Incontro di presentazione del periodico del MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Civile) "Coscienza" su "L'Italia di domani" vengono presentati i numeri della nuova serie della rivista ed in particolare l'ultimo uscito , contenente il contributo redazionale su "L'Italia di domani" e alcuni interventi sul futuro del cattolicesimo in Italia

Sì sì ma si sente tra poco
Allora un saluto
Agli amici prima ancora gli ospiti che frequentano meno il nostro ambito
Voi vedete qui il presidente del May che Luigi Fusco Girardi ai segretari di redazione di coscienza
Vitorino seria
Coscienza nome antico tradizione antica da novembre con un numero zero abbiamo cominciato tentativo di nuova serie di coscienza
Che vuol dire che ieri la rivista bimestrale del make vorrebbe in qualche misura collocare la propria tradizione alla prova in campo aperto
Dove continuità e rinnovamento dovrebbero stringersi insieme in un cammino non fu semplice
Lo schema della rivista e abbastanza diremo se invece può interessare abbastanza pochi comunque
Dalle dall'editoriale si passa una esposizione dei fatti degli eventi ettari dei fatti e gli eventi si passa a un momento in cui si cerca Traverso lei di e di interpretare i fatti e gli eventi in una certa chiave
E poi c'è il momento del dialogo e del confronto che particolarmente aperto
Accentuatamente aperto per coscienza a tutte le ideologie a tutti i confronti a tutte le regioni in maniera di riportare all'interno della riflessione della tradizione della continuità gli eventi fatti i significati importanti del contemporaneo ed è un po'strano che sia io a parlargli ormai abbastanza anziano è datato di sostanza ma ora un privilegio di avere un gruppo di redazione e giovane che crede che coscienza in un certo modo abbia uno spazio libero all'interno della chiesa e nei confronti del dialogo
Allora noi riteniamo proprio questo che cominciando il nostro lavoro da novembre ad oggi in particolare credo che gli interventi si soffermeranno soprattutto
Sull'ultimo numero
Quello uscito il primo maggio bimestrale appunto che cerca di portare un articolo redazionale sui temi dell'oggi con alcuni interventi di cui circa di cui ha parlerò un momento tra poco
La domanda fondamentale in fondo che rivolgo alla stampa che rivolgo agli amici sì vero che esista uno spazio
Di libertà
Nuovo
Nella chiesa oggi in Italia
E nel confronto tra Chiesa e mondo
In forme diverse rispetto alla Gaudio che spesso
Sui temi e argomenti e impegni in cui non è possibile essere neutrali
In cui si può essere discorsi di pluralisti ci si può incontrare scontrare ma neutrali sia difficile poterlo essere allora coscienza cerca di essere una voce laica libera una voce del movimento e tagliare l'impegno culturale all'interno della comunità ecclesiale per creare un'opinione pubblica nella chiesa
E su temi di fondo per collegare itinerari di fede
E di storia e di concretezza politica
Le parole della nostra esplorazione come appaiono dal terzo numero
Attraverso il lessico civile
Solo un tentativo di mo'dimostrare che la stessa comunità ecclesiale sembra aver acquisito che da una crisi culturale si esce con una risposta culturale
è quasi banale quanto dico evidentemente porta sul terreno del dialogo e del confronto culturale la tradizione del make
I medici occupate nei suoi incontri congressi di grandi argomenti lavoro
L'Europa
Una buona società in cui vivere riporto questi titoli soltanto per mostrare come ci sia veramente una continuità sugli stemmi del contemporaneo
Ecco coscienza vorrebbe essere un documento più aperto fortemente interprete interprofessionale
Che ha l'ambizione di aprirsi a a una serie di destinatari in parte nuovi rispetto a ieri
Il cenno sui destinatari è d'obbligo perché così forse la stampa stesse gli amici possono intendere qual è il progetto qual è l'obiettivo disse destinatari possono essere per noi e sono tendenzialmente per noi
Chiunque dell'universo cattolico si è disperso nei più diversi meandri della città civile e politica nel mondo della scuola delle professioni eccetera
Questo l'abbia detto anche all'assemblea di Chianciano d'assemblea nazionale del movimento il conto si qualche giorno fa
Chiunque abbia scelto di associarsi non soltanto ci ha disperso ma chiunque abbia scelto di associarsi
Per conseguire risultati nei diversi campi della società civile in qualsiasi lavoro ove dedica le sue proprie energie che possono essere bene orientate se supportati da una seria maturazione culturale
A servizio dell'uomo
C'è un ulteriore passaggio
Che ha come obiettive di stimoli che ha che ha coscienza per quanto riguarda i destinatari
Chiunque percorra il cammino dell'Azione Cattolica della scelte assoceremo cattolico e cerchi un supporto culturale nei dialoghi sui temi i problemi di frontiera
Per rispondere adeguatamente alle difficoltà emergenti
E poi c'è un ulteriore passaggio più ambiziosi più difficile
Chiunque operi nel mondo delle riviste delle pubblicazioni delle istituzioni culturali di ogni tipo e di ispirazione per un confronto a doppia direzione
Costruttivo deliberante per dare per ricevere tra l'ispirazione cristiana e ogni altra ispirazione laica o non cattolica
Abbiamo coscienza
Di essere in gioco di rischiare
D'altra parte il la tradizione ci impone di essere
Una voce critica e propositiva
Perché per arrivare a un esame di coscienza
E per arrivare a una conversione
Che a momenti di passaggio di natura spirituale interiore i momenti culturali
Bisogna passare attraverso il travaglio e il portarci nel terreno comune di tutti gli uomini
Lo specifico culturale e di coscienza e sulla via del Concilio dando per acquisita la fede religiosa
Coscienza non è uno schieramento cosciente non è a sostegno di nessuno
Ritiene che non tutto si riduca al momento politico
Non vogliamo accreditati solo sul presente immediato ma possibilmente costruire per il futuro
Sapendo che non è giusto esistono soluzioni semplici a problemi complessi
Molto impegnati sul metodo del dialogo che significa uscire dal proprio universo per entrare in un altro
Che significa mettere in gioco obiettivamente il modo di proporsi della chiesa per la evangelizzazione non è un adeguamento di tecnica di specializzazione tecnica ma è un discorso culturale
La il rapporto Chiesa modo poteva avere significati storici istituzionali in altri tempi euro portò giù culturale e quindi veramente obbliga a scendere in un confronto libero liberamente
Abbiamo siamo mossi dalla convinzione che è impensabile che la cultura contemporanea sulla strada della secolarizzazione possa incontrare spontaneamente il Vangelo
Siamo animati dalla convinzione che i semi del Verbo
Di cui è scritto con gare di cui è scritto Paolo sesto
Vanno coltivati a partire dai credenti
E vanno pescati ripescati cercati vanno aiutati
Non vanno impediti o soffocati soprattutto attraverso un dialogo soprattutto attraverso un metodo di rispetto e di confronto
L'impresa evidentemente non ne sa non è facile ma è supportata ripeto sottolinea da una forte tradizione che c'è pericolo casi nel confronto col presente il numero tre
In particolare quello che voi avete tra le mani che è stato distribuito che a vostra disposizione
E anche alcuni interventi particolari che possono essere come dire abbastanza
Paradigmatiche Cieszyn Tamaji del nostro del nostro il nostro impostazione l'intervento di Acerbi in particolare l'intervento di Ardigò l'intervento anche di Paola Raia ottica dove vi è fuori
Una disponibilità
A un discorso
Che dice Acerbi ieri poteva far sì che la Chiesa apparisse in una specie di doppiezza di fondo
In altra situazione politica il discorso si presentava come morale ma sottintendeva un interesse politico adesso è possibile far percepire anche fuori dalla cerchia dei cattolici che la chiesa nomina intenzioni politiche
Sì la cultura laica si mostra almeno in certi suoi settori più aperta discorso religioso e giusto ed è provvidenziale che essa incontri una chiesa inequivocabilmente religiosa
E soltanto un cenno
In particolare la rassegna svolta da Vico in maniera piuttosto stringente e molto significativo
Ci aiuta a capire dove cerca di collocarsi coscienza
Soltanto ancora un passaggio e poi lascio la parola al presidente del make
E poi dopo in ordine così riesce a seconda di quello che abbiamo boh così scolo dell'acqua presente della vostra cortesia questo incontro agli amici che abbiamo qui presenti
Senza senza come dire priorità assolute ma in maniera in cui ognuno posso dire rapidamente il proprio pensiero
Una sottolineatura Vorrei fare in rapporto a un intervento che ha per titolo i cattolici ai margini incontrarsi per capire pagine ventiquattro venticinque di coscienza numero tre
Dove viene proposto una una prima fase di riflessione istruttoria
Per definire certe priorità ad approfondire dove emerge e viene sottolineato con forza l'obbligo e il dovere e la necessità di passare oltre il giudizio morale
Per andare un'indagine storica che faccia comprendere il perché della défaillance di tanto mondo cattolico nella presenza e nell'efficacia nella testimonianza di oggi
Viene proposto una lo studio storico serio rigoroso qui si distacchi da immediato i che al di là della dei precauzione al di là del giudizio morale posso portare a capire per chi
Sul piano politico sul piano economico
Sul piano della testimonianza
Sembra esser venuta meno una testimonianza visibile ed efficaci
Anche se non siamo chiusi alla speranza tuttavia va detto che per tornare veramente a un esame di coscienza e a una conversione i nel significato autentico della parola un processo di indagini anche retrospettiva il riesame storico di approfondimento dei perché di tanti fallimenti
Vada fatto
Con rigore
Con compiutezza per quanto possibile
E coscienza si offre come disponibilità a questo esame in maniere che all'interno delle chiese si sappia che esiste con grande apertura
La possibilità di un dialogo e di un metodo che possa mostrare come al di là di una testimonianza
Non strumentale non c'è nient'altro
Questo il nostro desiderio forse ho parlato anche troppo siamo qui a vostra disposizione i presidenti introduce e semmai segretari redazioni completa questo mio cenno a Luigi Fusco gira la parola
Grazie a Romolo allora
Io penso che quando si presenta una qualche iniziativa si è chiamati a dare delle risposte almeno su tre questioni prova formulata in questi termini così perché questa nuova iniziativa in questo caso perché questa nuova rivista dunque cosa proposta davanti quali sono gli obiettivi di questa iniziativa che come terzo punto ebbene Romolo mi ha aiutato a risolvere diciamo almeno un punto e mezzo lire di queste tre questioni perché a mi pare già messo in evidenza
Come
Intende portare avanti questo cosa
Subacuto quando ha sottolineato che lo stile sarà quello della continuità nel rinnovamento se volete del momento la continuità hanno riempirlo certi spazi libertà nuovi probabile restano aprendo e cercando di produrre creare opinione all'ambito ecclesiale ecco io che cosa voglio fare voglio invece insiste su perché e qualche accenno che su cosa il perché vuole partire da questo esiste un movimento nell'ambito dalla chiesa
Tra i gruppi ecclesiali che si chiama Melik
Questo nei credo la ex movimento rivelato laureate Azione Cattolica la sigla non è molto molto molto capace di girare ma questa sigla voluto sottolineare
L'impegno culturale
Di coloro che intendono aderire a questo tipo di movimento di gruppo
Ecco l'impegno culturale
Che ne fa io ho scritto un un movimento unico nell'ambito dei diversi movimenti ecclesiali
Eccolo insistere su questa dimensione dell'unicità e se volete anche della diversità se volete anche della specificità
Ecco un movimento riceva Romolo Pietro per i di frontiera movimento che voi sapete lo statuto o regolamento adesso non so se più opportuno chiamarlo Regolamento Statuto
Assegna a questo movimento ecclesiale il compito di trasformare i valori evangelici valori
Umani in valori civili
Assegna questo Statuto il compito a coloro che si impegnano in questo movimento il compito di promuovere produrre anche valori civili
Già apparsi naturalmente
Do la parola demolito Angelo dice
Perché dicevo insistevo su questa dimensione della diversità perché non c'è a mio modo di vedere altro movimento che enfatizza la dimensione di apertura
Come questo tipo di gruppo apertura all'inizio del dialogo
Della ricerca
Della comunicazione
Ecco io credo che e un elemento che non può non riflettersi e trovare delle ricadute nel suo organo di stampa la rivista coscienza
Che significa quindi un organismo un organo dei stampa di un movimento che fa ricerca che a questa dimensione diciamo dell'apertura forte via logica comunicativa di ricerca no che significa che significa
Che è un lo strumento di informazione ma di formazione è uno strumento che aiuta valutare che significa fare coscienza costruire coscienza aiutare a valutare io penso che il grossissimo problema nel nostro Paese nostro i nostri giovani sia quello di contribuire a dar loro dei criteri per valutare questo mondo così difficili così antico così compreso così eterogeneo così sospeso tra evoluzione involuzione quali mondo attuale che ci trova ma vive ogni giorno
Ecco quali abbiamo a che fare nelle nostre ricerche nelle aule universitarie nei nostri incontri eccetera
Ecco quindi l'ambizione quale l'ambizione è quella di cercare di attivare questi processi comunicativi via logici di scambio tentando di costruire punti di vista più generale e più ampio più ricchi esempio se è vero pare che si possa dire no che ha reso di diversità di questa disciplina scientifica sulla probabile in queste tre aree quello delle scienze naturali biologiche da un lato con le scienze umane sociali oppure alla scienza del saper fare ecco
E possibile trovare delle dei punti di vista più ampi che possono promuovere poi o continuo la proposta di quello che l'unico obiettivo ci sta a cuore con la promozione e la persona umana che mi suddivisibile in tante fasce tanti piani in tante discipline intanto i saperi spezzettati eccetera
E possibile diciamo ricercare le ragioni di vivere insieme e poi io ritengo che sia forse proprio una responsabilità di un movimento che si rifà alla cultura quello di promuovere questo dialogo sulle ragioni
Per il vivere insieme cioè della democrazia e dello sviluppo
è l'ultimo direi è un modo per scoprire cieli attualizzando Werner la vita concreta le nostre radici cristiane io ho finito
Grazie presidente
Allora ieri notte non deve dire qualche cosa di informativo se mai medici dopo ecco
Senta
Priorità particolari abbiamo indicato di nomi
Che hanno già fatto conosce Paolo presenza ma naturalmente la parola è aperta a tutti quanti
Vogliamo cominciare un momento con il rapporto anche agli possibilità di presenta per un'oretta circa i sostanze se qualcuno dovesse andar via prima è pregato di chiedere immediatamente la parola e può può e poi esprimersi perché vorremmo assolutamente procedere in grande libertà e in grande cordialità senza formalismi
Io nella propria prima Domenico Rosati iscritto per primo se credi c'è stata allora si accomoderà Domenico Rosati e così ogni volta i suoi minuti per poter quando
E credo che sia
Importante che coscienza riprenda la sua questo nuovo ciclo della sua vita
Con questa consapevolezza mi sento dire con questa coscienza cioè di essere uno dei cenacoli
Di cui mi pare anche al convegno di Palermo si auspicava la nascita e il decollo in una situazione nella quale molto dei cenacoli di elaborazione di di ricerca di dialogo di confronto
In una situazione nella quale molti ormeggiati sommo rotti e non c'è sicurezza né sul presente né sul futuro devo dire che questa ricerca e molto più vasta di quella nostra di quella del mondo cattolico in generale ieri
Ho partecipato a presentazione del saggio di Eric Hobsbawm il secolo breve e mi è parso di capire da alcuni discorsi che vi si sono fatti che c'è questa consapevolezza di una precarietà per esempio Giuliano Procacci in un bell'intervento diceva alla fine io
Non so ecco quanto come se possiamo ancora rimanere
E ancorati a un concetto di progresso quale quello che si è venuto enucleando dopo l'Illuminismo e per asseverare questa affermazione facevo una citazione che a me ha sorpreso e cioè citava il Papa Giovanni Paolo secondo quando parla di questo secolo come secolo che la morte ecco nel resoconto due santini dell'unità non è proprio esatto secondo me su questo su questo su questo su questo passaggio ma questo non importa dico questo perché mi pare che nella ricerca debba essere fatta con la consapevolezza che l'orizzonte molto più vasto di quello di una di un'organizzazione di una struttura di una porzione del mondo cattolico ieri pomeriggio a Viterbo si è fatta una riunione della dei giornalisti cattolici che hanno messo a tema la questione dell'etica della comunicazione o come qualcuno ha detto addirittura dell'etica della rappresentazione e anche qui con la coscienza di una crisi che non è solo crisi professionale delle giornalismo del mestiere riformatore ma è una crisi del una crisi può essere una crisi anche della democrazia in questa Babele delle lingue e nella quale anche la funzione del giornalista dell'operatore non è più tanto quella di alimentare un notiziario che già ricco quanto quello di aiutare il discernimento anche qui della coscienza
Tutte le strade dunque portano alla coscienza
E porta la coscienza anche e questo va sottolineato vista così alla coscienza ne parlo poi perché il titolo è un bel segnale un simbolo mi pare no in questo senso ha preso e portava la coscienza e questo va sottolineato anche all'interno dalla ricerca specifica del mondo cattolico che con il tema della coscienza in politica ha da fare e i conti ha da fare i conti perché
Adesso non so se il doppio Parisi che Bibi ispira avvenire ricordiamo i capito una volta di sentirvi domandare da da da un cardinale
E beh ma allora in ultima analisi tema politico chi decide alla coscienza o il magistero
E e e a me viene spontaneo dire la coscienza però non lo dissi per riserva mentale dico se no è finito il discorso e dissi decide il magistero che però mi dice che non posso mai andare contro coscienza e così il la cosa invece si risolse in parità e beh pensavo a decreto sulla libertà religiosa cose di questo genere
In e in mente questo senso mi pare che debba essere recuperato il volo dalla coscienza soprattutto dopo che è venuta meno la struttura lo strumento in qualche misura anche l'alibi dell'invito unitari io
A votare per un partito
Perché perché si è
Liberi sotto questo profilo per esempio io trovo che certe valutazioni post elettorali come quella che ad esempio pensa di farsi carico di un trentasette per cento di orfani moderati
E non cura un un curasse
Di aver conto di quegli altri che si sono spalmati su tutto l'orizzonte politico provvisto trentasette per cento e non corrisponde secondo me all'orizzonte che la Chiesa di fronte altra volta si disse ricominciamo da trentatré
E mi pare che non fu ben ricominciare e così penso dunque che tutto porta la coscienza come cognizione dei problemi onestà della ricerca e anche come Presa di coscienza sul da farsi in questo contesto nuovo e sperimentale perché noi non abbiamo la ricetta nuova
E la stessa la ricetta mai la stessa da scelta culturale del convegno di Palermo va coniugata mi fa piacere che sia stato detto con
La rivalutazione della scelta religiosa
E va assunta essenzialmente come una scelta di metodo non come l'idea di un confezionare una cultura un uno stock un un pacco che poi viene tradotto divulgato propaganda
Qualcosa che non si conclude in un giorno in un minuto in una operazione di corto respiro e allora
Gli spunti che da coscienza questa coscienza la rivista il documento redazionale anche i primi articoli secondo me vanno in questa direzione e lo fanno mi pare con una accuratezza e una volontà di non escludere nessuno degli addendi che sono necessari per formare una somma perché se uno comincia a a escluderne uno non parliamo del quadro internazionale già si semplifica la ricerca allora magari i conti tornano e poi e però ci si accorge che non valido e mi pare che qui trovo un riflesso di di uno stile che è proprio del Mei che che io conosco da quando cominciò a chiamarsi così
Perché prima si chiamava nell'altro modo ma lo conosceva anche da prima e quindi questo è un buon segno per cominciare penso inoltre e qui e vorrei sottolinearlo che
Pare che il presidente lo dicesse e
E credo che il May che nella sua ricerca nella sua impostazione della sua stessa struttura
Sia portato più ad un approccio di tipo storico umanistico giuridico alle questioni che non ad un approccio globale che tenga conto anche di altre discipline scientifiche non faccio il discorso dei professori credo che non siano solo i professori che debbano elaborare questa cultura se no diventa un qualcosa di accademico e in questo senso penso ancora che porsi l'obiettivo di fare i conti con quello che altrove è stato chiamato il pensiero unico ossia questa nuova o vecchia
Stagione in cui è stato rimesso in evidenza o è stato riportato in auge o si ritiene che possa essere la chiave universale che apre tutte le porte
Il mercato ogni risolutivo la globalizzazione in tutti i suoi aspetti questa fiducia nel fatto che le cose si assesteranno che la somma si assesterà sulla schiena dell'asino mentre l'asino cammina e che l'intervento minore meglio è
Ecco tutto questo va coniugato e va confrontato con la sorte dell'uomo in questa condizione
E io credo allora che non si tratta tanto di e contrapporre a questo pensiero un altro pensiero antagonista per revocare il passato che tipo marxista cose del genere che pure ha fatto il suo tempo ma un pensiero che comprenda questo e lo superi lo superi in positivo io vedo che tu sia la sfida e non solo di una rivista o di un movimento ma di tutti quanti i credenti e mi pare di poter dire così concludo di tutti gli uomini di buona volontà questa mi pare essere una categoria che va in qualche modo rivalutata
Perché io non sono dell'avviso che appunto solo in casa nostra ci sia il dolore di una crisi è la volontà di trovare uno uno sbocco ci troviamo di fronte a una situazione in cui l'interrogativo che pesa il fatto un viaggio in Germania recentemente su questo miracolo
Della economia sociale di mercato il capitalismo che è capace di venire alti tutti i parametri
L'efficienza economica la libertà politica alla libertà personale la piena occupazione la sicurezza sociale c'è la sensazione che da qualche parte bisogna tagliare bisogna ridurre dove si taglia dove si riduce denunziante che si riduca sul tema la libertà politica per esempio la gente più tranquilla non protesta mai non è caduto alla prima non accadrebbe oggi per la prima volta altre volte
è accaduto
E allora c'è da ripensare questo contesto questa restando naturalmente come è naturale
Nel mercato ma trovare ai mezzi di un direbbe Ardigò di un nuovo compromesso di una nuova forma che va inventata e qui e oltre che l'alimentazione la coscienza c'è anche la ricerca per far questo occorre ma si deve contribuire da laici una Chiesa più profetica
E nulla un laicato meno clericale quindi esprimo per sintesi ma voi mi capite e occorrono luoghi di promozione di incontro di dialogo non è una istanza
Di questi tempi è antica va riportata diciamo all'evidenza non tanto per rivendicare qualcosa quanto per usufruire del diritto di
Partecipazione che ognuno di noi ha in quanto credente in quanto partecipe da Rita Dalla Chiesa
Grazie vengono usati propongono anche nei confronti di coscienza giunta qualcuno deve anche poi dopo io direi così sì non ci sono mani che chiedono con urgenza di parlare direi Pietro Scoppola poi pubblica contrabbando
Attualmente invece riservati alla Mostra ispezione per poter meno rapidissimo no no
Giusto
No io da un o di tempo non frequento molto l'ambiente del Mei che quindi non sono aggiornato
Questa
Invito è stata l'occasione per una riprendere contatto scoprire un un progresso un
Una maturazione che mi è sembrata molto positiva che io vedo in linea con le conclusioni di Palermo io non ho partecipato al congresso di al convegno di Palermo letto qualche cosa
Mi sembra che il quindi la nuova veste che coscienza assumere questa iniziativa del meglio che si esprime in questa nuova serie di coscienza presenti un modo corretto
Criticamente Crovetto di interpretare Palermo perché dico io criticamente corretta perché il rischio e che Palermo sia interpretato non dico che lo sia stato e dico il rischio è che sia interpretato in una maniera sbagliata ossia che si concepisca il progetto culturale
Come una sorta di surrogato della unità politica finita l'unità politica si avete a due passi e si trova unita nella cultura cito unità nel minimo comune denominatore di certi valori cattolici allora si fanno
Sì sì sì sì
Si legge di
Iniziative per stabilire fra cattolici che militano in diversi schieramenti qualche cosa che deve comunque restare comune eccetera ora amici miei diciamocelo chiaramente sul piano culturale i cattolici sono stati ancor più divisi
Che sul piano politico non
Di nei cinquant'anni della storia della Repubblica ma nei due mila anni di storia del cristianesimo
Perché si comincia con la polemica se sia necessario non passare per l'ebraismo per arrivare al cristianesimo e poi c'abbiamo e riferimento platonico riferimento solo agli sportelli Aci abbiamo Agostino c'abbiamo Tommaso giù giù fino alle polemiche sui minimi
Cioè le polemiche durissime violente fra cattolici liberali cattolici intransigenti non c'è un momento della storia della Chiesa che non registri una profonda divisione di cultura ossia un modo diverso di esprimere culturalmente
La sede e il mistero del rapporto con Cristo e del rapporto con con l'annuncio cristiano
Quindi la la la se il progetto culturale dovesse essere concepiti in questo senso
è una clamorosa
Un clamoroso errore un arretramento rispetto a quello che è stato in passato un'unità politica fondata su un concetto alto di mediazione almeno le sue origini
è la comunità ecclesiale
Se è autentica che è sede
Di
Cultura e di creazione della cultura e quando dico comunità ecclesiale autentica comunitario ecclesiale autenticamente fondata sulla fede
Fondata su Dio fondata sulle Vangelo qui sono state scritte questo numero delle cose molto belle che mescola riprende da celebrità don Pino scabini
E questo è il e è la condizione quando una comunità ecclesiale Evviva
Vive la vita liturgica intensamente al suo interno rapporti di fraternità autentica irradia questi rapporti in una solidarietà a seconda la comunità ecclesiale crea cultura crea Civita e trasforma il mondo e la crea nella ricchezza
Delle delle sue varietà
Noi dobbiamo esaltare il pluralismo delle culture dentro la chiesa
E non immaginare una sorta di omologazione per arrivare a un progetto culturale definito che sia unificante presta la prima cosa che io poi ho e mi sembra che
La mia che credo coscienza apre in questa nuova serie si muove in questa direzione va detto molto bene ho usato in uno story Prete
La il progetto culturale è un metodo non è un contenuto già definite perché se lo concepiamo come un contenuto definito siamo assolutamente fuori strada rispetto più indietro rispetto direi alle origini
E detto chiaramente nelle premesse il riferimento all'insegnamento della Chiesa non esaurisce il giudizio storico-politico otto fiori diciamole queste cose non ci stanchiamo di ripetere perché oggi questo richiamo all'insegnamento
Della Chiesa io preferisco l'espressione insegnamento della Chiesa alla dottrina sociale cattolica ma qui si può discutere voi sapete
L'uso è stato controverso
Il variopinto perché in certi momenti parlare di dottrina più rigide più in altri momenti l'insegnamento un'espressione comunque ecco non esaurisce l'insegna richiama l'Inter alle all'insegnamento e la Chiesa non esaurisce il giudizio storico-politico
Coscienza si pone su questa via e mi pare un fatto secondo problema di metodo creare le condizioni perché la comunità ecclesiale sia essa stessa fonte viva di cultura nella in tutta la ricchezza delle possibili
Espressioni che la cultura cultura ispirato dal cristianesimo esperienza di fede Povia
Naturalmente poi eminenza del dialogo del metodo sul progetto sul contenuto del Poggetto non significa azzeramento di tradizioni quindi in questo senso mi mi è sembrato molto bello questo
Questo lessico civile questo lessico civile non è mi è sembrato io l'ho letto l'ho capito così è una sorta di sintesi di una tradizione
Con uno sforzo di aggiornamento di Di Finizio c'ho ritrovato la cultura di Camaldoli la cultura che che ha ispirato i padri costituenti e di formazione cattolica
Fatta chiedendo
Ed è questo e molto è molto positivo e molto bello che dei giovani si siano spontaneamente in qualche modo ridefiniti
Con la consapevolezza di certe radici questo mi pare un fatto positivo
Positivo il legame positiva la continuità è positivo lo sforzo del genere su questo lessico mi consentite
Brevissime osservazioni ci potrebbe parlare per un'ora perché ognuno degli argomenti meriterebbe un esame approfondito no io dico pubbliche dico alcune cosine che mi hanno che mi hanno colpito
è importante l'acquisizione del carattere decisionale della democrazia ma decisione democratica qui c'è un progresso perché una certa cultura cattolica a privilegiato il momento della rappresentanza sul momento della decisione qui mi sembra che e quindi io vedo un un un punto interessante
Che riguarda un'esperienza vicina quella che io ho vissuto le stelle iniziativa
Il maggioritario che lo voglio dire avuto culturalmente un limite il limite di non polsi essa stessa di non porre all'opinione pubblica essa stessa nel momento in cui si proponeva un meccanismo tendenzialmente più decisionale di non porre il problema delle garanzie ci sono state due mezze verità che si sono in confronto confrontate erano da una parte soprattutto una parte della sinistra ha difeso il principio del valori delle garanzie dall'altra il movimento referendario per la riforma elettorale a parlato di decisionismo delle due cose devono andare insieme qui mi pare che ci sia questo tentativo di recupero
Ed è molto importante che si lavori in questa direzione anche perché è accaduta una cosa sulla quale non si è riflettuto abbastanza che la prima gestione del sistema maggioritario per due anni è stata fatta da chi non lo aveva voluto
è stato una sorta di rovesciamento delle parti ci si è opposto
Alla riforma la gestita e l'ha gestita senza avere nessuna cultura del maggioritario e scambiando una maggioranza di governo per una sorta di impadronì mento di impossessamento dello Stato c'è stato un ministro
Del Repubblica il quale ha messo in discussione il nome del paese come se il nome del paese appartenesse alla maggioranza una maggioranza che si forma con il sistema maggioritario
Quindi mi sembra molto importante che si lavori in questa direzione che si faccia sintesi fra le diverse esigenze sintesi non alla ribasso tagliando un po'di decisionismo o tagliando un po'di garanzie ma sintesi nuova che richiede un grande impegno culturale
Un altro tema che che mi è sembrato molto interessante suggestiva e questo è la memoria storica
Revoca storica che ha mute maga particolare valore di fronte alla crisi che il identità nazionale sta vivendo in questo momento il nostro Paese è in discussione non so se qualcuno di voi ha letto
Libri recenti insomma
Frutti di questo revisionismo all'italiana il revisionismo francese il vino tedesco
A grandi grande spessore culturale da noi e visioni Isma'si è risolto mi sembra in una sorta di demolizione sistematica del cinquantennio di un trasferimento di tutti i guai presenti i mali presenti al momento delle origini
L'imputazione al momento delle origini della democrazia italiana ossia Resistenza antifascismo costituzione di tutti i guai che son venuti dopo che è una forzatura storica colossale mi riferisco
Tanto per non far nomina recente libro che in via Ernesto Galli della Loggia la morte della patria è un libro che distrugge non si capisce come si possa ricostruire un'identità partendo da quelle premesse che l'otto settembre la madre trattate molte che non c'è più niente da fare insomma
Ecco quindi è molto importante muoversi in questa direzione e recuperare il senso di una continuità il senso di una tradizione che si fonda sulla storia si fonda su su radici su su su su sentimenti dissipare ma addirittura nel nelle tesi nel Lessico si parla di simboli da rinnovare eccetera
Attenzione giustissimo tutto ma attenzione io sono convinto che nella società del nostro tempo multiculturale sempre più multietnica
Il fondamento vero
Che non esclude le radici
Che non esclude se volete il concetto tedesco di Aviano della nazione ma che lo integra in maniera compiuta è il senso della cittadinanza democratica fra i due concetti che si sono confrontati nel corso dell'Ottocento non la Nazione intesa
Secondo il romanticismo come tecnica come lingua come religione e la Nazione intesa come diceva Renan come plebiscito di ogni giorno quindi volontà di partecipazione è il secondo
Che oggi deve avvenire necessariamente l'ultima parola perché sulla base della prima concezione c'è il rischio che si scivoli indietro si scivola l'esperienza dell'ex-Jugoslavia si scivola l'esperienza all'esperienza dell'ex-Unione Sovietica in Italia nascono i discorsi come quelli di Bossi che parla dell'uomo che non è una bistecca e quando dice che non è una bistecca intende che ATC localistiche identità localistiche che sono irrinunciabili
E così noi non integriamo il senso delle radici storiche della tradizione dell'identità legata al passato circoli integriamo col senso forse dalla cittadinanza democratica
Consapevolezza di diritti e di doveri che si esercita nel quadro costituzionale quello che Rusconi ha chiamato il patriottismo della Costituzione
E non si ricostruisce l'identikit
E questo lo dico perché nel nel nel discorso nella cultura del del del Pontefice che ha svolto su questo un grande ruolo
E c'è forte il senso della nazione nel nell'altra direzione
C'è direi che c'è più spontaneamente pena dice evidenti non polacco insomma è evidente che un polacco sente la nazione nel primo significato e viceversa io credo che i cattolici devono contribuire a far crescere su quella base io non voglio affatto negare il senso più compiuto dell'identità collettiva e di una nuova identità nazionale che ha a suo fondamento il patriottismo della Costituzione
Terza
L'osservazione che si è si è si riassume in una parola c'è una lacuna sì è la mia lettura non è stata troppo frettolosa fra ieri sera e stamattina non c'è l'ecologia
State attenti perché la solidarietà non ha oggi
Dimensione reale se non è aperta
Ma ci sono dei dei libri per passaggi impliciti mai avrei voluto vedere con una
Quello è voluto vedere proprio una una e grande elemento di novità la solidarietà verso il futuro tra le generazioni che verranno noi stiamo perseguendo ormai un modello di sviluppo che non è proponibile non sono non è proponibile ai paesi in via di sviluppo perché se c'è trasferirsi ma tutto il mondo il tipo di sviluppo che ha avuto il nostro Paese ha avuto l'Occidente
L'Occidente capitalistico il pianeta diventerebbe invivibile nel giro di pochissimi decenni lo sta diventando delle strade ma soprattutto la la la prospettiva del futuro può darsi sì è stata una mia distrazione me ne alle idee
Ultima battuta e questa è veramente una battuta che poi un dubbio
è sufficiente
Ognuno fa quello che può e quindi ben venga questo tentativo di coscienza perché aprire questa riflessione aperta al dialogo con l'invito aperto
Anche esponenti di altre culture di altri Regioni a confrontarci su questi temi noi dobbiamo prendere coscienza che nella nuova situazione storica del nostro Paese nel quadro culturale politico e si è determinato bisogna uscire dal ghetto
Bisogna che il compito primario di un movimento ecclesiale di impegno culturale quello di spingere i cattolici di formali a sostenere il confronto in sedi laiche alle quale ai alle quali tutti pareggiando ad avere più in qualche misura i loro strumenti propri o averli solo come strumenti di preparazione per essere presenti in un dibattito che il dibattito di tutti
Dobbiamo creare l'abitudine
A una cultura cattolica capace di confrontarsi di misurarci di comparire sui giornali sui sui giornali con altro giornale cattolico
Ma sui giornali poche ore sulle riviste culturali in tutto in tutte le sedi ecco se non c'è una maturazione forte in questa direzione
L'obiettivo non si può aggiungere tentativo rischia di restare in qualche modo autoreferenziale ora questo andava bene quando l'autoreferenzialità cattolica autoreferenzialità
Ha una maggioranza
Diamoci conto di questo
Radicale
E quando il movimento con il Movimento Laureati ha svolto la sua grande funzione di formazione di una classe dirigente la forma
Tutte le ricerca spera che è stata fatta sulla stremo entrati mette ben in evidenza questo legame tra il movimento e la Democrazia cristiana nei suoi anni migliori gli anni che non vanno cancellati che vanno ricordati e riproposti come riferimento come moderno ma dico in quel momento la presenza cattolica maggioritaria nel nostro Paese
E allora questa autoreferenzialità non era chiusa perché persiste immediatamente necessariamente inserita nel processo storico complessivo nel momento in cui si prende coscienza dell'essere minoranza ed io cari amici se non si fa questo sforzo di inserimento nel circuito comuni della cultura e allora l'autoreferenzialità diventa rischia di diventare detto un'ultima battuta ma è la suggerisce me l'ha suggerita Romolo quando ha detto nel suo intervento iniziale dobbiamo fare un esame storico critico del perché di tante défaillance di tante cadute
Non dimentichiamo avevamo la mi ricordo una volta un discorso di Lazzati su questo molto bello molto lucido
Cristiano sa che esiste il mistero del male legato al peccato originale poi modo d'intendere il peccato originale può essere Di Vaio discusso ma la sostanza è che l'uomo è segnato da questa drammatica esperienza del male e quindi la prima spiegazione e questa naturalmente ci sono
Tipi di educazione tipi di formazione
Che rappresentano garanzie maggiori
E ci sono tipi di formazione che sono più facili più impermeabili al contatto
Con la la tentazione del male la tentazione del potere è una delle più grandi tentazioni resiste allora all'esito del invito di Romolo dovrebbe essere a mio avviso precisato
Approfondito qual è il tipo di formazione cristiana che Ende
Il cristiano impegnato nella vita pubblica più capaci
Di esistere alla tentazione del potere che diventa fine a se stesso cerchiamo di precisarlo perché altrimenti il discorso rischia di ricadere in un generico moralismo grazie scusatemi per la
Perché la frammentarietà del nostro Paese semmai da
Dunque vogliamo procedere se non c'è qualcuno gente ripete di Bamburgh professor futuri si vedesse riprende la parola osservatori per chi non lo conoscesse lo ringrazio di essere presente meno noto di Piero compone
Niente allora differenti diventò presidente del Movimento federativo democratico faticoso comunista direttore reggente riforma dello Stato
Comunista novantanove
Ho lasciato la direzione del centro riforma mi occupo solo della rivista del Centro insomma
L'altra è una esperienza di militanza in un esperienza di Cittadinanzattiva quindi non credo che sia incompatibile
Credo che ringrazio dell'invito e anche di questa presentazione perché sentiva proprio il bisogno di un po'dire
In che modo gli ha incontrato questa esperienza
Gli amici e la rivista a differenza di Di Pietro Scoppola
Io l'ho incontrato e solo di recente conosco il make soltanto da il Mac frequento Mac e fucili soltanto da un paio d'anni nel mezzo l'occasione è stata l'avvio di questo dibattito su una fase o un processo costituente
E qui si sono incrociate evidentemente diciamo del analisi delle esigenze che venivano da cammini diversi
Io credo che il punto più importante sia proprio questo quello che c'era immediatamente consentito di interloquire
Per la mia esperienza politica nel Pci prima nel PDS ora diciamo la natura processuale della vicenda politica l'attenzione a cui gli attori non deputati
Non separata istituzionalizzate è sempre stato una delle chiavi per sfuggire al dimensione della politica come potere
Trovare diciamo nell'equilibrio tra la rappresentanza e la l'impegno diretto nella militanza molto simpatica
Non scabini la mi la formula del completo contemplativo completi questi non è una bella parola ma indica diciamo un atteggiamento mentale spirituale e poi impegno era questo il tratto comune ora rispetto alla tematica costituzionale di riforma
I Soggetti probabilmente la strada e quella di chiederà alle forze politiche maggioranza e opposizione di non immaginare che possano risolvere nel dialogo stretto tra di loro in in commissioni ristrette come già quelle passate che poi hanno potuto accusare l'insuccesso del fallimento questo dibattito probabilmente per dare forma un processo piuttosto che precipitare in una forma
Di nuova Assemblea
La rappresentanza
Forse il principio di rappresentanza entrati in crisi nei nostri
Tempi bisogna immaginare un'integrazione di voci della rappresentanza istituzionale e delle forse che hanno un'arma rappresentatività sociale una presenza ecco
Immaginare un tavolo a più lati che non chiusa dentro il gioco parlamentare quindi poi gli accordi tra maggioranza e opposizione gioca buttar giù il governo questi temi
In ogni caso il punto comune e la tematizzazione ne siamo in una fase di transizione molto inquietante
L'ho trovato questi toni soprattutto nella nell'intervento di Ardigò ci torno tra un momento per il numero su cui siamo chiamati a discutere
Io anche guardato gli altri mi sono stati utilmente mandati fanno riferimento a non solo all'ultimo numero ma il numero che ci chiamo immediatamente discutere né per un contributo veramente di rilievo
Per le stesse ragioni che ha detto Scoppola e quindi per brevità non mi soffermo quelle essi col civile e probabilmente già un'indicazione di approccio a queste tematiche
Sottolinea deve molto la tematica del Mezzogiorno
Forse insieme con i temi dell'ecologia i temi della differenza sessuale sono richiamati all'interno di un discorso che rimette al centro la famiglia però la questione della carattere anche dirompente che ha la il riconoscimento che ciascuno di noi non è neutro in maschi e femmine comitale deve trovare poi l'incontro con gli altri in una visione di comunità e questo uno dei terreni più difficili forse quello che mette più in crisi radicale il principio della rappresentanza della delega
E quindi è un tema di lungo periodo della transizione in ogni caso il documento a me sembra che abbia centrato tutti i temi della difficoltà del passaggio e accentua o ripiega inclina verso una serie di tematiche di politiche di indicazione di politiche concreti indizi cioè nell'editoriale un deferimento a un atteggiamento di ragionevolezza io ho l'impressione che questo sia giusto ma appunto contiene
Forse non so se dire un fiducia a un ottimismo verso il processo nella sua farsi immediata nei tempi brevi nell'intervenire
Si capisce diciamo la la la l'intenzione di far politica non sentirsi deprivati dalla fine dell'unità dei cattolici tuttavia se il processo è così profondo dei strutturante le parole transizione una parola forte bisogna
Arricchire questa riflessione con una serie di elaborazione che non possono essere evidentemente richieste
E quindi non è un limite dei redattori del documento
Ma forse di delle forze intellettuale di cui neppure facciamo parte e quindi semmai il documento mi sembra che punto ti il dito in terra ovvia tutti noi su alcune questioni nodali diffonde non non c'è un'elaborazione sufficiente per l'esperienza della parte o comunque del forza qui che frequento di più
Vorrei sottolineare questi punti di un ulteriore elaborazione non tanto quindi orientata all'immediatezza della politica ma nuclei principi fondanti del un ordine che poi può anche farsi nuova costituzione
L'individuo così
Il
La democrazia è certo con la stessa rappresentanza in difficoltà e giusto Sports spostarsi verso il tema della decisione intesa anche come responsabilità assunzione piena di responsabilità
La mia impressione però che ci sia qualcosa di ancor più radicale perché anche la responsabilità la declinazione sotto la voce delle responsabilità
Presume o spera che la politica polena conosciamo rinnovata abbia un ruolo forte nel governo dei processi sociali
La sensazione che ci sia invece un sera molto larga di forse che non credono più in questo nel democrazia come forma di governo
Che si mettono un governo dei poteri forti e dei processi diciamo di gestione mediatica e di mercato e che quindi contestano lo spazio della politica si dice l'antipolitica questo è qualcosa di
Sconvolgente per chi crede nella democrazia o si sforza di realizzata da questo punto di vista è quindi uno dei temi fondamentali che io vedo ed è richiamato nel nostro dibattito proprio mio in uno dei primi interventi quello di gatti eh
Posto che ci sia sia tra le forze laiche
Che ovviamente nel mondo dei cattolici un interrogativo attorno a questo nodo
E posto che è giusta alla sottolineatura che farà Galli Della Loggia con cui Gatti interloquisce che probabilmente uno dei limiti della visione della democrazia è quella di una sorta di relativismo etico nella concezione liberale della democrazia tranne i violenti tutti gli altri interessi sono di pari grado vagamente legittimata e che io da molto tempo ho cercato di riflettere sull'insufficienza di questa formulazione poiché al di là del proprio della categoria concettuale interesse
Che dentistica gruppi corporazioni e quindi un Novi e che si oppone ad altre per ragioni
Di volontà di potenza di interesse economico di prestigio
C'è per tenere insieme
Comunità
Un compito che nessun gruppo di interesse nessuna legittimazione di questo tipo degli interessi può asso io credo che bisogna riuscire nucleare la responsabilità generale verso il far comunità
Disse oggetti io dico così orientati al bene comune
Non i gruppi associati ma anche il singolo comunque per movimenti della cittadinanza con l'esperienza di volontariato tutto quello che va sotto nome di terzo settore
Sono soggetti che in termini di conta di numeri possono essere pochi o molti però quando pongono un problema lo pongono non persero i loro associati ma come qualità del vivere civile comune
Ecco e possibile dare un ruolo costituzionalmente rilevante distinto il super-io interlocutore delle questioni diciamo di di ordinamento generale e questo è uno
Dei nobili sottesi anche con la domanda di accesso al dibattito costituente questi soggetti non gli altri
Gli altri sono ordinati secondo un conflitto di interesse che tutto nella sfera della politica e del Governo
Probabilmente bisogna elaborare concettualmente meglio questa posizione però io sento che in questo c'è una difficoltà credo e subacquea in questo sto con i gatti
Che il i limiti delle posizione alla Galli della Loggia e poi nella Fondazione individualistica di questa
Prospettiva in realtà il comunitarismo come ricerca dei valori comunitari e un'altra strada
Solo che qui sorge un altro problema il Novi
E come definito la comunità ecclesiale ma questo sforzo di guardare all'esterno
Richiamato anche nello scritto di Hardy Gonnella gaudium et spes non una visione non difensiva ma dialogante e in nome di una visione riguarda gli uomini tutti l'umanità e uno dei punti di forza
Che consente anche di allargare il Novi
La restrizione territoriale le Radice la memoria sono spesso utilizzate strumentalmente
E però il noi commessi Ri determina io qui vedo secondo passaggio pone tocco rapidissimamente un terzo uno nella di elaborazione di coscienza una forte insistenza sottolineatura del tema della responsabilità della cultura degli intellettuali
E io credo che bisogna prendere atto che
Questa fase in cui viene spesso rimproverato al lavoro intellettuale la afasia o la perdita di responsabilità conigli voglia di impegno cioè vado a letto più in profondità io credo che sia una delle manifestazioni la più specifica della crisi degli Stati nazione perché la forma dello Stato nazione che collocava in una funzione peraltro anche comoda il lavoro intellettuale perché per definizione
Orientato a creare diciamo i valori unitari
Le funzioni dirigenti l'identità e dislocato tutto su un terreno come dire fortemente sostenuto dall'ordine politico e anche con attualmente i processi stanno segnando PRA profondamente questo lavoro c'è proprio una rottura una serie di competenze sono sospinti tre
In una posizione subalterna ai processi di mondializzazione globalizzazione
Negli apparati di produzione informazione comunicazione gestione del potere eccede l'economia ma quali intellettuale quelli che come dire sono portatore del saper come non possono mai e non devono per definizione porre il perché
O per chi ancora peggio si è immediatamente fuori dalla legittimazione di ruolo è spesso anche dal posto quindi qui c'è un nodo l'autonomia la coscienza e per definizione in un mondo così complesse strutturato in cui proprio gli apparati di produzione dell'immaginario del sono funzioni dominanti di questa società
Chi mantiene alla propria coscienza libera testimonia un radicalismo non accettare per principio le motivazione del potere e tuttavia coscienza isolata cito il saggio di salite una discussione che ha preso
Un po'di tempo il campo ecco questa riduzione o a competenze subalterne
Ho a testimonianza mai impotente voce che si leva ma fuori dei processi del fare sociale
E nel produrre organizzare e una condanna e credo che si capisca più profondamente se lo leghiamo alcuni tra le caratteristiche profonde strutturale di quella che chiamiamo la globalizzazione
E processi di riduzione degli Stati-nazione del integrazione delle economie nazionali in un mercato molto qual è la strada quale può essere quella di dovremmo cercare di ma mi sembra evidente che bisogna cominciare a pensare di più alla alle domande generali giustamente Fusco gira partiva dal per che dalle domande generali
Ecco chi si pone in questa ottica evidentemente oggi non può farlo senza porsi contestualmente a un livello sovranazionale
Non solo dall'interno di un'esperienza e da un e di un'identità data ma proprio per la il carattere sovranazionale globale io non so se riusciremo a dare corpo forma e sostanza efficacia a forme di soggettività sovranazionale
Che cioè riescono a guardare i processi del mondo in ogni caso mi sembra
Questo è anche la domanda voci spinge a questi temi una delle domande che le con cui Pietrobelli c'era interrogati c'è una nuova libertari quale io credo che sia proprio qui forse il contributo più ricco mi pare di vedere queste potenzialità del mondo cattolico e cristiano perché mi è capitato di recente di fare un la discussione
Con amici miei carissimi Ingrao Rossanda un loro libro su questi temi
La loro risposta mi pare schematica gliel'ho detto stiamo discutendo la loro risposta è l'impresa si fa sovranazionale il movimento operaio si deve fare sovranazionale è stato troppo euro centri Conan Stato nazionale
E la mia ambizione ma poteva essere diverso
Perché a fondare una soggettività a partire dal momento della produzione
E del conflitto all'interno di un'economia nazionale beh diciamo il momento operaio italiano e in oggettive insuperabile contrasto con quello di Somma di Singapore perché le scelte di produzione o sono io son qui
Se si assume come punto di partenza il riferimento all'interesse di una comunità nazionale al conflitto all'interno di questo per un
Crescita l'internazionalismo operario faceva riferimento ad altro
Faceva riferimento alla volontà di superare il capitalismo andare verso modelli di Stato in cui il potere politico il sistema dei parchi il modello dei Paesi socialisti
Questo orizzonte è fuori dalla storia quindi per quella via si vede il problema ma non credo la risposta a me sembra per le cose che ho già citato che il l'orientamento della chiesa in particolare questa chiesa ma lo scorso che comincia dal Concilio Vaticano e quello di guardare a la dimensione mondiale alla persona e alle società terzo punto di discussione o di elaborazione su cui tutti siamo stretti
Il tema della nazione ne ha parlato Scoppola anche qui non
Sarò più rapido non necessità di approfondire mi sembra però in ogni caso che
Attualmente questa tematica sia declinata in due direzioni tutte e due pericolosa
La prima
E quella diciamo del recupero dell'identità ma delle grandi nazioni negli Stati Uniti aperto una discussione forte su che significa essere americani ma partendo dalla potenzialità della grande nazione dentro uno schema di competizione mondiale
Evoca anche conflitti duri
L'Europa unita può rappresentare una variante
Più civile di questa spinta perché parte dal riconoscimento dell'insuperabili identità nazionale Messiaen per la costruzione in una delle versioni presente sul campo di una vocazione alla concorrenza triadi Kato alle Regioni forte del mondo Giappone Europa Stati Uniti
Non soddisfa l'esigenza di identificare un nuovi così largo deve coincidere con l'umanità abbandona tutto e niente
Aree in via di sviluppo il ritardo in sotto sviluppo a tragedie guerre civili devastazioni
Disastri ecologici immani
L'altra linea che cerca le piccole nazioni cioè le Regioni cioè il fondamento e in ogni caso la allinea delle
Degli egoismi delle regioni forti
Che immagino di sganciarsi da il problema dell'equilibrio e del rapporto solidale con aree a diverso livello di sviluppo e chiedano appunto la la la propria autonomia nella ricerca della cuscini della collocazione favorevole sul mercato mondiale da questo punto di vista declinare
Il tema noi come genere umano alla politica dei diritti umani
E una strada da di lunghissimo periodo anche le lotte per la cittadinanza
Il ritorno a tematiche in cui magari nella interpretazione progressiva che ne fa Rusconi lui parla di cittadinanza di residenza cioè senza distinguere l'immigrato dal cittadino nazionale cittadinanza di residenza vuol dire diritti uguale qualità ambientale per tutti quelli che vivono e lavorano lì ma anche questo è come dire sganciato da questa visione di di un nome più largo rischio di chiusure o di difesa di livelli più alti qualitativamente di stati di diseguaglianza
Non c'è dubbio che viviamo meglio in Europa cash in Africa o in Asia
E quindi questo problema come si fa darebbe allora il progressivo a un in diciamo un bisogno di identità e di comunità là dentro una visione che
Al limite farà cadere queste cose
Vi prego quando ci fosse pienamente realizzata la cultura della dei diritti umani non c'è bisogno della categoria della cittadinanza giuridica e politica ovunque io sono qualunque sia il potere che li gestisce il governo dovrà rispettare questo ordine
Di civiltà e questa è un'altra grande questione che trovo
Non sufficientemente elaborata e da questo punto di vista è sembrato particolarmente Felice l'intervento di Casavola
Quale invitava a non distinguere diciamo in modo schematico il sociale dal politico il politico l'ordinamentale e costituzionale è la forma di una società e quindi conflitti su quel terreno sono i conflitti perché tipo di società in che contesto mondiale oggi credo che questi tre punti non non sono come dire limiti del proposta del Met che sono gli interrogativi che io leggo che sorgono da questi interventi a cui credo ognuno di noi copertura
Cercherà di andare contro grazie
Direi soltanto una cosa ringraziando che
Non lo sappiamo spesso chi sono i lettori no procediamo quasi mai specialmente i lettori che non sono vicini alla nostra associazione al nostro organizzazioni stava tiriamo scoperto una attento lettore
Ringraziamo di questo fatto sappiamo perché scriviamo continui speriamo che tutto questo questa questa apertura Borsa posso proseguire una chiarezza e nella legalità della ricerca la ringrazio molto dunque adesso la parola Guido Bodrato poi e abbiamo detto
Marzano poi MM ingenue e spesso ci sono ancora il quattro cinque devo parlare ognuno quindi per cortesia l'invito a restare chiedo scusa
Io
Ho potuto dare uno sguardo agli ultimi numeri di coscienza soltanto questa mattina rientrando a Roma
In ogni caso notato subito grande salto che c'è tra
Ho notato subito il grande salto che c'è tra
Questa nuova coscienza e quella alla quale eravamo abituati
E credo che già la forma riveli l'ha intenzione di dare un contributo nuovo quindi di assumere un'iniziativa
Che si metta confronto con quella che oramai tutti chiamano la svolta che si è realizzata negli ultimi anni nella vita del nostro Paese
Io cercherò di dare un contributo estremamente sintetico dicendo cosa mi attenderei come lettore dalla rivista quando l'altro quando la sfoglia
Intanto non mie indicazioni non prescrizioni
Non scelte politiche quindi
In questo credo di concordare pienamente con scopo
Non su altre cose
Però
Vorrei essere aiutato a comprendere in quale direzione si evolvono i grandi processi che caratterizzano la fase che stiamo vivendo quindi aiutato a capire
E questo significa una rivista che faccia un grande sforzo di obiettività
E che ponga anche di fronte di volta in volta qualche sorpresa cioè qualche documento quaranta articolo a qualche valutazione che non è guidata dal sistema dei media
Ma che segue un suo itinerario perché il grande rischio che corrono oggi le riviste di essere dominate dal bisogno della sinergia
E quindi alla fine di parlare per qualche tempo tutte dello stesso argomento e poi di abbandonarlo del tutto
E allora il problema è come il referendum chi fa la domanda guida al processo gli altri seguono devono rispondere ma rispondere a quella domanda
Quindi la stare attenti a non essere dominati in questo senso quindi essere aiutato a capire
E io indico quattro questioni che dal mio punto di vista alcuni sono già state richiamate prima
Caratterizzano la fase che stiamo vivendo nel senso che su queste quattro questioni si stanno realizzando dei mutamenti molto profondi
E dall'esito ancora del tutto incerto
La prima questione la già toccata dal solco Turi
Il May che è una un movimento di come dire di intellettuali cattolici
Qual è il ruolo degli intellettuali
Nella società di oggi perché noi abbiamo un'idea degli intellettuali del ceto medio
Che appartiene al passato
Come incidono oggi quale il loro confine chi sono gli intellettuali
Chi ha il potere che in passato avevano gli intellettuali o le
Le professioni liberali
Ecco credo che sia importante per non illudersi di avere un ruolo che non c'è più e per non riconoscere ciò che caratterizza oggi questo ruolo nelle grandi società
E che lo caratterizzano anche in futuro
Da questo punto di vista credo che si debba riflettere sul fatto che non pochi tra i politologi del mondo anglosassone e anche di quello francese
Oggi parlano di una classe dirigente che non ha più radici nessuna patria e che è quella che decide
Per cui anche da questo punto di vista la ricerca della patria rischia di essere un'operazione arretrata se non riconosce questo processo
E se non comprende che c'è ci sono abitudini linguaggi professioni che hanno caratteristiche sradicate che non non hanno bisogno di assumere responsabilità verso nessuno
Perché non hanno a differenza della nobiltà del passato
Bisogno di legittimarsi attraverso questo rapporto di autorità nei confronti di un un certo Paese che ha affidato loro governo
Quindi è un problema molto delicato e credo che sia importante che la rivista del Mac proprio per la natura del movimento lo considero
La seconda questione il processo di secolarizzazione da società nella quale viviamo
Con il quale non ha senso contrapporsi
Ma col quale bisognerà inevitabilmente confrontarsi come cristiani
Ponendoci al alcune questioni uno in particolare
Che è quella delle radici etiche del nostro impegno del non non del nostro comune sia noto come cittadini perché non c'è dubbio che negli ultimi anni
Il problema delle radici etiche della azione politica è stato discusso dalla cultura laica almeno quanto è stato discusso dalla cultura d'ispirazione cristiana
Quindi c'è un problema più generale quindi
Entrare nel processo di secolarizzazione o non considerare questo un fenomeno che ci condizione che produce difficoltà che in qualche modo riduce la capacità di influenza delle messaggio cristiano ma come la realtà con la quale dobbiamo confrontarci
Il terzo problema è quello della mondializzazione dei fenomeni anche su questo ci sono state già considerazioni
Io vorrei dire
Che però non per
Fare una fuga in avanti non ma per considerare come questo fenomeno condiziona la vita
Del nostro Paese
Come questo fenomeno è
Il vento che soffia nelle vele di quella che si chiama la nuova destra
Do un giudizio non do nessun giudizio faccio una semplice constatazione come questo fenomeno ha messo in crisi
Tutte le politiche riformiste lo stato sociale
E quindi costringe ad una profonda revisione del pensiero politico che è nato dentro lo Stato nazionale
Sia quello di destra che quello di sinistra sono dati i denti nati dentro lo Stato nazionale la mondializzazione
Liquidando le frontiere indebolendo l'autorità degli Stati nazionali costringe ad una riflessione profonda su tutto il pensiero politico di centro di destra di sinistra su tutte le sue proposte di governo di politica sociale
Abbiamo visto come fino a qualche anno fa si poteva contrapporre il modello renano al modello
Americano
Diventa sempre più difficile trovare rifugio del modello renano perché la mondializzazione che lo mette in difficoltà
E il fatto che i coreani fanno macchine concorrenti con la Mercedes con oneri sociali che sono un ventesimo di quelli che Caravà su un operaio tedesco
Quindi è chiaro che queste questioni hanno poi
Tutto quello che c'è dietro col fatto che sempre di più dall'Occidente si guarda al modello politico asiatico per il contenuto di autorità
Se non di autoritarismo che c'è nel modello asiatico che evidentemente combinato con certi elementi di minor costo sociale dell'attività produttiva
Ecco questo secondo me è un altra questione sulla quale riflettere Gerry vedere i problemi alla luce di questo straordinario mutamento che si sta realizzando è il quarto è la questione democratica
Che a mio parere
Va affrontata cercando di liberarsi dal provincialismo che ha dominato questo dibattito negli ultimi anni
Io leggevo proprio ieri il primo articolo dell'ultimo numero del mulino
Disse
Che considera che le questioni economiche sociali non si possono risolvere senza il consenso senza aver discusso se se aver provocato una partecipazione
Beh lo dicevo
Un grande sociologo un grande economista che non ha nulla a che fare con la tradizione cattolico democratica avevo con la sociologia cattolica
Lo dice con riferimento alla realtà di oggi
Lo dice con tutta una serie di argomentazioni che evidentemente io non propone pure riassumere lo dice individuando
La questione politica che c'è dentro alla questione economica di oggi
E allora in questo io invece ma voglio dire sarà molto importante di coscienza
Approfondisca questo dibattito non condivido l'ottimismo di Scoppola il decisionismo rischia di essere un modo per uscire dalla democrazia non per rafforzare è e e così lei fa non non dico mica ce ne sue intenzioni così e così nei fatti
La c'è la democrazia che decide diventa poi il decisionismo la democrazia che decide tutti la vogliamo
Ma quando la democrazia e che decide decide a scapito della democrazia che rappresenta e si è imboccato una strada che poi come dire è difficile immaginare che la gestiamo soltanto noi con la nostra buona volontà tanto è vero che su quella strada
Ci sono quasi tutti oramai quindi noi non è che ci siamo soltanto noi che noi abbiamo le briglie di come il cavallo non lo sappiamo che alle prese di cui al cavallo
Quindi secondo me è come questo fa parte della discussione l'esigenza è che sulla questione democratica si esca dal riferirla soltanto alla storia italiana
E si guardi come questa questione negli altri Paesi occidentali
Quali problemi hanno di fronte se le esperienze che noi vogliamo riprodurre qui hanno prodotto e cosa negli altri paesi quali sono gli interrogativi che si aprono perché anche in Inghilterra c'è una questione democrazia
Anche in Francia c'è una questione democratica anche negli Stati Uniti c'è una questione democratica
E quindi credo che riuscire a ad arricchire la riflessione di riferimenti ad esperienze di altri Paesi sarebbe di qualche maggiore utilità perché ci aiuterebbe
A capire meglio quelle che sono
Le scelte che noi possiamo fare
C'è stato un blasone in più
Aiutare a capire
Siamo responsabilizzati quanto mai subito sottotitolo di coscienza aiutare a capire
Grazie molte allora il professor Marzano economista che insegna in una università Roma non so quale chiedo scusa dentro la Sapienza alla cosciente alla Sapienza e siamo a posto in sostanza grazie molte
Sì io ho letto con grande piacere questo soprattutto il numero tre della rivista pur avendo guardato anche gli altri numeri devo anche dire che il dibattito che ci deve presidente mi mi ha molto arricchito
E dobbiamo probabilmente valutare insieme essi a agli input sei di stimoli che derivano da dal numero tre e soprattutto dal Italia domani sia anche dal dibattito ecco per esempio
Nel confronto un punto che è già emerso di grande interesse e questa
Dialettica tra una visione della democrazia come rappresentanza ed una visione della democrazia
Vista con me anche individuazione di contenuti credo che Scoppola non avesse tanti menti il decisionismo quanto la decisionalità
Cioè no e comunque abbiamo un punto penso decidano
Ma
Certo però dico uno potrebbe pensare come dire in termini di Lockheed verso su Rousseau
Stare in mezzo insomma è un elemento di confronto un altro però su cui volevo io venire e questa questione del
Ciò che
Può caratterizzare l'impegno degli intellettuali cattolici
Sia arrossati sia Scoppola parlavano di metodo ora francamente a me sembra che sia un po'poco
Perché se quello che può caratterizzare l'impegno culturale degli intellettuali cattolici e il metodo
Mi pare che questo tipo di orientamento presenti gli stessi limiti che presenta
E il discorso della giustizia vista come metodo cioè il discorso alla Bobbio con me la giustizia o la stessa democrazia come procedure ecco io recupererei invece uno
Ruolo PRI gli intellettuali cattolici di approfondire i contenuti
Cioè altrimenti c'è il rischio
Che come dire facciamo come la notte di ieri che ha in cui tutte le vacche sono nere cioè il metodo può accomunare cattolici e non cattolici i contenuti sono qualche cosa che ci caratterizza in più per tornare al discorso sulla giustizia sappiamo che no contro questa visione di Bobbio che poi richiama anche e Nozzi eccetera quanto meno il primo note che abbiamo quella visione dato via dotato ma Senna Rawls
Che poi riscoperta moderna di cose che e così i cattolici nella filosofia politica cattolica da un pezzo ritorna
Quindi abbiamo secondo me un secondo ordine di tematiche in cui confrontarci primo quello Bodrato Scoppola secondo questo che mi permetto di dire
Rosati Scoppola vs Marzano se mi consentite questo questo confronto terzo punto e col veniamo alla alle questioni spero di contenere la il mio intervento in poco tempo alle questioni che più mi hanno
Interessato nel senso che ritengo che le cose vanno approfonditi ciò su cui si concorda non è il caso ovviamente di parlarle primo punto credo che ci sia
Una credo che ci sia un ruolo di approfondimento
In quello che io chiamerei
A monte e a valle delle questioni affrontate nelle essi col civile a monte non gli economisti usiamo l'espressione un po'brutta però la così la uso anch'io l'espressione delle micro fondazioni ecco allora uno dei punti secondo me da approfondire
Per tutte le riflessioni di degli lessico civile e andare un po'ai fondamenti
Per esempio il collegamento tra la gli aspetti comunitari e quelli istituzionali e la persona
Persona come fondamento della visione e cattolica della Società
Questo non l'ho trovato
Questo riferimento sappiamo per esempio che anche in economia
Si discute tanto poi ritorno sui a subito i limiti dello stato sociale
Sulla riforma dello Stato sociale ecco qui emerge il ruolo dei bisogni
A cui va allegato lo stato sociale a cui lo Stato sociale dà risposte e il problema dei bisogni non può non essere legato al problema delle persone come diceva Paolo sesto di ogni persona i di tutte le persone quindi approfondire
In e condominiale micro fondazioni che mi vengono in mente sono tante una e quella cui accennava Scoppola
Sulle questioni questioni ecologiche per la verità c'è un accenno pagina dieci ma io direi che li mancava un'altra parola
Micro Fondazione di carattere ambientale sociale e morale etico facevo faceva riferimento
Scoppola secondo punto di micro fondazioni che poi si risolvono in grosse questioni da dibattere a livello di politiche economiche
Il confronto tra Sossi da sussidiarietà e solidarietà sappiamo ci sono due
Come dire tradizioni che si confrontano nella stessa dottrina cattolica ma non solo cattolica
Prendiamo per esempio il libro bianco di dello insomma c'è un recente una recente intervista
Del collega Zamagni sull'Avvenire che tutta in una direzione ecco anche qui terzo tema importante di confronto secondo me sussidiarietà verso su solidarietà
Non mi intrattengo faccio altri aspetti di di macroeconomia che poi possiamo trattare sono più semplici sono più semplici però altro punto il recupero delle
Delle politiche economiche attuate nel nostro Paese
Tra in nomi che qua e là sono stati fatti mi riferisco anche alla lettera che il giovane bravo il Torino scritto nell'ultima pagina
Non so se l'avete letta non trovo il nome di Ezio Vanoni
Ora va nomi un grosso personaggio a cui dobbiamo fare riferimento eccitato Saraceno peraltro cognato di Vanoni ma non Vannoni
Perché Vannoni nel resto d'accordo poi sono di quelli che ci sono d'accordissimo io come meridionale sposo in pieno la lettera è uno dei discorsi che vanno approfonditi tutte le questioni del Meridione insomma le conosciamo
Ma c'è un punto cruciale Vannoni come ricordiamo è stato l'autore insieme agli altri professori del piano Vanoni il piano Vanoni fu una ghost ho fatto culturali direi al mondo
Hanno contribuito anche economisti stranieri perché Canova non è non è andato avanti perché nel frattempo cinquanta città dava il cinquanta fine del cinquantaquattro cinquantacinque cinquantasette e ne come dire e prese il sopravvento quella che io chiamo la linea Segni Martino Martino senior
Che una visione della
Lo sviluppo dell'economia italiana tutta basata sul mercato
E l'adesione alla mercato comune euro europeo da parte dell'Italia fu in quella linea ecco allora gli è stato citato Camaldoli chiaramente tutte le altre cose
Bene però partiamo io dico anche dal piano Vanoni e riproponiamo lo con le dovute modifiche perché ritengo che sia un punto di abbandonato di importanza sia come proposta di politica economica sia con individuazione di modelli istituto naturalmente modelli di sviluppo che vanno aggiornati con la sostenibilità con le questioni ambientali con le questioni dei rapporti tra generazionali
Ma che però vanno recuperati ultimo punto s'è stato fatto un accenno da parte di varie persone questa questione della globalizzazione dell'economia
Anche qua ci sono due modi di intendere la globalizzazione una e la globalizzazione dei liberisti e direi
Se mi consentite non ci interessa per lo meno non mi interessa l'altra è la globalizzazione come e sviluppo globale della comunità mondiale
E qui anche come cattolici abbiamo un ruolo molto importante da giocare per lo sviluppo di persone che tuttora vogliono di fare
Ci si può soddisfare soltanto al cinquanta per cento delle richieste vero qui abbiamo dei redattori presenti giova saremo soddisfatti grazie all'obiettivo e come no proseguiremo ci organizzeremo parliamo Gillo e che ha avuto la pazienza di aspettare finora primario l'imbarazzo di dalla parola prima o un gesuita padri più Parisi o dominicano
Il gesuite se n'è andato non so per quale motivo allora orgoglio lo scioglie problema fasciarsi del problema all'antico amico carissimo faremo oggi
Ma il vantaggio di parlare dopo che altri amici hanno parlar perché tutto il bene che hanno detto o si può confermare e
E si resta pertanto anch'io mi aggiungo a tutte quelle che sono state le osservazioni ribelle positive di questa nuova di questa nuova serie di ricerche di coscienza
Che poi tra l'altro è anche
Si sente l'influsso di ricerca quindi ora io dirò soltanto alcune cose
Molto molto semplici c'è mi è parso che c'è un desiderio grandissimo di parlare
Alla società tutti agli eventi ai problemi ai bisogni della società della cultura della Chiesa accompagnare ogni lettore puntualmente
Non tanto sulle iniziative del Mac quanto sul calendario intensissimo della società italiana
Così sono alcuni alcuni punti che mi hanno molto colpito c'è direi questa questa Nostalgia di universalità di di dialogo quasi da non escludere nessuno un impegno non selettivo ma veramente universale ora è proprio su questo punto che ne sono emerse alcune perplessità e cioè la pre pre sita prima e che per parlare a tutti i bisogni e che sia qualcuno che parli per cui la prima io non non sono molto aperto a questa direi universalità di di destinatari intesi in senso oggettivare quando piuttosto ad una universalità di provocazione qualcuno parlava di suscitare la mostra regia di capire
E mi pare che oggi bisogna coltivare molto la Nostalgia di fare perché soltanto secondo una mentalità ebraica che quando le cose si cominciano a fare le si comincia anche a capire
Pertanto passare da una mentalità di lettori della realtà
Una mentalità dei costruttori fatti corsi della realtà perché noi almeno noi prendo il fratino i preti siamo molto noti per saper dare dei consigli ma siamo molto meno prossimi quando questi consigli bisogna realizzarli nella faticosi tale quotidiano sia questo un punto io mia pelle Ray proprio al titolo che la rivista tiene coscienza
Cioè io credo che veramente il nucleo della realtà d'oggi e proprio il problema non tanto della coscienza ma dei coscienti
Perché la coscienza in realtà e cosciente nelle persone che sono coscienti così come la morale vive nei morali cioè non abbiamo una morale se non ci sono dei morali la parola non è bella però credo che sia espressiva che la realizzino e qui che io mi riferirei a un a un testo di Casavola altri De Franco del numero due dove egli parla proprio di questa attenzione al soggetto che deve compiere questa
Queste realtà quindi al testo dice che cosa che ci che ci ha detto Palermo c'è soprattutto una meta troppo trascurata che quella dell'edificazione di una coscienza civile
Per cui e questa relazionalità della coscienza che noi dobbiamo chiede dovremo aiutarci a chiarire perché è soltanto una coscienza relazionare quella che sente la Nostalgia di capire perché le persone se andavano strategie di vivere le persone non vivono di capire ma vivono di vivere e pertanto e credo che su questo punto noi abbiamo da ma intenderci di più e a me colpisce in modo
Do qui invece sarei meno d'accordo con Franco incassavo
La prima delle osservazioni che gli ha fatto a proposito di quello che è stato detto Palermo io so bene che Franco non voleva dire quello che che io gli faccio capire però
Ecco
Quando lui dice la religione è sempre meno una proposta consolatorie ed escatologica ed è sempre più fermento storico e di evocazione intra mondana una del regno credo che anche qui noi ci dovremmo chiarire tra noi cristiani noi cattolici che cosa effettivamente noi vogliamo dire perché mi pare che il proprio di una coscienza cosciente non eccita
Punto
La contestualità alle soprattutto in una mondi all'Itas sempre più aperta in una comunicazione alita senza frontiere quando è piuttosto la fedeltà altro tempo però è proprio sul tempo che noi ci dobbiamo intendere perché il tempo nostro il tempo fedele e il tempo pieno non è il tempo cronologico e pertanto questo equivoco sull'escatologia e UNESCO atollo un equivoco che lo dobbiamo risolvere assolutamente perché se no noi stiamo rischiando do di voler creare una coscienza relaziona
Senza il referente di questa coscienza relazionale a chi e cioè se non lo imponiamo l'eterno come il relazionale della coscienza l'impegno storico non ha fondamento perché nel tempo pieno e las e alla storia che diventa Terna e cioè noi nel tempo storico risolviamo il problema dell'eternità nostra per cui questo impegno dell'intra mondare dell'Astra mondano a me pare un dilemma ma su quale ci dovremmo molto chiarire non è né intra mondano né estraneo un danno e un impegno di persone che in Cristo sono entrate nella definite di vita della storia e che nel presente della loro storia stanno realizzando
Il definitivo una domanda che è un autore medio e vale poneva diceva ma quando avverrà il giudizio universale il giudizio finale cioè lei gli rispondeva così lapalissiane mente avviene quando tu hai agito
Perché Bello che tu hai fatto non sarà mai più un un fatto se fatto bene e se non è fatto bene avrà la sola possibilità di essere redento per cui noi nel tempo
Creiamo la definitività e questo come cristiani ce lo dobbiamo dire perché se no noi banalizziamo con queste idee dell'intra mondo vanno cos'è l'intera mondana l'intera mondano nell'era del Nuovo Testamento e il definitivo e questo mi pare alla novità a la novità cristiana cioè se noi non diciamo che ogni momento io costruisco la definitività della mia storia non lo posso mai prendere sul serio il momento perché troppo banale
A che pro o io impegnarmi nel realizzare quotidianamente nel tempo una fedeltà
Fa ad una infedeltà invadente se io non ho questa consapevolezza che io stop col fedele per cui ecco io glielo scriverò Franco perché questa cosa del già un'altra volta e gliel'aveva detto non non mi piace granché questo mo'nodo di giusto perché Noè ad un tempo ad un eterno senza tempo abbiamo sostituito un tempo senza età e erano mentre dobbiamo entrare in una realtà in cui il tempo e l'eterno sono alla medesima realtà perché non è un tempo
Cronologico ma sono tempi personali
Ed è questo allora che che a metà pare che si dovrebbe a chi ha aiutare a capire capire capire la storia cioè la storia del tempo pieno cioè di questo tempo definitivo e questo poi porta anche ad esplicita Ari in fondo due concezioni di di presenza nella comunità che noi abbiamo c'è una presenza che in qualche modo viene present
Data da questo certo pensiero teologico un
Poco si
E ce n'è un'altra invece che quella propria del postmoderno quello che propone il postmoderno e c'è questo postumo Terna il quale è effettivamente il luogo della della frantumazione io non so non è che vado contro il postmoderno perché non vado neppure per a favore del moderno vado a favore di quest'altra concezione del tempo per cui
E noi e qui ora dentro di noi queste due mentalità e cioè di essere in un tempo eterno e un eterno non temporali Zanato
Noi ci dobbiamo chiarire con quale noi siamo cioè il primo problema del post moderne un vero grosso probabile perché in questo posto moderno che stanno frantumando Seat tutte le proposte nessuna proposta più oggi fa consenso abbiamo visto stamattina tra due persone che dicevano convergente mente la stessa cosa uno dice io non dico quello che dice lui dico quello che dice l'altro ecco cioè e questa incapacità di intendersi ecco che noi dovremo aiutarci a capirla e l'altra domanda che mi sembrava molto interessante quale tipo di formazione rende il cristiano K ah c'è Distant are nella realtà ma di starci infedeltà in creatività ma nemmeno una volta fatto anche Zanotelli e lo riprese in una delle sue lettere lei dal tiene una volta che stavamo insieme i riposi volevo questa domanda ma da due piglio non la forza questi diseredati della storia di continuare non uccidersi di sorridere
Pur nella miseria la più squallida dove gli viene la struttura questa forza esame Ottelli mi disse il giorno in cui io saprei rispondere a questa domanda avremmo risolto io e te il più grosso problema nostro cioè da dove piglio Nova storie di sera ed nati dalla storia l'Italia va avanti perché questi diseredati la portano avanti chi sono i piccolissimi bottega mai lustrascarpe che che faranno il tessuto profondo di questa realtà non siamo noi che parliamo a questo livello chi per cui ritorniamo questa questa teologia ebraica del are non per entrare in un fatti lirismo in un attivismo ma per entrare nell'unica realtà IDV d'disse e le cose furono ecco prima fa are poi capire che dobbiamo rassegnare a questo se non me le cose non le facciamo nulle capiremo un ma ai cioè questo verbale lirismo che tutto si risolve in dei discorsi su discorsi sul discorso all'indefinito ma non si cavò un ragno dal buco
Ecco ora mi pare che e la provocazione che noi stiamo vivendo è una bellissima provocazioni per cui io vi ringrazio e
No perché perché avevo paura che io dicessi contro di voi immagini
Vinse il ruolo ad offendere gli ha causato è un anonimo fraterno stimolanti no non
No no è proprio e vi dico una cosa ecco vero voluto dire proprio venuto vestito da frate
Perché l'ultimo documento sulla vita consacrata voi non ne avete fatto neppure una volta cenno mentre un documento di un'alta all'importanza di una tale importanza ecclesiale allorché veramente di una
Allora no vadano anche
Legna da ardere contributo l'olio su questo io ma io per il preferirei che d'impegno astenuti perché
La richiesta di dice io vi ho detto quello che un religioso David desidererebbe ma lì io vorrei vedere quello che è un la ai Co desidererebbe danno i religiosi cioè solo due cose cioè io vi ho parlato come un religio lo so che riflette su questa cosa che me l'avete chiesto io ci ho riflettuto però a me recando sentire che voi ci diceste sia arte religiosi in questa chiesa che deve vivere questo che deve vivere il dramma ma di questa coscienza coscienti Zanta di questa coscienza coscienti Zatta nella sintonia dell'eterno perché se noi non lo facciamo tutti e tre insieme i ministri ordinati noi consacra noi consacrati speriamo che Iddio chi abbia consacrato perché adesso lo sanno solo quelli che Luís consacra chi lo sono non sono attribuzione anagrafiche che voi che vivete il Battesimo se noi tutti e tre non continuiamo i nostri carismi della fedeltà
L'unico modo do che Iddio ama noi da questo en passant usciamo così anche il discorso sulla politica non credo che si possa più fare il discorso il cristiano in politica e chi è il cristiano sono i preti sono i religiosi siete voi e l'ha Amici bisogna per forza fare tre discorsi di presenza cristiani in politica
Perché la chissà e una e trina cioè e Chiesa di laici ordinistico ordinate batte battezzati certo sì per conseguenza dunque e tutto questa novità
Di contemporaneità che io così spero che possiamo portarla avanti con molta
Verità grazie moglie grazie padre plaudire a uno uno che già fustigato con tanta fraternità insomma comunque giusto giusto
Grazie molte scusate senza volerle avere l'aria col suo sorriso e con la sua grande volontà e con la sua profondità padre Moggi lo ha concluso ha concluso questa mattinata che dobbiamo considerare molto ricca
Per quanto riguarda la relazione pensa che la presidenza Lelli risposte a questo primo contatto con la stampa sono state assolutamente positive
E se mai ci caricano di una responsabilità che forse limiterò dovremmo neanche capito quanto fosse grande e di quali qualità quindi grazie molte
Per chiudere il discorso a parte i giornalisti presenti che adesso se ne vanno a fare il pezzo Corriere della Sera e unitari ringrazio tutti e due grazie molte molto bene
Io ringrazio anche i Fucini diremo vecchi vecchi no reduci dal congresso no dal congresso del centenario che son già dire passato storico insomma seguita dalla nostra parte reduci anche voi mi fa piacere ringiovanisce amo
E anche la nuova presidenza don Mario che se n'è andato che son passati sono scappati via Todi quant'è caro e un segno non piccolo di un'attenzione che ci stimola e decida anche un briciolo di come dire di fiducia e di speranza grazie a tutti e ce ne andiamo
Meno bravo volume emerge sempre del segretario della relazione gli affari alla finestra ma il problema