"Il lungo addio. Intellettuali e Pci dal 1958 a 1991" presentazione del libro di Nello Ajello, edito da Laterza organizzata presso la sede della Casa Editrice Laterza, in Via di Villa Sacchetti 17

Grazie per essere intervenuti a questo incontro
Che si differenzia dalle solite presentazioni dei libri
Questo incontro occasionato dall'uscita del libro l'ultimo Nello Ajello il lungo addio sapete tutto seguire un altro libro che tratta impedito precedente ringrazio voi di essere intervenuti ringrazio Nello Ajello per questo bellissimo libro
Posso così degli incuriosita sapere che mi disse una sera quasi en passant
Avrei voglia di aggiornare libro precedente
Ieri penso momento incerto poi capisce che questo aggiornamento avrebbe sì sì significa fare un altro libro cioè la continuazione
E quindi accettai di che premente molto lieto di questa sua intenzione infatti e questo è accaduto affatto un libro importante quanto il precedente anche già soltanto per l'amore
Che è stato accolto immediatamente dalla stampa anche dal pubblico con grande favore
Ringrazio voi
In ordine l'onorevole
Mussi onorevole Giolitti va bene non mio figlio Eugenio Scalfari
Dopo i loro interventi invitiamo tutti a intervenire brevemente mentre venire perché non è ripeto una presentazione del libro va un dibattito sui problemi trattati dal libro
Poi la serata
La parola
Mio figlio Giuseppe che guiderà che
Grazie no
Si tratta di un esperimento nel senso che l'idea che di questa questo pomeriggio questa serata che speriamo sia utile per tutti diciamo di riflessione è quella di appunto tale occasione del libro di Nello Ajello
Di cui si è già anche molto discusso sui giornali con
Opinioni che forse anche stasera circoleranno
Tra l'occasione a questo libro per riflettere su questo rapporto dato che diciamo il libro è dedicato a un tema che come che tocca molto da vicino nostra casa editrice
Cioè parte del titolo si riferisce a intellettuali molti dico nessuno anche autori della casa editrice molti di dei personaggi del libro sono amici che
Non solo Akatsuki show Realacci e ci sembrava che un esperimento interessante da fare fosse quello di cercare di non fare il punto una presentazione in senso tradizionale il termine cui solitamente ci sono oratori più o meno
Brillanti o comunque hanno letto il libro con con maggiore o minore cure poi pubblico come dire che sta a sentire alla fine si alza e bere un bicchiere ma piuttosto far riscossione insieme in cui diciamo chi ha voglia senza che questo sia un obbligo ma da diversi punti di vista e stasera ci sono persone tutte competenti su questo su questo tema ma da punti di vista DiVersi
Sia per aree disciplinari sia perché hanno fatto esperienze diverse
Sia interni a questo rapporto si esterne anche non necessariamente intellettuali che ha avuto rapporti diretti col pc ma che su questo tema sulla sinistra ho riflettuto
Allora abbiamo chiesto a Eugenio Scalfari Antonio Giolitti a Fabio Mussi di aiutarci ad aprire questa discussione cioè aiutarci a porre anche dei temi avrà che poi siano sviluppati approfonditi diversificate trascorsi interventi e quindi la la formula che sperimentiamo speriamo con punto con successo stasera è questa
Avremo privi tre interventi diciamo che saranno che si Trenti brevi perché poi ognuno potrà riprende la parola intervenire precisare supposizione imene abbastanza libera informale
E poiché io vorrei che da subito chi unioni voi pensasse
Se ha voglia di intervenire o se no se sarà necessario ma spero di no sarò io stesso a chiedere di intervenire
Con l'aiuto con complicità di Nello Ajello che non vuole Inter inizialmente matrice ma che mi aiuterà anche spero diciamo dalla parole testuali naturalmente interverrà nel corso del dibattito se necessario e questa è un po'la formula molto appunto informale e amichevole di stasera
E quindi io comincerei subito chiedendo Eugenio scalza il dieci
Le sue riflessioni
Le mie riflessioni anzi io faccio parte di quelli che hanno avuto rapporti dall'esterno
Tu hai diviso in due categorie
Allora
Il libero io ricordavo il precedente che quando uscì suscitò un certo clamore anche perché del
è un argomento
Non dico tabù ma insomma certo non era non era
Corrente l'argomento
Adesso il clamore dovrebbe essere e nove adesso è una riflessione e una documentazione storica
Non è soltanto una documentazione se posso appena dire una parola su libero perché pur senza proporsi in modo esplicito
Una tesi
Manifestarla c'è un filo che corre ellenica e è una rappresentazione come tutte le rappresentazioni quindi
è molto soggettiva ed è molto stimolante
E attraversa un periodo
Ricco di
E venti di mutamenti
Di differenze anche
Di persone
E che si avvicendano tanto per dirne una in questo periodo tutti i cinque segretari
Se non ricordo male il numero
Del Partito Comunista Italiano tecniche naturalmente ogni segretario
In un partito poi è strutturato come
Era il Partito comunista
Rappresentano delle novità molto importante
Ora
Io ho cercato che doppio obbedendo alla sollecitazione
Degli amici la terza
Di enucleare dei temi
Dobbiamo fare
Enucleare dei temi
Che possono servire al di
Ora il primo tema che estremamente generale ma che qui e continuo nella polemica che c'è stata in tutti questi anni in Italia
è se la figura dell'intellettuale ossa o addirittura debba essere
Impegnata
Nella politica
Nel questioni civili
Oppure no
Voi sapete che si discute addirittura giustamente del resto la definizione da dare alla parola intellettuale ma i
Qui direi di non inoltrarci in questa
Casistica complicata e quindi pongo semplicemente questo come uno dei grandi filoni del dibattito
Naturalmente dico quello che penso io in proposito
Non esistono intellettuali non impegnati quelli che
Esprimono il loro
La loro inclinazione
La loro decisione di non impegnarsi
In realtà
Con questa stessa
Posizione manifestano un impegno molto preciso
Quindi questo fatto la discussione
In qualche modo falsa
Si tratta di vedere perché gli intellettuali genericamente disegnati a sinistra lo dichiarano
E quelli diversamente impegnati dichiariamo che non bisogna intendersi
Questo è un punto rinforzi meriterebbe un minimo di approfondimento
Ricordo en passant
Che quello apparentemente più disimpegnato
Degli scrittori e cioè Marcel Proust lo Schalke fino del Rizzo fu impegnatissimo sull'affare Dreyfus
Quindi non
è una falsa storia questa del disimpegno
Secondo tema che vedo
è la organicità dell'intellettuale ad un partito e nel caso nostro specifico al Partito Comunista
E viceversa
Un partito di intellettuale
Autoreferente
Questo è un altro
Argomento che mi sembra meritevole di qualche approfondimento
Sappiamo che
C'è una definizione del Partito comunista un'autodefinizione in qualche modo
Che lo raffigura come un soggetto di intellettuale collettivo
Di qui dal questa definizione che coglieva sicuramente un aspetto della realtà
Discende
Logicamente la organicità degli intellettuali che partecipavano al derivano quel partito se quel partito era
L'intellettuale collettivo che è evidente che gli intellettuali che ne facevano parte non occasionale avevano questa
Organicità di appartenenza
L'altro modello e quello
Del partito degli intellettuali
Ho
Se questa definizione può dar luogo ad equivoci
Direi della auto referenzialità degli intellettuali in quanto tali
E tanto per essere molto chiari la prima il primo esempio la prima comparsa di qualche cosa di simile dato da quelli che si chiamavano
Il filo soffro
Dell'età dei Lumi
E in tempi molto più vicini a noi
è dato da quel tentativo che durò poco ma che ancora suscita le ire e polemiche
Invece del parce se punto che fu il Partito d'Azione
Quindi ci sono dei modelli molto
Molto antitetici molto precisi
Poi mi sono chiesto che questo l'ho fatto proprio rivisitando il libero di nello
Quali furono i punti
Di crisi e parlo di punti di crisi del Partito comunista
Limitatamente al rapporto che il tema del libero perché di questo nostro incontro limitatamente al rapporto tra il partito degli intellettuali parlo della crisi dei punti di crisi del partito in quanto tale è certo che
Essendo quello tuttavia un rapporto estremamente sensibile
E e i punti di crisi tra il partito degli intellettuali di fatto coincidono con i punti di crisi nella storia del partito ma comunque io suggerirei e questo in ogni caso nella il criterio che mi ha guidato suggerirei di
Stare stretti al tema del libero e quindi vedere quali furono i punti di crisi
Tra queste due
Entità tra questi due soggetti diciamo
E questi punti di crisi
Furono chiaramente
L'Ungheria
Lo dico l'Ungheria per intenderci brevemente cioè la crisi che si determinino tra il cinquantasei e il cinquantasette tra molti intellettuali
E il partito
Furono
Certamente il Sessantotto
E anche qui quando dico sessantotto mi riferisco a quel
A quegli avvenimenti che poi non datano neppure sessantotto in Italia perché sessantotto lo datano in Francia ma insomma
Ci capiamo che cosa
Si intende
E infine furono
Il settantotto
E cioè gli anni di piombo
Gli anni di piombo che la contrapposizione famosa tra il la fermezza la trattativa o comunque si toglie coniugare questa questione in questi tre punti
Di questi tre momenti storici si verifica una crisi profonda
Tra
Settori
Importanti
Della
Cultura italiana
Che fin lì gravitavano intorno al partito
E la dirigenza propriamente politiche te per
Naturalmente questi sono diciamo tre indicazioni molto
Generali
Se poi volessimo approfondire la vita interna del partito questi riguardano certo la vita del partito
Ma si ripercuotono essi riflettono anche all'esterno
E sono contraddistinti dal fatto che il problema dell'Ungheria
Tocca come argomento enorme
Che fu sintetizzato in una battuta
Da Giancarlo Paietta
Quando disse tra la verità e la rivoluzione io ho sempre scelto la rivoluzione
Fu corretta quarantotto ore dopo da un articolo di Togliatti lo ricordo bene perché
Quella frase di Pajetta fu pronunciata nel corso di una conferenza stampa alla quale anch'io partecipavo da giornalista
Quarantotto ore dopo Togliatti rettifico
Con un articolo che si intitolava la verità è l'anticorruzione
E naturalmente voi sapete proprio perché
Questo dibattito si svolge
Diciamo immodestamente tra intellettuali che queste parole scrivono come la pelle di Ziege Rino e quindi il conto se uno a un minimo di destrezza torna sempre
Comunque lì il problema che emergeva dal discorso dalla crisi sull'Ungheria era
E quello del Sessantotto fu un invece una crisi di altro genere
Fu la crisi di un partito politico il quale improvvisamente si trovò alle prese con un sto
Una generazione perlomeno una parte di una generazione
La quale
Si proponeva come un
Un movimento autore eccetera
Autore
E quindi metteva in crisi l'organicità del rapporto
Poi tante altre cose che non sto qui ad esamina
Li abbiamo tutti ben presente il settantotto
Conteneva tante cose settantotto
Con dico settantotto per dire gli anni del terrorismo conteneva tante cose
E conteneva in realtà la trasformazione l'avvio della trasformazione profonda
Del partito
La quale passava attraverso non il riconoscimento del quello c'era sempre stato fin dai tempi della resistenza e della Costituzione ma la difesa attiva e fatta in prima persona delle istituzioni
Che venivano considerate proprie tant'è che il Partito Comunista delle difese nelle piazze
Praticamente da solo perché un gli altri partiti non portavano non erano abituati non avevano i motivi la mentalità per portare la loro gente in piazza e quindi nelle piazze e nelle fabbriche eccetera quella fu
Una sorta di non voglio dire di Rifondazione ma certo una svolta epocale quella in cui
Al funerale di Moro nella piazza di San Giovanni erano più le bandiere rosse quasi che quelle discusso
Termino dicendo che certamente dentro a Libero che dentro la storia del piccine sui rapporti con la cultura con i singoli intellettuali c'è una messe enorme di casi
Che possiamo chiamare
Con tanti nomi alcuni sono qui presenti Antonio Giolitti è uno di quelli
Ce n'è una quantità cominciare da Todini da Calvino insomma è inutile che sto rivangare che la memorabile nomi che vi sono ben presente incerto con il caso Pasolini ce n'è una quantità di Cassino di
Difficoltà attriti polemiche abbandoni ritorni
E c'è il caso manifesti in caso molto particolare
Io ho identificato molto banalmente queste questi terreni punti di crisi
Perché lo ripeto e chiudo questi hanno avuto un Effetto rifrangente anche su chi lo dico per esperienza anche personale su chi ha guardato queste cose dall'esterno
Mentre la vicenda manifesto
Persone del mio titolo ci ha toccato solo come interessante curiosità ma non
Era un problema che riguardava in qualche modo rapporti interni di partito rapporti di forza mutamenti
Dell'ideologia ecco ma a chi stava fuori interessava molto blandamente
Anch'io ringrazio insieme al suo editore anch'io ringrazio come lettore nello per questo lavoro così
Preciso e certo documentario e documentale ma
Che riporta all'attenzione di ciascuno di noi infatti che sembrano remoti
Che viceversa le cui
Onde le cui ripercussioni ancora agiscono nell'animo nella mente dici
Via ho partecipato come attore o come fosse
Sono già
E mi risulta discussione
Io sì grazie avverto preliminarmente che corro il rischio di dilungarmi perciò prego il Presidente di richiamarmi all'ordine perché eh sì perché io mi sono sono molto coinvolto
In questo libro e anche nel precedente per l'avvio l'avevo dato prima della data riniti inizio del lungo addio
Descritto raccontato da Aiello ma anche il rapporto iniziale che io ho avuto col Piccirillo ha avuto in quanto intellettuale
Ed è stato un rapporto molto precoce
Proprio in qualità di intellettuale
Quando io tornai a Roma dalla guerra partigiana dal Piemonte anzi dall'ospedale in cui ero ricoverato in Francia per una gamba rotta e arrivai nella l'inizio dell'estate cos'era nel giugno
Sì perché mi dovete trattenere un po'a Torino nel giugno del quarantacinque e approda ai alla direzione del partito comunista situata allora in via Nazionale
Vieni subito richiesto vidi subito proporre
Di
Assumere il compito della lavorò tra gli intellettuali così tra virgolette Caro Giolitti tu dovresti occuparci me lo disse Togliatti del lavoro degli del lavoro tra gli intellettuali
E ci ci trovavamo era stavamo in uno stanzone di quell'appartamento di via Nazionale in cui che era pieno intellettuali c'era c'ero io insieme c'era Fabrizio Onofri c'era Antonello Trombadori
C'era Bersani ricorda adesso c'era Mario Spinella tutti intellettuali doti intellettuali nella sezione cosiddetta Agitprop del Partito comunista
Che inizialmente allora mi ricordo quando approda ai lì era guidata diretta come responsabile politico da Ruggero Grieco poi gli successe Umberto Cerreti
Lavoro dell'intera gli intellettuali che mi ricordo
Quando mi fu assegnato quest'incarico era concepito anche in termini sociologici
Come un lavoro che investiva anche i ceti medi perché gli intellettuali insomma erano collocati sul geologicamente nell'ambito dei cedimenti tant'è vero che mentre una curiosità che può essere divertente che mente
Sì l'ho visto intraprendevo questo strano lavoro seri intellettuale che poi si svolgeva soprattutto con incontri Cordevole il privilegio di lavorare da Einaudi quando tornai a Roma ripresi lavoro da Einaudi e insieme
L'assunzione stincarico nel parco nella direzione del partito comunista presso la direzione del partito comunista e questo era un grande vantaggio perché disponevo
Nelle sale della della della casa editrice Einaudi allora in via Uffici del vicario Palazzo Guglielmi i venivano tutti lì perché era oltretutto era era facile anche topograficamente poi vicino a Montecitorio però
Al tempo stesso questo lavoro fra gli intellettuali era considerato dal partito comunista
Come anche
Lavoro tra i ceti medi con pouvoir davanti al ceto medio di cui gli intellettuali si consideravano parte importante tant'è l'ho portato qui perché è una congenita divertente
Tant'è che mentre facevo assolveva questo incarico e lavori intellettuali per breve tempo perché poi
A lei a finire in Parlamento
Venne incaricato di scrivere questo libricino
Antonio Giolitti Autori il partito comunista e i ceti medi
Dire cinque perché si vendeva nelle edicole dei giornali è stata c'era il Partito comunista allora facevo questa sorta di pubblicazioni questi opuscoli e ti a cinque lire su problemi particolari e quindi
Questo rapporto aveva questa questa questa un risvolto oltre che quello diciamo così schiettamente prettamente
Intellettuale
E veniamo a uno dei punti centrali della della discussione della disputa della della considerazione del del la vicenda
Partito Comunista intellettuale si usa a questo proposito come ben sapete il termine di egemonia che mi pare una semplificazione anche una falsificazione in qualche misura almeno per quella che è la mia esperienza non soltanto di quei poi chinesi cui mi riferisco al mille novecentoquarantacinque ma anche degli negli anni successivi per quella che è stata la mia esperienza
Che è durata abbastanza lungo fino al mille novecentocinquantasette direttamente nel Partito comunista e poi all'esterno
Beh e era un rapporto di attrazione un rapporto di dialogo un rapporto di disputare volte alcun rapporto di esecrazione reciproca fra intellettuali che appunto non non gravitavano
Intorno al Partito comunista o comunque lo si voglia vedere da quali essi quella quale che sia l'angolo visuale da cui si vuole considerare questo rapporto la storia di questo rapporto
Si tratta certo di un capitolo molto importante nella storia di mezzo secolo come quello coperta dal dai due volumi di di Aiello in patria e poi in quella quella dove il secondo su cui ha su cui portiamo
La nostra è attenzione oggi e Nello Ajello ha visto molto bene secondo me nel Livieri vari aspetti di questa vicenda assai complessa
è un rapporto che si inizia con l'antifascismo prima ancora quindi delle con il quarantacinque prima ancora del del della guerra anche qui consentitemi una nota autobiografica il mio rapporto come intellettuale con il Partito comunista
Sì sì sì ebbe luogo a te in un gruppo con un gruppo di intellettuali Norberto Bobbio Ludovico Geymonat e altre a Torino degli anni nei primissimi anni e la guerra quaranta e quarantuno e
Ed era un un rapporto
Molto molto vivo molto molto anche anche anche tormentato
E si a mio avviso rimane questo rapporto
Non si spegne questo rapporto nel mille novecentonovantuno ecco non vorrei che il il titolo del libro e glielo inducesse in errore o non è un lungo addio che finisce che si conclude con una separazione nel mille novecentonovantuno non si spegne nel mille novecentonovantuno è infatti e ancora e ancora ben vivo e lo si può dimostrare e del resto appare anche nel libro di i Aiello ancora ben vivo negli anni ottanta negli ultimi anche nel negli anni ottanta anche negli ultimi annotando anche gli ultimi annota agli ultimi anni ottanta voglio recano una prova anche qui consumi consentite qualche divagazione autobiografica
Nel mille novecentottantacinque
Un bel un nutrito gruppo di intellettuali
Pubblico una libro intitolato ho portato qui con me lettere da vicino
Indirizzato al Partito comunista nel mille novecento ottantasette nel mille novecentottantacinque
Lettere da vicino
Inizialmente nel mille novecentottanta no nel mille novecentottantacinque si pubblicano le lettere a vicino su Rinascita con questa intitolazione lettere da vicino se non ricordo male poi pubblichiamo con questo stesso per iniziative littorio fuochi pubblica Monni insieme con Laura Balbo pubblichiamo questo volumetto delle inaudite e poi ha avuto scarsissima diffusione e che però leggo i nomi
Laura Balbo Pierre Carniti Filippo Cavazzuti Vittorio Foa ma Natalia Ginzburg Antonio Giolitti Lettieri Massimo Mila Morganti Michele Salvati Salvatore becco Salvatore Veca Francesco Vianello
Era un gruppo di intellettuali in un sito che avremo un rapporto come dice il titolo da vicino voleva discutere da vicino pur non essendo tutti nella nell'orbita nell'area del del Partito comunista e successivamente a breve distanza un altro libretto dello stesso tipo intitolato la questione socialista
E con questo sottotitolo molto significativo indirizzato col titolo la questione socialista da questo gruppo di intellettuali soprattutto al Partito Comunista
Con il sottotitolo significativo e direi molto attuale
Per una possibile reinvenzione della sinistra questo nel mille novecentottantasette e i nomi sono a far Frey Avolio di nuovo Bobbio Federico coi né Del Turco Folding Burg Giovannini Giolitti Gramaglia Marcenaro Rossi Doria
A Adriano Sofri Bruno Trentini Livia Turco Giulio Bollati quindi
Mi pare che siamo in pieni anni Ottanta siamo ottantacinque ottantasette e basta la lettura di questi nomi per dire che il rapporto tra Partito Comunista intellettuali non era intanto è entrato in crisi era un rapporto dialettico è un rapporto di discussione alle volte anche molto tesa ma come ripeto sottolineo quel titolo di tenerla vicino ci sentivamo vicini pure io che mi ero allontanato un bel po'
E anche traumaticamente ci sentiamo vicini proprio in quegli anni in quegli anni ottanta
Su cui acqua il quali sui cui si affaccia ancora soltanto il il libero il libro di Aiello
Prelude proprio a quelli incontri questo rapporto
Prelude a quegli incontri di cui
Nello Ajello ci parla a ci scrive a pagina
Quattrocento uno quattrocentodue
Che mi con un passo che mi pare molto interessante non è la sola iniziativa in sostanziale appoggio
Sì a Roma è in corso una serie di riunioni promosse da Vittorio Foa Franco Bassanini
Antonio Giolitti e Laura Balbo il gruppo con la quale consulenza di esperti da Paolo Sylos Labini che pure qui presente a Luigi Spaventa da Michele Salvati a Luigi Ferrajoli
Da Federico Stame a Giovanna Zincone lavora a una bozza di programma per la Sinistra del Duemila
Quindi questo rapporto era ancora in in quel periodo ancora in quella in in quell'anno in quell'anno in quegli anni fine fine anni ottanta
Molto vivo molto intenso molto anche sofferto se volete ma ma dal produttivo non puramente polemico
Poco meno
Di quarant'anni fa tu stesso Aiello pubblicava
Un volume di oltre cinquecento pagine intitolato Intellettuali e Pci minacciano i centoquarantaquattro cinquantotto
Quattordici anni copriva quel volume
Di oltre cinquecento pagine questo di cui parliamo oggi copre trentatré anni con poco più di quattrocento pagine evidente quindi anche in questi termini quantitativi l'affievolimento del rapporto intellettuali PC
Da un periodo all'altro
Suggerisco tra parentesi a questo proposito anche la lettura parallela di Albertina vittoria
Nel suo saggio su organizzazione istituti di cultura nel secondo volume della Storia d'Italia repubblicana le inaudite mi pare si associa molto bene con tutti e due di volumi di di volumi di Aiello
Quel confronto quantitativo che ho fatto
Indicano una minore attenzione
Dell'autore
Tris su di un per il secondo periodo rispetto al precedente bensì un divario a mio avviso qualitativo tra i due periodi nel rapporto tra Partito Comunista intellettuali
Che anche il riflesso di un mutato rapporto che interviene in quel periodo che interviene il passaggio dal primo e secondo periodo tra cultura e politica
Però a mio avviso non è stato un artiglio
Da questo punto perciò forse il titolo è molto suggestivo ma tantino fuorviante
Gli accordi
Sì credo che che fra un minuto
Ecco Frangi interamente minuti
Voglio sottolinea sottolineare per esempio il rapporto molto intenso e vivace nei primi anni Sessanta tra intellettuali del partito comunista nel campo della analisi e della politica economica
Sui temi del neocapitalismo delle riforme di struttura della lotta contro i monopoli
Tema questo della lotta contro in voglio voglio lo sa bene Scalfari che fornì l'occasione per rapporti con altri ambienti intellettuali alle volte anche abbastanza distanti ideologicamente per così dire dal partito dal Partito comunista e poi verrà il tema molto dibattuto molto vivace molto molto discusso della cosiddetta austeri austerità
E lo sforzo di qualificare cultura ludica dare una di qualificazione culturale alla tema della cosiddetta democrazia progressiva e del rapporto con il neocapitalismo
Molto interessanti mi paiono in questo contesto
I prende pagine di di Nello Ajello su quello che egli chiama
Una sorta di processo letterario al neocapitalismo mi riferisco in particolare a quello che gli scrive alla pagina trentadue del suo volume però la cultura economica
Rimane un po'in ombra tutta questa in tutta questa vicenda e anche nella ricostruzione che ne fa ne fa Nello Ajello io vorrei ricordare concludo a questo proposito un caso singolare che sarebbe stato interessante
Approfondire nella nell'analisi che fa Aiello quella di un di due due casi singolari di quella di due intellettuali molto rappresentativi
Nel Linde
Il quadro di questo rapporto che stiamo considerando
Il caso il la figura del personaggio Silvio Leonardi è il personaggio che Claudio Napoleoni
Il che hanno avuto ruoli molto diversi personalità molto molto suggestiva e l'una e l'altra è molto differenti nelle loro nella del tipo di cultura di cui erano portatori ma che cito che nomino perché sono significativi per sotto questo aspetto del rapporto tra per questo aspetto del rapporto tra Partito comunista che e e intellettuali e intorno a questi temi poi devo capitalismo austerità sì il rapporto intellettuali Partito Comunista andava coinvolgere anche altri ambienti mi riferisco in particolare
Avevamo quelli che poi si manifestavano i convegni del mondo soprattutto nel nel degli ultimi anni negli ultimi anni negli ultimi anni settanta
E e
Vorrei
Concludere
Con la testimonianza
Del Periodo di un'esperienza molto molto intensa
Che
Del
Del rapporto politica cultura
Che investe al tempo stesso
Il Partito Comunista il partito socialista di cui
Su cui
Fa delle considerazioni a mio avviso molto illuminanti implica dispiace di non poterle citare
Nello Ajello alle pagine duecentosessantotto e seguenti sotto il titolo Craxi e la cultura uniti gli ho Preve può sembrare un fuor d'opera può sembrare una divagazione ma in realtà si inserisce molto felicemente per il modo come Aiello lo fa nella visione complessiva di quello che è stato il ruolo degli intellettuali e il problema degli intellettuali nella vicenda della sinistra italiana certo
In modo particolare del Partito Comunista insomma direi con per riassumere la mia valutazione
Un libro che in forma analizza e anche per molti Dinoi Ria rianima e coinvolge perciò io sono anche personalmente per i colleghi non soltanto per le informazioni che mi ha fornito ma anche per le mo'emozioni che mi ha dato
Nello Ajello
Autore di questi due volumi ma in particolare del secondo di cui oggi ci stiamo occupando grazie
Riesco
Originario
Qualcuno
Sì
Primo volume uscito da qualche giorno mi pare
Ci trovammo con Aiello in una serata brumosa Venezia durante un convegno della Fondazione Rizzoli io avevo prima fatto una discussione un dibattito pubblico con Walter Tobagi ramo
Pieni drammatici anni di piombo
Ricordo che il primo volume lo trovai un pungente a sperò per qualche verso infatti suscitò qualche soluzione qualche polemica
Credo che questo secondo sia beh il completamento di un'opera
Che che sarebbe bene venisse letta perché è un pezzo di storia italiana importante il bomber raccontato ricco di informazioni
Senza fondi o interpretazioni forzate non sono forzature interpretative la storia venne raccontata con molte testimonianze con molti documenti
Credo che poi spetti a noi lettori anche da questa grande molle di di materiale tentare qualche interpretazione che ci sia utile anche per sapere
Verso dove andiamo non so da dove veniamo
Io confesso prima domanda di Scalfaro il Sud intellettuale di restare e di essere uno di quelli che restano abbastanza affezionati
Perché il la ritengo abbastanza ricca dal punto di vista interpretativo per ulteriori con la la dottrina gramsciana delle funzioni intellettuali e come funzioni egemoni
Cioè un'idea forte del funzionamento delle idee e di certi ruoli sociali nell'organizzazione della società che grand uscì che aveva di fronte il fascismo un certo tipo di organicità
A cui contrapponeva un alto organicità che oggi ricordiamo come assolutamente datata legata al partito leninista eccetera ma
Gramsci tentava nei Quaderni non solo disporre questa teoria ma anche di con gli strumenti che aveva disdetto
Di scrivere una specie una una qualche Sociologia degli intellettuali quali figure come sono organizzati i quali sono
I soggetti le relazioni come stanno relazioni con l'economia con una chiesa con con lo Stato eccetera
Punto di vista modellisti dico io penso che questa teoria che la luce alla consegna di un suo fascino ha una sua attualità
Penso anche che dalla dall'opera di Gramsci
Io parte non non marginale derivi lo specialissimo rapporto stabilito tra PC e intellettuali
Un rapporto che
Che anche tutti i suoi tic che i suoi tabù l'altro giorno ragazzo ma fatto firmare guardato con sorpresa ho fatto firmare una revisione del libretto di Bianciardi lavoro culturale non ancora proprio persino descritta all'aspetto default Odorico di questo lavoro culturale il problema si pone la questione si solleva la gestualità
Però diciamo ossessiva oltre oltre questo si tenta di andare a fondo a questo s'rapporto specialissimo tra pc e cultura alta di questo Paese si scopre che è stato effettivamente l'elemento di forza
Il contratto rilevante della storia politica nazionale
Teniamoci penso che questa analisi non si possa estendere facilmente in generale alla cultura alle
Idee comuni socialmente dominanti al senso comune lì
Lì l'egemonia astratta esercitata alla rovescia è vero piuttosto che ritroviamo in fondo moderato collegato collegato ai filoni di destra e di centro della politica italiana molto stabile molto robusto che non è mai stato
Sostanzialmente lacerato ma il rapporto col pc igieniche del PC con gli intellettuali con la cultura alta effettivamente un tratto di originalità di grande fascino interesse tuttavia
Giungo una un'altra osservazione questa non c'è controtendenza
Rispetto alle classi popolari e alla più largo Pignone pubblica
Io forse sbaglio ma l'impressione che il ciclo del rapporto con gli intellettuali segua più o meno quello del consenso del PC
è un rapporto specialissimo ma non in controtendenza
Rispetto alle relazioni tra Partito Comunista Società italiana
Lungo addio
Non so io vedo vedo le variazioni di un ciclo
Vedo tre periodi tre curve
Una di crescita lenta quasi stazionaria
Tra il mille novecentoquarantacinque mille novecentosessantotto con le scosse dure
Con i picchi con le punte cosa ricorda Scaffardi cinquantasette sessantotto Lisi momenti veri di crisi del terremoto
Ma una crescita abbastanza lenta forte radicamento l'avanzamento costante elettorale di consenso di rapporti con la società e di consolidamento del rapporto con gli intellettuali
Che non ha escluso in momenti di cui Giolitti
Protagonista in momenti di crisi acute von c'è una crescita dell'OSCE
Mille novecentosessantotto mille novecentosettantotto
Momento del boom elettorale
Del PC che corrisponde anche ad un boom di relazioni con forze intellettuali
Finisce esattamente nel settantotto quando inizia un decennio invece di calante di stagnazione di questo rapporto
Di crisi strategica ora
Mac capitato di vivere con particolare intensità
Uno nel momento più espansivo
Io venni chiamato appena arrivata a Roma rinascita da Chiaromonte poi dopo Cerro monterà il PD
E poi Minucci la redazione alcuni grandi nomi grandi firme
Da da da D'Aniello Coppola non l'hanno letta Marcella Ferraro pesce che Bruno Châtelet un gruppo di di RAI di ragazzini diciamo lo racconta questa storia Aiello alcuni sono qui c'era c'era Bolaffi c'era Paolo Franchi c'era da questi e dedica ai giovanissimi dice
E ricordo mille novecentosettantasei io ero responsabile culturale poi condirettore della rivista ricordo meno centosettantasei facemmo un'agenda un elenco deve degli intellettuali europei che avevano firmato sulla rivista mi pare che fosse al freddo ancora direttore erano cinquecento
Bello cinquecento c'era
L'intellighenzia italiana uomini già di Fava affermati firmavano Bobbio Tronti Asor Rosa c'erano giovanissime che lei perché cacciavite fuori del giudice Tiezzi poco più che ventenni
E poi soprattutto c'erano versate Dahrendorf Habermas alle domande conterrà così ci Medvedev compendi Klux manca il fuoco Dorante ansie
Perché andammo anche alla ricerca degli specialisti ricordo in occasione di un altro terremoto cercare Laurent pazienti e richiamo dall'Antartide
Con un ponte radio perché la la chiamato Rinascita
Ottanta mila settantacinque mila copie vendute quell'anno è l'anno del boom elettorale PC e credo anche dell'apertura del ventaglio del rapporto con gli intellettuali europei perché
Io credo che il fascino esercitato dal pc era naturalmente quello di un partito collegata al movimento comunista internazionale ma di un partito che rappresentava una variante ereticali
Abbiamo interpretato il marxismo all'attentato la via di un marxismo umanistico e meno dogmatico chi aveva rispetto a molte altre parti del movimento comunista internazionale ha avuto un approccio diverso con la questione democratica
Ulteriore arrivati al pc senza alcuna bolide anzi con un bagaglio di pessime idee sul Nurse sul movimento comunista internazionale pessime idee
Renzo Foa poneva molto scritto alta giro per il mondo di questa
Qual era questa la nostra forza cioè questa questa questo gusto questa passione questi interesse per gli intellettuali non solo italiani ma europei in quel momento verso questo Picci l'euro comunismo regalava grande variante la possibilità
La terza via e settanta oggetto di tante polemiche giuste anche ma tuttavia lì si apriva uno spiraglio e c'era questo interesse nuovo questa passione dell'intellettuale
Quello era nostra forza ed è il limite che non abbiamo in quegli anni cruciali saputo superare
Mai superata la soglia che ci portava anche poi come allora ai privatamente molto amati devo confessare Silone credo Strehler Hannah Arendt ci portava più la passo più in là
Il limite culturale limite culturale qual è qual è l'ideologia dominante sennò avevamo avuto Boffa ce qui guerra
Già i primi tentativi nel mondo comunista europeo occidentale di un radio un approccio critico alla storia sovietica è
Quanto ma
Non sapremo superare un limite nostro il limite il limite era al la comune la comune cultura storici Istica con cui si tentava delegare tutto
Tutto il film è stato un grande elemento di forza perché ha radicato nella storia nazionale il limite insuperabile perché con lo storicismo tutto si giustifica
Tutte le cose vengano da qualche qualche altra cosa e finiscono in qualcun'altra il loro e lo sviluppo è comprensibile interpretabile giustificabile e con lo storicismo consiste nel gulag la Colli ma non ci sta dello storicismo niente da fare quella appunto di verità
Lì è stata la nostra forza il limite che l'abbiamo superato
Ed è il punto politico di intellettuale teorico
Che ci impedisce decennio dopo il decennio di declino sostanzialmente la morte di Moro la crisi della politica del compromesso storico
Terrorismo
Collasso di una strategia
E non abbiamo potuto potuto potuto cogliere al volo è quando nel mille novecentottantuno c'era stata l'Ungheria c'era stata la Cecoslovacchia c'era stato l'Afghanistan cioè la Polonia
Berlinguer dice la famosa frase in televisione a fine della spinta propulsiva società dell'Est è quindi
Ecco e quindi non ci fu
Quindi è arrivato più tardi
E il decennio successivo è un decennio in cui si va ponendo una questione chi era al di là forse della capacità di vedere
La questione dell'identità che poi esplode con la caduta nel mondo mille novecentottantanove
Credo che questo elemento di ritardo l'abbiamo pagato fortissimamente dal punto di vista politico punto di vista del rapporto con la società italiana sinistra pagato e poi anche dal punto di vista del rapporto con gli intellettuali
Io credo che tuttavia il lungo addio
Poi magari finisce comunque salutarsi
Sono convinto con Giolitti finisce con nuove salutarsi cioè si riapre
Dopo aver compiuto delle scelte strategicamente molto impegnative molto dolorose con una possibilità di disabilità sì perché io credo tanto più oggi
Fatti più risolutamente i conti con una storia passata
Abbandonato lo storicismo giustificazionista diciamo che tutto quello che accade
Oggi però la politica tanto più bisogno bisogno radicale di conoscenza
E deve essere armata di sapere di saperi e dunque oggi di nuovo a molto bisogno del rapporto con gli intellettuali
Però manca il soggetto e che ha detto il lungo addio
Tu dici si riapre con chi è il soggetto non c'è più se Dio vuole voglio dire cioè è vero che c'è qualche Serra
Dovresti dire che è un altro soggetto perché se no Mariani parliamo
Questo è un altro allora non è semmai un Bongiorno va bene
Allora io procederei procedere con interventi c'è un'unica di
Dire
Tutti i sanitari il limite di interventi non supera i dieci minuti credo per posso dire
Cosa no
Io dico a limite poi a ciascuno mi
Scusami io suggerirei di procedere in questa e se siete d'accordo credo che la sala ai piccolissimi abbastanza piccola per sentirci anche senza vediamo microfono volante quindi possiamo darlo a chi volete
Io credo la cosa migliore sia dovere oltre dica quello che pensa alzandomi non ma senza dover per forza alzate se qualcuno preferisce una sedia
Quindi garantito
Ma io però a rischio diciamo della rozzezza
Credo che un un tema diciamo mi sembra in qualche modo tenga insieme di parte si è parlato anche oggi lo vorrei lanciare intervengo libertà
Non affrontarla però sul tema e discuterà ora sette prendo spunto dal suo articolo stamattina che mi sembra questo tema lo propone in maniera molto forte
In realtà già presente anche in altri
E cioè detto in maniera molto Oronzo
Che ruolo hanno giocato gli intellettuali
Nell'evoluzione lenta vorrà da quella che la si voglia troppo lento recentemente la dal Partito comunista
Ha raccontato o o all'avvocato
Hanno accelerato nominati
La senza diciamo della sintesi però mi pare carabinieri discorsi si sono fatti e notazioni molto puntuali che ha fatto sì mi sembra che porterà a porsi questo interrogativo pensiamo importante qualunque sia la posizione dell'apporto sia telefono partito interrogante al fondo questa è come dire mi sembra un tema su cui di materie
Da qui Zezza
Riporre anche questa domanda cioè hanno svolto un ruolo prima di tutto ci sono alcuni che hanno sostenuto anche il punto d'interventi questo volevo alla fine è stato modesto ma se lo hanno svolto nell'evoluzione nel determinare nel nell'evoluzione del PC al PDS questo ruolo è stato un ruolo di che tipo è sotto l'anticipatore o è stato un ruolo
Frenato
Ecco la tesi di franchi stamattina il molto chiaro su questo punto io mi pare infatti cioè la tesi è quella che il ruolo è stato svolto salvo eccezioni lodevoli più nel senso di frenare quindi anticipare
Palazzo però è un periodo è un periodo l'intellettuale che stanno dentro
Sì
E questo è il il tema che proporre ma naturalmente anche tutte le sollecitazioni che sono venuti da scaltri da Giolitti e da Mussi la o altro che abbiate voglia di dire
Petruccioli
Si è fatto il segno io poi prendono
Neo
Subire
Allora scusate non c'è una ciò notazione tecnica pare che c'è una registrazione di una radio Radio Radicale quindi è meglio usare il metrò
Tanto pretesto sottoporrà questa
Dicevo chiede
Spero mi perdoneranno i tutti e tre coloro che hanno introdotto se io parto da quello che mi sembra lo stimolo più forte almeno per me
Che è quello di Scalfari ma non nell'intervento quando detto chi dove il soggetto
Perché in effetti per me la lettura di questo libro ha riproposto un con molta forza e non c'è nulla di autobiografico questa questione qui
Un po'di Autobiografia fra meme me la son fatta perché questo libro comincia
Nel momento in cui io sono entrato nel nel Partito Comunista cinquantotto e va avanti fino al novantuno quindi inevitabile una
Ma non ho nulla da dire sotto questo aspetto se non forse una piccola osservazione perché una testimonianza ti può essere utile questo è il dopo cinquantasei no
Io su cinquanta sei ho molto pensato e forse anche sbagliando sofferto oppure essendo appunto entrato dopo anche discusso comma Caruso per esempio
Sostenitore di una tesi che non si poteva non si doveva fare diversamente in quel momento perché altrimenti sarebbe stato disperso un enorme
Prima meno quello del Partito comunista che era un grande patrimonio esattamente democrazia umano
Tentato di riflettere fra me e me la riflessione continua noi sappiamo
Cosa è accaduto a seguito di quello che si è fatto però quanto si è disperso però leggendo il libro
Devo dire è una testimonianza di chi è venuto subito dopo per chi ha aderito al Partito Comunista subito dopo forse può essere di utile Riello questa testimonianza
Aderito ad un partito che attraverso la tempesta dell'Ungheria aveva perduto il crisma la pretesa della infallibilità storica in fondo noi che abbiamo aderito dopo
Abbiamo aderito ad un partito che si era fatto attraverso quella sofferenza e quel trauma in realtà più laico tutto sommato noi per carità aderivamo certo anche su base politica al tempo sì volevo aderire al partito della sinistra in quel momento
L'altro partito dalla sinistra andava a fare il Governo con la Democrazia Cristiana sembrava non soddisfacente si prezzi predisponeva aderivamo su base ideologica ma non c'era più credo quell'elemento fideistico
E il che forse c'era stato fino a quel punto ma nella sostanza però io credo che la questione del soggetto Hickey sia quella importi più importante
Perché
Il rapporto del Partito comunista con gli intellettuali con la Società italiana con la democrazia in realtà si fonda mi sembra su un paradosso o comunque su una contraddizione virtuosa
Perché era vero che in Italia c'era un regime anche perché c'era la guerra fredda la divisione del mondo in due e un fortissimo partito comunista in un momento in cui diciamo il legame internazionale
Creava i problemi che sappia
Quindi c'era un regime per questo ma era anche vero che c'era un regime e che il Partito Comunista era all'opposizione a quel regime
Ben due le cose e tre insieme il soggetto così almeno a me sembra di averlo
Vissuto e di averne e provato diciamo attraversato la
Antinomia ora adesso il problema è secondo me ma ippici c'è ancora o meglio ce n'è bisogno
Ce n'è la necessità la sinistra e la democrazia anche la nuova democrazia italiana hanno bisogno ancora del PC
Perché questo è il punto io sono stato colpito dal titolo Ajelli lungo addio sarà che sono un lettore di Chandler è un libro è un titolo di Chandler un altro grande titolo diciamo Israele e il grande sonno
Ecco
Io devo dire il lungo periodo di vita nel partito comunista anche grazie anzi soprattutto grazie al Partito comunista io l'ho vissuto
Anche come una conquista faticosa
Di cose che prima non vedevo
Di cui non sentivo la necessità quindi in realtà quel periodo per me e anche un lungo Periodo di fatti corso risveglio
Ora io qui pongo un perché secondo io dentro di me lo confesso la discontinuità nel passaggio dal pc al PDS ce l'ho dentro naturalmente questo non pretendo che sia di tutti capisco anche questo averla dentro mi rende poco gradito in alcuni casi ma insomma chi guarda questa vicenda da intorno e fuori sia pure da vicino il Partito comunista
Perché questa immagine di questo corpo che era una volta sia pure rutilante pericoloso dal quale era bello è stato lontano perché bruciava comunque caldo no
E poi si adesso lo si può utilizzare ma è come una stella che si è spenta ed è diventato un pianeta si è raffreddato certo e possibile la vita su questo pianeta
Per accidenti quand'era una stella e quindi il lungo addio
Ma questo è un problema non del PC questo un problema della cultura degli intellettuali italiani
Forse bisogna discutere anche di questo
Anche di questo perché secondo me questo è un aspetto della nostra storia e fa parte del rapporto fra il PC intellettuali anche dell'altra dello scambio quanto gli intellettuali anche da fuori
Siamo quasi piacevole ho finito la domanda il PC c'è ancora
O meglio c'è bisogno che il Pci ancora
Evidentemente riguarda il soggetto appunto la sinistra italiana ha bisogno di un invaso di una raccolta di uno strumento di un bacino che prende le forze e le culture
Non solo le esperienze che vengono dal pc questa per esempio lo dirà e la tesi del di Asor Rosa molto chiara molto netta certo non c'è più il comunismo ma anzi quell'invaso a maggior ragione ad essere ovvero inveisce
In un sistema che cambia in una democrazia che essi fatti Verza competitiva
Caratterizzata dall'irruzione della volontà e della decisione al momento di scegliere il governo da parte degli elettori c'è bisogno di altri soggetti politici vedete e ho terminato anche nel corso di questa crisi di governo in fondo per dirla con grande schematicità
L'interrogativo che incombe per il futuro è se questa crisi di governo ha rappresentato l'affermarsi
Dell'alleanza dei riformisti e dei riformismi per il governo che è riuscita a prevalere e a ricondurre diciamo ha una responsabilità la parte non riformista
Antagonista dello schieramento o invece
è la crisi che ha visto la rivincita del PC la ricostituzione di quel bacino che improvvidamente è stato rotto alcuni anni fa
Questo è il quesito mi sembra che ci sia io credo che e questo ancora sarebbe sbagliato discutere di questa degli intellettuali del pc senza vedere appunto il problema del soggetto la mia
Propensione chiaro da che parte sia ma io riconosco il comunque questo è il problema vero proposto appunto dalla domanda conclusiva di scale
Nicola Tranfaglia
Ma la prima cosa che vorrei dire e che anch'io ho dei dubbi
Su che cosa significa quel titolo
Che a mio avviso e questo l'ho visto già nell'articolo di franchi stamattina
Nel privi mentre nel primo volume di Nello Ajello era molto chiaro il tipo di interpretazione sintetica che l'autore proponeva
In questo volume io non sono riuscito a cogliere
Non rileggerò ma non sono riuscita a cogliere nella prima lettura
Un nucleo interpretativo del rapporto tra intellettuali del partito comunista comunista che in qualche modo organizzasse le vicende
Che tua innaturale
E io ho pensato a una spiegazione di di questo perché tu hai dato un titolo che in fondo non è un titolo interpretativo del periodo ma che qualcosa che oltre
Il periodo di cui tu hai parlato è un titolo simboliche un titolo suggestivo ma non è un titolo che spiega anch'esso
E secondo me questo dipende da un fatto molto preciso e cioè dal fatto che il Periodo di cui tu hai parlato
Per molti aspetti storicamente non si è concluso dal punto di vista storico perché è vero che il Partito comunista e finito
è vero che è nato un altro partito peraltro
Peraltro indubbiamente molto legato al Partito Comunista
Nelle biografie delle persone e non solo dei dirigenti ma di tutti quelli che ne fanno parte che fanno parte del nuovo partito
E non è un caso che nel congresso del seguito alla Bolognina l'unico argomento che non venne discusso a fondo in quel congresso fu il problema del partito
Che venne accantonato come ricorderà chi ha partecipato a quel congresso
Ma dicevo se quella storia per certi aspetti si è conclusa e per certi aspetti continua
Non si è concluso sicuramente la crisi della Repubblica italiana
Questo mi pare un fatto fondamentale e molto difficile interpretare il tempo trentennio tra del tra gli anni Sessanta all'inizio degli anni Novanta
Perché il novantuno se è importante per la storia del Partito comunista in quanto tale non è decisivo per cogliere un periodo storico concluso
E chi si chi banalizzare quel periodo ha molta difficoltà a porlo sotto un segno interpretativo complessivo questo mi sembra un primo un secondo punto nella prima parte di questo libro ne ha interessato una cosa che tu non hai notato esplicitamente ma che risulta abbastanza in modo chiaro
Prima di tutto il fatto che per lunghi anni Lai Germont India per tirar fuori quell'espressione gramsciana che già Mussida ha ricordato e già Giolitti aveva ricordato
Del del pc nei confronti di tanti intellettuali non era un'egemonia ideologica
Non era un'egemonia intellettuale era a mio avviso una scelta politica che intellettuali che non accettavano il sistema politico italiane e le forze di maggioranza del sistema politico italiano diciamo avevano come scelta politica io credo che per lungo tempo ci siano stati molti intellettuali di vario livello e di varia condizione che non erano comunisti non erano marxisti
Non erano dei ministri
Erano a volte dei democratici
Erano altre cose ma che si sentivano vicini e magari non si limitavano a votare per il Partito comunista scrivevano anche su giornali e riviste del Partito comunista
Perché a quella e lo ha detto anche Petruccioli prima era l'opposizione a quel sistema politico e a quelle forze politiche e tu questo in maniera non diretta ma lo fai notare varie volte io sono sono d'accordo con te
Devo dire che poi per quanto riguarda gli intellettuali più specificamente di sinistra si verifica questa strana cosa e dal tuo libro si vede molto bene
Intellettuali che si rifacevano al Partito comunista e che quindi in qualche modo avrebbero dovuto come dire avere il massimo interesse nel rapporto con le masse
Avevano soprattutto attenzione all'alta cultura mentre gli intellettuali che stavano dall'altra parte stavano con partiti di destra di centro si occupavano in Italia della cultura di massa
La radio la televisione
E grande giornale e la scuola queste un paradosso della storia italiana secondo me di notevole interesse
Vorrei dire poi così finisco un'altra cosa che riguarda il periodo dopo gli anni settanta quello appunto di cui ha parlato specificamente Franchini in quell'articolo
A me pare che per rispondere anche alla domanda che ha fatto prima
La terza a me pare che negli anni Settanta siano stati il periodo successivo al sessantotto sia stato una grande crisi della società italiana che ha coinvolto affondo intellettuali
Ha coinvolto certo il Partito comunista io son d'accordo con Mussi tra il settantotto e la fine degli anni ottanta sono stati gli anni del declino e della crisi
E gli intellettuali non erano in grado di esercitare una funzione di stimolo proprio perché erano profondamente presi da questa crisi e abbiamo visto poi gli sbandamenti che ci sono stati in quegli anni
Ma poi secondo me è andato avanti un altro processo legato allo sviluppo economico e sociale italiano di cui nel tuo libro non si parla ma secondo me e legato a questo tema cioè non siamo andati negli anni settanta ottanta novanta sempre più verso intellettuali specialisti
Sempre più verso intellettuali che si occupavano di una determinata cosa e che sia costavano molto meno a quello che l'ambito dell'intellettualità generale che invece era molto più presente nei decenni precedenti processo avvenuto in tutto il mondo non solo italiano e questo ha apportata secondo me a una divisione una diaspora una frammentazione molto maggiore del ceto degli intellettuali dei ceti intellettuale di quanto sia avvenuto precedentemente
Sergio
Emanuele Macaluso
Ma c'è un
Ma io vorrei che foro Pesciarelli ragionamento che faceva Eugenio Scalfari che ha periodi Zanato diciamo in momenti di crisi nel rapporto tra intellettuale e il Partito comunista
Cioè vedere invece in momenti in cui questo rapporto si è
Si è fatto forte
E io credo che questi momenti perché per capire anche poi le cose che diceva Scalfaro che questi momenti coincidono
Con quelli in cui il partito comunista ha espresso un'esigenza nazionali e di governo
Questo fu in definitiva il momento della Resistenza
E gran parte degli intellettuali compresso lo diceva anche Giolitti
In quel periodo guardano al Partito comunista come una forza che è integrato di dare una risposta nazionale
E di prospettiva anche di governo paesi
E anche la l'operazione la la svolta di Salerno
Vittoria
In un grande strati
Di intellettuale di intellettuali intermedie
Provoca questa questa accostamento alle Partito Comunista
Dico di più
Dopo la dopo il quarantotto quindi poi governo la Costituzione il modo come il Partito Comunista affrontò la questione nazionale anche affrontando il nodo costituzionale
Quindi nei rapporti
Anche con il monto cattolico e con le le forze diciamo così moderate Laterza dal mondo cattolico
Anche dopo la sconfitta del quarantotto
Il Partito comunista
Affrontando le questioni che attenevano anche a libertà culturale ricordava c'è la polemica sul culto col contro culturali conoscerlo eccetera
Esprime anche qui un'esigenza nazionale
Un esigenza democratica nonostante i suoi rapporti allora molto forte molto intense anzi intensificare
Con l'Unione Sovietica
Ebbene cosa avviene invece dopo la vittoria del CIPE dopo il successo del di cinquantatré
E quindi alla sconfitta della legge truffa che raduno anche allora grande forza intellettuale
è vero quello che dice Scalfaro ecco qui che il cinquantasei costituisce trarre gli avvenimenti che sappiamo
Quella
Quella crisi di rapporti
Ma è anche vero che il Partito comunista la crisi Davide prima
E la vive come con una incapacità dopo il cinquantatré di prospettare soluzione di governo
Ricordiamoci che la crisi della FIAT nazionali dalle commissioni interne alla Fia tutte
La le elezioni in Sicilia l'elezione a Roma fu del determinarono una crisi politica come incapacità del Partito Comunista usciti da quella situazione di prospettare una linea dico
E tanto è vero che anche cinquantasei certo si inserisce in questa in questa diciamo così in questa crisi più più di prospettiva politica e quindi ha ragione scarpe e dopo il cinquantasei
Noi abbiamo forse siamo a due fermo
Uno e che dopo cinquantasei c'è una ripresa anche politica di respiro delle Partito comunista perché anche la ricerca internazionale comincia cambi d'eventi comincia un un una distensione bla la politica del partito comunista si inserisce bene in questo quadro
Tuttavia
Il non va trascurato il fatto che in quel periodo voi
Un numero rilevanti di intellettuali guarda al Partito socialista
E al centrosinistra al primo centrosinistra perché il partito socialista offre una prospettiva di governo
Nudo che qui anche ci sono alcuni protagonisti in data maggioritaria si possa
Va bene allo stesso allo stesso Scalfari i quali guardano al Partito Socialista acconto perché col centro sinistra individuale
Un modo con cui la sinistra ossa
E tentare la soluzione a i problemi che si erano accumulati negli anni negli anni negli anni passati
E nel cinquanta enne e successivamente
Si è parlato qui del sessantotto la crisi del centro sinistra e definitiva si apre nel sessantotto
è il settantasei di cui ha parlato Mussi
è importante perché il colle compromesso storico Berlinguer ridà una prospettiva di governo di soluzione della crisi del Paese sia nella lotta al terrorismo sia per quel che riguarda l'accumulo anche all'ora di problemi di nodi che non sia conosciuta questa è la questione che io vorrei porre tante belle e concludo
Che ci fu con quel raduno di intellettuale in cui tu hai parlato perché qua dopo del mille novecentottantuno
Nonostante lo stava
E quindi nonostante un'operazione politica straordinaria che a mio avviso fatta da Berlinguer in quel momento si apre una crisi del partito
Perché il Partito Comunista non ha più una prospettiva dico
Perché la cosiddetta alternativa
La seconda svolta di Salerno diciamo così che fa Berlinguer non è una prospettiva di governo
Una posizione propagandistica
E non indica quinta al Paese soluzioni tali per cui le forze anche intellettuali possano guardare al Partito comunista e quindi io penso e finisco veramente che anche la questione posta Petruccioli ora la svolta
La svolta non è sta è stata anemica perché va svolta non non si è posta come esigenza politica del Paese sporcare il sistema politico è stato una vicenda interna
Fatto nel momento in cui c'è stato il il crollo del muro di Berlino e successivamente l'incapacità punto del nuovo partito di ricollocare la sua forza come forza appunto capace di dare soluzione democratiche soluzione di governo al al Paese
Quindi questa sì non Soldier di cui ha parlato scaffali
A una
Spiegazione
Ha ragione e si ritrova non solo nelle vicende internazionali che hanno avuto il peso che hanno avuto ma nella capacità di questo a forza di essere forza di soluzione di problemi nazionale di come
Grazie a Mancuso mi ha smentito dimostrando che si possono dire cose interessanti anche in meno di dieci minuti ed esattamente otto
Mario Pirani eccesso
Va abrasiva stai fresco e seduttore arriva con qualche fatica arriva al meglio pay tanto per cominciare controlliamo
Va intanto mi scuso perché non ho ancora letto il libro e intervengono scriteriato seduto però hanno anche Lanna
Una sigaretta proprio non saprei no no se no salti torna una come vogliamo ma un'azione nei confronti cosa ritiriamo da tanti anni e allora si è allontanata alla nostra età non si può più rabbia scusami
Scusa va bene prego
Dicevo non ho letto il libro ma così credo che si possa intervenire ugualmente anche se lo perché lo leggerò presto
Anch'io appartengo alla generazione come dice come ricordava Antonio Giolitti che ha fatto i suoi primi passi in politica negli stanzoni nelle stanzette di via Nazionale duecentoquarantatré però non vorrei che anche riandando a quei tempi e giungendo fino ad oggi noi operassi mo'continuamente una specie di rimozione
Di alcune i dati fondamentali del rapporto tra Partito Comunista o se vogliamo PDS secondo io
Li vedo ora in una continuità storica non vedo un nuovo partito nel senso che sia come dire scisso da quello dei suoi ampi antecedente
Una grande rimozione del rapporto politica cultura come Leo lo indicava Eugenio all'inizio
Non dimentichiamo che proprio nel momento più alto il pur ricco questo iniziale del rapporto tra gli intellettuali il PC questo si basava
Su un riconoscimento su un'accettazione e su una partecipazione attiva
Ad un partito che derivava la sua politica culturale dal fatto di avere un'estetica e una filosofia finalistica
E questa estetica aveva le sue strinse canzoni specifiche nella politica estera nel della politica culturale
E basta ricordare le discussioni politiche accanite ma politica attorno all'astrattismo o l'Est discussioni sulla storiografia io ricordo per esempio
Sempre in quel c'eravamo trasferiti eravamo a Botteghe Oscure
Una discussione violentissima tra storici io rappresentava niente alla Commissione l'organizzazione del PC dunque la linea diciamo ufficiale e fece l'intervento contro Manacorda perché nella periodizzazione della storia non avevo messo il diciassette al centro
E direi questa questione questa visione della politica e della cultura era una questione di fondo proprio perché Abbarchi
Era un'estetica generalizzante addirittura cioè era lì l'intervento del partito in unificante in tutti i settori dalla linguistica alla biologia ora è in questo che si strinse cava al centro la politica culturale del Partito comunista
E direi però per un paradosso storico più questa linea
Attraverso una forma di rimozione
Di quello che è poi significava concretamente di persecutorio nell'Unione Sovietica da Lori diventava arricchimento della politica e della cultura
Lei per la felice condizione di essere all'opposizione di avere voluto grammi circa di esserci stato il fascismo
Per l'abilità intellettuale di Togliatti e così che come dire queste due
Componenti che formavano la politica culturale potevano coesistere compenetrare sì agire diventare settarie o diventare come dire onnipresenti ogni Valenti pur vivendo in quella visione generale dell'estetica
Che come dire escludeva dal punto di vista del proprio orizzonte culturale qui si è parlato di storicismo escludeva direi l'empirismo anglosassone il pensiero sociologico non per caso
Ma nel momento in cui questa traduzione felice in italiano di questa visione generale unificante della Filosofia dell'estetica salta per il gli eventi politici soppressi dal cinquantasei poi che sono state qui ricordati ecco che tutto il rapporto tra Partito Comunista intellettuali ieri si rompe si frantuma in diversi filoni e all'estetica nel migliore dei casi si sostituisce l'etica che poi diventerà moralismo in alcuni ricerca di un neo azionismo presento in Paolo Flores che vedo qui davanti e in in diversi filoni
C'è il filone di Franco Rodano che cerca di di ritrovare in un niente di realismo da esso del di lei schematicamente la nonna si pregiudizi pesantemente Catto comunista ma in una visione alta di questo nuova personalizzati
Di una Neuro evoluzione questa chiave una una soluzione altre lo ricercano indenne opera il ritmo dei Quaderni rossi o dei Paterniti a Centini e nelle forme che arriveranno poi le posizioni di Asor Rosa e di altre
Il filone fondamentale che troviamo poi in Giolitti invece fuori del Partito comunista ed è in polemica è tutto il filone del neo riformismo socialista del centrosinistra e di Mondoperaio
Ora facendo un salto e venendo all'oggi secondo me quella cesura non si è riempita della povertà che sentiamo oggi la povertà del passaggio riformista del PDS
Che di finalmente arriva a quelle come gli atti quelle conclusioni a cui dovrebbe essere arrivato prima dal momento del quindi che è stato è stato detto
Arriva poveramente perché il la d'apporto culturale si dispera insomma anche per il secondo me per una ragione centrale
Il riformismo e qualcosa che non piace all'intellettuale italiano
Proprio per la mancanza del suo rapporto con il col con l'empirismo per anglosassone con altre forme di cultura e perché il riformismo è imperfetto
Come la democrazia e qualche e il peggiore delle dei sistemi tranne tutti gli altri è qualcosa che mira all'ingiustizia sopportabile
A quel tanto che si può fare giorno per giorno
Sapendo che si aprono nuove contraddizioni è veramente qualcosa
Che poi porta al governo porta a sporcarsi nel governare
E la posizione dei padri nei confronti dei figli l'intellettuale italiano ama essere in eterno adolescente non doversi sporcare con riformismo non per niente poi ai tempi nostri degli stanzoni
Di lordi e nazionale o botteghe oscure era una parolaccia fornisco e direi che inconsciamente l'ora è stata anche oggi non è restata anche oggi e come tale sentita da molte dal molte famiglie intellettuali insomma resta perciò un'operazione politica non sorretta da una capacità di elaborazione culturale che la mobility
Questo secondo me non è un difetto del riformismo ma dell'intellettualità grazie
Allora qui c'è una gestione naturalmente come voi capite del tutto arbitraria della NATO il tono arbitraria discussione per cui
Comunista arbitraria diciamo cui Nello Ajello ha chiesto
Cosa paese
Bernard anche di peggio
Prosegui o se si fa in tempo magari dico due cose alla fine adesso volevo dire una cosa a proposito di quello dell'intervento di Mario Pirani
Mi guarderò dal rispondere con uno sgarbo a questo sua gentilissima decisioni intervenire lo sgarbo consisterebbe in questo a no nord lo so Adecco che è una cosa normale perché uno deve leggere subito inizia speranza lo sgarbo potrebbe essere questo divieti di non legge soltanto un libro ma tutti e due
Perché solo dal fatto che diceva non bisogna dimenticare che nel piccini c'era una prece artistica molto severe in materia estetica storica culturale umanistica biologica
Io ci sono seicento pagine soltanto su questo
E quindi non bisogna dimenticare io non lo dimentica
Che io chiunque l'abbia ma esclusivamente su questo cioè o poi per quanto riguarda invece il passaggio al secondo volume quindi io ti implica un mille pagine realtà e questa è una cosa che per il bene che ti voglio mi sembra ecco nel secondo poi non si fa altro che parlare
Dello schifo che la sinistra ufficiale italiana e il PC in particolare almeno ufficialmente prova per il riformismo
Solo dedicate quasi altri quattrocento cinquanta pagine quindi siamo perfettamente d'accordo
Io vorrei chiede l'Alfredo di dire tutto quello che vuole ma mi interesserebbe molto sapere cosa pensa del freddo di un tema ricorrente di cui poi poi lo farà anche Sandro un calice di al difetto di cultura economica
Ci è stato detto varie variamente più volte a anche da Giolitti a un certo punto ammassa al cosa no io se lei me lo può dire meglio di me va nel senso che
è è stato detto più volte questa discussione
Che è uno dei limiti
Che hanno impedito al Partito comunista di sta come di rivedere la modernizzazione è stato anche un accento troppo forte messo su cultura umanistica è stato detto limiti storicismo
In quei casi è un difetto di cultura economica poi naturalmente se il servizio non voglio dire nulla non dice nulla però mi piace cesserebbe di essere Pistarelli dieci minuti per dire
Fondo io sviluppo del mio intervento su un concetto fondamentale e cioè il libro mi ha molto coinvolto neanche mi piace molto
Però tu mi consente che gli faccio un'osservazione di fondo anche non
Nel senso che ha suscitato in me una riflessione certamente che riguarda il passato e ti dirò qualcosa
Ma che soprattutto riguarda la preoccupazione grande io ho ma adesso ne parla anche Mario Pirani
Il problema è quello scialle che c'è stata
Cioè un certo vuoto
Il fatto che stiamo
Il mio
Volete entità culturale pagherà duramente questo non solo il tre per cento del tempo fece ma qui ci sono dei problemi
Che devono essere visti con un occhio molto ampio naturalmente la questione e quella di un nuovo
Di nuove categorie di fronte a quel qualcosa che io non voglio che sopiti scrive perché non ne ho il tempo perché tutti quanti ne abbiamo presenti ma che direi così
Non sappiamo dove andiamo sappiamo però che tutto
Eppure si nato a cambiare dall'economia alla società e quindi dei impone la necessità di un pensiero che coinvolga
Il pensiero collettivo del Paese quindi gli intellettuali in primo luogo mi sembra fondamentale da questo punto di vista mi interessa una riflessione sull'esperienza PC intellettuali del passato co-sponsor Secchia
Perciò è voglio dire a D'Aiello che ho letto il libro quattrocento pagine molto molto molto coinvolto ma alla fin fine
Alla fin fine
Quand'anche agli assommato tutti i ritardi tutti gli sbagli
Tutte le cose sa forse anch'io non le metto in discussione che tutti
Be resta senza risposta niente crisi
Perché in Italia H tutto questo fatto straordinario che non è paragonabile agli altri Paesi che hanno conosciute i compagni di strada
Quindi si è trattato di qualche cosa molto diverso e inedito
Il rapporto Piccini per le quali è un fatto che non pesce
Perché cerca tutto questo
La mia tesi è molto semplici rifiuto spiegazioni che possono consistere soltanto nel dire
Per l'abilità delle politiche culturali alle quali non credo affatto anzi sono stati Bisignani non li abbiamo oggi addirittura da tempo non abbiamo giornali non abbiamo una rivista
Quindi la spiegazione non sta nelle politiche culturali
E la spiegazione non sta neanche
Nell'invettiva contro gli intellettuali che viene da altre parti e cioè STP opportunismo le carriere tutta la polemica che il pittore pagine dei giornali
Negli ultimi tempi le casi editrici dico
Tranfaglia me lo può dire meglio di me per andare in cattedra uno che era comunista fina qualche adesso no ma fino a qualche anno fa
Allora dove sta da spiegazione sta secondo me alcuni l'hanno toccato ma io lo voglio approfondire un momento il problema
Sta nel rapporto del PC con la storia d'Italia
Non sto dentro il rapporto Piccini intellettuali insomma
E quando dico rapporto dei pc con la storia d'Italia
Condivido molte delle cose che dice Macaluso mantenerli oltre non si tratta soltanto della populisti
Sia pure grandi politiche
E non si tratta nemmeno soltanto come dice Fabio della curva del consenso
Intellettuali voi lo sapete meglio di me non sono una classe una casta sono l'armatura sensibilità del Paese sono l'iter sei di un Paese sono la sua identità sono il problema nel bene e nel male della sua identità
Il Partito comunista e si è posto questo tipo di problema fino a un certo punto
E non si tratta di coperture si tratta del fatto poi per dirla semplicemente dell'aver pensato non Gramsci nell'aver pensato che una forza non potrà mai essere dominante sì prima nome dirigente se in qualche modo non detta leggenda del Paese anche stando all'opposizione anche se non è maggioranza
Fa la leggenda fa in qualche modo storia
Ora questo fino a un certo punto
Fino a il punto finaziari
Te lo dico subito e terribile fondo privato di prima Emma la crisi a mio parere di riflessione la
Te lo dico subito
Il problema del cinque per sei e fondamenta
Ma non è fondamentale solo per l'Ungheria e fondamentali problema del neocapitalismo
La prima grandi scissi
Polemica rottura tra noi e gli intellettuali Atm quanto la lettura che Togliatti aveva offerto della società italiana
Comincia a dire
Guardate che il problema è che sto ponendo non nell'Apologia
è un problema che mi porta alla conclusione
Per esempio che Picci
Aveva cessato di tentare l'agenda del Paese da moltissimo
In questo ciò non c'è traccia noi ci siamo tutti il ritardo
Non riguarda
Io tutti lo sentono fatto autobiografico questo chi aveva in qualche modo visto che cosa stava cambiando del mondo non soltanto come crisi dell'Unione Sovietica ma come avverto
Diciamo dalla mondializzazione in tutte le cose che oggi di cui parlano tutti cioè fine degli strumenti dell'agire politico
Di un partito sia pure socialdemocratico sui generis lo Stato-nazione il Welfare la spesa pubblica la la la la struttura della società in modo semplificato insomma in la vecchia lettura classista e così via
Beh deve capire che il vero ritardo è stato questo è un ritardo al minimo di dieci quindici anni
Questa è la questione perché pongo il problema pongo il problema perché questo mi consente di vedere
Che cosa se il rapporto quanto è alto
Tra una forza politica
Che io dico detta l'agenda del Paese in qualche modo si pone un problema costituente che poi nel caso italiano si pone il problema di dare a questo Paese uniti entità
In fondo la cosa più forte che taglia che ha fatto è stata la Costituzione
Non il fatto di aver fatto la politica dell'unità nazionale che era una politica
Se volete che han fatto tutti i partiti comunisti
Siamo quasi dieci minuti ho finito ho finito perché è questo che mi consente
Io non di fare una patologia ma additive anche a tutti i nostri amici della sinistra
Ma perché non vi ponete con chiarezza il problema
Vogliamo spiegarci questo paradosso italiano per cui
Una classe dirigente però viene spazzata via partiti storici fondamentali e
Aiello se lo pone il problema nell'ultima pagina però le tue risposte mi sembra deboli l'ha da personale onesta dei dirigenti
L'ambiguità mandiamo facciamo il sunto abbia
Se facciamo insulto agli atti io credo che risponde del suo seno in qualche modo allora che cosa cerchiamo la vulgata giornalistica secondo cui come dice Nanni Moretti quaranta anni di malgoverno democristiano cui tutti i ladri non ci siamo salvati perché Violante era il capo del partito dei giudici e ci ha salvato
Parliamo io faccio un richiamo quindi guardando all'avvenire a capire non lo storicismo banale di cui parla Fabio ma capire che cosa sono stati alcune lezioni della storia
Del quarantenne soprattutto dei dei primi anni dopo la Liberazione pennelli sono avvenuti i fatti che sono stati fondante della forza della Repubblica italiana
Il rapporto tra pc intellettuali che è stato quello che io ho cercato di pulire non i compagni di strada
Pensiamo alle opere letterarie al cinema tutto questo qui è stato un elemento di forza della Repubblica che però ecco rispondo
Che però allora se non è già un apposito può essere molto più critico sul PC e sulla sua perdita di egemonia e sul fatto di svolgimento a un certo punto il poi in questo Paese soltanto una funzione i difetti
Puramente difensiva e quindi sono d'accordo sulla questione del ritardo ma imposto così la questione del ritardo
In fondo la riforma persino del ritardo
Come la pongo io a partire dal titolo in qualche modo
No
Però devo dire che questo discorso di era in è stato tutto impostato sul sul primo volume non sul secondo cioè io ho avuto l'impressione che nel momento in cui nel momento in cui il PG aveva cessato di dettare la gente ad dalla gente del paese coincide con l'inizio del secondo volume cioè al nel nei primi anni Sessanta il PC aveva cessato
Di dettare l'ad accedere alle nove e trentacinque allora o secondo secondo Mussi e non l'ha dettata mai la corretta nell'autunno questo elenca le resistenze costituzionale prediletta della grazie riceve allora che cosa ti dispiace del mio libro che dice
Che è la storia di questo aver cessato di dettare l'agenda del Paese
Io
Quando uno ha cessato di dettare la storia del Paese e tutto negativo più negativo di questo Condello dice allora
Mussi dice che questa agenda del Paese non l'ha dettata mai che non si è mai posto il problema del governo
Più o meno lo riterrebbe va be
Comunque non c'è mai
Non c'è mai riuscito e io ho cercato di documentare momento per momento
No
La cercata nel rapporto del PC con lo stare in Italia comandare ottobre se ma comunque il rapporto del PC con la storia d'Italia era molto teso no come politica corrente come
Era molto intenso nel Primo Periodo di togliattiano no ed è stato si è affievolito fin quando fin quasi a scomparire Gatti nell'ultimo periodo e in fondo io ho cercato di raccontare questo affievolimento senza voler far torto a nessuno Mussi vorrebbe
Già Gianfranco Pasquino
Volevo
Volevo sapere che ne pensa ai dell'affermazione di Pirani secondo cui il riformismo non piace l'intellettuale italiano
Ci arrivo però vogliono però ci arrivo ma voglio fare una dichiarazione preliminare che io ho letto il libro e quindi cercherò di discutere anche sul libro se posso dire così
E ho letto il libro e ho trovato se l'autore me lo consente
Che c'è una eccessiva sottolineatura degli intellettuali come se fosse un gruppo quasi unitario quasi coeso come ci fosse una cosa come gli intellettuali
E dall'altro una sottorete del PC come se fosse anche su un corpo coeso come si depositato un paio comunista coeso il quale recepiva o si allontanava condannava stigmatizzava accettava e così via unitariamente e spesso non è stato così e poi se l'autore avesse differenziato fra gli intellettuali a avrebbe Uto rispondono domanda che è circolata nella nella sala alla domanda relativa cioè ah se gli intellettuali hanno aiutato il PC a cambiare oppure no la risposta è alcuni sì e possiamo fare nomi e cognomi e altri no
Si sarebbe anche risposto la domanda che ha giustamente sollevato Tranfaglia e ci sono stati intellettuali ideologici dentro il pc in i quali dettavano una linea politica culturale e anche ideologica e ci sono stati molti dei intellettuali non ideologici dentro il pc intorno al pc insieme al pc i quali utilizzavano e lo dico con totale laicità se posso dire così il partito perché era il partito che prometteva di cambiare questa società e quindi era l'interlocutore naturale degli intellettuali perché buona parte l'intellettuale quando sono tali qui non voglio citare più di tanto ma quando sono tali sono dei critici della società
E dunque quegli intellettuali dovevano avere un ruolo maggiore di quello che a livello di da nel nel suo libro a quegli intellettuali si possono fare delle altre domande ad esempio se il momento se ma se mai c'è stato un momento dell'addio al Partito Comunista
Perché certo non essendoci più delle volte in qualche modo la vita dovuto S. dichiarato ma dobbiamo come intellettuali dare l'avvio all'idea che deve esserci un grande partito di sinistra
Che si propone di cambiare la società e qualche volta anche di cambiare se stesso
Che a domanda che Petruccioli si faceva di peggiorare
E diceva che dobbiamo darlo la mia risposta che non dobbiamo darla
E la mia risposta è che quelli che Aiello trova nel suo libro sono intellettuali che hanno cercato di cambiare la linea politica del PC qualche voto di cambiarne l'organizzazione qualche volta di suggerire che c'era un riformismo possibile
E questo credo risponde sì alla domanda di gli separatezza che avevano i Pirani non è vero che gli intellettuali italiani sono tutti in un cielo del Nuovo riformismo nel quale non si parla inglese non ci si sporca le mani e così via non è affatto vero
E non è affatto vero che intorno al pc non ci fossero intellettuale di questo genere
E c'erano perché il PC era in qualche modo il luogo della trasformazione possibile dopodiché non de non tentava l'agenda l'agenda politica francamente mi pare eccessivo però aveva un modo di incidere sul modo con cui quell'agenda poteva essere portata avanti
E credo che questo sia un discorso che vale la pena di fare la situazione fra l'altro cambia per ragioni molto semplici
Una delle quali è che cambia il contesto cioè nel momento in cui sono le grandi scelte e allora eh sì o no ma quando non sono più le grandi scelte ma sono scelte concrete specifiche allori intellettuali si differenziano e vanno alla ricerca di interlocutore del PC
Semmai lapide che si può fare pizziche qui utilizzo come un insieme tutto compatto
E che non ha avuto molta voglia di ascoltare
Ma che spesso utilizzava gli intellettuali per i suoi bisogni contingenti e quindi qualcuno di loro utilizzava qualcuno di Novi soccorso metterla così
Per giustificare delle scelte operazione qualche volta utile qualche volta carina spesso perdente spesso perdente
Perché sì io posso utilizzare idee ma non le persone e in questo caso invece c'era un utilizzo banale qualche volta delle persone
Questa situazione però è una situazione come dire eccezionale cioè lo dite voi abbia ragione Mussi ha fatto bene a contare tutti quelli intellettuale internazionali che collaboravano rinascita perché la non è la stessa storia qua degli intellettuali degli altri paesi
Forse potremmo dire perché noi siamo come come direbbe il il capo Massimo perché siamo un Paese normale però negli altri paesi intellettuale davano altri spazi altri luoghi non interrogavano di soltanto direttamente un partito avevano altri modi di rapportarsi alla politica e così facevano ma rimane aperto però il problema se questo PC abbia saputo utilizzare fino in fondo quelle competenze che gli erano intorno c'è credo che questa sia la critica reale
Allora per il discorso di Macaluso perché in parte non c'è dubbio io ricordo se posso qui fare uno dei pochi logica abitualmente faccio ricordo un bellissimo discorso di Antonio Giolitti a un congresso al congresso del PDS se non mi sbaglio a Roma
Dove Giolitti riferito un compagno diceva che Giolitti lasciava il Partito Comunista andava dei socialisti perché voleva governare
Dico bene ricordo bene e credo che questo passaggio sia cruciale cioè una parte ritenuta di questo Paese voleva governare il cambiamento è una buona parte del PC non vuole va fatto governare il cambiamento voleva mantenersi come era puro e duro per usare termini francesi e quindi si scontra
Sì però c'è una parte consistente dei comunisti che si rifiutava di pensare di governare il Paese relazionale come si fa a governare un Paese di questo genere e allora a questo punto entra entra il discorso di quali tipi di intellettuali Aiello doveva differenziare per dieci quali hanno aiutato una trasformazione
Positiva del PC nel senso di un grande partito di sinistra chiamiamolo come vogliamo riformista Savarese e quali invece hanno ostacolato deliberatamente questo cambiamento in parte perché non ci chiedevano in parte perché look Ravano
Con questo ostacolo una posizione all'interno del del partito c'ho letto il libro è utilissimo e buona parte rispose che che vengono fatti non potrebbero essere fatti senza riferimento a libro sarebbero anche fatti molto meglio con riferimento al libro ma credo che dovrebbe riuscire a darci maggiormente il senso di questo che per pare che è stato anche un dramma perché il non sentirsi ascoltati sapere di avere una risposta positiva
Trovare che sia utilizzati banalmente strumentalmente per parecchi intere tua nessun dramma come per parecchi politici è stato un errore drammatico inutilizzato al meglio intellettuali in moltissimi interpretare che erano intorno al pc
E aggiunto a futura memoria in molti intellettuali che continuano a interagire con il PDS con scarsissimo ascolto
Grazie a Pasquino anche per la sintesi Sandro Roncaglia
Io volevo riprendere quell'osservazione di Giolitti sull'importanza dei temi economici nel dibattito dentro e intorno al pc e sul fatto che forse sono stati un po'sottovalutati nel libro di Aiello eppure importante tre episodi primo mille novecentosessanta esce un libretto di centoventi pagine di un intellettuale che è stato il vicino al Pci fin da prima della sua nascita Piero Sraffa
Per questo libretto apre un dibattito che abbastanza ampio importante sul tema della teoria del valore lavoro
Quel dibattito possiamo dire che si conclude circa vent'anni dopo con la pubblicazione di un libro di Steve mamma da parte degli Editori Riuniti
In cui si mostra che in conseguenza dell'analisi di Sraffa dobbiamo abbandonare la teoria del valore lavoro
Con lei dobbiamo abbandonare la dimostrazione marziana dello sfruttamento la caduta tendenziale del saggio del profitto e quindi l'idea di rivoluzione se vogliamo almeno una delle basse che Marx proponeva previde rivoluzione
Intorno a questo tema il dibattito è stato grosso e credo che abbia portato a un graduale cambiamento di posizioni da posizioni più ortodosse diciamo così a posizioni più aperte
Secondo esempio un libro che è uscito con la casa editrice Laterza il Saggio sulle classi sociali di silos che apre una discussione anche questa molto importante molto corposa
In cui si critica l'idea del bipolarismo delle classi sociali cioè capitalisti contro proletari e si mostra che questa dicotomia che ancora all'epoca informava le scelte politiche del Partito operaio era ad abbandonare e anche in quel caso c'è stato un dibattito molto importante
Terzo episodio
Posso richiamare di nuovo un libro di Sylos sindacati inflazione o un altro libretto del gruppo degli economisti di Mondoperaio sempre uscito da Laterza prospettive dell'economia italiana
E il dibattito sulla strategia della concertazione tra sindacati
Potere politico diciamo un modo di fare politica economica che all'epoca dal PC dell'epoca veniva bollato come
Totalmente sbagliato e che si è fatto strada molto gradualmente ricordiamo gli scontri molto astri all'epoca del referendum sulla scala mobile
Ricordiamo anche che poi le posizioni sono gradualmente cambiate fino arrivare alla piena accettazione del patto sociale come proposto dai governi Amato e Ciampi
Ora al di là del fatto che questi dibattiti hanno interamente segnato il cammino del Partito comunista
Io ne trarre il non una tesi ma una modesta ipotesi perché certo tre casi non bastano in tutti e tre questi casi si nota una cosa
Cioè che gli economisti o gli intellettuali
Più vicini più interni al pc operano nel senso della conservazione operano nel senso di combattere e frenare le nuove idee che si affacciano
Mentre le nuove idee vengono oddio nel caso di Sraffa non possiamo certo dire da fuori del PC ma vengono sostenute contro gli economisti diciamo del partito gli economisti ufficiali del partito la linea ufficiale del partito da economisti che si rapportano in modo positivo o qualche volta anche molto critico al Partito Comunista questo è possibile che sia vero per tutti i partiti cioè che gli intellettuali hanno un ruolo tanto più importante quanto più sono slegati dal rispetto di un'ortodossia che viene decisa su basi politiche e non sulla base dell'analisi specifica del campo di cui si discute
Ma è possibile che sia un problema più forte per un partito a ideologia forte come possiamo dire
Sia stata il partito comunista forse è stato un problema minore per i partiti a ideologia debole
Possiamo sperare che diciamo il cambiamento che si è verificato eviti il riproporsi di questi problemi forse presentando né di altri
Cioè che in fondo se pensiamo all'esito di questi dibattiti l'aver cercato di resistere alle nuove idee e la vera coperto la sconfitta di cui non si parla mai
Ha portato al no teoria del valore lavoro bipolarismo delle classi sociali
Non Civita di una politica economica della concertazione sindacati eccetera ha portato in tutti i casi al non avere delle proposte impositivo
Grazie a Roncalli qualche avrebbe riflette Napoleone Colajanni
Ma
Io credo che ci ma anche nell'analisi di Ajello la valutazione di un intellettuale che l intellettuale collettivo dal partito comunista
Perché c'è stato dentro il Partito comunista un orientamento della base chiamiamolo così
Largamente diffuso largamente sentito con cui Sempre nella storia del partito il gruppo detergente ho dovuto fare i conti
Perché ha avuto nella elaborazione della politica delle iniziativa della cultura del partito com'era ufficialmente ufficialmente definita avuto a me sembra un pesce superiore a quanto non si possa
Perché l'Inter l'attuale hanno usò la parola veri di Aiello
Schifo per il riformismo
Ma perché in tutta la storia dal movimento operaio italiano da cui sono nate le esigenze di cambiamento dalla società il taccuino è stato sempre minoritaria
Non ha mai rappresentato una parte dominante della della dell'esperienza del movimento operaio fin dal tempo e dal partito socialista dentro il Partito Comunista non rientra amento era questo
La contraddizione e gli alti e i bassi delle sinusoidi ma escono da questi contrasti da questa abbia questa contraddizione che è del tutto oggettiva
Fa un gruppo dirigente che elabora una politica non credo che dettasse nessuna agenda ma elaborava una politica e una proposta politica
Che doveva fare in ogni momento i conti e con questo ma cinquantasei come lo vogliamo spiegare Cassano con questo annotazione quanti dicono non si poteva fare altrimenti in un certo senso perché perché conosceva la vita e la storia dal partito comunista
Sa quale fossero le opinioni dei sentimenti del compagno deve alla base de diede di una larga parte del lavoratore in quel momento
Quindi crede questo ha pagato per questo il Partito Comunista certamente appagati
Perché poi ambiziosa che andava cambiando
La struttura sociale del Paese le il libro il libro dei silos vale la la la formazione dei nuovi ceti e la la formazione di di nuove poteri economici
Questa posizione tradizionale di contrapposizione è andata perdendo non ha già presentato più nemmeno una forza e qui quindi Lesmo tournée successive
Sono certamente ancora più profondo del quella del cinquantasei
Esse vanno sempre più spostando verso quella sorta di affievolimento del pubblico di cui si è anche parlato
Perché l'eco mi pare che questa cosa a un rilievo a cui dobbiamo attribuita molta importanza molta importanza
Perché io essendo un inventano storicista e anche probabilmente banale
Credo credo che il e
Se dobbiamo discutere del soggetto di oggi
Dobbiamo capire da dove nascesse ci
Quale parte di questa eredità s'è portato appresso il soggetto di ora
E il meno il soggetto che da quella dalla costola venuto fuori
Questa tradizione a me pare che si possa dire questa tradizione
Gli intellettuale gli intellettuali dentro il partito è fuori dal partito
Non lo hanno combattuto
Non l'hanno combattuto una battaglia dentro il partito sul riformismo
Temi Torday farla Giorgio Amendola
E la vedete anche rimase isolato all'interno del partito fino al fino alla conclusione fino alla conclusione finale
Gaffe
Mentre rimaneva in venti
Sì sì sì sì sì senza dubbio per questo matricola da questo
Questo non ricordo
Tipico è l'atteggiamento durante il periodo dalla solidarietà
Il percorso l'atteggiamento dalla base del della base del partito accettò la direttiva politica accetto alla direttiva politica io dubito causalità potesse essere un programma di governo poteva essere c'era una prospettiva politica dubito che potete ma il dato del fondo
Che la base del partito non accettò per nulla l'austerità
Ripetendo giaculatorie bocca del di quel sottile parlava mentre entusiasticamente aderiamo al secondo ha svolto
Il testo poi discendono anche le spiegazioni viene detta in cui dobbiamo con cui dobbiamo fare i conti il soggetto pie
Il soggetto è ancora questo con questa storia con questa storia
Se non si metta la mano e appunto in questo in questo e probabilmente alla storia destinata a durare ancora a lungo e gli atti continueranno a essere ancora lunghi lenti
Allora direi che c'abbiamo la conclusione il dibattito abbiamo ancora un po'di tempo non molto e qualche intervento io dichiaro chiuso l'iscrizione altro arbitrato no no no no dichiaro chiusa l'iscrizione hotel futuri con tutti quei anche se la parola parlerà iscrizione difensore arbitrariamente dico indipendentemente chiederà si chiude iscrizione qui a chiedere anche chi interviene non è un obbligo perché bisogna dare facoltà tutti parlare il tre dieci minuti ma compiacere una preghiera di fare più sui cinque che sui dieci
Dare la parola a Umberto Ranieri
Sì grazie
Io ho ricavato dalla lettura del libro di Aiello
Un indizio ma la conferma di una di un esigenza cioè quella di riflettere sulle responsabilità
Ma sulle responsabilità del e gli intellettuali di sinistra degli intellettuali comunisti italiani
Per il ritardo
I contorcimenti
Con cui la sinistra italiana e giunta alla propria autoriforma
è giunta da da assumere a darsi un carattere un profilo è un profilo di governo e questo mi sembra il punto di fondo insomma
Dopo la sinistra italiana
A a via c'è stato una distanza tra la cultura politica della sinistra italiana
E l'esperienza pratica e teorica dei delle sinistre di altri grandi paesi d'Europa questo è un dato della realtà
Mi sembra il punto centrale
Tutto ciò
Non è stato ininfluente per quanto riguarda le sorti del Paese cioè non è stato una storia una disputa interno ad un mondo ininfluente
Sulla vicenda politica sociale italiana
Il prezzo di questo ritardo è stato pagato dall'Italia dal nostro Paese
Che non ha potuto contare su una esperienza di modernizzazione analoga a quella guidata in Europa dalle grandi socialdemocrazie
Allora la domanda e perché è andata così
Di chi è stata la responsabilità io credo che la responsabilità sia da sia dei gruppi dirigenti politici della sinistra
Però
Ho maturato la convinzione che gli intellettuali della sinistra non abbiano aiutato la maturazione
L'evoluzione del profilo culturale e politico della sinistra italiana
Poi insomma
Molto spesso i gruppi dirigenti politici sono stati per alcuni aspetti anche più avanzati
Hanno invece io ricostruendo e leggendo il libro di Aiello si ha la conferma che invece un elemento di freno spesso sono state le forze intellettuali
Perché si è pagato un prezzo del nostro Paese
Perché mentre in Italia intellettuali comunisti si dedicavano a ricercare ogni appiglio possibile per feconde distinzioni
Della sinistra italiana da dalla banale socialdemocrazia il Paese ha perduto il treno della modernizzazione e questa è la verità
Ritardo di buttarla writing insomma
La sinistra in Europa è stata tra gli anni quaranta e sessanta e settanta l'artefice di una colossale trasformazione dell'economia dell'assetto sociale
Nella storia del nostro continente questo è stato
Ne un circolo virtuoso senza precedenti
Alti tassi di sviluppo pieno occupazione bassa inflazione
In condizioni di stabilità inedite nella storia europea in italiano nonché l'Italia non abbia conosciuta anche se una profonda trasformazione
E tuttavia non è stata senza conseguenze il fatto che questa trasformazione sia stata guidata da una formazione
Non da una formazione socialista riformista ma dalla Democrazia cristiana
I caratteri delle del dello sviluppo italiano portano il segno del lungo dominio di una formazione di una formazione
Politica ora pressione che la sinistra italiana sia rimasta estranea
Anche le letture della sinistra italiana e le letture che ne abbiamo fatto il ritardo con cui abbiamo scoperti otto letture essenziali
A quella tradizione nella diciamo che
Kebab non dico da da dal da Bernstein ma dal gradualismo britannico all'incontro con il liberalismo Iberia regia di Keynes negli anni Trenta l'esperienza scandinava
Tutto un complesso di straordinaria esperienza del tutto lontane che sono poi all'origine dello stato sociale dell'impresa vincente della riforma del capitalismo
Io penso quindi che su questo sul queste responsabilità bisognerebbe riflettere e credo che la sinistra italiana sia stata preda di una sorta di presuntuosa autosufficienze
Alcune pagine esemplari di Gramsci non potevano bastare a riempire un vuoto culturale e teorico cui si deve la fragilità della della sinistra italiana
Certo io sono convinto come Pirani che la svalutazione del riformismo nella cultura e la sinistra italiana ha radici antiche
La riflessione sui italiana sul riformismo ha avuto un carattere locale in un non si è non sia in alcun modo tenuto conto degli straordinari dilemmi e delle esperienze che movimenti riformisti si ponevano in altre parti l'Europa che non bastava un'intuizione di Gramsci per fondare un rapporto con il dibattito europeo sul revisionismo sulla riforma
Del capitalismo Gramsci fu essenziale nella critica al marxismo
Dopo ematico ma non non non poteva portarci fuori da un certo da un certo quattro per esempio una lettura che
Credo che l'unico che si distacca dalla ideologia anche i riformisti che ha che ha toccato anche il Partito Socialista Italiano nei suoi anni
Lontani è stato soltanto l'altra vicende e e la cultura l'intellettualità italiana non ha ancora pagato il suo debito storico per esempio verso Rosselli
Socialismo liberale fa libro più moderno meno provinciale scritto da un antifascista Italia
Nella prima metà del sei se gli intellettuali di sinistra avessero spesso in un passato qualche pagina in meno
Sulla metamorfosi del valore qualche ora in più sui libri come socialismo liberale i presupposti di Bercy la nostra recente professione di fede riformista sarebbe certamente più robusta e più culturalmente attrezzato io concludo voglio ricordare soltanto il libro di Aiello a questo si indebita molte pagine
La partecipazione degli intellettuali comunisti al dibattito nella settantasette settantotto
La provocazione di di di Bobbio su libertà all'egemonia il pluralismo
Fu un esempio un documento esemplare degli scolastici ismi dei riflessi condizionati postazione difensiva preoccupata di di di di difendere le ragioni di una lineare continuità retorica di una difesa di schemi improponibili questo perciò noi poi non riuscimmo a reggere a una sfida che venne anche da un altro settore della sinistra sviluppi
Che poi faticosamente abbiamo tutta la vicenda che abbiamo conosciuto successi anche questo ritardo generare una riflessione critica degli intellettuali italiani comunisti comma
Scusa critica perché ce ne da fare
Grazie ai miei prima di dare la parola Antonio Ruberti volevo dire apparsa risarcimento di quelli che non sono non hanno potuto chiede di parlare che poi noi continuiamo di fronte all'uno uno ma vari risotti
Questa discussione quindi diciamo c'è un risarcimento almeno parziale del Palazzo
No no no sono risotti
Antonio Ruberti e poi vorrei chiedere di parlare già di Berlinguer mi sembra che ci sia un tema ricorrente molto interessante che questo dei limiti culturali e di una certa cultura come ha circolato ma circolate del ruolo che l'impresa non svolto io
Sembra nome molto brevemente perché penso che ormai siamo alla fine
Ma
Io devo dire che cercherò di contribuire a questo dibattito
Considerando in questo rapporto tra intellettuali e politica un po'più la cultura e meno la politica
Perché mi sembra che sia un aspetto importante mi collego un po'agli interventi che hanno posto questo problema quello di pirati in parte quello di Roncaglia
I tram fa
C'è
Stimolato dagli stessi da alcune considerazioni che fa ai esito del suo libero
Molto interessante
Io ho voluto prendersi tutta la definizione di intellettuale che l'unità perché mi sembra che da questo bisogna partire per capire un aspetto della di questo di ciò che sta stiamo discutendo
Noi lo definisce del primo volume e credo che poi lo utilizzino il secondo di fatto autori di romanzi film
Opere teatrali musiche critiche teste e di letteratura filosofi storici e in misura decrescente sempre minore sociologi antropologi linguisti cultori di scienze esatte non sono io e no no è quello che il precedente nell'America anni auguri ai tardi anni colorare guarda questo elettorale questo vorrei partire si leggo voleva questo vorrei partire eliminare queste l'analisi sì ed intellettuale io personalmente il grande rinascita di quattro quinti delle analisi rinasce sono dedicate a questo negare questo è un punto però è un successivamente si allargò l'arco
Intellettuali dai cattedratici ai cantautori visse però io vorrei fermarmi proprio su questo punto perché mi sembra un punto importante questo nella Rocca feroce
Sì tesoreria compare la parola economista mai no
Ecco allora questo è un mondo a importare ora io mi riferisco Bova la classificazione degli intellettuali che fa per esempio pena ascese cadute degli intellettuali Worsley benissimo sociologo tedesco il quale divide gli intellettuali in due categorie intellettuali dolenti la classe dolente quelli delle scienze umane e la classe degli uomini tranquilli la coscienza tranquilla che sono scientifici e tecnici
Perché in realtà dobbiamo dire che coloro che si occupano di scienze e tecnologie in generale hanno rimosso
Storicamente il loro impegno nel sul piano normativo basta pensare alla morale provvisoria di Cartesio basta pensare che nelle accademie non consideravano questi problemi anche se questa coscienza tranquilla
Si è incrinata con la seconda guerra mondiale
Per la questione della bomba atomica se incrinato il bel legge ieri a Genetica e così via di seguito mentre gli altri sono gli intellettuali generalmente più vicini al potere la prima domanda che viene fuori ne viene fuori implicitamente tempo stendo secondo me con la cultura del nostro Paese
E per il rapporto tra intellettuali e politiche
Perché è rimasta questa polarizzazione della cultura sul lato umanistico di scienze umane dell'esito dell'arte
Cioè perché nel nostro Paese e che avviene in vari paesi
Del del medico diciamo del sud d'Europa
è rimasta una polarizzazione culturale che è importante
Che decide in effetti anche del tipo di rapporto e secondo lei come è stato ricordato questo ha pensato e ha pensato e si vede dal primo al secondo volume
Le larve e ai due periodi storici perché Mammano ed è stato giustamente detto ed io condivido che c'è stata nulla specializzazione crescente del dei saperi delle competenze è stato ripetuto se è stata una dispersione del rapporto e anche l'incapacità di tener conto delle modifiche che ci sono da società quindi è un vero problema è questo implicitamente questo rapporto è stato un rapporto polarizzato
Un apporto polesani che ha avuto una sua incidenza la seconda cosa riguarda l'oggetto di questo rapporto anche qui partirò da Aiello Aiello in voi dell'introduzione a questo volume dice molto chiaramente io mi occuperò
Con grande onestà intellettuale diciamo che
Meno permanente più più diciamo appariscente le riviste negli spettatori l'arte la stampa non mi occuperò di quello che riguarda l'influsso più permanente e l'unicità alla scuola calici eccetera questo è un altro problema
Cioè
Voglio dire quando si parla dei rapporti tra gli intellettuali e una forza politica si deve parlare anche di che influenza
Ha avuto questo rapporto intellettuale sulle strutture formative in cui si consolida la cultura di un Paese esibito all'identità di un Paese quarto abbiamo di riconoscere che questi intellettuali che hanno mantenuto questo rapporto non dico tutti ma l'attenzione che hanno dato al problema per esempio
Di una minore polarizzazione della formazione culturale per cui la formazione scientifica abitua alla critica al dubbio abituato a fare i conti con i dati scientifici abito cioè anche a un certo tipo di modernità della cultura
Oppure che abitua anche a fare i conti con una società riformista complessa graduale eccetera questo è un problema che deve essere considerato cioè credo estivo lì i due contributi alla discussione sono questi uno quando si parla di intellettuali bisogna un po'verificare bene
Perché il tipo di rapporto è stato tra l'altro si continua a dire qui ripetute ritornato molte volte la discussione l'alta cultura la cultura alta che implicitamente presuppone una certa concezione della cultura
Che è quella che è un po'ha dominato la cultura di questo Paese
E la seconda e quella di
Parlare dell'influenza che gli intellettuali hanno in questo rapporto e che non può essere di influenza solo in rapporto alla decisione politica a breve termine ma anche in rapporto a un'influenza pur radicale
Nel struttura culturale del Paese e questi sono i due i due elementi che io volevo mettere in evidenza
Giovanni Berlinguer
Io temo innanzitutto deve essere l'ultimo o il penultimo ostacolo tra voi e il riso
Ecco quindi ritrovo un poliziotto irrisi il risiko quindi lei mi sento un po'imbarazzato ma vorrei tentare dei piccola risposta di esprimere un'impressione
Sul quesito che ci ha posto il nostro padrone di casa all'inizio
Cioè se l'intellettualità però meno contatto grandi decisioni politiche del Partito comunista
La mia impressione
E che abbiano contato post
Che queste decisioni soprattutto nei momenti chiave
Siano state prese più in base alla storia la tradizione
E rapporti internazionali che hanno pesato su tutti anche se ci si poteva svincolare maggiormente
Da tempo
Oppure alle decisioni prese da quelli che
Si definivano prima rivoluzionari di professione può e apparati comunque politici
In senso stretto tra cui c'erano anche degli intellettuali che però spesso si spogliavano di questa qualità nel momento in cui assumevano
Questa funzione
Non so se questa impressione si esatta ma io lo lo percepita nel lungo periodo ma Monopoli parlare di questo lungo periodo perché l'autobiografia lo scopo del Libano nella suscitare Autobiography simili ma quello di anche suscitare riflessioni insomma anche questa
Io vorrei dire qualcosa sul libro anch'affascinante e ho letto con grandissima passione però mi mi è sembrato dare un taglio
Più di rapporti
Che non di contenuti
Nel senso che
Si parla degli intellettuali come appendice tormento
Eccetera eccetera rispetto al partito ma si parla meno
O almeno difficile nella grande ricchezza di cronache
Che viene libro
Delineare
Quel che è accaduto nel campo della cultura
Delle idee
E quanto intellettuali abbiano meno contribuito ad arricchire o impoverire va a deviare
Ecco questa cultura
Giolitti ha fatto un esempio
Silvio Nardi non eccitato di nel libro
C'è un Leone Giovanni un leone de Castris un Leonetti poi un leopardi che però non c'entro nulla ecco ma non c'è il nome di Leonetti
Leonetti
Al tema Nardi rione si Gerrard sì
Il nome di Basaglia
C'è soltanto in quanto firmatario due appelli io faccio solo questi due nomi e campi estremamente diverse ora Leonardi a alta ha avuto nel nel momento in cui il partito che la CGIL erano in enorme difficoltà perché non avevano capito quel che succedeva nelle fabbriche e non è poco per un partito opera
La forza di sviscerato il problema di delineare un orientamento politico che poi diventato motivo di grandi lotte sociali ed una ripresa
Del sindacato del partito nelle fabbriche passando è aperto un mondo come hanno cercato di fare altri innovatori
In Svezia in Inghilterra perché non tutto
Quel che è venuto fuori è buono e sono falliti e se ha aperto questo mondo che non è solo quello dei malati di mente ma con l'uso degli umili de desiderati dei dimenticati eccetera eccetera è stato fondatamente perché il Partito Comunista e altri lo hanno appoggiato
Questo ha influito certamente sul sugli sviluppi della storia italiana e anche sul rapporto generale tra Partito Comunista intellettuale
è vero che i comunisti hanno avuto molti difetti è tuttora
Per turno però io francamente debbo dire
Dovere di di sincerità
Che tra i due difetti
Che Nello Ajello nelle nell'introduzione ritiene difetti genetici
Dei comunisti ex comunisti para comunisti eccetera eccetera la Fremen fra illiberale
E il deficit di umiltà
Può darsi che il primo per mandiamolo impressione che il secondo sia sostituito da un difetto opposto
Certo anche quello
E chiedo scusa all'interlocutore perché non c'è niente di personale verso nessuno in questo insomma ecco verso nessuno in questo io vorrei anche questa forse eccessiva presunzione
Non vi rispondono a dire un'opinione sulla domanda che ha fatto il Genoa Scanzano in un'interruzione chi chi perché mi sembra che che lì pensi che
Il fatto che non esista un partito che pretenda di fare una politica culturale la polizia che lo verso l'intellettuale sia un vantaggio certamente questa politica non deve ripercorrere il cammino passato con tutti i difetti che abbiamo visto sentito e vissuto di Cristiano anche per coloro che ci sono stati dentro corresponsabili questo non può essere dimenticato
Però io vedo invece con una certa preoccupazione
Il fatto che non il rapporto di con gli intellettuali
Ma il tema del valore dell'intellettualità diffusa
Della cultura della storia dell'identità nazionale del nostro patrimonio artistico e non solo artistico eccetera eccetera non sia all'ordine del giorno
Non sia nell'agenda
Non sia nell'agenda
Del PDS con la forza necessaria
E soprattutto non sia nell'agenda dell'Italia se non in alcune politiche governative che stanno dando qualche risultato ma che sono insufficienti a cambiare l'orientamento dell'opinione pubblica su questi temi
Visto
Il grande valore non solo economico ma anche economico del capitale intellettuale di un Paese
E forse su questo terreno un contributo dell'intellettuale sarebbe molto più
Importante e utile di quanto lo è stato in altre circostanze io poi francamente siccome mi sono occupato per un certo periodo di Entomologia
Ho studiato dall'otto al tassonomia zoologica ecco sono sempre molto scettico nei confronti di un classificazione tassonomica dell'intellettuale ecco e quindi giudizi perentori nei loro confronti che sarebbero poi anche nei confronti di se stessi
Grazie signor proprio l'ultimissima battuta Alberto Asor Rosa
Bisogna essere un F
Io
Io poi
Scusate
Io rispetto la la scelta di Alberto solo perché ha scritto già però non accetterei mai
Posizione analoga fabbricati dalla da parte di Claudia Mancina dopo Sabaudia mangiare dieci mila salvezza
E io sarò velocissimo perché Fini caricate di una responsabilità troppo grande e quindi sarò anche schematica chiedo scusa soprattutto all'autore del libro
Dunque anzitutto io vorrei dire rispetta la domanda che adesso riprendeva Giovanni se di gli intellettuali abbiano pesato sulle scelte politiche del del PC io penso anch'io che non abbiano pesato molto ma mi chiedo per quale ragione
Gli intellettuali in quanto intellettuali
Debbano esercitare laddove avrebbero dovuto debba esercitare un ruolo nelle scelte politiche francamente non vorrei dire il re è nudo ma ritengo che si esercita un ruolo nelle scelte politiche in quanto politici i politici militanti dirigenti l'intellettuale in quanto il ruolo dell'intellettuale anche rispetto al partito io credo che ci sia un che sia ancora valido un rapporto tra intellettuale partire quindi una politica verso gli intellettuali ma credo che il ruolo lo stia delle in riferimento alle decisioni politiche ma sia il riferimento alla discussione di cultura politica questo è il punto del rapporto tra pc e intellettuali
C'è stato un equivoco nel senso che appunto gli intellettuali hanno preteso e si sono stati in questo senso anche ingannati
Di partecipare il cioè gli si è fatto credere che partecipassero alle decisioni politiche questa era un equivoco che dipendeva dalla cultura dall'antica cultura politica del PCC e precisamente da quella identificazione tra verità rivoluzione
In termini più pratici dall'idea che la politica fosse appunto una traduzione pratica di conoscenze generali di teorie generali
Ora invece se la fila per la politica è un'altra cosa la politica è è un'attività di tipo pratico che certamente deve essere dialetticamente in un in rapporto con una cultura con delle culture
Allora mi pare che il problema sia questo cioè quale contributo agli intellettuali hanno dato alla discussione di cultura politica del PC
E però per me proprio messa in questi in questi termini allora e l'altro soggetto quello che viene in primo piano cioè quanto spazio il PC ha dato almeno da un certo punto in poi alla discussione di cultura politica
Allora si è detto prima il soggetto è morto non è morto il soggetto è morto ma è morto molto prima della fine del PC IPCA ha smesso di di consentire al di là adesso se queste di libertà o no ma chiaramente noi non c'era molta libertà fino a un certo punto Chazz bisognava si discuteva all'interno di coordinate teoriche sebbene insomma con alcune con alcune dialettiche interne però c'era una una discussione di cultura politica da un certo punto in poi non c'è stata più possiamo discutere la periodizzazione io ritengo che questo sia avvenuto esattamente nel momento più alto
Della dell'affermazione del PC e cioè nella metà degli anni Settanta
Esatta anch'essi lo stesso successo era un su chi era un successo bambino rispetto all'antica cultura politica del PC con lo stesso successo rendeva difficile proseguire una discussione
E ha portato prima insuccesso che appunto come è stato detto da molte parti ricordo soltanto i libri dei giovani di cui Aiello parlare diffusamente giustamente io credo
Un soggiorni un successo che troppo impreparato no il PC a gestirlo proprio culturalmente
E e poi subito dopo perché molto rapidamente su venne venne lo sconcerto il senso di sconfitta il senso di non saper bene che fare precedente al settantanove e precedente alla seconda svolta di Salerno
Quindi prima Successo a cui si era impreparati poi immediato senso di sconfitta successivo hanno prodotto un completo sbancamento del partito dell'attività culturale
Del partito naturalmente e questo non ha impedito che continuassero a esserci intellettuali che scrivevano sui giornali intellettuali che firmavano appelli intellettuali che comunque ruotavano intorno al partito
Ma precisamente all'interrotto quella che era la caratteristica della del del rapporto tra intellettuali PC e questa caratteristica era l'organizzazione culturale
L'organizzazione di un lavoro molto ampio molto molto diffuso capillare come si diceva un tempo che aveva nella forma e nelle forme passati aveva assunto anche dei caratteri se vogliamo
Vetro marxisti un po'da un po'totalitaria egemonici nel senso nel senso sbagliato della parola però poteva evolvere forse producendo delle cose senz'altro diversa ma comunque un rapporto valido
Io non notato nell'intervento di scusami avvio rapidamente l'ufficio nell'intervento di Giolitti un riferimento al saggio di Albertina vittoria sulle istituzioni e le organizzazioni culturali
Ecco quello era un richiamo molto pertinente la il rapporto tra il PC e gli intellettuali era organizzazione culturale non era soltanto un rapporto come dire di dibattito di di di di scambio di idee era un rapporto di organizzazione culturale e non è vero Alfredo scusami che non abbia avuto precedenti un precedente preciso c'era ed era il fascismo
Il fascismo ha goduto di un grande immeritatamente
Di un grandissimo organizzatore culturale che era Giovanni Gentile ed esattamente sull'organizzazione culturale di epoca fascista che rifletteva Gramsci quando sviluppava la sua teoria dell'intellettuale
E e della struttura materiale dell'ideologia e quindi i passaggi sono costruì i beni sono abbastanza abbastanza precisi
Tutto ciò e finito a un certo punto e e ed è stato io credo un grande danno non perché il PC avrebbe potuto continuare a essere quel centro di elaborazione culturale che è stato per i primi decenni questo ovviamente va da sé che non era possibile
Anche perché cambiavano anche gli intellettuali nel frattempo lo ha ricordato Tranfaglia lo hanno ricordato anche altri non erano più da un certo punto in poi in Italia si sono sviluppate figure di intellettuali che chiaramente rendevano molto più difficili non avrebbero reso possibile quel vecchio rapporto
Però si è abbandonata completamente le elabora
Simoni culturale questo è un peso gravissimo che c'è stato sugli ultimi anni del PC e che grava ancora sul PDS io credo che e noi abbiamo ancora oggi abbiamo avuto abbiamo avuto per tutti gli anni ottanta anche il ritardo rispetto il ritardo devo devo chiudere chiedo subito il ritardo rispetto alla
A ai sociali ottennero solo mi dichiaro sconfitto
Il ritardo rispetto all'elaborazione a quel poco in fondo di elaborazione socialista che però rispetta il nostro ritardo non era tanto poco che è dovuto anche a questo al fatto che non c'è stato un capacità di di elaborare
Di criticare la vecchia cultura politica e quindi di elaborare nuove culture nuove culture politiche
Concludo dicendo che io vorrei fare se se posso molto con con gratitudine anch'io perché questo libro gradisco contributo però vorrei fare un appunto a ad Aiello precisamente in questo senso la cultura politica e le l'evoluzione contraddittoria e spesso negativa della cultura politica del PC non non ha sufficiente attenzione dei libri
Le stesse questioni di cui lui pure tratta ampiamente per esempio il tema delle asperità perché la ferita ha avuto un impatto negativo tra gli intellettuali ha avuto un impatto negativo secondo me giustamente perché c'era dentro a una cultura politica che era contro antimoderna anticapitalistica questo ha dato anche una certa connotazione al compromesso storico il compromesso storico è fallito certamente per tante ragioni più tre niente politica ma anche perché rispondeva a una cultura politica che non si poneva seriamente nel tema del capitalismo dello sviluppo capitalistico nel tema delle istituzioni
E su questo veramente chiudo ma il tema delle istituzioni che è stato per prima per la sua assenza e poi per il suo ingresso è stato un tema fondamentale degli ultimi anni del PC e poi del passaggio al PDS
Anche questo mi dispiace è assente nel libero per esempio la ricostruzione dell'avvento di Occhetto che una ricostruzione per alcuni aspetti durava certamente molto efficace e molto bene la devo dire
Ignora totalmente la famosa relazione al Comitato centrale del novembre tanta se che quello che è veramente l'atto di nascita del PdL del posso dire anti storicamente del PDS ed è quello che ha salvato peraltro la possibilità
Con la fine del PC di costruire qualcosa di nuovo e di svolgete oggi il ruolo che il PDS svolge cioè l'uscire da una cultura politica che non riusciva a porsi in modo moderno le questioni delle istituzioni quindi la questione di un nuovo sistema politico la questione dell'alternanza e invece entrare a pieno titolo in queste
In questo campo tenace
Grazie ultimo iscritto a parlare il più volte citato Paolo Sylos Labini ma non per questo non succede non lo dice il taglio
Dieci parlerò tre minuti o quattro del rettificare una cosa che ha detto amico Alessandro Roncaglia
Cioè dovrei esatto dire che nel partito comunista quando pubblica il cui libro quelli tipi di Laterza le classi sociali non ci fu
Rispondenza forse Mussi era già rinascita quando fu invitato London Luís perché non era direttore
A a dire attenzione adesso dove apriamo il dibattito e poi fra qualche numero quando sarà concluso certamente dobbiamo concluderlo
Lei scriverà la conclusione queste successi mi pare ci furono otto o nove articoli ecco
è vero però che non è penetrato nel discorso generale è rimasto vuoto
In una diciamo così élite di intellettuali questo era fu una tappa in itinerario che prima eravamo cui è diventato più preciso di mi dica a Max perché il difetto di Marx è che è un peu personaggio geniale purtroppo se fosse stato più spesso
Sarebbe stato meglio per tutti quindi bisogna studiarlo quello che non va il suo progetto rivoluzionario quello che rompa è la forzatura anche dal punto di vista scientifico di certe tesi e bisogna criticarlo ma bisogna conoscerlo e allora quindi va la mia critica non dal libro livello Aiello
Ma a molti intellettuali i quali tra l'altro in Italia hai dovuto quasi sempre più protezione per la filosofia in senso lato o per la politica in senso lato molto poco per l'economia anche Togliatti di economia da quello che ho capito capiva pochissimo
Poco poco poco poco troppo poco perché si rifaceva Marx che senza l'economia Marx non ci sarebbe stato Max quattro quinti di economia e un quinto di cultura generale che era mostruosa
Ecco e invece i i successori o se non hanno letto l'ex o hanno letto palinsesto
E comunque l'economia prima è stato trascurato
Anche perché Renza i preziosi capaci di discuterlo e discuterlo criticamente non per distruggerlo o per valorizzarlo io come rivoluzionari lo considero una catastrofe per l'umanità
Se non lasci verrà tanto di guadagnato
Ma una volta che nasce
E una volta che ha scritto cose geniali alcune delle quali sbagliate risale al siamo bisogna andare alle radici perché le radici stava ancora lì e e le le chiese e la storia immediata quelli purtroppo ancora con condizioni allora la mia il mio appello
Al PDS che le prenda sede DC comprendere decine riformismo quale riformismo non esiste perché varia da paese a paese mentre comma c'aveva l'ambizione della universalità per cui anche i paesi del terzo mondo li cambiavamo del ridicolo la lotta di classe in Kenya è la volta di tribù o altro che di classe grazie non di di lotta di classe i lavoratori dipendenti in Africa sono spesso dieci quindici per cento del totale e senza lavoratori dipendenti quale lotta di classe insomma mostruose aberrazione a
Il problema è quello del riformismo è quello che ogni Paese cioè il su e allora che bisogna guardarli dovuti bene guardare l'Inghilterra la Francia la Germania la Spagna ecco e anche in Italia dove riformismo anche come è stato detto al Partito Comunista crescere il migliorista nordico Poldi migliorista è un modo un po'scherzoso sì potente di dire riformiste come per dire gente di serie b ecco invece no non è vero ecco l'idea è di serie B quella che ci ha degli schemi fissi e non li abbandona neanche con le cannonate no cioè gli entra a fare due esempi
Straordinari solo Cossutta e le Bertino magnifici Dolly rifai ragioni dietro a fare quelli che li colpiscono So che il fax
Ecco il fax è stato nel doppio ruolo politico di prim'ordine
Allora grazie signor credo che la nell'Aiello ha un compito titanico uomo cioè quello di rispondere tutti gli interventi tutte le osservazioni sono state fatte finora in
Prima di quarantacinque secondi guarderò bene dall'esplodere a tutti gli interventi non perché non abbiano interessato ovviamente ma perché c'è il risotto e poi perché non non è bon
E poi non con buona abitudine fare una contro l'esenzione dal proprio ricorso
Cominciavano la missione ebbero gli ho parlato poco di economia nel libro per mia scarsa competenza
Che in materia perché le forze sono poiché la vita è breve perché
Troppo tradizionalmente c'è aveva Consip era presso intellettuali soprattutto quelli dell'aria umanistica
Basta leggere vent'anni di pubblicistica comunista per rendersi conto
Non è che questa cosa io l'approvassimo tant'è vero che nel primo libro
Io ho dedicato moltissime pagine alla Sordi dato il Partito Comunista riguarda la sociologia con una lunga lunga citazione Ernesto De Martino le polemiche che faceva il Partito comunista
Alla sua sordità nei riguardi dell'industria lirismo anche nelle sue manifestazioni italiane cioè Olivetti per esempio che era diventato il era diventato un bersaglio da parte del Partito comunista cioè e nel secondo libro parlo della sordità del del PC nei riguardi della degli strumenti di comunicazioni di massa più moderni questa innegabile insomma quindi da questo punto di vista certamente io non sono
O un economista non so neanche uno scienziato quindi effettivamente la laguna Basaglia e visibile
E se avrò la forza l'opportunità
Tratterò questo argomento
Giovanni Berlinguer mi ha mi ha detto che gli avevo parlato la veemenza illiberale del deficit di omertà certamente ho parlato anche del contrario degli eccessi di zero
Perché un partito come il PDS che ancora informazioni soffre di tutti questi tre limiti gli eccessi di zelo io li citavo in questo modo
Dicendo che saltando precipitosamente in groppa alla linea liberaldemocrazia cadono a volte dall'altro lato del cavallo senza perderne frusta me Speroni e e mi riferivo a certe cose che ho letto anche di personaggi consolari del PC non so quando io Sergio Violante che parla tanto bene dei ragazzi di Salò Hope pure attribuisce a Scalfari il fatto che la diversità comunista senza senza riconoscere che Berlinguer è stato Berlinguer Enrico è stato il fondatore di questa cosa
Oppure si lamenta perché si parla di Berlinguer come di un italiano anomalo mentre lui vorrebbe che si parlasse di un grande italiano uno si ricorda che Berlinguer riteneva
Che ibridi comunisti fossero i soliti italiani che facesse che facesse una politica Polita in opposizione a tutti gli altri partiti quindi questo est est estraniarsi dalla dalle abitudini politiche italiane non è addebitabile a una frangia azionisti Ca'ma
Trova la sua origine nel Partito comunista queste sono disposti talmente antiche non volti non è possibile fare adesso
E quindi la scarsa importanza dei temi economici nel mio libro è visibile non ho parlato di Pietro Piero Sraffa certamente ho parlato di Sylos Labini non in quanto autore del Saggio sulle classi sociali ma e ne ho parlato
In quanto componente di quella di quell'ambiente socialisti
Che nei primi anni Sessanta dettava le vie della programmazione e nei riguardi dei quali il Partito comunista è stato abbastanza sordo ho parlato di economia abbastanza spesso quando parlavo di Amendola
Tutto alla polemica che Amendola faceva all'interno del partito comunista però ma magari velata magari e cristologica come avveniva allora
Era una polemica anche che si basava su temi economici ma riconosco effettivamente questa
Questa la quello nel mio libro
Non ho detto come Ruberti
Amichevolmente mi rimproverava io non mi interesserò dalla parte più stabili e meno appariscente della italiani io dicevo che il PC dell'egemonia del PG era più debole su questa parte
Cioè sulla scuola secondaria per esempio dove la Democrazia cristiana era molto più forte e questo mi sono limitato a dire
Non ho considerato il il il PC un corpo coi Bellinzona
Come diceva Pasquino e no no no considerato ed ho mi sono soffermato sugli intellettuali non ideologici aderiva al pc non ho mai detto che tutti gli intellettuali erano marxisti anzi il contrario all'introduzione faccio un caso specifico de Mauro il quale è stato comunista non è stato mai marxista e rivendica questo suo non essere stato marxista e quindi non si è non si è parlato del PC tutto d'un pezzo ma mi pare che il libro sia una se quella infinita di litigi all'interno del partito comunista quindi non da questo punto di vista non posso
Riconoscere questa mia laguna cos'è riconosciuta qualità
Non ho parlato male non ho parlato di moltissimi intellettuali che hanno aiutato il Partito Comunista modernizzando sì questo può darsi ma tutto quel tutte le pagine che ho dedicato al Partito Socialista
Alla azione culturale del partito socialista né negli H a partire dai primi a partire dai primi anni Sessanta appaganti successivamente
Durante il primo periodo di Craxi che poi finito male ma insomma c'è stato un'elaborazione da parte del Partito dal Partito Socialista alla quale il Partito comunista è stato abbastanza
Sotto naturalmente si trattava di una sordità bilaterale perché c'est il dramma della Società italiana dei tardi anni settanta è stata va rivisto come addebitabile per cinquanta per cento
Da una parte il cinquanta per cento dall'altra in sostanza questo mi ricollego a quello che diceva Mussi scusate la la rapidità
La in primo luogo non è stata una divagazione quella di Giolitti quando ha accennato al rapporto tra il presidente intellettuali tutt'altro che una divagazione da chi è stato a lungo periodo Ururi un periodo di due tre quattro anni in cui
L'intellettualità italiana sembrava riconoscersi nelle nelle PSI e i comunisti erano
In qualche modo alla retroguardia dopodiché si di confuso tutto
Perché a Mussi il primo libro gli è sembrata più aspro del secondo
Il mio vi sono abbia a ecco perché ammette a me sembrerebbe sembrerebbe più più aspro il secondo perché il secondo è stato il riconoscimento di un fallimento tutto sommato mentre il primo era un un un e così
Il racconto di una di una proprio sia almeno o tale considerata dei protagonisti
E sono perfettamente d'accordo con Bossi quando parla del limite io non l'abbiamo saputo superare e questo limite lui lo colloca mi pare
Nel momento più alto elettorale del partito intorno al settantasei erano dice di ha detto privatamente nel Silone che associa ad Hannah Arendt ci piacevano moltissimo
Ecco ma privatamente e non più che privatamente noti ecco io ho ero amico di Silone ho letto i libri di Silone o sito su Silone sono andato a una commemorazione di Silone
Nei primi anni ottanta
Sì forse forse a metà degli anni Ottanta mi ricordo Silone quando è morto
Nella Marsica che esalta la dizione si parlava di Silone come dire un comunista modello esili evocavano i suoi libri come libri appartenenti alla tradizione comunista in maniera assoluta
Si diceva che a luglio aveva organizzato le masse contadine aveva parlato dei cafoni eccetera senza mai citare il perché Silone è stato considerato un mascalzone per trentacinque anni
Questo vuol dire che vuol dire privatamente
Ecco questa parola privatamente e abbastanza indicativa del perché il PC e decade
E tutto sommato poi ritornando per un secondo soltanto al tema del titolo il titolo il lungo addio io lo non c'è più Petruccioli Petruccioli
Petruccioli mi diceva il lungo e perché questo vivere lungo addio che c'entra il piede che c'entra questo richiamo Chandler ecco io adesso mi ricordo una testimonianze che mi diede Petruccioli
Petruccioli mi disse io nelle dopo il venti giugno mille centosettantasei ogni tanto faccio un sogno e in questo sogno mi sogno appunto il venti giugno settantasei e immagino che Berlinguer e si affacci al balcone di Botteghe Oscure e dica noi abbiamo raggiunto il massimo dei voti della nostra storia
Da oggi in poi siamo un'altra cosa poemi risveglio e mi accorgo che non questa cosa non è avvenuto ecco se non l'addio e l'aggettivo Longo mi pare che renda il senso di tutta questa vicenda grazie
Metallari la così cioè siamo
Programmazione
Dove