Presentazione del "Codice dell'informazione in Campania" organizzata presso il Circolo della Stampa

Cari colleghi il benvenuto
Stasera ho il privilegio di aprire questa manifestazione voluta dall'associazione napoletana dalla stampa dall'ordine regionale della Campania dalla Federazione nazionale della stampa italiana
Vorrei ringraziare subito per la sua cortese disponibilità il professor Francesco Casavola
Gli a Napoli al Circolo della Stampa stasera per la prima volta nella veste di garante
Per l'informazione e per la radiotelevisione
Una presenza che riteniamo assai significativa in un momento così cruciale per i problemi della stampa nel nostro Paese e la nostra gratitudine si estende naturalmente al dottor Lorenzo Del Boca presidente della Federazione nazionale della stampa
Chi ha voluto onorarci della sua presenza colgo l'occasione per salutare anche i colleghi qui presenti al tavolo dalla presidenza Ermanno Corsi presidente dell'ordine regionale dei giornalisti della Campania
Mimmo Castellano vicepresidente nazionale della stampa della Federazione nazionale della stampa italiana il collega Franco Maresca presidente dell'associazione napoletana dell'altro
Fa anche piacere di vedere alte autorità civili e militari responsabili di giornali di televisioni
Ho annotato qualche nome e conto sulla vostra indulgenza nel caso neve esaltarsi qualcuno
Vedo qui in sala innanzitutto una deliziosa presenza femminile console generale di Francia
Il generale bozza comandante regionale della militare meridionale
Il dottor Vincenzo Maiella
Presi il presidente della corte di appello di Napoli
Il colonnello Placido Russo comandante provinciale dei carabinieri il questore Vincenzo spero di non aver dimenticato
Rettore adesso mi segnalano il rettore della Seconda Università il professor Mancini
Ricognitore dove
Vi ringrazio dell'Assocond
Signori
All'ordine dall'associazione sono pervenuti i numerosi messaggi di adesione vorrei leggervi simbolicamente per tutti quello dell'onorevole Paolo Ambrosio
Sì dente del Consiglio regionale della Campania la quale ha inviato al presidente dell'ordine giornalisti della campagna Ermanno Corsi il telegramma che ora vi leggo
Impossibilitato a intervenire lavori significativa iniziativa concomitanza pregressi impegni pervenga espressione ringraziamento cortese invito ed al contempo prego porgere il mio saluto professor Casanova
A lui e agli altri intervenuti Paolo Ambrosio Presidente Consiglio regionale della Campania
Signori non vorrei ora abusare della vostra attenzione e quindi cedo la parola al collega Mimmo Castellano vicepresidente della Federazione nazionale della stampa italiana che porta il saluto del segretario nazionale della Fnsi
Paolo Serventi Longhi grazie
Sono un po'le autorità presenti
Il nostro presidente nazionale della Federazione
Il garante per l'editoria
Professore Franco Casavola
Presidente dell'ordine Ermanno Corsi Franco Maresca presidente dell'associazione napoletane della stampa
E
Avevamo invitato a questo incontro anche il segretario nazionale della Federazione Paolo Serventi Longhi il quale per le note vicende che attanagliano il mondo dell'informazione in questo particolare momento nel Paese
Dalla questione del giorno alle altre tantissime spinose questioni dell'editoria in questo momento
Il segretario Paolo Serventi Longhi mi ha fatto pervenire questo brevissimo messaggio
Caro Castellano purtroppo gli impegni alla venerazione mi impediscono di essere con voi alla presentazione dello splendido volume edizione mille novecentonovantasette Codice dell'informazione con Fana
Ed a tutte le iniziative che state prendendo nella vostra regione
Nel complimentarmi per l'iniziativa trasmetto tramite il tuo i più cordiali saluti ai colleghi campani di lustri ospiti con affetto Paolo Serventi Longhi
La indubbiamente il mio
Oltre che aver letto il messaggio del segretario il mio saluto
Molto breve
Vorrei dire che neanche una settimana fa qui proprio in questo salone abbiamo avuto preceduto dal collega Lorenzo Del Boca
Per la prima volta la riunione della giunta nazionale della Federazione Nazionale Stampa
Abbiamo avuto anche una conferenza stampa molto impegnata in molto importante
Dove sono stati posti sul tavolo una serie di problemi che ci sono problemi del Paese ma che sono particolarmente più sentiti più attanagliati il più diciamo profondi in questa nostra regione io colgo l'occasione per le autorità presenti ma anche e soprattutto alla presenza del Garante editoria per evidenziare che questa RAI Regione in questo particolare momento vive un momento difficile per quanto ripete l'informazione
E
Noi gradiremmo che il garante
Fossa questa sera anche dalle domande eventualmente che saranno porte al collega ed garante vittoria Casavola
Una serie di problemi
Che noi riteniamo la presenza del Garante rivolgere a lui appeal che Luigi potesse dare dei lumi e ci potesse indirizzare sulla strada
Necessaria opportuna che sia poi las la strada maestra per cercare per vedere per verificare se una serie di questi problemi possono trovare una parte di soluzione
E in che tempi noi ci auguriamo che questa venga non solo per la Regione va per l'intero Paese in pochissimo tempo in breve tempo perché il mondo dell'informazione egli o più gli operatori dell'informazione si trovano e attraverso lo un momento difficilissimo grazie è un saluto particolare a garantire
Della chiedo Franco Mario circolano ottanta ottantuno
Mi pare un rapido saluto
Grazie saluto tutti senza senza istruzione in questo modo nonché prefetto
La situazione è molto complicata
Sul piano nazionale diciamo piuttosto confusa
Giorno
Due
Storici del Sud venduti molto rapidamente
E senza eccessive garanzie nel senso che ha sono stati venuti senza neanche conoscere tutti i termini della prima
Da un momento all'altro sempre tramite due ospiti agenzia quindi crediamo che una situazione così complessa e complicata sul piano nazionale
Non posso non avere dei risvolti anche sul piano dell'intera nostra regione medico confusa perché addirittura mi è capitato di leggere il rapporto del della FIEG degli editori datato
A fine novembre del novantasei dove riportava come testate quotidiane in Campania appena quattro quotidiani citava soltanto quelli da si era dimenticata che ce n'erano ben altri cinque una Benevento due Avellino due assale
Allora se non riusciamo neanche a leggere sul piano nazionale qual è la situazione dell'informazione una regione difficile come questa diciamo che la situazione e confusa
Manderò al alla FIEG l'elenco di tutti questi quotidiani molti non sono forse non aderiscono neanche al al e gli editori
E c'è un'altra ancora situazione confusa c'è uno sport nuovo si avverte in campagna da un po'di tempo in questa parte che quello della apertura e chiusura rapida di giornali
Prefetto sa una delle vertenze l'abbiamo fatta anche in prefettura per tentare di sanare una situazione molto difficile
Apertura e chiusura che comportano un aumento sempre più crescente dei disoccupati nell'incontro che la Giunta della Federazione della stampa fatto qui
Il dato che è emerso è molto grave diciannove virgola due per cento dei giornalisti professionisti della campagna e quindi sui livelli della disoccupazione della campagna
Sono fuori praticamente dal mercato tra cassa integrazione disoccupazione del diciannove virgola due e la più alta percentuale in assente in assoluto in Italia degli succube dei giornalisti disoccupati
Quindi la situazione è ancora più grave confusa
I giornali che aprono e che chiudono
Ci sono editori
Molto spesso improvvisati forse nella nostra regione
Ma quali garanzie può dare un sindacato dei giornalisti ai colleghi che vanno a lavorare poco abbiamo la difesa del contratto di lavoro ma quando l'editore sfugge
A qualsiasi regola perché in quel caso l'editore non è neanche cittadino italiano e difficile perseguirlo anche se il presidente di una cooperativa
C'è veramente abbiamo una situazione difficilissima
La terza cosa e abbiamo posso dire una giungla di radio di televisioni che incontrollata
Lavoro ma molti colleghi in estrema difficoltà e allora va tutta la solidarietà del sindacato ma in estrema difficoltà e un sindacato che non ha molti strumenti per riuscire a sanare le situazioni di lavoro nero che ci sono queste radio e televisione
Che cosa possiamo chiedere
A questo punto in una situazione così confusa a un garante per l'editoria
Che è vero che ci sia che ci siano le garanzie per l'editore ma che ci siano anche le garanzie per i giornalisti
Non diciamo e non chiediamo un albo per gli editori no che forse forse è anche necessario capire
Se l'editore qualificato o meno
Ma che forse una revisione della legge quattrocentosedici per l'editoria contempli anche una parte di garanzia per i giornalisti che vanno a lavorare in una nuova società editrice credo che forse sia un fatto importante non so in quali termini
Di legge si può inserire una cosa di questo genere
Certo è che la legge quattrocentosedici nata per sanare molte situazioni per aiutare i colleghi in difficoltà in realtà è servito a molto di più agli editori a buttar fuori dal mercato del lavoro i colleghi
Che a rilanciare il settore dell'editoria che si trova ancora in estrema difficoltà
Allora
Il Garante forse ci può dare
Un aiuto anche in questo senso che garanzie possiamo dare ai colleghi che lavorano intestate in testate giornalistiche diedi duri forse a volte sconosciuti editori che forse dovrebbero dare loro le garanzie della professionalità non i giornalisti la garanzia della loro professionalità perché in questi giorni
Abbiamo anche un'altra esperienza di un giornale che sta per nascere un nascerà non sappiamo ci sono le prove
Le prove per i colleghi disoccupati scritti e orali
Non c'è nulla di male in questo però io vorrei fare anch'io la prova all'editore scritte orale se può fare questo giornale nuovo sulla piazza di Napoli ci sono altre iniziative come il Corriere della Sera che verrà qui
Forse aprirà una redazione forse non sarà una redazione
Forse sarà una cooperativa forse sarà una società non si sa allora è veramente difficile governare una situazione sindacale quando le regole dell'editoria credo che in questo momento non ci sono
E allora un garante può aiutarci a riscrivere forse alcune regole che sono necessarie e rilancio dell'editoria che un rilancio anche per la democrazia la pluralità dell'informazione grazie
Piccoli canali casi consolato civile
Provvedimenti proposte dei doveri Casale molto prendendo nota immagino che ne terrà conto dell'intervento a conclusione della manifestazione Orsogna muore e ora parola collega Mario Monti presidente dell'ordine regionale dei dei giornalisti della cantante
L'ordine dei giornalisti aggiunge il suo saluto al saluto già Espresso
E coglie l'importanza di questo incontro con il garante per l'editoria
Che per la prima volta accogliamo in questa sede nella funzione di garante per l'editoria che la radiotelevisione
Per noi
Fortunata anche un'altra circostanza che il professor Francesco Paolo Casavola già presidente della Corte costituzionale
E anche giornalista pubblicista iscritto nell'albo della nostra regione come dire c'è una immedesimazione maggiore nei problemi che la Regione presenta
Noi crediamo senz'altro di sì
Tanto più che in questa circostanza in questa fase storica del nostro Paese l'ordine dei giornalisti
Deve respingere attacchi e offensive che non sempre si sviluppano all'insegna della logica della razionalità del ragionamento
Sappiamo tutti che la Corte costituzionale sta valutando l'ammissibilità o meno di un referendum
Di un grappolo di referendum
Nel quale grappolo c'è anche un referendum che riguarda l'ordine dei giornalisti se ne chiede semplicemente con un'espressione molto rapida la Hubble
Beh il dibattito che si sta sviluppando sui giornali cerca di chiarire
Alcuni equivoci
Abbattere l'ordine dei giornalisti non significa difendere la libertà di stampa anzi significa eliminare alcune difese che la professione giornalistica sia data e riportare il giornalismo a una specie di campo aperto a tutte le scorrerie possibili
Quindi ordine e il referendum noi stiamo cercando di far capire quali sono i danni immediati che deriverebbero al giornalismo italiano dalla soppressione dell'ordine istituito con una legge del parlamento del mille novecento sessantatré beh innanzitutto scomparirebbe ero le figure giuridiche del giornalista giornalista professionista giornalista pubblicista rischia praticante
Ma soprattutto verrebbe meno quella che è la caratteristica essenziale del giornalista proprio uno strumento di lavoro
E dell'autonomia del giornalista il rapporto fiduciario con le fonti di informazione rapporto fiduciario che attualmente qualifica
L'informazione se non ci fosse questo rapporto fiduciario e non ci fosse la possibilità di accedere a una pluralità di fonti di informazione noi saremmo costretti a produrre una informazione largamente omologata
Cioè i giornali largamente dovendosi servire tutti delle stesse banche date degli stessi materiali informativi sarebbero copie conformi con poche varianti
Allora se la ricchezza dell'informazione sta nel pluralismo
E nella diversificazione dei concetti e delle stesse notizie la scelta delle notizie affidata quindi alla professionalità di chi opera nel campo da tutto questo verrebbe meno quindi ci sarebbe un appiattimento dall'informazione
Beh questo non è uno strumento della democrazia e della modernità
Verrebbe meno il rapporto fiduciario con le fonti e scomparirebbe il segreto professionale che attualmente tutela l'attività giornalistica i direttori dei giornali e i responsabili delle redazioni non sarebbero più i garanti dell'autonomia delle redazione
Quindi questi sono soltanto alcuni dei danni immediati che l'attività giornalistica e il panorama del giornalismo italiano subirebbero da una eventuale abolizione del loro beh difendere l'ordine non significa difendere l'ordine così come e così come il Parlamento italiano lo disegno
Trentatré e trentaquattro anni fa
Perché anche il Nostradamus sotto il progetto dato nel futuro non avrebbe potuto intuire i grandi sviluppi e le innovazioni che il sistema della comunicazione di massa poteva avere nel trentennio successivo
Allora c'è bisogno di una riforma dell'allora pm e di una adeguamento alle situazioni che sono radicalmente mutate ma tra soppressione dell'ordine professionale
E riforma ampia organica e profonda ne corre
Allora interventi riformatori sull'accesso alla professione giornalistica che non può essere un campo privilegiato per pochi
Tutti coloro che ritengono di avere capacità edotti e attitudini evocazioni devono perlomeno a poter mettere alla prova e sperimentare queste capacità e queste attitudini
La formazione professionale che è uno dei compiti istitutivi dell'ordine formazione professionale alla quale oggi si affida il senso dell'autonomia piena del giornalista
E poi la deontologia e i procedimenti disciplinari che configurano largamente sia pure su scala molto ridotta all'ordine come una specie di strumento di auto-governo della professione giornalistica ecco questi sono alcune solo alcune delle considerazioni che mi premeva di fare alla presenza del garante per l'editoria e per la radiotelevisione
E rapidamente qualche altra considerazione sul fatto che questo incontro a dei momenti ben precisi noi questa sera presentiamo la nuova la terza edizione del Codice dell'informazione
La prima edizione vide la luce
Nel mille novecentonovantatré quando l'ordine dei giornalisti celebrava i suoi primi trent'anni fu scelta Napoli come sede per questa celebrazione e noi naturalmente nel promuovere questa raccolta organica delle leggi che regolano l'attività giornalistica
Guardate che col tempo il volume diventato sempre più grosso il che significa che leggi e norme che regolano la professione giornalistica ce ne sono eccome
Quindi non è un attività senza regole e che si sviluppa all'insegna della trasgressione
Più indiscriminata no niente affatto le regole ci sono eccome
E naturalmente pubblicando la prima edizione in Campania non potevamo farci sfuggire la l'occasione di avere una prefazione dell'allora presidente della Corte Costituzionale e cioè del professore Francesco Casavola
Il quale già nel novantatré nella prefazione alla prima edizione coglieva alcuni punti che poi nel tempo negli anni successivi hanno acquistato ancora più valore scrive
Il Presidente Casavola nella tra l'altro nella prefazione al volume l'informazione
Si è fatta struttura costitutiva del mondo sociale oggi quattro anni dopo possiamo dire che ancora di più struttura costitutiva del mondo sociale
Scriveva che i giornalisti sono diventati una professione indispensabile della modernità
Quindi coloro che sostengono l'abolizione dell'ordine per mettere in crisi la figura del giornalista sono invitati a riflettere su queste espressioni del presidente Casavola
Il codice lo abbiamo concepito come una raccolta organica delle leggi la legislazione primaria sul giornalismo a cominciare dalla legge generale sulla stampa del mille novecentoquarantotto legge che avrebbe dovuto dar luogo ad altre leggi
Ma che come sempre accade nel nostro Paese abbiamo parla un Parlamento che con troppo ritardo aggiorna la legislazione e arriva fino alla legge Mammì
Dell'agosto mille novecento novantuno viene fuori appunto questo ritardo è questa lentezza del Parlamento andrà adeguare legislativamente la professione giornalistiche quindi non soltanto una professione in ritardo dal punto di vista tecnologico ma il codice contiene anche una parte richiamata
Dal collega Franco Maresca
Che descrive la struttura dell'editoria nella nostra regione perché quando si parla di questi problemi
Crediamo che sia sempre bene inserirli in un contesto generale ma senza mai perdere di vista il contesto nel quale poi ciascuno operatore dell'informazione quotidianamente agisce e si esprime e che cosa viene fuori da questa struttura
Dell'editoria nella nostra regione
Che è una struttura che si sviluppa all'insegna del precariato
Dove di isole felici ed efficienti se ce ne sono sono molto poche
E comunque nettamente al di sotto di quella che la domanda di informazione e soprattutto la domanda di lavoro giornalistico che viene espressa nella nostra regione da molti giovani
Da forze della cultura che hanno tutte le capacità per fare per svolgere questa attività mancano le occasioni di lavoro e gli strumenti attraverso i quali esprimere la propria capacità e la propria professionalità questa terza edizione del Codice dell'informazione
Edito dall'Istituto disservizi per l'editoria e l'informazione compie anche un salto di qua di quantità
Abbastanza rilevante è cresciuto di pagine è cresciuto di argomenti e di capitoli c'è in sostanza accanto alla legislazione sul giornalismo accanto alla struttura dell'editoria nella nostra regione
C'è anche tutta la Rete delle istituzioni sociali politiche ed economiche della nostra regione e qui viene fuori una regione che ha una struttura una rete molto articolata
E noi perché abbiamo ritenuto che fosse molto utile non soltanto per chi opera nel giornalismo avere un volume dove questa Rete fosse raccolta per intero
Ma non soltanto per questo l'abbiamo ritenuto utile ma anche per un altro motivo perché si dimostra così che in presenza di una rete molto articolata di istituzioni sociali politiche ed economiche il giornalismo diventa sempre di più il prodotto finale di un'etica pubblica
A formare la quale il giornalismo come attività concorre solo in parte il giornalismo come specchio di una società per cui se non sempre l'immagine che viene riflessa e limpida o luccicante come vorremmo non è certamente colpa dello specchio
Ma del Complesso delle istituzioni se il complesso delle istituzioni funziona bene abbiamo un buon giornalismo abbiamo quindi come prodotto finale un'etica pubblica come tutti vorremmo che forse infine questa sera noi consegniamo anche le targhe
Ai giornalisti professionisti e pubblicisti che sono iscritti da cinquant'anni all'albo professionale beh perché beh sono momenti ricorrenti molto utili per collegare il giornalismo di ieri al giornalismo di oggi dare continuità non soltanto a una professione che va vista nei suoi aspetti tecnici
E organizzativi ma soprattutto dare continuità a quelli che sono i comuni denominatori
Possono cambiare le forme attraverso le quali il giornalismo
Sì sviluppa ma c'è una continuità di una militanza culturale e professionale cioè la validità di una professione fondata sull'autonomia delle redazioni sulla sensibilità e sulla cultura di chi opera nel giornalismo
E allora noi questa sera vedremo premiati insieme
Giornalisti professionisti e giornalisti pubblicisti
Per ribadire quella che è una specialità storica del giornalismo italiano l'apporto che all'attività editoriale viene dato certa da chi svolge il giornalismo a tempo pieno
Ma anche e soprattutto da chi svolge il giornalismo attraverso l'attività pubblicistica portando e trasformando in messaggi in prodotto giornalistico quella che è una propria competenza una propria specializzazione e quindi una propria conoscenza specifica allora questo è il patrimonio del giornalismo italiano
Un patrimonio non inventato ma che nasce dalla cultura e dalla storia del nostro Paese come dire che quello che è accaduto in Italia negli ultimi cinquant'anni
Giornalisticamente parlando noi lo abbiamo vissuto a Napoli e in Campania attraverso questi dieci colleghi che questa sera saranno riceveranno le targhe speciali
Io concludo augurando a questi dieci colleghi di continuare ad onorare la professione giornalistica per molti anni ancora
Grazie ad un autogol
Un attimo dai nove velocemente prima di dare la parola presidente della
Renzo Gobbo Renato Franco Bruno Paola Eugenio punto quindi emiliano Giovanni Gatti Gino allora troveremo più tardi
La parola adesso presidente della Federazione della stampa del Boca quale traccerà il punto sul panorama nazionale sui problemi dello status
Anche i miei saluti cordiali
E se possibile affettuosi
Agli amici dall'associazione napoletana della stampa
Ai colleghi e alle autorità che sono intervenute questa sera
E naturalmente al professor Francesco Paolo Casavola
Che ci segue con grande attenzione
Non soltanto perché e un iscritto all'albo dei pubblicisti della Campania
Ma perché e persona di grande arguzia di grandi capacità intellettuali che conosce i problemi della nostra categoria
In modo ben più approfondito della media dei nostri addetti ai lavori
Uno scambio di idee con il professore è un arricchimento continuo
Ed è un'autorità
Che come garante dell'editoria può aiutare il giornalismo la professione se non proprio a uscire dalle secche in cui si è incagliato
Almeno individuare una strada di possibili uscite
E per questo il ringraziamento per il volgo lui ancor più affettuoso
Detto questo il presidente dell'associazione
Campana della stampa Franco Maresca
Ha fatto un ragionamento
Da presidente del sindacato presentando le cifre di una crisi le difficoltà dei bilanci
I numeri dei disoccupati Campanini dell'Italia meridionale
Ermanno Corsi che invece Presidente dell'ordine
A accentuato
I temi della deontologia dalla professione
Anche questa con qualche elemento di crisi perché criticata perché screditata o auto screditati
Ma l'uno e l'altro solo di fondo gli elementi costitutivi dello stesso percorso le due facce della stessa medaglia
Perché non è vero che c'è una crisi economica a sé stante come non è vero che c'è una crisi dell'informazione da sola Luna richiama l'altra e anzi probabilmente lune contemporaneamente causa ed effetto di se stessi
Certo i problemi dell'editoria sono gravi
Sono due mila i disoccupati in Italia e se pensiamo che fino a pochi anni fa la disoccupazione nel giornalismo non esisteva si capisce che è un'escalation terribile
Negli ultimi sette otto anni sono state chiuse venticinque testate
Alcune storie che alcuni importanti come la notte
Alcune significative perché portavano un peso uno spessore culturale non indifferente come la voce
E comunque tutte quante hanno lasciato dei vuoti che hanno finito per essere colmati
Dai titoli un po'improvvisati editori d'assalto
Che hanno finito per occupare questo mercato ma non stabilmente
Creando delle condizioni di lavoro precario poi chiudendo per lasciare a sua volta a loro volta occupare questi spazi da altri editori altrettanto improvvisati
Adesso la crisi più evidente è quella del giorno
Che evidente perché testata storica perché testata che si è impegnata nelle battaglie politiche e civili del Paese perché è comunque una delle grandi testate che vende ancora centoventi mila copie
E che è la seconda per diffusione in Lombardia
Seconda solo perché il primo il Corriere della Sera quindi con un peso diffusionale editoriali e di tutto rispetto
Si dice che sono ragioni economiche quelle che aprono e chiudono i giornali comunque che non li lasciamo sopravvivere
E questo è vero soltanto in parte perché l'attenzione che c'è venuto da parte del mondo economico sui giornali sulle testate testimoni invece un grande interesse
Le testate vengono comprate e vendute fanno parte del business
Il giornale di Napoli il mattino è stato acquistato coralmente verrà acquistata anche la Gazzetta del Mezzogiorno poco tempo prima è stato questo atto il tempo che sembra una giorni il giornale decotto
E che invece è stato acquisito per una cifra non insignificante di cento miliardi
Però a questa effervescenza del mercato non corrisponde una sterilità del mercato giornalistico
Per cui i giornali continuano a vivere di un lavoro sempre più precario e anzi di disoccupazione
Perché quello che conta sembra essere il giornale come business come punto di riferimento e come la raccolta di degli interessati in qualche modo addomesticate e non come organo di informazione non come veicolo di verità
E qui si inserisce il secondo elemento l'altra faccia della medaglia quella a cui ha fatto più riferimento Armando Corsi perché probabilmente all'informazione si è ha rinunciato certo non fosse totalmente ma sul sulla battaglia della verità trecentosessanta gradi si sono fatti numerosi e progressivi passi indietro che hanno finito per compromettere
Un mestiere rigoroso di ricerca
Di severità critica e che ha finito per essere uno scoppio satura della televisione e quindi una ricerca dello spettacolo più che una ricerca del vero
E fino a che queste cose le dicevano i magistrati con grande rispetto a una professione che era primo che ho incontrato essendo io di origine un cronista giudiziario
Fino a che queste accuse queste critiche ce le fanno i politici
Potremmo rispondere
Dicendo che ognuno ha le sue colpe
Perché i magistrati si lamentano che noi violiamo il segreto istruttorio violando il segreto istruttorio
I politici si lamentano che siamo portaborse
Tra virgolette
Perché siamo più testimoniali se testimoni che certo però è anche vero che i politici ci vorrebbero ancor di più testimonial che testimoni
E gli sforzi che fanno per acquisire la benevolenza dei mass media
Rispetta in fondo questa mia opinione questa mia sottolineatura
Però certo ci arricchiamo viene dal Santo Padre
E difficile pensare che il Santo Padre abbia una riapparse che abbia degli interessi nascosti che voglia favorire favorire questo piuttosto che quell'altro
Il richiamo esplicito che venne pochi giorni fa da papa Wojtyla è un messaggio di grande importanza spirituale che dovrebbe farci pensare
Si dice che l'informazione in particolare l'informazione televisiva
Non aiuta a pensare e dannosa per il cristiano e prestatori Co.
Significa che nella nostra professione qualcosa non va
E che non vengono non solo rispettati i valori cristiani
Non vengono rispettati i valori tout court perché il valore della verità il valore della serietà il valore dell'autonomia quello dell'indipendenza sono valori anche laici non è necessario una fede
è sufficiente la nostra deontologia
Ma se l'uno lamenta l'assenza significa che manca anche dall'altra parte
Un episodio per tutti
Perché se ne parla da tanto tempo che quello dei sassi del cavalcavia
Beh qualche sforzo critico in più si sarebbe potuto fare
Tentare di capire perché accadono certe cose e che cosa si può fare perché non accadano più sarebbe il minimo di un'introspezione giornalistica seria se non qualche severa
E quando comprensibilmente devo dire sul piano umano la sorella della vittima
Lancio un messaggio duro e persino spietato
Per dire che lei perdono gli assassini non lo sarà mai e che anzi psicologicamente intende perseguitarmi
Medico questo messaggio è comprensibile
Non sempre e non tutto condivisibile
E qualche sforzo per immaginare viète successive ulteriori che non fossero la semplice sottolineature anzi l'amplificazione di questo messaggio si sarebbe dovuto fare
Io adesso faccio il presidente della Federazione nazionale della stampa è frequento poco il mio giornale che la Stampa di Torino però ovviamente lo leggo
E devo dire che non ho potuto evitare di chiamare il mio direttore quanto letto un fondo firmato fatti
Che diceva che certi assassini dovrebbero essere puniti con la morte addirittura i cadaveri esposti al pubblico perché siano di esempio
Ma è un po'eccessivo
E perché allora lamentarsi se la folla inferocita davanti alla caserma dei carabinieri alla Procura chiedevo ai giovani diceva dateli a noi ci facciamo giustizia sommaria
Non aiuta tutto ciò la crescita collettiva la crescita del Paese anzi arretra il livello di civiltà proprio gli Stati Uniti che avevano vissuto una crisi giornalistica che sembrava dover soccombere di fronte all'invadenza della televisione sono riusciti a recuperare distaccandosi dalla televisione abbandonandola
Parlando di cronache ai domandandosi due cose perché le cose sono capitate che cosa si doveva fare perché queste cose venissero evitati un articolo in qualche modo
Propedeutico al miglioramento sono proprio pedagogico
E i giornali americani hanno recuperato
I giornalisti sono ancora quelli non ci sono grandi sacche di disoccupazione però le copie sono aumentate la pubblicità anche perché hanno abbandonato
La scoppia satura di un mezzo che naturalmente arriva prima arriva con altro linguaggio arriva con altri efficaci
è un muro del pianto il nostro ma non ci dobbiamo rassegnare
Credo che i giornalisti non debbano rassegnarsi all'ineluttabile debbano mettere in campo le loro energie che sono ancora molte per superare le difficoltà quelle tipicamente sindacali quelle deontologiche
Tentando di accettare i dialoghi tentando di fare capire le opinioni tentando di creare una sorta di alleanza fra i coloro che sono tanti che ci criticano per spiegare loro che le critiche fine a se stesse non portano da nessuna parte
E allora più credere ai magistrati e politici giù le mani dei giornalisti occorre spiegare farsi capire ai magistrati e politici che se la critica porta alla distruzione della professione
Come correttamente ha rilevato Ermanno Corsi
Non significa un vantaggio per la Società Manzi un arretramento
E quella piccola libertà e anzi piccolissima di cui si gode verrebbe messa all'angolo ancor di più imbavagliata ancor di più rese cieche
Arretrando sul piano del controllo
E certo i giornalisti che dovrebbero essere i custodi del palazzo e che oggi sono in qualche modo inquilini sarebbero inquilini del tutto
E però i giornalisti certo oltre questo sforzo di autocritica debbono imboccare un'altra strada
Che la strada del giornalismo vero quello di inchiesta non più quello di velina non quello di cucire le agenzie ma quello di testimoniarla la verità di cercarle
Di consumare le scarpe sui marciapiedi come facevano gli investigatori di una volta provare fare contro informazione criticare
Essere davvero i cani da guardia del potere seri documentati giustificati
Però essere pungolo di una società portare l'opinione della gente e tentare di arricchirla modernizzando ora rendendola omogenea con i progressi che inevitabilmente perseguiamo
Questa è una strada possibile
E questa è anche la strada per salvare il sindacato
Perché è ovvio che se il giornalista rinuncerà al proprio mestiere i giornalisti non ci saranno più e allora sarà inevitabile
Che non esistano più nemmeno i contratti di lavoro e quindi la disoccupazione non farà che crescere distruggendo una professione che io credo sia ancora la migliore del mondo
Per questo ho voluto testimoniare personalmente
La mia stima il mio ringraziamento ai dieci colleghi che con cinquanta anni di professione hanno dimostrato di fare il lavoro seriamente perché certo cinquant'anni fa
Ahimè amarcord il lavoro era certo più duro il lavoro della redazione era complicato i direttori se non era un proprio Negri e ricerca erano duri però avevano quell'umanità e quella capacità di insegnare il mestiere che poi la saccenza dei giovani me compreso
Non è più consentito di recuperare e anzi ha consentito di perdite perdere ma non disperdere
Perché c'è ancora tempo di recuperare e noi questo col vostro aiuto e con la capacità che troveremo in noi faremo e di questo me ne diamo assicurazione
Grazie a Del Boca dove ci apprestiamo ora come ha sottolineato anche il collega corsi a premiare non un traguardo anagrafico ma una consolidata professionalità io vorrei additare alla presidenza dal dalla presidenza palazzo di rappresentanza degli sei che la casa editrice del Codice dell'informazione da lei ascolteremo i curriculum dei colleghi premianti
C'è sempre
Si tratta
Il primo premiata o Renato Caserta
Laureatosi in lettere nel mille novecentoquarantuno proseguì negli studi universitari filosofia e giurisprudenza
Intanto però aveva iniziato l'attività giornalistica già nel mille novecentoquarantatré
Durante l'occupazione alleata a Napoli lavorando tra l'altro allo psicologico al welfare brunch al settimanale la libertà e fin dalla fondazione al quotidiano il Giornale
Qui è stato redattore politico l'articolista di terza pagina per il giornale The neanche una delle prime rubriche di critica televisiva in Italia
Nel mille novecentoquarantacinque Renato Caserta viene ammesso tra i soci della deputazione napoletana di storia patria nel mille novecentoquarantasette entro all'Istituto italiano per gli studi storici fondato da Benedetto Croce
Collaboratore letterario della RAI e di vari periodici ricopre anche il ruolo di addetto stampa dell'ente per la canzone napoletana
Redattore del quotidiano il Mattino è stato reso con dista parlamentare e notista politico vice capo della redazione romana e articolista di tematiche culturali storiche sociologiche religioni per pedagogica musicologi che ha inoltre collaborato ai quotidiani la Sicilia ai giornali di Brescia
Dal mille novecentosettantadue e direttore della gente dell'agenzia di stampa iter parlamentare premia il professore Casavola
Appena
Ernesto Fiore e nato a Napoli nel luglio del mille novecentoventisei studi attività giornalistica sono le due strade dalle percorse con molta decisione che lo hanno portato a ricoprire delicate notevoli responsabilità
La laurea in giurisprudenza è stata dall'conseguita presso l'Università di Napoli del mille novecentoquarantasei e il suo primo servizio giornalistico realizzato da cronista presso il quotidiano il domani d'Italia
Dal mille novecentocinquanta al mille novecentocinquantatré Ernesto Fiore cronista presso il quotidiano il Mattino
La sua carriera prosegue alla RAI di Napoli dove dal mille novecentocinquantatré al mille novecentottantasette caporedattore presso la redazione dei servizi giornalistici curando anche tra le altre trasmissioni quella di check-up alla quale ha dato il titolo
Dal mille novecentosessantadue al mille novecentottantasette ha svolto le funzioni di critico teatrale per il quotidiano Corriere Dino e per la radio RAI ha concluso l'attività giornalistica come vicedirettore della sede RAI di Napoli premi al dottor dedotta
Franco Grassi
Un iscritto al Partito comunista italiano ha cominciato ad Anversa di mira al Paese giornale indiano di proprietà dell'avvocato Amedeo visto senza una delle voci tornanti del processo Cuocolo dal mille novecentoquarantasei al mille novecentocinquantasette è stato sempre come cronista di nera al giornale liberale diretto da Guglielmo Emanuele da Carlo Zani Chiusa sì il giornale Franco Grassi emigrò a Milano lavorando Tempo illustrato condotto Fanelli e con Pasquale Prunas alle ore un rotocalco tutto fotografico sullo stile di Life nel mille novecentosessanta insieme con una schiera di intellettuali usciti dal partito comunista italiana dopo i fatti d Ungheria è stato capocronista alla giustizia quotidiano socialdemocratico che si batteva per l'ingresso dei socialisti di Nenni nel governo
In quella redazione restò fino al mille novecentosessantadue quando fu chiamato al mattino come inviato di politica che volgeva verso il centrosinistra al mattino e stato capocronista dal mille novecentosessantotto a tutto il settantaquattro
La presenza di Franco Grassi al mattino si concluse con una rinunzia
Richiesto dal nuovo direttore Schumi di seguire da inviato il meridionalismo che già allora mostrava contraddizioni insufficienze Perrelli affiancare quali vicedirettore Antonio Spinosa nell'opera di rinnovamento democratico del Roma del quale divenne direttore
Con la chiusura del Roma si concluse la carriera di giornalista militante di Franco Grassi
La successiva attività di editorialista del penultimo Roma diretto da Ottorino Burgo e di collaboratore all'Avanti sono state sostenute qua esclusivamente dalla riluttanza ad allontanarsi da un mondo quello del giornalismo una volta dice Franco Grassi così affascinante drammatico
Premi al professor Casavola
Pre mille novecentoquarantaquattro a soli vent'anni come praticante al giornale diretto da Manlio Lupinacci superato il periodo di praticantato fu redattore ordinario Benito la redazione stenografica e poi compilatore nell'edizione pomeriggio
Con la cessazione delle pubblicazioni del quotidiano liberale nel luglio mille novecentocinquantasette passò al mattino diretto allora da Giovanni Anzaldo
Oltre che far oltre che par fare parte del corpo stenografico Bruno Teodori è stato anche reso conquista di importanti processi per tali come quello a carico di Pupetta Maresca che dura ottantatré udienze ed occupa ogni giorno una pagina del Corriere di Napoli
Su questa testata pubblico ha anche racconti e novelle con lo pseudonimo di Bruno Sarti a seguito del rapido progresso tecnologico allo smembramento del corpo stenografico Bruno Teodori ebbe altri incarichi redazionali pubblicando servizi pezzi di attualità e di colore corsivi di costume
Nel mille novecentosettantacinque viene nominato segretario di redazione dal direttore Giacomo Girardot che era succeduto a Giovanni Anzaldo
Con la direzione di Orazio Mazzoni invece passò le pagine regionali dove svolse anche Manzoni rinviato
Ha curato per circa vent'anni sul Corriere di Napoli dapprima e poi sul Mattino illustrato il mattino una rubrica di pesca sportiva che ha avuto largo seguito il consenso tra i lettori
Negli anni settanta è stato collaboratore da Napoli della Stampa di Torino in pensione nel mille novecentottantasette dopo quarantatré anni di ininterrotto servizio ha continuato a collaborare per diversi anni al mattino
Premi a il dottor Del Boca
Paolo Barbi nato a Trieste nell'agosto del mille novecentodiciannove laureato in filosofia all'Università di Milano nel mille novecentoquarantuno
Dal mille novecentoquarantuno fino al mille novecentoquarantatré fu ufficiale di complemento in Jugoslavia e nel mille novecentoquarantaquattro entrò a far parte del comitato di liberazione italiana di Trieste
La sua attività di giornalista ebbe inizio nel mille novecentoquarantacinque al domani d'Italia nel mille novecentoquarantanove sino al mille novecentocinquantotto insegnò Storia e Filosofia presso la Scuola superiore militare Nunziatella
Ha ricoperto numerose cariche politiche nel quarantanove membro del consiglio nazionale della DC e nel cinquantuno della direzione nazionale della stessa
Eletto deputato nel mille novecentocinquantotto e senatore nel settantasei fu per quattro legislature dal sessantotto al settantanove sottosegretario e nel settantanove europarlamentare inoltre nell'ottantadue ottantaquattro fu presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo
E dall'ottantaquattro membro dell'ufficio politico dello stesso partito dall'ottantotto fu vicepresidente internazionale del movimento europeo infine nel novantatré membro del Partito Popolare Italiano sin dall'ottantaquattro svolgeva contemporaneamente l'attività di giornalista collaborando al tempo il Mattino il popolo la nuova stagione gli studi sociali e la nuova fase premia il professor Casavola
Eugenio Cutolo
Nel trentasette pubblica il suo primo libro l'agricoltura russa seguito poco dopo dalle cooperative regime sindacale ed inizia la collaborazione al Corriere di Napoli
Nel trentotto il Roma della Dominica gli affida una rubrica settimanale frottole dove gli pubblica le sue poesie
Nel trentanove caporedattore dell'agenzia argentina ad anche il supplemento del giornale sudamericano la nazione diretto da Romolo sabaudo e Gherardo Marone
Nel quaranta assume la direzione dell'Italia su tutto e successivamente dell'isola persa entrambi per conto del regio esercito
Nel quarantuno inizia la collaborazione di critico sul Popolo di Roma quotidiano di De Cristoforo
Partecipa alla Resistenza cui dedicherà molti scritti nel quarantatré fonda l'idea prima settimanale e poi nel quarantotto quotidiano autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri
Nel cinquantatré il suo il nuovo al Popolo di Roma lo nomina capo della redazione napoletana insieme a Luigi De Lillo e Luciano Grasso
Nel sessantasei in seguito a due opere che discuteranno vasti consensi signore dell'Altissimo canto del poeta di Dio Università di buono Cypress lo invita ad accettare una cattedra
Nell'ottantasette fonda un altro giornale l'araldo con diffusioni in Puglia in campagna condirezione redazionale amministrativa pari nel sessantotto a capo della redazione napoletana dell'agenzia giornalistica di Alberto Consiglio nel frattempo pubblica duecentocinquantatré volumi religiosi
Alcuni dei quali raggiungono la sesta edizione a cura dell'Università lateranense che nel quarantotto lo nomina professore
Successivamente pubblica una quarantina di volumi della Libreria Editrice Vaticana
Ha dei geni occulto l'anno dedicato studi libri Mario Pomilio Luigi Pignatti Hello Pietro imperio modi offusca Alberto Consiglio è in pubblicazione da parte di Rosaria salmi ogni una raccolta di tutti i giudizi su Cutolo espresse da ventotto cardinali
Alcuni suoi libri sono stati tradotti in inglese in tedesco numerosi riconoscimenti ricevuti da personalità quali il Presidente degli Stati Uniti d'America Ronald Reagan eredi Spagna Joan Carlos a riprova del successo conseguito anche fuori dei nostri confini
Premi al dottor Del Boca
Fu Nunzio Luigi
Nasce a Foggia nel gennaio del mille novecentotredici gli studi in campo tecnico scientifico lo hanno portato a conseguire la laurea in matematica ingegneria una circostanza che non gli ha impedito di svolgere un'intensa attività pubblicistica
Ha preso parte alla guerra quaranta quarantacinque ebbe ed è decorato al valore militare vicepresidente del scusate e decorato al valore militare capitano di artiglieria ha militato nell'Azione cattolica già vicepresidente dell'Unione tecnici cattolici e del Centro sportivo italiano dirigente del sindacato ferrovieri presidente regionale delle ACLI della Campania
Viene eletto deputato al Parlamento nel cinquantotto terza legislatura nella circoscrizione Napoli Caserta per la democrazia cristiana
Nell'azienda delle Ferrovie dello Stato dopo aver svolto tutta la carriera dirigenziale è stato nominato consigliere d'amministrazione poi direttore compartimentale di Napoli
Insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana è anche maestro del lavoro fondatore e presidente della scuola italiana di servizio sociale esperti del lavoro presiede la Fondazione Adone Zoli
E scritto all'Associazione ex parlamentari della Repubblica direttore dell'agenzia di stampa al le notizie del mille novecentoquarantasette oggi dirige il periodico coerenza la notizia premia il professor Casavola
Fulham Michele
Nasce in provincia di Foggia nel mille novecentosedici il suo impegno si sviluppa molto presto nella scuola e nell'attività pubblicistica che lo ha visto collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno fin dal mille novecentoquarantaquattro
E poi del Giornale di Napoli del Resto del Carlino di Bologna
Dal mille novecentosessantadue e direttore responsabile degli atti dell'Accademia di scienze morali e politiche di Napoli gli studi svolti con grande impegno portano Michele Fuiano a laurearsi in lettere nell'Università di Napoli nel mille novecentotrentanove
La carriera scolastica lo vede molto presto ordinare nei ginnasi nei licei docente alla Scuola militare Nunziatella preside negli istituti superiori ispettore centrale presso il ministero della pubblica istruzione
Altra dimensione di rilievo di Michele Fuiano e quella universitaria che lo vede libero docente di Storia meridionale sin dal mille novecentocinquantaquattro poi professore incaricato e ordinario nell'Università di Bari e di Napoli dal mille novecentosettantacinque al mille novecentonovantadue
Socio corrispondente dell'Accademia Pontaniana e dell'Accademia di scienze morali e politiche di Napoli ha ottenuto il Premio Napoli per la storia nel mille novecentocinquantasette di carattere sostanzialmente storico sono i suoi numerosi libri dedicati in particolare al Medio Evo al Rinascimento
Nell'Italia meridionale sono libri che grazie alla profondità della ricerca consentono di costruire la cultura l'aspirina la spiritualità l'economia e la vita di un periodo particolarmente significativo non soltanto per l'Italia meridionale
Premi a il dottor Del Boca
Giovanni Gatti
E nato a Susa in provincia di Torino nel settembre del mille novecentodiciotto laureato con lode in Medicina e Chirurgia nel mille novecentoquarantuno partecipo l'anno dopo la campagna di Russia rientrando in Italia nel mille novecentoquarantatré
Fin dal mille novecentoquarantotto comincia ad occuparsi di giornali prima quale attuale amministratore dei quotidiani della Sam il mattino e dal mille novecentocinquanta in poi quale amministratore del Roma
A questo giornale dedicato da dirigente d'azienda le sue migliori energie per oltre trent'anni prendendo numerose iniziative in campo giornalistico ed editoriale
E dando vita fin da allora gli inserti per arricchire il giornale che sotto la sua direzione e della maggiore affermazione e diffusione
Diventato giornalista pubblicista nel mille novecentoquarantanove ha prodotto numerosi articoli sia nel settore sanitario facendo parte nel mille novecentosessantadue dell'Associazione della stampa medica italiana sia essenzialmente sul piano politico e del costume
Questo perché la politica e giornalismo hanno rappresentato le sue più intensa attività per mediando nell'intera vita
Nel mille novecentosessanta venne eletto consigliere comunale di Napoli successivamente assessore alla programmazione nel sessantotto entra in Parlamento partecipando alla quinta legislatura nel settantasei è stato eletto senatore della Repubblica premi al professor Casavola
Gino greco
E nato a Bassano del Grappa nell'agosto del mille novecentodiciassette la sua attività di giornalista pubblicista avuto inizio alla fine del mille novecentoquarantasei infatti ancor prima dell'iscrizione all'albo allorché dopo risorge metto la società allora editrice del mattino riprese le pubblicazioni del quotidiano pubblicando anche il Giornale di Napoli in essa assunse la qualifica di cornista giudiziario mantenuta fino alla fine della pubblicazione del Corriere in questa veste l'avvocato greco ebbe modo in gli anni cinquanta di seguire tutte le più appassionanti vicende giudiziarie napoletane in qualità di inviato speciale alcuni dei processi più famosi celebrati se nell'Italia del dopoguerra il processo lo verso tenutosi nel mille novecentoquarantotto innanzi la Corte di Assise di Palermo il processo Bellentani celebrato a Milano l'anno successivo il processo Graziosi tenutosi davanti la Corte di Assise di Frosinone nel cinquanta in quel periodo con la Beraud al mensile di vita giudiziaria processi diretto da Ferruccio Luzzi Giuseppe Sardo l'attività già ma li sfida continua sempre come cronista giudiziario con il quotidiano il Mattino per il quale in particolare l'avvocato greco ebbe modo di occuparsi dei numerosi convegni di magistrati svoltisi a Napoli premia il dottor Del Boca
Quella sera ecco
Io
Come
Articolo la nostra professione
Io chiedo al presidente della Federazione nazionale della stampa il dottor Lorenzo Del Boca
Di assegnare di concedere
La targa dovremo fare dopo va bene chiedo scusa allora un cambiamento di programma preferiamo prima che il professor Casavola chiuda gli interventi e poi procederemo a questa simpatica cerimonia
Beh anche perché il garante deve dire delle corsie il sedici lo servizio perché allora riprende la quello che autonoma valga qui però autorità
Gentili signore e signori circolo degli organi io ritengo di non dovere sciupare quest'occasione
Tralasciando
Disdire l'itinerario
Ticosa franchi cosa potrebbe entrare
è una figura molto giovani
Rispetto auto autorità similari insistono al ministero uniti da sessantatré anni da quarantasette in Gran Bretagna trentasei in Francia
E tutt'oggi
Non solo nell'ambito degli operatori dei mass media ma nel circuito dei responsabili istituzionali questa figura e poco nota e opportuno
Lo perciò ricordare che
Il Garante nasce
Con la legge quattrocentosedici del mille novecentottantuno proprio con la legge dedicata all'editoria
Come garante dell'auto editoriali
Quella legge ne dava la definizione
Si trattava di
Una figura di affidatario del Parlamento
Che si sostituisce al Parlamento nel condurre un'azione continuativa di vigilanza sull'attuazione di quella legge
E dobbiamo porci allora subito la domanda come mai il Parlamento che di regola quando licenzia una legge l'abbandonerà al circuito normale dei destinatari della legge dai magistrati che vedevano con fare la osservanza nell'insieme del sistema la magistratura di nomofilachia che significa appunto guardiana della legge
Fino agli ultimi cittadini che nel sono tenuti all'obbedienza invece per la legge dell'editoria il Parlamento riserva assente medesimo
La vigilanza della sua attuazione delegando la al Garante
Questo sta a significare che
La stampa assume con la legge del mille novecentottantuno una rilevanza particolare del nostro sistema costituzionale
Quella era una legge antitrust
Mirando a controllare il processo di concentrazione della proprietà
Delle testate giornalistiche
E oltre una certa soglia a vietarle fino alla dichiarazione giudiziale della nullità degli atti
Negoziati relativi o su iniziativa del garante operazione popolare
L'interesse era dunque quello
Assai importante e affermato per la prima volta nel nostro sistema
Riavere una pluralità di organi di stampa
Con molteplici proprietari di imprese editrici per potere garantire alla democrazia una stampa libera
Perché significa che il Parlamento era ben consapevole che senza una stampa libera la sua elezione sarebbe stata priva di legittimazione democratica sostanziale nel mille novecentonovanta
Con la legge numero duecentoventitré cade invece il monopolio radiotelevisivo avvistato
E si istituisce il Garante per la radiodiffusione all'editoria che assorbe la figura introdotta per la sull'editoria nel mille novecentottantuno
Ma nella legge del novanta non è detto più nulla sulla natura di questa autorità
Che non è più mandataria del Parlamento ma ancor più indipendente dal governo e dal Parlamento
Cessato il monopolio pubblico dell'etere quella legge del mille novecentonovanta istituisce un sistema radiotelevisivo unico e misto cui concorrono a soggetti privati e servizio pubblico
Nei confronti
Di tutti i soggetti di questo sistema radiotelevisivo unico il Garante dotato di poteri normativi di poteri di amministrazione di poteri paragiurisdizionali
Con la possibilità di e mettere su contraddittorio sanzioni pecuniarie sanzioni amministrative che vanno dalla sospensione dell'attività di emittenza fino alla revoca della concessione
La posizione del Garante però in questo unico sistema radiotelevisivo soffre di una dissi metrica perché nei confronti della RAI vigilanza e di Indirizzo
Spettano alla commissione parlamentare apposita in ragione dell'originario monopolio statale dei servizi radiotelevisivi
Nel settore del medio ma radiotelevisivo il garante è chiamato a tutelare
Il pluralismo politico sociale e culturale
Sia per quanto attiene i prodotti immessi dell'etere sia per la pluralità delle imprese emittenti dunque
Il Garante ha una competenza sulla qualità dell'emittenza ed una competenza antitrust sull'assetto del mercato
Per la prima competenza che dotato di poteri di controllo e sanzione sulla lealtà dell'informazione sull'assenza di Indian no nei messaggi pubblicitari su programmi che non c'erano allo sviluppo psichico dei minori
Ok non in ultimo intolleranza per differenze di razza di sesso di religione di nazionalità o per altre ipotesi minori
Per la con la competenza quella Antitrust il Garante tiene il registro nazionale della stampa e del registro nazionale delle imprese radiotelevisive
Il primo perché queste dimensioni pure occorre conoscere
E sono invece generalmente ignote a cinque mila quattrocentosettantasei soggetti iscritti
Il secondo ottocentoventinove ma a questo secondo registro delle imprese radiotelevisive
Hanno presentato presentato domanda di iscrizione circa tre mila nuove impresa
I registri valgono ad assicurare trasparenza della proprietà
Delle imprese editrici e di emittenza concessionari di pubblicità produttrici e distributrici di programmi nonché di controllo del pluralismo sia quanto ai limiti o divieti di cumulo di concessione sia affini anticoncentrativi
La legge cinquecentoquindici del mille novecentoventi novantatré disciplina inoltre la propaganda la pubblicità la informazione politica
Nei periodi elettorali quello che comunemente Susa capire la par condicio per i quali il Garante tenuto ad emanare appositi regolarmente
Gli operatori del settore della comunicazione sono tenuti ad un obbligo di informazione sistematica del Garante secondo moduli da questo predisposti cioè un traffico di documenti all'anno di dicesse diciassette mila pezzi tra tutti questi soggetti iscritti e l'ufficio del Garante
Il Garante inoltre coadiuvato da un Consiglio consultivo degli utenti composto da rappresentanti di associazioni e da Esperti nonché da una commissione che elenca le opere cinematografiche di rilevante valore che non tollerano interruzioni pubblicitarie
Ma da un punto di vista più generale il Garante tutela la libertà di manifestazione del pensiero di cui all'articolo ventuno della Costituzione come diritto dei cittadini ad essere informati
E diritto degli operatori della comunicazione sociale di informati l'articolo quarantuno che garantisce la libertà di iniziativa economica dei privati e dunque la libertà di impresa in questo settore
Che tuttavia
E da bilanciarsi con l'articolo ventuno perché non ne sia violato il principio del pluralismo
Che cosa significhi informare è questione aperta dato lo scarto tra la realtà quotidiana e di Fini costituzionali
La crescita della persona umana sia come singolo sia nelle formazioni sociali è uno di questi fini articolo due della Costituzione
L'uguaglianza dei cittadini nella informazione perché possano conoscere tutti senza discriminazioni
E concorrere in base alla loro al loro livello di informazione alla direzione politica del Paese in maniera consapevole e responsabile articolo tre primo e secondo comma della Costituzione
In una parola il diritto alla democrazia perché tale è definita l'Italia dall'articolo uno della Costituzione questo è il quadro di riferimento costituzionale del compito del garante sono adeguati
Gli strumenti di cui è dotato la risposta
Deve essere francamente realistica
Rispetto all'ampiezza e alla eterogeneità delle funzioni
Centosessanta unità tra dirigenti funzionari e gli impiegati provenienti da ventinove pubbliche amministrazioni di nove diversi comparti
Tutti distaccati o fuori ruolo in assenza di un organico danno luogo a turnover che ostacolano formazione
E utilizzazione di professionalità stabilire in costante perfezionamento il monitoraggio delle reti televisive almeno dell'emittenza nazionale avrebbe bisogno di essere realizzato con una struttura apposita
Per la cui costituzione è stata presentata proposta di legge solo qualche giorno fa le competenze distribuito tra Garante ministero delle Poste Commissione parlamentare di vigilanza autorità per la concorrenza e il mercato
Tendono a non dare tempestività di intervento
E pienezza di responsabilità di decisione all'Autorità di settore
Le sanzioni pecuniarie che colpiscono trasgressioni singole e solo quelle denunciate o accertate
Per via
Di casuale monitoraggio sono estranei alla fine ritardi risarcibilità del danno perché ciò che è stato visto ed udito non può più essere cancellato dalla mente dello spettatore otto ascoltatore
Senza ottenete quella filande quella quell'effetto della deterrenza
Perché specie per le imprese di emittenza nazionale l'entità della sanzione pecuniaria e pur sempre irrisoria rispetto alle disponibilità finanziarie
Occorrerebbe privilegiare le sanzioni della sospensione d'attività o della revoca della concessione
Ma non per la singola trasgressione quanto piuttosto per la qualità negativa e disprezzo dei valori della legge protratta per l'esercizio di un intero anno
Per il consiglio degli utenti la natura di organo consultivo interno del garante dovrebbe mutarsi con quella di un organo di confronto
Con i produttori dei media
Per raggiungere con iniziative opportune
Quel fine di prevenzione e di mediazione che integri e contenga nelle misure della sola inevitabilità l'attuale meccanismo repressivo e sanzionatorio quanto all'editoria l'estraneità del garante rispetto ad ogni vicenda che conduca a comprimere il pluralismo nella cessazione di testate
Nella riduzione del circuito di diffusione di una testata da nazionale regionale o Allocca locale
Nella grave alterazione dei livelli occupazionali dei giornalisti questa estraneità non giova a dare legittimatio o nel sociale oltre che istituzionale ad un'autorità che dinanzi a simili evenienze si dichiari incompetente o disarmata
Credo che Del Boca sia testimone di un incontro di qualche sera fa
In cui abbiamo dovuto con un comunicato finale fare quello che e gli esperti la chiamano di indicarci potestatis affermare un potere del Garante che certamente non è nella legge comunque non è esplicito nella legge
Di intervento anche quando si tratti di una negoziazione che si interrompe apre una fase di liquidatorie e conduca alla cessazione d'una testata la vicenda del giorno
Ora
Non è certo però
Da tenersi un garante dei diritti dei cittadini tra i quali sono anche da annoverarsi i diritti dei cittadini imprenditori
Solo se promuove mediazione e confronti tra le parti
Per perseguire quei fini privato sociali che sono oggi nel ritrovamento del mercato e nel processo diffuso di privatizzazione luogo elettivo di una politica che ha come soggetto la società e non più soltanto i partiti e gli apparati di governo questione maggiore è però quella della coscienza civile della classe giornalistica e lei gli operatori dei mass media
La figura istituzionale dell'Autorità garante potrà essere variamente perfezionata e rimodellata
Ma non raggiungerà mai pienamente i suoi fini
Se permarrà una in sofferenza dei soggetti protagonisti della comunicazione sociale verso i limiti posti dalla legge alle loro attività
Gran Bretagna Francia e Stati Uniti hanno da molti decenni come ho già ricordato forti autorità
E codici di autoregolamentazione e leggi gli Stati Uniti si son dati una legge nell'anno mille novecentonovantasei
In in cui uno dei capitoli importanti e intitolato alla tutela dell'hard moralità e della decenza
è auspicabile che l'Unione europea
Si provveda di una organica normativa di principio in luogo delle sporadiche direttive attuali
E di una autorità che possa valere come distanza ulteriore rispetto alle autorità nazionali
La comunicazione e per le tecnologie in atto e sempre più per quelle in progresso transnazionali ed è opportuno che comportamenti e valutazioni di soggetti della comunicazione
Si confrontino con principi accettati presso più popoli estatico
Mai come per i mass media e più possibile a ritagliare regimi nazionali che siano un caso anomalo e per noi il solito caso italiano grazie
Privazioni
Noi per consegnare una targa speciale al presidente Casavola dobbiamo riempire nessun modello dobbiamo soltanto motivare questa targa speciale che abbiamo motivato così
Ordine dei giornalisti Federazione della stampa associazione napoletano devastante
Al professore Francesco Paolo Casavola garante per l'editoria radiotelevisione per l'alta funzione di garanzia che sta svolgendo e nella quale sa esprimere profonda dottrina giuridica congiunta ha una forte apertura alle istanze più vive della nostra società
Grazie grazie a tutti signori vi ringraziamo della vostra partecipazione ringraziamo ancora una volta illa garante per l'editoria professor Casavola e presidente della Federazione nazionale della stampa dottor Del Boca signori arrivederci grazie nazionale