"Gramsci e il socialismo del secolo venturo" tavola rotonda organizzata a conclusione del convegno "Gramsci e il Novecento" promosso dalla Fondazione Istituto Gramsci, presso la Sala Convegni del Banco di Sardegna, in Viale Bonaria

A tutti voi buonasera
Consentitemi di Darwin saluto
Della Fondazione Istituto Gramsci
E dell'Istituto Gramsci per la Sardegna che hanno organizzato il convegno che questa sera
Si conclude con questa tavola rotonda che ovviamente non conclude il convegno scientifico
Su Gramsci novecento che abbiamo svolto da martedì a questa mattina
Ma in qualche modo interviene alla fine
Con l'obiettivo è stata questa l'idea che abbiamo sottoposto agli ospiti ai leaders politici
Palomba Gonzales D'Alema
Che hanno accolto il nostro invito di provare a verificare sul terreno politico quello che il convegno approvato a sondare sul terreno scientifico e cioè la validità
La vitalità
Quel pensiero di Antonio Gramsci per leggere i nostri tempi
E non in maniera accademica
Per Dante
Ma anche per trarre dalla interpretazione delle vicende a noi contemporanei
Indi Rizzi orientamenti programmi
Anche direttamente politici
Io quindi proverò
A tracciare un ponte a proporre un raccordo
Fra il convegno scientifico
Che aveva come tema Gramsci il Novecento
E la tavola rotonda
Di questa sera che ha come tema
Gramsci e il socialismo del secolo venturo
Perché Gramsci perché il socialismo del secolo venturo
Diciamo pure che il problema può essere
Tranquillamente allargato
è il futuro della politica
In un tempo e questo è stato
Uno dei centri della discussione anche scientifica nel nostro convegno
Il grande cambiamento che stiamo vivendo la globalizzazione dell'economia
Mondiale
La fine dell'industria di Isma'classico il passaggio ad un nuovo tipo di società
La società dell'informazione
Pongono sfide e interrogativi
Inediti alla politica
Non solo
Mettono in discussione
Il suo modo di essere tradizionale la sua capacità di dare risposte alla gente a tutti noi
Che a volte drammaticamente le chiediamo
Proprio per come il vecchio mondo muore
Per l'impatto del grande campi cambiamento
E noi abbiamo attirato l'attenzione su un punto sul punto diciamo focale
Dal punto di vista politico del grande cambiamento
Cioè su come la globalizzazione
Interviene
Sulle strutture politiche tradizionali
Su come
Nel contesto della globalizzazione dell'economia mondiale
La circolazione
La produzione della ricchezza si distaccano
Dal territorio
Grandi migrazioni
Trasformazione dei modi di comunicare
Tutto questo mette in crisi le forme consolidate per la sovranità territoriale che la base della politica per come l'abbiamo conosciuta finora
E pone dei problemi inediti che guardando al futuro che il tema specifico di questa tavola rotonda potremmo dire così
Dove individuare le basi perché sia di nuovo possibile regolare i fenomeni economici
Disciplinare lo sviluppo orientarne lo secondo Fini democraticamente solidalmente convenuti
E come costruire i soggetti politici nuovi
Dell'epoca
Per la sovranazionalità dell'internazionalizzazione della mondializzazione
Sulla base di
Società che non hanno più i caratteri relativamente più semplici delle società industriale
Questi sono credo i interrogativi a cui o almeno quelli che a noi è sembrato
Quelli che noi avevamo in mente quando abbiamo proposto Palomba D'Alema Gonzales questa tavola rotonda
Gli interrogativi che volevamo discutere qui questa sera ma perché in collegamento con Gramsci e con un convegno che ha avuto come tema Gramsci il Novecento
Era la nostra ipotesi che le quattro giornate di convegno internazionale cagliaritano hanno a largamente hanno largamente comprova
Nel cioè che il pensiero di Gramsci possa essere paradossalmente oggi assai più che venti o trent'anni fa
Un punto di riferimento per interpretare i processi che stiamo vivendo e anche per darsi le armi
Per affrontarli
Per elaborare le novità politiche di cui abbiamo bisogno
Perché
La stessa scelta nel tema del convegno
Gramsci novecento
Derivava discendeva
Beh dallo sviluppo che ormai a livello internazionale
Anche qui Cannes mette John Kamm mette presidente dell'Associazione Internazionale Gramsci
Ha illustrato
Con gli strumenti dell'informatica
Cos'è la diffusione del pensiero di Gramsci
La traduzione delle sue delle sue opere dei suoi scritti in trenta lingue nel mondo
L'accrescersi negli ultimi quindici anni di studi Seminari monografie ricerche
In ogni parte del nostro mondo
Perché
Perché e questo è molto evidente a partire da quando con il monumentale lavoro di Valentino Ger Attanà
Dal mille novecentosettantacinque possiamo disporre più una edizione cronologica dei Quaderni
E molto evidente qual è il centro degli interrogativi
Come si dice
Nelle università il programma scientifico di Gramsci in carcere
Per la sua riflessione ruota intorno allo sforzo di percepire i caratteri profondi del Novecento così come essi vengono manifestando
Fra la crisi della prima guerra mondiale e i due decenni fra la prima e la seconda anche se Gramsci
Sostanzialmente smise di poter analizzare i mutamenti intorno trentacinque
Ebbene l'asse del pensiero di Gramsci il fuoco del suo programma di ricerca e la percezione che il Novecento è irreversibilmente percorso dalla crisi dello Stato nazione
Dalla crisi delle forme moderne della sovranità politica
E questo è reso particolarmente evidente dalla lettura che gli dà della prima guerra mondiale la quale a sua volta non solo apre in maniera drammatica questa crisi soprattutto in Europa ma è una conseguenza del modo in cui questa crisi era venuta maturando e non aveva avuto risposta
Perché e con l'altro elemento
Sul terreno storico-politico Gramsci in legge l'avvento dell'industria lirismo di tipo americano
Che si viene di definendo configurando sul finire del secolo scorso
Come il formarsi di centro nuovo di un'economia mondiale potenzialmente mondiale di tipo diverso che per vocazione Cosimo politica
Tende ad espandersi e espansiva
E quindi da uno straordinario impulso all'unificazione del mercato mondiale ma nello stesso tempo questo cosmopolitismo dell'economia cozza contro il nazionalismo della politica
Per guardare all'Europa il carattere
Siamo
Proprio delle nostre organizzazioni delle organizzazioni nostra Società centrate ancora sul sullo Stato nazione
E e dalla
Mancata risposta a questo contrasto che aveva generato la guerra la guerra mondiale e che dopo la prima guerra mondiale ancora una volta non trova risposta perché in qualche modo si torna al vecchio ordine di Versailles
Sebbene ormai gli Stati Uniti d'America abbiano cominciato a divenire una potenza mondiale e perché
La Rivoluzione d'ottobre
Sì circoscrive rapidamente essi territorializzata
E quindi in Europa a quel contrasto non ci sono risposte espansive l'Europa precipita nella grande polarità comunismo fascismo
Gran ci legge così
Il periodo fra le due guerre e vede in entrambi lo stalinismo e il fascismo due forme di rivoluzione passiva
Iscrive cioè entrambe queste esperienze in un unico ciclo nel quale il cambiamento che per gran ci all'epoca vuol dire in cui riducibile tendenza
Dell'industria lirismo fordista di tipo americano a espandersi
Come qualcosa che non passa
E quindi il cambiamento che essa indirettamente sollecita avviene
In particolare nell'Europa occidentale sotto la direzione delle vecchie classi dirigenti
E nell'URSS staliniana sotto la direzione di
Un ceto
Una grande classe dirigente che non può essere l'erede dell'ottobre ma è l'interprete della chiusura territoriale dell'isolazionismo soli
E ragionando su questo egli cerca le vie di una risposta valide per tutti a cominciare dalla necessità di
Innovare radicalmente l'idea stessa della politica ecco la la teoria dell'egemonia dove nasce e che cosa volesse
L'idea cioè che
La politica non possa più essere
Identificata con la forza in ultima analisi con la guerra se si vuole dar risposta un mondo la cui dialettica i cui drammi nascono dal contrasto tra cosmopolitismo dell'economia e nazionalismo della politica
La politica deve essere
Superamento della identificazione con lo Stato diremmo oggi sovranazionalità
Deve
Dar seguito all'interdipendenza che sul terreno economico e già la legge positiva di sviluppo
Del mondo del Novecento
Ed ecco ancora
La centralità della filosofia della Praxis come programma dei Quaderni orizzonte programmatico dei Quaderni ricerca cioè sul terreno
Della massimo impegno concettuale
Delle armi
Che
Consentano di definire come si costituiscono i soggetti politici di questa fase la filosofia della Praxis per Gramsci
Quella filosofia dalla quale si può attraverso un complesso lo sviluppo di disciplina diciamo pure di analisi
Giungere alla individuazione del terreno sul quale
Si può dar vita alle funzioni dirigenti specificamente politiche I soggetti specificamente politici quelli del Novecento il moderno principe che non è per Gramsci il Partito Comunista ma è la funzione del partito
Nel senso proprio paradigmatico della parola come protagonista dello sviluppo della democrazia nelle condizioni dell'industria disco moderno
Di qui anche
Diciamo l'individuazione
Da un lato nel territorio nazionale
Del luogo nel quale i soggetti politici si costituiscono
Attraverso i conflitti per la direzione del Paese
Le lotte per l'egemonia e dall'altro di un mutamento dell'idea stessa di nazione nel Novecento poiché sempre più risultato di diverse combinazioni possibili
Fai le condizioni nazionali e le condizioni internazionali fra le condizioni interni e le condizioni Esterne dello sviluppo dello sviluppo economico dello sviluppo civile
Dello sviluppo storico
E quindi qui infine il senso della centralità della riflessione sugli intellettuali
Sull'intellettuale nuovo
Che è il punto d'arrivo della ricerca di Gramsci
Come colui che deve assumersi il compito di
Rompere o con concorre al alla attività azione delle masse rompere nella passività elevare nella consapevolezza attraverso programmi economici politici e culturale al tempo stesso
All'altezza dei tempi
Come quelle Little che responsabilmente devono assolvere
Al problema del compimento delle nazioni europee
Sul terreno democratico
è qualcosa che viene dopo Gramsci in Italia
E che comunque ai tempi di ganci cominciava appena la conquista del suffragio universale
Nell'Europa degli anni a cavaliere delle prime guerre mondiali
E devono ancora guidare per le vie più espansive i processi di integrazione della nazione
Nel mondo
Delle altre nazionalità
Questi i temi
Del nostro convegno i qui è anche la verifica positiva che abbiam fatto del perché questa diciamo pure mondializzazione del pensiero di Gramsci avviene in particolare nell'ultimo ventennio
Perché e da un ventenne forse più che data la fine del vecchio ordine o comunque la crisi del vecchio ordine
Quelli assenti internazionali scaturiti sulle basi dei risultati della seconda guerra mondiale e che avevano nel sistema monetario di Bretton Woods da una parte e nel bipolarismo dall'altro
I due grandi elementi di equilibrio e di regolazione
Il primo Bretton Woods finisce negli anni settanta il bipolarismo finisce alla fine degli anni ottanta ma era già profondamente in crisi
Dove altro avremmo potuto scegliere di fare un convegno che intendeva verificare questa lettura di Gramsci
Con un largo concorso di studiosi d'ogni parte del mondo se non in Sardegna
Badate bene non per un omaggio
Al Gramsci sardo e basta
Ma perché fra gli elementi di novità maggiore del processo che ho accennato globalizzazione dell'economia mondiale viene un radicale mutamento delle dinamiche territoriali dello sviluppo
Non più di tanto nazionale e internazionale assai più locale e globale
E difatti appena abbiamo portato qui in Sardegna
Agli amici e compagni la proposta abbiam visto un risposta particolarmente attiva interessata come del resto la felice collaborazione che ha portato i risultati finali del convegno
Ma dimostrato
Da ultimo dicevo che tutto questo lavoro è stato possibile sulla base
è un lavoro prevalentemente sui quaderni riferiti anche agli scritti precedenti di Gramsci e incrociate con la lettura dell'epistolario
Ma e soprattutto sui quaderni poi che i quaderni e sono diciamo
Quel lungo travaglio attraverso il quale non solo perché in carcere ma perché ormai in posizione critica verso gli indizi che ha preso il movimento comunista sotto la direzione staliniana
La ricerca di Gramsci si distanzia dalla congiuntura politica attinge l'altezza
Della grande innovazione teorica nella lettura della storia del Novecento
E per questo
Noi abbiamo assunto
Diciamo canoni piuttosto rigorosamente scientifici e al tempo stesso molto liberi a maglie larghe a Rete nel proporre un tema come Gramsci e il Novecento
Per verificare il dialogo fra diverse discipline e fra
Studiose che in vario modo hanno Gramsci fra i loro punti di riferimento cioè abbiamo considerato Grancini come ormai e considerato in tutto il mondo un classico del Novecento
Oltre che l'Authority Aliano più letto studiato è il prodotto Memmo
E per questo l'impegno nostro e di poi nostro della Fondazione Istituto Gramsci e di portare a compimento la predisposizione degli strumenti scientifici e filologici perché in quanto
Mondializzata o Gramsci possa essere studiato dovunque e da ciascuno con strumenti che solo la cultura italiana può fornire ma da ciascuno che ovunque
Come meglio crede così come è giusto che ci sia un classico
Ebbene in questa tavola rotonda noi vorremmo vedere che corrispondenza accenti
Fra il modo di leggere Gramsci di cui io ho detto parlando del convegno e il modo in cui lo interpella
Una nuova leva di dirigenti politici
Soprattutto dell'Internazionale socialista che non da oggi ma di là dagli anni ottanta in un dialogo anche con Gramsci ha sviluppato una ricerca che ben lungi dall'essere finita di nuovi paradigmi
Per i nuovi programmi di cui anche l'Internazionale socialista ha bisogno
E ieri sera
A Roma
Consales D'Alema hanno incontrato alcuni dirigenti dei centri di ricerca del Partito Democratico della Sinistra folto stuolo di giornalisti per presentare
Il percorso di lavoro e il metodo di lavoro che Felipe Gonzales in quanto presidente della Commissione che sta portando avanti il lavoro preparatorio per il nuovo programma dell'Internazionale socialista che sarà varato nel due mila potesse illustrare a noi
Temi proposte metodi ed obiettivi
E c'è stato un cenno dal quale si capiva che
Almeno loro due considerano questo intervento qui alla fine del nostro seminario un momento di questa ricerca di questa interlocuzione
Che di questo dialogo e quindi mi è particolarmente gradito
Concede passare cedere la parola
Nell'ordine come ho detto
Federico Palomba che ringrazio ringraziandovi ringrazio tutte le istituzioni sarde che ci hanno aiutato a realizzare questa importante evento importante credo
Ma su importanti
E poi ringrazio Massimo D'Alema che prenderà la parola subito dopo ed infine Felipe Gonzales che parlerà per ultimo grazie
Ne grazie io sono grato alla Fondazione Gramsci in particolare i professori Zhang rilevata e all'Istituto Gramsci della Sardegna specie al suo presidente il genero Luca per avere voluto tenere questo evento di così straordinaria importanza in questa isola nell'isola che fu luogo di nascita ma soprattutto il luogo di costante riferimento di Antonio Gramsci
Sono contento che studiosi di grandissimo spessore scientifico provenienti a diverse parti del mondo
Siano qui convenuti ed abbiano così potuto constatare quanto la Sardegna sia fiera di annoverare tra i suoi figli migliori un pensatore un uomo di azione
Di così elevato spessore
Il cui pensiero riconosciuto in ogni parte del mondo e tradotto in tutte le lingue
Pensatore conosciuto e apprezzato paradossalmente più all'estero che in Italia
E questo a sessanta anni dalla sua morte e proprio quando ne è stato ormai sancita l'universalità del pensiero il suo essere Crocevia di grandi correnti filosofiche che hanno percorso è permeato questo secolo così denso
Sono anche grato che siano voluto intervenire due grandissime personalità del socialismo europeo che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando questi anni a cavallo tra il secondo e il terzo millennio
Il presidente Felipe Gonzales che ha impresso il suo forte segno alla transizione alla democrazia dopo il franchismo e che per molti anni ha governato la Spagna del rinnovamento nel fervore culturale e della fecondità di azione
Ho avuto la fortuna di recarmi più volte in quello stato
Nel periodo dei trentenni al potere democratico ed ho potuto constatare quanto enormi siano stati cambiamenti ed il progresso compiuto dalla giovane democrazia che ha però subito dimostrato grande maturità
Noi ci auguriamo che l'attuale fase sia solo temporanea
Presidente Consales Felipe io credo che proprio sulla sua prossima speravamo steste Tiempo del Gobierno da stimare sia solo un tempo parà che che sia per mentito per Miki dovrebbe scansarsi un poco
Farà poter ma Square tedesco verso
Farà poter massima suerte L'Espresso retto Marduk Argo perché F
Gobierno de España
Il presidente Massimo D'Alema che ha guidato la vittoria puliti politica dell'Ulivo e dintorni
E che è appena cominciato la sua esperienza di coinvolgimento diretto nelle istituzioni al più alto livello di presidente dalla commissione che sta prendendo alla riforma della Costituzione dello Stato
Io credo che a noi spetti ora qui come del resto nella nostra esperienza politica ed istituzionale il compito di provare a leggere l'oggi per preparare il domani
Provando in questa circostanza a farlo con riferimento alla vita all'azione e dal pensiero di Antonio Gramsci
Io sono fermamente convinto che ciò sia pienamente è perfettamente possibile
Dopo la caduta del muro di Berlino del comunismo sovietico proprio perché alcune categorie che egli ha elaborato e lasciato era una già allora in qualche misura eterodosse e hanno resistito ai tempi egli ha saputo bucare la storia intesa come lettura degli eventi per andare oltre verso la capacità di percorrerla verso dunque una dimensione profetica
Profeta non è solo colui che si richiama ad una visione religiosa dia la dimensione laica universale della profezia come dice il religioso Arturo Paoli che è presente in ogni uomo
Quando egli è in grado di operare nel presente per anticipare la liberazione dell'uomo nella storia
E ciò implica sapere sfrondare ciò che non serve ed è caduco anche quando le pressioni ambientali fossero forti e sapersi richiamare a categorie più generali capaci di reggere all'urto della storia e alla impietosa verifica del tempo
Questo il pensatore Gramsci del primo periodo lo ha fatto su un piano teorico e questo il dirigente Gramsci lo ha fatto nel periodo successivo
Ci sono dice Gramsci nella storia sconfitte che più tardi sono apparsi vittorie luminosissima presunti morti che hanno fatto riparlare disse fragorosamente cadaveri dalle cui ceneri risorta la vita più intense produttrice di valori
Gli uomini singoli singoli gruppi possono essere sconfitti possono morire può di loro perire anche il ricordo ma non muore l'attività loro buona non muore il loro pensiero in quanto interpreta una spiegazione razionale della coscienza umana
Si diffonde anzi diventa Energia di moltitudini si trasforma in costume e vince e si afferma Vittorio così si legge in un articolo non firmato sul Grido del popolo del due marzo mille novecentodiciotto sicuramente scritta da Antonio Gramsci
E il ventinove giugno dello stesso anno dopo il suo saggio contro l'indifferenza finito sulla Città futura scriveva ancora la politica del se
Esime dal pensare dallo studiare non è che il dominio della pigrizia mentale e una prova della incapacità comprendere la storia e pertanto anche una prova della incapacità a fare la storia
La freschezza la modernità del pensiero di Gramsci che sprigiona dal ritmo incalzante denso di ogni suo scritto e dunque conseguenza della sua capacità profetica
Di leggere gli eventi e della sua intima convinzione che il risultato di ogni vicenda storica compreso il conflitto sociale solo il prodotto dell'etica
Di quei valori scelti e voluti dalla libera volontà degli uomini che nel suo programma socialista erano sintetizzati dalla massima
Possibilità di attuazione integrale della propria personalità umana concesso a tutti i cittadini
La Città futura del minore centodiciassette
Proprio questa sua capacità di sceverare questa sua sapienza profeti che hanno solo lo collocano fra i pensatori tuttora attualissimi a fanno intravvedere quanto quanto siano le sue categorie preziose per affrontare alcune grandi questioni di fin e secolo
Io ne prende in esame soltanto due quelle che mi paiono al mio punto di vista dal mio punto di osservazione tali da risultare determinanti per i futuri assetti politici e sociale
La prima riguarda il rapporto tra individuo e società è stato questo problema è stato da lui risolto in una visione che non solo nega ogni meccanicismo nella storia ma addirittura parte proprio dall'individuo
Senza il quale questo sì il meccanicismo trionferà
Su questo tema influito fortemente certamente la sua traboccante umanità rivelata nei momenti di commosso abbandono come in quelli di controllata durezza
Gli affetti le mozioni la comprensione dei più piccoli nascosti sentimenti fanno comprendere quanto per lui sia importante l'individuo
Ciò ha fatto sì che le categorie collettive fosse lui sempre temperate dal pari peso attribuito all'individuo alla persona come portatori di criticità
Per fare una rivoluzione però pratica ampiamente o non basta solo volerlo immaginarlo è necessario dice Gramsci che intervengono altri fattori i quali sono fattori spirituale
è necessario che il fatto rivoluzionario si dimostri oltreché fenomeno di Potenza anche fatto di costume si dimostri fatto morale questo scriveva nel mille novecentodiciassette
Perché ciò avvenga ogni singolo individuo che desiderano per operare nel presente per trasformarlo e indirizzarlo verso un progetto d'innovazione sociale e chiamato a fare cultura che vuol dire interpretare il reale
Comprendere se stessi e la storia in cui si opera non accettare il passato che condizione e si oppone al progetto e scorge nella cioè nel presente per esaltarne Nesta né di nuovi gli elementi di contraddizione utili a cambiare la storia il proprio destino
In questa dimensione la cultura non è pedanteria scolastica ripetizione altisonante di programma
La cultura e invece dice Gramsci cosa ben diversa e organizzazione disciplina del proprio io interiore e presa di possesso della propria personalità e conquista di coscienza superiore
Per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico la propria funzione nella vita i propri diritti ai propri doveri
La sua concezione di Società civile non è come da Jules naturalisti e Marx strutturale al contrario essere sovrastruttura appartiene cioè non al mondo dei rapporti economici ma quello delle relazioni ideologico culturale
Non al complesso della vita commerciale industriale ma al complesso della vita spirituale intellettuale
Dei quaderni si legge un passo fondamentale
Si possono per ora fissare due grandi piani super strutturali quello che si può chiamare della società civile cioè dell'insieme di organismi volgarmente detti privati e quello dalla Società politica o sta e che corrispondono le funzioni di egemonia che il gruppo dominante esercita in tutta la società e a quello di dominio diretto o di comando che si esprime lo stato con il Governo giuridico
Anche la fine dello Stato mentre per Lenin è conseguenza di un movimento fondamentalmente strutturale supera mento degli antagonismi delle classi siano loro soppressione in Gramsci trova la motivazione principalmente sovrastruttura allargamento della società civile
Fino alla sua universalizzazione
Ciò significa che organizzazione statuale Società civile devono tendere a coincidere non c'è antagonismo e seicento agonismo vuol dire che lo Stato si è strutturato contro o senza la società civile
Contro o senza il consenso e dunque sarebbe l'organizzazione statuale che negherebbe la propria matrice fino a doversi dissolvere perché la società civile comunque prevale
Questo suo presidiare fortemente l'esigenza di armonia tra individuo e società è stato rappresentato fin d'allora un elemento di straordinaria modernità che lo ha messo in collegamento con altre grandi correnti di pensiero
Quella laico liberale di Gobetti e quella del cristianesimo sociale
Cioè le altre grandi correnti di pensiero profondamente radicate nella nostra cultura che hanno ispirato la Costituzione italiana e le altre ed altre grandi carte costituzionali in modo particolare
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Rilevare il filone del cristianesimo sociale che ha trovato nell'umanesimo integrale di Jacques Maritain nel personalismo di Emmanuel Mounier
Senza trascurare gli aspetti sociali del dogma di api dell'Ibac alcune fra le più alte espressioni che hanno preparato il concilio Vaticano secondo
Questo coincida sanato la frattura fra storie religiose storia profana scaturita dal Tridentino attraverso la riaffermazione dell'unicità e dell'unità della storia
Nella quale l'individuo e la sua espressione collettiva sono elementi inscindibili di un unico cammino di liberazione dell'uomo
La teologia del settimo giorno che contraddistinse alcuni ho in mente ecclesiali che hanno preparato il Vaticano che concept secondo aveva proprio questo senso forte di responsabilità di protagonismo dell'uomo nella costruzione della sua vicenda storica
Tutto questo è stato presente in Gramsci come quando considero l'incontro tra le masse contadine e operaie socialiste cattoliche come elemento determinante del riscatto del mezzogiorno e quindi come elemento risolutore della questione meridionale insulare in cui egli specificamente individuo individuo le questioni napoletana siciliana sa persona Società civile è stato solo dunque componenti di pari valore nella organizzazione sociale in Gramsci come in Gobetti come Maritain e Mounier
Nella lotta per la liberazione dall'oppressione i contadini e gli operai dovevano devono stare dalla stessa parte
Che si richiami al socialismo al cristianesimo devono e dovranno stare agli atti per combattere chiunque si presenti con volto presi
In questo senso non c'è distinzione tra chi ad esempio in America Latina ha combattuto è morto da cristiano da comunista per il riscatto dei campesinos e per la difesa dell'uguaglianza tra persone
Arcivescovo Romero ucciso El Salvador come leader camere Martin Luther King con la teologia della liberazione che hanno messo a fianco a fianco comunisti socialisti cristiani nella lotta per la liberazione dell'uomo ecco io credo che questo sia il grande approdo del prossimo millennio
L'incontro secondo per senza riserva e le grandi masse che si riconoscono nei valori di autonomia e responsabilità dell'uomo e la costruzione di una storia di liberazione
In questo senso domandarsi quale sia il compito del socialismo nel futuro millennio significa domandarsi con quali viandanti esso farà il cammino
Quanto riuscirà ad aggregare le masse
Per fare ciò esso dovrà essere rispettoso delle fedi delle diversità come nel suo patrimonio genetico per tendere a costruire una società di uguali
Sarà piuttosto il processo di crescente e pervasiva accumulazione internazionalizzazione del capitale rendendo sempre più precaria la dignità della vita a imporle la necessità perché socialismo e cristianesimo sociale si è realizzato io sono positivi se non realizzati sono indispensabili
Questo è da tenere presente in Italia anche in Italia soprattutto in questa delicata fase di transizione dal proporzionale alla polarizzazione è necessario superare vecchie incrostazioni per collaborare lealmente alla costruzione della condizione progressista che pur nella diversità eviti le lacerazioni e costruiscono Italia mentre il futuro di un'alleanza che è strategica per il progresso dell'umanità
E anche nella sinistra democratica italiana
Dobbiamo accelerare il processo d'incontro delle sue principali componenti il socialismo profetico di Gramsci la certamente prepara se oggi in Italia nonostante il crollo degli Stati comunisti la sinistra è giunta nel libro esplicarsi del metodo democratico e poco senso dei cittadini al governo del paese
Sì abbiamo potuto salutare una nuova stagione di speranza di umanità di appunto lettura alla solidarietà un progetto di grandi riforme della Società dello Stato
Dopo una tentazione diffusa di ripiegamento interiore delle coscienze di una soluzione autoritaria della politica cioè avvenuto perché questa sinistra rimasta per molti per alcuni versi inconsapevolmente fedele figlia di Antonio Gramsci
Perché come diceva Gramsci anche tu che non sei ricco che non sei capitalista che non garantisce l'attore mortalità nessun esteriore continuazione di libertà ereditati lascio retaggio
Non saresti uomo altrimenti non saresti spirito non saresti storia
Bisogna che di questa verità tu abbia consapevolezza e questa consapevolezza tua approfondisco ente e diffonda negli altri essa e la tua forza la chiave del tuo destino e del destino dei precari
Il secondo punto del quale mi sembra importante occuparsi concludo rapidamente la questione dell'autonomia
Gramsci acuto osservatore
Il processo di unificazione lo stato italiano di tante realtà regionali ha compiuto un'altra eterodossia nello sganciarsi progressivamente dall'internazionalismo per praticare il cosmopolitismo
In questo ha giocato fortemente il suo e si azzardò tenacemente e visceralmente ma non irrazionalmente legato a questa terra
Non credo di avere bisogno di dimostrare ulteriormente il profondo radicamento autonomista di Gramsci
Lo hanno fatto prima e meglio di me altri uomini di pensiero seri ed eminenti tra quali vorrei qui ricordare in modo particolare Umberto Cardia
Al quale vorrei tributare un affettuoso
Affettuoso e deferente pensiero mi sembra però importante partire da Gramsci per ricordare il senso e l'importanza delle identità regionali delle appartenenze culturali
Lo faccio qui nel mio ruolo di rappresentante di una comunità che si sente nello stesso tempo popolo e nazione
Popolo in quanto collettività organizzata secondo regole giuridiche
Nazione in quanto collettività che si riconosce in una storia comune in vincoli che derivano dall'avere condiviso un passato e dal voler condividere un futuro nella letizia come nella sofferenza indipendentemente dall'organizzazione sociale
E difatti i sardi che vivono nell'isola ci sentono profondamente accomunati ai seicento mila sardi che ne vivono al di fuori da ogni parte del mondo e si si cerca che si riconoscono in nome di una storia comune che l'insularità cementa ma lo soffoca
E tutto ciò e persino ovvio dirlo dentro un forte sentimento unitario
Ma il fatto che le identità e le appartenenze sono sentimenti forti e profondi
Noi percepiamo il nostro essere italiani commi uno stare insieme in cui la diversità e la ricchezza e la solidarietà il valore lo hanno anche ricordato uomini come Umberto Cau Camillo Bellieni
Il primo già nel novanta nel ventuno poneva lucidamente del Parlamento italiano dinanzi alla questione sarda come questione nazionale perché diceva noi sardi abbiamo il diritto di gridare la nostra italianità anzi un diritto maggiore e più alto
Perché non ha ceduto alla costruzione naturale dei Comuni Natali ma da un volere dalla coscienza storica consacrata da un lungo e sanguinante sacrifici
Ma non si devono le altre tacere le altre ragioni per le quali la questione sarda si acutizzata fino a diventare dolorosa
E Camillo Bellieni faceva eco scrivendo noi dobbiamo arricchire la realtà spirituale italiana con il nostro contributo di vita sardo dobbiamo rappresentare un elemento necessario nel gioco delle forze e della economia nazionale
Noi vogliamo riconoscerci sardi per essere veramente italiana
Vogliamo quindi ottenere il diritto di amministrarci noi per conquistare la nostra libertà spirituale
Ciò vogliamo ancora ricordare oggi in questa fase delicata e costruttiva di una nuova forma di Stato dinanzi anche al presidente del collegio parlamentare che sta decidendo anche di noi i sardi
Non possono rinunciare alla loro specialità perché questa rappresenta il proprio speciale contributo alle salita queste passaggio delicato
Noi pensiamo all'unità come basata sul fa su un patto su Facebook
La nostra concezione federalista è fortemente unitaria perciò rifugia moda ogni ipotesi separatiste ancor più da ogni forma di violenza di terrorismo
Abbiamo dato e diamo un forte contributo alla difesa della patria e alle missioni umanitarie lo abbiamo fatto e continueremo a farlo con convinzione ma integrazione
Non significa omologazione
Noi pensiamo di poter essere protagonisti e responsabili del nostro sviluppo in un quadro di regole dello Stato unitario rispondendo al nostro popolo fece legge per governare la Sardegna
Dunque in conclusione autonomia e federalismo regionalismo solidale sono i punti per noi irrinunciabili del nostro futuro
Specialità questione meridionale insulare sono elementi che non dovranno scomparire dalla nuova carta costituzionale che si sta preparando
Intorno alla grande riforma vogliamo costruire la nuova forte stagione autonomistica
Questi sono d'altra parte temi e valori che Antonio Gramsci elaborato vissuto professato e che ancora una volta ne dimostra una straordinaria modernità se fosse qui
Ci ricorderebbe ancora e l'autonomia è un segno di riconoscimento della dignità dell'identità collettiva perché la solidarietà uguaglianza di opportunità e il valore fondamentale della società civile che lo Stato deve riconoscere e garantire Antonio Gramsci e comunque qui
Con la forza delle idee che ha lasciato
Con la sua eccezionale capacità di indicare gli approdi
Fuori dalla cronaca ma dentro la storia
Oltre la forma dello Stato qua dentro la profondità dell'uomo
Grazie presidente Palomba ora do la parola a Massimo D'Alema
Voi mi mi scuserete se io che pensavo di venire ad un convegno scientifico ancorché di parteciparvi indegnamente diciamo
E non immaginavo sbagliando di trovarmi di fronte ad una platea così basta e vi
Non parlerò
E della bicamerale né dell'Albania né del governo diciamo
Bensì di Gramsci e nel futuro della sinistra
Cercando anche di aprire la pista
Lungo la quale poi Felipe Gonzalez ci parlerà
Del suo impegno
Alla presidenza di una commissione che lavora alla riforma dell'Internazionale socialista
E cioè in sostanza lavora intorno a quel grande tema gli appassionati studiosi Grancia di cui CIA parlato
Park anche recentemente nel suo ultimo lavoro
Quella costituzione sovranazionale del soggetto politico della sinistra
Senza dubbio
L'idea più moderna
Che noi deriviamo dal pensiero di grazie
Ecco perché spiegato diciamo perché
Da Gramsci
Noi arriviamo a questa sfida Dio
Però della sfida di oggi vi parlerà soprattutto Felipe Gonzales io vorrei ripartire da grazie
Anche perché e più il mio compito
E vorrei ripartire da Gramsci innanzitutto
Consentitemi come rappresentante
Di uno dei soci più significativi della Fondazione Istituto Gramsci
Ringraziando
L'istituto per avere promosso a vent'anni dall'ultimo grande convegno gramsciano che si svolse a Firenze un appuntamento
Di così importante significato culturale e scientifico
E vorrei ringraziare anche i tanti studiosi stranieri ed italiani
Che hanno accolto l'invito a venire qui
E che hanno proposto con un complesso di relazioni assai stimolanti io non ho avuto modo di leggere tutto
Qualcosa sono state anche giornate piuttosto complicate per prepararsi ad un convegno
Ma c'hanno proposto un terreno assai avanzato di ricerca teorica e politica su cui occorrerà ritornare e che andrà approfondito
D'altro canto come è giusto che sia
Un appuntamento scientifico di questa portata è sempre anch'base di partenza per indicare nuovi campi di studio e di riflessione
Io credo che sia per noi un motivo di orgoglio
Potere proporre ad una platea ampia di interlocutori prestigiosi
L'occasione di un confronto su una personalità che rappresenta uno dei punti più alti del pensiero politico di questo secolo
Gramsci
Non appartiene soltanto alla sinistra
E meno che mai appartiene soltanto ad un partito
Appartiene alla storia alla cultura del nostro Paese
E appartiene oramai alla cultura mondiale
Lo sappiamo
Io non ho fatto dell'ironia quando ad esempio la destra italiana
Colloco Gramsci alle grandi personalità
Dell'Italia di questo secolo
E tra i punti di riferimento a cui guardano tutte le forze politiche
Considerato questa scelta una scelta intelligente
Rispettabile
Si tratta di vedere poi con quanta coerenza diciamo questa questa indicazione sì due un'opera di innovazione culturale uno sforzo reale per ripensare la storia nazionale ma questo è un problema
Ma pur riconoscendo innanzitutto che Gramsci non è no
Straw
Nel senso che non ne vogliamo fare uno strumento della lotta politica
Né tra la sinistra e la destra né all'interno della sinistra
Tuttavia
Credo che
La ricerca
La produzione culturale la vita di Gramsci rappresentano
Un tratto distintivo del comunismo italiano
E dunque di una grande per il decisiva parte della sinistra del nostro Paese
E che non si può comprendere la vicenda storica dalla quale noi veniamo
Nei suoi caratteri originali nei suoi limiti
Ma sicuramente nella sua straordinaria peculiarità se confrontata con l'esperienza di altri partiti comunisti in Europa e nel mondo
Senza fare i conti con l'autonomia politica e culturale di Gramsci
Certamente del Gramsci più maturo del Gramsci dei Quaderni ma anche di Gramsci Giovanni
Senza fare i conti con l'esperienza dell'Ordine Nuovo con il legame particolare che ogni Gramsci
Ad un pensatore liberale come Gobetti
E più in generale al pensiero liberale e liberista
Senza considerare l'influenza che su Gramsci ebbe Sorrento
Fino a rilievo teorico oltre che politico
Che assunse l'esperienza dei consigli nella Torino operaia
Degli anni Venti
Senza Gramsci la sinistra italiana sarebbe stata un'altra sinistra
E io sono convinto senza Gramsci che pure appare così lontano con logicamente
La sinistra italiana sarebbe stata molto più debole
Nel momento in cui essa ha affrontato
La grande crisi del movimento comunista
E l'esigenza di una coraggiosa trasformazione
Gramsci è stato un punto di forza
Ci ha aiutato la sua ricerca originale nei momenti più
Difficili e persino più drammatici della nostra vicenda
Ci ha consentito
Di portare
Il patrimonio migliore del più grande partito comunista dell'Occidente
Nel socialismo europeo
E di essere ricevuti non come degli estranei
Degni di essere accolti soltanto perché avevano fatto abiura
Ma come dei compagni che pure venendo da una storia difficile drammatica avevano qualcosa da portare nella casa comunque
Qualcosa di originale e di utile
Gramsci è stato
Innanzitutto così appare così ci viene tramandato
Un grande pensatore comunista eretico
In anni in cui
Ogni deviazione dall'ortodossia sovietica costava un prezzo drammatico
Da questo punto di vista scritto recentemente Asor Rosa tutto in Gramsci si oppone ad una interpretazione ha criticato con Matica fideistica del pensiero comunista
In questo senso è impossibile Rin serra ronde l'ortodossia egli è radicalmente un pensatore anti Stalin
La sua dunque una visione critica del movimento comunista
Noi fin dall'inizio
Fin da quando in quel suo celebre articolo giovanile
Sceglie come bersaglio addirittura Marx e le incrostazioni positivista e del suo pensiero
Ma lo sarà soprattutto quando in una stagione più matura
Il suo marxismo
La sua filosofia della prassi
Si svilupperà in una chiave radicalmente contrapposta rispetto ad ogni determinismo
In un legame assai stretto
Con l'idealismo
Nella prospettiva di uno storicismo assoluto
Che sottopone ad una critica radicale ogni concezione finalistica e teleologica del marxismo
Proceduto assoluto vuol dire che noi stessi siamo
Dentro un processo storico che tende a superare
A superare anche i fini ultimi che noi ci proponiamo aveva nostrano
E
Pensate che oggi diciamo come
Uno storicismo assoluto dall'altra parte sarebbe utile
E qui teorici del pensiero unico che pensano che con la fine del comunismo è finita la storia
Mentre con ogni evidenza la storia sta impetuosa mente ricominciando se ma diciamo semmai una certa stasi l'ha subita negli anni della guerra fredda contrapposizione
Ma essa si è impetuosa mente rimessa in cammino
Nel senso di una trasformazione profondissimo
In questo senso Gramsci è legato alle principali correnti di pensiero a lui contemporanee al di fuori di ogni visione dogmatica
E
Il modo come egli sviluppa il concetto di egemonia in relazione
Alla centralità della politica
Rappresenta
Nel modo più radicale direi
La rottura con ogni visione meccanicistica
E l'apertura del marxismo
Ad una concezione
Della evoluzione storica
Ad una idea della rivoluzione se volete
Non come approdo di un processo storicamente necessaria
Ma come in una fase storica aperta processi di trasformazione irreversibili il gusto il cui sbocco
Reazionario di progresso dipende dall'azione delle forze storiche organizza
Insomma
In Gramsci l'evoluzione
Verso una società altra appare come una delle possibilità del processo di trasformazione
Legata all'azione delle forze storiche
E in questo senso la funzione delle persone degli uomini dell'individuo
Diventano centrali nel processo storico
E la cultura come capacità di conoscenza di interpretazione di guida dei processi storici
Diventa la chiave dell'egemonia
Io credo che quindi
La criticità di Gramsci nel movimento comunista è qualcosa di assai più radicale rispetto alla diversità di valutazione e di giudizio sul corso che assume il movimento comunista a partire dagli anni Venti
è una diversità
Assai più radicale
Che per certi aspetti colloca Gramsci
In una dimensione propria distinta
Sia dall'esperienza leninista che da quella socialdemocratica
E in particolare in
Aperta polemica
Comi poi cercherò di dimostrare
Su quelli che rappresentano i punti comuni della cultura comunista e socialdemocratica nel corso di questo secolo
In particolare nella concezione della funzione dello Stato
Ora io credo che
Se a partire da queste riflessioni
Si pretendesse di retrodatare
Senza un valido supporto filologico scelte e strategie
E la sinistra italiana realizzato molti anni più tardi diciamo
Questo non sarebbe corretto
Anche se Gramsci si rivela una miniera inesauribile
Ed è stato sufficiente che si passasse ad una edizione cronologica dei suoi scritti
Perché
Alcuni fra essi si aprissero ad interpretazioni prima impensabile
E certamente il lavoro Conti
Coro continua di scavo critico sull'opera che lancia
Ma io ritengo che questa opera critica debba poter si svolge non solo come è ovvio con grande libertà
Ma senza la pretesa di andare alla ricerca
Di giustificazioni
Di chiavi interpretative
Di autorizzazioni che vengono dal tutta
Direi che il carattere di Gramsci come pensatore eretico diciamoci incoraggia diciamo uno sforzo creativo che utilizzi il patrimonio del passato ma che non ricerche delle giustificazioni
Non è questo il punto anche se certamente io conservo l'opinione Chioggia sostenuto un'altra occasione che un filo
Forse politicamente sottile ma molto forte sul piano culturale congiungere il Gramsci del ventisei
Con alcuni fondamentali passaggi successivi
Penso al Togliatti di Nuovi Argomenti
Cinquantasei
Penso all'affermazione di Berlinguer sull'esaurimento della spinta propulsiva
Perché il giudizio di Gramsci nel ventisei investe proprio questo fu
Che cioè
L'esaurirsi della funzione mondiale dell'otto
Sotto il peso prevalente della questione nazionale russa
L'esaurirsi della funzione mondiale nell'ottobre legata alla crisi del gruppo dirigente del gruppo
Questo è il punto che Gramsci tocca nel ventisei
E questo è il punto che ritorna
Nei momenti
E non c'è dubbio diciamo che rispetto al livello alto della elaborazione togliattiana del cinquantasei
Questo filo di riflessione
Si interromperà dopo come che Vacca sostenuto secondo me giustamente per un lungo periodo
Salvo
Le rotture coraggiosa di Berlinguer
Il punto è possiamo dirlo oggi
Che in Gramsci c'erano gli strumenti
Perché certi mutamenti che certe rotture potessero avvenire prima
Avevamo in casa
Un tesoro di pensiero e di idee di anticipazioni
Che poteva aiutarci a scegliere e coraggiosamente a scegliere prima
Ma non è soltanto questo il
Il punto non è soltanto nel giudizio
In ottobre sul modello sovietico
Che pure
Largamente fortemente e non banalmente
Anticipatore ingrato
La sua peculiarità e di portata a mio giudizio assai più vasta e significativa
Sta in quel quello che mi pare Mario te no una delle relazioni che ho potuto leggere definisce il paradosso di Graz
Un paradosso drammaticamente legato diciamo anche alla sua condizione umana
Quella condizione di relativo isolamento
Dal movimento collettivo dalla lotta politica
In cui egli si trova nel carcere
E cioè questo grande usciti all'inizio degli anni Trenta
In un'Europa
Dominata dall'avvento dei grandi totalitarismi
E da una crisi
Interpretata nel movimento comunista come l'annuncio di una crisi generale del capitalismo che questo era il contesto culturale
Quest'uomo solo nella sua cella
Capisce invece
Che
Non solo non si va verso la crisi generale del capitalismo
Ma che sta sorgendo
Una nuova stagione
E una nuova egemonia
Che è quella del fordismo dell'americani
E che il destino dell'Europa
Un uomo che vede oltre la tragedia del nazismo e la seconda guerra mondiale e che il destino dell'Europa
E quella di entrare nella sfera egemonica
Di questa nuova forma espansiva di capitalismo
E Gramsci legge in contrapposizione con tutto il movimento comunista
Non solo diciamo nelle sue versioni più ortodosse stalinista ma anche nelle sue versioni diciamo più più di destra più aperti
Legge la crisi come l'avvio più una grande e straordinaria trasformazione
Su scala mondiale
Cioè come ha detto appunto che lo la convinzione che la razionalizzazione americana rappresentasse l'orizzonte di riferimento per lo sviluppo storico dell'Italia e dell'Europa
Ora
In questo
Questo mi pare di capire dal intervento di vacche è stato un punto centrale della riflessione sull'attualità di Gramsci perché non c'è dubbio che questo è il punto centrale più suggestivo della sua attualità
Suggestivo anche dal punto di vista umano
Che
Diciamo
Nell'immagine di questo uomo chiuso in una cella provato nel fisico privato di affetti isolato dai suoi compagni
Che ci lascia da una parte una testimonianza unica e straordinaria del proprio mondo morale
Le lettere
E dall'altra parte che in mostra questa incredibile capacità
Di guardare oltre il suo tempo
In questo c'è anche qualcosa
Che fa capire la grande suggestione umana di una personalità come grazie fatto
Per cui egli riesce a comunicare anche oggi una grande emozione
Ma oltre a questo cioè senza dubbio
Qui nell'analisi di Gramsci
Una
Una modernità una capacità di dialogo con il nostro Paese
Che ci appaiono straordinario
E
Questo cosmopolitismo economico
Questa grande trasformazione capitalistica
Su scala mondiale che vista da Gramsci come il vero teatro
Ben oltre l'orizzonte dello Stato nazionale
Sul quale il movimento operaio combatterà la sua guerra di posizione
E cioè la sua battaglia di egemonia
Voi vedete come le le categorie del tempo crisi generale prospettiva rivoluzionaria speciale ci appaiono lontane e obsolete
è impressionante perché noi possiamo leggere gran Gramsci
Gramsci dialoga con la cultura di oggi
La cultura del suo tempo appare davvero per molti aspetti molti suoi filoni diciamo come dei dei ferri vecchi rispetto alla modernità
Delle idee che gli mette in campo ET canti cinque
Ora in questa analisi della grande trasformazione capitalistica
Gramsci si colloca anche dalla parte della modernità
Gramsci vede questa trasformazione come un valore
Io tornerò su questo punto perché questo è il problema che la sinistra oggi
Vede in una certa resistenza sindacale alla grande trasformazione fordista
Un segno di di spirito conservatore
Di spirito conservatore
Pone in contrapposizione
Con una straordinaria apertura
Liberale dice
L'idea liberale dello Stato
Che si lega
Alla innovazione
Con una concezione statalista corporativa
Propria del capitalismo dominante nei grandi Paesi europei nel nostro Paese
In questo senso Gramsci è diverso si pone in un'altra prospettiva
Rispetto a quella visione secondo cui l'espansione delle funzioni statali
è garanzia di maggiore eguaglianza testata propri del comunismo e della socialdemocrazia certe riforme diverso
Vasco hanno fatto la diversità
Diciamo tra una concezione democratica
Welfare
è una concezione autoritaria
La diversità e profondissima tant'è vero che
Cessione autoritaria fallita prodotto tragedia decollati e tuttavia non c'è dubbio che dal punto di vista culturale
Cioè una forte comunanza
Ora Gramsci da questo punto di vista è un pensatore originali rispetto a questo tratto comunque ci sono delle pagine
Del di americanismo e fordismo
Che sono da questo punto di vista di grandissimo interesse
L'americano in l'americanizzazione richiede un ambiente dato una data struttura sociale un certo tipo di Stato
Lo stato dello Stato liberale
Non nel senso del liberismo doganali o della libertà effettiva politica ma nel senso più fondamentale della libera iniziativa e dell'individualismo economico che giunge con mezzi propri come società civile
Per lo stesso sviluppo storico a regime della concentrazione industriale del Monopoli
La sparizione del tipo semi feudale del re di Piero e in Italia una delle condizioni maggiori del rivolgimento industriale
Non una conseguenza
Ora
Questa visione dello Stato liberale
Che
Apre il campo all'individualismo economico e si pone
Nella prospettiva di un di un cosmopolitismo economico
Si contrappone all'immagine di uno Stato corporativo
Assistenziale
Viene considerato come un disvalore
C'è sampling americanismo e fordismo un capitolo chiuso trovo suggestivo anche per diciamo per la sua impressionante contemporaneità
La nota che si intitola azioni obbligazioni e titoli di Stato
In questa nota grafici
Pone il seguente problema
Del fatto cioè che il risparmio
Affidandosi alla garanzia pubblica
Anziché ai rischi del mercato
Diventa parassitismo
E comprime il profitto industriale e il lavoro
Questo è un comunista degli anni Trenta
Che scriveva queste cose
Pone questo questo problema il rispetto e il risparmio affidandosi alla garanzia statale
Senta parassitismo e comprime
Dall'altra parte le obbligazioni industriali a dividendo legali
Spingendo il capitale industriale a gravare sul lavoro in modo schiacciante
Questo comunista degli anni Trenta
Affronta il problema della penetrazione dello Stato nelle attività industriali
Rilevando né i vantaggi
Cioè che lo Stato può investire nei settori più rischiosi
A utilità differito al più innovativi qui ma nello stesso tempo scrive
Che questo processo
Tutt'altro che scelgono di pericolo
Perché determina l'aggravarsi dei regimi doganali delle tendenze a un party
Quindi si oppongono
Alla mondializzazione e quindi al progresso
I premi il dumping i salvataggi delle grandi impresa in via di fallimento pericolanti
Che Gramsci considera un fatto negativo
Ho come è stato detto la nazionalizzazione delle perdite e dei deficit industriale
Pensionante la modernità
Di un pensatore della sinistra che quindi non concepisce affatto necessariamente l'espansione delle funzioni pubbliche come garanzia di maggiore progresso e di eguagliare
Voi mi scuserete se io non commento questa citazione che può sembrare di un'attualità persino impressionante
Si riferisce all'Italia
E dice questo
Un'altra sorgente di parassitismo assoluto è sempre stata l'amministrazione dello Stato
Avviene anche oggi
Che un uomo in i relativamente giovani con buonissima salute
Nel pieno vigore delle forze fisiche e intellettuali dopo venticinque anni di servizio statale non si dedicano più a nessuna attività produttiva
Ma vivacchiano compensazioni
O meno grande
Va bene ci siamo capiti
Ma
Non non veniva considerato un fatto positivo
Veniva sconsiderato questa forma di assistenzialismo un fatto corruttivo
Da un
Un comunista
Che
Da una parte diciamo
Ricavava dal comunismo il senso dell'INPS del processo storico
E dell'interesse collettivo
E dall'altra parte però
Era legato ad una cultura liberale persino liberista
Che esaltava il individuo la sua funzione
Famoso ottimismo della volontà
O il vero Ford Eteria
E che vedeva nella professionalità nel lavoro
Nella capacità di competere
Dei valori positivi
Come in modo la più
Progresso sociale
Ne statalismo dunque né egualitarismo rivelatore e parassitario
Oggi noi
Possediamo
Strumenti di analisi di conoscenza
Di questo mondo unificato nella sua struttura economico sociale tendenzialmente significato nella sua struttura economico-sociale
Enormemente più
Complessi raffinati
Di quelli di cui disponeva grande
Anche se senza dubbio diciamo
La modernità del suo pensiero eh
Se non un vangelo tuttavia una straordinaria guida per la conosce
E per l'azione
Noi viviamo l'epoca della crisi
Di quel modello fordista
Che Gramsci ha analizzato nel suo seno sorgere nel momento in cui
Questo modello avviata diciamo sua costruiva le basi di una egemonica
Ma nello stesso tempo viviamo anche un'epoca in cui quel processo appunto di unificazione del mondo
Che appare procedere
Anche sull'onda di una nuova grande rivoluzione industriale tecnico-scientifica
Con un ritmo e con una forza che erano sconosciuti al tempo di Graz
Globalizzazione dell'economia dei mercati
Della produzione
La libera circolazione dei capitali con gli effetti sconvolgenti che questo produce
La crisi degli Stati nazionali e anche
L'avvio di un tentativo di dare una risposta a questa crisi attraverso il sorgere di
Istituzioni regionali sovranazionali una delle più importanti
Non economica
Con l'Italia e l'Europa l'Europa unita con i suoi strumenti
Questo è il processo del nostro tempo
Noi siamo immersi in questa fase storica
E innanzitutto si pone alla sinistra una grande questione cultura
E cioè
Di fronte a questa nuova fase storica
Noi dobbiamo leggerla
Con gli strumenti che ci ha lasciato in eredità Gramsci
O dobbiamo leggere questo passaggio storico attraverso una cultura dogmatica e vengo subito al concreti
Se noi pensiamo questo grande mutamento in termini dogmatici noi lo pensiamo come
Una crisi generale
Un passaggio irreversibile
Paradossalmente questa non è la crisi generale del capitalismo è la crisi generale del socialismo
La crisi la fine del fordismo alla crisi generale del socialismo
E la crisi generale del socialismo nella sua versione comunista
E la crisi generale del socialismo nella sua versione dello uguali far del socialismo nazionale guai
Ed è l'avvento di un pensiero unico
Quello
Di un liberismo assoluto
E privo di un controllo politico
Badate che questa visione della grande trasformazione che è in corso
Non è soltanto sostenuta dai dai profeti della destra della nuova destra
E si capisce turco
Anche a sinistra c'è chi pensa
Anche a sinistra c'è chi pensa che la fine del fordismo segna inesorabilmente un declino della sinistra delle sue idee e dei suoi valori
E che dunque non c'è altro da fare che resiste
Opporre una resistenza
Resistere alla trasformazione
Diventando così obiettiva mente
Una forza di conservazione
Destinata
Nel tempo accedere rispetto alle ragioni prepotenti dell'innovazione della modernità
Se noi invece dobbiamo leggere la grande trasformazione alla maniera di Gramsci e cioè quegli strumenti culturali che dice ha lasciato una dobbiamo leggere come
Appunto una fase di mutamenti irreversibili il cui sbocco è legato all'azione
Delle forze storiche che sono in campo
Già Delon ha parlato ancora qualche giorno fare a Roma in un bel convegno
Parlando del la questione dell'aspetto che al centro del grande mutamento che mai viviamo ha parlato di dei loro Isma'alla rovescia
Così come il fordismo il terrorismo
Comportavano
Una disciplina produttiva e sociale
Che finiva collegare l'uomo alla catena di montaggio al processo produttivo nuovo che ai suoi meccanismi ripetitivi
Gran scena Lizza molto argutamente diciamo anche gli effetti sociali della disciplina produttiva del modello fordista aspetti sociali culturali
Pagine stupende qui spiega come anche quel modello produttivo impone persino una certa disciplina sessuale
Dei costumi sesso
La fine del fordismo si presenta appunto come invece esigenza
Di una continua adattabilità
Mentre la catena di lavoro fordista e taylorista legava l'uomo e lo asserviva ad un gesto ripetitivo
E lo bloccava non solo professionalmente ma socialmente in un ruolo rigido e immutabile il post fordismo si presenta nella forma di una mobilità di una flessibilità del lavoro e delle sue forme
Che appunto con una bella espressione dell'ora ha detto Taylor risma la road map
Cioè anziché la fissità
Del ruolo umano
Nella grande organizzazione fordista della fabbrica
La capacità continua avviata tax
Di adattarsi ai mutamenti del lavoro di adattarsi all'innovazione culturale e scientifica
Ora non c'è dubbio
Che
Questo nuovo modo di di produrre
Segnato dalla mondializzazione e dalla terza rivoluzione industriale porta con sé
Porta con sé
Un carico di incertezze
Di Arrigo
Piango
E innanzitutto un senso di insicurezza sociale
Di incertezza del lavoro
La necessità di un continuo adattamento culturale diciamo cose diciamo lo sciocco Davids da disadattamento dei lavoratori tra i quaranta e cinquanta
Spiazzati dall'innovazione
Oggi i processi innovativi sono impressionanti mi ha detto dirigente di una grande barca
Che quando fanno i concorsi ne fanno pochi per assumere giovani qualificati
Oramai un viso un laureato disoccupato che sia laureato anche al più alto livello
Odette da due tre quattro anni viene battuto da quello laureato ieri
Perché il tasso di obsolescenza delle conoscenze
è impressionante
Ora non c'è dubbio che un mondo di questo tipo
Genera insicurezza
Pone in termini radicalmente nuovi il problema della rappresentanza del lavoro regaliamo parla
è stato uno dei temi del nostro congresso
E
Può produrre diseguaglianze e forme di marginalità
Angosciosa angoscioso
E tuttavia
Primo
Possiamo negare noi che in questo processo ci sia dentro uno straordinario progresso
Questa innovazione contenga un elemento straordinario di proprio
Il coinvolgimento di popoli di continenti tennero Moshe esclusi
Nella produzione allarga
Cioè le permanente degli individui come condizione perché il processo innovativo non spinga le persone ai margini ma offra loro possibilità di vivere meglio di realizzare meglio la propria personalità
Ecco io credo che Gramsci ci aiuta a leggere non perché ci sia scritto pigra
Altre ci aiuta a leggere in questa chiave parte che il tema della cultura sulla centralità c'è anche scritto ci aiuta a leggere in questa chiave le trasformazioni del mondo di oggi
E quindi si capisce perché un pensatore come Gramsci in questo momento
Non sia soltanto diciamo un onore nazionale voglia nazionale perno mamma presenti un contributo al processo di ripensamento della sinistra su scala mondiale
Io credo che la grande sfida
Ne parlerà Felipe Gonzales
Ma la grande sfida
E per noi
Quella di sapere affrontare questa fase nuova
Realizzando all'altezza
Del processo di trasformazione e di mondializzazione
Quello è risultato che la sinistra ha saputo raggiungere i suoi punti alti nel corso di questo secolo cioè la sinistra è riuscita attraverso lo Stato nazionale
Imporre al capitalismo un compromesso democratici
Che ha saputo accompagnare alle ragioni dello sviluppo capitalistico le ragioni della democrazia
E di una maggiore eguaglianza sociale
Famosa la quadratura del cerchio di cui parla Dahrendorf ecco
Democrazia
Maggiore eguaglianza e giustizia sociale
Si sono coniugate con lo sviluppo capitalistico grazie alla lotta politica che la sinistra contro la politica
E il grande strumenti
La rinuncia alla politica
è un programma che la rinuncia alla politica significa affidarsi alla forza regolatrice del mercato
E basta
E questo significa accettare la direzione
Dell'altra
Della destra neoliberista
La politica intesa anche come capacità di costruire nuovi strumenti
Gli strumenti sono liste gli strumenti della politica sono le istituzioni sorge in grado di misurarsi all'altezza della mondializzazione dell'economia la politica e lo strumento attraverso il quale da sinistra può cercare di imporre un nuovo compromesso democratico
Al capitalismo dell'epoca della mondializzazione
Questo è il problema fronte al quale noi ci troviamo
E questo recupero pieno del valore della politica costituisce io credo una sfida cruciale per la sinistra anche qui ci aiuta Gramsci vorrei concludere con una citazione molto bella
Che non è di Gramsci Mai su grandi scene libro di Bodei
Filosofia del Novecento
Un bel libro cito pagando i libri
Per i libri degli amici libero non ho portato l'ho portato la fotocopiatrice
Con la citazione che mi interessa è nella parte conclusiva del capitolo si intitola da Croce caro
E non a caso questo capitolo che si intitola da Croce a Gramsci
Si conclude parlando della politica
E vorrei scrive in questa marcia verso una sorta di via italiana alla razionalità
Si cercò sotto l'egida della politica
Un intreccio fra storia e utopia
Una storia di nanizzati
Innervata da un fine utopico quello dell'emancipazione
Avrebbe dovuto coniugarsi ad una utopia frenata una utopia temperata da dire
Che doveva tener conto dei vincoli e delle possibilità delle barriere e dei varchi per forza
Molto bello questa idea dice perché
Tu grafici riesce
Questa idea di un processo storico vertebra
Da un obiettivo che ci si propone per il quale si lotta che si coniuga ad una utopia frena
Temperate
Tra l'altro temperata da da quella visione storici Istica secondo cui i nostri obiettivi non sono la fine della storia
Sono proprio questi due elementi che sono andati in seguito progressivamente dissociati
Questo è il problema grande della sinistra italiana
Sottraendo alla storia del suo scopo
Nelle filosofia del postmoderno
E addirittura teorizzando la fine della storia poi certe correnti evitando la storia perde scopo diciamo
Anche l'azione umana che tende Aymer parla perde di respiro e di possibilità
E all'utopia
La sua zavorra di condizionamenti storici
Così da farla tendenzialmente tornare ad essere un genere letterario
Il rischio per la sinistra è proprio questo
Da una parte diciamo di produrre un pragmatismo cinico
E dall'altra parte di produrre letteratura in qualche caso cattiva letteratura dice sotto sotto le mentite spoglie di grandi ideale
Una sinistra moderna deve sapere ricostruire questa tensione estromesso
Dall'agire politico
E un obiettivo ragionevole e razionale
L'obiettivo razionali un'utopia temperati che da ad agire politico anche spessore e carica di valori e di passione
Questa è la sfida
La Sea affronta partendo dalla realtà
Analizzando la realtà cercando di comprendere la realtà
E cercando di fare scaturire dalla conoscenza della realtà gli elementi su cui costruire una nuova egemonica
E la si affronta soprattutto
Legandosi ad un grande movimento storia se il problema della sinistra di questo fine millennio è quello del costituzione sovranazionale del soggetto riformatore
E cioè di portare la politica all'altezza della mondializzazione dell'economia allora io credo noi possiamo dire con orgoglio che abbiamo fatto bene
A portare la più grande forza della sinistra italiana nel movimento mondiale della sinistra democratica e socialista
Perché al di fuori da questa prospettiva ci saremmo consumati in un provincialismo senza utilizzo
E che in questo movimento mondiale noi ci andiamo con gli errori che abbiamo compiuto io dico sempre anche con la modestia
Chi
Noi veniamo da un movimento quello comunista
Che è fallito
Ci siamo legati ad un movimento
Che conosce i suoi problemi le sue sconfitte ma che ha avuto il merito di tenere vivi gli ideali della sinistra anche contro le aberrazioni del totalitarismo
Noi ci andiamo anche consapevoli
Del fatto che veniamo da una sconfitta
è insieme orgogliosi del fatto che nella nostra storia non c'è solo una sconfitta ci sono anche queste straordinarie idee di cui parliamo qui
E che a questo movimento della Sinistra democratica noi le portiamo nella convinzione che esse possano essere utili della sinistra di oggi che di domani grazie
Vorrei ringraziare anche Massimo D'Alema
E prima di dare la parola Felipe Gonzales
Aggiungere una battuta
Nel
Nel collegamento fra il convegno e la tavola rotonda che mi sono sforzato di fare oggetto verso la fine che noi l'Istituto Gramsci siamo impegnati soprattutto per portare a compimento
La disponibilità degli strumenti filologici e scientifici per lo studio rigoroso di Gramsci
Questo oggi assume un significato particolare
Perché un decreto di due mesi fa del ministro dei Beni culturali
Affida alla Fondazione Istituto Gramsci l'esecuzione di una edizione critica completa integrale cioè di una edizione nazionale degli scritti di Gramsci sotto l'egida di una commissione
Scientifica di nomina del ministro di altissimo profilo mi è venuto a mente di dirlo dopo l'intervento di D'Alema perché penso che assorbendo questo compito
Probabilmente offriamo strumenti e più rigorosi non solo agli studiosi ma anche ai leaders politici che vogliano servirsene ed ora la parola a Felipe Gonzales
Boccia grazie
Il muro quaranta arresti però che me intenderà anche un motivo in più in via lo sfintere vivente
Lo aree del partito riempie fare protesi perché o gli endo a Massimo D'Alema
Ho realmente me Plenty visto aver firmato il Trattato di Maastricht ancorché immagine che Grancini se Overa tre Vidotto ambiente a fare lo conto la sua consequenzialità francamente io scendo al presidente non se si darle la grafica porre fine armi evolvere al potere del quelle cattoliche Agnano le fibre fiero retriever la critica gran Cibiana pretende una mobilitazione anticipava perché una Vuelta precipitava a esaltare a non sempre fa tanto di ritornare a un conflitto Milan un giorno voi a pretenderlo attualmente una contribuzione darebbe al punto evitare l'analisi Santa bene viviamo dottrina pensami entri della figura dei Grancini
Cogollo muove né De Michele Lazio dopodiché sommossa
E Major come norme viveva Togo lo schermo lucciola o porla libertà azione incontra la dittatura
Tributario del pensami vento infernale dei grandi
La vita de mi vida tra Currie io Mandela Mita de mi vida tra Currie o in una dittatura fine ed una dittatura che era ed edera dea che gli acheni cartello Agra intimo che Pavia tecniche sopra il bivio celebrare il PM posso finti Endesa
Basta del può e deve avere carico e infatti mo'capire una firma
Como parà che la dinamica della guerra storia dinamica parla con opere mi tiravo presidente a fare una S.p.A. io o gossip o tre
E nel Mediterraneo UE nel Sud Europa in vista della priorità alta tesa dinamica della che raffia o della politica dell'umanità dalla guerra fredda Castagnetti lo che mandiamo all'attenzione dei granchi imbevuta Lia situarlo in su context dove sarebbe situato ricco qualità e
Trieste odia su moderni da ancora finiti a Cava Massimo D'Alema
Fino sue Piero Cozzi la Revel via fatta dei supplenti Sarmiento sono e in un momento in che
Era logico che
Quelle in fretta amianto contrae il totalitarismo fatti
Statali ex gli era stato la ortodossi antagoniste delle Calini era l'unico incluso para sentirsi a un paragone farà sentire se protetti qualcuno ombre che il K del se epilogo DS
E nel prime lettere filo o al finale del primer perfino detto che si ribella nel quando l passivo para la epilogo sia ecco era praticamente inesistente dopo sì cava con uno occorrono troppo fisico perché se permette l'epilogo sia del per stranieri
E nel contesto dei cicli e Marco tra quelli pagati locali un bue nel tempo costituisce parola in più alla fine di solito con buone entro tutto para evitarlo
Il conservatorismo ideologico violenti a Roma circolazione che si parete Muccio alla ortodossia totali ammenda interventi o dei Maximo li ho idee sir Colin Farrell anch'l'analogo momento ennesima versione Marsala ispirata del Movimiento comunitaria che pure questa linea però non lo credo
Non proprio che Furet parlare del figlio ma conservavo romanza la vedette Omar reazionario si Cava dei Tirreni capiranno che poi di essere il pensami è nato nazionali della Izquierda Comunista propose un fiammifero della sinistra come nocche RIA potrebbe effettivamente serio Falorni vorrei Pepe li ammiro la figura dei Grancini rapito
Permettere messi entrato Messina Luna Merida tributario vide sua porta Silvio Europa il suo metodo del surrene Elvia eterodossa parato contra qualche forma massima dei totalitarismo
E totalizza fino del pensabile
Ha fatto bene
Però il giorno che riapre un po'qua per caso a Massimo L. sentito templi Carle che incarna ottengo il internazionale sotto il vincolo cari ma ambientale che arrivi a fare faccia dopo il proponente del Reflex rimane troppo
Una riflessi e ombre il Pisa figlio dell'Europa organizzata fatta buio tra solo quello che voi agli Ammar papero primi impieghi Dandini la crisi se la crisi della democrazia libera unico note del capitalismo quegli arricciato
Quando la Revolución Forlì valutare accordi arrecato Grancini Noè e se il capitalismo impegnata in quel che fai ci risulta si porti risultati paziente cliente un del libro chiamate intesa paritario com'ove chi avrà colore parla pagine famoso in un periodo che tra forma lungo il rapido
Per Rossi che può e deve intendersi e ne ho sentito da una sigaretta crisi Stifani del modello de Democrazia liberale al CNEL referee che abbia della tecnocrazia liberale ai a una cosa che mi chiama la tensione quando segnalarlo all'Europa nel paniere pietra occorre dirlo mi nel cuore è imploso avviando intramoenia una rappresenti la capitale d'Italia quando atti a Calgary Calderisi Cadeo e la prese in grande stipulare non la primera aveva ai giornali
Che il bis a firma per Italia Eskil trarre e in Europa Rosalia indotti a Roma donde firmò il trattato anche quaranta in sono Lilia ma a uno la io la semplificazione del linguaggio annuale mente non selettivo camorra interventisti ebbe del nove intensi unico
Quando alla moneta europea legna ma molti euro cinque abbiamo chiamato economica a Pesaro della importanti al PPE nel Desafio io novello minimo entrare nell'euro
Rientrare e in Europa euro
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Del Nuevo capitali
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Pigliamosche
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Educare appara la solidarietà
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Un partito dove per inerzia del che differente o meno Cappato quando sei sul video ma vi è serrata cadde pensare che la competitività cautelato agli arresti la priorità Ilardi produca fionde e li teste dirigente e la priorità del sistema educativo con l'educazione chiari Segundo aspetto della solidarietà paese che mi preoccupa massacro al riempite che lo muove nel suo insomma se individualista i giovani o meno solitario che hanno nome parecchie verrà senta dove pare se per caso che il problema è che la solidarietà il cadavere Mark incentivi lei gli usi del tempietto chiede pende proprio per una de un impatto mediatico fatto la solidarietà che tende cuori rossi la crisi dialogando in largo apparenze nella televisione italiana durante una Semana
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Dato che i tre punti e poi la crisi dell'aula Carlo Casti aver quanto questa termino del mercato intendere in quell'età Fichera la rapper curioso per la salute
Ha chiesto favorevole Carlo comunque l'occupazione troppo para umanizzata per cui Pier ricca padre quelle buona parte la preoccupazione per la salute parte termico del mercato quanto Walchhofer
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Nei confronti della futura non tanto quanto vaga narra d'entrata nel mercato e trovammo Valentino quanto paga e Fazio vattene dentro della socialità ancora quella che qui vi fa personaggio tanto caso avete operato
Agli La Fiorita provocazioni dell'occhio cui ha cavalcato si dura locatario provocazioni farà Intel parterre flessione
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Ma
Preventivi il bavero una sua fidanzata dice il poeta sostenere il passato un sistema onesti coi sia unico idee insolite arriva solida pure i suoi cui ai capi del conflitto del Foro Italico fatta sì Calaresu sente richiamata la piramide icone entrò a cavo della popolazione occupare la base della piramide e mappe che indicano ricavare ma meno grande Graziani coltellate la parte di arriva della piramide cittadini attagli gara invertirsi è un inferno lo vanno a fare sensibile a che gli occhi e tanti o con Paolo e incorpora otto al professor verrebbe creazione richiesta Albins anche e se sì credenza aggregazioni messaggio meno Simple Izzo o liguri può essere ok più volte si è preoccupato e capitalizzare supervisione tecnica de revocarsi un sicuro para Susan Boyle sua famiglia io l'OCCAR sette ambienti la educazione dei soci gravare anche all'educazione capitolo che Varese chiese il rilievo della considerazione
Di aprire qualche diamo la possibile crisi della democrazia liberale poi la legittima filosofia terapeutiche ma cara che non permette rivide libertà ritengo la tentazione del Cré Perenzin offenderà navi senza che la libertà direi che la vita e scomponibile ma si importante farà la itinerante quella parola Ittierre Del Piero Coccia il Reform allora tali che para o trans al
Relativa Polito petto finanziando sottoscrivere attacca novecento note nel mondo alla Croazia che hanno Campoferro profili libertà Ande molto bravo anche suo previde iraniana devastata grazie al Serrapica
I questa tavola tomba è connessa
Interlocuzioni gramsciana
Penso che
Attori di questa sera
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E anzi e di questo
Grazie io
Nei
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è un'indicazione precise
Nessun che continuare il nostro lavoro e metteremo con
Da ultimo ringrazio tutti voi
Ma estrema disponibili
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E diciamo pure pazienza con cui ci avete ascoltato arrivederci