Secondo uno studio epidemiologico il trenta per cento dei giovani europei sarebbe consumatore di cosiddette "droghe leggere"

I cani si incrementa Tanaka nella andate parlare di una nella ricerca anche sfatare ESA nota in questa giornata votai giovani ai giovani pesarese nati nel mille novecento settanta no quindi tra i chili sedicenni di ventisei paesi dell'unione europea e delle delle continente per lei capisce qual è l'uso di così delle delle del delle e sostanze proibite no a partire dalle droghe e dall'alcol la per arrivare alle anfetamine alle LSD e alle droghe leggere nello studio lo ricordiamo è stato effettuata nel mille novecento novanta cinque da questa indagine ci sono dei emergono dei dati che non non sorprendono più di tanto ecco che impressione ha avuto un Carmelo leggendo questi dati battendo perché i dati ho avuto l'impressione che se
Sono confermati nella realtà e non c'è ragione di pensare diversamente almeno un sedicenne su cinque in Italia ed in Europa almeno sedicenne sotto è entra abitualmente in contatto con un circuito mafioso affaristico che lucra sulla rendita della poi della proibizione una rendita di fatto imposta per legge a tutti i cittadini e che d'altra parte le legislazioni punibili niente più o meno diversamente modulate in vigore in tutti i Paesi europei non solo non riescono a reprimere ma di fatto al inventano incrementano la diffusione delle sostanze proibite e dunque questa è la prima considerazione anche questa ricerca dimostra come il proibizionismo sia un incentivo e non un argine alla diffusione delle sostanze proibite c'è un'alta considerazione da fare è che la seguente ingenera ricerche di questo tipo si risponde promettendo il potenziamento dell'attività repressiva queste promette sono promesse fare ed ingannevoli perché già oggi
L'attività di repressione degli atti di violazione della legge sulla droga intenti in senso molto lato costituiscono l'attività principale delle forze di polizia e della autorità giudiziarie e pensare che la fonte il ministero dell'Interno nel mille novecento novantasei sono ben otto mila quattrocentocinquantasei le operazioni di polizia relative alle droghe leggere e costituiscono circa la metà di quelle compiute dell'anno su tutte le droghe illegali e sono state sequestrate solo nel mille novecentonovantasei
Dodici tonnellate di derivati della cannabis un alto dato dato molto significativo
Nel mille novecentonovantasei sono trentaquattro mila trecentosedici su poco più di novantadue mila le persone incarcerate perché incriminate per spaccio di droga e quindi qualunque potenziamento dell'attività dei prezzi IVA deve fare i conti con questi numeri l'attività repressive già a livelli insostenibili costo sociale ed economico oppure in Italia per parlare di droghe leggere del un sedicenne strutture su cinque le consuma S questa statistica forse
Fatta sua generazione i diciotto venticinquenne i dati sarebbero probabilmente ancora più alti ancora da un certo punto di vista più allarmante ecco l'Italia comunque mantiene una percentuale più bassa dei paesi del di alcuni Paesi del Nord Europa dove mi sembra una legislazione sia più permissiva potrebbe essere un argomento a favore dei proibizionista no mi sembra che invece questi dati testimoniano come i livelli di consumo non solo delle droghe leggere oggetto di più grande attenzione nella giornata di oggi delle agenzie di stampa ma anche di alcol e di tabacco questi livelli Pendolino dipendere assai più da fattori socio culturali che dalla più o meno grande durezza proibizionista delle legislazioni basti pensare che nei paesi
Della
Nord Europa dei paesi scandinavi in particolare il consumo di alcol che pesantemente disincentivato che non proibito di Rettore alcune fasce di età continua a rimanere a livelli altissimi di molto superiore ad esempio ai livelli italiani in cui il consumo di alcolici scattate dei minorenni non è sanzionate stigmatizzata in fondo neanche socialmente questi dati testimoniano che il c.t. sumo delle sostanze dipende da fattori che sono del tutto diversi dalla durezza delle legislazioni questa se mai è una riprova del fatto che se si vogliono realizzare politiche di prevenzione di riforme ore dall'uso delle sostanze stupefacenti bisogna realizzare queste politiche attento affidarle al braccio armato della legge penale che diventa immediatamente un incentivo per la diffusione di queste sostanze
Il l'obiettivo che si propone comunque Secondo nelle conclusioni di questa ricerca comunque sembra
Non servizi intenti proibizionista e questa è una ricerca commissionata dal Consiglio svedese per l'informazione sulla droga io
Portatori della radio stanno che la Spezia
Nell'ambito dei Paesi europei e non solo uno dei capifila
Del promozioni internazionali del proibizionismo così come adesso l'abbiamo conosciuto della sua difesa i dati prevede tra l'altro dei dati assolutamente sconvolgente evidente che la committenza di questa ricerca e una committenza che tentava di rapportare le ragioni e le basi del proibizionismo i risultati di questa ricerca dimostrano esattamente il contrario mi pare che sul paghino se a un certo punto di vista quasi irresponsabilmente la proposta molto ragionevole di legalizzare da subito almeno le droghe leggere per ridurre i danni con perché alla loro diffusione fenicotteri c'è un'ultima considerazione Trenitalia un sedicenne su cinque e probabilmente e vado a naso un ventenne su quattro usabili probabilmente droghe leggere è evidente che ci troviamo di fronte ad un fenomeno che nelle sue dimensioni e ancora di più nelle sue proporzioni è sicuramente di massa ma i cui effetti che sono sicura The nocivi certamente nocivi ma altrettanto certamente inferiori a quelli di molte doghe legali nella stragrande maggioranza dei casi non pregiudicano la qualità della vita
I risultati che nella vita i consumatori riescono ad ottenere pieno decostruzione del contrario in Italia avremmo un quinto dei e di incendi di fatto border line che abbandonano la scuola che abbandonano la carriera lavorativa che non riescono a sostenere livelli di vita per così dire normali questo non è vero credevo piuttosto che un consumo
Di sostanze psicoattive molto diffuso da guardare con attenzione con potente in alcuni casi anche con grande allarme
Ma da governare come tutti i fenomeni di una qualche importanza sociale e sanitaria la legge penale non c'entra nulla con il consumo di droghe quando vuole entrarci
Apportare gara semplicemente alla criminalità profitti criminali e non riesce a realizzare alcuna forma di deterrenza
Per quanto riguarda l'alcol mi sembra che il fatto che l'Italia si condotti nel
Classifica un fatto
Negativo che è un fatto da un certo punto di vista negativo dall'altro punto di vista testimonia come in un Paese che è grande produttore di sostanze alcoliche in cui esiste una certa cultura dell'arcolaio in fondo il consumo da parte dei minorenni che le sostanze alcoliche inferiore rispetto a Paesi che non hanno alcuna tra di Simone alcuna cultura specifica sull'Arcole chi stigmatizzano ricordavo i Paesi scandinavi pesantemente
Anche da un punto di vista sociale il consumo di alcolici eccetto che il consumo di alcolici e una grande emergenza
Sociale sanitaria e come il consumo di droghe che siano esse legate agli occhi siano esse illegali il problema vero è che in Italia non ci sono piazze Pio Gasparri Giovanardi quindi no caro la legge penale il proibizionismo sugli alcolici di fronte a questi dati esistono in genere atteggiamenti irragionevoli e di coloro che vogliono disincentivare il consumo di alcolici aperti in particolare dei giovani
Ma non solo segnalando i rischi e di danni connessi al consumo di alcolici questo un moto ragionevoli vi può accedere facendo fiducia anche all'intelligenza
E allora giovane alla ragionevolezza dei propri interlocutori consideri
La pubblicità dei del fumo e dell'alcol in mezzo di chi
I di comunicazione ma ne sarebbe il turno proposizione quella degli antiproibizionisti vada il coro è giunto alla conferenza nazionale sulla droga che si è tenuto nella scorsa primavera Napoli con una proposta lasciata largamente catene innanzitutto dal ministro della Sanità così indi che chiedeva in questo caso davvero la proibizione della pubblicità diretta ed indiretta del tabacco e degli alcolici con una proposta evidentemente provocatoria perché nel North il Paese come si sta il mercato degli alcolici in particolare è parte consistente dell'attività produttiva italiane ma ricordando al ministro della Sanità e a questa conferenza governativa tutta in piedi comune lacrimuccia e pronte dispetto a storie di dovere di tossicodipendenza che nel nostro Paese muoiono direttamente decine di migliaia di persone per il conseguente del dell'abuso di alcolici e non vuole neanche una persona neanche una persona ripeto neanche una persona per il consumo di derivati della cannabis allora questa potrebbe essere una proposta ragionevole ancorché mi rendo conto già molto dura io personalmente mi accontenterei lei che tutte le droghe venissero trattate sostanzialmente allo stesso modo in particolare i derivati della cannabis commenta vecchi come gli alcolici e sulle compie
E ogni nella vendita e nella commercializzazione di questi prodotti venisse sottolinea anche nell'attività promozionale ieri chiede i danni connessi al loro consumo studi come questo hanno ancora
Un senso per come sono stati realizzati finalizzati
La lotta alla prevenzione ma guarda quel cinque come questa in genere possono significare due cose da una parte dei dati interessanti da usare politicamente ma in genere non vengono utilizzati in questo modo e dall'altra parte per rafforzare la burocrazia dell'antidroga che come dire l'altra pagina della medaglia del proibizionismo essendo il proibizionismo in sistema in cui ci sono da una parte coloro che fanno profitti sulla dote dall'altra parte coloro che fanno profitti economici o politici sull'antidroga io sono può che questa ricerca verrà salutata con lamentazioni fragorose da parte di alcuni esponenti dell'antidroga all'italiana che magari in poche hanno una maggiore durezza ed una maggiore attività repressive alta prenderanno in giro tutti quanti innanzitutto se stessi perché tutti era anche Gasparri e Giovanardi
Stanno tutti vivendi repressivi
Sulle droghe nel nostro Paese sono ripeto i peli civilmente e socialmente ormai insostenibili ci sono le galee le aule di tribunali commissariati di polizia ingombri delle Frattocchie che la legge sulla droga riversa sulle scrivanie di tutti i funzionari dello Stato oltre una certa misura
Nostri dieci andare ma questa misura per il momento assicura semplicemente al fallimento di una politica che non è saggio e che non era già amico benemeriti ringraziamo grazie a Carmen
No a Palma della Lista Pannella antiproibizionista e referendaria