Giornata Lincea in ricordo di Pietro Calamandrei organizzata dall'Accademia Nazionale dei Lincei

Giorno dei cominciamo agli ordini al decollo dei minuti perché il nostro presidente deve lasciarci presto
Signor presidente
Del Senato
Signori presidenti cari soci signore e signori siamo qua a ricordare Piero Calamandrei
E in un certo senso io sono piuttosto anomalo in queste presenze perché sono un fisico ma questo mi permetto di dire
Con orgoglio non di persona ribadisce il carattere ampio della nostra Accademia avviene che adesso io debba essere il primo a parlare tra qualche anno sarà un'altra parlare magari parlerà quell'altro in un convegno scientifico generale
Anche sarà una lettera
Signor presidente del Senato
Ne siamo molto contenti che lei sia qui e spero che lei lo avverta
Perché beh intanto per la tradizione che abbiamo di averla con noi ma io voglio soltanto dire che lei ci rappresenta una garanzia noi abbiamo bisogno
Noi
Uomini di cultura come tutti gli anni abbiamo bisogno di garanzie
E quindi ecco perché
Vediamo
Cordialmente il nostro benvenuto
La figura di Piero Calamandrei verrà illustrata adesso da altri in altro modo né io posso toccarla
Se non per un aspetto sono abbastanza anziano da riportarmi nel pieno della responsabilità a quegli anni cinquantadue cinquantatré e cinquantaquattro
Quando vissi d'esperienza politica di un paese come il nostro che cercava una struttura che non voleva innovazioni o lei voleva mi riferisco a quelle questioni relative a maggioranza è straordinario no e mi ricordo in quell'occasione
Quanto compresi
Il tormento e la capacità di intervento di persone come Calamandrei ed altri
Mi permetto di ricordare questo perché proprio in quegli anni comincia una ripresa scientifica italiana e io credo che il coraggio di esserci mossi in certificazione indicati da quelle persone
è stato anche stimolante della iniziative scientifiche che hanno richiesto in quell'epoca
Atti di coraggio come i laboratori che mediano installati alcuni carte eccetera
Quindi questo semmai è un collegamento e per il resto altri che sentono queste scienze molto più di me parlerà grazie signor presidente
Signor presidente del Senato
Autorità consoci signore e signori ho l'onore di portare alla giornata vincerai il ricordo di Piero Calamandrei il saluto della classe di Scienze morali storiche e filologiche dell'Accademia
Nel cui ambito la giornata stessa è stata ideata e si realizza con questa manifestazione la classe intende rendere onore alla memoria dei uno dei suoi più soci più insigni
Un socio la cui opera a tanto inciso nella cultura e nella coscienza civile del suo tempo e insieme a tanto riflesso nel tempo nostro
Ricordare Calamandrei oggi significa evidenziare la continuità del suo messaggio la sua validità perdurante e insieme la funzione di stimolo e di confronto che esercita tuttora
Non sta a chi rappresenta altri studi entrare nel merito di una personalità tanto eminente
Ma è giusto testimoniare che proprio per tale imminenza
Quella personalità ha largamente superato la cerchia degli studi giuridici si è imposta all'attenzione con opere da cui emergono se non mi inganno
La volontà continua di affermare i valori della legalità e della certezza del diritto
La preoccupazione costante di costruire un quadro istituzionale in cui il diritto sia adeguatamente salvaguardato da ogni ingerenza indebite
Pure evidente a chi rappresenta studi diversi e la vivace vocazione letteraria a proposito della quale mi sia consentito di ricordare almeno perché qui forse non saranno menzionati
Gli iscritti di letteratura infantile e i saggi scellini anni
La vocalità la vocazione letteraria del resto traspare dagli stessi scritti giuridici così limpidi accattivanti e coinvolgenti
E valga da esempio per tutti l'elogio dei giudici scritto da un avvocato
Ma non posso permettermi di addentrarmi in un ambito tanto lontano dalle mie modeste competenze ho voluto solo giustificare l'interesse per Vito a questa giornata di tutta la nostra classe dell'Accademia
Ciò detto tanto più viva e la riconoscenza la categoria di scienze giuridiche che ha promosso indirettamente ha realizzato questa manifestazione
Ancora una volta dopo il recente incontro dedicato a Carlo Arturo Jemolo i soci della categoria di scienze giuridiche hanno saputo evidenziare
Con il contributo dei più autorevoli studiosi interni ed esterni all'Accademia una delle funzioni essenziali dell'Accademia stessa quella di interpretare i valori più eminenti del nostro tempo nelle Spender il ringraziamento
Alle autorità intervenute agli insigni oratori ai soci e al pubblico che ci onora della sua presenza rinnovò il saluto deferente cordiale della classe di Scienze morali storiche e filologi
Quindi
Signor presidente del Senato
Presidenti colleghi signore e signori sono lì onorato qui assumerà la presidenza di questa seduta per la l'importanza raffigura di Piero Calamandrei e per l'autorità dei relatori che ne illustreranno l'opera e le idee
Nemmeno a me tocca di parlare di Calamandrei perché il tempo urgente non vogliamo perdere alla presenza del Presidente del Senato almeno alle prime battute dal nostra al nostro convegno d'altra parte io ho già scritto su Calamandrei o come l'introduzione all'ottavo volume degli opere giuridiche e anche nelle gli studi giuridici in sua memoria nel mille ottocentottanta mille novecentottantotto
In cui illustra il profilo di Calamandrei come giurista storico ma i profili di Calamandrei sono numerosissime e toccando il presidente Moscardi
Ha messo in luce quello che è più avuto risonanza nel Paese e cioè la sua figura di letterato è un uomo di cultura non posso non ricordare come opera di cultura i la direzione terrà Fondazione la direzione per tanti anni ed è il ponte che è stato vuole rivista veramente di punta nella nostra cultura e nella cultura politica
Dopo aver subito la parola al amico e maestro Norberto Bobbio che siamo azione divina
Signor presidente del Senato procedemmo all'accademia
Signore e signori
Su Piero Calamandrei
Uno dei protagonisti Della mia Italia civile
Sono tornato più e più volte nella mia vita
Studiando la Swope nemici pecche gli scritti politici e giuridici
Pieno di ammirazione per la sua meravigliosa e multiforme attività di scrittore di giurista di avvocato di uomo politico di letterato
Un'ammirazione accompagnata da un profondo affetto per uomo severo
E insieme amante della dieta conversazione
Sferzante ed ironico
Il re
E melanconico
Coraggioso senza spavalderia
Però dico disse scienza vanità
Animato da una fervida passione per la giustizia
Attraverso la legge quando è possibile
O attraverso l'aperta lotta politica
Quando anche il diritto di ammenda
Diviso secondo gli eventi e la natura dei suoi interlocutori
Tra incontenibili sistemi
E i buoni e delicati i sentimenti
Tra l'irriducibile avversione per il Ribaldi e il culto della più pura e disinteressata amicizia
Insofferente dei prepotenti e sofferente coi poveri derelitti
Le vittime del potere
Sempre alla ricerca di un'innocenza perduta
Che identificava nell'età dall'infanzia felice
E verso una innocenza da ritrovare in una Cinecittà forse impossibile
Più libera e più illustre
In tutti in tutti questi miei scritti
Ho rievocato con commozione del giorno incorre in una bella giornata settembrina di sole
Lo accompagnammo al cimitero il terzo piano
Ovvero malato le sue battaglie civili sino all'ultimo
In difesa di Danilo Dolci
Ho ricordato i nostri incontri i luoghi della nostra amicizia
La casa di Firenze la ville del povero uomo
Qualche casa mica Torino e ultimo ultimo il nostro viaggio in Cina nell'ottobre mille novecentocinquantacinque
Ho parlato delle sue opere
Ho cercato di cogliere gli elementi essenziali del suo pensiero giuridico e politico
Le sue ispirazioni letterarie dottrinali
Tra i diritti di libertà di Francesco Ruffini
Socialismo liberale
Di Carlo Rosselli
Il contributo dato alla formazione della nostra
Costituzione
E all'avvio della nostra vita democratica
Ho terminato la mia Breve storia dell'Ivie dell'Italia di questo secolo
Esattamente con le parole da lui scritte per vallate di memoria della guerra partigiana
Questo patto di uomini liberi scritta Madonna del Colletto
Che volontari si ad un anno
Per finita non per odio
Decisi a riscattare
La vergogna il terrore del mondo
Ho creduto di non tacere alla fine
Che l'uomo mite pacifico che gli era quando ebbe la prima notizia della fine di Mussolini
Ripetete fra scene esce
Il Cantico di Alceo nella traduzione dell'amico Valgimigli
Ora bisogna bere
Ubriacarsi prigioniera ora che mi riuscito
Ma le parole che ancora adesso mi pare una le più giuste sono quelle che mi uscivano rapide spontanee
Dall'animo quando il ponte ci invitò esprime i nostri pensieri sul maestro
Gli amico
Improvvisamente scompare
Dicevo
Mi commuoveva e mi dava forza la sua indignazione per la prepotenza vittoriosa
L'odio per la volgarità
La protesta contro un sopruso
Mio vinceva la complessità eppure l'armonia dei suoi interessi umani
La poesia dal ricordo
La curiosità attentissime sensibile per il mondo naturale
E il culto per le virtù civili
Spregiudicato io aperto verso l'avvenire
Non dimentico del valore della tradizione
Europeo insieme fiorentino
Volgeva lo sguardo verso il vasto mondo degli uomini con la stessa intensità
E lo stesso amore con cui del ragazzo studiava nel box qui intorno alla Cardi compagni la vita in termini di un tronco di Pino arriva al cuore saldo del combattente
E insieme l'animo candido del fanciullo
Il coraggio virile delle idee e il più schivo pudore dei sentimenti
Do una severità che intimidiva e quasi raggelato
Quand'era corrucciato
A Paperissima o con gli amici serissimo nelle cose serie sino essere talora astro intrattabile
Ma di un alloggio allegria scanzonata quando gli era dato di cogliere l'aspetto che dicono che la situazione ma soprattutto alta
Incorruttibile
La sua passione per la giustizia
Concludeva domandandomi
Che non attratto fiducia dal presidente io
Allora non ero ancora usciti oltre raccolta degli scritti politici giuridici e letterari decine e decine di volumi come sapete
Non ero ancora usciti due volumi dei diari e le lettere
In cui l'uomo si esprime direttamente anche se non mi sentirei di dire sempre mediazioni letterarie perché gli è sempre stato lettere attivissimo poco nella scrittura spontanea
Sono scritti che ci introducono nel mondo dei suoi affetti
Dei suoi pensieri reconditi delle sue effusione sentimentale delle sue malinconie
Dei lunghi tempi della disperazione e della Breillat per rottura di qualche spiraglio sul concerto avvenire durante precisi
Delle piccole gioie intimi
E dell'incontenibile arrabbiature
Fra poco poco altri aspetti della sua personalità chi sono stati aperti altri motivi di riflessione ci sono stati offre
Non posso non sa non posso nasconderlo primo che ho ricevuto per nuove riflessioni
Dalla biografia di Alessandro Galante Garrone
Che ha per sottotitolo storia Intel intellettuale e morale
Di un uomo d'altri tempi
Non ancora antico
Ho imparato a capire meglio un aspetto essenziale della sua personalità
Su cui intendo soffermarmi particolarmente in questo nuovo reiterata
Il rapporto fra il mondo della natura nel mondo della storia
Un rapporto su cui egli non si sofferma mai esplicitamente e meno che mai elaborati o riccamente mette a mio parere
Illuminante
Calamandrei quale conosciamo dalle opere dottrinali dell'attività pratiche di avvocato e di uomo politico
Ci pare tutto e sono immerse nel mondo della storia
Nel mondo delle nazioni come avrebbe detto Giambattista vico mondo che fatto dagli uomini
E proprio perché gli uomini lo fanno sono in grado di conoscere
E conoscendolo ma questo lo avrebbe detto meglio
Carlo Marx
Possiamo cambiare
Mentre il mondo della natura solo odio quello ha creato è in grado di penetrare nel diario cani
Che sono insieme arcani nature
Arcani del
Dal giorno in cui lo vediamo in azione alla prima guerra mondiale delle battaglie antifascista il primo dopoguerra fino ai grandi dibattiti dell'Assemblea costituente
Per la lavorazione della Costituzione poi in Parlamento per impedire che la Costituzione sia o inosservato tradito
Egli è uno dei tanti uomini
Che contribuiscono a ognuno per la propria parte alcuni più altri meno consapevolmente guidati da una mano invisibile alla creazione della storia
Verso la storia del contrassegnato dalla lotta incessante tra individui e gruppi classificazioni
E attraverso la lotta è una è in continua trasformazione
Proprio perché è in continua trasformazione il suo corso è imprevedibile
Ogni azione dentro la storia è sempre un rischio
Una scommessa una scelta di cui siamo responsabilità
Ma in genere l'uomo mal sopporta questo vivere nel rischio oltre una certa misura
E tende nelle forme più diverse contrapporgli un mondo rassicurante in cui il divenire o è escluso
O è perfettamente controllato mi fa in movimento
In una concezione secolarizzata della storia quale
Era la sua
Il mondo della sicurezza
Rappresentato dal mondo della natura
Non è oltre la storia ma e in un certo senso prima della storia
Ed è il mondo
Del ritorno del sempre uguale
Per gli antichi e non vi è la differenza
Tra mondo storiche mondo naturale anzi
Il mondo storico venire ideato per analogia col mondo naturale
Con un universo di ciclismo sempre uguali che si ripetono all'infinito
Al contrario
La contrapposizione tra natura e storia è uno dei caratteri del pensiero moderno se pensi alla famosa immagine indicante per cui la storia umana comincia dal momento in cui l'uomo è stato cacciato cacciato perché era in della natura
Ed è stato gettato
Nel mondo ignoto
Della libertà
Ma non viene mai avviato del tutto
Il mondo delle terme liete
Che ha inizio
Prima della storia
E tornerà sperabilmente anche alla fine
Ho in un'umanità finalmente pacificata o
In un altro mondo
Leggendo le opere letterarie di Calamandrei con l'aiuto di coloro che le hanno commentate
L'esistenza di un contrasto tra il mondo antagonistico dalla storia
E il mondo rassicurante della natura mi è sembrato picchia
Un contrasto che anche una chiave di spiegazione di quella che è sempre apparsa una certa divergenza
Difficile da conciliare tra giuristi del moralista l'uomo politico da un lato e il letterato dal
L'autore dell'inventario della casa di campagna che reca nell'osservazione della natura quella regolarità che non trova nella partecipazione attiva alla creazione della storia
Il ritorno del sempre uguale bivio i giorni e le stagioni
E il prevedibile di contorno imprevedibile
La cliente di un ordine meccanico
Di contro molto molto delle passioni
Il ritorno alla natura che insieme con la con l'evocazione del mondo dell'infanzia tanta parte del Calamandrei letterato rappresenta il desiderio di cercare un rifugio
Corse in un rifugio una sorta
Nelle lotte quotidiane
Scrive Giorgio Luti e
Parlerà questa tornata
Gli affetti familiari l'amore per la natura trascorrono nella prosa autobiografica dell'inventario con una forza ideale che sopravvive che sopravanza le vicende pur tragiche della dittatura della guerra
Cioè alcuna eccitazione fra mille
La felicità delle farfalle sta nel fatto che possano Riccardo tanto tutta la loro breve vita senza distrarsi
Nelle rivoluzioni
Sono ormai in quanto la politica al di là del progresso
Prego tipica caratteristica della storia
Ci sono liberate in eterno
Da questa insidiosa febbre di crescenza che gli uomini che hanno sta
Anch'io sempre di crescere
La parte farle un simbolo della bellezza
Del in campo Della fantasia leggera Della cinese interessato e insieme del monotono riprodursi ramo in stagione del mondo naturale
Questo tema Arpal
è stato svolto in modo impareggiabile
Da Carlo Cordier
In un saggio intitolato Pietro Calamandrei e la pappa all'aperto però in cui attraverso una lettura minuziosi ossa umane degli scritti di Lori riporta e commenta in in molti passi
In cui ritorna il tema della farfalla
Il saggio comincia così
Nell'eterna varietà delle stagioni
Il fiorentino Calamandrei
Di antico ceppo senese e a maggior ragione tutto abbandonato i vivi colori della natura ha considerato sin dalla prima infanzia
L'immutabilità del mondo l'immutabilità
Contrapposto appunto da tempi di crescere
L'operosità degli Etruschi al concetto dell'unità delle vite dei greche rinvigorita dalla meditazione del cemento Pinga vitale sui misteri
Delle terne vicenda delle cose
E a tutte a tutt'
Sovrasta la natura
Alla quale leonardesca mente si comanda soldo
Obbedendo alle sue leggi
Cordier prende lo spunto dalla commemorazione di Calamandrei
Tenuta alcuni al nove marzo mille centocinquantasette da Filippo Sacchi il quale scrive tra l'altro
Mentre
Appoggiato allo stipite io guardavo
Colgo il dialogo
Si tratta del commento dei ponderali
Lei funerale
Colgo un dialogo fra due che mi stanno a vicino
Uno chiede all'altro piano e vero che gli hanno messo
La parte pal alla cassa ma
Risponde l'altro non so
Aspetta che lo chieda dice il primo mese rivoltegli accanto a un terzo no
Risponde rigirando e fin qua
Non l'hanno messa
Si trattava
Della farfalla che appariva regolarmente al tramonto ogni sera sul terrazzo del suo studio
E vi restava a lungo
Quasi a rappresentare il ritmo misterioso di ciò che torna sempre che torna sempre dello stesso
Trovata morta un giorno
L'ammise fra due vetri e la teneva sul proprio stallo
Ma prima che morisse
Scrive un giorno all'amico latinista Ugo Paoli perché i traduca in versi latini
Che esiste non siano stati pubblica
L'augurio che intendeva rivolti dagli amici per Natale su un cartoncino
Riproducente quella parte pal che queste sono parole sue
Da dieci anni
Visita periodicamente
Poi Sanders sempre nello stesso posto Dell'Atti insistenze portandosi sempre nello stesso posto
Sulla mia terrazza del povero
Quando Cordier mi invia un suo saggio
Gli risposi che lui mi aveva fatto capire ciò di cui vennero resi ormai ben conto
Vale dire che la farfalle era perché la manderei il simbolo
Via libera fantasia della felicità solitarie spontanea della bellezza non artificiale
Oggi aggiungerei che era anche il simbolo
Di ciò che nel per nel perpetuo fluire delle cose Toron continuamente al suo principio
La passione di Calamandrei per il mondo della natura era antico
Gran parte dell'inventario fatto di descrizioni di paesaggi
Di storie di insetti di animali
Più volte rievoca con una punta d'orgoglio il prodigioso e rubargli o che si era costruito quand'era ragazzo
Gli dedica persino un ingenuo poesia nei poemetti della bontà
In cui si legge
L'erbario fatto qua quarta ginnasiale
Quando assai più del greco avevo card la variopinta torni al naturale
E Compass ecco un basco le guardi e vendetta all'alba chiare
Me ne partivo caccia attorno a un premio incerti cassoni
Di qualche pianta a
Il ritorno letture dunque anche
Un ritorno
All'infanzia
Il mito della natura il mito dell'infanzia
Si rincorrono spesso l'uno con l'altro
E non solo in Calamandrei
Anche l'infanzia come alla natura
Innocente
Il ritorno alla natura così come il ritorno all'infanzia è il ritorno al mondo non contaminato delle passioni
Del io i
Dal delirio di potenza e di distruzione
Così si può spiegare
L'ammirazione che gli ebbe per
Cesare Pavese
Umanamente così diverso
Chiuso nella propria solitudine e nell'indifferenza assoluta all'azione
Ma furono a Nostalgia dell'infanzia
E la contemplazione del del natura rasserenata Preacher due temi essenziali anche
Nella poesia dell'autore
Del mestiere di vivere
Com'è noto
Calamandrei gli scrisse
Dopo aver letto la lunetta lo
Pochi giorni prima pochi giorni prima Zagor termina dicendo cinquant'pochi giorni prima del gesto fatale parlando
Di grande Harper
Di poesia rara
E
Delle Terme appena
Il Pd
Di vivere
Che si leggeva nei libri
Di più
Le terme appena di vivere
Le terme pene dell'uomo
Breve felice espressione
Che serve molto bene a penetrare nel fondo dell'anima di Calamandrei
La vite pena sofferenza
E d'onore
Ma di fronte a lei mentre è è inevitabile
Ferite della scelta espressione feriti dalla città
Si trovava in questa lettera
L'uomo può trovare il proprio riscatto può attraverso la poesia
Ho attraversa la vita morale
Di questo duplice modo di salvarsi di questo di questo duplice via di salvezza
Calamandrei ha dato un esempio
Che noi venuti dopo
Abbiamo il dovere di non lasciare a dimenticare
Novecentosessantasei ho avuto la fortuna di ascoltare la commemorazione
Di
E Calamandrei fatta da Bobbio in occasione e la pubblicazione degli la raccolta di scritti politici
E è stata veramente una fortuna perché
Quello fu un discorso altissimo
Che mi colpì profondamente ma oggi ho avuto il privilegio mi sentirne uno forse anche più alta
Perché
Insieme la passione politica molto
Scoperta
Emersa una vera artistica letteraria
E ancora più alta della precedente
E sarebbe certo un turbare questa atmosfera il volere impostare un discorso sulla contrapposizione fra mondo della Stura e mondo dalla storia
Mondo della natura che forse non era così
Accipicchia tranquillizzante
E rassicurante specialmente per l'uomo primitivo
Ma non è il momento di fare queste riflessioni
Volevo solo aggiungere perché io c'ho questa fissazione un dato cronologico
Calamandrei è morto a sessantasette anni
Nel settembre del mille e novecento
Sessantasette anni
No settantasei
Sessantasei
Era dell'ottantanove aprile ottantanove e morì nel settembre cinquantasei
Una vita che coi mentre di oggi può sembrare in sostanza è stata Bleve ed ha scritto un numero infinito di opere di infiniti segni
Dieci volumi di opere giuridiche
Che lui stesso aveva cominciato a raccogliere però in altro modo e
Volumi discreti politici
E questi due volumi di epistolario
E in questo sono sono dati che nella atmosfera di questa rievocazione così ricca di temi politici morali letterari devono essere sullo sfondo tenuti presenti
Adesso purtroppo dobbiamo registrare la impossibilità di Alessandro Galante Garrone di leggere la sua relazione
E per fortuna c'era mandata scritta è Paolo Barile che ha il merito di avere promosso questa giornata in ricordo di Calamandrei si leggerà il testo
Non ho presi da tutti e forse leggerezza prima dei sei sei più familiarizzare
Difficile potere superare l'atmosfera di commozione nella quale
Della quale Norberto Bobbio ci ha fatto entrare stamattina ma se vogliamo
Proseguire i nostri lavori effettivamente dobbiamo
Dobbiamo forse occuparci di cose che certo non hanno lo sfondo la grandezza che la Tunisia che è stata signora
Davanti a noi per effetto di quella che appunto proprio c'ha detto
Ecco il tema di di
Di Alessandro Galante Garrone
Cioè leggermente cambiato rispetto a quello che appare qui sul sul programma perché sul programma noi avevamo proposto
Attualità del pensiero di Calamandrei viceversa a ridotto un pochino il campo e ha fatto un un saggio ha presentato un saggio intitolato Calamandrei e l'elogio dei giudici due punti ieri ed oggi quindi riassumendo riportando Anna
Bene allora ve lo leggo
Chiedo scusa per la mia assenza fisica dovuta agli strascichi di un infarto
Devo accontentarmi di questa semplice testimonianza scritta su tre incontri della mia vita con l'elogio dei giudici scritto da un avvocato di Piero Calamandrei nell'arco di quasi un sessantennio dal mille novecentotrentacinque ad oggi
Primo incontro
Devo confessare che la mia decisione di fare il giudice non fu presa per intima vocazione che se mai mi avrebbe portato allo studio e all'insegnamento della storia ma per la necessità in cui ero dopo la laurea il servizio militare di mettermi subito a lavorare non ero iscritto al partito fascista e l'unica carriera statale per l'ammissione alla quale questo requisito non fosse obbligo obbligatoriamente richiesto e fu l'ultimo anno era per l'appunto la magistratura
A tale scelta qui spinto anche per esempio di un fratello di mia madre Giuseppe Garrone magistrato morto trentenne sul Grappa nel mille novecentodiciassette
E dall'incoraggiamento di due altri amici suoi Balestrieri e periti grida giudici di impavida fierezza e dignità di fronte alla dittatura
E inoltre fortuna volle che all'inizio della mia carriera mondo via Cuneo imbattersi in giudici avvocati di alto livello intellettuale e morale
Fu allora che le si dell'olio dei giudici non appena venne alla luce nel mille novecentotrentacinque sette anni dopo che la madre avrebbe scritto a un avvocato che lo rimproverava di non aver parlato di troppi giudici mestieranti
Citazione i giudici buoni ci sono ancora a questi pochi il libretto voleva portare il saluto e l'incoraggiamento di un idealista
Chiusa la citazione
Spero di potere oggi dire senza immodestia di essere stato per trent'anni uno di questi virgolette giudici buoni chiuse le virgolette
E diciotto debbo dire grazie anche al piccolo grande libro che mi fece sentire l'altezza perfino terribile dell'ufficio che avevo scelto
Alcuni dei suoi aforismi mi sono rimasti per sempre infissi nella mente come questo citazione
Il buon giudice mette lo stesso scrupolo nel giudicare tutte le cause anche dei più umili egli sa che non esistono grandi cause e piccole cause perché l'ingiustizia non è come quei veleni di cui certa medicina afferma
Che presi ingrandito così uccidono ma presi in dosi piccole risale da ingiustizia avvelena anche in dosi omeopatiche della città
O quest'altro
Il dramma del giudice e l'abitudine che insidiosa insidiosa come una malattia
Lo logora e lo scoraggia fino a fargli sentire senza ribellione che il decidere dell'onore della vita degli uomini è diventato per lui una pratica di ordinaria amministrazione
Il giudice che si abitua rende giustizia e come il sacerdote che si abitua a dirmi
Felice quel vecchio parroco di campagna che fino all'ultimo
Prova nell'apprestarsi all'altare col vacillante passo senile quelli del Sacro turbamento che lo accompagnò Prete Novello alla sua prima messa felice quel magistrato che fino al giorno che precede i limiti di età
Prova nel giudicare quel senso quasi religioso di continua di costernazione che lo fece tremare cinquant'anni prima quando pastori di prima pretore di prima nomina dover pronunciare la sua prima sentenza
Parole come queste mi convincerò che non era poi tanto grave la rinuncia a diventare come prima avevo sognato uno studioso di storia qualche anno dopo che la madre avrebbe scritto quel mirabile saggio il giudice e lo storico che tanto piacque a croce
Ve ne parlerà Mario Galizia
Diversi anni dopo Salvemini cerco di consolarmi per quella mia rinuncia cercando di dimostrare mi con dovizia di argomenti
Che in fin dei conti il giudice e lo storico sono la stessa cosa
Ma io sentivo bene per esperienza vissuta che le cose non stava così perché il giudice non può sottrarsi al dovere o diciamo meglio alla necessità di risolvere sempre con una sentenza in caso che gli è stato sottoposto di superare i dubbi le incertezze i dilemmi anche più drammatici
Un compito che spesso tinge di mestizia o di angoscia alla sua quotidiana esistenza
In quanto sa che spesso il suo verdetto incide dolorosamente sul patrimonio sull'onore sulla vita stessa di persone a lui ignote
Egli non può del tutto appagarsi di una corretta impeccabile argomentazione giuridica la sentenza non è mai un peso lieve per la sua coscienza
Tale intima sofferenza è stata meravigliosamente intuita
Per questo egli afferma le sentenze civili o penali non andai essere belle ma solo chiare e giuste in uno stile onesto avrei disadorno rimando per questo alla introduzione di Taro verifica l'ultima edizione del lavoro dei giudici
Talmente alto è il concetto che Calamandrei via del Lavoro del magistrato della sua funzione quasi divina che le sue più lievi le valenze diventano colpe gravi
Ecco perché all'inizio della carriera giudiziaria quelle parole furono per me come un viatico provvidenziale custodito nel fondo della coscia in
Il mio secondo incontro con ricordo di giudici avvenne a distanza di più di dieci anni Calamandrei che nel frattempo era diventato uno degli amici più cari
Aveva ricevuto era un valoroso magistrati consigliere d'appello Antioco dissi un'accorata protesta per l'ultima edizione di quel libro che al suo apparire
Aveva con troppa severità infierito contro tante figure di giudici inetti svogliati Tronti conformisti
Così da dare della magistratura italiana un'immagine troppo sconfortante e lontana dal vero
Calamandrei volle pubblicare sul Ponte la rivista da lui diretta questo scritto piuttosto risentito seguito da un mio commento
Non tanto l'accusa e la difesa delle logge o da parte di due magistrati consiglieri cappello quanto come egli avvertiva in una premessa due testimonianze ugualmente rispettabili della novità di una funzione accompagnate alla fine dall'autodifesa del incolpato
Il tutto parve sul ponte nel marzo due mila centocinquantasei non mi dilungherò a parlar bene qui mi limito a dire che oggi il mio giudizio sul grado di giudici è rimasto in sostanza quello stesso di allora
Appariva indubbiamente in quelle pagine
E anzi spolverata di vivida luce ineguagliabile gusto dell'arguto Motteggiana rende la battuta pronta dell'ironia pungente finissima sempre garbata una dote tipica che pare Nava anche nelle sue arringhe forensi e più tardi avrebbe reso memorabile i suoi discorsi parlamentari
Ma che a ben guardare si liberava con un lume di Grazia l'espressione non è mia su un fondo serio grave di austera malinconia di severità morale
Come molto spesso della satira giudiziaria o politica o di costo
Era abituale dell'uomo Calamandrei questo nascondersi del fondo amaro è sconsolato dell'animo dietro la celia sorridente chi lo conobbe da vicino ben lo sa ma sotto questa segreta piega dolente questo irresistibile umorismo restava come una salda roccia la fede nella giustizia
Il riconoscimento dell'altissima funzione della magistratura anche se e lo disse era propenso ad ammirare più la nobiltà di giudicare che l'effettivo operare
Più quel che il giudice dovrebbe essere che non quello che in F
E poi diciamoci la verità
Chi di noi non si è imbattuto in qualche magistrato dal troppo fiero cipiglio arrogante e vanitoso scansafatiche sonnacchioso facendone e via dicendo
La fra Lezza umana è un male che insidia un po'tutti anche i giudici che non sono esseri soprannaturali
Ben venga chi ce lo ricorda non chi spende su tutto un manto di pietosa indulgenza o peggio direttori quali ossequioso omaggio che talvolta sa di servile panegirico
Certo col passare degli anni dal mittente trentacinque duecentocinquantacinque in questo campo come in altri perché li Calamandrei sui giudici si era fatto meno roseo
Forse appare la Puglia arsi aveva contribuito un po'anche la delusione per l'accoglienza non troppo entusiasmante da parte di tanti giudici della riforma del processo civile
Quella riforma in cui egli aveva tanto sperato sulle orme del suo Amato maestro che io venda
Indubbiamente nell'edizione del cinquantacinque più che raddoppiata di pagine il tono nei confronti dei giudici era mutato più improntato a severità
Iron niente a sconforto
Le ombre si erano appesantite le luci attenuate
Il fatto è innegabile piaccia o non piaccia ma il problema è un altro perché questo è accaduto
Risposta me oggi sembra chiara come sembrava trentasei anni fa
Dei cinquantacinque libro portava il segno dei tempi dell'ultimo ventennio
Il dilagare del nazismo all'avvicinarsi della tragedia sull'Europa la giocarsi dell'Italia fascista la Germania nazista l'abominio delle leggi razziali della guerra mondiale lacerata dalla guerra civile
Inteso questo termine nel senso dato gli per Claudio Pavone
Da tutto questo era derivata la catastrofe del diritto la crisi della legalità
La difficile risalita dal precipizio e infine insensibilità costituzionale dei poteri dello Stato
Durata a lungo nell'Italia repubblicana fino alla prima sentenza della Corte costituzionale salutata da Calamandrei nel mille novecentocinquantasei con le parole la Costituzione si è mossa
Non gli erano sfuggiti alcuni sbandamenti purtroppo retrogradi o per reazione ad essi troppo Arditti
E in qualche momento apparve egli stesso ondeggiare trarlo sdegnato disgusto di certa magistratura rimasta ancorata a principi e metodi autoritari e polizieschi
Del passato regime e l'impeto d'assalto di taluni giudici che guardavano più alle speranze del domani che al ferreo rigore delle leggi esistenti tuttavia
La cute consapevolezza di tanto mutamento sopravvenuto nelle cose del mondo e del nostro Paese
L'ha mai risparmiato le critiche più aspre
Fin da alcuni suoi polemici scritti dei primi anni venti su tutti episodi liberalità affarismo in cultura è infarcito Cina nelle di molti suoi colleghi per favore
Eppure non tacque mai la sua sconfinata ammirazione per la passione che in ogni tempo fa dell'avvocatura non un mestiere ma una posto lato per figure come Vittorio Emanuele Orlando Enrico Bocci Federico cammeo Giorgio Querci
Per l'altissima indispensabile funzione di civiltà anche il buon avvocato esercita in ogni società come pugnali difensori del
Proprio nelle prime pagine dell'elogio troviamo un bellissimo accenno a questa passione
Nell'edizione del cinquantacinque leggiamo a distanza agitazione
A distanza di quasi vent'anni eletta mi ammonisce che quando supposi che l'inventore del motto avente sua si dirà lite essa sia stato un Causi dico senza scrupoli senza passione
Forse minga night è più probabile che l'inventore c'è stato un vecchio saggio avvocato
Esperto del mondo giudiziario il quale abbia voluto suggerire con questa massima il farmaco per calmare amarezze e delusioni che altrimenti parrebbero insopportabile
Ma nella pagina che segue da tali parole malinconiche e si direbbe sfiduciata Isimbardi lo stupendo sussulto di ordinati ostinata finite che non so rileggere senza sentirmi ha rimescolato nell'intimo
Aperta da
Chi osa distrarmi consimili quelli moglie mentre vesto la toga più tristi parole di scoramento e le ripeterò forse trame questa sera solo nel mio studio se non vi sarà riuscito di strappare alla galera l'innocente che oggi difendono ma ora che gliene LaGuardia Niguarda ora che mi alzo per parlare ai suoi giudici via via questi pensieri dipinta
E la giustizia cioè bisogna che ci sia voglio ci sia
Voi giudici dovete ascoltarmi lasciamo gli astri nel loro film aiutiamoci tra noi qui in terra
Carra addolcire da vicino con un po'di giustizia umana la giustizia lontana e impassibile Estelle
Chiusa la citazione
Ed è questa la posizione disincantata e amara di Calamandrei eppure se non m'inganno ancora vibrante di fede nel contemplare la quotidiana fatica degli uomini di legge del Buon giudice come del buon avvocato
Che gli sentiva affratellati che accomunati come spesso ebbe a dire dalla comprensione del dolore umano per questo ci fu chi osservò che il libro era anche un elogio degli avvocati non solo dei giudici e qualcuno esagero fino al punto di travisare nello spirito sostenendo che si era soltanto un un inno all'avvocatura pro domo sua ed un globale atto di accusa contro i giudici
Quale fosse il vero animo di Calamandrei nel cinquantacinque ancora cinquantasei sull'ultimo anno di vita appare da un episodio oggi dimenticata che toccò personalmente anche me nel cinquantacinque era uscito da Einaudi il drammatico l'idea di un magistrato scrittore oggi scomparso Dante Troisi
Il diario di un giudice che io ho subito recensiti con ammirazione sulla stampa
Il Guardasigilli di allora promosse un giudizio disciplinare contro di lui facendolo passare per un denigratori dell'ordine giudiziario
E di su preghiera di Troisi nessun sì con slancio la difesa riservata per legge magistrati
E a un certo momento ricorsi alla porta di karma andrei che non soltanto pubblicò sulla Stampa un articolo su quello che ormai stava diventando il caso Troisi ma nel dibattito del cinquantasei sul ponte che sopra ho ricordato
Dopo aver messo in luce la rara potenza di stile dello scrittore e il terribile pessimismo di certe pagine che prendevano alla gola
Citazione
Altro che l'elogio dei giudici
Chiuse la situazione era commenta decadenza
Concludeva citazione eppure sotto queste parole sconsolante sotto questa confessione spietata che esprime una voluttà quasi sadica di cogliersi incolpa c'è al fondo un disperato amore per la giustizia
Un magistrato che non fosse consapevole della tragica altezza della sua missione non scriverebbe così
Fine delle stessa
Non si sarebbe potuto cogliere meglio lo spirito animatore del libro di Troisi ma il mio impegno dei difensori corroborato dal parere di uomini come Calamandrei ieri Moro Aldo a vuoto all'imputato fu inflitta la pena della censura così decisero le stelle le impassibili le più alte stelle del firmamento giudiziario di quegli anni
Fu questa l'unica volte nelle mie vite in cui mi accade di fare l'avvocato difensore e mi andò male ma non dirò per questo abbiente sua siderali Tess ricordo soltanto che a quel momento non era ancora entrato in funzione il Consiglio superiore della magistratura
Solo poche parole dirò che il mio terzo ed ultimo non entusiasmante incontro con l'elogio dei giudici e capitato di leggere in questi giorni un singolare scritto intitolato come si attaccano gli intoccabili che sta per uscire sul prossimo numero del ponte
L'autore Franco Cipriani ordinario di diritto processuale civile nell'Università di Bari il quale come il consigliere Dessì di trentasei anni fa interpreta l'elogio come una implacabile satira dei giudici
Ma a differenza di lui proprio per questo preteso aspetto del libro lo esalta come una coraggiosa Caterina e Maria
E una straordinaria invettive contro una casta di intoccabili e addirittura citazioni
La più grande filippica che sia stata mai scritta contro i giudici di ieri di oggi e di domani chiuderci tazza
Tutte parole sue secondo lui
Le le lodi finti a parer suo che quella infiorano l'elogio non sarebbero altro che caute lo uso prezzo pagato per poter dire della magistratura tutto il male che si merita
Se Calamandrei argomenta sempre Cipriani
Non fosse ricorsa queste astute blandizie la requisitoria contro i sacerdoti ditemi non sarebbe passata inosservata impunità e inevitabile sarebbe stata la cancellazione dall'albo e la chiusura del vecchio e Amato lo studio di Borgo degli Albizi
Il mutamento di tono fra le due edizioni del periodo fascista e la terza del cinquantacinque sarebbe per l'appunto dovuto sempre ad avviso di Cipriani al venir meno di quella preoccupazione personale
E lo stesso lavorativo titolo del libro sarebbe stato escogitato dall'autore congeniale ed efficace scaltrezza proprio per trarre in inganno la sospettosa censura del regime e far credere che l'elogio di dodici forse proprio il contrario di quello che era un capolavoro conclude Cipriani di quella dissimulazione onesta di un trattatello secentesca di Torquato accetta che la cultura italiana di quegli anni aveva rimesso all'onor del mondo
E che è stato ripubblicato recentemente
Certamente Calamandrei conosceva bene quel testo non foss'altro che per la sua dimestichezza con Pietro Pancrazi
Locuzioni come la dissimulazione onesta o il Nico benissimo facevano parte del lessico familiare ha non pochi intellettuali di quei tristi tempi
Ma di dissimulazione onesta o disonesta non ce l'ha più lieve ombra né nell'elogio né in altre pagine su mi pare inutile confutare simili ipotesi stravaganti
I Caramba andrei immaginato da Cipriani non è siccome gli dice inedito ma inesistente
Credo di essere anche su questo punto d'accordo con Paolo Barile
Io ho fatto precedere questo questo saggio sul ponte da un mio un mio piccolo cappello in cui dichiara di non essere d'accordo con l'altra udienza
La mia conclusione è semplice la magistratura italiana oggi non è più né potrebbe essere quella dei tempi nei quali il libro fu scritta il distacco e incolmabile
Inesorabilmente approfondito dal tempo non tocca a me male amico Mauro Cappelletti parlarvi del ruolo attuale dei giudici mi limito ad indicare due punti fermi che mi pare discende scendano dalla vettura di questo candido e ancora freschissimo libero
Il primo è che non dobbiamo mai dimenticare
In qualsiasi campo si agisca che la magistratura italiana costituisce per dettato costituzionale un ordine autonoma e indipendente da ogni altro potere di fronte alle crisi alle confusioni alle contestate sovrapposizioni degli ultimi anni si è fatto sempre più grave e urgente il problema di consolidare questo potere di difenderlo da ogni tendenza usurpati ricevo insidie attrice di altri poteri o interporti ma perché giudice possano essere realmente degni di assolvere questo loro compito essenziale ed è questo il secondo punto occorre che siano recisi tutti i legami da quelli formali della iscrizione a quelli sostanziali della fattiva adesione o collaborazione con i partiti e le associazioni di ogni genere avente specifici orientamenti politici sociali compressione che all'interno del corpo giudiziario non sia dato spazio a rigide e differenziate correnti
E siano vietati tutti gli incarichi estranei all'assolvimento delle funzioni giurisdizionali
Che si è imposta una linea di assoluta e rigorosa riservatezza
Che si sia in flessibilmente severi verso chi venga meno anche con lievi infrazioni ai propri grandi ed hanno il titolo eventi che tutti i giudici in una parola appaiano di fronte ai cittadini imparziali
E quei gatti soltanto dal dovere di applicare delitti esistente e in primo luogo la Costituzione e questa è la magistratura che segnava Calamandrei che vorrei salutare prima di chiudere gli occhi per sempre Alessandro Galante Garrone
Queste pagine abbiamo ascoltato sono indubbiamente diverso da quelle che abbiamo ascoltato da Bobbio
Ma mettono in luce alcuni degli aspetti concreti di Calamandrei che abbiamo ricordarlo è stato un grande avvocato a contatto permanente con i giudici
Ha rivestito la carica in quel momento di grande prestigio di presidente del consiglio nazionale forense
E e anche buona questa analisi perché alla fine Galante Garrone collane in modo che tutti gli riconosciamo ha saputo tracciare un quadro della magistratura ideale conforme alla Costituzione che noi vorremmo in qualche misura realizzata specialmente con l'eliminazione di certi atteggiamenti politici
E della
Gli incarichi purtroppo
Desiderati
Che sono lontane dalle funzione giurisdizionale in senso stretto quindi io credo di interpretare il pensiero di tutti ringraziando tramite barile Alessandro Garrone di questo suo contributo così denso di idea adesso facciamo una breve intervallo quello che nelle conferenza internazionale si chiama il coffee break che il cast
è esiste
Dieci meno nel verbale
Voci spinge a comprare i cominciare rapidamente
Allora adesso ha la parola il professor Giorgio lunghi
Che illustra da quell'aspetto cui tanti abbiamo fatto già allusione stizzite cioè l'aspetto letterario di Calamandrei che non è certo quello di secondo piano ma anzi di primo piano
La parola al professore lutti ascoltando poco fa
Il bel ritratto di che Bobbio ha tracciato di Calamandrei
E riflettendo sulle sue parole
Mi ecco dicevo che proprio nel ritratto che Bobbio ha fatto un posto di rilievo spettava al letterato soprattutto per quel rapporto antitesi tra storia e natura che Bobbio presentava
Non ci sarà molto da aggiungere e pur tuttavia cercherò così di dare qualche riferimento all'attività letteraria dei Calamandrei che io considero un'attività come diceva il nostro presidente un'attività non secondarie un'attività diciamo di primo piano
Nella esperienza culturale e umana di Calamandrei
Se osserviamo la di biografia la vastissima bibliografia
Delle opere giuridiche
I Piero Calamandrei ci accorgiamo che questa bibliografia spesso si interrompe
Per far posto a titoli letterari di vario genere
Dalla fiaba alla poesia
Dalla narrativa alla critica
In uno dei suoi libri più belli inventario della casa di campagna pubblicato nel quarantuno Calamandrei rivela le origini della sua passione letterarie
Una passione nata negli anni della giovinezza e poi non più abbandonata nel corso della sua esistenza dedicata al progresso civile della società italiana
Scriveva Calamandrei sentito servo
Con animo distaccato come osserverei ogni giudicabile
Scopo ero per accedere ai nascondigli nell'anima vera un varco segreto di cui gli altri giudici non posso non serve il sì per rompere la cerchia dei cuori umani
Io mi trovo dinanzi a tutti in quella condizione in cui sono Iddio può trovarsi quando pensare i peccati degli uomini
Di essere stato continuamente presente nel loro cuore testimone silenzioso di tutto quello che è il passato nei loro riposti i pensieri
Così alla letteratura
Che Calamandrei demanda alla ricerca di quel varco segreto che gli consenta di penetrare mentre gli circa il suo mestiere di giurista di avvocato nella cerchia dei cuori umani
E quindi ben oltre la mera contingenze a cercare le ragioni le Poste come lui dice nei nascondigli dell'anima
Sta di fatto
Che nella vita di Piero Calamandrei a mio parere è impossibile tracciare una linea netta di demarcazione tra l'attività del giurista e quella vendette reazione
Nel bene e nel male
Nei momenti di appassionata partecipazione al proprio lavoro e nei rari momenti di passeggero abbandono e di ripiegamento accorato nello spazio per il tempo perduto
La prassi del giurista e delle terrazze tende sempre a coincidere secondo una visione unitaria e coerente del proprio destino
è evidente d'altra parte che proprio il rilievo della personalità dello studioso
La sua vastissima problematiche giuridiche
Il rigore delle sue analisi delle sue ricerche l'impegno morale per la giustizia e la libertà nell'insegnamento nel foro in Parlamento giocano un ruolo non secondario nel porre in ombra lo spessore
Della sua attività letterarie
E pur tuttavia è impossibile non accorgersi che in tutti gli scritti di Calamandrei anche in quelli più tecnicamente impegnati
Traspaiono una naturale disposizione artistiche e una modalità operativa in cui convivono in perfetto equilibrio il giurista il politico e lettera
Certo è stata più volte sottolineate dalla vasta cultura umanistica del giudizio e non è passato inosservato il gusto letterario della prosa scientifica di Calamandrei ma in mancanza mi sembra la dovuta attenzione all'autonomia della scrittura di invenzione di Calamandrei
In altre parole non si è insistito abbastanza sulla consapevolezza del terra-aria di Calamandrei
Che per suo conto sapeva di operare in una dimensione che talvolta tra scendeva il limite della sua professione di avvocato e docente di Scienze giuridiche ma che a quella professione contribuiva in modo non trascurabile
Del resto le opere giuridiche l'ho già detto e le opere letterarie coincidono anche da un punto di vista cronologico
La burla di primavere altre fiabe per mille novecentoventi con cui inizia l'attività letteraria di Calamandrei corrispondere ai volumi della Cassazione civile
L'inventario della casa di campagna coincide con la pubblicazione dell'istituzione di diritto processuale civile secondo il nuovo codice e infine lo scritto celebrativo della prima sentenza della Corte costituzionale cade nello stesso anno in cui viene pubblicato sulla rivista il Ponte il testo della conferenza parlare di Firenze tenuta nel maggio cinquantacinque a Locarno a Zurigo e a Firenze
L'utilizzo da una solida tradizione classica ammiratore del Carducci e della letteratura risorgimentale
Calamandrei si mantenne costantemente fedele ad una idea della lettera sulla linea da ogni avventura sperimentale e da ogni artifizio meramente tecnico
Nutrita da una forte carica etica questa letteratura sempre colleganza ad una concezione altamente civile della cultura
Parlando del Carducci e cercando di individuare le ragioni del suo appassionamento Calamandrei insisteva sul nesso inscindibile tra arte e coscienza morale
Diceva se tento di ricostruire la critico in motivi di questa mia donazione di giovinetto per il Carducci
Mi accorgo che non posso separare l'ammirazione per l'arte del poeta dalla reverenza che provavo per la coscienza dell'uomo
Quei versi non erano soltanto un invito alla contemplazione spassionata della bellezza
Ma insieme è un richiamo accenti appassionati ideali di libertà e di giustizia che anche dopo dopo dire guarda le immagini di poesia rimanevano nei cuori come fermenti di azione
E non diversamente nel progetto programma di fondazione della sua rivista della prediletta riviste e il ponte come ideale collegamento tra cultura e società ma anche come necessario il rapporto tra letteratura e politica
Si insisteva Calamandrei insisteva sul contributo che la letteratura avrebbe potuto e dovuto offrire rinnovamento morale della nazione
Questa convenzione a cui Calamandrei restò sempre fedele non esclude tuttavia una vigile e costante attenzione talvolta connotata da una forte impronta polemica per i fatti emergenti nel contesto dell'arte contemporanee
Non per nulla colloqui con Franco il libro di impostazione pedagogico autobiografica pubblicato nel ventitré apparve nelle Edizioni della Voce quasi
A testimoniare il richiamo che lava la rivista dell'avanguardia letteraria primo novecentesca
Aveva comunque esercitato anche sulle telato alle prime armi sul giovanissimo resterà e certamente questa è un'osservazione che credo vada fatta e certamente lo impeto autobiografico dei cosiddetti moralisti Borciani Boine Slataper Licia ieri Stuparich
Doveva restare un capitolo non secondario nell'itinerario letterario di Calamandrei
Consegnando alle radici toscane e Macchiaioli della sua scrittura che pure esistono un sapore di novità
Soprattutto affidato alla qualità tutta moderna della memoria evocativa che senza dubbio il connotato più rimarchevole dell'esperienza artistica di Calamandrei
Memoria scrive memoria sotterranea scaturigine della mia continuità ed è la mia fedeltà segrete che rimarrà vite che rimarrà Dmail giorno in cui il cuore avrà cessato di battere
Chiudo gli occhi
E mi sforzo di immaginarmi come ricorderei questa città dove son nato quando fosse scelto di non potervi tornare mai più
Quando fosse esaurito per sempre in una lontananza senza tempo questo programma di utilità contingenti col quale l'incalzare della vita fissa ogni giorno il mio itinerario tra queste mura
Su quali incroci di strade conosciute si sofferma avrebbe lasciata libera al suo estro la memoria di quali volti cari di quali voci predilette andrebbe in cerca tra queste case
Il mito dell'infanzia
Comune epoca inquieta e felice il tema prediletto dalla giovane narrativa italiana negli anni Trenta
Sembra costituire un costante punto di riferimento
Anche per il narratore Calamandrei che ha scelto di battere questa strada rinunziando ad ogni altro richiamo che non sia quello della sua terra toscana della natura della sua terra toscana
Ed è un appassionato e vocazione delle lontane esteriori della giovinezza a contatto con una natura i cui colori nel tempo giocano un ruolo di primaria importanza
Né in questo caso si può applicare il cannone dell'evasione o dell'intrattenimento se proprio attraverso la memoria autobiografica lo scrittore costituisce un suo sistema di giudizio morale
E di attivo intervento sui fatti del presente del resto nell'inventario che può essere considerato il punto d'arrivo della sua attività di narratore l'evocazione sempre funzionale a qualcosa di più alto e diverso
E questo non per la sentenza e Rosita con la quale già volta si conclude un singolo episodio ma piuttosto per Nievo che si affida alla memoria nella valutazione dei dati dell'esperienza
L'autobiografia non è fine a se stesse in quanto collabora senza patetismo alla configurazione di uno spazio etico al quale è affidata la parola conclusiva
Penso che l'arte scriveva Calamandrei penso che l'arte consista sì nell'esprimere i sentimenti degli uomini
Ma anche nel fare prima di esprimermi una scelta fra essi in modo da fare apparire in primo piano soltanto i sentimenti grandi e del sei
Peraltro non è solo l'uso moderno che la memoria che a me sembra un dato
Molto rilevante a connotare la prosa classica di Calamandrei bisogna aggiungere al profilo di costruttore almeno altri due elementi che lo contraddistinguono
Il gusto dell'ironia
E accanto una spontanea disposizione pittorica d'altra parte non dimentichiamo che Calamandrei era anche pittore e una punta risponde ma spontanea disposizione pittorica esente da ogni insistenza oleografia
Insomma da buon toscano Calamandrei sa giocare di rimessa cioè di frequente smussa con l'arguzia l'ironia la carica sentimentale che percorre la sua pagina narrativa e di Aristide
Altrettanto può dirsi per la qualità pittorica di questa prosa
Che certo deve molto all'esperienza della macchia toscana ma che in questa non si esaurisce travalicando le notevolmente i limiti c'è da aggiungere che la descrizione o meglio la messa in funzione della tavolozza pittoriche non è mai gratuite poiché lo sguardo del narratore e sempre sostanziato da una capacità analitica
Che certo non è estranea al giurista e all'avvocato di grido
Nello stile di questa prosa la qualità coloristica e la musicalità servono egregiamente a mettere in rilievo la logica di un sistema narrativo in cui l'immagine
E la riflessione si equilibrio hanno perfettamente sul filo della memoria
Le fiabe
Con la quale Calamandrei ricordo Moscati ha detto De anzi forse delle fiabe non parleremo ma invece bisogna parlarne perché proprio come fiabe che Calamante delle fiabe per bambini e Calamandrei inizia la sua carriera letteraria
Le fiabe con le quali Calamandrei inizia la sua attività letteraria furono pubblicate in volume nel venti cortisolo da burla di primavera ed altre fiabe
Erano apparse su giornali e riviste per ragazzi in particolare sul giornalino della Domenica diretto da Vamba Luigi Bertelli alternati a novelle in versi anche queste più tardi raccolte in volume
In un volume intitolato i poemetti della bontà uscito nel mille novecentoventicinque
Fuori dallo spazio e dal tempo come il genere richiede la fiaba di Calamandrei possiede la capacità di trasformarsi in esperienza vissuta
In un evento concreto esente da ogni conta ma contaminazione allegorica proiettato invece in uno spazio in cui il coincidono libera fantasia e tensione etica
Si aggiunga la naturale disposizione del narratore addio sceglie le sue fiabe in un quadro costituito da ambienti oggetti che appartengono alla consuetudine infantile
Voglio dire che la fiaba di Calamandrei nutrite sorretta da un genuino senso della natura e del paesaggio così da trasformare il miracolo della fiaba io non gioco reale ricco rimpasti cromatici
Certo anche qui la memoria assuma un ruolo privilegiato e pertanto ci avvia le prose evocative
Della maturità dai colloqui con Franco a quello straordinario percorso memoriale rappresentato dall'inventario della casa di campagna
Favore toscane
Le fiabe di Calamandrei senza dubbio senza dubbio impensabili senza alla le profonde radici che legano il narratore alla sua terra sentita come luogo del sogno della gioia e della tristezza
Paese scrive Calamandrei dove ogni sorriso sfuma in mestizia
Ed ogni lacrima per non dar noia a chi può vedere cerca di nascondersi incendia
Dove le pene e meglio Yepes disparate le vicende più grandi ed è più umili lontane da secoli ornate con noi
Si ritrovano livellate e ricomposte in un'armonia casalinga che abolisce le distanze i tempi
E le fa sentire e fa sentire che non le importa e tutto importa nello stesso modo
Colloqui con Franco edito nel venticinque nei Quaderni della voce come abbiamo già detto costituisce un significativo elemento di congiunzione tra l'attività del favolistica e la maturità memorialistica dell'inventario
Un inventario apparso molti anni più tardi nel quarantuno
Nato per fermare il ricordo dei primi anni di vita del figlio Franco questo piccolo libro e qualche cosa di più di un diario familiare o di un affettuoso prontuario di norme pedagogiche
La struttura brevi episodi che lo caratterizza offre più chiavi di lettura e documenta il percorso compiuto dalla favola verso il racconto verso il diario
A prima vista e ciò che più colpisce
è la capacità di penetrazione psicologica che Calamandrei affida alla pagina l'acutezza dello sguardo tentata ogni segno di mutamento nella giovane vita che sta crescendo
E lascia una traccia profonda in chi le sta accanto per aiutarla maturare
Per guidarla nel difficile percorso che le si apre davanti
In questa dimensione ciò che conta è l'attitudine meditativa della scrittura
Di uno stile che si avvale di una prosa affabile e insieme nostalgica
Venata da una sottile arguzia che tuttavia non esclude il ricorso alla inquietudine e alla malinconia nei confronti di un'epoca della vita che si è chiusa per sempre
Ad una lettura non episodica risulta evidente che i colloqui con Franco perseguono risultati ambiziosi proprio in sede letteraria
Puntando prevalentemente in due direzioni verso una lingua colloquiale di grande spontaneità e verso una costante tensione lirica che libera la panchina da ogni sopravvivenza
Bozzetti istiga orientando la prosa in una zona che trascende il diario e la mera cronaca familiare in questa direzione sembra aver funzionato positivamente la lezione della prosa d'arte che pur Calamandrei dichiarava di non ama di non amare
La lezione della prosa d'arte l'impostazione Ron Diana da Cecchi a Cardarelli
Sta di fatto che nei colloqui è già nato il futuro prosatore dell'inventario
Ed è chiaro e gente già saldamente formata la sua attitudine a coniugare in positivo la tradizione toscana del racconto alla modernità del poemetto in prosa di ascendenza europea
Secondo un procedimento tutto personale di cui forse ancora oggi non è stata sufficientemente segnalata la rilevanza nel quadro della nostra letteratura contemporanea così chi teorizza l'avvocato l'uomo di legge ha scoperto la sua vocazione letteraria e questa vocazione non abbandonerà mai più cercando emessa rifugio nei momenti difficili dell'esistenza
Non è un caso allora
Che il inventario della casa di campagna sia stato scritto in Versilia a Marina di poco eravamo tra l'agosto del trentanove e l'agosto del quarantuno proprio nel periodo drammatico
E prelude al secondo conflitto mondiale
Nel suo rifugio versiliese per mitigare la sofferenza di quegli anni il giurista attorno alla letteratura e al conforto che può trarre dalla memoria del passato
Del resto e proprio l'amore per la terra d'origine alla quale in questi anni Calamandrei guarda come ad un'ancora di salvezza ad ispirare la prosa dell'inventario
Felice anche nella prigionia della città chi riesce a conservare per tutta la vita la chiave di questa casa di campagna
Per rifugiare bici ogni tanto e ritrovarci infedele attesa recare immagini del suo segreto non intorbidare dal tempo
La ricerca di una stagione più umana
Da contrapporre alla coscienza nazionale assopita ed attonita di fronte alla tragedia della guerra
Le prime Lavis l'aspirazione di Calamandrei all'indipendenza e la libertà di giudizio
Nei confronti di una realtà inclemente che può essere riscattata solo mediante un bilancio autobiografico a cui è affidato un compito anche di chiarimento storico
Se nei colloqui con Franco lo scrittore si è soffermato ad analizzare l'infanzia del figlio dell'inventario si cercano nel ricordo le tracce della propria infanzia
Anzi la più lontana coscienza di ogni esperienza riconoscibile fino all'origine della vita
La riflessione e la capacità di analisi dell'adulto si fondono con le impressioni distintive del fanciullo ed hanno a libro lo schema con Gennaro congeniale
Di un diario autobiografico in cui però la memoria libera e mi ricordo da tutto ciò che può apparire occasionale o gratuito
Per cui
Il ricordo prima di riaffacciarsi e concretizzarsi nella memoria è giunto quasi a purificarsi quasi a proporre come immediata sensazione poetiche questo il segreto
Della panchina dell'inventario
Con tutto ciò la memoria dell'inventario possiede Misiti e concreti rilievi
E per questo anche ricordi che affiorano alla mente per semplice associazione senza apparente coordinamento presuppongono sempre un giudizio a lungo meditato un inveramento nella realtà del presente
Toccati cinquant'anni cominciando a fare son parole di Calamandrei i preparativi per la partenza
Calamandrei sente il bisogno di fare l'inventario dei tesori accumulati nella fanciullezza
Ma sempre tra senza troppi vagheggia menti per quel tempo perduto
Anzi con il sospetto che molti di quegli incanti non siano altro che delusione di una prospettiva che muove dalla realtà presente o la vecchia imprecisa in sé
Da qui ha un senso di virile serenità
Che viene a temperare la mestizia dell'impianti e a concludere l'inventario con la visione della campagna toscana quasi specchio della vita che continua attraverso il ritmo delle generazioni
Su Calamandrei lettera Enzo vorrei aggiungere un'ultima considerazione
Che riguarda la naturale propensione del narratore all'arguzia l'ironia come prima dicevo
Una propensione che si esplica sulla pagina sempre in modo controllato e discreto sia la concisione di un motto sia il nose psicologiche bonariamente maliziose
Proprio nel meditare ironicamente sulla metamorfosi dei pensieri sentimenti del passato hanno subito nell'adulto Calamandrei si accorge come siano vivi i ricordi che credeva sepolti nella dimenticanza
Qui ritrova cioè il se stesso di allora e ne giudica obiettivamente con grande lucidità con grande lucidità di giurista e con profondità di comprensione i difetti i sentimenti le reazioni all'ingiustizia umana
Di conseguenza il moralismo che pure esiste nell'opera letteraria di Calamandrei poi spesso esprimersi con una distensiva naturalezza
E richiamare alla giustizia e al dovere attraverso il filtro dell'ironia applicato in sede Peace
Psicologica nella caratterizzazione dei personaggi e soprattutto gli serve linguistica insisto su questo aspetto nell'invenzione di una lingua che si avvale di una più alta tradizione letteraria
E insieme della vivacità del parlato popolare
Così il sorriso si pone come ago della bilancia tra l'effusione lirica e la pausa meditativa fino a stabilire il tono disteso e piacevole della conversazione libera da impacci Chiesa compiacimento
A questo spazio creativo conquistato nella prosa dell'inventario Calamandrei resterà fedele nel corso degli anni il voto dello scrittore non muterà più così come non muterà più il timbro appassionato e insieme pacato della sua pagina di invenzione
Semmai
è da indicare l'accentuarsi col tempo del riserbo del narratore
Quasi che l'età e i fatti della vita abbiano condotto all'astrazione della memoria ad un pudore che non consente più gli antichi abbandoni all'intuito del sentimento
Del resto negli ultimi anni e letterato Calamandrei limita notevolmente la sua attività narrativa orientandosi piuttosto verso la critica letteraria
Il saggio e l'intervento di tipo storico commemorativo
Da Carducci a Crocetta
Da Cellini a Machiavelli da mamma Allevi e al lusso e così via secondo le scelte che la sua rivista la sua rivista il Ponte che i sopravviverà come sappiamo sembra ormai prediligere
E pur tuttavia quel restauro dei ricordi come lo chiamava Calamandrei
Che al tempo dell'inventario lo aveva affascinato con i suoi tentacoli inafferrabili così scrive portandogli in dono di sogni le schegge multicolori che il caso di mescolava
Nell'interno del caleidoscopio della vita
Rimarrà un punto fermo nell'esperienza dello scrittore l'unico gioco possibile nel ma comma dell'esistenza
Così che non sarà raro incontrare anche nelle prose e nelle lettere
Nelle lettere straordinarie di Calamandrei un'evidente bisogno di tornare alle origini della sua ispirazione artistica alla dimensione segreta e fantastica della memoria infantile
Solo l'utente
Ha spiegato il significato nelle analisi
Quel quadro che l'arte di Bobbio ci aveva tracciato
E sono emersi certi aspetti della dell'ironia che vada a lavorare la natura che avevamo già visto messi in evidenza da Bobbio
Metto sembrato molto notevole nella sua relazione
E il rapporto quasi la l'unione fra l'aspetto lavoro del giurista e il lavoro delle lettere
Che veniva in Calamandrei vero non solo da una vena spontanea ma anche da studi da ingerenze leggendari veri e propri è singolare che
Anche qualche altro processo a vista abbia avuto sia pure in modo diverso questa vena letteraria una materia che sembrerebbe arida ispirato invece opere letterarie mi riferisco soprattutto a Salvatore Satta è quale pubblicato per lo mando tutti conosciamo l'aveva già scritto altre cose prima
Ma in un modo diverso da Calamandrei
Cioè senza essere un orlo specialista degli studi lettera un altro proprio sua lista molto diverso anche queste in cui certo l'ironia non aveva luogo e Francesco Carnelutti forse non sempre ha ricordato sotto questo aspetto anche voi
Aveva se non altro desiderio di esprimersi in quella forma diversa da quella dei giri questa sua analisi in ogni caso è stata molto importante molto prima l'interesse stiamo grazie
Ha ora la parola il nostro amico Paolo Barile che ci parlerà vi è un altro aspetto
Vi Calamandrei cerco l'attività volta alla costituzione
Se il presidente colleghi signore e signori
Su Piero Calamandrei all'assemblea costituente e sulla sua attività nel periodo immediatamente successivo in relazione alla Costituzione entrata in vigore il primo gennaio quarantotto abbiamo scritto in molti molte cose e anche alcune molto recenti
Io stesso ho scritto un saggio molto ampio Duran per cui non voglio qui ripeteremo preferirei e farò in realtà una più modesta sorta di nota bibliografica in modo da ricordare descritti appunto che si riferiscono a Calamandrei nel periodo dalla Costituente alla prima sentenza della Corte costituzionale
Il centocinquantasei anno della sua scomparsa
Non seguirà un criterio cronologico ricorderò anzitutto l'introduzione agli scritti e discorsi politici di Piero Calamandrei di Norberto Bobbio
Firenze mille novecentosessantasei in un saggio molto ampio e approfondito Bobbio dà rilievo al periodo della Costituente sottolineando il problema che più di ogni altro aveva attratto l'attenzione di Calamandrei
Quello della rilevanza giuridica in Costituzione dei diritti sociali
Bobbio correggerà comuni su pini io secondo cui cara mantenere un fautore della Repubblica presidenziale rilevando giustamente che egli non ritenne che si dovesse accogliere integralmente la tesi di chi avanzava la proposta della repubblica presidenziale
L'importante era trovare qualche espediente per rendere stabile continuativa e sincera la coalizione
Suggeriva una forma ma di costituzionalizzazione del piano del programma politico in modo che la scelta del primo ministro implicasse necessariamente l'approvazione del piano
Bobbio si sofferma sulla inadeguatezza della Costituzione a risolvere il problema dei partiti politici illustra l'attività di Calamandrei per evitare che la Repubblica di Mazzini diventasse una repubblica pontificia
Si sofferma dopo il mille novecentoquarantotto sulla presenza di quello che Calamandrei chiamò l'ostruzionismo di maggioranza contro la Costituzione
Ricorda la definizione caravan Deiana della legge truffa come un vero e proprio attentato alla Costituzione
E chiude ricordando l'ultimo articolo di Calamandrei che celebrava la prima sentenza della Corte costituzionale e che è stato già qui ricordato poc'anzi quello dal titolo la Costituzione si è mossa sulla stampa Itri
Sul tema che oggi al nostro esame si soffermò quasi subito dopo la scomparsa di Calamandrei Mauro Cappelletti nel suo libretto in memoria di Piero Calamandrei
Viso fermo anche Alessandro Galante Garrone né a Galante Garrone nel suo bel libro intitolato Calamandrei
Che è stato già qui ricordato dove in poche pagine la sua attività alla Costituente viene riassunto in maniera efficacissima sottolineando soprattutto come Calamandrei uomo non politico si sforzava di creare una Costituzione che avesse quella chiarezza cristallina che dovrebbe riuscire a far capire esattamente che cosa si è voluto dire con questi articoli quali sono le mete verso le quali ci si è voluti muovere con quelle disposizioni
Nella prefazione al decimo volume delle opere giuridiche chi vi parla trattò per la prima volta del pensiero di Calamandrei nel diritto costituzionale
Con ben altra penetrazione nel terzo gol volume delle opere giuridiche mi aveva trattato alla presentazione di Costantino Mortati
Che sul tema Diritto il processo costituzionale riassunse con l'autorità della sua dottrina e con la forza della sua testimonianza entrambi infatti erano stati costituenti
L'attività poliedrica e appassionata che all'assemblea costituente Calamandrei svolse
Mortati sottolineo come egli oltre al contributo specifico della sua competenza nella predisposizione della parte del progetto dedicato al potere giudiziario alla Corte costituzionale avesse svolto citazione un'appassionata difesa degli anzi inziative Lori etico politici che avrebbero dovuto reggere i muri maestri della nuova repubblica democratica e che rimase sempre illuminata dalla realistica convinzione della labilità
Degli istituti giuridici non radicati su una solida struttura della società sottostante chiusa la citazione
Dopo l'instaurazione del nuovo sordo la fede dell'appassionato combattente sociale verrà combattente prevale dice Mortati sulla delusione
Del giurista legalitario volto alla certezza
E fa citazione proclamare il carattere sacro della Costituzione emersa da tanto travaglio di popolo vittoriosa sul tanti palesi e occulti nemici e perciò destinata a durare e a consolidarsi
E far scorgere in essa pur con le sue le cure la comune insufficienze il faro da cui la nazione avrebbe dovuto trarre ispirazione nel suo cammino per l'avvenire
è questa fede nel valore di messaggio rivestito dalla Costituzione perché resta fedele alla resistenza
Che alimenta Dini esausto fervore la sua opera di scrittore e di parlamentare dopo l'equivoco del plebiscito del diciotto aprile e fino alla sua morte fine della città
Nel suo ampio saggio intitolato stile fiorentino Paolo Grossi parla a lungo di Piero Calamandrei ed è il tema della legalità che grossi vere come o citazione un martello continuo quasi ossessivo che si ripete nell'opera di Calamandrei per un trentennio
Chiusa la finanza
Del principio di legalità grossi fa un'acuta analisi delle volte bensì nel pensiero di Calamandrei quando nel corso del fascismo del post fascismo accanto ad una legalità formale appare e si ingigantisce una legalità sostanziale con il significato specifico di Previti partiti
Preventiva delimitazione dei poteri del legislatore
Il discorso si amplia in sede di nuova costituzione dato che al principio di legalità si aggiunge quello di legalità costituzionale
Un quaderno del Circolo Rosselli di Firenze dell'ottantasette dedicata a Piero Calamandrei la costruzione dell'Italia repubblicana
In quel volume leggiamo le pagine di introduzione di Norberto Bobbio quelli di Alessandro Galante Garrone su Piero Calamandrei dico fra cultura e politica quelle di Paolo Bagnoli sulla concezione della democrazia Piero Calamandrei
Quelli di Gaetano Pecora sulla giustizia nel pensiero di Piero Calamandrei e quelli Zeffiro Ciuffoletti su Calamandrei il federalismo europeo la pace nel mondo
Attività costituente posto costituente di Calamandrei appare in questi scritti ben delineato volume contiene anche usato di Enzo Ronconi e una tavola rotonda con Spini Cheli Ferrara Ruffilli una tavola rotonda di alto livello
In un saggio di Daniele Ravenna sulla repubblica presidenziale nel pensiero di Karaman
Infine più recenti contributi sono quelli di Marco Cammelli in Quaderni costituzionali dell'ottantasette e gli altri contenuti nel volume intitolato Piero Calamandrei ventidue saggi su un grande maestro a cura di chi vi parla
Marco Cammelli espone criticamente l'opera di Caravà Andrea la costituente come relatore nonché gli altri suoi interventi soffermandosi in particolare sulla funzione sull'ordinamento giudiziario nonché sulla Corte costituzionale
Ma il pensiero di Calamandrei è ricordato anche in merito al sistema elettorale
Alla sovranità al rapporto fra democrazia e partiti politici su di diritti di libertà nonché naturalmente in punto di forma di governo giustamente cammelli sottolinea come la proposta presidenziale di cammelli dicano andrei sia rigorosamente finalizzata alla semplificazione del sistema dei partiti e alla conseguente stabilità dell'esecutivo
Mentre risulta del tutto priva delle valenze
Prima fra tutte l'inversione di rapporti tra Parlamento e governo era modificazione delle relazioni tra maggioranza e minoranza che tradizionalmente vi sono collegate
Se questo è vero la proposta di Calamandrei ma più interpretata come soluzione alternativa o sostitutiva ad un sistema elettorale a carattere maggioritario piuttosto che questo il punto come radicale superamento della forma di governo parlamentare
Fra i ventidue Stati dell'ultimo volume su Calamandrei rilevano sotto il profilo che qui interessa i seguenti
Un saggio di Alessandro Pace diritti di libertà e diritti sociali nel pensiero di Piero Calamandrei
Che si diffonde ampiamente sul principio di legalità formale e sostanziale
In relazione appunto ai diritti di libertà visti tra contenuti negativi e contenuti positivi
Nonché sui diritti sociali e sulla loro difficile enunciazione normativa
Un saggio di chi vi parla Piero Calamandrei all'assemblea costituente
Nel quale mi sono intrattenuto su tutti gli interventi di qualche rilievo effettuati da Calamandrei era costituente argomento centrale per niente
E che ancora merita di essere approfondito e quello della traduzione dei diritti cosiddetti sociali in norme giuridiche
Su questo argomento mi ero già soffermato in un precedente saggio
In quell'ora richiamato concludo nel senso che Caravà Andrea in fondo era un ottimista
Pur sottolineando infatti che i cosiddetti diritti sociali sono soltanto speranze dice Luigi
E tutt'al più citazione proposte volte verso l'avvenire fine della citazione pur affermando in una definizione famosa citazione
Che per compensare le forze di sinistra della rivoluzione mancata le forze di destra non si opposero a raccogliere della loro costituzione
Una rivoluzione promessa in e della certezza ammise poi la funzione promozionale di norme non direttamente precettive in una Costituzione democratica
Citazione se il popolo italiano Satana servirsene questa sarà una ci Costituzione che potrà accompagnarla senza rinunciare alla libertà verso la giustizia sociale
Così nel mille novecentocinquanta Calandre chiudeva l'introduzione al primo commentario alla Costituzione diretto da Luigi tenda Alessandro levi
In quel volume di quei ventidue saggi sei conciario di Paolo Caretti su Piero Calamandrei e il problema della Costituente che si soffermarci tutto sul periodo pre costituente e sul rapporto fra Assemblea costituente governo di Comitato di liberazione nazionale
Caretti sottolinea il radicalismo di Piero Calamandrei che lo distingue dalle altre figure appartenenti ad aree diverse Barzini come Costantino Mortati editoria Emanuele Orlando
Entrambi tutti allineati peraltro con il giurista fiorentino nella difesa delle prerogative sovrane dell'assegno
Un saggio di Sergio Fois Calamandrei provenire costituzione si sofferma sui problemi della sovranità e della democrazia e di principio di eguaglianza
Follis si trattiene a lungo sui rapporti tra diritti sociali tradizionali e diritti di libertà e in particolare sul pensiero di Calamandrei riguardo al diritto di sciopero
Il saggio si chiude con un esame pensieri Cannondale relativo alla parte organizzativa della Costituzione
Infine ampiamente Vittorio denti si sofferma su Calamandrei nel Progetto il dibattito sul potere giudiziario la Costituente
Sottolineando in primo luogo l'attualità del pensiero di Calamandrei e anche l'originalità sulla quale peraltro molto ci sarebbe da riflettere oggi della proposta che egli fece la Costituente e poi il ritiro
Della creazione di un procuratore generale
Commissario della giustizia
Che avrebbe dovuto essere il capo degli uffici del pubblico ministero in Italia prendere parte al Consiglio dei ministri con voto consultivo e rispondere di fronte alle Camere testualmente del buon andamento della magistratura
Con l'obbligo di dimissioni se una delle Camere di avessi dato un voto di sfiducia
Proprio al pubblico ministero in Costituzione non sia ben chiaro a mio fermo a modo di vedere quello della obbligatorietà dell'azione penale che non va toccata
è un problema tuttora aperto come lo dimostrano le recenti riforme che hanno nuovamente tentato di gerarchizzare hanno anche se forse non lo spostano nell'aria del potere esecutivo
Ma un collegamento fra gli organi giudiziari titolari dell'azione penale il Parlamento dovrebbe potrebbe essere rimeditata
Fuor di luogo sembra invece l'idea che possa rispondere di fronte alle Camere per buon andamento di tutta la magistratura compresa quella del Cile
Stefano Merlini nel suo saggio su maggioranze e minoranze democrazia parlamentare si sofferma sulla forma di governo proposta da Calamandrei
Bellini sottolinea giustamente le perplessità che in Calamandrei suscitano i governi di coalizione nascenti dalla legge proporzionale
Gorni e legge elettorale proporzionale
Governi che si trovano di fronte il compito difficile di attuare un programma minimo preciso è chiaro
Fino ad allora i governi si prospettavano quella situazione di impotenza e di Stasi governativa che ha tanto screditato nell'opinione pubblica il governo delle cerchia diceva Calamandrei
Fulco Lanchester
In un saggio sui partiti al sistema elettorale parte dalle speranze radicali della Resistenza
Dalla funzione coesiva della proporzionale giunge al problema della stabilità delle coalizioni
Lanchester vede la proposta di Calamandrei nel periodo costituente come frutto di una cultura costituzionalista approfondita ed attuale come una visione utile per l'oggi
Il saggio si chiude con l'esame del pensiero di tramandare sul tema ripartiti e sul sistema elettorale sottolineando l'attualità degli stessi
Sergio lari Cheval sul che ha fornito un contributo su Piero Calamandrei da citare libertà religiosa in Italia si sofferma sui rapporti tra Stato e Chiesa nella Costituzione e sul tormentato articolo sette nonché sul principio
Della indissolubilità del matrimonio che come sapete poi entro nell'articolo ventinove della nostra Costituzione
Sulla libertà della scuola e della cultura veri Ciara colto pressoché tutto ciò che Calamandrei aveva scritto in argomento e non solo durante il periodo questi tre
Infine Stefano Grassi
Che ha scritto su Calamandrei era funzione parlamentare ha fatto una sottile analisi sul Parlamento legislatore
E la crisi del principio di legalità
Gli oggetti della riflessione in Calamandrei da lui studiati sono il principio di legalità che diviene legalità in senso sostanziale legalità costituzionale il principio della democrazia come metodo che porta a sottolineare necessario struttura procedimentale della funzione legislativa
Il tema della crisi del sistema politico nei rapporti tra la maggioranza e l'opposizione parlamentare
Con le analisi sul ruolo dei partiti e sui pericoli della corruzione in Parlamento ci sono un paio di episodi importanti su questi argomenti nel periodo in cui Calamandrei nella prima legislatura repubblicana fece parte delle nane
Nel momento in cui viviamo mi piace chiudere questo ricordo di Calamandrei con la seguente sua proposta
Citazione
Lungi da noi proposito Zaplana confondere la morale con la politica o la morale collana o la morale con la scienza
Ma noi pensiamo che dove manca dal centro la vigile interezza della coscienza il sapere diventa Greta erudizione
L'arte miserabile gioco oratorio la politica stolto brigantaggio condannato in anticipo per la sua fondamentale incapacità e a valutare le forze morali che a lungo andare sono sempre vittoriose alla finale catasta
Non è la storia che fa la sede ma la fede che fa basta
Con Paolo Barile che ha scritto
Moltissimi e indimenticabili pagine su Calamandrei il generale eccome artefice e difensore della Costituzione questa volta si è un po'defilato
Per non per il timore di ripetersi e ci ha fatto una rassegna di letteratura estremamente utile di bibliografia su Calamandrei e su questo aspetto però facendola nel questa bibliografia ha anche avuto occasione di esprimere il suo pensiero non solo con con l'architettura di questa ultima pagina che molto significativa ma anche contanti altri aspetti molto importante è la precisazione di quello che Calamandrei intendeva per e governo di coalizione libero dalle dei condizionamenti a cui la dei la legge elettorale proporzionale espone queste coalizioni cioè non repubblica presidenziale ma un altro maltratta etnica
Molto interessante sarà degno di essere meditato nelle singoli particolari adesso chiudiamo chiami con la relazione
Lì Arnaldo Biscardi
Allievo di Calamandrei ospitato nella collana di Calamandrei per il suo primo lavoro importante di diritto romano la tutele intervistare e ci parlerà di Calamandrei amico dei suoi allievi
Abbiamo poco tempo
Non c'è
Questo
A quando passò
A Firenze
Da via Borgo degli Albizi
Il premier canadese molto spesso dove al numero quattordici era lo studio professionale di Piero Calamandrei
Più ancora
Che quando l'impiego la vecchia Laura
In cui egli faceva lezione
Ora io non posso fare almeno di indirizzare
Sempre un pensiero incancellabili incancellabile Nostalgia al maestro
Cui mi legava una confidenziale e affettuosa amicizia
Ed è proprio per questo
Che io lo sento ancor più vicino in Borgo degli Albizi
Dove li li invitava per colloqui venerdì va frequenti a tutte le tu
Che non quando uno fra i tanti
Ascoltavo la sua parola di professore
Avendo per libera scelta seguito
Da matricola al laureando dall'impresso ai corsi uno istituzionale e due monografici
Non sta certo a me in questa sede
Celebrare dal punto di vista scientifico
Ho professionale le eccezionali doti del comune maestro
Io voglio piuttosto ricordarlo nella sua umanità e nel nostro affetto reciproco
Anche se
Norme insisterò
Ad aggiungere qualche parola per sottolineare alcuni aspetti della sua indipendenza di giudizio in quanto giurista
I miei prima ricorrenti diciamo quando
Che avrebbe potuto essere mio padre
Risalgono addirittura alla mia infanzia come assiduo lettore del giornalino della Domenica
Di Don Budge ha ricordato da tutti
Dove il giovane Calamandrei scriveva i suoi temi deliziosi colloqui con Franco
Mi fa pensare subito
Alle altre sue opere letterarie
Tra cui mi piace soprattutto non passare sotto silenzio due libri che non riuscirò mai a dimenticare
L'inventario della casa di campagna di cui così bene ha parlato minuti e l'elogio dei giudici
Scritto da un avvocato
Ma veniamo ai miei rapporti personali con il maestro
L'apporto che mi fanno rievocare
Non solo Firenze
Ma
Anche Forte dei Marmi e la Cassa di povero
E perfino qualche viaggio in treno
Da Roma
A Roma o di ritorno da Roma
E qui emergono in prima linea i miei studi di diritto processuale
E la loro interferenza con la mia predilezione per l'esperienza storica del diritto greco romano
Come posso non ricordare la solo molto rispetto
Per questa mia predilezione da parte di Piero Calamandrei che pone apprezzava benevolmente ed incoraggiava le mie attitudini processuali stigma
Tanto danni non volete che io mi dedicarsi esclusivamente allo studio del diritto processuale vigilante
Ne posso tacere
Che una volta egli mi disse
Anche come studioso del diritto antico tutti occuperà il senza farlo di problemi processuali
Mi devi promettere che mi affiderà per la pubblicazione il tuo primo lavoro concernente il processo
E così fu
La mia protezione Inter ditale nel processo romano infatti il numero dodici degli studi di diritto processuale diretti da Piero Calamandrei
è questa
Fra l'altro la collana in cui erano apparsi parecchi anni prima gli studi sul processo attico del mio professore di Diritto greco un buon ritmo Paolini
Savater no amico del nostro come pure è stato ricordato
Che ne decretò la introduzione
Da cui desidero stralciare una frase
Che io non ho potuto fare a meno digitali nel mio manuale di diritto greco antico ora tradotto pure in lingua greca moderna
Citazione
In Grecia anche gli istituti giudiziari sì idealizzato nella poesia e trovano nella storia esempi che trasformarlo la vicenda processuale in altissimo dramma umano
Non dimentichiamo
Che l'origine critica medica scusate dell'Areopago fu considerata da Eschilo materia degna di canto
E che al centro della storia greca
Sta un processo in cui un innocente si erge a difendere la santità della sentenza che l'ha ingiustamente condannato a morte
Le più alte parole che siano mai state rovesciate
Sulla intangibilità dei giudicati la più convincente Apologia
Che mai sia stata fatta delle necessità politiche che impongono l'ossequio alla sentenza anche se ingiusta
Salgono da quelle carcere
Ove Socrate rifiutandosi di sottrarsi alla fuga col supporto al solo con la fuga al supplizio espresse la imporrà sublime e testimoniò col suo sacrificio quel principio
Che tradotto in termini dogmatici
Sergi ancora oggi ai professionisti
Per risolvere l'angoscioso problema del passaggio in giudicato della sentenza ingiusta
Questo era il maestro di diritto e urbanista Piero cantante
Lei alcuno ignora che io sono sempre stato
Anche nello studio dei diritti antichi e sono sempre rimasto fondamentalmente e ci tengo a dirlo un processualista
E perciò un allievo non occasionale di cantare
Ecco perché io mi sento con tutto me stesso
Fra coloro che oggi desiderano far rivivere il maestro in mezzo allora
E le mie vicende
Testimoniano che Calamandrei era fra l'altro un vero amico dei suoi agli ieri sedi
Il che appare oltretutto anche dai vincoli che nonostante l'autonomia ideologica di ognuno
Si recavano con lui il più delle volte anche al di fuori della scuola della reciproca amicizia
Basti se non altro
Alludere al periodo del disorientamento e delle difficoltà di ogni genere
In cui molti fra minori si ritrovavano a fianco di Calamandrei del Partito d'Azione
E mi è caro concludere il mio intervento come avevo preannunciato
Esaltando quale amico e italiani Calamandrei l'assoluta indipendenza del giurista da ogni altra convinzione politica o religioso
Nel suo corso di diritto processuale sulle cause matrimoniali il maestro ci insegna i cattolici non sono obbligati dallo Stato ad assoggettarsi al diritto patrimoniale canonico
Possono assoggettarvi sì in quanto lo votiamo
Con effetti giuridici anche civile è così in facoltà degli sposi di fare entrare in azione l'uno con l'alto ordinamento civile o canonico con una dichiarazione di volontà a cui lo Stato riconosce efficacia giuridica
Si potrebbe quasi dire sono parole contrari che questa dichiarazione di volontà degli sposi opera come il funzionamento di un commutatore elettrico che stabilisce il contatto con l'uno o con l'altro sistema di norme giuridica con ciò non si può dire che lo Stato si astenga per regolare la materia matrimoniale
Fra perché attratta attori gli inviti per essa al diritto canonico
In realtà lo Stato regola la materia matrimoniale per tutti e soltanto consente ai quattordici con una dichiarazione di volontà che qualcuno ha paragonato al compromesso arbitrale
Di sottrarsi all'ordinamento giuridico civile optando per un ordinamento giuridico diverso
E l'articolo sette della Costituzione costituzionalizza Amdo i Patti lateranensi non ho affatto che ribadire questi scelte
Grazie mai
Grazie intervento molto personale molto commosso basta vedere l'obbligo altri aspetti di Calamandrei nei suoi rapporti coi i suoi allievi
Questo momento
E il nostro programma dice discussione
Di solito una una clausola di stile
Ma siccome c'è fuori tempo
Si potrebbe eventualmente da parte di quelli che sono previsti i cui interventi sono previsti prendere la parola uno potrebbe prender la parola oppure se qualcuno vuole fare un intervento femme porre una domanda c'è il tempo per fare se invece questo non rientra nelle orientamenti del nostro pubblico la seduta sarà dichiarata chiusa quindi qualcuno vuol prendere la parola
Scusate se faccio una domanda specifica
Stefano Grassi vorrebbe prendere la parola
No allora rinviamo a oggi pomeriggio ringrazio tutti i relatori il pubblico per questa interessantissima prima mattina
Ciò che possiamo riprendere i lavori di questa giornata di studio le relazione che abbiamo ascoltato questa mattina
Erano dedicate alla personalità umana il Piero Calamandrei
E agli aspetti di questa personalità che si collegano all'attività svolta da Calamandrei come avvocato letterato politico e docenti universitari
Ecco le relazioni di questo pomeriggio si fermeranno invece in particolare sulla o personalità scientifica di Calamandrei cioè su Calamandrei studioso del processo e dei problemi della giustizia
Per questo le relazioni sono state giustamente affidate a due allievi diretti di calma andrei Mauro Cappelletti e Mario Galizia
E a due studiosi come Vittorio venti Alessandro Pizzo russo che pur senza essere allievi diretti
Mi sembra che nella loro formazione scientifica hanno molto risentito dell'influenza del pensiero processualista costituzionalista
Di Piero Calamandrei
Io non mi fermo in altri
In altri preamboli e
Prego Vittorio denti di prendere la parola per svolgere la sua relazione su Calamandrei maestro del diritto processuale civile
Presidente colleghi signori
Quando il processo listi della mia generazione intrapreso la via degli studi la figura di Piero Calamandrei era già entrato nel mito
Attorno al suo volto
Era l'aureola della riconquistata libertà della lotta vittoriosa dalla Resistenza la tensione verso gli ideali di libertà e giustizia sociale propugnata i nella appassionata battaglia politica per la redazione della carta costituzionale
Per noi quel mito si espresse nel modo più compiuto nel discorso col quale Calamandrei il trenta settembre del mille novecentocinquanta inaugurò il congresso internazionale il diritto processuale a Firenze
Il peccato più grave della scienza processuali di quest'ultimo cinquantennio sono sue parole è stato secondo me è proprio questo di avere separato il processo suo scoppio sociale
Gli avevo io ho studiato sempre più profondamente i averlo studiato il processo come in territorio chiuso
Come un mondo a sé staccandolo sempre più profondamente da tutti i legami col diritto sostanziale
Dalla giustizia insomma
Questo era il mito di Calamandrei incarnato dalla sua figura ascetica e pensosa così lontana dal misticismo retorico dell'ultimo Carnelutti e dal signorile scetticismo credenti ma se dalla sua grandezza di uomo di parte come lo definì Carnelutti la parte dell'antifascismo della Resistenza e della lotta per la giustizia sociale si passava al suo insegnamento di processualista l'orizzonte si restringeva per chiudersi nei limiti tracciati dallo stesso Carnelutti nel ricordo scritto dopo la sua morte
Lui sono parole di Carnelutti Louis fermo sulle posizioni che io venda guardingo classico
Era giustificata questa valutazione restrittiva in altri termini era giustificato considerare Calamandrei facendo credito alla sua costante professioni di fede io indiana ed al culto dalla personalità
Che egli aveva contribuito a creare attorno che orrenda
Un culto troppo enfatizzato da Franco Cipriani
Nelle sue storie di processori istintivo ricarichi che sono state ricordate stamattina qui delle giustificato considerarlo nella vicenda culturale della prima metà del secolo un geniale il Piccio gotiche orrenda
Forse il solo a non condividere questa opinione era loro Mauro Cappelletti non soltanto per aver avuto esperienza diretta dal vivo dell'insegnamento di Calamandrei ma anche per avere dedicato la sua prima fatica di studioso ad un tema quello della pregiudizialità costituzionale che lasciava necessariamente nell'ombra il sistema chiosa indiano
La realtà è che a quei tempi il fascino dei sistemi era ancora grande e Calamandrei era stato in meno sistematico tra il processo risse italiane se si considerano i due maggiori costruttori di sistemi spiovente Carnelutti agevoli rilevare che al centro delle rispettive elaborazioni stavano due nozioni quella di azioni e quella di lite che costituivano il perno dell'intera costruzione isolando gli elementi concettuali puri dal dato normativo vigente
Ma proprio Calamandrei aveva contribuito al declino dei due sistemi da un lato ponendo in dubbio la ONU universalità del concetto di azioni di Kyo venda
Per affermarsi nella relatività politico istituzionale e dall'altro lato criticando la nozione Carnelutti Anna di lite proprio per la sua inidoneità ad abbracciare settori della tutela giurisdizionale
Come il processo volontario col processo penale
Ricordo a questo proposito la serrata critica di Calamandrei all'impiego delle mozioni di lite nel Progetto Carnelutti EDISU omonime Into ancora oggi pienamente panico
Un canoni di buona politica legislativa diceva Calamandrei con specialmente in materia processuale di contenere le riforme nei limiti delle utilità pratica
E di non rendere le innovazioni più faticose archivi non riforma dissi con non necessari mutamenti di terminologie o con consacrazioni legislative di concezioni teoriche personali
Dunque è stato proprio il tramonto del sistema del quale ho avuto occasione di parlare in questa sede
Nel corso del convegno internazionale mille novecentottantasei che ci ha fatto accostare agli aspetti più originali dell'insegnamento di Calamandrei e quindi ai problemi che erano rimasti ai margini se non del tutto estranei
Alle costruzioni sistematiche inizio vende Carnelutti e che emergevano invece come i temi centrali dell'amministrazione della giustizia nella società contemporanea
In primo luogo l'ordinamento giudiziario
Al tempo del nostro apprendistato il pensiero di Calamandrei intorno al ruolo del giudice si erano otto soprattutto per la lettura delle logico
Un'operetta affascinante anche sotto l'aspetto letterario attraversata da una visione distaccate di ironica degli uomini e delle cose della giustizia ma un'opera nata in un'epoca di acque tranquille
Di un mondo giudiziario tenuto a freno dal peso incombente della dittatura
Gli anni in cui si andavano elaborando nel segno della continuità con la tradizione ottocentesca l'ordinamento giudiziario del mille novecentoquarantuno
Era difficile sotto la veste garbata dell'elogio percepire i problemi che pure Travaglia un il mondo giudiziario negli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale
Soltanto con la lettura della Cassazione Civile scoprimmo il Calamandrei storico dell'ordinamento giudiziario perché questo è essenzialmente la sua grande opera
Tuttora al centro dei dibattiti delle polemiche che da anni coinvolgono la nostra Corte suprema da Calamandrei abbiamo imparato che quello della riforma della Cassazione
Sono sue parole è un problema non di scienza ma di politica giudiziaria
Poiché alla suo soluzioni non si può giungere con rintracciare per via di studio e di deduzioni logiche delle verità che siano già contenute nel nostro diritto positivo ma solo col valutare complessivi criteri di opportunità
Di fronte ai quali deve cimentarsi chi sia fornito non solo di cognizioni teoriche ma anche di quella matura esperienza pratica che deriva soprattutto avere appartenuto alla suprema magistratura giudicante
Che Calamandrei avesse ragione lo dimostra il fatto che il documento più importante alla base del dibattito di questi anni
Sulla riforma dalla Cassazione è la cosiddetta bozza Brancaccio Sgroi opera del primo presidente del procuratore generale Della Corte di Cassazione
Lasciati alle spalle i ponderosi volumi dalla Cassazione civile ci siamo imbattuti in uno scritto minore ma non meno importante quello sul significato costituzionale delle giurisdizioni di equità depurato dal contingente come la polemica contro il diritto libero incarnato soprattutto nell'esperienza per la Russia rivoluzionaria questo scritto coglie il significato profondo della funzione delle giurisdizioni speciali
Andando al di là delle esigenze di adattamento economico e sociale conseguenti al conflitto mondiale non a caso Calamandrei ricorda i soppressi tribunali di commercio
E sottolinea la funzione dei collegi provvidi rare in materia di lavoro indicando nel sistema delle le attività del giudice loro caratteristica principale queste giurisdizioni egli afferma
Possono tanto meglio adempiere al loro speciale ufficio quanto più i loro componenti siano diretta emanazione delle classi interessate alle controversie da decidere
Ricordo questi temi
Non solo perché l'esperienza contemporanea di rende ancora attuali basti pensare alla Francia col suo ampio varco i giurisdizioni speciali ma perché li ritengo essenziali anche ad una rimeditazione per esigenze di riforma della giustizia italiana sulla quale ha pesato in senso negativo l'accentramento di tutte le funzioni giurisdizionali del giudice ordinario
Del resto è opinione diffusa oggi che lo studio dell'ordinamento giudiziario sia stato troppo lungo trascurato
Anche a livello universitario dopo la soppressione dell'abbinamento tra insegnamento dalla procedura civile insegnamento dell'ordinamento giudiziario
Le ragioni di questo declino stanno anche nel disinteresse della dottrina processuali Istica dai principi che io venda
Alle elezioni al sistema di Carnelutti i quali considerarono i problemi dell'ordinamento giudiziario come i problemi politici estranei ai compiti della scienza pura
Anche qui dunque Calamandrei più vicino arrivi di Mortara ci ammoniva che i problemi dell'ordinamento giudiziario erano preminenti
Rispetto a quelli del processo e ci suggeriva e ritornare l'autonomo insegnamento universitario della materia ciò che del resto rifece
Col corso fiorentino del mille novecentocinquantadue cinquantatré della quale restano gli appunti raccolti da Mauro Cappelletti
L'altro grande tema pure rimasto estraneo alla scienza concettuali Istica tal quale Calamandrei ti dico inesausta energie è l'avvocatura
Dalla celebre prolusione senese del mille novecentoventi sul tema l'avvocatura le riforme del processo civile allo studio pubblicato nel mille novecentoventuno nei Quaderni della voce dal titolo rimasto famoso troppi avvocati alle indagini del mille novecentoventitré
Sulla riforma delle professioni forense sino agli iscritti del secondo dopoguerra ed in particolare alle relazioni redatte quali Presidente del Consiglio nazionale forense Calamandrei non ha mai cessato di meditare su problemi dell'avvocatura proviene che d'altronde provvedevano coinvolto personalmente per la sua lunga ed appassionata milizia di avvocato le cause della crisi chiedi già individuava nel mille novecentoventi sono ancora attuali
Se è vero che sono sue parole a creare la presente pletora di professionisti concorrono compari efficace
I difetti dell'ordinamento universitario da una parte e dall'altra i difetti del tirocinio pratico forense e si è altrettanto vero che il tirocinio rappresenta come egli diceva una ignobile farsa fatta apposta
Per insegnare al Novellino sulla soglia della professione che tutto nell'avvocatura era giro
Combattendo
Le proposte di introduzione del numero Sclavo usus degli iscritti negli albi professionali Calamandrei afferma che il vero mezzo per diminuire il numero degli avvocati senza deprimere anzi con le levarne la scienza e la moralità
Sarà quello di rinvigorire la serietà
E la severità degli studi si riottenere una rigorosa selezione dei migliori intellettivo devo anche aggiungere
Che lei in fasi con la quale Calamandrei sottolineava gli aspetti liberali nel senso classico della professione forense non può essere avulsa dal contesto storico nelle quali egli scrisse le pagine che ho ricordato
Nel secondo dopoguerra egli avvertiva incombere della crisi della società sul ruolo delle avvocature di infatti in alcuni passaggi di processo e democrazia pure del ripudio netto dell'abolizione dell'avvocatura come libera professione
E la sua trasformazione in burocrazia di Stato il quadro complessivo si incrina
Talché il patrocinio di non abbienti emerge come problema del quale deve farsi carico lo Stato
Anche in questo campo dunque Calamandrei ci ha insegnato quello che i costruttori sistemi non avevano detto nei loro poderosi trattati limitandosi a parlare degli avvocati a proposito della rappresentanza in giudizio dalla parte ed è l'interruzione del processo per morte del procuratore
E veniamo a Calamo andrei più propriamente processualista
Per chi si era accostato gli studi giuridici muovendo da quell'esperienza filosofica totalizzante che era l'idealismo ispirazione crociana
Era parso singolare l'assenza ai grandi sistemi del processo di qualsiasi riferimento alle vicende storico-culturali che stavano sullo sfondo dei problemi con la giustizia perciò leggendo il giudice e lo storico la prima sorpresa
Furono le citazioni da Croce
Dalla storia come pensiero e come azione alla filosofia della pratica
E l'attenzione dedicata al libro di un filosofo idealista come Calogero alludo alla logica del giudice il suo controllo in Cassazione libro che d'altronde Calamandrei aveva colto nella collana della città un da lui diretta
Il maestro cercavo di smorzare i toni del dibattito
In queste discussioni filosofiche diceva i procedure lista non potrebbe senza peccare di indiscrete presunzione assi del sì terza ma vi sarà consentito di formulare in proposito come può fare l'uomo della strada
Che conosce soltanto le regole del suo mestiere alcune osservazioni sul metodo secondo il quale magistrati ed avvocati lavorano nel processo a ricostruire la verità giudiziaria
Volutamente passito mi ma comunque elevato e consapevoli il respiro culturale dell'approccio al problema
I riferimenti a Calogero attorno in un altro scritto di Calamandrei che riprende sotto diverse angolazioni il tema del giudizio quello su verità inverosimiglianza del processo civile che si apre
Con una citazione tradizione filosofica di corte
Certo il panorama culturale posteriore sia molto arricchito anche per l'apporto degli studi logici di matrice empirista Ica
Che hanno suggerito rilevanti chiarimenti del problema del giudizio di fatto ma l'intuizione del carattere probabilistico di questo giudizio si è rivelata esatta
Sensibilità di Calamandrei per gli aspetti della tutela giurisdizionale che più incisivamente riflettevano la moderna funzione pubblicistica del processo civile si coglie in due temi di studio che a mio avviso rivestono una grande importanza nella ricostruzione del suo pensiero quello sulla tutela inquisitoria del mille novecentoventisette apparso ed iscritti perché io venga
E quello sul altro sulla tutela cautelare al primo
Oltre allo studio che ha ricordato di ti dico riprendendo le linee essenziali un altro lavoro del mille novecentotrentanove il processo inquisitorio e il diritto civile
Se si considera che il ruolo centrale che l'evoluzione successiva della legislazione ha riservato ai processi su diritti indisponibili o se si vuole sostare russe al di là della tradizionale area del diritto delle persone della famiglia di indagini Calamandrei appare ancora ricca di suggestioni
Mi riferisco in particolare alla critica
Della concessione del processo inquisitorio come il processo senza parti
Fondata su un rilievo per errore insito nel confondere sono sue parole la mancanza del conflitto di interessi con la mancanza di par nelle parti del potere di comporlo consensualmente
Nello scritto nel mille novecentotrentanove il problema è ripreso con riferimento alla riforma allora in corso del diritto civile
Muovendo dall'affermazione che l'ambito di applicazione del processo inquisitorio non dovrebbe essere rigidamente limitato materia specificamente disegnato una volta per sempre ma dovrebbe rimanere aperto e accessibile
In genere a tutte le controversie su diritti indisponibili
Proponendo di tenerli distinti i due modelli di processo Calamandrei non manca di formulare critiche al progetto Solmi accusato di avere voluto adottare un tipo di processo unico da un lato e gli dice troppo poco inquisitorio
E quindi in ritardo con esigenze pubblicistica del diritto sostanziale e dall'altro lato in grande anticipo per le controversie su rapporti ancora dominati dall'iniziativa privata e poiché il rapporto tra processo
E diritto sostanziale tutelato è al centro delle attenzioni della dottrina più recente
Ricordo a questo proposito Dutchbat l'ammonimento rivolto da Calamandrei processo visti
Gli averi lì dice il coraggio di rinunciare a contemplare per mero costo di virtuosismo dogmatico il processo puro
Astratto dalla sostanza delle controversie che in esso si dibatte e riconoscere francamente che gli atteggiamenti e i caratteri del processo non sono che una espressione necessaria e inscindibile
Del rapporto sostanziale che in esso
Si fa valere quanto all'altro tema e quello della tutela cautelare
Il motivo ispiratore dell'indagine Calamandrei redatto dall'accentuazione per la funzione pubblicistica delle misure interinali dirette sono suo parole più che a difendere i diritti soggettivi a garantire l'efficace per così dire la serietà la funzione giurisdizionale una concezione che oggi paletta
In chiave costituzionale secondo la prospettiva che riconosce la tutela d'urgenza come ha avuto occasione di fare la corte costituzionale i recenti circostanze come un aspetto indefettibile della giurisdizione
Nella storia dalla cultura processuale tuttavia l'interesse dell'opera nostra tanto in questa teorizzazione generale quanto piuttosto nella puntuale attenzione per la fine omologia singole misure cautelari
Né va dimenticato che Calamandrei pur avendo sottolineato il carattere di strumentalità i provvedimenti cautelari non ha mancato di cogliere nelle misure anticipatoria della decisione di merito un diverso aspetto della strumentalità
Consistente nel dare alla controversia inattesa del provvedimento definitivo una soluzione provvisoria che presumibilmente più si avvicina a quella che sarà la decisione definitiva una prospettiva questa che ci sia mente più avanzata in un moderno quadro della tutela processuale anche rispetto alle linee ispiratrici
Delle recenti riforme dei provvedimenti cautelari soprattutto in quanto attenua il vincolo di strumentalità i provvedimenti di urgenza secondo il modello che suggerito dal referente francese
Infine mi preme ricordare un altro aspetto dell'insegnamento di Calamandrei che ha esercitato una forte influenza sul processo visti della mia generazione l'attenzione per gli aspetti di politica del diritto dell'esperienza conoscitiva comparatistico
Che io venda una bozza di programma di studi così orientati non era mancato basti ricordare la conferenza del mille novecentosei dal suggestivo titolo le riforme processuali e le correnti del pensiero moderno ma il titolo è andato al di là del programma rimasto nella sostanza inattuato poiché nelle opere successive litio venga l'attenzione si soffermò sugli aspetti prevalentemente tecnici della comparazione centrati sulla oralità
E sulla concentrazione del processo considerate come un valore in sé stesso avulso dalla realtà storica degli ordinamenti giudiziari in Calamandrei l'attenzione fu rivolta alle riforme o alle progettate riforme retrocesso particolarmente e i paesi di lingua tedesca e sulle linee di politica del diritto che le ispiravano
Vi basti ricordare iscritti del mille novecentoventidue sul programma di politica giudiziaria i socialisti tedeschi del mille novecentoventiquattro sulla riforma del processo civile in Germania del mille novecentoventotto
Sulla riforma del processo osteria ecco nel mille novecentotrentotto quarantadue sulla crisi del processo civile in Germania
Calamandrei guarda queste riforme con la vigile coscienza critica del liberale diffidente
Presso l'evoluzione del processo civile in senso rigorosamente pubblicistico ed inquisitorio interpretando in questa chiave il prevalere del modello autoritario ostili ecco sul modello liberale germanico
In questa prospettiva critica centrata sull'antitesi autorità libertà in finiva
Con l'offuscare assi l'attenzione per la tematica dei diritti sociali che aveva preceduto ed accompagnato alla fine dell'Ottocento la riforma austriaca di Franz Kline
Ma è comunque importante che questa prospettiva di studi sia stata aperta costituendo sotto l'aspetto metodologico il nucleo ispiratore fondamentale gli studi comparativi sì sì
A quali si è dedicata la scuola di Piero Calamandrei
Ora i concludere
Richiamando la vostra attenzione su un aspetto dell'insegnamento di Calamandrei che è stato a lungo trascurato pure il profondo rispetto per il rigore morale che emanava dalla sua personalità quello dell'influenza dei valori etici
La concreta attuazione per le regole processuali
Oggi si parla molto di Dior teologia professionale ci sono scritti libri sulla deontologia dei giudici e su quello degli avvocati se persino inserita la deontologia forense tra le materie riesame di procuratore
Ma la mia impressione è che si resti ancora lontani dall'indagare l'influenza che le regole di etica professionale esercitano sul comportamento dei protagonisti del processo
In quella dialettica di poteri che Calamandrei analizzo nel celebre saggio il processo come gioco
Eppure senza un'effettiva osservanza di quel dovere di lealtà e probità che nell'articolo ottantotto del codice di procedura civile
Costituisce soltanto un'affermazione di principio è impensabile
Che la trattazione e distruzione della causa conseguano la finalità essenziale di chiarire le questioni di fatto e le questioni di diritto che costituiscono il tema della decisione
La mutevole torbida inquietudine umana sono parole di Calamandrei che riempie le quadrate caselle del diritto processuale va ricondotta prima ancora che a regole giuridiche a regole etiche lo studio del processo Calamandrei ci ha insegnato sterile astrazione se non è anche lo studio dell'uomo vivo grazie
Ringrazio molto Vittorio denti per questa relazione cime persa lucidissima pur nella sintesi necessaria concretissima perché ci ha consentito di
Ripercorrere l'itinerario scientifico di ho Piero Calamandrei nel quadro delle grandi scuole processuali Istica italiane euro perché mi sembra che questa relazione
Ci aiuta anche molto accogliere anche con profili nuovi rispetto agli scritti precedenti dice avevo visto di Vittorio denti quello che lo spessore storico e filosofico
Delle analisi processo artistiche di Piero Calamandrei e quella che è stata poi l'incidenza della sua azione nel processo di riforma
Del codice di procedura civile
La parola ora Alessandro Pizzorno Musso per la relazione su Calamandrei della giustizia costituzionale
Presidente autorità signore e signori nella grande opera di Piero Calamandrei
I contributi dedicati alla giustizia costituzionale occupano uno spazio relativamente limitato si tratta di circa dieci titoli su molte centinaia che compongono la biografia di Calamandrei
Ciò non toglie che questi interventi abbiano avuto un ruolo molto importante e tuttora
A ma ormai ad una certa distanza di tempo ancora ne rimangono le tracce sia sull'attività concreta e la Corte costituzionale che sugli studi relativi a questa materia
Questi contributi possono essere divisi a mio parere in tre gruppi corrispondenti anche altri momenti distinti
Un primo gruppo scontri comprende gli interventi che Calamandrei finisce nell'ambito dell'attività di formazione del testo della Costituzione e delle leggi integrative
Relativi a questa materia quindi nell'ambito della Commissione forti in Assemblea costituente ed in varie altre occasioni
Il secondo gruppo comprende invece una serie di studi mediante i quali egli concorsi a determinare il primo inquadramento teorico del modello italiano di controllo di costituzionalità delle leggi il terzo e quindi in una fase ancora preparatoria prima della inizio dell'attività della corte il terzo infine con comprende poche attività ma di grande re di grandissimo rilievo che furono costituite innanzitutto dalla sua partecipazione in veste di avvocato alla prima udienza della Corte costituzionale
E inoltre da un paio di commenti a questa sentenza che pure hanno lasciato una grande traccia
La disciplina tra giustizia costituzionale che Calamandrei propose nella sua veste di costituente di legislatore risulta principalmente dallo schema che egli presentò alla Commissione per la costituzione dell'Assemblea
Nel quale egli vi segnò un sistema di giustizia costituzionale che cercava di conciliare i principi della giurisdizione incidentale e diffusa corrispondente al modello americano
Con quelli della giurisdizione principale e concentrata che risultavano soprattutto dall'insegnamento che il segnano egli cercò così diffonderli dando vita ad una soluzione originale importanti tracce delle quali sono presenti tuttora non solo nell'ordinamento che fu poi adottato in Italia mal che in quelli di altri Paesi
Secondo questo schema il controllo di costituzionalità delle leggi poteva essere compiuto tanto dalla Corte costituzionale quanto dai giudici comuni
Ma mentre le decisioni prese dalla prima a seguito di un ricorso diretto proponibile solo da soggetti specificamente legittimati avevano efficacia generale ed astratta
Anche se non erano né terminavano una immediata e automatica caducazione della legge ma solo l'obbligo delle assemblee legislative di abrogarla
Oppure a di abrogarla oppure alternativamente di modificare la Costituzione per consentirne la sopravvivenza secondo la famosa idea di Kelsen
Le decisioni adottate in via incidentale dai giudici comuni e anche ed altresì quelle adottate dalla corte a seguito di impugnazioni delle decisioni dei dubbi giudici comuni oppure in via di referenze
Avevano efficacia limitata al caso deciso
Ed erano comunicate agli organi del potere esecutivo e legislativo soltanto affinché fosse considerata l'opportunità di prendere l'iniziativa per l'abrogazione o la modificazione legislativa della legge dichiarata incostituzionale
Con riferimento al controllo incidentale era esplicitamente previsto che la questione di costituzionalità dovesse riguardare la legge da applicare al caso controverso come testualmente gli diceva
E si metteva in rilievo la valutazione della rilevanza di essa che il giudice doveva compiere prima di pronunciare la decisione in via incidentale della Corte poteva essere promosso dal giudice previa sospensione del giudizio a quo come fu poi stabilito dal diritto positivo
Oppure poteva essere proposto dalla parte mediante impugnazione della decisione che avesse deciso la questione di costituzionalità come è stato poi previsto della Costituzione portoghese del mille novecentosettantasei
L'impugnazione poteva essere proposta direttamente contro la sentenza di primo o di secondo grado e in caso di accoglimento comportava l'annullamento della sentenza con rinvio per la prosecuzione del giudizio
Le questioni di costituzionalità potevano essere sollevate a distanza delle parti private o del pubblico ministero il quale in questo caso era legittimato ad intervenire anche al di fuori dei casi previsti in via generale dalla legge
Ed inoltre potevano altresì essere proposti naturalmente dal giudice d'ufficio
Il controllo in via principale invece era promosso limitatamente alle leggi entrate in vigore da non più di due ventitré anni e questa è una particolarità che poi è caduta dinanzi alle sezioni unite della corte costituzionale
Ciò ad opera di quel procuratore generale commissario della giustizia di cui ci parlava
Stamani Paolo Barile
Quando lo richiedessero almeno cinquanta componenti di una delle due Camere legislative ovvero quando fosse intervenuta una decisione di incostituzionalità pronunciata in via incidentale
Dalla prima sezione della stessa corte quindi senza efficacia numerale
Oppure ancora sempre dal procuratore generale su anzi oppure ancora da qualunque lettore nei limiti e con le cautele che avrebbero dovuto essere stabilite dalla legge di attuazione quindi c'era questa duplice via
L'elettore secondo modalità peraltro da determinarsi il procuratore generale su richiesta di cinquanta componenti una delle camere ovvero a seguito di una decisione di incostituzionalità priva di efficacia generale
In questo tipo di giudizi era tra l'altro prescritto l'intervento dei rappresentanti del governo e delle Camere legislative
L'efficacia della sentenza di accoglimento eventualmente pronunciata in seguito a questo tipo di ricorsi era definita meramente dichiarativa dell'incostituzionalità della legge con esplicita esclusione di qualunque effetto abrogativo sospensivo
In luogo dell'Effetto abrogativo
Fu poi adottato che fu poi adottato nell'articolo centotrentasei della Costituzione era previsto l'esercizio obbligatorio di un'iniziativa legislativa tendente all'abrogazione o alla modificazione della legge
E il rigetto l'eventuale rigetto di questa iniziativa legislativa comportava l'esercizio automatico di un'ulteriore iniziativa
Per la corrispondente modifica della Costituzione secondo quell'idea che già ho ricordato prima
Accompagnato dalla sospensione della legge dichiarata incostituzionale con la conseguenza che ove la modifica costituzionale fosse approvata la sospensione evidentemente veniva a cessare
Ove invece fosse respinta la legge sia a vela senz'altro per abrogata
Minore interesse presente all'ormai le regole che venivano previste per la composizione della Corte le quali sembrano configurare una Corte costituzionale molto simile alla preesistente Corte di Cassazione
E per la determinazione delle sue competenze le quali non differiscono molto da quelle che furono poi previste nell'articolo centotrentaquattro della Costituzione
A quasi cinquant'anni di distanza dall'epoca in cui questo progetto fu elaborato e dopo un periodo ormai abbastanza lungo di esperienze pratiche di giustizia costituzionale italiane e straniere
La costruzione Calamandrei Jana colpisce soprattutto per l'intuizione dell'opportunità di tentare una conciliazione dei due sistemi americano ed austriaco che allora rappresentavano tutto quello che si sapeva in proposito
Il rapporto di pregiudizialità sia questione di costituzionalità e giudizio a quo che tanto inchiostro ha fatto scorrere in seguito e dal quale si è finito per riconoscere il ruolo di perno del sistema di controllo incidentale di costituzionalità delle leggi operante in Italia
è prefigurato da Calamandrei con grande precisione e sicurezza e la doppia possibilità di impostare la questione di costituzionalità come oggetto di impugnazione
O come una sorta di referenti eppure impiegata in modo tecnicamente irreprensibile
Nel corso delle molte analisi che a questo progetto sono state dedicate della dottrina è stato talora svalutato il tentativo di Calamandrei di recuperare almeno in parte il sistema di controllo diffuso proprio dall'ordinamento degli Stati Uniti d'America
Ma chi confronti le esperienze europee di giustizia costituzionale che si sono realizzate in Europa nel Periodo trascorso dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Non può non rilevare come la giurisprudenza costituzionale italiana sia quella la cui formazione abbiano maggiormente contribuito i giudici
Attraverso la sistematica denuncia dell'incostituzionalità delle leggi che la Corte costituzionale ha poi rimosso dall'ordinamento positivo
E questo è stato possibile proprio in seguito a quel tanto di controllo diffuso che la legge costituzionale numero uno del mille novecentoquarantotto ha conservato del Progetto Calamandrei
Da questo punto di vista potremmo dire con riferimento a quanto si diceva stamani che la fiducia di Calamandrei nei giudici in questo caso almeno è stata abbastanza ben riposta
Più fondata appare se mai l'altra critica spesso portata all'impostazione cala mendeliana a causa della mancata previsione del progetto in esame dell'efficacia normativa diretta delle sentenze di accoglimento della Corte costituzionale
La quale apparsa fortemente riduttiva del ruolo proprio della giustizia costituzionale
In questa osservazione dei Berliner travisarsi tuttavia a mio parere più che una censura fondata su una vera su supposta incoerenza del pensiero Calamandrei hanno una constatazione della sostanziale incompatibilità
Dell'ordinamento e l'orientamento dispositivi stinco cui esso era ispirato con una concessione della giustizia costituzionale capace di superare quello che Pier Paolo Grossi ha chiamato l'assillo della legalità
Questo asse questa questo assillo della legalità fu certamente un grande merito ma in qualche misura forse anche un limite del giurista fiorentino
In base a tale orientamento risultava infatti difficile concepire forme di produzione giuridica che non fossero imputabili agli organi costituzionali titolari della sovranità secondo le regole della democrazia
Ed ogni intervento dei giudici che potesse essere considerato produttivo di norme veniva perciò considerato lesivo del principio di legalità e quindi della certezza del diritto
E del resto è ovvio che all'epoca in cui il progetto fu redatto il dominio della concezione della legge che era stata elaborata all'epoca della Rivoluzione francese risultava pressoché incontrastato
Mentre è stato subito soprattutto grazie alla migliore conoscenza negli ordinamenti anglosassoni che è stata acquisita negli ultimi cinquant'anni
Anche in seguito agli sviluppi del diritto comparato che è stato possibile pervenire ad una concezione più aperta del sistema delle fonti del diritto
Anche se siamo ancora ben lungi dall'avere raggiunto in questa materia una sufficiente concordia di vedute
è stato osservato come questa impostazione venisse modificata dal nostro Autore in successive manifestazioni del suo pensiero quando egli parlò di legalità democratica e di legalità sostanziale
Intesa come quella che nasce dalla partecipazione popolare alla formazione delle norme e come egli giunge esse quasi a riconoscere in alcuni passi legittimità al diritto di resistenza
Ma l'osservazione non sembra del tutto pertinente
Poiché nessuno nega l'apertura democratica di Calamandrei ma ciò non implica peraltro alcuna concessione a favore di forme di produzione del diritto che siano incompatibili con l'impostazione positivistica
Con riferimento alla seconda fase qui in considerazione
Mi sembra di dover sottolineare soprattutto come gli scritti che Calamandrei dedicò alla giustizia costituzionale nel periodo intercorso tra l'approvazione della Costituzione e l'inizio dell'attività della Corte costituzionale
Contribuirono a mettere a fuoco gran parte dei problemi teorici e pratici che la corte si sarebbe poi trovata ad affrontare come è noto questa fase del dibattito dottrinale fu quasi completamente dominata dai cultori del diritto processuale civile i quali in quel periodo avevano un ruolo preminente nell'ambito dell'intera scienza giuridica italiana
Laddove gli studi costituzionalisti ICI erano stati per forza di cose sfavoriti dalle vicende politiche del Paese
Pur se da determinato da circostanze del tutto casuali l'influenza determinata da questa congiuntura risultò assai positiva in quanto permise poi alla Corte costituzionale di iniziare a lavorare nel rispetto di regole processuali
Che pur essendo state formulate nei testi legislativi in modo talora abbastanza approssimativo avevano già trovato un'elaborazione importante da parte della dottrina
Il libro dedicato da Calamandrei all'illegittimità costituzionale delle leggi del processo civile del mille novecentocinquanta e il saggio su corte costituzionale autorità giudiziaria apparso nella rivista di diritto processuale del mille novecentocinquantasei
Svolsero in quest'ambito un ruolo eminente
E molti punti fermi furono così posti per la successiva attività della corte a cominciare dallo stesso vincolo di essa al rispetto di un sistema di norme processuali delle quali la Corte stessa è apparsa talora insofferente
Dando luogo così a interessanti polemiche particolarmente sviluppate nella dottrina più recente
Fra le acquisizioni più importanti cui l'opera di Calamandrei ha contribuito mi sembra di dover segnalare innanzitutto l'individuazione del rapporto fra giudizio costituzionale giudizio a quo come rapporto di pregiudizialità
Illuminato dalla splendida immagine del giudice che pronuncia l'ordinanza di rimessione come il portiere della della giustizia costituzionale
Su questo punto come si è visto Calamandrei aveva dimostrato di avere le idee chiare già in sede di redazione del progetto presentato l'Assemblea costituente
E i suoi scritti ulteriori confermano pienamente questa valutazione
E forse non è un caso che proprio allievo di Calamandrei Mauro Cappelletti abbia dedicato a questo tema quel lavoro che poco fa ricordava Vittorio denti
Del pare del pari mi sembra da segnalare la sicurezza con cui Calamandrei optò per la configurazione della questione di costituzionalità come denuncia e non come azione
Pur se il suo rigore di processualista lo portò a lasciare piuttosto in ombra il ruolo che anche nell'ambito del processo costituzionale possono assumere i diritti costituzionalmente protetti
Il nesso fatto vale infatti valere da soggetti che sono peraltro soltanto eventualmente delle parti
Più contrastate sono le posizioni che Calamandrei assunse sul problema della natura della corte e della sua funzione
Talune affermazioni presenti nei suoi scritti sembrano infatti svalutare eccessivamente la funzione del raccordo corti i giudici come quando egli qualifica la corte con un organo legislativo politico e le sue decisioni come atti legislativi
Aggiungendo però che essa assomiglia molto ad un tribunale e che è bene che sia così
O come quando ricercare Analogie fa il controllo di costituzionalità delle leggi e il controllo di legittimità degli atti amministrativi come del resto a quel tempo facevano facevano quasi tutti
O infine come quando assai drasticamente dichiara che in Italia è stato adottato il sistema austriaco
Stimolanti anche se caduche appaiono del resto anche alcune classiche posizioni Calamandrei Iane che più strettamente si collegano alla concezione della legge Daloui sostenuta e sopra ricordata
Così la diffidenza verso le disposizioni programmatiche della Costituzione alle quali pure riconosceva la forza determinare direttamente l'incostituzionalità di eventuali leggi le quali per seguissero Fini incompatibili con esse
E la rigidità nell'utilizzare con riferimento alle decisioni di accoglimento della Corte nozioni come quella di retroattività o di retroattività che pure non escludono Esposito ipotesi intermedie come già da tempo la dottrina aveva messo in rilievo
Non è possibile occuparsi quindi questioni più particolari sulle quali lavori in esame offrono spesso indicazioni che presentano ancora oggi grande importanza dalla presa di posizione favorevole alla configurabilità dell'eccesso di potere legislativo a quella contraria la competenza dei giudici diversi dalla corte a dichiarare l'abrogazione delle leggi anteriori
Dalla missione della possibilità di applicazioni dirette della Costituzione alla prospettazione di vizi di costituzionalità delle norme costituzionali
Dalla configurazione di un'azione di mero accertamento dell'incostituzionalità delle leggi alla rassegna dei possibili conflitti fra corte costituzionale e Corte di Cassazione
Venendo alla terza fase mi sembra di dover soprattutto segnalare come gli interventi successivi all'inizio dell'attività della corte minori per numero e per ampiezza rispetto a quelli fin qui considerati siano da ricordare soprattutto per la constatazione dell'importanza del ruolo della giustizia costituzionale che essi esprimono talora con toni quasi trionfali come soprattutto risulta lo stesso titolo dell'articolo
Già questa mattina ha più volte ricordato che Calamandrei pubblicò su un quotidiano per celebrare la prima sentenza della Corte dicendo la Costituzione si è mossa
A parte ciò le tesi che egli riprende in questi scritti sviluppano spesso argomenti già enunciati in precedenza
E così è ritornata escludere che possa configurarsi abrogazione di leggi anteriori da parte della Costituzione e giunge a configurare la corte come un garante supremo della certezza della Costituzione
Ho così riepilogando in qualche modo le sue varie posizioni in un'unica forma riassuntiva
L'intervento che meglio si inserisce nella cronaca dell'attualità giurisprudenziale di questo periodo
Risulta quindi dall'arringa mediante la quale egli sostenne davanti alla Corte la tesi della sindacabilità delle leggi anteriori e la Costituzione contribuendo così alla sua affermazione
Mentre assai importante fu anche una nota ad un'ordinanza della Corte di Cassazione che aveva dichiarato la manifesta infondatezza della questione di costituzionalità delle norme regolatrici dell'ergastolo
A sostegno della quale era stata redatta una lunga e argomentatissima motivazione
Scrissi allora Calamandrei e zone tuo tenure dico se l'eccezione proposta fosse stata davvero manifestamente infondata le sezioni unite per respingerla non avrebbero sentito il bisogno di una così accurata diffusa motivazione
E fu posto così un punto di riferimento essenziale per la rideterminazione della nozione di manifesta infondatezza cui successivamente in molte occasioni si è fatto riferimento
La prematura scomparsa di Piero Calamandrei ci ha privato di ulteriori interventi che molto avrebbero potuto contribuire al perfezionamento di questo settore delle nostre istituzioni e che certamente avrebbero consentito all'autore di chiarire meglio taluni punti più controversi
Ma anche sulla base di quello che lei ci ha lasciato
Dobbiamo riaffermare che la sua opera recato contributi essenziali all'impostazione generale che la Costituzione che la giustizia costituzionale italiana ricevette nel periodo della sua preparazione e nei primi momenti della sua attuazione pratica
Un'impostazione dalla quale essa non si è più discostata
Fra i relatori odierni credo di essere l'unico che non ha conosciuto dire personalmente Piero Calamandrei
E pertanto credo di dover confermare pienamente quanto diceva Enzo Cheli poco fa circa l'influenza che io in genere tutti i giuristi la mia generazione hanno riportato dall'opera di Piero Calamandrei
E sono sicuro che si possa anche dire che molte altre generazioni di giuristi riporteranno uguale e forse maggiore influenza
Grazie ad Alessandro Pizzo lusso per questa relazione ricca di spunti molto acuti relazione che mi sembra completi perfettamente sì sì sì saltati perfettamente con la relazione
Precedente le idee le proposte di Piero Calamandrei sul terreno vera giustizia costituzionale sono il completamento il punto d'arrivo di una riflessione che nasce sul processo civile che si sposta nel rapporto processo democrazia e determina l'evoluzione del principio di legalità in principio come ha detto bene
Molti anni fa Mauro Cappelletti nel principio di legittime principio molto più intenso molto più carico di valori di legittimità
Di legittimità costituzionale sul piano pratico e politico mi sembra che su questo terreno il merito fondamentale di Calamandrei sia stato questo del quello di aver contribuito a definire un modello nuovo di giustizia costituzionale
Un modello che si collocava in una posizione intermedia tra il modello austriaco il modello e modella nordamericano che poi in pratica il modello che di cui oggi disponiamo
Nel nostro paese il programma dei lavori prevede adesso ma breve interruzione per un caffè
Vediamo i lavori
E adesso la parola Mauro Cappelletti per una relazione dal titolo Piero Calamandrei il ruolo dei giudici e il principio della certezza del diritto prego
Presidente signor presidente della Corte costituzionale
Li ho visti i colleghi signore e signori
Era inevitabile che una personalità così ricca e complessa come Piero Calamandrei dovesse causare equivoci nei suoi interpreti ad uno di questi equivoci vorrei dedicare i pochi minuti assegnati alla mia comunicazione
Calamandrei e spesso definito come il paladino della certezza del diritto e quindi di una concezione puramente conoscitiva è giusto così civilistica della funzione del giudice e in generale dell'Inter
Dico subito che non mancano autori quali hanno visto come tale caratterizzazione non sia corretta
Tra questi emergono i bellissimi contributi di Norberto Bobbio sul pensiero politico di Calamandrei
E di Nicolò Trotter sul rapporto processi giudizio al pensiero che ero con la madre
Entrambi nel volume Piero Calamandrei ventidue saggi su un grande maestro
Che Paolo Barile accurato per la prestigiosa collana
Diretta da Paolo Grossi
Proprio quello della certezza del diritto tema sul quale la vicenda intellettuale di Calamandrei ha confermato quella che egli stesso chiamo la relatività delle concezioni e degli approcci relatività nel senso che essi sono necessariamente legati all'evolversi della società
E delle esigenze dei problemi sociali alla cui soluzione il diritto deve servire così in quello che è stato il primo dei suoi scritti giuridici di largo impegno teorico uno scritto di chiara influenza lesioni Anna
Carlo Lessona va ricordato fu il primo maestro di Calamandrei la genesi logica della sentenza civile
Pubblicato nel mille novecentoquattordici all'età di venticinque anni
La concezione quella tipica della logica formale in esso la sentenza definita un giudizio logico basato su un'operazione si logistica
Con l'applicazione del diritto al fatto Ursus edizione del fatto alla Nord
La scelta stessa del tema della Cassazione civile come opera fondamentale di ricerca
Pubblicata nel mille novecentoventi conferma in qualche modo tale impostazione perché è noto che nelle sue origini storiche agli inizi della Rivoluzione francese
La Cassazione allora chiamata Tribunal de cassazione doveva essere precisamente lo strumento inteso ad assicurare che i giudici fossero soltanto la busta della tua
E che non si avventura se l'ho mai più in un'attività creativa come quella che aveva caratterizzato il Palermo
Dell'ancien régime
Può vedersi in proposito l'articolo dieci della celebre legge sedici ventiquattro agosto mille settecentonovanta sulla organizzazione di si è che faceva solenne proibizione i giudici di interferire in qualsiasi modo con l'attività creatrice del diritto
Detto di vino neppure a un ponte da dirette mo'fu indirette mo'o Crippa all'ex situ al legislativo Nikon cresce così rispondere all'esecuzione di prua legislativa tende forse circa
Anche ogni interferenza con l'attività amministrativa era proibita questo l'articolo tredici
Tali divieti si estendevano addirittura l'interpretazione stessa della legge
Di fronte alla norma ambigua i tribunali dovevano sapere se occorre significative tutti le fu Akiko Carones Sir suadente al prete in Rua suo ad hoc per chiunque
Era questo il cosiddetto omettere capita attivi destinato peraltro è comprensibilmente ad una vita segreta
E noto come questa concezione del rogo del ruolo dei giudici fosse la conseguenza storica degli abusi e dell'impopolarità dei giudici dall'ansia recinto
Non dunque una verità dogmatica ma ancora una volta una verità relativa quella stessa relatività e storicità che emergono in altri scritti di Calamandrei
Come quello del mille novecentoventisette su linee fondamentali del processo civile inquisitorio
E quello del mille centoquaranta sulla rete relatività del concetto di azione
Oltre che naturalmente quello nel trentanove se il giudice lo storico
Certamente Calamandrei sotto il regime fascista
Fu propugnatore del principio della certezza del diritto e fu affascinato da quel libro di Flavio lotte sdegnate la certezza del diritto che pubblicato nel mille novecentoquarantadue fu subito recensito da Calamandrei sulla rivista di ritocco commerciale dello stesso anno
Con una recensione articolo intitolata la certezza del diritto e le responsabilità della dottrina
Già da questo titolo si vede però come un elemento di creatività sia riconosciuto perché evidentemente non può esserci responsabili se responsabilità là dove non ci sia un elemento per quanto minimo di disco sì una vita ossia di libertà
Del resto già nel mille novecentotrentasette Calamandrei si era fatto promotore di un'opera di Guido Calogero intitolata la logica del giudice il suo controllo in Cassazione
Nella quale la tesi centrale era proprio la condanna della logica formale
Nelle parole dello stesso Calogero egli con questo libro si era proposto di muovere in guerra contro lo l'ormai classica configurazione processuali Istica del giudicare come deduzione formalmente logica
Va notato quello stesso Calogero era evidentemente caduto nell'equivoco disco discusse in questa comunicazione
Se è vero che nella lettera dedicatoria premessa libero Calogero avvertiva l'amico direttore della collana che questo libro discute alcune delle tue idee le linee maestre della tua dottrina circa la natura del compito che la Cassazione
Ma il Calogero deve essere sfuggito che già nel mille novecentoventuno
Calamandrei aveva scritto uno studio sul significato costituzionale delle giurisdizioni di equità nel quale il ruolo del giudice era visto in una luce ben diversa da quella del formalismo tradizionali
E la funzione creativa equitativa dei giudici era rivalutata come essenziale specialmente in epoche di rapida evoluzione sociale
Quanto emerge più urgente la necessità di avere un diritto mutevoli adattabile rispondente senza eccessivo ritardo a tutti i bisogni delle ore
La creazione delle giurisdizioni riempita era vista come l'intento dello stato e cito da Calamandrei di meglio adempiere al suo compito di realizzare la giustizia
Proprio per dare ai cittadini una giustizia più pronta e più aderente alle imperiosa esigenze dei tempi nuovi
E del diritto stesso erano viste in aggiunta alle fonti formali leggi e codici la fonte materiale la quale e qui di nuovo cito da Calamandrei esiste prima della legge e al di sopra del legislatore
In quello scritto che come ripeto è del mille novecentoventuno Calamandrei parlava interessi degli inconvenienti del sistema che pone nella legge l'unica fonte del diritto
La fossa iniziazione del diritto
Da brillando come genuina espressione di una realtà in perpetuo divenire una formula statica capace tutt'al più di fissare un momento storico
Onde Calamandrei approvava le analisi di François Cheney sulla libera Rachel Seleccion tifi
E in generale tutta quella vasta corrente evidente che nella dottrina e nella pratica mira a contenere l'importanza della legge i limiti ragionevoli
Diari avvicinare sempre più il giudice alle fonti prima del diritto
D'altra parte un altro punto importante che era forse sfuggito al Calogero o probabilmente non gli era affatto sfuggito ma in quegli anni non si poteva proclamato ad alta voce
Era che in un'epoca nella quale il rischio più reale
Era quello di una magistratura subordinata all'arbitrario volere e all'ideologia del regime dominante una concezione del ruolo dei giudici come rigorosa applicazione della legge
Poteva operare come difesa contro pericolose interferenze
è vero che la stessa funzione legislativa era Moro monopolizzata dal potere dominante
Ma forse anche più pericolosi potevano apparire dei capillari interferenze nella specifica attività dei tribunali
Una caustica illustrazione di questi pericoli si trovano alloggio dei giudici
Dove si legge di quegli avvocati che sotto il fascismo venivano assoldati non per i loro meriti forensi
Ma e cito di nuovo solo per le loro ben perbene forense di anche Marcio diciamo Polito
Quel compito consisteva nell'intervenire nell'aula e prima di assi del signor Franco al banco della difesa rivolgere ai giudici un lungo saluto romano fissando li bene ad uno ad uno con sguardo fiero
Finché uno di questi avvocati dimostra di non saper neppure distinguere processo civile è un processo Pia penale chiamante imputato competenti
E proprio da Calamandrei che si viene la più autorevole interpretazione del significato politico che il principio di legalità aveva assunto sotto il regime fascista
E del suo mutato significati invece nel vigore della Costituzione repubblicana
In uno scritto del mille novecentocinquantacinque la funzione della giurisprudenza Tempo Presente si legge che io ho il sospetto che ne in moto metodi di lavoro di noi giuristi pratici
Giudici e avvocati la logica formale abbia preso il sopravvento
Questa è forse un'eredità secolare che ci deriva dalla tradizione scolastica
Non mai spenta nei metodi del nostro insegnamento universitario
Nella quale la giurisprudenza non era che un capitolo della logica
Intesa come scienza del linguaggio certo è che ancora oggi a distanza di tanti secoli e continua a citare da Calamandrei il modo con cui il giudice italiano si pone dinanzi a un caso da risolvere essenzialmente diverso quasi di si direbbe capovolta da quello che seguono giudici inglesi e americani
Vi confesso continua Calamandrei che quanto più passano gli anni e più si allunga la mia esperienza forense tanto più si accresce la mia diffidenza che a volte si avvicina il terrore per la logica giuridica sì lo so essa si dice lo strumento indispensabile per garantire la certezza del diritto
La controversia fra i fautori della giurisprudenza concettuale i fautori di una giurisprudenza creativa e antica
E la polemica tra fra i due valori fondamentali dell'esperienza giuridica la certezza identità il sistema della linearità e il sistema della giustizia del caso singolo
Ora io penso che anche nel nostro metodo giurisprudenziale
Senza incorrere in pericoli della giustizia del caso per caso che in momenti rendita passi politici può voler dire giustizia di fazione
Le esigenze tradizionali della regione madre della giustizia si possano soddisfare senza sacrificare l'affetto per la figlia prediletta che l'equità Calamandrei continua osservando come un margine di libertà sia inevitabile in ogni interpretazione
E lamentava il fatto che troppo spesso il giudice speciale
Che la Cassazione pur avendo la possibilità di scegliere una soluzione che aderenti all'equità lasciata lì dagli interstizi di libertà che ogni legge consente si rifiuta di fare tale scelta e concludeva vi sono tempi di Stasi in cui il giudice può limitarsi ad essere il fedele secondo del legislatore
Ma vi sono tempi di rapida trasformazione in cui il giudice deve avere il coraggio di esserne il precursore l'antesignano ricitato
Storicità dunque non assolutezza dogmatica del valore della certezza del diritto
E credo che Calamandrei avrebbe approvato quanto leggo in alcune pagine postume di un suo illustre amico
L'uruguaiano Eduardo cultura
Chiude per essi Luciana può rendere cioè per di Henkel cuento rassegna in quei entrasse in conflitto arbëreshë con la cui scrissi al Duce con la West-Eastern
è una storicità altrove affermata anche nel particolare significato per la certezza del diritto aveva assunto negli anni in cui dopo disegnate scriveva il suo libro coraggioso
Il cui valore anche politico fu ben visto e sottolineato Calamante
Capisco che in un regime autoritario com'era il fascismo i giudici soverchi atti dalla schiacciante onnipotenza del legislatore unico
Si limitassero ad applicare le leggi così come il detta senza nulla aggiungere senza nulla togliere
Per lasciarla lì solo tutta la responsabilità
Specialmente quando si trattava di leggi infami come quelle di persecuzione razziale
Ma in un regime di libertà nell'interno di una costituzione in cui il potere giudiziario potere autonomo posto sullo stesso piano del legislativo questo atteggiamento agnostico della giurisprudenza non corrisponde più ai doveri costituzionali dell'ordine giudiziario
Ho voluto far parlare soprattutto Calamandrei poiché non si potrebbe essere più chiari ed efficaci
La lezione Calamandrei Diana e di tutta attualità si tratta non soltanto di una lezione sublime inevitabile creatività e quindi responsabilità sociale della funzione del giudice dell'interprete
Ma si tratta anche di una lezione di metodo il metodo delle antidogmatismo
In cui ogni concetto idea un modo di operare trova le sue radici nella storia e nella società
Onde si atto a quel rapporto fra giustizia e società civile
Che come Vittorio e venti
Non si stanca di sottolineare troppe volte sembra perduto ma le opere di molti giuristi italiani
E in molti scritti sulla funzione giudiziaria
Laddove relatività significa appunto responsabilità
Significa l'imperativo di non sottrarsi al grave peso di quella che poco richiamo decoroso ovvi gli umani la croce di esseri umani
Il peso della libertà
Delle scelte
Che non sono mai determinati in maniera completa dalle norme giuridiche la norma giuridica mi piace qui ricordare comuni segni insigne giurista americano
Ha già messo a sei beni induce questo approccio con la mandria
Quando recensendo la traduzione inglese il processo e democrazia scrisse che nella concezione di Calamandrei
Il giudice e qui permettetemi di leggere il testo in inglese perché veramente
Di grande potenza
Il giudice is not mechanism is not e calci detti Masci
Disse Living me
Anders Function of Particle Rising Klein De Leo
L'ICI inviterò cambia le carte per sillogismo issano Reality and operations senza senza ah compisse misto era buona mista
Del silenzio il simbolo ponte spirito o di spirito
Vende Interaction ambigua del di ovviato stradario & concreta Mitford complice non de intuisce nel sentimento calendario linea Nantucket in Consiglio
Questo è stato scritto da Robert Wilders mila
Ricordo per concludere che proprio in di questo volume di Calamandrei processo e democrazia
Norberto Bobbio scrisse che esso rappresenta l'espressione più viva e più compiuta del ripensamento che Calamandrei fece nell'ultima fase del suo pensiero di tutti i dogmi tramandati
Nella scienza giuridica Continent continentale
E questa è la più autorevole testimonianza italiana insieme a quello americano nel villaggio
Della tesi che in queste breve comunicazione inteso presentare la tesi Calamandrei precursore di una impostazione realistica e anti dogmatica sulla problematica del ruolo dei giudici e sulla relatività del principio di legalità
I Verdi ribadisco l'aspetto realistico delle importazioni ed anche qui voglio sottolineare che non si tratta di qualcosa di nuovo nel pensiero con la mandria
Basti vedere
Uno scritto del mille novecentoquarantuno
Intitolato li studia diritto processuale in Italia nell'ultimo trentennio
Nel quale mettendo Carnelutti redenti a confronto Calamandrei testimone elogio del maestro bolognese criticato da Carnelutti per il carattere più sfumato dei suoi concetti ma proprio questo carattere erano date invece da Calamandrei
In quanto esprimeva la capacità di mantenersi più concreta più coerente alla realtà perché e cito dalla manderei si tratta di vedere se la realtà degli istituti giudiziari si colga meglio inquadrando la entro e simmetria aprioristica di concetti ha contorni taglienti
O se viceversa essendo essa variabile in sé ed asimmetrica non rappresenti più fedelmente chi si astiene dal calcare di contorno dal calcare i contorni per lasciare alle immagine
Quel certo che di sfumato e di provvisorio che proprio per la vita
Di ripensamento ha parlato anche Paolo Grossi pur dopo aver accentuato eccessivamente a mio avviso quello che lui chiama l'assillo della legalità in Calamandrei
Così Paolo Grossi nello splendido studio sullo stile fiorentino
Gli studi giuridici nella Firenze italiana mila cento mille ottocentocinquantanove mille novecentocinquanta fatto sta che sei come certo ripensamento c'è stato esso non era senza profonde radici perché in di tutta l'opera di Calamandrei
E non soltanto di quella degli ultimi anni può dirsi quello che emerge con la massima chiarezza nelle lezioni sul processo e democrazia
Dove il diritto processuale previsto come costume giudiziario prima ancora che come norma
Ed il processo come dramma umano piuttosto che come puro rapporto giuridico
Mentre della stessa parola sentenza è sottolineata l'affinità con la parola sentimenti
Del resto l'aspetto psicologico del processore ci ha messo inducevano scritte il processo come gioco
Significativamente dedicato a distinti per capire
On dei concetti sui quali si costruisce la scuola di pensiero di educazione processuali Calamandrei
Come risulta appunto dall'intitolazioni principali di quel libro processo democrazia
Sono quelli di giustizia politica di sentenze e sentimento
Indipendenza e senso di responsabilità
Di processo e libertà insomma di processo di democrazia
Perché lo studio del diritto processuale sterile astrazione se non anche studio dell'uomo vivo
E bisogna fare di tutto affinché processo serva alla giustizia
Sono queste le parole con cui si chiude l'ha scritto il processo come gioco
Vorrei concludere questa comunicazione con quella che in altri tempi sarebbe forse detta
Una poesia
E tale essa infatti almeno per me
Perché ho scelto questo tema Calamandrei e la certezza anziché inevitabilmente incompleta certezza del diritto
Parlando del maestro che per la sua generosità
Cambia il corso della mia vita
Il maestro al quale tutto devo di quanto bene o male sono riuscita a fare come giurista e come docente
Perché scegliere un tema nel quale c'è stato un così profondo ma secondo me perfettamente coerente volizione
Dal primo scritto teorico del milione centoquindici all'ultimo del cinquantacinque
Esagerando ulteriormente l'equivoco discusse in questa comunicazione si potrebbe quasi dire che l'evoluzione è stata dalle leggi della logica a quelle di antico
A me pare che una giustificazione per questa mia scelta ci sia ed è che di questi tempi in cui riemergono dottrine le quali vorrebbero riportare il diritto e quindi la nostra responsabilità i giuristi
A quella purezza normativa e sistematica che troppo a lungo lo ha separato dalla società civile fino ad a fermarne la totale autonomia addirittura l'auto politicità
Ebbene mi pare che proprio qui risalti l'attualità
E l'importanza delle eredità lasciate sì da Calamandrei
Parlando recentemente di Ferruccio Parri Bobbio ha detto che per lui la politica si identificava con la mora
Anche parlando di Calamandrei credo debba dirsi che perduto il diritto deve desideri identificarsi o perlomeno dovrebbe cercare di rettifica seconda giustizia anche questo accostamento del diritto ai valori etici e politici non è frutto di un ripensamento tardivo
Basti vedere come Calamandrei descrivesse se stesso del già menzionato scritto del mille novecentoquarantuno su gli studi e il diritto processuale in Italia nell'ultimo trentennio
Autore di vari stili saggi monografici nonché di altri saggi in cui è specialmente trattato l'aspetto sociale e morale di certi problemi giudiziari
Si spiega così anche quell'esaltazione del compito ma anche delle responsabilità del giudice che si trova già nel titolo di un'opera la cui prima edizione risale agli anni Trenta
Opera nota universalmente esercitata come ho potuto constatare anche in alcune decisioni della Suprema Corte americana veloce dei giudici di cui Paolo Barile ha accusato una nuova edizione recente è un elogio come sappiamo non certo incondizionata logge piuttosto della funzione che degli uomini
E si spiega anche perché in un'immagine cara Calamandrei
L'immagine deve divenute Logos oltre che di quel volume anche di una rivista latinoamericana sulla bilancia della giustizia intesa della rosa dovesse prevalere su quelle piccole città
Grazie a Mauro Cappelletti per questa relazione sulla certezza del diritto un tema molto caro
Alla riflessione Calamandrei Diana mi sembra che questa relazione contribuisca gettare una luce nuova sulla visione classica dello Stato di diritto e del principio di separazione tra politica e giurisdizione su cui Calamandrei era molto ben attestato una visione che lo sappiamo rappresentava per lui l'ultima barriera contro i rischi di inquinamento di regimi autoritari ma che si distingue va bene dal formalismo giuridico e mi sembra che Mauro Cappelletti la messo in luce molto bene si distingue bene dal formalismo giuridico anche perché risultava solidamente agganciato alla pratica giudiziaria cioè alla considerazione del conflitto concreto degli interessi davanti al giudice
L'ultima relazione in programma spetta a Mario Galizia la relazione Calamandrei lo storico il giudice prego Mario Galizia di prendere la parola
Sapendo che prima di me avrebbero parlato
Colleghi portati a illuminare cimento del pensiero di Calamandrei io invece ho fatto una un'altra tipo di ricerca una ricerca del quadro questa nella dottrina dell'epoca dietro il dibattito di Calamandrei
Quindi un'opera pochi storico un po'più noiosa d'altra parte certi tasselli a mio avviso dovevano essere evidenziati perché illuminano meglio
Come Calamandrei affronti questo problema sia nel saggio il giudice e lo storico che
Saggio che io esamino sia nel corso della sua opera
Il problema del rapporto tra diritto e storia tra interpretazione giuridica storia accompagnato fino dall'inizio lo studio degli studi giusto Bcc fine di Italia uno
Dinanzi all'esigenza fatta valere da Vittorio nell'Orlando attento peraltro per suo conto anche alla prospettiva che la storia di un rinnovamento metodologico negli studi di diritto pubblico
Rivolto soprattutto ad un'opera di approfondimento sistematico concettuale Domenico Giani che egli oppone polemicamente come superiori le ragioni dell'aderenza del diritto la storia
Della preminente storicità in particolare del diritto costituzionale per cui solo dando una fondamentale larga parte all'elemento storico e politico evidenziando specialmente l'inquadratura storica
Sarebbe stato possibile riuscire a strappare il segreto della vita che anima il diritto che sorregge i fondamenti dell'esperienza giuridica
In questa linea si orienterà anche Gaetano Mosca con riguardo specifico allo studio del diritto costituzionale
Il fascino della lezione di Giuseppe che io venda sul giovane Piero Calamandrei fu dovuto anche al risalto che che ora indaga dato nel campo degli studi di diritto processuale alla storicità degli istituti esaminati
Per usare le parole di Calamandrei a quel suo amore della ricerca storica quel suo senso profondo della continuità storico al suo modo peculiare di riconoscere le derivazioni storica
Arturo Carlo Jemolo affrontando agli inizi degli anni Trenta quel problema su cui interviene in maniera puntuale anche Calamandrei del carattere dei concetti giuridici aveva ricordato
Come ricco di intuizioni premonitrice non infondati
Il volume del mille novecentoquindici del cari stia in cui imponendo con quella che gli Moloch che hanno la giovane pubblicistica italiana il che rischia insisteva sul fatto che il diritto nato nella storia per la storia
E solo concepibile attraverso una linea di relatività contingenze
Cioè solo se è giusto pubblicista
L'interprete giuridico il giudice si fosse fatto storico
Ma come dire Moravia chiarito in un altro studio di quel tempo il nostro tempo il diritto del mille novecentotrentadue
Le cui pagine si richiamerà in modo diretto definendo le bellissime preso avvio
Proprio Piero Calamandrei nel chiudere il suo saggio del mille novecentoquaranta sulla relatività del concetto di azione un civile rapporto tra interpretazione giuridica e storia tra mondo della storia il mondo dei diritto
Che aveva sollecitato tanti giuristi era venuto acquistando una dimensione nuova con la prima guerra mondiale
Ormai dice Jemolo il coinvolgimento della storia cura giuridicità era divenuto prorompente massiccio e quindi si imponeva ai giuristi e giudici un'angolazione storica ben più pressante
Se l'Ottocento è stato il secolo dell'élite borghesi restando assenti le grandi masse assenti dalla vita culturale assenti dalla vita politica ora la vita sociale divenuta osserva Jemolo politica rimasti
E in simile periodo storico di masse vi sono situazioni mente in condizioni non favorevoli al mantenimento dello stato di diritto e alla centralità del momento giuridico
Il nuovo della fedeltà la norma si chiede ora al giurista e al giudice la fedeltà la realtà dalla storia la fedeltà all'idea politica e sociale animatrice dalla struttura dello Stato e che il potere sovrano incarna il programma
Si viene a determinare così secondo le notazioni Jemolo il frantumarsi dalla funzione legislativa in tanti organi quanti sono gli interpreti tra legge ciascuno dei quali si segue il suo apprezzamento di ciò che sia conveniente per la collettività
Diversamente Perilli e Moro sei indispensabile che anche il giurista tenga conto e ampiamente dell'intervenuti grandi trasformazioni storiche di queste grandi tendenze storiche
Costituiscono lo spirito del tempo
E ha dato i suoi strumenti continuamente a questa nuova storicità del diritto abituando sì a controllare il permanenza l'adeguatezza dei concetti usati non solo su un piano sistematico ma anche deambulazione dello storico occorre tuttavia secondo chiede molto
Ribadire nel contempo con fermezza quello che a suo avviso resta il valore sociale del diritto positivo netto definito dalle norme veri e voli ferrei cui commisurare le azioni umane
Giacché invero nella vita quotidiana come espresso dalla storia era fitta serie di maggiore che formano il tessuto dalla storia la giustizia non ho ancora trovato l'ancella più filtra più operosa più devota che non sia tale carica
E anche il diritto pubblico di massa non potrà fare a meno secondo Jemolo quale suo permanente cardine anche nella dimensione storica del principio di legalità
Io non lo riporto correrà poi nel mille novecentoquarantacinque questa lunga vicenda dalla polemica intorno ai rapporti fra politica e storia diritto e in correlazione sui vari temi di diritto e sul significato del principio di legalità
Sulla natura dell'interpretazione giuridica che ha assunto a suo avviso come si è detto una differente conformazione con l'avvento dello stato di massa
Gli Emo lo ricorda i principali interventi chiesti vivano una simile sviluppo di che segnavano un simile sviluppo di pensiero
Ci Serini sporte Checchini Croce del vecchio falco porrà Orlando più gli atti pugliese ed è naturalmente uno specifico spazio ai saggi di Calamandrei del pericoloso specie a quello fu il giudice lo storico del mille novecentotrentanove
E collega questo studio l'osservazione svolte in argomento da Calogero
Tali è ricordata polemica ha un elevato carattere scientifico
Fa riferimento agli aspetti messa presenti di teoria generale alla nuova caratterizzazione assunta dallo Stato moderno del dopoguerra io voglio Orlando si richiamano in particolare all'esperienza sovietica
Ma è palese che per tutti questi autori il referente più immediato che lo Stato italiano
E l'esperienza giuridica dell'Italia fascista
Vi è quindi penso che su questa polemica inevitabilmente venne ad a vere anche se non sempre richiamato il messaggio di De Francisci
Giurista e storico incinte ma anche autorevole esponente della cultura fascista il ministro della Giustizia dal trentadue dopo la morte di Alfredo Rocco
Nel mille novecentoventitré De Francisci nell'esaltare l'esigenza del ricorso alla prospettiva storica da parte dei giuristi e dei giudici abbia denunciato le insidie che si nascondono nella dopo Matilde a giuridico
Ed invitato i giuristi a sacrificare i loro schemi logici aprendolo rituale voci darà vita alla realtà quale direttamente emergeva dalla storia
Nel trentuno tornando sul tema ribadirà il carattere limitato grado dogmatica giuridica aggiungendo questo sperimentiamo ogni giorno
Quando vediamo i giuristi dogmatici completamente disorientati Infront Arati da trasformazione dello Stato fascista di un suo diritto
L'anno successivo De Franchi si inaugura alla presenza di Mussolini il primo Congresso Giuridico Italiano che fa leva sulle relazioni di Sergio Fanucci o sulle leggi costituzionali del regime
Relazione in cui Pannunzio afferma che ormai l'essenziale non solo gli istituti così come regolati dalle norme ma studiati invece secondo il momento nel clima storico
Penetrante lungo processo di spirito di storia che ispira l'ordinamento delle fonti e polentone di conseguenza al centro del sistema delle fonti del diritto la rivoluzione
Intesa sia in senso procedurale
Quale instaurazione innovatrice sia in senso sostanziale come il Complesso del nuovo principi politici giuridici rivoluzionari
La serietà del giurista la storia le sue vittorie Doria quindi divenire fedeltà trionfo storico della rivoluzione fascista
In questa linea pure De Francisci
Ha modo di puntualizzare che la interpretazione e applicazione del diritto si compie sulla base di giudizi di valore dipendenti da una determinata situazione storica nella specie quindi di fronte alla vecchia dopo matita dei giuristi
Intimamente permeata dai principi massimi dell'individualismo borghese e liberale si ergeva l'esigenza di dare
La preminenza al momento politico storicamente contro insegnato dalla grandezza della rivoluzione intervenuta in Italia di continuare limitata settorialità del mondo del diritto e bella normatività considerata in se stessi
Il frontale il sangue spessore della legge
Da politico consentendo di attingere nato dagli alla storia su cui spettavano ormai principi del fascismo dava per De Francisci nuovo apertura le interpretazioni dei giuristi al lavoro dei giudici
I trasformata in storiografica la politica stessa del fascismo nel suo immediato incessante proprio queste posizioni De Francisci danno luogo ad un'accesa aspra polemica
Di Emilio di De Francisci con Emilio Betti e ad alcuni spunti di Betti farà richiamo Calamandrei nel corso del suo saggio del trentanovesimo giudice lo storico
Nella prolusione milanese del mille novecentoventisette
Che è quasi un manifesto Betti che era stato collega di Calamandrei nella facoltà di giurisprudenza di Firenze infatti la sua prolusione comincia con una dichiarazione di affetto alla cara a Firenze ai buoni colleghi fiorentini
Intende raccordare il suo discorso a grande esperimento di organizzazione della vita nazionale
Che si distacca dal liberalismo borghese e si distacca contestualmente dal socialismo nel nome della solidarietà degli interessi di classe e della loro comune subordinazione
Alle esigenze superiori dalla produzione a quello che Betty definisce io rivoluzionario ordine luogo
Nonostante questa sua ferma posizione politica di fede fascista una fede che accompagnerà Betti anche dopo la caduta del fascismo lungo l'intero corso della sua vita le premesse di Betti nascono da meno occasionali contingenza è un tormento di pensiero di particolare forse che avrà il riconoscimento dello sui soprusi nel quadro delle idee di Croce su si muove vero in questo periodo il ragionare del medesimo detti
Se la storia crociana mente sempre storia contemporanea
Se il fatto del quale si tesse la storia occorre secondo sempre la Regione riconosce che vi entrino nell'anno dello storico deriva avrebbe etiche ricorso alla storia da parte del giurista non può certo significare l'abbandono del dogmatica giuridica
Anche in una prospettiva storica dei fenomeni giuridici
Elvira dopo Matica che dà veramente gli occhi per vedere una ricostruzione storica del diritto che non fosse condotto alla luce della dogmatica sarebbe una storia scienza cioè meramente L'Unità senza alcun interesse attuale
Per molti degli studiosi che intervengono in questo dibattito l'attenzione attratta solo dal problema della storicità dell'oggetto studiato della storicità degli istituti giuridici considerati permetti diventa essenziale anche un'ulteriore profilo che emergerà in modo incisivo anche nello sviluppo del pensiero di Calamandrei la storicità del soggetto l'Inter teatrante
E di qui la più storicamente denso attualità del suo intendere in sede interpretativa
Come Betti scriverà poi quarantotto sviluppando le premesse già posto il laddove per lui in sede storiografica si tratta di far muovere il soggetto incontro oggetto tenendo però fermo questo che al suo posto nel suo primitivo storico Collocamento secondo Bettini chiede l'interpretazione storiografica l'oggetto si storico prodotto in un processo storico che però si è storicamente fermato
Diversamente nell'opera di interpretazione di un diritto vigente che continua storicamente vive si tratterà soprattutto di fare muovere l'oggetto l'incontro al soggetto
Rendendolo partecipe della viva attualità di questo e aderenti alla perenne dinamica della vita storica più diritto al buono positivo e ancora in movimento
Questa differenziazione che Betti disegna fra l'interpretazione dello storico e quella del giudice giurista e precisata Betti solo a partire dal quarantotto
Ma spunti in tale direzione Como sopra detto sono avvertibili pure negli scritti degli anni Trenta
Tra Londra e quindi affronta l'argomento che forma oggetto del suo scritto del mille novecentotrentanove in un quadro dottrinale particolarmente vivo anche dalla presenta stimolante ed alta della voce di Betty
Sollecitazione verso un simile tema deriva tuttavia nella mente di Calamandrei al di là del servo ore e dello spessore di un simile dibattito dagli svolgimento i medesimi dalla sua ricerca
Dalla sua stessa scelta giovanile di collegare nei suoi studi la ricerca giuridica è quella storia
Esattamente pugliesi ha definito Piero Calamandrei giurista storico grande giurista ma anche grande storico la sua opera monumentale negli anni Venti sulla Cassazione civile
Colpisce sia per la raffinatezza dell'interpretazione giuridica sia per la ricchezza e profondità dell'interpretazione storica che ne forma l'architrave portante
E il punto di vista storico forma la base pure per cui penetrante Studios Pucci significato costituzionale delle giurisdizioni di equità ma anche i vari studi le trame dei farà dopo in questo periodo che io sto ora considerando la prospettiva storica è sempre direttamente o indirettamente presente come bene ha illuminato
La ricerca di Pugliese raccogliendo nel mille novecentoquarantasette nel quinto volume degli studi sul processo civile sia il saggio del trentanove sul giudice lo storico sia altri studi di quegli anni
Calamandrei osservava nella premessa come in quegli anni la crisi si era ripercossa anche sulla dottrina e forse proprio in essa dice che meglio si colgono i sinti mi in un più generale Dio sì l'orientamento spirituale
Tradotto in linguaggio di teorie giuridiche
Il che ha potuto fare tecnica da alcuno
Che anche nella dottrina Agliana cominciasse ad affacciarsi la minaccia di un morboso il razionalismo dis predatori disposto a sacrificare l'esperienza storica alle seducenti fantasie di un geniale dogmatismo
La difesa della legalità della certezza del diritto al centro di questi suoi scritti erano perciò rivolti Calandrello precisa Sempre nella premessa direttamente ad opporsi a due tendenze a suo avviso ugualmente pericolose
Da un lato le sopraffazioni della politica come l'urne chiama dall'altro le sovrastrutture dirà dogma
Solo evitando questi scogli il diritto avrei potuto gli attingere la sua vera essenza quale fulcro profondo dell'esperienza storica
Questo aspetto problematico tormentoso nel pensiero di Calamandrei di tale periodo emerge in modo peculiare
Nel saggio del mille novecentotrentanove sul giudice lo storico
Che in tale contesto generale
Di varie sollecitamente sollecitazioni e direttamente provocato dalla pubblicazione del mille novecentotrentasette nella collana diretta da Calamandrei del volume di Guido Calogero la logica del giudice il suo controllo in Cassazione ricordato anche caratteri letti
Volume a lui dedicato da Calogero e preceduto da un'affettuosa presentazione di Calamandrei
Nominando Guido Calogiuri non posso
Non ricorda per la connessione questi ricordi vengano ad avere con lo svolgimento del pensiero di Calamandrei in quel tempo anche in ordine al sax giudice lo storico
Quello che rappresentò per noi Guido Calogero in quei mesi che precedettero il suo arresto nel febbraio mille novecentoquarantadue
Calogero insegnava allora pizza Storia della filosofia
Ma era spesso presente a Firenze e molti incontri di quel tempo tra Luisa amici fiorentini
Contribuirono a sviluppare e approfondire il messaggio di Budua manifesti delibera Rizzo al suo socialismo del mille novecentoquaranta del quarantuno nella cui redazione il suo apporto era stato determinante
Manifesti che miravano ad esaltare la sostanziale unità e identità della ragione ideale
Che giustifica tanto il socialismo nera sull'esigenza di giustizia quanto liberalismo nella sua esigenza di libertà
E quindi l'uguaglianza e la stabilità dei diritti e delle leggi giacché amara la libertà sottolinea il manifesto del quarantuno e amare la legge la quale limitando la libertà concede uguale spaccio alla libertà altrui
Di qui l'esigenza valorizzata rispetto alla forma di governo di alzata per il futuro della separazione indipendenza reciproca dei poteri
Di qui insiste da parte di Calogero e delibera socialisti suo ruolo in un futuro assetto istituzionale della corte costituzionale
La cui presenza era ritenuta indispensabile anche ad evitare il rischio di quelli che il manifesto definiva i pericoli del parlamentarismo considerato gravemente nocivo per una equilibrata democrazia
Di viale del liberalsocialismo inseguiva insegnava il secondo manifesto non è che l'eterno ideale del Vangelo una forma di cristianesimo pratico di servizio di Dio calato nella realtà
Noi eravamo pochi ragazzi tre si dice vent'anni iniziamo lo nostro cammino clandestino dice ore portati allo scontro armato dopo il settembre quarantatré un piccolo gruppo anche se abbastanza deciso a volere dare un volto più umano Alitalia allora nella Firenze di quel tempo
E ci colpiva la gentilezza la cortesia il garbo profonde anche una sorta di gioioso slancio che emanava dalla così ricca e raffinata personalità di valore
Quel raccordo tra momento educativo momento etico giuridico che gli aveva propugnato in quel volume la scuola dell'uomo del trentanove a noi così caro era presente in tutte le sue argomentazioni
Tra i suoi insegnamenti Viera soprattutto un punto su cui noi ci soffermavamo di Conticchio il suo insegnamento restò spiritualmente tra noi anche per questo punto pure dopo il suo arresto l'esigenza fondamentale del dialogo
Di contro al fascismo con la sua struttura chiusa verticale
La libertà come confronto dialogo il fulcro della stessa esperienza giuridica vista né il suo movimento circolare biologico la norma che si confronta con il giudizio il giudizio che si confronta con la norma e viceversa in una processualità dialogica continua capire interpretare comunicare il rapporto tra diritto storia per Calogero non poteva essere perciò incivile angolazione assunta quello massiccio passivo invadente incombente derivante dallo storicismo
Mandava configurato seguendo le modulati armonie che ispirano nel profondo la natura e su un po'la cui volta soltanto è possibile secondo Calogero dare un senso all'agire degli uomini società nella libertà anche in conflitto non Pocket perennemente tendere verso il dialogo e Robertson la naturale
Profondità Telles solo elementi che ritroviamo anche sulla base degli scritti giuridici
Di quel periodo in qualche modo oppure nella segretari linea sono elementi che ritroviamo anche sulla base di scritti giuridici quel periodo anche nel pensiero di Calamandrei in qualche modo pure nella segreta linea della memoria individuale e nello stesso tempo collettiva che strutture romanzo di formazione di Calamandrei del quarantuno Limentani dalla casa di campagna
E il tema del dialogo del colloquio del rapporto inscindibile colloquiare tra natura storia esperienza è presente quasi un costante filigrana pure nelle altre opere letterarie di garantire il volume di Calogero sulla logica del giudice autocontrollo in Cassazione tornerò dopo su questo problema del dialogo esaminando via spetti in questa linea presenti nel pensiero di Calamandrei
Modena in guerra per usare la sua espressione contro la classica configurazione processo olistico del giudicare quale deduzione formalmente l'ogiva e tentava di dimostrare al di là delle critiche mosse con decisione al procedimento si logistico
Come nella realtà dell'esperienza giuridica i giudici non operassero alla stregua di sillogismi e non solo al momento della sentenza ma anche in ordine all'assunzione delle prove
L'attività del giudice considerata secondo la logica delle cose come la chiama alloggio
E non un'angolazione meramente astratta si presentava ai suoi occhi sostanzialmente identica con la sua larghezza di movimento quella sua coerente complessità a quella dello storico
Calogero individuata ero un ulteriore momento terminale
Nell'opera dei giudici che definiva punto ASP ultra storiografico in cui il giudice a suo parere veniva soverchiare i confini dell'operare storiografico pur procedendo ancora in qualche modo da storico
Storico non più dell'accaduto ma risalendo a ratio legis del presumibile e del colle niente
Il saggio provocò una nota di Carlo Antoni il quale pur facendo valere alcune riserve contro le premesse del Calogero
E anche in ordine al suo modo di intendere la storiografia guardava con interesse all'avvicinamento da lui disegnato tra laicità del giudice quello storico
Benedetto Croce intervenendo a sua volta sulla critica pur constatando alcuni profili
Ah che tuttavia nel complesso il Calogero
Nell'attaccare con furore quella logica che denominava tradizionale finiva può cadere in una sorta di volontarismo pragmatismo e di cinismo con accenti di riscoperto il razionalismo della dentistico
La storia scrive cose non basta a generare il giudizio del magistrato anche se è vero che questo si appoggia sopra una conoscenza che è di carattere storico come ogni concreta conoscenza
Ma il proprio della sentenza del giudice sta in quella cosiddetta sussunzione
Sussunzione che non è un atto teorico ma pratico un atto volitivo con Imperium che individualizzata ossia crea la legge e pronuncia un comando
La storiografia non può essere se non dell'accaduto
Quale mazzo di stazione dice produce prova il Calogero ad eseguire a parole la sua riduzione del giudizio del giudice a giudizio storico sia pure metaforico Santoro come storiografica ultras biografico
Dopo produce si inserisce nel dibattito Calamandrei
Il suo saggio un andamento molto mosso articolato con forti eleganza
Cominciavo a rilevare che un simile a raffronto fra il giudice e lo storico antichi precedenti nella storia anche in ordine agli studi di filologia della stessa archeologia architettura
Ma per suo conto come studioso di diritto processuale egli preferisce tenersi nel suo orto e fanno leva non sulla logica ma limitandosi a osservare come nella realtà pratica procedano gli operatori tori giudici e io avvocato
Giudici e storici sono sia finito perché si pongono a risolvere un problema ma solo giudice preme il fatto che egli opera dinanzi a un problema posto da altri
E con un itinerario probatorio in cui modulo e prestabilito per cui l'indagine del giudice a un dichiarato carattere di relatività che viene riconosciuto
Meno comunemente osserva luce Calamandrei al lavoro dello storico
Tuttavia rileva Calamandrei finché si resta nell'accertamento dei fatti
Tutte queste limitazioni nomi sembrano sufficienti affare perderà l'indagine del giudice il carattere di indagine storica fin qui giudice storici vanno di pari passo
E l'identificazione fra lo storico e il giudice potrei osserva Calamandrei anche configurarsi come pienamente valida sotto ogni aspetto ove si volesse aderire a una raffigurazione veramente meccanica automatica del lavoro del giudice
Ipotizzando un giudice che si liberi a riprodurre fedelmente nella sua sentenza la volontà della legge volontà che pertanto resisterebbe integralmente anche come regola concreta del caso volontà che il giudice dovrebbe solo scoprire e additare secondo la formulazione data dal venti
Che Calamandrei riporta aggiungendo però pessimi ragionamento si fonda su una mera inutile finzione
Ma la sentenza del giudice osserva Calamandrei
Si dimostra un atto pratico con cui magistrato anziché limitarsi a prendere atto di una realtà già accaduta mira inserirci nella realtà a farvi la sua parte attiva a questo punto il giudice cessa di essere storico e diventa un politico e qui certo la questione investe il profilo dei rapporti tra giustizia e politica e dell'indipendenza del momento giuridico da quello politico e la mente procedevamo André non poco non corre con i colori a quelle terribile esperienza che ha sotto gli occhi
Della Russia sovietica e della Germania nazista
Dovremmo concludere sino manda Calamandrei
Come mai
Dovunque
Un politico anche al di là questi paurosi esempi il giudice dovunque un politico oppure chiudere gli occhi dinanzi a quello che gli pare sui profili come l'altro eventuale sbocco di un simile a ragionare
E identificare politicamente il giudice
Come uno trova e vediamo agire così piuttosto con uno storico identificazione che cento potrebbe profilarsi come meno pericolosa più tranquillizzante ma che oltre Clivo quale livello logico andrebbe ad urtare contro una tendenza storica
Prorompente che supera le ipotesi di tipo eccezionale come si profilano in Germania Rusca
Ma resta il fatto che una simile tendenza anche se trovi il conforto della storia e carica di presenti incognite
Le quali lasciano disorientato il tratto del diritto che tende tradizionale equilibrio fra la bilancia dati non sia per essere rotto e inseguire tragicità di interrogativi il pratico del diritto
Dice Calamandrei si convince ancor di più che occorre stare un che per la bilancia Rossi riprende il discorso e sottolinea la molta importanza anche per gli studiosi di storia del saggio di Calamandrei
E dinanzi al tonno interrogante nel testo nella sua complessità evidentemente aperti a Bari è anche divergenti opposte letture e dà un'interpretazione invece puntuali
A suo avviso
Al di là delle perplessità
Emergenti dal testo Calamandrei è convinto giustamente che la cosiddetta applicazione di una norma al fatto non è del giudice un processo meramente conoscitivo ma un atto pratico col quale io non applica
Ma crea la legge nel caso singolo e perciò non può non compiere valutazioni etiche politiche è una linea cuoce confino analisi raccorda anche all'altro scritto del Calamandrei al parto sempre trentanove sulla relatività del concetto di azione equiparano André inquadrava l'attività di interpretazione del giudice
Come necessariamente legata alla situazione culturale storico ai mutevoli aspetti dell'alta politica
Lo specchio dal giurista
Ehi
L'aspetto dal giurista oggi osservava Croce il quadro di un lungo travaglio nasca crisi col progressivo affievolimento del diritto soggettivo
Ma la soluzione non sta corrompe eccetera
Nel nel tirarsi fuori da queste ineluttabile storicità del diritto
Rispose la star rileva conosce nello sviluppare quella che ritiene la linea interpretativa di Calamandrei nel saper utilizzare con alcune e dignità ferma l'innesto di simili tensioni etiche politiche
Nell'attività di giudice non degradare la valutazione del giudice al servizio della politica e della vittima nel restare invece il giudice attaccato alla luce della sua coscienza morale
Se la fedeltà alla storia alla storia impone al giudice anche quando non condivide dice Frosio gli ordinamenti della società storicamente in quel momento si è data
Di operare l'obbliga o operare nell'orbita condizionante di questi ordinamenti in quanto storicamente vigenti e sta per offrire mo'per Croce che gli deve essere pur sempre un nuovo un uomo serio dignitoso rivolto per quanto gli è consentito nella sua propria sfera a mantenere saldi valori etici lo svolgimento del progresso questa valutazione da parte di Croce del pensiero di Calamandrei mi sembra trovare specifiche conferma in un saggio di Calamandrei dello stesso periodo
Che ebbe notevoli echi e che ha ricordato poco fa Cappelli la certezza del diritto e la responsabilità della dottrina a confronto con il volume di Lopez violati e Calamandrei tornava a riaffermare ancora una volta il principio di legalità abolita la forma della legalità che significa rassicurante consapevolezza preventiva dei limiti individuali posti a tutti a ciascuno
La giustizia del caso singolo si riducesse l'inquietudine di incertezza
Timore di ambienti ostili e di privilegio vista perpetua perpetua schiavitù
Ne Calamandrei a questo punto si pone implicitamente
Si impone implicitamente ancora di riflettere sul rapporto fra giudici e lo storico come lo storico anche il giudice dice Calamandrei non puoi capovolgere il dato positivo che trova dinanzi a sé non può sovrapporsi acciocché storicamente diritto in quella specifica situazione storica incerto
Egli potrà sentirsi a disagio nell'architettura di quello specifico diritto di quello specifico ordinamento potrà deciderci di spostarsi sul piano del politico e di passare all'azione rivoluzionaria
Ma finché io non vuole fare il rivoluzionario ma vuole essere il dodici Nando palloni quale giudice il sabotaggio della normatività così come quello specifico contesto risulta dare i testi tra le norme Dal Ponte orrendo sino alla medesima linea deve richiamate in considerazione così Calamandrei osserva che se il giudice non decide di spogliarsi tra trova del giudice e di spostarsi sul piano della rivoluzione egli avrà tutta una serie di strumenti per verificare di talmente politicamente quel diritto risalendo le ragioni sociali domani
Di quel diritto positivo facendo valere il contenuto umano innesto presente utilizzando con serietà e responsabilità la complessa trama dei concetti giuridici che sono anch'essi ribadisce Calamandrei
Se il giurista il senso che la propria responsabilità strumenti per interpretare una data realtà storica
Progressivamente in queste penso tre pagine di Calamandrei il principio di certezza del vecchio positivi di diritto del vecchio positivismo configurato quali supina acquiescenza
Alla legge agli imperativi del potere e la certezza legata alla prospettiva di concetti giuridici intesi fittiziamente come verità immutabile eterne la certezza fondata su una prospettiva meccanica burattini scade il giudizio
Si trasforma nello stesso saggio del sulla certezza del diritto
Nella configurazione di una certezza
Ancorata invece al ineluttabile storicità dell'opera del giudice tra storia in India che io non può non muoverci che nell'orizzonte storico delle fonti di quel diritto ma sempre la stessa storia
In viva e quelle fonti sono espressioni necessari e l'intera esperienza storica di colpo
Con chiaro valore simbolico il saggio inizia infatti con un richiamo a sette anni
Al giudice
Con il club come lo chiama Calamandrei
Che vuole sottomettere attraverso le sue affidati intimidazione il giudizio al politico al giudice automatico che col suo né meccanismo chiuso oppure annullarsi di fronte alla legge
Finiscono tutti e due dice Calamandrei col distrugge
La legalità Calamandrei con la trama fitta dei suoi ragionamenti contrappone il giudice consapevole della giuridicità nel cuore stesso della storia
Attraverso la storia inquadrando quelle specifiche fonti del diritto quella storia ripresenta
Egli potrà riuscire con umiltà sperare a trama fitta della vera giuridicità
Ai giudici che invece si pongono sopra la storia sopra la carità come la storia anche diritto trova la sua verità solo attraverso quella che Calamandrei Java la vigilia attività dei giudici
Il saggio sulla certezza del diritto divano andrei ha dato luogo a numerosi equivoci a me sembra che riletto in collegamento come del resto fatto anche Cappelletti
Con gli altri studi di dalla manderà in questo periodo confrontava soprattutto cuore da lenti appassionate pagine di elogio dei giudici non consenta altre letture
Viene alla mente le parole con cui Hannah Arendt anche lei come Calamandrei impegnata a lottare contro la figura del giudice un politico armato di spada e a saltare all'ombra di Montesquieu il giudice che opera nel segno dalla bilancia
Teso armonizzare nella sua opera storia e natura vittorie sconfitte perché solo con il giudizio
Solo così il giudizio a una dimensione storica profonda assenzio mano dignità
Narenta insiste a questo punto dovremmo occuparci del concetto di storia scrive una parola che è di origine greca l'origine di questo verbo e ancora una volta in Omero quest'incontro il sostantivo History
Ora questo storico medico è il giudice il giudice che ha assistito nel tempo siede secondo volare
Quale indagatore curioso sopra in tempo
Sarà così forse è allora possibile aggiungerà riscattare la nostra dignità umana strappandola quella Pseudo divinità dell'epoca moderna chiamata Storia
Senza negare l'importanza della storia ma negando però il suo diretto a costituirsi suprema ultima istanza
Il vecchio padrone ci ha tramandato conclude
Dare una frase singolare comprende nel modo più pregnante il principio etico politico che è implicito in questa impresa di riscatto che tocca al giudice
La causa dei vincitori piacque ai livelli ma Catone guarda ai denti
Recentemente Carlo Ginzburg nel suo volume il giudice e lo storico considerazioni in margine al processo a Sofri esamina il problema del rapporto tra giudice storico
Sottolinea come per molti versi le strade del giudice e quello storico coincidono
Ma come
Inevitabilmente a suo avviso divergono e con un profondo gli scrive
Giacché mentre lo storico può fare leva sul contesto inteso come luogo di possibilità storico ammende determinati e così ricorrere a integrazione spie congetture il giudice non può ricorrere a simili per lunghi anni di congegni
Inoltre se il giudice secondo Gismondi grava una ben diversa responsabilità giacché il suo comportarsi può condurre a conseguenze reali inique e devastanti
Chi tenta di ridurre lo storico giudice scrive Gismondi semplifica impoverisce la conoscenza storiografica ma che tenta di ridurre il giudice ha storico inquina e venne di avvenimenti all'esercizio della giustizia
Carlo Gil vuol far riferimento specifico al saggio del trentanove di Calamandrei
E in modo specifico alla definizione di Calamandrei che inquadra il giudice come storiografo modesto effettivi della legge per denunciarmi quella che a suo parere sarebbe la dichiarata debolezza teorica
Del soluzione di compromesso come Lula definisci adottata da Calamandrei
Stop alla stregua di quanto detto mi sembra chiaro che una simile lettura della definizione di Calamandrei isolandolo dal complesso ragionamento seguito da Calamandrei non appare corretta
Ma poi pur nelle differenze
Che segnano l'opera dello storico e pure del giudice possiamo ritenere convincente una storiografia fondata su congetture
Quindi lamenta lo storico sono consentite congetture ma dei quali finale come congetture come ipotesi di lavoro provvisorio e lo scambiate per storiografica prove e soluzioni interpretative definitive
Così come parimenti un giudice che scambia gli indizi per prove e che è legge in una presunta fedeltà al testo un testo di legge occhi bendati e prima ancora di essere un cattivo giudice uno storico responsabile infedele
Intrecci tra il lavoro dello storico il lavoro dello giudice sono più complesse di come li segna Carlo Gismondi e solo nel tenere conto di tutte le complessità del problema
Così invece a mio avviso fatta la madre ottenere risposte più soddisfacenti
Ad esempio in Gismondi è avvertibile un certo guardano dall'alto da storie all'opera di giudici
Alle interpretazioni dei giudici come svolge anche c'è l'uliveto di minore nobiltà
Ed invero egli si rifà Marc Bloch
Alla sua porosi pur Histoire in cui il giudice incatenato al caso dalle proprie siccome lo storico gravato da quella che blocca il piano il comune dovere che hanno entrambi per onesta sottomissione alla vita
Ma poi per blocco
Il giudice diversamente dello storico può limitarsi a interrogare i fatti senza altra preoccupazione
All'infuori di quella di conoscere è vero questo giudice tra una volta assunta le prove diversamente nessuno storico l'obbligo di dare la sua sentenza e di questa differenza per blocco non si può non tenere conto
Ma è anche vero aveva il blocchetto UDC operando con quella misura che blocca chiama la misura dei giudici
Possono fare a meno a differenza di chi storie che sono oltre che storici anche doti di risalire alle tavole di valori alle Regioni sottostanti a quella scelta
Sì mai concludo
Adesso forse perché io avevo fatto un'analisi perché mi sembrava no ma penso forse utile dicono allora no era che non si voglia sul perché
Ritenevo di documentare un medico in banca non è in crisi io riferisco sentiamo portate avanti no posso anche
No cosa anche conclude la voce io dico la verità ritenevo doveroso dare i dati ma possono superare i dati benché ed altri
Ora no la cinque sei minuti no ma io li riassumo adesso un punto
Perché voi veniva prologo di pugliesi veniva a suggellare il primo riflesso saggia come lo dico a voce di questo saggio ci sono altre analisi dell'esaminavo alcune critiche fondo bisognava entrare nel merito tra gli altri per esempio pugliese
Sostiene che è un po'sconcertanti
Effettivamente io vivo
Non è bene la frase può sembrare può dispiacere
E anche lei perché come ha detto il Saggio nella sua eleganza vai in varie direzioni Calamandrei tenta tutte le strade edizione propone di tutte e poi sembra orientarsi in una linea che fa pensare ad Ali e poi invece sceglie la bilancia ed è quello che già si trova cacciatori riesce
Io dicevo a questo punto andiamo a vedere come ragiona e ci viene in aiuto Capograssi
Tano Grassi non saggio poco noto esamina anche lui il problema del giudice dello storico e dice che sono completamente diversi sono due mondi completamente separati lo storico non l'altro giudice dall'alto è inutile fare sovrapposizioni
Il ragionamento di lavorarci non mi convince ma salto tutti i ragionamenti però aggiunge a un certo punto una frase che a mio avviso
E infine
Parlando del saggio di Calamandrei che non condivide nei parla con favore del tono ironicamente sommesso
E questa ironia tecnicamente è un'altra ironia di quella di cui parlava stamani Luti è l'ironia platonica socratico
Quindi il modo di argomentare militante
Che cioè non vuole imporre una soluzione vuole proporre un problema vuole cioè scovarne tutte gli intrecci tutte le possibili solo Simoni non vuole se rifiuta la vecchia dogmatica perché chiuso oppressiva se rifiuta l'assolutizzazione della storia rifiuta necessariamente anche una scelta non motivata quello che vuole tenere fermo e che sia giudici che storico scoprono tutta la complessità del problema
Scoprono che sono sempre i giudici e storici debbono essere operare nel contempo con la mentalità dello storico e con la multa ribatte il giudice questo fatto mi porta a a esaminare a confrontare la lettura di Calamandrei con quella di un altro pensatore cioè con vada bene
E naturalmente qui non Elenco tutto perché non è il caso ma è il momento il pensiero di Gadamer occorre vicino a quello di tramandare
Ma Datamedia arriva a identificare il giudice lo storico ma non nel senso di una definizione come dentro gli altri questo il giudice questo lo storico
Ma nel senso di vedere come opaco deporre in questione del problema quindi evidenziare tutto il contenuto che c'è nel profondo dalla questione
Questo mi porta ad esaminare
Tornando sempre senza entrare nell'intreccio dei problemi e nella sottolineatura dei tanti passaggi simili nel discorso di Gadamer in quello di garantire
Al fatto che in altri punti scoprirà vicinanze fra il pensiero di D'Adamo è il pensiero di Calamandrei
Questo punto mette in risalto che negli ultimi tempi proprio in base all'interesse per la polemica Betti Gadamer e per l'interesse crescente per l'ermeneutica giuridica come si è venuto sviluppando si sono evidenziati momenti ermeneutici
Nel pensiero di Calogero del pensiero di nel pensiero di Capograssi sia gli è più evidente in Calogero forse lasciamo c'è qualche perplessità sebbene al momento del dialogo è palesemente ermeneutico
E dico infondo anche Calamandrei cuoce finiva il saggio del giudice e lo storico dicendo Calamandrei con questo saggio è uscito fuori del diritto non è il solo un giurista è un filosofo in un grande Figo
E io sostengo che praticamente se vogliamo fare un ritratto monetica italiana il posto di Calamandrei e di notevole livello riesaminiamo alcuni aspetti dei timori di Calamandrei mostrando come in fondo il suo discorso si insinua nel problema dell'essere il problema delle ore monetica
E mi domandavo ma questo può essere una mia già sarebbe utile rileggere alla luce delle Manerbio Calamandrei
Ma è una chiave fittizia mia rilettura sottolineavo che il fin dalla voce si nota l'interesse per la voce l'interesse per lo Renato Serra l'interesse per voi sono tutti momenti che evidenzia uno
Un modo di affrontare i problemi fuori della filosofia di quel tempo per risalire
Alle questioni fondamentali centrali dell'esperienza reale per esempio io ricordavo Carandente abbia più volte detto ormai ha confermato anche lady devozione che provo leggendo i libri di Bobbio
In quel momento la fenomenologia in Italia non era molto studiata tante subì una profondità è simile a quella lettura
Non ha non ha scritto almeno a me non risulta un saggio
Affrontino il problema però indubbiamente ne sentì l'influsso anche per razzisti la carica di Bobbio
Successivamente lo troviamo altre infatti l'interesse di Calamandrei per conoscere non è tanto vedo su Kruscev oggi non sappiamo che il grosso voce quello che meno ci convince ecco voce minore voce invidiano quello che sta più vicino ai nostri interessi
E anche riconosce mi ha pagato Sasso ne ha parlato verrà ne ha cenato vagamente Tessitore
Sorge il problema di vedere aspetti ermeneutici nel pensiero dell'ultimo plus quel look interessa più quaranta lire
In ogni modo oggetti impara va bene
Il problema verso la voce vuol dire soprattutto devozionale su noi troviamo nelle lettere un
Spetterà di Calamandrei in cui dichiara ma questo proseguo sin Matticchio così imponente è meglio ricorrere avverso e scrive agnizioni
Chiedendogli di fargli avere tutti alle opere di Bergson quindi noi vediamo che è una strada lunga ma che Kengo sulla base di quella targa il pensiero di Calamandrei arriviamo a chiarimenti maggiori per esempio never monete io contemporanea è fondamentale il problema dei principi del diritto e anche in Calamandrei e per di più in alcuni o Toni verbale etica contemporanea il problema dei principi generali del diritto diventa però Gemma della costituzione per il Pirata Emma
E a questo punto noi vediamo che soluzione con cui lavanderia affronta il problema della Costituzione sia vicino a quelle del troviamo in alcuni odori
Che oggi sono di attualità ed Calamandrei non poteva avvalerci di questo che intuizioni chiaramente è un pensiero quello di Calamandrei che non sviluppa questi temi anche Verdi Calamandrei per la devozione che aperti o vendita vuole modellare i suoi saggi sullo schema di Glenda ma lentamente e noi crediamo che entro i suoi saggi emergono nuovi elementi completamente diversi da quelli che la forma del testo potrebbe far pensare ed eponimo esaminare prima a questo punto è inutile intervenire
Che illegalmente
Comprendo che il noioso d'altra parte
Tutta ripartiti no no però vedo che anche noioso no voglio fare d'altro dell'altra parte del grande interesse d'altra parte è un tentativo di scolaretto esamina al concetto di costruzioni in calo André che non del rapporto e anche rapporto costituzione resistenza comunità nazionale che a mio avviso letti in una prospettiva più elastica poi non è detto e Calamandrei Mozia Matri pulire appartiene all'ermeneutica sono orientamenti e in cui effettivamente mostra una maggiore sensibilità per l'esperienza e in questa chiave esaminavo anche il problema di legalità comunque grazie scusate ve la do
Un grazie particolare a a Mario Galizia per questa analisi veramente di grandissimo respiro di grande suggestione
Mi sembra che questa relazione concluda molto degnamente le relazioni della giornata
Perché appunto ci ha offerto il quadro più ampio che potevamo aspettarci di quella che è la cornice culturale dentro cui maturò il pensiero di Piero Calamandrei pensare un'espressione di Giovanni Pugliese come giurista storico non tanto come storia pentito ma come giurista storico nel programma prevederebbe prevede una una discussione a chiusura se ci sono richieste di interventi cioè forse la possibilità di dedicare qualche minuto la discussione
Ci sono persone che vogliono intervenire
Beh allora se non ci sono gli interventi consentitemi due parole proprio a chiusura di questa tornata di lavori
Le relazioni che abbiamo ascoltato nel corso di questa giornata mi sembra tutte di altissima qualità scientifica e tutte vive e partecipate nel ricordo e nella testimonianza
Mi sembra che abbiano confermato
Alcuni punti che la riflessione che è stata condotta dalla morte oggi in particolar modo negli ultimi cinque-sei anni intorno alla figura di Piero Calamandrei avevano già fatto emergere con molta chiarezza mi limito accennare rapidissimamente a quattro punti primo
Primo punto riguarda la complessità e la ricchezza della personalità di Piero Calamandrei della personalità umana e della personalità scientifica
Nella sua figura abbiamo visto si fondono molte sensibilità di giurista di storico di politico di letterato
è impossibile dire quale di queste sensibilità risulti prevalente
Perché tutte sono animate tutte sono legate tra loro da una forte visione morale di morale laica
Che pone al centro della sua riflessione l'uomo e la ricerca incessante della giustizia attraverso i binari della storia
Un secondo punto che è emerso e che conferma le analisi di questi anni riguarda l'originalità e per certi aspetti la singolarità della formazione culturale di Piero Calamandrei come giurista e come politico del diritto
Una formazione del tutto particolare che si colloca sulla linea di confine che assegnato all'inizio del secolo la distinzione tra la cultura liberale e la cultura democratica di ispirazione sociali e socialista
Questa cultura intermedia liberalsocialista
Ha consentito a Calamandrei di muovere dai valori più saldi dello stato di diritto abbiamo visto il principio di legalità
La certezza e la chiarezza del diritto oltre che la certezza la chiarezza del diritto per guardare sempre più avanti con una forte curiosità verso il mondo che cambia verso lo Stato sociale verso una democrazia diretto a promuovere in primo luogo la dignità dell'uomo e fondata sullo sviluppo delle libertà fondamentali dei diritti sociali della giustizia non solo intesa in senso formale
Un terzo punto che emerge e che viene confermato dalle relazioni di oggi riguardo alla rilevanza del ruolo
Giocato da Piero Calamandrei nella fondazione della nostra Repubblica e nell'impianto delle regole e dei valori di base su cui questa repubblica fu costruita alla metà degli anni nelle quarantasei quarantotto
La percezione del valore dell'opera di Calamandrei alla Costituente mi sembra che cresca con il passare degli anni
Calamandrei riuscì a far passare alla Costituente molte delle sue idee e in alcune parti particolar modo
Nella quarta parte nel quarto titolo dalla seconda parte della Carta repubblicana le idee di Calamandrei in ordine all'ordinamento giudiziario e alla funzione giurisdizionale unità della giurisdizione indipendenza del giudice professionalità del giudice sono diventate poi le idee un certo senso dominanti del disegno costituzionale così come Calamandrei giocò un ruolo rilevantissimo nella costruzione del modello che abbiamo visto di giustizia costituzionale ma vorrei sottolineare che anche nei punti dove Calamandrei
Non vinse la battaglia alla Costituente sono i punti della forma di governo della democrazia interna nei partiti politici
Dei diritti sociali del rapporto Stato e Chiesa
Calamandrei lo vediamo sempre di più ha lasciato un segno profondo ha lasciato un segno profondo perché al di là delle soluzioni tecniche che proponeva e che poi non risultavano vincenti
Quello che Calamandrei interpreterà valore era il senso complessivo del disegno che si andava costruendo
Cioè questa visione di una Costituzione
Che come diceva Calamandrei nasceva per unire e non per dividere che era fra uno strumento di dialogo oggi molti hanno sottolineato anche richiamandosi alle sue opere letterarie il senso del dialogo che animava l'opera di Piero Calamandrei
Una Costituzione per unire
Per ricomporre l'unità nazionale la scenata per le vicende della storia è una Costituzione destinata non al contingente male Cine reazioni future valore pedagogico della carta costituzionale da affidare alle nuove generazioni e perciò una Costituzione che nell'immediato nasceva come garanzia per la sopravvivenza di una democrazia che era in pericolo in quegli anni
Ma che nelle a lunga distanza nasceva come uno strumento per una graduale evoluzione del sistema dalla disomogeneità verso una sempre maggiore omogeneità su alcuni valori fondanti queste mi pare le intuizioni su cui poiché la storia nazionale si è sviluppata e che in Calamandrei che era molto risente quarto e ultimo punto anche questo è emerso da tutto anche dall'ultima bellissima relazione di Mario Galizia l'attualità del suo pensiero
Nel corso degli ultimi anni specialmente negli ultimi sei anni dopo le celebrazioni del trentennale della morte è stato tutto un succedersi
I convegni tavole rotonde raccolte di studi articoli ecco tutto questo è la prova della vitalità di questo pensiero in realtà le sue analisi
E dire in particolare le analisi che furono perdenti nell'immediato dopoguerra e quelle relative alla forma di governo e partiti
All'indipendenza dei giudici ai rischi di questa indipendenza queste analisi risultano ancora attualissime e rileggere i suoi interventi alla Costituente è sempre un piacere immenso per questa attualità dell'analisi storica e politica che Calamandrei comunque
E dico che ancora proprio queste sue analisi di Calamandrei
Politico del diritto più che giurista vengono ancora orientare quella che la parte migliore che è stata in questi anni la parte migliore del dibattito che si è sviluppato nel nostro Paese sul tema delle rifugio per questo
Credo che Calamandrei resti che può essere la conclusione di questa nostra pomeriggio di lavori una delle personalità più eminenti significativi della storia italiana di questo secolo
Una personalità che rappresenta ancora un punto di riferimento costante per la cultura non solo giuridica del nostro paese
La parola per saluto conclusivo a Giovanni
Protesta sintesi Mosè a patto che lei a me non resta se andavo a nome dall'Accademia l'aumento residente dalla classe dei senza volare Sabatino Moscati ringraziare e quelle che hanno svolto la relazione
A cominciare da ma Paolo Barile che è stata
Poi il motore di questa giornata
Senza nominare purché naturalmente possano ricordare Bobbio che aperta in un modo che ha commosso tutti è ringraziare da ultimo a Mario Galizia scusarmi terre per un'interruzione o l'accorciamento ha dalla sua relazione che sarà poi goduta nella sua interezza nella pubblicazione dei rialzi
Grazie a tutti e spero che Calamandrei se avesse la possibilità sarebbe contenta di questo quadro Pera sulla complessa personalità grazie