"Il ruolo dei media: un progetto culturale per l'Italia in attesa" org. dalla Federazione Italiana Settimanali Cattolici

Ho visti prima la ragione dello spostamento era soltanto una questione logistica il luogo ci pareva atto onesto
Ultimi giorni
Troppo esiguo è rischioso
Contenere appunto tutti
Dopo regoleranno stanno dando a me forniti
Di tono perché non ho la voce
E quindi abbiamo rimediato in questa magnifica chiesa che a ridosso come ho detto del Museo diocesano nel palazzo patriarcale
Perché qui dal duecento al mille settecentocinquantuno qui a Udine ha ricevuto il patriarca di Aquileia
Lo storico del patriarcato se avessi più voce dello speaker magari patriarcato era una realtà non solo religiosa ma anche uno scatto politico fino al mille quattrocentoventi
Poi è rimasto solo realtà religiosa
E si estendeva fino a uomo in Italia privi tutta
Le regioni del Nord all'esterno comprese le patriarcale
Poiché i suoi numeri ha poi parte dell'Austria Slovenia viene
Per dirle la spiegazione popoli lingue diverso
O ne
Laboratorio straordinario di umanità e difese
Allora questa mattina evitiamo un dibattito molto importante entriamo nel cuore
Del nostro convegno
Io devo solo ringraziare non solo per la presenza ai tre amici Adornato Galli della Loggia
Ma per la cordialità oserei dire nell'amicizia oramai
Che proprio nega la loro consuetudine culturale con le nostre richieste con la fatica che anche noi operatori del mondo carbonica celebri virtuale anche noi stiamo compiendo
A
Al presidente della Commissione cultura Fausto Bolognini non Fausto Bolognini il compito di introdurre e guidare questa nostra incontro
Al termine dalle provocazioni che lui farà si potrà dare abito
Anche al dibattito e se con altri Serra che raccoglierà le adesioni iscrizioni per poter poi partecipare
Al dibattito dibattito mi dicevano i relatori prima che sarebbe bene fosse fatto ha modo di domanda da parte vostra ma comunque ognuno di voi poi arriverà di far buon lavoro atto
Buongiorno a tutti voi entriamo nel nel vivo del nostro convegno nazionale dopo la parte celebrativa di ieri
Durante la quale abbiamo ricordato settant'anni di presenza della vita cattolica
Abbiamo ascoltato visto con grande interesse quanto un giornale radicato sul territorio e sensibile ai problemi della gente di quel territorio possa dire pare per dare un'anima di un'identità a un'intera popolazione
Il video ma soprattutto il vescovo di queste terre monsignor Alfredo Battisti si hanno fatto vedere e sentire in modi concreti della presenza della ditta cattolica soprattutto in una fase drammatica come è stata quella del terremoto e della successiva ricostruzione
Monsignor Ennio Antonelli ci ha dato le coordinate del progetto culturale cristianamente ispirato progetto che ha ci ha detto come obiettivo l'intento di dare un contributo modesto lo definiva ma determinato
Al rinnovamento della società in Italia nel rendere storici concreti irrealizzabili i grandi valori ai quali i cattolici si richiamano
Con due riferimenti precisi poi il consiglio da una parte la dottrina sociale della Chiesa dall'altra un riferimento metodologico quello del discernimento comunitario
Ed ora come dicevo all'inizio entriamo nel vivo del discorso
Il tema generale del nostro convegno un progetto culturale per l'Italia inattesa ed entra a questo tema il ruolo devono svolte in Libia e poi il ruolo anche dei nostri limiti Accattoli
Quindi il punto di partenza è il convegno ecclesiale di Palermo dello scorso novembre
Ed è da quel convegno che prenderemo le mosse e in particolare da un nodo di fondo denominato progetto culturale
Ne ha parlato a Palermo il professor Franco Garelli nella sua introduzione nella sua relazione entro
Dicendo tra l'altro
Il progetto culturale è inteso come un quadro di riferimento di fondo sufficientemente organico ispirato alla pie'che permetta da un lato ed è qui due obiettivi del progetto culturale da un lato di ricostruire il tessuto morale e civile del paese risulta alquanto preferito
E dall'altro secondo obiettivo di rappresentare un elemento di unità nel variegato mondo cattolico che si presenta sufficientemente disperso sia nelle forme pastorali che in quelle associative
L'intento è di individuare anche gli agenti i luoghi gli ambiti le forme e immobili attraverso cui questa proposta può svilupparsi in riferimento sia alla cultura diffusa
Che ispira i modi di pensare i comportamenti dell'intera popolazione o di ampie fasce di essa sia alle molteplici modalità di comunicazione oggi vigenti
L'idea suscitato notevole interesse e dibattito tra i vescovi reazioni contrastanti tra i credenti impegnati
Ecco il rilievo che già Garelli faceva e scarsa attenzione
Da parte del mondo laico e questo Coppi Pira un po'il tema anche questo nostro dibattito a più voci
L'immagine del Progetto risulta ad alcuni equivoca sia perché non sembrerebbe compito della Chiesa elaborare venti anni culturali organizzi sia perché c'è il timore che esso rappresenti un'accezione di seconda mano del richiamo all'unità politica dei cattolici
Finita questa stagione si proporrebbe la strada dell'unità culturale quale nuova variante per perseguire l'antico obiettivo di un'egemonia civile del cattolicesimo altri invece ritengono fondamentale che in questa stagione storica la Chiesa cerchi di elaborare e diffondere valori mentalità costumi che si ispirano a un'antropologia cristiana
E in tal modo contrasti la secolarizzazione delle coscienze e il deficit di spirito pubblico
Poi ancora un'ultima frase che ci sia bisogno di un forte investimento
In questo campo fuori dubbio
E ciò sia per il Paese sia per le grandi implicazioni che questa idea o Pozzetto o come meglio riusciremo a chiamarlo può avere per la comunità cristiana
Lo stesso tema
La ripreso poi alla fine dei lavori il cardinale Camillo Ruini nella sua relazione conclusiva dicendo tra l'altro che un altro tema largamente condiviso è stato quello del Progetto o prospettiva culturale orientato in senso cristiano
Esso anzi com'era nelle speranze esce dal convegno assai chiari Fitto precisato irrobustito
E poi distingue due aspetti quello tra pastorale ordinaria che crea cultura attraverso luoghi ambienti dopo il dibattito incontro e l'altra invece dimensione così detta alta della cultura che comprende la ricerca filosofica scientifica storica eccetera accertato questo diceva ancora il cardinale Ruini non sarà difficile mettere appunto la formula meglio idonea
Per dare un nome al progetto esprimendo Versilia lo spessore culturale sia quello pastorale
Di tutto questo
Di tutto questo ne discutiamo stamattina cominciando noi a creare uno di quei luoghi incontro e di dialogo tanto richiesti a Palermo in particolare nei fogli conclusivi del primo ambito cultura e comunicazioni sociali
E del secondo la presenza nel sociopolitico
Tre le aree culturali presenti al dibattito tre le persone a rappresentarle
Tra persone che credono fermamente
Alla possibilità nella possibilità del dialogo e che lo perseguono con un'iniziativa editoriale particolare
In ordine alfabetico alla mia sinistra il professor Ferdinando Adornato
Che rappresenta un po'l'Area cosiddetta progressista onorevole
In scadenza
Scaduto
Editorialista di Repubblica
De L'Espresso quindi giornalista di professione e poi ancora la mia destra il professor Ernesto Galli della Loggia che rappresenta l'area liberale costretta liberale
E che insegna storia dei partiti che movimenti politici presso la Facoltà di Scienze politiche il Perugia e alla mia destra il professor Giorgio Rumi
Che rappresenta la cosiddetta area cattolica insegna storia contemporanea
Presso l'Università statale di Milano
Il l'intento che noi abbiamo questa mattina in questo lavoro che abbiamo appena cominciato e che porteremo avanti
Fin verso le dodici e trenta senza intervalli perché altrimenti ci si perde
Quindi con un lavoro ben concentrato prevede prima di tutto un po'di ascolto e poi molto dibattito e quindi sono qui a chiedere a tutti voi presenti di
Aiutare nel a rendere agile e vivace questo nostro incontro presentando delle domande che dovrebbero essere non delle lunga e quindi questo raccomando non per le lunghe dichiarazioni
Ma delle domande Flash in modo che sia possibile ascoltare di più gli tre presenti
E quindi dare circolazione appunto a questi vostri interventi alcune domande le pongo io già all'inizio in modo da avviare il dibattito e poi a mano a mano
Il vicepresidente della Fisher do un altro in Serra si rende disponibile a raccogliere ritualmente tutti avete del del bloc notes quindi nome cognome in modo che poi sia possibile per me
Passare la parola a più persone possibile ecco dentro i limiti consentiti dal tempo una raccomandazione di fondo
Dopodomani si vota
Nostro discorso vorrebbe andare oltre a questa contingenza che abbiamo di fronte sui tempi lunghi quindi vi raccomando non fermiamoci a questo episodio di di dopodomani ma tentiamo di fare un discorso che in prospettiva ci porti un po'più in là non lasciamoci prendere dall'ansia del momento presente
E
Le domande restino sul tema specifico che questo tentativo di dar corpo al Progetto culturale
E io parto subito allora con il porre delle domande
E magari cominciamo dal consolato Adornato Galli della Loggia e poi chiedendo a loro stessi e di fare un momento di autopresentazione
Presentando i punti chiave di queste tre aree culturali che loro rappresentano in questo tentativo di dialogo chiedendo anche se secondo loro è possibile un incontro fra queste aree ma intanto un momento rapido sempre a flash di presentazione professor Adornato grazie
Per le chiede adesso un filo rapidissimo di per sé presentarsi
Ma intanto io vorrei ringraziarvi
Di questo invito
E per me credo per noi è un motivo di
Grandissimo
Piacere poter discutere insieme io poi ricordo tra l'altro che in uno dei primi numeri della nostra rivista liberal proponemmo un'intervista don Duilio quindi quasi profeti di questo poi incontro adesso qui ci sarebbe stato proprio per testimoniare dune verdi una realtà quella del dei settimanali cattolici che sui mezzi di comunicazione tradizionale non hanno una diciamo grande spazio che invece noi consideravamo e consideriamo estremamente importante
Sì tre aree diverse però appunto come è stato detto unite in un'esperienza editoriale come quella di liberale quindi avendo accettato insieme ma i tre una definizione comune sul terreno di una cultura liberale che in Italia avuto scarsa cittadinanza
Dunque le definizioni progressiste liberale cattolico poiché hanno una loro
Circostanza importante
Ma non dicono tutto perché
In un periodo come quello italiano di estrema ridefinizione delle culture
Già le parole destra e sinistra si sta
Poco cosa vogliono dire oggi sono in fase di definizione figuriamoci poi gli aggettivi che ne discendono
Io sono semplicemente una persona
Che lavora
O cerca di farlo con la teste
E non con le mani come gran parte ormai del lavoro delle società occidentali
Dirò poi
Dirò poi se vado sul microfono mi rimbomba dentro
Dirò poi perché la anche la parola intellettuale né quando entreremo nel merito della discussione mi sembra
Ormai desueta
Sono un cittadino che lavora con il cervello e che cerca di cerca di farlo cerca di farlo al meglio circa in questa fase della vita italiana
Di lavorare dare il suo piccolo contributo insieme agli altri perché possano
Nascere un paese più civile e più moderna
Son parole fin qui banali e scontate ma le lascio assolutamente così per obbedire
Al alla richiesta di essere molto rapido in questo Giro e quindi vi pregherei di pensarne senza definizioni se non quella che va
Professor
Ernesto Galli Della Loggia tenendo conto anche che molti pensano quello che un lettore di scriveva all'inizio della vostra esperienza editoriale Sorel cattolici e laici suonano come contraddizione in termini
E quindi riesce difficile o impossibile inconciliabile
La volontà di mettere assieme queste realtà diverse
Sì anch'io naturalmente mi unisco come Ferdinando Adornato il ringraziamento al piacere di essere qui tra voi per me tra l'altro e la seconda volta quindi sto diventando una specie di habitué di questi incontri della Federazione dei settimanali cattolici mi fa molto il piacere di incontrare anche appunto quelli ormai considero degli amici io non amo per nulla anche perché non riesco a trovarvi nessun senso molto positivo la parola laico e quindi cultura laica e laicismo eccetera invece amo la parola liberale e
Mi riconosco nel modo che adesso dirò
Una cultura liberale
In che senso sono liberale e quindi diciamo sono liberale per pessimismo credo
Non certo per arroganza pessimismo sul potere
Credo che il potere
Inevitabilmente portato sempre qualsiasi potere ad abusare
Di se stesso ad abusare del tutte
Che contro il potere
Rimane
La debolezza dell'individuo
Per di più la debolezza della coscienza individuale che deve essere protetta dal poté io penso che il liberalismo debba il FIAT sostanzialmente la protezione della libertà della coscienza individuale contro l'abuso di potere non solo questo però
Penso sono diciamo sì mi sento liberale nel senso che penso che dove c'è da fare gli individui in genere facciano molto meglio dello Stato
Dove c'è da fare però dove c'è da aiutare invece dove c'è da aiutare gli altri le situazioni di disagio allora evidente che gli individui non possono fare deve fare lo Stato
Non so se questo sia molto da liberale fonda esattamente quello che pensava un il padre del cattolicesimo politico italiano era don Luigi Sturzo penso che sia importante in questo anche appunto mi sento liberale che ogni volta c'è
Che è una comunità intraprende qualche cosa di comune
Bisogna porsi il la domanda quanto costa
Chi paga
Per un problema innanzitutto di onestà di chiarezza di trasparenza come adesso come adesso si dice
Ma
Ripeto
Il mio essere liberale che non ha nessun caratteri di tipo filosofico non a nessun a aggancio particolare ad illuminismo al razionalismo come vedete semplicemente di carattere non so come chiamarlo metodologico
Penso che appunto questo attaccamento al al liberalismo così inteso dipende soprattutto dalla e concludo dall'idea che alla fine la libertà è sempre la libertà dell'individuo c'è prontamente esisteva dite
Esiste nella vita sociale tante forme di libertà ma queste libertà quella fine sono tutte riconducibili in un modo o in un altro alla libertà dell'individuo e della coscienza individuale
E in questo senso appunto io mi sento dire
Mi dicono intanto insomma ottengo detto liberale
Grazie professor Rumi
Espressi i debiti ringraziamenti mi metto anch'io sulla scia di questa specie di confessione pubblica
Evidentemente io non rappresenta nessuno però mi capita di frequente di essere chiamato come esponente diciamo di una certa tradizione culturale
Quella cattolica appunto
Io sono convinto non sto a presentarmi cosa sia l'area buttare carta al cosa che mi sembra del tutto superflua
Della dico in un altro modo io credo che la cultura cattolica c'è questa specie di sedimentazione protratta nel tempo sia con unità geografica e l'unità linguistica
Uno dei dei grandi fondanti di questo Paese
Credo che l'arte l'urbanistica
La letteratura la storia la vita religiosa propriamente detta siano lì a testimoniare paese per paese
Dare atto al Mediterraneo una certa fisionomia per cui magari non c'è non c'entriamo interamente conta però gli altri sanno bene che cosa sia un italiano
E allora mi interessa questa cultura cattolica non solo a titolo personale il che sarebbe irrilevante e per loro e sono finiti riuniti certamente poco interessante ma perché ritengo in questo Paese abbia un profilo essenziale per la sua identità nella tradizione della cultura cattolica una tradizione non museo grafica
Ma un fatto mentale che entra nella vita nella vita quotidiana
Grazie il tema specifico di questo nostro incontro di stamattina suona in questo modo tra fughe e attese oltre lo smarrimento aree culturali a confronto
Lo smarrimento allora usciamo da un periodo lungo di contrapposizioni ideologiche
In cui gli schieramenti potevano sembrare più facili in ogni caso prevaleva spesso il meccanismo della delega culturale e politica
Oggi siamo richiamati a pensare in proprio ma non siamo attrezzati ancora farlo
Sicuramente avrete letto una delle tante lettere arrivate a venire in uno di questi ultimi giorni in cui il lettore chiedeva ma in fondo dopo tutti questi discorsi la Crocetta dove devo metterla
Ecco e da questo perché e da questo secondo voi da questa difficoltà a pensare in proprio da questa disabitudine che deriva questa situazione di smarrimento Adornato
Molto complesse sono le ragioni e quello che in questa domanda viene chiamato smarrimenti
Viene ricondotto alla fine delle grandi narrazioni ideologiche Carlo governata dominato il secco no
Sì se si sente
Dicevo che sono molto complesse le ragioni di quello che viene chiamato smarrimento e richiederebbero un intervento
Molto lungo
Cercherò qui e vi chiedo scusa di andare per capitoli per titoli di capitoli
Vi chiedo scusa di un eventuale eccessivo schematismo nel mio modo di argomentare
Io sono convinto che stanno venendo al pettine di questa fin e secolo all'inizio del nuovo millennio
Alcuni nodi che vengono da molto lontano nella storia delle culture europea
Così va bene
A mio modo di vedere questo continente
Per esempio
Paga il prezzo
Degli esiti
Delle categorie culturali dominanti negli ultimi due secoli
Quelle nata con la Rivoluzione francese
A mio modo di vedere
La rivoluzione americana e la cultura costituzionale americana
Con le conseguenze per la vita pubblica
E per gli orientamenti culturali che ne sono discese
Ha evitato alle popolazioni di quella parte del mondo molte delle contraddizioni culturali e dei nodi e delle incongruente che invece noi abbiamo avuto nel vecchio mondo
Faccio solo qualche accenno
Per la cultura di quella rivoluzione americana libertà eguaglianza sono dei presupposti
Che vengono dati come per scontate della vita dei cittadini
Libertà dell'individuo è il fatto che debbano esserci delle opportunità concesse mode uguale agli abitanti
Lo scopo di una società di uno Stato
è invece quello di mettere l'individuo in condizione di poter perseguire il proprio ideale di felicità
Da noi
Invece
Per gli esiti la rivoluzione francese
Libertà e uguaglianza sono degli obiettivi da raggiungere
E non è un caso che lo scontro apertosi con la Rivoluzione francese
E poi nelle culture continentale
è stato quello di definire cosa fosse libertà e uguaglianza
E nel definire cosa fosse libertà uguaglianza che sono anche sono anche cresciute nate utopie anche sanguinarie che hanno governato molti Stati europei soprattutto nel ventesimo secolo
Io mi chiedo ancora scusa per la rozzezza e lo schematismo ma se proseguo approfondisco non lascio neanche qualche dubbio parlerei delle ore
Ho fatto solo un accenno
Ne aggiungo uno però
La rivoluzione francese la cultura che la imposta e che poi si impone successivamente è una cultura che fonda il primato della ragione
E le costituzioni che nascono in questa parte
Del mondo sono costituzione che nascono sul primato della ragione
Costituzione americana nasce
Mandato della Divina Provvidenza questo a dire
Dei padri fondatori
C'è una differenza anche in questo
Perché io penso che dopo due secoli
Contestato
Il peso ma anche difeso con estrema arroganza
Questo primato della ragione oggi è sempre di più messo in discussione
Per quanto mi riguarda nella mia analisi ma posso parlare
E vorrei parlare qua in fondo solo di me stesso senza presumere che quello che dico implichi delle generalizzazioni è che se io queste generalizzazioni le vedo
Oggi il problema che si pone è quello del limite della ragione
E il primato della ragione come personalmente ma molte altre persone io credo questo pianeta di questa parte del pianeta
Non può non essere messo all'origine anche delle tragedie dei crimini che hanno insanguinato soprattutto il secolo che ci sta abbandonato
Perché se l'uomo che si fa Dio
Non c'è limite non c'è nulla sopralluoghi
E il problema della coscienza che ci sia qualcosa sopra l'uomo
Perché crede Dio
Per chi non crede
Deve essere e quant'altro
E non a caso sulla nostra rivista negli ultimi numeri andata avanti una discussione che chiamava In cosa crede chi non crede
Qual è il limite che chi non crede pone all'attività dell'uomo perché se non si pone un limite all'attività per
è inevitabile che l'uomo si faccia dire
E a quel punto ci resta solo da sperare che succede una volta ogni cento anni che invece che una volta ogni trenta
Che questo parte Dio produca delle conseguenze
Così tragiche come quella che abbiamo visto in questo secco
E anche per questo la parola intellettuale mi sembra un po'desueta perché viene da lì
Viene da lì
Prima i filosofi
E poi a fine Ottocento era proprio la parola intellettuale dopo il manifesto titolati agire
Il mondo
E in fondo io credo che
Avendo messo nelle mani degli intellettuali cioè di una casta che abbandona le proprie funzioni specifiche del proprio lavoro e diventa portatrice di messaggi universali
E quindi avendo messo nelle mani di chi governa la ragione di chi può
Conoscerne le leggi con il proprio intelletto ha ristretto il circolo sapere potere nelle mani di oligarchie
E poi sono diventate alcolica che politica perché
Non credo che sia vero quello che diceva Julien Benda che gli intellettuali hanno tradito perché hanno abbandonato i loro valori per darsi nelle mani di quelli della politica
Dei valori della politica no
Non può esser successo questo per il semplice motivo che gli intellettuali sono stati la Colli
E nelle conseguenze da Rivoluzione francese di portare al potere lì intellettuale
Noi consideriamo gli intellettuali coscienza critica del potere sbagliamo intellettuali intensi per coloro che detengono il sapere lo è e lo inseriscono il circuito col potere
Sono il potere bellissimo e non è un caso che i politici s'in questi due secoli o stadi prevalentemente intellettuali se negli ultimi anni il livello se un po'abbassato questo non è una buona ragione per negarne per negare la la struttura del potere che potere intellettuale cedette il potere dei detentori della ragione e i politici delle utopie vogliono dimostrare che la ragione nelle loro mani perché perché la verità ultima delle cose nelle loro mani perché la società arriverà dove loro hanno detto
Tipico del marxismo ma anche di altri ideologico
E qui che la parola laico
Non si sa più cosa voglio dire io son d'accordo con quello che diceva
Prima Erme
Ecco allora che da parte
Di un mondo che non si è voluto religioso
Il tema della religione
Per lo meno nell'accezione della ricerca di un limite
Dell'uomo
E quindi di una coscienza che vada sopra
Le attività di un uomo di e che possa porre dei limiti a questa attività è un tema che sia
E che non può che portare
Qui ancora una volta vi sottolineo che potete prendere quello che dico anche semplicemente come testimonianza personale non come rappresentanza di un mondo non può che portare
Ha domande intorno a Dini
E intorno alla fine
Il limite di questa ragione che ha governato il mondo da duecento questa
Il tema che porta a queste domande
La seconda questione
E il tema dello stato
In Italia in modo particolare abbiamo avuto come la domanda suggerisce
Una delega ai partiti
Nel governo totale della cosa pubblica
Di modo che
Mentre noi abbiamo avuto una democrazia in tutto e per tutto è nato con la fatica dei nostri padri
Con la Resistenza e poi con la ricostruzione
E a questi padri dobbiamo essere grati se abbiamo avuto la democrazia in tutto e per tutto con tutte le libertà necessaria all'esplicazione di una vita democratica a me non sembra così vero che abbiamo avuto una società liberale anzi
Abbiamo avuto anche dei tratti in questo Paese tipici di un sistema illiberale
Ovvero ma integrazione
Fra partiti è stato l'occupazione dello Stato da parte dei partiti
Il Silenzio della società rispetto al governo di se medesimo
La società era muta
Ho vociante
Ma sempre nella delega
Nella sudditanza la delega o nella protesta verso questa delega data
E forse un po'tradito ma mai protagonista il seme del
Il richiamo alla principi da Rivoluzione americana prima facevo mi porta è sempre chiedendomi scusa dello schematismo
A dire che invece il mio modello di società e credo che sia il modello ideale del soggetto
E quello di una società che si vuole chiamare seguendo un celebre titolo di un celebre libro una società per
Ovvero una società nella quale Allo stato vengano riservate
Le funzioni fondamentali di uno stato dei cittadini
Il potere di sintetizzare a ogni elezione
Le opinioni corrente si spera prevalentemente in due partiti e non il venticinque
Permettere di selezionare la classe dirigente del Paese
Che vede e provvede alla difesa del paese e a tutto quello che deve provvedere nello sviluppo di un'attività di governo
Ma che poi si è ricca di mille dieci mila fermenti associazioni club riviste gruppi leghe su e show su tematiche specifiche e che entrano non e non fu in funzione collaterale rispetto ai partiti ma direttamente visivamente in relazione con l'attività di governo per contestarlo
O
Chiederne delle correzioni
Più difficilmente per appoggiarla questo non quando c'è un accordo cioè il silenzio che che fa consenso
Questa è a mio modo di vedere un modello ideale di società dei cittadini
Le società democratica di società civile società moderna
In cui una volta che abbiamo votato
Si va oltre anche la domenica sera non solo nei dibattiti culturali
Perché a quel punto il nostro dovere di schierarci di dividersi è finito e dal giorno dopo comincia e dovrebbe cominciare un'azione di valori condivisi da tutti
E di azione civile sociale fuori dai partiti
Su tematiche specifiche che a quel punto possono vedere ricongiungersi anche coloro che al momento elettorale si sono divisi su scelte società Poli vado a concludere al PSE
Ci sarà per la domanda successiva sono sul ecco che in questa società e concludo davvero
La presenza dicevo di associazioni di rivista
Di club di leggi su problemi specifici ma aggiungo ovviamente di una grande attività diretta delle associazioni di tipo religioso e in Italia
è una espressione che allude direttamente a un mondo quello cattolico ovviamente è il sale accanto alle altre attività il sale di una democrazia che non modo di vedere funzioni risponderemo della domanda successiva ma è chiaro che da questo punto di vista se il mondo laico
Deve porsi il problema e si sta ponendo io credo il problema del limite di quella ragione del governatore
Soprattutto questo secolo in modo sciagurato il mondo cattolico deve saper diventare in questa concezione perlomeno da comunità chiusa comunità aperti
Comunità tra le comunità capace di contaminazione per lottare insieme per combattere insieme nella vita su problemi che possono avere soluzioni comune e per collaborare per fondare un'etica che produca quel senso del limite
Rispetto la vita degli uomini che non può essere soltanto prerogativa del mondo religioso ma deve diventare una normalità quotidiana per tutti gli uomini che abitano le società
Grazie sullo stesso tema dello smarrimento alla ricerca di eventuali cause sentiamo Rumi
Adornato fa un po'l'apripista edili posso dedicarmi al
Ha una breve riflessione su questo concetto su questa forma dello smarrimento io non ho partecipato all'elaborazione di questi quesiti ma lo condivido
Credo che sia un problema serio e importante
Mi capita per ragioni di studio come ricercatore ecco se uno storico un ricercatore sul passato
E come cittadino nell'attività pubblica e di imbattermi di verificare esiste veramente questo smarrimento
Sottolineo solo alcuni punti primo io credo che derivi da un rapporto imperfetto faticoso sofferente col tempo consenso grande nella storia
Mi sembra che
Nella cultura dei credenti o che si rifà a una certa ispirazione cristiana
Si stia un po'perdendo questo senso del volgere delle generazioni
Il fondo si parlava del Patriarcato di Aquileia
E pensavo che c'era prima Carlomagno prima del feudalesimo prima dei comuni
Prima delle grandi dinastie degli Stati nazionali del socialismo
Uno e siamo ancora qui
La fede è qualche cosa che attraversa i secoli e che unisce e che unisce le lei generazioni io credo che lo smarrimento derivi da un certo appiattimento fosse il senso della famiglia come ha appartenenza appunto come rapporto tra i quelli che ci hanno preceduto come si dice durante la messa
Le generazioni future si sia un po'attenuato in fondo siamo perdendo il significato e il valore del passato
E quindi degna veniamo un po'appiattiti sulle preoccupazioni del presente letto sovente e qui
E qui i maestri sono Russo e Gramsci è inutile nascondercelo in termini di potere di egemonia che esiste ma non è tutto
Per esempio se sia riguardo alle forme della presenza politica o partitica anche dei cattolici in questo secolo
Si vede che fosse da il rapporto tra la rappresentanza e i credenti proprio Santini è inversamente proporzionale nel novecentoquattro
C'erano due soli cattolici deputati non per carità deputati cattolici perché la Santa Sede non voleva che nessuno si arroga c'è questa questo titolo perse due cristiani che casualmente si va be'dico e non era vero naturalmente
Ed erano Filippo Meda e Agostino Cameroni
Due lombardi
Nel novecentodiciannove Sturzo tiene il venti per cento dei voti
Metterei vivente che il rapporto con la federa vi era diverso
La Democrazia Cristiana per chiamarla col suo nome ed esso se ne può parlare
Astoria
Ha sempre oscillato tra i trenta e i quaranta per cento dei voti credo che anche alle ultime elezioni si è presentata non è scesa sotto il trentadue per circa va bene sotto il trentadue per cento
E questo cosa significa
Io non credo che dobbiamo farci schiacciare dal problema della politica
E io rivendico questo diritto anche nell'imminenza di un suffragio dell'imminente prova elettorale
Altro sono i doveri della cittadinanza
La partecipazione alla casa comune
Altro è uno schiacciamento sotto la politica
E questa specie di atti iper attualizzazione di perdite di spessore in fondo di impoverimento
Della cultura di ispirazione cristiana mi sembra che i ricchi gravi i quarti
Questo deriva da una specie di antica timidezza che si era già dimostrata nell'Ottocento c'è un certo tenace conservatorismo frequente tra i cattolici i laici per usare questa brutta
Maccora concorrente espressione religiosi vescovile
Forse anche qualche papà ha identificato la vicenda cristiane anche la vicenda dell'ISPI della cultura di ispirazione cristiana con un certo equilibrio politico istituzionale
Cristiani c'erano prima e ci sono ci saranno anche dopo quattro le forme politiche non i valori ma sono ampiamente ampiamente transeunte secondo me è un difetto classico da cui deriva per smarrimento
Ecco citare sempre l'antico regime come una Mayor condizione rispetto a quella che si prospetta nell'Ottocento su questo ci siamo giocati ogni influenza nel Paese come se gli antichi Stati italiani fossero meglio del Regno d'Italia
Lo stesso Pio decimo lasciatemi una piccola frecciata
Contro gli ai confratelli veneti e ricchi credeva che l'impero asburgico forse il modello politico di tutti i tempi
Lo Sneijder nella sua biografia su Cardinal Ferrari porta effetti strabilianti giudizi
Del Papa sulla su quell'impero vi sono anch'io un ammiratore ma
Con un grande risale ecco io non credo che anche qui bisogna avere paura perché questo è quello che c'è sotto la parola tradimento se potessimo se potessimo sollevare questo spreco di carta vedemmo che lo smarrimento deriva da una da un peccato contro la speranza e la all'attaccamento di forme del passato che non necessariamente sono dei punti prioritari
Un buon senso storico ci induce a ritenere che non è detto che il futuro sia meglio del passato
Ma non è anche detto che sia peggio questo ci carica di responsabilità ecco perché l'uscita da questo smarrimento comportò un ragionamento tra i valori di sempre
E le forme politico culturali in cui si attua che ricade interamente su di noi non c'è Europa non c'è c'è il Grande Fratello americano che possa aiutarci il
Io condivido in misura molto larga le cose che hanno detto che disertori gli amici che mi hanno preceduto
Cercherò di aggiungere qualche altra cosa o di dire cose già dette in un altro modo forse
Come ah no
Penso che lo smarrimento ci sia sia autentico
Derivi dal sovrapporsi di diversi motivi di crisi di difficoltà alcuni
Legati alla nostra condizione nazionale tipica del tipici dell'Italia altri invece legate ad una condizione dei tempi
In Italia noi stiamo vivendo in un
A che cosa quali ordini di fenomeni all'utente
Una crisi del cosiddetto quel feste cioè sostanzialmente una crisi della cittadinanza sociale determinata da soprattutto un problema di carattere fiscale costi che
Di quel Sextet sinora ha prodotto quindi la necessità di riformarlo di rivederlo con provvedimenti che possono incidere nell'esistenza quotidiana nel futuro di tantissime famiglie tantissimi italiani questo produce sicuramente
Grande preoccupazione
Abbiamo poi anche una crisi più profonda che condividiamo con tutti i Paesi industrializzati una crisi dell'industrializzazione
Noi abbiamo vissuto per decenni convinti che l'accrescimento del prodotto industriale corrispondesse un accrescimento dell'occupazione
Questo non è più vero nel mondo progredito l'accrescimento del prodotto interno lordo
Corrisponde ad una diminuzione dell'occupazione e questo è un problema gravissimo dalle conseguenze ancora poco immaginabili perché tra l'altro per la prima volta questa disoccupazione non colpisce soltanto le classi popolari ma colpisce anche in maniera incisiva ormai i ceti medi cosiddetti colletti bianchi gli impiegati
Il terzo grande fattore di crisi di disagio profondo della nostra società e la crisi delle istituzioni
Quello che si riassume nella necessità da moltissimi avanzati di cambiare le forme istituzionali del potere tutto questo ci fa sentire il bisogno che sinora insoddisfatto di una nuova sintesi politica la società italiana ha bisogno disperato a mente di una nuova sintesi politica
Disgraziatamente la politica sempre più non si dimostra capace di questo bisogno che il bisogno delle circo delle ore supreme in cui la politica è chiamata a dare il meglio di se stessa
E noi siamo da qualche tempo da molto tempo da alcuni anni in attesa che ciò avvenga speriamo soltanto che il ventuno aprile il risultato delle mie intenzioni possa rappresentare almeno un passo in questa direzione
Questo è molteplici fattori di crisi
Nazionale soprattutto ma con profondi risvolti a situazioni internazionali si leggano ad un fatto di gran lunga più generale
E di cui noi ancora sottovalutiamo l'importanza ma che secondo me si sta manifestando in maniera sempre più evidente
E cioè una
Mi riallaccio nel dire queste cose quello a quello che ha detto già Ferdinando Adornato noi stiamo assistendo ai prodromi di una Grande crisi della secolarizzazione la secolarizzazione e finita virtualmente
E finita la capacità della modernità della condizione moderna di conferire senso e identità
Questo è un fenomeno
Gigantesco di carattere culturale
E finito
O sta sta montando l'atmosfera culturale che ha dominato i due ultimi secoli e cioè in sostanza il tentativo diciamo di rovesciamento umanistico del cristianesimo
All'insegna dell'attivismo
La famosa scommessa di foglie lobate di trasformare i filo tristi in filantropi
I servitori come giungeva Feuerbach della monarchia celeste in cittadini autonomi del mondo
Questo nucleo duro della modernizzazione della modernità della secolarizzazione che si accompagna naturalmente
All'idea del progresso come tosse come ideologia strutturante appunto della identità e del senso
Tutto ciò
è arrivato
Ad un limite storico
Io credo
La secolarizzazione non cancella la trascendenza così come non è riuscito a cancellare l'irrazionale
Il pulsionale il simbolico l'escatologia quanti tutte queste noi assistiamo proprio in questi tempi alla incredibile in certo senso spettacolo di come la modernizzazione proprio nel cuore delle metropoli accende
La fortuna per esempio delle sette si deve esattamente a questo accende questo bisogno questi bisogni che ormai erano considerati
Totalmente fuori dall'orizzonte dei paesi avanza
Ciò si accompagna e termino con questa considerazione ad una più a mio giudizio più clamorosa
Rottura
E cioè si sta rompendo la civiltà della parola della parola scritta
Che ha accompagnato la secolarizzazione
E si sta invece affermando in maniera prepotente la civiltà dell'immagine e del suono questo anche riguarda molto da vicino il problema di miglia
Non c'è bisogno di adire come appunto mentre la civiltà della parola scritta abbia un intrinseco contenuto razionalizzatore
E di disciplinamento dell'irrazionale viceversa una società d'immagine e fatta apposta per accende per rinvigorire tutti gli aspetti appunto simbolico funzionali frazionali emotivi
E lui il problema che diceva che accennava lumi della frattura con il passato e legato in maniera decisiva al fatto che nel momento in cui si viene a mancare una civiltà della parola scritta questo automaticamente comporta la fine del passato perché il passato ha lasciato soltanto parole non ha lasciato immagino
La nostra conoscenza del passato può avvenire soltanto per verba
E invece appunto noi viviamo sempre più in una in ma Società di immagini e questo determina una terribile frattura generazionale
La cultura delle giovani generazioni è sempre più soltanto una cultura di immagini di suoni che ha un rapporto sempre più labile ed evanescente con la parola scritta e quindi con il passato
Ma non c'è bisogno di dire che soltanto il rapporto con il passato può conferire ad ad una comunità come Bill come gli individui l'identità la nostra identità è frutto del nostro passato
Se noi non sappiamo più da dove veniamo dove siamo stati allevati che cosa c'era prima di noi non è molto difficile che riusciamo ad avere un'idea tutto questo punto entra in una sorta di frullatore gigantesco che agita la Società italiana e termino con questa considerazione
Pessimistiche il nostro discorso pubblico discorso pubblico della società italiana su se stessa
Non sostiene quasi non fa alcuno spazio quasi a questi problemi che invece sono i problemi che decideranno il nostro futuro
Grazie dall'indagine sul presente proviamo a buttare uno sguardo in avanti e ad entrare nel tema del progetto culturale del quale si è parlato a lungo a Palermo in questo periodo del dopo Palermo
Io presento un altro un blocco di domande ai tre relatori attorno a questo problema però già da subito e quindi dopo questo ultimo passaggio delle tre persone se qualcuno Poli iscriversi a parlare può farlo attraverso mosse violacei Serra e poi riprenderemo con altri temi in maniera succedere in un in tempi successivi intanto almeno tre quattro persone potremmo inserirla dentro per orientare nel senso che voi desiderate anche il dibattito futuro comunque riguardo a Palermo da potermi in poi si parla di progetto culturale o di prospettiva culturale orientata in senso cristiano
Che senso potrebbe avere secondo voi un discorso del genere da parte cattolica si intende frenare il passaggio dalla diaspora politica a quella culturale
E da parte laica e poi esiste una cultura laica onoro esistono piuttosto dei frammenti di cultura con i quali riesce difficile dialogare
Ma più in profondità ancora come dare corpo a un progetto o a dei Progetti culturali è possibile costruire un discorso comune condivisibile su alcuni valori di fondo la famosa tavola dei valori che alla quale in questi giorni facciamo riferimento è possibile costruire un discorso comune condivisibile sul come
Dare concretezza storica ai valori di fondo si può pensare da qualche forma concreta per mediare i valori nel nostro contesto sociale ecco su questo blocco di quesiti do la parola a Rumi per primo
Ecco con tutta la la simpatia per l'introduttore e questi quesiti sono almeno in parte stupefacenti
Perché che gli italiani si parlino
Per esempio a livello delle grandi masse non c'è dubbio che dalla prima guerra mondiale in poi il popolo italiano si è conosciuta e a come minimo ha sofferto insieme
Prima gara mondiale fascismo seconda guerra mondiale
Ricostruzione e sviluppo e ha hanno visto una come dire vicinanza o soli solidarietà di fatto non la solidarietà di quando si parla del del welfare stette dello stato sociale sostentare la solidarietà
Diciamo della prosa quotidiana delle questa specie di vicinanza
Una certa misura anche magari competitiva ma certamente meno che che in altri Paesi voglio fare un riferimento alla Costituzione
Io non credo la religione della Costituzione
Non mi piacciono gli idoli
I miei vitelli Dori di qualsiasi tipo anche televisivi ma
E non c'è dubbio che quando si è fatta la Costituzione inizia si potrebbe ripeto Pati gli esempi precedenti sono convenuti attorno a un tavolo a ragionare e a trovare le cose cui dunque Nizzi chiedeva prima
Delle degli italiani dei connazionali così lontani tra di loro che oggi do facciamo fatica a rendersene conto ma pensate la differenza che si poteva essere tra l'ex deputata del parlamento di Vienna e quel segretario del Partito popolare e poi impiegato molto modesto della biblioteca
Vaticana De Gasperi al professorino Togliatti
Che deriva dall'Hotel Lux e da lettere agenti della sopravvivenza sotto Stalin o alla a quella testa calda di Nenni o al senatore del Regno Benedetto Croce
Eppure queste provenienze così eterogenei ripeto che oggi non esistono più delle Italie lontananze hanno permesso un Paese completamente distrutto in cui ci si metteva due giorni per andare da Milano a Roma
E di individuare una tavola di convivenza e una prospettiva di valori
Assolutamente condivise
Un Paese che ha passato senza drammi il passaggio dalla monarchia alla Repubblica quindi
Sì il principe di Metternich parlava dell'espressione geografica
Ma qui c'è qualcosa di più cioè questi signori così eterogenei che secondo tutti LA probabilità le uniche l'umano pensiero avrebbero dovuto arrivare a uno scontro fisico parliamoci chiaro la guerra civile
Hanno trovato una quantità di argomenti e di una convivenza e di una convivenza ragionevolmente progressista Pepe tutto credo che non possa essere negato
E quindi
E quindi a me stupirebbe oggi veder messo in dubbio così penso ai giovani non a chi paga adesso è così nutriti belli alti civili
Monti a listini eccetera
E liberati da questo peso del passato che c'era ancora nel quarantacinque di miseria come si vede anche in quel film che ha concluso la giornata di ieri sera questa arretratezza ecco chiamiamola così dei di tanti e tanti blog del Paese
Oggi
Dove non esistono più non sapete dove siamo i Tipper nutriti da tutti i punti di vista anzi soffriamo di pressione troppo alta in tutti i sensi
Anche pressione troppo alta la comunicazione non si possa e non si debba ragionare attorno dei valori comuni che uniscono quelli che sono acquisiti una volta per sempre e con valori anche nuovi con orizzonti più
Ampi e così via ecco sarebbe veramente incredibile io credo che
Come la storia purtroppo insegna però esiste questa specie di vertigine che Gal prima abbiamo chiamato smarrimento
La specie di vertigini per cui tutti questi valori non sono conquistati come si diceva una volta per sempre eccetto i nerazzurri sacerdoti lo sanno benissimo
Nella così nella loro prospettazione dell'etica cristiana che non è una fatica di Sisifo mai qualche cosa di che torno ogni giorno poco col variare dei giorni e delle stagioni
A me sembra impossibile il contrario
Sarebbe innaturale non si è mai visto un rinuncia al dibattito alla comunicazione io credo che l Italia è sono molto più vicine di quanto fossero quelle dei nostri padri dei nostri nonni
Che se mai abbiamo un'unità intellettuale e giuridica retorica anche scolastica non l'abbiam esistenziale
Se veramente gli altri italiani quelli dell'altro schieramento di domenica sono più vicini a noi di quanto fossero molto i comunisti rispetto ai cattolici del diciotto aprile come quali coi capelli bianchi qui presenti possono facilmente ricorda
O come il missino napoletano con l'operaio di Sesto San Giovanni
E allora veramente se pienamente se si mette in dubbio non solo la necessità ma la possibilità di questo fruttuoso confronto allora è la stessa democrazia che vi almeno
Grazie
Galli della Loggia
Sì naturalmente io mi riconosca interamente nelle parole che adesso ha detto
Giorgio
Io credo in una idea di Illy scultura che non che non è frantumata che non è lottizzata ho diviso parcellizzata non credo che esista
La cultura cattolica la cultura laica la cultura marxista esiste soltanto la cultura c'è esiste lo sforzo comune
Degli input delle persone e di cercare la verità e di una comunità di cercare appunto le proprie regole il proprio modello di di convivenza in questo senso appunto Cipo
Solo per comodità storiografica diciamo così parlare di diversi di diverse culture ma sono tutti filoni appunto che si sono sempre parlati tra di loro
E che
Dovranno continuare a farlo
Né d'altra parte per la verità insomma questo almeno non credo non mi sento pessimista non mi sembra che ci sia oggi nella società italiana una volontà da parte di chicchessia di alzare di alzare barriere ci sono residui di ostilità di ieri antiche guerre che qualcuno ma sono molto pochi non vuole cessare di combattere ma non è certo questo tipo di fenomeni quello che dà il senso l'atmosfera sociale e culturale del nostro Paese
Venendo più nel merito della domanda che ci ha posto il nostro moderatore e cioè il Progetto
Culturale
E che io appunto non so anche se
La sua proposta parte
Dalla
Assemblea di Palermo è stata fatta troppi avanzata dal cardinali Ruini eccetera rappresentante ufficiale della Conferenza episcopale italiana però io non so non vederlo non riesco a non vederlo come un Progetto che interessa e del resto in questo spirito esso è stato sicuramente lanciato che interessa tutto il paese
Allora ragionando un po'intorno a i contenuti possibili di questo progetto io
Auspicherei diciamo così
L'approfondimento dei eventuali le eventuali specificazioni di questo Progetto in tre direzioni che mi sembrano oggi quanto mai necessarie e indispensabile
La prima
E in fondo stata già credo accennata da Rumi in una risposta precedente
Cioè la
Direzione che consiste nel
Rincari significare il ruolo avuto dal cattolicesimo nell'identità nazionale italiana nel costruire questa identità
Esiste un rapporto storico antico e al tempo stesso difficile negli ultimi centocinquant'anni del cattolicesimo con
La società italiana che richiede in certo senso una risistemazione un un bilancio
Cosa che tanto più facile fare oggi che è finito un partito insistenza di un partito cattolico del tipo di quello che è stata la Democrazia Cristiana
In cui cioè quindi qualsiasi discorso sul rapporto tra cattolicesimo e società identità nazionale italiana non è più sospettabile di nessun tipo di strumentalizzazione politica da parte di chicchessia
Il secondo importante contenuto di un progetto culturale
Io lo vedo nella direzione di
Rifondare
Questa parola ritorna spesso perché corrisponde a un'esigenza
Effettiva del nostro Paese una società ne abbiamo bisogno di riesaminare comprendere nuovamente e stabilire su nuove basi appunto rifondare molti aspetti della nostra vita
Sociale di cancellare vecchie certezze di costruire di tentare di costruire nuove verità allora il secondo punto dicevo rifondare in
Il ruolo
Delle diverse classi dirigenti del Paese
La crisi della società italiana la gente di fondarla in senso civico cristiano sparite
La cultura delle classi dirigenti del nostro Paese la crisi dell'Italia
E molta parte io credo in parte significativa una crisi
Delle professioni dei ceti medi
Con un po'di esagerazione diastasi polemica direi proprio diciamo così
L'incarna Chimento morale che spesso si trova appunto in questi ceti che sono così importanti per l'organizzazione della società anche un ciò che colpisce moltissimo il crollo la crisi delle di ontologie professionali molti aspetti della nostra pessima con qualità della nostra convivenza pubblica
La sanità non funziona le città sono molto brutte cioè l'evasione fiscale e molti di questi problemi sono legati alla crisi delle di ontologie professionali alla crisi Etica
Delle dei ceti medi della borghesia di quelli che in un modo un po'estensivo si potrebbero chiamare i primi e
Molto spesso anche il discorso cattolico tende a vedere le responsabilità di ciò che non vanno nel centro cioè nello Stato nella politica
Ma molto spesso invece la responsabilità di ciò che non va ciò che non funziona la vera causa gente diciamo così e non nel centro il centro è semplicemente un riassunto è una sorta di luogo di decantazione di patologie che non sono però nella loro origine nel centro ma che sono altrove quindi una
Mi esprimo con linguaggio indebito
Una pastorale pr le classi dirigenti italiane e una pastorale per le classi dirigenti Italia ma voi capite che non è soltanto argomento dei vescovi e dei raggi del chi ha presentato una cosa in cui la cultura anche appunto cosiddetta laica vede e può essere chiamata dire moltissimo
La terza è ultimo
C'è un sì direzione che io vedo di un progetto culturale in cui possano confluire ispirazione cattolica e laica
E che molto con
Connesso dietro io credo al bisogno di trovare nuove forme di solidarietà
Che non consistano sempre soltanto nello spendere
Il welfare stette la sua ideologia sono crollate sotto questo inevitabilità che ogni nuova solidarietà significava nuove spese e a un certo punto brillante la montagna delle specie è stata troppo troppo grande
Allora che cosa voglio dire in quale direzione bisognerebbe spingere la ricerca perché qui si tratta appunto di ricercare innanzitutto
Le nostre società hanno un bisogno assoluto io credo di culturali Zare cioè di introiettare far diventare elemento della cultura di ognuno il senso del limite
Innanzitutto il limite nel consumo nell'uso delle delle cose e e necessario alle nostre società un'etica di massa dell'autolimitazione
Da non intendersi naturalmente in senso pauperista dico penitenziale ma veramente se non si riuscirà a da affondare questo tipo di
Appunto come dicevo di Etica di massa dell'autorizzazione le nostre società esploderanno esploderanno economicamente esploderanno socialmente
Abbiamo bisogno di mettere un freno a l'istinto all'onnipotenza che si manifesta anche appunto come onnipotenza nel nel consumare nell'usare nell'acquisire contemporanee
Cui più beni possibili più cose possibili questo è ciò che determina innanzitutto un uso delle risorse che non potrà durare a lungo un inasprimento della situazione economica del Paese perché tutto ciò costa moltissimo e ormai ha raggiunto limiti in intollerabili
E perché appunto è attraverso l'autorizzazione e concludo
Che si possono stabilire nuove forme di solidarietà non costosa
Ciò di cui noi abbiamo grandissimo bisogno
Avrei altre cose da dire ma penso che poi dibattito citerà questa possibilità grazie Adornato
Sì
Proseguendo il filo il discorso precedente condividendo tutto voi avrete capito che tra noi tre ci sono delle sensibilità
Diverso di punti di vista diversi ma il il Progetto diciamo così il lo sguardo sulle cose abbastanza simile anzi direi in alcuni casi identico quindi questo consente che ciascuno offre degli spunti su voti sensibilità o su temi leggermente diverso
Continuando il mio discorso di prima
La società aperta e anche un insieme di comunità per
Ero ritorno dove avevo lasciato la chiesa comunità perde capace di contaminazione
Certo progetto culturale
Perché la chiesa Della Chiesa ha bisogno l'Italia
I cristiani hanno delegato alla politica la loro presenza
Questo è stato qualcosa che al di là di tutte le altre riflessioni che si possono fare sulla storia la politica del Paese ha tolto cultura sociale
Ha tolto valori a noi anche a chi non crede
Recuperare la presenza nella
Police non nella politica
Questo serve a tutti
E allora comunità che capace anche di una sua unità culturale ma non è indispensabile se per unità culturale s'intende interpretazione degli eventi se invece ovviamente sempre bene
La dottrina sociale quello è un altro è un altro discorso ma al di là di questo capace di unità culturale anche con gli altri
Perché questo Paese non recupererà mai un'etica pubblica
Se l'unica etica pubblica
Nazionale
Che noi abbiamo a disposizione che quella cristiana non viene rimessa a disposizione del Paese
Per rimetterla disposizione del Paese occorre un incontro
Occorre creare progetti culturali occorre creare sedi di incontro occorre rompere gli steccati che sono morti culturalmente ma sono ancora operanti umanamente
E questo significa contribuire a creare una nuova etica pubblica di questo Paese altrimenti la politica non ci darà mai risposta
E nessuno schieramento ci comincerà mai fino in fondo se non costruiremo insieme dei valori condivisi da tutta la popolazione italiana
E su questo permettetemi di fare un esempio del su un tema un po'delicato e spero
Di riuscire a dirlo con le parole giuste
Se va avanti un discorso culturale comune anche i temi più difficili possono essere superate
Parlo a chi non crede adesso
Se non si sa riconoscere che l'aborto è un omicidio
E si sta lì ad
Discendere sui mesi tre mesi due mesi cosa succede prima cosa trasportando sulla questione di grande valore morale terminologia scientifica arida Astra
Non si può affrontare davvero un tema così delicato
Ma se questo avvenisse
Io credo che allora la questione se se ci fosse una larga maggioranza
Di opinioni su questo questione che l'obiezione etica per la questione
Prima è una questione etica poi di legislazione ecco se questo ci fosse non può che esserci
Chissà fra quanto da un incontro da un incontro che avanza che procede io credo che allora poi la disponibilità anche non dico della Chiesa a quel punto ma
Anche dei cattolici impegnati nelle istituzioni equa sulla legislazione il discorso possa diventare un discorso semplicemente di sguardo surreale di aiuto di chi soffre
E quindi anche a mettere all'interno delle legislazioni come già Italia peraltro è previsto il fatto che lo Stato non lasci da sole le donne che si trovano di fronte a questa evenienza emergente
E poi forse più avanti si potrebbe andare forse non è così giusto che in questo caso la chiesa
Metta sullo stesso piano non so la contraccezione la porto quando spesso la prima può anche
Diciamo porre dei limiti alla seconda
Ma insomma se la difesa della vita diventa la difesa di tutti e inequivocabilmente di tutti se appunto il senso del limite permette a chi
Ai lontano è stato lontano da certe posizioni di arrivare a questo io credo che poi anche da un punto di vista di legislazione possa essere diverso il discorso perché non ci sarà più contrapposizione ci sarà solo ricerca soluzioni perché i perché ha bisogno
Dunque non discorso laico discorso cattolico e chissà se verrà mai momenti in cui quello che recita la nostra rivista possa essere superato l'incontro tra citato quest'incontro già avviene quindi no un comune discorso etico
Un Comune discorso etico discorso cristiano
Fondo io ogni tanto servo come ama il prossimo tuo come te stesso
E la frase di Cantet che dice non considerare non agire mai considerando gli altri come strumento sono due fasi che si somigliano si somigliano moltissimo
Ma vorrei concludere aggiungendo un punto ai tre che Ernesto perché condivido
Detto come contributo al vostro Progetto ed è il punto anche per le mie diciamo per il mio ruolo professionale
Che il punto dei mezzi di comunicazione
Io credo che anche in questo caso ma scelta una linea
Mite temperata
Nel senso che rispetto a tutte le questioni della modernità
Un Comune discorso etico non dico più un discorso cattolico un discorso laico un comune discorso etico
Non può
A mio modo di vedere me limitarsi all'esaltazione acritica degli strumenti della modernità
Ne disporsi però di fronte a un sistema mentale di negazione di paura e di rifiuto
Perché in entrambi i casi ci si impedisce di intervenire attivamente nella realtà umana
Opera
Nel primo caso facendo diventare schiavo l'uomo della tecnologia nel secondo caso facendolo diventare schiavo ugualmente
Semplicemente però attraverso un rifiuto invece che attraverso un'esaltazione
La modernità non è cattiva in sé
C'è un buon uso è un cattivo uso della modernità
Questo a mio avviso la base di un comune discorso
Sui mezzi di comunicazione per esempio
Non si può negare
Il bisogno
E la circostanza della utilità dei mezzi di comunicazione anche della televisione
Ma bisogna
Sapere capire discutere come la civiltà di immagini e di suoni
Cui siamo esposti in cui dobbiamo vivere può diventare
Come possiamo usare questa società per aumentare la qualità civile della nostra vita piuttosto che per esserne schiavi oggi questo discorso è totalmente assente
Sulla qualità civile dell'operare informativo
Se questo discorso è completamente assente l'uomo non può che diventare schiavo di un
Apparato che non domina
Allora il problema non ne
L'uso politico della televisione
Non facciamoci
Fuorviare da una questione importante anche per il nostro Paese ma che non è quella decisiva
La questione la qualità dell'informazione la qualità civile degli operatori
Perché il problema non è
Posso avere altri cinque minuti per concludere su questa
Perché il problema non è
Il fatto che le masse brutte vengano condizionate da un grande fratello
E anche questo ma questo e di più facile soluzione
Il vero dramma che secondo me per esempio la tv come apparecchio che sta nelle case di tutti
Induce non è questo perché io poi ho più fiducia dell'opinione pubblica negli elettori né cittadini di saper giudicare con la propria testa di non farsi condizionare
In modo eccessivo il problema è che attraverso quell'immagine quei suoni di cui Ernesto parlano può passare un'alterazione del principio di realtà
è un problema molto più profonda che riguarda soprattutto le giovani generazioni che quello che appassiona i nostri politici
Ovvero
Hanno ragione chi lavorano i mezzi pure cioè a dire ma noi non aspettiamo altro che quello che succede
Perché dite a noi la violenza
Può darsi
Ma non succede nella vita che se io sto mi trovo in mezzo agli scontri di Los Angeles tra i coreani e e la la polizia americana
Io giro l'angolo e incontro Pippo Baudo
Non succede questo non la realtà
Succede che mi rifugio in un bar comincia a parlare di quello che sta succedendo dei motivi d'attenzione qua vado a casa e discuto la sera con la famiglia di quello che è successo e poi ancora per giorni non succede che lascio la via del Crisci Boulevard di Los Angeles girò l'angolo incontro Fabrizio Frizzi
La televisione induce a credere che tutte le cose siano sullo stesso piano
E che l'importanza delle cose della vita
E quindi a perdere la graduatoria dell'importanza delle cose
Questo è il vero elemento critico della televisione
Ma non si può risolvere spaccando la televisione si deve trovare un decalogo come diceva Popper come anche il Papa in qualche misura nei suoi interventi a induceva a pensare un decalogo degli operatori civile
Ecco che allora
E concludo davvero
Fissare alcuni punti di di mezzi di comunicazione che operano civilmente di una punta di alcuni ma semmai rispondo dopo per se più breve alla domanda allora il problema non è soltanto far crescere i settimanali cattolici
Perché si resta nella comunità chiuse
Anche se ciò è utile io faccio tanti auguri ovviamente non vorrei che mio discorso fosse fraintesa
Ma si tratta di di
Ho impadronirsi dei mezzi di comunicazione esistenti nel senso di impadronirsi pari pari a questo a un decalogo nuovo ai ai ai principi e valori di una nuova etica dell'operato dell'operatore informativo o fare nuovi mezzi di comunicazione
Non cattolici e basta
Ma anime
Da un comune spirito etico e da un comune del Gallo decalogo che dobbiamo scrivere rispetto alla qualità perché la modernità può essere usata bene non è detto che debba essere vista come il demonio ma allora investire soldi
In questo
Investire soldi insieme
Costruire nuove sedi di incontro e di attività perché se noi non introduciamo dei gli anticorpi comuni a questa dissoluzione
Io credo che poi non avremo altra cosa da fare che arrenderci disfatti di fronte a un dominio che non erano più saputo controllare ma allora non prendiamocela quel punto
Con il dominio e con la tecnologia ma prendiamocela con voi stessi con gli omini che non hanno saputo usare del loro cervello del loro ingegno ai fini sociali ed etici necessaria
Io vorrei ringraziare per questo primo round ai tre presenti con una pausa veramente per le cose che fanno detto per l'intelligenza e la profondità
Cui le hanno dette adesso la parola passa un po'di più a voi per entrare nel merito di problemi specifici allora il primo intervento di monsignor Halcyon Serra
Domando agli interventi di essere il più sintetici possibili di fare delle domande precise a un relatore preciso in modo che ci sia spazio per tanti altri interventi quindi Bossi vi sarà poi si parla si prepara monsignor Fisichella
Anch'io come è scritto in questo foglietto
Mi sento un po'smarrito
è morto inattesa
Su questi argomenti
Pertanto se è possibile
Alla mia domanda
Vedrei una risposta dai tre rappresentanti
Delle aria culturale qui in questa sede a confronto
La mia domanda si rifà al tema centrale del convegno
Un progetto culturale per l'Italia
Per meglio esprimerla
La e nucleo in tre sfaccettature
Alla prima sfaccettatura potrei dare questo titolo
Valenza
Politica
Del progetto culturale
Ieri sera monsignor Antonelli
Molto autorevole per il ruolo che riveste
Nelle presentare il progetto culturale
Ha fatto una esemplificazione
Ha riportato
L'undici valori e proposti dall'ultimo Consiglio permanente della Cei
Questa semplificazione mi ha fatto venire subito in mente le dieci parole
Che in ma i media cattolici hanno proposto agli italiani in occasione di queste elezioni
Questo ha fatto mi ha insospettito
Non è che sotto sotto
Ci si è una strategia
Della Chiesa italiana
Con la quale per tutta la unità
Politica dei cattolici
Espressa dalla defunta Democrazia Cristiana
Sì certe
Un'altra sorta di presenza
In una maniera più a tre aprile
Con questo Progetto culturale
Per riaffermare un tipo di presenza
Sostanzialmente vecchio
Formalmente il nuovo
Della chiesa nella situazione italiana
Io non sono in grado di conoscere se questo mio dubbio sia reale o meno
Ma se in qualche maniera lo fosse
Io mi chiedo
Ma non è progetto della chiesa
Annunziare Cristo
E di proporsi
Come Cristo quei discepoli di Emmaus
Delusi per il mancato la mancata intesa politica
Questo a camminare con la gente
Delusa
E Annunziata le scritture
E fare l'unità dell'Eucarestia
La seconda sfaccettatura
Chiedo scusa no no se voi dirle mai fretta di il tema domande precise arriverà c'è tempo per facoltà sfaccettatura sarò velocissimo secondo sfaccettatura
Progetto culturale
Con valenza pastorale
Progetto pastorale con valenza culturale
E qual è il vero progetto della chiesa
Terza sfaccettatura
Valenza filosofica
Non c'è dubbio che all'aria culturale cattolica
Sì e mi fa alla cultura ellenistica della metafisica
Oggi
è costretto a convivere con la cultura
Del sentimento
Che prevale sulla razionalità della risposta ai bisogni economici
Ed è procedette socio economici
Qual è il punto mediatico
Per cui la Chiesa senza perderanno la radice metafisica
Deve pur convivere con queste attuali momento questa attuale realtà della cultura contemporanea
Scusate il tempo grazie monsignor Fisichella e io domando di non mettermi a disagio nel senso di dover togliere la parola due minuti per poter far circolare il più possibile la parola una domanda precisa
Grazie a una lunga serie altri veicoli pare necessario emigrata in premessa per fare ritorno
E si prepara Herman Germano Mandorlini la premessa e di ordine sociologi
Sappiamo che la cultura
E una parte della vita sociale
Perché la vita sociale non è altro che il rapporto tra cultura e strutture
Le strutture attraverso le leggi precipitano indi istituzioni e norme
Per cui la società cammin
In questo rapporto interattivo
Va avanti la cultura e trascina dietro l'altra campa la struttura che può essere più o meno avanzata e naturalmente questa a sua volta trascinatore convogliamento culturale
Ciò premesso
Non vorrei che tutti questi discorsi resteranno in teoria bellissimi se non tengono conto delle strutture
Perché una struttura senza cultura e un cadavere articolo cinque più o meno ma una cultura senza tener conto delle strutture e pura teoria filosofica
Allora la domanda profeta
Prima domanda no
Una domanda e a chi dei tre o due in un
Nono una domanda chi dei tre prima con la prossima chi dei tre ho sentito macchine ritrae una comune visceri dei tre battute tra tutti e tre telefoni possono risponde
Unità di valori o comunione di valori di base sì ma le leggi e le istituzioni
In altre parole
Per esempio il rapporto del progetto culturale cristiano con le strutture della chiesa
Perché se no questo progetto non è credibile
Il rapporto del progetto culturale cristiano polli strutture nonno cristiani faccio un esempio pratico
Il rapporto tra pubblico e privato per esempio connessioni so
Grazie
Don Germano Mancini
Ti prego lascia stare le premesse fai la domanda perché c'è tanta gente che volta a intervenire se si può raccogliere qualche altra
Richiesta d'intervento emessa dico grazie soltanto che poi Tosello danno veramente una cosa che mi è molto piaciuta
Domanda
Dice orientamento televisione
Adornato Galli della Loggia della toccato tutte e due quelli della televisione mi sembra d'aver capito come Galli della Loggia diceva qui bisogna disintossicare da queste immagini e dal suono aperta perché le parole ci riportano il passato altrimenti quelli che vivono soltanto di immagine di suono sono sradicati dalla realtà la stessa cosa grosso modo la ditta Adornato io faccio parte credo che sia il solo in tutt'Italia
Del Italia commediola Fischer
Della par condicio non si potrebbe proposto come andavamo lì a distillare ieri l'altro se quella detto la parolina non parolina però su tutto il resto non possiamo vociferare
Quello che viene trasmesso oppure quale progetto culturale perché quelle le ha tenuto mai scoperte le di Sorel grande mezzo di comunicazione possa veramente aiutare a formare che cosa possiamo fare insieme cultura laica usiamo questa parola tutti insieme affinché il televisore sia mezzo di attuazione grazie grazie don Vincenzo Tosello di Chioggia e poiché si prepara Gabriella Sartori
Quattro eccetera
Resterò entro i centoventi secondi podisti senz'altro
Politica e cultura sono legate diceva Adornato la domanda era tornato ma anche gli altri due se ne perdono relatori politica cultura allegate ma di fatto in politica sì e divisi non solo mi domando il progetto culturale
Che è nato all'interno della Cei l'idea no può essere anche un progetto culturale condiviso da non cattolici dalle altre aree è una cosa piuttosto discutibile ecco perché effettivamente l'idea parte da qui vive il desiderio è di creare unità Senato un esempio di grande consonanza i tre relatori ma la realtà è molto diversa mi pare anche se loro tentativo è apprezzabilissimo
Dicevo siamo divisi in politica proprio come cattolici siamo divisi
Quando si pentì arabe di creare unità ci siamo divisi
Addirittura questa divisione si teme e magari già lo verifichiamo nei giornali porta sì riflette anche all'interno della chiesa e si teme che potrà ripetersi ancora di più all'interno della chiesa
Allora come di fatto questo progetto culturale può diventare invece un aiuto Peroni una unità all'interno della chiesa e poi anche all'interno della società e volevo anche allargare un po'lo sguardo all'Europa un'altra domanda ma velocissima noi stiamo lottando per restare dentro dai parametri di Maastricht appositi ci dimentichiamo che lottiamo per creare una realtà che si pone in alternativa ad altre realtà a livello concorrenziale e addirittura si pone come una realtà che potrebbe opprimere altre realtà che diventerebbero ancora più emarginate mi riferisco al Terzo Mondo grazie Gabriella Sartori del popolo di Pordenone
Con gli stessi criteri
Una domanda a tutti e tre
Una domanda tutti e tre
Una domanda a tutti e tre malissimo allora
è progetta culturale comune credo che per arrivarci occorra presuppone l'esistenza di alcuni concetti di fondo comuni nicchia non sono sia oggi in Italia
Dissi quando si dice lavoro quando si dice è stato quando si dice intelligente quando si dice cultura quando si dice libertà se intendano tutte le stesse cose
E io credo che una riflessione di base vada fatta cui prima di partire a parlare di un progetto della ricerca il prefetto culturale comune secondo me non si dice la stessa non si pensa la stessa cosa quando si pronunciano queste parole
E se non si questa divisione attraversa anche il mondo cattolico
E poi voglio fare un ringraziamento appreso era tornato se ho capito bene ha detto
Che noi sono questi non si recupererà mai un'etica pubblica se l'unica etica che abbiamo è quella cristiana
Non mette e che è quella cristiana non mette se stesso a disposizione del paese io lo ringrazia ma trova la sua definizione un po'troppo generosa e credo che esistano anche delle altre etiche e mi auguro che ci siano
Grazie se leggo bene l'obbligo Giacomino
Lo bacia Comino dileggio e poi si prepara freschi Claudio di utile raccogliamo tutti questi interventi siano i morti in modo che poi diamo uno spazio per i tre di raccogliere in tutto e di avviarsi a conclusione grazie
Allora la domanda ma tutti e tre ai relatori no peso che rappresentano tre aree culturali diverse
Precisamente questa un aspetto del progetto culturale per le tare in attesa a quello politico vorrei sapere allora quel Mione su quale importanza a la formazione umana con la sua capacità di discernimento quei critico e quindi la distinzione fra l'ordine dei mezzi e l'ordine dei fini grazie
Grazie per la stringatezza freschi Claudio di Udine si prepara Nino Abbate
Ecco io vorrei chiedere a tutti e tre i relatori ma chissà se non hanno già risposto in parte più trovato dei migliori interventi d'élite ci punti estremamente stimolanti
Sì secondo voi gli umani cioè lo sforzo di ricerca definizione e anche verifica nelle concrete per certi aspetti inedite situazioni attuali
Cioè la ricerca di ciò che è conforme all'umanità dell'uomo non può cioè essere insieme il criterio della ricerca di un massimo comune denominatore possibile fra culture ispirate diversamente
Insieme il criterio della ricerca di un socio fondamentale comune di un patrimonio di valori condivisi indispensabile per ogni società grazie
Grazie Nino Abbate direttore si voce del popolo di Foggia e poi si prepara
Giancarlo Zizola
Io la domanda l'ho scritta per evitare di superare i due minuti mi ha colpito molto il ragionamento sulla crisi della secolarizzazione di della Loggia e quello dell'etica cristiana di Adornato allora la mia domanda è questa
Occorre una nuova Antropologia su questa nuova etica comune che è possibile scrivere insieme anche secondo me
Quale uomo di segnare senza schizofreniche laicisti che o intimistiche parlare solo di società e di tavole di convivenza ho annunziare anche un uomo per il cristiano e per il laico che già c'è che si chiama Gesù Cristo
Anche se so che questo ripone ripropone il problema della riva Angelita azione dei cristiani la domanda rivolta della Loggia ad Adornato ma per ultimo soprattutto con questa sottolineatura al professor Rumi
Grazie Giancarlo Zizola
Che nella sua vocazione a favore della parola il professor Galli della Loggia
Abbia toccato un tasto fondamentale nella gestione della Società rimedia però vorrei chiederle se un eccesso di
Sì l'occulto Guttenberg Isma'non loro escluda dalla considerazione appropriata per il valore Della nuova domanda di beni materiali che si scarica sarà precisamente nella universo dei suoni e delle immagini
Certo mai una sinfonia di mozzata avrebbe avuto in passato nella società cute perché Anna la clientele all'utenza che a cui può aspirare a spire e effettivi di cui che effettivamente code oggi
Comma milioni gli ascoltatori né il teatro né il grande cinema io dico che a questo punto dovremmo considerare il ruolo che ha avuto la Bibbia paura per Roma le immagini nell'Alto Medioevo per la trasmissione dei valori perfino della catechesi grazie
Grazie Francesco ogni bene e poi Maria Pagano e chiudiamo Francesco Ognibene
Di Avvenire
Chiedo scusa Fausto ma vorrei tornare anche un po'sull'attualità
Cioè sulla politica non tanto per sapere dove dobbiamo e per la crocetta questo fuori luogo
Ma per chiedere ai nostri relatori qualcosa al riguardo quello che ribadiva glielo impone parlando della legittimità del pluralismo politico dei cattolici a partire dalla condivisione di una tavola di valori comuni
Ecco vorrei sapere come loro interpretano questo pluralismo cioè che valore gli danno nell'attuale situazione del Paese risse intravvedono a quali sviluppi potrebbe avere grazie grazie ultima domanda Maria Pagano
E chiedo per prima cosa quali dovrebbero essere i luoghi in cui bisognerebbe nel fare il progetto culturale un luogo come questo in un tempo come questo
E uno dei tanti possibili luoghi e tempi per la progettazione e per fare questa progettazione bisogna avere tempi così affrettati stretti per cui tutti i partecipanti sono costretti soltanto a fare delle domande
E non a contribuire al dibattito un'altra domanda e
Ma è
Mi sta bene la fare un progetto culturale ovviamente però quando si è parlato mi pare che relatore pare che sia stato e questo discorso
Professore attorno ad ornato
Progetto etico etico dei media sui media lei ha detto che bisogna fare un progetto etico sui media e su questo siamo d'accordo discorso come concilia la progettualità sui media
E discorso della produzione
Della produzione cioè c'è un fatto economico e che il nuovo fatto di oggi la la questione del ritentare al nuovo stato di chi tentava società e proprio questo qui anche le nuove al nuovo modo di fare le istituzioni che oggi nel tempo moderno esiste la produzione come soggetto Gray non più come mezzi e strumenti
Info voi siete studiosi avete tanti un po'forse capito cosa voglio dire per quanto riguarda la questione di o per e oggi e come dire creare un comitato che poi dovrebbe giudicare vedere quali sono
Le cose buone le cose cattive che fanno i media tutto questo e buono sin quando ci sono le buone intenzioni c'è gente toccato eccetera l'autore sotto ad un limite che potrebbe cadere nella cintura allora io dico perché lo spostiamo il problema invece su nel campo della formazione della scuola
E forse quello in il metodo il sistema giusto perché la società moderna no no cada nello sport Isma'in cui sono caduti tutti i progetti culturali delle epoche passate
Grazie grazie adesso abbiamo mezz'ora di tempo a disposizione quindi una decina di minuti però ciascuno lo spettro
Degli interessi si è allargato di molto quindi credo che su alcuni di questi problemi ci sarà Andre battute su altri ci sarà qualche approfondimento volevo domandare in modo particolare a Galli della Loggia e a Rumi
Esse possono dire qualche cosa Adornato no perché l'ha già fatto lo ringrazio
Qualche cosa che riguardi anche il ruolo dei media cattolici dentro tutto questo dibattito
Sarà il tema specifico di oggi pomeriggio ma credo che sia interessante per tutti noi sentire anche il punto di vista dei dei due il collegamento così anche verso quello che faremo nel pomeriggio
Allora
Sì sì sì sì sì sì sì senz'altro
Ecco do la parola al a Rumi e poi a Galli Della Loggia torna
Forse è un po'sorprendentemente prendo le mosse da un'osservazione di Zizola
Che poi non aveva non c'era rivolto a me comunque approfittando del microfono hanno parlato di Mozart
E proprio qui che a me sorge un dubbio
Cioè è giusto che il mezzo ha permesso la fruizione di Mozart
Però io mi chiedo
Se non c'era un aspetto diciamo più oscuro in questa fruizione
E cioè nella passività dell'utenza
E ripenso per esempio al mondo ai nostri vecchi che per nelle case suonavano il piano nei paesi dove l'unico strumento musicale ora o la la Panda di origine
Risorgimentale o cattolica qualcosa ce n'è una anche due
E in Lombardia per esempio
Oppure proprio il privato che studiava piano e faticosamente approdava certi risultati musicali
Questa secondo me è metafora della
Di uno dei problemi vostri direi capitali in questo senso
Perché noi dobbiamo privarci della possibilità creativa di luoghi e occasioni
In fondo nell'evitare di Leone tredicesimo i cattolici hanno fatto moltissimo per esempio giornali associazioni banche mutue e quindi non a tacere delle opere pie delle attività culturali in senso proprio il sogno di un'università cattolica e si poteva andare a da molto avanti in questa specie di catalogo
Perché a priori bisogna rinunciare alla creatività in tutti questi campi
Si insiste spesso sul concetto del dico una parola ma senza nessun riferimento all'attualità al al problema delle regole le regole sono molto interessanti ma io ricordo che qualcuno ha fatto riferimento alla tirannia della legge
Noi fosse non è questo il punto fondamentale
Io credo che il una moderna democrazia abbia bisogno anche anche di una vita c'è fioritura di apporti
Qui abusivamente sono stato messo come espressione della della cultura della cultura cattolica io mi tiro fuori il mesto ripeto nella condizione della comune cittadinanza italiana
In questo senso mi rivolgo ai cattolici dico il Paese ha bisogno di voi
Tutte le volte che i cattolici per una serie di motivi e ciò entrò in questioni successive hanno lasciato che è una situazione epocale venisse gestita dagli altri
Sono successi dei di gravi e o o gravissimi disastri da cui in parte non siamo ancora usciti penso a agli esiti italiani della Rivoluzione francese pesa presepe Risorgimento
Penso diciamolo chiaro alla mancata opposizione al fascismo o magari o nella forma più più saggia tra virgolette Dellas fascismo
Allora perché dobbiamo come dire tirarci fuori
Io credo che il Paese abbia bisogno di noi in questo senso avrà bisogno della nostra creatività
Se ripensiamo dei dei santi dell'Ottocento che sono dei grandi santi dei grandi italiani non sono Giovanni Bosco per esempio che poi in politica
Sappiamo come la pensa
Ecco perché noi non dobbiamo rinunciare programmaticamente avere un Giovanni Bosco un Don Guanella o le infinite donne suore perché sarebbe un disco scrissi porterebbe lo fondatrici congregazioni religiose e così via
Perché dobbiamo dar per scontato li sterili mento dell'albero cartoni
E questo lo dico da fuori
Dialetticamente mi metto fuori
Delle chiese parlo come come Repubblica italiana
Ecco mozioni si era parlato della problema della valenza politica del progetto culturale
Prospettando un legittimo dubbio che non sia la vecchia DC che si voglia tirar fuori certamente possibile che alcuni pezzi da una specie di surrogato non abbiamo più con l'affare la troviamo un modo per contare certezze ma io credo che il problema non sia tra la nostra zia
Messi a quello veramente
Dell'insignificanza
Come altre volte è accaduto del non presidio vorrei dire anche della non condivisione insomma io vedo che rispondere in parte a modo mio per anche per ragioni di brevità ad altri interventi che ci sono stati ci sono due scogli o se volete due tentazioni della presenza cristiana
E li chiamo col loro nome nel modo più sgarbato possibile anche per ragioni di brevità uno è il modello del non Expedite che gli stretti stare contemporanea statale non ricordano più voler dire non conviene non conviene non non li sì
Ho proibizione mi importa non conviene meglio star fuori
Io ne conosco moltissimi di confratelli nella fede che sono dei perfetti degli Illuminati oppure degli degli ultrà umili e così via credo che questo non faccia bene al Paese
Io rispetto molto quel non ex e quelli che ci hanno creduto
Non posso dire cosa avrei fatto io perché bestemmia nella mia regione dello storico che non può fare questi salti a anacronistici ecco un non Expedite adesso magari ispirato al meglio a un certo mondiali Isma'premio ma in fondo che cosa questo Paesi orizzonti più larghi Monti e lirismo no
Pure la melassa del del volersi bene tutti i gatti sono bigi e così via a no certificati bianchi gatti neri che anche così
Ecco politicamente se non non facciamo questa specie di mimetismo ecco il non expedit
Vi siamo una grossissima il ricorrente certamente senza ombra di dubbio sfida degli ultimi due secoli ogni tanto torna questa specie di maledizione che non ha più le ragioni di quell'unità è apprezzabile per ragioni queste si veramente inerenti la sopravvivenza stessa del cattolicesimo come fu il primo non ex adesso non c'è molto motivo di cedere a questa tentazione l'altro sempre per la Scarperia assoluta e sul filo del rasoio delle elezioni di dopodomani e quello del Patto Gentiloni cede la diluizione dell'originalità e in schieramenti
E questo il sincretismo è un pericolo secondo me è assai grave
E si basa su quella rinuncia alle cui dicevo prima a dire con umile franchezza
La propria idea la propria originalità e se permettete la propria identità perché la democrazia ha bisogno anche di cristiani
O di Ceccanti o disperante di staccato spera antichi e questo anche qui non non è che il il signor conte Ottorino Gentiloni aveva i suoi motivi ma non è detto che dobbiamo Gentiloni Zac in eterno non è detto che dobbiamo scomparire perché la democrazia a mio avviso guardando le altre democrazie moderne che ci sono si basa sulle identità
Non sulla esplosione di forze centrifughe però sulla presenza tranquilla Serena
Per cui è anche francamente riconoscibile visibile come dicono adesso
Questo credo che siano che siano che sia importante che siano
Insomma io non credo se posso fare un un paragone militare che il un esercito avverso l'ho bisogno del Genio pontieri
Perché questo tutti i costruttori di ponti
Ponti sul nulla
Spessissimo ponti che si basano su una fragile o tremolante identità culturale
Io credo che il servizio per esempio la nostra piccola iniziativa
Si parte si basa proprio cene sottotitolo questo incontro tra cattolici e laici che presuppone lasciatemi fare signor della palestra che esistono i cattolici e che esiste al di là
Che si parlano che era il giorno cioè l'identità a me sembra un valore e piuttosto che è una specie di di lui sezione generalizzata per il timore del conflitto
Il conflitto con le debite regole ecco che le ritiro fuori
E fa parte della dialettica che parte della contemporaneità
Ecco quindi io più che il timore di una furbizia di piccola cucina che magari qualcuno Anna e non nego penso che il problema che abbiamo di fronte è quello della
Del contributo vigoroso al Paese
Grazie Galli della Loggia
Vorrei spendere alcune parole sul problema
Sollevato nostro portatore dei media cattolici di Queen effettivamente non ho parlato anche perché questo mi consente di dire qualcosa che riguarda argomenti sollevati da alcune altre domande
Ciò che mi sembra insomma che mi colpisce
Della situazione il stampa cattolica dei settimanali cattolici è un fatto che riguarda una caratteristica di tutto il mondo cattolico italiano
E cioè una forte assenza
Del dei laici cattolici
Cioè in Italia
Esiste parla divisibile la chiesa dal dal Papa gerarchia i sacerdoti a quello che è straordinariamente assente invece e la volontà e la capacità dei e laccato cattolico di uscire dalle proprie mura di essere parlavo ieri pomeriggio con qualcuno di essere lievito di mettersi in confronto invece c'è una fortissima ritrosia
A sta richiuso nelle proprie competenze nelle proprie appartenenze questo si vede anche a mio giudizio appunto nei media cattolici i quali non utilizzano in maniera adeguata non so per quale ragione insomma
E le competenze la presenza culturale del cioè di cattolicità io credo che la Società italiana ci sono alcuni
Cattolici che sono molto impegnati in politica
Questo sì che
Emettono molta comunicazione politica ci sono sicuramente sui giornali più semplici ausili editoriali e scritti
Da direi non più di una decina di persone insomma diciamo così che si riconoscono appunto nel cattolicesimo che esprimono vogliono esprimere un punto di vista cattolico ma fanno un discorso politico quello che invece manca terribilmente
Una presenza di competenze di culture professionali che mette certo al di mettere insieme specifici ambiti e un punto di vista cattolico e quindi leggo a un altro punto che è stato sollevato quello delle dieci parole
A me
Che pure come avrete capito sono interessato anzi
A
Questi problemi quelle dieci parole hanno lasciato strettissimo
E secondo me e
In modo in cui non bisogna
Parlate de dei valori
Mi spiego
Dire la vita la solidarietà ma chi è che non è d'accordo e proporli come elementi del dibattito politico naturalmente c'è stata subito la corsa dei due dei due schieramenti a dirsi interamente d'accordo in quelle cose giurare per carità
E anche giusto è vero ma quale persona sensata poteva essere contro o degli accaniti biologi un po'fuori dal mondo oppure dei dei prelati insomma quindi tutto sommato una porzione infinitesima della popolazione italiana
Ma quindi una cosa su cui era così facile immediatamente essere d'accordo aveva ben poco valore vedete io penso che ogni volta che si indicano delle di principi di diritto direttive di carattere sociale e se ne vuole fare oggetto di discussione bisognerebbe anche immediatamente porre il problema primo in ognuno di questi ambiti per esempio
Fisco giusto
Sanità solidarietà
Che cos'è che non va e perché cioè non parlare soltanto del futuro ma del passato quali sono stati i fattori che hanno portato alle situazioni negative che oggi si lamentano
Perché invece su questo tipo di cose ci si divide ma si entra nel merito soprattutto e poi in che modo si fa alla solidarietà in che modo si fa il fisco la posizione può essere quella della Chiesa di dire che alla Chiesa non compete indicare i metodi ma i cattolici sì però ai laici cattolici si competerebbe questo e invece il discorso cattolico voglio dire dei laici e cattolici della cultura laica cattolica
E un discorso che cautamente si arresta
Con grande vocalizzazione ai principi
Ai principi soltanto in qualche modo
Scimmie optando quello che la chiesa dell'auto la gerarchia fa molto meglio con più autorevolezza e tradendo invece quello che dovrebbe essere proprio compito cioè di andare oltre i principi e indicare i mezzi i i media cattolici dovrebbero a mio giudizio avete una funzione di crudele pungolo sedici se posso dire così di crudele pungolo a spingere appunto il i laici cattolici a spetta a inoltrarsi su questa strada a mettere a frutto le loro sapere le loro competenze per fare acquisti datare alla presenza cattolica nella società italiana una corposità effettiva non lasciare questa presenza soltanto a livelli di vaghi principi
Su cui o tutti possono essere d'accordo oppure invece che possono essere strumentalizzati diciamo così politicamente
Questo punto il il mio punto di vista
Il problema della della che limiti
Il il il problema
Della della televisione
Ecco il problema che è stato sollevato anche da Zizola
Sicuramente le immagini e del resto questo è uno dei grandi motivi del loro successo
Ed è il motivo per cui la Chiesa che è stata anche una maestra delle immagini ha per esempio affrescato tutte le sue chiese le immagini hanno una valenza intimamente democratica perché così come i suoni
Perché infatti per questo nelle chiese si canta perché sono dimensioni fruibili da tutti
E fruibili collettivamente quindi sono diciamo così due dimensioni intimamente democratiche tutte le posizioni di critica verso il mondo dell'immagine tensione rischiano devono dare in qualche modo per scontato ed essere consapevoli però del rischio per così dire antidemocratico che e portano con sé
Rischio forte naturalmente perché attraverso il controllo dell'espressione appunto delle immagini di suoni così si può stabilire una forme di dittatura non soltanto l'inizio sulla politica ma anche diciamo così di arroganza culturale da parte di élite intellettuali che decidono loro cose buona così male proprio per questo se è una società vuole esercitare un controllo culturale ed etico sulle immagini lo può fare ma su restando democratica lo può fare soltanto attraverso una grande discussione collettiva che coinvolga appunto la ma il il tutti gli ambiti della vita associata cioè portare questo problema alla consapevolezza la coscienza dei più perché sotto in questo campo e soprattutto l'autoregolazione per positive la consapevolezza del problema che che che che può essere
Veramente determinante solamente tutte i modi e le forme qui molte domande che ci sono state rivolte riguardano appunto in che modo si sa questi fumosità acque dato il progetto culturale cose
Perdonateci insomma io non mi sento assolutamente di di di di di immaginare oltre poi bisognerebbe pensarci non sono risposte che si possono dare naturalmente
Così semplicemente
Su due piedi
C'è un altro punto che
Che è stato sollevato a proposito sì del delle immagini di beni materiali appunto
Sono appunto i beni
In cui più forte forse oggi è la richiesta di di democrazia cioè non c'è un e riconoscimento di primato
Culturale a chi detiene
Ok così crede che detenga beni materiali massima di questo però da profilato
Un ultimo punto mi interessa quello sollevato dal sia posto il problema dell'Europa
Cioè no in questo momento stiamo scostumati costruendo l'Europa ma non sarà che poi questo a costruzione europea si risolverà in un
Oppressione verso altre realtà sociali per esempio il Terzo Mondo
Ecco io credo che una domanda del genere ponga un grande problema
Innanzitutto al cattolici al cristianesimo insomma soprattutto al cattolicesimo
Un problema che sempre di più compì
Sarà posto di fronte alla consapevolezza e alla decisione politica anche in fondo del delle gerarchie cattoliche
E cioè il fatto che storicamente il cristianesimo
Si è e diventato il corpo il sangue delle identità culturale dell'identità è attività di mille realtà
In Europa
Tutte le civiltà e le nazioni europee non sono assolutamente pensabili senza le loro radici cristiane
Quindi il cristianesimo e e parte di questa appunto fondo storico nazionale storico etnico al tempo stesso il cattolicesimo in particolare la concessione cantare a una sua vocazione universalistica universale
Che lo chiama in qualche modo hanno riconoscersi e identificarsi in nessun deposito etnico addirittura appunto
Non ci sono né uomini né donne né i Giudei né Pagani abbandonare il padre la madre cioè il cristianesimo e la dimensione religiosa più distruttiva di qualsiasi appartenenza
Proprio perché fondata sulla singolarità inimitabile di ogni essere umano e sulla dignità peculiari di ogni essere umano a prescindere da qualsiasi sulle carni
Disgraziatamente la storia del mondo
Rischia di mettere in in forte tensione queste due anime del cattolicesimo che hanno potuto convivere finché il cattolicesimo per ragioni storiche si è espanso in un'area di civiltà tutto sommato omogenea che era quella dei popoli appunto
Delle mistero settentrionale della Terra ma viceversa quando il cattolicesimo cerca di oltrepassare questi confini allora in qualche modo questa sua visione universalistica rischia di entrare in forte attenzione con il richiamo della sua storia che invece lo lega ha delle identità mi spiego con un esempio finisco
Quando arrivano
Migrazioni di altre culture
Che raggiungono certa consistenza e si stabiliscono nelle
Nelle nostre aree di civiltà e vengono percepite come una minaccia
Alla cultura locale alle culture locali
Non basta soltanto dire non è vero
Si può vi convivere e avanzare un'ideale astratto di multiculturalismo
E puntate su questo e difendere strenuamente questo tipo di viale
Non si può per ragioni per due ragioni finisco
Perché
Non è vero che può esistere una società multiculturale
Perché gli etnologi gli antropologi cedute spiegano in modo
Inappellabile dal punto di vista nel mitico culturale
Le società sono un qualche cosa di chiuso
Non di totalmente chiuso ma di comparto dire che esiste una società multiculturale significa che non esista una società
Vuol dire che punto quella società in realtà una compresenza di diverse culture ma una compresenza diverse culture non fa una società una società è una societas una qualche cosa di tenuto insieme che può esistere soltanto se c'è una dominante culturale
Secondo problema
Noi pensiamo sempre suscita culturali ad una condizione naturalmente che gli ordinamenti politici di quelle società siano democratici cioè siano gli ordinamenti politici delle nostra della nostra cultura
Quindi il realtà il multiculturalismo di cui noi ci facciamo porta bandiere e Bortuzzo culturismo a metà diciamo così nel quadro delle degli ordinamenti politici che sono quelli però della civiltà cristiana bianca
Nessuno di noi
E multiculturale nel senso appunto di ma questo non è accettato oggi negli Stati Uniti molte minoranze culturali giustamente dicono il vero multiculturalismo significa perché i diritti dell'uomo le libertà eguaglianza tra uomo e donna non solo di tutte le culture
Se nella cultura in alcune culture si introduce l'uguaglianza dell'uomo e della donna e si distrugge e allora il multiculturalismo che cosa deve fare
Io riconsegna soltanto il il problema che su cui piacerebbe per esempio che molto cultura cattolica laica si pronunciasse invece ancora una volta di nascondersi dietro i valori forti diciamo così grandi principi proclamati dalla dalla Jewel
Grazie l'ultimo a chiusura Adornato
I luoghi del confronto
Vanno bene ovviamente tutti i luoghi che già esiste a norma
Io credo che se si fa sul serio se non si a cuore soltanto di dire
Generiche parole d'incontro che quando si fanno
I dibattiti vanno bene perché uno prende gli applausi o viceversa dimostra di essere molto ospitale se si fa sul serio bisogna crearne di nuovi
Liberale è una piccola cosa è già a disposizione di
Già è così ma ancora di più e lo dico anche qui a disposizione di chiunque voglia
Entrare in contatto non sono per scrivere ma per programmare noi daremo vita a una fondazione
Degli amici di Liberal e sarà una sede nazionale io spero di visibilità permanente e importante
Ma Cento di queste cose vanno inventati
E io credo che dal mio punto di vista è questo il mio appello il mio spiccio che e la Chiesa
Che debba impegnarsi in prima persona investendo se questo è il senso del progetto culturale investendo la sua autorità investendo la sua disponibilità investendo la fatica
E quella lumi si richiamava quando diceva in altre epoche questo è stato fatto
Luoghi nuovi nuovi del confronto e sedi permanenti di attività non di confronto e di dialogo ma dal dialogo all'azione civile
Seconda questione tornando sui mezzi di comunicazione
Io credo che dobbiamo dirci con molta franchezza una cosa
Non si può proibire
Non si può
Quando io parlavo del decalogo non intendevo minimamente parlare di un decalogo di proibizioni sicuramente anche questo può essere fatto in una qualche misura perché ci sono degli orari delle fasce d'ascolto quindi ma questo diciamo sono interventi limitati che possono esser fatti
Io credo che la questione sia più di fondo
Appunto accettare lo ripeto forse in parole più immediate
Che la modernità la si usa e si deve condurre una battaglia culturale per usarla bene
Non la si rifiuta nella sì esalta criticamente
Esistono entrambe queste posizioni bisogna che per lo meno per quanto mi riguarda il discorso etico al quale penso è una via che si colloca in mezzo queste posizioni o di rifiuto o di esaltazione a critiche
E questo lo si può fare soltanto in due modi conducendo una battaglia culturale nel Paese
Ma ce ne sono di cose
L'Italia è l'unico faccio un solo esempio che non riguarda stavolta la televisione l'Italia è l'unico Paese al mondo dove tutti i giornali si rivolgono allo stesso pubblico
E infatti non esistono nei giornali delitti che vendono molto nei giornali popolari che vendono molto cioè non esiste nel modello inglese del Sandi pranzo dai e sanno o il modello americano del New York Times o del Washington post nessuno dei due si sta in un pubblico medio vestito in cui la Repubblica quella sera riproducono anche notizie di carattere frivolo o inquinamento diciamo di altri tipi di notizie che non sono del grande giornale di formazione e e l'Italia viene fatta vivere appunto in questo pubblico unico indistinto che deve cibarsi tutto dall'ultimo spettacolo televisivo al commento del editoriale del primo giornale italiano una specie di villaggio provinciale nel quale là non divisione della formazione dell'orientamento del rispetto al pubblico crea appunto una melassa ottusa che ho Tunde a mio modo di vedere proprio per la sua medietà il il la le discorso critico l'informazione del pubblico
Primo punto fatto sull'esempio ma potrebbero farsene c'è altre cinquanta
Il secondo modo per farlo
Appunto non rifiutando la modernità e neanche a se esaltando la criticamente eh non avere non considerare considerare il mercato COMU un elemento di azione
Questo è l'altro punto una certa cultura comunista è un è anche una certa cultura cattolica hanno inteso il mercato come in sé il luogo del demonio il luogo da rifiutare
Così facendo si sono impedite e la qualcosa per quanto riguarda la cultura cattolica veniva ripagata dalla presenza della democrazia cristiana che dicevo appunto in evitava che ci dovesse essere un discorso aperto dei del del cristianesimo in Italia insomma
Invece quei
Che non non sempre sono stati malvagi ma comunque non avevano riferimento a nessuna etica del mercato
E i risultati
Si sono visti
E i risultati si sono visti il mercato è un territorio di azione culturale
Perché bisogna dimostrare
Perché guardate se non lo si può dimostrare vuol dire che persa la causa
Mi spiego bisogna dimostrare che la qualità e l'etica possono vincere
Se non si è in grado con la professionalità
Con i mezzi che si spendono
Con l'Inter letti e gli imprenditori ai quali si fa un discorso etico se non si è in grado di mostrare questo è inutile discutere perché vuol dire che l'opinione pubblica non è re della modernità o della secolarizzazione non è in grado di accettare questo discorso
E allora va be tanto vale metterlo
E ritirarsi in comunità
Che almeno uno sta con chi gli piace sta in dieci persone si diverte di più ma se si fa deve fare un discorso nazionale un discorso culturale un discorso di Progetto culturale bisogna accettare il mercato come luogo del confronto
Cioè come luogo della
E impostazione di nuove
Circostanze di operatività informativa
Questo è il il punto e allora cambia il il modo di rapportarsi a questa a questa questione
Non dunque media al alla fine di questo percorso non dunque soltanto media cattolici che possono ovviamente di essere però il discorso deve essere più alto cioè media orientati alle linee di un progetto
Etico dell'informazione
Di qualità e di crescita civile perché oggi l'informazione io sono molto allarmato di questo non è affatto il mio modo di vedere al servizio della crescita civile
E della comunicazione Serena e del dialogo tra i cittadini di questo Paese intorno a valori condivisi ma spesso diventa informazione di parte per e e volgare e non investigativa
Per dire un'ultimissima cosa e concludo l'informazione vivere la dialettica vuoto pieno
La notizia è il vuoto e quello che che non si sa
Il pieno e quello che già si sa mediamente l'informazione italiana si occupa del pieno cioè di quello che già si sa e non e porta più notizie sul vuoto cioè su quello che non si sa
Quindi non è più un'informazione di indagine non è più l'informazione di scoperta non è più l'informazione di investigazione
Per decalogo altri due minuti per decalogo intendo qualcosa di diverso da sfere di proibizione intendo l'indicazione dei terreni di qualità che si contrappongono agli attuali terreni informativi
Cito cinque parole chiave per farmi intendere
Appunto investigazione quello che ho detto appena adesso memoria
Il nostro è un Paese ma anche gli altri paesi occidentali lo diceva Rumi che tendono a vivere in un'eterna dittatura del presente in cui nel passato nel futuro vengono più messi
Non diventano più oggetto di discussione comunque il rapporto col passato è una delle componenti fondamentali di una civiltà altrimenti il Paese non è più civile allora memoria nell'informazione trovare gli strumenti in quel che si fa di ritornare alla memoria continuamente di darle di trasmetterlo ai giovani
Creatività
E la piattezza
Normale media in cui si lavora nelle formazione credo che sia sotto gli occhi gli occhi di tutti c'è un grande bisogno di creatività di azione civile creativa sui dati che la realtà ci produce però chiedo scusa ma per riflettere se no
Parlo a lungo tra traduzione
L'intellettuale dell'informazione l'operatore civile dell'informazione deve essere un trend unione oggi ci sono centinaia di linguaggi diversi che si scontro né si confrontano corride dei giornali uno dice una cosa l'altro di rispondeva promette stanno parlando due linguaggi diversi
Il giornalista si limita a darvi quello che l'uno ha detto che l'altro ha detto ma alla fine nessuna
Sforzo per essere tre dubbio cioè per spiegare e gli ambiti culturali da cui nasce una cosa e da cui nasce una reazione alla cosa alla cosa medesima infine il controllo delle fonti
Che non esiste si danno notizie
Senza poterle riscontrare perché una volta le fonti erano tre o quattro allora era facile riscontrare oggi onestamente non è per difendere i giornalisti ma sono centocinquantasette arriva una notizia che riguarda la sanità ora la i DS come si trasmette come non si trasmette una notizia scientifica
Tu non hai le qualità per riscontrarla dunque pop offrì alla alla alla all'Ettore una notizia non riscontrata che può anche essere sbagliata che può causare allarme sociale e e questo cambio io non so la storia dalla mucca pazza per esempio come sia nata come una strada certa è che noi viviamo in un'atmosfera di comunicazione cui non possediamo la la la e ci dobbiamo fidare di quello che ci viene detto e questo può davvero cambiare la qualità media della nostra vita e delle no e delle nostre reazioni cerebrali rispetto al controllo del mondo concludo
Come avete capito è un discorso costruttivo ma assolutamente pessimista perché io penso che la situazione sia allarmante e se ci si vuole porre un problema di civiltà credo che bisogna andare in questa direzione lì ultimissima cosa il paese in cui io vorrei vivere un Paese che ha due partiti
O un sistema di elezione diretta del governo da parte dei cittadini
Un Paese nel quale invece queste cose e che agiscono al al momento delle elezioni ma mi in un periodo che va lo già lo diceva da un'elezione all'altra il paese che in corner quali amerei vivere un paese in cui centinaia migliaia di luoghi di discussione e di incontro producono attività civile e proposte
In rapporto al governo non un paese come finora purtroppo è stato
In cui i partiti non facevano il loro mestiere che è quello di rappresentarci al momento elettorale ma invadevano tutta la nostra vita col risultato che la loro finale mediocrità oggi sembra
Lo sbarramento mediocre nel quale tutti noi siamo costretti a vivere
Grazie
Allora ricordo che qui fuori qui davanti ci sono i pullman che ci portano a colazione che poi alle sedici riprendiamo in questa stessa sede il nostro lavoro
E fra le domande c'era una domanda che riguardava internet chiedo scusa a chi l'ha presentata e gli domandò di rinviarla all'incontro di oggi pomeriggio perché quella è la sede più appropriata
Le risposte che ci hanno dato delle provocazioni sono state ricchissime abbiamo ascoltato con piacere e ringrazio ancora a nome di tutti i tre intervenuti a questo dibattito grazie
Io una buona ripresa
Dopo la pausa che in teoria avrebbe dovuto ristorarsi ridarci forze per fare un pomeriggio intenso e ricco di provocazioni interessanti
Il tema che ci è dato dal svolgerà oggi con questi nostri amici illustri
La navigazione dei media tutto poco R tribali se avevo la testa
La navigazione dei media io credo che il termine che è stato scelto sia un'espressione metaforica di enorme incisività intanto ci appartiene se è vero che gli italiani sono un popolo di santi e di navigatori
Ma poi credo che il termine navigazione appunto metaforicamente ci porti a su molte piste di riflessione
Navigare vuol dire novità vuol dire scoperta e siamo una terra di Cristoforo Colombo dei grandi navigatori allora parlare di media intermedi scoperta vuol dire pensare alle grandi prospettive che si aprono oggi all'informazione
Alla telematica alle alle reti di di internet queste grandi autostrade col dire la comunicazione
Sto pensando alla comunicazione satellitare foto verde ci porterà in casa tra qualche mese sessantanove sessanta nuovi canali e preso nel presumibilmente nel giro di qualche anno una televisione italiana avrà circa duecento canali da vedere
Un dato che non va demonizzato che comunque è il sintomo di una grande potenzialità che ha offerto al mondo dell'informazione
E alla gente che ne può anche agevolmente beneficiare in termini positivi
Ancora quando si parla di navigazione in senso positivo si pensano le potenzialità che ci stanno davanti questa mattina mi pare che Adornato ha detto che abbiamo una sfida di tipo culturale davanti in cui ci ha chiesto non l'esaltazione tecnologica ma la capacità di riscrivere insieme una nuova etica provocazione quindi interessanti e stimolanti per chi opera in questo settore
Monsignor Battisti ci avrebbe detto si tratta di cogliere i segni dei tempi non lasciarli scappare perché quello che è una potenzialità positiva non si riduca poi in qualche lirismo che ci porta fuori strada
Navigazione comunque vuol dire anche tempesta vuol dire insicurezza vuol dire andare avanti qualche volta con delle difficoltà quel pericolo anche di sprofondare
E qua fare un'elencazione dei problemi dell'informazione rischia di tradursi in una sorta di Geremia che mi limito a segnalare due problemi di fondo
Tra i tanti che poi voi potrete riprendere e rilanciare tra quelli che vorrei sottoporvi un attimo l'attenzione appunto ne segnalo due quello di uno slittamento dell'informazione come strumento di servizio pubblico
A un mondo dell'informazione che diventa sempre di più un bene privato con una sorta di merci di scambio l'informazione che si riduce a prodotto commerciale immane o di pochi poteri
E allora qua va a finire e quando parlo
In questi termini non dico non parlo contro il privato quando quasi che solo il privato corresse in questo pericolo l'informazione può essere anche quella pubblica che si sottrae al dovere di diventare di essere una funzione sociale chi ora è tutto importante tanto quanto la sanità tanto quanto la sicurezza di un Paese
Perché l'informazione come bene pubblico vuol dire essere al servizio di tutti gli uomini di quel Paese perché tutti insieme raggiungano delle mete comuni diventando sempre più popolo il pericolo è quello che un'informazione che si privatizza che si commercializza sia attenta soltanto ad un target da usufruire come potenzialità commerciale fino al punto da dimenticarsi dei bisogni di un popolo
Questo pericolo gravissimo e ripeto non riguarda soltanto le televisioni o l'informazione privata
Anche il pubblico può incorrere in questo tipo di logica e di errore
E infine vorrei sottoporvi un'altra preoccupazione
Che mi torna su venti in mente
Ed è quella che è legato un po'all'intera all'etica intrinseca del giornalismo ed è quindi all'etica dei giornalisti
Dal sessantadue fino al settantotto
C'era una carta dei diritti dei giornalisti
Carta dei diritti
Ed era comprensibile che nel sessantadue dopo le vicende del fascismo si parlasse dei diritti di informare
Noi a partire dal settantotto abbiamo avuto tutta scusate dall'ottantotto abbiamo avuto tutta una serie di documenti
Tendenti a sottolineare i doveri dei giornalisti penso a informazione e pubblicità del quattordici aprile dell'ottantotto
Penso alla Carta di Treviso del cinque ottobre del novanta appena rivisionato allo scorso Natale quindi di fatto fatta due volte i doveri verso i minori
Sto pensando alla Carta dei doveri del giornalista dell'otto luglio del novantatré sto pensando alla Carta dei doveri dell'informazione era in rapporto ai sondaggi del sette aprile del novantacinque
In poco più di cinque anni in poco più di quattro cinque anni sono state fatte quattro carte dei doveri del giorno i giornalisti
Allora vuol dire che quello che non è stato necessario in quasi trent'anni divento un'urgenza impellente che si ripete
I una continuità che ha dell'incredibile
Perché una Carta di Treviso che viene fatta nel giro di cinque anni due volte
Vuol dire che probabilmente c'era uno spirito da perfezionare ma vuol dire anche che era disattesa a tal punto
Che si è reso necessario di ribadirla e ricaricarla di valenza
Ecco ho portato questi scogli della navigazione mi fermo qua perché poi gli amici illustri che abbiamo oggi con noi ci porteranno ad altre riflessioni e voi potrete aggiungerne delle altre ancora
Con noi ospiti delle facce notissime io mi ripresento davvero in modo in modo estremamente sintetico la mia destra Sergio Sergio Zavoli
Giancarlo si isola vaticanista del Sole ventiquattro Ore ventiquattro ore Giulio Borrelli giornalista diritti
G uno e Carlo Momigliano alla mia sinistra vice direttore generale di Publitalia Mediaset
Dicevo che presentabili in questo modo rischia di essere anche riduttivo ma credo che aggiungere parole ulteriori per presentarli potrebbe essere offensivo per la loro notorietà e per quanto ci sono cari da quello che conosciamo per quello che fa
Io partirei con una prima tornata una prima domanda generale che rivolgo a tutti loro indistintamente
Pregandoli di essere il più sintetici possibili perché questo mi darà la possibilità intanto di farvi altre domande e poi perché offriremo lo dello spazio al pubblico per porre i quesiti che sentiranno sorgere dai dalle vostre dalle vostre affermazioni
La prima domanda generale molto semplice
In questa navigazione metaforica
Voi intravedete una mette in una terra promessa quindi delle prospettive consolanti
E dove tre queste pur prospettive di approdo
Vedete però anche dei pericoli grossi quali tipo di pericoli
Il vostro modo di vedere qual è la rotta che bisogna modificare quali interventi bisogna fare perché la rotta sia più sicura io partirei guardando la proseguì cala la mia sinistra
Carlo con Carlo Momigliano vicedirettore di Publitalia
Bene cercherò di rispondere in tempi anche se non lo dico come inizio di stile la domanda
Rende difficile una risposta rende esige una risposta denuncia allora illustrerei in primo luogo un pericolo ed il pericolo che conosco meglio personalmente lavorando in una televisione commerciale
Qual è il pericolo centrale è stato accennato puntualmente e la commercializzazione
è stato detto la commercializzazione dell'informazione
Ecco
Qui mi permetto di dissentire il problema non è la commercializzazione dell'informazione
Il problema e la commercializzazione delle persone
E cercherò di illustrare in una maniera che scherzosamente autocriticamente potrei dire di utilizzo for gare del materne gli strumenti analitici del materialismo storico
Cercando di richiamare la vostra attenzione su quale
La
Attività economica indipendentemente dalla volontà editoriale di alcuni mezzi
Cominciamo con il mezzo più recente e quello per il quale è immaginabile
Uno sviluppo maggiore nei prossimi tre anni la televisione appagamento
Che cosa
Fa la televisione appagamento dal punto di vista strettamente economico
Vende alle singole famiglie
I propri programmi
Né più né meno di come un produttore di un bene di consumo qualunque
Che non sia
Un bene come l'informazione vende il proprio bene sul mercato qual è la caratteristica nuova della televisione a pagamento rispetto ad altre forme di televisione
Che la scelta di acquisto sia individuale
Che cosa fa una televisione pubblica
Immaginiamo una televisione pubblica nella sua forma originaria non concentriamoci nella situazione attuale ma cerchiamo di usare delle categorie per il momento una televisione pubblica vende anche essa
I propri programmi
Alle famiglie
Ma questa vendita non è singolare non è con le famiglie Outis singole
è uno scambio collettivo
Tra
La televisione e l'insieme della collettività che dovrebbe decidere attraverso le diverse autorità che intervengono il contenuto del servizio
E il valore del servizio questo è l'aspetto economico ecco chiedo scusa se o son partito da questo ma perché vorrei chiarire che cosa invece la televisione commerciale
La televisione commerciale non vende neanche i programmi ai telespettatori
A differenza di come fa la televisione a pagamento e meno che meno fa una vendita di tipo collettivo e di conseguenza come si può dire controllabile
Più controllabile
La televisione commerciale dal punto di vista economico lo scambio monetario che sottende l'attività delle televisioni commerciali non è la vendita dicevo dei programmi ai telespettatori ma è la vendita dei telespettatori agli utenti pubblicitari
Questa è una differenza radicale che pone dei problemi
Etici
Sicuramente pensiamo per usare anche solo scolasticamente l'etica kantiana non userà il l'uomo come strumento
Ma come fine e qui gli uomini i telespettatori sono usati come strumenti
Sono addirittura la merce
Da questo discende un atteggiamento nei confronti della televisione commerciale che nella sinistra ha raggiunto una una definizione la televisione commerciale sarebbe naturaliter di destra
Questa la tesi di un autorevole
Ne tratta sei della sinistra come
Norberto Bobbio
O comunque la sua natura rappresenta per in ogni caso l'estremizzazione di questo pericolo
Ecco questo è il pericolo fondamentale a mio avviso il pericolo che io vivo concretamente anche nella mia esperienza
Ecco esiste una terra promessa
In realtà questo problema che abbiamo messo a nudo della caratteristica del televisione commerciale in realtà e il problema della impresa
E il problema dell'impresa anche l'impresa e usano gli uomini
Come fattori di produzione
Se se leggete i testi anche di un normale primo corso di Economia i fattori di produzione capitale le materie prime il lavoro
Ecco quale l'elemento che ci può fare essere ottimisti sull'approdo finale
è la Costituzione di forti contropoteri negoziale
Io non credo molto lo dico con franchezza normative di tipo statuario così come ogni impresa però deve vivere nella
Nell'ambiente concreto e dunque deve confrontarsi con ciò che ha accettato non è accettato un'impresa che produce sia pure come si direbbe in gergo come prodotto di passaggio in formazione
Vede si pone il problema della legittimazione dell'accettazione
E dunque lo sviluppo di strutture nella società civile di contrappeso di controllo è l'elemento centrale prima sono state illustrate una serie di carte
Dei giornalisti sono carte che hanno una caratteristica sono normative diffonde auto disciplinare
Non sono norme dello Stato
Sono norme di tipo autodisciplina
Che nascono per una tensione morali di protezione della propria professione
O da qualcos'altro che la una pressione esterna
Bene nel corso degli ultimi mesi anche degli ultimi anni si è sviluppato nel campo della pubblicità nel campo della tutela dei minori si sono sviluppate delle forme ancora insufficienti ma già puntuali di modifica dei comportamenti consentiti alle televisioni commerciali
E questo è nato grazie alla pressione di associazioni esterne ecco io sono ottimista ed un approdo intanto in quanto si sviluppi una coscienza Esterna all'impresa di informazione
Che le obblighi ad un rapporto diverso con l'ambiente in cui operano non perché le imprese abbiano in sé
Un'etica ma perché perseguono
Perseguono il profitto nel perseguire il profitto hanno bisogno
Di avere l'accettazione dell'ambiente a cui si rivolgono
E questo per tutto chiedo scusa se sono stato troppo lungo
Prova dottor Zizu
Se c'è una navigazione c'è
Il passaggio da una riva all'altra
Questo questo questo passaggio implica un discernimento delle
Che la situazione una mappa
Vorrei
Assumere Marco il Vangelo di Marco dodici come quello che la tempesta sedata trentuno quarantacinque come una ricca fonte di ispirazione per questa per questo discernimento
Perché li vediamo precisamente www posto il problema del
Della paura epistemologica nel affrontare
Gli eventi imprevedibili le nuove situazioni le tempeste
Le improvvise tempeste
E e vediamo anche il sonno
A poppa sul cuscino del maestro
Che
Assume un atteggiamento non di indifferenza Amati contestazione nei confronti di questa paura di questo timore
Noi siamo di fronte a delle nuove situazioni strutturali che possono essere riconducibili facilmente alle innovazioni strutturali che costituirono la premessa per la rivoluzione francese
In particolare l'allargamento dello spazio intorno ai soggetti ai popoli
I confronti molteplici con esperienze lontane
Allora
Permesse tali rapporti dei missionari dei grandi viaggi dei rapporti diplomatici Italia tinture commerciali Ignazia mi America Latina eccetera
Quindi la verità non veniva più da una stessa fonte la luce non veniva più minuta uno stesso punto
Il dubbio si insinuava il Parati dogmatici totalitari
Le presunzioni dell'Europa di dominare intellettualmente a partire dalla sua abilità il mondo di avere la ricetta per la salvezza universale veniva messa sotto contestazione
Ed è tutto ciò che sta avvenendo oggi sicché occorre io credo
Fa fare molta attenzione al fatto che spesso pregiudiziali
Negative nei confronti dell'informazione come di altri aspetti della modernità possono occultare dissimulare facilmente una sorta di paura della novità del cambiamento che ci impone il rispetto alle nostre inerzia intellettuali alle
Alle questa città degli interessi politici ed economici eccetera
Ecco perché è importante che la questione sia stata posta in questi termini ampi in cui positivamente ambigui quali le le terre promesse che ci aspettano
Le innovazioni che dobbiamo accettare che presuppongono una un cammino in avanti senza per questo fare esaltazioni apologetiche a critiche nei confronti di tutto ciò che sa di progresso per il solo fatto che riesca da applicazioni delle mito della ragione
E quali probabilmente con uno sforzo di discernimento sono come dire idioti l'altro sono le le negative che ci aspettano
Ecco io vorrei fare questo sforzo molto rapidamente con voi questa sera io credo che da parte di
Culture che si ispirano a fedi religiose in particolare la fede cristiana
Occorra partire da questa premessa del non timore
Perché perché noi dobbiamo essere parte di questo discernimento il nuovo e probabilmente dovremo anche avere una capacità di sguardo positivo
Sulla sugli semina Berti
Sui valori sparsi nella nel terreno umano che sono fondamentali positiva veicoli della dei primitivi delle primitive ispirazioni
Evangeliche
Anzitutto cosa che a cui ho accennato anche stamattina io credo che sia da lottare positivamente il ruolo di democratizzazione dell'informazione
E della accanto a quello della cultura della scienza procurato dai nuovi media
Una serata di poesia di teatro di musica di grande cinema alla televisione
Può contare grazie alla radio la televisione e alle critiche della stampa
Convenzionale un pubblico senza misura più ampio di qualsiasi circolo aristocratico che si godeva per pochi eletti queste stesse produzioni culturali del passato
Pensiamo alla crescita dei beni materiali della domanda di beni materiali compact disc
E senza confronto perché è stato calcolato dal Censis che gli allievi delle accademie musicali musicali di musica classica sono o cresciuti del trecento per cento negli ultimi dieci anni
Anche se gli sbocchi poi sono limitarci per i ritardi strutturali della nostra società
Pensiamo alla lettura dell'informazione al al consumo all'allargamento delle utenze culturali fornite dell'istruzione dell'istruzione superiore nel Sud
L'ottanta tutte erano l'otto per cento di laureati nel mille novecentocinquanta oggi sono ottantaquattro per cento di laurea
Questi sono cambiamenti strutturali che comportano
Delle le condizioni
Basilari per un enorme innovazione tipo culturale
E per una democratizzazione effettiva della cultura
Parliamo evidentemente più di virtualità strutturalmente presenti oggi nella società più di quanto possiamo attualmente in questo momento parlare di rischi dei pericoli di ciò che è stato chiamato lo scoglio
In secondo luogo io credo che siamo
Siamo a una svolta culturale notevole dal punto di vista delle globalizzazione degli interessi e dell'Inter nel senso che l'interdipendenza
Non solo democratizzazione ma quando si gettano ponti di comunicazione per la prima volta tra esperienze culturali e religioni
Esperienze spirituali
Culture modelli morali
Che per millenni sono vissuti separatamente l'uno dall'altro
Una qualcosa di nuovo attiene nella storia dell'umanità per la prima volta nella storia della cultura umana mai era avvenuto un fatto di questo genere oggi un ragazzo che nasce un ragazzo che viene al mondo in modo da cultura evidentemente a disposizione il mondo intero nuda sua tribù soltanto non la sua famiglia sul piccolo paese verso piccole esperienze
Ah le esperienze virtualmente potenzialmente di tutto il mondo
E questo comporta in questa società
Oggi è difficile parlare di frontiere e difficile parlare di ed è più difficile parlare di stranieri
Io ho una società che virtualmente interdipendente collegate riscopre chiamata riscoprire per le sue strutture culturali informazione eccetera l'unità fondamentale del genere
Questo è io credo u il prodotto direi vocazionale naturale di questi eventi culturali complessive né che che si stanno costruendo attraverso l'informazione
E in terzo luogo alcune grazie fondamentali di questo
Che che ci arrivano attraverso questi
Progressi dell'informazione della tecnologia della comunicazione la grazia della complessità
Noi non possiamo più pensare alla storia alla anche la storia religiosa se non in termini complessivi interdipendenti la strada la sgraziato e la nell'attività
E uno dei elementi fondamentali del crollo del comunismo come sistema totalità come piramide totalitaria
E dice Monica
Penso che questo comporti e la consapevolezza la necessità della fine di qualsiasi gregge
E io credo che quando si ha a che fare con questi otto con questa caduta della forma totalitaria della verità si ha a che fare con una grazia che
E significativa per soprattutto per dei cristiani per i quali non c'è verità se non condivisa solidale
Crocifissi
Non le verità astratta
Totalitaria che cala dall'alto ma la verità che si fa crocifiggere per essendo uno per tutti
E infine la coscia ma non ma non ultimo la coscienza della specie comune che attraverso i media sta costruendosi su un numero fondamentale conosce la serie molto importante di problemi
La cui gestione comune e si si pone sempre più inevitabilmente come una necessità storica se il mondo vuole salvarsi capire che la salvezza non è più una saldezza di pochi
Ma ok ci salviamo tutti insieme o quel perdiamo tutti questi
Sul problema del sottosviluppo
Sul problema della salvaguardia dell'ambiente sul problema del destinazione universale dei beni della terra e quindi dell'economia del debito estero
E vi è
Su tutta questa serie di sfide dell'umanità futura su cui l'informazione ha un ruolo continua ad avere un ruolo fondamentale in particolare informazione planetari Zanatta
Assicurata dalla televisione vi è una serie di
Di
Di di innovazioni che credo siano di grandissima importanza eccetto che ci sono anche dei rischi ma questi rischi vanno combattuti perché ogni innovazione merita via i suoi sacrifici ho l'impressione che non si debba sottovalutare in particolare l'unico rischio cui voglio per il momento riferirmi la forma neoliberista che assume
Io non parlo del mercato dell'informazione ma su resta impressionato dagli affetti di una sorta atti privatizzazione di beni che non possono essere privatizzati date le sfide pubbliche le conseguenze fondamentali che arriva per una per la società
Contemporanee
Non possiamo ridurre l'informazione giustamente il il nostro moderatore a e partito nella sua introduzione da questa fondamentale sottolineatura non possiamo riferirci all'informazione trattando ora come un bene di consumo come una merce
Perché le conseguenze poi sono che l'informazione diventa propaganda
Arrivi costituendo quella quella quella sorta di mercificazione dei beni culturali dei beni spirituali che si era improvvisato troppo lungo alle alla all'ideologia comunista
Ora
Se se vi è una sfida spirituale oggi è quella prodotta dalla grande diffusione di beni culturali dell'informazione le strutture della comunicazione umana
Questo comporta una rilevazione un fu uno sforzo di elevazione fondamentale degli spiriti umani
E la società ha bisogno di dare maggiore spazio questo per poter salvare se stessa soltanto al prezzo di un allargamento degli spazi culturali nella società degli studi la qualità dell'informazione della qualità e dell'attenzione ai beni culturali artistici eccetera
Noi possiamo pensare che questa società possa crescere
E dominare deve arrivare a governare
I rischi fondamentali di mercificazione dell'essere umano che sono incombenti mi fermerei qui Terim grazie anche perché poi voglio riprendere quanto andava dicendo adesso andiamo a destra Borrelli a te la parola sì io vorrei per cominciare a una storia diciamo così crudele tratta dalla cronaca di questi giorni è la storia di Jessica più grosso la bambina pilota che con la famiglia padre e madre inseguiva il primato della traversata
Da costa a costa degli Stati Uniti la bambina più piccola l'essere diventi più piccolo che realizzarla rincorreva il mito predominante della società in americana è essere il più di qualcosa esseri più in qualcosa raggiungere un primato
Una storia crudele non c'è dubbio che mette è sotto i riflettori i genitori una madre chi aveva scelto per i propri figli una vita alternativa fino all'estremo per me la libertà e tutto ha detto la signora più grossa armata madre di gesti io ho cercato di educare i miei figli alla libertà all'indipendenza al coraggio di essere quello che vogliono ex e la casa di Jesse che è un po'un tempio di una modernità ma l'intesa se volete o comunque di una confusa concezione della modernità o se volete ancora dei cascami culturali del momento
E entrare nella casa e nella vita di di questa famiglia vuol dire scoprire un po'tutti gli ismi gli ismi fa intesi gli ismi radicale di questo nostro tempo di questa nostra epoca di quella parte dell'America dove la sperimentazione la norma e dove appunto il primato a un valore assoluto
E la signora Linda la madre di Jessica
Ricordo solo qualche episodio poi vediamo anche perché aveva partorito gesti degli altri due figli con il parto subacquea per evitare il trauma del patto niente di strano naturalmente fin qui
La singolarità dei comportamenti dei due grosse si capisce però
Quando si scopre che i figli non andavo né all'assillo né a scuola per non subire il condizionamento che un'istruzione formale e istituzionale a giudizio dei genitori di Jessica da ai bambini per non favorire per non permettere questo condizionamento della personalità
Dei ragazzi
La dieta era rigorosamente vegetariana e fin qui tutto va bene anche se poi Jessica amava molto le patatine di McDonald's s'quelle unte fritte untuoso che stanno spesso ma a casa di Jesse che era proibito guardare la televisione e nessuno guardava la televisione la signora la considerava evidentemente più pericoloso
Che far compere ha una bambina di sette anni e la traversata degli Stati Uniti sotto la bufera Ina e questa volta e anche un po'difficile attribuire la tragedia di scegliere il luogo Wyoming dove caduto quella eri attribuire questa tragedia alla televisione
La crudeltà della televisione forse postare nel fatto che tutti i particolari di questa storia di abbiam appresi dalla televisione perché la signora Jessica fatto un poi il pellegrinaggio delle varie televisioni americane dei vari network per raccontare a spizzichi e bocconi la storia di Jessica e la storia
Della sua famiglia
Ecco i genitori di Jessica comunque
Credevano in buona fede di fare il bene dei propri figli si ingegna vanno d'inventare un modo di essere buoni padri e buoni madri in un tempo e in un luogo che non ha più norme e cannoni educativi ecco la ragione per la quale sono partito da questo esempio tratto
Dalla
John Contri che uno psicologo uno scienziato per le comunicazioni in un saggio che si intitola ladra di tempo serba infedele la televisione il bambino americano ecco che cosa dice i bambini hanno più difficoltà a discernere i fatti dalla finzione
Sono più vulnerabili degli adulti gli influssi primari che i bambini subiscono una famiglia i cui Tani la scuola e la televisione operano tutti insieme
I bambini non sono molto capaci di separare ciò che imparano in questi diversi contesti
Senza il sostegno della famiglia gran parte di ciò che succede a scuola permetterebbe di importanza
Se la scuola fosse più efficace la televisione non sarebbe tanto potente e così va avanti con queste riflessioni raccolte appunto questo opuscoletto il cui titolo è tutto un programma cattiva maestra televisione
Ecco che la la tesi quindi che la TV corrompono posta corrompe in qualche modo i valori la tesi della tv corruttrice ha fatto molti adepti a molti seguaci
Non solo da noi negli stessi Stati Uniti dove per certi versi tante cose sono state sperimentate prima più avanti rispettando la tv ha le sue colpe
La colpa principale sarà possiamo anche sintetizzare in una battuta e che ha contribuito diciamo a cambia male la nostra società ecco diciamo così se fino alla fino agli anni Settanta il cinema ha molto influito ha contribuito a cambiamenti dalla Società italiana dagli anni Settanta l'influenza della televisione ha soppiantato quella del cinema ma qual è la differenza di fondo
E che il cinema distruggeva affermato in qualche modo in qualche caso ovviamente ne nei casi meglio riusciti offrendo magari modelli alternativi di impegno sociale di buoni sentimenti la televisione ha distrutto lasciando un vuoto questa potenti macchine che ogni giorno ci sforna ventiquattro ore su ventiquattro immagini suoni parole ha rispecchiato ingigantito
Il reale ha seguiti anticipato a seconda dei momenti gli sviluppi anche della società italiana e oggi è una società italiana c'è anche molto del segno della televisione che ha macinato i valori di un tempo ha distrutto però senza creare qualcosa di nuovo la grande macchina ha cambiato quindi la coscienza degli italiani lasciando spesso un deserto è questa l'accusa principale che mi pare in questi giorni in questo tempo viene e più di frequente
Riporta che la tv sia sul banco degli imputati B non si può certo attribuire a un complotto dei giudici se è sul banco degli imputati questo certo non c'entra quel complotto giudice giudiziario
Che da tre anni in Italia si sia scatenata una specie come dire di crociata anti anti televisiva
Si può anche capire per le ragioni che ho rapidamente riassunto prime sulle quali magari potremmo poi tornare successivamente nel corso della discussione
Dire che la televisione ascrisse stia Nizza può far parte diciamolo anche francamente di una polemica elettorale che in questi giorni uno può trovare giusta Coppo trovare bacchettona o esagerata secondo diciamo di come la vedi il problema e quello però di avere qui idee chiare idee chiare allora la
Galliani come ha detto un vecchio direttore generale della RAI Ettore Bernabei è una scatola magica per la salvezza dell'uomo come anche il cardinale Martini in qualche occasione sembra propenso a credere a suggerire a immaginare
Ma questo lo sappiamo e non mi ci soffermo la fra televisioni di per sé è ambigua e ambivalente il luogo della menzogna è il luogo della verità e il luogo in cui ci si trova il luogo in cui ci si perde certa oggi i dispersi dispersi
Sono tante
Un filosofo Hans Jonas ha scritto un libro un libro importante il principio della responsabilità un'etica per la civiltà tecnologica
La tesi di questo saggio e che lo sviluppo tecnologico oggi di tale portata da cambiare le norme dell'etica tradizionali cambia cioè il senso di ciò che giusto e di ciò che è sbagliato e si fanno tre esempi per dimostrare questo mutamento nella concezione della stessa etnia
L'uso della forza la scienza la comunicazione rapidissimamente
La forza non basta dire io ho ragione
Per scatenare magari una guerra se la guerra può portare alla distruzione di milioni di innocenti o una reazione a catena di esplosioni atomiche
Può innescare un meccanismo che compromette la stessa esistenza del pianeta de del pianeta Terra
Lo stesso equilibrio planetario
Lascia non basta dire che la scienza e libertà di ricerca se gli esperimenti scientifici potrebbero farci
Precipitare nel baratro della manipolazione genetica l'uomo si pone oggi domani che mai prima nel corso del suo cammino dalla tua storia si era posta esistono i diritti dei posteri
Esistono i diritti della terra ma anche in natura l'uomo si era interrogato su queste questioni
Terzo la comunicazione
Non basta dire
Abbiamo ovviamente dalla comunicazione televisiva e di questo potente bolide lanciati in mezzo alla strada a tutta velocità con piloti spesso scarsamente Sperti
Non basta dire che la televisione il nuovo modo di essere della libertà di comunicazione della libertà di espressione quando questi strumenti magici e potenti in mano a poche persone possono sconvolgere le regole stesse di una convivenza civile o quando un'improvvisa irruzioni di violenza nelle privati pareti domestiche
Possono far saltare l'equilibrio di un bambino quando l'invadenza di modelli di vita dominanti con mettere in crisi la sottile reti di valori di rapporti di cultura la potenza di questi strumenti è qui il punto di arrivo rapidissimamente alla conclusione ci obbliga a una maggiore responsabilità non basta dire
Faccio quello che secondo me è giusto occorre tener conto anche dei risultati di quello che faccio ed ecco allora che ci vuole un'etica della responsabilità
Perché l'etica delle buoni intenzioni evidentemente non basta più di per sé e perché qui non sono in gioco piccole partiti di Poteri o piccoli o grandi assetti commerciali solamente anche se questa importante possible store Meroni in ferramenta non voglio assolutamente sottovalutare o sfuggire a questo aspetto
E in gioco la nostra quotidianità di persone di famiglie di comunità i nostri valori dell'essere ed è la vera tutto questo e la comunicazione radiotelevisiva
Se è vero che tante cose stanno così una società democratica naturalmente di capire venti anni
Diciamo le regole della parola regole portar fastidio diciamo che deve aver ben chiaro qual è il sistema complessivo come dire vivere come deve articolarsi come deve muoversi e qui non è un problema se ci debbano essere una Rete due reti tre reti per la RAI e la Fininvest non stiamo parlando adesso di questi e non è nemmeno un problema tra pubblicità o del cane tutti questi sono strumenti di un progetto non è il progetto io potrei anche immaginare un sistema in cui domani tolgo completamente il canone lascio solamente la pubblicità e le risorse pubblicitarie nondimeno posso porre dei principi e dei criteri di riferimento che possono valere per tutti e sistemo per una parte fondamentale di questo sistema non è legato necessariamente al fatto che si paghi il cane
Se quello di cui stiamo parlando della incidenze del valore di quello che dicevamo prima servendoci anche della gli hutu del filosofo
La concorrenza è libero mercato vanno benissimo però la prima domanda che sorge qual è e il modello americano così come lo conosciamo oggi o sono altre visioni diciamo così più uno pesa Enza nessun'offesa né per l'Europa League degli Stati Uniti dove comunque c'è un intervento parlo del sistema europeo del servizio pubblico in molti casi molte realtà europee forte autorevole incisi
Certamente anche negli Stati Uniti lo sappiamo c'è una rete pubblica cioè la la famosa PDS che una rete di grandissima qualità mai una rete del tutto marginale degli ascolti
Io sono d'accordo con Momigliano che la tv commerciale non va assolutamente demonizzata
Ma a e deve avere un ruolo importante importantissimo fondamentale per mantenere la concorrenza per mantenere il libero mercato fino a prova contraria cioè il sistema che ci permette di più di progredire Chiti più complessivamente al permesso lo sviluppo dell'uomo dell'umanità e dell'economia nel suo Complesso il problema però essi dobbiamo assegnare o no senza negare il mercato criticando naturalmente la RAI per tutti gli aspetti di servizio pubblico che non svolge lo svolge abbastanza bene o non ha svolto bene fino adesso
Le vogliamo chiamare regole le voglie i vogliamo chiamare contropoteri negoziali il problema che ci dobbiamo porre ed il sistema radiotelevisivo e comunicativo nel suo insieme
Quale diciamo equilibrio correre certo questo qualcuno dice ma non è che lo possiamo stabilire sul mercato e alla fine il risultato del libero confronto il mercato ma è qui il punto il punto è se e giusto novero comunque lo pongo come punto di domanda lo pongo tutti voi lo pongo a tutti noi non voglio dare nessuna risposta certa naturalmente definitivo ma come elemento di dibattito è giusto no che ci sia in qualche modo una funzione come dire
Stimola trincee ma anche calmiere attrice della qualità del rispetto dei valori della cultura ci vuole questo è ancora possibile questo come è possibile questo
Beh attenzione uso l'avvertimento però che se rispondiamo di sì e non possiamo poi pretendere o sperare che questo obiettivo questo dovere essere si realizzi come dire con qualche servizio pubblico marginale ridotto a poca cosa magari alla Pbs americana grande cosa per la qualità poca cosa per quello che conta effettivamente sul mercato
Non è così non è così perché si tratta di vedere quante di queste risorse quanto delle delle capacità produttive noi investiamo nella realizzazione di un sistema e produttivo fermo restando che lascia come dire grande notevole spazio alle televisioni commerciali fa comunque che la presenza di un servizio pubblico che non vuole essere né predominante me prevaricatore nel lei lei necessariamente centrale nella distribuzione delle risorse ma tuttavia è un punto come dire di riferimento di confronto e di concorrenza per quanto riguarda appunto
La qualità e allora se vogliamo uscire
Dal fastidio di una tv banale e volgare se vogliamo superare diciamo così il frastuono di tanti imbonitori dobbiamo sapere bene lungo quali sentieri ricercare un ideale consapevole di dunque azioni e di cultura lungo quale cammino cercare era la ricostruzione della vita e dello stato su un fondamento comune più solido più sicuro più resistente altrimenti io penso rischiamo anche nomi di infoltire la schiera di quei dispersi di quei tanti dispersi di cui la televisione ha disseminato
Lungo il suo tragico indignarci quindi ho concluso veramente non basta e meglio interrogarci e tentare di capire per farci capire per sapere effettivamente quali uscente
Dobbiamo
Da qui
Ma prima di affrontare la risposta per cui sono
Chiamato vuole cogliere al volo quella riferimento fatto dal mio amico e collega Borrelli alla vicenda di Jesse
Fili la televisione è stata spiazzata dal finale di quella storia
Se è vero che la tv nelle sue finzioni
E ciò che finisce bene non c'è dubbio che questa volta per la storia per la tv non era andata segni e quindi la tv non era più interessata tant'è che l'articolo parto pochissime
Della fine mostruosa di quel Progetto replica dissennata semmai da chiedersi che cosa semplice
Ma una figura così virtuosa fa parte se mai verrà delle terre promesse cui ha fatto riferimento poco fa Giancarlo Zizola le quali terre promesse non vorrei sembrare apocalittico a mio avviso non ci sono più
Tutto sarà secondo ciò che stiamo e vogliamo di volta in volta anche a rischio Vasco minando una vecchia facile sappia anzianità
Che la storia si ripete come è successo in Serbia dopo dove dopo cinquant'anni
Ci sono ripetute tutte le infamie tutti gli oratori perché gli obbrobri di mezzo secolo prima
D'altronde anche le grandi promesse dall'assenza dalla tecnologia del dell'ideologia dalla politica
Sono state manca
Ci ammoniscono sulla possibilità di altre inadempienze di altri tradimenti di altre catastrofi
Io ricordo il tempo in cui del comunismo si diceva che era la parte di dovere non compiuta dai cristiani
E per converso del sistema opposto del capitalismo si diceva che era il sistema delegato produrre il massimo di benessere a condizione questa era la remore di tipo etico che provvedesse alla sua destino distribuzione nel modo più equo possibili viene in cinquant'anni di ideologia e prendiamo il risultato del loro agire il Terzo Mondo
Il cui sviluppo medio è stato quarant'anni io un vergognoso invisibile tre virgola sette per cento che corrisponde in tempi certamente di vacche grasse non certo di vacche pazze
Halloween un po'medio di un Paese industrializzato dell'Occidente
In realtà intervenuto qualche cosa che facendo giustizia di tutto ciò c'era ha rivelato una verità che la rivoluzione
Non è più il cambiamento ma è la velocità del cambiamento
E questa rivoluzione l'ha provocato la televisione
In che modo velocizzando la storia
Su questa questione si è a lungo gozzo pigliato dicendo cose più o meno stravaganti ma anche molto suggestive il saggio di Fukuyama sulla fine dalla storia era un paradosso che ha avuto un certo successo nella pubblicistica
Un poco d'accatto per la verità nel nostro nel nostro Paese
Ma qualcosa di vero c'era Enna esibiti in qualche modo va spiegato anche meglio a mio avviso quando ha parlato del subita dalla parentesi che cos'è la civiltà dell'apparente
è questo mettere di continuo la nostra realtà e non sono stati acida il giudizio sulla realtà che viviamo continuamente fra due parenti sì perché perché è finito innesto tra il primo incontro il prima il dopo tra la causa e l'effetto che non siamo più in grado quindi di valutare la continuità delle cose della realtà per cui quello che viviamo è sempre in qualche modo una realtà vicaria succedanei agli rilevante precaria che dura pochissimo tempo perché sarà di continuo contraddetto da qualcosa che in questo vorticoso
A dire delle dell'informazione sarà in qualche modo soppiantata smentita
Ho Chi l'ha fatta in qualche caso dal da una notizia che seguirà tutto ciò che precede la notizia che sta per arrivare è in qualche modo infondate
D'altronde la la televisione non ci dà soltanto le notizie
Del mondo in ogni parte del mondo ci dà anche come posso dire
Ci consiglia anche o ci suggerisce o ci induce anche a considerare il modo di giudicare quelle quelle notizie
Dice non è stato un gran pulpito ma qualche cosa di di vero la straordinarietà d'altronde nella sua del suo pensiero complessivo
Ha detto cercando riferendosi parrebbe ai tempi che stiamo proprio vivendo con questo opinionismo imperante quando ha detto che non esistono i fatti ma soltanto per loro interpretazione
Ecco
Un nuovo progetto culturale mi pare che la deve far tornata questa mattina io condivido totalmente
Non può passare per l'esaltazione tecnologica ma per la condivisione di un progetto Chicco
Questo significa intanto per uomini che fanno la comunicazione prendere consapevolezza
Duso proprio del delle proprie facoltà
Già c'è una differenza fra informare comunicare negli non facciamo discorsi troppo virtuosi e Bilotti diciamo semplicemente che mente informare è far passare tutta una serie di materiali attraverso i quali fondi formarsi o meno un giudizio comunicare significa far passare intanto illecito è necessario significa far passare dei dei valori comunicare
Dei messaggi qualcosa di più durevole che che sosta che induce nella consapevolezza per non dire la coscienza delle persone sotto questo non può va bene non dare frutto
Se dato questo rétro S. comunicare significa
In qualche modo cambiare la gente se io ti parlo per ciò stesso di campi è a mia volta questa cambiata da un qualunque dialogo con una qualunque persona che abbia dei pensieri in testa certamente è un modo civile corretto
Convincente i partecipanti ecco se tutto questo è vero per la responsabilità di tipo etico
Che intenderei come posso dire considerare all'interno di questo grande progetto per una ricomposizione del significato di valore e quindi dall'agenzia di senza che deve poter essere la comunicazione su questo bisognerà che in qualche modo
Non ci si metta tutti d'accordo
Credo invece che noi siamo per prima molto inadempienti a cominciare dall'uso che facciamo dalla parola
Un mio amico Pontiggia nel Giardino delle Esperidi dice a questo proposito una cosa quasi straziante
Dice sì chiedo ormai così poco alla parola che essa finisce quasi sempre per
Io non
Non credo che si debba ricorrere alla solennità
L'indicibile di diete quando dice che sulla parola si leggono gli archi dell'esistenza
Ma non c'è dubbio che l'uso per la parola finisce per ricordarci molto da vicino
E così osservate come
Come si usa la parola
Comunicando
Comunicare significa dare intanto la parola all'altro cioè presupporre un un altro da noi un dialogante una persona con la quale noi dobbiamo misurarci le cui idee ci debbono riguardare
Mentre
La comunicazione
Televisiva tende ad essere in qualche modo per sua propria natura in un po'apodittica
Abbiamo aveva detto che non si era mai assistito nella storia dell'umanità un fenomeno di una così
Convenuta ormai l'obbedienza
Come quella che si manifesta nei confronti della gente
Da parte della gente nei confronti della della televisione
Se ciò fosse dovesse permanere baby sarebbe motivo veramente per non dico per disperare ma per allarmarci sul futuro di questo progetto etico sul quale non si può d'altronde non consentire per il quale d'altronde non ci si può impegnare
La difficoltà
In mezzo a tutta questa comunicazione di percepire ciò che noi consideriamo meritevole di attenzione
E qui può starci anche la discusso sul cosiddetto valore
Tende a diminuire in misura dalla quantità di notizie di messaggi che ci raggiungono
Bisognerebbe potere all'interno di questi ingegneri e combinatoria che sono i palinsesti istituire
Il momento dalla riflessione nel momento in cui si indulge appunto intorno ha significato e dal valore di una cosa
Ma io che personalmente mi dedico a questo genere di giornalismo che è l'inchiesta
Si ha per presupposto proprio quella di
Pensare una ricerca attraverso la quale approfondire temo un argomento ragione sette mi scontro con un palinsesto che tende progressivamente a liberarsi dell'ingombro di questo genere così massiccio così invasivo
Perché perché i palinsesti hanno bisogno di obbedire delle leggi
Siccome la la la legge del consenso
Lasciamo stare la vecchia questione bene del consenso che produce interessi cioè attraverso la pubblicità eccetera ma semplicemente che che che produce adesione all'intrattenimento quindi anche nelle sue forme non ammiccanti non corri è la legge dei grandi numeri
Per lo stile per ciò stesso si avrà un un palinsesto agile fungibile vi trattabile che si modella continuamente sulla base dei modelli vincenti
Quindi se io pensavamo che da Repubblica di feci molti anni fa erano diciotto punta i tre ore circa l'uno credo che questo quello forse il de profundis l'addio io non è che
Proprio di un genere giornalistico fico che nelle forme che si potrebbero di nuovo rinegoziare non solo potrebbe ma dovrebbe trovare
Proprio legittimo posto all'interno all'interno dei palinsesti
C'è poi come conseguenza il dato che per me il più inquietante è questa progressiva incapacità consentita proprio dall'elemento tecnologico lo zapping per dire una banalità
Che consente una tale
Fruizione quasi contestuale di realtà e finzione
Consentendo a queste due categorie una una continuità e una fungibilità così esemplari che si perde un poco il senso di ciò che conto di ciò che non conta
Io ricordo di aver visto alcune case dove mi capitava di trovarmi
Nel pieno della tragedia del Rwanda di Sarajevo vedere con quale disinvoltura i ragazzi passassero dalle immagini cruente
Di una battaglia che aveva lasciato sul terreno
Decine centinaia anticorpi straziati per la violenza
E le immagini non sono
L'occasione di marzo di un telenovela di una rivista sì
La tv non nasce certamente Borrelli ha ragione su tv nasce per essere virtuosa pedagogica e men che meno bigotto
Però io credo che si in questo progetto etico di cui parla Tornatore al quale mi pare consentire col quale mi pare consentire Zizola
E che io stesso credo che debba
Debba prima o poi arrivare
Perché è alle porte il pericolo che giustificherebbe
Ecco io credo che non ci intendessimo sulla necessità
Di sorvegliare senza avere idea apocalittiche
I pericoli in cui andiamo incontro bene finiremo per
Lasciare che
Una legge che in qualche modo omologa tutto verso il basso finisca per premiare la quantità in qualche modo penalizzando la qualità che invece
Riconosciuta dare un meccanismo che riguarda i piccoli numeri che sono quelli fondati sul su un consenso più ragiona
E di altri enti alternarli altra natura
Ecco mi chiedo per esempio
Se in un
Non solo perdurare Magnum incrementarsi di questa tendenza a trasformare tutto il giornalismo in ius come mi diceva oggi Gorelli venendo da Trieste fin qui dichiarandomi anche il suo disagio per non avere mai o quasi mai il tempo di sostare intorno a notizie che lui stesso sente avere un peso che richiede una eco una riflessione l'indultino appunto
Ecco se questa linea di tendenza dovrà essere incrementata mi chiedo se all'interno di questo coriandoli Zazie ore entro della realtà non finiscano per essere travolti anche i cosiddetti significati cosiddetti i cosiddetti valori e qui non ci sono strategie da istituire io non credo tanto per intenderci a una sorta di holding dello spirito che il nome dalla quale
Si costruiscono strategie di resistenza e men che meno di attacco
Non credo per esempio che
Deve esserci una sorta di par condicio sul terreno
Dello spirito
Non si possono istituire i momenti dello spirito perché vorrebbe dire in qualche modo ghettizzare io già sono un pochino Restivo a considerare gli spazi riservati alle per esempio le trasmissioni religiose come qualche cosa via edificante ed intelligente irrispettoso perché finiscono per essere dei piccoli ghetti
In cui si si ritrovano le persone che sono già d'accordo su tutto
Credo invece che
Tutto debba tornare a quel principio di normalità per cui ciò che è necessario per ciò stesso deve trovare la sua cittadinanza e avere il suo spazio nel suo tempo e suo ascolto evidentemente
Ma con l'auto con la televisione non a caso è caduto anche proprio un criterio di normalità non a caso Aragon diceva solo il normale e poetico
La tv non non non può preoccuparsi della poesia se non in qualche rubrica che d'altronde non realizza almeno da molto tempo
Ma di qui però a considerare che il mondo sia soltanto la rappresentazione dello straordinario della dell'eccezionale del fuori misura del paradossale del catastrofico
Ma insomma io credo che un confine noi lo dovremmo trovare
Anche perché
Bisognerà uscire prima o poi da un equivoco io credo che la storia del villaggio globale che perse fa giustizia di tutta una serie di questioni che la gl'ideologi aveva tenuto in piedi in un modo non sempre perversa
Che non ha ossificato la storia come qualcuno dice ma anzi l'ha tenuta viva va rilanciata
E quando
è sede della solidarietà e dell'equità per esempio che sono questioni che stanno accadendo di modo
Che stanno finendo per essere soltanto così reperti
Così di vecchie patetiche intenzioni
Colonna mai corrisposto una concreta realtà ecco questo villaggio globale in cui che ci fa tutti uguali per il fatto stesso di essere nello stesso tempo testimoni e protagonisti dello stesso evento venne questa è una menzogna
G zero si riferiva la
Settecento con la sua rivoluzione con i suoi lumi bene in questa civiltà che nasce da quei lumi ci sono due miliardi di uomini che non conoscono non c'entri
Nell'età della trasparenza ci sono tutti i giorni cinquanta mila bambini che muoiono di fame di media di malattia
E noi non ne sappiamo nulla magari cinquanta mila bambini equivalgono a circa quattrocento cinquecento jumbo stipati di bambini che ogni giorno precipitano sulla terra ci sarebbe motivo per parlarne dei giornali
O in televisione ma questo non accade perché se la televisione ci dicesse ho chiesto noi in qualche modo danno Facci responsabili di questa cosa il nome dalla quale tutte le sere si dovrebbe celebrare una sorta di lutto universale o meno siamo in condizioni di sopportarlo questo e quindi la nozione di questo che accade non ci viene data e non ignorando l'anno siamo però perciò tenuti a tenerne a tenerne conto
E in quanto tale non esiste più
Finché la tv insomma modella il mondo lo cancella allo stesso tempo chi ragione Borrelli e la sua ambivalenza è assoluto
Da queste cose che ho detto molto confusamente sommariamente H parlandole lasciandomi trasportare così anche da un poco di emotività si può ricavare intanto intanto una cosa
Che questa questione etica non è il gusto di istituire a tutti i costi delle normative dei codici ai quali io non ho mai creduto
Ma di ragionare riflettere intorno ai grandi diritti umani
Ora che questi diritti sono stati sconvolti dall'arrivo di una tra le cose più orgogliose più straordinarie pronto dell'intelligenza dell'uomo che appunto la comunicazione mi pare che questo lo lo si debba fare sia assolutamente necessario farlo
Non si tratta come dicevo prima di essere pronti al cambiamento ma di sentirsi consapevolmente eticamente capaci di accoglierlo ed interpretare
Adesso andiamo una seconda tornata di domande puntuali mirate tutte diverse però nel frattempo io chiedo all'amico Franco Mazza si raccoglie eventuali domande da porre perché Zavoli tra mezz'ora dovrà andar via e allora magari si appena terminato il il prossimo intervento abbiamo qualche domanda mirata per lui facciamo questo queste queste domande così poi tu puoi lasciarci rispondendo prima
E ripartirei subito Conte allora chiedendo che il lo sforzo di di di darci una seconda tua opinione la scuola inglese dice organismo sostiene che bisogna andare sui fatti sganciando di dalle opinioni perché solo così noi faremo un'informazione oggettiva che non manipola che noi condiziona il colui che fluisce della notizia stessa
La Scuola di Francoforte Umberto Eco tutti questi sostengono invece che l'opinione è una forma di informazione più frontale più leale perché l'opinionista ti dice
Chi ti vuol condizionare che quello è il suo pensiero mentre qui fatti ti trovi manipolato senza rendersene conto tu nella tua esistenza
La tua professionalità sempre coniugato in modo estremamente rigoroso i fatti con le opinioni tu hai seminato inquietudini tu hai fatto pensare la gente
Ma secondo te hai detto prima viviamo in una società tra parentesi c'è ancora spazio per le opinioni critiche spazio son destinate a trovare queste semina Jolie di inquietudine
Ma io che sto proposito fatto un'esperienza concreta ed è stato una testata giornalistica della RAI GR uno
Essendo il direttore io aspetti dalla parte della scuola diciamo inglese richiamando equità lo smodato
E se c'è una cosa semplicissima una prima parte del giornale riguardava i fatti la seconda parte riguardava le opinioni le interpretazioni di approfondimento intorno a quiz mi sembrava perciò stesso di condurmi in modo leale nei confronti di chi ascoltava
Poi niente ha cominciato in qualche modo a suggestionare gli ascoltatori un modo diverso di percepire la realtà
Si chiedeva una informazione molto veloce
Che non si perdesse inchiostro che fornisse il massimo di conoscenza oggettiva lasciando alla gente la libertà tutta soggettiva tutta personale poi di formarsi una una sua propria opinione esercitando così quello che il primo diritto dopo tutto di un cittadino in un Paese democratico che quello di esprimere la scelta e rifiuto
Io credo con mi sono in parte convertito io credo che abbia avuto una funzione il così detto opinionismo nel nostro Paese
Aveva un'aria un po'pedagogica nel senso che pareva volesse prendere per mano un cittadino non attrezzato per capire in tutti i suoi dettagli una realtà difficile o controversie
Ma nel dalla sostanza e nei grandi numeri questo opinionismo ha prodotto certamente materiali di conoscenza di qualità superiore a quella del vero informa c'era però un pericolo al tempo stesso pendola manifestandosi di cui non si è tenuto sufficientemente conto
Ed era che questo opinionismo finiva in qualche modo per rimpicciolire anziché per arricchire il lettore il quale
Qualche modo acconcia andò sia non pensare più con la sua stessa testa
Finiva per delegare persone autorevoli scusi faceva riconoscimento di grande sapienza di grande equilibrio di grande equidistanza il compito di pensare in sua vece
E abbiamo creato così prestigio
Di questa
Piccola perché l'Italia categoria D. prêt à penser il sempre pronti a pensare per conto nostro
C'è il pericolo che il pluralismo venga un po'a soffrirne perché si danno due casi
Ho Chi ha delegato il proprio che lei sta a pensare in sua vece si fida di quel parere
Quanto stesso dimostrando coerenza o non se ne fidava stanze allora va a comprarsi un altro giornale per vedere quale l'opinione di un altro opinionisti
Ma questo non è condizione la stragrande generalità dalle condizioni del cittadino italiano non è possibile è già molto che compri un giornale ringraziamo quelli che lo conferma
Di questo passo certo esagerando eticamente si poteva immaginare dirittura alla fine l'opinione pubblica
è un paradosso ma
Qualche piccolo fondamento probabilmente c'era
Ritengo in ogni caso che il salto di qualità del giornalismo soprattutto scritto dal nostro Paese coincide con la presenza sui giornali di giornalisti in non voglio dire
Tecnicamente
Legati espressi voglio dire
Dalla dalla vocazione cosiddetta giornalistica ma finiti nei giornali ospitati nei giornali perché capaci di produrre tutto una serie gli foto se gli approcci comunicativi che avevano voglio dire una una valenza ulteriore per non dire superiore rispetto a quella che d'altronde non è dovuta dovendo sfidare soltanto una notizia e quindi il giornale se ne è avvantaggiato e il lettore avveduto e se n'è arricchito
Ma questo riguarda ahimè soltanto il i giornali scritti i quali hanno oltretutto bisogno di riempire le loro pagine di qualcosa di più accattivante di più ad Escalante dal momento che non sono più le notizie a fare il giornale scritto perché a questo provvede alla televisione
La televisione che invece la grande dispensa Ficili notizia dovrebbe essere per le stesse ragioni per le quali opera in questo senso regionali scritto
Ospitare una grande quantità di opinioni cosa che come ho detto nel precedente intervento fa AN sempre meno
Vorrei soltanto ecco rilevare un dato
Noi siamo ospiti qui di un momento alto e significativo della cosiddetta stampa provincia ecco io credo previsto
Che sia finito il tempo della marginalità dalla sudditanza della dimensione provinciale rispetto per restare nell'ambito comunicativa la grande informazione nazionale
E io credo che anzi quanto più nel territorio si ricostruirà proprio l'identità del cittadino
In qualche modo frantumata dalla concitazione dalla precarietà
Nel messaggio televisivo qui dove si può ancora indugiare sui valori sui significati dove si tenterà e problemi che si riuscirà a ridefinire l'identità ripeto del cittadino qui secondo me sì ricostruirà quel tessuto quella interdipendenza quella capacità di stare insieme quell'essere politici nel senso che intendeva don Milani quando diceva la politica è uscirne insieme che poi senso solidale non bigotto non strumentalizzato della dell'essere comunità io credo che tutto questo dovrà nascere nascerà probabilmente nella dimensione del dei piccoli territorio con le loro identità anche culturali
Dove dato che si vanno rifondate do le vere alle utenti che identità non quelle declamate o contrabbandate per cattiva cultura o per comodo meramente polemico
Come questa benedetta Vandea
Che è un termine usato spesso senza sapere neanche che cosa si vuol dire
In questa in questa in questa regione che si voleva tutta ripiegata né in una casta miseria tutta dedita ed i valori spirituali tutta Fogazzaro Yann in questo amore delle piccole cose la poetica del poco
E questa è diventata una fucina di di impresa i volontari
Di fare un serbatoio di di di proprio di ricchezza nazionale straordinario dico questo perché emblematica mentre si può assumere questo dato come
Come posso dire qualcosa che
Certifica il fatto che nei territori nella grande provincia italiana senza cadere nella nella suggestione del divisione del Paese ovviamente anche se noi dovremo cominciare a uniformarci un poco
Ha un'idea corretta di federalismo che è tutt'altra cosa ecco ecco ciò premesso io credo che per esempio la stampa cosiddetta locale quella d'opinione quella che formativa quella che si intrattiene intorno ai significati delle cose potrà dal basso portare alla dimensione nazionale dei valori che l'altra dimensione rischi è
Di non cogliere
O che non è disposta a veicolare perché non ne ha il tempo o alla quale indifferente perché la sua natura e quella di inseguire non i valori ma gli interessi
Io ho una domanda di Pasquetti che vorrebbe sottoporre al dottor Zavoli e poi che dopo ci deve lasciare io direi che rompiamo un attimo l'andamento dal punto di vista del metodo abbiamo l'opportunità di porre la domanda
Vi pregherei domande molto precise e puntuali proprio per per per snellire l'andamento della della serata io sarò rapidissimo
E dico che sono molto sconsolato per il fatto che quello che richiamo dal dibattito di questa mattina e di oggi è che noi possiamo fare molto poco per cambiare la televisione io ho sentito Zavoli sei anni Farinetti e quello che diceva che ha detto oggi grosso modo lo ha detto a Rieti
E
E praticamente la situazione non è che si è modificata se non in peggio allora mi viene da pensare che se non è possibile cambiare la televisione e voi che dentro ci lavorate non siete riusciti a farlo cioè cambiarla in senso buono mi esprimo con termini semplici se voi non siete riusciti a farlo lavorando dentro e se sono trascorsi sei anni e noi stiamo qui ancora in una situazione peggiorata io mi domando se non è il caso di cambiare invece che la televisione luogo l'uomo
E mi scusi
Un'ultima cosa voglio dire
Pochi giorni fa il Vangelo del giorno era quello di Gesù che dice a Nicodemo se non rinasce Rete dall'alto in atto in spirito c'è poco da fare allora noi sentiamo dalla televisione una catechesi Ricchetti istruttrice le nostre famiglie e i nostri figli solamente per gli interessi economici di tutti
Sia di chi gestisce le
Televisioni sia di chi all'interno si lavora
Abbiamo famiglie distrutte il compito della Chiesa eletti catechizzare i dati evangelizzare
Per restituire all'uomo la possibilità di cambiare canale di non ascoltare di non sentire cioè di fare dei cristiani adulti checca valgono io devo purtroppo stringere perché lei ci stiamo facendo anche a un arbitro laccate che abbiamo avviato mandamento e dicono io cambio canale non Gisella ritirare la domanda era molto puntuale dobbiamo chiudere
Tuttavia ma qui si potrebbe dare una risposta virtuosa e un'altra politica preferisco ovviamente la seconda
Anche se non mi sottraggo alla provocazione a proposito di questa vischiosità dalla parte peggiore della televisione
Sto televisione che non cresce nella sua qualità
Nonostante che noi si sia fatto evidentemente del nostro meglio perché ciò accadesse lei propone una soluzione radicale non potendo cambiare la televisione
Se ne deduce che
Non potendo più cambiare noi almeno io vi ho settantatré anni se ne devono andare gli uomini che non hanno saputo fare quella televisione che negli auspicherei
Io credo che sia difficile rifare la televisione fare anche gli uomini per la televisione
è un corto circuito un po'disperante però io la richiamo
Proprio a una sorta di di di proprio di fatto culturale nel nostro Paese ed ecco perché il riferimento alla politica ma siamo un Paese che sia lusingato di mandare alle urne il maggior numero di cittadini rispetto a qualunque altro Paese democratico del mondo occidentale ma non abbiamo mai detto che all'interno di quelle urne noi siamo il Paese che ha prodotto il minimo di cambiamento
Noi abbiamo avuto per cinquant'anni una sorta di
Democrazia dinastica
Che ha creato una serie di governi che erano l'uno la fotocopia di quello precedente tranne per la verità in due casi il centrosinistra e il governo di solidarietà nazionale che nasceva peraltro da uno stato di necessità perché le istituzioni erano in qualche modo
Minacciate dal terrorismo ma per il resto
Quei governi erano
L'uno uguale all'altro comunque piccole varianti e anche qui l'ingegneria combinatoria non è solo dei palinsesti ma è anche quella che presiede alla formazione alla nascita di nuovi e venuto si dice il tempo della novità
è venuto nel novantaquattro
Di colpo ci siamo trovati ad avere sconfessare non solo la televisione ma tutto il paese ha cominciato lei stesso
Noi che avevamo partecipato dalla prima cosiddetta Repubblica alla quale si è negato tutto anche quelle poco ci sarà pur stato di buono che aveva fatto
Eppure era una giovane repubblica democratica che cominciava a gestire un paese che era un cattivo di calcinacci
Se in qualche modo la rimessa in piedi che ha cominciato a costruire a diffondere un po'di benessere pur lasciando a in intatte larghe sacche di disuguaglianze le miserie le migrazioni interne e così via c'è stato momento addirittura che ritardi aerei elogiata per la sua lire che vinse addirittura un Oscar non sto facendo l'elogio di quel tempo
Perché se tutto questo ha portato poi a quella sorta di impunità il nome dalla quale per almeno dieci anni si è potuto fare strani di tutto quello che padri costituenti e gli uomini di buona volontà poi avevano immaginato è fatto
Sono
Questo non questo no questo non non depone bene per la nostra capacità di saper cambiare perché quello che sopravvenuto è ancora un modello tutto da verificare
Il nuovo benvenuto perché viene in qualche modo a liberarci di concrezioni insopportabili dell'ideologia della politica e del costume che alligna nel modo di fare politica del nostro Paese
E tuttavia alle prese con la necessità di dar prova di essere nuovo
E questa ce lo aspettiamo
Il ventuno di questo mese
Ma se il ventuno del di questo mese si potranno cambiare le regole del gioco
è soltanto nei nostri voti io personalmente temo che i risultati elettorali potrebbero dar luogo alla necessità di ritrovarci intorno a un tavolo per rimettere insieme le regole con le quali affrontare un nuovo modo di concepire intanto le elezioni
E quindi per potere dar luogo a dei risultati che consentono una governabilità stabili
Ecco se tutto questo è così complicato nel nostro Paese se non possiamo neppure fidarci degli slanci personali ciascuno di noi
La verifica un po'pessimistiche del realismo
Perché non si possiamo aspettare da un giorno all'altro che tutto cambia e cambi in per il meglio in una sorta di palingenesi che fa giustizia di tutte le grandi questioni del Paese godiamoci se possiamo aspettarci che la televisione in larga parte dominata dalle logiche persino tecnologiche del suo esistere
Possa cambiare in funzione di questo o quell'uomo cambieremo cambieranno ancora il divieto dei telegiornali di reti Momigliano passerà alla RAI io andrò alla Fininvest non so che cosa potrà succedere
Ma io credo che per operare quel cambiamento che lei dice debba intervenire una rivoluzione culturale che comprenda tutto il Paese e non soltanto la televisione che è in me è l'aspetto speculare del paese
è la faccia di ciò che è il Paese esprime quanto il Paese è in grado di essere in questo momento
E consoliamoci che sia in atto un processo di cambiamento
Che io vorrei addirittura travolgente perché in esso finisse triturato la parte che non si piazza in questo Paese
Io ho voglia che tutto questo corrisponda a quel desiderio di Rifondazione cui lei che lei auspica personalmente io mi comporta l'economia moderato ottimismo
Con senza piaggeria e con un po'più di generosità si poteva fare anche un'altra domanda
Cosa sarebbe stata la televisione senza Zavoli che qualche volta ci ha resi un po'inquieti ci ha fatto pensare con questa battuta ti ringrazio per la tua presenza qui tra noi e io chiedo scusa ma non posso non prendere l'aereo di stasera per delle questioni cioè ricerca scusatemi tanto
Bene riprendiamo i nostri lavori e andiamo subito con una domanda
Pazzi isolati
Lei ha detto assistiamo a un processo di globalizzazione grazie anche all'informazione
Il mondo è diventato un villaggio globale senza che le istituzioni pubbliche i soggetti siano capaci di accordarsi con questo grande progetto globale
E poi lei dice un quadro equipara vede agli anni precedenti la rivoluzione francese mi sembra un quadro allarmato e allarmante
Che sempre si che sembra esigere sono sempre parole sue una commissione etica nazionale sui media e un ruolo non indifferente della chiesa
Ecco ci porti un po'dentro queste sue affermazioni
Effettivamente anche fra i dati emersi questo dibattito
Con le posizioni epistemologiche abbastanza divergenti fra
Zavoli M e è apparso il problema di fondo di questo
Di questa discussione
Ed is riguarda la caratteristica di questa fine del secolo ventunesimo
La tensione cioè tra un processo sempre più accelerato di globalizzazione
Veicolato dal modello economico dominante
E l'incapacità delle istituzioni pubbliche
In particolare per degli Stati nazionali e dei comportamenti individuali e collettivi di accordarsi a questo processo
E questo diventa a mio avviso tanto più drammatiche questa incongruenza questo ritardo culturale diventa tanto più drammatico in quanto ci si avvia a tappe forzate
Verso
Questo
Che dice chiamava la sfida fondamentale del ventunesimo secolo il possesso dell'intelligenza
Problema della comunicazione
Della governo della globalizzazione attraverso un governo etico della comunicazione effettivamente uno dei temi fondamentali
Di quale sarà la gestione dell'intelligenza umana nel prossimo secolo
Quando precisamente questi la tecnologia della comunicazione comporterà enormi sfitte no di chance
Sotto questo profilo
E perciò io credo che tre siano i livelli sui quali dobbiamo riflettere fortemente su cui particolarmente la ispirazione cristiana che nasce dalla dal primato dell'uomo sul sabato dal primato della coscienza dal date a Cesare quel che dice essere a Dio quel che è di Dio come interiorità fondatrice di laicità anche dello Stato tre soli livelli sui quali siamo questa società sarà chiamata a intervenire con uno innovazioni strutturali fondamentali primo livello è quello della protezione dei valori della persona umana
Dalla manipolazione operata dai media e di una protezione totale che assuma in qualche modo l'analogia tra quello che è avvenuto con la preoccupazione di filosofi perciò i sociologi licenziati per la protezione del gene e quello che veder venire a mio avviso per la protezione della coscienza umana
Ne va di mezzo la libertà dell'uomo la possibilità di progettare l'uomo liberamente come essere ripeto
E non a caso questo e che è stato il motivo fondamentale di giustificazione della intervento pubblico per la protezione del genere umano dai ingerenze tecnologiche
O ideologiche capace di mali di manipolazioni tali da compromettere la libertà umana
Nel fu nel futuro
E io credo che l'antologia sia addirittura a maggior ragione a favore della de di un analogo intervento pubblico
Per la protezione della libertà della coscienza umana perché enormi sono le pressioni le ingerenze
Tecnologiche veicolati in particolare dei mass media sulla struttura stessa della coscienza
Sui tessuti i fondamentali laddove si iscrivono essi costituiscono le scale dei valori le gli orientamenti decisionali le scelte finali dell'uomo e della donna
Sono in gioco appunto le identità le culture e le capacità di alto sviluppo fra i popoli
C'è in gioco la stessa libertà della coscienza perché la potenza delle forze obiettive arriva dj diversi nel tessuto psichico individuale e collettivo fino a te comporre le scale di valori il senso delle tradizioni linguaggio la libertà ma non è soltanto questa questione della libertà della coscienza che mi pare giustificare un intervento pubblico è anche la questione della verità come questione
Etica e sociale tempo non è soltanto la questione della libertà che tiene in primo piano oggi è questa la novità del dibattito pubblico sulla questione arco traumatizzato dalla Questura di Venezia e anche la questione della verità e giustamente nella Centesimus Annus Giovanni Paolo secondo a richiamato l'attenzione sul fatto che senza cemento senza valori lei convinzioni vede possono essere strumentalizzate a scopo di potere e che la democrazia non esige tanto relativismo e scetticismo quanto verità i valori e in effetti se c'è una questione
Che comporta anche delle scelte professionali delle difficoltà professionali oggi nella grandissima ricchezza di informazioni disponibilità di fonti di informazione di cui in media
Sono
Sono suscettibili è precisamente la questione della
Della della ferita dei fatti
Stamattina nel dibattito un intervento apposto questo problema come è possibile verificare continuamente in tempo reale il fondamento di alcune informazioni
Come è possibile filtrare le informazioni in modo tale che possano essere
Possono essere soggette a quella legge etica fondamentale che è il principio della verità
E evitare una falsificazione facile per il semplice fatto della dominio del mercato
Io credo che la questione della verità sia in primo piano in modo rilevante soprattutto dopo la vicenda del massacro di Timisoara ma siamo nel dicembre del novantuno
Sì la la televisione manda Linea Diretta mondiale il massacro di Timisoara dei caratteri torturati vengono mostrati come un esempio della né quiz sia politica ed etica del regime di Ceausescu che sta per essere caduto occorre evidentemente trovare giustificazione plausibile per affrettare infatti e tutto sembra collimare alla perfezione la realtà è che quel massacro è un finto massacro e bottigliate reagisce in maniera forte in quel momento parlando di una Auschwitz di Timisoara come di una Auschwitz della società dello spettacolo
Cadaveri sono stati disse punti torturati ad arte per poter produrre scenica mette attualmente una una grande emozione
Con effetti politici notevoli in modo da poter affrettare l'omologazione della Romania alle altre società dell'Est europeo
Allora il problema è appunto questo che la visibilità che comanda infatti diventa una ragione in qualche modo per evitare la complessità oggi la televisione evidentemente è il medium dominante ciò che non passa in televisione Caro Borrelli non esistente
Questo è il punto fondamentale del da cui partire per rivedeva in qualche modo anche no la la comportamenti professionali
Non esiste è la visibilità del medium dominante che decidete l'esistenza dei fatti e questo comporta due fondamentali problemi il primo di una censure Sui fatti che non passano in televisione
Si manda l'occhio tecnologico a scoprire l'altra faccia della Luna e l'immensità degli spazi cosmici massicce misura pur a disponendo i ampie RIS le risorse tecnologiche nelle comunità e dolce della comunicazione è l'altra faccia della terra
Gran parte dei le vicende del sud del mondo sono vittima di un occultamento sono censura Zavoli ha ragione in questo la televisione e trasparente tranne che per le vittime del modello di sviluppo
E in secondo luogo questa censura riguarda anche il fatti e la complessità del reale la televisione una macchina micidiale di riduzione di semplificazione
La realtà è sempre più complessa
Perché viviamo in una struttura di con complessa dal punto di vista culturale
Ma la televisione ci porta in casa dei frammenti superficiali e spettacolari di questa realtà e questa visibilità
Copre soltanto una parte della realtà una parte del linguaggio una parte della realtà dei fatti
Ed è giusto perché la televisione ha la sua funzione è quella la sua funzione così li trasmette dell'immagine questo comporta il fatto che noi dobbiamo renderci conto sei com'conduco una approfondimento maggiore
Che la televisione non può essere o scambiata per essere l'unica fonte di informazione
E non possiamo delegare al problema della televisione la struttura televisiva cadenze che sono precedenti sono più diffuse
Che attengono non soltanto di agenzie etiche le le le chiese la scuola e ci
Sì di formazione
Ma attengono precisamente anche al giornalismo perché giornalismo che non fa più inchieste che non si misura più direttamente sui fatti
Che non va più a vedere le cose a constatare a toccare con mano le cose un giornalismo sempre più sedentaria che sta davanti a una visore è un terminale è un giornalismo che interi lega alla televisione che non può strutturalmente che vedere la parte superficiale e spettacolare della realtà un compito che tocca al giornalismo
Svolge
Occorre restaurare la complessità del reale
E senza pari questo passaggio cultura è difficile pensare che si possa riformare il sistema informativo
In questo Paese
E il terzo livello la libertà dalle manipolazioni libertà della coscienza la questione dell'attività dei fatti
E c'è un terzo livello la questione della interiorità
Questa questione dell'interiorità mi sembra posta sempre di più non più in termini soltanto ascetici e religiosi
Ma in termini precisamente politici
Perché l'interiorità scaturisce dal da quella fondamentale fondazione dell'Occidente che date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio ed è attraverso questa fondazione dell'interiorità che nasce la fondazione della laicità dello Stato
La perdita di interiorità è un rischio per la democrazia
Ora il colonialismo televisivo che occupa e esteriori Yitzhak
Era addirittura commercializzano abbiamo sentito
Vende tratta
Secondo la logica della domanda dell'offerta pacchetti di telespettatori cioè di coscienza sul mercato pubblicitario
Ecco questo colonialismo televisivo è il contrario della interiorità e costituisce una eresia
Sulla quale occorre io credo richiamare la maggiore attenzione irresponsabili
Per poter governare questi processi
Io credo che sia necessaria l'istituzione di un'Authority pubblica
Un'Authority indipendente
Ci sono delle carte abbiamo visto deontologiche dei doveri dei giornalisti però queste non hanno poteri vincolanti non c'è nessuna autorità che possa sorvegliare restrittivo l'effettiva applicazione di questi di questi statuti
Volonterosi tutti i gruppi di giornalisti ci sono tanti
Io credo che occorra invece
In analogia con quanto a è stato determinato deciso per la per cui il Comitato nazionale bioetica
Affrettare la Costituzione col prossimo Parlamento di una comitato nazionale media ellittiche per la tutela il valori prescritti il PD della ricerca della verità e del rispetto della dignità della persona umana nell'uso di mass media e che questa istituzione sia decisiva per risolvere in maniera affrettare la soluzione nella maniera più soddisfacente più rispettoso del pluralismo in una società democratica
Dei problemi che ancora non sono stati risolti
Che si ripropongono in maniera sempre più drammatica
Nella nella categoria giornalistica ma anche presso le la classe politica presso le istituzioni
Questo è superfluo dirlo questa autorità questo comitato nazionale di media etica e non può essere confusa un un'indebita ingerenza del potere politico
Nella sfera delle libertà dell'informazione
Anzi quando abbiamo parliamo ed è una proposta che l'Unione cattolica della stampa italiana farà al prossimo Parlamento di una comitato nazionale media etica parliamo di un comitato
Che
Si vuole istituzione della società civile istituzione del pubblico della quale filosofi rappresentante degli interessi dell'umanità futura dei bambini pedagogisti giuristi giornalisti evidentemente magistrati rappresentanti evidentemente del Parlamento giudici eccetera
Confluiscano come un'auto Coco per dare dignità a una gomitata che abbia a cuore gli interessi della società civile delle coscienze per rapporto ai rischi strutturali che incombono sulla libertà delle coscienze e sulla interiorità delle persone
Grazie
Vado con Momigliano lei è un grande sostenitore quanto meno lo sostiene in modo convinto dell'autodisciplina
E ritiene che solo l'ambito negoziale posso evitare le parti contrapposte inutili conflitti
Da queste premesse però sembra che tutto il problema delle televisioni in rapporto ai fruitori telespettatori sia un problema che si gioca fra chi ha ha la proprietà in possesso di questi strumenti
Quindi c'è evidentemente un gatto apparentemente incolmabile tra chi a un prodotto che gli rende e tutto una massa di popolo una coscienza in difesa minori
Che rispetto a queste regole è impotente perché non ha nessun capacità di intervenire
Allora la domanda detta nel buonismo potrebbe essere ma non è ipotizzabile un mi manda Lubrano del cittadino che finalmente possa difendersi da queste televisioni da questo tipo di informazione che lo bombarda nonostante i regolamenti di autodisciplina dovrebbero far sì che non si dovrebbe neanche essere bisogno di intervenire
Detto è un po'più cattiveria la battuta potrebbe essere quella ma davvero di fronte al problema dell'economia noi siamo capaci di accettare una visione per cui l'uomo diventa meno importante del denaro
Allora stavolta invece la risposta è molto molto facile veramente molto facile perché
La contrapposizione tra l'economia e l'etica è una realtà io che rappresento che lavoro in una televisione commerciale ho aperto io il mio intervento sottolineando come esista una logica che totalmente
Indipendente dall'etica esiste una logica economica allora qual è il rapporto p la risposta diventa molto facile
Molto facile perché è evidente che c'è un primato dell'etica nei confronti dell'economia
C'è un prima dunque prima
Prima certamente e la protezione
Dei minori sicuramente prima la protrazione la protezione della parte più debole contro uno sviluppo senza regole dell'economia
Ma questa risposta semi dimettersi qui avrei solo detto a cosa facile
Sicuramente ampiamente condivise qui comincia il difficile
Il difficile e illudersi che l'economia non risponda
Cerco di illustrare la maniera più semplice per non far perder tempo toglie spazio agli atti
Il punto essenziale e che nel perseguire i nostri obiettivi che sono obiettivi di tipo politico di tipo etico non possiamo prescindere da quali come in un gioco degli scacchi non esiste il giocatore il bravo giocatore di scacchi che muove le sue pedine senza immaginare quali saranno le risposte dell'avversario
Perché altrimenti vedete quello che si ottiene è quello che è un qualcosa che nella storia del tentativo di regolare l'economia si è visto tante volte dell'eterogenesi dei figli si introducono misure si costituiscono commissioni si danno regolamentazioni
Per questo io sottolinea poi spiegherò il perché la tecnica negoziale come tecnica migliore sapendo che Cicchetti c'è chi è in vantaggio e tiene in svantaggio ma qui si deve intervenire nelle regole della negoziazione ma non nel sostituire la regola negoziale dicevo chi invece interviene dall'alto senza comprende le regole dell'economia rischia di ottenere risultati opposti perché poi ci sono quelle che per fare una citazione
Nota in particolare a un'altra area culturali ci sono letture risposte della storia ci sono le ironie della storia c'è una logica della storia ci sono le risposte a i tentativi
Ai tentativi che non tengono conto delle realtà specifiche
E allora perché mi suggeriscono l'autodisciplina ecco mi sono espresso male chiedo scusa perché si pone che sono io condotto l'autodisciplina è una cosa diversa
L'autodisciplina il soggetto spesso che si date le regole sicuramente sotto la pressione di altri ma il soggetto dobbiamo sperare nelle buone intenzioni la negoziazione è una cosa radicalmente diversa
La negoziazione tiene conto che esistano interessi contrapposti
E che occorre trovare un punto di equilibrio il pregio io ho sentito dire che la televisione peggio
Di quella che c'era prima certo sicuramente se noi prendiamo come punto di riferimento la grande televisione
Degli anni settanta soprattutto degli anni Sessanta certamente viviamo tutti un peggioramento però già stare attenti a guardare cose in una prospettiva
Troppo storica
E perdere it passaggi precedenti
Capisco che dirò qualcosa che è assolutamente poi sarà poco condiviso
Ma negli ultimi tempi se ne prendiamo come punto di riferimento la metà degli anni ottanta
E la televisione degli anni novanta
In alcuni segmenti particolare molto particolari ci sono stati invece dei radicali miglioramento
E dove sono questi segmenti dove ci sono stati miglioramenti scusate sto facendo una valutazione relativa e non assoluta che ci stiamo spostando pochissimo da una situazione di assoluta insoddisfazione un'assoluta
Ad una situazione di soddisfazione delle esigenze di tutela delle esigenze etiche dunque siamo lontanissimi però attenzione a non confondere
L'obiettivo finale dal movimento beni in due anni ci sono stati radicali cambiamenti non ancora sufficienti ma radicale
Il primo cambiamento è sicuramente nell'aria del contenuto della comunicazione pubblicitaria lo sviluppo negoziare
Tra elette Trust ultra associazioni di controllo e le associazioni delle imprese pubblicitari ha comportato un livello della comunicazione pubblicitaria che sicuramente a molti maggiori elementi di controllo e di sanzione rispetto a quelli che c'erano solamente dieci anni fa la secondaria che è molto ancora più recente l'area della tutela dei minori
Sicuramente per il settore delle televisioni commerciali è assolutamente libero
Da ogni attività da ogni tipo di controllo e oggi non è più così per questo io non sono così pessimista non solo perché lavoro in una televisione commerciale ma perché vedo che laddove e qui torno laddove la società civili
Si mobilita da laddove l'associazionismo si mobilita
è possibile trovare uno spazio di cambiamento e di controllo questo il punto centrale vorrei chiudere con un esempio
Io ho lavorato per tanti per molto tempo sono stato militante di Amnesty International
E ricordo che c'era un paradosso
Quando ogni anno parlo degli anni in cui ho militato tra il settanta il prima metà degli anni ottanta quando ogni anno veniva il dal rapporto annuale della violazione dei diritti dell'uomo
Il rapporto mondiale rapporto annuale sulla violazione di diritti dell'uomo nel mondo
C'era una curiosità la parte dedicata
Ai Paesi democratici e Paesi liberali
Era copriva delle quattrocento pagine grosso modo trecento dalle trecento alle trecentocinquanta pagine
La parte dedicata ai Paesi totalitari
Copriva molto di meno
Cosa voleva dire questo
Voleva dire che nei paesi
A democrazia liberale c'era una maggiore violazione dei diritti umani
No c'era un paradosso il paradosso che era molto più facile controllare la violazione dei diritti umani nei paesi a democrazia liberale
Questo l'attore che non impediva
Ad Amnesty International di intervenire sapendo che l'intervento sarebbe stato squilibrato
Ecco adesso in via di porto questo esempio paradossale nella televisione
Noi abbiamo Chicchi vantaggio alla televisione abbiam visto tutti gli svantaggi oggi purtroppo che han parlato tanto di televisione dimenticando che ci sono cambiamenti radicali che faranno apparire questo dibattito
Nel giro di quattro anni comunque dibattiti qualcosa che sta cambiando scomparendo ma restiamo all'immediato la televisione ha enormi svantaggi ma un grandissimo fan
Enorme come le democrazie liberali
è facilmente controllabile
Voi tutti potete insegnare
Protestare intervenire su qualcosa che pubblico trasparente non è trasparente il falso il Timisoara questo non è trasparente
Ma quello che passa in televisione
Anche la guerra del Golfo incerto a questo mi scusi non è una questione mi permetta della televisione questa è la questione se permette dell'informazione
Non della televisione
Questo problema di controllo delle fonti
Ma la televisione pubblica per questo io sono ottimista
Perché se si muove la società civile
è possibile intervenire perché e controllabile così come per noi di Amnesty International era fa più controllabile erotico tra gli Stati Uniti d'America che non la Romania di Ceausescu
Molto più controllati e qui scusi se sono stato lungo dico ancora una sola cosa
Se permettete anzi due cose se posso dire quel critiche cose su cui non vi sono non sono d'accordo sulle cose che ha detto il titolare sulle cose che vorrei la prima
Pittura ha concluso il suo primo intervento sottolineando il rischio della trasformazione dell'informazione in merce su questo sono d'accordo
Io ho detto addirittura che c'è un rischio ancora maggiore che la
Mercificazione dei dei telespettatori e dei lettori perché è esattamente lo stesso
Però poi ha detto
Se l'informazione diventa merce
Si trasforma in propaganda
No su questo non sono d'accordo
La propaganda è gratuita
La propaganda non viene venduta
E meno controllabile la propaganda
Dell'informazione quando un'informazione viene venduta così come si può istruire il consumatore come esista un associazionismo come esistono organizzazioni che consentono al consumatore di difendersi quando parliamo di altra merce
Così quando la merce viene venduta c'è un grado di attenzione maggiore
Quando non viene venduta quando non viene smentita c'è un maggiore rischio e secondo punto quello che ha detto Borrelli la funzione della televisione pubblica e indipendente dai mezzi che la finanziano
Questo è un errore tradizionale la distinzione tra i mezzi i fini non è vero che i mezzi e i fini siano distinti
Una televisione che si finanzia prevalentemente dalla pubblicità
Tende a comportarsi come una televisione commerciale
Non si può dire deve restare nel mercato né si può dire
Che dipende avere risorse sufficienti dunque deve avere la pubblicità ma come vedete questa un'affermazione da cui si fa discendere un corollario che invece non è affatto logicamente collegato alla prima affermazione
Se bisogna dare al servizio pubblico risorse nel testo sufficienti perché svolga la sua funzione e su questo sono d'accordo non bisogna marginalizzare il servizio pubblico
Ma che tipo dista risorse siano questo sì che cambia radicalmente la funzione che viene svolta
I mezzi i fini non sono separati perché chi vende pubblicità chi vende pubblicità
Dal punto di vista economico qualunque sia la sua vocazione iniziale vende telespettatori che guardano la pubblicità agli utenti agli investitori pubblicitari alle imprese che comprano la pubblicità questo un fatto ecco questo è un esempio
Di come l'obiettivo politico non possa prescindere da qual è la logica economica
Cosa ne consegue come si controlla la televisione la televisione impresa la televisione commerciale deve essere controllata dalla società civile
Che deve mobilitarsi
Vista l'importanza del mezzo di informazione la televisione pubblica la televisione pubblica che chiede risorse adeguate per svolgere la sua funzione
Lo dico senza vergogna sussidiaria
Ma non nel senso di marginale
è una funzione tanto più importante quanto meno svolge la sua funzione educativa la televisione commerciale una funzione sussidiaria importante e con la televisione pubblica deve avere un finanziamento pubblico che prescinda
Dalla dall'investimento pubblicitario e deve scambiare questa funzione sussidiaria con un'autorità che tuteli proprio quella parte che non viene tutelata dalla quelli strano quella parte ho sbagliato quei i sogni che non vengono tutelati i soldi tutti non solo dei minori o di una parte marginale della società che non vengono tutelati dall'il normale svolgimento del mercato
Grazie molto chiaro Borrelli credo che tu avresti già materiale per darle atto risposto però io qua voglio farti una domanda partirebbe alcune informazioni che ho letto questi giorni
La prima l'ho letta su Prima Comunicazione e diceva ormai in RAI non ci sono più i generali erano i politici sono spariti sono senza fiato ormai ma sono rimasti i caporali che fanno funzioni da generali e all'interno danno ordini pongono veti insomma fanno quello che prima facevano i politici però essendoci radicati dentro la RAI
La seconda notizia c'è da suggerito D'Alema in campagna elettorale qua bisogna rifare a vendere qualche Rete quindi mettiamoci le mani
Non capendo bene quale sia poi lo scopo di questa vendita
La terza notizia di oggi la Moratti se ne va diceva sul campo perché voglio attirare l'attenzione sui grossissimo problema avrà
Più civili dentro la conosci bene nei suoi meccanismi
Ti domando con la sintesi test dei giornalisti televisivi di fare il medico
Una diagnosi una prognosi e possibilmente anche qualche medicina
Ma io rispetterò per rispondere diciamo assieme a queste ultime domande alle sollecitazioni alle obiezioni che faceva un dominio certamente non c'è dubbio noi non possiamo mette le branchie all'economica non possiamo mettere liberali alle decorrenza lo possiamo mettere le braghe al confronto di mercato chi ha provato ma ignora l'economia o o a pensare che forse una variabile indipendente dal resto sappiamo le conseguenze chi ha vissuto e ci ha fatto vivere tragicamente ad interi popoli e dall'interista
Non è in discussione quindi il mercante o la libertà di mercato e la
Possiamo arrivare alla al ragionamento che aveva introdotto in cura proviamo un tantino nei miei limiti naturalmente del tempo perché c'è dato a sviluppare arrivare al ragionamento che ci interessa fare anche perché non anzi scegliamo la strada che propone Momigliano della negoziazione ma scegliendo la strada della negoziazione dobbiamo inevitabilmente tener presente
Alcune cose se vogliamo come dire arrivare comunque ad un sistema che alla fine come dire trova un suo punto di equilibrio ma questo punto di equilibrio in qualche modo non dico che si può dei TIR
Pareti terminare ma si può influire perché è una cosa che io metto e sulla pista dieci concorrenti una cosa che mi metto quindici una cosa come dire si è privilegio qualcuno questa gara d'altra parte è del tutto evidente
I punti di partenza sopravvivenza sono oggettivamente diversi anche in una in una negoziazione ci sono treni i punti di partenza dei contraenti che sono di
Ci sono di risulta che le parti negoziali vogliono raggiungere e cioè in qualche modo come dire l'arbitro il notaio della negozi nel della negoziazione oggi in Italia così
Parliamo anche di RAI naturalmente oggi la realtà che abbiamo di fronte al nostro Paese è una realtà in cui abbiamo un forte privato
La Fininvest Mediaset
Un forte pubblico comunque chiamato ancora pubblico RAI diciamo RAI ci capiamo
E abbiamo
Una diciamo
Governo che ancora non si fino adesso abbia avuto domani non so quale avremo lo vedremo ma abbiamo avuto fino adesso un arbitro incerto un arbitro confuso un arbitro non autorevole un arbitro che non aveva le idee chiare che comunque come dire si è abbandonato
A quello che poteva accadere e non sempre sul mercato quello che poteva accadere anche
Oggi la RAI
Che è una risorsa con tutti i limiti e i difetti e accuse di che possiamo fare comunque una risorsa culturale
Dalla comunicazione comunque di questo Paese
Certamente una RAI può essere rimessi in discussione può essere rimesso in discussione il profondo in questo non c'è niente di male
Quello che e propone D'Alema quello che è sbagliato secondo me di D'Alema e quando poi pretendere appunto di andare nelle ingegneria
Meccanicistico combinatori dire una rinite giuridico entriamo in un particolare molto complicato perché prima dobbiamo stabilire qual è la direzione di marcia
Dove vogliamo andare che cosa vogliamo e se il discorso
E la premessa fatta dal filosofo e non mi ha mandato di trotto Rita del filosofo di Digione sentirono la comunicazione oggi è una merce è vero ma non è una merce qualunque se siamo d'accordo su questo e stabiliamo la direzione di marcia ora prova a dire qualche altra cosa sulla direzione di marcia poi se devono essere tre reti due reti questo sì può discutere i problemi quando queste appunto si riduce a slogan propagandistico a poca chiarezza e addirittura diventa contraddittorio quando io poi dico
Che questi tipi di televisioni s'cristiani Lizzano e però posso il modello comunque dalla concorrenza più libera e sfrenata ognuno una rete che tutto sommato dovrebbe essere secondo l'accusa supposta
Il criterio che ma portata questa specializzazione non so se è chiaro il disco al lasciando da parte di di questi aspetti per ora sperando domani dopo il ventuno aprile tornano a discutere un po'più seriamente e peccati pacatamente di questi temi con chiunque vincerà
E con la maggioranza e l'opposizione
Perché questo del sistema dalla comunicazione non è comunque non va escluso la regola o comunque non è un negoziato se vogliamo usare anche in termini Momigliano che può essere affidata una parte al vincitore chiunque esso sia attiene alle regole fondamentali della democrazia
Attiene alle garanzie fondamentali di un Paese e vanno decisi tutti assieme maggioranza e opposizione una parte o un'altra chiunque vinca e c'è qua c'è una distinzione di fondo nel modo in cui potremmo impostare
O non impostare un negoziato
Quindi sono del tutta ovviamente più esprimo una mia rappresentano elaborati nemmeno i direttori di TG uno rappresento
Anche malamente fatti solo me stesso quindi dico la mia opinione
Io penso che lei può anche essere messi in discussione può anche se come dire trasformarsi può anche essere come dire in prospettiva vere un uno snellimento non non è questo che mi spaventa
Il problema però e in questo negoziato e nelle risultato che noi come comunità CdA vogliamo attribuire un ruolo primario un ruolo da comprimario o un ruolo da comparsa su questo ci dobbiamo capire
Perché se capiamo questo probabilmente che abbiamo anche poi alcuni sviluppi successivi certo che i mezzi non sono separate da Filippo pur potrebbe essere così ma in questo caso potrebbe anche non essere così perché dal punto di vista puramente
E economico non è non fa una differenza se io ciò come dire un tanto di risorse che destino al sistema della comunicazione radiotelevisiva in piedi in questo Paese facciamo dei tifosi del tutto ipotetiche
Otto mila miliardi o sei mila miliardi
I posso dividere o comunque posso cercare di indirizzarlo comunque posso lasciare al mercato credibili in un certo modo che l'ammontare di questa città mi sia data tutta dalla pubblicità o tutta dalla pubblicità più il canone di per sé non è una violazione delle regole economiche è una scelta appunto
è una scelta politica questa qua
E se voi ricordate né la tanto famigerata
Prima fu un esponente politico di cui adesso non si può più pronunciare il nome perché è stato messo all'indice anche se ricompare nella scena politica nazionale a chi diceva appunto e noi siamo il mercato lo ci manteniamo con la pubblicità voi invece il Carone eccetera
Provo a sfidarmi a dire caro amico
Togli a no togliamo il cane lasciamo solo pubblicità per un po'sismici di fare e anche di speculare sul campo perché di per sé non non c'è questa aspetti perché se riconosciamo che la comunicazione all'importanza che ha nel determinare la formazione dalla coscienza e della civiltà
Di un Paese io posso arrivare a una negoziazione o comunque al alla share come dire stabilire delle regole che l'autorevolezza di un suo ora il in modo intercambiabile per adesso questa terminologia non è detto che ci arrivo il non è che mi è indifferente naturalmente insieme come io posso anche stabilire che c'è un sistema regolato e finanziato tutto dalla pubblicità si aprì con Autoroutes Authority che dice zitti ora tattica tutti
La o no o c'è e o o o non possa applicare perché non posso applicare un'Authority solo perché la fonte di finanziamento Hillary su e la risorsa con la quale si finanzi si mantiene quell'azienda mi deriva dalla pubblicità dal mercato chi l'ha detto già adesso la RAI
Sì finanza come sapete in parte col carico in parte sul mercato
La RAI di oggi come oggi potrebbe e tu lo sai benissimo potrebbe abolire il canone probabilmente mi avrebbe immediate conseguenze dovrebbe licenziare qualche dipendente ma sul mercato resterebbe resterebbe in posizione forte questi
Ci sono certo certo ce vorrei scusate perché mi rendo conto di di aver creato un misunderstanding una una cattiva comprensione il oddio pastore quando io parlo di negoziazione sto parlando della negoziazione dell'associazionismo delle associazioni dei genitori delle associazioni degli insegnanti dell'associazioni delle associazioni l'associazionismo generali con
Negoziazione mai di una negoziazione tra la RAI
E il privato il secondo punto in tutto il ragionamento che avete sentito si è detto s'la RAI potrebbe rinunciare al canone e vendere e diversi solo della pubblicità ma è esattamente il contrario io non ho sentito dire il contrario potrebbe rinunciare al pubblicità
E vivere di Cannone perché
Perché vedete uno dice i soldi come arrivano non importa ma non è vero
Non è vero perché chi dipende dalla pubblicità a un'altra legge
Alla legge della mano l'iniziazione degli ascolti
Non lo dico io lo dicono i presidenti della RAI lo diceva Dematté lo dice letizia Moratti lo dice Pete Obama
Dice non possiamo fare meno ascolto perché ogni punto in meno di share questa terribile parola che sentirete vuol dire venti miliare di in meno di pubblicità forse anche quaranta ma è qua da miliardi meno ma è proprio questo il problema qual è la regola che se si dice che per il servizio pubblico la fonte la pubblicità per il servizio pubblico nei più nemmeno che per una televisione commerciale
La regola non sarà la qualità ma la quantità e tant'è che era è vero ci sono televisioni pubbliche nel senso di proprietà pubblica che vivono solo di pubblicità io ieri ero Spagna in Spagna la televisione pubblica vive solo di pubblicità ma non è una televisione pubblica è una televisione commerciale di proprietà pubblica questa è la differenza una cosa è la televisione pubblica l'altra cosa è una televisione commerciale di proprietà dello Stato
Ragione perché nascondersi Longo sinistra fuori USA la mano sinistra e preferisce fare questo complicatissimo
Passaggio sulla fronte
No no
Ma è quello io direi adesso arriverò io vorrei moderare fare moderatore qua a fare il Vespa di turno e pregherei poi eventualmente signora di porre una domanda precisa
Io credo di essere il debito della parola ancora Borrelli per cui abbiamo poi questa è una comunicazione in cui si interagisce si interviene questo serve a precisare eccetera ma il punto è che abbiamo toccato come dire il punto dolente è esattamente questo ancora non dica mobili hanno personalmente del tutto evidente e del tutto evidente che alla televisione commerciale come dire questa soluzione le fa e quella che fa più comodo lo capiamo da sola ma questo ci arriviamo a capire che la massimizzazione dell'ascolto
E nel momento in cui la televisione ma è proprio secondo me e di questo che io parlo nel momento in cui Lara come dire abbandonare la concorrenza e il mercato da già stiamo anche attenti come dire critichiamo la RAI e cambiamo ma stiamo attenti a farla uscire dal mercato perché altrimenti avremo la tv dei colti o dei bisognosi che relegate in qualcosa di marginale perché una tv che ha il cane come si vorrebbe dare Momigliano qualche altro esponente politico e una televisione marginale nel Paese oggettivamente marginale perché non ha non avrebbe la la le risorse economiche non avrebbe la forza di sopravvivere e di reggere la concorrenza degli altri non è indici detto non è dato e comunque ci si può trovare i di più e meglio affari di una televisione commerciale una teli di Zone Nocco protezione come già di una televisione che comunque e finanziate a come risorsa e principale se non esclusiva o del tutti scusi per la pubblicità anche una tv che comunque sottoposta all'Authority rispetti come dire al con le regole alcune garanzie il servizio pubblico non è vero che andrebbero da
Da un'altra parte perché nel momento in cui io faccio in indirizzo verso un sistema che un sistema ricco che un sistema pluralistico che un sistema ma di un'offerta elevate non ho alternative scappare non è nemmeno il satellite che mi impensierisce noi alle venti e qui non c'è nessuna presunzione che hanno rappresentato meno ovviamente e merito di un singolo alle venti
Gli facciamo un telegiornale che sta già sul mercato e sta già in concorrenza e fa il massimo dell'ascolto a quella stessa ora ci sono altri telegiornali privato visto racconta sua che il direttore di Canale cinque dice che il più autorevole eccetera sarà pure il più autorevole ma certamente non è più ascoltato nel regime di concorrenza era partito un altro telegiornale alle ventidue da sbaragliare tutti avete sentito a o qualcuno avrà letto le dichiarazioni di questo direttore ci insegnavano approfondimento come avremmo fatto nuovo telegiornale
Questo direttore si è persa traccia di uscita da quel network privato che cercava di sperimentare questo per dire Louis sul mercato in regime di concorrenza e ci siamo già il problema vero che purtroppo di dritto di rovescio io capisco come dire
Un a una visioni diverse ognuno può immaginare un sistema anche migliore ma state attenti è il sistema di popoli Momigliano non vi porta a risolvere i problemi che voi qui lamentati perché presuppone un una tv commerciale pienamente appunto e lui stesso
Adesso ci porta alla concorrenza votando il comune denominatore però e in basso e alla banalizzazione dei programmi cosa che purtroppo invitante volte la RAI ha dovuto inseguire e adesso si capisce anche perché come dire per sopravvivere per non farsi scalzare il proprio ma che non si vuole e aderire comunque un sistema e qui non è il problema del rapporto negoziale tra l'associazione degli utenti potrà agli ascoltatori potrà i settimanali diocesani le singole televisioni commerciali è un problema Disease
E ma di regolazione e di sistema e la regolazione del sistema lo fa lo Stato l'Haute l'Authority lo fa lo Stato cento discutendo con tutti ricercando
Cosa che secondo me e più importante della negoziazione il consenso ricercando il consenso di di chi sta già sul mercato ricercando il consenso delle tv commerciali trovando
Do ovviamente dando tutta la possibilità alle tv commerciali di citando se volete anche la maggioranza della del detti la fetta pubblicitaria alle alle tv commerciali ma comune
Ma non è migliore è un'ipotesi simbolicamente una provocazione come avete visto la possiamo levare la pubblicità ma il problema non cambia perché il problema e che non si vola
Mettere che comunque se l'importanza delle comunicazione quella ci sia un'Authority ci sia un'autorità che stabilisca delle regole
Dia un'etica dia via non è un progetto culturale non è questo come dire fare pedagogia perché abbiamo visto che la televisione non la metti ma comunque il che non vuol dire che poi aprimmo miracoli Coffa rinominati Luppi sua come questa televisione ci cambia in meglio il mondo essendo la televisione comunque l'abbiamo detto che va ha detto molto autorevolmente chiaramente Zavoli specchio della realtà che ci circonda e della e e e ed è la società che abbiamo però possiamo può
Dunque tentare in una fase di passaggio di transizione stabilire un modello dove ricco di blu mo'e di Offerte ci siano
Delle regole e dei meccanismi per cui non è detto che come dire la regola del commercio e della televisione commerciale sia l'unica e esistente e civili tutti a rincorsa ribasso salvo poi salvarsi la coscienza per dire c'è la Pbs ITA Diana pistacchio certo non voglio marginale e come non voglio macina la pidiessina America e marginale già per dire una battuta si tratta di vedere se lo sviluppo del sistema radiotelevisivo in italiane in base alle scelte che farà il nuovo governo e che farà il o Parlamento e non stiamo parlando di negoziazioni tra piccole o grandi parti private è un sistema che ci porta di più verso il modello americano modello per carità e dal quale non abbiano imparato tante cose che non è da demonizzare può darsi pure che ci sarà un avvento inevitabili
Questo modello che non non demolito né penso che sia la fine del mondo altri posti sì se avremo tempo vi leggerò una cosa qualcuno dice ma la televisione è già un dinosauro perché c'è internet la possibilità di interagire col computer non voglio introdurre altre leggi
Ma se aderire se il modello come dire e la coppia e incamminarci verso quel sistema lindi ma se accettiamo questo poi la prossima volta mi tra sei anni o tra dieci anni che c'eravamo detti le stesse cose perché
Andiamo verso questo modello qua alcune delle trasmissioni non voglio come dire prendere di petto nessuno va più banali che ci sono
E che vediamo in alcune televisioni in questo momento sarà la regola che sarà sviluppato al massimo sono da fare uno stage l'anno scorso negli Stati Uniti e beh devo dire che come dire la interesse morboso per il privatistico e per i privatisti quote delle famiglie ha raggiunto livelli ributtati forse anche per questo li hanno inventato il CIP che il il congenito la Gigetto elettronico che blocca certe tra missioni dove sesso e violenza raggiungono certi indici diciamo non più tollerabili dove la trasmissione Amici e sarà un modello come dire di comportamento e di rispetto delle intimità delle persone e della funzione educativa della famiglia perché li compaiono
Genitori con figli incinte che raccontano la loro esperienze se vogliamo questa televisione la possiamo scegliere non c'è niente di male io non penso che questo sia il demonio perché poi come di routine poté ecologico poi ad ci mette sempre ci dà la possibilità di trovare anche nuove risorse o nuove elementi protrasse annota di Charlie non diciamo che stiamo coi dicendo le stesse cose che dicevamo tutti le stesse cose siano un po'
Una tv pedagogica educativa perché questo non solo è possibile ma non è giusto e giustamente dice Momigliano l'economia di mercato ce la rifiuta ma io voglio utilizzare le
Con la mia di mercato in modo intelligente perché sia all'interno di un progetto etico che non mi faccia vergognare quando mi siedo davanti alla televisione e per questo ho bisogno di alcuni strumenti di alcune possibilità ad intervento che non mi dà nessun negoziato privato privatistico ma Mita la scelta di fondo di uno Stato e del suo Parlamento che mi pone su su un certo sviluppo su un certo binario la possibilità di un equilibrio finale di
Dove io dico e ho concluso vengo anche a alla RAI cara e per abbiamo tanti difetti caporal probabilmente come dire noi abbiamo subito un'ulteriore degenerazione prima il in Ra si diceva che per ogni Brackett con cinque di assumevano uno era
Di un partito uno di un altro il quinto era brava oggi si rimpiange anche la quinta Repubblica Prima Repubblica scusate e si dice prima nella tanto famigerata Dotti
L'azione di tanto famigerati lottizzatore di una volta tentavano di mettere d'accordo la competenza con l'appartenenza o l'appartenenza con la competente
Purtroppo quando siamo andati al di là diciamo dei limiti dei tempi belli direttoriali siamo scesi a livelli intermedi dei caporali quali allude di tu probabilmente lì
La la la l'appartenenza affatto totalmente viaggio sulla competenza abbiamo di questi difetti ci sono c'è la storia di questo Paese che pesa in RAI come Pisanu le banche come pensa dei vostri nella vostra attività quotidiana pesa nell'attività delle diocesi la la la la la la la la la
La realtà sociale politico italiano volete che non pesi in un'azienda così delicati meccanismi così delicati come la RAI ci sono tutti questi
Difetti la Moratti
Si potrà andare mozioni potrà andare se n'è andata potrà tornare o non potrà tornare dice qualcuno potrà tornare non lo so son tutti aspetto elementi importanti si possono cambiare gli uomini eccetera ma è un dato di far
Che questa azienda RAI senza fare nessuna Mitologia di queste aziende Arata avete visto uno come dire delle espressioni culturali e professionali più altri ce ne sono altre ricordare Biagi
E potrei ricordare altri chi ha prodotto questa azienda con tutti i suoi difetti con tutte le sue contraddizioni con tutte le sue brutture e con tutte le sue cadute di stile che volutamente o o o involontariamente diciamo ha subito nel corso di questi decenni di questa sta storia ma è una grossa risorsa di questo paese che può essere cambiata che oggi come oggi non ha
Paura di stare sul mercato perché già ci sta e di domani ci potrà ancora stare e potrà ancora appunto massimizzare l'ascolto senza banalizzare la qualità e senza scadere nel nel nel triviale
Il giorno che avremmo cambiato questo avremo mille Offerte avremo mille pubblici non più generalisti ma differenziati dubbio ognuno coltiverà la propria diversità la propria differenza dall'altro dove tu Babel mente appunto sarà la esplicazione assoluta del di certe visioni iper liberisti perché in quello che io dico appunto con me ormai mi pare di come dire le visioni anche liberali moderne prevedono in economia che il mercato regolato e non è vero che esiste il mercato senza regole perché mercato senza regole si porta la giungla ci porta anche Al Khalil malissimo ci potrebbe riportare indietro il mercato ha una funzione una funzione importante ma sappiamo che senza come dire
Visto oggi lo o odiarlo può essere regolate de quello come dire che si cerca di fare anche nei paesi di capitalismo mo'
Perno più avanzato e non vedo da questo punto di vista perché noi dovremo andare ad imitare i modelli che più e preghiamo e chi più temiamo uno Rizzato ripulitura lì per certi versi nove sviluppare anche delle strade che in Europa già ci sono danno già dei risultati che possono essere certamente migliorati
La nota realtà ma sapendo quale la direzione Dinacci io dovrò farmi perdonare che non riesco adesso dalla parola che vi ha chiesto di intervenire ringrazio comunque perché questo questo dibattito finale credo abbia fatto crescere lo share
Anche se poi alla diocesi non tornerà neanche una lira in più
Io comunque dopo qualche avviso adesso partiamo immediatamente a piedi andremo un ristorante che qui nel centro della città e di preghiamo vivamente di stare uniti perché poi se qualcuno si perde non sarà possibile andarlo a raggiungere a trovarlo
Ricordo che alle ventuno ci troviamo qui per un concerto molto importante che viene offerto omaggio al Tiepolo concerto dei virtuosi sarà qui questa sera alle ventuno ringrazio calorosamente i nostri ospiti e speriamo davvero che questo dialogo che è incominciato con loro possa continuare con reciproco benefico effetto grazie buona serata