"Nè tetto nè legge, l'odissea dei profughi" il libro di Marco Ansaldo

Di radicale e molto di attualità la la vicenda curda ma questa vicenda si inserisce in un problema che assume e caratteri propriamente epocali quello dei rifugiati nella mondo e ne vogliamo parlare a proposito di ulivi lo che da poco uscito né tetto né legge l'odissea dei profughi di Marco Ansaldo inviato di Repubblica e docente di giornalismo esteri presso la LUISS di Roma non abbiamo né nostro studio buongiorno Ansaldo buongiorno a voi allora questo libro che è un libro che spazia diciamo dalle situazioni del Ruanda l'Albania la Bosnia il Caucaso al Kurdistan
Anche la sommaria attraverso la storia
Di un immigrata di Cuba di Israele e anche la Cambogia nonché della Corea del Nord è appunto un libro che Attraverso i tuoi le tue esperienze
In questi luoghi cerca di descrivere questa situazione così grave ecco ci vuole dare un po'voi dare i nostri ascoltatori un momento un quadro introduttivo al al problema è perché si può in effetti definirlo un problema epocale
Come detto giustamente tu ci troviamo di fronte ad un problema epocale
I profughi attualmente se parliamo soltanto di rifugiati sono all'incirca si aggirano sui trenta milioni di persone ma se a questi calcoliamo quelli che tecnicamente rifugiati non vengono considerati le cifre si triplicano
In quanto ci sono almeno trenta persone trenta milioni di persone sfollate dai loro Paesi a cui dobbiamo aggiungere anche trenta da milioni di persone che invece non sono assolutamente riconosciute sono i profughi ambientali
Sono persone che fuggono e che non ha non trovano nessun riconoscimento dal punto di vista giuridico e che magari nemmeno si conoscono a livello internazionale queste sono le cifre che non mio ma gli Esperti danno e diciamo le cifre sono abbastanza aleatorio in questo senso perché è vero che per quanto riguarda i rifugiati ci sono dei rimpatri quindi attualmente il
L'UNHCR ce l'Alto commissariato per i rifugiati dell'ONU
Stima una cifra attorno ai ventitré milioni perché molti sono rientrati l'Alto Commissariato sta facendo opera di rientro in questi ultimi anni ma è vero che le crisi attuali le guerre si susseguono e quindi il problema dei profughi un problema che lascia un campo completamente a petto in quanto le crisi si moltiplicano e si moltiplicano anche il numero delle persone che sono in fuga per il mondo per cui gli e Sperti sostengono che queste uno è un problema che crescerà a livello esponenziale con il passare degli anni e si prevede per i primi dieci anni nel due mila che si possano toccare forse anche sopravanzare
Una una diciamo i centocinquanta milioni di persone brutalmente intese in tutto il mondo pensiamo soltanto che vent'anni fa arco o poco più di vent'anni fa nel mille novecento
Settantaquattro i profughi erano soltanto due milioni otto dieci anni dopo si erano già quintuplicati oggi quelli che chiamiamo tecnicamente profughi se Gino attorno a una cifra fra i venticinque e i trenta più ci sono gli altri è un problema
Universale come dice Sebastião Salgado nella nella nell'introduzione che il grande fotoreporter brasiliano l'introduzione che ha scritto al al mio libro che pubblicato dall'editore Limina
Ci troviamo di fronte a uno uno dei grandi movimenti tra storia forse non ce ne rendiamo conto forse sono crisi che da noi arrivano in maniera abbastanza episodica oppure a cicli di due tre mesi adesso la volta dei curdi
Tre quattro mesi fa è stata la volta degli albanesi
Prima è stata alla volta del Ruanda ancora anni fa è stata la volta dalla moschea e così via ma così potremmo andare ancora avanti e ci troviamo di fronte a un movimento epocale che è un movimento diciamo è il fenomeno il grande fenomeno dell'immigrazione
Ma dietro al fenomeno dell'immigrazione c'è poi anche il fenomeno delle persone che scappano perché scappano in quanto perseguitate per motivi politici guerre che resti eccetera
Ed è purtroppo una un un problema che
Le cui dimensioni
Non accennano a diminuire ma anzi aumenta
E testimoniano in parte come fosse troppo ottimistica la visione
Dopo la caduta del muro di Berlino di un nuovo ordine mondiale che invece si manifesta sempre più come un nuovo disordine mondiale probabilissimo dopo la caduta del muro c'è stata una
Un un aumento
Generale delle delle crisi perché è scoppiato intanto proprio dalla caduta del Muro
è crollato lesto è crollata la Germania Est è crollato diciamo la Cecoslovacchia e tutto diciamo quella parte dell'Europa orientale che poi si è riversata fatalmente nell'Europa nell'Europa occidentale e poi ci sono state diciamo sono venute al dunque le vari crisi internazionali che si sono verificate negli ultimi anni quindi Asia Africa incerto ancora l'Europa sicuramente il muro ha significato la caduta del Muro ha significato anche un il il il crollo di diciamo la fuga di milioni e milioni di persone e quindi il problema dei profughi è diventato uno dei problemi emergenti dall'ottantanove in poi però le diplomazie di questo se ne accorgono soltanto in maniera episodica così come l'opinione pubblica e manca invece credo un pensiero globale che riesca ad affrontare il il problema ma anche una strategia di intenti manca una una strategia anche a livello internazionale e di fatti le crisi sono scoppiano sono piaghe purulente che poi
Finiscono per diventare endemiche e lo vediamo un problema di tutti i giorni
Ecco veniamo più propriamente al tuo libro che a mio modesto giudizio non è il solito libro di buoni sentimenti politically correct perché anche se a pagine toccanti come quelle per esempio sulla neve
Teatro di guerra del Caucaso la storia dell'immigrata somala strada e altre pagine ancora
Bene affronta però un tema che importante da un punto di vista politico cioè quello della potremo definirla ipocrisia occidentale nell'affrontare le crisi internazionali ipocrisia che si rivela per esempio
Nel ruolo che ha giocato l'aiuto umanitario e ci sono degli esempi precisi nel tuo libro miopia inquadrare il problema in generale poi arrivare agli esempi che nel tuo libro sono quelli giustamente del Ruanda e della Bosnia
Sì diciamo fare una breve introduzione su come è nato libero perché io mi era corto
Diciamo seguendo le varie crisi nel mondo che questo erano era uno dei problemi
Forti che sarebbe durato nel tempo e questo è un progetto che io svolto nell'ambito di cinque anni di viaggi di lavoro di inchieste di documentazione e fatto in tutti i continenti perché ahimè le crisi dei profughi sono radicate in in in ogni continente a quel punto ho iniziato a documentarmi a viaggiare e a vedere che cosa per cui quella la raccolta che poi né tetto né legge
Documenta è uno un lungo reportage in sostanza un lungo reportage anche duro troppo nei confronti anche degli degli aiuti umanitari laddove
Necessità essere duro perché altrove altrimenti invece l'organizzazione militare hanno fatto il loro il loro dovere in ottimamente
Dal Kurdistan a a Cuba dalla Corea del Nord a Ruanda alla Bosnia al Caucaso l'Albania l'Eritrea all'Etiopia eccetera per cui io ho da queste da questi reportage o tirato fuori delle storie che appunto evidenziavano il problema raccontate la dove scoppiavano oppure raccontate anche dove sì dove finivano per svolgersi ad esempio c'è una storia di una di una somala che fugge dalla guerra dello Yemen del novantaquattro fugge
Io ero andato a a raccontare questa guerra e fugge in in Etiopia e poi approda e in Italia e lì ci sono tutte le difficoltà
Il razzismo
Le le maldicenze anche le buone cose perché naturalmente si parla anche di questo che questa ragazza trova una volta approdata in Italia quindi questo è diciamo lo svolgimento del libro è che evidenzia
Diciamo dieci storie emblematiche da Cuba Israele non il il capitolo su Cuba affronta diverso è storia cioè quelli dei bar severo su quelli che sono partiti e quelli che invece non sono potuti partire
Il Kurdistan a c'è appunto la storia di un profugo curdo che è universitario a Istanbul quindi si trova nella parte occidentale della Turchia e di inverno studia università studia legge all'università de state ritorna sulle montagne come dicono loro a fare il combattente ente un un estremista del PKK ecco questo diciamo è quello che il libro contiene queste queste storie poi per quanto riguarda se vogliamo entrare nel merito della di una delle storie la prima quella del del Ruanda sicuramente c'è una forte ipocrisia dal punto di vista delle dell'organizzazione umanitaria
Io ho trovati in Ruanda a maggio
Una situazione diciamo assolutamente ipocrita dal punto di vista delle delle degli aiuti perché io pensavo di andare a trovare diciamo l'organizzazione dei campi profughi
A vedere come gli aiuti venivano venivano affrontati che sicuramente ho trovata questo ma la mia sorpresa in Ruanda è stata quella di vedere e di partecipare da giornalista naturalmente
Senza che diciamo forse i soggetti se ne rendessero conto ma io da Esterno una volta arrivato lì vivendo con loro l'ho notato
Ho notato dicevo la bella vita che i funzionari i molti diciamo non tutti perché ovviamente non si può mai generalizzare non è una cosa tagliare col coltello
Ma la bella vita che i funzionari delle organizzazioni umanitarie fanno la dove scoppiano le crisi l'ho notato in Ruanda ma l'avevo già ha fiutato in Cambogia l'ho visto a Cuba insomma mi è sembrato un problema rivoltante nel momento in cui in Occidente si discute su questo dramma
Ci si accapiglia si prendono determinate posizioni e invece nel sud del mondo si muove
La cosa mi è sembrata
Assolutamente
Paradigmatica in Rwanda nel momento in cui ci sono milioni di persone che soffrono la fame in maniera Beria vera seria la gente nuove letteralmente di fare ci sono dall'altra parte le villette dei funzionari delle varie organizzazioni internazionali sono tante e sono tanti San basti pensare che in Ruanda
Al momento del genocidio c'erano soltanto due organizzazioni come era Medici senza frontiere l'altra non mi ricordo adesso purtroppo qual era
A partire dal genocidio fino diciamo a ai giorni nostri sono arrivate qualcosa come quasi duecento organizzazioni umanitario dietro c'è c'è non so vogliamo chiamarlo un business sicuramente ci sono gli aiuti io voglio essere molto chiaro su questo cioè
L'Occidente fa tanto e spesso fa bene su questo è fuori discussione ma io ho trovato persone che in Ruanda guadagnano una cifra diciamo parlo di professionisti
Otto il dio otto mila dollari al mese adesso voglio dire le le le le la la questione delle retribuzioni e forse la questione meno scandalosa perché molti lavoratori che stanno all'estero
In varie compagnie partono da questa cifra arrivano anche ma è a volte il l'estremo disprezzo che ho notato a latere
Da parte di questa gente nei confronti della popolazione locale oppure tutto il sistema di organizzazione che c'è intorno le feste i ricevimenti il fatto di come dico nel libro qualche reale andare sgommando nella notte su questi fuoristrada bianchi perché ognuno nel dotato con alle feste ricevimenti dove si fanno pettegolezzi si parla di avanzamenti di carriera sopra queste
Sopra queste fuoristrada e ci sono le insegne appunto diritti umani organizzazione sviluppo protezione ecco questa cosa mi è sembrata assolutamente inammissibile ed è la cosa che diciamo afferito me
Come come diciamo come uomo prima ancora che come come professionista come giornalista ma mi ha ferito il fatto che in Occidente non si parli di questa cosa cioè sono cose che pochi sanno e pochissimi Riley fa no evidenzia e allora mi è sembrato il caso di aprire questo libro
Proprio con il capitolo sul Ruanda e di mettere il dito nella piaga
Eccolo tra l'altro diciamo se questo è un aspetto appunto poco conosciuto
D'altra parte è l'aspetto forse anche più esteriore di una operazione politica che comunque di fatto è stata compiuta in Ruanda
Quando con diciamo la scusa dell'aiuto umanitario in realtà sì solo per un certo periodo protetti anche i cosiddetti ceno Sider cioè coloro che avevano commesso il gli hutu Rimini seduto credono che messo genocidio nel novantaquattro quindi c'è anche questo aspetto in cui poi da qui poi possiamo passare alla Bosnia per cui come dire l'aiuto umanitario per qui però milioni di profughi magari in Bosnia anche come vedremo per casi singoli ha coperto una mancanza di volontà politica di intervenire per proteggere realmente i diritti umani
Ci sono stati nel Ruanda
Che hanno delle responsabilità enormi
La Francia la Francia ha sostenuto il regime di Mobutu
Fino a diciamo poco tempo fa ci sono stati come gli Stati Uniti d'America che hanno faticato a adoperare la parola genocidio così come l'organizzazione delle Nazioni Unite
Hanno diciamo faticato ad arrivare a da ammettere che in Ruanda quando poi fino a a un certo punto la cosa che era evidente
Hanno faticato adoperare questi termini le parole come ben sappiamo e come dice il nostro
Regista ben noto hanno un senso sono importanti sono delle pietre tanto più quando si tratta di re soluzioni internazionali ci sono stati e parlo del Vaticano che hanno delle responsabilità enorme lo stesso papa Wojtyla ha ha messo che ci sono state delle responsabilità enormi di alte gerarchie locali
Nei massacri del Ruanda
Allora voglio dire non nascondiamoci dietro a un dito andiamo a vedere dove ci sono le la dove non funzionano le cose laddove si possono accusare con nomi e cognomi
Non dice non dico gli organizzatori ma quelli che li sostengono o quelle che nascondono i loro occhi voltano dall'altra parte per non vedere la stessa cosa essere si è verificata puntualmente in Bosnia
Per esempio il bel capitolo sul caso di Irma che esemplificativo di come per una bambina o per altri pochi individui sia stato sviluppato un battage pubblicitario mentre poi
La maggior parte delle persone morivano come sappiamo parla se il caso dir mai stato
Usiamo questo termine è emblematico da questo punto di vista perché
è stato
Il caso che ha fatto un po'Ascopiave in Occidente la questione dei profughi quindi la la la la la bambina che fu ferita in un sobborgo di Sarajevo
E fu poi sostenuta nonostante l'alto commissariato non volesse nonostante le molte organizzazioni non volessero fu sostenuta dalla pubblica dall'opinione pubblica internazionale che spinse i governi perché io allora mi ricordo che se ne parlo io ne parlai su Repubblica di di seguito il caso di Irma
E soltanto dietro sostegno non direi tanto dei giornali che ma dell'opinione pubblica che mandò molti fax manda ci fece continue telefonate al centralino perché questa bambina quindi tutti gli altri fossero aiutati e quindi il governo italiano mi ricordo che si mosse allora c'era come Presidente Carlo Azeglio Ciampi mandò un aereo però o o comunque si apprezzò perché un ma è un aereo fosse mandato
Dall'Italia all'interno del del del diciamo dell'Unione europea
Per salvare bambine te la posta tra l'altro c'è un film che e in circolazione anche nelle sale cinematografiche italiane che si rifà un po'a quest'
Su caso e Benvenuti a Sarajevo di Michael Owen saremo Tom io direi di no è un film consigliamo agli ascoltatori assolutamente perché
è un film che si avvicina molto alla alla realtà di quello che è accaduto imposti
è un bel film certo è il caso di Irma appunto dicevamo è emblematico ma lì le responsabilità dell'Europa se vogliamo ancora andare a vedere
Laddove ci si si può accusare furono enormi
Chi risolse il conflitto in Bosnia furono gli Stati Uniti fu Holbrooke Riccio col Polo
Inviato di Clinton che riuscì in un amen in quello che l'Europa non non non era riuscita a portare a casa cioè un risultato di tregua e e quindi una soluzione bene o male che fosse all'al conflitto che ormai da tre quattro anni aveva insanguinato tutta l'ex che costa però l'Europa come dice giustamente
Emma Bonino è assolutamente inconcludente da questo punto di vista e non si può chiamare l'Europa così
Soltanto invocando la Nord Europa si deve si deve attrezzare in maniera univoca unitaria anche dal punto di vista legislativo mentre invece non si muove
è questa evidente andando Nicaragua o piuttosto a Kabul a Sarajevo o a Tirana si trovano su quindici Paesi europei si trovano dieci politiche estere diverse allora picco vogliamo essere gli Stati Uniti sì diciamo d'Europa oppure vogliamo continuare a camminare per conto proprio e infatti si vede se Cristo diciamo in queste ultime settimane con le accuse reciproche fra Germania Italia ognuno ha una posizione diversa
Insomma in realtà mi sembra che ci sia molta cattiva politica molta cattiva politica dietro
E la e il non la la la scarsa volontà di risolvere realmente le cose quando invece si tratta di
Persone che sono milioni e sono vecchi donne bambini ma non soltanto sono uomini che soffrono in maniera reale che noi
Certo poi si pone il problema appunto in questa situazione
Della vedere come dall'ingerenza umanitaria si posso passare un'ingerenza democratica in alcune situazioni
Ricordiamo va be'la guerra del Golfo ma ricordiamo anche in realtà la battaglia
Per un tribunale penale internazionale che dovrebbe come dire mettere un argine un deterrente effettivamente alla alla commissione di crimini contro l'umanità e crimini di guerra
Posso dire una cosa molto veloce il titolo del libro non a caso Annie tetto nelle cioè perché non soltanto a livello italiano ma a livello internazionale c'è un
Voto giuridico enorme da questo punto di vista eppure c'è una dichiarazione universale dei ticket eppure c'è una convenzione dei diritti di Ginefra
Che però data mille novecentocinquantuno quando il mondo era completamente diverso i conflitti erano altri si usciva dal seconda la seconda guerra mondiale
Ecco il il il il vuoto legislativo eh
Spaventosamente aperto e vari empito lo vediamo in questi giorni con il caso dei curdi ma fa leva diciamo tre mesi fa per l'albanese valeva per i bosniaci valeva per i ruandesi insomma
Certo veniamo proprio il caso di attualità caso curdo tra l'altro punto le ricordarvi come uno uno dei capitoli è dedicato proprio all'altra ma curdo e in particolare a a quello che il governo turco accusa di essere la causa anche di questo recente esodo come in realtà il PKK di cui stiamo parlando il partito dei lavoratori
Curdi della Turchia in realtà accusa il governo turco di età attuare una ritorsione contro l'Europa per quanto riguarda il non ingresso in Europa della della Turchia stesa ecco vogliamo un po'dare agli ascoltatori un quadro anche dal vivo perché punto tu hai verificato dal vivo qual è la situazione
Io ho notato intanto molta hysteria nei da parte della della stampa italiana in questo in questo frangente come ogni volta che ci sono carrette che sbarcano
Non mi risulta che siano arrivati più di mille curdi unitaria o
Questa diciamo anche se scusa dicono interrogati su questo effettivamente diciamo sembra essere in questo era il mio per e non so se concordi esserci più hysteria da parte appunto della stampa essa comunque più che dalla stampa dei governi tipo governo tedesco rispetto per esempio invece a quello che è successo riguarda gli albanesi perché derubare tutte le forze politiche hanno riconosciuto che effettivamente c'è un problema
Di rifugio politico quindi c'è un problema di di oppressione di questi profughi che possono essere effettivamente considerati
Gente a cui dare l'asilo politico quindi un piccolo atteggiamento diverso per esempio rispetto all'atteggiamento veramente isterico rispetto al problema albanese mi sembra di cogliere no no voglio dire isteria nel senso di riservare una attenzione
Estrema ed è John scritti ingiustificata a di fronte al problema ha di fronte all'arrivo insomma sono arrivate mille persone non di più poi ogni caso ogni singolo caso essa il Santo ci mancherebbe altro però lo sappiamo come la stampa da una cosa fa un polverone nascono delle polemiche ci sono poi appunto ci sono state le accuse fra Germania e Italia insomma ci mancherebbe altro il problema c'è io ho notato in alcuni commentatori delle analisi che mi sono sono mi sono sembrate
Giuste da questo sul problema curdo cioè è stato detto che i corti sono arrivati in Italia perché la Turchia li ha mandati via dopo che la settimana Di Natale c'è stata la il rifiuto da parte del dell'Europa di accogliere tra i membri futuri del del dell'Unione Europea Ankara
Non mi sembra che sia automatica diciamo il non mi sembra che sia stato possibile allo Stato turco organizzare un un un un esodo di di sebbene limitato insomma Dio uno un migliaio di corti non le due cose non mi sembrano legate è vero che in quello che si chiama non è ufficialmente Kurdistan cioè nelle regioni del sud est dell'Anatolia poi c'è anche la partire Ken accettarla partirà ogni anno del del cosiddetto Kurdistan c'è una situazione molto difficile
Io sono stato la
C'è una situazione di tensione estrema questo l'ho vista di arma Kirche diciamo la città più grande del del sud est oratoria che viene un po'considerate dai dai curdi della Turchia la loro capitale c'è una situazione di tensione che si taglia affette nelle strade tra appunto curdi civili guerriglieri polizia turca agenti o servizi segreti o agenti che diciamo non portano la divisa ma hanno delle delle delle dei dei fucili mitragliatori dentro i giacconi e c'è una situazione molto difficile alla periferia
Io ho sono andato eludendo la la la la diciamo la la la sorveglianza sono riuscito ad entrare in alcuni palazzi Walter alla periferia di di Arda Kjaer dove
C'erano dei diciamo dei deportati
Dei deportati dalle dal confine turco iracheno venivano deportati via portati via dalle dalle loro dei loro villaggi che poi venne venivano diciamo in buona parte distrutti emessi alla nella periferia della della grande città
E questi stavano in in in una situazione di estrema indigenza senza poter lavorare senza riscaldamento famiglie intere gente
Di una civiltà di una compostezza di un'ospitalità mi ricordo mi hanno offerto quello che potevano e si chiedeva ma perché il mondo non si muove perché il mondo non ne sa niente perché l'Europa non si muove
E queste domande le facevano a me e io quasi non non potevo rispondere quindi voglio dire il problema c'è
Ed è un problema grosso non mi stupisco se
Determinati gruppi di persone si organizzano e fuggono verso l'Europa
Quindi i profughi non è gente che chiede la carità i profughi sono persone che hanno una dignità altissima e fuggono perché è lo questa è la loro ultima risorsa
Quindi guai se noi trattassimo questo come un problema
Soltanto di semplice immigrazione tutto un problema enorme e la questione dei profughi Oriente dentro ma bisogna dare una grande attenzione al problema di Trotsky si tratta di una questione di umanità
Certo dunque passiamo invece a
Una interessante questione perché oltre come dire a a raccontare le tue esperienze in queste varie aree di crisi hanno generato questi esordì
Tu fai anche una previsione alla fine del libro su una possibile Futurama non approssima diciamo crisi in un'area del mondo nell'area asiatica la crisi che potrebbe nascere dalla l'implosione per esempio dalla Corea del Nord
Sì questo capitolo sulla Corea del Nord è l'ultimo appositamente di né tetto né legge io sono stato sono dei pochissimi giornalisti che appunto la Ford Tuna di entrare di stare per un periodo abbastanza congrua insomma più di venti giorni in in Corea del Nord e quindi ho visto queste
Recentemente no questo è successa nell'ottantanove ed allora è peggiorata in modo arriva ora in sala diamo da
I resoconti lì siamo dei diplomatici o dello appunto dell'organizzazione umanitarie che la situazione è tremendamente peggiorata ho voluto concludere con questo capitolo perché può essere una crisi finora ancora inaspettata ma che potrebbe scoppiare noi tutti sappiamo che già la Corea del Sud e si trova in grande difficoltà finanziare ed è chiaramente un colosso economico un uno dei giganti della sia ma la Corea è separata perché al Nord c'è un un un regime che è ormai al lumicino allora lì c'è una separazione di fatto che dura da quasi cinquant'anni da quando se terminata la guerra di Corea nel cinquantatré
E che ha diviso in due quasi improvvisamente le famiglie per cui ci sono famiglie assolutamente separa cioè capi famiglia o diciamo genitori che si trovano a sud al nord e quindi di fatto sono e mezzo secolo che queste persone cercano di rivedersi di tornare a vivere insieme e chiaramente non lo possono fare perché il regime il il pare il confine del trentottesimo parallelo assoluta del ha impedito
Questa ricongiunzione tanto invalicabile che addirittura gli Stati Uniti si sono opposti alla ratifica del trattato del mille per potere mantenere liquidità il premier possa finalmente questo è uno dei è uno dei punti più vergognose della
Della del diciamo della firma di quel trattato
Sì stavi continuata poi se c'è una crisi dunque che questa era l'idea di fare
Ori serbare diciamo delle delle sorprese mi auguro che così non sia nel senso che tutto si possa risolvere in maniera pacifica il regime del Nord è un regime molto forte dal punto di vista militare e che mia mantiene una spessa diciamo del suo bilancio pubblico molto alta ma non mi sembra che sia ingrato a meno che non ci siano delle delle delle delle dell'impazzimento i da parte della dirigenza nordcoreana che possa scatenare una guerra
Con il Sud come si paventava fino a pochi anni fa
Certamente rimane il problema di venti milioni di persone i nordcoreani sono circa ventidue milioni di persone che possono occorrere a sud non appena il regime di Kim Jong il cada e quindi rendendo una una una situazione di fatto insostenibile per la stessa Corea del Sud che in questo momento
Si trova in grandissime difficoltà tant'è vero che si parlava fino a qualche tempo fa di e nessun problema di accogliere queste persone da parte del governo che se uno oggi alcuni indicatori dicono che in realtà è proprio Seulo che sta cercando di arginare il problema perché altrimenti la Corea del Sud potrebbe trovarsi in difficoltà spaventosa e mentre la Germania è era organizzatissima da da da da questo punto di vista e sappiamo tutti le grandi difficoltà che ha trovato una volta che i popoli i popoli e le le le persone da dalla Germania Est si sono riversate sul suo territorio a maggior ragione la Corea in questo momento teme una tra virgolette invasione da parte del dei loro cugini separati del North
Bene mi pare che abbiamo dato un po'il quadro di questo interessante libro né tetto né legge lo dissero i profumi di marca un saldo lo ricordiamo anche noi pubblicato da Limina
Io ti ringrazio e naturalmente speriamo diretti ancora nei nostri studi per affrontare appunto i problemi che purtroppo si porranno continuamente
Da qui a prossimo secolo con
Se c'è ai informata non si prevedono centocinquanta milioni di i profumi dei primi decenni del Duemila molto volentieri avremo modo di parlarne grazie grazie ma non salta