"Regionalismo, Federalismo, Welfare State" convegno di studi organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche d'intesa con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome e con L'Istituto di Studi sulle Regioni della Regione Lazio tenutosi presso l'Aula Convegni del CNR (9-10 maggio 1996)

Perse la sessione del convegno sul regionalismo federalismo Welfare State
Che era una sessione
Riguardante il diritto comparato
Quindi il tema di oggi è un tema di estremo interesse
Non soltanto per ho gli studiosi non soltanto per i giuristi
Ma ahimè e anche di grande ahimè mi è sfuggito ed è anche di grande attualità
Su un campo nel campo politico di politica istituzionale
Il problema ottobre alle regionalismo ma più in generale direi del decentramento politico nella femmina in una delle varie forme regionalismo federalismo è un problema che
Tanto appunto non riguarda soltanto l'Italia
è un problema che riguarda molti paesi europei e non europei
è un problema che sta diventando una sorta di bomba a orologeria
Perché assunto negli ultimi tempi Toni anche drammatici dal punto di vista della politica della convivenza della persino della unità nazionale
Mi corre l'obbligo quindi prima di dare la parola agli illustri relatori che ci parla l'anno appunto
Io professore quest'Maria di Yespica Aso che insegnano all'Istituto Europeo Università europeo Università di Malaga
Ci parlerà appunto dei problemi di diritto comparato del federalismo regionalismo in relazione alla welfare State
E viene appunto da un'esperienza come quella spagnola
Che forse è stata la prima in Europa lanciare un modello particolare di regionalismo molto interessante molto se mi permette ma il senso del positivo molto fantasioso cioè ricco di novità di originalità
E che appunto è un grande problema anche il tipo politico che è dato dalla una delle regioni anzi la regione più ricca più importante dal punto di vista economico che richiede una autonomia particolare che ha una forza politica particolare a monte dell'uscita a se tanti consensi da condizionare le ultime maggioranze sia di sinistra sia di destra
E che appunto
Pone il problema del decentramento in termini molto forti
Grazie anche alla mi permetto di dirlo pura
Avendo passato diversi
Mesina Catalogna in vacanza dai quindi conoscendo in qualche modo a zona che ha anche dei le degli elementi questo questa richiesta di autonomia anche degli elementi fortissimi di nazionalismo
Ricordo lusso della lingua che uno degli elementi più importanti di identificazione nazionale che e uno dei punti centrali della dell'autonomia catalana
Ma quindi abbiamo proprio a uno dei simboli fondamentali appunto del nazionalismo che viene e posto a al centro insieme ad altri elementi al centro della richiesta di autonomia ma c'è anche qualcosa di più
Che interessa non particolarmente
Si tratta appunto della regione più ricca
Della Spagna
è un fenomeno analogo sta succedendo sta avvenendo anche in Italia
Quindi il problema che pongo ai relatori e pongo la discussione e capire il senso profondo di questo fenomeno
Io non credo
Che il problema problemi analoghi come questo della Catalogna ma ancor più quello italiano che sta assumendo lettoni veramente acuti
Non credo otto è un problema
Che può essere risolto semplicemente con vecchie ricette
è un problema Italia profondamente radicato che ha avuto la Ventura di conoscere entrare a contatto con la realtà del Veneto della Lombardia
Sa che questi problemi sono profondamente radicati
Non posso non sono problemi che possono essere risolti semplicemente dicendo un no secco
O non sono problemi che possono essere risolti
Credenti ed avendo come si può dire
Riesumando vecchi principi o o vecchi modelli organizzativi
Il problema al momento al livello in cui è attualmente richiede soluzioni originali richiede un'attenta considerazione un'attenta analisi delle cause di questo radicato sentito fenomeno
Di richiesta di un'autonomia particolare
Dalla dal dal centro
E non vorrei sottolineare ora non vuole dare troppa importanza alle parole che vengono usate da chi
Fa queste richieste
O meglio
Da coloro che si sono
In qualche modo posti come rappresentanti politici di queste richieste perché forse c'è una piccola differenza
Tra o grande differenza tra le richieste effettive sentimenti effettive di queste popolazioni
Le richieste sul piano politico da parte dei partiti che interpretano questa esigenza
Però appunto e questo lo voglio sottolineare non si può ignorare il fenomeno non si può dare a questo fenomeno una risposta con sue
Voglio in questa breve introduzione che mi son permesso di fare voglio sotto né sopra spunti che sono in qualche modo non superabili da qualsiasi politica di riforma
Un punto che un baluardo insuperabile perché così lo ha inteso la Corte costituzionale ormai direi con in modo costante consolidato
Corte Costituzionale spesso attaccata anche giustamente visto che ieri c'è stata una polemica mi è stato riferito e forse eccessiva nei confronti di una sentenza che viceversa avuto quando uscì un grande plauso da parte dell'opinione pubblica
Una sentenza che era una sentenza di inammissibilità e che poneva però al legislatore dei problemi che andavano risolte
Quindi non non esageriamo anche la portata e la sentenza stessa come se fosse una sentenza di accoglimento e che già produce degli effetti immediati era una sentenza che poneva al legislatore alcuni problemi
Nel solito discorso che fa la corte costituzionale di diciamo così di collaborazione poi sarà questo un altro dei motivi che verrà nella se la reazione di Bartolo a proposito del sempre del decentramento nel senso dei modelli cooperazione e competizione e qui in quel caso c'era invece un'attività di cooperazione come consueta fare la corte da sempre o quasi sempre negli anni Sessanta almeno invitare i legislatori a considerare il problema comportamento fiscale del differenti famiglie
E si ponevano appunto alcune indicazioni
Che legislatore possibile non seguire ma si può sic voleva dire al legislatore
Guardate che esiste questo problema questo però non è soltanto nostro tanto che tutti i Paesi europei lo affrontano l'affronto in modo diverso da noi
è un problema quindi da considerare
Tornando al decentramento dicevo c'è un punto fermo un baluardo fermo è quello della indivisibilità della Nazione qualsiasi forma di decentramento non può superare questo principio supremo che in base a una sentenza che ho avuto l'onore di scrivere per la corte costituzionale mila centoquarantasei rientra tra quei principi che ne meno nemmeno il
Poteri di revisione costituzionale può modificare questo è un principio inviolabile qualsiasi forma di organizzazione del decentramento si voglia scegliere
La indivisibilità della Repubblica rimane un punto fermo e modificare questo questo principio significherebbe fare un vero atto una vera e propria rivoluzione costituzionale significa passare da uno stato all'altro è uno dei principi di identità di questo Stato
Nella nostra Costituzione votata nel entrata in vigore del quarantotto
L'altro punto che vorrei sottolineare ma credo che su questo torneranno i relatori e che la linea di divisione tra Federalismo e regionalismo e divenuta con il l'evolversi di prove decentramento una linea di divisione molto come si può dire molto ondulata
Non lineare
Tanto che esistono fenomeni del che si autodefiniscono Dini federalismo che in realtà abbraccia esperienze di autonomia molto inferiore o comunque inferiore persino a quelle esperienze come quelle italiana quella spagnola che si riferiscono invece che si definiscono invece di Stato regionale
Quindi c'è già un problema diciamo così
Di identificazione di uso dei concetti di uso delle parole
Nella pratica queste parole vengono usate per indicare fenomeni che spesso si sovrappongono almeno in parte
Bisogna quindi capire qual è il grado dice di decentramento che una certa società una certa comunità nazionale
Esige per il suo buon funzionamento o meglio per dire in termini più precisi per il buon funzionamento della democrazia perché una società pluralistica
Proprio per aprire una democrazia compiuto che possa ben funzionare esiti anche un certo grado di decentramento politico individuare il grado
Che N non dico necessarie ma opportuno una certa comunità nazionale perché questa funzionale vagamente secondo i principi democratici è uno dei compiti che gli studiosi hanno dal punto di vista della riflessione ma che i politici hanno dal punto di vista della decisione
E sinceramente
Non mi sembra di non condividere
Certi atteggiamenti soprattutto che siano soprattutto nel campo politico
Che sono ahimè troppo frequente in Italia ma non sono nel campo del decentramento
Ma anche in altri campi
Cioè quello di usare parole e concetti
Che con il fenomeno che si vuole denotare non ha non in comune
E mio per fare un esempio concreto di questi giorni mi riferisco al cosiddetto federalismo fiscale
Mi dispiace che non ci sia nel forse nel pane parlerà il tuo Sergio di questo ma comunque mi dispiace che non ci siano esperti americani dove il concetto è nato
Forse anche in Canada hanno esperienze di questo genere quindi anche del Canada possono delle indicazioni però
Il concetto di federalismo fiscale è un concetto
Che comporta un modello di organizzazione del fisco proporzionato all'esigenza del decentramento politico
E tanto per dirlo in due punti
Molto sintetici
Questo concetto presuppone almeno due elementi fondamentali che non sta in nessuno dei progetti
Nessuno dei progetti che vengono sbandierati come federalismo fiscale
Il primo è quello della competizione dei regimi fiscali dei singoli ordinamenti decentrate
Questo è uno dei beni essenziali
è uno degli elementi fondamentali per cui si dice devono essere gli economisti soprattutto
Provenienti dalla Scuola di Chicago che federalismo fiscale dal punto di vista del modello organizzativo del fisco un modello superiore perché presupponendo la competizione nella determinazione dell'aliquota fiscale da parte dei singoli
Per le singole unità decentrate cioè gli Stati membri degli Stati Uniti
O quello che volete voi in Germania hanno ripreso un modello parzialmente diverso ma in qualche modo legato anche a questo
Presupponendo una competizione nella determinazione dell'aliquota fiscale
Questo sistema porta una
Implica una tendenza all'abbassamento delle aliquote
Gli allievi di Friedman
E tutta la scuola del liberismo legata a questo concetto perché questo concetto nasce in questo ambito
Vede questo con grande voi sapete qual è stata l'origine del radicalismo all'origine di questo movimenti in America è stato quello più acuto di una lotta contro un fisco troppo opprimente
Anche contro pure freschetto in qualche modo una contro un fisco troppo presente allora questo elemento di competizione nella determinazione a rigore tra gli Stati
Che era necessario diventa necessario perché a questo è legato anche lo sviluppo economico dei singoli Stati ecco questo elemento è uno degli elementi fondamentali del federalismo fiscale
Quando invece si pensa
Tipo imporre di di prevedere imposte nazionali cui una parte va alle Regioni questo si un modo di finanziamento il regionalismo ma chiamare questo federalismo fiscale mi sembra usare appunto un termine un termine che non è
Adatto a definire il fenomeno un altro elemento fondamentale del federalismo fiscale e questo è molto importante dal punto di vista politico
è che
Come si può dire si crea un circuito questo l'ha messo molto bene in luce è stato messo molto veloce un libro di qualche anno fa di Tremonti e Vitaletti in Italia ma ci e si sono ormai dei classici
Creatura americana che si crea un circuito per cui
Gli stessi soggetti che sono i soggetti d'imposta
Sono sono anche gli elettori
Di questa dello stessa unità politica cioè c'è una coincidenza piena tra coloro che sono soggette all'imposta dello stato membro degli Stati Uniti
Coloro che votano per il Governo per i governanti e decideranno sulla imposizione fiscale
E allora che cosa avviene
Avviene che c'era un diretto controllo da parte e i cittadini
E della politica fiscale determinazione e del buon uso di queste risorse
è un e questo è un altro dei vantaggi fondamentali
Del federalismo fiscale cioè il vantaggio che comporta una trasparenza della politica fiscale della politica di bilancio perché appunto
C'è una perfetta coincidenza tra coloro che dovranno finanziare con loro con il pagamento delle imposte una certa politica di bilancio e coloro che eleggono le persone che gestiranno e la politica fiscale e la politica
Di bilancio e quante tutto questo mi pare che sta abbastanza lunga abbastanza lontano da qualsiasi ipotesi di riforma Italia poco e allora per questo mi sembra che parlare di federalismo fiscale
è una qualche cosa che ancora ben lontano dalla realtà italiana io credo comunque
Che i principi del federalismo fiscale devono essere in qualche modo recuperate
Nella in una forma se volete adatta alla realtà italiana ma credo che questi principi devono essere occuperà
Perché sono principi che sono legati
Alla buon funzionamento della macchina amministrativa al buon funzionamento della democrazia
Per il secondo gli aspetti che ho sottolineato soprattutto
E allora se questo è vero esige da
Da parte dei riformatori di coloro che vogliono riformare
Il decentramento politico e vogliono legarlo anche a un modo nuovo modello di welfare stenta
Perché è mia convinzione
Che il Welfare State va riformato ma nei suoi punti essenziali va conservato
Ecco esige da parte di coloro che vogliono porre mano a riforme in questa direzione insidie che si scende un chiaro modello di decentramento l'Italia era nostra Costituzione non ha mai avuto un chiaro modello di decentramento
Non c'è bisogno di ricordare vedono impegnate a molti studiosi non c'è bisogno di ricordare a voi le considerazioni sacrosante di Paladina sul Titolo quinto sulla mancanza di identità del Titolo quinto ripreso
Poi da tutti quasi tutti gli altri studiosi della materia
C'è bisogno di ricordare queste cose il modello regionale in Italia è stato sempre un modello estremamente labile nei suoi confini ma non
Perché è stato prescelto così o o l'abilità che poi aumentata con
Una riforma quella del seicentosedici
Che non poteva essere fatta diversamente all'epoca ma che ha creato grossi problemi con la riforma
Dell'ampiezza delle competenze dell'ampiezza delle materie attraverso la via legislativa
Il che ha portato a grosse difficoltà di funzionamento grossi cambiamenti
Pelle stessa ambito di competenza fatto continuamente con legge ordinario tanto per ricordare il noto fenomeno sottolineato anche dal Massimo Severo Giannini
Nel settantasette si Fazio centosedici l'anno successivo si fa una legge sull'assistenza sanitaria esattamente non dico posta ma insomma un po'diversa da quella ma così una storia che è continuata
E continuata con la legge sui suoli è continuata con molte altre leggi che hanno continuamente rimessi in gioco l'ampiezza delle competenze regionali
E ricordo quante volte le regioni hanno impugnato queste leggi di fronte alla Corte chiedendo la incostituzionalità delle leggi successive e la corte quante volte ha dovuto rispondere che non poteva riconosce le loro pretese perché la legge successiva aveva lo stesso dato seicentosedici o di altre leggi pre
Precedenti e quindi non poteva certo giudicare della Costituzione delle leggi per contrasto con una legge dello stesso rango
Semplice precedente
Bene scusatemi sì ho voluto dilungarmi su questo ha voluto proporre dei problemi
In qualche modo introdurre il tema anche rispetto alla altrove ai problemi che abbiamo noi come comunità come nazione
Rispetto al decentramento politico ora appunto veniamo alle relazioni chiedo scusa per aver tolto spazio ai relatori alla prima di queste relazioni appunto quella del professor Yespica Aso su federalismo regionalismo welfare State vedere appunto i profili di il diritto comparato
Grazie presidente Baldassarre
Prima di cominciare
Vorrei esprimere la mia gratitudine all'Istituto di studi per ragioni
Il suo invito a partecipare in questo convegno molto in particolare vorrei ringraziare il suo Presidente il professore Temistocle Martines
Il quale personalmente e generosamente mi ha invitato a fare questa relazione devo dire che veramente sono dispiaciuto che per motivi di salute lui non sia oggi qui corno
Sono d'accordissimo con le parole che il presidente Baldassarre appena detto sul problema delle immaginazione del sistema spagnolo di autonomie regionali
Il problema delle differenze inerenti a quel sistema se mi permettete tornerò alla fine del niente
Non starò qui a riassumere la mia relazione scritta dunque per ulteriori informazioni
Faccio il rinvio al pesto veramente ripetere in questo non mi sembra proprio il caso soprattutto non così tanto per voi soprattutto per me
Dunque quello che farò
Fra tre relativamente brevi osservazioni preliminari sul problema del rapporto fra Welfare State e decentramento politico preferisco la formula decentramento politico perché il presidente Baldassarre
Secondo me a sacrosanta ragione non vi è nessuna differenza tranne qualche qualcuna di tipo squisitamente dopo un attico fra in autonomia regionale e federalismo
è un problema di parole non è un problema di sostanza
E dunque falò dicevo lettere brevi osservazioni preliminari sui rapporti fra federalismo guelfe specie
E dopo
E lei in che anno sette pezzi sul problema di questi rapporti fra federalismo e un Welfare State prima dunque le osservazioni prendi la prima di tutte
E che quando professore Martines
Mia chiesto di fare un intervento sui profili comparati fra Welfare State e decentramento Poli
Ho avuto una certa perplessità
Ho avuto una certa perplessità per ore
Quando uno è invitato a fare un intervento pubblico si chiede qual è lo scopo di quell'intervento pubblico quali sono le motivazioni di coloro che hanno organizzato il convegno
L'Italia è la mia seconda patria vivo in questo Paese e credo di conoscere i dibattiti che si svolgono qui dunque
Non
E difficile
Non avere una un cerotto sconforto nel verificare che
Le possibili motivazioni che ci sono dietro tutte le proposte di federali stare il Welfare State non sono sempre compatibili fra di loro mi spiego
A parte quelli che vorrebbero abolire sopprimere o almeno ridimensionare
Sensibilmente il Welfare State cioè
Fra quelli che sono di massima a favore dell'welfare esteri
Vi sono in ogni caso due motivazioni differenti quelli che pensano che una federalizzazione potrebbe veramente aiutare a conosceva il nocciolo duro il significato essenziale dell'UE il fasciste
Questi sono quelli che anche per questo motivo sarebbero disposti a prendere il federalismo sul se
Invece ci sono altri
La cui preoccupazione principale non è soltanto
Quella di preservare il Welfare State e e anche quella di preservare l'uguaglianza sostanziale di tutti i cittadini davanti a quel è un Welfare State
Come vedete tutte e due i gruppi sono a favore di passiamo ai due feste
Ma le motivazioni non sono sempre compatibili fra di loro e questo secondo me può condurre quando non a
Certe Malika certi malintesi fra di loro sia almeno a notevoli difficoltà per portare Ava però formulare e portare avanti proposte che siano veramente costo
La mia seconda osservazione preliminare per tentare di capire il problema di tutti questi possibili rapporti fra federalismo e Welfare State e un problema di definizione sul Po su federalismo e regionalismo sottoscrivo come ho detto le parole del presidente Baldassarre dunque non Dio nient'altro cioè chiamate lo come vuole
Ma e mi preme invece chiarire qualche idea sul problema dell'UE festeggia cioè l'altro termine di questo vino perché perché cioè parliamo e tutti i giorni di welfare esteso ma di che cosa stiamo parlando di che cosa stiamo parlando quando si dice che è una federalizzazione del Welfare State potrebbe essere una non l'unico ma si uno delle degli elementi possibili per salvaguardare
E quell'UE festeggia che cosa e il welfare state
Il problema non è puramente accademico
Il Welfare State
Lo stato sociale
E ormai da decenni
Probabilmente da quasi un secolo
Un elemento costitutivo di tutti gli stati
Democratici di diritto di tutti gli stati costituzione
Con definizioni costituzionali esplicite che definiscono lo Stato come Stato sociale o senza queste definizioni sta di fatto che le democrazie occidentali non sono più democrazie per intenderci liberiste le sette anni
Non sono non rappresentano l'immagine del vecchio Stato gendarmi ottocentesco
Dunque
Tutte o quasi tutte le politiche pubbliche
Gestita da destra o da sinistra da liberali o da socialisti
Tutte le politiche pubbliche dei delle moderne democrazie sono politiche pubbliche profondamente condizionate dà l'idea di stato sociale o se vogliamo dall'idea di Welfare State
Pensate al alla politica dell'educazione pensate alla politica
Urbanistica pensate alla politica del
Dei trasporti pensate alla politica del
Della cassa
Tutte queste politiche e molte altre probabilmente tutte quelle politiche che hanno a che vedere con i servizi in senso largo
Sono politiche profondamente condizionati dall'idea di
Welfare State soltanto alcune vecchie politiche si potrebbero dire non condizionate da quell'idea e persino così io ne dubitare perché anche la giustizia
Ormai e condizionata dal Welfare State alla società di massa eccetera
A questo punto bisogna chiarirci perché non si può parlare della crisi del Welfare State della federalizzazione eccetera e tentare di formulare proposte con un concetto così vago generico di welfare estivo
Io credo che a questo punto bisogna rendere il termine un Welfare State nel suo significato più ridotto più specifico e più tecnico cioè
Per intenderci le politiche di previdenza sicurezza e assistenza sociale le politiche di complemento per reddito
Le politiche se vogliamo di protezione sociale in una a
Bisogna dunque
Perché ridurre il dibattito ha questo significato tecnico preciso perché altrimenti il dibattito sarebbe puramente generico puramente metafisico e rischiamo che
Le profonde implicazioni ideologiche
Che sono già inerenti in questo tema condizionino assolutamente
L'esito del dibattito e dunque che questo dibattito sia assolutamente impropri
Per questo motivo in questa
In questo mio intervento io parlerò soltanto di Welfare State in senso tecnico queste politiche di protezione sociale escludendo tutte le altre che pongono altri
La terza osservazione preliminare che io vorrei fare
E che come hanno dimostrato
Ad abundantiam
Gli studiosi di welfare esteri e questo è un settore particolarmente tecnico
Specializzato
Non vie un unico modello D UE del festeggia due studiosi importantissimi in questo settore dice sta e spiegando sente e Maurizio Ferrera e vorrei aprire una parentesi
E per me veramente un onore poter dire che tutte e due questi due importantissimi studio sia a livello mondiale del Welfare State
Sono uffici della mia istituzione accademica cioè dell'Istituto universitario europeo
Chiudo la parentesi
Dicevo che le
Loro due hanno articolatamente dimostrato come storicamente e anche in una prospettiva comparata vi siano almeno due grandi modelli di welfare esteri uno che si può definire corporativo conservatore o sì occupazionale un altro che si può definire socialdemocratico o universalistico e le differenze non sono di poco conto perché le differenze implicano in primo luogo quello che si chiama informato di copertura chi e come e coperto dai sistemi di protezione sociale e in secondo luogo
E la differenziazione fra questi due modelli
E chiama in causa anche il problema non soltanto di come qual è la la fonte ultima di finanziamento dei sistemi di protezione sociale ma anche il tipo di rapporti giuridici il tipo di diritti che hanno i beneficiari di questi sistemi di sicurezza sociale
Naturalmente nessun modello nessun tipo ideale si presenta nella realtà storica in stato puro
In ogni Paese ci sono nel sistema il concreto sistema di previdenza sociale vigente in ogni Paese ci sono elementi dell'uno e dell'altro modello ma e pareva
L'idea di basse dell'uno o dell'altro modello e quello che è importante ai nostri affetti ai miei
In quanto il giurista comparatista
E il fatto che gli aspetti strettamente organizzativi
Amministrativi costituzionali del Welfare State
Dipendono del modello originario del tipo ideale al quale tende ogni concreto sistema di previdenza sociale
In parole povere
La federalizzazione di un sistema di welfare State non pone gli stessi problemi laddove quel sistema si ispira al modello universalistico e laddove
Si ispira al modello occupazione
Fin qui elettore osservazioni preliminari temi sembravano doverose per tentare di farmi capire
A questo punto semplicemente di sporco le mie sette stessi sui possibili rapporti fra federalismo e welfare esteri premetto io non ho la soluzione
Se io avessi una panacea sicuramente la vendere sul mercato
Semplicemente si tratta di sette tesi di sette riflessioni critiche sui possibili rapporti fra federalismo Heuer feste sul problema della federalizzazione del welfare state
Prima testi
I rapporti fra federalismo Welfare State sono sempre stati storicamente conflittuali
La con abitazioni
Fra queste due idee è sempre stata una coabitazione difficile
Il welfare esteri e storicamente una creazione distanze politiche centrale
Quando non centralisti
E così lo dimostra innanzitutto il fatto che le principali esperienze federali
Quelle di più vecchia rata sono esperienze nelle quali la nascita e lo sviluppo di un vero e proprio welfare State è stata quanto meno difficile negli Stati Uniti non vie un vero e proprio quel festeggia
La rivoluzione Roosevelt Diana il mio di che voleva pure introdurre un Welfare State non ci riuscì
è vero il Social Security Act del mille novecentotrentacinque introdusse
Un sistema universale di pensioni di vecchiaia ma un vero e proprio sistema sanitario nazionale non esisterà fino a oggi anzi ricordatevi che il presidente Clinton ha fallito anche lui in questo tentativo perché per un motivo vincolato alle fratture che un sistema federale produce
La ragione di fondo per la quale un sequel fallì nel suo tentativo di creare un vero e proprio sistema sanitario nazionale e dunque completare
Un Welfare State fu l'opposizione dei democratici del sud senza i quali la coalizione del divo di non avrebbe potuto governare
E quello per motivi puramente razziale i bianchi si rifiutavano di avere lo stesso sistema sanitario dei negri
Un'altra esperienza molto illuminante e quella della Svizzera
In Svizzera qualcosa di simile a un sistema sanitario nazionale
è stata interrotta soltanto nel mille novecentonovantaquattro cioè un anno e mezzo fa
Perché perché i cantoni sono particolarmente gelosi
Della loro non autonomia della loro identità e dunque di non essere costretti a collaborare in programmi di ambito federale
E il sistema delle pensioni di vecchiaia in Svizzera fu introdotto soltanto nel mille novecentoquarantasei come conseguenza di un'atmosfera
Di accentuatisi ma solidarietà intera cantonale dovuta all'isolamento e il rischio di invasione che la Svizzera aveva subito durante la seconda guerra mondiale
Sul Canada ha parlato ieri chiese banche in e io non ho niente da aggiungere ma l'esperienza del Canada e anche illuminante in questa stessa direzione di cui vi sto parlando
Mi potrebbe dire sì ma in Germania e si è creato il Welfare State il modello corporativo conservatore il modello occupazionale di Welfare State
è una creazione dell'impero tedesco è una creazione di s'marchiani cerotto
Ma è pure certo che è una creazione bis marchiano
Cioè non è una creazione dei territori che componevano l'impero tedesco è stata una creazione imposta dal potere centrale E stata una creazione imposta da quello che si chiamava il cancelliere di ferro
Sull'altri a qualche cenno è stato dato ieri hanno seguito anche da vicino il modello tedesco e il funzionamento pratico del un Welfare State austriaco e ancora più centralizzato di quello tedesco
Con tutto questo voglio semplicemente illustrare che
Nelle esperienze storiche finora vissute
Il un Welfare State non ha avuto la meglio la dove il spesso determinante del sistema politico e a favore delle ragioni a favore dei territori auto
Il rapporto e un rapporto difficile
Vorrei aggiungere con questo non voglio dire nemmeno suggerire che vi sia un rapporto di necessità
Fra federalismo Welfare State si potrebbe invertire ma quello per usare ancora una volta le parole del presidente Baldassarre richiederebbe senza dubbio uno sforzo di immaginazione
Seconda prezzi
Il decentramento politico può sempre migliorare la gestione dei servizi
Principale argomento di quelli che pensano che la federalizzazione del Welfare State
Può essere uno degli elementi per la sua salvezza c'è
Una gestione più vicina ai cittadini e in genere ai beneficiari agli utenti dei servizi sociali e una gestione probabilmente più attenta per definizione
Una gestione più rappresentativa e senza dubbio è una gestione dove i meccanismi della responsabilità politica si possono far funzionare più facilmente
Fin qui
In quanto affermazione generale credo che l'affermazione sia come comunque bisogna essere cauti
Perché
La
La prassi
Una gestione più vicina
Agli utenti e una gestione
Più efficiente e una fase profondamente e qui
Prima di tutto bisogna individuare quale il livello di vicinanza che quel livello veramente ottimali
Non per tutti i servizi quell'idea quel il grado di vicinanza e lo stesso vi faccio un esempio
Ieri è stato menzionato come l'assistenza sociale cioè quella forma di protezione sociale che non è di tipo universalistico che è di tipo residuale per le persone che sono veramente bisognose e non per tutti i cittadini
Come l'assistenza sociale
Sia tradizionalmente sia stata tradizionalmente in Italia ma anche in molti altri Paesi europei una competenza del degli enti locali in alcuni Paesi particolarmente delle Province bene
E in Spagna il processo di decentramento politico ha condotto a che il titolo di competenza assistenza sociale sia stato dato alle comunità autonome le comunità autonome hanno dunque riformato il vecchio sistema che era di competenza provinciale
Ma credette
è stata una vera e propria non razionalizzazione per non parlare di una vera e propria democratizzazione
Perché perché soltanto attraverso l'assunzione di competenza sull'assistenza sociale da parte delle comunità autonome ci si è riusciti a superare la l'approccio a questo tipo di prestazioni sociali in chiave di beneficenza
Cioè un sistema moderno di assistenza sociale
Assiste per esempio assistenza domiciliare agli anziani
Per esempio aiuto ai tossicodipendenti per esempio assegni familiari alle famiglie con per redditi al di sotto di un certo di una certa soglia tutto questo è stato democratizzare atto modernizzato
Si è abbandonata la vecchia visione di beneficenza soltanto perché le comunità autonomi
Hanno assunto la competenza in materia le Province continuavano da più di cento anni con il vecchio approccio puramente di benefici
Ma la frase
La gestione più avvicinata al più efficiente e anche ambigua per una seconda ragione
Perché che cosa significa gestio
Gestione implica almeno due cose prima un modello organizzativo e in secondo luogo un modello di finanziamento e dunque la gestione sarà più o meno efficiente anche a seconda
Del tipo di modello adottato e dal del tipo di finanziamento adottato
Terza tesi
Il problema del organizza
Negli Stati federali
Nel senso ampio di cui parlava il Presidente Palese
Negli Stati federali
Il modello di organizzazione anche per quanto riguarda le competenze in materia di sicurezza sociale e assistenza sociale cioè i titoli di competenza chiave accanto a quello della sanità per il welfare le stelle i modelli organizzativi sono molto diverse
In Italia sembra esserci un particolare una particolare attrazione per il cosiddetto federalismo cooperativo tedesco bene
Qual è il modello organizzativo del federalismo cooperativo tedesco
Tutti i titoli di competenza che hanno a che vedere con il Welfare State sicurezza sociale assistenza sociale eccetera appartengono secondo la legge fondamentale all'ambito della competenza legislativa concorrente competenza legislativa concorrente in Germania significa una cosa molto tecnica e molto specifica
Significa cioè che il legislatore federale
Può legiferare su quelle materie sempre che ci sia un interesse supera regionali superiore a quello di un lender non significa che il legislatore federale stabilisce la legislazione quadro
E i lender la legislazione di sviluppo no una volta il legislatore federale ha legiferato in quelle materie i legislatori dei lender non hanno più competenze legislative tranne quelle che lo stesso legislatore federale nella legge in questione voglia liberamente da
Federalismo cooperativo inoltre significa una seconda cosa
Che i lender partecipano attivamente a quella legislazione cioè tramite il Bundesrat
E in secondo luogo che l'amministrazione l'esecuzione di tutta la legislazione senza dubbio né in materia di welfare esteri
Spetta ai lenta
Il federalismo cooperativo
E un tipo di federalismo che richiede una grandissima capacità di negoziato
Fra le differenti forze politiche e fra le differenti istanze territoriali
Imitare il federalismo cooperativo la dove non esiste un minimo di accordo di consenso mi valori ampiamente condivisi
In tutto il territorio nazionale secondo me non è una buona idea
Laddove vi sono importanti fratture ideologiche o territoriali e meglio
Probabilmente adoperare un modello duali di federalismo del resto e quello per esempio che ha fatto la Spagna
In Spagna non abbia non abbiamo un federalismo cooperativo abbiamo piuttosto un tipo di fare di federalismo duale ci sono istanze naturalmente di mediazione ma il modello di divisione delle competenze legislative e amministrativi fra lo Stato centrale e le comunità autonome e piuttosto di tipo duale
E dunque lì i problemi sono altresì i problemi è dare al al potere centrale una le una competenza di legislazione il quadro
Alle Comunità autonome una competenza di legislazione e di sviluppo vedere chi deve amministrare esecutati certe cose eccetera
Quarta Tess
Che cosa sia gestione non è soltanto un problema di organizzazioni anche un problema di finanzia
Ed è qui
Che
Il problema del tipo ideale al quale si ispira
Il sistema di Welfare State vigente in ogni Paese diventa assolutamente determina
Tenterò di spiegare
Il modo l'esempio tedesco secondo me Suma sommamente illumina
In Germania che la patria di origine del modello occupazionale conservatore corporativo
Il modello e conservatore corporativo occupazionale ciò è
Non si è coperti dai principali programmi di sicurezza sociale in quanto cittadini
Ma in quanto lavoratori
Di una certa categoria e la maggior parte dei diritti che ci sia non si hanno in genere
Non sono definiti in astratto ma dipendono la maggior parte non tutti dalla dalla qualità e la quantità dei contributi pagati dagli stessi benefici
Questo significa in sostanza un
Ecco fin dall'epoca di Bismarck è stato soprattutto un modello fondato su quella idea non sull'idea universalistica
Cioè tutti hanno di sono coperti in quanto cittadini e il finanziamento e l'attribuzione dei diritti e fatta direttamente da la legge e dal bilancio dello Stato cioè dalle entrate fiscali
Bene
Che cosa succede
Succede che tutto questo è vero ed è pure vero che in Italia o in Spagna le radici dei sistemi rispettivi di sicurezza sociale e anche di natura occupazionale
Si può dire che Marco tranne il fatto che sia in Italia sia in Spagna negli ultimi vent'anni sono stati introdotti sistemi sanitari nazionali la il nucleo duro del sistema continua a essere di tipo occupazione
Ma
Vi è una grande differenza rispetto alla Germania
In Germania
I servizi
Non sono gestiti direttamente dallo Stato quando dico lo Stato dico dall'autorità pubblica lo Stato inteso come potere centrale lo Stato inteso come autorità regionali
In Germania
I servizi sono gestiti da entità veramente autonome dallo Stato
Dall'autorità pubblica indipendentemente dal loro statuto giuridico alcune hanno statuto di corporazioni di diritto pubblico al treno ma in ogni caso non si tratta di parastato
Si tratta di vere e proprie organizzazioni autonome rispetto allo Stato
Le autorità pubbliche e Serra citando semplicemente un un potere di sorveglianza di ispezione su queste entità e queste entità e questo è secondo me il dato determinante sono entità
Il cui funzionamento si fonda sull'idea della partecipazione delle istanze della società civile
Cioè non sono gestite in maniera burocratica le Casse pensioni
Sì scusate le case malattie i fondi pensioni tedesca
è vero a volte hanno uno statuto giuridico di diritto pubblico è vero sono sotto la sorveglianza dell'autorità pubblica ma non sono enti burocratici non sono parastato sono gestiti compartecipazione della società civile cioè i beneficiari cioè le categorie professionali che devono prestare i servizi
Le categorie professionali che se ne intendono di questioni finanziarie
Le banche
Eccetera
In Germania dunque
Avere competenza sulle esecuzioni in materia di welfare State non è la stessa cosa che avere competenza sull'esecuzione in Italia o in Spagna
Perché in Germania avere competenza esecutiva significa avere un potere di sorveglianza
E quei in Spagna avere competenza esecutiva significa erogare la prestazione
Il che non è lo stesso
Ma dico di più non è lo stesso soprattutto dal punto di vista finanziario
Perché in Germania
è vero che una certa percentuale delle spese non deriva dai contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro deriva dalle entrate fiscali cioè da trasferimenti Pati soprattutto dal potere centrale dal governo federale
Ma in ultima istanza
Chi deve gestire quei fondi sono casse pensione case malattie fondi pensioni che debba devono investire gestire quei fondi secondo le regole di una corretta amministrazione nel mercato finanziario cioè non secondo una logica burocratica di gestione del bilancio dello Stato
Mentre nei nostri sistemi spagnolo italiani
Il fenomeno e appunto l'opposto
Si gestisce sia organizzativamente sia finanziariamente secondo la logica burocratica e del bilancio dello Stato
Questo a importantissimi conseguenza
Non ultima il fatto che in Germania la crisi economica di un determinato ente di gestione
Di qualche servizio di sicurezza sociale nove si ripercuote necessariamente sul sistema complessivo
E anche perché c'è una certa concorrenza fra le distinte le le diverse entità che gestiscono questi servizi
Ottava pezzi
Scusatemi quinta del sette quinta dello sport
No no ritualmente avevo fatto due colonne di
Ci sono non viene mai dare i numeri quindi adesso
No ma con questo con questo
Con questa metafora luterano marxiana io credo che bisogna dare i numeri
Dicevo quinta Tess
I sistemi di guelfe Stay perfino quando sono penalizzati pongono importanti problemi dal punto di vista del principio dunque all'anno
Non si può ma non si può non in quanto avvocati del welfare esteri non si può in quanto democratici
Non rinunciare al nocciolo duro del principio d'uguaglianza
Qualsiasi esperienza di federalizzazione delle prima o poi fare i conti con il principio du Quaglia
Le esperienze storiche e in particolare l'ammirato modello tedesco
Assolutamente inequivocabili da questo punto di vista in Germania vi è una esplicita norma costituzionale che imponente alla Federazione il dovere di assicurare condizioni apro virgolette condizioni di vita uniformi chiudo virgolette in tutto il territorio tedesco le condizioni essenziali della vita di tutti i cittadini tedeschi devono essere minimamente uniformi ed è un dovere federale che sia così anzi
Basta che
Guardi anche politica pubblica
Implichi un problema di uniformità delle condizioni di vita perché il legislatore federale sia costituzionalmente abilitato a produrre legislazione concorrente
E dunque a escludere automaticamente la competenza legislativa dei lender
Il federalismo cooperativo così ammirato è così molto poco federale
Il federalismo cooperativo secondo me non è un vero e proprio federalismo
Il federalismo cooperativo è tutta un'altra cosa il federalismo cooperativo
Ammette poche differenze di politiche pubbliche che veramente contano sulla vita dei cittadini
Ex definitiva
Se non è federalismo che cosa è certamente non è lo Stato giacobino non è lo Stato unitario centralizzato secondo me il federalismo cooperativo e una forma di Stato non federali una forma di e cooperazioni in un'impresa comune necessariamente comuni
Da parte di istanze territoriali diverse e dunque di forme di rappresentazione degli interessi diversificate
Ma e una forma comune di organizzazione costituzionale e amministrativa non è un vero e proprio federalismo separa vero e proprio federalismo intendiamo la capacità delle parti componenti di svolgere vere e proprie politiche pubbliche differenziate in certi settori
E questo mi permette di tornare a uno dei punti già avevo menzionato prima
In quei paesi dove vi sono importanti fratture ideologiche e soprattutto territoriali il federalismo cooperativo non è una buona ricetta perché esaspera erede quelle fratture invece di permettere lo sviluppo di politiche pubbliche sostanziali che incidono veramente sulla vita dei cittadini differenziate
Se uno vuole veramente prendere sul serio come il presidente Baldassarre affatto io veramente sono contento che l'abbia fatto all'inizio di questo di questa sessione di oggi
Se uno vuole veramente prendere sul serio
Che
Certi problemi in certi Stati
Richiedono di una federalizzazione in senso forte cioè che differenti regioni
Possano sviluppare politiche pubbliche differenziati in settori importanti bisogna dimenticare il federalismo cooperativo
Bisogna se aderire ad una visione duali del federalismo e questo badate bene
Non è mica facile
Non è mica facile perché richiede un un grosso sforzo intellettuale
Per richiede un grosso sforzo di educazione di tutti e dell'opinione pubblica in primissimo luogo
Richiede spiegare alla gente che il principio di uguaglianza Ignis nel senso dell'uniformi sono delle condizioni di vita non esisterà più che bisogna sacrificarlo per poter guadagnare obiettivi che sono più importanti per esempio l'unità nazionale
E dunque che in certe parti del territorio certi servizi di welfare State ma anche in altri settori sano quantitativamente o qualitativamente migliori che in altre parti
E per fare così bisognerà ad operare un sistema di finanziamento sulla base del di una vera e propria autonomia finanziaria autonomia finanziaria vera e propria che non esiste in Germania e non esiste nemmeno in Spagna
E non esita
Se state
Se
Il principio di ugual
Senza in un contesto federali non significa necessariamente
Uguaglianza uniformità nelle condizioni di vita essenziali di tutti i cittadini che cosa significa
Secondo me significa un'altra il vero principio d'uguaglianza al quale nessun democratico può rinunciare e una uno può essere contro può essere e di solito è laddove vi è un federalismo sul serio cioè il federalismo non esiste in regimi non democratici tutti veri federalismi sono democratici
Il
Un vero federalista
Può essere assolutamente pronto a rinunciare all'assoluta uniformità anzi di solito i veri federalisti sono permettetemi permettetemi di Venezia
Delle persone che non ci teniamo moltissimo all'uniformità
Il valore diversità non ci disturba affatto
E dunque non tendono non tendiamo
A interpretare l'uguaglianza come uniformità sostanziali commi uniformità delle condizioni di vita l'uguaglianza il nocciolo duro irrinunciabile in una democrazia federale del principio d'uguaglianza è un altro
E un principio di non discriminazione
E quello che nella Costituzione degli Stati Uniti e incarnato dalla
E poiché Lecciso anni milioni disco
Anche questo principio Stato esplicitamente ha riconosciuto dalla legge fondamentale tedesca o dalla costituzione spagnola
è stato riconosciuto indipendentemente dal principio generale d'uguaglianza davanti alla legge
Cioè quello delle vietare distinzioni legislativi che diede legislative scusate che non siano ragionevoli accetta è un principio ad hoc
Di uguaglianza nella sfera dei rapporti interpreterà
Che cosa significa
Significa che tutti i cittadini e per quei settori dove la qualifica di cittadino non è determinante tutte le persone
Non possono essere discriminate dalle autorità non regionali
Secondo un criterio di provenienza geografica
Cioè che la Catalogna
Non può trattare mediche non sono cittadino residente in Catalogna diversamente da quanto fa con i propri citati in quanto cittadino spagnolo io un diritto costituzionali a non essere discriminato da parte del ordinamento regionale catalano
Io sarebbe incostituzionali una legge del parlamento di di Catalogna che nel regolare l'assistenza sociale dicesse
I benefici dell'assistenza sociale sono riservati ai cittadini della Catalogna
Quello sarebbe incostituzionale
Ma questo problema di un problema di portata molto più ampia di quanto non sempre il professore teli
Nel descrivere ieri i problemi del Welfare State a livello europeo ne faceva menzione
A livello europeo si pone lo stesso problema se di ieri la libertà di movimento di tutti i cittadini europei
Entro l'Unione europea bisognerà prima o poi inventare questo principio
Le conseguenze
E qui bis perché non pensiate che i federalisti siamo delle persone che non ha teniamo a cuore i problemi della solidarietà umana
Le conseguenze sono conseguenze di non poco conto perché se si vuole far vedi a questo principio bisogna e se è assolutamente chiaro le barriere non funzione
Non possiamo erigere delle barriere e dunque federalismo sì diversità di politiche pubbliche si che la Catalogna stabilisca servizi differenziati quantitativamente e qualitativamente sei
Ma non mi può discriminare se io arrivo da quelle parti
Settima
E ultima testi scritti dal pericoloso
La buona ragione per federali Zahir uno stato non è quella di salvare il Welfare State
Non chi si diventa federalista per salvare il Welfare State
La crisi del Welfare State e una crisi
Mondiale e in particolare è senza dubbio una crisi che incide su tutti i Paesi europei ivi inclusa la Grande Germania
Anche i francesi anche gli svedesi hanno gravi problemi con il loro welfare esteri
Perché le cause a parte la migliore o peggiore e gestione in ogni paese le cause profonde sono le stesse la globalizzazione dei mercati
La competitività necessaria competitività a livello mondiale l'invecchiamento della popolazione il miglioramento degli standard sanitari eccetera
Ai francesi o agli svedesi
Non verrebbe mai in mente
E loro ci tengono a salvare i loro quel triste
Allora non verrebbe mai in mente di federali Zac e lo Stato per salvare il Welfare State
Siamo uomini o caporali
Ai francesi viene in mente di fare il piano CIPE
Ma non di federali sale la Francia
Per diventare federali bisogna
Avere ragioni più profonde
Sì si può diventare federalisti per ragioni di principio
Perché uno crede nella diversità
Perché uno crede nella divisione verticale del potere come ulteriore forma della separazione dei poteri e dunque della garanzia delle libertà
Qui e vorrei per riprendere le parole del presidente Baldassarre all'inizio della sua presentazione e vero il sistema spagnolo è particolarmente immaginativo
E duro da gestire
E c'è voluta una guerra e una dittatura per convincere gli spagnoli
Che l'unica maniera possibile di vivere insieme e accettando le diversità e la lotta non è finita i recenti accordi hanno alzato la posta
Non tutti abbiamo il privilegio di nascita di essere francesi la Francia e l'unico esempio storico di Stato unitario centralista e giacobino che funziona
Quando uno alla disgrazia di non nascere francesi deve diventare federalista
Ma badate bene federalista non si nasce
Come essere liberale porta poi della lista si diventa
E questo richiede uno sforzo di logica di ragioni uno sforzo intellettuali
La tendenza naturale dell'uomo non è quella verso la tolleranza e l'accettazione della diversità e proprio quella contraria il federalismo secondo me è un bene dell'artifici all'acquisto della politica degli uomini
Uno se vuole diventa federalista e uno sforzo e vere se inoltre diventare federalisti aiuta a salvare il Welfare State tanto meglio grazie per
Grazie grazie al professore di esplicato credo che non c'è bisogno di commentare l'apprezzamento questa relazione
C'è solo da dire che è stato uno del come si può dire è una finestra dalla quale ieri coloro gli italiani che hanno ascoltato un grande professore Spagnolo possono aver visto quanti interessante quanto importante
La dottrina e anche se mi occupo solo dire anche la amministrazione spagnola gli spagnoli hanno sono usciti a produrre a livello di dottrina da quando arriva c'è c'è la democrazia e questo è importante sono uscito produrre grazie anche a un ringiovanimento della loro classe dei professori o ad uscire povere cose molto importanti per tutti non solo per gli spagnoli ma anche per noi italiani per tutti gli europei
La relazione è ovvio il professor Yespica sorella dimostrazione di questa la profondità della bravura raggiunta da questa dottrina
E e quindi voglio proprio esprimere da parte mia il più vivo apprezzamento e anche ammirazione perenne modo in cui è stato trattato questo difficile problema
Proprio perché ho molto apprezzato mi permetto solo di fare un'osservazione non solo collaterale
è vero perché il welfare State comporta una serie di problemi
Rispetto alla un'attuazione del di un decentramento politico soprattutto se un decentramento deciso insomma come vorrebbe essere un decentramento che si ispira al federalismo
E vero però che almeno secondo il mio punto di vista che in nelle esperienze citate hanno giocato vari elementi
Perché
Mentre mi sento di su due su questo tornarono tra breve mi sento di condividere appieno l'esame analisi fatta del modello tedesco
Però devo anche dire che per quello che io conosco ci sono anche altri fattori che hanno inciso sulla mancata sarà dia su un'attuazione blanda diciamo così da quel festività esempio negli Stati Uniti
Una mentalità una cultura dell'individuo che una filosofia di fondo abbracciato dal sistema
Rispetto al quale il federalismo può essere sì uno dei fattori che si mette in questo quadro forse mi posso sbagliare non il più importante rispetto a questo quadro complessivo di tendenze antitetiche rispetto a un Welfare State
E anche io son convinto anche l'esperienza recente di Clinton è stata un'esperienza che è stata giocata politicamente in modo meraviglioso da Clinton efficiente la rielezione ma Clinton stesso sapeva che i suoi progetti non avrebbero avuto il minimo successo tant'è vero che si è quasi abbandonato alla trattativa con il Congresso dove c'è maggioranza repubblicana e anzi un settore della maggioranza repubblicana nettamente ferocemente contrario perfetto
Appunto altri fattori hanno giocato secondo me soprattutto negli Stati Uniti
E anche forse nel Canada per non farebbe ancor combinare il federalismo con due feste
Mentre in Germania
è vero che il processo di istituzioni di introduzione due F Street iniziato con Bismarck però non firmerei forse un po'eccessivo mi sembra dire che Bismarck ha fatto lo Stato fede lo Stato welfare State tedesco a posto le premesse per ma notevoli sviluppi sono stati fatti successivamente dell'ambito di esperienze federali
Passando però qua in Better By Marotta e e poi di soprattutto nel secondo dopoguerra
E è però importante una sottolineatura questa volta impositivo che ha fatto professor Yespica su anche qui ritorniamo al discorso di apertura spesso da noi si citano i i titoli ma non i contenuti
Importante sottolineare quello il punto cioè che il cosiddetto federalismo cooperativo e veramente come si può dire è stato nella sua attuazione un recupero di centralismo nell'ambito nel del di uno Stato federale tant'è vero questo a integrazione ma solo per brevità professor di esplica sono non lanciata ante il vero che il settore cooperativo settore cioè di collaborazione tra lender e Stato centrale
Il materia tipica di welfare nasce per come Copernico nove punto poco le norme tedesche e la giurisprudenza riesca nasce per perseguire compiti comuni compiti comunitari
Cioè sono quei compiti che non appartengono né ai lender né al centro
Ma che presuppongono una operazione i Laender e di centro ma che Senes segnano come ha ben detto il Professore segnano una deroga al modello federale
Quindi quando in Italia parliamo di modello cooperativo
Forse non c'è ispirandoci la Germania forse non ci rendiamo conto confuso sto sottolinea giustamente il professore che quel settore nasce come settore non federale
Il settore cooperativo nasce come settore non federale nasce come settore di collaborazione per compiti comuni o con meglio ancora compiti comunitari
Questo un un elemento da tenere presente il settore cooperativo nasce così nasce proprio come settore a sé stante
Il punto dell'eguaglianza e molto è molto interessante
Anche nella nostra giurisprudenza è stato recepito per via giurisprudenziale è stato recepito quel principio di gente sia sia in Germania sia in Spagna della assicurazione di condizione uniforme
In tutto il territorio nazionale
Però e questa è una questione che pongo però questo non significa che deve essere assicurato per certi beni un livello identico in ogni settore della del territorio significa dato una minimo di uniformità minimo di standard comune poi ci possono essere differenziazioni
L'importante è che queste ma lo accennava anche professori che queste differenziazioni non siano irragionevoli non si offre fondate su base di principi che possono essere contraddittorio rispetto l'ispirazione di fondo o all'elemento di fondo che si deve soddisfare
Ecco questo quindi ritengo alla conclusione del professore di ASPI caso comporta che se è vero che si deve scegliere
E sottolinea cose già dette un modello duale e se è vero che probabilmente l'Italia un'altra scelta rispetto a questo salvo ovviamente elementi di cooperazione che esistono in tutti i modelli decentramento se è vero questo significa che è un compito particolarmente difficile trovare il bilanciamento l'equilibrio tra lo standard comune e lady differenziazioni a livello territoriale ma non mi scandalizzerei se
Un certo grado di differenziazione e si stesse fosse in qualche modo funzionante in pratica
Già adesso un livello di differenziazione cioè ovviamente minimo
Nel senso che a prestazione sanitaria
Fatta in una certa area del Paese e sicuramente per esperienza diversa
Da quella la dalla stessa prestazione ma anche molto diversa da quella dalla stessa prestazione data in altre aree del Paese perché l'organizzazione sanitaria in una certa del paese può essere molto più efficiente che non ne altera questa è una differenza minima però io non mi scandalizzerei anche se andasse leggermente al di là di questa differenziazione che differenziazione di organizzazione gestionale finanziaria
Non mi scandalizzerei ad esempio se ci fosse un minimo di separazione
Ad esempio che un cittadino o che un cittadino che un abitante di una certa regione per beneficiare i servizi dati in altra regione debba avere qualche onere sempre che ovviamente non si è ragionevole da qualche debba superare diciamo così qualche ostacolo qualche va bene se addossata così se non qualche onere che invece l'abitante della stessa la stessa Regione non ha come dire ad esempio in Svizzera ad esempio godimento certe prestazioni sanitarie
In ogni caso è verissimo dei qui conclude questo interiore intermezzo
è verissimo una cosa che il modello duale
Comporta una maggior capacità di riforma e una maggiore come si può articolazione quindi un la più una maggiore difficoltà a trovare l'equilibrio del sistema nell'ambito dei principi di eguaglianza e quindi assicurazione di certi diritti fondamentali che sono diritti garantiti dalla Costituzione ma devo sottolineare garantiti dalla Costituzione in un modo che la stessa Corte Costituzione italiana definito più volte come inviolabili cioè c'è un nucleo essenziale di questi diritti che se uniformemente garantito a tutti i cittadini
Ringrazio ancora professor di esplicare solo per relazione che a me è sembrata per tutti voi molto bella è molto interessante molto ma molto interessante ora passiamo invece al tema del professor Sergio Bartoletti non vi presento ride ci salutiamo il ministro ringraziamo per l'attenzione a questo convegno veramente grazie
Passiamo ora alla la relazione del professor Sergio Bartorelli che non vi presento perché non ha bisogno di presentazioni
Si malori Venere da un paese straniero e quindi era un dovere
Per parlare di cooperazione e competizione dagli enti territoriali degli Stati federali e regionali la parola al professor Bartoletti
Io non posso nemmeno usarli la cortesia di rinviare la vostra attenzione al testo scritto perché io non ho consegnato testo scritto
Che non significa che io non abbia scritto un testo io ho scritto un testo però quando mi sono trovato a rileggerlo non mi piaceva
E quindi ho ritenuto opportuno non diffonderlo a mia vergogna invece ho pensato di affidare questo
Intervento ad una esposizione delle mie riflessioni secondo un ordine e secondo cadenze diverso
Veramente talvolta quando vediamo a questi convegni sul federalismo e sul regionalismo ci chiediamo da quanto tempo noi andiamo a parlando di regioni e di federalismo
Di federazioni e di regionali
Prima ci siamo posti il problema della realizzazione di un criterio credibile il sistema delle Autonomie nella forma di una corretta attuazione della Costituzione
Poi ci siamo posti il problema di una riforma dell'ordinamento regionale
E oggi ci poniamo il problema della realizzazione di un disegno federalista
Io concordo su alcune su alcuni chiarimenti terminologiche che sono stati fatti da Louis dietro Riccardo ed Antonio Baldassarre da lei sa di averla già fatti ieri alto Ugo De Siervo però anche alcune cose che vorrei aggiungere a questo riguardo più tardi
La situazione in cui non ci siamo trovati
E tale per cui molto spesso i nostri discorsi di studiosi di diritto costituzionale
Sono stati al tempo stesso discorsi delle il referendario ed è leggenda
Cioè nessuno di noi ha mai potuto resistere alla tentazione
Di cercare di disegnare un futuro per le istituzioni regionali nel momento stesso in cui cercava di interpretare il testo della costituzione
E a questa tentazione se volete
Ho a questa necessaria tentazione non sfugge nemmeno
La mia relazione di oggi che a metà strada fra la ricognizione dell'ordinamento vigente
E le prospettive di riforma di questo ordinamento
Forse bisognerebbe cominciare a parlare
Di queste prospettive
Quali
Speranze vi sono di una concreta riforma dell'ordinamento regionale dopo la vicenda
Elettorale
Venendo qui a me
Veniva
Fatto di chiedermi se possibile sei anni e credibile parlare di una riforma in senso regionale
In senso federale
In un momento in cui preminenti sembrano essere le difficoltà dell'equilibrio economico
In un momento in cui al primo posto danno i problemi della ripresa dello sviluppo i problemi del debito pubblico
I problemi della
Conta il serramento fra
Imposizione fiscale e sopportabilità della stessa da parte dei cittadini
E possibile pensare in una situazione di farli siffatta in cui noi abbiamo di fronte questi problemi pensare ad una riforma in senso federalista il sesto regionale
Non viene il rischio che come sempre è una riforma di questo tipo
Implichi almeno nel primo tempo alcune serie di spesi aggiuntive
Che
Verrebbero ulteriormente aggravare
Sulla finanza pubblica
Salvo poi la possibilità che noi non vogliamo mettere in discussione anzi ammettiamo di un recupero
Ma non sull'immediato sul breve per i sul medio o sul lungo periodo
E quindi ecco che viene spontaneo chiedersi se si arriverà Abdul una riforma
E del resto
Se ci sono esigenze il superamento di queste difficoltà economiche se si tratta di trovare un nuovo equilibrio economico
Se si tratta di dare avvio a quei processi di razionalizzazione che questi risultati potrebbero implicare
Sarà effettivamente possibile unire queste la realizzazione di questi obiettivi
Come la realizzazione di una riforma istituzionale in senso federale
Guardate la riforma
Delle istituzioni in senso federale implica uno spostamento di potere
Dal centro alla periferia
Ed è un'operazione non di mera razionalizzazione del forte
Io mi chiedo se sarà possibile realizzare
Qualcosa di questo genere
Pensando ad esempio all'esempio statunitense
Il mio vivo
Ha effettivamente realizzato al tempo stesso una riforma istituzionale ed una riforma sociale
Cioè il Pietro Gnudi il dietro ai cambiamenti di ordine istituzionale che quella Corte Suprema avallato c'è stato anche un evento un rovesciamento di equilibri sociali non dimentichiamo questo
Tanto è vero che ci sono autori in America brio Saccà Mantova per esempio che parlano della vicenda degli odii come una delle vicende costituenti dell'ordinamento costituzionale per il carro
Ecco io mi chiedo se sarà possibile congiungere
Queste il superamento di queste difficoltà economiche che noi abbiamo di fronte con l'avvento di una riforma istituzionale in senso federale
Io credo che realmente la fortuna della possibilità di realizzare la riforma istituzionale sia legata anche al fatto che
Questa riforma tenga collegata al soddisfacimento degli interessi di ordine economico e sociale che stanno dietro a questa domanda
E qui ha ragione Antonio Baldassarre ex quando segnala una sorta di discrasia fra chi da una parte verbalmente chiede la riforma istituzionale e quelli che sono i reali portatori
Degli interessi concreti che esigono la riforma e di quali probabilmente non pensano nemmeno acque la riforma ma pensano anzitutto ad una riforma che soddisfi questi interessi
E io credo che effettivamente questo sia un problema
Che va affrontato ed è questo il solo modo per affrontare politicamente questo problema
Se noi vogliamo da una parte e tagliare le unghie a qualcuno e dall'altra parte portare a compimento un disegno di riforma
Aggiungerò
Tanto per chiudere questa parte premiare dell'intervento che
Dobbiamo però fare un passo avanti ancora
Noi dobbiamo liberarci dall'idea che
Lo stato in cui si trovano le istituzioni autonomi che in Italia dipenda esclusivamente
Dalla
Cattiva volontà dello Stato
Certo lo Stato ha creato l'ambiente
Però alle Regioni bisognerebbe anche dire che Ichino a ma il coraggio se lo deve dare che chi non ha le possibilità operative se ne deve prendere
E in realtà mi pare sono molti anni che noi non abbiamo dalla Regioni alcun segnale di fantasia istituzionale
Io andrò adesso fare dei alcuni chiarimenti a questo riguardo ma io ho la netta sensazione
Che l'unica fantasia istituzionale quella vecchia fantasia di ceti e classi italiane andare a battere la tassa di pantaloni e andare a chiedere allo Stato di risolvere i propri problemi
C'è un'autonomia politica
Ci sono assemblee elettive bisogna saper sfruttare le chance che questo dato istituzionale offre e che invece non viene sufficientemente valorizzato perché badate bene prima che essere
Se è vero che in senso dal punto di vista giuridico l'autonomia delle regioni è qualche cosa di dato
L'autonomia uno non ce l'ha perché gliel'hanno dato ma perché se lei conquista
E quindi io credo che da questo punto di vista meriterebbe fare una
Un atto di contrizione da parte delle regioni e non soltanto una
Lettura di credo in
Nella realtà dello Stato centrale
Questo è il primo punto sul quale
Intendevo soffermarmi a scopo di introduzione
Vorrei adesso
Partire da un rilievo
Non so se vi è capitato di recente di leggere il libro sul federalismo vie Lazard che è stato pubblicato da comunità
E lì c'è una tabellina molto interessante una tabellina interessante perché mostra come
Collocate le varie esperienze nazionali
Su uno spettro
Che riconosce le varie caratteristiche dell'una e dell'altra
L'Italia ha una posizione
Sul piano del processo politico meno incline al federalismo di quanto non abbia villa Maioni
Ovviamente è chiaro e Lazard non usa
Classificazioni formali di federalismo adottati criteri politologi
Non sempre facile avere una un dialogo fra giuristi e Polito
Ma questo che cosa significa significa che l'azzardo in parte d'accordo con tutti noi quando diciamo che alle regioni e intatto
Di partecipare scarsamente al processo decisionale poi
Cioè le regioni restano per larga parte estranee al processo di formazione dell'indirizzo politico nazionale
Questo è un punto molto
Importante ed è anche questa la ragione del dette per la quale
Hanno fortuna discorsi non sempre poi
Molto chiari
A proposito del regionalismo competitivo perché si ha come l'impressione che il regionalismo competitivo
Offra e regioni la possibilità di dare sì un indirizzo in qualche modo concorrente alternativo a quello dello stato di entrare
Insomma competizione appunto di entrare sul palcoscenico del confronto politico e qui parla badate bene del regionalismo competitivo di cui parlano gli economisti penso per esempio a un contributo che l'istituto delle regioni è stato fatto circolare da Visco Comandini
Non del regionalismo competitivo di cui parlano alcuni giuristi e che disegnano il regionalismo competitivo semplicemente come una sorta di
Gara atti rende di più
Dalla Corte costituzionale la Corte costituzionale sarebbe una sorta di arbitro che decide fra lo Stato le regioni
Sulla base di verifiche delle capacità dell'una o dell'altro
Di venire incontro alle necessità sociali quindi di fare
Di valutare la capacità progettuale dello Stato
E delle regioni no io parlo del
Federalismo competitivo nel senso di quel federalismo che attraverso l'uso dei Poteri degli enti autonomi
Implica la possibilità di spostare da una parte all'altra del grande mercato politico la domanda è l'offerta di attività produttive
In modo da attirare in una o nell'altra regione fruitori di servizi ma anche a portatori di vantaggi eccola
Il
Modello del federalismo competitivo a questa
Attrattiva
Però d'altro canto bisogna dire che Allo stato come già ho fatto un cenno in Italia di questo non si è visto traccia
E invece si può dire che ancora oggi quello che imperante e il modello cooperativo al quale si attribuisce il merito di
Far convivere autonomia regionale unità dello Stato
Però io qui vorrei mettere subito le mani avanti
Bisogna chiaramente distinguere quello che è il modello come è stato proposto
Dalla sua realizzazione pratica
Sulla quale ha inciso notevolmente anche la giurisprudenza della Corte costituzionale
La Corte costituzionale un giudice quindi non poteva non trarrà in qualche modo gli esempi
Per una proposta di del modello cooperativo
Per imporre soluzioni di tipo cooperativo al a a allo stato prima ancora che alle regioni non poteva non trarlo dalla un'esperienza che aveva sotto gli occhi l'esperienza delle norme di attuazione degli statuti speciali delle regioni
Anzitutto questa
Scelta ha in qualche modo
Spiazzato la corte rispetto a quello che era la proposta
Iniziale
Chi aveva parlato di collaborazione fra Stato e Regioni anzi è tutto aveva sottolineato e una collaborazione che ad essere delineata e progettata a livello politico deve essere un confronto politico ha ragione
E di ci vuole dal ci vuole duro nel confronto politico ci vuole un negoziato
Invece la corte ha un pochino
Confinato la collaborazione forse non poteva fare altro posto che doveva sempre pur sempre decidere
In ordine a casi concreti
Curioso l'opinione che la Corte decide di casi concreti anche quando affronta il giudizio sulla legittimità delle leggi statali e regionali nel conflitto fra Stato e regioni
Regia di fronte a se la realtà concreta di quel conflitto ed in quella situazione controversa almeno non in senso tecnico ma in senso generale si può dire che si era un questo
Ebbene devo dire che la corte in realtà l'idea della collaborazione a livello politico non l'ha offerto ai suoi interlocutori ha preferito restare al livello della collaborazione in senso amministrativo
Non solo ma questa collaborazione coi era una collaborazione che era destinata a nascere a trarre origine dall'iniziativa dello Stato
Era ovvio collaborazione che nasceva ad iniziativa dello Stato spettava allo Stato promuovere
La collaborazione sì quindi era una collaborazione legata ai modi e ai termini di implementazione dell'indirizzo politico dello Stato che alla fine poi gli era
Facilmente riconducibile questo questa costruzione
Alla stessa teoria normativa dell'indirizzo politico come teoria tendenzialmente centralizzata centralizzate delle sedi decisionali c'è una sede decisionale dove si decide l'indirizzo come norma e a questo indirizzo si rapporta all'esperienza di tutte le altre sedi che in qualche modo dipendono dalle decisioni di indirizzo
Tutto sommato qui
Al
Mare
Non
Non
A
Ma un animale
Ci sono due
Non c'è che l'imbarazzo
Dura da
Ma va a
Dopo a
Ma ma
Va bene dunque
Per
A
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Giovanni
Un
A
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Ma
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Non
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Ma
Ma
Appunto
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Ma Alberti dice perché alla fine costituì a a ovvero una Mario volti unica così vecchio articolo sedici
Rizzo di c'era esattamente un azioni quella e il giudice
Vediamo aspetta
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Sì nulla l'olio abbiamo certe volte punto qui grazie precisa che difatti luogo
Perché allora
Se poi devono o altri per il a
Con l'otto ho
Voglio dire ora la tutti uguali
S'l'angolo
Care il tutto immediatamente alle Cortes fare degli accordi politici ma addirittura vere l'espressa autorizzazione delle
Noi in mancanza di norme in Costituzione di fronte ad una norma che mette limiti solo per i consorzi
Potremmo anche trarre come appunto qualcuno indiani commento dell'articolo otto ha tentato di fare potremmo anche trarre la conseguenza che accordi politici riunioni di coordinamento intese
Non hanno nemmeno bisogno di essere
Autorizzati o previamente comunicati all'Oscar
Cioè noi potremmo dalla fine disegnare per l'ordinamento italiano una disponibilità alla collaborazione internazionale
Maggiore di quello che si ritrova in Spagna
Non venitemi a dire che il seicentosedici è un testo che resta limitato alla collaborazione soltanto amministrativa
Già a proposito della Spagna un commentatore aveva fatto notare che in realtà c'era una sorta di
Contraddizione nei cento e quarantacinque perché diceva gli altri accordi che sono politici devono essere autorizzati i Consorzi invece basta che siano comunicati alle cose ma dietro anche ad una semplice collaborazione amministrativa settembre un'idea politica c'è sempre un disegno politico per cui anche ciò che e collaborazione
Amministrativa e alla fine collaborazione politica
E quindi direi che questo
Il discorso
Si può estendere noi posso all'anche Alitalia noi possiamo in qualche modo prendere come punto
Per ulteriori considerazioni anche proprio l'atteggiamento di chi
Vuol tirare un pochino per i capelli la costituzionale
Certo è che se fosse praticata l'idea della collaborazione interregionale della collaborazione interesse
Inter orizzontale fra regioni se passasse questa idea anche con l'aiuto della corte di Rho dopo alcune indica alcune cose a questo riguardo avremmo alcune possibilità non indifferente
Sono le possibilità di politica venti di politica economica di cui già accennavo
Il nostro amico anche lui quasi cittadino onorario italiano come Luis di esplicate fa incetta mi diceva che per quanto in Austria le cose non siano poi come talvolta noi siamo intenti dati di immaginarle cioè non è vero che poi tutto sommato ci siano tanti accordi l'articolo quindici a della Costituzione austriaca non è poi tanto usato esiste però per esempio un accordo per la creazione di ospedali in comune
Di fronte al costo della struttura sanitaria attuale presa
A questi non è mai venuto in testa di creare dei le istituzioni sanitarie in comune no perché in Italia ogni Comune deve avere il suo ospedale
è questo il punto nemmeno ogni regione ogni ogni Comune deve avere il suo ospedale e non parlo badate bene degli ospedali di pronto intervento quelli dove si va a fare un dove uno va a farsi l'appendicite ma gli ospedali di alta specializzazione
Ecco questa per esempio e una soluzione che avrebbe anche consentito fra l'altro di evitare mettendo lo stato di fronte al progetto comune la o pronta obiezione dello stato questa e completezza miglia qui spetta il mio intervento ma vi dirò di più
Che circola in Italia oggi una idea che poi che
Contrastante con altre idee che contemporaneamente circolano il federalismo da noi talvolta connotato da caratteristiche specie il federalismo del Nord è connotato talvolta da riprovevoli caratteristiche sia come Vincent talvolta la sensazione di par di sentirli parlare alcuni politici della vita e l'Europa i quali hanno questa idea per cui
La comunità è anzitutto un fatto di sangue in azione sia una delle ragioni per le quali io rifiuto pur venendo a Trieste di farmi definire mitteleuropee
Cioè questa è una delle teorie più perniciose che siano state fatte circolare nel centro Europa ebbene talvolta sia questa sensazione che il federalismo in un'Italia del nord sia questa e però contemporaneamente circola l'idea delle macroregioni
Che in parte è in contraddizione con questa idea
Perché certamente nessuno dei federalisti veneti è disposto ad accettare l'idea di combinarsi con i federalisti piemontesi nella tanto vantata Padania prende non esiste proprio perché fra le varie parti nessuno è disposto a farsi assimilare agli atti
Se questo è vero vedete l'idea della collaborazione interregionale e l'unica idea che serve a venire incontro alle esigenze pratiche
Che qualcuno ha messo alla base della concezione delle macroregioni
Al tempo stesso evitando il ricorso all'attacco Regione medesima
Quindi come vedete
E una idea che ha e può a vere la sua utilità pratica
Io ne accenno così perché mi sembra che questa sia la prospettiva ancora nuova che ci resta da praticare
Se noi siamo in dubbio sulla possibilità che una riforma faccia i suoi passi avanti se per le ragioni che dicevo ci sono delle preoccupazioni che forse frenerà lo slancio riformatore
Bene questa è una soluzione che è anche possibile nell'immediato
Al posto delle riforme il riformismo non è poi una strada tanto nuova
Quello che è importante è che comunque questo tipo di soluzione
Può in qualche modo concorrere ad esaltare
L'autonomia politica delle regioni dice
E probabilmente si iscrive a esso più di altre soluzioni in una forma di federalista
Se come ci ha insegnato Friedrich il cui pensiero è stato tanto diffuso in Italia ad Antonio la Pergola se il federalismo è anzitutto processo federale federativo
E questo è uno degli esempi incontri
Federalismo il federalismo può trovare realizzazione io confesso che su queste distinzioni terminologiche fra Stato regionale è stato
Federale sono molto d'accordo con quell'con gli amici che mi hanno preceduto io credo che in realtà tutte queste esperienze si collochi cono
All'interno di uno spettro che un po'losco nello spettro dei colori si passa dall'una all'altra in sensibilmente
Certo è che lo spettro paint colà più verso la soluzione di tipo federale più esame passa la identità del i singoli attori federale
Fin dei conti aveva ragione il vecchio Wirth quando diceva che l'India non ebbe a una federazione
Perché gli stati della Federazione indiana potevano essere cambia vedere cambiati i propri confini le proprie dimensioni ad opera dell'autorità centrale
Senza nessun
Senta sulla partecipazione diretta delle popolazioni interessate
Se voi vi guardate per esempio normalmente negli Stati che noi definivamo una volta come federali contrapposti agli Stati regionali
Questa caratteristica c'è in qualche modo una maggiore e più accentuata di difesa della individualità ma una maggiore e più accentuate a difesa delle individualità anche nel
Processo
Politico
E allora noi possiamo in qualche modo immaginare soluzioni in cui l'apporto individuale degli enti interessati abbia una sua specifica e puntuale rilevanza
L'idea accorre certa una ragione Luis l'idea corre al federalismo tedesco ma non solo nella sua dimensione cooperativa ma anche in quella che una volta veniva chiamata veniva chiamato il federalismo partecipativo cioè l'idea che
I lender partecipano al processo decisionale e qui appunto viene fatta di osservare non necessariamente questa partecipazione si risolve nella presenza al Bundesrat talvolta è partecipazione come assunzione di potere decisionale
Se noi ci liberiamo dell'idea normativa di indirizzo politico e guardiamo ad un'idea esistenziale di indirizzo politico
Finito poi l'indirizzo politico nasce dal con costo di una pluralità di attori di quali concorrono nella misura delle loro colpe competenze delle loro capacità
E questo senta che venga messa in discussione la supremazia dello stato di cui al titolo di quel mio ricchissimo articolo
Che realtà vedo volti hanno poi ha riscoperto dunque e arriviamo quindi a
L'esempio tedesco
E l'esempio tedesco che cosa ci dice ci dite che queste forme di cooperazione sono alle foto alla fine fattori di integrazione dello stato di unificazione dello Stato
Non solo come qualcuno potrebbe essere indotto a credere fattori di divisione
Questo è un punto che merita di essere sottolineato
Certo voi direte i tedeschi hanno la lealtà federale come il principio costituzionale proprio dello Stato federale
Quali la base della nostra collaborazione
E qui forse bisogna appunto fare quel passo avanti rispetto alle posizioni di dottrina e corte costituzionale cioè la collaborazione non è qualche cosa che nasce soltanto perché c'è l'interferenza e l'intreccio delle competenze
Ma perché c'è un principio so
Che
Viene fatto di cercare in qualche cosa di diverso dal solo principio di unità dello
Spontaneo viene per esempio pensare ai limiti della potestà regionale l'interesse nazionale l'interesse delle altre regioni
Ma questi limiti sono stati interpretati in senso negativo
Sono stati interpretati in sostanza come
Delle bandiere al dispiegarsi dell'autonomia regionale e quindi subito come occasione d'intervento però si potrebbero anche interpretare
Nel senso di vincoli alle regioni di agire nel senso della convivenza le altre cioè nel senso di essere dei limiti che possono essere fatti valere perché le regioni pensino in termini di può esiste e non soltanto di contrapposizione
E allora qui
Forse potremmo a rischiare di esplorare la possibilità
Che in questi stessi limiti di merito del limite degli interessi trova trovi espressione un principio più alto e comprensivo
Quello di solidarietà
Tra corte
Consentendo
Da questo punto di vista la conversione
Di limiti di merito in limiti inizio intimità io devo dire che lo sapevo che la corte lo ha detto perché ogni tanto leggo le sentenze della Corte ecco però devo dire che qui la corte forse no
Ha un po'fatto un richiamo alla solidarietà in termini un po'epidermici io temevo di fare questa citazione della solidarietà perché mi sembrava effettivamente una citazione di quelle interni
Oggi poi tutti parlano di valori in realtà voi sapete io non credo che esistano i valori come oggetti del discorso giuridico esistono i principi che quei valori esprimono e che quindi in qualche modo danno espressione normativa a questi valori ebbene esistente in principio di solidarietà
Lo dice l'edificio dice Meta Lombardini si nel suo libro sui dove
Ecco e problema è questo in che modo noi possiamo farti cioè dobbiamo fare qualche ragionamento in più forse per trasferire
Dall'apporto individuale dalla micro economia dei rapporti individuali dei doveri e dei diritti la solidarietà la macroeconomia
Dei rapporti fra le istituzioni
Ecco questo passaggio probabilmente io passaggio che deve essere ancora fatto io mi limito a segnalarlo all'attenzione perché penso che questo e un ragionamento che bisognerebbe fare per vedere in che modo la solidarietà
Appunto Portis spinga nella direzione di quei rapporti che diceva e porte allora finalmente
Qualcuno avrà anche
Ho capito forse che cosa c'entri il mio discorso come si conclude sin qui condotto con un convegno che anche il welfare tette nel suo titolo che cosa potrebbe fare l'Accord
A questo riguardo
La Corte ha già fatto tanto quando ha introdotto il principio di collaborazione
Introducendo il principio di collaborazione Lacorte qualche volta ha detto chiaramente allo stato non puoi ci pensò
Forse la Corte potrebbe
Fare un passo avanti in quelle situazioni in cui più facile sia a disegnare una collaborazione orizzontale dicendo allo Stato qui dovresti astenere
Perché qui possano diventa arrivarci anche le regioni
Vocazione dicendo ma questa è una decisione di tipo politico qui sedi fate dire questo mi fate penetrare nell'ambito della discrezionalità del legislatore non è vero
Perché se qui si tratta di realizzare un disegno di autonomia e di corale partecipazione delle autonomie al governo della cosa pubblica allora è qualche cosa di più di una scelta politica
Cioè noi in qualche modo abbiamo un principio di
Autonomia di decentramento chiamiamolo come vogliamo nella nostra Costituzione da far attuare
E chiaro che così impostato il mio discorso finisce poi per condurre Ardesi tipi in parte diverso fino da quelli di altri
Io e chiaro tendo ad escludere
Che si possano arrivare allo scatenarsi di una sorta di federalismo competitivo
Anche leggendo una recente pubblicazione del Formez che ha raccolto una serie di contributi al al riguardo
Io ho avuto modo per esempio di leggere espressioni come queste fatte da politologi e da economisti
Si è detto che la competizione fra governi sub nazionali è ipotizzabile solo in un contesto sociale caratterizzato da alta mobilità residenziale
I politici che sono al governo in giurisdizioni diverse non interagiscono sul mercato
Il protrarsi della concorrenza favorisce legare l'evasione legale alle imposte e mette in difficoltà l'attuazione di politiche di redistribuzione
Si possono mettere in discussione le condizioni di base di una efficiente concorrenza solo se la Rete di sicurezza predisposta a favore dei meno abbienti sia qualcosa più reale che immaginario
Sono tutte riflessione che inducono a la prudenza su questa via proprio in base a quei principi di cui ho fatto cenno
Direi che poi d'altro canto se la concorrenza e udite e concorrenza nel senso che consente un reciproco controllo
Cioè io so che gli altri fanno meglio cerco di fare meglio però allora a questo punto anche la stessa cooperazione potrebbe essere uno sanzione di confronto e di controllo
Nel senso che gli enti partecipanti ad un accordo trovato stimolo se c'è un vantaggio e quindi se non c'è la dissipazione dell'avviso da un lato e dall'altro come vedete io mi sono ormai avvicinato alla conclusione del mio intervento non è che io abbia più voluto proporre nemmeno io ho qui la panacea di cui parlava il mio amico Luis non ho voluto proporre una soluzione
Accanto ad altre o in alternativa ad altre ho soltanto voluto proporre alcune sentieri di riflessione
Perché mi pare che bisogna in qualche modo
Pensare
In termini nuovi
Ha qualche problema che e molto vecchio
E forse il fatto di non avere trafficando tutte le strade che nel vecchio si sarebbero potute praticare forse potrebbe essere uno stimolo a decidere di scegliere queste strade nel futuro grazie
Grazie al professor Bartoletti per la sua relazione come sempre molto molto interessante volevo soltanto sottolineare due punti il fatto di passato nove anni alla Corte costituzionale quindi aver visto un po'nascere questa giurisprudenza in materia di collaborazione che è iniziata intorno all'ottantaquattro ottantacinque si è consolidata negli anni successivi
Reale stasera uno Corasaniti dice di essere stato lungo il passeggero sono vorrei intanto il break era chiudere un predatore si ricorda
A tra lasciando ovviamente non per non ripetere il nostro la nostra discussione di Messina il problema dei principi e valori su cui abbiamo posizioni diametralmente opposta ma questo lo mettiamo da parte aperto far folclore certa fra l'abbiamo già fatto quindi poi un'altra riprese una cosa già fatta
In materia di cooperazione la Corte si è mossa su tre punti fondamentali una livello di valori dico io ma Bartoli che vede di principi e cioè quello il valore di fondo è il valore della solidarietà che porta un che comporta un dovere da parte delle regioni di collaborare tra loro e con lo Stato ai fini al a un soddisfare un principio di fondo che il principio di solidarietà che la corte ha ripreso dall'articolo due applicando anche rapporti tra comunitario sosta
In un caso addirittura era il caso in cui una Regione votò un un fece una delibera con cui doveva ha dato un finanziamento a favore dei disoccupati di un'altra regione
In un caso e quindi non era un caso di collaborazione tra enti addirittura la Corte costituzionale si è trovato a dire che in quel caso era il nero principi di solidarietà
Che giustificava
Quel comportamento e a dichiarato quella legge regionale uno due non contraria a Costituzione quindi a livello di principio e il principio di solidarietà e quello che fonda il i rapporti di collaborazione tra regione regione tra Regioni e Stato centrale a livello diciamo così sì poi adesso che negli anni si a livello di invece di diciamo presupposto
Ma di un certo tipo di collaborazione non diventerà collaborazione per esempio il caso precedente che riguardava quella l'aiuto ai disoccupati del Piemonte era un caso che di collaborazione Simona fuori
Di di questa ipotesi invece nei casi in cui la collaborazione si esprime attraverso atti formali di intesa di pareri in quella che è stata chiamata intesa debole euro insomma nei casi in cui le regioni rispetto allo Stato ma nulla poi scusa anche se non è avvenuto
Qui l'analisi di Bartolo è stata veramente illuminante su questo anche tra collaborazione ragione ci potrebbero essere atti di intesa o di o o di compartecipazione
Certe decisioni ecco in questi casi la corte ha detto che il presupposto
Di questo tipo di collaborazione e l'intreccio di competenza
Perché
Perché la Corte si è trovata non soltanto a giustificare intese che erano previste ma prima di tutto sentenza Crisafulli più famosa la prima sentenza descritta dal Crisafulli sentenza della corte con redatta nostro comune maestro Crisafulli si è trovata anche in casi in cui esisteva un intreccio di competenze ma non era prevista nel parere nell'intesa allora in quel caso la Corte ha detto ci vuole o l'intesa colpa lieve a seconda del tipo di un di intreccio di competenze
Se l'hai l'intreccio è tale da comportare l'interessamento diretto della competenza della regione interessata o delle regioni in genere si richiede l'intesa
Se invece c'è semplicemente diciamo così una interferenze sul piano dell'esercizio che lo svolgimento di una competenza normalmente si è andati superire almeno questo stando a linee generali ma non in assoluto si può dire questo
Questo è il secondo piano diciamo così il terzo piano
E quello dell'esercizio dei poteri in nel rapporto di collaborazione e la corte in più sentenze ha detto richiamando peraltro la giurisprudenza e la la la Costituzione tedesca
Una sua come elaborato dalla giurisprudenza del del tribunale federale costituzionale ha detto che quando ci sono rapporti di collaborazione del tipo da ultimo citato sì questa col o anche di altro tipo sempre nel caso del del potere di rinvio di una legge regionale ha detto che queste forme di di collaborazione queste forme di cooperazione devono essere svolte con lealtà
Ho detto in altre parole nel rispetto del principio dell'affidamento reciproco per cui una parte deve agire una delle parti che collabora deve agire sempre sulla base dei principi che ci facevano del diritto civile appunto dell'affidamento
Rispetto al l'esercizio di altre competenze questi sono tre i tre principi su cui si
Costruito il problema della collaborazione alla Corte costituzionale ha ragione perfettamente Bartoli la Corte si è trovata a fare opera di supplenza perché sarebbe stato meglio che la dottrina avesse elaborato queste cose invece la corsia d'e ovviamente non la sentenza non è un'opera dottrinale è un'opera che deve essere in qualche in qualche modo e anche apodittica deve affermare motivare il sì ma non elaborare
E allora la cosa si è trovata a dare queste indicazioni di fronte a una dottrina che invece era abbastanza carente su questo
Su questo punto si su questo punto
Voglio dire a integrazione di quello che diceva il professor Burton ma una conferma della della sua analisi che a mio avviso
è molto difficile trovare nei sistemi dice decentramento modelli coerenti o dire tutti i sistemi decentramento sono un misto di collaborazione e di competizione
Il dio la difficoltà sta nel trovare l'equilibrio come dicevo nel presentazione all'equilibrio adatto al buon funzionamento della democrazia
E anche quindi dei poteri di esercizio legati al welfare del dei poteri pubblici legati al welfare trovare l'equilibrio tra questi due componenti che sono sempre presenti in qualsiasi esperienza di di competizione
Di decentramento politico ultimissima annotazione molto breve la proposta fatta dal professor Burton
Perché non parlo per il futuro sarà fare della corte di chi sta alla corte oggi perché nel passato non è stato fatto almeno se posso dare una testimonianza
Non c'è stato un paio di uno due si uno due in casi divisi tra Regioni ma a parte questo non è soltanto questo perché non c'è stato questo ma perché la corte anche seguito un altro criterio in questo modo si può vedere il modello è il rapporto tra Regione e Stato
A volte succedeva che una materia fosse ritenuta dalla Corte Costituzionale dichiara competenza della Regione e tuttavia era intervenuto un atto statale di Roma di regolamentazione
La corte in alcuni casi non ha ritenuto di dichiarare illegittimo tout-court livello l'atto statale ma detto questo atto
Esprime svolge la sua efficacia fino a che non interviene la il il tratto della Regione che competente su questo questo per quale motivo perché la corte ha seguito il criterio che conclusi poi la risposta al bisogno di diritto che c'è
E bisogna di diritto che a volte significa anche GA
Ansia di diritti soggettivi e di fronte a questo di fronte a questa esigenza di fondo la corte non si poteva tirare indietro e quando c'erano casi appunto il per rassicurare i diritti soggettivi
Importanti al cittadino la corte ha ha usato per così dire questo principio di conservazione
Soprattutto in materia sanitaria principio di conservazione l'atto non sarebbe di competenza statale vale finché efficace finché non interviene l'atto regionale Marco è la Regione che deve questo perché e perché torniamo appunto a uno dei nodi centrali dell'analisi di di Sergio Bartoli
E cioè veramente se dovessimo dare un giudizio sulla fantasia come ha detto sulla creatività sulla idea spirito di iniziativa delle regioni difficilmente uscirebbe da noi esperti un giudizio positivo
Ecco le regioni non possono perdere nuovamente l'occasione ora probabilmente siamo la nuova fase del spero che si aprono fase del decentramento in Italia di robot elaborazione decentemente in Italia mi auguro
Che questo succeda
E di fronte a questa nuova fase le regioni hanno veramente l'ultimo treno non possono non sfruttare questa occasione
Perché se non ascoltassero veramente in Italia c'è il rischio che l'esperienza e decentramento ricadrebbe totalmente su se stessa ed ritorneremo a discutere in termini più tradizionali di questi problemi scusatemi per queste in intermezzi prolungati ora faccia un intervallo di dieci minuti poi riprenderemo con il dibattito con già ci sono già cinque interventi e io micro scusare sin da adesso che ha una certa intorno al dodici e mezzo dovrò allontanarmi perché devo andare ma in questa professione di presidente di convegni a suon di un'altra città grazie esito ci sarebbe in questo modo poi effettivamente è venuta fuori
Sì questa
La sfida potrebbe fare
Scusate sotto ribadendole l'articolo cento del video
RAI
Quelli
Dopo un minuto il fondo abbiamo va bene allora e iniziamo riprendiamo i lavori con cambiando leggermente il programma perché c'era solo due minuti richiesti dalla professor Ballarin se vuole accomodarsi per favore
Piastre o meno ex voglio interamente che o che
Poco
Di un altro mese o del
Aperta
Però quante
Chiariamo Sandrino
Al tecnico del Maggi
Avevo vivere quei pagassimo anche il dribbling handbike scende dai due in joint Volkspartei Findus morente ecco le reazioni ormai Feltri ore cioè veri può in Sudafrica perché che la ricca aumenti
Quello anche il serioso con neri e in questa chiave
A questo acqua il vero e il falso penso boh da deve servire impaccio Montgomery Fincher picco in ferro sul palmo anche due o queste quando io avevo sul McNair inesperienza no il virus da fra due tre mesi fandom fuori oppure le cose insomma parroco esempio se no nelle sfere ventiquattro Talice sei un avatar lo Stealth spiccare il più antico ed è valida fai vigenti parla in quindici paia nesso dei ho aiutava Cornel Wilde cancri Ciullo aggiungo anche un dos Santos
Stare su Wahid Wicar ferroso nell'intesa fare scuola e tumore ma in ferro preso il mostro
Preso cura un duro però anche il sospetto ferro States in campi sbucciare no sul ripido pari al bar languidi
Poi vigente
Paga nastri rendendolo Sky soci mai Bank of Lawson espande man pure i Menezes credo tu vai
Per il moschetto ex tra due sono nota
L'esodo Weiss impone il Barça e crisi cui ciò afferro vero qui ora per parroco Societies no anche su ferro States di più all'attacco society turbare bar languidi paio vigente
Vai i che nome
Caro cioè il
Per loro son tre zone de Frentana Necchi Fund mentori asse stupro bravo anzi Hichem Frasca dove in queste qui è affine i canoni entrée est abbia franchi Vincenzo andare sorpreso boh quando mentre voi qua in giro ci penso entro pochi giorni Giovine sui rifiuti
Nel concisione dei frammenti prossimo Ovidio stupisce
Penso Davanzo in ferro Bruson due opere Stay
Da un senza due zone del covo di risorse del Sant'Anna fraz io sfoglio insomma a scrocco fino al ferro specie Gucci al saggio per rosso sono e attivare spesso sono for Canada fra Rose West noto nel mio Secret du Valais quest'no nemmeno si vede Convenience
No Way avuto pure però in due offerte monarca che voi quattro per quattro voi
Canada scandendo tubi e il ferro specchi caso ed esofago society
Avete se no lo vuole offrono i due offerte borse cinque penso al patto alle dantesco al documento quel genere defenestrato International a dei catari Tecnè viennese lampo annuisco e sta di poi letto fra due giorni no avrebbe preferito può essendo Guede bijou Bosoni mai
Ma che c'è una minaccia
Bene già ora è stata introdotta un'altra tematica che spero righe ripresa dal dal dagli interventi
Cioè questa differenza di esperienze sono delle come seguire delle società che non possono essere governate se non fedelmente quelle che chiamata società già federali in qualche modo e ci sono invece situazioni in cui il federalismo e più una tecnica giuridica diciamo così sono due due ipotesi totalmente diverse
L'esempio del Canada proprio nel senso della società che non può essere altro che governato attraverso il federalismo ma probabilmente anche le nostre esperienze ormai sì tanto quella spagnola dico quando dico nostre latino mediterraneo meriterà Hispaniola e italiana
è un è una settimana importante che sono lieto che sia stata fatta ora io ora che me ne devo andare insomma e che sono lieto di non averla persa
Nel nel corso del dibattito io ora cederò la presidenza professor Bartorelli che continuare i lavori perché appunto devo andare in un'altra parte d'Italia nella nel Nord nella Padania cento per la Padania
Un altro convegno e nel ricordo dei di Spadolini
Giovanni Spadolini
Io vi ringrazio per la pazienza che avete avuto
Andrà ad ascoltarmi ringrazio soprattutto i due amici relatori ai cari a Papa proprio ancora un po'un proseguimento grazie ancora
Cassano dietro
Poi corre l'obbligo di precisare che assumo la presidenza di questa residua parte della sessione soltanto nella mia qualità di membro del consiglio scientifico dell'Istituto delle regioni quindi non viene fatto alcun trattamento preferenziale nei miei confronti nei confronti del e troppi soldi e spiccata
Gli atti non so che allora sono iscritti a parlare nell'ordine i professori Pizzetti Allegretti Ciarlo e Chieti
Poi ci sono ancora iscritti a parlare
Ma appelli di rinvio eh conio verranno chiamati in questo ordine con una precisazione
Dovevano parlare nel corso della mattinata i due due ricercatori dell'Istituto delle regioni e dottor Visco Comandini e il dottor Ferrara
Per cortesia di ospitalità e si eccedono la priorità nella è chiamata agli ospiti però mi corre l'obbligo personalmente come presidente della sezione di invitare a quelli che parleranno prima
Di restringere il loro intervento in modo da consentire anche a questi collaboratori dell'istituto che tutto sommato penso meritano di presentare i risultati delle loro ricerche
I consentirà loro di avere un minimo di spazio per l'intervento
E quindi io darò anzitutto la parola adesso al professor Pizzetti per il suo intervento
Pregandolo come ho già fatto per tutti in generale di contenere il suo intervento e stupido non do nessuna indicazione di tempo ma di affido alla sua cortesia
Poi non ha senso fare limitazione di tempo perché poi vengono regolarmente trasferite e quindi tutto sommato allora
Fra un po'di tempo dirò Pizzetti di chiudere
Sì io cercherò allora di essere molto breve anche perché le cose che ho da dire riguardano una serie di passaggi che sono notissimi alla maggior parte dei presenti per non dire a tutti io credo che non c'è dubbio che noi abbiamo un problema che ha aleggiato nel corso del convegno ma è stato sottolineato con grande forza dalla relazione di Bartoli anche dei commenti
Di Baldassarre c'è la sostanziale problema sostanziale della insoddisfazione dell'istituzione regionale nell'esperienza repubblicana non c'è dubbio che in ogni caso quali che siano le motivazioni che oggi spingono così fortemente apporre il problema dell'articolazione regionale del sistema politico amministrativo italiano e anche legale e una conseguenza della insoddisfazione è un Paese che in ogni caso le regioni le ha da alcuni decenni caduti in più di due decenni e allora sarebbe utile che ci interroga Asimo più a fondo sul perché questo è avvenuto
Dio di devo dire che da questo punto di vista casse un giorno riuscissimo a rimeditare l'esperienza degli anni settanta cominciano dalla fase statutaria probabilmente avremmo alcune suggestioni
In qualche modo o o sono ritornato di recente a riflettere su questo aspetto è impressionante come fosse del tutto diverso l'approccio al regionalismo che ha segnato la fase di attuazione delle regioni
Basta guardare agli Statuti pensate che dallo Statuto del Piemonte sta scritto che la Regione pone fra i suoi fini lo sviluppo del Mezzogiorno
Pensate ricordiamo le le considerazioni che venivano fatte allora sulla importanza del regioni per modernizzare lo Stato le regioni per cambiare il sistema istituzionale
La il legame forte fra Regione e Camera delle Regioni fra Regioni e riforma della Corte costituzionale fra Regioni e modernizzazione dell'apparato amministrativo
Di italiano complessivo e in particolare anche di quello dello Stato
E di tutto ciò rimasta assai poca traccia oggi quando noi ci troviamo alla ad affrontare quasi dal nuovo quasi da zero il problema regionale ci dobbiamo affrontarlo sotto indicazioni esattamente rovesciate
L'interrogativo si pone la seconda osservazione ho detto che per motivi di tempo vado molto rapidamente probabilmente noi trascuriamo troppo che negli anni settanta le regioni sono state istituite
Esattamente nello stesso momento nel quale per far fronte alla stessa crisi politica che caratterizzava il Paese in quel momento occorreva centralizzare al massimo tutti gli interventi di stato sociale
In fondo lo stato sociale italiano si sviluppa reali verrebbe davvero esattamente negli stessi anni in cui vengono istituite le Regioni
E ovviamente si sviluppa secondo un modulo che richiede innanzitutto una fortissima processo di trasferimento di ricchezza da classi zone del di del Paese nella nell'ambito del Paese
Secondo un'enorme ampiamente di servizi sociali basati sul principio ovvio in quel momento in particolare dell'eguaglianza
Ed è la parità di condizioni terzo si sviluppa esattamente lo stesso contesto in cui facciamo la riforma fiscale
Come processo di modernizzazione riforma Visentini col totale accentramento del autonomia impositiva agli della il potere impositivo in capo allo Stato
Allora che cosa fare per che cosa ne abbiamo istituito le Regioni negli anni settanta
E in che modo gli statuti riflettevano quella stagione di risposta e che probabilmente e c'era un grande sforzo di generosità ad immaginare che le Regioni fossero anche un'occasione per modernizzare lo Stato
Ma sono state soprattutto un modo per dividere il potere politico
Cioè in fondo che il che il vero ruolo a cui le regioni in quel momento doveva Nord corrispondere era consentire il governo un significativo accesso al Governo di settori importanti dell'amministrazione da parte di forze politiche
Che ero nella cui solidarietà era indispensabile a livello di governo nazionale ma che non potevano essere formalmente associata al Governo nazionale stesso
E che spiega credo abbastanza bene perché il trasferimento di funzioni avvenuto con qualche resistenza mai avvenuto ma secondo criteri assolutamente di uniformizzazione
E le regioni in qualche modo ne sono state vittima ma tutto sommato anche si sono adeguate a questo tipo di impostazione
La il la spesa sarà regionale tuttora così costruita e figlia di quel momento delle nella misura in cui alle regioni se tribù escono competenze essenziali in materia sanitaria i trasporti
Cioè due tipi che funzioni di stato sociale ma si vuole l'uniformità di trattamento
E l'utilizzazione della spesa o Stato sociale anche per trasferire la ricchezza nel territorio è chiaro che le Regioni devono per forza rinunciare a una reale autonomia politica
Questo credo spiega anche il settantacinque settantasei ed è la vicenda del seicentosedici
Seconda terza considerazione sempre molto rapida scusare tutti i passaggi non svolti dagli anni ottanta in poi non si parla più di regioni
Non è che non si parla di riforme costituzionali anzi in realtà si comincia a parlare di riforme costituzionali in senso proprio dagli anni ottanta in poi
Mentre negli anni settanta si faceva coincidere forma costituzionale con attuazione della regione dagli anni ottanta si parla di riforme costituzionali e non si parla in realtà più di regioni
Il dibattito è presidenzialismo sì presidenzialismo no una repubblica per riformare Amato e tutto il pensiero socialista di riforma de di proposta di riforma dell'organico per la nazionale
Legge elettorale premio di maggioranza al sistema proporzionale con indicazione Primo Ministro Ruffilli De Mita
L'orientamento del delle riforme costituzionali della area culturale la democrazia cristiana le regioni delle regioni si parla ritualmente e ci sono anche le regioni quindi da qualche parte si declina anche sempre il problema di imponente della Camera delle Regioni ma non è più un tema e che le regioni a ben vedere continuano a essere un tema in quanto Regione istituzione basta guardare la assolute Nephilim rilevanza del ruolo che le regioni svolgono in sede di commissione bicamerale nel corso della quale levi cui lavora il cui lavori dura due anni e mezzo le regioni sono ricevuti in una sola mattinata
In un'ora i presidenti delle delle giunte l'ora successiva il Presidente del Consiglio e lì finisce tutta la consultazione della cambi camerale verso le regioni per renderci conto di questo fenomeno
Altro fra l'altro al centro
E invece continua le regioni che ripiegano su se stesse aprono e continuano una conflittualità fortissima con sistema di governo locale e in particolare con i Comuni
I quali peraltro ci sono delle cose bellissime diciannove centri in un articolo che riguardano la fase più recente ma vengono da lontano i quali peraltro continuano a espandere il loro ruolo
E diventano i soggetti più capace di dare una risposta flessibile davvero differenziate problemi dello stato sociale
Cose che ci diceva ieri a Saraceno non sono cose così a pericoli futuri possibili ma una realtà già esistente perché in realtà i Comuni hanno davvero una possibilità di differenziare i loro interventi in materia di stato sociale
Per esempio che è un caso banale di un'esperienza concreta fatta anche da me comune Torino in un certa fase della sua vicenda si è trovato costretto a non ai eccedere in aiuti agli extracomunitari per evitare una immigrazione rilevantissima di extracomunitari dediche da altre città dovevano minori
Condizioni di aiuto avvenivano su Torino
E che questo è un altro passaggio le regioni si immobilizza hanno invece gli enti territoriali sviluppano loro capacità una loro autonomia
è ultimo passaggio il periodo più recente nel mille novecentonovanta e seguenti e quando comincia la grande crisi politica che è tuttora caratterizza il nostro Paese e sappiamo tutti benissimo che i Comuni ne vengono coinvolti ma anche immediatamente legittimati attraverso la legge elettorale elezione diretta dei sindaci
Talché oggi comuni pongono attraverso i loro sindaci eletti il problema della federalismo delle Autonomie locali mentre Regioni per cinque anni vengono paralizzate
Perché anche se come classe politica coinvolta nelle vicende che caratterizzano il Paese ma siccome non si riescono a sciogliere i consigli regionali in realtà questa classe regionale rimane ferma immobile
E nel frattempo altro flash naturalmente soprattutto a partire dal novantadue novantatré ad oggi dal governo Amato in poi comincia quello che io mi permetto chiamare federalismo per abbandono
Cioè il problema e ieri pressante della spesa pubblica da ridurre spinge sempre di più lo Stato a trasferire funzioni agli enti territoriali Regioni ed enti territoriali non trasferendo le risorse per farvi fronte
Quei o o condizionando una minore trasferimenti di risorse alla attribuzione di funzioni addirittura quindi capovolgendo ragionamento o come accade per la regione sotto speciale con la Finanziaria novantatré dicendoti manteniamo i trasferimenti ma a patto che assumi allo asta stessa quota di trasferimento maggiori funzioni
Salvo che poi le colle pregia sullo speciale
Accettano la Finanziaria ma rinunciano finisco quasi subito
Ancora due minuti
E questo è il quadro complessivo in questo vicenda novantatré novantacinque novantasei arriviamo la finanziaria di adesso io oppongo all'attenzione sapendo benissimo che nella maggior parte dei presenti assai attenta a questo fenomeno quello che si sta verificando la legge finanziaria del novantasei hanno innescato un processo rilevantissimo nuovo rilevantissimo processo di trasferimento e di delega di funzioni dalle regioni dallo Stato alle Regioni
Implichi prevedendo anche al di là di ogni insegnamento della corte costituzionale della dottrina
Che il governo possa in sede di dei e di esercizio della delega individuare Luís quali competenze vanno direttamente attribuite agli enti territoriali in qualche modo ricavi rimettendo in discussione il disegno che l'articolo tre della centoquarantadue la cercato di definire anche se poi non attuato nei rapporti regioni enti locali e come stanno reagendo le regioni questo è l'ultimo passaggio e in modo molto interessante che ci deve far riflettere
Hanno era realizzato mi pare che questa esperienza si stia consolidando un tavolo comune regioni Comuni Province il tavolo delle regole hanno dell'immaginato una bozza di decreto uniforme da porre allo Stato
Che consente queste due o tre considerò osservazioni con queste concluderla prima non si pongono affatto più il problema della riforma dello Stato
E di intervenire nei processi decisionali dell'apparato dello Stato centrale
Da questo punto di vista è singolare quello sto quello che capita e caso mai lo Stato che cerca di rafforzare la Conferenza Stato Regioni
Non a caso le Regioni e gli enti territoriali hanno fatto la bozza di decreto Unicopli trasferimento delle funzioni ma l'unica bozza di delle vie esercizio della delega sulla Conferenza Stato regioni di provenienza ministeriale ministro Frattini che non mi sono neanche più ministro
Abbandonato questa bozza un destino indefinito
Quindi non c'è neanche la richiesta delle regioni vera di Inter di interagire nei processi decisionali dello Stato c'è un ripiegarsi
Della regione nel rapporto con gli enti territoriali questo a me pare ci debba far riflettere appunto sotto l'aspetto che in fondo la Corte e lo Stato hanno cercato bene male in modo discutibile costruì il concetto del regionalismo cooperativo dell'associazione delle regioni alla dea dei processi decisionali dall'altra parte
Mi pare che la risposta sia più debole è vero che la Conferenza dei presidenti già Caprarola chiesto con forza la rivitalizzazione Conferenza Stato-Regioni che i sindaci chiedono a conferenza le autonomie ma questo aspetto
E va sottolineato ultimissima ultimissima davvero considerazione questa l'accordo fra Regioni ed enti territoriali che è stato trovato in questa bozza di decreto alla sua base più rilevante nel fatto che mentre la finanziaria
Prodotto proprio stabilisce che si delegherà né trascrivevano nuove funzioni non trasferendo le risorse e riservandosi di trasferire solo nel mille novecentonovantotto cioè l'anno prossimo
Le risorse che nel bilancio di quest'anno sono assegnate per svolge le funzioni che saranno trasferite e quindi capite
In qualche modo facendo venire meno
Il principio dell'adeguamento del trasferimento all'inflazione al costo della vita ovviamente le Regioni e gli enti territoriali proprio su questo trovano l'accusa anche su questo trovano l'accordo
Stabilendo in questa bozza di decreto tutto un meccanismo definanziamento e trasferimenti completamente diverso
Che garantisca l'adeguamento nel tempo
Alla crescita del costo della vita
E quindi in qualche modo quello che lo Stato vuole dare per diminuire il peso della spesa pubblica statale nell'esercizio delle funzioni da parte di Regioni Province Comuni viene risolto non chiedendo maggiore autonomia impositiva ma chiedendo la garanzia che si mantengono le livelli il trasferimento della spesa previste novantasette
Senza lo stato dell'arte mi parevano un contributo di un qualche interesse grazie pezzetti
Io più che altro vedevo già Allegretti ai volti ai blocchi di partenza è infatti
Ma sebbene preannunciato il mio intervento non è preparato
Reagiscono a quello che ho ho sentito ma reagiscono relazione ha ha un aspetto che sto studiando negli ultimi tempi consigliato in Spagna oltre che in Italia anche se in vista della della riforma italiana che la questione della Camera territoriale
Di rappresentazione territoriale come la chiama la Costituzione spagnola con l'espressione mi pare significativa
Che e è un tema che rischia di essere sottovalutato anche le cose che ha detto in ultimo nella cronaca proprio di di questi ultimi avvenimenti di Pizzetti nello lo lascia pensare anche in quel e anche in questo convegno è apparso varie volte nelle menzionato ma non fa oggetto di un espliciti pare insomma ieri non c'ero di un'esplicita in considerazione anche se rientra a pieno titolo nel tema di stamattina forme di coordinamento istituzionale anzi direi che rientra in qualche modo per eccellenza
Con come la la la la massima più costituzionale tra le forme possibili ovviamente in una riforma
Ecco a me pare che se da un lato la riforma regionale e nel clima di riforme costituzionali in cui può darsi che finalmente entriamo operativamente non solo verbalmente con la nuova legislatura se la riforma regionale un pezzo essenziale anzi direi prioritario da mio parente
Attualmente la affermo non dimostro
E direi che però di questa di sé di questa di questa riformare del titolo quinto il complemento essenziale è altrettanto indispensabile quanto la riforma del titolo quinto eh la rappresentanza a livello di Senato
Delle regioni
Un Mullah un pezzo della riforma che mi sembra in Italia essenziale per direi tre ordini di considerazioni che possono essere poi più potrebbero essere più ampiamente svolta per inserire le regioni a pieno titolo nell'elaborazione dell'indirizzo politico centrale
Bartolo ingiustamente metteva rilievo che questa è una delle grandi carenze
Della esperienza
Italiana
E per questo aspetto quindi potenziare lo stato delle Autonomie e dirette più essenziale che non l'incremento delle competenze perché sappiamo benissimo che tutte le formule di competenze
Lasciate all'interpretazione dei governi dei Parlamenti delle corti non producono gli effetti voluti nel senso di una ampliamento se con e razionalizzazione considerevole dello stato delle Autonomie se non c'è un meccanismo più intimamente politico di rappresentanza delle Regioni a livello centrale
E ma anche assieme al versante difesa della difesa incremento dell'autonomia nello stesso tempo un Senato delle Regioni dovrebbe essere il luogo in cui più fortemente sbocca l'aspetto mi e difesa e valorizzazione dell'unità nazionale perché solo legando le regioni all'elaborazione dell'indirizzo politico centrale rendendole corresponsabili vigorosamente in sedi di costituzionale del massimo livello della elaborazione legislativa in genere di grandi dei grandi indirizzi solo così mi sembra che si possa superare il secessionismo e il
O l'appartarsi di di singole o di molte regioni o comunque ogni forma di separatiste pare azione della delle regioni rispetto allo stato
E inoltre terzo aspetto terzo tipo di di influenza che avrebbe una riforma di questo genere influenza sulla forma di governo e sul rapporto Governo Parlamento
Sino secondo me a svuotare di di di dissenso una parte delle richieste di Stato presidenziale a Cotral di quello che a volte si dice che invece il federalismo richiede la forma di governo presidenziale proprio perché metterebbe le mani sul complesso di rapporti governo Parlamento e per esempio risolverebbe non solo il problema del bicameralismo paritario perfettamente paritario e non e non efficiente italiano ma il il dovrebbe rappresentare la sede più sicura in cui fronteggiare il problema della legislazione di dettaglio
Troppo fatta dallo stato delle leggine dei decreti legge e così via naturalmente questo andrebbe più argomentato ma insomma vado vado veloce quindi sembra che sarebbe uno sbocco consistente di tutte i pezzi fondamentali della riforma costituzionale richiesta in Italia
Naturalmente questo riposa su una buona definizione delle funzioni della struttura di un Senato delle regioni
Per le funzioni essendo evidentemente tutti d'accordo che non potrebbero dare la fiducia ancorché non potrebbe il Senato dare la fiducia al governo questo è un elemento che non credo che bisogna dimostrazione e potrebbe svolgere invece il controllo politico quello in forme irpina nelle altre forme
Normali però non è questa evidentemente la la sede più la funzione più più consistente la funzione più consistente è sicuramente per la partecipazione alla funzione legislativa
Dove è possibile trovare delle formule credo credo siano troppo difficili da elaborare anche se è chiaro potranno avere difetti dovranno essere messe a punto magari in seconda battuta dopo una prima esperienza ma comunque possono essere trovate prendendo le anche
Da dal di da dal diritto comparato particolarmente da modello tedesco ci possono essere evidentemente due tipi di competenze legislative del Senato
Quelle in cui il Senato codici già con la camera a livello perfettamente
Di parità e dovrebbero essere innanzitutto credo come vi pare si stia pensando in Spagna dove questa riforma è lo stesso anzi più avanti che da noi all'ordine del giorno e dovrebbero essere innanzitutto tutte le leggi che incidono direttamente sul sistema delle Autonomie
Con formula che va definita ulteriormente rifiuta queste parole ma che può esserlo ma poi dovrebbe esserci anche e e quindi fra queste direi tema nostro di di questi giorni il tema dei diritti sociali proprio per l'importanza che questi hanno poi come capite dei di molte competenze regionali sicuramente questo la questione degli standard mettiamo dei prezzi se si definisce il il rinvio riparto delle competenze tra Stato e regioni per esempio sul tema e grandi servizi sociali come fissazione di standard minimi uniformi da parte della legislazione statale e di attuazione organizzativa
E poi di di di di di funzionalità di dei servizi da parte delle regioni con la possibilità ovviamente di miglioramenti dello dello standard ecco credo che questa sia la sede il Senato sia la sede in cui garantire un esatto gioco delle due
Competenze ma poi e come avviene in quasi tutti i Senati divisi le camere di questo tipo
Il Senato potrei partecipare a titolo paritario alla revisione costituzionale che ovviamente incide moltissimo sempre sulle competenze regionali poi le questioni di fondo dell'Indirizzo tenute anche delle dell'aggiornamento del delle strutture
Dello step complessiva dello Stato alle questioni internazionali non solo quelle comunitarie ma come avviene nella maggior parte di questi modelli alla ratifica di tutti i trattati
E anche poi e qui c'è una materia non solo legislativa ma che amministrativa gli accordi interregionali son d'accordo con Bartoli che sono molto importanti come forma
Di di di di cooperazione potrebbero trovare la soluzione dei problemi che sinora li hanno fermati per esempio
Possibili possibile assenso necessario dello Stato in certe fattispecie
E e così via in in un Senato in cui le regioni siano sostanziosa mente presenti naturalmente occorre poi affrontare il problema della collaborazione Camera Senato ma che qui c'è un modello tedesco si vado rapidamente ma ancora consentimi due minuti
La collaborazione Camera Senato potrebbe avere una sua istituzionalizzazione in una Commissione di conciliazione che si giova della grossa esperienza tedesca
Aggiungo che attraverso la nomina di cinque giudici o quello che di alcuni giudici della Corte costituzionale nominata suddividere probabilmente questa ipotesi fra Senato e regioni e non da far confluire in una assemblea unica per ragioni di equilibrio numerico oltretutto bisogna che il Senato voti dei suoi giudici costituzionali penso che questo risolverebbe anche il problema di una maggiore i sensibilità della corte costituzionale ai problemi stato regione cioè naturalmente da risolvere ulteriormente i grossi problemi di organizzazione io penso a una camera penso si debba pensare scusate ad una Camera delle Regioni
Non certamente a una Camera delle autonomie sociali perché rischierebbe il vecchi modelli le vecchie ideologie corporative in qualunque maniera sia congegnata anche se più libertario più democratica penso che le formazioni sociali faranno distinte abbiano la loro aria di libertà distinta da quelle istituzionali attraverso cui potranno influire ma non penso neanche a una Camera delle Autonomie Locali complessive
Perché mi sembra che la presenza dei Comuni e delle Province per quanto ben congegnata e cori e che ci troppo la debolezza del Senato francese e sia piuttosto un puntello o o un puntello dall'accentramento quanto nell'uso uno svilimento di quella sede
Che i che unica può sbloccare la la la la lunga tradizione dell'accentramento una sede in cui le regioni siano il livello forte poi i Comuni e le Province vanno garantite vanno garantite con principi costituzionali
Più definiti di quelli del centoventotto probabilmente come ha proposto un po'al modello emiliano con un Consiglio delle Autonomie Locali inserito nella singola regione
Per la collaborazione Regione enti locali ma che ci siano una serie di strumenti alla tedesca o più che in Germania forse però ecco che non si possa pensare senza indebolirla ad una Camera delle autonomie locali chiudo dicendo che ci sono evidentemente riflessi e io su questi non ho una riflessione specifica ma ci sono sicuramente sul tema più specifico dei delle delle dello stato sociale di cui abbiamo discusso
Oggi
Penso però che proprio ecco che anche in questo come accennavo il Senato possa svolgere un ruolo importante di mediazione fra le varie tendenze sono d'accordo con una frase di Baldassarre che cioè non bisogna eccedere nella contrapposizione fra federalismo cooperativo e federalismo competitivo che ci spiace un mix di elementi fra tutti e due e credo che il luogo dove e sperimentare la soluzione delle tensioni fra l'uniformità e la diversità
La bellissima relazione di esplicarsi opponeva evidentemente ci deve far riflettere molto però io penso così almeno istintivamente forse ottimisticamente non lo so
Che il superamento delle tensioni che lo individuava possa venire proprio in un ruolo forte del Senato in cui le regioni siano messe insieme fra loro e con lo Stato a collaborare
E con le con la rappresentanza politica popolare a livello statale a collaborare ad una ad una forte revisione dei luoghi di elaborazione dell'indirizzo politico
Grazie al professor Allegretti
La parola al professor Ciarlo
Quale invitato ad avere lo stesso rispetto
Anche io rapidamente naturalmente
Accezione dello stato sociale come sistema della protezione sociale Picazzo Smp
Questo implica la necessità di notevoli flussi finanziari e fiscali di riequilibrio perché il giocattolo Stato sociale funzioni è necessaria che l'idea di trasferimento di ricchezza sia consentita
Questo è ancora più importante dei reali trasferimenti di ricchezza
Si vedono le compatibilità le disponibilità nei singoli momenti storici della ricchezza da trasferire ma l'importante e che l'idea di trasferire ricchezza attraverso la fiscalità sia legittimo
Le ragioni della crisi dello Stato sociale sono molteplici
Centrale e la crisi fiscale dello Stato stato richiamato mi pare ieri o con e la difficoltà delle politiche keynesiane del deficit spending a seguito della impossibilità del ceto politico di tenere sotto controllo la domanda sociale
Ma c'è una ragione ulteriore io credo una ragione ulteriore e più grandi cioè un mutamento di fondo della cultura politica in questa fase
Che non è un mutamento solo italiana
C'è un mutamento della cultura politica che delegittima l'idea di trasferimento di ricchezza
Di riequilibrio di standard minimo anche noi siamo tutti d'accordo
Sulla necessità di salvaguardare gli standard minimi
E sulla possibilità di esistenza di diversità di tutte
Ma in realtà anche questo viene messo indiscussi in nome di una sorta di fai da te Little benessere ciascuno individualmente si arrangia un po'come crede ciascun territorio ciascun singolo inutili
Questo è dovuto a due fattori
Di cui uno sicuramente definitivo ed irreversibile
La perdita di centralità della fa
E dunque la perdita di centralità di del luogo fondamentale
Della che
Nazioni io non credo che lo Stato nazione si è aggiunto al capolinea posti dei giapponesi hanno l'abitudine di sdrammatizzare un po'troppo la fine della storia la fine nostra nazionale siamo a vedere se poi queste cose finiscono sul serio sì o no ma certamente c'è una grossa una grossa crisi di questi due canali che hanno tenuto assieme le società occidentali si pensi a come la battaglia per lo stato sociale sia nato dalle fabbriche come l'aggregazione sociale delle fabbriche si sia proiettata in tutta la società come addirittura i partiti spesso siano nati dal sindacato
Il mito del self made man che capite che con il suo lavoro costruisce la fabbrica che è un mito solidaristico
Lavoro notte e giorno
Costruisco la fabbrica mia arricchisco ma creo lavoro
La funzione positiva dell'impresa e sarà sostituita da un altro mito
Che il mito del giovane finanziere telematico dell'Ajax che
Attraverso felici istantanei decisioni sì arricchisce qual è la ricaduta sulla Società di tutto ciò nulla
E soltanto una
L'affermazione di ci sia mistica la decisione giusta il corpo come dicono quelli che lavorano in Borsa
Il colto che porta al successo il sì il signor
E questo porta alla rifiuto della idea di trasferimento di ricchezza
Qualsiasi benessere sempre insufficiente
Ci possono essere ragioni più o meno fondate per essere insoddisfatti è il caso del nostro no
Ci sono certamente ragioni perché dal Nord Sardegna una protesta il rapporto tra costi e benefici nel nord forse insoddisfacente
Per la fiscalità che grava sul nord del Paese probabilmente il rendimento insoddisfacente l'amministrazione come si diceva probabilmente non rende non rende neanche al Nord quanto costa
Però
Ci sono situazioni più gravi
Ben più drammatica
Come mai la crisi dello stato sociale in Italia
Ha determinato l'esplosione delle tematiche territorialista
La crisi dello stato sociale il rifiuto dell'idea di trasferimento di ricchezza
Negli istanti dove lo sviluppo territoriale più equilibrato genera una protesta per ceti sociali più che per territorio perché il trasferimento di ricchezza e riguarda i rapporti tra i ceti sociali
Viceversa in Italia la situazione è diversa la situazione diversa il residuo fiscale della Lombardia e il centotrentatré per cento
Cioè tutta la spesa pubblica che avviene nella regione Lombardia e finanziata centottantatré per cento dal prelievo fiscale che avviene in quella regione
Cioè ci sono altre tre che si muovono intorno
Al centocinquanta per cento quindi positivo
Altre tre o quattro che più o meno sono impari il Mezzogiorno al sessanta per cento
Con la Calabria ultima al quaranta per cento
Questo squilibrio territoriale nel drenaggio fiscale
Ha determinato che la protesta contro il trasferimento di ricchezza si sia fortemente territorializzata è localizzato questo ha obbligato questa è la verità poi politica e istituzionale
Ha obbligato a rivedere completamente le modalità di approccio alla tematica territorio territorialista imita
Vorrei a questo proposito citare il bel libro di Pizzetti ma devo ricorrere a un artificio retorico perché se no sembra che ci siamo messi d'accordo in serata
Va e in cui ci sono elementi che portone a questa ricostruzione come pure alcune cose dette dal suo
La
Risposta alle tendenze centrifughe che hanno completamente spiazzato
Il dibattito io devo dire che rispetto alla giornata di ieri sono la giornata di oggi mi trova molto più sintetico perché la giornata
Ieri mi sembrava ripercorrere per alcuni aspetti almeno in alcuni interventi almeno la vecchia impostazione la vecchia problema invece queste questioni spostano completamente
La riflessione e le necessità di intervento sulla tematica territoriale però noi dobbiamo fare un passo ulteriore
Il problema non è solo il problema del Nord oramai problema del nord si è chiarito
Si è chiarito perché la lega abbandonato finalmente l'ambigua parola solidarietà
Sì sono tante solidarietà esiste anche una solidarietà da riserva indiana titolo un recinto una coperta una bottiglia di whisky pace chiudiamo la partita
Abbandonato questa equivoca parola d'ordine
E ha detto qui il problema si risolve soltanto quando si fanno casse separa questo è stato detto da ultimo connessi
Per ragioni politiche d'immagine
Per tante ragioni però questo è stato ma non esiste soltanto una questione settentrionale di questo tipo
Esiste anche una questione meridionale
Che è una questione destrutturata oramai cioè la questione meridionale è stata del sud sì e destrutturata negli ultimi anni
E il prorompe né della questione settentrionale ha contribuito a destrutturare la questione meridionale cioè la questione meridionale non viene più affrontata
Secondo
Quindi CP di razionalità
Ma viene affrontata sotto la spinta delle esigenze
Nonché nel passato ma affrontare la questione meridionale in termini di razionalità abbia portato ai figli soddisfacenti naturalmente tutt'altro però almeno questa era l'impostazione metodologica
Dove si trova il Mezzogiorno il Mezzogiorno si trova ad avere scarsissima voce in questa fase politica scarsissima voce politica e culturale si profilano del Mezzogiorno fenomeni di Giaccherini peraltro non nuove
Ricordiamoci che nel Mezzogiorno c'è stato anche a Reggio Calabria e boia chi molla
A Taranto
Si intravedono
I primi germi
Della giacché il Meridione io spero né sacri urbane naturalmente io spero che ciò non accada
Che tutto possa essere riportato sotto controllo
Ma questi sono i nuovi termini
Nuovi termini realistici della questione territoriale nel nostro Paese quali le risposte risposte ci sono
Ad esempio la cinquecentoquarantanove la legge finanziaria con i suoi decreti legislativi che forse induce processi di trasferimento e delega più importanti del seicentosedici ma che non rende sotto il profilo politico cioè passa inosservata non è una risposta adeguata all'altezza dello conflitto territoriale che si sta manifestando in questo Paese pur essendo una cosa importante pur essendo una cosa grossa ed allora c'è bisogno
Di risposte politiche istituzionali di altissimo livello
Che possano chiudere la bocca
A tutti i più
Piccata tutti gli andamenti centrifughe
Mi ha fatto piacere che Allegretti intervenendo prima ripresa la tematica della seconda Camera delle Regioni
C'è bisogno che si dia voce ai territori
Che si dia voce a tutti i territori
Per cercare di tenere unito
Il paese che l'unica condizione
Che consente di ripristinare il consenso intorno ai trasferimenti di ricchezza senza unità nazionale non mi può essere consenso intorno ai trasferimenti di ricchezza e non può dire non vi può essere esistenza dello stato sociale
Che vuol dire dare voce a tutti i territori e chiudo trenta secondi vuol dire la risposta alta che si deve praticare però e quella della seconda camera ardente dico
Ma la seconda Camera condivido le cose che diceva Allegretti ma una seconda unto e centrale nella seconda camera dei territori tutti i territori regionali devono contare nello stesso modo le regioni del Nord come le regioni del Sud
L'Abruzzo la Basilicata come la Lombardia
Questo è il passaggio vero sulla strada
Del federalismo ed è la cartina di tornasole
Intorno alla quale si stabilisce
Ci veramente federalista e chi non è veramente federalista per capirlo ma per avere uno strumento politico di delegittimazione
Dei movimenti centrifughi organizzati su base territoriale quelli del Nord come quelli del Sud
Grazie professor Ciarlo adesso il dottor Cherchi
Al quale pure rivolgo l'invito
Di seguire l'esempio di questi maestri che lo hanno preceduto
A contenere
Carte dall'amico Charlie mi ha preceduto ha introdotto la tematica
Che io cogliendo la suggestione di stamattina
Sollecitata dalla relazione professor Ricasoli dal
Professor Baldassarre
E soprattutto con il meridionale
Avevo sentito io avevo preparato interventi verità su un'altra tematica rinvio a questo punto alla relazione scritta che è stata distribuita relativamente era una particolare politica
Regionale a tutela dell'istituto familiare dove già rilevato una profonda differenziazione territoriale
Sia per ciò che concerne l'intervento dello Stato dove termini spesa pro capite rivolta alle popolazione del nord e del sud sia in in termini di rendimento regionale dove profonda e questa divaricazione ma il punto invece che volevo trattare proprio cogliendo con la suggestione
Che mi era sorta stamattina è edito per la compatibilità a questo punto tra federalismo e principio d'eguaglianza
Rispetto al non solo Italo costituzionale rispetto a quello che l'interpretazione a cui ne siamo stati abituati sulla base della giurisprudenza la Corte costituzionale e quinta promozioni queste forme di decentramento spinte
E attivazione e attuazione di una parità nel senso come è stato ben sottolineato stamattina Baldassare Di non dovrebbe ragionevolezza di non irragionevolezza
Di questo trattamento
Il federalismo generalmente soprattutto se caratterizzato da elementi competitivi
Non è per molti versi funzionale e favore o la realizzazione del principio di uguaglianza come lo conosciamo tante
Leggendo un saggio di pari son apparso sullo quella antologia ha pubblicato a cura di formazione pari sono pone proprio evidenza come gli Stati Uniti d'America in quel bilanciamento tra valori decentramento eguaglianza probabilmente è il principio al decentramento che prevale su quello eguaglianza che giustifica
Una federalismo spinto il socialismo in pratica
Ritiene adesso compatibile situazione di differenziazione tra entità territoriali ma condizione questa differenziazione non sia particolarmente accentuata tra questa identità territoriale
Ma a questo punto mi pongo in via molto problematica
A parte l'esigenza che una scelta di tipo federale comunque di rafforzamento delle Autonomie triturati questi Tita territoriali
Sia compatibile e rispettosa dei principi di fondo nostra carta costituzionale che non dimentichiamo pone la persona umana al centro del disegno
Costituzionale mi chiedo fino a che punto
Questa evoluzione questo sviluppo autonomistica
Possa sposarsi con una più situazione di profonda divaricazione tra territori come quella che esiste nel nostro Paese tra nord e sud
Soltanto a questo mio rinvio sicuramente alla mia relazione scritta nelle politiche i familiari
Esiste una profondissima divaricazione che attiene a un sola rendimento come dicevo istituzionale rendimento delle regioni
E qui no ovviamente ne dispongo le regioni che hanno una scarsa capacità di spesa ma anche dal punto di vista strutturale in termini di consultori in termini di ospedali di posti letto c'è una profonda differenziazione sequestri perito
E quindi problema di standard minimi a me non piace la parola minimi preferisco adeguati forse da rende più che il senso
Di un valore che bisogna sicuramente perseguire e quindi federalismo e questione meridionale o meglio federalismo senza dimenticarsi la questione meridionale che significa
Rendere questa evoluzione questo sviluppo compatibile
Con ridurre deve brutalizzare una riduzione di questa disparità rendere un appartamento sicuramente uno genio
Ridurre quindi queste distanze che riguarda il tessuto imprenditoriale del tessuto strutturale e quindi occorre prima risolvere queste profonde differenziazioni e poi è possibile oppure congiuntamente parlare di una sviluppo di questa sistema territoriale emise un ordine
Grazie dottor chiesti per questa anche personale a riflessione
Adesso
La parola al signor Vittorio Mapelli
Per il quale ovviamente valgono le regole poi chiamerò la signora dealing no ricco accede con cioè allegria dei grafici no intorno a dove basta allora qualcuno può provvedere a chiudere le luci oppure non è necessaria
Non è necessario va bene per
Vorrei perfetto grazie
Vorrei con uno sforzo di sintesi eroica sintetizzare
Una proposta pendente a una proposta di riforma del servizio sanitario nazionale in senso regionale
Che tende a responsabilizzare maggiormente le regioni sul versante dal finanziamento della spesa una proposta contenuta in un articolo pubblicato un anno fa e quindi al quale rinvio per eventuali dettagli
Noi sappiamo che la legge di riforma sanitaria introdotto il principio dell'equità territoriale il principio che è stato attuato secondo modalità diverse in due periodi distinti nel prima nella prima fase c'è stato un accentramento di tutte le risorse nel bilancio dello Stato il fondo sanitario
Nazionale
E l'obiettivo redistributivo è stato quello della eguaglianza distesa pro-capite ponderata secondo l'età della popolazione
Nel più recente Periodo c'è stato il trasferimento di una maggiore responsabilità finanziaria alle regioni i contributi sanitari cioè circa il cinquanta per cento del finanziamento oggi e accreditato direttamente ai conti dalle regioni
L'obiettivo è quello dei livelli uniformi di assistenza oltre i quali scatta dovrebbe scattare la responsabilità delle Regioni
E alle regioni è stata data ampia autonomia impositiva le regioni possono aumentare le aliquote dei contributi sanitari dello zero sessantaquattro per cento
E variare fino al settantacinque per cento i tributi regionali che vuol dire un gettito di circa sette mila miliardi però nessuna regioni a tutt'oggi ha mai
E mai ricorso a questi strumenti quali sono state le conseguenze di questi quindici anni di riforma di attuazione al principio dell'equità territoriale
Il primo risultato positivo è che oggi le regioni hanno un livello di spesa pro-capite sostanzialmente identico alcune regioni sono sopra la media e pochissime sono sotto la media
Se teniamo conto della struttura della popolazione dalla mobilità tra le Regioni
Dobbiamo porci un quesito però se uguale speso significa uguale livello di assistenza o ancor di più lì uguale livello di salute purtroppo non siamo in grado di rispondere ancora a questi quesiti
Altra conseguenza
Altra conseguenza pur a parità di spesa persistono diversi modelli di consumo tra le regioni per fare due estremi la spesa per ospedali nella provincia di Bolzano di un milione e cento dati novantatré nella campagna di settecento mila lire
E viceversa per farmaci centodieci mila in a Bolzano e duecentosessanta mila in Campania quindi diversità di consumi tra le diverse popolazioni
Abbiamo assistito a quindici anni di ripiani sistematici a piè di lista ora questi ripiani hanno rappresentato un riequilibrio ex post tra le Regioni
Molto più forte tre quattro volte più forte di quanto intenzionale voluto dal fondo sanitario
Questa situazione ha messo in luce però una forte irresponsabilità finanziaria dalle regioni perché le regioni hanno capitalizzato i benefici politici e sociali dello spendere ovviamente
Senta sopportare l'impopolarità di chiedere tasse propri cittadini
Siamo in presenza oggi forse di un livello di trasferimenti interregionali che insopportabile sono otto mila trecento miliardi che vanno tra contributi e imposte generali che vanno dalle regioni dal Nord alle regioni del Sud
La Lombardia da sola contribuisce per tre mila quattrocento miliardi la Campania riceve circa tre mila miliardi
Da ultimo questo meccanismo di ripartizione delle risorse ha messo in luce come per le regioni che si situa vano al di sopra della media nazionale all'inizio della riforma è stato difficile non sono state capaci di contenere la spesa di abbassare la stesa
Viceversa è stato relativamente facili per le regioni del Mezzogiorno espandere la spesa sanitaria e quindi c'è stato un effetto di crescita anche per l'obiettivo del riequilibrio allora da queste constatazioni nasce una proposta che si basa su due principi
Il principio il mantenimento dei principi di copertura universale obbligatoria globale che sono propri del servizio sanitario nazionale quindi nessuna fuoriuscita dal servizio sanitario
Ma con responsabilità finanziarie distinte tra Stato e regioni il secondo principio in qualche modo una riscoperta del principio assicurativo per cui le prestazioni vengono pagate in relazione alla loro essenzialità possiamo dire allora la proposta prevede tre pacchetti di prestazioni
In un pacchetto base un pacchetto di prestazioni complementari ed un pacchetto di prestazioni integrative il pochi il pacchetto base
Si riferisce alla copertura dei grandi rischi quindi un ricovero ospedaliero la psichiatria la riabilitazione e finanzia le prestazioni e i cosiddetti beni pubblici l'igiene e la sanità pubblica
Queste prestazioni sarebbero finanziati con imposte a carico della collettività quindi con gli strumenti ordinari di imposizione fiscale
Le prestazioni chiamate complementari per comodità che comprendono la medicina di base la specialistica i farmaci la diagnostica anche qui bisognerebbe distinguere perché i farmaci essenziali dovrebbero entrare nel pacchetto base ovviamente
Queste prestazioni che rispondono a rischi di minore entità
Potrebbero e dovrebbero essere finanziati a carico delle Regioni attraverso i contributi sanitari attuali che verrebbero trasformati in ampi in imposte regionali sul reddito i finanzieri ci diranno quali sono le modalità di trasformazione ovviamente
Ogni regione avrebbe un suo prontuario delle prestazioni erogate cioè le prestazioni potrebbero variare pur essendo obbligati ad erogare queste prestazioni il loro livello potrebbe variare
Ogni regione sarebbe obbligata al pareggio tra entrate esperienze per fare questo potrebbe e dovrebbe variare le aliquote regionali
E che potrebbero essere variati annualmente sarebbero diverse da regione a regione
Ad esempio
Ad esempio quindi le prestazioni sarebbero in funzione del livello di assistenza che la Regione intende erogare e del reddito disponibile al reddito imponibile la ricchezza regionale stante la situazione di oggi ad esempio l'Emilia avrebbe una pressione media un'aliquota media sul reddito imponibile del due virgola quattro mentre la Sicilia del sei per cento anche perché appunto in Sicilia la spesa farmaceutica elevatissima quindi e alle regioni decidere che cosa erogare il terzo pacchetto infine le cosiddette prestazioni integrative le cure termali fisioterapiche chiamate integrative dalla dal nomenclatore attuale
Sarebbero finanziate a carico della mutualità volontaria e quindi sono prestazioni poco essenziali che è bene lasciare alla al singolo individuo
Se se richiederà o meno
Facendo una simulazione ecco la situazione che si presenterebbe sarebbe di questo tipo le imposte statali dovrebbero finanziare su novanta Mila miliardi di spesa circa sessantasei mila miliardi cioè il settantacinque per cento circa le imposte regionali appunto i contributi trasformati in imposte regionali il venticinque per cento e la parte integrativa sarebbe esclusa dal servizio sanitario nazionale
Questa proposta mi sembra che potrebbe rispondere al a al tentativo ecco di responsabilizzare le Regioni sul su due versanti sul versante delle entrate e dalla spesi perché sono le regioni che stabiliscono autonomamente
Qual è l'entità della spesa e corrispondentemente quale l'aliquota di finanziamento per cui autonomia nella pressione tributaria e incentivi allo stesso tempo a contenere la propria stesa
In questo modo una parte del rischio finanziario che oggi era tutto sullo stato verrebbe trasferito sulle regioni il venticinque per cento
Certo si pone un problema che avremmo livelli diversi di spesa tra le Regioni potrebbero portare a diversi livelli
Di salute però neppure oggi al contrario
E pur in presenza di uguali livelli di spesa non è detto anzi presumo che ci siano diversi livelli
Di di salute e di produttività delle risorse in ogni caso a questo principio tenderebbe ad inserire anche nel nostro ordinamento quel principio del mondo anglosassone secondo cui non c'è rappresentazione senza da stazione tratta c'è
Va be'
La dottoressa medicina di Reading
Ebbene
Poi almeno uno
Grazie essendo il perbene sarò cercherò di essere sintetici sì ma molte delle cose essendomi occupata occupandomi di sanità mi ricollego a quanto ha detto l'amico Vittorio prendo lo spunto subito per fare qualche riflessione aggiuntiva molte delle cose
Che lui ha detto che in gran parte condivido ce n'è una in particolare che mi sembra rischi di portare la discussione in modo lievemente diverso da quello che mi sembrerebbe corretto
La spesa sanitaria pro capite in Italia non è equamente distribuita fra Regione il Nord spende di più il Sud spende di meno il reparto fino ad ora fino a quando
Il
Gli obblighi di non
Superare i tetti di spesa imposti dallo Stato non sono ancora stati fatti valere a partire dal novantacinque pare che sia così e vero che si sono enormemente ridotto e le diseguaglianze ma il Nord spende ancora il trenta quaranta per cento molte regioni rispetto al Sud
Tant'è vero che ci sono otto mila miliardi di redistribuzione come ha detto giustamente Vittorio Mapelli
Otto mila miliardi possono sembrare pochi possono sembrare tanti ma certamente otto mila miliardi su una spesa complessiva di novantacinque mila miliardi vuol dire che l'effetto di solidarietà Nella Salute in Italia e meno del dieci per cento
Questo ognuno lo può giudicare come crede però sicuramente a mio giudizio è ancora non così ampio perché le le regioni del Nord che sono sicuramente quelle che finanzia di più sono anche quelle che hanno servizi sanitari che spendono di più perché erogano prestazioni di migliore qualità perché sicuramente hanno una rete di servizi più capillare
E quindi in parte sono giustificati ma sicuramente ricevono dal servizio sanitario nazionale più di quanto riceve mediamente supera allora si pone il problema se questo livello di solidarietà che vogliamo permanga se deve essere contenuto oppure se deve essere ampliato
E qui dico solo rapidamente in i livelli verso i quali bisogna riflettere sono tre uno è quello del reperimento del finanziamento cioè dove ritiriamo le risorse per finanziare la sanità e su questo si stanno facendo delle grosse riforme anche ma le proposte sono proprio di queste ultime settimane e sono però delle proposte che per ora non vanno tanto nel senso della riforma in senso federale del finanziamento della sanità sono semplicemente riforme che vanno in primo luogo a correggere le incongruenze e le incoerenze che stanno dentro l'attuale sistema di finanziamento del servizio sanitario nazionale
Che ancora forti connotati come dice più volte la Corte costituzionale che ancora forti connotati di tipo assicurativo
Quindi servono a eliminare questi queste perversioni questa incongruenza rispetto un sistema pubblico ma non tanto ad assegnare autonomia alle regioni quanto reperimento dei fondi salvo per l'ipotesi che poi le aliquote possano essere differenziate all'interno di un intervallo
Fra l'altro è da rilevare come in effetti il riparto che c'è stato fino al novantacinque e che ci auguriamo in qualche modo possa essere rivisto almeno in parte
A premiato le regioni più inefficienti
Dal lato dell'offerta dei produttori di prestazioni sanitarie i quali si sono visti così a disposizione una quantità di finanziamento per a piè di lista senza nessuna vincolo rispetto al livello di attività e di risultati ottenuti
A danno invece degli utenti di quei servizi che proprio perché avevano sistemi inefficienti ma risorse più o meno
Simili a quelle di altre regioni hanno dovuto comunque contare solo sulla mobilità sanitaria
Questa primo livello quello del re reperimento dei fondi c'è un secondo livello che ancora attualmente vale per la nostra realtà anche quello del riparto dei fondi fra regioni per ora ancora vale la quota capitaria quindi reparto viene fatto in base a una sostanzialmente una quota uniforme su tutto il territorio nazionale con qualche correttivo che si sta proponendo
E che proprio per della corte coste della corte dei conti un rilievo critico il quale la Corte dei Conti dice che questo è un parametro troppo debole e poco plausibile rispetto al sistema che attualmente in di colore e la corte dei conti fa delle riflessioni che si portano a ragionare con riguardo a a quel principio che ha stamattina il professore sottolineato che mi trovo molto d'accordo che quello della rivalutazione del valore della diversità
Questa spinta a voler ricostruire dei sistemi sanitari nelle diverse regioni uniformi dal lato della rete dei servizi spesso ha dato luogo delle duplicazioni e delle inefficienze estremamente
Non da condividere e questo sta attualmente succedendo all'interno delle regioni Frau SL ognuno SL vuole la propria dotazione di poco posti letto la propria dotazione di risorse per la farmaceutica anche se non ha alcun senso che siano ognuna fotocopia dell'altra
Quindi va proprio rivalutato il principio della diversità
E terzo punto è quello sul quale si sta ragionando sul quale sono stati fatti tanti passi avanti negli ultimi due o tre anni che quel no del finanziamento dei soggetti erogatore che è completamente diverso dagli altri due e sul quale le riflessioni vanno fatte perché anche qui un'interpretazione credo non proprio condivisibile che ha dato la ribalta della corte dei conti
Confondendo un po'il lato del finanziamento per quota capitaria e la remunerazione dei soggetti erogatori la Corte dei Conti sottolinea come le regioni abbiano ancora troppo delle normative che spingono verso la competizione ma la competizione in sanità e possibile dal lato della remunerazione dei soggetti produttori e non del reparto dei dei fondi fra Regioni e fra UE serve dove invece dei rinvii inevitabilmente prevalere criterio d'equità distributiva
Grazie
Traversa di Endine allora io darei ancora la parola prima della intervallo dedicato al problema del mangiare al dottor Visco Comandini e poi alla dottoressa volte è presente
E lei perfetta benissimo di modo che chiediamo al dottor Ferrara di trasferirsi nel pomeriggio dove trova avrà senza dubbio buona accoglienza grazie
Grazie Presidente
Poi sarà centrato su alcune riflessioni relative al concetto di federalismo competitivo
E in particolare in riferimento alle proposte di regionalizzazione del dei dei trasferimenti della finanza locale che in molte proposte oggi presenti nel dibattito vengono invocate ma non sembrano potersi delineare de un una applicazione pratica
Partirò analizzando quello che a mio giudizio il la struttura dei
La struttura delle modelle e modelli di relazione intergovernative Mino devo dire che questo schema in parte desunto dal bel saggio di RAI tra nel nella raccolta di Brosio performances
E modificato lievemente modificato per tener conto di quello che secondo me è l'elemento caratterizzante la concorrenza tra livelli di governo i primi due modelli sono quelli tradizionali del federalismo tradizionale il primo dipendente quello di sinistra
A destra quello della coordinato indipendente e la vecchia versione del federalismo classico in cui lo Stato non c'entra con quello che fanno gli enti sub regionali e locali il terzo è quello che a giudizio di RAI tre è quello che effettivamente sussiste negli Stati Uniti io credo che in particolare in Italia quello questo modello che prevede delle sovrapposizioni di competenze e quindi dei dei dei meccanismi di coordinamento
Credo che questo modello possa interpretare quello che il problema nazionale italiano e cioè il modello attuale in Italia è quello che vede sostanzialmente il livello nazionale predominante soprattutto nell'ambito di coordinamento tra Regione e governo locale il se vedete le intersezioni
Lo stato a un rapporto privilegiato l'aria di con gli enti locali è lasciata ha soltanto una piccola parte l'area il coordinamento comunque l'aria di intersezione sovrapposizione tra Regione enti locali
Probabilmente la proposta di regionalizzazione o di strutturalismo deve prevedere un'inversione dei ruoli e cioè la Regione quale vero luogo di coordinamento o nei confronti del governo locale e cioè l'area è la ricavi devono in qualche modo cambiare sovrapponga modifica alternarsi
Come si è come possibile realizzare questo credo che ci sia un problema di natura delle relazioni intergovernative
Probabilmente il modello di federalismo competitivo ipotizza che queste relazioni possano sussistere sulla base di un meccanismo simile a quello del mercato
Io credo che questo più che è un concetto teorico sia forse un un elemento di analisi positiva cioè che descrive quello che in effetti già avviene
Noi sappiamo che nella nostra realtà abbiamo diverse funzioni sulle quali esiste un'accesissima
Competizione tra livelli di governo per tutte faccio un esempio classico che sono le funzioni di assistenza nel caso del della ma della lotta per la malattia la il PS
Si tratta di funzioni molto interessanti dal punto di vista politico e finanziario ogni ente locale ogni unità amministrativa desidera partecipare in qualche modo a questo processo anche perché ci sono generosi finanziamenti e cellule vastissima visibilità politica
Gli enti locali molti enti locali hanno rinnovato ad esempio il loro parco di autoveicoli grazie a questo tipo di Finsiel di finanziamento
Viceversa e quindi la concorrenza esiste viceversa vi sono altre funzioni sulle quali scende come si suol dire la notte hegeliana in cui tutte le vacche diventano nere ci sono delle funzioni che nessuno vuole gestire perché sono non visibili
Politicamente e sono né anch'presentano dei costi
Quindi probabilmente nella natura del delle relazioni tra regione e governo locale dobbiamo ipotizzare che esista una contrattazione in cui si tengono conto dei costi e dei benefici
Questo è un un piccolo giochino che gli gli economisti chiamano matrice dei pagamenti che in qualche modo vorrebbe esemplificare cosa si dovrebbe fare se si volesse realmente
Porre in essere una riforma del finanziamento degli enti locali e indurre gli enti locali a accettare un sistema di coordinamento regionale oggi tutte le prebende le le proposte di riforma
Gran parte delle proposte di riforma prevedono questo coordinamento in effetti c'è un atteggiamento estremamente negativo da parte delle associazioni degli enti locali non vogliono la Regione
Questo schema dovrebbe cercare di capire perché e come indurre accettare questo
Il meccanismo è fatto in questo modo per ogni coppia di valori il valore di sinistra è diciamo il risultato che la Regione riesce a ottenere adottando non adottando la sua la propria strategia a destra invece per così dire il pagamento che gli enti locali ricevono dal dall'adozione di questa strategia per intenderci
Se
Gli enti locali accettano un trasferimento delle risorse coordinate dalla Regione la Regione guadagna tre ma gli enti locali ricevono zero
Viceversa gli enti locali guadagnano ovviamente se la Regione decide di delegare
Perché ho usato questi due schemi per spiegare questo meccanismo e cioè che in effetti la Regione se vuole essere credibile una sua proposta deve contrattare deve essere disposta a trasferire a sua volta tele che questo la legge centoquarantadue del novanta prevede proprio questo ma non a caso le regioni sono state molto restie ad adottare questo a a fare una delega vera e una contestuale finanziamento
A volte e qui c'è il problema delle aree metropolitane che è un altro punto
Ancora rimasto in forse la Regione deve essere deve avere un atteggiamento costruttivo oggi le aree metropolitane in Italia non vengono non sono stato istituito in larga misura cosa della responsabilità della Regione che vede nell'area metropolitana un avversario
O meglio un concorrente nel nella concezione del federalismo competitivo bisogna accettare se si intende modificare il ruolo delle delle regioni come come unità di coordinamento enti territoriali di coordinamento che una certa politica possa far beneficiare più gli altri
Che ieri stessi infatti qui ho ipotizzato in questo tre quattro che comunque l'accettazione del Trasped meccanismo i trasferimenti regionali contestualmente all'area metropolitana privilegi di più i comuni cosa che in un meccanismo diciamo nel nostro sistema di funzionamento della politica importante e non avvantaggiare l'avversario
Se si intende realmente per risolvere questo problema del coordinamento si deve anche a mettere e accettare che questo sia possibile
In conclusione è necessario a a mio giudizio porre in essere tutta una serie di provvedimenti di carattere finanziario e normativo che diano il segnale l'incentivo in termini economici
Agli enti locali che cambiando meccanismo di finanziamento
La loro situazione potrebbe migliorare in maniera strutturale questo significa in qualche modo aprire il cordone della borsa del bilancio regionale ammettere meccanismi di finanziamento anche dell'inefficienza dei Comuni perché oggi se un comune in dissesto chi ci pensa ci pensa il Papa Stato
è la Regione che dovrebbe diventare assumere questa funzione paternalista che di fatto esiste in tutti i nostri ordinamenti
Grazie
Grazie dottor Comandini ancora un intervento la dottoressa volte alla quale mi affido alle fortune alimentari dalla Slovenia
Dunque allora io vorrei provare ad analizzare nel modo più sintetico possibile
Una delle regole poste dall'Unione Europea alla base della gestione dei fondi strutturali cioè la regola dell'addizionalità
Come esempio del fatto che uno standard imposto dall'esterno alla politica economica e soprattutto alla politica regionale alle politiche di welfare
Possa rappresentare un fattore potenziale di cooperazione o di competizione nei rapporti tra livelli di governo problema particolarmente rilevante in un sistema duale come il nostro
Per i rapporti tra livelli di governo intendo non solo i rapporti tra governo centrale ed enti locali ma anche quelli trilaterali tra Unione europea Stato nazionale livelli di governo sub centrali
Allora vediamo innanzitutto brevemente cos'è questo standard
Lui regolamenti comunitari che disciplinano l'attività dei fondi strutturali prevedono che le risorse con cui tali fondi concorrono al conseguimento degli obiettivi della politica comunitaria
Abbiano carattere aggiuntivo rispetto alle risorse pubbliche nazionali destinate ai medesimi obiettivi
Quindi più in particolare il principio di addizionalità stabilisce che per ciascun obiettivo ogni Stato membro debba mantenere nell'insieme dei territori in questione
Delle proprie spese pubbliche almeno al lo stesso livello raggiunto durante il periodo di programmazione precedente quindi cioè che non si devono abbassare mai le spese connesse allo sviluppo
Ora così come è posta
La regola può apparire in qualche modo in contraddizione con alcuni altri vincoli posti dal Trattato di Maastricht
Che prevede oltre alla necessità di attuare politiche di rientro del deficit e di abbattimento delle dinamiche del debito pubblico il divieto di privilegiare gli enti pubblici nell'accesso ai mercati finanziari
E la limitazione dei soggetti con i quali in particolare gli enti locali possano contrarre prestiti
Ora
Sul queste previsioni hanno soprattutto sul sistema di finanziamento degli enti locali
L'effetto immediato cioè l'effetto diretto di limitare la possibilità di indebitamento se a questo si aggiungono gli affetti indiretti delle previsioni del trattato cioè i vincoli posti al debito pubblico appare chiaro l'assoluto coinvolgimento
Dei livelli di governo sub centrali
E per i quali viene ad essere fortemente limitata la possibilità di entrata e quindi distesa
Ora e evidente che in una situazione di finanza fortemente derivata come quella italiana l'obbligo dell'addizionalità quindi l'obbligo al non decremento della spesa
Finisce per imporre un trasferimento aggiuntivo di risorse dal bilancio dello Stato agli enti decentrati
Divenendo un oggettivo fattore di alleanza tra Unione Europea e livelli di governo sub centrali e quindi al tempo steso un incentivo all'autonomia finanziaria
Viene quindi a crearsi un rilevante rapporto di cooperazione tanto più forte quanto maggiori sono i limiti all'autonomia
Al contrario per lo Stato centrale la regola dell'addizionalità rappresenta inevitabilmente un vincolo
Determinante in qualche modo un rapporto di competizione con il livello di governo sovranazionale e soprattutto con i livelli di governo decentrati
Infatti il rispetto di tale regola orienta la politica economica dello stato membro impone intonacista dello sviluppo e quindi dell'Uefa
Vive sui in qualche modo imposta l'assoluta priorità a favore di politiche redistributive anche a scapito di altre politiche da che potrebbero rientrare nelle priorità dello ska dello stato membro a favore delle aree territoriali più deboli
Infatti la regola dell'addizionalità deve essere dimostrata essenzialmente per le aree territoriali in cui al massimo l'intervento dei fondi strutturali quindi in particolare per le regioni dell'obiettivo uno quindi per tutto il Mezzogiorno d'Italia
C'è poi un ulteriore fattore che può trasformarsi in elemento di conflittualità potenziale tra Unione Europea e stato membro cioè il diverso ruolo che i due soggetti
Hanno nello stabilire le regole del gioco cioè nello stabilire le regole per la verifica del principio infatti l'Unione europea impone che dell'applicazione del principio di addizionalità delle risorse comunitarie rispetto a quelle nazionali venga data dimostrazione costantemente attraverso le cifre
E a tal fine in Prix ha predisposto un metodo estremamente complesso che pone notevoli problemi metodologici ma ai cui criteri e livelli di disaggregazione gli stati membri sono obbligati
Quindi praticamente le regole di questa verifica solo tutte dettate dall'Unione Europea che inevitabilmente non riesce a tener conto dei limiti e dei vincoli
Dei sistemi di contabilità pubblica nazionale e in particolare in Italia questa verifica nei termini in cui viene imposta continua a risultare complessa e a volte di dubbio significato economico
Ora
E
Diciamo nonostante tutti tutto questo ambito problematico che ho citato sarebbe un peccato lasciar cadere l'occasione che questa regola fornisce infatti l'addizionalità alla potenzialità per rappresentare un momento rilevante della politica regionale e un forte incentivo al trasferimento di funzioni agli enti decentrati
Come dire che i problemi sono tanti ma è importante è doverli affrontare
Quindi l'obbligo al rispetto e alla verifica costante dovrebbe allora diventare un'occasione per rivedere regole e procedure sistemi informativi del organizzazione delle nostre amministrazioni e per innalzare i livelli di autonomia territoriale e anche la qualità dell'uso delle risorse
Ora questo significa che tutti i problemi che ho citato dovrebbero trovare soluzione in un contesto in cui tutti i rapporti quindi sia quelli tra Unione Europea e stato membro si anche quelli tra Stato nazionale ed enti locali
Si muovano in un contesto cooperativo cioè in una logica di partenariato in cui i vari attori dovrebbe debbono operare come partners per il raggiungimento di un comune obiettivo
In qualche modo è questa lotta la direzione verso cui l'Italia si sta muovendo rispetto a questo obbligo tentando di cogliere la sfida e facendo dell'addizionalità un'occasione in particolare si è deciso di dare una soluzione strutturale al principale problema che l'obbligo della verifica poneva problema legato all'assenza in Italia
Seriali
Si è da poco appunto impostato un progetto per la costruzione permanente di conti pubblici regionalizzati
Tendente ad effettuare in modo permanente la rilevazione il monitoraggio del complesso della spesa pubblica in tutti i territori regionali
Ed è forse un primo passo per riuscirà a misurare gli assetti territoriali delle politiche distesa e quindi anche per dare un supporto quantitativo Autoreiv Koné al dibattito sul federalismo Wexford
Grazie dottoressa allora la sessione di questa mattina è chiusa
Possiamo dedicarci ad altri interessi sì riprende dottoressa sacchetti alle tre vero alle tre
Con un'altra presidenza che già vedo e saluto
Direi che possiamo ricominciare subito
Secondo l'orario
Io mi trovo qui io a presiedere anche perché io partecipato un po'all'organizzazione di questo convegno insieme con i componenti dell'istituto soprattutto il Consiglio scientifico e del direttore professor Martinez
Che devo dire che il l'idea di fare un convegno a carattere interdisciplinare per riflettere sul tema delle regioni
In una prospettiva seria reale ma comunque lo prospettiva sia di diritto interno che di diritto comparato si staccheranno nel piano realizzando in queste due giornate di lavoro
Oggi pomeriggio la prima relazione affidata al professor Guido Corso
Inutile presentarlo nelle sue qualità di studioso quello che ci tengo a dire che lui è componente del consiglio scientifico dell'Istituto sulle regioni
Il tema concordato a suo tempo colposo Martin si appunto VFR Stato federale uguaglianza e diversità delle prestazioni
Chi
Volesse prendere le mosse dal tema congressuale
Regionalismo federalismo ma in queste ma soprattutto dai sotto temi attribuita alle giornate quel festeggia unità nazionale
Strumenti di garanzia dell'equità negli Stati regionali e federale
Potrebbe avvertire
Una qualche nostalgica unitaria
è una qualche preoccupazione per l'impatto una soluzione federale sul quel feste
In altri termini si potrebbe immaginare che sottinteso al tema congressuale ai sotto tre mi vi sia per un verso la convinzione che l'equità sia un valore
Tutelato
Dal quel triste
Che questo valore debba continuare ad essere garantito
Che questo valore potrebbe essere messa a repentaglio ma una soluzione federale
Cioè il federalismo
E percepito come un pericolo
Per un welfare State egualitaria
E d'altra parte è ovvio che sia così
Nella misura in cui federalismo significa non ineguaglianza ma quanto meno diversità rafforzamento delle differenti identità
Varietà delle soluzioni politiche e legislative
Peculiarità delle risposte
Alle diverse domande territoriale
Facile avvertire un conflitto potenziale tra federalismo e welfare
Se ci volgiamo all'esperienza comparata il discorso
Diventa più complicato
Perché in realtà il federalismo e convissuto
Con Stati
Improntati
A una forte carattere di stato sociale come la Germania
Ho con ordinamenti come gli Stati Uniti e in cui benessere stenta come noto dimensione più ridotte rispetto al continente europeo nell'Europa in genere
In altre parole il federalismo dal punto di vista storico appare una formula neutra rispetto al tema da quel feste nel senso del convive con state a un welfare accentuato
Costate e ordinamenti a welfare ridotto
Io credo che
Questo convegno offra l'occasione non soltanto per valutare l'impatto della soluzione federale sul welfare
Ma per rimeditare da un punto di vista costituzionalisti già pubblicistico sull'idea stessa di welfare
è stato fatto già nelle precedenti relazioni
Mi scuso di non averlo potuto seguire per ragioni che sono vi garantisco assolutamente indipendenti dalla mia volontà
Welfare State quel festeggia nella analisi gli scienziati politici
Se poi sono più frequentemente dedicata a questo tema
Evoca essenzialmente tre modelli di intervento
Per UTAP per usare la terminologia Antip mosse è stata poi ripresa successivamente da da Huene dal voto in abbiamo innanzitutto il MOSE il modello che viene chiamato residua lista cioè il modello di intervento pubblico fondato sui bisogni
Lo Stato si fa carico dei bisogni collettivi
Intervenendo nei confronti di Chieti venga a trovarsi in uno stato attuale di bisogno
E non si è in grado di sopperire autonomamente al suo viso
Direi che le origini di questo modello si perdono nella notte dei tempi
Tendenzialmente coincidono con la nascita dello Stato moderno
L'autore inglese rimandano quanto meno alle cuor Lose
Nel secolo scorso o della fine del diciottesimo secolo
Cioè legge che prevedevano particolari prestazione
Sia monetaria sia in natura nei confronti di coloro che si fossero trovate al di sotto una certa soglia di poveri tra
Storicamente segue il modello assicurativo
Il modello alla Bismarck il modello basato sulle contribuzione dei beneficiari
Sempre sul piano cronologico segue il modello affermatosi nel dopoguerra il modello della cittadinanza sociale
Social siti Gramsci
Il modello elaborato da Marshall dati Moss
Il modello fondato non più sui bisogni o se i contributi ma puramente e semplicemente sui diritti
Qual è la caratteristica degli ordinamenti attuali
Che registrano un commando saggi DiVersi e variegati la compresenza dei tre modelli
Il modello residua lista
Chi è tutelato
Tutti coloro che versano in uno stato di bisogno attuale
Stato di bisogno che viene sottoposto a una verifica
O meglio viene sottoposta a una verifica non tanto la condizione del bisogno quanto la incapacità di soddisfarlo il cosiddetto Mensi Testa
Contro cui al nodulo si sono scagliati teorici britannici del Welfare State e che oggi viceversa ritorna prepotentemente di attualità in un momento di riduzione delle risorse pubbliche ma destinata al welfare
Della prestazione sociale hanno diritto ad avvalersi coloro che non soltanto del sino nello stato di bisogno destinato a soddisfarla ma non siano autonomamente capace dal punto di vista nel reddito di soddisfatti
Il livello di copertura del modello residua liste
E il modello di copertura è quello indicato
Da un William Beveridge il suo famoso rapporto
Il minimo vitale Mac esistenze minimo di cui parlano i giuristi tedeschi
Prestazioni ridotte Marche Vaudano a garantire appunto un un minimo vitale
L'effetto redistributivo effetto redistributivo è limitato
Perché finisce collo trasferire risorse a quella quota limitata agli aventi diritto che vengono individuate appunto come destinatarie della tutte
E il modello assicurativo il modello assicurativo ripeto sostanzialmente inventato una Germania di Bismarck ma poi trasferito un po'dappertutto anche del pane
Livelli tale fascista l'abbondantemente utilizzata situato in un modello fortemente presente nel nostro ordinamento
è un modello
E fa riferimento
A coloro che intanto hanno un diritto
In quanto abbiano versato le risorse in passato che vanno adesso il titolo oggi di avere soddisfatto pubblicamente il bisogno
Il livello di coperture livello di copertura coincide con le cerchie professionale
Impiegati pubblici in genere gli impiegati pubblici d'un certo settore i dirigenti d'azienda gli artigiani liberi professionisti liberi professionisti di quella determinata professione
Coloro cioè che abbiano versato i contributi la copertura è legata alla contribuzione e quindi non al viso
L'effetto redistributivo l'effetto redistributivo in questo caso opera più che da un gruppo sociale all'altro opera all'interno di uno stesso gruppo sociale
Secondo il principio mutualistico che è proprio della assicurazione sociale
Sì che la redistribuzione opera nel corso del perno dal nel corso del tempo all'interno del ciclo di vita dell'individuo e delle famiglie
Io contribuisco oggi per riceve la prestazione domani
La il trasferimento la redistribuzione avviene all'interno del mio ciclo vitale
Il modello della cittadinanza sociale
Che è tutelato
Sono tutelate i membri della comunità in quanto tale i cittadini innanzitutto
Ma anche i residenti non cittadini
Uno
E tanti del National Park Service
Operanti in Inghilterra dal mille novecentoquarantotto era proprio questo
Vive esternare le proprie prestazioni non soltanto ai cittadini britannici ma tutti coloro che per età
Ho abitualmente si fossero trovati a risiedere in Gran Bretagna
Il livello di copertura
Tendenzialmente universale
Tutti hanno diritto di accedere al servizio
Nel momento in cui scatti il bisogno che dà titolo alla prestazione
L'effetto redistributivo l'effetto redistributivo è massiccia
Perché è una redistribuzione che opera
Mediante la fiscalità generale
Da tutti quindi fondamentalmente dai ceti più abbienti
A tutti
Cioè a coloro che abbiano titolo alla prestazione
Negli anni recenti sono stati messi in luce gli effetti perversi di questo tipo di redistribuzione
Ma su questo parleremo in seguito cioè dire quando faremo un cenno alla crisi direi culturale del modello quel fax
Se ora noi questi paradigmi
Politici o scienza politica
Cerchiamo di tradurle in termini costituzione costituzionalisti ICI
Ci troviamo in presenza fondamentalmente di due movente
Lo ha illustrato più volte
Egregiamente Louis Picasa
Cioè tra i pochissimi giuristi che si siano occupati del tema ma un punto di vista comparatistico
E modelle sono essenzialmente due una è quello tedesco
Dello stato sociale
Una previsione
Dello stato sociale come forma di Stato
Abbinata a quella dello Stato il diritto dello Stato democratico
Che viene considerata una indicazione costituzionalmente vincolante di politica pubblica cioè la clausola relativa allo stato sociale
Anche se non conferisce
Pretese immediatamente azionabili
Fornisce una vincolante indicazione al legislatore gliene i pubblici poteri
In ordine alle politiche da seguire da amministrare
Stato sociale senza diritti sociale la Grundgesetz come è noto
Non fa riferimento a diritti sociale se non diritti sociali
Diciamo di dubbia qualificazione come tale diritte della coppia e diritti della famiglia
L'altro moderne e quelle invece ha colto dalla Costituzione italiana e prima ancora dalla Costituzione di Weimar del mille novecentodiciannove
Non c'è un riferimento al lo stato sociale
C'è una previsione
Massiccia di diritti sociale
Previdenza assistenza
Parità di condizioni nel lavoro
Sanità
Istruzione e via dicendo
Sono modelli messi
Modello spagnolo
Contiene sia la clausola dello stato sociale mutuata ma la costruzione tedesca
Sia un elenco ancora più dettagliato di diritti sociali
Mutuato dalla Costituzione Italia
Se la cerchiamo di
Interpretare la nostra Costituzione alla luce di quei modelli politici di welfare
Vediamo che è l'opzione del nostro costituente sono multiple
E non necessariamente convergenza
Rispetta l'alternativa selettività universalità delle prestazioni
Nostro costituente si orienta essenzialmente per il modello selettivo
Le cure gratuite sono riservate agli indigenti e non a tutti l'articolo trentadue della Costituzione
Il
Diritto all'assistenza compete
Accorato inabile al lavoro che siano sprovvisti di mezzi
L'accesso agli studi superiori
è aperta ai capaci e meritevoli anche se privi di mezzi
Ma non mancano indicazioni in senso universale sta anche se nettamente minoritaria
L'istruzione obbligatoria per esempio l'istruzione obbligatoria in quanto destinata a tutti
Evoca piuttosto il modello universalista il modello della cittadinanza sociale
Ma anche dal punto di vista della organizzazione delle prestazione
La nostra Costituzione articolato
In certi casi prevede
Una Diretta produzione pubblica del servizio
L'articolo trentaquattro
Se la Repubblica è tenuta istituire scuole in ogni ordine e grado vuol dire che la Repubblica non solo deve assicurare il diritto all'istruzione ma devo organizzare proprie strutture destinata ad assicurare il diritto all'istruzione
Articolo trentotto
La Repubblica deve organizzare le proprie strutture
Assistenziale
Anche se poi viene fatta salva la libertà o il diritto dell'assistenza prima
Ma la Costituzione
Non dico che prevede espressamente ma evoca la possibilità ora lei che è implicita la possibilità d'un modello alternativo
Che il modello del trasferimento monetario per assicurare la prestazione
Quando all'articolo trentadue si dice che la Repubblica garantisce cure gratuite agli indigenti
Non si dice necessariamente che la Repubblica deve istituire un servizio sanitario nazionale
Questo potrebbe voler significare che la Repubblica fermo restando un sistema esclusivamente privato di prestazioni sanitarie debba pagare ai privati le prestazione da destinare agli indigenti
In altre parole l'articolo trentadue può essere interpretato
Come un'applicazione una possibilità di applicazione del modello che gli inglesi chiamano del in cash taxpayer
Come contrapposto a all'incumbent transfer
Cioè dire nord un'Offerta pubblica del servizio ma un trasferimento di risorse per coniare che consenta al destinatario di attingere alla prestazione del servizio
Ma
Lo strumentario organizzative ancora più articolata
All'articolo trentotto comma due laddove si dice
Che è la Repubblica fare in modo che vengono assicurati mezzi di previdenza
Contro
La invecchiare o la vecchia anonima detta o accidenti che del genere che possa intervenire nel corso della vita o nel corso della vita lavorativa
Richiama evidentemente il modello assicurativo
Mentre in altre ipotese
Per esempio il modello delle case d'abitazione
Allude a quella forma di intervento che si traduce in misure incentivanti
Se la Repubblica deve assicurare l'accesso del risparmio popolare alla proprietà delle case di abitazione questo non significa che debba la Repubblica fare case popolari o necessariamente fare case popolari
Potrebbe attivare meccanismi normativi destinata a facilitare l'accesso alle case d'abitazione
Alla proprietà della casa di abitazione per esempio forme diffuse di credito fondiario
Ancora
Con riferimento ai servizi pubblici
La costituzione
Evoca anche qui una pluralità di modelli
L'articolo quarantatré della Costituzione una delle norme più elaborate più contorto dell'intero testo costituzionale
In cui sì cerca quasi riassumere una follia una filosofia politica interventista
O di intervento pubblico nell'economia tuttavia presuppone la coesistenza all'interno del pubblico servizio dei servizi pubblici essenziali pubblico Opel per di pubblica e privata
Se la nazionalizzazione o la Reserve originaria della impresa
O delle imprese che producono servizi pubblici essenziali
è prevista solo quando ricorrono particolari
Finalità di interesse pubblico
Ne deriva
Che laddove queste finalità particolari non ricorrano il servizio pubblico essenziale può essere prodotto
La soggetti privati e del resto la legge del mille novecentonovanta sullo sciopero nei servizi pubblici essenziale conferma quest'approccio
Che peraltro non fa altro che prendere atto della situazione normativa esistente a livello di legislazione ordinaria
L'elenco dei servizi pubblici essenziali contenuto agli articoli uno e seguenti
Nella legge ottantasei mi pare del novanta sui servizi pubblici essenziali
Rimanda servizi che sono esclusivamente pubblici la giustizia servizi che sono pubblici e privati l'istruzione
O la sanità
Servizi
Che sono pubblici e privati come i trasporti
E al limite servizi che sono esclusivamente privato
Quale lettura
Nell'impianto costituzionale è stata data
Ma la Corte costituzionale
Anche questa è un itinerario che è stato più volte per il corso
Ho fatto egregiamente Baldassarre nella sua voce sui diritti sociale nel ci provvede ad Udine
Lo ha fatto Luciani contro interventi successivi
Va fatto piccanti
è una valutazione comparativa
La corte costituzionale italiana unita giudice costituzionale europei
Riconosce espressamente
Diritti costituzionali sociale cioè diritti sociali
Che abbiano una dimensione costituzionale
Non i diritti costituzionali legale di cui parlava Carl Schmitt per contrappone ai diritti costituzionali di libertà
Diritti costituzionali sociale nel senso che dalla Costituzione sono estraibili immediatamente dei diritti sociali
Ovviamente la Corte costituzionale
Non può prescindere
Dalla circostanza
Che nella stragrande maggioranza dei casi diritti di questo genere
Presuppongono l'intervento legislativo
Sicché il rischio che il diritto venga concepito
Come risultato un'attribuzione legislativa piuttosto che di una immediata attribuzione costituzionale sempre presente
Ma la corte
A diciamo utilizzato la chiave costituzionalistica soprattutto in due direzione
Innanzitutto a partire dalle norme di legge ordinaria
Per estendere l'applicazione per estenderne l'applicazione a categorie soggette non espressamente previsti
Cioè attraverso un uso massiccio del principio d'eguaglianza si è finito con allargare progressivamente la Cechia
Di coloro che le leggi ordinarie indicavano come destinatari
Dalle vedo Rai vedo bene
Dagli impiegati pubblici agli impiegati private
Dagli rabbini anziani agli inabili
Il giovane o viceversa
Non tanto quindi un'applicazione del principio di eguaglianza sostanziale
Visto l'articolo tre capoverso la Costituzione quanto un'applicazione delle prove del principio di eguaglianza forma
Del divieto cioè di praticare trattamenti differenti in situazioni anale
L'altra direttrice che la corte ha imboccato
Sia pure con minore insistenza
Si muove nel senso della resistenza alla riduzione delle prestazioni
In presenza interventi legislativi che hanno espressamente determinato una riduzione di prestazione sociale
La corte ha più volte evocato sostanzialmente l'idea di un contenuto un minimo dei diritti sociali di un contenuto inalterabile di un contenuto non rimovibile
Sostanzialmente applicando ai diritti sociale
Quella clausola dell'articolo diciannove della lunga Zezza sul peso anche altri che in Germania viceversa è fondamentalmente riferito ai diritti di libertà oltre al diritto di proprietà
Tutto questo
A implicato quelle perfetto
Ben nota ai costituzionalisti italiani
Direi che è l'aspetto sul quale soprattutto si è soffermata l'attenzione l'effetto cioè di un incremento della spesa pubblica determinato attraverso la giurisprudenza costituzionale
E qui nel problema dibattuto da una quindicina d'anni a questa parte
Dell'applicabilità dell'articolo ottantuno quarto comma della Costituzione alle sentenze la Corte costituzionale
In altre parole
E soltanto il legislatore o anche la corte
Che è tenuta
A rispettare il principio secondo cui ogni legge ogni determinazione che importi una nuova e maggiore spesa
Debba indicare i mezzi per farvi tutto
Ovviamente imboccando questa prospettiva la risposta è ovvia
Poiché queste indicazione non può venire se non dal legislatore
Alla Corte costituzionale è precluso un intervento di questo tipo
Io direi che
Per quanto singolare sia la prospettiva
In quel da cui il dibattito prende le mosse certamente mette in luce un momento cruciale della tematica dei diritti sociali
Che è il momento della decisione politica cedere mediti sociale
Nel dimensionamento dei diritti sociale nella graduazione dei diritti sociali
Nella previsione della cerchia dei beneficiari dei diritti sociale è assolutamente essenziale centrava una dimensione politica
Rispetto alla quale la previsione della necessità della copertura finanziaria costituisce sostanzialmente una pura e semplice confermo
Ma direi che
Il sistema legislativo italiano
Non solo sulla spinta della corte costituzionale ma perfetto dei dinamiche endogena tutti i sistemi occidentale andato ben aldilà nel quadro costituzionale
Ha finito per esempio col generalizzare il modello universalista in una serie di ambienti nei quali era partito viceversa dal modello assicurativo o dal modello residua lista
Basti pensare tutta la vicenda delle pensioni sociali
La previsione di pensioni sociali di pensioni che cioè sono sganciata dalla contribuzione
Finisce con l'introdurre nell'ambito del sistema pensionistico tradizionalmente ancorato al principio contributivo e quindi fondato sul criterio assicurativo un principio universalistico cioè tutti hanno diritto a pensione a prescindere dal fatto che abbiano meno versato i contributi
Ma direi
Questa spinta si è registrato in altri settori
La sanità la legge ottocentotrentatré del mille novecentosettantotto
Prevede il servizio sanitario nazionale sia aperto a tutti sì un servizio universale gratuito per tutti no quindi le cure gratuite per gli indigenti
Secondo il linguaggio antiquato all'articolo trentadue della Costituzione
Un principio di universalismo delle prestazioni non dissimile dal principio universalistico accolto alcuni decenni prima in Inghilterra con l'istituzione nel servizio sanitario nazionale
E ancora l'istruzione superiore
Chi è rimasta sino a pochissimi anni fa cioè sino al momento in cui si cominciato ad incrementare la misura delle tasse scolastiche un servizio sostanzialmente gratuito semi gratuito aperta a tutti
Cioè aperta a tutti fin quando non si è introdotto il doppio criterio selettivo del numeroso clausus
Del parlamento di tasse sia pure ancora in misura modesta
Come hanno osservato
I sociologi
Gli scienziati politici
Per fare spetta una dinamica inarrestabile
C'è la dinamica per feste per quella
Che lo porta ad una progressiva transizione dal sistema contributivo assicurativo al sistema universalistico
E la dinamica anche il primo si chiama oh bej segna col principio di inclusione cioè a dire la tendenza ad includere sempre nuove celle chiedi beneficiare nel nel suo ambito
Per l'effetto combinato
Le principi di giustizia distributiva per un verso
Meno quelli dichiarante dei principi de consenso politico ed elettorale
Che impongono appunto questo tipo di inclusione
è la sfera della rete di distribuzione si è progressivamente allargato
Per cui abbiamo la redistribuzione non più soltanto
Tra i ricchi ai poveri abbiamo la redistribuzione tra certi territori certi altri
Dal nord al sud del resto la stessa costituzione legittime in qualche misura questo Monella l'articolo centodiciannove
La redistribuzione
Da fasce generazionale a certe altre
La redistribuzione a favore di certi settori produttivi
A scapito di certi altri
E via dicendo
Noi possiamo cioè leggere il grosso della legislazione italiana ma lo stesso discorso vale per la legislazione tedesco per la legislazione francese per quello inglese
Come una legislazione ispirata ai principi del welfare
è sostanzialmente
Guidata la obiettivi di redistribuzione comunque connotata da effetti di redistribuzione ancorché
Queste effetti non corrispondano obiettivi intenzionale
Ebbene questo modello come voi sapete
è stato sottoposti Nanni recente
Parlo
Della decade che sostanzialmente comincia nel mille novecentottanta a forti attacchi
Attacchi sul piano dei principi
Un autore che per anni era rimasto inascoltato
Credi RAI altri dei Fayette comincia a essere lecco
è
Nel secondo volume dello leggi slash Liberté
Troviamo
Un lungo capitolo contro la giustizia distributiva
Cioè ai è più
Pigliando il toro per le corna per così dire
Non si limita a contestare gli effetti perversi della redistribuzione come fanno la maggior parte dei polemisti
Critica l'idea stessa di redistribuzione
Concepita come sanzione a carico di soggetti che non sono responsabile quindi intensa dice Hayek come una forma di primitivismo morale cioè in altri termini si redistribuisce sul presupposto che ci sia una colpa in un certo assetto distributivo
Senza tener conto del fatto che la distribuzione è un processo strettamente connesso alla produzione di cui nessuno a colpa o tutti hanno colpa come propone una dinamica nel mercato
Ma il discorso può e viene ulteriormente articolate
Per esempio da Nozzi che esso è seguace
Nana richieste prendo utopia
Nozze che
Partendo da una considerazione seria di cellule
Dei principi di proprietà di libertà
E da uno l'applicazione a questi diritti di principi Cantiani nessuno può essere utilizzato semplicemente come mezzo meglio anche il titolare
Di una proprietà acquisita grazie
Aumentare più o meno a un giusto titolo possa essere utilizzato come strumento per una redistribuzione che li tolga una parte di quello che ha legittimamente acquisito per trasferirla ad altri
L'idea dello stato minimo
Che comincia a essere discussa prima negli ambiti accademici e finisce poi per trovare delle ricadute politiche
Il regalo Isma'o il thatcherismo negli anni ottanta costituiscono applicazione imparziale anche se verbalmente estreme Zarate di questi principi
Ma
La critica al welfare
A quel First pay ai modelli di intervento quel Faris dico
Finiscono con la con l'essere condivise anche in ambiti originariamente favorevole
Al Modena
è da questo punto di vista né considerazione sono soprattutto di efficienza cioè il welfare stenta sostanzialmente in molti casi ha tradito i suoi obiettivi
Ha tradito e i suoi obiettivi nella misura in cui per esempio ha finito con la
Alterare i termini soggettivi della distribuzione
Un celebre saggio dell'inizio degli anni settanta Giorgis titolare
Richiama la cosiddetta
Legge de da eletto
Cioè la legge l'economista Valeggio formulata legge economica formulata da un economista di Chicago
Secondo cui gli interventi quel Faris specie nonostante nel loro ambizione
Finiscono col beneficiare le classi medie
Facendo nel sopportare i costi non Solaire vittima anche ai più poveri
E queste idee anche le classi medie siano le principale beneficiario del Welfare State è un'idea che anche i teorici inglesi del welfare
Cominciano a coltivare
Classi medie in quanto spesso
Beneficiarie privilegiato delle prestazioni basti pensare all'istruzione superiore che tuttora nel mondo
Continua a essere appannaggio delle classi medie aumenti superiori
Ma classi medie come beneficiare
Delle stessi strumenti organizzativi cioè il welfare impone Massi la creazione massicci apparati burocratici che finiscono con l'essere riempiti d'acqua si medie che ha
Diventa no tra i principali beneficiari del servizio
In altre parole a un certo punto difficile distinguere
L'interesse del beneficiario alla prestazione del servizio pubblico dall'interesse al mantenimento dell'apparato pubblico di servizio di coloro che vi lavorano dentro
Fatto fattore che a partire dagli anni ottanta
A questa riflessione
Comincia a far seguito o cominciano a far seguito effettive misure
Di ridimensionamento del nome
Numeri docente di riviste di scienza politica fanno del
Per lui più di Tor de'Specchi il ritiro dello Stato
Oppure del torna neo liberale aveva poco
Della svolta neo liberale in Europa
Rassegna di articoli che prende in considerazione gli sviluppi normativi di Paesi tradizionalmente quel faresti come la Gran Bretagna la Svezia la Danimarca
L'Italia
Che fanno marcia indietro
Anche letale ha fatto marcia indietro
Anche se diciamo mi pare che in Italia non vi sia
Ancora un'adeguata percezione
Della linea di tendenza o meglio in Italia viene per così dire un'anticipazione
Delle misure politiche anti quel fa visti che rispetta il termine di un dibattito culturale che si muove ancora intermedio quel fari Istrice utilizza il linguaggio quel Paris con vasti pensare all'abuso del termine solidarietà
Ieri che il termine solidarietà ha subito nel corso nell'ultima competizione elettorale direi nell'uno e nell'altro schierarmi
Ora
A questo punto
Entra in ballo
La dimensione territoriale del due
Che è appunto la dimensione
Che il federalismo mette in gioco
Ma mette in gioco in prima l'uovo lo stesso regionalismo
In effetti la nostra Costituzione
Che probabilmente non ha meditato sul punto
In certa misura distribuisce gli interventi dello stato sociale
Fra Stato e regioni
La sanità viene in ecco che abilmente attribuita alla Regione
La previdenza non viene attribuita alle Regioni
L'assistenza vera attribuita alla Regione Marina riservata anche ai privati
E discorso potrebbe continuare a lungo
Potrebbe continuare a lungo e si consideri
Che
Politica guelfa rischi che possono essere perseguite anche all'interno di settori che apparentemente col welfare e non hanno nulla a che fare
Basti pensare alla politica dei trasporti
Ove la politica dei trasporti
Venga integrata da una politica
Tariffaria tesa a ridurre le tariffe al di sotto dei costi
Abbiamo una politica dei trasporti utilizzata in senso Guelfa visti
Federalismo
Il federalismo
Va ricordata in anni recenti quel Danske
Implica essenzialmente diversità
Il federalismo nasce sulla base di diversità quando come scuola cadere
Lo Stato federale segue la nascita degli Stati federati
Il federalismo nasce sulla base della
Presa d'atto delle diversità
Quando come più raramente sola cadere il federalismo segue una soluzione unitaria caso recente del Belgio
In ipotesi il caso Italia
è inevitabile quindi che l'ipotesi federalistica
Debba portare inevitabilmente ad una differenziazione delle prestazioni sociali
E direi inevitabile non soltanto per il puro e semplice fatto che le competenze
Politiche e legislative nei settori tipici del welfare vengono moltiplicate in una pluralità di soggetti
Ma
Deriva Acciona anche dal fatto
Che il federalismo in quanto tale
Presuppone
Una differenziazione delle risposte politiche rispetta domande politiche che si presumono diversificate
Che significa questo significa per esempio che il dosaggio tra i vari diritti sociale
Per usare il linguaggio la Corte costituzionale italiana
E quindi la priorità dell'uno rispetto all'altro la gerarchia dell'uno rispetto all'altro
Finiranno pere soggiacere a diversi criteri di graduazione all'interno degli Stati federati come accade tuttora negli Stati Uniti
è accade negli Stati Uniti
In maniera talmente evidente che l'intervento dell'unione cioè ossia dello Stato federale
Finisce col perseguire spesso
Obiettivi per così dire correttive
O di correzione delle differenze verificatosi a livello statuale
E la modello statunitense
Ci offre anche un'altra indicazione
Gli interventi il tipo quel fari estetico
Che
L'unione
A
Operato a partire dagli anni sessanta in poi a partire soprattutto all'amministrazione Johnson
Sono fondamentalmente interventi del tipo trasferimento monetario
Mi inchiesta transfers di cui parlava l'inglese
Le i programmi più importante
De entro ferme le super dependance c'è il
Cioè l'aiuto alle famiglie con bambine dipendenti oliare il PIL se nel Benin Campazzo quelli degli anni recenti
Sono tutti interventi di redistribuzione sociale caratterizzate sul piano del trasferimento monetario
Dico subito che questo tipo di modello
E destinato a soppiantare in una serie numerosa di ipotesi il modello dell'offerto della produzione diretta dei servizi da evitare l'abbiamo qualche esempio
Mentre la filosofia sottostante al servizio sanitario nazionale del mille novecentosettantotto era fondata
Su una presenza centrale e tendenzialmente esclusiva del servizio pubblico come unico produttore
E portatore di un'offerta sanitaria rispetto all'attuale la medicina convenzionata la medicina privata si collocava in posizione per così dire ancillare le recenti riforme intervenute nel servizio sanitario nazionale
E infatti Zanda il principio della libera scelta e soprattutto introduce adducendo il principio della prestazione del pagamento a tariffa
Sulla base del criterio
Di a dialogico bar dagli anni assessore lei per il gruppo
Cioè a dire le prestazioni sono commisurata alla prestazione sanitarie vengono pagate egualmente al servizio pubblico alla medicina privata a seconda della scelta che l'utente abbiamo peraltro
Abbiamo un classico ed evidente passaggio
L'intervento di tipo trasferimento monetario
Ebbene in uno stato federale
Pensare che il centro possa continuare a produrre direttamente servizi
Io credo che sia da escludere sia per le pendenze che in genere attraversano le politiche di welfare e negli anni recenti sia per l'esperienza propria degli Stati federale
Ma direi questo passaggio dalla l'offerta diretto del servizio
Al trasferimento monetario
E destinata ad investire altri settori
Si pensi al dibattito recente sulla scuola
Comincia a penetrare in Italia quella del Pantanal dietro fu formulata come ipotesi la Milton Friedman cioè l'idea dei vouchers idea cioè dell'attribuzione
Be una quantità di moneta ciascuno utente del servizio scolastico da destinare alla scuola che le avesse indicato
Come scuola per i propri figli
Bene
Il principio del vouchers di queste ripeto si comincia a parlare seriamente anche in Italia
Comporta
Una ridimensionamento dell'offerta pubblica di istruzione l'attivazione di una produzione differenziata dell'offerta di istruzione come propria di ogni tipo d'intervento quel fa distico che operi sul versante della domanda anziché sulla versante dell'offerta
Molte altre cose potrebbero esser detta
Direi che però è in ultima analisi la inevitabile differenziazione diversità diseguaglianza se vogliamo
Che il federalismo finirà con l'introdurre nel sistema del welfare
E lei data
A una considerazione non più esclusivamente positiva della eguaglianza
Danni recente
Hanno valorizzato
Il tema della diversità cioè mentre gli anni sessanta e settanta sono stabili caratterizzate dalla corsa verso l'eguaglianza
Gli anni ottanta e novanta ed è la presumere che il prende si prolunga i successivi decenni enfatizzano essenzialmente il valore della diversità diverse da significa non soltanto diversità degli interventi pubblici
Dipendente anche dalla pluralità dei soggetti pubblici che interventi
Diversità significa diversità di stili di vita di domande di prestazione
Che dipendono dalla la circostanza che il l'utente del pubblico servizio comincia progressivamente a diventare consumatore del pubblico servì
Cioè comincia ad esercitare quella libertà di scelta che finora si era ritenuta esclusiva del consumatore nel mercato
Il dosaggio fra i due valori dell'eguaglianza Opel della diversità come tutti i valori ultime solo valori essenzialmente antinomici
La Scelta o alla priorità per l'uno o per l'altro finirà per dipendere
Dalle opzioni
Delle comunità politica dalle opzione delle classi politiche che queste comunità andranno a governare grazie
Ma ringrazio molto amico professor Guido Corso proprio perché ha ripercorso il concetto di un Welfare State senza confini cioè inseguendo l'idea più che il luogo dove l'idea nasce e devo anche dire che quest'idea del Welfare State va applicata negli ambiti territoriali di ciascuno Stato Dili problemi
Del nostro ordinamento con l'attuazione delle sentenze della Corte costituzionale
Di lì problemi nuovi del regionalismo o delle degli aspetti territoriali
Di lì l'evoluzione particolare che questo concetto a negli Stati Uniti coordinamento federale si ma non unico ordinamento federale
E quindi c'è da vedere così come si è mostrato in questo convegno con una relazione sul Canada su altri ordinamenti federali come il federalismo si concilia con la dinamica di ciascun ordinamento federale
Ora c'era un intervento del professor Rick Toni dell'Università di Innsbruck che doveva completare la relazione già svolta io gli sarei molto grato se volesse venire per completare il suo discorso
Penso questo presidente onde quanto tu stress troppo insieme al Cuccia e fa enti Quarin cioè stimiamo di scarsi
Da Monica Indias numero in studio di Madoff
Ti sfascio può influire Roveri
Le statue monili in di un'India fino Pato sinistro nozze tubicino ristretti scarso consapevole sono invece da questo da ciascun tutti un po'in quanto enti internet
Ma o un cilicio segmento lusso fuori tono veste vai piccola ma non c'è quasi mai
All'antico torneo andati onde chiusa in trance
Gli unici Arienzo Heston poi più antica sostano smentisce nuove funzioni endoscopici vestiti Generations
Hakkinen dei samurai spari gli unici in diverse città
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A White specchio o possibile che esprime in campo il pesce nel sedile Sessions
& ossessive non lo fai Nancy in saggi gli uccelli due dopo la parola cioè che spesso fa possedevo attigua arrivò a richiesta insomma un Tex Space qui ci scherza San Paolo
Cioè ci verrà perché tanto cioè l'interesse a quel tessuto saprà dei sensi Explorer eletti side of Ferraro ai diretti
Presente Molaschi oppositrice quanti ma tende spenga lo sfondo
Poi fai dopo il sostegno Lucio ha sparato estintivo Nigerian Sexton sfollati sai e si sottopongono alle menti fashion system vada uno dei Transiti ventotto dal lavoratore
Ma indipendenza alla sola trasposti quello destro il flottante del francamente of a Lashio vinse Stanislav guidata di Ostia
L'ex curarsi in giorni il museo in Samosata Cantores pattista IVA il SIC cioè finito venti sono tre Rispoli in guanti di sangue quindi qui in Trentino
Ringrazio ancora professor Toni proprio per aver sottolineato come l'attuazione delle politiche sociali nei vari ordinamenti non è certamente facile e spesso si aggancia i problemi che esistono nell'ambito di ciascun ordinamento
Sempre per quello che riguarda i lavori della mattina vorrei chiedere a Antonio Ferrara di venire a svolgere il suo intervento programmato sul principio di sussidiarietà
Grazie presidente allora io
Parlerò non di soluzioni concrete come fin qui hanno fatto così bene i relatori e gli altri intervenuti in una
Ma ardirò a parlare di una questione di principio Pairetto il principio di sussidiarietà
Ciò in quanto questo principio RAI mi sembra interessante in quanto oggi non si parla in questo dibattito così accesso sul dibattito politico si accesso allo stesso tempo di riformare lo stato sociale e riforma del del nostro regionalismo
Diventa e sono anzi questi forse i temi centrali prove centrale di questo dibattito
Ma non mi pare che Sensi ha colto un aspetto un aspetto che li mette connessione tra questi due questi due aspetti del della riforma e quindi questi due aspetti della nostra forma di stato dello stato sociale che da una parte richiede la tutela delle ragioni dell'uguaglianza da parte dello Stato dello Stato regionale che invece e richiede la garanzia delle situazioni di differenziazione
Territoriale
Possono essere in qualche modo bilanciati da un solo principio superiore ad essi che questo principio di sussidiarietà cioè entrambi queste entrambe queste queste realizzazioni
Possono trovare nel principio di sussidiarietà un una matrice comune
Una matrice comune
Quindi cercherò sintetizzando al massimo un un intervento che difficile sintetizzare vorrei intanto dire cosa cosa ritengo che siccome lei precisare cosa ritengo si possa intendere per per principio di sussidiarietà per poi passare a vedere perché secondo me si di si deve intendere
Questo principio come un principio costituzionale implicito o quanto meno presupposto dalla nostra già da rosso attuale Costituzione
E quindi il come il fondamento con lo stesso del patto costituzionale attualmente vigente
E e He-Man perché questa questa riscoperta a questa agnizione del principio sussidiarietà può o essere utile in questo momento
Allora a me sembra che si debba ma se ci si debba dire intanto che di principio si danno si sia cominciato a parlare soltanto a seguito del trattato rimaste prima pochissimi né avevano sentito parlare
E Quintana se ha avuto diciamo all'utilità di diffondere un anzi una nozione che però mi sembra che almeno in Italia per certi versi sia rimasta ancora un po'generica perché è di questo principio che i cui trattava si fa un uso particolare almeno nel suo seno Susy lira suo richiamo espresso fatto in particolare l'articolo tre bis non sarebbe l'unica realtà ma il richiamo è spesso la l'articolo all'apice o se hai fatto una devo Trebbi
Ma ne fa un'applicazione particolare con riferimento alla legittimazione la comunità europea usare dei propri poteri
Nell'ambito di quelle competenze sono concorrenti
Ora ne fa un'applicazione particolare ma lo stesso tavoli massicci e non dice che il processo si dà società e soltanto questo in quanto fa un rinvio al principio società e lo presuppone presuppone come vien tenente qualcosa di più ampio
E infatti mi pare strano che non si sia detto non si sia colto che principio società anche e forse soprattutto un altro aspetto che è un aspetto sociale tra il termine stesso sussidiarietà sotto il sottolinea l'aspetto appunto sussidiario e quindi l'aspetto sociale del principio infatti il perno intorno a cui ha votato e ruota la dottrina sociale la Chiesa partite avere una va a Roma e Mila ottocentonovantuno fino a dall'ultimo Centesimus annus di Giovanni Paolo secondo e novantuno passando fra l'altro tappa da quella squadra che stimo hanno di Pio undicesimo che in all'interno della quale c'è la famosissima diciamo formulazione che è stato sempre
Continuamente richiamata anche in questo in questo periodo per illustrare in una formulazione ormai accreditata il sedici il significato la formulazione proprio la il il senso da dare a questo principio
E quindi evidentemente questa questa questo aspetto sociale del principio sembra strano che sia che sia sottovalutato in questa in questa fase quindi questo principio volendo
Articolare meglio sembra avere tre aspetti potremmo chiamarli potremmo definirli così al due e al due aspetti negativi è uno positivo
Quindi si tratta più che di un principio semplice diciamo così di un principio complesse un principio formato di altri medici che che serve a bilanciare e a trovare un accordo tra altri tre quindi il le un aspetto o il primo aspetto negativo e un po'una principio si veda come criterio di delimitazione
Dell'azione in genere delle pubblica messa in amministrazione non a tutela da una parte dell'autonomia della persona sia come singolo che come sia nelle società intermedia in cui manifesta la propria personalità e questo richiama fra l'altro non sortì Co due della Costituzione ma in maniera abbastanza evidente ma del dodici no
Sia gli interamente per quanto in particolare riguarda il Rocco il il versante dei rapporti economici come tutela principio di tutela di denigrazione punto negativa dell'azione problemi sarà tutela della libertà di mercato
E questi sono evidentemente le due spetti DiVersi
Non altrettanto importanti quindi la tutela dà libertà di mercato che è anche una tutela all'interno e mercato in quanto evidentemente uno Stato se diario beninteso le se non se non lo Stato che lascia fare
Non lo Stato che fa ma uno Stato ricrea le condizioni
Per perché altri facciano e quindi le condizioni di pari opportunità e vuole fare soltanto un esempio per esempio farò l'esempio la la l'attività di regolazione in generale la legislazione antitrust potrebbe essere una un'ipotesi evidentissima di quanto voglio dire
Il un altro aspetto l'altro aspetto negativo del principio succederà e quelli invece richiamato dal Trattato di Maastricht cioè il la delimitazione la necessità di delimitare l'azione dello Stato
E delle altre amministrazioni in quanto ministro sei centraline confronti a tutela dunque della posizione di autonomia della Regione degli anti altri altri enti locali
Quindi mentre il primo aspetto negativo del pc ossia i tassi sì mi si manifesta nelle sue forme consuete di di principio liberale e pluralista
Questo secondo aspetto è evidentemente il suo aspetto o che potremmo definire soli realista quello che significativo però che in questa concezione cioè nel nel trovare questa comune
Connessione tra questi due aspetti noi i praticamente e è come avessimo una moneta con due facce non possiamo accettare una sera e non renderci conto che c'è anche l'altra
Cioè se la moneta vale vale sia su una faccia che sulla vince se non altro una richiesta di un contemperamento necessario tra questi due aspetti
Ora evidente che le soluzioni politiche possono condurre a a delle scelte che potremmo definire tipo neo liberale e quindi a come dire a
Sottolineare l'aspetto o negativo del l'aspetto negativo da tutela del della storia settore ricco estivo quindi lato la la la la la il riconoscimento dell'autonomia
Dalla mia dei privati del mercato e quindi intervento di tipo sussidiario che stranamente ridotto
Due si può dare una traccia ma ovviamente non in Costituzione non possiamo trovare non possiamo brandire la Costituzione come se fosse una clava da utilizzare non so dire se i politici lentamente e chiaro però che questo ci serve se non altro a definire come un un'esigenza di bilanciamento tra questi aspetti che è necessario allora questo cosa vuol dire mi sembra che si debba necessariamente escludere
Che e utilizzando bene questo principio si possa arrivare a immaginare ipotesi di il federalismo non solidale
Che sono evidentemente delle contraddizioni in termini capo solo diciamo questa questa conclusione questo è un Cusani banale se volete però tenuto conto del di quello che il dibattito politico e tenuto conto anche un po'della sua pochezza culturale
Walter tolte rare eccezioni vedo che per esempio dall'onorevole D'Onofrio ma sono eccezioni mi sembra che di solito valga la pena approfondire certe cose che mi sembra un poco chiare
E quindi se non altro questo principio ci consente di eliminare queste ipotesi estreme di un di un federalismo o di una soluzione di uno stato o liberale senza solidarietà quindi le politiche
Fortemente liberiste ma comprende scarso contenuto un nullo contenuto l'insolita ma niente
E allo stesso tempo ci esclude tutta una serie di altre soluzioni che potremmo definire lo Stato autoritario giacché disconosca l'altro aspetto del principio quello che noi abbiamo visto del principio come coi principi liberali carsico
Ora mi sembra che in in questo modo
Noi aggiungiamo una se non altro una risultato cioè quello di stabilire che qualunque riforma anche profonda della nostra Costituzione in questo momento
Un po'essere fatta senza senza una richiamo alla necessità di un'Assemblea costituente questo richiamo se noi andiamo a vedere in realtà e il fatto da forze che vogliono contestare
Non la possibilità di addivenire a dei forme anche sostanziosa e quindi anche forti in senso federale ad esempio la nostra Repubblica ma lo stesso patto costituzionale su cui la nostra Costituzione si fonda come se questo patto non avesse valore che son come se questi aspetti questi elementi del del patto costituzionale non fossero più validi
E e quindi in un evidentemente non è federalismo quello che si cerca ma di di discutere la il patto costituzionale e il fondamento stesso la Costituzione
Allora arriviamo secondo un punto di quello che vi volevo dire
Il il principio succederà ritengo che si possa ritrovare già la nostra attuale Costituzione un accenno già però fatto citando l'articolo due comma due dell'articolo due non non vi è dubbio infatti che il principe succeda intenso come la la doverosità dell'azione positiva dello Stato
Nelle pubbliche amministrazioni in genere sostegno ai settori più deboli della società
Sia chiaramente collocabile in in in questa in questi due articoli articolo due la costituzione in nella parte che fa riferimento a questo e il secondo comma articolo tre
Ma ancora più importante e credo che sia andare a leggere
E forse sarebbe bene che lo si vincono si facesse più spesso gli atti assemblea costituente in particolare quell'ordine del giorno Dossetti che a questo principio faceva nei lavori della prima sottocommissione
I un un chiarissimo riferimento
Un ordine del giorno che fissava appunto e quei principi che sarebbero stati poi trasfusi negli articoli che vi ho citato articolo due e l'articolo tre quindi evidentissimo ha la volontà di far riferimento a questo principio
Fra l'altro questo stesso visto il principio si si collega già in Costituzione collegato a quell'altro aspetto della
La regolazione del mercato perché in realtà ha quindi al solo aspetto negativo dall'asso del principio in quanto il un articolo quarantuno alla costituzione di è un chiarissimo riferimento una libertà di mercato del progresso e con essa la sua funzione sociale la funzione sociale del del di questa di questa economia e quindi evidentemente uno uno stato allo stesso tempo leggero ma uno stato che e intervenga intervenga anche in positivo ma non in via evidentemente assistenziale e deresponsabilizzante questo dovrebbe essere diciamo l'obiettivo ma dei in un intervento che sviluppi l'iniziativa l'indipendenza de della persona quello dei descriviamo il stesura Selkirk e quindi questa dovrebbe essere una nuova definizione ovviamente si tratta di principi e principi
Possono essere più o meno ben come dire applicati
Sin se ne può fare un'interpretazione migliore o peggiore spesso anche il l'unica tentazione possibile in un determinato momento storico
I principi voi mentre sono buoni ma è evidente che se noi riteniamo che non nostro regionalismo non ho sostato reale non vanno più bene
Non mi sembra che si debba di per questo accusa il patto costituzionale così come è stato da Borato mi sembra che sia ancora di principi vaghi e accettabili da tutti
Nei loro contenuti essenziali
Più difficile dunque invece trovare il fondamento del principe società così come e definito nella trattato di Maastricht direttamente la nostra Costituzione
Cetto volendo si potrebbe chiamare idea di far riferimento sempre l'articolo due laddove parla di formazioni sociali in cui l'individuo se c'è da la propria personalità se noi colleghiamo queste formazioni sociali cui questo parla articolo due
Con quell'articolo cinque dove si parla di di una Repubblica che promuove le autonomie
E a quell'articolo centoquattordici che dice che la Repubblica si riparte in a Regioni Province Comuni ecco avemmo anche volendo volendo vedere ma volendo trovare ma insomma mi sembra abbastanza evidente che questo fondamento positivo in questo combinato disposto si potrebbe trovare però più ancora della riferimento positivo che può essere utile per il giurista sempre utili finito così ma mi sembra che il fatto stesso
Che ne hanno della nostra Costituzione sia previsto un decentramento di tipo regionale mediocre quanto volete ma non per il fatto stesso che la Costituzione abbia previsto mediocre anche perché lui è stato di fatto ma non sappiamo questo ragionare in questa impostazione autonomistica dalla nostra
Del del non la nostra forma di Stato presuppone necessariamente l'esistenza di un principe succeda in quanto
Tutto ciò che non si presenti come un mero decentramento amministrativo ci andamento centralmente riconosciuto dall'alto verso il basso ma come un qualcosa che si auto afferma in quanto in quanto si riconosce l'autosufficienze a politico amministrativa dei corpi territoriali minori bene questo modo di intendere l'autonomia
Per quanto meglio che possono essere le regole che in costituzione sono poste a questo principio e evidentemente alla base del regionalismo
Come a maggior ragione sarebbe a base di un sistema federale ma già il riconoscimento delle autonomie regionali in quanto in quanto riconoscimento cioè non in quanto concessione generosa graziosa ma in quanto riconoscimento dell'autosufficienza politica amministrativa nostro regionalismo sarà pure un regionalismo informalmente
Duale un fermo e quindi era in pista ma è una Innella nel momento in cui la la Costituzione ha riconosciuto che le Regioni avevano l'autosufficienza politica amministrativa di fare certe cose ha riconosciuto il principio di sussidiarietà
Questo mi sembra evidente
Allora forse ci vuole un pochettino più disse sforzo d'immaginazione questa cosa sinora non si sono dette ma secondo me possono essere utili ci può essere utile ritrovare in Costituzione questo principio di sussidiarietà
E più Allan più ancora mi sembra importante dire che secondo me oggi principio serietà nei nostri ordinamenti costituzionali
Deve essere individuato come presupposto stesso della sovranità ma guardate il principe società è stato richiamato dal Trattato di Maastricht
No aspetti è stato chiamato a tale nastri proprio per questa sua capacità di giustificare limitazioni di sovranità e Stati-nazione
Allora il il nel anche perché sono state dette anche cose solamente genetiche io ho letto diverse cose in cui si sono richiamate ha per identificare questo principio di sussidiarietà
Lo state richiamate una serie di scrittori antichi da San Tommaso analisti ha visto potere
Ma
Mi sembra difficile fa riferimento a questi a a questi pensatori qualcuno addirittura ha fatto riferimento diritto canonico ma mi sembra difficile una una comparazione tra ordinamento costituzionale moderno al diritto canonico
Non mi sembra utile anche punti stanno di mitologia scientifica
Il presupposto logico della della sovranità popolare mi sembra che si possa trovare questo decide in quanto la sovranità non trova nel a partire dal insomma a partire dalla la rivoluzione francese direi ma senz'altro nei nostri ordinamenti costituzionali non trova più fondamento cioè sul principio di autorità e dunque sulla gerarchia discendente dei pubblici poteri ma su quello della libertà responsabile della persone
E quindi evidentemente la la gerarchia è una gerarchia ascendente degli interessi comunitari individuati in base al criterio che la sufficienza
E che quello che vuol dire il principio Sedan cioè il criterio sufficienza
Il problema in questo caso chi decidere che devo sufficienza è chiaro che chi decide chiama compensa e conferenze il il vero sovrano e siccome non si può fare a meno che il che questo sia di spettanza dell'ordinamento superiore nel caso interno sicuramente quindi dello Stato
Si può però garantire delle si possono porre delle garanzie di tipo procedimentale
Verrebbe da pensare a quella al Senato delle Regioni avrà camere regioni gode di cui parlava Allegretti che purtroppo andato via
Ma ci sono tante possibilità ma la di di di garantire in via procedurale sì basta fare riferimento all'esperienza del federalismo tedesco
Potranno cercare di trovare il giusto non mi posso dilungarmi su questo ma si potrebbe far riferimento a quello
E quindi mi sembra che la la situazione sia una situazione in cui evidentemente in questo principio sussidio età che si può vedere chiaramente presupposto dalla nostra costituzione in tante parti
Possa essere a oggi utilizzato utilmente in primo luogo evidentemente dal legislatore ordinario e quello costituzionale che si devono appropinquano are a questa a questa riforma regionalista che è stata tante volte
Promessa ma finora non è arrivata
Ma potrebbe già ora nell'ambito del nostro ordinamento così come quanto meno trovare un riscontro nella giurisprudenza dalla Corte costituzionale ma che spezza corte costituzionale che voglia questo principio lo voglia vedere lo voglio trovare è posta incominciare ad esempio a fa riferimento a un a De clausole come lei causano in bianco quali quelle dell'interesse nazionale come seppi chiuso segreta esistesse cioè in realtà il noi abbiamo spesso o nella nostra giurisprudenza costituzionale una riferimento a questo interesse nazionale abbiamo in realtà però spesso un una un modo di di argomentare per cui a un certo punto
Mi infastidisce bello stato lo Stato e il soggetto sovrano le regioni sono soltanto venti
Autonomi e quindi in questo modo di impostare già la la il bilanciamento si vede già tutto lo squilibrio banditi di partenza
Cioè sì sì sì questo questo questo interesse nazionale tende a prevalere mi sembra troppo spesso quasi come qualcosa di gerarchicamente superiore
Evidentemente la alla il valore dell'autonomia Susser la prendevano l'economia sul serio può significare po'determinare la necessità di utilizzare clausole come quella interesse nazionale in maniera più bilanciata e dunque potrebbe già oggi costituire un un modo per dare un un segnale
E la Corte costituzionale quando l'ha voluto ha dato dei dei chiari segnali in senso o garantista ad esempio anche recentemente ma per non allontanarsi troppo dal tema di del del del del convegno di oggi
Mi verrebbe da pensare a quella evoluzione dagli spot Enza sul sull'uso che la corte ha fatto delle sentenza additiva di prestazione
E quindi arrivato a a diciamo acque bilanciare meglio riscoprendo il il valore ho finito il valore del equilibrio finanziario come un valore da bilanciare insieme agli altri ecco la la Corte potrebbe oggi dare un segnale riscoprendo
Ritrovando il principio di società e quindi decide autonomia come valore in sé da bilanciare bene con gli altri valori in campo vi ringrazio
Ringrazio molto il dottor Antonio Ferrara che poi lavora presso l'istituto soprattutto perché ha sollevato questi principi questi dubbi sull'attuazione del principio di sussidiarietà principio che arriva nel nostro ordinamento e di cui non ancora abbiamo sperimentato appieno il significato
Certamente un principio che incide sull'attuazione del Welfare State quella passerella parola per un intervento all'amico professor Pretoria riveda e poi chiederei all'altro relatore di svolge la sua lezione il professor Brosio dell'Università di Torino noi dobbiamo assolutamente finire i lavori per le ore diciannove quindi ci sono altri interventi vedremo un poco di contenere i vari interventi in maniera tale che tutti possano partecipare ai nostri lavori
Grazie presidente mi terrò nei limiti di un intervento e proprio per questo cercano di andare al nocciolo
Di quello che mi pare possa essere un problema rilevante quando si parla di Welfare State
In altri termini alla fine di tutto al di là delle strutture che costituiscono il Welfare State in fondo cioè il rapporto fra un'amministrazione e una persona un utente un cittadino ero io vorrei provare a concentrare l'attenzione su come si struttura questo rapporto e vorrei sottoporvi una ipotesi riguardante la parte che cittadino svolge in questo rapporto
La premessa è che a mio avviso c'è nella Costituzione abbastanza ben indicata quella che mi sentirei di chiamare la missione costituzionale del sistema amministrativo italiano e cioè l'articolo tre secondo comma indica quando prevede che la Repubblica debba rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà l'uguaglianza dei cittadini
Impediscono il pieno sviluppo della persona umana a mio avviso in quell'articolo cioè il programma di lavoro dell'amministrazione pubblica italiana c'è quella che io chiamo punta la missione costituzionale
Ogni amministrazione può è una sua specifica missione costituzionale che consiste nel realizzare il principio d'uguaglianza sostanziale nell'ambito dei limiti funzionali e territoriali previsti dalle norme che ne disciplina l'attività
Se questa impostazione ha un qualche senso e cioè se l'amministrazione quindi si colloca nel rapporto con i cittadini in particolare io qui penso all'amministrazione di prestazione che sono quelle che certamente più contribuiscono a rimuovere gli ostacoli
Allora il problema è che come si pone questa Amministrazione nel rapporto con l'utente a cui si rivolge e un'amministrazione che citizen oriented così come le imprese oggi si dice che debbono essere customer oriented
A mio avviso non lo è abbastanza ma forse c'è qualche cosa che si può fare per far sì che questo rapporto si riequilibri e la proposta sostanzialmente questa
Normalmente implicitamente noi pensiamo che quando le amministrazioni di prestazione le missioni in genere si rivolgono alle persone il rapporto è un rapporto fra un'amministrazione che eroga delle prestazioni che fornisce dei servizi e degli amministrati che sono sostanzialmente passivi sono degli assistiti nient'altro che gli assistiti
A me sembra che si possa dire che le persone cui si rivolgono le amministrazioni in realtà sono portatrici di risorse proprie
E queste risorse sono si presentano sotto forma di capacità di esperienze di competenze e di idee ed energie che queste persone hanno e queste risorse una volta rimossi gli ostacoli che limitano di fatto la libertà l'uguaglianza dei cittadini possono diventare elementi fondamentali proprio per il raggiungimento di quel pieno sviluppo che la Costituzione pone come obiettivo dell'intervento della della Repubblica e dell'amministrazione
Cioè in altri termini i soggetti destinatari degli interventi pubblici prevede prescritti dalla Costituzione non sono da considerare come soggetti passivi ma sono da considerare come potenziali protagonisti
Questa impostazione che potremmo chiamare delle risorse proprie tende a mettere in evidenza il fatto che quando i cittadini partecipano nelle varie forme e modi che oggi la normativa prevede o anche semplicemente quando si presentano in veste di utenti di fronte a un'amministrazione di prestazione
Non si presentano all'incontro con l'amministrazione per così dire a mani vuote
Ma con una dote di risorse di vario tipo quantità e qualità
Io credo che l'utente cui le amministrazioni si rivolge e nei cui confronti esplica appunto la propria missione costituzionale non dovrebbe mai nemmeno nei casi di apparente maggior deprivazione ed emarginazione essere considerato come un problema da risolvere
Bensì come una persona un individuo unico fra tutti
Che ha competenze idee ed energie e risorse proprie che opportunamente integrate naturalmente con le risorse pubbliche organizzative finanziare umane che l'amministrazione mette in ballo possono essere determinanti al fine di garantire a questa persona parità di opportunità
Anche nei casi in cui non sembri esservi altra risorsa comunque la persona in questione a qualcosa che l'amministrazione non potrà mai avere e cioè una conoscenza diretta dei propri problemi e se opportunamente sostenuta anche la volontà per risolvere faccio un esempio tratto da quello che può sembrare apparentemente il campo meno facile in cui applicare questa ipotesi Serge cioè lo stare in salute
Normalmente la risposta all'esigenza di stare in salute viene individuata nella creazione delle tradizionali e costose strutture sarà sanitario ospedali ambulatori ma realtà queste strutture servono a ripristinare lo stato di salute dopo che è intervenuta una malattia non a far sì che le persone stiano in salute
Allora se l'obiettivo costituzionale quello di stare in salute e quindi quella di garantire a tutti una situazione di benessere perché lo la salute come la pace non è assenza di guerra così la salute non è semplice assenza di malattia ma è bene essere evidente che siccome interesse di ognuno mantenersi in salute e possibile rendere ogni cittadino responsabile per il proprio benessere facendo in modo che utilizza a tal fine risorse proprie
E qui possono intervenire l'educazione alimentare l'attività sportiva il tipo di abitazione tipo di mezzi di trasporto sono tutta una serie di interventi che l'amministrazione può stimolare e che ogni Porson a può gestire autonomamente per garantirsi di vivere a lungo in buona salute
E del resto su un versante meno diciamo in positivo già oggi milioni di persone
Afflitte da patologie croniche di fatto gestiscono autonomamente le proprie terapie in un rapporto paziente medico in cui il medico è un soggetto partecipe e consapevole del mantenimento sia proprio stato di salute pur con la presenza di una patologia cronica
Allora e implicito in quello che ho detto finora
Che l'atteggiamento dell'amministrazioni verso gli utenti dovrebbe cambiare diventando Citizen oriented non solo perché gli utenti cui si rivolgono sono sovrani in quanto titolari del diritto costituzionale alla propria piena realizzazione come persone
Ma anche perché nell'interesse della stessa amministrazione attingerà dotazioni di risorse di cui gli utenti sono portatori
Infatti finora il rapporto amministrazioni e utenti è stato impostato sulla base del postulati implicito secondo il quale il flusso delle risorse non può fare altro che dall'amministrazione all'utente il quale è un vaso vuoto da riempire di risorse pubbliche
Ora è chiaro che questa impostazione destinata a scontrarsi come di fatto si è scontrata con il problema del divario fra esigenze crescenti ricordava prima Guido Corso appunto come la logica del del Welfare State e inclusiva in quanto non si può far altro che aggiungere ulteriori prestazioni per rispondere ulteriori esigenze e le risorse che sono per definizione calanti o comunque limita a me sembra che almeno parzialmente e ovviamente con risultati diversi da settore a settore questo problema può essere reso meno drammatico se le amministrazioni impareranno a trattare i propri utenti non come vasi vuoti ma come soggetti portatori di risorse proprie
Tutte però potenzialmente utili per raggiungere quello scopo che dovrebbe essere scopo comune l'amministrazione cittadina cioè la piena realizzazione di quest'ultimo come perso
Aggiungo anche se parliamo non di cittadino singolo ma di persona situata
E teniamo conto del fatto che in Italia la presenza delle formazioni sociali estremamente fitta e articolata
Allora la persona che entra in rapporto con l'amministrazione e portatrice di risorse proprie in quanto su due di di luglio lei come persona ma anche della persona in quanto membro di un'associazione questo significa che ci possono essere dei casi in cui alle risorse della persona si aggiungono le risorse dell'associazione ed è evidente il caso per esempio dell'associazione di patronato altre associazioni che affiancano per così dire il cittadino nel rapporto con l'amministrazione
Ma poi c'è anche un altro modo in cui le associazioni contribuiscono allo sviluppo delle risorse proprie dei cittadini in quanto nelle associazioni nelle formazioni sociali la persona acquisisce molte di quelle col capacità competenze di questa per i socialisti
Che poi al momento dell'incontro con l'asso con l'amministrazione consentono pro appunto di essere portatori di competenze capacità risorse
Ora l'utilizzazione delle risorse proprie dei cittadini presuppone un'amministrazione capace di suscitare queste risorse perché molto spesso l'utente stesso non è consapevole di averle
Presuppone quindi un cambiamento radicale del rapporto amministrazioni cittadini presuppone anche un'amministrazione capace non soltanto di informare ma anche di ascoltare per capire
Aggiungo un'ultima un'ulteriore cosa su questo punto e poi passo le conclusioni e implicito in quello che ho detto ma voglio renderlo esplicito che se parliamo di risorse proprie degli utenti esterni all'amministrazione non possiamo non parlare anche di risorse proprie degli utenti interni cioè dei dipendenti
In altri termini nel welfare su Welfare State in cui e così predominante la parte amministrazione e ricordava mi pare proprio Guido Corso l'impatto che questo ha sulla formazione di classi medie che sono al tempo stesso destinatario dell'intervento del Welfare State ma anche soggetti in quanto parti dell'amministrazione
Ecco che allora riuscire a suscitare le risorse proprie dei dipendenti nell'amministrazione in generale ma qui in questo caso particolare nella gestione del welfare sei e molto importante perché ovviamente anche i dipendenti sono portatori di competenze capacità energie idee certo se mai limite sta nel fatto che se è vero che chi sta al vertice dell'organizzazione in genere vedrebbe nella foresta ma ignora i cespugli
E che chi sta invece nella struttura vede i cespugli ma non la foresta però riuscire a integrare queste due visioni da parte di chi sta al vertice dovrebbe essere il massimo perché consentirebbe di acquisire le competenze le capacità dei dipendenti
Per far funzionare meglio l'amministrazione che cosa tiene l'amministrazione in cambio di questo non facile cambiamento nel rapporto con i propri utenti i propri dipendenti
A me pare che tengono il vantaggio di poter fare affidamento su quelli che potremmo chiamare giacimenti di risorse del tutto nuove e dotate di caratteristiche sconosciuto rispetto a quelle su cui tradizionalmente fa affidamento l'amministrazione per esempio sono risorse che non devono essere conquistate in scontri con altre amministrazioni perché dipendono dal rapporto dell'amministrazione con i propri utenti non dell'amministrazione con altre amministrazioni
Inoltre hanno il vantaggio le risorse proprie degli utenti di essere rinnovabili senza limiti
In quanto sono formate soprattutto da informazioni organizzate sotto forma di idee
Di conoscenze e di esperienze di suggerì Deep di potenziali diciamo modi di organizzare che in quanto tali non sono non si consumano colluso Manzi aumento ne migliorano con il fatto stesso che vengono portati alla luce utilizzati
Ora siccome i singoli cittadini sono diversi fra loro come persone
E ognuno ha problemi specifici nel rapporto con l'amministrazione ma ognuno anche porta doti di risorse specifiche
Allora a me pare che si possa dire che il punto di partenza essendo la diversità e ce lo dice l'articolo tre primo comma quando dice che nonostante il fatto che i cittadini siano diversi dal punto di vista del sesso della razza del ring eccetera sono però uguali di fronte alla legge al punto di partenza è la diversità l'uguaglianza
Questa diversità sul piano sostanziale
Che è poi il punto su cui appoggia l'articolo tre secondo comma ci dice che gli utenti essendo diversi fra loro hanno anche dotazioni di risorse proprie che da mettere in campo nel rapporto con l'amministrazione diverse da cittadino a cittadino
Allora questo vuol dire che la quantità di risorse che l'amministrazione deve introdurre nel rapporto di con mini stazione con l'utente varia da persona a persona
In altri termini oggi si dà per scontato che gli utenti sono tutti uguali e tutti hanno bisogno della stessa quantità di risorse sotto forma di beni e servizi pubblici
In altri termini è come se fissata a cento il livello che garantisce pari opportunità e a zero il livello di partenza di tutti gli utenti l'amministrazione deve riempire il gatto fra questi due livelli fornendo a tutti i beni e servizi per una quantità pari a cento questo non è vero
In realtà questo è sbagliato sia dal punto di vista teorico perché trattare in modo uguale situazioni diverse il massimo della ingiustizia se dal punto di vista pratico perché in questo modo c'è un enorme spreco di risorse pubbliche
Il livello di partenza dei singoli utenti non è zero ma varia a seconda delle condizioni di quell'articolo tre primo comma
Sesso razza lingua condizioni economiche sociali sono elementi che rendono le persone diverse ma in positivo rendono anche le persone dotate di risorse proprie in quantità diversa
Allora un utente avrà risorse proprie per cinquanta e un altro per settanta l'amministrazione dovrà aggiungere le risorse pubbliche per arrivare a cento diverse nei due casi
Si tratta in altri termini imparare utilizzare le risorse pubbliche maniera mirata anziché indifferenziata
Un po'come la stessa differenza che c'è fra una terapia fatta ad ampio spettro investendo l'organismo con un dei medicinali che comunque investono l'intero organismo è una terapia invece mirata e che vado in conclusione a me sembra che le amministrazioni conviene doppiamente dal punto di vista anche solo economico suscitare il contributo delle risorse proprie degli utenti
Da un lato perché saper individuare con precisione il gratta reale da superare per arrivare a livello livello l'uguaglianza sostanziale consente di ridurre la quantità di risorse pubbliche utilizzate caso per caso
Dall'altro perché dal momento che le risorse proprie dei cittadini migliore Nomentano con l'uso ne deriva che in prospettiva il punto di partenza di ogni soggetto è destinata a migliorare grazie proprio al fatto che usando le proprie risorse se aumentano quindi si alza il livello di partenza
Inoltre naturalmente lo stesso intervento pubblico mirante a colmare il gatto la situazione di partenza e uguaglianza di opportunità tende integrandosi con le risorse proprie del cittadino ad alzare la soglia di partenza
Quindi l'amministrazione ha tutto l'interesse a mio avviso a riuscire impostare proprio rapporto con gli utenti
E con la consapevolezza che ha di fronte dei soggetti portatori di risorse di competenze di capacità di energie dite
Questo sarà tanto meglio per l'amministrazione perché innescherà un circolo virtuoso che porterà a rendere meno drammatico il problema della limitatezza delle risorse pubbliche in quanto metterà in moto dei meccanismi che potenzialmente alzeranno Man mano di di volta in volta il livello di partenza e quindi renderanno più facile raggiungere poi quel livello che il livello poiché la Costituzione fissa dell'uguaglianza sostanziale
E soprattutto e ho concluso sarà tanto meglio per i cittadini
Perché raggiungere la piena realizzazione di se stessi e quindi uguaglianza sostanziale usando le risorse proprie oltre a quelle pubbliche da risultati qualitativamente diverso
Infatti nel momento stesso in cui i cittadini usano le proprie capacità esperienze competenze eccetera per soddisfare insieme con l'amministrazione le proprie esigenze realizzare pienamente se stessi
E si stanno già realizzando il proprio pieno sviluppo e l'effettiva partecipazione alla vita del Paese
E quindi in realtà in questo modo l'Obiettivo costituzionale di garantire a tutti pari opportunità e a tutti pari possibilità di partecipazione a vita del Paese
Si realizzano soltanto nel momento finale dell'attività amministrativa grazie agli effetti prodotti dall'erogazione del bene o del servizio ma durante l'erogazione stessa
Grazie a un rapporto amministrazione cittadino in cui il cittadino sviluppa quella virtù repubblicana che consiste nel mettere qualcosa di proprio in comune e così facendo crescere sul piano personale civile grazie
Ringrazio molto l'amico Gregorio Arena perché secondo una prospettiva nuova a rivisitato antichi istituti e soprattutto ha aperto un filone di studi che naturalmente
Ha dei risvolti costituzionali ed evidenti risvolti nell'azione dell'Amministrazione anche perché bisogna vederle queste risorse proprie perché poi si possa iniziare questo tipo di approccio nuovo tra cittadino e amministrazione
Adesso io passerei la parola al professor Giorgio Brosio ordinario di scienza delle finanze dell'Università di Torino per l'ultima relazione
Però di contenere minor tempo
Così premio in
Tardi venerdì sera come diceva il presidente
Forse
Fa un po'caldo e forse appunto questo è un segnale dobbiamo affrettare la chiusura dei lavori anche interno della sala
Qualche perché ho sentito gli i due interventi precedenti ho qualche difficoltà a situare da un punto di vista metodologico la mia relazione in quanto sentito punto argomenti di tipo prevalentemente giuridico mentre invece punto
Io intervento invece si situa sul piano più generale di Crispi che un po'la mia formazione economica
Credo che cioè mi sembra che la preoccupazione e e anche molti dei ragionamenti ed e della letteratura che ho ho visto recentemente su questo tema della siamo dell'uniformità dei Ming del degli standard minimi di servizi nel campo appunto della protezione sociale dei servizi sociali in generale
La maggior parte della letteratura parte ha già a un punto di partenza direi completamente diede diverso simmetrico rispetto a quello nostro cioè nel senso che una parte dalla letteratura nasce dall'esperienza degli Stati federali o di sistemi fortemente de centralizzati e quindi questa letteratura nasce fondamentalmente dall'esigenza che sia in uno stato di nuova creazione uno stato che in evoluzione di e che punto a componenti diverse che praticano politiche di di e diverse a appunto la preoccupazione di di garantire alcuni livelli uniformi con minimi di e prestazioni di di di servizi basilari ma se poni se ci poniamo punta nell'ottica italiana dobbiamo rovesciare a mio parere completamente
Il punto di osservazione nel senso non possiamo tenere non tenere conto del punto della nostra storia della nostra situazione
E appunto chiedersi no in quale misura appunto l'uniformità o ho con la standardizzazione che abbiamo ottenuta sia qualcosa che dobbiamo mantenere oppure no
O o o mettere in discussione e
E per discutere questo comunque mi sembra importante partire da una delle ultime con considerazioni che faceva il professor Arena che mi ha preceduto noi in cui appunto sottolineava un fatto fondamentale mi sembra che voi un po'espandere che l'uniformità o la standardizzazione delle prestazioni non è un valore no e io ho per le presentato eventualmente in ritardo una relazione una bozza di relazione che non ha visto nella cartella che mi è stata consegnata quindi assumo che non ce l'abbia nessuno
O comunque comincia o costare questa bozza dire di di intervento scritto che ho preparato con la citazione ai feroce puntano visto che è stata distribuita punto comizio questa mia relazione questa bozza di di relazione con una citazione di un economista canadese che ha dato contributi molto importanti alla teoria
Del governo decentralizzata uno in cui afferma che è chiaramente molto più facce da un punto di vista di un governo burocratico creato una condotta burocratiche puramente meccanica no promuovere un sistema scolastico dice l'uno che da sola Spedaliere un sistema di di protezione sociale in cui leggi regolamenti prassi amministrative sono uguali in tutto il Paese
Mentre invece il compito di accertare le preferenze di valutare le preferenze
E difficile e costoso anche perché implica no
Lavoro molto difficile di accertamento e di adeguamento entità no e termina appunto questo suo passo Breton con una fase che con una frase che riprende un po'un'altra frase che a a me
Piace moltissimo di di di di Tocqueville c'è dice Bettoni politici procederanno a valutare le preferenze per tarare
In base ad esse le politiche da svolgere solo se saranno obbligati a sopprima nere al potere che una frase che tutto sommato fa Déco perfetto di una fase di una breve nota di Tocqueville in cui dice che la decentralizzazione come come la libertà
I governi tenderanno mai assaggiarla e se anche il popolo sulla conquisti di sito Criville e se il popolo non ha voglia di non hanno sente il bisogno di libertà o di disintegrazione non c'è nulla da fare ecco gray appunto no crei questa mi sembra la posizione di partenza molto importante l'uniformità e la standardizzazione e come tale no non è un valore anche se chiaramente nel dibattito che c'è in Italia
Dopo cento vent'anni di Stato unitario di tentativo di uniformare di standardizzare i servizi che ci vengono prestati dalle amministrazioni crediamo considerare l'uniformità come un valore come una sorta d'applicazione del principio generale di eguaglianza ma non è così perché appunto
Il compito di una democrazia è quello di soddisfare le preferenze dei cittadini se queste variano occorre adattare le politiche a questa diversità ecco
Chiarito questo appunto io penso che l'ho chiarito che punto l'uniformità non è un valore che quello e che lo
Forza di un governo e quello che devono richiedere i cittadini e di armonizzare le politiche alle preferenze dei cittadini
E e quindi significa proporre politiche di di diverse quando le preferenze sono diverse o quando sciolta o quando più semplicemente anche a assumendo uguaglianza di preferenze sono diversi modi con cui si richiedano
Con cui si richiede vengano soddisfatte queste queste preferenze no
Detto questo ventuno continuare con un'altra un'altra considerazione appunto
La standardizzazione l'uniformità non sono un gran valore ma sono soprattutto nel nostro sistema il prodotto di un'amministrazione di un sistema politico inefficiente e senza stimoli
Buona parte soprattutto dal punto di vista degli economisti si tende insomma a a dare molta attenzione alla ma anche dai politici insomma la quantità di risorse a disposizione quindi ai livelli pro-capite di spesa per i vari servizi e e nelle varie are
Del Paese
Ci rendiamo conto se punto veniamo un po'vedere statistiche di questo tipo per empietà che relativa distruzione o alla sanità per regioni o per altre disaggregazione territoriale no abbiamo livelli di spesa più o meno uniforme nel nostro Paese di spesa procapite più o meno uniforme nel nostro Paese
Ma dietro questi livelli uniformi si capisce nascondono differenze nei livelli di prestazione dei servizi molto elevati e che non hanno nessuna altra giustificazione anche in uno Stato unitario se non insufficienze burocratica o le politiche clienti mistiche
Su questo punto bisogna ad essere insomma chiari insomma neanche drastici nella nella osservazione è chiaro che voglio dire dietro i doppi Tudisco doppi turni scolastici gli ospedali mezzi vuoti
Perché i parenti non li rifiutano non è certamente non sono risultate di un adattamento del sistema le preferenze dei cittadini ma di altre cose
Ho detto questo e per arrivare più appunto al al problema e io guardo pure ma in prospettiva e non tanto di interpretazione appunto della Costituzione se non credo di principi generali perché ho l'impressione che non non c'è molto almeno dal mio insomma appunto essere economista da osservare in questa in questa materia sotto profilo costituzionale diciamo e e in una prospettiva che non è quella la prospettiva di riforma
E quindi anche costituzionale del sistema di governo territoriale comunque non rispetto al o comunque se noi osserviamo
La situazione degli altri paesi ad abbiamo dal punto di vista dell'attribuzione di competenze degrado del tributo le di competenze agli enti sub nazionali tre schemi generali no abbiamo la possibilità di assegnare funzioni
Agli enti sub nazionali alle regioni che è stato il o gli stati di un sistema federale
Mantenendo funzioni in cui il potere ed il cui governo nazionale mantiene il potere legislativo e quelli regionali assumono potere esecutivo abbiamo secondo schema
Di quello di assegnazione di funzioni in materia per il quale il parlamento nazionale mantiene il potere di legiferare su principi generali sulla cui base però i Parlamenti regionali possono a loro volta decidere in dettaglio con leggi proprie la cui esecuzione ancora a sua volta demandati i poteri amministrativi e delle regioni e poi abbiamo la terza soluzione che l'assegnazione di funzioni materie mettere in cui la competenza legislativa esecutiva interamente nelle mani dei governi regionali ecco i sistemi federali molto decentralizzata e chiaramente prevedono soltanto la terza modalità ciascuno gli stati hanno funzioni sono competenti per le punte
In queste punte in queste funzioni se il punto di vista legislativo che dell'amministrazione sistemi federali molto meno tre centralizzati prevedono tutte e tre le le modalità esempio sistema tedesco mi sembra le abbia tutte e tre alcuni sistemi come l'altra che costituzionalisti dicono che un sistema quasi federale la terza modalità cioè insomma alla competenze piene competenze legislative amministrative così rara che si punti costrinse Di Corato sistema non federale ma quasi federale
E il problema è che però la ripartizione corso nelle competenze dice molto poco sulla realtà effettiva no come sappiamo tutti ci sono due problemi uno è quello che la ripartizione delle competenze leccate diventa rapidamente obsoleta
Per l'emergere di di di problemi di funzioni nuove è il secondo problema è che in qualche sistema inizialmente molto decentralizzato il centro riesce quasi sempre più o meno lentamente o facilmente dare le realizzazioni alle sua aspirazione che sono tipiche di qualsiasi governo di controllo della periferia e che spunto se leggiamo punto tutta la storia dell'evoluzione molto interessante ed evoluzione dei sistemi federali
No in particolare nel campo sociale della protezione sociale o del Welfare State no punto la storia dei sistemi federali e la storia di come più o meno lentamente con diversi strumenti giurisdizionali legislativi o amministrativi sistemi federali sono il Governo Federale riuscito di imporre uniformità maggiore uniformità aveva già voglia imporre l'applicazione di di principi nazionali e quindi di uniformare una certa misura i comportamenti degli stati appunto la storia invece l'esame dei sistemi federali no è molto ricca ha visto la reazione del proscioglimento Banti interno
Il punto che molto illustrati nove molto interessante illustra questo problema l'evoluzione del sistema canadese
Appunto ma ingeneroso verso dagli stemmi federale si mostra la quantità di strumenti
Che i governi federali hanno a disposizione per per questo e quindi fondamentalmente non esistono o distano pochi limiti all'invasione del centro
E i sistemi normalmente evolvono in maniera centripeta e per cui occorre normalmente ecco provvedere a continue correzioni di rotta per mantenere in grado invece di di decentralizzazione desiderato del sistema
Anche quindi ed estremi federale le politiche sono più differenziate che in un sistema unitario ma sono meno differenziate di quanto erano all'origine ho fatto queste
Un po'valutazione che forse qualcuno potrà dire divagazioni perché mi sembra che nella situazione attuale a i tagli italiana e comunque e anche mettendoci pensiamo più in generale dal punto di vista dello evoluzione di lungo periodo di un sistema decentralizzato sui colloqui
Se questo è quello che vogliamo il problema non è tanto di fissare diciamo quali sono gli Spark che cosa possono fare quindi quali sono gli spazi di autonomia degli enti decentrati ma mi sembra più importante stabilire limiti all'invadenza del centro pene appunto l'asprezza né progressiva del sistema decentralizzato
E e questa è l'ottica appunto che in cui io vedo anche il problema Italy italiane in cui appunto partiamo da una situazione in cui l'uniformità burocratica non assicura comunque a parità di servizi no nelle varie regioni no e credo anche per un'altra considerazione che appunto un sistema di prestazioni di servizi in Italia in particolare in campo sociale esperienze Ent abbisogna di esperienze di innovazioni nuove quindi quello che mi sembra se vogliamo effettivamente pensare a una decentralizzazione del sistema mi sembra importante
No introdurre un momento ma il tempo è un un processo quindi un torrido temporaneo anche di sperimentazione
E e quindi mi mi sembra difficile a rendere compatibile la sperimentazione con l'imposizione di qualsiasi limite attuale alle alle politiche tenendo punto che partiamo mi sembra elemento fondamentale partiamo da una situazione di di un di un tenterà sin dalla situazione che risultato di uno sforzo di cento ventaglio di paese unitario di imporre un'uniformità che non mi riuscita
A mi sembra abbiamo l'istruzione superiore non so io non è che si può molto esperto di questo istruzione ma mi sembra un caso molto illustrativo
Sono i supereroi superiore son trent'anni che si discute in Italia di riforma dell'istruzione superiore no tutti siamo convinti che assolutamente necessaria
Perché chiaramente sistema attuale distruzione su carri superiore non ha più senso e che credo e anche comunque fortemente penalizzante
Per gli istituti delle per gli studenti ritenni Sicco provengono da famiglie povere quindi sono credo oggettivamente discriminati nella stessa università e che non hanno che non sono favorite i confronti desideri invece una vita lavorativa dico questo perché la mette questo un problema molto grave no in cui anche come docente universitario ci siamo confrontati perché vediamo il risultato degli ingressi
Ma trent'anni che si discute il centro che è responsabile di questa riforma non è riuscito e quindi mi chiedo se non vale effettivamente la pena di permettere la sperimentazione livello delle regioni se tribù Remo alle Regioni questo tipo di competenze tran
Salvo fra dieci e quindici o vent'anni tra defilato esperimento elaborare qualche qualche principio generale dico anche questo perché a parte
Mi sembra la difficoltà di emanare principi informativi per le legislazioni no regionali come dimostra tutta la la insomma l'esperienza regionale in Italia finora e c'è un altro grossissimo problema i tipi con questo de anche questo dell'evoluzione degli Stati federali e che il problema dei diciamo delle potenzialità centralizzata dice anche del blocco delle sperimentazioni che possono derivare dall'apparato giurisdizionale la storia appunto dei Paesi federali anche dell'Europa nove la storia appunto del chiamo del lavoro uniformizzazione quel siamo all'integrazione che calo dell'Europa per il momento è stata negativa ma che potrebbe essere positiva che proviene appunto dall'apparato giurisdizionale della corte in Europa dalla Corte di Giustizia no quindi a mio parere appunto in definitiva no delle tre soluzioni istituzionali possibili sulla carta dei rapporti fra centro e periferia che sono a favore della terzo comunque dell'attribuzione di pene competenze legislative amministrative
E nell'abolizione di del nell'abolizione di un sistema di fissazione di principi generali da parte del Parlamento nazionale per le funzioni trasferite pre questo ha paralizzato e credo continuerebbe a parlare a paralizzare privare di significato
La la decentralizzazione non è né fra l'altro questa è una proposta di pulsionale è stata avanzata anche in Italia da costituzionalisti
Punto in generale il problema dell'imposizione di standard minimi delle funzioni decentrate
è che punto molti interpretano come applicazione del criterio di eguaglianza questo se uno guarda un po'in intorno o è tipica l'imposizione di di standard minimi tipica di Paesi sottosviluppati in cui c'è poca democrazia e molta corruzione per cui è molto probabile che politici Rubino
A danno invece di di prestare servizio punto oppure punto l'imposizione di limiti minimi Chitty Chitty tipica di paesi perché io come gli Stati Uniti quel problema c'è o c'è stato per Cavallo dell'eguaglianza era molto basso nel campo del governo territoriale e no punto ai minimi sono poi stati introdotti in maniera indirette in prevalenza interamente con i trasferimenti specifici ma mi sembra che un paese inizia come l'Italia con la ricca tradizione di intervento sociale con sufficiente garanzie costituzionali in questo senso
E difficile individuare i livelli minimi passi che punto io ho considerato molto premette nella mia relazione prima appunto dell'istruzione
Mi chiedo quali sono i livelli minimi di prestazione del campo distruzione tenendo conto appunto della tradizione dello studio della Simmi sedimentazione appunto è anche conscio ma della domande delle preferenze
Da parte di cittadini ho letto un po'in campo sanitario di cui non sono esperto ma ho provato a leggere
Un po'di testi anche insomma di di miei colleghi di economia sanitaria in questo problema del del dell'istruzione di minimi e dibattuto ma una una conclusione generale mi sembra qui la maggior parte di questi lavori
Sulla quale Madiba diversi lavori converge che appunto
Fondamentalmente l'applicazione di minimi non è possibile per un motivo molto semplice per le prestazioni possono essere santi sono sostituti all'una e delle altre quindi no questo metteva una enorme enorme difficoltà l'ultimo problema che volevo a a accennare e vittima il problema di assicura cioè la confusione ovvio mio o mi pare un l'utilizzo di uno strumento sbagliato procedimento di un obiettivo se ho l'impressione che nel nostro Paese in cui le differenze chiaramente no di di ricchezza sono molto alte
E poi in mente anche le differenze di capacità amministrative non sono non sono irrilevanti
Voi di capacità di controllo della destina politico non sono neanche così basse
Il problema e di no il il problema dell'uniformità o dell'armonizzazione e visto come quindi quindi l'imposizione anche di standard di standard minimi e e e visto in funzione dell'eguaglianza
No punto di mantenere di per me di di ridurre il possibile lì divario l'allargamento del del divario fra punto alleare che hanno possibilità che hanno ricchezza le altre che e gli altri gli altre aree che non ecco ma fondamentalmente in un Paese democratico che funziona ho l'impressione che punto l'eguaglianza no nelle prestazioni ma nella possibilità di fornire pari livelli no viene fatto no viene normalmente risolto o dovrebbe essere risolto quel signore risotto con il finanziamento in particolare con la perequazione c'è un sistema di perequazione efficiente
No è in grado di risolvere appunto senza ricorrere a sistemi vincolistica sì che penalizzano gli uni senza premiare gli altri in grado di di risolvere questo questo questo questo problema parecchio sistema di perequazione come utilizzatore come è utilizzato in Australia hanno in cui si per la quale ha capacità fiscale e non il gettito in cui si e i cui si tiene conto in maniera estremamente articolate per ogni categoria di spesa dei fabbisogni di Spesal cioè di criteri oggettivi
Di elementi oggettivi che influiscono serietà dispero un sistema siffatto no lo lo dice la legge australiane comunque la prassi di applicazione pone ogni Stato in condizione di poter fornire senza dover ricorrere ad imposte o ad altri prelievi a livelli apre stabilimenti diversi da quelli stabiliti dagli altri Stati servizi pubblici
Con standard non apprezzabilmente diversi da quelli degli altri stati no cioè lo stemma di perequazione pone in grado tutti gli Stati potenzialmente di studi soddisfare né in uguale misura
Le preferenze e i bisogni dei dei propri cittadini posto questo c'è una volta risolto il problema della distribuzione delle delle risorse
No ogni regione ogni Stato può provvedere autonomamente autonomamente al loro utilizzo nel rispetto chiaramente dei principi costituzionali e mio parere appunto una volta garantite le risorse una democrazia che funzioni in una democrazia che funziona sta cittadine della regione e non al governo centrale di controllare l'Inter l'utilizzo a mio parere altrimenti problema irrisolvibile come appunto no dimostra che finora tutta l'esperienza della storia i thai italiana in cui questo sistema di governo funzionale di controllo del centro c'è praticamente ogni attività ogni funzione svolta prima dalla pubblica amministrazione non ha funzionato all'ultimo punto è sempre in materia brevissimo ma e quello che un problema che ha sollevato molto bene Buglione Enrico Buglione io in un articolo che io ho letto con e ho apprezzato moltissimo ma dal quale dissento da mia tesi è un po'la mia impegnare è un po'diversa
Sono un po'scettico no lo esprima c'è il problema di utilizzare minimi standard no per facilita le manovre di rientro della finanza pubblica
è una tesi che ha ha assicura seguaci
Io penso che l'Empoli che quell'imposizione di controlli di vincoli che la riduzione degli ambiti di discrezionalità con queste finalità
Ha degli effetti solo di di breve periodo se non è fatta colpe senza una modificazione sostanziale dei meccanismi politici della spesa come può provenire dalla responsabilità che conseguì ad una decentralizzazione effettiva dà risultati temporaneo sempre in più non so
L'esperienza del governo conservatore inglese no che ha cercato appunto di tagliare no la Spesal tardando bastonate in testa agli enti locali e dopo qualche successo iniziale
Di riduzione della spesa sul prodotto nazionale questa ha ha ripreso a salire mentre invece per il siamo il prezzo pagato dai governi locali intermedio zone dell'autonomia è stato abbastanza forte solo adesso viene diciamo viene recuperato attraverso una vitalità molto forte pare della diciamo dei politici a livello locale sia politico a livello locale certe parole i vincoli controlli
No sotto il non possono sostituire la rete la responsabilità e i vincoli contro l'imposizione di di Stendhal appunto
Garantiscono l'uniformità burocratica l'amministrazione meccanica ma non quella l'adattamento chimici essenziale
Delle a me dell'operazione amministrazioni a a alle preferenze che senza le di una democrazia e poi punto ripeto no bisogna punto credo che molti di questi discorsi credo debbano partire
No dalla situazione attuali cui questo obiettivo no
La situazione attuale del punto risultato di questa storia nostra in cui questo obiettivo non è stato mantenute mi sembra inutile insistere no
Sud gli stessi meccanismi e sudiste siccome
Ringrazio molto il professor Giorgio Brosio che secondo questo taglio interdisciplinare affrontato problemi economici soprattutto affrontato questo problema della governi abilitate risorse scarse
Il tema della diversità non deve spaventare naturalmente ci sono diversi modi di apportare correttivi
Il professor Brosio preferisce il sistema delle perequazioni
Per noi tutte queste parole si traducono di norme giuridiche in scelte da fare nell'ambito del nostro ordinamento costituzionale
Io adesso vorrei continuare direttamente con gli interventi pregando interruttori ti poter contenere il tempo degli interventi meno tale da concludere questo nostro convegno chiederei al professor Michele Scudiero se vuole
Dire qualche parola voi sapete tutti presso scudiero e ordinario per diritto costituzionale
Nella facoltà di giurisprudenza di Napoli presidente del CUN ma soprattutto vorrei qui ricordare che è stato uno dei primi studiosi della parte della prostituzione riguardante l'ordinamento regionale quando il tema all'epoca non attirava l'attenzione di molti
Sì grazie non credo che
Dopo le molte interessanti le cose che abbiamo ascoltato ci sia molto da aggiungere io vorrei esprimere piuttosto
Uno stato d'animo voglio dire
Non c'è dubbio che quando questo convegno è stato pensato
Lo scenario istituzionale politico era diverso da quello attuale
E ed è stata certamente una felice intuizione quella di
Portare all'attenzione centrale della riflessione
Questo problema che ingloba in sé direi due passaggi cruciali che oggi abbiamo davanti
E di cui abbiamo davanti perché devo ritenere una affermazione diciamo retorica
Che quando questo tema è stato scelto
Senza ovviamente come l'impostazione stessa del convegno ha mostrato e così autorevolmente poi attuato chiudere lo sguardo rispetto alla realtà italiana in realtà in effetti si pensasse al problema italiana
Ora
Noi come dicevo ci troviamo qui anche per fatti recentissime
Ad avere incrociato forse i due più drammatici problemi che ci stanno davanti
Per un verso la riforma dello Stato
Nella rapporto centro-periferia e dall'altra parte la sorte e il destino
Dello stato sociale
Che come c'è stato dimostrato stamattina tra i relatori
In particolare con non molta efficace sullo scenario generale all'ISPI caso ma anche nei risvolti poi del nostro ordinamento
Da Sergio Bartoletti
E mostrare come in realtà queste due dimensioni del problema siano fortemente interrelati
E io coglierei qui intanto una prima
Esigenza che ritengo perlomeno ampiamente registrata e che andrebbe portato al di fuori di questo incontro e c'è la necessità di fare finalmente un po'di chiarezza rispetto alle formule che si adoperò
Non occorre certo citare la recente pubblicazione del volume
A cura di vitale
E Stewart sui il concetto di di Felice un terzo pudore suo concetto di di federalismo
Dove credo vengono messe assieme più di di di cinquecento accezioni di questo concetto
E stamattina ci veniva detto che appunto possiamo pensare come l'esperienza storica ci conferma ad un federalismo che mira forse ad attuare in modo più efficace
Delle politiche dal centro lo diceva proprio punti esplicato diceva queste sette si lega fortemente alla dimensione federale quando proprio si vuole superare la difficoltà della periferia istituzionale a gestire talune politiche sociali e d'altra parte però noi ritroviamo una forte rivendicazione del federalismo la quale voi ogni giorno assume connotati e significati diressi proprie nel senso invece
Della dislocazione del potere dal centro verso la periferia
Ecco io credo che una prima necessità
Nel momento in cui credo ci troviamo di fronte a passaggi ineludibili che la classe politica
Non può trascurare e anche noi per il ruolo che ci vuole essere riservato di quelli che pensano di quelli che si riflettono in quelle che penso no insomma è una qualunque responsabilità anche civile e io credo che la prima necessità
Sia quella di chiarire il tipo di disegno che si vuole realizzare perché se continuiamo annotare in questa incertezza credo che non si realizzerà alcun risultato
D'altra parte come è stato dimostrato e ho molto apprezzato il contributo di Guido Corso nel pomeriggio lo stesso termine o la stessa formula di stato sociale a cui si apre in una molteplicità di significati voglio dire in rapporto alla pagina la nostra carta costituzionale potendo trovare voi volta a volta sostegno e legittimazione in una direzione o nell'altra allora io di fronte a questo a una situazione debbo Mosca dichiarare qui una mia viva preoccupazione
Di fronte ad uno scenario carico di problemi e di fronte alla cogenza che la soluzione di questi problemi ormai presentano per la nostra realtà
Nazionale
E dico qui nazionale
Per riecheggiare in modo capovolto
Una
Immediata diciamo di queste ore
Aspra indicazione in un senso che va ben oltre la stessa formula federale e che al di là di tutte le reazioni di segno opposto nella esasperazione nell'enfasi
Fino alla minaccia di pedante in punti che meglio nominare fatta pubblicamente con dichiarazioni ufficiale
Ecco qui c'è un forte problema politico
Che bisogna registrare
Bisogna capire il significato e la portata delle dimensioni che esso presenta e in tutte le considerazioni che sono state fatte in chiave generale
E si può cogliere la risposta alle possibili soluzioni
Se noi dobbiamo finalmente superare il regionalismo attuale credo che su questo nessuno abbia dubbi
Sulle cause del mancato decollo di una regionalizzazione vorrei dire efficiente non voglio dire dignitose
Si potrebbe discutere a lungo
Io non credo che le cause della mancata attuazione di una regionalizzazione efficiente si debbano riportare tutte alla sede locale
E l'analisi del resto è stata fatta più volte ma quello che io trovo oggi come una necessità che non si può più differire e che il regionalismo attuale
Debba essere superato è tanto banale il dirlo quanto il necessario quanto necessario diciamo porre in atto questa soluzione
Ora se questo è vero e non bisogna sgomenta sì nella diversità
Perché questo è stato detto benissimo e del resto era un'acquisizione
Credo che fosse anche abbastanza limpidamente consolidata nel convincimento comune non bisogna avere paura della diversità e infatti io credo che il tanto
Nel caso di una formula più articolate nel senso del decentramento politico che si gli anni come è stato detto stamattina o federalismo Stato regionale o altra o quasi federale eccetera
Io credo che se vogliamo riconoscere un punto questo è il senso
Della voce data alle differenti articolazioni della società nazionale della diversa consistenza e vede diverse vocazioni delle comunità particolari
Tuttavia
Io credo che se ancora ha un senso parlare di una dimensione nazionale che i discorsi che abbiamo fatto finora non c'era una dimensione europea io non so a questo punto quanto nelle analisi fatte la correlazione tra lo Stato federale
E lo Stato regionale riferito allo Stato diciamo in senso nazionale l'Italia la Germania la Francia la Spagna come è stato detto
E la correlazione con lo stato sociale poi non debba in qualche modo impegnare anche nel verificare quali sono le prospettive euro implicazioni e su questa tematica discendono dalla dimensione europea che è una dimensione che con tutte le vischiosità le contraddizioni le resistenze
Procede a mio avviso secondo una logica che è nelle cose
Ora in questa prospettiva io credo che il tema delle condizioni minime uniformi caro Giorgio sì sempre molto efficace
Rimane valido
Rimane valido perché la realtà di questo Paese è una realtà diseguale
E quello che io voglio ripetere qui che ho avuto modo di dire in una
Occasione molto molto lieve
Sono stato invitato ad un confronto con uno degli esponenti più qualificati nel senso della esponenzialità della lega nord ho sentito fare una serie di viene tra una serie di giudizi formulare una serie di proposizione
E ne ho tratto questa conclusione che faccia anche rientrare ormai nella via avanzata senescenza
Bisogna finirla con le formulette all'effetto bisogna polvere analisi serie
Bisogna procedere per rispondere reali sorretti dai numeri dalle verifica con le esperienze di altri ordinamenti o del nostro ordinamento se si vuole in una attenta valutazione
Via cronica ora da questo punto di vista io credo che noi sia pure con tutto lo sforzo che è stato anche qui più volte molto efficacemente richiamato di contemperare eguaglianza e diversità non possiamo prescindere dalla constatazione che davanti agli occhi di tutti è un problema politico innanzitutto
Della diversità delle condizioni e allora non voglio ulteriormente profittare della cortesia
Di tanti ostinati qui presenti alle ore quasi diciotto
Di del dieci Di Maggio il secondo giorno del convegno
Ma io credo che diciamo il risultato che certamente da questo convegno dall'impegno che in esso è stato profuso di distinguere finalmente e chiarire questo debba essere ovviamente un risultato che va diffuso
Che va messo a frutto perché io credo che il passaggio di fronte al quale ci troviamo lo dico l'ho detto in apertura e lo confermo è un passaggio di fronte al quale bisogna adottare finalmente delle decisioni definitive grazie
Ringraziamo molto amico professor Michele Scudiero per aver ricordato come da queste scelte teoriche bisognerà poi prendersi la responsabilità delle scelte nella società civile
E in questo momento il panorama non è proprio del tutto chiaro
Ora vorrei dare la parola per gli interventi al professor Romagnoli e subito dopo si prepari il professor cognati
Inutile pregare gli interventori di tener conto del fatto che la temperatura qui aumenta costantemente
Grazie presidente del mio intervento tratterà due temi
Correlati quello del welfare sei per le gentleman però si tratta di fare invece è un piccolo passo indietro
Su come è nato questo nostro Welfare State
Quindi ora non è in seguito alle idee cercherò soltanto di ricordare le caratteristiche di uno stato sociale da cui siamo partiti per poi vedere se il decentramento di cui oggetto questo convegno può offrire una condizione
Per evitare di smantellare questo stato sociale per cercare di mantenerne una parte che è importante per la garanzia di segmenti della nostra società in questo senso farò qualche riflessione sulle funzioni fiscali e sui livelli ottimali di governo
Sappiamo tutti che il Welfare State accompagnato dall'emergenza di nuovi bisogni
è stato protagonista negli ultimi anni di una domanda crescente
Che hanno richiesto fondi
Cui molti governi sono stati incapaci di soddisfare la domanda
A causa delle condizioni finanziarie
Mi riferisco naturalmente a uno stato sociale
Che chiamiamo moderno stato sociale moderno di cui è importante se vogliamo prefigurare le condizioni per il suo mantenimento
Ricordare quali erano le caratteristiche quand'è nato
La prima riguarda l'ambiente politico e sociale in cui è nato questo stato sociale erano gli ultimi anni del dopoguerra ed era un ambiente politico e sociale caratterizzato da una grande fiducia nel solidarismo
La seconda caratteristica riguarda il fatto che il quadro di riferimento dei bisogni a cui questo stato sociale si riferiva era un quadro di riferimento essenzialmente statico è cambiato tutto in questi anni
La terza caratteristica una caratteristica importante di cui noi quasi abbiamo perso memoria
Era data dal fatto che questo stato sociale aveva una copertura completa o contributiva
Si è sviluppato lo stato sociale in Italia
Che ha avuto un percorso direi tumultuosi
Di questo sviluppo in breve
Dico soltanto che per quante critiche gli si possano fare
Ne rimane un valore positivo netto
Un valore positivo che non corrisponde soltanto motivi
Diciamo così
Di comportamento individuale o collettivo
Un valore positivo perché risponde ad un'esigenza insopprimibile di sicurezza
E allora se il valore dello stato sociale positivo
Questo è il primo punto del mio intervento quali sono le condizioni per il suo mantenimento
Solo a condizione che sono legate alle caratteristiche in cui questo stato sociale nato la prima e che la collettività sia disposta a pagare i costi dei servizi che domande riceve con il corollario
Che gli economisti chiamano la regola di platino
Che questa esigenza di soddisfazione di risorse venga fatta spendendo bene questi fondi
Non si tratta soltanto di correttezza si tratta di far corrispondere benefici a cosa
La seconda condizione e che gli effetti distributivi siano soddisfacenti
Visto che quelli della politica sociale spesso non lo sono
Qui non mi dilungo affatto professor corso via ricordati a dovere
Certo una parte notevole della spesa non va agli utenti
Va a coloro che operano nello stato sociale
Va ad operatori che sono docenti non docenti medici paramedici eccetera
L'altro punto anche esso è stato sottolineato ma è va ricordato perché è un punto che rende estremamente insoddisfacenti e il funzione redistributiva dello stato sociale che i vantaggi come è stato detto
In molti casi sono favorevoli ai più ricchi e non ai più poveri
Ma c'è una condizione una terza condizione che è la più delicata anche questa è stata nominata ed è importantissima ed è che cioè si trovino dei criteri soddisfacenti per delimitare la prestazione dei benefici
Nel senso che il nostro è ancora uno Stato sociale fondato in prevalenza sui sistemi universalistici che tendono da a dare benefici a tutti i cittadini
Qui solo due osservazioni
La prima è che il sistema universalistico ha mostrato i limiti quando le risorse assorbite sono diventate tali da rendere difficile la copertura ma ce n'è una più importante una seconda
Nel senso che alcuni di noi forse possono pensare che la persistenza di questo sistema universalistico sia stato giustificato forse dal fatto di non mortificare alcuni degli utenti dello stato sociale da quella che allora si chiamava la prova della scarsità dei mezzi
Si tratta questa è la lettura moderna
Certamente anche di un'altra cosa cioè della percezione da parte del politico che la sua sopravvivenza nel suo posto è assicurata da una scelta universalistica
E aggrava omnes piuttosto che da una selettività che sostanzia la scelta politica che la politica ma che certamente non aumenta la probabilità della sua rielezione
è quello è il contrario proprio di quello che ci ricordava Brosio citando Breton
Dov'è che si colloca l'interesse del politico
L'ultima condizione
Una prognosi favorevole di questo nostro Stato sociale e forse rappresentata dal decentramento che può essere ancora attuato attraverso forme di regionalismo o di federalismo
Che possano da un punto di vista economico favorire guadagni di efficienza in due modi
Uno come risposta pubblica alle preferenze che tendono a diversificarsi come è stato sottolineato due nella conseguimento di una responsabilità finanziaria della spesa locale
Si tratta di un problema politico che è stato agitato con forza recentemente nel nord di questo Paese
Di questo Paese che sembra essere caratterizzato da gatto ventennali
Perché ventennali venti anni per la istituzione delle Regioni nonostante il forte connotato autonomistico dalla nostra Costituzione
Venti anni per iniziare la sperimentazione del decentramento delle entrate fiscali da una legge delega che la tre otto due del mille novecentosettantacinque sulla riforma della finanza locale
Dicevo regionalismo o federalismo d'accordo con chi mi ha preceduto certamente non si tratta del regionalismo attuale
Ma anche se esse se noi ci poniamo sulla linea federalista
Teniamo conto che c'è stata una transizione importante nella teoria federalista
Nel senso che la teoria del federalismo fiscale è cambiata radicalmente
Da quella degli anni cinquanta sessanta che era soprattutto motivata dal spetti di giustizia distributiva oggi noi ci troviamo davanti ad una letteratura del federalismo fiscale che è motivata soprattutto dalla ricerca degli aspetti di efficienza
è stato ricordato bene
Dal professor Brosio
Noi apparteniamo ad un dualismo territoriale in cui stranamente le spese pro capite sono eguali
Ma qui Sergio serve ci ha ricordato una volta che noi abbiamo aderito a quella che lui chiamava una a attuazione acquisitiva del benessere
Nel senso che nel sud noi abbiamo preferito garantire redditi individuali
Che danno un'eguaglianza finanziaria ma non una parità una parità di prestazioni di servizi reali se noi pensiamo all'istruzione alla sanità qui
Direi al professor Corso
Una cosa importante su quello che Luís ci ha detto sulla prospettiva di questi cash transfert verso se Inca in trasferta
è vero il Canada si sta orientando in questo modo
Però in Canada esiste anche prima di avere questo cash transfer una valutazione della meritevolezza della persona nel senso che gli si danno i soldi per affrontare la spesa medica gli si danno in contanti non gli si dà il servizio e natura però prima gli si fa l'esame
Sul fatto che l'UI effettivamente la meriti o meno
Ha un dovrò senz'altro
Tagliare questo intervento mi limito a ricordare due suggerimenti
Sia federale o regionale il disegno verso cui ci si orienta
Bisogna evitare come hanno evitato sia agli americani sia i tedeschi di incorrere in due estremi egualmente
Funesto che è quello del localismo e responsabile come quello della università universalità inefficiente
Certamente il nostro regionalismo non è attuato quindi voglio dire una strada certamente passa per una vera attuazione di quel regionalismo
Ma il punto è possiamo rinunciare ad un'autorità che fornisca una cornice all'interno della quale i parametri di riferimento vengano posti in concorrenza
In questo senso il disegno decentrato può essere coniugato
Con l'unità nazionale
Tenendo anche conto che gli effettivi per abboccamento ci sono
E certo e tenendo conto che anche la mobilità limita molto questo punto
C'era un altro punto su cui non posso trattenermi
Ma sulla quale sul quale vorrei soltanto dare le conclusioni
Riguarda le tre funzioni del bilancio pubblico che gli economisti chiamano la triade maschera Viana
Con riguardo a questi obiettivi che fanno parte del federalismo tradizionale di quel federalismo che cioè viene visto come strumento per ottenere degli obiettivi e non come un bene in sé non come qualcosa che auto legittimato secondo quello che è comune sentire nel nel modello prevalente che si chiama Pro Sesto rientri modo laddove quello che importa è la procedura e la forma non più la sostanza perché in questo caso gli obiettivi non contano più
Beh in questo senso
Certamente i servizi dovrebbero essere forniti al più basso livello di governo possibile
Ma gli obiettivi di stabilizzazione diversamente da quanto è stato recentemente sostenuto da grandi non possono essere attribuiti agli enti sub centrali di governo uno perché la tesi della pervertita della finanza locale non è stata mai falsificata veramente due perché l'esperienza americana parla molto chiaramente a questo proposito un'ultima conclusione riguarda la responsabilità nazionale dei programmi redistributivi che al contrario di una tradizione della letteratura
Deve poter essere condivisa dagli enti sub centrali di governo anche se non può essere dominata da essi
In altre parole in un sistema fiscale decentrato tali enti possono essere utili intermediari dell'attività redistributiva del governo centrale che peraltro resa possibile dal surplus che le collettività locali
Hanno creato grazie presidente
Ringrazio molto il professor Romagnoli sia per questi ulteriori considerazioni di carattere economico
Che per aver affrontato problemi tipici all'interno del nostro ordinamento
Vorrei adesso darei la parola al professor Cologno e devo dire che ci sono altri interventi naturalmente è noto che e anche chi non interviene o poi anzi sicuramente compare negli atti quando presenta proprio intervento scritto grosso tempo vorrei al più presto contenere gli interventi Mer tale che usciamo tutti insieme invece
Ma io sarò molto rapido anche perché mi son permesso di presentare un lavoro largamente incompiuto anzi un lavoro che intende andare di compiere proprio successivamente è un proposta di lavoro insomma
L'oggetto l'esercizio del potere della borsa da parte delle regioni cioè in particolare l'oggetto del risulta le problematiche legate all'uso da parte delle regioni di un certo strumento di intervento che consiste nell'erogazione di sovvenzioni e trasferimenti finanziari
Ora io lavoro per un istituto di ricerca della Regione Piemonte
La Regione Piemonte gestisce duecentoventi forse qualcosa di più duecentoventi diversi programmi di trasferimento di di sovvenzioni
Numero consistente queste questi programmi sovvenzioni però presentano parecchie ombre
Parecchie ombre dunque da un lato sono molti molti sono programmi di sovvenzioni che sono tarati
Su programmi statali alcuni sono dei veri e propri doppioni
Alcune sono sovvenzioni per lo sviluppo per lo sviluppo di tipo industriale sappiamo che sull'efficacia delle sovvenzioni allo sviluppo c'è c'è molto dibattito anzi non c'è un un un giudizio univoco che dimostri che le sovvenzioni allo sviluppo da parte di di pentita sopra cento sotto
L'intimità subisce entrava lì siano efficaci
Altri problemi di questi programmi regionali di di sovvenzionamento sono una dimensione unitaria abbastanza ridotta per cui
Sono finanziamenti che incidono molto poco sono programmi molto numerosi che su molto spesso si sovrappongono ci sovrappongono e per i quali molto spesso mancano forme di integrazione di coordinamento tra gli stessi
Un problema provente più grave e che per molti di questi programmi di di finanzia sovvenzionamenti finanziamento mancano delle forme adeguate di di monitoraggio di valutazione ex post degli esiti
Insomma da quel da quel poco che ho visto nella mia regione mi sembra di di dire che le regioni hanno cioè non non esercitano forse non vogliono esercitare un poter della Borsa
Per quelli del quello che pensavo di di sì che fosse utile approfondire era quello di partire dall'esperienza dalla letteratura dall'esperienza americana
Sui trasferimenti intergovernativi
è una rete qui c'è qui negli Stati Uniti c'è una letteratura cioè con esperienza pratica molto ampia di trasferimenti intergovernativi dove l'obiettivo non è finale
Sovvenzionare un determinato
Prodotto un una determinata determinato investimento è terminata localizzazioni è uno dei più diciamo più strumentale
Sovvenziona trasferire risorse per attuare un coordinamento tra le migliaia di di enti governativi che compongono l'amministrazione pubblica americana
Sia la pratica che la letteratura economica sui trasferimenti di intergovernativa americani è molto ampia
Ci sono
Molto ricca di di di evidenze empiriche di di pro e contro
Mi sembrerebbe utile approfondirla e svilupparla proprio con riferimento al alla politica regionale quindi come tarare come utilizzare questa esperienza qui
Per migliorarle politiche
Regionali quindi evidenziare nodi critici delle puliti Rizzo di trasferimento intergovernativo o di sovvenzionamento
Evidenziare le pratiche migliori di trasferimento sovvenzionamento
Anche perché in un'ottica di governo regionale dove è possibile una una grande esperimento est sperimentazione di di di politiche diverse di strumentazioni diverso
Ecco a differenza delle spese americano tutti l'ultimo punto che voglio ricordare
I governi regionali in Italia potrebbero utilizzare la leva finanziaria quindi la relazione di trasferimento di sovvenzioni con dei fini di coordinamento intergovernativo
In qualche misura potrebbero farlo ad esempio con la sanità con le comunità montane in piccola parte con i comuni ad esempio sull'investimento di comuni nella realtà non lo fanno cioè una potenzialità che la miss regionali avrebbero già ma che non non hanno voluto attivare
Punto mi sembra invece utile approdo approfondire quest'analisi su uno strumento e non tanto sulle sì casa singole politiche proprio perché mi sembra che uno strumento destinato a a ricevere un un interesse spicca recente con qualsiasi forma o di regionalismo o di federalismo
Grazie
Intervento che ci ricorda come le barriere tra Stato regionale Stato federale vengono abbattute facilmente dagli economisti quali con molta attenzione esami non i singoli ordinamenti io adesso chiederei di intervenire al dottor Vitaletti e poi al dottor Vincenzo Santantonio te l'istituto Vitaletti
Non c'è e allora cantata
Dopo cioè è previsto l'intervento di Buglione di Mannozzi sono ricercatori nell'istituto
Allora
Mentre prego la Presidenza di essere severe sui tempi nei confronti di di me stesso prendo una precauzione e comincio dalla fine
Cioè da alcune affermazioni alcuni statement
Ci avvicinano già alle conclusioni
Allora cito tra virgolette
Le Regioni hanno il medesimo status e stanno l'una accanto all'altra
Nei veneranda
E non vale la regola della maggioranza per cui nessun lender può essere messo in minoranza da un altro ancora
Il principio federale si fonda non solo sui diritti ma anche su doveri
Uno di questi doveri consiste nell'obbligo dell'& finanziariamente più forti
Di aiutare seppure entro certi limiti
I lender perde
Ancora
Nella Repubblica tutte le Regioni avendo il medesimo status costituzionale hanno diritto al pari trattamento
Ancora quando un membro della comunità federale
Sia esso livello regionale sia a livello centrale si badi
Si trovino estraneo emergenza di bilancio che mette in pericolo
La sua capacità di adempiere ai propri compiti istituzionali e chiudo gli consente di liberarsi con le proprie forze
Il principio federale in connessione con le esigenze dell'equilibrio economico generale prescritta dalla Costituzione
Si concretizza nel dovere di tutti gli altri appartenenti alla comunità federale
Di prestare aiuto al membro interessato al fine di stabilizzare la situazione economica affinché esso possa nuovamente divenire capace di difendere la propria autonomia politica
E di adempiere ai propri doveri funzione costituzionale
In forza ancora di un dovere di solidarietà
L'emergenza da combattere insieme richiede sforzi e sacrifici da parte di tutti
Sono affermazioni importanti
Di grande interesse per chi pensa elementi costitutivi di un forte autonomismo ma Sonate facendo la corte costituzionale ma non italiana è il punto esperta Sunseri tre diverse UE Repubblica federale tedesca
E
Detti così alcuni punti qualificanti di arrivo come quelle che adombrato sarebbe interessante vedere come si giunge attraverso quale itinerario
E con riferimento all'Italia se possibile
Questi itinerari o quanto lontani siamo dall'arrivo purtroppo non si può qui né spiegare né argomentare
Si può dire comunque che guardando la giurisprudenza costituzionale è possibile trovare delle basi che rendono legittime e doverose
Queste forme di solidarietà tra
Bartolo ha evidenziato alcuni punti a riguardo per esempio interpretazione del principio dell'interesse nazionale dell'interesse delle altre regioni
Come limite non più in funzione negativa insomma ma in funzione positiva ma c'è anche l'articolo due della Costituzione che pare espressamente di solidarietà
E
Sottolineava la porta tante non solo tra privati fra singoli ma anche tra comunità tra categorie tra territori
Trenta esponenziali di Etra Regione e qui c'è qualcosa ancora nella giurisprudenza costituzionale purtroppo dobbiamo mettere a parte tutto ciò che allude al principio di leale collaborazione purtroppo non c'è tempo e lo stesso anche tutti i richiami che in tema di uguaglianza chiamano in gioco
Il secondo comma anche tra Regione
Però almeno ecco con riferimento all'articolo due io citerei alcune sentenze ricorda da cinquecentosessantadue dell'ottantotto la sessantotto nel novanta soprattutto la ottocentoventinove dell'ottantotto
è soltanto un flash ma è questa la sentenza fu Baldassarre si riferiva senza citarlo oggi pomeriggio e può essere interessante metterle in parallelo con quelle della corte costituzionale tedesca
Tra virgolette
In base a questa affermazione si vede che anche da noi si è cominciata a giustificare il nome della delle fondamentali esigenze di solidarietà nazionale una maggiore partecipazione al finanziamento del Servizio sanitario nazionale da parte delle regioni speciale e province autonome perché questa interessante dotate di un sistema di finanziamento più favorevole
Naturalmente la corte non sviluppa queste argomentazione non si sofferma sul contenuto di questo dovere quindi e tutto quanto un campo che dovrebbe essere sviluppato come pure dovremmo distinguere interventi no di cooperazione orizzontale delle regioni a seconda che siano indotti dallo Stato oppure che siano volontariamente poste in essere dalle dalle regioni e questo qua probabilmente la parte più interessante perché sono le regioni che autonomamente
Spontaneamente
Pongono in essere questi interventi per esempio ecco questa era il caso
Dell'intervento della Regione Toscana per solidarietà sociale nei confronti della Regione Piemonte
Perché dei lavoratori si trovavano lì in situazione di disoccupazione e quindi di qui l'intervento è chiaro che questo passa attraverso una serie di passaggi che non si possono spiegare ma insomma la revisione del limite territoriale la revisione del limite delle materie un'interpretazione estensiva
Però questo diciamo un passaggio importante un'avvertenza però va fatta e questo lo dico rapidamente
Non si pensi che solidarietà inteso in questo senso s'abbia dei connotati come si può dire etici se non addirittura caritativi
Qui il movente di questo tipo di solidarietà e anche di altri qualora casi si ponessero
Può essere anche l'interesse può benessere
Un interesse nel senso pieno di cari economicistico
Ed è così quando come sottolineava ieri Cazzola si evidenzia l'interesse a che al Sud decisi a lavoro
E perché perché le pensioni di anzianità prevalgono al nord ma demograficamente attivo e il sud e quindi questo dovrà contribuire a quelle pensioni
Ho ancora come quando sottolineato da giovani industriali si evidenzia che il Nord vicino del Sud
Bisogno di questo collegamento sotto l'unità nazionale quantomeno perché il Sudoku subisce un mercato prezioso
Uno sbocco irrinunciabile e quindi
Questo da dei connotati ulteriori a questa esigenza di solidarietà certo per tutto questo non basta la giurisprudenza costituzionale occorre qualche cosa di più di essere tra l'altro anche lavorato un documento di proposta a suo tempo pubblicato sulle regioni
Cito almeno due punti uno un accesso una partecipazione più forte delle regioni alle sedi decisionali nazionali alle grandi scelte
Con un ruolo tendenzialmente paritario è il tema della Camera alle regioni Allegretti ne ha parlato secondo punto anche la costruzione è importante della Regione come ente a competenza generale cioè come ente esponenziale non diversamente dal Comune in modo che scriva pienamente la propria la la propria comunità
E poi ecco servo delle forme di raccordo evidenti la Conferenza Stato Regioni potrei fare un esempio interessante motti more che non ci sia il tempo Presidente
La Conferenza Stato Regioni crea dei problemi ormai perché c'è un ruolo sempre più largo
Stipula in quella sede tra Stato e Regione degli accordi che vengono fatti valere però ha un basso grado di istituzionalizzazione formalizzazione zero accordi non pubblicata in Gazzetta Ufficiale eppure fatti valere nei confronti delle regioni come parametro il loro comportamento
Recentemente in base a quello che si chiama protocollo d'intesa del fino a novantacinque
Non seguito una certa procedura concordata a parte le regioni leggi regionali più di una rinviate
Al governo in base all'articolo centoventisette eppure questo parametro non sta scritto da nessuna parte nel pubblicare in Gazzetta Ufficiale sostanzialmente clandestino non si che quindi queste sono esigenze veramente
Attualissima
Ultima riflessione quanto siamo lontani da questo
è federalismo questo che ci serve si tratta di vedere possiamo arrivarci Giannini direbbe probabilmente col suo tono disarmante che non siamo la Germania e quindi non è da pensare d'altra parte quindi modello tedesco pone questi problemi
In più altri problemi che sono legati alla alle difficoltà amministrative procedurali al carico procedurali meccanismi complessi e noi possiamo permetterci questo probabilmente sì ma va studiato bene
Modello federale canadese Banti ieri ci ha raccomandato caldamente di non seguirlo
Anche il modello spagnolo se possibile qui dire fuggevolmente un accenno pone dei problemi di tutt'altro tipo però
Cito se possibile
E due
Affermazioni da parte di una dottrina che fa riferimento soprattutto all'esigenza autonomia delle due comunità autonome Catalogna e Paesi Bassi che sono più vispa dal punto di vista della richiesta di autonomia
Allora la Spagna non è confederale ne conferma né federale e affermazione perché non tutte le comunità autonome sono nazioni ma sono due
La Catalogna e i Paesi si lamenta allo stesso tempo il processo di omogeneizzazione dell'autonomia
Che hanno portato lo stato dell'economia diventare quasi uno Stato federale
Troppo uguale
Il modello non può essere multilaterale ma eterogeneo e ci vogliono delle relazioni bilaterali no tra le radio le regioni ma tra Stato e quelle due regioni che hanno dei caratteri particolari
In sostanza questa anche un'altra affermazione interessante che in tema di welfare anche la presenza di economisti val la pena dire
L'autonomia va intesa non per governare meglio a costi più bassi cito sempre tra virgolette bensì per qualcosa di più importante il riconoscimento delle differenze in sostanza in conclusione su questa cosa della Spagna
Si nota se ho capito bene susseguito bene il dibattito ma alcuni amici spagnoli ma l'ha detto di sì
Che le due regioni più autonomiste
In modo nemmeno troppo velato sono favorevoli a uno Stato centrale forte perché quello garantisce quella diversità cioè un trattamento specifico per quelle due e non per le altre sono esempi di questi Paesi esaminati che fanno pensare come realtà insomma ci vogliono per riflessione approfondite qui sono perfettamente d'accordo con scudiero che raccomandava questo adesso
E quando si parlano di temi di solidarietà come organizzarla perché è in gioco la forma di Stato diciamo nelle sue condizioni più però per questo occorre una volontà comunitaria vera
Una un foulard vi pranzando direbbero i francesi e in questo ha tutta l'apparenza
Di un patto costituzionale forse anche la sostanza tutta
Certo se un patto della nostra Costituzione vigente
Oppure di una nuova nuova in tutto o in parte da questo resta da vedere
Vi ringrazio
Grazie all amico Santo Antonio che poi si è mantenuto nei tempi e devo anche ricordare che oltre a essere ricercatore presso l'Istituto
Componente del comitato per le scienze giuridiche politiche e attivamente partecipato alla organizzazione di questo convegno ci sono altri due interventi io pregherei i due ricercatori di svolge il loro intervento perché sono loro
Al centro di questi nostri lavori e quindi il dottore Enrico Buglione e poi la dottoressa Sofia ma Mannozzi
Dopo di che se a meno che non ci siano altri interventi possiamo avviarci alla chiusura
Panzanaro quindi sarò brevissimo
L'intervento che vada ad esporre anche a nome dei colleghi Meloni France che hanno contribuito alla sua alla sua stesura
Allo scopo di analizzare di studiare l'autonomia delle regioni speciale nel campo del welfare
Sulla base del presupposto che queste regioni rappresentino un laboratorio di sperimentazione per quanto molto piccolo in esseri siete solo tredici per cento della popolazione nazionale
Ma molto interessante per valutare gli effetti di un regionalismo abbastanza avanzato
Per svolge questo compito ci siamo posti alcuni quesiti il primo è ovviamente quello le regioni speciali hanno più competenze delle Regioni ordinaria in materia di welfare nel caso della sanità tutte le Regioni hanno anche competenze tuttavia le regioni speciali in particolare quelle del nord del Trentino Alto Adige Valle d'Aosta e provincia di appunto il Trentino generando sta hanno una sicuramente una maggiore autonomia gestionale
Nel campo dell'istruzione dell'assistenza che sono gli altri due settori oltre la sanità presi in esame
Sicuramente ci sono competenze maggiori e il caso più eclatante del personale scolastico direttamente carico dei bilanci delle regioni Valle d'Aosta Trento e Bolzano
E per esempio lei le agevolazioni a favore degli invalidi a carico del bilancio della Val d'Aosta per i a partire dal mille novecentonovantacinque
Quindi queste regioni hanno una maggiore autonomia
Hanno maggiore competenza
Hanno anche una maggiore responsabilità finanziaria questo il secondo quesito che ci siamo con posti
Per la sanità è facile vedere che è vero
Ecco queste colonne rappresenta un'incidenza del fondo sanitario nazionale cioè un trasferimento vincolato sulla copertura delle spese sanitarie
Nelle regioni speciali del Nord confrontata con la media delle regioni a statuto ordinario del nord e nelle regioni del Sud Sicilia Sardegna confrontata con le media delle regioni ordinarie del sud evidente che le regioni speciali mettono più risorse proprie nel finanziamento della sanità
In parte derivante dal dai contributi sanitari e in parte dalle risorse generiche del proprio bilancio
Le riserve generiche del proprio bilancio d'altra parte finanziano quasi integralmente in tutte le regioni gli enti gli interventi di assistenza e di istruzione
Solo che nelle regioni speciali queste risorse sono molto ingenti coprono circa il cinquanta per cento del bilancio almeno mentre in quelle speciali in quelle ordinarie sono quote rilevante delle entrate di conseguenza solo nel bilancio delle regioni speciali
Le spese per assistenza
E distruzione
Hanno un peso significativo qui re è rappresentato il valore pro capite delle spese per l'assistenza e istruzione nelle regioni speciali
Confrontato con la media delle regioni ordinarie colonne più piccole sono regioni ordinarie vedete che c'è una differenza estremamente significativa
Quindi si può dedurre che le regioni speciali in definitiva hanno una maggior controllo delle spese sociali nel senso che ci mettono molte più risorse generali e generiche del proprio bilancio derivanti da tributi propri posta forme di revenue sharing
Se è vero che hanno maggiori competenze e maggiori autonomie ci si può chiedere quali Effetti tutto Shoah sulla spesa complessiva per il welfare cioè sulla spesa delle regioni sommata a quella degli interventi diretti per lo Stato
Per la sanità
Non si notano
Intesa differenze estremamente significative queste lastre
Pronto ecco qua la spesa pro-capite complessiva
Per la sanità la cosa interessante è che è comunque un po'più elevata nelle regioni nelle due nelle due province autonome del nord che sono province ricche
Sia in termini di risorse del bilancio sia in termini di reddito pro capite sono essenzialmente regioni ricche
Ma le differenze sono estremamente più significative se guardiamo ai settori dell'assistenza e dal e dell'istruzione
Questo assolutamente niente
Non ci siamo come si sa
Aiutami grazie costo getterebbe qui per ho ecco la differenza sale trenette più grandi c'è qui la spesa complessiva dello stato e delle regioni
La spesa pro capite complessiva vedete che ci sono delle differenze incredibili la in in pratica diciamo il vantaggio dell'autonomia rappresentato dalla parte di spesa pro capite al di sopra delle linee
La prima linea rappresenta la media per legge perché del nord e la seconda per la regione ordinario del sud
Vedete che anche in questo caso si evidenzia una maggiore propensione di spesa per il welfare da parte delle regioni ricche le generiche in termini di dimensioni del bilancio e in termini di reddito pro capite
Ora questo sicuramente dipende dal sistema di finanziamento due regioni speciali ma questo è un argomento complicato
Ora il problema è detto questo cioè le regioni quindi questo è un primo effetto dell'autonomia sembra correlata alla ricchezza delle regioni ci siamo chiesti se diciamo la maggiore autonomia possa anche avere un effetto sull'efficacia delle politiche abbiamo preso il caso della sanità e abbiamo visto che in definitiva l'ambiente istituzionale conta molto poco o sulla per l'efficacia della spesa in senso quinto reagiscono una serie di fattori molto complessi
Ad esempio il Friuli-Venezia Giulia una spesa sanitaria più elevato è nettamente più elevata di quella della Sicilia ma lo stato di salute delle del della popolazione delle due regioni non presenta differenze significative
In realtà però il Friuli riesce a offrire sicuramente un servizio di qualità migliore di quello della Sicilia tant'è che in sella migrazione interregionale elevatissime in Sicilia come anche in molte altre regioni del Sud molto bassa molto bassa nel Friuli
Ecco queste differenze sono inevitabili sono implicite diciamo nel principio dell'autonomia probabilmente potrebbe dar fastidio ai cittadini della Sicilia sapere che la Regione ha i soldi e l'autonomia
E ugualmente fornisce un servizio scadente se ne sono informati probabilmente non ne sono informati
Ancora più fastidio potrebbe dare che nelle province autonome di Trento e Bolzano in Val d'Aosta si riesca a dire una spesa pro capite
Per il Welfare molto elevata senza che i cittadini ne subiscano un un aggravio in termini di onere fiscale e questo è tutto legato al particolare sistema finanziamento delle regioni speciali
Però sta di fatto restando la sanità che diciamo allo stato attuale non l'abbiamo ancora un servizio che garantisce una serie di prestazioni e di base
Abbastanza importanti basti pensare lo diciamo per esempio alle prestazioni dell'assistenza ospedaliera rispetto al costo della quale credo che milioni di cittadini si sentirebbero immediatamente poveri se dovessero fossero costretti ad usufruirne sul mercato privato ecco riesce a offrire queste prestazioni in modo fa tendenzialmente uniforme ma soprattutto senza nessun tipo di barriera né giuridica cioè in base alla nascita e così via ma nemmeno economica in termini di prezzo
Io credo che questo sia un valore importante per molti cittadini io se dovessi giudicare il federalismo sulla base di questo aspetto potere sicuramente contro certo si può dire e questo è un approccio regionalista
Ma del resto Buglione e cittadino di Roma da tre generazioni di Roma ladrona e quindi non potrei non essere centralista un po'deprimente
Di
Tema
Devono essere molto grato proprio per averci fatto vedere questi dati forse sarebbe stato meglio distribuiti dall'inizio perché questi dati ci portano a parlare della realtà così come mentre noi siamo tanto bravi a costruire sulle norme dimenticando i numeri e purtroppo i numeri sono difficili a conoscersi
Forse l'istituto regioni che un istituto del CNR quindi a tutto per essere imparziale
E per essere capace per farlo potrebbe piano piano in questo dibattito politico sulle autonomie
Fornire numeri dati statistiche così da evitare che il furore della polemica faccia scomparire la realtà
Adesso la dottoressa Manno Azzi per il suo intervento anche la dottoressa è una ricercatrice presso l'istituto
Però la nostra pazienza
Buone per elevare la quota di partecipazione femminile al convegno però non vi parlerò della differenza di genere che pure con il balza stenta molto a che fare senza così va bene profondo
Conseguenze
Quello su cui invece volevo molto brevemente richiamare la vostra attenzione è il discorso dell'amministrazione che in questo convegno è stato appena appena sfiorato se non ho perso qualcosa forse in un intervento perché ecco noi qui abbiamo sentito abbiamo visto abbiamo visto esposto in in diverse versioni questo lo schema della della federalismo per la riforma del Welfare State
Che nasce da visioni in cui l'insoddisfazione per l'uniformità e la rigidità delle prestazioni da guerre sante nelle società post-industriale che invece sono caratterizzate come sappiamo da bisogni da da aspettative molto differenziati mutevoli
Diventa una motivo per vedere la disordine Pisa articolazione territoriale dello stato sociale e la diversificazione delle sue prestazioni come una modo per sono ignorare il sulla soddisfazione della cittadino cliente di ottimizzare il rapporto tra costi e benefici e quindi abbiamo visto lo schema si basa sostanzialmente su sul fatto di affidare gli affetti le fettine distributivi ai trasferimenti finanziari
Nella misura in cui questi sono legittimamente cioè sono politica hanno una legittimità politica cosa che appunto e tutt'altro che indiscussa
E eventualmente con una programmi di pacchetti diciamo così di prestazioni minime
Comuni a tutti i cittadini della nazione o magari in prospettiva alla ai cittadini per esempio dalla Comunità europea che che in questa è una prospettiva su cui ci si muove mentre poi il il cittadino è libero lasciato libero magari incentivato con sgravi fiscali o con altri strumenti del genere a comprarsi
Le prestazioni aggiuntive più adatte ai suoi bisogni eccetera un sul mercato delle assicurazioni o su una specie di mercato dell'ente locale
Che a questo punto fornisce il servizio sulla base del del concetto della sussidiarietà e in modo tale da come dire innestare un meccanismo virtuoso di responsabilizzazione dell'amministratore nei confronti delle risorse che gestisce e nei confronti del cittadino che ha messo di fronte a un prezzo da pagare evidentemente ridimensiona le sue aspettative che se no
Hanno un come dire una tendenza crescente il famoso sempre di più e che cosa che appunto lo rende insostenibile la la lo sviluppo del welfare attualmente ma ed è uno schema molto astratto non solo astratto per come l'ho esposto io adesso ma perché poi gli affetti pur essendo cioè pur derivando da un'impostazione dichiaratamente neoliberista può essere adattato situazioni realtà molto diverso e e soprattutto deve la sua attrattività proprio all'ambiguità alle indeterminatezza tra il quantum di equità e il trio di uguaglianza e il quantum di differenza
Che saranno poche sono politicamente politicamente decisi e gestiti praticamente il che non rende questo schema come dire ben accetto o il punto di incontro per lo meno a parole
Sia da chi vede in questo incrocio diciamo di federalismo e riforma del Welfare State un sistema per rimodellare lo stato sociale su una base corporativa meritocratica territoriale insomma
E che invece lo vede come un sistema per migliorare senza gravare i costi famosa quadratura del cerchio
Il lo scudo di lo stato questa ed in una prospettiva pluralista che in questo caso è basata sulla valorizzazione di elementi identitari comunitari
Ma comunque questo schema venga declinato la riforma dell'amministrazione costo non costituisce logicamente il cuore dal momento qui che quello che viene messo in discussione quello che si vuole cambiare sui presupposti
Su cui si è sviluppata insieme connotate ha costruito il suo potere l'amministrazione pubblica degli Stati moderni
Presupposti in larga parte riconducibili a un'ampia condivisione del concetto del fallimento del mercato
Ed è l'inefficienza del meccanismo dei prezzi per assicurare una produzione soddisfacente non solo dei beni pubblici in senso stretto cioè quelli per cui non è possibile
A determinare il prezzo ma anche di Merit good per cui in astratto sarebbe possibilità di pezzo ma si decide che devono essere comunque prodotti e distribuiti su una base che non ha a che fare con il prezzo perché questo risponde a più generali finalità
Della comunità da titolare finalità dico di consenso
Quindi non siamo talmente abituati a Parma sentire parlare di riforma della pubblica amministrazione che forse facciamo un po'fatica a pensare che la riforma di cui attualmente si parla voglio dire attualmente si parla a livello generale internazionale è invece una riforma che nasce da un'idea di fallimento dello stato di fallimento del mercato di riferimento dello Stato
E quindi c'è una di Wanda di riforme della pubblica amministrazione che è di un segno completamente diverso rispetto a quelle che hanno accompagnato lo sviluppo del Welfare State che hanno tutte domande mi potenziamento di miglioramento della professionalità di miglioramento dell'efficienza e l'efficacia anche ma in vista di una maggiore espansione una maggiore spesa soprattutto dell'equità e della inclusività
Quei invece
Diciamo che per la prima volta nel corso degli anni ottanta dei paesi ad economia avanzata la prospettiva della modernità la prima volta la prospettiva della modernizzazione dell'amministrazione non coincide con quella del suo potenziamento
Stato modesto Stato moderno come ricordava anche Totti soccorso prima
E e qui e siamo all'inversione della tendenza della nella della crescita pervasiva dell'intervento pubblico e la critica radicale alla pesantezza degli apparati all'ipertrofia delle procedure formali eccetera
Si basa su una messa in discussione proprio della logica dei valori che è implicita nel modo di operare dell'amministrazione
In cui il bar fast inconsueta andato così come noi conosciamo lo Stato minimo e stratega regolatore catalizzatore di risorse non rifiuta la concorrenza privata introduce forme di concorrenza al proprio interno tra le diverse agenzie
Sì regionalizzata non necessariamente in un senso istituzionale per essere più flessibile e più adattivo rispetto all'ambiente esterno per me io contribuirà alla valorizzazione delle specificità locali
Anche ai fini di un po'pazza piazzamento nel rating internazionale dove le città ai territori con le loro strutture produttive ma anche come dotazioni di servizi con la qualità della vita che possono offrire si confrontano per attrarre capitali Investimenti flussi turistici
La detenzione per citare alcuni famosi dell'amministrazione non è strumentale al cambiamento dello stato sociale e lo scambio netto stesso dello stato sociale
Ora voi dobbiamo probabilmente esso ovviamente discorso diventa assolutamente tranciante e quindi molto
Con tutti i limiti scosso trancianti
Ma dobbiamo probabilmente anche al tipo di mediazione culturale attraverso quali alle quali le tematiche neoliberiste sono arrivate nel nostro Paese se la riforma regionalista dello stato sociale è stata elaborata in termini politici
Politico istituzionali e nuovi riforme della distrazione
Però ci si potrebbe chiedere c'è a questo punto il fatto che il federalismo e riforma dello stato sociale siano al centro dell'agenda politica non porti comunque come colora corollario il fatto che si apra una policy Wind o come si dice
Alla riforma dell'amministrazione
Perché poi Piero Natoli navi devo dire non tanto che il problema finalmente si risolve ma che non è meno esistente
E
Ecco e se la quindi l'aggancio sex l'aggancio tra le due tematiche
è e indicativo di un'adesione al modello in cui la regionalizzazione in funzione proprio della cultura dell'uniformità
Detta la linea del prevalere dei riforme delle dei valori della differenza rispetto a quelli dell'uguaglianza ecco io adesso vi risparmio realmente l'argomentazione del fatto che
Questo qui non si verifica
E che come dire una lettura dell'agenda pubblica nel senso di
Mi
Ma anche i risultati di ricerche che analizzando il sasso temporale che passata da che Patient Concern c'è un ritardo con cui questi temi e arrivano cioè lo sfasamento temporale con cui questi temi arrivano in Italia non in termini di ritardo ma interni e delle moto della diversità delle motivazioni che stanno alla base
Rendono la situazione qui diversa e ovviamente c'è cioè viene avvertita è all'ordine del giorno la necessità di ritenere il Welfare State
E e questo si inserisce nella generale tendenza presente a livello internazionale ma per il comune problema di contenimento della spesa pubblica inoltre l'adesione ai valori delle differenze dalla delle differenze
E c'è ovviamente un malcontento e rispetto al cattivo funzionamento della pubblica amministrazione non è sostanzialmente diverso a quello che c'è sempre stato che ha fatto sì che addirittura noi avessimo un Ministero della riforma pubblica
E e in questo senso quindi non non si sarebbe aperta questa finestra B e con celebra funzionali meccanismi di trend offrono che si sono creati tra i vantaggi e gli svantaggi dell'inefficienza pubblica
La dove la protesta contro l'inefficienza dell'amministrazione si salda con una forte richiesta di autonomia territoriale
Non solo le prestazioni del bel fare adesso in discussione non in prima battuta ma il trasferimento di risorse che esso implica e quella che sono di quelli che sono messi in discussione
è l'incapacità di fornire servizi molti guai infatti ma di altro tipo grandi infrastrutture credito assistenza all'esportazione cioè in fondo sono richiesto sono nella sostanza richieste di più stacca un Cimino sta
E altre considerazioni si potrebbero fare sull'agenda politica cioè sull'agenda dei partiti del governo eccetera eccetera
E lì anche qui ancora una volta diciamo che anche la la la la il tipo di di policy Community che cioè intorno a questi temi
E che nuove che chi gioca un ruolo fondamentale nel nella costruzione di questa agenda
Spinge più nel senso di un completamente o del decentramento incompiuto degli anni settanta che a un processo di deregolamentazione territoriale
E in ogni caso rispetto al problema dell'amministrazione il problema è a casa analogo a quello che c'era stato alla ai tempi della prima regionalizzazione cioè fissiamo le regole andiamo restituzioni poi l'Amministrazione seguirà e se non segue come è probabile che non segua sarà l'ennesima riforma istituzionale che è stata affossata dall'inerzia dell'amministrazione
Fin ci sono stati nella nell'undicesimo legislazione legislature sono sapientemente
Molti sforzi nei riguardi dell'amministrazione e evidentemente qui però non posso entrare nel merito di di queste cose già note si è portata a casa una privatizzazione
Dell'impiego pubblico che quando era stata proposta nel Rapporto Giannini era caduta né dal totale isolamento
Un secondo solo
E che evidentemente comunque deriva da questo ti di ma ma è anche dall'opposizione tra le categorie produttive cosiddette improduttive che si era creata Prestipino
Ma per rimanere sul piano dell'elaborazione della costruzione dei significati che secondo me è molto importante per capire la natura e la direzione dei cambiamenti non non vorrei che anche data dalla necessarie sintesi della cosa avevi dato un'idea di tipo determini Istat internistico tra cambiamenti dell'ambiente
Sociale economico e culturale e la punta dei riformatori e poi i cambiamenti di tipo istituzionale
Sto si tratta evidentemente questo che che
Di qui questo di cui stiamo parlando sono i cambiamenti strutturali che richiedono comunque un un tempo lungo e in un tempo lungo si manifesta tutta una serie di variabili che sono in grado di fare evolvere il problema invenzioni completamente anche completamente imprevista rispetto a quella che può essere nostro quale visuale per cui non sarei forse tanto d'accordo con il professor Conso quando diceva che quest'anno le tendenze per i prossimi decenni intenti sono sempre molto più pratico in questo senso
Ecco ora però il fatto che e questo voglio dire e i grandi apparati cioè i grandi programmi riversa degli apparati che stanno che li gestiscono sono ancora in piedi e non è prevedibile che cambino nel breve periodo il che non significa che comunque i cambiamenti non ci siano in una certa direzione
E ci sono da questo punto di vista tutta una serie di manifestazioni
Bella cambio di attenzione dalla dall'ente erogatore del servizio al cittadino chi ente consumatore che vanno dall'attenzione alla dispositivi mangime all'incremento e alla di di di di problemi di formazione di senso di front office
Di contatto con il pubblico eccetera ma anche e soprattutto di sviluppo di indicatori di risultati legato ai risultati sia di Sensi e di tipo quantitativo ma anche di tipo qualitativo di valutazione dei risultati contrattili
E ecco è quella che sarebbe stato più interessante vedere che poi era in realtà il vero tema del dell'intervento al fatto che alcuni di questi tempi di valutazione di sono con contengono hanno delle caratteristiche in grado di realtà di poter far cambiare le cose dal basso in maniera pluralista
Molto meglio di una riforma di tipo sinottico generale
E di fare e sono in grado di fare emergere le differenze con una chiarezza e una trasparenza una relazione tra licenza di risultato e in tutta che vanno nel senso di quello che diceva Chiara Saraceno ieri mattina cioè facciamole emergere queste differenze mettiamoli a confronto e questo è molto meglio che ingabbiata in una fase uniformità
Io devo ringraziare molto dottoressa Mannozzi ma non mi è consentito a un certo punto anche perché lei ci ha riportato su problemi di carattere teorico mostrando come l'Istituto abbia più anime
Anime economiche anni mi giuridiche sia ben attrezzata per entrare nella realtà così come nel riflettere sulle grandi teorie c'è qui con noi l'amico professor diciotto se vuole intervenire ci fa molto piacere
Naturalmente secondo le regole già stabilite
Sì grazie
Io dico subito che
Avevo ed ho qualche perplessità nell'intervenire per due ordini di ragioni uno perché nel coro fondamentale avendo seguito solo in parte gli interventi e le relazioni di oggi uno rischiamo di ripetere cose dette o di andare completamente fuori tema rispetto al solco tracciato nelle relazioni
L'altro è che abusare della pazienza degli amici alla fine di due giorni così impegnativi povere comportare qualche rischio comunque correndo i due rischi
Vi dirò ecco dove alcune considerazioni il primo è un plauso con compiacimento
Agli organizzatori di questo simposio per la tempestività la concretezza del tema l'ampiezza delle relazioni
Se un auspicio si può fare è che siano gli atti nelle forme che saranno studiate e messe il più rapidamente a disposizione degli operatori soprattutto i politici ma non necessariamente politici anche altri studiosi che non hanno potuto partecipare in maniera che non rimangano atti che saranno pubblicati tra due anni quando presumibilmente i politici a consegnano nel giro di qualche mese qualche cosa diciamo così genericamente dovrà essere fatto
Ciò premesso consentitemi di ecco esprimere ecco qui nella veste di ex componente del cosiddetto comitato Speroni per le riforme istituzionali quindi prescindo dalla mia scarica al mio ufficio di vice segretario generale del Senato con delega per i problemi della documentazione e informazione problemi istituzionali proprio in quell'esperienza
Noi ci siamo confrontati allunga appassionatamente come sapete che era un un arco di quindici professori universitari che andavano da così da dal PDS ma Alleanza nazionale quindi un'avaria
Un varia umanità varia lentamente diciamo spassionatamente anche vivacemente confrontati su un principio che qui mi pare è stato poco affronta perlomeno oggi io non l'ho sentito il principio di sussidiarietà
Che è stato e allora se c'è stato
Ecco perché su questo variamente intese diversamente inteso questo beneficio stato l'anno scorso
L'Associazione giuristi europea dedicata a questo tema tre giorni interi di dibattito nel momento alle compresso del San Michele che sono arrivata alla conclusione che uno di quei principi più evanescenti
E più difficilmente afferrabile nonostante certi tentativi delle corti di giustizia europee
Per cui è un
Una specie di Sarchiapone che non si riesce poi bene a definire non si capisce se giova o non gioco qualche volta Giove e qualche volta non giova all'ente territoriale minore nei confronti dell'ente superiore
Altro punto si parlava con Adelaide sanitaria e questo è indubbiamente un fatto di estrema concretezza e apprezzabile però avendo io partecipato a vari convegni regionali su questi temi ho visto che da parte degli agenda li stima o degli esperti di settore io non ci capisco nulla né nell'uno né dell'altro fronte si diceva attenzione
Se si danno dei dati aggregati si rischia di dare agli atti fuorvianti
Perché dire che la spesa pro-capite la stessa in Sicilia che per la Lombardia o il Piemonte non significa nulla se non si dice quanta quant'è l'incidenza delle malattie cardiovascolari rispetta la Sicilia Lombardia gli altri mi bronchiale di enfisema polmonare le malattie allergiche tutta una serie quindi ecco allora
Quindi invito che sicuramente ricercatori avranno già tenuto presente di disaggregare di tener presente questi dati sul mobile che la spesa pro-capite è la stessa sembrerebbe o addirittura dice maggiore Insinna
Lombardia che non in Sicilia quindi è trattato meglio il cittadino lombardo rispetto al malato siciliano non significa nulla se ceciliano per sua fortuna a minori malattia una minore
Moro morbilità come si dice che non la
Io sono perfettamente d'accordo che regionalismo federalismo anche qui poiché si tratta di superare certi nominalismo i perché se no andiamo avanti senza nessun passo avanti
Il vero problema è però la riforma la pubblica amministrazione senza di che federalismo regionalismo Sato unitario avremo servizi scadenti grandi spense grandi soddisfazioni proteste e faremo anche qui pochi passi avanti
E allora il problema la formazione del personale ormai in questo tutti l'hanno ritenuto che è un investimento
E poi vedo anche sul piano culturale facendo lezioni alla scuola sulla pubblica amministrazione soprattutto alla sua opera Ministero dell'Interno insomma o andando in altre accademie che chiama
Il problema della copertura amministrativa della legge e dell'organizzazione di quelle strutture che devono poi gestire le funzioni che la legge regolamenta la direttiva affidano alle strutture stesse ecco questo mi pare un problema fondamentale
Perché se non si arriva ed è questo un fatto organizzativo e culturale prima di tutto a capire che è inutile affidare a degli enti a degli organismi nuovi o vecchi determinati compiti senza vedere in termini di personale in termini di organizzazione in termini di procedure che cosa questo significa è chiaro che è un po'un fallimento
In altri Paesi come sapete quindi non mi dilungo perché discorso tra e vi sono addirittura delle disposizioni legislative che obbligano a quando si trasferiscono funzioni da un ente a un'altra dire anche quali direzioni si sposta a quanto personali si sposta il che forse eccessivo
Però indubbiamente mi pare che sia significativo
Vedete io sono rimasto impressionato nota a una trasmissione televisiva molto famoso c'erano dei politici
E
Fu chiesto dice ma fallimento era legge Martelli sugli immigrati è dovuto al fatto che non è stata applicata bene o è un difetto intrinseco della legge che di per sé non era facilmente applicabile che è una delle tre condizioni che baretto nei ruderi
Voi ben conoscete dice essere una delle cause della ma della mancata operatività o buona operatività della legge
Mi ha molto colpito che di fronte alle insistenze del conduttore ci vuoi pensare che un problema di cattiva amministrazione cioè i ministeri interessati non ho saputo gestire non hanno voluto a gestirla oppure era legge fatta male
Alcuni politici hanno invaso la domanda alcuni hanno risposto va be insomma noi facciamo un'altra legge
Che sostituisca la legge Martelli e poi vediamo se non funziona e vedremo caso ma di fare un'altra legge di fare delle correzioni
Ora è chiaro che sotto il profilo politico e qua l'amico Francesco Paolo consentirà è più facile fare cambiare una norma che non la faticosa verifica
Ecco quindi gli uffici di verificazione e di attuazione delle leggi su cui in Francia sono molti progetti avanzati in Italia voi sapete ci sono stati nella decimo undicesimo legislatura due proposte dalla Giunta per il Regolamento che sono andate lì per l'aula poi non sono andati avanti il che non è certo un problema valente tecnico ma anche politico ma secondo me questo è un punto fondamentale federalismo regionalismo o Stato unitario che dir si voglia
Secondo gli è stato accennato qui dalla signorina che mi ha preceduto
Molto si potrà
Speriamo ottenere quando sarà a regime e cominceranno a funzionare i controlli di gestione
Non solo sulla quantità ma anche sulla qualità su cui tutti si stanno un po'attrezzando diceva al procuratore generale dice è una sede la Corte dei conti è una sfida che noi stiamo correndo no non è vero che non
I funzionari la corte non siano direi organizzativamente e culturalmente preparati per farlo è chiaro che questo è un punto di fondo
Ultima cosa qui bisognerebbe veramente quando parliamo di federalismo e parliamo degli altri paesi questa è un'esperienza che io ho toccato con mano purtroppo
Proprio nel comitato Speroni
E a vere al solito non solo dello in the books ma dello il vertice perché il dire come funziona la Costituzione o il federalismo o io regionalismo in questi Paesi sulla base dei libri sulla base dei testi di diritto costituzionale senza sapere esattamente come funzioni è chiaro che si fa un'opera
Così nella migliore delle ipotesi
Rischiosa ma e in alcuni casi si fa un'opera sbagliata
E voi sapete tanto per fare un esempio la ripartizione tra domina legge regolamento che in tutti i manuali noi continuiamo in Francia riportare Vegetti costituzionalisti più recenti mi dicono che non esiste cioè il testo costituzionale francese rimasto lettera morta per perché il Governo non ha eccepito l'invasione del dominio del Regolamento del Consiglio costituzionale ha detto che se no eccepisce il governo recepisce ne sono il Consiglio di Stato ha detto che non è giustiziabile un me la legge che invade il campo del Regolamento quindi non si consolerà
Di fronte a queste affermazioni rimane sempre da parte nostra le esigenze lo sforzo di cercare di capire come funzionano veramente le cose degli altri paesi tenendo conto e chiudo che ogni sforzo che Possa debba essere fatto deve tener conto
Del cittadino cioè ogni tipo di organizzazione ogni tipo di riforma non è fine a se stessa non è un fatto estetico non è un fatto di vittoria di una forza politica di un'altra ma intanto merita di essere fatto se veramente finisce fondato rendere migliori servizi e rendere più tra virgolette felice il cittadino
Utente dei servizi stessi grazie per la vostra cortese attenzione
Ringrazio molto l'amico professor briciolo e devo dire che nel frattempo il sopravvenuto il professor Vitaletti
Ora se ha le forze per fare un intervento tenga conto che noi abbiamo poche forze
Ecco mobili
Lo pregherei di essere scheletrico anche perché poi tutto quello che è scritto andrà negli atti ecco speriamo che siano sopravvivenza fatta attivano sopra ma forse previdenza passi
Parlando col linguaggio previste
Là dentro
Come gli organizzatori saranno ho potuto intervenire solo in quel momento venendo fuori Roma però ho visto seguendo scalettatura degli interventi conoscendo in parte le persone che sono intervenute che il tema di fondo
Sì è centrato sul federalismo
Inteso il rapporto comune del fare
E in particolare si è centrato sul di su chi interviene nelle missioni di welfare
Il grado di decentrabilità
I poteri sulle decisioni
E mi sembra almeno che il discorso sul sul modello di impostazione quel fare sia rimasto sullo sfondo trappole euro
Accuratamente relazioni però l'impressione era questa
Io
Forse non l'orrore di fare provocazioni ma ci provo
Mi sembra che si possa invece impostare un discorso sul federalismo vuol fare
Riflettendo anche su altre caratteristiche che interessano questo binomio e che
E che forse finendo o perlomeno la traccia interessante quelle sviluppi anche di in campo nel campo delle riforme del welfare ma adesso
Cioè un dato di federalismo sotteso
Al i sistemi di welfare così come sono
è per così dire la federazione delle entrate sulle spese per funzioni si parla di
Federalismo relaziona un problema il territorio potere territoriale verso su un potere
Che riguarda territori maggiori ma c'è anche un discorso di federalismo di funzioni per consentire lo Stato Igli amministrazioni pubbliche in Generali svolgono tre grandi tipi funzione
Notissimi i beni pubblici cosiddetti nazionali
I beni pubblici locali correlativi amministrazione e la categoria che non è nei manuali ma è nella realtà dei beni pubblici previdenziali che sono anzi per certi versi la categoria più importante quantifica quantitativamente
Quindi si può impostare mi sembra un discorso di entrate in relazione a questo tipo di funzioni
E di entrate viste in relazione all'economia nei suoi momenti compressi che però sono complessi però sono quelli standard fra l'economia non è solo produzione di reddito il fine
La produzione del reddito un altro fine la Missa discussione i consumi tramite la produzione modelli standard matricola undici ci dicono che l'economia fatta di tre grandi momenti
La funzione di valore aggiunto la distribuzione del reddito della domanda finale e in particolare quella i consumi che e l'ultima domanda per così dire il motore di tutto il sistema
E abbiamo imposte che anche se non in maniera sistematica si collega a queste tre momenti
E vanno a finanziare i tre momenti di spesa
Quindi proporrei una riflessione su come avviene oggi questo tipo di federalismo chiamiamolo forse un termine improprio ma fino a un certo punto perché si tratta di di di vedere appunto come come si collegano questi momenti
Io tornerei federalismo di funzioni per certi se se mi passa il tetto in termini ed espressioni
Allora partiamo dai tre grandi tipo tipologie di beni che oggi abbiamo il sistema previdenziale sistema degli enti locali Regioni province comuni sistema nazionale Izzo sono già liberiamo c'è bisogno
Esplicitare su questo
Vediamo come le entrate che derivano dai dei tre grandi momenti di dell'economici si raccordo a questo tipo di funzione
Ora noi abbiamo
Imposte
Vediamo che essenzialmente
Le imposte sui redditi e sui consumi sono attratti dai beni nazionali per così dire tra lo stato finanzia soprattutto con ben i due momenti viva che imposta sui consumi anche se discorso sulla produzione e le imposte sui redditi
Qui diciamo il sale con consumi redditi due band due momenti sono appannaggio dello Stato
Abbiamo al a per gli enti locali imposto sua probità per i comuni cioè dici imposte immobiliari
Abbiamo molti trasferimenti e si parla oggi di trasferirli
L'imposta sulla produzione quindi sul primo momento non è redditi e consumi che andrebbe
Agli enti locali
Oggi come oggi ci va un po'di proprietà immobiliare e piccoli imposta
E poi
La sicurezza sociale finanziata soprattutto i contributi sociali a carico del datore di lavoro che io chiamerei imposto sulla produzione
Del resto imposta su un fattore la produzione solamente a me
è senz'altro trattato come fattore la produzione e non come reddito perché si guarda al Salario inteso come remunerazione Pons preleva contributo sociale
E non facendo riferimento alla caratteristiche individuali a percettore sarebbe reddito poiché l'IRPEF quindi posso solo possono anche l'INPS
La chiama rilievo sua produzione quindi no non lo so affossando una situazione se dico che i contributi sociali sono un pallido sua funzione che vanno a finire a finanziare
La previdenza per il sostegno dei redditi essenzialmente
Non abbiamo
Imposte sui redditi e sui prelievi selettivi su consumi facendo fare insieme che si generano con lo Stato in Po pericoli sulla produzione che vanno con la previdenza
Abbiamo questi rilievi sulla proprietà immobiliare ipoteticamente in Italia prelievi nuovo sulla produzione che vanno agli enti locali
Ci si può domandare una volta evidenziato questo quadro eh
Era il suo livore
Questo questa articolazione del tre giugno
Oppure è una fonte importante di crisi
Si può fare un quadretto si può da questa dipende la frontiera efficienza equità
Storicamente le cose sono andate così e siamo finiti in questa configurazione
Il mio discorso è quello è possibile spostare questa frontiera frontiera efficienza equità agendo su questo raccordo
Su questo tipo di federalismo per così dire oppure è una direzione di ricerca lana questo il discorso che imposto
A me sembra che che non sia
Il massimo una dell'efficienza dell'equità attuale articolazione su questo si vorrebbe lavorare teoricamente ma appunto i tempi sono sono stretti non lo faccio mi limito a prendere atto e la realtà
Sì diciamo nell'Occidente quel fare in crisi è in crisi questa articolazione questo raccordo
Questi suoi giunte essenziali
E allora la domanda è possibile
Rifare un altro quadro diverso con un'altra filosofia e migliorare e spostare in avanti la frontiera cioè migliorare sia l'efficienza con l'equità questa la domanda e la ricerca
Io credo di sì
Io credo di sì e credo che ci siano diverse indicazioni che sono che sono in atto un assieme alla crisi di movimenti in trasformazione
Io penso in particolare il raccordo ideale sia che i prelievi su sulla produzione intesa nel suo senso pieno la promozione e produzione di valore aggiunto
Acquisto di beni e servizi limitati già limiti attivamente oggi viene intesa come
Soldi pagati a lavoratori ma quello solo la reputazione di ogni fattoria produzione la funzione uno tutto chiaramente il valore aggiunto tutta l'attività produttiva
Direi che raccordo stato produzione
Il raccordo enti locali consumi
Io perché mi sembra un'ipotesi e di raccordo previdenza redditi questo è un quadro alternativo
Prego nuovo lavorare ma non c'è tempo sul perché così sembra messo un po'astratto però vediamo diamo per scontato questo quadro e vediamo se effettivamente ci sono degli elementi per cui questa nuova configurazione può spostare in avanti la frontiera sia dell'efficienza dell'iniquità senza senza tagli sul parliamo di ristrutturazione qualità del settore pubblico non di quantità
Un altro tipo di discorso
A me sembra che l'efficienza in linea generale ma su questo potrei lavorare moltissimo
Aumenta perché c'è una sintonia di fondo lo Stato interviene il grande regolatore la produzione del PIL tutta l'attività di fondo dello Stato chiaramente non è che la previdenza gli ha fatto uno più più o gli enti locali di erano fagociti
L'hanno contributi marginali e lo Stato che interviene soprattutto le funzioni il primo in mille modi dalla stabilizzazione regolanti concorrenza dalla fu dalle grandi infrastrutture quindi c'è una sintonia con l'attività di fondo dello Stato
Gli enti locali predispongono l'ambiente l'uscita di pochissimo sul territorio vive quindi hanno a che vedere
Organicamente con l'attività di consumo della previdenza a che vedere pure dicono tutela detezioni sono reggimento esperimenti per la malattia Sorrentino c'è una sintonia di fondo che senza elaborare ma si potrebbe fare
Ci Cividate questa notizia un ricerca che può essere forte
I lavori un po'di più ma poco di più sulle ragioni dell'equità
Non abbiamo questo totem per cui diretta se l'imposta personale progressiva che vale è stato il principio e la fine d'equità Cdp lì bisogna aggiustare pure più pulita
Mi sembra che tutti gli strumenti fatti non abbiano voluto grandi risultati anzi e sui suoi peggiora che è di giorno in giorno
In via vale la pena forse di riflettere su altre articolazioni ospita che sono possibili non non non dobbiamo prendere come come dato solo tramite l'imposta personale progressiva si può realizzare il Pisa
Anzi dobbiamo constatare che non ci si riesce
Per un'articolazione di questo genere nel momento in cui i consumi sono sono già qui sono già progressivi non si cambia la porosità derivanti se si danno Teresa territorialmente i consumi i consumi sono meglio distribuiti nel territorio italiano molto meglio la pulsione ovviamente vince la base per un miglioramento
Di equità senza che poi ci sia bisogno di internet d'intervenire con trasferimenti visibili quando ho distribuito sul territorio gettito su come i consumi
Si ottiene già in partenza la buona distribuzione
Da questo punto di vista è ovvio che c'è un miglioramento potenziale
La distribuzione su redditi tramite la presidenza nel momento in cui vendere dia lavoro sparo la previdenza
Possono pagare prossimamente possono ricevere previdenza in maniera progressiva chi oggi non è quindici per un potenziale di miglioramento quattordici col sistema contributivo non c'è una redistribuzione cioè la sicurezza ma non ho la redistribuzione
Mentre si introdurrebbe una redistribuzione
E si potrebbe ma qui dovrei lavorare teoricamente anche parlare di una nuova forma di selezione qualitativa perché se
In aiuto i contributi dei lavoratori
Dagli altri due settori va la produzione consumi provengo redditi è chiaro che c'è un vantaggio netto per tutti i lavoratori mitico discrezione qualitativa come si dice e che questo può avvenire dico subito perché
Tassando zero era il di rifinanziare
Oggi la tendenza del mercato detta sarebbero le due finanziarie questo distrugge dei sistemi moderni
Non abbiamo visto un ultimo rapporto comunitario pay cade la tassazione sulla diva capitale sale quelle su reti a lavoro con questo sistema accettando la tendenza del mercato opere di capitali riusciamo constato detto a tutelare meglio i redditi da lavoro
L'ultimo discorso riguarda lo stato non ci sono volare ma prelevare sul valore aggiunto è facile ci consegna l'IVA basta articolarlo in maniera diversa oggi viva è è qui e il discorso e mi avvio alla conclusione
Per cui questo modello non è un'astrazione oggi abbiamo un grosso punto di crisi dobbiamo ricordare che di riforme del del la riforma in molti anni fa è stata innescata
Dal faccio dal passaggio dice IVA e quindi dobbiamo aspettarci come realisti confacente alla storia
Che oggi blindati intra in crisi la sua funzione originaria che era quella di redistribuire il gettito tra gli stati scontri cibo distrazione entrambi in crisi pone le premesse per un nuovo cambiamento
E quindi
Questo dobbiamo ragionare sul fatto che l'Iva che la grande imposta moderna
Entra in contraddizione l'IVA questa doppia faccia colpisce consumi prelevando sulla produzione quindici da un segnale si può trasformare il gamete ataviche prendi organicamente sulla produzione
Però permetta di prelevare anche su Confucio scenda Sicilia due prelievi che già raccolgano sto finendo
Già raccolgano il senso dell'esistenza
Io ritengo che
Ci sono grossi momenti in cui il dibattito su queste cose ovviare in concreto uno a quello della realizzazione del federalismo fiscale in Italia non è assolutamente scontato si debba procedere un esposto sulla produzione l'altro e si sta avvicinando
E il momento del regime definitivo dell'IVA che sta ponendo problemi immani e rispetto ai quali grosso domande
Emergeranno prego
Ringrazio veramente di cuore il professor Vitaletti perché questo suo intervento ci fa capire come si debba riflettere su tante scelte di fondo che sono tra le pieghe del nostro sistema
E quindi mi dispiace molto che il suo intervento sia avvenuto per motivi che accadano dato così alla fine di questo convegno quando pochi di noi sono rimasti ascoltarlo però sono sicuro che il suo lavoro insieme con l'Istituto tre regioni potrà servire ad arricchire queste tematiche ha incentrato delle sul tema che a noi più Cheney ci interessa
Devo dire nel concludere i lavori di queste due giornate che sono devo dire soddisfatto
Nel vedere che le linee culturali tracciati al Direttore Istituto professor Temistocle Martines sono state pienamente realizzato
In quanto è emerso come il problema del welfare presuppone un tipo di eguaglianza e un tipo di direi di uniformità
Mentre il problema del regionalismo e del federalismo che vanno certamente oggi visti nell'ambito della nuova normativa comunitaria che gradualmente si aggiunge complica le cose
Presuppongono una visione di diversità soprattutto quella del federalismo e allora ricordando una frase
Che andava di moda nel periodo all'Ancien Régime del Settecento e cioè la diversità e la vita l'uniformità e la morte
Dovrei dire come oggi il problema si pone per noi soprattutto per i giuristi deve razionalizzare quello che avviene in norme
Allora l'uniformità è qualcosa che noi giuristi conosciamo bene ed è qualcosa che noi perseguiamo
In varia maniera la diversità e qualcosa che abbiamo cominciato a realizzare in Italia con le regioni e si è visto che è difficile creare la diversità nelle regioni perché le tendenze le vischiosità che portano all'uniformità fanno parte della nostra tradizione
Ma oggi la Comunità europea le istanze sociali e soprattutto la sicurezza che anche nella diversità si può assicurare la tutela del Welfare State
Ci portano a pensare in maniera nuova e diversa e per questo che questo discorso fatto al professor Vitaletti sulle scelte del sistema fiscale tributario sono veramente di carattere essenziale
Aggiungo adesso che si è chiuso il condizionatore ci dice che alle sette dobbiamo assolutamente essere fuori che l'istituto per le regioni per chi non lo sa
Unisco uno dei pochi istituti del CNR che si occupa di materie giuridiche e quale istituto ha la fortuna di poter riavere più competenze riunite in un solo locale
Mentre non dell'università ognuno vive nella propria casa
E quindi è un istituto che se così come il professor Martines certamente vuole avviato per questa strada potrà gradatamente raccogliere non solo contributi teorici ma soprattutto un'analisi dei fatti
Un'analisi di come i fatti si svolgono da un punto di vista economico tributario delle scelte dell'incidenza delle leggi sulla realtà
Tutto questo potrà apportare i politici e anche noi cittadini
Nei cittadini a vivere consapevolmente i cittadini politici
A capire meglio quello che avviene e questo credo che possa esser fatto solo istituti come quelli del CNR
Cioè istituti che non sono di parte che non fanno capo alla Fondazione X o alla Confederazione y ma sono istituto io lo stato della Repubblica
Da questo punto di vista il comitato per le scienze giuridiche politiche vede con simpatia questo tipo di iniziative tant'è vero che nella ristrettezza dei bilanci questo convegno che era fermamente voluto al posto Martin si è fatto e si è fatto come lui ha tracciato secondo le sue linee culturali
E naturalmente adesso rimane il problema
Di mantenere questo istituto aperto è collegato con le varie istanze universitarie sociali perché questi dati i dati del dottor Buglione le ricerche che ci ha indicato il professor Vitaletti e anche le impostazioni teoriche possono immediatamente entrare in circolo
E quindi contribuire al dibattito e alle scelte che noi dobbiamo fare io ringrazio moltissimo i due relatori di oggi pomeriggio il professor corso e il professor Giorgio Brosio e soprattutto ringrazio voi che siete rimasti fino adesso per seguire i lavori grazie ancora e grazie all'amico professor Francesco D'Onofrio che è stato piccoli