I conti pubblici fuori controllo; Le riforme del welfare state; I referendum di Pannella

Radio radicale i conti dello Stato sono in ordine come noto su tutti i giornali questa mattina polemiche circa nell'effettiva situazione dei conti e del disavanzo dello Stato abbiamo i nostri microfoni il sottosegretario di Stato alle tesoro professor fin
I poca mazzo di professor Cavazzuti presidente Prodi dice che tutto è sotto controllo ma è proprio vero ma bisogna distinguere il mille novecentonovantasei da quello che ci attendiamo per
Mille novecentonovantasette IMI novecentonovantasei è stato un anno diciamo anomalo rispetto degli anni precedenti nel senso che il governo Dini sulla finire del mille novecentonovantacinque ha scaricato delle esperienze diciamo così per intenderci sul mille novecentonovantasei
E nel sul finire del mille novecentonovantasei vi sono stati quelli che tecnicamente si chiamano i prelievi dalla Tesoreria da parte dei clienti diversi da quelli del settore statale ora se si immagina che la massa di manovra dei conti
I delle tesorerie siamo nell'ordine come massa complessiva superiore ai centocinquanta mila miliardi ebbe anche piccoli spostamenti di una massa di questo genere incidono sul fabbisogno pedigree novecentonovantasei diciamo e un anno anomalo
Ippica tutto ciò che per il mille novecentonovantasette noi avremo un fabbisogno fuori controllo io penso di no per i seguenti motivi
Primo abbiamo appena approvato dieci giorni fa abbiamo all'anno abbiamo provato una finanziaria che è nell'ordine dei sessanta mila miliardi e quindi una manovra assai rilevante per mettere sotto controllo il fabbisogno del mille novecento novantasette
Credo e di fine anno oltre alle manovre fiscali quelle note da tre quattro mila e trecento miliardi vi sono una serie di norme che limitano gli impegni dell'amministrazione dello Stato e le possibilità da parte degli enti locali
Prelevare dalla tesoreria se non per una certa percentuale riferite al mille novecentonovantasei quindi abbiamo predisposto tutto un affaire di e strumenti Regillo operativi come strumenti di controllo rispetto per controllare sia l'articolo dello Stato sia quella dell'amministrazione locale e queste sono provvedimenti vita di tipo legislativo aggiungo e questa è legata alla l'ipotesi di riduzione di ulteriore contenimento dell'inflazione
L'inflazione dopo un po'si scarica sui tassi d'interesse e non dimentichiamo che un punto in meno che stato di interessa è stata la dimensione dello stock del debito pubblico significa una spesa di venti mila miliardi quindi riassumendo poco e pecorino polemiche le predisposizioni di nuovi strumenti il limite agli impegni di Eva e norme per il controllo dei prelievi dalla Tesoreria da parte degli enti decentrati una inflazione che riteniamo possa continuare a scendere e trasferirsi sui tassi di interesse e di mercato tutto ciò ci fa dire non possiamo oggi fasciarci la testa dobbiamo aspettare la relazione di cassa del mille novecento la prima relazione trimestrale di cassa del mille novecentonovantasette e a quel momento le decisioni potranno essere prese se dovesse
Risulta perché c'è uno scostamento rispetto all'obiettivo del tre per cento nel mille novecentonovantasei quindi mi par di capire innanzitutto che questa situazione del fabbisogno e determina ma per quest'anno da situazioni per così dire pregresse relative a una precedente noi riteniamo che il novantasei sia dovuto a patti con i dettagli irripetibili intorno ripetute sconosciuto per ritardi nel mille novecentonovantasei al quale aggiungo dal nome allora avendo ricordato prima aggiungo che è stato anche un anno di forte decelerazione dell'attività economica ecco scusi se l'interrompo professor Cavazzuti ma proprio questo punto della forte decelerazione
L'attività economica ritenete che ci sia invece un aumento del PIL consistente per il prossimo anno perché su questo mi pare gli istituti di ricerca
Siano concordemente istituti di ricerca sono concordi sul fatto che li abbiamo superato il punto di minima
Tre quest'anno i Great nazionale crescerà nello zero selling quest'anno chiedo scusa sono ancora mentalmente nel mille novecentonovantasei nel mille novecentonovanta credo nazionale dovrebbe CR essere attorno allo zero sei zero sette per cento riteniamo che questo sia stato l'anno chi minimo che il mille novecentonovantasette invece il reddito possono ricomincia comincia dare di nuovo crescere a un passo nell'ordine dell'uno e mezzo per cento non è molto ma ricordiamoci che un punto in più di a reddito nazionale equivale a un certo ammontare di migliaia di miliardi di Chieti tributari più elevati e quindi ci sono tutte le condizioni oggi come oggi ripeto considerando il novantasei un anno fulminato da fatti irripetibili per ritenere che oggi come oggi mi novecentonovantasette si possa realizzare quell'obiettivo incerto cieco la relazione prima e ritarda si dovesse dovesse risultare che ha malgrado degli strumenti approntati malgrado la splatter
La riduzione dei tassi di interesse fossimo ancora non vicini all'obiettivo del tre per cento si recherà a quel punto necessaria la cosiddetta manovra correttiva di primaria verbale senta professor Cavazzuti una un'ultima
Manda ma noire al tre per cento la percentuale del tre per cento rispetto al PIL del disavanzo pubblico la dobbiamo raggiungere e comunque poi mantenere anzi probabilmente ulteriormente diminuire in base al Patto di stabilità monetaria ma per questo l'ex servono comunque delle gli interventi delle riforme strutturali sulla spesa in particolare su alcuni e settori di spesa bisognerà secondo lei comincerà a pensarci fin da quest'anno oppure
Rinviare agli anni successivi ma io penso che il cominciare a pensarci
Non lo vieta nessuno cioè cominciare a immaginare cosa potrà succedere la loro effettiva adozione le venderà dalla l'andamento nel corso del mille novecento e novanta sette del novantotto sappiamo che ed è la data in cui dobbiamo ripetere il sistema pensionistico però io vorrei leggo con un certo ottimismo che il novantasette dovrebbe essere sotto controllo per quella serie di strumenti che sono stati adottati però la decisione ribadiscono può essere preso a oggi può essere presa solo a veri
Dica colpito che capita nei primi tre mesi dell'anno bene la ringraziamo ringraziamo il professor Filippo Cavazzuti sottosegretario di Stato al Tesoro nel governo Prodi grazie radio radicale abbiamo ora i nostri microfoni del professor Mario
Baldassarri economista professor Baldassarri insomma qui quali sono i conti giusti si parla di uno sfondamento di diverse decine di migliaia di miliardi che cosa sta succedendo varie migliore
Erano sbagliate non c'è uno sfondamento direi che ormai da diversi mesi si era capito che il deficit del novantasei sarebbe andato appena sotto i centoquaranta mila miliardi non è quindi una novità la novità e la
Il dato atto nelle cifre ufficiali in questa linea di tendenza ma che cosa è successo come mai andato sta sui centoquaranta mila miliardi venivano avanti
Ma è successo che l'obiettivo posto dal governo Dini a centonove mila miliardi era assolutamente irrealistico sia in in relazione all'andamento del sistema economico nell'autunno del novantacinque quando il governo Dini predispose la sua legge finanziaria prevedeva una crescita nel novantasei nel novantasei addirittura superiore al due per cento invece abbiamo avuto solo lo zero sette per cento questo ridotto direttamente l'attività produttiva e quindi le entrate e la manovra complessiva che il governo Dini ha fatto era largamente sotto sovrastimata in termini di tagli spesi il gettito e quindi non non ha prodotto gli effetti contenimento che erano stati previsti e in più nella primavera dell'anno scorso si sono fatte e si sono fatti i rinnovi dei contratti del pubblico impiego che come tutti sanno danno incrementi dal dieci al dodici per cento nel biennio e quindi questo ha determinato il lo sfondamento quindi è un exemple litigano il governo Dini sono l'effetto delle condizioni politiche nelle quali l'operato del governo Dini chiaramente infine che il discorso di quella che io chiamo la fata riforma delle pensioni cioè quella riforma repressione non ha riformato un bel nulla e non ha prodotto effetti di contenimento della spesa ecco ma a questo punto c'è bisogno di una manovra correttiva attaccano sadico
Decifrare oppure come dicono come dice il governo come dice il presidente del Consiglio Prodi tutto è sotto controllo in realtà queste sono condizioni e questioni irripetibile non si ripresenteranno il prossimi anno o no che tutto è sotto controllo
Probabilmente vero nel senso però che il fabbisogno pubblico tendenziale per il novantasette anch'esso attorno a quello che nel novantasei cioè centoquaranta mila miliardi nonostante la finanziaria no momento criteri perché a lecco tenta la finanziaria su questo applichiamo misurando un pochino con ottimismo l'efficacia della finanziaria che secondo me non va oltre i quaranta mila miliardi di contenimento e siamo a cento mila miliardi annua delle stime forse un po'pessimistiche sulla spesa per interessi e li potrebbero potrebbero risparmiare almeno dieci mila miliardi perché i tanti sono scesi forse continueranno a mantenersi abbastanza but quindi tutto sommato oggi possiamo avere un'indicazione di deficit del novanta La sette con un un pizzico di ottimismo attorno a novanta mila miliardi
Raggiungere i parametri di Maastricht dobbiamo fare sessanta mila miliardi e quindi dal punto di vista delle quantità e assolutamente inutile aspettare marzo ora trimestrale di cattiva medicina momentanei notevole che poi non è certamente quello di due mila mille miliardi in più o in meno somalo deriva dal letargo e più venticinque trenta mila miliardi questo lo sappiamo già da mesi elargiva abbiamo la conferma ufficiale dei dati ufficiali del ministero del Tesoro e qui
Indi bisognerà fare il prima possibile prima si fanno e meglio sono manovre strutturali sul lato della spesa in coppia con questo questo è il messaggio vero che al di là proprio dei numeri delle quantità
Sarebbe ridicolo le prossime settimane discutere su mille miliardi in più o in meno il messaggio che in queste condizioni venuta l'ora come si usava dire una volta dei dare all'Italia l'aspetto di stato sociale serio equilibrato è anche giusto che tolga i privilegi migliori le condizioni dei poveri veri perché più volte ho detto che insomma dare pensioni di anzianità d'uno di cinquantatré anni in piena salute potrà avere magari un settantenne può ovvero con una pensione sociale di cinquecento mila lire io non credo che sia giustizia sociale qui dobbiamo
Mettere i mattoni fondanti dello stato sociale dell'Italia del Duemila e questo va fatto al più presto possibile proprio perché è l'occasione per
Va bene la ringraziamo ringraziamo il professor Mario Baldassarri economista colui come avete sentito abbiamo parlato delle conti pubblici per l'ennesima volta buona scorta come sempre da Radio radicale radio radicale abbiamo ora i nostri microfoni Benedetto Della Vedova della segreteria del movimento dei club Pannella riformatori Benedetto la prima domanda i conti pubblici e per quel che riguarda il fabbisogno finanziario per quest'anno per il mille novecentonovantasei anzi per la precisione hanno sforato e hanno sforato di diversi migliaia di miliardi il Governo Prodi afferma che ciò e frutto
Di scelte di situazioni provocate dal governo Dini allora innanzitutto un tuo giudizio su questa situazione va guarda io credo che la prima cosa che emerga
Che emerge clamorosamente da questo scostamento che ricordiamolo si inserisce in una tradizione di scostamenti rispetto ad altri
Io vorrei che contraddice tutte le gestioni tutti
Cicli di bilancio pubblico salvo eccezion fatta per quello del novantacinque quindi finanziaria Berlusconi più manovrina Dini
Questo scostamento dimostra a mio avviso in modo inequivocabile che a legislazione attuale il bilancio pubblico nel bilancio pubblico la spesa non è sotto controllo oggi appunto sono stati resi noti i dati riassuntivi di Bankitalia sul gettito tributario e gettito tributario nel corso del novantasei e stato sul torrente soddisfacente è cresciuto mi sembra dal sette per cento rispetto a quello dell'anno precedente quindi con una crescita significativa Resta invece la nota dolente ben conosciuta perché quella dell'incapacità di tenere sotto controllo la spesa in particolare in particolare quest'anno poi c'è stato il ciclo elettorale governato da Dini con aumenti ingiustificati in particolare per quanto riguarda le retribuzioni una pubblica amministrazione un'altra sede di specie chiaramente elettoralistiche che hanno provocato questo sfondamento non dimentichiamoci però che già il governo Prodi nel giugno per il novantasei nel giro del novanta lei dopo la contestualmente alla manovrina di Prodi la prima uno dei primi atti del governo stimava comunque in centotredici mila miliardi quindi già acquisite anche le decisione al governo Dini stimava in centotredici mila miliardi il deficit per quest'anno che poi sono diventati centoventitré mila a settembre ottobre nelle stime del governo e adesso si deve invece fronte era un quasi centoquaranta mila miliardi di deficit quindi primo punto la spesa non è assolutamente a legislazione vigente sotto controllo
Questo per il primo punto il secondo punto
Il secondo punto che evidentemente consequenziale al primo e che lei l'approccio che è stato quello di Prodi Isco e Ciampi di
Avvicinarsi a un risanamento dei conti pubblici utilizzando in via Quadrio e
L'Iva o comunque in via fondamentale la leva fiscale dell'inasprimento fiscale è una partita perduta in partenza o si riesce a intervenire sui meccanismi distesa e non Colle di mature oppure il bilancio pubblico italiano non sarà mai messo sotto controllo più tasse trascineranno comunque più specie e l'obiettivo che si riusciva a raggiungere infine sono semplicemente quello di soffocare
Il sistema economico sotto in una morsa di tasse e dei contributi assai i conti pubblici quindi innanzitutto bisogna intervenire strutturalmente sui settori di spesa tra l'altro sembra di capire da alcuni calcoli
Comunque per stare nei limiti previsti dei parametri di Maastricht il tre per cento del disavanzo nei confronti del PIL prossima hanno a essere ottimisti saranno i serve a finanziare una manovra di trenta quaranta mila miliardi quindi comunque intervenire sulle riforme strutturali della spesa appare
Evidentemente indispensabile e in questo quadro qui il ruolo possono giocare i referendum in particolare quelli delle libertà economiche ma io credo che i nostri referendum in questo quadro giochino una partita di grande rilievo
Perché introducono mi riferisco ad esempio al referendum che rende restituisce ai cittadini la libertà di scelta in un quadro di garanzia ma la libertà di scelta tra l'iscrizione la scelta dallo stipulare l'assicurazione sanitaria resterebbe obbligatoria con le ad tende sanitarie locali oppure con enti mutualistici assicurativi privati o anche il referendum per l'abolizione della golden share che spiano avrebbe la strada alle privatizzazioni sono referendum complessivamente poi anche nel merito che
Sono destinati a produrre mutamenti drastici e radicali che sono quelli di cui il Paese ha bisogno di comunque mi pare
In su alcuni temi del fiscale al sanitario aprirebbero un grosso dibattito nel Paese io credo di sì mettere sotto controllo io credo che si debba uscire da un
Ambiguità che percorre il dibattito politico e finanziario italiano cioè il problema non è di creare una situazione in cui si spenda meno per la salute si spenda meno per la previdenza quindi si spenda meno compra finalmente per gli elementi di di che noi siamo abituati a conoscere come di stato sociale quindi come servizi così forniti dalla pubblica amministrazione il problema è discreta avare il bilancio dello Stato anche da questo tipo di specie nella misura maggiore possibile entro termini ragionevoli per quanto riguarda il fatto che lo Stato debba continuare a garantire elementi di assistenza a chi è fuori da qualsiasi circuito produttivo e di garanzie
Voglio dire il problema di tagliare sulla sanità non è un problema di arrivare a far sì che in Italia si spenda meno per la salute è un problema di sgravare il bilancio dello Stato di sgravare la pubblica distrazione di sgravare snellire le burocrazie pubbliche da una serie di oneri che invece possono essere affidati direttamente ai cittadini e al mercato
Sicuramente è tra l'altro ottenendo maggior produttività e quindi una maggior resa della spesa che ciascuno di noi comunque già oggi con le tazze effettua in direzione dei settori quali col lo sanitario e quello previdenziale per la previdenza chiaramente io mi riferisco alla previdenza integrativa ai fondi pensione vedremo cosa salterà fuori ecco gravare lo Stato da queste da queste poste che nette come sono con i criteri di generalità universalità eccetera come sono nel bilancio italiano sono assolutamente fuori controllo quindi queste la direzione da prendere questa è una direzione nella quale vanno i nostri referendum con una Giunta che mentre per via parlamentare sono sicuro che non si arriverà da nessuna parte su questo probabilmente per via referendaria anche con i limiti di brevissimo periodo che al referendum che referendum ma cioè di introdurre una ce dura netta che va poi in qualche modo un po'limata ai referendum siano l'unico strumento utile per uscire da questa crisi
Che altrimenti pare che io risolubile belle ti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della segreteria del movimento dei club Pannella Riformatori