Il piano di Carlo Azeglio Ciampi per la riduzione del debito pubblico

L'area radicale pochi giorni orsono il superministro dell'economia del Governo però di Carlo Azeglio Ciampi ha presentato in giro per l'Europa un piano per una riduzione drastica del debito pubblico italiano come è noto il mille norme il Mega debito dello Stato italiano assomma ormai a un oltre a ben oltre due milioni di miliardi di lire e a stabilmente superato quota centoventi ovvero sia è una a rappresenta una quota maggiore centoventi circa centoventiquattro centoventitré per cento del prodotto interno lordo di tutto quello che ne italiani produciamo nel corso di un anno si tratta evidentemente di una somma enorme che pesa in maniera piuttosto decisiva anche sul nostro ingresso sull'ingresso della lira italiana nella sistema della munita uniche insomma nell'Unione monetaria
Probabilmente si tratta della variabile più importante al riguardo troppo la questione del famoso tre per cento del deficit in sempre in termini di percentuale del prodotto interno lordo
Il superministro dell'Economia Ciampi ha sostanzialmente promesso la riduzione drastica del debito pubblico italiano entro il due mila dieci portando l'appunto da oltre il centoventi per cento a circa il sessanta per cento
Abbiamo ai nostri microfoni il professor Renato Brunetta economista che nostro ascoltatori ben conoscono professor Brunetta è è realistica questi
Il piano di Ciampi per la riduzione così drastica del debito italiano Fabio sono molto preoccupato per questo piano per prima cosa
Perché
Il Veneto tanti lo sta portando in giro per l'Europa come una una proposta dell'Italia ma in Italia nessuno ne ha discusso il governo non ne ha discusso non ne ha discusso il Parlamento addirittura il documento non si riconosce nella sua interista
Questo è il primo elemento di chiamiamolo democrazia noi stiamo prendendo degli impegni spaventosi enormi per il prossimo futuro eliminiamo prendendolo sotto una forma puramente tecnocratica
Seconda cosa quanto è ancora più preoccupante nel trattato di ma per materia atto scritto che l'Italia Outer comparirebbe deve arrivare necessariamente al sessanta per cento perché teme la famosa variare
Devo clausola di voluta da Guido Carli e cioè allora ministro del Tesoro detto è che se un Paese
Non era in vista dell'ingresso nella moneta unica nella condizione del settanta per cento poco male bastava che ci fosse e la pendenza a
La riduzione del suo rapporto debito PIL e da nessuna parte dei trattati di Maastricht e degli allegati agli stilisti conferito dopo l'ingresso nella moneta unica in quale do il Paese in che termini il Paese debba rientrare divergente verso il settanta per cento quindi da parte del venivano dumping super ministero del tesoro una quanto di bello da questo punto di vista del testo del decreto che a mio parere nasconde una cattiva coscienza eterna perché nacque
Tra rispetto al risanamento in atto misurato dal rapporto deficit-PIL su cui il governo
Al trionfalismo e un
Ma come dire tentativo di sì acquisire consenso da parte dei partner europei rispetto al debito
Come dire parametro più degli altri fuori misura e impegnandoci su una cosa che francamente e il trattato non chiede non attenzione che non si debba ridurre il debito che non si debba rientrare verso valori governabili ma chi ha detto che debba rientrare in dieci anni in dodici anni in cui i ritardi che noi venti e trenta anche perché analizzando i numeri di questo piano chiede niente una coda devo dire francamente paradossale
E e potente la
Vestita di un avanzo primario cioè un una ditta Romeo nelle bilancio di per un anno per i prossimi mediamente quindici diciotto e
Mi consenta centoventi mila miliardi per potere rientrare dal centoventi altrettanta ma sappiamo tutti cosa vuol dire cento centoventi mila miliardi
E Harald prima che cosa vuol dire perché se non vado errato l'avanzo primario è l'avanzo del bilancio dello Stato a visto che la spesa per interessi allora potrebbe dire poche parole che le tasse gli introiti dello Stato dovrebbero superare di cento centoventi mila miliardi ogni anno le spese le spese reale il segretario di qualcosa
Oggi dicono emergono perché voglio dire andare avanti per altri vent'anni con l'arte la pressione fiscale che abbiamo adesso e cioè con il una pressione fiscale da record i in Europa guarire bloccare gli investimenti perché e siamo potuti rientrare nel nel parametro detti istituti perché abbiamo bloccato sostanzialmente gli investimenti ecco può il Paese per metterci avanti primari di Camp centoventi mila miliardi ottenuti attraverso una pressione fiscale che altra ancorando l'economia del nostro Paese e
Poi il nostro Paese soprattutto permettere
Gabriele per i prossimi vent'anni ecco e poi scusi se l'interrompo posso queste due ulteriori condusse due condizioni andare d'accordo con l'altra condizione se non vado errato del piano di rientro c'è comunque con un aumento della crescita del PIL assolutamente no perché la no
Replicare vuol dire un freno a mano innestato nell'economia del Paese perché più alte la pressione fiscale e meno il PIL cresce meno investimenti pubblici si fanno meno e il risultato è che noi chiediamo legando mani piedi informano replica rispetto al resto d'Europa quando l'Europa invece sta decollando con le riduzioni fiscali e coro aumento degli investimenti
O un cattivo pensiero e quale piano dettato dai nostri partner porto a mentre Tamberi proprio perché il rapporto deficit PIL non è credibile proprio perché non abbiamo fatto le riforme strutturali proprio perché non abbiamo ridotto strutturalmente la nostra specifica soprattutto quella per ora Bertelli d'e quindi l'apprezzamento è riportato non credibile sono di questi giorni le polemiche sul loro e le polemiche sugli anticipi pareti tesoreria richiesti dal nostro Tesoro all'la agli elettori che il cane tre mila e tre mila quattro mila più tre mila sette mila miliardi e che danno pacche nove punti su questi numeri delle scorse settimane la no sotto l'occhio di tutti i trucchi della della pubblica o del debito pubblico allegati al il quindi re legati negli attentati rear degli enti locali in abbiamo tutti che la riforma del Welfare State non è preparata e pertanto come dire continua la a crescere chiude il pilota ecco per tutte queste ragioni o il cattivo pensiero che i nostri partner ci siano voluti cautelare rispetto all'altro parametro però ripeto
Tutto questo come dire a parte della politica economica fa parte
Oltre fondamentali calca del Paese le meraviglie molto più di questo il Parlamento non sia stato investito il governo non sia stato investito perché di questa cosa che io ne sappia il governo
Prodi non è mai discusso è un documento del ministero e collaboratori di campi vanno in giro per l'Europa ad illustrarlo mi chiedo se dettero prendono per buono e inoltre Pantera ritira
Hanno bene
Poi entrate a maggio
Toro deve impegnati a rispettare quel piano
Che dovrà fare poi il Parlamento prenderne atto beh ringraziamo ringraziamo il professor Renato Brunetta economista mono ascolto come sempre da Radio radicale