I Congresso Nazionale di Arci Associazione 1^ giornata di lavoro (org. presso Domus Pacis) il congresso dura dal 10 al 13 aprile 1997

Verte
Allora un adempimento congressuale importante
Si dichiararono decaduti tutti gli organismi nazionali consiglio nazionale segreteria nazionale
Gli organi monocratici la presidenza la il tesoriere segretario
Si propone anche la seguente presidente del congresso
Il componenti allora la presidente del congresso composta da componenti della segreteria uscente presidenti regionali
Per gli invitati permanenti di segreteria che fanno parte del Consiglio nazionale ovvero Licio Palazzini Pino Di Francesco e Daniela Calzoni questo la proposta che viene fatto al congresso di presidenza
Dovremmo votarla questa proposta secondo alcuni troppo otto
La vota forse è meglio
Favorevoli
Le deleghe perché le manine non servono a niente
Ancora che non abbiamo capito nulla praticamente
Approvata grazie mille
Allora
Chiamiamo la presidente del congresso bellissimo banco di presidenza con le sedie rosse
Apriamo i lavori grazie
Assumo questo pomeriggio la Presidenza e Congresso
Vorrei invitare gli altri membri componenti della presidenza raggiunge sì sul palco
Mi spieghi così
No dopo ti spiego
Invitiamo su tutti i delegati gli invitati gli ospiti gli amici
Che sono presenti i compagni e le compagne
Ad entrare e a prendere posto
Abbiamo un lungo elenco di saluti di persone che vogliono segnalare loro interesse per il nostro congresso lo faremo
Dilazionando nel tempo senza fretta ripeto ringraziamo davvero tutti soprattutto gli ospiti e tanti ospiti che sono qui con noi
Coloro che stanno lavorando i giornalisti tutti
Il primo adempimento questo congresso che un congresso legato al quarantennale dell'Arci sono quarant'anni dal mio centocinquantasette che esiste l'Arci in questa forma prima esisteva in altre forme
Nella sua storia della sua tradizione beh non potevamo che cominciare questo nostro congresso con una un ricordo di questo di questo quarantennale con un segno di questo quarantennale per questo invito a parlare
Il primo intervento Luciano senatori che di questo ci fornirà
Una testimonianza vera e viva
L'impressione sì lo so sfiora funziona bene
Sia amici e compagni invitati e delegati
Io in questa occasione mi sento onorato
E mi e non vi fu vi confesso anche un tantino emozionato
Di intervenire all'inizio di un congresso
Che reputo molto importante per ricordare i quarant'anni divinità di questa associazione
Questo congresso si apre così ripercorrendo e non in modo celebrativo
Il percorso storico dell'associazione associazione la nostra con tutti i suoi limiti oggettivi e soggettivi
Che ha dato il suo contributo originale alla storia del movimento operaio italiano
E delle forze democratiche e quindi alla storia più generale del nostro Paese
è una storia non molto conosciuta che varrebbe bene un impegno culturale alto per essere finalmente scritta e divulgata
Io nel limite del tempo che mi è stato assegnato le strategie lo solo alcuni aspetti
Che ho scelto
In modo parziale spot e sommario ricorrete scusare per questo
La storia dell'Arci è storia complessa
Spesso sottovalutata
Come spesso sono state sottovalutate la vita l'azione le sorti delle migliaia di sodalizi di base di gruppi organizzati sul territorio e nei luoghi di lavoro
Di gruppi di iniziativa etica sociale e culturale di gruppi di produzione culturale che formano tutti insieme l'Arci
è storia fatta e vissuta da un milione di donne e di uomini dal loro impegno politico civile e culturale dai loro sacrifici dalle loro rotte dalle loro passioni dalla loro creatività e fantasia
è storia non scevra di limiti ed errori
Di pregi e di difetti ricca di eventi e di battaglie politiche sociali e culturali segnate da successi ma anche da sconfitti
Nel susseguirsi di fasi entusiasmanti e di crisi non sempre facilmente recuperabile
L'Arci come è stato affermato nel documento preparatorio di questo congresso
Alle radici nella tradizione nella origine politica e culturale propria del movimento operaio e socialista del nostro Paese
Ne dobbiamo essere fieri ed orgogliosi
Ed in pari tempo avere la consapevolezza pieno
Delle responsabilità che dovremo continuare ad assumerci per farla vivere crescere ulteriormente in questa fase politica segnata da incertezze scarsa stabilità politica e tante complessità
L'Arci
è bene ricordarlo subito nei suoi quarant'anni si è sempre che a fare caratterizzata è schierata per difendere i grandi valori umani civili e culturali
Attraverso il suo contributo originale autonomo impegnato nelle grande iniziative del movimento pacifista e per il sostegno delle libertà e dalle indipendenza dei popoli nelle campagne referendarie perde per affermare garantire il diritto di di il diritto al divorzio all'aborto ad ogni altro diritto civile
Nella difesa attiva della Costituzione repubblicana e per la sua piena attuazione nella lotta per la difesa dell'allargamento dei diritti di cittadinanza
Di convivenza civile per il pieno riconoscimento di tutte le diversità
Nelle grandi manifestazioni per la tutela e la difesa dell'ambiente e delle risorse naturali
Ed ancora compagni ed amici laici è sempre stata un crogiolo unitario in cui si sono fuse ispirazioni viale culturali anche a diverse fra loro ed ha contribuito per quello che poteva
Ad arricchire ed elevare l'unità che si andava realizzando nelle lotte sindacali e politiche dei lavoratori
Di questo ne abbiamo avuto più volte riconoscimento e nei documenti della nostra storia vi sono testimonianze in questo senso
è questo un valore ed una pratica credo che non sfugga a nessuno di grande attualità
L'unità interna voglio ricordarlo tra le diverse componenti politiche è stata sempre difese mantenuta salta anche quando insorsero divisioni nette tra i partiti della sinistra
L'azione comune con l'associazionismo laico e cattolico è stato motore strategico già dal mille novecentosessantadue
Quando l'Arci alla fine di quella fase politica
Caratterizzata dallo scontro duro tra forze di governo e opposizione
Riuscì ad allacciare rapporti unitari con le ACLI rapporti consolidato in poi negli anni settanta con la sigla del primo patto unitario starci ACLI
Care compagne e compagni quando nel maggio del mille novecentocinquantasette a Firenze
Un gruppo di uomini e di circoli
Con la loro volontà e con la loro lungimiranza nonostante alcune incomprensioni
E contrarietà manifestata e sia un'ora in alcuni settori delle forze politiche e sindacali della sinistra
Quando dettero vita all'Arci si fecero carico di una grande responsabilità perché perché ereditarono
Da una parte il ricco patrimonio storico ideale e culturale e di lotta del movimento operaio
Rappresentato dai settant'anni di esperienza delle Società di mutuo soccorso e dai vent'anni di attività dei circoli e delle casa del popolo risolto dopo due cicli Solti dopo due decenni di regime fascista
E dall'altra iniziarono in quel momento la costruzione di una nuova associazione nazionale unitaria e e autonoma
Il compito non si presentava certamente facile
Andava raccolto il testimone
Dei grandi valori ideale culturale sociale incarnati in anni di lotte iniziativa a favore della pace della libertà della democrazia della solidarietà per ottenere giustizia e acquisire alcuni diritti elementare
Con l'obiettivo di rilanciarle con forza in un contesto politico e sociale del Paese in pieno fermento ma in un clima non certamente favorevole alle forze democratiche di sinistra
Sì oggi
Siamo qui a celebrale il primo congresso dell'Arci Nuova associazione lo dobbiamo a quel gruppo di compagni
E permettetemi di cogliere l'occasione per ricordare con grande affetto ammirazione e riconoscenza due di loro che non sono più con noi
Il compagno Alberto Giacometti presidente fondatore
Presidente fondatore grande uomo politico di umanità sensibile e profonda indimenticabile protagonista della lotta per l'affermazione e riconoscimento dell'Arci
E il compagno Benito Salsi uno dei fondatori anche lui grande protagonista
Grande protagonista nei primi vent'anni di vita dell'associazione purtroppo non ne ho potute vedere più di questi anni
Ma grande punto di riferimento all'ora per molti di noi e per moltissimi giovani che si avvicinavano all'Arci
Le nostre radici risalgono come si è ben compreso alla metà del secolo scorso e risiedono in quelle società di mutuo soccorso le quali è bene ricordarlo e questo è un punto importante perché ci sono analogie con l'attualità oltre a svolgere le prime azioni di mutuo soccorso
Organizzare solidarietà per aiutare i più deboli e diseredati svolsero
E credo sia stato quello più importante un ruolo fondamentale per la formazione allora della coscienza di classe dei lavoratori
E rappresentare
Il sorgere di nuovi soggetti politici nella società italiana dai quali successivamente presero vita alle prime organizzazioni delle cooperative dei sindacati e dei partiti della sinistra italiana
La tragica parentesi del fascismo
Durante la quale il regime utilizzò tutti i mezzi essi accaniti per sradicare l'associazionismo lo fece con la propaganda denigratoria che abitava all'opinione pubblica i circoli democratici come luoghi di menzogna di odio di vizio delinquenza e diserzione
E utilizzava la forza utilizzò in un'occasione nel mille novecentoventuno anche i cannoni contro la casa del popolo di Scandicci
Azioni queste cose saccheggi incendi devastazioni e vessazioni e intimidazioni personali
Il movimento associativo risorse con maggiore
Forse consapevolezza e Sopot e subito dopo la liberazione fermenti culturali nuovi impegno sociale e democratico
Riemersero a dimostrazione che il fascismo nonostante la violenza non era sta riuscito a cancellare la memoria storica
E il grande patrimonio di valori accumulati negli anni precedenti il fascino
Nel mille novecentocinquantasette
L'alleanza per la ricreazione popolare che subito dopo all'uscita del problema esso si denominò associazione ricreativa culturale italiana nell'affrontare il congresso costitutivo si fosse duo obiettivi centrali per avviare il suo programma
Il primo unificare le migliaia di base associative sparse sul territorio fino al quel momento prive di una loro organizzazione nazionale e questo farlo compiano autonomia politica rispetto all'allora assessore associazionismo di Stato rappresentato dall'ENAC ente che aveva ereditato gran parte della cultura e del patrimonio dell'ente nazionale dopolavoro del periodo fascista
E secondo difendere i sodalizi di base
Dall'attacco degli organi di polizia di polizia in una fase politica del nostro Paese l'ho già accennato prima segnata dalla Forleo c'è repressione anti popolare
Da oscurantismo culturale dalle discriminazioni verso le forze politiche di sinistra
I governi a guida democristiana dal mille novecentoquaranta quarantotto fino ai primi anni Sessanta si caratterizzare l'inazione propagandistiche
E talvolta violente contro i circoli e le case del popolo riportando alla mente soprattutto dei più anziani in quel momento i metodi seguiti a suo tempo dal regime fascista
Valcea Sumer questi impegni
Mentre nel Paese il paese era interessato da profonde modificazioni e da notevoli trasformazioni di carattere economico sociale e cultura
Le grandi trasformazioni attraverso i grandi flussi migratori dal Sud al Nord dalle campagne verso le città le modificazioni profonda di forme e modi della produzione culturale
L'avvento della televisione con le nuove di imprevedibili fino allora
Forme di comunicazione e di diffusione culturale
E gli inetti e di messaggi pubblicitari funzionali al condizionamento dei consumi il maggior benessere e l'accelerazione dei consumi privati il diffondersi di mezzi di trasporto privato e le nuove opportunità che si creavano per la mobilità interna con le auto e con il mondo
Questi processi
Modificarono sostanzialmente rapidamente quantità e qualità delle abitudini dei modi di vita e del costume a livello di massa in questo contesto le forme tradizionali di aggregazioni laiche e religiose entrarono in crisi
E pensiero soprattutto nelle città verso le giovani generazioni parte del ruolo di aggregazione sociale fino ad allora esercitato tuttavia come in tutti i processi di sviluppo non tutto è negativo
E nelle contraddizioni causate dai profondi squilibri tra nord e sud e nella distribuzione della ricchezza e del benessere si formarono ed entrarono in scena nuovi movimenti e nuove soggettività
E si aprirono nuovi fronti per l'emancipazione culturale delle masse popolari
Si intravedevano già i segni di un processo di nuova via di democrazia
Di affrancamento ed e di conquiste dei lavoratori
Basta ricordare il ruolo svolto dai giovani definiti allora dalle maglie a strisce nelle manifestazione antifascista del mille novecentosessanta
Durante le quali la polizia fece uso delle armi da fuoco contro i manifestanti lasciando sull'asfalto delle strade morti e feriti
Manifestazioni che determinarono comunque la caduta del governo di centrodestra alla quale fece seguito un ampio dibattito politico
Sfociato poi nella Costituzione del primo governo di centro sinistra con la partecipazione del Partito Socialista Italiano
L'Arci
Benché ai primi passi è cosciente dei propri limiti colse la drammaticità e l'importanza del momento
Si appellò ai circoli per ridare impulso a tutta l'attività associativa per arginare la crisi determinata dalla nuova situazione economica e sociale
Per fare assumere a tutto il movimento un impegno per dispiegare un'azione di tipo culturale
Si apre un nuovo fronte
E da quel momento ebbe inizio una fase nuova che caratterizzerà tutta la vita dell'Arci
L'associazione anche se con fasi alterne
Interverrà sempre attraverso la sua peculiarità e originalità nelle vicende più complessive del Paese all'interno delle rivendicazione delle lotterie più generale condotte dai lavoratori l'Arci anticipo o comunque avvertì
Il profilarsi le forti movimenti di contestazione studentesca del mille novecentosessantotto e dell'autunno sindacale dell'anno successivo e dei cambiamenti politici sociali e culturali che si intravedevano all'orizzonte
Lo fece attraverso proposte al mondo sindacale alle forze politiche per il superamento della contrapposizione tra tempo di lavoro e tempo libero
Sottolineando che il benessere materiale non era sufficiente al fine di consentire la completa realizzazione del lavoratore e il suo riscatto dalla subalternità di classi
E di quel periodo il tentativo di rafforzare ulteriormente il rapporto con gli associati
Per recuperare le incrinature causate dall'influenza dell'industria culturale dei mass-media per allargare il fronte del conflitto culturale
L'Arci invece risultò meno attenta sul finire degli anni settanta a comprendere nella sua vera essenza in movimento e della contestazione politica dell'estremismo e del terrorismo
L'impegno dell'associazione era in gran parte rivolto a lanciare la proposta della programmazione culturale sul territorio proposta rivolta principalmente alle istituzioni regionali provinciali e comunali
L'associazione colse evidentemente tempestivamente il momento favorevole determinato da grande successo elettorale dei partiti di sinistra vuole Ricorboli a ricordare che la sinistra complessivamente ottenne il quarantasette per cento di voti a livello nazionale nelle elezioni regionali
E le giunte di sinistra si formarono nelle più importanti regioni e nel sessanta per cento dei comuni italiani e tra questi comuni delle grandi città
L'esito della proposta non determinò tuttavia grandi risultati
Però in alcune città grazie anche alle scelte effettuate dai nuovi assessori alla cultura l'Arci e del movimento circoli distico sperimentarono
Realizzarono nuove forme di iniziativa culturale e credo per la prima volta
Forme di produzione culturale presso lo corpo e si consolidarono tra le mura dei circoli e le casse del Po
La proposta della programmazione culturale sul territorio fece discutere le forze politiche e gli intellettuali trovò riscontri favorevoli ma sollevo anche molti dubbi e perplessità
Coloro che la condividevano ne sottolineavano la validità per il motore che assumeva in quel momento il metodo della programmazione
Ma soprattutto fra gli esiti che poteva produrre sui centri di produzione culturale e nei punti decisivi della riproduzione ideologica ideologica e sociale complessivo
I file plessi invece i dubbiosi contrari nella proposta vedevano un rischio di perdita di identità dell'associazione e vedevamo laici come mero supporto degli enti locali
In pari tempo chiedevano all'Arci di ripensare il modo di rapportarsi con la cultura delle masse
Nella discussione system però l'impegno realizzativo e furono individuate le cause dell'insuccesso la carente tensione ideale
La proposta era più formati e contenuto
Lo scarso legame con i circoli e le casse del popolo
Che fecero mancare alla proposta col supporto di base necessaria alla sua riuscita il disinteresse verso la proposta di tutte le nuove forme associative che nel contempo si erano collegate con la con l'esaurirsi dell'esperienza entro in crisi anche l'assetto organizzativo nato dal processo Medusa di unificazione tra marci e l'Unione italiana sport popolare
Tale unità viene subito dopo considerata troppo organi cistica ed in controtendenza rispetta i fermenti e novità espressi da nuove forme associative più originali e articola
Negli anni ottanta
Con lo slogan aggregare ove esprimiamo figlioli
Esprimere opinioni ovunque aggreghiamo l'Arci proiettò il proprio impegno su nuovi valori accogliendo aggregando movimenti nuovi basati su opzioni attitude per la prima volta etiche è la prima volta che si apre in questo senso e quindi il patrimonio culturale e di esperienze ancora una volta si amplia e si arricchisce tuttavia arrivo alla conclusione
Alla crescita delle esperienze ad un sensibile impegno culturale fece riscontro un ulteriore allentamento dell'associazione nazionale dalle strutture di base tradizionale considerato e per certi aspetti obsolete e superati
Le quali comunque obsolete e superate
Rimanevo legate saldamente all'associazione ne rappresentavano ancora il pilone fondamentale di riferimento organizzativo e soprattutto il sostegno finanziario fondamentale per la vita dell'intera associazioni e questa fase in questo dualismo e in questa contraddizione venne
Caratterizzato anonimi da una parte e dall'impegno a sviluppare aggregazioni dentro e fuori dell'Arce fu fatto un grande lavoro
Per innestare ovunque contenuti e valori nuovi come quelli della cultura della liberazione della trasformazione ma in pari tempo dall'altra
Una serie di problemi politici ma soprattutto di carattere organizzativo e strutturale generarono divergenze interne al gruppo dirigente nazionale con conseguenti difficoltà di direzione
E di gestione economica dell'associazione insomma
Compagne e compagni una fase critica che alcuni dirigenti del momento giudicarono preoccupante e la considerarono per certi aspetti la fine di un modello associati
Intanto agli inizi degli anni Novanta nel Paese si fa avanti una crisi politica e qui siamo è finita la storia siamo nella cronaca che porterà nel giro di pochi messa quella che è stata poi definita sommariamente la fine della Prima Repubblica
La rivoluzione tecnologica informatica dei nuovi mezzi di comunicazione
Producono profondi mutamenti nell'organizzazione del lavoro e nell'accumulazione della ricchezza di siamo a questi crisi economica disoccupazione nuove povertà emarginazione crisi dello stato sociale
L'involuzione politica e culturale genera atteggiamenti regressivi al livello di massa
Cambiamo ancora abitudini e comportamenti riemergono forti le spinte egoistiche pensiamo a queste razzismo intolleranza e tendenze disgregarsi dici la caduta della partecipazione
E dell'interesse per la vita politica del Paese
A provare che i pericolosi del sistema democratico e di questo ne approfittano le forze politiche di nuovo e vecchia destra e conquistano consensi in gran parte dell'elettorato italiano
E come è successo in altri passaggi
Della storia del nostro movimento associativo quando un solo credo del nostro i sodalizi di base i circoli si trovano si sono trovati in parte sprovvisti
Di strumenti efficaci rispetto ai processi reali della società
Con la crisi dei partiti viene meno quella tutela sul movimento circoli distico che per anni ha rappresentato comunque lo stimolo politica e culturale
I circoli fare dopo tensione politica poco il plurale si riducono a semplici contenitori per l'attività dei propri soci anche se continuano a svolgere un ruolo positivo di aggregazione sociale e democratica
Evidentemente non si tratta di tornare indietro ed infatti con la ripresa dell'attenzione
Verso i sodalizi di base compiuta dall'Arci in questi ultimi anni senza contrapporre le vecchie forme di aggregazione
A tutto il ricco patrimonio delle nuove esperienze etiche civili sociali e culturali per l'associazione si riapre un nuovo capitolo della sua vita e della sua storia
Oggi con questo grande patrimonio l'associazione credo può aprire un confronto serrato con tutte le forze politiche sindacali e sociali e con le istituzioni per dispiegare
Una grande battaglia culturale ed una forte mobilitazione civile per affermare delle idee più progressiste per contribuire alla trasformazione dello stato sociale
Si sta per giocare a mio parere una grande partita
Un milione duecento mila associati quasi sei mila circoli e strutture di base diecina di articolazione gruppi di interesse sole componenti della formazione che sta per scendere in campo sono la dimostrazione della vitalità della crescita dello sviluppo
Della permanenza consolidate radicata del Paese di questa associazione che è entrata nell'età battuta oggi si pone la necessità di un altro salto qualitativo che può essere no realizzato attraverso lo sviluppo più marcato di una sua di una soggettività politica proprio dello stesso movimento
Pur nella consapevolezza delle difficoltà oggettive della complessità in cui operiamo
Con fiducia compagne e compagni amici coraggio guardando avanti
Facendo patrimonio della maturità che ci proviene dalle prime esperienze associative di oltre un secolo fa
E dai quarant'anni più recenti occorre impegnarci a far vivere l'Arci e appuntare a nuovi e più ambiziosi obiettivo questo è compito del Congresso grazie
Vogliamo ringraziare Luciano senatore perché ci ha dato un contributo importante vero e avete visto sodo contributo
Importantissimo effettivo tra l'altro vorremmo anche ricordargli che l'ha fatto anche due all'inizio che non abbiamo intenzione di intitolare la sala grande della nostra nuova sede centro ma la fronte sarà una serie di grandissimo rilievo anche per la città di Roma per tutta l'associazione beh insomma vogliano intitolare questa sede Alberto Giacometti appunto il fondatore dell'ARCI e credo che sia questo l'anno giusto
Ecco vorrei anche ringraziare a quelle persone che sono venute qui che tra poco parleranno in particolare
L'onorevole Livia Turco ministro della solidarietà sociale con noi
Il nostro grande amico una persona con cui abbiamo fatto tante iniziative che rappresenta qualcosa in questo Paese ed è il vescovo di Caserta monsignor Raffele Nogaro
Un altro amico di mille battaglie nel senso buono del termine ed è l'ambasciatore cubano in Italia Mario di ricchezza
Ci sono anche tante altre persone io comincio a citare le persone presenti per ringraziare soprattutto Paolo Ferrero della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista che qui con noi
Marco Consolo sempre di Rifondazione Comunista
Giovanni Lolli dell'esecutivo del partito democratico della sinistra
L'onorevole Rino Serri sottosegretario agli Esteri è le sapete
A lungo presidente della nostra associazione
E poi continueremo poi con la seconda parte ora è un momento per noi molto importante perché diamo la parola
A una ragazza che lavora da tempo in una ONG albanese
E che lavora con i giovani e che rappresenta probabilmente un momento anche molto intenso se mi fa vedere questo termine di questo congresso e siamo molto felici di averla con noi la ringraziamo e sappiamo che tra l'altro ha mille impegni era in partenza
E chiedo a durata economi vieni è sul palco e di raccontarci qualcosa grazie
Prima di tutto voglio ringraziarti tutti voi che mi avete
Indicato qua
Secondo scusa interni italiana
Sono qua da tue settimane oggi riparto tra Albania ho lasciato l'estrazione a me è una stazione molto grande diciamo ma speriamo che le cose tardano penna
Io rappresenta un ONG giovanile Crystal stilata azione sociale che lavoriamo nel campo sociale con i giovani anche con i bambini
In questo momento diciamo vogliamo anche noi dare in contributo nostro nell'impedire o per in in impropri
Diciamo d'devo dobbiamo dare il nostro contributo in questo situazione qua
E per noi che ieri ripresentiamo i giovani questa gli obliquo che che dobbiamo fare
La litania gioventù albanese non è soltanto le foto che vedete nei giornali italiani ci sono i giovani che c'erano ancora la speranza per un futuro anche Albania è per questo che stiamo elaborando temi gli orari e questa situazione
Anche se la sensazionale Daniel molto grave diciamo adesso nei ci mancano tante strutture giovanili ci mancano leggi struttura culturali e sportive che abbiamo tanto bisogno è e non non dobbiamo parlare soltanto dell'emergenza che è giusto in questo momento di parlare perché c'è la sensazione che dobbiamo risolvere non soltanto nel piano politico anche se questo è il primario
In questi giorni che sono stato quadri hanno sentito molto dell'intervento multinazionale in Albania
Credo che in questo momento questa faccenda qua insista profetizzato molto
Prima di tutto dobbiamo vedere anche il punto umanitarie perché c'è disorienti Selleri dare solidarietà e c'è bisogno di aiutare i centri in Albania e l'aiuto primario dobbiamo dare al Daniela perché abbiano bisogno monito
Cioè in Albania c'è presenza di una società civile che non dà sentita molta ma anche Stella lavora nel condizioni molto grati
è per me io devo fare un appello forse acqua che in questo non dobbiamo vedere intervento di forze multinazionali è soltanto e con meno intervento militare forse dobbiamo darei la possibilità anche di questo società civile di di di far parte in questo intervento perché non molto importante
Dobbiamo costruito con sviluppo costituire un punto da un ponte tra alla successe altezza alla Società Civile italiane anche questa internazionale con quell'albanese
Così dobbiamo avere più scambi con ad un altro e così possiamo capire meglio la situazione nella e forse possiamo trovare anche le le le le risposte per dal da pagare insieme
Prima di tutto io dirò collettive Calcutta e lega un'amicizia e l'hanno on line della sua importanza
Ma io direi che lei legge ogni Ciccio Daniele De non essere più appoggiati perché rappresentano il futuro di Albania
E così a è quello che che così costruito una Illy il futuro del futuro ideale di Tania
Così faccio un appello a tutti voi qua e agli anche di altre organizzazioni Pepe perché abbiamo bisogno tipo in questo momento e dobbiamo collaborare insieme Pepe
Dobbiamo collaborare per per Atene un un futuro nel migliore in Albania
è questo che che molto importante anche avere una speranza cari Tania ci sei un giorno arriva alla normalità è una vita che tutti noi abbiamo bisogno e c'è un diritto di tutti noi
Grazie davvero da parte di tutti noi e credo che sia si sia capite sia compreso questo intervento ha per noi
Lo stesso Speciale che non è un intervento di facciata molto importante questo congresso che sarà davvero ricco di questi momenti questa possibilità discute
Io volevo ricordare anche segnalare disse avete avuto modo di vederlo che c'è in sala una persona anche questa in questo Paese se capita spesso che ci siano episodi simboliche ci fanno comprendere la nostra situazione è meglio che tante e tanti documenti beh abbiamo qui con noi nostra ospite Cinzia Merloni di che ricorderete tutti noi in questi giorni è stata
Al centro
La vicenda incredibile è una licenza che dimostra come sì è assolutamente necessario modificare modifiche alle leggi che in Italia si occupano di tossicodipendenza devo dire che siamo molto felici per lei ma per tutti noi della conclusione di questa singola vicenda ma ce ne sono altre quindi occorrerà lavorare assolutamente garantiamo del fatto che lavoreremo
Poi vorrei ringraziare Franco Passuello presente delle delle ACLI che è qui con noi
Una presenza significativa è importante e che riteniamo oramai abituale ecco c'è una comunanza e ci sono tanti altri amici che con noi stanno condividendo un percorso comune
Voglio segnalare e gli ho Dorazio presidente dell'Auser
Luigi Luigi Bulleri presidente dell'ANPAS
Emanuele a Lezzi presidente del Maudit
Altri amici come Massimo Campedelli del gruppo Abele
E vedendo anche un po'più vicino a noi diciamo dal punto di vista meno storico Giammario Missaglia presidente dell'UISP che vedo che in sala
Franco Grillini presidente di Arcigay
Speriamo di non aver dimenticato alcuni almeno di quelli che ci sono più vicini insomma
Poi abbiamo altri saluti che faremo più tardi io a questo punto visto che un anno particolare queste l'hanno internazionale contro il razzismo dall'europeo contro il razzismo ma abbiamo fatto un invito specifico ad una persona che con noi ha lavorato etico noia
Condiviso tanti momenti importanti e che prepara presenta anche qui da questo punto di vista nel piccolo di questo termine non vuole essere enfatizzato però un simbolo di quella notte e quindi chiamerei monsignor Raffaele Nogaro vescovo di Caserta
Vi dico un grazie perché non avete chiamato amico penso di essere realmente vostro amico
Soprattutto perché so quali persone siete impegnate a difendere i diritti dell'uomo
Ecco io
Confesso
Ho così con candore di aprire una sede nel mio Cristo nel mio Cristo è venuto non per fondare una chiesa
Ma per salvare l'uomo
Soprattutto dacché sono vescovo penso anche da parroco ma da vescovo mi batto continuamente per difendere soprattutto gli esposti il più emarginati
La gente di condizione misera nella nostra società
Sono tanti ecco io vorrei che questi grandi movimenti sociali come l'Arci Nuova associazione avesse il cuore spalancato su tutta l'umanità debole su tutta l'umanità esposta che abbiamo nella nostra Italia
Io vengo da Caserta come tanti di voi sanno ed è una terra particolare proprio in Italia
Una terra a forte tasso di criminalità organizzata
Una terra dove la disoccupazione giovanile imponente veramente cioè la disperazione data dalla disoccupazione il cinquantadue per cento per i giovani che non trovano lavoro
Soprattutto c'è l'immigrazione a carattere particolare la immigrazione clandestina ancora nonostante che le sanatorie abbiano tentato di recuperare molti alla legalità però noi abbiamo
I lavoratori autonomi e vorrei domandare proprio alla legge di sapere contemplare oppure prima della promulgazione della legge
Di produrre un'altra sanatoria i lavoratori autonomi che sono bravissimi ragazzi che sono efficienti ma che non hanno ancora titolo per diventare regolari
Ecco e mi fermerei soprattutto su quest'aspetto che mi tormenta perché a me pare che soprattutto nella nostra zona
L'immigrato si trovi in una condizione di precarietà
Di non essere proprio tremenda
Perché noi abbiamo avuto l'ultima sanatoria però si sono iscritti per avere
La carta di soggiorno oppure per avere il permesso undici mila ottocento
Ecco le questure dicono che ci sono almeno non nella latitanza per fortuna perché si sentono protetti ma esposti altri quindici mila soltanto sul nostro territorio
E sono dati questi che ne dobbiamo prendere in considerazione anche per un fatto specifico prescindo
Momentaneamente dal dall'indicare il dovere che tutti noi abbiamo di inseguire l'uomo dei poveri per aiutarlo tutti noi non siamo uomini non dico cristiani
Se non provvediamo a colui che ha la mia passione d'umanità ed è esposto ed è nel dolore
Ma dico noi ci troviamo lì come questi immigrati particolarmente proprio in difficoltà perché sono in una terra difficile
E vorrei che in Italia lo dico questo come convinto come credente vorrei che in Italia si formulasse o una nuova fede nei confronti della immigrazione
Cioè noi stiamo pensando che gli immigrati sono degli invasori l'abbiamo detto questo anche nei confronti degli albanesi recentemente addirittura tanta stampa italiana li ha definiti dei criminali
Ma gli immigrati non sono invasori io sono convinto che costituiscono la nostra ricchezza o una fonte di ricchezza sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo demografico
Sia sotto il profilo culturale
Insisterei sotto il profilo economico provate soltanto immaginare noi calcoliamo di avere un trenta mila immigrati quasi tutti erano quasi tutti clandestini adesso metà sono regolarizzati e tutti questi ragazzi lavorano
E lavoro ma proprio in modo solerte perché se non trovano lavoro lo inventano hanno una imprenditoria naturale questi ragazzi magari per vendere fazzoletti o per pulire vetri accanto alle macchine ma lavorano sempre e guadagnano guadagnano bene
Posso dire noi diamo il gruppo di seicento lì senegalesi organizzato metà e metà sono regolarizzati a clandestini ma tutti lavoro ne guadagniamo e tutti i loro soldi girano sul suolo nazionale girava una le nostre banche
Pochi soldi quattrocento mila trecentocinquanta mila vanno nel loro Paese a persona il resto gira sul nostro territorio ed è una ricchezza effettiva che noi abbiamo perché trascuriamo sotto un profilo morale poi sono uno stimolatore sociale fortissimo per i nostri giovani
Gare di non saper proporre una inserzione sociale molto responsabile attiva così sotto il profilo demografico sono una ricchezza cerchiamo riguardare l'altro come il mio amico
Vorrei che tutti lo sentissimo tale tanto più che l'IVA viviamo nel villaggio globale
Io ormai lambisce natura di razze di religioni di popoli qualcosa di inevitabile è importante che si pensi all'altro come al prossimo del mio cuore a colui che
Interessato ad a vere la protezione ad aprire la cura di tutto il mio essere perché viene da me soltanto per cercare il mio bene e il mio pene effettivo devo comunicarlo
Ma sotto il profilo demografico non li abbiamo ormai l'Italia e li terremo questo è certo perché per me l'immigrazione e come le onde dell'oceano nessuno le ferma non val la pena che noi tentiamo
Di controllare le frontiere è giusto dobbiamo farlo perché in una casa dove stanno dieci persone non possono entrare cento
Però dobbiamo essere sempre abbastanza intelligenti e soprattutto proprio i denti perché l'immigrazione ormai è un fatto naturale mi diceva l'altro giorno un parroco del padre nel Padovano che se lui non avesse i bambini immigrati
Quest'anno due scuole di elementare sarebbero scomparse
Realmente questi producono anche figli della nostra Italia e sono un bene diciamo ma con tutta franchezza
è vero in un popolo che stanno dissanguando sì che sta diminuendo io vengo dal Friuli la crescita e zero è sotto zero anzi la nascita voi potete immaginare di conseguenza come sono una provvisione demografica grandiosa questi immigrati
Ma soprattutto è soprattutto una provvisione culturale una ricchezza culturale non mi pare che questi ragazzi che vengono da noi sono delle biblioteche viventi
Si impara tanto da loro noi facciamo incontri interculturali con il gruppo senegalese in modo particolare mano una ricchezza spirituale culturale e morale questi ragazzi
Che anche a me sono prete vescovo in quella zona io lo dico sempre lo dico anche nelle mie prediche in chiesa loro mi hanno arricchito spiritualmente ma lo ha fatto diventare più presto
A parte che mi chiamano loro vescovo anche se sono tutti musulmani però realmente mi hanno arricchito hanno una ricchezza morale straordinaria orario vorrei domandare proprio a questo
A questa platea di uomini e di donne così responsabilmente cerchiamo di intervenire con un metodo nuovo nei confronti della immigrazione noi non dobbiamo ancora pensare ai così detti interessi nazionali ma dovremmo pensare a restituire quello che abbiamo tolto
Quanto abbiamo tolto noi ai pali visita sia d'Africa d'America provate soltanto pensare che con le nostre occupazioni prepotenti noi abbiamo distrutto Laras alla razza rossa
Stiamo distruggendo o stavamo distruggendo la razza nera
Toni Negri ieri e che hanno malmenato in tutti i modi questi poveri ragazzi dell'Africa come i coloni con le multinazionali adesso come il debito estero che veramente dissangua quelle povere nazioni stiamo maltrattando gli indios la la razza gialla sarebbe ora che noi ci convertisse in modo sarebbe soltanto ora guardate noi non viviamo più se non facciamo e la pace con l'uomo non viviamo più se non interveniamo a favore dell'uomo
E allora
La mia testimonianza e soprattutto un appello non vorrei dilungarmi a riguardo vorrei soltanto chiedere prima di tutto dal momento che la ministro Turco e qui presente che si pensi a modificare quella legge io non sono una tecnico non sono un giurista però quella legge mi fa paura perché ha un'anima grandiosa
Concedere il diritto di cittadinanza a questi immigrati
Ma il discorso sulla integrazione ma soprattutto sulle espulsioni e sugli ingressi diventa qualcosa proprio di pericolosissimo potrebbe diventare qualcosa di micidiale
Bisogna
Bisogna assolutamente che noi a riguardo medi chiamo veramente con cuore grande come il cuore per l'umanità l'Italia dovrebbe essere realmente il vessillo dei diritti dei popoli e dico questo soprattutto veri i fatti d'Albania per i fatti d'Albania
Ecco io non vorrei essere polemico non sono normalmente chiedo venia ma io ho un disagio profondo anche perché l'otto per la pace credo di dare dimostrazione testimonianza personale del mio spendermi per la pace fra gli uomini
Soprattutto sul mio territorio ma poi con tutti coloro che posso incontrare
Questa e questa missione comunque armata mi fa paura nei confronti della
Lei come nei confronti dell'Albania e il mio appello sarebbe proprio a questo mi rivolgo a tutti voi che siete sensibilissimi
Ma non potremmo noi invece di mandare militari ecco qui abbiamo anche un bravo parlamentare siciliano mandare i militari a controllare le le Insane movenze del sociale
Non sanno cosa fare troverete di fronte alla chiesa di don Turturro al mattino e cinque del mattino hanno ventilato i loro lì col mitra spianato ma quando ti si domanda loro che cosa fate tanto Turturro nuova controllata perché è sempre in giro e ci hanno messi qui la risposta che hanno dato a me i militari
Non sono per fortuna in Italia educati a sparare ma quando portano le armi diventano sempre una minaccia pubblica perché l'arma violenza perse per quale motivo noi
Non abbiamo pensato con lo spirito pacifista che l'Italia ma soprattutto con la grazia cibi di civiltà che la l'Italia di costituire grandi corpi di pace
Per gli immigrati che sono sulle coste albanesi e hanno tanto bisogno
E anche per gli albanesi sono tre milioni e cinquecento mila pochissimi se tutte le forze civili fossero intervenute con corpi di pace
Probabilmente si poteva non dico risolvere immediatamente ma tentare una soluzione veramente pacifica e promozionale del problema
Io dico corpi di pace se andassero qui se lo Stato accanto alle Caritas provvedesse a mandare a mandare medici
A mandare avvocati a mandare banchieri anche qualificati per il circolo delle capitale
Lì sul posto permettete carica questo lì sul posto come tuttora a coloro che già lavorano in difesa di questi poveri uomini ce ne sono tantissimi che lavorano a beneficio di queste comunità esposte
E realmente nel dolore
Per quale motivo noi non organizziamo le forze civili le forze sane della nostra nazione e le mandiamo proprio a sostegno a educazione di un popolo che deve rifare la pace e deve rifare il progresso io chiederei proprio tutti voi oltre abili grazie di intervenire appassionatamente proprio a livello di civiltà a favore di tutti gli immigrati e degli albanesi in modo particolare
Ringraziamo monsignor Nogaro giunto già alla prima mozione alla presidenza chiede di possibilmente spegnere i cellulari
La seconda mozione riguardare il divieto di fumare in questa sala che spero e credo che sia rispettato com'è giusto
Bene abbiamo
Una una serie di sei arrivata tre mozioni arrivano ha sempre quella
Vi leggo un telegramma che ci è giunto gentile Presidente la ringrazio per l'invito cortesemente rivoltomi a partecipare a congresso nazionale dell'Arci che si terrà nei prossimi giorni a Roma
Molto volentieri sarei voluto intervenire ha qualificato incontro di notevole interesse sociale là non mi è possibile purtroppo a causa i concomitanti ed inderogabili impegni
Grato per l'attenzione desidero esprimere il mio vivo apprezzamento per la lodevole iniziativa ringraziare quanti sono impegnati nel movimento di promozione umana e di azione civile volto a tutelare i diritti di tutti i cittadini
Nell'esprimere sensi era mia ideale partecipazione alla manifestazione la prego di gradire i miei più cordiali saluti che estende a tutti i contenuti Romano Prodi presidente del Consiglio dei ministri
Un altro telegramma che ci è giunto rammaricato che impegni assunti precedente e ti improrogabili non mi consente lo essere presente al congresso nazionale dell'Arci nuova associazione ringrazio per cortesia invito e invio cordiale saluto e augurio Francesco Rutelli sindaco di Roma
Ci sono anche numerosi parlamentari presenti e altri che poi vedremo ce lo manda inviato un telegramma un messaggio segnalo l'onorevole Beppe Lumia l'onorevole Beppe Giulietti l'onorevole Vasco Giannotti altri che adesso qui prenderemo nota subito
Si tratta riparare in carica sempre vicini anche quando l'Arci a meno di notare diciamo vicini intorno alla nostra vita nostro operare
Vorrei ringraziare anche in maniera particolare Giancarlo Balbi riga dell'unicorno che è qui con noi
E anche Ermete Realacci e Francesco Ferrante rispettivamente presidente e direttore di Legambiente che sono in piedi alla nostra destra la il Polito
Impegna che avevo per la presenza
Inoltre anche Roberto Sgalla parlando prima di immigrazione roveto scale stato per tanto tempo
Il presidente e segretario del SIULP è ora lavora cento studi ministero del dell'interno ha destato la persona che cenato la mano se davvero molto vicini in una fase difficile della ricorderete al momento del famoso decreto Dini della questioni che riguardano l'immigrazione
Ringrazio anche Gigi Agostini della CGIL che qui con noi
E infine per questo giro ma fa il giro continua Fabio professorini della presidenza delle ACLI
Ora con molto piacere anche qui può sembrare scontato parlare sempre in ospedale siamo tutti amici non è questo il punto è che davvero ci sono persone che possano un giorno essere semplicemente un parlamentare è un cittadino poi diventare un ministro non si sa
Ci sono persone che ogni momento hanno rappresentato il fatto che ci può essere la parte tra virgolette del palazzo che è attenta a quello che succede nella nella società civile o incivile che sia e
E queste persone sicuramente è l'onorevole Livia Turco ministra della solidarietà sociale che io vorrei invitare sul palco per l'industria
Sarebbe molto grave se con la mia storia politica di sinistra
All'interno delle istituzioni non mantenersi quell'ascolto e quel legame con la società mi pare doveroso pubblicato io
Come dire intervenendo qui vi ringrazio
Non soltanto per avermi invitata ma colgo questa occasione per
Il per ringraziare insieme all'Arci
Tutte quelle associazioni con cui in questo anno mi sono trovata d'incontrare e a lavorare
Mi pare di poter dire che
Di cosa insieme ne abbiamo fatte molte
La legge sull'immigrazione alle iniziative delle finanziaria
Alla conferenza sulle tossicodipendenze a a se pur tormentato riconoscimento del terzo settore
E adesso ultimo le iniziative sull'Albania che ripeto il tavolo che abbiamo costruito con tutte le associazioni di volontariato
C'è stata sollecitata dalle stesse associazione del volontariato dal la stessa
Arci
Penso che siano tante le cose che abbiamo fatto insieme e devo dire che proprio sulla base di questo
Devo un ringraziamento
Poi ringraziamento a tutte le associazioni con cui ci siamo incontrate
Perché se non ci fosse stata questa azione di ascolto di confronto anche di litigio
Credo che molte cose non le avremmo potute fare sicuramente
Pur con tutti i suoi limiti poi ne parlerò non avremmo potuto fare la legge sull'immigrazione
Sicuramente non abbiamo non avremmo potuto fare il la conferenza sulle tossicodipendenze
Sicuramente la stessa iniziativa sull'Albania che è un'iniziativa umanitaria
Se non potesse avvalersi se non si fosse avvalsa anche dell'ascolto delle associazioni oggi si presenterebbe anche con un volto diverso
Quindi
Il
Appunto è doveroso da parte mia questo
Questo ringraziamento vorrei dirvi anche che
In questo di questo anno
Ciò che mi devo annotare sono le tante cose che ho imparato
E ce n'è una in particolare
E constatare quanto sia
Diffusa
E quali di quanto diverse siano le forme della sofferenza presenti nella nostra società
Ma soprattutto ho potuto constatare l'ho detto nella conferenza sulla tossicodipendenza
Constatare in la particolare umanità
E la particolare sapienza che contenuta in queste forme di sofferenza presenti nella nostra società
Che credo sia giusto non soltanto saper ascoltare
Ma appunto veicolare nella società
Al fine di cambiarla e di renderla più umana per tutti
Voi sapete che noi stiamo vivendo un momento politico molto particolare
E io vi dico quello che penso rispetto questo momento politico vi sembrerà forse che sia
E bieco interesse ma io mi auguro che questo questa maggioranza
E questo governo ritrovi fortemente le ragioni dell'unità ritrovi un forte slancio
Mi auguro fortemente che da questo passaggio difficile si esca con un rilancio dell'Ulivo e della maggioranza che sostiene l'Ulivo
Per fare un tragitto di riforme nel nostro Paese
Non sono
Non sono abituata in genere sono come dire sotto il sono portata più
Proprio perché in questo governo ci sto come donna che ha una militanza del piccino al PDS della sinistra so che cosa significa la prima volta della sinistra al governo
E quindi io sono abituata a vedere più i limiti dell'azione del governo che non i pareggi proprio perché ci sto da questo punto di vista però proprio stando ci da questo punto di vista etico attenzione a non sottovalutare le cose che sono state fatte
E soprattutto attenzione a valutare bene quali possono essere le alternative perché credo che le alternative che si profilano o che possono profilarsi
Alla come dire al deperimento di questa maggioranza non mi pare siano alternative convenienti al Paese non credo che con le elezioni anticipate o con una la altra maggioranza
Si possa entrare in Europa fare le riforme istituzionali o risanare il debito pubblico stiamo soltanto la questione del risanamento del debito pubblico vi sembra che può essere essere credibile una maggioranza che risale il debito pubblico e che comprenda
Persone come
Non facciamo i nomi ma che hanno hanno dilapidato il nostro Paese colazione clientelare ecco io credo che si debba appunto riflettere su questo
Ritrovare con la pazienza del dialogo certo con la fermezza delle proprie posizioni ma con la pazienza del dialogo ritrovare le ragioni
Che ci hanno fatto stare insieme e soprattutto saper reinterpretando deve speranze che erano alla base dell'Ulivo
E ritrovare appunto insieme le ragioni per i costumi costruire un tragitto di riforme sapendo però che appunto oppure una situazione di grandissime difficoltà alcune cose importanti che sono state fatte
Il
Io mi auguro dunque che si possa proseguire a lavorare insieme
E ci sono alcune cose che terrei molto a continuare a fare con
L'associazionismo al volontariato in tutte le sue articolazioni la prima è la questione della riforma dello stato sociale
Io qui dico una cosa che ho detto in tutte le sedi in cui mi son trovata a parlare di questo argomento che ho detto allo stesso presidente del Consiglio
Intanto appunto si parla di riforma dello stato sociale
Se noi abbiamo di fronte a noi l'immane compito di una riforma dello stato sociale a partire da una constatazione che l'attuale sistema di protezione sociale in Italia profondamente iniquo
Sì dobbiamo fare la riforma dello Stato sociale perché questo stato sociale e inadeguato a contrastare a combattere le povertà
è è inadeguato a tutelare le famiglie no c'è da vergognarsi se confrontiamo ciò che si fa in Italia per sostenere le famiglie perché si fa in Europa
è profondamente squilibrato nel rapporto tra il tra le generazioni e quindi è per questo che noi dobbiamo riformare lo Stato sociale a partire di qui
E io credo che
Fare una riforma dello stato sociale che superi le sue attuali nicchie corporativa
E che si pretenda di essere più efficace nella protezione sociale può anche comportare un'azione di risparmio però ripeto il punto di partenza non può che essere quello il fatto che noi oggi abbiamo uno stato sociale che è profondamente iniquo corporativo inadeguato
Allora sequestro è il punto
Sequestra il punto di partenza io credo che ed è questa la cosa ed è anche un impegno che mi assumo qui
Ed è la cosa di merito che ho sempre detto anche al presidente del Consiglio non si può fare la riforma dello Stato sociale con un tavolo di concertazione che veda il Governo i sindacati e Dio sa quale rispettabile per i sindacati
Perché in Italia hanno svolto una funzione generale e non soltanto la funzione di interesse di parte dei lavoratori
Però pur riconoscendo questo non penso che la riforma dello stato sociale in Italia può essere fatta con un'azione di concertazione che il cui tavolo sia composto dal sindacato delle foto imprenditoriale dei gruppi parlamentari
Bisogna che questo tavolo fino in fondo comprenda quelle forze quei soggetti che la riforma dello stato sociale già hanno cominciato a farla
E quindi non un tavolo di confronto che prevede e veda fino in fondo appunto le forze
Per volontariato del terzo settore dell'associazionismo che ripeto sono Franchetto resta al tema a
Esperienza e compatta
Vi ripeto che su questo punto mi batterò fino in fondo certo sarà importante che da parte vostra madre mi pare che questo sia già ampiamente in atto si decida di giocare questa partita giocarla fino in fondo
Secondo punto che mi piacerebbe proseguire a a costruire con voi e la questione della legge sull'immigrazione
Io sono molto ammirata neanche
Come dire credo migliorare soltanto esprimere parole di gratitudine
A chi come voi come monsignor Nogaro è come altri non molti altri
La Caritas
Insomma quelli che si sono misurati davvero
Andando controcorrente per difendere i diritti degli immigrati
Non penso che la legge che abbiamo fatto sia una legge immodificabile
Ovviamente
Il Parlamento è sovrano
Se il Parlamento riuscirà a migliorarla sicuramente ne sarò e ne saremo contenti lo stesso ministro Napolitano ha detto questo
Però la legge sull'immigrazione che che il Governo ha portato in Parlamento e su questo parlo con cognizione di causa molto precisa
E la legge più avanzata in Europa
Ed è una legge che contiene il tra le sue norme che so esserle più discusse e poi vediamo come migliorarlo sulla porta in questo senso è una legge che nella sua impostazione nelle sue premesse tante da quello che diceva monsignor Nogaro dalla constatazione che l'immigrazione è un fatto non soltanto strutturale delle nostre società
Che l'immigrazione è un fatto che non sul parquet né non soltanto l'emigrazione è un fatto che esprime la più grande ingiustizia presente nel nostro mondo e quindi in quanto tale una ingiustizia che deve di cui ci dobbiamo fare carico
Ma che l'immigrazione è un fatto positivo
Se gestita con molto rigore
Ecco è un fatto positivo che però contiene elementi come dire di forte conflittualità sociale e l'abbiamo visto lo stiamo vedendo per questo
Vorrei dire a monsignor Nogaro io sono convinta che proprio partendo da queste premesse
Proprio assumendo il contenuto etico che è star dentro il problema dell'immigrazione proprio partendo dal presupposto che l'immigrazione è un fatto non soltanto strutturale ma anche positivo
Bisogna trattarlo con molto rigore sono molto importanti gli strumenti che ci sfida le strategie che ci si dà perché lo vediamo è un tema che va molto controcorrente molto controcorrente
E allora
Il punto che sul quale c'è discussione tra di noi che sicuramente questo dell'immigrazione clandestina
Io dico sempre vi faccio semplicemente presente che noi abbiamo affrontato questo tema dell'immigrazione clandestina
Valutando in questo modo
Certamente
Da
Va assunta e con la maggioranza parlamentare abbiamo discusso che questo sarà un tema discusso con la stessa maggioranza parlamentare in sede di dibattito parlamentare
Il problema appunto di quelli oggi clandestini che non sono stati regolarizzati
E a partire da quello del lavoro un tono molto tra l'altro il modo con cui è congegnata la norma sul lavoro autonomo nella legge
Vuole farsi carico in qualche modo di questo problema ma non c'è dubbio noi abbiamo discusso con la maggioranza parlamentare prima di presentare il disegno di legge di approvare il disegno di legge del governo
Noi pensiamo che sia in sede di discussione parlamentare si dovrà valuta come dire definire le modalità per affrontare la condizione di chi oggi clandestino in Italia
Tuttavia il modo con cui
Cioè la riflessione che ne facciamo rispetto all'immigrazione clandestina è la seguente
Noi pensiamo che vada fortemente contrastata all'immigrazione clandestina
E che vada fortemente contrastata nomi in omaggio alla destra
Nomi in omaggio a una domanda di ordine pubblico e di tranquillità che c'è nel nostro Paese anche se il problema della sicurezza un problema reale un valore non della destra un valore di tutti deve essere un valore condiviso
Ma non sono queste le ragioni che ci hanno portato a dire che vogliamo la legge se riteniamo necessaria una legge
Che contrasti l'immigrazione clandestina ma perché pensiamo che l'immigrazione clandestina vada contrastata perché nuova Cia agli immigrati
E nuoce agli immigrati per due questioni di fondo la prima e perché sempre di più l'emigrazione clandestina è connessa quell'organizzazione criminali che speculano e lucrano sull'immigrazione clandestina e poi per una ragione più di fondo
Che se noi vogliamo superare contrastare e combattere lo stereotipo per cui l'immigrato in Italia e con un immigrato in Italia in Europa l'immigrato è colui che è concorrente
Che ci ruba il posto di lavoro che il fattore di disordine com'era indicato questo spera stereotipo diciamoci la verità
Ebbene se non lo vogliamo contrastare e combattere noi lo dobbiamo fare avendo la politica di piena accoglienza e cittadinanza
E da questo punto di vista penso che la questione del diritto di voto sia emblematica proprio da questo punto di vista
Ma nello stesso tempo
Contrastando
Il come dire impedendo l'identificazione tra immigrato clandestino
Quindi penso che proprio per una questione di fondo che attiene
Alla costruzione da politiche di piena cittadinanza sia da contrastare l'immigrazione clandestina ovviamente questo non significa che le leggi che i punti presenti nella legge non possano quindi essere presenti discussione non possono essere modificati d'altra parte un dibattito parlamentare serve a far questo però mi premeva mettere in risalto il punto di vista da cui ci siamo posti nell'elaborazione della legge stessa
E le ultime due cose che spero sia possibile fare insieme
è tradurre concretamente in atti concreti i risultati deliberati della Conferenza sulla tossicodipendenza da cui devo dire ho imparato davvero tantissime cose
Una conferenza che chiede al governo atti concreti e l'ultima la vicenda dell'Albania
Abbiamo costituito questo tavolo ci sono tantissime associazioni l'obiettivo è quello di una iniziativa umanitaria ma l'obiettivo è soprattutto quello che è stato detto qui
Di favorire una interlocuzione forte un dialogo forte tra la società civile italiana la società civile albanese di aiutare nulla costruito un processo reale di ricostruzione del tessuto economico e sociale
E statuale di quel Paese questa in ottica con cui ci vogliamo muovere queste all'indirizzo del governo lo sapete ma penso che questo debba essere l'obiettivo cui tenda il tavolo di coordinamento delle associazioni che abbiamo costituito e tra l'altro noi partiamo avendo alle spalle un'esperienza che è stata molto importante che è stato che avete vissuto voi molti di voi
Di cui molti di voi sono stati promotori che il tavolo dell'ex-Jugoslavia partiamo avente facendo tesoro di quell'esperienza sapendo che il contesto attuale un contesto molto diverso ma sapendo anche che l'obiettivo che credo dobbiamo avere proprio quello del dialogo
Tutta la società civile e società civile e dell'aiuto a un processo ovvero di ricostruzione della società albanese mi auguro che sia possibile che il tempo politico ci consente di fare queste cose insieme ma se mi consentite un'ultima cosa
Nelle tesi dell'Arci c'è scritto giustamente che l'associazionismo deve diventare fino in fondo soggetto politico
Io credo che l'abbia già dimostrato più volte
Mi pare che questo sia un tempo politico in cui è essenziale è necessario che l'associazionismo sia soggetto politico
E quindi ecco io mi auguro davvero che sui temi della riforma dello stato sociale ma più in generale sui temi della riforma della politica anche in riferimento ai temi che tratta oggi la Bicamerale
Il l'arcigno e tutte le associazioni di volontariato Terzo Settore svolga un ruolo pienamente politico decidete di farlo
Perché credo che ce ne sia un grande bisogno anche se questo ovviamente perché stanno le istituzioni può essere
Scomodo però penso che sia estremamente produttivo
Ringraziamo
Finanziamo Livia Turco è l'assicuriamo che adempiremo i nostri doveri diciamo così abbiamo alcuni telegrammi di vile come dolcemente
Spiacente ma improrogabili impegni che mi consentano partecipare come mia intenzione al vostro congresso nazionale ringraziare pregare che invita la vostra iniziativa formulo i migliori auguri pieno successe proprio di atto di partecipanti i miei più cordiali saluti Rosi Bindi ministro della sanità
Ho qui dobbiamo discutere molte cose come si può ben immaginare
Impegni precedentemente assunti non mi consentono di prendere parte al congresso nazionale dell'ARCI Nuova associazione previsto dal dieci al tredici aprile a Roma grato per il cortese invito auguro migliore esito in iniziativa ed estende Pancho Pardi il mio più cordiale saluto Claudio Burlando
Ministro trasporti e navigazione
Con piacere avrei partecipato alla seduta di apertura del nostro congresso nazionale però impegni assunti presenza non mi consentono di essere con voi una fase che mi sembra Parlamento importante per dare maggiore forza presenta l'associazionismo res nostro sistema sociale
Augurandoti partecipati buon lavoro colgo l'occasione per porgendo la loro i miei più coloro i saluti Luigi Berlinguer ministro istruzioni
Fa un certo effetto leggente legami dei ministri che sentiamo molto vicini ma insomma
Questa è una lettera che ci è giunta molto importante a mio avviso ve la leggo
Caro Presidente
La ringrazio per il cortese invito ad intervenire al prossimo congresso nazionale dell'Arci
Non potendo essere personalmente presente per impegni concomitanti già da tempo definiti Confcommercio sarà rappresentata all'innovazione di lavori dal vicepresidente vicario la Confederazione Carlo Sangalli che ringraziamo di essere qui
Confort Confcommercio in considerazione dell'importanza dei temi trattati seguirà con attenzione e di interesse
Lo sviluppo del dibattito congressuale in particolare per quanto attiene la delicata questione del rapporto tra sviluppo e te lo settore e l'attività d'impresa nel quadro della crisi dello Stato sociale auguri di buon lavoro cordiali saluti Sergio Billé presidente della Confcommercio
Vorrei ringraziare anche
Spero ieri leggero bene perché il politico cosa che non è precisissimo comunque Lukács alieni presidente la Fox si va chiedo scusa se non ho pronunciato bene Riccardo Guido e Maurizio Sgrò del modi
Ora dare la parola era un intervento di saluto cui teniamo particolarmente all'ambasciatore cubano in Italia un altro nostro amico Mario Rodriguez
Niente AG
A meno otto
E para mi un bar da vero Nord
E non Bree
E mi puoi blu
Dal Polo umano
Da un lato la SIAS
Ah e chi ho Sucre silente parteciparci Jong
E l'attività culturale i soci al De Courtois
Conti Tuglie
Laici un'organizzazione
Da gran pretty io mi Pais
Soprattutto un perché io presidente
Che si identifica come ma puro sentimento venga pendenze sia adesso quarantina Carré presenta molta cultura nazional
Dico che è un monologo
Ora a me il comune buon lavoro del PUA ettaro netta
Sala
Warren Time of de affondava
Libreria precisamente lemma Del Piero oltre ambiento Sossi al
Le cui Java
Allora allora il chiamante Sea Harrier un
Si era detto
Si è un po'la società deve cambiar
Per ora cambiar padrone volar io il cambio era Sr
Luciano l'Ucciardone contro la filosofia deposto su conto alla filosofia della guerra
Contro la filosofia del Lambro gli atti saremo consolidando Laverda vera Filosofia della Pass
Fra i grassi so alare ci sia sui evidente
Gli al popolo italiano piatta ambientale presentato detta penna Ricci Muti avrà sul
Credo che questo lungo applauso sia significativo punto della nostra amicizia nel nostro comune lavoro
Vorrei ricordare ringraziare che sono in sala anche Oberdan Ciucci e Pasquale musicarello della CISL nazionale perché non come
Di i saluti sarebbero moltissimi comunque ringraziamo non sono presenti ma ce l'ho mandato una lettera sia l'assessore alla cultura e i beni di culturali Spettacolo la Provincia di Roma che l'assessore Matteo Amati che l'assessore Pietro Lucisano della regione Lazio gli ultimi due della Regione Lazio sono nostri comuni collaboratori
Ringraziamo anche Felice Scalvini presidente del ceco qua può essendo noi Maci saluta
Vorrei anche leggere un brevissimo pezzo di un lungo fax che ci è giunto
Care compagne e cari compagni purtroppo non mi sarà possibile essere presente ai lavori del vostro congresso come voi sapete conosco bene l'importanza la ricchezza è anche la complessità del sistema associativo Arci credo che mai come oggi
L'apporto politico culturale di questo soggetto può fornire forte centrosinistra sia fondamentale
Forse questa legislatura vedrà divenire legge ed è uno dei temi che ci che tratta in questa lettera un testo che da tanti anni voi chiedete alle istituzioni quello della riforma della legge sette sette due del mille novecentottantadue cioè le norme che riguardano obiezione di coscienza proprio in questi giorni infatti la discussione sul testo che arriva dal Senato e calendarizzato in aula e scusa non ancora per la mia assenza vi saluto e vi auguro buon lavoro onorevole Francesca Chiavacci come sapete una amica la compagnia dell'ANCI che adesso di mestiere fa appunto l'onorevole
Vorrei anche ringraziare seriamente la Caritas italiana che ci ha mandato un telegramma che dice occasione vostro congresso nazionale formula auguri di buon lavoro confermo impegno lavoro comune pace solidarietà Diego Cipriani
Un ringraziamento anche al sottosegretario dello stato per l'adeguata programmazione economica il bilancio prevenzione economica i sei a Sales che ci augura buon lavoro
Un altro ringraziamento molto sentito a al presidente la Commissione affari sociali la Camera dei deputati all'onorevole Marida Bolognesi che ci augura un buon lavoro
Infine
Infine un ringraziamento dovuto a tutti coloro che stanno lavorando per questo congresso a quelli che si vedono e che non si vedono
Perché credo che sia utile dirlo questo congresso è partito parte tutto sta andando beni potremo discutere tranquillamente anche grazie a lavoro di molte persone che qui non si vedo perché magari sono impegnati questo mentre credo davvero meritino anche loro un applauso
A questo punto avremo ancora altri ospiti che però rivelano più tardi il momento di dare la parola per l'atto principale di questa giornata di oggi e cioè la relazione introduttiva congresso di Giampiero si Belli presidente nazionale uscente dell'Arci
Saluto e ringrazio per la presenza tutti gli amici che hanno accettato il nostro invito
Ringrazio in particolare la ministra Livia Turco
Per essere qui per le cose che ci ha detto
Ringrazio l'amico serve a cui sono
Legato cronologicamente
In questa vicenda di direzione dell'Arts e di faccio i migliori auguri per il lavoro difficile che sta facendo al governo
Ringrazio tutti gli amici delle associazioni
Che sono presenti
E ringrazio anticipatamente tutti quelli che verranno perché questo nostro congresso
Sarà un po'anche una tribuna aperta non soltanto una tribuna della nostra discussione
E non per spirito di spettacolo
Ma per il fatto che con il nostro lavoro con le cose che abbiamo discusso nei documenti congressuali nei congressi
In tutta Italia
E con le cose che cercheremo di dire
A questo
Congresso
Noi cerchiamo
Di aprire una discussione su punti che riteniamo importanti
Vogliamo corrispondere all'invito che ci ha fatto prima Livia Turco
Ad esercitare fino in fondo il nostro ruolo di soggetto politico
Ad esercitare fino in fondo
La nostra responsabilità
Nella discussione
Che aperta nel Paese sulle riforme sul mutamento del Paese e delle sue istituzioni
Quindi
Io avvio con questo intervento
I lavori del congresso
E per quanto vi consiglio di mettervi comodi vi chiedo di non volermene
Mi limiterò ad affrontare alcuni temi di maggiore attualità
A non ripercorrere l'insieme
Della trama di questioni che abbiamo affrontato con i documenti congressuali
Anche perché abbiamo alle spalle una discussione vera
Che ha interessato tutte le realtà territoriali dell'Arci
Con una importante partecipazione
Dei dirigenti dei militanti dei soci della nostra associazione
Che ci consente di dire che abbiamo fatto un buon congresso al quale ora dobbiamo dare un esito conclusi
A quarant'anni dalla sua fondazione l'Arci Nuova associazione è la scelta che proponiamo ai nostri soci ai nostri circoli
Io faccio mi anzi vi proporrei di considerare
Diciamo parte di questo anche mio intervento introduttivo
Le cose che prima ci ha detto molto bene senatori poi come dire sarebbe bello che si aprisse anche
Una sede di discussione e anche un confronto tra diverse scuole di pensiero sulla storia dell'Arci
Il problema non è tanto la memoria di ciò che è stato problema il senso il significato profondo il tracciato che questo che questa nostra esperienza lasciato nella società italiana e le maxi
Da cui oggi partiamo nel nostro lavoro e nelle nostre riflessioni
Nuova socia al sionismo ricco di tradizioni di radicamento popolare interprete dei bisogni delle tensioni delle culture sociali che si esprimono in questo nostro tempo
Un Progetto di associazionismo che rielabora e reali ieri attualizza grandi valori di giustizia solidarietà libertà e che stabilizza una presenza sociale organizzata un'esperienza di partecipazione di autorganizzazione dei cittadini che appunto è una parte importante tira il costituente della democrazia Italia
Oggi aperta una grande questione sociale Democratic rischia di andare in frantumi il compromesso sociale su cui si è costruita la Repubblica la crisi sociale che viviamo
è portatrice di una conflittualità negativa che produce egoismi aggressivi e marginalità insostenibile
Ed è attraverso una nuova stagione di lotte per i diritti contro l'esclusione sociale
Che noi vogliamo ricostruire una dinamica positiva del conflitto sociale
Capace di produrre democrazia è una cultura di governo fondata su valori di solidarietà
Equità giustizia capaci di dare risposta ai vincoli alle potenzialità imposti alla nostra società
Dalla globalizzazione
Da ciò che diventa sempre più la dimensione concreta della realtà in cui viviamo
Di fronte a questo quadro si è aperta la sfida è la stagione del politica del rinnovamento della società italiana
Una sfida
Che pur tra mille contraddizioni e convulsioni sulle quali poi torneremo persona cosa di questi giorni
Vede le forze democratiche di progresso al governo del paese
Le richiede a tutti uno straordinario impegno culturale di mobilitazione civile
Pena ancora una sconfitta
Un arretramento pericoloso per l'Italia e per l'Europa
Il nostro associazionismo contiene una potenzialità innovative che dev'essere posta al servizio del Paese al servizio di questa sfida di rinnovamento oggi dobbiamo saperlo
Abbiamo una responsabilità maggiore
Verso i destini della società italiana
Nel nostro piccolo come Archie
Oggi viviamo il tempo del cambiamento sociale
E vogliamo esserne protagonisti per questo abbiamo il dovere di rafforzarci di dare stabilità Progetto prospettiva al nostro lavoro di rinnovarsi ulteriormente
Abbiamo passato anni travagliati e difficili del trust di frantumazione politica organizzativa va ricordato senatori
Ma sono stati anni
Che nello stesso tempo hanno prodotto una foto faticose produttiva Ricci
Oggi vogliamo costruire e siamo nelle condizioni di costruire un'associazione forte di identità di iniziativa sociale
Un soggetto politico interlocutore reale della stagione di rinnovamento della Società delle istituzioni italiane
E questo congresso per certi versi storico nella nostra vicenda
Si celebra
Nel vivo di una fase delicatissima della transizione italiana nel vivo di un passaggio critico
Del primo governo nella storia della repubblica nel quale si riconosce tutta la sinistra del nostro Paese dopo la vittoria dell'aprile novantasei appena un anno fa
è nota la nostra umiltà e la nostra discrezione
Propria di gente che è abituata a fare a non perdersi in chiacchiere a costruire in salita
Oggi nessuna ce ne vorrà se cercheremo di alzare la voce di farci sentire
Perché abbiamo qualcosa da dire
La nostra autonomia
L'autonomia che abbiamo così faticosamente generosamente costruito e conquistato
L'autonomia che consiste nella cultura e nel Progetto maturati dalle nostre esperienze dal nostro fare nella società dalla nostra intelligenza e pazienza
Qualcosa che altro dallo spirito di separazione che anima i fautori dell'antipolitica e cioè quella sorta di invece di secessione da tutto ciò che sono i partiti le istituzioni sindacati tutto ciò che definisce il sistema politico democratico della repubblica
Un'idea dalla quale emerge una concezione della società civile come luogo della purezza
Contrapposto al corrompe mento della politica democratica no
Noi sappiamo che la società civile il luogo del conflitto del duro conflitto sociale
E quando la politica non funziona la società si scompone si frantuma aumento all'esclusione la sofferenza delle persone e si appanna la visione del futuro della speranza e della convivenza
La nostra autonomia non è secessione corporativa
Non è antipolitica di maniera
E la volontà di sporcarsi le mani di partecipare appunto da soggetto politico della rappresentanza sociale alla costruzione della politica e della cultura democratica di una nuova politica e di una nuova cultura democratica
Che debbono guidare il nostro Paese fino verso il futuro che debbono dare speranza le giovani generazioni alla convivenza sul pianeta
Dove stiamo andando
Questa è la prima domanda che rivolgiamo i nostri interlocutori e prima di tutto ovviamente alle stesse
Dove sta andando la sinistra l'Alleanza democratica che guida il governo
Il Paese la Repubblica sia chiaro
Noi non deleghiamo e non delegheremo a nessuno la rappresentanza e l'affermazione dei valori che sono a fondamento della nostra cultura della nostra tradizione e che abbiamo difeso veri elaborato durante la durissima
E vincente offensiva culturale della destra negli anni ottanta e novanta indicando il più delle volte la strada ad una politica in crisi ad una sinistra in Kenya
Disegnando una linea di resistenza attiva che alla fine ha avuto ragione e avrà ragione
Libertà uguaglianza solidarietà responsabilità partecipazione
Sono i nostri valori su cui per noi non matura nessun obbedienza politica
Al contrario
Questi valori sono la base di una ricerca comune nella sinistra e nella cultura democratica a disposizione della quale noi mettiamo le nostre esperienze la nostra intelligenza critica la nostra lettura della società
Da protagonisti responsabili modesti ma protagonisti
Credo che questo sia il miglior modo di celebrare i nostri quarant'anni di storia e la nostra più che centenaria tradizione solidaristica
Oggi ancora più di ieri
Sappiamo lealmente dire dissi e Dino in forza del nostro ragionamento frutto del confronto pluralistico frutto delle nostre esperienze culture e non delle mediazioni correntizie che abbiamo definitivamente superate
E sono questi sì e questi no che mettiamo a disposizione degli altri disponibili al confronto onesto fattivo positivo nell'interesse dei cittadini e del Paese
Nell'interesse della sinistra del cui popolo e della cui cultura ci sentiamo parte attiva e importante
E parliamo subito dell'Albania
E dei fremiti di razzismo che attraversano pericolosamente l'Europa elitario
Perdonatemi se su questo mi dilungherò un po'ma non è consentito
Che la nostra associazione su questo tema non abbia una posizione coerente priva di ambiguità
Rispettosa dei principi secondo cui in questi anni abbiamo lavorato sul terreno della solidarietà internazionale della costruzione della cultura pacifista della lotta per la pace contro la
Ho letto in questi giorni due profonde osservazioni di Vittorio Foa di François Furet
Che per comodità vi ripropongo perché credo sia molto significativo
Dice Foa commentando lo sgomento seguito all'affondamento della nave nel canale di Otranto
Nella sua storia la sinistra si è sempre distinta nel comprendere le sofferenze degli altri e nel considerare le sofferenze degli altri con una leva per andare avanti tutti insieme
All'intervistatore che gli domandava perché la sinistra ha paura degli albanesi perché ci troviamo in mezzo ad una dura stagione di crisi di tagli di disoccupati che si uccidono fuori sponde
La paura non è un fenomeno solo italiano la costruzione di questa Europa che bene o male si sta completando coincide in qualche modo con la perdita definitiva dell'egemonia che il nostro continente avuto per due mila e cinquecento anni sul pieni
Egemonia culturale egemonia politica egemonia militare tutto
Nel corso di questo secolo all'Europa perduto il suo prima
E nel momento in cui diventa solo un pezzo del mondo sembra dominata dalla paura
Io ci penso molto a questa paura che già scatenò la prima guerra mondiale nell'agosto del quattordici la guerra che uccise nove milioni di giovani uomini la paura poi ci ha inseguiti lungo tutto il secolo e oggi la vediamo ancora la paura dell'Est la paura del sud non è una paura sull'Italia
Il rischio dice Foa
Perché vi sia l'appiattimento della sinistra e del Governo sull'immediato sul giorno per giorno
La tattica importante ma non è tutto se non ha più davanti a sé un orizzonte ideale la sinistra perde la sua identità e allora i ruoli si confondono sembra che tutti vogliono le stesse cose questo appiattimento genera sfiducia
E François Furet dichiara commentando il congresso del from nazionale del campione della destra xenofoba in ascesa in Francia Jean-Marie le Pen
Si può affermare ancora una volta che la democrazia liberale in fedele ai propri principi ed è vero
Essa promette quel che non può realizzare
Il mondo si affida sempre più al libero scambio economico ma non è ammesso il libero scambio demografico non lo è per motivi politici e per gli squilibri nei livelli di vita
L'Africa si svuoterebbe io aggiungo l'Albania si svuoterebbe
Bisogna proprio vivere in un mondo angelico per pensare a un possibile libero scambio democratico
L'orizzonte della democrazia e moderna Beghelli in poi è uno Stato unico per l'umanità
Noi siamo in un secolo che ha fatto molti progressi in quel senso oggi si può parlare di una storia unica dell'umanità quella che oggi chiamiamo globalizzazione
Non lo si poteva fare nell'Ottocento ma questa storia unica dell'umanità non è ancora una storia che cancella le nazioni le tradizioni costumi e se si va troppo alla svelta si rischia il fallimento
Io trovo che ci sia una profonda verità
In queste riflessioni sull'Europa di più di oggi
Un richiamo forte alla sinistra alla forza coesiva adesso ai valori e di ideali
Ed un richiamo al passaggio stretto della globalizzazione dell'interdipendenza
Che richiede lungimiranza e realismo forte guida democratica delle trasformazioni e prudenza gradualità senza le quali prima ancora dei principi si perde la coesione sociale
Forza e prudenza determinazione responsabilità
Sono le qualità classiche della grande politica
Ora domandiamoci che cosa c'entri con questi ragionamenti e con queste qualità profonde quanto accaduto in Italia in questi giorni difficile
Che cosa c'entri con la forza e la prudenza
Della politica la militarizzazione dell'accoglienza di poco più di tredici mila profughi albanesi
Oppure la cervellotica e rischiosa al di là dell'intenzione
Dissuasione immane delle bagnarola e albanesi organizzate dalle mafie cariche di disperati taglieggiati o criminali in fuga dal paese
Pensiamo che queste siano state scelte sbagliate del governo
Al di là delle legittime ansie e preoccupazioni determinate dalle modalità ed ai tempi di arrivo dei profughi o dalle caratteristiche di una parte di questi pro
E d'altra parte non capiamo cosa c'entri
Con la determinazione e la responsabilità di una grande politica
E con uno spirito di solidarietà attiva il rifiuto di una parte della sinistra a partecipare e a guidare una consistente duri gente missione multinazionale che possa portare conforto alle popolazioni albanesi
Rompere l'atavico isolamento di quel popolo inceppare la spirale delle bande armate creando le condizioni di tranquillità per andare al più presto nuove elezioni
Avviare concretamente un progetto di cooperazione di medio lungo periodo che congiunge emergenza ricostruzione sociale e civile cancellando mio Pigna e malversazioni dell'intervento italiano in Albania
In entrambi i casi
Si manifesta paura incertezze
Forse anche una ricerca di consenso a buon mercato
Una superficialità che a noi preoccupa nell'azione e nella discussione
Non è un colpo al cerchio e uno alla botte che diamo per trarsi d'impaccio nel dibattito che si apre al contrario
E la dichiarazione del nostro sconcerto per quanto attraversato e sta attraversando la sinistra italiana di fronte al caso albanese
E che a partire da questa discussione possa aprirsi una prospettiva di Clichy un pericolo di crisi della maggioranza di centrosinistra che ha vinto le elezioni
E riaprire lo spazio alla destra che rispettiamo
Ma che sappiamo
Ma che abbiamo politicamente culturalmente combattuto proprio su questi terreni con asprezza inaudita in questi anni e per noi è un fatto enormemente incredibile un allarme durissimo
Dice Revelli
Il teorico delle due sinistre
Che la globalizzazione porta alla frantumazione sociale
E che il primo dovere della sinistra e confrontarsi col tema della ricomposizione sociale
Si riferisce a temi che tratterò tra un momento
Credo però si debba pensare che anche la politica e e può essere veicolo di frantumazione o di ricomposizione sociale a seconda della sua qualità a seconda di come viene condotta e parla non tanto della politica delle dichiarazioni effimere o delle prese di posizioni che valgono la tattica
Parlo del governo dei processi sociali del governo dei processi istituzionali
Per questo la politica va agita con forza determinazione prudenza responsabilità
Perché se prevalgono debolezze responsabilità allora la sconfitta democratica si spalanca di fronte a noi e i distinguo non contano o contano poco
A noi è chiarissimo che l'Italia non posso accedere di una virgola sul terreno delle tentazioni in sé xenofobe
Che questo è decisivo sul terreno dell'unità nazionale dell'Europa che vogliamo costruire
Ed è chiaro che questo lo si potrà perseguire con una legislazione efficace non cervellotica una legislazione che non paghi alla mediazione inutile il prezzo dell'ambiguità dell'inefficienza
Che mandi un segnale chiaro al Paese alle corporazioni cieche sorde agli apparati dello Stato ai sindaci leghisti o di destra ma anche a taluni di sinistra che interpretano il terreno dei diritti come se fosse una partitura d'avanspettacolo
Così come è chiarissimo per noi che l'Italia deve avere un ruolo attivo e non solo nei Balcani
Va verso tutto il Mediterraneo e pulizie in ebollizione
E verso l'Africa perché anche queste la chiave di una costruzione europea che non sia soltanto l'Europa dei banchieri e delle monete bensì l'Europa dei popoli dei diritti della responsabilità e solidarietà internazionale
Nell'interesse dell'Europa innanzitutto
Qui c'è un grande compito per la sinistra
C'è una proposta di legge del governo sull'immigrazione
Che ha buone
Come ha detto monsignor Nogaro può e deve essere ulteriormente migliorata
Che può porsi all'avanguardia in Europa
O può essere peggiorata eresse inapplicabile dal Parlamento o dalla politica complessiva di un Governo che una volta per l'emergenza e un'altra per il prevalere di altri condizionamenti possa calpestare nei principi essenziale
E c'è il grande compito di rilanciare tessere una grande politica europea nel Mediterraneo
Di fronte alla polveriera mediorientale alla drammatica crisi algerina di fronte conflitti civili in Turchia nei Balcani
E come potrebbe l'Italia portare il Mediterraneo in Europa se non riuscisse ad assolvere nemmeno il suo compito in Albania
Anzi
Colgo l'occasione per lanciare l'appello alle forze politiche democratiche al sindacato per una nuova grande mobilitazione sulla questione mediterranea
Per sostenere la causa palestinese
I democratici di Israele i democratici algerini diritti delle popolazioni pur dei diritti dei popoli nella destabilizzazione balcanica per portare tutto queste in Europa e impedire che si levi una diga verso sud
Anche queste la battaglia per entrare in Europa e dovrebbe essere il terreno di un grande impegno unitario della sinistra
A che titolo parliamo
A titolo di migliaia di cittadini
Che di fronte all'assenza colpevole che non condanne Remo mai abbastanza storicamente
Del governo italiano e dell'Europa di fronte al conflitto jugoslavo e poi bosniaco hanno salvato la dignità del nostro Paese intervenendo in moto autorganizzati su quel territorio martoriato
E stando vicini a quei popoli portando conforto dialogo facilitando l'incontro tra i nemici il collegamento con gli organismi internazionali non temendo rischi e non avendo sulle spalle un grande sostegno politico
Parliamo a titolo di chi ha organizzato e mantenuto per anni attraverso la fatica dell'affido
Tra famiglie italiane i bambini palestinesi
La solidarietà
Il rapporto
Tra il nostro popolo e il popolo palestinese tra le nostre città e le città palestinesi
Tra questi e le organizzazioni democratiche israeliane parliamo a titolo di chi durante gli anni
A titolo di chi per la prima volta fatto stringere la mano di stranieri e palestinesi attorno alle mura di Gerusalemme come simbolo di avvio di un dialogo che poi ha aperto a quella pace che oggi è gravemente in pericolo
Parliamo a titolo di chi durante gli anni scandalosi delle malversazioni della cooperazione internazionale ha lavorato con le sue forze le sue risorse portando con dignità il segno della presenza italiana in tante aree difficili dimenticati del mondo
No l'Italia la sinistra non sono solo i partiti
Noi dobbiamo rivendicare il nostro ruolo abbiamo qualcosa da dire e abbiamo il diritto di dire
Innanzitutto vogliamo insistere sul carattere umanitarie neutrale che deve avere la mozione la missione in Albania
Vi deve essere il massimo impegno e la sostanziale priorità nel dialogo con le organizzazioni civili con i poteri locali
Ciò che può garantire la riuscita della missione umanitaria contrastare concretamente il potere delle mafie e aiutare le forze che rappresentano realmente il meglio della società albanese
Avvertiamo la sua discussione astratta e pericolosa
Sul chi posso trarre vantaggio da questa missione umanitaria in Albania
In altre occasioni
Noi non abbiamo chiesto ad esempio a Caras dice
Che pure era un bel criminale
Di dimettersi prima di portare gli aiuti alle popolazioni serbe ci siamo battuti contro questa logica aberrante superando divieti ed ostacoli di ogni tipo
Una polemica di questo genere non aiuta la preparazione di libere elezioni in un clima di tranquillità in Albania
Il futuro dell'Albania
Noi speriamo lo decideranno gli albanesi liberandosi dal malgoverno e dalla rete di complicità mafiose che ha portato il Paese in queste sangue situazioni
In questi giorni intanto abbiamo ottenuto qualcosa d'importante
Il lavoro del governo ha fatto un salto qualitativo
La costituzione di un tavolo presso il Ministro degli interni per l'accoglienza dei profughi con l'obiettivo di decongestionare i centri di raccolta esistenti
Di migliorare le condizioni di vita e di inserimento sociale dei profughi di migliorare le procedure di accesso di controllo dei profughi
E abbiamo ottenuto inoltre la costituzione di un tavolo interministeriale di coordinamento con associazioni sindacati organizzazioni imprenditoriali le Regioni enti locali per l'intervento di emergenza per il progetto di ricostruzione sociale e civile di medio lungo periodo in Albania
Una decisione di grande importanza che ricalca la positiva esperienza istituzionale condotta nell'ultima fase del conflitto ex jugoslavo
Ora sta al Governo mantenere con coerenza agli impegni assunti
Noi abbiamo fiducia e porteremo il nostro contributo
Vigileremo sui risultati del lavoro di questi organismi sulle caratteristiche dell'accoglienza sul carattere della missione nel pieno rispetto della risoluzione dell'ONU e sapendo che si tratta di una missione rischiose e pericolose
Dio voglio che il sacrificio degli ottantanove disperati colate a picco nel canale di Otranto possa contribuire ad un impegno positivo dell'Italia dell'Europa ad un miglioramento delle condizioni di vita in Albania
Noi chiediamo che verità e giustizia siano stabilite pienamente su quanto accaduto in mare
E che vi sia il massimo impegno del nostro Paese nell'attuare nell'aiutare il popolo albanese ricercare il suo futuro
La responsabilità morale e politica che abbiamo è qualcosa che nessuna polemica può cancellare
La tensione che si è sprigionata tra le forze politiche della sinistra sull'Albania non apro un fatto occasionale di Solaro
Anzi
La sua esperienza aspirazione trova radice nel difficile momento che viviamo
E la difficoltà della prova in cui sono impegnati il governo la maggioranza parlamentare nell'approssimarsi del confronto sui temi dello stato sociale
L'Arce interessata in modo non vitale a questa riforma fondamentale
E sia molto contenti che la ministra Turco abbia qui
Risposto positivamente
Ad una richiesta che facciamo da tempo
Abbia risposto positivamente alla richiesta che il Terzo settore sia uno degli interlocutori
Del tavolo di discussione sulla riforma dello Stato sociale
In campagna elettorale non ci siamo battuti con uno slogan semplicissimo
Battere la destra
Non solo perché i nostri valori più intimi la funzione sociale che svolgiamo trovano più coerente espressione nelle culture di sinistra in quelle democratiche progressiste
Ma soprattutto perché la difesa e la promozione dei diritti sui quali si costruisce il patto di cittadinanza che sta alla base dello stato sociale e l'innovazione l'adeguamento delle politiche sociali di fronte alle trasformazioni radicali della società di oggi
Possono essere secondo noi governati in modo equilibrato e socialmente compatibile solo da un'alleanza democratica che coinvolga la sinistra il cattolicesimo sociale le componenti liberali e progressisti
Questo abbiamo pensato e questo continuiamo a pensare ma c'è un motivo in più del nostro interesse un motivo sostanziale
Vogliamo dire qualcosa che nessuno mai dice e il cui misconoscimento della base di tanti equivoci di una discussione sbagliata sulla realtà e le prospettive dello stato sociale del mondo dell'associazionismo del volontariato della cooperazione sociale della mutualità
Le attività che svolgiamo di soli Cerizza azione solidarietà autogestione la realtà dei nostri circoli sono est esse stesse già oggi un pezzo dello stato sociale
Così come le attività degli altri soggetti che chiamiamo di terzo settore
Se non ci fossero queste attività scomparirebbe una quota non secondario
Di servizi collettivi di servizi alla persona di partecipazione di risorse private prodotte dall'autorganizzazione dei cittadini e investite nell'interesse della collettività con o senza l'ausilio dell'investimento pubblico
Se venisse meno questa risorsa umana ed economica si produrrebbe una significativa riduzione dell'offerta di servizi e in alcuni settori addirittura verticale soprattutto in quelli delle attività relazionali che caratterizzano l'identità di intere comunità
La qualità della loro convivenza e che esprimono in tanti casi l'unico canale di collegamento della collettività con le fasce più deboli emarginate ed esclusi
Questa ricchezza prodotta dalla libera autorganizzazione dei cittadini non è contabilizzata nei bilanci pubblici e non è contabilizzata dire se non in piccola parte
Perché alla bassa intensità dell'investimento corrisponde un valore sociale molto più alto è ricco che non è vanità delle in termini di reddito delle attività economiche ma soprattutto in termini di relazionalità di socializzazione di partecipazione di mobilitazione organizzazione sociale
Tutto questo deve essere chiaro a legislatore
Al governo
Come non lo è stato in questi anni e come non lo è ancora i membri della Commissione Zamagni ma su questo tornerò dopo
E deve essere anche più chiara noi stessi
Sì anche tra di noi c'è qualcuno che ancora attardato in una concezione ristretta del nostro associazionismo che pensa di difendere il nostro patrimonio riducendone la portata e i compiti
Chiudendosi in una logica corporative difensiva è un'opinione legittima ma è una scommessa perdente
Noi non siamo uno scafo in secca
Al contrario siamo pienamente in mare ben oltre l'uscita della baia
Siamo in mare aperto anche se solo all'inizio della navigazione verso le nuove rotte disegnate dalle trasformazioni sociali ed istituzionale
Il nostro fare associazionismo è una vera e propria missione sociale che oggi trova nuova identità nella difesa e nell'innovazione dello stato sociale
Non siamo delle crocerossine e non siamo nemmeno un'impresa
Siamo il frutto della libera associazione dei cittadini che si organizzano per realizzare iniziative obiettivi comuni e per mettersi al servizio della collettività
Siamo parte di quel terzo settore di quell'economia civile solidale che da base partecipativa al sistema dei soggetti non profit
Una realtà destinata a crescere che beve può vedere i noi un elemento di equilibrio e di garanzia sociale
Dice il sociologo le sterzava monca a fronte della dura realtà della competizione che si realizza nella globalizzazione una competizione feroce disgregata dice delle attuali forme di questione sociale si assiste su scala internazionale ad una grande rivoluzione associativa
Ad uno sviluppo non conosciuto di forme associative cooperative che rivendicano una soggettività sociale processi estesi di auto-governo
Un fattore che unisce i paesi sviluppati quelli di recente sviluppo ai Paesi poveri
Perché in questione o comunque ovunque nel mondo il ruolo dello Stato e delle forme che possono dare garanzia d'organizzazione diritti sociali
Oltre le logiche tradizionali oggi inapplicabili dello statalismo del centralismo e oltre la carestia sociale prodotta dal liberismo selvaggio
Anche questa è una caratteristica positiva tra le tante negative pericolose laceranti che deve che descrivono
L'epoca della globalizzazione che viviamo
La realtà delle nostre piccole e grandi attività si colloca più o meno consapevolmente dentro questo grande scenario
Ed è chiamata da gioca a giocare in prima persona la partita fondamentale
Della riforma dello stato sociale la quale per in moto a menti che produrrà finirà per incidere direttamente
Sul nostro tessuto associativo sul suo ambiente di riferimento
Una parte della sinistra ci ammonisce
Attenzione
Vogliono utilizzare il terzo settore il non profit per smantellare alcuni comparti dello Stato sociale
Per introdurre forme di lavoro precarizzato per poter avere una sorta di esercito della salvezza che raccolga i morti i feriti lasciati nella società della compagna dalla competizione nell'economia globalizzata
Funzione per la quale non è necessario nemmeno un'adeguata qualificazione dei servizi che si dice il terzo settore non potrebbe garantire
Vogliamo dire qui ufficialmente al nostro congresso
Che noi per primi avvertiamo tutte queste preoccupazioni
Questua esattamente uno degli esiti possibili dello scontro sullo Stato sociale
Ma resta il fatto che per scongiurarlo dobbiamo accordarci su quale sia l'altro esito possibile
Perché il tema dell'innovazione ineludibile e restare fermi vuol dire già aver perso
La sinistra ha visto già con ritardo sia i rischi sia le potenzialità di questa situazione
Cerchiamo di possibile se possibile di riordinare la discussione
Intanto di quale è stato sociale parliamo
Ancora siamo un dibattito asfittico riduttivo
Almeno questa è la mia opinione su pensioni sanità
E quando va bene Pubblica istruzione
Sono capitoli fondamentali importanti costitutivi dello stato sociale che abbiamo conosciuto
Ma lo stato sociale è e soprattutto deve e dovrà essere molto di più
Sappiamo che abbiamo nel nostro Paese una spesa sociale bassa è squilibrato
Su questo la commissione Onofri
Come è stato detto prima
C'ha offerto un panorama litigo convincente che descrive in modo impietoso il carattere corporativo immobile quindi insostenibili mente pro burocratizzato del nostro stato sociale o per lo meno per la sua campagna
Meno condivisibile
In alcuni casi assolutamente negativa Cofferati dice irricevibile la parte propositiva di questo documento della Commissione o no
La parte prossimi propositiva di riforma che prevede una manovra quasi esclusivamente finanziaria una logica dei due tempi che sarebbe lacerante
Una lettura riduttiva insufficiente di comparti decisivi come la sanità e un'assoluta assenza di tutto il resto
C'è da salvare forse solo la proposta del reddito minimo la nuova centralità data al percorso lavorativo nel capitolo dell'assistenza
Ma tant'è
Si tratta del lavoro di una commissione ora comincia il confronto politico
La spesa sociale non può essere ridotta non solo perché già troppo basso
Ma anche perché è una sua riduzione restringere begli spazi di manovra per agire sul terreno della riqualificazione del riequilibrio della spesa stessa
Il dibattito sullo stato sociale vari collocato razionalmente oltre lo scontro pericoloso e improduttivo tra di struttura attori neoliberiste e un conservatorismo nobile fortemente vera verrà venato di cultura statalista classico
La spesa sociale non solo non va tagliata ma è necessario allargare le basi le prestazioni dello Stato sociale
è un'opera che va perseguita ricostruendo i percorsi di vita e di lavoro dei cittadini rafforzando le basi fiscali dello stato sociale messi in discussione dalla crisi occupazionale e dalle trasformazioni demografiche del lavoro
E partendo appunto da una riqualificazione Dori qui libri interno alla attuale spesso le garanzie debbono essere universalistiche e debbono tendere a ridurre le aree di esclusione a valorizzare le attività degli individui e l'organizzazione collettiva degli interessi e delle domande
Ci deve essere un sistema fondamentale di garanzie direttamente gestito dallo Stato e reti di solidarietà che attivino energie sociali di autogestione di impresa cooperativa e di attività volontaria auto organizzata dei cittadini
La statualità la dimensione del pubblico non possono risolversi soltanto nella dimensione della pubblica amministrazione
Questo stato sociale rinnovato e più ampio può garantire una risposta più larga ed adeguata alla domanda sociale nell'ambito di un mercato dei servizi sociali dove entro regole
Precise priorità sociali definite può avvenire l'incontro col privato non profit che va incentivato e anche col privato di profitto che su determinati terreni può portare un utile contributo di presenza e di concorrenza
Bisogna anche uscire dalla falsa contrapposizione tra Stato sociale delle garanzie è stato sociale dell'opportunità
Una coppia concettuale riduttiva che finisce per creare confusione ambiguità se non viene tradotta nella necessità di superare un ruolo esclusivamente risarcitorio dell'intervento dello Stato nei confronti dei rischi che il cittadino corre nella sua vita vecchiaia malattia disoccupazione per passare invece sempre più ad un ruolo di promozione dei diritti del cittadino in tutta la loro ampiezza
E di promozione del percorso di vita e di lavoro di ognuno
Cioè in sostanza ha bisogno di non state forte
Intelligente stratega dei diritti di cittadinanza capace di gestire con Huff con efficienza di suscitare la partecipazione l'autogoverno dei cittadini di regolare utilmente il mercato dei servizi sociali
è necessario produrre innovazione nelle politiche sociali classiche che guardi ad alcune priorità
Va privilegiata in campo sanitario la scelta della prevenzione della deospedalizzazione della medicina di base guardando ad un rilancio della politica di integrazione socio assistenziale di assistenza alle famiglie
Alle tecniche di medicina diffusa
Va costruita una vera e propria politica della formazione continua rivedendo radicalmente le politiche di formazione professionale connettendo le con un diverso ruolo dell'insegnamento scolastico universitario
In relazione alla diffusione di una politica attiva del lavoro
Ed è la mobilità ramo Ratti
Va raggiunta l'unificazione dei regimi pensionistici e il finanziamento misto della previdenza tenendo conto che sprechi e ingiustizie non si colpiscono semplicemente tagliando la spesa delle pensioni ma colpendo i privilegi corporativi numerosi che si sono stratificati nel tempo
Come ha detto Ciampi
E finalmente l'ha detto
Il problema è rendere credibile e sostenibile nel medio lungo periodo il nostro regime pensionistico non si tratta di risparmiare qualche migliaio di miliardi nella Finanziaria del novantotto
Bene
Ma è necessario affrontare complessivamente
Il problema dell'innovazione delle politiche sociali
Di dare luogo al progetto di una vera e propria nuova generazione delle politiche sociali
Le politiche sociali debbono essere una delle strutture portanti del progetto federalista
Il quale se non si qualificherà anche come veicolo di nuove politiche sociali tenterà di ridursi a separatismo a strumento di affermazione di interessi corporativi forti
Il nuovo stato sociale come rete di solidarietà come promozione attiva dei diritti come valorizzazione dell'efficienza dello Stato della partecipazione dei cittadini
E invece una sfida qualitativa per il progetto federalista
E metro di verifica essenziale della sua capacità di indurre innovazione e radicale riforma della pubblica amministrazione
E qui torniamo al punto di partenza di questo ragionamento
C'è una parte delle politiche sociali che è divenuta nel tempo una componente essenziale di modernità
E di affermazione dello stato sociale
Le attività sportive per tutti di attività culturali e ricreative di massa le politiche di socializzazione
E di aggregazione collettiva le politiche attive verso gli anziani i minori e quant'altro
Tutto questo non può essere un'appendice delle politiche assistenziali o della cultura o dello sport e spettacolo o quant'altro
Questo comparto come alcuni ambiti delle politiche ambientali vanno inseriti a pieno titolo nelle politiche sociali vanno considerati pienamente come uno dei pilastri dello stato sociale del patto cittadinanza nel quale i cittadini possono riconoscersi
è qualcosa che riguarda profondamente l'assetto della vita quotidiana dei quartieri e delle città la salute della convivenza e la qualità della vita delle città in questo quadro accanto ad una trasformazione profonda delle istituzioni
E delle politiche di inserimento al lavoro va data piena divide dignità nel percorso formativo dei giovani
Ha un periodo di servizio civile che consenta una maggiore presa di coscienza del valore sociale della personalità del nove generazioni e il dispiegamento di grandi esperienze di partecipazione attorno a obiettivi di qualità e di solidarietà
Insomma se si guarda alle politiche sociali
Da un lato c'è un grande problema di innovazione delle politiche classiche
E dall'altra un territorio ancora in larga parte inesplorato ma vitale e potenzialmente ricchissimo dove l'affermazione dei diritti sociali può diventare un potente fattore di coesione di inclusione sociale
Tempo fa la ministra Turco ha lanciato l'idea di una Conferenza nazionale delle politiche sociali
Noi oggi torniamo a sostenere la giustezza e l'urgenza di questa idea
Che può contribuire ad allargare la discussione il Progetto a svelenire rendere più concreto il dibattito che si è aperto dandogli coordinate meno astratte meno ristretti
Ma in tema di politiche sociali certamente la questione principale riguarda il lavoro
Bisogna uscire dalla metafora negativa della flessibilità
La flessibilità non può essere la riduzione dei diritti la caduta della conflittualità la liberalizzazione selvaggia del mercato del lavoro
La flessibilità se si vuole usare questo termine deve essere una risorsa per una nuova politica per la piena occupazione
E per una nuova stagione della sindacalizzazione
Il tema è l'affermarsi di nuovi lavori e di nuove forme di lavoro che le trasformazioni sociali la mobilità occupazionale la prospettiva della riduzione di orario tenderanno ad implementare
In questo sente in questo stile senso il tema della contrattazione delle cosiddette flessibilità
Che in realtà il tema della codificazione dei diritti nei nuovi lavori e nelle nuove forme di lavoro in particolare
Nel settore della riproduzione sociale
Ma anche negli altri ormai
è diffusa la trasformazione delle forze delle forme di lavoro
Non può essere affrontato con un fatto aggiuntivo ma come una sfida strutturale non certa ante alternativa alla contrattazione nazionale nell'industria nel pubblico più impiego
Bensì come strategia di ripresa espansiva delle politiche per l'occupazione del processo di Sante sindacalizzazione trasformazioni del lavoro e dello sviluppo
Trasformazioni che vanno governate da un progetto e non lasciate dirigere dalla pressione esclusiva del mercato
Questa dovrebbe essere la principale preoccupazione della sinistra
In questo quadro assenzio credibilità tentare di ridare fondamento ad una teoria è una politica per la piena occupazione
Che può rappresentare nei suoi affetti nei suoi valori il terreno di rilancio della democrazia europea e del suo modello sociale produttivo
La battaglia per avviare la riduzione dell'orario di lavoro è centrale e strategica lo ribadiamo è per noi una chiave d'interpretazione decisiva della globalizzazione del progetto di ricostruzione della coesione sociale
Essa però non può essere contrapposto alla dinamica dei nuovi lavori via la flessibilità intrinseca che questi esprimono sarebbe un errore gravissimo
Lancia io un allarme a una parte della sinistra al sindacato
Attenzione agli slogan che si dicono e che poi rischiano di diventare senso comune opinione diffusa
Attenzione a compiere la semplificazione negativa che vede l'affermazione del settore non profit come terreno di coltura della precarizzazione del sotto salario dell'assistito insieme dell'attività pubblica
Così facendo si chiudono gli occhi di fronte alla necessità di normare in modo equilibrato innovativo Cuesta realtà espansiva
Si mortificano energie sociali gli si compra di si contrappongono ricette vecchia forza visti assistenzialistico come ad esempio i lavori socialmente utili non tutto è da buttare ma l'impostazione vecchia
E si rinuncia a definire in maniera organica le politiche di sviluppo di questo comparto
In modo fortemente orientato dal pubblico magari attraverso il sostegno di forme di lavoro chiaramente normato e la definizione di precisi indirizzi di settore
Avanti discutiamo apertamente di queste ore
E discutiamo del fatto che lo sviluppo del terzo settore del mercato non profit non devono avere un carattere sostitutivo delle prestazioni pubbliche
Siamo sicuri che il problema sia questo
Pensiamo che l'Offerta pubblica dei servizi sociali per i bambini per gli anziani e in qualsiasi direzione delle esigenze sociali
Sia sufficiente soprattutto nelle grandi metropoli nel Mezzogiorno c'è un'Offerta pubblica da difendere o c'è una lotta da fare per allargare l'area di risposte pubbliche ai diritti sociali oggi denegata
E c'è o no qui uno spazio consistente di creazione di lavoro e di nuove prove professionalità di integrazione tra iniziativa pubblica e terzo settore
Ecco questa funzione pubblica e di sviluppo il terzo settore vuole assolvere deve voler assolvere e il mercato non profit può realizzare
Inviterei a valutare quanto il privato profitto il primato di profitto veda con sospetto e con apprensione l'affermarsi di questo soggetto che porta concorrenzialità sul mercato dei servizi sociali
In cui sinora il privato profit agito sul terreno del ribasso selvaggi dello Sperto di servizi alle fasce ricche o lo stesso prezzo dell'offerta di servizi a fasce ricche sul terreno del clientelismo
Vorrei insomma richiamare tutti ad una discussione meno ideologica meno corporativa e più legata ad una visione ampie concreta dello sviluppo dell'occupazione della riforma delle politiche sociali
La crisi occupazionale di competitività del sistema Europa
E in particolare dell'Italia necessita di una strategia d'innovazione tecnologica di ricerca scientifica di alta formazione di politiche infrastrutturali di politica industriale volte l'innovazione dei prodotti e quant'altro
Ma la ripresa dello sviluppo non potrà prescindere da questi temi certamente
Ma altrettanto strategici saranno i temi delle politiche ambientali delle politiche sociali della formazione continua di nuove politiche del mercato del lavoro di riforma della pubblica amministrazione
Intesi come risorse dello sviluppo economico mi appesantimenti di Bilancio
Non esistono strategie di risanamento finanziario contrapposta ad un governo della questione sociale e prive di un'influenza di un investimento riformatore strategico
La dura politica di risanamento finanziario dopo decenni di malgoverno è imprescindibile e sta dando risultati importanti
Ma qui c'è un discrimine è una scelta obbligata per la sinistra tra due modelli di sviluppo e con di sviluppo economico e sociale se la sinistra resta in mezzo al guado perde se ricostruisce nel rigore un Progetto di modello sociale produttivo può vincere
Graduando le scelte percorrendo con cautela la strada della ricostruzione di un blocco storico capace di sostenere una strategia di inclusione sociale di redistribuzione di opportunità ma dislocandosi nettamente in questa direzione
Sul terreno del lavoro noi non vogliamo e non possiamo più subire alcune pressioni strumentali
Credo che sia un problema generale del terzo settore
E io vi propongo qui al congresso
Di aprire una riflessione che certamente non può chiudersi qui
E che può lanciare una sfida positiva noi stessi al sindacato al governo
Vi propongo di lavorare alla definizione insieme alla CGIL di un contratto nazionale di lavoro dell'Arci
E non perché abbiamo problemi di regolarizzazione retributiva tutto è a norma tutto trasparente
Ma perché sia riconosciuta la risposta peculiare innovativa che dettata dalle necessità abbiamo dato in questi anni ha l'esigenza di riorganizzazione e di stabilizzazione dei rapporti di lavoro nella nostra associazione si scoprirà che l'ARSIAL più grande serbatoio la più grande associazione di volontariato in Italia a dispetto di una legislazione ottusa di un incredibile errore culturale della sinistra
Che negli ultimi decenni Ensi ha insistito nel classificare come cattolico l'intero mondo del volontariato italiano
E qui voglio ricordare non soltanto il volontariato dei tanti compagni nei circoli
Voglio ricordare ad esempio l'esperienza
Credo
Bellissima e che ci ha dato grandi insegnamenti
Del volontariato del carcere
Voglio ricordare l'esperienza del volontariato
Che facciamo nella realtà dei ragazzi dell'intervento verso i ragazzi nei quartieri a rischio dal del nostro Paese
Il riconoscimento del valore sociale ed economico del lavoro volontario è il primo risultato che dobbiamo ottenere e pretende
Scopriremo poiché a parte una quota di personale tecnico amministrativo assunto regolarmente con contratto di lavoro dipendente tutto il personale dirigente dell'Arci lavora con forme di contratto di collaborazione coordinata e continuativa
Scopriremo che vi sono forme retributive legate esclusivamente alla realizzazione di progetti e che vi sono differenze retributive tra centro nord e sud del Paese senza delle quali non si potrebbe immaginare nemmeno la presenza del nostro associazionismo nel Mezzogiorno
Noi non abbiamo l'esigenza di fare un contratto di emersione non siamo un'azienda meridionale che lavora in nero
Noi dobbiamo rivendicare un contratto di sviluppo
In cui se volete usare questa parola la flessibilità l'elasticità delle forme contrattuali retributive sia la chiave di crescita del nostro associazionismo a meno che non si ritenga che questo sia un fatto superflua
Nel Mezzogiorno come nelle grandi metropoli in particolare
E dobbiamo rivendicare questa come la chiave l'unica chiave possibile
Di riconoscimento di formazione delle pecuniarie irripetibili professionalità che matura non è il nostro lavoro nella frontiera flessibile che costantemente attraversiamo tra volontariato prospetto prestazione lavorativa Avanti discutiamo anche di questi sarà una discussione importante per noi per il sindacato per il terzo settore dove certamente vi sono zone d'ombre ambiguità che vanno superato per dare il pieno sviluppo le potenzialità di crescita che il Terzo settore Contini
Al sindacato diciamo
Il terzo settore vogliamo costruirlo insieme non c'è altra prospettiva credibile ma vogliamo il pieno riconoscimento del nostro lavoro del nostro ruolo della nostra rappresentanza sociale
Vogliamo costruire un'alleanza strategica con il movimento sindacale e col movimento cooperativo questa alleanza può diventare un importante riferimento nel percorso riformatore dello stato sociale
Attendiamo una risposta non più soltanto dei distinguo non più soltanto delle generiche disponibilità
Al movimento cooperativo della lega delle cooperative in particolare
Chiediamo vogliamo siglare un patto per lo sviluppo delle imprese cooperative che possono nascere la nostra iniziativa associativa
Vogliamo definire a questo riguardo azioni comuni un accordo che riguardi l'assistenza la formazione un investimento straordinario verso il Mezzogiorno
E tornano a chiedere per l'ennesima volta la lega e al Complesso del movimento cooperativo
Vogliamo costruire a livello nazionale articolatamente sul territorio una rete di consorzi fidi per il credito al terzo settore coinvolgendo anche istituti finanziari pubblici e privati a livello locale e nazionale
Aspettiamo risposte
Avvertiamo una nuova attenzione
Ma aspettiamo risposte nelle aspettiamo da troppo tempo
Si tratta di mettere in moto un grande esercito per conseguire il risultato della difesa e dell'innovazione del welfare
Per la costruzione di un mercato non profit che si collochi in questa direzione e non in quella di un welfare residua
Un malato diviso tra diffidenze chiusure che non hanno più giustificazione se non in un residuo di cultura corporativa o di concezioni statalisti che che non hanno prospettive noi non vogliamo meno Stato noi vogliamo lo Stato più forte più snello più intelligente che costruisca più welfare e valorizzi l'autogoverno dei cittadini
Possiamo fare un patto su queste e costruire una grande politica unitaria delle organizzazioni sociali per questo obiettivo possiamo conquistare l'agenda politica della sinistra del Governo su questi punti
C'è bisogno di una politica organica
La logica degli aggiustamenti è insufficiente
La logica della frantumazione legislativa e dannosa e da respingere lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle
In questi giorni
Abbiamo contestato anche duramente l'andamento dei lavori della commissione Zama costituita presso il ministero delle Finanze prescrivere i decreti attuativi della delega approvata nella legge finanziaria
In materia di riordino fiscale degli enti non commerciali delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale
La Bellegra era ed è un fatto positivo
Un elemento di innovazione che per la prima volta limitatamente al terreno fiscale si muoveva sul terreno di un riconoscimento unitario della realtà non profit
Di una incentivazione fiscale generale e di un ulteriore vantaggio fiscale per le attività di particolare utilità sociale
Abbiamo avuto fondati motivi di credere che i lavori della commissione abbiano preso una piega contraria
Allo spirito e alla lettera della delega approvata dal Parlamento ed abbiamo vibrata mente protestato
Abbiamo capito che sono rimaste rigidità vecchie concezioni
Condizionamenti lobbistici che non vogliono promuovere autogoverno dei cittadini che non vogliono sviluppare soggetti non profit capaci di collaborare con il pubblico e di stendere di estendere la rete dello stato sociale
Ma che al contrario Assi Milano le forme di Autogestito une e di associazionismo all'impresa
Azzerando le valore sociale e valutandone soltanto la dimensione economica
E per questa via si prestano ai condizionamenti di chi cerca scorciatoie per evitare concorrenza sul mercato con buona pace dell'impegno civile del valore costituzionale delle organizzazioni sociali
Nonostante ciò noi abbiamo piena fiducia nel ministro Visco verrà qui parlerà ci dirà ascolteremo
Alla fine il ministro è l'unico referente della decisione politica
E l'unico referente del responsabilità della scrittura dei decreti attuativi
Abbiamo fiducia anche del professor Zamagni che ha condotto insieme a noi un lungo il positivo lavoro
Ma chiediamo alcune cose precise
La prima è che le Onlus le organizzazioni non lucrative di utilità sociale
Siano una condizione fiscale cui accedere in base all'attività che si svolgono e mediante una contabilità separate
Non potremo accettare la definizione di un ulteriore soggetto fiscale
Sarebbe il perseverare in una produzione legislativa che ha fatto fallimento e che chiude gli occhi di fronte ad un terzo settore fatto di soggetti compressi in cui si svolgono attività diversificate ma strettamente integrato
La seconda che pretendiamo la difesa e la valorizzazione dei diritti costituzionali dell'associazionismo non una loro penalizzazione la promozione del grande patrimonio associativo storicamente realizzatosi in Italia in modo peculiare rispetto ad altri Paesi è qualcosa che interessa la democrazia italiana non soltanto nove
La terza e la necessità di un riordino positivo degli enti non commerciali
Che migliori e possibilmente non peggiori la situazione attuale
E per le cui attività siano definiti i tetti di esenzione che rispondono alla realtà e non si configurino come una presa in giro e questo vale anche per le Onlus ovviamente
Siamo fiduciosi lo ripeto ma come abbiamo già detto in novembre a Firenze
Su questo terreno può manifestarsi una conflittualità acuta se la promessa di innovazione non dovessi essere mantenuto e noi dobbiamo restare pronti alla mobilitazione
Anche perché i segnali sono diversi e preoccupante in fase di approvazione regolamento generale degli enti non commerciali
Nel quale è prevista l'iscrizione al rec
Anche degli under registro economico merce degli enti commerciali degli enti non commerciali
Con una interpretazione contrari alla legge e creando una situazione per la quale un presidente di circolo dovrebbe per esercitare la sua funzione avrebbe avere alle spalle un corso di formazione settecento ore di abiti detrazione a questa funzione eccetera
Qualcosa di semplicemente insostenibile
Stiamo lavorando con il ministero dell'industria degli interni per ottenere un'interpretazione autentica della legge che restauri il buon senso e debiti una conflittualità che sarebbe parossistica nel Paese
Siamo oggetto di un'offensiva durissima da parte delle categorie del commercio dell'artigianato e buon'ultima della Confindustria
Cari signori noi vi proponiamo un problema politico il rispetto della Costituzione
Vi proponiamo un problema etico il rispetto del valore delle attività che svolgiamo
Vi proponiamo ancora una volta e nella sede più ufficiale un accordo politico
L'abusivismo c'è non è colpa nostra non lo abbiamo creato noi
è nostro nemico combattiamo lo insieme sul territorio e a livello legislativo
Vi proponiamo un'azione comune
Ma se non accetterete di costruire insieme
Insieme a noi positivamente vi combatteremo con ogni mezzo perché le istanze legittime nelle vostre categorie non possono calpestare il valore sociale della partecipazione dell'aiuto tre cittadini dell'aggregazione collettiva dell'autogoverno
Le nostre attività commerciali sono un'altra cosa hanno altre finalità altro riconoscimento altre modalità di gestione rispetto a quelle di profitto da questo principio non si deroga
Ma tutto questo comporta l'affermazione che abbiamo fatto precedentemente
Non si può andare avanti per aggiustamenti c'è bisogno di un intervento legislativo organi
Da ciò derivano due conseguenze una per noi è una per la politica del governo e del Parlamento
Per noi si tratta di riportare al centro della nostra attenzione
La centralità del modello circoli distico nella nostra realtà associativa
Anche qui faccio riferimento a quanto detto senatori prima
Nelle travagliate trasformazioni vicissitudini della nostra realtà circoli
Il modello circoli distico è un valore in sé
Chi va tutelata ulteriormente proposto promosso e la solida base di un'ulteriore fase espansiva territoriale di Rollo di funzioni del nostro associazioni il circolo e il luogo costitutivo del nostro associazionismo e il luogo dove avviene la dilatazione l'articolazione della nostra iniziativa associativa
Il circolo si organizza come forma di soggetto collettivo e poi si avvale di questa dimensione sia per allargare il livello di iniziative di servizio verso i soci
Sia l'iniziativa il servizio dei soci verso la cittadinanza il quartiere la società
Si è fatto in questi anni un grande lavoro di riorganizzazione della nostra rete circoli
Ma nonostante ciò permane un rischio serio di impoverimento della realtà di queste strutture
Permane in tanti casi una separazione della vita del circolo dal contesto più generale di vita di azione di discussione dell'associazione ci sono ancora troppe realtà chiuse nella gestione dei servizi più elementari
E in altre situazioni si registra una tendenza alla separazione nel circolo tra attività circoli Istica tradizionale attività di volontariato sociale di azione politica e culturale sul territorio
Il servizio rivolto alla comunità
Per far fronte a questo rischio si tratta di riportare al centro della discussione della formazione della selezione dei nostri gruppi dirigenti il rilancio della dinamica del circolo come luogo della complessità e della democrazia
Si tratta di aprire di più i nostri circoli di portare dentro di essi tutta la complessità e la ricchezza della nostra dell'attività che svolgiamo
Si tratta di decidere consapevolmente di candidare la nostra struttura circoli Istica sul territorio ad esserne tra i protagonisti della ristorni la riorganizzazione della Rete dei servizi ai cittadini anche questi
è lo sforzo che dobbiamo compiere per partecipare da protagonisti da soggetto politico come si è detto alla riforma dello Stato sociale
Altrimenti il resto sono parole
Su questi temi il Congresso deve dare un orientamento preciso e profondo
è una sfida enorme che come abbiamo detto nei documenti preparatori del congresso ci deve spingere ad una maggiore capacità di presenza sociale sul territorio
Ad un salto di qualità molto consistenti sul terreno della formazione ad ogni livello dei nostri dirigenti volontari così come sul terreno della progettazione degli interventi sociali e dei corrispettivi meccanismi di intercettazione
Delle risorse pubbliche e private a livello locale regionale statale europeo
Qui c'è da recuperare uno dei maggiori ritardi nella nostra vita associativa
La conseguenza per il governo per il Parlamento è quella di dare luogo ad una politica significative coordinata che sia contraddistinta dall'individuazione di scelti obiettivi strategici
Prima fra tutti la legge sull'associazionismo si tratta ormai di un provvedimento essenziale senza il quale è impossibile dare conto della peculiarità del non profit del terzo settore in Italia ma prima ancora questa legge deve tradurre nella realtà di oggi il dettato costituzionale della libertà di associazionismo e del sostegno alle formazioni sociali attraverso le quali si organizza la partecipazione e l'autogoverno dei cittadini
Questi dettati costituzionali interpretano la tradizione italiana del solidarismo e delle organizzazioni sociali che oggi non solo non può essere affossata dall'economicismo e dallo spirito corporativo
Ma che al contrario va riletto ed adeguata alla società odierna al rapporto complesso che deve essere ricostruito tra Stato e cittadini al modello federalista che vogliamo realizzare nel Paese
Come Forum Permanente del Terzo settore abbiamo sottoposto questi temi anche la Commissione bicamerale per le riforme costituzionali
Ottenendo un'attenzione che non ci è parso di maniera
Perché c'è un punto di merito
Il problema è capire se questo poi rientrerà
Nelle decisioni
Della commissione bicamerale qual è il punto di merito
La sussidiarietà che si vuole realizzare col federalismo non può riguardare soltanto il rapporto tra Stato Regioni ed enti locali ma anche il rapporto tra Stato e cittadino tra Stato e formazioni sociali intermedi
Altre menti quella prospettiva di allargamento e non di riduzione dello Stato sociale va a farsi benedire
Su questo doppio binario è necessario normare la materia dell'associazionismo con una rilevanza costituzionale e legislativa
Non abbiamo bisogno di una legge che ci proponga soltanto facilitazioni o che soltanto ci eviti obblighi e vessazioni
Abbiamo bisogno di una legge strategica che Proietti un gigantesco patrimonio in una prospettiva di sviluppo al servizio del Paese del suo rinnovamento
Abbiamo bisogno di un pilastro normativo nella lettura del non profit nella sua parte più rilevante in Italia oltre a ciò vi sono poi una serie di materie legislative ormai approdata in Parlamento che rappresentano una cornice settoriale essenziale a definire un quadro organico di interventi io nel c'è
Non solo i titoli
La legge di riforma dei servizi sociali
La legge di riforma della cooperazione internazionale
è necessario dare esito alla legge travagliati Issime ormai in dirittura di arrivo dell'obiezione di coscienza al servizio militare l'istituzione del servizio civile
La legislazione nel campo delle attività culturali
La legislazione di settore quella volta a promuovere il ruolo dei Circuiti aderenti gli enti non commerciali e infine la legislazione di promozione dell'associazionismo sportivo
Si avvale di tutto questo si pone il problema di definire un piano d'impulso per lo sviluppo dell'associazionismo la cooperazione sociale nel Mezzogiorno
E una più generoso generale agevolazione per la concessione del patrimonio per la facilitazione della concessione del patrimonio pubblico per attività di utilità sociale che produrrebbe benefici consistenti in tutto il Paese
E soprattutto nel Mezzogiorno ha successo a settori associative strutture cooperative la cui unica risorsa e l'autofinanziamento
Ecco questa è soltanto una traccia
Una traccia di una possibile organica politica di sostegno della crescita dell'associazionismo del terzo settore
Un disegno politico compiuto una politica di governo coerenti
Alla quale dovrà dovrebbe sovrapporsi un'altrettanto coerente disciplina dell'utilizzo delle ingenti risorse oltre cinquanta mila miliardi vincolate a scopi di utilità sociale e oggi bloccate nel portafoglio delle fondazioni bancarie
Risorse che da sole sono in grado di orientare la costruzione del mercato non profit in Italia di incidere in modo significativo si caratteri dello stato sociale che avremo
Ecco nel fare le nostre attività poi con le grandi ci confronteremo con questa realtà con questa complessa partita che i sussulti politici di questi giorni non cambia nella sostanza
La rendono stimati convulsa e di questo certamente non avevamo non avevamo bisogno
E in questo quadro più generale di promozione della nostra tradizione della nostra identità solidaristica nell'impegno di riforma dello stato sociale delle istituzioni di affermazione del federalismo abbiamo due indicato nei documenti congressuali tre priorità
Sempre evita che si inseriscono in tutto quanto trattato sinora
Tre priorità per l'espansione del nostro associazionismo priorità che il congresso dovrà confermare arricchire come io spero occorrenze
Anche qui per ragioni di brevità cito solo i titoli ma sono ampiamente descritte nei documenti congressuali
I giovani
Il compito di valorizzare le energie giovanili deve essere sempre più per tutto il nostro associazionismo una scelta fondamentale
Costruire movimenti aggregazioni Circuiti partecipativi ed espressivi occasioni di lavoro anche di parziale o limitate singole limitato singole esperienze
La diffusione e la pratica del volontariato del servizio civile sono tutti strumenti che offrono all'Arci la possibilità di uno straordinario contatto con il giorno
Su questo devo fare soltanto una nota specifica con riferimento all'infanzia
Dei bambini e delle bambine all'intervento sui minori
La nostra presenza in questo ambito è stata garantita positivamente dall'esistenza di Arciragazzi
Ma la sfida del futuro è data dalla piena acquisizione di questi contenuti all'interno del quadro programmatico e valoriale della nostra associazione
Questo è ancora più necessario nel momento in cui cominciano ad evidenziarsi politiche pubbliche credibile nei confronti dei minori
Il piano per l'infanzia del Governo le politiche degli Enti locali
E fino all'istituzione dei consigli comunali dei ragazzi una campagna di cui siamo stati in larga parte protagonista
Faccio appello al gruppo dirigente di Arciragazzi perché posso concludersi al più presto il progetto di confluenza nella nuova associazione questo congresso deve dare a darsi ragazzi un concreto segnale di disponibilità
Perché dobbiamo e possiamo porci l'obiettivo di arrivare al tesseramento del novantotto con una propria con una proposta unitaria dell'Arci verso i ragazzi
è una disponibilità definitiva deve venire anche darci ragazza
La seconda priorità la cultura
L'Arci nella sua identità innanzitutto un'associazione di promozione culturale della ricreati vita e della socialità
Da qui la sottolineatura cambiare marcia in questo ambito scegliendo la cultura e la ricreazione come uno dei principali temi su cui si giocherà la costruzione della nuova associazione l'Aci può assumere nei prossimi anni un ruolo centrale come promotore di un'unità reale tra tutte le realtà che operano nel campo della cultura di base della cosiddetta cultura diffusa
E da questa collocazione può contribuire alla riforma delle istituzioni culturali
Al lancio di una nuova progettualità culturale in Italia alla costruzione di un segmento cultura che è rilevantissimo in termini di spazi nel mercato potenziale del non proprio
Tanti segnali ci dicono che dobbiamo cambiare marcia in questa direzione
Dalle decisioni
Le prospettive aperte si col Congresso del look al successo che si preannuncia della Biennale di Torino
Dobbiamo lavorare di più a definire i contorni del rilancio della nostra iniziativa in questa direzione
Infine il Mezzogiorno
La nostra associazione che far sì che l'espansione dell'Arci nel Mezzogiorno divenga un fattore di impegno nazionale
E deve dire chiaramente che l'affermazione di un sistema circoli distico robusto al sud motore di partecipazione e solidarietà azione positiva
è un obiettivo una prospettiva qualificante per tutta la nostra associazione è un obiettivo della nostra associazione nazionale
E veniamo ora al tema della riforma istituzionale e organizzativa
Nei documenti preparatori il tema è stato proposto con sufficiente chiarezza e precisione
Mi limito a ricordare le questioni di fondo su cui il congresso dovrà giungere a dare indicazioni e a prendere decisioni concrete
Dopo una fase intensa di trasformazione di sperimentazioni che oggi ci consegnano un risultato nettamente positivo
Sul piano politico organizzativo ed economico
Dopo un travaglio attivissimo
Periodo di difficoltà
Si tratta di recuperare i ritardi democratici accumulati nei vari passaggi della transizione dagli assetti precedente e quello attuale recuperando forzature correggendo storture sulle quali
Fino adesso non sia agito
La complessità dell'Arcella ricchezze un valore da difendere da ulteriormente promuovere nessuna logica normalizzata dice compatibile con lo senza con le senza e con lo spirito del nostro associazionismo deve crescere però per difendere la ricchezza di questa realtà per non disperdere la una cultura delle regole e della legalità democratica nell'associazione che definisca chiaramente i luoghi della decisione politica e quelli dell'integrazione delle nostre diverse esperienze che sia la chiave
Per difendere e tutelare il nostro grande patrimonio associativo
Dobbiamo trasposto nero modello trasparente di governo dell'associazione che rafforzi la sua dimensione unitaria e nazionale
Ed è chiaro che queste il carattere fondamentale che è la scelta che abbiamo compiuto dando vita alla nuova associazioni su questa base si può e si deve avviare una riforma organizzativa che muova da principi federalisti allo scopo di stabilire un pieno coinvolgimento del territorio nelle sedi di governo dell'associazione una pratica di decentramento delle funzioni
L'attuazione di questi indirizzi non potrà risolversi in una discussione astratta e nemmeno nelle decisioni di questo congresso
Dovrà dare luogo ad una ricerca d'una ulteriore sperimentazione durante tutto il prossimo mandato congressuale
Perché non di sola ingegneria si tratta ma di un rafforzamento reale della nostra presenza nel territorio di una riorganizzazione nel senso di una maggiore efficienza del lavoro del Centro nazionale
Nella ulteriore unificazione politico organizzativa dell'associazione nessuna scorciatoia ci sarà consentita nessuna perdita di elasticità di capacità di lavoro su aree tematiche di contatto permanente con competenze movimenti che sono nell'associazione o con i quali l'associazione lavoro
Come ho detto questa scelta deve naturalmente portare ad una concreta ristrutturazione del Cile
Definendo un modello di lavoro che renda trasparenti verificabili responsabilità i compiti dei vigili dei dirigenti nazionali
A questo proposito è anche necessario superare una certa frammentazione
Delle aree di lavoro così da dare più centralità le sedi istituzionali di governo
L'affermazione del federalismo significa affermazione dei diritti delle realtà territoriali
E altre sì piena assunzione di dovere di responsabilità politica nel governo e nella trasparenza della gestione
L'obiettivo principale resta la costruzione il pieno funzionamento dei comitati regionali in un equilibrato rapporto con i comitati territoriali che può anche variare da realtà a realtà
In un sistema definito e regolato che superi le contraddizioni gli intralci di oggi i giornali dovranno avere la funzione di interlocuzione istituzionale livelli corrispondenti nel territorio
Di impulso allo svolgimento del programma associativo di attenzione e sostegno alle aree deboli dell'associazione sul territorio
Ma anche a quella del controllo di legittimità bilanci funzionamento democratico dei comitati
E della lotta all'abusivismo associativo in un quadro di difesa del valore di utilità sociale del patrimonio associativo
Ciò che presuppone a livello nazionale territoriale un rafforzamento di ruolo e di competenza degli organismi di garanzia badate che su questo terreno nove non possiamo più scherza
Badate che su questo terreno
Noi giochiamo la credibilità
E la tenuta del nostro associazionismo
Di fronte
Alle trasformazioni legislative normative che vengono avanti
Tutto questo comporta anche un rafforzamento una semplificazione quindi una unificazione delle responsabilità dirigenti e delle responsabilità di rappresentanza legale
A cominciare dal presidente nazionale dagli organismi nazionali
Dopo anni di sperimentazione
è necessario andare ad un ricambio ad una neve innovazione nel governo dell'associazione ad una rotazione delle responsabilità a dure equilibrato assetto istituzionale nella diversificazione delle funzioni
Una grande organizzazione riesce a produrre una tale innovazione a tutti i livelli non disperdendo ma valorizzando utilizzando al meglio tutta la leadership accumulata nel suo lavoro
E grazie a Dio noi in questi anni
Grazie ad un lavoro positivo abbiamo acquisito sul campo una leadership vera che oggi una grande risorsa per l'associazione
Oggi l'Arci è una ed è un vero gruppo dirigente riconosciuto e rispettato sul territorio e a livello nazionale
E qualcosa da non disperdere badanti
E non è detto che sia facile se manca la consapevolezza collettiva della costruzione che abbiamo intrapreso degli obiettivi che abbiamo da raggiungere
Della corresponsabilità che ci unisce a questa posta in gioco
Della fiducia
Nel lavoro reciproco di un gruppo dirigente carico di identità di intelligenza e di capacità di lavoro
E infine ancora una nota sulla federazione Arci
Ormai molto tempo fa le diverse realtà associative dell'Arci UISP e della Confederazione
Hanno deciso di compiere ognuno autonomamente il proprio cammino
Oggi c'è un legame sottile che residua da questa storia la federazione
E oggi noi dobbiamo chiederci quanto questo legame pur sottile sia ancora forte e reciprocamente utile
Cosa possiamo e cosa vogliamo fare insieme
Come insieme possiamo difendere e non mettere in difficoltà il marchio Arci
Come possiamo tutelare il patrimonio associativo comune
Su questi temi c'è un'inquietudine da più parti
è una difficoltà nel territorio
Noi abbiamo chiesto di arrivare al più presto ad un congresso della Federazione che risponda definitivamente a questi quesiti
Nell'interesse di ognuno e di tutti
Andando definitivamente
A stabilire il percorso di ognuno
Andando definitivamente a stabilire
Il percorso del marchio della nostra associazione
Per concludere torniamo alla politica
Faccio presto
Il progetto che abbiamo sin qui tratteggiato richiede una forte identità una forte capacità di azione soggettiva una grande politica unitaria
Noi abbiamo condotto in questi anni una grande politica unitaria con risultati rilevanti con un significativo ruolo di leadership in vari campi situazioni
Questa politica va consolidata e diffusa su tutto il territorio la dimensione del terzo settore il riconoscimento dei suoi diritti non si costruiranno al di fuori di un grande impegno unitario e della sua vitalità su tutto il territorio nazionale
Non ci sono alternative a questa scena
Io non ne vedo
Per questo dobbiamo insistere ad ogni livello nei confronti degli altri soggetti di terzo settore che non è solo la dimensione di cartello il semplice accordo intera associativo che ci farà vincere questa grande partita
Ma la capacità di dar luogo come in parte è stato in questi anni in parte significativa è stato in questi anni ad un grande movimento unitario in tutto il Paese
Dobbiamo chiedere questo al Forum Permanente del Terzo settore che deve diventare per noi una scelta irreversibile di impegno
Nel pieno rispetto della nostra autonomia soggettività visibilità ma con l'intento di farne il principale riferimento della nostra politica unitaria
Un impegno che ovviamente non cancella né subordine allettante significative ed importanti sedi unitari cui abbiamo dato vita o nelle quali siamo coinvolti
Dobbiamo però avere la cura e la pazienza di costruire una sede di riferimento della soggettività politica della rappresentanza unitaria del terzo settore perché nella fase che si apre la frantumazione associativa sarebbe veicolo di debolezza di scarsa contro attualità e di scarsa credibilità del progetto di cui siamo portatori
Un progetto riformatore una strategia di riforme di impegno sociale che con giunga radicalità innovazione governo del cambiamento sociale istituzionale
Questo è l'obiettivo di una grande politica unitaria
Con chi si confronta con questa domanda
Quest'ansia di riforma che portiamo
Non c'è dubbio che la crisi politica di questi giorni getta un'ombra sulle nostre speranze
Sulle speranze che abbiamo coltivato in questi mesi sul percorso da compiere nel prossimo periodo
Anche tra di noi vi sono opinioni diverse c'è una diversità politica che va difesa e valorizzata per il contributo che porta la vita dell'associazione
Credo però di esprimere un'opinione largamente diffusa si dichiarò ancora una volta la nostra preoccupazione la nostra complessità per quanto sta accadendo in particolare a sinistra
E clamoroso che si incrini la maggioranza di governo
Nel giorno della prima manifestazione nazionale un po'salottiera ma della prima manifestazione nazionale della Confindustria nella storia della repubblica contro la manovra finanziaria del governo di centro sinistra
Clamoroso che dopo anni di governicchio di governi di garanzia o di emergenza istituzionale
A meno di un anno dalla vittoria elettorale si manifesti una crisi dentro la maggioranza che per la prima volta vede la sinistra al governo
Dobbiamo essere preoccupati che questa difficoltà finisca per incidere sugli esiti che avrà il confronto sullo Stato sociale sul segno che avranno a fine alla fine venerdì le decisioni che verranno assunti
A questa luce non è piacevole vedere il ritorno di sicumera e di credibilità della destra italiana
Che ripeto ancora una volta rispettiamo e con la quale abbiamo dato prova di saper trattare in quanto forza sociale dell'esercizio delle nostre funzioni ma dalla quale su questo terreno non c'è nulla di buono da tempo
Dobbiamo a sfondo abbiamo essere preoccupati dell'endemica instabilità politica di questo nostro Paese che pesa sulla società pesa sulla vita reale pesa sul rapporto tra società economia 'sti Tuzi eoni
Sono d'accordo con Cofferati su questa se questa maggioranza c'è deve riuscire a definire un programma minimo di medio periodo
Cari compagni della sinistra che cosa pensate che vi dica un'associazione un sindacato nel pieno del cambio del confronto del Governo col governo sullo Stato sociale
Sbaglia chi pensa che il mestiere delle organizzazioni sociali sia quello di schierarsi sulle posizioni delle forze politiche
Il confronto politico non è così riduttivo per fortuna ed io sono personalmente stufo di essere letto una volta come pericoloso estremista e una volta come pericoloso motivato
Noi abbiamo un progetto
Siamo un'associazione che rappresenta interessi sociali vediamo che c'è una destra politica e sociale che vuole liquidare lo Stato sociale che si muove secondo il principio aberrante meno spesa meno diritti
E abbiamo bisogno di un governo col quale interloquire un governo che possibilmente abbia un'opinione diversa da quella destra col quale confrontarsi col quale esercitare il compito se necessario
Cari compagni
Per riconsegnare il Paese alla destra c'è sempre tempo prima sarebbe meglio discutere e noi vi invitiamo a discutere nell'interesse del Paese
Da questa situazione ricaviamo un'ulteriore conferma alla nostra convinzione espressa a suo tempo nelle campagne referendarie sulle leggi elettorali di cui fummo protagonisti
E cioè che vanno rafforzati nel rispetto della rappresentanza delle diverse identità politiche tutti i meccanismi che consentano l'alternanza e la stabilità di governo
Con questo nome non ci chiamiamo fuori dalla discussione che si è aperta a sinistra
Anzi continuiamo a pensare che una discussione più forte e più aperta nella sinistra sociale
Tra diversi importanti soggetti della sinistra sociale potrebbe essere un riferimento politico uno stimolo importante anche per la discussione di quella che chiamiamo la sinistra politica o più in generale delle forze dell'ordine
La sinistra sociale non può chiudersi nel contratto lirismo
Deve tornare ad essere un grande motore per il rilancio di una campagna culturale e politica nel Paese sul terreno dei diritti dell'etica pubblica dell'etica civile dell'etica del per della persona e sul terreno dell'analisi e della critica sociale
Non si può e non si deve ridurre al contrattuali Isma'il confronto sui temi dell'innovazione
Voglio dirlo ai compagni del sindacato
Non si può non sporcarsi le mani con il Progetto con quella sintesi che unisce la radicalità dei valori al governo sociale della composizione del conflitto degli interessi
Nessuno può chiamarsi fuori dalla discussione sul futuro della nostra società e sul governo dei processi di trasformazione in vista di un gruppo in pista di un futuro credibile
Siamo alla fine del secolo e abbiamo di fronte la crisi definitiva di un'idea di sviluppo illimitato il progressivo abbiamo di fronte la globalizzazione dei fattori di vita sul pianeta
Che muta gli stessi parametri di razionalità con i quali abbiamo vissuto fino non possiamo
Di fronte a queste ricerche impegnative come di fronte alle difficoltà politiche di questi giorni non possiamo certo avere l'atteggiamento di Piero Chiambretti comunque vada sarà un successo perché questo non è il Festival di Sanremo
C'è una responsabilità c'è una responsabilità per tutti in questo momento delicato della vita del Paese della costruzione dell'Europa c'è una responsabilità grande per la sinistra
Noi ecco una cresciuto rispetto immutata pazienza francescana cercheremo di dare il nostro contributo cercando di essere all'altezza degli impegni assunti in questi anni
Cercheremo di dare voce la tensione unitaria che al di là di tutte le divisioni unisce questo popolo della sinistra intorno alla speranza del cambiamento
Siamo una forza sana un'intelligenza utile rinnovamento dell'Italia siamo una parte importante e vitale del popolo della sinistra
Con questo congresso consegniamo ancora una volta al Paese la nostra azione la nostra speranza la forza della nostra solidarietà la determinazione dei nostri principi
E io compagni vi consegno l'orgoglio di aver lavorato e di lavorare per questo organico azioni cittadini Lars buon lavoro
Bene
Beh insomma abbiamo a cose a cui pensare diciamo così
Vorrei concludere concludere per questa serata la parte ricade saluti poi abbiamo anche alcuni adempimenti di carattere burocratico ma di grande importanza per l'invito anche a preparare fedeli
Innanzitutto vorrei ringraziare a quelle persone che ancora che ho visto ora in sala Osvaldo Veneziano vice presidente di Arcicaccia che qui con noi
Daniela Calzoni
Daniela Calzoni presidente di Arciragazzi
Poi abbiamo il direttore del Sesia perché è questo centro che abbiamo creato esile con altre associazioni per gestire centri i centri ci sul volontariato Guido Memmo che qui con noi saluto abbiamo un'altra persona con cui collaboriamo da tempo anche per gestire un progetto europeo importante cioè Livia Consolo presente CGM e collaborazione di lunga data
Vorrei salutare anche l'onorevole Angelo Altea che è qui presente prima ho visto e non avevo citato che ha presentato una legge sulla musica molto importante
Vorrei salutare ancora Giovanna cella insomma la torta la delle ACLI nazionali che sono qui presente della delegazione delle armi e anche
Infine il dottor voi sposi Yellow dell'anno lo farà che è qui con noi non so se sia ancora ma credo di sì
E ora prima di
Passare alle questioni più già più classiche se volete di di di voto e commissioni almeno la parte che dobbiamo cioè sull'ordine dei lavori e così via ricorre mi corre mi corre l'obbligo di riservare lo abbia avuto farebbe ora in una fase diciamo così se meno pubblicato però e noi profondamente importante della seduta
Mi corre l'obbligo di ricordare una persona molto importante per la storia dell'Arci che purtroppo non è più con noi tra le tante ce ne sono tante che magari appunto si conoscono anche meno e così via però ce n'è una che vogliamo che rappresenti questa questa storia insomma in qualche maniera Piero scomparsa molto di recente sto pensando al senatore per Maiello Carlo ferma Riello che da tanto tempo
Che accanto ha dato all'Arci diciamo la
Bene ora chiederei ai delegati
Due di svolgere un paio di compiti in sostanza cioè a tutti noi
Il primo è quello di votare Laurel lavori di questo congresso che ora io ricorderò a tutti
L'ordine dei lavori così come proposto è il seguente
Nella serata di
Questa sera ora vedremo poi gli appuntamenti gli orari e così via
Abbiamo in programma una seduta de per delegati l'assemblea dei delegati dove
Oltre alla relazione la commissione verifica poteri sulla presenza i delegati al congresso cioè sulla sulla validità già ora di questo congresso comunque il passo a confermare
Oltre a queste ci sarà la presentazione il dibattito e la votazione sul Regolamento del congresso e cioè tempi degli interventi tempi di presentazione in materiali l'ordine del giorno modalità e procedure sulle votazioni
Poi questa sera discuteremo sempre secondo questo ordine dei lavori
Della delle commissioni sedie Remo le commissioni di lavoro fatto all'inizio serata
E infine presenteremo e discuteremo una proposta di stralcio allo Statuto che riguarda le elezioni dirette del presidente a l'eventuale elezione diretta del presidente da parte del Congresso oltre naturalmente anche al numero i criteri di composizione del consiglio nazionale che poi verranno date la Commissione la proposta è quella punto di discuterlo subito in modo da incanalare il congresso in un senso o nell'altro una discussione naturalmente ampie libera in una direzione o nell'altra altrimenti questo sarebbe impossibile
Domani
Venerdì undici aprile abbiamo spazio per gli interventi ricordo che domani mattina sono previsti anche gli interventi di Fausto Bertinotti Massimo D'Alema dell'onorevole Visco il ministro Visco e altri adesso quindi
Una giornata anche importante per
Non solo non solo
Mi dicono
Mi dicono Lidia Ravera di esatto per il Comitato soffrivano segnata dal suo intervento punto importante somma comunque più ci sono molti interventi dei delegati che sono previsti per domani
Poi nel pomeriggio abbiamo di nuovo interventi sradicato soprattutto interventi dei delegati e alle diciassette e trenta avremo una tavola rotonda sullo stato sociale
A cui parteciperanno Sergio Cofferati cuccioli o venivano Barberini Laura Pennacchi inutili che ha di ognuno di quei titoli di conoscete tutti parte Nuccio
Il che non c'è più
Domani sera previsto lo spazio sia per riunioni delle commissioni sia anche per l'Unione delle delegazioni regionali
So che alcune siriano che subito ma in ogni caso c'è uno spazio libero libero ce lo spazio dedicato agli oneri commissioni perché come vedete sto congresso di spazio libero se ne poco nel senso che lavoreremo molto
Va però troveremo anche il modo magari chissà quali una lettera passare un Buontempo sabato dodici aprile
La notte lunga mi suggeriscono
Avevo l'apertura della seduta sempre alle ore nove perché dobbiamo lavorare quindi insomma bisogna essere puntuali
Interventi da parte della dei delegati poi alle undici e trenta una tavola rotonda sul tema della globalizzazione
Con una serie di ospiti Silvano Andriani Fumagalli mosse Rinalduzzi eccetera
Il
Poi nel pomeriggio di nuovo
Interventi dei delegati anche interventi di alcuni ospiti avremo Luigi Manconi Franco Passuello Giovanni Bianchi e altre adesso che alle ore spesso mi ore diciotto ci sarà l'intervento conclusivo del congresso
Poi alle ventuno la riunione dell'Assemblea dei delegati
Quindi sabato sera si lavora
Il nuovo tu sapevi già tutti ma insomma
Con la presentazione di base la votazione della proposta di nuovo statuto dell'Arci quindi una serata intera dedicata a discutere su questo tema alla votazione su questo tema
Domenica tredici aprile tutta dedicata invece
Inizialmente alla presentazione al dibattito sia del documento politico che scaturirà da questi lavori sia degli eventuali ordini del giorno mozioni
Questioni che riguardano appunto la parte politica dovrà uscire da questo congresso
Fatto questo questo lavoro procederemo poi la presentazione al dibattito della proposta di consiglio nazionale procederanno tramite la commissione nominata ad hoc
Eventualmente nel caso questa cosa sia stata approvata alla elezioni anche del presidente nazionale
Dell'associazione e a quel punto
Alla chiusura del Congresso poi dopo la Thuile congresso naturalmente si veniva il nuovo consiglio nazionale ed è leggera sempre se la scansione sarà questa ma lo decideremo insieme in queste ore
Che lei si era a quel punto il Presidente del Consiglio nazionale ecco questo poche parole è il programma dei lavori
Che
Premettere discussione poi in votazione
Ci sono interventi su questo tema su questo programma
Naturalmente le reti un minuto perché mi sembra di no
Allora a questo punto chiederei ai delegati se sono d'accordo su questo ordine dei lavori di alzare la delega grazie
Grazie
Contrari
Contrari se ce n'è uno che è rimasto con la mano alzata l'ho capito
Ma attacca attacca aspetti astenuti
Due astenuti unanime con due astenuti se ho visto bene bene lorde lavori approvato veniamo alla messa in campo della commissione verifica poteri che dobbiamo eleggere subito le altre leggeremo questa sera perché deve immediatamente operare
Quello quella ricerca per verificare l'America al congresso che comunque mi sembra si veda ebbene sempre fare tutte le cose come si deve la proposta di tre nomi
La proposta è di inserire la cui si verifica potere poteri Carlo Testini come portavoce Gianni Brienza e IVA neo Sunday
Ci sono questioni su questa proposta anche
Non ce ne sono mi sembra bene procederemo questo punto con la votazione di questa proposta chi è d'accordo alzi la delega
Grazie
Contrari
Astenuti
Uno
Un astenuto unanime con un astenuto benissimo ora abbiamo terminato la parte pomeridiana dei lavori siccome sono le circa le otto e quindi tra pochi minuti è pronta la cena
Io direi di darsi appuntamenti come si deve talora per una cosa per un brevissimo piano di lavoro io adesso convocherei dopo avere quattro avete sciolto la seduta il congresso
La presidenza del Congresso immediatamente quindi per una breve comunicazione
Poi alle ore ventuno in modo che da dare lo spazio nell'ora della cena asseritamente qualcuno volesse nella riunione dei delle qui delle assemblee dei dei
Delle delegazioni regionali eventualmente fosse richiesto qualcuno ha richiesto alle ore ventuno la presidenza di nuovo convocata qui alle ore ventuno e trenta precise
Vogliamo farla poi spostarla in Po va bene la richiesta è quella di dare più spazio nel rione delle delegazioni
Allora benissimo allora possiamo anche
Possiamo fare la riunione delle però si trovano
Una pubblica riunione
Sì ma i numeri non
Va bene va bene va bene non non c'è né Non perdiamoci in questo piccolo richieda qua allora siccome giustamente vengono richieste di la proposta è quella di dare lo spazio le delegazioni anche subito di riunirsi e di vedere la presidenza si vede qui alle ventuno
Più o meno finite Lario da Presidenza che credo nel giro di mezz'ora sia terminata inizia la sessione per delegati d'accordo alle ventuno e trenta bene e buon lavoro
Ma Sauro Sauro accusate per i toscani ci troviamo immediatamente in piccionaia
Sì
Ora