"Lo stato sociale del futuro: pensioni, equita' e cittadinanza" presentazione del libro di Laura Pennacchi

Ora salvo qualcuno
Grazie partecipare
Cominciamo Camera cominciamo io sono Raffaele Brancati che sono il Presidente ad un rally editore il mio compito è solo quello di non rubare spazio e non rubare tempo a
Nadir ingraziare naturalmente tutti i prestigiosi ospiti che sono venuti qui in poi editare solamente un senso che che forse può sembrare quasi contrastante con tutta questa attenzione di telecamere di fotografie oggi nel senso che l'intenzione della casa editrice nel momento in cui diamo questi spazi di pubblicazione a opere così importanti così d'attualità
Non è tanto quello di fornire strumenti di discussione
Quanto quello di fornire strumenti di analisi che siano anche al di là del della contingenza politica e delle dibattito che si sta scatenando in tutti questi giorni in questo periodo sui giornali e siamo sicuri che il libro di laureati
Sì è un libro importante per riflettere per ragionare su temi che di solito sono invece affrontati in modo un po'troppo frettoloso e sovrasta altrettanto serto che la discussione di questa sera si soffermerà anche su questi temi
Grazie a tutti gli ospiti e naturalmente la parola Bosetti che presiederà
Questa riunione grazie grazie allora però introdurrà ma era molto molto Breve stringata questa discussione anche perché sono ore concitate
E diversi dei presenti che ringraziamo riavere sottratto del tempo per questa discussione in una in una fase così così stretta
Potrebbero anche essere chiamati all'improvviso da impegni parlamentari
Tuttavia pose il tempo che hanno sottratto alla loro giornata non è non è non li porta fuori tema perché con il libro di Laura Pennacchi
Apriamo l'agenda diciamo all'altra delle due pagine decisive di questi giorni di questi mesi forse anche di questi anni
Il libro di Laura Pennacchi lo stato sociale del futuro pensioni equità e cittadinanza con una Breve sintetica prefazione di Carlo Azeglio Ciampi
Come vedete ha un aspetto un po'pallido e si vere o ma il contenuto è come si diceva una volta bollente nel senso che sì affronta in maniera diretta esplicita e centrale il tema delle pensioni non solo il tema del welfare in generale ma proprio frontalmente il tema della riforma delle pensioni dell'intervento sul sistema previdenziale
Italiano la breve introduzione di Ciampi
Ci ci ricorda i tre elementi essenziali di questa fase che sono poi sviluppati
Dalla dal libro di di Laura
E cioè che si è inceppato uno si è inceppato il meccanismo che garantiva continuità tra crescita e occupazione due si presenta in tutto il mondo occidentale e in maniera ancora più acuta e specificamente acuta in Italia
Uno squilibrio demografico dato dalla rapporto da invecchiamento e rallentamento della natalità tre che coloro che che che parlano è la l'autrice innanzitutto che come sapete è parte
Di un governo in qualità di sottosegretario al Tesoro
Ed è membro autorevole dirigente del del PDS l'autrice parla dunque di
Una intenzione Chiara che è quella di innovare il sistema di Welfare innovare l'Ulivo e feste ma senza rinunciarvi senza accantonare senza smantellare senza abbandonati
Ora il lavoro di Laura Pennacchi qui sono sarò sono proprio estremamente breve e conciso per porre diciamo un interrogativo a tutti i nostri ospiti
Ci pone davanti ci pone davanti una enorme domanda diciamo sulla natura
E sulle intenzioni sui programmi di una coalizione di governo ma anche sulla natura e sui programmi di una sinistra diciamo di un centrosinistra e di una sinistra nell'ambito di questa coalizione qual è questa
Enorme domanda una domanda che riguarda
Il punto centrale dei programmi economici e sociali un'attività di governo questo libro presenta nettamente si presenta come il rifiuto di una politica di testata Lizza azione di una politica di smantellamento come si dice del welfare oltre di una politica di riduzione dell'welfare stette a qualcosa di residuale rispetto alla a una massa di compiti da affidare al mercato
C'è una una una formula dietro la quale viaggiano diversi progetti programmi politici che è quella che è stata ripresa tante volte che sente che si recita in questo modo vogliamo passare dall'welfare delle garanzie al welfare delle opportunità
Questa formula che interpretata nel modo più o radicalmente liberale rinuncia le garanzie e creazione di trampolini perché i cittadini diciamo ce la facciamo con le proprie con le proprie gambe a raggiungere gli obiettivi di vita
Il cuore della politica di Tony Blair ecco di quella politica che è stata definita sì di sinistra moderata addirittura di cento radicale
La versione che né da cerco proprio di cogliere l'essenza di questo libro insomma per porgerle ai nostri interlocutori la versione che ne dà Laura Pennacchi è una versione diversa
Da quella di Toni Blair ecco direi che lavora Pennacchi non accetta l'idea rinunciamo alle reti e occupiamoci solo dei trampoli
L'idea di equità di cui Laura Pennacchi fa una bandiera dell'intervento di riforma sul sistema pensionistico per una riforma incisiva la bandiera delle dell'equità
Viene innalzata in un altro modo non alla Blair ma in un'altra versione originale che qui viene esposta il libro si si sofferma e sostiene un criterio di uguaglianza che guarda non soltanto alle pari opportunità cioè le condizioni di partenza tutti al nastro di partenza lo sa
Ma guarda anche ai punti di arrivo ecco non è un caso che circoli così tanto nel libro L'idea di uguaglianza di un importante filosofo indiano americano che Amartya Sen secondo il quale dobbiamo fare due cose per fare delle buone politiche sociali guardare non solo il punto di partenza che sono essenziali ma anche i punti di arrivo perché squilibri eccessivi nei punti di arrivo sono un problema gravissimo determinano instabilità sociale sperequazione ingiustizia
Seconda cosa interventi e qui in su situazioni inique presuppongono azioni diverse nei confronti di soggetti che partono da condizioni diverse queste sono le domande naturalmente il tutto va applicato questi sono i criteri forti che Laura Pennacchi propone su cui lavora che analizza
E che discute con versioni diverse
Di di dei dei dei possibili progetti sociali in una situazione nella quale
A abbiamo uno squilibrio come ho detto demografico che prospetta per l'Italia una situazione drammatica nel due mila cinquanta i giovani scenderanno leggo cito la pagina ottantasei al ventuno per cento dalla popolazione mentre gli anziani e i vecchi saliranno trentaquattro per cento dell'Unione europea in Italia la la vita dove l'avete avete oggi è di ottantuno anni per le donne di settantaquattro per gli uomini mentre il numero medio di figli per donna e per donne di uno virgola due circa cioè il più basso del mondo che cosa succederà
A parità di di quei se questo tasso di fecondità si mantiene così a questi livelli la popolazione scenderebbe dai cinquantasette virgola uno milioni a trentotto milioni nel due mila cinquanta
E quindi si avrebbe mentre in in tutta l'Unione europea noi avremmo allora con questi tassi di fecondità
Fra lo zero otto e uno virgola uno lavoratori Peroni ultrasessantenne dell'Unione Europea tra poco meno di una unità e poco di più in Italia noi avremo tra lo zero sei e lo zero sette lavoratori cioè quasi in mezzo lavoratore per ogni ultrasessantenne questa situazione chiaramente insostenibile
E si potrebbe sostenere solo con un disavanzo truffa ai danni dei contribuenti di questi di questi decenni ecco questi sono i termini
Della questione ho accennato alla alla ipotesi insomma l'ho fatto in maniera assolutamente stringato tenuto limitati su cui Laura Pennacchi propone di lavorare la sottopongo alla discussione dei nostri interlocutori secondo un ordine che vedrà ora
Se non mi ricordo in ordine alfabetico
Per primo una piccola carioca lei è una piccola variazione relativa alla alla seconda posizione la S relativa
La per tre ore di Franco Marini genovese
Ma sulla prima posizione mi pare l'ordine poi in campo
Il resto se lo stanno chiarendo tra di loro dai Mussi stando
No io debbo dire che fare uno sforzo assoluto di sintesi come è doveroso anche rispetto a qualche impegno che abbiamo e voglio riprendere un primo giudizio che
Chi ha introdotto il dibattito ci ha posto io dico che questo libro
Questo studio della di Laura Pennacchi
Tocca come hobby come sappiamo tutti una materia bollente
Così bollente che molti rifiutano di metterci le mani sopra
Invece io ritengo come vi dirò che bisogna metterci le mani sopra anche rischiando qualche leggina scottatura
Perché se si aspetta ancora molta metterci le mani sopra ci si brucia le mani e si bruciano e che hanno
è io
Poi non gli faccio più complimenti debbo dire il contenuto è serio
E così serio che io avendone letto due terzi e perché capita qualche volta chi introduce di non aver io leggerò secondo me lo sfogliato l'altro terzo leggero anche l'atto terzo io ti pregherei di dare questo libro ai propri colleghi di governo rassicurati che non legga dopo
No su questo proprio è perché io mi occupo di queste cose da un po'di tempo per ragioni di responsabilità politico-sindacale
Perché dico questo esprimo un giudizio politico subito forse che non vorrei fossimo perpetrato duramente verso il governo ma è una considerazione alla quale credo il ministro Ciampi nella introduzione ad un certo punto giustamente dice
Non è un caso che i sette Paesi industrializzati il G7 che si terrà Denver tra poco tempo da qualche settimana all'ordine del giorno i problemi dello stato sociale
Poiché noi in Europa ci dobbiamo entrare
Altrimenti non faccio discorsi politici
Di evidenza palmare per tutti
Nord nord est e tutti dico sul piano economico
Se l'Italia respira come qualcuno vuole respirare resta fuori
La mia previsione che pagheremo un prezzo alto
E non c'è poi comici ricongiungere
Poi che questo obiettivo
Costituisce ancora oggi la ragione di vita prestanome
Pare sia stato ripetuto più di una volta
Io consiglierei al governo dopo previa lettura di questo libretto dalla Pennacchi
Questi problemi di affrontarli subito
Mirko attraverso il dialogo con i sindacati certe certamente ma con un preciso ruolo di sollecitazione da parte del governo
Perché la responsabilità è del governo
Noi dobbiamo fare dei passi dai quali non usciamo questi l'affrontare questi problemi sono un punto di passaggio obbligato per avere delle possibilità
Essere ammesso che la polenta unica europea
Noi abbiamo fatto un cammino grande su questo piano le polemiche di chi dice sì e da tre a due soli dico
Abbiamo perché c'è un altro parametro ad astri
Un indice di debito una punta molto più alta di tanti altri Paesi è vero che il Belgio c'era più alto del nostro rispetto al prodotto nazionale ma il Belgio negli ultimi cinque anni rientra con una velocità che voi non conosciamo
è diminuito di dieci punti il blocco del deficit allergia il nostro di un punto e mezzo ed è la valutazione di chi dovrà valutare c'è anche il rientro veloce o meno
Allora aspettare un errore dialogo coi sindacati va bene costruire una proposta per sollecitare
Detto da me al di fuori di ogni sospetto sollecitare anche i sindacati ad un impegno serio su questo punto mi pare un passaggio obbligato altrimenti sarebbe un errore con i tempi che abbiamo di fronte
Infatti la Petacci dice
Con tutti i dati che ci porta
Qui seriamente possiamo discutere dei come riformiamo un po'lo Stato sociale italiano grossi
Ci sono almeno due ragioni
Grandi proprio profonde economico politico sociali che ci in poche ci spingono in questa direzione
Primo si è così se è diventato questo nostro Stato sociale che lascia totalmente scoperti nella prospettiva tutti coloro che in Italia non hanno mai avuto un lavoro c'è una rottura drammatica
Tra strumenti a sostegno del reddito delle opportunità di chi in qualche modo è passato per il mercato del lavoro lo zero sconosciuta a tutti gli altri Paesi europei de chi non si è mai avvicinata al lavoro
Forse la proposta dalla Commissione Onofri studio pregevole che non può ovviamente essere preso come la soluzione del problema con lo faccia il governo
Ma mi pare ridicolo che qualche volta per attaccare il governo che stalli e si mostra un po'incerto si spara contro i risultati la commissione Onofri che invece ha fatto un lavoro di a approfondimento molto utile
La prima ragione è questa la seconda
è che il nostro sistema previdenziale perché ove si è configurato
Con la normativa in atto oggi malgrado gli aggiustamenti positivi dell'intesa a Dini
E tale che genera anno dopo anno uno squilibrio crescente sul piano del suo finanziamento
Esempio non è un caso un'occasione di un anno
Che tra il sessantasei e sessanta tra il novantasei e novantasette il deficit del sistema sia cresciuto di dieci mila miliardi questa è la norma anche per i prossimi anni
è vero che qualcuno dice ma perché parlate di ottantasette mila miliardi da settantasette mila c'è una quota di assistenza
è vero dentro questa cifra c'è una quota di assistenza che riguarda in particolare la tutela di chi già lavorato
Ma poiché nessuno propone di cancellare quegli strumenti io dico che si possono ritoccare gradualmente ma bisogna farlo
Che vuol dire che c'è una quota di assistenza se non cancelliamo quella quota di assistenza e la facciamo finanziari dal fisco dobbiamo aumentare le imposte le entrate
Il problema resta lì mettere in equilibrio i conti è un passaggio obbligato
Non si tratta di piccolissimi aggiustamenti però oggi operando su uno due tre e i quattro istituti
In maniera partirà subito in maniera seria e graduale questi conti si possono mettere in equilibrio è possibile tecnicamente si può fare
Però partendo da subito ogni anno che si perde si aggrava questa situazione
Per cui io credo che abbia ragione in Germania
Con qualche elemento in più in Italia di cancelliere con lo quando qualche settimana fa parlando al Bundestag si è rivolto a coloro che lo criticavano sugli aggiustamenti di finanza pubblica e io ho detto guardate che Hill a vostra indisponibilità a mettere in equilibrio i conti è la premessa è inevitabile di interventi duri dopo sulla prestazione
Quindi oggi io sarei pronto in Parlamento a discutere o nelle occasioni giuste sul come e sul come ci sono proposte la Pennacchi che mi convincono le accennerò brevissimamente la corsa da rifiutare dire aspettate non si tocca nulla non ricominciamo a discutere non ce n'è bisogno
è una posizione al di là dell'Europa assolutamente pericolosa per il quadro di tenuta della economia e della copertura sociale del nostro Paese quindi credo che ci sia bisogno di aprire questo grande confronto rassicurando perché non si debbono fare sfracelli c'è questa possibilità naturalmente su alcuni punti bisogna intervenire si può governare oggi
Io sono della tesi di Laura Pennacchi che di non pensa di
Ridurre il nostro nel fare a una serie di servizi sociali per i poveri
Per ragioni di fondo perché il giorno che noi come lei dice facciamo un welfare per i poveri noi poveri diamo diventa una cosa diversa torniamo dietro
C'è bisogno di mettere in equilibrio i conti di guardare i cambiamenti strutturali quindi ai giovani alla famiglia in certe condizioni però questa rete di protezione poi possiamo ancora difenderla
S ci ritagliamo per qualche prestazione c'è la possibilità di aprire spazi ad interventi anche di mercato penso alla previdenza integrativa su base categoriale più che alle formule di di polizze individuali quindi c'è questo spazio di equilibrio ma io sono per una sostanziale difesa
Di un welfare che non sia ridotto ad assistenza carità
Per la fascia più povera dalla nostra
Popolazione
Quindi la strada può essere quella di una riqualificazione innovatrice non di un uno smantellamento del al della copertura dello stato sociale qui c'è una differenza in Italia forse meno evidente che altrove
Perché il centrodestra italiano composito
C'è una differenza di impostazione
Dell'approfondimento politiche io credo anche delle strategie politiche rispetto a questi problemi
Una cosa dalla quale bisogna partire e che i diritti sociali diritti di cittadinanza conquiste che in Italia sono arrivate più tardi che abbiamo fatto negli ultimi decenni
Come dicevo prima vanno possono essere difesi no nell'immobilismo
è possibile rivisitare ridiscutere i livelli di copertura è uno spazio anche al privato senza mettere in discussione questo quadro di diritti che abbiamo costruito in tutti questi anni
Io credo che la differenza tra il centrosinistra e centrodestra stia proprio qui
La destra sia pure con questa particolarità e italiana di una posizione di Alleanza nazionale su questo piano molto diverso da quello di Forza Italia tanto per fare un esempio preciso
Globalmente poi al quadro di riferimento a cui si ispira tende alla riduzione di questi diritti
Ad uno spazio maggiore del mercato ad una strisciante privatizzazione mentre noi tentiamo e io capisco bene che la via indicata dalle posizioni di destra è più semplice più forse più accessibile pioggia è una via di di approccio più immediato
Noi cerchiamo una difficile sintesi tra il rispetto delle compatibilità e degli equilibri economici
Un ridisegnare anche dentro la previdenza questo schema dei diritti e trovare un punto di equilibrio tra queste due esigenze una cosa più difficile
Vale la pena di farla aspettare e c'è dentro lo schieramento che sostiene il governo oggi chi dice aspettiamo o di questo non se ne parla
O parliamo di tutto il resto e poi parliamo di presto questa è una posizione pericolosa per i cittadini
E questo è un gruppo unico modo che dentro la maggioranza che sostiene il governo in qualche modo noi dobbiamo affrontare perché lo abbia voluto i legata ad una prospettiva politica di rapporti con altri Paesi che non può essere accantonata guardate io preferirei che questo discorso si aprisse subito
Perché può darsi che se c'è un volto una difficoltà abbiamo il tempo del recupero se questo discorso si apre alla fine dell'anno con le scadenze che abbiamo in sede europea forse non c'è il tempo del recupero
Finisco con l'Ulivo
Tutto politico a Laura Pennacchi perché sul piano della impostazione io
Ho trovato questa ricchi non sostengo sbatto condivido mi fa piacere anche per noi la posizione di responsabilità che a oggi del governo per cui è in grado di dare anche un contributo importante
C'è un rilievo politico
Opaco e può dire ovvio anche nel nostro introduttore vola lui molto più alte più delle espressioni la sì ma
Questa è una preoccupazione della sinistra
C'è una frase
Sì perché c'è un passaggio di Laura di cui dovrò parlare con le diceva facendo così questa posizione seria che gli ho richiamato così brevemente
Dice la sinistra si fa carico anche delle istanze del centro
A me questo può pure andar bene perché io pure mi vorrei fare carico delle istanze dalla sinistra troviamo la soluzione non c'è problema
Io direi che è nella fase attuale almeno voi faccia guardiamo alle istanze di centro sinistra
Perché a me è capitato pure alle elezioni di sentir dire che aveva vinto la sinistra se l'alleanza si è spostata poi dati qualcuno ha anche rilevato non erano così
Voglio dire che questi sono problemi che riguardano proprio l'interesse generale del Paese
E voi del centro voi del Partito popolare schierati nell'alleanza di centrosinistra la soluzioni come di questo problema è una delle ragioni per cui siamo schierati con il centrosinistra
Che non mi piace un altro modo di affrontare questi problemi ed io mi iscrivo alla schiera di quelli che dicono subito sbagliata aspettare vediamo di farlo seriamente
Subito senza allarmare questo dovrebbe essere proprio un'aspirazione dove la sì il centrosinistra con la sinistra il centro solo certamente lavorare assieme e bollente perché credo veramente che si tratta dei giorni in cui questi problemi dovremo affrontarli e il problema è proprio di una costruzione di un equilibrio più generale
Commedia scrivo alla schiera dei minimalisti come dice Laura Pennacchi che dicono basta qualche piccolo aggiustamento se apriamo questo discorso
Forse dovremmo spiegare e far capire al Paese che costruiamo un equilibrio diverso che cerca di mettere assieme diritti opportunità efficienza e coperture l'equilibrio economico grazie
Grazie
Franco Marini segretario dei Popolari ha fatto un intervento di impronta nettamente socialdemocratica
Gli uomini in questo molto conto sostanzialmente consensuale qualcuno dei miei amici di partito questa così fa drizzare le orecchie con la proposta ma in effetti cristiano sociali non sono tanto poiché ritengo che le socialdemocrazie in Europa abbiamo portato
Non bastasse grande di costruzione di queste l'accostamento non vedo
Fatti della se mettiamo l'ago della della misurazione del dell'intervento di marine Polo metteremo anche per gli altri tra una sinistra liberale alla Tony Blair è una sinistra la socialista europea secondo la tradizione del socialismo carico per
Vogliamo più vicino questa secondo da questo secondo lato ora mi chiedo se si spostano più vicini a questo versante anche i prossimi due interventi nello di Stefano Rodotà presidente
Della commissione della dell'autorità per la tutela della privacy nella tutela della riservatezza dei dati personali pesata e poi Fabio Mussi presidente del gruppo dei deputati della Sinistra democratica
Anch'io probabilmente anzi certamente del vero molti perché non parlerò della riforma delle pensioni non per reticenza ma perché le mie competenze non arrivano fino a questo punto il che non vuol dire che non ho letto questa parte del libero
Di Laura di Laura Pennacchi ma io credo che ci sia un'attualità assolutamente pari per intensità quella relativa alle pensioni anche nel resto del perché se noi lo leggiamo con un minimo di attenzione ci rendiamo conto di quanto qui si rifletta
Un grande conflitto culturale aperto ormai da parecchi anni è che condiziona poi fortemente il corso politico
Ma lo possiamo misurare attraverso i programmi i vincenti di Tony Blair o altri tentativi di elaborazione in corso in Europa certo è che questa è una questione drammaticamente alberi e non su grammatica mente aperta perché rispetto alla paradigma dello stato sociale si è manifestato e ci sono dei punti del libro
Dove questore molto nettamente messo in evidenza un'aggressività della cultura di destra attenzione che non si è manifestata in altri settori
E nello stesso tempo di c'è stata non una mancata risposto a una incapacità di risposta della sinistra ma uno smarrimenti o della sinistra che aveva fortemente identificato se stessa
Con la creazione di questa forma di Stato che è sicuramente una delle innovazioni più significative di questo secolo e che lo trova invece improvvisamente radicalmente messo in discussione
Non è solo un risultato della sinistra nell'iconografia dello stato sociale Cellar Beveridge un liberale che scrive il suo piano mentre sull'Ondra
Cadono le V due tedesche segno di imperturbabilità britannica ma anche di lungimiranza che non mi sembra poi all'ordine del giorno
Spesso nei dibattiti che abbiamo intorno
Sta di fatto però che questo è un punto importante e perché la questione
E poi quella delle ragioni di questa ripulsa diffusa dello stato sociale che è venuto da destra alle varie il spiegazioni tutte presso l'ASS
Che ci sono nel libro di Laura Pennacchi ci tornerò sulla parte analitica perché è molto importante io penso che debba esserne aggiunto resa esplicita una ed è una ragione tutta politica
L'attrice e che spiega per esempio
Quello che giustamente del libro è ricordata come una cretina e confindustriale
Che non si riesce poi a spiegare fino in fondo io credo che la spiegazione risieda in un appunto che non è un punto economiche un punto tutto politico
Perché noi sappiamo benissimo che un'adesione alla forma la sostanza
E ai costi dello stato sociale di tutta una serie di ceti e di interessi è stata un'adesione convinta politicamente interessata fino a che lo stato sociale rappresentava anche una sorta dista
Di arma impugnata nei confronti del mondo comunista
Per governare le società occidentali è per presentare un modello alternativo nel momento in cui questo bisogno di paragone di contrapposizione e di pace interna per noi per non essere poi troppo sensibili alla
Indicazione che poteva venire da una ideologia comunista radicale nel momento in cui questo dato viene meno cioè lo stato sociale non serve più come arma politica e viene in questo modo dismesso radicalmente
Dagli ambienti che voi potete giudicare o più aggressivi o più espliciti e sinceri nel loro modo di fare politica questo è un punto importante
Perché lo sgretolarsi del compromesso politico che aveva sostenuto lo stato sociale assolutamente parallelo allo sgretolarsi della dell'assetto mondiale all'interno del quale tutto questo era cresciuto
La verità è che l'analisi poi che Lauretta Pennacchi fa da sostanza a una tesi spesso più annunciata che dimostrate cioè quella che tra i tanti welfare esistenti al mondo quello italiano alcune sue particolari e distorsive caratteristiche su questo io non intervengo non insisto ma rimando a un'analisi che efficace puntuale
Vorrei dire però una cosa
Perché in Italia poi seguendo un po'proprio questo tipo di analisi quello che c'è stato eh
Non tanto il noto compromesso socialdemocratico compromesso che il Segni hanno che ogni tanto e che il semi hanno keynesiano scusate ognuno di noi poi c'ha i suoi padri spirituali che gli vengono fuori da ogni tanto in modo assolutamente prevedibile
Allora il non c'è stato questo tipo di patto di compromesso c'è stato uno dei tanti patti scellerati
All'italiana che in una delle pagine più efficaci di questo libro è individuato come il patto tra gli assistiti è un settore dei contribuenti
Questo è stato cioè il patto tra gli assistiti degli evasori perché è più che patriota degli assistiti ai contribuenti sarebbe il caso di dire dagli assistiti e in ogni contribuenti sicché si apre una questione ed è una questione politica ed è una questione direttamente collegata al quadro
Di prospettiva che Laura Pennacchi disegna e che pone una questione credo non meno importante di quella del spera riforma del sistema pensionistico se così è stato
Se si è avuto questo tipo di impatto e se questi sono stati i suoi protagonisti e gestori
E giusto che siano colpiti gli assistiti ma è altrettanto indispensabile non per ragioni di astratta moralità
Ma per ragioni di pratici si ma politica
Intervenire in modo efficace anche nell'altra direzione e cioè nella ridefinizione della platea dei contribuenti
Se questo non diventa punto altrettanto importante e noi saremo prigionieri di altre impostazioni la verità è che questo è un punto difficile perché ancora il patto stipulato tra come si è detto in monologhi c'è Laura perché molto più fine nelle analisi
Tra le partite IVA è una parte del ceto politico italiano è uno dei dati in questo momento costitutivi del funzionamento del nostro sistema
Ed è uno degli ostacoli veri alla riforma dello Stato sociale nella prospettiva indicata da Laura Pennacchi che richiede come lei sottolinea opportunamente
Non solo riqualificazione riallocazione delle risorse ma anche recupero di risorse attraverso viene lo dice in modo molto esplicito che non possono essere ridotte soltanto alla via dei cani
E dunque la componente di questo libro poi diventa no un tentativo nostalgico di recuperare qualche pezzo
Del welfare socialdemocratico per cui una sorta di welfare residuale non per i poveri ma per i nostalgici ecco
Non è questa l'intenzione perché poi il libro è molto tagliente su alcuni punti io per esempio condivido la critica alla retorica uso di proposito questa espressione del terzo settore
Questo è un punto importante del libro di Laura che in questi anni ha fatto molti danni
Ha prodotto forme di dei statalizzazione e di che hanno provocato allocazione di risorse non proprio il in modo efficiente
Ha dato adesso io rinvio su questo punto io non voglio farla troppo lunga questo è un punto molto importante perché c'è nello stesso tempo una critica alla idolatria del mercato
Tornerò poi su questo punto tra un momento e nello stesso tempo una messa in guardia molto motivate molto acuta
Per ciò che riguarda questa sorta di di soggetto che dovrebbe essere ciò che sostituisce allo stesso tempo la classe tradizionale il mercato così aggressivo che abbiamo conosciute
Dietro tutto questo ci sono sicuramente ingenuità e difetti di analisi ma ci sono anche proposte politiche obiettivamente deboli ed è merito di questo libro averlo messo in evidenza perché ciò che viene chiesto e norme la dei statalizzazione che è una formula dietro alla quale poi ci sono equivoci imbrogli facce ciò che viene chiaramente indicato le già all'inizio Bossetti ha dato conto di quelli che sono alcuni criteri e punti di riferimento del libro quindi io ve li risparmio
Non ci torno ma ci sono due espressioni che sono importanti almeno ai miei occhi sfera pubblica rinnovata e Cittadinanzattiva che sono dunque due chiavi di lettura di questo stato sociale
Del futuro che non può non avere come riferimento quello della sfera pubblica
Non una ritirata Omar deresponsabilizzazione dello Stato perché questa è stata la versione che è stata acquisita in questi anni anche attraverso ripeto la retorica del terzo settore ma una presenza una sfera pubblica rinnovata all'interno della quale per esempio conservata l'universalità dello del servizio
Questo non ignori nei bisogni di personalizzazione nelle possibilità di scelta né la modulazione a seconda delle contenente condizioni nelle quali si trovano i soggetti che devono accedere a questi servizi questo è un punto importante dell'analisi del libro io però per più UDR vorrei toccare una questione che mi interessa molto ognuno ha le sue piccole manie ed è la questione dei diritti
Beh naturalmente qui viene sollevata viene sollevata in un modo generalmente persuasivo su un punto però io credo che una discussione sia opportuno perché qui si dice giustamente
C'è una tempo fa si sui diritti non collegati a responsabilità e doveri che impoverisce la cittadinanza allora qui non li abbiamo due questioni a mio giudizio che vanno discusse perché sono capita
La prima come è stato detto dal noto famoso tibi Marshall quando ha costruito alla terza generazione dei diritti quella dei diritti sociali proprio per razionalizzare
E formalizzare e rendere più solida l'innovazione del welfare da cui questi diritti sociali provenivano
Ebbene
Qui abbiamo un punto essenziale che nella discussione ritorna sono i diritti sociali veri diritti questa è una questione importante c'era proprio all'inizio una affermazione proprio che mi ha un po'colpito devo dire quando Laura dice
I diritti non c'è più ecco la trasformazione e la minore associazione all'impatto dei diritti acquisiti di un sentimento di conquista sociale io questo non lo vedo necessariamente come un fatto negativo
Credo che oggi nessuno senta come un fatto di conquista sociale il diritto di voto non ritiene un fatto quasi di routine della vita democratica io questo lo ritengo un bene
Quando non c'è bisogno di un'attenzione continua drammatica aggressiva perché è un diritto possa essere ah servato quando io non amo moltissimo l'espressione un Paese normale però la normalità mi piace
E questa normalità democratica in cui i diritti non devono essere necessariamente assistiti da qualcuno che sta con il petto in fuori mi piace ancora di più
Allora chiudo chiudo vedo che vengo guardato contatti con sospetto tra allora qui c'è un però un problema
All'interno di questa categoria di diritti ce ne sono alcuni che si sono staccati dall'originaria matrice dello stato sociale
Nessuno oggi penserebbe per una serie di diritti hanno la loro matti c'è qualche imbecille ma questo non dà importanza noti i grandi diritti si siano staccati dalle matrici illuministiche e giacobine qualcuno sì vorrebbe tornare a prima della rivoluzione francese rivaluta la Vandea l'antico regime non è il senso Tocqueville e hanno però io credo perché alcuni di questi diritti ormai si siano staccati dalla matrice e noi dobbiamo proprio per ragioni non solo intellettuali ma politiche capire quali sono i diritti che stanno comunque quale che sia il destino dello stato sociale
Così come oggi destra o sinistra al potere si riterrebbe intollerabile la cancellazione della libertà di manifestazione del pensiero del diritto di voto
Della libertà di circolazione così io ritengo che la riflessione sul punto di alcuni diritto alla salute il diritto all'istruzione
Sia altrettanto importante perché noi non dobbiamo avere questa sensazione che questi sono dei diritti comprimibili per il solo fatto che ci liberiamo dell'incubo dall'ingombro dello stato sociale
E concludo con due annotazioni la prima
E vero però che questi diritti hanno bisogno non solo di risorse che il loro vero problema ma di collegamenti con solidarietà è responsabilità ma attenzione
La novità della Costituzione italiana spera ancora di poterne parlare con questo spirito sta proprio qui la differenza profonda tra gli impianti vetero liberali alla Costituzione italiana
Esattamente nel tentativo di tracciare il legame sociale tra gli stessi diritti e liberali classici l'eguaglianza formale dell'articolo due primo comma della Costituzione e assistita dalla formula dignità sociale non sono dignità
Come nelle leggi e Costituzione allora lì c'è un punto forte di aggancio ma non dimentichiamo che in questi anni
Le formule relativa alla solidarietà le norme in materia economica che tende danno un collegamento tra potere economico e legame sociale sono stati ritenuti non solo qualcosa che appartiene a una storia che deve essere abbandonata ma un obiettivo intralcio mentre al Laura Pennacchi dice giustamente che bisogna ristabilire il circuito tra politiche sociali e politiche economiche non ci può essere un vassallaggio esclusivo
Delle politiche sociali rispetto alle esigenze economiche a breve termine
Come battuta finale direi che come noi dobbiamo renderci conto che un sistema non può vivere se non tiene conto delle compatibilità economica e così un sistema non può rimanere
Democratico se non fa anche i conti dalla compatibilità democratica tempo alla sua misura nella quota di diritti di cittadinanza
Forza
Tocca a Fabio Mussi tocca a causa del quale vorrei simbolicamente sulla
Cinquecento dopo dopo
Ora
Al termine della missione vecchi Lanza alla fine della riscossione
Lascia sta bene grazie alla fine della discussione aveva volevo cantare zio sollevare va bene grazie alla cortesia grazie
Chiedo scusa ora adesso devo finire la discussione Paolo schema facciamo sterpaglia Richard Grasso Grasso chiedo scusa io già
Radio grazie grazie grazie mentre
Grazie
In particolare
Ma Graziani il viaggia volevo complicare la risposta animus gravi aggiungendo un punto aggiungendo una una domanda al tema che riguarda la commissione Onofri già evocata da Franco Marini poco fa è su questo se vuole potrà anche perché vorrà aiutare i colleghi può aiutare i colleghi che esca forse approvare un capitolo
Questo dibattito naturalmente il titolo dipende poi dalle risposte non dalla dalla dalla domanda nel libro di Laura Pennacchi si
Si si riferisce del suggerimento dalla Commissione Onofri
Che la quale ha avanzato le idea la proposta di suggerimento di ridurre la percentuale di spesa sociale sul PIL ecco a Mussi vorrei chiedere la sua opinione anche su questo una trattativa deve partire da questa ipotesi o no
No intanto per rispondere o Anna Bosetti però permettetemi di
Ridarlo
Dall'ascoltare il mio intervento con l'intento di iscrivermi alla squadra di Blair o di Jospin
Poi la pronti o della pronta data quella nelle scritto da ragazzo però io gioco nel reparto di sinistra della squadra e l'Ulivo che sta vincendo il campionato italiano e spero anche che si comporti bene in una beffa
Questo è quanto oltre diciamo mi avvalgo della facoltà di non rispondere altrimenti mi trovo
Sull'Espresso e la prossima settimana
I
Voglio dire una parola anche sull'autrice su Laura Pennacchi e
Che conosco da qualche tempo
Lei mi trascinò
Nel fantastico mondo delle idee innovative sullo stato sociale diversi anni fa
Quando mi portò a presiedere un convegno è vero non mi ricordo neppure se mi costringete a concluderlo a dire qualcosa già li costringesse a studiare e a studiare parecchio del materiale tubo e di tanti altri autori che andavo scoprendo che però o con i quali c'è esperti di cui Laura Pennacchi e la segretaria
Collaboravano
Poi abbiamo lavorato intensamente insieme nel gruppo progressista federativo della Camera al tempo della Riforma Dini nel novantacinque
Io ho imparato da lei un sacco di cose straordinarie
Ed è una donna animata da una non comune passione politica civile e intellettuale
Passione e qualche volta persino trepida
Perché ti telefona per dirti che ha paura
Ma anche la paura è un segno di onestà perché oggi che oltre che una responsabilità politica intellettuale anche una responsabilità di governo
Perfettamente consapevole di quella materia bollente in cui stiamo apprestandoci a mettere le mani di cui parlava Marini
E questa trepidazione queste emozionalità però è temperata da un grandissimo rigore cioè si parla con lei ci sono le idee ci sono le CIPE ci sono i numeri ci sono i testi
E questo dà al suo contributo questa questa capacità di questa forza
Anch'io spero che questo libro
Venga letto venga letto anche dai suoi colleghi di governo non so se avranno il tempo perché alcune delle scelte ormai sono questione di
Giorni se non di ore di giorni se non di ore
Naturalmente voglio dire qualcosa anche di politicamente impegnativo partendo però da un'affermazione molto generale a cui tengo
Perché effettivamente io penso che dopo lo Stato
Lo stato sociale è la più grande invenzione politica di tutti i tempi
Più grande invenzione politica di tutti i tempi cancellarla o perder la credo che sarebbe uno dei più colossali gesti di stupidità di tutti i tempi
E non mi pare che ci sia alcuna intenzione
Di muoversi lungo questa direttrice
Uno dei modi di perder la questi intenzione di riportare ad un punto irreversibile di logoramento
Lo stato sociale certamente è quello oggi di non far fronte all'impegno vorrei dire persino al dovere Dino Vallo di riformarla radicalmente
I colleghi compagni
I quali parlando dello stato sociale usano un solo verbo
Difendere
Difendere difendere difendere io penso che si usa solo questo verbo difendere difendere difenderà la fino a perdere
Perché oggi la difesa è possibile solo attraverso una ampia un ampio progetto di riforma
Lo stato sociale ora Stefano Rodotà ricordava Lord Beveridge la sua pazienza sotto le bombe tedesche ha qualche anno di vita in più perché si comincia a profilare qualcosa che assomiglia alle politiche sociali e ha il primo embrione di stato sociale se non sbaglio già a metà dell'ottocento la Prussia Bismarck Diana che comincia fare evolvere qualche politica di intervento sociale magari verso i militari gli operai
Ma insomma è una costruzione che dura per metà Ottocento e lungo tutto il secolo
Non so se come il Novecento ad un certo punto questa costruzione incontra i suoi ostacoli incontra i suoi limiti
Va incontro ad una doppia crisi
La prima quella segnalata di precocemente mi pare da giovane studioso marxista
Nei primi anni Settanta gelso con esattamente la crisi fiscale dello Stato o Connor tra i primi si accorse
Che la spirale a salire
Più prestazioni più tasse più prestazioni più tasse più prestazioni più tasse arrivata vicina al culmine
Cioè oltre quel livello che non consente di far crescere senza una rivolta delle classi medie la pressione fiscale
E chi avvicinandosi a quella detta
Bisogna ripensare la struttura dello stato sociale
Secondo tipo di crisi che è molto analizzato nel libro di Laura Pennacchi è una crisi
Di tipo sociale e culturale il superamento della società industriale di massa
Del fordismo del per il leghismo cambia radicalmente
Lavori
Bisogni le aspettative
Che hanno un immediato riflesso anche sul terreno delle idee delle aspettative culturali e del modo delle persone di organizzarsi la vita
Intanto la vita si allunga e credo che questo debba essere visto come una benedizione non con una condanna ma la vita che si allunga non è solo un fatto di spostamento del rapporto tra lavoro e pensione
Un cambiamento del rapporto tra nuove e vecchia generazione è qualcosa che tocca l'organizzazione quotidiana della vita sociale
Io penso che anche se non ci fosse l'Europa
Anche se non ci fosse l'appuntamento è l'impegno dell'Euro
Anche se noi non fossimo nel pieno di un processo di costruzione dell'unità economica e finanziaria che dovrà diventare
Unità politica
Non potremmo in nessun modo vivere tranquilli e in pace con la nostra coscienza relativamente alla questione del cambiamento dello stato sociale trovo intollerabile la pura apologetica tanto più se noi stringiamo la lente d'ingrandimento accendiamo i riflettori per capire meglio non solo come fatto in generale lo Stato sociale
Ma come fatto lo stato sociale italiano quali marchi rechi impressi
E quali siano i suoi limiti
Le sue degenerazioni i suoi paradossi
Stato sociale italiano c'è qualcosa di diverso dal classico compromesso socialdemocratico
Quello che ha portato le democrazie dell'Europa occidentale a competere a rivaleggiare e a vincere la sfida con l'ex democrazie popolari con le società di impianto
Socialisti coi comunisti
Cioè qualcosa di diverso
Qui si deve al contributo di molte forze c'è movimento operaio c'è la finestra cioè il cattolicesimo democratico
Cioè il liberalismo democratico italiano che ognuno contribuisce in una certa fase di questo Novecento italiano ha ad aggiungere qualche pezzo voi a costruire questo stato sociale che ha molti pregi
Reca molto il segno di uno spirito illuminato solidaristico
Ma reca anche il difetto di un carattere oggi credo intollerabili mente corporativo
Dei vantaggi delle prestazioni
Dei bisogni cui è chiamato a dare una soddisfazione
Qui ci sono in molte colpe naturalmente in questo tipo di Marchioro che non po'che non può renderci tranquilli c'è anche naturalmente qualche colpa della sinistra
E di Bosetti ho fatto anche la propaganda al pc
Se andassimo a rispolverare gli archivi della propaganda del maggiore partito della sinistra italiana Partito Comunista Italiano troveremmo che ogni anno c'era un piccolo di produzione dei materiali in corrispondenza delle leggi finanziarie nel corso delle quali ciò che si strappava in Parlamento era una qui posta aggiuntiva di Bilancio sulla voce pensione
Quello che si portava a casa era essenzialmente qualcosa che riguardava le pensioni
E non mento della spesa pubblica italiana sulle pensioni e le pensioni d'annata le pensioni d'anzianità essenzialmente l'attenzione si concesse concentrata anno dopo un anno intenso inizialmente intorno a questo tema
Legittimamente e giustamente l'età media si allungava la questione del trattamento pensionistico dei lavoratori autonomi e dipendenti una questione rilevante
Però la nostra attenzione qualche volta è stata mono maniacale
Te se visto con ritardo l'accendersi di una sorta di dialettica dell'esclusione
Il fatto che restava fuori dallo spettro di prestazioni dello Stato sociale delle sue attenzioni
La disoccupazione giovanile
Il reddito delle famiglie delle della parte più povera della popolazione il sostegno alla famiglia
La cassa
Se noi guardiamo la struttura della spesa sociale italiana ci accorgiamo dove ci ha portato questa Dialettica dell'esclusione
Questo fatto che Jin Yahoo tesi sono divisi in due mondi qualche volta assai nettamente separati
Oggi ci dice Laura Pennacchi il settanta per cento dell'intero ammontare risorse destinate alle politiche sociale riguarda la spesa pensionistica
Il ventuno al sei per cento la sanità il due due per cento interventi di sostegno al reddito
L'uno e quattro per cento in un Paese in cui la famiglia è stata un'arma contundente in tutte le campagne elettorali lune quattro per cento il sostegno alla famiglia
Lui le due per cento all'indennità di malattia e di maternità il due e il sei per cento all'assistenza
è una struttura della spesa è assolutamente squilibrata
Intollerabile prima di tutto per una sinistra che voglia rappresentare i più importanti i bisogni sociali di questa società e non di un'altra società
Pennacchi nel suo libro tenta di dimostrare credo con successo
Che questa operazione di riforma si può portare a compimento
Che bisogna rifiutare le prospettive di smantellamento di intero affidamento al mercato
Della soddisfazione dei bisogni
Che lo Stato sociale oggi raccoglie e sia pure in modo distorto riesce a soddisfare e lo fa usando frequentemente perché uno dei dei caratteri del suo modo di pensare si dice che i bugiardi parlino sempre in disparità e non corre questo rischio la Pennacchi che gli piacciono moltissimo i binomi
Libre fatto dall'analisi di questi binomi
Perquisita giustizia
Efficacia efficienza
Lavoro libertà
Cittadinanza solidarietà
Garanzie opportunità
Eguaglianza differenza
Uno dei suoi ultimi capitoli ed anche uno di quelli di maggiore interesse perché ed è quelle che tenta di dare risposte più sofisticate garanzie opportunità trampolino in Rete
Non è vero che per installare i nuovi trampolini cosa che è necessaria per estendere le opportunità
Sia indispensabile togliere tutte le reti di protezione
Una tesi che può sembrare ardita i pensatori di un liberalismo originario che possa tornare in questa fin e secolo ma è un punto di vista che io mi sento di
Condividere
Noi oggi abbiamo un problema immediato nella politica del governo e della maggioranza
Di una modifica della composizione della spesa
E di un intervento sulla dinamica della spesa
Sono meno convinto di una delle conclusioni della commissione Onofri
La quale parla di una riduzione della spesa sul PIL da qui a tre anni
Il breve periodo di qui a tre anni per tre anni sono meno con detto esprimo esprimo diciamo un giudizio sobrio o no sono meno convinto che una riduzione della spesa sul PIL da qui a tre anni ma io non sono critico che la commissione Onofri che ci presenta un materiale di grandissimo interesse
Sono critico con il governo
Il quale armato questa nave l'ha fatta lavorare
Ha mollato gli ormeggi
Ha reso pubblici i risultati e da allora non ha più trovato modo né in sede di governo né in sede parlamentare né in sede di maggioranza di discutere delle cose che ci sono scritte e dette
è questo metodo che io trovo un po'curioso e per molti versi autolesionista
A Gargonza nota per altri esiti
Appena da pochi giorni la commissione Onofri aveva presentato il suo rapporto l'iter mesi di invitare Prodi
A non lasciare tempo in mezzo hanno lascia credere che quelle analisi fossero fossero già decisioni politiche
A non farsi che quelle valutazioni non si sottoponesse alla critica di un dibattito collettivo
Devo purtroppo constatare amaramente che sono passati cinque mesi e ancora questo appuntamento non è avvenuto questo occasione l'abbiamo mancata
Ora
Siamo a pochi giorni dalla presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria
Io penso che si possa in quel documento e che si debba indicare una politica per mutare la composizione
E per frenare certe dinamiche della spesa
La più preoccupante delle quali dinamiche della spesa è quella che riguarda la spesa pensionistica che sta crescendo mi pare al sette quattro per cento a petto di un'inflazione che ormai abbondantemente scesa sotto il due per cento
E che bisogna nel quadro di un accordo che è stato stipulato con i sindacati e senza come mi pare giustamente abbia ripetuto anche presidente del consiglio ieri oggi negli ultimi giorni
Stravolgere il significato di una riforma come quella discussa durante il governo Dini approvata in Parlamento
E che oggi sta andando a regime
Nel quadro di scelte già fatte però discutere di qualche possibile significativa correzione
E questa correzione se vuole intervenire sulla dinamica non può prendere in considerino non può che prendere in considerazione i tempi scritti in quella legge
Del superamento dell'istituto alla pensione di anzianità
E i tempi del passaggio
Dal sistema retributivo
Al sistema misto per alcune fasce di lavoratori detta al sistema contributivo
Credo che questi temi debbano essere posti in questi giorni sul tavolo
E debbono essere discussi unitamente all'accelerazione di quella omogeneizzazione dei trattamenti di quell'armonizzazione
Che forse troppo lenta
E che lascia ancora sul campo una quantità di diseguaglianze ed ingiustizie che francamente ogni ogni tanto fa saltare per aria questa o quella categoria di lavoratori che si sentano ingiustamente
Svantaggiati
Abbiamo
E questo alla fine poi non è che mi terrorizza più di tanto perché le decisioni importanti e qualche volta trovano il loro punto di caduta precipitano gli estremi in sé ma abbiamo quindici venti giorni abbiamo omaggio per la presentazione del DPEF
Se dovessi fare una raccomandazione al governo al quale auguro
Lunga vita
Perché
Noi abbiamo bisogno con questo governo di concludere una legislatura alla fine della quale
Ci deve essere la riforma della seconda parte della Costituzione
L'inizio della riscrittura del patto sociale
E l'ingresso con i primi della lira nell'euro e scusate se dico poco e quindi abbiamo bisogno di un governo solido autorevole che duri
Se dovessi dare qualche consiglio che vale stasera anche con un accorato appello sarebbe questo
Di fare uno sforzo per unire subito alla maggioranza che lo sostiene ed è quello sciita le elezioni del ventuno aprile
E forte del consenso della sua maggioranza
Negoziare con le parti sociali
Un percorso inverso
Cioè negoziare permanentemente con la sua maggioranza
Senza trovare rapidamente un punto di approdo
Potrebbe portare come affetto quello di unire contro il governo e le parti sociali
Ed è naturalmente un approdo che non auspico affatto
Quindi un metodo rigoroso per arrivare nel merito ad una proposta politica di grande respiro che spinga nella direzione che qui cilindrica con il suo bel libro Laura Pennacchi
Grazie Mussi ascoltiamo verso
Chiara Saraceno che non ho bisogno di dirlo a un'autorità negli studi della sociologia del welfare della famiglia
Che quindici racconterà le sue impressioni sul ricordavo affermazioni
Tutti si rilassano perché io posso dire quello che mi passa per la testa perché tanto no no alcun in più alcuna responsabilità politiche volevo innanzitutto rassicurare Mussi
Non è soltanto il Parlamento parlamentari che sono perplessi su quello che è successo alla commissione Onofri sono anche i membri della commissione Onofri perché forse voi sarete convinti che apparentemente già una decisione politica noi abbiamo un più forse l'impressione di aver lavorato
A futura memoria non si sa bene per quale committente fatta questa rassicurazione se non altro lo sconforto c'è anche dall'altra parte vorrei esordire e dicendo che sono d'accordo con Rodotà sul fatto che la prima parte di questo libro
è altrettanto e anzi io aggiungerei più importante della seconda non tanto perché non parla di welfare come sembrava
Perché pone il problema pone le discorso sulle basi concettuali etiche CPP direi
Del welfare anzi da questo punto di vista è l'unico appunto che farei a Laura per questo libro e che poi anche lei e lo capisco per la storia
Che ha voluto anche rispetto proprio questo settore alla fine come dire
Un po'squilibrata di nuovo nel discorso nel poi analizzare in dettaglio quasi soltanto le pensioni cioè il discorso di analisi della politica diventa poi discorso dell'analisi delle pensioni
Cominciamo in qualche modo smentendo nell'equilibrio delle parti ciò che invece tenta di fare molto pregevole mentre apriva dati di dire che la questione dello Stato sociale e della sua riforma non è soltanto una questione di che non ce la facciamo più
E non è solo una questione che mancano i soldi o che dobbiamo entrare in Europa cosa su cui voglio voglio dire una cosa molto velocemente ma è una questione di equità e di cittadinanza
Innanzi tutto
A proposito di cittadinanza io non so se è colpito voi come ha colpito me in questi giorni ma non è la prima volta il le reazioni che si stanno avendo una cosa che trovo che chiedo scusa da Esterna maglie veemente scomposta di questo governo che dopo averci pensato su qualche mese all'improvviso pone il blocco agli insegnanti
Andava apposto un po'prima quindi come dire non si può sempre squilibrare le aspettative delle persone all'ultimo minuto a cioè proprio questo mi sembra che sia una mania suicida e masochista che non capisco ma al di là di questo quindi da questo punto di vista trovo assolutamente legittime reazione di persone cui si gli si dice
Fino a ieri dai e ad poi dopo gli scrisse domani non puoi più ma trovo altrettanto sconvolgente in senso proprio di mancanza di senso di di civismo cioè di un uso distorto dal conte la coscienza dei diritti come diritti contro e come diritti puramente arbitrarie egoiste Rizzi ma non c'è niente in che non si pongono problemi di equità e non solo di libertà individuale persone signore probabilmente anche mie amiche le quali a quarantasette anni di come come io sono entrata nella scuola pensando di lavorare diciannove anni sei mesi e un giorno quanto diavolo è il minimo adesso
E adesso i toccata dare lavorare di più io devo dire che sono lievemente sconcertata ma non solo per problemi di soldi
Per problemi di ciclismo dissenso dell'equità cioè di senso di dire ma insomma questo tua lunga pensionato Ferrante sette poi dico ma certo naturalmente non voglio mica soltanto stare in pensione ora che paese che allora che siti a voto questo welfare esistente
Sul senso del civismo e della cittadinanza comune cui dobbiamo appartenere se questa è la cultura che ha generato in persone rispettabili
Che mi preoccupano altrettanti di quello che salgono sul campo Campanile di San Marco in termini di disgregazione del senso dell'appartenenza della reciprocità su cui si deve fondare lo Stato sociale per questo più di Mussi
Io non discendo questo stato sociale
Questo stato sociale non
Non lo difendo perché ha prodotto questo e non soltanto perché non ci sono più soldi per mantenerlo perché non è vero che è stato uno stato sociale troppo come si usa dire che c'è stato un eccesso di qualche Stato sociale c'è stato
Un eccesso di attenzione su alcuni rischi
Un eccesso di attenzione per alcune categorie o un eccesso di attenzione per un un unico modello di protezione
Intendiamoci io sono molto sconcertata come studiosa perché il mestiere che faccio è quello di dalla ricerca dell'insegnamento non della politica del fatto che l'espressione è stato Sozzani le degli maschio card lavoratore capo famiglia è nato come critica da parte di studiose di parte femminista di studiose però studiose
Sulle analisi del welfare dis altri di studiosi corrente in analisi comparative sia di siano guardate che voi state confrontando stati sociali parlando i cittadini in realtà in modelli di welfare così come si sono sviluppati chi più chi meno e chi è cambiato nel tempo
Avevano un sistema di protezione centrato sulla figura del maschio capo famiglia e ci torno subito
Adesso Bardi discorso delle femministe che erano nostri considerate quasi come del PACS perché rompevano il cannone
Accademico è diventato non solo un discorso che fa anche io stai spenga Andersen cioè che è diventato negli abissi con normale delle analisi sul welfare ma adesso lo dice anche D'Alema al congresso
Mi chiedo se però si sa esattamente che cosa vuol dire non è vero che volesse che vuol dire che proteggeva solo i maschi capo famiglia
Ma era un modello di protezione che proteggendo i maschi lavoratori dipendenti capofamiglia pensava automaticamente e proteggere tutti gli altri
Salvo quelli che non ha non riusciamo non riuscivano a entrare nel lavoro dipendente
Assicuro per tutta la vita o de non riuscivano a sposare il lavoratore dipendente sicuro perduta erede o caschi tagli moriva troppo presto
E come vedove figli rimanevano così ma il modello di welfare che in Italia ha avuto le sue varianti estreme di a questo punto i vista però anche un po'peculiari
Tre era fondato su due assunti che in parte non si sono mai verificati così ma che soprattutto non si verificano più questo il problema
A che il lavoro c'era per tutti il pieno impiego maschile mai femminili questo anche del velista detto eh
Anzi in Inghilterra questo è stato portato all'estremo quest'idea che al maschio con tutta la collaborazione dei sindacati delle Trade Unions che in Inghilterra si sono opposte sempre
E l'hanno accettato solo in parte un pochino a sostegni invece per i figli
O sostegni per perché pensavano che appunto doveva essere la garanzia il salario e la protezione del salario a proteggere anche la famiglia allora
A parte quelli che non ce l'hanno fatta entrare nel lavoro il problema è che anche le famiglie ahimè non tu ahimè o per fortuna sono aumentati i rischi ma anche i gradi di libertà non durano più tutta la vita
E quindi questo rende vulnerabile su entrambi quindi quel modello lì che era ingiusto anche prima
Ingiusto perché le donne riuscivano a stare protette soltanto se se si sposavano bene come si dice ma non solo perché sposavano un ricco perché si sposavano quello che il bravo laboratori non a caso Celentano quando ero giovane io giusto nel sessantanove
Di sette c'è una canzone Chi non lavora non fa l'amore che come tutti conservatori bene descriveva il patto
Il patto scellerato non era soltanto tra assistiti ecco contribuenti o non contribuenti era proprio il Chi non lavora non fa l'amore in sintesi
Dica i bambini non si capisce bene poveretti che patto avessero fatto ma insomma se nascevano da una parte gli andava bene se nascevano dall'altra un po'meno bene
Allora in questo senso era ingiusto prima
Ma che non è sua
Razionalità diciamo così una sua legittimazione anche perché va detto che nessun altro salvo il movimento operaio ha portato avanti una domanda di protezione in concorrenza
Neppure
Coloro che forse avrebbero potuto farlo io dico sempre che c'è stata in Italia una specie di patto di Yalta la sinistra difendeva i lavoratori
La il partito cattolico avrebbe dovuto difendere la famiglia mera così preoccupato
Di di un'intrusione dello Stato nella famiglia che e quindi di salvaguardare le proprie la propria
Influenza in questo settore che è stato molto più timido anche nella politica conservatrice invero anche quelle che non mi sarebbero piaciute mai svolto più timida di quanto non sia stato in altri Paesi
Perché noi siamo un paradosso di un di un
Di un Stadium al Paese che ha avuto il partito di maggioranza relativa
Per quanti anni
Prende il nome Democrazia cristiana e abbiamo la parte politica di sospendere la responsabilità dei familiari più inesistente che esista nei Paesi europei ed è un bel paradosso devo dire oggi occorrono
Avverrebbe in rame appunto ma non la famiglia alcune categorie e
Ed è non tutte le donne fanno le insegnanti però quaestor mi aiuta
Appunto peccato che chi non era né insegnante né operaio metalmeccanico moglie vinto operaio metalmeccanico rimaneva lievemente spiazzato
Perché quello che mi viene in mente di dire quando sento queste signore oggi o anche Signori sia ben chiaro è che dico accetto se non gli piace lavoro io capisco che siano stufi di insegnare anche a me capita ogni tanto
Però il metalmeccanico o la commessa difficilmente dicono mi piace più io primo non può mi ero cambiato le regole mi mette in tensione
Mentre invece noi abbiamo creato una categoria che lo può fare
E questo è il problema
Che sia possibile cambiare lavoro solo tutta fa per favore
Quindi il problema di riforma dello stato sociale radicato nelle questioni di cittadinanza apri e di equità prima che nelle questioni economica finisco perché so che dovete andare con una battuta sull'Europa
Sono al di nuovo come non non componente del del del mondo politico sconcertata del fatto che tutto il dibattito sull'Europa avviene esclusivamente in termini del anche dell'unità europea
Finanziari economici c'è una singolare assenza nel dibattito sull'Europa in Italia più che in altri Paesi però in parte anche in altri Paesi che è uguale
Su l'altro pezzo di dibattito che oggi c'è attorno all'Europa e sull'Europa
E che in parte contraddittorio con le esigenze per esempio poste così
Forti che condivido in parte della dei vincoli di bilancio della riduzione che sulle non solo sull'Europa sociale ma sull'Europa e della cittadinanza intera
Ad esempio sono abbastanza stupito del fatto che nel bene e nel male anche per criticarlo non ci sia stato pressoché dibattito
A livello italiano è propriamente da discutevo anche con un parlamentare europeo a livello europeo su e il documento dei DOCUP del comitato dei saggi
Della della Commissione europea la Commissione europea ha messo in piedi un comitato di saggi che hanno creato scritto un documento relativo proprio a i requisiti minimi ai percorsi per arrivare una cittadinanza europea di grandissimo interesse in cui si affrontano questioni che che vanno dalla democrazia
A l agli agganci alla minima di risorse ai diritti minimi comuni ai cittadini
Ma di questo non si discute affatto non solo nelle sedi governative ma per quanto io ne so neppure nelle sedi di partito
E quindi mi sembra che manchi nel di banche nel nel dibattito sul welfare così come dibattito sull'Europa proprio quello che Laura ci invita a fare la prima parte del suo discorso tra una riflessione non solo
Come è necessario pur fare sulla spente sui costi ma su che tipo di cittadinanza e di cittadini vogliamo
Affidiamo a Laura Pennacchi se è soddisfatta facendole presente che alcuni dei presenti tra cui planetario mossi rischiano di far cadere il governo per ascoltare le sue parole quindi sarà sul il governo di quelli
Governo di cui lei fa parte
Che sette quindi dobbiamo andare a a votare la fiducia ancor peggio
No pagare poteri con salmone situazioni di design nonché pestilenziale per favorire selvaggio riconosciamo la seconda
No Tagliente solo il ricordo che io cercherò di essere brevissimo soddisfatta devo dire che appunto siccome sono facile rimozione sono perfino emozionata dare dei dalle tante cose oggettive che sono state dette e anche molto interessata dai rilievi per la verità pochi ma
Dirò poi perché sono pochi rilievi anch'io dico subito
Io sono contenente anche perché questo mentre in realtà un lavoro collettivo
Vorrei questo dirlo esplicitamente nasce da lei riflessioni da un lavoro che si fa ormai da tempo tra un gruppo di persone che hanno stabilito una relazione forte uomini e donne
Un esercizio ha una figlia in senso greco vorrei dire infatti è uno di questi noi appunto io posso ringraziarlo delle cose così
E così dolce che lui ha detto il nome tra più perché c'è questa relazioni molto importante che di lunga data ma c'è anche con gli altri
Io insisto questo riprese è un lavoro collettivo e io devo dire voglio confessare qui che all'editore proposi in origine che fosse proprio davvero un lavoro collettivo e Luís sostenne
Che era importante dare dal punto che un'assunzione di responsabilità però io ho questo tributo che voglio manifestare in particolare da voglio manifestare ai più giovani
Di questo
Di questo gruppo
Tra cui Stefano Fassina che otorino di di un saggio che qui e anche altri Chiurchiù ci sono e o forse che ci sono ma insomma non posso ricordarmi tutti in sono stati davvero tutti molto importanti
Del resto nella fatica di questi anni nella fatica che non so descrivere Peter lavoro di governo l'aspetto più esaltante anche più gratificante
è esattamente questa esperienza di piccolo cervello collettivo che si determina la capacità di ascolto che sappiamo mettere in movimento la soddisfazione quando qualcosa si muove quando le idee diventano produttrici di soluzioni di fanti questo è veramente esaltanti
Voglio dire apra a questo proposito anche che un'esperienza analoga a quella che io ho provato nella acqua dizione di centro sinistra da questo punto di vista il fatto che il libro sia detto
Più volte la sinistra deve farsi carico in senso proprio delle stanze di centro non può delegare ad altri
Che Franco mi ricordava
Come qualcosa di cui pure da discutere funziona al punto che mi muoveva io pretesto ecco se io lo intendo realtà io l'ho inteso come un rafforzamento delle ragioni della coalizione delle ragioni autentiche della collezione non vede ragioni posticce
Che anche quelli hanno una loro giustificazione dall'oggettività non delle ragioni di semplice sovrapposizione della necessità di vincere che è importante
Abbiamo avuto tanta verità di perdere insomma
Adesso abbiamo una volontà di vincere quindici sono una giorni attenti che che anche queste dobbiamo saper coltivare
Soltanto due cose più di merito
Io non credo innanzitutto penso sia giustissimo ciocche su cui concludeva adesso Chiara Saraceno ma mi pare che sia assolutamente condiviso da tutti quelli che hanno parlato qui
Le ragioni per cui vogliamo riformare il welfare sono certamente ragioni di sostenibilità economico-finanziaria ragioni di costo regimi che per una finanza pubblica ma sono in primo luogo ragioni tanto e forse più importanti delle prime ragioni di equità ragioni di giustizia nel senso ampio che io ho cercato e e anche un po'particolare che ho cercato di definire nel libro di ragioni di cittadinanza di apertura debba cittadinanza sociale dell'adozione di strategie di inclusione verso soggetti
Che sono stati inclusi un marginalmente o esclusi
E sotto questo profilo io devo dire in relazione nell'appunto più forte che è stato formulato da Stefano Radu prodotta io non credo che la domanda attuale oggi sia se i diritti sociali siano dei ritiri time credo di aver raccolto questa come la vera domanda
La dovevo dare è relativa alla stessa nozioni di diritto ingenerare alla successione delle diverse generazioni di diritto e alla necessità in questo dimostrando davvero la capacità di fertilizzazione reciproca tra culture diverse la cultura cattolica una grande attenzione
A questi aspetti che nella visione del diritto che speculare a quella degli interessi c'è una specularità
Tra diritti e interessi ed è tipica della tradizione liberale è così ma non dobbiamo fare sempre più spazio agli aspetti relativi all'applicazione ai doveri alla reciprocità delle relazioni
Quindi è questo il punto
Un'ultima precisazione più sugli argomenti di attualità
Abbiamo molto parlato il libro si concentra tanto su questo non perché pensa che in quel far sia a il lucchetto critica la pensionistici d'azione del welfare italiano
E proprio per questo però c'è una seconda parte che fa i conti con quello che è avvenuto negli ultimi anni e con una disamina della riforma delle pensioni che in assenza di questo libro sarebbe stata fatta soltanto dagli avversari della riforma delle pensioni questo è il primo libro e anche qui se vedete recitazioni richiama tutta una serie di autori
Che sono qui presenti giovani autori giovani studiosi c'è la rivendicazione di anche di un ruolo importante innovativo che abbiamo svolto in abbiamo svolto nell'aria Neck in grande unità anche in quella in quella fase durante il governo Dini maestri ma è stata la maggioranza che l'ha sostenuto che sostenuta che ha inventato la riforma era e l'ha imposta la precisazione riguardo il fatto che la spesa previdenziale
Sarà questo l'argomento di cui nei prossimi giorni parleremo molto ma rimaniamo sempre conto che dobbiamo parlare della riforma del welfare nel suo disegno unitario compressivo introducendo istituti innovativi
Sin dal da primo momento in cui cominciamo a discutere di riforma del welfare non possiamo pensare che prima facciamo
Di i risparmi sulle pensioni e poi introdurremo istituti innovativi
Tuttavia la spesa nel novantasei cresce molto innanzitutto perché c'è stato lo sblocco dei pensionamenti d'anzianità che vigevano praticamente dal novantadue questa non dimentichiamo è un elemento che è assolutamente anomalo
Ciò non toglie che la dinamica come è stato detto come scritto nel libro come hanno ripetuto Novellini e e e in Mussi sia molto preoccupante
E a questo proposito non serve rinviare hanno ragione Marini Mussi
Dire ma discuteremo quando sarà fatta la verifica delle funzionamento delle pensioni che secondo la legge sarà fatta affine no alle a fine novantasette perché vedete ormai le domande che si impongono non sono più una soltanto sono due
La prima è la riforma realizzai il profilo di risparmi che arriva provvisto di realizzare e sicuramente darà nani sì anche del nucleo di valutazione tra quel gruppo di Amici c'è ci sono qui tante persone del nucleo di valutazione che sono venuti punto a manifestare la loro amicizia Balotelli si vede che le ali formali redige risparmi che aveva preventivato
Ma la seconda domanda che si impone sempre di più a fronte delle grandi trasformazioni che ci stanno per battendo il profumo di risparmi della riforma è sufficiente a rendere adeguato
E il sistema e in particolare riformare più complessivamente tornando a quelle impostazioni che tuttavia deve essere quella per cui non si affermi un'equivalenza tra riforma dello stato sociale e tanti e in particolare tagli alle pensioni ma certamente questi problemi a questi problemi
Non possiamo sfuggire e dunque e davvero da parte panini sprint del Governo sarebbe assurdo che questo non fosse confermato urgente e discuterne parlarne predisporre soluzioni adeguate
Chiudiamo
Il problema