Marco Pannella ha iniziato lo sciopero della fame per denunciare lo stato del sistema dell'informazione in Italia e l'ostracismo verso le iniziative politiche della Lista Pannella

Paolo ori Ciotti capogruppo di Rinnovamento italiano in Commissione di vigilanza RAI onorevole ieri Ciotti tanto le chiedo quali sono servisse mali del li informa
Non è pubblica per quanto concerne i temi della politica tutti a lei su questo argomento noi abbiamo già posto alcune e alcuni ragionamenti pende Fini nella Commissione di vigilanza quando abbiamo posto il problema della discriminazione di delle forze minori all'interno del sistema radiotelevisivo pubblico in più abbiamo constatato
Che non è solo quello pubblico ma anche quello privato che non ha una corretta gestione perché Vito televisivo dall'alto pluralista su questo abbiamo fatto una proposta molto forte che era quella in TFR differenziando cita la proposta del presidente si Cipriano che chiedeva una grande riunioni di tutti i soggetti interessati sul pluralismo e abbiamo chiesto che se la Commissione di vigilanza della RAI a convocare una grande riunione per questo siamo anche contenti dell'intervento di Pannella lettera
Della riunione convocato dietro al quale io faccio parte
L'iniziativa ecco che Marco Pannella sta portando avanti in questione insieme altri trecento militanti esponenti della lista Pannella fatto scoppiare questo caso per quanto con nell'informazione pubblica ma i fatti c'erano no già tutti i dati bene per quanto riguarda comunque il passa
Hagi televisive erano ben noti al di là della questione delle cifre dei numeri scritti ma questo era molto molto forte non abbiamo quando abbiamo creato le condizioni di una grande grande dibattito in commissione di vigilanza Marco Pannella ha supportato
Questo con una grande iniziativa che però prende prendendo gli iridati del dell'Osservatorio di Pavia degli ultimi gli ultimi sei otto metri sicuramente ci sono delle delle forze totalmente discrimina
Dal sistema televisivo pubblico è questo ci preoccupa perché la democrazia si regge su un pluralismo nel sistema televisivo e dell'informazione soprattutto all'indomani dell'inizio di questo ciò che
E la fame sono stati molti tra i commenti solidarietà le risposte che Marco Panella ha ricevuto in cui ispettore ma allora se erano così evidente
In Mali come si può intervenire allora cosa si può fare in noi abbiamo proposto immediatamente la convocazione di una grande iniziativa Kitic
Cita come nei Paesi più civili del mondo in America negli Stati Uniti e anche in Germania i punti Preci sì sul quale si deve basare il pluralismo nel sistema dell'informazione su questi punti inevitabilmente si dovrebbero attenere tutti tutte le televisioni sia pubbliche che private soprattutto la carta stampata in questo modo non ci sarebbero discriminate
Joni finirebbero le condizioni di regole certe dei parametri sicuri non è questione diminutivo di secondi in più o in meno sul sistema televisivo il problema invece è creare le condizioni che i competitori siano dice
Prina verso visto quali potrebbero essere le indicazioni che va
State nelle prossime riunioni della commissione di vigilanza quali potrebbero essere le prime misure per a far fronte a questa situazione rivoluzione del PIL della della questione sollevata da Pannella che è un po'il dibattito degli ultimi dell'ultimo mese io ritengo che nel
Prodi Presidente si debba mettere all'ordine del giorno che poi andrà in discussione in Parlamento il i punti Preci
Sì del pluralismo approvati dal Parlamento se non riusciamo a fare questo a quel punto nel su una dettata pubblico privata non si può più tirare indietro e quindi dovranno assolutamente prendere atto di regole certe anche con sanzioni molto forti il sistema degli Stati Uniti era cliché in maniera molto seria l'impossibilità di discriminazione per le forze politiche in campo il nostro sistema purtroppo crea delle sperequazioni che in questo momento sono visibili a tutta l'opinione pubblica
C'è anche
Eventualità che il governo possa intervenire direttamente per quanto concerne il ruolo dell'informazione pubblica con un suo intervento diretto in questo caso reputa un percorso possibile dovrebbe essere al renderebbe spetta
E alla vigilanza la Commissione di vigilanza questo tipo d'interventi fino secondo me libero il problema centrale che la vigilante emanazione del Parlamento il quindi dei
Cittadini la vigilanza deve creare le condizioni di di dare una piattaforma di discussione forte in parlamento e su quel punto il Parlamento deve dire filiere e divento matto di governo diventa un atto che poiché non era diffidato dal Parlamento Greta sicuramente dei grandi problemi ritengo che il Parlamento dopo la alici in Commissione vigilanza sia l'organo che posto ha finalmente determinare una decisione definitiva sulle regole del pluralismo non rispetto a chiaramente a eventuali interventi disciplinari sui singoli giornalisti ma rispetto invece al sistema puro ritmo in quanto tale con regole certe che devono essere accetta
A te dai proprietari o in questo caso dal sistema pubblico perché il proprietario della della RAI il Parlamento senta la Commissione sta
Ma c'ha anche preannunciato di voler a convocare il presidente del Consiglio Prodi per discutere di questi problemi né Commissione condivide questa iniziativa
Io condivido quest'Italia noi abbiamo non è che condivido l'iniziativa in quanto dare del presidente Prodi noi abbiamo chiesto come Rinnovamento Italiano innanzi di vigilanza e che poi è rimasta agli atti del la scorsa settimana abbiamo chiesto la convocazione di tramite la commissione di vigilanza RAI di una grande conferenza sull'informazione per decidere finalmente le regole del pluralismo che questa cosa viene fatto solo con iniziative otto e poi alla fine non avrà nessun risultato serio se invece diventa una grandissima iniziativa nella quale vengono coinvolti nel sistema pubblico e privato gli editori della carta stampata tutto il sistema privato televisivo e soprattutto l'Authority
E in questo caso il garante dell'editoria io forse ritengo che questa cosa poi in Parlamento porta vere lo sbocco naturale con un'approvazione di regole certe sul pluralismo conclude
Ricciotti e pensa che tutto ciò quello che sta succedendo in questione regioni però se porterà qualche Effetto concreto qualche cambiamento
Reale della situazione o l'informazione tornerà a chiudersi a mente negli spiragli nei confronti una serie di forze politiche
Penali no noi abbiamo abbiamo
Atto chiaramente che aspettiamo entro un mese un mese e mezzo per questo non abbiamo seguito la votazione della cosiddetta mozione Semenzato che inevitabilmente quindi va a a colpire i singoli giornalisti cosa che noi riteniamo che Lippi liberismo e anche il liberalismo sia un problema etico e quindi non non è colpendo una persona che si risolvono i problemi no ma è creando le condizioni di una di una legge qua ero ben precisa che permetta di arrivare a dei risultati certi ritengo che la nostra uscito in quel momento la commissione vigilanza riferimento a questo aspetto e non agli aspetti complessivi e quindi una trattativa quella mozione siamo convinti
Il rientro un mese andremo a verificare il comportamento per questo non abbiamo chiesto dimissioni del consiglio di amministrazione ma abbiamo chiesto al consiglio di amministrazione ti metti
Di mettersi alla prova e e creare le condizioni che il pluralismo diventi veramente il primo obiettivo di del consiglio di amministrazione cosa ne è stato a suo avviso della par condicio forte mi ente voluta dal presidente Scalfaro a suo tempo beh ritengo che in quella parte può applicata no dopodiché la la cosa come come avviene molto spesso poi i gradualmente si perdono
Le tracce di quell'impegno noi riteniamo invece che un atto forte con delle sanzioni nel tanto che in America negli Stati Uniti che non viene attuò il pluralismo tra le forze politiche nel sistema pubblico e privato avvengono immediatamente delle moratorie ben precise il problema è che le moratorie non vanno su
I singoli giornalisti ma vanno evitati direttamente sull'identità libere e pubbliche e private del sistema dell'informazione in questo le chiediamo e ritengo che sia un grande vantaggio il liberalismo e soprattutto di regole certe per le forze politiche i poteri forti in campo