Registrazione audio di "Commento all'attualità politica", registrato lunedì 27 febbraio 1984 alle 00:00.
Sono intervenuti: Sergio Turone (rad).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Governo, Partito Radicale, Partitocrazia, Politica, Varie.
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Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale del giovedì
Purtroppo ci risiamo
L'omicidio del diplomatico americano assassinato ieri a Roma dalle Brigate Rosse
Se come sembra e attendibile la telefonata di rivendicazione fatta subito dopo ad una radio di Milano
Smentisce l'ottimismo opportunistico di quanti andavano affermando che il terrorismo è ormai sconfitto
E naturalmente attribuivano il merito dell'asserito successo democratico alle leggi speciali imperniate sulla teoria del pentitismo
A poche ore dall'attentato di Roma non è ancora possibile avere elementi su cui fondare un'analisi certa in merito a questa ripresa della violenza terroristica ma alcuni dati su cui impostare una riflessione già li abbiamo
Il dato più impressionante che non più di tre settimane fa il ministro dell'Interno Scalfaro andando controcorrente rispetto alla facile tesi ottimistica generalmente accreditate negli ambienti governativi
Aveva dichiarato in un'intervista che sarebbe stato un errore pericoloso ritenere scongiurata definitivamente insidia terroristica
Il ministro dichiarò di avere informazioni attendibili in in base alle quali si poteva arguire che gruppi eversivi armati si erano ricostituiti disponevano di molto denaro ottenuto col sistema dei sequestri
E si preparavano a colpire di nuovo
Ebbene puntualmente hanno colpito e hanno colpito dopo molti mesi di tregua un obiettivo elevato protetto difficile ciò che sconcerta e preoccupa è che i nuovi terroristi non hanno fatto ricorso all'elemento sorpresa
Sapevano che il ministero dell'interno era informato dei loro movimenti ma si sono ugualmente sentiti abbastanza forti da poter compiere l'attentato con la certezza dell'impunità
Dal canto suo il Governo questo governo pentapartito che vorrebbe fare dell'efficientismo la propria bandiera
Pur avendo avuto le soffiate giuste e possedendo gli elementi per non farsi cogliere impreparato
è stato incapace sia di prevenire il nuovo crimine sia di catturare per quel che se ne sa finora gli assassini del diplomatico americano
Ebbene questa nuova clamorosa sconfitta dello Stato non deve sorprendere infatti che il governo confortato anche in questo dall'opposizione comunista era quella missina
Si è ostinato a giocare contro il terrorismo due sole carte
Quella di una severità addirittura feroce contro i terroristi già incarcerati e definiti irriducibili
E quella di una strisciante indulgenza concessa agli assassini disposti a simulare un pentimento e a fornire elementi utili alle indagini
Ora che il criminoso attentato mortale di ieri sera ha dimostrato la miserevole inefficacia di una strategia imperniata su quei due soli Cardini
Il povero ministro Scalfaro si trovava con niente in mano o meglio con la sola prospettiva di ricominciare daccapo il ciclo delle leggi speciali
Di nuovi sconti ai futuri pentiti etc fino all'autodistruzione del sistema di convivenza civile
Adesso la nostra Repubblica è nella condizione di un malato grave
Al quale un medico imbecille abbia ordinato una massacrante cura di antibiotici al termine della quale il virus è ancora vivo mentre l'organismo del recente del degente è assai più debilitato
Riflettiamo un attimo quando il governo aveva annunciato con orgogliosa sicurezza che la legislazione speciale aveva consentito di sbaragliare il terrorismo
Tale affermazione era pur fondata su qualcosa di concreto
Infatti salvo eccezioni rarissime di latitanti in fuga si sapeva che tutti i capi del terrorismo erano stati catturati
E anche i loro luogotenenti e i caporali e i manovali fuori insomma non c'era più nessuno
Ora se dal niente dopo sconfitte così dure un movimento terroristico ha saputo ricostituirsi in tempo così breve e crescere fino ad assassinare un diplomatico americano
Bisogna essere o imbecilli o complici dell'eversione
Per affermare ancora che a sconfiggere il fenomeno della violenza politica servano le mediocri furbizie di una tattica investigativa fondata sulla dell'azione e sui falsi pentimenti
La strada da battere contro il terrorismo è diversa e va assai più in profondità
Bisogna prendere atto che la violenza politica dei sedicenti rivoluzionari assassini nasce da un'altra violenza politica uguale ed opposta
Quella di una partitocrazia sempre più inquinata di cinismo di corruzione di arroganza di avidità
Se dal paese non uscirà una classe politica democratica nuova profondamente nuova
La violenza del potere fornirà sempre alimento e pretesto alla violenza della sedicente rivoluzione
Sergio Turone mi saluta evita la risentirci come di consueto domenica mattina alle nove meno un quarto per la rubrica della corrispondenza a risentirci dunque
Buona giornata da Sergio Turone
Al microfono per il consueto editoriale delle lunedì mattina
I giochi di parole troppo facili e le ironie giocate sui nomi delle persone francamente mi infastidiscono
Perciò la disistima che nutro verso il nostro attuale presidente del Consiglio non basta a farmi apprezzare il sarcastico accostamento divenuto in questi giorni frequentissimo
E rilanciato anche da uno tre da una autorevole quotidiano francese
Fra Bettino e Benito
Preferisco la satira politica imperniata su altro che sulle assonanze dei dati anagrafici
Tuttavia sono accaduti proprio nei giorni scorsi due fatti politici il taglio dei salari deciso dal governo per combattere la crisi economica e la firma del Concordato un color fra Stato e Chiesa
Che fanno passare in secondo ordine tutte le riserve relative all'ironia sui nomi e danno un impressionante avallo alla tesi della somiglianza politica fra Mussolini e Craxi
Eviterò di trarne conclusioni schematicamente eccessive
E non perdiamo di vista la differenza che a mio parere e ancora significativa nonostante tutto
Fra l'attuale regime vigente in Italia e il regime fascista
La partitocrazia corrotta e illiberale ha molti elementi in comune con la dittatura che il nostro Paese dovette subire per vent'anni
Ma identificarli sarebbe a mio giudizio un pericoloso errore di misura
Fatta questa premessa va detto che fra i punti di somiglianza si inseriscono alla perfezione sia la firma dei fatti ma da Mensi siglati sabato da Craxi e dal cardinale Casaroli
Sia la scelta di una politica economica anti inflazionistica imperniata sulla riduzione dei salari
In merito al concordato un collo di villa Madama hanno già fatto osservazioni esaurienti che io condivido senza riserve Marco Pannella Mauro Mellini e Angiolo Bandinelli
Il medesimo opportunismo che ispirò nel mille novecentoventinove Mussolini ha guidato stavolta Craxi
Con un'aggravante se mai a carico dell'attuale presidente del Consiglio
E cinquantacinque anni fa c'era almeno l'esigenza di chiudere in qualche modo la storica questione romana causa di grave disagio per molti italiani di fede cattolica
Mentre oggi dopo l'introduzione di leggi rivoluzionarie come quella sul divorzio e quella pura ambigua sulla Bortot
Il Concordato stava estinguendosi di morte naturale senza danno per nessuno se non forse per i massicci interessi materiali e bancari del Vaticano
Questo rinnovo contrattuale che per giunta rinvia ad un secondo momento proprio il tema più scottante relativo ai quattrini e dunque a tale proposito una cambiale in bianco rilasciata a Marcinkus e all'olio ora serve soltanto a Bettino Craxi come colpo utilmente propagandistico
Un vantaggio identico a quello che dal Concordato del mille novecentoventinove trasse Benito Mussolini
Dopo che il Duce avrebbe rafforzato con l'acquisizione di una riconoscente benevolenza da parte del mondo cattolico il proprio potere assoluto
Una delle prime cose che fece fu di utilizzare quella coi accresciuta forza per imporre una politica economica di riduzione dei salari reali
All'inizio degli anni trenta infatti l'industria italiana poté uscire con relativa facilità
Dalla crisi economica mondiale soltanto perché il governo fascista ne fece pagare il prezzo ai salariati sottoponendo le già modeste retribuzioni a uno dosato ma drastico trattamento riduttivo
Ricordo ricordate quella bella frase di Pietro Nenni che polemizzano a contro i governi forti con i deboli e deboli con i forti
Ecco la definizione calzava perfettamente al ministero Mussolini ma purtroppo calza altrettanto bene al governo Craxi
Fronteggiare una crisi economica è sempre arduo far pagare le tasse ai ricchi impedire che esportano capitali indurli a razionali Investimenti è sempre difficile
è infinitamente più facile attingere ai redditi da lavoro dipendente
Lo si può fare sia per via fiscale come da sempre accade sia con le manovre concertate di riduzione dei salari reali come è accaduto con la recentissima iniziativa del Governo in tema di scala mobile
Sarà forse una coincidenza
Ma avete notato che in difesa della mossa ministeriale la CISL è scesa in campo con zelo persino superiore a quello dei sindacalisti socialisti
Personalmente stimo Pierre Carniti e gli altri massimi esponenti della CISL ma so che in questi casi la ragion politica finisce col prevalere sulle opzioni suggerite dalla coerenza
Perciò non riesco a cancellare in me un fastidioso dubbio
Che la CISL sindacato di matrice cattolica
Abbia così accanitamente difeso il governo Craxi in questa difficile circostanza benché le misure anti salariali colpiscano al di là di ogni dubbio i lavoratori dipendenti
Compresi quelli iscritti alla CISL
E che abbia preso queste difese di Craxi la CISL anche per suggestione indiretta di interessi legati alla Santa Sede
Mi domando allora la CISL e gentile con Craxi perché Craxi è stato gentile col cardinale Casaroli
Se così fosse e patti ma da Nancy avrebbero un collegamento sotterraneo con i patti salariali
Ma se così è povero cattolicesimo e povero sindacalismo
Sergio Turone vi saluta evita la risentirci come di consueto a giovedì mattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per la consueta rubrica domenicale della corrispondenza
Ora stavolta il numero delle lettere sensibilmente aumentato perciò Stra però qualche minuto in più rispetto alla al tempo consueto della rassegna stampa oggi comincerà
Qualche minuto dopo le nove comincia verso le nove e un quarto
Comincio con una lettera
Estremamente interessante sul problema dello sterminio per fame
La scrive da Roma Vincenzo Nocchi
Caro Sergio da un po'di tempo a questa parte sta cercando in vari modi di convincere gli esponenti del pr
Ad affrontare un problema che a mio parere è della massima importanza parlare correttamente e profondamente dell'avvio delle vere cause della fame nel mondo
Da quando i radicali hanno sollevato questo problema vergognosamente ignorato da tutti gli altri partiti
Io sono stato stimolato a documentarmi continua Vincenzo no che ho consultato libri testi documenti ho letto articoli di giornali e riviste ho ascoltato relazioni dichiarazioni di uomini di cultura
Tutto questo per avere una chiara idea delle vere cause del problema
Sono arrivato alle seguenti conclusioni
Il problema della fame nel mondo è il problema centrale di tanti altri grossi problemi che affliggono l'umanità
Per risolvere questo problema è indispensabile sensibilizzare coinvolgere e mobilitare la gente
Per sensibilizzare la gente è necessario far conoscere in modo chiaro e approfondito le vere cause della fame
Per conoscere per conoscere le vere cause e inevitabile per prima cosa affrontare analizzare e distruggere tutte le menzogne diffuse dalla cultura ufficiale e tutti i miti popolari che ne sono conseguiti
Per distruggere infine le menzogne dalla cultura ufficiale conclude no che indispensabile organizzare una vasta e radicale campagna di informazione che consenta in qualche modo la partecipazione della gente
Se queste mie conclusioni prosegue la lettera di Vincenzo no chi sono da te condivise noti sembrerebbe opportuno iniziare una adeguata campagna di informazione
è necessario però che tu sappia quali sono stati i miei precedenti contatti con esponenti radicali e che tu conosca comunque quali strani effetti si possono ottenere quando si cercano le cause e e Vincenzo Nappi prosegue raccontando di un suo incontro con Bruno Tescari presidente della associazione contro lo sterminio per fame
Di una sua conversazione telefonica con Emma Bonino e di un successivo mancato appuntamento
E infine parla di un contatto avuto con Gianni Santucci direttore di radio radicale
Vincenzo notti si lamenta di
Non aveva riscontrato in questi contatti con Tescari Emma Bonino Gianni Santucci
Sufficiente interessamento
Che i temi che le sue proposte siano cadute nel dimenticatoio
Concludesse le mie proposte di sembrano giuste non potresti più spesso organizzare queste trasmissioni si tratta di un ciclo di trasmissioni
Sulle cause della fame nel mondo che Vincenzo no si propone e di cui manda anche una scaletta
Ora al di là di quelle che sono di quelli che sono i consigli operativi formulati da questo assiduo ascoltatore
Consigli sui quali saranno evidentemente
I dirigenti della radio radicale a prendere decisioni dargli le dovute risposte
La lettera di Vincenzo Nocchi a me sembra molto interessante perché mette il dito su quello che è il tema centrale della strategia del pr
L'impegno contro lo sterminio per fame nel mondo e incidentalmente questa lettera mi fornisce l'occasione di esprimere un giudizio anche sulla recentissima è sorprendente conversione di autorevoli esponenti della partitocrazia
Improvvisamente convertiti a favore dell'impegno contro lo sterminio per fame il caso più clamoroso quello di ieri
Di Flaminio Piccoli presidente de la Democrazia Cristiana ne riparleremo offrono poco più avanti
Prima vorrei spiegare quali sono a mio giudizio le ragioni per le quali finora Vincenzo notti è stato così poco fortunato né tentativi che ha compiuto rincontrare esponenti radicali
E di esporre le sue proposte in tema di lotta contro lo sterminio
Ecco forse la ragione della scarsa udienza covata da Nocchi è che no che insiste soprattutto sulla necessità di conoscere e far conoscere le cause della fame nel mondo
Qui sta il punto il partito radicale ha voluto dare al problema un'impostazione radicalmente diversa da quella delle cause per evitare che il tema
Diventasse oggetto di studio anziché oggetto di strategie politiche immediate
Per questo il partito radicale ha scelto la strada di una proposta di legge su cui impostare una proposta politica immediata
Perciò può cadere che quando un amico simpatizzante pura animato delle migliori intenzioni come Vincenzo Nocchi propone una vasta campagna di informazione sulle cause della miseria nel mondo
Nell'interlocutore radicale scatta magari persino a sproposito il meccanismo di difesa
Nel timore che parlando delle famose cause si può soffrire il pretesto a chi vuol sempre sabbia re tutto di accantonare il problema
Però l'esigenza espressa dal nostro ascoltatore è a mio parere un esigenza reale lo stesso Pier Re d'altronde ne è consapevole come dimostra l'impegno di tutto il partito per il successo della settimana torinese che affronterà questo tema
Dal tre al dieci marzo con una serie di importanti manifestazioni convegni internazionali
Anche per Pasqua come sappiamo sono provviste manifestazioni di sensibilizzazione
Abbiamo la proposta di legge desk dei sindaci
Dei premi Nobel che adesso è stata rivedute riscritta composta per la salvezza di tre milioni di sterminio e neri tre milioni di sterminando i entravo l'anno in corso
In ogni caso sia che questa legge passi sia che non passi per il partito radicale si porrà a mio giudizio fin dalle prossime settimane il problema di come sviluppare in futuro la propria campagna contro lo sterminio per fame
Se la legge dei sindaci sarà bloccata malauguratamente
Occorrerà battere altre strade per impedire che l'alto livello di consapevolezza ormai raggiunto da campate l'opinione pubblica in merito a questo problema si disperda nel pessimismo nella sfiducia
Ma adesso
E qui vengo al punto della stretta attualità
Dopo la repentina conversione di personaggi come Flaminio Piccoli
Conversione che personalmente mi lascia assai dubbioso
Perché non dimentico che solo un mese fa Pannella e Teodori tenevano conferenze stampa in cui denunciavano i comportamenti illegali di piccoli ed i suoi intrallazzi con l'avventuriero Francesco pazienza
Ma ora dicevo dopo questa repentina
E dubbia conversione di personaggi autorevoli ora sono oggettivamente aumentate le possibilità che la legge dei sindaci
Venga approvata e questo non può che farci pari piacere al di là delle riserve espresse sulla genuinità di certe conversioni
Ma in ogni caso anche se la legge come speriamo sarà approvata questo non vorrà dire che i radicali possono mettersi il cuore in pace e ritenere chiuso una volta per tutte il problema
Occorrerà in ogni caso che la tematica dello sterminio per fame ricca rimanga uno dei cardini della politica del Partito Radicale
Ecco dunque che proposte come quelle formulate da Vincenzo no chi la cui lettera io trasmetto al direttore di Radio Radicale Gianni Santucci
Ecco che queste proposte queste lettere giungono tempestive e quanto mai utili anche per farci riflettere sul rischio di affidarci troppo a personaggi come piccoli a questo proposito io vorrei aggiungere che come sappiamo la legge dei sindaci è stata riscritta ebbene non ho ancora avuto il tempo di documentarmi a sufficienza ma mi sembra che dal nuovo testo
Siano scomparsi tutti i riferimenti alla necessità di reperire i fondi per combattere la fame nel mondo di reperirli riducendo le spese militari tematica questa che è stata sempre ed è tuttora
Essenziale per il partito radicale
Ebbene se per ottenere l'adesione di personaggi come piccoli il prezzo da pagare fosse quello di rinunciare alla campagna per la riduzione delle spese militari
Secondo me sarebbe un prezzo un po'alto comunque questo è un tema chiaramente importante chiaramente ancora aperto e
è utile che lettere come quella di Nocchi sì inseriscano in un dibattito che è aperto e che resterà aperto anche se come tutti speriamo la legge dei sindaci sarà approvata
Saluto Vincenzo e passo a una lettera che giunge da Perosa Canavese Piemonte
è una lettera a mio parere allucinante ma è un documento di un costume che purtroppo esiste la lettera è firmata con un nome cognome scritti a macchina perciò propriamente non è firmata
La mancata firma autografa però potrebbe essere una dimenticanza perché la lettera l'aria di essere autentica purtroppo indicavano ascoltatrice col solo nome Angela
Perché non potrò che esprimere su di lei un giudizio del tutto negativo
Ricorderete che alcune domeniche fa io lessi la lettera di un ascoltatore di Trento il quale segnalava l'iniziativa loro lodevolissima Presa
Da una radicale trentino Roberto Franceschini petto bistecca il quale aveva cancellato con pennello e vernice tutte le abominevoli scritte antimeridionali apparse nella sua regione
Ma ecco la lettera che il giudice da Perosa Canavese
Egregio professor Turone ho avuto modo di ascoltare il disappunto dello stupore causati dalla scritte apparse in Trentino Forza Etna
Condivido il viso il disappunto su tale discutibile scritta seppure espresse civilmente e non entro nel merito perché analizzando bene dovrei essere d'accordo con essa sono certa che
Con me lo sarebbero tanti siciliani che auspicano l'arrivo di lava e lapilli a coprire la vergogna a nome mafia che accomuna sull'immagine tutti i siciliani compresi coloro che sono puliti ed onesti
Che dovrebbe dire il Nord
Continuamente vilipeso continua la signora di Perosa Canavese continuamente vilipeso mai riconosciuto per ciò che comproprietà e serietà crea per l'Italia tutta senza colpi di grancassa ma con riservatezza
In questi giorni poi dalle tv private e non continua la signora Angera
Viene reclamizzato un finché termina con una scena in cui quattro individui facendo un gesto tanto volgare quanto ineducato gridano va affanna nord e incivile e in civilmente Espresso
Si dice a destra e a manca avviciniamo nord e sud diamoci la mano
Noi nordisti continua la signora di Perosa Canavese noi nordisti come sempre la porgiamo al Sud la mano la usano anzi le usano tutte e due ma per fare il suddetto gesto a sottolineare l'eroico grido
Lascio a lei obiettivo imparziale il convento
Ebbene signora Angela il mio commento obiettivo e imparziale
Pronunciato col mio accento clamorosamente nordico
Non può che essere di compatimento nei confronti dell'ottusa meschinerie che scaturisce mi perdoni dalla sua lettera
Con una buona dose di ipocrisia lei finge di stare dalla parte dei siciliani puliti ed onesti ma di fatto appioppata alla sola Sicilia la vergogna della mafia che una vergogna nazionale
La corruzione prospera a tutte le latitudini
E per fortuna a tutte le latitudini cova gente onesta e coraggiosa che la combatte
Ma lei signora Angela che si erge a giudice di civiltà e di inciviltà
E ritiene incivile e volgare la battuta di un film comico mentre si limita a definire discutibile il delittuoso forza Etna con cui sostanzialmente lei si dichiara d'accordo bene
Mi scusi ma esprime un atteggiamento che è pericoloso quanto la mafia
Credo sia la prima volta che mi capita di rispondere in modo così duro alla lettera di un ascoltatrice
Ma questa rubrica di corrispondenza ha senso solo se impostata su criteri di assoluta sincerità per questo io preferisco in ogni caso dire pane al pane vino al vino
Mi scusi era mi scuserà la signora di Perosa Canavese merenda alla merenda
Passo avanti ringrazio i detenuti del carcere di Porto Azzurro i quali mi hanno mandato una copia del loro mensile la grande promessa fra i molti articoli interessanti che mi vedo ce n'è uno dal titolo significativo i detenuti eccellenti sommario dell'articolo dice
Sembra proprio che tutti i grandi personaggi arrestati per gli innumerevoli scandali del nostro Paese possano fruire liberamente di tutte le scappatoie legali per evitare la galera
E anche questo è un tema sul quale mi sembra sia opportuno riflettere tanto più che l'invito alla riflessione ci viene dai detenuti di un carcere quello di Porto Azzurro
Dicevo delle numerose lettere arrivate questa settimana
Alcune le rinvio
Alla domenica prossima perché richiedono una più ampia riflessione più tempo
Leggo ne leggo un paio che sono particolarmente sintetiche
Quella di Rosa Fadda che scrive da Roma gentile dottor Turone mi affretto a scriverle perché ho udito dalle sue parole che una diminuzione di missive rischia di cancellare questo interessante rubrica radicali o non siamo stati già privati del suo quotidiano editoriale che mi auguro ritorni a farci cominciare ogni nostra giornata con una conoscenza più approfondita dei problemi incresciosi che attanagliano la nostra società gli argomenti non mancano purtroppo
E lei ne una meravigliosa cassa di risonanza con apprezzabile humour inglese
La ringrazio ancora della sua imparzialità della sua passione nelle cose soprattutto per la difesa dei nostri calpestati diritti con affetto rosa Fadda
Io ringrazio cosa falda
Preciso che il mio editoriale quotidiano non è che sia scomparso come gli ascoltatori sanno e come credo la stessa signora Rosa sappia io ho soltanto ridotto i miei interventi
Mattutini a tre la settimana cioè c'è questo domenicale del risposta alle lettere in più tengo l'editoriale il lunedì mattina e il giovedì mattina
Non è escluso però che compatibilmente con i miei impegni
Prima o poi si possa tornare a una
Mia partecipazione più intensa
In ogni modo do appuntamento alla signora Rosa per l'editoriale di domani mattina e passo fa l'ultima lettera di oggi che arriva da Firenze la spedizione la spedisce Riccardo Perucci
Fiorentino
Caro Sergio vorrei sapere la tua posizione riguardi recente taglio della scala mobile
Visto che ancora non ho nessuno non ho sentito nessuna presa di posizione del partito
Ovvero qualcosa ho letto ma mi è sembrato di capire che questi argomenti vengono un po'tra lasciati in disparte eppure è l'argomento del giorno
Anzi visto che è un tema attuale tu che sei un esperto di problemi sindacali inviterei a fare una trasmissione alla radio su questo tema
E poi che atteggiamento prenderanno i deputati o prendere istituì se fossi deputato dettati radicali quando si discuterà la legge in Parlamento
Da parte mia mi affiancherei anch'ai compagni di DP che hanno preannunciato una lotta dura che ringrazio e ti saluto Riccardo Perucci
Bene la tua lettera datata venti febbraio può darsi che sia stata scritta prima
Dei dei miei interventi in proposito mi sembra di aver dedicato recentemente un editoriale proprio a questo tema del costo del lavoro e in termini estremamente critici
Sia nei confronti dei sindacati che si sono presentati a questo negoziato divisi secondo vecchie logiche partitiche o partitocratiche
Sia nei confronti del dello stesso governo che anzi ovviamente il maggiore responsabile
Ricordo di avere anche abbastanza pesantemente ironizzato su quella impudica manifestazione promossa dalla ministro del Lavoro Gianni De Michelis che ha preteso di presentare
I cosiddetti accordi del quattordici febbraio come una grande conquista della classe lavoratrice quindi la mia posizione nettamente critica
Fuori discussione
E visto che Riccardo Perucci mi domanda
Quale posizione assumere in proposito se io fossi deputato ebbene non ho nessuna difficoltà a dire che se fossi deputato prendere posizione nettamente critica in questi convegni nei confronti di questa legge
E voterei assolutamente contro la legge
Non tanto per affiancarmi come dice Perrucci ai compagni di dipinti
Le cui posizioni
Apparentemente dure a me paiono a volte abbastanza dubbie quanto perché ritengo che il partito radicale sia autonomamente un partito di dura e intransigente opposizione che deve fare e in effetti fa una dura e intransigente
Opposizione anche quando sono in discussione tematiche economiche essenziali come questa
Per oggi
Ho concluso ricordo che le lettere vanno indirizzasse a Sergio Turone
Presso radio radicale via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma ci risentiamo domattina per il consueto editoriale del lunedì buona giornata
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale del lunedì
Chi ha visto ieri mattina in televisione la telecronaca della cerimonia di Livorno
Dove il Presidente della Repubblica Pertini
Ha decorato i contingenti militari di pace appena rientrato dal Libano
Può averne desunto una triplice argomento di riflessione
Il primo ovvio sugli esiti dell'impresa libanese
Il secondo sulla crisi sindacale in atto
Il terzo sulle nefandezze della lottizzazione partitocratica alla Rai
Possono sembrare tre temi non omogenei
Prima di soffermarmi sugli ultimi due
Suggeriti dalla penosa tecnica televisiva con cui la cerimonia è stata ripresa e trasmessa per lo sciopero di un sindacato autonomo dei dipendenti RAI
Cercherò di abbozzare un bilancio sintetico sotto il profilo politico ed economico della spedizione italiana in Libano
Eviterò lo prometto eviterò il settarismo dei giudizi drasticamente negativi dai quali sono a volte tentato per l'esasperazione prodotta in me dalla realtà politica italiana
Enrico lasciò volentieri che in questo bilancio nel bilancio della spedizione in Libano non mancano le voci positive
La più evidente è stato il comportamento dei nostri soldati i quali per giudizio unanime hanno dimostrato a Beirut di essere uomini molto prima che soldati
In questa dimostrazione di umanità
Sono stati agevolati i nostri giovani dalla condotta tenuta in proposito dal nostro governo che primo di norma ha evitato la retorica guerriera in cui sono caduti americani e francesi
Espressi tali riconoscimenti va detto che la spedizione libanese resta nel suo complesso drammaticamente fallimentare
Perché ha avuto costi altissimi in primo luogo la vita del giovane caduto il sacrificio dei numerosi feriti in secondo luogo l'enorme dispendio finanziario
Senza far progredire di un solo passo la causa della pace nel Medioriente
Anzi la forza multinazionale ha lasciato il Libano una situazione se possibile ancor più tragica di quella trovata vi due anni fa
Tutti i discorsi di Bossi enfatici sulla cresciuto prestigio italiano nel mondo appaiono aria fritta davanti all'esito concreto dell'iniziativa politico-militare che è stato zero
Due anni fa ricorderete soltanto i radicali misero in evidenza la contraddizione atroce presente nelle medesime parole contingente militare di pace
Perché dove c'è una logica militare non può esservi una logica di pace
Ieri mattina a Livorno la cerimonia della premiazione è stata poco gioiosa non tanto per la pioggia quanto per la consapevolezza della inutilità del prezzo pagato in Libano
E la televisione italiana qui veniamo ai secondi te temi preannunciati la televisione italiana c'era ma non c'era
Soltanto due telecamere fisse hanno fornito ai telespettatori immagini monche sbiadite inutili lontane statiche
Nell'unico momento giornalisticamente vivace quando si è visto per un attimo il presidente Pertini protestare gesticolando contro non si sa chi un censore zelante si è affrettato a trasferire sul video l'immagine dell'altra telecamera che mostrava un bivacco di fotografi sotto la pioggia
Il tre con Iniesta e poi a trasmissione finita anche l'annunciatrice
Hanno chiesto scusa ai telespettatori per alla manchevolezza delle immagini spiegando che l'inefficienza e la dovuta a uno sciopero proclamato dal sindacato autonomo Snapper
E qui vengono spontanei alcuni interrogativi
A questo usurate aderiscono tutti i dipendenti della RAI
Evidentemente no
Vi aderisce un ottanta novanta per cento del personale
Sarebbe curioso ogni italiano sa che CGIL CISL e UIL hanno migliaia di iscritti fra i dipendenti della televisione di Stato
E allora non si poteva mettere insieme per la cerimonia di Livorno una troupe formata da tecnici aderenti ai sindacati confederali i quali non erano in sciopero
Se le mie informazioni sono esatte lo Snater è un sindacato che indulge abbastanza sovente a forme di rivendicazionismo corporativo ma che non ha molte compromissioni con il potere partitocratico
Al contrario CGIL CISL e UIL cercano di evitare le forme peggiori di corporativismo però sono in strettissimi rapporti con la partitocrazia regnante alla RAI
Allora il mio sospetto è questo
Che esista una spartizione di ruoli anche fra sindacalismo confederale e sindacalismo autonomo
E che la regola di tale spartizione impedisca agli uni di disturbare le mosse degli altri
Così quando c'è alla RAI uno sciopero proclamato dallo sfida per i sindacati confederali con la benedizione della direzione aziendale non muovono un dito per assicurare almeno i servizi di rilievo maggiore
Questa è la spiegazione che viene spontanea
Se non fosse questa la spiegazione esatta della clamorosa inefficienza RAI a Livorno bisognerebbe pensare che su una per sindacati confederali d'accordo fra loro e con l'immancabile benedizioni aziendale
Abbiano voluto fare consapevolmente uno sgarbo a Sandro Pertini un presidente sgradito al potere partitocratico corporativo
D'altronde lo squallore del declino cui sono avviate le forze sindacali in Italia prova purtroppo conferma anche in altri episodi
Sempre più di frequente accade che sindacalisti sedicenti di base
Si presentino alla ribalta di trasmissioni televisive molto seguite per esibirsi e farsi vezzeggiare da presentatori di grido
è accaduto qualche settimana fa al Festival di Sanremo
è accaduto ieri pomeriggio a Blix
Dove il Gianni Minà ha fatto esibire al microfono quattro delegati dei metalmeccanici e poi con sussiego USA è in fasi ha detto che ascoltare i problemi degli operai testualmente è dovere di ogni civile civiltà
Ma solo pochi anni fa in Italia il sindacato era una cosa seria molto seria
Il connubio fra potere politico e televisione è riuscito a farlo diventare operetta
E chiedo scusa alla vedova allegra
Sergio Turone vi saluta e vita la risentirci come di consueto a giovedì mattina
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