"Le riforme istituzionali" org. dal Gruppi Parlamentari della Sinistra Democratica-L'Ulivo

Devi prendere posto questo semina pensato e organizzato dei gruppi parlamentari della sinistra democratica di Camera e Senato per avviare il lavoro di elaborazione proposta delle riforme costituzionali
La legge sulla che ha istituito la commissione bicamerale fra gli altri elementi che contiene contiene anche uno anche positivamente credo sia stato introdotto che non era presente nella legge istitutiva della precedente commissione bicamerale quello cioè che la commissione e prende in esame le proposte di riforma costituzionale che siano stati depositati prima della della sua costituzione
Naturalmente voi la commissione bicamerale potrà elaborare valutare i testi e le soluzioni che ride rara questa formulazione è stata voluta proprio per invitare le forze politico parlamentari per così dire un po'a scoprire le carte a dare un contributo già nella fase preliminare
Che è importante perché troppo spesso il dibattito sulle riforme costituzionali in Italia è avvenuto all'insegna di slogan contrapposti più o meno felici che impediscono anche una riflessione l'approfondimento dal momento che sappiamo bene che voi nei sistemi costituzionali quelli che contano sono i cosiddetti dettagli c'è la concreta hard al articolazione del sistema pesi e contrappesi quindi realtà la prima fase del lavoro di riforma costituzionale
Che speriamo di avviato in questa in questa legislatura comincia adesso comincia nel momento cioè in cui le forze politico parlamentari presentano le loro proposte di riforma
Proposte di riforma che evidentemente devono intendersi e saranno intese da noi come non soluzioni ultimative ma aperti al contributo aperti alla discussione nella sede della commissione Bicamerale perché in un confronto fra tutte le forze presenti in Parlamento secondo quella che del resto è stata l'impostazione fin dall'inizio di tutto l'Ulivo in questa materia possano emergere soluzioni adeguate
Quello di oggi evidentemente un percorso che comincia per i gruppi della sinistra democratica nel senso che noi vogliamo avviare abbiamo scelto questa forma pubblica avviare il lavoro che poi sarà completato entro ottobre con la prese di spicco Nala diciamo la presentazione
Delle proposte di riforma sui quattro temi che indica la legge istitutiva della Bicamerale la forma di governo la forma di Stato il Parlamento le garanzie altre attraverso il proseguimento del lavoro istruttorio attraverso le decisioni voi che saranno prese dall'assemblea dei gruppi quindi quello sarà il momento in cui le proposte saranno formulata però abbiamo voluto iniziare subito la discussione abbiamo voluto usare questa formula
Di un seminario aperto
Alla intanto alla contributo
Di molti colleghi studiosi di diritto costituzionale
Vi ringraziamo di essere per essere venuti ai quali chiederemo un aiuto poi anche nella fase della formulazione della definizione dei testi e anche politicamente aperto nel senso che abbiamo invitato e lo ringraziamo per essere venuti i presidenti dei gruppi
Parlamentari della maggioranza senatore via l'onorevole Mattarella del Partito popolare senatore Pieroni l'onorevole Paissan e dei Verdi verrà l'onorevole Masi di Rinnovamento Italiano colleghi di Rifondazione
Invitati sono impegnati nel primo esecutivo del loro partito dopo la ripresa questi
Invito alla richiesta anche di contribuire nostri lavori
Deriva anche da questa idea che riteniamo che ebbene sia utile anche nella fase formativa delle proposte che voi ciascun gruppo riterrà di presentare e ci sia una discussione ci sia un confronto in modo che poi diciamo quando si arriverà al lavoro della commissione bicamerale e ci sarà stata già questo momento di discussione e di confronto reciproco e di valutazione ride
Abbiamo invitato anche esponenti del mondo delle delle regioni e delle Autonomie comunali e locali perché riteniamo del tutto ovvio che diciamo
Uno dei temi centrali forse il vero grande tema di queste riforme legato alla ristrutturazione del rapporto fra Stato regioni e comuni
è molto importante che questo lavoro riformatore vede vera presenti e attivi protagonisti fin dall'inizio
Coloro che in queste realtà vivono operano e che si battono fino adesso nelle difficili condizioni attuali per affermare affermare questi valori di autonomia
Ringraziamo anche il i massimi esponenti delle associazioni della magistratura dell'avvocatura che abbiamo invitato che sono qui presenti perché non voglio ripetere in ogni occasione lo stesso discorso evidente che anche il tema della della giustizia del fondo il diritto del cittadino a una giustizia efficiente equo e imparziale è un tema è un tema di riforma e vogliamo anche su questo confrontare apertamente fin dall'inizio dei possibili ipotesi di riforma
Infine presente il ministro Bassanini almeno era presente nella ressa si oppose
Che quindi diciamo al quale poi chiederemo di dare anche un contributo sia come esperto il protagonista del lavoro riformatore sia come ministro del Governo Prodi
La struttura di queste giornate di lavoro prevedono una introduzione politica che ora farà il collega Fabio Mussi
Una introduzione sui temi delle riforme del professor Gaetano Silvestri dell'Università di Messina
Già membro del Consiglio superiore della magistratura al quale abbiamo chiesto lo ringraziamo per la collaborazione che sta dando anche di coordinare voi lavoro degli studiosi che collaboreranno con i nostri gruppi nella predisposizione delle riforme avremo poi un dibattito rispetto al quale abbiamo già alcuni scritti va a parlare con loro che vorranno parlare ce lo possono comunicare domani mattina sì
Questo seminario si dividerà in quattro gruppi di lavoro con sui quattro temi della Bicamerale colleghi relatori sono qui presenti
Salvati Villone Pellegrino manca soda che sta per venire era impegnato in Commissione sia il testo di Silvestri che alcuni dei testi dei relatori sono saranno distribuiti nel corso dei nostri lavori do la parola Fabio Mussi
Fra vogliamo così affermare oggi innanzitutto una
Volontà politica fortissima
L'armata di una nostra assoluta determinazione
Questa deve essere la legislatura costituente
La prossima legislatura noi pensiamo debba aprirsi sul fondamento della nuova costituzione politica italiana
Tutto è possibile naturalmente siamo in una situazione aperta
Tranne però che possiamo adattarci alla bassa intensità di una strategia di sopravvivenza entro la crisi politica istituzionale
Nella quale siamo ancora e permanentemente immersi
Fortunato evento di aver vinto le elezioni
Un governo di centrosinistra non ci fa velo non ci impedisce scelto di valutare bene i dati storici di più lungo periodo
Un attimo c'è Graziano il presidente alla Camera Luciano Violante che venuto anche lui al nostro seminario la preghiamo di fantastico
Scusate
Neo presidente della
Uomo di
Assoluta importanza e peso anche rispetto alle cose che stiamo oggi discute quindi lo ringrazio anch'io di essere voluto vendicarmi
Come sapete i nostri gruppi parlamentari di Camera e Senato si sono fortemente impegnati perché si imbocca se la diede la riga nera
Riteniamo un successo l'approvazione della legge costituzionale in prima lettura
Tra consensi astensioni è bene ricordarlo il via libera alla fine
E alla fine di una battaglia molto difficile impegnativa è venuto dalla stragrande maggioranza del Parlamento
è una chance vera
è una carta importante da giocare e da giocare senza retropensieri o doppi giochi
Che certamente non mettiamo noi nel conto
C'erano altre vie
Il Polo proponete proponeva come noto inizialmente l'Assemblea costituente Nava ha fatto una bandiera
Illudendosi così di semplificare problemi politici e costituzionali
Che invece ne sarebbero stati in giganti
La scelta che alla fine è stata compiuta è la via Breve
Appaiono perciò piuttosto insensate le minacce per esempio di Casini e Buttiglione di ritirare il voto favorevole in seconda lettura
Chi può lo dico anche
Ai dirigenti del Polo fermi subito il Genio guastatori se all'opera
Genio si fa per dire
Bisogna invece come ci siamo detti tra Ulivo e Polo nelle difficili giornate di luglio
Che a novembre ci siano i due terzi nel voto delle due Camere
E che perciò si possa partire subito
Il richiamo al fallimento della precedente bicamerale della De Mita Iotti
Non ne Peres Picoco
Intanto
Il lavoro di quella Commissione ci consegna un preziosissimo materiale di analisi discussione proposta
E poi nel frattempo sono radicalmente cambiate le condizioni politiche
E a questo punto si parrà alla nobilitate degli attori di oggi chiamati ad assumersi una responsabilità nelle due direzioni della storia
Indietro
Verso le generazioni che abbatterono il fascismo e consegnano all'Italia moderna la Costituzione democratica repubblicana Avanti
Verso le generazioni nuove per le quali non cambia solo la risposta ai problemi
Ma la domanda di fondo relativa al potere alla democrazia e alla libertà
Come ricordava saldi la procedura stabilita in legge dà garanzie di trasparenza di Muti Dezza infatti quando la commissione si insedierà
Le proposte relativo alla seconda parte della Costituzione dovranno essere già tutte depositate
Quindi le varie posizioni saranno chiare sul tappeto visibili confrontabili
Poi saranno possibili solo gli emendamenti
Nel dire che il tempo dunque stringe davvero e questo seminario
Qua abbiamo voluto dare un giusto peso per noi lo start
Vogliamo infatti dare pubblicità sin dall'inizio alla nostra discussione
E confrontarci particolarmente con i nostri alleati dell'Ulivo
Ringrazio di essere qui presenti e dell'intera maggioranza di centrosinistra quindi compresa Rifondazione comunista
Però bisogna sapere che la corsa davvero bene
Una della data buona per la conclusione di questo lavoro è esattamente Finotti in ottobre quindi abbiamo circa sette settimane per fare le nostre valutazioni per stendere i testi per discuterli democraticamente prima di tutto nei gruppi parlamentari poi per presentarli io fui del lavoro della Bicamerale
La sinistra democratica
Presenterà un suo progetto complessivo sui quattro grandi capitoli la riforma
Che domani conoscete l'ordine nostri lavori saranno introdotti nei gruppi su forma di Stato forma di governo Parlamento e sistema delle garanzie
Rispettivamente dagli onorevoli Salvati è sorda da senatore Villone Pellegrino
Pensiamo innanzitutto voglio dirlo cui
Che sia giusto che la maggioranza che sostiene il governo si muova il più possibile di conserva resti il più possibile unita
Per quanto ci riguarda è un'esigenza che terremo ad ogni passaggio scrupolosamente prese
E tuttavia
La costituzione non è cosa prima di tutto del governo
Che giustamente non ammesso da riforme istituzionali nel suo programma non avrebbe potuto avrebbe dovuto farlo
Anche se può fare molto riguardiamo credo tutti con molto interesse a lavoro che sta facendo il ministro Bassanini
Può fare molto dando da subito impulso ai maggiori cambiamenti possibili nella vita dello Stato a Costituzione dice
Non pensiamo nemmeno che sia immaginabile
Giusto e politicamente immaginabile l'approvazione di un nuovo testo costituzionale a stretta maggioranza
Si può immaginare invece l'approdo di un compromesso come del resto avvenne nel mille novecentoquarantotto
Per questo si rafforza l'esigenza di andare al confronto con spirito aperto considerando bene oltre che le nostre posizioni quelli altrui
Il limite è uno solo il limpido carattere democratico del nuovo ordinamento con un'aggiunta
Che si mette in piedi una macchina che funziona
Non un ircocervo di pessimo aspetto sicuramente di breve vita
Abbiamo alle spalle già molti tentativi
Qui sono offerti nella documentazione all'attenzione di tutti
Tra cui quello pregevole contenuto nell'ormai famoso appunto verbale
Spesso da Bassanini Fisichella saldi urbani
Nel quale si prospetta numerose soluzioni che i nostri gruppi hanno giudicato dall'inizio molto interessanti
E da cui si potrebbe anche ripartire
Voglio sottolineare
Ancora che tutti e quattro i temi sul tappeto più quello non di natura costituzionale ma con legatissimo della legge elettorale
Con legatissimo e delicatissimo
Tutti e quattro i punti sono parimenti importanti
E non è certo una concessione alla lega come avete scritto anche su qualche giornale l'insistenza la sottolineatura della questione della forma di Stato la questione del federalismo
Non dispero
Che la ligasi posta alla fine anche sedere al tavolo
Venire a vedere le carte scoprire le sue
Però dobbiamo essere severi secessione e federalismo non sono l'uno una variante estremista dell'altro sono due prospettive opposte non conciliabili
Il federalismo cambia lo stato centralista
La secessione lo divide e lo moltiplica con una cellula tumorale
Sul Po non potrà avvenire nulla si dice giustamente il prossimo quindici settembre
Però certo qualcosa di assai dannoso e pericoloso può invece venire
Un ulteriore scavo di trincee prima di tutto nelle coscienze e nella testa delle persone
Quelle trincee dove è facilissimo saltare
Quando gli Stati si disfano e i collassi delle nazioni ti portano persino sulla soglia estrema delle guerre civili
Noi non dobbiamo sottovalutare i rischi penso che sarebbe sbagliato sottovalutarli
Anche da qui perciò facciamo appello prima di tutto alle forze di polizia e la magistratura perché il controllo di legalità sia rigoroso è stretto
Ma è evidente
Che senza una risposta alta e forte di riforma
La giusta reazione culturale e politica terzino morale e di grande valore quella del vescovo di Milano
Rischia di rivelarsi infine velleitaria
Siamo dunque risoluti
Per le ragioni Brevi che qui vi ho detto molte altre che risulteranno più chiare dalle relazioni dal dibattito
Non ci faremo tirare per la giacca
Non certo dalle velisti dalle vivissima obiezioni del cinico che dice ma in fondo poi le costituzioni non si mangiano
Può darsi ma in ultima istanza quel che l'uomo mangia le sue condizioni materiali
Dipendono largamente dalla polis dalle istituzioni democratiche dalla qualità del sistema di rappresentanza di decisione
Dall'esercizio della libertà Inter un sistema formalizzato di regole cioè prima di tutto
Dalla Costituzione
Non ci faremo tirare per la giacca neppure lo dico con rispetto dalle obiezioni in questo caso all'opposto nobilissima
Di chi pensa che bisogna semplicemente che questo sia il programma di oggi che bisogna semplicemente difendere la Costituzione
La prima parte certo non è in discussione non spetta alla Bicamerale come è noto anche se naturalmente dice comunque l'articolo centotrentotto possibilità di cambiamenti sono costituzionalmente aperti
Ma cosa vuol dire oggi semplicemente
Difendere
Noi non siamo semplicemente i giudici di un invecchiamento della Costituzione repubblicana
Quelli che misura una distanza politico istituzionale da cinquant'anni fa
E che possono anche porsi il problema di una semplice riattualizzazione
Noi siamo quelli che hanno vissuto e vivono una deriva verso il caos e l'incertezza crescente delle regole
Guardiamo in faccia la realtà
L'intero sistema dei Poteri è totalmente manomesso
Ci sono stati e ci sono crescenti slittamenti di uno dentro l'altro come faglie profonde in movimento che già hanno prodotto terremoti che rischiano di provocarne di più gravi e devastanti
Basta fare degli esempi che cosa è in definitiva questo pasticciaccio da cui dobbiamo quotidianamente spiegarci dei decreti
Se non il sintomo di uno spostamento progressivo di potere i dal effettivamente esercitati dal legislativo all'esecutivo
Che questo governo tenta tra inimmaginabili difficoltà di correggere
Ma c'è un fatto strutturale non c'è la contingenza di un'ammucchiata si casuale di decreti
C'è un cambiamento del rapporto tra i poteri che è avvenuto nelle ultime legislature
Che cos'è questa tendenza
Dei massimi vertici istituzionali a svolge le funzioni di leadership politica
Se non il formarsi di un mix di presidenzialismo e allo stato nascente
Di fronte alla instabilità cronica del potere politico
Che cosa sono le frequenti le frequenti intromissioni del potere giudiziario se non per molti versi l'inevitabile richiamo di poteri di controllo
Nei territori lasciati vuoti dalle Creed alla crisi dei rappresentanti dei decisori
Di che cosa ci parlano le mille febbri quotidiane della situazione politica e parlamentare se non di un sistema elettorale maggioritario spurio quanto si vuole
Privo delle istituzioni e delle garanzie del maggioritario
Viviamo nella crisi nella transizione l'incertezza in massima
Ma sicuramente da qualche parte la situazione italiana approderà
Non solo
Non si può neppure pensare in queste condizioni che quand'anche la prima parte della Costituzione venga custodita religiosamente
E quand'anche si ritenga di dovere difendere puramente la seconda parte
Non risulterà alla fine manomesso in via di fatto persino quel sistema di diritti e delle libertà
Che è scritto particolarmente nella prima parte e che giustamente riteniamo intoccabili
Si può pensare che questa crisi storica si risolva tornando all'origine
Difendendo la purezza del testo del quarantotto e tentando nella rinascita della realtà storica attuale ma appare molto molto difficile
Si può anche pensare all'opposto questo è un sentimento un'intenzionalità politica che viene spesso e volentieri da destra
Si può anche pensare all'opposto che il cambiamento debba essere tale da ridurre drasticamente
Il principio democratico ispiratore della Costituzione dice
E faremo di tutto naturalmente per impedirlo
La via è quella della riforma
E bisogna percorrerla rapidamente e coraggiosamente di questo ci sentiamo abbastanza certi e pensiamo anche già allo stato dei fatti
Di disporre di qualche risposta piuttosto convincente già ai molti interrogativi aperti ma queste dedicato il lavoro di oggi e a questo punto con la parola ringraziandolo per l'impegno che si è assunto al professor Gaetano Silvestri
L'avvio dei lavori
Della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali
Come diceva Mussi nella sua introduzione porterà si spera finalmente la discussione dalla nebulosa delle proposte plurime e generiche ad una fase in cui sarà necessario definire le prospettive di cambiamento operando scelte precise
E attente al significato complessivo di ciascuno innovazione
Secondo l'articolo due comma quattro del disegno di legge costituzionale istitutivo dalla commissione è stato ricordato un momento fa quest'ultima deve trasmettere alle Camere entro il trenta giugno del mille novecentonovantasette
Un progetto di legge di riforma della parte seconda della costituzione
Si tratta di due limitazioni opportune destinati ad incanalare i lavori verso la rapidità e la concretezza non deve sfuggire tuttavia che qualunque modifica non marginale delle strutture costituzionali produce ricadute dirette o indirette sui diritti e sui principi basta fare l'esempio nell'assetto del sistema delle garanzie ed è sui rapporti con la libertà fondamentali dei cittadini
Oppure della forma di Stato e di governo ed ai loro rapporti con il pluralismo politico e sociale basta fare questi esempi per rendersi conto che l'esame puntuale per le leggi di revisione costituzionale dovrà sempre accompagnarsi
Alla consapevolezza esplicita Della loro strumentalità rispetto ai principi fondamentali e diritti dei cittadini
Riformare la Costituzione non è infatti opera di natura tecnico procedurale
Come pure sembrano credere coloro che oggi rispolverano ottocentesche concezione della legge fondamentale come pura fonte sulla produzione come metà norma sulle procedure indifferente ai contenuti
Riformare la Costituzione significa riformulare gli strumenti di esercizio del potere in funzione di un miglior soddisfacimento dei diritti o di una migliore attuazione dei principi
Se si smarrisce questo criterio di orientamento si corrono due rischi opposti ma ugualmente gravi
Il primo è quello dell'astratta contrapposizione di modelli valutati in sé e perse
Con il risultato di scoprire che tutti esclusi quelli palesemente errati o eccentrici hanno una loro intrinseca razionalità
Il secondo e quello di piegare un'impresa di respiro storico quale la revisione delle strutture di vertice dell'ordinamento alle esigenze calcoli contingenti legati a presunti vantaggi di parte
Per evitare i due rischi che brevemente ho prospettato può essere utile a rovesciare il metodo che ha presieduto a molte discussioni recenti sui punti critici del sistema costituzionale Italia per partire dalle esigenze anziché dai modelli una grande democrazia come quella italiana consolidata ormai da cinquant'anni di pratica delle istituzioni repubblicane
Non può essere oggetto di trasposizione di trapianti di modelli pensati e normativi Zatti in altri ordinamenti democratici anche se si propongono all'atto pratico variazioni e aggiustamenti
I modelli devono restare sullo sfondo dalla discussione
Come cornici molto generali entro cui si deve calare una materia istituzionale nuova ed adeguata alla situazione storica italiana presente vista in una prospettiva di democrazia compiuta
Dimostratasi impossibile da raggiungere nei passati decenni sia per cause storico-politica tutti ben note sulle quali non indugio in questa sede sia per cause specificamente istituzionali legati alle scelte sulla forma di stato di governo operate dai costituenti
In altre parole
Non sembra la lunga volto produttivo
E sbaglierebbe se la commissione soffermasse su questo metodo a mio modesto avviso
Stabilire quanta parte dei modelli francese tedesco americano o di altri Paesi sia in portabile in Italia
Ma individuare di quali cambiamenti costituzionali oggi abbiamo bisogno per superare difficoltà eliminare inconvenienti raddrizzare distorsioni nel funzionamento delle nostre istituzioni democratiche
Una rapidissima notazioni di metodo se mi consentite
Non bisogna confondere
I modelli astratti e generali utilissimi alla sistemazione scientifica dei diversi ordinamenti costituzionali con gli assetti concreti emergenti dalle carte costituzionale dalle prassi applicative degli altri paesi
Se si prendono i secondi e si aggiunge o toglie qualcosa
Nel tentativo di adattare la struttura la diversa realtà italiana si può andare incontro alla sgradevole sorpresa che quella struttura ha trovato un equilibrio e funziona in modo soddisfacente perché a quelle componenti e non altre
L'effetto di un'errata comparazione scientifica è solo un brutto libro gli effettivi errati trapianti costituzionali sono ovviamente molto più gravi
L'esperienza dei decenni trascorsi di ricco dibattito che l'ha accompagnato hanno messo in rilievo una serie di difetti
Nel nostro sistema costituzionale sui quale occorre fissare seppure rapidamente l'attenzione non è una elencazione che ha la pretesa di essere out esaustiva ma
Obbedisce a quel criterio che mi permettevo di proporre partiamo dall'esigenza anziché dai modelli l'instabilità e la debolezza dei governi testimoniata dalla loro breve durata
L'incapacità dei governi di delineare un indirizzo politico coerente selettivo di dargli sufficiente attuazione
La difficoltà di tracciare una linea chiara di delimitazione costituzionale delle competenze di governo e Parlamento la difficoltà di discernere con nettezza poteri e responsabilità della maggioranza da una parte poteri e responsabilità dell'opposizione dall'altra
La difficoltà del Presidente del Consiglio dei ministri di mantenere l'unità e l'omogeneità dell'indirizzo politico governativo
La carenza di autonomia delle istituzioni di governo rispetto alle spinte destabilizzanti e di suo untori proveniente dai contrasti interni alle forze politiche che formano le coalizioni
La genericità del mandato elettorale utilizzabile dai partiti per accorderà alleanze diverse tra loro opposti la lentezza ripetitività e farraginosità del procedimento di formazione della legge dovute all'attuale bicameralismo perfetto il caos delle fonti del diritto prive di una definizione costituzionale sistematica questa è una notazione poco presente al dibattito che mi sentirei di però di sottolineare l'ambiguità dell'istituto regionalisti col quale configurato nella Costituzione pensato a suo tempo come formula intermedia tra centralismo e federalismo e rivelatosi inidoneo a dare strumenti effettivi di auto-governo alle comunità locali
L'incompiutezza del disegno di unità della giurisdizione che ha portato all'odierna proliferazione degli organi di autogoverno ed una ingiustificata distinzione di status tra i magistrati
E infine ma non mi sembra un aspetto secondario l'insufficienza dei mezzi di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini
Alla fine della dodicesima legislatura la discussione sulla riforma costituzionale aveva trovato un punto di coagulo per qui è stato ricordato in un documento elaborato da un gruppo di esperti dei due schieramenti che poi passò nella
Vulgata comune come bozza Fisichella io non entro nei particolari di questa questo meccanismo di questo nuova modello di forma di governo perché esclude noto e versato anche distribuito dalla documentazione di questo
Di questo seminario fra l'altro alla relazione scritta verrà distribuita fra poco quindi mi astengo la mia relazione scritta mi astengo dal seguire tutti i passaggi cercando una sintesi più rapida mi limito a ricordare qui che secondo lo schema che nella bozza Fisichella veniva delineato la contestualità dell'elezione della maggioranza parlamentare del primo ministro conferisce al mandato elettorale specificità ed effettività
La prima deriva dalla corrispondenza tra programma uomini e forze politiche
La specificità la seconda discende dalla puntuale corrispondenza della designazione maggioritaria dell'elettorato con la formazione di un governo ad essa aderente
In un contesto di questo tipo sarebbe più agevole trovare i raccordi necessari gli alleggerimenti procedurali conseguenti per ridare forza operativa al governo
Potestà deliberativa efficace la maggioranza parlamentare forti strumenti di controllo all'opposizione
Un procedimento di formazione della legge rapido produttivo sarebbe facilitato da una consonanza tra Governo e Parlamento consacrata a priori dagli elettori
Che giudicherà ebbero severamente tortuosità e adulterazione della pratica quotidiana in contrasto con il patto elettorale
Per raggiungere l'effetto voluto di una legislazione semplice e chiara e di reale tutela degli interessi sociali legate al confronto politico e misti questo non è tuttavia sufficiente
E necessaria anche un riordinamento lo ripeto costituzionale del sistema delle fonti del diritto
Perfettamente inseribile nella parte seconda della Costituzione dal quale derivino un maggior campo di esplicazione dei poteri normativi dell'esecutivo
E la restituzione del carattere di generalità alla RAI alla legge oggi perduto nel profluvio di leggine o di emendamenti frutto anche della rottura degli argini fra le sfere di competenza del Governo e del Parlamento
Che ha prodotto l'interferenza del secondo in campi che sarebbe bene lasciare al governo e alla pubblica amministrazione in senso inverso l'incremento abnorme della decretazione d'urgenza con forza di legge da parte del primo
La forma di governo così delineata avrebbe anche il vantaggio di risolvere in modo radicale il problema della compattezza della compagine governativa
Il caso Mancuso ha dimostrato in modo lampante
L'insufficienza dell'attuale normativa costituzionale
A garantire l'unità e l'omogeneità del Governo anche se vogliamo
Per un'interpretazione a lungo dominante in chiave politici Istica Dell'Atti dell'articolo novantacinque della Costituzione che riflette però se vogliamo
L'ideologia sottesa alla forma di governo parlamentare vivente italiana e non di quella scritta sulla carta
Che è fondata sulla minima capacità di resistenza delle istituzioni formali rispetto alle fluttuazioni immediata della politica partitica
Il Presidente del Consiglio avrebbe invece nella nuova logica il potere di nominare e revocare i ministri a seconda delle esigenze di coerenza e funzionalità del Governo sarebbe in qualche modo protetto ovviamente nei limiti delle umane possibilità delle
E delle regole della politica sarebbe protetto rispetto alle fluttuazioni mediante della politica partitica
La forza e la stabilità di un primo ministro legittimato direttamente dal voto popolare unitamente alla maggioranza parlamentare che lo sostiene potrebbe essere considerata eccessiva
Se non vi fossero nell'ordinamento costituzionale poteri moderatori
In grado di rappresentare un punto di riferimento sia nei momenti di crisi delle gamme organico tra premier maggioranze sia nella pian piano funzione di tutela delle regole
Segnatamente di quelle che proteggono l'integrità dei diritti dell'opposizione dentro e fuori
Il Parlamento su questa questione credo che occorra soffermare l'attenzione nel corso del sebbene cioè sulla ruolo che in uno schema che vede un collegamento a priori stabilito dagli elettori
Ed una
Rafforzamento della figura del primo ministro del governo il ruolo che deve svolgere il capo dello Stato Presidenza della Repubblica un ruolo a mio avviso moderatore e integratori che entra in scena qui riassumo
Le più articolate considerazioni che troverete nella relazione nella relazione scritta che entra in scena nel momento in cui il rapporto tra premier e maggioranza
A difficoltà a incontra momenti momenti di crisi
Uno dei difetti di questo di questo schema quale potrebbe essere la sua eccessiva rigidità una rigidità che lo porta o essere un blocco di potere compatto impenetrabile oppure un blocco di potere troppo fragile che rispetto a delle ha delle difficoltà momentanee può rompersi troppo facilmente tornare con troppa facilità alla alla al responso delle urne e con la figura del Presidente della Repubblica non sarebbe soltanto una figura di contrappeso garantistico rispetto all'eccesso di potere del primo ministro cosa alla quale credo fino a un certo punto la figura del presidente La Repubblica avrebbe anche questa funzione di integrazione e di moderazione nei possibili momenti di crisi tra governo e maggioranza parlamentare per cercare di ottenere il massimo di attuazione possibile dell'indirizzo politico che gli elettori hanno votato nel momento dell'elezione contestuale della maggioranza di governo e del del primo e del primo ministro
Altrimenti e l'eccessiva rigidità provoca come noto le strutture rigide sì rompono
Si rompono più facilmente ecco perché rispetto anche alla stessa bozza Fisichella troverete nella relazione che sarà distribuita una considerazione che mia personale sul fatto che lo stesso potere di scioglimento
Che deve essere automatico nei momenti di patologia grave
Dei rapporti fra Primo Ministro e il Parlamento mozione di sfiducia quotata a primo ministro la potere di scioglimento dovrebbe ritornare nelle mani del Capo dello Stato nel momento di patologia meno grave cioè dei momenti che non e si esprimano in una formalizzazione della rottura del rapporto di fiducia fra Parlamento e governo per esempio dimissioni volontaria spontanee del
Presidente del Consiglio con senza possibilità di riconferma dello stesso presidente e una serie di modalità più specifiche che sono che sono esposte
E rispetto alle quali non mi dilungo per necessità di mantenere i limiti di tempo
Che daranno poi più spazio al dibattito però vorrei sottolineare con più
Precisione
Che se fosse introdotta la regola che una delle critiche che vengono fatte e che se si ammettono quelle dimissioni e la sostituzione in corso di legislatura
Del primo ministro dimissionario siamo punto e daccapo cioè siamo in una situazione nella quale saranno possibili governi fotocopia saranno possibili le staffette tutte quelle tutti quei parti della immaginazione politica che in Italia politica istituzionale che in Italia abbiamo visto allora senza entrare nel merito delle singole argomentazione mi limito a dire se fosse introdotta la regola che in caso di dimissioni spontanee del primo ministro questi possa essere sostituito dal Presidente della Repubblica soltanto con persone diverse
E se si stabilisse contemporaneamente che tale sostituzione non può avvenire più di una volta
Nella stessa legislatura
Tutta l'impalcatura del sistema neo parlamentare razionalizzato e quello di cui sostanza stiamo parlando sarebbe rinforzata in modo coerente e si eviterebbero le possibilità degenerative paventate dai critici
Della proposta
Questione più problematica è quella della non ricandida abbellita del premier sfiduciato qui si possono avere posizioni differenziate
Una posizione a favore della non ricandida abbellita per evitare che il premier possa in qualche modo esasperare i rapporti con la maggioranza lo scopo poi di arrivare ad un appello al agli elettori che lo rafforzi
Personalmente a me sembra
C'è bisognerebbe prendere in considerazione l'obiezione che la non ricandidato Elita del leader del premier sfiduciato
Potrebbe portare al risultato paradossale che una piccola pattuglia di parlamentari che vota una mozione di sfiducia insieme all'opposizione
Produce l'effetto fisiologico di provocare lo scioglimento anticipato e qui nel confronto elettorale ma l'effetto o patologico se vogliamo di bandire
Dalle elezioni quel Premiere che ancora gode però della fiducia del suo nel suo schieramento quindi una sfiducia di un gruppetto marginale gli comporterebbe l'impossibilità di poter poi guidare le elezioni
Guidare proprio schieramento nelle elezioni e si svolgeranno che si svolgeranno successivamente
A me sembra che in questa proposta il sistema con tutte le ricorrenti ivi appunto sui quali non indugio manterrebbe la sua natura essenzialmente parlamentare
Con un nuovo bilanciamento di poteri che vede la maggioranza dei deputati in grado di licenziare il governo sottoporre quest'ultimo è se stessa la verifica elettorale
Mentre non vede sull'altro versante il governo detentore
Di una sorta di ius vitae accrescesse sul Parlamento
Ma l'affidamento nel potere dissoluti di dissoluzione al Capo dello Stato su conforme e documentata richiesta del primo ministro con l'eccezione naturalmente dello scioglimento automatico di cui abbiamo parlato
Di cui abbiamo parlato prima
Nella bozza Fisichella c'è anche la proposta di rafforzare la posizione garantistica del Presidente della Repubblica mantenendo fisso il quorum dei due terzi nella elezione era una proposta di immensi consentirà l'osservazione annotazione personale che io feci nel lontano mille novecentottantaquattro
Non posso che
Essere d'accordo con questa proposta e ripeto mi sembra che le obiezioni pratiche a ma ce lo stallo non sembra mai avanti
Si possa sono tutte superabili mentre il vantaggio di mantenere fisso il quorum dei due terzi è quello di avere in una situazione di forte ricompattamento del potere politico
Il governo maggioranza parlamentare un potere di moderazione di integrazione ed equilibrio più ampiamente legittimato dal voto
Dal voto parlamentare
Accanto alla razionalizzazione neo parlamentare come sappiamo tutti largo spazio ottenuto la proposta di introdurre in Italia
Una forma di governo simile a quella francese detta impropriamente semi presidenziale in Francia non sono quasi mai questa espressione espressione che approva avuto molto fortuna soprattutto soprattutto in in Italia il vantaggio di questa formula sarebbe secondo i suoi sostenitori la legittimazione popolare del Presidente della Repubblica svincolato dalla diretta influenza dei partiti per due motivi
Perché eletto necessariamente come sintesi di una coalizione perché non dipendente dal Parlamento per la sua permanenza in carica
Vi risparmio le considerazioni puntuali e specifiche sull'articolazione sugli aggiustamenti che sono stati proposti per l'introduzione di questa di questo schema nella realtà italiana
Non mi posso esimere però dal esprimere un quesito problema che a quel seminario una discussione forse dovrà dare una risposta ci dovremmo sforzare tutti dare una risposta
E cioè che tra piantando in Italia della situazione politica italiana nel sistema politico italiano questo questa formula
Probabilmente si andrebbe incontro almeno secondo una previsione ragionevole a due possibili situazioni di un presidente troppo forte ed un presente troppo debole
è un presente troppo forte perché raccordato con la con il premier e con la maggioranza parlamentare
Avrebbe diciamo una possibilità di determinare e di dominare il vertice dello Stato il vertice del governo e il Parlamento
Ho nell'ipotesi di discordanze un presidente troppo debole perché circondato da poteri costituzionali e politici ostili
Il che ci riporterebbe ad una situazione come quella italiana con l'aggravante che il presidente potrebbe tentare
Come ha fatto in Francia va in Francia per conforme zero e se il Parlamento la carta dello scioglimento e sette la carta dello scioglimento non funziona noi abbiamo Presidente
Ridotto nell'angolo
Che può avere due tipi di comportamento un comportamento diciamo moderato di self control come è stato nel caso di Mitterrand nel negli episodi di coabitazione un comportamento di tipo diverso che avrebbe largo spazio largo spazio per la legittimazione popolare recentemente diverge ricordava
Perché la cerchia non può essere sospettato di antipatie per la formula
Semipresidenziale diceva ma a me sembra tutto sommato non si adatta per la realtà nella realtà italiana e a ammoniva però su un punto molto specifico che io vorrei qui ricordare non create non create istituzioni assistite da larga legittimazione popolare senza poteri
Perché chi ha una forte legittimazione popolare non ha i poteri formali corrispondenti e portato inevitabilmente all'allargarsi e ci si allarga in due modi
Ho con scorrettezze costituzionale vere e proprie l'esempio limiti il caso limite oppure con comportamenti quotidiani che sono volti ad acquistare spazi non propri o erodere spazi altrui il che sarebbe fattore in indubbiamente di instabilità e non di stabilità un'ultima notazione è vero la coabitazione in Francia non ha prodotto risultati disastrose quindi gli allarmismi
Al che si fanno agitando lo spettro dalla coabitazione sono infondati però teniamo conto di una di un fatto la coabitazione si verifica in Francia nel mille novecentottantasei per la prima volta dopo quasi trent'anni di rodaggio
Della costituzione del mille novecentocinquantotto cioè quando questa Costituzione si era stabilizzata dopo un lungo periodo dopo il lungo periodo di decollo in Italia verosimilmente potremmo avere una coabitazione iniziale c'è la Costituzione potrebbe esordire con la coabitazione potrebbe esservi un dualismo fra presidente e primo ministro fra presidente maggioranza parlamentare a colpi
Di interpretazione di parte della Costituzione ciascuno potrebbe tentare di interpretare la neonata costituzione a suo a suo vantaggio quanti conflitti avremmo davanti alla Corte costituzionale ecco questo è una
Domanda alla quale probabilmente bisognerebbe dare risposte
Un altro punto che la Bicamerale
Dovrà affrontare e quello della riforma in senso federalistico dalla forma di Stato
E la riforma in senso federalista non deve essere un blocco separato nella complessiva riforma costituzionale ma deve integrarsi con il cambiamento della forma di governo per raggiungere l'obiettivo della massima autorevolezza ed efficacia dell'azione dell'istituzione centrale dello Stato unità alla massima espansione dell'autogoverno delle collettività locali
Il regionalismo italiano è nato contrassegnato dalla cifra dell'ambiguità
Via di mezzo tra centralismo e federalismo politicamente sorretto dalla volontà di cedere alla periferia solo poteri specifici del numerati
L'autonomia
La prassi si è incaricata di fare il resto è inutile
Fra ricordare la triste storia della mancata attuazione dello stesso disegno costituzionale sul regione
La prassi che è stata anche diciamo un po'favorita se vogliamo anche dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale troppo legata alla categoria onnivora dell'interesse nazionale
E un po'anche appoggiata se vogliamo questo sia detto anche autocriticamente per la categoria Dei giuriste dei costituzionalisti bravo una cultura un po'parrocchia specialistica e talvolta autoreferenziale
Se si vuole procedere sulla strada di una trasformazione effettiva della forma di Stato è necessario avere il coraggio di sbarazzarsi di colpo di tutto questo retaggio
Non si introduce il federalismo aggiustando limando o incrementando
Ma applicando con rigore
Il principio della devoluzione integrale delle potestà di governo agli enti esponenziali più vicini alle collettività esprimono i bisogni da soddisfare
Con uno spostamento verso l'ente con territori più vasto solo di quelle funzioni che per ragioni obiettive non possono essere esercitate localmente soltanto così sarà possibile togliere di mezzo il centralismo statale ed evitare il re creare il ricrearsi di un neo centralismo regionale
E in Sicilia ad esempio è giunto al punto da far rimpiangere i Reggi prefetti
I progetti di riforma del ordinamento regionale sono molteplici mi limito a ricordare scusandomi se non sono complete il progetto della Commissione bicamerale dell'undicesima legislatura che tutto sommato mi sembrerebbe molto da rivedere
Il progetto di Genova della lega nord anche questo mi sempre più molto da rivedere il progetto migliore il progetto la commissione Speroni il progetto della regione Lombardia il progetto del gruppo di studio della regione Emilia Romagna
Mi limito qui a fare un'osservazione di carattere generale complessivo rimandano che qui alla relazione scritta per i punti specifici che riguardano l'attuazione e l'articolazione concreta del del federale del federalismo a me sembra che bisogna mantenere qualunque sia il modo in cui si attua la dei il rimodellamento federalistico della forma di Stato
Bisognerebbe mantenere sempre la possibilità di un ente di interventi uni formante integrativi
Della legge statale della legge nazionale
Però quando essi siano resi indispensabili dalla tutela dei principi di uguaglianza e di solidarietà
Questo comporta un effetto sul piano del riparto delle competenze
Che il riparto delle competenze deve avere un carattere elastico non può essere minuto rigido e formalistico
Proprio perché
Oggi il federalismo verso quale verso il quale credo si debba guardare un tipo di federalismo cooperativo un federalismo che vede l'intreccio delle politiche da un federalismo che vede la contrapposizione o la giustapposizione
Delle politiche d'un federalismo cooperativo si raggiunge soltanto superando gli schemi vetero garantistici del primo Della prima cultura regionalistica che aveva una sua ragion d'essere quando dal centralismo rigoroso si doveva passare ad un allentamento di queste maglie dello Stato centrale ma che oggi non ha più molto senso
Se guardiano è sempre l'esperienza tedesca ci rendiamo conto questo come questo intreccio sia possibile senza che vengano
Alzate queste queste barriere
Io mi limito è stato osservato per esempio con riferimento ad una realtà indubbiamente federalista come quella degli Stati Uniti d'America
Che è difficile oggi immaginare una funzione qualsiasi di governo che non coinvolga direttamente o indirettamente tutti i livelli del sistema costituzionale poi questo è il senso se vogliamo più profondo del principio di sole dei sussidiarietà sul del quale oggi la Costituzione italiana non prende non non ha non mostra tracce proprio perché non è stata adeguata tra l'altro neanche al Trattato di Maastricht come e altre altre Costituzioni altre costituzione europea ultimo un altro punto quello sarà
Sviluppato molto meglio da salvate nel
Del seminario domani e quello della posso necessità che si stabilisca il principio che ciascuna Regione potrà utilizzare soltanto le risorse che è in grado di reperire o no un'integrazione da parte dello Stato in funzione soldi la solidaristica o in
Divi di tutelare l'uguaglianza dello qua della diciamo degli standards minimi delle condizioni di vita famoso articolo settantadue della costituzione della Costituzione tedesca
Quando però l'istituzione locale abbia dimostrato di esplicare al massimo le proprie potenzialità di governo in questo senso è accettabile l'idea del regionalismo competitivo c'è un regionalismo che dà modo
Alle regioni di usare meglio i loro poteri c'è che dà delle chance per utilizzare meglio i loro poteri allo scopo di avere più allo scopo di avere più risorse in altre parole
Le collettività locali devono avere la netta percezione degli svantaggi pratici del consenso elargito a chi governa o amministra male
Perché l'automatismo delle erogazioni non dà invece la percezione alle collettività locali di un rapporto di causa effetto fai il malgoverno e la malamministrazione e l'impossibilità poi di accedere a quelle
A quegli interventi di solidarietà che lo Stato centrale deve
Deve operare
Ma è inutile dire che in questa prospettiva va sbaraccato senza pietà il principio il sistema dei controlli attuali che non solo e causa di inefficienza gli sprechi di lentezza che confonde il cavillo con la legalità
Che confonde l'intralcio con la correttezza ma lei se mi è consentito dire fonte di corruzione aggiuntiva cioè non è un filtro contro la corruzione ma è fonte di corruzione aggiuntiva
Qualche magistrato mi ha detto che nelle indagini ha scoperto che bisognava pagare la tangente non solo del amministratore ma anche del controllo quindi erano diciamo una era una distribuzione di e di risorse sette ed è difficile pensare all'amministratore che rinunciava una parte della propria della del proprio del proprio bruttino anche eppure questa
Beh allora a quel punto il gettito si chiude
La struttura federalistica dello Stato un terzo punto mi avvio rapidamente alla conclusione spero di non aver sforato troppo rispetto al tempo richiede che vi sia all'interno del meccanismo di produzione nazionale legislativa un contrappeso interno non si può pensare di fare uno Stato federalista mantenendo l'attuale bicameralismo perfetto
Ma differenziando il bicameralismo in modo da dare alla seconda camera un rapporto più diretto con le collettività locali ora io non mi pronuncio nella nella relazione ci sono alcune esempi non mi pronuncio sui meccanismi concreti con cui questo possa essere verificato la Camera delle Regioni un Senato che e possa ricordare in qualche modo il Senato americano e Cerci possono essere diverse opzioni quello che è importante e che nel processo legislativo nazionale vi sia un contrappeso interno che impedisca una produzione legislativa erosiva delle competenze regionali così come oggi è avvenuto
Cioè la possibilità di bloccare prima le leggi ero Sire della competenze delle competenze regionali dalla sfera di competenza regionale per non arrivare poi ad un contenzioso davanti alla Corte costituzionale che si è dimostrato non sufficiente per risolvere il problema è che dovrebbe essere soltanto l'estrema ratio rispetto a un mediazione politica che dovrebbe avvenire in una sede istituzionale opportuno
Infine
Il riordinamento costituzionale del sistema delle garanzie
Dovrebbe questo è una mia
Fissazione ma voglio dire non sono mi ha visto che la commissione bicamerale dell'undicesima legislatura aveva espresso un indirizzo e a questo proposito bisognerebbe andare al coerente sviluppo del principio della unità della giurisdizione sia sotto il profilo della soppressione
Delle giurisdizioni speciali che dovrebbero diventare settori specializzati all'interno di un'unica giurisdizione ordinaria sia sotto il profilo dell'unificazione dello status di tutti i magistrati e degli organi di autogoverno basta sviluppare i principi insiti nella stessa giurisprudenza la Corte costituzionale che ha dato un identikit di giudice giudice quello poiché non si vede perché bisogna distinguere lo status di un giudice a secondo della materia
Della materia che tratta quella è una solo una differenza di competenza ma che non può incidere sullo status oggi in Italia esistono cinque Consigli superiori
Con diverse denominazioni ordinario amministrativo contabile tributario e militare con cinque differenti giurisprudenza disciplinare
Questo non credo che sia tollerabile in un ordinamento che vuole appunto avere una unica figura di giudice vuole avere una unica deontologia professionale per il giudice che non può essere assicurata dall'esistenza di differenti e giurisprudenze
Discipline
Non entro nei particolari ma dico questa diversità di concezione spesso della deontologia professionale sta alla base di difficoltà pratiche
Nei rapporti
Fra ad esempio provvedimenti del CSM e loro esito in sede di controllo giurisdizionale giurisdizionale amministrativo nel senso che ciò che per esempio per la sezione che per il Consiglio superiore in materia di articolo dura di trasferimento d'ufficio
Non viene considerata dal TAR sufficiente perché si possa arrivare a quel risultato o altre cose si lamenta tanto la pietà l'appiattimento
Delle valutazioni dei magistrati della carriera eccetera il fatto che si si va avanti per progressione automatiche per solo per anzianità eccetera però tutte le volte che il CSM si prova a non promuovere un magistrato
Perché ne ha combinate di cotte e di crude il TAR non considera mai sufficiente quello che il magistrato ha fatto per non essere promosso quindi bisogna un po'unificare queste queste cose perché altrimenti come dire la mano destra non sa quello che fa la sinistra nel nell'ordinamento e non si arriva mai a un punto
Di conclusione ultima questione ma certamente non non meno importante e il problema dalla Corte costituzionale
Io sono molto cauto nel trattare quest'argomento perché la corte costituzionale forse una delle istituzione che ha funzionato meglio
Nel nostro ordinamento quindi mettere mano a questa istituzione deve essere fatto con molta tatto e con molta attenzione però penso che la prospettiva federalistica
E l'introduzione di una Camera delle Regioni forse potrebbe consigliare introdurre nella nostra Costituzione qualcosa di simile a quello che c'era la costruzione di bon che consente una designazione paritetica fra camere deputate seconda camera ove la seconda Camera avesse questa caratterizzazione di Camera delle Regioni un'altra possibilità
Che mettono sul tappeto naturalmente all'escussione quella che si potesse creare una sezione per il contenzioso regionale
Composta in questo modo paritetico lasciando la Corte ordinaria nella sua composizione attuale una sezione che avesse competenza soltanto sui ricorsi in via diretta
Dello Stato contro la Regione viceversa sui conflitti d'attribuzione fra Stato e regioni mettendo ovviamente Stato-Regione sullo stesso piano questo consentirebbe di sgravare molto di lavoro la Corte ordinaria e consentirebbe un'ultima cosa sulla quale chiudo questa mi ha forse troppo lunga introduzione
Qual si direbbe gravando appunto di lavoro la Corte ordinaria l'accesso diretto alla Corte per la tutela dei diritti fondamentali Farfa cursus beige verde che credo che e oggi e una mi su
Ora
Molto importante che proprio legherebbe anche
La riforma dalla seconda parte alla prima alla prima parte c'è una misura organizzativa che incide nel sistema delle garanzie che però è saltata
Tutta tutto il catalogo dei diritti imprevisto previsto nella nella prima nella prima parte una corte appunto slavata di lavoro potrebbe anche affrontare questa questa nuova competenza naturalmente so che ci sono valutazioni divergenti su questo il seminario
Lei approfondirà però mi sembra che in ogni caso bisogna dare una risposta a questa domanda acuta di accentuazioni delle potenzialità dare antichisti che dell'ordinamento grazie
Grazie al professo Carlo Silvestri idea riuscito nell'arduo compito di fornire una sintesi efficace materie molto complesse diamo atto inizio alla nostra discussione ci sono molti iscritti a parlare di vorrei pregare tutti quelli che intervengono di contenere per dare la possibilità del maggior numero di interventi possibili i diamo intanto la parola a Franco Bassanini nella duplice veste di concorrere alla famigerata bozza Fisichella e il ministro moderato nel governo Prodi voi Luceria nel suo intervento diciamo su quale dei due aspetti seguirà Enzo Bianco
Non famoso o famigerato
Grazie
La verità io sono
Dopo basso
Uno dei essendo io uno dei non molti per la verità
Che ritengono che la legge quattrocento sull'ordinamento del Governo
Sia ancora vigente
Ritengo anche che un ministro non possa svestirsi
Un giorno sì e un giorno no della sua teste della sua responsabilità
Il che non gli consente di intervenire a titolo di privato cittadino esponente di partito o coautore di qualche più o meno famigerata bozza caso mai Cesare Salvi può farlo
E quindi rappresentarmi in questa veste devo dire che proprio per la stessa ragione e conoscendo in anticipo
Le linee generale dell'introduzione di Fabio Mussi che condivido completamente
Io per la verità pensavo come membro del governo di venire ad ascoltare
E non è intervenire
Accolgo questo invito
Ma condivido appunto anche
L'annotazione dell'introduzione di Mussi in ordine a un opportuno è necessario sette restraint del Governo
Nel
Lavoro di elaborazione definizione delle riforme costituzionale
Questo significa che il governo ha ruolo di un
Interessato
Partecipe ma sommesso
Coro protagonista non protagonista
Primo
Della riforma
Un governo è necessariamente interessato
Ride seriamente interessato perché nel programma del governo è nel programma dell'Ulivo la necessità di una riforma
Del nostro sistema istituzionale è come tutti sappiamo vista come imprescindibile
Se posso
Sintetizzare due ragioni secondo me le due ragioni principali sono queste
La prima è che una riforme coraggiosa e impegnativa del nostro si spenderanno dell'architettura del nostro sistema istituzionale
E assolutamente necessaria
Per dissente
La nostra democrazia e quindi i valori e i principi del patto costituzionale
Una democrazia non la si difende se non facendola funzione
E quindi intervenendo
Ad apportare ai sistemi al sistema istituzionale tutte le modifiche e gli adeguamenti che sono necessari perché la democrazia funziona
Perché si è in grado di rappresentare i cittadini di dare risposte efficaci
Alle domande di sogni alle sfide
Che è un sistema democratico vengono porta noi oggi siamo in questa condizione
I difensori dello status quo anche se lo fanno in nome dei principi e dei valori democratici non difendono davvero
In magari anche quando sono in perfetta buona fede non difendono davvero i principi e i valori della nostra democrazia e la seconda ragione
E che come tutti sappiamo
Noi siamo a in un
Noi siamo i non mondo completamente diverso da quello di cinquant'anni fa
I mercati oggi sono aperti
Siamo inseriti in onda competizione globale
Quell'insieme dei fenomeni che vanno sotto il nome di globalizzazione dell'economia ma non solo dell'economia dell'ambiente della civiltà della società e così via sono
Fenomeni che hanno completamente cambiato
I dati di riferimento il terreno di coltura nel quale vive un sistema politico istituzionale e amministrativo
E
In questa situazione
L'efficienza di un sistema istituzionale e amministrativo una delle condizioni fondamentali
Della competitività dello sviluppo e anche della coesione sociale di un Paese
Quando dico efficienza intendo la rappresentatività democratica delle istituzioni
Intendo la stabilità dell'istituzione
Intendo la
Capacità di esprimere in maniera rapida ed efficace lei decisioni necessarie coerenti con le scelte con gli indirizzi dei cittadini e necessarie per affrontare i problemi per dare risposte alle loro domande
Intendo un moderno ed efficiente sistema di divisione dei poteri
Intendo le garanzie dei diritti delle libertà
Delle minoranze lo statuto delle opposizioni ecco tutto questo
Fattore fondamentale della competitività di un Paese del sua Società della sua economia dello sviluppo e della coesione sociale
Noi oggi
Siamo complessivamente oggi lontani
Dai livelli di efficienza dei sistemi istituzionali e democratici di molti dei Paesi con i quali noi dobbiamo confrontarci
Superare questo handicap
è assolutamente necessario altrimenti per dirlo in modo un po'brutale e rozzo il professor Salvati
I correggerà
Noi rischiamo di fare sacrifici anche molto duri
Percorrere un percorso stretto astro
Per entrare in Europa
E poi per così dire esservi esserne buttati fuori perché abbiamo un sistema di istituzioni di amministrazioni pubbliche che rappresenta una palla al piede
Per la nostra partecipazione alla competizione
E alla dialogo europeo mondiale
Questo impone
Riforma in tempi in tempi rapidi
E questa a mio avviso è la prima ragione per la quale non solo il governo non può non essere indifferente
Ma io penso che percorrere rapidamente la strada di queste riforme è una condizione perché il Governo e la maggioranza parlamentare
Durino
Reggano alla sfida
Possono dare una risposta alle complesso di domande che gli elettori che ci hanno eletto che hanno voluto questa maggioranza che hanno voluto il governo Prodi
Gli hanno rivolto come vero e proprio mandato popolare
Questa è anche la ragione per la quale
Pur essendo venti chiaro
Che la responsabilità delle riforme e del Parlamento
Ed essendo ben chiaro che per riformare la Costituzione non si può andare a colpi di maggioranza
è necessario sono necessarie maggioranze più ampie
Della maggioranza magari molto risicata come in questo caso
Che consente di governare e non esime dal dovere di governare
Per fare le riforme è necessario raggiungere intese più anni
Perché le ha la Costituzione non può essere cambiata attraverso un'imposizione di una ristretta maggioranza che peraltro nel Paese maggioranza relativa hanno maggioranza assoluta
Imposta
Alle opposizione
Questo richiede come è stato detto
Un lavoro di confronto in cui ciascuno deve andare
Ciascuno il che significa anche le varie componenti della maggioranza di governo
Giustamente e doverosamente fermo sui principi e sui valori fondamentali Mussi lo ha detto Silvestri anche nelle loro relazioni introduttive che sono i principi e i valori di democrazia di libertà
Ma aperto al confronto sulle soluzioni tecniche istituzionali
Altrimenti verrebbe messo
In discussione
L'obiettivo fondamentale la stessa convinzione dell'esigenza di arrivare rapidamente a riforme incisive
Tali da superare quel Gatto e quell'handicap perché cui accennavo a cui Cennamo all'inizio questa è anche la ragione per cui io penso mi ha fatto piacere che Mussi lo sottolineasse
Io penso che
Sia assolutamente coerente e convergenti
Con questo lavoro del Parlamento al quale il Governo
E vi talmente interessato
Ancorché non posso assumere un ruolo di protagonista di primo attore
E convergente con codesto
L'azione del governo
Per il quale il governo chiede il concorso del Parlamento e l'approvazione del Parlamento per avviare una serie di riforme importanti
Del nostro sistema istituzionale
E delle regole delle procedure dell'organizzazione della nostra amministrazione
Che sono coerenti con l'obiettivo della riforma costituzionale che ovviamente non possono che svolgersi nell'ambito della Costituzione vigente che ha peraltro come sta tutti sappiamo vero Silvestri
Forti margini di elasticità inesplorati margini di elasticità a questo riguardo
E che consentono di raggiungere contemporaneamente una serie di obiettivi primo
Dare subito alcune immediate e urgenti risposte a problemi domande legittime ragioni di protesta e di disagio
Nella tesa
Che il procedimento di riforma costituzionale che non può esaurirsi in pochi mesi
Dia la risposta complessiva
Della ridefinizione del quadro
Costituzionale del sistema delle nostre istituzioni
Dare una prima risposta
Dare una prima risposta alle domande di efficienza delle nostre istituzioni di autonomia di autogoverno
Di semplificazione burocratica amministrativa di trasparenza
Di trasparenza
Dare una prima
Risposta alle domande anche di efficienza
Far funzionare intanto il nostro sistema
Riforme sono necessarie
Mentre parlava Silvestri mi sono venuti in mente
Tre quattro esempi
Ma sono nel
Ciascuno di noi ha in mente tre o quattro mila esempi
In questi giorni la Corte dei conti a bloccato l'istituzione della conferenza vero bianco Stato città Autonomie
Cioè ha bloccato speriamo temporaneamente
Un atto del governo
Con quale il governo istituisce senza stesa senza una lira dice pesa
Non è previsto un gettone di presenza per i partecipanti
Ed è previsto che la segreteria sia organizzata nell'ambito veri servizi della Presidenza del Consiglio
Ha bloccato
La istituzione di uno strumento de consultazione di dialogo di confronto
Di
Istruttoria delle provvedimenti e delle misure del governo
Domani saremo costretti
A non voglio dire a farla di fatto poiché non non si può vietare al Governo di consultare rappresentanze dell'azione dell'Associazione dei Comuni e dell'Unione delle Province
Sì è convocato un incontro sulla legge finanziaria sulle altre questioni su cui è necessario un confronto tra il governo e le istituzioni di governo del territorio
E seduzione di governo dell'autonomie lancia i lupi hanno deciso di parteciparvi se non erro con delle delegazioni che sono composte dagli stessi sindaci presidenti di provincia che erano stati designati a far parte di questo organismo ma
è chiaro che se noi abbiamo a doverci confrontare con
Meccanismi ostacoli resistenze complicazione di questo genere
Non si riesce a procede
Ieri il sottosegretario al lavoro senatore Pizzinato mi veniva rappresentare
Cosa
Che desta molta preoccupazione di fronte ai
Gravissimi episodi di infortuni sul lavoro che gli sono verificati anche in queste ultime settimane la situazione degli ispettorati del lavoro
Nel quali sono previsti per gli ispettori dopo la
Ridefinizione la definizione dei carichi di lavoro e la rideterminazione delle tabelle organiche mille cento e tanti posti di ispettore ne sono coperti meno Di Centa
E poiché sappiamo che abbiamo molti amministrazione in situazioni di esubero vuol dire che non funzionano i meccanismi della mobilità previsti dalle leggi
Ho saltato apposta ad un esempio completamente diverso per far vedere come nel disegno di legge che abbiamo presentato come Governo al Parlamento
Si rimuovono come sapete una serie di incredibili
Incredibili
Incredibili ostacoli
Alla espressione della autonomia già costituzionalmente garantita
Per esempio si sopprime una legge del mille sia abroga una legge del mille ottocentonovantasei tuttora in vigore
Che impone ai sindaci
Di avere la preventiva autorizzazione del prefetto
Per accettare la una donazione da un cittadino per accettare un legato da un cittadino per acquistare un immobile
è una legge di cent'anni fa
Che è sopravvissuta
All'intervento di una Costituzione repubblicana nel nella quale che ha tra i suoi principi fondamentali l'articolo cinque
E che tuttora rappresenta un a ostacolo un passaggio che
Le nostre Autonomie locali devono superare per fare quello che in qualunque altro Paese democratico un'amministrazione municipale essa fa senza bisogno che intervengono organi dello Stato centrale
Allora voglio dire
Proprio per questo noi pensiamo che tutti noi credo pensiamo che
Nelle more della riforma costituzionale
Delle risposte debbano essere date immediatamente
Togliendo di mezzo le ragioni di
Legittime proteste
Garantendo coi passi avanti sulla strada della autonomia dell'efficienza della rapidità di decisione delle amministrazioni che si possono fare anche nell'ambito della legislazione vigente
Questo ci darà come dire il tempo per affrontare la riforma costituzionale
Sarà una prova
Della serietà dell'affidabilità delle nostre intenzioni di riforma
E nel contempo questo consentirà in un domani di abbreviare il percorso che una volta approvata la riforma costituzionale avremo di fronte al Parlamento e governo per attuarla
Che credo sia questione importante perché e nella fase poi dell'attuazione legislativa e amministrativa delle grandi riforme che si determinano quei processi di rallentamento di ostruzione
Di di di di di azione ritardata dice che poi finiscono per impantanata e le riforme per fargli perdere anche il consenso il consenso dei dei cittadini
Per questo io penso che ci sia una convergenza una coerenza tra la strada di riforme legislative dell'amministrazione
Che il governo ha proposto al Parlamento
E sul quale io credo che occorra arrivare rapidamente nei tempi previsti in questo nel corso di questo autunno alla approvazione parlamentare e l'impegno per la riforma
E le e l'impegno per la riforma costituzionale
C'è un'altra ragione io credo
Su cui dovremmo intenderci
Ed è che riforma costituzionale è importante è necessaria
è una condizione sine qua non ma non è una condizione sufficiente
Se le condizioni della nostra amministrazione delle nostre amministrazioni restano quelle che sono il rischio è quello di fare la migliore riforma costituzionale
E poi di scoprire
L'anno dopo o cinque anni dopo che siamo allo stesso punto di partenza
Quindi noi dobbiamo riuscire a mettere in moto un processo di riforma delle amministrazioni
Come condizione perché la stessa necessaria riforma costituzionale poi non rischi il fallimento
Infine un'osservazione finale che quella
Io credo ci consenta di procedere su questa strada con più tranquillità
Perché qualcuno potrebbe dire ma voi procedete sulla strada delle riforme a Costituzione vigente
Inattesa e come sollecitazione e come anticipo della riforma costituzionale ma prima bisogna sapere dove si va
Con la riforma costituzionale qual è il quadro complessivo
Questi due mesi saranno utili ai fini di definirlo con a progetti di revisione costituzionale presentati dalle diverse parti anche da noi però noi qualche indicazione qui l'abbiamo già
E qualche indicazione l'abbiamo già e alla forza del mandato degli elettori perché nel sistema della democrazia dell'alternanza della democrazia maggioritaria i programmi elettorali vanno presi sul serio non posso non essere più risorse
E quindi non può essere sottovalutato il fatto che sia nel programma dell'Ulivo quindi del governo Prodi e di questa maggioranza quanto nel programma del popolo
Ci sono su questi punti della riforma esca costituzionale convergenze notte
Dovute anche al lavoro comune fatto ai primi né i primi né prime settimane di questa
E queste convergenze notevoli configurano una conclusione che il novanta per cento dei parlamentari hanno un mandato
Hanno mandato dagli elettori
Questo mandato a
Come dire
Punti di incertezza
Sulla riforma della forma di governo
Ma per il resto è convergente
Riforma della forma di Stato
Ne nel senso secondo il modello dei di grandi Stati federale
Questo è chiaramente indicato nei programmi dei due maggiori schieramenti
Federalismo cooperativo riferimento all'esperienza tedesca
Corretto
Da un'applicazione integrale del principio di sussidiarietà che tiene conto e valorizza la forte tradizione il radicamento nella coscienza nella storia italiana dell'autonomia municipale l'Italia delle mille città
Vorrei ricordare ma
è un osservazione quasi ovvia che il federalismo cooperativo
Ha sempre in sé alcuni elementi di competitività che sono proprio del modello federale
E quindi poi c'è sempre in qualche modo un mix
Con le esperienze anche del federalismo Coop competitivo una volta che però vengano garantiti quegli strumenti che assicurano insuccesso delle politiche di coesione e le garanzie dei diritti fondamentali su tutto il territorio nazionale quindi strumenti di riequilibrio e di solidarietà
Ma ne tra i nei nei due programmi c'è anche una
Precisa e forte convergenza su altri temi deregolazione delegificazione
Semplificazione fiscale e procedura
Riforma del Parlamento col superamento del bicameralismo perfetto
Statuto delle opposizioni
E adeguamento delle garanzie costituzionali al sistema maggioritario
Kiara scelta per la democrazia dell'alternanza e su questo noi dobbiamo solo strumentare questi obiettivi
Cioè certo ci sono soluzioni diverse divergenze che attraversano anche gli schieramenti sulla riforma della forma di governo e tuttavia anche qui
Mi sembra che si possa identificare una convergenza almeno su alcune esigenze
La stabilità dei Governi e delle maggioranze
Che tendenzialmente devono essere governi e maggioranze di legislatura
Il ruolo del capo dell'esecutivo comunque chiamato
Il rafforzamento dei poteri di controllo del Parlamento che ovviamente non può avere solo poteri di controllo ma anche potere di grande legislazione ed indirizza
Il rafforzamento delle garanzie delle minoranze nel quadro di un sistema nel quale la maggioranza
Gli strumenti per governare sulla base del mandato degli elettori e l'opposizione gli strumenti per svolgere il suo ruolo di controllo
Su questo c'è una convergenza di esigenze e di obiettivi e allora proprio perché c'è mi pare questo
Generale
Quadro
Di obiettivi comuni
Derivante dal mandato degli elettori io penso che noi possiamo lavorare
Con molto impegno nella ricerca delle soluzioni e degli strumenti
Della riforma costituzionale e insieme non esimerci dal compito di dare già le risposte in termini di ammodernamento del nostro sistema istituzionale amministrativo che si possono dare subito a legislazione vigente
Siccome siamo a pochi giorni dal quindici settembre
Io penso che questa sia anche l'unica strada con la quale noi eviteremo quello che recente libro di Stella chiama il rischio del secessionismo preterintenzionale
Cioè il rischio che alla fine las soluzione l'irresponsabile soluzione secessionista sia abbracciata da molti non per convinzione
Ma per disperazione
Perché non gli arrivano le risposte in termini di auto-governo autonomia efficienza dei servizi e delle amministrazioni pubbliche semplificazione amministrativa burocratica che si devono dare subito
Abbiamo tutti la responsabilità di dare subito queste risposte
E poi di organizzare la grande riforma che sarà la risposta più convincente definitiva
Alziamo Bassanini nel suo intervento come prevedevo la passione riformatrice gli ha fatto superare l'impegno al non intervento del governo in materia parlamentare richiesti giustamente ci ha dato un utile contributo anche nel merito
E il suo bianco che come sapete oltre essere sindaco di Catania e presidente dell'Associazione nazionale dei comuni
Io desidero tranquillizzarvi perché una persona che mi è molto cara doveva allontanarsi brevemente dalla sala per un'imponente bisogno di allontanarsi siccome per ragioni di cortesia voluto restare in sala il mio intervento sarà contenuto dei termini e gli consentiranno di essere di resistere evidentemente
Scherzi a parte
So che si possono dopo gli interventi
Che ci sono stati
Dire alcune opinioni in termini
Sufficientemente brevi
Io mi scuso anzitutto con i parlamentari del gruppo della
Parte della sinistra democratica se soprattutto nei prossimi Nesi ma ancora in questi primi i primi tre mesi della legislatura essi hanno sentito e sentiranno
In modo devo dire anche il talvolta un po'petulante
Per questo fiato dei sindaci che chiederanno con insistenza
Talvolta al limite della proprio del dell'impazienza di fare presto e di fare possibilmente bene di fare presto e bene
La verità è semplice noi purtroppo ci troviamo a confrontarci questo Cesare e il terzo Parlamento con il quale i sindaci eletti nel mille novecentonovantatré si trovano a confrontarsi sulle varie questioni e quello di Prodi è il quarto governo
E quindi è evidente che c'è una dose rilevante di impazienza che cresce per il fatto che nel nel giugno e nel novembre di quest'anno dell'anno prossimo noi andremo già al primo rinnovo delle amministrazione delle cento cita delle più importanti città italiane e quindi saremo chiamati e saremo giudicati sulla base di un complesso di regole che è largamente inadeguato rispetto alla importanti principi di riforma che sono stati introdotti nell'ordinamento soprattutto per quanto riguarda il governo delle Autonomie locali questa impazienza naturalmente ed derivante soltanto da questa considerazione
Condivido peraltro largamente la l'ultima affermazione di Franco Bassanini nella parte per terminare il suo intervento quando diceva che anche per legarla quello che capiterà nel nostro Paese nella settimana prossima
La sensazione netta che noi abbiamo e che se da parte del Governo per la le sue competenze del Parlamento per la per competenza vi è la capacità di dare risposte in termini rapidi e adeguati alle domande di efficienza complessiva del sistema soprattutto nel sistema decentrato del Paese se questo capita naturalmente
è ovvio ed evidente che una parte tendenziale di consenso che può andare verso le posizioni estremistica della lega viene immediatamente recuperato
Io cito l'esempio degli amministratori leghisti la stragrande maggioranza dei quali sono interessati a un serio disegno
Federale dello Stato è una riforma in senso di crescita di efficienza che naturalmente rischiamo di perdere come consenso se alle risposte che arriveranno non saranno adeguate sulla forma di governo io non faccio alcuna osservazione se non quella
Sottolinea un passaggio della bellissima relazione del professore Silvestri
Quando dice di stare particolarmente attenti a non pre vedere nel nuovo assetto costituzionale figure con elezioni dirette quindi con un alto grado di rappresentanza senza attribuire ad essi Poteri sostanziali cioè ci deve essere un equilibrio evidente tra come dire la rappresentatività del mandato della il grado di mandato diretto da un canto e dall'altro i poteri che vengono attribuiti perché questo chi rischierebbe di spingere evita abilmente una figura con un gran alto grado
Di rappresentatività che dirà persuasa che gli deriva la sua elezione diretta verso tentazioni di tipo Blade plebiscitario o di tipo demagogico nazional popolare come mi pare
Era detto in altre parole la preoccupazione che veniva evidenziato
Certo c'è l'esigenza è questo sulla base dell'esperienza naturalmente condizione profondamente diversa maturata col sistema dell'elezione diretta del sindaco una spinta forte
A prevedere nel nuovo assetto costituzionale forme di governo che servono a recuperare quelle insufficienza che sono state delineate mi sembra mi sembra che sono state previste abbondantemente nella relazione mi fermerò
Soltanto con più attenzione sul tema della forma di Stato deve temere che è quello che interessa di più
I comuni
E qui mi pare che il il metodo delineato nelle relazioni introduttive sia sostanzialmente quello corretto qui si tratta di prevedere che nell'articolazione della forma di Stato del nostro Paese ci si debba ispirare al principio di sussidiarietà
E quindi e quindi per dirla in parole semplici su questo secondo me come su altre questioni
Il legislatore e all'interno del riciclatore i parlamentari di maggioranza e all'interno di questa il gruppo di maggioranza all'interno della maggioranza devono giocare d'attacco e non sull'atteggiamento meramente difensivo
Questa è una diciamo struttura non ricomposta una frattura non sistemata dalla nostra comunità nazionale sul cui sulla quale le domande della lega insista natura della lega sono semplicissime nulla hanno a che fare con regionalismo di cui noi parliamo hanno a che fare con la domanda che nord per ragioni sue non sono solo strettamente economiche non illudete non sono solo strettamente economico
Non vuole avere almeno per la parte rappresentata dalla lega non vuole avere a che fare con il sotto
Cioè questo è un problema politico di primissima grandezza e quell'atto quello politico si iscrive perfettamente
Purtroppo nella storia dei federalismi o comunque nella storia della composizioni di diverse regioni con identità
Stangate con identità che vogliono essere affermata allora il primo vero grande problema politico
No a cui in qualche modo noi dobbiamo rispondere con la nostra Offerta di regionalismo forte non faccio questioni di nomi che o federalismo cambiava giornalismo ragione Barbera il nostro
Anche il più forte lp le proposte più forti che ci sono il devoluzione di poteri alle Regioni come quella della Regione Emilia sono in realtà diciamo proposta regionalistica
Non è non entrerò diciamo questa cosa ma comunque non primo problema
A cui diciamo un disegno federalistico ore giornalistico forte deve rispondere
E quello di in qualche modo essere compatibile con un processo di ricomposizione della comunità nazionale e con un processo di sviluppo avuto propulsivo del sud cioè non riusciremo a Pasqua passa a integrare a collegare con domande politiche vere
Un'offerta che altrimenti sembrerà un'offerta di tecniche amministrative
Soltanto se diciamo solo col regionalismo forte sarà indotto
Uno spirito
Noti auto amministrazione
Ho uno spirito di riscatto nelle regioni meridionali tale per cui scatterà un meccanismo di sviluppo auto proporsi sarà indotto diciamo un po'vedi ripensamento un abbattimento dico il tradizionale atteggiamento di Piove governo ladro tra il sapere che le cose si fanno da sé o non si fanno
Allora se noi colleghiamo fortemente no il nostro regionalismo a questo problema allora lo colleghi hanno al una domanda secessionisti Ca'ha un problema politico vero e grave che sta sviluppandosi nel nostro Paese badate la lega apporre successo può non aver successo contrasti che diciamo in realtà Bossi si è infilato inutile Saccà però la Gramigna o con questo seme malefico del confronto egoistico
Ma soprattutto della e la non volontà di stare insieme con la comunità nazionale e ormai sul tappeto e rimarrà lungamente quali che siano le fortune della allora o il nostro regionalismo risponde in qualche modo una domanda di ricomposizione della comunità nazionale
Cioè e animato da profondo spirito nazionale varate le parole di Bassolino ieri ne va ripetendo da molto tempo quindi al di là delle cose che diceva dice una cosa profondamente giusta e vere o e questa diciamo poi il una delle nostre offerte politiche oppure sarà sempre interpretato come un piccolo marchingegno amministrativo no non rispondere a una domanda poi questo e quindi è una prima stella polare che noi dobbiamo porci rispetto alle costruzioni che noi andiamo e lavorando la seconda stella polare il secondo punto assolutamente cruciale sequenze c'è un'altra domanda politica forte
Al di là di quella che insiste sulla frattura non ricomposta tra nord e sud
No che sta diciamo a cui il federalismo può venire incontro ed è quella di buona e onesta amministrazione nel nostro Paese questo è uscita con Mani pulite questa diciamo è stata appresa da tutti i partiti o gran parte dei partiti da chi più da chi meno ma comunque una domanda molto forti ai cittadini interessa relativamente poco
Quali siano le tecnicalità amministrative mediante le quali diciamo la pubblica amministrazione funziona bene
Però vogliono che la pubblica istruzione funzioni molto meglio di prima e allora il secondo punto la seconda stella polare
Io ponevo come poteva politico centrale per quanto riguarda la nostra costruzione è la seguente o il federalismo si inserisce in un contesto di riforma amministrativa profonda del nostro Paese
No e non entra quanto meno in contrasto con questa e promette no creditore innanzi e mediante l'introduzione delle regioni
No o di maggiori autonomie locali su nazionali no ci sarà migliore amministrazione e non amministrazione più confusa
No
E allora risponderemo la domanda dei cittadini una domanda politica vera perché ma se il federalismo significa aumentare diciamo i livelli di conflitto mediazione consenso ingigantire un ceto politico inefficiente
Dare scusi ad amministrazioni locali dell'amministratori locali no della confusione legislativa amministrativa che ne seguirà quindi generare un ulteriore abbassamento del livello la qualità e la colonizzazione e allora guardate
Non faremo un'operazione che viene incontro alle domande del Paese
Il rischio grosso no in un qualsiasi disegno federalistico italiano applicato alla situazione italiana è che
Il federalismo non TA
Il federalismo diciamo Vullo uso in senso molto lato cioè una maggiore autonomia delle regioni non risulti in una spinta di sviluppo avuto propulsivo nel sud che è il problema vero
E più grosso nostro paese e non risulti in un miglioramento della qualità amministrativa
Per la qualità della nostra pubblica amministrazione
Quei date non c'è nessun motivo al mondo cui un'organizzazione dello Stato in senso che giornalistico forte sia più efficiente o più conduttivo
A uno sviluppo regionale uniforme natura economica sociale e civile che non uno Stato nazionale
Se noi andiamo a vedere se lo andiamo a vedere i Paesi europei col paesi nei quali c'è una organizzazione
Ci sono si confrontano modelli di Stato federalistico accentrato e vediamo quali sono qual è lo sviluppo regionale l'uniformità quello sviluppo regionali in questi Paesi della qualità dalla pubblica amministrazione noi non traiamo nessuna conclusione metta
Noi abbiamo stati federalisti sì
Efficienti con uno sviluppo regionale uniforme e quindi con un forte senso di comunità nazionale perché è basata in realtà su una cultura civile ancor prima che economico che una ricchezza economica simile
No e abbiamo Stati diciamo federali in cui queste qualità non si danno cioè dal l'analisi comparativa non risulta necessariamente che l'organizzazione federalistica dello Stato
Vada insieme ossia uno degli elementi scatenanti una maggiore efficienza amministrativa uno maggiore omogeneità economica
Sociale e civile
Riposo fare tutti gli esempi che voi volete molto probabilmente l'uniformità sociale e civile di un Paese e l'efficienza delle sue pubbliche amministrazioni dipendono da cause di lunga durata che nulla hanno a che fare con l'organizzazione no e il modello di Stato a cui fanno riferimento quindi se noi vogliamo quindi si trovano in un certo senso con in questa situazione il federalismo di per se stesso
Non va in direzione della soluzione di quei due grandi problemi politico-sociali che io vi dicevo e che sono quelli che interessano i cittadini di per se stesso non ci va
No
Dobbiamo volerci allo fare andare cioè dobbiamo costruire dobbiamo approfittare della costruzione federalistica del nostro stato affinché si sia nelle regioni meridionali e vengo al problema vero
No un processo di sviluppo auto propulsivo e affinché
Ci sia un salto di qualità nella pubblica amministrazione a me sembra luce a questi problemi politici
Se noi partiamo dalle esigenze e inonda i modelli io non sono partito dalla solita diciamo dal dai soliti grandi principi da cui si parte quando si parla della disputa del federalismo la necessità che l'amministrazione si avvicina ai cittadini sulla sussidiarietà eccetera
Voi date non perché non credo che sia vero non perché non creda che nel federalismo ci sia un elemento di democrazia in più
E non perché creda che diciamo che il principio di sudori di sussidiarietà sia pura aria fritta
Anche se guardate
Quando mi cercate di tirar fuori esigenze diciamo indicazioni concrete non è tanto facile son quelle belle cose che si dicono nelle conferenze
D'accordo
Però sono calati grandi principi poi nella concretezza di quali compiti ad essa attribuiti a quali livelli ci può essere discussione feroce
E comunque il sistema che alcuni compiti sono di natura nazionale cioè non è facilissimo cioè io non sono partito questi criteri vi dicevo non perché non ci crede e ci credo profondamente
Ma te che se noi perdiamo l'occasione della ricostruzione federalistico dello Stato per non associarci insieme una profonda riforma dalla pubblica amministrazione
E un processo di riscatto mediante autoresponsabilizzazione
Delle regioni meridionali
Mediante anche delle sanzioni competitive all'interno di un contesto solidaristico noi vediamo una grande occasione e perdiamo il contatto con le domande politiche ci sono adesso allora questo è il primo punto della siamo la mia breve introduzione e volevo molto sapere se siete d'accordo con questa cosa qua perché io in realtà vi dico subito nei lavori delle precedenti Commissioni parlamentari tra Bicamerale eccetera e nella discussione sul federalismo che c'è stata in giro diciamo l'urgenza di questi due problemi no non l'ho visto molto c'è per esempio nella bozza Fisichella lei è abbastanza chiaro che se quel questo punto è posto con chiarezza
Ma da altre parti molto spesso si parte da principi di democrazia di sussidiarietà eccetera senza apporre i poveri politici della disunita
Economica sociale e civile nel nostro Paese e la paurose inefficienza delle nostre pubbliche amministrazioni che sono le due grandi differenze negative che ci segna enormi si distinguono degli altri Paesi a cui noi di solito ci confrontiamo
L'abbiamo questi due pezzi che sono diversi dagli altri per il resto abbiamo una vitalità economica che è superiore o pari a quelle degli altri
Ma abbiamo differenze regionali ma non regionali parate non tra singole regioni ma tra due pezzi del Paese due pezzi del Paese bisognerebbe poi articolare
Questo il problema quel tipo di Boston dove ogni miglio
Possibile non vogliono e se ne fregano dalla sussidiarietà federalismo vogliono staccare no su
E basta
Non c'è nessun altro problema e lo voglio staccare poi c'è un problema di di differenza molto forte e non un puro è semplice problema economico
Non è un puro semplice come economi
Ecco questo è queste l'altezza dei problemi nei quali noi ci poniamo
Questo non significa il fatto che aveva detto che il federalismo di versa in ordine insomma vedi pure di lunga durata che vengono da va be'parte ancella
Ha fatto un'altra fantasiosa ricostruzione però diciamo legandoli alle realtà di auto-governo comunale non so se questo sia vero non si aveva in ogni caso voglio dire ma per per dirvi la lunga durata di questi problemi
Dobbiamo usare della riforma dello Stato per affrontare questo colleghi e cominciare usare perché se soltanto questi molisano affrontati il nostro Paese potrà confrontarsi con gli altri sistemi Paese da pari a pari lui se no no
Dopodiché questo non invita ai essere timidi o spaventati cioè il fatto che aveva detto che ci cui sono stato nazionale accentrato e altrettanto efficiente crea una maggiore comunità nazionale che non un sistema federalistico non vuol dire che al che io sospetta
O che abbia l'idea e allora faccia uno Stato centrale sia come diceva bene il Barbera ieri quali sono le realtà vere del nostro Paese soli comuni e poi lo Stato a questa questo Paese cittadino quando pensa noi diciamo cerchiamo anche di fare il grande salto culturale di vedere le regioni come oggi non sono ma come possono diventare occorre un salto di fantasia mostruoso Capello ottenere questo e per praticarle nella mentalità dei cittadini
Facciamo ci siamo impegnati
Perché ormai diciamo il dado è stato tratto perché non possiamo tirarci indietro
Scusate se non sono particolarmente entusiasta prendiamo questa direzione io ci credo io credo moltissimo dall'autogoverno popoli quella meridionale credo nell'autogoverno fortemente e in questo sono d'accordo vi dico Trigilia con Bagnasco tutti questi che hanno questi uomini meridionalistiche stanno studiando il problema su questo profilo ecco ma questo è il questo è se volete la premessa
La premessa politica della del la pipa introduzione che volevo fare per il resto poi ecco io gli inglesi da unto business e dobbiamo adesso comincia vedere pezzo per pezzo
Tutti problemi che già ieri sono stati sollevati declinando gli se possiamo alla luce del contributo che possono dare all'autogoverno della responsabilità amministrativa e quindi anche al uno sviluppo auto propulsivo delle regionali perché e la società civile che crea sviluppo economico ieri commentava con i soldati da qui vicino a me
La distinzione che aveva fatto Bassolino imbraca maturità politico civile e sociale del Sud le arretratezza economica e l'inverso per il Nord ricordate
Se posso dire un carissimo amico e fa benissimo a usare questi espedienti retorici ma questi sono puri espedienti retorici vuol dire non mettere nella cultura
E nella civiltà tutte quelle predisposizioni che stimolano lo sviluppo economico dalle civiltà comunali dalle Fiandre dalle importo si sa che cultura eh capacità di creare sviluppo auto propulsivo
Quella di Bassolino e assenze
Ci saranno fermenti no di cultura umanistica di cultura politica no volontaria no ma la vera la cultura diciamo di cui dobbiamo
Di cui abbiamo bisogno nel sud la cultura del fai da te
E la cultura del
Respinge l'affermazione note non vederci anche in mente l'idea Piove governo ladro piove piove metodi terminati venivo con le mani
Cioè questa è cultura
No speriamo che
Quindi questo è il problema politico centrale
Poi diciamo tanto
A questo punto se vogliamo andare in questa direzione io sono anche d'accordo con quanti dicono guardate queste cose qui non ci devono frenare ma devono spronare c'è ancora di più se facciamo questo regionalismo sia un regionalismo forte
E diciamo le osservazioni che faceva Barbera ieri è che fatte salve tutte le responsabilità
Degli enti diciamo
Sub regionali
Molto difficile
Evitare di inquadrare il problema della riforma sulla Regione
No anzi fatto che ci siano regioni molto piccole e porrà un problema molto simile al problema della geometria variabile
Che si pone oggi in Europa
Cioè sostanzialmente i padri siano regioni piccole o con situazioni diverse l'ideale sarebbe sfociata giorni tutte piuttosto grandi con situazioni piuttosto simili
Ma insomma Molise Calabria se confrontate con Sicilia o con lombalgia pongono dei problemi diciamo
Che dovranno essere in qualche modo considerate il punto è che se noi partiamo dobbiamo partire da un'idea di regioni
Difficile porre sul tappeto oggi perché con fonderebbe ulteriormente le idee no un problema di omogeneizzazione dimensioni regionali come quello della della
Siamo di pure ingegneria istituzionale della Fondazione Agnelli anche se si capisce benissimo chi per cui sono stati posti dovrà essere un processo spontaneo eventualmente se questo mai avverrà difficile mai visto burocrazie un comunque autonomia che si mettono insieme cioè
E come la fusione tra due partiti sostanza non non solo non si riesce a fare a meno sì una rivoluzione che spacchi
Le cose io il caso
Bisogna pensare anche tutte le volte che si disegnano questi quadri al fatto che ci sono regioni molto diverse nel nostro Paese come dimensioni ma bisogna partire in qualche modo dalle regioni
E non c'era il giornalismo che si rispetti che non veda
Che non veda la Regione
No come avente competenze
Sull'organizzazione del proprio territorio e quindi non c'è diciamo nessun anche regionalismo che di lì a queste competenze allo Stato federale ma lo Stato nazionale
Sono in qualche modo il compito dell'assetto istituzionale del territorio con tutte le garanzie per i sub territori che quel territorio appartengono è un compito che necessariamente appartiene alla Regione
Non ci sono poi tutte le diciamo le indicazioni di sussidiarietà che possono essere necessarie ad esempio una costruzione del Senato regionale il quale sia simile a quella del Senato ma di questa città dopo nel perché credo capitelli versa in proposito
A quelle di o del Senato federale e cioè che veda sì in Senato che sia rappresentativo della realtà delle Province e dei Comuni ma in ogni caso la Regione deve sia quella certo sussidiarietà esige ma anche buona amministrazione esige che avendo la Regione
Una essendo stati alla Regione devoluti i compiti legislativi molto importanti la legione la regione sia prevalentemente l'ente legislativo
No e invece siano i Comuni le Province tutte le volte che è possibile ad essere lente esecutivo
No ma in ogni caso dalle regioni credo bisogna partire
è difficile pensare a una situazione diversa tutti i motivi sono capisco benissimo i Comuni sono nel cuore
Lei cittadini le regioni no ma questo salto di fantasia
Verso un'idea diversa di che cosa possono diventare le regioni deve essere citato però questo salto di fantasia
Che rasenta l'avventatezza cioè lo stato delle regioni specie di alcune lesioni è tale per cui la solitaria di décolleté di poteri a personale politico e amministrativo invariato è una cosa che fa tremare le vene ai polsi e quindi c'è un periodo di transizione terrorizzati di fronte a noi
Però questo salto di fantasie
Mediante un insieme di incentivi edili molto forte deve essere fatto perché altrimenti diciamo qualsiasi idea di regionalismo no non non funziona
Qui c'è questo grande problema su cui poi vorrei sentire poi cioè sarebbe perché io non mi occupo normalmente di queste cose qua per me è stato un grande stimolo un e non mi interessa ritengo così uno dei cardini siamo nel
Solo di poche centrali nel nostro Paese con la macroeconomia più o meno che dobbiamo fare è banale presenta scarsissimo interesse abbiamo le mani legate come diceva
Quel tizio ma sulla riforme sulle riforme istituzionali e strutturali non abbiamo le mani legate qui dove si deve sbrigare la nostra fantasia per diventare un Paese più civile
Quindi noi possiamo disciplinare
Ma crea con la mia no
Ma questi quindi questo è un campo diciamo in cui se questa legislatura
Riesce a deporre qualcosa di importante se ha un legislatore cardine di questa Repubblica sa cosa vi grandissima importanza qui abbia veramente delle cose molto grosse ma purtroppo abbiamo anche diciamo molte difficoltà allora voi vi leggerete rivelazioni io tocco tutti i problemi che sono stati toccati ieri
Sia pure di metodo sia problemi di merito parto dai due punti che sono relativamente più consolidati
E cioè ovviamente l'impostazione del rovesciamento dall'articolo centodiciassette quindi col l'elencazione tassativa delle materie o limitata delle materie come densa statale c'è già un certo consenso
Su questa materia anche se il dettaglio è straordinariamente importante bisogna rivederlo non ne ho parlato menziono soltanto questo punto ad un punto in cui credo che tra noi il livello di consenso sia relazione è alto
E così come evita di consenso relativamente alto sulla forte accentuazione dell'autonomia impositiva di nuovo nonostante questo sia il campo più vicino al mio e competenze qui non dico nulla perché ci sono studi federalismo fiscale ormai piuttosto avanzati dico però soltanto una cosa
L'accentuazione dell'autonomia impositiva è molto importante avendo oggi le Regioni un'autonomia positiva vicino a zero privata
Meno del dieci per cento il resto è composto da trasferimenti no è chiaro andare verso percentuali estremamente superiori guidati non metterò strettamente indispensabile per l'efficienza amministrativa
No una totale autonomia impositiva
Questo è l'unico punto che io volevo volevo chiarire perse per ragioni di efficienza è opportuno che un insieme di imposte siano raccolte dallo Stato
E poi devoluto mediante un sistema trasparente di trasferimenti alle Regioni io cito il caso mostra li hanno che un caso tipico
Caso strali Aragon caso federale vero no la percentuale di trasferimenti sul bilancio regionale e del cinquanta per cento tutti gli altri casi federali sono sul venti per cento
Va beh lo sai duecento la cosa importante
La percentuale di fondi statali dati sotto forma di trasferimenti alle alle regioni il resto è ottenuto direttamente mediante esercizio di autonomia impositiva e anche controllo dall'amministrazione finanziaria
Qui doveva interpellare molto Visco e capo e diciamo i suoi esperti del ministero delle Finanze per vedere quali sono i motivi che pochi motivi tecnici se sono motivi tecnici che delle volte rendono conveniente che per alcuni tipi di imposte visto che non possiamo anche sovvertire totalmente il nostro sistema impositivo al Parma a parte la nuova imposta sul valore aggiunto regionale che dovrà dovete PESC passare a tre voci collegate alla finanziaria credo
No S. una di queste cose con ma a parte queste voglio dire non è poi facilissimo
Cioè bisogna proprio non ci sono due cose diverse uno sostanzialmente
E quello dell'autonomia impositiva l'altro è quello del controllo sull'amministrazione finanziaria per esempio
Se noi vogliamo stimolare no la responsabilità delle Regioni noi potremmo dire che per un insieme di imposte nono da un insieme di indicatori due abbiamo desunto
Che il l'introito dell'imposta essendo il reddito regionale che so io di centro per una certa imposta una buona amministrazione di questa imposta darebbe venti no queste lasciata ha un'autonomia anche amministrativa delle Regioni se possibile centrare facciamo parte dall'amministrazione finanziaria
Se una Regione non raccoglie venti no perché l'imponibile questo diciamo mo'accertato la lista d'eccezione pagamenti tanto peggio per lei è uno degli elementi competitivi all'interno di un'impostazione solidaristico
Più ci sono questi elementi di
Responsabilizzazione di Regioni meglio è ma guardate ci possono anche essere nei confronti trasferimenti purché i trasferimenti siano generici
E ben definiti fin dall'inizio dall'inizio dell'esercizio finanziario la Regione essa che riceverà tot di trasferimenti non vincolati che so io al sistema sanitario
Ma generici certo sono parte del bilancio Generali potrebbe usare così si parta
No se gli USA vena sul tutti sanno che ottiene questi trasferimenti che lì poi doveva esserci un sistema di conto se li usa bene non si usa male può disporre tutte le parti l'importante è non creare uniti perché gli americani al marketing cioè che il trasferimento è che so io per il sistema sanitario questa è una cosa che va eliminata o il bilancio è quello e poi la risposta sul bilancio regionale ma non è che di per sé il trasferimento si un qualcosa che vincola purché abbia una certa dimensione che chiara fin dall'inizio cioè questi soldi dovesse nelle tesorerie regionali dal primo gennaio immediatamente il cessate questa competenza esiste
D'accordo ed è una competenza generale sono parte di un Bilancio poi ne dispone come meglio crede questo è il questo volevo dire perché delle volte si fa coincidere l'autonomia impositiva con il massimo stimola l'efficienza non è strettamente necessario
Comunque a parte questo celebrazioni così su due punti sono relativamente acquisiti si può lavorare si può chiedere l'aiuto
Noti coloro che conoscono meglio il sistema finanziario come può essere il sistema diciamo fiscale come questione centrale
Ovviamente invece i punti in più scottanti quelli che ha visto l'avete visto ieri sono i tre che son già stati menzionati
La partecipazione delle Regioni alla legislazione nazionale che riguarda
No vi ricordate non la soluzione De Mita Iotti che nessuno oggi più accetta quello delle leggi organiche e invece diciamo l'indirizzo che è stato preso di un Senato regionale
Siamo in qualche modo abbia a che fare con il territorio sia un qualcosa che che criminali intera politica nazionale in riferimento al territorio di rifermento al territorio
Il re sentiremo qui ci sarà la relazione villone su questo
No voi conoscete tutti questi testi che sono venuti in altre regioni che sono più avanti per un
Sì avvio di più nella direzione tedesca cose per la direzione importante per una direzione non consociativa azione che per i governi regionali ovviamente
Responsabili della designazione dei propri rappresentanti nel i governi regionali nel Senato nazionale dovete questo crea può benissimo creare anzi in Germania creato una doppia maggioranza
Nel senso che può benissimo capitare che il Bundesrat
No esprima diciamo una maggioranza politica ciò insieme dei presidenti regionali sia E.T. colore politico diverso dalla maggioranza che prevale una canna
Adesso Cossiga i e lo è stato
Lo è stato spesso e questo naturalmente pone un qualche tipo di problema no se è accompagnato se accompagnato da una non precisa e non chiara attribuzione di potestà legislative tra le due camere
Perché esse in sostanza la seconda Camera in sostanza può dire la sua su tutto su quasi tutto perché quasi tutto nella legislazione nazionale tocca il territorio per esempio nella
Nella proposta diciamo della come se gli studi dell'Emilia Romagna
Esiste una frase no che
Dice la lei il il Senato può avocare ecco diciamo esprimere una propria
Diciamo può dover leggere la una qualsiasi disposizione dove dà il suo assenso quasi disposizione legislativa quando questa può comportare finanziamenti per differenziare differenziati per zone
Quasi tutto comporta finanziamenti differenziati per zone
Quasi tutto cominciare dalla legge finanziaria a quasi tutte le altre leggi di spesa questo della tua deserto nazionale no è competente su tutto
E naturalmente a questo punto siamo quei vantaggi va be'ragioni per cui si insiste per un Senato differenziata semplicemente perché una differenziazione rende più spedito il processo legislativo se ce l'ha il grosso del lavoro politico e legislativo fatta da camera e il Senato in alcune materie dice la sua
Ma se dice la sua su tutte
E se c'è conflitto su s'sia giusto che dica la suono e bisogna andare alla corte costituzionale per risolve il conflitto capite che la cosa più andare più complicata di quella che già oggi
Ciò ci sono un po'di problemi di questo genere quando si pensa
No Senato delle Regioni mi sembra io non sono un costituzionalista però diciamo la persona con una modesta esperienza politica vedo problemi di costruzione
Quindi questo è il proposito tipo di problema
Il secondo punto su cui esiste un conflitto
Quasi non esiste un conflitto proprio vedo un problema
Non piccolo di efficienza patate proseguì sequestrate sono dal lato dell'efficienza
E quello della forma dei governi regionali già la commissione De Mita Iotti aveva lasciato alle regioni
No imporre nell'esercizio della loro autonomia disegnare la forma delle leggi elettorali e diciamo del dite la forma di governo regionale come meglio credesse no e a parte l'elemento competitivo che dovesse cedere il giorno e naturalmente questo può significare che noi avremmo uno spettro di possibile leggi elettorali che vanno dal proporzionalismo più puro
No all'uninominale secca è una serie di forme di governo che vanno dal presidenzialismo al parlamentarismo
Con incentivi sul sistema di partitini profondamente differenziati per zone
Di nuovo qualche esperimento concettuale su che cosa questo possa significare dobbiamo fare
O no
D'altra parte non possiamo dire voglio dire voi siete Autonomie però dovette essere tre tendere all'uninominale o attendere alla che so io al neo parlamentarismo che ci mostrava che va bene
Per questo ma voglio dire potete scegliere tutti i colori possibili purché siano il bianco
No quindi non non si può intervenire io non vedo possibile risoluzione rispetto un prova di questo genere però vedo che una totale libertà
No
Franca meno di fidarsi che l'evoluzione naturale delle cose induca la gran parte delle regioni nella stessa direzione in cui fa il sistema politico la forma di governo nazionale le leggi elettorali nazionali ma ci possono essere coalizioni regionali molto differenziato non è necessario un qualche esperimento mentale
Se
Quale materiale qui devo dire una tendenza cioè spontanee quindi che la mia paura diciamo lasciamo liberi si lasci libertà e poi c'è una spontanea evoluzione in quella direzione
Io spero che tu abbia ragione insomma
A questi preclusi sa sicuro pare come dire potete scegliere tutti purché si abbia il tricolore borghese il bianco
E poi naturalmente se il problema qui ho già accennato che il problema no degli enti locali sull'azionario iniziamo la cosa che mi sembra se c'è una forte devoluzione di poteri legislativa la Regioni le regioni possibilità un ente legislativo Tel fondamentalmente no con poteri esecutivi fortemente differenziati per Comuni e terra e per diciamo Province Sandro attenersi alle Province c'è un'altra altre cose sostanza
Ci sono sempre queste queste questi problemi che naturalmente che l'altro grande problema politico su cui ci sono differenze in seno al popolo cioè il sale perché se se non la sinistra democratica
Qui ci sono differenze forti tra di noi perché noi rappresentiamo una grossa quantitativi esperienze locali
Quindi persone si son fatti idee sulla loro esperienze sulla loro pelle molto molto differenziate anche e in qualche modo di o metterli insieme come io volevo soltanto certe o che ci siano molti sono stato troppo lungo me ne rendo conto specialmente ma solo dopo che io sono qui però da almeno
Però i problemi che ho visto come problemi come problemi centrali e poi vorrei che avevo una carrellata il più possibile vasta di opinioni su punti specifici grazie
No no no no presa nel seminario
Non si applaude
Il sito del molo MD dovevi in prigione subito anche quello che penso perché in alcuni punti gli occhi Enzo diversamente da sabato non mi sembra utile del dibattito si sviluppa sugli sviluppi per dirvi poi alla fine che non sono al corrente
Allora però cercherò di accertamento non non mi ripeto che è una cosa da lui dette su cui sono d'accordo
Aumentare intanto una anzitutto una notizia organizzativa che al termine ci sarà un rinfresco presso la Sala Ripetta
Per quelle che saranno sopravvissute
Una premessa sul sul senso di questo incontro che forse non è non è inutile vedete
Io credo che essendo il dato dei tempi stretti è un dato oggettivo frammentarie ricordava molti ieri
Che abbiamo di fronte non più di cinque o sei settimane di lavoro per iscrivervi teste non pecca di Cederna proprio se iscrivere la proposta
Dovranno essere presentate
Allora io credo che il senso dei questo incontro
Non posso essere la come dire la ripetizione di quello che già sappiamo io dai tanti amici e qui presente non non mi aspetto che mi vengano a dire le cose che da solo sembrerebbe del tutto inutile
Ne è forse essenziale che come dire che ci aiuterà a descrivere dei testi e sappiamo anche scrivere io credo che invece sia molto importante anzi decisivo che ci sia il vostro contributo come dire nella riflessione sulle novità
Sugli aggiornamenti necessari a sapere consolidato perché sapere consolidato ma abbiamo già e non ci sarebbe ritornarci
E allora a me pare che da questo punto di vista
Ci siano delle dei terreni da esplorare necessariamente se noi pensassimo di riprendere la De Mita Iotti e di fare qualche rifinitura e di mandarla avanti così giusto per fare un esempio banale
Io credo che sarebbe questo è un errore gravissimo perché si tratta di un testo che dal mio punto di vista largamente attualmente Canino Silvestri lo diceva lo diceva ieri ma proprio nell'impianto è obsoleto non non nelle formulazioni
Perché quello è la sintesi ultima della cultura degli anni settanta e ottanta
Adesso è da prendere catapulta
Non ci sarebbe più
E quindi questo non perché appunto non sia un testo pregevole perché sicuramente lo è per tanti versi era un ottimo testo è scritto e fatto bene le soluzioni sono interessante semplicemente non risponde più alla domanda di oggi
Quindi
Proprio quello schema che noi abbiamo seguito per tanto tempo l'elencazione puntuale della materia insomma non è che prendemmo la Iotti
Togliamo qualche materia qua e là spostiamo da quest'altra parte abbiamo la proposta buona per oggi non funziona in questo
Venendo adesso un po'alle cose diceva Michele Salvati io vedo anzitutto
Le novità che ci vengono e che vengono espresse in questa tematica del federalismo
Monica Bellucci municipalismo il federalismo per le città e cose di questo genere principio di sussidiarietà giustamente diceva ore il principio di sussidiarietà è generico poi andiamo a vedere che cosa
Come si deve mettere in pratica ma guardate io vorrei che ci capissimo bene su un punto
Qui non stiamo discutendo tra professori di che cos'è il principio di sussidiarietà
Il fatto che si dica che bisogna guardando il principio di sussidiarietà esprime una realtà politica già esistente
Esprime una domanda che è già sul tappeto di fronte a noi esprime una richiesta d'impianto diverso del dei rapporti centro-periferia in questo modello tra virgolette federale che è già apposta
Dalla realtà di oggi
Che è una realtà di governo locale
Sostanzialmente diversa rispetto a ieri molto più forte fortemente legittimata a seguito dell'introduzione per elezione diretta e che chiede una soluzione istituzionale diversa
Quindi non è che noi dobbiamo capire come funziona il principio di sussidiarietà noi dobbiamo si trova la risposta come introdurlo come tradurlo in chiave istituzionale perché il problema ellittiche e non possiamo far finta che non c'è
Quando sentiva quei sindaci che chiedono sentiamo un pezzo del sistema politico italiano del quale non si può non tener conto che ci dice di trovare una risposta adeguata a quella che è la domanda
E quindi se mi si viene da una domanda
Dimmelo perfezionamento del pensiero le giornalistico degli anni settanta ottanta io dico non va bene non è adeguata
Questa non cammina e quindi rendiamoci conto non è un discorso astratto tra professori se ci volete aiutare trovate
La forma istituzionale adeguata per il principio di sussidiarietà che come dire etichetta di un problema politico di oggi
Capisco avventura andando in una prospettiva di tecnico che un principio di sussidiarietà e difficile da tradurre perché è un principio inafferrabile elastico
Che di fugge da i riparti rigidi di competenze adesso se vogliamo metterla sotto un profilo formale come lo traduciamo lo traduciamo in norme di chiusura parlo adesso ai colleghi costituzionalisti
Lo traduciamo il caso degenerate
Ovviamente non lo traduciamo in un'elencazione di competenza
Questo parlasse
Però dobbiamo tradurlo non possiamo dire
è generico quindi non ce ne occupiamo perché esprime e sintesi e etichetta di un problema politico che esiste e che può impedirci di fare l'operazione di riforma io vorrei che fosse il noti almeno questo
Quindi pensare adesso l'impianto e cosa ben diversa da quello che accadeva addizione danni davanti
La riflessione e tutta nuova anche questo punto della tutela costituzionale degenti minori
Ma
Io mi sento dire la Regione deve avere il potere di organizzare ci sono delle liberalizzazioni si
Capisco e si dica questo però il problema della tutela delle degli enti minori esistenti
E si poteva si può si potrà risolvere in chiave politica intravede il sistema politico nazionale in chiave di garanzia costituzionale e o in tanti altri fondi ma la garanzia deve esserci
Prima era in nella sintesi
Il del tutto inefficace come sappiamo le centoventotto e nel sistema politico nazionale lei era la vera garanzia del degli enti locali minori
Perché il centralismo nazionale consentiva in realtà il rapporto diretto con il centro e quindi non c'era la possibilità che ci fossero prevaricazioni storicamente due negli Stati federali non è affatto vero in questo non sono d'accordo con con l'amico soldati che il problema non venga sentito esista ecco
Viene risolto in modo diverso per esempio negli Stati Uniti c'è stata una lunga fase ad inizio di questo secolo in cui le legislature registrati facevano e vi si facevano nella politica locale perché la politica locale quella che dà i voti
E quindi c'è un interesse fortissimo
A poter gestire la politica locale il risultato di quel periodo durato circa trent'anni quindi e non poco è stata l'introduzione nelle costituzioni degli Stati delle garanzie per gli enti locali e quindi non è che non ci sono ci sono ecco
Formato in taluni casi politiche in altri ma ci sono e pensare quindi di andare a un sistema in cui queste garanzie non ci siano è stata impraticabile data la data di oggi
Perché la gente non l'accetta
Quindi quando si sente dire introduciamo tutele costituzionali ed enti locali di nuovi
Si esprime un pensiero che accetta una fortissima devoluzione
Di poteri dal centro alla periferia la premessa è questa non è la negazione di un regionalismo forte che è la premessa per l'accettazione di un regionalismo forte
è il punto di mediazione in cui si è d'accordo
Nell'abbandono come Chan del centralismo come tutela della amplissima devoluzioni io sarei d'accordo le spiego una norma che dice tutto alle regioni salvo qualche applauso e qualche norma di chiusura per me lo possiamo anche fare così
Però il punto di caduta il punto di mediazione è che ci sia da garanzia ed enti locali
E quindi una tutela costituzionale che sia una tutela costituzionale del della identità
Della potestà di autorganizzazione di un'auto normazione statutaria e di risorse
Questo è un punto di mediazione se non c'è questa mediazione non cammina nemmeno altro pezzo perché il sistema è squilibra
Quindi vorrei che fosse chiaro che qui non stiamo discutendo di astratte geometrie istituzionali stiamo discutendo di come tradurre in formule costituzionali moderna una realtà politica e istituzionale che è già in atto
Perché se non cambiamo questo allora probabilmente non riusciamo accogliere il risultato e quindi la prima domanda
Io porrei ai colleghi qui presenti proprio alcune domande la prima domanda che farei a tutti
Non raccontata cioè quello che sappiamo diteci secondo voi il principio di sussidiarietà in questo contesto che ho detto e nei sensi che ho detto come si traduce in norma costituzionale qual è la tecnica
Vista di di proprio di formulazione viste sopra che ci può consentire di mettere insieme questo complesso questo mix di esigenze che sono in qualche misura contraddittorio
Come vuole problema nord-sud
Ragione salvati è chiaro che c'è questa per come dire tutto io condivido perfettamente tutta l'analisi che ha fatto
A partire da miglior sulla lega e tutto il resto
Però
Noi ci troviamo in un contesto nel quale
La soluzione alla quale andiamo è una soluzione che lascia cioè il complesso dei diritti Silvio Gamma Ray così quando si dice noi pensiamo solo la seconda parte la Costituzione
Che cosa qual è il messaggio che si vuole dare
Sapendo che è vero quello che diceva ieri Silvestri e e cioè che tu non è che tocchi la seconda parte poi non hai l'incidenza sulla prima celai però il messaggio e che noi vogliamo mantenere il complesso dei diritti fondamentali vogliamo che appunto
Il federalismo che andiamo a porre in essere sempre tra virgolette perché è solo un'etichetta
Sia un federalismo dei diritti per cui cittadino sia un cittadino di pari diritti dovunque si trovi ovvero che questo sia
Il punto fondamentale
Però poi quando andiamo e di qui poi la tematica della solidarietà come evidenza dallo scudo come affrontare lo squilibrio tra le zone diverse del paese
Rete è diverso da quello
Il punto politico lo squilibrio
Rispetto al punto di definizione costituzionale
è chiaro che in qualunque sistema la solidarietà a una misura che una misura politica del giorno per giorno delle disponibilità delle possibilità per la propensione a darla della mediazione che in quel momento ci raggiunge ma il punto della definizione costituzionale di un meccanismo di solidarietà è altra cosa quindi per esempio se andiamo alla riflessione penso sembrava De Mita Iotti e in quella fase si era raggiunta un'ipotesi del tipo si garantisce il recupero di una parte del divario rispetto ad una media nazionale del giudice
Quello può essere un punto di caduta politica ma io non ritengo che sia accettabile come definizione un meccanismo costituzionale solidarietà perché definisce la disuguaglianza dove qualcuno mi deve spiegare come lo metto insieme all'articolo tre secondo comma che rimane
In Costituzione
Quindi anche lì domanda ma quali meccanismi di gestione dell'età no guardando ai vecchi che secondo me non son buoni guardando quelle di domani
Terzo punto quale amministrazione
In Costituzione ripeto ancora badate noi stiamo discutendo di cosa mettere in Costituzione allora noi cioè pensiamo all'Italia del due mila
Noi vediamo un amministrazione statale fatta di pochi ministeri pochissimi cioè quello che rimane a pieno titolo allo stato quindi avremo la giustizia
La che Sordi interni la difesa
Finanza e tesoro per avremo qualche autorità
Indipendente
Avremmo
Qualche agenzia cioè questo sarà tutto
L'apparato statuale tutto il resto secondo me deve andare via perché io sono per una devoluzione radicale quindi questo vorrei che fosse il diario sono per superare di molto da De Mita Iotti per andare molto in là perciò da devoluzione di poteri periferici
Però quale formule
Va bene il principio il modello che attualmente c'è va bene va male
Le autorità vanno costituzionalizzato no l'autorità indipendente vanno costituzionalizzato e come principio
Con un rinvio in bianco legislatore verranno costituzionalizzato alcune queste sono domande che ci dobbiamo porre dobbiamo cioè porci la domanda come formuliamo la norma costituzionale per quell'amministrazione del salario non sta non sarà un'amministrazione per ministeri come oggi
Non esistono più questo malloppo dei ministeri scompare aveva contro sette otto forse non non di più
Questa è l'amministrazione per cui dobbiamo pensare la normativa costituzionale e la pensiamo solo per il livello statale formuliamo principi applicabili a tutti i livelli istituzionali
Io a queste domande lo ha già risposto perché non ci sono questa risposto nel dibattito svolto fin qui
Infine
E poi passare al bicameralismo che sta dalla parte del che aveva a che fare con sopra
Come garantire la possibilità di politiche nazionali perché vedete quasi continua ad aggiornare di competenze
Ma dello Stato federale una cosa la competenza è una cosa la possibilità che ci siano politiche nazionali per fare un esempio concreto di quello che penso
Io sarei favorevolissimo a passare in periferia in particolare nelle regioni tutto ciò che concerne il sistema economico e produttivo
Commercio industria agricoltura tutto vada tutto
Quello che però mi interessa e salvaguardare la possibilità di una politica nazionale per esempio per l'occupazione
Questo non lo dobbiamo tradurre in un ritaglio di competenze perché non funziona perché sei interista che una via esiziale del resto basta guardare anche anche gli esempi di altri paesi ci sono infiniti mobili in cui questo si può fare
Quello che è importante che ci sia sempre la possibilità di una politica sottolineo politica uso il termine nel suo senso proprio come si usa nella nel segmento diciamo di riflessione scientifica che lo riguardano
Che è altra cosa anche qui come si fa clausole generali naz Serjan proprio Powers poteri impliciti che cosa ci mettiamo supremazia del del per la normazione in generale ci sono molti molti modelli con i però con i pro e i contro io punto
Nella mia personale convinzione vedo una fortissima devoluzione il potere in periferia una garanzia per l'ente locale una possibilità di un di politiche nazionali appunto che non siano che non passino attraverso le riserve di competenza e quindi una Regione forte perciò io non è che sono contrario o uno allora diciamo all'orientamento di Salvati non credo che si raggiunga attraverso il perfezionamento del ragionamento del giornalistico degli anni settanta e ottanta
Penso a un obiettivo analogo ma una via di mezzo che significa una diversa formulazione costituzionale vorrei che fosse chiaro questo
Il punto è sui quali io vorrei da voi risposte come si traduce il principio di sussidiarietà nel senso che ho detto
Come si traduce la solidarietà quale amministrazione come si garantiscono e politica nazionale a queste quattro domande io vorrei risposta tra i nostri amici che sono diciassette
Veniamo appunto del bicameralismo
Qui abbiamo anche storicamente direi ha avuto la sopravvenuta sovrapposizioni dei temi diverse
Perché una cosa e il superamento del bicameralismo insieme che indispensabile soprattutto sul piano del procedimento legislativo
Il bicameralismo perfetto e esiziale pessimo dobbiamo dire con grande chiarezza perché produce una enorme è un meccanismo come dire vedi a bassissima produttività
Noi abbiamo un enorme sforzo per produrre un risultato minimo anche per l'incrocio di tante vicende decreti legge l'abuso della decretazione però comunque sicuramente sul piano della produzione legislativa e non si vede tutto il peso di un di un meccanismo che non che non funziona cioè l'idea di avere una seconda camera di ripensamento che in sei può essere anche giusta
Si è tradotto in realtà in un punto di il o in un imbuto istituzionale strettissimo
Altra cosa però quello che il superamento è quella che il il punto che sorvegli bicameralismo sì superiori sulla canna della regione
Che non è necessariamente connessa prospettiva questo secondo che non è affatto necessariamente connessa propri perché già prima indispensabile
La seconda e parzialmente vera io direi un'affermazione nel senso che certamente noi dobbiamo il prospettiva andare a una camera che abbia un collegamento con la dimensione territoriale di interesse
Io sono del tutto d'accordo su questo cioè assenso nel modello al quale stiamo prendendo che ci sia una seconda camera che esprima d'interesse regionale
Non necessariamente questo però significa
Questo questa espressione si traduca il meccanismo elettorale di secondo grado e tanto meno coi nella confluenza seconda camera delle persone fisiche che sono del nelle istituzioni locale
Io mi chiedo lo pongo anche questo come un punto di domanda sempre nella prospettiva che a torto di una fortissima devoluzione quindi più radicale il superamento insisto ancora
Del del ragionamento fin qui fatto
Verso la periferia se non abbiamo al quel punto un problema di bilanciare anche il localismo insomma se io penso alla proposta di Bersani di ieri che diceva benessere permettersi poi insomma capisco che voleva fare a Bassolino una fetta di pace quindi ha detto va be allora nel Senato non c'andiamo solamente noi ci venite pure voi
Questo è stato un po'la logica della proposta Bersani se non ci mettiamo d'accordo esecutive le ragioni forse forse scusa sarà un anno a norma
Credo chiedo scusa per carità non era non era affatto non ha fatto e allora l'offerta di pace questo ci andiamo noi però boy ci ci venite
Ci venite anche voi
E questo questo va benissimo quindi nell'ottica diciamo di un di una mediazione utile al risultato nel senso che poi non c'è nessuno che si alza con la scimitarra fa la guerra può anche servire però che serva al Paese una istituzione che diventa il luogo di concertazione delle Autonomie locali perché voi questo finirebbe con l'essere io dubito molto a quel punto è meglio il monocameralismo pratica
Cioè rispetto a questo io dico facciamo una camera sola abbiamo il coraggio di dirlo
Perché quella o è una istituzione che ha ha una valenza autenticamente nazionale o non serve a niente o al limite fa danno perché poi rende difficile quella che deve invece essere la valutazione autenticamente nazionale la definizione di politiche autenticamente razionali che a quel punto si fanno solo attraverso la concertazione droga
E a me questo per render mostra bene
In un sistema che parta dalla premessa di una radicale devoluzione in periferia dei potere perché questa secondo me sarà premesse allora io ho bisogno di istituzione nazionale che siano veramente tali
La dimensione dell'interessa se si vuole sì recupero attraverso un sistema tra l'adeguata io vorrei porre una domanda a tutti voi ma qualcuno forse dubita per esempio che il senatore degli Stati Uniti non rappresentino avvistati
Autenticamente persino il dibattito politico si si si dice il senatore del Wyoming e senatore della California sono visti e intesi come vede il rappresentante dell'interesse degli scatti
è chiaro che le Regioni questo non la vogliono perché perché così si crea un circuito fortemente competitivo con il circuito politico regionale
E ma sa bene io dico e non è una buona cosa se questo accade non è una buona cosa che c'è un circuito politico competitivo a dimensione regionale che spinge alle regioni all'efficienza delle proprie istituzioni in quel punto
Secondo me questa è cosa buona migliore
Di quella che si ipotizza quando si dice prendiamo gli esecutivi e mettiamoli perché questa è la perpetuazione il sedano alzerà nazionale di un sistema politico locale della cui efficienza scusate non dico non voglio il male di nessuno ma c'è ogni motivo di dubitare
Noi dobbiamo scuoterlo questo sistema politico se vogliamo un sistema competitivo nell'insieme e rispetto a questo creare in sede nazionale alla concertazione delle autonomie non è una risposta efficace
Si aggiunga voi a tutto questo che
Questo proposta è nata storicamente in un momento in cui il Senato perché parliamo del Senato lo so le battute poco tre verso la Camargue lasciar lasciamo vecchia insomma questo ovviamente non lascia il tempo che trovano assumiamo deve essere persone serie di parlare dei dei problemi reali
E nato è nata quando presa la proposta in un momento in cui e il Senato era per motivi storici quello che sia sostanzialmente recessiva nel sistema politico e senato vedete in questo Paese è stato per tanto tempo il cimitero degli elefanti
Cosa abbiamo che è così
Ceneri del personale al fine di carriera
Ci veniva comunque quello che ormai stavo uscendo dal circuito politico vero ci veniva quello a cui bisognava dare una qualche forma di gratificazione diciamo in chiusura
Adesso non è più così
Il sistema elettorale nuovo ha mutato geneticamente anche il Senato
Per cui è molto difficile
Pensare che come dire proposte che fino a ieri sarebbero fosse stata accettata è per la verità mai sono state accettate tant'è vero che non si è mai formalizzata
Abbiano coi la via facile tranquilla oggi
è molto più coerente con l'attuale modo di essere del nostro sistema politico con l'attuale realtà
Delle nostre istituzioni pensare a soluzioni di alto profilo per la seconda camera che sono più praticabili
E secondo me fanno anche meglio per quello che dicevo prima in relazione al sistema politico regionale attacca per questo e anche su questo penso obsoleta la riflessione che fino a qui sia fatto e che ha trovato anche del pregevoli formulazione
Come specializzare poi se anche qui ci sono poi e con questo concludo
Come arrivare ad una specializzazione
E qui
Varie domande dove devono avere risposte puntuali per esempio la seconda Camera partecipa alla fiducia o no
Prima domanda fondamentale partecipò alla formazione del governo questo è fondamentale anche per definire le differenze perché se voi
Sì come se stessi giunge io sarei personalmente favorevole
A d'una risposta nel senso che non partecipa alla seconda camera alla formazione del governo allora possiamo vedere una differenziazione più profonda per la seconda Camera rispetto ad aprile
Una effettiva vera specializzazione della seconda Camera ispettore prima se invece c'è una partecipazione e allora la necessità ovviamente di non creare disomogeneità
Ci pone su una via di
Sostanziale omologazione dei due trentadue e due brani del dell'istituzione parlamentare
Partecipazione alla legislazione secondo me è da escludere io sono sfavorevoli sino alla definizione di materie alle quali Izzo la seconda Camera partecipa
Se non attraverso la definizione di categorie formati cioè se diciamo per esempio alle leggi costituzionali si ma se diciamo a materia di interesse regionale mai perché come diceva salvati questo e poi in modo che rende inutile
Sì il superamento del bicameralismo perfetto
Quindi solo per quanto riguarda categorie definite formalmente ovvero per quanto riguarda funzioni specifiche di ripensamento allora possiamo pensare una seconda camera che per esempio richiamata per una sola volta alla registrazione con una maggioranza qualificata per il Pd allora si corregge l'errore è la stessa maggioranza parlamentare che corregge l'errore l'occasionale
Crearsi di maggioranza nel momento della formulazione della legge ma non sia una partecipazione piena a quella che è la funzione legislativa nel suo complessivo al suo s'
Si può pensare per esempio o no a una esclusività perché la specializzazione voi ravvisa anche sul versante alla Camera beninteso
Per quanto riguarda le nomine
Ho le elezioni
L'azienda componenti di organi costituzionali
Possiamo pensare che i componenti della Corte venga letti solo in Senato
Superando molte delle grande difficoltà che fra l'altro vediamo di volta in volta verificarsi
Possiamo pensare che il Senato abbia una funzione di controllo delle nomine governative tipo dell'ardua Essen con cento lo dico per i costituzionalisti
Possiamo pensare a una funzione di inchiesta
Nella seconda camera che sia specializzate più incisiva
Rispetto a una funzione di inchiesta che non si può peccato in astratto togliere all'istituto parlamentare come da quindi qualunque Gallo potrà fare però pensare a particolari modalità particolari affetti
O al superamento di alcuni specifici limiti da parte delle inchieste
Posta in essere nella seconda camera
Quindi i punti della specializzazione Ion neo fa ne ho elencati solo alcuni che hanno a che fare appunto allora alla funzione di controllo alla possibilità di
Li avete quindi una
Particolare visibilità della funzione della seconda Camera sotto questo profilo
Ma appunto fiduciario direi fiducia legislazione e funzioni di controllo questo sonde di tre punti su cui la domanda la risposta Salica
Fiducia sì no legislazione sino controllo sì no non possiamo più
Discutere credo sul sulla connotazione di tipo generale
Questo è il mio modo il mio modo di vedere voglio voglio chiudere soltanto dicendo questo
Io penso che ci sia una buona possibilità che questa riforma si faccia
Ma a condizione che ciascuno di noi sappiamo anche come dire rinnovare quello che è stato il proprio la propria esperienza in questi lunghissimi tempi ormai stiamo parlando per alcuni di noi di quindici o vent'anni di discussioni sulle riforme in ognuno di noi c'è alcun pensare consolidato s'è convinto di certe cose
Io credo che dobbiamo avere coraggio si impara gioca forte quanto ci si diceva prima credo che la fantasia debba andare in direzione un po'diversa da quella che magari era stata indicata
Però sono d'accordo che bisogna avere il coraggio di superare magari anche radicalmente pensato di ieri
Quando vedete dico vale anche per me io quando dico bisogna superare la De Mita Iotti andando a più radicali forme di devoluzione in periferia dico una cosa che fino a due anni fa hanno una vendetta ma me ne sono convinta non penso più che sia un organo a bordo questo scosso dobbiamo fare tutti perché se non facciamo così
Noi rischiamo di fare una proposta che non trova rispondenza in condizioni politiche istituzionali che sono già vere oggi io vorrei che fosse chiaro ci sono condizioni politiche istituzionali vere oggi che sono
Condizioni da considerare se si vuole fare la riforma se no la riforma non si ferma
Adesso suppongo che il dibattito è aperto
Sì ho già tre iscrizioni a parlare
E io non purtroppo esce alla via prevalesse la sua conosco o o se riportare un bigliettino io al è la cosa migliore date diciamo diciamo che tutti si presentano quando vengono a parlare quindi la cosa più semplice
Ok
Se essi
Servirà male
Sì sì che aspira per primo
Parola
Va bene
Assessore
Siamo amici
Ma senza perché
Stasera
Sapevo che aspetti
Ha inizio
No no avvocato facciamo andare nella sala
Ma egli si aspetta un attimo questo bensì nelle sale dello
Ruggeri aspetta un attimo per oggi dunque Barrera si
Cantaro
Domanda
Avete cominciato
Allora Barbera
Sì
Facciamo degli interventi dell'ordine dei cinque dieci minuti
Cosa preferite
D'accordo cinque
Sì cinque dello
Se
è venuto stia ad ascoltare
Viene qua
E venuto siano salvati da villone un invito a
A rinnovarsi diceva nelle proprie viene proprio pignoli
è un invito a fantasia
Diceva salvati primo sforzo di fantasia
E ci sono inviti che dobbiamo cogliere ma che contrastano con invito e contemporaneamente ci veniva da Villone di chiudere entro trentuno ottobre addirittura DC mandaci appunto no Mandela norma scritta
Le due cose sono tra loro non compatibili comunque
Dobbiamo cercare di operare uno sforzo io credo che su questi temi sui temi del federalismo del regionalismo sul piano proprio la cultura politica nostra sul e alla cultura politica da sinistra ci sia una grande confusione
Ci sia una grande confusione l'occasione oggi abbiamo un'occasione io ho apprezzato molto le e due relazione sono più d'accordo con l'azione salvate meno su quella di Villone ma comunque sono molto importanti perché ci consentono di precisare focalizzare alcune cose
Ecco la prima cosa che andrebbe subito
Focalizzata e che dobbiamo dare una risposta in termini dico sempre tra virgolette federalisti oh Dio regionalismo forte prescindendo da ideologia da miti da questioni di principio
Prima cosa
Il federalismo non è né di destra né né di sinistra
Il federalismo in ragione di determinate condizioni storiche può essere una risposta giusta ho sbagliato
I giacobini erano centralisti
I Girondini erano federalisti perché non volevano innovare fortemente radicalmente perché non volevano rivoluzione parigina si espande sempre fino alla periferia
Torno la sinistra essere ultra federalista con la Comune di Parigi addirittura con un federalismo di tipo municipalista dico scomunicò Bakunin cappotto in eccetera
Adesso il federalismo nell'Occidente viene convento di destro
Questo secondo me non è stato colto a sufficienza
Ma questo non lo dico per dire quindi ci dobbiamo porre per dire dobbiamo avere le idee chiare
Serialismo nasce con la politica economica di Reagan
L'espressione Reagan Economics
In un primo momento Michele dimmi tu sedici dico giusto sbaglio no era New negano bis
Era prima mio federalismo
Se il nuovo federalismo cioè una polemica contro il belga allarme contro il grande governo per
Lasciare più spazio alle autonomie locali e agli Stati per smantellare lo Stato sociale
Cioè di certe problemi non devono più farsi carico le autorità centrale deve farsi carico federazione devono farsi carico le autorità locali
Bene noi abbiamo importato dire a criticamente
Addirittura la polemica contro il ricavarne metro visto anche in alcune espressione dei nostri autorevolissimi dirigenti politici senza tener conto che cosa significa
E che cosa ha significato poi tutto sommato anche in alcune impostazioni da dare
Quindi
Dobbiamo dare una risposta che siano risposte cosciente culturalmente consapevole primo punto
Secondo punto
La lega pone un problema e pone dei problemi credo che siano risposta facile una risposta troppo facile quella di dire quindi diamo il federalismo e assorbiamo allegra il problema molto più complesso
Il fenomeno leghista risponde essenzialmente a tre domande che non sono tutte e tre riconducibili a una risposta soltanto di tipo federalista
E sono domande che per alcuni aspetti percorrono tutto l'Occidente
C'è una domanda di
C'è una rivolta contro la politica
L'insofferenza verso la politica
C'è sono tratti di rivolta fiscale
Ci sono ci sono momenti di riscoperta delle verità regionali
Tutte e tre fenomeni che percorrono tutto l'Occidente
Riscoperta dell'identità regionale strettamente legate fenomeni poi di globalizzazione perché l'aumento in cui vanno avanti processi omologazione culturale a livello planetario di traslazione esazione delle economia
Proprio una maggiore insicurezza porta ad un rinchiudersi nelle identità regionali passatempo è un aspetto da crisi lo Stato-nazione
Quindi dare una risposta soltanto in termini di costruiamo il federalismo secondo me insufficiente sbaglia
Perché il problema e più complesso si tratta per lanciare le ragioni della politica le ragioni quindi anche dello Stato nazionale ripensato però nel momento in cui si va verso i grandi spazi e verso l'integrazione europea
Questo va sottolineato
Terzo punto
Cercare di
Vado per flash cercare di opporsi dicendo ma noi siamo per i diritti e quindi il nostro federalismo delle sul carisma debole
Perché c'è un problema e tutte dei diritti e un discorso che va meglio analizzato nel fisco una cosa che diceva prima villone
Perché già oggi in questo Paese i diritti non sono uguali il diritto al lavoro non è la stessa cosa per il giovane che nasce nel Veneto o in Emilia Romagna per il giovane calabrese così come se vogliamo il federalismo i doveri fiscali non saranno gli stessi nelle varie zone del Paese già cominciano a essere maglie diverse tenuto conto anche dei quel minimo di autonomia impositiva che abbiamo dato ai comuni
E allora delimitiamo il tutto se no corriamo il rischio richiamando secondo comma articolo tre richiamando tante queste cose che suonano bene nella sinistra chiaro riferimento ai diritti suona bene corriamo rischio poi votare quello che abbiamo dato
Con una mano di svuotarlo con l'altra e lo diciamo ci sono due soli diritti che devono essere uniforme su tutto il territorio nazionale e sono l'istruzione e la sanità la salute
Per il resto la sfida ma già quella regionalista
Tradizionale richiede una diseguaglianza nei diritti
Se no le due cose sono tra loro inconcepibile mi non sono tra loro in compatibili non è possibile avere l'una e l'altra cosa
L'uguaglianza dei diritti al federalismo non non è possibile
E già STET già oggi poi tra l'altro non è che siano concretamente questi diritti ugualmente tutelate in tutte le parti del Paese anche se è giusto tentare di avere quanto minime meno una uniformità negli standard minimi di erogazione
Di questi diritti
Quarto punto
Se dobbiamo
Quindi muoversi in questa direzione
Che tenga conto dei problemi che poneva all'inizio salvati cioè federalismo non nasce da alcuni principi perché ridesta perché di sinistra perché c'è il principio di sussidiarietà che la cosa bellissima che tra l'altro fuori dalla nostra cultura
E top del la cultura cattolica francese dell'ormai inventato poi per la Comunità economica europea ma la inventato in funzione centralista cioè per poter ricondurre a livello della comunità europea cose che normalmente invece
Sarebbero propria degli degli stati
Degli scatti fa di funzioni centralista quindi dobbiamo le danno risposte in questi termini non richiamandosi al principio lasciamo da parte i principi ma richiamando invece una realtà che quella drammatica che diceva
Salvate all'inizio che c'è una parte del Paese
C'è una parte del Paese che ritiene di che siano venuti meno le ragioni di stare insieme ad un'altra parte del paese
La secessione che sembrava un tabù
A poco a poco ha cominciato a parlare
Ha cominciato a parlare e sta anche dandosi la propria simbologia
L'espressione Padania ed espressione
Che fino a qualche tempo fa non esisteva fu usato il mio cielo stante cinque per la prima volta da fanti ma voleva indicare una cosa vent'delimitata cioè che tutte le regioni che attorno
Che gravavano sul bacino del Po dovevano coordinarsi da alcuni interventi territoriale
Questa simbologia la Regione Padania qualcosa che non esiste a poco a poco sta venendo fuori
Sta venendo fuori
Tant'è che Veltroni l'altro giorno ha detto io sono il rappresentante la Padania perché l'Ulivo avuto più voti nella Padania c'è una simbologia che comincia cresce da qui dobbiamo partire
Lasciando da parte appunto i principi lasciando da parte il
Se è così allora risposte volesse adeguate
E io non credo che la risposta può essere in termini di aumentiamo i poteri dei comuni
C'è una parte del Paese che dice stravolgiamo le Regioni costruiamo la nazione Padania che comprende realtà tra loro diverse
Il Piemonte con il Veneto che non c'entrerebbero nulla e rispondiamo diamo più poteri ai Comuni che questa non è una risposta
Certo dobbiamo tener conto che abbiamo una storia millenaria che i comuni
Nell'altra in alcune realtà del paese nel nord del Paese sono hanno rappresentato uno strumento di modernizzazione di civilizzazione tutto quello che vogliamo
Però non è una risposta diretta perché non si riforma lo Stato dando potere otto mila comuni si dà più sviluppo altri autonomia municipale cosa importante tra di loro
E
Se
Sforzo di fantasia sforzo di fantasia secondo me va trovato
Smettendo
Diritti gare tra zombie tra fantasmi
Spiego meglio lo dico siccome i tempi sono stretti quindi uso l'espressione che richiama subito una realtà
Questi comuni e queste regioni non sono adeguata governare un bel nulla
Ieri nel lo dicevo in riferimento a Bassolino il comune di Napoli grande tradizione
Grande storia ci riempie tutti l'orgoglio il fatto che Bassolino stia rivitalizzando Napoli mal tumulti Napoli che significato ha se non c'è anche Capri Sorrento Pompeii
Si può dare un'offerta turistica
Solo il comune di Napoli no c'è anche Pompei c'è anche Ischia
E così via c'è anche Capri Sorrento Pozzuolo
La Regione Campania con cui si entra in conflitto al Comune non esiste perché esiste una realtà che è la realtà metropolitana della Campania Felix che va da Salerno a
A Caserta capolista regioni alpine
Quindi lo sforzo di fantasia che dobbiamo fare per uscire da questa avvilente sembri Polito Renzo
Che litigano tra di loro i Comuni e le Regioni e ricercando inventare qualcosa di diverso non questi comuni non queste regioni con quegli sforzi di fantasia formidabili diceva Salvati che dobbiamo operare certo con
I testi da preparare ottobre questo mi pare assai difficile da fare
Senato delle Regioni
Anche qui bisogna rinnovarsi fare lo sforzo di fantasia però per quanti sforzi di fantasia si possono fare
Se si vuole creare uno stato regionale federale quello che questo non può non avere un'espressione anche nel Senato in che modo o Averna
Io credo che la soluzione migliore rimanga quello del Bundesrat tedesco
In cui i governi regionali sono presenti a livello nazionale perché se non c'è questa presenza indi a livello nazionale se non c'è questa presenza in una del Deccan e chiudo ed è dura cerchiamo
Dobbiamo costruire la Conferenza Stato Regioni
Dobbiamo guardare forma istituzionale Conferenza Stato Regioni quindi creiamo una terza Camera
Qui o troviamo lì una sede oppure ne dobbiamo costruire costruire un'altra su ultimissimo punto forma di governo
Attenzione agli schemi attenzione agli schemi
Sarebbe facile dire
E chiudo veramente quindi ho bisogno soltanto un minuto se le facce dire siccome vogliamo il federalismo ogni regione si dia legge attuale che vuole e la forma di Governo che vuole
Questo è un modo di procedere astratto
Anzi nel passato devo dire è stato un modo di procedere anche
Molto furbo perché qualche mese fa c'è stato chi diceva ogni regione si dalla pregiato rare la speranza è che nessuna regione si desse una nuova legge elettorale e quindi si avesse la proporzionale
In tutti gli Stati in tutti gli stati specifico le cose che ho detto prima interrompendo federali
Sebbene proprio per riflesso degli antichi Jura maiestatis ogni Stato si può dare la forma di Governo che vuole e la legge elettorale che vuole
Tutti quanti sono dati più o meno la stessa forma di governo la stessa legge elettorale tutti i lender tedeschi hanno la stessa legge elettorale quella piccolissima differenza per la barriera
Una piccolissima differenza per la barriera tutti gli stati americani possono darsi la Costituzione
Che vogliono ma tutti hanno il governatore eletto direttamente tutti hanno il sistema uninominale qualcuno ha due camere qualcuno ha una sola ha una sola Camera cosa significa questo
Che proprio perché i sistemi federali sono sistemi che tendono verso l'unità politica non possono sopportare un sistema politico un sistema dei partiti che si è differenziato se non lievemente se non lievemente differenziata e sappiamo che la forma di governo la legge elettorale condizione il modo di essere del sistema politico quindi sarebbe oltremodo astratto
Che noi
In Italia dicessimo ogni regione studia legge naturale che vuole bene faccia essere per la Calabria bensì la legge attuale proporzionale o la forma di governo no attenzione
Proprio perché c'è un processo di transizione a questa al federalismo un processo transizione al regionalismo forte questo processo la sezione d'essere guidato
Guidato uso questo spessore senza timore
E guidare significa cioè fare in modo che quello che si costruisce da una parte c'è un nuovo sistema politico basato su quei principi che sappiamo maggioritario eccetera eccetera democrazie l'alternanza non venga contraddetto coi da un astratto omaggio al principio federalista
Quindi chiudo se dovesse riassumere il mio discorso in una battuta di qua mettiamo da parte
Principi astratti partiamo dal concreto realtà drammatica di questo Paese
Sta vivendo corre il rischio di vivere e costruiamo sulla base di questo problema costruiamo le istituzioni che sono necessarie a a questo a questo Paese
Ringrazio agosto va be dirvi che abbiamo diciassette richiesto intervento infettato dal ognuno per dieci minuti finiamo alle due e un quarto mi pare
Quindi richiedere con con molto calore a nove mila collega formate che ci sia questo limite rispetto spontaneo di questo tipo
Valverde probabile
Io sono sono anch'io preoccupato con Augusto Barbera del riemergere ogni tanto nel nostro dibattito dell'antica tensione tra accomuna listi regionalisti
Che è una tensione sterile distruttiva e che poi come è noto porta solo acqua al mulino centralista e non produce nessuna soluzione positiva
Io credo a partire però dal considerazioni come dire serene quasi banali le rimanda Manzella ci invitava ad una memoria della storia costituzionale
Nel nostro Paese nella storia costituzionale nostro Paese con tutte le contraddizioni del caso c'è un continuum è un'organicità del sistema delle autonomie territoriali
Dalle affermazioni formali dico cinquecentoquattordici
A una giurisprudenza Corte costituzionale pensa la sentenza sentenza dell'ottantotto molto bella che scrisse Antonio Baldassarre ottocentoventinove al modo con cui è stato recepito nel nostro ordinamento è stata recepita la Carta europea delle autonomie locali che in che tende a ricostruire un tessuto autonomistico come un tessuto
Senza cesure di continuità che mette in relazione ai diversi livelli territoriali diversi livelli di collettività locali
Del resto il modo con cui è stata affrontata la questione proprio in sede di carta europea dell'autonomie locali
Per una ragione diversa perché si trattava si tratta di trovare un denominatore comune a ordinamenti statali molto diversi tra loro federalisti centralisti e regionalisti
Ha poi portata all'identificazione di un concetto di collettività territoriale autonoma che è un concetto suscettibile di molte come DIA adatta molti adattamenti a realtà territoriali DiVersi
Diciamo al fondo è questa discussione però ci sono due elementi obiettivamente contraddittori tra loro e ambedue però ragionevoli da un lato c'è andato come dire ricordava gusto poco fa
Di dimensioni razionali del della struttura della forma di Stato
Per cui è evidente diceva Augusto che non possono essere gli otto mila e rotti comuni per esempio titolari della cosiddetta piccola personalità di diritto internazionale
Anche se apro una piccola parentesi nella storia
Costituzionale del nostro Paese di questi cinquant'anni hanno avuto maggiore personalità di diritto internazionale gli enti locali che le ragioni per tantissime ragioni ma presto
Al tempo stesso c'è la questione delle delle identità locali
Delle identità come elemento fondativo di collettività territoriali ed è evidentemente un elemento molto molto più importante questo elemento di lepri politico dell'identità collettiva quando
Pensiamo di passare da un sistema di decentramento di funzioni a una forma di governo di di Stato chiamiamola federale chiamiamolo come ci pare ma fondata su una su un patto tra collettività territoriali
Detto questo occorre sciogliere del l'equivoco che è sorto con l'espressione affascinante usata Antonio Bassolino quest'estate delle città-stato
Ora di per sé non c'è nulla di incompatibile
è in Germania la la forma di Stato vedeva convivere
Lender di grandi o grandissime dimensioni più grandi di molti altri stati europei e città che concorrevano alla struttura federale
è evidente che questo non è possibile in Italia se ne pensiamo ai cento centoventi capoluoghi di provincia perché se ne pensassimo a una struttura alla forme dallo Stato a cui concorrono regioni e cento città
La groviera non avremmo poi a forma di Stato regionale alla credo che il punto sia quello di capire come riusciamo a radicare costituzionalmente
Presentando voli da dove è un elemento di di storia costituzionale che c'è già un doppio livello di Autonomie
Sapendo che non è affatto scontato l'esito del pluri centralissimo che temono i Comuni già semplicemente di moltiplicare centralismo per venti
L'esperienza così sei Stati Uniti non è questa l'esperienza di stare così dagli Stati Uniti è quella di uno Stato federale con un fortissimo rispetto delle collettività locali all'interno degli Stati federati
E e le strade da percorrere sono fatalmente solo due da un lato quella delle garanzie costituzionali del sistema delle Autonomie
Locali tra virgolette inferiori attraverso una qualche esplicitazione con tutto il rischio della simboli citate e cioè del principio di sussidiarietà con il riconoscimento del delle Autonomie locali io credo
Se Villone ci invitava a indicare formule le formule individuate nella Carta europea delle donne locali che danno il minimo dubbio autonomia se come sono formule efficaci in qualche modo consolidata nella
Panorama giuridico europeo individuando una qualche forma di accesso alla Corte Costituzionale perché garanzie costituzionali senza
Senza l'effettività
Dio nel grande di una sede dove farle valere contano poco al tempo stesso io credo che occorra assicurare una proiezione istituzionale nelle regioni delle autonomie locali
Dovrei distruttiva una proiezioni istituzionale a livello centrale cioè pensare un Senato di tipo francese con proiezione dei comuni a livello centrale
Ed una canale di comunicazione diretto tra organi centrali dello Stato ed enti locali
Mente credo tra i vincoli che la Costituzione può dare alla forma di governo regionale
Ci possa essere anche la necessità di assicurare una partecipazione degli enti locali al governo regionale
Il vincolo può essere più o meno rigido a seconda di come risolveremo
La questione che pone ora Barbera quanto la costruzione deve definire la forma di governo regionale quanto no però spesso detto questo trenta secondi per cui per indicare un'altra questione che a me pare molto importante ed è il problema Roma
Il problema Roma che l'invito a non sottovalutare ancora nazionale non è un problema locale e che ha fortissime implicazioni simboliche
Nell'ambito della forma di Stato regionale noi dobbiamo definire l'assetto della capitale ci sono due strade astrattamente possibili
Quella della capitale cosiddetta reticolari o diffusa e quella del modello tra virgolette distretto federale
Battute la la prima fu la prima ipotesi a volte non mente si evoca nel dibattito ha fatto la Fondazione Agnelli l'esperienza tedesca o per certi versi la quale esperienza francese
Io credo che sia una strada non percorribile e contraddittoria col tipo di riforma della forma di Stato che abbiamo in testa che è quella di una
Profondo asciugamento delle funzioni e delle amministrazioni stata il punto quindi non è tanto quello di disseminare per il territorio nazionale ministeri quando distrazioni dello Stato
Ma come diceva villone prima
Alcolica sopprimere questo malloppo bit ministeri allora a questo punto il problema diventa altro diventa come si mantiene una capitale con forte valenza simbolica come pegno dell'Unità nazionale nella mia struttura federale la questione distretto federale emerge per una ragione perché una capitale al servizio della federazione
Non può essere inserita organicamente in una delle componenti della federazione
Se noi pensiamo a un livello regionale forte con forte capacità anche ordinamentale sulle autonomie locali non possiamo pensare che la Capitale simbolo dell'identità e dell'unità dell'intera federazione
Sia per così dire subalterna ad una delle componenti della federazione
Battuta Flash per concludere attenzione però perché parlare di distretto federale in modo generico e assai pericoloso la storia dei distretti federali Washington in testa ma tutte le altre esperienze latinoamericane eccetera e la storia di una faticosissima lotta per trovare un punto di equilibrio tra le funzioni di interesse nazionale o federale esercitate da quella città e dal diritto all'autogoverno di quella collettività locale
Washington ha ritrovato l'elettività della propria amministrazione locale nel mille novecentosettantaquattro
Buenos Aires brasiliano Città del Messico molto più di recente del resto anche in uno stato nel simbolo me l'ha di un della visione centralistica rasta esperienza francese ne sappiamo che l'autonomia locale di Parigi
E di cento anni successiva all'effettiva autonomia locale delle altre città allora il punto è quello di individuare un equilibrio
Saggio direi tra il riconoscimento che la capitale è una collettività territoriale come le altre per un verso che quindi ha un diritto all'autogoverno locale come tutte le altre collettività territoriali
E che però svolge delle funzioni che travalicano di parecchio gli interessi locali e che sono al servizio dell'intera collettività nazionale
E che per questo può essere
Di sussidiarietà
Se staremo tutti orientati a questo principio anche i rischi che sono e prevedibili di conflitti Hunter all'interno del sistema delle articolazioni autonomistica tra Regioni ed enti locali possono essere agevolmente superati
Ecco qui il mio contributo sulla base dell'esperienza va in questa direzione
Oggi vi è un tendenziale una tendenziale competizione che qualche volta sfiorò rischia di sfiorare la competitività tra chi immagina un federalismo che veda come unico perno come perno principale l'ente regionale e chi ritiene che il federalismo italiano debba vedere compresso il ruolo delle Regioni anche sulla base dell'esperienza
Ahimè molto grave che in alcune regioni italiane o in molte regioni italiane si è registrato
Negli anni di esperienza e non solo nelle regioni a statuto speciale come la Sicilia io credo che il principio ispiratore su cui ci si possa trovare d'accordo superando le difficoltà che pure sono evidenti
Sia questo alle Regioni va riconosciuto evidentemente un potere
Legislativo che non può essere riconosciuto ovviamente ad altri
E insieme con un potere legislativo le materie di loro competenza una funzione essenzialmente di pianificazione i guai grossi cominciano le sistema dell'autonomia quando le Regioni pensano o pretendono di avere una funzione di tipo amministrativo-gestionale
Dove non hanno cultura minimamente e l'attrazione del potere che potere della vita di ogni giorno e dove combinano guai grossi che fanno rimpiangere come diceva giustamente Silvestri
Purtroppo ahimè quando queste non ritengono convessi persino l'amministrazione centralistica dello Stato che almeno a una centenaria esperienza in materia di cultura gestionale
Se le Regioni spingono fortemente e viene difeso una prerogativa esclusiva di fusione legislativa è una forte funzioni di pianificazione lasciando la funzione di governo e di gestione
Quotidiana chi ha il controllo diretto del territorio
E cioè in particolare ai comuni e per la parte di loro competenza alle Province qui c'è un punto delicato
Che è quello di quale deve essere il ruolo delle Province sostanzialmente su questo si trova un punto di equilibrio che supera ripeto le competitività e le conflittualità che possono essere spinte noi chiediamo alla parlamento
E a questo gruppo parlamentare ma quello della maggioranza più in generale di avere nei confronti della forma di Stato un'attenzione pari a quella che sia nei confronti della forma di governo non è questione meno importante
Anzi sprovveduto in ragione della considerazione politica che Bassanini sottolineava ricordava
Che è quella che almeno nelle dichiarazioni programmatiche sulla forma di Stato viene un tendenziale consenso che vede non solo il Polo e l'Ulivo ma anche altre forze avere spinto in questa direzione probabilmente la forma di Stato può essere questione che viene anticipata in qualche misura nel confronto per fare
Vedere che si fa sul serio
Sulla prospettiva federale dello Stato voglio soltanto aggiungere non c'è preoccupazione da parte di chi teoricamente potrebbe essere preoccupato da una elevate dosa di federalismo e cioè le regioni le città del Sud perché noi siamo perfettamente convinti che un federalismo solidale e cooperativo
Esalta le responsabilità della classe dirigente del Mezzogiorno che secondo me è in grado di potere guidare una prospettiva di ripresa e di sviluppo
Concludo questo intervento con un invito molto caloroso
Che è quello di avere ingenerare nei confronti della riforma e in particolare della forma di Stato ma pigia della riforma costituzionale un atteggiamento coraggioso d'attacco come dice io non so se la forma della la soluzione prescelta della riforma
Della commissione bicamerale sia in assoluto quella preferibile accerto nella condizione attuale mi sembrava l'unica che poté essere essere perseguito
E noi offriamo già sin da adesso la disponibilità le regioni certamente i Comuni le Province a partecipare nei termini e nei modi che saranno consentiti dal Parlamento soprattutto per la forma di Stato a collaborare con la Commissione bicamerale dando il supporto ovviamente dalla nostra esperienza e chiedendo di essere sentiti e di partecipare proprio alla formazione di questo disegno
Insomma in materia di riforma costituzionale come diceva Mussi non possiamo consentirci vivamente il lusso di non fare in modo che questa sia la legislatura che decide l'assetto dello Stato
Perché se noi perdiamo quest'occasione e non si va sino in fondo si perde una grande occasione per il Paese noi vi chiediamo quindi di avere coraggio di credere nella Bicamerale
Di andare sino in fondo di buttare le stampelle e di correre perché il Paese domanda questo con impazienza
Ringraziamo Enzo Bianco per il contributo
Certamente proseguiremo questo rapporto con il mondo dei comuni e delle regioni e da ora la parola leopoldo Elia presidente del gruppo parlamentare al Senato del Partito popolare eseguirà Antonio Bassolino
Innanzitutto io voglio ringraziare kitsch ha invitato qui per esprimere un punto di vista ma soprattutto poi per avere ascoltato
Delle degli interventi estremamente impegnativi e direi su cui c'è una larga concordanza
Da parte nostra
Comincerò dicendo che noi siamo per la Bicamerale presa sul serio insomma molto soluzione
Perché sentiamo che è una sfida veramente forte vedete quanto scetticismo viene profuso a piene mani sui giornali dell'opposizione
Contro la Bicamerale dicendo che non concluderà nulla dimenticando che poi nella fase precedente storicamente la non conclusione è dipesa
Dallo scioglimento delle Camere e quindi le colpe della Bicamerale da questo punto di vista non ci sono i difetti della Bicamerale non giocano
Certamente nel frattempo molte cose
Sono cambiate
Sono cambiate ma non in modo tale da convincerci a scegliere quella strada dell'Assemblea costituente che al di là dei diciamo degli aspetti di
Antica eticità di antinomia con l'articolo centotrentotto e quindi con i dubbi di costituzionalità era o troppo o troppo poco
La via della Costituente di questo forse non ci siamo resi conto e questo valorizza la bicamerale e il procedimento della via parlamentare
La Costituente era assolutamente troppo poco rispetto ai grandi mutamenti epocali di cui si parla continuamente cosa può fare
Una una Costituente o il cambiamento di una anche la riscriva scrittura ex novo di una Costituzione
Di fronte alla famosa globalizzazione dell'economia alle limitazioni di sovranità progressive in base alla costruzione dell'unità europea o così via evidentemente evidentemente era velleitario il tentativo di credere che si potesse aggiornare una costituzione ha problemi di questa portata
E d'altra parte le proposte in campo sono diciamo si sono dimostrate non fondate
Da destra ci si incitava a mettere nella prima parte della Costituzione la concorrenza e il mercato
Quando c'è già tutto nei trattati che abbiamo ratificato e quindi diventa un problema veramente
Di forma pur un problema non sostanziale quello del del mutamento della costituzione economica da sinistra i filosofi della sinistra inutile
Fare nomi il nome della società dell'informazione e di altri mutamenti vorrebbero e in base al mutamento soprattutto nel campo economico
Lontani dal compromesso socialdemocratico che sarebbe stato incluso nella Costituzione l'economia mista e così via vorrebbero il mutamento ma il mutamento
Lo esprimono con delle aspirazioni che non sono traducibili nemmeno il linguaggio giuridico tuttora siamo talmente ancora nel vago nella nebulosa che sarebbe stato a mio avviso impossibile procedere su questa strada
E allora dobbiamo però pur rifiutando la via della costituente anche perché era un troppo oltre prima era un troppo poco rispetto a questi grandi problemi un troppo rispetto ai problemi che ci stanno davanti perché perché il costituzionalismo contemporaneo
A Ray latinizzato in larga misura purché si rispetti il quadro democratico arrivati iniziato i mutamenti sia della forma di Stato che della forma di governo cioè siamo ben lontani dal messaggio Cossiga
Del novantuno quando addirittura sembrava che perfino per cambiare il bicameralismo bisognasse allontanarsi dall'articolo centotrentotto della Costituzione oggi abbiamo diciamo una flessibilità per cui si può nell'ambito del quadro democratico passare dallo Stato federale allo Stato regionale si posto che la distinzione sia valida e viceversa e perfino allo stato accentrato secondo il sistema inglese del surf Gaver manto altri
O altri istituti e così nella forma di governo si può passare
Almeno in via di principio dalla forma americana quella svizzera quella francese senza che ci sia a quella israeliana senza che ci sia una preclusione e di principio
Tuttavia questa fungibilità per così dire in astratto a un pericolo il pericolo è di ritenere che tutto questo pur facendo perdere di polemica ideologica le scelte di politica costituzionale però riduca
Le opzioni a delle technicalities a delle scelte fra fra mezzi che tutti siano intercambiabili e qui viene apprezzo moltissimo apprezzato l'introduzione di Mussi ma ho apprezzato molto anche l'intervento la relazione di Silvestri perché giustamente dice attenzione reagisce acquista
A questo pericolo che ci può essere
Nella in questa esposizione delle varie forme di governo che possono diventare astrattamente solo astrattamente fungibili
E di intercambiabile mentre invece i contesti contano i contesti in cui poi queste proposte devono essere inserite e allora avvenendo più al concreto ma molto brevemente voglio essere discreto
Ecco e e chiaro che per esempio quale federalismo
E ci porta a a una a una discussione tra noi e voi che vedo bene avviata ma che non sarà una passeggiata
Non sarà una passeggiata perché i problemi i problemi sono gravi sono serie
Pensate al superamento del parallelismo tra potere legislativo e potere amministrativo delle regioni io ritengo fondamentale che in molti settori
Ci possono essere poteri e amministrativo senza potere
Legislativo in alcuni casi o per lo meno che si debba accettare quel concetto elastico che diceva Silvestri per cui per esempio la diciamo in certi settori per l'unità dell'ordinamento per la tutela dei diritti sociali si riveli necessario un un potere legislativo concorrente alla tedesca
Per cui insomma si sacrificano anche certe esigenze
Particolari a questa visione più generale questo dimostra anche la l'aiuto l'infantilismo delle iniziative che in questi giorni vengono prendendo la Regione la Giunta regionale lombarda Formigoni eccetera con queste abrogazioni dei ministeri di alcuni ministeri erano già futili la volta precedente
Oggi dopo aver scorso basta scorrere l'elenco dei ministri che formano il governo tedesco per capire che questo discorso dell'abrogazione dei ministeri
Ha poco senso perché anche trasferendo molti poteri alle Regioni rimarrà al centro il compito di ideare e di prospettare in base a esigenze nazionali iniziative
Di legislazione e di indirizzo che sono comuni
A al federalismo anche più spinto anche dove negli Stati Uniti uno Stato può avere la pena di morte è un altro no però in materia
In materia diciamo di taluni indirizzi economici è chiaro che con nomi con sociali è chiaro che ci vuole
Una indicazione di carattere unitaria
E e altri problemi il bicameralismo bicameralismo non sarà uno scherzo affrontarlo perché manca nella nostra cultura la consapevolezza che il federalismo è un processo
E un processo che non si risolve con le affermazioni costituzionali e nemmeno di alcune leggi
è un processo che deve essere garantito nel suo corso per cui l'esistenza di una seconda Camera delle Regioni delle autonomie
Preferibilmente diversa dal Senato spagnolo che ha poteri forse troppo limitati
Ecco bene e incidere sulle scelte che faremo non parlo ne ha parlato bianco delle diciamo ne hanno parlato anche Bassani del diciamo così delle difficoltà di raccordare regioni che municipalismo italiano
Certamente le regioni sono la materia prima per così dire del federalismo ma bisogna bisogna appunto coordinare la con le nostre tradizioni e con le realtà specialmente dei grandi Comuni delle grandi città
Bene si dice la forma di governo difficoltà sulla forma di governo ma io credo che la base del Fisichella un ma così detto del documento dei quattro
Giuristi abbia degli aspetti molto positivi per le scelte che noi dobbiamo fare perché combina
La capacità di esprimere una legittimazione democratica senza l'elezione
Del primo ministro che vincolerebbe
Per un periodo per un periodo predeterminato sia che si tratti del Presidente della Repubblica sia che si tratti del Presidente del Consiglio rischia di predeterminare un periodo di assoluta non rimovibili ITA
Nemmeno in casi in casi gravi ora non gli abbiamo una legittimazione democratica diretta
Senza elezione elastica perché perché o il capo della coalizione alla maggioranza dei seggi assoluta dei seggi il Capo dello Stato lo nomina senza nemmeno bisogno di una fiducia parlamentare iniziale sistema inglese non c'è questa maggioranza la si cerca in Parlamento sistema tedesco con un'elezione che può anche lasciare al Capo dello Stato la possibilità di scegliere quando non si raggiunga la maggioranza assoluta
Dei dei partecipanti ai membri dell'Assemblea
Quindi vedete che abbiamo il vantaggio di poter rimuovere in casi eccezionali e questa è una novità di fronte alla labilità alla instabilità del nostro sistema garantita come dall'automatismo della bozza Fisichella dello scioglimento automatico ne discuteremo noi pensiamo che la soluzione svedese del potere di scioglimento
Del Presidente del Consiglio in taluni casi eventualmente in altri del capo dello Stato organo di garanzia possano diciamo assicurare questa nuova forma di governo dove troveremo grandi difficoltà nel trasferimento certo del trasferimento del sistema francese comporta difficoltà ancora maggiori vi ricordo il bellissimo articolo di Coldagelli su su Micromega in cui malgrado il titolo provocatorio del gollismo in salsa italiana voi trovate una analisi assolutamente convincente
Di come le consuetudini e le prassi non trasferibili di per sé con la lettera delle proposizioni costituzionali ecco abbia
Profondamente trasformato il sistema francese come era nella lettera della Costituzione
Una delle difficoltà maggiori per questa nuova forma di governo che Sartori per resto aveva isolato dalle altre di questo forma di governo parlamentare robusta per così dire sarà il rapporto Governo Parlamento qui troveremo delle difficoltà dovremo superare delle resistenze di vetero parlamentari nel senso che il governo dovrà vere
Un potere forte sull'agenda del Parlamento sull'agenda dei lavori del parlamento perché bisogna che le principali proposte governative che nascono dal programma approvato dagli elettori siano tradotte
In leggi perlomeno provocando il parlamento alla deliberazione non all'approvazione certo qualcosa potrà anche parecchio potrà essere anche cambiato aggiunto ma deve esserci almeno la garanzia della deliberazione in tempi certi ecco io credo che tutto questo che ho detto
Diciamo è un fattore che dimostra come le differenze tra noi non credo che siano poi così forti io credo che pur ammettendo che non si tratta di scegliere per la forma di governo di tecnicalità ma si tratta di fare delle scelte impegnative perché scegliere la forma che mortifica di più il Parlamento o che concentra tanto potere in una sola persona ecco c'è una gradazione che corrisponde anche a una miglior valido valorizzazione dei principi
Principio democratico della prima parte della Costituzione e allora tralascio gli altri problemi come si rapporta alla riforma costituzionale col discorso del partito Gaver mentre per il governo di partito
All'anglosassone senza cadere nella partitocrazia ecco ma concludo dicendo che noi dobbiamo e partire
Da una collaborazione all'interno dell'Ulivo dobbiamo prima che cercare convergenze da fuori dobbiamo cercare convergenze da dentro perché siamo vincolanti al programma che in larga misura era unitario che abbiamo presentato agli elettori e dall'Ulivo che bisogna cominciare a cercare l'armonia la sintesi le convergenze
Più le convergenze che i compromessi perché le parti migliori della costituzione del quarantasette sono frutto di convergenze non di compromessi o di baratti nella parte più nobile che è quella costituzione è quella della prima parte che è quella dei diritti e dei principi fondamentali quindi respingiamo
L'ipoteca Casini su accordi preventivi che sono contro lo spirito dell'articolo centotrentotto della Costituzione e anche contro la lettera agli open ma ecco facciamo un grande sforzo anche nel corso dei lavori per trovare l'armonia all'interno dell'Ulivo il resto vi sarà aggiunge
Ma non cerchiamo prima di creare maggioranze che possano suonare
Come un emarginazione di forze che e tentano dall'interno dell'Ulivo di cercare questa linea mi si dirà ma in qualche caso si potrà arrivare anche delle maggioranze strette
Tentiamo tutte le vie per avere le maggioranze larghe ma non dimentichiamoci che alla costituente
Fu battuta tre volte la Democrazia Cristiana proprio sul problema del bicameralismo
In comici in nella sottocommissione in commissione plenaria nell'Assemblea
La Democrazia Cristiana che era il partito più forte eppure fu battuta su un punto poi rallenta può capitare ma cerchiamo di trovare all'interno dell'Ulivo di evitarlo grazie
Antonio Bassolino segue Antonio la Forgia
No
Ma vorrei esprimere innanzitutto il di apprezzamento
Per il questa occasione
Offerto dei gruppi parlamentari per queste iniziative per le violazioni
Di Mussi e Silvestri
Apprezzamento anche per l'apertura
Oltre che
Ai gruppi di parlamentari anche
A studiosi Hardy alta istituzionali
Per la verità questo lo dico con franchezza
Sarebbe stato meglio se analoga apertura secondo me ci fosse stata anche la composizione della commissione bicamerale
Perché io penso che e intro certi limiti entro i limiti giusti
La diversità anche di collocazioni e perfino
Quel paio di conflitto oggettivo che può esserci è un bene comunque l'importante è la direzione verso la quale ci muoviamo la direzione di riforme serie come è stato sottolineato con forza da Mussi e Silvestri
E su questo vorrei un attimo insistere e anche sull'urgenza dei tempi oltre che su una coraggiosa direzione riformatrici
E io sottolineo l'urgenza dei tempi perché noi abbiamo a lei nostre spalle parlo del Paese in generale
Una lunga sottovalutazione che si è espresso in città esprimendo in modo di
Differenti
Prima di fronte all'insorgenza
Del tema federalista noi abbiamo avuto alcuni anni
Di forte e chiaro immobilismo
E ora invece
Dico podi franchezza come vedo le cose in questo momento
E ora invece dopo che c'è stato ogni giusto sforzo di dialogo dobbiamo stare attenti
A non avere una sottovalutazione del salto di qualità che in certe posizioni della lega e in particolare di Bossi ci sono
E io qui penso che sia indispensabile una grande firme Itza politica
Mettere un'altra politico
E cercare di dare la risposta giusta perché noi dobbiamo dare che una risposta al Paese sia al nord che al sud
Su temi di fondo dell'autonomia e del federalismo risposta che in questo momento e oggettivamente una risposta contro Bossi
Tanto per rispondere al luglio come si colloca in questo momento ma ha problemi reale che noi abbiamo dentro il Paese
E sapendo
Ora io vedo obiettivamente alcuni prime novità con questo governo
Ma sapendo che negli ultimi due tre anni noi abbiamo avuto sul versante autonomista e federalista
Abbiamo avuto un contrasto molto forte
Tra una larga coscienza che cresceva
E il nulla e nessun passo in avanti su questo piano
Soprattutto con il governo di centrodestra ma poi anche dopo per tutta una fase
Io per questo che avverto molto l'urgenza dei tempi
E il lavoro in progress
Ma con una chiara visione dei temi e dei tempi che noi dobbiamo avere
E qui io penso che noi
Dobbiamo vengo a dare all'appuntamento delle prossime settimane e dei prossimi mesi
Nel senso che a Costituzione attuale
Come e sarà nei prossimi mesi
Noi dobbiamo fare io penso il massimo di sforzo
Per collegare alla finanziaria tutto ciò che riusciamo a collegare
In materia di riforma autonomista e dello Stato
E farle muovere in Parlamento entro i tempi della finanziaria entro il trentuno dicembre mille novecento e novantasei
Io penso che questa è la prima risposta che noi dobbiamo dare al Paese dunque io do molta importanza
Al fatto che possano andare avanti alla Camera e al Senato
Combinando i i tempi e le aule
La finanziaria eccome collegate alla finanziaria
I disegni di legge già presentati dal ministro Bassanini i disegni di legge ai quali stanno lavorando il ministero degli interni e il ministro Visco
E vorrei sottolineare l'importanza del fatto che vado avanti l'uno e l'altro di questi due temi
Alla finanziarie collegate in materia di riforme autonomista e dello Stato
Sottolineo l'importanza perché noi abbiamo io penso in questo momento
Di fronte noia
Alcune evidenti contraddizione
Una interno al Mezzogiorno
E io non so se ce n'è sufficiente coscienza nel Paese nel governo e in tutte le forze politiche
E la contraddizione ormai stridente interno al Mezzogiorno e secondo me questo e quella tra un'indubbia e forte crescita culturale civile e politica che c'è stata
In molte parti del Mezzogiorno non solo nelle grandi città ma anche in tante città piccole e medie e l'arretratezza e il blocco della situazione economico
Come tutte le grandi contraddizioni questa contraddizione non si legge a lungo
Io noi riusciamo nei prossimi mesi abbia accompagnare a questa crescita culturale civile e politica
Una crescita di autogoverno e autonomista del mezzogiorno e una crescita economica oppure quella stessa crescita civile culturale può fermarsi
Io vedo nel Nord Est una faccia diverse perfino opposte di questa stessa medaglia
E c'è una grande crescita economica in questi ultimi anni dovuta a tanti fattori
Dovuta anche a una indubbia vitalità
Dovuta anche come è stato per molti anni per troppi anni il sistema fiscale italiano
Opposto a quello che è diventato ha poi negli ultimi tempi
Dovuto come vogliamo dire lo dico Enrico pubbliche le scarpate
Ad un allargarsi del rivendicazionismo per cui abbiamo non più solo un rivendicazionismo dei deboli dei più poveri ma sempre di più
E se ne comprendono li ragioni anche nell'Italia e nel mondo di oggi un rivendicazionismo di più forti
E nel nord est la contraddizione tra una grande indubbia crescita economica
E secondo me
Un problema di rappresentanza politica
Di perdita di status rispetto ad altre epoche ad altre fasi della storia italiana
Un po'la faccia diverso e perfino apposta al processo che è stato ed è in corso in tanta parte del Mezzogiorno
Grande coppia io penso
Del governo di centro sinistra nel quale ci riconosciamo quasi tutti quelli che siamo qui
Dei gruppi parlamentari di chi lavora nelle grandi istituzioni nel Paese
E di cercare di dare una risposta a queste due facce di una stessa medaglia all'una e all'altra di queste contraddizioni una interno al Mezzogiorno e l'altra e quella che viene da importanti aree del paese
Io è per questo che penso
Che nei prossimi mesi la finanziaria e le collegate con riforme concrete delle Autonomie dello Stato devono andare avanti molto
Con quelle misure di riforma della pubblica amministrazione
Ed è la macchina dello Stato che solo in un Paese come il nostro non meno rilevanti delle grandi riforme istituzionali e costituzionali
Se poi si vuole governare
Ogni giorno un paese come il nostro
Io penso che su questo che dobbiamo spingere molto
Il governo il Parlamento il lavorare poi come si vincerà l'ospite di oggi con grande impegno e comunque grande serietà nella Bicamerale
Consapevole io credo tutti quanti noi della novità della situazione rispetto al passato
E cioè del fatto che al di là delle giuste norme che ci siamo dati
Concludere presentare un progetto alle Camere
Una cosa io credo noi non possiamo fare
Credo ne siamo tutti consapevoli
E cioè lavorare con grande serietà e intensità nella bicamerale
E poi dopo
Un blocco e non andare a conclusioni positive ed impegnativa
Io credo che questo sì scontrerebbe contro un sentimento e una crescita diffusa su questi temi del Paese
E una situazione di non un successo della bicamerale di non decisioni impegnative spingerebbe a tanti accedere altre i più impegnative se
Altre anche altri
Chissà qui in questa sala
Dato che i prima di sei dediti forme e di fronte a noi per questo io penso che oltre all'impegno dei prossimi mesi nel senso di riforme
Autonomiste serie lo spirito con cui dobbiamo lavorare in Bicamerale chi mi leggeva chiarissimamente io sono molto d'accordo
Dalle ottime relazioni di Mussi e Silvestri è uno spirito giusto e noi dobbiamo e spingere su questa strada
E molto un po'l'ultima considerazione che volevo fare molto oltre che sulla forma di governo e qui la delazione di Silvestri oltre che quella di Mussi mi sembra che abbia di offerto una base di discussione sulla quale muoverci con apertura e coraggio
Molto sulla forma distaccato
Anche per evitare
Vuole dire cosche Tezze quello che penso io
Un eccesso
L'iniziale di accentramento simbolico sul problema dell'investitura
Noi dobbiamo molto ragionare in primo luogo sulla forma di Stato
Dunque su quel delicato tema del modello del tipo di assetto federale al quale dobbiamo andare in un Paese come il nostro
Io penso che debba essere una soluzione molto equilibrata
Che non può essere a dico con schiettezza la mio opinione
Un federalismo fondamentalmente regionale
Ci vuole una soluzione molto equilibrata
Che preveda funzioni e poteri
Significativi e importanti alle regioni
E alle città e a quella istituzione comunale che rappresenta la lunga storia del Paese senza forzature
Con un giusto equilibrio
Che vede i problemi che abbiamo di fronte
E che per esempio non tutte le Regioni sono uguale
L'esperienza di forme
E che dunque in modo elastico e differenziando
Ponga anche vincoli che secondo lei a livello regionale Aiuti no un'operazione di rottura in tutte le situazioni dove occorre una rottura
Di una grande macchina burocratico amministrativa
Faccio qualche esempio Chievo schiettezza le mie opinioni
Le idee le due nuove funzionano quelli dove le Regioni hanno già dato ai Comuni e agli enti locali tutte le garighe che debbano dare
E lì dove per tutto quello che riguarda la materia gestionale e amministrativa a livello dell'istituzione comune che si concentra il massimo di poteri di funzione
Anche per poter rompere una macchina e un neocentralismo
E spingere tutte le regioni su quella strada di una funzione eminentemente di legislazione soprattutto di programmazione sulla quale
La parte delle regioni italiane si è mosso
Ma molto io penso con un forte equilibrio e dunque un federalismo regionale delle città Dini disciplina delle tante città e delle grandi municipalità e qui io penso qui sono qui costituzionalisti illustri in sala
Io qui penso che ci sia perfino un problema formale
Cioè di dare
In Italia
Anche dentro la Costituzione
Piena dignità costituzionale al Comune
E all'istituzione comunale
Piena e formale dignità costituzionale fino in fondo
Come operazione
Politico istituzionale
E perfino simbolica di necessaria sbottò
Perché come concepito lo Stato in Italia ancora che cos'è lo Stato fondamentalmente
Fino a non molto tempo fa ora incomincia a cambiare dopo l'edizione dirette dei sindaci ma lo Stato che cosa
Lo Stato è a Roma
Solo il Governo i ministeri e poi lo Stato soli prefetti questori e lei istituzioni decentrate dello Stato quel e lo Stato
Tanto che nella dialettica che spesso c'è qualche volta
Si può immaginare la mia reazione
Sfuggiva perfino involontariamente la cosa
Il comune e lo Stato il comune altra cosa aspetto allo Stato
Non prima parte fondamentale di un nuovo Stato dar riformale e da rinnovare fino ad aprile piena e formale di invita costituzionale al comune in quanto tale
Io penso che molto voi dobbiamo muoverci con tutto l'equilibrio indispensabile ma su una una strada che veda un po'il lungo filo della storia italiana anche perché e concludo
Io sono convinto
Che valorizzando nel modo giusto
L'identità delle cento città italiane
Si può aiutare la crescita di un comune sentimento di appartenenza nazionale
Se sapremo trovare gli equilibri giusti quello che spesso è mancato si può riformulare a partire dalla valorizzazione di tante identità
Cittadine e questo io penso possa molta aiutarci
Condivido le cose che gli ha detto simile a bere dentro l'Ulivo innanzitutto ma anche a ricercare tra sinistra e destra tra centrosinistra e centrodestra
Quel sistema è minimo di valori condivisi
Che tiene assieme un Paese consente più liberamente una dialettica di alternanza e di alternative
E può darci anche una risorsa
Preziosi sì ma che noi ancora non abbiamo fino in fondo la risorsa di una più alta coscienza di sé e perfino nell'Europa di oggi di un giusto il legittimo orgoglio nazionale che io penso sia sarebbe molto importante
Grazie a Bassolino
Allora la parola Antonio la Forgia
Che si avvia anche lui credo a tagliare il traguardo dei cento giorni come presidente della Regione Emilia Romagna quindi che facciamo gli auguri di buon lavoro credo che il seguirà Maurizio Pieroni presidente dei senatori verdi
Non li ho contati Vampire credo che non interessi quasi a nessuno a differenza di altre cento giorni
Forse
Io naturalmente come hanno fatto a Bianco e Bassolino ringrazio molto sinceramente dell'essere stato invitato a questa riunione
Di più ancora della possibilità di prendere la parola davanti a voi e vorrei ricambiare
Diciamo stando aderente alle ragioni credo dell'invito cioè stando aderente al punto di vista che mi viene dal mestiere che sta attualmente facendo dicendo le cose senza troppa poche senza troppa reticenza e cercando di dirle molto rapidamente
E allora ecco senza reticenza la prima osservazione che mi sentirei di fare questa io
E credo si debba fare ancora qualche passo avanti nel andare oltre
Quanto meno il rischio della giustapposizione
E che mi pare essere ancora presente tra formati tema della forma di Stato è tema della forma di governo
Rendere più evidente il legame
Io tenderei a dire che nell'ordine logico la forma di stato dovrebbe precedere nella nostra definizione il tema della forma di governo e comunque indipendentemente dall'ordine una retroazione forte una correlazione forte
Occorre che sia
Che sia visibile lo dico anche perché credo che si siano soltanto una ragione come dire geometrica architettonica ma credo ci sia una ragione molto forte a spingere in questo senso
Non c'è dubbio che nell'esperienza vasto e forse specifiche del nostro Paese sono le difficoltà incontrate dall'efficacia della forma di governo della soluzione data la forma di governo particolarmente come tutti sappiamo negli ultimi due decenni via via crescendo
Ma il tema delle innovazione sul terreno della forma di Stato a me pare provenga anche da processi più generali non specifici del nostro Paese
Forse più recenti ma forse anche più cogenti
Mi riferisco non per condividerla ma per evocarlo a quella lettura che a quel libro molto citato devo ritenere anche molto molto letto dello studioso giapponese o mai titolato significativamente la fine dello Stato-nazione
Dove si svolge una tesi che io definirà i vetero marxista si afferma che sostanzialmente essendosi gli Stati nazione formati al fine di produrre l'unificazione del mercato nazionale appunto
Raggiunto l'obiettivo ed anzi essendo il mercato divenuto mondiale l'idea stessa la realtà stessa dello Stato nazione sarebbe ormai definitivamente obsoleto
Ripeto credo d'aver già espresso una valutazione classificando questo ragionamento quale vetero marxista ma vorrei dire però che un elemento di sostanza una verità in questo ragionamento cioè e credo che il tema sul quale noi dobbiamo misurarci è quello di dare una forma flessibile so che questa parole Varga
Più evocativa che descrittiva e analitica però non ha di meglio una forma flessibile
Alla unità statuale della nazione
Perché la mia sensazione e credo di non dire nulla di nuovo che se noi non riusciamo rapidamente a dare una forma flessibile all'unità statuale della nazione la rigidità dell'assetto attuale può
Rafforzare i pericoli di rottura e qui naturalmente c'è tutta la forza non della proposta secessionista ma come tutti sappiamo insomma del tema fortemente agitato da Umberto Bossi dalla lega
La
Terza osservazione o la seconda osservazione che vorrei fare
La faccia aggrappando mi ad un cenno che il professor Silvestri ha fatto nella sua relazione avendo la bontà di evocare accanto per con i contributi anche qualcosa di proveniente dai lavori del dell'Emilia Romagna della sua Giunta regionale lo posso dire tranquillamente perché appartiene ormai a cose
Consolidate quindi non mi parlò corre il rischio di parlarmi addosso ecco limitare
Quello che a me perlomeno è sembrato il contributo essenziale o più caratteristica in qualche modo di quell'elaborazione è il suggerimento all'intuizione che messa ogni Energia
A definire secondo una rigorosa applicazione del principio di sussidiarietà il più corretto ed efficace di parto delle competenze dei poteri delle funzioni eccetera
Proprio in relazione a quella flessibilità che si vuole e che si dovrebbe volere
Introdurre nell'assetto politico istituzionale del nostro Paese nell'assetto nell'ordinamento della nella nostra repubblica
Saranno sempre e comunque forse limitati nel numero ma decisivi nella sostanza e nella qualità i temi che avranno bisogno di processi di codecisione
E quindi il punto molto delicato
O
Istanze e i considerazioni esplicite ed implicite sia di bianco che di Bassolino
Che soluzione dare anche rilevante visibile al terreno della codecisione sì alla scala nazionale sia alla Scala regionale
E che fondamentalmente alla Scala nazionale perché lui si intatta direttamente con il tema del bicameralismo e quindi con
Io credo che il il nodo da affrontare sia lì
E che su quel terreno dovrebbe essere affrontato apertamente scontando che ci saranno difficoltà da superare come emergeva anche dalle ultime parole di di Antonio
Affrontare il tema del rapporto tra l'esperienza delle autonomia e l'esperienza del regionalismo e delle regioni io credo che non ci si possa discostare molto nell'immaginare la funzione della seconda Camera la sua caratterizzazione e la sua composizione il suo modus operandi non ci si possa discostare molto dal dall'assetto che la seconda camerale dalla funzione che la seconda Camera nella esperienze nel modello tedesco con tutte le cautele sono state sui sui modelli
E quindi penso che la correzione significativa che possano essere introdotta rispetto all'esperienza tedesca modello tedesco sia quella di una compresenza
Nella seconda camera accanto agli agli esecutivi regionali così come nel Bundesrat
Dei rappresentanti degli esecutivi delle grandi città recuperando sotto questo profilo il tema mettendolo appunto delle autorità metropolitane previste
Nel mille novecentonovanta lasciate quasi universalmente languire e cercando di vedere come su quei punti si possa Bassolino una sua intervista non so se la parola fosse sull'immagine fosse sua o del giornalista ma diceva qualcosa che mi pare va in questo senso utilizzare il termine città-stato ecco credo che anche questa naturalmente locale
Io credo che che occorre un gigantesco sforzo di fantasia finisco su questo da parte di tutti
Occorre vedere oltre le regioni quali esse sono e dico anche una cosa forse antipatica ma anche questa credo di poterlo dire perché si rivolge anche a me implicitamente guardando anche oltre il personale politico regionale
Perché non c'è dubbio l'innovazione più forte e la riqualificazione più forte del personale politico è stata prodotta alla scala comunale e alla scala nazionale
Alla scala regionale assai meno uno sforzo di fantasia per guardare oltre le regioni quali esse sono oggi ed oltre il personale politico che oggi chi amministra
E
Diciamo di sciogliere i due nodi della ridefinizione dell'ordinamento costituzionale di ordinamento della Repubblica riuscendo a prescindere dalla condizione data naturalmente dando per scontato tutto ciò che veniva detto circa l'allocazione dei poteri non c'è dubbio che ho usato una formula sintetica
Una rigorosa applicazione del principio di sussidiarietà dovrebbe portarci a trarre tutte le conseguenze
Ancora trenta secondi male qui cambiando o meglio togliendomi la giacca del mestiere che faccio e ragionando da vostro elettore diciamo parlando da vostro elettore
Io credo che noi dovremmo riuscire a combinare anche sulla scorta dei ragionamenti così e dei temi e della decisione determinazione così impegnativa con la quale questa discussione è stato affrontato dovremmo combinare il più fermo attacco la più ferma critica politica alla soluzione secessionista
Con una
Sfida unitaria nei confronti nei confronti della lega
Su questo terreno che noi che noi proponiamo
Io credo che al di là di tutto si debba riconoscere alla lega di essere stato un elemento di cambiamento in questa lunga turbolenta incompiuta transizione italiana
C'è stato un momento in cui
Questa tra le forze di cambiamento la lega nord mi riferisco al mille novecentonovantatré ha compiuto opzioni
Sbagliate
Dal mio punto di vista naturalmente ne sono conseguiti abbandonato il campo del rinnovamento ne sono conseguite e ne sono conseguiti esiti
Poco soddisfacenti esiti di rallentamento del processo sarebbe davvero pesante che di fronte alla difficoltà dell'innovazione del processo di riforma
Questa forza ecco per di qui l'esigenza della sfida restasse anche questa volta come tre anni fa come quattro anni fa isolata su un fronte diverso da quello che noi stiamo cercando di costruire per cambiare riformare la Costituzione
Grazie la parola il senatore Pieroni presidente dei senatori Verdi eseguirà Andrea Manzella
Io ho vi ringrazio o per la cortesia dell'invito cercherò di ricambiare la con la brevità e se possibile con la chiarezza dell'intervento
Ma molte convergenze molti elementi di convergenza che tra l'altro aiutano
Alla brevità io comincerei dal in da parte iniziale dell'intervento di Mussi sul piano politico questa deve essere una legislatura costituente noi ne siamo assolutamente perfettamente decisamente convinti noi pensiamo che non si possa non non perdere quest'occasione ma non si possa evitare di affrontare problemi che sono ormai ineludibili
Il motivi
Mi sembrano chiari trasparenti sono stati detti numerosi interventi l'ultimo del presidente della Regione Emilia-Romagna ho particolarmente apprezzato io non so se lo Stato nazione vada ad estinguersi o meno così come non l'abbiamo conosciuto quello che e c'era otto e che la globalizzazione dei mercati cui accennava il ministro Bassanini impone una ridefinizione dei meccanismi statuale del nostro Paese senza la quale i fenomeni di disgregazione sociale e civile che sono già in atto sono inevitabilmente destinati ad aggravarsi
Quindi di fronte a questo non possiamo esimerci di dare risposte risposte chiare risposte concrete
Da questo punto di vista io ritengo anche che
Questo ci impone delle scelte politiche
Non si possono accettare ricatti è stato detto da parte dei guastatori che sono già all'opera e mi riferisco alla dichiarazione di Casini e di Buttiglione alla minaccia di non votare
In seconda lettura la Bicamerale io ritengo che noi dobbiamo procedere con convinzione sul cammino che ci siamo tracciati con uno sforzo di convergenza molto ampio ma dobbiamo anche essere pronti a farci carico per via ordinaria
Nelle commissioni Affari costituzionali secondo la prassi prevista dall'articolo centotrentotto
Del compito costituente qualora questo venisse sabotato per motivi di contingenza e di opportunità politica dal loro punto di vista ovviamente dei nostri interlocutori del Polo io mi auguro che ciò non avvenga ma una determinazione della maggioranza a mantenere aperto il percorso riformatore secondo quanto la Costituzione attuale prevede va assunta ritengo ritengo altresì di dover condividere lo esprimo formalmente almeno a nome del gruppo al al Senato ma credo anche del gruppo alla Camera che il percorso ipotizzato nel precedente intervento vale a dire la stretta sinergia
Forma di Stato forma di governo ma la capacità di far precedere al di là delle emergenze contingenti della situazione politica italiana la questione forma di Stato come terreno
Iniziale su cui muovere sia dettata dalla necessità di ottenere dei risultati se noi vogliamo ottenere dei risultati dobbiamo mettere sul tavolo della Bicamerale
Dobbiamo ipotizzare un percorso e ordinare un percorso che proceda dalla convergenza via via verso gli elementi di maggiore di divergenza perché non a caso i tentativi dei guastatori muovono proprio nella direzione opposta cioè cercare di mettere sotto i riflettori fin da subito quelle che sono gli elementi di frattura perché tutti sanno che quando un percorso sia costituito ed è stato
Ed è stato attraversato per i due terzi della sua linea evidentemente molto difficile tornare indietro buttare all'aria tutto
Ed è per questo che si cerca di impedire che il percorso cominci
Ritengo che la questione dalla forma di Stato debba stare all'ordine del giorno anche per un altro motivo
Il rischio vero che noi corriamo quei lavori della Bicamerale perché è un rischio vero da questo punto di vista c'è
è quello di ridurre agli occhi dei cittadini e non parlo della passione politica civile e morale dei componenti o di tutti i parlamentari che a questo percorso riformatore parteciperanno ma agli occhi dei cittadini
Il nostro lavoro un lavoro di tipo ingegneristico istituzionale astratto
Noi abbiamo nella società civile italiana l'emergere di nuove forme di nuove esigenze che ridi finiscono anche se il concetto di cittadinanza così come era previsto dalla vecchia impalcatura dello Stato nazione noi abbiamo delle esigenze che sfondano la cornice liberale dei diritti individuali
Mi riferisco ai diritti dei minori
Mi riferisco ai diritti basati sulla differenza mi riferisco perfino i diritti degli animali degli esseri viventi in quanto tale abbiamo delle esigenze nuove che non appartengono a quell'universo cui siamo abituati a riferirci è che possono costituire agli occhi dei cittadini una nuova frontiera della definizione del diritto di cittadinanza
Con cui noi possiamo non demagogicamente ma strutturalmente creare fascino e partecipazione della società civile al lavoro che stiamo avviando e per questo dobbiamo sapendo di mettere in primo piano
Al di là invece degli aspetti demagogici rutilanti che vengono agitati per altri versi e non questo non appartiene solo alla sfera e alla cornice liberale dei diritti individuali ma anche a quella comunitaria dei diritti sociali
Mi limito a citare le esigenze che vengono rappresentate da numerose associazioni da quelle degli utenti al Tribunale del Malato abbiamo tutto un universo che nella riorganizzazione dei poteri dello Stato e nel trasferimento e nel decentramento possono trovare luogo sanzione
Attenzione e soddisfazione finalmente e su questo fronte non possiamo creare attorno al percorso riformatore una partecipazione civile elevata e significativa
Sulla forma di governo per non rubare altro tempo sono costretto ad essere sintetico al limite la brutalità
Credo che sia da tutti uniformemente condivisa nella maggioranza l'esigenza di dare efficienza all'azione governativa e all'azione legislativa
Ritengo che i criteri con cui si costruisce e si soddisfa questa esigenza di efficienza vadano come giustamente ha sottolineato il il presidente Elia
Anzitutto costruiti con un percorso di convergenza all'interno della dell'Ulivo prima e della maggioranza tutta poi questo non perché ci si debba si debba andare a prove di forza no io non penso nessuno di noi pensa
All'idea di costruire un percorso una un modello una struttura condivisa dalla ristretta maggioranza relativa attuale da imporre agli altri ma perché il confronto con gli altri agevole tanto in quanto c'è una base unitaria ritengo che la possibilità di costruire questa base unitaria ci sia se partiamo da quanto questa sera è stato posto sotto i riflettori e di questo vi ringrazio vale a dire se fa partiamo dal lavoro Bassanini Fisichella eccetera
Se partiamo insomma
Da qualcosa che non coincide con il lodo Maccanico per dirla molto brutalmente il quale se fosse stato posto stasera sotto i riflettori anziché agevolare la costruzione di un percorso unitario della maggioranza lo avrebbe pesantemente ostacolato
Chiudo dicendo che ciò che vedo come elemento di ulteriore e necessario approfondimento all'interno de la maggioranza e poi in tutto il Parlamento per quel che riguarda il percorso così come delineato nella nell'ipotesi Bassanini Fisichella come più problematico la discrasia
Tra l'ipotizzata a forma di governo e il modello elettorale
Noi abbiamo qui un problema ENI io ritengo che molti settori anche dalla maggioranza indugiano a una suggestione che noi ci prefiggiamo di combattere e questo lo annuncia con chiarezza ma senza voleva portare elementi di rottura ma davvero di riflessione
E cioè il presumere che l'efficienza del Governo
Sia proporzionale non alla seria precisa e puntuale ripartizione
Degli funzioni normative e funzione legislativa e che oggi sono totalmente confuse
Bensì
Come dire a un la massima Calanni canalizzazione possibile del consenso elettorale
Che produce un tasso di uniformità assolutamente inaccettabile cioè che il problema non sia l'agilità e la flessibilità bensì la corazza
Mi spiego
Così non vengo non temo di essere equivocato
Noi votiamo attorno a quattro argomenti a quattro elementi che in nessun Paese del mondo stanno insieme e che non possono stare insieme neppure in Italia
Cioè non possiamo ipotizzare un modello che contenga contestualmente l'elezione diretta del premier
Dico del premier e non del presidente a Repubblica qualcuno ci aggiunge pure quella a ulteriore blindatura il premio di maggioranza
Il doppio turno
E sistema elettorale uninominale badate non c'è un paese al mondo
In cui la legittimazione dal rapporto maggioranza esecutivo si fondi su quattro sulla contestualità di questo quattro radici adesso non vi annoio elencandoli in Inghilterra abbiamo il sistema uninominale puro senza proporzionale però non abbiamo il doppio turno non abbiamo lezione dire ma potremmo farla questa declinazione puntuale e precisa
Se noi vogliamo coordinare attraverso il premio di maggioranza il rapporto tra il premier e la sua base parlamentare dobbiamo ricco affrontare in modo coerente la questione del sistema elettorale commisura con pacatezza qui nessuno propone di fare passi indietro
Però in maniera coerente ed adeguata nient'altro grazie
Professor Manzella parlamentare europeo seguirà l'onorevole Massimo
Ma è stato notato che che a furia di parlarne
C'è qualche convergenza tra opposti programmi costituzionali
Ecco ma di questa convergenza io credo che un poco
Ha fatto già giustizia
Leopoldo Elia dicendo che ebbene le prime convergenze dobbiamo ricercarle fra noi
Non andiamo a fare il gioco dell'ego ma dobbiamo portare nella riforma
Una misure di i novità direi una certa idea di costituzionalismo
Un metro un metodo che io vedo legato sostanzialmente anche per le cose che sono state dette qui dentro a quattro valori
Valore della storia
Il valore della rappresentanza
Il valore del territorio il valore della funzionalità
Dello stato
E valore della storia e al di là della diatriba
Costituente
Assemblea di revisione ma direi al di là della diatriba tra prima e seconda parte della Costituzione io credo che
Storia metodo storico al costituzionalismo significa fedeltà al contesto in cui
Siamo nati come Stato costituzionale noi non nasce Remo nel mille novecentonovantasette anche se la bicamerale avrà gli esiti Fausto
A cui a cui uniti ecco che tutti Aguglia
E questa fedeltà al contesto storico non significa fedeltà alle formule neppure di quella prima parte della Costituzione perché io non sono dove dove c'è scritto ha detto che solo nella prima parte ci sono i principi fondamentali della Costituzione
E chi ha detto che solo nella prima parte ci sono norme immodificabili boh
è una convenzione l'abbiamo l'abbiamo della Corte costituzionale quando quando si è occupata di queste cose si è guardata bene sia ad elenchi sia da localizzazione fatto al massimo delle parentesi
Degli enti degli accenni per capire di che cosa stava parlando quando parlava di principi costituzionali
Non suscettibili neppure di revisione costituzionale
E
Poi se io fossi
Un berlusconiano mi sarei contentissimo che nessuno gli verrà mai la mente ma in mente era la Commissione bicamerale di mettere mano per esempio al la formula dell'articolo sulla funzione sociale della società mai sia che gli venga invece della della proprietà scusate magie che gli venga in mente di di inventare una funzione sociale che sono della proprietà dei mezzi televisivi dei grandi mezzi di comunicazione
Di massa o all'articolo quarantotto dalla Costituzione sull'uguaglianza elettorale con l'articolo quarantanove sul partito politico che dice
Che parla di una concorrenza c'è anche alla concorrenza l'articolo quarantanove nell'accesso
Fra i cittadini nell'accesso alla comunicazione
Politica insomma
Insomma
Ci sono problemi di par condicio che
Che è così come nella seconda parte se non come diceva
Gaetano Silvestri attraverso gli strumenti di garanzia possiamo recuperare quei ti va be
La fedeltà non è questo la fedeltà e ha qualcosa che lo spirito storico verrà
Della costituzione papali in un altro in un altro senso io dico l'attenzione alla storia
La fedeltà all'evoluzione indiceva
Del conto di quello che è stato il sistema costituzionale italiano noi abbiamo
Ha avuto una evoluzione che riuscì passata anche per le battaglie per l'attuazione della Corte Costituzionale per l'attuazione del certe garanzie del Consiglio superiore della magistratura
E passata anche per la rivoluzione costituzionale che attraverso il referendum è arrivata a certi risultati e e allora
Tutto questo lo dobbiamo buttare a mare io credo vino ecco quindi primo punto primo punto metodologico fedeltà alla storia nostra della costituzione sia nei principi sia in quella che è stata l'evoluzione scusate indigena
Del del della Costituzione poi Silvestri ha fatto fatto e anche Luigi Giusti sia un po'di questo metodo di import-export abbiamo importato Miss Italia dal Santo Domingo basta basta
Non parliamo più di modelli francesi inglesi per rubare Santo Domingo va bene ma gli altri modelli per carità relay diamogli regrediamo lì in una
In una concezione seria di quello che devono essere riforme costituzione
Secondo valore e il valore della rappresentanza ecco di questo noi dobbiamo o a vere e precisa nozione precisa
Come dire convinzione di quello che è avvenuto non solo da noi ma direi nel nel mondo in cui ci sono società cioè questa scissione della rappresentanza questa scissione
Della tra la rappresentanza alla gestione e la rappresentanza scusate il gioco di parole ma insomma
Tecnicamente si capisce alla rappresentazione
Noi dappertutto abbiamo elezioni perché i governi ed elezioni perché i rappresenta dappertutto abbiamo un un dualismo sempre più accentrato tra accentuato tra forme di governo e forme
Tra l'istituzione governo dell'istituzione
Parlamentari
E e Ida questo viene fuori una doppia responsabilità la responsabilità di governo e la responsabilità di chi
Di chi rappresenta questo un tema per esempio che anche in Inghilterra e sentito e sentito moltissimo
Una del delle polemiche più forti in questo momento non per dottrine politologi cresce questo
Quindi diciamo al Parlamento che il suo compito e di rappresentare i controllare di fare le leggi e non già di di pensare a fare i sottosegretari
O o i ministri
E questo più che la personalizzati questo qui porta più che alla personalizzazione della politica direi alla personalizzazione cioè alla trasparenza della responsabilità della responsabilità politica
E se è così ragioniamo esce così ragioniamo nello stato di presidenzialismo di fatto dove
Già ci siamo poco fa chi mi ha preceduto la parlava di elezione diretta del premier e non e non sbagliava se questo è il problema e e allora e il
La la questione che si pone eh vedere se dobbiamo avere un assetto monocratico o duale del potere di governo questo è semplicemente sentivo poco fa Silvestri che parlava del Presidente della Repubblica se ci guardiamo intorno dai Israele alla Repubblica federale di Germania cioè tra due sistemi diversi vediamo il ruolo enorme che hanno i presidenti della Repubblica Veizi Barnet che dice io incontro alla fatta anche se tu eletto dal dal popolo non lo vuoi non lo puoi incontrare e da una svolta alla politica israeliana e il presidente tedesco che dice
La Bundesbank faccia la Bundesbank perché poi alla politica ci deve pensare ci deve pensare il governo quindi questa questo dualismo
Questa dualità al vertice dell'esecutivo quindi il vero problema è questo non è tra presidenzialismo Cancellieri Isma'eccetera eccetera precede e il cui il vero problema è questo una volta varcata la soglia di quello che io chiamo presidenzialismo di fatto quale quello che abbiamo in Italia presidenzialismo all'alternanza sistema dell'alternanza chiamatelo come volete in maniera da digerirlo meglio
Però il vero problema è se ci deve essere al vertice uno solo come avviene nel sistema americano e nel sistema cosiddetto semipresidenzialismo francese che fa ridere perché insomma voglio vedere
Sì e quanti quanti minuti occorrono a Chirac per licenziare il superi
Questo lo vorrei pure capire insomma in termini cronometrici e e allora
E altri sistemi con altri in cui vi è una presenza
Forte di un magistrato supremo di Garanzia di impulso le cose che
Ha accennato
Accennato Silvestrin anche qui guardando al nostro costituzionalismo indigeno ebbe io ci penserei tre volte prima di abbandonare una esperienza che ha visto che ha visto le cose fatte da Scalfaro negli ultimi
E terza
Terzo valore
E il valore del del territorio
Noi non possiamo fare e noi non possiamo immaginare un metodo costituzionale che prescinda dalla da una considerazione del territorio nuova non più come elemento dello stato il territorio ormai
Qualcosa che
E in un certo senso indipendente dallo Stato prima era la politica che faceva il territorio adesso è l'economia
Che fa il il territorio tra i mercati mondiali distretti industriali le Regioni le Regioni Stato
Abbiamo un re in realtà in cui è lo scopo economico che salda il fondo e le istituzioni
E lo scopo di impresa ma di impresa collettiva appare come il connettivo dell'intera dell'intera comunità ora è giusto che noi queste cose le seguiamo con i contratti d'aria eccetera spero e anche e giusto che in un metodologia costituzionale vera noi e dobbiamo o riprendere ecco riprendere e sia il valore della politica nel
Nella costruzione
Del al territorio sia la la cultura della della cittadinanza contro l'idea che solo la politica
E che solo l'economia che fa la comunità è l'idea di fondo che sta di dietro il secessionismo di Bossi e ci sono tanti libri in giro per il per il mondo da descritta giapponese da inglesi ed americani che dicono che che l'Italia settentrionale effettivamente Arpeggione
Ecco no mica menti indipendente di già cioè economicamente potrebbe entrare tra i villaggi al G sette e quindi
E e qui sta e allora il rispetto a tutto questo che in più e un grande sforzo di invenzione istituzionale voi vedete che il federalismo municipale di cui parlava di cui parlava Bassolino
La maniera più radicale di essere di essere federalisti cioè la maniera di fermarci ad un punto solido per
Per
Frenare ecco per frenare questa questa questa tendenza economicistica alla costruzione delle comunità dire che anche la comunità e comunità di valori di cultura di cittadini
Il quarto ed ultimo punto e e quello che ho chiamato del della funzionalità dello star atto ecco e qui io sono stato o preceduto molto da Bassanini da
Bassolino cioè noi non dobbiamo fare l'errore del mille novecentoquarantotto l'errore in cui e ad una Costituzione Costituzione come scatola vuota con dentro le leggi le leggi fasciste noi non dobbiamo dobbiamo fare accompagnare il lavoro di e impalcatura costituzionale da un lavoro di riforma nell'est e nella stele di riforma amministrativa di riforma leggi Istica nella stessa direzione in cui si muove la riforma la riforma
Costituzionale di è in questo quello che io chiamerei la solitudine
Del diritto costituzionale qui si torna illustri professori della solitudine del diritto costituzionale se non è accompagnata dal diritto amministrativo da da davvero
Direi anche dal diritto parlamentare dei regolamenti parlamentari
Dal diritto civile dalle dalle
Essi credibili
Questo questo e allora da questo punto di vista sì il governo deve stare tra parentesi eccetera ma c'è un compito costituzionale del governo in questo momento che questo compito di accolto di accompagnamento
E è questa concludo questa idea questa idea
Del di un di una riforma costituzionale che non sia solitaria ma si è accompagnata da uno sforzo di governo Maroni lo sforzo nascosto uno sforzo di bandiera che dica effettivamente noi siamo gli accompagnatori collegati alla alla manovra costituzionale non solo alla parola alla manovra finanziaria e anche nelle nostre tradizioni e nelle tradizioni nostre di un costituzionalismo mittente
Di un costituzionalismo non giacobino un costituzionalismo
Che che che è stato fatto di riconoscimenti di attiri cognitivi più che costitutivi di atti propulsivi più che di atti repressivi ecco quindi storia rappresentanza territorio
Funzionalità del re del rapporto istituzioni amministrativi istituzioni costituzionali
Ecco forse qui
Noi riusciamo affondare quello che potremmo chiamare il nuovo patriottismo costituzionale degli italiani
La parola all'onorevole Diego Masi presidente del gruppo parlamentare di Rinnovamento Italiano seguirà Augusto Barbera
Grazie mille cercherò anch'io la brevità ringrazio ma io credo che il il dato di revisione costituzionale che stiamo affrontando non sia roba da costituzioni scritte costituzionalisti ma da uomini di marketing
E lo dico così
Non essendo costituzionalista posso farlo essendo più nuovo di marche dei me lo permetta
Ma in questo senso
Cioè noi siamo in una situazione qualcuno l'ha già detto mi hanno riferito e mi scuso del ritardo prima dove il nostro Paese è un grande ente locale ospite o diventerà quanto prima un grande ente locale
Cioè la globalizzazione
Nella nuova geopolitica ci porta a una perdita di sopra di sovranità nazionale cioè noi non abbiamo più la nostra sovranità nazionale che ha un tempo per cui qualunque sistema noi avessimo adottato andava bene perché era tutto regolato al suo interno
Noi dobbiamo oggi competere
Dobbiamo competere all'interno di un blocco che quello europeo per noi che a sua volta compete con altri due blocchi che sono enormi che sono nata da una parte l'ha fatta dall'altra dall'altra parte c'è la par Nafta perché il con l'americano
E l'asta e quella sì attico
Che hanno tassi di sviluppo enormemente superiore i nostri che stanno andando molto bene nel loro libero scambio e che anche loro tenderanno a qualcosa di sovranazionale in termini politici
L'Europa è vecchia
Il nostro spente locale è vecchio e per di più anche un po'malandata all'interno
Allora fatta questa breve premesso che mente senza motivazioni forti ma come provocazione
Noi dobbiamo in un certo senso riscoprire
Basandoci sulle nostre radici il ruolo del nostro Paese in questa nuova situazione
Che non è un tentativo di omologazione a quella che che sono i paesi europei cioè le quando uno dice vogliamo SPC dalla Germania alla Francia anzi io direi se dovessi dirlo dovremmo rompere gli schemi
Cioè dovremmo sfruttare tutte le caratteristiche maggiori migliori che l'Italia che sono più l'imprenditoria la creatività la capacità d'innovazione quindi anche sistemi istituzionali queste sono le ragioni per cui noi vogliamo cambiare la nostra Costituzione anzi io dico di più
Io non credo noi ci siamo fermati veemente la seconda parte della Costituzione ma io credo che lo dovremmo cambiare tutto il nostro patto costituzionale
Perché dovremmo riscoprire al nostro interno i valori fondanti che ci permettono poi di corre questa battaglia concorrenziale che ormai nel mercato della globalizzazione cadute le ideologie ci compete che questa è la sfida i nostri figli non è quello che noi stiamo discutendo adesso
Loro si troveranno a competere con all'interno del nostro blocco con con la Francia con Inghilterra con la Germania con realtà a noi più simili ma differenti e competere poi insieme contro altri o alleati con altri con altri blocchi questo è il nostro e il futuro noi dobbiamo prepararci a questo
E allora lo dobbiamo creare le condizioni di uno stato molto snello leggero
Vado per slogan ovviamente per essere Brema leggero molto organizzata all'interno capace di decidere perché nella competizione che dicevo prima la decisione l'elemento importantissimo
Non si può permettere di avere un Vietnam Vietnam come abbiamo noi che il nostro Parlamento cioè dove non passa una legge dove le decisioni non ci sono tutto di governi son bloccati
Cioè questo non c'è più consentito ma non ci è consentito noi noi siamo dentro questa competizione perché qualcuno ha firmato questi parametri di Maastricht dove senza saperlo noi contiamo invocare
Ma i cittadini non sanno neanche perché noi perché devono fare dei risparmi devono avere del dei salassi in nome di principi munita visti ICI che però non sono Monica Ricci
I principi di maestri vuol dire che noi stiamo entrando in questo sistema sovranazionale o c'entriamo a queste condizioni non ci si entra e se non ci si entra si va fuori si va fuori possiamo anche farlo stato come dire nazionale recuperare la nostra sovranità ma perdiamo la battaglia mondiale in cui siamo siamo inseriti questo è il senso delle ragioni per cui noi dobbiamo fare le revisioni costituzionali
E io vado oltre questa Costituzione nata su un presupposto storico che io non di sdegno anziché non voglio neanche criticare ma nasce da altre da un altro fatto momento culturale
Nasce da altre culture che l'hanno fondata
Oggi se vogliamo competere in questa sistema geopolitico moderno che abbiamo dobbiamo riscriverlo sui valori fondanti innovativi che in Italia ci sono per di più che sono più di responsabilità di autonomia e di libertà
Rispetto a quelli invece solidaristici bloccanti garantisti che abbiamo in Costituzione prima parte
Io credo quindi che ci vorrebbe
Questa questa tesi adesso per ringraziarmi fa una captatio benevolentiae non soltanto la sto dicendo io la dice Vacca in un librettino che appena scritto che si chiama vedendo la sotto un altro modello poi ci arriva sul in un altro modo però la dice lui per un'assemblea costituente
Invito a leggerlo perché e intelligente
Allora lei punto il punto e adesso vado un po'più nel
Avendo bisogno quindi di un paese snello che decide veloce noi dobbiamo darci organi come dire istituzionale che rispondono a questo obiettivo
E allora io sono presenzialista ma non sono presenzialista perché mi piace il presidenzialismo perché sull'invaghito di del presidente americano o del sì mi o del presidente francese di cui non me ne frega niente
Io penso che noi dobbiamo evincere
Direttamente in nome della responsabilità nel principio della responsabilità chi ci governa sia esso poi nel sistema semipresidenziale o quello più preferisco del l'elezione diretta del premier non dico di più
Sul secondo punto visto che trattiamo soltanto di questo della forma di Stato ed è anche qui c'è qualche ragionevole dubbio che va posto
Perché non vorrei fare una rincorsa un po'stupida a quello che diceva Bossi un tempo dal tanto c'è già sorpassata secessionismo e poi ci sono passerà ancora
Però tenete conto che al nord lo sta seguendo e sulla chiede al nord lo sa questo
Cioè non dice dice fesserie perché non ha uno sbocco
Però questo concetti che io sto esprimendo sono quelli che poi la gente che compete sui mercati nazionali internazionali e quello che sente polemica tavole capacità di muoversi in questa Europa in questo mondo
E lui interpreta questo senso come dire di ribellione verso uno Stato chiuso vecchio tutto tutto capace di autoreferente preferenziali lista quindi non è soltanto come dire il la secessione la parola che deve spaventare ma l'incapacità di darci una struttura per per questa competizione mondiale
Sul federalismo io vorrei togliere almeno per me qualche tabù
Nel senso che io credo che noi dobbiamo al massimo che centrare questo ça va sans dire
Però nel decentramento non abbiamo una storia federalista che ho letto una cosa in un libretto che hanno che ha prodotto la alcuni esponenti del PDS Emiliano sul federalismo dove dicono l'Italia una Repubblica federale e piatti cioè nasce storicamente le repubbliche federali
Nasce in in America quando è nata l'America voglio dire sulla base di una lotta contro la quali fusioni e per fare una lotta controlla l'Inghilterra nasce in Germania per volere degli alleati ed che non la volevo forte c'ha detto dividetevi tutto che meglio cioè
Noi che cosa vogliamo vogliamo scriverlo tanto per dire abbiamo accontentato qualcuno no
Io credo che noi dobbiamo ripensare invece qui mi ritrovo su quello che diceva Bassolino su un rapporto equivalente nel principio dalla sussidiarietà ovviamente del rapporto Stato Regione Comune
Il rischio più il trovavo nel libro anche descritto voglio dire ma che non partiva da un'analisi del perché non lo facciamo come dire l'analisi non ci interessa facciamo queste facciamolo bene cioè il senso del federalismo del federalismo rischia diventare un neo centralismo un neo centralismo regionale tout-court
Perché il federalismo nasce se c'è una rivoluzione burocratiche innanzitutto
E se si mettono sulla stesso piano io condivido quello che diceva ma sono costituzionalizzato vivamente in Regione Stato regione e comune noi abbiamo una storia di comuni
Non è che diciamo uno lombardi unico son milanese
Uno dice tu dove sei io sono di riporlo perché io sono Roma e non è che dici o son laziale razziare il sette tengo la squadra di calcio morale una minoranza i secessionisti laziale voglio dire cioè son già nessuno di noi si sente partecipante all'identità della Regione e dove sta forse in Sicilia e Sardegna perché sono due isole sostanzialmente e sono sempre state liti come identità due isole ma gli altre regioni non c'è sta storia allora
Io credo che il principio e poi io sono anche d'accordo sul fatto che cosa e diamo gli stessi poteri al Molise la Lombardia e perché
Io vedo un tavolo
Perché nome la mano lo dico contro il Molise lo dico contro Lombardia negazione sa io dico di Corri negoziamo rinegoziarlo un mio Regione pugni grosso crossare a comunale rinegozio incrostati i suoi poteri
Cioè in modo articolato perché questi poteri devono essere dallo Stato detti tu hai questi poli non questi altri cioè il Molise può avere più bisogno dell'agricoltura voglio dire il la Lombardia più del del dell'Hindu dell'industria del ho detto al senso dico delle provocazioni ovviamente ci si ragiona ma il senso è questo perché da qui dire facciamo in questo modo quando nelle bisogno di una cosa sola di avere un corpo molto snello molto organizzato molte fu cento e per permettere lo stato di competere
Termino con tre punti politici
Poi Clinton chiedo scusa se ho allora il primo è stabilita neurale
Per l'intervento si è capito che prepara il preferito l'assemblea costituente perché permette di riscrivere la prima parte la Costituzione ma abbiamo la Bicamerale
Allora qui attenzione
La Bicamerale può avere successo soltanto a mio avviso a una condizione
Se la mediazione perché la chiamo mediazione
Neanche convergenza la chiamo mediazione
Se la mediazione deve aver luogo e non potrà essere che così perché se uno guarda i numeri del Parlamento nostro non può essere che così o è alta allora la Bicamerale ha successo
Se è una mediazione bassa lei forze politiche anche quelle su da questo tavolo piccola più importanti sì traggono indietro loro dicendo perché nessuno vuole il topolino
Questo è il punto centrale allora per avere una mediazione alta non si può partire e qui lo dico dal Fisichella
Bisogna partire più alti
Quando si parte più alte si andrà poi a a mediare su una cosa mai bassissimo invece è bassissimo è bassissimo il rischio che se si parte da Fisichella
Non sa non si arriva a una cosa su cui poi noi ci troveremo a aprile marzo aprile a dire ma questo non va bene per quell'Italia di cui abbiamo bisogno
Secondo
Le maggioranze variare ma per forza sarà variabile con buona pace di chi gli amici della maggioranza
Sarà andare a dei dati e basta studiare i numeri non ci sarà un articolo che passerà se non dall'incrocio di forze differenti ma anche quelli più semplici
Ma sta che uno faccia i numeri parlamentare di Camera e Senato e capisce che così
Se non avessimo una maggioranza bulgara di sul trecento seicentotrenta la Camera di favorire quattrocento voti avremo maggioranze variabili sul sulla revisione Cossa ne sono certi
Però anche lì il punto e i due dei come queste maggioranze si formano e con quale modalità se vanno verso l'alto o se vanno verso il basso
Ultimo punto io penso che il Governo da questo debba starne fuori completamente
Però non sono così ingenuo da pensare che Pulsano le fuori dal meccanismo
La storia della riforma che noi stiamo intraprendendo non posso avere anche effetti sul governo perché io credo e concludo con questo di riforme si può rinascere ma si può anche morire grazie
Scontiamo
Intervento l'euro il suo l'Augusto Barbera
Nuovi protagonisti in questi anni del l'impegno del riformatore
Seguirà l'onorevole Orlando
L'acqua
Io ringrazio per l'invito per la parola
Io mi auguro fortemente che la Bicamerale riesca nel proprio intento per diversi motivi in primo luogo perché sarebbe la terza volta in dieci anni che i gruppi dirigenti italiani non riescono a nell'intento nord di modificare la Costituzione si comincio commissione Bozzi quella commissione De Mita Iotti e poi quest'altra
Commissione ma non solo per questo sarebbe un fallimento rovinoso perché se fallisce la riforma commissione bicamerale non c'è dubbio che la strada aperta per l'assemblea costituente
Ora io a differenza di Masi a differenza di qualche altro
Amico collega che mi ha preceduto io sono fortemente preoccupato per la prima parte della Costituzione gli ho visto con piacere che nel Progetto la prima parte della Costituzione preclusa la commissione non potrà occuparsi la prima parte ma per motivi diversi da quelli che solitamente vengono dette
Perché l'articolo centotrentotto non consentirebbe una modifica la prima parte della Costituzione oppure perché ormai il potere costituente esaurito e quindi questa Costituzione deve restare in eterno dimenticando che Jefferson ad esempio diceva
Che ogni generazione ha diritto di darsi una Costituzione ma per un motivo molto semplice a me pare per due motivi che la prima parte della Costituzione sia ormai entrata forte nella coscienza degli italiani
E in secondo luogo che c'è il pericolo sulla prima parte della Costituzione di dividersi anche in maniera artificioso
La prima parte della Costituzione oggi nella coscienza degli italiani a parte Bossi a parte la Padania che certo è un elemento di di sofferenza costituzionale ma è nella coscienza degli italiani molto più salda oggi di quanto non fosse il primo gennaio del mille novecentoquarantotto
Perché mi logge primo gennaio del mio centoquarantotto si raggiunse un compromesso al livello di è lite nell'Assemblea costituente però non c'era poi tutta questa adesione ai valori costituzionali ad esempio la destra aveva accettato a malincuore che ci fosse un diritto di sciopero in maniera così estesa che l'organizzazione sindacale fosse così
Accentuata alcuna presenza così accentuata la sinistra aveva accettato il compromesso