"Globalizzazione e occupazione: una sfida possibile ?" Org. dalla Confindustria - Centro studi e dall'Associazione degli Industriali di Piacenza (Piacenza, 11-12 aprile '87)

Ma ma uno
Due
Tre
Lei ha parlato nel suo intervento
A cambio epocale in qualche misura nel quadro a
Ristrutturazione dei processi di ridistribuzione della ricchezza a livello mondiale un tempo c'era un problema l'incertezza a livello di risorse ora c'è un problema di incertezza a livello individuale questo implica un cambiamento del welfare State ecco se d'
Ripercorre in che direzione e soprattutto
Al di là della tutela nei confronti dei futuri nuovi occupati in che modo potrebbe questo questa riforma dell'welfare tutelare i gli occupati che avrebbero meno garanzie visto una ipotetica possibile riforma del mercato del
Ma i sistemi dei benessere collettivo si sono sempre data Hill obiettivo di assicurare gli individui di fronte ai rischi della vecchiaia della malattia del disoccupazione e del proprio reddito lo sviluppo iniziale avviene generalmente attraverso l'assicurazione del rischio vecchiaia non per nulla i due Paesi che hanno la quota maggiore di spesa sociale del erogato attraverso le pensioni sono la Grecia e l'Italia a segnalare appunto il diverso grado di sviluppo rispetti dei sistemi di welfare rispetto agli altri Paesi europei ma lo il dover affrontare le sfide della concorrenza mondiale richiederà dei percorsi di vita in cui il posto di lavoro fisso diventerà un una appannaggio molto molto o meno probabile e di conseguenza questi percorsi di vita vedranno un passaggio da occupazioni diverse la Socìetas sì Pollari Bizera maggiormente in individui che hanno successo nei passaggi da un'occupazione all'altra individui che invece non avranno successo in questo che saranno disoccupati a lungo termine in
Occupati che saranno privilegiati dal fatto di essere in settori in grande progresso e occupati che invece saranno penalizzati dal fatto di essere in settori in declino tutto questo
In porta il l'adozione di strumenti di copertura sociale di questi rischi individuali e sugli che sono rischi di occupazione rischi dire detto perché deve esserci una copertura sociale perché il poter distribuire maggiormente la mobilità del lavoro su un numero più ampio di persone di quanto non sia avvenuto finora consente un adattamento del sistema economico più rapido alle condizioni
Che il futuro richiede quindi consente una maggiore crescita complessiva e quindi c'è un maggiore benessere complessivo da distribuire a fronte di costi individuali questi costi individuali è giusto che la società Selleri car che almeno in parte senza dimenticare che poi di fronte a questa possibilità possono svilupparsi dei comportamenti opportunistici di chi non è sollecitato a uscire dalla condizione di bisogna
Proprio dall'aiuto che riceve e di questo bisognerà tener conto erogando degli ammortizzatori sociali delle forme di assistenza che penali
Il vino chi non cerca di uscire da questa condizione ecco in questo quadro c'è anche il problema del sistema pensionistico alcuni giorni fa era già
Lo Stato Monorchio è uscito sostenendo che sarebbe necessario che tutti andassero in pensione a sessantacinque anni d'altra parte c'è il vale lo ricordava che nel suo intervento della parte sindacale che appunto oggi e in gran parte era rappresentante di pensionati Poli pensionante decentramento
E ieri qui il segretario D'Antoni e faceva riferimento parla nel sistema pensionistico al fatto che nel primo do nel secondo dopoguerra molta della crescita fosse finanziata a detrimento dei i contributi previdenziali e che quindi
Gran parte
Comunque una parte del problema che la mancanza di risorse oggi seduto anche quelle come trattare le persone che hanno questo buco nel pagamento dei contributi piccole come le questa situazione delle proposte era già Monorchio delle resistenze sindacali e per esempio sullo sfondo se ne è parlato anche qui ieri di sfuggita una riforma pensionistica è stata fatta nel Cile di Pinochet e molti vedono questa come una buona via d'uscita in Italia come missione potrebbe uscire
In modo diciamo più indolore beh innanzitutto nei confronti del passato mi sembra sterile la discussione relativa alle colpe ormai sappiamo che ci sono state probabilmente dei comportamenti di evasione che hanno reso fragile la base contributiva da un lato ma ci sono state certamente tante promesse fatte nella speranza che il sistema continuasse a generare Giovanni in misura adeguata per pagare tutte le promesse che venivano fatte ai futuri anziani per quello che riguarda illa setto nuovo del sistema pensionistico la legge Dini una buona legge pone le basi eppure delle basi solide per il sistema pensionistico ma va a regime attorno al due mila e trenta ora degli anni possono essere diversi a seconda di che o si considera si parlava oggi una revisione novantotto è possibile anche si parla suora la nostra la nostra proposta e di anticipare nella misura maggiore del possibile gli affetti della legge Dini a regime vale a dire l'applicazione del calcolo contributivo da le pensioni estese pro rata a tutti vale a dire per chi ha una carriera di lavoro che è avvenuta sotto il regime il metodi calcolo retributivo
Quella parte viene riservata così ma a d'ora in poi matura diritti su una base di calcolo contributiva questa è una delle possibilità che non da risparmi varrebbe anche per i nuovi entranti si questo non dà possibilità di risparmio elevate subito
Progressivamente nel tempo ci porta in una condizione di stabilità finanziaria dobbiamo tener conto degli affetti dell'invecchiamento della popolazione ed è in questi i termini che dobbiamo agire per anticipare gli affetti della riforma a regime per quello che riguarda ipotesi alle volte avanzate dei un modello ho cileno di previdenza non dobbiamo dimenticare che passare improvvisamente da un sistema a ripartizione in cui i giovani paga giovani in senso lato di chi lavora paga atti questi contributi le tensioni a chi è in pensione stima del genere passare da un sistema del genere al sistema a capitalizzazione per cui ciascuno individualmente Cantona o attraverso fondi pensione a Canton volta per volta quelli che e sarebbero stati contributi da pagare al sistema previdenziale e comporta
Un blackout nel momento in cui vengono meno lei i contributi per pagare le pensioni correnti cioè se improvvisamente i duecentocinquanta mila miliardi di contributi io poco più o poco meno che vengono pare pare il cappotto attualmente pagati dai lavora ori e dalle in prese e trasferiti come pensione ai pensionati vengono dati ai fondi pensione le pensioni corrente pensionati chi le paga l'assoluzione cilene statale fa le facciamo pagare allo Stato ma perché lei pensi ogni in essere in quel momento erano sufficientemente poco numerose da poter essere caricate sulle spalle dello Stato diversamente questo sistema non è possibile possibile solo un Passat do molto molto graduale verso anche una forma di integrazione delle pensioni di natura privata che liberi risorse dal TFR consenta che questo piano piano
No venga totalmente quando saremo alla fine di questa transizione erogato al fine di finanziare sistemi pensionistici personali o aziendali sempre dal punto di vista sempre della legge di
Tutto una abolizione in me
Le pensioni di anzianità lei come la vede e certamente un
Ipotesi sbrigativa risolutivo che dare risparmi immediati se la revisione del sistema pensionistico deve avvenire del con nel consenso ho l'impressione che non sia praticabile immediatamente però credo che sia affrontabile l'ipotesi di una accelerazione dei quella traiettoria che la legge Dini vede completata nel due mila e sette
Sì torna indietro
Conclusa qui a Palazzo Farnese sede del Museo civico di Piacenza la quarta sessione
Il convegno globalizzazione occupazione una sfida possibile organizzato da Confindustria sessione che aveva titolo Strategie per la creazione di lavoro il punto sugli Italia a fare il punto sull'Italia sono stati appunto Salvatore Carrubba che moderata il dibattito il direttore del Sole ventiquattro Ore dibattito che è stato entro otto dalla relazione di Innocenzo Cipolletta direttore di Confindustria al quale hanno partecipato Sergio Cofferati segretario Gene a della CGIL Franco Debenedetti senatore della
Sinistra democratica
Emma Marcegaglia non ha potuto essere presente così come
Ti impegnato il dibattito sulla fiducia
Hanno partecipato invece ancora Paolo Onofri consigliere lei come Presidente del Consiglio dei ministri Mario Sarcinelli presidente la Banca nazionale del lavoro e Paolo Savona presidente del Fondo interbancario di tutela dei depositi oltre che già ministro dell'industria su questo dibattito che poi è stato concluso da una breve relazione da un breve commento del presidente di Confindustria Giorgio Fossa chiediamo un commento al segretario nazionale
Ma nel mezzo dei Club Pannella
Delle
Della Vedova presente anche oggi qui a Piacenza che ci darà anche un parere sulla
Conclusione del presidente forse ma non corre
Nel suo complesso due giornate sicuramente interessanti
Le questioni sono state
Ben sviscerate gli impatti della flessibilità laddove è stata introdotta sul mercato del lavoro sulla tre
L'azione di occupazione sulla solidità e la competitività delle preso eccetera quindi dal punto sotto profilo scientifico credo che siano state poste in modo serio rigoroso le questioni a me sembra che la debolezza di tutto questo
Impianto analitico è quello di non poté per non sa però probabilmente non potendo irrituale le vie di uscita posto che ambiente imprenditoriale ogni anno ha riflettuto e riflette su questi temi ne individua da dalla questa riflessione individua le linee di direzione da intraprendere poi si fa il confronto con quello che succede in termini di Gilles attivi cioè il nulla e non si riesce a individuare Didier utili a raggiungere gli obiettivi che vengono determinati dalle analisi dall'esperienza dei confronti internazionali
Un giudizio allora sulla discorso di Fossa se ha individuato delle prospettive delle cose da fare ma sembra che il discorso di Fossa
Come dire abbia scontato un po'uno dei principali limiti di molti degli interventi c'è quello comunque è sempre di riferirsi all'intervento statale al governo Fossa ha detto Confindustria sindacato dovrebbero insieme fare pressione sul governo perché arrivi a una mediazione tra le due posizioni e produca delle decisioni delle decisioni effettive e quindi questa credo siano esposte debolissima credo che qui ed ora in età
L'idea
Sia necessario produrre mutamenti radicalmente riformatori attraverso degli scontri e magari anche duri ovviamente non cruenti tra posizioni che sono evidentemente alternative e qui si scambiano qua si scambia qualche apertura qualche clausola di stile da parte dell'uno dell'altra parte come dei presupposti per una mediazione io io che di questo non si tratti si tratta di scegliere tra opzioni anche ideologicamente
Antitetiche salvo poi nella traduzione in pratica legislativa eccetera utilizzare qualche accorgimento ecco su questo Fossa non è
Non mi è sembrato incisivo non mi è sembrato in grado di raccoglie tutte le stimolanti riflessione di tradurle in una iniziativa di Loveno eccetera una strategia del mondo imprenditoriale perché si producano nel Paese la legislazione sul mercato del lavoro e altro nei tempi necessari e urgenti le modifiche le modifiche che vengono richieste
Presto credo che proprio appalti dire da questo la nostra
Iniziativa di promuovere anche su questi temi un'iniziativa referendaria tra
GA ragioni
In abbondanza al di là delle mille perplessità che poi altri tentano di sollevare nel senso che credo che in questa fase questo tipo di aspirazioni questo tipo di urgenze che vengono avvertiti dagli imprenditori quindi responsabilità individuale rottura di un legame ormai di piombo con lo Stato con le strutture burocratiche dell'assistenza eccetera ecco questo tipo di temi che gli imprenditori avvertono sono temi che stanno già nel cervello probabilmente anche
Nel cuore di un ma grande numero di cittadini probabilmente maggioritario sicuramente molto ampio che non si vedono in questo rappresentati dai partiti o dei sindacati rispetto ai quali prevale elemento burocratico e diretta ecco perché credo quindi che l'iniziativa referendaria su questo potrebbe essere il colpo come dire anche di creatività di rottura degli schemi necessario produrre
Per il domani o al massimo dopodomani quelle modifiche in termini modernizzazione anche dei rapporti sì tra mondo imprenditoriale e mondo del lavoro che potranno garantire per il futuro in prese più efficienti più competitiva in grado di dare occupazione pur altare come mi sembra abbia fatto Fossa sulla mediazione magari semplicemente innovando lo stile quindi una volta ogni quindici giorni alzando la voce credo che rischi di essere
Del tutto una via del tutto sterile la sostanza Confindustria o quanto meno una parte significativa del mondo imprenditoriale dovrebbe liberarsi dall'incanto dalla sirena dal la concertazione e la mediazione a tutti i costi è utilizzare magari anche a fianco a questo altri strumenti come appunto quello referendario questo
Io che
Lo dissi credo che l'
Il nostro interesse andare in questa fase anche sponsorizzato se non direttamente utilizzato ma noi abbiamo un progetto che può essere sponsorizza l'atto chiavi in mano in questa fase potrebbe proprio determinare quell'elemento creativo di rottura di slancio altrimenti qui ieri è venuto anche D'Antoni che ha detto che il modem lo della concertazione a un modello pressoché perfetto che ci apprestiamo a esportare in Europa in Europa modelli
Corporativi o peggio abbiamo cercato e magari ci siamo riusciti ad esportare alle sessanta o settanta anni fa ma credo che quelle invece sia un modello che ha fallì Vito o ha ottenuto dei risultati sicuramente ha fallito nel dare una prospettiva agli assetti sociali agli assetti e con
Comici di questo Paese e quindi a un modello da superare al più presto pensare invece dire affinarlo di riuscire
A concertare bene come manga ripensa dallo stesso fosso Tronchetti Provera per che
C'è
Da Antonino gruppo al pardon perché c'è Cofferati che persona affidabile perché se diventasse Presidente del Consiglio D'Alema sarebbe tutta un'altra storia e credo che sia
Appunto un errore e quindi penso che Confindustria bene farebbe a considera
R. che in questa fase esistente il consenso popolare ampio su questi ti e mi sulla necessità di dare aria anche rapporti ai rapporti di lavoro e quindi puntare direttamente su questa risorsa quel
Consenso Nicola ad esempio tramite lo strumento referendario anziché ripercorre le le vie consociative dalla concertazione
Ringraziamo Benedetto Della Vedova segretario nazionale
L'avvento dei Club Pannella