Il bilancio pubblico e l'ammissione dell'Italia nell'Unione monetaria europea

Radio radicale continuiamo a parlare di politica economica di manovra di bilancio lo facciamo con un economista il professor Mario Baldassari professor Baldassarri ieri la Commissione esecutiva di Bruxelles e ha detto almeno sembra di i capire secondo le notizie che sono rimbalzate da Brussel mancano lo manca lo zero tre per cento del disavanzo rispetto al pila finché l'Italia in tre in Europa mai che cosa vuol dire non manca di più
Sì magari fosse soltanto una questione di zero tre per cento del rapporto deficit PIL nel mille novecentonovantasette è in realtà la Commissione di Bruxelles ha preso i numeri di tutti i Paesi nelle previsioni fatte dai governi dei vari Paesi e quindi anche dal nostro governo e nelle previsioni delle manovre
Di politica fiscale politica di bilancio che i governi hanno annunciato per il mille novecentonovantasette
Quindi che le prospettive economiche che stanno alla base del nostro DPEF e che la legge finanziaria
E che è in discussione adesso in Parlamento
Dovessero essere confermate e che la manovra
Che il Governo ha annunciato per sessantadue mila cinquecento miliardi dovesse essere confermata probabilmente l'Italia non sarebbe dovuta Mishima da quel tre virgola tre per cento
Perché ha indicato la commissione quindi non sarebbe lontanissima dal parametro fissato a Maastricht purtroppo ci sono due considerazioni da fare molto serie
E da un lato che le prospettive dell'economia italiana per il novantasette erano immaginate con una crescita del reddito del due per cento mentre adesso saremo più o meno attorno o poco più dell'uno per cento questo significa automaticamente
Una minore entrata nel bilancio pubblico attorno a otto dieci mila miliardi e certamente questa minore crescita e anche le toh di una forte manovra fiscale che il governo ha annunciato e ad hoc editore e dovrà fare per contenere il deficit pubblico ma poi ci becchiamo in certo senso gli effetti in termini di minore crescita dell'economia dall'altro lato c'è poi da misurare attentamente che gli effetti veri della sia della legge finanziaria sia della manovra complessiva e non dimentichiamoci che la finanziaria è in discussione ancora in Parlamento
E credito ma a differenza di altri regimi istituzionali di altri paesi dove quando il governo annuncia
La manovra poi in realtà il Parlamento non fa che notificarla è in Italia il governo annuncia propone una manovra ma poi il Parlamento il libro di modificarla e comunque all'interno di questa la manovra attualmente in discussione una manovra che si aggira attorno a venticinque mila miliardi
Circa trenta mila miliardi sono ancora tutti da decidere da definire la tassa per l'Europa alle operazioni di tesoreria il decreto fiscale di fine anno che dovrebbe dare appunto cinque mila miliardi di entrata
Per di più l'andamento dei conti pubblici nel novantasei pare essere in termini di e di deficit ben più alto di quello che era preventivato quelli se facciamo i conti purtroppo dobbiamo partire da centotrenta mila miliardi di deficit pubblico nel mille novecentonovantasei e questa è ormai la previsione più condivisa
Da questi centotrenta mila miliardi possiamo togliere venticinque mila miliardi che è l'effetto della legge finanziaria che venisse approvata dal Parlamento così come è stata proposta dal governo e quindi arriveremo a centocinque mila miliardi e poi potremo togliere dieci mila miliardi circa
E si farà della tassa per l'Europa e saremo attorno a novantacinque mila miliardi di deficit pubblico nel novantasette
Perché le operazioni di tesoreria che sono state annunciate in realtà in gran parte sono operazioni che ricadono all'interno del settore della pubblica amministrazione
E mentre l'Italia USA un'altra definizione che il settore statale ma che non è la definizione in cui si cui si riferisce il Trattato di Maastricht che tutti che ha il cui si riferiscono tutti gli altri paesi europei quindi purtroppo la prospettiva per il novantasette è un deficit pubblico italiano attorno al novantacinque mila miliardi forse anche vicino ai cento mila miliardi e allora in questi termini noi stiamo al cinque per cento del rapporto deficit-PIL
E non al tre virgola tre per cento di Cremona nel nominare
La differenza in conclusione non è purtroppo soltanto lo zero tre per cento che sarebbe talmente
Modesta per cui certamente come aveva aggiunto che effettivamente l'obiettivo purtroppo la differente ben più alta ma perché allora la commissione di Brussel dice che siamo al vicino all'oceano differenza dello zero tre per cento è un'interpretazione sbagliata fatta dall'in Italia di quest'anno non è un'interpretazione il tre virgola tre per cento chiede fuori mettendo insieme i numeri teorici
Il e il calcolo che diciamo in qualche misura da un lato aveva le previsioni sull'andamento economico italiano del novantasette con una crescita al due per cento quindi doppia rispetto a quella che probabilmente e fortunatamente voleva
E dall'altro lato misurava i sessantadue mila miliardi la manovra complessiva del governo quindi comprese quindi è evidente che si che la crescita è minore e la manovra eh nella realtà minore il deficit sarà maggiore quindi realtà c'è poco comunque la stare contenti
No secondo me non c'è molto da stare col perché c'è da perseguire cioè l'Italia ha imboccato la strada giusta che è quella di contenere l'inflazione far scendere i tassi d'interesse per ottenere questo premio da parte dei mercati
è necessario fare una seria legge finanziaria niente convinca i mercati eh per poi darci questo premio in termini di abbassamento dei tassi di interesse a tenere sotto scusi la invitare due con dobbiamo assolutamente tenere sotto controllo e rapidamente da un lato i rinnovi di contratti di lavoro per me ma dobbiamo portare un'inflazione che fortunatamente è sceso al tre per cento lo devo portare al due sotto il due per cento ma che andiamo ad un aumento del costo del lavoro che è del cinque per cento all'anno secondo le richieste sindacali questa inflazione ribalterà e allora ribalterà hanno i tassi di interesse
E allora sarà debba per sempre l'occasione di entrare in Europa fin dal primo momento e dall'altro lato
Sul piano della legge finanziaria e quindi del controllo del deficit pubblico dobbiamo tener conto che certamente la riduzione del deficit deve venire dall'abbassamento dei tassi d'interesse però per ottenere questo abbiamo bisogno di fare delle operazioni importanti sulla struttura del bilancio pubblico e qui bisogna dire con chiarezza che non è la stessa cosa aumentare le tasse o contenere tagliare la spesa aumentando le tasse
Sia un effetto depressivo sull'economia quote appesa per molti aspetti questo effetto depressivo non lo dà e soprattutto da un segnale di riforma strutturare il caso emblematico proprio quello delle pensioni di anzianità che si è rinviato all'età a cinquantasette anni ad esempio non ci sarebbe nessun effetto depressivo perché i lavoratori Gotti dovrebbero ricevere uno stipendio Costa volerebbero per un paio d'anni in più quindi non ci sarebbe una riduzione di reddito nelle tasche degli italiani
Ricevere protezione due anni dopo è per te Hutter per non fare questa manovra strutturale sul sistema pensionistico italiano correggendo questa anomalia delle pensioni di anzianità
Si pensa di compensare questo mancato contenimento di spesa con maggiori tasse queste vuol dire che sono soldi tolti dalle tasche dei cittadini
E avranno sicuramente un impatto depressivo
è chiarissimo il ragionamento senta professor Baldassarri rimaniamo sempre sul tema dell'unione monetaria però con le volevo parlare in un'altra cosa oggi sui giornali tenere cito un articolo di dell'ex cancelliere tedesco Helmut Smith chi critica l'atteggiamento della Bundesbank sulla questione dell'unione monetaria Helmut mite scrive tra l'altro che la Bundesbank Chadha un'interpretazione un po'particolare sbagliata della i Trattati di Maastricht da una interpretazione essi eccessivamente eccessivamente rigida e pretende che lo stessa
La quota appunto della stesso parametro del tre per cento del disavanzo del pile venne interpretata in modo assolutistico mentre in realtà non dovrebbe se interpretata in quel modo
Insomma ci sono situazioni di paesi che possono permettersi un debito più ampio perché hanno maggiore risparmio ci sono situazioni recessione situazioni di espansione dell'economia che beh naturalmente Pedro fa prevede prevalere prevedere un che tasso una percentuale diversa
è vero quello che dice Helmut mite che c'è questa interpretazione appunto restrittiva da parte della Bundesbank e questa può determinare situazioni pericolose in Europa
Questo è assolutamente vero purtroppo in queste condizioni questa è la dimostrazione che abbiamo tutti bisogno dell'unione monetaria europea perché per assurdo senza l'unione monetaria europea di fatto ed Europa finisce per dominare la Bundesbank cioè la banca centrale tedesca la quale certamente si preoccupa anche del ciclo economico della disoccupazione o quant'altro ma in realtà a prima di tutto un obiettivo che è quello della stabilità monetaria se soprattutto sia la Bundesbank sia il governo tedesco
Devono convincere prima di tutto i tedeschi
Accettare l'Unione europea quindi dal punto di vista dei tedeschi si tratta di abbandonare il marco considerato moneta forte e stabile l'origine di tutte i di tutti i successi tedeschi che sia vero che appalto non importa più ma questa è l'atteggiamento tedesco e quindi abbandonare Marco per avere una moneta europea che si chiamerà Euro
Vogliono i tedeschi avere la certezza che l'euro sia altrettanto forte altrettanto stabile quanto e Marco è chiaro che se nell'Euro e nell'Unione monetaria europea entrano Paesi che per esempio la lira e l'Italia che hanno alto debito pubblico un'infrazione storicamente certamente non sotto controllo
Situazioni anche di affetti istituzionali precari o comunque non chiarezza nelle linee della politica economica
Il terrore dei tedeschi è di doveva sostituire la loro moneta forte Marco con un Euro
Che andrebbe a sciogliersi dentro un canestro di fatto di monete
Dove partecipano Monetti deboli economie deboli e in un certo senso anche un po'cialtrone dal punto di vista dell'esperienza
Quindi oggi Pirelli dobbiamo dimostrare di essere di sapersi mettersi in riga errato quindi del costo di mette eh correttissimo ed è un discorso che facciamo da tempo anche noi in Italia di critica alla Bundesbank alla banca centrale scrive troppo rigida
In termini di politiche monetarie schermi di elevati tassi d'interesse e di strozzare in fondo l'economia europea nel suo complesso
Però l'unica risposta assaggia da dare da qui da parte di un paese come l'Italia è quello di mettere al più presto i conti a posto nel nostro Paese in termini tecnici che l'inflazione le riforme strutturali che diano anche certezze di medio lungo periodo di stabilità a italiana
In modo tale che a quel punto quella quei venticinque anni gli e scredita mento continuo che l'Italia vuoto possa essere sostituito da un processo di credibilità dell'Italia del governo italiano delle forze sociali italiane e quant'altro
è sciocco diciamo dare addosso la Bundesbank
Senza avere titolo per
Carlo e il titolo per fare critiche pesanti alla Bundesbank eh mettere a posto le cose a casa nostra bene la ringraziamo ringraziamo il professor Mario Balthazar
Economista colui come avete sentito abbiamo parlato dell'unione monetaria e della missione o meno dell'Italia all'unione monetaria europea buon ascolto come sempre da Radio radicale