Congresso regionale lombardo del Partito Democratico della Sinistra organizzato nei giorni dal 7 a 9 febbraio 1997 presso l'Hotel Leonardo da Vinci nota: il congresso non è stato registrato integralmente

La delegata Vinci Marilù di Como
Spero che sia presente perché vorrei dargli la parola
Siccome la vita come o forse avrà avuto un qualche ritardo passiamo al secondo è scritto Vimercati Ap Emilio di Milano
Se il presidente è pregato di venire al parco riprendere la parola
A
Bene
Con Vimercate ha inizio perciò il dibattito qui prostitute
Se si sta
Ma io ritengo che uno dei punti di maggiore attenzione grazie di essere affrontare ruolo delle città lombarde per il ruolo appunto che hanno assunto i questori periodi trasformazione epocale e a questi contenuti purtroppo si verifica poco spazio affrontare i temi della riqualificazione delle città significano anzi quindi invertire una certa gerarchia via posta approccio al problema
E cioè a riconoscere che in questo dibattito corre tra passare dalla qualità urbana la questione urbana
Un'affermazione culturale politica per la quale sarebbe sufficiente ricordare che la qualità è una condizione contrattata mentre la questione non è monetizzabili
Presupponendo un'autorità superiore per quanto riguarda capacità di gestione e controllo livello di organizzazione
Guardare alla città come una questione impone di fare i conti con tutti i problemi connessi infatti la città non è più il contenitore delle realtà sociali con fenomeni visibili
In cui come in passato il nesso tra città e campagna era inteso come rapporto tra società evolute società arretrata
O come avvenute negli anni più recenti nei quali emergevano distintamente le contraddizioni forti lotta per la casa e occupazione di spazi sociali diritto al lavoro
In questo mutato contesto si riscontra che fondamentale è stata la riorganizzazione del mercato del lavoro
Altro elemento importante lo studio del fenomeno della immigrazione con le conseguenti dicotomia rurale e urbano industriale
Quindi il cambiamento del modo di produzione dei suoi effetti sulla popolazione hanno cambiato i parametri della pianificazione generando confusione nelle forme spaziali urbanistiche
In considerazione di queste problematiche occorre una ridefinizione teorica del problema città ponendo appunto come centrare la questione urbana
Si assiste ad un fenomeno di concentrazione quale sede dei consumi collettivi spazi di cultura se di interscambio luoghi di lavoro
Se questa articolazione del rapporto produzione lavoro consumo fermo al solo discorso urbano viene invece confrontato con un processo complessivo
Vedasi il più largo uso del territorio per la residenza abitativa si conferma che sia ulteriormente disintegrato il rapporto residenza lavoro
Questi problemi hanno comportato grossi impegni dirlo rilocalizzazione e riorganizzazione dei servizi dei trasporti dei quartieri e costringendo le amministrazioni locali a rincorrere questi temi come vere e proprie emergenze
Si potrebbe affermare che queste trasformazioni epocali ha poi prevalso una visione Tecnocasa
Tecnocratica più che di democratica presenza delle istituzioni del governo del territorio
Il ruolo di governo si è affievolito subendo la spinta delle trasformazioni nei servizi e nell'occupazione lasciando al mercato di determinare la connotazione della città
In questo rapporto e scambio di funzioni tra ruolo della città capoluogo di provincia e del suo hinterland si sono progressivamente verificate trasformazioni del territorio
Di cui gli enti locali hanno preso coscienza in ritardo mi riferisco alle problematiche relative al paesaggio urbano al disordine urbano e al degrado urbano il Venezia determinare qui di vuoti altrove di riempimenti caotici ha obbligato a definire il confronto a livello di Regione di area metropolitana
Proprio per la diffusione nello spazio delle attività delle funzioni dei gruppi sociali gli esempi più significativi sono alla dispersione delle industrie e la diffusione delle grandi catene commerciali
In questa situazione è una questione di pianificazione come lo Zonin funzionale ma senz'altro ripensato con un sistema di gerarchie specializzate
Il diffondersi a macchia della popolazione delle produzioni sul territorio non più concentrate nei vecchi confine accettammo in un ambito territoriale più vasto
Ha determinato la necessità di approdare ad un governo di area metropolitana anche in termini confini amministrativi problema non più rinviabile
Ciò ha generato un mutamento dei comportamenti sociali già sconvolti dai nuovi rapporti di produzione scambi di conoscenze dell'informazione dove i canali di diffusione dei mezzi d'informazione diventano vitali è indubbio che esiste uno squilibrio tra città dell'hinterland e città capoluogo e tra queste la metropoli
E ne sono esempi evidenti il mancato adeguamento del trasporto pubblico astro Bane il problema dello smaltimento dei rifiuti la salvaguardia dell'ambiente l'approvvigionamento energetico
Ma uno dei problemi più importanti riguarda gli insediamenti residenziali
Che hanno determinato una una commistione di ambienti sociali diverse ne risulta evidente il problema dell'appartenenza degli interessi non rappresentati
Che sfociano nell'anonimato nell'individualismo nell'aggressività nella mancanza di partecipazione nei comportamenti deviati
Occorre un lungo processo di interazione che non si può svolgere nell'indifferenza raccontandosi diretta
Accontentandosi di riempire gli spazi dismessi con il ricorso al mix funzionari il nostro problema è una superare questa contraddizione solo se l'atteggiamento dell'urbanistica diventa la razionalità del possibile tentando di unire gli strumenti di cui dispone con i grandi obiettivi a cui si dedica questa costruzione presuppone una regia che non può essere svolta se non dell'amministrazione pubblica riacquistando nel rispetto dell'autonomia delle municipalità
Il proprio ruolo di governo nella determinazione delle regole ed assumendo come principio che esiste in via primaria una questione urbana
Vedete si ricorda spesso che Milano Dalmine centosettantatré ha perso oltre quattrocento mila abitanti ma non si aggiunge mai che per la Provincia di Milano negli stessi ventiquattro anni ha mantenuto la stessa popolazione con un andamento sempre superiore
Ai tre milioni novecento mila abitanti lo spostamento delle famiglie ha provocato un notevole consumo di territorio senza che il fenomeno fosse governato anzi con notevoli contraddizioni
Così gli studi compiuti che disegnavano questo scenario sono stati rifatti ignorati abbiamo assistito ad un'espansione residenziale
Non già sua ai doni ed attrezzati assi di sviluppo ma nel campo libero di un mercato selvaggio
Che ha sfruttato le aree a basso costo in località marginali consumando oltre alle aree a risorse comunali consistenti per le urbanizzazioni dei nuovi centri interi comuni hanno raddoppiato la propria popolazione e dei finanziamenti regionali per l'edilizia agevolata sono stati distribuiti a pioggia seguendo logiche particolaristiche anziché un ragionato sistema di espansione
Penso che il PDS dei bandi a livello regionale e cercare di invertire questo processo riportando la molteplicità di interessi congiunti ad un programma d'un progetto politico e sociale
I fattori economici hanno determinato il comportamento degli organi istituzionali condizionando condotte negative per tutto il complesso delle politiche urbane
è necessario quindi a riaffermare la priorità del programma ed il principio della pianificazione in questa ottica occorre ripartire dalle città grandi o piccole che siano riconoscendo loro un ruolo autonomo specifico esaltando le singole specificità le città lombarde avendo ciascuna di loro diversità storica e colturale
E ancora attuale quanto scriveva Carlo Cattaneo la città considerata come principio ideale delle storie italiane
E proseguiva la città è altra cosa in Italia che è la e da altre parti
è bene ribadirlo il federalismo non consisterà solo autonomia regionale il federalismo si deve sviluppare anche dentro il sistema regionale esaltando l'autonomia e la tradizione delle municipalità
Come PDS dobbiamo cercare di armonizzare la forma e la misura dei rispettivi potere tra funzioni tra Regione e Comune con lo scopo di elevare il costante ruolo di avanguardia svolto dalla Lombardia da Milano nei confronti del resto d'Italia e dell'Europa
è un compito un dovere della politica ricucire i rapporti tra le città tra queste la Regione
E ed il resto d'Europa nessuna entità potrebbe sopravvivere da sola occorre aggiungere
Dentro questo disegni programmazione generale di difesa delle municipalità compito del PDS favorire la partecipazione consapevole processi complesse
Queste le innovazione più gente che dobbiamo perseguire con lo scopo di cercare di fare emergere di aspetti qualitativi abbiamo un vantaggio sui nostri avversari politici sia del Polo che della lega i nostri avversari si piegano ai desiderata degli elettori noi abbiamo un disegno ideale
Ma gli ideali non si enunciano soltanto si applicano così nella discussione che si andrà presto svolgeva in Consiglio regionale
Sulla riforma della legge urbanistica lombarda spero che ci guidi non il semplice scopo di razionalizzare e semplificare delle norme ma che si agisca ponendo al centro la questione urbana per una migliore qualità della vita
I tempi rispettati al massimo la delegata vinci Marilù è presente
Allora diamo la parola invece la delegata Magnoni Marinella di Varese
Gli anni
Cos'è questo qui
Perfetto
Il matematico questo congresso regionale si svolge mentre sullo scenario nazionale si stanno concretizzando due fattori di cambiamento importante
Da un lato la formazione della bicamerale sul piano istituzionale che apre la fase costituente della Seconda Repubblica
Dall'altro l'avvio della seconda fase del Governo Prodi e la conseguente apertura di un periodo di riforme strutturali anche sul piano culturale e sociale
Ne sono elementi evidenti non solo alla proposta di riforma della scuola e quella del servizio di leva ma anche le recenti proposte del ministro Livia Turco
Mi riferisco a quella sulla flessibilità del tempo di lavoro che accoglie idee proposte dei movimenti delle donne e della pratica politica delle donne della sinistra
Mi riferisco anche ai progetti di intervento a favore dei minori per contrastare situazioni di disagio e l'annunciato provvedimento appena depenalizzare i reati connessi al consumo di sostanze super stupefacenti
Sono questi che ricordavo elementi forti di innovazione
E credo che proprio l'innovazione intesa non come l'umorismo ma come cambiamento serio programmato
Sia il filo che possano legare le proposte e la pratica del PDS non solo a livello nazionale ma anche a livello regionale e locale
è necessario che qui il Lombardia il PDS proceda con proposte innovative e realizzabili capaci di contribuire a determinare una qualità di vita diverso e migliore
Mi soffermerò in particolare su due questioni in cui occorre una forte carica di cambiamento una riguarda la società lastra si riferisce noi stessi al PDS o meglio alla nuova forza politica che andiamo formando per quanto riguarda il primo versante parlerò di formazione per il secondo limiterò invece alla struttura e al ruolo del partito
Ritengo importante parlare di formazione perché a livello di comune sentire si è ben lontani da ritenere la formazione fattore primario di sviluppo l'ultimo rapporto Censis conferma pienamente questa affermazione
Basta riportare qualche dato per comprenderlo solo sei virgola otto degli italiani ritiene l'educazione e la cultura indispensabili per la crescita del Paese
Solo il cinquantaquattro per cento credeva che la formazione continua possa essere determinante per migliorare la propria vita personale e lavorativa
La scuola e solo al quarto posto per quanto riguarda i settori in cui si ritiene più urgente una riforma radicale
Se questa è l'Italia reale quella da cui dobbiamo partire per cambiare è evidente il valore innovativo che assume la proposta del ministro Berlinguer basata sull'autonomia scolastica e sul riordino dei cicli
Ed è importante l'impegno che il PDS a livello nazionale si è assunto in questo campo come conferma l'assise sulla formazione delle classi dirigenti svolto qui a Milano la scorsa settimana
è necessario che questo impegno del partito sulla scuola si trasformi in proposte e iniziative anche locali nelle province e nelle città lombarde
Perché sono una scuola rinnovata può essere la molla che spinge al cambiamento l'intera società
Con la scuola che abbiamo adesso continueremo aveva la società che abbiamo una società che è diventata se vogliamo usare il parole del rapporto Censis immobile densi rischiosa una sopra una società che soffoca miranti e competenza
Che difende chi sta dentro le mura delle garanzie ma continua la sua fuori pur con piangendo gli esclusi che sono in primo luogo i giovani dobbiamo invece porci come obiettivo una società aperta che sappia per accedere attraverso una competizione regolata non sta verso a compensazioni cioè continue dovuti al censo a raccomandazioni o alla tutte azioni clientele
Una società che sappia riconoscere il bisogno e rispondere adesso ma che nello stesso tempo sappia apprezzare indiretti che le competenze e sia capace di regolare in modo democratico la competizione degli interessi e dei valori di riferimento
In questo senso garanzia opportunità non sono e non saranno in contrasto fra loro
Per attuare in questa rivoluzione liberale a cui spesso illude D'Alema bisogna modificare con nettezza e decisione questa scuola
Una scuola che ormai ha assunto come confermano le ricerche sui diplomati sulla UE atti la funziona di più la funzione di pura riproduzione degli equilibri sociali esistenti
E che non è in grado di ridurre le differenze di partenza e proprio per questo determina una pesantissima dispersione formativa
Cambiare la scuola e quindi il primo passo per cambiare la società quale scuola occorre dunque per portare il Paese a superare una situazione difficile anche se ricca di opportunità
Quale scuola può contribuire a rendere il Paese capace di essere partecipe e non vittima dei mutamenti imposti dalla globalizzazione della società dell'informazione dello sviluppo scientifico
Credo che si possano individuare due idee di fondo su cui basare questa scuola nuova rovesciamento della filosofia formativa gentiliana e autonomia scolastica
Dove Share la filosofia formativa gentiliana
Fondata sull'unicità del percorso formativo e sul primato assoluto della funzione docente perché al centro di ogni progetto educativo ci deve essere il soggetto che apprende e si forma considerato nella realtà della sua condizione sociale e culturale e ambientale
Il fine di ogni processo formativo e questo soggetto che deve conseguire la propria autonomia esistenziale e professionale
Autonomia delle singole scuole e degli istituti perché l'aspetto e l'assetto istituzionale del sistema dell'istruzione pubblica si deve collocare nel processo di cambiamento in senso federalista dello Stato italiano
Si tratta quindi di spostare il potere di definizione delle politiche formative sul territorio
Perché la dimensione territoriale che permette di incentivare investimento culturale e finanziario delle famiglie dell'impresa e degli enti locali sui singoli istituti per questo è necessario l'autonomia finanziaria intesa come possibilità per le scuole di reperire e gestire risorse finanziarie aggiuntive a quelle pubbliche
Primo sotto pur non sottovalutando i dubbi e le paure che questa prospettiva del termine molta va detto con chiarezza che solo così è possibile evitare gli squilibri territoriali si aggravino ulteriormente
Si tratterà piuttosto di trovare forme per dare sostegno pubblico aggiuntivo a scuole situate in un ambiente di scarse opportunità
Gli istituti scolastici possono diventare un centro propulsivo per le comunità per farlo occorre un'autonomia reale forte
Che accompagni un'idea e una pratica di scuola basata sulla partecipazione democratica ma in questo senso la proposta di riforma degli organi collegiali
Che sulla conoscenza della radice dei valori civili su cui si fonda il nostro Stato va in questo senso la riforma del programma di storia dell'ultimo anno delle superiori
Concludo questa parte limitandomi a ricordare a ricordarci che la convinzione e l'impegno di chi vive o prima e lavora nella scuola cioè docenti dirigenti studio studenti e genitori
Sono i presupposti senza i quali s'nessuna riforma sarà possibile
Per quanto riguarda secondo tema il partito miti unitario a svolgeva molto brevemente alcune considerazioni
Ci stiamo avviando con decisione alla costruzione del nuovo partito della sinistra italiana è un obiettivo di larga portata che richiede la ridefinizione culturale del ruolo dei partiti nella società attuale
In modo che a mio avviso può essere definito di strumento collettivo dei cittadini per agire collettivamente
E politicamente rafforzare quindi il PDS e l'Ulivo ma come farlo
è evidente la necessità di richiamarsi a un tempo a una democrazia partecipata modalità effettiva per superare il senso di estraneità nei confronti della politica
Questo è indispensabile anche perché un fatto positivo il risultato delle recenti tornati amministrative che ha portato il PDS da amministrare molti comuni causa comunque una partecipazione sempre più scarsa nelle sezioni
Nelle piccole e medie realtà questo diventa sempre più evidente anche perché i compagni più attivi si trovano anche ad essere amministratori
Ciò determina l'esigenza di riorganizzare il partito che non può spendersi solo nelle amministrazioni ma deve essere nei loro confronti stimolante propositivo
Ritengo quindi essenziale l'impegno assunto dalla mozione congressuale di rafforzare le autonomie
E mi convince l'idea di un partito organizzatore dette e capace Jas luogo d'incontro di autonomia e tematiche culturali e territoriali
Un partito alle ditte quindi diffuso e flessibile ma nello stesso tempo forte e ben coordinato al suo interno
Tenendo conto di questi temi e dunque è necessario rafforzare il livello regionale come livello politico capace di elaborare evitare iniziative
Prendere la federazione un vero coordinamento di gruppi dirigenti diffusi sul territorio
Rende efficiente efficace e flessibile il rapporto organizzativo salire alta fondamentali Federazione unità di base organizzare coordinamenti permanenti delle unità d'candelieri base per collegio camerale
Tenendo conto che il collegio costituita spesso la forma dell'organizzazione elettorale
E il tramite fra eletti e elettori per vedere specifici comitati e coordinamenti finalizzati all'iniziativa su temi particolari
Prevedere coordinamenti di amministratori eletti nel centro di sinistra a livello di collegio
è questa l'occasione per costruire insieme un partito moderno ed efficiente un vero partito di uomini e di donne che credono nel valore etico della politica e sanno agire con intelligenza e creatività nel consueto del territorio
La parola
A Filippo così vanno in tale di Bergamo della Sinistra giovanile si prepari Bruno Bosco
No
Cari compagni non è possibile ridurre il dibattito il dibattito che vediamo sui giornali rispetto sono le questioni della politica economica e la politica monetaria di questo di questo Paese
Io credo che molto dipenda dalle vicende economiche di questo Paese ma occorre capire oggi che si parla di riforme istituzionali
Quali sono le riforme specifiche su e grandi settori del Paese che si devono inserire nel processo di cambiamento istituzionale
La scuola per esempio
Ripeterò alcune cose purtroppo dette
Purtroppo relativamente perché le condivido lettera la compagna prima di me
Credo che si è però importante alcune cose che vengono sottolineate da me che rappresento e l'organizzazione che era presente gli studenti della Sinistra giovanile della Lombardia
La scuola secondo noi si deve porre al centro del dibattito sulle riforme istituzionali
Forse da un certo punto di vista è un bene che non si parli più di sessione straordinaria del Parlamento sulle sulla scuola
Perché non è possibile a ripensare alla nostra scuola se non in funzione dello Stato che vogliamo in funzione della qualità della vita dei cittadini
Per questo motivo noi la sinistra giovanile ha presentato un contributo proprio sulla scuola e sull'università a questo congresso
Che verrà verrà votato e discusso tra gli ordini del giorno non è però il compito mio parlare della i specifico di università il rispetto alla proposta di riordino dei cicli presentata dal ministro Berlinguer poi fare una breve riflessione
Quando trait trentatré anni or sono già si riteneva necessario questo passaggio si riteneva necessario l'obbligo di sedici anni il sottoscritto non era ancora nato come tutti gli altri militanti della sinistra giovanile
Se si pensa si si ipotizza che per trent'anni in Italia il mondo siano stati fermi beh allora comunque necessario ma non siamo stati fermi
Anzi il ritmo del progresso tecnologico scientifico è aumentato oltre a e non è rimasto costante
Ecco perché è necessario pensare subito al diritto Allo studio ai sedici a ai diciott'anni
Ecco perché da soli allora due anni orsono gli studenti della Sinistra giovanile proponevano questo quest'idea della dell'obbligo già ai diciott'anni
Dopo di che molto è passato e questi che è stata recepita forse perché in realtà non eravamo non eravamo stati soli
è necessario oggi capire come portare tutta la società i italiana
All'idea di obbligo scolastico i diciott'anni non ha solo attraverso dei passaggi amministrativi legislativi io credo che vi sia un problema proprio di cultura di rapporto con la formazione nella società italiana per il il quale purtroppo oggi non è pronta a l'obbligo ai diciott'anni
Io credo che sia necessaria un'opera politica nel senso più ampio del termine e non strettamente amministrativa e legislativa per quanto questa sia necessaria
E in ultimo sulla valutazione nella proposta di riordino dei cicli ripartendo proprio da dalla necessità assoluta in questo momento direi di questo di questa riforma
E il giudizio era ovviamente il viziato proprio dalla necessità l'idea di bloccare anche per una discussione giusta questo provvedimento è secondo voi comunque pericolosa proprio perché la scuola italiana non può aspettare ancora molto questa riforma questo passaggio
Ma vi è un altro cardine rispetto alla riforma e e che l'autonomia scolastica noi pensiamo l'autonomia in tutti i sensi da tutti gli aspetti pensiamo reale auto-governo della scuola
Un'autonomia che significa responsabilità prima di tutto e non sull'efficienza ma responsabilità di chi opera nella scuola pensiamo alle gestione delle risorse e quindi anche degli spazi in linea con quello che è stato la la direttiva numero centotrentatré proprio sull'utilizzo delle delle scuole in in orario extrascolastico
E poi pensiamo all'autonomia come autonomia finanziaria
Questa cosa che ha dato scandalo anni orsono ma noi crediamo che la scuola italiana già oggi lo dicevano Staggia stato detto
Seleziona in base al censo e crediamo invece che un sistema reale di tasse ma fortemente ridotto in base al reddito potrebbe sì questo sì a un reale diritto allo studio
Per tutti per tutti i giovani indipendentemente dalla loro condizione sociale
Per cui sì anche all'autonomia finanziaria noi crediamo che autonomia voglio dire anche un rapporto con ciò che sta fuori dalla scuola con gli altri soggetti
E anche lo diciamo esplicitamente con le aziende ovviamente non solo con queste perché non esistono solo i privati perché noi crediamo che se questi abbiano degli interessi rispetto alle scuole ebbene noi pensiamo che in alcuni casi
Questi interessi possono essere gli stessi degli studenti
E è ovvio che vi è il problema di chi decide e allora pensiamo che la decisione debba rimanere all'interno della scuola interni questo soggetto e poi pensiamo che quindici che ci possono essere gli interessi in comune degli stessi studenti
Il in ultimo crediamo che autonomia voglio dire anche capacità di sviluppo di
Molti di modificazione di
Della dei corsi e per migliori risultati per gli studenti e questo pensiamo voglio dire una scuola una scuola che si possa riformare da sì
Bene grazie la parola Bruno Bosco si prepari Elio Quercioli
Riprendo brevemente alcuni dei temi trattati nella relazioni Ferrari molto ricca
Ma quale intendo restare il primo punto riguarda l'impegno della sinistra delle dei lavoratori nel risanamento che c'è stato
Ponendo le questioni prospettiva penso che sia giusto ricordare alcuni di questi impegni e dipinti
E di questi sforzi
è stato giustamente osservato che c'è stato un carico un onere fiscale del rinnovamento del risanamento trasferito in grande parte sui redditi da lavoro
è stato giustamente detto che dalla seconda metà del novantadue riprendeva anche il ministro Berlinguer questa questione i salari a un mese sono aumentati al ad un tasso inferiore al tasso l'aumento dei prezzi
Ed è sono da settembre di quest'anno grazie alla riduzione d'inflazione che questa tendenza si è invertita
Aggiungerei che dal novantatré i redditi che pagano le pubbliche amministrazioni sono anche essi inferiori all'aumento del livello dei prezzi
E soprattutto sottolineerei il fatto che in Italia permane la quota più bassa di spesa sociale sul PIL che si può registrare tra i principali Paesi della Comunità europea e che questa quota e ancora di circa quattro punti di PIL inferiore alla media dei paesi europei tutti quanti compresi
Aggiungerei anche che purtroppo gli indicatori della distribuzione del reddito sia a livello personale
Sia a livello territoriale evidenziano con riferimento agli ultimi cinque sei anni un aumento della sperequazione nella distribuzione del recto
Solo la Gran Bretagna degli eredi della signora Thatcher
Può vantare diciamo così il poco invidiabile primato
Di superare ac in questa classifica e infine vorrei ricordare il fatto che ci siamo astenuti ci si è astenuto e dall'impiego in qualche modo della spesa pubblica
Per politiche di contrasto della disoccupazione che continua a mantenersi a livelli intollerabili
Più in generale a mio parere permangono nella società italiana
Bisogna e sociali ampiamente insoddisfatti da soddisfare
E queste convivono con una elevata disoccupazione di massa
E a mio parere non si può pensare che questi due termini della crisi italiana si incontrino da soli e magicamente come guidati dalla mano invisibile del mercato
è arrivato il momento di mettere in campo le politiche attive su questi terreni
E penso che l'azione del governo vada adeguatamente sostenuta in questa direzione ma se posso riprendere sviluppando un po'in positivo
Parte le considerazioni che ho fatto e poi altri punti della ricca relazione di Ferrari
Devo dire che per esempio parlando della riforma federale in senso federale dello Stato io penso che dobbiamo riflettere anche su due implicazioni che si aggiungono diciamo si intrecciano meglio con gli aspetti di tipo istituzionale politico di questa riforma
Un primo un primo aspetto è quello fiscale ricordavo prima il carico fiscale sul lavoro
E il l'avvio della riforma in senso federale coincide anche per l'esercizio delle deleghe che deve essere fatto entro novembre lo ricordava molto bene
Il ministro Berlinguer a tavola rotonda coincide con l'avvio di una seria riforma profonda riforma della tassazione diretta in Italia con l'introduzione lire del dire
Ecco questi due momenti
Rinnovamento istituzionale riforma dello Stato in senso politico istituzionale e riforma di uno degli elementi fondamentali dal patto di cittadinanza tra individui Stato istituzioni che è rappresentato dal fisco vanno tenuti assieme in maniera molto stretto
Ma vi è anche una seconda implicazione a parere mio della riforma in senso federale dello Stato
è possibile pensare che l'assegnazione dei poteri e naturalmente delle righe responsabilità consente consenta l'esercizio di un governo più attivo delle economie locali
Questo vale soprattutto in regioni quali la Lombardia che sono state segnate dalle crisi industriali Maggiore autonomia maggiore capacità di gestione
Istituzionale e delle risorse locali consente di affrontare con gradi di libertà maggiore le crisi le ristrutturazioni l'uso delle aree dismesse e così via
Il terzo punto riguarda trattato nella relazione riguarda il nuovo patto di cittadinanza
Anche questo e un elemento fondamentale
Dell'azione
Della probe la elaborazione
Del PDS dell'azione di governo perché riguarda questioni come la formazione l'istruzione il Welfare l'attività delle imprese pubbliche sulla sulle quali mi permettono di dire qualcosa tra qualche minuto
Ma trattando Del Bue il farà io considero il vuol far pubblico ancora una grande occasione di sviluppo soprattutto e non soltanto uno strumento di redistribuzione dei redditi
E in questo senso che va ripresa
L'elaborazione e la proposta e l'affinamento degli strumentisti del istituzionali ma io penso che gli istituti pubblici del welfare vadano mantenuti
Non penso che si possano intrecciare se non su questioni marginali elementi di welfare nel senso socialista del termine ed elementi di mercato
Ci sono degli esempi per esempio la sanità negli Stati Uniti d'America che ci dicono che questi modelli non funzionano
E non funzionano neppure dal puro e semplice
Punto di vista di quello che chiese chiamava l'incubo del contabile cioè dal punto di vista delle dei vincoli finanziari
Gli Stati Uniti d'America hanno la più alta percentuale di spesa sanitaria al mondo il quattordici per cento del PIL è la più bassa percentuale di proprio di popolazione coperto e allora vorrei dire anche con riferimento alla sanità in Lombardia
Ieri è stato detto al presidente e
Ci è stato fatto l'invito a non come dire usare argomenti di tipo ideologico preconcetto rispetto ad un ipotesi di rapporto pubblico privato non è quello il problema il problema non è né rifiutarsi di mettere in discussione un rapporto pubblico-privato che si può creare negli istituti del welfare
Il problema è che però non ci si debba non ci si deve attendere dall'introduzione di meccanismi di mercato non regolamentato
Il settore che di mercato non sono la risoluzione ipso facto di problemi di efficienza e di distribuzione
Concludendo
Vorrei dire questo
Che il
La riforma istituzionale in senso federale
Che io condivido senza alcuna riserva
Deve a parere mio arricchirsi di una elaborazione che alla riguardi i temi economico sociali e i temi della gestione economica anche a livello locale
Questo perché per le considerazioni che facevo prima aspetti istituzionali aspetti politici e aspetti economici inevitabilmente si incita il sì intrecciano
E allora noi dobbiamo in un certo senso pensare ad una federalizzazione non sono dei meccanismi politici delle grandi decisioni sociali delle grandi decisioni politiche istituzionali
Noi dobbiamo accompagnare questo processo con la definizione dei nuovi strumenti che a questa griglia
Federale di distribuzioni poteri istituzionali accompagni aggiunga e arricchisca anche di contenuto
Gli strumenti dell'intervento sociale
Perché è vero che
Il problema fondamentale che noi abbiamo di fronte in questo momento
E quello della costruzione certamente di un nuovo consenso sulla per uso l'espressione della reazione su una nuova rivoluzione liberale dello Stato e della pubblica amministrazione
E vero senz'altro
Che ha ha hanno torto tutti coloro i quali dicono attenzione
Le riforme istituzionali la riforma dello Stato eccetera non sono poi cose per usare la squallida sposi ai fini non sono cose che si mangiano
No le riforme istituzionali tra virgolette si mangiano nel senso che contribuiscono a definire le condizioni generali per la ripresa economica e per lo sviluppo
Dobbiamo però essere nel contempo consapevoli che il terreno delle riforme istituzionali è condizione necessaria del nostro impegno per il rinnovamento e per la crescita ma che su questo terreno dobbiamo avere la capacità anche di mettere
E di collegare le questioni dello sviluppo del lavoro dell'occupazione dello stato sociale perché le questioni istituzionali da sole da sole non possono rinchiudere tutto l'orizzonte della nostra politica
E concludo dicendo sulle questioni istituzionali che io auguro al compagno D'Alema
Il no formulo a comprare a tutti i più calorosi auguri ne posso formulare per questa altissima responsabilità che che gli ha assunto nella commissione bicamerale che in un certo senso è una responsabilizzazione per tutti noi
Ma vorrei ribadire che io mi attendo dalla commissione bicamerale la riscrittura della seconda parte della Costituzione c'è una cosa che io non mi attendo e che non voglio ottenere dalla commissione bicamerale non voglio ottenere null'altro che questo non voglio ottenere un'altra maggioranza di governo
Certamente
Mi è stato detto di segnalare che nella cartella dei delegati è contenuto un questionario la segreteria prega di guardarlo di compilarlo e di consegnarlo grazie
La parola adesso ad Elio Quercioli si prepari Paolo Corsini
Desidero innanzitutto care compagne e cari compagni dichiarare che condivido pienamente che mi riconosco nella relazione che qui ho presentato Pierangelo Ferrari e nel documento del segretario nazionale del partito scritto in occasione del congresso
Da parte mia questa non è un'affermazione rituale perché è dal mille novecentosettantanove che nei congressi che si sono succeduti nel pc prima e nel PDS poi io non mi sarei sentito di fare un'affermazione così perentorio
Ora in questo nostro congresso
Del partito democratico della sinistra in Lombardia dopo i congressi delle federazioni
Dovrebbe rappresentare un deciso passo in avanti verso la costruzione di quel nuovo partito che viene
Presentato insomma dalla parte conclusiva nel documento di D'Alema
E io di questo vorrei parlare dichiarando innanzi tutto che quando penso a questo nuovo partito alla necessità di costruire un nuovo grande partito per assistita Agliana non penso in nessun modo a qualche cosa che debba contrapporsi all'Ulivo
A questa alleanza che ritengo quindici giorni debba essere rafforzata nelle sue componenti e nel suo insieme di questa alleanza che penso sì è un'alleanza che ha un valore strategico cioè che va al di là del Breve del breve periodo
Dispiace che la proposta di dar vita a questo nuovo partito abbia avuto una risposta pregiudizialmente negativa da parte di Rifondazione Comunista
Ciò non deve impedirci
Con Rifondazione Comunista il dialogo la ricerca di convergenze e la collaborazione nella lealtà e nella chiarezza
Dico questo perché questo rapporto questo dialogo queste convergenze questa collaborazione sono necessarie
Per la vita del governo Prodi e sono necessarie per
Costruire nuovi successi e due vittorie a cominciare dalle confronto elettorale che attende Milano
E anche perché penso che da un rapporto leale ma fatto di comuni esperienze di lavoro e di lotta e scene di discussione possono anche maturare le condizioni domani
Per un discorso diverso rispetto a quello che Rifondazione comunista ha fatto nei confronti della proposta di D'Alema nuovo Partito deve avere la confluenza
Assieme al PDS
Persone uomini donne di sinistra di area cattolica e di laici ma io credo che sia del tutto chiaro a tutti noi che l'obiettivo del nuovo partito fallirebbe
Se con il PDS con l'ex Partito Comunista non verrà una gran parte velare socialista
Oggi non ci sono più ostacoli oggettivi perché questo avvenga perché socialisti comunisti
Gli impegni i nuovi che sono venuti a militare della sinistra del PDS
Trovino
Spazio in uno stesso partito non ci sono più le ragioni che hanno determinato tanti decenni fa la scissione non ci sono più le ragioni che hanno determinato le divisioni e le contrapposizioni degli anni scorsi
Tutti ci ritroviamo insieme nell'Internazionale socialista
E tuttavia avvertiamo che questo processo per la costruzione del nuovo partito
E soprattutto per la confluenza del nuovo partito di tanta parte dell'area socialista non è cosa facile ci sono molti ostacoli che impediscono che questo avvenga dobbiamo tener conto che i socialisti escono da vent'anni di lotte di propaganda anticomunista fino a quella propaganda
Sulla base della quale il dissolvimento del PSI sarebbe dovuto a Trane dei comunisti
Ora se L'Unità con i socialisti ha resistito nei sindacati del movimento cooperativo in tante per l'associazionismo sociale dell'artigianato dei commercianti contadini nelle organizzazioni della resistenza
Nella gestione comunque di motorini fatta assieme in molti piccoli comuni
E tuttavia vent'anni di aspra contrapposizione politica hanno lasciato una traccia profonda
E tuttavia già oggi da molti compagni socialisti è venuto una risposta positiva all'appello di D'Alema
Ma
Se no poco compagni socialisti vengono dall'esperienza fatta di vent'anni di propaganda anticomunista
Credo che dobbiamo aver coscienza anche che ostacoli sono presenti anche tra di noi dentro di noi
Ora la resistenza la diffidenza di tanti socialisti
A entrare nel nuovo partito con lavorare per costruire questo nuovo partito non si superano scendono pari a una svolta profonda non basta
Care compagne e cari compagni aderire all'Internazionale socialista
Noi non dobbiamo fare i conti con i socialdemocratici tedeschi laburisti inglesi socialisti spagnoli francesi noi dobbiamo fare i conti con il socialismo italiano con la sua storia e con la sua cultura
Fate scusate un piccolo episodio personale nel mille novecentottantadue
Poco prima di morire io che morisse
Andai a trovare ad Angera Greppi sindaco della Liberazione
E cioè nel momento di salutarlo imprese sotto braccio mi accompagnò alla porta e mi disse vedi caro Quercioli io sono un socialista di Berlinguer
Il colletto e devo dire che le più questo suo formazione gradi intendeva dire che lui socialista era e tale rimaneva però diceva di Berlinguer perché perché riconosceva nel partito di Berlinguer quella disinteresse quella tensione morale quell'attenzione ai problemi della povera gente che era parte tanto grande tra tradizione socialista dei riformisti socialisti e della personalità e della geografia politica Degree ebbene Greppi muore L'Unità mi chiede di fare questi scrivere un breve ricordo io lo scrivo racconto l'episodio
Bene questo episodio è stato venne tagliato soppresso nelle soppresso perché quell'attore dell'unità considerava evidentemente un'offesa per Berlinguer assimilarlo a qualche cosa che il tuo collega la tradizione socialista un qualche cosa che quindi andava cancellato raccontai l'episodio Americo mi ricordo che andò su tutte le furie in grande collana perché invece di aver inteso il valore profondo il valore importanza di quell'affermazione che faceva il sindaco l'ex sindaco Greppi
Ora
Noi dobbiamo
Pensare a quale sforzo dubbia costato a noi anziani diciamo in passato
Dopo la guerra con il superare
Posizioni di di anticlericalismo profondamente radicata in movimento operaio di antimilitarismo preconcetto costa un grande sforzo culturale è un grande sforzo politico
Ora dobbiamo aver presente che i nostri quadri quadri che dirigono le organizzazioni del PDS
Vengono dai movimenti
Nati nel mille novecentosessantotto
Sono approdati al Partito comunista perché avevo superato criticamente quell'esperienza e quindi le posizioni estremiste settaria
Ma in ogni caso loro e anche i quadri cresciuti invece nella Federazione giovanile comunista e nel partito comunista
I quadri che oggi dicono sorridendo
Cinque il sessanta e capire e sentire che appunto il partito socialista non è stato solo quello che abbiamo conosciuto sotto la direzione di crearsi ma che è stato nella storia d'Italia qualche cosa di diverso è più facile per quelli che appunto sono venuti a occupare direzione posti di responsabilità avendo fatto una riflessione sulle conseguenze
Gravi che hanno avuto per l'Italia per il movimento operaio le divisioni del movimento operaio mi
E poi ricordiamoci una cosa presso il mille novecento settantasei quando Craxi si afferma la direzione del partito socialista
Noi abbiamo delle responsabilità perché quello che si determinò allora
Come inizio di una campagna
Anticomunista che poi durerà vent'anni perché ricordiamoci che nel mille novecentosettantasei quando comunisti e democristiani insieme raccolgono il settanta per cento dei voti trentacinque per cento i comunisti trentacinque cioè di socialisti
E quando tra il questi due partiti si stabilisce un rapporto che poi porterà al governo delle astensioni e così via né in quel momento il partito socialista
Si sentirà vaso di coccio tra i vasi di ferro sì è vero vedrà schiacciato tra questi due vasi di ferro e sentirà
E c'era gli effetti del Partito comunista una posizione che vendeva direbbe questi ormai vanno verso l'estinzione gli assurdi Remo il problema dei rapporti politici d'Italia solo quello tra noi e il partito la Democrazia Cristiana
E grave grave errore grave errore ora
Io credo che il nuovo partito non si costruisce in un giorno con un congresso dobbiamo compiere assieme molte esperienze pilota e di lavoro di ricerca
Ma nel nuovo partito i compagni socialisti devono sentire che vengono non come graditi ospiti
Ma che vengono del nuovo partito come padroni del nuovo partito assieme a noi e che vibrano nel nuovo partito come dirigenti con le loro idee e con la loro storia
E io credo che dobbiamo mandare dei segnali per far capire che questo è l'animo col quale noi affrontiamo questo la il perseguimento di questo obiettivo politico
è un segnale che secondo me avrebbe un grande significato potrebbe esser questo faccio una proposta noi il ventisette aprile
A Cagliari celebreremo il sessantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci con una manifestazione internazionale che vetrata Corbaccio fallo spenda non so colti altri esponenti della politica della cultura di sinistra nel mondo e il sessantesimo dalla morte del giusto celebrarlo con una manifestazione di questo tipo sebbene il ventinove marzo
Ricorre il sessantacinquesimo della morte di Turati
Ebbene io credo che faremmo cosa giusta
Cosa giusta
Nei confronti di un atteggiamento giusto dove di fronte alla storia del nostro paese del movimento operaio italiano ma cosa giusta politicamente
Se fossimo proprio noi come PDS come PDS a organizzare la celebrazione di questo sessantacinquesimo anniversario per sottolineare in questo modo
Lunga giornata dedicata Turati una riflessione dedicata alla sua vita al suo pensiero intendiamoci è una vita che come quella nostro è fatta anche di errori anche di sbagli di sbagli gravi ma che nell'insieme ha rappresentato
Qualche cosa di importante per la storia del nostro Paese
Qualche cosa che indica appunto ai socialisti che noi
Ci sentiamo gli eredi pienamente così come Greppi intuiva come semplici riconosceva gli eredi anche della migliore tradizione riformista italiana che noi Forti orgogliosi della nostra storia vogliamo costruire un partito che non sia soltanto orgoglioso della storia di comunisti ma che sia anche orgogliosa ed è quanto di meglio ha dato all'Italia la storia del Partito socialista italiano assessore vogliamo che Fumagalli diventi sindaco di Milano Bassolino concludendo il congresso della federazione di mi hanno detto
Cari compagni se volete che fumare diventi sindaco dovette prendere i voti alla destra
Giusto
Ma io direi
Che il problema principale è quello di prendere quei voti che da sinistra sono andati alla lega e sono andati a Forza Italia
E si tratta soprattutto di recuperare quei voti socialisti che a Milano solo d'quell'area rappresenta circa il venti per cento
Che sono andati appunto alla lega Forza Italia e che devono tornare a sinistra
Devono tornare con noi
Nelle nostre assemblee
Quando viene
Parlare qualche socialista vanno Parlami ASI lo applaudiamo è facile applaudire Aniasi mi è stato fatto comandante di una divisione garibaldina è stato il sindaco socialista di Milano
Che per primo ha costruito una maggioranza di sinistra con noi adesso guida un movimento dei socialisti per costruire con noi lo partito
Ma noi dobbiamo
Capire che ai guardare anche al di là di uomini e di personalità come quelle di Aniasi e dei suoi e dei suoi amici rete aveva colpito quando in un'Assemblea Gramsci pochi giorni fa amoroso
Leader dei laburisti
Parlando prendeva la parola sto finendo
Prendendo la parola a un certo punto disse guardate che la storia di socialisti non è soltanto la storia di Craxi a nostra e anche i colori socialdemocratici i socialdemocratici hanno dato a Milano sindaci grandi sfide siccome Greppi Ferrari Cassinis Bucalossi
In quel momento
E la cosa mi ha colpito molto negativamente in sala c'è stato un brusio quasi che uno in un'assemblea di preti avesse parlato bene del diavolo invece carico fai la storia di Milano dice che è
Visse i socialdemocratici e i socialisti hanno fatto tante cose buone hanno fatto tanti errori ma anche noi che ho fatto tante cose buone e tanti errori in ogni caso quando si erogano quattro nomi come quelli di Greppi di Ferrari di Bucalossi di Cassis
Sì glielo quattro nomi di quattro gentiluomini che hanno lavorato con grande disinteresse per Milano e che hanno fatto tante foto buona per la nostra per la nostra città e non dobbiamo sentirci erede non soltanto d'esperienza di opposizione che facciamo con Montagna rilevante coi bottoni e così via e con Leonardo così dice anche lei di di quelli che erano già allora amministravano la maggioranza di Milano sono questo discorso non è facile essere accettato comunque dobbiamo sapere cari compagni che quest'area socialista che rappresenta circa il vento ha rappresentato circa il venti per cento dell'elettorato ha rappresentato anche per tanti aspetti il meglio dell'intellettualità milanese
Quando il Partito comunista qui è stato per dieci anni il primo partito di Milano avevamo con noi
Molti intellettuali e tra i più importanti di Milano
Ma i socialisti allora mente potrei far novità nel campo dello spettacolo dall'assicurativa e così via per dimostrare che l'intero di qualità e in larga misura sia riconosciuta nel filone socialista ora senza avere con noi gli intellettuali non faremo passi avanti e ora e quindi a questi dobbiamo dire
Che abbiamo bisogno di loro che ha bisogno di loro l'Italia Milano la sinistra che devono abbandonare le posizioni di impegno di disinteresse ritornare venire mesi sia da noi a costruire questo nuovo partito della sinistra e concludo
Dicendo che la globalizzazione dell'economia
La libertà dei mercati non risolve i problemi dell'umanità della pace della democrazia della fame del mondo di uno sviluppo equilibrato diciamo
La caduta del muro di Berlino le sconfitte della sua democrazia in Europa non cancellano le ragioni del socialismo i valori della pace e della democrazia e della solidarietà e dell'uguaglianza
Per far trionfare questi valori c'è bisogno di una forza grande ideale e politica che lotti per questi valori nel mondo c'è l'Internazionale socialista e qui Genesis il nuovo partito ora l'Italia sia di al terzo millennio si chiude un secolo a partecipare a questo passaggio finito Pollini partecipare a questo passaggio non come appunto gli sconfitti circolari crollato il muro di Berlino li sconfigge il quale è crollata Tangentopoli comunisti socialisti
Hanno il merito di aver costruito un'Italia che oggi si presenta ben diversa da quella che ci consegnano le destre che il nazionalisti mi sono portato rimane in guerra distrutto un'istruzione siamo tra i Paesi più avanzati del mondo per sviluppo economico per conquiste civili e sociale
Ebbene questo è il risultato di una lotta di cui comunisti e socialisti del resto deve orgogliosi non devono sentirsi come gli sconfitti ma devono partecipare alla soluzione dei nuovi problemi dell'Italia con lo spirito di chi ha già sa di aver già fatto molto per il nostro Paese e sacri dei nostri valori delle nostre idee del nostro impegno c'è bisogno per risolvere i problemi dell'Italia di oggi
Ringraziamo Quercioli però preghiamo di non seguire assolutamente il suo esempio
Due comunicazioni
Coloro che intendono presentare gli ordini del giorno ricordo che la scadenza alle ore dodici ci presentano qui alla presidenza secondo la Delegazione Ant di Brescia
Alle ore undici e quindici deve trovare presso la Sala Leonardo da vinci per una brevissima riunione
Ha ora la parola compagno Paolo Corsini che voi conoscete cinico di Brescia ex sindaco di Brescia seguirà Michele Salvati
Prego
Sì a me pare che la relazione Pierangelo Ferrari
Capisco che questo mio giudizio può essere sospetto in ragione di vecchie solidarietà e di sodalizi che hanno avuto una lunga durata
A me pare che le relazioni Pierangelo Ferrari costituisca definisca un orizzonte politico culturale estremamente significativo poi per quanto mi riguarda del tutto condivisibile anche per il coraggio della riflessione culturale di politica che sottese alla sua analisi
Soprattutto se si pensa a rischio di una sorta di nuovo conformismo voti una disponibilità come dire ad adeguarci anche da parte nostra rispetto agli indubbi successi ai guadagni alle remunerazioni che le scelte più recenti del nostro partito hanno garantito la nostra organizzazione
E in modo particolare certe letture abbastanza affrettate della vicenda che ha inizio a partire dall'ottantanove poi nel corso degli anni Novanta meritavano l'opportuna correzione
Io proporrò ai delegati una riflessione
Che prende spunto dal punto nel quale credo la relazione di Ferrari si è interrotta
E cioè una riflessione sull'Ulivo
E sull'identità il destino le prospettive del nostro partito all'interno della coalizione strategica dell'Ulivo
Direi che questa peraltro è una tematizzazione che trova riscontro anche nell'esperienza personale delle molte assemblee degli incontri ed era per del lavoro di preparazione congressuale nel contatto con i nostri militanti i nostri compagni le nostre compagne
E cioè internalizzazione della dimensione di un partito di governo che ha assunto delle precise responsabilità
Che oggi si ritrova una leadership e prestigiosa la quale tuttavia non comporta una dimissione per responsabilità individuali dell'assunzione dei singoli e personali doveri
L'Ulivo c'è attorno all'Ulivo mi pare una discussione tuttora aperta che vede posizioni anche contrastanti all'interno del nostro dibattito io non credo che l'Ulivo ossia il partito dell'Ulivo ossia oggi la realizzazione di una improbabile alleanza democratica e neppure che l'Ulivo possa rappresentare il complimento del sogno in
Compiuto della strategia che fu timore di Berlinguer
Né tanto meno una sorta di rivincita degli accomuni in studio o la prospettazione di una perpetuazione e del potere di chi è stato democratico e cristiano
Ma neppure credo che l'Ulivo possa in qualche misura rappresentare per il nostro partito
Una sorta di destino ormai definito
L'Ulivo come una sorta di partito unico socialdemocratico perché mi pare
Che il PDS e la nuova formazione politica della sinistra cui ci accingiamo con il contributo di altri a dare vita
Non debba coltivare una sorta di complesso annessionistico da Grande Serbia e debba sempre procedere dalla consapevolezza della propria insufficienza sia sotto il profilo culturale che sotto il profilo elettorale
Il PDS e la sinistra da sola non vinceranno in questo Paese
Ne vorranno io spero riconsegnarla sia l'eterno lo ritorno di una sconfitta annunciata come è stato dal mille novecentoquarantotto fino al mille novecento novantaquattro
Io credo che queste prospettazione dell'Ulivo significherebbero un di meno una pepita sotto il profilo elettorale un regalo a Rifondazione comunista e nel contempo lo sviluppo uno snaturamento del nostro partito come formazione democratica della sinistra di una sinistra che vuole essere riconoscibile per le sue politiche per la sua identità
Per le prospettive che persegue determinerebbero un rigonfiamento dell'aria conservatrice appunto del centro
Credo che piuttosto l'Ulivo possa e debba essere i partiti dell'Ulivo cioè una coalizione strategica dove l'accento batte tanto sul sostantivo quanto sull'attributo
Una coalizione strategica che vede nella nuova formazione politica la sinistra uno dei protagonisti è uno dei partner e fondamentali in grado di dialogare lì lasciarsi interrogare
Di confrontarsi di progettare insieme all'area del centro
Certo un centro che non sia un semplice luogo geometrico quanto piuttosto uno spazio diffuso la nostra società
Un centro capace di perseguire il principio della Mendieta dalla politica per impedire che la regola della competizione diventi come dire e conflitto
Un centro che recuperi la propria virtù della composizione degli interessi che sia un costume un'attitudine una cultura dell'ordinamento costituzionale e istituzionale ma credo che anche questo non basterebbe a me pare che l'Ulivo si anche un plusvalore culturale un valore elettorale così come dimostra il fatto della differenza dei risultati che noi consigliamo nel proporzionale nel maggioritario
Come è vero che i Comitati Prodi non sono più Ulivo Dinoi ma è vero che esiste nel Paese una vasta area una realtà che non si riconosce in questo PDS e che non si riconoscerà molto probabilmente la nuova formazione politica la sinistra che non si riconosce in questo centro si riconosce invece nella capacità di appende di progettazione di prospettazione di politiche attive
Della coalizione
E ancora a me pare che l'Ulivo e qui riprende uno spunto molto interessante da c.t. delle relazioni Ferrari
Possa in qualche misura garantire la presenza del nostro Paese quella forza che è in grado di fare coalizione tra i vari soggetti della produzione della finanza
Le di quanti sono impegnati a fare è stato a fare amministrazione appunto a governare
Una forte impronta dunque democratica e riformatrice democratici che poi a me pare il segno distintivo che dobbiamo assegnare anche alla formazione politica per la quale appunto stiamo lavorando una formazione politica attivista democratica che conferma che noi noi rappresentiamo l'evocazione di un Nostalgia
Ho il passato di una illusione che è durata la tutto l'arco del secolo breve del secolo grande e terribile
Un partito
Che è in grado oggi di recepire gli interrogativi e le sfide che la globalizzazione la crisi del bel far internazionalizzazione dei processi economici pone e sotto questo profilo a me sembra se è vero che il Congresso deve essere l'occasione anche poi per un spendersi in termini personali
Delle proprie convinzioni di coscienza a me pare che pensare alla nuova formazione politica nei termini puri e semplici
Di una formazione politica socialdemocratica si è in qualche misura un impoverimento perché perché sono convinto che questo secolo non è soltanto visto la crisi da fallimento dei regimi socialisti realizzati o la crisi da sradicamento delle esperienze democratico cristiane
Ma visto anche la crisi da compimento delle speranze e delle attese e dei progetti che erano dentro il modello socialdemocratico
Un modello che anche nelle sue forme più evolute ancora oggi però paga il pedaggio di una tradizione sostanzialmente burocratiche sta stalinista assistenzialista
Nata nel nel momento di una storia in cui prevaleva il modello fordista
Un modello nel quale il rapporto tra militanti ed eletti in qualche misura salta la mediazione la proiezione della società civile io credo di più invece ad un partito del lavoro dei lavori e delle professioni
Ad una un partito che si interroga e dare stata risposta ai grandi problemi della globalità e della complessità della società contemporanea che supera la tradizionale divisione che fu del PC
Tra la remunerazione di che derivava dall'adesione un dogmatismo ideologico e la pratica riformista che la propria delle nostre delle nostre amministrazioni un partito che riesce a vincere le suggestioni di quanti ci vogliono dire in nome della ragione strumentale i calcoli Istica che fosse la tecnologia un'economia possano in qualche misura sopperire al deficit della politica un partito organizzato un partito organizzato che sappia tenere alti sui propri vessilli i valori delle libertà e della libertà
Quei valori che noi abbiamo lasciato gestire dal Polo delle Libertà in occasione dalla campagna del mille novecentonovantaquattro e che significano riconoscimento delle aspirazioni di espansione individuale predittiva di ciascuno che significano e capacità di riformare lo stato della dissipazione delle risorse o di porre un limite all'introduzione dei partiti senza accedere alle suggestioni di chi ci spiega che una democrazia senza i partiti sarebbe un arricchimento della dinamica della vita associata mentre noi sappiamo che dopo la democrazia dei partiti viene la viene invece il grande simulatore il grande giudice il grande picconatore che c'è una deprivazione di libertà e di partecipazione
Insomma a me pare che dentro l'Ulivo la nuova formazione politica la sinistra non possa che essere una formazione di ispirazione democratica e riformista che ottempera quello che il compito storico del riformismo cioè dall'anello mancante della storia italiana
Che è appunto di garantire un sistema che si regge sulle alternative politiche che studia i garanti dice la stabilizzazione di governo istituzionale quindi pone mano alle riforme istituzionali
E che si interroga in modo coraggioso e che non cede alle suggestioni di richiami conservatori come di chi si propone nelle forme di Stato un senato che non è in grado di dare una risposta alla domanda di protagonismo
Del della dell'Italia diciamo così federata nell'Italia delle cento città Alitalia appunto delle regioni qui c'è un punto nazisti anche per quanto riguarda il dibattito nei gruppi parlamentari dovrà essere sviluppato perché a me pare che la nostra proposta
Di tipo costituzionale che attiene alla forma di Stato alla forma di governo e la riforma del sistema bicamerale e alla riforma del sistema delle garanzie giurisdizionali e costituzionali ancora risenta di un eccesso di timidezza
In qualche misura per quanto riguarda la forma di Stato ci ponga la retroguardia delle prospettive che possiamo perseguire un partito riformista dunque dell'alternanza politica della stabilizzazione istituzionale e di governo un partito che è in grado di guidare di orientare lo sviluppo economico pur nella consapevolezza che il progresso è pur sempre l'ingiustizia che le giovani generazioni commettono di chi appunto le ha precedute ed infine una battuta che mi sta personalmente molto a cuore nell'epoca della razionalizzazione nell'epoca della modernizzazione del disincanto io credo che la politica la politica non possa essere solo polizia e cioè risposta nazionali di governo alle esigenze problematiche dalla convivenza associata la politica è anche passione anche suggestione anche grandi emozioni ho visto che è uscito recentemente un libro alquanto stravagante di estemporaneo che ci suggerisce di dimenticare Berlinguer
A me pare che questa sia una prospettiva fuorviante perché se l'etica e il fondamento di una politica che ha perso il suo foto riferimento ideologico se la democrazia e il sistema delle regole fredde
Occorre trovare un mito una passione una suggestione e allora io dico che alla suggestione fuorviante di una Padania reinventata di una tradizione che non esiste a dispetto di quattro-cinque nord che noi conosciamo
E rispetto alle remunerazioni ideologica di chi propone le fughe nel Chiapas
Senza per questo misconoscere i diritti
E le battaglie che un partito riformista deve fare per garantire l'autonomia dei principi di autodeterminazione e di popoli che vedono conculcati Negretti i loro diritti
Io credo che allora ne dobbiamo mobilitare le coscienze le energie promuovendo Nuovi miti nuovi che trascinanti appunto
Il
Mito della nuova Europa il mito la Nuova Italia per la quale questo partito intende con generosità rendere disponibili la propria forza in vista dalla Costituzione di una nuova formazione politica dalla sinistra italiana
Grazie
La parola a Michele Salvati ci prepari sono stati Riccardo Contardi dell'Alfa Romeo seguirà Gloria Buffo pezzi
Poi c'è
Cari compagni io sono così d'accordo con la relazione
Il segretario che non intero in dettaglio su di essa è la prima volta che io vedo una relazione politica che ha una bibliografia e naturalmente come tutti professori
Sono andato a vedere se ho citato biografie non è una città Hattabi dispiaccia molto di questo nonostante questo le idee che vi sono espresse solite sono idee che totalmente condivido come condivido le idee di Paolo Corsini voglio dire viva i bresciani il suo contributo è fondamentale al nostro congresso
Allora molto brevemente io detto questo sono tante innovazioni relazioni con bibliografia un'altra innovazione sono congressi con tavole rotonde andremo forse un congresso nazionale in cui se non abbiamo le majorettes
Poco ci manca
Io vi dirò nonostante pensi di essere per molti aspetti un innovatore e sono rimasto molto affezionato ai vecchi congressi ed è che il congresso in cui c'è una relazione politica
E c'è una discussione che portava via giorni e giorni una discussione in cui ci si incontrava e ci si scontrava ma in cui si parlava continuamente di politica
Non si possono avevano progressi molto pesanti e forse un momento di respiro attraverso l'intelligente tavola rotonda come è stata fatta ieri qui può anche servire ma non portiamo via spazio al discussione politica
Perché di discussione politica ne abbiamo un bisogno disperato questo è un congresso nazionale che viene che si poteva il primo congresso del PDS in senso proprio viene dopo sei anni guardate non c'è partito socialdemocratico di cui congressi avvengono a tale distanza
è cambiato il mondo in questi sei anni non soltanto il mondo intorno a noi ma l'Italia e il sistema politico
è cambiato il mondo e è cambiato il partito
Profondamente e questo faticosa per cambiare ancora profondamente sta per entrare in una nuova formazione politica a quanto pare
Stiamo per diventare un nuovo partito
Cioè
Forse che non c'è spazio per discutere
Abbiamo badate io cito adesso brevemente io non voglio fare un intervento diciamo sottolineando l'idea che maggiormente condivido questo mio intervento semplicemente che si limita a porre a dare l'indicazione di quattro punti in cui c'è un bisogno estremo di discussione
E in cui ci sono dissensi
Limitati ma non marginali tra di noi e soprattutto dissensi tra di noi e le forze politiche con le quali noi siamo in una coalizione di governo e con quelle con le quali noi intendiamo creare una nuova formazione politica allora il primo punto che c'è in ogni valutazione congressuale che dominante anche nei congressi dei partiti si socialdemocratici che non abbiamo come modello materia dominante nei congressi del partito comunista è una valutazione della situazione politica gli equilibri politici
La sufficienza della coalizione dell'Ulivo no a seguito delle resistenze continue che frappone Rifondazione no al programma di governo allora basta questo tipo di coalizione non basta che spazio di manovra ci concediamo
Ha già voli veramente come partito o Seat teniamo fede alla coalizione che abbiamo proclamato davanti ai nostri elettori
Siamo o non siamo disposti qualcuno prima di noi ha detto io condivido colui non siamo disposti a un mutamento di maggioranza
E se sì voglio dire se si praticano la massima libertà che ne sarà dell'Ulivo del disegno bipolare su cui quello questo si incentrava quello che questa bene di questi giorni
Intorno alla Bicamerale ma non soltanto intorno ad accordi camerali intorno ad esempio l'anticipo della manovra finanziaria è interpretato forse maliziosamente come prova generale
Di mutamento di maggioranza non è così dobbiamo ribadirlo però grande forza
Che non è così cioè siamo in una situazione politica in movimento perché
Abbiamo e cominciamo a realizzare per la prima volta sul serio perché stiamo per entrare nella fase più costruttiva e più fattiva dell'azione di governo quale intralcio ci sia
No da parte delle posizioni che porta avanti Rifondazione quali tensione Rifondazione pone con il lato destro dell'alleanza dell'Ulivo
Cioè qui io rischio di una spaccatura tra Rifondazione da un lato e dall'altro lato coloro i quali vorrebbero farne a meno di passare ad altri di maggioranza sta diventando forte vogliamo poche un punto fermo su questo che si è di riferimento anche i nostri alleati esattamente come i nostri avversari queste ma per la discussione politica contingente ma è un punto straordinario è un punto molto importante
Dobbiamo dire qualcosa dobbiamo dare un messaggio chiaro
Punto secondo questa la situazione politica contingente punto secondo che c'è in tutti i congressi socialdemocrazie
Strettamente legato al primo punto questo punto secondo è una valutazione del programma di governo dell'apprezzamento delle critica che noi rivolgiamo al governo alla luce del nostro programma come forza di coalizione che partecipa a sostenere questo governo
Questa nostra è la famosa seconda fase quella in cui si dovrebbero vedere
Ieri i caratteri distintivi del PDS dell'Ulivo cioè ciò che l'Ulivo fa di diverso è fortemente diverso da ciò che avrebbe fatto una forza di centro destra
Ora non c'è nessun dubbio
Che si sta muovendo qualcosa di molto positivo qualcosa di molto positivo bolle in pentola ma già bolliva e si vedeva per coloro che stanno in Parlamento anche prima di questa seconda fase sono riforme di Berlinguer
Di Bassanini ma dello stesso Fleet diciamo il la la spola ininterrotta di Treu per tenere insieme
Queste ipotesi concertativa che l'ipotesi su cui si è costruito
è il carattere veramente distintivo della nostra forma di governo noi facciamo delle cose a differenza di quanto succede in Europa con il sindacato e con tutta la sinistra invece di farle contro la sinistra
E questo è l'asse portante e quindi è cruciale anche il ruolo che svolge tre euro e gli altri nostri ministri
Però in questa seconda fase tenete presente che le condizioni economiche di contorno e le condizioni internazionali di contorno si son fatti ancora più dure si son fatte più stringenti
Cioè dobbiamo aver chiaro che se noi vogliamo entrare in quest'unione economica monetaria quella dei sacrifici per quanto riguarda alcuni alcune indicazioni
Pesanti e sostantivi perché non riguardino le istituzioni soltanto ma guardando al riguardo in uso per l'inglese che avrebbe però diciamo pane burro ciò
L'occupazione i benefici guelfe guidata alcune di queste sono pesantemente minacciata
Quale che sia il tipo di governo che sta lì se noi vogliamo entrare in questa Europa voglio dei questa unione economica monetaria noi siamo già nell'Europa tenete presente che anche in questa seconda fase i vincoli sono molto pesanti e quindi diciamo
L'intelligenza innovativa
E perché no non voglio dire la capacità di vendere fumo ma se ci si sente la capacità di non soddisfare domande pressanti quali sono quelle Lapierre occupazione
O quella di una estensione del tenue del fare ma soddisfare altre domande di natura istituzionale di contorno aspettando un tempi migliori diciamo questo compito è molto importante e molto cruciale
E allora progresso vogliamo discutere di questo io so che è stata diciamo costruita
Dalla segreteria una commissione che si occupa dei temi due anziane
E che al congresso Praga riportata la relazione di questa di questa Commissione
Vogliamo discutere approfonditamente
Perché queste si è svolta totalmente al di fuori del circuito congressuale del circuito democratico che ha cioè ha costruito le diverse fatta su piattaforme gli ordini del giorno che noi andiamo a discutere questo una cosa che ci viene calata dall'alto
Bene così perché alcuni di questi disegni come se calati da tecnici di competenti ma vogliamo allora discuterne
Che tipo di stato sociale che tipo di piena occupazione che tipo di politica per il Mezzogiorno vogliamo fare non piccola cosa terzo punto le riforme costituzionali
Però vi faccio una lista dei punti drammaticamente importanti di cui dobbiamo discutere
Come sapete i gruppi parlamentari del PDS di Camera e Senato hanno presentato una bozza frutto di mediazione interni e che non è per usare un femminismo del tutto soddisfacente non è soddisfacente neanche per me che avendo partecipato alla sua stesura
No l'ho firmata naturalmente
Qui diciamo abbiamo vari problemi che sono propri cruciali per architettura del nostro Stato e per il futuro disegno di
Di funzionamento del nostro sistema politico va be'la forma di governo la sapete non entro questo il tema più diciamo che attrae di più i giornali ma forse quello che su cui alla fine sarà meno difficile trovare un consenso dove ci saranno dei problemi veri e per ragioni diverse sono dunque uno è il sistema delle garanzie
In cui le posizioni dei vari gruppi parlamentari e specialmente le posizioni dei partiti di destra rispetto a noi sono ancora molto diversi milioni diciamo no per quanto riguarda la struttura dalla magistratura pensato un attimo giudice unico il Pubblico ministero simile voi sapete e questa è una situazione di una straordinaria delicatezza
E su cui ci sono grandi difficoltà in questo momento grande differenza e il secondo punto su cui ci saranno difficoltà non ha a che fare con la presenza di tensioni
Evidenti e forti tra maggioranza e opposizioni ma colla tremenda mancanza di idee insolite e questa è la struttura del regionalismo
Portate la riforma dello Stato noi abbiamo promesso sto la spinta della lega molti altri voglio dire
Una forma di devoluzione di poteri fiscali e di funzioni anche di spesa
Alle regioni o comunque le autonomie locali fai da te lo Stato italiano si è strutturato per centoventi centotrenta anni in un rigido centralismo e soltanto adesso a Costituzione invariata Bassanini lo sta
Ritoccando non soltanto adesso c'erano state anche metterli in precedenza ma adesso il tipo di rito che è molto forte
Le perplessità le tende le
Difficoltà sono sono ampie vedete sono Anpi anche per il fatto che se voi togliete la domanda della lirica che non è una domanda che giallisti Paolo domanda diciamo è una domanda veramente trovare di secessione c'è no vere domande di federalismo radicate nelle popolazioni e non dei ceti politici
Delle Regioni e dei Comuni e delle Province che poi sono i nostri amministratori naturalmente e che ci fanno sentire molto rapidamente la loro voce va bene domande di autonomia dell'Emilia o delle Marche
O della Basilicata non ci sono è un tema che alle popolazioni del marchio dell'invidia o della Basilicata non interessa quasi un fico secco interessa moltissimo agli amministratori regionali e comunali di queste regioni quindi l'abbiamo la guida di una risposta a una domanda popolare
No abbiamo dà risposte dice di politici e dobbiamo agire e quindi dal punto di vista di un disegno ottimale di funzionamento dalla pubblica amministrazione e per combattere un'ipotesi sionista guardate che l'ipotesi solista della lega
Tenete presente e la vera stoffa di cui son fatte le federazioni
Cioè è una domanda politica che nasce o è stimolata dalle popolazioni quando è pari federalismo Veron son quelle robe lì sono lacrime e sangue sono oggi sono i che De Cuba contro il resto dei canadesi sono i fiamminghi con i palloni questa è la cosa solo noi settentrionali contro i meridionali questa è la roba che anzi tendiamo idealismo
è vero quello che è politicamente fondato
No noi vogliamo costruire una struttura diciamo amministrativa decentrata ottimale e non sarà facile trovare un accordo proprio perché idee in proposito non ci sono perché ci sono gelosie di ceti politici a cominciare dai senatori o deputati
Per andare ai gli amministratori regionali provinciali odio le Province non si tocchino le Province per carità sui temi del dell'amministrazione i Comuni poi ci mancherebbe altro
Insomma avete capire cosa voglio dire non sarà facile vogliamo che ci sia un indirizzo di partito su questa cosa oppure no
Per carità no o si dobbiamo dire qualcosa dobbiamo andare un po'di ordine del giorno che ci dicono che la nostra bozza non avendo non piace piaccia o non piaccia qualcosa bisogna pur fare una bella discussione non c'è che da qui viene l'assetto del nostro Paese per i prossimi circa
E infine l'esponente ultimo pezzo e fra poco arriverà il non la chiudo molto rapidamente il il nostro partito
Il nostro partito il suo statuto il Forum Cosa due l'avvio di una nuova formazione politica questo tema che da una parte ha una sua fonte autonomia rispetto agli altri casualmente perché ha a che fare con problemi di democrazia interna
Che sono fondamentali in qualsiasi formazione politica per altri aspetti invece è un tema che è estremamente legato al tipo di assetto del sistema partitico non abbiamo in mente perché abbiamo in mente un assetto di bipolare naturalmente ritorna il problema del rapporto partito coalizione infantili come sapete nel parco
All'interno del partito ci sono almeno due tendenze un po'diverse mette l'accento molto forte sull'autonomia strategica della coalizione che Paolo l'unico perché così si chiama e quindi della devoluzione alla coalizione
Di potere che attualmente sono del partito e quindi anche di strumenti democratici se la coalizione
Pensate alle candidature ai metodi per scegliere i candidati lobbies nelle varie elezioni e chi invece ritiene che in questa fase il partito sia ancora l'elemento dominante io di qui e di questo non parlo perché ho presentato insieme quegli emendamenti che hanno prima firma Barberio sottoscritti anch'io tutti voi sapete leggere sapete da che parte sto o sparo per questa parte di Corsini
E comunque inutile diciamo stare a descrivere ciò che è già scritto però vorrei dire che questa è una cosa su cui dobbiamo evidentemente entrando discutere e discutere molto forte statuto del nostro partito
Naturalmente anche vedete io credo discutevo priva con Pollione di matrimoni pagine interne che noi entriamo necessariamente esattamente come lo Stato sta entrando etica diciamo quello che Nizzola lo Stato in una situazione nella quale retributiva
Diciamo l'elemento simbolico rappresentato da segretario arrestato a presenta il suo seno presenta Repubblica ha questo significato sempre sempre maggiore
Avevo finisco subito entriamo anche nel partito in una situazione del quale il segretario acquista una valenza simbolica di diverse lasciato un'autonomia di corsa molto maggiore che in passato
No ma proprio per questo io ritengo deve esserci queste situazioni si accettano sono indispensabili ma democrazia vuole che ci siano forti contrappesi
Che il segretario sia circondato da un gruppo di persone le quali esprimono con autonomia politica rispetto
Diciamo alla linea da lui espressa un insieme di valutazioni positivi o critica rispetto a superare
Non è così che deve avvenire siamo la democrazia che siano l'elemento finale di raccordo distanze nonno secessioniste non distruttive ma che sono profondamente del partito
Insomma lo statuto è una cosa grossa di cui dobbiamo discussa allora
Io credo che abbiamo bisogno che emerga non è l'unità sostanziale che oggi caratterizza il nostro partito
Personalità e punti di vista diversi proprio perché abbiamo un partito sostanzialmente unito proprio perché abbiamo un segretario di capacità straordinarie proprio per questo segretario impegnati in un compito che può essere decisivo come presidente la Bicamerale per il destino del nostro Paese proprio per questo
Spero niente majorettes o tavole rotonde discutiamo esprimiamo con l'autonomia i nostri dissensi che sono limitate e costruttivi
Non seguiamo pedissequamente il carro
è così che io chiamo il segretario il partito L'Ulivo e credo il nostro paese grazie
Alla parola ora Riccardo Contardi di Milano segretario sezione al Foro Meo si prepari buffo Gloria e successivamente Mario Artali
L'altare compagni fra le compagnie io della relazione ampia articolata e condivisibile compagni operare però solo pochi punti ovviamente per questione di tempo
Devo dire però che della relazione anche sul decoro a questo punto mi ha particolarmente convinto l'analisi anche critica sulla questione del federalismo e le proposte che lì erano contenute
è un'analisi stimolante esauriente
E le proposte che vengono fatte è stato detto che verranno fatte nella giornata di domani per portare sul resto nazionale vedono vedono il mio consenso ma uno due io voglio toccare quindi un paio di punti a cominciare dal punto dello sullo Stato sociale
Io credo che il Congresso nostro
I congressi di sezione fino al congresso nazionale devono essere in parte lo sono stati un elemento importante fondamentale di discussione di approfondimento sulla serie di questioni a cominciare dalla questione dello Stato sociale
Bisogna avviare la fase due sia eletto Dupuis
Finita o per lo meno avviata
E se dopo un punto la star la la fase del risanamento bisogna avviare la fase dello sviluppo e delle riforme
Oggi e cui la riforma dello Stato sociale è una questione fondamentale tutti siamo convinti che bisogna ridisegnare rimonta rimodellare
Riqualificare lo stato sociale
E io credo che quindi la Commissione nazionale che si appresta a presentare il suo forte al congresso nazionale conduceva debordante forse era meglio Globus che la commissione si faceva prima
Del percorso congressuale forse era meglio che le proposte che vanno fatte al congresso nazionale
Fossero venivano fatte prima del percorso congressuale pagammo da tutti i compagni anche a coloro e a tutti coloro i compagni iscritti che hanno partecipato Cassarà tra il dire la loro su questo proposte che vanno fatte in sede nazionale
Comunque io voglio entrare un po'nel merito su carta questione di riforma
E di ridisegnamento dello stato sociale
Io credo che essendo d'accordo tutti bisogna cambiarlo dobbiamo
Cominciare a dire come
Si dice bisogna fare lo stato sociale che abbia miglior copertura e meno approfondita che ha detto la maggiore estensione dalla sua copertura
Va bene io credo però che dobbiamo rispondere innanzitutto alla domanda non si dice
Sì eletto lo sappiamo tutti che in Italia lo stato sociale è di tre quattro punti in rapporto al PIL inferiore che nei paesi maggiormente i europei maggiormente sviluppate
In Italia quindi spendiamo meno
Sullo stato sociale che ha inoltre pacchetto europei
Quindi e io credo che la prima cosa che dobbiamo discutere e decidere nel nostro congresso
E io credo che Prodi lo lo debba discutere
Qua del congresso del PDS della sua maggioranza
In Italia più che in Germania diventare riforma dello stato sociale delle pensioni
Io credo che dobbiamo discutere decidere prima la prima questione se in Italia la riforma dello stato sociale debba vedere una miglior copertura e quindi ulteriori tagli
Ho una maggior copertura in rapporto al PIL rispetto agli altri Paesi europei non è una cosa di poco conto
Io che lo dobbiamo di rispondere a questa domanda perché risponde da questo domanda poi ne discende e permette anche le proposte concrete le modifiche concrete che si possono fare
Io credo che lo possiamo andar sotto
Da copertura che c'è attualmente anzi io penso che dà sulle tecniche in alcuni settori in generale bisogna aumentarla bisogna arrivare io credo come grado di copertura come sono gli altri paesi europei perché altrimenti non sa che credo si capirebbe si fa solo riferimento all'Europa
Su alcuni punti invece su altri nomi io credo che anche questo voglia dire mettere al centro della dall'Europa non solo le questioni monetarie XP che non solo è questo avanti ripeto di sociale venuti resto media si diciamo le questioni sociali le questioni dell'occupazione le questioni del lavoro che quindi l'Europa sia carta ridato loro solitamente mother moneta difficili ma anche sull'aspetto del lavoro e sulle questioni sociali
Quindi bisogna io credo e questo il primo punto aumentare la spesa sociale
E bisognerà sta a suo tempo
Per rendere possibile quarto arrivare a una vera riforma fiscale
Io credo che questo punto dalla riforma fiscale sia il vero punto
Che il governo in questo quasi hanno il governo di centrosinistra di questo anno della suo operare abbia marcato non abbia mancato di segnali significativi io credo che sul problema della riforma fiscale è come segnale da lanciare al Paese alle casse alla i lavoratori eccetera
Ma anche come reperimento di risorse per appunto fare una riforma dello Stato sociale che non sia penalizzante sulla questione dicevo della riforma fiscale debba vedere io credo in tempi abbastanza brevi dei segnali che vada la direzione le appunto equità fiscale
Si dice
Certo la riforma fiscale lo si può fare in qualche settimana neanche porsi qualche mese è vero però ormai è quasi un anno che siamo al governo io credo che lo possiamo arrivare magari a tre quattro a tre o quattro anni
Quando
L'esperienza di questo governo volgerà alla fine prima delle elezioni perché io sono convinto che durerà tre o quattro anni di dire che la questione della riforma fiscale ci vuol tempo eccetera ancora magari fra un po'di tempo io credo che appunto su questa questione bisogna andare e dare dei segnali dei segnali che sino segnali
Positivi questa direzione in questo quadro bisogna vedere la questione della riforma delle pensioni
In questo quadro
Non è possibile che apre io penso a vedere la questione delle pensioni come la questione di far cassa
Di tagliare
A volte alle pensioni di anzianità
Altre avvolta altre questioni io credo che non sia sia sbagliato una approccio di questo di questo di questo modo di affrontare la riforma delle pensioni dello stato sociale ancora nei giornali io spero che non sia in discussione nel governo il modo di riformare lei pensava che il fatto che poi c'è tutta la questione che appunto come dicono i i sindacati le competenze sindacali la riforma bisogna che comincia a buttare via andare là dove pure siete ma comunque comunque non è solo questione di tempo bisogna che affrontare la questione con l'adesione in senso generale ora può anche darsi
Che le pensioni lì a vederci dentro però bene perché io non sono convinto perché ci sono voci che sono diverse tra Paesi all'Alitalia che i Paesi europei mai adesso avendo concesso che da le pensioni pesa di più
Io ho sempre poi colpi in Italia e gli altri paesi europei si può anche andare a discutere di come riequilibrare
Nei vari settori dello Stato sociale
E quindi vedere se se la riforma delle pensioni
Si può però bisogna io credo andare non a tagliare ma a riequilibrare su questi questo quadro
E
E infine in cui sia quando si parla di a Abu tiratori sociale tutti aboliscono tutti voglio dire danno addosso a chiamato cruciali perché tre non ho risorse perché ci potete scuole e questo è ciò si potrebbero spendere in altri settori per l'occupazione e per il rilancio lo sviluppo eccetera
Giusto va bene però riflettiamo quando si parla di modifica e di riforma delle quote sociali gli hotel presente sempre che la cassa integrazione l'indennità di mobilità e forse l'unico sfogo per molte aziende per molti settori da solo altrimenti perderebbero buttato sulla Stelvio a sapere Buccella che se si abolisce i remoti ad attori sociali c'è la disoccupazione ci può esser disoccupazione di massa da alcuni alcuni settori da sapendo basta dire Gea può abolire la mobilità la cassa integrazione da sapere e popoli cosa deve fare alternativa perché altrimenti vorrebbe dire che non siamo perché la gente ricettore muto là fuori i lavoratori così sulla strada
Quindi in questo senso io credo che voglia affrontare e discutere la questione dello Stato sociale in senso generale
Quindi nessuno si batte per traverso
Bisogna avere dei punti di cardine di riferimento quanto si può spendere
Cosa si voglia riformare quello che non è accettabile lo dicevo è che si certi di affrontare la quota lasciata sociale solo per far cassa solo per fare tali io credo che sia così
Io credo che se il Governo affronta adesso l'alle ventuno con la questione dalla riforma delle pensioni solo vedendo alla
Folta la falla questo a dei tagli vedi dei tagli io credo che non si distinguerebbe modi molto dei governi passati
Ultima questione sponde ultima questione e compagni la questione
Del nuovo particolarmente che noi vogliamo costruire ora
Unire innovare la sinistra e il tema che anche dal nostro congresso poteva l'obiettivo al tempo stesso importante e appassionante insieme
Dobbiamo costruire una nuova forza della sinistra d'impronta europea diciamo capace di raccogliere in sella ereditati tutte le foto alla finestra
Missione questione di date come sappiamo come diciamo si fondano su culture diverse del filone laico azionista e socialista
La cultura cattolica l'ambientalismo e generoso
Mauro quindi io credo che sia una decortico questo non dare per scontato che la sinistra si è paziente divisa tra la sinistra di governo e una di opposizione ma anche dura di carte radicali e credo che sia un grande obiettivo
Se pensiamo che la sinistra è stata divisa storicamente per secoli
E che rotture che attraversato l'attraversati questo secolo
Al tempo stesso però io credo che dobbiamo evitare due errori nel perseguire penso che rimane comunque un grande io a conclusione il primo ci è di ridurre la corposità di Cogoleto aggressività una sorta di cooptazione di alcune di schegge di alcune formazioni che privati adesso non ci sono più
A cominciare da partita del parco rispetto il vecchio Partito Socialista ce lo serve non servirà di ben altro aveva bisogno Divine dive in alto verso il nostro lavoro
Dobbiamo perseguire rinnovamento della che ha chiede dal cucù contributo e di maggior rilievo alle alla
All'Ulivo secondo errore che mi aveva abbiamo evitare è quello di fare un'operazione del nuovo partito di costruzione dopati perché sia tutta come dire verticistica tutta politica tutta verticistica e cioè che non è però Sicali nella realtà non affronta i problemi poi i problemi veri non parli delle questioni nel e parliamo della costruzione dell'o partito e ciò rischia e può rischiare trovino fatto stiamo attenti di a deve di vedersi alle di vederlo alla e di essere astratto alle tante ma sei fiati cultura su cui poi ci vogliamo rivolge quindi l'obiettivo giusto però lei ama stare attenti da evitare Errori che cos'è e se errore piacevole di verticismo e di astrattezza grazie
Due comunicazioni la commissione verifica poteri annuncia che non si riunirà questa sera ma se viene Ara domattina alle ore dieci
Il coordinamento della commissione Statuto si riunirà invece alle ore dodici presso la Sala Leonardo grazie Dora la parola alla compagna Gloria Buffo dell'esecutivo nazionale
Cari compagni l'abbiamo sempre saputo
Che aver vinto le elezioni del ventuno aprile era un fatto di straordinaria importanza ma non era sufficiente di per sé a vincere la scommessa del Governo
Ed è questo il problema che abbiamo avanti davanti ad esso vincere la scommessa del Governo
La destra era ed è forte nel nostro Paese anche se è divisa e noi abbiamo bisogno dopo aver vinto nel Parlamento di vincere nella società
Per questo insensato sarebbe insensato parlare di un Prodi bis magari con Forza Italia sarebbe la sconfitta per la sinistra
Un colpo a questo fatto che ha un valore europeo e cioè che uno dei grandi Paesi è governato dal centro sinistra
Un colpo all'alternanza io credo anche la credibilità della politica cosa può fare il PDS questo noi ci dobbiamo chiedere in questo congresso
Non tanto fare le pulci al governo dove ha fatto bene dove ha fatto male cosa possiamo fare noi che abbiamo nuovi ministri
Tanti sottosegretari tanto peso in questo paese in questo governo
Perché quella scommessa sia vinte io credo dobbiamo fare due cose innanzitutto insistere lo dico con uno slogan ma penso che capirete insistere sul lavoro noi saremo giudicati essenzialmente dalla grande opinione pubblica
Da chi ci ha votato se sapremo sul lavoro mandare un segno in controtendenza e guardate molto difficile io lo dico sapendo che è difficile perché abbiamo visto cosa sta succedendo in Europa persino in Germania
Eppure lì si giocherà la credibilità del governo si saprà mettere tutte le sue carte tutte le sue risorse
Sul piano del lavoro io credo poi noi stiamo già dando un contributo sulle riforme istituzionali ma l'altra cosa che dobbiamo fare
E avanzare una proposta per riformare la società italiana e lo stato sociale
La riforma lo stato sociale non è tema della sinistra
E qui comincia la discussione interessante nel nostro congresso ma che avrà valore anche all'esterno del nostro congresso il punto di discussione questo alla sinistra
Spetta di affrontare la riforma dello stato sociale in modo isolato cioè questa l'unica cosa che può fare la sinistra nel nostro Paese
O invece la questione dello Stato sociale va collegata al modello di sviluppo e alla riforma della politica economica io credo che da questa cosa dipenderà molto anche del futuro
Della sinistra
Se noi lasciassimo intendere che gli squilibri italiani le ingiustizie le iniquità dipendono solo dallo Stato sociale
E che è tutta lì la distorsione e quindi la correzione da fare io credo che compiremmo un errore perché da un modello di sviluppo che discendono i grandi problemi del nostro Paese
Che lo Stato sociale ha in parte corretto tentando di dare l'assistenza sanitaria la scuola tutti in parte invece ha riservato solo queste stesse storture e in parte ha coperto le magagne di uno stato sociale che non è riuscito a risolvere diciamo di un magari di uno sviluppo che non è riuscito in Italia risolvere la storica questione innanzitutto del Mezzogiorno che oggi si fronteggia con la grande questione generazionale
Questo vuol dire allora che la riforma da fare per la sinistra e più radicali della pura redistribuzione della torta
Per le politiche sociali che sappiamo in Italia molto limitata troppo limitato
Non è quindi un atto tecnico quello che dobbiamo fare sullo stato sociale ma ci vuole un'idea che trascini le altre su un'idea su cui in incardinare la riforma dello Stato sociale
E che sono legga una vera e propria riforma della Società Italiana per usare un'espressione di Trenti
C'è qualcuno anche a sinistra anche nel nostro partito che sostiene o che crei lì naturalmente in buona fede che sia la flessibilità la grande idea
Che non è non leggeremo mai la mondializzazione se non rendiamo tutto più flessibile che lì è la ricetta la la chiave io non credo che sia questo perché non è coerente non è sostenibile nel modello europeo non accresce neppure le opportunità io credo che la cosa sia un po'più complicato innanzitutto attiene al tipo di sviluppo a cui puntiamo
Penso che dire sviluppo sostenibile sia molto importante vuol dire scegliere i beni Ricchi della civiltà i beni più moderni dove puntare a competere ma io credo fornire comunque
Diciamo così ricchezza in senso più pieno del termine
E poi la valorizzazione del lavoro di tutti i lavori ma questo vuol dire fare delle cose concrete la questione dell'orario di lavoro non può più essere una questione dei convegni
Non si regge la rivoluzione tecnologica
Se non si capisce che bisogna fare una grande operazione intanto di redistribuzione del lavoro che c'è Pina un disastro dal punto di vista sociale poi lavoro ma anche creato uscendo anche dalle cose utili ma molto limitate che sono state quelle sulla rottamazione che però non possono essere il futuro di questo Paese non sarà lì
Che non riusciremo a creare nuovo lavoro ma in quei settori che vanno dalle tecnologie
A l'ambiente di cui parliamo subito su qualcuno dice va be'ma quello che tu dici utopico tu puoi dare tutto tutti stiamo tutti meglio non è così
Se noi stiamo lo stato sociale così come e al contesto economico in cui la beh certe pigliamo la torta che c'è togliamo un po'ai pensionati diamo un po'più ai giovani ahimè l'ordine di grandezza e molto sproporzionata perché sia anche a voli si per tutte le pensioni anzianità portare a casa intorno ai cinque mila miliardi ma per dare d'occasione in giovani italiani soprattutto del centro sud cinque mila miliardi sarebbero una goccia nel mare allora il problema non è limitarsi a questo ma alla sinistra spetta dire cosa si fa rinsavire sassolini svela regno nettamente nostro mai mezza geopolitiche delle risorse complessivamente noi mettiamo in campo riorientare ora questo una inseguiti uno verso la ricchezza pubblica e di meno verso la ricchezza privata allora riforniamo lì anche gli ammortizzatori sociali
Pensiamo a forme di salario sociale andiamo a metter mano e non penso che lo sbarco della previdenza uscendo però dall'imbroglio uscendo dall'imbroglio
Che ha ha riassunto negativamente Gad Lerner in una sua trasmissione se tolgo un po'di pensioni i giovani lavoreranno
Ahimè noi dobbiamo mettere ordine nelle pensioni e mi dispiace Pio una critica da fare un governo che pure fa tante buone cose il ministro Treu non ha mandato segnali buoni perché sugli agricoltori
Anziché procedere a un'armonizzazione dei regimi siamo andato segnale opposto dell'IG pensionistici
E se è vero quello che si dice e cioè che il ministro Treu sui militari e l'aviazione e sono le due categorie sulle quali adesso subito bisogna andare l'armonizzazione pensioni
Si pensa di chiudere ancora una volta pensando che alcuni settori devono andare in pensione dopo diciotto anni di lavoro beh io non capisco non capisco come si può dire non capisco come si può dire poi ma dobbiamo mandare il segnale sulle pensioni il primo segnale e applicare coerentemente quella riforme armonizzare i regimi liberandoci dai Complessi
L'ideologia della flessibilità e mettendo mano all'intervento pubblico riformando profondamente io per questo ho creduto e ho dato il mio contributo insieme a tanti altri che non fosse sufficiente affrontare il problema con la cultura liberale che contrappone la garanzia l'opportunità ma invece per dare più opportunità occorrono più garanzie allora riduciamo l'orario di lavoro
Distribuiamo il lavoro che c'è non sarà sufficiente ma cominciamo quello darà nuove opportunità a settori soprattutto di Giove e pensiamo a forme di salario sociale che io credo invece debbano essere un diritto
E allora diritti nuovi Diversity anche nuove opportunità
Questa è l'Europa per noi non
Tagliare il welfare per andare in Europa mandare in Europa per riformare insieme altri paesi le politiche sociali salvaguardando il nocciolo della civilizzazione europea che vuole ha voluto dire anche i diritti di cittadinanza
Alla sinistra allora questo il punto
Che per esempio mi divide enigmi distingue non mi divide per carità da un compagno e da un amico come Salvati alla sinistra non spetta amministrare la modernizzazione e basta
Che va per la sua strada ma dobbiamo vedere nell'ambiguità i conflitti indicare anche delle strade
Non astrattamente non ideologicamente per affrontare i grandi problemi che abbiamo davanti mettendo in campo idee forze capaci di far camminare anche elementi di riforma della Società io non credo che ci possono essere mia azione di governo efficaci a livello nazionale
Ne è un ruolo europeo del nostro Paese della sinistra se non c'è anche una rivoluzione culturale delle idee che mettiamo in campo
Dico negozio culturale perché lo dice Ruffolo non perché lo diceva Mozzo il tuo a partire da grandi temi la libertà è uno di questi io non credo sinceramente che la sinistra quella italiana
Sui temi della libertà anche degli individui abbia messo davvero in campo tutto quello che si poteva mettere in campo nel nostro Paese e poi la giustizia sociale la grande questione della democrazia e l'ultima cosa che voglio dire
Questo è un tema che noi troppo spesso abbiamo ridotto nella nostra discussione o al tema delle riforme istituzionali importantissimo
O addirittura riducendo il tema delle riforme istituzionali alla questione della forma di Stato e di governo invece nell'epoca della mondializzazione la democrazia non può essere considerata solo un dato acquisito io non dirò con Soros
Grande capitalista internazionale che il capitalismo finanziario mondializzata o destabilizza agli assetti democratici non sono così radicale ma è sempre più evidente
Che la Democrazia rischia ANMIL Paesi avanzati uno svuotamento dall'interno e siccome democrazia non è solo andare a votare ogni cinque anni
Ma è coesione sociale le famose precondizioni della democrazia partecipazione e anche decisioni vediamo quanto sia difficile la partita cosa può fare la sinistra su questo certo sappiamo che rendere vitale la democrazia innanzitutto dare una forma alla società far sì che il giovane appunto della periferia metropolitana non si senta fuori dal Patto democratico perché Forstall patto sociale perché vive in un posto orrendo
Non ha lavoro e nona prospettive ma vuol dire anche ricordarsi per la sinistra che sul tappeto ci sono diverse concezioni della democrazia
Un'idea plebiscitaria della democrazia e un'idea partecipativa e c'è una competizione in Italia come in altre parti
Del mondo una competizione che non esclude il dialogo
Anche con la destra ma impone che per fare il dialogo e anche compromessi tu debba dare forza alla tua idea democrazie tuteli combatta sottolinea poi troverai sul punto di dialogo certo sempre con gli altri sul terreno della democrazia che ci deve vedere il più possibile uniti ma ci siamo mai chiesti perché in questi anni l'idea della destra di democrazia ha fatto passi avanti nella testa degli italiani
L'abbiamo fatto bene a teorizzare il dialogo ma ci siamo spesi abbastanza sulla nostra idea di democrazia abbiamo combattuto sul fatto che la democrazia partecipativa risolve più problemi tiene un mite di più in realtà le società
Di quanto non faccia un'idea plebiscitaria
Della democrazia io credo che non ci siamo spesi abbastanza
Ieri Tronchetti Provera nella sua nella tavola rotonda diceva il problema in Italia che chi governa deve governare senza il pasticcio e chi è all'opposizione deve controllare
Io non sono sono per fare riforme istituzionali che allontanino il rischio di bar del ribaltone ma tensione non è solo questo il problema di una democrazia funzionante vita
Perché se fosse così quando c'è stato il grande movimento sulle pensioni durante il governo Berlusconi il governo dovrà governare andare avanti noi c'eravamo minoranza il Parlamento dovevamo controllare ingoiare quella riforma delle pensioni
Perché c'è un terzo attore sta nel campo tra democrazia che sono i protagonisti sociali i conflitti della società
Ecco allora che dobbiamo prevedere forme istituzionali ma anche una cultura democratica
Che metta sì la questione della stabilità il centro ma non consideri esaurita nel tema della stabilità la questione democratica c'è la crisi della rappresentanza
In questo Paese e negli altri paesi europei e De Luca ci basta vedere cos'è negli Stati Uniti
L'esercizio e la partecipazione democratica
Allora vogliamo dirlo che uno dei problemi dello Stato sociale italiano è che non c'è stato il controllo democratico degli utenti
E che questo è una delle grandi riforme da fare centrando facendo il federalismo ma probabilmente anche studiando comparto
Chiudo
Davvero forme democratiche nuove io credo che l'Italia non posso affrontare il proprio profilo istituzionale senza vedere queste cose lo spazio ruolo dei soggetti collettivi questo tocca anche il tema dei partiti
Evocare un ritorno della politica importante ma non non funziona se non ci sono grandi idee in campo senza grandi idee torna politici non la politica
C'è un pallore come diceva ieri Martinazzoli che la Società riconosce nella politica io credo che qui al Nord
Sarà sullo sviluppo e la cultura
La competizione e la battaglia delle idee vere allora dire sviluppo sostenibile vuol dire
Che non basta la pura crescita quantitativa per fare la qualità sociale vuol dire che la mano pubblica riformabile che l'interesse generale Dina viene prima degli interessi privati basta pensare al tema della salute della sanità in Lombardia che studiare utile a lavorare ma anche a godersi la vita un quadro un film un paesaggio è un limite alla logica del profitto dire sviluppo sostenibile un investimento anche un progetto sulla società
Dirompente che dice che non c'è solo il denaro
Vuol dire allora che si governa per trasformare e non per governare basta e da lì cominciò una deriva craxiana non dalla debolezza di qualcuno
Dalle debolezze umane e della carne io credo che questo debba essere il nostro contributo un nuovo partito
Che non deve essere solo un contenitore più ampio per il ceto politico ma un corpo vivo dove non c'è la testa di uno solo che funziona ma la testa di tanti
Se vogliamo un progetto credibile e non rinunciatario sulle società moderne in cui viviamo e anche avere un po'd'anima senza la quale la politica prima che noiosa e anche inutile
Grazie due comunicazioni innanzitutto scade il termine per la presentazione degli ordini del giorno se c'è ancora qualcuno che sta raccogliendo firme è pregato di portare la presidenza l'ordine del giorno perché poi scade il termine
Altra comunicazione la commissione elettorale soltanto però i capi delegazione sono subito riuniti nella sala Urbino
Invece annuncio ai delegati che praticamente al termine della mattinata alle ore tredici la commissione elettorale terrà una propria relazione sui criteri e le modalità di voto pertanto prego restare in sala
Do ora la parola a Mario Artali del movimento dei democratici e dei socialisti
Praticamente l'aria che fa riferimento a Giuliano Amato successivamente si prepari Fiorenza Bassoli
Compagnie e compagni
Intervengo con il Chievo nemmeno scommettere sul
Al congresso regionale del partito democratico della sinistra per portare il saluto del movimento democratici e dei socialisti nella sinistra riformista
E per esprimere l'auspicio e ci si possa ritrovare presto nel congresso di fondazione della casa comune
Il nuovo partito unitario della Internazionale socialista
Intervengo ripeto come ospite anche se devo dire che faccio un po'fatica nel senso che l'ottima almeno mi è sembrata relazione del compagno Ferrari anche molti degli interventi più ascoltato
Mi stimolerebbe ero
A un intervento che in qualche modo qualche accenno credo farò ma appunto rinviando poi il confronto che io credo si debba svolgere si svolgerà tra il vostro congresso e il congresso costituente del nuovo partito e credo coinvolgendo però più di quanto non sia avvenuto in questa fase credo anche
La base del partito democratico della sinistra
E anche le energie che esistono anche se oggi non sono come dire organizzate disciplinate esistono che non si sono storicamente riconosciuti nella vostra storia ma che oggi condividono
La necessità l'idea della necessità di un disegno comune di costruzione di un partito nuovo
Io sono molto convinto della necessità che le diverse componenti del riformismo italiano superino le attuali appartenenze
Che sono a mio avviso palesemente insufficienti rispetto ai compiti che devono affrontare per dar vita
A quel partito di massa a quel partito socialista di massa che in Italia non c'è da almeno tre quarti di secolo non c'è nel senso che è mancata qualche d'uno degli elementi necessari o politici o ideologici o di base alla formazione di questo partito e che a mio avviso uno degli elementi di debolezza è stato Del Vecchio sistema politico
Il confronto che sia aperto negli ultimi mesi
Tra Massimo D'Alema e Giuliano Amato personalizzato solo anche se sono stato preceduto nel riferimento perché nella selva delle sigle capisco che a volte non ci si riesca a intendere facilmente
La piattaforma congressuale del vostro partito il documento dell'assemblea dei socialisti e dei democratici che abbiamo tenuto a Roma il tredici settembre scorso
La stessa discussione in seno alle diverse organizzazioni nate dalla diaspora socialista
Stanno gli amici a dimostrare che questo percorso è possibile
Compagno Roberto Martinelli ieri parlando a nome dell'Ulivo
Diceva una cosa importante che l'Ulivo ha vinto o meglio ha partecipato alla Vittorio su questo vorrei ecco mi consentite forse no
Non è un intervento proprio nel dibattito ma come vi è una puntualizzazione credo che su questo occorra un elemento di realismo e di realtà che qualche volta finisce col mancare in realtà quella che ha vinto
Elettoralmente è una coalizione più ampia dell'Ulivo è una coalizione che aveva alla sua destra la lista Dini alleata ma non nell'Ulivo alla sua sinistra Rifondazione Comunista
E ha vinto in un quadro che vede però la somma dei voti di questo Paese nettamente spostato sul centrodestra
Un dato cioè come dire di richiamo alla realtà che consente di ripartire con la politica perché di questo tutti nella nostra mente ormai lunga vita politica abbiamo sofferto qualche volta gli abbagli dei successi possono essere pericolosi perché rischiano Coffa scambiare per vittorie quelle che Vittorio siano sono ma come dire non necessariamente nelle proporzioni che sarebbero piaciute compagno Martinelli ricordava ieri
Che l'Ulivo ha vinto perché comunque vittoria è stata e se perché è una innovazione è stato l'innovazione di prodotto e di processo ha detto riferendosi a un linguaggio che uso anch'io nel mio mestiere
Bene io credo che sappiamo tutti come oggi nell'accelerazione
Della vita economica della vita sociale le innovazioni devono essere continua perché se non si rinnova continuamente all'innovazione di ieri può essere può essere in realtà il già conosciuta ho già visto e quindi già sconfitto di domani l'innovazione nuova e oggi la riapertura anche all'interno dell'Ulivo all'interno quindi a sostegno dell'Ulivo certamente non non a sostegno dell'Ulivo
Però di un processo che riaccredito che riapra che riapra una prospettiva per quella che sicuramente già oggi la più importante forza dell'Ulivo cioè il vostro partito
E le cui darò dimensioni le cui prospettiva probabilmente non sono sufficienti
A reggere il peso di una di una gestione di di governo che voglia essere contemporanei che sono d'accordo con i compagni
Che hanno fatto questo riferimento voglia essere anche un grande fattore di innovazione di trasformazione non credo che il problema possa essere quello di governare
Per reggere per partecipare al governo il problema vero e serio della riforma profonda di questo Paese bene tutto questo richiede che si mettono in campo forse più ampie
Mi pare che compagni operare anche qui voglio riferirmi alla sua relazione sia stato come dire coraggioso nella sottolineare anche gli elementi di inadeguatezza e di difficoltà del disegno politico
Ma lo è soprattutto però non ho nessuna difficoltà a dirlo compagne e compagni sapendo che un dibattito aperto anche tra di noi per i socialisti e per i laici io credo che i socialisti ai laici non possano ritrovare una piena legittimazione politica adesso se non sono capaci di calarsi in un progetto di grande respiro
Come d'altra parte è nella nostra tradizione e non coltivando il semplice l'orgoglio dell'appartenenza o peggio gusto dentro nicchie di sopravvivenza fine a se stessi
Credo che tutta la sinistra abbia bisogno di questa rimessa in discussione di rimettersi in discussione per ripartire per ripartire con lo slancio e l'energia che è necessario d'altra parte compagne e compagni non è vero
Che sia scontato il successo di una proposta riformista in questo Paese
Non è detto che sia vincitrice né a destra né Rispetto a un quadro sociale politico gravemente spostato a destra né rispetto alle tensioni che esistono anche all'interno dell'Ulivo anche all'interno a sinistra in cui elementi di populismo e di radicalismo sono presenti aldilà delle proporzioni che siamo disposti a riconoscere sul terreno dell'azione con e comunque in ogni caso il riformismo non solo in Italia e qui io faccio solo citazioni rispetto alle cose che abbiamo letto nella relazione a quelle che sono state ricordate in varie occasioni
A problemi di fondo è quelli cioè delle nuove di confrontarsi con le sfide nuove e inedite
Che hanno messo in discussione il circuito virtuoso tra sviluppo benessere e consenso che è quello che ha caratterizzato il secolo che si sta chiudendo che non a caso è stato definito il secolo socialdemocratico
Nuovo Partito cioè e anche qui non faccio che citare i titoli
Dovrà cimentarsi con la riforma dello Stato sociale
La rivitalizzazione delle politica di concertazione il riassetto del rapporto tra pubblico e privato nell'economia dovrà immaginare politiche innovative nel campo della formazione della ricerca della politica del lavoro insomma dovrà dare un contributo forte nuovo originale alla ripresa di un ruolo complessivo di guida e di governo di prospettiva di governo della sinistra nel nostro paese non è un compito di ordinaria amministrazione che siamo in grado di gestire ciascuno di noi nell'ambito della gestione del proprio patrimonio ricordava il compagno Reichlin un altro giorno dell'apertura della sessione del Forum nazionale della sinistra
Ricordava come il tasso di innovazione che oggi è necessario tale che nessuna delle componenti storiche della sinistra in grado di affrontare la sfida all'interno della sua della sua esclusiva cultura compagno Quercioli prima ha ricordato alcuni episodi alcuni fatti del rapporto storico delle difficoltà tra i socialisti e i comunisti ed è una delle questioni ma la questione va oltre come sappiamo è il ripensamento complessivo del ruolo e della funzione della sinistra e consentitemi qui poi c'è una questione sullo sfondo ancora più grande
E così quindi su questo di citare il vostro segretario compagno Massimo D'Alema per vincere non basta affatto essere il luogo della ragionevolezza occorre la forza che viene anche dalla passione
Da molle profonde non sempre e non solo razionali
Viene da un project Toro in grado di mobilitare di impegnare risorse vitali voglio fare anche con riferimento a un elemento di dibattito che appena ascoltato sono tra coloro che nei vengono che pure nella come dire nella politica che la sinistra non può oggi non fare di contenimento dei costi di rivisitazione del Welfare State
Le divise l'azione dello Stato sociale
C'è però un elemento che non possiamo dimenticare che o la sinistra riprende a ragionare attorno ai temi dell'occupazione dello sviluppo oppure finirà con non riuscire ad esprimere se stesse ed essere percepita come un elemento mobili tante dalla trasformazione del Paese e non solo del risanamento dei conti cioè ci sono grandi questioni che stanno di fronte hanno
Voglio concludere
Con un riferimento proprio a queste problemi che vanno oltre che vanno anche oltre gli elementi le occasioni di un congresso io sono tra coloro che ritengono che non possiamo non constatare come il socialismo come società perfetta appartiene ormai all'età romantica della lotta di classe è però per dirla con Edgar morente
La rinuncia al migliore dei mondi non è la rinuncia ad un mondo migliore
Non possiamo quindi presentarci come quelli che vogliono incollare delle cose vecchie per quanto nobili esse siano
Il nuovo partito e questo è credo poi il fuoco finale della questione
Dovrà rappresentare per le nuove generazioni il cui futuro si presenta assai diverso da quello delle generazioni precedenti
Quella sicurezza e quella speranza Cabassi ebrei proletariato industriale per i lavoratori ha rappresentato il movimento operaio e socialista nel secolo che muore grazie ringraziamo compagnia alterare
Interviene la compagna Fiorenza Bassoli consigliere regionale lombardo
Ma l'apertura dei lavori della bicamerale
Aperto almeno per noi la speranza che si possa uscire dalla difficile transizione che ormai da anni attraversa il nostro Paese
è evidente però che per essere consapevoli fino in fondo bisogna aver presente anche l'insidia di questo percorso
Per superarle occorre che ci sia una forte convinzione però partendo dal nulla
Cioè la convinzione che ridisegnare delle regole comuni è decisivo per il futuro del nostro Paese
Raggiungere questo obiettivo che cosa significa oggi se non superare una frammentazione pericolosa reggere il confronto con la sfida che abbiamo davanti è quella forse più decisiva della globalizzazione
Noi per entrare in Europa stiamo pagando oggi un conto salato dal punto di vista economico e su questo terreno il governo dell'Ulivo è fortemente caricato di responsabilità
Ma io temo che quando prima dovremo pagare un altro punto cioè quello dell'arretratezza e della confusione del nostro sistema delle regole che arretrato nel rapporto dei cittadini con lo Stato di diritto
Nel obiettivo del funzionamento della pubblica amministrazione della giustizia che arretrato nel sistema di protezione sociale e di regole che il Governo la nostra economia
Giustamente quindi ieri Martinazzoli sosteneva che occorre evidenziare che ciò di cui si parlerà nella Bicamerale non è costituito da argomenti astratti lontani dei cittadini lontani quindi dei problemi del lavoro dell'occupazione eccetera ma che avrà un immediato riprenderò
Sull'economia sulla giustizia sul lavoro su un sistema sociale
Nostro compito e quello quindi di rendere visibile questo filo
Che lega insieme in modo sottile il cambiamento delle regole e la costruzione di quello che viene definito un nuovo patto di cittadinanza questo con la realtà economica e sociale del Paese
E con la sua proiezione in Europa
Nostro compito è favorire quello questo processo attraverso un riallacciarsi delle file del confronto tra le forze politiche sulle questioni di fondo che oggi regolano la vita del paese
Mi rendo conto che non è facile aprire un dialogo in questa frammentazione soprattutto sostenerlo
Non ci siamo dotati di leggi elettorali che seppure confusamente hanno costruito un sistema maggioritario costruito su poli contrapposti e sulla responsabilità di chi governa ma a questo non ha fatto seguito la definizione di regole conseguenti
Come si sta nel maggioritario come si sta in termini di maggioranza in termini di posizione con quale regole di funzionamento delle assemblee elettive dei rapporti tra le forze politiche
La prova che questo problema non è stato affrontato è che la parola che più vini usati in questo momento nel dibattito politico in sui mezzi di informazione è inciucio
Quasi a voler identificare in ogni confronto che si apre le premesse per un riprovevole compromesso
Io credo che in questo modo non si vada da nessuna parte chiarezza quindi sforzo per ridefinire le regole dello stare insieme altrimenti le assemblee elettive e la politica non si riducono altro che una rissa continua
E questo non aiuta certo il Paese ad uscire dalla crisi e dalla frammentazione
Ma crea innanzitutto sfiducia e e e naturalmente disillusione nei cittadini ieri nella sua relazione
Ferrari richiamava la nostra attenzione sul fatto che la nascita della Repubblica e il varo della Costituzione
Avveniva si in un paese materialmente i distrutto ma moralmente forte e aperto alla speranza oggi invece si va alla modifica della Carta fondamentale
Alla definizione delle regole che danno senso al nostro essere paese in un clima di stanchezza di disillusioni di sfiducia
Nella possibilità che la politica ce la faccia
E da questa consapevolezza quindi che noi dobbiamo trarre un incentivo per parlare anche da questo congresso e del Congresso che seguirà ai cittadini alla società in tenera
Sciogliere anche le nostre resistenze le nostre preoccupazioni di mantenere il confronto su su un piano che lasci fuori dalla porta ogni università ogni dissonanza
Io credo che sia invece necessario aprirsi con coraggio alle grandi sfide che abbiamo davanti favorendo stimolando le idee non precludendo quindi il confronto ma guardando un coraggio al nuovo prima questa nostra entrata in Europa è una vera prima risposta alla sfida della globalizzazione
Per quelli come la mia generazione che sono nati politicamente lottando per la pace nel mondo e per la libertà dei popoli è anche il segno di un processo che si compie quello che può nascere da un rapporto tra Paesi poveri Paesi ricchi su basi diverse
E che si avvia sia pure lentamente a superare le grandi ingiustizie umane quelle della miseria quelle della schiavitù e che forse consentirà lo sviluppo più generale della democrazia
Quindi globalizzazione non solo come sfida economica ma anche come grande sfida politica e umana
Da cui un paese come il nostro dalle grandi tradizioni culturali civili e democratiche non può rifuggire chiudendosi dei nostri dei nostri confini
Localizzazione vuol dire anche attenzione alla dimensione territoriale se noi vogliamo anche se non vogliamo che la vertigine di un mondo troppo grande per farci sentire protagonisti ci spinga né i localismi
Nelle cliniche negli integralismi
Ma consenta di realizzare uno Stato unito organizzato su basi federali
Noi dobbiamo abbattere questi aspetti dando delle risposte che sono non solo quelle che sono necessarie le spinte secessionisti che che vengono avanti dalla lega
Ma alla bolla alla globalizzazione che riscosse trincea risposte complesse in tempi brevi
Ha un'organizzazione produttiva molto spezzettata sul territorio fortemente dipendente da un sistema infrastrutturale ed anche da un sistema di relazioni moderno ed efficiente
Questo cosa significa questo significa creare delle classi dirigenti a livello locale estremamente qualificate e preparate
Proprio perché a loro si richiede di saper dirigere non solo la propria realtà territoriale ma anche concorrere al governo complessivo del Paese in un'ottica europea
Se guardiamo come oggi si muove la nostra regione e la Regione Lombardia ci rendiamo conto del profondo divario che c'è fra questo obiettivo e la realtà
C'è infatti una tendenza favorire delle spinte locali molto spesso più per un calcolo di interesse elettorale che diretto realtà di capacità di dare risposte ai problemi
Delle realtà locali
Superare quindi una divaricazione c'è che presente anche nei nostri dibattiti tra regionalisti e municipalista i significa aprirsi senza preoccupazioni al confronto di cosa deve essere ad esempio in questo Stato federalista
Il rapporto tra regioni ed Enti locali
Avendo la consapevolezza che cercare delle scorciatoie come la costruzioni di nuove città Stato significa a mio parere moltiplicare il numero delle regioni e avvilire la stragrande maggioranza dei comuni che sono piccoli temi
Io credo che è evidente che nel modo in cui agisce oggi Formigoni la visione e quella di un nuovo centralismo regionale se non nazionale è certo questo non ci aiuta a superare
E le contraddizioni le le difficoltà che ci sono nel fare andare avanti questo per censo e certo non ci aiuta nemmeno la nostra proposta chi a livello nazionale individua ancora in Senato come un luogo di eventi e non come la rappresentanza delle regioni
Costruire quindi io intorno al lupo questo questo nuova dimensione significa anche Colucci costringere il centrodestra in Lombardia a superare questo atteggiamento centralistico
Sto chiedendo soprattutto conto oggi come la Regione vuole essere il capofila del federalismo eccome che vuole essere capofila del del della risma o si vuole preparare ad assumere ad esempio quei compiti che sono dati dalle leggi a a Costituzione invariata proposti da Bassanini io devo dire che noi dobbiamo oggi con grande forza se vogliamo andare in questa direzione operare un investimento forte sulla nuova leva degli amministratori locali
Che governano numerosi punti dell'Ulivo nei comuni nelle province della nostra regione
E bisogna avere la consapevolezza che da questa esperienza costruita grazie alle nuove leggi sulla base di una visibilità responsabilità molto forti
Può nascere una nuova classe dirigente in grado di dare linfa nuova allo Stato federalista
Questo processo di costruzione della nuova classe dirigente si stretta si lega strettamente con la nostra capacità di rendere irreversibile alcuni processi ad esempio quello che consente l'alternanza al governo del Paese e realizza una democrazia compiuta
Per questo il riordino del sistema elettorale che oggi è spezzettato e contraddittorio diventa lo strumento che consente l'irreversibilità di questo processo non basta a quindici l'affermazione di un maggioritario chi è un luminare e quindi che consente la visibilità la responsabilità di chi è candidato ma anche che si basa su un percorso trasparente per il CIPE
C'è
Nella formazione sia delle maggioranze che del premier quindi doppio turno con la quota proporzionale seppure limitata perché non non bisogna avvilire ampiamente le rappresentanze ma sul filo di questa condizione noi dobbiamo muoverci per dare veramente
Un cambiamento alla vita del nostro Paese e sul filo di questa connessione stretta tra cambiamento delle regole e organizzazione economica e sociale non può sfuggire che oggi il problema dello stato sociale della sua organizzazione diventa uno dei punti dirimenti
Il centrodestra in Regione Lombardia
Ha tentato con il progetto di legge sulla sanità
Di affermare una logica cioè che è quella del connubio fra centralismo efficientismo fine a se stesso e mercato senza regole
Ne è uscito un mostro che però ha costruito un fronte molto ampio dal sindacato agli enti locali alle associazioni mediche alle forze del volontariato
Che si è mosso contro questa legge di riordino ma anche contro una linea politica Cage attraverso l'attuazione di alcuni provvedimenti amministrativi si annuncia disastrosa e per le casse regionali
Ma anche per la precarietà che induce nel sistema al di lento
Tutto l'intervento pubblico una linea ideologica che lega il concetto della salute quella di consumo e mercato invece che regalò al concetto di prevenzione forte di qualificazione della cura
Di recupero delle capacità residuali finalizzato al mantenimento dell'autonomia del soggetto
In una popolazione che diventa sempre più anziana
In un sistema appunto dove pubblico e privato possono concorre al soddisfacimento della domanda però sulla base di regole diverse
E di una programmazione e controllo della spesa e dell'efficacia delle prestazioni in cui il governo locale non si emarginato vado velocemente a concludere per dire che questo scontro sulla sanità ci porta in casa è un tema che quello dello stato sociale e della sua attuazione in una società moderna c'è uno scontro con il centrodestra io mi domando se noi siamo in grado dall'elaborazione di una nostra proposta
Che ci consenta di uscire da questa situazione che molte volte più indifesa che all'attacco
Quindi di aprire questa nostra posizione su un terreno che conquisti il consenso di larghi strati perché questa è la condizione per vincere questo scontro e che non è Maggi nella sinistra in un terreno di difesa superato sono d'accordo con la relazione
Che non si possa fare di questo tema una questione contabile che il problema vero sia come si realizza il passaggio da un sistema basato sulla protezione assistenza a un sistema di promozione e integrazione sociale
E questo devo dire la verità mi sembra una risposta all'altezza soprattutto delle nuove povertà la droga la solitudine e l'emarginazione sociale
Ma anche all'esigenza dagli anziani e dei giovani per i quali noi dobbiamo promuovere l'integrazione nella società al più alto livello
Come sta la sinistra in questo contesto l'obiettivo di costruire un percorso che poi soluzioni ho finito di una sola grande forza del della sinistra europea non è facile dobbiamo superare divisioni lunghi decenni crisi che hanno travolto e distrutto ma anche lacerazioni della nostra storia se crediamo che l'obiettivo con cui dobbiamo misurarci e molto alto dobbiamo dare tutta la nostra disponibilità
Giusto riflettere sulla storia della sinistra individuare problemi limiti errori
Questo è un percorso storico e culturale dal quale non possiamo esimerci ma io credo che oggi è soprattutto serva a costruire un dialogo sulle nuove grandi sfide
Ricostruendo anche sul terreno ideale comune che avvicini a noi i giovani che oggi purtroppo sono pericolosamente attratti dalle sirene della destra
In una società complessa se la sinistra vuole mantenere fede al suo compito di contribuire alla democrazia compiuta
Deve saper essere una grande forza di governo ma deve anche avere una grande capacità
Grazie a mo'la compagnia Fiorenza interviene compagno Riccardo terzo e della CGIL nazionale si prepari il compagno Giancarlo Corada presidente della provincia di Cremona
Ho molto apprezzato la relazione di Ferrari infatti mi sembra essere un punto d'approdo forte
Della riflessione collettiva che è stata compiuta in questi anni in cui in Lombardia
Dopo una lunga fase di Travaglio
E dopo un periodo in cui sembravano prevalere logiche di gruppo qualche volta anche logiche molto anguste
Appare ora a me pare anche qui in Lombardia a Milano
Una proposta politica del partito
Una fisionomia del PDS come grande forza di governo
Nella relazione di Ferrari
Non c'è
L'affanno circa la nostra identità
Come elemento separato come elemento puramente ideologico
C'è invece con grande approfondimento
Lo sforzo di analisi di comprensione della realtà e la bussola e data appunto da questo dai problemi generali del paese con i quali ci dobbiamo misurare
L'identità e qui e nella forza della proposta politica
Ed è su questa base che può nascere una più grande formazione politica nella sinistra oltre le vecchie dispute delle vecchie appartenenza
Ora
Abbiamo una proposta politica forte
Non ancora gli strumenti per realizzare una politica si afferma se c'è una strumentazione
Una capacità reale di radicamento sociale
Di presenza di presidio politico del territorio
Io credo che questo sia un problema drammaticamente appunto
Il problema appunto delle forme della politica
Dei luoghi degli strumenti della vita democratiche
Per contrastare tendenze in atto molto forti
Verso una struttura oligarchica del potere
Verso dell'espressività e le esperienze delle esperienze politiche
Di carattere esclusivamente liederistico
Quindi abbiamo un problema di
Far corrispondere alla proposta politica una strumentazione nuova
Del partito e della vita democratica nel suo complesso in una società complessa come la nostra
Non funziona la semplificazione
Non funziona un modello di tipo
Plebiscito a di democrazia referendaria i cittadini i leader
Il problema è la costruzione di un pluralismo istituzionale
Capace di flessibilità e di aderenza ai diversi contesti sociali e territoriali del paese
Qui c'è da fare credo un una riflessione più a fondo sui problemi di politica istituzionale
La crisi
E nella rottura del rapporto di funzionalità tra società e istituzioni
Una società dinamica differenziata da un lato e dall'altro lato un sistema istituzionale irrigidito
C'entra Rizzato e burocratizzata
Rimettere in circolazione
Questo rapporto tra società istituzioni
Avvero un sistema istituzionale in grado di rispondere alle domande sociali questo oggi è il problema
Non si tratta quindi soltanto delle regole del gioco come qualche volta si dice in modo un po'sommario
Quando parliamo
Del progetto istituzionale
Delle linee di fondo della Costituzione parliamo di un bordello anche di carattere sociale
Mettiamo in campo un progetto di società
E io credo che nella scelta federalista cioè non la risposta mitologiche ma c'è la chiave fondamentale per intervenire su questo rapporto in crisi tra società e istituzioni
Un federalismo non solo come trasferimento di competenze un trasferimento un po'burocratico dallo Stato alle Autonomie locali
Ma come costruzione di sistemi territoriali in grado di autogovernarsi
Anch'io credo come ha detto la relazione che almeno ripreso molti altri interventi
Che sotto questo profilo la questione della seconda Camera come Camera delle Regioni sia un punto chiaro
Per tutte le ragioni dette che non voglio riprendere io vedo un rischio che
In un momento in cui tranne il finnico di Brescia si dichiarano tutti federalisti
Questo accordo se un accordo molto di facciata
E che alla fine ci accontentiamo dà la parola e non tiriamo tutte le conseguenze necessarie di queste scelte
Il rischio di un federalismo di facciata timido in conseguenza
Il contrattacco altre forze centralistiche in atto lo vediamo da molti segni io credo che noi dobbiamo fare una scelta molto determinate
E da questo punto di vista il progetto fin qui presentato dal PDS ha bisogno dico che si unì significativo
Soltanto se facciamo con chiarezza e con determinazione questa scelta
Possiamo poi trovare
Una soluzione accettabile un compromesso accettabile anche con la destra sugli altri problemi
Sulla forma di governo
Sì è chiaro che dovremo trovare cercare un compromesso
Questo compromesso regge per noi sei la scelta federalista è una scelta ad impianto forte altrimenti non regge
Abbiamo bisogno quindi
Non di un sistema che rimette in sesto l'accentramento
Rafforzare soltanto il potere di comando del centro
Abbiamo bisogno di costruire un sistema di autonomia
Autonomie territoriali
E anche aggiungo Autonomie funzionali fisso cioè
Un nuovo rapporto tra Stato e soggetti succede
Questo chiama in causa anche il sindacato
Abbiamo bisogni di un sindacato che si assuma le sue responsabilità politica che entra a pieno titolo nel circuito delle decisioni politiche scegliendo lo strumento della concertazione
Come soggetto politico come attrattore istituzione
Questo a me pare un punto importante
Perché sta circolando nel dibattito politico
Una visione del sistema politico il del sistema istituzionale come momenti asse separati autoreferenziali
Il rapporto con le forze sociali è scarsamente presente nel dibattito
Nei progetti di riforma della Costituzione anche nel nostro se ho visto bene
Semplice avete scompare
Quell'unico debole elemento di rappresentanza istituzionale delle proprie sociali tornello
Che è un organismo sicuramente da rivedere da riqualificare ma è significativo che non si trovavano disposte più forti Mazzi cancella il problema
Il ruolo delle forze sociali è decisivo per una democrazia allargata e diffuso
Conto il modello plebiscitario
Conto il mito della democrazia e dei cittadini
Che salta le rappresentanze che salta i luoghi intermedi della politica
I cittadini come singoli e il loro rapporto diretto con il Leeds conto dunque un'idea che diffusa presente
Di un puro e semplice ritorno ad una democrazia di stampo esclusivamente liberale
Correggendo in cui su questo punto
L'impianto dell'attuale Costituzione
Che è una Costituzione nella quale i diritti hanno una valenza sociale
Dalla quale il cittadino è considerato nella concretezza delle strutture sociali nelle quali è inserito
Bene tutto questo mi porta quasi considerazione conclusiva
Sul sindacato
Al sindacato si presentano problemi nuovi scelte strategiche
Difficili
Non soltanto in rapporto ai cambiamenti che stanno avvenendo nella struttura sociale ed economica
Il posto autismo la nuova struttura produttiva la mondializzazione
Ma anche per i processi politici
Per il nuovo quadro politico che si sta costruendo nel quale il rapporto tradizionale tra la sinistra politica il sindacato subisce un mutamento profondissimo
Se guardiamo già a quello che oggi il PDS
E ancor più a quello che potrà essere una più larga formazione politica della sinistra
Mi pare che questa forza politica punta ad essere una grande forza centrale di governo
L'architrave del sistema politico italiano
Senza una esclusiva connotazione di Class
Io credo che questa si accerta sia sostanzialmente giusto
Però questa scelta ha delle implicazioni
Richiede nuove condizioni
Di organizzazione sociale
Di organizzazioni della rappresentanza nella vita
Politica e democratica del Paese implica una linea
Più forte del sindacato
Una presenza più forte del sindacato
Altrimenti si apre una grave crisi nelle forme che la rappresentanza sociale
Io vedo da questo punto di vista ancora nell'insieme del del movimento sindacale delle timidezze
E delle inerzie
Il timore di impegnarsi politicamente e il rischio di una concezione corporativa tradizione il sindacato che fa il suo vecchio mestiere tutto contrattualistico e basta
Dodici quest'oggi non regge più perché politica e società sono strettamente intrecciati il sindacato in torcia necessariamente la politica se vuole misurarsi con i grandi temi del lavoro dello sviluppo
Dello stato sociale
E credo anche che noi questi temi
Cioè una nuova proiezione strategica e la possiamo costruire se affrontiamo un problema che anche questo rischia di essere accantonato in modo grave il tema dell'unità sindacale
Ragionare su L'Unità oltre le vecchie appartenenze
Significa costruire il nostro futuro
Io credo che sia questo il contributo che il sindacato può dare al processo politico alla transizione politica un contributo forte sedi indicano nasce anche una propria proposta strategica
Rilancia un progetto di unità si caratterizza come grande forza autonoma con un proprio progetto che riguarda lo sviluppo generale del Paese
Allora
Siamo verso la fine lavori in mattinata vi dico il indico gli ultimi tre interventi
E vi pregherei attorno alle tredici e il venti quando venticinque anni di l'ultimo intervento se concluso di fermarci per cinque minuti per il disbrigo di alcune formalità congressuali tre interventi nel previsti nell'ordine i tre interventi previsti nell'ordine sono Giancarlo Corada presidente la provincia di Cremona Giampaolo giro
Segretario del permesso francese però non altre e chiude l'intervento in mattinata il segretario regionale da CGIL lombarda Mario Agostinelli ecco c'è una comunicazione di servizio alle quattordici presso la Sala Urbino si riunisce la delegazione di Milano
Ho apprezzato e condiviso appieno la relazione Ferrari che ha colto molto bene a me pare le questioni di fondo del momento
Che poi sono state al centro anche del dibattito nelle sezioni al di là pure dalle tante importantissime questioni programmatiche
Essenziale mi pare tra le questioni poste da Ferrari
Quella di come conciliare se è possibile io credo che sia possibile
L'impegno nostro per la costruzione di un grande partito dalla sinistra democratica e la concezione strettamente congiunto poi con questa del ruolo dei partiti con l'azione per mantenere e rafforzare l'Ulivo
Ulivo che da un lato non può costituire soltanto una scelta tattica per sconfiggere la destra non può essere solo un'alleanza elettorale tra i partiti anche per non perdere i tanti giovani e non più giovani
Non iscritti ai partiti che hanno però recuperato con l'Ulivo il gusto della politica
Ulivo però che non può d'altro canto pensare come è stato detto bene di cancellare e riscrivere la storia d'Italia almeno nel breve periodo che non può pretendere di riunificare qui ed ora perché poi nel medio tempo le cose possono cambiare in un unico soggetto politico
Culture pensieri tradizioni interessi che si sono concretizzati durante gli anni attraverso presenze organizzate differenti
E multiformi vorrebbe dire accelerare artificiosamente un Progetto costringere ingabbiare invece ne vogliamo liberare contaminarsi reciprocamente
Anche se è importante che nell'ambito dalla nostra alleanza si avvii una progressiva profonda riunificazione attraverso appunto la contaminazione di cui dicevo di culture e tradizioni diverso e con l'incontro e l'arricchimento reciproco
Stiamo camminando lo diceva ieri bene professor Martinelli su un sottile discrimine
è per certi aspetti contraddittorio dire che l'Ulivo debba essere qualcosa di più di un'alleanza e nel contempo asserire che si debba rafforzare la sinistra
Ma è comunque una contraddizione reale che sta nelle cose che sarebbe inutile nascondere e che però occorre percorrere fino in fondo dipende da come la viviamo
Se siamo mossi da una volontà soggettiva anche positiva costruttiva assolutamente non di vari Cantet senza disegni di annessioni di velleitari partiti dall'Ulivo
Ma neppure di vecchie logiche di litigiosa alleanza elettorale allora rinviamo possiamo rendere questa contraddizione che pure esiste fecondare produttiva di buoni risultati
C'è poche sono le questioni di fondo dicevo e centrale a me pare questa del rapporto Sinistra democratica Ulivo e poi connesso con questa ma non parlo ovviamente per ragioni di tempo sistema dei partiti bipolarismo il nostro rapporto con il centro è un
Un nucleo ben consolidato di questioni tante sono invece i grandi capitoli di programmare il giusto come dicono gli americani lo stato sociale la giustizia riforme istituzionali che sono poi in buona parte diretta conseguenza delle risposte che si danno alle prime questioni su questo punto dei capitoli di programma io voglio fare brevemente un'osservazione generale ed una specifica relativa alla appunto delle riforme istituzionali quella generale riguarda la necessità per la sinistra
Di recuperare agli occhi distratti importanti dalla popolazione un'immagine fortemente innovatrice assolutamente non conservatrice
Di fronte al cambiamento a volte appare a volte è proprio così ragioni nostre di storia di cultura che la sinistra sopra valuti la necessità di difendere l'assetto esistente in o in tutti i campi vivendo il futuro il nuovo quasi sempre come un male o almeno come un pericolo che incombe anziché a viverlo in futuro il nuovo con una sfida una serie di sfide che si può vincere senza letture apologetiche del nuovo ma anche senza speculari visioni catastrofiste è una questione mi direte essenzialmente di metodo è così
Meglio che di metro di approccio culturale alle varie problematiche però importante per cogliere anche nei momenti più difficili diamo le opportunità che si presentano sempre in tutte le situazioni anche quelle più difficile l'osservazione puntuale che voglio fare riguarda invece un punto specifico dalla proposta di riforma istituzionale mi pare che sia scontata
Come esigenza vitale per il nostro Paese la necessità di una riforma federale dello Stato del decentramento del potere anche Martinazzoli
Ieri al di là della non condivisione dei termini però mi pare che sia d'accordo sulla sostanza c'è larga condivisione sul fatto che occorre sottrarre al potere centrale tutte quelle funzioni
Che possono tranquillamente essere gestite dal basso è una strada obbligata d'altra parte se si vuole il bene del Paese ad iniziare ovviamente da un forte e coraggioso colpo di acceleratore di cui si parla troppo poco per riformare seriamente anche qui in senso federalista le modalità di prelevamento e di redistribuzione
Dalle entrate fiscali tutti Progetti dicevo presentati alla Bicamerale parlano di federalismo però vi sono scelte diverse nel merito soprattutto in relazione al ruolo delle regioni e degli enti locali via chi come quando il CDU ed anche Forza Italia pensa ad un ruolo anche amministrativo e gestionale delle regioni
E anche diverso i nostri compagni e quindi alla eliminazione delle province o in altri casi io credo in modo più subdolo alla subordinazione dell'esistenza di queste alla decisione delle regioni facendo diventare quindi le eventuali Province o come posso messo il chiamante poco importanti il nome organi di decentramento dalle Regioni il nostro Progetto invece è diverso il progetto presentato alla Bicamerale ed è per questo aspetto
Io lascio stare del tutto la questione del Senato su cui c'è un tante riversa ma per questo aspetto
è largamente condiviso dagli amministratori provinciali e comunali l'articolo ventitré mi limito solo ad una l'articolo ventitré della nostra proposta è chiarissimo proposta presentata dai nostri gruppi alla Bicamerale chiarissimo
Mi limito a leggere ripeto il comma sei i Comuni e le Province hanno competenza amministrativa generale
Escluse le sole funzioni amministrative incompatibili con la dimensione territoriale ma anche gli altri articoli su questo argomento ripeto vanno nella direzione che da sempre come amministratori del PDS sosteniamo e badate bene non è per niente un federalismo dei comuni che non ha senso il federalismo deve essere regionale ma deve tener conto della complessità della situazione italiana
In questi anni ho potuto fare una serie di esperienze sia direttamente come presidente di provincia un l'hanno fatta anche la stampa cento tanti compagni nostri che operando all'interno dall'associazione delle Province in Lombardia nel Lupi
La prima impressione molto forte anche cambiando opinioni vecchie che aveva tale esigenza
Di avere comunque un ente intermedio tra Regione Comune e la prospettiva di una sorta di federalismo le giornalistico basato su regioni che si articolino nel territorio con propri uffici decentrati è una prospettiva che non regge almeno per tre motivi dico tre per farla breve intanto perché sarebbe un modo di ripercorrere di nuovo modalità centralistiche che in questi anni abbiamo tanto deprecato
Poi perché a ben guardare la storia del nostro Paese ha soprattutto prodotto Comuni e Province seppure con grandi problemi di confine di estensioni piuttosto che altre realtà
E da ultimo per una ragione più amministrativo gestionale perché in Italia abbiamo un enorme dispersione di piccoli comuni di piccole realtà più di otto mila in tutto il Paese che lo dico per inciso dovrebbero essere spinti ad accorparsi ma che comunque anche se ridotti
Sono tanti
Mi chiedo come potrebbero rapportarsi alla Regione razionalmente di maniera efficiente ed efficace se non attraverso una programmazione di Medio Oriente livello intermedio per questi ed altri motivi sono fermamente contrario ad un modello di federalismo regionalisti compassato su un nuovo centralismo delle regioni intese anche come Intini gestione perché è questo il punto e sono d'accordo con chi sostiene un progetto federale che veda un grande ruolo importantissimo ruolo centrale delle regioni intese però come enti che non c'è gestiscono o gestiscono il meno possibile
Regioni che propongono e approvano leggi di Indirizzo nel loro quadro istituzionale
Che anche elaborare una programmazione grandi maglie del loro dalle loro risorse ma alle quali non può essere demandata la gestione del territorio se non quella direttamente funzionale a tali elaborazioni
Che senso avrebbe un ente regione che continui a gestire come fa adesso la Lombardia contributi ai pioppi cultori piuttosto che alle bande locali
Perché questo avverrebbe col modello di federalismo che molti hanno in testa
Occorre invece una riforma federale dello Stato che parta dal livello più vicino al cittadino
Tutto ciò che può essere fatto a livello più basso ha fatto quel livello addirittura prima del comune su questo non c'è un punto invece di carenza lo diceva prima terza e mi pare anche
Che c'è un punto di carenza anche dalla nostra bozza alla Bicamerale se c'è qualcosa che può essere fatto dall'associazione dal gruppo di volontariato
Ebbene venga fatto lì e non ad altro livello che poi continuando nella selezione diciamo così di questo modello che abbiamo in mente di sussidiarietà l'altro livello più vicino ad Alleanza il comune e così via accettare proposte come quelle del CDU e di Forza Italia di altri tra cui anche nostri compagni dicevo porterebbe tra l'altro al paradosso
Di abolire le province e mantenere le prefetture enti davvero superati dalla storia incoerenti con un sistema federale le cui poche competenze potrebbero essere agevolmente svolte da altri con semplificazioni per i cittadini e risparmio per la spesa pubblica sono convinto che le Province non debbano assolutamente non debbano assolutamente prevaricare accollarsi competenze comunali per esempio le parti di piani regolatori che riguardano i comuni nel caso dalla Lombardia devono venire approvati dagli stessi comuni credo che la provincia di Pavia in un ruolo di programmazione
Per tutto quello che riguarda più comuni in una vasta area su temi di questo carattere ci vuole l'intervento di un livello adeguato che non può assolutamente essere quello di eventuali uffici regionali decentrati non ne vedo l'utilità amministrativa la praticità l'efficacia
E non vedo nemmeno come possono i cittadini avere un rapporto diretto con un ufficio regionale
Pure decentrato
Chi può meglio provvedere alla gestione di importanti settori come la pianificazione della raccolta differenziata e trasporti la viabilità l'edilizia scolastica
C'è quindi ministro Berlinguer ecco in questo senso mi pare che ogni funzione dovrebbe essere valutata avendo come metro di misura l'efficacia e l'efficienza del servizio e la facilità azione o meno della vita dei cittadini pensiamo alla nostra regione alla politica che sta facendo Formigoni punitiva nei confronti degli enti locali e che farebbe se passasse l'ipotesi di cui parla di cui parlavo questo tipo di federalismo
Credo sia l'unico che posso davvero comprendere in sé è da un lato ruoli rinnovati adeguati dei vari livelli istituzionali e dall'altro il soddisfacimento delle esigenze di efficienza ed efficacia che vengono giustamente richiesto a gran voce della cittadinanza
Ed attraverso una riforma
Di questo tipo riusciremo anche ad indurre nuova linfa e nuove forze nella maturazione nella formazione di una nuova classe dirigente che a livello locale
C'è stata in gran parte cita ma di cui si sente forte il bisogno anche ad altri livelli capace di governare il Paese con un nuovo più alto senso dello stato dell'interesse pubblico è difficile ma anche in questo caso vale l'indicazione di metodo di cui parlavo prima
Cercare di cogliere nelle difficoltà anche le opportunità Della situazione ci offre accettare le sfide e lavorare per soluzioni innovative e nello stesso tempo realistiche un contributo dal nostro congresso non può mancare e sarà utile al rinnovamento e alla complessiva crescita democratica dal nostro Paese
Ringraziano interviene compagno gli oncologi eroga in francese sperando che tutti riusciamo a comprenderlo visto l'affinità della Lingotto
Col bergamasca
Anche col comasco di
C'è anche l'Inter
Siamo proprio pasticcioni con gli ospiti stranieri come ieri prevedevamo di diffondono solo il testo italiano interventi da mai e poi c'era un traduttrice oggi abbiamo un traduttore
Contrordine la parola compagni Ciro
E gli annessi Sciacca ma
Ce l'ho qui da Bordeaux a me scrisse del Papa Guam avesse avuto l'Italia
Signori signori cari compagni mi scuso prima di tutto per non poterti parlare in italiano
Cioè si è conclusa forte risale infatti a un
Del Socialist fosse
E qui Baschiria un onesto si è visto con ARPA dolce erroneo verso la segreteria regionale
Sono venuto a portare i frati i saluti fraterni dei compagni socialisti francesi in particolare dei socialisti dello con un'altra di cui ho l'umore di essere il segretario regionale
Otto due patti inferte dove giunge in breve ornate da Lombardi
Si può sparare sulla serie Paris sua usa comunque lo show saluti a
Fra due partiti fratelli e due regioni gemelle con alte Lombardia
Così vicini per geografia e storia abbiamo molte cose da dirci
Ed è a doppia sia uno tratta sciocco Mara Constitució coppe e in primo inno sette Minto comuni alla costruzione europea rincorso Chopin tipo Grassano sesto e qui la sana secondi a mondiale Beckett Urru facile e che costano ogni soccorso una costruzione europea che
Progress continuamente dalla fine della seconda guerra mondiale ma che sempre fragile e rimessa in questione
Poi ho dui allocherà crisi economiche Sossi al Sacco al patto con loro
Ma che Palamonti e continui riuscì omaggio
Panatta chiarezza si osasse squassato partite più soffusa portando la pubblicazione le proprietà dopo Sante volti e Patruno sì oggi Silvio Del Monte sodio lassismo dovendo lottare da godere forse
Oggi allorché la crisi economica e sociali in Europa sagra a in tutta Europa segnata
Dal da crescita dei casi della disoccupazione ed alla precarizzazione continua di fette sempre più importanti della popolazione
I popoli d'Europa si interrogano e risolvono dappertutto i vecchi demo ni quelli del razzismo dell'odio verso l'altro e in primis dell'odio verso lo straniero
Servio Tremonti gli angeli si è complicata fondi nazismo e di fascismo
Io fai compriamo tre conti noi non sono della planet alla destituzione o cutanee Piso Weber confida dissuasori Mennitti ma che nota non parla Shoah
Questi vecchi de Moni che mezzo secolo fa hanno un peso la forma del nazismo e del fascismo e che hanno rischiato di condurre il nostro continente l'insieme del pianeta la distruzione
Nel corso del più orribile conflitto della storia dell'umanità segnato dalla Shoah
Biasio Confucio dedurne Economics ossia lesto voi
So Pasha Khan dette io Poppea se Mou non pende fondi versi
è chiaro che in funzione dei dati economici sociali e storici proprio ad ognuno per ad ogni Paese questi movimenti hanno preso forme diverse of oscuro salve
Lo dovevo fare fa sarà Monte Dan pacchi un'arte nuova assistiamo chiediamo fatti
Lo sa connazionali dovessero il perenne
Chi Mario Cosmo codesto sì sì alla pace in critica radicale la costruzione perenti sono ed estro il triste rito notizie dalla se un consenso
In Francia voi lo sapete dobbiamo far fronte alla crescita di un partito apertamente razzista e antidemocratico il fronte nazionali divertente
Che purtroppo cresce sulla base di una critica radicale della costruzione europea in quanto distrutto distruttrice dell'identità e della nazione francese
Se esiste confonde nove azione Otis si Arianti democratiche
Sono queste fonti Folgori o sullo alla costruzione per
Queste idee profondamente reazionari antisociali antidemocratiche
Si nutrono purtroppo delle forme che prende oggi la costruzione europea
Secco associò potenza offensore batte neocon Savater
Chi va detto possono sesto lasciando il liberalismo
E chi va al Prisco spero in bronzo onde riconosciamo il che non sa uno copia integrale
La costruzione europea si fa più sulle sulla base di idee neo conservatrici che voglio dire estendere il campo del liberalismo e che vogliono più costruire una grande zona di libero scambio che un'Europa integrata
L'OPA padre all'olio presumo sulla Pavarotti in Commissione Poulsen
Do l'oggettistica ogni essa un consumo essendosi assolute pattuglie Moya
Le baie atti per resistere alle registrazione azionario dell'occhio alla mondializzazione economica
L'Europa appare allora più sotto l'apparenza di una Commissione di Bruxelles il cui obiettivo primo sembra quello di di e riuscire a falsa saltare le barriere delle legislazioni che nazionali che impediscono lo sviluppo della mondani mondializzazione dell'economia
Se tu passi verso poppa Sipa al nostro scopo conoscono l'Italia in USA proprio sia vispi BT
E costole modesto siano volte a costruito Sciacca hanno pay paralizza il dottor pressione di Momo quindi esso si Erice
Questo oppure questo offensiva
Sia in Francia che in Italia
A come obiettivo principale il servizio pubblico
E
Il modello sociale europeo che è stato costruito qui in ognuno dei nostri paesi dalla lotta dei popoli e dei movimenti operai e sociali dei socialisti
Se il suo ateneo conservazione scontri Bigon modello non liscio Margiela precari tiella poco attento
Il folle Lille stando a casa nei fuochi in disaffezione Sas squassante duello Pigno più Big vis-à-vis la costruzione per
Queste scelte neocon serva attrice costa attribuiscono fortemente allo sviluppo della disoccupazione alla precarizzazione e alla povertà
E sono la culla dell'estrema destra e provocano una disaffezione crescente dell'opinione pubblica
Rispetto alla costruzione europea
Come l'antica dei casi o Fini allora confermo degli idioti pazzi Socialist Oprea
A Madrid contessa omonimia salta come casa
Sonetti all'oscuro ignoto per conseguì ovale su due problemi Pleasant porto
Con con séparé diciamo della popolazione lo show marcerà crimine il tre con un ponte con tensione appeal più viziati sposa oncologo fossimo Islands mondo ignoto
Come indica la dichiarazione finale della Conferenza dei partiti socialisti europee a Madrid a dicembre
Solo quando l'Unione europea contribuirà a risolvere i problemi più importanti che incontra la gente quale la povertà la disoccupazione l'attività criminalità
Che potremo contare su un appoggio dell'UPI Mioni pubblica per il rafforzamento e la largamente o dell'Unione Europea
Da sette a ioduri chiarito non fosse lo deve battere uno Ciulla mi son Platone a Monini
Bruto possono sesso fatto lei
Credendo di soggetti fonda noto la costruzione europea in e coerente passione economiche monete
Se se avanza incavo politici fa coesione dello ma so sì alla creazione non prova la potenziò la ovvio no voglio dirlo non di Ovada
In questo periodo in Francia come in Italia il dibattito ha come punto centrale la questione Della Monica unica ma dobbiamo ricordare
Continuamente che l'obiettivo principale della costruzione europea
è che l'integrazione economica immunitaria si inserisce si deve inserire in un quadro politico che si favorisca lo sviluppo sociale
L'occupazione e la protezione dell'ambiente
Lo blocca Jack ci vede la conferma a Santiago un ammontare
Contro il bigamo manco quindi fissi gli occhi Fava il politico quella pupilla siamo per polizia upfront consigliò di carte affonda montare non positive della regia c'è un largo negli dalle delle travi poi spetta il Maastricht
Il blocco che c'è attualmente alla conferenza inter interconnesse intergovernativa
Contribuisce a rendere più difficile il lavoro politico presso le popolazioni o europei
Per far riprendere coscienza del carattere fondamentalmente positivo della realizzazione della monetica Della Monica unica
E nei tempi previsti dal trattato scusate MSC durano un attimo possiamo può dire musici Lu di fa l'intervento solo in francese e poi li stampiamo il testo distribuiamo per ragioni di tempo dirlo nel sedici Ruth
Ha capito
Nursery
London Xia ossesso vapore Lezzi siamo sconveniente
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Se i dossier context
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Sì
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L'obbedienza unitari
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Scusa voltata
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Allora per l'ultimo intervento della mattinata Mario Agostinelli segretario regionale della CGIL dopo l'intervento di Agostinelli ci saranno comunicazioni della commissione elettorale del compagno Scalvenzi
Alle quindici c'è la ripresa dei lavori i primi compagni che devono intervenire sonorità non Pasquale
Belotti Cristina Rocco Cordi
Prego
Governare l'Italia completando la transizione costruendo un nuovo partito e l'opzione strategica del congresso
Così netta e addirittura rafforzata da una valenza simbolica
Da porre quasi in ombra il corollario di chiusura della premessa del documento
Che si pone come obiettivo attraverso il governo dell'Italia al cambiamento della società italiana
E naturalmente un obiettivo largamente condiviso
Io credo però e lo dico dal luogo dove osservo questa fase straordinaria di trasformazione che l'enfasi sulla questione del Governo non può portare una sottovalutazione della crisi della rappresentanza sociale della rappresentanza del lavoro
E quindi non può che imporci un'analisi ancora più accurata
Per la costruzione di quel blocco sociale che con molto coraggio a posto qui nella sua relazione Ferrari e che Postal noto ha una valenza del tutto straordinaria
Io credo che si stia sottovalutando che la società al nord come dire cambia da sé sulla base di spinte potentissime
Talvolta latenti talvolta affermate e che hanno un loro un motore che debolmente analizziamo e diciamo con franchezza ancora non è piegato ha un segno né di sinistra né riformatori
L'esito elettorale che più volte riportiamo alla sua radice in un profondo disagio sociale
E devo dire che alcune intuizioni invece che fortunatamente il nostro partito sta assumendo io credo questa questione straordinaria della scuola ad esempio come ha colpito tutti la grande riuscita dell'Assemblea l'altro giorno proprio qui
A Milano io non l'idea di cosa si può fare per modificare i rapporti di forza che sono tutt'altro che scontato
Se volete e qui mi ricollego all'intervento di terzi
Poste in altri termini se il problema del governo evoca in particolare quello della democrazia politica e delle nuove forme degli assetti istituzionali a cui è dedicata in gran parte il Congresso il documento nondimeno credo che si possa trascurare la nuova forma che assume la questione della democrazia sociale
Una volta ben definita dal patto che aveva retto
La prima Repubblica e che oggi invece messo in discussione
Dai mutamenti straordinari innanzitutto nel mondo produttivo che fatale tra l'altro analizzata con molta cura
Dico di più
Io credo che se il PDS vuole avere un ruolo centrale nella politica italiana
Lo può fare solo se coerentemente contribuisce alla descrizione del nuovo patto sociale
Io credo che qui siamo ancora un po'in affanno
Credo ad esempio che il fatto che qui al Nord la lega dia rappresentanza politica Diretta agli interessi
In certo qual modo sfaldando nostro blocco sociale
Significa che ancora la capacità di modificare un modello di rappresentanza sindacato partito ma anche su cui torno allo stato attuale non ancora foriero di successi
Ecco io credo che governare per cambiare cogliendo la occasione straordinaria della globalizzazione su un versante nitido però che non si ritrae c'è quello di una politica di sinistra
Che ha un'affermazione davanti a sé e cioè che la competitività internazionale dell'economia e il miglioramento della protezione sociale
E il miglioramento della qualità della vita sono obiettivi compatibili e di pari importanza guardate queste francamente l'opposto della deregolamentazione del lavoro o di salari differenziati al su tutte le Alpi diventare uno sviluppo tutto fondato nell'impresa a cui prestiamo anche noi troppa attenzione
Da questo punto di vista labili
Di sinistra e non solo la buona gestione di una politica come quella che oggi in gran parte est cerchiamo di contrastare una politica naturalmente innovatrice coraggiosa e redistributiva non solo cito una cosa che mia
In un certo qual modo un po'inquietato perché viene dalla persona ma qui io riserva una grande stima non solo come sembra fare credere
Saldati redistributiva dentro al lavoro cioè ci sarebbero più diritti meno diritti e più accessi ci potrebbero essere meno pensioni più Stato sociale
Io credo che invece lo scontro stia nell'accumulo delle risorse
E nella possibilità che queste risorse possono essere distribuite anche al di là con coraggio del solo lavoro dipendente ma in un nuovo patto che non gioca a discapito di un pezzo e a vantaggio di una e che io allora dà una risposta minima per la quella parte di lavoro che stiamo svolgendo anche come sindacato cui la straordinaria battaglia per la piena occupazione
Oltre naturalmente il lavoro dipendente e in simbiosi con la riforma dello Stato sociale articolata come dice Ferrari su base territoriale non centralistica
A mio giudizio l'idea del blocco sociale che noi dobbiamo portare
Oggi
La condizione salariale però è il denominatore comune di tutte le nostre istituzioni democratiche la scuola la sanità perfino la giustizia
Ecco io credo che non bisogna dimenticarlo anche quando si va oltre come necessario cioè noi ve l'assicuro possiamo gettare il cuore oltre l'ostacolo se il lavoro le sue radici non le lasciamo da solo
E non le scambia
Quindi governare ma evitando un divorzio più accentuato tra dinamiche politiche dinamiche sociali
Che è un pericolo che avverto in particolare a partire dal lavoro dipendente dal suo intreccio con quale otto-nove subalterno e con quello più creativo guardate sempre meno conquistato sulla base di lotte collettive
C'è poi la crisi del sindacato ma non solo
I giovani in una nostra inchiesta dicono io vorrei un lavoro creativo ma questo avviene fuori dallo schema del lavoro dipendente e non ce lo possiamo permettere
Noi non ci possiamo permettere che se si lotta si paga e non si costruisce questa è una cosa che il movimento sindacale anche nelle fasi più delicate di responsabilizzazione sempre avuto presenti
Perché altrimenti ci sono due sbocchi
Uno quello di collocare il profitto in una posizione centrale di progressiva Mediazione tra gruppi di interesse in competizioni
E spingere come diceva terzi il sindacato Paone difesa più radicale Mangusta parziale degli interessi del lavoro e quindi diventare tutto sommato un sindacato di servizio
Oppure reggere una politica che mette in luce un modello di sviluppo generale è un modello di assetto sociale coerenti l'uno con l'altro
E che stabilisce la quota del prodotto sociale che si destina anche alle generazioni future questo non lo può fare il sindacato
Lo può fare il partito il sindacato può essere davvero in grande autonomia un attore formidabile dentro la società
Ecco io allora penso che è una lotta contro il lavoro spezzò sprecato e per i bisogni soddisfa sociali insoddisfatti qui in Lombardia possa trovare rapidamente
Una piattaforma è un punto da proprio anche per modificare una sette un rapporto in questa regione che ad esempio sulla sanità non a caso ha sofferto di incapacità del gruppo dirigente che regge la Regione a rispondere alle questioni poste
Io vorrei per concludere prima di avere una brevissima altra riflessione sulla questione della sanità che riguarda anche questo congresso
Dire di una perplessità su un'idea dello stato sociale delle opportunità che pure condivide e che si limiti però a enunciare un cambiamento e non trovi Radice nelle forme di garanzia che vanno sicura
E lo dico non da sindacalista dico che la mia perplessità e prima politica che sindacale
Io credo che non bisogna anche in questa fase coraggiosa focalizzare solo le situazioni della vita individuale e privata dei cittadini
Ma dare altrettanta importanza alla capacità di partecipare e costruire attivamente la politica quella del su questo perde Formigoni non dovremmo perdere
Se noi non dovessimo riuscire in questi nostri paesi dell'Europa occidentale mi sembra che l'intervento che mi ha preceduto l'abbia detto a mantenere gli standard dei diritti sociali che abbiamo avuto fin qui ciò credo comporterebbe la riduzione di una vasta parte della società a livello di una sottoclasse e in questo caso anche la democrazia politica non potrebbe continuare a funzionare
Perché verrebbe a mancare quella che è una delle premesse per elementari per il suo funzionamento e cioè di inclusione di tutte le voci
Credo allora che lavoro più Stato sociale sia davvero l'elemento per fare di questa democrazia una democrazia funzionante
Ecco io credo il bisogno di un movimento che riparte dal territorio per i lavori dalle esperienze concrete pur avendo in mente un progetto politico di di Congo posizione finale
Penso che occorre rinnovare il comando dei lavoratori sul lavoro nettare davvero universalità a questa riforma dello stato sociale attenti e compagni conta al nord
Il referendum sulle pensioni noi il sindacato l'avevamo perso
Il contratto dei metalmeccanici ha avuto qui il massimo di lotta e di partecipazione ma qui ci sono anche i nostri avversari più duri fosse Albertini sono di come di pareri occorre credo recuperare in fondo il consenso dei lavoratori che lottano e che tengono aperti spazi senza vincere come nel caso dei metalmeccanici ma respingendo la sconfitta che avrebbero voluto imporsi
E sento no però questi lavoratori vorrei portare delle assemblee che stiamo facendo che il governo di sinistra di debba includere stabilmente nel nuovo patto sociale che si costruisce credo che la Bicamerale si debba occupare anche di questo
E per concludere io credo che noi riceviamo dall'iniziativa grande dalla forte simbiosi tra sindacato e partito sulla questione della sanità in Lombardia dove il partito all'opposizione
Il sindacato ha fatto una basta
Lotta unitaria
Un insegnamento importante
Guardate Formigoni si è scoperto credo in questa intervista su Repubblica l'altro ieri
Dice contro la Bindi ma con Prodi sono e cioè sui contenuti Bindi io non mente
Faccio uno scambio politico da questa tempesta e di Tele
Cioè si governa senza la società si governa senza dovere concertare si governa eliminando la costruzione autonoma di bisogni e di progetti che nasce dall'aggregazione dal pluralismo di cui noi anche come partito siamo una forza assolutamente ineliminabile
Ecco io credo che il non riconoscimento Gotei rappresentanti della Società quindi se esposto Formigoni abbia subito una pesante sconfitta consecutiva
Io credo che una società corporativa una società che si rappresenta per interessi in Lombardia nella seconda fase della legislazione non abbia più spazi e credo che assomigli questo arretramento a quello che dovrà subire la Confindustria dopo la firma dell'accordo dei metalmeccanici però e chiudo non abbiamo vinto perse
Non abbiano vinto se rapidamente il nostro Progetto che è fatto di innovazione perché quello degli altri è innovativo
Ridistribuisce equità e convince la gente che la solidarietà ed equità con dentro e bisogna farlo al più presto
Perché noi nella sanità ad esempio abbiamo dimostrato che non si governa senza Società e che si può fare azione di governo anche dalla posizione perché si sta con i piedi circa è mia convinzione che questa esperienza cambia anche il sindacato francamente non si potrebbe andare in campo aperto
Nel cambiare sindacato senza che il partito rimane l'organizzazione politica del pluralismo sociale che è sempre stato
Ringraziano il compagno Mario Agostinelli la parola Lanfranco Scalvenzi della commissione elettorale
La commissione elettorale elettorale fa una proposta all'Assemblea
Che nell'ordine del giorno dei lavori di questo congresso la proposta riguardante il sistema di voto per l'elezione
Della Delegazione al congresso nazionale
Considerata la discussione
Il tipo di discussione ha largamente unitaria che si è avuto nei congressi dissezione in presenza peraltro di una sola mozione ed i più emendamenti che però non si presentava come alternativi
Ma come correttivi integrativi
è considerato il
Prima
Politico di serenità
Che si è avuto nella discussione nei congressi di sezione che si è avuto anche nella discussione di congressi di federazione
E che peraltro si sta verificando anche in questo congresso che stiamo celebrando adesso considerato anche che in tutti i congressi di federazione si è andati a votare le delegazioni al congresso regionale attraverso il voto palese
Pressoché all'unanimità
All'unanimità la Commissione elettorale propone che si segua anche in questa congresso la stessa strada cioè poco propone il voto palese per l'elezione del delegazione al congresso nazionale
Allora niente c'è una proposta della commissione
Elettorale per il voto palese
Se ci sono compagni contraria a questo scelto di voto se noi mettiamo in votazione hanno scelto
La consideriamo definitivo
Allora visto che
Non c'è nessuna richiesta di intervento
Chi è favorevole alla scelta del voto palese
Chi è contrario
Chi si astiene
Approvato all'unanimità la commissione elettorale sui riunisce m diciotto mentre con i capi delegazione non lasciava la Urbino io ricordo più riprendiamo il lavorio alle quindici
Nei primi compagni che sono chiamati ad intervenire sono Pasquale ritorno
Dal e Cristina Velotti
I Milano
Se c'è in aula
Chiediamo di intervenire alla compagna Cristina Belotti della federazione di Bergamo
è la prima volta che partecipò ad un congresso regionale del PDS sinceramente fare un intervento per me non è cosa facile adesso un attimino di più visto la partecipazione nella nell'agenda
E soprattutto dove il livello di sapere politico e così elevato le cose che ho da dire arrivano però da quella parte di lavoratori che ogni giorno devono fare i conti in tavola e che la vita spesso e volentieri la tirano avanti con i denti stretti
E cioè sulla mondializzazione
E più precisamente sull'auspicabile di distribuzione della ricchezza
Pienamente convinta che tutto ciò sia realizzabile in tempi lunghissimi penso altresì
Penso altresì che sia un passaggio attualmente spinoso e poco comprensibile perché come me lavora in quei settori dove la recessione ha già cominciato a dare i suoi frutti
Qui voglio fare una premessa
Per chi non lo sa nel novantaquattro due grandi settori come quello tessile l'agricoltura sono stati protagonisti dell'accordo dell'Uruguay Round sulla trattativa tra e cioè più precisamente lo smaltimento dei dazi doganali nell'arco di dieci anni
Dati europei questo accordo dovrebbe costare un milione di perdite occupazionali in Europa
Solo nel settore tessile calcolando poiché su tre milioni di occupati tessili europei un milione presente in Italia possiamo pensare quale sia il maggior Paese colpito ma la mondializzazione anche questo
Non mi vengano a dire poi bisogna aprire altri nuovi settori per far fronte a questa nuova disoccupazione sì forse in futuro
Ma per chi Marco come me oggi si ritrova ad avere trenta anni disoccupate donne alternative non ce ne sono non voglio fare un ragionamento femminista ma non dimentichiamoci
Che i padroni mi piace chiamarli così perché è vero sono padroni preferiscono manodopera maschile non fanno figli e naturalmente non hanno tutti i problemi familiari che una donna
Non parliamo poi della nuova tecnologia che di sicuro non è a servizio dell'uomo ma l'uomo che diventa uno strumento della macchina perché non sapesse come si vive in fabbrica oggi posso fare un esempio della tecnologia in aiuto dell'uomo
L'ho fatta anche al mio congresso provinciale vorrei farlo anche qui se una volta io lavoro in una fabbrica di di slip per piegare a Manet scatolare centosei aveva un tempo di quindici minuti ora perché la macchina mi porterà avanti le scatole già aperte devo in un minuto piegare quarantadue slitta
Provando contestare i tempi la risposta è sempre uguale alle spalle ha detto il Portogallo la Grecia il Marocco e così via però queste la mondializzazione
Nella multinazionale in cui lavoro sono già stati creati comitati aziendali europei dove per cercare di evitare lo sfruttamento selvaggio minorile
Stiamo cercando di applicare nel nostro contratto la regola dell'etichetta dei diritti e cioè fare in modo che l'azienda assuma un comportamento di dispetto nei confronti di quei lavoratori del Nordafrica e del Sud-Est asiatico
Che attualmente non vengono nemmeno considerati persone fosse questo l'unico lato positivo che vedo attualmente nella mondializzazione
Per non parlare poi del nuovo modo di vivere in azienda cioè sui principi della codeterminazione o partecipazione degli operai e l'organizzazione aziendale
Io queste due parole le ho portate per parecchio tempo nel mio vocabolario ma mi sono accorta che si determinassero indicativo a causa della concorrenza per il costo del lavoro da questo devo incentivare il part-time per mantenere l'occupazione in azienda
Devo vedere di buon occhio l'immobilità che si agganciano la pensione devo continuamente pensare e domani cosa succederà come posso essere contenta quando vedo lavoratori del Sud che pur di mantenere un posto di lavoro accettano stipendi di cinquecento mila lire al mese
Le categorie di quei settori in crisi pur di salvare il salvabile devono accettare che la flessibilità dell'orario di lavoro su Visco continuamente i mutamenti
Come posso accettare di vedere bambini lavorare scantinati per dodici ore al giorno mille novecento lire all'ore venti mila lire tutto il giorno nel sabato
Qualcuno potrebbe dire certe cose non si devono accettare ma sapete cosa mi ha risposto la sindacalista del sud io posso solo lottare affinché queste condizioni Migliorini non posso permettere che i pochi posti disponibili si perdano
Senza andare tanto lontano le lavoratrici in cui dell'azienda in cui lavoro mi hanno informato che piuttosto di essere licenziate sono disponibili a ridurre l'orario di lavoro
Una vis una bestemmia a livello sindacale ma l'unica alternativa a livello occupazionale
Io che lavoro in una multinazionale riesco a comprendere che lottare contro i mulini a vento una cosa impossibile
Ed arrestare questo processo di mondializzazione dove l'interesse finanziario e al di sopra di una nuova concezione di vita letteralmente inverosimile
Ed è questo che il Governo dovrebbe imparare a distinguere le aziende con un alto costo di manodopera e praticare trattenute fiscali diversi se vogliano o che non prendano tutte il volo verso altri Paesi
Con questo non sono una compagnia che vive la vita in negativo penso però che siano ancora molto molto lontano le speranze riposte sulla mondializzazione con il sistema attuale concludendo con una battuta mi piace vivere con i piedi per terra ma nonostante le mie esperienze politiche non siano molto Origin parato sogna grazie
Ora parole compagno Silvano Ambrosetti presidente dalla Lega Cooperativa Lombardia
Come grande scadenze che ci stanno davanti dei cui stiamo discutendo in questi giorni dall'Europa alla riforma istituzionale a quella della scuola
Ci hanno spinto a discutere delle classi dirigenti del Paese
Sebbene negli ultimi due decenni ci sono stati una dissoluzione è una decapitazione delle classi dirigenti italiane
Lettera le cause sono molteplici non c'è solo Tangentopoli la crisi dei partiti c'è la lotta fratricida tra i poteri dello Stato e cioè il declino della borghesia industriale
Lo spazio lasciato vuoto da quest'ultima
Non è stato riempito da nuovi segmenti di borghesia emergente
Perché tra localismo e rancore di categoria tra un benessere spesso troppo sospettoso recente e l'assenza di una vera educazione politica da qui è venuto purtroppo più anti-Stato ribellismo fiscale che è una nuova visione nazionale
Ci si interroga persone il PDS sulla costruzione di nuove classi dirigenti non semplicemente perché si è diventati forza di governo ma perché si avverte il vuoto profondo generato dalla venuta di soluzione delle classi dirigenti insomma questo Paese a una esile classe dirigente nazionale
Un convegno del PDS tenuto a Milano stima la scorsa ha mostrato la risposta che si cerca di dare sul terreno delle istituzioni educative
è evidente però che la risposta non verrà sul dall'oggi al domani e poi comunque non potrà essere trovata solo sul terreno pure importantissimo dalla scuola
Io credo che se si vuole discutere della futura classe dirigente deve partire dalla constatazione che sinora gli italiani non hanno voluto nei fatti una classe dirigente nazionale
Già nei decenni successivi all'unificazione del Paese cominciarono a svilupparsi due grandi movimenti di massa quello socialista e quello cattolico i quali a lungo avrebbero percepito se stessi come altro rispetto al nuovo Stato nazionale
Ma neppure il fascismo nei cinquant'anni dalla repubblicano poi risolto il problema dell'unità del Paese
Così non vi è un Enna la prestigiosa iscrizione educativa francese riprende una questione discussa appunto al convegno sulla formazione della stima la scorsa perché i ministeri vogliono controllare loro concorsi i partiti e la Chiesa cattolica formare i loro quadri giornalisti hanno le scuole dell'ordine l'industriale hanno scuole aziendali piuttosto che una sola istituzione ha come avviene in altri Paesi e così via
Il problema della costruzione di una vera classe dirigente nazionale torna così a presentarsi a questo io credo che occorra accingersi sapendo che è un problema che travalica la contingenza politica
Che è lavoro come minimo di una generazione tale De richiedere grandi energie grandi lotte grande lungimiranza
E che in caso di sconfitta non resterebbero molte chance a un Paese che ha già mancato più di una volta questo obiettivo quello dalla costruzione di una classe dirigente nazionali
Nella relazione introduttiva è stato posto una grande enfasi sulla questione del federalismo dobbiamo però sapere avere chiaro che chiederà il federalismo comporta inevitabilmente un plus di assunzione di responsabilità da parte delle aspiranti classi dirigenti locale
La nuova classe dirigente dunque presuppone una fedeltà alle istituzioni al Paese che posso essere certo interpretata da sinistra ma che non sia filtrata Sag corporativismi ricetto di categoria da ideologia e la fedeltà al partito o ad altro
Giulio Sapelli nel suo intervento al convegno di cui dicevo invitava la sinistra favorire attraverso la presenza al governo l'attivazione dall'atmosfera educativa dell'eccellenza selettiva
L'invito che può non limitarsi all'ambito scolastico visto acque invito questo all'eccellenza selettiva se è vero che censo sangue anche meccanismi di cooptazione occulta che sono stati tutto sommato sottovalutati
Dall'opinione pubblica democratica del Paese hanno condizionato largamente la formazione dei gruppi dirigenti del Paese a questi poi possiamo aggiungere le ragioni privilegiate dall'anzianità di carriera
Al convegno sia detto per esempio che l'età media dei dirigenti delle nelle di cinquantasei anni
E allora apparirà chiaro che rimettere al centro il discorso dell'eccellenza selettiva che vuol dire dalla selezione per meriti e del rinnovamento della classe dirigente conviene alla sinistra se vuole affrontare la questione delle nuove classi dirigenti nazionali
Per fare questo però occorre avere le carte in regola in casa propria
Ora una ricerca sugli elettori reali e potenziali si dice che al PDS vengono richieste cambiamento e moderazione come valori complementare tra di loro come due facce della stessa medaglia una prudente capacità cioè di guidare il cambiamento
Eppure il cambiamento e poco compatibile che non certo qual conservatorismo che ha preso piede da tempo nel mondo dalla sinistra delle tradizionali organizzazioni di massa
E non parlo delle politiche parlo di un'altra cosa intendo una pigrizie organizzativa la propensione aspettare l'imbeccata dall'alto e per converso la scarsa disponibilità sperimentare soluzioni nuove sul terreno a fare investimenti sul futuro anche nel rinnovamento dei gruppi dirigenti
Ora Dio ci guardi dall'agitare strumentalmente il tema del rinnovamento come periodicamente si fa quando conviene a qualcuno
Nel partito infatti io non penso qualcuno in particolare pongo un problema di carattere generale e del resto non servono giovani che una volta inseriti si mettono vivacchiare
Serve gente in grado di capire che non si diventa classe dirigente con le dichiarazioni ai giornali ma facendo lasciando un segno nella propria attività politica e sindacale studiando sperimentando anche proponendo assumendosi responsabili
E rischia di apparire conservatrice non solo sul piano istituzionale preoccupazione giustamente sollevata nel contesto del dibattito sulla Bicamerale ma sul piano sociale ossia del ripensamento del sistema di protezioni garanzie
Protezione sociale garanzie grande per la sinistra noi abbiamo due fatti sui cui meditare primo le due più radicate organizzazioni di massa del Paese parlo del sindacato al movimento cooperativo rischia di essere percepita da una parte crescente di italiani come rispettivamente l'organo di tutela dei già garantiti il sindacato
E le associazioni delle imprese che già esistono la cooperazione ma che molto non fanno per offrire occasioni di lavoro altre opportunità a chi ne è fuori
Durante l'esperienza del governo Berlusconi tre anni fa si sviluppa un attacco in piena regola nei confronti di sindacato e cooperazione
Supportato dei referendum anti sindacali di Pannella e da una legge finanziaria pesantissima verso le cooperative attacco che fu poi sconfitto ma che ha lasciato dei segni
Proprio perché teso evidenziare i limiti di cui dicevo di organizzazioni dei già garantiti
Io sono convinto che questi limiti siano vissuti all'interno di entrambe le organizzazioni problematica mentre con disagio e con pene del resto sarebbe anche ingeneroso dire che non si sta cercando di fare niente
Ma sarebbe bene che si facesse di più lo dico come ovvio anche autocriticamente per superare disagio appena assume l'iniziativa verso chi è fuori
Perché qui c'è un nervo scoperto della sinistra tanto più se vediamo la cosa legata al dibattito sullo stato sociale ed ecco il secondo punto una recente ricerca dell'Abacus rileva un sostanziale consenso degli italiani al modello di welfare europeo
Ben pochi tra gli intervistati citano gli Stati Uniti o Giappone o la stessa Gran Bretagna come il paese dove il proprio gruppo sociale stia meglio
Ma è anche vero che sempre più persone vivo nel nostro welfare come incapace di mantenere ciò che promette come uno strumento in via di logoramento
Ora si sa che il problema dell'Italia non è l'entità ma la distribuzione della spesa sociale
Cioè l'Italia spende molto per le pensioni spende appena sufficienza per la sanità pochissimo per la scuola praticamente nulla per la ricerca meno di nulla per la generazione che non ha ancora cominciato a lavorare
E poi come non restare colpiti dal dato citato mi pare anche da D'Alema per cui se si confrontano gli anni caratterizzati dai picchi della spesa pubblica a metà anni ottanta
E quelli della massima strette in materia manovra finanziaria il governo Amato si trova che le differenze di classe nel Paese sono rimaste del tutto inalterate
Voglio dire questo stato sociale alla luce di questa osservazione riproducesse spesso senza più un rapporto corretto tra garanzie fornite e necessità reali
In una parola continua offrire assistenza moltiplicando strutture costose invece di restituire opportunità
Eppure nessuno dei grandi padre culturali e politici dall'idea di stato sociale mai pensato che esso potesse assumere una una sola forma buona per l'eternità
Anche qui dunque serve coraggio che aspira a diventare classe dirigente del saper guardare lontano di fare le scelte giuste per tempo
Ma diverse sono le questioni io concludo che ci obbligano a guardare lontano da questa dello stato sociale all'Europa le altre riforme in cantiere
E si tratta di temi tanto grande da presupporre un impegno grandissimo per una nuova classe dirigente disinteressata colta e cosciente della posta che in gioco
E per costruire una classe dirigente disinteressata colta riconoscente dall'apposta che è in gioco
Bisogna avere appunto grande lena sapere che non è un obiettivo che si costruisce dall'oggi al domani però cominciare a programmarlo a fare i primi passi sapendo che erano anche essere passi concreti visibili
è questo un obiettivo che può aggiungere significato alla politica ed è un obiettivo che sarebbe grave mancare
Grazie a uno sette il compagno Man secchi Gianfranco
Che la segreteria di Bergkamp
Si prepari la compagnia Elena Gandolfi di lecco
Ci sono un due parole che vengono usate recentemente da tutti che sì sono definite la mondializzazione la globalizzazione dell'economia
Io ritengo che molti compagni abbiano capito esattamente di cosa si tratta e la stessa cosa penso che sia pertanto i commentatori politici
Mi premeva evidenziare un punto
Coloro i quali ritengono che questo evento sia una novità
Cori quale che pensano che sia il fatto nuovo degli anni novanta
Secondo me non hanno ancora fatto bene i conti su quanto è successo nel decennio precedente
Infatti questi eventi sono un'evoluzione devoluzione più immediata di quelle trasformazioni che abbiamo conosciute del mondo produttivo negli anni ottanta
Nel corso di quegli anni ci sono state delle trasformazioni così profonde che hanno cambiato non solamente la produzione l'attività nelle fabbriche ma hanno cambiato anche veementi tratti essenziali della nostra cultura e del nostro modo di di vivere
In quegli anni il signor Luzzi delle trasformazioni
Che il nostro partito da una ancora oggi compreso fino in fondo
Quando io sento parlare di fabbrica fordista io ritengo che si possa fare riferimento alla prova un sistema di produzione di massa sia originariamente era fordista
Quella fabbrica non esiste più in Italia da almeno dieci anni
Quella fabbrica è stata sostituita da tante piccole aziende
E nella Bergamasca nel bresciano ce ne sono tante e l'organizzazione del lavoro oggi avviene in tutt'altro modo
Quello che noi facemmo nel corso di quegli anni fu un tentativo di difendere le fabbriche alla produzione i lavoratori ma gli stessi da un cambiamento epocale
Che è stato sostanzialmente guidato dalle grandi forze del capitale
E che hanno portato un risultato rivoluzionario nel mondo della produzione
E che hanno cancellato intere categorie professionali ne hanno fatto emergere delle nuove che in casa nostra per intendersi hanno ancora poca ospitalità questo significa che noi della nostra unitarietà facciamo fatica persino a comprendere la ragione e la struttura di certi lavori
E io ho lavorato per ricostituire il consiglio dello curatrici dell'operatore del PDS avverte e sono riuscito a raccogliere un numero adeguato di compagni e di compagni
Per la verità mi mancano alcuni commercianti ma non è che si dialoghi troppo in questo momento
Mancano nessun va bene
E sono riuscita a fare questo perché ho potuto confidare sull'antico prestigio che nel mondo del lavoro aveva al Partito Comunista Italiano
Quindi ho potuto confidare su relazioni su rapporti di fiducia e di sintonia che erano stati costruiti nel passato
Ho avuto grossissime difficoltà invece nel parlare nel dialogare nell'interessare questa attività di questo Consiglio con giovani lavoratori collaboratore di piccole aziende
I quali pur essendo compagno forse simpatizzanti non riuscivo neanche a capire cose viste si propone non riuscivo neanche a capire del perché in fabbrica sul luogo di lavoro oltre che l'attività sindacale bisogna pensare e cercare di costruire un giovamento politico
Che Dio delle risposte politiche lavoratori e non solamente delle risposte in termini di difesa di categoria di difesa dei diritti e di legame fra lavoratori stessi
Eppure non c'è altra strada perché oggi il rapporto più difficile ma quello che noi dobbiamo assolutamente conquistare ecco i giovani lavoratori che lavorano in piccole aziende
Che non immaginano neanche cosa vuol dire battersi per la riduzione d'orario di lavoro per questi giovanotti fanno cinquantadue cinquantasei sessanta ore la settimana
E considerano positivo tirare il fiato almeno il sabato sera questa realtà delle piccole aziende e allora in posti dove neanche il sindacato entra evidentemente e lo sforzo generale dei lavoratori con i quali lo dobbiamo dialogare che deve costruire un sentimento più positivo più unitario per far sì che questi livelli così brutali vengano essere superati e quindi un concorso politico e non solamente di affermazione di diritti
O di rivendicazioni giustissime di tipo sindacale
Noi dobbiamo recuperare questo rapporto che i lavoratori dobbiamo ricostruirlo e per fare questo non possiamo contare ancora a lungo su su quell'antico prestigio che avevamo anche i dati del prestigio la costruiti in fabbriche che oggi non esistono più
Dove c'erano decine di migliaia di operai situazioni turni e che quindi sapevano bene quali alla loro collocazione oggi quelle fabbriche non solo sono cambiate ma non ci sono neanche più
Allora evidentemente lo sforzo uno sforzo più distribuito uno sforzo più ampio e non solamente al più ampio in termini come dire topografici più ampio anche per il tipo di culture di sinistra che lo dobbiamo mettere in campo
Perché se quell'antico prestigio non basta allora evidentemente dobbiamo fare in modo che altri che hanno una tradizione che non è solamente quella pur nobile che io difendo del Partito Comunista Italiano ma di culture laiche di sinistra del solidarismo cattolico delle la parte più positiva della del socialismo
Noi dobbiamo fare in modo che proprio nel mondo del lavoro nel rapporto con tecnici nel rapporto con operai con impiegati Conso floristico consulenti con precari con con con lavori con giovani che lavoro nel lavoro interinale con farsi artigiani con artigiani obbligati con tutte quelle cose che si vedono oggi posso trovare
Delle posizioni di sinistra politiche
Che che possono dire ne vale la pena di impegnarsi perché non è solamente una tradizione norme tecniche Eva dei vecchi operai del partito della preda che tutti sapevano cos'era mai entrato il presidente una posizione che comprende anche culture meno operai specializzati si ma di oggi se che danno risposte che lavoratori autonomi molti dei quali sono costretti a essere stati perché il mercato gli impone di essere così se non lavoro non c'è sì sì sì allora questa una ragione nobile credo per far sì che il nostro partito si apra non solo sul territorio ma anche ad altre culture culture con le quali abbiamo criticato in passato
Ma che servono a fare in modo che un grande partito democratico di sinistra di una risposta la più ampia possibile la più convincente possibile e aggiungo sicuramente anche un po'più laica
Che consente a tutti di riconoscersi nel mondo del lavoro di avere da sinistra una risposta positiva come cercò di fare credo gli altri partiti socialdemocratici sotto di e socialisti più dell'Europa
Perché questa battaglia poi la fiaba vinciamo era vinciamo bene ed è una risposta positiva tutti altrimenti tutto il resto gli obiettivi di salvaguardia di sviluppo di di cambiamento dello stato sociale gli obiettivi di difesa della nostra civiltà non reggono a fronte di un mercato che vede l'Europa ormai come unica isola in cui elementi di civiltà nel lavoro ci sono
Io lavoro da più di dieci anni per la Cina e vi assicuro che l'Estremo Oriente queste cose qui parliamo noi ci sono fantasie lì non esiste nessuna forma di tutela dei lavoratori non esiste nessuna forma di rispetto delle regole e quindi se ne ma facciamo questo sforzo soprattutto in termini politici dialogando naturalmente con il sindacato con chi ha chi ha detto dei vari settori
Noi non riusciamo difendere non solo in Italia ma nell'Europa intera quegli elementi di civiltà che caratterizzano questa parte del mondo grazie
Elena Gandolfi vicepresidente l'amministrazione provinciale di lecco
Sì un saluto a tutti quanti
Bolt portare la testimonianza diretta prima di tutto dell'obolo che sono chiamate per esercitare contestualmente naturalmente al grande tema che ci trova tutti riuniti a sottolineare che questo grande tema del federalismo comunque forse meglio del riforma dello Stato che siamo chiamati a pensare
Io credo che
Una sola forza di sinistra come eredità
Questa dignità dello Stato conosce
Che cosa che cosa rappresenta rappresenta la libertà il punto più forte di difesa della delle libertà di ognuno di noi
E quindi credo che sì da una parte tutto una società e assolutamente lontana da queste tematiche perché non illudiamoci per quanti siamo qui riuniti
Che la società Esterna sia preoccupata un meno di come sarà riassettato lo Stato io ho la percezione che siano temi molto del Litta oppure temi di alcuni poteri
Parlando come vicepresidente della provincia di lecco che ha delle che sul territorio
Io credo che bisogna capire medio al di là del del centralismo astratto di cui si fa menzione
Regionale o comunale
Che i problemi passano concretamente sul territorio e passo completa concretamente sulla gestione delle complessità noi assistiamo in Italia a catastrofi e rischiamo di continuare a rincorrere ciò che non riusciamo a programmare la capacità di programmazione del territorio non può venire sei una istituzione troppo lontano da questa allora io dico che a ripensare all'organizzazione dello Stato e ripensare soprattutto quella che è la gestione delle cose immediate di organizzazione riorganizzazione
Noi sappiamo io ne ho l'esperimento addirittura ripianificazioni di Area Vasta che sono suggerite
Per il falco a come nuova politiche proprio a seguito del fallimento delle vecchie leggi che hanno tentato in qualche modo di riorganizzare le nostre città
E proprio perché si sente la necessità di organizzare la complessità di riorganizzare non a Campanile ma in senso più strutturale
Quelle che sono le nostre politiche e quindi la qualità dove Città della vita dove i cittadini nostri vivono vediamo le nostre città in Lombardia in particolare distrutte
E allora sì politica si pensare ai federalismi ma non troppo in senso astratto
Chi è come me mandato a gestire queste politiche delle Province questi enti deboli con una tradizione che sicuramente ci hanno visti in gran parte
A non non ha vere nessuna particolare simpatia so quanti di noi hanno portato contro le Province perché semplicemente decentramento occhio dello Stato sul territorio potrei dire
Quelli che oggi governano le Province si rendono conto della necessità delle province la Regione in quanto tale non è in grado di supplire e di gestire molte delle politiche del territorio tanto meno può fare da ponte direttamente sui Comuni perché i comuni gestiscono politiche fine a loro stesse dei grandi questioni del suolo dell'ambiente delle infrastrutture delle anche della localizzazione della cultura quindi delle università passano attraverso politiche di area vasta
Io tengo a ricordare la concretezza di queste cose perché penso che tutto sommato possa essere utile anche a tutti noi
La quindi noi abbiamo portato avanti sia come Province lombarde che come province italiane
Dei testi delle proposte di legge che ripeto hanno la organizzazione da una parte e semplificazione amministrativa perché effettivamente anche nelle province abbiamo una in passa amministrativa
Che non permette queste nuove politiche anche con tutte le associazioni privati che sono le politiche richieste dal moderno l'altra sottolineatura che devo fare
E che potrei ricordare a suggerimento che anche l'impresa
Nella evoluzione
Dette come punto ottimale l'organizzazione della piccola media impresa perché e più salda
Dal pericolo
Di
Rispetto alle grandi impatti di mercato rispetto ai costi di gestione
Quindi io penso che anche in questo in questo nuova ottica possa essere prevista il ruolo di una provincia come ente di gestione a sei collegata con questo principio di sul sussidiarietà che io ritengo prima di tutto di sussidiarietà istituzionale poi sussidiarietà anche con associazione e associazioni no profit
L'altro tema
Ti volevo accennare e il grande tema delle opportunità delle donne
Io credo che dopo tutta un contributo ideale alle battaglie fino all'arrivo della riforma del maggioritario le donne si trovano oggi in ruolo assoluta mente
In decrescita come presenze
Come volontà di correre ancora a far parte
Di responsabilità istituzionali ci troviamo da una parte con una società di giovani che sono lontani dalle stesse lotte che sono state portate avanti e sono state conosciute nei contenuti nelle fatiche da una classe
Come la mia
Giovani che non seguono le motivazioni
Che possono supportare un un proseguo di quello che l'identità della donna nel rapporto anche con la politica
E quindi c'è una spaccatura tra generazioni
Mentre continua a essere in decrescita anche il contributo colto peculiare della donna in politica e un contributo peculiare
Sia per le modalità operative che porta sia per la creatività immediatezza di cui è portatrice
Vorrei fermarmi solo qui ringrazio
Siamo l'accompagna Gandolfi domani alle dieci presso la sala stampa è convocata la Commissione verifica potere ora siccome viola presenta presidenza molto generosa ritornato il compagno ritardo che era assente per una riunione dalla delegazione di Milano gli diamo volentieri la parola
Si prepari compagno
Parlamentare onorevole Mauro Guerra
Ringrazio la Presidenza del termine una generosità
E mi scuso per l'assenza precedente allora mi è parso
Di cogliere le lettere in uno degli interventi che ieri sera ha fatto il compagno ministro Berlinguer alla tavola rotonda
Una sottolineatura
Del fatto che il risanamento finanziario che in uno dei compiti
Principali del governo Prodi uno
è attualmente in corso lo ha definito una grande riforma
E vero
Dello Stato italiano e il primo direi grande compito anche se non il solo che il governo ha davanti
Quindi e più che giustificato il compiacimento che ieri sera il segretario regionale nel corso della sua relazione ha espresso
A proposito del fatto che il nostro partito il PDS
A concorso in maniera determinante nel corso degli ultimi tre quattro anni
Alla sostegno di tutte le politiche e di tutte le manovre che sono state impostate varate nella direzione del risanamento finanziario
Certo il risanamento finanziario il rientro dal debito tanto per essere più espliciti
E qualcosa di straordinario qualcosa che nel caso di uno stato non si presenta con una grande frequenza in effetti l'esperienza storica posto unitaria dell'Italia ci dice che operazioni di grande rientro dal debito si sono svolte i nel nostro Paese soltanto in quattro occasioni subito dopo
Il compimento dell'unità nazionale nel mille ottocentosettanta
A partire dal mille ottocentosettanta ad opera in merito della destra storica
Nel sul finire del secolo adotterà dei governi diciamo della fase giolittiana
Poi durante il primo periodo del fascismo
E infine nel corso della ricostruzione subito dopo la fine della seconda guerra mondiale ad opera di Einaudi
Queste operazioni di risanamento sono state tutte tranne una caratterizzate da un drastico peggioramento delle condizioni di vita delle masse popolari
La prima che ho ricordato è stata basata su una forte tassazione basterebbe ricordare la famosa tassa sul macinato che venne istituita proprio in quel periodo per rientrare
Per risanare il bilancio quello del fascismo quello operato dal fascismo venne basato anche esso su un drastico taglio delle retribuzioni quindi delle condizioni attività dei lavoratori sì
E su una forte deflazione che all'epoca venne fatta anche in concomitanza con la reintroduzione del sistema aureo per il gold standard
E infine quella di di Einaudi
Che venne operata ricorrendo a un'inflazione che nel corso di pochissimi anni
Bruciò letteralmente la consistenza del debito pubblico operando un massiccio trasferimento di risorse in maniera come dire non in maniera implicita
Dai cittadini e dai lavoratori soprattutto verso lo stato e verso i grandi debitori
Invece un tipo di rientro dal debito pubblico che si distingueva questi è stato quello della fase giolittiana è stato un rientro molto più lungo
E basato soprattutto sulla crescita e sullo sviluppo che caratterizzò quella quindicennio circa che sta tra la fine del secolo i motivi della del novantotto che prima dell'inizio della guerra di Libia ho ricordato queste cose
Perché trovo che noi ci troviamo in una situazione abbastanza simile
Nel senso che le ipotesi le possibilità di rientro dal debito il risanamento è un'operazione avviata ma non è un'operazione già realizzata
Che noi abbiamo davanti
Non potrà che svolgersi in condizioni analoghe
Se noi se l'Italia riuscirà a non mancare l'appuntamento europeo dell'aggancio con la moneta unica noi ci troveremmo in una condizione in cui che esclude
Svaluta azioni che esclude impennate fiammate inflazionistiche e quindi considerate le condizioni e le le possibilità operative
G interventi sul bilancio dello Stato sia dal lato delle entrate vista la elevata pressione fiscale sia dal lato delle spese di Stalin comprimibilità delle stesse soprattutto in alcuni settori
Credo che noi ci troveremo necessariamente nella condizione di dover puntare su uno sforzo di lungo periodo attivando tutte le poste le politiche possibili
Di sviluppo per poter rientrare dal debito il debito è pericoloso perché innanzitutto crea problemi di instabilità crea sì poi si possono avere delle crisi di sfiducia ma il debito è pericolosa anche per un'altra ragione che non consente di fare altro debito e quindi non consente di attivare politiche nelle fasi di crisi politiche come dire anticongiunturali anticicliche
Ora indubbiamente in questo sforzo di risanamento ha avuto un grande un grande ruolo il fatto di dover tener dietro alle scadenze europee
Le fasi di risanamento sono contraddistinte essenzialmente da tre punti un primo punto è quello di riuscire un primo traguardo è quello di riuscire a raggiungere un cosiddetto avanzo primario vale a dire una un saldo positivo tra le entrate e le spese al netto degli interessi per il servizio del debito
Questo è un obiettivo che è stato raggiunto e a quanto pare l'Italia e uno dei paesi della dell'Unione Europea o forse il Paese con il più alto avanzo primario
Poi ovviamente per continuare consolidare questa fase di rientro dal debito
Bisogna pure che il saldo complessivo il saldo netto nel bilancio dello Stato sia zeri
E questo è un obiettivo che dovremmo raggiungere che non abbiamo ancora raggiunto infatti tra i parametri di di Maastricht il il requisito che riguarda il deficit dello Stato prevede appunto il rispetto di un deficit massimo del tre per cento come limite
Ora non c'è dubbio che agganciare agganciare Maastricht significa e i parametri la moneta unica significa dare ulteriore impulso
A questa operazione di risanamento
E significa anche preparare lo scenario per ulteriori sviluppi che conseguiranno all'ingresso della moneta unica e che sono e che riguardano essenzialmente
Armonizzazioni nei vari campi da quello della della fiscalità a quello delle politiche industriali per poi arrivare al proprio cessioni di sovranità nella in ambito comunitario per quanto riguarda la creazione di base monetaria ma anche nell'ambito delle politiche di difesa delle politiche della politica estera eccetera quindi io credo che questa questo appuntamento europeo sia della massima importanza
E condizionerà tutte le nostre politiche nell'ambito economico nell'ambito finanziario e nell'ambito sociale la stessa riforma del welfare di cui abbiamo parlato ampiamente nel corso del dibattito congressuale né risulterà fortemente influenzata
Ne risulterà fortemente influenzata perché noi non potremo anche per quanto riguarda il welfare discostarci eccessivamente da quelli che sono gli standard europei
Anche se io trovo abbastanza ambigua la contrapposizione fra le garanzie e le opportunità che è stata riportata nel documento congressuale
Io credo che
Dalla dalla ingresso dalla integrazione in Europa potranno venire deliri impulsi per operare attraverso attraverso l'armonizzazione soprattutto delle politiche fiscali operare all'interno della nostra organizzazione statale
Dell'apparato della pubblica amministrazione operare tutta una serie di correzioni che portino che portino Adda
Ha da avatar raggiungimento di quell'altro grande obiettivo che il governo dell'Ulivo si è dato e che l'obiettivo della equità noi non dobbiamo mai dimenticarci che accanto al riso al risanamento accanto alla riforma istituzionale quello che la gente credo ci chieda con maggiore insistenza sia l'equità vale a dire il fatto che i cittadini vengano trattati allo stesso modo il fatto che i redditi dei cittadini siano effettivamente sottoposti alla prelievo fiscale con equità nella stessa misura non è possibile che ci siano dei redditi che vengono tassati fino all'ultima lira e che ci siano degli dei redditi i quali sfuggono ampiamente a questa a questa tassazione a questo contributo che ha richiesto dalla nostra dalla nostra Costituzione
Certo l'obiettivo del risanamento non può essere visti della Risanamento e del raggiungimento dell'equità non può essere disgiunto dalla da una più generale riforma della pubblica amministrazione che l'altro punto è l'altro punto qualificante del programma del programma dell'Ulivo io credo che dinnanzi a dinanzi ai cittadini di finanza che ha agli elettori ci dovremo misurare su questo punto è una strada e un sentiero è un sentiero molto stretto però credo che per il governo dell'Ulivo valga veramente su questo punto il detto latino introdusse X alta e
Questo è il compito dinanzi al quale credo il governo dimostrerà effettivamente la sua capacità di raggiungere gli obiettivi per i quali i cittadini lo hanno votato
Ho ricevuto un messaggio dal pro vicario generale della curia arcivescovile di Milano egregio signor Presidente
Ho ricevuto l'invito al congresso al quale non potrò partecipare per precedenti impegni
La ringrazio per l'informazione e le auguro buon lavoro monsignor Franco Agnesi nero ringraziamo signora Agnese che abbiamo incontrato più volte e con il quale abbiamo interloquito positivamente costruttivamente la parola adesso al compagno Mauro Guerra dei Comunisti unitari
Grazie io
Porto qui saluto del movimento dei Comunisti unitari e mi scuserete però se entrerò nel vivo della vostra discussione congressuale governare l'Italia innovare la sinistra
è questione che riguarda direttamente anche noi l'oggetto le condizioni del dibattito gli obiettivi che abbiamo di fronte sono comuni condividiamo anche un'esperienza parlamentare nel gruppo della Sinistra democratica
E condividiamo soprattutto l'esperienza sostegno al governo l'esperienza di un governo chiamato a governare insieme la fase del risanamento finanziario è quella dell'avvio di un grande processo di riforme nel nostro Paese
Nel quadro di un più generale processo di riforma delle istituzioni
Ma grandi riforme sulle questioni del lavoro della scuola dello stato sociale che cos'è l'occupazione
E attraverso questa fase di questa esperienza di governo siamo chiamati a attenere in Italia non solo dentro il processo di integrazione europea più bassi ma noi vorremmo sempre di più
Forza Italia protagonista capace non solo di farsi esaminare con profitto sui numeri delle tabelle di Maastricht
Ma anche di pensare
Di promuovere di battersi per un'idea ricostruzione europea che parli appunto di lavoro di sviluppo di riforme
Di riforma dello stato sociale nel solco di quel Welfare State che ha segnato la civiltà europea di questo Novecento
Un'Europa che parli di ammine di armonizzazione fiscale di nuove istituzioni politiche democratiche insomma siamo chiamati a governare questa fase della vita del nostro Paese
Riuscendo a stare dentro la modernizzazione e la globalizzazione più volte richiamate anche in questo dibattito ma starci da sveglio attenti con le antenne dritte
Con una bussola capace di orientarci su bisogni e su valori e capace anche di orientare la nostra critica dell'esistente orientare l'ambizione di governo di trasformazione e di mantenere alta la tensione al cambiamento
Dentro questo quadro dentro questa situazione dentro questo processo
Avanza l'obiettivo della costruzione di una nuova forza unitaria e pluralista della Sinistra democratica nel nostro Paese
Progetto che condividiamo
Io voglio dire alcune cose su questo
Voglio dire innanzitutto che credo che quello che sarà
Il profilo politico e programmatico di questa nuova forza della sinistra democratica
Dipenderà certamente molto
Dalle nostre discussioni dal dibattito che riusciremo ad aprire nel Paese
Dal dibattito che avremo a che abbiamo avviato dentro il Forum Nazionale io gli auguro sempre più dentro i forum locali che diventino articolazioni una partecipazione alla costruzione di questo nuovo soggetto
Però sono convinto che il profilo programmatico e il profilo politico alto della nuova forza della sinistra dipenderà soprattutto dalla pratica del governo che le sinistre complessivamente sostengono in questo momento nel Paese
Saremo chiamati e saremo identificati saremmo visti giudicati e vissuti nella costruzione di questo progetto in larga misura io credo per come la sinistra le sinistre sapranno caratterizzare l'azione di governo nei prossimi mesi nel nostro Paese
E allora se questo è vero io credo che sia assolutamente vero la fase due la famosa seconda fase del Governo Prodi e di questa maggioranza diventano essenziali diventano essenziali per il Paese
Per la sopravvivenza e per la vita di questo governo ma diventano essenziali anche per la possibilità di questa di questo progetto di questo ambizioso progetto di riunificare la sinistra di governo nuova grande forza di riuscirà a parlare al Paese riuscire a essere qualcosa che esca dai rapporti di ceto politico
Più o meno alti elevati e colti ma sappiate interrogare settori sociali mettere in movimento energie mettere in movimento passione intelligenza insomma costruire le condizioni perché questo sia un processo reale di costruzione di una nuova forza politica e ora sarà essenziale quello che questo governo questa esperienza di governo sapranno rappresentare in questa fase sui temi che abbiamo più volte richiamato
Che sono quelli dell'occupazione della formazione della riforma fiscale dello stato sociale della giustizia e delle grandi riforme dalla pubblica amministrazione nel nostro Paese
Sarà essenziale che questo governo e queste esperienza di governo sappia qualificarsi anche per la possibilità di intravedere dentro le cose che faremo e che stiamo facendo
In questa esperienza
Segnalare intravedere almeno
Il segno che si sta approvando
A tracciare i riferimenti di un altro tipo di sviluppo di una grande svolta nel nostro Paese
E sarà difficile è difficile sarà molto difficile nei prossimi mesi tenere questo profilo dell'azione di governo
L'hanno già ricordato altri da questa tribuna questa mattina sarà difficile perché questo sforzo di riforma di ripensare l'assetto la direzione dello sviluppo di questo Paese
Incrocerà le altre strette del risanamento finanziario delle tappe del risanamento finanziario
Avremo bisogno di tenere accoppiati
Questi due elementi del risanamento e del tentativo di rilancio dello sviluppo delle profonde riforme non sarà facile perché non basta metterli uno accanto all'altro non so non basta non è possibile
Non è possibile perché non ci sono le risorse non è possibile perché non si possono tenere assieme di per sé le due cose
Allora occorrerà
Occorrerà coniugare questi due elementi a per fare questo dovremmo ripensare davvero fino in fondo
Gli assenti di tanti comparti della vita del nostro paese allora quando parleremo di riforma dello stato sociale sapremo tutti che non dovremo non potremo parlare di un approccio solo contabile di un approccio solo chiuso sulla previdenza di un approccio solo chiuso sui modi di questo sistema previdenziale Massa primo che dovremo affrontare il tema largo è ampio
Delle garanzie e dei diritti sociali dell'opportunità di tutto quanto dentro un quadro molto più vasto e di ricostruzione generale di un profilo
E allora sarà di questi
Sarà di questo che su questo vi saremo impegnati
Perché altrimenti la domanda e di che sinistra parleremo
Se non avremo spinto avanti questo lavoro nell'esperienza di governo se non saremo stati capaci di marcare una svolta su questo terreno se non saremo stati capaci di indicare di far comprendere nel Paese una direzione diversa di marcia
Di quale nuovo Progetto per il due mila per la Sinistra democratica
Che affronta il nuovo secolo potremmo parlare
Se non avessimo almeno chiuso lo dico con questo riferimento
Se non avessimo almeno chiuso in modo difficile ma infine dolorosamente difficilmente accettabile il contratto dei metalmeccanici stessa sarà fatta di questa materialità delle cose
La capacità di questa nuova forza della sinistra democratica di mettere in movimento forze di parlare a questo Paese ma l'affermazione di una iniziativa nuova del Governo su queste questioni di contenuto e di programma passa anche e chiama in causa direttamente immediatamente la tenuta della maggioranza
Io non vedo altre maggioranze oltre a questo
Andare in direzioni diverse ci condurrebbe ad una tragica sconfitta
Io credo corre oggi ribadire tutto queste praticarlo con grande chiarezza
Perché da tempo noi per primi
Anche per la storia che abbiamo alle spalle
Abbiamo chiesto e chiediamo a Rifondazione comunista
L'intesa su un patto di programma che consenta questo governo la sua maggioranza di navigare fuori dal giorno per giorno dalla vertenze Anita continua dal ricatto permanente nelle posizioni incrociate
Ma non per stringere qualcuno in un angolo ma con la convinzione che si vuole affrontare una stagione di grandi riforme occorre almeno la chiarezza di un programma di un patto programmatico l'assunzione di comune responsabilità riduciamo l'al minimo quattro cose
Ragioniamo sui contenuti sulle questioni ma di questo c'è bisogno non si vive alla giornata non si sopravvive la giornata i rischi
Che di fatto avanzino altre tentazioni altri scenari
Col movimento che c'è al centro con tutto quello che si sta muovendo e lo scenario politico del nostro Paese sono elevati io richiamo rischi sovente e allora oggi oggi che anche Rifondazione Comunista vede davanti a sé i pericoli di altri scenari vede agitarsi panorama politico di questo Paese oggi
Alla convinta confermo Mantell unicità di questa maggioranza per questa legislatura noi dobbiamo riuscire ad accompagnare una comune assunzione di responsabilità su alcune questioni di programma fondamentale
è un'esigenza essenziale per la vita del governo per le prospettive della sinistra nel nostro Paese
E cosa sarà il nuovo soggetto della sinistra dipende anche in larga misura da questo dipende dalle pratiche di governo dipende dalla tenuta di questa maggioranza pensate cosa sarà al nostro discutere del nuovo su cosa potrebbe essere il nostro discutere il nuovo soggetto della sinistra
In presenza di una divisione di una rottura di questa maggioranza sulla sinistra io credo che sarebbe tutto tremendamente più difficile tutto tremendamente più complicato
Ma cosa sarà questo soggette vado a chiudere dipende anche da altre cose
Dipende dalla nostra capacità gli ho capito intanto di non dare per scontato
Che debba permanere alla sinistra del partito che sarà
Una forza elettorale del dieci o più per cento
Ma soprattutto non dare per scontato che
Le due sinistre quella di governo e quella radicale che si associa temporaneamente occasionalmente al governo sia un dato permanente della storia la politica di questo Paese almeno nel nostro far politica noi rispettiamo la posizione di Rifondazione comunista oggi non siamo in una fase in cui si pone la questione di unificazione perversi chiude rispettiamo questa posizione i non chiediamo neanche di aprire un fronte di notte riscontro assolutamente anzi chiediamo di associare una responsabilità comune di governo però la competizione la lotta per l'egemonia a sinistra deve vedere protagonista anche questa parte della sinistra di governo che va a costruire il nuovo partito perché bisogna conquistarli voti del centro hanno detto in tanti
Ma sarebbe bene sarebbe molto bene sarebbe cosa utile
Non lasciare fuori da sé lo sforzo di rappresentare ciò che si muove alla sinistra anche di questa forza che andiamo a costruire pezzi di società di movimento sindacale di associazionismo di bisogni di valori e di pratiche politiche
Sarebbe un errore tragico sarebbe un partire monchi se noi non avessimo l'ambizione di rappresentare anche questo mondo anche questo pezzo della sinistra nel nostro Paese
Sarà un percorso non faccio
Un percorso che dovrà fondarsi su un principio federativo perché accedono i devono accedere a questo percorso pluralità dei re di culture di pratiche distorti
Occorrerà costruire un sistema federativo di costruzione del nuovo partito che però non sia un sistema di garanzie per pezzi di ceto politico
Non interesserebbe neanche noi
Ma che consenta di riconoscere le diverse sensibilità le diverse culture che a questo progetto partecipano
Nella possibilità per consentire poi la possibilità di rimescolare dentro la cosa che si andrà a costruire soprattutto e finisco davvero
Vinceremo la partita se questo sarà un processo reale capace di mobilitare Energia interessi passioni voglia di partecipare
Se non solo il Forum nazionale ma se nasceranno altri forum altre realtà di partecipazione locale in generale nel Paese vedete quando come Comunisti unitari
Lasciamo il partito da Rifondazione Comunista
Per dare quel voto di fiducia al governo Dini che portò poi alla sconfitta del le destre all'avvio della costruzione nella stagione dell'Ulivo lo facemmo anche per non rassegnarci alla divisione dei ruoli tra le due sinistre
Lo facciamo per tutto questo per questo percorso la nostra stessa esistenza segnata da questa scelta e da questo percorso
Per questo ma anche per la capacità di critica dell'esistente di tensione al cambiamento di speranze e di passioni di cuori e di teste che questo percorso in questo progetto possono evocare possono rimettere in marcia è un augurio compagnia conta
La parola al compagno Vittorio Spinazzola di Milano presidente della Casa della cultura si prepari poi compagno Claudio Petruccioli
Negli scorsi mesi una serie di che iniziative di proposte del ministro Luigi Berlinguer
Ah finalmente rilanciato con energia e imposta all'attenzione di tutta l'opinione pubblica l'importanza decisiva per il futuro del Paese
Della questione scolastica
Di una questione cioè che i vecchi gruppi dirigenti hanno per decenni trascurato e lasciato marcire sul limitandosi ogni tanto a degli interventi parziali improvvisati giocarla fuorvianti
Contro i quali almeno dopo il Sessantotto sui giusti i primi interessati cioè i giovani cioè gli studenti
Hanno sempre reagito
Certo
Si sono limitati alla protesta
Come ha rilevato recentemente e giustamente il compagno per cinque insomma
E spesso aggiunge però insomma
Lo hanno fatto in forme ingenue insomma estremistiche idee o logistiche ma e anche vero che avevano tanti buoni motivi per protestare
Ora è stata imboccata
La strada maestra la strada necessaria quella di una riforma complessive totale del sistema scolastico dalla scuola materna all'università e agli insegnamenti post o superiore universitario cosa spese che sostiene questo questo grande Progetto questa grande impresa avviata dal ministro e dal governo dell'Ulivo ma sostiene un'idea forte di scuola
E quindi di cultura insomma l'idea
Di una cultura da ammodernare e da europeizzare insomma attraverso misure
Che non comportino nessun abbassamento di livello della serietà e della serietà degli studi dei processi di preparazione d'informazione
E tuttavia misure che
Consenta no l'accesso pieno alla dimensione culturale
Da parte di ceti e strati di popolazione che nessuno ancora esclusi o nessuno ai margini perché la conoscono alla cultura in modo approssimativo ed in definitiva subalterno
In questo senso come ci sta di fronte oggi la questione scolastica culturale
è un aspetto ma un aspetto centrale
Della questione sociale
Della questione sociale come si configura in una società evoluta e complessa come la nostra di oggi
Fatto è che in Italia notoriamente
C'è da tempo una
Scarsissima mobilità culturale perché c'è una scarsissima mobilità sociale
Nel senso che a migliorare le loro competenze a migliorare la loro istruzione sono anzitutto e soprattutto i figli
Delle persone istruite competenti ad arrivare alla laurea sono i figli dei laureati prevalentemente su
Gli altri e gli altri devono accontentarsi di rimanere ai gradini inferiori dell'istruzione incerto l'analfabetismo ecco una piaga ormai molto ridotta c'era tutto
La e livello culturale medio insomma della popolazione non è più quello dal sottosviluppo
Dell'Italia cinquanta o cento anni fa le cose sono migliorate però insomma sarebbe sciocco sarebbe sciocco negarlo insomma
E ma non ci si può accontentare in nessun modo della situazione attuale perché perché non si è annullato il vizio profondo la Tamara quasi con ingenuità della vita culturale italiana vale a dire il distacco abissale perché c'è sempre stato
Tra le élite intellettuali chiuse nella loro separatezza cast vale e la gran parte della popolazione attiva tagliata fuori da una partecipazione pienamente consapevole agli sviluppi del sapere scientifico
E artistico immerso cioè in una condizione di inferiorità culturale fino ad oggi più che mai appare una sorta di emarginazione pericolosa più pericolosa della emarginazione materiale perché chi soffre di una
Emarginazione sociale economica ne è consapevole ne è consapevole lo sa
Sì ad opera firme mentre chi è emarginato culturalmente può esserne inconsapevole può non Serendepico rendersi conto
Della di soffrire di una mancanza di un handicap e destinato a pesare in tutta la sua vita di relazione
Ora su questo dato di
In realtà storica profonda
Secolare Gramsci ha scritto pagine memorabili e oggi ancora pienamente attuale da rileggere oggi quando siamo di fronte
Ha un problema
Non soltanto culturale ma sociale e politico di non più rinviabile
Si è tenuta
Giusto una settimana fa a Milano
Una importante assise nazionale
Nel PDS
Sulla formazione di una nuova classe dirigente una nuova classe dirigente all'altezza dei compiti
Va affrontare per gestire il destino della collettività italiana secondo criteri ispirati assenso degli interessi generali del paese e non di singole categorie o corporazioni o altre entità particolaristiche
In quella sede com'era giusto l'attenzione si è concentrata soprattutto sulle cosiddette scuole di eccellenza no
Scuole in cui formare
Il personale
Dirigente più qualificato insomma
Quello destinato a presiedere
Ai meccanismi più complessi e più delicati di sviluppo su del sistema Italia e si sono dette cose sacrosanto insomma in proposito era a tempo era tempo di dirle bene ha fatto credo a ribadirle qui nella sua lucida relazione di ieri il compagno Ferrari
Ma secondo me un vero ricambio generale di classe dirigente potrà avvenire soltanto se non sapremo effettuare un allargamento impetuoso insomma della base sociale
Della base sociale da cui il reclutare tra cui il selezionare i più meritevoli il più dotati oggi non è così
Oggi non è così che noi dobbiamo credo dirlo con forza sa se vogliamo rendere chiara a tutti la portata dell'impegno da assumere a tutti e specialmente
Ai giovani su ai quali dobbiamo aprire
Dei grandi obiettivi ai quali guardare per i quali tantissimo
E qui l'obiettivo è quello di una rivolgimento completo della tradizione culturale italiana nella sua elitari età asfittica su senza che ciò possa comportare in alcuna maniera
Una diminuzione della qualità del sapere di cui la popolazione influisca in misura sempre più ampia
Un partito come il PDS e d'altronde il più attrezzato in Lombardia ancora di più che altrove
Più attrezzato per la sua fisionomia
Per la sua formazione per le sue radici
A tenere uniti i due compiti essenziali
Che si profilano a questo proposito il primo
è quello di riassume di assumersi in misura sempre maggiore la rappresentanza piena degli interessi delle esigenze delle aspirazioni dei ceti colti attuali così come si presentano adesso sulla scena pubblica
Nella loro estensione maggiore ceti colti cioè la la cosiddetta intellettualità diffusa insomma
E penso soprattutto
A quelle professionalità tecnico-scientifiche
Su cui la sinistra e i tecnici anche come non ha mai saputo fare davvero Tresa hanno fatto riferimento alla sinistra e al pc molto di più gli intellettuali di tipo umanistico artistico che non quelli di tipo
Tecnicamente più moderno insomma quindi scientemente reportage
Avvocato poco reperimento questi ceti intellettuali perché il PC non mi riconosceva e non ne legittimava abbastanza le attese
Il secondo compito invece è sapersi assumere la rappresentanza dei ceti non colpì non abbastanza comune insomma io penso a quella ma metà abbondante degli italiani che le statistiche dicono che non legge nemmeno un libro all'anno nemmeno un libro nemmeno un libro all'anno penso agli analfabeti di ritorno una massa imponente di coloro che hanno imparato materialmente alfabeticamente a leggere perché sono anche andati hanno frequentato anche alcuni ordini di scuola
Ma la scuola non gli ha insegnato il valore l'interesse il piacere della lettura della lettura colpa
E penso anche
Voglio permette di raggiungere penso anche agli immigrati
Penso agli immigrati che affluiscono nel nostro Paese ai quali certo si capisce essenziale anzitutto assicurare un tetto e un lavoro pensare alle loro condizioni materiali su di indigenza
E poi e si può fermarsi lì e giusto fermarsi lì è giusto pensare soltanto a questo tipo di esigenze o non occorrerebbe anche in qualche maniera consentire loro
Di accostarsi alla cultura del paese che li ospita si può pensare a un prima e un dopo io mi vengono in mente discussioni che un secolo fa
All'incirca dopo il Risorgimento
Si facilitano in Italia su questo steso su un problema assolutamente analogo salvo che era riferito alle classi subalterne italiane gli operai e i contadini e c'era chi diceva no noi dobbiamo pensare soltanto la la prima cosa a cui pensare appunto
E di dargli da mangiare anche personalità illustri
E inattese come Carlo Collodi Carlo Collodi di Pinocchio sua grande educatore Collodi sosteneva
è più importante lo stomaco So dico non porta la cultura ci si penserà ad hoc erano conservatori però che pensavano a questi due tempi insomma
Io mi rendo ben conto naturalmente astrattisti costata specie però mi chiedo mai proprio puramente utopistico insomma
Affacciare che una prospettiva epocale certo a lunga scadenza accetto una prospettiva di questo genere
Concludo concludo col ricordo
Di una verrà dall'affermazione di un noto scrittore italiano che ho letto giorni fa sul Corriere della Sera
Vi si diceva pressappoco che se quei ragazzi di Tortona
Che si divertivano a buttare sassi sulle altro dal cavalcavia avessero saputo dell'attivo
Avrebbero certamente trovato degli altri modi meno infami
Di passare le loro giornate
C'era io credo io spero una prova Cars provocazioni cella non non deve più felici fa ma comunque mi pareva un segno esemplare delle resistenze indubbie che ci saranno da battere insomma
All'interno stesso dei ceti intellettuali più qualificati e che hanno le tribune più autorevoli dall'Ecuador
Esprimersi di quei ceti intellettuali nei quali il tradizionalismo e l'anti modernismo sono largamente di cassa largamente di casa
Resistenze d'altronde da battere si si vuole far passare un'idea di cultura innovatrice insomma moderna ed europea
Come si può ritenere che l'essenziale oggi Silja
Di proporre anzi di imporre ai giovani nulla no
L'essenziale è non è questo essenziale di consentire a tutti meritevoli di compiere il loro itinerario formativo
Entro un sistema scolastico che Interpreti e che tutti i loro interessi originale personale che valorizzi le loro attitudini che gli habitué alla riflessione critica e autocritica
E quindi li inserisca in una classe dirigente
Democraticamente allarga Tissi massima quel confine stranieri a diversi gradi di responsabilità si capisce ma con una forte partecipazione consapevole attiva e intraprendente alla soluzione dei processi decisionali da cui dipende l'avvenire della collettività italiana grazie
Sei volte accompagna Spinazzola desidera informarmi che informarvi che domenica alle diciannove e trenta per chi fosse interessato Telelombardia manderà uno speciale sul congresso della durata di mezz'ora ora do la parola al compagno Petruccioli si prepari il sindaco di Sondrio Alcide Molteni
Sono contento care compagne e cari compagni di poter parlare
In una importante occasione come questa del congresso regionale del partito
Devo dire questa mia soddisfazione e proporzionale al rammarico di non averlo fatto per un certo numero di anni non avendo avuto occasioni per vari motivi di farlo negli ultimi anni
Nonostante che abbia ormai superato il quarto di secolo di
Vita Milano e Lombardia quindi anche secondo lo statuto della lega o ampio diritto alla denominazione di lumbard
E lo faccio con soddisfazione perché sono in questo periodo
Lungo della mia vita ho vissuto varie esperienze che mi hanno ogni volta confermato
Che poi e nei momenti peggiori e nei momenti migliori
La capacità di una forza di una proposta politica
Vi troviamo di trovare accoglienza consenso udienza il sostegno a Milano e in Lombardia
Il metro di misura decisivo
Per misurarne la forza
E io credo
In questo senso mi sembra che siamo su una strada buona
Anche il processo di rinnovamento nostro degli ultimi anni
Forse ha sofferto in particolare di un limite nella difficoltà che ha incontrato di misurarsi e di trovare risposte qui
Ringrazio di questa occasione Ferrari per l'invito tutti voi che mille di crimini dato l'abusiva di usare questi minuti ringrazio Ferrari anche perché nella sua relazione
Che ho letto
A mio avviso trovato
L'approccio e le parole giuste
Per indicare senza opportunismi e senza confusioni tuttavia
Una linea unitaria
Che consenta di leggere la nostra comune vicenda travagliato e difficile di questi anni
Il modo come ha parlato degli anni difficili e duri
Degli errori successivi della innovazione del novantaquattro e della continuità tuttavia della necessaria concatenazione di questi eventi
Tale per cui
I successivi aggiustamenti e miglioramenti non sarebbero stati neanche immaginabili
Senza i precedenti atti di innovazione di discontinuità
Aggiungerei se mai una cosa ma passo rapidamente poi alle questioni di oggi a quelle che ci sono davanti
Una sola osservazione per quanto riguarda il passato
Però non sottovalutiamo perché la disinvoltura con cui delle volte sì
Ricostruiscono e si collocano gli eventi del passato bisogna sapere che possono determinare condizioni migliori
Di convivenza e di unità o possono invece mettere in macigni difficili nella nostra mozione comune
Vorrei dire che una cosa per quanto riguarda il passato la differenza fra il novantaquattro e il novantasei evidente segnata non soltanto dal fatto che la prima data e la data di una sconfitta e la seconda di una vittoria elettorale
Ma io credo che sia molto importante capire e dirsi che il limite
Che ha portato la prima volta alla sconfitta e che poi invece ha consentito in quanto superato la seconda volta
La vittoria non è soltanto nel modo di concepire di costruire le alleanze politiche ma anche nel modo di vivere e di rapportarsi alla innovazione del sistema politico
Nel senso che
Almeno la mia esperienza diretta mi consente di dirlo anche nel novantaquattro si pensava che il Governo post-elettorale avrebbe potuto e dovuto essere un Governo di centro sinistra
Solo che invece di dichiararlo prima di fronte agli elettori pensavamo di poterlo costruire dopo
E invece questa è una lezione importante se si vuole che la riforma maggioritaria venga utilizzata al meglio
E ci predisponga rapporto più efficace con gli elettori
Bisogna dichiararle prima le alleanze perché queste consentono appunto una responsabilità e un'investitura diretta da parte dell'elettorato
Ma io credo che la parte più importante
Nocciolo più importante azione di Ferrari
Sia quando coi costumi tutte costruita su questo indica l'impegno nostro a costruire una risposta strategica la crisi vola cambiamento italiano
Sul terreno istituzionale delle alleanze politiche dello sviluppo economico della integrazione io aggiungerei anche del conflitto sociale perché integrazione conflitto
Soltanto in una visione culturale che io spero da nuovi superata solo novanta agonistici integrazione conflitto sono due momenti della dinamica
E delle relazioni sociali e del rapporto della politica con tutto ciò
Certo misurarsi con questo è il progetto del PDS vediamo a che punto siamo
Alcune cose
Io credo che oggi ancora non sia chiaro l'approccio che la crisi potrà e dovrà vedere per quanto riguarda parlo degli aspetti istituzionali ma faccio dei rapidi riferimenti per dire che gli aspetti istituzionali son quelli
Che vengono più in primo piano ma sono connessi con tutte le altre cose indicate da Ferrari
Come nella sua relazione Espresso non è chiaro se l'approdo sarà un limpido e stabile bipolarismo
Che consente agli elettori quando vanno a votare di decidere col loro voto quale delle proposte in campo deve prevalere in quel momento
E a chi affidare il compito di governare secondo lo schema di democrazia più diffuso in Europa ovvero se si tornerà pur con qualche variante a forme che sinteticamente io definisco di parto ottimismo
Per cui i partiti no esistono come soggetti della democrazia evidentemente perché questo è assolutamente necessario
Ma invece i partiti prendono la forza elettorale e poi
A me sembra con tutto il rispetto e la considerazione per la riforma degli organi e dei poteri dello Stato che la battaglia politica anche in questo momento in cui si sta avviando la Bicamerale
Si concentri intorno a questo problema intorno alla eliminazione alla riduzione al mantenimento all'estensione della quota proporzionale
Cioè del potere di intermediazione dei partiti fra i cittadini e il Governo
Mi sembra
Che anche l'eventuale rafforzamento della investitura elettorale del premier fino all'elezione diretta
Tuttavia con il mantenimento della funzione di intermediazione dei partiti quanto al governo potrebbe determinare un sistema inedito sconnesse pericoloso
Che si potrebbe definire di presidenzialismo partitocratico
Ma tocco questo problema perché perché in realtà si chiedeva ad esempio Sartori pochi giorni fa sul Corriere della Sera qual è il tema della riforma costituzionale l'anima della riforma istituzionale che dobbiamo affrontare diceva la governabilità a me sembra che sia il rapporto fra politica e cittadini
è chiaro ad esempio che i due sistemi piova rapidamente delineato sono molto diverso
Sono molto diversi perché una democrazia fondata su un conto attualismo permanente fra impartiti ai fini del governo non può fare a meno di una certa quota di risorse anche finanziarie da mettere a disposizione di questa contrattazione e questo come è noto è uno dei motivi per cui il debito pubblico in Italia è arrivato ai livelli stratosferici che conosciamo ed è evidente che non si può continuare aveva alimentato io sono d'accordo con quanto ha detto Terzi stamattina a proposito del federalismo sono anche convinto tuttavia che un sistema fondato sul contrattuali sono fra i partiti ai fini del governo non sarà molto aperto al federalismo e neanche al decentramento
Perché che quel contrattuali istmo spinge a unificare il controllo delle risorse
Che si contrattano e quindi comporta un inevitabile tendenza al centralismo partiti Isma'
E federalismo mi sembrano due binari che difficilmente possono andare paralleli
La scelta intorno a questo punto è decisiva non solo per la evoluzione del sistema politico istituzionale ma anche per quanto riguarda le forme i soggetti e le organizzazioni dalla politica
Altro e pensare alle nuove forme della politica nell'ipotesi in cui i partiti siano intermediari necessari della funzione di governo altro invece se si va verso un sistema bipolare limpido lineare e comprensibile
Ho detto che sono d'accordo con quanto detto dal compagno terzi continua una discussione di ormai di decenni una discussione per me molto utile spero anche per lui
Quanto ha detto stamattina sul federalismo non sono d'accordo invece con un altro espressioni che ha usato quando ha detto noi dobbiamo costruire un partito che sia forza centrale di governo architravi del Governo
Bene io non credo
E se si vuole fare e costruire un'Italia un sistema bipolare dell'alternativa in cui i cittadini abbiano effettivamente nelle loro mani il potere di scegliere fra alternative di governo possibili
Potrà e dovrà mai esserci più alcuna forza che possa definirsi centrale di governo o arti travet dove e anche l'idea di forti classe dirigente non potrà essere un'idea che si identifica solo con una delle due parti perché classe dirigente dovrà essere quella che si esprime nella dialettica complessiva sono convinto compagne e compagni
Che il bipolarismo è molto utile multipolarismo sistema maggioritario attenzione posizioni moderate possano andare insieme ma è evidente che bisogna vedere quali sono le condizioni per cui possono andare insieme mi sembra che la questione centrale sia questa
Il limite da non da non superare uno solo a chi viene delegata la sovranità popolare per quanto riguarda l'attribuzione della responsabilità di governare
Se vogliamo essere ancora più precisi chi ha la prevalenza nell'esercizio di questa delega della sovranità popolare
Se la delega viene affidata chiaramente al soggetto portatore della proposta di governo di fronte agli elettori allora il pluri partiti Isma'potrà convivere con il bipolarismo
Ma se invece su questo resterà una qualche incertezza io credo che noi non riusciremo a indicare una via d'uscita stabile soddisfacente da questa fase lunga e travagliata di passaggio
Se la presidenza mi consente vorrei fare una piccola osservazione
Avete dato prima la parola al compagno Mauro Guerra
Mentre l'avete presentato dei avete detto rappresentante dei Comunisti unitari eloquente lo so bene
Ma io ho avuto come un suono strano perché per me
Però dei parenti a Merate so quanta passione quanto sforzo quanta mobilitazione si è convogliata sul candidato dell'Ulivo Mauro Guerra per vincere il lì nel pieno della Brianza già bianca
E oggi leghista per portare la vittoria un candidato dell'Ulivo certa anche anche comunista unitario come sarei stato del PDS io però attenzione questo mi serve per dire due battute su Ulivo e poi concludere
Vedete nel documento congressuale
A firma del segretario D'Alema
Nel quale è stato accolto un emendamento sull'Ulivo formulato con altri anche da me c'è scritto
C'è chi dice che l'Ulivo è una scelta strategica perché pensa che al fine di conquistare la maggioranza in Italia sarà sempre necessario a sommare una sinistra in un centro più o meno uguali a quelli che conosciamo e comunque nettamente distinti
Diverso è considerare l'Ulivo una scelta strategica perché si vuole che diventi un vero e proprio campo di forze stabile e solidale per quanto caratterizzato da un ricco e forte pluralismo
Per rafforzare la loro l'alleanza dell'Ulivo non basta rafforzare i partiti i soggetti che lo compongono è necessaria una volontà precisa
Sono necessarie decisioni e misure specifiche volte a rafforzare l'alleanza in quanto tale è necessario costituire istanze formali dell'alleanza
Che valorizzino tutti gli apporti che organizzino la partecipazione la ricerca il dibattito che rendono trasparenti le forme le sedi delle decisioni comuni
Questo è scritto nel documento che ha raccolto la stragrande maggioranza dei voti nei congressi di sezione
E tuttavia però nonostante questo la questione non mi sembra risolto ancor
Cito da un testo impegnativo
L'intervista di Massimo D'Alema pubblicata dall'Unità il primo febbraio di quest'anno
L'Ulivo è un'alleanza di forze che intendono mantenere una loro autonomia e una loro dignità
E nessuno obiezioni
Una concezione che vede il soggetto dell'alternativa nella coalizione
Secondo me è una concezione estranea alla tradizione della democrazia europea
Obiezione da parte
Se il partito non è un soggetto politico che si candida a governare diventa inevitabilmente una forza di occupazione dello Stato una forza che esercita il potere se Conte in modo ipocrita non trasparente altra obiezione
Perché obiezione perché mi sembra che il partito possa essere e debba anzi essere il soggetto politico che si candida a governare in un sistema maggioritario
Quando noi ci troviamo di fronte a due partiti
Non mi stancherò mai di ripeterlo
Ma in un sistema più ripartiti con un partito può candidarsi a governare entro un sistema di partiti che rappresentano un termine intercapedine fra il mandato popolare la formazione di governo altrimenti
Il soggetto che si candida a governare e l'alleanza non è il partito
E questo è importante
Perché
Ritorna alla questione che opposta all'inizio la via e simbolo e anche la concezione della politica
C'è mi sembra dobbiamo vederlo una concezione pedagogica e dirigistica della politica che si accompagna ha una concezione negativa pessimistica o comunque di riserva ho finito nei confronti della società
Il positivo che la politica
Ciascuna politica deve attivare lo elabora secondo questa concezione da fuori della Società lo immette il noi no culla nella società successivamente la Società di per sé e se non è proprio luogo del negativo e il meno lampo e almeno l'ambito dell'informe per dare l'oggi forma riconoscibilità e senso alla Società bisogna portare da fuori tutto ciò
Io credo che se si ha questa concezione della politica oggi e se si affida a questa concezione un ruolo autonomo della politica inevitabilmente sì sì ci si muove secondo una vicina visione
Restaurati restauratrice una visione pedagogica e dirigistica e complementare la svaluta azione della società ma chi l'ha detto che la politica non possa essere altro la politica e l'organizzazione della politica
Non la politica soltanto come rapporto virtuale emotivo
Con i leader e senza nessuna intermediazione no
Io credo che sia possibile una concezione della politica che tiene conto di una società ricca e che pensa che le risorse che deve attivare scoprire organizzare non vengono da fuori della società da fuori delle persone concrete che vivono in società ma devono essere lì trovate e organizzate e questo chiama anche in causa e ho finito l'idea del partito vedete ho parlato qualche minuto di troppo e me ne scuso a questo punto posso essere soltanto affidarmi soltanto ad una metafora non soltanto bisogna tener conto che se si vuole dar potere agli elettori una loro scelta di governo bisogna onestamente linearmente proporre alla loro scelta i soggetti effettivamente portatori della proposta di governo allora un partito se sia nel bipartitismo
Una coalizione un'alleanza se si è in una situazione in cui competono due coalizioni due alleanze
Bisogna anche tener conto del fatto che noi siamo in una fase nella quale gli stessi partiti
Devono ampiamente ridefinire il loro ruolo anche rispetto al sistema che si delinea e anche rispetto al fatto se ci ci si orienterà verso un assetto tendenzialmente bipartitico o multipartitico sia pure di carattere bipolare
Sa è un po'il lavoro non Breve non lungo di ricerca che comporta anche un grande sforzo di chiarezza di tolleranza reciproca di desiderio di confronto
E dissenso della parzialità delle nostre posizioni da parte di tutto nella nostra ricerca dentro e fuori il PDS la sinistra la Cosa due L'Ulivo
La metafora cui voglio ricorrere per tempi e per finire è questa io credo che siamo in questo passaggio in cui le forme nuove della politica della sua organizzazione dei partiti
Dovranno essere con pazienza e tenacia sperimentate definite per essere radicalmente innovati qui c'è un punto la metafora è questa che traggo anche dal ricordo di un bellissimo colloquio fra Claudio Napoleoni e Raniero la Valle due credenti quando Claudio Napoleoni sapeva di essere minato da una malattia irrevocabile e fece una lunga discussione registrata e pubblicata con Raniero la Valle
E io lì restai colpito perché Claudio Napoleoni a un certo punto
Esprime il desiderio
Di riprendere
Una fase francescana così lui la chiama della sua ricerca umana e religiosa bene la metafora è questa
Di partiti c'è bisogno cari compagni
La democrazia senza partiti non esiste
E tuttavia i partiti del futuro non saranno quelli che abbiamo conosciuti in passato né quelli che conosciamo e rispetto ai quali possiamo avere Nostalgia oggi
Perché vedete con tutto il rispetto
Io non credo che oggi la ripresa della forza dei partiti per il futuro possa avvenire con spirito domenicano
Cioè possa avvenire ricostituendo
La dignità l'autorità l'evidenza
Degli ordini
Possiamo ricostituire i partiti di cui c'è bisogno con spirito francescano
Che è uno spirito di modestia di ricerca se volete e anche uno spiritual suo modo
Uno spirito che guarda oltre i limiti
Che forse le visioni domenicane danno per insuperabili grazie
Grazie a Petruccioli la parola al sindaco di Sondrio Alcide Molteni si prepari segreta frazioni Milano Alex Iriondo
Vi confesso che ho qualche imbarazzo davanti al microfono
E anche a una platea così vasta come quella di oggi
Le stesse difficoltà le ho avuto quando mi è capitato di vivere
Di parlare sul pozzo avanti economisti che ricordavano Ezio Vanoni o anche partecipare a un dibattito sulle riforme istituzionali alla presenza del ministro Bassanini di Martinazzoli
Utilizzano però il tempo che mi è stato concesso non so non certo per raccontare preso la mia vicenda personale ma per cercare di affrontare sempre facendo ricorso le mie esperienze i temi che sono al centro di questo congresso
Il progetto di cui si sta discutendo governare l'Italia rafforzare l'Ulivo unire rafforzare la sinistra
E senza dubbio ambizioso
Ma anche denso di opportunità per il PDS e per il Paese
Mi pare di poter dire che un aspetto emerge appieno da queste parole d'ordine da questi slogan che gli intenti che ci poniamo di realizzare sono posti all'attenzione e all'approfondimento nostro ma coinvolgono contemporaneamente di fatto molti soggetti
Tanti cittadini che tuttora non fanno ancora riferimento alle nostre posizioni politiche
Da pochi mesi sono iscritto al PDS portato a ciò dall'esperienza straordinaria di sono democratica
Quando nell'autunno del mille novecentonovantaquattro fui avvicinato degli esponenti valtellinesi della Quercia non nascondo di aver provato titubanze a rapportarmi con esponenti di una forza politica che avevo sempre considerato importante ma chi faceva prevalere in me l'idea di una certa chiusura nei confronti degli altri di quelli che come me fanno fatica a rispettare le regole del gioco di squadra
Avevo timore insomma di perde la mia individualità di non potere esternare la mia esuberanza
Di non poter aprire un esperienza a cui che coinvolgesse molti miei amici che fino ad allora consideravano il PDS solo un avversario
Ciò mi è stato possibile anzi è stato favorito dalla naturale predisposizione a ciò dei compagni che fuori da visioni di maniera avevano la mia stessa voglia di partecipare alla sfida per il governo dell'Italia a partire dalla nostra città
Credo che venga anche da quella intuizione e da quella disponibilità ad aprirsi a mettersi in gioco il successo di sono democratica
E il giudizio positivo che anche i nostri avversari hanno dovuto esprimere durante i lavori del congresso provinciale del PDS
Magari anche in quell'occasione abbiamo rischiato qualcosa
Gli iscritti e gli esterni erano presenti in pari numero ma alla fine la considerazione che ne è venuta è quella di un partito di governo che sta lavorando senza rete e in piena trasparenza per l'interesse generale
Una classifica di fonte autorevole seppur stilata senza ricorreva Granelli approfondita scientificità assegnato Sondrio la città che amministrò il titolo di capoluogo dove migliore qualità della vita
Mi è corso l'obbligo in ogni mia dichiarazione successiva di dare merito di ciò alle amministrazioni che mi hanno preceduto
Ma sarebbe stato ingeneroso nei confronti dei miei compagni di Giunta e della maggioranza se non avessi contemporaneamente affermato
Che sulla qualità ambientale sull'attenzione verso le fasce di popolazione più svantaggiate il nostro impegno è stato massiccio e generoso
Tutti sono uguali tutti rubano alla stessa maniera dice la canzone di De Gregori che andando oltre questo stupido luogo comune richiamo all'impegno sociale e invita a non arrendersi ai luoghi comuni
Nel progetto complessivo di Governo del nostro Paese ho voluto riferire un fatto un impegno limitato in una piccola città per confermare che invece insieme si può partecipare al cambiamento dell'Italia a partire dai nostri paesi dalle nostre società sportive dalle organizzazioni di volontariato dai gruppi di uomini e donne
Voglio però aggiungere che Sondrio sarà nella mia personale classifica
Una città ancora più bella solo quando i suoi cittadini saranno sapranno pensare sempre di più anche alla qualità della vita degli altri ai tempi della vita degli altri
Torno da un viaggio in India che mi ha procurato angoscia e desideri ovvero di non fermare il mio impegno e quello dell'amministrazione i limiti comunali governare il Paese deve essere per tutti noi a partire dal più piccolo comune un impegno vero
Per costruire qualità della vita migliore per tutti
La sinistra non può delegare ad altri questo compito ma deve spendersi per questi ideali ognuno è chiamato in causa nessuno escluso a priori questo deve essere il nostro Progetto
La costruzione dell'Ulivo è importante e decisiva per andare oltre nella costruzione di obiettivi ancora più ambiziosi
Nella difficile situazione valtellinese tradizionalmente schierata su posizioni conservatrici la presenza dell'Ulivo ha dato una spinta sostanziale per accreditare l'intero schieramento di centro sinistra quale forza credibile di governo
Il nostro partito che spende molte energie per il suo rafforzamento e non ha mai esitato a cedere parte delle sue prerogative credo stia facendo una scelta lungimirante
La mia adesione al PDS forse proprio al dispiegarsi dell'effetto Ulivo non ha creato nessun contraccolpo né polemiche fuori luogo e questo in Valtellina non era per niente scontato
Non vorrei con questa mia descrizione dare l'impressione di rappresentare solo rapporti politici senza contraddizioni e una situazione socio economica senza problemi
La presenza della lega
Debole nei contenuti ma fortissima nei numeri impone al partito regionale un impegno da sancire la fase congressuale
Per un intervento molto forte nei confronti di chi sta vivendo anche all'interno dalla sinistra la fallita marcia sul Po e l'azzardata e proteste le quote latte come sintomi di un declino di un movimento che ha sollevato in passato esigenze
Che non possono essere ignorate opposte fra le questioni politiche secondario saremo sconfitti nonostante il nostro impegno nel governo delle città e del Paese
Saremo sconfitti come ad est come ha detto Ferrari se non sapremo affrontare con convinzioni le questioni del decentramento dello Stato
Della semplificazione degli atti amministrativi della CIA della della decisa impostazione di regole che portino al bipolarismo
C'è bisogno di andare oltre le nostre convinzioni un po'difensive per affrontare in mare aperto questi temi che possono anche qui al Nord farci fare il salto di qualità
Per fare questo dobbiamo costruire una forza politica che non abbia timore alcuno Aida alimentarsi con nuove sensibilità e idealità
Che partendo dai tratti caratteristici della socialità dell'equità della difesa dell'ambiente Recuperi ed affermi valori come il merito che premi chi partendo da posizione di pari opportunità più si impegna per costruire un futuro migliore
Ho cercato di dire questo in ogni occasione di incontro con i ragazzi che si cimenta non esperienza del consiglio comunale dei giovani che abbiamo costituito Sondrio su di loro dobbiamo investire più energie
Più risorse avere più fiducia
Perché solo attraverso loro riusciremo a guardare più lontano e a sentirsi partecipi della fascinosa costruzione di un Paese che non si ferma ai limiti dei suoi confini che non alza barriere ma che si confonde nei colori delle razze e delle diversità
Il nuovo partito della sinistra gli autori mi auguro che trovi sempre più la forza di farci sentire parte di un mondo che dobbiamo contribuire a far diventare più giusto e più nostro e anche i più degli altri
Grazie
Grazie al sindaco di Sondrio alla parola dall'ex Iriondo affetta da fare azioni Milano si prepari Gianfranco Burchiellaro sindaco di Mantova
Parto da una
Riflessione svolta nella relazione di Ferrari non svolgiamo questo congresso facendo i conti con una realtà complessa
Quella di quest'area del nord direi che il Nord
E di una aree del paese nelle quali un patto che ha regolato una lunga fase della storia del nostro Paese non ha retto alle nuove sfide dello sviluppo
Ciò ci ha consegnato una realtà nella quale facciamo i conti con società che anche come il documento congressuale vengono descritte come società dominate da rimpianti e paure anziché aspettative e speranze per nuovi traguardi
Tutto ciò ancor più evidente qui lo dico da milanese a Mila no
Dove l'interrogativo principale come ricostruire una classe dirigente del servizio di quella città che eri delinei una prospettiva di rilancio ripresa di ruolo
E soprattutto se dentro questa classe dirigente starà una nuova generazione di uomini e donne della sinistra che guidino
Un processo di modernizzazione rinnovi non la capacità di rappresentanza della sinistra stessa a fronte di antiche inedite domande
Domande di un ceti intermedi ok composito
Dominato dopo il ciclo degli anni Ottanta da incertezza e precarietà
Domande di un mondo del lavoro modificato articolato spesso primo di regole e diritti a dispetto della crescita di capacità di esprimere saperi e competenze
Tutto questo ci dice che il ventuno aprile ha vinto sia una politica ma oggi si tratta di lavorare alla costruzione di un corpo sociale impegnato nell'opera di cambiamento del Paese
E tutto questo significa per me tornare interrogarsi su rappresentanza identità
Io salutato con favore il ripreso la ripresa di un respiro del dibattito congressuale della sinistra e dei documenti congressuali su i riferimenti dello scenario internazionale di ricerche
Perché voglio fare solo un esempio si scelta dell'Europa
Per una ragione perché non vi sono possibilità per singole economie nazionali nel mercato globale se non cresce un Europa forte politicamente e sul versante economico ma quale Europa
L'Europa politica certe economica ma anche delle politiche transnazionali del lavoro del welfare della definizione di diritti e garanzie che compongono una condizione più evolute di cittadinanza
Ed è così un'Europa che pensiamo forte e competitiva ma non solo secondo il metro della competitività perché in un mondo che così fortemente si intreccia uscire dal provincialismo che io stesso sento nelle riflessioni che a volte svolgo significa proporsi un ruolo guida sul versante anche della democrazia e del sociale
E significa farlo perché crescano in tutto il nostro pianeta
Io rileggevo per esempio la relazione che ho fatto anche al congresso di federazione beh mi accorgevo di un limite la sfida competitiva rischia di farci pensare a un solo mondo ma così non è
Non è solo quello che ci mette sotto la pressione della competizione
Bene è un altro fatto di nuove miserie che ha bisogno di una sinistra che a partire dai suoi luoghi principali l'Internazionale socialista riapra speranze
Ho visto una trasmissione sul terrore entrasse
Impressionante di filmati in zone dove vi sono miseria e malattie bambini che muoiono di silicosi
Beh la sinistra c'è un po'per questo e segni gravi di proporre una nuova idea rivoluzionaria non come modello rivoluzionario ma come un bisogno di modificazione radicale del reale
E se le nostre società evolute potranno essere un esempio è un attore politico decisivo in questa direzione
Allora sì potremmo discutere della nostra competitività perché finisce una stagione della svalutazione competitiva della lira noi vogliamo risanare il Paese non vivere più di sotterfugi
Il nostro Paese e credo che sia di fronte alla concorrenza internazionale con tutti i suoi limiti e difetti e parla del bisogno di investire sull'ammodernamento sulla ricerca innovazione sulla qualità di beni e servizi che produciamo
Perché noi ereditiamo un modello di sviluppo e su questo c'è una differenza anche fra noi e Rifondazione non considerare che l'abbiamo costruito noi era un punto di mediazione
Un modello di sviluppo di equilibrio sociale che non risponde a domande aspirazioni degli italiani di oggi e alla sinistra sta il compito di costruire un modello a misura di essi direi di più che forse dovremmo discutere sul piano anche teorico di quanto il superamento del fordismo apre una stagione di dibattiti e di ricerca sul modello sociale
Ma questo vuol dire qualcosa sicuramente non pensare a salari ridotti al sud
Lì la differenza c'è già vedo che questi termini ritornano nella nostra discussione
Vuol dire sapere che divisione del lavoro non si misura solo sul piano umano all'intellettuale ma gradi di autonomia nel processo lavorativo perché si chiede sempre di più non di lavorare bene ma di applicare sapere conoscenza
Ed è vero che crescono lavori nuovi nuovi settori con problemi inediti di tutela di diritti e garanzie
Lavori parasubordinati a contrattazione individuale al ribasso
Che mentre noi parliamo di riduzione dell'orario vivono con una saturazione dell'orario perché quanto più c'è incertezza tanto più si tende a fare un contratto per un lavoro in tempo breve per potersene assicurare subito dopo un altro
E significa le grandi incertezze sulla carriera contributiva in sostanza oggi si può non godere di stabilità e benessere pur lavorando
Come governare un mercato del lavoro mobile allora avere forme di tutela collettiva e base contrattuale comune
A giornale tavola dei diritti del lavoro costruita sul metro del lavoro industriale
Non è che era faremo una presentazione di una proposta su questo terreno diciassette prossimo a Mina
Perché il punto è di non piegarsi all'idea del baratto fra i diritti e il salario da una parte il lavoro dall'altra
E significa non pensare che il punto d'equilibrio e nel togliere qualche tutela ai lavoratori in determinati per darne a quelli determinati ma dare parità di diritti e garanzie per tutti altrimenti la discussione sulla Corea rischia di avvicinarsi un pochino
Certo bisogna definire qual è il nostro campione nuovo scambio è non demonizzare la flessibilità fare i conti con essa ma in cambio di flessibilità chiedere diritti e crescente permanente formazione
Crescente permanente formazione che permette di navigare con autonomia in un mercato del lavoro come si naviga in internet
E significa farlo noi come sinistra cercando di ricostruire un'unità del mondo del lavoro lo diceva stamane Agostinelli nella quale sta un lavoratore prepensionato cinquantacinque anni che non riesce più a ricollocarsi sul mercato del lavoro affianca un giovane a ritenuta d'acconto e anch'esso incerto sul suo futuro
E significa aprire nuovi campi dei lavori nell'ambiente nella cultura nei servizi alla persona e significa anche qui non abbiamo fatto un convegno sulla riduzione d'orario ma non come slogan mutuato dagli inizi del Novecento per liberarsi dalla fatica ma come forma della redistribuzione del lavoro
Tutto questo per dire che il vecchio compromesso non regge il sistema di garanzie vigente a misura del maschio lavoratore adulto
E allora nuove politiche attive non bastano le regole
Faccio una citazione che ho già fatto perché Anatole France diceva che la legge nella sua Maestà concede medesimi possibilità di dormire al Ritz o sotto un ponte
Dopo di che il punto è che spetta alla politica
Dare un punto di riequilibrio riconvertire la spesa da passiva ad attiva superare un modello risarcitorie assistenziale costruirà un nuovo welfare
E dico questo perché io sento il bisogno qui di manifestare una netta opposizione a scelte che vengono per esempio anche sulla sanità
In questa regione perché si applica la struttura pubblica pure logiche di mercato e si premia chi produce più prestazioni fa niente se inutile le qualificate
E si penalizza la qualità e si crea un sistema che interviene sulla malattia e non per salvaguardare la salute
Non c'è nessuna furia ideologica per parte nostra sappiamo riconoscere alla nascita di nuove esperienze nel privato che possono riqualificare lo stesso mercato del privato che così
Selvaggio
Ma qui c'è uno scenario che si sta delineando che farà esplodere la spesa aggravare i costi per i cittadini
E allora va bene
Intervento di Formigoni federalismo e autonomia delle regioni ma garanzie per tutti i cittadini e nel rispetto delle leggi del Paese
In modo tale che fra federalismo e autonomia regionale ci sia un vero punto di equilibrio rispetto al quadro nazionale
Tutto questo per dire che serve sì un nuovo status dell'agire pubblico contando più su più soggetti dall'azione coordinata verso l'interesse generale
Ritirare l'azione dello Stato gestore regolare dirigere la partecipazione le politiche pubbliche dei corpi intermedi
Ma le politiche pubbliche così non vengono ridotte ma più articolate con più attori e però avocando titolarità e responsabilità della garanzia dei diritti
Alle istituzioni pubbliche
Io non credo che giovi alla tenuta del Paese un'ideologia del privatissimo e dei corpi sociali tutti ognuno a far da sé lo Stato deve recuperare funzione di mediatore garante dell'interesse generale verso i cittadini
Perché sul tema dell'interesse generale c'è una funzione prima di una classe dirigente che guida una società e non si piega al senso comune come diceva Martinazzoli
E cosa è una cittadinanza politica e sociale più vasta per tutti se non l'idea di riforma del sistema scolastico la vita futura sarà su tre quattro lavori per questo si tratta di arricchire estendere formazione di base a renderlo articolata flessibile
Sapendo che l'ottanta per cento delle tecnologie odierne sarò solito nel due mila e penso che è una grandiosa sfida a un tentativo di costruire un sistema di formazione dei quattro di ha una più alta domanda per non avere più l'abbandono nel Nord Est
E per non avere più calda Lerner che contrappone i consapevoli agli inconsapevoli come diceva poco fa a Spinazzola
Nel nuovo Paese vuol dire che ambiente non è settore delle politiche per specialisti ma opzione che informa le scelte dello sviluppo
Campo nel quale si può investire non più utopie ma politiche praticate praticabili come nascono imprese nuova occupazione e vuol dire la riforma nella Bicamerale decentramento dei poteri e ruolo del parlamento stabilità del governo
Lavoro di riforme essenziale parallelo all'azione di governo senza condizionarla e così per le elezioni amministrative c'è una ragione per cui vogliamo votare a giugno a Milano al più presto perché deve poter risorgere con la città
Con un governo autorevole non un governo delle mozioni confuso del post Tangentopoli un consiglio comunale dell'emergenza
Federalismo non per registrare diversità ma farne una ricchezza Formigoni parlava del Ghost lancia se il federalismo usato per sostituire al centralismo nazionale il centralismo regionale non siamo molto lontani dal costo
E questo rischia di essere l'attuale politica regionale con una politica che continua a negare le tele che alle Province ai Comuni
E significa guardare alla Bicamerale
Pensando anche a un parla di una città metropolitana a livello di governo che sistemi territoriali complessi e richiedono perché ha una generalità della Catalogna sta Barcellona come una Lombardia che si rilancia deve stare una città metropolitana di Mila
Ultime due riflessioni io credo che la sfida dei nord non possa essere vinta da risposte da Roma e deve trovare qui una risposta facendo vincere una politica democratica essendo protagonisti del disegno di una nuova unità del paese
Rispondendo al secessionismo con la politica delle riforme
L'Ulivo nord può battere la successione dando adeguate risposte a queste aree
E costruire una nuova classe dirigente di farlo sapendo riconoscere ciò che non va in questa direzione come le recenti nomine anche alla fondazione della Cariplo
La sinistra si afferma per capacità di tenere insieme valore realismo delle soluzioni apposite non innovazione socialmente guidata può esistere un'azione di governo verso un nuovo e più equilibrato sviluppo
Noi possiamo costruire un nuovo patto che sta alla base della riconquista di identità e ricostruzione di un tessuto sociale omogeneo possiamo avviare la fase della cooperazione costruire un blocco sociale nuovo una classe dirigente e questo è il senso anche della candidatura di Aldo Fumagalli a Milano della prossima sfida significa una realtà che passa anche dalla innovazione produttiva all'innovazione sociale
Ultimo punto noi abbiamo scelto una strada del lavoro sobrio di ricostruzione
Perché le forme della mediazione di ricostruzione di una forza politica della sinistra perché le forme della mediazione rappresentanza sociale non sono riassunte nella funzione di governo o in una coalizione dei partiti di un luogo dove si sviluppa collettivamente un'interpretazione critica viene censita ebbene è soprattutto per quelle fasce che si affidano oggi ai sogni
Perché hanno perduto le ragionevoli speranze di riscatto della sinistra serve deve esistere per questo
Con l'Ulivo che non deve essere solo somma di forze ma forme di impegno e partecipazione alla politica e un'impresa non tanto contro la destra quanto per il rilancio di questo territorio
Un tentativo di ricomposizione fra politica e società e della rappresentanza riunendo forze e culture
Un nuovo stadio di ricomposizione però a sinistra dentro una grande organizzazione che non hanno gli originali Culture Identità Marie uniscono sforzo per un progetto futuro del Paese
Non con il torcicollo come diceva Aniasi al nostro congresso andina questa sfida credo che abbia un particolare significato qui
Possiamo dare un grande contributo di idee di donne e di uomini al nuovo partito lontani dal tempo delle sconfitte passati sei anni dall'ultimo congresso regionale
Governiamo tante realtà nuove risorse si sono fermate in quest'opera di ricostruzione
Io credo che su queste si tratti di investigare
A Milano si dice abbiamo un gruppo dirigente giovane ma vogliamo nuovi se giovane pensare già a chi verrà dopo di noi con fiducia cercando di far crescere la pianta di una grande formazione della sinistra che si è classe dirigente di Milano e della Lombardia e del no
Ci sono ancora cinque interventi prevederemmo di dare la parola dal ministro Berlinguer alle ore diciotto la parola ora Gianfranco Burchiellaro sindaco di Mantova si prepari Giuseppe Amoroso e rappresentante dei laburisti
Ma io credo che questo congresso
Nazionale di Assisi provinciali e questo stesso congresso regionale forse con qualche elemento in più
Per la regione in cui si svolge
Si ponga di fronte alla necessità di confermare di verificare
Quel patto per l'innovazione
Con quale
L'Ulivo
Ha vinto le ultime elezioni
Con il quale abbiamo portato tanti amministratori al Governo di tante realtà locali
Siamo qui credo per confermare questo questo patto
Siamo qui per confermarlo in una delle aree più avanzate
Del Paese
Tuttora segnata attraversata
Da contraddizioni sociali
Territoriali
Per confermare
Un progetto ampio di innovazione
Che non può non tenere conto
Delle singole realtà
Voglio dire
Che quel pluralismo istituzionale a cui facce di faceva riferimento questa mattina compagno terzi
Come soluzione capace di aderire alle necessità del Paese
Come un sistema in grado di rispondere alle domande sociali
E qui credo stia l'anima delle riforme a cui noi ci stiamo pensando
Beh ci pone di fronte alla necessità di ragionare sul governo dell'innovazione del Paese
E soprattutto quindi delle grandi riforme da una parte ma dall'altra di verificare qui e ora
L'innovazione dei sistemi territoriali
Che in realtà per realtà si impongono
Non credo che noi affronteremo il nodo dell'innovazione soltanto attraverso le grandi innovazioni e le grandi riforme nazionali sono una condizione ma non sono sufficienti io penso a una realtà come la nostra
Realtà fatta di undici mila miliardi di raccolta nelle banche
Un'impresa ogni nove abitanti
Cinque mila miliardi di esportazioni a proposito dei fenomeni di globalizzazione che non stanno scritti soltanto nei libri ma penso anche una realtà assegnata
Da crisi di interi settori produttivi
Segnata da un sistema di garanzie sociali tra i più diffusi del nord e sempre meno gestibile dagli enti locali
Penso a questa realtà in enorme sviluppo
E alle contraddizioni che segna di fronte a un sistema infrastrutturale insufficiente a una pubblica amministrazione incapace di dare risposte in tempi reali
Questo il Nord
Queste sono le contraddizioni nelle quali noi ci musica siamo chiamati a governare
Di qui
Le grandi ripeto la necessità delle grandi riforme nazionali che non possono essere rinviata bisogna dirlo
Ancora oggi ancora in queste settimane ancora in questi mesi col governo dell'Ulivo stanno avvenendo risposte stanno venendo risposte non sufficiente
Non è possibile
Che il ministero dei lavori pubblici
In una provincia così segnata dai ritardi infrastrutturali qual è la nostra l'unico modo che ha di presentarsi è quella di intervenire sul senso di marcia di una via della città
Non è possibile obbligando l'Amministrazione a decidere ad assumere una decisione del ministero dei lavori pubblici sul senso di marzo di una via cittadina
Non è possibile
Che l'amministrazione di una città tra Demanio servitù militari Sovrintendenze ai beni storici ambientali di fatto si è chiamata a governare meno del cinquanta per cento del proprio territorio
Non è possibile
Che a proposito di federalismo regionalista
E anche ad iniziative referendarie della Regione Lombardia
La Regione Lombardia bocci una variante del piano regolatore approvata all'unanimità per tre volte all'unanimità dal consiglio comunale
Che voleva trasformare sette ore opportuno vecchio sedime aeroportuale in area verde non è possibile che questo avvenga non andiamo in Europa non restiamo in Europa in questo modo questo è il problema e non al sud
Qui nella ricca l'importante Lombardia
Non è possibile che di fronte ad una provincia che riesce a raccogliere undici mila miliardi di depositi bancari
Non si riesca a trovare l'occasione il modo la forma per rispondere a lei che si sia alle necessità di quel sistema
Mettendo in movimento ecco perché dico allora
Che le grandi riforme sono una condizione ma non possono essere la sola
La Bicamerale ha una grande responsabilità lo hanno richiamato più molti compagni intervento viale che mi ha preceduto se noi non riusciamo però ad allargare ad estendere a rafforzare la notificare a consolidare uno schieramento di alleanze per l'innovazione
Radicato nelle territorialità e io non credo che per quanto importante sia la prova della Bicamerale riusciremo a ad assolvere alla risposta
Che il Paese ci chiede
Dico questo perché non mi convince l'idea che ho qui sentito in alcuni interventi
Che vi saremo una sorta di separazione tra chi
Nella sinistra nel nostro partito forse non ho capito bene
Tra chi sostanzialmente assecondare dell'innovazione in sé e chi invece si proporrebbe di orientarsi
Se non ho capito male tra chi pensa
Che vi sia sul terreno dell'innovazione
Un interesse pubblico contrapposto all'interesse privato
Questo è un tema su cui riflettere su cui la sinistra
è un tema di grande pregnanza di grande immediatezza
Io credo innanzitutto che non sia così perché il nostro problema è quello di governare l'innovazione e governare così come amministrare significa fermare l'interesse generale sugli interessi specifici ma non è solo questo
A me pare che stesse ragioni amo sui sistemi territoriali che sempre più competeranno sui mercati internazionali
Sistemi nei quali il prodotto che viene
Sui mercati internazionali e risponde di tutto il sistema produttivo e non solo ma del sistema formativo del sistema delle infrastrutture beh se ragioniamo così io credo che non ci sia una distinzione tra interesse pubblico e interesse svela
Anzi che la sfida che alla sinistra che la sfida dell'Ulivo sia proprio quello di concertato di trovare il terreno comune le scelte comuni tra l'interesse pubblico e le risorse private
Questa è la sfida che sta di fronte nei grandi punti più sviluppati così come nelle realtà più difficili del Paese
E credo che questo sia maggiormente complesse in una regione come la nostra richiamo alla necessità di costruire percorsi comuni
Simone
Affermava
Riproporre l'idea di una politica alta che noi teme il confronto e io credo da questo punto di vista
E non ci si possono nemmeno decidere
Tra diversi gli ordini religiosi
Perché esse l'ex segretario di una federazione di partito viene eletto sindaco di una città
Come è avvenuto per me
Significa che questo partito non esprime più soltanto una parte
Significa forse che la realtà
Qualche volta supera anche la nostra capacità di analisi
Significa che probabilmente questo capacità di confronto questa capacità di affrontare i problemi per quello che sono stanno segnando un cambio un innovazione della cultura di questo Paese
Un cambiamento profondo che dobbiamo saper saper cogliere ecco per questo dico che qui sta il cuore della risposta alla crisi del paese alla domanda di innovazione che rimane il terreno su cui verificare la storia la tradizione ma anche la capacità di innovazione di questa sinistra
La sfida è quella della riforma federalista dello Stato
Questo siamo consapevoli lo diciamo alla lega questa è la politica vorrei dire anche da qui
Alla lega
Che giustamente sono d'accordo con l'introduzione delle riflessioni proposto nell'introduzione offrire un terreno di confronto e di sfida sul piano delle riforme ma nello stesso tempo io credo che noi non possiamo
Tacere di fronte ad altri aspetti della legge
Di fronte alle liste di proscrizione per gli insegnanti meridionali
Di fronte ai concorsi pubblici per soli residenti quando l'immagine l'identità la storia la tradizione e la cultura di un'intera città
Viene schiacciata gli interessi di proponiamo di propaganda di una qualsiasi forza lì c'è un punto che riguarda i valori
I valori nostri valori della sinistra
I valori sui quali non intendiamo in non possiamo rinunciare
Su questo terreno il confronto con la lega non può essere demandato al tatticismo
Io credo che così come noi scegliamo oggi il terreno del federalismo come terreno di confronto di incalzato nei confronti della lega con altrettanta chiarezza
Dobbiamo dire che inaccettabili sono le forzature che ci vengono proposte proprio e ho finito per la ragione che dicevo prima
Io non credo che la nostra sia soltanto
Come dire una sfida dell'oggi
Stiamo riaprendo
Delle speranze il nostro compito a partire da questo congresso dimostra che le speranze possono essere impegno e che gli impegni si possono rispetta
Grazie anche a Burchiellaro la parola Giuseppe Amoroso e rappresentante dei laburisti
Si prepari
Luisa Pappano
Pertanto dalla ferocia di Brescia
Data l'ora e per consentire di rispettare i tempi mi limiterò ad un unico argomenta un unico concetto che però
Credo per tutti molto importante è ora di ricostituire un grande partito del socialismo democratico
Che sia solidamente fondato su di un concorso su di un consenso di massa nel nostro Paese
E su di un rapporto organico con i partiti fratelli degli altri stati europei e ora perché nei fatti sono cadute le divisioni che per decenni hanno indebolito la forza complessiva della sinistra riformista
Basta ascoltare
Il ministro Burlando quando attacca le storture della cogestione nelle Ferrovie dello Stato
O il ministro Berlinguer quando ha il coraggio di proporre finalmente una vera e profonda riforma del sistema scolastico italiano
Sabato scorso qui a Mila no
D'Alema ha affermato che gli studenti si sono sempre opposti alle riforme nel loro settore e li ha invitati finalmente a concorre costruttivamente al cambiamento
In queste coraggiose prese di posizione c'è la testimonianza di una ormai acquisita cultura di governo
Che è di per sé fatica quotidiana di costruire ammodernare rifuggendo da ogni facile demagogia
E ora di costruire o meglio di ricostituire una grande forza unitaria del socialismo democratico in Italia perché altrimenti l'Europa ci chiuderà la porta in faccia
Vedete compagnie o non credo che D'Alema sia volato raccolgo per essere rassicurato
Io credo che ci sia andato per rassicurare
E ha fatto bene
Perché gli altri partners europei devono sapere
Che sta nascendo in Italia una nuova sinistra unita che ha il senso dello Stato è disposta ad affrontare scelte difficili e dolorose perché è sicura di sé sa quello che vuole e intende governare a lungo questo Paese
Di fronte a questi obiettivi
In un momento come questo occorre accantonare i risentimenti e i mediocri interessi personali
Occorre invece il coraggio delle proprie idee e la volontà di conferirle senza remore in un nuovo organismo politico unitario
Ma i laburisti siamo pronti e con nuovi stanno arrivando molti altri socialisti che hanno superato lo sconforto e i dubbi di un recente catastrofico passato
Più presto si farà meglio sarà per noi e per il Paese
Grazie davvero anche per la brevità dell'intervento la parola Luisa Papandreu relazione di Brescia
Arriva
Passerella
Si prepari Fabio Binelli capogruppo in consiglio regionale
Certo non è facile dare un contributo originale e stimolante dopo gli autorevoli interventi che mi hanno preceduto e che hanno sviscerato ampiamente a partire da dalla relazione del segretario regionale le tesi congressuali
E allora da neofita della politica quale credo di essere vorrei fare un intervento che ha un taglio un po'diverso un taglio che si lega di più a quello che si diceva stamattina diceva mio concittadino Paolo Corsini
è l'altra faccia una politica che essi la soluzione razionale ai problemi neanche pathos passione tensioni ideali e vorrei iniziare allora prendendo a prestito una frase che mi ha colpito molto e che ho sentito pronunciare dall'onorevole Martinazzoli
è una fase che descrivendo la nostra società la l'onorevole Martino Ansari
Parla di una sorta di depressione verso il futuro
Di una non voglia di futuro
La fase mi ha colpito molto perché credo che si ha una sensazione una tendenza che si bagna insinuando sente di più e sempre più fortemente nella società intera ma soprattutto nelle giovani generazioni che quindi sento di rappresentare
Allora credo fortemente che il compito vero che ci aspetta dopo questo congresso al di là di di tutti quelli che sono stati ampiamente sviscerati la riforma dello stato sociale la riforma istituzionale sia proprio questo che sta sotteso e tutti gli altri
Ed è a ridare la società intera ma soprattutto alle giovani generazioni se non una ormai irraggiungibile utopia almeno una ragionevole speranza verso il futuro
L'incidenza degli applausi
A quelle giovani generazioni che sono poco presenti in questa sala francamente ne aramaico quelle già le generazioni che stanno pagando più alto il prezzo lo scotto in questo processo di estremizzazione dal troppo a niente della politica
E queste giovani generazioni sono presenti in molti discorsi politici anzi molto presenti
Però credo che mai come oggi i giovani che ci siano assenti dalla politica mai come oggi la politica parla linguaggi incomprensibili ai giovani e mai come oggi i giovani sono un universo sconosciuto
E questa sensazione di non voglia in futuro mi viene in mente c'è qui presente il ministro Berlinguer è mi ha fatto così impressione che questa frase che io ho usato di repressione verso il futuro accendendo la tv e sentendo e la trasmissione di Gad Lerner esotica proprio in questo senso dicendo non è che forse abbiamo rapinato i giovani nel futuro io credo che sia una sensazione velate molto forte
E allora non solo cento problema nella riforma istituzionale delle nella riforma dello stato sociale non ci sia proprio un discorso culturale in senso più ampio che restituire a queste giovani generazioni senso dal politica il senso della bella politica come veniva definita in un libro che io ho amato molto e con letto con molto piacere
Restituire la speranza è un obiettivo apparentemente semplice quasi banale in questa semplicità ma io credo che sia racchiusa in questo davvero la sfida che ci spetta negli anni a venire
E allora l'obiettivo essenziale che sta sotto a tutti gli altri e che deve animarci a partire il giorno dopo questo congresso è proprio questo restituire all'Italia il senso del futuro come valore
Solo così possiamo contribuire ad arginare quella deriva pericolosa di cui i giovani sono le vittime più sensibili quella che dicevo prima dal troppo allo sgretolamento verso il nulla della politica
E questa è per me personalmente ma che faccio politica non ha molto tempo ma credo anche per tutti voi la ragione vera e profonda
Che legittima e giustificata la mia appartenenza attiva ad un partito in un momento in cui è inutile nasconderselo c'è un anch'io sento pesantemente una crisi della militanza
Politica organizzata nelle vecchie forme stanchezza che sento francamente anche in questa sala che ha sentito nei congressi provinciali nascondersi di sezione
Una stanchezza che è frutto probabilmente nel momento difficile che stiamo vivendo credo che nessun Paese al mondo come l'Italia
Stiamo subendo una trasformazione così radicale senza rivoluzione senza spargimento di sangue quale quella che abbiamo vinto noi il passaggio dalla cosiddetta prima alla seconda Repubblica
E alle
Ma probabilmente il questo congresso così tutto sommato poco partecipato così con un dibattito abbastanza poco bene vivace francamente probabilmente il segno dei tempi di questa fase di transizione di cui si va parlando
Certo abbiamo detto la sfida della modernità si gioca sul terreno delle riforme e in questo congresso se ne sta discutendo molto
Ma si gioca su quel recupero sulla quella reinvenzione della politica di cui parlavo prima
Perché dobbiamo spiegarlo fortemente dobbiamo e questa è un'operazione culturale forte dobbiamo convincere che le ragioni della tecnica o le regioni dell'economia da sole non bastano per rendere migliore la convivenza tra le persone
è l'ora parliamo di qual è di quale dovrebbe essere il ruolo di una moderna formazione di sinistra in un orizzonte culturale produttivo geografico che ci ha scavalcato con la velocità dei suoi mutamenti e al quale io credo la sinistra
Non sia ancora del tutto preparata
E allora se parliamo di riforma dell'Uefa stette l'ho sentito accennare anche in molti interventi ma lo voglio ribadire dobbiamo tenere ben presente la realtà per esempio del mondo del lavoro giovanile che cambia
Oggi su quattro giovani che trovano lavoro quelli che non trovano tre sicuramente non trovano un lavoro subordinato classico
Tre giovani sono entrano in quel mercato cosiddetto del lavoro parasubordinato
Hanno contratti da quelli che mode adesso in spontaneamente si chiamano freelance e sono collaboratori consulenti della dei vari settori editoriali della formazione a questi occorre dare una risposta è una garanzia in termini moderni
Ed è qui che si che si innesta il discorso del nuovo patto sociale del patto sociale fra le generazioni
Fra i i vecchi e i giovani e non si tratta di correnti contrapporre chi ha acquistato negli anni garanzia chi non le ha ancora però io credo che occorre anche fare delle rinunce per consentire al al Welfare State di proteggere adeguatamente nello stesso modo anche quelli che non hanno ancora avuto accesso alle garanzie
E allora la risposta forte della sinistra le risposte può in realtà le conosciamo già sono in termini di riduzione dell'orario di lavoro
In termini di affermazione di una società flessibile in cui domina la mobilità che è una mobilità sociale e una mobilità culturale
Una mobilità che significa tutela di di questi contratti nuovi del passaggio da un lavoro ad un altro
Del passaggio da un lavoratore con una certa formazione ad un altro io credo che la sfida vera della della costruzione di un nuovo welfare State sia se proprio in questa in questa capacità di leggere i cambiamenti di starne dentro
Perché credo che troppo spesso negli ultimi anni la politica i partiti e anche la sinistra si siano un po'chiusi in una roccaforte che non era più capace di parte di parlare e di guardare all'esterno
A questo si lega inscindibilmente chiaramente il tema della formazione mai come oggi il tema forte della formazione e sul piatto finalmente discutiamo dopo vent'anni io ho passato dicevo fatto università discutendo di questa cosa finalmente discutiamo concretamente di una ipotesi di riforma della scuola italiana e su questo credo di dire delle cose scontate l'Italia
è veramente in uno stato di di grande arretratezza rispetto agli altri Paesi europei
Anche il dibattito in questi giorni sui giornali delle formazione delle nuove classi dirigenti del ricambio delle classi dirigenti di cui c'è bisogno in generale nel Paese e di cui c'è bisogno a mio avviso anche nel partito
Che è ancora tutto sommato
Stanco rispetto a posizioni acquisite ormai da anni
La formazione quindi è un nodo è un tema centrale
Formazione intesa anche come formazione professionale ma intesa soprattutto come operazione culturale forte e ho apprezzato moltissimo il discorso che faceva precedentemente il presidente della Casa della cultura
Dove cultura significa anche San rinsaldare un patto a livello sociale ricco involgere persone che tutto sommato dalla cultura fino a oggi sono state escluse
E uscire da quella concezione della cultura elitaria che in qualche modo a costituito la sinistra il percorso della sinistra fino ad oggi
E poi si tratta di realtà rilanciare io credo che questo vada fatto con forza la grande la più grande in via politica del nostro tempo che quella dell'Europa
Io credo che noi l'abbiamo un po'troppo per scontata credo che fuori da qui leader dell'Europa non sia così
Fortemente radicata nell'animo della gente credo che spesso si avvista un po'come il boccone amaro che dobbiamo inghiottire
Questa invece a mio avviso è forse la più grande idea politica di questo tempo e di questo dobbiamo fare tesoro dobbiamo farle nostra battaglia nano spiegare alla gente che l'Europa e l'unica opzione possibile
Per il per risollevare le sorti dell'economia per risolvere i problemi dell'equazione ma questo dobbiamo tornare a spiegarlo facendo un'operazione culturale che vada verso l'esterno non dicendoci sempre le cose tra di noi
E qui arrivo un po'alla conclusione del di questo mio intervento dicendo che nel luglio del novantaquattro Massimo D'Alema sintetizzando brevemente il suo programma elettorale
Ad un giornalista dell'Unità diceva il compito della mia generazione quello di portare la sinistra al governo altri hanno costruito la democrazia hanno rinsaldato il Paese il nostro è quello di portare la sinistra al governo
è un obiettivo che a distanza di due anni è stato parzialmente raggiunto io credo che adesso l'obiettivo grande la grande scommessa sia quella della costruzione di un vero bipolarismo di un vero sistema maggioritario e francamente in questo però non ho ancora capito quale sarà il ruolo dell'Ulivo quale sarà il nuovo il ruolo invece della nuova formazione politica della sinistra
Io credo onestamente che l'Ulivo e la coalizione dei partiti che lo compongono vada rafforzata vada rafforzata però con un processo dal basso
E credo che questa se anche il rispetto nel rispetto dell'idea iniziale delle cento città dei migliaia di comuni che quello che ha consentito all'Ulivo
Di vincere lo strapotere de televisivo dei mass media che dall'altra parte
Ci pare un gigante imbattibile questo radicamento forte sociale
Nelle nell'Italia delle cento città dove dove c'è la sinistra che amministra e amministra bene in questo grande coinvolgimento sta la grande ricchezza dell'Ulivo e della sinistra intera
E credo che dovremo discutere anche un po'di più all'interno di questo Progetto ti quale sarà il ruolo e la forma invece di questo nuovo partito dalla sinistra e del PDS soprattutto probabilmente è un dibattito che verrà che viene procrastinato a dopo il congresso nazionale sono certa che sarà così anche però se ne è parlato poco
E io spero che da quel congresso uscirà un PDS sicuramente rafforzato nella sua struttura organizzativa
Altre esperienze hanno già dimostrato che scelte movimentista e non pagano non rendono
Spero che sarà un partito rafforzato più snello in cui siano chiariti i meccanismi di in cui si prendono le decisioni in cui si formano le classi dirigenti in cui si scelgono le candidature
Un partito in cui si cerca un coinvolgimento più diretto con tutta quella realtà che oggi non trova espressione dei partiti politici e consentitemi di chiudere con un amarcord io partecipò per la seconda volta congresso il PDS sono entrate direttamente dopo una prima esperienza alla FIGC
Nel PDS
Ai tempi dei Comitati per la Costituente ormai sembra avente preistoria allora c'era un un forte devo dire fermento coinvolgimento delle associazioni o meno tentativo
Di coinvolgimento di quella che allora veniva definita la sinistra sommersa
Tutto questo fermento si è un po'perso per strada
Io spero che non perderemo di nuovo l'occasione per rapportarci diversamente
A quel mondo giovanile a quel mondo dell'associazionismo del volontariato che tuttora fatica ad esprimersi attraverso i partiti li ritroveremo i canali giusti di coinvolgimento anche di tutte queste forze grazie
Grazie disastrata debbo ricordare ai Telegatti di consegnare compilato ovviamente il questionario che trovate in cartella agli addetti nell'atrio
Ricordo inoltre ai membri della Commissione Statuto che la commissione si riunisce in seduta plenaria alle ore ventuno presso la Sala Leonardo
La Commissione politica si riunisce invece in questa sala alle ore venti e trenta
La parola ora a Fabio Binelli capogruppo in consiglio regionale si prepari per l'ultimo intervento Antonio Pizzinato
Care compagne e cari compagni io sono
Molto d'accordo con l'asse della relazione che ci ha proposto qui Pierangelo Ferrari
Voglio solo sottolineare due cose che secondo me la caratterizza in modo particolare
Il ruolo la responsabilità della sinistra di governo adesso negli ultimi anni le sfide che abbiamo dovuto giocare che ci siamo assunti
Quelle che abbiamo ancora di fronte e poi per il PDS lombardo del Nord la sfida federalista nel quadro della modernizzazione della globalizzazione
Indicata esplicitamente nella relazione come una sfida politica e non soltanto di ingegneria istituzionale per quanto la partita che si è aperta con la Bicamerale sulla riforma istituzionale
Da senso e sottolinea
Una particolarità di questa sfida federalista
Quindi una sfida politica una sfida sociale una ricerca insieme di definizione di autonomie istituzionali ma anche sociali che ride finiscono dentro il nuovo quadro anche internazionale quella che abbiamo chiamato
L'innovazione della Società il suo governo il ruolo della sinistra e del nostro partito
Io vorrei spero di non dilungarmi molto
Però partire dentro questo quadro che condivido
Raccontando quelli che chiamerei alcuni fatti di Lombardia
Proprio perché ritengo che molto spesso siamo in grado di fare analisi complessive che calzano che si basano su studi su approfondimenti ma abbiamo ancora la difficoltà
Di dare delle risposte precise Ferrari diceva nella relazione di far sì che la polis la politica sia chiamata semplicemente ad agire
Quando abbiamo di fronte dei fatti
Che caratterizzano lo sviluppo e l'evoluzione della Regione Lombardia
Della nostra realtà di questo insieme di norme come si è detto partiamo da un dato
Voi sapete che tra le grandi aree sviluppate più ricche d'Europa
Se escludiamo alcune capitali penso alleare di Parigi e di Londra
La Regione Lombardia è quella che ha il tasso di disoccupazione più basso in assoluto
Che cosa succede dietro questo dato generale raccontiamo alcuni fatti
Succede ad esempio che è quella che è la più grande l'azienda che ha avuto il più grande sviluppo di occupazione nella nostra area in questi ultimi mesi
Si chiama Omnitel sapete bene che cosa fa
Ha il trenta per cento di dipendenti che sono laureati il settanta che sono diplomati un'età media di trentun'anni
Un investimento che nel corso di quest'ultimo biennio arriva a toccare i cinquecento miliardi
Non c'è quasi nessuno di questi giovani qualificati lavoratori di questa azienda
Che pure diciamo così regolata dal punto di vista della contrattazione nazionale dal contratto dei metalmeccanici che svolge un orario di lavoro di quelli tradizionali pur essendo lavoratori dipendenti
E questa
Come la nostra politica la nostra organizzazione
Le nostre scelte possono interagire con quella realtà quali risposte diamo ma non solo sempre su questo caso
Pensate questa azienda investe cinquecento miliardi deve realizzare sul territorio lo sappiamo l'abbiamo visto anche recentemente nella pubblicità televisiva le antennine per mandare i messaggi
Sessanta giorni di tempo
Per l'azienda per scegliere il sito e realizzare l'intervento
Duecento dieci giorni di tempo sette mesi per la pubblica amministrazione per dire di sì Odino a questa scelta
Altri fatto di Lombardia
Recentemente abbiamo discusso di abbiamo affrontato il tema delle aree di crisi di reindustrializzazione di una regione che a quei dati positivi significativi di sviluppo Macchia profondi e gravi problemi
Di deindustrializzazione di crisi di lacerazione del tessuto
Come ricostruire in queste aree di crisi una presenza
Mi è capitato recentemente di incontrare insieme anche ad amministratori
Operatori economici internazionali
E guardate che nell'ultimo anno
Dopo la crisi post Tangentopoli in Italia sono ritornate alcune migliaia di miliardi di investimenti stranieri
Disponibili su queste aree della Lombardia a investire centinaia di miliardi a due condizioni
Uno che non ci sia contributo di finanziamento pubblico che l'investimento sia tutto privato
Secondo che il pubblico ci sia con forza con forza nel dare le garanzie non solo della certezza dei tempi e dell'investimento ma della certezza del contorno a quell'investimento
E cioè quello che ha appena detto anche prima il compagno Burchiellaro la sfida all'innovazione che vede la presenza e la forza del capitale privato
Deve trovare dalla parte del pubblico la capacità di governo di regole di rapidità di intervento ma anche di creazione di un humus che consente qui l'elemento forte decisivo
Per l'idea dello sviluppo e del governo dell'innovazione l'elemento decisivo che Fassino
Che la nostra area lombarda milanese l'aria del Nord giochi la sua competitività non perché ci sono condizioni di lavoro non tutelate di mancanza di garanzie e di diritti no la competitività si gioca perché in queste aree
Insieme alla possibilità di investire con certezza per il capitale privato in quest'area c'è una qualità dell'ambiente che anche il capitale privato interessato ad avere c'è una qualità della vita una capacità di articolazione dell'UE nel far nuova decisiva pensiamo a quello che si è detto su formazione e ricerca ma anche sulla qualità della vita di chi magari non lavora o ha finito di lavorare Weah anziano è
Non ha ancora cominciato a lavorare perché Giovanni
Perché questo crea un contesto di competitività rispetto ad altri sistemi insomma dobbiamo capire che la Lombardia accerto ai problemi di competere con il Sud Corea ma anche il problema di competere con le altre aree forti dell'Europa dove questi problemi ci sono
E allora io credo che molto opportunamente si è sottolineato come il nuovo patto
La nuova strada non l'abbiamo ancora del tutto definita del welfare può fare deve fare uno scambio tra maggior flessibilità e diritti sicuramente questo è uno dei passaggi fondamentale ma deve fare anche
Uno scambio
Tra la capacità di chi vuole guidare questi processi di innovazione a farlo sapendo che Sensi guidano
Come stiamo tentando come è stata intanto con difficoltà ma con grande lungimiranza attraverso alcune scelte di governo dell'ulivo di centro sinistra bene
Lo si faccia lo si fa questo si può guidare l'innovazione se ci sono quelle condizioni se lo fanno quelle forze che hanno in mente questa sfida questa battaglia non è vero non è vero non sono d'accordo con quei compagni che dicono
Che si riforma l'Uefa non soltanto un avendo in mente di cambiare il modello di sviluppo
O che dicono che per non si può solo governare la modernizzazione l'innovazione abbisogna avere dare alla politica un significato invasivo rispetto a questo no la politica deve dare le risposte a quei fatti di Lombardia ed è lecito ancora uno che può sembrare lontanissimo da quelli che ho richiamato
Ma che dentro il cuore delle contraddizioni di queste aree in cui si gioca la partita dell'innovazione
A un chilometro di qua stamattina
Il traffico era la rallentate bloccato non perché magari come trenta e più anni fa prima di fare il contratto di lavoro il quale non si lavorava al sabato si incontravano gli operai che andavano a lavorare in bicicletta la Carlo Erba che c'è in piazza Maciachini
Il traffico stamattina era bloccato perché c'erano almeno dieci mila musulmane
Che si erano riuniti per la festa del Ramadan
E che iniziano in questa città non soltanto ad essere gli immigrati clandestini e che pongono problemi iniziano ad essere le famiglie iniziano ad essere i bambini
Arabi nell'area del Mediterraneo africani
Inizio alle seri fedeli di una religione che attenti modi bisogni insomma inizia
Ad esserci una integrazione di fatto nei confronti della quale anche qui la sinistra jockey può tentare di giocare la sua partita
Culturale sociale disse favori mento dell'integrazione di sbarramento culturale all'odio che pure c'è pervade anche
La Milano che in parte rimane citate Arca città col cuore aperto bene lo fa se unisce queste sfide
Quelle difficili delle fasce a rischio della mancanza dei diritti a quelle forti a quelle che consentono a Milano e alla Lombardia di guidare il processo
Di sviluppo del nostro Paese
Voglio passare brevemente a due
Notazioni di tipo politico io sono molto d'accordo su quello che ha detto Ferrari giudizio che ha dato sulla lega
Difficoltà e ritardi nostri le potenzialità voglio soffermarmi su un altro aspetto del confronto politico
è del tutto evidente e scusate la semplificazione che tra il novantaquattro e il novantasei gli è stato poco nel resto del Paese di più nella o mostrare a un travaso di voti tra centrodestra lega e centrosinistra non così grande da fare immaginare un capovolgimento di
Schieramento come invece è avvenuto il capovolgimento è stato dato da una forte capacità di iniziativa politica che ha scombinato i giochi quando rispetto al novantaquattro
Noi dobbiamo stare attenti al fatto
Che non è scontato che questo non risulta Cesa magari in direzione opposta
Non diamo per assodato un dato elettorale che certi identifica tre blocchi tra sinistra meglio dire al centro sinistra lega e centrodestra sono blocchi elettorali di una certa consistenza con dei noccioli duri
Ma c'è
Questo non ci deve far dire che non ci sia un margine di iniziativa politica e soprattutto non ci deve far chiudere gli occhi sul fatto che il centro destra
Forze del centrodestra l'hanno capita come noi l'avevamo capita con intelligenza nel novantaquattro
Gli ammiccamenti di queste settimane tra centrodestra e lega magari non condurranno al nulla ma non possono vedere noi ferme
Io sono convinto che l'Ulivo sia alleanza forte che può attrarre oltre il ventuno aprile e in cui sono forti e definite le sue componenti vie pluralismo
Ma stiamo attenti
Nel confronto politico che l'Ulivo può proporre
Deve avanzare nell'incalzare sul tema del federalismo la lega sui temi che richiamavo prima vasti settori di elettorato moderato bene noi abbiamo il compito di giocare una partita che scombina che accentui la dinamicità
Insomma l'asse della proposta politica che qui ha fatto Ferrari che è molto che è stata molto presente nella discussione dei congressi di federazione è un asse che ci obbliga in questa direzione
Le l'evento della Bicamerale l'apertura alla Bicamerale con quel dato politico di spaccatura nel poco
I prossimi appuntamenti amministrativi nella nostra regione a cominciare dal Milan
Noi sappiamo di avere la necessità e l'obbligo sulla città di Milano
Di mantenere unito
Il blocco che abbiamo costruito del centrosinistra alle elezioni del ventuno aprile
Centro Ulivo più Rifondazione
Sappiamo che questo è il sufficiente
Abbiamo perso nove collegi su dieci la città di Milano
Ma questa condizione di unità
Può attrarre forze dentro le aree del centro e anche del centrodestra se conduce una battaglia politica una ripresa di dialogo con settori con leader con leader con opinion leader dalla città di Milano e con settori che spostano l'elettorato perché così è stato in alcune realtà della Lombardia
Abbiamo sentito qui gli amministratori nostri protagonisti di questa iniziativa così deve essere anche a Mila
Non è pensabile dopo le difficoltà dopo le macerie di Milano
Che noi ci affidiamo soltanto alle sigle politiche sappiamo che si può fare di più e sappiamo e concludo che lo possiamo fare anche attraverso la Cosa due il nuovo partito della sinistra
Il partito della sinistra che a Milano e in Lombardia può avere grandi occasioni di sviluppo
Dall'area del riformismo socialista laico liberale e repubblicana può avere forza perché le nostre idee si coniugano con quella traduzione tradizione adesso innovano nel modo di far politica e dialogare e una la scommessa importante per il PDS in questa fase per costruire quel nuovo soggetto politico e lo si può dire qui al congresso regionale dove c'è lo stato maggiore di questo partito i suoi gruppi dirigenti
è quello di dimostrare come partito di essere capace di far vivere
Pluralismo e differenze dentro di noi come dato permanente come forza non soltanto come nel recente passato quando pluralismo di vero le differenze vengono rigidamente organizza
Ma sempre perché c'è uno sforzo di tutti da questo punto di vista e mi pare che questo gruppo dirigente regionale lo abbia dimostrato lo spia dimostrando con un congresso aperto
Grazie alla forza politica di molte realtà provinciali guardate come la stampa e l'opinione pubblica della Lombardia
Guardato il vissuto i nostri congressi in queste
Settima
Bisogna capire allora le ragioni degli altri di quelli che possono venire nella Cosa due e non e devono venirci senza nessuna preclusione perché lo vogliono e possono fare
Senza preclusioni e chiusure dobbiamo quindi cominciare non questo partito a valorizzare pluralismo come fattore permanente della sua vita
Gestito con saggezza dai gruppi dirigenti
E anche lo dico e chiudo gestito con saggezza in una realtà difficile come quella lombarda
Mi capita spesso capita spesso ai compagni del gruppo regionale consigliare che si confrontano oggigiorno con opzioni programmatiche
Di vedere un inutile un'inutile e incomprensibile scontro o difficoltà di accordo tra la realtà milanese metropolitana e quella del resto della regione
Dico solo una cosa che guardate riguarda il partito non riguarda il merito delle ho finito
Io credo che sia ora di cominciare per il PDS per l'Ulivo per chi deve guidare quei processi di innovazione
Se sta nell'area metropolitana milanese se sa di essere determinanti scelte che riguardano lo sviluppo
Della Lombardia e del Paese cominciare a guardare al resto della regione non soltanto alla cerchia dei Navigli di Milano che pure è importante ma che non determina le scelte della Lombardia e deve consentire alle varie realtà locali e differenti della Lombardia di esprimersi sulle scelte di Milano
Del cuore della regione del cuore dell'area metropolitana di dare il loro contributo vale sulle scelte amministrative politiche e anche di vita del nostro partito
Grazie a Fabio Binelli mi ricordo allora la commissione elettorale convocata alle ore diciannove alla Sala Leonardo la commissione politica alle ore venti e trenta presso questa sala
La commissione Statuto alle ore ventuno presso la Sala Leonardo
Ricordo anche che domani mattina i lavori inizieranno alle ore nove e trenta i primi interventi sono e Cioran Baldini
Nella relazione di Brescia
Marilù vi incide la federazione di Como e Gian Mario sadico della federazione di Pavia
La parola ora D'Antoni Abyss Pizzinato colgo l'occasione del dare la parola Antonio Pizzinato che come sapete sottosegretario
Il governo per giustificare l'assenza dell'onorevole Roberto Borroni
Anche gli sottosegretario al governo la malattia gli ha impedito mi sposi sezione anzi gli ha impedito di partecipare non credo sia per un eccesso di Latteri furto comunque li invidio a nome vostro gli auguri di una pronta guarigione la parola Antonio Pizzinato per l'ultimo intervento cui seguirà l'intervento conclusivo di alla giornata di enti odierna di Luigi Berlinguer
Fare compagne e compagni
Riteniamo
Il secondo congresso
Del nostro partito del partito democratico della sinistra
Mentre l'Italia l'Europa il mondo
è un passaggio d'epoca
La globalizzazione dell'economia
Conseguente all'innovazione consente
Di scegliere in tempo reale
Dove come quando a produrre
Lo esplicitava ieri un imprenditore in un dibattito che tenevo invento
Questo fatto qui è totalmente nuovo non perché prima non esistesse il mercato mondiale oggi estinte le possibilità che vi sono avviene nel momento in cui via il prevalere del terziario dei servizi che significa un mutamento radicale rispetto alle precedenti esperienze del prevalere dell'agricoltura dell'industria
Sono cambiati radicalmente i cicli economici
Di fatto sono così brevi in conseguenza dell'invecchiamento tecnologico qualche volta sei mesi un anno ci sono macchine
Ormai obsolete
Che porta ad avere un ciclo unico
Si producono più beni
Materiali e immateriali
Ma diminuisce l'occupazione aumenta la disoccupazione in particolare nei Paesi sviluppati
è un dramma e diciotto milioni di disoccupati in Europa i due otto
Dell'Italia
Ma è un dramma in particolare
Per gli ultra quaranta cinquantenni sono sempre la quota maggiore in particolare nelle ex are del triangolo industriale
Espulsi dal processo produttivo non riescono più a rinsavire un'attività la disoccupazione non vi è più frizione Ale ma è strutturale
La sfida che sta di fronte a noi
Eccomi assicurare nel due mila attraverso un profondo rinnovamento di trasformazione della società ad assicurare in primo luogo l'occupazione
Questo mi sembra che il punto
Dal quale non si può sfuggire ero in Sicilia settimana scorsa tre suicidi in una settimana per mancanza di lavoro
Non sempre si valuta
Questa è la sfida
Che abbiamo di fronte quando per la prima volta dopo cinquant'anni tutte le forze di sinistra
Laica cattolica comunista sono insieme al governo
E quindi ci si misura qui ed ora
Con la capacità di governare il Paese
E di realizzare le trasformazioni delle innovazioni che rispondono al problema che prima dicevo
Questo su scala nazionale su scala europea e scala mondiale
Nel governare noi dobbiamo dare dei valori
Mi si passi
Un esempio
Il centrosinistra degli anni sessanta
Alla fine tre valori vi fece emergere con forza
Scuola dell'obbligo quindi diritto allo studio
Statuto dei lavoratori quindi la Costituzione entra nelle fabbriche
Assicurare l'energia elettrica tutti
Non son chiari quali sono i valori che noi abbiamo di fronte oggi ieri non mi era tutta la sinistra al governo era solo una parte parte maggiore era l'opposizione
Bene di fronte a noi
Oggi
Partito democratico della sinistra
Parte e forza del Partito socialista europeo
Componente dell'Internazionale socialista e quindi a livello mondiale qual è il nostro disegno strategico
Dopo
La tragedia la sconfitta
Dell'ultimo secolo
Questo è un problema aperto
E non si danno valori al nostro operare al nostro governare se non e vediamo a quel livello non solo nazionale ma europeo e mondiale la riflessione
No è ormai siamo alla fase conclusiva
Del nostro congresso regionale
Ma il nostro congresso il partito del maggior partito di governo nel nostro Paese
E quindi qui in questa sala si chiede il congresso del maggior partito di governo
Della più grossa della più sviluppata ed europea delle regioni italiane e come fosse il congresso di un partito di governo del maggior partito di governo
Di una dimensione come la Svezia
Come la Svizzera
O se volete come la Romania
Bene di fronte a questo a una dimensione Regione-Stato che è fra le più sviluppate economicamente e finanziariamente culturalmente che alla grande concentrazione dell'informazione della televisione che ha visto un cambiamento epocale duecentodieci aziende con più di cinquant'anni di cinquecento dipendenti ma novecento sessantasette mila con meno di dieci dipendenti dove è occupato oltre il sessanta per cento dei lavoratori è questa l'espressione che viviamo qui dentro
è con questa realtà
Che ci muoviamo
A me sembra che ho trovato nella relazione di Ferrari
Un aspetto che mi sembra il
Lo cito testualmente
Ha bisogno di Stato
Uno Stato leggero ed efficiente
Di politica
Una politica che sappia interpretare il cambiamento
E di classi dirigenti che sappiano guidare i processi di modernizzazione
Questo
A questo disegno
Di stato di politica di classi dirigenti
Forse il mio giudizio non messo sufficientemente approfondito ma io mi sento di rispondere Dino la regione più sviluppato del nostro Paese
A un nuovo rispetto al cuore dei problemi posti dalla relazione di Ferrari
E noi come maggiore forza di governo
Che operiamo in questa realtà così dinamica
Siamo le forze che abbiamo chiaro il disegno la nostra proposta
Di quale è stato leggero di quale politica di quali gruppi e classi dirigenti di questa realtà
Se questa è la verità
Che sono i modi io ritengo che non ci siamo
E questo è un fatto non di poco conto per il maggior partito di governo perché sia maggior partito di governo in tutte le realtà del Paese
E non solo dove si è maggioranza
Quindi noi a livello nazionale abbiamo due priorità con il governo
L'Europa e il lavoro
Strettamente intrecciate
E non separabili
Non si risponde al problema dei sviluppo se non sia protagonisti della costruzione dell'Europa non sia protagonisti della costruzione dell'Europa se non vi è coesione sociale
Per avere coesione sociale riso risposta al problema del lavoro
Ebbene
Il governo
Dell'Ulivo in questi otto mesi
Vado all'estrema sintesi
Ah ho notato misure finanziarie per ottanta mila miliardi
Siamo ormai nella fase finale con il disegno di legge Bassanini che prevede la riorganizzazione a Costituzione invariata di tutta la pubblica amministrazione
Sulla base del principio della sussidiarietà
Abbiamo stipulato il patto per il lavoro e tanta parte dello stesso benché siano passati solo alcuni mesi ormai sono norme di legge oppure stiamo discutendo
Con una rivoluzione culturale che ha impostato il compagno Berlinguer ministro della pubblica istruzione
Una rivoluzione che culturale saldando istruzione ricerca e lavoro
E quindi cambiando l'intero ciclo di Nietzsche se è questo
Assieme ad altri aspetti alla programmazione contrattata alle politiche del lavoro che sono in discussione
A queste scadenze del mille novecentonovantasette novantotto riforma della pubblica amministrazione
Riorganizzazione del fisco politiche del lavoro qui
In Lombardia
Nel novantasette novantotto come traduciamo in concreto queste leghe queste vede che io ho partecipato due congressi provinciali ad alcuni congressi di unità di base non mi sento dire che ci siamo
Alla grande sfida
Di traduzione in modo operativo di quelle che sono le misure ormai da trasformare nel nostro Paese
Mi riferisco a quale Regione in relazione alle riforme istituzionali se diventa la struttura legislativa e di coordinamento e in un nuovo accentramento quale ruolo per il governo metropolitano finalmente per l'area metropolitana quali ruoli e poteri a Province e Comuni e consigli di quartiere
Oppure pensiamo
Fra qualche settimana
Di muoverci col piccolo cabotaggio di fronte a questo se non rispondiamo a questo noi non vinciamo la sfida con la realtà lombarda così come oggi questo mi sembra che sia uno delle condizioni
Se non compiamo questo passaggio
E lo compiamo in modo forte
Noi siamo perdenti su un altro piano
La Lombardia
Per le sue peculiarità economiche sociali e e per gli aspetti di cambiamento che o ricattato che ho richiamato
Dobbiamo sapere che non mie
Nella Sicilia di la Puglia e la Campania mani anche dei migliora toscana
La Provincia di Milano e più grande dell'Umbria
O della Basilicata e non si può pensare che ad esempio le norme che si vanno a definire e nel tradurre indenne che possano essere quelle che si adottano per la provincia di Terni oppure quella di qualche altra piccola provincia
Su questo quanto pesiamo quanto contiamo quanto risponde
Alla realtà lombarda questi processi
Mi fermo qui su questa parte
Vorrei in due minuti concludere è chiaro però che se non rispondiamo a questi quesiti
Siamo il maggior partito di governo
Ma non siamo vincenti in coloro che oggi sono maggioranza ma non crediamo nemmeno le condizioni per diventare noi maggioranza e quindi governare anche la realtà più dinamica del Paese e allora lungo non si governa neanche il Paese
Questo mi sembra che punto
Noi siamo parte del Partito socialista europeo
Parte dell'Internazionale
Socialista
Ma il lavoro
Nucleo è l'elemento fondamentale
Della tradizione del futuro
Di una forza socialista
Come ci muoviamo rispetto a questo
Anche in relazione al cambiamento che è intervenuto
I lavoratori che si Schianno fatto domanda di essere riconosciuti come coloro che lavorano in modo con l'avvocato come collaboratori in modo coordinato e continuativo nella sola provincia di Milano sono duecento mila
Sono settanta mila più dei metalmeccanici
è l'indice del cambiamento che è intervenuto
Come pensiamo di affrontarlo
Pensiamo che a questo riguardo la risposta sia quella che ho sentito echeggiare anche qui questa mattina
Di uno stato sociale che si basa sulle opportunità
Questo potrebbe significare a mio parere a fronte di una realtà quando parliamo di Stato sociale ad esempio di previdenza
Quando abbiamo che tre regioni Liguria Piemonte Lombardia ha il settantacinque per cento di tutti i pensionati quei pensionati d'Italia
Che quelli che stanno sotto l'età pensionabile sono però oltre il settanta per cento in Lombardia Veneto e il Piemonte è chiaro che uno Stato sociale delle pari delle pari opportunità determinerà una emarginazione anche in queste realtà
Quindi il problema è come
Ripenso rinnovo e riformò lo stato sociale sia nella scuola sia nella sanità sia nella previdenza ma conservando né il carattere universale con la necessaria flessibilità
E come penso
E io credo che questa sia una delle questioni settentrionali
Come ripenso ad esempio il mercato del lavoro gli ammortizzatori sociali che oggi riguardano una minoranza non più del trenta quaranta per cento dei lavoratori e non a maggioranza quindi uno stato sociale che va riformato
Va riformato per renderlo efficiente
Equilibrato economicamente e che riguardi tutti e quindi sia universale farlo vuol dire sconfiggere corporazioni
Io vorrei ricordare una cosa
Lo voglio dire al mio amico salvati
Eravamo assieme in Commissione lavoro della Camera
Quando discutevamo del decreto di armonizzazione ad esempio decreto legislativo di armonizzazione del fondo pensione di Banca d'Italia rispetto a quello più complessivo
Cosa successe in quella seduta
Quando parliamo io consideravo insufficiente che la norma come la considero tuttora a vent'anni si può andare in pensione la pensione calcolata sull'ultimo stipendio la cosa è che assieme a CGIL di Banca d'Italia che organizzano lo sciopero Rifondazione
PDS
E
Ulivo vario a protestare contro il sottosegretario che diceva che bisognava rendere
Più armonioso rispetto ai milioni di pensionati agli altri a dire di no ma come si fa a dire parlare di Stato sociale delle opportunità quando non dieci anni fa
Ma esattamente sei mesi fa le stesse persone in Commissione lavoro della Camera ci son battute per conservare una cosa che io considero non accettabile
Assieme ad alcuni altri fondi pensioni che hanno dei grandi deficit Didier Cine e dieci né di migliaia di gay fisiche che si vogliono trasferire nel ricchissimo mantenendo privilegi
Ecco io credo che prima di rimettere in discussione l'intesa la legge sulla previdenza
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti bisogna affrontare l'armonizzazione di questi aspetti sulla base del principio della universalità e non alle pari opportunità
E mantenere fede ad un principio
Introdotto non credo da un rivoluzionario
Ma don Giuliano Amato quando era
Ministro del bilancio del tesoro nel momento in cui si trasformò i fondi pensione dei dipendenti degli istituti di credito pubblici
E che si disse che le norme devono essere uguali a quelli degli altri e che comunque le banche dovevano provvedere a garantire l'equilibrio economico e l'accantonamento matematico di vent'anni io credo che questo al passato chi oggi
Strilla forte sulle pensioni e che vuol mantenere
Per non più di un milione un milione e mezzo di persone certi privilegi e nel contempo usando questi derisi scaricarli sui milioni di lavoratori dipendenti che sono un'altra cosa non so se sono stato chiaro
In questo senso e chiedo venia sì ho rubato qualche minuto in più di quello che mi era concesso
Go essere parte del governo è governare
Per una forza come le nostra
Vuol dire contemporaneamente
Saper avere fino in fondo
La visione la concezione dello Stato
E contemporaneamente del necessario rigore Della giusta equità colpendo i privilegi quando vi sono ma sapendo che fra i compiti che allo stato tanto più quando si è forza dell'Internazionale socialista del Partito socialista europeo di aver presente di elevare gli ultimi quelli che corrono il rischio di essere emarginati per fare questo c'è bisogno di una cosa
Lo dico perché se qui un carissimo amico oltre che compagno
Il ministro la pubblica istruzione
Vi è un problema di discontinuità
Se noi non introduciamo un elemento di discontinuità nel governo
E nel suo modo di operare noi corriamo il rischio di donare fino in fondo il sangue ma forse la fine di essere perdenti che cosa voglio dire
Vi è un nucleo di alti funzionari dello Stato
Che operano collettivamente tant'è che loro fanno il preconsiglio dei ministri tutti i mercoledì
Sono i capi di gabinetto e i direttori legislativi di ogni ministero
Preparano tutti gli atti che il giovedì o il venerdì il Governo traduce poi o in decreti o in proposte di legge
Quindi vi è un organo che collettivo loro leggono tutto correggono aggiungono
Chi non partecipa a questo perché altre la funzione è ad esempio per quarantasette quarantotto non so neanche quanti siamo ho finito
Che ha avuto un grande momento collettivo e fu quella mezz'oretta in cui fummo convocati nella sala verrei a Palazzo Chigi che prestano giuramento e fu l'unica riunione collettiva che fecero i sottosegretari del Governo è chiaro che se non vi interrompo con un momento disco discontinuità
Siccome fatto salvo qualcuno a partire dal Ministero della pubblica istruzione
Quelli che stanno qui punti sono gli stessi degli ultimi dieci anni
è chiaro che se non vi è questa discontinuità con tutta la buona volontà è ben difficile che le opere
I disegni che noi abbiamo si muovono con la scioltezza che è necessario sui non so se sono stato chiaro quindi
Quella modifica nel modo di governare
Che è una diecina d'anni fa incominciò alla presidenza del Consiglio è necessario che continui diversamente anche contro la nostra volontà fermo restando che io ritengo che questo governo debba durare fino al ventidue aprile del due mila e uno
è chiaro che non renderebbe com'è necessario che renda mi sembra che questa era la sede più opportuna perché visto che è scritta al presidente Prodi e al vicepresidente del Consiglio le considerazioni ultime non hanno trovato nessuna risposta grazie
Alcune
Alcune informazioni sui lavori congressuali la commissione verifica potere convocata per domani alle ore dieci
La commissione Statuto convocata stasera alle ore ventuno specie per quanto riguarda la Commissione politiche è stata consegnata adesso una raccolta di firme i numerosi componenti della Commissione che chiedono di anticipare i lavori
Subito dopo l'intervento della compagnia Berlinguer
Per potere procedere più celermente delle insieme coi per finire prima
Direi che si può accogliere questa richiesta e quindi invito i compagni la commissione politica trattenersi subito dopo per cercare di procedere appunto con questo spirito il più rapidamente possibile la trattazione alla materia
Chiudere sui lavori della giornata diamo la parola al suo intervento al ministro Luigi Berlinguer
Cari compagni cari compagni
Qua assistito con estremo interesse la discussione del vostro congresso
Arriva arriva
Basti dire con estremo interesse la discussione il vostro congresso
Giornalista mi ha chiesto di sintetizzare l'impressione nella relazione del dibattito
Io ho detto che la cosa che più mi ha colpito è il cipiglio dirigente di un partito che vuole guidare il processo in atto
Cioè che non c'è niente di quella la mia osa rasserenata rassegnazione protestante che qualche volta costituito qualche volta nostro difetto
Molti compagni hanno ricordato che cosa è successo dal novantaquattro ad oggi
Per quel che riguarda soprattutto che risulta dei confronti generale
Dalla relazione da ultimo il compagno Petruccioli
Noi abbiamo perso nel novantaquattro
Certamente perché non ci siamo presentati con lo schieramento che pensavamo poi avrebbe dovuto governate
Perché lo schieramento era però divisioni era forte l'eredità delle differenze storiche nel passato eccessivo il peso di questa eredità ma anche perché noi non ci siamo presentati all'ora
Nel sentire diffuso
Di gran parte dell'elettorato come una sorta di grande cambiamento
Così non siamo stati comunque percepiti
E il Polo invece passato prima di tutto per una grande capacità comunicati sita
Ma anche perché la maggioranza l'ha percepito come una novità
Con una presunzione
Del successo del suo leader come uomo che ha saputo aveva saputo costruire qualcosa e che avrebbe pensavano saputo costruire un governo efficace
Successivamente nei sette mesi successivi tutto ciò è apparso illusorio
è emersa invece l'incapacità non solo di governare nel senso specifico del termine
Ma anche di guidare il difficile traghetto del Paese
A pieno titolo in Europa soprattutto attraverso il risanamento nessuna credibilità di quel governo per l'opera di risanamento
Gli italiani hanno registrato una grande delusione
In quei mesi progressivamente
Quindi non bastava una straordinaria operazione di marketing politico sicuramente
Emblematica in pochi mesi la costruzione di un partito di un successo
Dell'inverno novantatré novantaquattro
Perché non si è rivelato credibile col Governo
La prima base del nostro successo successivo ventuno aprile io credo che stia qui
E soprattutto stato l'insuccesso
Per il governo e delle forze dello schieramento nostri avversari però non solo questo
Non sarebbe bastato
Gli elettori hanno premiato il risanamento che noi abbiamo avevamo iniziato con Ciampi perché noi siamo stati la base del sostegno parlamentare di quell'esperienza e nel Paese
E poi successivamente Risanamento durante il governo Dini
E contemporaneamente hanno premiato le grandi novità politiche che lo schieramento dell'Ulivo la nascita stessa dell'Ulivo a rappresentare
Da allora noi governiamo
è stata ed è un'impresa ardua care compagne cari compra un decollo molto difficile
Perché siamo stati accompagnati da un'attesa miracolistica
Che fa parte che fa in qualche modo parte della nostra cultura
E da una visione organici Istica del tutto e subito
Del facile risultato immediato quante volte siamo stati rimproverati a inizio che non avevamo presentato un progetto di legge organico in cui fosse dentro tutto il settore
Da modificare
Io vi risparmio perché è tardi
Come forse avrei dovuto fare un elenco delle cose che non abbiamo fatto in questo precisato
Per quello che riguarda i diversi dicasteri insieme del Governo
Le questioni che abbiamo fatto nel mondo della scuola e dell'università
Piccoli provvedimenti e proposte di un certo impegno dal decreto sulla storia
Alla via Maestri al disegno di legge sulla maturità al riordino dei cicli scolastici che sento apprezzato anche in questo discorso in questo comunque congresso
L'avvio della revisione dei programmi
L'introduzione del multimediale nella scuola l'avvio della riforma della riforma del ministero il Patto per il lavoro le misure sull'università ormai quasi in porto il disegno di legge sull'autonomia che creda cambiamenti radicali
E poi complessivamente come Governo
è stato riconosciuto in questo congresso
Soprattutto il risanamento finanziario
Un'operazione come quella della legge finanziaria che nessun altro Governo sarebbe stato in grado di portare a termine
Tanto è vero che negli altri paesi non sanno ancora quali sono stati i risultati commi opinione pubblica e in genere non ci credevano che non abbiamo tenuto questi risultati
E questo abbiamo fatto con una politica di concertazione senza rompere
Con il mondo sindacale
Con una volto fino in fondo
Di rifondazione comunista
Siamo rientrati nello SME
E non era una previsione forse attendibile
L'inflazione al due cinque per cento i tassi in calo
L'operazione sulle privatizzazioni in corso
Con molti ostacoli
Ma con dei punti certamente abbastanza precisi di fronte hanno
E insieme questo compagne e compagni non dobbiamo dimenticare quello che in altri settori è stato fatto l'iniziativa di decentramento dello Stato attraverso i due disegni di legge firmati per primo il compagno Bassanini
La leva il servizio civile le aliquote fiscali
Le questioni il patrimonio artistico la tutela delle famiglie
Io non voglio smettere comprendere che se non sembra quasi
Non si può negare tuttavia che si tratta di un risultato
Di un certo rilievo
Che ha segnato un qualche cambiamento nell'atteggiamento dell'opinione pubblica soprattutto nelle ultime settimane
Con un aumento di credibilità del governo ottobre novembre non era questo il sentire diffuso anche all'interno del partito
A questo percorso
Poiché si vedono più definiti i contorni delle azioni complessive e si dice non so se in modo proprio è iniziata la fase due
Io vorrei sottolineare che cosa ha significato perché potessi inizierà la fase due l'approvazione della legge finanziaria
Il rilievo
Della quantità e le enormi difficoltà parlamentare
Di un passaggio di quella natura e il confronto sociale
E il l'insuccesso clamoroso della destra a questo proposito che ha tentato con la finanziaria la sua spallata
Che ha ottenuto un successo nel con la dittatura fiscale nella manifestazione di Roma
Che poi si è rivelato un plauso
Senza sostanziale risultato sulla legge finanziaria e sulla tenuta del governo perché la maggioranza attenuto e abbiamo sentito dire a Rifondazione che si tratta di una finanziaria il quale
Non so se la definizione sia giusta certamente significativa
E allora perché noi siamo oggi in quella che viene a mio avviso impropriamente chiamata la fase due ho detto anch'io altre volte però
Perché noi abbiamo forse appunto la capacità di comunicare all'opinione pubblica il partito l'ha percepita più di altri
Il fatto che stiamo tentando di coniugare Risanamento e riforme
Gestione quotidiana e strategiche
La politica contro gli sprechi
E la politica dell'innovazione
Cioè che noi in questo usciamo da un atteggiamento non era possibile altrimenti propagandistico
Dell'approccio al cambiamento
Ma soprattutto io penso che forse nel nostro corpo
Si avverte che non ne una politica dei due tempi
Non siamo stati sempre molto diffidenti nei confronti del fatto che il secondo tempo non arrivava mai
Perché c'è questo tentativo di coniugare Risanamento e riforma
Insieme però all'ogni idea non catartica non miracolistica dell'azione di governo a una maggiore chiarezza sui problemi anche su quelli impopolari anche con iniziative che provocano tensioni nei corpi sociali interessati
E poi forse anche un'altra cosa che stiamo cominciando a mantenere alcune promesse programmatiche
Che erano contenute
Nella piattaforma piduista
Il compagno Salvati ha detto non c'è dubbio
Che siano più chiari oggi i proponimenti l'azione del governo
Aspetti decisamente positivo
Secondo me non siamo riusciti ad ottenere in questi mi in queste settimane non certamente nel periodo che ha preceduto la fine dell'anno
Una maggiore fiducia sulla riforma abilità della scuola per la Società italiana del fisco dello Stato dello stato sociale
E così
Senza la quale fiducia nella riforma abilità non è possibile e rizzare le riforme
Io credo che
Noi stiamo riuscendo a far penetrare nel corpo nostro l'idea che governare non è uno scoop
Non è l'agitazione di una bandiera non nella prospettazione soltanto di un'idea
E un'azione faticosa che si basa soprattutto nella capacità di effettive ricadute sulla gente dell'azione prodotto
Stiamo comprendendo che non è vero che basta la volontà politica ecco un altro dei nostri top poiché abbiamo introitato profondamente la nostra cultura quelli per politicismo che assegnava soltanto alla volontà i risultati che è assente che ingenera attese miracolistiche
E poi profonde delusioni rispetto all'inevitabile insuccesso di una posizione già e non che non conti la volontà politica
Ma certamente essa non è sufficiente
La consapevolezza del fatto che il fra il nove e il sabotaggio degli intellettive gli interessi legittimi contrari e oggi sempre più corposo e quindi il governo la politica delle riforme sta dentro un conflitto sociale aspra che le corporazioni resistono
E resistono il Pignatelli e coloro che si preoccupano anche di cose che magari non esista
E spesso costituiscono un elemento di rischio differente poiché non siamo talvolta capaci di determinare certezze strategiche o di comunicare a sufficienza
E poi soprattutto il fatto che lo Stato italiano è una macchina burocratica lenta che i suoi apparati da ultimo lo diceva che i suoi compagni Pizzinato
Sono sicuramente sempre un freno a qualunque cambiamento che il tipo di struttura
Le procedure lunghissime le leggi che il Parlamento ha fatto che hanno allungato ulteriormente le procedure all'insegna di un i listini esistente garantismo hanno annidato centri di interesse ad ogni passaggio di quelle procedure centri di potere
Che la burocrazia difende se non c'è una forte capacità politica di semplificare anche qui passarci
E poi il fatto cari compagni cari compagni che gli effetti tangibili di un'azione di governo non si vedono nel momento della prospettazione dell'adozione delle misure lo vede soltanto la società politica questo fatto
Ma i milioni di cittadini si accorgono che i risultati soltanto dopo e molto dopo
Perché i comportamenti cambiano lentamente
E questo costituisce anche uno dei problemi
Dell'azione di governo tutto questo intanto però sta oggi cominciando a passare e costituisce le su questo che vorrei attirare la vostra attenzione l'operazione di coltura politica principale che noi stiamo vivendo in questo momento io sono convinto che l'Ulivo ha vinto
Perché questa cultura priority politica a livello embrionale c'era già nel partito non sicuramente in alcuni dei nostri alleati
Ma nel partito nel suo corpo elettorale una cultura di governo ma solo a livello embrionale con molti elementi di contraddizione che abbiamo sentito fin dall'inizio della nostra azione di governo ritornare
E tuttavia in questi mesi c'è stata un'accelerazione della crescita di una cultura politica
Chiaramente riformista che significa per la trasformazione effettiva della società per l'inserimento di elementi di novità profonda negli equilibri sociali
Che cosa ha significato il Governo per un partito postcomunista come il nostro con la nostra cultura almeno di una parte dei suoi componenti
Noi abbiamo più volte anche prima assolto ad una grande responsabilità nazionale abbiamo portato sulle nostre spalle il peso di operazioni molto molto pesanti anche socialmente
E quest'idea nazionale CEE
In tutta la cultura comunista precedente
Ma noi abbiamo portato ora il peso di sacrifici
Siamo portarsi arrivati progressivamente a mutare le nostre parole d'ordine una delle parole d'ordine più efficaci del passato e la lotta contro qualunque taglio la parola taglio è sempre il nemico e noi oggi abbiamo fatto una legge finanziaria Ditto ottantadue mila miliardi siamo introitando il fatto che non è vero che la parola già di per sé costituisce un elemento negativo dentro la nostra testa il nostro sentire io credo che questa sia una rivoluzione profondità abbiamo assunto il risanamento come un dato strutturale inevitabile per il rilancio dell'economia e dell'occupazione
Con dovremo convivere con un'inflazione al due per cento che cambierà i comportamenti della gente la raccolta di tutti i malcontenti senza selezionarli non è più la nostra politica
è stato citato cosa compagno uso mi pare
Come uno dei dati di maturazione
Che tende a modificare gli equilibri sociali di questo Paese
Persino toccando la tradizionale trasgressioni italiana pensiamo alle vicende delle quote latte
Il principio che tutto il dovuto oppure dal tesa che altri faccia un altro elemento della nostra cultura politica è quello di polemizzare perché non si fa una cosa chiedendo ad altri che qui e faccia questa corsa
E senza farsi carico fino in fondo una tentazione palingenetiche accompagnata da organici
La prevalenza del metodo sul merito l'uso del verbo dovere lo diciamo sempre noi dobbiamo fare questo noi dobbiamo fare quest'altra anche quando siamo noi i responsabili qualcosa dovremo rendere conto se lo stiamo facendo no
L'elenco dei temi da trattare
Invece di un esame di contenuti di merito io potrei continuare a fare un elenco di questi elementi della cultura politica che sta cambiando e che ci portiamo comunque sulle spalle come un elemento di tradizione
Il cambiamento che c'è in ognuno di noi
Il superamento della parzialità e dell'autoreferenzialità
Del fatto cioè che era sufficiente a soddisfare i bisogni di ciò che noi rappresentavamo perché questo avrebbe significato la disco insoddisfazione dei bisogni generali
Perché l'altro non esiste io credo che noi stiamo compiendo qualcosa di straordinario
E che questo non arriva immediatamente
E che questo è forse qui il punto io leggo così forzando rompo il pensiero
Riccardo terzo il partito come architrave non fossi o non sarei convinto di questo ma arrivare oggi ad una rapporto fra
La nostra cultura la cultura riformista il partito che rappresentiamo come interesse generale sia pure connotato socialmente e da grandi viali particolari
Rispetto all'organizzazione dei corpi sociali e la dialettica che essa può esprimere nel nei conflitti all'interno della Società
Una cultura riformista ed un progetto riformatore
Stanno emergendo in questa fase con tutte le contraddizioni e le difficoltà e di ritardi
E questo compagni ce lo dobbiamo dire perché prosegua fino in fondo e ci dia forza di guida
Nella società di questi processi
Interfacciando
L'azione politica generale in parlamento nel governo significa aprire un fronte culturale e teorico all'interno della sinistra dentro di noi
E con Rifondazione
Significa far molto maturare ulteriormente a queste idee
L'abbiamo fatto ormai in ogni settore
La guida del movimento giovanile e passata in questi ultimi mesi attraverso questo confronto teorico e politico c'è stato un periodo in cui si diceva
Che i figli di famiglie che avevano tre quattro cinquecento milioni all'anno di reddito potessero pagare cento mila lire di tasse all'anno per andare all'università e le pagavano i figli dei lavoratori che non non potevano andare a scuola
Abbiamo introdotto criteri di selezione sociale alla rovescia vincendo una battaglia teorica
Contro quel tipo dice Monia
L'idea di riformare completamente il ciclo scolastico il proporre questa tematica invece di altre che nella vecchia diatriba è arcaica diatriba fra laicismo e confessionali siamo hanno costituito l'unico interesse di certi movimenti abbandonando completamente il campo delle riforme
E un altro tema sul quale ci dobbiamo confrontare a sinistra il proporzionalismo è una riforma profonda dello Stato
La centralità presunta del Parlamento rispetto non equilibrio dei poteri all'interno della democrazia la stabilità come bene della democrazia sono tutti elementi dei quali concepiamo bisogno di continuare un confronto fino in fondo che prima di tutto teorico e culturale che conquisti all'interno del del degli strati sociali interessati
Posizioni di nuovo modo di rapportarsi
Ma le possibilità di cambiamento e in gioco l'egemonia del movimento
Che non deve frenare le riforme
Che non deve costituire un elemento di sostegno dei vari punti di freno
Costituiti da micro interessi diffusi o da grandi interessi
Ed è in gioco il radicamento di una prospettiva di cambiamento
Alla quale siamo chiamati che stiamo tentando di esercitare in questa fase
Voi comprendete come per queste ragioni anche non è questo un congresso di Cortina
Laddove la polarizzazione non è riconoscibile nel congresso
Non si consumano però non si costituiscono artificiosamente schieramenti
Io non credo che sia il frutto di una particolare astuzia di uno se oggi il Congresso costanti in modo così unitaria non credo che ci fosse niente di diplomatico nel fatto che tutti gli interventi hanno riconosciuto alla relazione del compagno Ferrari
Il merito sicuramente molto elevato
Perché perché c'è un consenso di fondo e quindi quando c'è questo tipo di unità
E si vede
Questo significa
Che c'è un consenso sull'indirizzo perché c'è una forte responsabilità sulla farsa
Ma ciò non significa che non si possono aprire confronti non si debbano aprire confronti
Perché io credo che questa battaglia questa discussione politica profondità sui singoli settori e da continuare anche oltre il congresso
Perché senza lacerazioni si possono avere si devono avere confronti reali e sciogliere molti noti sciogliere molti no
Al di là dei pettegolezzi giornalistici che sole lacerazioni fondano la loro fortuna
Quante sono le questioni e quindi in cui non c'è unanimità ecco quindi senza maggiore sicuramente
Senza vecchia nuova ritualità
Ma con coraggio andare fino in fondo in questo processo che ho tentato di richiamare e che alla base la comprensione del compito storico
Comprensione del compito storico
Perché poi emergono queste differenze siamo tutti d'accordo sul significato della modernizzazione che ha costituito uno degli assi portanti della relazione del compagno Ferrari
Il rispetto alla globalizzazione dell'economia
E mi pare una parte forte di quella relazione
Dalla Lombardia non potevano uscire un messaggio di questa natura
Noi vogliamo
Che l'Italia stia resti fra i Paesi che contano nel mondo
Non vogliamo buttare alle ortiche il fatto che avevamo raggiunto
La classifica di quinto Paese potenza industriale
Non possiamo giocarci questo non solo per una ragione di spocchia ma perché questo significa reddito
Significa benessere diffuso
Significa condizioni di vita e qualità della vita lancia questa posizione
L'Italia deve restare nel mondo fra i Paesi che contano
Ed è per questo che la sfida nei confronti di posizioni dettero manifatturiere o il confronto qui richiamato con la Corea o Singapore poi rischi di obsolescenza del nostro apparato industriale
Ho i risultati negativi che abbiamo alle spalle costituiscono non motivazioni profonde di questa sfida
Per la modernizzazione dell'economia
Non siamo non siamo più col peso di prima nella chimica nella farmaceutica nel nucleare nella nel nei materiali stanno per saltare il personal computer abbiamo posso fare un elenco più lungo abbiamo abbandonato posizioni d'avanguardia nella
Organizzazione mondiale del lavoro a proposito di settori industriali avanzate abbiamo un sistema bancario giusto quell'accento che costituisce una delle sofferenze più grazie
Del complesso dell'economia italiana che ha un bisogno fisiologico di modernizzazione
Noi siamo giunti ad essi la quinta potenza industriale ma tutti i richiami degli interventi da ultimo Burchiellaro Binelli e così via ma qui durante tutto il congresso
Alla strategia dell'innovazione
Che
Il risvolto dell'organizzazione produttiva della grande opera di modernizzazione complessiva
E qualcosa
Che noi dobbiamo guidare per uscire dalla circostanza che di affidare alla svalutazione competitiva le sorti
Nel nostro del nostro lavoro credito
Della struttura industriale del Paese
La globalizzazione è un mare aperto non si può navigare lungo costa il nostro consolidamento dentro l'Europa passa qui anzi
Siamo tutti interessati che l'Europa
Vada fino in fondo nella sfida dell'innovazione tecnologica perché è una condizione questa ma anche una necessità
Per rimanere a pieno titolo nell'euro
L'apparato industriale europeo perde punti progressivamente hanno problemi drammatici in Germania
Non solo di occupazione patate quelli che appaiono di più sono i problemi del lavoro ma i tedeschi sono molto preoccupati del fatto che il loro apparato industriale invecchiato
RG malamente la concorrenza col Giappone con gli Stati Uniti o con quello che succede nelle altre aree del mondo dove hanno costi diversi nella produzione io fatto un incontro con il ministro tedesco della ricerca per discutere che cosa avevamo in comune stiamo discutendo sulla quinto programma quadro per la comunità europea che costituisce la fonte di finanziamento principale della ricerca industriale
E quando sono andato in lì a chiedere che non ci concentrassimo sulla robotica sulle macchine utensili sulla fabbrica del futuro ho visto sorpreso non si attendeva che dall'Italia venisse gli ho ricordato che soltanto unitaria e la la Germania
In questi settori hanno una prima sia in Europa che gli altri Paesi non hanno quasi più niente a questo proposito di competitivo
E abbiamo trovato terreni comuni
Di elaborazione di politiche di ricerca in Europa
Che
Pone dissero al centro
La questione dell'innovazione tecnologica come condizione perché reggesse reggia
L'intero continente europeo non soltanto il nostro Paese qui abbiamo qualcosa di molto comune
Ed è molto importante ebbene io ho sofferto da Gad Lerner lo devo confessare
Perché è uscita una per
Perché così volute così organizzata non so se consapevole
Una presentazione del fatto che la scuola non serve a niente che l'unico avvenire prova produttivo progressista del mondo e mandare i bambini i ragazzi di quattordici anni e lavora nel sogno di farsi dopo un po'l'automobile con i soldi propri
Ecco lo dico perché su queste questioni
Su queste questioni sulle questioni dell'investimento in tecnologia e l'innovazione in ricerca e certamente anche informazione
Noi vogliamo arrivare ad una consapevolezza diffusa in tutta l'Italia che non possono avvenire
Svarioni di quella natura ora io mi domando può il Settentrione d'Italia con la Lombardia
A vicario ad a vere nel paese nostro una funzione visto quello che rappresenta nella struttura produttiva e anche nella qualità di essa all'interno del nostro Paese
La risposta più forti e la lega da questo punto di vista è che noi in Europa potremo contare sul terreno dell'innovazione e la competitività se non portiamo non un pezzo d'Italia per quanto importante
Se noi se l'Italia non diventa la somma dell'Olanda e della Grecia
Perché la somma che l'olandese la Grecia non fa l'Italia per quel che riguarda la competitività e la spinta che può dare all'interno dell'Europa una circostanza di questo genere
Con loro si è portato dietro la palla di piombo al piede dell'Est ma questo suo disegno strategico ha fatto la Germania ma cosa ancora più grande
Se qui si considera una palla di piombo al piede il Mezzogiorno sia una visione Suicidal per la stessa economia del Settentrione io credo che il la strategia di stare in Europa con questa ambizione
Competitiva nella globalizzazione
Dei processi economici parte dalla potenzialità produttiva economica industriale e non soltanto che noi rappresentiamo come Paese
C'è un altro tema sul quale qui si è discusso nonostante il congresso unitario e non erano tutti accenti comuni
Quindi mi sembra importante che al di là dell'unitarietà di indirizzo ci sia questi accenti diversi penso alla questione
Dello stato sociale
Forse erano
Differenze non radicali
Noi abbiamo introitato dentro di noi che lo stato sociale non si difende più come ora
Anche se questo costituisce dei problemi
Io non voglio perché ho visto che passa il tempo ritornare sulle cose che voi avete detto che invece sono già comuni la questione delle opportunità la questione del posto del di lavoro o del lavoro la questione delle differenze che esistono fra chi è tutelato
In modo adeguato e chi non lo è affatto la capacità la flessibilità
Vorrei soffermarmi soprattutto su un aspetto
Che ritengo importante
Nella flessibilità nella
Non rigidi tale il mercato del lavoro
Il compito che noi abbiamo è quello di realizzare capacità personali di integrare diverse conoscenze in funzione
Di quanto questo crei opportunità molto maggiori
Per stare adeguatamente mercato del lavoro
Il lavoro italiano è fortemente competitivo grazie anche al peso alla tradizione e alla storia delle organizzazioni dei lavoratori e meno male
Oggi siamo in presenza però di una forte dunque sia venuto in presenza di una forte inflazione di una politica economica che ha determinato una dimensione abnorme del debito pubblico
E la competitività in questo caso si è tradotta in richieste salariali che recupera
Puntiamo al rientro del debito
E la collocazione in Europa dovrebbe consolidare questo fatto
Allora la competitività del lavoro rimane si accrescesse alla Borroni si aggiunge un di più di formazione
L'ho ripetuto anche Alex Iriondo che consenta maggiore mobilità e maggiore occupazione questa è la sfida ottici e questo non vale soltanto per i giovani
Vale altrettanto per i lavoratori adulto
Anche colui che adesso al suo stato di preparazione personale di formazione non ha quel di più
E quindi in questo momento invece di presentare come talvolta erroneamente nello slancio innovativo anche devo dire al di là di di nessun artifizio di nessuna cattiva volontà
Chi parla di riforma dello stato sociale rischia di contrapporre i giovani e vecchi che è un errore è un errore
Perché non si possono far sentire perché poi l'effetto pratico in mezzo a minimi di milioni di persone che non facciamo sentire i pensionati come dei colpevoli perché pesano sulla società l'abbiamo già detto non è questo il il punto è che ne dobbiamo discutere
E lo dobbiamo dire forse il punto più l'energia e l'ha detto con molta energia anche il compagno Pizzinato qua
Abbiamo dire che non siamo per le pensioni baby non siamo per i prepensionamenti non siamo per la cassa integrazione
Straordinaria non siamo siamo per rivedere le politiche di anzianità per distribuire risorse di farlo nella concertazione con le forze sociali organizzate con molta energia perché si abbia la possibilità per i lavoratori giovani o la forza lavoro informazione e per gli adulti
Di aggiungere quel di più informazione che consente di garantire o quanto meno di assicurare la radio opportunità
Di un successo nel mercato del lavoro
Forse soltanto la nostra forza politica io mi auguro che non sia la sola
E in grado di garantire questa alleanza fra giovani e vecchi
Perché così non è stato dobbiamo dire ora i giovani sono trattati peggio
Non hanno le garanzie e l'aiuto sufficienti la normativa non li tutela
Il trasferimento di risorse non è a loro favore la sofferenza in questo momento è prevalentemente giovanile
Forse questo non l'abbiamo acquisito fino in fondo
Il dato di novità e qui
In carenza di un e questo è avvenuto lo dico con da troppo tempo e sono molto contento per la verità anche segretario di partito in questa città una settimana fa
Una parte di questo è dovuto forse ad una nostra insensibilità una parte è dovuto al fatto che non c'è stata
Un protagonismo giovanile mirato a questo
Che proponesse questo come obiettivo di spostare risorse e attenzione normativa e politica e quindi opportunità
Verso il mondo giovanile non solo per tutelare i giovani che sarebbe sufficiente ma perché questa è la leva
Che può aprire un nuovo dinamismo anzi una nuova dinamica a favore di un altro tipo di organizzazione sociale e dell'avvocato
Dobbiamo e qui si uso il verbo dovere perché non è una competenza istituzionale è una necessità del movimento
Far sì che gli obiettivi le parole d'ordine la cultura diffusa non siano quelle ribelli insiste
Che punteggiano le vicende anche dei momenti scolastici
Di esplosioni temporanee talvolta non sempre credibili che si concludono
Entro uno ormai periodico ricorre ricorrere in certi momenti occupano le pagine dei giornali e poi spariscono e non determina nessun cambiamento nell'assetto sociale nella struttura scolastica
Che è rimasta per molti anni immobile in molti settori perché nessuno ha spinto a livello di massa
In quella direzione perché le forze sociali non si sono mosse in quella direzione e mancava insieme un disegno strategico riformato sono mancati le due componenti essenziali perché si determini cambiamento
Il protagonismo giovanile è necessario in questa direzione
Ed è l'unico settore sociale l'ho già detto qui a Milano ultima ne fa in grado di riunire dieci milioni di Christié basate tutte insieme c'è sì ma con i quali non li ferma nessuno purché alla guida non ci siano parole d'ordine
Che solo dei diversi nei confronti del cambiamento che si occupano solo di piccoli elementi del tutto secondari della vita di un istituzione scolastica dello stesso Stato Italia
Noi non possiamo civettare con queste posizioni
Abbiamo il dovere di introdurre fin in fondo qui una cultura riformista ed un progetto riformatore se non saprei Chiarello queste energie e non ce la faremo a spostare le risorse in modo Otter Jato regalato dal Principe illuminato da un partito che l'ha capita lo pone al centro del suo congresso non ce la fai
Quindi questo è un problema di tutte le forze democratiche in particolare del nostro partito
Noi siamo per una soluzione con quella dirla
Non dei cantori dello sviluppo senza occupazione
Ma che già è stata
Fortemente sollecitata e in parte iniziata realizzare per certi aspetti anche gli Stati Uniti d'America io vi faccio perdere due minuti ma vi voglio leggere le cose che Clinton ha detto nel messaggio Romeo
L'obiettivo numero uno per i prossimi quattro anni quello di garantire a tutti gli americani la migliore educa e di cash morire la migliore istruzione nel mondo
Anche perché adesso non è certamente la migliore anzi loro partono molto più indietro di noi baratti
Dobbiamo lavorare insieme per raggiungere in particolare tre traguardi a otto anni tutti devono essere capaci di leggere pensate un po'
A dodici anni tutti devono essere in grado di navigare in internet
A diciott'anni tutti devono poter accedere all'università tutti devono poter accedere all'università e ogni adulto americano deve avere la possibilità di continuare ad imparare per tutto l'arco della vita
Veniva in un'altra telefonata insieme molto indicati
Per l'edilizia scolastica stanziano a otto mila miliardi
Propongono problemi nel messaggio all'Unione voglio dire non lo considero un po'un problema particolare
L'America del ventunesimo secolo Inessa dobbiamo rendere universale il tredicesimo e quattordicesimo anno di scuola
Non si sono informati dire cos'altro possiamo fare anche il foglio strappare non abbiamo questa visione iberica del mondo né così come lo è oggi la scuola media dobbiamo aprì le porte dell'Università agli americani proponiamo delle borse di studio simile a quello del programma pionieristico
Georgiano i nostri lavoratori americani devono avere la possibilità di imparare e di farlo per tutta la festa
Il nostro governo definisce il carattere innovativo dall'assicurazione
Col Patto per il lavoro documento di alto valore surge sottoscritto nel settembre scorso molto innovativo
In cui alla riforma del welfare aggiungiamo la formazione assumendola come la chiave di volta di un indirizzo di governo fondato sull'equità e sull'efficacia
Sulla modernizzazione
E sulla solidarietà
E quindi interventi che costituiscono un investimento sul futuro
Dei cittadini e del Paese
C'è stata una discussione anche sulle questioni istituzionali
Al centro di questa fase quindi abbiamo convenuto anche in questo congresso che si colloca
Il lavoro della commissione bicamerale
è stato rifiutato con energia e questo mi sembra un fatto positivo ma credo che il partito lo vedrà così anche se non tutti i nostri alleati così lo sentono
L'idea che stringere un patto con tutte le forze politiche più rappresentative per riformare le norme le regole di convivenza del CRA antica non è affatto un inciucio un pasticciaccio di questa NATO
Che si tratta di una strada obbligata perché le regole sono patrimonio comune
E allora
Perché diventa indispensabile una riforma dello Stato io credo che noi siamo tutti consapevoli di questo sono state fatte
Proposte e si è discusso con molto interesse
Io credo che noi dobbiamo in questo caso io credo che sia bene che non riflettiamo sul fatto che
Come è stato detto anche nella relazione come hanno ripetuto parecchi compagni la crisi del nostro Paese che è stata essenzialmente crisi politica
E dovuta anche forse prevalentemente al fatto che le rappresentanze politiche sono stati ridotti alla fine col sistema proporzionale del passato
A rappresentanze di particolari
Che ha stentato a differenza di quanto era avvenuto nel secondo nel terzo decennio di questo secolo in questo Paese
Con l'avvento della proporzionale
E stato quel sistema che non ha garantito a sufficienza la volontà generale nel superamento dell'organizzazione in Corte anzi il Parlamento è stato in prevalenza cassa di risonanza dei particolarismi e delle pressioni dei mondi particolare
Proprio per il tipo certamente di società politica come si era venuta decadendo negli ultimi decenni ma anche del sistema
Le camere e i micro interisti sono stati spesso uno degli elementi del rallentamento delle grandi ambizioni di cambiamento e soprattutto l'instabilità
Io vorrei che fosse chiaro a tutti noi
Che come per le questioni sociali
Il partito si gioca tutto
Sulla riforma istituzionale è vero che qualche settimana fa non era scontato
è vero che c'è stato un incertezza
è vero che taluno credeva che ha creduto che pone l'accento sulle riforme istituzionali e far e anche l'acceleratore su di essi poteva creare grandi al governo
E provocare elementi di stabilità
Noi abbiamo detto con il regia che non soltanto questo non era credibile da un punto di vista pratico
Ma che diventava molto importante che noi anche su questo accettassimo fino in fondo la sfida
E su questo il governo impegnato sia nel darsi un assetto moderno a Costituzione vigente sia le forze politiche sono impegnate ed è successo della Bicamerale
Io vorrei dire una parola sulla questione del federalismo a questo proposito
Fassino e dobbiamo accentuare il discorso parlando di federalismo
Del fatto che marciando risolutamente verso un'Europa molto più integrata che ha come obiettivo l'unica politica
Il vecchio Stato ottocentesco non regge
Punteggio non è vero che c'è sempre stato uno Stato così fatto negli equilibri europei e soprattutto nel nostro Paese dove assai tardivo del resto questo risultato non è vero che questo sia un dato ineliminabile
Noi abbiamo bisogno cercato di dirlo prima
Dell'insieme del nostro Paese come struttura produttiva da giocarci nella competizione europea
Noi abbiamo un altro aspetto una grande cultura nazionale che non è non accento trent'anni al contrario c'ha molti secoli molto molto prima della formazione dello stato dell'unità nazionale
Noi abbiamo degli elementi comuni che non possiamo consentire che vengano incrinati
Da Tati di odio o di disprezzo
Come
Cerca di alimentare la lega però lo Stato in quanto tale e transeunte
E lo dobbiamo dire non perde potenziarlo in questo momento nel suo aspetto democratico ma non quando un po'manca
Il fatto che noi andiamo verso uno spostamento sulle regioni per l'articolazione all'interno dell'unità europea dell'unione europea
E che questo è va bene anche per noi sarà molto bene anche per quei Paesi dove come diceva salvati la la domanda di differenziazione quasi statuale
Fra regioni in conflitto anche sanguinoso non si verifica nel nostro Paese
Però
Questo dobbiamo dire e mi sembra anche giusto l'accenno tutto politico che Ferrari ha fatto il rapporto con la lega
O meglio con la matrice culturale e
La provocazione politica che varierà rappresentato per rilanciare questa tematica
Noi dobbiamo spostare
Sulle autonomie regionali e locali fortemente questo accento però anche qui
Parlare di federalismo scimmiottando gli Stati Uniti o è stato detto questo ma io vorrei ripetere
Ora che la Germania non non è proprio nel nostro Paese perché noi non abbiamo come in quei Paesi organizzazioni periferiche forti istituzioni periferiche forti capaci di svolge quello che in quei Paesi quell'istituzione anche come dimensione salvo la Lombardia
E
Anzi abbiamo un'eterogeneità di strutture delicato poi abbiamo una tradizione che più comunale da che regionale nella nostra storia antica e queste gelosie che ci sono fratture
Con Comuni Province Regioni che già cominciava a dare esiti sanguinosi persino nel nel cancellare o no una riga com'è stato detto o nelle mettere in conflitto competenze
Solo un dato patologico del ceto politico
Ma hanno un fondamento
Nella storia italiana nelle strutture italiane
Il primo punto della riforma dello Stato l'Italia e la riforma dell'amministrazione parlo dell'aspetto di funzionalità
E la riforma dell'amministrazione e vale al centro come in periferia e la riforma dell'efficienza della risposta statale o pubblica alla domanda sociale
Che conculcata continuamente dalle anche lui è della forma di amministrazione pubblica e quindi la riforma dell'amministrazione diventa il primo uso a mio avviso non concettuale lo so perché diventa una bestemmia e poi soprattutto offende i costituzionalisti
Però non c'è dubbio
Che da questo punto di vista
Non snellimento l'intaccare le procedure ecco e poi la allocazione delle competenze nelle sede giuste senza o farla impegni senza alcol sovrapposizioni e conflitti
Ci può consentire di realizzare l'operazione di vero decentramento che possiamo anche chiamare federalismo sì se utile da un punto di vista puramente politico
Ma tecnicamente che così sono un po'diverse
Attraverso l'idea di costruire una forma di snellimento dello stato di progressivo depotenziamento dello Stato come apparato e come Stato personale e secondo di creazione di un array che di momenti di decentramento allocando competenze diverse dalla Regione al Comune alla Provincia e ad altre istituzioni io fatto ieri nella tavola rotonda l'accento
Se dovessi personalmente promuovere attraverso l'autonomia scolastica l'allocazione delle scuole a Comuni e Province o Regioni io farei qualcosa che mi non mi verrebbe perdonato nella storia è sbagliato
Penso invece anche qui a contribuire alla creazione anche attraverso un'altra serie di autonomia che ha un'autonomia istituzionale sociale diversa dall'ente politico rappresentativo
Qualcosa che costruisca questa arresti battiti rischio hanno fatto anche questo perché non sono soltanto i lender
C'hanno un rapporto di diverso il PD disomogenei istituzioni di enti locali dalle dall'area metropolitana al piccolo comune e poi dire realizzazione di autonomia e socialisti tutti
Tali intrecciate fra di loro che alla aumentano questo tipo di tessuto ecco io penso che da una discussione come quella che voi avete fatte da un contributo come quello che è venuto a questo il federalismo qui
Noi abbiamo bisogno voi avete la possibilità di influire nella discussione non solo del congresso nazionale nella stessa commissione bicamerale portando questo elemento di minore rozzezza dell'approccio alla tematica
Federalista
Io non voglio invece entrare se non dei di strisce sulle questioni che riguardano la forma di governo di cui si è parlato maggioritario l'alternanza la legge elettorale
La tre indicazione del premier il rapporto fiduciario ormai la stabilità
E così via io una cosa voglio dire mi vergogno a dire con molta forza
Noi siamo per proseguire fino in fondo il cammino per il maggioritario e l'alternanza
Non possiamo sollecitare nessuna esitazione sul compimento di questo cammino questa fa parte della transizione
Ad una nuova in Italia dentro l'Europa e per consolidare la democrazia rischi di un ritorno indietro su questo processo
Noi anche per l'emergere di tentativi divergenti rinascita di gruppi politici od altro non li possiamo assolutamente tollerare e molto fare
E poi c'è un altro elemento
Del rapporto cittadino del rapporto di riforma istituzionale sul quale voglio richiamare la vostra tensione la fatto Violante sabato scorso
Quindi Vito ecco due righe di quello che ha detto che mi sembrano importante la forma repubblicana giudici dello Stato io dico
Dei poteri pubblici ma insomma non è solo altra cosa rispetto la monarchia e la costituzione di un potere pubblico fondata sul fatto che i cittadini si riconoscono in alcuni valori civili comuni che costituiscono l'etica pubblicare la sua ossatura
Essere repubblicani vuol dire avere la necessità della regola
Il senso della continuità del potere pubblico credere nel futuro delle generazioni avere la religione laica del servizio pubblico che sia il dovere di rendere ai cittadini c'è anche questa componente che non è di ingegneria istituzionale
Mi pare quello che Claudio che parlava Petruccioli il patto fra cittadino e Stato
Il rapporto fra cittadino e Stato
Che va sostanziato anche attraverso una normazione
Della distribuzione degli organi costituzionale dei poteri pubblici adeguato non c'è riforma istituzionale se non si addicono i soggetti politici alla sua trasformazione e noi oggi abbiamo soggetti politici non è ancora definiti
è il segno che questa nostra transizione è ancora in corso le incertezze
Anche rispetto ad un bipolarismo di tipo europeo di alcuni Stati europei stanno qui
Io vedo una grossa difficoltà nella destra
Perché c'è una radicalizzazione delle posizioni dell'estrema
In imbarazzo nel rapporto con la parte più moderata della destra ma soprattutto che le compagne e compagni ce lo dobbiamo dire un alterando in mancanza di idee grande confusione
Questi sono per il presidenzialismo americano e poi combattono contro le deleghe in Parlamento
Una battaglia selvagge fino ad andarsene al Parlamento e fanno l'ostruzionismo
Questi sono per il liberismo dello statalismo che convivono continuamente si guisa Linate non le parole ma i comportamenti parlamentari sono per un ritorno alla prima Repubblica ancora più arcaico
Ho mentre invocare un liberismo assoluto in campo istituzionale sociale c'è un vuoto e questo nuovo accettata
Ha la stessa battaglia politica ci può avere messo il comodo nel breve periodo
L'estrema destra si sta a tentazioni diurni arroccarsi
E Fiuggi un po'lontana secondo me in questo momento
Guardate il comportamento nella Bicamerale mi dicono che stamane la manifestazione di rete dei dei giovani di destra di Zero in condotta ha visto riapparire delle camicie denim sfilare Perron per fortuna erano pochi perché in effetti non riescono a mordere minimamente dalla scuola però
Che ci sono anche alcune tentazioni di questo tipo non vorrei dare
Più di tanto peso a ciò che succede però c'è una crisi della destra che e l'abbraccio campo mortale dell'estrema sta cominciando a liberare delle forze a creare un forte imbarazzo ecco dove si collocheranno
Nella politica bipolare dell'alternanza che cosa succede a questo proposito questo non è un interrogativo da poco
è molto importante che l'Ulivo abbia qui una strategia
Anche per liberare delle forze
E la soggettività del centrosinistra si chiarisca di più
Di quanto non stia avvenuto finora
Noi abbiamo bisogno della definizione istituzionale la facciamo con legge ordinaria e speriamo anche costituzionale
Nella soggettività politiche più definita
E questo potrà essere il contributo maggiore data alla modernizzazione nel nostro Paese però per questo vorrei dire
Anche perché questa fase vada avanti la durata e il successo del Governo per la costruzione di un'Italia europea sono una condizione perché maturino queste condizioni
A quello che ha detto gloria Gloria Buffo
Insensato il Prodi bis o quello che ha detto Michele Salvati non siamo disposti a cambiare maggioranza sono così giuste in questo momento no ieri lo diceva sotto indirettamente Cofferati nella tavola rotonda
Noi non possiamo accettare che questo momento di transizione
Lei turbolenze ettari da renderci
Non sono più difficoltoso per quest'anno è in re ipsa ma molto più incerto l'esito di questo cammino
Sono d'accordo con i compagni Martinelli che l'esperienza l'Ulivo è stata un'esperienza è strategica che ha vinto che ha avuto un'investitura e che noi abbiamo suggellato con quel voto un impegno con gli elettori e dobbiamo onorario
E gli elettori si aspettano da noi non cambiamenti
O esitazione si aspettano che sia guidato il paese per consolidare la sua presenza in Europa che in questa fase storica sia concluda con un nuovo assetto
La vitalità dell'Ulivo stanno anche
Ricordiamocelo nell'incontro fra più culture
Non si può bruciare un'esperienza di questo tipo troppo rapidamente non è sensato
Queste due culture o più culture hanno radici sociali e storiche profonde ma il fatto di realizzare una convergenza programmatica
Non solo affatto dell'Ulivo una cosa nuova rispetto al passato non è la somma di P. CPP più di Ciro di PDS più dieci o più PPI
E qualcosa di più ecco io credo che noi dobbiamo
Essere pienamente consapevoli che questo aspetto dell'UPI che è quello che ci ha fatto vincere che è quello che dà vitalità al programma che come
Che ci consente di numeri masticare le proposte della Prima Repubblica ma di dare una forte innovazione anche al progetto programmatico
E qualcosa che fa portato a compimento fino in fondo io però sono convinto
Anche qui fino in fondo che l'Ulivo non è un partito mi pare che non lo dica a nessuno c'è stato un attimo in cui si è pensato qualcosa del genere forse lo pensa qualcuno
Però numericamente non personalmente perché tutti sono importanti ma numericamente insignificante Louise una coalizione
Non è non è quindi niente di diverso da una coalizione e noi non possiamo forzare i tempi perché cessi di essere tale
All'interno di esse ci sono i partiti o ci sono diverse forme di partecipare
Che pensando a noi cioè il nostro partito
Cioè quello che diventerà la sinistra democratica
E io sono d'accordo con coloro che affermano che oggi non si può fare a meno di questa componente nell'organizzazione democratica del Paese i partiti sono il radicamento sociale e civile della partecipazione politica così sono stimati sono prima nati
La loro storia solidaristici
Ma poi quando l'ha avuto effetto politico hanno avuto un effetto di canalizzare la partecipazione è questo il senso nella democrazia la cerniera fra momento di vertici di governatore e partecipazione e inevitabile se si vuole
Sostanziare questa parte della democrazia
No noi non siamo per una democrazia plebiscitaria noi non siamo per una democrazia assembleari o in Italia tantomeno per una democrazia clientelare del
Negli eletti nell'uninominale come capi clientela e quindi la partecipazione
Ha bisogno di essere un impulso una proposta il coinvolgimento e il controllo dei cittadini queste la partecipazione e impulso proposta coinvolgimento e contro
Va organizzata la partecipazione
Deve essere organizzata io non so
Claudio si deve essere francescana domenica non lo
Non lo so sono poco ridotto in questo campo anche se ne comprende una sostanza se dovesse essere francescana
Essendo a Milano io la signorina francescani tipo padre Cristoforo pre-romana che in comunque l'energia combattano la Società homo homini lupus perché noi abbiamo una società
Che non è una cosa pacifica qualcuno avrebbe detto che non è un ballo in maschera che non è una festa abbiamo conflitti sociali molto forti non ha forza l'azione di governo se non ha un'interfaccia
Che vada nella stessa direzione programmatica per contenere gli egoismi di corpi sociali gli interessi
Del privilegio ecco per la parte nostra come per la parte avversaria io credo che da questo punto di vista il rischio di un eccesso di mediazione la formazione del governo lo condivido fino condivido fino in fondo che non debba essere
Sostenuto capisco rischi della proporzionale aggiunta
Sono però del parere che lì si possono trovare soluzioni più equilibrate dal punto di vista della legge elettorale mirante a ridurre al minimo l'effetto perverso del partito che da cerniera della
Partecipazione si trasforma in occupazione dello Stato
Che una malattia ricorrente una vocazione ricorrente al negativo
Io comprendo questa perplessità però sento il bisogno nel momento in cui faccio questo lavoro
Che le nostre riforme non passeranno perché le burocrazie le resistenze le pigrizie le difficoltà oggettive sono tali per cui se non c'è la famosa forza motrice nella società le forme non passano
E quindi questo interfacciamento anche organizzato e non soltanto dei corpi
Sindacali perché non sempre si sono portatori di interesse generale
Passi attraverso una forma organizzata di un progetto
Di un progetto
L'organizzazione della partecipazione
Si determina nella storia dialetticamente su progetti
Tanti si organizzano i partiti sono parti che sono portatori di un progetto e quindi in alternativa ad altri
Ma costituiscono una forma inevitabile sia il collegamento di questa idea progettuale che poi si poi si fa il governo e insieme della partecipazione per affermarla nel conflitto sociale
La cui asprezza non ci può non ci deve sfuggire quindi non interviene intermediari col governo ma organizzatori in questo senso
E non è sopprimendo le e sul molo propone cioè lo propongono solo alcuni fuori di qui ma rinnovando lì in una società flessibile e mobile telematica manchi associativa
In cui noi possiamo avere un ruolo che proprio lavoro della sinistra che con i quali equità efficacia
Solidarietà e modernità io credo che questo che
Il punto di approdo
Delle diversivi delle diverse componenti della sinistra che noi stiamo tentando di ricomporre che questo congresso si propone di ricomporre superando anche come è stato ricordato qui anche da Elio Quercioli
Antichi rancori niente più giustificati
Attraverso una maturazione
Della riflessione su comuni lontane origini anche se su percorsi talvolta
Gravemente conflittuali
è un'operazione importante non è tutto mi rendo conto ma è un'operazione importante
Non devo io ricordare qui che la Lombardia è stato un laboratorio a questo proposito ed è giusto rivendicare come questo congresso affatto
Che non ci si deve rinunciare il riformismo lombardo e diventato subito socialismo con Turati
Ed è assieme radicamento sociale e governo del territorio
E il peso di Milano in Europa
Non lo contesta nessuno in quest'ottica intento questo quattro
Io credo che il PDS nazionalmente abbia bisogno di questo ruolo della Lombardia abbia bisogno delle sue esperienze ma anche dei suoi quadri
E devo dire comprende per quello che io posso aver titolo di giudizio che sicuramente come un osservatore senza neanche
Nessuna spocchia credette il tono generale della discussione la la natura dei quadri dirigenti intervenuto una loro dislocazione in punti nevralgici nella vita sociale ed istituzionale stavo per dire persino l'età media e e il concetto Citadel contributi dicono che
Qui c'è un partito di cui la direzione generale le sedi in cui si costruisce si guida il nostro cammino in Italia ha bisogno con la dovuta attenzione io questo credo di aver compreso in questo dibattito
Domani mattina riprende la discussione sono iscritti e Rambaldi inizio di Brescia e poi vinci Marilù di Como