La riforma dell'art. 513 cpp e le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Palermo Caselli

Franco Corleone deputato Verde sottosegretario alla Giustizia il dibattito si arroventato sulle cinquecentotredici dopo l'approvazione da parte della Camera un'approvazione che è stata tormentata ma che anche consentito di mantenere come dire un dialogo tra gli opposti schieramenti ora di nuovo il provvedimento al Senato ma a pesa come un macigno l'intervento del procuratore di Palermo Caselli ecco cosa ne pensi anche del fatto che uomini così importanti e conosciuti della pubblica opinione in qualche misura si contrappongono a decisioni assunte dal Parlamento ma non vorrei che il clima sia roventi tanto per cui dal cinquecentotredici sito
Ebbe a passare al centotredici ma penso che il voto della Camera è stato un voto significativo importante perché basta vedere quanto pochi sono stati i voti negativi
E poche le astensioni quindi siamo di fronte a un provvedimento che
La Camera e prima ancora il Senato ma alla Camera dei deputati ha condiviso in maniera convinta
E la vicenda di quell'emendamento sottoposto al voto dell'aula e su cui di è stato un voto anche quello significativo dimostra che ormai si è arrivati a un punto di acquisizione da parte della politica
Che era impensabile ha forse fino a qualche tempo fa quindi io saluto con estremo piacere questo fatto i temi della giustizia e sono entrati a pieno titolo nell'agenda e nella consapevolezza di intervento della politica per superare quello che è stata una fase che è stata definita di supplenza o di altro e che invece torna nella sede naturale detto questo ovviamente c'è libertà di opinione
Ma io condivido l'intervento che ieri ha fatto Saraceni in aula non si può dire perché si crea grande confusione che i il Parlamento abbia cancellato l'esistenza della mafia con questo provvedimento credo che con questo provvedimento provvedimento noi abbiamo affermato
La validità del processo accusatorio io mi auguro che la Bicamerale abbia successo e metta nella Costituzione come valore fondamentale
Quello del contraddittorio per il processo penale oralità e contraddittorio e così che vengano inserite nella Costituzione i principi
Anche del diritto Cocco penale minimo secondo quello che il a principio dell'offensività e che venga anche inserito nella carta costituzionale alle un altro principio fondamentale che è quello della riserva di codice ecco quindi il mio no pensiero su questo aspetto si limita proprio a queste considerazioni il il penso anche che c'è ancora molto da fare e il quello che positivo e che stiamo anche affrontando il tema della riforma della giustizia e con l'approvazione di i numerosi progetti di legge a carattere strutturale la prima volta credo che abbiamo affrontato con le sezioni stralcio per l'arretrato civile e con il giudice unico di primo grado
Ecco vorrei ricordare Franco che il procuratore Caselli si è spinto fino a dire che con questa approvazione praticamente con una legge il Parlamento abrogato la mafia e su cui si sono appuntate molte critiche
Ma vorrei domandarsi la Camera dei deputati anche respinto un altro emendamento che tendeva a a stabilire un doppio binario tra i reati di mafia e gli altri ed è stato respinto a grande maggioranza il responsabile giustizia del PDS Folena però oggi torna con diverse interviste su questo punto qual è la tua opinione ma noi lì non una maniera
Ma non clamorosa ma noi già abbiamo diverse forme giardini doppio binario nel sistema processuale
C'è qualcuno che forse vuole codificare il doppio binario per i processi
Ordinari e per quelli di criminalità organizzata
Mafiosa o di altro tipo è un problema estremamente delicato sotto molti aspetti primo perché noi riconosce verremmo
Una diversità di fondo anche per colpire a livello processuale le organizzazioni criminali non solo a livello di prevenzione e repressione ma anche a livello di processuale e questo è un no no no una cosa pesante anche se già abbiamo dedicato degli aspetti di diversità il fatto stesso che si approveranno le videoconferenze e che già oggi sono applicate per le testimonianze già questo strumento indica una diversità di esistenza ma non ci possiamo spingere fino a un doppio regime codificato questa è un interrogativo
Io penso che noi dovremmo essere capaci di dire che più le accuse sono difficili più anche l'avversario è grande più process deve essere garantista è garantito perché noi dobbiamo una democrazia anche nel processo si deve caratterizzare come tale
Ma c'è anche un altro obiezione che io faccio che ancora più politica
Ed è il motivo per cui io ho visto la lega schierata con certi emendamenti perché la lega
Per la cosiddetta indipendenza della Padania
è intervenuta sostenendo proprio questa necessità dicendo la Sicilia la Campania non sono la Svizzera e la Svezia ora se noi accettiamo questo e accettiamo che ci siano due codici due processi in Italia
Lui inconsapevolmente affermeremmo quello che Bossi vuole dire cioè il separatismo la separazione del Paese e se la rompiamo sulla giustizia l'unità del Paese credo che diventi inevitabile
Romperlo a tutti i livelli anche istituzionali perché dal punto di vista economico non possiamo non riconoscere che ci sono realtà diverse sì anche dal punto di vista dei codici e del processo separiamo il Paese io credo che poi AFPAK tipica lo teniamo assieme quindi c'è anche questa riflessione che io faccio per dire stiamo attenti a non andare su una via in cui poi sarebbe qualcun altro in questo caso Bossi e la lega a raccogliere i frutti a mare i
Vorrei concludere se permetti con un argomento diverso nei giorni scorsi il ministro Flick ha risposto ad una interrogazione in merito alla popolazione carceraria ricordare che la competenza e del tuo collega Ayala per quanto di dalle carceri però c'è un argomento che ti sta molto a cuore e riguarda a ad esempio o l'impatto che ha e il proibizionismo sulle droghe anche sulla situazione carceraria ebbene vien fuori che nell'ultimo anno si è avuto addirittura un aumento di detenuti per reati connessi allo spaccio alla tossicodipendenza rispetto a quello la precedente ecco che cosa sta facendo l'esecutivo anche per quelle misure
Di depenalizzazione delle quali si era parlato ma il Governo ha preso un impegno alla Camera durante il provvedimento sulla depenalizzazione
L'attenzione in quel caso fu tutta sulla depenalizzazione eventuale del reato di finanziamento pubblico illecito e quindi il l'emendamento che poteva a buon diritto inserire la depenalizzazione degli articoli settantatré settantacinque cioè depenalizzare completamente tutte le condotte personali non a fini di Lou coro collegati al consumo potevano essere ben inserite in quel provvedimento non è stato possibile perché l'attenzione sia rivolta a tutta quell'altro problema e quindi il è stato ritirato l'emendamento su richiesta del governo che preso un impegno con proprio il sottosegretario Ayala su indicazione del ministro di presentare
Un apposito disegno di legge per la depenalizzazione io spero che questo impegno sia onora toh al più presto perché altrimenti la situazione delle carceri diventa intollerabile ma soprattutto abbiamo contro quello che è stato il lavoro della conferenza di Napoli che ha posto come problema cento a vela del carcere di azione la depenalizzazione noi siamo od oltre il trentacinque per cento di detenuti tossicodipendenti e se calcoliamo quelli che sono per reati sempre attinenti alla legge sulla droga
Ma non tossicodipendente andiamo al cinquanta per cento dei detenuti questo e una fatto che deforma la natura del carcere in cui il carcere assume un aspetto di cronica io che non compete al l'istituto penitenziario e provoca dei danni in prospettiva anche sum otto di condurre la vita in questi istituti
Notevole Follini vice segretario del Centro cristiano democratico colline anche il CCD ha votato per questa modifica dell'articolo cinquecentotredici del codice di procedura penale ora di nuovo in lettura al senato ma pesa
E pesa molto il duro intervento del procuratore di Palermo Caselli il quale si è spinto a dire che il Parlamento abrogato per legge la mafia ma intanto cominciamo col dire che di questo ho di questa revisione del cinquecentotredici noi siamo in qualche modo la causa scatenante tutto nasce da un emendamento presentato al Senato dal senatore Cirami del CCD e quindi noi assumiamo ho pienamente la responsabilità della decisione su cui la maggioranza del Parlamento l'altro giorno ha convenuto assieme a noi non ci sembra fatto un abbassare la guardia verso la mafia ci sembra una concezione più lineare meno tortuosa della giustizia
Dato di puro buonsenso che le testimonianze dei pentiti debbano reggere la prova del dibattimento del contraddittorio fa parte di una civiltà giuridica moderna
Ecco si è parlato lo fa oggi di nuovo anche Pietro Folena del PDS di un possibile doppio binario cioè i processi di mafia diversi dunque rispetto agli altri ordinari ricordiamo però che la Camera tre giorni fa ha bocciato un emendamento che andava proprio in questa direzione ma infatti io credo che noi dobbiamo mantenere lei dissenso di una giustizia che uguale per tutti e quindi uguale dalle Alpi fino all'ultimo paese della Sicilia
Non credo che noi possiamo come dire introdurre una differenza che rischia di alterare le regole del diritto per un verso e di non essere di nessun aiuto di nessuna maggiore efficacia nella lotta alla mafia quello che mi ha sorpreso nel pronunciamento di Caselli e questa idea che esista un solo modo di combattere la mafia e una sola organizzazione della giustizia che conduce a un risultato efficace non è così credo che il voto e la maggioranza del Parlamento che mette insieme partiti opinioni che su tanti altri aspetti sono agli antipodi di mostri che su questo abbiamo imboccato una strada che non è una strada di parte ma è la strada in cui si riconosce la maggioranza dei dei per idee quindi in cui si incontrano anche culture giuridiche diverse secondo lei i magistrati soprattutto quando in hanno incarichi di notevole responsabilità dovrebbero avere anche maggiore discrezione anche nell'esternare propri personali punti di vista ma io credo che nelle esternazioni in linea generale è sempre preferibile peccare per eccesso che per difetto preferisco un magistrato che dice qualcosa di troppo ad un magico dato che sia come dire reticente però però non c'è dubbio che non possiamo accettare l'idea che i magistrati intervengano sul processo legislativo con un diritto speciale altrimenti noi finiamo per essere un Paese corporativo in cui i magistrati si fanno le leggi sulla giustizia i giornalisti fanno le leggi sull'informazione i medici fanno le leggi sulla salute in via corporativi dando non è questa la strada credo che le opinioni
Di Caselle abbiano tutto il diritto di essere espresse di essere ascoltate valutate attentamente dalla politica ma non prefigurano un diritto speciale di vetro e di interferenza nel processo legislativo
Giuseppe Gambale già parlamentare della Rete ora del gruppo della Sinistra democratica iscritto al PDS allora Giuseppe qual è la tua valutazione su questo scontro che in qualche misura vede contrapposto
Il parlamento la Camera dei deputati che tre giorni fa si è espressa sulla modifica dell'articolo cinquecento del codice di procedura penale e il procuratore di Palermo Caselli c'è chi pone anche il problema diciamo di un certo tipo di esternazioni
Io credo che Caselli ha giustamente correttamente richiamato il Parlamento e l'attenzione dei cittadini ai pericoli e rischi che l'approvazione della modifica del cinquecentotredici portano i processi di mafia credo che ogni cittadino abbia il diritto di esso Paese spiega proprie opinioni e quindi anche il procuratore capo di Palermo ha il diritto di esprimere la sua opinione ha usato certamente toni duri e forti ma credo che nella sua legittimità d'altra parte lo stesso onorevole Folena ha dovuto riconoscere che la legge approvata alla Camera merita una correzione al Senato è merito soprattutto probabilmente una revisione organica della di tutta la normativa dei dei processi antimafia il cosiddetto doppio binario perché le garanzie giuste dovute ai cittadini devono essere ben calibrate con una legislazione antimafia che invece prevede più vigore da parte della legge certamente più poteri anche alla a ai magistrati venne
Pagano e che fanno l'accusa durante il processo diciamo che Caselli pone un problema diciamo di natura tecnica quella dei pentiti e non solo dei pentiti di mafia che in sede istruttoria fanno delle dichiarazioni e che poi o in sede dibattimentale nel processo possono rifiutarsi di rispondere ricordiamo c'è stato un emendamento presentato alla Camera che ha un posto Cato Laura che prevedeva una pena nel caso in cui l'imputato di reato connesso si avvalesse e di questa facoltà emendamento al quale dato il tuo o favore ma che
Nella Sinistra democratica per oltre il cinquanta per cento è stato bocciato ma l'emendamento che era stato formulato con l'accordo dell'Associazione nazionale magistrati della camera penale nazionale prevedeva la possibilità che nel caso il magistrato voli su utilizzare le dichiarazioni rese in fase istruttoria c'era l'obbligo per il teste il pentito con la breve giustizia teste normale di dovesse sottoporre all'esame che non voleva dire per forza confermare le dichiarazioni rese in istruttoria ma sottoporsi al contraddittorio dal tra accusa e difesa certamente era un emendamento un po'un po'pesante nel senso che prevede una pena due cinque anni nel caso il teste rifiutasse appunto poco garantista certamente poco garantista era il contrappeso di una legge che certamente andava in direzione opposta e qui io credo che
Il punto unit
D'accordo le dichiarazioni rese oggi da Folena mi auguro che Folena abbia la forza e la determinazione nel portarle avanti queste tesi perché e necessario pare istituire il doppio binario perché le garanzie ripeto che devono essere dati al cittadino
Non possono essere quelle che vengono comunque date alla alla all'indagato di mafia credo che questo sia importante perché in questa maniera tuteliamo da una parte il giusto rigore dello Stato e lotta alla mafia dall'altra le garanzie ai cittadini
Ora è Gambale non c'è dubbio che ogni cittadino deve poter esprimere come quando ritenga le proprie opinioni ma non pensi che i magistrati per magistrati soprattutto tanto note che tanta influenza possono avere sulla pubblica opinione dovrebbero adottare un costume diverso ricordiamo che i ministri della Giustizia più volte hanno fatto queste richiamino assolutamente inascoltate e Flick oggi giustifica car
Cioè le dice che Caselli aveva tutto il diritto di parlare io credo in questo Paese si parli troppo da ambo le parti e soprattutto su temi delicati come era lotta alla mafia si lanciano messaggi avvolti superficiali e e poco comprensibili per i cittadini perché sono cose anche molto tecniche molto particolari che non tutti riescono a capire il cinquecentotredici la maggior parte cittadini neanche comprese neanche si capiscono quali sono le sue conseguenze io comunque ripeto s'o dalla parte di Castelli anche se credo che dobbiamo tutti parlare un po'di Mino politici e magistrati anche e dall'altra parte coordinare di più i nostri sforzi una lotta che vede impegnato sicuramente il Parlamento il Governo così come i magistrati in prima linea
L'onorevole Simeone avvocato deputato di Alleanza Nazionale valevoli Simeone è un giornale oggi titola Caselli sul cinquecentotredici isolato ma a dire il vero la sensazione che sia e che poi le tesi illustrata su di un quotidiano dal procuratore di Palermo avranno un peso anche nell'esame che si sta ora affrontando di nuovo al Senato Folena parla di nuovo anche di doppio binario cioè di una a a sottolineatura dei reati di mafia rispetto a tutti gli altri ecco qual è il suo giudizio io ritengo che Caselli sia assolutamente
Fuori misura nel momento in cui fa quelle affermazioni ed è fuori misura la modifica del cinquecentotredici era una modifica assolutamente necessaria proprio per quei principi di civiltà giuridica che dovrebbero sempre e comunque informare il nostro diritto non va dimenticato che cinquecento tredici fu introdotto il momento successivo all'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale questo significa che un articolo canone dato in un momento di assoluta emergenza dell'emergenza non può durare una vita nel nostro Paese specialmente quanto si parla di emergenza e giuridiche io penso che deve essere limitato ad un periodo mo'tutto molto molto o preciso diversamente l'emergenza diventano ordinario e l'ordinarietà allora si va a fare benedire i una volta per sempre era una modifica necessità aria e penso che alla modifica del cinquecentotredici ora debba a seguire la riforma anche dell'articolo centonovantadue del Codice procedura penale riguarda
Beh in senso più stretto proprio i reati di associazione di associazione
Senta Simeone ma Caselli afferma che esiste un grosso rischio a quello di lasciare punto la facoltà all'la all'imputato di reato connesso di non rispondere in sede dibattimentale e quindi vanificare un grosso lavoro con tutto quello che comporta poi interni di intimidazione ad esempio la criminalità organizzata nei confronti di colui
Loro perché arrivano come dire usato parlare
Io ritengo che non sussista questo gol proprio pericolo oltretutto la vanificazione
Un del del della portata del centotrenta del cinquecentotredici assolutamente non può essere non non può essere ipotizzata dal pronte d'altronde se l'intimidazione ci sono ci possono essere in qualsiasi stato e grado del giudizio non nella modifica del cinquecentotredici che può favorire le intimidazioni ed elezione se ci sono possono coinvolge non solo cinquecentododici ma possono coinvolge tutti tutti gli altri reati e quindi tutti i comportamenti naturalmente dei dei testi chiamati a deporre per quanto riguarda i collaboranti di giustizia noi veniamo da una dare una serie di che di critiche alla legge sui collaboranti di giustizia penso che anche da qui sotto questo aspetto le dichiarazioni di
Ad
E di Caselli siano assolutamente fuori luogo senta nel cinquecentotredici è previsto anche un periodo di transizione disegni
Secondo alcuni magistrati non è un tempo congruo ma ritengo che sia sufficiente assolutamente il carnet di sentirsi ancora
Oltre significherebbe anche ecco riproporre quella eccezionalità che assolutamente non ci deve essere
Crede che dei magistrati soprattutto quando particolarmente esposti noti alla pubblica opinione dovrebbero essere più discreti o e non accettare diciamo una contrapposizione frontale con il Parlamento senza dubbio ma
è da troppo tempo che i magistrati fanno fanno show in continuazione questo bisognerebbe evitarli ho presentato una proposta di legge proprio per mettere il bavaglio ai magistrati ma nel senso naturalmente migliore o si già non dovrebbero assolutamente andare ad essere dare su processi che sono in corso perché quella loro esternazioni assolutamente non giovano poi ad una visione o meno le di quello di quello che è il problema nel momento in cui esso viene posto all'attenzione del Paese se facessero più i magistrati e meno gli gli show man molto probabilmente la giustizia sarebbe più credibile e sarebbe anche più giusta