La legge finanziaria del Governo Prodi e la riforma del sistema previdenziale

Radio radicale con cui cominciamo a parlare ovviamente vista o la stagione della sessione di bilancio entro la fine di questa settimana infatti il Governo Prodi dovrà presentare gli atti della legge finanziaria della lei cioè di bilancio per il mille novecento novantasette e già c'è una gran discussione intorno a due poste di bilancio molto importanti sia per l'ampiezza di queste poste sia per ovviamente il loro o lo nello stato sociale del cosiddetto Stato sociale italiano ovvero sia le pensioni e la sanità abbiamo i nostri microfoni il professor Mario Baldassarri un economista che i nostri ascoltatori ben conoscono e che sappiamo la prima ma Buongiorno la prima domanda che le volevo fare è ragionevole è realistico in qualche modo ridurre la spesa pubblica nel nostro Paese e pensare di cambiare la struttura dello Stato nel nostro Paese senza intervenire in modo serio in modo rigoroso sul sistema pensionistico no certamente no però bisogna che
Dire che qui non si tratta di ridurre la spesa si tratta di contenerne incrementi che va ben diversa perché se lasciamo andare gli andamenti per quello che lo l'andamento spontaneo andiamo verso squilibri che sono dirompenti e quindi l'aggiustamento che va il fatto sia in termini tecnici pubblico sia soprattutto in termini di Rifondazione degli elementi essenziali dello stato sociale per salvarlo altrimenti ci disse crebbe attraverso l'esplosione del deficit sono anche indipendenti dal processo di Unione europea e di moneta unica però sono anche le con di
E per poter partecipare a quel processo quindi possiamo dire sì sì
Sono necessarie per lunghi entrare nella famosa unione monetaria rimasti de però comunque in realtà in questo un ragionamento che si dice molto spesso che ci diciamo molto spesso in realtà comunque servono al di là di Maastricht e non è che rinunciando ad entrare
La moneta unica possiamo continuare all'infinito questa politica di disavanzi pubblici e di e di non ristrutturazione di tutto il comparto dello stato sociale ecco allora scriviamo i nostri ascoltatori perché il sistema pensionistiche così importante
Per sia per il risanamento sia per la riforma dello stato sociale in Italia beh e basti pensare che pensioni sanità e pubblico impiego rappresentano circa l'ottantacinque per cento della spesa pubblica quindi nel momento in cui si deve
Dare il complesso della spesa e è impossibile pensare di scaricare tutto sul restante quindici per cento che sono soltanto acquisti i beni e servizi per il funzionamento della pubblica amministrazione dall'altro lato perché il sistema pensionistico con chi m uno squilibrio sia breve termine sia soprattutto a lungo termine che non solo lo squilibrio finanziario ma anche uno squilibrio fra generazioni cioè l'unico paese do il nostro nel quale è possibile dare via anzianità agente che ha cinquantadue cinquantatré anni non pagando la capitalizzazione dei contributi che queste persone hanno versato nel corso della loro vita lavorativa ma di Herat do dando un regalo che la collettività e lo stato a aggiungono a questa pensione il quaranta per cento di queste tensioni sono di fatto regalate il che vuol dire che i giovani che il chicco di con difficoltà entrano oggi nel mercato del lavoro saranno gravati di contributi sociali esorbitanti dovranno pagare un cinquanta per cento di contributi per
Lire le pensioni a gente che tutto sommato è in condizione di poter continuare a lavorare mi sembra di capire il nostro sistema pensionistico pubbliche aveva
TAR rispetto al complesso dell'intervento dello Stato sociale ipertrofico rispetto agli altri Paesi direi che troppo
Nervoso però è una generosità gratuita nel senso che chi può essere generosi sapendo però anche chi paga noi finora siamo stati generosi verso tutti e avendo per
Rinviato il pagamento attraverso i deficit e debito per il debito pubblico agli anni futuri alle generazioni future conquiste come mai sia
Costruito questo come sistema pensionistico così generoso per si può sempre supporre che in realtà questo sistema pensionistico in parte almeno in origine ha supplito a
Altre cose se mi spiego non si è fatto interventi nelle aree depresse si sono inventate le pensioni di invalidità anche a persone che non erano invalide questo è sicuramente vero però c'è da tener conto che quando nel mille novecentosessantanove
Il nostro sistema pensionistico passò dal sistema della contribuzione cioè le pensioni non agganciata i contributi che i lavoratori pagavano Adhémar ripartizione cioè cancellate soltanto al salario che uno ha ricevuto e poi la copertura finanziaria è data da chi lavora quindi con un trasferimento tra chi lavora oggi e che è in pensione in quel momento nel sessantanove il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati era di quattro a uno cioè c'erano quattro lavoratori attivi che dovevano pagare i contributi per per diciamo finanziare la pensione di un lavoratore
è del tutto fuori dichiariamo in quel momento poter
Metterci un ragionevole equilibrio perché è come dire io garantisco la pensione pari all'ottanta per cento dell'ultimo stipendio come era il sistema precedente nato nel settantanove i quattro lavoratori attivi il fatto che loro pagare contributi per circa il venti per cento e questo poteva essere sopportabile oggi noi siamo in una condizione in cui tra pochissimi anni il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati sarà di uno a uno cioè i lavoratori attivo avrà sul groppone da paga tensione di un pensionato e che si capisce chiaramente che e a questo punto dovrebbe Acquati pagare cinquanta per cento del proprio stipendio per fornire la pensione alpeggio
Nitti che tutti i lavoratori attivi paghino le loro contributi loro da sé perché pagata sono un spesso i lavoratori dipendenti a pagarlo cerca quindi realtà il carica ancor di più a me questo
L'aspetto positivo dal da un altro punto di vista cioè significa che la popolazione italiana invecchia è invecchia bene diciamo invecchia meglio in età maggiore salute Crash celerità media e però segnale che viene chiaramente che proprio perché l'età media alta cresce vendo molto e bisogna spostare in avanti anche l'età pensionistica delle pensioni di e di vecchiaia pagano le pensioni di anzianità risalta ancora di più l'iniquità perché è un trasferimento perverso ai poveri e ricchi in quintetto I poveri sono i più
Guardi che devono pagare i ricchi sono i pensionati cara la possibilità di andare in pensione a cinquantaquattro cinquantacinque e poi mi pare che evidentemente chiarissimamente mostra come il lo struttura dello stato sociale
Che era stata pensata appunto per quel rapporto quattro lavoratori dipendenti per ogni pensionato in
Nel momento in cui il rapporto diventa una una delle se ovviamente cambiate modificare questa misura la sede lei assolutamente e per salvare il principio il principio
Lo stato sociale il principio della solidarietà inserendo però un concetto importante che la solidarietà in queste condizioni non può essere fatta a carico e a spese del futuro cioè dirette in qualche modo coperta quindi che si individua chi deve beneficiare dello stato sociale
Nello stesso momento bisogna anche individuare chi lo paga ecco ma cioè c'era stato detto anche se con a numerose polemiche né alcune critiche che
E con la riforma del sistema pensionistico avremmo dovuto attendere qualche anno almeno prima di intervenire sul sistema pensionistico invece mi par di capire che ormai anche a questa Finanziaria bisognerà metterci mano ma questa è la grande polo
Io degli ultimi tempi in realtà la riforma Dini che è stata fatta un anno e mezzo fa non è una riforma strutturale e permanente e Roma ben poco allora nel negli delle ultime settimane anni in tutto il Paese magari sottovoce nessuno lo dice ad alta voce richiede quest'anno però non si possono toccare le pensioni perché altrimenti c'è l'opposizione di una gran parte del sindacato l'opposizione di Bertinotti lo si farà nel novantotto ecco questa è la grande ipocrisia perché un problema e e va affrontata tanto vale affrontarlo subito sarebbe assurdo per spostare questa questo problema novantotto cioè un anno dopo che che abbiamo saltato i tempi e i parametri di Maastricht e a quel punto avremo i costi di dover fare la riforma pietà per i vantaggi che ci derivano dal far parte del processo in
Europea e quindi del processo di moneta unica meglio fare oggi quello che saremo costretti a fare domani con costi molto più alti per dirla in volgare saremo cornuti e mazziati non avremo saremo cornuti perché non ho
Avremmo i vantaggi per l'unione monetaria ne avremo gli svantaggi di non entrarci in termini di tassi di interesse di in più saremo pure Mazzarri perché dovremo fare a quel punto la riforma istiga strutturale che bisogna rovescia
Il vecchio motto attribuito un po'alla mentalità romana cioè meglio non fare oggi quello che potresti non fare domani ecco questo moto in questo momento non vale meglio fare oggi
Piuttosto che rinviare a domani una decisione che comunque va fatta non per distruggere ma per salvare il sistema pensionistico sette un'ultimissima domanda professor Baldassarri ma non sarà che quella bio
Cosiddetta riforma Dini la prima riforma Dini quella quando Dini era ministro del Tesoro del governo Berlusconi era quella che doveva essere fatto in realtà nelle quantità probabilmente e
In quel momento Intini ministro del Tesoro del governo Berlusconi si trovano purtroppo a proporre all'ultimo giorno alla la notte diciamo una riforma abbastanza arteria drastica del sistema pensionistico senza aver considerato la necessità di un minimo di raccordo con le parti sociali il governo deve assumere la responsabilità di decidere però deve anche in qualche modo coinvolgere e la collettività edilizi io ero sicuramente a favore tre di quella proposta tante che si fece anche un appello radio radicale a collabora molto diffondere questo appello per far capire al Paese che c'era bisogno di fare una riforma pensionistica e non andò in porto perché secondo me la metodologia
La politica poi fu un po'troppo diciamo di un governo decisionista che però poi non aveva la possibilità di decidere ecco ma nel realisticamente si
Allora il professor Baldassarri è possibile far passare una riforma pensionistica strutturale per capirci con la concertazione sociale
E
E basta provarci finora non ci sia provato molto e basta però e il Governo le le forze politiche abbiano alla fine l'ultima parola di fronte al Paese di fronte agli elettori smaltiti ittiti
Chi di dovere si assume le proprie responsabilità assolutamente sì bene la ringraziamo ringraziamo il professor Mario Baldassarri colui abbiamo parlato di legge finanziaria naturalmente di pensioni buon ascolto come sempre da Radio radicale
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