"Socialismo: l'eredita' difficile" presentazione del libro di Gino Giugni (edito da "Il Mulino")

Serrato sono il segretario della stampa estera torinese benvenuto ai massimi esponente della sinistra italiana
Speriamo noi come corrispondenti esteri anche che capiremo forse un po'di più i movimenti nella sinistra italiana che succedono un in questi giorni
Spero che i presenti qua circolano spiegarci un po'che cosa dinamismo qual è il futuro dell'azionista italiano grazie
Tocca a un moderatore quantomai laterale
Di cominciare un colloquio di questo significato
E spiegare perché sia Lulli che deve esercitare questa piccola funzione di prologo
Si è voluto che a introdurre fosse uno per così dire del Mulino perché era difficile
Parlare di un libro di Gino Giugni senza sottolineare che è stato sempre uno di noi
Sin quasi dall'origine
A seguito ed è stato parte
Il lavoro della casa editrice e dell'associazione e dunque in questo momento
Era come una sorta di saluto di compiacimento d'ordine pubblico che qualcuno di noi venendo da Bologna voleva pure esprimere
Giugni
Anche in questo libro
Racconta esamina in fondo
Una parte anche della nostra storia
Riflette colloqui discussioni e magari conflitti in cui alcuni di noi si riconoscono e rispetto ai quali altri hanno fatto per così dire da interlocutori
è un libro quindi quanto mai vicino a tutto ciò che per noi nel vivere la nostra casa editrice la nostra associazione significa un certo lavoro culturale
Ed è per questo che dobbiamo come mulino esprimere un caldissimo ringraziamento al Presidente amate all'onorevole D'Alema che hanno voluto essere gli interlocutori di questa straordinaria diciamolo nel senso anglosassone della parola conversazione
Al moderatore questo punto
Non si devono chiedere altre parole anche perché come dicevo la sua è una prospettiva quanto mai laterale tutt'altro che d'ordine politico anche se è vero che un libro come questo che abbiamo dinanzi di cui ci accingiamo a rendere conto
Parla in diverse direzioni per chi come me in questo caso il moderatore mette in gioco la propria persona come un piccolo prologo in palcoscenico attraversato oramai buona parte del secolo
Ciò di cui parla il libro nella sua dimensione essenziale e uno dei grandi temi di questo come ha detto qualcuno secolo prende che volge oramai al termine
Ci sono fatti e venti drammi conflitti e ci sono categorie analitiche e interpretative sulle quali ognuno di noi e invitato per così dire a riflettere ecco perché dalla nostra parte al mulino
è un libro che è un pezzetto anche di autobiografia sia pure passata attraverso un osservazione è una voce di eccezione come quella di un carissimo amico come Gino Giugni
Aggiungerei in questo caso come semplice lettore in questo caso anche più rivolto al gioco delle parole ma anche le parole dicono tanto di un letto se di un contenuto che questo libretto
Non è solo un libretto
è una sorta di essenza di riflessione in cui ciò che certamente colpisce è quella che io chiamerei un'intensità
Semplice e nello stesso tempo lucida un modo di annodare i concetti anche dove la passione crescente sempre con una straordinaria misura con una straordinaria civiltà che un modo dopotutto di intendere anche la realtà politica non per niente d'altro canto più volte nel suo libro giù mi parla di un modello di cultura politica come condizione indispensabile di tutto ciò che poi diventa pragmatica scelta organicamente operazione
A questo punto la funzione del moderatore e davvero finita
Ha parlato per un momento del significante del libro adesso tocca di entrare nel significato e questa volta sì le prospettive sono alte autorevoli
Piene e la conversazione dopo questo piccolo testo corsivo prende finalmente il suo Lessico il suo come dire
Corso più vero
Nella logica che si è concordata a questo punto la parola passa al presidente Amato che intanto ringrazio ancora come ringrazio tutti i presenti
Immagino che gli amici della stampa estera
Per garantire la brevità di coloro che parlano nella loro sede abbiano fatto in modo che stiano seduti esattamente dove passano i due spifferi per
Condizionato che induce a parlare poco e poi a ritirarsi rapidamente al resto addietro
Spero di non sacrificare mi
Io presente volentieri questo libro di Gino Giugni che in realtà raccoglie saggi scritti in parte in tempi diversi ma l'uno dopo l'altro
Raccogliendo una serie di De di cui entrambi abbiamo notato Ivan singolare simili Yangtze alcun quelle che io spesso andavo elaborando più o meno negli stessi mesi negli stessi
Sì nello stesso periodo
E di cui traccia in primo luogo un messaggio che avevo scritto destinato agli scritti in onore di Antonio Giolitti e che già è già apparso sul Mondo operaio alcuni mesi fa
Che poi per i quali principali una seconda puntata ma ora non devo reclamizzare me stesso ma reclamizza Regina voglio dire che l'ho detto con se no no ma mentre lo leggevo nella prima versione proprio notavo che stavamo camminando sullo stesso binario e non c'eravamo parlati prima
E il binario quale e quale voleva essere alla fine del ventesimo secolo e all'apertura del ventunesimo secolo che avevamo avuto entrambi Rapper citazione che il giudizio storico Kiss cominciava a consolidarsi sull'esperienza socialista del secolo ventesimo
Fosse tale da classificare tale esperienza tra i fallimenti di un secolo che si chiudeva la tragedia del comunismo i grandi vizi dello statalismo che ha manifestato anche nelle società occidentali
Tutti i limiti rispetto ad una gestione economica che assuma l'accettazione dei meccanismi di mercato come bene come meccanismi base la acquisita consapevolezza da parte degli appartenenti alle diverse famiglie socialiste
Della pesantezza degli errori dovuti a queste impostazioni e in primo luogo della tragedia del comunismo che simboleggiava un inizio e una fine di un'utopia con l'inizio del ventesimo e con la fine del ventesimo secolo spesso ecco il socialismo identificato in questo il socialismo perciò come pianta ad abbandonare come esperienza in qualche modo di di cui non par vero più da mettere in un cassetto
Presentandosi un po'come imitatori dei liberisti che con cento anni di ritardo hanno capito quello che liberisti avevano capito cent'anni prima
Ci è apparso questo entrambi profondamente ingiusto storicamente sbagliato pericolosamente destabilizzante ai fini dell'equilibrio democratico delle società che abbiamo davanti cioè delle società del ventunesimo secolo
E qui il discorso diventerebbe assai più lungo del tempo che abbiamo a disposizione ma vedete appunto si è vero
Che buona parte della cultura e in parte sopra anche della prassi
Delle varie famiglie che risalgono agli originari ceppi socialisti dell'Ottocento
Si ride si identifica con quegli errori
E assolutamente sbagliato identificare l'intera esperienza socialista con quegli errori e dimenticare a che cosa in concreto è stato fatto nelle società di democrazia occidentale grazie
Ai partiti socialisti e in parte agli stessi partiti comunisti di radicamento accidentale e quale conseguentemente la funzione alla quale questi partiti hanno assolto chiesta tardi essenziale e necessità per consentire alle società occidentali di svilupparsi democraticamente e di evitare conflitti sociali che sarebbero stati destabilizzanti e che avrebbero probabilmente portato
Il Novecento nelle stesse società occidentali ad avere non parentesi autoritarie ma continui e imprevedibili sussulti autoritari
E il e il perché è presto detto
Perché buona parte dell'azione che i partiti questi partiti hanno fatto in Europa perché d Europa parliamo è stata un'azione che personalmente amo sintetizzare in questa formula
Di riconoscimento dei diritti essenziali di cittadinanza a favore dei tanti che non l'avevano e allo stesso tempo di salvaguardia
Della macchina produttiva che l'Occidente aveva messo in moto adattando l'uno all'altro e l'altro all'uno
Adattando progressivamente il riconoscimento dei diritti dei non abbienti al funzionamento della macchina produttiva e abbattendo il funzionamento della macchina produttiva a al al riconoscimento di questi di questi diritti con risolta
Teniamo presente cos'erano le democrazie
E guai se i socialisti dimenticarselo di essere stati nonché Ranelli nella sabbia di sabbia nell'ingranaggio delle democrazie
Ma di essere stati essenziali perché queste fossero tali la democrazia che poiché la democrazia liberale come ceppo nasce come regina per un'élite su principi universali certa che avranno un peso enorme proprio per la loro università universalità non si può dire allo stesso tempo tutti gli uomini sono nati eguali per poi intendere per uomini gli uomini maschi
Per uomini e gli uomini bianchi per uomini gli uomini bianchi maschi dotati di un certo reddito di una certa proprietà alla Lungara contraddizione esploderà
Ma occorrerà che qualcuno gestisca questa esclusione
Le democrazie nascono per delle élite e hanno davanti all'inizio del ventesimo secolo il drammatico problema di aprirsi a milioni di esseri umani che si addensano già allora in favelas attorno a città molto più piccole delle nostre che vivono in condizioni misere rime che sono pronti all'esplosione perché non hanno condizioni materiali di vita che non hanno diritti né civili né politici
Sono i partiti socialisti con tutti i loro errori
Che fanno la duplice operazione
Di riconoscere cittadinanza e attraverso il riconoscimento della cittadinanza di stabilizzare le società occidentali
La battaglia per il diritto di voto la prima è una battaglia che allo stesso tempo di riconoscimento di un diritto e di stabilizzazione democratica
La battaglia per ridurre l'orario di lavoro è una battaglia di stabilizzazione di riconoscimento di diritti l'istruzione pubblica le protezioni sociali le politiche espansionista Equino tagliati questo è un è un problema è un profilo molto importante
In realtà i partiti socialisti i partiti in genere che riescono a svolgere un'azione riformista e nella stessa esperienza dei partiti comunisti c'è
Parte di massimalismo parte di impegno concreto riformista
Non si limitano a cercare di attuare i dettami ideologici propri ma diciamo la verità se è stato utile alla stabilizzazione delle democrazie europei
Il keynesismo lei grande gliele hanno date in Europa i partiti socialisti Siena non gliel'avrebbe dati nessuno
E quindi l'occupazione e quindi i diritti dei lavoratori e quindi i diritti di contrattazione collettiva che cosa sarebbero state le società occidentali se non avessero avuto questo
Quale violenza si sarebbe alimentata al loro interno quale risposta inesorabilmente autoritaria avrebbe avuto questa violenza
In poche parole
Il i l'apporto di questi partiti nel ventesimo secolo va visto anche in funzione di questo ed è l'apporto di partiti che hanno assolto ad un vuoto
Lo sottolineo per l'ennesima volta
Quello di rappresentare farsi carico direttamente della rappresentanza dei più deboli o di coloro che addirittura non avevano diritti
Immetterli nel sistema fare in modo che il sistema riuscisse a funzionare allargando redistribuzione degli uffici eccetera
Errori ne sono stati fatti
Eccessi ci sono stati sprechi ci sono stati ma attenzione a non addebitarli tutti alla sinistra
Ricordiamoci che buona parte degli sprechi e basta pensare alla storia italiana non erano frutto dell'azione dei riformisti
Ma sono stati frutto delle estensioni assistenzialistiche e clientelari di istituzioni nate per i più deboli che altri
Hanno portato verso il ceto medio
E se c'è una responsabilità che poi la sinistra ha finito di condividere è stato quando assunto essa stessa la rappresentanza di questi diritti in quanto i stesi al ceto medio
Rischiando a quel punto di sacrificare i non protetti ma
Se questo è stato e la storia ci dice che questo è stato
è evidente che occorre da parte ne consegue che da parte di chi ha
Ha partecipato a queste esperienze ha costruito queste esperienza non vi sia il vergognarsi di essere non vi sia il cercar di nascondere la propria identità va be sia casomai il problema di aggiornarla
Aggiornamento che è intervenuto perché giustamente ricorda Gino tutti i passaggi che hanno portato dal socialismo statalista delle socialdemocrazie
Da Seconda Internazionale fino al socialismo di mercato come lui lo chiama liberalsocialismo
Alla presa d'atto che l'economia funziona meglio sui meccanismi di mercato ma alla perdurante esigenza di fare in modo che il mercato sia luogo di tutti e non di pochi e che le risorse che produce non vengano appropriate dai pochi ma si diffondano tra i più
A questo punto la domanda è questo ruolo è finito
Le società che si aprono davanti a noi la nostra società così come si sta per aprire nel ventunesimo secolo è una società che non ha più bisogno di questo ruolo
Possiamo essere tutti indiscriminatamente eguali nel sistema politico perché tanto ormai che cosa ormai
Ed ecco il punto in condizioni sia pure diverso che rendono se volete quel compito ancora più difficile quel compito è ancora davanti a noi
Perché la società che abbiamo davanti è una società che sta già presentando
Milioni di esseri umani che sono privi di diritti di cittadinanza
Sta già presentando con le divaricazioni di reddito all'interno le stesse società sviluppate il rischio dell'accaduta nei diritti di cittadinanza di coloro perché già gli avevano conquista certo è tutto diverso è tutto cambiato è cambiato il mercato è cambiato il mondo del lavoro
Mai milioni che si affacciano oggi ad un mondo del lavoro che non promette più il posto sicuro sono tutti eguali ai pochi che possono fare a meno di reti di sicurezza
Potrà non essere lo Stato a fornire reti di sicurezza ma non si dà che per milioni di esseri umani
Valga la soluzione individualistico privata che può valere per le centinaia alle migliaia che superano in reddito
E le esigenze dei bisogni essenziali della vita
E allora non voglio entrarci troppo
Ma è di tutta evidenza che il loro uomo che i partiti socialisti e riformisti hanno assolto nel secolo ventesimo è un ruolo che essenziale anche nel ventunesimo
E che se non venisse svolto si riproporrebbe lo vediamo già oggi
Dalle prime fratture
Io stavo leggendo un libro io a amo i racconti perché finiscono presto e la sera se ne legge uno due
Leggevo un racconto inglese bellissimo che raccontava la prima esperienza di pilotaggio di una nave di un giovane inglese di diciassette anni al quale viene affidata una nave cargo conquistata nel Settecento
Dalla Marina Militare inglese la deve portare verso il porto
La nave era stata colpita da una bomba che ed entrava attuata sotto aveva un carico di riso che riempiva interamente la stiva
Non si sentiva entrare l'acqua ma risolta poco alla volta si gonfia si gonfia e comincia a scommettere le assi del ponte
Ora noi cominciamo a vedere le sconnessi Oni delle assi sul nostro ponte di divaricazioni di reddito di i immigrazioni nel loro cammino della speranza
Di ricerche di lavoro senza prospettive
Ebbene chi rappresenta i come tutto questo e se tutto questo non viene rappresentato e non viene portato in modo che sia riconosciuto ciò che deve essere riconosciuto compatibilmente con la macchina produttiva adattando la macchina produttiva questo
Che fine faranno le democrazie
Questa è la domanda che pende sul ventunesimo secolo
Che offre società di terzi si potrà dire che il ventesimo ha risolto grazie ai partiti riformisti la trasformazione di milioni di contadini in operai
Il ventunesimo dovrà gestire la trasformazione di milioni di immigrati di milioni di giovani che non hanno più la prospettiva di diventare operaio in laboratori che si guadagnano dignitosamente da vivere e che hanno le loro necessarie coperture ma il problema è qualitativamente dello stesso tipo ed è ed è di di intensità superiore
E quindi
Non basta che ci dichiariamo partecipi della rivoluzione liberale
Questa è una premessa a questo punto a questa è una premessa ma non è un punto d'arrivo
Non basta tenere lo sguardo sul presente
Lo sguardo va portato più avanti
Non basta tagliare di meno
Ma serve dare prospettive diverso
Non basta conservare un po'meno occorre cambiare
In Italia chi fa tutto questo
Perché questo è un problema europeo
Ecco qui
Noto che la sicurezza che Gino Giugni anche i primi due capitoli del libro
Diventa nell'ultimo capitolo una specie di tormentoso dialogo con se stesso
Si fa alle domande sì dalle risposte si rifà alle domande si rivale risposte uno si aspetta che il capitolo sia finito quando gira la pagina invece continua e continua a farsi obiezioni e contro obiezione
Non sa come uscirne
E questa è la conclusione in fondo delle
Vi dirò com'è giusto anche su questo la mia
L'orologio della storia non torna mai indietro
Certo si è che è un appuntamento per risolvere il problema chi fa questo in Italia
Lo aveva dato nel mille novecentottantanove
Per tentare di
E lo perdemmo
Non solo per le responsabilità di quanti
Di sicuro anche per responsabilità socialista e nulla in ogni caso è meglio che ammettere le responsabilità proprie anche perché questo facilmente il riconoscimento di tutte le
Credo che per il partito socialista in particolare quell'appuntamento perduto sia stato un fatto detta
Mi ha colpito giorni addietro di essere stato rimproverato
Per un anno analisi storica che non avevo fatto di che è stata definita tale ignorando che
Ripetutamente proprio quest'anno su Liberal su prove su ragioni del socialismo un'analisi storica avevo cercato di tentare
E rispondendo alla domanda Chi mi ero fatto in entrambe le occasioni ma perché si è stato distrutto
Io arrivavo è scritto quindi non lo sto dicendo ora per la prima volta scritto da diverse settimane se non mesi
Io arrivavo a questa ipotesi
Che un partito fibre in quanto abbia una missione storica davanti a sé viva e vitale tacco
La missione storica del Psi era quella di ricomporre nel riformismo alla sinistra italiana
Un riformismo aggiornato un riformismo che era già diventato liberal socialismo ma permettetemi di usare la parola riformismo perché il riformismo è un è un metodo che si riempie di contenuti di cultura politica diversi con il passare del tempo
In fondo il Psi per tutti gli anni Ottanta aveva vissuto di una felice ambiguità
Chi era quella dell'alleato temporaneo con la Democrazia Cristiana di cui si sa chi è un alleato temporanee o perché il suo destino
Sarà quello poi ad un certo momento quando arriverà il momento
Un momento che è pericoloso anticipare ma che può essere anche pericoloso posticipa
E l'ammissione del Psi era questa
Arrivato quel momento affrontare apertamente e senza riserve il la conclusione del duello a sinistra
Tentare quella integrazione che non fosse assorbimento ma che fosse integrazione tra l'altro io
Anche questo l'ho scritto più volte che un'integrazione avesse senso perché servisse da un lato al PDS e dall'altro al Psi ero convinto perché
Il PDS mancava di cultura riformista in realtà ha avuto momenti di partecipazione riformista avuto figure riformiste importanti ma nell'insieme ne manca noi ne avevamo la cultura ma il riformismo opera sessi rapiti
Sì mentre
Nel nel vivo del Paese
Il PDS entrava più del Psi nel vivo del Paese era più in grado di dette criptare le reazioni le valutazioni il consenso possibile
Il nostro riformismo era il riformismo di un partito che è rimasto alla politiche da board intuiva era più innovativo del PDS proprio perché eravamo meno radicati eravamo più capaci di innovare
Ma poi l'innovazione poteva diventare rapidamente estemporanea poteva perdere contenuti perché mancava radicamento l'integrazione tra questa cultura riformista e quel radicamento quello era un risultato ottimale da perseguire fatto spendesse non la faccio troppo lunga
L'appuntamento nell'ottantanove fu perduto è perduto l'appuntamento dell'ottantanove il Psi si trovò senza la sua missione storica
Si trovò a gestire la fase finale di un ciclo politico diventando in qualche modo partecipe di una diversa missione far durare la Democrazia Cristiana il più a lungo possibile
E questa non era la sua missione era la missione degli ultimi dei democristiani
Quando un partito perde la sua missione storica poi è più facilmente aggredibile
Questa vicenda certo non cancella tutto quello che è accaduto dopo ecco non cancella il fatto che spesso poi ma su questo tornerò subito dopo
Sì siesta atti unilaterali nel condannare indiscriminatamente i socialisti
Ma una pianta solida resiste di più
E ne rimane più forte il tronco una pianta le cui radici si sono indebolite le radici sono la missione storica è una pianta poi più esposta alle sventure ad esserne distrutto
La questione alla quale Gino si trova in difficoltà rispondere si può riprendere ore
E ora certo è difficile
C'è un passato prossimo che pesa
è difficile costruire il futuro immergendosi nel passato
E Ingrid e indicazioni Angry sentimenti che riguardano il passato
Per cui guai se a questa domanda si cercasse di rispondere arretrando l'orologio contrapponendosi in base al passa e tuttavia una parte del passato ha sempre bisogno di essere messa a posto una parte
Massimo D'Alema sa anche in un'altra occasione io dissi
Credo proprio c'era anche lui presente
Che non era importante che il Sud tutte lei ci fossero i puntini ma almeno lei era giusto che ci fosse
Ora tra lei
Ce n'è una che debbono mettere i socialisti
E vero chi era l'intero sistema politico italiano che era stato infettato dalla malattia della corruzione
Ma almeno questo ed è anche vero che al di là di eccessi al di là di unilateralismo al di là anche di autentici abusi che ci sono stati coperti
Non prontamente denunciati
Perché pochi hanno avuto il coraggio di Gerardo Chiaromonte
Al di là di questo però si dovrà pur ammettere che è stato utile che l'azione giudiziaria ponesse fine ad un sistema di collusioni tra politica e affari che era diventato un morbo gigantesca
Sarà pur vero
Che non è possibile mantenere vitale un sistema politico
Nel quale i rapporti sono determinati dalla vicinanza lontananza rispetto a vicende d'affari
Sarà pur vero
Trentacinque anni fa
Quando i primi socialisti entrarono al governo io me lo ricordo ancora ero ragazzo
La reazione era non sappiamo cosa faranno però loro sono onesti
è vero che tutto il sistema si è infettato
Ma è altrettanto vero che della nostra ultima vicenda
Non si poteva più dire qui
E per chi non ha neanche il perdono in confessionale ma solo alla propria coscienza
Questo per vinci non neghiamo che è un problema
Dall'altra parte non è vero che si sia stato un'associazione a delinquere
Non è stato giusto
Che il fatto che tanti esseri umani esibissero un curricolo un di militanza socialista fosse di per sé sufficiente a classificarli nella parte criminale del Paese
E questo è accaduto solo per loro
Ed è stato un impianto per migliaia e migliaia di persone
Che questo sia potuto accadere
Lei
Non andiamo appresso i punti
Domandiamoci davanti alle difficoltà che ci sono alle difficoltà che questo passato prossimo ci pone che cosa di queste difficoltà vogliamo fare
Le dobbiamo usare per impedire a priori ciò che è necessario
O dobbiamo fare il possibile perché ciò che è necessario accada poi può anche non accadere ma fare il possibile perché accade
Tra le lezioni che abbiamo dal passato
Che troppe volte le difficoltà che c'erano anche in passato sono stati usati come ostacolo per non fa a priori per non tentare non fare per non tentare ciò che sarebbe stato necessario tentare e e il metro della necessità quale
E la necessità della missione storica dei socialisti
E la necessità di ricomporre una frattura in quanto questo si riveli possibile
E la necessità di iniziare il ventesimo il ventunesimo secolo prendendo atto che non il socialismo ma di sicuro il comunismo è finito almeno in Europa contentezza
Ci sono diverse radici che concorrono a comporre la sinistra italiana
La radice chi è l'unica che è rimasta con un grosso albero
La radice socialista riformista la radice azionista
C'è anche una radice cristiano sociale
Ed ex io sono contento per Bellora chi è francese
E per volere che inglese
Altrimenti sarebbero scostamenti entrambi a stare nel partito popolare
Perché non in Italia sembra che questa sia una una regola che può da una diventare Trina ma sempre la stessa
In Europa oggi
Io chiedo in Europa oggi
Come si può giustificare
Abbiamo problemi sempre più comuni c'è un lavoro comune come si può giustificare che dall'Italia arrivano in tre
Quando c'era il comunismo aveva un senso
Tutta la sinistra si rifrangenza in relazione all'esistenza del comunismo e di un partito comunista
Qual è la giustificazione di averne tre
Le difficoltà che abbiamo di rapporto
C'è
I risentimenti che ebbe anche legittimi che vengono dal passato c'era
Il fatto che il PDS non è più un partito comunista ma pende ancora nella sua struttura a ragionare in termini di io sono io gli altri sono gli altri e chi non ha un certificato di Ina in casa mia comunque un immigrato che avrà la residenza e i diritti di cittadinanza si vedrà dopo alcuni anni certe posso
Che vogliamo fare davanti a queste difficoltà
Le usiamo per non far nulla e continuare
Io vi dico la mia sincera opinione su
Non so se è fattibile
Ma se non è fattibile non c'è altro che valga la pena di fare naturalmente chi è già in politica può anche restarci
Può anche costruire nel futuro sistema al suo piccolo partito
Avere un potere negoziale
Avere autonomia salvo poi quando il sistema elettorale che è diventato maggioritario lo costringe a chiedere a coloro dai quali ha voluto essere autonomo di
Avere la maggior parte dei voti per essere eletto la politica è anche fatta di queste cose
Ma non credo che alla lunga questo possa partorire alcunché
Non sta a me dare né tempi né percorsi ma la mia opinione di cittadino e che questa è una cosa che vale la pena di tentare
Altro non vale l'Api
L'Europa e già oggi attraversata da mille tensioni centrifughe
L'Italia comincia ad essere attraversata essa stessa dalle stesse tensioni centrifughe
Gli uomini politici più responsabili d'Europa
E degli Stati Uniti si pongono il problema davanti a queste tensioni centrifughe davanti alla difficoltà di tenuta delle nostre società
Di allargare addirittura le maggioranze alle quali affidare il compito di affrontare decisioni difficili
In un mondo che ha queste caratteristiche che a queste necessità
Teo rizzare la necessità delle divisioni
Significa soltanto mettersi sull'onda delle tensioni centrifughe rinunciare al compito di rappresentare gli altri rappresentare coloro che sono senza diritti di cittadinanza e che rischiano di perderli e finire
Alla fine per rappresentare se stessi
Ho finito
E ora la parola all'onorevole D'Alema
Innanzitutto voglio ringraziare
Gino Giugni ci offre l'occasione di questo suo volume
E che affronta in un modo molto aperto esplicito e appassionato
Il tema che abbiamo di fronte
Io non non vorrei fare la parte né del Faerûn obiettore mai
Viene pure del cattivo matrice
In conclusione di questa vicenda storica
Anche perché l'unica vera vittoria della quale possiamo parlare quelle che abbiamo tenuto insieme
Uscendo tu sei anche grazie ad una recuperata collaborazione tra le forze della sinistra
A costruire una prospettiva politica e di governo credibile per il nostro Paese
E a rovesciare
Quel risultato del mille novecentonovantaquattro
Che sembrava consegnare alla destra ad una destra pertanto chiesta spenti estranei alla tradizione democratica delle destre europee
La guida del processo di trasformazione del nostro
Se noi siamo riusciti a ricostruire una maggioranza per governare l'Italia
Che ci mette in una situazione tornerò su questo unica
La prima volta diciamo la sinistra italiana si trova collaborare dentro una medesima area di governo
Che ha condotto una campagna elettorale sulla base dello stesso programma
Siamo stati eletti quelli che sono stati eletti sulla base dello stesso simbolo
Che facciamo parte non appena varcato il confine d'Italia almeno tra di noi non tutta la sinistra ma tra di noi dello stesso partito
Il paradosso della condizione nella quale via
E che noi varcato i confini d'Italia Boselli Schietroma io facciamo parte dello stesso partito
Il Ruffolo Carniti fanno parte dello stesso gruppo parlamentare di cui fa parte Occhetto nel Paese europea
E che soltanto una volta tornati in Italia ci dividiamo diciamo
Questo è veramente un aspetto abbastanza curioso della nostra scende
Ma noi abbiamo secondo me
Compiuto un pezzo di strada importante
Qualcosa che non vogliamo assolutamente mettere in discussione o compromettere o poi parlerò della questione del rapporto fra questo grande processo politico che io ritengo necessario
Che consiste nel costruire in Italia una grande forza della sinistra democratica e riformista
Che ha il suo nucleo fondamentale nelle forze che si riconoscono nel socialismo europeo ma non secondo me non è esclusivamente volto rivolto questo processo a queste sono
Ma il suo nucleo fondamentale nelle forze che si riconoscono nel socialismo
Io credo che questa operazione è un'operazione giusta
Corrisponde ad una necessità della società italiana
è un processo che aiuta ad europeizzare e modernizzare l'Italia
A realizzare quella integrazione dell'Italia in un sistema politico europeo diciamo
Che parlo scrisse Ruffolo uno degli aspetti del processo di trasformazione del nostro Paese quale puntiamo
L'unico è una coalizione che non può che giovarsi del fatto che le forze della sinistra democratica che fanno parte dell'Ulivo sì superino la loro frammentazione
E siano in grado di unirsi in una grande forza politica nuova
Io credo che la collaborazione di centro sinistra sarà per un periodo non breve
La governabilità nel nostro Paese l'asse del governo città e sono anche convinto che oggi la collaborazione tra il riformismo socialista e le forze moderate soprattutto ma non soltanto di ispirazione religiosa cattolica cristiana
In realtà è l'asse di governo dell'Europa non soltanto in Italia di fronte all'insorgere di spinte centrifughe
Di spinte divaricati gli egoismi sociali di risorgendo tutti i nazionalismi localismi che sono rischi di disgregazione della Società europea e di dispersione dei suoi valori
Di civiltà di solidarietà e di democrazia
E quindi il processo politico al quale pensiamo non è molto contro l'unico Ulivo e anzi quell'alleanza di centro sinistra che abbiamo testardamente costruito io ricordo quando in un luglio di due anni fanno i jet commenta cominciamo a gettare le basi di questa alleanza di centrosinistra anche attraverso iniziative azzardate coraggiose diciamo compreso quella gastronomica della mia colazione con il professor Buttiglione
Ricordo come l'avvio di questa politica fu accompagnata come ora
Dall'insorgere di un Pietrino giornalistico di di diciamo per cui da un una chiacchiera sormontare del solito pettegolezzo nazionale per cui diciamo naturalmente Bruni soloni che stabilirono che la politica era sbagliato che non avrebbe portato da nessuna parte
In realtà noi abbiamo abbiamo l'abitudine di leggere oramai con distrazione giornata abbiamo proseguito sulla strada diciamo abbiamo dopo capo due anni prima rovesciato il governo Berlusconi poi costruito la poi vinto le elezioni separate al governo del paese
Io credo che la questione che abbiamo di fronte la dobbiamo affrontare con la stessa Serena testardaggine
Noi vogliamo dare vita a qualcosa che è necessario al nostro Paese che storicamente maturo
Che ci pone in linea con l'Europa e con le grandi democrazie delle quali siamo parte è un obiettivo necessario per il giusto e non sarà una polemica giornalistica un pettegolezzo una sciocchezza a poterci fare di rischiare da questo obiettivo che ci siamo proposti e che raggiungeremo
Io credo che
Per diverse ragioni dice
Per diverse ragioni la sinistra italiana si trova nella bizzarra condizione
I partiti storici di questa sinistra non non ci sono più
La sinistra varie dispersa e indebolita nella sua forza anche elettorali la sinistra italiana ha fatto perno diciamo su due grandi forze politiche che hanno raggiunto nei momenti più alti della loro Focus undici trentaquattro per cento triste quindici per cento
Oggi se noi stiamo ai numeri elettorali siamo molto più deboli eppure siamo forti come non mai dal punto di vista della capacità che abbiamo avuto dice influenzare diciamo momento particolarissimo della storia nazionale di portare la sinistra al governo del paese e della occasione di chi abbiamo di non dico decidere ma di condizionare diciamo l'evoluzione democratica del nostro Paese
Quindi diciamo questa sinistra è un po'come come i cavalli al Palio dove qualche volta vince il cavallo scosso cioè Cavallo che non ha ben del Cavaliere per ha perduto i suoi partiti storici e sul e tuttavia ha dimostrato una tale vitalità dalle radicamento nella società italiana dev'essere riuscita condizionare la vicenda politica italiana in un passaggio così dedicato e rischioso come quello che l'Italia su
Ora il problema che noi ci poniamo e io riprendo da questo punto di vista la parte conclusiva che ho trovato di grande valore
Soltanto intellettuale ma di forte testimonianza umana e politica del dell'intervento di Giuliano Amato
Noi
Possiamo pensare che
Quelle componenti riformiste
Che si ritrovano nella storia dei pc
C'era una una bella parte del libro di giugno del si parla dalla contaminazione dice non c'è dubbio che il PG è stato una forza politica che nella sua costituzione materiale diciamo così è stato una forza molto simile alle forze riformiste del social della socialdemocrazia europea
Costituzione materiale del vicino era il suo legame con il mondo del lavoro con i sindacati con la cooperazione e la sua capacità di governo locale
Il tentativo di impiantare un riformismo italiano
Che ha avuto sempre un limite limite nella collocazione ideologica nei rapporti internazionali
In una scelta di campo preclusiva nei confronti della possibilità di esercitare questa politica riformista dal governo del paese
Ora io penso che lei diversi tradizioni del riformismo italiano
Quella che si è riconosciuta nella tra nella costituzione materiale del PC in quella che si è riconosciuta nell'esperienza politica culturale del partito socialista
Quella di una di un filone laico azionista
O liberale di sinistra chi nella battaglia contro il capitalismo dei Monopoli contro il capitalismo senza regole contro la collusione tra politica e affari ha rappresentato un filone democratico riformista importante della tradizione della sinistra italiana
E secondo me è tuttora vitale
C'è una sinistra cristiana in questo paese che è un'altra cosa rispetto al cattolicesimo democratico o che si riconosce nel popolarismo
Il che
Quando non è caduta in una tentazione estremistica ha fornito quali forze libiche
Ad una sinistra in cui riformismo deve secondo me liberarsi di ogni vizio statalista e deve sapersi collegare le ragioni della partecipazione del volontariato di una cultura della solidarietà
Che alle sue correnti calde anche fuori da noi dalla nostra storia
Io sono d'accordo anche ma non voglio leggere qui non voglio toccare faccio un discorso che va al di là delle rappresentanze partitiche di queste idee ma io penso che ha ragione chi dice che la rifondazione di una grande forza di sinistra democratica riformista in Italia non può non misurarsi anche con le culture dell'ambientalismo
Con il movimento di liberazione femminile con quello che ciò che hanno rappresentato dal punto di vista anche della rottura culturale
Con una
Idea industrialista che è stata tipica della sinistra nel corso di questo secolo
Ora è possibile pensare che intorno a un nucleo forte
Che è quello rappresentato dalle forze del socialismo europeo
Si costruisca una nuova forza politica che rappresenti in Italia ciò che grandi partiti socialisti socialdemocratici laburisti rappresenta non nelle grandi democrazie europee
Che possa costituire un pilastro del nuovo sistema politico in Italia una grande forza politica che ambisce a rappresentare cose venticinque trenta per cento dell'elettorato
Che può già oggi di fatto
Potenzialmente rappresenta una quota dell'elettorato che può essere una forza fortemente rappresentativa di ceti urbani moderni non soltanto di tradizionale mondo del lavoro di una parte importante del mondo giovanile
Una forza che non si arriva in una disputa sul passato ma dati io non parla disputa sul passato può essere infinito
Responsabilità sul col suo carico di rancori di riflessioni autocritiche cioè è importante la riflessione critica e autocritica fatto Bijoux via Roma io l'assumo come un fatto importa ma non ci torno
Noi dobbiamo a mio giudizio
Necessariamente fare un punto e h per tornare dopo a riflettere insieme sulla storia dalla sinistra e dalla
Ma non possiamo pensare che un'operazione così innovativa e forte si possa fondare su una discussione per vedere chi aveva ragione nel cinquantasei che cosa poteva essere fatto non cinquantasette non fu fatto
Sì lo strappo che venne nell'ottantuno fosse venuto nel sessantotto soliti se effettivamente diciamo l'ambizione craxiana di mettere in discussione il sistema consociativo
E la chiave dell'alternanza congresso in Torino fosse rimasta in campo anziché disperdersi in un patto di potere con la democrazia cristiana cioè noi da questo perché io vedo il problema politico
Negli anni ottanta e mi interessa molto di più degli aspetti giudiziari
Non ho mai considerato terreno di lotta politica rivendico per lo meno a me stesso grigia
Gli avete risposto non ora ma nel nuovo quando mi si disse ma Craxi deve dimettersi perché ha avuto l'avviso di garanzia no ecco secondo me Craxi sostiene una linea politica che è dannosa per la sinistra italiana lo combatto per questo no per grazie
Allora non adesso adesso è facile
Cioè io il il nodo fu politico e cioè la vera è fatto
Di quella condizioni di necessità
Come tale vissuta dal gruppo dirigente storico del Partito socialista cioè la governabilità sta sulle nostre spalle perché la questione comunista impedisce gioco dell'alternanza
L'avere usato di questo come di un punto di forza vere concepito il conflitto con la Democrazia Cristiana comma uno puro lo scontro di potere e da un certo punto in poi
E non come una battaglia che tenesse aperta la prospettiva di un'alternanza
E a quel punto diciamo la strategia socialista e caduta nella tela di ragno
Di una logica di potere
E ha perso ogni carica innovativa
Dopo arriva la corruzione
La corruzione è la conseguenza di una perdita di orizzonte di ambizione strategica
Quando una forza politica perde orizzonte ambizione strategica e si si e si indirizza sulla pura gestione del potere quei chiaro che è esposta al rischio
Di un inquinamento corruttivo e nello stesso tempo diciamo certamente dall'altra parte c'è stata la la
Lo stile immobilità
Il consumarsi nella immobilità della forza del duplice
E incapacità di mettere in gioco questa forza in una sfida per il ricambio delle classi dirigenti del Paese la paura di ogni innovazione istituzionale
La difesa di un involucro conservatore che era in funzione anche della sopravvivenza di un partito
Del suo lento consumarsi ma sufficientemente lento da assicurare diciamo così la sopravvivenza di lungo periodo di un ceto dirigente
Ora questa la nostra spalle io lo dico anche per rivendicare le ragioni di tipo intende per quanto ci riguarda il coraggio di rompere questa lenta agonia e di rischiare
Non ho mai negato il valore di quel gesto di rottura
Anche se nello stesso tempo io dico Occhetto che spero che non dica che è una persecuzione staliniana terze che bidoni ricercata persecuzione staliniana
La via alla riflessione politica critica su tutti noi diciamo poi anche noi dobbiamo domandarci il perché diciamo quella quella rottura
Non ci porto a compiere il progetto originario cioè il progetto originario l'ambizione del PDS non era quello di creare il partito che raccogliesse una parte del esperienza del PC
Sia pure la parte maggiore
Era quella sulla base diciamo di una rottura di una discontinuità con la storia del PC dipinge creare le condizioni per quella riunificazione della sinistra italiana in una grande forza democratica nuova che poi non si è compiuto
Indi diciamo in qualche modo
Io non sono qui a negare il valore della svolta
Ma poi noi abbiamo dovuto ragionare sul perché la svolta non ha avuto quella fecondità che era nel suo progetto originario
Ed è probabilmente anche perché parliamoci chiaro io torno su questo punto
è molto difficile essere secondi da soli
E neve per partenogenesi non c'è fecondazione Jacques
è soltanto dall'incontro ma vero costruito con altre forze e tradizioni gruppi intellettuali che si costruisce insieme qualcosa di nuovo
Noi abbiamo potuto diciamo arrivare fino a un certo punto
Oltre quel punto il PDS difficilmente procede da solo
Oltre a quel punto si creano le condizioni perché convergano effettivamente storie e tradizioni diverse
Oppure ci sia oppure al massimo si dà vita ad una coalizione
Pure al massimo si si si costruisce faticosamente con pazienza e diciamo e anche sotto l'incalzare della paura anche una certa destra ha suscitato
Diciamo le condizioni di un'alleanza politica ma non le condizioni per quella nuova forza della sinistra che invece secondo me
La chiave per
Perché l'Italia diventi un grande Paese europeo
E questo è il problema vero
Che l'Italia diventi un grande Paese europeo
E
E questa è
Diciamo il modo di guardare a questa questione a questo progetto guardando al futuro non guardando al passato
Guardando alla prospettiva di un'Europa unita che il terreno vero del riformismo
Io questo libro affronta con
Diciamo modo stimolante diciamo una riflessione sulla crisi del riformismo
Visto che Bertinotti tornata io ho molta simpatia repentino dicendo Penso eccetto che D'Alema in difficoltà vuole addirittura unirsi alla sua malizia che è in crisi per uno che vuole rifondare il comunismo diciamo è secondo me è un modo spiritoso di affrontare la questione sinceramente diciamo difficoltà per difficoltà almeno io non cerco di di portare a compimento questo processo di integrazione
Pone della sinistra italiana di una parte ampia di essa dentro un movimento che con tutti i suoi problemi tuttavia rappresenta molti svariate decine di milioni di cittadini europei la più grande più grande gruppo parlamentare del Parlamento europeo con partecipa al governo di otto Paesi dell'Unione europea insomma tutto sommato il problema
Povero che si osserva da varie parti dice ma questi non riescono più a vinceva con però anche dove non riescono a vincere sempre diciamo quel trentadue trentacinque trentotto per cento dei voti sa voglio dire parliamo di un movimento di una forza accordo una grande forte una grande formazione politica di una di una componente vi vai moderna
Attraversata da una riflessione per molti aspetti e diciamo estimo l'attrice nei confronti di quella che noi stessi facciamo
Io avverto come un grande fatto di arricchimento la partecipazione al dibattito di questo grande partito di cui siamo fatti e che credo e spero si preoccupi anche di noi non voglio dire che dobbiamo chiedere che manderà un commissario ad acta diciamo la e vorrei anche aggiungere una cosa per cercare di aiutarci a risolvere i nostri problemi diciamo questo si faceva una volta in una in una diversa visione dell'internazionalismo
Ma io voglio aggiungere un'altra cosa essendo io convinto che non esiste la sinistra fuori da una dimensione europea e mondiale che in realtà diciamo intorno all'Internazionale socialista si vanno riorganizzando una sinistra democratica nel mondo
E e trovo molto più asfittico l'idea di rifondare il comunismo in un Paese solo perché poi faccio il comunismo fu quello di essere una grande grande mito mondiale diciamo
Se c'è riuscito stabile ma aveva per il potere al massimo Bertinotti si deve accontentare di sostenere il governo propri e coltivando le sue un po'figlie diciamo poi alla fine quando questa Rifondazione Comunista si mette in politica diciamo il massimo che può far non può sottrarsi al compito di sostenere il centro sinistra
Quello stesso centrosinistra del quale Bertinotti deve dire che coltiva un'illusione riformista che lui ritiene totalmente impraticabile però poi utile era perché altrimenti significa chiaro quindi voglio dire in questo si misura lasciatemelo dire
Con affetto diciamo tutto l'aspetto declamatorio e un po'impotente di un progetto per quest'altra parte c'è una realtà non c'è un progetto declamatorio
C'è la realtà di una sinistra che e imprevedibilmente rispetta i de profundis che si andava recitando si va riorganizzando su scala mondiale
Dico la l'entrata di forze dell'Africa dell'America Latina dell'Internazionale socialista
La presenza di Nelson Mandela la di l'indice dialogo tra l'Internazionale socialista i palestinesi fa oggi dell'Internazionale socialista il più grande forum politico del mondo
E un grande movimento di in cui si vario organizzandola ripensando se stessa una sinistra
Che riscopre una dimensione mondiale come dimensione necessaria del suo riformismo perché l'esaurirsi del riformismo socialista di questo secolo è nella crisi del del welfare nazionale
Ed è
Tuttavia nella riscoperta che quelle ragioni nostre
E cioè quella convinzione certo noi non pensiamo ad una società tra
Ma noi pensiamo che la politica attraverso uno sviluppo pieno integrale della democrazia Possa condizionale il mercato e lo sviluppo
Per promuovere un processo di integrazione di nuove masse umane
Di elevamento delle opportunità di ciascuno di miglioramento della cultura oggi come condizione essenziale diciamo di
Di eguaglianza e di libertà
E in questa dimensione dell'agire politico
Come dimensione del riformismo cioè lo sviluppo della democrazia è questa capacità delle istituzioni politiche di condizionare l'economia e di non essere dominate dall'economia oggi si misurano sempre di più con una dimensione transnazionale degli stessi processi democratici
Cioè la dimensione nuove del riformismo è l'Unione europea
è in un più alto grado di integrazione di collaborazione internazionale
E anche questa necessità di portare la sinistra italiana fuori dalle secche disperante diciamo del suo provincialismo
E dentro una dimensione di ricerca di iniziativa queste messo internazionali che si fa io probabilmente varerà aprirà un processo di rinnovamento dell'Internazionale socialista
Che ha avvertito come una necessità dalle grandi forze della sinistra
A quale noi dobbiamo metterci in grado di portare un contributo più vivo che non una considerazione su i nostri guai sui nostri ritardi sui nostri problemi
Ora io sono convinto che se noi collochiamo dentro questo orizzonte
Anche la discussione della sinistra
Se noi partiamo dal fatto che in questo Paese
Ha bisogno di una forza riformista moderno
E ne ha bisogno perché il loro sviluppo economico e la crescita non producono più occupazione lavoro
E ne ha bisogno perché il il circuito diciamo circolo virtuoso che è stato proprio
Dell'esperienza dello stato sociale in questo dopoguerra e cioè più crescita più occupazione più risorse più Stato sociale non funziona più
Ma dalla crisi di questo rapporto non si può uscire lacerando un patto sociale
E scatenando gli egoismi dal più forte bisogna riscrivere un patto sociale su basi nuove
Che che probabilmente vorrà dire meno garanzie meno protezioni ma più cultura più opportunità maggiore capacità di creare lavoro
Di governare i grandi processi sociali integrazione di redistribuzione non delle risorse alla vecchia maniera ma delle opportunità questo sì allora di questo riformismo moderno che si misura con il mercato e che non smarrisce però le sue ragioni
La sua idea di città io credo l'Italia ha bisogno ed è da qui che bisogna partire
Più che dalla faticoso rimettere insieme di tutti i cocci di tutti i segmenti di tutti i pezzettini diciamo di una sinistra che si è frantumata
Perché se noi partiamo dal faticoso di mettere insieme di tutti i cocci
Noi partiamo dalle esigenze pure rispettabili del ceto politico
Se noi partiamo dalla necessità per l'Italia ad avere una grande forza di sinistra che abbia questo orizzonte europeo e mondiale
E che sia una forza capace di governare
Ma anche di dare respiro all'azione di governo
E di collegare e sacrifici
A prospettiva di innovazione
Allora io credo che in questo modo noi mettiamo il processo sulle gambe reali
E nomine ci mettiamo in grado di interloquire con una società nella quale a mio giudizio il bisogno di una sinistra moderna non è affatto svanito ma per certi aspetti oggi è più vivo che nel passato
Ora dire questo che mi sembra il terreno sul quale noi dobbiamo cercare di portare la discussione
Altrimenti questa discussione si finirà
Nella palude inesorabile del fatto se
Craxi D'Alema riabilita Craxi ma allora se D'Alema riabilita Craxi immediatamente uno occorre col microfono da Rodotà e dice D'Alema e Spy saltato fra ex direttore di Avvenire poco diciamo
Rodotà dice come sarebbe grazie con tutto quello che ha combinato Iran tristemente si corre col microfono dalla buoni perché dice come sarebbero do da detto ecco il vero volto del PDS novecento Rodotà
E a questo punto questa discussione si avvita su se stesse in un'esibizione di rancori di meschinità inesorabilmente senza sbocchi
Carissimi amici e compagni lasciamo come dire che
I morti seppelliscono i morti questo vale per tutti
Impediamo che il morto a Ferri il vivo
Il bimbo il motivo una sinistra
Talmente edittale da essere persino riuscita ad andare al governo dell'Italia
Il Tivo stante il fatto che noi siamo parte cosa che non era mai capitata nella nostra storia
E la stessa coalizione e la stessa maggioranza di governo
Dello stesso programma di governo e di riforme dell'Italia dello stesso partito dello stesso gruppo parlamentare in Europa e se non l'affrontiamo ora il problema di una grande forza della sinistra quando mai più
Accadrà una occasione di questo tetto
Nel rispetto nel rispetto della storia di ciascuno e questo è una condizione imprescindibile nel rispetto della storia di ciascuno
Nel rispetto delle forze nessuno e io ho visto c'è un c'è qualcosa nel libro di Giugni che non mi convince l'unico che mi ha dato fastidio
Qui non c'è una pretesa di leadership da parte nostra nel nome della solidità di un apparato
Di una di un establishment di di di
Io penso che diciamo la leadership e qualcosa che si definisce democraticamente vicino essi conquista nel vivo di un processo politico
Noi abbiamo
Io rivendico al gruppo dirigente del PDS dei meriti insomma vi sono misurabili diciamo prima evito di avere determinato quella rottura storica sia pure con le sue insufficienze rispetto alla continuità della storia del PC che ha aperto una prospetti
Secondo me cioè di avere saputo costruire portare un contributo a costruire una coalizione di governo per questo Paese
E alla fine scusati fatto questo noi potevamo anche dire va be'siamo arrivati
Siamo per Senago
Che problema c'è più
E invece no diciamo questa insaziabile desiderio di andare oltre che ci spinge a rimettere in discussione il nostro partito il nostro simbolo e a dire facciamo insieme una grande forza della sinistra europea diciamo questo non ce l'ha mica ordinato il dottore
Perché onestamente diciamo altra cosa è se il pungolo a cambiare e deriva dalla sconfitta dal fatto che verso le elezioni devi cambiare perché se no non riuscirai mai andare al governo no noi siamo riusciti ad andare al governo del paese
Pure con il fardello di quel simbolo infine della Quercia
A questo punto potremmo persino sederci diciamo nella gestione tranquilla del potere
Chi invece abbiamo l'ambizione di andare oltre con tutti i problemi che presuppone diciamo con tutte le sofferenze che questo può produrre
Con tutti i conflitti che questo può aprire perché io sento che questo traguardo che abbiamo raggiunto oppure
Non è il compimento del cammino che si può e si deve contenere
Perché penso che la vittoria di L'Ulivo non segna la fine della transizione italiana perché penso che oltre alla vittoria dell'Ulivo c'è ci sono le riforme costituzionali da
Da realizzare e c'è quel processo di trasformazione del sistema politico italiano da portare a compimento che a mio giudizio si compie per quanto riguarda noi con la costruzione di una grande forza riformista del socialismo europeo che un pilastro
Della modernizzazione del Paese
Quindi noi noi rivendichiamo questi meriti
Non la forza di un apparato non la forza di un persistente organizzazione che poi badate non sbagliamo ragionamento questa organizzazione non è persistente perché la metà degli iscritti al PDS contro la vita non sono mai stati scritti al pc
E io vorrei che non ci liberasse vola l'idea che
Costruire una nuova forza della sinistra è una paziente operazione di recupero di personale politico di voti come se ci fosse lo votino
Come se ci fosse un armadio dei voti
Dove ci sono i voti che appartenevano alla corrente insani Ryanair il PC i voti che apparteneva alla corrente a me i voti che apparteneva alla sinistra socialista emotive si mette insieme il ceto politico ognuno prende dall'armadio diciamo
Questo naturalmente non esiste nel modo più assoluto
C'è una
Straordinaria mobilità
Ci sono almeno due elezioni in quella jazz abituata a votare per altri partiti e per perdere questa abitudine che si acquistano rapidissimamente matematici un problema non è questo
Il problema è una grande forza della sinistra
Che partecipa in modo attivo intelligente al confronto della sinistra europea e mondiale su su nuovi orizzonti del riformismo sui nostri valori eccetera
E che si presenti alla società italiana per avere un gruppo dirigente che non sia l'ex gruppo dirigente del Pci ma che sia rappresentativo di diverse storie tradizioni
E anche se mi consentite rappresentativo di persone che non vengono da nessuna strada nessuna tradizione un gruppo dirigente anche il nuovo dice raccoglie anche lui
Che sia dal punto di vista culturale e programmatico ideale in sintonia con questa società nuove c'è bisogno
Che sia dal punto di vista organizzativo
Delle sue forme qualcosa di profondamente innovativo rispetto alla tradizionale forma partito
Qualcosa di aperto di democratico dove ci siamo canali di partecipazione di elaborazione
Che potenzialità una forza politica di questo tipo
Ma non perché ognuno porta il suo pezzettino di elettorato ma perché è una forza politica di questo tipo in grado qui è oggi di rappresentare una larga fetta dell'Italia moderna
Del mondo giovanile del mondo delle professioni della intellettualità e del lavoro
Queste l'ottica con cui bisogna guardare a questo problema
Altri e i tempi di questa operazione vanno commisurato a Cuesta o
Perché se si guarda col volto rivolto al passato dice sì hai ragione D'Alema un'idea buona però aspetta un po'perché adesso prima ci mettiamo insieme noi
Perché raccogliamo le nostre forze e ritroviamo una parte dei nostri elettori così poi quando ci incontreremo quando novantotto e novantanove ben presto diciamo
Saremo di più
Io mi permetto io conosco la logica dei corpi di corpi politici
Hanno una logica di conservazione
Non si crea una formazione politica per per poi andare a una secretato per vedere se c'è per vedere quanti voti prenderà le prossime elezioni i corpi politici tendono per conservarsi a distinguersi innanzitutto da quelle che destano giudici
E quanto più quelli che gli stanno vicini sono grossi tanto più ti devi distinguere
Se vuoi aprire diciamo uno spazio e un ruolo la logica dell'Unicef de L'Unità e diverso dalla logica della divisione sono due logiche diverse
E L'Unità comporta il coraggio di saggi di salti con la deciso in una notte l'unificazione tedesca
Contro ogni logica diciamo quando magari tutti gli consigliavano che ci voleva un po'di tempo una certa gradualità
L'Unità di oggi salti a me piace immaginare che questa questa idea che è maturato storicamente matura si realizzi per il semplice fatto che si decide
Che diresse formazioni gruppi o singole personalità ognuno intanto discute per conto proprio ci teniamo in contatto ma ognuno organizza la sua discussione abbiamo bisogno di un nostro congresso nel quale discutere di questo progetto
Che deve essere discutano diritto discutono per quanto ci riguarda i nostri discutono di approvarlo
Poi ci sono altre formazioni ci sono quelli senza formazione devono discutere e mi piace che a un certo che questo processo sia coordinato da un comitato di personalità già rappresentativo oggi di tutti
E che a un certo punto da ognuno di queste assemblee ognuno manda i suoi delegati in un luogo ci si unisce
Definendo sin da ora le regole le garanzie che devono essere dati a tutti
Perché questo processo abbia uno sbocco democratico perché in quel luogo in cui ci si riunisce e ci si unisce non ci sia qualcuno che divora qualcun altro sinceramente badate
Talmente facile non farsi divorare basta alzarsi e andarsene e chi vuole dare quest'appuntamento non può volerlo con l'obiettivo poi di mettere in condizione gli altri alzasse di andarsene
No non può c'è una logica delle cose che
Quindi è possibile possiamo ragionare intorno ad un Progetto di questo tipo possiamo
Avviare una discussione approfondire un confronto di carattere culturale e programmatico allargarne i confini perché io insisto questa sinistra tra cui che io penso possa ritrovarsi
Non è fatta soltanto di chi viene dal pc le dive PS
C'è in questo Paese una sinistra più ampia ci sono altre correnti di cultura di pensiero
Io ritengo che questo obiettivo sia maturo
Noi siamo interessati e disponibili abbiamo la volontà di mettere in campo le risorse di cui disponiamo
Se affrontiamo questa questione
Con lo sguardo rivolto al futuro e non al passato
Se siamo in grado di liberarci di rivalse dire ancora
Se lo facciamo con rispetto rispetto degli altri rispetto di sei
Da abiure
Io abiure non ne faccio e siccome non ne facciano le chiedo
Chiaro questo concetto
Riflessione storica insieme Tronchetti giusto
Non nasce io credo che una grande forza politica nasce guardando al futuro ma nel rispetto delle tradizioni la sinistra italiana avuto un su un sacco di difetti tuttavia a rappresentato una parte fondamentale della storia di questo Paese
Un'operazione di questo tipo si fa con l'orgoglio
Guardando con orgoglio al nostro passanti ha le sue pagine più significative
Abbiamo costruito i sindacati abbiamo fatto dire l'esperienza di governo locale abbiamo animato la resistenza abbiamo ricostruito il Paese
Fatto anche tanti errori ma queste la storia trasmesse dalle fatto vivere un grande tentativo riformista come quello del primo centrosinistra
Poi ci sono stati gli errori ma
Una forza nuova nascesse anche comunica l'orgoglio di un'esperienza storica
E non soltanto frugando diciamo nei nei momenti più oscuri del passato e quindi nelle ragioni dei rimpianti e delle divisioni
E io sono convinto che un discorso di questo tipo raccoglie la fiducia di milioni di italiani perché poi lì ci misuriamo no siamo sempre noi che discuterà tra di noi
Oggi raccoglie la fiducia l'attenzione di milioni di italiani
E cominci solida io insisto su questo concetto se no il tema di domani sarà che vogliamo fare un partito della sinistra per liquidare ciò che abbiamo appena finito di costruire ieri non è così
Questa è un'operazione che dà più forza ad un quadro di governo del paese
Lo consolidano irrobustisce
Fa dell'Ulivo ciò che deve essere una grande alleanza se no l'Ulivo è il contenitore di mille frammenti
è il luogo dove ogni scheggia delle grosse e quelle piccole ma sarà oggi che queste son tutte schegge
E il luogo dove ci si reca alla data convenuta per dire noi siamo tot quanti voti ci toccano è che qua e là la politica è fatta anche di queste cose
Quanti collegi uninominali e dove i perché poi questo sistema elettorale con costringe a questa follia dello spartirsi con lei cinque con la carta millimetrata ci sono quelli della fascia ha preso più voti poi ci sono quelle la fascia b ecco allora se noi vogliamo che l'Ulivo non sia questo luogo di contrattazione delle parti Toni e partitini vanno in un modo un po'umiliante a rivendicare i loro spazi ma sia punto l'incontro di grandi forze di un centro democratico soprattutto ma non solo cattolico egli una sinistra moderna ed europea
E questo dà forza all'Ulivo e questo è allora secondo me noi per la parte nostra possiamo dare vita a questa sinistra europea
E poi discuteremo volle ci sarà una sfida ci sarà un confronto con con Bertinotti io credo che c'è più visto che lui pone e la questione nei termini di una sfida io credo che c'è più futuro
C'è persino direi più fascino e più idealità nell'idea di portare in Europa e nel mondo la sinistra italiana che non è l'idea di rifondare il comunismo diciamo così
E così nella provincia nell'Agro Pontino diciamo che perché non vedo quali respiro e quali interlocutori mondiali abbia questo processo
Ma anche qui cari compagni se noi vogliamo andare a questa sfida e quando dico a questa sfida dico con l'ambizione di conquistare i giovani al progetto che noi mettiamo in campo ci dobbiamo andare
Guardando a questo futura questa dimensione perché se noi andiamo a questa sfida con l'idea che noi vogliamo mettere insieme diciamo così
Gli eredi dell'apparato del PC con gli eredi del craxismo presso
Allora i giovani vanno con Bertinotti diciamo gli ha questo di bello che lui non vuole mettere insieme nulla del passato si è se n'è liberato diciamo come di un di un peso inutile
Di ogni eredità e quindi può mettere insieme diciamo i frammenti dell'estremismo degli anni sessanta e anche qualche vostro ex compagno del Partito socialista senza che nessuno gli rimprovera il risciacquo
Di raccogliere gli ottavi del craxismo diciamo perché quando si decide che nel passato ci si libera come di un fardello inutile poi si può far tutto senza dover rispondere a nessuno
Io penso che in passato non è un fardello inutile ma penso che o noi proiettiamo questo progetto nel futuro oppure questo progetto
Si disperde e muore nelle dispute di un ceto politico con la che alla testa rivolta all'indietro e secondo me questo non ce lo possiamo permettere perché noi rischiamo di sprecare una grande occasione non solo per noi stessi ma per questo Paese che ha bisogno di una sinistra moderna capace di essere una forza essenziale della modernizzazione e della trasformazione dell'Italia
La parola passa ora ringrazio l'onorevole D'Alema a Gino Giugni e al suo libro
Capitolo sarà forse perché appartengo alla stessa generazione di Giugni io ho letto quelle pagine anche se procedono di dubbio indubbio riconoscendomi anche un'apertura fiduciosa non fosse al ciò perché si parla della ricerca possibile cito di una necessaria saldatura tra strutture cultura di riferimento e si era detto prima
Che bisognava riconoscere l'anomalia italiana per potere andare oltre di essa
A questo punto tornati dentro il libro anche in forma più diretta
Non resta che la voce dell'autore di riprendere tutta la conversazione e intanto lo ringrazio ancora non sono solo questo
Per favore prego prego si funzione insomma
Funzionava colgo l'occasione per invitare Dini per invitare i presenti a
A osservare un un momento di autodisciplina perché a quel che risulta qui stiamo benone dalla presidenza ma quel che risulta nell'area del pubblico c'è una vero
Certa il soddisfazione per l'avvicendarsi di rumori non perfettamente organizzati tra di loro io sono caratura dette le parole che pronuncia l'autore non possono che essere un po'diverso e dalle parole che pronunciano oggi presentato
E prima di tutto l'autore
A un
Tragedie indossano tedesco menomazione nei piedi ridimensionati
Tant'è che il Simmons Linea diretta
A
C'è un secondo spazio se
Regole
A
Va bene siccome come commissioni viaggiano da
Parte di
Casa
Ma la schiera ma tipi
Per credo che questo sia un indice del successo dalla manifestazione no ecco o io naturalmente ringrazio l'editore ringrazio Ezio Raimondi ringrazio i due partecipanti che si sono impegnati con particolare passione alla presentazione di questo di questo tentativo dis sintesi con cercato di elaborare e di formulare in ordine al problema del socialismo italiana su
Questa però vorrei soffermarmi un momento e cercando di non abusare della pazienza del pubblico perché i tempi si fanno stretti
Soffermandomi prima di tutto sul titolo non è strano che si commenti il titolo non è strano che l'autore si auto commenti il titolo
Ora l'eredità difficile verità Dietrich
Re presuppone presuppone quanto meno una cosa
Che vi sia l'eredità ma che vi siano un de cuius che si parli di qualcosa che non c'è più di qualcuno che nonché più tra di noi purtroppo questa
Presenza del de cuius questa immagine è un'immagine di spiccata attualità perché il Partito Socialista Italiano che il termine di riferimento s'
Storico e di elaborazioni che ho tenuto presente nel prepara nell'elaborare queste pagine il Partito socialista italiano come ovviamente sapete non c'è più
Non c'è più e ha generato e passato attraverso una lenta agonia e di cui
Qui vorrei soltanto esprimere al pubblico un momento di partecipazione soggettiva di cui sono stato di cui sono stato
Partecipe appassionato non pubblica non meno appassionato di quanto sia stato in pagine che di che lo stesso Amato ai indicato come pagine particolarmente significative
Si è passati attraverso il Partito Socialista Italiano è passato attraverso il travaglio di tre segreterie succedutesi nel tempo rapidamente e passata attraverso un processo di scissioni che nella sua concentrazione tempo tale è riuscito ad imitare un travaglio che è stato proprio di tutta la storia del socialismo italiano però la frantumazione in piccoli gruppi in cespugli che si sono oggi rivelati come idonei in sostanza a sopravvivere sul piano del galleggiamento attaccati ad altre forze politiche guardate questa è una lotta per la sopravvivenza nell'acqua della quale dobbiamo manifestare il massimo rispetto però non è quello che CD indica la strada dell'avvenire la presenza di la trasformazione la degenerazione diciamo del contesto del forte contesto storico e politico
Che è stato proprio di questo partito ci indica una esigenza di fare il punto e di riflettere con atte missione ma anche con velocità di pensiero sul tema della eredità socialista è un'eredità che esce qualcuno ha detto da un omicidio vien fuori da un omicidio altri hanno parlato piuttosto di un suicidio più suicidio politico su le immagini truci io credo che dovremmo veramente lasciare abbandonare alla storia queste immagini che funesta no
Diamoci una diamoci una pausa occorre un piccolo ecco questo mi è sembrato particolare a
Ma
Mi beh mi congratulo con lei mi pare che abbia ottenuto qualche risultato speriamo che sia un risultato che sia un risultato duraturo e ce l'abbiamo bravissima Laura
Allora è stato suicidio o è stato dato un assassinio guardate che in queste immagini sono circolate abbondantemente il proprio tra l'altro nella mentre in queste ultime settimane che hanno visto all'ecco la concentrazione di un interesse
Frenetico nei confronti di quella che è stata la vicenda del Partito socialista queste immagini sono circolate io mi limiterei ad una formulazione un po'opportunistica ma
Conciliative di mediazione se c'è stato un
Suicidio
Forse si può anche pensare che una qualche mano amichevole abbia o abbia Poro portato l'arma in nelle vicinanze di quello che si candidava all'atto di disperazione
C'è stato un fondo un con poco un concorso di responsabilità un po'cosa di responsabilità che però per carità abbandoniamo allo ora alla riflessione giuste pacata dati che sarà la massima responsabilità degli storici e cerchiamo di far superare questa fase propria della Romina azione dei rancori che è la caratteristica in gran parte degli interventi che abbiamo visto fiorire e avvicendarsi sulla stampa di questi giorni
Ruminare il manco il rancore è uno dei mezzi di azione politica più sterili più
Inutili più in conseguenti rispetto a un risultato opposto che un qualche risultato si abbia nella mente
L'eredità socialista
L'eredità del socialismo italiano perché tra l'altro sia siamo ben chiare per quello che riguarda il socialismo su scala mondiale o concentrandoci un po'il socialismo su scala europea il socialismo sta bene non starà venissi
Ma fra i suoi malanni avrà i suoi acciacchi non possiamo neanche dire che sia una acciacchi di vecchiaia ma semmai di mezza età perché in alcune aree sociali del della del nostro mondo occidentale il socialismo si dimostra
Vita
è stato vitale l'abbiamo visto come lezione di come la mancata elezione ma con la grande avventura di Jospin in Francia è stata vitale per parecchi anni in Hispania ha vinto le elezioni non dimentichiamolo in Portogallo anche se un Paese Mino ore rispetto alla nostra prospettiva forse raggiungerà questo risultato in Inghilterra e sarà un risultato estremamente positivo ora da questo punto di vista continuare a esistere a sottolineare l'esistenza di una crisi del socialismo della socialdemocrazia è fondamentalmente un abbaglio storico geografico
L'Italia book non gode di un'analoga poco dizione non gode di un'analoga condizione perché tutti conosciamo le ragioni di crisi che ci hanno funestato sappiamo che stiamo parlando di un decoroso stiamo parlando di una eredità
è un'eredità ricattare
C'è la roba dentro questo patrimonio io credo che sia una roba molto composita marittima c'è una tradizione che si identifica come ricordava Amato nella storia di un secco
C'è una militanza vacante
Ma non scomparsa che in qualche modo può essere al via ferrata e ricondotto avverso un ciclo conclusivo e positivo c'è soprattutto nell'ambito dell'eredità socialista una eredità di cultura e quando parlo di eredi da di cultura non mi riferisco neppure alla trasformazione avvenuta nel corso di lunghi decenni
Dal socialismo rivoluzionario al socialismo riformista la socialdemocrazia quanto ormai dal porsi nell'ambito europeo del socialismo come una dimensione di crocevia culturale c'è dentro di tutto
C'è dentro l'ambientalismo c'è dentro illiberali killer una grossa fetta di liberalismo e c'è e sì sicuramente una componente di particolare significato del mondo cattolico e del mondo cristiano in generale perché qui stiamo parlando in Europa e non soltanto stiamo parlando del mondo cattolico
Ora in questa crocevia
Culturale che fa parte di un a pieno titolo del patrimonio socialista il primo problema che ci dobbiamo porre credo che sia questa se c'è un patrimonio
Questo patrimonio lo dobbiamo utilizzare lo dobbiamo lasciare allo stato inerte di una mano morta oppure dobbiamo in vestirlo congruamente
Io il meteo Omo il timore che il mancato investimento possa portare a conseguenze di carattere il molto negativa anche sul piano delle scelte elettorali D'Alema ha usato e le belle immagine quella di considerare l'elettorato
Comune armadio di voti che noi consideriamo come una condizione statica un armadio che può essere chiusa a chiave o riappare ha riaperto in occasione delle singole tornate elettorali ma non è così l'elettorato e una Condit Simone di carattere a una condizione di carattere instabile di movimento a una condizione né rispetto alla quale nessuno può mai dire all'inizio di una campagna elettorale che cosa sarà e come si concluderà alla fine della stessa
Per cui anche oggi quando si ragiona lottizzante do nell'immagine e nella memoria la distribuzione dell'elettorato passato e apparve in quanto appartenente alla tradizione socialista e io tre o che si commette un errore assegnare queste quote dire che un milione è stato passato al PDS un milione è stato verso nella con il l'urna dell'assenteismo della dell'astensionismo due milioni sono passati a Forza Italia non è un quadro rappresentativo della realtà in qualunque campagna elettorale si mettono in moto forze dinamiche ma anche prima delle campagne elettorali sono in moto forze dinamiche che imputa tutto potranno assumere significati e RIS e dare risultati quanto più siano del corso dell'intervallo tra una campagna e l'alt la capaci di iniziative divo Chimenti di indi di cambiamenti e di trasformazioni quello di cui stiamo parlando oggi è proprio
L'avvisaglia di una trasformazione possibile
Di quella trasformazione di cui hanno parlato Amato come ha parlato d'come ha parlato Massimo D'Alema
E la trasformazione di un partito che est le se la il vecchio Partito Socialista in un partito che attraverso un travaglio durato anni e decenni ora si candida ad essere il termine di riferimento in termini di identità potremmo dire con la sinistra però va aggiunto qui una un aggettivo e-mail inequivoco e cioè la sinistra riformista
Ma ormai dello scambio di parole che caratterizza il nostro linguaggio politico mi sembra che alcuni punti fermi si siano acquisiti
Termine riformismo che giustamente Miriam Mafai oggi sulle colonne di Repubblica ricordava essere oggetto d'essere stato oggetto di infamanti declamazioni in passato il termine riformismo
E pienamente accetto tutt'altro che Tollo errato pienamente acquisito direi accarezzato da parte di tutta quanta quell'area della sinistra che si ritiene alternativa diversa per lo meno
Rispetto a la componente minore che è caratteristica di una di un appositi una tradizione e di una radice di tipo di taglio massimalisti ora di fronte a questa condizione
La valutazione della consistenza del patrimonio socialista
Premesso che ritenne sia da ritenere inopportuni poco valida la scelta di abbandonarlo ad una condizione di inerzia patrimoniale e cioè di mano porta
Quella condizione del di
Si visto si
Però è stato va be'questo no significa non vorrei non vorrei che avesse riflessi sulla mia persona ma mi sembra di no mi sembra
Un'immensa nuvola Rossa ignoranti
Dice Amato non sa nostra che io stesso non so come uscirne no nelle multa alle ultime tormentate pagine
Io credo di sapere come uscirne e per questo derby sì
Vi elenco una serie di soluzioni alternative rispetto rispetto alle quale no poi faccio un'opzione finale e quindi so come uscirne ma mi sembra che questa opzione finale fosse ancora fosse già abbastanza visibile nelle pagine che avevo scritto
C'è un'eredità socialista che ritrova il suo spazio al suo posto in un centrismo che è un luogo geometrico inesistente
E che ha trovato espressione
In giorni recenti anche in polemiche che abbiamo avuto tutti quanti il piacere forse non sempre il piacere di legge c'è un'eredità socialista che tende a trovare uno spazio nella creazione di un un nuovo partito sociali lista sia pure collocato nell'ambito del centro sinistra anche se non è chiaro se proprio dell'Ulivo o ai margini dell'Ulivo
Questo va eretti questa possibile questo possibile sbocco di eredità socialista
Che è quello di la creazione di un nuovo partito socialista sia pure di taglio riformista e collocato con chiarezza nell'ambito del centrosinistra corre un grave rischio che quello di trovare lo spazio largamente occupato da altri e l'occupato da altri è facile allusione che tutti saranno in grado di intendere
C'è un'eredità socialista che si può manifestare attraverso le adesioni individuali nei confronti della forza di maggiore consiste sa anzi dell'unica forza organizzata di cospicua consistenza che data dal PDS
Io ricordo di aver letto pochi giorni orsono un brillante manoscritto di Luciano Cafagna e non se ne abbia un Prontera credo se rubo l'immagine che lo stesso ha rubato e saccheggiato che distingue i Greco lì dai greci nella famoso nella famosa immaginate Graecia capta in cui la Grecia capo
La potrebbe fondo vedere come protagonisti alcuni alcuni brillanti intellettuali Tigrè cuori sono quelli che potrebbero essere considerati alla fin dei conti nell'ambito della solco tracciato dal partito democratico della sinistra
E della sua ambizione di diventare il luogo proprio della sinistra italiana sia pure della sinistra riformista ma devono essere considerati come i Grecolini cioè la forza minore la forza la forza
Destinata al lavoro manuale
La forza perché esercita una funzione di pari a quella di immigrati ma non di cittadini ottimo più
Si è già detto in parecchie circostanze e ripetitiva mente
Che la soluzione non è data dall'interessi individuali anche se accompagnati da un da un successo effimero di margine e quindi credo che negli stessi dovremmo era cercare di fornirci un ruolo che sia quella dei greci e non quella dei Gregori
C'è coi una soluzione che appunto cacciava la consegno come la soluzione che mi sembra più congrua più appropriato
Visto che
Quanti avanzano titoli di legittimazione per l'eredità sono numerosi la domanda allora lato ma Durante la proposta è molto semplice perché non creiamo un consorzio di reti un consorzio di eredi che non s'consista soltanto di cocci
Ma sia un consorzio di e vedi che si dedicano con in maniera convergente a operare in una convergenza di forze verso la creazione di un partito nuovo di un partito che sia rappresentativo ed espressivo della sinistra di quella sinistra europea di quella sinistra europea che rappresenta oggi il punto di convergenza e di armi Ivo di quel grande crocevia culturale che ho prima ricordato essere la sostanza vivente del socialismo europeo
Credo che di questo potremo discutere a lungo ore soltanto avvertire di due cautele
L'uno e che credo che i tempi potrebbero essere ragionevolmente più rapidi di quanto non si ritenga normalmente il tempo può consumare il tempo consuma in genere la prepara né di una soluzione di questo tipo la formazione del consorzio di eredi la formazione l'andare dall'avvocato per scrivere le carte i costitutive di questo e lo statuto di questo consorzio richiedono un po'è un po'non irragionevolmente lungo e protratto in caso diverso il rischio e che siano gli elettori che ci attraverso nei tempi e che e citano per conto di tutti noi non tenendo conto delle opzioni che vengono formulate nella sede che la sede nella quale cerchiamo di concludere una linea comunque una una una linea adeguata e conclusi
Insieme con i tempi abbiamo da ragionare sui moti e qui credo dolci che si possa parlare di una serie di tappe intermedie che possano portare verso convergenze mira in altre parole
Non mi affido molto delle mie speranze all'idea che possa far riapparire in Italia nuovamente un par Tito socialista Parri e allacciato senza soluzione di continuità alla tradizione del Partito Socialista Italiano penso che una serie di convergenze mirate per dirla in termini più semplici una serie di convergenza diffuso organizzate anche nella maniera più diffusa e capillare che siano tutte orientate verso l'obiettivo
Si chiami costituente socialista si chiami il posto il congresso del Pd del democratico della del partito democratico della sinistra si chiami lo stesso congresso del Partito democratico della sinistra se i tempi fossero maturi per uno dei un'operazione di questo genere ecco tutto questo può condurre a risultato che abbiamo ritenuto prendere dal di poter prendere in considera non è come la soluzione ottimale rispetto alla sequenza di soluzioni diverse che ho cercato di enunciate
Non credo quindi nella resurrezione
Credo semmai alla possibilità che tutti insieme nell'area culturale che è stata propria del riformismo socialista possiamo operare verso una convergenza che porti a un risulta atto concreto e tangibile che sia altresì un risultato di organizzazione perché un partito non vive soltanto di cultura vive evidente tutte anche e larghissima misura di capacità di organizzazione e di selezione di e di selezione della propria dirigenza
Non credo di dover aggiungere molto altro anzi molto poco il mio ruolo è un ruolo passivo di registrazione degli interventi che vi sono stati e di collaborazione di cui sono profondamente grato né confronti di quanti hanno sono stati qui a presentare l'opera alla quale ho dedicato un certo tempo l'opera non è molto lunga l'avete definito benevolmente un libretto penso che abbia queste caratteristiche
In ciò agevolata anche dall'intelligente elaborati dall'intelligente presentazione che viene fatta dal Mulino
Ma il punto conclusivo sì lo potremmo riassumere in questi termini
è vero ed se esiste già una forte organizzazione della sinistra qualcuno un giornalista e mi chiede mi ha chiesto
In giorni recenti sì chi porta la roba sono d'accordo Lord chi porta l'organizzazione porta anche la rotta
Però la roba si deve combinare la roba la ricchezza la ricchezza
Cinque capace in di circolare no con l'avviso
La ricca la ricchezza capaci di entrare in circolazione è la cultura di taglio liberalsocialista
Questa e effettivamente
Questa è quanto in Italia è carente dal punto di vista della organizzazione politica qua di quanto in Italia in fondo in un enorme ritardo che è durata cinquant'anni non riesce ad esprimersi in forma politica ma dovuto scegliere le diverse indirette vie della per della perseguimento degli stessi obiettivi o con la penetrazione in altri partiti o condannandosi all'isolamento Inari di partiti minori se non addirittura di cespugli e dei frammenti ecco questo credo che dovrebbe essere il nostro punto d'arrivo
D'Alema
Il terreno proprio per le difficoltà grande opera di edificazione non dovrebbe essere soltanto quella del post comunismo
Ma credo che tu ne sia convinto altrettanto quanto no il post comunismo è un terreno di per sé non edificabili
Non fecondate non arabi proprio perché è posto si deve definire in termini positivi oggi in Italia abbiamo un enorme bisogno di uscire tal parrocchia lirismo che ci contraddistingue dal punto di vista della identificazione della nostra cultura politica il grande rischio che corriamo è proprio quello di rinchiuderci in noi stessi di restare tagliati fuori dal grande concerto del socialismo e delle società democrazia Europea siamo vicini a poter raggiungere a poter compiere questo passo e raggiungere questo risultato proprio questa la domanda che di rilancio Inge questa sete mi sembra però di avere anche risposto a Giuliano Amato
Alla fine i conti una risposta ce l'ho mi pare di aver la data analiticamente escludendo alcune soluzioni alternative credo di avere essermi concentrato su una soluzione che può avere un carattere positivo e cos'tutti mi auguro spero che i nostri due interlocutori che ci hanno onorato con la loro presenza e con la loro parola siano d'accordo e siano compartecipi di questo soluzione grazie
Sì
No la roba Novaro faceva