Assemblea nazionale dei Comunisti Unitari

Colloquiare a prendere posto prendere nota anche dell'ordine dei lavori così possiamo poi evitare ripetizioni e dare inizio appunto ai lavori della nostra Assemblea
I compagni gli aderenti al movimento dei Comunisti unitari sanno come vogliamo lavorare ovviamente ne parlo per
Gli invitati che sono qui con noi e che intanto ringrazio per aver voluto essere presente alla nostra Assemblea Assemblea che per quanto ci riguarda
Vuole essere proprio un momento di lavoro di discussione di riflessione
E per quanto è possibile anche di proposta politica
Ovviamente discussione riflessione
Anche qui evitiamo che si sente discussione repressione che vogliamo fare e non solo tra di noi in questo senso
La presenza di compagni e amici che insieme a noi in questi mesi
Hanno lavorato con difficoltà con impegno dentro dentro la sinistra potranno darci un contributo l'idea di impostazione dei lavori è proprio quella di di discutere quindi ad intrecciare interventi
Di rappresentanti del movimento
Ah è interventi esterni sterno è un brutto
Un brutto termine diciamo agli inviti che si che hanno gli invitati che sono qui presenti modo tale da fare un unico dibattito intrecciato evitando ovviamente passerelle sia dei compagni del movimento
Che di invitati chi vorrà intervenire chiede ovviamente la parola tenuto conto che noi vorremmo così lavorare adesso io darò subito la parola
A Crucianelli per la introduzione subito dopo iniziamo la discussione
Che io credo dovremmo protrarre potremo protrarre con l'impegno di tutti quanti fino verso le tredici e quindici tredici e trenta poi facciamo una sottolineo Breve
Interruzione per
Un panino modo austero oppure una cosa veloce con Anna riprendere per le tre
Riprendere la nostra discussione nello stesso modo con interventi del movimento e interventi
Anche esterni per arrivare io penso intorno alle diciassette trenta diciotto a poter dare la parola a Lucio Magri che terrà le conclusioni farà l'intervento conclusivo diciamo di questi nostri di questi nostri lavori
Ricordo qui mi rivolgo ai compagni del movimento che poi domani mattina continueranno i lavori per il movimento e per il coordinamento del movimento
Poi nel corso della giornata daremo le indicazioni dove si svolgeranno i lavori
Ed è bene però già organizzare le presenze in modo tale che tutte le realtà territoriali siano presenti alla discussione di domani che vorremmo iniziare non la faremo qui
E la faremo da un'altra parte anzi per favorire i tempi di lavoro la faremo nello stesso luogo dove i compagni che vengono da fuori per noteranno iniziare per tempo e per tempo concludere nella tarda mattinata di domani onde lasciare lo spazio è il tempo ai compagni di ritornarsene
Alle loro alle loro case entro la sera quindi concludere direi all'una i lavori
Di domani mattina no intanto cominciamo con i lavori per la giornata di oggi e come avevo detto cominciamo con la relazione di Famiano Crucianelli al quale do la parola
Ma compagne e compagni
Questa nostra Assemblea cade in un momento di grande importanza
Per molti versi decisivo
Vuoi per il futuro del Paese per la sinistra della nostra stesse esperienze
Voglio subito premettere senza troppi preamboli che considero la situazione politica italiana sicuramente ad alto rischio
Fragile piena di contraddizioni
Ma che offre anche una grande opportunità difficilmente ripetibile
L'Italia nell'Europa che conta è il solo Paese che presenta al governo uno schieramento progressista
E che ha nella maggioranza di governo l'intera sinistra
Se ci siamo fatti Eretici sino alle scisma ed esattamente per questo obiettivo
Foglie dell'ipoteca della destra sul Paese aprire la strada alle forze democratiche di sinistra
E di fronte a noi una e non e di fronte a noi nuovamente un'anomalia come lo fu nei primi anni Settanta ritorna il caso Italia
Ma attenzione in un contesto profondamente mutata per alcuni versi capovolto
Sul finire degli anni sessanta e agli inizi degli anni settanta si era prodotto in Italia e nel mondo una poderosa spinta a sinistra un'onda straordinaria che nel nostro Paese deperita sulla spiaggia del compromesso storico
Una riflessione sul compagni Berlinguer dovrebbe partire da qui
Da un bilancio che ormai possiamo dire storico di un'intera fase dei difficili anni settanta fuori dunque da strumentalismi politici e bene ha fatto Bianca Berlinguer a stigmatizzare questo malcostume politico e intellettuale
Siamo ormai invece la mazzetta
Il compagno Cossutta scopre moderatismo di Togliatti nel dopoguerra e l'assenza di conflitto e di antagonismo relativo ritiene la politica di Berlinguer
D'Alema nell'accreditare la modernità del PDS nella sostanza finisce per fare Berlinguer le stesse critiche vi considero di conservatorismo che Craxi faceva il PC nei primi anni ottanta
In realtà il punto critico delle scelte berlingueriani e proprio a metà degli anni settanta del compromesso storico
Badate io credo che il problema non sia tanto la formula politica e di governo
Quanto l'aver accettato l'unità nazionale senza preparare in pari tempo i processi sociali e politici per riuscire a superare a sinistra quel contesto politico e alla fine di quell'esperienza il movimento dei lavoratori del PC
Uscirono socialmente logorati e politicamente isolato
Se la refezione affronta con serietà la complessità di quel drammatico Possa passaggio storico il senso di quella crisi può forse anche farsi critica e consegnare qualche insegnamento valido anche per l'oggi
Ma oggi rispetto a quegli anni la situazione si presenta capovolta
Abbiamo un governo di centrosinistra la sinistra al governo ma nella società spira forte un vento di destra
è il risultato di una rivoluzione moderata di levatura mondiale che negli anni Ottanta scavato in profondità e ha modificato comportamenti aspirazioni modi di essere culture
è il risultato di una modernizzazione che ha modificato brutalmente la composizione sociale che la struttura del potere e ha prodotto un impasto inedito di integrazione planetaria e nuovi corporativismo
Nel nostro Paese questi mutamenti si sono intrecciati a un vero e proprio terremoto del sistema politico istituzionale che ha immesso nel circuito politico e sociale una forte tentazione neo autoritaria e che trova un terreno di cultura straordinario nel collasso di partiti nella crisi della partecipazione democratica la politica anche per fare anche per questo i fatti di queste ore sono particolarmente gravi
L'iniziativa contro i magistrati milanesi e contro Di Pietro testimonia quanto sia incerta e Toro vita la transizione italiana
E qualunque potrà essere l'esito dei conflitti aperti il danno prodotto nel profondo del tessuto democratico e già grande
Noi senza nulla dire sull'indagine in corso mentre il senatore Pellegrino straparla di cultura delle procure mentre i vertici dell'Antimafia vengono eletti garantisti sperimentati come Del Turco e l'ex ministro di Grazia e Giustizia Mancuso
Avvertiamo l'esigenza morale oltre che politica di affermare il pieno sostegno a queste torri della magistratura che sono stati protagonisti di una vera e propria lotta di liberazione contro la corruzione e malaffare
Il governo di centrosinistra nuota quindi in un mare tutt'altro che limpido e tutt'altro che tranquillo
La manifestazione imponente del centrodestra a Roma le manifestazioni della lega nord portano in superficie tutta la contraddittorietà e la pericolosità della situazione politica e sociale
Veltroni ha ragione di lamentare che questo governo ha realizzato obiettivi significativi
Una riduzione clamorosa dell'infrazione l'abbassamento dei tassi d'interesse il rientro nel sistema monetario europeo tutto ciò in soli sette messi
Il vicepresidente del Consiglio ha ragione di dolersi dello scarso riconoscimento ma Veltroni non può ignorare che se questi risultati sono possono essere un investimento sul futuro oggi queste stesse cifre parlano poco ai problemi reali della gente
Con il ventuno di aprile si è aperta in Italia una partita straordinaria dall'esito estremamente incerta siamo entro laboratorio e ogni errore può compromettere il risultato finale
Per questo abbiamo detto che con l'approvazione della Finanziaria per noi si chiude una fase
Questo non sta a significare come qualcuno ha inteso che viene messo in discussione il nostro rapporto con la maggioranza sarebbe singolare contraddittorio con tutto il nostro Pera
Ma è tempo di aprire una discussione un confronto che se sarà necessario un conflitto sulla strategia della coalizione di governo e sulle sue scelte future
Noi siamo consapevoli delle difficoltà e dei risultati ottenuto dal governo
Questo governo in pochi mesi si è visto costretto a una manovra finanziaria di ottanta mila miliardi
Una manovra che per la prima volta incide poco o nulla sui settori socialmente il punto debole disagiati e non tocca gangli vitali dello Stato sociale certo
Se Rifondazione e l'Ulivo avessero tessuto fin dal principio le condizioni per un'intesa in una strategia comune
Se avessero esplicitamente riconosciuto la necessità di una maggioranza politica come noi abbiamo sostenuto prima e dopo la vittoria elettorale
L'azione del governo avrebbe potuto essere più incisiva
è prevalso un senso di logoramento del governo medesimo laddove avrebbe potuto consolare consolidarsi un'immagine Nesi inedita per il nostro Paese
Quella di un governo che sa indicare agli italiani lo stato delle cose le grandi difficoltà ereditate
La stretta via del presente ma anche il senso di una prospettiva che riapre a speranza il futuro
Sì sono pacati dei prezzi ma alla fine il buonsenso ai ispirato ha impedito guai maggiori ora però questa navigazione a vista non sono non è più sufficiente ma rischia di essere rovinosa qui nasce la nostra determinazione
Si potrebbe seguire quella Baggio sì la fase pro mettessi un allentamento della crisi economica sociale istituzionale se di fronte hanno vi fosse un approdo sicuro in un'Europa normale e ansiosa di accorgerci ma le cose non stanno affatto così
Durante dopo le elezioni italiane la situazione dell'economia italiana ed europea non solo è diventata più difficile sul piano congiunturale ma ben più grave su quello strutturale
Esemplari sono le difficoltà della Germania che doveva essere la locomotiva dell'economia europea
La politica della deflazione competitiva prolungandosi generalizzando si ha ormai prodotto una stagnazione produttiva e un livello di disoccupazione che a loro volta accrescono la crisi della finanza pubblica in un circuito vizioso su questa situazione così compromessa iniziano a incidere negativamente in profondità gli effetti della globalizzazione del decentramento produttivo della complicazione dei paesi emergenti del Sud del mondo
I governi conservatori reagiscono a questa situazione intervenendo ancor di più sullo stato sociale e accentuando la ricerca della competitività
I parametri di Maastricht diventa uno più pesanti per tutti
Ma i governi dei maggiori Paesi di impugnano con un surplus di rigidità per imporre agli altri e l'opinione pubblica intere in all'intera opinione pubblica interna misure dure di austerità
In questo quadro i problemi specifici acuti dell'economia italiana anzitutto il debito pubblico il ritardo nei settori produttivi diventano più aspri che si restringono gli spazi di manovra per affrontarlo
I dati sono lì drammaticamente a confermarlo
Un deficit annuale di centotrentanove mila miliardi invece le centonove mila previsti un aumento del prodotto interno lordo poco al di sopra dell'uno per cento a ciò dobbiamo aggiungere come risulta evidente dall'ultima trattativa per l'ingresso della lira nello SME le grandi difficoltà all'accesso nell'unione monetaria
Dopo il viaggio a Madrid e del Presidente del Consiglio la manovra di bilancio passò da trentacinque mila a sessantacinque mila miliardi
Dopo Brussel Prodi e Ciampi hanno dichiarato che la verifica delle pensioni va anticipata al mille novecentonovantasette e che per i metalmeccanici non è ipotizzabile un recupero pieno
Sull'inflazione su ciò che l'inflazione rosso affermazione che rappresenta un alibi forte tre quella parte della Confindustria della Federmeccanica che punta a dissolvere politicamente la struttura della contrattazione sta ormai iniziando a franare il terreno sul quale durante questi mesi di governo si sono costruiti compromessi e mediazioni
Disagio sociale pensioni vertenza dei metalmeccanici Piano sul lavoro e sullo sfondo le riforme istituzionali e costituzionali sono tutti scogli che non si superano solo con un'accorta navigazione
Se non si esce dalla logica dei due tempi prime Risanamento e poi lo sviluppo e dalla logica del difendiamo lo stato sociale così come
Questa maggioranza e questo governo non andranno molto lontano
Siamo a un passaggio politico che impone un salto di qualità sulla politica e sui contenuti del programma di governo se non si vuole disperdere la vittoria del ventuno di aprile l'unica via impegnativa realistica e la trasformazione della desistenza elettorale che la maggioranza tecnica di una compiuta maggioranza politica
E l'individuazione di alcuni punti di programma che diano alla coalizione di governo stabilita credibilità e prospettiva politica il lavoro la politica economica il rilancio dell'espansione economica dello sviluppo sono le condizioni per l'inizio di una svolta e di un percorso riformatore
E giusto essere diffidenti nei confronti del presidente della FIAT ma il malessere la critica nei confronti della politica monetaria degli accordi di Maastricht sono ormai in Europa un dato di fatto insistere su questo percorso chiudendo gli occhi su ciò che accade sul futuro rischia di essere il responsabile
Non contestiamo la necessità dell'ingresso nell'Unione o meno monetaria ne vogliamo riaprire fuori tempo massimo come fare in modo Romiti il contenzioso sui tempi
Nel riteniamo si debba deflettere dal cammino obbligato del risanamento finanziario
Intendiamo però aprire due questioni di fondo strettamente collegate intrecciare da subito una politica di sviluppo con il risanamento discutere subito dell'Europa del domani siamo e non da oggi oltre i limiti tollerabili del disagio sociale la disoccupazione nel cuore
L'accordo Confindustria governo sindacati e discutibile in alcuni sospetti va però al sindacato il merito indiscutibile di aver posto delle barriere a una possibile deregolamentazione selvaggia del mercato del lavoro
Ma vi è un evidente punto critico
Difficilmente sarà un passo avanti per nuova occupazione se non si accompagnerà a investimenti e a un rilancio dell'economia
Non siamo i soli a svolgere questa considerazione e lo stesso governatore della Banca d'Italia Fazio a sostenere che la flessibilità disgiunta da una politica di sviluppo è una pianta sterile
Ne mancano conferme a queste tesi la Spagna e la Francia hanno da tempo compiuto questa scelta e risultati sono sotto gli occhi di tutti
In Spagna il tasso di disoccupazione viaggia oltre il venti per cento e in Francia non siamo lontani dalla realtà italiana
Laddove si ottengono risultati come gli Stati Uniti le conseguenze sociali sono gravissime non esistono praticamente diritti dei lavoratori e i salari molto spesso sono più bassi della stessa indennità di disoccupazione
Questa distorsione del mercato del lavoro e una delle ragioni non secondarie che ha indotto Clinton ad accettare quelle misure restrittive dello stato sociale avanzate dal Congresso a maggioranza repubblicana ma se la situazione occupazionale era già compromessa quanto il prodotto interno lordo italiano aumentava dal due al tre per cento e quando l'economia europea era in espansione in una fase di stagnazione rischia per il nostro Paese di divenire incontrollabile
E se ciò dovesse accadere per la coalizione democratica sarebbe una vera e propria rotta strategica per questo
Noi oggi riteniamo che le politiche attive del lavoro il sostegno lo sviluppo e la domanda interna sono scelte ineludibili e preminenti per il governo e per questa maggioranza
Seconda questione si fa un gran discutere dello stato sociale
Alcuni e non solo la Confindustria più che riformare intendono tagliare ridurre lo stato sociale appura residualità
Una parte ampia della sinistra il PDS come si legge anche né tesi congressuali hanno raccolto la bandiera delle pari opportunità
Una discussione interessante se fosse fatta con spirito di verità e senza strumentalizzazioni
In realtà
Nell'immediato questa iniziativa ha già prodotto un frutto avvelenato il nesso fra pari opportunità e taglio delle pensioni
La contrapposizione fra lavoratori disoccupati giovani la riduzione della riforma dello stato sociale a un capitolo di risanamento finanziario
Alcune obiezioni in campo sono fondate la nostra spesa sociale complessivamente più bassa della media europea e lascia emergere squilibri e sofferenze sociali acute prive di qualsiasi copertura
Si può far ricorso a misure strutturali penso ad esempio la piena attuazione della riforma sanitaria alla riforma della scuola che possono mutare come giustamente si sostiene la qualità e l'efficienza del sistema sociale ed economico
Si possono ridurre gli sprechi una politica di gestione delle USL e più rigorosa sta producendo già primi e significativi risultati
Si può sburocratizzazione struttura dei servizi mettere in campo il volontariato il terzo settore sviluppare il mercato sociale questo e altro si può fare
Ma parliamoci chiaro
Se la riforma dello Stato sociale vuole essere moltiplicazione delle opportunità in realizzazione di alcune riforme strutturali vi sarà nel tempo è strutturalmente anche un ritorno sul fronte del risparmio ma oggi è vero esattamente il contrario
Se vogliamo riformare mutare la qualità e l'organizzazione dello stato sociale
Se vogliamo promuovere la partecipazione sociale oggi non di meno ma di più risorse abbiamo necessità
E ritorna quindi il nodo dello sviluppo e dell'espansione economica
Non pochi esservi intreccio inseparabile fra un'economia che cresce fra la produzione di ricchezza sociale e l'affermazione di diritti sociali
A una recessione economica ben difficilmente post fuggire una recessione dei grandi diritti sociali
Infine
Siamo a un passo non da circuito virtuoso ma dal circuito perverso
Il ministero delle Finanze denuncia minori entrate per sette mila miliardi una riduzione di gettito che è conseguenza della difficoltà economica è assolutamente evidente che un ulteriore aggravamento della stagnazione si ripercuote sulle entrate sul debito pubblico
Non è più attuale il rischio che la restrizione finanziaria possa produrre un risultato capovolto rispetto a quello desiderato al posto del risanamento una disastrosa acutizzazione della crisi finanziaria
Sono quindi molti gli argomenti e le ragioni che oggi dovrebbero spingere a una rapida svolta sul terreno della politica economica e finanziarie
è evidente che questa svolta non può prescindere dal contesto europeo nel rimuovere il contenzioso tratteggi Co che oggi esulta
Noi abbiamo posto per tempo la necessità di modificare tempi e qualità dei parametri di Maastricht non come atto scelta unilaterale ma come soluzione comune e concordata
L'assenza di qualsiasi criterio di crescita del prodotto lordo dell'occupazione introduce di fatto una distorsione De Fazio mistica siamo al paradosso
Se si seguono i Trattati di Maastricht il Giappone c'è un rapporto deficit PIL pari al cinque per cento sarebbe fuori mentre in compenso entrerebbe la Romania di Ceausescu
è stato un grave errore non introdurre alcune modifiche nel quadro della Conferenza intergovernativa
Qualcosa forse ancora possibile fare ma certo a questo punto una scelta autonome unilaterale del governo italiano sarebbe non soltanto irrealistica ma anche probabilmente dannosa la partita vera da giocare è già iniziata e si deciderà nei prossimi tre anni
Se l'Europa del domani dovrà essere regolate governata dal principio monetarie dalle banche centrali autonome dei governi se la famosa stabilizzazione sarà solo monetaria
Forse l'Italia raggiungerà il magico tre per cento con un'avventurosa manovra di Bilancio come l'una tantum
Ma la stessa Francia approda questo risultato non senza trucchi con vari in Prodi contabili e la stessa Germania ha davanti a sé l'incognita di tagli seri alla spesa sociale
Se dovesse prevalere la linea della stabilizzazione monetaria per l'Italia e non solo per essa la prospettiva sarebbe quella di un vero e proprio calvario sociale ed economico
Quando dovesse prodursi un rallentamento dell'economia
I governi europei scoprirebbe o di essere in un vicolo cieco se intervengono per diminuire il deficit che in una fase di stagnazione naturalmente aumenta si toglie ossigeno a un'economia già asfittica e si precipita verso la recessione
Se al contrario si utilizzano politica di sostegno si supera rapidamente il muro del tre per cento e si infrange il Patto di stabilizzazione
Per questo proponiamo e il Governo italiano in primo luogo la sinistra europea aprano subito un confronto è un contenzioso con l'obiettivo di grandi riforme per l'Europa del domani
Una riforma fiscale comune a tutti i Paesi europei e la condizione per poter fermare la potenza distruttiva della rendita finanziaria che si arricchisce Paris parassitaria mente sulle difficoltà dell'economia reale
E per potere finalmente mettere le mani in quel forziere finanziario
Che si è riempito grazie alla crescita geometrica del debito pubblico e che oggi gode di una immunità totale
In secondo luogo una politica sociale ed economica europea per creare quelle condizioni essenziali per affrontare il buco nero della disoccupazione dello sviluppo e della competizione sui mercati internazionali
L'attuale situazione politica europea non aiuta lo sviluppo di questo ragionamento pur tuttavia l'anomalia italiana di oggi può nel mille novecentonovantotto mutare
Oggi l'Italia è l'unico Paese con un governo di centrosinistra ma la politica in Europa è in movimento in Francia Chirac e Juppé sono in grave difficoltà
In Inghilterra Blera è dato con un ampio margine sui conservatori in Spagna nei sondaggi Aznar e ampiamente alle spalle di Gonzales e nella sesta Germania
Non è fuori di senno ipotizzare per il futuro un governo di grande coalizione un'alleanza Spd e venti
Voglio dire che anche grazie alle politiche di Maastricht è cresciuta nell'opinione pubblica europea un bisogno di mutamento la necessità di una svolta con rammarico dobbiamo rilevare l'assenza di una politica unitaria della sinistra in Europa una latitanza dell'Internazionale socialista
Non pensiamo e non proponiamo un'avventura
Vi sono le condizioni per abbandonare rapidamente il cammino delle politiche deflattivi le che dell'austerità competitiva e l'Italia
Può predisporre i primi materiali può istruire questo percorso senza enfasi e senza retorica non è proprio il caso
Poggiano sulle spalle del governo italiano e in particolare della sinistra responsabilità che vanno ben oltre i confini nazionali
Noi indichiamo quattro capitoli di questa svolta e una premessa
Primi passi sedi una strategia e ha come obiettivo la piena occupazione la riorganizzazione e la riduzione dell'orario di lavoro
Nella Finanziaria in provvedimenti collegati vi sono alcune migliaia di miliardi destinati al lavoro e incentivi destinati all'azienda misure meritevoli ma a forte rischio della disperazione di risorse e la possibilità di risultati non dissimili da quelli che abbiamo avuto con i classici finanziamenti a pioggia
Da qui una premessa decisiva è necessario superare la frammentazione degli interventi fissare l'obiettivo dell'organicità e del coordinamento delle misure che si vogliono prendere per l'occupazione e lo sviluppo
In primo luogo si tratta di promuovere nel contesto europeo quei grandi investimenti che erano già presenti nel piano dello fuori dai vincoli restrittivi di Maastricht
Investimenti in grandi infrastrutture in servizi che costituiscono la condizione per una integrazione europea non unicamente monetaria e permettere l'insieme del continente nelle migliori condizioni sul mercato internazionale
A Copenaghen e nel luglio del mille novecentonovantatré
La Commissione europea ha presentato al Consiglio europeo un libro bianco in tutti la intitolato crescita competitività occupazione sfide del presente via verso il ventunesimo secolo
Al centro del piano dello vi sono le reti transeuropee per i trasporti l'approvvigionamento energetico la comunicazione multipli multimediale la costruzione dell'autostrada informatica
Come gli Stati Uniti al Giappone l'Europa porrebbe al centro della politica economica e tecnologica
La costruzione dell'infrastruttura della società dell'informazione e lo sviluppo dei servizi e dei contenuti per l'utilizzo di questa ricetta sono ormai passati più di tre anni da quel luglio del novantatré nessun serio passo avanti è stato fatto i governi europei intrappolati nella palude dei parametri di Maastricht rischiano di compromettere le ragioni strutturali dello sviluppo economico e della competitività sui mercati internazionali
In secondo luogo si tratta di capovolgere una tendenza suicida del nostro Paese
Ovvero la progressiva deindustrializzazione in settori decisivi come testimonia in modo esemplare la vicenda Olivetti
Bisogna dare corso a nuove politica industriale nei settori strategici dello sviluppo tecnica dell'informazione bio tecnologie nuove energie tecnica lo spaziale tecnologia spaziale
In grado di affermare la competitività la competizione di qualità su quella ormai improponibile dei costi
Vi è qui una moderna frattura con l'economia neoclassica che nulla a che vedere con le antiche Dusk dispute
In passato dopo la seconda guerra mondiale la liberalizzazione dei mercati e l'introduzione delle Colombiadi mercato
Ha significato per alcuni Paesi primo fra tutti la Germania la condizione per il miracolo economico il mercato regola tutto da solo questo era il credito
E lo Stato aveva due compiti sorvegliare le condizioni generali di un'economia di mercato e creare una rete di protezione sociale
Oggi con la nuova rivoluzione industriale tecnologica emerge la contraddittorietà e la dissi economicità di quei principi l'esaurimento di un paradigma
Una fase storica Renna quali ritmo della crescita declina e occorrono investimenti di lungo periodo è appunto il ai a produttività diffusa
L'accumulazione intesa come pura convenienza privata complice non solo con l'interesse generale ma anche con l'interesse delle stesse imprese almeno di quelle imprese di quei settori che non siano già parte integrante della finanziarizzazione e che non vivono sulla rendita più che sul profitto
Le nuove industrie dell'alta tecnologia non sono soltanto le industrie in crescita che creano nuovi posti qualificati altamente retribuiti
Non sono soltanto settori economici che possono ipotecare la stessa vita democratica
Non sono soltanto la produzione dove sempre più si crea gran parte del valore aggiunto sono industrie strategiche che influiscono direttamente sulla concorrenzialità delle industrie tradizionali e del settore terziario
Agiscono sull'insieme del sistema economico e produttivo
Le nuove tecnologie chiave le nuove tecnologie chiave trasforma lo indusse tradizionali rinnovando i processi di produzione e i prodotti
E alla luce di questa realtà appare sorprendente mio per la risposta del ministro dell'Economia Todi esteri esca che all'inizio degli anni Novanta quando a chi sosteneva la necessità di un sistema di un sostegno all'industria elettronica replicò
Il principio della divisione del lavoro internazionale basata sui vantaggi comparativi vale per tutti i settori produttivi e anche per i prodotti ad alta tecnologia
Il ministro tedesco continuava ad ignorare la crisi di due principi della teoria neoclassica del commercio in virtù dei quali tutte le industrie hanno la stessa importanza ogni paese si specializzano i prodotti in cui ha dei vantaggi comparativi rispetto ai propri concorrenti
In realtà quello che si è voluto ignorare diversamente dal Giappone dagli stessi Stati Uniti e una stretta e strategica collaborazione tra governo Stato indusse del futuro
Qui sta il nostro dissenso sulla modalità è sulla sostanza del processo di privatizzazione della STET non per un antico riflesso statalista bensì per la preoccupazione che la dispersione di un patrimonio tecnologico e per la preoccupazione che l'Italia prima e l'Europa poi si debbano trasformare in una vera e propria colonia tecnologica è necessaria
Una politica di vasto respiro che riunisca la politica educativa industriale economica e sociale
Una polizia che stabilisca una connessione tali interventi a livello nazionale e quelli a livello europeo
Grandi investimenti e piano dello interventi a sostegno dei settori strategici dell'economia sono le condizioni fondamentali per lo svolgimento dello per lo sviluppo oggi e per il domani ma tutto ciò non basta
E altrettanto decisivo l'impegno a individuare finanziari organizzare nuovi settori di produzione sociale
Ai margini e spesso fuori dalla produzione di merci ma non per questo meno essenziali al benessere e all'efficienza
In Italia in particolare nel Mezzogiorno esiste una domanda immense modernissima di beni e servizi che potrebbe offrire occasioni di lavoro ad alto contenuto professionale di imprenditorialità diffusa
è questa la via maestra per cogliere un'opportunità e per affrontare un insieme di problemi altrimenti risolvibili
Disoccupazione strutturale crisi dello stato sociale partecipazione democratica bisogni dei vasi e qualità della vita di ciò stiamo discutendo quando proponiamo un progetto che si basi sui lavori socialmente e ambientalmente utili alcuni anni indietro eravamo pochi a sollevare questi problemi e questi obiettivi oggi la forza delle cose ha rotto quell'isolamento e sta creando un nuovo consenso quasi un senso comune
Non più di una settimana fa la Camera dei deputati ha trasformato un decreto legge sui lavori socialmente utili in disegno di legge
Un passo avanti senza dubbio ma con due rischi all'orizzonte
Il primo è la sterilizzazione la compromissione radicale della forza innovativa di questo progetto
In Italia fuori d'Italia vi è una corrente di pensiero e di sperimentazione dai confini politici indistinti dove destra e sinistra si mescolano e che sostiene non solo l'alterità dal mercato come giusto di queste nuove attività
Ma la sua radicale separatezza estraneità la conseguenza potrebbe essere la formazione di un'area sociale ed economico assistenziale residuale poco limpida e contemporaneamente la ritirata dello Stato da grandi aree di interesse pubblico e la destrutturazione del mercato del lavoro ora la fertilità e la forza di questo progetto
Sta certo nel coniugare bisogni sociali e nuova occupazione ma anche nel mobilitare risorse umane e materiali per interagire positivamente con la funzione dello Stato e influenzare le finalità e l'organizzazione del mercato
Per questo e qui il secondo pericolo sarebbe un errore limitarsi a una sorta di finanziamento a pioggia di attività genericamente riconosciute di utilità sociale
Noi proponiamo una selezione di priorità e l'individuazione di veri e propri piani obiettivi
Solo a titolo di esempio recupero ambientale
Risanamento delle grandi città fonti energetiche alternative pensati come Tre Grandi Progetti da sperimentare in alcune aree in realtà territoriali su cui far convergere finanziamenti pubblici e non solo pubblici
Nazionali e della Comunità europea su cui mobilitare risorse umane intellettuali professionali e del mondo economico
A finalità dovrebbe essere quella di mettere in movimento obiettivi bisogni e progetti in grado di essere misure e fattori trainanti di nuovo sviluppo
Allo stesso modo in cui in una fase precedente lo sono stati i beni indi individuali di consumo di massa
Non si tratta quindi di un semplice ritorna Kenzo o di un generico sostegno io generico sostegno keynesiano della domanda un percorso
Ormai ostruito non solo dalle crescente insostenibile indebitamento dello Stato ma anche e soprattutto dalla caduta dei confini nazionali
Occorre una politica espansiva Siri IVA a favore degli investimenti delle infrastrutture e dei settori tecnologicamente avanzati e dei consumi collettivi
Ho voluto molto schematicamente introdurre nel ragionamento politico
Alcuni elementi di analisi e di programma
Per meglio evidenziare come la necessità di una svolta più che dalle contraddizioni della coalizione
Dalle difficoltà politiche della maggioranza e imposta dalla mia reggenza della situazione economica sociale e finanziaria
è possibile mettere mano a una svolta nelle scelte del governo aprire un percorso riformista senza per questo abbandonare la prospettiva dell'Europa e di risanamento finanziario
E questo anche il punto da cui muovere per affrontare la seconda questione che al centro di questa nostra riflessione che non può essere separata dal destino delle scelte del governo
La sinistra la ricostruzione di un tessuto unitario a sinistra il nuovo soggetto della sinistra
La ragioni storiche urgenze politiche rendono necessaria attuale quella che Asor Rosa chiama nel suo ultimo libro l'utopia dell'unità della sinistra
E questo per così dire uno dei geni che fanno la nostra ragion d'essere
Nelle grandi contraddizioni della nostra epoca troveranno una risposta di civiltà nella vicenda italiana avrà un'evoluzione positiva se nel mondo in Italia non si affermerà un nuovo soggetto riformatore e di sinistra
Questa consapevolezza questa certezza c'è ispirato anche dei passaggi e nelle scelte più difficili e di qui muove anche la nostra polemica nei confronti della teoria delle due sinistre
Il problema non è solo la semplificazione impropria e arrogante che viene compiuta del pluralismo che esiste a sinistra né ci sfuggono e diversità più che evidenti fra Bertinotti e D'Alema
La questione però è un'altra e la rappresentazione statica di questa diversità e la sua interpretazione corporativa che noi contestiamo
Differenze che vengono spesso riaffermate ricercate con enfasi per un utile congiunturale propagandistico e di organizzazione
La polarità fra due sinistre una moderata e fondamentalmente subalterna l'esistente e l'altra massimalisti che protestatari via
Può in qualche fortunoso passaggio elettorale avere una sua utilità ma porta con sé i due conseguenze gravi
Sterilizza una funzione storica della sinistra la mette ai margini dei poteri dei poderosi processi di ristrutturazione in corso se poi come in Italia per Ventura si trova nella stessa maggioranza al più esaurisce la sua funzione in una quotidiana trattativa sindacale entro i confini fermamente presidiati dal ministro del Tesoro
La costruzione di un processo unitario a sinistra oggi e più necessario di ieri per questo salutammo con favore l'ipotesi avanzata da D'Alema al congresso del PDS e l'obiettivo di un nuovo soggetto della sinistra
Eravamo ben consapevoli che questo progetto nel suo nascere non avrebbe compra non avrebbe compreso Rifondazione Comunista
Lo consideravamo però un primo passo significativo in una più ampia riorganizzazione della sinistra come più volte peraltro lo stesso segretario del Pd esseri di ha ribattuto
Per oltre un anno abbiamo seguito e sollecitato questo processo ora è il momento di un primo bilancio le cose non sono andate nella direzione che noi abbiamo auspicato
Non si è determinata quella cura quell'attenzione quella sensibilità di massa che sono le condizioni per un nuovo partito della sinistra
Non si è ancora mobilitato quel patrimonio di energie intellettuali morali politiche sociali che la crisi del sistema politica politico apriva liberato e poi congelati
Tutto ciò non è come ovvio prodotto del caso né conseguenza di ritardi organizzativi vi sono dietro solide ragioni oggettive l'alleanza elettorale con il centro e le elezioni anticipate e scelte politiche una prima di altri
Nell'ipotesi D'Alema è da noi condivisa il nuovo soggetto della sinistra era intimamente collegato all'idea che un'alleanza di governo oggi e per il domani sarebbe stata la risultante di un incontro fra il cento e una sinistra di governo da qui la polemica nei confronti dell'iter delle ipotesi del partito democratico e l'obiettivo della costruzione di un forte soggetto della sinistra e questa prospettiva che è divenuta sempre più evanescente
E il confine fra il centro e la sinistra che si è fatto sempre più indistinto infine sempre più frequente e la confusione dei ruoli giorno dopo giorno dei comportamenti e nelle opzioni politiche il partito democratico rischia di inverarsi nel partito della sinistra
Diviene realistica l'ipotesi che vede non più un partito di sinistra alleato del centro ma un partito che si impegna a conquistare il centro per questo oggi noi non vediamo le condizioni per il nuovo soggetto della sinistra
Una protettiva che non è tirrenica abilmente compromessa che a realtà delle cose può riproporre il suo significato originario ma che non trova oggi attualità né nella politica né nei comportamenti di chi di quel processo dovrebbe essere grande parte
E dovrebbe indurre tutti ha una qualche riflessione non solo i nostri argomenti e le nostre critiche ma il disinteresse il silenzio che sino a oggi accompagnato l'ipotesi del nuovo soggetto della sinistra
Noi non ci limiteremo ad ospitare Quad attendere tempi migliori maggio più poniamo di operare attivamente di tenere aperta questa prospettiva
Anche per questo i nostri compagni e intellettuali che fanno riferimento alla nostra aria parteciperanno al Forum della sinistra nella chiarezza che per noi è un luogo di confronto e di discussione di proposta e non l'iscrizione a un nuovo partito
Non facciamo una polemica per così dire solo di sinistra siamo anche convinti che se si dovesse perseguire l'obiettivo della trasformazione di una sinistra e una forza di centro
Ne risulterebbe compromessa la stessa alleanza di centrosinistra le prospettive del governo e si fare di un regalo alle stesse forze del centrodestra
La nostra critica al documento di base del congresso del PDS come abbiamo diffusamente scritto su Cominform muove da questa ragione politica
Ma l'aspetto che io trovo più problematico e forse più distante nelle tesi del PDS prima ancora di questioni strettamente politiche
E il silenzio sulle ragioni strategiche ideali proprio di una sinistra sulle grandi contraddizioni di questo fine millennio
Mi sono interrogato come voi sui motivi della simpatia e dell'interesse che ha accompagnato la visita di Fidel Castro
Al di là dell'indiscutibile carisma del leader cubano vi è qualcosa di più e più profondo
Castro ha finito per riassumere simbolicamente la resistenza di un piccolo popolo contro l'arroganza imperiale e la grande esplosiva contraddizione che sempre più allontana e divide il Nord e del Sud
Non si tratta solo di un'astratta generica ideologica solidarietà con quei tre miliardi di individui che vivono sotto la soglia di povertà
La tragedia del Terzo Mondo in veste di Dante direttamente il Nord e sviluppato il collasso ecologico la possibilità di migrazioni bibliche la vicenda Leavitt la violenza dei fondamentalismi la esclusione di miliardi di uomini e donne dal mercato
La competizione aggressiva delle poche aree sviluppa del sud sono tutti i problemi che rimbalzano distruttiva mente sui nostri Paesi ma questa rimase rimozione non è certo casuale perché altrimenti bisognerebbe mettere in discussione il meccanismo della competitività selvaggia dei modelli di vita di consumo il potere dominante del capitale finanziario
Un episodio che esalta la miseria dell'Occidente
Alberti e sociale dell'ONU a Copenaghen
Mitterrand lancia la proposta di alimentare un fondo mondiale contro la povertà e l'esigua gli anse con i proventi
Di una modestissima tassazione lo zero virgola zero cinque per cento sulle transazioni internazionali dei capitali sui movimenti di quella finanza internazionali stimata nel mille novecentonovantatré
Cinquanta volte maggiore del complesso degli scambi mondiali in beni e servizi ovviamente dall'ora nulle accaduto
Ma la sinistra non sarà tale si allontana da sé questo ordine di problemi
E dobbiamo dirci con franchezza che il tempo lungo della politica non solo è fuori dall'orizzonte del congresso del PDS ma è lontano dall'insieme della sinistra
E noi comunque
Con le nostre forze con i nostri limiti dobbiamo su questo terreno realizzare una svolta profonda e utilizzare al meglio come non abbiamo ancora fatto la nostra esperienza e le nostre collocazione di rilievo nelle istituzioni e nel governo
Prima di concludere questo ragionamento che volutamente ha trascurato molte questioni fondamentali le riforme istituzionali il conflitto con i giudici e quant'altro tutti i problemi sui quali il dibattito e le conclusioni o frammento ovviamente interverranno voglio fare una battuta più intima rivolta a noi stessi
Più di un anno e mezzo fa noi abbiamo fatto la nostra prima Assemblea in questa stessa sala
Molta acqua è passata sotto i ponti
Si è aperta dopo la vittoria del ventuno aprile una seconda fase molto più complessa e difficile da interpretare
La difficoltà che ci siamo trovati ad affrontare è investito tutta l'area di quella sinistra critica che non ha voluto subire l'omologazione al PDS o a Rifondazione
E ha difficoltà politica organizzativa e finanziaria nella quale si trova il Manifesto che ha portato alla crisi della Rete che ha sciolto la sinistra sindacale
Che è esplosa nei verdi con manifesti io con manifestazioni proprio in questa sala non proprio esaltante
Che ha reso sempre più impervia l'esistenza della stessa sinistra interna del PDS
è una difficoltà prodotta in primo luogo dalla dialettica che ha dominato la maggioranza e la sinistra
Una dialettica nella quale il conflitto e la mediazione
La rottura e la riconciliazione si sono riproposte quotidianamente e unicamente come prova di forza come monopolio dei segretari dei tanti partiti e al di fuori di una prospettiva e di un confronto strategico
Ma al di là dell'obiettività vi è una tendenza spontanea quasi naturale dell'insieme di quest'area a dividersi e a dispetto tutto ciò è grave
Perché il delle il deperimento di questa parte della sinistra non solo cancella energie politiche e intellettuali preziosi ma anche perché disperde un capitale politico ed umano che può essere prezioso per qualificare in senso riformista al governo e per ricostruire un processo unitaria sinistra
è un protagonismo di cui oggi più di ieri si avverte la mancanza noi più ancora che in passato in questa parte della sinistra dobbiamo svolgere una funzione positiva che essere un principio di aggregazione
è un impegno che possiamo darci e forse anche assolvere anche perché non per consolare me stessi ma siamo in qualche modo un'eccezione
Abbiamo attraversato le difficoltà pagando anche qualche prezzo ma conservando un gruppo di parlamentari una presenza nel governo e le istituzioni facendo crescere un settimanale e conservando una nostra presenza nel territorio
Abbiamo avuto la capacità l'intelligenza nella discussione di fare interagire le nostre diversità per fare un passo avanti e non tre passi indietro com'è ormai costume molto dobbiamo correggere del nostro modo di essere evitare la sceneggiatura di un partito che non c'è una pigrizia mentale organizzativa di chi viaggia verso un approdo già scritto
I tutto ciò discuteremo nella mattinata di domenica ma un dato è incontestabile seppure con camper fai
Forse sono reali
Senza retorica possiamo dire che è suonata la campana dell'ultimo giro
Questioni non più eludibili sono ormai sul tavolo bicamerale riforme istituzionali ma Nova di primavere riforma dello stato sociale stagnazione economica disoccupazione futuro dell'Oropa sono tutte questioni brucianti che si decideranno nei prossimi mesi
Se nella maggioranza compresa Rifondazione dovesse ancora prevalere la logica dell'improvvisazione il rischio che la palla torni nelle mani del centrodestra e altro
Cari compagni
è vero
Non abbiamo eserciti nei milioni di voti ma vi sono alcuni momenti nella storia della politica nei quali la soggettività di pochi può essere feconda e talvolta decisiva
Così per noi è già stato ma non ci sentiamo dei garibaldini
Per noi si è aperta una fase sicuramente meno eroiche meno eroica
Come dice ma come dice Brecht non di minore importanza
E finalmente sul tavolo materiale grezzo su quale alcuni dei nuovi da tempo lavorano è finalmente possibile realistico un obiettivo che ha rappresentato una costante del nostro modo di essere della nostra azione politica e oggi possibile sperimentare grandi idee di trasformazione mettere in campo con realismo senza settarismo ma con chiarezza grandi progetti di riforme quella terza via alternativa la predicazione di o logica e non meno alternativa a una logica di subalternità all'esistente
Cari compagni sin qui anche noi abbiamo fatto la nostra parte non poco in qualche occasione molto ma il più e davanti a noi moltissimo
Anche se talvolta l'inquietudine della stanchezza ed è la difficoltà
Ci ha preso e continua attenderci però moltissimo resta da fare è una sfida che dobbiamo raccogliere
Allora raccogliamo subito la sfida decidendo di lavorare seriamente non abbandonando
Gli nostri posti subito dopo la relazione accingendoci quindi a quella mattinata di lavoro che io avevo preannunciato
Dicevo all'inizio che abbiamo un sacco di illustri ospiti che ci onorano della loro presenza molti di loro interverranno quindi li saluteremo li ascolteremo con piacere mi permetto solo di salutare perché non interverrà fedele a un modo di essere e di non intervenire ai alle assemblee di partito di movimento e mi permetto di salutare invito i compagni salutarlo il segretario nazionale della CGIL Sergio Cofferati attorno
Noi siamo ovviamente ovviamente molto l'applauso lo testimonia molto felice che lui sia qui
D'altro canto come avete tutti sentito dalla relazione i temi del sindacato della CGIL in particolare si intrecciano molto con le riflessione del nostro movimento come giusto
Per un soggetto politico di sinistra e quindi nel corso dei lavori avremo modo di parlare di sindacato e
Di sindacati
Allora cominciamo il lavoro come io avevo preannunciato do la parola su a preciso che dobbiamo ecco metterci d'accordo un po'sugli interventi per lavorare bene dobbiamo evitare ovviamente interventi troppo lunghi
Per motivi abbastanza abbastanza ovvi e per consentire diciamo interruppe una interlocuzione più vivace e più numerosa è una banalità ma così si deve fare
Quindi io invito i compagni a restare purtroppo segnalerò se le cose non vanno così a interni ed esterni segnalerò odiare stare tra i dieci e i quindici minuti per intervento che è un tempo
Sufficiente diciamo per dire
Diverse cose per non stancare l'auditorio quindi mettiamoci d'accordo così
Do subito la parola il primo intervento
E quindi invito i compagni ad ascoltarlo con silenzio come per tutti al compagno Guido Iodice
Che il nostro giovane coordinatore del movimento a Monopoli in provincia di Bari e quindi lo invito al microfono e gli do la parola per il tempo che ho indicato poco fa
Seguirà l'intervento di Pierre Carniti coordinatore dei cristiano sociali
Cari compagni sarò molto più breve dei quindici minuti assegnatimi
Cerca insomma in questa
Questo è un intervento di
Un po'riprendendo la relazione del compagno Crucianelli
Di tessere un po'diciamo quello che è il collegamento darete tra i problemi che il Paese deve affrontare oggi che il governo deve affrontare oggi la nostra prospettiva di una nuova forza della sinistra nostra non solo nostro ovviamente
E quindi di una come dire di una forza che si ponga il problema di governare e di trasformare questo Paese come dice il titolo di questa Assemblea
Compagno Crucianelli ha bene come dire esposto quali sono i problemi che il governo del Paese ha di fronte oggi
E sicuramente di questo
Immediata
Il problema della giustizia
Io sono molto come dire vicino a quello che viene chiamato il partito dei giudici nel senso che la magistratura in questo Paese una parte della magistratura non tutta alcune procure meritevoli hanno sicuramente come dire scardinato quel sistema di corruzione quel sistema Tacito anche stante a volte non sempre esplicito di corruzione di concussione che vi era in tutto il Paese non solo certo a Milano
E oggi noi siamo di fronte a avvenimenti veramente sconcertanti il quello che era considerato il capo del partito dei giudici cioè l'onorevole Violante presidente della Camera oggi e forse il capo come partito anche giudice
Abbiamo una procura
Quella di Brescia che come diceva giustamente compagno Pellegrino che evidentemente si è pentito molto di quello che ha detto
In passato qualche giorno fa diceva se non era la trasmissione trasmissione Porta a Porta intervenendo telefonicamente diceva ecco è normale che la procura di Brescia
Come dire in cui si ska Di Pietro indaghi sul culla e nulla faccia per la strage
E ci fu e nulla mentre una procura di Milano come sappiamo D'Ambrosio sicuramente una persona che ha indagato sulla strage di Milano sulla strage di piazza Fontana è normale
Che all'interno della magistratura ci siano questi scontri è normale che il CSM che al governo è l'organo di autogoverno dei giudici non intervenga è normale che il presidente dalla Repubblica che il presidente del CSM nulla dica
Se non Frassi generica e siamo tutti dobbiamo essere garantisti
L'imputato è innocente fino a prova contraria e cose del genere e qual è la posizione del partito maggiore della sinistra in questo momento una imposizione sicuramente confusa che va tra come dire estremi anche opposti da una parte Pellegrino in mezzo c'è D'Alema altri che invece sono dipietristi alla come dire sino alla morte
E questo sicuramente non fa bene al all'immagine di questo governo fa bene a questo Paese
Abbiamo avuto tempo fa quella manifestazione dal centrodestra
Io quando ho visto che in piazza almeno come diceva riportano i giornali c'era un milione di persone non l'ho potuto fare a meno di ricordare quello che diceva Togliatti
Quando parlava del fascismo cos'era il fascismo un movimento reazionario di massa
Che cos'è stata questa manifestazione se non un movimento reazionario di massa adesso non voglio dire che da qui come dire domani ci sarà il fascismo perché c'è stata questa manifestazione però sicuramente un campanello d'allarme
è suonato
E tutti noi tutti democratici non solo la sinistra dobbiamo stare molto ma molto attenti perché quando ci sono interessi corporativi
Come dire che di che influiscono sulla scelta del Governo ma rimangono come dire
Nascosti come è successo in tutti questi anni è un conto ma quando questi interessi corporativi riescono con la propaganda con i mezzi d'informazione a coinvolgere un milione di persone beh qui veramente c'è da preoccuparsi
Il governo il Governo in questi mesi sicuramente ha ottenuto alcuni importanti risultati ricordava il compagno cruciale
L'inflazione
Che è calata ecco probabilmente arriva l'acqua due e mezzo per cento programma il rientro nello SME e centra ma forse
Il Polo a un po'di ragione
Quando dice che l'inflazione cala
Perché non ci sono più consumi
Perché nel momento in cui la disoccupazione aumenta
I lavoratori non comprano c'è la crisi è chiaro che i pezzi fa è una legge di mercato molto semplice
E questo è sicuramente una componente che è presente in questo calo dell'infrazione
Cosa ha fatto il Governo invece sull'occupazione in questi mesi e questo ci dobbiamo domandare
C'è stato questo accordo sindacale questo patto per il lavoro ma che ancora non è stato convertito coi in un indossi positivi di legge che possano applicarlo pienamente si è rimandata la conferenza sulla occupazione
E il governo tutto sommato po's'metterà Sochi Hello solamente appunto provvedimenti finanziari Piove di menti di di politica di rigore eccetera ma ancora stenta molto a far vedere a quella dovrebbe essere la sua natura la natura di un governo avanzato riformatore
E questo è molto grave perché se il buongiorno si vede dal mattino beh io per il futuro teneri anche cose peggiori nel senso che se la sinistra
Non saprà nel suo complesso la sinistra quella che dentro il governo in modo come dire organica quella che invece lo appoggia solamente stranamente se la sinistra dicevo non saprà condizionare realmente su politiche
Commenti non irrealizzabili come comma alcune proposte di Rifondazione ma nemmeno di bassissimo profilo come quelle del PDS se si troverà un giusto mezzo una politica radicale ma realista allora sì questo governo potrà realmente fare un grande balzo in avanti ma se ciò non accadrà noi ci troveremo di fronte probabilmente ad una crisi di governo se non crisi nel senso che a qualche partito toglierà l'appoggio ma di fatto una crisi
Come dire perché questo governo non saprà affrontare i problemi del Paese e allora avremo tutti come dire fallito un compito storico che le elezioni del ventuno aprile ASS ultimo scorso ci hanno dato
Quindi dopo la Finanziaria va sicuramente aperta una nuova fase
Una fase che deve rimettere al centro il problema dell'occupazione ed affrontarlo consumi con soluzioni non tampone
Non come dire diceva il compagno Crucianelli il problema dei lavori socialmente utili circa e spesso diventano una scusa insomma per il precariato nella nostra città si è avviato un piano per i lavori socialmente utili sessanta posti di lavoro per sei mesi ma voi capite bene che poi dopo sei mesi questi lavoratori
Si troveranno
Di nuovo o in mobilità o addirittura disoccupati come erano prima
E allora se non si affrontano se non si affronta il problema della disoccupazione in modo realmente strutturale
Con come dire una soluzione che ormai ineludibile cioè quella della riduzione dell'orario di lavoro ponendosi il problema della piena occupazione noi non usciamo da questa impasse
E non riusciamo non solo ma aggraviamo il problema che già oggi
è catasto come dire ci pone all'interno dell'Europa una posizione di forte svantaggio
Anche se un problema che sicuramente da altri paesi europei che hanno governi di destra
Non stanno affrontando
Nel modo migliore ma nel nostro Paese tutti guardano a questo governo come un Governo della sinistra neanche del centrosinistra un governo addirittura dei comunisti e se questi comunisti
L'avessero fallire beh noi sicuramente ci possiamo scordare per i prossimi almeno vent'anni di poter rimettere di nuovo la mano su un bottone nella famosa stanza dei bottoni
Allora tutti questi problemi che ha di fronte
Il governo che ha di fronte il Paese
Si affrontano solamente se la sinistra sa porre alcuni paletti sa fare alcune proposte
E questo non può essere e non è slegato dal problema della ristrutturazione per la riorganizzazione della sinistra
Non è slegato perché vediamo cosa c'è al centro
Delle tesi di D'Alema
Cosa c'è al centro la polemica
Come dire la proposta
Sulla riforma dello stato sociale
Questo stato sociale ormai visto come questa società ormai vista come
Una sorta di pista nella quale i cittadini lavoratori gareggiano
Nella quale ovviamente come tutte le gare qualcuno arriva primo qualcuno arriva secondo qualcuno arriva ultimo ma dice D'Alema tutti partono dalla stessa linea
Ora già a me insomma
Fa un po'effetto pensare che si parte dalla stessa linea invece di tenersi sotto braccio uno si mette a correre l'altro poverino rimane indietro non so che fine fa
Ma quello che mi preoccupa ancora di più è come si porta
Come si portano tutti i cittadini su questa linea
E se dovessimo scoprire che una volta portati su questo tutti sulla stessa linea
Però ci troviamo qualche zoppo qualche poliomelite Ico qualche persona che non riesce a correre cosa facciamo no non abbia c'è bastato portarlo sulla stessa LIPU
E allora
Quale forse in questa è la mia opinione su ciò che il nostro movimento ma non solo il nostro movimento
Come dire anche le posizioni dei dei cristiano sociale molto vicino alle nostre cosa dobbiamo fare insieme a quella che appunto della Sinistra critica
Insistere intanto sul problema dei principi fondativi del nuovo partito
Sullo stato sociale
Sulla falsità
Della contrapposizione tra giovani e anziani
Sul fatto che vanno aumentate le risorse per lo stato sociale certa andranno ridistribuite modo diverso
Sicuramente come dire
Qualcosa dovrà andare in più ai giovani disoccupati per fare trovare nuovo lavoro sicuramente il la nuova legge del approvata sulla sui sessanta milioni totale quaranta a fondo perduto e venti
A prestito agevolato può fare qualcosa ma
Ha già anche delle dei punti oscuri sur sul fatto che l'impresa deve fare impresa individuale non può essere una cooperativa accetta ecco poteva essere anche questa fatta mentre diceva bene
Insiste nel nostro movimento sul problema della nuova struttura del partito
Una struttura che non potrà e non dovrà essere monolitica
Come di fatto il PDS oggi in cui un segretario prende una decisione
Poi chissà quando si riunisce una direzione nazionale che poi sostanzialmente all'unanimità di
Quindi vai a tredici minuti scusa
Se se se conclude
Diceva una struttura che invece deve avvenire come fondamento
Diciamo il federalismo politico
Deve permettere ad ogni componente l'espressione autonoma stelle proprio di
è questo può essere fatto e deve essere fatto accompagnato da una composizione scomposizione e ricomposizione delle attuali forze in campo per essere espliciti noi non entreremo nel nuovo
Partito della sinistra solo come Comunisti unitari noi una volta entrati dobbiamo unirci e compagni dei comunisti democratici
Dobbiamo dice compagni che fanno riflettere rimetta Bassolino terra creare una forte sinistra in questo nuovo partito perché perché in prospettiva
Questo nuovo partito dovrà essere il partito di tutta la sinistra la casa comune di tutta la sinistra
Perché sicuramente non è di oggi non è in forse neanche delle prossima tornata elettorale però bisogna porsi anche il problema dei rapporti con Rifondazione
Ed è il problema che oggi Rifondazione affronta nel suo congresso senza le una forza massimalista protestatari a possa essere una forza propositiva noi dobbiamo al accompagnare questo processo che lungo negli anni sicuramente ma sicuro noi non possiamo entrare in un nuovo partito
Sapendo quel che è successo ai comunisti democratici non possiamo fare la loro fine mi dispiace raccomandati ma noi dobbiamo realmente incidere sulla politica del nuovo partito perché se per realizzare quello che è scritto su questo cartellone governare per trasformare l'Italia grazie
Allora la parola a Pierre Carniti
Coordinatore dei cristiano sociali segue Gianfranco Nappi che dell'esecutivo del nostro movimento
Bene per restare nei limiti di tempo che il presidente ha giustamente raccomandato all'inizio dell'Assemblea io parlerò di una sola cosa
Quindi mi scuserà Famiano Crucianelli sei trascuro
L'insieme di
Suggestioni che pure mi sarebbe dispiaciuto in qualche modo riprendere un sulle quali comunque interloquire e parlerò solo della prospettiva dalla costruzione di una nuova formazione dalla sinistra
E
Del Forum come sede nella quale si farà la verifica
Ordine alla convergenza sui valori programmi e le regole per dar luogo a questa formati
Come i cristiano sociali siamo
Fortemente interessati al
Progetto di realizzare una sinistra unitaria e plurale
E lo siamo perché sulla strada della democrazia competitiva a noi sembra che l'Italia è ancora a metà del cammino la maggior parte delle regole che presiedono al funzionamento dalla vita politica sono rimaste immutate
Mentre il quadro politico pur rinnovato almeno per quanto riguarda il ceto politico e tendenzialmente ristrutturato in senso bipolare
Non sono certissimo che questa ristrutturazione sia irreversibile almeno nella testa di molti
La situazione
Politica italiana continua secondo noi a presentare le stimmate della frammentazione parte i colleghi particolaristica e quindi di una inquietante precarietà
Ci sarebbe perciò bisogno molto bisogno di una ricomposizione del sistema politico e nell'ambito di un sistema tendenzialmente bipolare Obito bipolare che all'interno ci sia una sinistra che funzioni
Allora in questa prospettiva indico alcuni nodi che secondo me dovrebbero essere non vedo più Minniti spero che ci sia ancora in circolazione
Fuori benissimo spero che qualcuno gli riferisca
Alla
Di cui si dovrebbe discutere mi auguro a incominciare dalla prossima riunione che c'è a metà della settimana che inizia lunedì se ricordo bene il diciotto e il diciannove la prima e prossima riunione del Forum perché
Almeno a mio giudizio sono essenziali per valutare la plausibilità la possibilità non solo di avviare questo processo ma presumibilmente ma tentare presumibilmente di portarlo in poi
Prima
C'è un rapporto tra
Nuova formazione politica dalla sinistra e il tema delle riforme istituzionali ed elettorali
Di cui si parla molto
A proposito e anche a sproposito
A sproposito a volte anche a sinistra ahimè
Quando si fa riferimento alle riforme istituzionali io immagino
Questa è sicuramente la posizione del PDS che mi né del segretario del PDS e mi pare che esprime una posizione corretta che si pensi ad una esigenza
Di tipo pattizi o si fanno le riforme e istituzionali non foss'altro perché la Costituzione chiede una maggioranza larga l'articolo centotrentotto quindi per fare le riforme istituzionale occorre un accordo
Occorre un patto
Tra maggioranza e minoranza tra maggioranza e opposizione
L'idea del patto che presuppone anche l'idea dello scambio
Però che non porti nessuno immaginare che si possono scambiare che suo io il cancellierato il semipresidenzialismo con l'amnistia
A confondere i livelli avrei livelli gli argomenti
E di interventi tra di loro
Sensibilmente sensibilmente diverso il perché si rischia di andare fuoristrada fare dei grandi guasta
Secondo per fare un dura un accordo con l'opposizione
Sarebbe non dico indispensabile ma sicuramente utile che ci sia una cosa che ci fosse un accordo nella maggioranza
Se vogliamo farlo con l'opposizione
Ora l'accordo nella maggioranza
Per le riforme istituzionali ed elettorali non c'è
Almeno non c'è a mia conoscenza
Può anche darsi come dire che ci siano anzi ci sono sicuramente tante cose della politica in cui io non sono informato non è un danno un danno gravissimo né per me né per altri
Posarsi sono finiti anch'esso e questo si possano esistere intese o accordi di cui non sono a conoscenza ma insomma almeno per quel che mi riguarda io non sono informato l'esistenza di un accordo nella maggioranza su una piattaforma comune di riforme istituzionali
è questa è
E questa può portare ad una situazione piuttosto bislacca
Perché anche quando non viene esplicitata si fa strada l'idea che possono coesistere due maggioranze
Una per fare le riforme e una per governare il Paese
Io credo che questa cosa non funzioni perché non funziona non si governa nessuna comunità complessa come la società italiana con una maggioranza per i giorni pari e una maggioranza per i giorni dispari
Ma al di là di questo problema che riguarda l'aspetto istituzionale delle riforme istituzionale quello che mi preoccupa particolarmente come i preoccupa di più
Nell'ambito del pacchetto alle riforme il tema
Della riforma elettorale
Ora io non ho mai non sono tra quelli
Che hanno pensato
Che la ristrutturazione del sistema politico deve essere imposto per legge quindi la legge elettorale è
Lo strumento attraverso il quale canalizzare verso una prospettiva di accorpamento forze politiche disperse e ridotto
A trovare punti di convergenza non è la legge non è la legge elettorale che realizza la ricomposizione
Ma cari compagni non si può neanche pensare che ci sia una ricomposizione con una legge elettorale che lo contraddice
Che contraddice lo spirito di una riaggregazione di un riaccorpamento
Non è la legge maggioritaria che porterà dal bipolarismo al non si sa quando bipartitismo ma certamente Don sarà una legge proporzionale o pinta maggioritaria
Ad alcune delle quali si pensa e si pensa espressamente che potrà mettere in moto un processo te produca
Aggregazioni all'interno delle due coalizioni anche parziale
Quando si pensa di scambiare nell'ambito del pacchetto delle riforme è meccanismi elettorali alla Tatarellum nel PDS
Approfitto subito dal rientro di Marco venite a dire che nel PDS so che ci sono parecchi dei ma non solo nel PDS parecchi dei lotti di questa ipotesi bene bisogna sapere che se
Si ritiene che nell'ambito delle riforme istituzionali ed elettorali alla fine per trovare un punto d'accordo con l'opposizione
C'è una proporzionalismo mascherato il Tatarellum con premi di maggioranza con Piccolo grande sbarramento
Il forum cari amici e compagni rischia di essere l'Accademia la sede nella quale si faranno discussioni importantissimi
Di straordinaria qualità culturale ma che non arriverà da nessuna parte
Perché ripeto non è la legge elettorale che determina il riaccorpamento la ricomposizione del sistema politico dopo pensate però che si possa ricomporre il sistema politico italiano con una legge elettorale che né contraddice la razza
Seconda considerazione
Rapporto tra la sinistra virgolette
Questa cosa che vogliamo fare dovremmo fare speriamo sia possibile fare e la coalizione
Lunedì
La questione è cruciale
Non Crucianelli è proprio cominciato Resta il prestito
Perché investe i problemi della rappresentanza
Della democrazia
Che sono sempre problemi importanti decisi
Ora sul tema della democrazia voi sapete mi insegnate tutti o quasi tutti che c'è una discussione che in piedi da due mila anni forse di più insomma dall'antica Grecia si stati discutere cos'è la democrazia e come deve funzionare la democrazia
Ma in un'epoca nella quale tutti compresa la sinistra che
Sì sì sì alla quale si lavora
Per la quale si lavora tutti Armando definire sì e secondo me giustamente liberal-democratici una cosa poi Ruffolo
Correggerà opportunamente se io sono un po'sportivo nell'uso di queste di queste categorie
Una cosa è il liberalismo altra cose la liberaldemocrazia e io non ho nessun come dire sentimento di di di indignazione e tanto meno di apprensione per il fatto che oggi tutti a destra e a sinistra si definiscono liberaldemocrazia mi pare un progresso di fare la bella cosa
Ora proprio in un'ottica di tipo liberaldemocratico
Non significa ripeto essere politicamente delibera
Non ho di che tipo liberaldemocratico la democrazia al dunque
Com
Liberata da da da tutto il sovraccarico dei confezioni Chiocchetti carte ed è da da per confezioni regalo
La democrazia all'osso è regole e procedure
Resta la
Allora
Io mi chiedo e vi chiedo
E chiedo agli amici e compagni che ci rappresenteranno nel forum Tizio oliere questi piccoli problemi insomma illuminarsi su come devono funzionare queste cose
Come si forma la rappresentanza noi facciamo la sim supponiamo che si possa costruire io me lo auguro naturalmente
La sinistra democratica forte di governo ombra grande soggetto plurale ed unitario
Come si informa la rappresentanza della coalizione
Che
Designa
Il candidato alla premiership
Si è autocandidato da solo anche la prossima volta o c'è un metodo una serie di una procedura un luogo di discussione nella quale tutti magari alcuni contano di più altri di meno ma diciamo la nostra su cosa sarebbe meglio o più utile
Chi è che se egli è
Come si fa la selezione
Tra i membri del governo qui ce n'è uno sottosegretario cioè
è un'incombenza che la siamo a ristretti ottimati della politica
O invece appunto cioè anche qui Criterion metterò e
Una trasparenza rispetto alla quale si posa o esprimere giudizio critico un'indicazione formulare un'indicazione alternativa i candidati
Al Parlamento sia alla Camera che al Senato
E parlo dei candidati dell'Ulivo perché il il premier il premier dell'Ulivo prendere dalla coalizione membri del governo sono i membri della coalizione i candidati nei collegi uninominali
Sono i candidati nella coalizione non dalla sinistra che costruiremo nuove se riusciremo a costruire
Sì stata di diamo
Allora c'è un problema che va affrontato e che va risolto di rapporto tra Cuesta sub aggregazione e la coalizione sussiego
Con regole che siano quindi con una coalizione che si struttura con regole che siano note
Con un controllo una dialettica interna alla condizione che faccia funzionare a livelli più decorosi
La democrazia di cui abbiamo bisogno perché è pure è uno dei propellenti è uno degli ingredienti anche per vincere le battaglie politiche
E per vincere
è le elezioni
Se non si struttura i rapporti nella coalizione
Se noi dal momento in cui diamo Vito tentiamo di dare vita ad un'aggregazione dalla sinistra non chiediamo contemporaneamente anche una strutturazione dei rapporti di coalizione
è cari compagni finisce com'è finita l'Antimafia
Che
è l'opposizione
A scegliere il candidato dalla maggioranza perché stupirsi poi che questa cosa avvenga se la coalizione di maggioranza nona sei Forum regole no
Attraverso le quali assume le proprie decisione
Terzo terza considerazione
Siamo tutti credo qualcuno ritiene che questo sia un bene altre un limite del dato dalla contingenza storica ma insomma siamo tutti d'accordo sul fatto che nella fase attuale per un certo periodo di tempo noi ci muoveremo in un orizzonte bipolare non certamente bipartitico
Da qui appunto la necessità che per alcuni è un bene per altri è un limite di immaginare la costruzione di una sinistra unitaria e plurale
Ma questo è possibile se c'è una chiara identità della sinistra nell'ambito dalla coalizione una chiara identità soprattutto sul terreno
Parte dei valori
Ma soprattutto politico programmatico
Anche su questo punto vi debbo dire e io spero che il Forum sia appunto non una sede salottiera nella quale si ci si scambiano delle opinioni anche importanti Gucci si danno degli input di tipo culturale sia una sede nella quale questa discussione progredisca e vada verso soluzioni mi pare che anche sul terreno delle discriminanti programmatiche le cose non sino a chiarissime c'è un po'di confusione c'è un po'di nebbia
Mercato il mercato va bene perché le economie senza mercato non funzionano distruggono anziché produrre ricchezza
Ma ci sono problemi che il mercato da solo non sa e non può risolvere la questione del lavoro per la sinistra è una questione centrale
è una questione che
Il mercato da solo senza la politica
Che questa poi discrimina tra destra e sinistra al fondo senza la politica non è in grado
De risolto la mia impressione è che la questione il tema del lavoro la destra lo ignorò
E La sette e la sinistra se vogliamo essere buoni lo sottovaluta
Se vogliamo essere come dire
Amichevoli affinché folli tra tutti tra tutti noi il lavoro e la dimensione costitutiva dell'umanità dell'uomo
Quindi molto più che un diritto è quasi una sorta di dovere nell'ambito del tipo di società che si è costruito nella quale viviamo è il luogo della cittadinanza
Il punto di incontro tra l'essenza dell'uomo e la sua storicità
Questo per la sinistra significa non potersi sottrarre alla necessità di una nuova declinazione dell'obiettivo del pieno impiego
De la Pena pieno impiego che non vuol dire rapporto di otto ore al giorno cinque giorni alla settimana quarantotto settimane all'anno per tutta la vita certo pieno impiego che vuol dire
Un'altra cosa che vuol dire società attiva della quale tutti coloro che hanno volti al desiderio di lavorare trovino le condizioni per poterlo fare
La sinistra quel tono dei nidi assicurare proporre a tutti dire che quella storia il centro dalla sua azione politica
Questa cosa non so se per voi è chiaro VLT devo segnalare il treno arrivò subito la
Ma a me pare che la sinistra sotto va
Forme organizzative ultima considerazione della federazione
Se la
Forma almeno formazione la sinistra deve essere una formazione unitaria plurale
Se lo scopo
è quello e non può non essere quello visto che veniamo da una storia di divisioni di cultura diverso di tradizione di sensibilità di storia appunto anche diverse
Lo scopo è quello dell'integrazione tra culture politiche sensibilità tradizioni
Insomma per dirla Marco Minniti se la nuova formazione politica non è lo strumento attraverso il quale il PDS vuol fare un modesto proselitismo nelle file altrui secondo me di bassissimo profilo
Se questa fosse l'intenzione con esiti totalmente insoddisfacenti alla fine anche per lo stesso PDS ma è lo sforzo ovvero
Di mettere assieme storie e sensibilità tradizioni culture diverso
La formula non poté essere quella di tipo federativo perché è una ipotesi del genere postuma adesioni individuali adesioni collettive
Che si è appunto uno sforzo di aggregazione nel tempo gli oncogeni ideazione del tempo di culture differenziate e queste si esprimono attraverso identità collettive
Non da qui all'eternità nella politica non c'è nulla di eterno ma sicuramente non si esauriscono con la conclusione poco le ragioni come dire anche storie
Di
Differenti modi con cui queste identità si sono
Manifesta
Allora perché concludere Presidente se vogliamo che la nuova formazione politica sia davvero l'uomo
Non PDS che si allarga un po'forse anche utile ma secondo me insomma non merita tanto impegno e non merita tante energie collettive un obiettivo di questa natura
Se è una formazione politica davvero nuova
Deve essere in grado per i suoi valori
Per il suolo in programmi per le sue regole
Di rifiutare chiaramente una falsa alternativa tra dogmatismo e scetticismi
Tra bigottismo ideologico e pragmatismo
Ah morale o addirittura invece è stato in molti casi anche a sinistra immorale
Deve essere una formazione politica
Che ha il gusto la capacità e la volontà di mettere in moto una ricerca non sforzo comune di analisi e di ricerca collettiva ricerca mai soddisfatta quindi una formazione che non può mai dichiararsi soddisfatta e non può mai essere rassegnato
Questa è la condizione perché nella nuova formazione siano coinvolte
Conoscenze forti e intelligenze aperti
La mia il mio desiderio non parlo di auguri perché Burri un semplice atto di passività tutti dobbiamo fare qualcosa perché
Il processo vada in questa direzione
Il mio desiderio e il mio impegno per quel che conterà tra di fare in modo che nel Foro siano non solo sia una sede non solo dalla quale si formò le domande o si esprimono vedi i nove quei pezzi ma è anche la sede nella quale tutti assieme
Ci sforzeremo io spero troveremo il modo di dare le risposte più propria
Grazie amo ringraziamo termiti prima di dare il via al prossimo intervento devo fare uno spot pubblicitario però oltre importante per il nostro movimento come tutti sanno noi abbiamo un settimanale che è stato accettato nella relazione che si intitola commenti e informazione che sintetizzato
Da luogo a questo come informa che dobbiamo prendere simpaticamente senza riferimenti storici è importante coi compagni hanno visto lo sforzo che abbiamo fatto anche per aggiornarlo cambiare la grafica eccetera è importante che proceda
Una campagna di abbonamenti io invito i compagni fuori trovano moduli tutte le cose possibili e immaginabili per poter abbonarsi e abbonare
E io direi che uno dei punti programmatici attivi dell'Assemblea deve essere anche quella di procedere in questa direzione quindi prendiamo questo come un impegno molto serio
Do la parola Gianfranco Nappi che tra l'altro il direttore del nostro giornale
Io ringrazio Luciano anche per diciamo la
La la promozione io della relazione di Famiano con cui concordo
Vorrei riprendere due punti essenzialmente per tornarci su e per cercare di in qualche modo contribuire ad un
Ad un approfondimento della discussione il primo punto riguarda la questione politica che Famiano ha posto al centro
Rispetto alla situazione politica attuale del Paese che è quella che per noi si è si con l'approvazione della Finanziaria ed essere è da considerarsi conclusa una prima fase della vita della maggioranza e del governo
Prima ancora che per le contraddizioni e le tensioni interne come esigenza reale se questo governo se questa maggioranza se questo centrosinistra vuole realizzare gli obiettivi per i quali ha contratto un patto
Con i cittadini e gli elettori di questo Paese
E uno dei punti che Luis poneva io lo riprendo è questo qui
Le politiche per il lavoro e di questi e di ieri l'approvazione del da parte del Consiglio dei ministri e disegno di legge che recepisce parte sostanziale dell'accordo sul Patto per il lavoro nella finanziaria nel collegato è stato già inserito un altro punto
Di quel patto e cioè il discorso dei contratti Dario e così via
Però qual è la questione che noi sul solleviamo sottolinea che politiche per il lavoro se non sono accompagnate da politiche per lo sviluppo
Corrono il rischio di non creare più un lavoro
Con il rischio di determinare una mera sostituzione di lavoro precario al lavoro tra virgolette stabile
Con il rischio di vedere degradare la flessibilità a me era precarietà senza guadagnare nuovi diritti né per i lavoratori a tempo determinato a tempo indeterminato
è destinato ad essere accentuato
Sì hanno chiare le conseguenze di cosa vuol dire per la società e per l'economia del nostro Paese il passaggio determinato dal rientro della lira nello SME
Il passaggio determinato dalle politica deflattiva
Cioè sostanzialmente stiamo traslocando ricollocando la nostra economia dall'area di influenza del dollaro a quella del marco
Vuol dire che tutte quelle attività economiche e produttive che in questi anni hanno retto la loro capacità espansiva competitiva di guadagnare nuovi mercati
In virtù di un livello di inflazione auto e in virtù delle politiche svaluta attive sono rimesse radicalmente in discussione
E vuol dire che quindi noi andiamo incontro ad un elemento di anche riorganizzazione economica e sociale che avrà conseguenze profonde enormi e allora nel momento in cui si realizza una politica del genere
Non è immaginabile che il Governo ma prima ancora la sinistra non si ponga l'interrogativo
Del con chi e contro chi cioè di quali sono le forze che vengono
Alle quali si chiede un riadeguamento per la prosecuzione di questa politica e quali sono le forze vive nella società sulle quali puoi fare leva per portarlo avanti per costruire un riferimento alle spalle profondo
E allora sempre valutazione inflazione non sono più lei perché poi utilizzare per competere diciamo
Ne derivano due conseguenze che allora o Reggi perché riesce a produrre una politica alta una strategia alta dell'innovazione del Paese
Modificando anche la collocazione del nostro Paese nell'ambito della divisione internazionale del lavoro oppure se tu non fai questo potrei reggere solo ad una condizione quella di precari Giare ulteriormente
Di colpire ulteriormente reddito condizioni e diritti del lavoro scivolando verso posizioni di sempre maggiore destrutturazione di ogni rete di protezione sociale
Questo il punto o ci sarà l'una o automaticamente ne deriverà l'altra
E allora una politica una strategia dell'innovazione decisiva sul piano economico-produttivo sociale
Ma è proprio qui che noi muoviamo la critica più di fondo alla politica economica oggi sostenuto dal governo
La politica economica la politica industriale non può essere ridotta al Tesoro
Oggi la politica economica del paese è retta dal ministero del Tesoro
E questo non può essere
Diciamo
Concepibile
E guardiamo gli esempi guardiamo gli esempi l'informatica vi faceva riferimento famiglia
Abbiamo la crisi dell'Olivetti drammatica e c'è una totale solitudine del sindacato da affrontare questa questione
Vi è un tavolo triangolare al ministero dell'industria animato di buona volontà ma se questo tavolo triangolare non determina la realizzazione
Di un piano nazionale per l'informatica che valga per il pubblico che orienti privati che determini una svolta su questo terreno noi perderemo come Paese la capacità produttiva nel campo
In campo decisivo quale quello dell'informatica
L'aspetto si parla tanto di privatizzazione o non privatizzazione
Devo stadio faccio una battaglia non ci tenesse
Vogliamo discutere di quale del resto la strategia del Paese nel campo delle telecomunicazioni prima ancora che discutere di privatizzazione Sea privatizzazione no
Tutto è movimento in Europa negli Stati Uniti su questo terreno e noi abbiamo ancora un operatore pubblico italiano bloccato senza strategia responsabilità del suo management ma assenza di indirizzi anche da parte del governo per non parlare del livello bassissimo di investimenti per ricerca e sviluppo
Per non parlare della situazione della ricerca scientifica del nostro Paese del sistema formativo
Per non parlare della caratterizzazione del nostro apparato produttivo che si è molto modernizzato dal punto di vista della innovazione di processo ma per niente o pochissimo sul piano dell'innovazione di prodotto che è quella che ti può generare nuovo occupazione
Per non parlare del mondo della comunicazione che sarà la fabbrica sempre più la fabbrica del domani quella che produce nuovi servizi nuovi prodotti e che quindi può determinare con l'allargamento della rete nazionale
E qui c'è anche la nostra polemica su come si affronta questo non RAI Mediaset
Cioè stiamo parlando di un sistema e di una realtà che diventa sempre più centrale da questo punto di vista e allora questione RAI è questione Mediaset non possono essere affidata al tema della trattativa sulla Bicamerale e al tema dei rapporti con Berlusconi deve valere qui un punto forte di contenuto e di indirizzo che si fa valere allora
Questo il punto che noi poniamo una strategia nazionale per l'innovazione che guardi all'Europa che guardi a un livello anche di di alleanze a livello strategico a livello europeo del resto se non c'è questo
Il tema dello stato sociale e il tema anche del terzo settore si riduce soltanto a tagli per quanto riguarda lo stato sociale e a poca cosa per quanto riguarda il terzo settore e qui noi vogliamo avanzare l'idea di ritrovarci insieme
A gennaio per compiere su questo punto che era uno dei punti centrali della relazione di Famiano una riflessione specifica aprire un confronto serrato col Governo ecco varrebbe la pena di dire se è una sinistra critica c'è
E c'è sarebbe molto importante che su questo battesse con forza un colpo resto qui si può incontrare anche uno dei punti più generali di riflessione del rapporto tra la sinistra e la modernità ovvero i processi di modernizzazione
Noi abbiamo bisogno quindi non è questa la contestazione che moriamo alla scelta del PDS oggi che dice l'innovazione benissimo chiediamo che sia perseguita realmente non vediamo ancora questa prosecuzione reale rispetto all'assunzione del tema vediamo ancora il prevalere nella sinistra oggi un atteggiamento incantato rispetto ai processi di modernizzazione o un atteggiamento di semplice rimozione e chiusura
Quindi questo è uno dei punti che per noi l'opporremo con la forza diciamo tra virgolette
Che abbiamo nel rapporto o un governo che ne vogliamo riaprire su questo che è uno dei punti fondamentali Famiano diceva bene
Quindi contiamo probabilmente anche attraverso questa schematica riflessione possiamo leggere come l'idea delle due sinistre abbia raggiunto oggi nonostante i trend elettorali che anche i sondaggi danno favorevole positivi e ci fa piacere per il PDS per Rifondazione probabile qualche modo raggiunto un punto limite
Nella sua capacità di ricostruire oggi rispetto alle esigenze della fase attuale un quadro più ampio di più ampio respiro rispetta i problemi dell'oggi e quindi l'esigenza della riorganizzazione unitaria
Nasce proprio dalla dal dal se voi reggere la sfida del governo
E se voi riconquistare l'orientamento moderato che regga che resta largamente diffuse maggioritario nel Paese
Questo è il tema vero della riorganizzazione della sinistra prendete
Io vado rapidamente a chiudere
Mi è piaciuta la l'annotazione che ha fatto Famiano su Berlinguer prendete questo modi scure su Berlinguer ma insomma cioè verrebbe quasi quasi da dire bravo Indro Montanelli
Non lo dico non lo diciamo fa insomma ci fa un po'dire bravo bravo Indro Montanelli per quello che Montanelli ha rappresentato nella storia diciamo il confronto del nostro Paese sarà pure che quegli anni ottanta sono stati anni di orgogliosa diversità di splendido isolamento di assenza di strategia politica in cui non si è capito niente per cui il problema è soltanto rimuovere quello che è stata la sinistra il PCB
In quegli anni però è vero no
Che in quegli anni maturano
In maniera incompiuta contraddittoria non poi sconfitti comunque poi sconfitti cioè però matura una capacità di rapporto della principale forza della sinistra con la chiamiamo comunista della principale forza della sinistra di intessere un rapporto sulle grandi questioni del mondo nord-sud il rapporto con i cattolici la dischiusa al tema dell'ambientalismo del femminismo
I nuovi percorsi per una ripresa diciamo della partecipazione del rinnovamento della politica
La ricostruzione di elementi forti di autonomia e di critica della sinistra insomma c'era una forte capacità di sintonia e di innovare la cultura politica della sinistra almeno quella non lo sforzo o incompiuto Cetto lasciamo stare
Cioè queste su questo tema cioè il tema che una sinistra che non si apre a un forte elemento di innovazione politica culturale e che non si pone l'obiettivo di porre al centro la sua ricostruzione di un rapporto profondo con la società
Che che che che il rinnovamento è
E allora
Quella ricerca la si pone al centro della dello sforzo oggi di proprietà della sinistra
Lo ripeto lasciamo stare i no
Appunto è altra storia
Ma e questo lo sforzo che anima cioè per suscitare una nuova passione per la politica senza la quale non ci sarà riformi istituzionale che tenga
Che posso consentire un migliore governo se si intende per governo anche l'elemento del cambiamento della trasformazione e della e della del coinvolgimento della società ecco è questo avremmo detto già sì già ieri
Noi dobbiamo dire che fino ad ora il discorso sulla nuova forza la sinistra non è stato questo
E nel nostro dire no oggi per noi oggi non ci sono le condizioni è un'altra cosa che si vuole fare e quest'altra cosa non ci interessa
Noi non c'è un ripiegamento nella scelta di un'attesa passiva né una rinuncia pretesto abbiamo detto staremo molto le personalità saremo nel forum non è una rinuncia nella scelta di attendere passivamente tra un anno quale bilancio si trarrà di quello che si riesce a fare in questa
è l'opposto e qui noi lanciamo una sfitto anche qui diciamo mangiamo vogliamo per una verifica
Cioè è possibile che in quel tutta questa replica
Che fa riferimento alla storia comunista della sinistra del movimento operaio che fa riferimento all'ambientalismo che fa riferimento al pacifismo che fa riferimento
A tanta parte anche del mondo del lavoro è possibile perché su tutta questa aria che dovrebbe essere potrebbe essere la sinistra della sinistra diciamo così debbano pesare ancora oggi di più le divisioni del passato rispetto alla esigenza la possibilità di costruire insieme ad oggi un percorso che abbia tratti comuni di ricerca di proposta politica di iniziativa dico anche nel parlamento dentro il quadro attuale dei gruppi senza quindi modificare cambiare niente non sia mai ma che faccia avvertire una sua presenza
Io credo che questa sia per noi sia una sfida anche per Nunzio e così ma ora vogliamo la vogliamo intendere un ci permettiamo di dare i voti agli altri
Nel momento in cui diciamo questo e poniamo diceva bene alla fine dalla sua relazione care compagne cari compagni questa una sfida anche per nuovi ad apparire ad essere forse anche un po'meno ceto politico
Ad essere anche più coraggiosi a nutrire alimentare il nostro fare politico di una maggiore curiosità
Ultimata intellettuale di avere più coraggio di far vivere già oggi nei prossimi mesi un pezzo di questa sinistra dentro il percorso unitario quindi non abbandonando il percorso della verifica unitario però rinunciando non rinunciando diciamo a un medio rinunciando in in ogni modo ad assista ad essere spettatori passivi potranno si vedrà
Probabilmente ha ragione anzi credo mi siamo d'accordo con quanto diceva Carniti e cioè tra un anno verificheremo lo Stato le possibilità e anche il livello del rapporto unitario
Ci possono essere anche tappe intermedie più
Che rafforzano questo percorso unitario senza determinare un dissolvimento generale il punto della federati vita del principio federativo vedremo ma è un anno di battaglia di lotta insomma ecco quello al quale non siamo chiamati io credo che abbiamo e qui finisco abbiamo la presunzione insomma di rappresentare qualcosa di più e di meglio di un pezzo di ceto politico che cerca soltanto le condizioni migliori per la sua ricollocazione
Credo ci debba essere riconosciuto l'abbiamo dimostrato in quest'anno e mezzo da quando abbiamo cominciato
Da quando abbiamo cominciato ora anche annui sta però anche hanno vista senza riserve e senza timore dimostrare che non siamo questo rispetto al futuro che di fronte al mondo
Allora la parola alla compagna Betty leone della segreteria nazionale della CGIL
Seguirà mi giustamente meditano ad indicare chi segue segue Aurelio Colletta che coordinatore del movimento a Palermo
Io trovo molto interessante il titolo di questa Assemblea governare per trasformare perché dentro queste due parole
C'è poi tutto il senso forse delle cose che una sinistra si deve proporre cioè governare cioè assumessi penalmente improprio l'idea
Di
Avere una responsabilità rispetto al modello sociale quindi governare è questo
Ma governare non come essere per forza subalterni al al dato così com'è cioè all'esistente
Governare non come mantenimento dell'esistente ma governare come trasformazione
Ciò utilizzare la leva il potere del Governo per anche progettare una società diverso una società come noi della sinistra abbiamo immaginato negli anni abbiamo quest'opportunità questa e questa volta non sappiamo se l'avremo ancora allora è giusto intierezza interrogarsi proprio su questo
Governare può essere uno strumento della trasformazione o no io credo che la sinistra si è interrogata poco negli anni su questo anche se a grandi esperienze di governo locale
E tuttavia lì e era meno meno evidente il rapporto forte con la progettazione stessa della società
Ora se questa è l'ambizione è evidente che al centro ci sono due problemi che voi avete riportato è perché sono i problemi essenziali non soltanto del modello sociale ma anche del modello economico che noi abbiamo o vogliamo in qualche modo costruire che sono il lavoro e lo stato sociale
Che ambedue rimandano a come si accumula come si produce
E a come si redistribuisce tutti questi tour questi due poli il lavoro e lo stato sociale sono esattamente il Polo Sud i pali su cui si costruisce un modello economico
Fatto perché l'economia sia una Leban del Benessere di uomini e donne cioè sia un'economia reale con la quale confrontarci
Ovviamente io sono un sindacato e quindi sono molto intensa rappresenta un sindacato e quindi Rapp sono molto attratta dalla discussione sul lavoro la trasformazione del lavoro in questa società e come ci si adatta qui però voglio parlare più oggi perché del lavoro già avete parlato più di stessa mente della questione dello Stato sociale
Che è collegato ovviamente alla questione del lavoro poiché io considero il lavoro ancora uno degli elementi sui quali si costruisce non soltanto la possibilità di essere liberi avente un reddito ma proprio la possibilità in qualche modo di costruire un'identità di utilità sociale né non dovremmo perdere questa connotazione del lavoro come un elemento proprio di costruzione di utilità sociale il fare come uno degli elementi in cui si costruisce un'identità dentro una una società e dentro una collettività
Noi però abbiamo dato al lavoro negli anni scorsi una connotazione molto particolare era il lavoro dipendente strutturato in un certo modo che riguardava prevalentemente il lavoratore maschio maturo
Abbiamo costruito un sistema di protezioni sociali ed uno Stato sociale dimensionato a questo modello quindi anche incentrato ad un modello sessuato di un certo tipo è un modello lavorativo di un certo tipo
Probabilmente allora era la strada giusta perché veramente in quel tipo di società le garanzie dei soggetti dipendevano dalle garanzie del capo famiglia la struttura della società era strettamente familistica
Autisti dice dobbiamo cambiare il modello dello stato sociale perché è cambiata la società è strano però che mentre diciamo questa cosa riproponiamo anche nella discussione della sinistra una centralità della famiglia io trovo contraddittorio e queste due ipotesi
Perché appunto questo stato sociale non funziona più perché finito questo modello tutto incentrato sul maschio laboratori capofamiglia allora riproporre la famiglia ripropone una contraddizione che perlomeno bisognerebbe chiarire e bisognerebbe chiarire che cosa vogliamo fare
Quando vogliamo parlare di trasformazione dello stato sociale
Perché possa rispondere in maniera più flessibile alle trasformazioni della società io ci stavo questa sfida credo che effettivamente questo sia un bisogno credo che però allora non bisogna cercare scorciatoie dobbiamo fino in fondo analizzare che cosa significa
Non possiamo tentare di mettere insieme tentando una così una specie di mediazione culturale con la cultura cattolica al ribasso invece che tentare una mediazione culturale al rialzo
Cioè che parta dalla trasformazione la società è in qualche modo riafferma il valore delle relazioni anche affettive tra gli individui e tra i soggetti e veda la famiglia come uno degli elementi della commedia Enza sociale
Ma non come uno degli elementi della base economica di una società
E non come uno degli elementi che cancella già soggettività e la in qualche modo la responsabilità della collettività e quindi dello stato del comune e dalla provincia della regione
A e in qualche modo difendere per ciascuno e per ciascuna uguali garanzie
è per questo uguali opportunità è per questo che io trovo molto falso il dibattito che stiamo facendo di contrapposizione tra Stato sociale delle opportunità e stato sociale delle garanzie
Io credo che è vero che uno Stato sociale deve mettere i cittadini e le cittadine in condizioni di avere pari opportunità c'è uguali condizioni rispetto alla all'avventura della vita
Questa dovrebbe essere l'ambizione di uno stato sociale ma come si accede ad un sistema di pari opportunità se non si parte da almeno tre garanzie istruzione salute e lavoro
Non sarà casuale che le statistiche ci dicono che i laureati hanno il cinquanta per cento di possibilità in più rispetto a chi ha la licenza elementare di guarire da un tumore
Non sarà un fatto solo casuale significherà che probabilmente laureato a più possibilità e più strumenti per aderire ad un sistema di opportunità
Allora io trovo veramente inutile questa contrapposizione
Credo che dobbiamo discutere di come si può in una società costi parcellizzata così diversificata con modelli così variabili di lavoro e di organizzazione sociale
Mettere tutti in condizione di accedere al sistema delle opportunità queste la sfida dello stato sociale e lo sappiamo tutti che è un ragazzino di Palermo non è come andare a Graziano di Milano di fronte alla scuola non è di questo che parliamo questo fa parte della tradizione della cultura della sinistra e della cultura anche dello stato sociale Sempre abbiamo detto che bisognava differenziare i lei riscrive le prestazioni e le soluzioni abbisogni diverso il problema è come oggi noi in questa società e con questa mobilità
Anche in Terna sociale riusciamo a garanzia a garantire cose che una volta garantivamo a partire dalla fissità di alcuni soggetti
Cioè noi abbiamo pensato sistemi di garanzia e via via abbassate
Sulla solidarietà collettiva della famiglia sulla solidarietà aziendale pensate al modello mutualistico sul quale è nato anche il modello sindacale
Era un modello di protezione sociale che si basava sulla solidarietà collegata alla collettività lavorativa cioè quell'azienda Ale quella dell'ufficio le mutue il mutualismo era questo
Oggi questi modelli sono riproponibili
Io penso di no non sono riproponibili perché appunto il lavoro non si esplicita più vento con le grandi collettività e perché la famiglia è diventato un'altra cosa
Allora la discussione per cui la solidarietà sta dentro il territorio e va studiata dentro un sistema di solidarietà territoriali
E dentro un sistema di responsabilità della collettività e quindi il ruolo rinnovato non solo dello Stato ma del Comune della Provincia cioè dell'istituzione che rappresenta la collettività
Questo è il punto cioè come costruiamo uno Stato sociale
Che a partire dal finanziamento ma a partire dalla irrogazione poiché il servizio che può essere flessibile stessi dal lì
Dove si esprime e se c'è una valutazione del bisogno lì dove si esprime quindi un ruolo della comunità locale
Come facciamo a risponde intanto a questi tre diritti fondamentali istruzione salute e lavoro
Questo è il sistema quando pensiamo di trasformazione lo stato sociale io dico sì sono d'accordo voglio ragionarci non sono d'accordo se ragionare significa tagliamo le pensioni pensando di avere risorse da mettere da un'altra parte perché non è questo il problema sono d'accordo a ragionare su come costruiamo un nuovo sistema
Di solidarietà e di protezioni sociali a partire dal protagonismo delle comunità locali che non è lo stato sociale comunitario
Non è soltanto l'autorganizzazione non è l'affidare solo al terzo settore a questo mitico terzo settore la possibilità di rispondere
Da una parte alla crisi economica dello Stade e lo stato sociale e dall'altra parte alla crisi di legittimazione dello stato sociale il terzo settore uno strumento importantissimo
Lo è innanzitutto perché propone un terzo modello economico
Che è va oltre il modello tipicamente redistributivo dell'economia statale pubblica e oltre il modello puramente a cumulativo dell'economia capitalistica Ling economia d'impresa
Pone e impone ora terza via economica la quale non solo discute di un modello non ha cumulativo ma fa un altro operazione
Utilizza la volontarietà la gratuità il dono come elemento economico come elemento che inserito dentro un valore economico che muove una società per questo il terzo settore molto importante per questo può essere uno strumento di flessibilizzazione dello stato sociale perché può darci risposte differenziate a bisogni differenziati
E può rispondere al fatto che oggi uno stato sociale deve rispondere a nuovi diritti abbisogna allargati
Ebbe sbagliato pensare al terzo settore comune elemento economico né cioè un elemento che farà risparmiare gli enti locali questo porta la filosofia dell'appalto al ribasso non è questo che ci interessa
Quando pensiamo ad un modello di stato sociale che inserisca la questione del terzo settore appunto come accomuno Toni economico differente dentro il modello di cui parlavo anch'all'inizio di accumulazione redistribuzione allora vogliamo parlare di riforma dello stato sociale
Sì queste la sfida da questo dobbiamo partire ed è inutile e tutto il resto tutte le ricette stato sociale minimo tagliamo i servizi discutiamo come si riorganizza la spesa
Sono cose
Che non rispondono al vero problema noi non abbiamo bisogno di uno stato sociale
Più leggero come dice qualcuno io credo che noi abbiamo bisogno di uno stato sociale più diffuso
Più visibile
Più Amato dei cittadini perché è vero che la spesa sociale italiana dentro c'è una grande iniquità inefficienze ci dobbiamo mettere le mani
Abbiamo soprattutto bisogno di uno stato sociale che si ponga oggi nella società moderna così complessa e così parcellizzata il problema della questione sociale
Cioè abbiamo bisogno di uno stato sociale che faccia delle protezioni la garanzia di una vera democrazia perché c'è un forte nesso tra la qualità del vivere dello stato sociale la qualità di una democrazia che riesce ad esprimere una società credo che questi sono i temi sui quali una sinistra
Si deve confrontare e sulle qua e sui quali deve proporre un'idea di governo diverso non sono temi di poco conto perché mettono proprio in discussione il modello di produzione di questa società
Non è un'ambizione da poco ma io penso che dalle piccole cose si può affrontare il grande problema della società moderna
Senza affrontare il quale non usciremo fuori dalla gestione dell'esistente e se l'esistente Maastricht
Non c'è speranza per una sinistra
Allora la parola ad Aurelio Colletta che come dicevo è il coordinatore del movimento a Palermo
Poi vediamo un attimo chi seguirà anche per le presenze eccetera intanto passo la presidenza accompagna bolognesi che da questo intervento in avanti condurrà i lavori
Vorrei limitarmi ad alcune breve brevi considerazioni su due temi uno lo Stato
Più che dalla giustizia del dibattito sulla giustizia
E poi alcune considerazione sullo stato di saluto dalla sinistra
In Italia e le condizioni di costruzione dell'Ulivo
Viste ambedue
Con gli occhiali
Della mia della mia provenienza
E quindi certamente
Da un punto di vista un po'parziale
Nella consapevolezza che l'Italia non è Palermo
Allora certezza e Palermo ancora Eataly
Ritengo che
Ciò che in questi giorni
Senta Sandoval opera pubblica e alle forze politiche mi riferisco alle considerazioni di alcuni esponenti autorevoli più di in modo particolare
Sul ruolo e la funzione dei giudici alla magistratura
Se hanno il significato di dire
Che vogliamo trasformare una politica della emergenza
In una politica dalla normalità nella gestione
Gli affari di giustizia
Credo che sia ampiamente condivisibile
Ma è un terreno molto delicato in cui bisogna sapere avere anche il senso della opportunità
Voi pensate se una dichiarazione in senso ipergarantista per usare un termine giornalistico fosse stata usata da qualche esponente del PD e so che qualche altra forza politica compresa la nostra
Nella stessa giornata della perquisizione
Nelle varie case di Di Pietro beh insomma avrebbe avuto certamente un significato diciamo univoco indipendentemente dalla buona volontà e dalla buona fede bicchiere avesse pronunciato
Ritengo che è una esigenza di normalità sia un'esigenza ampiamente sentita
Chi è venuto a Palermo e in Sicilia in questi ultimi anni sarà rimasto certamente impressionato da un alto grado di militarizzazione del territorio
Beh se ci fosse un proprio elemento che
Tendesse
A far ripartire i battaglioni alle armate che sono scese in Sicilia in questi anni
Ha presidiato del territorio probabilmente dovrebbe ammettere che si tratta di una richiesta di normalità
Assolutamente condivisibile
Sapendo però che tale richiesta non solo deve essere opportunamente provocata nei tempi giusti ma poi deve essere realizzata in modo da non apparire uno smantellamento dello Stato rispetto all'incalzare
Dalla mafia mi pare tuttavia che le condizione
Che stiamo vivendo siano tale da autorizzare non solo una speranza alla normalità ma probabilmente anche una serie di provvedimenti che vadano nella direzione Dare la normalità
Se questo è vero va tuttavia detto con altrettanta franchezza che la reazione della magistratura ad alcune affermazione ma anche alle smentite alle puntualizzazione è una reazione che io reputo molto nervoso
In qualche caso ingiustificata
Ieri sera ad esempio si è svolta a Palermo
Un dibattito sulla giustizia organizzato dal PDS erano presente
Oltre a Caselle altri sostituti procuratori
Ecc dei loro interventi sono state o una ostentata citazione
Di frase
Estrapolate da libri di letteratura ad esempio Casero ha estrapolato alcune frasi all'obbligo di Sebastiano Vassalli
O addirittura come nel caso di un sostituto è stato il mio il racconto di una parabola cioè quella della tecnica di caccia degli ermellini
Che non c'entra un accidente con nel dibattito ma che veniva utilizzata come una parabola la condizione attuale del dibattito del magistrato del polittico questi atteggiamenti secondo me
Che tradiscono nervosismo in sicurezza difficoltà non aiutano il dibattito non solo in Italia ma in particolare a sinistra
è predispongono come dire ad ulteriori errori oltre quelle fatte
Dal punto dal presidente della Commissione stragi ed altri che in qualche modo lo hanno seguito anche a sinistra su questa strana interpretazione dello Stato della giustizia nel nostro Paese io mi auguro che i magistrati colgano
Questo stato di obiettiva difficoltà e diano un contributo reale e
Ne infantilismo qual è quello lì
Cui ho accennato un attimo fa
La sinistra difficoltà accomodarsi come tale
E mi riferisco alla situazione di Palermo un po'perché vengono alla luce alcun elemento di difficoltà
Dei contraddizione
Ad esempio Orlando della Rete è da tempo che ha fatto una scelta di centro
Non solo fa sedere sulle rappresentanze ad esempio non l'Assemblea regionale siciliana dopo un duro scontro fisico con chi invece gli contendeva il posto di far sedere a un centro dall'Assemblea regionale
Ma riempie lo aggiunta del comune di Palermo ad esempio di rappresentanti autorevolissime della Confindustria a Palermo
E e tratta con spocchia le organizzazioni sindacali
Con cui magari sottoscrive
Dopo tre anni un protocollo
E dopo tra fine mese evidentemente si assiste
A un atto che non è di nervosismo indubbiamente dal sindacato ma che il riconoscimento dal fatto di essere stati presi in giro perché non solo si sono attesi tre anni per fare uno straccio di intesa ma poi insomma si è lasciato tutto nel dimenticatoio
C'è quindi questa ambizione di centro
Che si è camuffata per anni e con un tentativo di rappresentare comunque istanze ed ambiente di sinistra
Il fatto che finalmente sia giunto il momento per sgravare questo arcano mistero è un fatto che secondo me va considerato in positivo
Alcune muovevano visto e sottolineato prima il PDS forse ce l'aveva con qualche ritardo ma meglio tardi che mai
Speriamo che la sinistra sappia ripartire in questo senso sapendo tuttavia che Orlando seguito a fare il suo mestiere cioè che è quello di spaccare è realizzare alleanze trasversali io sono certo che spaccherà un po'anche più di esso
Intanto si è portato intanto si è portato dietro i verde è Rifondazione che hanno già indossato Laurito Area di casa Orlando e possibilmente
Arriveranno a concludere con il leader un accordo elettorale qua semestre deve però riprendere dignità del proprio ruolo
Discutere al suo interno
Indispensabile approfondimento di programma
E non arretrare diciamo di fronte alla provocazione più alta quota verrebbe interpretata da Orlando ed ai suoi amici cioè quella anche di individuare una candidatura con la quale confrontarsi con le forze di centro
Che poi si concluda che è più opportuno battersi per il candidato di centro appoggiato da la sinistra questo può essere anche nell'ordine delle cose però ecco il meccanismo secondo me non deve essere molto distante da questo se imbocchiamo questa strada o a sinistra si farà
Altrimenti il rischio è che imbocchiamo del
Dei sentieri un po'impervi che ci appaiono Bank le scorciatoie
E che ci consenta di mettere insieme tutto e tutte in modo indistinto subendo poneva egemonia di chi del trasversalismo affatto
Per la natura stessa del modo di fare politica io ritengo quindi che queste avvenimenti che sanno avvenendo a Palermo siamo molto significativi distruttive mi auguro che alla sinistra sappia tutta insieme essere all'altezza dei nuovi compiti
In una parola Giorgio Ruffolo no dopo a mi chiede Nezha
Io pregherei compagni di gas prevista entro i minuti abbiamo ancora quattro interventi prima di chiudere i lavori della mattina entro le ore quattordici ne vogliamo finire per riprendere poi alle quindici
Dieci minuti va bene
No dieci minuti per dire che io ho ascoltato con molta attenzione e condivido in gran parte la relazione di Fermignano Cretì le cose dette da Famiano Crucianelli nella sua relazione
Mi sembra infatti che sia ispirata a giuste preoccupazioni ma anche rivolta ad importanti proiezioni verso una visione e un'azione costruttiva del futuro della sinistra farò solo qualche riserva sulle sue riserve finale
Mi pare che sia responsabile indicare i gravi rischi i dischi di involuzione i rischi di ristagno i rischi di decomposizione politica
Offerti dalla attuale presenti nell'attuale momento politico e nell'attuale congiuntura della coalizione di maggioranza
Mi pare che sia altrettanto responsabile e costruttivo indicare come uno dei pochi governi nei quali la sinistra il presente in Europa abbia la possibilità di trasformare le crisi dalle quali l'Europa e investita in tal tre tante occasioni di innovazione e di riforma ne cito solo tre per essere schematico che sono affiorate in modo significativo e nella relazione di Famiano è negli interventi che si sono succeduti succeduti
Uno è certamente l'Europa
L Europa è presentata come un cappio anziché presentare anziché offerta come e anziché utilizzata come possibilità come grande possibilità di rilancio
Della sinistra e di rilancio anche per quanto riguarda l'unione monetaria
Pochi
Si soffermano su uno indicano uno dei punti fondamentali di innovazione l'unione monetaria e la costituzione delle euro significa se avrà successo una fondamentale ricollocazione
Una fondamentale ristrutturazione dei rapporti monetari internazionali significa la fine dell'egemonia del dollaro significa una formidabile riduzione dei movimenti speculativi del dei movimenti di capitale all'interno dell'Europa
Significa la possibilità di fare dell'euro una moneta di riserva significa la possibilità di pagare le importazioni con moneta nazionale per l'Europa significa quindi possibilità di di serrare il vincolo esterno e di aumentare la crescita la competitività
E quindi l'occupazione
Ma naturalmente significa tutto questo se e soltanto sette all'unione monetaria che trasferisce enormi
Masse di sovranità nazionale dagli Stati all'Unione corrisponderà un altrettanto importante consolidamento politico dell'Unione
Altrimenti l'unione monetaria senza armonizzazione fiscale e senza uniti unione politica l'Unione Zotta non si tratta quindi di arretrare e dire esprimere riserve sull'Unione monetaria significa di andare al di là dell'unione monetaria sfruttandone le sue potenzialità e qui troviamo un deficit della sinistra di tutta la sinistra europea e qui troviamo un'occasione per un governo di centrosinistra in Italia
Di promuovere una nuova posizione politica della sinistra europea su queste fondamentali sfide e su queste fondamentali occasioni
Seconda questione la questione del lavoro che qui è stata abbondantemente evocata
Anche qui c'è una controffensiva
Diciamo generale c'è una controffensiva dal mille novecentottanta in poi una grande controffensiva capitalistica sul piano mondiale sul piano della mondializzazione sul piano dell'innovazione tecnologica ed è da questa e delle ristrutturazioni che essa ha implicato che deriva l'offensiva contro l'attacco allo stato sociale
Ma questo attacco mi pare che è stato detto anche qui non può essere respinto attraverso la ideologia e la politica del giù le mani da giù le mani da non significa niente bisogna mettere le mani dello stato sociale e ristrutturare lo stato sociale rispondendo a quell'offensiva in modo altrettanto innovativo
Un recentissimo rapporto di una cittadella del pensiero economico liberista che l'OCSE ha riconosciuto ciò che non può essere non riconosciuto che non è possibile parlare di crisi dello stato sociale per difetto di risorse da impiegare nella protezione sociale dato che nell'ultimo decennio le aumento la c'è stato un aumento del reddito nazionale dei Paesi industrializzati
E in particolare dell'Europa del sessantadue per cento del reddito pro capite come si fa a dire che sono diminuite le risorse e che queste risorse sono male utilizzate male utilizzate anche nell'ambito dello stato sociale e quindi necessario spostare la struttura della protezione sociale
Prima ancora che di parlare di opportunità e parlando di garanzie poiché non c'è poi questa fondamentale diversità lettera garanzie e opportunità bisogna parlare di ristrutturazione della protezione
Di protezione più articolata perciò coloro che sono già protetti di protezione maggiore di spostamento della protezione del suo quelli che non sono protetti affatto verso i disoccupati del sui giovani verso gli emarginati
Questa è la sfida dello stato sociale dei collegata strettissima mente con la politica della piena occupazione badate la sinistra non parla più di piena occupazione da nessuna parte si parla di lotta contro la disoccupazione non è la stessa cosa
La lotta contro la disoccupazione è un elemento difensivo di arretramento rispetto a quella controffensiva capitalistica degli anni ottanta ai novanta la lotta per la piena occupazione ben altra cosa
Qui veramente c'è una variabile indipendente da da difendere mentre il salario non è una variabile dipendente indipendente nell'ambito delle relazioni di mercato
La piena occupazione lo è perché non deve soggiacere alle leggi del mercato deve essere un principio
Politico e questo principio politico può essere perseguito se contemporaneamente alla riforma dello stato sociale si persegue una nuova politica dell'occupazione che ha fondamentalmente mi esprimo ovviamente in modo superficiale schematico due grandi versanti
Non si tratta più di politiche di livello
Politiche di livello dei costi flessibilità o meno dei costi del lavoro o politiche di livello della domanda effettiva keynesiana di natura tradizionale diceva
Si tratta di politiche anche qui di struttura di ristrutturazione l'istruzione ristrutturazione dell'offerta di lavoro e quindi di diminuzione articolata di riduzione governata della durata e del tempo di lavoro
E spostamento della domanda dai beni privati ai beni sociali questo sono i due versanti lungo i quali si può combattere una lotta vittoriosa per la piena occupazione
E in questo secondo versante acquistano rilievo le politiche di investimento selettivo alle quali giustamente faceva riferimento Famiano Crucianelli non più le politiche di indifferenziate di sostegno del della domanda
Le politiche diciamo alla dello Prodi
Di Prodi di grandi infrastrutture che non necessariamente devono essere finanziate tutte attraverso la finanza pubblica ma possono fare appello intelligente alla né a alla alla alla apporto del contributo del capitale privato
E quelle politiche di sviluppo del terzo settore o come io preferisco chiamarlo
Terzo sistema che non sono politiche dei lavori socialmente utili che sono politiche di creazione di un mondo completamente nuovo di autorganizzazione sociale che può riempire il gap tra bisogni sociali insoddisfatti
E lavoro e e e occupazione mancante ma che soprattutto può riempire un divario tra quelle che sono le aspirazioni
All'autogestione sociale e quelli che sono i bisogni l'aridità dei bisogni insoddisfatti delle vocazioni delle e dei e dei bisogni di partecipazione e di identità che sono totalmente trascurati
E così mi pare che in atti abbia avuto perfettamente ragione di evocare un problema quello della politica industriale che totalmente ignorato
Non si può non avere la Francia la Germania il Giappone e gli Stati Uniti hanno una politica industriale hanno una politica della ricerca svolgono grandi piani e grandi finanziamenti nelle direzioni della
Tecnologia informatica delle biotecnologie
Delle nuove energie e noi non abbiamo nulla di tutto questo lasciare a una gestione puramente finanziaria il problema delle privatizzazioni e delle ristrutturazioni industriali e mancare fondamentalmente ed è una delle ragioni per le quali i nostri partner vorrebbero escludere alcuni dei nostri partner vorrebbero escludere l'Italia dal nucleo duro della unione
Dell'unione europea la mancata mentre non vorrebbero escluderne la Spagna che sta praticando una fortissimo diciamo un forcing nella politica nella politica industriale
Ecco tutto questo per dire che c'è la possibilità di sfruttare le nostre stesse le stesse crisi in momenti di innovazione e di sviluppo ma per tutto questo e mi avvio alla conclusione
è necessario avere delle gambe una volta la cultura marxista
Quando esisteva ancora
Sì qualificata per questa preoccupazione di non definire soltanto illuministica mente dei progetti ma di definire qual è la querela la forza necessaria per poterli fare avanzare le gambe dei progetti ora noi non abbiamo ancora le gambe ter avanzare questi questi il punto fondamentale banalissimo
Nel quale si colloca all'esigenza di una grande formazione di sinistra di una formazione di sinistra italiana adeguata alla forza almeno adeguata alla forza che la sinistra nei Paesi europei e tutto qui
Senza una grande pro Forza senza una grande propulsione senza un grande sforzo unitario tutto questo rimarrà problema di accademie è oggetto di accademie io aderisco completamente al progetto del Forum proprio in questa visione certo
Se il Forum fosse soltanto un'accademia oppure la foglia di fico di operazioni di nomenclature di aggregazioni di nomenclature sarebbe come dire un forum nell'acqua ma io sono convinto sono convinto che invece questo sia una tappa fondamentale per la formazione di un partito della sinistra nuovo
Ripieni ai grandi nodi le grandi sfide che e ci sono ci sono rivolte ed è e in questo senso che permettimi Famiano non capisco le tue Riserve
Ha un progetto del genere io credo non ci si avvicina dicendo vediamo quali sono c'abbiamo delle riserve vogliamo vedere come vanno le cose ci si avvicina egemoni Jeanne dove sto Progetto
Il fatto che e la sinistra voglia conquistare il centro nata per tutto la sinistra vuole competere senza il centro non può governare senza conquistare parte di questo centro
Deve Gemo rizzare il centro e delle egemonizzare l'estrema sinistra è questo che fanno i grandi partiti i grandi partiti della sinistra non si pongono il problema di quanto la coperta deve essere spostata dal centro alla sinistra o dalla sinistra al centro hanno fiducia in se stessi o devono avere fiducia in se stessi e nella loro capacità egemonica
E così per quanto riguarda questo Forum perché non sia nell'acqua
Bisogna avere una grande fiducia bisogna entrarci non dicendo vogliamo vedere come va a finire perché questo è un problema
è un atteggiamento da spettatori non da forze di sinistra egemone per quanto critica più e critica più deve essere Gemo nel mio modo di vedere
E un atteggiamento quello di entrarci deve essere l'atteggiamento di chi scommette e scommette tutta la posta su questa che una scommessa fondamentale perché la sinistra ridiventi una forza propulsiva e vittoriose grazie
Grazie la parola Micheline giornalista RAI della Commissione
Comunicazione dei Comunisti unitari Tuturano amena Valdo Spini coordinatore dei laburisti
Sì io devo dire sono molto rinfrancato proprio dall'osservazione che faceva Ruffolo su cercare le gambe della sinistra anche perché e da parecchio tempo che nel dibattito a sinistra nei luoghi della sinistra sembra sembra un tentativo di rifare un po'l'allegoria di un ministero ad un grande gigantesco ministero del Tesoro si parla solo di spesa pubblica di come si finanzia questo come si finanzia e quello ed è da un po'che forse si sta perdendo d'occhio
Quello che sta diventando la pancia reale della del paese e io devo dire ho molto apprezzato il turbamento del compagno D'Alema dopo la manifestazione
Del nove novembre perché lì c'era qualcosa di più di una sola opportunità tattica
Perché quella piazza la piazza del nove novembre su cui ripeto io credo che troppo poco si sia riflettuto ha portato alla luce qualcosa di più
In quella piazza Ceva è uscita una talpa che stava scavando e sta scavando in questo Paese da molto tempo
C'è una talpa che ha cominciato addirittura scusami io pregherei i compagni che sono in fondo alla sala di sedersi
E magari che ha bisogno esce ma anche quando ha fatto vedrà di comunicazioni di rientrare grazie
Una tappa dicevo che è cominciato da fine degli anni Ottanta cambiare la mappa sociale
Di questo Paese a spostare tutto il conflitto
Diciamo a destra fa mi hanno ripercorreva anche alcuni segnali in Europa Francia Germania in cui in realtà il conflitto è tutto un conflitto borghese
Un conflitto in cui il ceto medio i ceti medi le diverse tipologie di ceti medi si contendono posizioni di centralità all'interno di questo processo di europeizzazione
Io credo giustamente Nappi centrava un punto il passaggio dall'area del dollaro al marco e anche dei termini di sovranità che questo rappresenta per questo Paese
E su questo poco viene dalla sinistra
Noi abbiamo chiarissimo chi sono i nemici di un processo di modernizzazione Nappi li citava tutta l'area del commercio del consumo in questo Paese
Che non guadagna più in un regime di bassa inflazione
I negozianti colate infrazione guadagnavano ma una volta l'anno col magazzino sicuro al venti per cento del fatturato Eva nella composizione del magazzino non c'è più quello era nella piazza del nove novembre non l'opposizione
Alle tasse cambiano i livelli di accumulazione
Di un'area sociale che è la pancia di questo Paese
E lo sposta a destra se non c'è una riga sposta radicale
La grande industria la Fia
Romiti che agiva a sinistra su Maastricht
Romiti che considerava il cambio quella siccome la variabile indipendente che si poteva usare per svuotare o meno i propri piazzali di Mirafiori e anche quello sta franando a destra io
E c'è l'assistenza il pubblico impiego e ci sono pezzi della sinistra che non reggono un livello di esposizione a una competizione internazionale
Anche quello rischia di franare a destra
Anche la piazza dei metalmeccanici di quindici giorni dopo non era tutta a sinistra
Beh io credo che qui il problema per riprendere ancora Ruffolo non sono tante le gambe politica della sinistra ma sono le gambe delle gambe
Cioè qual è la base sociale di questo fondo qual è la base sociale di un progetto di di modernizzazione competitiva di questo Paese qual è la base sociale di una torsione dei poteri a cui pensa anche D'Alema in parte non in fondatamente io credo chi sono gli amici
E su quanto e qui la situazione si fa molto difficile
Chi guadagna
Ma con la manovra di Ciampi
Chi può usare la base infrazioni cambi stabili per pianificare investimenti
Di prodotto come diceva nati per finanziare ricerca per porsi su un mercato reale
Beh e qui l'appello molto limitato chi sono i segmenti di questo Paese in grado di godere di questo nuovo scenario beh noi ci troviamo in una situazione davvero per certi versi singolare beh i sondaggi sulla di possibili elezioni ci dicono che al momento il saldo è negativo quelli che passano di là sono enormemente di più di quelli che sono passati di qua
Il Censis ci spiega anche perché
Il regime delle incertezze il consumo i redditi
Il valore dei beni immobili
La base materiale del patto sociale della borghesia della Democrazia Cristiana la FIAT alla Banca di Roma il pubblico impiego era il patto sociale della Democrazia Cristiana e perché Berlusconi oggi parla di una nuova Democrazia Cristiana
Perché si può recuperare oggi si può saldare un nuovo blocco
Di conflittualità persino a un modello o un modello non progressivo del lupo
Per questo io credo che la sinistra debba rimettere mano questo sì
Non solo allo stato sociale ma allo Stato
E non solo all'economia dico ma finanziaria Malacco nomi alla produzione la politica industriale diceva ma
Qui ci vuole qualcosa che in per certi versi assomiglia a quello che negli anni sessanta fu il modello emiliano per la sinistra
In cui accanto a un piano di alleanze sociali sine stava un progetto di uso e produzione di risorse e di forme anche di arricchimenti
Le risorse
Badate davvero strana straordinario cercare di ricavare qualche centinaio di miliardi qui o là quando ad esempio abbiamo nel Paese si sta dispiegando una manovra industriale assolutamente al di fuori di ogni controllo il cablaggio del Paese trenta sei mila miliardi ma chi lo governa
Trenta sei mila miliardi in sette anni pioveranno impartì
Centrali di questo Paese sui territori ma cambiano le fisionomie delle città ai loro funzionamento chi lo governa cose finalizzate qual è l'anima di questo Progetto quali sono le alleanze che si realizza
Secondo punto oggi usciva da qualche citazione la spesa informatica la spesa pubblica per informa sono sei mila miliardi
Di questi sei mila miliardi diciotto per cento vada aziende nazionali del settore in Francia e il novantotto per cento
Loro sono molto più antimercato sono molto più autarchici la pubblica amministrazione in Francia funziona molto peggio che da noi
è una leva decisiva per porre questo Paese su un mercato avendo e riuscendo a saldare
Un blocco un blocco sociale
Il terzo punto la questione della comunicazione badate non stiamo parlando di nani e ballerine stiamo parlando dell'unica locomotiva reale di un processo di industrializzazione i diari del Paese
In cui si mettono in campo i patrimoni però Pd questo Paese le uniche cose che questo Paese può scambiare sui mercati internazionali
L'immaginario la cultura i giacimenti eh i giacimenti e beni artistici
Ebbene anche questo non è materia di politica industriale
E in materia di artigianato dell'accaparramento
Io credo che da questo e solo da questo si può partire
In questi giorni in Francia stiamo vivendo una guerra che sta di di classificando persino le alleanze di governo intorno a un caso la privatizzazione della Thompson un'azienda neanche eccessivamente rilevante rispetto alla nostra stella
Beh in questo Paese si sta assistendo allo squagliamento dell'Olivetti nell'indifferenza generale
Io tanto per riaprire anche una polemica a sinistra non credo
Che ci possa essere un terzo settore che ci possa essere una politica del lavoro socialmente utile sei non si definisce se non sia ancora un tronco di produzione industriale reale di questo Paese
In realtà il terzo settore lavoro socialmente utile in altri tempi è stato inventato lo inventava lauro quando
Sbanca veri empi vale fosse intorno alle piazze
Il problema è se il lavoro socialmente utile il lavoro accessorio viene regalato da un'amministrazione per proprio uso e consumo o viene prodotto da un conflitto sociale che rimodella il Paese e questa è la differenza
E la e la motrice di questa operazione non c'è ancora in questo Paese
Io credo che da questo debba partire un discorso succo che cos'è oggi un modello di governo della sinistra che cosa significa ad esempio usate usare per la sinistra il contratto dei metalmeccanici non solo in termini solidaristico
Riproporsi Orlando in maniera diverso il ruolo che il lavoro vivo
E la vendita cosa significa porre il problema delle alleanze nelle reti e le reti digitali nelle reti delle telecomunicazioni di questo Paese come materia non per gli addetti ai lavori
Che cosa significa lo diceva Nappi non è una cosa formale che la politica industriale di questo Paese la governa il ministero dell'industria non è il ministero del Tesoro
Io credo questi sono pezzi che peraltro ci potrebbero permettere anche di incontrare in maniera seria e non rissosa il ragionamento sulla riforma istituzionale e sulla competizione che viene avanti dal segretario del PDS
E credo che sia questo il ragionamento che ci permetterebbe anche di fare un ragionamento non liederistica non passionale sulla questione dei giudici
Cioè su un processo che Mani pulite che non è stato molto lontano dall'operazione di riclassificare
Ceti alleanze sociali quando alla fine degli anni ottanta cioè ma si decise che non si reggeva più il livello della mediazione della democrazia cristiana
Oggi però usare mettere insieme la politica industriale il caso Di Pietro è un modo per la sinistra per riacquistare una propria autonomia
Rispetto alla via della modernizzazione del Paese oggi ed essere in grado di mettere insieme un'iniziativa sull'Olivetti è una manifestazione per di
Dietro può permettere alla sinistra di ritrovare una via per parlare al Paese in maniera autonomo e non subalterno ai
è stato nei tempi la parola Valdo Spini successivamente prenderà la parola Patrizia Sentinelli segretario della federazione romana di Rifondazione Comunista e poi Marco Minniti della
Segreteria nazionale il PDS grazie mi rendo conto che questo susseguirsi di saluti
è un po'mette in crisi il vostro convegno ma d'altro canto credo che sia utile sia importante porsi in un atteggiamento di metodo almeno comune rispetto alle scadenze che abbiamo credo che il modo più significativo di parlare di quello che ci aspetta eh di vedere qual è il punto d'arrivo
E punto d'arrivo è il seguente
Noi abbiamo avuto in questi mesi e forzatamente
Un partito democratico della sinistra che ha dovuto assumere sempre più il ruolo in qualche modo di servizio di pilastro dell'alleanza
Quello che la tiene in piedi quello che paga i prezzi quello che in qualche modo facilita quindi oggettivamente anche Rifondazione nell'allargarsi come forze della sinistra
Noi sappiamo che lo sforzo di creazione di un nuovo soggetto politico della sinistra significa andare oltre questo ruolo cioè costruire una forza politica per le sue che per le sue caratteristiche
Abbia la possibilità di potere sottolineare la sua peculiarità originalità di contenuti e non doverli sempre sacrificare alla oggettive necessità del mantenimento in piedi dell'alleanza questo è il punto di arrivo che ci interessa tutti perché senza un punto di arrivo di questo genere certamente anche i nostri movimenti sono in questo momento in uno Stato in parte di frustrazione
Perché avrebbero delle cose da dire avrebbero dei contenuti da far pervenire all'Ulivo avrebbero delle cose da potere fare emerge nella situazione del Paese ma per noi stessi estremamente difficile
E allora qui c'è un primo punto che per essere molto breve vorrei sottolineare la vostra assemblea su quello
Sentire il vostro parere e cercare di sollecitare anche una presa di posizione
Qualcosa dopo l'approvazione la Finanziaria c'è
Si può chiamare verificato che vorrebbe Gerardo Bianco brutto nome del passato
Si può chiamare rivisitazione del programma si può chiamare come io penso assemblea degli eletti dell'Ulivo che hanno diritto finita la finanziaria di potersi confrontare con Prodi e col Governo per vedere il cammino successivo
Ma siamo credo tutti interessati che dopo l'approvazione della Finanziaria
Questo momento di confronto e di rapporto su quello che ci attende ci sia ci sia autorevolmente non soltanto per salutarci ma per affrontare un confronto nessuno può pensare che il programma con cui abbiamo affrontato la campagna elettorale di per sé basti come punto di riferimento per quello che ci attende dobbiamo autorizzarlo rispetta quello che è avvenuto e a quello che ci aspetta
Quindi questo è un primo punto politico credo la nostra volontà di fare e di fiancheggiare questo processo di costruzione
Del nuovo soggetto politico la sinistra anche con la nostra possibilità di riprendere un dialogo un confronto una posa diffidenza nei confronti di quello che avviene nella coalizione dell'Ulivo passare appunto da una concezione di
Leggiamo sulle spalle in qualche modo la cosa una concezione
Anche di delineazione della nostra iniziativa
Perché condivido quello che taluni Company compagni hanno detto non c'è dubbio che al momento delle lezioni sembrava quasi uno bastava specie bastasse stendere la mano per poter addirittura crescere determinati consensi per l'Ulivo oggi indubbiamente la situazione sociale del Paese più complessa e più difficile e credo che su questo dobbiamo assolutamente riflette riflettere del secondo punto che mi sottopongo con una angolatura europea ed internazionale
La richiesta che fra i parametri di Maastricht enti l'occupazione
Non è una scoperta solo italiana è da tempo che il Partito socialista europeo e sciarpe glielo ha riaffermato anche lo scorso agosto ha una sua visita in Italia è da tempo che il Partito socialista europeo come partito
Ha formulato questa richiesta cioè che fra i parametri di Maastricht emerga questo aspetto
E io credo che sia importante sì alla vigilia del vertice di Dublino
Il la riunione dei leaders del socialismo europeo sia di quelli che il Governo che di quelli che non governano sia poi elemento che può portare chi nel vertice Dublino è presente a sottoporre con forza l'esigenza di questo genere
Ecco allora che noi non possiamo pensare ridente mente quando l'abbiamo pensato ci siamo trovate difficoltà ricordate quest'estate ricordate delle sul giornali l'Italia ha detto qualcuno anche molto autorevole forse può anche non starci a Maastricht aspettare il secondo turno
Poi è bastato un viaggio alla in Spagna alle l'incontro con Aznar per convincere tutti del contrario che bisognava invece corre veloci a tentare di riprendere il discorso quindi evidentemente non può essere un discorso soltanto nazionale deve sapersi inserire in una azioni una collocazione nazionale europea e internazionale e questo anche per quanto riguarda i problemi di politica estera
E di problemi di politica della difesa l'evoluzione dello la NATO non può essere scisso dall'evoluzione del ruolo delle Nazioni Unite di quello che le nazioni che intendono fare ma anche qui come ci andiamo a queste scadenze
Se non abbiamo una solidarietà di un grande movimento di carattere internazionale ecco perché io credo che questa volontà di lineare con maggiore chiarezza i temi del soggetto italiano non possono non discende non di diciamo così non staccarsi dalla necessità di sottolineare
Maggiormente quello che vogliamo fare a livello europeo a livello internazionale e quindi incontrarsi con le organizzazioni che la sinistra rappresenterà a livello europeo a livello mondiale cioè a dire il Partito socialista europea rintraccia il socialista ma in questa accezione e non è di freno di vincolo per la nostra iniziativa ma al contrario di volontà di potenziamento
Sorvolo sulle cose molto giuste che ha già detto Giorgio Rufo da questa tribuna per dire una cosa
Per la verità non è una richiesta l'avevamo nei confronti dell'Ulivo forse non siamo stati compresi e cioè che partisse già con un programma dei cento giorni sui temi occupazionali
E io so che la mia ferma convinzione che qui dopo il dimostrata ma in altre occasioni possiamo analizzare che su temi come recupero dell'ambiente così temi come i beni culturali un programma di cento giorni della formazione un programma di cento giorni si poteva fare
Ma non voglio fare qui all'occasione alla ricerca delle occasioni perdute perché queste ormai sono avvenute certo noi non possiamo pensare di avere un governo in cui grande pilastro e lo è
è soltanto il ministro del Tesoro che fa il suo mestiere che fa il suo dovere e che quindi porta avanti la politica e lo fa con grande capacità
Si tratta se vogliamo essere centrosinistra se vogliamo essere Ulivo di essere anche trainanti dal punto di vista è la capacità di potere sollecitare la parte in positivo cioè di iniziativa occupazionali attiva che posso effettivamente venire incontro alle esigenze
Delle giovani generazioni
Trascuro coi perché condivido quello che è stato detto mi sembra anche da Betty leone
Sul tema che non dobbiamo sul tema della famiglia essere succubi di altre ideologie un conte riconoscere quello che ha la famiglia va riconosciuto un per un conte ributtati a Dosso tutti i servizi sociali che poi con dovrebbero condurrebbe ero
Abbastanza ineluttabilmente una retrocessione povera donna nome al processo che le cose che sono avvenute e questo evidentemente non ce lo possiamo qui se la velenosa tutti elementi che mi sembra possano caratterizzare l'azione di un grande soggetto del nuovo della sinistra in Italia
E da questo punto di vista il problema del Forum che il problema dibattuto credo che vada risolto forse almeno questo è il la cosa che mi sottoporrei in questa direzione
Il forno significa che il partito ha già realizzato perché se fosse già realizzato si potrebbe capire la prospettiva direbbe io sto un po'guardare
Il quale deve essere l'inizio di questo dibattito e se il dibattito è così ambizioso non può che essere comune
E poi alla fine che si che si tirano i risultati che ci basta o non ci basta
Anche perché di fronte a Prima Repubblica che segue queste cose è allora e allora che uno può dire io delle ragioni valide per dire non sono contento o delle orazioni valide per dire invece sono contento perché tutto questo deve avvenire con delle ragioni
Se sì concepisce credo come lo concepiamo noi perché altrimenti se dovesse essere l'ha già la realizzazione del partito dei mari era durato e strumenti organizzativi che non sono il porto comincia il dibattito l'augurio lo speech che si dibatte insieme così faccio insieme
Ma deve essere sottolineato che l'inizio di un dibattito che la volontà di andare ridente mente in chiaro rispetto a queste cose
E che possano restituire un grande soggetto di questo genere la dialettica politica italiana
Un soggetto ambizioso un soggetto che possa porre laccio candidatura la guida del Paese alla guida del governo un soggetto che possa in questo senso uscire
Da una serie di condizionamenti che ci portano sempre a trovare il centrista che garantisca per noi è evidente che la sinistra europea questo questa fase è superata la fitta Rovea non cerca centrista che garantisca
Per il partito della più grave di questo di quel Paese ma è capace con il suo programma di attirare quello che si chiama centro di coinvolgerlo in un programma generale dal punto di vista economico sociale e occupazionale questo mi sembra Grande Punto di strategia grande punto di riferimento e su questo anche certamente una maggiore necessità di iniziativa perché altrimenti che cosa può venire
Avviene da un lato che l'Ulivo deve balzare al passo delle forze centriste dall'altro lato
Rifondazione dice attenzione questa una coalizione fra l'Ulivo
E Rifondazione e a questo punto Benedetta Rifondazione che non ha che non ha che non siete al governo perché da un lato e ritenuta responsabile perché appoggia il processo d'Europa dall'altro lato quello che non va può dire ma io non c'entro
Cioè dovete toccasse a me farei assai meglio ma questo alla fine credo che sia una cosa che non può durare indefinitamente e quindi credo che questo sia il punto ma non è un caso che nel mondo nell'area socialista e laica sia interessata a questo progetto è ormai la quasi totalità di quella che veniva un tempo chiamata l'aria progettuale l'aria programmatica del socialismo e del mondo laico italiano
Non è casuale perché se questo deve essere la capacità di iniziativa
Questo deve significare effettivamente l'ambizione per la sinistra di sapersi misurare da pari a pari con con questi grandi mutamenti a livello europeo europeo e mondiale ed essere capace di maturare in senso progettuale e quindi come ultima cosa al vostro dibattito
Non abbiamo fatto una scelta convergente
Cioè a dire noi sia noi che voi non puntiamo su una proporzionale che tenga in vita piccoli partiti ma puntiamo invece su un grande sforzo di costruzione di un grande nuovo soggetto attenzione compagne e compagni questo poi significa anche delle conclusioni sul piano delle riforme istituzionali
Perché se noi invece punta Simo su una
Riforma istituzionale che tenga in balsa male l'attuale sistema anche dei piccoli partiti forse si è fatto un errore perché allora tanto valeva coltivare il proprio orticello quindi questo tema della vostra riflessione ci deve essere perché un tema importante un tema grosso ed è anche il tema della sfida
Cioè a dire anche qui essere europea in cui dei partiti da sinistro Beha ci sono evidentemente correnti diversificate correre movimenti diari diversi punti di riferimento diversi ma che si confrontano con l'ambizione poi di recitare una grande parte della vita politica e non di condizionare questo quello con quel o quel piccolo potere evidentemente di ricatto infine e sono veramente breve come avevo promesso c'è anche un discorso sulla ripresa della politica
Guardate io
Sono come tutti stupito di questo grande spiegamento di forze nelle indagini di ieri e così via e naturalmente come tutti attendo di vedere che cosa giustifichi questo spiegamento di forze che cosa abbiamo una grande ansia di verità e di conoscenza
Però se andate a riguardare i giornali il giorno che dottor Di Pietro lascia la magistratura io fui l'unico uomo politico che fece questo commento
Tutto sommato mi sembra ancora giusto
Il buon magistrato se possibile continua a fare il buon magistrato cioè a dire rimane nel magistratura perché è stato questo il viavai fra magistratura e politica che sta provocando oggi questa questo elemento di occlusione questo elemento di difficoltà e di confusione
Che non ci consente certamente di guardare alle cose con ottimismo e con avvenire la politica deve riprendere il suo spazio
E con la politica deve riprendere un grande soggetto politico della sinistra sappiamo benissimo quali sono i limiti quali sono i vincoli sono di fronte a noi le difficoltà molto grosse
Sulle quali dobbiamo cercare di emergere ma certamente credo che questa volontà di confrontarci in particolare
Di far vedere questo deve essere il punto il problema
Che questo nuovo soggetto deve essere qualcosa di nuovo non è il PDS con qualcuno che ritorna per chi deve ritornare o con qualche aggressione per chi non c'è stato
Ma è veramente la nascita di qualcosa di nuovo come protagonista la politica Diana penso questo obiettivo strategico sia quello che ci interessa e che ci porta però anche e questo capisco anche i dubbi di Crucianelli o altri
A dire questo obiettivo non base venduto
Questo obiettivo non può essere consumato superficialmente
Ecco allora credo che ci troveremo a fianco nel chiedere con molta precisione e con molta anche capacità di interlocuzione politica e tanto meglio se lo faremo insieme
Che qualcosa di nuovo deve veramente essere perché credo nessuno di noi ha intenzione di esse disponibili per operazioni di piccolo cabotaggio o da altro
è invece una grande operazione ambiziosa quella sulla quale dobbiamo confrontarci sulla quale penso in particolare tra i nostri movimenti si possa camminare insieme in parallelo proprio con lo stesso metodo di chiedere qualcosa di veramente nuovo e dire l'interdizione
La parola Patrizia Sentinelli
Poi a Marco Minniti e successivamente per l'ultimo intervento della mattina al compagno Mauro Guerra vice presidente del gruppo dalla sinistra democratica vorrei anche dire compagni che l'appello di pettinare è stato alla agli abbonamenti è stato accolto molto bene e che abbiamo già avuto nuove nuovi quattordici abbonamenti quindi vediamo se un rinnovamento alle fare ingoiare l'invito al serve
Vorrei capire in questa sfida tra Pettinari M poi alla fine che cosa succede Patrizia
Sì Verin grazie dell'invito che avete voluto rivolgere al partito la rifondazione comunista
Ma nel dire queste nell'esprimere anche lavori o per i vostri lavori vorrei provare anche ad esprimere alcuni contributi alcune osservazioni
Un po'mettendomi al di dentro di questo processo che riguarda tutta la sinistra della trasformazione del Paese
Dico questo perché ho apprezzato davvero sinceramente e il taglio che avete dato ai vostri lavori come ricordava già Pettinari in introduzione
E cioè non una Passarella per così dire degli interventi esterni ma anche richiamandoci ai punti di merito che qui sono stati sollevati
E anche l'apprezzamento vero
Che ho avuto modo di di verificare di nella relazione di Crucianelli l'ho apprezzata davvero Famiano perché il taglio che tu proponi non può essere un taglio
Che trova la sinistra le forze della sinistra percorsi che poi dirò
Indifferenti e molte delle questioni che sono state poste mi convincono tanto grandemente e altre invece sulle quali poi mi soffermerò invece mi trovano in dissenso e preferisco anche intervenire su questi per la chiarezza anche delle posizioni recita
La questione che mi convince in modo particolare
è proprio la dico così anche per brevità l'ansia del cambiamento necessario in questa fase politica
Che veniva richiamato in più passaggi della relazione di famiglia no
Anche noi di Rifondazione Comunista peraltro in questi giorni stiamo svolgendo i nostri congressi nella prossima settimana si aprirà come ben sapete il congresso nazionale proprio qui a Roma
E all'interno di questo nostro dibattito e al centro come obiettivo strategico
La trasformazione di questa società di questo modo di produzione capitalistico che è sotto gli occhi di tutti i processi che abbiamo qui eredità
Obiettivo della trasformazione noi ci poniamo i da cui partiamo anche per indagare a me pare in modo assolutamente fermo anche la necessità di darci come forza della sinistra
Strumenti e cultura nuova necessaria ad affrontare i temi appunto del cambiamento
Credo che questo non possa essere
Un'operazione che trova disattenta le altre parti della sinistra perché l'operazione che facciamo e poi lo vedremo già da giovedì prossimo in apertura è appunto un'operazione che si rivolge complessivamente alla sinistra a quella che ci è più affine
Alle forze che vorrebbero invece porre annientare
A volte sotto osservazione o sotto controllo o sotto tutela una forza qual è la nostra ma detto questo appunto dicevo mi voglio soffermare su alcuni punti che mi appaiono meno convincenti verrà relazioni di Crucianelli
Una la dico con una battuta ma che richiama qui
Anche problemi più grandi
E non tanto il titolo della situazione di Famiano ma il titolo di questo vostro convegno si dice
Governare per trasformare
A me pare che nella ricevere l'invito ci sto riflettendo che mi sembrerebbe più opportuno per una forza della sinistra con le forze della sinistra
Capovolgere il e dire trasformare perché no per governare voglio dire questo non per significare un'indifferenza ai fatti del Governo al tema del Governo
Non è indifferenza al punto tale che appunto oggi siamo qui a discutere
Delle sorti e del futuro del governo Prodi con cui abbiamo Espresso per tempo per farsi DiVersi in condizioni complicate non solo una lealtà politica ma anche un contributo di merito sulle politiche che vengono portati avanti quindi non indifferenza
Al tema del Governo
Perché appunto oggi qui siamo in una situazione diversa da quella che precedette il ventuno aprile e quindi proprio in ragione delle attese che sono state suscitate da quel voto siamo qui a discutere della svolta necessaria
Come Turi chiamati nel tuo nella tua relazione introduttiva ma perché dico vorrei porre la questione
Che può apparire uno slogan della trasformazione per governare perché a me pare che oggi tutte le forze
Tutte le forze che compongono questa arcipelago della sinistra poi vediamo le forme organizzative che vengono proposte su questo ring dirò brevemente in conclusione mi pare che venga fuori una necessità grandissima
Che è quella appunto di porci di porsi complessivamente ognuno per la parte proprio il grande tema dell'alternativa e quindi del cambiamento epocale dentro un processo di trasformazione proprio a partire dalle soggettività scomposte dalla modernizzazione capitalistica c.t. fasci di riferimento se non ho ben capito se non ho mal capito dalla relazione e quindi una necessità della loro riorganizzazione qui a me pare che si siti presente tutto il ragionamento che ho trovato di grande interesse di faceva Michele Mezza poco poco prima di me quando in modo che io trovo assolutamente interessante anche come terreno di ulteriore confronto a sinistra
Metteva mano ad un'analisi sulla piazza di destra del nove qui a Roma del nove novembre dove appunto si è evidenziato
In una maniera che forse poco ancora abbiamo saputo prendere in considerazione
La disc la la disillusione dall'alto da un lato e la grande contraddizione di quei ceti che erano stati riempiti nel loro ventre punto dai processi di inflattivi e di sviluppo che avevamo alle spalle che abbiamo alle spalle e che hanno invece subito una penalizzazione dall'inversioni di sci pare che su questo dobbiamo ragionare per come riaggregare con una proposta che non è quella della destra
Su punti più avanzati
E le soggettività scomposte sono proprio le individualità anche a partire ad esempio da coloro che vengono fatti fuori
Dal mercato del lavoro
Oggi tutti i giornali parlano della nuova della nuova indagine del Censis e questa Italia è davvero una un'Italia complicata
Non solo la povertà avanza ma avanzano
Anche i sentimenti di incertezza e di paura rispetto al futuro
Io credo che dentro a queste le forze della sinistra dovrebbero entrare per dare forza alle prospettive di cambiamento a partire anche da atti concreti
Che dal Governo possono essere messi in piedi ad esempio io credo non di poco conto
Non tanto la riduzione dell'inflazione ascrivibile a questo governo ma alcuni punti positivi che vengono avanti che sono stati avanzati ad esempio sul terreno
Della risanamento del bilancio intendendo qui una manovra che non penalizzi per la prima volta i soliti
Ceti più deboli
Ma che mette mano anche se ancora forse informa iniziale timida ad una progressività d'imposta ad un'ipotesi di cambiamento appunto a cui a concorrere vengono chiamati altri e non solo i lavoratori dipendenti dieci di più bassi
Io credo che qui dovremo mettere davvero il centro della nostra attenzione correggere anche alcune questioni il tiro dell'orientamento politico del governo riconoscendo però anche e qui e l'altra questione
Di diversità che oggi non per caricatura oggi a me pare una discussione
Che non serve che si attarda inutilmente a verificare un processo organizzativo per l'unità delle sinistre sottoponendo all'attenzione politica del Paese
Il superamento ad esempio della desistenza a favore di un patto organico di governo
A me pare che oggi non sia questo all'ordine del giorno e l'utilità nulla ritrovo trovo invece un'utilità maggiore a verificare come a partire anche
Dai bagni grandi e dalle questioni importanti qui poste si possa procedere ognuno per la parte che ha dichiaratamente detto in campagna elettorale vuole fare e che da quella campagna elettorale ha avuto poi un consenso tale che ha portato allo sviluppo e all'affermazione del governo Prodi e che oggi invece è in grande difficoltà ma a partire dalle risposte ancora non date in modo compiuto
Alla prima di verificare quali sono le condizioni per una reinterpretazioni organica delle forze di maggioranza mi pare che sia più utile discutere del merito
E qui ad esempio vi è un non detto della relazione di Famiano mi pare fino in fondo
Che è quella appunto grande che rappresenta la lotta dei metalmeccanici era detto e non detto lo voglio dire nel senso che non sto facendo le pulci ovviamente ma perché in più di interesse discutere
La battaglia dei metalmeccanici e il loro contratto non è una battaglia come le altre
Credo che questa sia una questione centrale che dobbiamo assumere
Non lo è oggi perché l'arroganza di Federmeccanica e di Confindustria rispetto al contratto dei meccanici non cela semplicemente una questione di resistenza sul lasciare un po'di soldi
è l'attacco alla contrattazione generale per tutti i comparti per tutti i lavori
Diventa centrale per le forze della sinistra
Avere questo come primo cimento
Non è quindi e qualcuno appunto lo diceva già prima di me e io qui lo condivido un problema di solidarietà alle manifestazioni ma gli scioperi
Ma l'allargamento del conflitto attorno al nodo irrisolto della contrattazione dei metalmeccanici apre una prospettiva però chi rispetta la trasformazione necessaria
Garanzia e quindi sviluppo dell'occupazione
Ragione lustro non si può parlare da dalla sinistra come un terzo dell'occupazione con un terreno di difesa
La lotta alla disoccupazione ma l'occupazione come chiave strategica partire però anche dalla difesa delle condizioni che hanno oggi consentito al lavoro di avere lì la dignità centrale
Che è quella che parte da come il lavoro è stato considerato leva nostra costituzione ma anche per come ha ridefinito lasci fra dei valori e dell'identità sociale dei nostri anni
Carpi che abbiamo alle spalle quindi contrattazione e io credo che da questo punto di vista vi è un'altra un'altra risorsa importante per la sinistra un altro tema centrale sempre a partire dal lavoro
Ha ragione di nuovo il compagno mezza prima di me quando diceva attenzione a parlare del terzo settore come la chiave per perché vi è noi siamo interessati a questo ad uno sviluppo dei lavori socialmente utile uno sviluppo delle aree della manutenzione del recupero della della come si può dire in altri termini della cura necessaria allo sviluppo delle persone delle cose ed è la riqualificazione ambientale
Ma piano di industrializzazione per combattere i fenomeni è la deriva ad una civiltà italiana del nostro Paese aggregate colonizzata dalle grandi mappe dei poteri economici internazionali qui un cimento grande
A partire però anche da fatti concreti dicevo i conti la contrattazione ma anche rafforzare io credo per quello che possiamo
Quella clausola quell'emendamento fondamentale che è stato conquistato anche con il nostro contributo al Senato rispetto ai livelli minimi di contrattazione per le aree per i cosiddetti sopravvivere almeno Schio per risolvere minato
Ecco voglio dire questo e chiudo proprio su questi punti perché a partire da queste con le questioni e contenuto a mio parere si può riprendere il confronto necessario a sinistra
Per ridefinire le condizioni per una riqualificazioni davanti anche degli atti di governo senza pensare che se non vi è casa comune si possa impedire meglio non si possa impedire una una vinto una vittoria una deriva che questo governo oggi sta subendo verso la destro verso il centro moderato auguri e ancora buon lavoro
Marco Minniti e poi per l'ultimo intervento Mauro Guerra vorrei avvertire compagni che il break dovrebbe essere consumato in zona per riprendere alle quindici puntuali abbiamo molti interventi ancora interventi anche di interlocutori
Compagni ed amici è un lungo lavoro questa mattina abbiamo anche dato spazio tanti ospiti a interventi esterni abbiamo creato come è comunque nostro uso e costume da sempre una sede di incontro e di confronto plurale a sinistra quindi non abbiamo comunque perso tempo anche nelle diciamo nell'interlocuzioni Esterna quindi
Io vi chiedo scusa
Per dovevi sorbire questo ennesimo intervento
Di coloro che partecipò che hanno partecipato con attenzione con interesse a questo vostro appuntamento e voglio dirvi fin dall'inizio prego la Presidenza di essere rigorosa come che non intendo a bussare discussi della vostra disponibilità
Mi limiterò soltanto ad alcune considerazioni perché
Io ho giusto venuto qua soprattutto per ascoltare
E perché penso che se ne vogliamo avviare un processo vero di costruzione di una Sinistra Unita
Che sia capace di affrontare il nodo e la sfida della sua innovazione dobbiamo reciprocamente saperci ascoltare
E per me oggi è il momento di dell'ascolto e devo dire la verità che
Ritengo che le questioni che ha posto Famiano che hanno posto altri compagni e loro interventi siano questioni di tale rilevanza
E che non possono esaurirsi in un brevissimo intervento di qualche minuto come quello che io farò adesso
E ha aperto una discussione
Io mi chiedo se questa discussione
Poste debba essere affrontata questa è la mia opinione
Dentro una sede che consenta unitariamente di poterci misurare fino in fondo o se invece questa discussione può essere fatta in ordine sparso ognuno chiuso sul nuovo orticello
Poi l'orticello per alcuni un po'più piccolo reato il più grande ma in ogni caso in discussioni chiusa che io personalmente ritengo che non sia utile in questo momento la sinistra
Questa discussione oggi può tra l'altro cade in un momento e che ci fa venire fu che fa venire fuori uno scenario inquieto del
Io sono un po'preoccupato
Uno scenario in cui ha detto
Che ha bisogno da parte nostra di riflessioni un po'più soli
Di una semplice valutazione del punto a cui è giunto il conflitto
Tra politica e magistrati dentro la magistratura
Noi abbiamo bisogno di affrontare il grande tema
Della giustizia come una delle questioni oggi
Che a me pare sempre di più
Sono strettamente collegate con il profilo democratico del nostro Paese
E per fare questo noi abbiamo bisogno di tenere una solida bar in questo momento
E questo passa attraverso due momenti
Che io cito soltanto molto rapidamente
Che a mio avviso però devono tenersi sempre più strettamente intrecciati
Sapendo naturalmente che tenerli intrecciati comporta evidentissimi problemi politici
Che dobbiamo sciogliere e che però non possono portarci annegare nell'una né l'altra questione
La prima questione
E che questo momento deve venire fuori con forza
La solidità e la stabilità
Del profilo di governo nel quale noi siamo impegnati
Un governo
Che in pochi mesi ha portato risultati importanti
Che in qualche modo affrontato un'operazione difficilissima
Il cui come dire valore politico ha molto sottolineato Giorgio Ruffolo ma anche altri interventi e questa mattina ci sono stati quelli un tentativo serio impegnato per portare il nostro Paese all'aggancio con l'Europa e sappiamo che questo tentativo di aggancio io sono d'accordo con quello che diceva Giorgio non deve essere visto come una pura passività hanno
Io penso che un Governo di un grande Paese governato dal centrosinistra italiano l'unico grande Paese europeo governato acceso vista l'aveva il dovere di tentare
Di essere una di quelle forze che insieme ad altri scriveva i primi passi di un'Europa che non può essere soltanto un'Europa unita nella moneta ma che deve essere un euro punita anche nella politica
Se questo governo di centrosinistra
Si ritraeva lasciava questa costruzione ai governi centristi e il centro destra veniva meno alla sua funzione storico-politica di Lahti tutte quante le vicende economico sociale su cui non ritorno per brevità
Con la legge finanziaria
Con la sua approvazione
Che ha avuto al centro una filosofia quella di tentare di conciliare insieme
Risanamento attenzione alle questioni sociali alla sua giustizia
Si chiude una prima fase l'esperienza di governo
Si tratta di aprirne un altro
Attraverso una discussione molto franca impegnativa tra le forze che governano in maggioranza questo Paese
Una discussione molto franca impegnativa che sia capace
Di definire insieme un profilo di Hopa
Costruire un percorso di medio periodo di questo governo e dalla sua maggioranza parlamentare
Questo oggi è possibile perché quella maggioranza parlamentare si appresta a votare
La legge finanziaria legge finanziaria non è un atto tecnico
Legge finanziaria il principale documento di bilancio di un governo in qualche modo una scelta politica impegnativa quella maggioranza che vota con la legge finanziaria è l'obiettivo
Di pensare a una sua iniziativa più distesa nicchie
Il poterla programmare Venezia
Sapete quali sono i punti di consenso e i punti di vista e anche su questo parlare con franchezza e liberamente al Paese
Tutto questo perché
E non sappiamo che dentro questa conciliazione risanamento attenzione alla questione sociale il punto di incontro tra questi due temi non è un punto fissato una volta per tutte un punto mobile
E che sarà e che viene trovato dentro diciamo come dire un processo che è molto complesso
è che noi dobbiamo in qualche modo tenere aperto come giusto è stato qui posto
Un profilo forte riformatore di questo governo su alcune grandi questioni
Questioni del lavoro le questioni dello sviluppo io guardate su questo voglio dire una cosa
Lo dobbiamo discutere molto chiaramente anche tra di noi
Nappi diceva una cosa molto giusta su questo
Io penso per esempio che lo dobbiamo fare aggiramento meno ideologico sulle privatizzazioni
Problema non è privatizzare o non privatizzare
Il problema è comprendere serie privatizzazioni
Debbono soltanto servire a fare cassa come avvolta Pati
O se invece le privatizzazioni devono servire a ridisegnare un profilo industriale è un profilo della struttura del capitalismo italiano io penso che debba essere la seconda cosa
Di questo dobbiamo discutere
Il secondo aspetto chiedo scusa per la brevità
E il segni soltanto ma voglio essere
Imitato uniti
Questa discussione
Sul la stabilità
E il profilo riformatore del governo deve intrecciarsi
Non può non vedere
Oggi più che mai il grande tema della necessità di una innovazione istituzionale e costituzionale del nostro Paese
Guardate
La forza nostra la forza e la sinistra sta nel vedere insieme per secoli senza ammiccamenti quello non è un terreno di patteggiamento è un terreno che strettamente inerenti lo sviluppo della democrazia
E il futuro del nostro Paese
L'urgenza di affrontare questo tema
A me pare venga quotidianamente in giorno per giorno riproposto
E noi della sinistra il centro sinistra deve sapere che questa questione o la si prende in mano o alla fine noi discuteremo di questo ma quei scusa ci verrà imposta in un altro modo
Abbiamo il dovere di prendere noi Nava la bandiera dei novazione istituzionale
Di discutere
Di aprire una discussione eccetto che impegni innanzitutto le forze di maggioranza ma che sappia anche andare oltre questa discussione
Non è mettendo a tra parentesi nei nostri dibattiti che la consigliera potenzia perché quei io una questione che reali nella vita del nostro
Detto questo
è chiaro che queste due brevissime riflessioni richiamo né in campo
Il ruolo e la funzione la prospettiva della sinistra italiana
Una sinistra guardate io son d'accordo con molte cose ma d'altro canto vorrei che a nessuno apparisse e che quel riferimento alle due sinistre in qualche modo fosse un'idea semplificativo
Della storia delle culture dei punti di vista che dentro la sinistra italiana ci sono
Ah sì italiana oggi
E qualcosa di ricco plurale
Per fortuna è molto più ricca e plurale che soltanto un riferimento a due grandi sentimenti
No no
Io mi fa piacere interloquire con te tra l'altro gli USA che ci conosciamo molto bene stava arrivando un'altra questione
è
è una sinistra molto più ricca
Però sappiamo oggi che vento a sinistra c'è in qualche modo uno spartiacque
Uno spartiacque che comporta
Una dislocazione della sinistra
Il primo spartiacque non è Famiano quello di una sinistra governativa e subalterna
Non ci sentiamo parte di quella sinistra governative subalterna né penso che insieme noi siamo parte di questo progetto
C'è una sinistra che di fronte alle grandi sfide che oggi abbiamo di fronte governando questo Paese in Italia e oltre l'orizzonte italiano
Si pone il problema di come coniugare quei valori da sinistra con l'innovazione politica e culturale
Come misurarsi con quello guardate quelle innovazione non è a senso unico dentro quell'innovazione ci sono più punti di vista
C'è una discussione aperta su quale strada intraprendere dentro questa idea dell'innovazione
Poi dall'altra parte c'è
Una sinistra che a mio avviso non è
Più radicali e più antagonista a me pare di più
Impregnata
Da una chiusura e da una staticità
Questo significa
Questo è il senso di una riserva
Perché quella idea della innovazione alla sinistra non è che c'è qualcuno che ce l'ha in tasca una discussione avverte
Sapendo però che se oggi la sinistra vuole misurarsi davvero per esempio con il rinnovamento lo stato sociale deve innovare se stessi
E che è una pura linea di conservazione è una linea che la condanna la sconfitta
Detto questo
E si comprende allora come non è un PDS
Chi è animato dalla volontà di interloquire o di occupare il centro
Dello schieramento politico italiano
Il PDS ha un'altra opzione strategica
E quella di unire ed innovare la sinistra italiana vuole discutere di questo progetto strategico
Questo è il centro del nostro congresso naturalmente
Ha detto qui bene Giorgio Ruffolo è normale che una cosa di sinistra si ponga il problema di allargare i suoi orizzonti di interloquire
Anche con forse preciso se tacche non solo dentro strettamente il suo campo e nell'ambizione diciamo di un progetto politico
Però io non soltanto non vedo ma riterrei pericoloso sbagliato un indebolimento dell'Ulivo
Se il progetto politico del fatto dovrebbe essere quello dovesse essere quello
Di uno scivolamento
Dentro un unico grande partito indifferenziato del centrosinistra
Io lo riterrei sbagliato non in maniera ideologica sereno un errore un indebolimento per lui
Oggi l'Ulivo deve porsi a ragione carmi di da un lato un problema di come strutturarsi
Di come vivere come qualcosa che esso non è un soltanto un'alleanza elettorale ma una coalizione politica e quindi devo avere dei momenti
Che consentono di strutturarsi democraticamente di rapportarsi come coalizione ad alcune grandi importanti scelte politiche
Ma quell'Ulivo si rafforza
Se va avanti un circolo virtuoso
Di una sinistra che essi nove si unisce
Per aumentare la sua capacità di adesione sociale
è dall'altro se questo processo
A un analogo andamento dentro le forze moderate laiche cattoliche dello stesso Ulivo
Il problema vedi Famiano qual è stato non è che il PDS voleva occupare il centro che a un certo punto mi abbia avuto un indebolimento
Uno smottamento del versante moderato nello schieramento di centrosinistra che ha vinto le elezioni
E si è visto che quell'indebolimento alla fine finisce per diventare un problema che riguarda tutti
Non soltanto coloro che lo vivono per questo io non soltanto non mi preoccupo vedendo
Nel centro moderato un'azione che punti ad unire a mettere in relazione le forze ma
Lo considera in progetto auspicabile cento
Dentro quella scelta strategica che né noi
Nel loro vogliamo mettere in discussione che quella collaborazione per una politica di governo di cambiamento di questo Paese
E questo ambito e concludo
Che noi oggi discutiamo del Progetto
Ed è la strada
Di un percorso unitario a sinistra
Io so bene che questa stradone una sera sì
Io ho ascoltato le osservazioni che vengono fatte
So perché tra di noi ci sono delle differenze politiche evidenti
Ma queste differenze politiche
Io le considero un momento di arricchimento
Qualcosa che può entrare nell'azione che non deve essere assolutamente il Progetto una reductio ad unum forzosa politicamente ed organizzativa
è possibile pensare ad una grande formazione la sinistra in cui sia possibile far convivere
Primo attrazioni
Diverse strade sul terreno dell'innovazione della sinistra
Io penso che non soltanto sia possibile ma noi abbiamo il dovere di tentare questa strada
Abbiamo il dovere di tentato strada
Questa è l'idea del Forum informo né
Il partito nuovo in sedicesimo
Non è lì che chi entra lì già noto informati e di ricerca di proposte
Di una sinistra che avverte quel bisogno
Di costruire un progetto unitario più vasto in cui ognuno possa riconoscersi partendo dalla propria identità dalla poca visione critica
è che però vuole comprendere come quel percorso non sia costruito da alcuno per poi dire io ho già fatto Tucci stai non ci sta
Ma insieme vogliamo vedere di ragionare su tre questioni fondamentali
I principi il programma e le regole
Queste tre cose sono questioni sulle quali è giusto che si discuta tutti quanti insieme
Questo è il senso del Foro
Alla fine trarre un bilancio
Alla fine ognuno potrà dire
Per quanto mi riguarda e siamo arrivati a un punto sufficiente oppure a quel punto è insufficiente
Però guardate qui c'è un punto politico decisivo
Oggi i gruppi dirigenti della sinistra democratica italiana hanno il dovere di tentato questo processo
Anche il dovere di tentato seriamente
Il tentativo si chiami
Sapendo e ho concluso davvero che la strada dell'unità
E più impegnative più aspra della strada la divisione
Perché a stare alla dimissione dalla separazione in qualche modo ci rassicura tutti quanti
L'affare dell'unità significa mettersi relazione significa rinunciare ognuna un pezzo
La mia idea e che noi dobbiamo cerca di percorrere questa strada dell'unità
Di per formarla con convinzione
Posso dire qualcosa in più di percorrerle anche con entusiastica
Perché guardate io vi dico questo non lo dico sinceramente non su questo dobbiamo uscente
Il tentativo lo vogliamo fare uno lo vogliamo fare il tentativo ma se quel tentativo vogliamo farlo dobbiamo farlo con entusiasmo perché un tentativo di basso profilo non parla anni su non convince a nessuno ci parleremo solo e soltanto tra di noi e io ritengo che quei scuse tra di noi sarà ed è insufficienti
Partiamo
Ragioniamo in maniera aperta libera
Alla fine ognuno tragga le sue conseguenze ma oggi abbiamo il dovere insieme insieme sottolineo di tentare questo percorso
Grazie la parola Mauro Guerra per l'ultimo intervento di questa mattina
Ovvero quella mannaia dei compagni di
Stare seduti ad aspettare con pazienza la fine dei nostri lavori grazie
No mi scuseranno i nostri compagni amici interlocutori se interloquendo con loro comincerò col partire da noi questa anche era anche uno dei punti di questo nostro Assemblea
Abbiamo fatto un percorso dalla nascita del movimento
è importante anche fare un bilancio di questo percorso ragionare sul
Io voglio iniziare con una battuta proprio su questo rispetto alle ultime cose che diceva Minniti
Veri forse il problema è che il dramma nostro dei Comunisti unitari
E che noi non ci siamo mai sentiti rassicurati dalla strada della separazione
Cioè tu dicevi sarebbe facile sarebbe semplice per tutti
Stare ciascuno nella propria nicchia
Non abbiamo fatto la nostra stessa ragione di essere invece quella di cercare di costruire sempre le condizioni per non stare nella nostra Nicchi
Ma per tenere aperto fase di movimento per tenere aperto un confronto per tenere aperta una prospettiva comunque
E questo è stato un po'il tra anche dei Comunisti unitari tanta parte delle difficoltà che sono vissute sulla pelle di questo movimento in questo
Ma vedete compagni ci siamo pensati e voluti dall'inizio
Come animatori
Una delle forze animatrici di una prospettiva di costruzione di una nuova forza unitaria della sinistra collocate dislocata sul terreno del governo di questo Paese
E abbiamo sin dall'inizio però detto che ci interessava ed eravamo pronti a spendere tutte le nostre forze in questo percorso in questa partita
Ad alcune condizioni che non erano condizioni per la sopravvivenza nostro Merano condizioni che attengono al risultato che interessa tutti e le condizioni erano e sono
Che questo sia un processo reale capace
Di suscitare passioni di muovere forse di mettere in movimento energie vere in questo paese di riavvicinare alla prima alla politica di costruire percorsi che questo fosse un processo che avesse come base la sua assunzione
Il principio federativo assumendo anche attraverso questo punto l'elemento dalla pluralità della sinistra e della ricchezza della sinistra e delle sinistre in questo Paese e infine che questo processo
O se la costruzione unitaria di un programma fondamentale di un quadro di principi che ancora se saldamente a sinistra
Questa nuova formazione politica
Inoltre la discussione abbiamo sempre chiesto perché poi in politica contano i fatti e gli atti
Che condizione perché questo processo potesse andare avanti in questo senso vi fossero anche atti e fatti politici conseguenti e coerenti con questa prospettiva che insieme ci dà
Perché assieme ai programmi per il futuro cioè la pratica politica del presente c'è il modo in cui questo processo vive concretamente dentro lo scontro dentro la battaglia politica apertamente
E noi avevamo legato noi stessi assieme
Questa vicenda anche alla scommessa di battere la destra
Riportare le sinistre
Al governo di questo paese in un rapporto con le forze del centro democratico
Per aprire una stagione filiformi su questo versante qualche risultato
Rispetto al quale un qualche piccolo ruolo abbiamo avuto vi è stato vi sono stati risultati importanti sul primo versante quello del processo di riaggregazione di ricostruzione di una forza unitaria della sinistra il bilancio l'abbiamo detto più volte credo che dobbiamo dirlo per onestà con gli stessi anche in questa occasione
Appare più deficitario largamente più arretrato più deboli
Questi
Ma qui siamo qui siamo ancora perché la nostra non era su tutti e due i versanti
Ne è una scelta di convenienza montane
Ne è una scelta dettata da un qualsiasi stato di necessità
Tanto meno la scelta tattica
Era il frutto di una convinzione assieme strategica
E che però vedevamo anche all'ordine del giorno dalla fase politica che staranno che stiamo vivendo
Io richiamo rapidamente
I tre punti sui quali noi abbiamo marcato questa nostra esistenza il nostro lavoro
Costruire le condizioni dell'alleanza di centrosinistra per battere la destra per governare dopo la testa
Dentro questo processo far crescere la sinistra pensare ma sua rifondazione riorganizzazione dislocata sul terreno del Governo
Invertire aprendo processi unitari una tendenza invece la separazione a rotture fare questo
Avendo l'ambizione alta di rimettere in discussione la sinistra e le sinistre di questo Paese dopo l'ottantanove cento può richiami la Thatcher dentro i processi di mondializzazione
Dentro e dopo la crisi della socialdemocrazia europea dentro tutto quanto ci interroga sul piano dello stato sociale dopo il Novecento sul terreno della piena occupazione la mente di di dentro questa grande queste grandi questione
Infine per noi
Vi era l'esigenza di o sforzo il tentativo di condurre avanti dentro questo quadro generale nuotando dentro il mare più ampio di nuovo sinistra da costruire e dentro la sfida necessità del governare con il centro condurre avanti la riflessione intorno sulle ragioni sul senso del dio se dell'essere comunisti individualmente nell'agire collettivo
A questo punto della vicenda di questo nostro Paese
Non una scelta quindi occasionale ma strategiche per questo anche una sfida alla ineluttabilità delle due sinistre
Non soltanto perché questo schema non ci prevedeva e quindi non soltanto per riaffermare un'esistenza
Ma perché siamo stati convinti dall'inizio che i due pezzi tranciati di una mela sommati non fanno niente
Perché nella staticità delle di questa illustrazione definizione vi è la crescita delle polarizzazioni vi è la difficoltà ad assumere reciprocamente le ragioni e senso delle cose che vengono rappresentati dall'altro
E si rischia di condannare al margine chi dentro questi due gabbie predefinite ci sta stretto
Ma abbiamo lanciato questa sfida venne poi contabilità delle due sinistre non per farne una terza
Partito o meno che fosse ma per essere principio attivo una soggettività politica che agendo in proprio con le forze che ha
Ma soprattutto cercando di mettere in relazione chi stava fuori chi stava dentro schema delle due sinistre
E scegliendo di stare dentro la sinistra che assumeva la strada del governare una soggettività politica che indicasse i limiti ed i pericoli di quella sorta di divisione dei ruoli che per tanto tempo è stata teorizzata
Lavorasse ad evitarmi danni nei passaggi più cruciali della vita politica di questo Paese
Abbiamo fatto sul passaggio del governo Dini quando dice nati l'abbiamo fatto
Quando in campo vi era l'ipotesi del governissimo del governo Maccanico l'abbiamo fatto in altri passaggi a volte contando di più a volte non contando contando meno
Abbiamo
Scelto di tentare di mettere in campo una montagna in moto una massa critica che dentro il processo di costruzione di una nuova formazione politica sconfigge sto tendesse a sconfiggere nel breve poi nel medio e lungo periodo
L'idea che la prospettiva delle due sinistre fosse data ineluttabile una volta per
Oggi noi non possiamo
Se questa è stata la nostra storia recente non possiamo sfuggire ad un bilancio in una qualche previsione nelle condizioni date per noi è stato
Difficile nascere
è stato difficilissimo vivere
Anche se ha vissuto una prospettiva una scommessa che era la nostra
Dini no ma canicola L'Ulivo la desistenza il ventuno aprile e poi la le sinistre nella maggioranza di cori
Ma per noi è stato complicato ed è complicato e non è scontato del coraggioso oggi da parte nostra implica una ricca scelta coraggiosa pensare al futuro io credo che lo possiamo fare
Lo possiamo fare confermando e non scartando di fronte agli ostacoli non rinunciando per le ragioni che hanno determinato il nostro esistere i nostri obiettivi generali e di fase politica
Ma per questo è doveroso chiedersi oggi quali saranno gli esiti e per quali esiti lavoriamo sui due fronti sui due versanti quello del governo quello della nuova formazione politica
Tra i quali il secondo dipende largamente dall'evoluzione perché le condizioni reali il carattere la pratica la capacità di attrazione una nuova forza della sinistra di governo saranno in grande parte segnati dal come questa sinistra governerà in governa e dalla vita e dalle prospettive di vita e di vitalità di questo
Questi esiti sono legati a processi aperti oggi difficilmente prevedibile certamente non precostituiti i prossimi mesi preparano prove durissime decisive per il cuore per ciascuna delle forze della sinistra e per le loro strategie
Sappiamo che gli esiti non dipendono da noi
Ma abbiamo la presunzione di poter avervi come successo in passato pur se non in modo come allora eclatante un ruolo
La presunzione di animare una riflessione di mettere in relazione forse insomma di condurre anche qui in in un'iniziativa politica
Quello che non possiamo fare
E a vere un atteggiamento di Asti di attese se entrambi i versanti Ciro correrebbe fino a perderci e a perdere ciò che di positivo siamo chiamati ancora
E ciò che non possiamo fare dall'altro lato a mio avviso è quello di dare per perduti date le difficoltà gli obiettivi a cui abbiamo lavorato sostituendoli
Con improbabili scorciatoie
Illudere mondo gli stessi chi ci seguisse rischieremmo di regredire rispetto le scelte fondamentali che abbiamo
Ma nello stesso tempo la conferma degli obiettivi richiede oggi nella difficile situazione data su entrambi i versanti governo e forze unitario della sinistra la volontà e la capacità
Nella coscienza dei limiti delle nostre forze ma anche con un po'di fiducia in voi stessi
Ci richiede di attivare forse di impegnare un'iniziativa politica
Ruffolo il senso della nostra critica allo stato delle cose esistenti anche sul fronte da sinistra non si traduce non si tradurrà inattesa
In giudizio sospese si tradurrà vogliamo lavoriamo perché si traduca in battaglia politica e iniziativa forte rispetto questi obiettivi siamo chiamati anche una verifica sugli stessi su questo
L'euro sui due fronti il fronte del Governo
Noi oggi certo richiamiamo ruolo che abbiamo avuto che all'epoca ci valse il titolo di traditori del popolo per superare
Richiamiamo la testarda critica dei limiti della desistenza elettorale ma anche lì accompagnata sempre dalla difesa a oltranza almeno di quella
Almeno di quel percorso anche quando ci hanno messo sotto tiro perché criticavamo i limiti che stavano dentro quella pur ribadendole comunque almeno quella necessità dentro quella patto
Prendiamo atto con soddisfazione del fatto decisivo e quella fase è superata
Che oggi tutte le sinistre sono maggioranza di governo
E sono molto più legate coinvolte di quanto non si voglia o si ritenga non si abbia convenienza a fare apparire alle sorti alle vicende
Richiamiamo tutto questo ma rileviamo che oggi occorre un doppio scatto sul fronte del cortile
Ma i rapporti per la maggioranza
Questo governo non vivrà a lungo io la dico così se dovrà vivere di una trattativa permanente giornaliera
Affidata di volta in volta le questioni che ci troveremo consultarlo
Perché è una trattativa permanente di questo tipo un atteggiamento permanente di questo tipo dentro la maggioranza logora il governo logora la maggioranza logora soprattutto loro rapporto con il Paese
E destinata ad est adesa speranze in una spirale viziosa ma soprattutto lo voglio dire a Patrizia Sentinelli
Soprattutto schiaccia ogni possibile respiro riformatore di questo corteo
Proprio il peso la dimensione delle questioni che la stessa compagnia Sentinelli richiamava qui che abbiamo davanti a noi
E chiede che non si viva del giorno per giorno
Ma chiede che si impegna una riflessione comune tale forse la maggioranza chiede che si fissino dei punti di un percorso programmatico di premi o di medio termine
Altrimenti altre scelte non ce ne sono altri enti come faremo a discutere sul serio di politica economica di politiche industriali
Soltanto con un emendamento che di giorno in giorno dovremo mettere dentro un provvedimento del Patto per il lavoro
Io non credo che faremo molta strada
E allora c'è un confronto vero da aprire su queste questioni hanno detto altri compagni su questo
Non mi soffermo però c'è un punto di patto programmatico sul quale io mi permetto di insistere
E c'è un punto di svolta nella capacità e nell'azione del Governo è vero per noi si chiude una fase occorre un più alto profilo riformatore e su questo il questo vorremmo ragionare
Lo dico anche a Minniti io ho sentito un favore le cose
Che qui ci ha ricordato e ci ha detto parlando delle privatizzazioni richiamando le cose che né qui abbiamo detto poco
E però lì anche lì
Dobbiamo avere insieme il coraggio di porre queste questioni ai danesi abbiamo depositato alla Camera una mozione per discutere non della privatizzazione della STET
Ma discutere di quale Progetto di quale strategia in questo settore su quel versante
Ci si debba dare o si debba avere in questo Paese dovremmo provare ad affrontare questi temi invece che rimuoverli sapendo che ci sono differenze e difficoltà problemi dentro questa maggioranza ma o si affrontano questi nodi
O se non gli si accantona e sono destinate ritorna fuori in modo esplosivo ad ogni passo che si fa e ora tutte le questioni non le richiamo che abbiamo messo il gioco all'ordine del giorno di questa svolta status sociale sopra tua partita le politiche economiche e del lavoro ma quale Europa e anche qui quale Europa c'è un punto
Fino all'altro giorno dovevamo citare Smith
Fino all'altro giorno in qualche modo dovevamo riferirci a Giscard estende
Per far riferimento a un dibattito uno scontro che apre un confronto che aperto in Europa su su cosa andiamo costruire su cosa stiamo costruendo
Ecco perché
La sinistra italiana gli stilisti italiani arriva il giorno dopo
Perché il governo di centrosinistra arriva il giorno dopo
Siccome io credo
Alle cose che diceva Minniti che questo è un passaggio ed è un passaggio decisivo un tornante al quale bisogna restare aggrappati però
Credo anche che questo debba comportare significare un grande sforzo di innovazione di ricerca e di apertura di un confronto politico a livello europeo
Che dia contenuti diversi alla situazione che stiamo vivendo i processi che sono in atto
Non il giorno dopo
E sul fronte no formazione politica Padoa stringere conclude
Noi abbiamo espresso una forte critica su come le cose sono andate si sono sviluppate sino ad oggi
Abbiamo detto che oggi non esisterebbero le condizioni per un passo non vi sarebbero le condizioni per affrontare oggi la nascita con il nuovo soggetto politico ma quello è e resta in progetto politico che resta scritto nel nostro orizzonte
Ma perché sia vero perché sia utile alla sinistra perché sia una novità perché possano realizzarsi compiersi
Tornano le condizioni che non sono le condizioni Comunisti unitari ma sono le condizioni che dovremmo avere a cuore tutti mentre lavoriamo e decidiamo di lavorare a questo processo
E per tutto questo
Sapendo che per riprendere una citazione citata da Magri
Il nostro primo incontro nella nostra prima assemblea ad avermi solitario allora
Sapendo che poco dipende solo da noi ma che dobbiamo agire pensare come se tutto dipendesse da noi
Occorre che noi teniamo fermo criticamente questo obiettivo che nei prossimi mesi movimento però abbiamo scatto di capacità di crescita di iniziativa politica di elaborazione
Di messa in relazione di forza di individualità di questo se ampio
Di Vaio della Sinistra critica di rapporto con le altre forze che partecipano a questo processo che intendono partecipare un misurarsi con questo processo lo faremo con le nostre iniziative con il giornale lo faremo partecipando al forum
Non come prescrizione alla Cosa due ma anche questo risulta che oggi il Forum sia questo
Sia un'occasione di confronto e discussione aperta
Sui destini sulla possibilità di costruire questa nuova forza della Sinistra unitaria e plurale è risultato anche di un confronto politico che abbiamo avuto in questi io credo che debba continuare
Dentro il forum che abbiamo voluto vorremmo così perché se un luogo vero e aperto di dibattito a sinistra avremmo voluto che lo fosse che si fossero sedi e luoghi anche nei mesi scorsi per perché il Forum non solo a livello nazionale e finisco davvero
Posso diventare
Anche costruendo esperienze territoriali
Facendo anche da parte nostra uno sforzo in più su questo terre in uno dei uno dei luoghi anche della nostra iniziativa della nostra battaglia politica della nostra relazione con altre forze può essere uno dei luoghi e delle occasioni
Terno spendersi in un'impresa isolata e autosufficiente che non ci interessa e non ci ha mai interessato
Ma fare emergere trovare quel mare in cui nuotare in cui costruire una sinistra della sinistra di governo
Capace di lavorazione autonoma di battaglia politica capace di influenzare nascita forma programma pratica di una nuova forza della federativa della sinistra
Più in generale nei prossimi mesi ci attende questa sfida nostri compagni i nostri compagni chiedo sono chiamati a spendere forza intelligenza loro e di un settore più ampio della Sinistra critica di questo Paese nella conquista nella costruzione di una nuova grande forza unitaria sinistra di governo fondata sul pieno riconoscimento del principio federativo
Sulla relazione tra culture autonomia
Nel vivo di un'impresa durissima che quella del governare trasformando di ridare un profilo più forte riformatore forte riformatore e la sinistra in uno scontro aperto su scala europea mondiale ecco questo per noi oggi non è un dato dell'esistente
Non è un approdo scontato è un obiettivo convinto è per noi un terreno su quale misureremo anche noi stessi la nostra capacità fare di battaglia di conquista politica non certamente di attesa
Fuma una donna appuntamenti accompagni premi villici per la ripresa vorrei dire che compagni chiedano fermarsi quindici e quindici facciamo un'ora precisa i compagni chiedono no pernottare possono già rivolgersi a Catilina l'ingresso per verificare il numero dei letti da prenotare
Bene Compagnon mi rendo conto dell'inizio così all'improvviso quindi mi scuso
Sesta dopo con l'organico nell'intervento
Fatto subito dal eliminare dal mio intervento quella che è stata l'analisi
Nella situazione politica
Del dei fatti che in questa fase in questi tempi stanno
Ma cadendo nel nel nostro Paese
Anche perché condivido in pieno l'analisi che ha fatto Famiano nell'introduzione
E parto dalla da questa fase di governo e dallo Stato
Di disgregazione un poco della maggioranza anche se nell'ispirazione così che tende Alda fa del male di fatto quello che è un serio processo riformatore a cui noi siamo
Impegnati al quale noi siamo impegnati a sostenere quindi l'esistenza delle due sinistre il tentativo di cercare altri consensi
E tentare di allargare la maggioranza ad una parte del del nuovo centro
Che ha fatto sì che la politica alle iniziative del governo in questi sei mesi in un non ci hanno dato e non possiamo dare alla alla all'inizio
Un giudizio del tutto positivo
Anche se nello stesso tempo dobbiamo prendere atto che per la prima volta una finanziaria non toccare solo ed unicamente Ict più deboli
Che comunque un tentativo sul di recupero sull'evasione fiscale si tende a farlo
E che comunque delle degli argomenti su cui noi possiamo su cui noi siamo chiamati a confrontarci con questo governo con questa maggioranza che possono radicalmente cambiare la linea del governo
Poi dipende da un nostro modo di incidere su questa cosa
Sono in cantiere
Questo clima di continua trattativa dicevo affermato di fatto e anche distratto
Il più delle volte
La sinistra dalle dall'incidente nel dare una linea politico a questo governo di spostare l'asse a sinistra dell'Ulivo e di caratterizzare tutti gli affetti quella che è la presenza di una sinistra di governo
Io ritengo e c'è un gran bisogno
Di riuscire ad incidere e per l'Ulivo e per
La maggioranza che noi abbiamo e che sosteniamo e per la nostra futura
La nostra futura iniziativa politica al nostro futuro esiste
All'interno di questa maggioranza
E io ritengo che qui fino a quando questo clima continuerà ad andare avanti
La destra continuerà fortunatamente per noi questa è una destra che non riesce ad incidere dall'opposizione sulla nostra sulle nostre debolezze
Quindi
Questo clima andrà avanti e questo governo andrà avanti fin quando su questa strada la destra non riuscirà a prendevano spunto
Netto e preciso in modo da incidere su questa maggioranza di governo
E io ritengo che prima che ciò accada noi dobbiamo mettere giù tutte le nostre forze
Affinché
Questa maggioranza Possa tutti gli affetti
Continuare sulla linea sul programma che noi abbiamo sottoscritto
E dentro il quale dobbiamo incidente enormemente per andare avanti
Io ritengo che nel contempo dobbiamo popoli definire quello che è il ruolo del nostro movimento
E le che è la caratterizzazione che il movimento di riavere
All'interno della sinistra all'interno e nell'intero movimento della crisi mista critica si sa dedica come diceva Crucianelli tende comunque a
Disgregarsi sul territorio
E che ritengo dobbiamo tuo cercare fare in modo di conquistarla e di raccattare rimaneva di pezzi
Penso a tutte quelle forme di associazionismo di ambientalismo del di movimenti che esistono e che non a cui noi non riusciamo
Adesso di dei quali noi non riusciamo ad essere i punti di riferimento
Secondo me per il fatto che noi l'abbiamo fino ad oggi
Caratterizzato in modo incisivo è serio una nostra iniziativa politica nel Paese
Io penso che dobbiamo stare dentro i processi
Cercare di incidere nei processi incidono che ci sono l'avanti e non di non attendere che si si sfiorano ci vengono convocati altrimenti però Trento in questo senso non possiamo dire che poi non ci sono i presupposti per aderire in questa questi processi ecco
Che l'occasione del Follo può un certo senso
Vederci protagonisti
Per agonisti nel rappresentava un patrimonio storico una visione critica una progettualità strategica che va assolutamente difesa che abbiamo noi nel nostro patrimonio nel nostro movimento
Io penso che va difesa la nostra visione della globalizzazione il rapporto tra nord e sud non voglio andare oltre certi mi fermo solo citato e che sono stati già stati
Ampiamente esaminati stamattina
L'immagine
Del nostro movimento va rilanciata
Io ritengo con due tre punti non di più
Due o tre punti che dobbiamo insieme tra oggi e domani mattina sceglie il compagno pugliese che ha introdotto stamattina subito dopo Crucianelli citava una grande campagna per l'occupazione
Io penso che una grande campagna per l'occupazione può essere fatta definite proprio nelle aree di crisi
Dell'occupazione e degli investimenti industriali dopo in questa fase
Di
Nuovi finanziamenti della produzione
Finanziamento e sono tesi comunque spostati all'estero nuove forme di Investimenti per il lavoro
Proprio nelle aree di crisi laddove la sinistra e meno incisiva
E quindi individuare questi punti in modo da continuare ad insistere persistere continuare ad insistere magari ed essere definiti come coloro che portano avanti delle linee delle battaglie esso con le quali vogliono confrontarsi e sulle quali voi intendono unire
La sinistra
E non più come solo coloro che portano avanti da un anno e mezzo mai il progetto di unificazione e la sinistra
Rilanciare l'immagine quindi significa cercare di
Uscire all'esterno in modo da che la gente possano su dei temi
Riconoscerci del ruolo che possiamo fare delle proposte che portiamo avanti
Ritengo solo in quest'che solo in questo modo ne usciamo compagni e compagne ad incidere seriamente in questo in questa fase politica cercare dipende il nostro spazio cercare di ecco collocarci in una parte della della sinistra e ad aprire quanto più consenso possibile
Di rappresentanza di
Di
Di fatto essere la sinistra
Che va verso la sua riunificazione
Andrea Ferro di Tivoli si prepara generali di Bologna
L'intervallo di tempo che ci separa dal congresso del PDS deve essere ben speso in discussione essere ragionata e deve portare ad una fertile riflessione politica al nostro interno
Credo che questa fase vada affrontata con forte senso di responsabilità e senza alcun tipo di preconcetto sugli scenari che andranno a prospettarsi
Questo perché la decisione che dobbiamo prendere influirà in modo determinante senz'altro determinante sull'azione politica dell'organizzazione dei singoli compagni che aderiscono al movimento dei Comunisti unitari
All'indomani della nostra nascita lo scenario politico lasciava ampio spazio fra PDS e da una parte Rifondazione comunista dall'altra
Uno spazio da usare per costruire un soggetto politico a sinistra cava essa capacità di interlocuzione con l'associazionismo e le diverse anime della sinistra diffusa
Una forza politica che avendo referenti che ancora ci erano rimasti terreni Rifondazione e i due maggiori partiti della sinistra riuscisse a portare lì attorno ad un tavolo di discussione per ragionare di elaborare una strategia un intaglio unitaria della sinistra stessa
Ora non dobbiamo nascondercelo dopo l'accordo di desistenza dopo l'appoggio esterno di Rifondazione al governo Prodi il nostro spazio si è notevolmente ridotto schiacciato tra le due sinistre e da un forte ridimensionamento in questa legislatura rispetto alla precedente
Del valore politico prima che numerico della nostra rappresentanza parlamentare
Questo non significa che non sia oggi possibile iniziare quel cammino che doveva essere intrapreso all'indomani della nascita del movimento dare una struttura stabile nei limiti del possibile radicata sul territorio e Comunisti unitari
Attualmente per fare questo è necessaria un'azione di visibilità politica nelle città e sui mezzi di comunicazione
Che sono i nostri dirigenti più rappresentativi possono mettere in atto
Si tratta di organizzare eventi politici che avvicinano la nostra causa proprio quella sinistra diffusa cui tanto facciamo appello solo questa serie di iniziative incisive assieme ad un ulteriore potenziamento di Como informo soprattutto per quanto riguarda la distribuzione la pubblicizzazione la valorizzazione può permetterci di lanciare una sfida culturale intellettuale prima che politica all'intero movimento di sinistra che si trova oggi per lo più arroccato su posizioni pregiudiziali filogovernativo antagoniste
Dico questo per affermare l'evidenza di due diversi cammini politici e che la decisione che andremo a prendere non deve essere vincolata alla Parenti in perseguibilità di una delle due opzioni che io individuo
Concorrere a costruire sin da oggi il nuovo soggetto unitario della sinistra o aspettare tempi migliori e rimanere di questo nuovo soggetto interlocutori attraverso il lavoro del forum della sinistra
Per prendere la decisione migliore sul nostro futuro mi pare evidente che le questioni importanti su cui va fatto un'attenta e accurata analisi siano da una parte l'azione del governo Prodi un ruolo della sinistra rimesso e dall'altra i documenti e lo svolgimento del secondo congresso nazionale del PDS
Per quanto riguarda il governo Prodi debbo essere chiaro ed esplicito giudico molto deludente fino ad ora l'azione dell'esecutivo per quanto riguarda su
Dico occupazionale questo perché prima di tutto è evidente la tendenza a ridimensionare il ruolo del parlamento ed ampliare enormemente le funzioni dell'esecutivo
Purtroppo credo che nei prossimi mesi la situazione non si presenti più rosea in quanto dovremmo attenderci il varo della commissione bicamerale bicamerale per le riforme istituzionali e la presentazione del disegno di legge Maccanico sulle delle comunicazioni
Fra le altre cose
Soprattutto su quest'ultimo tema data l'importanza che hanno assunto i mezzi di comunicazione di massa nella creazione del consenso e dei bisogni
In politica in economia la sinistra tutta dovrebbe riflettere convenire che le regole sulle diverse forme di telecomunicazione non possono essere barattate con atteggiamenti più morbide l'opposizione in Parlamento o nella trattativa sulle riforme istituzionali
Per quanto riguarda i rappresentanti del PDS della sinistra nel governo è quantomeno preoccupante che l'operato che appare più marcatamente orientato a sinistra all'interno dell'esecutivo di Prodi sia quello del ministro della Sanità Bindi
Inoltre l'atteggiamento del Presidente del Consiglio Veltroni sulla riforma del welfare e la verifica e il nuovo assetto del sistema previdenziale da anticiparsi al novantasette annuncia un congresso del PDS che si presenta solo in apparenza tranquillo
Ma che credo evidenzierà le nette differenze di visione della politica fra D'Alema Veltroni e la sinistra interna
Personalmente giudico la lezione la relazione di D'Alema positiva in essere senz'altro riconoscibile alla tradizione della sinistra italiana di uno sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile
L'adesione a Maastricht non viene messa in discussione ma è presente la chiara intenzione di far sì che l'integrazione europea non sia semplicemente monetaria ma vada a toccare le strategie per il lavoro e le politiche di coesione sociale attraverso il perseguimento keynesiano della piena occupazione
Nel documento assume finalmente forza
L'ipotesi della riduzione dell'orario di lavoro come strategia vincente per quanto riguarda la lotta alla disoccupazione ma d'altra parte viene sostiene prospettato in modo molto chiaro la necessità di avviare un processo di introduzione al della flessibilità per quanto concerne il per mercato del lavoro che non condivido assolutamente
Per quanto riguarda la riduzione del tasso di disoccupazione nel documento trova molto spazio la riforma del welfare del welfare che guarda l'opportunità di creare nuovi posti di lavoro mediante una politica di incentivazione all'imprenditorialità sociale
Non sono per nulla in disaccordo sul passaggio da un welfare totalmente assistenziale a quello dell'opportunità credo però che siano addirittura da incrementare le forme di sostegno di ASPI perché escluso dal lavoro perché incontra gravi impedimenti personali
Vanno inoltre finalmente applicati i dettami costituzionali e realizzare il pieno diritto all'istruzione alla formazione all'informazione alla salute
E riguarda ciò mi auguro che grande sarà la battaglia della sinistra interna del PDS che presenta a questo proposito l'emendamento numero tre attira ma buffe ed altri credo questa sia la strada da perseguire per una e né per un eventuale rivisitazione del dello stato sociale in Italia
Per quanto concerne la strategia politica mi sento d'accordo con D'Alema sulle due questioni fondamentali
Da una parte rafforzare l'Ulivo attraverso coordinamenti anche locali dei singoli partiti che lo compongono dall'altra costruire il nuovo soggetto della sinistra
Soprattutto per quanto riguarda la nuova formazione che andrà nascere spero fortemente che molto si giochi in congresso del PDS sulla contrapposizione sulla contrapposizione fra l'emendamento numero sette della sinistra del PDS a firma nelle da altri
E gli emendamenti numero otto nove dieci a firma Barbera ed altri
Anche a Tivoli i due nodi precedentemente espressi fondamentali sono venuti al pettine il diciassette novembre quando si è votato per il rinnovo del consiglio comunale l'elezione diretta del sindaco
Proveniendo da un'esperienza di governo progressista non si è riusciti a costruire l'Ulivo che si è presentato spaccato ed ha offerto su un piatto d'argento per la prima volta nel dopoguerra il governo di città della città hanno ad una destra che si presentava su posizioni molto radicali
Le forze della sinistra PDS rifondazioni purtroppo hanno subito un forte ridimensionamento
L'unico dato per noi molto positiva l'elezione della nostra candidata che presentavamo nella lista del PDS ha da Silvestri
Che è stata possibile grazie al forte rapporto col territorio e con la sinistra diffusa che siamo riusciti a intrecciare in questi anni e che a Tivoli si sta avvicinando molto alla politica anche grazie al nostro ritornando al congresso del PDS idea contenuta nella relazione il segretario di un partito che faccia palesemente riferimento alla tradizione del riformismo europeo all'Internazionale socialista progetto politico che mi sento di condividere pienamente
Gli emendamenti a firma Barbera ed altri
Indicano un terreno di lavoro cioè l'otto il nove il dieci indicano un terreno di lavoro per la nuova formazione politica che si estenda anche al centro dello schieramento auspicando una forma partito partito ovviamente fra virgolette molto vicini molto vicina al modello americano
Se dovesse passare questo orientamento fatto chirurgico molto pericoloso per l'intera sinistra italiana in un colpo solo nuova formazione politica avrebbe liquidato la tradizione migliore del riformismo italiano ed europeo
Un'ultima parola vorrei spendere sul documento e la Sinistra giovanile nel PDS
Credo che i nuclei giovanile all'interno di ogni partito debbano assumere una funzione di avanguardia debbano essere i trascinatori dell'innovazione politica
A mio personale parere il documento della Sinistra giovanile risulta al contrario di una povertà politica sconvolgente incapace di entrare nel merito delle questioni anche nei piccoli incisi politici che si permette avrei voluto e la compagna Roberta Agostini su Cominform avesse fatte purtroppo non conosco fra l'altro su come informa avesse fatto un'analisi politica il documento dell'Assemblea di Bologna cui purtroppo non ho partecipato
Non lo sapevo la prossima volta fatemi sapere vorrei posticipare alla discussione preventiva non perdesse delegati per essere delegato ma perché vorrei avere l'opportunità di dell'incarico di delegare anch'io chi rappresenta anche me grazie
Grazie Andrea ma chiede
Bologna
No in un nella Divina
Chiedo scusa se non sarò molto preciso ma non sono abituato a parlare e poi mi sono appena sotto l'attuale
Siccome nella siccome nella perfetta organizzazione non avete neanche detto dove si poteva avere cercato a mangiare siamo dispersi nella negli intorno
Allora credo che tre siano gli aspetti da considerare uno le quello ha ridato i rapporti con il governo dell'Ulivo
E e quindi con il Governo e con l'Ulivo uno i rapporti alle della sinistra interna delle sinistra uno quelle che sono le condizioni lei proposte le prospettive dei Comunisti unitari
Innanzitutto citare
A
Visto che qui è stato citato il modello Emiliano io vengo da quel modello vengo da quella realtà e devo dire che come voi comunista unitario ma non solo non amo molto questo modello perché penso che per quello che è diventato per quello che sta diventando non si inserisce assolutamente in una prospettive che ritengo valida per noi
Però forse interessante vedere che cosa sta succedendo lì per capire dove si potrebbe andare a finire
Seguendo in maniera stretta il modello emiliano
Ma per quanto riguarda i rapporti con il Governo e con l'Ulivo penso che a livello per quanto riguarda il livello nazionale delle cose qui sono già state dette anche in maniera abbastanza approfondita
Però forse bisognerebbe rimarcare con più precisione e con più chiarezza che il la coalizione dell'Ulivo è una coalizione
Cioè un insieme di forze diverse che si sono unite su un programma uno pseudo programmi su alcuni obiettivi
Primo tra tutti quello di battere la destra
Ho detto su uno pseudo programma perché in realtà il programma non è mai stato discusso nelle riunioni che ci sono state prima delle elezioni si è detto che non c'era più tempo per farlo e che comunque bisognava andare a alle elezioni in quella condizione che si sarebbe parlato poco questo lo dico perché quello che sta succedendo nera alta bolognese dove già da mesi funziona un coordinamento provinciale dell'Ulivo
Che raccoglie tutte le forze che hanno partecipato
Alla coalizione di governo e tra un po'dovrebbero entrare anche i Socialisti italiani
Viene vissuto secondo me in un modo errato viene vissuto quasi come un un'anticamera per il Partito Democratico non tanto per una forma di il governo di coalizione viene vissuto anche in maniera strumentale come appoggio a situazioni locali di crisi
Una cosa che è avvenuta per esempio sia a livello di province di Bologna che di comune di Bologna è stato non rimpasto
Dopo la vittoria dell'Ulivo sia come assessorati provinciali che come assessorati comunale con ingresso dei popolari questo se nella nell'assenza di
Di di un programma di una discussione generale
Il coordinamento provinciale dell'Ulivo si è costituito e ha dato origine a una serie di commissioni commissioni sul lavoro sulla scuola
Sulla sanità sull'area metropolitana che è un'altra realtà particolare e la situazione bolognese ma che può essere interessante anche per quelli che possono essere spunti a a livello nazionale
Qui dicevo sulla sanità sull'ambiente e sulla scuola
Queste commissioni lavorano e dovrebbero portare al tavolo il coordinamento provinciale dell'Ulivo delle soluzioni strategiche di ordine generale che poi l'Ulivo dovrebbe far diventare su due a livello locali il
Ecco
Quello che però per esempio novecento stiamo cercando di fare nella realtà bolognese invece mettere come Comunisti unitari e mettere in discussione il problema della qualità dei servizi
Perché è vero che la situazione emiliana è una situazione avanzata ma questi servizi che noi abbiamo solo servizi costano moltissimo il cittadino
Quindi
Oggi è presente in questi giorni si sta discutendo per la privatizzazione delle farmacie comunali
Questo è un progetto che è stato appoggiato e spinto appieno dalla Giunta
Comunale appoggiato dal PDS che trova il pieno appoggio dei popolari rispetto al quale si è costituito un comitato di referendum
Appoggiato da Rifondazione Comunista da alcune personalità dei verdi o della Rete
Per fare un'operazione completamente opposto cioè di mantenimento dello status quo e quindi senza affrontare appieno quello che il problema di una ripensamento
Tilla della struttura della gestione di un servizio di questo tipo
Sempre come Comunisti unitari abbiamo dato vita delle commissioni Interni nostre per porci problemi della trasformazione del mondo del mondo e del mondo del lavoro a Bologna sono stati firmati alcuni contratti che vengono considerati d'avanguardia rispetto alla situazione
Nazionale perché hanno portato degli incentivi economici notevoli ma rispetto ai quali è stato richiesta una disponibilità ad un'occupazione a tempo pieno quindi sui turni su turni che ruotano sulle ventiquattro ore
E quindi con quelle che sono le nuove problematiche legate alla vita di chi è costretto a muoversi diciamo in orari non tradizionali
E questo ha perso anche il dibattito sulle problematiche dei tempi dignità e dei tempi del lavoro
Altra questione sono i rapporti a sinistra
Anche su questo aspetto a Bologna almeno formalmente esiste
Una specie di coordinamento tra le forze della sinistra
Questo coordinamento avrebbe dovuto produrre una del una serie di documenti o comunque
Delle sto strategie per arrivare al Forum
Anche questo però si è dimostrato a mio avviso è a nostro avviso
Apparentemente strumentale
Dopo la prima riunione noi abbiamo prodotto alla PDS bolognese un documento di percorso per raggiungere
Il forum
A questo gli è stato nessun seguito
Il PDS a continuato a gestire la questione direttamente
è arrivato poi a proporci una data difformità perché ha spostato per una riunione della componente di Amato Ruffolo eccetera che c'era in quel giorno e oggi ripropone come data di Forum ma il diciotto dicembre nel tardo pomeriggio questo secondo lei non è un segnale diciotto dicembre è un giovedì quindi è in mezzo alla settimana un è un segnale
Soddisfacenti qualcheduno che vuole porsi il problema di una discussione approfondita su quelle che devono essere indirizzi
Per un nuova forza della sinistra e quindi rispetto a questa cosa se con molto perplessi anche se devo dire che non riusciamo a capire poi qual è la realtà vera del PDS bolognese
Anche perché sembra che al suo interno vi siano più anime e quindi anche una contraddizione che appare anche negli incontri dove i rappresentati PDS spesso non sono tra di loro d'accordo
Ecco
Per quanto riguarda sempre discusso i rapporti così io penso che una cosa sia
Se non sull'Iraq ottimismo
Come
Dunque noi stiamo cercando di lavora abbiamo già è già elaborato un documento che cerchiamo di
Su quali cerchiamo di avere l'adesione per il momento della Rete voi dei Verdi dei laburisti e io spero almeno un accordo di di massima sia con il PDS che con Rifondazione che però devo dire abbastanza sorda ai nostri appelli anche semplicemente di incontro per discussione
Per una azienda o una spada a a capitale pubblico o comunque ad azionariato diffuso
E qui sto in un prossimo in una ipotesi di un'azienda che non acquisti il patrimonio delle del comune ma lo affitti e quindi patrimonio continua a restare patrimonio pubblico ma la gestione è una gestione di tipo nuovo sulla quale possiamo essere più o meno d'accordo ma io penso che nel momento attuale forse rappresenta un giusto compromesso
Se non dimentichiamo che per inciso che a Bologna Bologna i proprietari anche del magazzino farmaci che è una cosa fondamentale perché quello che può determinare in alcuni momenti il il mantenimento di alcuni costi da quando esiste l'azienda farmaceutica
Bolognese gli appalti delle Wessel le vengono di solito vinti con circa il trenta per cento in meno di costo per l'azienda sita nel locale
Visto che nel tempo e Brera io allora assalto alcuni passaggi volevo dire che comunque ecco i rapporti invece che si può avere con le forze d'associazioni della sinistra che non siano le strutture partitiche e si conquista lì si conquistano su delle
Degli argomenti su degli approfondimenti più legati agli aspetti sociali e in questo orribile che trovo forse limitata alla relazione di Saviano in quanto la vedo molto schiacciata sotto degli aspetti col economicistici io penso che questo sia dovuto forse la difficoltà di per compattare il poco
Svariate cose però ritengo che non ci possa essere per la sinistra o per una forza che vuole essere forza di governo una prospettiva se non gliela almeno il tentativo di un pensiero lungo
Cioè di una visione lunga io cercato di di fare alcune riflessioni e che forse avrà anche spostare l'asse su qualcosa di completamente diverso
Riflessioni che sono nate da anche dalla considerazione di un incontro che non abbia avuto Bologna con Serri sui problemi del del terzo mondo della cooperazione è una cosa che mi ha molto colpito di seria ha detto che lui si sente solo quando deve risolvere i problemi della cooperazione perché non esistono posizioni di sinistra rispetto a queste cose
Poi ho ho avuto il piacere di leggere anche su una relazione dimagrire che
La venuta in Italia di Castromediano posto alcune questioni che sono le questioni che mi sono posto in un certo senso opposto anch'io io ritengo che oggi noi ci troviamo di fronte a una sfida di ordine globale che richiede un pensiero di ordine globale ma un pezzo di ordine globale che ci porta anche a pensare oltre la prospettiva nazionale oltre alla prospettiva europea perché entrambe non non hanno secondo me
Possibilità di re di lungo respiro sera esterno limitate per esempio a un discorso di tipo esclusivamente produttivi stinco
Anche il discorso che ha fatto nati secondo me può trovare una giusta collocazione se noi ripensiamo al complessivamente a quelle che la nostra condizione di mondo ricco nei confronti del mondo può e quindi tutte queste nuove tecnologie che o o settori di ricerca
Vanno bene se noi ripensiamo al nostro atteggiamento nei confronti del Terzo Mondo ma questa o del sud del mondo ma questa posizione cioè questa analisi forse può essere anche la chiave di volta
Forse può essere anche la chiave di volta per trovare il momento di unione tra le varie forze della sinistra perché parlare di un modello di sviluppo diverso che non sia anche un modello di tipo distruttivo
Vuol dire anche parlare di ecologia di integrazioni di cooperazione ripensare al ruolo della cooperazione sia nazionale che internazionale
Vuol dire pensare in USA ma io bisogna che va bene tempi magari avviati alla fusione no
Sì va bene quindi diceva di ripensare tutte queste cose che sono cose che poi hanno implicazioni anche a livello locale cioè di a livello nazionale perché io non penso in quest'ottica che cioè in un'ottica di tipo internazionale che sia Esterna per esempio la lotta dei metalmeccanici Italia
Invece una difesa Bettini che diceva che per esempio non possiamo più andare a finanziamenti che non siano finanziamenti che portino a una trasformazione del modo di pensare l'auto ma forse dovremo porci il problema
Di pensare a un altro modo di produrre e quindi tutte queste cose in realtà hanno una ricaduta su di noi molto molto pregnante e nello stesso tempo ci possono portare a pensare in maniera alta cioè per apporto a pensare in quel modo che forse ci può fare uscire anche dalle beghe quotidiane
Allora abbiamo Montella di Milano non so se in sala
Abbondanza di Genova
Ma
Compagni compagno ai a livello regionale come ligure abbiamo affrontato una discussione
Piuttosto profonda rispetto alla situazione
Politica nel nostro Paese e al nostro ruolo all'interno della sinistra e del Governo
Che parte da due aspetti
Condividiamo pienamente l'analisi che è contenuta nel documento prepara
Storia dell'assemblea della discussione di oggi
Sul fatto che le tensioni del governo mettono
In crisi la capacità di questo di intervenire e di incidere nel cambiamento
La nostra società e crediamo che come avevamo detto anche con l'appello di Genova nata magari e Chiarante questo derivi dalla mancanza di un accordo politico-programmatica
Come sapete anche questa mattina
Questa tensione quotidiana questo posto al governo e quindi la mancanza di incidere sulla e di dare risposte ai problemi del nostro Paese
Porta e il malessere che al secondo aspetto
Nella società
E una profonda incomprensione di molte iniziative
Nella base della sinistra
Anche nel PDS
La base del sindacato alla base delle associazioni
Porta un malessere diffuso ed un incomprensione di molte iniziative questo governo ammette quotidianamente in campo ed anche perché in questo governo oggi
Mancano progetti specifici di prospettiva a partire alla scuola università
L'università per esempio il numero chiuso è una cosa di cui si può discutere dopo un processo di cambiamento non ha senso mette a numero chiuso prima di aver riformato di aver reso accessibile università funzionare qualitativamente
Porte come nuovo della ricerca
Bene questi due aspetti mettono in luce questa è la questione più grave due questioni centrali per la democrazia nel nostro Paese
E cioè il ruolo della rappresentanza e della partecipazione
E di ruolo della sinistra quale forte del rinnovamento di questo Paese
Questo niente ci mette di fronte una volta di più
Mette di fronte leggo sinistra diciamo una volta di più
Al fatto che se oggi questo Governo perde
E con esso
Viene persa la fiducia dei cittadini che hanno scelto l'unico agente
La sinistra perde tutta nati qualcuno si salva
Perdiamo la fiducia di chi ha detto la sinistra può nell'Ulivo cambiare questo Paese
Verrebbe meno una credibilità che abbiamo cercato di riconquistare con fatica
Alla sinistra
E allora credo che crediamo come coordinamento regionale ligure
Che se è necessario un salto di qualità
Che poi parte dalle motivazioni della nostra nascita come movimento
E la le motivazioni con cui siamo entrati dentro L'Ulivo
E cioè a rendere visibile
La sinistra con i suoi valori le sue identità
I suoi progetti a sua soggettività progettualità
Per portare questo Paese un Paese da ricostruire
In Europa in un'Europa che sia centrata
Sull'esigenza degli uomini e non del mercato
Questo è il motivo
Per cui abbiamo accettato la sfida di governare questo Paese ricostruirlo ricostruire in questo modo per questo fine e per evitare che il patto sociale che deve essere messo alla base della nostra democrazia venisse fatto dare ed estrema venisse ricostruito il patto di cittadinanza da sinistra questa la cosa centrale
E la questione fondamentale
E allora
Crediamo che la base di un processo di questo tipo non possa essere
La creazione di un più ampio o di una ridefinizione del patto sociale attraverso la messa in contrapposizione delle generazioni i giovani con gli anziani dei lavoratori con i disoccupati delle dei giovani dei figli con le famiglie
E che sia improponibile
Un sostituzione del sistema delle garanzie universale con un sistema delle opportunità
E crediamo che
Tutto questo derivi da una cosa molto semplice oggi il controllo democratico della mondializzazione della globalizzazione dei processi che queste portano nelle società europee e mondiali
Non si può
Controllare senza una progettualità presenza un controllo che sia progettare la società aveva in via generale di società
Possiamo affrontare le cose non a settori amo affrontarle nell'insieme
Altrimenti
E allora questo è la questione e allora noi possiamo essere il collante tra le generazioni
Ne ho portare la sinistra essere collante tra chi oggi non è garantito e chi oggi è garantito da questo stato sociale mettendo come diceva anche gruppo nel profondo le mani nella riforma dello Stato sociale ma dicendo chiaramente ed i giovani in parte ha commesso di Bologna lo hanno detto e l'organizzazione di sinistra che non esistono opportunità senza garanzie
Questa è la questione centrale che noi possiamo mettere una volta di più in campo oggi al centro del dibattito della sinistra
Crediamo che questo voglia anche dire rompere con la teoria delle due sinistre
E voglia ancora anche dire esistere nella realtà
Della politica italiana
Coloro che portano la più grande riforma della politica delle istituzioni
Questo è il nocciolo centrale
A cui dobbiamo rispondere cioè a ridare alla politica il suo più alto ruolo risponde riportare alla politica ai cittadini quali protagonisti dei progetti per il futuro
Quindi qua è la questione e concludo su da mettere in campo come Comunisti unitari c'è un'elaborazione che
Facendo di tutto questo
A nostra forza quindi dei Progetti
Sappia
Disegnare e costruire insieme i soggetti sociali che opera nel mondo della scuola del lavoro del terzo settore
I soggetti sociali in genere
Costituiscano un'idea nuova di partecipazione alla politica e quindi noi possiamo dare una prima risposta quale deve essere la forma partito
L'organizzazione unitario della sinistra
E quasi gioca al nostro ruolo decisivo dentro forum della sinistra quale forza che va lì per proporre progettare rappresentare la sintesi del sociale della politica
E per dare un'idea che oggi quello che avviene nel terzo settore
è strettamente collegato a quello che avviene la formazione quello che viene al mondo del lavoro una difesa dell'ambiente
Questa progettualità ci può far diventare avanguardia politica del forum della sinistra e rompere i meccanismi delle due sinistre è veramente incidere sul percorso che attraversa un grasso del PDS delle altre forze della sinistra democratica porterà la costruzione di una nuova forza questo è stare dentro essere attivi alla costruzione unitaria sinistra grazie
La parola al compagno di Croce di Rivoli Torino
E dopo interverrà a Turi di Roma
Vorrei anche dire ai compagni che è il mio appello alle abbonamenti ha superato l'appello di Pettinari di questa mattina perché nel pomeriggio abbiamo avuto diciassette nuovi abbonamenti accordo info
Pettinari tre abbonamenti Tom battuta
La delegazione di Torino ha apprezzato
Largamente condiviso riflessione introduttiva che ha fatto il compagno Crucianelli stamattina
Ha trovato altresì ricco di spunti analitici
Il documento che abbiamo recuperato su internet qualche giorno fa stilato dal compagno mai
Da questi spunti da queste analisi potremmo trarre
Materia di confronto di dibattito ben oltre il cinque dieci minuti di un intervento i trenta quaranta cinquanta interventi di un'assemblea di questo tipo naturalmente questo non possiamo farlo per ovvie ragioni
Riproponendo ci comunque di approfondire in sedi anche più ristrette a livello locale i temi che sono stati posti sul tappeto
Ci pare che questa idea
Della
Crisi di sinistra che si presenta come due facce sia estremamente pertinente
Cioè la fine dello statalismo economico e dell'autoritarismo del socialismo sovietico
Da una parte la fine delle politiche keynesiane difficoltà dello stato sociale arresto delle riforme socialdemocratiche contiguo non dico dall'altra parte ma dello stesso albero nello stesso alveo perciò dico Conti
Così come ci pare che
Si siano in entrambi i casi dissolte le forze le organizzazioni che rappresentavano questi due modelli incapaci
Le une e le altre di dare una risposta in termini di nuova progettualità politica alla crisi
Nel documento di Bari mi pare di aver letto
Un progetto forte di trasformazione del mondo non è più nelle loro capacità si rassegnano a gestirlo così come o lo risultò lo rifiutano con rabbia
La mancanza di questo progetto
Porta al governo una sinistra divisa
La prima volta che nel nostro Paese la sinistra va al governo Civardi vince
Differenti sono gli obiettivi diversi sono i referenti sociali comune e l'assenza di un progetto riformatore serio di un progetto di legislatura
Il PDS
Nonostante probabilmente le buone intenzioni
Si avvita
E subisce le conseguenze della propria partecipazione al governo ed è costretta a fare i conti più con nelle strategie di tipo e lo elettorale piuttosto che con le strategie di lungo respiro di azione riformatrice di governo
Le ragioni che dovrebbero giustificare la sua presenza al governo passano in secondo piano
Rifondazione dall'altra parte
Rinuncia ad ogni prospettiva strategica si limita a fare mestiere che faceva bene segretario Bertinotti anche quando non era segretario di partito il sindacato
Si limita appunto ad un'azione sindacale
Più sindacale che politiche all'interno del governo
Di fronte a questa situazione
L'idea di dare risposta con delle fughe acceleratrice in avanti
Come ci pare che il PDS stia facendo
Assumendo il tema dello sviluppo e della ormai diffusa questo vocabolo e ricorre come qualche anno fa a un certo punto è entrato nel vocabolario di tutti
Dagli uscieri degli uffici ai bidelli delle scuole ai netturbini ai professori universitari la parlo ora la parola multimediale adesso e siamo costretti a fare i conti con un'altra parola che la globalizzazione la mondializzazione
Sarebbe bene metterci qualche aggettivo magari
A seguito la mondializzazione del sistema finanziario per esempio direbbe già qualcosa di più di fronte a questo quadro
Del villaggio globale oggettiva alto però da concrete realtà nel mercato
Il PDS
Abbraccia senza delineare né una critica adeguata atta ad evitarne le fogge più
Barbare
Quelle che possono avere conseguenze più dannose la monocultura della modernità
Senza alcuna critica a priori
E sceglie un approdo quello che io ho definito in qualche riunione del nostro gruppo a Torino a Rivoli l'approdo liberal tecnocratico
E la bussola che guida e la bussola di Clinton e la bussola di Tony Blair
In altre parole assumere l'esistente governarlo correggere in qualche misura modesta il titolo
Offrendo possibilmente al più a tutti le stesse garanzie
Non ci pare questo sufficiente
Non ci pare sufficiente perché un'immagine per esempio che di suggestione o molto di di questa idea della Global della globalizzazione ma io sono convinto che il riferimento di carattere economicistico le cifre della relazione del compagno Crucianelli non è un limite un merito
Però quindi quando si parla di mondializzazione io penso piuttosto a quelle cose dei processi economici a livello internazionale però c'è quest'idea un po'suggestiva del della globalità della mondializzazione che io se mi permettete
Semplificherei con con questa
Storie Lina con questo aneddoto
La televisione e il computer
La televisione che rende tutto simultaneo nel tempo e tutto contemporaneamente
Presente non c'è più spazio alla dimensione geografica la dimensione dello spazio viene azzerata
Ce l'ho già ire o c'era partita di calcio c'è il Dash o c'è la telenovela sono tutte cose presenti in uno stesso luogo in uno stesso momento
E il computer rende simultaneo
Nei termini del tempo più che dello spazio il passato e il presente sono simultaneamente presenti nel dischetto sul nastro magnetico il futuro non esiste
E solo alla possibilità delle combinazioni alfanumeriche
Che è possibile
Mettere in atto digitando sulla tastiera
Se questa faccia in barba Rita della multimedialità della mondiali tra delle grandi potenzialità questo non vuole essere un come dire una fuga
All'indietro verso l'oscurantismo io sono un logico matematico quindi chi più di me insomma cinesi si diletta anche a passarci il tempo con queste cose
Però avere la chiara consapevolezza di quali storture questo porta con sé di quali potenzialità anche nefaste oltre che quelle positive quindi non ci si può limitare ad assumere
Un'idea astratta di sviluppo fondata sul computer in ogni casa fondata su queste cose qui
Rifondazione dall'altra parte ci accontenta come dicevo di dare qualche parziale risposta al corpo sociale che suo referente
Rinuncia completamente ad una visione strategica
Non è in grado di costruire una politica di alleanze tesi a definire un soggetto sociale capace di realizzare un progetto di governo e di azioni di governo
I partiti e anche questi due partiti non fanno più politica
Sono piuttosto diventate delle macchine elettorali capaci di organizzare consensi elettorali attraverso i media
Con completa inibizione di ogni forma di partecipazione
Ecco se trovo in qualche modo
Non sufficientemente
Richiamante l'attenzione sul problema la relazione fatta dal compagno che stamattina è questo aspetto qui del della partecipazione che a me piace invece sottolineare
Manca un progetto alternativo
Manca la capacità di farlo vivere come cultura diffusa
Di comportamenti collettivi di iniziative sociali
Questo spazio di Progetto vuoto come lo chiama maghetti nel suo documento si offre al qualunquismo al fondamentalismo alla logica delle lobby
Alle pulsioni corporative
Gran parte di quella che
Più in termini positivi naturalmente chiamiamo società civile cioè quella che fa politica si colloca in questo spazio vuoto di non Progetto e gran parte di quella società civile però si connota spesso di vere e proprie caratteristiche corporative
Con la forma organizzata vera e propria delle lobby hanno un contratto elettorale con le forze politiche
In altri casi anche questi numerosi
Ma comunque in una situazione più nobile della della contrattazione elettorale delle lobby queste organizzazioni vivono però con subalternità
Politica culturale i rapporti con le istituzioni della politica e non diventano perciò portatrici di proposte di trasformazione sostanziale dell'attuale assetto sociale
Ma c'è una vasta parte di questa società civile una Ream Pia che può fornire linfa vitale ad un progetto di graduale trasformazione
Solo che venga attivamente e in modo fattivo recuperata ai processi di partecipazione politica
In questa larga parte della società civile credo che si annida quella che chiamiamo spesso la cosiddetta sinistra diffusa e va fatto questo
Tentativo
Che dev'essere un tempo ad un tentativo molto infatti Zagato
Molto convinto di recupero alla partecipazione
Occorre quindi a parer nostro tornare alla politica
Politica come governo con una forte progettualità di legislatura politica come azione collettiva consapevole che modella e trasforma i soggetti sociali politica dunque nelle istituzioni e politica nella società
La vocazione che noi abbiamo voglia muovere a concorrere con intelligenza alla definizione di un pensiero e di un Progetto egemone non deve e non può tradursi in un'azione
Est
Scusate in un'azione elitaria
Bisogna riaffrontare le radici nella società reale dove i conflitti dove i problemi affidano le idee
Sintetizzano proposte per un progetto
I partiti PDS Rifondazione compresi sono diventati in larga misura corpi estranei alla società è stato via via alimentato nel corso dell'ultimo decennio un distacco della sinistra dall'impegno primario nella sua salvata Jersey su un'idea di presunta inesauribili date le risorse dello Stato e dello stato sociale
I partiti di sinistra pensano da un lato di affrontare la propria crisi cancellando con un colpo di spugna i propri caratteri sì mi avvio alla conclusione
Abbracciando liberismo e liberalismo e confinando la propria azione ad un ruolo tutto istituzionale
Esaurendo la propria identità né i poteri istituzionali
O dall'altra parte rifiutando con una buona dose di massimalismo la realtà senza porsi il problema di un progetto complessivo capaci di alimentare sostanziare una vera spinta riformatrice
Dunque necessario tornare alla politica
Problema decisivo della democrazia e condizione di ogni stanza politica riformatrice e la partecipazione e questo deve essere una bussola che guida il nostro lavoro qualunque sia la forma organizzativa che noi ci si voglia dare
L'ampiezza e la penetrazione nella società dei processi di partecipazione
La sinistra deve impegnarsi in questo profondo rapporto con la società deve essere la parte che promuove organizza questi processi di democrazia come base di una riforma economica e sociale fondata su criteri di uguaglianza e di solidarietà
La mattina negli interventi di saluto
Abbiamo rilevato alcuni spunti positivi
Carniti per esempio
Parte il questione da questo è un po'forzata ci pare sul tema delle riforme istituzionali che credo sia senz'altro uno dei problemi da mettere sul tappeto purché questo non voglia significare il percorso di un governo forte che perché forte risolve tutti i suoi problemi
Sì è parsa interessante invece questo richiamo questa sottolineatura da più interventi sul problema del del lavoro
La destra lo ignora la sinistra lo sottovaluta diceva che rivista latitano e non intendiamo sottovalutarlo
Dopo la finanziaria è giusto mettere mano a Luna
Come dire critica articolata profonda ma costruttiva alla maggioranza e al governo perché alcuni nodi vengano al pettine
E questo governo per viene in mente quello che diceva il compagno di Genova o fa questo governo se perde non perde perché perde l'appoggio di qualche forza politica o di qualche gruppo di qualche drappello di deputati potremmo farlo perdere noi volendo con alla Camera bastano sette voti per far per per mandarlo giù non è questo il problema questo governo perde
Se non mette mano ad un serio progetto di legislatura
Questo è il problema Spin con cui ci si deve confrontare confrontare
Allora insieme al tema del lavoro per noi deve essere chiaro che
Come diceva non non ricordo il nome quel compagno della RAI l'intervento di stamattina
Il problema del lavoro non può essere disgiunto dal problema dello sviluppo ecco questo è fondamentale però va sottolineata ecco non è necessario non basta assumere la modernità
Perché ci si confronti con le sfide con la modernità stessa porta con sé basta pensare al fatto per esempio che
In un contesto europeo si parla tanto di evasione fiscale se volessimo perseguire l'evasione fiscale c'è uno strumento che non ci consente di farlo perché è possibile trasferire capitali nel tempo di pochi secondi nel tempo
Ti cosa io bisonti interrompa che ho già sollecitato un po'sei fuori dal tuo orario sono passano voci minuti e ci sono molti interventi anche son passati più di quindici va be allora Traglio
Dico solo due cose ancora
Allora questo qui lo saltiamo ecco diciamo che di fronte alla crisi del del tranne tre minuti
Di fronte alla crisi del welfare vanno ridefinite ripristinate garanzie fondamentali e universali va ridefinito a parer nostro una nuova cultura della cittadinanza sociale che sono
La cultura della cittadinanza giuridica e della cultura e la cultura della solidarietà
Noi riteniamo che momento di riflessione politica e di proposta politica debba essere quella di una progressiva trasformazione della categoria
Della solidarietà da categoria morale a categoria politica qui ci sarebbe da fare tutto il discorso sul sistema e non lo fa
Possiamo anche riprendere domandò due parole sul forum
Hanno in quest'idea interessa si interessa anche senza riserve
Riserve che ha fatto il compagno Crucianelli che sono stati criticate da Ruffolo
Si interessa senza riserve se non è nella testa di qualcuno una strategia annessionistico
Ci interessa senza riserve se tende a definire un luogo di confronto
Dall'elevato profilo etico culturale e dall'elevato profilo politico un luogo dove sia possibile dare impulso vigore coraggio alla ricerca alla riflessione all'azione politica sociale culturale di tutta la sinistra un luogo che non si riduca a tattiche elettorali o al migliore di omologazione che funga bensì da catalizzatore delle posizioni della sinistra diffusa
Concludo veramente credo che non ci si debba limitare naturalmente alle critiche a quello che gli altri non fanno ma in questa sede del Forum delle nostre assemblee in altri momenti di confronto noi dobbiamo cominciare a tradurre in ipotesi progettuale
Le cose che diciamo Che cosa vogliamo fare
Grazie io credo che l'intervento del compagno di Croce lo abbiamo anche posto il problema di come si discute io credo che questo sia un problema vero purtroppo io davo fare questo ruolo perché si riesca almeno apporre i problemi troveremo poi le modalità anzi obbligatorio Platamone due dita che per discutere in modo più approfondito
Ora dare la parola Turi di Roma poi accompagno Beppe Chiarante subito dopo a Paolini della Toscana vorrei anche ricordare ai compagni che domattina alle nove e trenta abbiamo il nostro coordinamento che si terrà alla Casa Valdese via Farnese diciotto zona Prati
E che chi dorme la dovrà rincasare non oltre le ore ventitré vorrei anche cogliere l'occasione protestante
Siamo morigerata i come stile di vita potrei anche cogliere l'occasione prima di dare la parola attori di ringraziare Claudio Sabattini il segretario della FIOM che qui presente con noi che ringraziamo davvero per la sua presenza
Va be'compagni che un po'di emozione perché l'ultimo intervento che ho fatto in assemblea politica sta da circa dieci anni fa al congresso di scioglimento del produttore Ellul e quello successivo domenicale per molti anni
E quello successivo fu nel congresso di sempre del PC del di Firenze in cui le cose non andarono esattamente come volevamo noi
E per cui io per ho avuto un percorso carsico in questi anni ma Kenzo necessario anche per arrivare a questa esperienza di governo che io credo sia la cosa più importante
Attorno al quale devo dare il nostro dibattito cioè il fatto che per la prima volta a sinistra si al governo dal dalla Resistenza al dopoguerra è un fatto storico eccezionale è la cosa importante per lui è come rappresentare all'interno di questa esperienza di governo la radicalità dei contenuti
Della quella parte del movimento operaio della sinistra che in questi anni abbiamo rappresentato quanti sono invece ad usarli non ci troviamo oggi di fronte a questo governo di sinistra una società che va a destra che ma culturalmente a destra in tutto il mondo io penso invece che la risposta giusta a questa evoluzione stretta
Sia quella di produrre consenso attorno a delle scelte politiche di governo della società che riportino il consenso di strati sociali dalla nostra parte
Io penso che il fatto che l'UDC a qualche compagno prima fatto per la prima volta la finanziaria non abbia tagliato sulla sanità c'è un evento politico straordinario non solo ma attraverso la battaglia debbo dire un po'rocambolesca perché John c'è stato molto tempo
L'abbiamo introdotto all'interno de la finanziaria alcune cose che sono anche un po'o simboli che secondo me e sono dei messaggi concreti
L'ho posto il problema tra chiusura degli ospedali psichiatrici che sta una battaglia di cultura e di civiltà di questo Paese negli anni settanta e abbiamo colpito i farmacisti che sono un settore di rendita parassitaria in questo Paese queste cose sono cose che che la gente capisce e quando la gente rischiano i sacrifici sul salario o su per esempio nel rinnovo dei contratti fare queste cose secondo me ha una valenza politica molto più profonda di quanto non si Greta
Non sono io penso che anche all'interno di questo quadro alcune cose che non abbiamo detto assumono oggi una maggiore maturità forse di quanto mi pensiamo io sono stato un suo un seminario del Censis in cui c'erano dei relatori
Assolutamente inequivoca abolì come collocazione del Kanu Guzzanti e la Garavaglia due democristiani doc i quali hanno detto ma non ci sembra che per parlare di sanità le due cose importanti da fare sia ragionare sulla malattia sul ruolo del medico che sono le cose che ne abbiamo detto per anni all'interno dell'università e da qui è nata la riforma sanitaria dal settantotto voglio dire io penso che se alcuni settori che hanno governato per anni questa società anche in maniera intelligente nel caso le due persone che ho detto prima Mania non stupida
C'hanno forse qualcosa delle nostre ragioni e molto più profonda di quanto noi stessi immaginiamo
Faccio un esempio sullo stato sociale non siamo rivali nel settantotto a costruire un servizio sanitario pubblico che gli inglesi avevano nel quarantasei subito dopo la guerra soltanto dopo quattordici anni De Lorenzo ha iniziato a smantellato lo con una riforma la riforma sanitaria che noi stessi oggi dobbiamo gestire con grande difficoltà ma io penso che noi per esempio gli ha iniziato a capire quando presento con uno slogan un po'ideologico qualcuno dice non abbiamo andare dallo stato sociale
Delle garanzie a quello dell'opportunità che come questo si traduce in sanità questo intrinseca si deduce così quello che è successo in Gran Bretagna in cui si sono posti il problema se
Era meglio curare una bambina con la luce mia che aveva tre anni di aspettativa di vita oppure utilizzare gli stessi soldi per le vaccinazioni a noi siamo quelli che dicono secondo me che dobbiamo dire che si devono fare tutte e due le cose
E che a questa cosa vanno sacrificati altri altri altri altre cose
Dobbiamo dire che lo sto la lo stato sociale soprattutto la sanità è un pezzo di salario differito che se noi andassimo a pagarci individualmente l'assicurazione malattia non abbia negli Stati Uniti saremmo ridotti al lastrico i nostri piccoli salari non sarebbero
Sufficienti
Penso che questo sia porrebbe se in più in termini moderni il tema dell'uguaglianza il probabile la bambina con la luce mia e bambini a cui fare la vaccinazione o gli anziani se volete
Che hanno poca speranza di vita dello terapia è un papà i puritani moderni il tema dell'uguaglianza che credo una cosa che ci sia particolarmente cara
Altro problema questa riforma dello stato sociale io penso che la sinistra ha un'idea di Stato su cui penso che siamo anche nati in un ragionamento sullo stato eccetera
Assolutamente statica
Cioè noi pensiamo che una volta si è un po'come i socialisti con degli anni sessanta un centrosinistra Severino Sanzo i bottoni spostato lì è pronto e cambia tutto non è vero
Lo Stato con una resistenza grammatica cambiamento quello che non abbiamo dire e come si trasforma questo stato facciamo un esempio sul problema del lavoro io non credo che il nostro problema sia riprodurre posti di lavoro esattamente così come hanno fatti democristiani per anni assumendo la gente nel parastato nel pubblico impiego eccetera
Io ricordo un'esperienza alla fine degli anni Settanta Famiano ricorderà benissimo che era quella delle cooperative in cui credo ne abbiamo detto queste cose sul no profit
Nel terzo settore prima di tutti quanti gli altri
Alcuni compagni allora spinsero sia del sindacato che del movimento di lotta perché queste cooperative venissero assorbite all'interno del Comune quello fu un tragico errore
è vero che molti questi compagni oggi lavorano sono bravi funzionari eccetera che contribuiscono democratizzazione di istituzioni però è vero che oggi su molti terreni
Trento sul lavoro di cura non è vero che lo Stato con tutte le sue rigidità la sua burocrazia risponde in maniera corretta alla flessibilità dei bisogni che la gente ha sul territorio quindi ovazioni dovremmo riprendere quella Borat Simone e dire che la gente non ha bisogno soltanto di un salario soprattutto i giovani
Ma hanno bisogno di un lavoro socialmente utile ma anche non faccia schifo come lavoro la gente ha voglia quando lavora di asse autogestita di avere democrazia di una vere
Gerarchia e che questo è il modo migliore a volte per rispondere l'esempio chi lavora con i tossicodipendenti o con settori l'emarginazione sa benissimo che le unità di strada sono esperienze molto più avanzate che l'ufficietto della Wessel dove si dà il metadone
Un'altra cosa sul modello prima sentivo compagni Emiliano nero
Affascinato perché era tutto preciso lato e farmacia c'aveva la linea in effetti no quando abbiamo quali quando ragioniamo con pezzi di PDS abbiamo questo problema che in Emilia tutto funziona e tutti i polsi ci piacerebbe anche vivere lì e lavorare lì
Meglio dato scandaloso comunque il problema è che il modello emiliano non è applicabile da Viterbo in giù questo il problema drammatico e tutti noi abbiamo provato a fare a questo in questi anni
Lavorando per esempio nel servizio sanitario nazionale e ci siamo scontrati con dei limiti insormontabili a questa cosa è meno peregrina di quanto possa sembrare nel senso che il problema del nord sud in Italia pone anche il problema un po'del nord sud del mondo dobbiamo capire quale terza via accetta il modello emiliano impraticabile lo sfascio delle regioni meridionali questo il livello di elaborazione che dobbiamo avere e su questo io non penso che non abbia un bisogno di un governo che sta lì
Senza che nessuno disturbi il manovratore un po'l'idea degli emiliani
Se li governi medie metti tutto quanto a posto diverso invece l'abbiamo bisogno di movimenti di lotta intelligenti una società che fra l'altro contro bilancino le lobby potentissime dell'industria che influenza in maniera negativa
L'attività di governo concludo su questa cosa del Forum
Ripa andando la cosa che ho detto all'inizio avrete io son quelli un po'spaventati sta questa cosa però allo stesso tempo penso che non c'è alternativa
A molti di noi se non in questa prospetto difficile questo percorso difficile dell'unità e della trasformazione della sinistra e penso che noi siamo i compagni siamo le persone che forse di questo progetto si sono spesi per tanti anni possono continuare
A spendersi perché siamo un fattore di contaminazione all'interno di questo processo
La parola accompagna chiaramente subito dopo a Paolini
Per non portare via troppo tempo alla vostra discussione
Io intervengo solo un solo tema
Che però è un tema che sta a cuore a tutti noi come diceva concludendo ora anche al compagno Turi
E soprattutto è fondamentale per l'avvenire della democrazia italiana
Mi riferisco alle forme e ai contenuti
Che sono necessari per porre realmente in atto l'obiettivo di cui da tempo veniamo discutendo della discorso della costruzione di un nuovo soggetto politico della sinistra italiana
Un soggetto democratico e riformatore che non solo rafforzi lascia la presenza della sinistra sul piano elettorale nel governo
Ma che sia in grado di rovesciare nel Paese le tendenze che sono in atto ormai dagli inizi degli anni ottanta
A uno spostamento a destra degli orientamenti di massa dei rapporti di forza nella società
Io so bene che questo tema al tema della costruzione di un soggetto dell'assetto nuovo soggetto della sinistra è strettamente connesso con l'altro punto della relazione di Crucianelli una relazione che io condivido largamente ossia con l'affermazione della necessità che una volta conclusa con l'approvazione della Finanziaria una prima fase dell'attività di governo mi pare che molto bene abbia usato questa espressione in atti
Conclusa questa prima fase si tratta di di impegnarsi per dare avvio a una seconda fase che congiunta più strettamente qualifichi l'azione di risanamento
Con una strategia sui temi dell'investimento e dell'occupazione
E in particolare con una politica industriale con strategia economica che al momento appaiono quasi del tutto assenti
Ma è molto difficile che l'azione di governo prenda respiro se non procede in modo più sostanziale un processo di ricostruzione della sinistra che mobiliti il complesso delle energie
Sociali culturali politiche
Riformatrice innovatrici
Che è l'esigenza che è emersa con chiarezza all'indomani del ventuno aprile ha detto Crucianelli che rispetto a questa esigenza
Il processo chi sinora si è sviluppato e apparso inadeguato e sottotono e che questo non può non essere motivo di seria preoccupazione
Io sottolineo subito che questa preoccupazione e condivisa non solo da me ma da larga parte del PDS in particolare dalla sinistra del PDS
Quella sinistra lo dico per inciso che non è sparita o dispersa come è stato detto stamane in qualche intervento non se è vero come è vero che le sue posizioni suoi emendamenti alla posizione alla mozione congressuale
Hanno raccolto largo consenso nelle nei congressi che si sono finora tenuti in molti casi sono stati approvati generalmente raccolgono più voti
Degli opposti emendamenti presentati dall'aria di destra
Ma i limiti e le difficoltà sinora emersi nel processo di costruzione
Di una nuova sinistra
Debbono essere ragione non per tirarsi in disparte e mi pare che giustamente non sia questa la vostra scelta mappe ma per un impegno affronto per correggere l'impostazione di partenza da cui quei limiti sono derivati
Sembra ma in particolare che nel processo di costruzione di un nuovo soggetto politico che assumo un più forte respiro occorra assicurare tre condizioni fondamentali
In primo luogo che il dibattito su che cosa oggi
Sia o debba essere una forza di sinistra
In sostanza sulle sua identità sulla sua strategia sulla piattaforma culturale e programmatica su quello che si sarebbe un tempo definito un programma fondamentale prevalga nettamente
Su una visione che vi rischia invece di avere la meglio di un forum che sia soprattutto un terreno di ricomposizione mediazione fra settori del ceto politico scarsamente rappresentativi del complesso delle energie culturali e sociali che ci vorrebbe mobilitare ed eque a queste energie
Che occorre dunque guardare attraverso un più forte rilancio viola di una prospettiva della sinistra
Dell'iniziativa di lotta del elaborazione culturale e programmatica in secondo luogo che esce occorre che sia Cantoni o comunque si ritira gli si precisi si ridimensioni il peso che è stato sinora dato alla dottrina delle due sinistre
Non nel senso di considerare realistica tempi brevi perché è evidente che così non è
Una riunificazione col per col con Rifondazione Comunista ma nel senso di mantenere aperto il terreno del confronto e della ricerca
E della ricerca di un'intesa e respingere invece una cristallizzazione delle divisioni che significare significherebbe rinunciare in partenza all'obiettivo di costruire Italia una sinistra del trentacinque quaranta per cento come quella di tanti fra i maggiori Paesi europei
E significherebbe soprattutto dare per scontata una frattura fra una sinistra antagonista
Cui verrebbe lasciata gran parte della dell'elettorato già in comune già comunista
è una sinistra moderata che rischierebbe invece di assumere forti connotati di centro per questo appunto la dottrina delle due sinistre al di là del significato tattico che può avere assunto nella fase della preparazione dell'ultima campagna elettorale come motivazione per l'esistenza e poi per il tipo di accordo che è stato realizzato nel è una dottrina che va superata non solo nel processo di costruzione
Nel modo in cui sempre si pone il processo di costruzione durare a lungo
Di una nuova sinistra ma anche nel modo in cui si pone il problema del rilancio dell'azione di governo e della piattaforma programmatica di questo rilancio
In terzo luogo occorre che la sera occorre discutere di più sin d'ora con chiarezza sulla struttura del nuovo partito del di un nuovo partito
Una struttura che non sia una federazione tra una forza largamente maggioritaria in e i gruppi che le che le sono vicini ma che sia un'autentica struttura federativa
Che assicurare all'autonomia come giustamente sottolineava stamane Carniti alle diverse culture politiche che sono presenti nella sinistra italiana
Che renda possibile una ricomposizione
Che richiami alla politica tante forze che si sono disperse e io penso prima di tutto la dispersione dell'aria già comunista che certamente è una una dispersione assai più vasta per dimensioni e proporzione di quella che pure si è verificata nell'aria e socialista
E che chiave all'impegno nuove energie che in questi anni sono state ai margini dei partiti esistenti
Sono tre condizioni essenziali io credo per consentire di rilanciare con maggiore ambizione chiarezza il processo di una Costituente a sinistra
Tre condizioni che occorre perciò cercare di affermare non solo e non tanto nel dibattito del Forum che si aprirà che inizierà i suoi lavori fra poche settimane
Perché può anche apparire un dibattito tra stati maggiori ma nel complesso dell'iniziativa politica e culturale che nelle prossime settimane nei prossimi mesi saremo tutti chiamati a sviluppare
La parola Paolini
Poi compagni abbiamo dei problemi di organizzazione dei nostri lavori e perché ci sono ancora dodici iscritti a parlare
Io cercherò di dare la parola ancora un compagno due prima di dare la parola Lucio Magri per la conclusione di questa prima giornata invitando gli altri compagni a prendere quella parola domattina
Alla riunione del coordinamento che comunque tanta una sede anche allargata di dibattito dove forse abbiamo anche dei tempi
Diciamo di discussione
Che ci permettono diciamo di non stare nelle strette
Di un presidente troppo rigido Paolini
Famiano Crucianelli nell'intervento introduttivo di stamattina ha indicato i punti principali su cui il governo il governo dell'Ulivo deve intervenire in particolare su le iniziative tipo litica economica per il lavoro
Su cui occorre un salto di qualità rispetto a quello che si è fatto fino ad oggi
Perché non c'è dubbio che se vogliamo fare un bilancio della finanziaria che è in corso l'approvazione al Senato
Si può dire questa finanziaria che l'abbiamo sostenuto disciplinatamente
Risponde a delle necessità e come tali ha imposto delle decisioni non evitabili
Decisioni riguardanti il risanamento del debito pubblico e riguardanti la tutela dei ceti a più basso reddito
Ma oltre queste necessità alla politica economica del governo ad oggi non è riuscita andare e quindi lo dobbiamo aver ben chiaro e Famiano l'ha fatto con grande incisività e con grande forza propositiva
Che la sinistra democratica la sinistra di governo non ha grande prospettiva se tutta la dialettica del Governo si di tour cioè da un lato alle esigenze che la politica di bilancio di bilancio che il ministro il ministro del Tesoro Ciampi pone e dall'altra
Le richieste delle rivendicazioni che sull'altro versanti pone Perti notte non solo la sinistra di governo la sinistra democratica di di cui noi siamo partite grande avrebbe Grande prospettiva ma il governo spesso con noi diciamo non avrebbe grande respiro e prima o poi inciampa era decadrebbe sulla dialettica così asfittica così priva di respiro politico quindi è necessario alzare il profilo riformatore del governo rendere più incisiva la sua politica
In generale la sua politica economica in particolare
Non abbiamo fatto questo abbiamo sottolineato con forza in quest'Assemblea questi aspetti legati alla politica del governo o perché siamo come dire dei marxisti all'antica
Restiamo convinti che non c'è politica di riforme possibili se non c'è un blocco sociale e se non c'è il mondo del lavoro che possa riconoscersi della maggioranza che governa siamo appunto Battisti all'antica ma non vetero marxisti
E certamente non sottovalutiamo la rilevanza delle questioni istituzionali
Non le consideriamo questioni meramente sopra strutturali
Abbiamo scelto di proposito in questa Assemblea di sottolineare questo aspetto perché è certamente una priorità su quello come dire si pro sì consolida il blocco sociale che regge il governo ma tutti vediamo siamo ben consapevoli che esiste anche un problema grave di crisi istituzionali o per meglio dire di crisi dello Stato perché la queste delle riforme istituzionali così come è stata posta in questi anni l'Italia è stata posta nel modo sbagliato
è stata o un'iniziativa politica come dire garibaldina i referendum o parole d'ordine semplificatrice il presidenzialismo
Ho oppure è stata affidata come te Agli esperta e competente professori mentre la questione dello Stato Libero e questo è il problema che l'Italia oggi di fronte a questione rilevante
Io credo che non c'è bisogno di sottolinearlo perché la questo della crisi dello Stato italiano è sotto gli occhi di tutti non da settimane ma da anni ormai siamo dentro la crisi profonda che per certi aspetti è riemergono tare storiche che lo Stato italiano post unitario e anche postfascista
Non ha saputo risolvere è questione centrale che credo proprio noi come comunisti non potremmo sottovalutare
Dire che l'Italia allo stato non c'è o ce n'è poco o comunque largamente insufficiente credo che questo è quasi un luogo comune e credo che paradossalmente anche l'elemento di forza
Che tiene unita la destra dobbiamo chiederci perché una destra ultraliberista che non vuole nessuno Stato lo Stato minimo come dice Berlusconi e Forza Italia
A destra centralista statalista unitaria quindi due destre supposizioni potenzialmente divergenti proprio sulla questione lo Stato riescono a procedere in modo unificato ad agire insieme proprio perché si trovò di fronte uno stato i che non c'è uno stato largamente insufficiente
Porre la questione quindi della riforma dello Stato e dall'in tutti i suoi aspetti il potere Tech una cosa del genere a questione di grande rilievo su cui dobbiamo prestare attenzione nel prossimi entro quest'anno se data la data del quindici gennaio si porrà la questione la Bicamerale
Noi insistiamo perché lì vi sia anche questa destra a destra che ha una scarsa o inesistente cultura democratica
Eppure dobbiamo fare uno sforzo come dire pedagogico
Nei loro confronti perché dobbiamo tener presente che comunque questa destra è espressione e la parte maggioritaria di questo Paese
E che non può come dire essere messa fuori legge o semplicemente ignorata da fare uno sforzo di tenere questa destra dentro
L'orbita democratica cercando di coinvolgerla del nella Bicamerale se dovessero prevalere
Gli atteggiamenti più inconsulti come è stato nell'ultima fase l'Aventino l'abbandono dell'Aule parlamentari dovremo comunque ragionare come sinistre come forze democratiche su quelle che sono le riforme possibili dobbiamo aver presente che sulle questo distruzione è esistito e in parte noi stessi che siamo stati coinvolti un conservatorismo anche di sinistra sulle questioni istituzionali credo che oggi questo non sia più sostenibile
D'altra parte però la via d'uscita dobbiamo dirlo con grande nettezza non è che per essere innovatori o per porsi il problema delle riforme istituzionali dello Stato bisogna allora accettare il terreno del presidenzialismo
Il Preside labbra il modo come dire avanti la questione del presidenzialismo anche un segno per la mancanza di cultura politica democratica dalla destra
Perché badate non è questo di fare del presidenzialismo una bandiera perché esistono Paesi democratici che hanno un sistema presidenziale però così come si pone nel contesto italiano come nella situazione italiana e come viene citato
Dalle forze politiche di destra che lo propongono è evidente che andremo di fronto modello presidenzialista Nola statunitense nemmeno ci il presidenzialismo francese ma avremo sostanzialmente un modello sudamericano che certamente non è uno dei modelli più avanzati di democrazia politica
Lo dobbiamo spostare il terreno dunque la quell'ambito e però va detto apertamente
Che farà una posizione conservatrice sulle questioni istituzionali
è una posizione apertamente reazionaria come la proposta presidenzialista così come sta venendo avanti l'Italia bisogna dire che esistono spazio per riforme possibili su cui impegnarsi e questo richiede anche da parte nostra anche da parte e la sinistra uno sforzo un cambiamento gli orientamenti noi non possiamo porci oggi il problema del Governo di chi eccome si decide
è questione decisiva non credo che a ci debba spaventare la critica ovvia che ci potrebbero fare mai decisionismo lo pose Craxi è tutt'altra questione quella che sto e stiamo dicendo siamo Congedo chi e come si decide oggi in Italia è dubitabile che vi siano chiari assunzioni di responsabilità nei processi decisionali e procedure fortemente democratica nel prendere decisioni
Fondo la vicenda di questi mese di queste settimane ci fa vedere donna ad una festa la preoccupata delle prerogative del Parlamento segno che lo può ore fa bene a questa destra come dire provoca la crescita di cultura democratica anche in quello schieramento ma noi non possiamo non porci anche perché siamo al governo
Il problema delle decisioni di mettere un Governo in condizione di poter decidere così come mettere il Parlamento in condizioni di poter legiferare cosa che ad oggi non è è questo il mio credo decisiva e se si vuole una qui del decisionismo tipico dalla destra
è la classica questione dei poteri non solo dalla visione dei poteri della tradizione di varare un problema che in Italia si pone vediamo i conflitti con la magistratura tra Parlamento e governo anche con l'uso dei poteri acuti chi decide quali sono i poteri che decidono le sorti di un Paese che è propria
Della tradizione comunista
è dunque un problema di livelli di decisioni di garanzie ma anche di responsabilità nella decisione dei governi è questione che va posta non può essere rimandata lasciare le cose come stanno io credo primo poi spiegherebbe la strada alla destra
Perché se il decisionismo accertamento radio via della destra un sistema che in permanenza non è un gran chi non è in grado di decidere spiana la strada alla svolta di destra che prima o poi inevitabilmente verrà sulla questione della nuova forza noi abbiamo detto la detto Famiano l'abbiamo scritto nel documento che abbiamo mandato in discussione e le assemblee che abbiamo tenuto in tutta Italia nel mese che passato e l'abbiamo fatto diverso è segno di una presenza significativa
Del nostro movimento l'abbiamo detto che la costruzione di una nuova grande forza della sinistra un nuovo grande partito unitario pluralista della sinistra è per noi un obiettivo strategico
E anche qui noi l'abbiamo detto e scritto io qui non vorrei apparire pedante ma sottolineo l'espressione strategico quando si dice che è un obiettivo strategico vuol dire e quell'obiettivo deve essere raggiunto altrimenti avremmo detto che un fare un'aspirazione ideale un orizzonte che anche se non lo raggiungeremo mai comunque continueremo ispirarci a questo l'abbiamo detto che ti costano decine di richiesta leggi sono fatti per essere raggiunti
Possibilmente in tempi non lunghi altrimenti la strategia si esaurisce si consuma non produce il risultato va da sé che un obiettivo si raggiunge se ci si arriva a tutti non se ci si arriva se ci arrivano pochi
Isolati e incompresi bisogna portare tutta la sinistra uno gran parte della sinistra a conseguire questo obiettivo strategico
Dobbiamo aver chiaro a noi stessi ma soprattutto renderlo chiaro a tutta la sinistra che lavora per l'obiettivo dalla nuova forza della sinistra del nostro teatro a sinistra che non raggiungere questo obiettivo sarebbe una sconfitta per tutti
Non una liberazione
Non un'alterazione ma una sconfitta per tutti problema non è quello che facciamo noi ve l'avevo detto fin da quando siamo nati che non vogliamo fare un piccolo partito una piccola forza organizzata ne abbiamo scelto di iscriverci alle forze già esistenti da sinistra che pure ce ne sono tante l'abbiamo posto questo problema punto questo obiettivo strategia costruzione la nuova grande forza della sinistra e per questo dobbiamo lavorare e sollecitare
Gli altri abbiamo però anche sapere che ad oggi Famiano l'ha detto con grande nettezza ad oggi le condizioni per realizzare questa cosa non ci sono è l'obiettivo di lavoro delle prossime settimane dei prossimi mesi le ragioni le ragioni del mancato raggiungimento di questo obiettivo sono state indicate era Famiano ciò che manca ciò che dovremmo invece acquisire
Nelle prossime settimane prossimo mese ci sono ragioni come dire di ordine teorico generale il modo come si sta conducendo il dibattito la sinistra non è di alto livello latte lo testimonia il modo scorretto e per certi aspetti sbracato di come si discuta ad esempio su Berlinguer
Ma in generale lo stesso riferimento alla sinistra europea al socialismo europeo tori ferimento giusto così come non si risolve le nostre questioni perché ne troviamo una sinistro roba che sta all'opposizione che ha perso le elezioni
Sal posizioni Germania verso le elezioni in Francia e Spagna oppure sta per vincere ma su un asse politico molto moderato comuni Inghilterra questo problemi da affrontare soluzioni nuove da tentare perché lì non c'è la soluzione lì c'è un campo di problemi anche secondo il campo in cui noi ci collochiamo
E così sulla politica economica è giusto sottolineare il fatto che l'Italia non c'è un mercato c'è un mercato asfittico una purché sia che non è all'altezza e lo stesso tempo però si pone con forza il problema delle politiche economiche dello sviluppo innanzitutto la sua fase produttiva è questione decisiva che non può essere elusa che non può essere affidata la spontaneità del mercato più generale si pone in Italia il problema di un compromesso sociale questo il senso profondo che l'alleanza fra il centro la sinistra che ne abbiamo avuto fare
Il problema non è vorrei dire a Minniti se il centro
Dini il PPI portano pochi voti è un problema accertavano serale lezioni planet diresse tra il mondo del lavoro il mondo lavoro del lavoro dipendente e la classe operaia che come vediamo non sarà la classe generale ma c'è e tesa da un ruolo strategico tutt'oggi sempre al mondo del lavoro dipendente e la cortesia il mondo dell'impresa è possibile un compromesso nella distinzione dei ruoli ma un compromesso che consente rilancio economico di questo paese mi avvio a concludere rapidamente non intendo spendere molte parole riguardo ai rapporti a sinistra la cosiddetta teoria delle due sinistre perché non mi sembra una fra antico Ria e non vedo su quel versante
Grandi stimoli teorici dobbiamo questo problema l'agosto di una grande forza dalla sinistra questa l'orizzonte su cui riflettere non su cose minori o altro come indicazioni operative di lavoro di cui noi come movimento dei Comunisti unitari abbiamo bisogno
Io vedo tre terreni d'iniziative che sono compagni dal territorio Biagio fatta sempre su territori compagni giustamente chiedono anche indicazioni operative Guido tre elementi lavoro fondamentali Storlato vorrei che non si realizzasse su questo registrabile della diffusione del nostro settimanale come fatte in molti non lo conoscono ma chi lo conosce gli piace lo compra quindi è un lavoro da fare
Piera questo delle prossime scadenze elettorali amministrative perché ce ne saranno diverse in Italia
E c'è il rischio che si vada al voto con delle coalizioni Carnevale come è successo alle ultime elezioni disabile dell'Ulivo sostanzialmente non ci sia rafforzare il governo dell'Ulivo a Roma significa anche la forza lo sul territorio certo senza nessun verticismo senza nessun centralismo ma insomma fare avanzare anche sul territorio la coalizione Ulivo dobbiamo sottrarci quello senza le ultime amministrative non è andata così per le prossime volerà a Milano e Torino
E le altre grandi centri e dobbiamo porre correggere questa tendenza l'ultimo punto il forum il Forum parte a livello nazionale
Ma credo che va bisognerà lavorare perché quel formosi una seria discussione accademica ma un centro elaborazione politica vero che non ripeta già con esperienze dei voli che ci sono state nei mesi passati di rapporti fra le forze della sinistra democratica
Sono espressa forte a livello nazionale significativa va diffuso sul territorio cesure su osare un vecchio slogan dovremmo dire un forum in ogni città o se preso lo ferito lo preferite in salsa Evaristo che fatturati Cal dieci cento mille forme
Grazie Compaq
Noi abbiamo un problema organizzativo e molto democraticamente avremmo deciso di tagliare tutti gli interventi
Successivi ovviamente invitando i compagni a intervenire domani nella sede del nostro coordinamento che ripeto si terrà la Casa Valdese via Alessandro Farnese diciotto
Zona Prati alle ore nove e trenta e quindi interrompendo diciamo questo dibattito
Per riprenderlo domattina io darei governo compreso
Di darei la parola a accompagno Lucio Magri per l'intervento conclusivo dell'incontro di oggi
Parlo seduto
Non solo per la veneranda età
E vi chiedo anche un po'di affettuosa pazienza
Perché temo che questo intervento conclusivo
Finisca con l'essere un po'lungo
Per certi versi ripetitivo
E non molto brillante
Perché
Perché in effetti la relazione introduttiva di questa Assemblea
è stata non solo buona e la condivido pienamente
Ma anche
Trovato nel dibattito pur vivace e interessante
Un consenso abbastanza compatto
Non ci sono quindi
Nelle conclusioni di oggi
Controversie da dirimere
Opposizioni
Polemicamente da contrastare
Ciò che posso e ritengo opportuno fare
E invece riprendere un po'tutto il figlio
Del discorso
Che ha fatto fa mi hanno
E che è stato anche il prodotto di una discussione non facile in certi momenti sofferta al nostro interno
Ma di riprenderlo
Tentativo abbastanza complesso che non so se mi riuscirà
Con un punto di vista diciamo così
Un po'diverso
Il limite maggiore a mio parere è comune
In tutto l'attuale confronto culturale politico
A me pare infatti
Che anche noi non sempre evitiamo
A me pare quello
Di una separazione crescente tra il piano politico
Propriamente inteso che sempre più si appiattisce
Sulle convenienze tattiche e si restringe entro l'orizzonte immediato
A volte addirittura nella futile cronaca di Palazzo
E invece il discorso sulla società e sulle sue generalità intense
Che a sua volta subito parte per la tangente
Dei discorsi fin troppo epocali sulla mondializzazione il Porsche fordismo
I valori e così via
Da questa separazione in realtà
Viene
Liquidato l'essenziale della politica
Tanto più di una politica che vuole governare per trasformare il cui compito fondamentale e tradurre dei valori in un progetto
Di calarli in una fase storica determinata di concretizzarle in obiettivi precisi e praticabili
E nel contempo perdono però dar loro una prospettiva che stimoli intelligenze e volontà
Oltre un ceto professionalizzato
Io vorrei sforzarmi di riprendere esattamente i temi imposti dalla relazione discussi nel dibattito
Quello del Governo e delle sue prospettive quello della
Riorganizzazione della sinistra
Ma cercando un po'di più vista ristabilire un collegamento esplicito tra le due cose
Tra il piano dell'immediatezza e quella della prospettiva
Di collocare l'attualità politica italiana in un orizzonte temporale e geografico un po'più vasto
E nello stesso tempo accennare ad alcuni elementi strategici ma collocandoli in una su situazione storica
Ben determinate ebbero ravvicinati
Prima questione
Un bilancio dell'esperienza di governo di centrosinistra
A sei mesi
Dal ventuno aprile
A me pare che
Nel trarre questo Bilancio due cose debbano essere dette con forza forse anche con più forza
Di quanto
Comunemente non si faccia
La prima
E che questo Milan bilancio che il bilancio di questa esperienza
E nettamente migliore
Di quanto si poteva temere
E di ciò che comunemente si dice
In realtà il ventuno aprile emersa una maggioranza molto risicata
Sul piano del Parlamento ma ancor più
Sul piano dei voti
Una maggioranza
E che ero genera
Più di quanto sia mai stata
Nei cinquant'anni che ci sta stanno alle spalle
Una coalizione
Perché raccoglie forze di centro
Più segnate dalla offensiva culturale liberista
E meno insediate nelle vaste masse popolari
Di quanto non fossero la Democrazia Cristiana il Partito Socialista per lo meno fino agli ultimi anni della degenerazione del Caf
E raccoglie d'altro lato una sinistra radicale
Che più radicale di quanto da decenni il Partito comunista
Fosse mai stato
Non solo
Ma non a caso
Questa eterogenea coalizione
Ha vinto le elezioni sulla base di un semplice quante volte non l'abbiamo detto
Accordo di desistenza
Senza né un programma né un impegno preciso
A governare insieme
Infine si è subito trovata a dover gestire un'eredità
Enormemente pesante del passato
E ad affrontare una situazione economica sfavorevole
Alla vigilia della stretta di Maastricht
Era facile non diamolo per scontato
Che questo governo non decolla se
O comunque naufraga asse al primo scoglio
Invece esso si è costituito
Ed è riuscito anche per una
Saggezza di cui va dato merito alle varie componenti della maggioranza
A far accettare e ad accettare
Che dalla desistenza nascesse
Una maggioranza parlamentare in senso proprio
Imprevista ma necessaria
Infine questo governo alle ha retto
E io non ero del tutto persuaso
Ne ero preoccupato la propria la prova di una finanziaria pesante
Per certi versi la più pesanti tra quelle che abbiamo alle spalle
Tutto ciò ha dato dei frutti
Che sono stati
Da più compagni ricorda
Il rapido e non scontato
Abbassamento dell'inflazione
Dei tassi di interesse
Il rientro nel sistema monetario europeo
Elementi come dirò precari e anzi ambigui perché va detto che in parte almeno
Ciascuno di loro e il frutto non solo di una accorta politica di governo
Ma purtroppo anche dal dalla realtà dura in una fase di stagnazione se non di recessione
Dell'economia
Dati però fondamentali
Perché consentono non solo all'Italia in questo momento di evitare
Una il ricatto di una crisi finanziaria
Sul mercato internazionale
Distruttiva e le consentono anche di intervenire in Europa
Non come degli imbroglioni o dei pozzi pezzetti e di avere in qualche modo credibilità e voce in capitolo per dire
E per influire sulla linea che l'Europa adotterà
Sottolineo questo elemento non in modo rituale
Perché ciò che da una qualche credibilità
Alla
Ferma richiesta di una nuova fase
Di una svolta nell'azione di governo intanto il possibile in quanto questi risultati soggettivi io oggettivi sono stati minimamente realizzare
E però c'è un'altra voce in questo bilancio e su questo Crucianelli tanti altri perfino Minniti
Hanno fortemente insistito
Quest'altra voce sta nel fatto
Che quello che si è finora realizzato
è comunque molto meno
Di quanto occorra per reggere di fronte alla non risolta asprezza dei problemi e per consolidare ed estendere il consenso del Paese non c'è ragione di stare tranquilli
Finora infatti una vera maggioranza politica
Fra forze diverse ma coese almeno per una certa fase
Non c'è
C'è invece una maggioranza contrattata momento per momento
Nella quale ciascuno è più impegnato sia pure con misure e senso di responsabilità
A strappare alcuni risultati immediati ed emblematici
Per il settore della società di cui è interprete
Piuttosto che contribuire a definire una linea di insieme
Di cui poi
Si è tenuto a condividere la responsabilità
E che poi enfatizza questi risultati anche al di là del vero
Per acquisire una maggiore forza da poter poi spendere in qual sia sì nuova
Ed eventuale evenienze
Ciò ha comportato prezzi politici
Tensioni nella maggioranza logoramento nella fiducia dell'opinione
Non piccoli
Proprio nel momento in cui si deve chiedere
In comunque dei sacrifici al Paese
Ma soprattutto ha comportato come ha detto bene compagno guerra un limite pesante e crescente nel merito dell'azione di governo
Che ancora una volta si è trovata compressa nell'emergenza
A comporre degli equilibri immediati
Ma impedita guardare lontano e ad affrontare questioni di prospettive l'esempio più evidente sta nella legge finanziaria
In posizione di Rifondazione Comunista
Mi pare una sciocchezza Rifondazione Comunista e ne dobbiamo rendere lei Mary
Un po'di vista del risanamento del bilancio
E che dovrebbe portare con l'obiettivo di portare l'Italia
A Maastricht
Pura continuità con le politiche economiche del passato sotto le bandiere di Ciampi
Anche queste non mi pare
Non mi pare vero
In realtà lo stato sociale a differenza di quanto avviene in altri Paesi non è stato questa volta intaccato
Sì è distribuito con maggiore equità
Il carico fiscale
Ma nell'insieme la manovra è una manovra restrittiva
La priorità fondamentale e quella del risanamento del Bilancio
E i suoi strumenti
Prevalenti sono quelli di misure una tantum
Soprattutto e molto modesto
L'impegno sul piano
Dello sviluppo e su quello dell'occupazione
Gli stessi tentativi di andare oltre che in qualche caso c'è stato
Nel porsi un problema
Più seriamente
Di riforma penso alla scuola o all'accordo
Sul lavoro
Più o meno convincenti che fossero sono comunque restati marginali
E non sono stati neppure sottoposti a una vera discussione
E facile dunque prevedere che quando si andrà a una verifica imposta dalle cose
In primavera
Nel caso sia necessaria una nuova ora la manovra correttiva del bilancio
Ho certamente in autunno quando si tratterà di trovare delle alternative permanenti e strutturali
All'esaurimento delle misure una tantum
Quando si constaterà purtroppo io credo una permanere di una situazione di stagnazione economica e del mercato del lavoro
Sappiamo già Carey emergerà con violenza il tema delle pensioni in termini di tagli
La questione
Del titanica
E già oggi e sul tappeto e io non la considero era giusta una qua quest'osservazione non mi ricordo di chi
Considero già oggi aperte questa nuova partite perché la vicenda dei metalmeccanici col suo enorme valore
Emblematico e di merito e tutt'altro
Che vi sono
Del resto
La stessa cosa avverrà su altri fronti quando come credo che avverrà si passerà dal discutere sull'opportunità che parta dal basso
La commissione boh bicamerale
Al come
E al cosa fare uscire dalla commissione bicamerale
Beh allora la difficoltà
Di trovare contemporaneamente un compromesso con la destra con questa destra e tenere insieme questa maggioranza di governo
Sarà rapidamente giustizia dell'illusione di poter fare di poter trovare lì
Una via facili di fuga
Ora
Ciò che noi affermiamo eh che se si arriva a queste scadenze già scritte nel prossimo calendario
Con questo tipo di maggioranza contrattate
è molto difficile che essa regga
Malgrado la buona volontà di tutti
E se questa maggioranza salta
Si andrà o a delle elezioni
Ma con uno schieramento diviso e quindi probabilmente perdenti
O si farà strada per stato di necessità
Un'ipotesi cosiddetta di larga intesa
Oggi tutti escludono questa prospettiva e mi pare positivo
E convinto questo rifiuto
Ma ciò non toglie che la spinta in questa direzione e e resterà
Molto forte
E io non la demonizzato in astratto in altri tempi
Io ricordo che inventammo la parola d'ordine
Del del compromesso per l'alternativa
Perché in realtà è vero
è vera la difficoltà per tutti di governare
In questo momento
Ma oggi tanto più questa spinta diventerà forte perché sorrette da una tendenza internazionale su cui mi stupisco
Che si rifletta così poco
Cos'è l'impostazione poi il risultato delle elezioni americane se non in prevalere in sostanza
Di una nuova logica di larghe intese
E non è facile
Che se come possibile i socialisti francesi vinceranno nel novanta
Fra un anno un anno e mezzo
Non comincerà un periodo di coabitazione con Chirac e anche lì una qualche forma di larghe intese
E siamo sicuri che se come io credo col perderà le elezioni
La Spd Possa ho voglia
Costruire un Governo di alternanza con i Verdi colpito essere
O non si vada verso una larga coalizione
Non ci si può non ci possono quindi rassicurare delle pure e semplici dichiarazioni di principio
Se questa maggioranza entra in crisi quell'eventualità acquista una suo una sua pregnanza
E l'ha detto vorrei dirlo qui non non è stato detto quasi nessuno
Da nessuno considerandolo un po'pleonastico in questa sede
Ma va detto che nella concreta e attuale situazione italiana
Con questi interlocutori
Delle intese e cioè questa destra
E con un'opinione pubblica già pronta ad esprimere un torbido malcontento contro la cosiddetta ammucchiata dei politici
Prendere questa strada sarebbe una vera avventura
Ed ha detto da parte nostra per quel pochissimo contiamo che oltre che essere critici di questa eventualità
Noi in quel caso stato di necessità o meno non saremmo della partita saremmo una sinistra di governo ma che sta all'opposizione di questo tipo di
Nessuno si spaventerà mai bene
Almeno che noi stessi ne siamo convinti per te
Per evitare tutto ciò non basta ostentare ottimismo
Occorre aprire ha detto fa mi hanno e su questo l'accordo anche dei nostri interlocutori esterni è stato molto convinto a parte il caso dico subito che la compagnia Sentinelli che occorre aprire una fase nuova non solo nei contenuti ma nell'assetto politico di questa esperienza di governo occorre cioè un patto di politico di tutti
Da Dini per intenderci a Rifondazione
Su di un programma di fase
Patto politico nel senso che tutti partecipino a definirlo e si assumono la responsabilità anche di ciò che non li convince
Ma che accetta come necessità di un'intesa a viso aperto
Patto di medio periodo per affrontare con misure organiche i problemi del Paese con il tempo necessario a porla in atto
E con il tempo necessario soprattutto perché Dio no frutti
In questo senso non sono d'accordo
Con
La compagnia Sentinelli che proprio questo punto di novità
Rifiuta pur in un intervento molto aperto al dialogo e devo dire anzi che non capisco
Come lei con Rifondazione Comunista non vedono
Che senza di questo rifondazione Comunista stesse
E destinata
Al di là dello sbandierare al qualche elemento ma molto specifico di successo
E destinata ad essere costretta a un crescente a un conoscente massimalismo dei comportamenti e dei voti
Che poi si copre di un massimalismo verbale e propagandistico
Ora il punto e la novità un ponte dell'Assemblea della relazione di farmi hanno e però il passo successivo
è l'interrogativo è possibile realmente
In questo quadro con questa composizione della maggioranza il salto di qualità che in astratto noi indichiamo
Necessario e su che cosa
Noi
Pensiamo che sia molto difficile ma nel contempo possibile
Faccio solo un esempio
Che non è casuale non solo perché se ne è discusso molto qui
Ma perché noi intenzionalmente sosta
Sottolineiamo che il punto
Su cui si passa ossia sconfitti quello della politica economica
Allora parliamoci chiaro
Il centro sinistra è arrivato alle elezioni
A questo proposito con due analisi e due linee non solo diverse ma divergenti
L'Ulivo vedeva ormai quasi compiuto il risanamento finanziario e nutriva fiducia nel riaggancio alla locomotiva
Europea
Si trattava dunque di continuare le severe
Scelte di bilancio compiute dal governo Amato in poi
Di completare la riduzione non non solo la privatizzazione in sé ma la riduzione dell'intervento pubblico anche in termini di pura programmazione
Nel campo
Dell'economia e particolarmente in quello della politica industriale liberare in sostanza dei vessilli lacci e lacciuoli
Il mercato
E le interessa
Con la fiducia che da questo ripartisse sviluppo
E occupazione
E aggiungendovi
Non a caso come unica vera novità
Della nuova fase politica
La riforma
Dei sistemi istituzionali per garantire a questa ripresa dell'economia
Una necessaria stabilita
Di governo non a caso
Nessuno lo nota ma mi colpisce molto non a caso in pochi anni o in pochi mesi il termine riforma è diventato il sinonimi o della riforma della Costituzione
Dall'altro lato Rifondazione Comunista
Non è una polemica che voglio fare ma
Una memoria che non può essere cancellate e arrivata alle elezioni e in una certa misura continua come proprio programma
A chiedere e tutto insieme
Non la rinegoziazione
Ma la rimessa in discussione il rifiuto di Maastricht anche attraverso uno strumento referendario
Tassazione dei botti
Riduzione generalizzata immediata dell'orario di lavoro a parità di salario
Aumento dei salari però mancare la domanda e perciò superamento
A sinistra dell'accordo del novantatré
Il revisione
Dell'accordo
Del novantacinque sulle pensioni
Ora queste due linee
Già all'origine
Non solo erano incompatibili tra loro e con le forze sottostanti che componevano questa maggioranza
Ma erano state smentite largamente dalla realtà
Il risanamento
Non era affatto vicino al traguardo
Anzi
Era di fronte al tratto più aspro
Di strada
Il debito resta un macigno non intaccato e non più aggredibile con nuovi tagli o nuove tasse largamente
Ormai compiute
E senza una contemporanea ripresa produttivo
La ripresa economica a sua volta legata non dimentichiamolo ha una fortissima svalutazione
E anche per ciò
E e che anche per ciò ribadiva la fragilità nei settori di punta dell'economia una competitività
Molto sotto la forma della competitività di Trezzo
E comunque senza una rilevante ricaduto sul terreno occupazionale
Infine
E sull'altro versante
La riduzione generalizzata
Il massiccio dell'orario di lavoro a parità salariale
E la tassazione dei Botto che pure muovono da problemi reali e pongono questioni Vitali
Si era già ricco velata inefficace
E non praticabile in un quadro nazionale e perciò non a caso non ha dato luogo a risultati a lotte reali e neppure avere contestazioni
Sironi nella definizione del programma di governo
Ma l'elemento di novità che va sottolineato
è intervenuto nella scorsa primavera
Su un terreno nuovo fu
Si è inceppata la locomotiva europea cui si sperava di agganciarsi
Un intero quindicennio
I mastri cono Maastricht maestri che è stato solo uno strumento da questo punto di vista
Un intero quindicennio di deflazione competitiva
Che cercava di compensare con le capacità esportatrici dei settori più dinamici
Un
Un tentativo
Di relativa salvaguardia dello stato sociale e dei diritti contrattuali
è
In questa ultima fase arrivata al capolinea anche nei Paesi forti
Ovunque
C'è in Europa
Una specialissima
Disoccupazione
Ed è la disoccupazione che fa lievitare rapidamente la spesa sociale pur in presenza di tagli delle sue prestazioni
E si riflette
In una crisi finanziaria malgrado le severe politiche di bilancio la moneta unica che molti vedono come il
Lo strumento del miracolo
E che in effetti potrebbe essere in un altro quadro in collegamento con una diversa politica economica uno stupendo in uno strumento per prezioso in questo contesto
Con questa e con questo politiche economiche nel momento in cui si realizza aggrada enormemente
Questo insieme di problemi
Impedisce politiche di cambi flessibili cui badate hanno ricorso anche i cosiddetti Paesi forti
Perché la Francia del governo Balladur è passata dal da un deficit del due mentre facevi discorso sull'esteriorità e passato da un deficit dal due al sei al cinque sei per cento in due anni e mezzo
E rende permanente oltre che rigido
Un vincolo di bilancio il famoso tre per cento
Che impedisce politiche anticicliche cui anche in questo caso tutti avevano ricorso
La Francia
Nello stesso periodo ma la stessa Germania che al novanta uno oggi
Ha speso in deficit raccogliendo capitali soprattutto all'estero quasi un milione di miliardi novecento mila miliardi per affrontare
La vicenda
Dell'est
Si crea così in modo più grave un circolo vizioso e non fu virtuoso tra crisi finanziaria disoccupazione politiche restrittive stagnazione e quindi di nuovo crisi finanziaria
Le forze i governi conservatori
Propongono una risposta in parte nuovi
Da un lato la prosecuzione ma in termini più rigidi e senza scappatoie
Della politica dell'austerità competitive ma con una novità
Non piccola il passaggio culturale e anche politico dal cosiddetto modello renano che era un po'il simbolo
Degli anni passati al modello americana
Cosa è
Questo è un punto mi pare importante
Ma cosa ne oggi questo modello americana
Esso fondamentalmente propone di reggere la concorrenza internazionale soprattutto dei Paesi asiatici attraverso un progressivo smantellamento sempre più forte dello Stato
Sociale
Un in
In generale e tanto più nella sua forma universale Istica
E soprattutto una crescente deregolamentazione del mercato del lavoro e un taglio del salario soprattutto del salario per il lavoro meno dequalificato
Questo è il grande diciamo così la grande arma della costa della
Creazione dei nuovi posti di lavoro
E quali sono i costi
Di una simile prospettiva che badate non si ferma
Ma ha bisogno di dosi sempre più massicce
C'è stato un grande equivoco in Italia quando si parlata
Della campagna di Clinton
E ha trovato qualche simpatia anche a sinistra
Perché la legge che Clinton ha firmato
Per vincere le elezioni da leggi repubblicana
Non è affatto il passaggio dal vecchio al nuovo stato sociale da quello delle garanzie a quello delle opportunità da quello per i garantiti a quello per gli emarginati
Le misure fondamentale di taglio hanno riguardato i sussidi alimentari i sussidi alle donne
Nubili e e e sole
Il taglio
Del dei diritti sociali di protezione sociale degli immigrati anche legali
E quarto il restringimento dei tempi in cui uno può continuare ad avere
Il minimo sussidio di disoccupazione
E non è stato e siccome gli americani in questo gente seria e schietta non hanno neanche nascosto qual era la Regione non era tanto il precipitare del del deficit pubblico
La ragione fondamentale che si vendeva in una politica che sceglie la linea della precarizzazione del sotto salario diventa necessario un certo momento ridurre il livello di copertura proprio per gli strati bassi della popolazione dello stato sociale per costringerla
Si dice anzi per educarla
Ad accettare le occupazioni
Che si offrono
è in sostanza la sostituzione della prima della della
Della disoccupazione o con la precarizzazione
E queste
Diciamo così
L'arma nuova del modello americano
è stata pubblicata una tabella molto significative dati riferiti al novantaquattro ma di fonte ufficiale
Oggi considerata la Francia il Paese c'è diciamo così medio
è stabilito accento il costo dell'ora
Del salario orario
Medio
La Germania centoventotto l'Italia ottantanove gli Stati Uniti a all'ottantotto e l'Inghilterra al sessantanove
E dietro questo salario minimo c'è un ventaglio
Di salari più o meno
Stabili o a seconda della piccola-grande impresa enormemente superiore a quello
Dei Paesi europei
Ma guardiamo anche i risultati economici di questo modello ci insisto perché poi questo sarà uno dei grandi temi di confronto politico e culturale dei prossimi mesi ma quali sono stati i risultati anche sul terreno dell'efficienza economica
Di questo tipo di risposta di questo modello americano
Il deficit come non una ripresa di produttività
Generale
Se è vero come è vero
Che l'America rimane tra tutti i Paesi
Più avanzati il Paese Colin maggiore deficit commerciale
E il maggiore indebitamento interno ed esterno
Sì solo si è realizzato nuovo lavoro nuovo occupazione e anche una ripresa
Produttive
Ma nel modo che dicevo sul fronte sociale che soprattutto grazie al fatto
Che tutto ciò è stato compensato
Da enormi
Non in non e stabili
Importazioni di capitale dall'estero anch'nonostante tassi di interesse relativamente basso il deficit commerciale di centocinquanta mila di centocinquanta miliardi di dollari è compensato da un'importazione di capitali e il Paese e l'America è diventata il
In in meno di quindici anni dal maggiore produce paese creditore rispetto al mondo
Il maggiore paese debitore
Nel debitore nel mondo
Questa è stata la risorsa l'affluenza dei capitali
E l'altra risorsa ancora più importante
Questa affluenza di capitali è legata però una situazione specifica lo status
Del dollaro
E l'altra
Compensazione
è la supremazia americana
Nei settori delle della ricerca e delle nuove tecnologie che lei assicurata da un lato dal patrimonio storico da un'affluenza continua di cervelli
Ed è la grande efficienza
Che un Paese Imperiale acquisito
Biotecnologie che poi diventano esportazioni nel Terzo Mondo
Di beni alimentari
Informatizzazione
Sono state le grandi risorse per cui c'è veramente
Una forza in questo momento dell'economia americana ma sono risorse che nell'Europa nell'Italia
Hanno o possono facilmente
Una particolarità di cui non dispongono
Questa strada dunque
Per un verso e ostruita dalle cose ma per un altro verso comporterebbe ho cercato di dimostrarlo
Questo paradosso che nel momento in cui partiamo con le bandiere dell'Europa che si costruisce demoliamo la specificità politica culturale e sociale di cui l'Europa
Dovrebbe e potrebbe essere portatrice nel mondo
Allora il primo punto
Di una nuova politica economica
E molto concreto mensile molto conflittuale
Sta nell'entrare sì nella moneta unica ma agile da subito ed è questo che non è stato fatto finora
E Fabriano ci insisteva
Perché
Perché oggi si decide e si può
Far saltare la connessione tra moneta unica e politica deflazione mistica
Non basta a questo proposito anche se è utile sottolineare l'intenzione dell'unificazione politica o di nuove politiche economiche
Cose molte volte dette e puntualmente smentite
Occorre più concretamente diretti no al patto di stabilità così come proposto
E imposto
Non solo dalla Germania ma specificamente dalla sua banca centrale
La rigidità permanente del tre per cento come vincolo delle politiche di bilancio
Il potere assoluto
Delle banche centrali
Sulle istituzioni politiche
E occorre soprattutto ottenere la disponibilità
Del concerto europeo a una comune politica anticiclica
Ad esempio al fatto che nuovi e concordati piani di investimento e per l'occupazione escano dal calcolo
E dal criterio
Posto a base della moneta unica
Le condizioni per ottenere questo
Se questo governo che se la sinistra europea si battono ci sono
Ci sono in quanto condizioni oggettive
Perché oggi l'Europa
Si trova
Con una situazione di relativa sotto utilizzazione di impianti
Una delle condizioni fondamentali che giacché in
Polenta per una politica anticiclica
Perché l'interscambio uno Peo è vero che c'è il mondo mondializzata o d'accordo e lo sarà sempre più d'accordo
Ma tuttora l'interscambio commerciale fondamentale per l'Europa e intere europeo il sessanta per cento dei scampo
Perché infine l'apparato industriale produttivo europeo nel suo insieme a delle risorse di potenzialità e di competitività che possono essere
Valorizzate in Investimenti non
Remunerati
Non non remunera recupera insomma le condizioni classiche Perù congiunturale manovra
Anticiclica
E queste condizioni anche se la battaglia sarà difficile matureranno già oggi è attento
Un dibattito non solo nella sinistra ma anzitutto nelle classi dirigenti europee
Kiska
Cimiteri
Di gran parte da dell'industria francese in Italia perfino Romiti e sia pure comma per
Pessime
Pessime
Oppure ha ragione diciamo
Cioè proprio di cassa mandò in qualche modo
Preso consapevolezza riaperta una discussione
E nei prossimi anni come già accennato
C'è
La possibilità che la sinistra
Non sia al governo solo in Italia ma in un modo o in un altro ci arrivi in Francia in Inghilterra in Germania
Non c'è niente quindi di avventuroso
Nel porre il problema di una svolta nella politica economica europea
Sia pure sul piano circoscritte modesto di una politica congiunturale
Anticiclica
Occorre però aggiungere sapere
Sottolineo quello che diceva mi hanno
Deliberazione pazienza
Poi parlo così ingrato che mi darete un uno maggioranza
Che queste solo una premessa
E neppure
Sembra da da pericoli
Perché è una politica congiunturale espansiva sia pure a livello
Europeo
Sì Contra con dei limiti molto gravi
Badate questi limiti li ebbe una politica classicamente keynesiana
Anche in fasi precedenti non a caso la politica economica del DVD
Raggiunse risultati immediati ma già nel trentotto state finale può l'ha salvata la guerra mondiale
Ma molto di più oggi
Perché Ruffolo vi accennava
Perché tale è il peso dell'Inda più del del debito pregresso
Che viene impedito un allargamento della base monetaria
E il reperimento sul mercato delle fonti del finanziamento pubblico comporta interessi estremamente letale
Ma soprattutto perché il mercato mondiale e ormai
Integrato
E quindi un aumento generalizzato della domanda produce ed è avvenuto già per esempio in Francia all'inizio degli anni ottanta inflazione e crescita delle importazioni più che produzione e lavoro
Il centro dunque
Della svolta di politica economica non può essere solo
Non può riguardare solo
Una una politica congiunturale anticiclica
Occorre selezionare rigorosamente qui la differenza rispetto al segno Sismondi
Le fonti di finanziamento ecco il problema
Rendita finanziaria e riforma fiscale
Selezionare i consumi sulla base delle priorità sociali ma anche degli effetti
Produttivi
Dei consumi stessi
E allargare con selezionati Investimenti nei settori dove conta di più la competitività di qualità che non la competitività di prezzo la base produttiva
Bisogna sia pure con prudenza quindi
Aprile è la strada
Necessaria a una politica anticiclica europea
Ma contemporaneamente creare le condizioni istituzionali e strutturali perché questa politica anticiclica abbia risultati
E non venga travolta
Quale
La forza l'idea forza
Questo io credo anche se se può sembrare una cosa che noi diciamo troppo spesso è però
Il punto mobili tant'è vero
Di una svolta di politica economica
Bisogna parlare delle passare dalle parole ai fatti
Acquisire consapevolezza e dire con intransigenza
Che la nuova fase il governo di centrosinistra intanto si deve quale Pellizzari in quanto assume nel modo più netto del provocatorio la priorità del quest'della questione del lavoro
Queste la madre di tutte le battaglie come diceva
Saddam Hussein e a Ostuni però cercando fino adesso definita anche in questo caso come per Saddam Hussein ma ciò nonostante il rimane perché insomma
Dico deve volute banalità ma su cui si sorvola
Se non si allarga l'occupazione la base produttiva
Non c'è risanamento finanziario possibile in un Paese che ha due milioni di miliardi di debiti
Se non si allarga la base occupazionale dello stato sociale
Riformato un meno che sia un migliorato non regge
Il rapporto rapidamente decrescente tra occupati
E assistiti
E la battaglia salariale quale che siano le lotte più più straordinarie
Alla fine e costrette
A segnare il passo
Non ci sono
Lo dobbiamo dire con franchezza
Facili soluzioni
è un problema epocale questo sì mondiale
Non funziona
Ho già accennato per gli Stati Uniti la risposta della flessibilità del taglio del salario
Io dico
E qui forse non si è
Io sono più estremo gli altri compagni
Che non funziona neppure
No come obiettivo in sei giusto
Importante di prospettive ma come risposta immediata al problema dell'occupazione la riduzione generalizzata del lavoro parità
Di salari
Con la riduzione ha bisogno dell'espansione economica della crescita e dell'occupazione
Non riesce
Tant'è vero poi che
Tale sul padre e il Giappone gli Stati Uniti dove l'orario di lavoro è più lungo andò una disoccupazione inferiore a quella dalla Germania come la Svezia
Perché se non si inserisce due riduzione di orario in una trasformazione in un'espansione dell'economia
La Coppa
Già non funziona
Adesso taglio perché già vedo che scalpitante che voglio invece affrontare un secondo problema volevo fare qui un discorso un minimo di approfondimento di questo discorso sull'occupazione
Quali sono le sue cause divisione internazionale del lavoro nuova
Rivoluzione tecnologica e via dicendo
Ma mi basta semplicemente affermare un progetto un problema
Non esiste la possibilità di creare
Una sufficiente occasione di occupazione se non si affronta
Il problema del
Estensione
Della produzione sociale a settori
Che sono se non Esterni
Periferici rispetto al meccanismo di mercato
Qui pur avendone parte la responsabilità di aver inventati in questi termini
Io vorrei dire che considero però ambigua nella mettere come si sviluppa la definizione terzo settore
E tanto più lavori socialmente utili
è una cosa fondamentale a mio parere un concerto fondamentali assist star dire che i nuovi settori le la nuova espansione del lavoro non può avvenire
Tutta entro il circuito della produzione industriale
E della vendita di merci
Sul mercato soprattutto sul mercato individuale
è anche una cosa giusta
Il sottolineare che è in questi settori che si chiamano poi ambiente recupero territoriale trasformazione delle città educazione cultura e via dicendo che c'è la grande domanda inevasa
Che può offrire occasioni
Di nuovo lavoro
E ancora giusto sottolineare il fatto
Che l'espansione di questi settori nuovi produttivi legati ai bisogni sociali
Può e in qualche misura avvenire oggi ad alto livello di produttività
Perché a questo tendono
Molte delle nuove tecnologie e perché contemporaneamente in questi settori è possibile ridurre i costi coinvolgendo
Un lavoro volontario
Che si auto
Gratificante
Ma tutto questo vale a una condizione che sia chiaro
Che non si tratta
Di un di un terzo settore marginale affidato prevalentemente alla buona volontà dei gruppi dei micro gruppi sociali
E con una
Bassa coinvolgimento di professionalità di non logica
Paradossalmente vorrei dire il problema non è tanto quello di un nuovo terzo settore ma il problema di un nuovo primo settore
Cioè di un settore produttivo legato ai consumi sociali
In cui si investano tecnologie
E competenze professionali
E che Traini
E trascini
L'insieme non solo dell'occupazione ma della produttività complessiva
Questo implica però alcune cose pesanti ma che vanno dette la prima è che c'è un molto serio problema di finanziamento
Questo tipo di lavoro è utile e produttivo
Ma ha una redditività differita ha bisogno
Di
Per una fase di Miss di risorse aggiuntive e di qui non solo deriva la questione del fisco della vendita e via dicendo a deriva la necessità
Di far convivere
Questa nuova frontiera dello sviluppo dell'occupazione
Con una forte
Riqualificazione dell'apparato produttivo industriale non ne verranno straordinarie occasioni di lavoro ma ne deriverà l'essenziale
Supporto voi la risorsa fondamentale sia per produrre nuove tecnologie adatte a questi settori sia anche per reggere
Finanziariamente la competizione
Internazionale
E qui c'è proprio trovo molto importante che si attacca sottolineato in questo dibattito in questa Assemblea
C'è la questione di
Rompere
Il luogo comune
Sulla privatizzazione sul mercato in alcuni settori strategici anzi io sono anche un po'più radicali non dico neppure
Che ci frega privatizzazione non privatizzazione
Perché quando due ai ed accettato che sempre e ovunque la privatizzazione la più radicale perché può essere poi volato da tempo rivolta o uno o un'altra
Piano di politica industriale io credo che
Non vai lontano
E del resto l'esempio di Paesi capitalistica mente molto funzionanti come quelli dell'Asia a partire dal Giappone riproduce quella che è stata una legge continua dello sviluppo capitalistico che al di là della potenza imperiale i Paesi impegnati in un nuovo sforzo di modernizzazione anche di modernizzazione
Capitalistica hanno appoggiato questo sforzo di modernizzazione con politiche di sostegno di programmazione di aiuto
E il modello asiatico questo è
E la seconda conseguenza però senza dalla quale tutto il bla bla sul terzo settore diventa solo una specie di via libera al precariato
E riguarda
Il fatto
Che per valorizzare e sviluppare questa politica dell'occupazione bisogna a stabilire dei grandi piani obiettivi non la proliferazione dei cento fiori del del del del sociale grandi piani obiettivo
Sull'ambiente sulla città sua scuola su quello che volete e creare le strutture istituzionali gli strumenti perché questi possono svilupparsi
In modo adeguato
E allora la questione della riforma della scuola delle leggi poteri urbanistici della ricerca e via dicendo
Il punto che volevo sottolineare insomma che è una svolta di politica economica anche se si presenta con l'impellenza di una manovra immediata
Quando vai alla sostanza subito si collega a una prospettiva abbastanza profonda
Di riforma della società che non si avvii in un giorno ma che da subito il Governo
Vede garantire creando le strutture il quadro istituzionale che renda possibile
Una nuova politica
Espansiva e occupazionale su questo punto noi vogliamo misurare la novità la svolta
Nell'esperienza di governo
Perché senza di questo
C'era un
Se non c'è qualcosa di significativo su questo terreno
Tutto il resto che è anche importante importantissimo
Ma però parimenti
Vengo se mi consentite vedi un po'di pazienza ancora
Non solo un secondo problema
Ma un problema che a me pare più forse che ad altri compagni
Altrettanto e più importante
Anche questo nasce dalla dall'immediatezza del ricorso
E lo dico brutalmente
Un governo di centrosinistra tanto più questo in una fase come queste
Non ha
Futuro se non a dietro e di fronte a sé è una società in cui tuttora prevalga una spinta a destra liberista o populista che essi ciò badate è stato vero sempre Rosa lo ricorda ad un'altra volta è andato al potere senza idee molto precise né grandi movimenti alle spalle
Ma poi ha rapidamente costruito ho potuto contare su una grande esperienza storica perché ha trovato nella società la sponda di una grande stagione sindacale e di una gara
Molto non è stato soprattutto l'agricoltura
Certo in me non lo so dire acre la pelle si può lei o i primi provvedimenti di sussidio alla disoccupazione e ha retto anche dopo il loro modesto risultato
è stata l'innesto di una grande operazione riformatrice che ha segnato poi eccetera
Ma se questo era vero in passato oggi lo è molto di più questo è la quello che voglio sottolineare
Innanzitutto perché manca oggi a differenza di quell'epoca la spinta esogena che allora veniva
Non dimentichiamo il cielo
Dalla suggestione della Rivoluzione d'ottobre dei risultati straordinari dei primi piani comunque
Ma soprattutto
Per il fatto che le riforme di cui discute disco richiamo oggi hanno bisogno di un consenso duraturo di massa che sopporti anche dei sacrifici e modifichi in la scala di valori condivise
E hanno soprattutto bisogno di partecipazione di protagonismo sociale perché non si tratta più diretti istruire la ricchezza ma di promuovere nuove forme di produzione e di consumo e questo all'altro non si può fare
Qui sta la vera contraddizione il vero ostacolo
Per portare avanti e importo l'esperienza di questa fase politica
E qui il paradosso con cui ci scontriamo perché il conto non solo il ventotto aprile non ha non ha misurato una spinta a sinistra nella società ma nei mesi successivi questa situazione si consolida
Ora avrete notato
Che in questa Assemblea noi abbiamo parlato se qualcuno se ne rammaricare molto poco della riforma istituzionale
Non è a caso
E certamente non è terrà sottovalutazione della crisi che investe vestiti le istituzioni né per conservatorismo istituzionale
Io ad esempio sono stato forse sbagliando uno dei primi a segnalare non solo la gravità di questa crisi ma proporre alla sinistra di anticiparla anche con sua proposte anche sul piano delle leggi elettorali
Ma oggi penso che l'enfasi messa sul terreno della riforma costituzionale
Non solo è pericolosa perché rincorre in affanno una piattaforma avversaria incalzante ma perché mistifica e rimuove il problema più di fondo della crisi della politica
Questa crisi è generale in Occidente e crescente crisi di rappresentanza e di efficienza
E c'è ovunque una spinta alla politica all'antipolitica ovunque i governi appaiono impotenti a governare sul serio e se vuoi opportunisticamente la corrente dell'opinione
Mutano di continuo programmi che poi non era li realizzano ovunque si selezionano classi dirigenti sempre mediocre
Ovunque l'alternanza
Si realizza negando se stessa cioè ha come presupposto il fatto che tutti diventano uguali ciò avviene sia pure in forme diverse del paradossale del dibattito in Italia sulle riforme istituzionali
Ciò avviene in forme diverse ma altrettanto galoppante là dove c'è la repubblica presidenziale quella semipresidenziale
I
Proporzionalismo
Bisogna reggere ovviamente anche questo fronte evitando il peggio ad esempio presidenzialismo plebiscitario
Introducendo modifiche necessarie positive parziali che possono servire da strumento anche di un risanamento della politica ma senza illudersi
Di trovare una vera risposta su questo terreno al problema della crisi politica e anzi sapendo che nel contesto dato di questa crisi le innovazioni istituzionali non solo sono insufficienti ma accade spesso e in Italia è accaduto
Che pensate per certi obiettivi realizzano risultati opposto
Ora la crisi politica è anzitutto nel suo rapporto con la società
Io non sono certo uno che mitizzare il movimento
Ma è in questo rapporto con la società nella sua incapacità della politica di proporre alternative programmatiche motivazioni reali a livello di massa e di vivere attraverso formazioni organizzate permanenti strutture di partecipazione
La crisi della democrazia e direttamente indù su Ruby mente legata alla crisi dei partiti
Non dei partiti come macchine elettorali occupazione del potere che anzi si riproducono e si moltiplicano
Ma della crisi dei partiti in quanto soggetti di una rivoluzione intellettuale morale di una proiezione etico politica degli interessi e delle stesse classi
Portatori di un progetto che interviene sulla sulla sul sulla società e la modifica anche dall'interno
Al fondo di tutto ciò ci sono ovviamente ragioni oggettive processi storici irreversibili di cui abbiamo tante volte parlato
Ma un primo passo per invertire questa tendenza
E quello di riproporsi
Il tema
Di creare un grande soggetto
Politico della sinistra capace non solo di concorrere alle elezioni
Ma di creare una spinta
Sociale cultura
Ora le sinistre oggi su questo insistiamo continuamente essenza grandissimo successo
Le sinistre oggi in Italia ed Europa sono almeno due
L'una più moderata di quanto non fosse la vecchia socialdemocrazia l'altra più radicale di quanto non fosse vecchio PC
E in Italia hanno avuto hanno assunto una forma rilevante e organizzata
Il PDS Rifondazione
è un dato che riflette interessi sociali e culturali
Insopprimibili e su quali
Lo dico forse un po'anche autocriticamente e vacuo recriminare vedi soltanto i conti per certi aspetti
Occorre anzi considerare questa consolidamento organizzativo per una fase di nel suo aspetto positivo
Ha evitato una dispersione sterile di forze si poteva seguire la scomparsa del PC
E in questo senso non vi voglio stabilizzare io non mi pento affatto di aver contribuito alla nascita e la crescita di Rifondazione Comunista anche se forse la strage
Poteva essere dall'inizio un'altra c'è una strada federativa dall'inizio
Tanto più non me ne pento in quanto che in Italia si è riusciti anche con il nostro contributo apportare insieme al Governo questi due sinistre e ciò costituisce una leva potente per il prossimo futuro
Ma se e fino a quando la dialettica e la competizione tra queste due sinistre resta e per certi diverte versi diventa sempre più antagonismo incomunicabilità
E l'unità resta perciò confinata a momento tattico a uno stato di necessità entro il perimetro delle istituzioni non diventa confronto e reciproca trasformazione
Allora non si genera una spinta reale nella società non si forma un soggetto di massa diffuso e anzi ciascuno badate paradossalmente e spinto a comporre la contraddizione tra la sua tutt'tattica unitaria che la sua strategia divergente
Accentuando il carattere liederistico e propagandistico della propria organizzazione ad essere questa è la realtà sempre meno partito in senso vero
Queste e una delle cause ma è determinante della opacità della sinistra nella società
Non l'esistenza di due sinistre
Ma l'esistenza di due sinistre
Che non si pongono in un rapporto fecondo tra loro e perciò noi abbiamo posto per primi e con più radicalità ricordiamo non è stato un operazione tattico strumentale
Abbiamo posto per primi e con più radicali vita questo problema non solo di una nuova lite in politica
Mandati una riorganizzazione della sinistra di uno sviluppo non congiunturale della sua unità
Il futuro del centrosinistra ha bisogno di una sinistra più visibile più unite più forte più innovative e quando dico sinistre badate dico tutta
La sinistra noi abbiamo rotto
Quando era necessario per ragioni politiche forti e per ragioni strategiche con Rifondazione Comunista
E abbiamo lavorato da subito per avviare una prima tappa della riorganizzazione della sinistra sul versante la sinistra di governo cui si trova il ramo
Più direttamente collegate ma deve essere chiaro che questa tappa se nella misura in cui va avanti
Assenso e futuro se riesce a essere
Con l'egemonia col dialogo con la competizione però un momento per affrontare e risolvere il problema dell'unità di tutta la sinistra
Rifondazione comunista perciò culturalmente
Al di là di quello che dice o fa rappresenta esprime è un problema che non è Esterno al tema della costruzione di una nuova forza di sinistra vitali
In Italia
Eravamo e in parte continuiamo nel sollevare questo obiettivo
Abbastanza predicatori del deserto
Perché la vittoria elettorale della formazione del nuovo maggioranza queste una nuova è una nostra difficoltà
Alimentate al di e alimenta al di là delle parole la persuasione che in fondo l'attuale configurazione delle forze permette comunque di conquistare meglio una maggioranza
Cui poi la sapienza e la spregiudicatezza dei dirigenti sperimentati
Porto non sostegno anche dei più riottoso
Se dovessimo fotografare così la situazione potremmo dire su questo versante non ce l'abbiamo fatta e non ce la potremmo fare possiamo fare
Ma le cose sono molto meno fermi a mio Pareto pregiudicata quanto possono apparire
Ebbene il vero che il documento congressuale del PDS pur promuovendo un'aggregazione a sinistra
A come tratto fondamentale quello di un partito liberaldemocratico vicino all'ipotesi Tony Blair piuttosto quello che che quello di una nuova forza che cerca di caratterizzare unificare su basi nuove ma molto precise un'identità della sinistra
Ed è pur vero che il documento che il congressuale di Rifondazione Comunista si sforza in ogni modo di presentare le sue attuali e coraggiose scelte politiche come prosecuzione
Lineare di quelle passate un poco mi discorsi di pontefici che quanto più facile per una svolta partono sempre dicendo come diceva il mio predecessore ed è anche vero
Che staticamente tutta disciolti politiche anche odierne vengono enfaticamente connesse all'obiettivo della costruzione di un movimento antagonistico di massa
Che insomma l'uno e l'altro dei due partiti
Considero l'in fondo l'attuale alleanza di governo ancora una scelta sta tattica rispetto a progetti che non solo la travalicano ma divergono tra loro
Ma è altrettanto vero
E riflettiamoci su questo
Che anche a prescindere dalle nostre critico dalle nostre scelte
Quella linea del PDS
Non consente alla Cosa due di decollare con l'ambizione che muove lo stesso gruppo dirigente del PDS grande forza che ha del trenta per cento
E che anzi ogni qual volta si arriva alla stretta di scelte vere dalla Finanziaria il presidenzialismo dalla magistratura le pensioni all'ipotesi di larghe intese Chiarante lo ricorda che ascendente
Nel mondo del PDS che un modo Complesso
Quella linea apre un dibattito non in piccole minoranze ma in settori vasta ad esempio un problema del rapporto del PDS il sindacato tale
Su cui il gruppo dirigente Dedei che a volte credo abbia l'intelligenza di riflettere e di Correggio così come è vero
Santo dio
Che il congresso di Rifondazione pur senza evocare il tema di una riorganizzazione della sinistra comincia comunque a promuovere una propria trasformazione non superficiale ma insomma scherziamo
La parola d'ordine dalla resistenza al progetto sintetizzare in modo migliore di quello che io non avrei mai saputo fare il senso di tante battaglie sanguinose che noi gli abbiamo condotto in prima persona
è vero o non è vero
Tuttavia come sulla questione del Governo tutto ciò dieci minuti ho finito è
Tutto ciò è molto al di qua non solo di quello che occorre
Perché anzi è la cosa più importanti hub che mi preme di più dire quella che mi rimane
Tuttavia su questo versante come sulla questione del governo tutto ciò e molto al di qua non solo di quello che occorre ma anche di ciò che è necessario
E anche a questo proposito per invertire la tendenza per fare un salto di qualità in avanti
Per rendere stringenti delle opportunità che pure nelle cose esistono
Dobbiamo a noi stessi sforzarci oltre che a porre il problema
Non dico di indicare una soluzione ma quanto meno di individuare un'ipotesi di iniziative e di ricerca soprattutto di capire di dire di affrontare il punto decisivo da mettere sul tappeto
Perché è l'ostacolo fondamentale che perpetua sia questa divisione sia questi irrilevanza della sinistra nella società
Questo ostacolo
Ebbe e ben più profondo e più resistente di qualsiasi controversia politica contingente
E sono anche sul terreno culturale riguarda l'Armani della storia passate della società presente
Della strategia di lungo tempo
E se noi un errore abbiamo fatto in questo anno
Anche contraddicendo
La nostra ispirazione originaria di avere troppo lungo e troppo spesso in qualche modo rimosso
Lo spessore strategico culturali di fondo che sta alla base di tutte le difficoltà politiche che dobbiamo affrontare
Non intendo qui e ora colmare il vuoto affrontare l'argomento tanto meno dopo aver fatto un
Una Darrell Issa perduta
Ma almeno lo voglio denunciare e determinare l'asse tematico comunque da sottoporre al confronto il nodo a me pare questo petto in modo molto serio
Si può dare un senso e una prospettiva l'attuale maggioranza di governo che in un compromesso da forze tanto diverse socialmente e culturalmente
E si può dare un fondamento strategico all'unità della sinistra di queste diverse sinistre solo a una condizione
Se
Pur avendo tradizioni diverse alle spalle e diverse prospettive a lungo termine
Si è però comunemente convinti
Sulla base sulla base di un'analisi del presente di una riflessione sul passato
Che nell'attuale fase storica
Sia necessaria e sia possibile una grande operazione riformatrice sulla quale convergano forze che si oppongono in radice al sistema sociale capitalistico e forze che gli sono organicamente interni
Ma che avvertono insieme l'utilità e la convenienza di modificare l'attuale configurazione e la gli attuali equilibri di questo sistema così come sono emersi
Dal fatale ottantanove dalla distruzione capite da riviste ristrutturazione degli anni ottanta e dalla di
Egemonia neo liberale
Qualcosa di equivalente di cooperazione riformatrice per dire qualcosa di equivalente a quell'operazione
Tremenda conflittuale difficile è straordinaria
Da cui nacque però la democrazia del Novecento lo stato sociale l'indipendenza dei popoli coloniali
E all'attuale in forma esplicita e spesso semi consapevoli contribuirono forze e culture molto in tenere molto diverse e spesso in conflitto tra loro
Le due sinistre
è un paradosso ma lo sottolineo oggi si divideranno
In modo così pervicace
Proprio perché sono entrambe convinte entrante
Che di quest'operazione di lotta e di governo di compromesso riformatore in senso forte oggi nel capitalismo mondializzata e nella società post fordista
Non sia necessaria o non sia possibile
E da questa convinzione comune traggono conclusioni opposte
Luna crede
Che l'attuale assetto capitalistico così come uscito dalla vicenda di questo fin e secolo non debba essere messo in discussione nei suoi elementi portanti e nelle sue fondamentali direzione di marcia
Ah debba piuttosto essere stimolato facendo leva sulla sua spinta modernizzatrice intrinsecamente progressive
E regolato soprattutto facendo leva su quel criterio della concorrenza che esso assume continuamente contraddice
Intervenendo poi solo sussidiaria mente per correggere le più pesanti conseguenze sociali
L'altra all'opposto crede
Che esso non possa essere modificato se non con una rottura di sistema di cui per il momento non esistono le condizioni e dunque che in questa fase storica il problema fondamentale è l'accumulo di forze antagonistiche
Attraverso lotte di resistenza di a difesa di immediati sacrosanti interessi
Ho attraverso la crescita diffusa di esperienze sociali solidali alternativi ha avuto organizzate e molecolare
Ebbene noi riflettendo sulle origini e questo è il tema che metto in discussione riflettendo sulle esperienze della storia passata dei comunisti sulle ragioni e sulle conseguenze dei suoi successi e della sua sconfitta
E riflettendo insieme sulla società presente sulle tendenze proprio quelle che oggi tutto riconoscono nuove riteniamo invece che in questo momento storico e per un'intera fase sia certamente necessaria e forse possibile una operazione riformatrice in senso forte
Che senza porsi l'obiettivo di una rottura in questo momento impossibile e già dimostrate si dice incerto si proponga però di modificare profondamente nei suoi invoca misure fondamentale
L'attuale assetto capitalistico storicamente determina perché
La riteniamo necessaria
Perché guardiamo in giro per la realtà in giro per il mondo noi ci troviamo è vero di fronte a una grande rottura in questo senso si può ben dire epocale
Maggiore agli altri passaggi della storia del capitalismo
E caratterizzata dal declino dell'industria lirismo dalla mondializzazione dalla finanziarizzazione della trasformazione del lavoro della composizione di classe
Ma il fatto è che questo tipo
Di modernizzazione capitalistica
Non può produrre come c'è scritto nel documento del PDS
Ma già produce è in modo intensivo e in modo massiccio e unidirezionale
Una serie crescente e tragica di contraddizione
I seguaci anzi di reddito di condizioni sociali livelli di vita tra le classi e a livello internazionale
Disoccupazione precarizzazione del lavoro degrado ambientale bomba demografica là dove non c'è sviluppo e quindi grandi movimenti migratori
S'divaricazione tra consumo i bisogni reali
Degenerazione morale individualismo ma massificazione atomizzata
Manipolazione della democrazia
Varrebbe la pena di insistere
Di piacere esiste ci perché è santo Dio e di cui che poi parte una identità della sinistra se noi facciamo un'operazione autoconsolatoria o gratifica torni a che mette in ombra
Le ragioni profonde di ribellione morale e politica e sociale di fronte al mondo come fa
Beh né nuove generazioni dei nuovi soggetti tra quelli che non sono politici riprese di di
Di professione non si rimotivare
Anche perché la novità rispetto al passato storico e questo che queste contraddizioni sempre più
Non appaiono in qualche modo legate ha dei limiti oggettivi quasi invalicabili dello Stato dalla del dello sviluppo storico ma ci sono risorse tecnologie
Intelligenze possibilità per affrontare almeno i problemi più lancinanti dello sviluppo umana
E al fondo ecco il punto di tutto questo
Non c'è è solo o tanto il capitalismo in generale ma uno specifico assetto capitalistico
Caratterizzato da un dominio assoluto come non mai dell'economia su tutte le dimensioni della società anche quando lo sviluppo economico contraddice bisogni sul vitali o coesione sociale
E dominio del mercato nell'economia e dominio della finanza e delle multinazionali nel mercato
Se non si mettono in discussione queste architetto questi tratti
Specifici ma costitutivi dell'attuale equilibrio capite modello capitalistico beh diventa illusorio uno sviluppo progressivo
è diverso
Ma di quest'anno ma di queste modificazioni che non sono solo modificazioni di coscienza ma di fatto è strumento ineliminabile una vincente azione di governo tante volte abbiamo detto non possiamo
Rinviare tutto al momento della rottura della conquista del potere statale non facciamo però
L'errore eguale e un posto di pensare che si possa cambiare tutto senza investire conquistare dei settori delle case ma arte degli strumenti del potere politico e dell'azione statale degli Stati nazionali oggi declinante io delle nuove configurazioni
E formazioni
Statali per questo la questione del governo ha un valore strategico e se non lo si affronta se non si realizzano cioè oltre che dei dati di coscienza delle modificazioni del modo reale di organizzazione dell'economia del potere e della politica è del tutto illusorio io non capisco come non ci sia una riflessione su questo fatto pensare e sperare che ma che la profondità delle contraddizioni e del conflitti sociali produca un antagonismo significativo
Questi dieci anni sono stati anni che hanno messo in evidenza limiti e difficoltà dell'azione di governo ma sono stati anche anni che hanno messo in evidenza quanto Breve strada possa percorrere un mondo se io nuovi movimenti di lotta sociale se non riescono a incidere a trovare non solo a imporre modificazioni nelle condizioni immediate di vita
Ma anche un diverso modo di produrre di consumare di organizzarsi politicamente ecco perché e necessaria questa grande operazione riformatrici
Perché è possibile molto più difficile dimostrarlo ma voglio solo citare
Due tre elementi di speranza il primo è che quando guardiamo veramente il cosiddetto processo di modernizzazione dopo averne sottolineato la faccia il carattere prevalente
Se non vogliamo perdere veramente
Il fondamento di ogni cultura comunista un marxista cioè che chi vede poi nel nella trasformazione il prodotto di un movimento reale
Beh dobbiamo saper cogliere in questo processo
Di modernizzazione ma al Grey Luís
E delle facce
Delle componenti dei processi materiali
E culturali che offrono condizioni effettive
Per un lavoro di trasformare per una società diverso
Queste a me non è mai parso evidente come adesso la rivoluzione molto più che quella fordista ma la rivoluzione tecnologica fondata subito tecnologie e informatizzazione
Per sua natura
Produce anche possibilità
Capacità professionali esigenze e bisogni comunicazione tra gli uomini che insieme permettano e in qualche modo impongono un modello diverso
Di sviluppo sociale
E di modello di potere e la mondializzazione ho letto un articolo un po'esagerato
Ma però con un fondamento mi pare del ramo sul palinsesto ma del ma perché dobbiamo demonizzare il se non vedere che c'è anche una parte una potenzialità straordinariamente progressività in un quadro in un assetto di potere diverso nel fatto
Che cadano
Le secolari barriere tra i Paesi e continenti ma nella
In questo processo in questa rivoluzione tecnologica ho detto c'è il precariato c'era mortificazione del lavoro ma ce ne sono anche elementi di valorizzazione di ricomposizione delle professionalità
Una nuova centralità del lavoro
Perfino voglio essere paradossale
Nell'estensione del cosiddetto lavoro autonomo e spesso valuto dire avuto diretto ma c'è in qualche modo l'emergere storicamente maturo di una rimessa in discussione di un lavoro che sia puramente lavoro salariato di un lavoro che in qualche modo è in qualche modo è sollecitato è costretto
A unire insieme prestazione d'opera
E interessa
Io credo che su questo
E badate no ovvero finito
Insomma per fare un esempio non so su quanti di voi l'hanno letto in un libro di grande interesse
Insomma ci troviamo in una situazione
Che Rita Grande hutu all'Italia durante un libro letto da nessuno ma di un grande intellettuale
Di sinistra
Degli anni trenta quaranta
Polari che insisteva sul fatto che in tutta la sua storia e non solo nel momento della Sud una sua rottura finale il capitalismo è fatto tra una dialettica antagonistica
Tra l'autonomia del mercato
E lavoro del capitale della terra
è un'esigenza di sviluppo anche ai fini delle occasioni che il che il capitalismo
Offre io credo che ancor più che negli anni Trenta questa ambivalenza di prospettive
Di potenzialità e anche di soggettività condizione queste purtroppo la novità
Che qui che la che il sedimento storico del movimento operaio riesca a produrre aggregare soggetti sociali e a educare a formare soggetti sociali
Che invece lasciata a se stessa
La logica del meccanismo dominante condizione discreta nelle loro stesse unità e né i loro livelli di coscienza
Su questo dobbiamo discutere riportare la discussione da un po'fuori un po'al di là
Dello di quello che succede in Italia
Oggi e che interessa prevalentemente i tanti giustamente
Il ceto
Politico in senso stretto su questo abbiamo rotto
A suo tempo con Rifondazione
Contribuendo a risultati non piccoli ma su questo devo dire su questo prima ancora che suo io il presidenzialismo uh uh che altro
Su questo ci delude la proposta di nuovo partito
Dell'accusa due diciamo sulla rispetto alla strada che ha preso
Perché se va avanti così ma non ci sono le nostre critiche c'è la
è una forza senza nasce come una forza senza
Che non
Chissà
Che profondi che Chieti che registra una lontananza
Rispetto a quelli no dai comunisti unitari
Ma tutto un mondo
Auguri peso al sindacato penso a tanti militanti comunisti ma anche paradossalmente rispetta i nuovi settori della sinistra di cui non potenziare o presenti di cui ci siamo francamente occupati troppo poco
Ma quale l'atteggiamento azienda di in un'assemblea degli ambientalisti in un'assemblea di donne
E anche nelle assemblee sindacali ma sentite parlare con interesse compassione la gente comune del partito che sta per nascere
Questa è la nostra preoccupazione dodici vogliamo dire così non va
Per proporre un altro e più ambizioso tipo
Di progetto costituente di riorganizzazione della sinistra sennò il problema da cui partivo centrale come si ricostruisce a livello di massa come si ferma l'antipolitica e si ricostruisce a livello di massa una spinta a sinistra non sarà risorto e per questo questa Assemblea da potrà travagli
Quanto meno a una decisione netta è arrivato
Per ora e con questo obiettivo di rilancio della riorganizzazione della sinistra i comunisti unitari acciaccati per quanto che sia
Vanno avanti e vanno avanti come ordine come gruppo politico autonomo non per fare un partito ma per incidere a cambiare dei partiti che ci sono e che non ci piacciono a sufficienza
Per poterci
Entrare e portarti un contributo utile
Ma per questo anche vogliamo ne discuteremo forse di più domani sappiamo che vogliamo cambiare noi stessi
Perché abbiamo abbassato troppo no su questo quella scelta politica ma abbassato un po'troppo
Il il tiro vissuto un po'troppo sulla contingenza sul buon senso entro i confini delle tematiche istituzionali francamente non so se ce la faremo
Se ce la faremo in questa impresa né se riusciremo a realizzare gli obiettivi nuovi più ambiziosi che ci proponiamo
So però che dobbiamo provarci ho cercato di dimostrare che le cose ci offriranno occasioni e spazi reali
Siamo dubbiosi come ha detto un compagno ha scritto un compagno del Manifesto sul noi stessi per essere un Franco cioè sulla nostra forza sulla nostra capacità sulla nostra
Sul livello della nostra perdurante passione
Qualche dubbio
Io ce l'ho a partire da me
Ma sulla sul giustezza delle nostre idee
E delle nostre motivazioni non solo dubbioso
Di niente per niente
Sulla razionalità di un progetto così ambizioso non sono dubbioso per niente
E di questi tempi non è poco
Vorrei ricordare compagni
Che devono dormire la Casa Valdese che
Dopo le undici chiusa perché non è un albergo con questo vorrei ringraziare tutti i partecipanti a ricordarci che la Resistenza è una grande rissa forza quindi anche per il futuro a domattina alle nove e mezzo