"Edgardo Sogno. Dal fascismo alla seconda Repubblica. Crisi e prospettive della cultura politica delle libertà" promosso dai Comitati per la libertà di Torino, Genova e Milano presso la sala Duecento del Centro Congressi dell'Unione Industriale

Ire o anche semplicemente di diffondere delle idee e dei valori avendo come garanzia un comitato di presidenza
Che procede di anno in anno per cooptazione che rappresenta io credo il meglio delle in fin d'ora il meglio delle intellighenzia di ispirazione liberale riformista italiana
E che in ogni caso e qualche cosa di indipendente dai partiti qualcosa di indipendente dalla politica nel senso stretto ma di che si richiama soprattutto ai grandi ideali a quelli che credo ci accomunano tutti quanti cioè quelli di a vere in futuro un autentico Polo delle Libertà che sia in grado di rappresentarci fino in fondo con delle iniziative aperte a tutta la società civile
C'è però un motivo più specifico della nostra adesione a questa manifestazione che va naturalmente che tocca la nascita del nuovo comitato intitolato a Carlo Casalegno qui a Torino di cui il avremo modo tra poco di sentire qualcosa di più ma io vorrei richiamare qui i motivi di fondo i motivi ideali che ricollegano i Comitati per le libertà
Alla figura che qui ricordiamo che qui verrà ricordata da illustrissimi relatori cioè quella di Edgardo Sogno
Io credo che esista una continuità ideale
Fra cui i Comitati di Resistenza democratica che negli anni settanta in maniera diciamo così di retta per molti in maniera soltanto per sentito dire perché allora era troppo giovane per conoscerli nacquero
E quindi direi una senso di ideale continuità tra lo ieri elogi
Io credo che sia mutata ed è sicuramente immutata la situazione politica generale che Cai che caratterizzò quegli anni e che caratterizza quelli attuali
Io credo che in questo momento almeno in maniera palese la libertà non corra dei pericoli e la democrazia nemmeno anche se i rischi le tentazioni di regimi sono sempre presenti e quindi alcune motivazioni morali di fondo rimangono
Ma la continuità rispetto all'esperienza che venne compiuta all'ora da sogno coi suoi comitati di resistenza democratica cioè anche allora con comitati di cittadini che intendevano non partitica mente ma tremendo dalla società civile
Dare vita ad un grande raggruppamento alternativo a quello marxista
Ecco questa continuità è rimasta immutata ma le radici che ci collegano ad allora sono ancora più profonde e possono anche fare direttamente riferimento a una certa idea della Resistenza che sogno sicuramente incarna
Che è una resistenza che sicuramente alla base della nostra Repubblica ma è anche un rifiuto di un'altra resistenza che non ci appartiene che noi consideriamo estranea al nostro bagaglio e anzi addirittura per certi versi avversaria
Che fu quella resistenza che si caratterizzò come resistenza dai metodi terroristici come resistenza dai metodi sopra fattori nei confronti degli stessi compagni di lotta
Come resistenza ispirata a ideali rivoluzionari e sovietici
Ideali antidemocratici che non possono fare parte della storia di una repubblica democratica questa quindi è e la resistenza a cui noi nel nome di sogno ci rifacciamo quando intendiamo parlare di democrazia
Ed è anche in fondo se vogliamo una resistenza che allora attraverso le tre grandi componenti che la costituivano la resistenza cioè democratica
La le componenti liberali le componente riformista socialista
La componente cattolica che si vide quale poteva essere un grande raggruppamento ispirato a valori di libertà e non a valori di marxismo di centralismo di statalismo
Questi valori furono i valori che allora ispirarono persone come sogna
C'è anche un altro elemento di continuità ideale e questo è talmente ovvio che non c'è quasi bisogno di dirlo e si tratta dell'ideale delle riforme istituzionali oggi come allora allora in maniera davvero presa Aga oggi invece come esigenza che non sentiamo tutti non più dilazionabile
La repubblica presidenziale il sistema elettorale uninominale la possibilità di scegliere dal basso i candidati
Attraverso le primarie sono l'esigenza che penso tutti quanti ci accomuna insieme a quella che era implicita sempre nell'azione di sogno di una grande ricostruzione morale che partendo dal basso permettesse finalmente alla società civile italiana
Di recuperare i concetti di libertà i valori di di libertà e di democrazia
Non quindi un'azione partitica in senso stretto ma una un'azione che vada nella direzione di un vero proprio bipolarismo completo
Realizzato in Italia rispetto al quale i Comitati per le libertà vogliono essere stimolo oggi per la Costituzione di un grande come dicevo prima Polo per le libertà
Ci sono altri valori che caratterizzano la continuità tra ieri e oggi uno di questi è il valore della imparzialità della magistratura
Alcune parole di sogno che io qui voglio richiamare credo che aver un'attualità estrema benché siano state pronunciate in occasione della costituzione degli altri comitati dei nostri predecessori negli anni settanta
I cittadini non eletti
Investiti di pubblici poteri scriveva allora non devono a valersi del prestigio o dell'autorità derivanti dalla carica per influire sull'opinione pubblica sulle decisioni del Parlamento o del governo
E questa esigenza di imparzialità non esclude nessuna delle cariche di Stato nemmeno quella del Presidente della Repubblica io credo che in queste parole ancora noi possiamo certamente riconoscerci come un'esigenza di lotta di libertà
C'è una differenza dicevo non è in questo momento rispetto ad allora in discussione
La regola fondamentale della democrazia
C'è un'esigenza nuova che allora non ci poteva essere ma che oggi è diffuso e di cui noi siamo portatori che l'esigenza federalista
Un'esigenza che non si può soltanto sintetizzare a riassumere nella riforma di vertice dello Stato ma che è un'esigenza di decentramento e di autonomia che i singoli cittadini sentono a livello orizzontale come si potrebbe dire a tutti i livelli
Come l'esigenza di prendere in mano le proprie sorti il proprio destino
Ed è un'esigenza che ci differenzia in maniera decisiva io credo dalla visione statalista e centralista che è stata il bagaglio storico della sinistra classica in Italia
Ed è anche l'esigenza io quindi non soltanto di avere una destra che abbia una sua democraticità radicata l'esigenza che allora credo caratterizzò quella dei comitati di sogno ma anche quella quindi di un qualcosa che vada al di là che vada oltre
Che si chiami ancora come io mi auguro Polo per le Libertà o che si chiami in un altro modo e qualche cosa che potrebbe andare al di là e superare la vecchia dicotomia e qui so che sogno e d'accordo
Che separa i concetti di destra e di sinistra
Perché la politica come noi speriamo vada evolvendosi non può più essere una politica intesa come valore come elemento fondante della vita e della società ma come uno strumento uno strumento in grado di garantire le fondamentali libertà del cittadino
E la sua libertà ovviamente
Di esprimere i propri valori
Esiste un momento anche più profondo che anche qui sono convinto tutti ci riguarda che si riferisce ai valori liberali più essenziali il diritto naturale alla vita alla libertà e alla proprietà
E naturalmente alla coscienza individuale di ognuno che viene prima e al va al di là anche della stessa volontà popolare e credo che anche qui sogno ci abbia insegnato qualcosa
Anche nel diritto della maggioranza il diritto democratico della maggioranza non può essere l'unico a contare se prima non vengono rispettati i diritti naturali dell'individuo e quelli delle sue libertà
No quindi io credo a un'etica pubblica imposta anche sotto i pali palude lamenti
Del sacro e si invece a un momento fondante della coscienza individuale senza della quale io credo non si va assolutamente lontano e soprattutto non si fonda una cultura delle libertà
In questo senso io credo che la figura di sogno sia per noi soprattutto un simbolo un simbolo di un modo di incarnare che in grandissima parte il credo si possa riproporre che in grandissima parte si può provare
Che in grandissima parte coincide con le nostre ragioni fondanti come un simbolo di libertà di libertà anche perseguitata
E quindi in questo senso io credo che l'omaggio che noi vendiamo alla sua figura è un omaggio che noi rendiamo ai no alle nostre stesse idee e ai nostri stessi valori fondanti dei comitati grazie
Grazie Dario Fertilio credo che prima di dare la parola al nostro principale relatore di stamattina o esso ambasciatore Sergio Romano
Sarebbe molto simpatico se Lelio Lantella venisse a poche dentati un momento il nuovo comitato
Le libertà di Torino intitolato a Carlo Casalegno
Lantella
Grazie del dirci dato la parola siccome un intervento non è previsto vendono una cultura delle libertà che si sposa una cultura delle regole non sarà un intervento ed è solo la segnalazione della nostra presenza
Perché inadempimento anzi dirò ingiurioso adempimento di un indirizzo di un desiderio del presidente Caputo e del portavoce Fertilio abbiamo anche a Torino
Posto in essere questa struttura di cui particolarmente in Torino
Si avverte un grande bisogno non mancherà modo dello stare meglio nel dibattito questa argomentazione ma molti di voi tutti voi sapete quanto c'è bisogno di queste strutture in una città come la nostra
Il comitato
Si è formato si avvale di una struttura organizzativa chi fa capo al dottor Gola che anche portavoce abbiamo fuori un banchetto che segno dalla nostra presenza
Che in grado di distribuire i materiali e raccogliere le manifestazioni e desiderio di coloro che pensino sia utile essere meglio informati ed entrare quindi in contatto
Con noi per un lavoro che tutti insieme a partire da oggi ci accingiamo a fare e di cui vi è un assoluto bisogno grazie dell'attenzione
Grazie Lantella speriamo che questa iniziativa che hai preso dia rapidissimamente dei frutti perché abbiamo anche dei tempi abbastanza stretti in questa Repubblica se vogliamo combinare qualche cosa di buono
Do ladre adesso la parola l'ambasciatore Sergio Romano per l'aria e luce la relazione introduttiva del convegno
Signor presidente
Signore signori
Le battaglie anticomuniste di Edgardo Sogno il colpe bianco diffusi di cui fu accusato da Luciano Violante negli anni settanta
Hanno creato uno stereotipo di cui sogno è ancora per certi aspetti
Prigioniero
Uno stereotipo che lui stesso concorre a tenere in vita quando sposa la causa degli insorti ungheresi
Quando denuncia l'egemonia del Partito comunista sulla società italiana quando contesta il PC diritto di monopolizzare la resistenza
Sondrio sembra suggerire che i suoi nemici sono a sinistra
E che la sua vita dalla guerra di Spagna alle battaglie politiche degli ultimi anni è stata una instancabile battaglia contro il pericolo rosso
Questo è vero ma non del tutto
I maggiori avversari di sogno non sono sempre stati comunisti per i quali lui stesso ha lasciato trapelare
In alcune occasioni sentimenti di stima di rispetto
Suoi avversari in molte circostanze sono stati i rappresentanti della classe sociale e della famiglia politica cui sogno appartiene
Lo scontro risale ai mesi della Resistenza esplode in al consiglio nazionale del Partito liberale italiano
Nel gennaio del mille novecentoquarantasei
Quando Manlio Brosio Ida la parola sogno rimprovera i suoi compagni di partito la passività e l'attendismo di cui hanno dato prova durante il fascismo e la resistenza
Dice e per noi è assai difficile credere alla sincerità liberale di chi per vent'anni ha disprezzato ignorato il liberalismo e la democrazia ed accettato il fascismo perché bene o male
Proteggeva i suoi interessi
E difficile credere al disinteresse e all'imparzialità di costoro quando oggi si definiscono difensori del liberalismo e paladini della democrazia
Perché purtroppo democrazia e liberalismo sembrano di nuovo proteggere i loro interessi
Quelle parole naturalmente suscitarono proteste interruzioni dinieghi non so se quella fu l'occasione in cui il sogno comincio ad accorgersi che il Partito liberale non sarebbe mai stato uno strumento per il rinnovamento del Paese
E che sulla borghesia liberale italiana era inutile fare affidamento
Se ne accorse certamente ogni qualvolta decise di impegnarsi a fondo in una battaglia politica coraggiosa e spericolata
L'aspetto più sconcertante della incredibile vicenda giudiziaria in cui venne coinvolto negli anni settanta
Non fu purtroppo
L'accanimento di un magistrato comunista la velenosa campagna che la sinistra lancio contro di lui fu la mancanza di solidarietà negli ambienti che avrebbero dovuto sostenerlo e difenderlo
Nel momento in cui la sinistra cercò di sbarazzarsi di sogno
La destra liberale e conservatrice benpensante gli voltò le spalle
Finse di non conoscerlo e si procurò un alibi chiedendosi ad alta voce se in quelle accuse per caso non vi fosse una parte di verità
Credo di essere solo apparentemente paradossale
Quando affermo che i nemici da cui sogno dovette maggiormente guardarsi nel corso della sua vita
Furono i moderati
Vale a dire il maggior partito politico italiano
L'unico che con qualche fortunato intervallo abbia governato l'Italia dalla costituzione dello Stato unitario
Vi è una frattura tra sogno e il mondo politico sociale a cui egli appartiene
Una frattura più importante per molti aspetti di quella che esiste tra sogno e i comunisti
Perché ma perché permette di capire tra l'altro il probabile sbocco costituzionale della crisi di questi anni
Io credo che le cause di questa frattura si erano due
La prima è nel carattere di sogno nel suo stile nella sua natura la seconda e nella storia politica italiana
Sul carattere di sogno le osservazioni più interessanti più pertinenti sono quelle che Domenico Bartoli trascrisse in forma di
Prefazione al libro sulla golpe bianco apparso nel mille novecentosettantotto sogno ha due qualità
In primo luogo è un eccellente scrittore
Buon studioso di politica efficace polemista
Ottimo conoscitore della storia degli Stati europei e dotato di una straordinaria efficacia letteraria io non mi riferisco qui al suo unico romanzo
Penso soprattutto ai libri sulla Resistenza in cui i ricordi diventano rapidamente narrazione intreccio trama
In cui personaggi non sono soltanto ombre del passato evocate dalla memoria
Ma sono esseri umani in carne e ossa simpatici e accattivanti o detestabili
Se i generi non fossero nettamente distinti se i critici letterari non trascurasse euro per miopia professionale di leggere la memorialistica politica
L'Italia si accorgerebbe che sogno appartiene alla storia letteraria italiana di questo secolo
La seconda qualità di sogno e il suo attivismo impaziente
La storia delle sue avventure e piena di momenti in cui sogno comincia ad agire mentre gli altri si stanno ancora interrogando sul da farsi
Le sue fughe le sue azioni sono spesso piani fulminei concepiti immediatamente dopo la cattura o la percezione del pericolo
Questa virtù può diventare una seconda natura
Una sorta di ticket intellettuale qualche volta addirittura un handicap
Le trovo la prova nel gollismo con cui
Sogno ha reagito alla crisi italiana di questi ultimi anni
Sogno conosce perfettamente la storia della quarta e della quinta Repubblica sa che fra il quarantasei e il cinquantotto
De Gaulle assistette impotente all'evoluzione di una situazione politica che non gli offriva alcuna possibilità di intervento
Avevamo una straordinaria autorità morale aveva anche un drappello di deputati all'Assemblea nazionale ma la Quarta Repubblica era una parete liscia e scivolosa su cui nessuno nemmeno lui sarebbe riuscito ad arrampicarsi
Le sue periodiche visite al risorse rigo dove aveva il suo segretariato
Sue conferenze stampa all'hotel per uso dove aveva l'abitudine di alloggiare quando veniva a Parigi
Erano al tempo stesso necessarie e irrilevanti
Necessaria perché servivano a ricordare che il generale esisteva che era di riserva
Io rilevanti se non addirittura qualche volta
Persino dannose patetiche
Perché col passare del tempo i suoi giudizi diventavano sempre più astratti remoti
Poteva uscire all'aperto poter in qualche modo riprenderei contatto indiretta con la realtà
Soltanto quando tra i vizi e i difetti della Quarta Repubblica Braille o il corto circuito della guerra d'Algeria
Lo stesso dei gol del resto sapeva che un uomo politico può agire soltanto quando le circostanze gliene offrono l'occasione
E ne fece l'esperienza ancora una volta nel mille novecentosessantotto
Dopo i grandi scioperi ai moti studenteschi ricordo un'intervista televisiva con Michel d'uva due settimane dopo lo sa l'inizio dei movimenti studenteschi
In cui tutti nuova a ripetere malinconicamente che la situazione francese era diceva se si sa Beale inafferrabile
Si mosse quando potei con un avvenimento creato da lui stesso afferrare la Francia mettere i partiti con le spalle al muro in altre parole agire e quell'avvenimento come noto fu il viaggio a Baden in Germania
Per un incontro segreto con il generale Massud da cui scattò nelle ore successive una straordinaria operazione per la riconquista del controllo politico del Paese
Persona invece le situazioni non sono mai inafferrabile
Il suo attivismo lo induce a pensare che le occasioni non vadano attese ma vadano create
Può avere torto o ragione a seconda delle circostanze e dei punti di vista ma questa virtù o difetto lo rende geneticamente diverso dalla maggior parte dei liberali italiani
L'altra ragione dello scarso consenso di cui sogno ha goduto a destra
E nell'innato moderatismo dei liberali italiani moderati e la parola spregiativo alcun cui democratici i mazziniani più tardi radicali
Definirono gli uomini politici della destra sin dai primi anni del dell'unità nazionale
La definizione è in buona parte infondate
La moderazione di Cavour di Ricasoli di Minghetti
Di Sella di Spaventa era soltanto nel loro stile di vita e di lavoro non certo nei loro programmi politici e nel coraggio rivoluzionario con quelli realizzarono
Se moderato è l'uomo di Stato che tiene alla conservazione di alcuni valori ideali di certe gerarchie sociali
L'uomo che detesta lo stile tribù vizio della sinistra che rifiuta di ricorrere a tergo va ad argomenti di demagogia democratica che respinge la tentazione autoritaria certo quegli uomini in questo caso furono moderati
Non furono moderate invece nella realizzazione dei loro programmi
Quando dovettero affrontarle le resistenze del legittimo Isma'borbonico
E lei già Creed della delle province meridionali lo fecero con durezza e con fermezza
Quando dovettero creare una moneta unica è un mercato unico perché quello fu il momento in cui si crea una moneta unica è un mercato unico
Furono molto coraggiosi e molto coerenti
Quando dovettero mettere fine al potere temporale della Chiesa e rompere il rapporto di sudditanza che legava la Società italiana al clero
Sui daranno le scomuniche gli anatemi
Privatizzare all'impegno ecclesiastici
Prego privatizzare hanno gran parte del demanio preunitario negoziarono nuovi trattati di commercio
Risanare del bilancio dello Stato
In meno di quindici anni dalla costituzione del Regno
Insomma il liberalismo della destra storica non fu mai moderato
Fu rigoroso
Coraggioso spesso radicale
Il moderatismo si insinua nella vita politica italiana
Dopo l'avvento della sinistra al potere l'anima del trasformismo la filosofia inespressa che giustifica il trasformismo sale dalle province meridionali
Ma trova forti alleati in molte zone della società settentrionale la sua principale caratteristica e la paura di qualsiasi innovazioni
Qualsiasi innovazione che possa rimettere in discussione gli interessi e gli equilibri costituiti
Dietro la sua apparente ragionevolezza
Il moderato nasconde in parte il desiderio di tutelare conservare i propri interessi individuali o di gruppo in parte una forte diffidenza per qualsiasi forma di modernizzazione
Dietro la sua apparente bonarietà e ragionevolezza
Il moderato e naturalmente cinico
è un ottimo negoziatore ma è un pessimo decisore non a principi ma ambizioni e aspirazioni
Spesso inconfessate perché inconfessabili
Rispetta le regole del gioco
Fondamento di qualsiasi sistema politico liberale sino al momento in cui non entrano in contraddizione con i suoi interessi
Lei è lunga e lei aggira non appena diventano un ostacolo per il perseguimento delle sue ambizioni o riducono la sua sovranità inteso in questo senso il moderatismo non è caratteristico soltanto della destra
Esiste un moderatismo di sinistra
Che si allea generalmente con quello di destra e costituisce il grande Partito moderato nazionale quello da cui l'Italia è stata governata per buona parte della sua storia
è il moderatismo del Partito comunista
Di Togliatti di Berlinguer è il moderatismo del sindacato quando diventa istituzione nomenclatura
L'accordo fra moderati di destra e di sinistra è sempre possibile è sempre dietro l'angolo della storia d'Italia proprio perché si conclude generalmente sul terreno degli interessi
Accantonati i principi ideali accantonati i grandi conflitti
Tutto diventa oggetto di una possibile spartizione
Accanto a questo moderatismo cinico medico vista esiste anche un moderatismo nobile per certi aspetti patriottico
Si compone di coloro che conoscono il vizi del Paese che non credono nella sua capacità di estirpare lì
Che diffidano delle battaglie campali
E che ritengono che l'unico modo di governare l'Italia sia quello di accompagnare correggendo gli gli umori della nazione
Così furono negli ultimi trent'anni Gianni Agnelli leopoldo Pirelli Enrico Cuccia Guido Carli altri governatori della Banca d'Italia
Le definizioni e i programmi politici del moderatismo variano a seconda delle circostanze storiche
Si può chiamare trasformismo Giolitti scrivo
Convergenze parallele compromesso storico solidarietà nazionale
Ciò che a molti negli anni settanta parve con ragione naturalmente la progressiva trasformazione dell'Italia nella prima Democrazia popolare dell'Occidente fu anche in realtà il trionfo del moderatismo
L'Italia si spostò a sinistra
Ma con la collaborazione dei moderati liberali e conservatori a cui premeva frenare controllare per quanto possibile il corso delle cose
Fu quello il momento in cui il maggior quotidiano nazionale sterzo a sinistra
Fu quello il momento in cui le maggiori cariche della Confindustria furono assunte da Gianni Agnelli Eugenio Cefis Giuseppe Locatelli leopoldo Pirelli e Bruno Visentini
E fu quello il momento infine in cui Confindustria
Firmò con la Federazione unitaria CGIL CISL e UIL un accordo sul punto unico di contingenza per tutte le categorie che Agnelli descrisse come un capitolo nuovo delle relazioni sindacali
Accadde allora per certi aspetti quello che era già accaduto nel mille novecentoventi
All'epoca dell'occupazione delle fabbriche quando Giovanni Agnelli
Il fondatore della FIAT prese in considerazione la trasformazione della società in cooperativa
E accade ciò che accade più tardi
Quando Giovanni Volpi divenne presidente della Confindustria fascista
E infine accade quello che sarebbe accaduto nel mille novecentonovantaquattro quando Silvio Berlusconi scese in campo
Con una fondamentale differenza accetto Berlusconi ebbe il coraggio di creare una nuova forza politica e di dare in tal modo un contributo determinante alla nascita del bipolarismo italiano
Ma si mosse perché constatò la scomparsa delle forze politiche all'ombra delle quali aveva costruito il suo impero aziendale
E questa motivazione iniziale Fini per conferire al movimento politico una sorta di Tara moderata
Lo dimostra tra l'altro la sua ossessiva preoccupazione di voler essere centro non destra
Tra Giuseppe Volpi in camicia nera e in Orba cioè per evitare che il regime pregiudichi lo status dell'industria italiana Silvio Berlusconi fondatore di Forza Italia vi è un figlio e il filo moderato della storia nazionale italiano
Giovanni Agnelli creatore della FIAT e Giuseppe Volpi creatore dell'Assad e furono sino all'avvento del fascismo Giolitti anni
E non avrebbero certamente esitato a definirsi illiberali
Calici sono considerati probabilmente i maggiori esponenti dell'industria italiana negli ultimi cinquant'anni
Erano invece sono in realtà moderati
Nel senso che la parola ha assunto nella prassi politica italiana
Il vero liberalismo è un'altra cosa
E duttile flessibile tollerante nella ricerca del punto di incontro e di sintesi fra interessi discordanti ma è rigido e inflessibile nell'affermazione
Dei principi da cui dipende il buon governo della società
Il liberalismo non può permettere che le regole del mercato siano deformate dei sussidi
Dalla corruzione e dall'evasione fiscale e dai rapporti clientelari degli uomini d'affari con la classe politica
Non può tollerare i conflitti di interesse e le incompatibilità che caratterizzano non soltanto a destra
La società italiana è il sistema italiano
Non può ammettere che i procuratori della Repubblica funzionari dello Stato e avvocati dell'accusa
Pretendono di essere considerati al di sopra delle parti e godono di una sorta di franchigia morale
Non può ammettere che è un'associazione privata il sindacato diventi il plenipotenziario della società e sia considerato interlocutore ufficiale del governo per la riforma dello Stato sociale
Il liberalismo vuole che oggi il pubblico potere sia esercitato sulla base di un mandato e che di tale mandato il titolare debba rendere conto ai suoi elettori
Il liberalismo vuole che la burocrazia venga sottratta al controllo dei partiti e serva interessi generali nel rispetto dei cittadini e della legge
Il liberalismo è conservatore
Quando la società e lo Stato hanno la buona fortuna di essere retti da regole liberali
è rivoluzionario
Quando queste regole non esistono occorre creare
Qualcuno in per l'appunto in questi anni ha auspicato
Per l'Italia una rivoluzione liberale
Anche se l'espressione mi è sempre sembrata inutilmente in fatica e retorica
Appartengo al numero di coloro che hanno avuto questa speranza
La lunga crisi cominciata all'inizio degli anni Novanta era una straordinaria occasione
Per rifare lo Stato
L'Assemblea costituente sarebbe stato in questa prospettiva la strada maestra la strada più promettente
Ma se non mi inganno si sta chiudendo una delle più straordinarie manovre di presti digitazione politica mai registrate nella storia di uno Stato europeo
La classe politica moderata
Di destra e di sinistra si è piegata al vento del Paese si è lasciata mettere in prigione dalla magistratura inquirente ma non ha mai perso il controllo della situazione
Non ha mai abbandonato le leve del potere non ha mai rinunciato al disegno di cambiare il meno possibile
Nulla di ciò che era necessario al Paese è stato realizzato ne è una legge elettorale veramente maggioritaria nella creazione di un leader nazionale al vertice dello Stato o alla testa dell'esecutivo
Nella creazione di un nuovo equilibrio tra esecutivo e legislativo nella separazione fra magistratura inquirente e magistratura giudicante nella concessione di reali Autonomie
A quelle parti del paese che hanno il diritto e il dovere di esercitarle nell'interesse dei loro cittadini
Tutto è stato corretto aggiustato sfumato ridipinto restaurato nulla è stato veramente è sostanzialmente cambiato
La grande rivoluzione liberale costituzionale
Che qualcuno aveva sperato
E miserabili miserabili mente abortita sino a trasformarsi lungo la strada in restaurazione moderata
Hanno perso i liberali hanno vinto i moderati
Temo che queste parole a un congresso in onore di Edgardo Sogno possano sembrare inopportune fuori tempo e fuori luogo
Se non mi inganno sul suo stile sul suo carattere
Vi troverà l'occasione lo spunto per nuove resistenze nuove battaglie
Grazie a Sergio Romano per questa relazione introduttiva sicuramente ricca di spunti anche se vogliamo di polemiche perché gli attacchi sono stati diretti in tutte le direzioni senza risparmio io vorrei soltanto fare uno una precisazione so a benissimo che cosa intendeva Sergio però non tutti noi liberali abbiamo abbandonato Edgardo Sogno
Nel momento del pericolo qualcheduno tutto sommato è rimasto al suo fianco e la il numero delle persone che ci sono qui dentro credo che in un certo senso lo testimonia
Adesso noi Cocco dei comitati libertà dovremo anche fare un momento un esame di coscienza
Io francamente non avevo mai dato una connotazione così negativa alla parola moderato quando mi chiamavano moderato francamente non mi offendeva ma può darsi che adesso ci pensiamo su bene e dobbiamo anche e cominciare ad offenderci perché se e vera questa definizione
Che ha fatto Sergio è certo bisogna rifletterci un po'però oserei dire che la sua diagnosi di questa a restaurazione
Chiamiamola moderata fra virgolette prima di accettare di questa categoria come negativa del tutto
E e effettivamente in parte in corso
E può più conto questa restaurazione nel senso negativo del termine e a favore di una rivoluzione liberale sia pure con tutta l'enfasi che la parola comporta che noi dei Comitati per le Libertà dobbiamo impegnarci
Potrà usare una parola un po'abusata scendere anche in campo
Il tempo venuto di dare la parola all'amico Francesco Perfetti il quale comincerà a raccontarci
Per la guerra di Spagna e poi credo che avrà anche l'incarico di leggere la relazione di Gian Enrico Rusconi il quale
Davanti sarà presente almeno questo mi è stato senza preannunciato Francesco allora
Io mi debbo occupare appunto di una pagina
Poco conosciuta probabilmente della vicenda umana e politica di sogno la sua partecipazione alla guerra civile spagnola
La guerra civile spagnola ebbe inizio come è noto il diciassette luglio delle mille novecento trentasei con l'occupazione di Melilli effettuando a parte della guarnigione distanza nelle Marocco
Quel fatto fu seguito da tutta una serie di insurrezioni militari che interessarono l'intera penisola e svilupparono si svilupparono rapidamente nei giorni successivi
Entro il venti luglio la ribellione poteva registrare successi in Africa settentrionale
Ed in alcune zone delle province più conservatrici del nord della penisola con l'eccezione della provincia basca di Santander e delle Asturie
Nel sud i rivoltosi si impadronirono di Siviglia Huelva Granada Cadice ma non riuscirono ad estendere il proprio controllo nelle campagne circostanti
Come e perché si era giunti alla a Rivolta vediamo di ricostruirlo rapidamente
La Spagna da tempo aveva cessato di essere importante agli occhi dell'Europa
Chiusa in una sorta di splendido isolamento orgogliosa della propria diversità era rimasta ai margini del continente preda di instabilità politica dissesto economico fermenti sociali
Nel settembre delle ventitré il comandante generale della Catalogna Miguel Primo de Rivera
Aveva effettuato con il favore della corona
La simpatia dei ceti borghesi la passiva accettazione di gran parte della popolazione un colpo di Stato incruento e aveva dato vita ad una dittatura destinata a durare sette anni
Durante questo Periodo si era registrato sì il ritorno alla pace sociale testimoniato dalla pressoché totale scomparsa degli attentati politici e da una sempre ridotta partecipazione agli scioperi che pure continuavano a verificarsi
La dittatura nazionalista di primo De Rivera
Contrastata dalla forte opposizione dei ceti intellettuali
In particolare il professor universitari viene subito alla mente il nome di Miguel de Unamuno e studenti si basava sulle prestigio personale dell'uomo sull'appoggio militare sul consenso della borghesia
Sulle attese di quanti pensavano che il generale potesse instaurare sul modello fascista un regime autoritario che ponesse fine ai disordini
Che deriverà rivolgesse un occhio
Al regime fascista fuor di dubbio in Spagna circolo largamente dopo il ritorno del dittatore in patria da un viaggio a Roma una battuta che sintetizza questo stato d'animo
Primo de Rivera ma secondo di Mussolini
Durante questo periodo si cercò anche di creare qualche rapporto con l'Italia
Un Paese che come del resto la gran parte delle nazioni europee nei primi due decenni del nuovo secolo non si era preoccupata di stringere con la Spagna relazioni che andassero oltre i normali rapporti di correttezza
Subito dopo l'avvento del fascismo al potere e in particolare durante il primo anno di governo di Mussolini
Erano state effettuate da parte spagnola numerose avance di cui si può trovare traccia nella documentazione conservata presso il Ministero degli Affari Esteri
Per stringere meno episodica relazioni e avviare una collaborazione politico-militare italo spagnola in chiave antifrancese
Da parte italiana queste profferte erano state di fatto lasciate cadere almeno fino al settembre del ventitré alla data cioè del colpo di stato di De Rivera
Poco dopo o la conquista del potere da parte di quest'ultimo più o meno una settimana
Infatti lo stesso Mussolini interessò la nostra ambasciata di Madrid per sondare vista la nuova situazione politica spagnola
La possibilità di cito testualmente fortificare in tutti i sensi intese economiche politiche fra i due Paesi mediterranei
De Rivera aderì comprensibilmente all'idea di un eventuale accordo italo spagnolo per inserirsi nel contesto di una più generale strategia anti francese
Nutrendo la speranza di coinvolgere nell'iniziativa che era essenzialmente finalizzata contrastare l'influenza della Francia nel Mediterraneo tanto l'Inghilterra quanto il Portogallo
Per molto tempo gli storici hanno sopravvalutato il significato e la portata di questo riavvicinamento fra Roma e Madrid
Un riavvicinamento che a ben vedere non ebbe in realtà notevoli conseguenze concrete
Tante che soltanto sul finire del mille novecentoventisei dopo tre anni di negoziati si poté giungere alla firma di un trattato di amicizia e di arbitrato
Che Raffaele Guariglia nei suoi ricordi ha definito privo di una vera importanza politica
La verità e e che l'Italia riguardo alla politica di De Rivera con occhio attento ma abbastanza disinteressato senza particolare convinzione
I rapporti dei diplomatici italiani in Spagna in proposito sono molto eloquenti
E dimostrano che in sostanza non si nutriva grande considerazione e particolare fiducia
Non tanto nella politica del dittatore quanto piuttosto sulla natura del consenso al suo regime e sulle sue stesse capacità organizzative e politiche
Il che per inciso ci fa comprendere perché l'Italia non incoraggia se De Rivera imitare il regime fascista
Perché non interferisse nella politica spagnola
Perché lo stesso Mussolini interpellato direttamente dal del dittatore per un parere per consigli sul testo
Della nuova Costituzione da lui stesso redatta si limitasse a chiosare il documento con postille del tutto generiche e a noti né il ritiro di De Rivera dalla scena politica agli inizi del trenta riportò il Paese in una situazione di profonda crisi che mostra come la monarchia fosse ormai in pericolo di vita
I risultati delle elezioni comunali dell'aprile del trentuno determinando il trionfo dei candidati repubblicani nei grandi centri urbani
Con uno scarto di voti tale da far passare in secondo piano lo schiacciante predominio monarchico delle campagne furono presentate e interpretate come un plebiscito nazionale contro la monarchia
Dopo la partenza di Alfonso Tredicesimo venne proclamata la Repubblica fu l'avvento di un regime democratico parlamentare laico anticlericale travagliato dal radicalismo proletario dal degrado dell'ordine pubblico
Un grande storico di orientamento liberale e all'epoca repubblicano Salvator themata Arriaga
Ha scritto che lo stato d'animo della Spagna durante i primi giorni de La Repubblica poteva essere descritto come cito testualmente una gioia simile a quella della natura in primavera
Perché la Repubblica era sorta sorridendo meritando appieno il nome che i suoi fedeli cospiratori del diciannovesimo secolo le avevano dato la niña Bonitta
Ma ha anche aggiunto che la giovane repubblica si dibatteva di fronte ad un'alternativa o si costituiva un forte gruppo di centro o i vari partiti avrebbero finito per gravitare attorno a quelli estremi
La vittoria di questi ultimi avrebbe reso inevitabile la guerra civile
Dopo la proclamazione della Repubblica l'interesse italiano per la Spagna si risvegliò ma fu un interesse critico l'ostilità italiana nei confronti de la Repubblica derivava lo ha messo bene in luce uno storico americano John cover dei dal concorso di quattro fattori primo il disprezzo dei fascisti per il sistema liberal parlamentare adottato dalla Repubblica secondo il dichiarato antifascismo di molti dei capi repubblicani terzo il timore che la Nuova Democrazia liberale spagnola potesse spalancare le porte al comunismo
Quarto il timore che la Spagna venisse risucchiata nel vortice di un avvicinamento alla Francia a detrimento dell'Italia
Sintomatica dell'opposizione italiana alla Repubblica spagnola è una battuta di Mussolini
La Repubblica spagnola non è una rivoluzione è un plagio un plagio in ritardo di ben centocinquanta anni
Fare una repubblica parlamentare oggi significa impiegare il petrolio al tempo della luce elettrica
In questo quadro maturarono i contatti fra l'Italia i cospiratori anti repubblicani gli esponenti più significativi in particolare filo monarchici delle destre spagnole
Senza peraltro che questi contatti si traduce solo in accordi di larga portata au invocazioni complottistica
E fra il trentuno e il trentasei la repubblica spagnola subì
Come ha osservato Artieri un giornalista acuto e attento che fu corrispondente di guerra in Spagna diverse metamorfosi
Da borghese e cattolica socialista si trasforma prima in radicale laica progressista poi in anarco sindacalista e infine in un caotico luogo di lotta intestina
Tra comitati di partito all'interno di un apparato militare e poliziesco spionistico controllato dai comunisti
Salvator De Mata Arriaga illustrato questa metamorfosi con un linguaggio potremmo dire sportivo il primo round alla sinistra trentuno trentaquattro il secondo round alla destra trentaquattro trentasei il terzo round di nuovo alla sinistra
Le elezioni del quindici febbraio trentasei indette nella speranza di poter restituire un governo forte e stabile che fosse in grado di combattere l'instabilità governativa e contenere disordini
Decretarono grazie alla legge maggioritaria un largo successo del Fronte popolare delle sinistre per cui si formò un governo che vedeva insieme radicali repubblicani moderati socialisti e comunisti di osservanza moscovita
Tuttavia
Il pubblico
Il socialista largo Cavaliero il Lenina spagnolo come venne chiamato sosteneva la necessità di una vera e propria rivoluzione da portare avanti attraverso la politica del Fronte popolare
Insieme ai comunisti dagli anarchici per risolvere i problemi che il Governo si trovava a dover affrontare e propugnando la dittatura del proletariato
I numerosi ambienti compresi quelli delle forze armate e delle forze di polizia si organizzarlo Cellule di Azione rivoluzionaria
Cominciarono a circolare voci sulla possibilità o addirittura sull'imminenza di un tentativo rivoluzionario delle sinistre o di una parte di queste
Seppure la storiografia nella sua grande maggioranza ha escluso che una ipotesi del genere fosse realistica rimane il fatto che essa all'epoca avvenne percepita come una possibilità concreta
Tanto più che le occupazioni delle terre le violenze non sporadiche ma sistematiche contro persone e cose si susseguivano
Nell'inerzia governativa il pronunziamento di Franco che avrebbe dato origine alla guerra civile maturo in questo clima in una valutazione complessiva il pronunciamento riporto la Spagna all'attenzione dell'Europa
Fernando García de Cortazar corse Manuel Gonzales terga nella loro storia di Spagna sostengono che la guerra civile spagnola
Acquista il dubbio merito di rendere di moda la Spagna fino ad allora indifferenti agli occhi degli abitanti del mondo
Che la considerano comune alcunché di esotico e compiute canicola civilizzazione afro arabica che con la cultura occidentale
E commentano amaramente
Che risulta davvero drammatico per gli spagnoli dell'epoca toccare con mano come dopo quasi un secolo di totale isolamento debba essere proprio la sanguinosa crisi bellica
A provocare un movimento mondiale di simpatia verso il Paese
Con maggiore acutezza storiografica
Sergio Romano scrive confusamente tumultuosa mentre la Spagna stava rientrando in Europa e poneva all'Europa inevitabilmente il problema della propria collocazione internazionale
Nessuno Stato europeo ormai poteva essere indifferente all'esito della guerra civile e a regime che ne sarebbe scaturito
L'Italia vive nel conflitto spagnolo l'occasione per estendere la propria influenza al Mediterraneo occidentale e divenire in prospettiva la potenza egemone della regione
La Germania vide in essa una sorta di poligono in cui collaudare le armi aerei carri armati e le strategie della guerra moderna e l'Unione Sovietica l'occasione per rimettere in moto la macchina inceppata della rivoluzione mondiale
Anche le democrazie occidentali erano per ragioni opposte fortemente interessate all'esito delle conflitto
Ma preferivano non impegnarsi direttamente nella vicenda e tentarono di influire sul suo risultato soltanto con alcune velleitarie iniziative diplomatiche
Subito dopo l'inizio dalla guerra civile l'Italia a differenza tra Germania fu abbastanza cauta
Quando il ventotto luglio Ciano che aveva ricevuto una delegazione spagnola inviata dal generale Mola è composto da esponenti monarchici accolse la richiesta di inviare dodici aerei bombardieri Savoia-Marchetti
Lo fece evidentemente solo perché Mussolini aveva cominciato a preoccuparsi
Essendo gli pervenuta la notizia che la Francia era sul punto di inviare soccorsi alle forze repubblicane
Di fronte alla internazionalizzazione del conflitto l'intervento italiano dapprima affidato all'M M. Yesser cioè la missione militare italiano in Spagna coordinato dal generale Roatta
Divenne più consistenti organico soltanto dopo la costituzione del CTV il corpo delle truppe volontarie il sedici Braglia trentasette destinato a sostituire le Memme Jas la storia dell'intervento italiano in Spagna
è documentata da due ottimi lavori quello che l'americano cover belle su di fascisti italiani alla guerra di Spagna e quello di provvidi e Stephanie pubblicato dallo Stato Maggiore dell'Esercito sulla partecipazione italiana alla guerra civile spagnola
Ai quali per chi è interessato faccio esplicito rinvio
In questa sede sarà sufficiente sottolineare il fatto che il CTV contrariamente alla tesi di quanti hanno parlato di volontari per forza venne effettivamente creato su base volontaria
Ed anzi come hanno osservato gli autori di questo studio
L'assoluta volontarietà del personale si rivelò al tempo stesso la caratteristica e il dell'esigenza ed uno dei condizionamenti che ne compri Carrano il soddisfacimento
A differenza di quanto si era verificato per il caso della campagna per la conquista dell'Etiopia la quale per quanto guerra coloniale aveva assunto il carattere di guerra nazionale la partecipazione italiana alla guerra di Spagna non riscosse una adesione entusiastica
Ma è fuor di dubbio che anche la maggioranza degli italiani si schierò dalla parte degli insorti spagnoli
Tra i volontari italiani mi fu anche del cardo sogno e la sua partecipazione alla luce della biografia umana e politica dello stesso assume un significato particolare ed emblematico
Al momento dello scoppio della guerra civile in Spagna
Edgardo Sogno era un giovane poco più che ventenne il quale stava pensando alla preparazione al concorso per la carriera diplomatica per quanto non ci occuparsi attivamente di politica è fuor di dubbio che la sua iniziazione per così dire ai valori etico politici fosse stata essenzialmente liberale
Egli era nato e cresciuto in una famiglia tipicamente piemontese cattolica di donne osservanti di uomini positivisti e laici di forte tradizione risorgimentale monarchica di orientamento politico liberale e conservatore
Era nato insomma e in quell'ambiente si era formato in una famiglia che certamente non era antifascista nel senso proprio del termine
Nel senso cioè di una consapevole e manifesta assunzione di comportamenti critici ma che non era neppure fascista e che anzi nutriva qualche profonda riserva critica e qualche seria antipatia nei confronti del regime della retorica del regime dei lati più illiberali delle regine
Un aneddoto che aiuta comprendere lo spirito aleggian tenera famiglia sogno riguarda il nonno di Edgardo che era solito elogiare i suoi amici e maestri
Tutti esponenti dell'intellettualità liberale Isella i Boselli i Ruffini Frassati gli Ardigò il Peano
Che si sfogava contro il cafone di Palazzo Venezia ma finiva per concludere citando Giolitti sulla necessità di rispettare il governo del paese
Edgardo Sogno ha raccontato che al tempo della sua adolescenza
Gli antifascisti dichiarati ben diversi da quelli che egli ha definito in mormora attori prudenti
Gli apparivano come una minoranza simpaticamente ribelle con la quale aveva a seconda dei casi relazioni amicizie e qualche parentela
Un elenco delle amicizie delle frequentazioni adolescenziali di sogno e assai eloquente i Giolitti isole rincara andini i pass renda un tre
Ferdinando tratte e Vittorio Badini Confalonieri e tanti altri tutti liberali in senso lato ed esponenti di una intellettualità più o meno apertamente antifascista
Incontro Franco Antonicelli Felice Balbo Aldo Montino Carlo Casalegno Giorgio Vaccarino e fra gli oppositori più anziani del regime Benedetto Croce Luigi Einaudi Emanuele Sella
Alfredo Frassati Giovanni Visconti Venosta Anton Dante coda e via dicendo
Potrebbe lasciare perplessi
Il fatto che un uomo con un background culturale come quello di Edgardo Sogno fatto di valore risorgimentali di spirito legalitario
Di animo molto tradizionale di ispirazione liberale di un liberalismo molto anglosassone che guardava con fastidio sospetto a quanto proveniva dal mondo germanico un mitteleuropeo
Potesse non soltanto schierarsi a favore di un pronunciamento ma per di più di un pronunziamento appoggiato dalla Germania
E in effetti a quanto risulta la sua scelta di accollarsi volontario creo problemi nell'ambito familiare nella cerchia degli amici
A nulla valsero però gli interventi su di lui per convincerlo a recedere dalla sua decisione con l'argomento
Che quella nella quale stava per impegnarsi era non una guerra nazionale ma uno scontro di partito
Sogno replicava che la guerra che si stava combattendo in Spagna era una guerra per l'Occidente per la sopravvivenza per l'Occidente una crociata contro Stalin
Più che la propaganda e la retorica del regime egli era pervenuto a questa conclusione
Per una specie di improvvisa illuminazione guardando una carta geopolitica una delle prime carte geopolitiche dove l'Europa sembra quasi essere un'appendice dell'Asia
Avendo in prima linea la Germania eccome estremi estrema retrovia la penisola iberica
Si era reso conto dell'importanza strategica della Spagna del fatto che la vittoria delle comunismo nel Paese iberico avrebbe chiuso in una morsa forse mortale l'Europa
Sogno insieme con altri ufficiali alcuni dei quali provenienti dal suo stesso reggimento
E in linea generale anche questo abbastanza significativo ed emblematico non fascisti o comunque tiepidi di fronte alle fascismo tutti con documenti falsi per superare i blocchi delle commissioni di controllo anglo francese
Sbarco con la falsa identità di un commerciante di cavalli a Puerto Santa Maria nel Sud la Spagna da una nave che appunto era carica di cavalli di casse di armi
Era la primavera
Del mille novecentotrentotto e stava per iniziare la grande battaglia dell'Ebro quella che è stata definita la più ampia la più singolare
La più sanguinosa e spettacolare dell'intera guerra civile
Nella notte delle venticinque luglio aveva appunto avuto inizia avrebbe avuto appunto inizio la sull'Ebro quella grande controffensiva repubblicana che avrebbe inaugurato un nuovo ciclo operativo di rilievo politico e strategico superiore rispetto a tutti quelli che l'avevano preceduto
Dopo quattro mesi di combattimenti la battaglia dell'Ebro si sarebbe conclusa con la riconquista da parte dei nazionali di tutto il territorio perduto nella fase iniziale della controffensiva repubblicana sogno venne inserito in uno squadrone comandato dal capitano ora i soli Mathieu
Che rappresentava un modello ridotto di divisione Celere
E che era costituito da truppe per due terzi composta di spagnoli e per un terzo di volontari italiani mentre il corpo degli ufficiali era con un rapporto esattamente inverso composto per due terzi di italiani e per un terzo di spagnoli
Mentre era in corso la sanguinosa battaglia dell'Ebro lo squadrone del quale era in forza sogno da questo Santa Maria si spostò in direzione di Valladolid per poi scendere a Madrid
In uno scontro a fuoco nei pressi del villaggio di Arna Chazz vicino alle scuri al sogno che era la testa di un plotone che doveva controllare la ritirata delle forze avversarie perse il cavallo e venne ferito dalle schegge di una bomba a mano
L'avventura spagnola di sogno un'avventura relativamente breve nel tempo che gli fece però guadagnare una medaglia di bronzo al valor militare si concluse nel marzo del trentanove con l'ingresso a Madrid c'è una pagina di sogno molto bella che è una pagina ancora inedita io non ho chiesto il per
All'ambasciatore ma mi permetto di leggerlo
Quindi è un po'un atto diciamo di di forza di autorità che descrive il suo ingresso a Madrid e mi sembra abbastanza l'importante
Dicono che fu un gesto politico di Franco
Quando gli ultimi difensore di Madrid si aprissero i primi ad arrivare alle porte della città furono dal Sud dei nostri reparti italiani e dal nord la cavalleria marocchina
Così sono entrato a Madrid a cavallo con sulla testa un elmetto che portava una croce nera pensando di entrarvi come difensore dell'Europa
Era un'Europa un po'vecchia che di lì a poco e per molti anni sembro destinata a sparire per sempre
Ma oggi sembra rialzare la testa dalla sua tomba come una solitaria nuvola bianca in un cielo nero di tempesta
Dopo giorni di lunghe soste nei viali della periferia prendemmo possesso di una grande caserma stavamo con uomini e cavalli nella corte e tutto all'intorno le terrazze coperte del primo e del secondo piano
Erano affollate di russi prigionieri uomini e donne appena rastrellati dagli spagnoli
Per loro la speranza la più grande forza della rivoluzione era finita
L'indomani una domenica ci fu la Messa al campo nella corte sulle terrazze in alto non si vedeva più nessuno qualcuno disse che le avevano fucilati all'alba
I soldati spagnoli dei nostri reparti ascoltavano la Messa con un ginocchio a terra gli ufficiali al Vangelo con la sciabola sguainata reclinata in avanti e il pugno sul fianco i soldati italiani limitavano
All'elevazione guardai il comandante era un laico come me e se ne stava ritto in piedi da solo sull'attenti
Fui tentato di fare come lui ma subito pensai che così avrebbero fatto i comunisti e misi il ginocchio a terra come in un vecchio rito della cavalleria
In tutta quella guerra non vidi ospedali né in molti feriti né molti cadaveri ma nel lasciare la Spagna e le sue macerie avevo un presentimento preciso
Quelle case sventrate quelle travi bruciate
Quei ponti caduti quelle strade piene di buche erano la visione anticipata di come sarebbero presto le nostre città e in Italia ed in Europa nella grande bufera che sentivo phishing
Tuttavia
Più che per gli episodi militari per gli avvenimenti esteriori
Per lo spazio certamente ridotto che occupa all'interno della sua biografia umana intellettuale politica
La partecipazione di Edgardo Sogno alla guerra civile spagnola merita di essere ricordata merita di essere
Studiata proprio perché malgrado le apparenze e sassi inserisce con perfetta coerenza all'interno di una linea di condotta che sogno ha seguito senza mai deflettere nel corso di tutta la sua vita
Le motivazioni che lo spinsero a prendere parte alla guerra civile furono essenzialmente tre
In primo luogo l'anticomunismo
Sogno fu sempre irriducibilmente anticomunista lo fu potremmo dire senza cedimenti
Fin dalla più tenera età lo fu in questa occasione lo fu durante la Resistenza lo fu durante gli anni della prima Repubblica lo è oggi
In secondo luogo la convinzione di combattere una battaglia per la civiltà per i valori della civiltà e occidentale che egli vedeva calpestati dalle efferatezze di quella guerra
Dalle distruzioni delle chiese
Dalle stragi di religiosi che finivano per assumere per lui laico indipendentemente dalle personali convinzioni un valore simbolico
In terzo luogo per la fede monarchica
La battaglia che gli andava a combattere in Hispania era anche una battaglia per una Spagna da ricondurre all'interno del quadro istituzionale monarchico
E questa sua fede monarchica ferita dall'avvento nella della Repubblica nella penisola iberica non si identificava fatto con un Lou agli Alis Mallamo Ras ma era invece il frutto di una riflessione sull'importanza della monarchia
Dell'istituto della monarchia di una monarchia costituzionale per così dire liberaldemocratica come fattore di stabilizzazione di un Paese
Queste motivazioni poi sì De cantavano secondo un'ottica strategica e geopolitica in una più vasta visione strategica che lo faceva guardare a una Spagna anticomunista come a una sorta di fra la folla di sicurezza
Come ha una testa di ponte che avrebbe potuto essere utilizzata in un futuro più o meno lontano da americani o anglo americani nell'eventualità in cui fosse necessario intervenire per salvare un'Europa comunisti tra
Una volta chiarite le motivazioni dell'intervento di sogno in Spagna al fianco delle forze franchiste
Si comprende anche come perché la contraddizione fra la scelta di allora e la scelta resistenziale di qualche anno dopo sia più apparente che reale
Non ci fu allora e non ci poteva essere data la personalità e la cultura dell'uomo una volontà di fiancheggiamento o di sostegno dei regimi totalitari quanto piuttosto la ferma determinazione di combattere
Il nome della civiltà europea quello che in quel momento storico gli appariva come il pericolo più grave un discorso analogo potrebbe essere fatto anche per la scelta successiva
Entrambe le scelte quella per la guerra di Spagna
E quella per la resistenza furono dettate da una sorta potremmo dire di pragmatismo di realismo se si preferisce conservatore che era ed è tipico della personalità di Sonia
Grazie però Francesco Perfetti però questa relazione estremamente interessante inquilino anch'io confesso di avere appreso delle cose che ignoravo mi dicono che tu sei disponibile anche a leggere il capitolo successivo di questa nostra giornata rievocativa e cioè la relazione di Gian Enrico Rusconi
Che purtroppo o non può esserci oggi noi credo ragioni di salute no
No impegnato
Purtroppo a un impegno fuori Italia a un impegno fuori Italia ma meglio così nel in certo senso
Vuoi un bicchier d'acqua prima di Aziz errori alla prossima fatica mi sembra più che meritato
Dunque siamo al secondo capitolo come poi a dovremmo fare una piccola inversione nel senso che Sergio Scalpelli che deve rientrare a Milano nel pomeriggio ha chiesto di parlare questa mattina
Una e Stefano Monti Bragadin gentilmente
Di ha lasciato il suo posto quindi a dopo la relazione di Rusconi avremo quella a di Sergio Scalpelli
Anche se questo comporta diciamo un certa turbativa dell'ordine ecologico e poi avremo un'ora di dibattito prima dell'intervallo di colazione
Sì perfetti allora di nuovo la parola te
E allora il testo di Rusconi inizia con una citazione
Lavoro per il Comitato di Liberazione Nazionale per gli inglesi e per il comando italiano ma dipendo soltanto da me
Così il ventottenne Edgardo Sogno espone con una punta di spavalderia la sua teoria sull'impegno suo e della Organizzazione Franchi nella Resistenza anti tedesca e antifascista
Sono parole riportate nel libro di memorie che porta il titolo significativo di guerra senza bandiera
Sogno le pronuncia nella primavera delle quarantaquattro in un colloquio con il presidente del CLN per l'Alta Italia
Alfredo Pizzoni
E in uno dei loro incontri clandestini destra densi di progetti di azione e di scambi di opinioni
E Pezzoni che gli è sinceramente amico di replica un po'paternalistica mente lo sapevo che sei un ribelle ai delle qualità ma questo è un difetto
In realtà questo difetto che fa di sogno o franchi come si fa chiamare nella clandestinità un antifascista militante tra i più singolari e straordinari
Non solo per l'audacia delle imprese personali che li faranno guadagnare la medaglia d'oro al valore militare per la guerra di liberazione ma soprattutto per la sua collocazione politica
Nelle sovrapporsi delle etichette che di volta in volta gli sono state applicate o sono state esibite da lui stesso
Lealista monarchico conservatore amico degli inglesi anticomunista intransigente
Liberaldemocratico sogno è rimasto una figura eccentrica una delle meno stabilizzati più controverse nella storiografia sulla Resistenza
Per la verità i contrasti di giudizio trovano motivo più nel suo anticomunismo militante del dopo Liberazione che non nei suoi comportamenti durante la lotta armata
Sogno è una figura controversa più nella storiografia resistenziale di sinistra
Che nella memorialistica di chi lo ha conosciuto direttamente in azione
I protagonisti la resistenza infatti da Parri a Pizzoni da Valiani a Cadorna hanno espresso unanimemente la loro stima per l'audacia e la dedizione del combattente antifascista sogno
è vero che talvolta i giudizi positivi sono accompagnati da perplessità per la spregiudicatezza di cui sogno ha dato prova in alcune occasioni ma essa è imputata più a tratti caratteriali del personaggio che non ha posizioni politiche
Di diverso avviso è la letteratura comunista
Che pur riconoscendo i meriti sul campo di sogno non nasconde la diffidenza nei confronti del suo realismo monarchico del suo stretto rapporto con gli inglesi
Del suo moderatismo politico visto già come anticipazione dell'anticomunismo attivo che lo caratterizzerà a partire dai primi anni Cinquanta
In effetti soltanto dopo la comune esperienza però lottare esistenziale che sogno voi comunisti esasperano la loro reciproca ostilità
Con effetti retrospettivi che rendono difficile ricostruire il senso di alcuni episodi e le autentiche intenzioni degli interessati
Come pochi altri protagonisti della lotta armata antifascista sogno si trovò oggetto di ricostruzioni e rivisitazioni polemiche a cominciare da lì su due che rischiano di far perdere di vista il valore originario di una lotta intrapresa in modo solidale da attori politici molto diversi tra loro
Questa caratteristica che rende la resistenza storicamente interessante politicamente preziosa
Proprio per le sue originarie fragilità ai virtualità corre il pericolo di essere sacrificata a razionalizzazioni posteriori
Al centro di questa problematica c'è la questione del ruolo e delle intenzioni dei comunisti nella Resistenza
L'anticomunista sogno ne fornisce una interpretazione tanto drastica quanto semplificatrice vedendo nel progetto resistenziale comunista alla mera premessa della instaurazione di una dittatura totalitaria tout court
Questa tesi tuttavia non è formulata in termini così netti in guerra senza bandiera cioè nel libro di memorie cronologicamente più vicino all'esperienza resistenziale ma negli scritti degli anni successivi
In compenso e il libro offre spunti di riflessione importanti su altri temi non meno qualificanti per capire la resistenza l'ambiente militare italiano che si affianca alla resistenza
Le attese degli alleati in particolare degli inglesi nei confronti delle movimento partigiano da essi sostenuto tenendo presente tutti questi temi la rivisitazione della figura di sogno va al di là del caso personale per contribuire ad una rinnovata riflessione sulla persistenza storica
La volontà o la pretesa di sogno di essere operativamente indipendente nella sua azione di resistente almeno fino alla fine del dicembre quarantaquattro non cancella il fatto che le risorse materiale di legittimazione di cui dispone gli provengono da due fonti ben precise il comando militare italiano del sud
E qui rispondo in qualità di ufficiale di missione e il servizio speciale inglese di cui sarà considerato membro a tutti gli effetti la natura o le conclusioni delle funzionamento
Di questi due organismi consentono al sogno dico Devereaux o di guadagnarsi spazi di relativa autonomia che usa spesso con grande disinvoltura
Nei confronti delle varie formazioni partigiane con cui entra in contatto suscitando di conseguenza sentimenti misti di ammirazione e diffidenza
Alla base della cooperazione di sogno con i servizi inglesi con il comando italiano che alla fine si tradurrà in stretta collaborazione con Cadorna
Comandante dell'organismo militare che formalmente riunisce tutte le formazioni partigiane c'è una precisa consonanza politica e militare
Da un lato una realistica valutazione militare della situazione italiana fa della Franchi un'organizzazione di fiancheggiamento della guerra alleata con azioni di sabotaggio servizi di informazione e di intelligenza
Aiuto ai prigionieri assistenza all'immissione alleate dietro le linee nemiche orientamento degli aiuti materiali
Avio lanciati alle formazioni partigiane
Dall'altro lato i convincimenti di Beraldo conservatori e monarchici di sogno lo portano a considerare la guerra anti tedesca ed antifascista come una impresa mirata esclusivamente alle ripristino delle libertà civili e politiche
L'obiettivo della restaurazione della dignità nazionale e di un sistema politico liberaldemocratico sovrasta ogni altro criterio di rinnovamento sociale o politico
è inevitabile che questa concezione politica entri in conflitto con quella di sinistra azionista comunista e socialista che ha obiettivi di rivoluzione sociale democratica
Comunque formulati e una diversa concezione o aspettativa della Resistenza come guerra di popolo condotta possibilmente con un esercito partigiano
A ciò si aggiunga la diffidenza che gli antifascisti di sinistra nutrono verso i militari e verso chi mantiene lealtà nei confronti de la monarchia che ai loro occhi e responsabile del fascismo
La decisa azione antifascista di sogni e la sua personale allergia per la persistenza di una mentalità fascista negli ambienti militari non sono motivi sufficienti per il venire meno delle riserve della sinistra nei suoi riguardi
Ma come dicevamo i motivi di contrasto tra sogno e la sinistra rimangono impliciti e frenati durante la fase della resistenza armata mentre diventano espliciti negli anni successivi da entrambe le parti
I motivi che spingono un diplomatico di carriera monarchiche conservatore alla lotta antifascista
Sono il dissenso di sogno verso il regime fascista
Iniziano dall'intervento dell'Italia nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania qui c'è una citazione bisogno nell'intervenne l'inverno delle trentanove e quaranta speravo che l'Italia sarebbe rimasta fuori il dieci giugno è cominciata la crisi
Dover scegliere fra la patria e l'ideale politico si può fare il proprio dovere ma non si può comandare ai sentimenti
Nelle quarantuno letto il primo rapporto sui massacri degli ebrei in Polonia era un rapporto dalla Segreteria di Stato
Da quel momento il problema non era più politico diventava un problema morale sapendo non si poteva in nessun modo rimanere solidali con la Germania
Sono arrivato all'armistizio come un cane attaccato alla catena la mia guerra è cominciata allora
Certo Mola facciamo in buone condizioni ma perlomeno adesso ci battiamo dalla parte giusta
L'impegno dei militari italiani è per sogno una delle forme della attivazione della borghesia alla lotta antifascista che dovrebbe comminare motivi di orgoglio nazionale
Non accettare la frase e di sogno di venire trasformati in strumenti passivi della macchina di guerra alleata e motivi politici ancora sogno
Se ce ne stiamo a casa a fare la calza tutta la Resistenza diventerà comunista
Siamo tornati così alla rapporto tra sogno e i comunisti
In guerra senza bandiere l'autore non nasconde le sue critiche ai comunisti imputando loro tra l'altro oscuri episodi di violenza all'interno delle movimento armato della Resistenza
Ma non si nota un atteggiamento particolarmente intransigente
Giudizi negativi duri e politicamente motivati nei confronti dei comunisti si trovano più frequentemente nelle lettere delle quarantaquattro quarantacinque
Del comandante delle formazioni piemontesi di Giustizia e Libertà Dante Livio Bianco che non nelle pagine del monarchico liberale Sodinha
Nel suo libro situazione di tensione di sospetto di scontro sembrava la fine ricomporsi in un quadro di reciproca stima e lealtà
Non c'è più nessuna contestazione di principio della legittimità della lotta per la democrazia dei comunisti oggi l'Autore se ne scusa e cerca di darne una spiegazione ricorrendo alla citiamo sogno sindrome del compagno di viaggio tanto più intensa e aggressiva quanto maggiore è l'insicurezza del soggetto nei confronti della sinistra
Non l'ho mai osservata prosegue sogno infatti negli antifasciste liberaldemocratici di antica data
Rimasti sempre coerenti nella loro opposizione al totalitarismo e alla violenza dovunque essi siano è invece frequente in coloro che sentono di dover dare qualche prova
E io a quel tempo nei confronti degli antifascisti storici con cui mi trovavo a contatto mi sentivo sovente un neofita che doveva provare la sua fede
In effetti l'anticomunismo militante porterà gradualmente sogno dentro e fuori il partito liberale a una polemica frontale contro l'intero sistema democratico italiano accusato di essere succube della sinistra
A metà degli anni settanta a nome della destra democratica attivamente anticomunista oltre che antifascista
Assume posizioni che non convincono neppure più i suoi amici liberali e inducono i suoi avversari ad accusarlo di attentare alla legalità democratica
Anche se questa accusa si rivela infondata e respinta dalla magistratura invitata a pronunciarsi e se è sufficiente perché nell'area della sinistra si getti sospette discredito anche sul comportamento del sogno dalla lotta antifascista
A conferma del pregiudizio che l'antifascista ostile ai comunisti non sarebbe veramente democratico
Sogno è un caso esemplare di questo verdetto che in un circolo vizioso ha come effetto quello di mantenerlo rigido nel suo anticomunismo
Che rifiuta ogni distinzione tra comunismo sovietico il comunismo italiano e nega a quest'ultimo ogni possibilità di evoluzione in senso democratico
Ma c'è un'altra ragione più strettamente storiografica che ha contribuito a moltiplicare a sinistra le Riserve sulla figura del resistente sogna
è la difficoltà della storiografia di ispirazione comunista a fare i conti seriamente con la storiografia liberale e borghese in senso lato che include tutte le componenti moderate monarchiche le formazioni autonome militari
E quelle democristiane in parallelo c'è la difficoltà di valutare serenamente il ruolo degli alleati nella dinamica politica prima ancora che militare della guerra di liberazione e dell'immediato dopo liberazione
Non che manchino a sinistra i contributi i riconoscimenti dei contributi alle movimento resistenziale portati da liberali e moderati
Ma al di là di ogni riconoscimento quello che davvero pesa a sinistra è il convincimento che la resistenza sia stata scippata dei suoi valori più alti radicali e rivoluzionari
Dal moderatismo democristiano e liberare degli alleati e dagli alleati
E che persone come sogno abbiano avuto la loro parte in questa operazione
Davanti a questa posizione sogno non si limita a contestare l'inconsistenza delle concetto di Resistenza tradita ma rovescia diametralmente il ragionamento parlando di falsificazione comunista della realtà storica della Resistenza
Che dovrebbe essere vista esclusivamente come rivolta contro il nazifascismo come lotta antitotalitaria
Da qui una differenza di pianori di valore fra quella che che da una parte è stata e rimane la motivazione il significato valido per tutti il significato che caratterizza il resistente come tale
La rivolta contro la violenza totalitaria e quelle che sono dall'altra motivazioni ideologiche o di classe che caratterizzano il rivoluzionario l'uomo di partito
Di conseguenza conclude sogno alla resistenza comunista non si può attribuire una dignità storica separata di un valore in sé salvo che per il contributo indiretto che essa ha dato per lo più involontariamente al ristabilimento delle libertà civili e politiche
Come si vede siamo davanti a due interpretazioni
Speculare mente esclusive a sinistra si recrimina che la resistenza sia stata tradita nei suoi valori più qualificanti da una mera restaurazione politica e sociale capitalistica borghese
Dall'altro sogno contesta il valore in sé del contributo comunista alla resistenza declassato per così dire a contributo
Preterintenzionale si tratta di due posizioni storiografica mente in difetto sul piano della ricostruzione dei fatti e delle motivazioni dei partecipanti alla resistenza che sappiamo essere molto diversificate e complesse che vanno riconosciute come tali
Nessuno può contestare Assogna il diritto o se si vuole il merito del suo anticomunismo intransigente o farne un pregiudizio contro il suo contributo
Di azioni all'esperienza resistenziale ma vale anche reciproco l'interesse della testimonianza di sogno va ben al di là del paradigma comunismo anticomunismo da questo punto di vista Guerra senza bandiera pur nei suoi limiti e carattere di racconto di avventure per un'ottima causa rimane ricco di informazione di stimoli conclusivi di ogni di valore politico e storico maggiore di quanto non ammetta oggi lo stesso autore
Le sue stesse convinzioni liberali appaiono più concrete in concomitanza con il suo esplicito impegno di parte nel partito liberale in polemica con altri partiti
Che non ha né la pretesa successiva di aver idealmente militato soltanto in un prepartita o senza contenuti programmatici
E senza appartenenza di classe e assai più istruttivo il suo modo di partecipare attivamente alla dinamica Inter partitica tipica della Resistenza italiana che non il suo successivo richiamarsi fuori dalla logica partitica
La Resistenza italiana non è stata soltanto una esaltante comunità di armi
Ma una formidabile competizione politica sulla base di molti progetti politici in parte congruenti in parte incompatibili spesso confusi e velleitari
Eppure tramite essa ha avuto luogo il grande apprendistato della democrazia che ha accomunato uomini e partiti che avevano concezioni diverse e diversamente aggettivata e della stessa democrazia liberale socialista
Cristiana progressista proletaria borghese eccetera
Se nonostante tutto la democrazia italiana
Si è messa in moto e ha retto superando nei primi anni anche il pericolo di una nuova guerra civile lo si deve alla lealtà di uomini che senza rinunciare alle proprie convinzioni contrastanti si conoscevano attraverso la comune esperienza resistenziale nella pratica per la libertà
Tra questi uomini cioè a pieno titolo Edgardo Sogno
Questo appunto è il testo di Rusconi
Io volevo aggiungere qualche osservazione che è anche frutto così ti conversazioni appunto con l'amico sogno il quale fa notare che il discorso di Gian Enrico Rusconi sia un tentativo di uscire da quella che Renzo De Felice ha chiamato la vulgata storiografica sulla resistenza
Ma esistono diciamo delle divergenze profonde tra la posizione di Rusconi e la Pro tra l'interpretazione di Rusconi appunto espressa in questo testo e la posizione di Sonia queste divergenze nascono dal fatto che Rusconi è favorevole mentre sogno è contrario
A che cosa a riconoscere e cito testualmente un passo di sogno tratto dalla introduzione al volume su Laffranchi recentemente ristampato
Dicevo l'uno favorevole l'altro contrario a riconoscere alle forze rivoluzionarie di sinistra che hanno preso parte alla resistenza comunisti
Socialisti massimalisti
La qualità di componente storica fondante del patto costituzionale ossia il diritto di considerarsi fonti della legittimazione della Repubblica nella sua identità di Stato liberaldemocratico occidentale
Sogno in altre parole sostiene che l'idea secondo la quale la a Repubblica si fonda sulla resistenza
La Repubblica che si fonda sulla Resistenza è una idea equivoca insufficiente se la Resistenza è la resistenza
Quale ci viene presentata dalla giudicata per usare ancora le espressione appunto De Felice Anna
è significativo a questo proposito forse anche la scelta del titolo che sogno ha dato al suo volume di memorie quello largamente citato da Rusconi guerra senza bandiera
L'appunto nella prefazione di sogno al volume sulla franche c'è una spiegazione di questo titolo che forse vale la pena di rileggere se non rubo troppo tempo Livio allora stiamo pensasse perché mi sembra offra un pochino una chiave di interpretazione anche per distinguere proprio la diversità dell'interpretazione di Rusconi da quella appunto di sogno
Allora dice sogno quando scelsi quel titolo pensavo alla possibilità di un suo duplice significato spesso esprimeva in primo luogo una certa repulsione per la guerra clandestina
Mettendo in risalto il contrasto fra la mia concezione del combattente
E quella di non farlo a viso aperto sotto le insegne di riconoscimento dell'uniforme e della bandiera per un giovane ufficiale di cavalleria
Che sognando la carica conservava nel portafoglio un filo dello stendardo del reggimento l'affrontare il nemico senza bandiera per colpirlo dall'ombra della clandestinità aveva un che di sleale di disonorevole
Si aggiunga che data la mia appartenenza al servizio diplomatico ero partecipe di un sentimento assai diffuso fra i funzionari del ministero degli Esteri
La versione deontologica per qualsiasi contatto e collaborazione con i servizi segreti nazionali e internazionali in quanto impegnati in attività sleali e disdicevoli
Per chi è protetto sulla fiducia e sulla buona fede da immunità e privilegi diplomatici
Con tutto quanto di antiquato e superato si possa intravedere in questo modo di pensare non certo condiviso nei paesi del progressismo popolare
E so conferma tuttavia la tendenziosi tali da lontananza dal vero degli insistenti tentativi di collocarmi nella categoria degli agenti segreti inglesi o americani
Allo stesso titolo guerra senza bandiera attribuivo poi un significato assai più preciso e profondo
Che si può esprimere con le parole di Vittorio Alfieri non c'è patria senza libertà
Per chi come me fin dal primo istante aveva inteso la guerra del trentanove quarantacinque come uno scontro mortale irreversibile fra due contrapposte idee di civiltà il movente della lotta per la libertà era prevalente su quello di un patriottismo mortificato dalla identificazione della patria con un regime totalitario pretesa e imposta dal fascismo
Non vedendo l'Italia chiaramente schierata in questa lotta irrinunciabile sentivo la necessità di compiere fra le due parti in conflitto una scelta individuale non coperta dalla bandiera nazionale
Enzo De Felice ha parlato di Morte della patria come di una devastante lacerazione delle tessuto morale a causa della
Pauroso a debolezze da etico politica degli italiani
Nelle cinquantennio successivo quella lacerazione non si è rimarginata anche a causa sostiene appunto De Felice proprio di questa interpretazione la cosiddetta vulgata della Resistenza che ha portato avanti
Il predominio culturale e storiografico della sinistra le forze della coalizione antifascista hanno dato vita ad una a realtà politica che assunse successivamente la forza la forma delle CLN osserva appunto sogno dell'arco costituzionale del compromesso storico tutte soluzioni funzionali alla presenza dominante del marxismo nella cultura e nella società italiana
Sogno accetta solo in parte l'analisi pessimistica di definisce proprio perché ritiene che nel mille novecentoquarantatré lo stato italiano sia crollato ma sia crollato soltanto in parte ecco lo cito ancora
Da queste affermazioni torna si può dedurre che soltanto la componente liberal nazionale risorgimentale della Resistenza
Può rappresentare il contributo alla sopravvivenza e alla ricostruzione dello Stato democratico occidentale solo in parte demolito dal fascismo e dal disastro militare
Ed è proprio perché ritengo che nel quarantatré lo stato italiano sia crollato solo in parte mi trovo in disaccordo sulla tesi della sua fatale scomparsa
In
Rimase in piedi concluse con gli alleati due armistizio partecipò con le sue forze armate regolari alla guerra di liberazione assunta col referendum e senza traumi rivoluzionari la forma repubblicana firmò il trattato di pace avviò la ricostruzione economica fece nel quarantotto la scelta occidentale entrò nell'Alleanza atlantica
Fu solo l'incessante lavorio di condizionamento ideologico e culturale di forze politiche che rifiutavano le basi storiche dell'unificazione nazionale che ne preparo l'eclissi e la dissoluzione a cavallo fra gli anni sessanta e settanta
Nella crisi delle quarantatré quarantacinque la resistenza ha ha rappresentato quindi un momento di recupero un inizio di riscossa ma dice sogno soltanto nella sua componente autonoma
Nella sua componente antitotalitaria nella sua componente nazionale nella sua componente liberal patriottica e non ecco qui la differenza profonda tra la posizione appunto di sogno e la posizione delle sinistre il nonno nella sua componente rivoluzionaria ad esso collegata
Nelle nei CLN solo cito ancora sogno nella componente autonoma sono presenti due moventi positivi del primo e del secondo Risorgimento
Quelli che Croce ha definito religione della libertà e religione della patria
Quindi secondo sogno in conclusione l'Italia può risorge dalla crisi dello Stato risorgimentale
Soltanto nella misura in cui sia ricostruito un quadro costituzionale che si fondi su questi due valori essenziali
Grazie per l'affetto i sei stato veramente molto brillante anche generoso nel supplire all'assenza di Rusconi io dare adesso la parola aveva Sergio Scalpelli come ho detto abbiamo fatto una inversione del programma
Prego il Pubblico e se possibile di trattenersi ancora per fino a mezzogiorno
In maniera da consentire almeno la il completamento delle relazioni e naturalmente di ritornare poi nel pomeriggio
Sergio la favola bene
è in questo questa ricostruzione del dibattito tra sogno e Rusconi che faceva adesso il professor Perfetti che sta tutto il dibattito e Statuto il conflitto di questi cinquant'anni
Nella vicenda nel modo in cui questo Paese uscito dalla vicenda resistenziale
Nella sua vulgata prevalente e nel tentativo di alcune minoranze politiche intellettuali di contrastare quella vulgata che ha presieduto al patto civile tra gli italiani alla Costituzione formale immateriale
Che ha dominato questi cinquant'anni
Questo riguarda anche quell'intenso Periodo brevissimo nella sua durata cronachistica
Quarantacinque cinquanta giorni dal ventitré ottobre del cinquantasei fino ai primi di dicembre dello stesso anno che riguarda le vicende e i fatti d'Ungheria mai norme per la portata che ebbe
Nella vicenda europea nella vicenda della sinistra italiana e nella vicenda
Della nostra vita repubblicana e nella bella biografia di sogno che Luciano Garibaldi ha dato alle stampe pochi anni fa ricorda un servizio dell'inviato speciale di Repubblica a Budapest leggere mica del sette luglio del novantuno
E dice già qualche mese fa di fronte al Consiglio comunale di Torino Cossiga aveva e Luggeri elogiato l'imputato poi prosciolto del tentato golpe Borghese per la sua storia di patriota e di uomo della Resistenza
Ma stavolta va oltre e soprattutto squarcia il velo intorno a quello che lui stesso definisce un segreto
Lo fa all'improvviso mentre sembra V sembra voler solo ricordare i fatti del terribile cinquantasei
Dice allora l'Italia si adoperò in molti modi per aiutare l'Ungheria dopo tanto tempo possiamo dirlo
Ci adoperando anche clandestinamente per portare via da quel Paese uomini braccati dal sistema comunista
Uno di quelli che si adoperarono anni dopo fu trascinato in tribunale
E inquisito come golpista e attentatore della Repubblica italiana
è Sguardo sogno è Luís l'intrepido inviato l'immissione di libertà dall'Italia in Ungheria per il momento Cossiga non lo dice
Ma la riforma la ricostruzione che fa mentre il presidente ungherese lo ascolta un po'sorpreso pare tanto chiara che di più non si può
A fugare l'ultimo dubbio lo stesso Francesco Cossiga letteralmente preso d'assalto dei giornalisti appena il presidente ungherese lascia la sala della Conferenza
Era sogno accerto fu inviato dal governo italiano per esso filtrare assieme ad altri diplomatici dei perseguitati politici ungheresi a costo di andare in galera mantenuto questo segreto mi domando se non sia stato mandato in galera per questo
Ora che i giornalisti italiani gli sono vicini e la sua voce si altera e lo sguardo si fa cattivo d'un tratto il presidente sembra essersi infuriato
Il cinquantaseienne per sogno per gli scritti successivi di sogno su quella vicenda una la grande metafora del mio riforma vita del comunismo ma è anche l'esito di un periodo di nato che immediatamente dopo la fine della guerra in cui egli comprende che per contrastare lo straordinario abbia apparato di Agitprop del Partito comunista quella forma di
Potenza della comunicazione nei termini delle forme di allora del partito comunista e il famoso collateralismo comunista è necessario far crescere e sviluppare
Radicare nel Paese quelli che sono stati comitati di difesa nazionale gruppo di pace libertà e altre esperienze collettive che in qualche modo contrastasse ero la vicenda il tentativo di radicare un'egemonia intellettuale un'egemonia politico intellettuale soprattutto nel sistema formativo educativo e nelle università
Ed è da questo punto di vista che sogno rivendica
Tutte le sue diciamo qui nesso forte tra teoria e prassi che in qualche modo ne caratterizza la figura originale ne caratterizza un percorso del tutto particolare nelle vicende nella vicenda di questo cinquantennio
Rispondendo a questa Ray al resoconto di Repubblica sogno l'anno scorso
Scrive la spinta per un impegno di questa natura da parte dello Stato italiano in aiuto degli insorti ungheresi svenne soltanto dal Comitato di difesa nazionale da me fondato e diretto per operazioni anticomuniste fra le quali era ben nota la sigla di pace libertà ormai logorata sì nello scontro con l'apparato del partito comunista
Personalmente operava in una posizione autonoma del tutto particolare essendo consigliere di legazione nei ruoli degli esteri
Ministero che rappresentava in un comitato interministeriale riservato nel quale erano presenti la Presidenza del Consiglio gli interni e la difesa
Ai primi di novembre decise di partire per l'Ungheria con alcuni collaboratori dopo averne confidenzialmente informato il mio ministero
L'ambasciatore Alberto lo so Rossi Longhi segretario generale i colleghi Livio chiodo lì e Mario Mondello rispettivamente vicedirettore capo ufficio gli affari politici
E la difesa il ministro Taviani il colonnello Renzo Rocca del Sifar nome di copertura ribelli
A Vienna raggiunse l'ambasciatore Angelino Corrias da quel momento Corrias Teodoli Mondello e Rocca costituirono di fatto con me l'unità di crisi per l'operazione segreta Ungheria
Piccola isola di resistenza nel gran mare del del realismo distensivo
Dei diplomatici e dell'impegno umanitario dei rassegnati apro una piccola parentesi ricordate
Sono gli anni del ventesimo congresso del partito comunista dell'Unione Sovietica di quello spiraglio riformatore nella Polonia di comunica che gli anticomunisti democratici e liberali di tutto il mondo avevano guardato con disco diffidenza osservando però un processo che appariva di lenta evoluzione riformatrice dei sistemi comunisti
Dal giorno dell'estremo appello di Nagy e del Cile il suo ritiro di fronte alla rioccupazione militare sovietica quattro novembre si verificò all'esodo di massa che durò fino al dodici questa prima ondata non fu che un anticipazione attraverso il varco improvvisamente apertosi nel muro della grande fuga in Occidente dell'ottantanove
Per i nostri rapporti risulta che nei miei numerosi contatti al di qua e al di là della frontiera diedi subito la precedenza gli elementi che avevano preso parte attiva
All'insurrezione seleziona e un gruppo di un centinaio di esponenti direttivi in vista del progetto
Allora da noi considerato prioritario
Di quel ringhia e sabotaggio con l'appoggio in un retroterra occidentale
Di tali progetti e problemi operativi si parlava esclusivamente con esponenti politici Capri militari dell'insurrezione con gli addetti militari e gli elementi dei servizi occidentali
I francesi nei giorni della frontiera aperta fornirono agli insorti armi e materiali anticarro
Di fabbricazione recentissimi inglesi americani introdussero nel territorio Ming missioni di base per future operazioni l'elenco dei piani e delle richieste operative che trasmise a Roma e che furono solo in parte soddisfatte
Denota l'intenzione di promuovere e sviluppare una guerriglia permanente basata sui focolai di resistenza nei centri urbani
Nella selva balconi Monti resta nel ricordare questa nostra presenza non soltanto umanitaria né i fatti di Ungheria
Devo fare una rettifica di carattere personale riconfermando innanzitutto Francesco Cossiga non soltanto la mia stima incondizionata ma anche la mia riconoscenza per le sue autorevoli confutazioni delle menzogne comuniste riguardanti la mia persona
Cossiga nel lodevole intento di rivendicare la presenza attiva dell'Italia a fianco dell'Ungheria nella lotta per la libertà ha parlato di una dimensione riservatamente affidatami dal Governo per porre in salvo cittadini ungheresi esposti alla repressione comunista
Qualcuno sulla stampa parodie su filtrazione vocabolo che mai fu da noi conosciuto né pronunciato a quel tempo e che ho soltanto incontrato in occasione delle polemiche della sinistra comunista sulla Gladio
Per la verità storica nessun compito di tal genere mi venne affidarsi dato dal presidente Segni e dal ministro Martino anche se ero a conoscenza della loro appassionata eversione avversione ai regimi totalitari del blocco sovietico
Che si voglia o non si voglia identificare la cui veri sentimenti della nazione italiana l'operazione Ungheria non fu avviata dal governo il governo vi fu come ho detto trascinato il comunismo e coinvolto dalla mia iniziativa personale
Ora
L'iniziativa di sogno e la dimostrazione
Politico pratica che quella vicenda che li giorni dell'Ungheria assegnavano
La fine di una brevissima se mai ci fu stagione di ipotetica riforma
I sistemi comunisti ci pone una serie di questioni che secondo me sono strettamente attuali ed è questo che io credo che in un convegno in onore di Edgardo Sogno vale quando vada discusso
Voi sapete che il cinquantasei è stato una grande metafora della il riforma militavo della mancata occasione della sinistra
è stata una grande metafora del vicenda dei rapporti Complessi e tortuosi tra il Partito comunista italiano il Partito Socialista Italiano
è una vicenda quella del cinquantasei che è stata molto più indagata
E ha costituito più di un'occasione di scontro di lacerazioni a sinistra nel campo delle forze che allora stavano dalla parte dell'Unione Sovietica
E che ci pone oggi una serie di temi che riguardano sempre il problema storico della riforma abilità o meno dei regimi e dei partiti comunisti
Io credo che la vicenda dell'Ungheria dimostri
Sostanzialmente la natura io riformabile di quei regimi e di quei partiti anche in Occidente
Ed è questo che io credo che in qualche modo va discusso vada discusso
è voi sapete bene che ci fu nel Partito comunista di allora nell'area del dell'elettorato e soprattutto dell'intellettualità comunista un travaglio serio per la prima volta dalla costituzione del partito
Ci fu un travaglio che non non ebbe paragoni né con le vicende degli anni Trenta né successivamente col dibattito post resistenziale nei colleghi Chandler della scrittura della carta costituzionale
Ma fu un dibattito che duro poco che vi dell'allontanamento di alcuni intellettuali di prestigio ma che sostanzialmente non tocco la natura di fondo del
Del della vicenda del Partito comunista italiano anche di recente nella rilettura dei verbali delle riunioni della direzione del partito di quel tempo pretura di verbale che è stata possibile dopo il novantuno
Sì e vince la posizione chiarissima di Togliatti che nelle riunioni riservate diceva noi non dovevamo perdere la testa opporci all'ondata anti sovietiche anticomunista
Non possiamo accettare questo tra scagliarsi contro tutto e contro tutti si sta con la propria parte anche quinto quando questa sbaglia
Questo induce immediatamente rientro della CGIL da una falda una prima immediata posizione diciamo relativamente critica verso l'Unione Sovietica nei ranghi di una ortodossia di una posizione ortodossa
Che si manifesta compiutamente
Nei
Ai primi di novembre del cinquantasei quando in occasione del trentanovesimo anniversario della Rivoluzione di ottobre tutto il gruppo dirigente del partito comunista da dalla generazione di Togliatti ani stretti fino alla generazione che dopo il cinquantasei piano piano
Avrebbe preso le redini del partito e ne avrebbe cominciato a guidare la direzione un
Su in sostanziale continuità a mio parere fino al novanta novantuno ma certamente fino a tutti gli anni Ottanta
Che si evince questa presa di posizione fondata diciamo su un realismo e una decisione al blocco sovietico intangibile Giorgio Amendola qui a Torino dice che quando una protesta assume il carattere di una rivolta armata contro il potere popolare
Diventa obiettivamente un movimento anti socialista
Per questo la presenza delle truppe sovietiche in Ungheria e oggi per noi motivo di sicurezza
Giancarlo Paietta lasciamo al cardinale Menzel Ski e a quelle che si sono schierati con lui di applaudire a quello che è avvenuto nei giorni scorsi in Ungheria noi ci auguriamo che i loro voti non vengano esauriti
Giuseppe Di Vittorio segretario della CGIL che in un primo tempo aveva sostenuto una posizione
Cautamente revisionista dice noi abbiamo accettato la dichiarazione comune della segreteria confederale della CGIL che in qualche modo in qualche punto non corrisponde interamente le nostre convinzioni
Mi sia ancora consentito di dichiarare che il fatto accennato non significa che non ci siano attenuati profondo attaccamento che sentiamo per l'URSS è la nostra grande riconoscenza per tutto quello che ha fatto e farà per la causa della pace per il trionfo dei grandi ideali del socialismo
Umberto Terracini comunista ebreo per tanti aspetti eterodosso
Dice questa mattina abbiamo saputo che le truppe sovietiche distanze in Ungheria sono intervenute per porre fine ai massacri in atto a scudo dei combattenti per la costruzione del socialismo
Questo fatto non può che trovare unanime appoggio e solidarietà in tutti i veri democratici Socialisti italiani
E via dicendo fino alle dichiarazioni analoghe di Giorgio Napolitano di Enrico Berlinguer quindi della generazione di dirigenti comunisti che avrebbe dovuto in tappe successive
Scegliere fare vincere farla manifestare
Le rotture il distacchi gli strappi
Culture distacchi e strappi che francamente Sestri difficile cogliere anche nella fase immediatamente successiva e che in quel in qualche modo segnano i perché dei problemi che noi abbiamo oggi
In Italia e che riguardano la riscrittura del Patto civile segnalo diciamo la scaletta dell'introduzione della relazione introduttiva
Per me così belle apprezzabile che ha fatto Sergio Romano
Questo è stato il Partito comunista il partito comunista non sceglie allora anzi allora si arrocca Rocca in una posizione di totale difesa dell'intervento sovietico nel mille novecentosessantotto in occasione dell'invasione Cecoslovacchia segnala una minima presa di distanza nel mille novecentottanta ottantuno quando esplodono i moti di Solidarność
In in Polonia la frase famosa Stra citata e quella del fine della spinta propulsiva della Rivoluzione di ottobre
Non c'è nessuna rottura fondamentale non c'è nessun atto di distacco non c'è nessun
Elemento di ai di che porti diciamo a interromperà una cesura paradigmatica nelle relazioni il nel vincolo storico ideologico e che porti questa sinistra italiana a un certo punto a definirsi con delle caratteristiche di sinistra
Democratica e occidentale e questo vincolo questa rottura questa mancata rottura ha un effetto devastante non soltanto sull'insieme della sinistra e della democrazia italiana ma dentro la sinistra anche per ciò che riguarda l'evoluzione del Partito Socialista Italiano il Partito socialista italiano diventa compiutamente una forza svincolata da una appartenenza di sistema l'appartenenza di blocco a mio parere soltanto durante il lo scontro aspro e che coinvolse tutta l'Europa che fece ben altrimenti schierare
Forze di sinistra come la socialdemocrazia tedesca quello riguardante la risposta dell'Occidente alla installazione degli SS venti nelle basi sovietiche dell'est Europa
Quello fu il vero momento di rottura di una parte della sinistra con un'altra parte della sinistra
Quella rottura in Italia fu particolarmente sofferta ma non è secondario riflettere su questo punto nel cinquantasei il Partito socialista rompe il patto d'unità d'azione con i comunisti
Prende una via che sarà una via relativamente autonoma ma non sarà mai compiutamente una via di sinistra liberale non lo sarà ancora per quasi trent'anni
E io credo che le ragioni di una diciamo di di di una crisi e di una critica di un riformismo liberale in Italia e invece la progressiva espansione del moderatismo inversione comunista si spieghino lì
Forse il cinquantasei un punto di rottura forse il per i soltanto l'inizio
Di una lentissima transizione che porta il Partito Comunista ad potersi definire Perth molti anni un partito moderato e cingolato un partito il cui involucro ideologico tu tiene collegato all'esperienza politico pratiche
Dei regimi comunisti quindi di regimi totalitari liberali e al tempo stesso gli consente data la natura diciamo dell'antagonista in Italia data la natura moderata
E prevalentemente compromissoria di una parte dei ceti dirigenti italiani di potersi rivestire di un moderatismo che appunto di volta in volta lo diceva Sergio Romano si chiamerà compromesso storico unità nazionale governo e responsabilità e via dicendo
Il punto è quello il punto diciamo della crisi e della critica della sinistra italiana e quello lì è perché non si è non uscì coglie mai in nessuna occasione per fondare una sinistra delle libertà
E perché e come sia possibile che in qualche modo non vi sia in Italia
Nel campo liberale nel campo democratico la capacità di costituire di spingere verso una diversa natura della nostra Costituzione
Materiale ancor prima ancor prima che formale
Io credo che questo spieghi un po'la vita e la storia di sogno spiega la vita e la storia di sogno perché sostanzialmente
Anche oggi la difficoltà civilissima transizione italiana è una transizione che e le è segnata dalla mancata Barghouti sbaglio del Partito comunista
Vedete io sono stato per molti anni militante anche a Milano un dirigente del Partito comunista italiano il Partito comunista diventa PDS senza soluzione di continuità
E il Partito comunista diventa PDS senza fare autocritica
Ed è di sogno che ho conosciuto qualche anno fa e che mi ha
Diciamo colpito e per molti aspetti affascinato per la per la propria storia e per la propria biografia personale lo dice bene lo dice lo ha scritto bene e se non c'è l'autocritica cioè non c'è il momento in cui si dice ho appartenuto a un campo che ha costituito una delle più bestiali varianti del totalitarismo del ventesimo secolo se non si dice ciò è difficile immaginare un processo di riforma e di innovazione che deve essere ancor prima che politico intellettuale e morale che ti possa collocare compiutamente in una dialettica politica liberale occidentale democratica
Questo il PC non ha fatto non ha fatto in nessun momento tant'è che nel momento Coluccia Ale della caduta del muro di Berlino ci fu una interpretazione di comodo della vicenda storica del ventesimo secolo
Tesa a distinguere l'esito dei regimi totalitari di matrice comunista colla storia peculiare originale del togli attivismo italiano e della sua e del gruppo dirigente nazionale del Partito Comunista Italiano
E in questo voi capite che c'è un elemento di imbroglio intellettuale molto serio che va in qualche modo da chi non è d'accordo da chi si è sempre battuto contro i comunisti smascherato ma da chi anche ritiene che questo Paese debba arrivare ad una fisiologica democrazia dell'alternanza
A una riscrittura del suo patto civile e poi chiuderò sulla questione dell'Assemblea costituente chi ritiene davvero semplicemente pur pensando poi di militare in un campo liberale conservatore
Capite che la non risoluzione di questo problema rende impraticabile impraticabile la riscrittura seria del patto civile tra gli italiani
Rende impraticabile il fatto che in qualche modo dalle vicende del comunismo reale si passi in Italia a una ricostruzione di soggetti politici che non hanno nulla a che vedere o che fanno seriamente i conti con la propria storia
Perché è potuta cadere questo per due ragioni fondamentali perché da un lato il processo di
Formazione del del del dell'opinione pubblica
In questo Paese e molto segnato dal fatto che le classi dirigenti moderate che i ceti moderati non si sono curati minimamente
Di quei baluardi della vita collettiva di una nazione che sono la scuola e l'università
Per cui sono passate facilmente interpretazioni della nostra storia collettiva che non hanno nulla a che vedere o che comunque tendono a costruire e a legittimare permanentemente una sorta di caso italiano del tutto avulso dal contesto internazionale dalla storia concreta del mondo
Da ciò che il comunismo è stato davvero nei suoi settant'anni di vita nel mondo
Questo punto è un punto sul quale secondo me occorre davvero un'intransigenza liberale perché badate bene
Se non si mantiene una bussola se non si mantiene una stella polare non aiuteremo questo Paese e non aiuteremo neanche la sinistra riformare seriamente se stessa
Oggi il PDS un partito tenuto insieme dal collante della gestione del potere che volente o nolente a una prospettiva e un futuro per se stesso se e soltanto se saprà in qualche modo diciamo sovrapporsi giustapposti mimetizzarsi identificarsi e metabolizzare l'esperienza della democrazia cristiana cioè diventare una sorta di partito Stato il partito società
Se non riesce a fare ciò
Dovrà fare i conti con se stesso e con la propria storia ecco i non detti della propria storia su questo punto io credo che davvero occorra vere
Un segno di intransigenza liberale che allora la ricostruzione delle tappe fondamentali del secolo comprese le tappe della della divisione dei blocchi e comprese le tappe del soffocamento delle società delle società socialiste di dei moti di innovazione di moti di riforma delle società socialiste
Va visto in per noi qui ed ora in quel quadro in quella logica
E io credo che da questo punto di vista le cose le considerazioni che faceva Sergio Romano sono molto importanti occorre un'intransigenza liberale verso la nostra memoria collettiva per fare in modo che questa volta si siano se già se già non è troppo tardi perché questa tormentata transizione italiana dura da cinque o sei anni e francamente se ne vede molto di più l'impaludamento che lo sbocco verso una dimensione limpida di quella che io ma anche tanti altri che hanno la riscrittura del Patto civile
Perché si deve dire la verità o è successo un cataclisma nel mondo è caduto il comunismo ci sono ridefinite le relazioni internazionali sono stati declinati vengono declinati sulla scena delle relazione internazionale della politica internazionale e dell'economia internazionali
Temi e problemi inediti
E in Italia Kakà in insieme a ciò è accaduto che è stata spazzata via
Da procure compiacenti la classe dirigente moderata della Prima Repubblica dico non perché la classe dirigente moderata non avesse delle colpe
Ma naturalmente qui c'è l'altro grande corno del problema che ha consentito al Partito comunista di cambiare senza fare l'autocritica e senza parlare dissi
Un linguaggio di verità di fronte agli italiani e cioè il fatto che come tutti sappiamo il sistema di finanziamento illegale della politica era larghissimamente diffuso forse per alcuni più sofisticato che per altri e per alcune taluni altri certamente talmente collegato a un flusso costante di rubli trasformati in dollari per cui come dire non si può parlare di una di un'Italia politica pulita di fronte a un'Italia politica sporca
L'altra grande corno del problema ma se sono vere le due cose è cambiata la scena del mondo ed è cambiata e si è una radicale c'è stato una radicale crisi delle classi dirigenti in Italia
Bisogna come dire coagulare un sistema è un insieme di volontà
Che mettano mano al patto civile
E alla riscrittura del patto civile perché i casi sono due o si vuole fondare questa democrazia la Seconda Repubblica su un sistema di regole certe di matrice liberal democratica
E allora bisogna riscriverlo e queste regole riscrivere ex novo oppure si pensa di perpetuare l'equivoco della Repubblica fondata dalla Rizzo sulla Resistenza dalla lotta di liberazione
E allora bisogna sapere che quello equivoco ingenerato dei mostri negli scorsi cinquant'anni e né in genererà ancora nei prossimi cinquant'anni
Edgardo Sogno in questo costituisce una felice eccezione per una cosa che mi ha fatto molto ridere che lui ama dire di sé nel conflitto io di sempre insomma interminabile irriducibile tra realisti e idealisti
E gli dice tendono quasi sempre a vincere i realisti perché gli idealisti vedono verificarsi e proprie profezie non in un tempo utile
Nel proprio ciclo vitale del proprio ciclo naturale tendono a essere morti quando si verificano si realizzano le cose che avevano i processi che avevano intuito naturalmente Ricardo sogna io gli auguro di essere diciamo così attivo e così vivaci ancora per tanto tempo contraddice questa teoria perché ci troviamo di fronte al caso quasi unico dell'idealista longevo e l'idealista longevo il peggior nemico del del realista praticone del realista in Giorgione e io credo che di Edgardo Sogno e magari di qualche Ricardo sogno questo Paese continua ad avere bisogno tra
Grazie Sergio Scalpelli però a questo ulteriore il contributo adesso abbiamo un una fase di dibattito io già quattro iscritti a parlare e che sono Roberto Salerno Marco Grandi Lelio Lantella e Michele D'Elia
Anche siamo doc anarchici le VAS segnalando anche se devo dire fin da adesso che lui subendo misure subentrerà a me nella presidenza nel pomeriggio io purtroppo devo tornare al consiglio comunale di Milano che molto meno interessante divertente
Di questo convegno ma insomma ognuno se ne va a cercarlo
Quindi da dopo darei addirittura la parola a Roberto Salerno che già impostazione quindi siamo stiamo guadagnando tempo
Sì bene grazie presidente ma io più che un intervento classico di dibattito volevo semplicemente fare una piccola riflessione così a braccio
E cioè se c'era un argomento diciamo di attualità
Che doveva in qualche modo anche giustificare questa giornata ebbene nessun argomento il più formidabile che questa ennesima crisi di governo questa crisi politica italiana
Siamo all'ennesimo è ultimo fallimento
Di una coalizione di governo siamo di nuovo sprofondati in una totale confusione in un totale disorientamento siamo in pareo in parole povere di nuovo nella terra di nessuno
Negli ultimi tre anni
E a quattro anni da quel referendum che ci avrebbe lanciato verso quel bipolarismo salutare e unica medicina per questo Paese
Un po'disastrato
In questi tre anni abbiamo collezionato due illusorie elezioni politiche tre governi praticamente uno all'anno se non compiamo il quarto
Che abortito non spontaneamente quasi all'inizio
Siamo di fronte
Quindi
Al fallimento totale anche di questa piccola e breve esperienza politica elettorale italiana
Le maggioranze sono di fronte agli occhi di tutti succubi di piccole componenti e i governi di conseguenza al guinzaglio se vogliamo usare questo termine dei pochi seggi di fiducia
In questo fallimento di questo Parlamento inteso con queste regole
E davanti agli occhi di tutti
E questo in un momento nel quale l'Italia può considerarsi a buon titolo
La sesta con la settima potenza mondiale
Io credo che sia quasi intollerabile inaccettabile che questa situazione vada avanti nell'indifferenza di una classe dirigente che sì mi permetto di riprendere un passaggio della relazione dell'ambasciatore romano
Ha sapientemente corretto affinché praticamente nulla cambiasse
Ha corretto le leggi elettorali affinché si mantenesse il pieno controllo della situazione
E in una situazione di questo genere io credo che abbiamo realmente bisogno di una rivoluzione di valori
Una vera rivoluzione di lavori che cominci dal basso
E per questi motivi qua non è presente adesso in sala l'ambasciatore Sogno
Io devo ringraziare proprio l'ambasciatore Sogno
Lo devo ringraziare perché questi valori lui è ancora lì ad indicarceli valori di giustizia in patria di libertà
E con questo ringraziamento
Vorrei direi concludere non cogliendo un aspetto dall'ambasciatore sola dell'uomo sogna e cioè al di là del del suo eccentrico del suo coraggio
E di altre virtù nobili che gli appartengono ho colto una certa solitudine non già perché nel senso proprio lato del termine senta solo il solo perché di amici ne ha tantissimi
Ma perché e mi viene un parallelo figurato
Con un altro termine che quello della bandiera le bandiere hanno sì tante mani e tante braccia che le sostengono ma infine Conti sono lì da sole che sventola ecco quindi questo non erano interventi dibattito ma di grande tributo di amicizia e di valore all'amico Sonia grazie
Grazie Salerno anche per la sintesi dell'intervento perché
I iscrizioni a parlare e continuano ad affluire
Dovrei pregare tutti quanti di contenersi nei limiti dei cinque sei minuti altrimenti rischiamo di sforare fino adesso abbiamo mantenuto un ritmo è una puntualità che credo molti ci invitino sopra tono nel campo dei convegni politici
Quindi tocca adesso a Marco Grandi
Grazie presidente grazie a tutti
Quelli che hanno organizzato questo convegno ai relatori grazie
Particolare all'ambasciatore Romano che ha fatto un'introduzione che ho trovato la straordinaria sia per quello che ha rappresentato dei sogni ossia per quello
Che ha
Detto
E apprezzato della posizione del pensiero e dell'azione dell'ambasciatore Sogno rivolto al futuro rivolto nella considerazione del valore dell'importanza del pensiero dell'azione passata di Sogno per il futuro nostro della nostra Italia
Sogno quando abbiamo pensato di organizzare questo convegno ci ha detto per piacere non mettetemi nel tabernacolo come fa la sinistra il come messo alla come Santissimo perché non desidero questo se volete fare qualche cosa che sia un omaggio alla mio pensiero alla mia azione che questo sia fatto
Con un con lo sguardo rivolto al futuro e mi pare che fino adesso la le relazioni in particolare mi riferisco che dall'ambasciatore Romano adempimento a questo desiderio dell'ambasciatore Sogno e adempiono anche allo scopo allo spirito del di di chi è il promotore il soggetto promotore al di là di noi persone che l'abbiamo organizzato e promosso cioè i Comitati per le libertà mi pare che lo spirito la con cui Comitati per le Libertà sono nati che con il quale operano siano coerenti con questa con questo omaggio che oggi facciamo sogno e quello che sono gli insegnamenti che noi prendiamo dalla sua azione con i quali vogliamo
Comportarci nel futuro
Io
Fatta questa premessa vorrei per ubbidire a Caputo alla brevità
Vorrei dire fare solo una atto di testimonianza e ed esprimere un auspicio la testimonianza l'omaggio mio personale se mi è consentito a sogno a una persona
Della quale o una stima e per il quale ho un affetto straordinari
Che ha assegnato in maniera indelebile la mia vita sono ventisei anni che l'ho conosciuto e con il quale e con lui ho collaborato
Nel Partito liberale quando siamo stati insieme nel partito liberale e fuori dal partito liberale quando insieme siamo usciti dal partito liberale
Quando forse in maniera definitiva come dice l'ambasciatore Romano parlando però del quarantasei trent'anni dopo sogno si accorse che quel partito liberale non era uno strumento adatto alla al rinnovamento del Paese
L'ambasciatore Romano ha ricordato De un episodio forse uno dei più clamorosi della vita di sogno che io ho avuto l'occasione e l'onore di vivere in prima persona ed è stato sono stati quarantacinque giorni di Regina Coeli cioè la carcerazione
Subita da sogno dal magistrato comunista che ha citato l'ambasciatore Romano e che oggi presiede la Camera dei deputati e del quale si parla come presidente della Repubblica o come presidente del Consiglio
Quei quarantacinque giorni che passai quasi tutti i giorni insieme al sogno a Regina Coeli a confortarlo organizzare la la resistenza il comunicato stampa l'appello sono stati per me
Allora molto giovane un insomma abbastanza giovane sono stati una lezione di vita una lezione politica indimenticabili non ho mai trovato sogno così in forma così
Efficiente così efficace come in quei quarantacinque giorni in cui stette a Regina Coeli condividendo la cella con un assassino che aveva ammazzato casualmente la moglie che però gli proporgli preparava il viso tutti i giorni era molto del voto fine preparava anche altri strumenti per quell'evasione
Che avevamo preparato
In vista del ventidue giugno anche quello fu un esperienza interessante divertente perché davanti ai quattro avvocati che lo assistevano cioè Pinto Ascari a Moretti
E io sogno disse al giudice freddamente gelida mentre la prima volta che lo interrogano dice guardi io il ventidue giugno giorno delle elezioni che si prevedevano vinte dai comunisti dice qui dentro non ci sarò umilmente fuori lei oppure faccia lei
E di fatti con Venturi l'assassino Della moglie preparavamo l'evasione di sogno e altri amici che non cito perché può darsi
Che non ci tengano essere citati sotto questo aspetto ecco però a parte questo ricordo meraviglioso per me di quei quarantacinque giorni
è un ricordo politico molto spiacevole
E cioè l'abbandono la parte di quelli del del mondo che doveva essere vicino al sogno nel momento in cui il magistrato comunista lo attaccato e lo ha incarcerato
Il mondo lo ha abbandonato gli amici di cui era stato testimone della figlia pochi giorni prima gli parevano di ricordarlo si durante la guerra il famoso architetto
Moglie di un marito di un'altra di una signora famosa a Milano a proposito di Corriere della Sera come diceva l'ambasciatore Romano
Dice sogno dice se parla così delle star male chiede non sta tanto bene sì ecco questi erano gli amici i moderati di di di cui faceva cenno l'ambasciatore romeno
Ecco sognò nonostante questo
E nonostante che il ventidue giugno sia uscito ventidue giugno del settantasei sia uscito per provvedimento del giudice Fiore e non c'è stato bisogno di farlo aveva è un po'ho ancora in mente in carcere
è in carcere con Lugli siamo in carcere un po'tutti noi
Perché e Caputo diceva prima dice ma io come liberale non mi sento tanto dico ma tu non sei come non fai parte di quei liberali che si sono voltati che l'hanno abbandonato e che
E che sono fuggiti di fronte al pericolo e che sono e che lasciano in carcere oggi sogno moralmente insieme a tutto il il mondo liberale non ne fai parte per fortuna per nostra fortuna non ne facciamo parte noi che siamo stati lì io personalmente che ero Regina Coeli ad honorem
E tutti quegli altri amici che
Che sono stati vicini al sogno e che oggi combattono la battaglia liberale per la libertà d'Italia
Però il non possiamo nasconderci che la posizione radicale
Di alternativa globale al regime
Che egemonizzato dei comunisti che propugna sogno non è ancora ma patrimonio del movimento liberale del Polo delle Libertà del del centrodestra chiamatelo come volete
Qualcuno di voi molti quando noi facciamo questi discorsi pensa hanno poi bontà loro ce lo dicono ma siete un po'ma atti siete un po'radicali siete un po'estremisti sogno insolito ma attore non questo questa è la dimostrazione
Che il il liberalismo radicale intransigente di fronte all'egemonia comunista di in queste nella nostra Italia è ancora minoranza e io credo e mi auguro che noi siamo qua i Comitati per le Libertà non a caso i citavo non solo perché formalmente sono i promotori della di questo convegno ma sono i promotori credo almeno io l'interpreto così perché si abbia questo spirito perché ci sia questa unità anche culturale politica e intellettuale
Conto che si costituisca un'alternativa morale e civile all'egemonia comunista perché se noi crediamo
E non cioè se noi non crediamo Scalpelli è stato bravissimo più bravo il più bravo di giri di molti di noi è stato ficcante in questo se noi crediamo che non ci sia il regime che non ci sia un'egemonia comunista che i comunisti sono quelli che sono che non hanno fatto l'autocritica che non hanno che il Ferrari che non come altri partiti
Di sinistra occidentale non hanno avuto come qualcuno ha detto la loro Barbados perché se noi riteniamo se noi non non afferriamo questo
Il giardino siamo la dimostrazione dell'esistenza del regime
Noi non l'ho concreti diamo con la nostro pensiero e con e col nostro non pensiero e con la nostra non azione noi e questo il grande contributo che possiamo dare che vogliamo dare dal punto di vista culturale e dal punto di vista politico al Polo
Se vogliamo attualizzare rendere concreto il il discorso di oggi verso il futuro
Perché vediamo una posizione che non è di alternativa globale non è via alternativa radicale né dal punto di vista culturale né dal punto di vista umano personali io devo dire
Che o sofferto in maniera particolare
Quando faccio un esempio che sarà sgradito forse a qualcuno ma comunque quando ho dovuto assistere alla televisione
Alla stretta di mano dell'onorevole Gianfranco Fini all'onorevole Violante neo eletto presidente della Camera che con diabolica abilità leninista ha detto che bisogna perdonare bisogna comprendere i giovani di Salò
Naturalmente sogna bisogna mandarli in all'ergastolo ai giovani di Salò bisogna perdonare
Comprende TAR c'è sepolto e così andiamo avanti e lui diventa presidente Repubblica e noi ci alziamo gli stringerò la mano
Cioè all'uomo che è l'emblema del regime leninista
Noi andiamo noi il popolo si alza IVA stringe la mano dopo aver candidato sogno in un collegio perduto e non averlo fatte leggi non ci andiamo questo bisogna cambiare quest'se non ci rendiamo consono comunque conto che facendo così
Continuiamo a tenere sogna in galera a Regina Coeli dove era e dove ripeto moralmente con molti di noi non abbiamo capito bene la situazione in cui ci troviamo in
E l'auspicio l'omaggio sogno e l'auspicio che la sua lezione l'ambizione di un monumento non voglio qui perché è qua perché io gli sono dell'otto ma lo devo dire perché lo penso un monumento della nostra storia
è nonostante tutto ancora oggi isolato il suo pensiero non ancora permeato di sé quelle forze politiche che dovrebbero prenderlo ad esempio vi ringrazio della tensione
Grazie Marco Grandi credo che le tue parole siano particolarmente attuali perché anche se oggi non è l'occasione buona per parlare a me
Ma io vedo che il comunismo o dopo
La grande sconfitta dell'ottantanove sta rialzando un po'la testa dappertutto
Alle volte in maniera scoperta alle volte in maniera surrettizia e che quindi questa battaglia che abbiamo cui abbiamo tutti quanti dedicato una vita debba conoscere presto un nuovo capitolo non voglio essere pessimista ma certamente quando fu cui ama
Discreto disse le sue famose parole
Siamo alla fine della storia aveva preso un abbaglio qui siamo alla resurrezione dei serpenti e quindi a questi serpenti dovremmo dedicare un po'del nostro tempo
Ha la parola a Lelio Lantella
Grazie
E ora qualche considerazione di merito
Devo dire che
Dopo
Parecchi anni di insegnamento oggi ho ritrovato il vero piacere di tornare scolaro
Perché è una serie di relazioni a partire da quella dall'ambasciatore romano
Mi hanno fatto rincontrare la lucidità la chiarezza e la profondità
Di pensiero a partire dal mostro di moderato
Per cui poi voglio giungere ad alcune considerazioni che trasmetterà il nostro presidente e al portavoce fertile
Due de che
Proprio casualmente in questo periodo mi sto occupando di virtù e avevo messo la moderazione tra le virtù probabilmente va mantenuta tra le virtù
La moderazione ha tra l'altro una caratteristica identifica anche di rifugge da ciò che si ritiene estremo
E di collocarsi nel mezzo
E già questa idea del mezzo evoca quella vocazione mediatrice cui accennava l'ambasciatore
E rifuggendo dagli estremi rifugge dallo scontro dalla lotta
Che è una situazione appunto estrema ora perché i moderati avrebbero dovuto difendere l'ambasciatore sopra
Sì sarebbe entrato in un clima improprio per un moderato che il clima dello scontro e dalla lotta
Moderato sorride
Moderato pensa ama questa è l'ultima che mi fanno
Mostro la mia affidabilità come negoziatore se nonostante gli attacchi a cui vado incontro continua imperterrito negoziale questa logica del moderno
E allora i Comitati per le Libertà certamente non sono collocabili nell'aria della moderazione
Perché hanno un valore che è un valore forte
Un valore che implica la disponibilità a lottare per la formazione di ciò in cui si crede
Mentre il moderato deve non credere anche per l'auto e immagine di decoro perché non può accettare in un continuo scontrarsi deve non credere perché se crede rischia di andare allo scontro sui valori da disse
E allora ecco che il compito dei Comitati per le libertà e di
Rifuggire da un'aura da un clima di pensiero debole che è caratteristica dei moderati
E con forza elaborare portare un messaggio individuare in primo luogo contro l'egemonia una cultura di sinistra le libertà che sono oggetto di grave offesa nell'attuale momento e questo offesa va divagando
Individuare le anti libertà che vengono a formarsi
Perché vi faccio un esempio elementare se nel nostro Paese la libertà di movimento del cittadino è limitata ed è ferita
Dalla offesa crescente dell'essere soggetto di violenze di intimidazioni di reati contro il patrimonio di reati contro la persona e quindi la libertà di movimento e compromessa dall'offesa all'ordine pubblico
Sì affermare col tempo l'anti libertà di coloro che possono impunemente entrare nel nostro Paese e possono offendere i beni e la sicurezza dei cittadini
Quindi noi abbiamo quest'onere di ricostruire riproporre con forza una cultura della libertà
E poi possiamo anche lasciare lanciare e dobbiamo lanciare messaggi polizia abbiamo tanti membri autorevoli vedo qui un elenco dei membri dei comitati di presidenza molto importanti le autorevoli tranne alcuni nomi certamente tranne il mio
E questi potrebbero lanciare i politici dei messaggi
Perché altrimenti i nostri politici
Per il fatto di fare i politici per il le frequentazioni per tutta una serie di ragioni che noi conosciamo
Non sono in primo luogo portatori di valori solo un primo nuovo portatori di interessi suo la nostra funzione è questa
Continuare a ricordare che ci sono dei valori delle implicazioni e che ci sono dei soggetti che vigilano in questo senso
Non solo però sul terreno generale dei valori
Perché altrimenti la nostra presenza rischierebbe
Di essere una testimonianza
Che meriterebbe comunque di essere fatta ricordavo Ilia degli amici una pensiero del Monte scrivo che diceva o Signore dammi la forza di essere in un quindi in certi casi anche se si ha una sensazione di inutilità di una battaglia essa va fatta per il momento in cui essa darà frutti anche se non vi è l'attualità
Della battaglia
Non siamo in questi termini ma pensate al grande valore degli eremiti che mi gravano su picchi lagune con i loro Rottoli Miniati e questo permise di mantenere la cultura dello ci del non siamo in questa situazione ma questo ruolo mutando ciò che deve essere urtato e anche il nostro ruolo poi abbiamo un'esigenza di messaggi di pressione più politica e più immediata nei confronti di coloro che
I colori in cui noi grosso modo uccide notifichiamo come area politica voglio fare un solo esempio
Di questa crisi poi mette Rifondazione accederà non accederà vi sarà un governo di però si parla già dei possibili presidenti del Consiglio noi dobbiamo rappresentare alcune valutazioni
Violante ha già parlato avvocato gran io voglio fare un altro piccolo riferimento
Si è parlato anche di Napolitano
Io direi che Napolitano è il ministro dell'Interno
Sotto il quale si è manifestata la più grande sensibilità alla menomazione della libertà dei cittadini
E alla
Liberazione di questi comportamenti invasivi nei confronti dello Stato
In quell'area e tradizionale
L'interesse per i superlativi voi ricordate il migliore
Ora per mantenere quest'aura di primato hanno ora il peggiore
Il peggior ministro degli interni che la storia repubblicana ci ha fornito forse il pessimo per introdurre delle variante degli adattamenti
Egli
Davanti a una situazione gravissima dal punto di vista l'ordine pubblico e delle libertà che adesso sono collegati ha sempre negato l'emergenza
Egli ha questa situazione grave che cosa oppone la forza dello Stato
La forza legittima del diritto opporre la sua compunzione egli oppone una inesorabile Ferrea compunzione che è un dato se mio logico del quale non possiamo essere soddisfatti
è un uomo indeciso a tutto ora noi come Comitato delle libertà e lo dico
Perché non voglio perdere la presenza del nostro presidente del nostro portavoce nazionale abbiamo un onere di elaborazione culturale abbiamo anche un onere di messaggi
Se vi sono persone come ministro napoletana
Il quale si connota negativamente dal punto di vista della libertà del cittadino che non tutela battutista eleganti libertà che promuove e sotto la cui osservazione abbiamo fenomeni espansione questo gene il nostro no può essere un monito di messaggio
Questa è una delle direzioni tra i molti perché non vorrei ridurre che giustifica la nostra presenza l'ora ecco affidando questo messaggio
Io confido che esso verrà preso in qualche considerazione e vi ringrazio per l'attenzione grazie
Grazie Lantella anzi ti invito subito a scriveva un articolo sul ministro Napolitano per la svolta opporsi mo'numero Michele D'Elia per favore
Starò nei cinque minuti
E forse anche meno parlerò per flash così aiuto il dibattito che interessante anch'io ho imparato molte cose
E soprattutto ho ho avuto l'occasione dopo tanto tempo di incontrare amici come grandi che non vedevo non vedo credo sarà quindici anni perché entrambi impegnati in una lotta lontano fisicamente l'uno dall'altro ma che ci ha portato
A ritrovarci
Oppure
A
Tornare in un convegno coordinato dalla
Da un giornalista famoso un amico che è stato deputato anzi senatore
E e che è stato soprattutto questo nel nostro Partito liberale una figura importante
Qui la carne al fuoco incredibile io sono monarchico sono liberale
Ho vissuto le battaglie monarchiche da quando avevo diciassette anni quelle liberale un po'più vecchietto da quando ne avevo ventiquattro
E quindi quello di cui si è parlato mi coinvolge fin nella carne
Quindi cercherò di andare presto per flash proprio per non essere coinvolto sono stato l'unico l'ultimo consigliere provinciale del Partito liberale a Milano e anche spero però non l'ultimo il presidente della Provincia
Di Mila dopo tantissimi anni
Per una serie di ragioni che la politica ogni tanto intenta senza che gli uomini ci mettano le mani acqua non ci metto le mani poi va ancora meno allora veniamo ai flash primo
In questo bellissimo convegno di studi c'è un problema
Che non è stato ancora toccato e che io suggerisco che venga toccato agli arbitri agli organizzatori in un eventuale prossimo incontro il problema della libertà e della dello studio e del sistema educativo nella scuola
Noi abbiamo trascurato abbiamo il vizio di trascurare
Il problema
Educativo noi abbiamo avuto un sistema scolastico
Di primo ordine che a picconate da
Fiorentino sullo ad oggi
E ringraziamo il Polo delle libertà
Che Collina le proprio assenteismo al Senato ha fatto passare l'abolizione degli esami la proposta der lingue Haryana degli esami di maturità per l'ignoranza di moltissimi deputati del Polo della libertà
Per il disinteresse di Fini e di Berlusconi
Tanto per essere chiari io sono uno di destra sono un moderato non moderato proprio e e sento nella pelle queste cose
Proprio ieri comitato del CNA dissi
La signora Calderini nome famosissimo nel mondo della scuola scrive sul giornale diceva il cd hub del CCD per un piccolo vantaggio
Nan piccola merce di scambio
Per verso a favore delle scuole private
Hanno lasciato passare alcune cose quindi questo se vogliamo essere i moderati non moderati perché noi la libertà ce la giochiamo nella scuola io sono preside di un liceo
Nel mio liceo Secondo Flash
Il martedì ventuno avrà inizio un corso di aggiornamento che io ho fortemente voluto e che il ministero alla fine mi ha dovuto concedere perché non c'erano motivi culturali e logici perché venisse negato ma non lo danno in genere disse illazioni suo Risorgimento e la lezione conclusiva sarà tenuta dal dall'ambasciatore Roma che io ho invitato a parlare nel mio liceo per ottenere questo ho dovuto faticare le sette camicie mi hanno dato un Bilancio
Altro problema
Questo convegno e ha un bilancio perché il lo stato misura tutto ha un bilancio di due milioni e trecento mila lire cioè vale a dire che i professori il preside etc sì tasse Ranno per poter fare un omaggio di un certo rilievo a chi viene a parlare oltre che dargli quello che gli spetta cioè a dire dieci mila lire all'ora qualche altra cosa del genere
A me come organizzatore non spetta niente per esempio terzo quando scattano i cinque minuti melodici
Terzo perché voglio mantenere fede
Terzo problema
E quello della nascita
Oggi in Italia del sentire la necessità di una nuova resistenza
E può essere la resistenza
Dinoi liberali e monarchici può essere la resistenza di coloro che non necessariamente si riconoscono in una battaglia liberale quando c'era il partito oggi ci sono tanti spezzoni uccelli così che si perdono
Ma sicuramente
Non possiamo vivere
In una illusione l'illusione che questo sia un Paese libero questo non è un Paese libero ma non è libero
Per che al governo ci sono cioè i comunisti questo paese ha cominciato a perdere la sua libertà già da parecchi anni questo di oggi e la conclusione di un processo involutivo di decreti Texas che questo Paese attraversa io so che dico delle cose che forse non nemmeno nel nostro ambiente sono belle accette ma così ieri
Questa è la realtà
Ancora
Oppure un punto
Il federalismo
Ecco un punto il federalismo
Può essere
Ed è una cosa seria soltanto se noi abbiamo un governo centrale onesto coordinato e forte
Ma forte non nel senso di opprimente prendiamo la monarchia spagnola per esempio riconosce l'autonomia ma nessuno
Degli spagnoli
Anche quando legge Valencia Capital davanti alle Poste è scritto sulle sulle cassette postali ogni capoluogo
Di Regione e definito capitale a nessuno però gli viene in testa che Madrid e non si è più la capitale delle capitali
Provate in Italia oggi a pensare a una cosa del genere
Torino
Napoli e compagnia cantante diventerebbero Bossi ce lo insegna
L'un contro l'altro armata quindi anche questo
Un tema che va
Come dire distilla
Mezzo punto soltanto per dire anche io una cosa che tra i primissimi libri di giovane che si avvicinava alla battaglia monarchica io ho letto Guerra senza bandiera e me lo ricordo quasi tutto ancora forse perché la memoria era ancora giovane guerra senza bandiera di Edgardo Sogno ecco e il mio omaggio Edgardo Sogno di due sole parole ma credo che siano quelle incisiva del primo libro sulla Resistenza monarchica che ho letto grazie
Grazie delli ha già avuto modo Kanakis
Io ringrazio ringrazio prima di tutto l'ambasciatore Romano
Per la sua brillantissima iniziale esposizione finalmente mi son trovato dopo tanti anni in mezzo purtroppo troppo poca gente che ha le idee chiare perché l'analisi che è stata fatta qui dentro stamattina la situazione italiana mi pare perfetta e se tutti
Potessero stare
E proliferare far proliferare questa idea forse l'Italia gradualmente uscire dal guado
Ma purtroppo
E qui investe anche proprio dalla scuola mi pare
Che i nostri giovani sono molto lontani
Dal verità
Dal capire tante ragioni che oggi sono state qui esposte
E che hanno radici lontane
Radici forse nella Resistenza e anche la resistenza
E quindi mi permetto di portare una piccola testimonianza
Io sono un po'meno vecchio visto mio quindi non posso portare altro che la testimonianza del dopo Spagna ma certamente quella dalla guerra che ho fatto tutta quella dalla Resistenza
Sì ho fatto tutto come comandante
Tra l'altro di una brigata Giustizia e Libertà
Non pensate che i liberali d'fossero soli brigate liberalità io sono genovesi a Genova nella molto difficile protesi avvicinare intendo prima di deliberare nel per rivelare l'esistenza quasi quasi non esisteva quindi e poi non aveva un'azione diretta e quindi molti di noi giovani di idee liberali di famiglie liberali
Si sono avvicinati allora ma in quel periodo noi abbiamo avuto soprattutto la constatazione che i comunisti non hanno mai fatto un resistenza
Per le ragioni che l'hanno per cui noi l'abbiamo fatta sentendo la vergogna di colore rosso cesso riscatto dall'apatia il rispetto dalla bandiera
Questo è quello che ha mosso a vera resistenze
I Comuni si facevano resistenza per conto loro per conquistare il potere instaura un regime comunista
Si sono allineati soltanto dopo Yalta nel quarantacinque hanno fatto un certo senso macchine diede all'attentato di formare un comando unico io facevo l'ufficiale di collegamento allora torsione del rigore la quarta zona
Questa storia la ricordo come ricordo
Tenuti atti
Non di di di di inimicizia ma molto peggio che sono stati commessi Daigo polizia addendi della Resistenza non comunista
Atti criminosi che poi sono passati
Allora per il taglio di atti di guerra e atti di guerra non erano erano atti di odio verso chi poteva rappresentare un ostacolo conquista del potere
Questo va ricordato
Quindi da allora mille e gasolio Uluru comunque negare ideale e poi fiutare esigono una stretta amicizia che si portò a fondare insieme
I famosi CRDi che porta a proporre la sua inclinazione a tutto quello che i grandi sia ricordato e allora vorrei ricordare anche qualcosa di allora che a un certo momento
Certe carte riservate sì eredi furono trafugate
Dalle Brigate Rosse
Che occuparono la sede del signore di in via Guicciardini cinque a Milano detto lo ricordi imbavaglia andò al popolo Pagnozzi se non sbaglio un altro dei nostri amici
E dissero noi stiamo cercando soglio quindi c'era un collegamento a Palese fra l'azione delle regate rosse era uno una certa autorità costituita di allora e questo spiega tante cose
è una qui mi ricollego ho fatto che ha enunciato l'ambasciatore Sergio Romano il quale se non sbaglio all'inizio disse che oggi non c'è più il pericolo del totalitarismo
Beh signori io credo che i comunisti sono ovviamente non sono cambiati sono sempre gli stessi
Mi abbia avuto testimonianza
Ancora residente lo stesso grandi ha ricordato giustamente un fatto che quel signore che ha incrinato sogno che l'ha mandato in galera e siamo i soli difficoltà minacciando o facendo minacciare tutti quelli che erano i suoi amici
Beh sia oggi questo signore lo stesso che ci stava ma avendo come una delle massime autorità dello Stato perché può ancora progredire in questa inizia la corsa al potere stiamo molto attenti il pericolo esiste ancora il tale e quale io non non lo so forse visceralmente anticomunista ma solo certamente razionalmente antisionista e sono abbastanza vecchio per non prestarmi a non credere
A quello che sta succedendo a questi mimetismo i fasci
E vorrei ricordare anche allora feci fuoco e lo dico per ricordare episodi vissuti che quando si trattò di firmare
Dico solo di firmare non era un grande atto di coraggio ma era un atto doveroso una trovando una petizione diligente invidiata per la carcerazione di sogno
Si diffonde molti che rifiutarono e il signor Ferruccio Parri s'che doveva qualcosa sogno si defilò e fece solo un telegramma
Fra l'altro di dubbio gusto
Voglio rispettare i cinque minuti potrei parlarle ancora per molto di molte cose di voti episodi ma almeno queste due cose questa messa in guardia questa necessità
Di non fermarci qui da di portare la nostra testimonianza del nostro tentativo
Fuori di qui per creare dei proseliti e per far capire soprattutto i giovani vedo che Scalpelli nelle congratula rappresentati la generazione giovani già capito ma è un caso
Uno dei pochi casi un caso quasi unico
Quindi io spero che da questo venga fuori qualche
Qualche piccolo incendio che poi si espanda e che questo verbo che stamattina abbiamo ascoltato fra di noi possa essere
Portato fuori da queste mura verso l'Italia per un'Italia migliore di un vero
Grazie ai fianchi amerei sessions Bazzi
Sempre raccomandandogli credo vogliamo chiudere fra cinque minuti sono
L'abbiamo ancora un iscritto a parlare
Sarò brevissimo anche perché non ho mai non ama capacità oratoria ma intervengo solo per uno sfogo che si è reso possibile solo da qualche tempo a questa parte
La mia esperienza politica risale con un fatto forse più grottesco che altro nel trentotto trentanove quando andando a vedere un film fatta da fare i nazi arredo nessuno essi redenzione
Venendo fuori difendeva talmente penoso che di essi così assieme dei miei amici credete schifo ma siccome fa però di avere un coraggio di fare un film di questo genere E venne il giorno dopo è venuto a prendermi
E mi han portato a Cremona Palazzo della rivoluzione nessun provincia di Cremona
E fare i nazi mi ha detto che era magnanimo perché mi dava sulla croce mi ha dato due schiaffoni e mi ha detto che era magnanimo per avermi dato solo per i due schiaffoni in quanto non secreti Ca'un'opera del regime e quindi la la mia critica significava avversione facemmo a questa che è la mia prima esperienza con il comunque io non oratorio parlo da ho voluto parlare da manovale della resistenza perché ho sempre partecipato partecipato alla Resistenza quella quella vera
Mio fratello è stato ufficiale un ufficiale medaglia d'argento al valor militare è stato ucciso dai fascisti dalle bande fasciste
Naturalmente è ucciso non preso fatto prigioniero processate sia eterno preso lì ucciso con un colpo
Quindi volevo solo la mia il mio intervento
E solo per rivendicare anche a nome di di chi altri come me Manowar ripeta manovale senza però per questo non è che mi senta
Diciamo così disonorato o di livello minore eccetera
Wagner tanto io penso che siano abbiano dato il loro contributo i manovali sedere i manovali che l'andato così proprio per amore della patria perché noi allora avevamo proprio inculcato il fascismo io continua a sostenere che molti partigiani onesti quelli che l'ha fatto ha giustamente l'hanno fatto sono stati voluti dal fascismo perché Fassino ci ha inculcato talmente l'amore di parterre appare troppi interessa vivamente che è un certo momento quando sciamare AVEPA sembrava impossibile di non di non poter fare qualcosa cioè era necessario a mio fratello per esempio era ufficiale in quel giorno lei era la la all'otto settembre
E l'ufficiale di picchetto dal il calare o porto di sette celle è stato l'ultimo dal ad abbandonarla rapporto
Ha preso R è venuto poi mezzi vari in Alta Italia
Quando è stato qui c'era già pronta la possibilità della necessaria letta no io li fissa non ci vado perché il ritratto maggiorate del TAR è quindi rimangono da questa parte
Detto questo cade tentando nel presentarmi
Varese viene che per esempio io non ho mai questo che il primo intervento che faccia in un convegno sulla sulla libertà
Vorrei dire che è questo che i primi interventi ai se e quando lo farò il ventiquattro novembre a a Cornalba dove è stato ucciso il mio fratello quando faranno Marras
Lo farò parlava perché io non ho mai partecipato alle con numerazione dei Cornalba
Non ho mai partecipato a quelle commemorazioni perché ritengo che tutti i politici che hanno seguito che hanno le mosche sono sempre seguite alla resistenza sono quasi tutti con la maggior parte più o meno insomma quasi tutti indegni di quelle gente che ha semplificata la vita
Per loro
Devo anche aggiungere come si decide sulla torta che mio fratello è sempre stato dal presidente dell'Azione cattolica
Adesso non più nessuno qual
Col distintivo della dell'Azione cattolica
Non se ne vede solo se ne vede solo uno e penso che si che quello lì quando lo vedo è proprio diciamo così quasi il come uno schiaffo se mi capita di vedere il telegiornale e cade e veda quella figura le i agire de mentre mediare giro canale perché non posso proprio ma davvero un fastidio
Un qualche cosa dall'interno che mi dà fastidio perché penso che lui sia potrebbe essere il presidente di quali hanno disonorato noi menti dell'esistenza grazie
Siamo arrivati quasi alla fine il dottor gloria concluderà gli interventi di questa mattina poi ci aggiorneremo alle nove e quindici per la ripresa delle relazioni
Grazie presidente
Io volevo fare una domanda brevissima premetto non sono un oratore
è una domanda che ho fatto a parecchie volte Indro Montanelli sulla Stanza di Montanelli per iscritto mai ne ha avuto risposta
La domanda ha come oggetto i crimini del bolscevismo
Il clima internazionali del bolscevismo
Mi ho chiesto e ho chiesto Montanelli ho chiesto molti versi una risposta substrato e direi assolutamente insufficienti querela contro nei dirittura mai risposto
Perché fra gli intellettuali italiani
E giornalisti compresi salvo rarissime eccezioni non è mai stato affatto una seria analisi dei crimini del bolscevismo internazionale
Ora io questo domanda la faccio intellettuali non di sinistra che non possiamo pretendere oggi che dovremmo pretenderlo senza dubbio però lo faccio a questa domanda la faccio agli intellettuali o giornalisti non vi appartenenti ad aree non di sinistra salvo due casi che mi sono un'ottima chiedo se ne sono degli altri
Uno il libro di Gustavo Selva il comunismo storia da non dimenticare e l'altro un altro libro di Pasolini Zanelli sulla Cina
Non mi risulta che fra gli intellettuali italiani non di sinistra vi sia stata fatta sia stata fatta una seria analisi di queste mostruosità
E riprendo a livello internazionale mi risulta professore ambasciatore Romano mi può contraddire mi risulta che solo che il Como in questura i il turno hanno fatto delle analisi molto serio su questo argomento
In Italia direi Salo i due casi che ho citato pochissimi non non mi risulta affatto che sia stata fatta un'analisi seria ora no mi sembra di capire che qui si tratta di quaranta sessanta settanta milioni di morti
Ora non per un senso di odio nei riguardi del comunismo ma per un senso di verità storica soprattutto per le future generazioni per quale ragione questi quaranta o sessanta ottanta milioni di morti
Vengono regolarmente dimenticati non so quanto chi questo si parli sui testi di storia del liceo credo ben poco mi dispiace che il precedenti oratore
Che è un preside dice io non ci sia qui presente ma mi sembra che
Da mi sembra che sia una colpa
Spaventosa da parte della classe intellettuale italiana quindi ripeto per quale ragione non si parla di degni dei decine di milioni di morti dei culti fatti da regime sovietico con la repressione dei kulaki degli ucraini delle minoranze etniche russe
Indi decine di milioni di morti fatti da ma ozio Tung in Cina con la rivoluzione culturale col grande balzo in avanti mi sembrano che siano argomenti che siano assolutamente necessari la cui memoria storica recente e non debba essere persa noi siamo alluvionati
Da da pubblicazioni da studi sui massacri nazisti giustissimo sacrosanto atta all'altra parte niente questo mi sembra che sia un elemento che comprova un'altra volta di più come ci stiamo avvicinando a un certo tipo di regime
Surrettizio grazie forse ai moderati di cui il professor Romano ambasciatore Romano ha parlato così degnamente meglio di me grazie
Grazie Gloria che ha rivolto una domanda Dario Fertilio nostro portavoce si è dichiarato disponibile a rispondere sul tamburo
Molto rapidamente
E per quanto riguarda il mio illusi illustre collega Montanelli mi impegno a girare di una sua breve lettera su questo punto e sono quasi sicuro che in Piquet interverrà su questo su questo punto
Per quanto riguarda il tema dei crimini del bolscevismo internazionale mi sembra che non sia un'idea da lasciar cadere
Che qualcuno dei Comitati per le Libertà nascenti o già nati quindi abbiamo più d'uno abbiamo il Casalegno abbiamo in compagnia di Roma
Col professor Rizzo abbiamo il Tobagi icona Tiziana Cardini Caresana abbiamo già alcuni presenti potrebbero forse riprendere questa idea e organizzare un convegno su questo punto che sono sicuro avrebbe una certa eco
Allora grazie a tutti per la partecipazione questa mattina appuntamento alle quindici e
Io qui dopo lasciare come vi ho detto ma sono sicuro che diciamo Godot d'oca anarchici sarà molto più bravo di me nel presiede sicuro
Grazie a tutti gli si deve rientrati per la seconda parte del nostro convegno
Credo che non ci sono incide bisogno il commenti quante se volete sovrintendente stamattina ci sono ancora tre oratori iscritti a parlare doveri del mio lavoro che ci sia il tempo per una breve
Passaggio interventi vostri e poi prego l'ambasciatore Sogno il dire
Con la sua conclusione
Come io stesso e un arrivederci perché spero che questo sarà un primo passo verso qualcosa di consistente che duri e che sarà
Allora alla parola
E si parlerà sul referendum istituzionale
Dottor Stefano Monti
Bragadin
Referendum istituzionale io cercherò di parlare
Dei problemi legati alla scelta istituzionale
Quindi a quello che era il tema monarchia o repubblica
Per vedere quale significato assume nel contesto del nostro discorso e qual è il significato può assumere
La riproporremo riprendere questo tipo di problema
Questo anche una ragioni molto semplice noi tutti sappiamo
Come sogno ha fatta in occasione del referendum
Soprattutto perché
Soprattutto perché era non solo dalla parte della monarchia ma in certo senso consigliere pistola
E oltre che consigliere del sovrano era
Il paladino dalla posizione del re forse più di quanto
Il re
Potesse pensare o credere in ordine alle prospettive che egli si poneva certamente
Sogno si presenta come difensore dei diritti del re e in modo eminente nel momento cruciale in cui
I diritti del regno in qualche modo vengono
Dimenticati se non schiaccianti
Se poi non vado errato sogno s'sarà anche fra gli ultimi a salutare al re forse quella immagine che noi tutti abbiamo del sovrano
Che dall'aereo
Saluta
Un'immagine che
E rivolto al popolo italiano ma nel caso specifico sempre che non vado errato rivolto in modo particolare ad Edgardo Sogno
Allora noi sappiamo tutte queste cose
Però cerchiamo di capire i motivi per cui sogno non solo votato da la Pereira e mai era dalla parte di terra e che cosa significava essere dalla parte di terreno
Intanto significava essere o è risultato essere dalla parte di chi è rimasto sconfitto
E l'amore chi è uscita liquidata dal referendum
Potremmo dire con Montanelli che è stato un grave errore che sia stata liquidata potremo forse vedere perché
Però
Questo errore
A in un qualche modo
Bisogno di essere spiegato perché è un errore
Che cosa rappresentavo poteva rappresentare la monarchia per cui la sua liquidazione costituisce ha costituito costituisce costerà un errore
Per restare nel nell'esempio sollevato a Montanelli
A Moretti era garanzie simbolo dei valori nazionali questa non mi sembra una frase molto convincente non mi sembra neppure forse del tutto corretta
Perché
Sì solo indirettamente la monarchia era la garanzia il simbolo dei valori nazionali ma la monarchia era soprattutto legificate riceve quindi la garanzia dello Stato nazionale italiano
Il che vuol dire che dobbiamo cominciano un po'a distinguere in termini e
Gli usi che se ne fa
Voglio sostenere che in fondo una nazione italiana
Una
Unità culturale nazionale è sempre esistito
Si è formata mantice sogno
In fondo
Combattendo con Roma contromano
Contro Cartagine
E ininterrottamente da allora c'è un'idea dell'italianità che ha conosciuto tante forme storiche diversificate
Però uno Stato italiano dalla caduta di Roma
Non c'era praticamente più star quindi
Il compito storico della monarchia sabauda è stata quella di ridare uno Stato alla nazione
E quindi la monarchia sabauda era il sei in volo non tanto della nazione e la garanzia del non tanto della nozione quanto dello Stato
Quindi
C'è un rapporto molto stretto tra l'unificazione politica
Realizzata da questa scommessa
Della dalla Casa sabauda
Che
Da uno Stato alla nazione e in un qualche modo da una dimensione di patria
Diverso dalla patti locali
Tali città dagli Stati
Quindi una sola nazione tanti stati
Una forza unificatrice che alla monarchia talché diventa inscindibile
Il riferimento alla monarchia e alla dinastia sabauda in particolare
Rispetto allo Stato nazionale più che alla nazione Italia
Questo Stato nazionale da agli italiani una parte Ria organizzata politicamente che è stato
Che si affianca alle patrie locali
Quindi la terra dei padri nazionali diventa Stato grazie cara dinastica
Sabato
L'unità di armi e di lingua d'altare di memoria di sangue e dico a diventa
Diventa di ruolo
Un qualcosa di organizzato in stato
Ecco questo questo stato che si incarna iniqua che che si
Che ha avuto un suo fondatore che si rappresenta trova la sua garanzia nella casa sabauda
Ci porta ha un'altra idea centrale credo
Rispetto alla senso della monarchia in Italia
Nel ventesimo nel ventesimo secco
Cioè parlare di monarchie parlare di senso dello Stato è la stessa cosa
Ci si poteva sentire italiani senza
E essere avere uno Stato unitario
Ci si sente italiani di uno Stato unitario nel senso che la monarchia sabauda conferisce nuovo sta in uso allo stato in Italia rispetto alla
Alla disillusione
Rispetto alla fazione
E credo che questo come cercherò di dimostrare sia centrale
Cioè le strutture dello Stato in Italia e al sogno intimamente legate strettamente vincolante alla monarchia
Ecco questa
L'idea centrale
Il faro la guida
Verrà scelto
Vedremo che in parte è una scelta che ha un retroterra e non poteva che essere quella e vedremo come poi cambierà dopo che la Moratti annuncia il più nel senso che resterà una idea monarchica che prescinde da tutto questo che è un retaggio monarchico che in un qualche modo
Sogno a mio parere incarna in quel momento in cui si trova a svolgere quel tipo di attività orientate in quel determinato modo
Che hanno avuto certe consente quindi io credo che sia soprattutto questo senso dello Stato fatto che ripeto la struttura dello Stato eh vincolata alla monarchia
Burocrazia diplomazia forze armate magistratura scuola
Perché processo di unificazione richiedo anche un po'l'accesso di formazione nel senso della cittadinanza nella consapevolezza di far
Costitutivo dalla struttura Stato
Che si in
Simboleggia si esprime unitariamente nella dinastia e centrale e questo ha un'idea che resta a casa alle opere Edgardo Sogno
Perché vedremo che quest'idea delle forze armate dello Stato nello Stato
Saranno un
Punto fermo del suo pensiero nella sua vita negli anni successivi dei decenni che si svolgano si svolgono c'è questo ritorno questo richiamo questo riferimento assieme a un altro riferimento che già anticipo
La figura e il ruolo di un capo dello Stato nello Stato
Ecco io credo che questi siano
Due retaggi della monarchia
Anche quando la monarchia non ci sarà
Anche quando bisognerà organizzarono stato prescindendo dall'esistenza di un questa idea del re e in modo particolare questa idea italiana
Questo modo di essere in Italy a terra ed alla monarchia eccetera
E quindi la figura del capo dello Stato il ruolo delle forze armate
Di cui viene fuori in termini funzionali operative
Un altro grande concetto a mio parere fondamentale e ricorrente
Nel pensiero che nei criteri che orientano l'azione
Spiega l'ad rossonero
L'idea del servizio allo Stato
Perché quell'idea del vincolo
Delle varie sub strutture
Alla monarchia e quindi alla corona
Della burocrazia della diplomazia per le forze armate dalla magistratura ed alla scuola sì concretizza ho operativamente cammini ha guidato dal criterio funzionale
Del servizio che va reso allo Stato quindi dalla formazione culturale
In termini di costume
Di chi in modo eminente scritti in modo precipuo Dickey sia accollato questo
Compito funzionale
In cui a cui è strettamente legato il dovere disservizio
E questo genera terzo dire centrale del polacchi
Non pretendo di dire
Non pretendo di dire che tutto questo fosse chiaro
Accardo sogno nel momento stesso in cui con uno slancio ancora tutto giovanile serviva pienamente il suo soprano vuol dire che ci sono ragione di estrazione famiglia
Anche di estrazione territoriale il fatto di essere di origine nobiliare e piemontese non poteva che portare ad un'assunzione di responsabilità
Nel senso della
Adempimento di un dovere di lealtà direi quasi Haskell ittita
Ascritti Walter sangue per suo nei confronti d'amore che ha salvato però mi interessa sottolineare il fatto che questi tre principi che questi tre criteri dell'azione questi tre orientamento e queste tre valori guida sono fondamentali è inscindibile a mio parere
Dà l'idea della monarchia anche se rivedremo atteggiarsi in modo diverso restano ancorati saldamente sono tre radici profonde che possiamo rendere con espressione sintetica monarchia o sovrano e così via
Cioè quello che fanno del concetto di monarchia il concetto non di Repubblica che non ci interessa più molto ma di arresto pubblica di Cosa pubblica
L'idea dall'arresto pubbliche nel garbo sogno se non vado errato è incardinata su questi fondamenti o su queste caratteristiche fondamentali della monarchia sabauda unificazioni dice
Di taglia nel senso che diede alla nazione che già esisteva un suo stato una sua dimensione
Nazionale
Allora dall'altra parte
Se di qua c'è l'arresto pubblica
Coronata
Della cioè il populismo
Non una democrazia neppure poco
C'è il populismo
E contro questa volgarizzazione
E volgarizzazione perché non c'è quel senso del servizio che
La formazione ed educazione e la prassi virtuosa
Nelle nelle altre componenti
Cioè nella parte nella parte Anversa
Quindi così come c'è stato una risposta in termini di scelta
Resistenziale per ragione di orrore per ragioni di lealtà diserta così c'è una una diciamo così un costume un costume della civitas
Che comporta
Come un imperativo categorico
La lealtà verso la monarchia e e dal su quello che la monarchia presenta anche se presumibilmente in quell'epoca e più un rapporto di lealtà alle persone di o è colto più come un rapporto di lealtà alle persone di quanto non sia
Accoglibile comune apporto di lealtà verso questa idea
Verso quest'dimensione istituzionale che io sto
Delineando che io azzardo nell'inviare delineare in questo momento pronto ad essere smentito Salgado sogno non si riconosce in questa in questa distinzione
Però allora non mi spiegherei perché
è il così centrare l'UE l'uso se vogliamo strumentale ma che strumentale non ebbe del ruolo della monarchia l'uso storico dalla monarchia alle dare la visione la monarchia che via
Nei confronti dello spirito di fazione che un tempo saranno stati gli Stati microstati e che poi diventeranno qualche cos'altro anticipo già che sono i partiti politici la partitocrazia
E nei confronti del fascismo
Anzi
Uno o
Dei compiti fondamentali
Stella storico dalla molti è stato quello di di lanciare di controbilanciare
Il fascismo
Quindi nonostante le incomprensioni capiremo anche perché a un certo momento superate tante tante fasi come il Papa non sa non sa niente otto appare la quasi sempre torto si finisce per dare ragione persino a Vittorio Emanuele terzo
O per comprendere il ruolo
Svolto
La funzione di contrappeso che ineluttabilmente ha ha svolto assolto Vittorio Emanuele terzo se volete la forza dell'istituzione monarchica nonostante la dittatura
E l'impossibilità della dittatura di diventare totalitaria in virtù del fatto che c'è
Ma Monet e con la monarchia timo del mittente le forze armate
Non a caso saranno i protagonisti dal famoso luglio le quarantatré anche se poi gestiranno ma
Ma anche qui si comprenderà ci sarà comprensione perché
La ragione diciamo così funziona più forte della capacità dell'uomo e di essere all'altezza dello svolgimento della funzione
Allora vediamo
Alcuni degli elementi costitutivi questo concetto dei monarchi
La monarchia è dunque un qualcosa e tutt'uno col senso dello Stato
Però
La monarchia il simbolo
Dall'unione comunitario
E l'equivalente dell'antica muore dalla città che ora è diventata nazione si regge a stampo
La monarchia
In un qualche modo
Il modo di essere dalla patria in un certo momento storico
Allora questo modo di essere dalla parte in un certo momento storico
Spiega un altro aspetto Carello che credo sia stato il più forte in quel momento per Gattuso
Cioè la monarchia come sentimento dalla patria è tutt'uno con una tradizione del Risorgimento nazionale
E fra tutti gli elementi questo che meno istituzionale
E più storico segni sentimentale emotiva forse allora era il più che era il più Forte
Ecco però
Questo sentimento era il più forte che mai i sentimenti
Hanno una dimensione organizzata
Perché mi ha detto che la patria è un affetto ai
Si sa da terra dei padri ma bisogna organizzare dei patrizi debbono organizzare
E l'organizzazione ha come suo punto di riferimento lo Statuto
Io non ho trovato tanti riferimenti
In tutte le opere che ha voluto cortesemente inviarmi alcune alcune gli avevo già
Non ho trovato tanti riferimenti allo Statuto nel senso che hanno non mo'allora trovato tanti riferimenti all'assetto istituzionale formare
Di questo che rendono concreto questo sentimento
Per la patria
Ma ho trovato tante idee
Che sono a fondamento dallo Statuto e che poi li trovo dopo
Quando la monarchia non c'è più
L'idea del rapporto tra io non è e il Parlamento
L'idea del rapporto tre cioè e l'esecutivo
Il fatto che lo Stato sia sabaudo monarchico un Governo un governo
Al altri dei altro elemento che si aggiunge monarchico parla rappresentativo quindi ancora una volta ci al Capo dello Stato il Parlamento credo
Prima c'era il capo dello Stato le forze armate
Diciamo il fondamento prima dallo Stato nel monopolio della forza e quindi uno appena all'idea di Stato all'idea del del monopolio della dell'avvio del monopolio legittimo dalla violenza qui il capo dello Stato forza armata può adesso si articola
Certo colui rapporto trarrà il Parlamento trarre ed esecutivo
C'è l'idea
Che mentre il potere legislativo
Esercitato collettivamente come recita lo statuto da non è e dalle due Camere
A quel solo dice lo Statuto appartiene il potere esecutivo e queste due idee restano centrali
Cardoso
Anche qui anticipo quando leggere i tweet tutti
O abbiamo letto alcune anticipazioni in altri lavori
I
Il discorso intorno alla figura del generale de Gaulle perdere ecco che c'è un problema il rapporto tra
Il capo dello Stato il Parlamento al Capo dello Stato e l'esecutivo il ruolo del capo dello Stato con il Parlamento e con l'esecutivo
Ebbene io
Ho colto mi è parso di cogliere nel modo con cui si leggeva
La riforma veniva viene letta carica addosso a trovare forme istituzionali gollista o ritorno a questa idea sta tutta
In modo eminente all'idea che al solo
Sopra non appartiene al Re al monarca appartiene il potere esecutivo che centrale nello Statuto
E a fronte del monarca cioè per cioè il Parlamento
E in fondo compartecipano non è il parlamento della funzione legislativa
Questo era questo diciamo era il disegno i fatti in quel periodo anche qui solo estremamente telegrafico come sospetto all'inizio
Anzi
Di risparmio buona parte dei fatti che vado ad un concetto chiaro
Umberto
Secondo
Nel settantasei nella famosa intervista alla Rai
Nel definire il ruolo della monarchia disse
La monarchia deve essere il punto d'incontro della nazione per tutti i cittadini per tutti gli interessi per tutte le idee anche le più diverse
Deve essere un punto di riunione per tutti non può rappresenta rappresentare un partito e non può essere rappresentato ovviamente
Cioè il capo dello Stato ha significato se ed in quanto in massimo grado Orlando
Rispetta
Costituisce il momento dell'imparzialità super partes
E questo al mio al Corriere è il principio in base al quale se ed in quanto il capo dello Stato abbia questa imparzialità super partes
Può partecipare con i rappresentanti generali del popolo al potere legislativo non può che essere investito da la funzione dark dei compiti esecutivi cioè il Governo e il suo chiunque voglia svolgere questo ruolo di capo dello Stato non poche
Obbedire a queste a queste a queste regole
Allora vedete che il rispetto delle tradizioni libera la fedeltà per ragioni di suolo e di sangue alla Casa Savoia qualcosa che
Si completa deve essere visto anche tenendo conto che non ci si ferma a questo
Ma su questo divieto si sviluppa poi tutto tutto il resto
Comunica centrale fra le molte che potrei ricordare marcata a cui tengo in modo particolare
Quel punto in cui al convegno internazionale di studio sull'armistizio italiano quarant'anni dopo nell'ottantatré Edgardo Sogno chissà il principio della natura autonoma dell'istituto monarchico
Anche se par quanto incorporato in un assetto istituzionale liberaldemocratico
Cioè
Tutto è questo senso del servizio tutto questo
Questa serie di vincoli di compiti di cui si trova in prestito al Capo dello Stato
Può vedere può avere in un qualche modo
Anche
Un'altra faccia che è quello delle antiche origini delle monarchie
Che hanno dal nome stesso l'indicazione che uno diritto suo proprio
L'abito su tutto corre
Cioè c'è l'idea delle ambiguità
Di questa figura istituzionale
Ora a me pare che questa ambiguità possa essere in qualsiasi istituzione
Cioè che la monarchia posso incerto mentre momento ritrovare il volto originario
Della forza monocratica
Ho che il Parlamento possa degenerare
Nella nella demagogia nella demagogia assembleare sono
Connaturati fenomeni politici cioè qualsiasi istituzione è ambigua e con qualsiasi deduzione può essere come Giano può avere due facce
Distinte e contrapposte
Non è non è a mio parere questo questo il punto il punto certe
E allora per vedere se e mi avvio alla conclusione per vedere qual è questo punto centrale dobbiamo ritornare a quegli elementi costitutivi di cui parlavo all'inizio
E dobbiamo ritornare non perché questo sia simpatico utile affissi espositivi ma perché mi sembra essenziale cioè mentre questa idea
Della natura autonoma dell'istituto monarchico incorporato in un qualche aspetto istituzionale che a mio parere può essere di qualsiasi istituto qualsiasi istituzione
Questa idea viene superata da una visione istituzionale organica che via via si delinea e si comincia a delineare partendo dai momenti di massimo impegno nel senso della tensione polemica deve aprire attività
Secondo quella o dell'anticipazione come è stata detta qui secondo quella caratteristica tipicamente
Tipica di sogno che è già stata ricordata al proposito dia
Si concretizza
In due aspetti
O prende corpo attraverso la ripetizione di di due numeri
Il continuo fa riferimento il richiamo
Ha un ruolo via via nei decenni richiamo al ruolo del capo dello Stato perché incerte contingente strade storiche
Si faccia sentire il primo è il famoso appello di turismo prima della caduta del fascismo
Che costerà al giovane ufficiale di cavalleria
Un non so se gli arresti io avevo e così via ma ce ne sono è costellata la sua vita di questi appelli a questa figura
Istituzionale a questo ruolo che il capo dello Stato decadere perché c'è anche dopo
C'è anche negli anni settanta
C'è persino a conclusione del congresso del incontro da terra rifondazione dello Stato al convegno sulla rivoluzione dallo Stato
Sul rifondazione dello Stato
è ricorrente in tutti gli stili
Indipendentemente da chi e fisicamente in quel momento si trova a ricoprire la posizione
Quindi questa idea
L'interno compito istituzionale è più forte
Il quest'anno Tura autonoma per l'istituto monarchico che non è neppure imputabili
Alla dinastia
Quest'idea e centrale l'altra idea centrale e il richiamo Apollo dalle forze armate anzi
Io resto personalmente convinto che negli anni settanta
Nella successione dell'organizzazione dei convegni dei fatti ci fu quello dell'economia per il quale la mia rivista pubblicò rendita relazione di Sergio ricorsa
Che adesso il proprio istituzionali ma questi aspetti non vanno dimenticati il liberismo economico e così via
Ci furono ci furono anche il tutti i discorsi tutti i discorsi in ordine alla sfida col alla risposta sposta la sfida culturale per i due grandi nemici di nei confronti di due grandi nemici Riccardo sono io che sono il comunismo
Che l'Italia ha camminato con le gambe dal camosci Isma'e quindi alla ricerca delle egemonia culturale età che noi siamo culturalmente condizionati non solo nel nostro modo di muoverci poeticamente mandi lettura nel modo di organizzare i nostri valori
E lo stiamo vedendo in modo imminente in questi giorni e l'altro la gestione spregiudicata del potere quotidiano della Democrazia Cristiana andavano pure col suo nome per cui una volta Galdo sogni mi disse che radici c'erano già negli anni cinquanta e non dobbiamo pensare come un processo
Una caratteristica
Per viva e frutto della della del gene della cumulo azione della all'esercizio del potere
Ecco Pio
Il il convegno delicato
Che era quel convegno che non si può non si riesce a fare sullo Ford sulle forze armate
Cioè appena ritorna queste idee centrale da riferimento alle forze armate lei paura e l'ombra e così via furono furono notevoli
Tra l'altro prima dicevo alcuni libri aveva mi viene in mente la Seconda Repubblica
Che io materialmente trasportati da Bologna assieme a Dario Staffan is in macchina giaguari Dario stata
Perché Camoranesi ce ce la diede per portarla per portarlo a Milano
Che poi assieme al convegno sulla Fondazione dallo Stato tanto fecero parlare di sé poi in realtà
Non
Non erano così così eversivi come qualcun fu qua avrebbe potute intende neppure l'appello alle forze armate eversivo come eversivo come è stata
Intesa
L'appello alle forze armate l'appello alla virtù
Se le idee e i valori centrali dalla monarchia dalla tradizione o quel che la monarchia rappresenta in in tema di tradizioni sono fondamentali
Le grandi virtù quali possano essere
E l'onore al valore
E che cosa materialmente concretizza
Non ora il valore
O dovrebbe concretizzare l'organizzazione delle forze armate
Tant'è vero
Che questo ruolo culturale in termini di attestazione dell'onore ed al valore questo imperativo categorico che non vuol dire che sempre e comunque le forze armate siano state all'altezza
Del di di questa di questo implica dovere di questo imperativo
Però i riferimenti ad esse è fondamentale perché non è tanto un riferimento alla all'organizzazione reale ma è un riferimento ai valori dall'organizzazione
E qui apriamo una parentesi delicata che a mio parere può essere resa sinteticamente grazie al ricordo di quell'idea di monarchia di cui parlava all'inizio
Tutti i riferimenti alle forze armate Gardolo sogno a fa sono sempre con riferimento a questi valori di onore e di valore
E sono rischia mi richiami
In forma legali nel senso nel senso che se e se sono l'ossatura dallo Stato come dice leggo
Questo satura e dello Stato
è un elemento fondamentali che però soggiace
Ha un preciso
E ineludibile principio
Tale per cui non era neppure dell'innegabile a mio parere una interpretazione in senso eversivo da richiamo perché il principio primo
è il principio di supremazia della politica su tutto
Cioè è quel principio in base alla quale noi abbiamo parlato da nel fatto che c'è il Vega a me strutturale età monarchia tra la monarchia e il e
Lo Stato a monarchia e le strutture particolare dallo Stato
Quindi anche queste soggiacciono al primato alla supremazia della polis
E allora ancora una volta il problema centrale
è e il problema del cervello dello Stato
Chi è
Costa incarnato dal capo dello Stato e dai competitor capo dello stato dei Verdi
Un capo dello Stato che non è più
Non è più né può essere un soprano dinastico ma che ormai attinge direttamente la sua legittimazione
Dal popolo
E quindi
Si apre il momento della lettura pende ruolo che ha avuto il generale De Gaulle
E della
Valore
Diciamo così fondamentale di riferimento che la sua riforma istituzionale avuto
Che leggerete nel libro che sarà stampato e la ringrazio per l'anticipazione che mia fatta vedere
Chiudo soltanto ricordando che da questo punto di vista
è diversa
La visione che del presidenzialismo aveva Pacciardi rispetto a quello che ha addosso perché nel caso di cardo sogno non cessi che simpliciter
Diciamo così il presidenzialismo americano ma c'è tutto quell'insieme tutto quel retroterra culturale storico nazionale
Di cui ho cercato di parlare con questo ringrazio scusandomi sono stato troppo lungo e prolisso grazie
Ringrazio in professor Monti però era dentro il guanto
Ciò detto di estremamente interessante sulla visione distratto chi e le funzioni del capo dello Stato con riferimento all'istituto monarchico e alle sue conseguenze sulla situazione attuale
Credo che poi sogna fra qualche cosa da
In integrare a quanto c'è stato esposto dò la parola
Come amico
Stefano Folli che ci pareva sul giornalismo del dopoguerra
Sola pausa sapiente notato che durante la relazione del mio amico Stefano Monti Bragadin
Stefano Folli
Sembrava Bertinotti con questa differenza e Bertinotti soffre con l'apostrofo invece folli soffre tutto attaccato perché lui fiero repubblicano da sempre ha dovuto sentire questo panegirico della monarchia
Sì amico Armaroli oggi è in vena di
Di Ranieri calembour se dovesse riferire tutti quelli che ha fatto da tavola meglio che non lo faccia
Va bene
Allora è un giorno di
Di alcuni anni fa non troppi ma ormai purtroppo neanche troppo pochi
Ricevetti una telefonata da un grande amico soprattutto da un grande maestro ora scomparso
Cioè da Renzo De Felice
Ricordo le sue precise parole dette con quel tono scherzoso che De Felice usava anche per le cose serie
Vuoi conoscere un eroe un eroe vero
Viene c'era la May domani sera ti faccio conoscere un cavaliere del Risorgimento
Andai e fu così che conobbi Edgardo Sogno che naturalmente mi era noto per fama e per le opere che aveva scritto
E fu il primo di una serie di incontri che ebbe con Lockerbie colui nel corso degli anni successivi
E capì presto fino a quella sera che cosa aveva voluto intendere De Felice
Le reti sono di sogno non era solo nelle sue azioni temerarie del periodo bellico resistenziale testimoniate dalla medaglia d'oro al valor militare era naturalmente
E soprattutto nel coraggio intellettuale con cui aveva difeso spesso le sue idee contro ogni conformismo nell'epoca post bellica
Definisce in altri termini
Mi offriva sogno come esempio
Sei un giornalista era più o meno il senso del discorso e per di più un giornalista politico
Apprezza allora un uomo che ha combattuto per la libertà politica in tutte le sue espressioni e che non si è mai fatto piegare al conformismo a costo di pagare dei prezzi personali molto salati
Io sono grato Renzo De Felice anche per questa lezione
In particolare forse perché egli ritenne presentandomi caldo sogno che io fossi in grado di cogliere il valore intellettuale umano di quell'incontro
Spero di non averlo deluso forse no visto che da quel lontano primo colloqui nata tra sogni a me una corrente di simpatia
E io sono Rato delle prove tritare Simpatia sogno mi ha offerto fino all'invito graditissimo
A prendere la parola questo convegno
Posso dire
Che cosa mi colpì di sogno già in quel primo incontro il suo gusto giornalistico vorrei dire per le cose che lo appassionavano
Mi spiego anche Renzo De Felice mi aveva sempre impressionato
Mi Luís il gusto giornalistico per la ricerca
La curiosità quasi petulante il piacere del dettaglio dell'aneddoto che illumina un personaggio o un evento la cultura che non che non era mai fredde erudizione
Bisogna mi colpì in particolare la vena polemica straordinaria la capacità di cogliere il punto debole dell'interlocutore
La curiosità anche Luigi
Il gusto di essere sempre informato e di informare
E davvero non mi sembrava strano che quest'uomo
Che non era mai stato un giornalista professionista ma che è stato era stato in una stagione alla sua vita direttore di una testata supremo che termini
Avesse avuto sempre col giornalismo rapporto così stretto e vorrei dire naturale
Per cui i giornali o comunque attività pubblicistica il rapporto con la stampa
Hanno sempre avuto un posto centrale la sua esistenza nel bene e nel male
Ripercorriamo la loro questo rapporto in termini ovviamente molto sommari
Quella del giornalismo italiano del dopoguerra è una storia che ha una ricca bibliografia una storia molto viva molto ricca e non è questo il momento per visitarla per o per ovvia mancanza di tempo
Se non per il ruolo svolto dalla testata diretta per un anno tra il luglio del quarantacinque luglio del quarantasei dal partigiano sogno
All'UE il governo Parri concede l'autorizzazione a pubblicare un quotidiano
Accanto ai giornali di partito dell'epoca
Luglio del quarantacinque per Milano e per ragioni di equilibrio politico la Presidenza del Consiglio rilasciò su venti domande presentate soltanto tre autorizzazioni per altrettanti quotidiani della sera
Un Aldo Palazzi e mi è stato nel Corriere la sera per il Corriere d'informazione una PC per Milano Sera
è un appunto allegato sogno esponente del partito liberale per la nuova testata che si chiamerà il Corriere Lombardo
Per motivi subito non mi dilungo piccole lombardo nasceva assorbendo in parte l'esperienza del Giornale lombardo
Una testata che ebbe una fortunati all'epoca immediatamente successiva liberazione
E che era diretta da Gaetano Afeltra
Un amico che che salutiamo in questo momento con il benestare del Chen del CLN
Il gruppo Feltre
Destino questa testata e con era una festa c'erano Benso Fini Dino Buzzati Bruno Fallaci tutti provenienti dall'esperienza del vecchio Corriere la sera tutti giornalisti notevole esperienza di alta capacità professionale
Sogno non fu difficile trovare l'accordo con il gruppo Feltre che si trasferì armi bagagli e via Solferino a piazza Cavour sede del nuovo giornale
Per sogno l'attività giornalistica era un po'come lui diceva la continuazione della guerra con altri mezzi
Un modo per difendere anzi difendere palla mi sogno non è mai l'espressione giusta e siamo per imporre i valori liberali in cui lui credeva
In cui crede e che
Che è un Paese che già
Quella in quella stagione
Si stava un paese in cui stava già scaldando in un certo senso la tenaglia tra l'ala moderata
Da un lato e la la comunista dall'altro ai questa tenaglia aveva Effetti evidenti anche sulla stampa soprattutto sulla stampa
L'Organizzazione Franchi non intendeva restare fuori dalla costruzione della democrazia in Italia ecco perché furono costituite due società
La sua editrice del gruppo franche formata da sogno Angelo Magliano alle ossa corretti Luigi Medici del Vascello Beppe Croce
Tutti ex Laffranchi per la pubblicazione del rivista costume la società editrice Corriere Lombardo formato da sogno Magliano stavo reti Casagrande Paolo Lecaldano
La pubblicazione dei cori lombardo
Sogno trovò anche i fondi per far uscire il giornale pagare gli stipendi redattori e i contratti collaboratori con fideiussioni rilasciate improprie prestiti personali garantiti da cambiali anticipi sulla pubblicità
Fa cose via via le somme necessarie alla sopravvivenza del quotidiano erano tempi eroici tra i finanziatori la FIAT Rizzo oli Valerio della dell'Edison Marinotti della SNIA felina Montecatini
E altri vicedirettore Angelo Magliano e sogna lo ricorda così
Era l'unico giornalista professionista del nostro gruppo era stato ufficiale antifascista prima del venticinque luglio lo avevo riportato io in Italia dalla Svizzera faceva la stessa nostra vita clandestina nelle basi della Franchi pur essendo un intellettuale e uomo di libri più che un uomo d'azione
Caporedattore
E vero centro motore del giornale Benso Fini
Che convince una quindicina di giornaliste lascia i cori sera per trasferirsi in piazza Cavour
Quando sogno un anno più tardi lascerai Corriere Lombardo sarà Fini a dirigerlo per molti anni portandolo a vertici diffusione
Su uno dei punti forti del giornale e la cronaca affidato inizialmente da Feltre quale però resta a Lombardo tanto per pochi giorni quello lascia per andare a tirare sulle sorti traballante del concorrente di sinistra Milano Sera
Ma la vera forza del giornale il suo fiore all'occhiello è il corpo redazionale e i collaboratori
Alcuni nomi fra i tanti Emilio Radius Arrigo Benedetti Giulio Pergamo Alessandro Minardi Domenico Bartoli poi Giancarlo Vigorelli Guido Piovene
Miglio ciechi Achille Campanile Pietro Bianchi Enrico ma Novelli Sandro Pellegrini Gabriele Pepe
Dino Segre Pitigrilli
Alcuni sono stati fascisti nel
Negli anni precedenti altri antifascisti disegno di sogno e di tentare di ricucire la ferita la guerra civile
E da Roma scrive la nota politica Sandro De Feo
Della esperienza Corriere Lombardo c'è questo affresco
Di Domenico Bartoli tratto dalla prefazione assaggio di sogno del mio centosettantotto il golpe bianco
Ritrova il sogno poco dopo la liberazione di Milano in una casa di via filodrammatici dove installato la Franchi la sua banda partigiana
Andai a lavorare con lui per circa un anno e mezzo nel Corriere Lombardo un giornale nuovo da lui diretto
La sua conoscenza del giornalismo era minima scarsa allora la sua capacità di approfondire i casi della politica grammi invece il suo desiderio di imparare di farsi un'esperienza di studiare dal vero e sui libri
Quelli che gli occorreva
Era allegro spensierato generoso immerso nella vita dopo aver sfidato la morte tante volte proteggeva con la sua autorità e anche con le armi che teneva in casa sua non lontano dalla sede del lombardo in piazza Cavour la vecchia tipografia di Mussolini
Quel giornale che in una Mila no tre gran parte rossa andava né nettamente controcorrente
E cito ancora Bartoli dopo aver ascoltato le cose dette
Scorre un moto interessa differenze però che crede Armaroli
Ho ascoltato a competere se lo dice il professor Monti Bragadin e cito ancora Bartoli
Che ricordava questo a me poteva capitare il contrario di quello che Crispi diceva degli uomini del Risorgimento e cioè che la monarchia ci dividesse
Io avevo rispetto per la strada barche sabauda ne riconosceva i meriti ma credevo che la dinastia appartenesse al passato che la sconfitta e l'otto settembre quarantatré l'avesse sepolta per sempre
Sogni era monarchico e scese un po'per tradizione militare piemontese un po'anche mi perdonerà per passione nobiliare
Abituato allora come oggi a trent'anni come sessanta portare tutte le sue col in tutte le sue convinzioni un grande slancio un fortissimo impeto una decisione che nulla riuscirebbe a spegnere dava al suo sentimento monarchico dimensioni estreme polemiche esasperate
Ma a giudizio di Bartoli giudizio che credo che intera giornata di oggi è perfettamente confermato nonostante le sue impazienza e di D'Alema intollerante
Ci separammo perché lascia lombardo per darsi una carriera di poco adatta quella diplomatica e qua io stesso passa ad altri giornali
Comunque nel panorama del giornalismo italiano del dopoguerra in quella
Fioritura che conta nel quarantasei centoquarantasette state try quotidiani compresi i giornali di partito il Corriere Lombardo si distingue per la sua specificità
I suoi detrattori lo definiscono il bombardò per le notizie sparate con grossi titoli e il taglio preunitaria di stampo anglosassone
Direttore Gado sogno Belice tre direttive primo non avere la risposta prefabbricata ad alcuna domanda secondo non fare il titolo prima deve scritto il pezzo o di aver compiuta l'inchiesta terzo pubblicare anche le notizie scomode
Un bilancio dalla sua esperienza lombardo lo tracce lo stesso sogno nel numero del venticinque aprile quarantasei prima nelle sale della liberazione
Articolo dal titolo e anche la nostra festa
Questo è un giornale resistenze per cioè anche la nostra festa
Nati dopo la liberazione alla fine confuso voglio quarantacinque le nostre origini risalgono ai tempi difficili dei venti mesi lotta clandestina il venticinque aprile giorno della libertà e perciò il vero giorno della nostra nascita e oggi ricorre il nostro anniversario
Non ci piace ricordare ogni giorno tutto ciò i nostri lettori ai nostri avversari
La Resistenza non è un fatto da ostentare ogni battuta polemica o campagne giornalistiche
Ma forse è opportuno ricordarlo oggi quando qualcuno quasi ci accusano allo stesso tempo in quaranta della contraddizione di aver sobillato la sommossa di San Vittore o di aver eccitato la popolazione di Milano la rivolta contro le autorità troppo timide fronteggiarla
Siamo un giornale uscito dalla resistenza ma non ma non abbiamo ritenuto di dover obbedire al piatto e dannoso conformismo che per tanti mesi dopo l'insurrezione liberatrice ha paralizzato la maggior parte dei giornali milanesi
Quando ci è parso di dover dire la verità anche scottante per i potenti del giorno l'abbiamo detta e qualche volta addirittura gridata e come nella nostra natura di uomini poco adatti alle mezze parole alle reticenze
Può darsi che talvolta abbiamo ecceduto in questo senso ma sempre pronti a rettificare gli errori di fatto non intendiamo deflettere dalla linea tenuta finora
Certamente la più comodo per molti ma non per il pubblico per la grande stampa indipendente che ignorava le gravi cose che succedevano intorno a noi i soprusi e le violenze dei faziosi marcio delle questure le misteriose vicende del tesoro di Mussolini e così via
Ma noi non siamo nati per far comodo a qualcuno la libertà non è venuto per questo
Se alcuni partigiani hanno mancato è accaduto purtroppo noi abbiamo ritenuto nostro dovere denunciarli
E l'abbiamo fatto con tutta la necessaria chiarezza e sincerità se si sono commesse ingiustizie contro qualcuno fosse pure un potente di ieri noi abbiamo creduto e dover segnalare esplicitamente il fatto
Questo ci sembrava ragionevole che è necessario dire nella ricorrenza della liberazione veramente la lotta clandestina sarebbe stata inutile se anche noi avessimo paura per la verità
Ecco queste parole così veementi così profonde contrastano con quello che piano piano diventa il panorama della stampa italiana nel dopoguerra
Diciamo la normalizzazione politica
Alla normalizzazione politica se compagna
Una normalizzazione della stampa in cui via via si perdono gli elementi di creatività di innovazione che la stagione immediatamente successiva lì alla liberazione ha portato con sé
Quello che diceva stamattina la maggiore Sergio Romano riferito a un certo costume politico e intellettuale dell'Italia si può applicare senz'altro anche ai giornali
Il panorama giornalismo e nel dopoguerra
A mio avviso un panorama in gran parte ingessato con eccezione naturalmente abilissima eccezioni
Ma riflette il conformismo la divisione tra un moderatismo ben pensante è un moderatismo di sinistra che tende a stabilirsi nel Paese
Le testate più innovative
Più creative del dopoguerra chiudono o diventano qualcos'altro
Segue la parabola
Che ben conosciamo il Partito d'Azione L'Italia libera
Il rito e anche a Roma il Risorgimento liberale perde l'occasione di diventare un grande giornale di opinione di forte opinione liberale
Prevale il colore prevalgono gli aspetti meno legati all'analisi politiche e più gli aspetti esteriori sì esteriori superficiali
Scriveva nel quarantasette
Il critico letterario e Pietro prime Pancrazi dovessi fare una ora un augurio ai giornali domani direi più sillogismo è meno tavolozza ossia augurerei loro di tornare a essere sempre soprattutto a ogni costo giornali ragionevoli
Ragionevoli
Ma nei giorni che accompagnano i primi passi da Repubblica fare giornale ragionevole significa qualcosa di più del rinnovamento grafico della chiarezza della sintassi
Significa soprattutto cogliere ed esprimere il grande sentire collettivo le Paure le angosce di un mondo che si avvia a convivere con la divisione del pianeta in blocchi contrapposti e con quella che si chiamerà poi su una certa in fase la terza guerra mondiale
L'esperienza di sogno come giornalista si conclude
E due da Coni lombardo
In qualche modo
Vediamo una una filiazione
Accompagna questa testata e ciò che ne deriva ancora una parte della storia del giornalismo del dopoguerra
Con Filippo Sacchi il lombardo mattino diventa il Corriere di Milano dal ventuno settembre del quarantasette
E i cori di Milano è un'altra testata che segna quegli anni vede tre cioè con lavoratori Domenico Bartoli Luigi Barzini junior Cesare Merzagora Arturo Labriola c'è uno sforzo di
Esprimere
Il punto di vista gli argomenti
Di una sinistra socialdemocratica della sinistra europea
Di un socialismo liberale che si distingue si distacca dal filone marxista
Queste esperienze con lei Milano dura alcuni anni
Una parte di con esperienza poi finisce confluisce nella nuova Stampa di Torino
Attraverso Burzio e poi Giulio De Benedetti quindi vediamo come l'esperienza giornalistica di di Brosio la sua intuizione di uno spazio politico che possiamo definire di terza forza la sua attenzione ai temi liberali ma anche i temi di un socialismo realmente democratico
Segna l'esperienza giornalistica nei primi anni del dopoguerra
E i nomi nomi sono quelli che ho detto ma ce ne sono altri che nei alla fine anni Quaranta di fine anni cinquanta condivide no questa questa visione questo slancio
Umberto Calosso colato con fantini Aldo Garosci Paolo Vittorelli
E poi la terza forza troverà la sua espressione alta mamma minoritaria nella vicenda del Monday Mario Pannunzio ma questa è un'altra storia
Quello che ci interessa è sottolineare adesso è che il sogno della terza forza
Anche in Francia negli stessi anni consumava il proprio destino in una forma quasi analoga
Ripeterebbe Lisma testata dei perché mi Comba
Il giornale della resistenza democratica non comunista che per poco precorso in chiave diversa su quello che sei politica di centrosinistra
Quello che legato sogno vuole fare con il Corriere Lombardo
Comba una testata su cui si leggevano
Le firme di André Malraux gran Corsa Astra faremo Aron Emmanuel Mounier André Gide André Breton
Al pari della terza forza italiane liberalsocialismo d Oltralpe non sfonda il muro del consenso popolare
E anche la sua stampa resta di ieri
Una stampa contro i qui vizi scagli era proprio cammino in un'intervista del cinquantuno alla vista Kariba
Dice Carmine salvo uno due eccezioni il Sud ignora beffe lo scandalo forma il fondo delle nostra stampa
Al posto dei nostri direttori di giornali
Io non mi felicità lei ha fatto tutto ciò che degrada la cultura abbrevia le strade che portano alla servitù
Una società che sopporta di essere distratta dalla stampa disonorata e da un migliaio di cinici Trust urlatori decorati del nome di artisti corre verso la schiavitù e tuttavia
La professione di giornalista è una delle più belle che io conosca proprio perché ci costringe a guardare dentro noi stessi
E concludeva invece di dirigere la stampa occorre dirigere il pubblico se la stampa si rifiuta di dirigere l'opinione pubblica tradisce se stessa quando le élite tradiscono le società muoiono
E appunto questa ambigua complicità tra chi offre l'informazione chi la riceve
Tra gli interessi valori potremmo dire e ciò che Edgardo Sogno sempre rifiutato non solo come combattente liberale della Resistenza ma soprattutto come giornalista direttore nella breve stagione del Corriere Lombardo e poi come pubblicista si iscrive all'albo nel sessantasette chiusa la lunga parentesi in diplomazia
Impegnato a esprimere la sua passione civile nelle diverse testate del giornalismo italiano su cui ha scritto dalla nazione
All'Avanti dal Giornale di Montanelli e poi per qualche tempo in quello di Feltri al Foglio di Giuliano Ferrara non anche in riviste come il Mulino e Mondoperaio
Per citarne alcune
Le sue provocazioni di partigiano bianco deliberare intransigente hanno fatto sempre scandalo sia quando si è trattato di battere la vulgata resistenziale cioè l'interpretazione storiografica di comodo
A proposito del dell'unanimità antifascista è lotta partigiana su questa mattina ha parlato Francesco Perfetti sia quando in tema di riforma dello Stato ci si è trovati dinanzi a un personaggio sempre inaspettato secondo le parole del suo biografo yoga fu Luciano Garibaldi affascinante puntiglioso intransigente onesto e disarmante
è sempre preveggente sempre anticipatore in tutti i suoi articoli sempre lucido in tutte le sue analisi certo che no ma è proprio questo l'aspetto meno influente
Quel che conta e in modo generoso e onesto descritto da Garibaldi in cui sogno combatte le sue battaglie a cominciare da quella per la Repubblica presidenziale
Mi ha detto adesso delle cose molto interessanti grosso Monti Bragadin
Quelle dedicate all'esperienza gollista
E qui va detto che il rapporto di sogno col giornalismo è stato anche amaro profondamente amaro e forse soprattutto a mano
Sogno sconta fino in fondo all'inizio degli anni Settanta quello che il suo amico Bartoli descrisse benissimo come il conformismo della stampa in quegli anni cupi
Il male che conformismo giornalistico di sinistra scrisse appunto Bartoli penetrato anche nei grandi giornali del Nord poté fargli è incalcolabile di rimbalzo i pavidi si allontanavano andalusi
Non tutti dobbiamo ricordare ancora qui un nome come quelli Carlo Casalegno
Vicedirettore della Stampa che non esito a firmare una petizione petizione a favore di sogno dopo l'arresto del settantasei
Una firma che fu tra le ragioni per le quali Brigate Rosse di lì a poco scesero Casalegno come bersaglio mortale
E voglio ricordare che quella petizione aveva poche firme di giornalisti
Ma alcuni sì per esempio quelle di Livio Caputo l'amico che era qui stamattina
Del resto l'uomo sogno sfugge a tutti gli schemi in particolare quelli comunque ispirate ideologie illiberali
E cito che cos'altro posso amare me stesso
Se non questa rivolta questa diffidenza questa sfida ogni potere questo è se la sinistra nell'unico modo vero per il nuovo e per il meglio più oltre
Contro quello che c'è a testa alta con sicurezza questo essere libero senza fede né speranze né carità e senza bisogno di consenso
Senza pensare mai
E sia che ci sia ragione per fare scegliere una cosa se la fanno la scelgono gli altri libertà psicologica di Croce l'autonomia dell'Alfieri solitudine di poco così sogni in quelle pagine autobiografiche sotto forma di romanzo la pietra la polvere pubblicato nel settantuno
Più oltre e contro quello che c'è e che liberale che in uno dei primi tempestosi consiglio nazionale del partito si batte perché il PLI non diventasse il partito dei ricchi
Se deve essere così disse vi lasceremo questa bandiera ma esse non vi porterà fortuna
Adesso non voglio necessariamente sintetizzare alcuni altri elementi che avevo segnato usato ricordare un articolo che gli scrisse sull'Avanti metà degli anni ottanta
E lo scrisse come iscritto liberale
In questo articolo scritto sul giornale partito socialista chiedeva
Un Governo di alternativa laica guida socialista che comprenda anche i comunisti
Il disegno craxiano spiegava loro sogno attenda allunga all'annullamento di tutta l'esperienza comunista dalla scissione di Livorno in poi ho imparato da De Gasperi che il comunismo può minacciare istituzioni democratiche soltanto quando si è in grado di di esercitare un'egemonia
E anche quella volta la provocazione fece scandalo soprattutto a sinistra
La sinistra al potere
Oggi possiamo dire
Che regalo sogno ha saputo portare anche nel giornalismo la traccia che ha segnato tutta la sua intensa vita è una traccia intellettuale che ha fatto di sogno un testimone del suo tempo al pari dei grandi spiriti liberi dell'Europa
Egli ha saputo sfidare la destra e lo fa ancora oggi per spingerla a uscire dalle sue tradizioni quando queste appaiono incapace ormai di illuminare la nazione
Cito un pensiero di François Fiore che ben si attaglia al nostro caso nell'ultima intervista dello storico uscita postuma sulle mondo del ventitré settembre
La citazione completa diceva illuminare la nazione rispetta la scadenza europea e alla mondializzazione degli scambi
E al tempo stesso sogno s'ha sferzato la sinistra troppo spessa prigioniera cito ancora fiorente della tristezza delle utopie morte
Credo in conclusione che si adattino bene Edgardo Sogno in particolare al sogno scrittore giornalista polemista queste frasi diremo Aron
L'indifferenza non ci minaccia gli uomini sono ancora lungi dall'aver eliminato ogni occasione motivo di uccidersi a vicenda se la tolleranza nasce dal dubbio si insegni a dubitare dei modelli ideali e delle utopie
Scacciare i profitti di salvezza e in un sì di catastrofi imbocchiamo l'avvento degli scettici se dobbiamo abbattere il fanatismo
Prima di dare la parola l'ultimo oratore
Mi pare che sia giusto ricordare un grande amico vedo qui la signora in sala amico Casalegno
Halloween pensavo stamane quando stigmatizzati il rifiuto di Crusoe Parri disciplinare
Appello per la libertà di Edgardo Sogno
Grazie
Adesso do la parola all'amico Armaroli
Che è l'ultimo oratore iscritte e mi scuso sia tra dieci minuti dovrò lasciare lasciava grandi l'incarico di chiudere questo convegno perché purtroppo ora puntamento
Alle sette e mezza Milano è sono al limite del mio tempo scusate mi grazie
Importante che si chiuda la porta a chiave perché altrimenti non rimane più nessuno ma sarò brevissimo
Anche perché la mia relazione
Si articolerà in un cappello
Che si intitola Sonnino
E in un relazioncina brevissima
Che si intitolata Sogno con Sogno
Per quanto riguarda sogno o veramente poco da aggiungere perché qui sono state of sono state dette tutte le cose che si potevano dire
Se mi è consentito un ricordo personale
Io conosciuta Gargo sogno a Firenze alla nazione nel mille novecentosettantaquattro
A un convegno pensate un po'sono un costituzionalista quale fantasia alla riforma della Costituzione
Ho poi incontrato ancora sogno a Milano in un altro
Convegno scientifico sulla nuova repubblica e poi siamo stati più di recente a Genova assieme in un paio di occasioni
E la mia personale impressione
Che e severo ohi in quel è abbastanza facile perché uno valore militare no
è il valore civile che mancano italiani e allora ho capito fin da quegli anni ventitré anni fa
Che Edgardo Sogno
Non è solo un eroe di guerra ma è un eroi nel dopoguerra è un eroe di questo dopoguerra e certamente non è per dirla alla Alberto Sordi
Un eroe dei nostri tempi no questi andazzi ieri questi piccoli uomini questi opportunisti eccetera Edgardo Sogno è stato un uomo che ha sempre detto
Ciò che pensa
E quindi le chapeau Baccaro sogni
E in quei convegni
Dove partecipava il meglio della culture
Costituzionalistica italiana
Abbiamo fatto tanti sogni in comune e quindi questo mi dà
L'estro per parlare del sogno Consonni
Il titolo a un punto interrogativo Seconda Repubblica
E
Come era bella
Si diceva
Si diceva dopo il mille ottocentosettanta in Francia
Come era bella la Repubblica sotto l'impero caro sogno come era bella la Seconda Repubblica sotto la prima
E noi non siamo riusciti ancora
A togliere questo punto interrogativo che pesa come un macigno sul secondario
Eppure in apparenza ce ne sarebbero tutte le condizioni
E sarebbero tutte le condizioni perché
I soggetti politici
Che hanno dato vita alla Prima Repubblica non ci sono più
Non c'è più
Mamma DC
Non c'è più papà pc
Non c'è più il terzo incomodo P. sei
E siccome le costituzioni
Hanno un babbo e una mamma anche loro quando babbo e mamma non ci sono più
Le costituzioni rischiano di essere appese
A mezzadria come un caciocavallo
Oggi esistono nuovi soggetti politici
Non c'è più il PC
C'è il PDS
Del PDS che vuol dire partito dico al Partito democratico della sinistra ma uno potrebbe anche pensare partito dei sinistre atti no dalla storia PD S partito dei sinistre atti ognuno ha il terremoto che si merita
C'è Forza Italia c'è Alleanza Nazionale
L'altra ragione per la quale la nostra Costituzione del quarantotto al di là dei suoi presunti meriti o demeriti è delegittimata
è che ormai da tanti anni
Si parla di Seconda Repubblica di nuova repubblica ed è evidente
Che così facendo da parte di molti e la Prima Repubblica la Costituzione del mille novecentoquarantotto
Viene delegittimata vi è più però il caso vuole
Che la Prima Repubblica
è ridotta un ectoplasma
Mentre la seconda Repubblica stent
Ad affermarsi
Ecco questa crisi di governo apparente non si sa poi come finirà questa crisi di governo non si sa se anche una crisi di nervi no
è una cartina di storno al sole interessante mi rivolgo soprattutto a Stefano Folli che queste cose
Cioè le ricorda ogni giorno dello stato
Di salute Limahl ferma salute di questa Repubblica e mezzo
Seconda Repubblica poi che cosa vuol dire seconda volta Seconda Repubblica vuol dire soltanto
Non essere più mosche bianche in Europa
E si diventa mosche nere
Abbandonando quello che Giovanni Sartori
Quello vero quello di una volta ora Sartori non sempre sono d'accordo col mio amico
Giovanni Sartori chiamava il Triciclo
Che il sogno Consonni e appunto quello di inforcare la bicicletta della bipolarismo laddove invece per triciclo
Il Triciclo della metafora era appunto
La Repubblica Prima Repubblica dove c'era un centro grosso
Che
Fin dall'Pinto non dal mille novecentoquarantotto dal mille ottocentoquarantotto lo ricordavamo
Con un sogno un'ora fa col connubio
Di
Cavour con Rattazzi
Quindi è l'anticipazione antipasto del trasformismo noi abbiamo un centro che coppietta le mezze ali
Come strumento un regni e che lascia l'ala destra e l'ala sinistra fuori il taglio delle ali
In stato di necessità c'è sempre stata se noi leggiamo e discorsi dei presidenti del Consiglio
Dal mille ottocentoquarantotto ad oggi ai ieri noi vediamo che non abbiamo imboccato non abbiamo inforcato la bicicletta
Perché c'è stata sempre una emergenze c'è stato sempre lo stato di necessità
Per cui guardavamo
Le istituzioni inglesi come i bambini poveri guardano con il naso schiacciato al vetro i bei vestiti le belle scarpe cede o il presente una volta oggi il presepe moderno e appunto fatto dal dalla vetrina con vestiti alla moda
E invece abbiamo dovuto fare da noi e appunto abbiamo fatto piuttosto male perché non abbia abbiamo avuto una democrazia bloccata abbiamo avuto una democrazia senza ricambio
Magari dicendo come ha detto Montanelli
Mail meglio i ladri degli assassini però insomma
Non è che poi si stia bene
Ecco se fossimo un Paese normale se fossimo in Seconda Repubblica
è evidente che una crisi di governo scimmia
Il presupposto per il capo dello Stato per andare alle elezioni
E invece non è così
Non sarà così probabilmente perché poi
Diceva Winston Churchill non fatte previsioni
Lasciate fare ai competenti che non ne azzeccano un quindi previsioni e meglio non farne
Però non c'è dubbio che
Il bipolarismo in Italia la speranza di bipolarismo la speranza di biciclette
Non si è affermata perché siamo ancora in stato di minorità
E ai bambini piccoli
Ai quali i genitori regalano la bicicletta hanno l'accortezza di mettere due
Rotelline di scorte
Anche il nostro sistema politico costituzionale italiano oggi a due rotelline estreme oltre al Ovo alla alle due ruote come del Polo e dell'Ulivo
E queste due ruote una all'estrema destra l'altra l'estrema sinistra si chiamano legge e Rifondazione Comunista
Che fare
E oggi
Domani probabilmente sì rimetteranno assieme
Perché Bertinotti ha fatto come i Magliari ai quali non riesce un'operazione di scippo allora abbiamo scherzato va a ventiquattro ore istanze abbiamo schiacciato quindi si rimetteranno assieme
E se si dimetteranno assieme vorrà dire che il Polo di sinistre più o meno per qualche tempo reggerà però non è un polo stabile
Ognuno alla lega che si merita il Polo avuto la legge e oggi e l'Ulivo a soffrire con Rifondazione Comunista per per fare per parafrasare appunto Catullo l'Ulivo può dire
Che non può vivere né con né senza Rifondazione comuniste
Quindi il dramma dell'Ulivo e questo e il dramma del Polo è che non può vivere nei con Bossi me senza Bossi perché evidentemente finché
La lega avrà un leader come Bossi cioè mentre la strategia e la tattica e la strategia di Rifondazione Comunista si capiscono abbastanza bene
è chiaro che se l'Italia entra in Europa
Bertinotti può aspirare al massimo ad andare al museo che l'evento al museo delle cere per far vedere come erano i comunisti una volta cioè non ha più sponde nona più giochi
E sotto giochi da fare
E però per quanto riguarda la lega il problema è più complicato tra
Anche perché
Qualora si desse vita a una riforma elettorale iper maggioritarie
Sicuramente probabilmente Rifondazione comunista sarebbe svuota
Ma certamente non l'Alleghe che avendo una rappresentanza parlamentare concentrata nel Nord
Non può valere né una clausola Vespa di sbarramento del cinque per cento
Ne un sistema integralmente maggioritario perché naturalmente mentre Rifondazione comunista avrebbe una perdita si che non altrettanto ci può dire per la Libia
Allora il nostro sistema
è bloccato
E non si sa
Come francamente arrivare
Alla seconda Repubblica
Ci sta provando la Bicamerale
A dicevo momento fra e ormai mi vado convincendo che le migliori costituzioni sono quelle occhi poi cioè quelle concesse
Le costituzioni
Che hanno
Più soggetti politici sono costituzioni di compromesso
E quindi sono costituzioni senza capo né coda
Lo dimostra il fatto che la Bicamerale avuto paura del coraggio dopo avvenire per elezione popolare diretta del capo dello Stato un signore che si chiama Cesare Salvi
Presidente dei senatori
Comuni del del PDS
Che ha tre caratteristiche ha una fantasia sfrenata perché
Ogni giorno ce n'è uno
Ah il pensiero flessibile perché come l'elastico si estende
E poi se le cose vanno male fa marcia indietro e anche una simpatica faccia di bronzo
Come aveva vestito di tutto punto
Il la figura del Presidente della Repubblica quando nella nella votazione in Bicamerale
Tra l'altro con una conclusione una premessa fantozziana no perché Massimo D'Alema che chissà perché si crede il più il più furbo del cucù Sergio e in Bicamerale le ha perse tutte
Atteggiandosi un po'come Gesù Cristo
E rivolgendosi ai leghisti che i pargoli vengano a me i pargoli sono arrivati in Commissione hanno votato assieme al Polo per la libertà e al povero D'Alema gli hanno fatto un cachet FIAT grosso così insomma quindi ecco però
Una volta una volta fermata si l'elezione popolare diretta del Capo dello Stato
Salvi il salto Salvi a spogliato
Il Presidente della Repubblica delle prerogative che gli aveva dato quando riteneva che il modello semipresidenziale sarebbe stato sconfitto
Ecco qui
Il gioco delle tre carte tipico della sinistra comunista e postcomunista quando hanno visto che appunto i numeri hanno fra hanno hanno premiato il centrodestra
Successe l'ira di Dio Salvi che ha spogliato il presidente della Repubblica e poi e poi anche l'altro fatto un po'incredibile la demonizzazione della Libia per carità Bossi è bravissimo a da otto demoni Jersey però una cosa io che sono deputato di prima legislatura prima
Non facile prima facevo politica col diritto costituzionale ore faccio politica sempre col diritto costituzionale credo perché la politica italiana non l'ho mai capite
Dicevo quello che tra l'altro non ho capito e perché
La lega è una forza autenticamente democratica quando fa cadere dopo otto mesi di governo Berlusconi
La lega e la manna caduta dal cielo quando appoggia il governo Dini
La lega diventa antidemocratica diventa il pericolo nero numero uno quando vota con la Polo a favore del presidenzialismo
E anche qui c'è un
Un parlamentare che forse qualcuno di voi ricorderà come nome Giorgio Almirante che diceva
Che purtroppo in questo dopoguerra la sinistra ha sempre vinto la battaglia delle parole perché no assecondato e poi ovviamente cioè no tutta la la stampa eccetera dalla televisione eccetera c'è un tran tran
Per cui ci convinciamo anche noi a un certo punto quello che venne e quello che male perché la sinistra e come il metro che sta Parigi e su questo metro che si misurano
Tutte le cose
Ecco la situazione non è particolarmente esaltante in Italia proprio perché il nostro sistema politico è caratterizzato da un bipolarismo imperfetto
E quindi quando abbiamo un bipolarismo imperfetto l'appello il cosiddetto appello al popolo che poi è il massimo di democrazia
Può fare a tal punto sette può non dare
Risultati
Cioè se e qui lo abbiamo visto già due volte nelle elezioni del novantaquattro nelle sue nel novantasei
Nessuno riesce a vincere tutto Marvin Ciucchi a qualche cosa per pochi mesi
E il ricorso alle urne
Ritirato può dare luogo a una sindrome di Weimar
E quindi la sovranità popolare si trova inceppata si trova bloccata
Io non faccio previsioni
Come ho detto
All'inizio
Mi pare che però
Ho il nostro sistema
Diventa autenticamente bipolare
E quindi in qualche modo si svuota
La sacca della legge poi i leghisti come lettori non sono altro che dei polisti più arrabbiati
E Rifondazione
Comuniste eguali ancora non hanno capito che un determinato un muro è crollato perché c'è stato un altro terremoto uno prima di questo qui recente
è stato in Germania un altro zona circondi Cine un altro terremoto ecco se
Dovesse
Non verificarsi questa ipotesi
è evidente
Per la forza del destino
Che torneremo dritto dritto alla prima Repubblica
E allora sarà gioco forse che la balena bianca che si era Renata qualche anno fa
Torni a navigare in mare aperto non è né una promessa mi una minaccia tanto meno un sogno con un sogno ma è quello che potrebbe
Verificarsi
Costruiamo sci un Arca di Noè fidiamoci tutto quanto per riparare da un naufragio per cui ci sarebbe da una parte fino cattolici probabilmente di sinistra impegnati e dall'altra
Da figlio con il suo esercito di post comunisti
Che Dio ci illumini e che Dio ci aiuti grazie
Ringraziamo l'onorevole professor Armaroli
L'amico la dogana chi era ombra dimenticato di dirvi che il senatore professor Vertone non è tra noi perché purtroppo ha la febbre alta
Ieri sera c'aveva già avvisato ma oggi la febbre persiste non è potuto venire e ci scusiamo a al suo nome
Prima abbiamo pregato dei l'ambasciatore sogno di
Darci almeno un saluto prima di dargli la parola vorrei sapere se oltre all'amico d'nasce c'è qualcun altro che desidera intervenire
Cioè a nessun altro
Delle Nord
No no no
Nel portare il mio saluto a questo convegno
A nome del Movimento monarchico italiano
Che qui rappresento
Un pensiero grato
Non solo del nostro movimento ma anche di tanti amici del Veneto io sono veneto
Che mi pregano di salutare cordialmente l'amico Edgardo Sogno che tanti amici a in quella città e aveva fin dagli anni del combattimento
E che mi incaricano di riferirli il memore saluto in questa sede
Due riflessioni vorrei fare per contribuire a questo dibattito
Noi come Movimento monarchico italiano abbiamo dato credo una mano non secondaria
Al primo avvio delle riforme perché il sottoscritto assieme con Mariotto Segni ha costituito quel movimento decisi che doveva dare un primo scossone e che purtroppo poi non da preso quella svolta decisa che avrebbe potuto prendere andandosi ad arenare nelle secche della egemonia del Partito Comunista del PDS come si voglia chiamare
Per cui abbiamo oggi una situazione che in larga misura dovuta al mancato sfruttamento di quella volontà che il popolo italiano aveva espresso con quel sì che non è stato correttamente interpretato e al quale non è stato dato l'esito e la risposta che si doveva dare sul piano pratico operativo
E quindi credo cari amici che ci troviamo tutti nella necessità di riprendere le riforme
Riprendere dalla parte del popolo italiano
Ricostituire cercare di ricostituire quell'asse di simpatia e di vicinanza che tra il popolo e certo tipo di proposte era emerso
E l'unica strada che abbiamo parecchi relatori lo hanno sottolineato e se c'è da fare questa strada
Per una corretta strada di riforme per un corretto traguardo istituzionale in cui si ripreciso Dino limiti ruoli funzione e articolazione
The Capo dello Stato dal Parlamento dei partiti
Dell'elettorato
Che deve potersi esprimere con un sistema non ibrido non inquinato di candidati che devono essere scelti con un sistema di convenzioni e non pilotati dall'alto non paracadutati da una parte all'altra dell'Italia infischiandosene a volontà degli elettori locali se c'è da fare tutta questa strada
Siamo prontissimi a dare una mano e io mi auguro che questa strada la si possa fare perché come abbiamo visto anche da parte di chi dovrebbe opporsi con forza a questa nuova egemonia che sta sorgendo questo nuovo anticipo di regime
E anche da parte di queste forze notiamo una certa stanchezza una certa tendenza a certi tipi di accordi che ci lasciano quanto mai perplessi
Questa mattina è stata fatta una riflessione sul concetto dei moderati e del moderatismo
Io vorrei riprenderla perché c'è un punto storico
Da recuperare
Nel secolo scorso fu dato il nome di moderati
A sul finire del secolo a un certo gruppo di deputati di impostazione liberale Lampertico Alfieri altri
I quali presi nella tenaglia da un lato di una rivoluzione serpeggiante a causa del malcontento sociale e della risposta
Autoritaria che veniva proposta da altre posizioni Sonnino eccetera
Qualificandosi moderati
E furono qualificati moderati perché sapevano moderare gli estremismi ma invece con forza e con decisione fecero appello alla base popolare che rispose
L'istituto parlamentare fu salvato
E si riprese quella strada saggia e seria delle riforme che fece superare Alitalia allora un momento difficile
Quindi se noi vogliamo definirci moderati è in questo senso che dobbiamo credo assumere l'aggettivo coloro che sanno moderare i prepotenti non coloro che fanno del moderatismo di professione
Una seconda riflessione oggi su quello che ha detto il professor Monti Bragadin che ringrazio per l'excursus veramente
Anche gradevole per un monarchico come me a sentire
E ed è una riflessione molto alta molto profonda riflessione che ho fatto anch'io per altri percorsi peraltro e che però pone un punto fondamentale
E vedete si potrebbe fare
Se mi consentite un brevissimo Colli richiamo storico un po'lontano giusto per non essere tacciati di partigianeria e di troppo politicantismo attuale però in fin dei conti c'è stato un'epoca storica nella quale tutte le grandi appelli alla democrazia
Alla patria alla polis erano caduti nel nulla e si era fatta strada una schiera di nuovi liberali i sofisti
I quali dicevano Maccari Mary la verità non esiste la verità è quella dell'avvocato o del politicante che vince la causa
La verità e l'avvio del tu non sono delle cose serie perché anche De mostrine
Che ci rompe le scatole dalla mattina alla sera con la patria la libertà la democrazia anche lui è stato pescato con le mani nel denaro di Filippo secondo
E i sofisti che potremmo definire dei liberali liberale
Ante litteram avevano distrutto o minacciavano di distruggere tutti questi valori su cui si reggeva la democrazia repubblicana del tempo
E allora in difesa di questa democrazia repubblicana si mobilitarono gli storici
Con tutta la retorica possibile immaginabile immaginando l'equivalenza della verità con la virtù
L'equivalenza di verità e virtù
Bisognava dire che la virtù era qualcosa di vero quindi essendo virtuosi lo si era davvero e questo faceva sì che doveva sostenere doveva sostenere la res pubblica o la polizia segreta
Ecco problema la verità infatti dopo un po'di anni dopo un po'di anni passata la buriana qualcheduno ha risposto a un altro tizio che diceva io sono la via la verità la vita
La verità non sappiamo dove però la virtù
Questo problema no io infatti non ove segnare nessuna verità io citavo questo esempio che mi sembra abbastanza vicino a al dibattito di oggi professore che mi ha stimolato sapete a a questa riflessione ulteriore
Il massimo esponente
Di coloro che credevano di poter identificare la virtù con qualche cosa di vero
Muore suicida dopo la battaglia di Filippi
E si uccide dicendo
Virtù io ti ho inseguita tutta la vita credendo che tu fossi una cosa vera ma ora mi accorgo che sei schiava della fortuna
Il limite
Di quell'etica di quella Repubblica di quel tipo era di non essere riusciti a creare un ruolo col un luogo della virtù nello Stato
Per cui la res pubblica era quello che Machiavelli chiamava quel regime che non può essere governato senza mandarlo in rovina
Riusciamo a rovesciare questa logica riusciamo a
Recuperare una visione diversa
Riusciamo a recuperare la virtù
E non in senso predicatorio ma trovando lì un luogo anche istituzionale
Noi senza dire
Pregiudizialmente che abbiamo ragione ma sulla base di tutte quelle ragioni che sono state anticipate diciamo se questo è il tipo di dibattito troviamo prospettare agli italiani non chiaramente in questi termini ma credo che gli italiani siano maturi anche per capire sufficientemente che un certo tipo di democrazia e demagogia e nulla più
Ebbene se dobbiamo addizionarsi a questo allora credo che noi possiamo fare oltre che una battaglia di riforme istituzionali anche una battaglia di recupero della nostra civiltà italiana nel senso di quei valori che il professore aveva ben così delineato
E poi naturalmente mi permetta come monarchico di ritenere che quel luogo
Trascendentale e istituzionalizzato della virtù debba essere quello che Carducci chiamava una idealità realizzata a questo è un discorso che come diceva Carducci vedremo
Professor degli assegni
Buongiorno cioè approfittando di questa cosa che si chiama anche un po'retoricamente la libertà di parola
Volevo dire due impressioni perché sono arrivato un po'tardi e poi mi interessa neanche certi patti politici oggi
In una realtà che sicuramente in quell'epoca in cui in cui sicuramente c'è una forma di egemonia no usando il termine gramsciano
E dell'egemonia di una certa sinistra politica post politica
Bene allora dirò solamente due o tre quattro impressioni prima
Stefano Folli mi pare si chiama lei no giusto
No
Non voglio nominarla il nome
Ecco appunto grazie no volevo distinte
Ha finito il suo intervento dicendo che è molto importante un certo tipo di scetticismo contro eventualmente il fanatismo e cosa che non ho ben capito sarà perché io insegno mezzi statisti siamo derivata esservi regia però anche di interessi filosofici magari anche politici
Ma questo invocazione continuando scetticismo cauto è importante da parte dei nostri intellettuali
Mi pare molto atipico adesso devo fare veramente una storia forse anche un po'statistica di tetto italiani vedere dove ci sono collocati dove la loro difficoltà nel comma le renderà nello specifico era un intellettuale francese
Va bene però anche alcuni intellettuali italiani hanno sicuramente predicato lo scetticismo non sappiamo nell'assumersi tale era
E poi gli altri ultimo discorso veramente un po'patetico mi scusi
Sul verità la virtù mio predecessore adesso
In cui si incomincia a dire la verità non esiste la virtù ma insomma verità visione delle cose vere insomma tre pare calzare sperso
Per cui non è il business c'è bisogno di imboccare il riferimento cristiano di IE sua di Nazareth no così fu deportato Evangelisti nozione senatrici quindi no a Ibiza che recuperiamo assolutamente un certo tipo di amore critico per la verità e non questi relativi ismi scettici dei dei ceti medio alti insomma no
Perché altrimenti torniamo a dire hanno gli stessi al famoso popolo i seguaci da questa roba qui è importante ma non perché sia vero ma perché è così sa questa roba qui adesso non può no no il tempo di svilupparla no
Mi pare ovvio devo anche dire che statisticamente non ha fatto nessuna ricerca ma mi pare che il famoso popolo italiano che una categoria abbastanza anche retorica creerebbe Paradis ceti sociali e Dick Cheney quali ceti sociali oggi no
E forse abbastanza cioè non crede più nella politica no non crede più neanche in questa in questa in questo piccolo modo di fare delle delle delle delle
Quel giorno il gruppo di portiere di qualche anno fa assolutamente vero fra diciamo usando una volta o una volta e mezza anche l'università è chiaro
E non sono resta anche l'impresa più o meno a minori più o meno maggiori pochissimo a Torino per cui tre forse per qualcosa
Però l'intellettuale dovrebbe essere quello che trasgredisce alcuni dei luoghi comuni
Lei ha parlato dei giornali
Del giornale dominante i giornali meno dominanti che riesce a fare un po'forse un po'di hanno come Comba
Terza forza una terza forza cioè che riesce a richiamare un'idea di Comba cioè di lotta per una democrazia difficile
Attinenza fu tutti
Diciamo passato remoto renderebbe usarsi in un in un convegno
Da però che mi pare essere la verità
Perché la gente non crede più altro tipo di politica l'avviso molto interessante di Armaroli non mi pare
Quando detto chiudete così non esci più nel frangente non c'è più a così si evita il pericolo eccepire cioè una cosa ironica ma verissima che ne vediamo la numerosità no
Dei partecipanti
Cui indi io non sono molto conosciuta a Torino sì ma tanto non è un tema tanto vanno altrove sai
Io non sono contro un uso Torino benché un poco dato dei contributi delle battaglie così forze democratiche non conosco voi voi non conoscete Memo un po'forse non so
Però mi mi son permesso di fare queste piccole osservazioni che per la Seriana nulla ovviamente
Ma però Armani piaciuto mi è piaciuto lei è stato quello di riso di più
Perché no no no no no no io cerco di dire delle cose che ha annunciato idee a questo tipo di lentamente diplomazia del Congress dei congressi ma insomma
Perché a me no a ha indicato no alcune alcuni pericoli che sono già del del delle realtà no
E quindi insomma o a un'area che non saprei come chiamare no
Di nuova Democrazia intelligente si auto propone e indica quelli che sono i grandi mali no della situazione politica civile
E anche di economia industriale dell'Italia moderna che non a caso e questi taglie non è altri tipi di nazioni europee
Oppure mi pare che non c'è molto da fare siamo un istante fate complessive con qualche nome era invitiamo qualcuno
Ho mangiamo genio sono che conosco un po'e che apprezzo
Per è stato appunto anticonformiste quindi non conformista
In una città in cui tutti sono conformi no abbastanza no ad poi cauti
Non bisogna sei accesa
Oppure non non c'è molto da fare insomma ecco allora ci mettiamo color che sanno leggere a degli dei libri certo interesse ce ne sono alcuni poi magari alcuni non sanno è che esso questi libri caramente
Di sociologia critica di Krizia socio Rodinò
La famosa soglia critica della del così disco di Francoforte malsana e per dire ma insomma tante Cosenza sedette no
C'è nelle grandi aree metropolitane all'uomo una dimensione no questo omaggio a una dimensione viene catturato continuamente da modelli dello sport del lunedì no L'Unità a sette pagine di sport nessuno scandalo insomma
Sette Paesi sport ha vinto non ha vinto a questa notte il gore sì per dire no poi tutto sport dunque di al torinese no piazzole
Falomi olimpiche sì capisco la sua battuta voglio dire che esisteva una dimensione del famoso libro di Marco dimesso ma adesso non voglio citare dico
Tante cose sono state dette o no e di cooperiamo una sociologia critica orientata a dei modelli alternativi di possibilità
E questo magari anche Stefano Folli un po'giovane proprio in carta Pecori per come alcuni prima sui cari intellettuali francesi o italiani universitari perde anche farlo
Oppure mi pare
Che sia abbastanza difficile
Recuperare qualcosa di positivo mi scuserete questo tono che può sembrare pieno di irritazione ma invece vuole sessualmente
Così un piccolo contributo perché poi c'è sempre la differenza
Fra l'io che si esprime ed io che esiste no
E lo sanno benissimo perché presi mai convegni quali sono abituati ormai gli affari loro compitini no però fanno
E ringrazio
Allora ci sono ancora due o tre iscritti a parlare semi promettente che siete telegrafici perché ci sono molti che devono partire e prima deve parlare deve fare c'è il suo saluto ambasciatore Sonia quindi Galdi
Un intervento che durerà un minuto un minuto e mezzo
Sono venuto a questa tribuna perché voglio ringraziare sentitamente coloro che hanno organizzato questo convegno vi voglio ringraziare perché ricordando la vita le battaglie
Sostenute dai Galdo sogno hanno prestabilito delle verità storiche che sono troppo spesso sconosciute all'opinione pubblica
Se voi pensate che la scorsa settimana è stato ripreso dalla RAI su sul TG tre
Ciò che un servizio di Giancarlo Vigorelli degli anni di metà degli anni Settanta
Stato ripreso
Questo servizio in cui veniva esaltato da Giancarlo Vigorelli in una lunga trasmissione televisiva leggi mi disse a un Cisco di sua moglie et tutto di tutto il governo dopo meno di quell'epoca
Voi confrontate le date a metà degli anni settanta la televisione italiana esaltava sia Ucits Cook mentre nel contempo Edgardo Sogno si batteva in difesa della libertà
E quindi questo convegno che ristabilisce certe verità storiche è veramente importante la seconda cosa che voglio ricordare che non è stata citata oppure però non è stata sorvolato in questo convegno solo le battaglie per i liberisti economico che ha sostenuto Edgardo Sogno alla fine degli anni Settanta
Io gli ho dato una mano in quell'occasione e posso dire che tutti i postulati e coda omicidi liberismo etc che sono poi venuti a galla e che hanno vinto con Toro lo statalismo in seguito e per cui oggi direi che nun arcobaleno nuovo di liberismo economico e all'orizzonte nella nostra società sono stati il quei semi sono stati gettati in quei convegni liberisti di Edgardo Sogno
Grazie
Grazie Dolan do
Un minuto
Sì forse ci sto
Ringrazio anch'io per questa opportunità cos'è questa roba
Penso a tecnologia ringrazio anch'io posso ritenere tale parola per dire una cosa Cimino temete sentendo molte relazioniamo sentite tutte solo perché il lunedì è una giornata lavorativa
Io sono convinto sono liberale premetto
Credo di essere liberale son convinto che il nemico il nostro nemico nemica dei liberali quindi per esempio
Di un vecchio liberale come il caldo sogno non sia il comunismo
E sono convinto che l'altro nemico non sia le genia l'egemonia culturale comunista sono convinto che il vero nemico siano i cosiddetti borghesi italiani perbene
I comunisti in fondo sono delle persone che hanno delle idee
Diverse dai nostri radicalmente diverso
Però un uomo che ne ride è un uomo apprezzabile
I borghesi italiani perbene idee non ne hanno
Non ne hanno
I borghesi italiani perbene sono stati giorni Tiani fascisti democristiani adesso saranno prodiani e sono quelli che impediscono a questo benedetto Paese diventare un Paese moderno allora se vogliamo costruire in Italia un centrodestra che possa Issa Pia finalmente vincere e non farsi fregare otto mesi dopo non dobbiamo combattere le idee comuniste questo verrà dobbiamo prima di tutto combattere una certa predisposizione d'animo che in una città come Torino la tocchi con mano
Per cui è necessario e sufficiente che una certa borghesia gli si lasci in mano le leve del potere economico e di un certo prestigio sociale questa borghesia si vende vende una cosa che adesso non vorrei dire
Perché ci sono delle signore si vende immediatamente a costoro e costoro sono specchio di questa borghesia
Allora
Primo
Dobbiamo forse cambiare orientamento e porsi questa domanda perché il centrodestra in Italia non vince perché si è idee non vinco
Sono unità di tre giorni fa tiene un attico di Rino Serra che spiegava
Agli elettori de L'Unità che l'Italia un Paese dove la marcia la maggioranza degli abitanti sono di centro destra o diceva Rino Serrano su unità non lo dice uno di noi ma se è vero questo perché noi non vinciamo mai
Nome diciamo in modo definitivo perché abbiamo una certa inclinazione comportamentale che fa parte del codice genetico alla nostra borghesia che si impedisce rivincere perché abbiamo da un centinaio di anni
Cattolici democristiano ed in parte di sinistra in parte no che si il loro che che si riducono ad essere conservatori messe se vogliono tenere intatte le loro abitudini dei loro privilegi senza mai discuterli
Questi rischi è sempre si cita spesso sentivo stamattina tegole la sua esperienza
La prima cosa che ha fatto del gol per poi poter vincere e fare la quinta Repubblica è stato di liberarsi di certe scorie passate arrivate ho detto cari signori l'Algeria ve la dimenticate una scemenza
Non possiamo tenerla fatto questo ha costruito la seconda quinta Repubblica pagando anche un prezzo perché hanno tentato se mi ricordo due o tre volte di ammazzarlo da parte i peones allora tre quante
A questo non non non
Trentacinque volte ebbe somma pagato anche un prezzo personale ma perché è un uomo di centro destra Pécout non era di sinistra
La primo problema che si è posto è stato quello di liberare il centro destra francese da quelle scorie che gli impedivano di vincere se noi non facciamo questa operazione
Capiterà come nel novantaquattro che quando ci avviciniamo alla vittoria per qualche ragione o per incapacità recettore sta ce la portano via
Ho finito su questo io credo che
Posso dire una sì no c'è un piccolo particolare
Che
Bene senza si tratti se mai ce ne fosse bisogno avrebbe facilmente risulti
Cioè noi abbiamo meno problemi perché effettivamente il centrodestra maggioritario nel Paese eccetera il che vuol dire che vengono scelti male i candidati nei collegi uninominali
Vengono scelti male candidati e ha ragione abbiamo un deficit culturale ossia la maggioranza elettorale e non si ha la maggioranza di seggi vuol dire che c'è incapacità scegliere i candidati c'è un due incapaci se ne deve giocare sono due incapacità la scelta dei candidati il modo col quale ci si propone trovato comunque vuol dire che il candidato non va a perché se il candidato maggioritario non può uscire vuol dire che è stato scelto ma allora io ho finito così non fondato oltre minuto credo i due minuti con uno non posso il problema del regime dell'egemonia culturale della sinistra ma porsi il problema di costruire una cultura del centrodestra
Noi siamo zitti in materia di politica estera
Delle grandi nuove scelte che devono fare in termini di la difesa dei aperta sul terreno della tecnologia siamo assenti sul terreno elaborazione culturale che sappia trarre per esempio Tasco sociologica ciò che di buono restate qualcosa restato siamo assenti su una serie di temi
Perché abbiamo un certo conservatorismo anche culturale che si impedisce andare avanti siamo scesi assenti su una scelta di temi che non sono né di destra né di sinistra ma che riguardano tutta la popolazione tutto il popolo
Combattere l'egemonia culturale si sta creando una cultura di destra che sia moderna liberandoci di un certo passato che ci pesa perché sta è obiettivamente una scoria una certa volontà di vincere che è assente
E e l'ultima constatazione l'ultima
Che dovremmo fare la più difficile insegnare
A noi prima di tutto e al resto della borghesia italiana
Che essere borghesi non significa automaticamente essere liberali e difende risata difende l'idea nazionale per fare questo ci vogliono degli sforzi c'è un loggiato sacrificio che borghese mercantile e liberale non ci sono tre termini sinonimi
Che è una grande borghesia liberale nazionale è una cosa che va costruita e la nostra borghesia si è fermata allo stadio del mercantilismo ma lo Stato ideale boh non è mai arrivata ma se noi non facciamo queste cose sappiate che Prodi e i democristiani di sinistra che io odio più dei comunisti
Rimarranno al governo per i prossimi duecento anni le prossime elezioni o le perderemo o non ne vinceremo chiedo scusa se ho superato Mino
Vorrei pregare se c'è qualcuno fuori e nell'antisala di entrare
E prima di dare la parola ambasciatore Sogno vorrei fare un'osservazione a Praga Dini dando l'annuncio in mora attore osservazione do scuse
C'era un libro Cho
Scusa boh sotto nulla
C'è un libro pubblicato presso l'Università di Pavia che esamina collegio per collegio le ultime elezioni politiche esamina le motivazioni della differenza di un milione e trecento mila voti del Polo tra la il l'elezione maggioritaria cioè nei collegi e nelle l'elezione
Nel proporzionale cioè noi abbiamo perso un milione trecento mila voti nei collegi e per questo e anche per questo abbiamo perso azione
Comunque ambasciatore sogna
Questo non è un convegno
è un questo anzi è un convegno ma non è un congresso e quindi non faccio delle repliche non faccio delle repliche anche perché non ho più l'età di entrare nella contingenza insegnamento di De Gol
Forse se ci fosse la contesa s'avrei ancora la volontà di entrare ma non quella di crearla
Quindi aspettiamo che ci venga questa fortuna
Quando soprattutto le prime parole che vengono la mia bocca sono parole di ringraziamento
Devo ringraziare gli amici che hanno organizzato questo convegno che l'hanno preparato e per quello che hanno detto durante gli scontri
Devo ringraziare con me uomo e anche come attore politico per quello che ho fatto nel mio passato per quello che hanno riconosciuto ricostruito se vogliamo
Quando si vuol parlare male di uno che non c'è più
Si dice parlandone da vivo
Devo riconoscere che pure essendo qui presente fra voi
Avete parlato di me con l'affetto l'indulgenza e con cui si fa una commemorazione
E io dico chi non ho bisogno di scaramanzia perché un amico che è stato citato qui Angelo Magliano diceva che chi aveva fatto un certo periodo di guerra come l'abbiamo scelto noi
Aveva fatto i conti con la morte e quindi non ha bisogno di allontanarlo viene verrà quando viene
Dirò soltanto chiesti questa giornata
Avrà qualche eco nella stampa e nell'opinione pubblica il che non è affatto scontato lo sappiamo lo vedremo
In questo caso avremo fatto un passo avanti verso la rinascita di questo Paese un piccolo passo avanti ma la rinascita e fatte di un lungo cammino
L'avremo fatto rompendo un tabù del regime nel quale viviamo
L'avremo fatto sì si saprà e si si dirà che abbiamo discusso apertamente e denunciato definitivamente l'avvitamento vizioso delle nostre istituzioni
L'IMI loro la loro impotenza ad uscire dal vortice della del naufragio
La responsabilità della congiura dei moderati che è stata denunciato contro la rinascita dello stato e della nazione
Nella sentenza di Luciano Violante
è stato scritto
Come mio principale capo del capo di imputazione
Che e cito le parole della sentenza
Che prevedevo la necessità di sostituire l'attuale classe dirigente e l'attuale sistema di governo stante il deterioramento della situazione politica che avrebbe determinato
Un crollo delle istituzioni tela alto consunzione
Queste parole stanno nella sentenza istruttoria nei miei confronti ebbene oggi abbiamo parlato e discusso proprio di questo
Abbiamo commesso tutti assieme questo reato
è un passo avanti che apre una speranza concreta finora la mia voce come quella dei pochi e cari amici che hanno condiviso con me l'emarginazione l'isolamento il silenzio
La voce di Pacciardi di Cossiga sono state vox clamans in deserto
Oggi quindi per raccogliere l'augurio espresso da Sergio Romano che questa sia l'occasione lo spunto per una nuova battaglia
Leggerò l'ultima pagina di un saggio che ho appena terminato sul generale dei gol che uscirà fra qualche mese con la nuova casa Bietti
Avremo il ventidue la presentazione di questa casa e degli autori
Ecco come concludo quelle pagine
La democrazia liberale occidentale e Scelta chiarezza trasparenza responsabilità intransigenza sui principi fondamentali
L'Italia liberaldemocratica
L'Italia risorgimentale l'Italia il gollista
Ha il suo più grande nemico nella vocazione alla fuga dallo scegliere al rifugio nel torbido alla corsa permanente verso una indefinibile palude centrista dal connubio all'inciucio dal trasformismo al compromesso storico
Questo cancro nazionale antidemocratico sempre diverso nell'ambito ma sempre uguale nella sostanza ci ha dato ci conserva e ci promette ancora
La partitocrazia democristiano comunista
Coloro che hanno guidato l'Italia negli ultimi decenni e che la guidano tuttora hanno distrutto l opera politica e morale del nostro Risorgimento
Non è stata una scelta suicida degli italiani ma un cedimento morale dovuto all'influsso nefasto dei due GRA di movimenti politici anti nazionali antiunitari e antistorici il partito comunista e la sinistra cattolica
Questa alleanza clinico marxista fronte comune della morte della patria assi divinizzato e sterilizzato il popolo italiano minando nella coscienza storica e la coesione nazionale
La colpa del disastro e comune e inscindibile i responsabili cercano oggi di mantenersi al potere agitando i fantasmi della globalizzazione e dell'Europa
La globalizzazione non è né un destino ne è una soluzione è soltanto l'ultima delle sfide che le mutazioni storiche lance nove lanceranno alle collettività umane
La globalizzazione è una gara un'Olimpiade economica mondiale in cui vinceranno oppure soccombe Ranno le società storiche invase la loro vitalità efficienza e forza morale
L'Europa non è che il fascio di volontà di sopravvivere che un gruppo di Paesi di antica civiltà e chiamato a
Costituire di fronte a questa sfida mondiale questo è un pensiero mi del gol e tuttora valido e che tuttora necessario
Se vuole sopravvivere l'Europa non può essere che una coalizione di volontà e di sistemi nazionali forti
Queste volontà queste formule degli Stati nazione che l'economia che l'Economist ha definito magiche
Reggono tuttora i maggiori popoli europei la nazione italiana che pure giunse ogni ritardo a farsi Stato unitario non sfigura in questo concesso un nostro comune legame nazionale prima condizione dello sforzo collettivo di una società conta almeno ventidue secoli dal giorno della battaglia di Zama che nel duecentodue avanti Cristo diede a Roma e alla penisola il dominio del medico mio e dell'intero Occidente in quella battaglia la cavalleria italiana la cavalleria italiana vitelli Cavalleri
La definite a uno storico inglese li del parco
E detta così si imbatte compatta con la milizia romana in un blocco che in tutti che inferiore di numero erano quarantasei mila contro circa sessanta mila i soldati Cartaginesi prevalse su un eterogeneo schieramento avversario così come la maggiore solidità
Della Confederazione italica sottovalutata dal nipote avrebbe deciso la sfida fra Roma e Cartagine
Un popolo che dopo l'apparente le parentesi di secoli bui seppe sempre ritrovare se stesso nelle rifiorire dell'età comunale
Nella prosperità del Risorgimento del Rinascimento nello sforzo del Risorgimento e destinato a trovare la via della sua quarta resurrezione
Quando
Se sarà presto sarà più tardi dipende dai pochi che sapranno imporre e guidare la svolta nessuna maggioranza mai fatto la storia
Come è stato detto dalla frana della Francia non abbiamo il diritto di disperare dell'Italia di pensare che l'Italia sotto il nostro impulso si sottrarrebbe lo sforzo non si governa e non si arriva da nessuna parte senza una visione profetica e volontaristica questo popolo Siri solleverà
Quando un pugno di italiani nel nome della vera legittimità storica saprà sfidare la falsa legalità di un patto costituzionale già morto
Non soffocate il brivido che percorre la schiena oggi difendiamo un seme antico
Inesorabilmente vitale da cui nascerà una pianta forse non tutti la vedremo adulta ma sarà comunque destinata a crescere
La coscienza del nostro nuovo imminente via Risorgimento grazie
Ringrazio l'Ambasciatore sogna l'open per questa iniezione di fiducia che ci ha voluto trasmettere on questo appello finale e che conclude degnamente questo questo convegno mi auguro con l'amico Fertilio che questo sia il primo e se non in primo comunque non l'ultimo appuntamento su questa strada per servire con lei modestamente umilmente ma con grande fede da parte dei Comitati per le libertà d'avvenire della patria come CIA indicato ambasciatore sardo grazie a tutti
Verso il io
Maria
Nell'innovazione
Allora
Cioè