vorremmo che questo governo diventi rifondato riformatore ma quel che è quel che ha fatto e quel che fa in relazione al processo di stabilizzazione
A me pare che rinunciamo un po'è un ruolo puramente i testimonianza questo io penso che sia un problema di ruolo della gente di fondo nel nostro partito di provare arrivi orientare rispetto a questo tipo di cose perché se no la credibilità dell'alternativa non c'è
Noi siamo obiettiva dentro dentro il gioco dell'alternanza rispetto a questo tipo di cose e chi processi di interiorizzazione di questo meccanismo da soluzioni non son semplice perché i rapporti di forza sono disastrosi lo sappiamo però di questo stiamo riflettendo
Questo il senso della nostra discussione politica in questo senso tutti siamo chiamati a ripensare diciamo a un a decisioni che abbiamo preso legittimamente un anno un anno e mezzo fa ma oggi degli elementi di verifica dei cambiamenti si sono realizzate e sullo stato d'animo le delle masse c'è un'interiorizzazione della sconfitta profonda
C'è arretramenti non credibilità ad un progetto di alternativa ma c'è anche di fenomeni sui quali varrebbe la pena di riflettere un po'di più
Movimenti parziali ma noi abbiamo derubricato accantonati il fatto che nonostante non ci fosse nessuna sponda politica
Nessuna sponda sindacale al momento del voto sull'accordo sullo stato sociale tra Confindustria e governo e sindacati del venti per cento ha votato contro dei lavoratori ha votato contro
E Alternativa sindacale l'area dei Comuni stanno dirlo già detto di votare a favore piuttosto queste valori e lo l'orientamento e composizioni diciamo leggermente differenziate
Allora qui non è in gioco il problema che il partito ha fatto un accordo che poteva avere tutta una serie di considerazioni tattiche per fa io non ero d'accordo ma è una dimensione però che i nostri compagni in quanto i militanti sindacali e di fabbrica non si siano orientati per rapportarsi alle esigenze più profonde anche le pulsioni e i lavoratori questo
è un segnale negativo anche se poi molti compagni molto gruppi hanno sono stati poi alla base della costruzione di quel voto critico quel voto critico allora ripartiamo da qui
Io posso essere d'accordo sul titolo che è stato prospettato la sinistra sindacale ma io vedo questi problemi qui uno il gruppo dirigente tutti diciamo tutti devono andare con umiltà dei nostri militanti sindacali dire abbiamo fatto parecchie stupidaggini
E rimettersi a discutere con loro due
Per costruire un'area della sinistra dentro la CGIL conflittuale con questi gruppi dirigenti fortemente conflittuale
Con capacità però di non essere semplicemente una bandierina
E noi abbiamo troppi compagni che sanno lavorare solo come bandierine
Ma con un rapporto forte con i lavoratori con una capacità di lavoro sindacale
Ricostruirla certo questa sinistra sindacale stessa quindi non subalterna da una parte e non ghettizzato atto programmatorio intorno una bandierina di partito vogliamo discutere con tranquillità ai compagni
Di tutto questo perché non è molto facile perché gli altri cioè i quadri del PDS dei sindacati sui luoghi di lavoro in genere
Non solo nell'amministrazioni come diceva niente io sono più bravi di noi sono ancora più bravi di noi e c'è un lungo lavoro da fare e questo si gioca l'egemonia poi alla fine e la credibilità e aggiungo un'altra cosa che questa
Che
Questi compagni che lavoro Lorenzo confederali CGIL in particolare
Qui non è stato detto ma c'è il problema del rapporto con i fermenti che ci sono alle stelle parzialissime limitati dei sindacati autorganizzati del sincopato diede e degli altri in cui c'è un problema di contatto diciamo di pratica
Politica politica sindacale
Comune però io vedo solo le barriere ancora rispetto a questo ma il gruppo dirigente per convincere a mettere insieme a lavorare tutti questi company tutte queste compagnie Company demandare lo ripeto con una certa umiltà perché delle stupidaggini sono state fatte e coi compagni bisogna ricreare in primo luogo un rapporto di fiducia tra il vertice del partito e questi compagni e poi tra le varie aree di questi compagni infine l'ultima cosa il rapporto si fa ultima cosa detta sloveni rapporto tra
Riforme rivoluzione trasformazioni
A me pare che noi abbiam detto questi in passato siamo credo tutti d'accordo che c'è un quadro socio economico involutivo di controriforma economica e sociale
E questo il processo neo liberale della del neo liberista della mondializzazione
Abbiamo detto che era loro dei margini di manovra di riforme se non vado errato
E allora alle domande che sono state poste io rispondo schematicamente così
Serve una lotta per delle riforme io rispondo sì serve una lotta per difendere le conquiste passate e serve una lotta perché da altro intendendo con riforme rispondere ai bisogni esprimendo l'in contenuto ai bisogni più profondi delle masse stesse
è giusto chiedere a questo governo che risponda a questi bisogni vogliamo le trentacinque ore rispondo sì
è giusto pensare che questo governo si trasformi in un governo diciamo riformatore organico in questo con queste forze in questo quadro socioeconomico definito la mia risposta è no
Eh no
Una cosa è l'eterno alla prova un'altra cosa è creare illusioni sulla natura e sulla percorribilità delle strade che può avere perché non corrisponde esattamente a quel a una determinata fase socio pur politica economica la lotta per quelle riforme o per la difesa di termini contenuti a che cosa serve secondo me dal punto di vista strategico
Scusate lo dico proprio in modo estremamente spie schematico attinenza col processo della trasformazione domanda che poneva il compagno Bertinotti all'inizio sì ma per che cosa possono determinare se riusciamo a costruirlo possono determinare degli intoppi delle sette nel processo della modernizzazione Tim un'OPA significa un'unificazione capitalistica
Cioè conflitto di classe difficoltà a portare a termine quel progetto
Cioè conquiste parziale mutamenti dei rapporti di forza parziali che possono creare una nuova credibilità di un progetto di alternativa
Quindi la battaglia per le riforme inteso in questo quadro non è un elemento di tranquillizzazione o di stabilizzazione progressiva e e di progresso è piuttosto un elemento di conflittualità politica forte che serve alla ridefinizione dei rapporti di forza
E per questo Peroni ricongiungo a quel a quanto dicevo prima serve un partito della Rifondazione comunista profondamente capaci sì di rapportarsi con l'altro localizzazioni sinistra di pretendere di chiedere anche ai governi determinate cose
Ma collocati posizionato nettamente in senso antagonista fin in fondo e non subalterno a tutta una serie di di passaggi i resti che rischia di fece di logorarsi rapporto proprio con quelle Massa a cui ci rivolgiamo per ricostruire determinati rapporti di forza determinate battaglie su certi contenuti
La parola al compagno giù Chelini poi Grassi
Bene Company nella relazione il segretario già disegnato
Un percorso per me condivisibile
Il lavoro di ricerca ma anche di per collocazione sociale del nostro partito
Di costruzione di rapporti politici ponendo al centro anche di una riflessione la questione del lavoro salariato della sua condizione
Nel suo rapporto con la Società appunto e con l'espulsione del lavoro dalla politica direi del lavoro salariato in tutte le sue forme forse è più giusto dire dire così
Proponendo io così l'ho intesa una ricerca di unità anzi direi di nuove forme di unità
L'ho presa per retorica la domanda che faceva Fausto quante iniziative unitarie ci sono perché dopo c'è la risposta no non possono esserci se la distanza programmatiche così forte e i referenti sociali a cui Pardi sono così diverso
E se tu pensi appunto alla costruzione di un'idea la trasformazione da altri invece pensano appunto ad una idea che sta dentro questa ipotesi di ristrutturazione capitalistica quindi la ricerca di un nuove forme di unità
Che pongano la questione della qualità della democrazia
Nel nostro Paese ci potrebbe dire parafrasando il titolo di un libro che oramai siamo già le forme della democrazia dello struscio nel nostro Paese
E che è un punto da cui partire punto da la questione del lavoro salariato la sua rappresentanza sarebbe un'iniziativa forte
Del nostro partito su la legge sulla ricostruzione delle rappresentanze unitarie
Un punto senza altro che ci riconduce ad una idea dalla democrazia
Ed anche dei rapporti gerarchici di produzione la dico contermini appunto antichi e poneva un punto e secondo me noi dobbiamo indagare la relazione
Che la questione della società civile
Ed è il come la Società Civile nel restringersi degli interventi dello Stato assuma una delega nei confronti del governo
E di come io aggiungo parte della società civile un apparato ideologico di consenso del governo
Ed in particolare un apparato ideologico di consenso del governo a me pare essere il sindacato
Che attraverso la concertazione appunto finisce la sua funzione
E se è così se questi sono i contenuti appunto
Il partito deve porsi il problema del rapporto con la società
Ed è la costruzione delle forme di conflitto nella società
Ed anche dire
Che finito nella ipotesi di Rifondazione una idea che il conflitto sociale ad altri delegato
Ma il partito che diviene anche uno strumento della promozione dell'individuazione ed anche della dialettica tra le forze del conflitto e cioè appunto di porsi il problema del contenuto della forma il meccanismo che assoggetta appunto parti della società civile io la vedo così la vicenda delle trentacinque ore
E cioè un punto che immette una tentativo di rottura profonda di questo meccanismo di rottura profondo perché investe la condizione di lavoro perché investe le questioni della redistribuzione
Perché investe le differenze tra genere perché investe gli orari e i tempi della società
Così la ovviamente ci può dire che questa idea delle trentacinque ore
Lo dico perché ho già fatto come dire due chiacchiere con la compagna salvato ma a me non pare che si possa dire che c'è un difetto nel partito che attiene al rapporto con parole
Perché da questo sì discende un ceto politico il ceto politico è altra cosa e chi si separa dalla realtà
E chi perpetua una sua individuale conduzione io penso che questo potrebbe essere indagato con una Teoria del cesarismo
Si può essere accusato di cesarismo progressivo la vicenda delle trentacinque ore ma non parla come dire della segreteria e dei rapporti con Prodi parla dello stato del nostro partito
E della incapacità del nostro partito di mobilitarsi su un obiettivo che richiede anche una supplenza in questo caso un cesarismo
Doppiamente lo dico con una grande preoccupazione perché giustamente il presidente DC richiamava al tentativo di portare a sintesi cosa che io credo essere un compito di un gruppo di residenti
Dicendo però che ci sono anche cose che a sintesi non possono essere portati
L'ordinamento io penso che invece un conflitto trasparente una discussione trasparente anche il formarsi di maggioranze e minoranze sia un metodo di costruzione del gruppo dirigente
Ed ovviamente deve essere trasparente perché la critica io vorrei fare di aver ritardato troppo questa discussione
Gli aveva ritardato troppo e non è che nei territori non succede niente
Ovviamente c'è una fibrillazione
Non una contea salirà non c'è perlomeno parla mia realtà non una conta ma se una fibrillazione sì
Ed un richiamo alle culture di appartenenza si questo sì
Invece in un conflitto trasparenti compagne e compagni possono scegliere possono anche dire la loro contribuire a fare una ipotesi di sintesi ed io penso che un punto assolutamente necessario che noi dobbiamo porsi è la questione
Per la costruzione del gruppo dirigente
L'unico perché non siamo nulla non facciamo mai questa discussione ma forse per pudore invece utile fa ci sarà pure un motivo se migliaia di nostri compagni spendono il loro tempo le loro energie i loro soldi nel fare i giornaletti di circolo e non un minuto del loro tempo alla diffusione di liberazione
Certo io so benissimo che c'è in questo anche una idea regressiva di localismo
Che investe anche loro
Ma c'è un punto che non sentono quello come
Uno di loro strumenti della loro battaglia politica
La loro crescita a
Complessiva e penso che invece appunto dalla discussione di una ricollocazione del partito
Ed anche di una ragionamento sulla società il punto della costruzione del gruppo dirigente va posto
Lo dico perché adesso noi siamo molti di noi
Hanno fatto diverse battaglie contro la cooptazione nei gruppi dirigenti ma era una cooptazione come dire per schieramenti anche in alcuni casi non per esperienze sociali ma cura
Dico c'è un punto che io così ho capito il sussumere altre esperienze lo dico perché forse ci potremmo tornare cioè nella costruzione di una rappresentanza di conflitti reali della società
Non solo delle rivendicazioni di quei movimenti di quei soggetti
E penso che così ci possano lavorare alla ricostruzione di un blocco sociale della trasformazione intanto appunto ricostruendo i soggetti
Lo dico perché presente in questa nostra discussione attorno al commercio
Il segretario citava nella relazione il manifesto
I maxi manifesto di comunisti di Mark sente anche lì c'è un giudizio sui commercianti di bottega
Allora io penso che un punto ed una differenza si possa fare ci sarà c'è una differenza nel commercio tra chi è a conduzione famigliare e chi invece ai lavoratori quelli che si chiama nei rapporti di lavoro di collaborazione sarà una differenza
No c'è una lite si potrebbe dividere i commercianti per fasce di reddito intanto per cominciare come dire a fare un'altra differenza
L'unico perché appunto la rappresentanza di classe dei soggetti sociali è un punto che si pone
In un partito cioè un partito non è che può assecondare ad un partito che si presuppone appunto che abbia la visione dalla politica come rovesciamento delle condizioni date per anticipare appunto una nuova concezione del mondo ci presuppone che un partito costruisca un nuovo senso comune
E non che si lasci trasportare dal senso comune costruisca un nuovo senso comune
E cioè io così la virgola qui istruzione del partito di massa
E ovviamente tutti noi ci poniamo l'obiettivo della crescita anche numerica gli scritti di voti del partito una condizione cocomeri con cui misuriamo immediatamente c'è il nostro agire politico a una concretezza con la realtà
Però non è solo questo
Come dire una visione debole dell'egemonia una missione forte dell'egemonia presuppone invece la costruzione di un nuovo senso comune di una cultura politica
Io penso che noi abbiamo immesso
Alcune questioni di cultura politica nella nostra ipotesi di Rifondazione
Abbiamo immesso nella costruzione del gruppo dirigente io sono uno di frutti di questa cultura politica dell'immissione di un'esperienza sociale in un'esperienza politica
L'abbiamo immessa
Nella
Dicendo appunto che ha riguardato il rapporto con il Governo
Cari gli aveva dato ampie le questioni della desistenza
Cioè penso che appunto noi abbiamo tentato di costruire pezzi di cultura politica direi della rifondazione comunista che presupponevano appunto
Il contributo ora resistere a battersi contro la rivoluzione passiva che ha travolto gran parte delle sinistre in Europa
Cioè appunto il neo liberalismo o l'idea della modernizzazione
Ricordo un interessante iniziativa nostra sulla via della modernizzazione
Appunto
Questo penso che appunto come dire l'idea forte dell'egemonia dovrebbe imporre appunto l'idea della costruzione di un partito di massa che è in grado di far nascere i movimenti è in grado di arretrare
è in grado di sostenerli anche di criticarmi disporre appunto una nuova qualità anche della democrazia ed anche delle riforme perché penso che la questione delle riforme la dico esattamente così
Penso che porre la questione delle riforme sia confliggente con l'idea che il governo Prodi ha della società e del suo rapporto con l'Europa
E quindi lui mette appunto nella richiesta di riforme una contraddizione anche all'interno di quelle forze dà anche un'idea differente di società e di costruzione di un nuovo senso comunque
Infine terminò
Io penso che noi dobbiamo fare i conti con il passato
Gli dobbiamo fare non
Pensi come io vengo da quella esperienza politica
Del PC non perché penso che si dirà con questo aveva ragione la nuova sinistra torto il PC
Parte che la nuova sinistra si può come dire già ritenere soddisfatta che ha maturato quell'esperienza nel nel dire e oggi si discute di trentacinque ore Diana sarebbe già un bel fatto eh già è già un bel fa c'è un bel fatto no non lo penso per questo
Ma penso che invece necessario discutere del passato
Perché proprio tu proponi una nuova idea del mondo là dentro può proporre anche appunto avendo fatto i conti con il passato
E lo puoi fare anche e soprattutto perché nell'esperienza del PC c'è ieri sia politica
Non solo l'eresia politica dei trotzkisti c'è in quell'esperienza la maturazione ieri si è politica
Lo dico con una qualche calore perché vengo da una terra che esiste solo perché cisti cadere nere sia religiosa nelle sia politica
E quindi ha un grande rispetto delle Shikari capisco che l'eresia sconvolti anche appunto lo status quo lo stato delle cose presenti quando fu quindi in questo senso penso che però appunto insieme a questo c'è anche una cultura della contaminazione
Lo dico perché non si può dire
Che ci bisogna portare a sintesi e che non debba esserci contaminazioni porterà senta ci vuol dire anche ascoltare quello che dicono gli altri assume che gli altri abbiano delle ragioni eccetto un eseguire questi ragioni posso modificare le sue
Io essendo sempre molto innamorate delle porte dico Madiba riesce difficile ma però questo è un difetto di presunzione come l'aspetto negativo del mio carattere che non riesco a correggere questa mi pare il punto come dire della discussione la necessità
Appunto che questa discussione prosegue prosegua anche in modo
Approfondito
E che appunto investa anche una discussione che riguarda il corpo del partito io non so e non lo credo che sia sufficiente essere membro della direzione per far parte di diritto
Del gruppo dirigente fondamentale non sempre spaventato quando ci dieci decide che c'è un gruppo dirigente fondamentale e un gruppo dirigente i cui invece può essere fatto a me
Ecco questa è una cosa che non capisco ma essendo tedesca deve scegliere che verso i grandi
Meglio questo questo io penso che appunto il compito Casey dovremmo darci
Beppe
Compagno Grassi poi migliore
Sì io credo che silenzio compagni sia importante la modalità con cui abbiamo affrontato questa nostra discussione
Un dibattito aperto
Senza un vincolo di dover decidere in tempi brevi
Un lavoro di ricerca che ci porti quindi per fasi successive
Con passaggi nel Comitato politico nazionale nelle Commissioni del Comitato politico nazionale con un coinvolgimento delle federazioni alla definizione di un nostro programma
Questo io ho inteso nel momento in cui noi abbiamo iniziato questa discussione ed ecco perché non mi convince la necessità
Che appena iniziato questo processo non si debba già aggiungere ad una sintesi si è aperto un dibattito una riflessione sui tanti e svariati temi e quindi consegniamo questo percorso
Per quanto riguarda il mio ragionamento io voglio seguire lo schema la relazione del segretario che condivido e che per quanto mi riguarda rappresenta un primo contributo importante di questa nostra ricerca Tocco quindi schematicamente in quattro punti che hanno diciamo così caratterizzato la relazione del compagno Bertinotti per quanto attiene al Governo
Non mi pare che si tratti qui di dividerci tra governisti e oppositori nessuno di noi mi pare sia pregiudizialmente contrario alla prima o alla seconda ipotesi qui è stato posto nella relazione un altro problema
Un altro problema che
A un'altra motivazione età il quale però io credo non si possa sfuggire
Il problema che è stato posto è questo da ottobre ad oggi per quanto riguarda il rapporto tra Rifondazione comunista e il Governo la situazione è migliorata o peggiorata
La fase riformatrice che nomi tutti noi poniamo come condizione per continuare a sostenere questo governo ha fatto dei passi avanti oppure no
E vero o no che sulle trentacinque ore si glissa che il programma dell'anno non si discute che l'IRI due non decolla
Che limiti che dall'inizio della legislatura non è stato creato un posto di lavoro in più e che alla conferenza per il lavoro viene continuamente annunciata e non realizzata che sulla politica estera al di là del fatto che momentaneamente la guerra è stata bloccata c'è un dissenso di fondo tra noi e il Governo a partire dalle basi straniere sul nostro territorio nazionale
Su tutte queste questioni ritorno quindi all'interrogativo iniziale
Il governo tende atteso a considerare le nostre opinioni oppure no è su questo che occorre oggi pronunziarsi nel momento in cui si discute di rapporto tra Rifondazione comunista e governo
Io personalmente ritengo che dopo la crisi la situazione sia peggiorata
E per cui è necessario alzare il tono critico del nostro partito nei confronti del governo alzare il tono critico giocando sul fatto che siamo determinanti ma sostenere questa maggioranza di governo e quindi è sbagliato dire
è sbagliato dire adesso nel momento in cui c'è questa situazione di difficoltà
Che noi dobbiamo tirare la corda senza però arrivare al punto di spezzarla e come puntare la pistola contro uno e Vieri ma guarda che questa pistola scarica non ha nessun effetto contrattuale e alla fine non si porta a casa nessun risultato se questa è la precondizione
Dalla quale noi facciamo partire il nostro ragionamento l'avvio di una politica riformatrice non è credo per nuovi un'opzionale ma un passaggio necessario per poter continuare a far parte di questa maggioranza
Questo il punto credo più che le dimissioni che qui sono state chieste tra l'altro io credo in modo scorretto io faccio parte della segreteria qui vengono chieste le dimissioni
Di un ministro che non ne sapevo nulla credo che perlomeno una questione di questo tipo andava discussa e valutata ma io mi chiedo anche scendendo su questo terreno
Ma perché motivo dovremmo chiedere le dimissioni di Burlando e non per esempio quelle di Berlinguer
Chiedo non ha fatto Berlinguer tanti altri atti gravi quanto quelli che sta facendo in questi giorni Burlando il problema mi sembra più di sostanza più politico c'è o no l'avvio della fase riformatrice e sulla base di questo sulla base di questo che noi dobbiamo quindi valutare se continuare a sostenere questa maggioranza di governo
Io credo che questo sia importante perché se non facciamo questo in tempi brevi ci troviamo rinchiusi in una tenaglia che per noi rischia di diventare mortale
Nel senso che il tempo passa i risultati non arrivano le elezioni si avvicinano
E dentro questa tenaglia può morire la nostra autonomia
A questo quadro non possiamo non aggiungere gli esiti che si profilano con la Bicamerale che pur non riguardando solo il governo però ci dice
Però ci dice che vi è un consenso rispetto agli esiti della Bicamerale da parte delle forze di governo alle ipotesi che noi aspramente contestiamo
Per quanto riguarda il rapporto tra le sinistre all'indomani del congresso della costituzione dei Democratici di sinistra anche qui credo che sia sbagliato porre la questione tra chi è per l'unità e chi non è per l'unità anche qui io credo che come sempre bisogna dare delle risposte a dei quesiti che sono stati sollecitati sollevati nella relazione introduttiva allora primo
è vero o no
Che la Cosa due
Anche nella dialettica che si è sviluppata in quel congresso tra D'Alema e Veltroni si colloca come traiettoria come linea di tendenza fondamentale
Nel dibattito che c'è tra le forze dell'Internazionale socialista in Europa sull'asse prevalentemente di destra
è vero o no
Che da quel congresso emerge un asse tra le posizioni di D'Alema è anche di Veltroni e quelle di Blair e di Schroder e non quelle per esempio di sospetti è la fonte
Seconda questione
E vero uno che il PDS prima
E i Democratici di sinistra oggi nella dialettica tra le forze dell'Ulivo non ha giocato e non sta giocando un ruolo di sinistra tale per cui possano esserci dei momenti unitari
Tra noi e loro e per questa via spostare a sinistra l'asse del governo
è vero o no che non siamo mai riusciti neanche su un punto a trovare una convergenza che mettesse in scacco la parte più di destra del Governo
La nostra politica unitaria di alleanze non può prescindere dalla risposta che si dà a questi quesiti altrimenti la parola unità diventa una parola vuota o oppure una trappola
D'altra parte esattamente questo che stanno facendo i comunisti francesi e i comunisti spagnoli
Infatti i comunisti francesi oggi si trovano al Governo con sospende
Su un programma comune dopo un decennio di aspro scontro a sinistra e si è chiusa in Francia tra comunisti e socialisti una fase di scontro e sia aperta al contrario una fase di nuova unità quando i socialisti hanno cambiato linea e leadership
Così come oggi per quanto riguarda i soci Icom comunisti spagnoli si trovano ad operare in una situazione di conflittualità e di conflitto con i socialisti proprio perché questi sono collocati sulle stesse posizioni di del PDS
Noi sentiamo fortemente l'esigenza di una politica unitaria e non c'è stata in questi anni un'occasione dove noi non l'abbiamo dimostrato questo lo abbiamo dimostrato in periferia con il sostegno a sindaci non proprio a noi vicini anche da un punto di vista diciamo così politico Castellani Cacciari luce Rutelli
Lo abbiamo dimostrato qui al centro sostenendo le finanziarie del governo e anche l'eurotassa
Ma l'unità il processo unitario
Deve caratterizzarsi secondo me da un dare e da una vere non può essere a senso unico altrimenti non è più unità ma è subalternità che è una cosa completamente diverso
Con la consapevolezza di queste difficoltà e riconfermando la nostra proposta unitaria io credo che noi dobbiamo impegnare il partito per creare iniziative nella società ricercare lì quelle alleanze
Quei movimenti che ci aiutino a uscire da questa situazione di difficoltà in primo luogo tra i lavoratori allora non c'è tempo anche questo però è un punto da approfondire su cui tanti compagni si sono soffermati e allora diventa decisiva
Sblocca la situazione per quanto riguarda
La CGIL sindacato a partire dai problemi nostri che abbiamo all'interno della CGIL e a partire la dico così schematizzando dall'Unità almeno dei comunisti all'interno della CGIL per creare le basi per la costruzione di una sinistra sindacale che vada quindi oltre ai comunisti e non la divisione tra i comunisti
Infine per quanto riguarda il partito poche parole
Tutte queste difficoltà e l'esperienza di questi anni credo che ci dicano ci confermino che il partito è uno strumento essenziale senza il partito noi non riusciremmo ovviamente a fare nulla e quindi dobbiamo combattere quelle tesi che indicano il Partito Comunista momento ormai obsoleto che potrebbe estinguersi in altre soluzioni o in altre opzioni
Noi su questa su questa questione abbiamo fatto passi in avanti che sarebbe ingeneroso non sottolineare quando iniziamo ad approfondire ad effettuare una discussione sullo stato del partito abbiamo fatto una riflessione a Chianciano
Per il primo anno aumentiamo significativamente gli scritti nonostante questo avvenga dopo un congresso nazionale
Abbiamo e stiamo mettendo in piedi l'organizzazione dei giovani comunisti abbiamo una potenzialità enorme tra le giovani generazioni come mai questo partito ha avuto da quando è nato ma però ma però non dobbiamo farci illusioni
Anche qui la costruzione del partito è un lavoro di lunga lena delle difficoltà politiche Pisano anche nella crescita del partito e per e per cui credo che quando ragioniamo di questo non possiamo non tenere conto del fatto che anche la crescita del partito in termini di iscritti di consensi di radicamento non può prescindere dalla ripresa del conflitto e non può prescindere dal brutalmente dal mutamento dei rapporti di forza tra le classi nel nostro Paese senza di questo difficile
Pensare a grandi balzi in avanti noi faremo delle illusioni prima di tutto a noi stessi se facessimo ragionamento che distingue la parte organizzativa dalla parte politica
Parola al compagno migliore poi Alfonso Gianni
Beh cominciare il mio intervento prendo spunto da un passaggio che mi ha molto colpito dal compagno Capponi
Un passaggio nel quale egli affermata che nella situazione data
Anche alcune delle innovazioni neoliberiste introducevano i confini
Io credo che dietro questa questo passaggio anche incidentale di una l'articolazione di un ragionamento più ampio
Si nasconda un cedimento culturale
E innanzitutto prevede la messa in discussione di uno dei concetti fondamentali della nostra cultura critica cioè la neutralità di quelli che sono i processi
Economici in atto e di quelli che possono essere gli effetti che si determinano su un ciclo lungo come quello che stiamo vivendo e che vede oggi un cast un cambiamento di fase è un passaggio definiti un ciclo lungo che a mio parere per essere spiegato nelle sue terminazione attuale non può essere fatto risalire solamente alla fase della crisi politica italiana strettamente intesa nella quale noi introduciamo anche uno schematismo politicista
Relativo a corale potrebbe essere la persistenza dell'anonimo io Italia è una crisi di lungo periodo che secondo me trasmutare
L'anticomunismo classico e Kissinger e hanno dell'inizio degli anni settanta contro
La crescente potenza dei movimenti
Anticapitalisti con il pensiero unico neoliberista che sul piano politico trasforma quello che era la versione dell'autoritarismo forte come risposta ai conflitti sociali a quella del conformismo autoritaria
Che era presente invece oggi quello che noi in una vulgata politichese chiamano la melma nella quale ci troviamo
Io vedo un con preoccupazione vedo anche con difficoltà non solamente la fase politica ma base sociale nella quale ci muoviamo
Anche segnali piccoli magari marginali come quelli della censura dopo vent'anni non a caso dopo un film di Pasolini
Di un film
Difficile duro ma sicuramente
Inserito in un contesto che dovrebbe vedere anche una crescita progressista della società lo leggo come un segnale negativo e quindi lo leggo anche con un cambio del codice operativo attraverso il quale si manifesta
La classica opzione di dominazione di quelli che sono gli interessi di classe all'interno di una società complessa
Una società che proprio perché complessa e non per indulgere a quelli che sono gli elementi più reperibili del pensiero debole che confondono complessità con confusione
Si differenzia dalle altre proprio per l'attacco alle Autonomie
Così come un attacco all'autonomia è stato l'attacco a Colombo
Che non tanto per il merito delle cose che diceva mi pare che l'articolo del compagno Di Lello sul giornale liberazione spiegasse bene quali fossero i nostri punti distinzione
Ma in quanto reazione di un ceto politico che si riferiva nei confronti di Colombo come l'attentatore ad un'autonomia del Parlamento che secondo me viene messa in discussione proprio esattamente attraverso queste pratiche concrete
Produce anche un elemento di allontanamento delle masse popolari queste sì dalla comprensione dell'equilibrio dei poteri dalla comprensione della dinamica possibile di un'alternativa
E allora in questo noi
A mio parere dobbiamo uscire
Da una condizione di sofferenza permanente che attraversa tanti compagni che probabilmente non hanno fino in fondo condiviso le scelte fatte fino ad oggi
Una collocazione sofferente solamente se si intende
Oggi come unica certezza quella della collocazione parlamentare o al governo o all'opposizione io credo che noi invece abbiamo tentato e quando parlano del congresso dell'obiettivo intermedio della pratica dell'obiettivo
Un processo che intercettava non tanto la questione dell'identità come una IPO statizzazione del nostro ragionamento
Ma come la definizione processuale dei nostri comportamenti
Io non condivido i compagni che ritengono che ci sia oggi una dicotomia tra indenni identità e contenuti cosa che mi appare invece anche nell'intervento che ha preceduto
Pochi interventi fa quello del compagno Diliberto anche la definizione del quadro tattico nel quale ci muoviamo
A mio parere proprio perché si determina una nuova situazione di complessità della società
E siccome la complessità non prevede solamente il punto di partenza e l'arrivo ma individua il percorso come una variabile indipendente e sicuramente condotante anche di una scelta politica
Io credo che su questo noi ci dobbiamo confrontare con grande determinazione anche discutendo tra di noi di quelle che potrebbero essere delle divisioni ma che potrebbero essere anche delle nuove versioni
Di quella che è la collocazione che fino ad oggi è stata paventata come pericolosa cioè né subalternità né esclusione e testimonianza io aggiungo un'altra cosa secondo me non si può essere neppure complementare cioè autonomi magari
Ingloba anche buone coscienze e buoni contenuti ma complementari alla sviluppo di quello che un disegno che strategicamente mi pare molto molto pericoloso per la nostra società
Questo non significa ovviamente
Che la nostra capacità di parlare a tutti sia resa ininfluente
Ho in mente
Io credo e in questo non concordo per esempio con il compagno mai tante volte diceva
Che noi dobbiamo parlare anche di come si disloca l'apparato produttivo e parlando innanzitutto del mezzogiorno anche esprimendo ci su quali sono le tendenze della articolazione capitalista all'interno del nostro Paese
Perché dal Mezzogiorno dove contrariamente a quanto scrive qualcuno anche sul nostro giornale
Dove la disoccupazione strutturale
E non è congiunturale
Una battaglia come le trentacinque ore non serve probabilmente solo per l'immediato ma serve anche per tracciare una linea di demarcazione oltre la quale se noi verremo sconfitti anche l'allargamento della piattaforma non potrebbe essere pratica
Allora in questa direzione io credo che parlare a tutti non significhi e in questo compagno Caron non avevo capito che Corsini riferiva esattamente non significa parlare di tutti i parlare a tutti significa avere un'idea generale della società ma non parlare delle singole esigenze dei singoli comparti della società nel quale noi ci andiamo a trovare e con i quali ci misuriamo
Io credo che sia questo il punto definitivo rispetto anche ad una analisi che civili trova in questo momento in una discussione ricca e che sicuramente può produrre un avanzamento del partito
Partito che lo ricordava bene Enzo Gagliano ha bisogno comunque e sicuramente di una rideterminazione anche della piattaforma rispetto al mezzo a mezzogiorno dove concetti come quelli della categoria della prudenza
Potrebbero essere sostituiti allo stesso modo con la categoria della prontezza di riflessi perché quando io mi trovo in una situazione come Napoli probabilmente immersa in una situazione dove i cadaveri non hanno nome ma solo un numero d'ordine il primo il secondo e il terzo siamo arrivati al ventottesimo adesso si contano così si chiamano così si chiamano con un numero e quando la disperazione sociale e la costruzione del movimento
Agisce per vie traverse rispetto alle quali noi non solo ci dobbiamo esprimere ma dobbiamo anche avere una capacità di lettura di quali sono le contraddizioni che in esse stesse si producono e cioè quando i disoccupati passano direttamente ad incendiare e non solamente a contestare
Io credo che il problema non si aspettare il movimento e quindi aspettare la rideterminazione dei rapporti di forza in questa società ma costruirlo o provarci
E dal mio punto di osservazione credo che sia una delle imprese più difficili che si potrebbe porre oggi un partito politico
Cioè un soggetto costruiti che costruisce la coscienza all'interno tende classi subalterne di coloro i quali in questo momento in questo momento non hanno un riferimento di classe complessivo ed è per questo motivo che non determinano dinamiche autonome di movimento
Per fare questo
Per entrare di più e meglio anche nelle pieghe della nostra linea con delle proposte che potrebbero capitalizzare alcuni degli elementi anche più incidenti sul piano della qualificazione programmatica penso soprattutto alle proposte per il Mezzogiorno dove stiamo operando secondo me un pressing adeguato
Anche se il Governo che non è adeguato alle proprie stessi proposte
Noi dovremmo in qualche modo definire quella che è una linea di marcia
Anche per non cadere
In una semplificazione
Che è quella che ci propone il PDS e cioè quella di indire che l'assenza degli investitori sono d'accordo con Forgione su questo
Sia determinata sostanzialmente da una carenza nella lotta alla criminalità cosa vera verissima e che deve essere portata anche più avanti noi avremmo provato anche oggi a farlo con un'Assemblea che ci stava
Che avevamo programmato all'interno di un quartiere dove hanno ammazzato un ragazzo di quattordici anni non più di una settimana fa
Ma quello di cui abbiamo bisogno anche nel Mezzogiorno e anche come spessore della linea mostra programmatica è una nuova politica industriale è una nuova politica rimette in discussione gli assetti produttivi del nostro paese è una politica che rimetta in discussione anche Gagliano diceva l'idea che il Mezzogiorno non entrerà in Europa è un'idea consolidata io credo anche che qualifichi l'Italia all'interno di un contesto europeo inteso come paese unitariamente come capace di competere sullo scenario internazionale con una propria autonomia produttiva una propria autonomia di incidenza sui le questioni economico ma per fare questo una discussione non può esaurire ovviamente
Il compito come credo che a proposito di porsi e di rientrare nel porto
Noi a questo punto dobbiamo scegliere di andare in mare aperto
Anche della nostra discussione interno
Accentuando il carattere della rifondazione e sapendo che avendo questa trasformazione questo livello della trasformazione della società
Non possiamo esimerci dal rimettere in discussione noi stessi quando parliamo della trasformazione della cultura politica parliamo innanzitutto di questo anche delle relazioni dei rapporti interpersonali che intervengono nella dinamica concreta della costruzione delle organizzazioni e che spesso bloccano
Quelli che potrebbero essere anche le polemiche bloccano anche nel pomeriggio
Da me ritenute sia in termini dialettici che in termini assoluti assolutamente necessari per lo sviluppo di una linea che appunto in questo senso trovo Masi
Noi dobbiamo essere capaci cioè di ragionare per una categoria della politica quella della trasformazione sapendo e conoscendo i nostri limiti certamente ma sapendo anche quali possono essere gli esiti di una nostra battaglia e gli esiti possibile di un tale impegno
Gianni poi pericolo
La discussione che stiamo facendo un impegno molto serio
Che dunque pro dovremo proseguire nelle forme dovute e su cui sarà ovviamente necessaria un'ulteriore riflessione
Senza l'ansia di sintesi affrettate ma di spiegando il dibattito per quello
Che merita
Naturalmente dobbiamo in questa discussione seguire una qualche avvertenza la prima è quella di non caricaturale posizione
Quella di non prendere a pretesto tesi che non esistono
Per condurre battaglie che da questo punto di vista sono inutili se non dannose
Ad esempio non esistono posizioni
Anche i parlamentari tra di noi come ottimo anche se è vero che il ruolo del parlamento e messo in discussione da progetti di controriforma istituzionale così come e stato chiarito ampiamente nella relazione introduttiva che condivido
Che il punto su cui siamo chiamati a ragionare un punto dalla vostra riflessione
Non è una decisione immediata di uscita
Dalla maggioranza
E semplicistico ridurre la questione da questo punto di vista il punto almeno così io l'ho interpretato sottoposto la riflessione del partito e che partendo da una valutazione
Di merito
Sulla realtà
E allargando questa riflessione a spunti
Di
Di approfondimento sul nostro ruolo strategico
Ci propone sulla base di una linea congressuale che ha ottenuto delle conferme importanti nella realtà nella sua pratica
Un approfondimento un ampliamento di quella linea e un nuovo riscontro con la realtà nel frattempo è venuto a Rutelli
Credo che siamo tutti d'accordo io almeno sto affermazioni Enore dietrologia
Sulla criticità nei confronti del comportamento e delle scelte del governo
La relazione ha presentato un quadro giustamente drammatico questo mi pare sia stato colto
Non siamo di fronte ad una svolta nelle posizioni nelle proposte nel politiche economico sociale del governo
Nell'oceano su altri versanti si pensi alla politica internazionale
Né questa svolta si intravede anzi più di un elemento messo insieme specie di cahier de doléances potremmo qui determinare indica che non vi è una volontà nella soggettività del governo di intraprendere questo sport
Seconda considerazione le metto per ore in fila
Anche il quadro politico rappresentato dalle forze della maggioranza ha subito delle modificazioni io credo nel senso di una pesante involuzioni
Abbiamo qui ragionato attorno alla questione della Cosa due giusto non sottovaluta e vero
Che
La scelta di posizionarsi nel campo di una Sinistra liberale aveva trovato già accenni determinanti nel corso del congresso del febbraio
Del PD s'
Ma è altrettanto vero che con la vicenda della Cosa due compie un passo in avanti
Sia dal punto di vista della sistemazione nell'alveo liberale il dio mercato che la fa da padrone dal punto di vista politico e sia questione da non sottovalutare dal punto di vista come dire del posizionamento logistico organizzativo di questa nuova forza
Cioè in sostanza un disegno
Di inglobamento che non va sottovalutata di quelli che possono essere ritenuti dal punto di vista del PDS dei interlocutori più prossimi
C'è un disegno che in questo momento di pezzi di stato di pezzi di società gli organismi popolare di massa con conseguente perdita autonomia del sindacato asservimento intere strutture considerata a torto minore penso per esempio come alle vicende dell'Arci del mondo del volontariato
Che indica per l'appunto un disegno di tipo integralista una sorta di luna nera per usare una facile paragone cinematografico perché ha presente la prima della trilogia di Lukács sulle guerre stellari
Dentro qui nascono si riproducono inevitabilmente voglio dire al di là delle opzioni delle delle delle tensioni culturali del gruppo dirigente del PDS elementi di regimi l'atteggiamento nei confronti della magistratura e l'elemento più chiaro credo che dovremmo tornare a riflettere tra di noi su questa questione l'atteggiamento nei confronti della stampa dei meccanismi dell'introduzione del consenso sono molto evidente l'atteggiamento nei confronti del sindacato nuove nella stessa misura
In sostanza si modifica il quadro delle due sinistre si modifica parallelamente il quadro delle due destro
Nel corso di un intervento necessariamente breve si va un po'per le spicce però ritengo corretto fondamentalmente il parallelismo
Qui fissato
Tra il procedimento il processo il percorso rappresentato dalla Cosa due da un lato dall'appuntamento di Firenze cioè e rappresentato dalla convenzione di Alleanza Nazionale dall'altro con la differenza che a Firenze non c'è stato nel Berlusconi di turno che ha ravvivato l'ambiente né la diffusione di un libro nero sui crimini del liberismo mondiale nei confronti delle popolazioni
Cioè cioè quell'asse che si è già intravisto un qualcosa assai di più nel corso della bicamerale tra D'Alema di Fini che non va né voglio dire ingigantito dal punto di vista di una facile propaganda rete così ce ne parla quindi tra di noi ma che non va sottovalutato
Dal punto di vista di un processo un vocativo
Di queste forze
Voglio cioè dire che se da un lato nel campo delle due sinistre la sinistra moderata
Abbraccia sempre più
Le caratteristiche di una sinistra liberale nell'altro campo nel campo delle due destre ricordate la distinzione abbiamo cercato di portare tra una destra populista e una destra tecnocratica
Lo spostamento di alleanza nazionale e sul versante di una adesione al liberismo più classico ed a un tendenziale abbandono
Di un populismo che una volta era una caratteristica delle forze di ispirazione neofascisti
Su questo terreno è possibile quindi un incontro la produzione di elementi di regime
Una situazione che tende a rendere bloccato e arduo il cielo della politica ora naturalmente questo descrizione ricercato rapidamente di fare c'è sforzo di cogliere delle linee di tendenza noi non siamo di fronte a un processo compiuto con chiuso altrimenti trarremo delle altre conseguenze
Nessuno ci impedisce di trarre delle conseguenze
Ma dobbiamo fare un'analisi di quello che sta avvenendo non di quello che avverrà o di quello che prevediamo che appena facciamo un'analisi di quello che sta avvenendo per cercare di impedirne la conclusione più negativa ma detto questo evidente che noi dobbiamo in relazione a questi due elementi comportamento del governo
Modificazione del comportamento soggettivo delle forze dalla maggioranza
Rivisita
In modo
Innovativo la nostra stessa linea congressuale noi abbiamo prodotto nel corso della riflessione del congresso attraverso l'uso di coppia dialettiche quindi di contrapposizione
Delle elaborazione che io ritengo originali
Ed estremamente prolifica abbiamo parlato della coppia unità autonomia resistenza Progetto
Governo lotti
Sulla prima coppia unità autonomia
Nel dibattito è apparso
Che c'è un problema di prevalenza tra questi due termini ma se noi guardiamo la questione dal punto di vista logico consequenziale evidente che l'autonomia e la precondizione di tutto
Non si pone un problema di unità tra forze che non si distinguono tra loro
Dal punto di vista politico invece il problema è che le due cose stiano assieme e naturalmente nelle vicende politiche il può essere l'alternanza della prevalenza dell'una sull'altra ciò che conta è che l'ispirazione
L'autonomia e la base per una politica unitaria e non viceversa penso che riguarda gli altri aspetti
Io penso che noi dobbiamo ragionare a fondo su queste questioni
La coppia resistenza Progetto la copia governarlo
Perché questa è la via che ci permette di mettere con i piedi per terra e anche un po'di sdrammatizzare
Alla urgenza dell'immediatezza politica
La questione dalla presenza all'interno della rete in maggioranza come
Credo che non siano riproducibili i vecchi termini i vecchi termini diciamo così della gloriosa e non lo dico in senso un utilmente lavorativo tradizione comunista
Proprio perché e modificata nella sostanza la società c'è una spaccatura uno spezzettamento una frammentazione
Una zona oscura inesplorata ne parlava Rina Gagliardi della società che modifica lo stesso concetto dello la quale se non
Vogliamo ridurla a un elemento corporativa un fuoco di paglia
Deve necessariamente contenere per essere duratura per creare unità per trasformarsi in un movimento i movimenti non nascono rigogliosi e spontanee natura come un tempo
Elementi di progetto
E gli
Prospettiva politica e allo stesso tempo il termine di governo non può più essere inteso staticamente come una sorta diciamo così di galleggiamento al vertice della piramide
Ma è strettamente connesso a un progetto di trasformazione questa non è ragione della crisi del riformismo che non significa l'impossibilità di proporre delle riforme comune elemento di programma politico tutt'altro
La nostra riflessione programmatica propone delle riforme nella riflessione programmatica che dovremmo fare e io accordo
L'ipotesi di una conferenza programmatica come punto di arrivo di un'ampia riflessione programmatica nel e fuori dal partito finalizzata alla costituzione di un programma fondamentale di tipo nuovo
Noi proponiamo delle riforme il problema è
Che la crisi del riformismo invita l'impossibilità di una crescita Oleson lui esce storico di questa possibilità di una crescita del dominio capitalistico tradizionale all'interno di un progresso contemporaneo delle classi subalterne
Ed è questa una questione che riguarda la natura della globalizzazione della mondializzazione
La crisi derivante dalla disoccupazione strutturale di massa altri elementi che abbiamo più di una volta citato realizzato e approfonditi
Allora entrambi i termini governo e lotta vanno ride inclinati concettualmente politicamente
E collegati tra di loro con il concetto della trasformazione questo fa sì che la nostra collocazione all'interno del quadro politico rispetto sia al movimento potenziale o esistente
Sia rispetto al quadro politico dominante sia un portato assolutamente originale e nello stesso tempo non un portato episodi non determinato semplicemente dalla logica dei numeri parlamentari non determinato semplicemente dalla tattica derivante dalla deterrenza
Molto utile ma non solamente quella
Nei rapporti di forza il carattere cioè determinante per l'equilibro dello stesso governo
E una collocazione con la quale noi dobbiamo convivere se non per un lungo permette il prelievo una concezione nuova della politica entro la quale dobbiamo situare
La ricostruzione la rifondazione comunista e la stessa costruzione pratica del Partito Comunista di Marx
Ora io sento su questa questione
Come dire rinascere essere ricorrente
Sbucare fuori da più parti
Una visione che per semplicità in questo caso lo dico io che però penso sia semplicismo definisco di tipo moderata
Cioè come se il partito di massa potrebbe essere ricostruito potrebbe essere definito come tale sulla base diciamo così della moderazione delle posizioni
Della ricerca in anticipo della medietà nella ricerca della mediazione
Della venire incontro alle diverse esigenze dei differenti ceti sociali senza individuare immessi una tensione e un progetto una trasformazione complessiva a mio parere questa concezione
Del partito di massa è una concezione destinata crescere
Scusate non li conosciamo noi ce l'abbiamo Fist fatto fischiare il microfono prego
No capire lo stesso presidente no dicevo questa concezione del partito di massa è una concezione destinato ad essere fallimentare non perché non abbia avuto nella storia una sua dignità l'ha avuta una sua funzione in periodi storici estremamente drammatici una sua assoluta necessità
Ma perché essa non corrisponde a questo tipo di società
A quella zona oscura che rifiuta un collegamento tradizionale nei confronti della politica
Cioè a quella zona della società che non accetta diciamo così la somma organizzazione di massa
Che si occupò del sociale e della ricreazione lo dico in termini non negativi e poi diciamo così si accontentano della rappresentazione nelle istituzioni
C'è una richiesta di dinamismo di collegamenti immediati di protagonismo che indotta è indotta dall'avanzamento della società
A cui noi dobbiamo corrispondere
Cioè cioè un correlazione immediata tra movimento e decisione politica nell'uno e nell'altro senso che noi dobbiamo essere in grado di interpretare e di rappresentante per questi e la costruzione di un nuovo partito di massa non ha modelli purtroppo c'è guizzanti un potere fare riferimento nel passato meno lontana nell'eccellente
è una creazione originale alla quale la nostra riflessione e chiamata
E su cui si misura una nostra capacità di essere all'altezza del compito che ci siamo posti
Allora detto con molta franchezza
Noi abbiamo dei grandi problemi il primo è già stato individuato nella relazione e poi ha avuto unico nel dibattito ad esempio la questione sindacale
Possiamo pensare semplicisticamente di scavallare la questione
Riproducendo la costruzione di un nuovo sindacato
Io non penso che una soluzione di questa enorme gigantesca questione
Che riguarda l'essere sindacato bella definizione da alcuni di noi usare un tempo cioè che riguarda la natura dell'essere sindacato nel mondo moderno globalizzato e spezzettato e frammentato possono essere risolto con una formula posso comprendere i compagni che hanno attraversato la frattura con la CGIL
Che dal loro punto di vista hanno qualche ragione di pretendere anche se non condiviso se non condivido l'esito di questa loro pretesa diciamo così che la loro esperienza diventa universale per il nostro partito diventi linea condiviso da tutti capisco meno che in questa esperienza francamente non l'ha fatta
E allora dobbiamo invece procedere fissi con tenacia PC con pazienza non capisco perché la tenacia e la pazienza si rivolge solo nel cielo della politica e non invece negli inferi nella società con tenacia con pazienza tenendo conto le cose importanti le trasformazioni nel modo di pensare
Di questa classe operaia di cui cerchiamo di conoscere di più attraverso l'inchiesta queste cose nuove di cui ci parlava anche il compagno che che si riferiscono a vicenda dalla Piaggio dalle fabbriche toscane un tempo diciamo così terreno incontrastato
Del PDS oggi terreno giustamente di contesa quanto referente sociale tra noi e il PDS e bene noi dobbiamo lavorare per costruirla questa sinistra sindacale ora siamo chiare
E non è che possiamo cominciare chiedendo chi nomi e cognomi le forze non perché non c'è un problema di individuare quando si lancia una prospettiva dal punto di vista tattico quali sono le prime gambe su cui muoversi ma perché dietro a questa domanda qualcuno da qui ha fatto c'è una logica molto vecchia come dire tranquillizzate mi voglio sapere con chi ho a che fare
Qui si tratta di scommettere qui si tratta di lanciare un progetto politico sindacale qui si tratta di mettere a frutto alcune battaglie che hanno camminato come quella sulle trentacinque ore costruire una sinistra sindacale sulle trentacinque ore significa prescindere totalmente da questo o da quello significa lanciare un'idea attorno a questi lanciare diciamo così una campagna su quell'ora cogliere delle forze solidificano e portarle avanti aprire uno scontro con i vertici sindacali
Questo può essere fatto dentro la CGIL
Può essere fatto fuori dalla CGIL può questo essere un elemento unificante poi valuteremo l'andamento della situazione so che ancora stretta questa prospettiva rispetto alle ambizioni che noi abbiamo ma è l'unica realmente percorribile quella che ci può dare delle soluzioni per il futuro
Noi procediamo
Da un lato avendo in mente un progetto da definirsi naturalmente di trasformazione dediti alle società alternativa abbiamo detto dobbiamo condurre avanti una riflessione programmatica
Che puntualizzi ancora i cardini di questo progetto di trasformazione dall'altro agiamo nel tessuto sociale e politico quindi voglio dire
Per logica di grandi prospettive e per pratica anche se necessario di piccoli passi
Guarda attuare una cesura tra queste due cose uguali scavalca scavallare l'ostacolo pensando così di averlo risolto guai perdere di vista la prospettiva finale e generale
Per il resto credo che il nostro avvertimento al governo debba essere inteso per i suoi contenuti essenziali cioè per le cose che noi vogliamo ottenere al disegno di legge sulle trentacinque ore
Agli aspetti che riguardano il Mezzogiorno la questione
Dello stato sociale della sanità e della scuola
Guai se noi stessi dessimo un'impressione
Nei toni e nei modi del nostro dibattito di ridurlo allo stesso modo con cui oggi L'Unità in un commento riduce la relazione di Bertinotti
Riproducendo da questo punto di vista le indicazioni e le interpretazioni
Del segretario del partito di riferimento cioè semplicemente con una tattica per congiungere semestre bianco e crisi di governo in questo modo furbescamente
Superando e saltando il problema dell'elezione non è questa la nostra proposta ribadiamo il fatto però che o ci arriva ad una svolta sui punti che abbiamo e senza detto oppure come è stato anche dette in un intervento precedente manchiamo un appuntamento che non è solo italiano ma che europeo e lasciamo forze che nel contesto europeo sono cresciute sole senza prospettiva lui stesi con
Bene adesso la parola senza pericolo poi dopo di lui Mantovan ma nel frattempo è arrivato qualche cosa scusa prego da mettere sotto i denti e quindi io propongo di interrompere per quindici minuti
Il nostro il nostro lavoro quindici minuti per mangiare un panino
Così parlerai con rifocillati
Ho visto Fausto che tratto allora la parola al compagno Pegolo compagni compagna Federica vuoi vedere di chiamare chiamare le folle grazie pericolo dopo di lui Mantovani
Io concordo con la relazione che ci ha proposto oggi proposta del compagno allinea i nostri lavori il compagno Bertinotti
Sia per quanto riguarda le premesse analitiche che per quanto riguarda le proposte che vi sono contenute
Ciò detto vorrei
Partire da una
Riflessione
Circa quelli che sono almeno a me pare i fondamenti di una posizione critica che ho colto in una serie di interventi che si sono succeduti né i nostri lavori
Io avverto
Nelle posizioni di alcuni compagni un assunto che è legato all'analisi di questa fase
E cioè mi pare di capire
L'idea che il destino di Rifondazione Comunista almeno nel medio perito sia legato
All'alleanza con l'Ulivo
E agli esiti di questa alleanza
Mi pare anche che il punto di partenza di molti compagni
Stia
Nel convincimento che questa alleanza sia perseguibile e consolidabile
Sulla base della convenzione che da un lato questa presenza può consentire di ottenere alcuni risultati mi pareva un po'questo il senso dell'intervento del compagno Nesi
Sia che l'interlocuzione con la sinistra moderata
è possibile e anche ovviamente utile come mi mi pare
Volesse dire del compagno Capponi nel suo intervento e conseguentemente la nostra presenza nella maggioranza può da un lato favorire un processo di maturazione del quadro politico
E da un altro lato può evitare la nostra immaginazione
Io devo dire
Che rispetto a questo assunto esprimo delle perplessità
Che mi derivano in primo luogo dalla lettura di questa fase
Che ha dei connotati che a me paiono sensibilmente diverso
In primo luogo per quanto riguarda il governo
Certo noi abbiamo conseguito alcuni risultati
Ma noi stiamo anche misurando nel corso di questi mesi
Dei limiti forse invalicabili dell'azione riformatrice del governo
Badate che la vicenda dell'Iraq
Delle trentacinque ore
Della difficoltà ad avviare un confronto sul programma
Non sono incidenti di percorso
Sono elementi che attengono
Al profilo programmatico di questo governo e soprattutto e questo è un dato sul quale io credo convenga porre attenzione
E si evidenziano in maniera chiara a me pare il vincolo rappresentato dall'interlocutori politici e sociale dell'Ulivo
Un vincolo quindi proprio per questo motivo non facilmente rimovibile
E il secondo aspetto riguarda i rapporti a sinistra
La compagnia salvato
Si è lamentata nel suo intervento del fatto che la nostra interlocuzione prevalentemente con Prodi
Ma io non tra loro in questo nulla di strano
Perché di fatto nei rapporti con questa coalizione
Molto spesso la distanza che noi registriamo nei confronti del PDS è superiore di quella che ieri registriamo nei confronti dei propri
Questo semmai a un indice della involuzione che sta subendo questo partito
E quel per me mi permetto di fare una sottolineatura non si tratta soltanto
Del passaggio ad una cultura liberale il che già è un fatto molto significativo
Ma che all'interno di questo passaggio stanno emergendo anche delle vocazioni integraliste i normalizzata Ricci
Che rischiano di pregiudicare proprio complessivamente l'assetto politico istituzionale di questo Paese
Il quadro quindi è molto preoccupante
I nostri spazi sono oggettivamente ridotti in questa fase politica
Ma vi è un altro elemento di considerazione sul quale a dire il vero
Non ho trovato molti accenni nel corso del nostro dibattito ed è cioè mia convinzione
Che in questa fase operino alcuni elementi dinamici di evoluzione della situazione politica e sociale
Che obiettivamente vanno nella direzione del nostro isolamento forze potenti cioè che operano
Non ci troviamo di fronte a un quadro statico nel quale avvertiamo le differenze fra la nostra impostazione quella del governo o di una serie di interlocutori politici noi siamo in una fase di trasformazione che ha dei connotati che oggettivamente mettono in evidenza il rischio nella conclusione di questi processi di una sconsolante io richiamo qui due aspetti due tendenze che mi paiono significative
La prima riguarda l'affermarsi e il consolidarsi di un processo di bipolare infrazione
Anche qui attenzione non si tratta semplicemente del rinvio sbloccarsi dell'insieme delle forze politiche in due gruppi alternativi se fosse questo
Non sarebbe necessariamente alternativo al nostro ruolo politico
Quello che invece colgo all'interno di queste tendenze è che il bipolarismo si sta declinando nel nostro paese sempre in più
Sotto forma di bipartitismo
è questo l'elemento induce che si coglie dalla situazione
Cos'altro possiamo dire dell'asse che si sta stabilendo fra D'Alema e Fini
Dove punta quest'tasse essenzialmente alla neutralizzazione del centro dello schieramento politico con un assorbimento in parte in questa in parte nell'altra forza politica e da questo punto di vista che la connessione che evidenziava il compagno Bertinotti nella sua relazione fra le posizioni del PDS e quelle di Blair
Vanno interpretate anche come l'approdo quasi necessario di un PDS che nel nostro Paese
Si fa consapevolmente centro
Ma è evidente che se questo processo viene avanti simmetricamente si pone il problema per il PDS di eliminare quello che è uno dei maggiori fattori di impedimento di questo disegno e cioè il Partito della Rifondazione Comunista
Noi rappresentiamo un oggettivo impedimento allo svilupparsi di questo disegno come non vedere quindi che l'approdo quasi necessitato di una strategia del PDS va perso
O l'incontro può reazione subalterna di Rifondazione Comunista
O la sua il suo annientamento come soggetto politico
E il secondo elemento dinamico che insiste nella situazione politica
Attiene alle modifiche dei soggetti sociali
L'elemento che io vedo non come elemento semplicemente presente nella situazione nazionale come processo in evoluzione che tende
Ad accentuarsi sempre di più è una tendenza progressiva l'integrazione dei soggetti sociali alla neutralizzazione del conflitto sociale
Come il Processo che investe più soggette
Quando all'interno del partito si polemizza secondo me in maniera anche un po'assurda sul nostro rapporto con i centri sociali
E si polemizza quasi attribuendoci a noi come partito che dialogano con queste realtà una sorta di vocazione radicale beh si sbaglia completamente l'analisi il problema dei centri sociali oggi non è la loro radicalità
è semmai il rischio di una loro cooptazione subalterna nel sistema di potere del centro sinistra questo è il vero rischio
E questi processi di integrazione crescente coinvolgono ormai in maniera evidentissima il sindacato ma coinvolgono anche l'associazionismo e perfino l'associazionismo di tipo cattolico di tipo ambientalistico quelli pari quello pacifista
è un processo generale che sta avanzando è un processo di omologazione a livello sociale legati in parte i processi di globalizzazione ma anche legato alla connessione fra questi processi sociali e il modello bipolare che si sta determinando nel nostro Paese
E allora io mi chiedo francamente possiamo noi pensare come prospettiva strategica ad una sopravvivenza di un soggetto antagonista nel nostro Paese in un quadro di definitiva passi sensazione massimizzazione a livello sociale io non credo che questo sia possibile
Io non credo che questo sia possibile
Queste tendenze insomma conducono da un lato alla marginalizzazione politica di Rifondazione Comunista e da un altro lato la sua inutilità dal punto di vista sociale
Allora la questione veramente di fondo
In una situazione quindi dinamica e in evoluzione essi una scenetta di tipo adattativo
Che in qualche modo presuppone
Il nostro ancoraggio
Necessitato al governo dell'Ulivo si consente o meno di risolvere questi nodi
Io non lo credo
Io credo che al massimo questa scelta può rallentare il processo ma non può rimettere in discussione l'esito
Allora qui veramente siamo di fronte ad una scelta decisiva per la nostra sopravvivenza che a mio modo di vedere è solo una è quella della capacità di introdurre in questo scenario degli elementi di controtendenza
Conte processi di bipolare in stazione
Incipiente di e conto di processi di passività azione sociale
Ma che cosa può determinare
Questo questi eh che cosa può costituire questo elemento di controtendenza
Se questo non può essere necessariamente una semplice collocazione
Di governo io francamente credo che non può che essere un pro un progetto
Un progetto di trasformazione
Che ci dia la possibilità da un lato
Di ride Righini a mitizzare questa società che da un altro lato ci consenta di raccogliere consensi e quindi in ultima analisi modificare anche i rapporti di forza rispetto alle forze del centrosinistra
Certo mi rendo conto che dire questo vuol dire mantenersi ancora un livello di approssimazione eccessiva ma non vi sono alternative il problema è un percorso di costruzione
Di un blocco politico sociale e all'interno di questa costruzione di un'affermazione della nostra forza politica non esistono alternative e anche il riconoscimento che la dinamica a livello sociale
Non è sufficiente
Non fa venir meno questo tipo di assunto e allora da questo punto di vista io devo dire che l'accento posto nella relazione sulla questione della trasformazione è fondamentale per un motivo
Perché oggi un partito antagonista si accredita in questa società soltanto se risulta di utilità sociale
Non c'entra dove sia collocato ma deve essere utile socialmente deve essere percepito come un soggetto che non solo si batte
Per gli interessi delle classi subalterne ma che riesce a tenere dei risultati è un soggetto attivo questa sua utilità sociale imprescindibile per consentirne anche la costruzione come soggetto collettivo di massa e a questo punto e qui allora che va ricollocata il la questione della presenza in una maggioranza di governo la presenza in una maggioranza di governo può essere un'opportunità
Ma lo è soltanto ne misura in cui è funzionale a questo Progetto cioè consente al partito di esercitare una funzione utile dal punto di vista sociale
Se questa utilità non c'è la presenza all'interno del governo non diventa una garanzia di crescita né di sopravvivenza di un soggetto antagonista
E quindi la presenza nella maggioranza di governo non solo non può essere un primo della nostra iniziativa politica ma non può essere neppure un donna non lo è e d'altronde i compagni qui indipendentemente
Dalle diverse posizioni più o meno insomma hanno riconosciuto questo dato
Se il governo avesse concesso le basi Nori ci saremmo tolti dalla maggioranza
Se il governo ci Shipper alle trentacinque ore noi dovremmo toglierci dalla maggioranza dirò di più
Se il governo le forze dell'Ulivo per seguiranno consapevolmente
L'ipotesi della liquidazione della quota proporzionale noi che cosa faremo
E se nel corso di questo anno rispetto ad un ad un confronto programmatico stringente non voteremo risultati minimamente apprezzabili che cosa faremo
Allora vedete che se noi mettiamo insieme tutte le occasioni di conflitto con questo governo il problema della collocazione rispetto al governo francamente assume un'altra veste
Il problema anche di una possibile rottura e nelle cose
Certo io sono convinto che se noi riuscissimo a ottenere dei risultati sarebbe infinitamente meglio che doversi porre in una condizione di opposizione ma questo non fa venir meno il problema il problema se ci riusciamo o meno
E allora questa discussione incentrata su questo aspetto a me pare posta male
Dobbiamo ricollocare la questione fondamentale e a questa subordinare anche le nostre scelte di governo del nostro progetto di trasformazione
Da questo punto di vista arrivando rapidamente alle conclusioni mi scuso da un lato io credo che si ponga un problema
Si pone il problema di fare una scommessa sul nostro programma anche che oggi il programma di interlocuzione con questo governo di farlo diventare un programma di iniziativa di lotta
Recuperando fino in fondo una nostra autonomia di Progetto è una nostra autonomia d'iniziativa rispetto a questo governo
Noi siamo impegnati in un confronto che non sta dando esiti bene quel programma leader e cominciare in qualche modo ai ad articolarsi in un programma di iniziativa di movimento
Non so quali forze raccoglieremo ma non mi interessa neanche se all'inizio raccoglieremo delle forze limitate ma deve avere questo disegno un disegno di iniziativa a livello sociale
E pongo due questioni sulle quali sono molto d'accordo con la relazione del compagni Bertino
La prima riguarda la questione del sindacato anche qui compare stiamo attenti
Hanno un mescolare atteggiamenti di arrendevolezza consentitemi questa accentuazione
Per quanto riguarda voglio dire le nostre posizioni istituzionali ha delle inclinazione squadre estremiste a livello sociale
Come si fa
Come si fa oggi
Di fronte alla riconosciuta impotenza scusatemi anche qui il tono un po'forse
Accentuato
Delle nostre delle componenti della sinistra sindacale
A saltare la questione porre il problema della costruzione del nuovo sindacato quanto meno in mezzo ci sta un'operazione di passaggio che quella riunito della riunificazione dei soggetti che si battono all'interno del sindacato e da questo punto di vista io concordo perfettamente con quella che è l'indicazione del nostro segretario
E in secondo luogo l'altro elemento sul quale io credo sia stato importantissimo il contributo che ha dato Company Bertinotti riguarda la necessità di una riflessione sulla partita degli enti locali
Io devo dire una cosa che vale per gli enti locali quello che vale per il governo nazionale
Negli enti locali bisogna starci per determinare delle modifiche
In quelle che sono le politiche locali e in ultima analisi nella condizione di vita dei cittadini se non si determinino queste modifiche non è essenziale entrare nei governi locali non me essenziale io vi chiedo fra due consiglieri di maggioranza in un consiglio
Che appiattiti
Rispetta una maggioranza magari con un sindaco pidiessino condizione che è largamente presente nel nostro Paese o un consigliere di opposizione che faccia il suo mestiere cosa giova di più rispetto all'immagine di questo partito
Per quelli che mi conoscono sanno che io no un'inclinazione all'isolamento e all'opposizione
A priori non è questa la questione ma il problema è di misurare le nostre scelte anche a livello locale sulla base della concretezza del processo di trasformazione e non sulla base esclusivamente di una certa a priori
Chiudo con questa osservazione la questione del partito
Ma veramente
Il rischio di questo partito oggi
E di diventare un soggetto movimentista
Tutto proiettato nel sociale
Senza una dimensione istituzionale
E mi pare che questo rischio sia suffragato dal fatto che siccome abbiamo fatto due manifestazioni con i centri sociali questo sta a indicare che ormai la deriva di questo partito è segnata vi pare che questa sia la condizione del nostro partito a me non pare proprio
A me pare che se mai operando una leggera forzatura vale il ragionamento contrario
Questo partito è assai poco nel sociale e purtroppo oggi come oggi ha come interlocutore soltanto i centri sociali e poche altre cose quando dovrebbe averne molto di più
Invece quello che vedo è un processo tendenziale istituzionalizzazione diffuso presente negli enti locali nelle vari livelli molto spesso condotti in maniera critica questo è l'elemento di debolezza di questo nostro partito e poi vorrei dire un'ultima cosa
Porre la centralità della trasformazione della società
Subordinare a questa anche le scelte di tipo istituzionale
è un qualche modo un elemento che favorisce la costruzione di un partito maturo o che lo fa regredire io mi permetto di esprimere questo convincimento
è un elemento che fa fare un salto di qualità a questo partito perché li pone di fronte al problema di diventare un collettivo che ha una capacità progettuale di interpretare i processi sociali di avanzare proposte in termini di politiche un partito che tendenzialmente deve diventare di più un partito militante quindi anche socialmente radicato ed è per questo che credo che l'indicazione contenuta nella relazione vada assunta pienamente
Mantovani poi Masella
Io sono un po'meravigliato di una cosa
E cioè che in una direzione nazionale il segretario del partito proponga
Una relazione
Che essi cimenta
Non solo sull'analisi della situazione
Europee ed italiane
Ma si cimenta su alcuni nodi di fondo dell'elaborazione politica
Del movimento operaio
Cercando di trovare un nesso tra la necessità di navigare nella situazione mantenere o costruire una bussola anche teorica
Per andare nella Disney a giusta direzione
E cioè
Il segretario propone un complesso di argomenti di riflessioni di natura strategico in un partito comunista gran parte degli interventi allegramente sorvolano su questa questione
Io che sono affezionato scusa alla grandezza del Partito Comunista Italiano
Vorrei appunto salvare la migliore tradizione del Partito Comunista Italiano
E non riesco a immaginare una riunione del Direzione del Partito Comunista Italiano
Nella quale vengono proposti
Temi di quella portata e nella quale invece si discute esclusivamente della tattica da seguire
Rispetto alla momentanea collocazione del quadro politico nazione io trovo questo fatto veramente sorprendente
Forse non sorprendente del tutto perché è da parecchio tempo che
In parte si evita di affrontare questi no
E io invece penso che questi nodi
Non possono essere rimandati e forse perfino li affrontiamo con un certo ritardo già che su bianco a volte anche dell'incomprensione nella discussione che si svolge fra di noi esattamente perché
Una discussione approfondita questi nodi non è mai è stata fatta concretamente le volte che è stata proposta anche per esempio nel congresso nazionale è stata evitata almeno da una parte dei compagni
Il PDS e l'Ulivo non sono
Un partito socialdemocratico
E non hanno la tendenza a spostarsi verso il centro per opportunismo per prendere più voti per cercare di allargare la coalizione avendo l'obiettivo ossessivo di andare al governo come se fosse l'obiettivo finale che hanno
Proposto a se stessi no
Sono un'altra cosa sono il tentativo di dare una direzione alla modernizzazione capitalistica
Ed è un tentativo che porta in sede le enormi contraddizioni e non sto qui io a ricordarlo perché già è stato fatto
Sia perché qui in Europa c'è una resistenza di fondo nei confronti delle politiche neoliberiste che può o non può agire politicamente a seconda dei casi sia perché la loro stessa natura sociale in qualche modo il contraddittorio rispetto a questo obiettivo giacché non sono nel partito di Tony Blair Nancy sono il partito di Gonzales
Sono cose diverse e la loro storia la loro collocazione del loro radicamento sono cose diverse non parlo solo del PDS parlo anche del Partito popolare
Ebbene
Se così stanno le cose
E noi dobbiamo sapere che dentro questa contraddizione noi possiamo avere un obiettivo un obiettivo che è quello credo noi abbiamo perseguito con grande forza coerenza e determinazione saggezza pazienza però quell'obiettivo io non avevo mai sentito dire
Fra di voi che lo avevamo l'obiettivo per esempio come ha detto ieri compagni un sito di evitare le elezioni
Io non ho mai sentito che noi avessimo questo obiettivo
Noi avevamo e abbiamo un obiettivo e cioè quello di fare agire dentro la politica di questo governo delle controtendenza delle possibili inversioni di tendenza nella sua politica concreta
E qui inutile che elenchi i i risultati che abbiamo ottenuto
I risultati che se non ci fossero stati
Evidentemente non avremmo avuto nessun motivo per continuare ad appoggiare questo Governo
E trovo sbagliato
Sinceramente venire qui a proporre le dimissioni di un ministro perché se dovessimo esercitarsi esercitarci in questo sport
Su su Andreatta e soprattutto su alcuni sottosegretari ma non è questo il problema
Perché non è quello il nostro obiettivo e cioè quello di correggere la compagine di governo rendendola più coerente con gli obiettivi che il governo stesso si propone il nostro obiettivo rimane sempre uno ed è quello di introdurre all'interno dalla politica del governo delle controtendenza che possono o non possono svilupparsi a seconda di come andranno le cose ma che comunque sono quelle controtendenze finché esistono sono la possibilità per noi di mantenere in vita la nostra ipotesi politica
Nella relazione di governo nella nostra collocazione all'interno della maggioranza
Non possiamo dimenticare che da quindici anni agisce un paradosso nella situazione politica in tutta Europa e anche in Italia
E cioè che forze di sinistra vanno al governo e le classi sociali o se preferite i ceti sociali che che dovrebbero trarne dei vantaggi in realtà vengono matematicamente aggravare le loro condizioni di vita
E questo è un paradosso
E non si può quindi dire che non ci sia una separazione tra la politica e la società
E quindi anche tra le istituzioni e la società
E e riproporre l'idea che le istituzioni sarebbero per loro natura permeabili come sei progetti processi concreti dell'economia e della sua l'azione sociale conseguente non agissero anche sulla sulle istituzioni concrete così come esistono materialmente perché lo so anch'io che la Costituzione italiana
Assegna al Parlamento una certa funzione però sono altrettanto che c'è un giudice che in bocca una questione che io ritengo sacrosanta ed è della questione
Di Tangentopoli che qui è passata nel dimenticatoio in questo Paese e c'è una reazione del ceto politico perché di questo si tratta
Che nasconde in realtà la difesa di interessi concreti di chi Tangentopoli ha prodotto e cioè del sistema delle imprese e cioè del sistema finanziario dato dell'impresa per cui la corruzione un elemento inevitabile
E quindi da governare non da combattere o da eliminare
Come si fa a spiegare al popolo italiano che non c'è questa cosa facciamo una in corso un'educazione spiegando che le istituzioni
Dovrebbero essere e sono quello che dovrebbero essere non credo perché la pratica concreta nega
Questa lettura questa sì permettetemi semplicistica delle contraddizioni in campo da questo punto di vista
E noi abbiamo bisogno di perseguire quell'obiettivo di cui parla
E per perseguire quell'obiettivo di cui parla uno bisogna usare un'altra metafora rispetto a quella che è stata usata qui
Perché non siamo noi a tirare la corda noi proponiamo dei noi abbiamo una cultura di governo perché proponiamo una possibilità di governo in questo Paese connettendo la delle risposte concrete e materiali ai bisogni del Paese abbiamo cioè un anche se volete embrionale Progetto
Generale per il Paese come ricordava questa mattina poco fa compagni migliore intervento sul quale io sono stato molto d'accordo
Non siamo noi a tirare la corda è il governo che tira la corda
è il governo che tira la corda perché devi tirare la corda dal suo punto di vista giacché accetta le compatibilità che vengono imposte
Dalla finanziarizzazione
Dei mercati finanziari internazionali da Maastricht dalle banche centrali europee dalle pressioni che subisce e perché è Arrigucci atto abdicato
Rispetto a un potere reale che ha perso concretamente nel momento stesso in cui accetta con le compatibilità parlo di imporre un potere reale cioè della capacità e della possibilità di sceglierei un indirizzo di politica economico sociale
Noi difendiamo con le nostre proposte non la sovranità nazionale come la si sarebbe difesa trent'anni fa
Ma difendiamo l'idea che un governo possa fuoriuscire che possa incamminarsi al di fuori di queste compatibilità che sono distruttive non solo delle condizioni di vita
Di milioni e milioni di donne e di uomini in carne ed ossa ma che sono distruttive anche della democrazia della politica come come l'abbiamo conosciuta come voi lo vogliamo difendere di innovare
Questo governo ha deciso di andare in questa direzione e Tina Luís la corda
E io voglio chiedere se noi dobbiamo tenere in mano quella corda anche quando c'è ci accorgiamo che abbiamo varcato il limite oltre il quale siamo noi a snaturare ac a cambiare la nostra natura
E a diventare pur ceto politico che certo
Non non darà fastidio perché invoca il comunismo o perché mette sulle sue bandiere la falce e martello
Macché sarà tollerato
Purché non riporti al centro della discussione quello che Bertinotti ci chiedeva di rimettere al centro della nostra iniziativa politica e cioè la commissione tra gli elementi sociali e le e la e la politica intesa come la intendiamo
Questo è un elemento decisivo io sono convinto che non ne diremmo noi stessi la nostra funzione lasciandoci tirare tenendo stretta quella corda oltre quel limite casomai fronte a questo
Strappo che ci viene proposto quasi continuamente noi dobbiamo rispondere con degli altri strati tentando di riportare la coalizione dell'Ulivo e il Governo
Su un'altra strada che badate non è velleitaria non è massimalista è possibile perché la strada che in parte o in grande con grandemente percorre il governo francese
Ed abbiamo anche questa responsabilità abbiamo la responsabilità di agire in modo che il governo francese non venga isolato perché altrimenti sarà inevitabilmente in maggiori difficoltà e sconfitto
E quindi mi pare che anche l'identità comunista non si difenda sinceramente
Non si difenda mettendola al riparo dai rischi
Io non ho mai visto visto che tutti i guai credo ci richiamiamo alle rivoluzioni che hanno segnato la storia di questo secolo e io non credo che noi possiamo pensare di avere una vita priva una vita politica priva di rischi
Io non so
Come si possano chiamarsi all'ottobre e pensare che identità o il Progetto
Lo si metta al riparo da rischi non so come si possa fare una manifestazione per Cuba
E immaginare che l'identità e che il progetto si possano mettere al riparo da rischi certo che dobbiamo corre dei rischi certo che dobbiamo ragionare certo che dobbiamo essere saggi ma non possiamo far prevalere questa prudenza rispetto all'obiettivo pena la perdita dell'obiettivo o la trasformazione dell'obiettivo questa volta sì davvero in una sorta di utopia
Degna solo di essere discussa all'interno di un partito che in questo caso diventerebbe un po'fossi Rizzato dei convegni per intellettuali no il tema che ci propone Bertinotti nella relazione di legare la questione
Dell'identità e cioè del progetto di trasformazione alla materialità del nostro agire politico oggi qui in questo momento subito in questa difficile contingenza è è il modo migliore per salvare e rifondare la nostra identità pena veramente pena l'estinzione politica della questione comunista in questo Paese ho finito
Ci sono sintesi da fare certo che ci sono sempre sintesi da fare nelle nostre discussioni
Ma già il compagno Zuccherin se non erro ricordato che non sempre tutto riconducibile a sintesi
E allora voglio dire con chiarezza
Che si sviluppi una dialettica nel nostro partito
E che si sviluppi un dibattito che abbia intenti chiedere a vere e che abbia gli obiettivi che deve avere non mi spaventa
Mi spaventa di più però voglio dire con estrema franchezza
Che si applichi ancora una volta una sorta di vecchio adagio che forse è un po'un malcostume che si è determinato nella storia del movimento operaio
Invocare L'Unità mentre si prepara la divisione io non vorrei che dietro questa invocazione della necessità di sintesi ci si proponesse l'obiettivo di avere una linea politica dimezzata
E un segretario dimezzato
Non sarebbe una sintesi quello sì veramente sarebbe distruttivo per il nostro partito
Masella Consolini
Ma a me pare evidente che il punto centrale
Che emerge dal dibattito di oggi
Così come dal clima compagnie e compagni che si vive di incertezza e anche di non essere si vive
In giro nel corpo del partito
Il tema centrale e la questione del rapporto con il Governo e non altro
E su questo quindi concentrerò come quasi tutti gli interventi il mio intervento anche se diversi altri punti della relazione introduttiva sono punti importanti interessanti e di altro di alto profilo su cui bisognerà approfondire intervenire insieme io sono tra quei compagni che
Pensa che se vi fossero le condizioni nel nostro Paese
Non solo avremmo il diritto ma avremmo il dovere di partecipare direttamente al governo di assumere direttamente responsabilità di governo come del resto è avvenuto in Francia
Guai se vi fosse un rifiuto come dire di principio astratto
Alla partecipazione al Governo però il problema della partecipazione al governo così come il problema della partecipazione alla maggioranza di governo che in certamente in forme diverse
Che però questa maggioranza lo fa vivere lo lo sostiene quindi è evidente
Per questa maggioranza noi siamo come dire responsabilità anche di fronte al Paese per quello che fa questa maggioranza più il problema del rapporto con la maggioranza di governo va posto sempre sul piano politico dei contenuti dell'indirizzo politico economico e sociale che assume il Governo
E quindi noi sapevamo certamente ci mancherebbe che questo governo non era ne sarebbe potuto essere animato da una politica antagonista quando avevo fatto addirittura d'accordo di desistenza con con l'Ulivo quindi sapevamo benissimo perfettamente che il governo acqua avremmo dato vita non sarebbe stato animato da una politica antagonista ma abbiamo lottato in questi due anni di presenza critica all'interno della maggioranza non solo per ottenere qualche risultato concreto per i lavoratori ma anche per modificare in in parte almeno in parte l'asse politico del governo
Io non voglio sottovalutare i risultati che abbiamo ottenuto che abbiamo strappato
E cioè abbiamo evitato di colpire le pensioni la sanità e di aprire un'asta
Almeno al dibattito sulle trentacinque ore non voglio sottovalutare questi importanti risultati
Per i lavoratori ma il problema sta proprio appunto nella parola che ho volutamente usato cioè risultati che abbiamo strappato cioè questi risultati sono stati strappati per il nostro essere contemporaneamente determinanti e determina non perché siamo riusciti a modificare l'asse politico di fondo del governo che ispirato complessivamente fra contraddizioni più o meno forti
Ed evidenti da una politica come dire di liberismo temperato di liberismo temperato come ha ammesso per esempio il compagno Capponi dicendo che anche alcune iniziative liberiste
Che ha fatto questo governo in fondo a come dire non sono valutabili del tutto negativamente bisogna ragionare su questo tipo di anche di iniziative
E quindi questo la politica di fondo del governo cioè una politica di liberismo temperato e noi non siamo per il momento riusciti in questi due anni a cambiare
Così avevo sentito che ho capito tutti così
In diversi abbiamo capito
Non interrompete vai avanti di base ma questo lo sappiamo
Avanti però avevamo capito diversamente da
Anche a quanto abbiamo scritto in molti male problema io
Dopo
Il punto vuole e che appunto in questi due anni non siamo riusciti a cambiare l'asse politico di fondo del governo e quindi la domanda che dobbiamo porci e la seguente cioè la fase due
La cosiddetta fase due che si apre in che direzione va questa forse due dopo la crisi e l'accordo di ottobre in che direzione va la politica del Governo in che direzione concreta
E io penso che lo slittamento gradinate deprecabile sia della legge
Sulle trentacinque ore sia dell'apertura del confronto programmatico per fare questo accordo di un anno con il governo questo slittamento è già un fatto
Ed è un segnale preoccupante della violazione dell'accordo che superò la crisi di ottobre fra l'altro è la loro risposta alla nostra saggezza
E la risposta del governo alla saggezza nostra che consentire il superamento dell'accordo la risposta del governo è quello che fa slittare l'accordo fa slittare le trentacinque ore fa slittare la possibilità di fare un accordo programmatico per una Ricci dunque c'è da essere molto preoccupati e quindi getta incalzare da insistere con pazienza con tenacia con determinazione
Per dare seguito a quell'accordo di ottobre
E per evitare quindi una nuova crisi ma sapendo come sempreché non basta la volontà
Non basta la volontà perché noi avremmo voluto prima delle scorse elezioni del novantasei noi avremmo voluto fare un accordo programmatico addirittura con quel colpo l'Ulivo non è che lo abbiamo rifiutato
Di fare un accordo programmatico abbiamo però dovuto dire che non bastano a volontà perché non c'erano le condizioni dei non basta la volontà ne bastano gli appelli o i discorsi sull'Unità
E sulle intese anzi si rischia di fare come dire dell'Utopia oppure del velleitarismo
Se non si vede è appunto la realtà concreta e che dopo la Cosa due e dopo la svolta moderata ulteriore del PDS
Questo non può come dire non intaccare gli equilibri dello stesso Governo è più probabile quindi una politica del governo verso un ulteriore spostamento moderato perché la Cosa due
O i Democratici di sinistra sola forza
Più consistente del governo la forza a mio parere più di sinistra del governo quindi se la forza più a sinistra presente nella compagine governativa fa un ulteriore passo verso il centro moderato è evidente che tutto l'asse politico del governo rischi attende di essere verso uno spostamento
Ulteriormente moderato ma mi pare che su questa analisi realistica su questa analisi realistica sono state espresse mi pare
Comunque grandi convergenza della nostra
Riunione di oggi e quindi grandi preoccupazioni sull'addensarsi di vecchi e nuovi motivi di contrasto fra il nove e il Governo su questa probabile divaricazione
Politico-programmatica fra nostro partito per il governo su questo mi pare che ci sia una già con convergenza sull'analisi mi sembra invece che le divergenze maggiori esplicitate
Siano sul che fare di fronte a questa situazione
E io penso che qui nessuno ha proposto tranne alcuni compagni non tutti alcuni compagni della vecchia minoranza congressuale
Nessuno ha proposto la soluzione semplicistica di una uscita oggi dalla maggioranza che sostiene il governo non è questo il dibattito non è questo il punto di di di discussione oggi il problema che si pone oggi e sei assieme alla costruzione difficile difficilissima senza un sindacato di classe
Di movimenti di lotta SW oggi accentuare oppure no la nostra critica la nostra conflittualità all'interno alla maggioranza di governo alzare di più la voce evitando sparate demagogiche ma alzare più la voce
Nel nostro con nel confronto con il Governo questo è il punto ricordare gli impegni presi dal Governo e ricordare anche il nostro essere determinanti
Per l'esistenza di questa maggioranza di governo quel punto su cui dobbiamo discutere e dobbiamo anche operativamente decide e qui vengo secondo me le divergenze più esplicite
Perché io non sono d'accordo io non sono d'accordo con la tesi che qui è stata espressa per esempio con il concetto che quasi per principio o in astratto è stato espresso una frase significativa no bisogna tirare la corda ma senza romperla
Non sono d'accordo per due motivi una frase un'affermazione di questo genere
Primo perché questo è evidente che frena e riduce la spinta attirare la coca
Perché se noi diciamo che la corda va tirata ma senza rompere ma è evidente che noi abbiamo come dire una tensione a tirare la corda molto meno forte e d'altra parte invece come sapete ben pochi sono a tirare dall'altra parte la corda ma secondo motivo compagne e compagni su cui collega occorre riflettere ma si può fare un ragionamento così in astratto
Cioè se si dice che noi nei confronti del governo dobbiamo tirare la corda ma senza romperla allora la cosa vale sente vale allora mi si deve spiegare perché sulla guerra e sulla questione la guerra del giudizio delle basi non vale e su altre cose male cioè il problema non può essere posto in astratto
Che qui c'è il concetto che deve comunque esprimeva Guerini che esprimevano altri compagni su cui io concordo
Non si può opporre quindi la questione del rapporto con il Governo con il comunque però nel concerto per tirare la corda senza romperla c'è un comunque non bisogna rompere il rapporto col Governo
E quindi la domanda concretamente per esempio se il governo non dà seguito all'accordo su cui si è ricostruita la maggioranza ottobre
E quindi non solo quello il punto sulle trentacinque ore ma il punto anche su l'apertura di un confronto programmatico cosa facciamo io credo che in questo caso se viene meno l'accordo di ottobre io credo che non ci sia neanche bisogno di ritirarlo raccolta viene meno sparisce come dire sparisce il punto su cui si è ricostruita la maggioranza
Sparisce e quindi sparisce la maggioranza stesso
è ovvio che queste un esito tuttavia che noi non possiamo auspicare e non stiamo applicando
Per il solo fatto che auspicava un esito del genere significa auspicare come dire la perdita dell'obiettivo delle trentacinque ore a noi così caro
Ed è del tutto ovvio che la nostra iniziativa deve essere tesa a scongiurare questo esito
Ma proprio per questo io credo che sia necessario alzare il tiro della nostra critica al governo assieme all'iniziativa concreta e non solo ai discorsi io posso ci potrei citare ma l'argomento non è questo però potrei citare nella nostra regione quante iniziative concrete stiamo tentando di mettere insieme conto settori sociali e politici hanno i vicini
Compreso il PDS per l'obiettivo delle trentacinque ore come per esempio l'ordine del giorno in tutto in quasi tutti i consigli comunali dell'Emilia Romagna favorevoli alle trentacinque ore
Ordine del giorno insieme al PDS e popolari che entrano in contraddizione è evidente con una impostazione Modena quindi qui sono fatti non riscossi
Fatti concreti che tendono a evitare appunto a evitare l'esito di rottura infine come proseguiamo questo dibattito fra di noi anch'io sono d'accordo che sarebbe un errore
E negativo per il partito una sorta di come si dice di conta no
Di conta in particolare il di conta sulla base di schieramenti come dire per questo o per quel dirigente o per quell'altro ancora il punto è però che bene
Discutere del nostro partito abbiamo avviato questa discussione PRI discutere del corpo del partito sulle posizioni politiche
Sulle posizioni politiche che vi sono sulle diverse posizioni politiche che vi sono lavorando per l'unità del partito
Ma appunto questo si fa sulla base di una discussione democratica
Anche nella diversità delle posizioni politiche sono emersi evitando quindi la delega di questo dibattito al solo gruppo dirigente
Ed evitando anche però perché sarebbe altrettanto deleterio per l'unità del partito la banalizzazione
Ho la deformazione eccessiva delle posizioni politiche
Perché ci sono degli interrogativi seri veri profondi c'è un malessere vero nel partito
Il partito si interroga veramente effettivamente su cosa fare nei confronti di questo governo per la difficoltà che esiste effettivamente nella situazione politica
E quindi come dire bisogna evitare che ma Dinoi ci siano appunto si sostengono tesi che gli altri che altri vogliono che so aderire o alla qualcosa due o fare come i Comunisti unitari e deformazione di questo genere così come anche evitare del evitare deformazioni di altro genere
Come che ci come se vi fossero nel partito
Posizioni che vogliono costruire formazioni socioculturali come il Manifesto cioè io non ho sentito e non vedo posizioni di questo genere io direi come dire di evitare deformazioni al dibattito interno di questo tipo perché se queste deformazioni
Sono presenti qui immagino come possono danneggiare se sono presenti nel corpo del partito se si diffondono in questo modo invece dobbiamo mettere al centro il dibattito vero che c'è stato cioè sulla politica e in particolare sui rapporti sui rapporti con il Governo infine noi abbiamo fatto un congresso
E da questo congresso come dire se costruito un'ampia maggioranza congressuale che ha trovato la la la massima unità sulla necessità appunto di costruire un forte partito comunista di massa a me pare dal Congresso in avanti sino ad oggi
Tutti passi siano andati in questa direzione a partire da presente dal dall'Assemblea già citata di Chianciano cioè stiamo tutti marciando in direzione di della costituzione di un partito comunista di massa
Di un forte ruolo politico del nostro partito così come è è stato evidenziato bene dalla relazione introduttiva che condivido della parte finale della relazione introduttiva del compagno Bertinotti quella dedicata sul partito
Compagno Sorlini poi Cervone
Io ho apprezzato e condiviso la relazione del segretario del partito
Per i suoi contenuti
Per il livello dell'argomentazione
Per lo sforzo io vi ho trovato di ricondurre sintesi più avanzata
E unitaria
Diverse sensibilità e culture politiche
Presenti nel nostro partito cercando di estrarre il meglio
Di queste culture
In una logica appunto di ricerca di una sintesi più avanzate e non di resa dei conti interna di una cultura politica nei confronti di altre
Per il suo carattere aperto di ricerca
Che si pone domande giuste prima ancora che tentare di fornire delle risposte
Per dare oggi credibilità a un progetto di trasformazione in questa parte del mondo
Una relazione impegnata che apre a mio avviso una pagina nuova della vita del partito
Che credo dovrà essere assieme e materiale dibattito di questa direzione discussa approfondita nei comitati federali nei comitati regionali
Con serenità
Senza logiche di conta interna senza personalizzazione del dibattito politico
E come già è stato ricordato da molti compagni senza caricature reciproche delle posizioni politiche che impediscono sempre di cogliere lei verità interne presenti anche in argomentazioni
Non condivise nel loro insieme
Qual è a mio modo di vedere il nocciolo duro
Della discussione che si è aperta da alcuni mesi nel gruppo dirigente del partito
Chiedo scusa per l'inevitabile schematizzazione in pochi minuti del mio ragionamento
Io vedo da una parte mi riferisco al dibattito nella che si è aperto nella maggioranza congressuale
Un'argomentazione che personalmente condivido nel suo insieme
Che in sostanza dice
La prosecuzione di una collocazione di Rifondazione Comunista nella maggioranza di governo deve essere necessariamente legata all'affermazione almeno di alcuni significativi elementi riformatori
E cioè
E ciò perché oggi l'autonomia di un partito comunista non si misura prevalentemente su un'astratta identità ideologica nominalistica che è tutta da ridefinire
O su una collocazione internazionale di campo che non esiste più perché non esiste più il campo
Quest'anno identità comunista rinnovata si misura prima di tutto su contenuti politici programmatici qui ed ora su cui misurare credibilità spesso della politica
Nel suo rapporto con la gente un rapporto della politica con la gente oggi profondamente deteriorato
In ultima analisi così riassumerei
Una scelta che da priorità ai contenuti sugli schieramenti
Dico priorità
Rispetto agli schieramenti non certo indifferenza o sottovalutazione nei confronti del problema degli schieramenti politici e istituzionali
Una linea che mi pare sia guidato nella gestione della crisi di ottobre
Nella prima fase della crisi quando abbiamo detto di no al discorso di Prodi in Parlamento
E nella seconda fase della crisi quando in sostanza abbiamo scelto una linea che diceva siamo disponibili a ricomporre la maggioranza a condizione che alcuni significativi risulta sul piano programmatico sia ottenuti altrimenti non ci stiamo
E proprio a mio parere in questo momento in questo momento in questa stretta della crisi che si è manifestato in modo acuto invisibile
Un dissenso una discussione nel gruppo dirigente del partito più o meno esplicito Marche tenuto esplicitando sul nel corso dei mesi successivi e che è presente oggi alla nostra
Discussione un dissenso che si è manifestato
Allora anche nei gruppi parlamentari
è emersa cioè
Con approcci sfumature differenziate
Un'altra argomentazione
L'argomentazione che nel suo insieme non mi convince
Ma che considero però tutt'altro che peregrina
Un'argomentazione anche qui si chiedo scusa per lei
Inevitabili semplificazioni che spero non scattano nel semplicismo
Un'argomentazione che in sostanza tende a dire
La linea della priorità e contenuti va bene
D'accordo
Però va bene fino al punto in cui essa non mette in discussione questo quadro politico che abbiamo conquistato chi è il più avanzato oggi possibile della situazione italiana e ciò non vi è alcun dubbio dal punto di vista degli degli schieramenti
E che sostiene questa tesi
A partire da considerazioni anche qui che hanno
Che partono da dati della realtà non da intenzioni
Di una forte spinta al all'Abi polarizzazione della vita politica italiana
Di una spinta una riforma del quadro istituzionale in senso solitario e di riforme elettorali in senso maggioritario
Della constatazione della debolezza dei movimenti di lotta
Nel paese e anche della debolezza dei caratteri di massa e di lotta del partito e del suo radicamento della società oltre che tenere conto diciamo così di un clima generale
Di moderatismo imperante che prevale nelle società capitalistiche sviluppate in questa in questa fase per cui per cui si sostiene mi sembra di capire
Ripeto al di là di una discussione sugli aspetti più propriamente congiunturale della vicenda politica che non sono nel suo oggetto
Della mia argomentazione
Se il Partito Comunista partito dalla rifondazione comunista si dice esce da un quadro unitario in questa fase in queste condizioni di intese politiche istituzionali
Sulla legge elettorale
E si colloca alla opposizione rischia di non farcela
Rischia di scomparire
Come forza con basi consensi di massa e di diventare cioè al di là delle migliori intenzioni che non vengono negate una forza una forza che stimo di pura testimonianza e quindi di
Morire per quella di essere come dire diventare una forza per quella via subalterna agli assetti attuali
Si tratta a mio parere di un'argomentazione che in ultima analisi e il nome io credo di una volontà sincera
Di difendere l'autonomia e la sopravvivenza stessa del partito reclama né i fatti
Una prevalenza
Della salvaguardia gli schieramenti politici unitari un Ulivo e con il PDS anche accostò sì come si dice in gioco l'autonomia la sopravvivenza stessa del partito anche a costo di sacrificare
Importanti contenuti sul piano programmatico o gran parte o gran parte di essi e dico che si tratta di una tesi
Non peregrina e non banale
Perché non vi è dubbio
Che nel nostro elettorato per non parlare del popolo di sinistra nel suo insieme sono presenti orientamenti politici e culturali estremamente differenziati e sono presenti anche orientamenti di sinistra
Diciamo così tra virgolette più moderata
Che percepiscono il consenso elettorale al nostro partito fondamentalmente come un elemento di freno
Della deriva moderata del PDS o come sostegno ha una forza politica che può ottenere l'Ulivo e il PDS un po'più a sinistra
Ma non a partire da motivazioni più profonde
L'elettorato è diversificato qui non c'è tempo di approfondire analisi ma non c'è dubbio che vi sono sono emersi
Sondaggi per esempio anche recentemente che mettevano in evidenza come circa il cinquanta per cento
Del nostro elettorato desse
Nelle scorse settimane un giudizio complessivamente positivo sull'operato del Governo Prodi e anche qui sempre a proposito di sondaggi per dare però un senso della complessità della situazione io ricordo mi colpirono allora durante la fase più acuta della crisi di governo
Sondaggi che ci attribuivano
Circa il quattordici quindici per cento alla vigilia del primo discorso di Prodi
Sondaggi che ci attribuivano il dieci l'undici per cento dopo l'apertura della crisi anche qui
Quello che è stato pubblicato cui raffronti citava tra il dieci e l'undici e l'undici per cento
Sondaggi anche qui che mettono in evidenza una situazione contraddittoria allatta un lato il fatto di indubbiamente di una situazione di sofferenza del nostro elettorato nel momento della stretta
Ma anche però mettevano in evidenza una cardio una capacità sostanziale di tenuta di massa e di influenza di massa nel del partito nel momento in cui si è andata ad una stretta
Una stretta col
Naturalmente questa questa seconda tesi che io per schematicamente riassunto come una tesi che in ultima analisi tende a privilegiare la difesa del quadro politico rispetto ai contenuti
Non si è manifestato non si manifesta sempre in modo che esplicito e forse neanche consapevole nella nostra discussione interna io penso ad esempio l'intervento che faceva il compagno Capponi che sia collocato nella nostra discussione come una delle punte più estreme
Di questa argomentazione no adesso non mi interessa
L'etichettatura
Che però rischia in una certa misura di entrare in contraddizione con se stessa quando si dice
Però
Se ci fosse stata la guerra e avessimo concesso l'uso delle basi allora avremmo dovuto rompere oppure si dice
Se non ci davano le trentacinque ore avremmo dovuto rompere oppure si dice questo non capponi propone non
Oppure si dice se oggi il governo vanificarsi e nella sostanza gli accordi che hanno consentito una ricomposizione allora si dovrebbe rompere compagni ma se si dice che questo partito non ha una prospettiva e una possibilità di sopravvivenza come forza politica di massa in una collocazione di opposizione in questa fase allora anche in quel caso
La scelta di garantire la sopravvivenza del partito dovrebbe indurci comunque a non mettere in crisi il quadro politico
Se invece si ammette
Sì ammette come in una certa qual misura ammettono tutti i compagni intervenuti nella discussione che noi non possiamo prescindere
Da una considerazione da una valutazione dei contenuti allora in presenza di una evoluzione della situazione politica e sociale nel nostro Paese dalla politica del governo che tutti
A cominciare
Dall'intervento di Cossutta la prima parte dell'intervento del compagno Cossutta è un una elencazione puntigliosa degli elementi di evoluzione negativa del quadro politico e programmatico allora in questo caso la nostra discussione e il confronto il confronto interno e il tema della priorità ai contenuti riacquista
Una sua come dire centralità e legittimità
Io credo cioè
Mi avvio a concludere
Che noi non dobbiamo nella nostra discussione Interna
Drammatizzare
La eventualità
Di una collocazione del partito all'opposizione noi non la ricerchiamo
Ne lau ospitiamo pregiudizialmente e qui sta una differenza fondamentale con le posizioni che ci sono espresse nel congresso da parte dei compagni della minoranza ma non dimentichiamo che noi siamo nati
E cresciuti all'opposizione
Quando eravamo una forza molto più debole e meno radicata di oggi
Che il nostro impegno nella maggioranza
Non è sorto per un disegno strategico consapevole ma è sorto per molti aspetti da un fatto casuale
Non era iscritto uno scritto nell'accordo di di desistenza tanto è vero che sia nell'Ulivo che nel partito io ricordo bene allora si considerava estremamente improbabile la eventualità
Della che si determinasse una situazione in cui noi potevamo essere
Determinante
E quindi se queste è stata come dire la sia pur breve storia iniziale del partito nella quale che sia pure tra mille difficoltà siamo cresciuti nella collocazione di opposizione non vedo perché noi dovremmo oggi
Considerare come un fatto come dire potenzialmente distruttivo
Della possibilità presente e futura del partito di sopravvivere e di crescere sia pure tra mille difficoltà anche qualora anche qualora le le condizioni non ci consentissero più
La prosecuzione di queste esperienze e del resto la quasi totalità dei partiti comunisti e di sinistra antagonista nell'Europa occidentale partiti con cui abbiamo rapporti di maggiore cooperazione e affinità sono partiti all'opposizione
Show operano in condizioni non fondamentalmente dissimili dalle condizioni in cui operiamo noi in Italia sono partiti caratterizzati da processi di crescita o di tenuta e non mi pare che tra questi partiti anche se comprendo condivido l'argomento di Cossutta quando dice quando introduce questo elemento di diversità tra un partito comunista spagnolo in Partito comunista francese che si muovono in una continuità anche di radicamento mentre
La vicenda nostre completamente diverse ma non esistono solo questi partiti non esistono solo questi partiti sono e guardiamo ce ne guardiamo con i partiti di sinistra antagonista nell'insieme
De L'Unità
Depresso dell'un dell'unità europea noi anch'ad esempio i partiti della sinistra nordica o i partiti comunista o di sinistra antagonista ingresso in Portogallo o in altri Paesi bene
Non credo che la collocazione all'opposizione di questi partiti
Lì ne impedisca una capacità di tenuta e anche e anche di e crescita e non credo che sarebbe ingiusto e ingeneroso verso negli stessi considerare la situazione italiana da questo punto di vista una situazione
Più arretrata di quella degli altri Paesi e il nostro come un partito sostanzialmente più debole e disastrato degli altri partiti di sinistra
Di sinistra antagonista
Credo inoltre
Che
Anche non solo in una collocazione all'interno della maggioranza ma anche in una collocazione di opposizione
Vi sarebbe vi è lo spazio per intese trasversali
Sul terreno istituzionale e della riforma della legge elettorale volti a ricercare in tutti i settori dello schieramento politico e parlamentare
Convergenze per impedire per frenare una stretta spinte alla stretta bipolare con la riforma istituzionali in senso autoritario vinse capisco bene anche se è una materia sulla quale dire non mi sento affatto competente ma il suo c'è il successo ottenuto nei confronti della legge Rebuffa dimostra che
Indipendentemente dalla collocazione al governo nella maggioranza o all'opposizione non è vero che siamo noi gli unici a contrastare una evoluzione
In senso autoritario presidenzialista un maggioritario del sistema del sistema elettorale del nostro Paese e queste condizioni questa possibilità e potenzialità di intese che vanno continuamente ricercate vi sarebbe comunque
Vi sarebbe vi sarebbe comunque
Quindi guai a noi credo sui rifondiamo l'idea che fuori da un rapporto unitario con l'Ulivo e col Governo l'unica prospettiva è la morte del partito
Questi
E credo che questo non solo vorrebbe dire dichiararsi già defunti in partenza senza combattere ma vorrebbe anche dire esporsi ad una sorta di ricatto
Permanente da parte delle altre forze politiche abbiamo ottenuto
E trentacinque ore e altri risultati perché non abbiamo subito questo ricatto
E al contrario siamo cresciuti e credo che alla fine anche la gente ha compreso ha compreso la determinazione e la fermezza con cui in quel momento noi abbiamo messo come dire a repentaglio un quadro politico che pure una parte consistente della nostra gente anche del nostro elettorato considera un limite invalicabile
Cerbone Boyle Maselli
Anch'io come
Ghelli
Penso che il dibattito è stato un dibattito atto
Ma che ha avuto un limite in un certo qual modo
Si è intrattenuto prevalente prevalentemente sul sul destino del Governo
Sul quale io non mi soffermerò perché condivido il giudizio dato
Dal segretario
E prima ancora condiviso la risoluzione dell'ultimo comitato politico che abbiamo votato a grande maggioranza
Ma se è vero che il che nella nostra prospettiva a breve o a medio tempo
Ci può essere la rottura
Credo che noi dobbiamo andare oltre con la nostra discussione
Dobbiamo affrontare con forza
Con la stessa intensità su cui ragioniamo
Sul destino del Governo
I punti che Gennaro la nostra difficoltà
E che senza una strategia senza un progetto
Il nostro produco futuro credo che sarà molto incerto
Ci sarà un'incertezza forte lo svolgimento dalla nostra azione politica
Questi punti riguardano il Mezzogiorno innanzitutto non può essere legata soltanto Russo Spena o al dipartimento negli anni ha parlato molto ma questo deve essere io ritengo un punto cardine della nostra strategia
Il partito
Che è lo strumento che può far diventare realtà la nostra linea politica
E sì che qual è il partito che vogliamo neanche qual è il partito che abbiamo oggi con questo partito che dobbiamo andare avanti
E sì che ragioniamo
Qual è tipo di partiti che abbiamo in particolar modo nel Sud
Perché appunto e su quelle gambe che dobbiamo portare avanti la nostra linea politica
Ragioniamo
Sullo stato del movimento
Le difficoltà che incontriamo a mettere in piedi un reale movimento di lotta
Del perché queste difficoltà quali sono le radici di questa difficoltà
E ragioniamo appunto sul sindacato come abbiamo iniziato a fare
Sulla sua deriva sulle soluzioni
Che si sono accennate a partire dalla proposta del segretario ma dalle altre che sono state avanzate ragioniamo come
Affrontare concretamente seriamente questo problema del sindacato
E si tratta di ragionare
Sul nostro modo di stare nelle istituzioni locali regionale
Dove siamo impegnati con oltre tre mila e cinquecento eletti molti dei quali governo no grandi città regioni
E io su questo punto condivido anche su questo punto
Il giudizio critico
Che io ho intravisto nella relazione del segretario
Ovviamente un punto che cercheremo di sviluppare a Bellaria
Ma appunto già nella relazione io ho intravisto questo giudizio interpellato un giudizio negativo sul nostro atteggiamento sul nostro modo di stare nei governi locali
Che spesso è un atteggiamento remissivo sul bus
Sarà necessario ovviamente ragionare
Di analizzare realtà per realtà perché ovviamente non è così per tutte le parti
Ma abbiamo appunto queste nicchie di subalternità ed inconcludenza
Ed è un atteggiamento subalterno che si manifesta
Sia quando assumiamo incondizionatamente le posizioni altrui
Sia quando decidiamo il rifiuto la mediazione
Sia quando non
Non voglio assolutamente
Offendere i compagni di Firenze
Ma in questo caso ne assumiamo anche
Un'immagine di smarrimenti di sbandamento quando come a Firenze rompiamo su un atto fondamentale
Come il piano regolatore
E nello stesso istante
Che rompiamo rivendichiamo la ricerca di un accordo unitario per le prossime elezioni
Mi mi sembra incongruente super così con bagni di Firenze rivendicano la ricerca di un accordo nel momento in cui si plumbea su un piano
Principali fondamentale appunto del
Che è il piano regolatore come dire Fade Riboni piano regolatore che la cosa che scotta voi vediamo come stare assieme io credo che questo dando per giusta la rottura
Credo però che viene una sorta di dici mandamento nel momento in cui si dicono contemporaneamente due consigli del genere
E non c'è dubbio che nella nostra esperienza elettiva amministrativa
Abbiamo Scondato limiti insufficienze
E non sempre il partitino cyclette noi stessi siamo stati
E sono stati compagni nelle condizioni di affrontare nel migliore dei modi con la dovuta preparazione le grandi questioni di di competenza degli enti locali e delle Regioni
Vi sono stati limite di impostazione politica programmatica
E ciò ha generato e genera tutt'oggi tra i compagni debolezze precarietà tensioni
Ma io noto anche che in parte consistente del partito
C'è un malessere un disagio a star nelle maggioranze di governo nacque
Che da tutte le parti ci stiamo con nonchalance
Ci stiamo spesso con una grande sofferenza
E questa sofferenza questo disagio spesso deriva non solo dalla natura dalla naturale vocazione di opposizione di ognuno di noi
Non solo deriva dalla debolezza che genera appunto
Paura della mediazione del confronto neanche un malessere un disagio generate da fattori esterni
E quando dico fattori esterni
Tra gli esterni metto la stessa azione della direzione del partito
La spinta alla ricerca unitaria
Che giustamente nella relazione stato detta anche con spregiudicatezza
Abbiamo ricercato bianco
Che dal centro appunto abbiamo esercitato nei confronti della periferia dei compagni a ricercare a tutti i costi
Un rapporto unitario
E in quell'occasione abbiamo fatto sì per una questione di schieramento
Che superava gli stessi programmi perché noi ci siamo trovati nelle ultime due lezioni
A dovere
Affondare le elezioni in un momento di difficoltà e di rottura possibile rottura del governo gli assieme tutti
Tranne appunto come è stato ricordato stamattina la minoranza tutti assieme abbiamo deciso questa linea politica
Perché appunto abbiamo ragionato in quelle occasioni
Questa spinta veniva anche dalla necessità di fronte a queste possibile rotture
E dalle leggi elettorali che invece di spingono all'unità ti spingono alla ricerca dell'accordo era necessario
Per un momento accantonare non rendere prioritari
I programmi perché appunto Piera una ragione che io ho condiviso
Vi era una ragione di
Evitare un e si un isolamento così
E credo che sarebbe ingeneroso
Non tenere presente che abbiamo fatto una scelta dice di necessità
è una scelta che abbiamo fatto noi che l'abbiamo fatto fare ai compagni in periferia
Sarebbe ingeneroso nei confronti dei compagni e di chi ha sostenuto degli è andata a sostenere in giro questa di Napoli
Un altro fattore esterno
Che genera credo disagi lo stato di confusione abbiamo riscontrato anche qualche giorno fa in una riunione fatta in direzione sui bilanci
E non solo sui bilanci
Deriva io credo da una distrazione legislativa sui temi riguardanti gli enti locali e le regioni una distrazione legislativo che ha il nostro partito in Parlamento
Perché appunto deriva questo disagio
Dalla conseguenza dell'emanazione di norme di legge del Governo e del Parlamento alla cui approvazione abbiamo partecipato con voto favorevole
E che ogni giorno e che ogni giorno alle Regioni alle Province ai Comuni
I compagni si imbattono in queste norme in queste leggi in questi decreti che devono attuare
E sono norme leggi e decreti che contrastano con la nostra posizione politica
Uno per tutti bassanese
Potremmo chiedere le dimissioni di Bassanini ma non voglio
I decreti Bassanini guardate entro il quattro maggio entro il quattro maggio le regioni lo ricordava Nesci nel suo intervento Andrew quattro maggio le Regioni devono recepire il decreto che mette sul mercato dello sportivo pubblici
E io credo che
Io che so che sono di un gruppo di opposizione in Galbani io non avrò difficoltà ma mi metto nei panni dei compagni che nelle regioni stanno al governo e forse abbiamo anche l'assessorato che deve recepire questo
Decretò che è insopportabile e che se non lo fa in sintonia con il decreto la legge come tutti sappiamo non sarà vista e sicché ci possiamo provare con l'assessore comunista che deve fare una legge un disegno di legge che va contro il principio di questo partito
Sicché questa contraddizione che noi ci troviamo ogni giorno è una contraddizione venga
Che mette il disagio
Nei nostri i compagni perché appunto spesso diventa impossibile
Visto appunto le leggi che tu stesso voti
Diventa impossibile attenerti all'attuale linea politica
A tuoi istinto politico
E allora appunto c'è questa rassegnazione questa questo malessere
Quindi io credo che noi se una correzione fino a quando sosterremo questa maggioranza se è una correzione dove dobbiamo apportare al nostro
Modo di lavorare e che non possono convivere convivere
Due linee politiche due atteggiamenti diversi
Una per il centro
E un'altra per le periferie
E cioè appunto per il centro che abbiamo questa distrazione
Sui temi legislativi che ricadono direttamente sulle sugli enti locali e sulle regione sulle regioni è poi dimenticando questo
Pretendere
Come dire
Le rigidità in periferia
Le rigide da in periferia di fronte a queste norme non si può ottenere almeno quanto stiamo quando siamo al governo
è un altro punto di dovremmo io credo sviluppare analizzare e quello che ha ripreso il compagno Diliberto
è quello appunto della cultura
Spesso prevalente che guarda
Al Comune alla Provincia alla Regione al Parlamento
Come il punto più alto e spesso il solo punto dalla nostra lotta per il cambiamento
Credo invece appunto come diceva Diliberto che dobbiamo affermare nella pratica quotidiana
Nella pratica politica
L'idea che quelle sedi Comune e la Regione la Provincia sono uno dei terreni
Certamente importante
In cui appunto condurre la nostra azione politica
Ci sono delle sedi in cui è possibile ottenere dei risultati
Ma se non fosse così se noi non guardarsi in questo modo
I Comuni e le Regioni le Province dovremo mettere nel secondo oggi non domani oggi dovremo metter nel conto la rottura
Di ogni forma di governo che si vede impegnati indirettamente
E infatti
Sebbene
Che è una cultura una barca una pratica liberista
Attraversa e si afferma in tutti i partiti compreso il PDS
Se è vero come è vero
Che abbiamo un sindacato che va per altre strade
Che pensa ad altro
Senta ero come Verdi assistiamo ad un processo di passi iniziazione
Che nei fatti impedisce rende difficile l'arduo il nascere di reato e movimenti di massa
Che sono indispensabili come tutti i compagni hanno detto per la conquista di obiettivi più avanzati
E se non c'è tutto questo è evidente che se noi abbiamo l'idea che le istituzioni il Consiglio è l'ultima e l'ultimo obiettive l'unico obiettivo
L'unica sede per raggiunti i nostri obiettivi allora mi sembra evidente che noi così non potremo andare avanti io credo invece che c'è bisogno di affrontare e di avere un rapporto con le istituzioni più
Più libera
Guardando all'istituzione appunto come dicevo
Come
Un altro terreni come uno deterrente la nostra lotta politica
Compagno Maselli poi cappelloni
Ma io pensando ai dieci minuti devo dire che allora ho preparato un intervento scritto quindi sarà per sarò brevissimo peccato perché visto l'andamento poteva forse espandermi Procter vuole forse meno
Dunque non si può non essere d'accordo su alcune delle conclusioni cui arrivano le analisi di Ravelli ma mi sembra davvero singolare che si neghi per questo motivo la realtà d'un processo issate venuto fuori in diversi interventi la realtà di un processo mondiale
Tendente a condannare allo sfruttamento sempre più disumana tragicamente disarmato miliardi e miliardi di individui su questo pianeta
Sono gli economisti americani che ci spiegano questo L. Monti pragmatica no qualche analista di Montevideo con tutto il rispetto comunque per questa rivista gloriosa
Se partiamo da qui e ci liberiamo di alcune delle schematicità interpretative classica di una nostra antichissima scolastica io credo che non potremo continuare nell'esercizio questo si sente ciclistico di considerare ogni ipotesi di una nostra uscita dalla maggioranza come riduzione del nostro partito a un futuro testimoniale e autoreferenziale
Io sono qui fra i pochissimi
A poter ricordare gli sforzi coraggiosi che nel quarantacinque nel quarantasei ero piccolissimo ma ero già nel partito perché ho fatto la Resistenza per cui il ricco ero umana membro attivo Agitprop di sezione
Chiede i coltelli sforzi coraggiosi che nel quarantacinque e nel quarantasei compiva molti normalmente per spiegare l'utilità della nostra presenza in un governo che già si connotava per i suoi caratteri restauratori
Non mi sento dunque di sottovalutare nessuno degli scorsi che qui sono stati compiuti la citazione di dica con i di di e di Nesi e d'obbligo degli orfani compiuti per valorizzare risultati comunque ottenuti da noi in questa maggioranza ma a me viene naturale chiedere a questi compagni atti ai compagni che insistono sulla necessità di non uscire da questa maggioranza
Attenti della fuga eccetera se ci si rende conto di quale decisiva arma consegniamo così a chi ci vuole o estendere poi ridurre ruolo tutt'altro che spregevole e tuttavia secondario
Della sinistra del PDS o dei Comunisti unitari
Nessun facile disprezzo per il loro lavoro io detesto il sarcasmo che stesse chiusa nei loro riguardi
Nessun facile dire anche tra di noi anzi particolarmente nessun facile disprezzo per il loro lavoro ma se io posso ricordare gli sforzi che compivano nel quarantasei per riuscire a condizionare il governo avendo un popolo
Della resistenza tutto in piedi accanto a lui nell'URSS di immagine intatte gloriosa Stalingrado eccetera
Dietro di noi eccetera eccetera eccetera
Rendiamoci conto in quali condizioni di subalternità e indipendenza rischieremmo di imporci oggi il momento che perdessimo anche quella possibilità di pressione che ci viene dalla richiesta afferma e determinata di una svolta riformatrice
Di una svolta riformatrice
Io credo Company che lei disperazioni che tenderanno a crescere non solo nel Sud d'Italia e non solo in Europa
Troveranno esiti o informazioni della destra populista oppure i nuovi estremismi organizzati e virgolette di sinistra
Sì questo questo avverrà se non ci sarà un partito comunista capaci di dare a queste disperazione crescenti voce sbocco politiche sbocco politico e speranza
Ecco alcuni compagni hanno ricordato la nascita di Rifondazione Comunista
Non erano queste contatti fra le ragioni fondamentali del nostro nascere e osceni
Scusate c'è una cosa che forse propongo che adesso quell'ordine del giorno
Aldo
Senza
Cappelloni poi Platania
A mettere le semplicemente
Disporre rapidamente
Quasi come un assetto
Preconcetto
Subito dopo la relazione del compagno Bertinotti un caro carissimo compagno
è venuto a dirmi che secondo lui Bertinotti prospettato
Un partito e una politica
Di tipo massimalista e radicale già
E coerentemente hanno poi confermato
Questo suo punto di vista nell'intervento che ha fatto che ha fatto
Ora io mi domando se fosse veramente così
Come ha detto questo caro compagno
Quale dovrebbe essere allora il ruolo e la strategia di un partito diverse da quelle che il compagno Bertinotti ci ha prospettato e che io condivido interamente nelle loro linee di fondo
Beh io ho un convincimento debbo dire abbastanza fermo
Ritengo Shore perché se no non percorriamo interamente con decisione
Con pazienza con saggezza ma con decisione
La strada
Indicata dal compagno Bertinotti il rischio da un lato di essere omologati
E dunque di perdere autonomia e identità
E dall'altro di non riuscire più a incidere nella realtà concreta sia a livello delle istituzioni che a livello delle masse popolari questo rischio diventerebbe ogni giorno più incombente su di noi e se perdiamo questa autonomia e se perdiamo quella poca capacità di azione politica e di massa
Consta di venti anni
Il nostro partito
Io francamente no no
Tutti gli elementi ho tutti gli elementi sufficienti per dire
Se a questo punto specialmente dopo
Lei Assisi di Firenze
Il partito democratico della sinistra non sia più nemmeno timidamente socialdemocratico e sia già diventato liberaldemocratici ma permette indossare di essere collegato e in qualche modo poi subordinato se non altro per i diversi rapporti di forza esistenti
Alle scelte del partito democratico della sinistra francamente a pensare questo mi vengono i brividi
La compagna la seconda questione
La compagna salvato
Ha parlato del partito che non c'è
Cioè ha detto che Bertinotti CIA parlato di un partito che non esiste che non c'è
Su questo vorrei fare una breve parentesi
Perché se io non avessi sentito la relazione del compagno Bertinotti e mi fosse limitato a leggere il testo del suo intervento nella sul giornale liberazione
Vorrei domandare a questo punto la compagna salvato di quale partito di cui avrebbe parlato Bertinotti si tratta perché su quella relazione
Sul partito non c'è niente anche se Bertinotti nega invece parlato e spero che varrebbe la pena credo che varrebbe la pena di rimediare visto che fra l'altro certi giornali qualche tempo fa parlavano del fatto che Bertinotti voleva il partito delle forze sociali di partito
Dei centri sociali
Quindi sarebbe bene che venisse corre ma voglio dire
A me pare che sia stato ingeneroso dire il partito ha parlato di un partito che non c'è io più correttamente avrei detto
Ha parlato di un partito che c'è ma soltanto in parte solo in misura inadeguata
Ma che si potrà essere sempre più se noi saremo ben lavorare e voglio aggiungere
Che delle premesse positive in questa direzione sono state poste e credo che non sia giusto ignora
Sono poi state poste al convegno di Chianciano e sono state poste anche se mi consentite quest'autocitazione nella riunione della commissione
Sui problemi del partito del Comitato politico nazionale nel corso di questi incontri di queste riunioni
Sono state perfino impietosamente messe il Duce le difficoltà i difetti i limiti nell'azione del partito e nella sua strutturazione e anche i limiti
Relativi alla democrazia interna del partito ESS e si è fatto un serio sforzo anche per indicare
Quanto si dovrebbe fare per indicare delle proposte concrete
Per superare questi limiti queste difficoltà sia dal punto di vista delle strutture sia dal punto di vista del radicamento del radicamento
E così via
Ora io però vorrei anche dire che quindi ci possiamo muovere positivamente in questa direzione ma vorrei anche aggiungere
A proposito del dei rapporti con il governo
Del resto lo ha già detto compagno grazie quindi
Mi limito soltanto a farne un centro che
Affermare che vogliamo tirare la corda ma non la dobbiamo mai spezzare
E affermare questo
Pubblicamente
E
Addirittura in partenza
Rende come risultato il fatto che il tirare la corda non servirà assolutamente a nulla quando si sa già che tanto noi non aspetteremo ma
E voglio anche aggiungere che non capisco perché rompendo la corda dovremmo ineluttabilmente diventare una forza testimoniale
E non so con quale coerenza e con ciò sicuramente subalterna
Io continuo ad avere il fermo convincimento che noi diventeremo una forza subalterna solo se perderemo la nostra identità e la mostra autonomia culturale e politica e organizzativo
Dire due parole su un sindacato
Io credo di poter dire
Che non siamo
L'unico partito comunista degno di questo nome
Che non amplia una effettiva sponda sindacale
L'unico partito
Naturalmente non guardo bene dal pensare che si debba ancora continuare sulla linea delle cinghie di trasmissione vorrei rassicurare da questo punto il compagno Ferrero non penso assolutamente questo ma dico che noi siamo l'unico partito che non dispone di una sponda di una sponda sindacale
Lo vediamo quanto questo sia essenziale per la vita e per l'azione politica e di massa di un partito comunista guardate al fatto
Noi sappiamo organizzare con estrema capacità e con grande efficienza
Grandi manifestazioni di massa organizzate dal nostro partito nessuna delle manifestazioni che nel corso di questi ultimi due o tre anni
Si sono sviluppate su iniziativa del partito hanno dato risultati
Mentre soddisfacenti tutti molto soddisfacenti e tuttavia contemporaneamente non riusciamo a favorire a stimolare
Movimenti di massa movimenti di lotta
E questo non c'è dubbio è in conseguenza non dico soltanto ma certo soprattutto per il fatto che fino abbiamo una sponda una sponda sindacale
E allora compagnia Gianni mi scuserà se io manifesto
Qualche impazienza in più rispetto a quelle espresse rispetto alla l'invito alla calma da lui suggerito che pure è giustificata
Perché appunto vi pare questo un punto essenziale naturalmente io sono del tutto convinto che non sia concerti dire la costruzione di un partito di una sindacato di classe dall'altro
Su questo io sono assolutamente convinto ma c'è da dire che è lo stesso Bertinotti che ci dichiara che l'ipotesi di dare vita a una sinistra sindacale
è da lui stesso riconosciuta insufficiente
E siccome questo è un punto essenziale io credo che dobbiamo fare uno sforzo di immaginazione
E di impegno di lavoro per riuscire a fare qualcosa di più e intanto di contribuire per quanto dipende da noi di accelerare al massimo l'unificazione
Di tutti i comunisti che lavorano all'interno della CGIL credo che si debba andare anche oltre però
Di fare qualcosa di più per stabilire per favorire che si stabiliscano
Intese e se possibile anche azioni comuni
Con le forze extra confederale
Infine ho chiuso voglio
Voglio dire che sono d'accordo con l'appello che faceva
Alla fine del suo intervento il compagno Cossutta
Cioè quello di non fare ai racconti ma di affrontare il dibattito in modo tranquillo e sereno
Io credo che noi non dobbiamo fare la conta che sarebbe un grave errore un danno per il partito fare la conta
Dico che non nuovi di e dico noi a ragion veduta dico che noi non dobbiamo fare come abbiamo fatto
Quando si è trattato di discutere
Del compagno Garavini
Coppa la compagna Platania poi bambini
Lei non passa a garantire anch'io da un Bilancio dell'esperienza del governo
Che non può che essere estremamente negativa è mancato il confronto programmatico da noi richiesto con forza e mancata possibilità di apertura della fase riformatrice che chiediamo emblematica è la vicenda delle tre della delle trentacinque ore
La mancanza di qualsiasi impegno nella lotta alla disoccupazione da parte del governo Prodi evidenzia quell'espulsione del lavoro della connotazioni di classe dalla politica che il segretario indicato nella relazione
Non voglio quindi soffermarmi sui tanti aspetti come l'allarmato quadro della bicamerale di una situazione che senza una svolta drastica l'iniziativa politica della maggioranza non può che avere come conseguenza alla fine di questa esperienza voglio però soffermarmi su due questioni
Anche queste indicate nella relazione che riguardano l'iniziativa di questo governo a partire innanzitutto dal dal dall'impegno dei giovani dei giovani comunisti su queste questioni
Sono le due questioni su cui infatti si sono prodotte le mobilitazioni di domenica scorsa di cui sono state protagoniste anche le giovani generazioni insieme a tante soggettività differenti del mondo della cultura del pacifismo dell'ambientalismo
Innanzitutto la questione del Golfo e della guerra tanti compagni hanno ricordato che proprio su questo si consuma una rottura del Partito comunista anzi anche su questo
Proprio in quel periodo sette anni fa c'era infatti la prima guerra del Golfo
E tutti hanno ricordato come ora no si sarebbe esitato a produrre una crisi se fossero state concesse Massimo
Beh io credo che anche se
è stata evitata per ora la guerra nel Golfo
Questo pericolo comunque in agguato e anzi credo che dobbiamo anche a partire dal fatto che su questo come credo su tante altre questioni
Siamo pronti a rompere uscire dalla maggioranza dobbiamo rilanciare una battaglia forte per la smilitarizzazione perché credo che siamo tutti coscienti della dell'insufficienza anzi della pericolosità delle politiche in estere dell'Italia nel Mediterraneo in particolare per il ruolo che il nostro Paese continua ad avere di portaerei nel Mediterraneo per l'aggressione al Sud del mondo e l'altra questione è quella della formazione le politiche del governo Prodi e in particolare del ministro Berlinguer sulla formazione sono infatti estremamente pericolose anzi credo che la percezione di questa situazione forse non sia abbastanza non non sia tale da consentire di percepire appunto la gravità di questa situazione
Ad esempio domenica cessata la manifestazione innanzitutto contro il finanziamento pubblico alle scuole private
è una grande questione di democrazia che ha a che vedere anche con la difesa della Costituzione
Una cosa su cui penso chiunque di voi e si senta pronto a scendere in campo ma il progetto di Berlinguer e di questo governo di ristrutturazione e della formazione di riforma della scuola e dell'università
è una cosa ben più grave di questo e la prosecuzione del percorso che è iniziato con la legge Ruberti contro cui si era battuto il movimento della pantera una legge che non a caso era stata scritta da Berlinguer allora lettore
è un progetto che sta passando lentamente e che passa ad esempio nell'università con l'istituzione di scuole di specializzazioni numero chiuso laurea appunti aumento delle tasse per la costruzione di università finalizzata alla costruzione di una nuova classe dirigente quindi non più come luogo di formazione di costruzione del sapere
E ancor più questo si verifica con la riforma della scuola volta ad aumentare la selezione bene non voglio soffermarmi sui punti della riforma credo che tutti li conosciate
Però io credo che vada sottolineata con forza una cosa che qui non è stata detta eccome e cioè che su questo quest'anno un movimento si è prodotto non solo quest'anno ma quest'anno con una forza particolare
Quest'anno c'è stata in campo un movimento studentesco che ha occupato le scuole che ha fatto cortei che ha occupato seppure in poche realtà agli atenei
Un movimento perché spesso ha finito è finito sotto la repressione con scuole sgomberate proprio per per volontà di questo governo è un un movimento di cui i giovani comunisti hanno fatto parte in quasi tutte le realtà che ci ha visto protagonisti ma che non ha visto un'adeguata risposta da parte del nostro partito io credo che
Non sia stata abbastanza visibile l'iniziativa anche parlamentare di Rifondazione comunista sui temi della formazione e credo che non vorrei essere ripetitiva visto che saremmo già al quarto ministro di questa riunione credo che però proprio per la gravità di questa situazione non dovremmo esitare a chiedere le dimissioni del ministro Berlinguer
Cosa che tra l'altro il movimento ha ha chiesto più volte
E io credo che a partire da questa esperienza questa esperienza di movimento
Anche noi che già ci siamo posti e l'obiettivo di un salto di qualità nella costruzione stabile distanze di movimento dobbiamo andare oltre per rilanciare appunto stabilmente movimento di massa non solo su del pesco
Ma dei giovani dei giovani disoccupati precari
In particolare su tutta questa questione di movimenti giovanili lo ricordava già Peppe l'intervento di stamattina
è evidente come la divaricazione con i giovani della Sinistra democratica sia ancora più forte e che quella tra il partito e il PDS o le forze della maggioranza
Niente
Non solo per per come ci differenziamo nei cortei ma anche per la per l'opposizione netta che una parte di questi giovani a per la costruzione di esperienze di movimento
Basti pensare agli iscritti di quello che attualmente il giovani teologo se così si si può definire e della Sinistra democratica Giuliano da Empoli che teorizza la necessità di abolire qualsiasi idea di un movimento studentesco perché questo impedisce il cambio tu nella scuola e la produzione di una nuova classe dirigente che sappia dirigere appunto la modernizzazione capitalistica nel nostro Paese
E del resto questo è chiaramente in linea anche con il comportamento dei giovani della Sinistra democratica ad esempio negli organi di gestione dell'università in cui sono chiaramente subalterni alle logiche di modernizzazione degli atenei
E io credo che proprio su l'innesto della formazione e del lavoro che poi è anche la questione del futuro delle giovani generazioni in questo Paese si gioca
La qualità della trasformazione che noi vogliamo proporre e se non questo governo non è capace di avviare una fase di trasformazione evidenti che parte innanzitutto dalla questione del lavoro ed alla questione della formazione è evidente e che non si può continuare a reggere questa situazione
Io credo che il movimento che si è creato negli scorsi mesi possa possa riprendere essere rilanciato appunto in un più grande
Movimento giovanile questo è uno degli obiettivi che noi dobbiamo porci
E che credo fa parte anche del passaggio del dalla resistenza al progetto che abbiamo fermato al congresso
E che penso vogliamo proseguire abbiamo detto al congresso che vinta la battaglia per l'esistenza di un partito comunista rifondato in Italia
Per questo appunto passavamo dalla resistenza al progetto e ora siamo penso che anche il dibattito di ora serba questo alla fase di progettazione di appunto di un progetto radicale di trasformazione per questo è evidente
Che non possiamo non continuare nella costruzione del partito di massa
Pone dal Congresso al conferenza di Chianciano allora si sta lavorando un partito di massa che non solo si sappia rapportare con sociale ma innanzitutto che sia un partito che stia nel sociale anche indirettamente con il suo agire politico se ne è parlato ad esempio a Chianciano e del fatto che i circoli debbano riuscire partire in generale debba riuscire ad essere aperto alla società
Lo ricordava per esempio il compagno Caprili l'esperienza dei doposcuola e che si fanno in tante parti della Sicilia ma esistono tante altre esperienze che possano essere fatte per fare veramente del nostro partito
Ed i nostri circoli un paese nel paese
E questo credo sia legata anche alla questione dei centri sociali che sarà molto al centro del nostro dibattito anch'io penso che non si possa ovviamente fare di di questa esperienza unica unica esperienza né discuterla tutte insieme
C'è un un punto che credo vada sottolineato cioè che di solito essendo i centri sociali degli spazi occupati
Vengono fuori innanzitutto dalla necessità di avere uno spazio un luogo dove poi fare delle cose ma è quello il punto di partenza l'esistenza di uno spazio è evidente che il fatto che soprattutto nei centri sociali periferici diciamo che quindi hanno meno
Meno movimento politico alla loro base è molto facile che visto che l'obiettivo è lo spazio non poi la costruzione del movimento si vada a verso il moderatismo sia meno spinte moderate semplicemente per ottenere quell'obiettivo
Quindi il nostro ruolo deve essere innanzitutto quello di rapportarci per evitarlo ma poi dico quello di essere anche noi centro sociale anche noleggio i comunisti cioè essere noi stessi il luogo dove è possibile sperimentare tutte quelle forme di iniziativa di pratica sul sociale quelli che appunto possono essere anche fatte nei circoli in modo da superare in qualche modo questa contraddizione
E credo e poi concludo se se siamo quindi proseguendo nella costruzione del Progetto nella progettazione e nella nostra idea di società e di trasformazione non possiamo proseguire il percorso di Rifondazione il rapportarci criticamente con la nostra storia
Al congresso abbiamo parlato di lotta al settarismo penso che anche questo vada proseguito perché questa sala base della possibilità di confrontarci con altre culture culture critiche con percorsi differenti dal nostro
Ad esempio quest'estate i giovani comunisti andranno in Chiapas andranno come osservatori di pace manderanno innanzitutto per imparare
Imparare da una cultura diversa dalla nostra perché nell'anno nella lotta al al neoliberismo disegna un percorso nuovo un percorso col quale io credo dobbiamo confrontarci e appunto imparare volta così come abbiamo imparato quest'estate al Festival Mondiale della Gioventù
Dove i giovani comunisti si sono confrontati a Cuba con giovani di qualsiasi parte del mondo
Di tante idee religioni di tanti percorsi politici perché è evidente e che se vogliamo parlare di una possibilità di trasformazione non possiamo farlo se non in uno scenario europeo e mondiale
Compagno Giannini poi Valentini
Insomma
Qualche passo all'ultimo
No io condivido
L'esigenza di aprire una discussione a fondo
Sull'attuale partiamo dall'attuale fase che abbia un riferimento di carattere strategico
è necessario che vedo precisare un poi il percorso e gli appuntamenti di questa discussione
Io vorrei soffermare principalmente su un punto che è quello verrà questione sindacale anche perché ho sentito della discussione alcune reticenze
Forse è necessario fare un po'una riflessione su come stanno le cose
L'esigenza di unire tutte le forze diciamo dell'antagonismo della CGIL nel sindacato è un'esigenza che ci siamo posti da tempo
Vorrei ricordare che
Non tutto è fermo se alcuni risultati stanno anche realizzando sì pur tra le mille difficoltà
Sotto questo punto di d'esempio l'iniziativa fatta da promosso da alcune nostre compagne però Senati ed altri su questo Forum delle cose sulle trentacinque ore credo che sia per esempio piccola parte nelle questioni interne del sindacato si possa costruire uno schieramento più ampio così come le assemblee che si sono tenute nei giorni scorsi sia il in Toscana che in Emilia promossa da decine e decine di consiglio di fabbrica hanno messo si per la prima volta tanti delegati a fare una discussione in merito a una questione che la questione delle trentacinque
Su queste esigenze non come era dei Comuni sempre da tempo ed è un posto il problema di come unire su una piattaforma comune
I comunisti
Voglio ricordare e sono sempre in attesa di risposta che da luglio dello scorso anno a cui ho scritto accompagna fatta prospettando una piattaforma minima su cui costruire una battaglia comune eredità CGIL
Ricordo alla segreteria che nel mese di novembre ci siamo Al Maliki ha chiesto un incontro alla segreteria
Del proponendo un incontro più ampio
Per definire punti su cui aprire una battaglia politica più generale perché quest'anno è un anno particolare per il movimento dei lavoratori vanno in scadenza duecento eventi contratti di lavoro
E quindi come si fa la battaglia per noi contrattuale che può essere una un momento un'occasione su cui provare verificare se diciamo costruire un movimento di massa mettendo a tutte le forze nostre in questa direzione
C'è aperto ore su alcuni punti di fare delle precisazioni vede se siamo se conveniamo
Cioè per ad esempio una discussione del sindacato nella CGIL per quanto riguarda la questione dell'autonomia del sindacato ancora questa mattina D'Antoni risponde
A questa nostra riunione
A Bertinotti voi sindacati subalterni ex e quindi fa tutta una riflessione la questione di fondo è come sostiene anche qualche compagno di Rifondazione Comunista che la CGIL insediata
Dal due parti da una parte dal tentativo di costruire il sindacato dell'Ulivo e dall'altro dal fatto che comunisti attraverso la loro corrente il sedano l'autonomia accise io penso che la CGIL si è insediato nella sua autonomia dalla sua politica sì è stato l'idea che riguarda la concertazione io vorrei richiamare l'attenzione dei compagni sull'Unità di oggi oggi l'unità riporta un accordo importante a Crotone si è fatta l'intesa per il contratto d'area
Vorrei ricordare i compagni che sono già sedici
I contratti d'area predefiniti e saranno settantaquattro entro quest'anno
E si dice intesa di massima tra governo e parti sociali contratto d'area a Crotone
Paolo l'intesa va oltre le flessibilità finora sottoscritte
Se d'ora da parte del venticinque trenta per cento del costo del lavoro si prevedono contratti di formazione di trentasei mesi e con due livelli di inquadramento salariali inferiore alle qualifiche di differimento
E ancora contratti di inserimento a tempo determinato ha determinato il blocco della contrattazione aziendale per quattro anni l'apprendistato per quattro anni per i giovani fino a ventisei anni stipendi al sessanta per cento inferiore al minimo salariale e via di seguito
è chiaro che sequestra da Stalin giovanotto è chiaro che tu quando realizzi questo obiettivo occorre tutte le leggi ma poi soprattutto reato questo rettile è chiaro che la possibilità di costruire il Po o una battaglia di carattere sociale in questi territori
Non è questione di sindacalisti perché non siamo capaci è creare una condizione il materiale che rende impraticabile l'intervento
Allora vediamo un po'ce ne sono alcuni di questi punti noi come sul piano l'iniziativa come andiamo come apriamo in questa discussione a una riflessione
Partendo da questa affermazione che io condivido noi partiamo da questa affermazione basta formuletta sì confermo le scelte fatte verso il mercato quindi Alternativa sindacale dei comunisti e si lavora per costruire una più ampia si mette sulla pasta
Questa è una base di partenza ragionevole e giusta credo che il punto di arrivo deve essere un punto di arrivo diverso che cerco di dire quello che penso
Vediamo la questione del governo
Qui si è fatto l'esito della corda va bene se sembra un vecchio compagno ha fatto un esempio una volta che le piace di più da quello del treno
Cioè senza la nuova in una certa direzione tu sul treno puoi camminare in senso contrario
Politica perché quarto va bene allora vediamo cosa è successo dal punto di vista dal punto di vista diciamo della nostra battaglia negli alloggi anzi era quello che vuole però essere trovati allargato o ci stai dentro avanti avanti nessuna cosa può deragliare giallorossi poteva dare luogo qualsiasi che occorrono io so qu'esto
Vediamo questo però alla questione assessore io so come se qui si è fatto un elenco di cose che non vanno solo dovesse Cossutta ha fatto un elenco io le le le dico tenuto a trentacinque ore intervento
Interventi nel Mezzogiorno privatizzazione giustizia Ferrovie dello Stato vasi militare si camerale sentire conclusione vai a casa se non è che c'è tanto da discutere no
In questo periodo io so che noi dentro il governo abbiamo fatto una battaglia che ha permesso a noi del sindacato di avere una sponda le faccio degli esempi il sindacato fatto il Patto per il lavoro i nostri compagni fatto una battaglia in Parlamento che ha migliorato tanto nessuno e di avere una sponda di fare
E così via i cento mila posti di lavoro sono sono stati de le sponde che hanno permesso noi di condurre una battaglia politica è sufficiente questo questo oggi non è più sufficiente ci vuole il salto di qualità e qui abbiamo fatto la scelta del patto diciamo
Dei svolta sia del fatto che c'è un'esigenza di una svolta oggi la battaglia politica però diciamo realizzarla meglio ad esempio dopo che si è raggiunto l'intesa sulle trentacinque ore
Oggi stiamo promuovendo decine e decine di assemblee legislative su questo costruiamo un rapporto che allarga la nostra presenza ad altre forze che fino a ieri non erano con noi
Nel sindacato fa questa battaglia ricordavo le assemblee dei giorni scorsi
Allora bisogna vedere come realizziamo conquistiamo questa svolta perché altrimenti altrimenti non riusciamo a costruire le condizioni
Per uno schieramento ampio che permette una svolta la battaglia sindacale
Vediamo come stanno le cose
Siamo di fronte a due tendenze ora quella dicevo di rendere qualche comma nessuno molto bravo a cui di rendere questa politica di carattere concertativo
Dal livello aziendale a livello territoriale e quindi di permeare tutta la politica diciamo di carattere sociale di tipo concerne tutti due guerra pessimista cerca di costruire attraverso i rinnovi contrattuali ho un batte dove si vede un consenso di massa contro la riduzione di orario di lavoro contro le politiche di rinnovamento
Io ricordo sempre un dato che dimostra un po'le nostre difficoltà io non lo so così alle grandi e piccini io me la ricordo così
Che nel mille novecentosessanta
In fabbrica gli operai non facevano lo sciopero posato lavorare e non facciano sciopero da circa dieci anni
E abbiamo dovuto attraverso delle avanguardie incominciare a costruire le prime lotte e riconquistare il nove dei contratti di lavoro
E a educare il lavoratore allo sciopero visto che non lo faccia più del dieci quindici anni
Però noi oggi siamo di fronte a un'analoga situazione compare negli anni ottanta in Italia dodici tredici milioni di lavoratori ogni anno lottavano
Nelle aziende per le questioni diciamo della loro condizione
L'anno scorso meno di mezzo milione di lavoratori ha partecipato all'otto diciotto
Non si tratta di fronte a questo fatto e molto di questo è il frutto delle delle degli accordi di luglio delle tele politica concertativa
Non ci troviamo di fronte a importanti rinnovi contrattuali già adesso autoferrotranvieri carta chimici bancari
Dove nelle questioni delle condizioni di lavoro nelle questioni diciamo di carattere riguardante gli orari vengono diventano piattaforma contrattuale vertenza sindacale
E si cerca per questa strada di ricostruire un consenso moderato e devo dire sarà bene che l'unità dei comunisti ci sia nel condurre la battaglia su queste opere su quel terreno non siamo mica non c'è mica l'unità dei comunisti non della sinistra sindacale
Certo come abbiamo fatto abbiamo fatto la battaglia contro l'accordo gli autoferrotranvieri dobbiamo porta a casa il trenta per cento di gente contratto evitando di costruire un'avanguardia che serve per pedalata così come ho fatto i compagni toscani
Mi sembra aver evincere dalla Piaggio ventisei
Non è che ti abbiamo un'altra strada
McKinsey siamo di fronte al fatto che propone di queste cose qui Silvia le le leggi che riguardano i lavori interinale ai contratti a termine sindacato stabilisce che il venticinque per cento dei lavoratori
è può essere lavoratori o e Authority Nereo o contratto a termine è chiaro che in questa maniera atto costruisce le condizioni che impediscono il insediamento tra l'altro di carattere sociale
No è chiaro che qui dobbiamo ricostruire noi una battaglia politica
è sufficiente
è sufficiente che nasceva nell'autonomia del sindacato
è sufficiente che questa battaglia politica venga condotta dai compagni che operano sindacati io credo che è abbastanza chiaro che questo non è sufficiente ci vuole un impegno che caratterizza ma anche il Partito comunista degli anni sessanta e non ha delegato i compagni del sindacato la ripresa nota dei nuovi lavori
Allora è possibile costruire una più ampia sinistra sindacale io penso di sì
Bisogna partire da una piattaforma video ma qual è questa piattaforma bene qui nasce il rapporto tra la battaglia di carattere parlamentare istituzionale e la parte sembra dominio assumiamo la questione degli orari come questione centrale a questo assumiamo la questione della rappresentanza sindacale come questione centrale la nostra battaglia politica
Assumiamo la questione del superamento delle politiche concertative
L'esperienza Vieste del sindacato ha avuto un'esperienza precedente cara quale dei trentanove ma io ho posto questo problema già diversità e possibile che i compagni comunisti
Assumono un impegno come trentanove che nessuno Dinoi firmerà mai un accordo che in violazione alle regole che si è abbiamo assieme definito cioè non possiamo fare una battaglia politica
Anche che dia una garanzia una certezza i lavoratori che non ci muoviamo in quella direzione non possiamo firmare il patto territoriale tra quelle caratteristiche
Ultima questione
Vediamo come ci muoviamo nel quadro di un rilancio di carattere più generale sul tema dell'occupazione dello sviluppo
Questi quattro punti possono essere il terreno su cui costruire una grande battaglia politica
Nel Paese nel partito nel sindacato perché si costruisca un movimento che in quest'anno queste caratteristiche si impatta con le politiche del Governo dove noi chiediamo la svolta io credo questo sì un terreno possibile
E credo che sia un terreno che ci permetta di fare la discussione nel sindacato interne dei ben diverse da quella che oggi non sia perché essi impatta col un movimento reale che dobbiamo realizzare costruire che va alla rinnovi duecentoventi e contratti di lavoro di grosso e non è ed è per possiamo pensare di costruire un sindacato di classe se fra tre mesi i metalmeccanici vanno rinnovo contrattuale non pongono queste rivendicazione come rivendicazione eccetera
Mica possiamo pensare per le possiamo un movimento antagonista nel Paese quando il movimento reale si muove in direzione completamente opposto ecco che allora una discussione di fondo secondo me va fatta ed è possibile io credo ci sono le condizioni che oggi perché si apra una battaglia politica più avanzata nel sindacato
Abbiamo definito il terreno su cui è possibile costruire queste questa questa battaglia risolvere il problema degli orari della rappresentanza sindacale anche qui però lo facciamo una discussione di merito
Perché se la rappresentanza sindacale è l'estensione dell'esperienza nel pubblico impiego
è chiaro che questa è contraddittorio nei confronti dello sviluppo di una di una battaglia che rifare diventare protagonisti l'insieme l'insieme dei lavoratori se la battaglia sugli orari
Diventa quello che alcuni dirigenti sindacali cercavo di spiegare il lavoratore che sostanzialmente quando si parla di orari vuol dire che perché la natura per fare un figlio ci mette noi verso il sindacato se dovesse eccedente tre anni noto un ciclo contrattuale quante quattro anni la sella recenti fallire Tarantino contrattuale di sette anni
Ora è chiaro che si dice da chi lo contrattuale se tu vuoi l'orario allora per sette anni tu non avrai niente di salario poi l'orario allora se voi l'orario di sapere che per il massimo delle flessibilità i lavoratori di fronte a questa situazione chiede non era più aumenti di carattere salariale
Pensa che da quel momento in poi quando a marzo in orari avrà scorrimenti turni flessibilità massima insomma lasciamo stare se non è un terreno sul quale erano dove avete condurre una battaglia che rovescia questa tendenza all'imposta
Nella correttezza dell'impianto di carattere tra quindi ora rappresentanza sindacale superamento del potere Concert queste sono secondo me
I terreni fondamentale a questo dell'occupazione dello sviluppo diventa l'elemento unificante e capace di permette tra l'altro di parlare la stessa lingua io che faccio il dirigente sindacale che Morgana parata del paese da una situazione sostenibile io vado da un giorno all'altro i due realtà dove c'è un dis pensare che supera il ventidue il ventiquattro per cento e disoccupazione per diventa finisco diventa difficile parlare un una lingua comune cioè quando mi fa un giorno una realtà alzato la differenza del ventiquattro per cento di disoccupazione diventa difficile parlare un linguaggio comune ai lavoratori
Valentini è l'ultimo intervento
Ma io
Condivido
La scelta del Segretario di presentarci un relazione aperta
Aperto al confronto e alla discussione
Con quel carattere di ricerca
Di cui e c'ha detto all'apertura delle all'assessore lento
E tutti
E condivido soprattutto
Il punto l'esigenza di legare la politica
Alla strategia
E in questo senso tracciato moltissimo lo sforzo politica e culturale
Per tentare di far uscire il partito
Doni impostazione tattica
Spesso asfittica
Perché io sono convinto
Che un partito sicché non ha un respiro strategico
Non riesce soprattutto in questa fase della vita politica del nostro Paese
A essere all'altezza di compiti
Ormai sono da
Il tempo che ci arriviamo dicendo che ci diciamo
Che vi sono due sinistre
Che nell'ambito di queste due sinistre bisogna aprire una lotta per l'egemonia
Ecco io credo che la lotta per l'egemonia passa in primo luogo tramite lei
Tramite la capacità di indicare una strategia
E tu non avessi reca chiusi solamente sulla politica come fatto congiunturale
Di indicare una strategia e di avere un progetto per la trasformazione caso mai se una critica otto a fare
Mi hanno preceduto in questo articolo panni è che questo dibattito doveva essere aperto prima
Che siamo in ritardo siamo in forte ritardo perché un partito ripeto che non accusa respiro strategico non riesce a essere all'altezza del confronto della situazione
Quindi e sono anche altresì convinto che senza questo Poggetto perché la trasformazione in ultima analisi si siamo subalterni al blocco sociale dominanti
E quindi porsi la questione di un progetto di un atto riapre la trasformazione
Per quanto mi riguarda un tutt'uno col processo della rifondazione comunista
Non ci può essere un processo della rifondazione comunista se questo partito non definisce un suo progetto per la trasformazione e in questo senso credo che atterrisce cattura il segretario quando dice se che solo così si esce da sinistra dalla crisi ed alla scadenza storica del movimento comunista in questo secolo
E questo
Perché senza questa capacità nostra
Di ripensare senza auto la storia l'esperienza dell'insieme del movimento comunista
Ma vilipesa e questa storia per alberi e oggi una teoria della trasformazione
Senza questa nostra capacità il rischio che invece di uscire da sinistra noi possiamo essere omologati al sistema
Ha comunicato al sistema diventa un pericolo un pericolo reale
Ripartire sostanza mi precedeva chiede il compagno Vendola su quel passaggio io lo condivido molto di ripartire in sostanza da Gramsci e dall'esigenza della questione della rivoluzione in Occidente
E avete fermi alcuni punti di riferimento strategici anche al fine della battaglia politica immediata
Scusate compagni ho voluto fare questa premessa
Perché perché io sono meravigliato dal fatto
Che di fronte a una relazione in cui c'è stato il tentativo di questo sforzo politica e culturale
Tutto il dibattito si sia invece riproposto in questa direzione sulla questione del rapporto del Governo e del rapporto col PDS
Punto fondamentale decisivo
Ma che non mi sembrava ai fini della introduzione del segretario l'unica questione rispetto alla quale aprire un confronto di linea e di strategia all'interno del nostro partito
Io non voglio qui riproporre tutta la discussione sul governo
E mi vorrei limitare invece ad alcune considerazioni
Perché condivido nella sostanza
Le questure posso Tazio eccetera
Poi dopo aver prima per cento una prima questione
Come tradurre la nostra riusciamo ispirazione unitaria
In azione politica
Partendo dalla necessità di avere un progetto per la trasformazione cioè in sostanza come poter coniugare
In un modo corretto
Il binomio autonomia e unità
Io credo che dobbiamo fare attenzione a non commettere un duplice errore questo
è vero da una parte e non dobbiamo capire e il pericolo è sempre presente
In concezioni minoritarie
Ma credo che in questa ultima fase il partito abbia dimostrato ampiamente la sua capacità di rapportarsi di avanzati topos unità del Governo per l'Ulivo
Ma io credo che c'era anche un altro limite un alto rischio è quello di cadere in una visione politici Sica nei rapporti con il governo
Quindi noi abbiamo la necessità di uscire da alcuni schermi politici culturali
E mettere al centro della nostra iniziativa politica alle istanze di classe i conflitti sociali
E comunicare il binomio autonomia unità mettendo l'accento permette di una parola che può sembrare retorica la lotta di classe
Io credo che questo abbiamo tentato di fare
In questi mesi rispetto al governo
E in questo abbiamo come dire
E questo ci ha riproposto in un modo organico ieri nella sua relazione mi sembra il compagno Bertinotti
Coniugare autonomia unità
Mettendo l'accento della nostra iniziativa le istanze sociali
Significa come dire offuscare
La nostra esperienza che abbiamo fatto in questa maggioranza per parlamentare
Io credo che tutt'altro
Io credo che invece dobbiamo partire da questa nostra collocazione parlamentare
E quindi nessuno di noi penso abbiamo detto un po'tutti si vogliamo dividere fra partito dell'opposizione è partito filogovernativo
Ma partire da questa nostra collocazione parlamentare
Essendo una forza che cerca di rappresentare la lotta di classe
Per rilanciare in un molto forte e più incisivo rispetto a ieri una politica per l'alternativa
Una politica per la lettera pativa che si è indicato come dire di introdurre elementi di del di controtendenza rispetto al bipolarismo e rispetto allo schema dell'alternanza
Una linea della relativa che vuol dire che il partito non deve delegare a nessuno la rappresentanza degli interessi delle classi più sociali più deboli la rappresentanza degli interessi delle classi di quei ceti sociali che oggi sono più penalizzati dalle politiche del governo
E in questo senso io credo che noi abbiamo detto con forza
E vogliamo che si apre una fase due del governo forme quella svolta riformatrice
Ma su questo ci siamo
Su questo ci sono segnali
Positivi che vanno in questa direzione
E allora se siamo tutti d'accordo che se non otteniamo le trentacinque ore
Diventa inevitabile
Una necessitati forzare la mano su questo governo fino a come abbiamo detto del Comitato politico nazionale fino alla sua eventuale crisi
Io credo che noi ritroviamo il primato della politica il primato della politica come capacità di mettere al centro appunto le istanze sociali di classe
Nel superamento lo dico così schematizzando dell'autonomia del Po
In questo diciamo sorso che mi sembra abbia per lui che fosse presente nella relazione di di Bertinotti ritroviamo in modo nuovo e più avanzato quel binomio autonomia e unità
E voglio anche dire
Siccome è stato posto nella relazione
Ripreso da alcuni interventi a molti interventi
Se
E questa capacità di mettere al centro le questioni poca natiche le questioni sociali appunto le stanze di classe
Siamo usciti in questi mesi a sviluppare nel Paese
Esperienze significative hanno dato la possibilità come dire di ancorare in qualche misura
Il PDS o l'insieme delle forze dell'Ulivo una posizione meno moderata più avanzata
E si è parlato molto delle esperienze delle giunte regionali e delle giunte locali
Io qui permettetemi voglio parlare una breve esperienza fatta in Sardegna
No perché voglio come dire riproporre qui una questione irrilevante ma sempre di natura regionale
Ma per quel tipo di approccio che il partito ha avuto nell'esperienza sarda
Noi non abbiamo chiuso un accordo di governo
Su una concezione politici Istica
Noi abbiamo chiuso un accordo programmatico e di governo in Sardegna su una forte base appunto tocca natica
E siamo su due punti fondamentali
Il primo punto su un piano straordinario per il lavoro non la faccio lunga
E sul secondo punto che è una questione estremamente delicata per la Sardegna che riguarda la gestione del territorio sul territorio e la tutela e la salvaguardia salvaguardia dell'ambiente rispetto a chi vuole riproporre lo sviluppo del mattone
Del partito dell'atto
E abbiamo tentato con un programma di questa nuova maggioranza regionale di legare le questioni dell'emergenza non tanto allo sviluppo ma le gare le questioni dell'emergenza e della disoccupazione di massa
A una diversa qualità dello sviluppo
Allora voglio dire lo sintetizzata così
Per dire un per fare una considerazione noi abbiamo chiuso un accordo programmatico
Per cui quella programma regionale e oggi più a sinistra
Della piattaforma regionale CGIL CISL UIL con cui il diciassette giugno scorso si fece lo sciopero generale Dossobuono regionale il Sardegna
E abbiamo è questo il punto questo il punto
E io mi sento di dare una risposta come dire sia pure nell'individuo esperienza di un mese
Usciti
In qualche misura ad ancorare la posizione del PDS su una posizione come dire di sinistra
Moderato in una posizione più avanzata rispetto a quella del quadro politico nazionale
E lo voglio dire in modo molto chiaro
Che se non avessimo il compagno Bertinotti era a testimonianza della manifestazione che abbiamo chiuso proprio colui se non avessimo ottenuto questi risultati sul piano programmatico
Noi non avremmo chiuso nessun tipo di accordo tutti i popoli abbiamo tentato di interpretare il binomio autonomia unità
Proprio nella chiave su cui prima dicevo
Nella chiave di aver avuto una sempre prospettive Gaver mantenuta aperta in questi tre anni e mezzo una prospettiva unitaria col PDS e con l'insieme dell'Ulivo
Dopo che all'indomani delle elezioni regionali fummo cacciati dall'opposizione
Ma nello stesso tempo mentre abbiamo mantenuto aperta questa prospettiva unitaria abbiamo lavorato molto sulle questioni programmatiche
Tentando come dire di incalzare l'Ulivo il PDS e addirittura le organizzazioni sindacali e adesso rischioso
Alloggia minacciato di voler boicottare la conferenza regionale per il lavoro perché vogliono rilanciare la politica della concertazione in Sardegna
Perché abbiamo anche smantellato quella logica
E abbiamo tentato di cui due con l'accordo che era un accordo come dire del quello che io intendo del primato della politica
E se nei prossimi mesi non dovesse marciare la situazione in questa direzione
L'abbiamo detto nel comitato regionale l'abbiamo detto alle altre forze politiche noi non abbiamo dubbi a voler mettere in crisi una maggioranza regionale che non rispetterà gli accordi che ha preso dal momento in cui al quegli accordi sono stati sottoscritti
Scusami questa esperienza
Proprio per tentare di ripropone nei limiti del possibile perché parlando dell'esperienza regionale
Quello che dovrebbe essere l'approccio politico di questo partito
Anche rispetto alle questioni del governo non solo del governo degli enti locali del governo delle Regioni ma anche rispetto alla questione del governo nazionale
Ripeto di una capacità illegali in un modo forte della nostra proposta politica i contenuti programmatici forti
E in questo senso per concludere vorrei dire alcune cose che riguardano il partito
Io sono convinto sono convinto
Che ho con una politica di massa
Che occorre un una una politica di massa per un partito
Di massa
è però
Bisogna che tali di contenuti a questa politica di massa
Perché essendo noi non usciamo da questa affermazione
In un modo chiaro bando dei contenuti
Rischiamo di dire comunque di ripetersi un dover essere
Un dovesse che del fatto che occorre una ovviamente una politica di massa e che però poi questa politica di massa non si costruisce sì non si dividono i referenti sociali
Se non si individuano le proposte gli obiettivi i contenuti appunto di una politica di massa
Io credo che una politica di massa nella fase attuale per poter vivere e per poter realizzarsi
E tramite la quale costruire un partito di massa
Non può essere
Come dire
Non può realizzarsi se noi non riusciamo a riproporre con forza
Quella che è stata la proposta congressuale su cui tutti Ceres ci siamo ritrovati
Che è quella della linea
Dell'alternativa
Tutti meno ovviamente
Almeno i compagni della minoranza
Allora riferiva al dibattito che c'è in questo momento dalla maggioranza che servì
Ma la linea dell'alternativa può essere portata avanti
Con coerenza
Con determinazione
E se questo partito punta a quella radicalità sociale
E che in più occasioni compagno Bertinotti se ricordate
Cioè se quella se la linea dell'alternativa non vive nel quotidiano
Comunque la radicalità sociale noi in una politica di massa nella fase attuale dello scontro politico e di classe non l'ha costruita
Non sono la costruiamo ma rischiamo di capire appunto nel politicismo
Allora bisogna capire quali sono per esempio nel Mezzogiorno i soggetti sociali a cui noi ci rivolgiamo
è presente in una regione come la Sardegna dove c'è il ventiquattro per cento dei disoccupati io credo che uno dei soggetti sociali a cui noi dobbiamo rivolgerci è poco al mondo dei disoccupati al mondo dei privati al mondo del lavoro nero al mondo del lavoro nel suo insieme
E in questo senso
Se dobbiamo partire da queste rappresentazioni sociali
Io credo che tutta la nostra come dire
Sbocco politica la nostra azione ho concluso non può essere visto in una pura logica di schieramento o di vedere solamente le questioni dell'alleanza in termini di schieramento o del quarto politico in quanto tale
Ma deve essere invece visto come capacità appunto di sviluppare una radicalità sociale indicato ricostruivo un blocco sociale per la trasformazione
Perché se noi riuscissimo a potrà sviluppare fino in fondo una linea di questo tipo
Il rischio di una scivolamento supposizioni politici sicché
E il cui l'autonomia diventa solo un simulacro
Diventa reato quello sarebbe un esempio
I verdi i Verdi non aderiscono alla Cosa due
Hanno una loro organizzazione hanno un loro partito ad un luogo simbolo
Che sono inserite ma io chiedo di mettere un po'e che da ogni compagno di questa direzione se quella di Verdi rispetto alla strategia dell'Ulivo rispetta la strategia del PDS sia una vera autonomia
O se quell'anno rischia uno ne già nei fatti una simulati autonomia
Allora noi per difendere e sviluppare rafforzare
La nostra autonomia abbiamo bisogno ripeto in conclusione di questa radicalità sociale per la costruzione della diga dell'alternativa
Voglio anch'io spendo una parola Ming mezzo minuto sul fatto di come organizzare questo dibattito del partito
Io sono convinto che non occorre racconta che non occorre un confronto
Che sia
Drammatizzato
Sono convinto che il dibattito che si è tenuto in questi due giorni poteva e doveva svolgersi prima
E che è anche in questo confronto si si sviluppa in termini viene e in termini corretti io direi non solo tiene ma corre tribuna giusta
Dialettica democratica in questo partito
Per cui anche quella ricerca viene sviluppata e approfondita perché ne sentiamo tutti l'esigenza e la necessità politica e strategica io ci credo che anche in questo avremmo fatto un salto avanti nel processo della rifondazione di un moderno Partito Comunista
Bene allora gli interventi
Di solito sedici sull'ordine dei lavori
Fa come prego
Versione che io ritengo seria e per questo chiedo di così di poterla cuore prima delle
Per la replica del segretario
Io ho visto le agenzie è questa richiesta che il compagno Diliberto ha fatto la proposta la direzione di chiede le dimissioni sono urlando è diventata notizia io credo che questa non possa essere risolta con qualche battuta anche seria che i compagni hanno fatto anche nel corso degli interventi personalmente ogni giudizio eventualmente molto critico verso questo governo e la sua qualifica ai Giochi
E devo dire che rispetto alla questione licenziamenti io non sono un problema politico anche un problema so come dire che interferisce con la mia storia e con la mia identità quindi il giudizio è particolarmente pesante
E però i casi sono due o noi decidiamo di affrontare questioni anche queste questioni cose che non vanno sul piano politico oppure facciamo una graduatoria in questi ministri facciamo così allora siccome io penso che alla libertà di opinione le banche corrispondente rigore no cioè il modo di affrontare le cose
Con questa proposta viene ritirata oppure si formalizza si voterà io personalmente voterei contro se questa fosse la scelta credo che poi anche le conseguenze positive e negative di questa
Proposta di questa richiesta dovrebbero subire avviene poi una valutazione politica tutte le conseguenze del caso
Truppe
Prego Diliberto
Però io ho pensato una ipotesi aveva direzione del partito
Che era l'ipotesi che partiva da una critica politica molto forte
Che mi sembra sia largamente condivisa
Al ministro Burlando
A partire dal tema dei licenziamenti dei due macchinisti
Proposta che poteva sfociare
In una richiesta di dimissioni al ministro Burlando
Nel corso della discussione mi sembra siano emersi del riflessioni da parte dei compagni anche quest'ultima che la compagnia Mascia
Che vanno in una direzione diversa
Cioè non in una formalizzazione delle della richiesta di dimissioni
Io non ho nessuna difficoltà anzi
Sono contento che questo tema sia stato posto e discusso in questo modo non ho difficoltà a che non vi sia alcuna formalizzazione di questo tipo
Per cui la la proposta viene assolutamente ritirata nel senso che la formalizzazione delle dimissioni io chiedo ecco sentirò naturalmente segretario del partito
Ritengo che vi sia assoluta consonanza su questo punto
Che la direzione del partito tuttavia assuma il tema come uno dei temi principalmente la nostra azione politica per il domani in questo caso credo meno immediato non una cosa come dire di natura strategica di fondo
E cioè che ci sia la richiesta formale di ufficiale del ritiro dei licenziamenti
Perché e secondo me e chiudo assolutamente inaudito che si scarichino sui due macchinisti i guasti inenarrabili delle Ferrovie dello Stato guasti
E le giganteschi e ruberie per decenni che stanno oggi venendo alla luce quindi io chiedo che ci sia in questo senso sentirlo naturalmente segretare una richiesta
Formale della direzione quindi con l'ufficialità della direzione medesima
Con un significato politico che ha e che aveva in definitiva anche la mia richiesta iniziale
Bene allora abbiamo concluso la discussione adesso ci sarà un attimo sono famosi la replica più il compagno Bertinotti faccio rossa per i compagni che abbiamo sentito tu cinquantadue interventi
Hanno parlato quindi tutti i membri della direzione parecchi dei compagni segretari regionali che erano invitati o presidenti di commissione che non sono membri della direzione del partito
Allora abbiamo ottenuto ottenuto come avete visto
Una larghezza comprensibile dato il tema in discussione per quanto riguarda la durata degli interventi è chiaro che nelle prossime riunioni credo che avremo riporta temi di questa portata all'ordine del giorno dovremmo stabilire quando si comincia anche a che ora si prevede di finire modo che i compagni si possano regolare e poi stabilire di comune accordo
I tempi degli interventi e in questo caso bisogna farli rispettare
Grazie a tutti prego forte
Prego credo che abbiamo
è un fatto una discussione
Molto molto impegnate
Come ci si poteva attendere come è stato
Credo che al di là di qualche ritardo nella convocazione questo momento di discussione diciamo più
Seminariale
Determinati da un'agenda politica fittissima
L'esigenza di fare al è stata riconosciuta proprio nel carattere degli interventi nell'impegno
Debbo dire inusuale anche
Che ha impiegato tempo discussione così lungo
Eppure e la privata scusi siamo proprio soltanto all'inizio
Di un dibattito tra di noi necessario
Che investe la collocazione strategica del partito è stato usato nel corso del dibattito
Il riferimento proprio alla rifondazione comunista
Come l'attitudine di questa ricerca di questo lavoro io credo che sia poco
Insisto come ogni volta di fronte agli impegni così rilevanti a tenere conto anche diciamo così
Della limite
Del formazione del nostro gruppo dirigente della sua cultura nella sua attrezzatura della sua esperienza
In un compito diciamo così straordinariamente impegnati
Sento molto l'esigenza anche di un raccordo con altre esperienze emotive assestano facendo in Europa in flessione sullo stesso in questione
Trovo insomma che sarebbe insieme che presuntuoso un errore autarchico quello di lavorare da solo
Grave cercare anche di gli elementi di confronto
E credo che il percorso sia quello che debba puntare la definizione di un programma generale nell'accezione a cui hanno fatto riferimento alcuni compagni prendo quello di Ricci tra tutti perché si è soffermato diciamo in particolarmente sulle caratteristiche di questa ricerca che a me sembrano francamente condivisibile
Si tratta di una ricerca teorica e pratica
Attorno al tema della trasformazione della politica che la trasformazione
Credo che potremo nel corso del discussione anche diciamo superare quegli elementi che qui ci sono stati in qualche momento del dibatto novantotto
Di ricaduta sugli aspetti diciamo più immediatamente attinenti alle scelte del governo della maggioranza questione che saremo in grado di affrontare invece di volta in volta e organicamente indicazione su cui sceglieremo politicamente gli atteggiamenti assume qui si tratta di avevano ispirazione anche su questo punto di vista e credo che insomma dovremmo avere in mente che il baricentro di questa ricerca e il problema della trasformazione delle nuove sull'organizzazione sta capitalistiche
Cambiamento che chiede una modificazione un arricchimento una qualificazione del nostro impianto teoria culturale politico e del modo di essere detratti questo elemento diciamo così ricostruisce il baricentro siede di essere messo alla prova anche nella relazione con l'intero corpo della società
Nelle sue relazioni politiche e culturali soggettive e socialmente organizzate
Credo insomma che siamo chiamati a un esercito di politica alta
In che si possa costruire in una ricerca comune e in questo senso unitaria
Unitarietà del senso più ampio di coinvolge tutto il partito in questo senso persino al di là della distinzione tra maggioranza e minoranza in questo sì
Una ricerca comune
Che a vent'anni è evidente il confronto su posizioni diverse da dove siano diverse dove si presentano come diversi
Non solo diciamo così nei modi con cui si ripropongono anche aggiornati alle divisioni tra maggioranza e minoranza su alcuni elementi strategici di fondo
Della linea del mondo dalla concezione del partito ed all'intervento nella fase
Ma anche delle articolazioni posizioni si esprimono
Nella maggioranza e più articolatamente un percorso insomma io francamente non non sento la la la stretta e l'ansia di stringere questo percorso minare il tempo ne nella modalità di confronto
Penso proprio qua un confronto autonoma dal quale ci si una conclusione di un progetto politico compiutamente definito appunto il programma generale
Individuati anche delle tappe di approfondimento delle modalità credo che potremmo dare un mandato alla segreteria di avanzare la direzione una proposta più compiuta di organizzazione di questa ricerca di questo dibattito
Offro semplicemente quindi alcuni spunti che possono entrare nella riflessione della segreteria poi nelle scelte della direzione
Penso
Che questa ricerca deve appunto come ho detto essere ispirata la possibilità
Alla possibilità
Che accordi a una conclusione di sintesi unità
Io penso che si debba lavorare per turisti
Vorrei tuttavia dire che io sarei per tenermi lontano da un atteggiamento
Troppo preoccupato del mantenimento dell'approfondimento di elementi dialettica fra i
Io penso che il partito di fronte a un passaggio difficile che le ragioni della sua esistenza siano noi tutti presenti
Che queste ragioni debbano poter rilevare in presenza di una largamente prevalente scelta unitaria e anche però in presenza di un'articolazione delle posizioni
Che cioè non possiamo vivere l'articolazione la posizione con l'angoscia di non poterle considera sopporta siamo chiamati a una prova di maturità
Naturalmente lo dico con grande intensità
Sperando e impegnandomi in un lavoro per una ricerca sintesi pulita in questo percorso
Ma francamente non sacrificando a questa ricerca unitaria gli elementi di confronto di posizioni di messa in rilievo delle differenze
Di approfondimento sui singoli temi
Insomma abbiamo bisogno di costruire un livello più alto
In uno sforzo di ricerca per che coinvolga l'intero gruppo dirigente allargato e il partito
Anche generosamente
Poi i compagni anche Armando Cossutta
Rivolto anche a me questa richiesta di sintesi spero si possa scherzare su questo non la posso accogliere perché sennò la mando figurati cosa direbbe la compagnia salvato già dice che così facile Capurso Amilcare ecco anche del computer sintesi proprio di venti trenta assolutamente travolgente la sua critica e quindi devo chiede a un concorso diciamo del gruppo dirigente allargato e di tutto il partito in questo che volesse perché dovrebbe essere un processo
Oggi
Su alcuni punti
Mi pare siano presenti ancora delle diversità
Che io credo vadano apprezzate
Che non sono incompatibili con questa sensori cerco l'Italia mi con le scelte che al riguardo l'azione diretta del partito in questi giorni
Né io credo nel cross
E che però se non una risolte nel dibatto politico possono diventare anche pesanti nella possibilità di compiere delle scelte importanti nella previsione di un anno difficile come quello che abbiamo di fronte
Per questa ragione anche per questa ragione io sono sai molto per definire il percorso di recente non permettano riparo dalla diciamo congiuntura politica è ovvio che no deve essere verificato ma dotato di una sua autonomia
La sollecitazione che qui Bruno Casati insieme ad altri compagni hanno avanzato secondo me va accolto
Deve essere chiaro il percorso deve esser chiaro nelle federazioni nei luoghi di organizzazione del lavoro del partito come questo dibattito continua viene organizzato
Senza diciamo così sotterfugi senza diciamo come dire occasione inventate invece
Un percorso definito
Entro cui si possa chiedere non solo un processo di crescita di partecipazione del partito non solo dei singoli ma anche collettivamente dei circoli la produzione di materiali la costruzione di anche di un'accumulazione di materia
Che possono diventare davvero uno sviluppo di una ricerca è un allargamento alla ricerca anche a forze Esterne al partito
Io penso che sia il giornale che la rivista pronto anch'io credo organizzare momenti di discussione su singoli grandi anche questioni tematiche di approfondimento aperta i punti più alto della ricerca teorica dell'intellettualità e anche dell'esperienza sociale concreto
Che si svolgono nel nostro Paese
Perché la questione che conia
Cioè la questione della trasformazione e qui ed ora la questione del ruolo di una sinistra antagonista è una questione che va
La forza di un'apertura
A partire dal protagonismo
Del partito dei suoi gruppi dirigenti coinvolga apertamente dalla discussione anche le forze interessante questo nostro fritto
Credo
E noi dobbiamo sapere tuttavia che abbiano erano non per non genera anche delle attese non sappiamo le scuole
Una concentrazione di impegno sulla politica
Quotidiani di particolare densità politici
Credo che abbiamo tutti presenti quali che siano gli accenti che mettiamo in queste queste che in questo anno
Noi giochiamo la possibilità di determinare un corso della politica italiana assai influente anche sul futuro
E per questa ragione gli elementi fragrante abbiamo presentato al governo su cui andare una confronto ravvicinato
Per dare una qualificazione riformatrice l'azione del governo e il punto essenziale nostra rotta abbiamo pensato proprio in questi giorni con una lettera a tutti questa maggioranza la richiesta di un confronto sul nostro documento
Credo che dobbiamo far notizia politica anche centrata nelle federazioni il rapporto con le altre forze politiche nei rapporti con i movimenti e i rapporti con le forze sindacali con gli enti locali sono questo deve essere facciamo il punto centrale senza a questo punto centrale appunto io penso possa arricchirsi di una parallela traiettorie di ricerca sui grandi temi che diciamo anche perché io penso come ho cercato di attrazione ma su questo punto
Che il nesso tra l'avvio di una politica di uomini Italia in Europa e l'ha rimessa all'ordine del giorno della politica
Del tema della trasformazione sta capitaliste di queste società pluralista dei processi di globalizzazione di comunicazione di massa è un nesso stringe che noi dobbiamo tornare a fare
Credo che possa essere utile
Nel corso dell'itinerario che porti altri finzione del il Forrest del programma generale
Congresso e persino dopo il congresso
E sta un momento forte in una conferenza programmatica
Di particolare impegno ed è insita diciamo così che sia un passo avanti
Anche nella rilievo e nella dimensione rispetto all'esperienza che abbiamo fatto per stare con forza l'attualità politica anche se non ancora diciamo il percorso del programma generale che chiede invece un approfondimento anche sui temi di dell'identità della società assai più impegnati ma imprimono prima tappa insomma potrebbe essere costruito da un confronto molto attento
Su una conferenza di programma che costituisca una tappa di questo percorso
Il coinvolgimento del partito è un elemento essenziale perché io credo che dobbiamo usare questo dibattito come un'occasione per la sua
Davvero con blocchi adesso lo dico lo dico con una forzatura
Ma credo dovremmo metterci nell'idea di un processo di formazione collettiva in cui stiamo tutti
Tutto militanti di base i gruppi dirigenti periferici dico eliminazione un processo di autoformazione
Per questa ragione e giusto alla sollecitazione che viene i compagni a riflettere anche criticamente su quel tanto di imperfetto
Di incompiuto risparmiato che c'è nel nostro lavoro politico quotidiano da questo punto di vista è indubbiamente vero che noi subiamo la contaminazione questa negativa di una città del conto delle comunicazioni di massa che punta una personalizzazione della politica
è assolutamente vero che c'è un contact idealismo da cui è difficile sottrarsi quando anche certi dei correttivi nella priorità dei movimenti della costruzione dei mondi
E c'è indubbiamente come ha detto Marini su questo penso che abbia ragione una insufficiente riflessione
Non già sul funzionamento diciamo concreto del partito su cui degli sforzi innovazione secondo me sono fatti anche più di quelli che si vedono ma sui meccanismi
Che presiedono a certi funzionamenti su cui non abbiamo riflettuto criticamente sufficienza
In questo lavoro credo bisogna associazioni associa s'
Evitare di
Indicare con il titolo un qualche responsabile o una qualche responsabilità
Ieri votare anche tra di noi questo gioco un poco divertente per chi lo subisce per cui c'è sempre un altro problema
Per cui se discuti della centralità del movimento ti viene detto è netto
Allora c'è un'applicazione fortissima per definire il programma insieme al programma senza il movimento
Cioè se sempre vero naturalmente sempre dei
Però vorrei che provassimo a misurarci tutti insieme sui contributi aerea
Che vengono serviti collettivamente dalle strutture singolarmente dalle compagne e compagni sui singoli temi
Una verifica insomma di quello che facciamo
Dei punti di elaborazione di lavoro politico
Quando ho chiesto ai compagni di indicare un
Una verifica dell'iniziativa unitaria non l'ho fatta per un intento polemico l'ho fatto contento di ieri
E non mi si può rispondere mano voi cosa facciano perché io a questo risponde
Noi cosa facciamo noi facciamo
Con dei limiti con dell'incompiutezza ma in ogni caso rivendico il fatto che questo partito con pochissime altre forze costruisce esperienze dell'agire collettivo in Italia da solo o quasi
Mi si dica sconti mi si dica sì è vero o no però non mi si può rispondere semplicemente all'ottuso il fatto perché appunto ma ecco fatto per esempio un convegno e trentacinque ore
Dopo aver ottenuto la discrezione l'agenda politica del tema che ci ha fatto interloquire con molte forze in Europa con i territori italiana con tutti i pezzi del sindacato che sono tutti in qualche modo discutere e stanno facendo attenzioni che non c'erano su questo tema
Come nel documento delle donne comprimaria delle dei sindacati puoi col documento e intellettuali oltre al documentario manifesto tutte condizioni che sono promosse dal fatto che c'è stato un protagonismo in questo elemento che ha suscitato anche articolazioni d'iniziativa in questa direzione ha ragione che è lì a dire lavoriamo punta ma se riuscissimo davvero a contribuire al fatto che in una fabbrica
Dei lavoratori si fermano anche soltanto per dieci minuti a testimoniare la loro attenzione da questo tema sarebbe un fatto Pasqua un passo avanti significativo punto e anche la possibilità stessa di porsi l'obiettivo
Indicativo che una certa cosa si è rotta che a Torino si è fatta una manifestazione che ha avuto una riuscita che a Milano le sono in ci impegniamo col nuovo nel cercare modo di farne un'altra che insomma il ghiaccio si è spezzato
E così quando sulla Sanità Milano facciamo un convegno scappando da di un attività convegnistica capo all'interruzione può con le esperienze della sua vita che sono fatte in quella regione in altre ragioni con le marce del lavoro che sono state tentate da in quella e in altre regioni
E e con un rapporto con i tecnici come quelli che abbiamo incontrato anche facendo le assemblee direttamente in luoghi di lotta anche drammatici come quelli di uno sciopero della fame
A Bologna e interloquendo con il ministro che ha dovuto riconoscere ho voluto riconoscere diciamo così la qualità della nostra proposta riformatrice
O ancora sul Sud
A partire dalle decorazioni sul sulla lotta sociale la mafia per arrivare alla costruzione o in questa situazione così difficile dunque hanno sofferto anche trattamenti elettorali preoccupanti prima il processo di costruzione
Di un'attivazione del partito attraverso tappe che adesso qui non sto a ricordare è certamente un modo non creava come dire risponde adeguatamente una sollecitazione come quella italiana giustamente mi proponeva e tu
Gennaro riprendere ma indubbiamente indicativo di un tentativo in questa direzione che va già si era aperta con la Marcia per il lavoro così come sull'iniziativa sulla scuola ma anche a Gaeta come ad Aviano sulla questione delle delle basi militari oppure quando andiamo a vedere
Gli anziani al congresso dei magistrati otteniamo unica locuzione che non dipende cento dalla dal modo di presentarsi valutati accappona costruita in un partito che aveva opinioni diverse su questo tema è grato in Angola in una piattaforma comune
Oppure ancora cito troppa iniziativa sul cinema e ai libri fece tanta parte nel cinema italiano che viene interloquisce che apprezza la proposta che ti chiede di andare avanti richiesta vi è un rapporto stabile oppure come quando facciamo l'iniziativa sul lavoro sul lavoro intellettuale prevista per il ventiquattro marzo troviamo un un ai agli interessi di forze esterne al partito
Che guarda con grande curiosità perché facciamo un ragionamento che stabilisce una porta la cultura e il modello di sviluppo non perché dedichiamo un'attenzione
E potremmo andare Nadia perché questo come le manifestazione di Venezia Chievo ma cosa dicono
Dicono che sul terreno dell'azione
Noi amiamo una condizione insufficiente
Di costruzione di iniziative insufficiente
Insufficiente quantitativamente e qualitativamente
Perché il nostro obiettivo è la costruzione di un movimento politico di massa cioè di un movimento riformatore
Ma mentre su questo terreno delle cose le abbiamo costruite bisogna chiedersi perché sul terreno delle relazioni con le forze politiche del centrosinistra su ognuno di questi terreni e su tutti loro non c'è nessuna iniziativa perché non l'abbiamo voluto noi no perché l'abbiamo chiesto e c'è una divaricazione di contenuto
Per un verso di polvere da un'impostazione strategica è calato sensibilmente proseguì simboli contenuti
E allora il problema certo che c'è
Perché noi per potere costruire il movimento abbiamo bisogno di un progetto politico compiuto e di una relazione col sistema delle forze sociali politiche culturali
Nella società e nelle istituzioni centrato il problema c'è
Ma il punto su cui noi ci chiamiamo e qual è la soluzione del problema
E in questa ricerca della soluzione occorre avere un atteggiamento via rispetto naturalmente alla politica
L'analisi dello stato dei rapporti non può essere scavalcati
Sia nei rapporti sociali e dei rapporti politici
Il giudizio sull'azione del governo
E l'analisi
Della Sinistra democratica e più in generale centrosinistra sono rideterminazione non sono materiale inerte in cui uno dall'analisi e poi sia e poi passo all'ordine del giorno
L'adesione al Patto importantissima della Costituzione delle ipotesi politica
Ora vorrei tornare su queste due questioni perché sono state diciamo così alcuni compagni oggetto di una controversia il giudizio sull'azione dove
Intanto anche qua facciamo delle creazioni di igiene politica di pulizia
Scusate
Almeno rispetto a chi parla e al gruppo dirigente del partito non è in discussione l'esperienza dalla Resistenza alla nascita del governo Prodi a sostegno della l'abbiamo realizzata con intensità partecipazione ed esposizione al rischio
Anche nel contrasto interno
E l'abbiamo e abbiamo difeso questa esperienza in tutti i passaggi cruciali
Per cui sarebbe un po'grottesco che adesso uno come li ha liquidati se questa esperienza ma Caceres
Ci siamo stati ci siamo ancora oggi perché abbiamo ritenuto prima o che fosse possibile difendere dalle conquiste fondamentali che senza di noi sarebbero state massacrate
A partire dalla finanziaria precedente in cui salvaguardando come si commedie ricordato pensioni sanità da un attacco così ha fatto minacce anche attraverso questa via dicendo assai complessa dell'eurotassa diacronico
Tali operazioni difesa e adesso con la crisi e dopo la crisi
Abbiamo realizzato abbiamo detto in tante discussioni fatte dall'emiciclo soltanto perché altrimenti sembra che
Davvero si produce un fraintendimento incomprensibile andiamo insieme un elemento difensivo introdotto per la prima volta una potenzialità una potenzialità ancora peggio a cui all'uso più di ogni altra cosa la proposta trentacinque
Questo fin qui ma la domanda che da qui in avanti ci si pone vorrei sapere se è la stessa per tutti noi
Per me è la fase due del governo comincia o no
Per me è la fase riformatrice del governo dopo una fase in cui il risanamento sia ottenuto
Anche con la nostra capacità di tutela degli strati più bassi da un ragionamento ingiustizia e in presenza di un addio potenziale questa fase due
A quel punto è Primo secondo è o no il banco di prova
Della nostra paesi senza in questa maggioranza la mia risposta è inequivoca solitamente Primo questa politica di riforme non c'è ancora avviata secondo questa politica di riforme e la ragione dell'esistenza la nostra maggioranza i quattro
Ho fornito un giudizio negativo sul governo e una critica all'impianto diciamo così culturale e politico della sinistra vinca
Come dire questi elementi naturalmente possono essere contestati non sono Centanni impianto del ragionamento che
RAI qui
Che tuttavia questi giudizi severi non fossero ridotti elementi
Perché vedi Capponi tu sai che io ho sempre pagato cose che tu hai detto con rispetto e affetto
Però non mi si può dire che io penso che grande partito impalpabili venduti
Perché intanto la categoria del tradimento del venduto non mi appartiene politicamente proprio per il e ce lo spot Mestre quindi non lo posso dire non lo posso pensare e non è che tu mi candidi quantitativamente il giudizio mi cambi qualitativamente
Non io ho detto un'altra cosa che questo partito e ha ceduto ad una cultura liberale chiede un confronto critico su questo punto
In ogni caso vorrei far notare che il giudizio che ha già dato precedentemente costato politico nazionale forse battute tu
E in ogni caso che giudiziaria la più radicalmente ho espresso io vero ma anche a nome di tutta la delegazione del partito che era al al all'iniziativa di nascita della sinistra democratica
E agli atti quel giudizio ed è un giudizio provincia della delegazione del partito che stanno lì
Credo tuttavia al di là dell'autorevolezza diciamo tale indicazione stiamo al merito io penso che sia inconfutabile
Poi sono pronti a un confronto comparativo con la relazione del compagno Massimo D'Alema punto su punto complessivamente sono Rini sicuro di poter dimostrare che quella proposta è una proposta che assume come orizzonte della politica e come ispirazione profonda
Uno schema di sinistra liberale
I problemi definito non sono problemi
Diciotto problemi fondamentali politici scompaiano definizione non ci posso fare
Cioè la sintesi
Chi è certo per ragioni un giudizio in ogni caso a metallici
E su questo tutte e due cellulari distruggere nel partito che negli interventi sono stati su questo
Governo
Bisogna osservare compenso Alberto se il giudizio
Che io ho fornito nella relazione
Sul governo
Questo proprio larghissimamente condivisi
Anche ma i compagni
Che pure poi manifestano diciamo una propensione
Adesso non voglio etichettare più aperta considerata le ragioni della prosecuzione di questa esperienza ecco
Il giudizio su questo punto ella sicuramente comune
Armando Cossutta
Scusi cui intervento così importante pulito poi tornerò su quegli elementi in cui sono d'accordo però su questo punto ha manifestato un giudizio diciamo
Sono stati definiti del
In ogni caso anche qui togliamoci dagli interessati autorevolezza degli interpreti stiamo ai fatti che vuole in questo affrontare una discussione con il compagno Nesi
Sul punto di valutazione sì
Compagno Nesi Negro riconosceva è stato in passato a volte più severo di me
Nel giudizio sull'azione di governo
Buona domanda meglio secondo me da fare non è avremmo fatto meglio dall'opposizione
Perché la risposta francamente vita almeno per quella parte di noi che ha lavorato questa esperienza scontata certo che no infatti abbiamo lavorato per stare in questa maggioranza
Abbiamo lottato perché questa maggioranza attraverso questo corso
Cercando altre compagne hanno posto ripetutamente questa domanda e hanno dato a questa domanda una risposta alternative
Non non
La domanda secondo me centrale oggi è un'altra
Assunto il fatto che rispondiamo tutti con tutti noi comunemente
Che abbiamo fatto bene a realizzare questo esperienze nell'interesse dei lavoratori delle nazioni e anche la possibilità di Gaetano secondo secoli la domanda è qual è il Bilancio oggi della fase che abbiamo intrapreso con la crisi che la soluzione della crisi
E questa è l'obiettivo che ci ci proponiamo se poniamo così la questione io credo che il bilancio
Che io sia inequivoca
Sul sui temi dello sviluppo noi non abbiamo alcuna innovazione significativa nella lotta alla disoccupazione al
Teniamo il confronto e il conflitto sulla legge sulle trentacinque ore e ancora oggi vengono consentirà che dica così
Seppure indirettamente alla pensione sindacali delle risposte preoccupati quella secondo cui il disegno di legge del governo non potrebbe essere presentato se non a conclusione di una trattativa
Come i compagni sanno che mai creduto mille volte
Che il che ha creato il confronto con le forze politiche con le forze sociali che legittimo che il sindacato chieda di confrontarsi sì
Ma io e credo anche tu vorrei sapere quanto il Governo avvalendosi della facoltà iniziativa dall'impegno preso solennemente nei confronti del Parlamento e il nome del quale ha avuto la fiducia
Presenta la proposta di legge per la riduzione dell'orario di lavoro a trentacinque ore legali al primo gennaio quando la presenza poi continuare il confronto in Parlamento o le forzata d'accordo ma a questo punto è un punto da
Sì vengono qui e che il terreno più avanzato delle risposte ancora interlocutorie malgrado il trentuno gennaio sia passato
E variegato noi non avessimo e non abbiamo avuto alcun elemento di camion svuotata ma spesso questo ritardo riconoscerai diventa molto preoccupanti
Ma questa questa è l'unica cosa che strisce a che c'è almeno una discussione
Perché quali sono le politiche innovative per il Mezzogiorno
Guardavo poco fa una lista veniva ricordato l'ottuso accusato del rogo qualche minuto di tempo in più ma l'operazione di riconversione industriale fatta nella
In presenza del governo ancora non di un estremista di sinistra
Una una un luogo a densità mineraria unica al mondo e siderurgica
Riconversione pressoché totale pressoché totale
Di un luogo che è grande e grosso modo come fai vero
Tre mila miliardi messi a disposizione dallo Stato per la conversione quanto si parla per l'intesa magari due dall'Inter agenzia bene
Un'operazione che ha trasformato
Un vecchio vaccino Mina siderurgico
Il non l'uovo di profondissima innovazione ma gradualmente solistico discutibile discuti ma Progetto di conversione dove e come non neanche nella Valle dei Templi neanche nata riferivo Bari-Napoli di Palermo
Neanche accennata l'idea e turismo protagonisti quando comincia il discorso agenzia si impantana in una discussione pseudo burocratica di conflitti di potere invece che sui fini sugli obiettivi sulle occupazioni da attivare su quali interventi fare nel Mezzogiorno e tutti espiazione
Quindi ancora di politica industriale
Dove Marini presidente sta
Qual è la linea di politica industriale di questo governo
E a e ha così necessario che l'Olivetti finisce così
Non c'è un'altra ipotesi per parlare di questa azienda il cui marchio chi sta tanto a cuore anche per storia personale non è un disastro per il sistema Italia che l'Olivetti sia finita così
E di chi è la colpa di chi è la responsabilità politica
E vogliamo parlare dell'Ansaldo
E vogliamo anche parlare invece dell'esito di una vicenda come quella piange in cui pur centra il Governo
Dove una linea politica industriale qua
Su che cosa si applica sulla Telecom
Un processo di privatizzazione alla fine della quale la famiglia Agnelli con lo zero sei per cento contro la un settore strategico o dare del pazzo
Nel corso continua la devo prendere
Se non con chi ha consentito questo grazie
E qual è il rapporto pubblico-privato tournée io dice giustamente abbia figura tiriamo difeso la possibilità lama il mantenimento all'età del pubblico e e nelle via cinquantun per cento dall'esterno
Però le continuamente propensioni a che del resto conosci meglio di me a slittamenti
A modificazioni apra il costituzioni di condizioni che alla fine del quale succede come nella prima operazione dell'aspetto che con un colpo non di magia ci siamo trovati con abbattuto sotto il cinquantuno per cento la proprietà e premio di maggioranza pubblica
Cioè anche qui perché c'è un conto è esistere sul cinquantuno per cento e altro che una politica di energie
E altrove una strategia per lo sviluppo e altro aveva un'idea del rapporto tale telecomunicazioni è un asse del paese che muove dichiarazione di nuova politica industriale
E nei settori strategici
Già pubblici abbiamo questa cosa delle Ferrovie e il pesce è impressionante
Abbiamo abbiamo una procedura le ferrovie dell'alta velocità dello scandalo dell'alta velocità
Io non so ma scusa e questa e questa e questa Ferrovie dello Stato
Badate come la corresponsabilità nel governo
Fa licenziamenti individuali secondo la logica del capro espiatorio licenziando i cinque Perduca migliaia neanche un'azienda privata che abbia una decorosa l'India tira l'altro industriale si comporta così
E invece si comporta l'azienda pubblica è coperto dal Governo
Voglio assicurarmi il ritiro dei licenziamenti abbiamo chiesti gli italiani l'altro appena effettuata in un intervento del compagno Boghetta e tutto il partito abbiamo chiesto il ritiro decentrati ribadiamo la richiesta e più recentemente io per ragioni anche di cultura sono contrario l'intervento chiede le dimissioni del ministro e non è una caccia all'uomo che non mi piace non accertato perché poi pretendo una responsabilità collegiale non non ci sto
Non è non c'era neanche volano chiedo al governo non a questo o quel ministro alcove se responsabile o no dei licenziamenti alla a proprio lo stato e non mi si risponda per favore che con la politica aziendale
Perché l'azionista pubblico da un indennizzo e non è accettabile che entri dal l'azionista pubblico di ricchezza di accettazione dei licenziamenti come capro espiatorio ma qui però io dico compagna per parlarci chiaro
Non so più licenziamenti ma segreti dove recentemente donati
Non sto dicendo adesso per favore nessuno equivoci allora tesi no voglio dire che ci deve essere un atto conseguente
Non è che si può
Abbaiare alla luna se si chiede il ritiro dei finanziamenti e c'è lo sciopero generale della categoria il Paese quella che per farsi operare sindacato dei trasporti è una cosa è una cosa tutti i sindacati insieme all'avvocato lascio
è quasi la dimostrazione di una legge fisica Gabbiadini di impraticabilità Della prego socia
Adesso noi io compagni posso dirvi fosse fosse io penso che siano esse comunista però può anche essere che sia la lunga militanza sindacale posso dirvi che è un problema di coscienza
Di stare in una maggioranza cioè copre recentemente individuare gli autori posso dire dopo coscienza
Perché e che penso che questo sia un problema non soltanto individuale ma politico
E che se li tiene uniti o dei licenziamenti poi deve succedere qualche cosa unica su questo non avvenga
Qualche cosa valutiamo pensiamoci insieme ma lo dico però compagni per introdurre nella nostra discussione non come sto detto la drammatizzazione la drammaticità della fase non la drammatizzazione
Sto parlando di fatti concreti
Non di teatralità attribuite ad una vicenda
E secondo voi e decorosa la vicenda del comico
E via dicendo le cose
Ci dice qualcosa
Meglio Nesi ha detto con una grande offensiva sul fisco abbiamo fatto è vero abbiamo tenuto di sapere quanti all'evasione fiscale Storace sono per attribuirmi meriti delle nostre lotte però lì basta basta sfogliare
è vero
Le organizzazione specialistiche di settore ce lo indicavano da un po'di anni quanti erano negli anni
Il piuttosto sia in realtà invece Visco ha fatto le cose interessanti questa idea affresco s'è così intensa
Ma assolutamente incompiute incomplete
Esattamente come anche la giustizia questo governo ha fatto è così interessante ma così incompiute incomplete che se non viene avanti una politica di riforma vengono sottratti anche con le fa
Come quella del fisco
E allora vengono domanda riassunti
è cominciata la fase due la fase riformatrice
Seconda risposta e no non è cominciata anzi c'è intervenuto un peggioramento la situazione
Questa cosa
In pratica una rinuncia io questa cosa che io non capisco
Io trovo che una delle eredità da cui dovremmo liberarci del couturier nominiamo è quello di finalizzati alla nave sia cosa vuol fare
Cioè l'analisi esce alla fine insomma
Viene presentata ma non ha nessuna reale volontà vi dice
è in realtà una pezza d'appoggio la scelta che ha determinato
Io penso che bisogna fare analogico bisogna fare inchieste
Poi cerca gazzarra politica
Decidendo con le poi fai tu la puoi fare invidia
Ma non voglio fare l'operazione di mistificazione
Non si può cioè dire come ha detto la compagnia salvato se io le cose stanno così allora deve no
Se le cose stanno così si fa così
Poi decidiamo cosa fare
Le cose stanno così e io penso che la conclusione da trarre i fari fino in fondo
Uno sforzo politico sociale e persino volontaristico per tentare di attivare la fase due nella fase riformatrice tuttavia con la consapevolezza delle difficoltà immense
Degli ostacoli giganteschi di testo e di contesto che incontra
Nessuno pensa in questo gruppo dirigente
A un verme con la maggioranza perché non se ne può più
Questo gruppo dirigente ha manifestato un'attitudine alla testardaggine
Del confronto per provare per riprovarci
La compagnia salvato mi ha rimproverato i colloqui con Prodi debbo dire che in genere li ho fatti tuttavia su mandato
Della dichiarazione di associazione
E in ogni caso forse non è stato male a farlo quando dopo la crisi abbiamo guadagnato l'intesa sulle trentacinque ore non è stato poi così si spezza
E in ogni caso ci sono tanti incontri che invece non sortiscono risultati
Io non credo che noi viviamo
Una condizione di eccesso di rapporti
Nei rapporti con la maggioranza col governo e col presidente del Consiglio
Anzi penso che gli hanno una drammatica mancanza di intanto dica
Come si vede nel fatto che noi non abbiamo ancora parlato con nessuno del documento che abbiamo elaborato presentato alla stampa inviato al Presidente del Consiglio al vicepresidente del Consiglio i segretari dei partiti chiesto l'incontro
Silenzio assoluto
Non però pensiamo che la Scelta da fare sia quella punto dell'impegno per fare decollare questa fase
Perché qualunque scelta contraria
Sarebbe precisamente il tradimento
Tosi dell'esperienza fin qui fatte
L'esperienza fin qui fatta e senta che è stata costruita anche nel momento più aspro il conflitto anche nella crisi sul perseguimento questo obiettivo se passiamo passiamo se no sì ma se non ce ne non abbiamo mai detto bilancio buona sera rinuncia abbiamo sempre detto bilancia critico tentativo di passare individua e non non è un richiamo logica politica abbiamo alzato una bandiera e abbiamo detto trentacinque ore
è stato detto da Lucio Lucio Manisco simpaticamente il mercoledì diciamo Jospin sì
Però chissà senso spende corda però è vero ma non la devo molto invocato camposanto
Cioè ci abbiamo messo molto critica da parte nostra
Perché senza la crisi quel santo una caduta
Quel santo operato in presenza dove attualmente
Ma lo dico non per rivendicare un merito per indicare una metodologia politica
Anche adesso il nostro problema è quello di individuare non più un punto ma una idea
Riforma e su quella tentare lo sfondamento invece che uno punto trentacinque euro una linea cioè un pacchetto che dia il senso dell'avvio di una politica di riforme
Ecco perché la mando io francamente non mi ritrovo nella posizione che sostengo
Diciamo così
In quella che tu descrivi come una coltura predeterminate
E che incorrerebbe diciamo così nel vizio di semplicismo
Così come credo non lo dico per per bilanciare che Armando Cossutta non si troverebbe in una descrizione della sua posizione
Come in chi volesse starci in questa maggioranza ad ogni costo
Che si presterebbe ovviamente alla critica di opportunismo
Intendiamoci tra di noi
Una differenza e anche dei dissensi ci sono
Sulla questione del Governo
E sui rapporti a sinistra
Ma non solo questo non detto molti compagni giustamente attribuiti a questi schemi estremi
Che vengono da tutte le città
Il tema quindi è quello delle alleanze e dell'unità
E vorrei da questo punto di vista anche qua
Chiesa
Avessimo la consapevolezza
Che autonomia e unità
Sono diciamo così i riferimenti comuni
Eviterei per questa ragione anche riferimento all'Arci
Delle attribuzioni che non corrispondono tipo
Tu sei per l'autonomia del sociale di altro firmando tu sei pronto nomine politiche francamente Ciampi io sarei per risparmia dice
Questa modalità di relazione che non porta da nessuna parte credo anzi che tutti insieme
Nella vicenda Rini al congresso in molte altre occasioni
Abbiamo cercato di dimostrare che non è affatto impossibile
Trovare un rapporto tra sociale e politico diverso dalle due giorni
E anzi una fondazione della politica
Su una forte connotazione sociale tanto è vero che abbiamo fatto di questo partito
Alcuni elementi di riferimento di grandi battaglie sociali tanto da essere riassunto addirittura nel vissuto della gente e nella conoscenza della gente come il soggetto portatore di queste stanze giusto
Allora il problema
Che pure c'è va approfondito misurato sui fatti
Dislocato rispetto alla prospettiva perché rispetto la prospettiva che si vedono le differenze
Ed ecco come le vedo io costituzione
C'è una sola
Collocazione
Nel rapporto tra governo e opposizione
Qui oggi in Italia
E più in generale in Europa
Per le sinistra antagonista
Che può dare efficacia al suo progetto
In altre parole
E solo un'intesa realizzata un'intesa realizza
Con le forze della sinistra moderata
Che consente il perseguimento
Degli obiettivi
Di riforma e di costruzione dell'alternativa
Che tipica del nostro partito dei partiti dalla sinistra antagonista
La mia risposta che no
Anzi la mia risposta è che non c'è una indifferenza ma che di volta in volta
è più utile
Opportuno efficace una delle tre possibili collocazione di governo di maggioranza o l'opposizione
Che che cioè non c'è una scelta tocca
Naturalmente naturalmente in astratto in astratto la presenza nel governo
Con un programma riformatore in una scelta chiavi sono insieme di una riforma dall'alto e dal basso anche per operare le supplenze ai faticosissimo i processi di aggregazione sociale sarebbe quello ottimale ma in astratto
Ma scusate non abbiamo detto noi rispondendo ai nostri critici che anche voi avessimo avuto la dichiarazione comune tra Walter Horizon spara saremo al governo ma che in presenza di questa divagazione non possiamo accede al governo
Essendo a spese questo ragionamento vale al governo maggioranza come fanno valere governo maggioranza e opposizione qualora la maggioranza moderata scegliesse di inserirsi organicamente nelle politiche neoliberiste che attraverso andava però posso chiedere compagine
Se la vittoria nella socialdemocrazia tedesca disciolte a cui naturalmente va da sé Alois la vittoria con tocco tuttavia non apra un problema di ulteriore difficoltà nostro cammino
Allora fino al e ricette il problema delle spodesta il centro è il problema delle spese è quello se vince variazioni di fare politica appunto del Patto di stabilità
Cioè di riattivare questa volta con il consenso di una grande forza come Spd color rapporto stringente con il sindacato una politica che fa della stabilità della moneta la Vuelta lasciamo detto alla politica l'ha detto ma lui non l'ho detto io
Di tanta difficoltà niente stop la Germania non stiamo parlando del Lussemburgo della Germania
Ed è la Germania a a possibile guida socialdemocratica
Come si fa a non vedere questo impatta nella concatenazione Chieppa passando da cui arriva fino alla Francia una difficoltà crescente
è un giusto e il gusto del pessimismo quello di individuare questa difficoltà
Oppure azionare sull'esistente
E a ragionare sull'esistente e anche allora doversi chiedere qual è la traiettoria di questo nostro governo possiamo indagarlo questo nostro Governo alla luce anche di questa tendenza
è vero che noi dobbiamo chiede in uno stampo rispetta questa reazione di associarsi all'esperienza difficile governo francese ma le difficoltà maggiori secondo voi dando forza o no alle forze moderate al centrosinistra
E se sì allora come si compensano se non in un processo da un lato di costruzione dei movimenti delle graziose modifica sera pochi forza e dall'alto è possibile aprire alle contraddizioni dall'interno ma nel momento sparizioni sposta CPP che vuole la sinistra democratica sostanzialmente di blocco perché indifesa la stabilità comune
L'ora si è così
Io dico
Interne o con con molto rispetto ad Armando Cossutta che le intese vanno cercati
Sei ma che la tua politica non può difendere dal fatto che si realizzi
Intese vanno cercate
Ma possono realizzarsi
Perché si determina una divaricazione al tuo impianto strategico degli altri alla tua chiesta ed ottenuta con gli altri sto parlando di cose concrete
Noi eravamo d'accordo
Che se e cancri complicatissimo perché nessuno ha fatto il piumone un realismo sua faciloneria né contenuto da persone responsabili anche qui è tutto difficile fa questa discussione l'Italia perché
Appunto amico di Saddam
Anche Nakano ma per chi vuole ragionare seriamente ne abbiamo mosso delle obiezioni di fondo calcolate a quota d'Europa nel Mediterraneo
Che riguarda il ruolo dell'Italia nell'Europa del Mediterraneo la politica estera di questo Paese abbiamo posto forme di sovranità
E abbiamo individuato come punto di crisi adesso usiamo la parola non l'abbiamo usata per prudenza sapendo tuttavia che voleva dire questo
Come punto di crisi il coinvolgimento dell'Italia attraverso le basi
Nella guerra e nel bombardamento
E ci siamo detti fra di noi possiamo dire che non sarebbe stato ripetibile il modello Albani
Perché su quel punto si produce sarebbe prodotta una rottura crea una rottura diciamo di fondo
Io avrei pagato dalla maggioranza
E sto detto questo è un elemento sì perché un elemento fondativo
La coppia pace guerra
è un elemento fondante
Chiedo
L'unico elemento fondativo
L'unico elemento fondativo del movimento pacifista
Ma per un movimento comunista no
Insieme al binomio in pace e in guerra hanno lo stesso peso fondativo la questione sociale
Lo stesso peso fondativo la questione di una giustizia costo sociale lo stesso appeal speculativo occhiata democrazia ha lo stesso peso contatti
Perché
Pace e guerra passivamente ex esaustivo per il pacifista ma però non è per noi è stata sullo stesso piano fondativo appunto della questione sociale della questione sì
Nell'immediato e nella prospettiva strategica di trasformazione scelta
Di questo non si può prescindere
Se si determina
Una scelta che ha lo stesso peso dello stesso segno
Io credo che bisogna adottare lo stesso atteggiamento
Ma guardate per una ragione che non ha a che fare con la rigidità
Oltre alla ragione che ha a che fare come dire con la coerenza no che ha a che fare con efficacia dalla politica
A che fare non con il fatto che noi vogliamo essere puliti
Ma che non vogliamo parlare dialogare costruire con queste popolazioni una soggettività Anita da quella che vorrebbe questo sistema queste politiche neoliberiste
Questo modello di rapporti tra gli Stati fra i popoli
Anche contare per cento avanti avanti era venuto in ordine alla figo ma non mai una scusate no questa questa allora si fa col sei per cento segue diventa il dodici
Dice fa col sei per cento se vuoi diventare il trenta si fa con l'uno per cento se voglio restare in fretta perché solo così si capisce in un altro modo non si fa se sei al trenta anticrisi con un altro modo può essere al trenta trentatré e ti puoi soglia in un altro modo
Di sicuro
Come qualche esperienza dimostra ora non non è ancora stata illustrata l'esperienza che dal sei vai al trenta ma siamo qui da queste da da da
Direzione infangare consentano una valida ma io appunto la allora rispondo esattamente Athos osservazione
Siccome parlo di efficacia appunto tu hai risposto come se fosse una questione di Stati sui rapporti di forza
Ma il ritardo invece di un'altra termini in politica Tritannus un investimento redditività differita cioè parlo di investire oggi perché c'è una domanda sto dicendo in ogni caso che se noi perdiamo capacità di influenza
Noi abbiamo smesso di essere interessanti taccuino da quelli che ci votano adesso no che ci quali ci poteva votare domani quello che ci porta ad ex il giorno in cui non siamo più in grado di terminano influenza reale su questi processi o almeno una speranza attendibile e tu puoi farlo tu sei spacciato
E se il ridotto a ceto politico
Sei l'opacità poi io che può essere ugualmente legittimato in una competizione elettorale ti posso dare un po'di seggi ma se il come storiche e recenti hanno concretamente dimostrato
Perché
E solo una logica ceto politico
Quello che rivendica rivendica
Non voglio fare citazioni
Al tumore o obiettivi e poi tutti hanno visto maglia riparato senza fare riferimenti come la figlia saggia penombra
La nostra collocazione deve rispondere a due parametri
La crescita del consenso e del movimento riformatore
E la crescita del partito a queste la crescita del movimento di riformatore del consenso
Che interagiscono tra loro
Quando in un cd anche un circuito virtuoso
Quando per il incisività diventi inutile sovrabbondante e alla fine siccome comunque sia il peso almeno per gli ha dato la storia verrà espulso
Così finisce una politica adattativa da parte nostra non finisce con le magnifiche sorti e progressive comete altre formazioni magari numero di seggi finisce con l'espulsione
Ma con un'espulsione quando sei ormai devitalizzato
Nella tua possibilità di costruzione
Ora per cambiare nel corso della politica di questo governo ore e di questa maggioranza
Avviare un'offensiva a stento ed essere pronti attira su nel caso insomma
Ed ecco Adriano ha fatto un'osservazione penso zio unità tenta sulla strozzatura gli ha anche concesso che tipo di reato
Puoi farti notare che e indubbiamente no
Ma non possiamo no sottrarci a questa storia
Se no non la scottatura smarrendo voi stessi il nostro progetto politico
La politica sì quando non è una data e almeno un tempo
Noi non possiamo dire all'infinito che deve cominciare una fase
Badate
Io credo che se sto attento
Avviare una data
E a Nettuno e indicano un problema non ho detto neanche trentacinque ore seppure credo come molti compagni hanno detto
Che questa dal punto di vista programmatico è una cosa che si assimila quella cui abbiamo fatto riferimento per l'Iraq dal punto di vista poca
Ma non lo fa sorge perché io penso che bisogna ragionare appunto in un tempo pur
Ma questo tempo politico cioè e questo e e l'appuntamento alla prossima Finanziaria ed è un percorso accidentato detto il Documento di programmazione economica e finanziaria la vicenda della scuola la vicenda delle ferrovie dello stato delle poste le politiche per l'occupazione e questo insieme di questioni che ho trovato un salto riformatore
Io credo chiede una guida sotto
Un percorso una traiettoria con un colpo di reni non uno scatto ma un processo di costruzione in cui viene posto questo obiettivo
E del resto va poi anche questi otto autori contraddizione anche i nostri ragionamenti
Perché non sono citavo prima di Natale il Governo potrà citare esperienze locali
Perché allora a Firenze usciamo dalla Giunta
Perché l'abbiamo deciso insieme la federazione di Firenze la segreteria nazionale devoluzione comunista che all'unanimità ha deciso uscito dalla Giunta regionale
Per info naturalmente possono sbagliare tutto due centimetri vogliamoci bene
Ma adesso sta parlando però di una scelta motivata da che cosa
Da che cosa
Da una impossibilità sostenere una politica urbanistica tanta parte del governo recita che vedeva il ripristino della entità sul programma
E anzi un programma per dilatare il procuratore
A qual punto otto se chiamato delle spy che non puoi decidere di sormontate anche se sono morti diventò responsabile altra cosa è l'alta velocità delli decidesse a comporre ad un certo punto
E secondo me la fa siccome tuttavia vogliamo evitare questo elemento puntiforme nel giudizio sull'esperienza di governo degli accumulare uno due tre mille elementi che facciano una linea o una linea cautamente s'smania spuria incompleta contraddittoria riforma e incerto o una linea sostanzialmente neoliberista e quando il punto d'intervento
Non più elemento di un un elemento lato ma la collocazione rispetta un'esperienza d'epoca c'è una violazione oppure in una ed è qui che c'è
Il rapporto tra le due sinistre
Perché perché giudizio liquidatorio intanto francamente io
Non sempre mi sono sentito tenuto lontano dalle invettive
Non ho mai intento neanche sfiorato l'idea di poter vivere più il PDS prima Sinistra Democratica fuori non solo una formazione di sinistra
E anche la via che attribuiscono quella di una formazione liberaldemocratica perché dopo dice cose offensive dopo
è rispondente o no
Ma scusate perché attraverso l'offensiva quando il capo di questo partito dice che su quel palco realizza la rivoluzione liberale lo dice lui disagiate non posso io i analizzare questa sua scelta ricollocazione
Dico che rispetto ai processi di globalizzazione dell'economia capitalistica a questa gigantesca ristrutturazione all'intero a interrogativi che grandi uomini la cultura pongono alla politica in Europa
Dando dice che il ventunesimo secolo sarà il secco alle costruzioni autoritarie speriamo che abbia torto comunicare che si interroga sul destino da democrazia e dall'altra parte il cardinal Martini nell'omelia di Sant'Ambrogio
Anza il rischio angosciante piano Lulli di un'omologazione tra il centrodestra e centrosinistra
L'inquietudine gliela dando quella del Martini può esserlo dei comunisti o no o estremisti Coppa Benares occupazione del cardinale Martini vegliarda
In realtà
In realtà questo punto diciamo significa sta alcuni compagni anche da ma io penso che in questa situazione
Il pericolo maggiore non è quello di testimoniare
Ma il pericolo maggiore e quello di essa integrati che omologa
Ebbene i processi reali che lavorano all'integrazione all'omologazione
Mentre non vedo i processi reali che ci portano a testimonianza non li vedo
Non francamente non è la nostra cultura delle nostre facce nuove il vento siamo tutti
Se c'abbiamo tutti un accesso di accordo dentro la pancia sciupato ma dove dove il rischio per lavori
Della dello scarto e statalistico ma Murdoch manchi di tutti noi che siamo qui ma e gadget che ci attraversa ma ma non è questa la nostra cultura la sua esperienza opposto ma quale ma ma quale educazione di testimonianza
Anzi qualche volta ce l'avessimo qualcuno in più invece della fanno della corsa le istruzioni al consiglio comunale essere letto aiuta in una giunta semmai questa è se mai una propensione ma Maradona invece neanche motivata invece non semplicemente frutto che elargizione personale anche per perché la politica in Italia tanta parte nelle istituzioni o mi sbaglio c'è un'istruzione ovunque
Non si sa mai parquet ma c'è
C'è un solo un sovrappiù di istituzionalizza e c'è invece un meno di protagonismo delle masse di rappresentanza diretta in democrazia di esperienza diretta fatta con il lavoro di esperienza diretta fatta ripeto io le città di lavoro politico fattori nel disagio sociale dove invece magari la Caritas Pax Christi ora una parrocchia ma più del movimento operaio che le sue forze organizzate o mi sbaglio
E allora
No ove penso lo dico così lo dico con passione ma senza polemica fra davvero davvero senza polemiche con rispetto per per una preoccupazione che capisco non condivido ma capisco io capisco la preoccupazione di Alberto non la condividono la capisco
Che fare una storia come tante storie
Ma oggi oggi c'è una spiazzamento di questa di questa realtà oggi il rischio di essere triturati nell'omologazione
E allora sì che puoi diventare anche una forza testimoniale ma lo diventi lo diventi in quel senso per non hai una sufficiente diversità dallo schieramento di centro sinistra diversità che invece ti a richiesta dalla radicalità di certi bisogni che sono presenti aspetta di come la storia che chiedono di essere rappresentati organizza e che non lo so
A quel punto a quel punto io questo vorrei che proprio davvero vi prego di prendere questa interrogazione come area non non davvero
è fuori discussione che qui non c'è nessuno che pensi che io alla Cosa due possibile unificazione non esiste non esiste nessun e davvero in questo senso offensivo qualsiasi pressione
Io però sì parrocchie chiede
Se la linea non è quella di cui stop stiamo parlando
Ma davvero allora non è più produttiva collocazione nel centrosinistra
Non non lo dico davvero non non è una cosa polente dove non nel governo codice e non sto dicendo nel centrosinistra guardate che ce lo chiedono con onestà di intenti
Delle risorse reali
Ce lo chiede intensamente alla sinistra del PDS quello che c'è senza fili giochi
Ce lo chiede una parte importante dei popolari a volte persino con delle motivazioni di sinistra venite al centrosinistra per riequilibrare
Ci sono settori importanti dei popolare nel Paese che riconosce
E non solo del paese
Il vertice quando sono diciamo ente agli atteggiamenti non polemici
No
Cioè perché è il modo
Basta un dissenso strategico
Cioè basta il fatto che tu sei Paesi parametro è sparita all'estero no no non può bastare perché questo elemento dirimente per l'alleanza
Noi noi noi volendo il procedimento al capitalista potremmo fa un Governo con le forze che non lo vogliono e quindi non è quello il punto di non può essere invocato con le ha voluto bene
Una forza comunista fa un'alleanza con forza democratica
Alleanze politiche a Cassino di governo non è questo come
Se non lo fai età che non è il tuo disegno strategico
Ma il tuo impianto programmatico il che e nonché il tuo rapporto con la realtà sociali chi porta su un'altra collocazione che è una collocazione che si propone un'influenza sul governo sui processi per avviare una fase riformatrice così importante Marche tu attraversi con rinviarla questa via riportò soli l'alternativa cioè una modificazione di te
Della scelta e dei soggetti con cui interloquisce compreso il centrosinistra questa è la ragione da cui tu sei fuori
Ma questa ragione dall'Occidente una tua autonomia che arriva fino al punto di sceglierà di volta in volta qual è la collocazione più idoneo per costruire tanti cioè politica rapporto sociale e culturale insediamento
Insomma il punto è
Che noi dobbiamo trovare un rapporto tra gli obiettivi la questione doping sono il consenso la collocazione governo e opposizione le relazioni politiche
La destra sta riorganizzando le sue forze Giorgio Marchesi
Noi dobbiamo trovate insieme una alternativa alla testa e una incapacità di riaprire un conflitto oltre che una competizione a sinistra
Terra modificare l'orientamento fondamentale della Sinistra democratica interna
Del resto questo indizio classico della politica anche le alleanze era eccetera intese si fa con l'obiettivo anche dichiarato di cambiare questa locuzione naturalmente legittimo Crippa come cambia il tema questa questa è una sfida a te questo chiede naturalmente di integrano sto dalla coscienza di classe la capacità di agire in conflitto trova poco fa Ferruccio difficoltà limitata difficoltà
Su questo terreno e qui c'è il contropiede
Il movimento sia nell'anno che nel lungo periodo ragione che si questo è il ceco perciò il movimento la costruzione del movimento qui o nell'anno e
Nel lungo periodo
Oltre alla frantumazione sociale
Io oltre però questo è un punto che li sottoporrei concludo
Oltre a questa divisione orizzontale che si sta producendo insieme alla divisione di classe nel società del nuovo capitalismo
A forte capacità di innovazione la comunicazione
è un problema che riguarda poc'anzi
Ed è un fatto riferimento c'è una un'area del Paese politicizzati
Diciamo secondo i canoni classici atrocità
Destra sinistra centro
Con un po'è la lente diciamo di di quote guardano la stabilità della politica ma insomma
E poi c'è invece una carta la scelta sempre più spogliata
Dai dai sostanziali diritti politici
Sempre più scontenti è un'altra società
Sono due società
Non le non le due società di a sua figlia
A memoria sono due star con una divisione orizzontale noi siamo l'unica forza politica interessata vi talmente a spezzare e attraversare
Divisione fra queste due società perché altrimenti noi non cresceremo non cresceremo se non di piccole identità mia opinione diversa dalla tua Capponi è che noi possiamo operare
Uno sfondamento anche di consenso di rappresentanza solo se riusciamo in questa operazione politico-culturale no se come tu credi stiamo qui aspettare che ci ha
Un po'di voti dal PDS perché avranno eliminato la loro falce e martello ma dove ieri questa cosa turbe Racale dicendo che la colpa
Del fatto che siamo radicali massimalisti
O che la gente pensa che non lo sia fa tanta differenza
Ma invece no invece no e quella parte dei costi sociali non pensa alcunché di politicamente organizzi
Ed privata della sua possibilità non solo di espressione
Gli accumulazione dei saperi delle conoscenze e del rapporto tra esperienze conoscenze tattiche a diventare politica
Noi non possiamo ragionare con lo schema degli altri
Soltanto in quella parte scelta dobbiamo Fontana spezzata da San ai scoprirà cioè appunto che della l'utilità sociale c'era
Della nostra impresa e tanta parte del ritorno di consenso e del progetto politico
Ed è per questa ragione anche che siamo così diciamo coinvolti in una discussione sulle istituzioni e anche e sul sindacato sui due lati del rischio
Sull'estorsione metadone scossoni invece non ha capito una battuta sull'ecco una citazione attenzione a non fare allora noi l'errore che Togliatti a impallinare comunisti Francesco quanto diceva loro
Difendete la democrazia in realtà ho l'impressione che sta difendendo ormai un simulacro di democrazia
Cioè attenzione ai fini
Tre noi in questa crisi dei poteri delle istruzioni su quali poteri sono diventati emergenti e ha come noi riprendiamo la questione la democrazia riattraversare istruzione
Ma anche per ricchi sblocca una geografia
De di contropotere di aggregazioni di potenze scelta che siano in grado in qualche modo i bilanciati con lealtà tra queste un elemento essenziale sindacato o qui ci lasciatemi dire una cosa con un
Siamo mi è stato attribuito regionali oggi un un'istanza decisionista e non avete sentito non certamente anzi io voglio cogliere l'occasione per dire che a me questa idea che alcuni compagni hanno prospettato sostanzialmente di creare un altro sindacato mi sembra francamente un'idea
Oggi totalmente sbagliati tutto
Gli ho sparato della costruzione di un sindacato confederale di classe unitario democratico di massa io penso così
Ma questa prospettiva sindacato confederale di classe unitario democratica di massa
Cioè un processo di riattivazione della democrazia sindacale anche con la rivendicazione forte dalla legge facciamo stata sul punto sul governo crociate
La legge quaranta circa
E dall'altra un protagonismo delle RSU delle nuove forme di organizzazione delle nuove forme di lotta per questo dice sinistra sindacale pur avendo presenti Simo diciamo il senso e il suo limite però offre una sponda un processo dal basso Cafaro Santa questo elemento ma guardate
Ma guardate compagni
C'è un sindacato
Si costruisce sulla titolarità contrattuale quel drammatico
Corrado che fa fucilare rileggeva qui di Crotone cioè io vorrei tutti noi leggessimo con attenzione
è insieme la misura di una devastazione intervenuta nel sindacato
Ed è la difficoltà di costruire un'alternativa
Tutte e due le cose insieme
E vorrei che fosse un po'più attenti al lavoro fatto in direzione del sindacato quali compaiono qui ha detto ci vuole uso per la discussione sì più a quante volte discutendo del sindacato poi i gruppi dirigenti del partito non sentono così impegnati
E nuovamente misurarsi ma il fatto che abbiamo fatto una scelta coraggiosa difficile come quella costruzione dell'ai comunisti nella CGIL ma poi il partito ha fatto difficoltà nel sindacato ci mostri ci conta la costruzione risultato vittima difficile
E oggi siamo qui a proporci una nuova idea che riparte da lì non da questa esperienza ma dalla valutazione complessiva delle cose
Esserti fronte a questo che io sento come sufficiente a questa sinistra sindacale e all'obiettivo lungo che proponiamo della costruzione superato molto caldo passando per l'agire di nuove forme di lotta quante volte nel momento il patto stesso promuova veloce capace di
Certamente tutti metri sopra adesso l'obiettivo di un altro sindacato laggiù la risposta RAI spostato in un'operazione che rende impossibile la battaglia interagire con i compagni massacrati è in una condizione in
Cui quello come è diventata il disastro di tante organizzazione essa confederale che hanno reagito per riflesso condizionato di pazzia addirittura magari non partecipando a luglio è stato dell'anno che fa sindacato confederale può di marcare una diversità ci mettiamo sopra un'istanza immediatamente organizzativa covava misurava concretamente io trovo invece che una certa collocato in campagna si è proposta e che quindi Enzo Pagliano ha proposto qualora quello moderno la moda possibile di lavori tentativo
Che si connette con la sinistra sindacale lo dico con la piena consapevolezza del limite di questa impostazione ma attenzione fughe in avanti guardate che il sindacato dei consigli e nato in polemica multa con il sindacato deve comici l'interno in polemica acuta ma le commissioni interne se ne sono andate quando consiglia una forma
E allora qui c'è il problema nostro fondamentale non valutiamo le scorciatoie per favore io sento la risulta vicenza dalla
Possono garanzia ma attenzione lo scorso otto perché l'insufficienza nostra invece rinvia al punto principale cioè la ricostruzione dei movimenti dei soggetti dei movimenti delle strutture che dicano interno alla CGIL basta con le divisioni tra i comunisti e con la sinistra sindacale che ha vinto la poi come in quel modello tutti quelli che ci stanno su questo programma per ordinare questo conflitto questa contrattazione insieme parliamo a fa anch'
L'esperienza concreta rompendo così elemento diciamo così di di di di impedimento insomma
Un intervento che guarda alle difficoltà la possibilità di superare e che guarda le culture davvero alle culture cui dobbiamo riferirci non è vero che a Siviglia che ho detto dovranno sussumere contraddizioni non ci penso neanche
Poi non sa non capirai neanche cosa vuol dire ma non tanto meno i soggetti ho detto tutto via ho detto esattamente una cosa che per la posta elettronica esattamente
Cioè che dobbiamo assumere una category sia come quella di genio sussumere là dentro il nostro impianto teorico culturale
La categoria la categoria non la donna la categoria cioè il punto di pensiero la costruzione di una teoria è un rapporto tra questa e altre fonti d'asino ma a un certo punto tende a costruirsi in un attivo ping pong più l'ambizione del computer non è un atto di violenza è un tende a via e insieme al rapporto dialettico tra i soggetti con i soggetti con i comportamenti con le culture che non voglio sussume per niente si pensa di cultura critica dal precristiana corridoi
Mi pare a quelle che vengono date esperienze History Channel nuovo l'idea tuttavia
Che elementi essenziali di interpretazione del mondo l'interpretazione del lavoro devono essere portati dentro una cultura senza che senza queste non è in grado più di decifrare resiste questo elemento io credo
è un modo per superare anche elementi la nostra autarchiche lavorano in direzione del partito di massa
Partito Comunista di massa io lo sento questo davvero come un problema straordinari ho detto prima davvero il lavoro dei compagni sul treno alla stazione di al centro e periferia è grande
Eppure s'c'abbiamo indebolite insediamento di progetto soggettiva
Pensiamo soltanto ai punti più estremi riferire urbane mezzogiorno
Ma anche grandi metropoli
In realtà il problema della città contemporanea metta Tito comunista di massa tre termini
Tutte e tre di fronte alla sfida di questa riorganizzazione capitalistica tutte e tre dopo uno dei tutti e due
Di massa comunista abbiamo detto di massa
Come l'individuo sociale
E il protagonismo atteso da questa rivoluzione capitalistica partito ma che è partito Merkel tutto e amministrazione neanche lo Stato nazionale con qua densità figurarsi uno strumento valido che parla di un progetto diari sociale di riferimento di forme di organizzazioni sta
E i partiti adesioni diventerà una caricatura in questa realtà cioè di di essere frantumati guardavo l'elenco dei partiti che hanno preso il finanziamento pubblico sono quarantacinque quarantacinque battaglia quarantaquattro deterrente
Accettata una serrata quasi
Guarda caso
Partiti cosa volete che vengano percepiti
Dalle popolazioni quarantaquattro partiti quando si fanno così con quelle somiglianze come vengono percepite appunto parte dell'amministrazione elementi un ceto politico stanno dimostra il contrario che le masse esistono
Finalmente oltre all'individuo che il partito è un'esigenza fondamentale di presenza democratica e di difesa di interessi materiali e di soggettività creative in questa devastazione che invece erano
Riduzione capitalistica comunista perché appunto Monica interessa di oggi con un'idea di cambiamento del mondo a cui cerca di lavorare ma per questo io chiudo davvero torna la questione della mappa del potere guardate compagni stanno facendo la discussione che va aggiornata anche dal punto di vista appunto la struttura capita noi continuiamo ad agire politicamente come se fossimo ancora l'altro ieri
La forte al fatturato che l'intero Prodotto interno lordo del Sudafrica bighe espunte Turner del pomo possono comprassimo
Cinquantina di Paesi del mondo comparsi palesi
Come come come accadeva soltanto nel nel Medioevo bisogna tornare insomma ha da poco veste che compra perché compra Parma data da assumere a Correggio insomma no
E invece di metterci Santa Rita Fiorini o sessanta mila ci mette adesso barche di miliardi che gli escono da un processo di finanziarizzazione capitale chieste a gran velocità incomparabile con il quale si procede
Un scompagina mento del mondo e in Italia due fondazioni solo in tre giorni ci sono beccate dieci mila miliardi dieci mila miglia due fondazioni
Quella fondazione lui potranno comprare tanti zero sei Tarcento per guidare tanta scelta e con i profitti ricavati salvato altre ti dà la legge che si farà abbassando il cinquanta per cento ma da strane investigativa Adrasto in attività sociali sapete cos'è il terzo settore che si compra il terzo settore che si compra si va disegnando una mappa del potere non non possiamo stare una cittadella assediata
Deve istruzione se noi attraversando le da questa critica al nostro assetto di potere ma anche la politica nazionale non la voglio farlo Ambin termine quasi sconosciuto vero acconto multinazionale sugli investimenti adesso un po'bloccato ma siamo stati a un passo che ventinove Paesi dell'OCSE decidesse alcuna pratica con una pratica amministrativa il parere dei
Governi che poi sarebbe stato ratificato soltanto dai Parlamenti hanno deciso che quelli vengono il tuo Paese e tu non puoi condiziona risultando l'occupazione di origini sociali e se c'è un conflitto aspro fuori dalle regole tu lo risarcisce per
è riferita alla competitività si fonte a questo sia
Allora come si fa di fronte a questo non vede neanche la nostra Poli
Aveva un'impennata cioè che il problema dell'influenza eccolo qui ho finito e il problema dell'influenza politica
è un problema complessivo che ha a che fare col Governo con questi governi consistevano in paese con le nuove strutture di potere e che per te a che fare con la cultura così il programma con i soggetti Cosimo
Mentre con l'istruzione ecco perché io penso che noi dovremo questo lavoro in questa ricerca evitare di pensare semplicemente che noi possiamo salvarci
E preservare una risorsa semplicemente perché stiamo dentro gli equilibri dati
Meglio sentendo questi qui Penati possiamo immettere i fattori di riforma
Ma sempre con la convenzione che il mutamento della scena chiede alla politica un salto che noi dovremo se tu ha modestamente
Cercare di adeguare grazie
Credo che dobbiamo ringraziare il compagno Bertinotti tutti i compagni che sono intervenuti che con i loro interventi ha notato primo importante contributo a quella discussione che dovremo sviluppare in tutto il partito grazie a tutti i compagni e buon lavoro
Ah c'è un ordine del giorno del compagno Maselli la direzione del partito constatato il gravissimo atto accusatorio constatata
Costata gravissimo atto accusatorio censorio attuato ieri nei confronti di una libera espressione dell'ingegno qual è il film di Ciprì e Maresco denuncia il ritorno Ada a sistemi antichi di intransigenza autoritaria
Collegata al quel giorno uso del buon senso comune in vita il Governo ha un immediato intervento che cancelli un risultato che ci disonora davanti al mondo auspica la mobilitazione immediate autonoma di tutte le forze intellettuali del Paese pongo ai voti che da
Cordova alzi la mano approvato all'unanimità
Sì