"Per il Paese piu' bello del mondo. Le nostre proposte" Romano Prodi e Valter Veltroni discutono con gli Stati Generali della Cultura e della Comunicazione

Atti mentre
Vi sistemate negli ultimi posti rimasti in platea con comodo
Apriamo questa giornata di lavori lavori di interventi di testimonianze sul tema
Suggestivo suggerito dal titolo per un Paese per il Paese più bello del mondo sono le idee i progetti
E le opinioni
Che faranno capo che fanno capo alla proposta politica dell'Ulivo delle prossime elezioni sul tema della cultura
Sono iscritti a parlare molti esponenti della cultura di varie
Estrazioni naturalmente tanto questa mattina quanto questo pomeriggio
E
Io mi limiterò
A SMI stare la parola dall'uno all'altro e qualche volta anche a
Chiedere brevità negli interventi se vogliamo ascoltare
Tutti quanti
E per cominciare
Evidentemente
Stiamo aspettando
Il professor Romano Prodi con la sua relazione introduttiva
Che non c'è ancora pace io poi avverto tutti quanti dovranno salire su questo palco che c'è un passaggio un po'delicato composte lettino
Ma che insomma ci se la può fare
Basta fare attenzione
No io
Gli interventi sono già stati fissati tutti mi spiace
Dicevo il il tema della cultura nella proposta dell'Ulivo ecco il professor Romano Prodi
Benvenuto
A lui la parola
Progetto vi porgo un più
Vivo ringraziamento di essere venuti qui a questa giornata degli libera discussioni si provvederà cultura cioè non vorrei che
Fosse interpretata come una specie di messaggi unidirezionale
E da come io faccio questa farò questa breve introduzione voi capite che non c'è nessun messaggio unidirezionale ma ci sono l'inizio
Di un impegno reciproco forte perché siccome c'è il ricostruire tutto dalla base lì non possiamo permetterci minimamente di sbagliare
Questo nuovo capitolo che dobbiamo insieme costruire questo nuovo capitolo della politica italiana
Piccolo perché non abbia mai avuto un impegno un serietà una scelta
Di opinioni un approccio sistematico dei problemi della cultura quindi noi dobbiamo prendere questo come l'inizio di una azione di correzione comune per un programma comune che dovevano fare nel governo
Chiaro che il concetto stesso di culture concetto estremamente ampio e un concetto
Che
Non ha sostanzialmente confini e quindi diventa un problema anche Complesso discuterlo in una giornate come quella di oggi tuttavia possiamo partire dalla
Osservazione che ormai se ci amiamo la nostra società di oggi
La quantità di beni immateriali
E di bisogni materiali sta continuamente aumentando e così la quantità di servizi delicata la sfera personale
Delle relazioni dello spirito piuttosto che del della materialità in sé recepiamo questo lo leggiamo in ogni rapporto in ogni relazione ma non ne siamo ancora consapevoli questo si traduce anche in una fortissima domanda di cultura per cui la cultura divina sta il centro di scambi economici ci rilevanti e un fattore strategico
Di sviluppo materiale della società
Era il tema poiché riformatori dell'Ottocento
E ricordiamo l'importanza che ha avuto libri giornali
L'istruzione
Nel Novecento questo è diventato soprattutto il capitolo del diritto della scuola a tutto e oggi la cultura la scienza e la tecnologia sono il centro a cui noi dobbiamo riferirci per costruire un Paese nuovo è è chiaro che il mio riferimento va prima di tutto al discorso all'osservazione della
Arretratezza generale del Paese sotto gli aspetti culturali in genere
Io parto dall'osservazione che l'Italia ha raggiunto dal punto di vista della ricchezza materiale pur con i problemi del Mezzogiorno pur con tutta
La
Arretratezza di una parte del Paese dei livelli di sviluppo privatissimi il reddito procapite italiano è superiore a quello della Gran Bretagna anche tenuto conto del Mezzogiorno dal punto di vista del messaggio culturale del messaggio scientifico tutte le misurazioni che voi potete prendere che sono i tassi di rendimento scolastico numero dei premi Nobel prendete tutte le indicazioni che vi pare scegliete voi a caso
Un fatto è certo in questo momento nel mondo non contiamo nulla
Cioè proprio abbiamo una totale assenze di messaggio culturale e io credo che questo sia un problema importantissimo che deve essere affrontato sotto mille aspetti in questi mesi non abbiamo battuto su uno principale di questo aspetto e cioè
Il sistema scolastico il sistema e ricerca scientifica l'aspetto diciamo così strutturato nel sistema scolastico
Oggi dobbiamo esaminare il discorso culturale che va oltre questo intendiamoci eh per è completamente legato a questo un Paese che non ha un grande sistema scolastico non può avere una grande cultura ma indiscussa cultura va oltre questo oltre il sistema scolastico
E quindi l'Ulivo mette il problema culturale al centro
Della suo programma lo lega al problema di una riforma scolastica ma va oltre al problema verrà risorse scolastica
La osservazione proprio queste di quello che vi dicevo prima io credo che un Paese senza una una forte capacità della messaggi culturali è un Paese che non credibilità né interna né esterna le direzioni in cui noi vogliamo procedere sono tre primo
I giovani
Può essere scontato ma
Qualsiasi aspetto che noi esaminiamo nella produzione culturale
Il problema dell'inserimento dei giovani diventato fondamentale
Riprendiamo ancora un attimo il problema e la ricerca scientifica abbiamo ormai tanti istituti universitari in cui il più giovane ricercatore a quarant'anni il che vuol dire non avete assolutamente ricerca significa aver rotto una catena per un'intera generazione
E
Allora qui il problema
Di un legame immediato fra l'investimento le future missioni diventa assolutamente prioritaria seconda direzione perché quella che più viene spesa dei giornali nei libri nei mass media che importantissime la memoria del Paese
La sua storia civile istituzioni la memoria storica che noi non sappiamo né conservare né valorizzare terza direzione
La tecnologia Campo totalmente diverso ma noi abbiamo stiamo su quanto le potenzialità tecnologiche per la conservazione e il lancio della nostra cultura
Il Paese a è inutile che io ripeto i dati dell'UNESCO tutti con i dati che voi conoscete benissimo un patrimonio di risorse culturali che non ha uguale in tutto il mondo
è un patrimonio però di grande complessità da quello legato al passato ai Musei all'archeologia l'urbanistica a quello che lui produciamo quotidianamente cioè l'arte e lo spettacolo l'audiovisivo il multimedia
E due aspetti si legano profondamente l'uno con l'altro
Si vedono anche al un altro grande aspetto culturale che l'Italia esprime che quell'incrocio fra mondo artigianale Mordo produttivo
Che si esprimono nel design nella protezione perché teutonica nella grafica e nella moda con del re individualità che hanno un elevato prestigio mondiale però lo dobbiamo fare a questo punto un'altra osservazione
Cioè osservazione del terribile difficoltà del paese italiano ha inserirsi nel grande settore dei servizi superiori a cui anche la cultura in buona parte appartiene
Tutte le analisi che noi abbiamo recentemente che dividono questi servizi del terziario superiore in quaranta cinquanta settori in nessuno di questi salgono il design
Vedono l'Italia prevalere vedono l'Italia ha detto un ruolo nel momento
E cioè noi stiamo permettendo proprio nei settori in cui il fattore culturale fattore intellettuale fratture innovativo mesi si propaga in termine è il più importante
Quindi attenzione che il fatto culturale non è un fatto staccato dagli aspetti economici staccato da quello che la nuova concorrenza nella società moderna ma è un aspetto di questa nuova concorrenza
E allora noi dobbiamo intervenire su questi campi con estremo vigore
E quindi partendo come vi dicevo dalla dalla valorizzazione dei giovani e quindi la cultura innanzitutto come scuola attraverso con la valorizzazione del risorse del corpo docente e anche attraverso il riconoscimento anche in forma simbolica di progetti coordinati lanciano alcuni momenti di punta alla nostra scuola
E io credo che abbiamo infatti bisogno anche di simbologie che di aspetti esemplari
Poi dobbiamo passare al discorso della cultura Comindustria
E come produzione di beni immateriali di elevatissimo profilo qui ci abbiamo
Toh il problema di Carré cooperare un primato italiano che si è perduto
Pensiamo come primo discorso all'altro addizioni successi del cinema delle arti visive della musica e anche delle produzioni televisive sono diventati in termini economici ormai l'aspetto prevalente
Per
Poi
Questo esige una strategia assolutamente nuova ne parlerà Walter Veltroni su aspetti particolari ma certamente industriale
Deciderà il destino attende quando il cinema sono state trascurate abbiamo anche qui un ruolo che potenzialmente molto più forte di quello che noi possiamo ricoprire occorre una politica all'interno del paese
Poi c'è il la valorizzazione del patrimonio del passato
Qui noi abbiamo da risalire un aspetto di struttura burocratica
Che tende a impedire ogni costo questa valorizzazione
Tutto il modello organizzativo dalle sovrintendenze modello negativo delle politiche necessarie per il restauro dalla burocrazia che compra di questi settori una specie di gabbia che impedisce la mobilitazioni
La stilizzazione del nostro patrimonio culturale
E
A cominciare dal primo capitolo più elementare cioè la tutela passiva dei nostri beni culturali
L'Italia si è
Sottolinea tra per
Una delle peggiori qualità della tutela passiva nel suo nel suo patrimonio per l'abbandono e per l'incuria e noi dobbiamo perciò cominciare altra avere una tutela attività
Cioè
Fa passare dalla conservazione passiva alla memoria viva del nostro patrimonio culturale
E secondo il problema di portare questa tutela in modo diffuso nel Paese
Noi abbiamo perso la consapevolezza
Che
Il patrimonio culturale del nostro non è solo nei grandi centri ma in ogni città in ogni paese in ogni fiume in ogni costa in ogni montagna italiana quindi il progetto cultura non può che essere un progetto romano
Non può essere un progetto
Centrale esatto è un progetto che deve essere assolutamente diffusivo in tutto il Paese cioè un progetto pare
E quindi dobbiamo ridare a tutto il paese l'orgoglio dei beni culturali che sono diffusi in tutto il territorio
Mentre poche cose fatte sono state episodi di concentrazione della nostra attenzione in alcune del in decisione molto specifica
Gli strumenti quindi in questo caso debbono essere uno politico culturale che abbia fortissimo il senso del decentramento del decisioni
In secondo luogo che faccia ricorso
A una ampio ricorso del contributo privato che si affianchi a una strategia di finanziamento pubblico che abbia continuità
Cioè la perdita dell'aspetto
Per l'articolo di finanziamento pubblico in questi settori l'affiancamento di il finanziamento privato quindi c'è tutto il problema della politica delle fondazioni dall'aspetto
Non solo del finanziamento anche per l'aspetto fiscale delle fondazioni cioè una nuova cultura del rapporto fra pubblico e privato per il la protezione lancia il patrimonio culturale perché il problema del riconoscimento dall'assetto finanziario delle fondazioni della versatilità sono fattori importanti perché si diffonde una strategia imprenditoriale a servizi della cultura
Senza questo non arriva nemmeno la diffusione dell'intera della imprenditorialità nuova che ci vuole in questo caso
Uno dei problemi infatti del tutto trascurato il che il ritardo dell'industria culturale anche dovuto alla mancanza
Di
Istituzioni e quindi di dirigenza di management specializzato
Nel gestire questi aspetti culturali noi abbiamo
Affidato più o strutture burocratiche e non strutture di dirigenti dinamici un patrimonio enorme per il Paese
E quindi L'Ulivo vuole che attraverso questa rete
Dei rapporti fra pubblico e privato vi sia un nuovo rilancio della aspetto della economia della cultura rispetto di importanza determinante
L'avete egli determinante perché poi attrae in Italia
Del
Conseguenze di carattere economico enormi soprattutto legato al turismo prettamente sia un capitolo che adatta al di fuori
Del tema della giornata di oggi ma che noi non possiamo non considerare importa
Tutto questo settore
Gatto al patrimonio culturale del turismo è uno dei pochi
Che può esercitare anche una funzione di assunzioni di manodopera e quindi di evitare al Paese ad affrontare i problemi della disoccupazione
Pensarti osservazione elementare ma che pochi fanno in modo istintivo nel più grande Paese turistico del mondo ricerca il patrimonio artistico
Più importanti al mondo non ha unico dei paesi occidentale che io conosco che non ha una catena di alberghi
Di grande dimensione cioè non ci abbiamo mai badato
Ma non esiste una catena di alberghi italiani punto e a capo e questo è inconcepibile nell'analisi dei servizi superiore come previsto prima di un'analisi è un problema cultura
Che si è fermato nel nostro Paese
E che non è indifferente per tutti gli altri tre Michele Tacchi tocchiamo oggi perché se non si parte con un discorso dell'industria della cultura come fatto globale sistematico la cultura stessa non viene spinta ad andare fra
Ecco quindi il problema problemi si vedono fra di loro in modo assolutamente stretto
Poi cioè il problema tra cultura
Che noi dobbiamo produrre quotidianamente
Cominciando dal discorso dello spettacolo
Anche qui il proprio del decentramento è un problema importantissimo perché ogni città
A un suo teatro che ha dei grandissimi problemi di gestione di rapporto con l'amministrazione comunale di rapporto con la comunità locale
Qui c'è grosso problema della politica da scegliere all'Ulivo farà vera la cultura tutte le risorse che servono ma caro a condizione che vengano mobilità
Le risorse locali
Qui c'è proprio noi dobbiamo introdurre dei tagli alla cultura sa che viene
Usata in altri Paesi soprattutto gli Stati Uniti in questi casi la coltura del matching no cioè io chiedo una lira pubblica se tu trovi una lira applicata e questo è un colosso salto che noi dobbiamo fare come fatto proprio culturale come mobilitazione delle risorse locale perché se le risorse locali non si impadroniscono
Del loro problema culturale non lo custodirà hanno ma
Allora è chiaro potranno essere regole anche queste burocratiche ma tendenze che localmente dovranno trovare una loro articolazione
E è un modello di decentramento che in Europa ha usato ad esempio la Germania e che richiede dal centro un indirizzò forte regola generale ma non la soluzione per ogni problema
E ripeto ho fatto l'esempio del ma Ching no per la lira contro l'Iraq ma posso essere tanti altri esempi necessaria che si avvia una politica costante generale la mobilitazione di risorse locali che non sono solo un fatto economico ma se non l'unica
Condizione perché la diffusa cultura non diventi fatto burocratico
E
Infatti tre che in molti casi il problema economico nella cultura è stato sintetizzato nello scatenare notte dalla periferia per dividersi le risorse scarse e questo è un sistema che io trovo assolutamente assolutamente
Fragili l'indirizzo di ignorare deve riguardare alcuni fatti fondamentali tra formazione e lavoro del pubblico il riequilibrio territoriale l'innovazione nelle politiche troppo cessione della proprietà del patrimonio culturale
Dell'immagine gli sfruttamenti elettronici tutti questi sull'interesse generale e poi l'ingresso particolare deve partire per le gestioni dalle gestioni decentrati e qui c'è un grandissimo problema
Di correlazione ed il coordinamento
Ok è stato studiato più che alti più che in altri mercati soprattutto nel mercato dell'opera ma che è un problema generale
Cioè come dividere i costi fissi in un Paese con fortissimo tornei locali come dividere i costi fissi in una ambito molto ampio e quindi la necessità di accordi per ripetere replicare gli spettacoli
Teatrali o turistici e così via il problema quindi di una impostazione di carattere una ottimizzazioni uno in prestazioni di carattere economico di questi aspetti
Certamente io mi sono quando studiato alcuni aspetti particolari di questi temi ho visto alcune joint ventures nel settore operistico ad esempio tra Italia e Germania
Quello che mi ha angosciato e dividere come poi partito no
Lo spettacolo i due Paesi in un Paese veniva ha replicato quattro forte nell'altro Paese dimensioni all'ora
Simili come popolazione dedito ha replicato quattro a ecco allora pesante proprio stesso spettacolo stesso livello culturale stesse preparazioni tenere ma due interpretazioni diverse
Della coordinamento di carattere culturale
Allora io credo che noi dobbiamo essere molto attenti a questi aspetti non sono aspetti volgari sono gli aspetti che fanno sì che la cultura faccio un salto dal punto di vista della penetrazioni nella società
Naturalmente
Fatto questo discorso in favore delle ottimizzazione dei costi della diffusione già apprezzato il Paese cioè anche il
Problemi dello sviluppo dei grandi centri di eccellenza resterà un Paese deve avere
I centri di eccellenza della vere in momenti di confronto con il resto del mondo i momenti in cui utilitaria sia scritta realtà un momento delicatissimo nel momento delicatissimo
Il momento è delicatissimo e
Perché
E diventerà un difficile problema di rapporto fra qualità e il mercato fra le esigenze economiche ed esigenze di innovazione culturale
E qui evidentemente
Dobbiamo
Ride decidere
Te le leggi che abbiamo in materia
Qui invece dell'opera mi viene in mente il cinema
Noi abbiamo avuto la produzione
Quantitativamente sempre minore di film
Soprattutto
Una debolezza nel rapporto fra la struttura produttiva e la distribuzione e che ha fatto sì che il cinema italiano come quote nel mercato mondiale
Abbiamo una quota estremamente scarsa con problemi di bilancia commerciale
Difficile in un settore invece in cui l'Italia dovrebbe essere un settore è importante
Scusate se sempre mi riferisco a problemi economici ma sono i due pilastri discorso culturale si può garantire la grande espansione era grande attesa tra cultura se c'è un movimento anche da parte dell'affermazione nei mercati mondiali
Abbiamo bisogno sempre di due prove il testo culturale ma anche il teste del del mercato
Quindi a pensare anche al problema della
L'integrazione verticale fra produzione e distribuzione che c'è nel mondo nel settore cinematografico
E questo è un problema drammatico perché è uno dei casi in cui in Italia e fuori da questo giro
Dei colossi distribuite produttivi e distributivi che Saddam industria cinematografica mondiale
Il problema di come rientra Prodi come aiutare un rientro in questo settore è un altro dei capitoli il Paese come politico e culturale si deve assolutamente si deve assolutamente porre perché io credo che
Il problema della dominio distributivo
Americano non possa essere interpretato come hanno fatto i francesi in chiave nazionalista però debba essere interpretato con molta serietà in chiave
Economico strategica perché senza ripristinare una presenza nel mercato
Veramente è inutile che noi pensiamo a far resuscitare l'industria cinematografica italiana nel suo Rognoni su dimensioni che dovrebbe avere
Perché diventa sempre più un film d'essai richiedente sempre di più un fenomeno culturale isolato dal mercato
è un paese può permettersi sino a un certo punto vietate IR il due aspetti fra di loro fra di loro isolati
E quindi e un problema che deve essere affrontato evidentemente questo non vuol dire non avere attenzione per la qualità della produzione
Può dire sapete benissimo come abbiamo visto per il mercato dell'opera per sempre questa grande attenzione i due aspetti perché altrimenti si cade nel settore interamente sussidiato
Che le la struttura del bilancio dello Stato non può assolutamente sostenere
Poi
è chiaro che a questo punto occorre l'impostazione qui si tratta di un'impostazione totalmente da zero di una nuova politica la audiovisivo rivela multimedialità che in termini di fatturato stanno diventando
La grande parte crescente del mondo culturale
Cioè come l'Italia entra e partecipa alla grande Società della comunicazione
E
Qui va affrontato e in termini sintetici in termini globali purtroppo non possiamo più dato il modello di concorrenza che si è verificata nel mondo non possiamo più affrontare il problema della scelta delle comunicazioni pezzo per pezzo
Qui dobbiamo fare un progetto Paese un progetto Paese
Che deve coinvolgere
Tanti aspetti diversi società telefoniche della radiotelevisione tutti gli aspetti di produzione grafica gli aspetti di
Istruzione intenda nuove professionalità che dice ogni settore
E insomma l'intrecciarsi telecomunicazioni informatica radio televisione editoria a degli effetti enormi e noi questo intreccio non lo abbiamo ancora fatto
Anche perché idee nei casi in cui era partito dall'editoria abbiamo avuto alcuni episodi di fallimento con i più abili difficoltà economiche
Ma non possiamo con questo ritirarci da un settore che diventerà fondamentale per lo sviluppo futuro del Paese in questi giorni analizzando i problemi industriali io dicevo
Dell'Italia dicevo curate in Paesi come tale non può essere fuori dalla grande ricerca sulle scienze della vita
Che vanno dalla farmaceutica
Alle biotecnologie agli strumenti medicali ricevuto talmente forte questa calamità peggiora
è un paese si impoverisce non conta più nulla dopo un po'di tempo attenzione perché questo settore
Dell'intreccio fra telecomunicazioni informatica radio televisione editoria è il parallelo se non è un altro grande pacchetto di innovazione del Paese se noi siamo fuori da questo culturalmente secondo me non contiamo più nulla cioè di tentiamo sostanzialmente un grande museo
Ecco questo è il il problema di come gestire il nuovo nel settore venda coltura
è chiaro che questa un impatto enorme su tutta la società italiana perché e a questi progetti multimediali mediani essi partecipasse sia una scuola
Efficiente la pubblica amministrazione si muove tra sanità giustizia tutti settori che sono gli alimentatori
Di questo di questo grande progetto di e multimedialità è un intralcio impressionante ed è la vera rivoluzione culturale del Paese
Ecco come fare una politica di questo tipo non è solo un problema di governo per questo io dico imposto questo forse in modo un po'strana questo incontro con voi come richiesta di aiuto che non come offerta di soluzioni mai così un Paese serio che voglia cominciare
A a Verona politiche in questo campo non può che CDR in questo modo sopra tutto in un Paese così pluralistico così diversificato che ancora non ha lavorato insieme in questo settore come elitaria
Ecco quindi evitare la divisione
Fra i vari campi del sapere e questo è il nostro compito superare i vecchi monopoli che hanno rallentato
L'innovazione in questo settore e qui c'è a mio parere poi qui in questo caso Rebagliati Adami impressioni questo è un grande campo
Per mettere in atto l'innovazione dei ragazzotti Italia no è un grande campo in cui ci sono dei problemi di dimensione abbiam visti prima e nella distribuzione eccetera ma ci sono anche dei problemi di attivazione di strutture minori di fantasia di intelligenza e di capacità di innovare no
I servizi ausiliari che in questo momento stanno nascendo su internet
Sono servizi che tengono attuati da strutture di cinque sei persone ma che si moltiplicano a decine e centinaia non sono ancora diventati in mano ai colossi lo diventeranno lo diventeranno ma intanto c'è tempo
Perché possiamo entrare anche noi per non perdere l'autobus di questi fossero sessione autobus uso forse non
L'autobus di di di questi nuovi aspetti di questi nuovi aspetti che costituiscono cultura e colate che interessante perché
Ad esempio
Internet è una strana cosa che e molto attacca al tipo di struttura e di cultura italiana
Molto queste nuove reti libere possono essere l'occasione per ritornare in settori che avevamo perduto
E promette nessuno non non vi posso dare una prova di questo ma sono senza più che sensazioni sono impressioni che vengono da discussioni d'analisi da e io credo che dobbiamo incoraggiare fortissimamente la nuova imprenditorialità in questi settori considerate finalmente come settori industriali portanti del paese mentre prima son sempre stati fatti residuale
Certamente questo secondo me bisogna attaccarlo con nel grande disponibilità verso la liberalizzazione se noi descriviamo questo nuovo mercato come recato da inventare
Via i privilegi mono Follini
Gli appalti insomma eh qualcosa
Da animali nuovi quindi incoraggiamento all'imprenditoria ma senza legami senza andare a nessuno privilegi e questo è qualcosa di nuovo
Nel clima culturale del nostro paese perché dobbiamo incentivare
In un settore in cui siamo fuori l'entrata di molteplici operatori poi la selezione farà sopra affittare coloro che più si prestano a questo campo
E poi
Noi abbiamo poco la necessità che la editoria risponda ai servizi multimediali qui vedo una enorme debbono essere del nostro Paese
L'Olanda io non Alice complicità e gli Stati Uniti decidono l'Olanda la Gran Bretagna la Germania la Francia hanno in questo campo fatto passi in avanti strepitosi che qui invece del mio rischio di essere già in in netto ritardo sia
Sul piano dalla tecnologia
Consistenti trasmissioni via etere via cavo o via satellite mettili composizioni innovativi un'editoria
Innovativa e sia sul piano Tei contenuti
Ormai è una editoria nuova che va su temi specifici a pagamento a richiesta e che si avvia verso una interattività completa
L'Italia non c'è qua in questo campo mi ripete il paragone con le scienze della vita la biotecnologia ce n'è non entriamo in fretta rimaniamo fuori da un capitolo importantissimo
Ma era nostro progetto culturale e mi avvio alla fine scusate mi se questi appunti stati troppo lunghi deve un'altra caratteristica cioè un fortissimo contenuto di internazionalizzazione
Sia per i problemi della lingua si è premunita dimensione del Paese se noi non abbiamo una internazionalizzazione spinta proprio a livello massimo siamo fuori dal giro cioè la dimensione
Proprio come mercato eccome quantità del Paese Italia una dimensione non sufficiente per questo obiettivo definire il ruolo del servizio pubblico che deve a bere alcuni obblighi di esemplarità
Servizio pubblico deve darci un aiuto per aver sparato da sparse all'ambiente all'arte alla partecipazione detto pubblica l'impatto politico e deve offrire sparsi acciocché il giovane e nuovo in questi settori
E quindi l'integrazione tra servizio pubblico radiotelevisivo sistema educativo e formativo istituzioni tra cultura
Deve fondarsi non solo sulla logica di mercato come ho detto finora ma anche come garanzia contro l'esclusione sociale
E quindi come logica di partecipazione al grande sistema educativo che è importante di creme per creare il nostro Paese
Gli archivi della RAI sono un patrimonio ad esempio inestimabile per la cultura italiana debbano essere valorizzati
Agli operatori
Un ruolo rilevante quello degli operatori dei prodotti audiovisivi sui musei sugli itinerari culturali
Anche perché il G sette affidato all'Italia un progetto pilota in materia e pochissimi tra l'altro sanno di questo fatto
Ecco quindi il potenziale che noi abbiamo un potenziale che dobbiamo in qualche modo organizzare con una politica nuova
Conversione offre attività più libera una cultura che si esprime in modo molto più forte
Perché mette assieme diverse produzioni culturali mette insieme diverse culture mette assieme diverse creatività e non
Pensiamo che anche se naturalmente su questo stiamo molto discutendo molto approfondendo perché non basta la creazione riferimento ministeriale perché questo avvenga però io credo che sa anche questo oggetto del nostro teatro di oggi che la creazione di un ministero per la cultura non terrà culture terra cultura posso essere
In un momento in cui è necessario l'aggregazione così forte in un punto di riferimento interessante importante
Purché naturalmente Nunzia
Un elemento di burocrazia ma corrisponde strategicamente al la alla
Elenco dei problemi che abbiamo visto oggi alla necessità di dibattere questo tipo di problemi posso veramente un punto di riferimento purché non sia sopraffazione ma il grande momento il coordinamento della vitalità locale
Deve intervento regioni del legale insieme diversi punti di riferimento che hanno a che fare con la cultura
Ecco questo è questo è l'oggetto di discussione di riflessione del giornata di oggi non una giornata celebrativa o semplicemente pre-elettorale ma un punto di partenza è veramente serio finalmente perché il nostro Paese possa fare una seria politica culturale grazie
Grazie a
Grazie al professor Prodi
No
Non è possibile c'è una scaletta dovete rivolgervi il fuori e chiedere di essere riscritti
Aperta allora bisogna che venga qui vicino il prossimo no deve venire qua perché devono sentire tutti
Purtroppo
Io intanto ricordo che sono iscritti a parlare circa una ventina di persone più altre che sono venute a salutarci sono in sala ci sono circa due ore ed è molto importante
Secondo me che parlino tutte e quindi è molto importante che gli interventi tengono conto anche del fatto che ci sono altre testimonianze subito dopo e sono tutte
Importanti
Paolini
Gabriele Paolini scrittore e parlo anche a nome di Lamberto Antonelli che seduto lì a fianco lì in sala scrittore anche lui firma sono le Regioni sull'italiano
Il professore Prodi ha parlato giustamente di cultura proprio ieri insieme Antonelli abbiamo presentato un esposto nei nei confronti di Silvio Berlusconi Buttiglione Casini
Proprio per la campagna immorale ingannevole mi permetto di dire prendendo le responsabilità di quello che dico
Che stanno portando avanti questi politici a proposito sette otto aprile di alcune dichiarazioni fatte sui cattolici invitando tutti quanti i cattolici cristiani a votare il Polo delle libertà
Oggi a Lucas e qui si parla di cultura io mi appello vivamente alla sensibilità di Prodi
No mi appello senza alla sensibilità di Prodi per difendere la nostra cultura la cottura anche dei cattolici perché se in un'Italia in un Paese come questo sì
E possibile fa parlare con i politici portando avanti delle tesi di questo genere invitando tutti quanti cattolici con quale diritto
E l'onorevole Berlusconi
A annuncia che Forza Italia è l'unico partito chi ai principi del cristianesimo ebbene io ho ventuno anni
Mi sento Olmi a titolo di scure esco e quello di scuola media inferiore però non mi sento un ignorante
E chiedo che sia importante difendere la cultura anche bloccando alcune dichiarazioni di politici e quindi io mi appello a Prodi che possano in qualche maniera intervenire anche in questo dibattito direi assodato e scuso
Silvio occupato minuto però mi sembrava giusto perché non non ci si può avviare al ventuno aprile ad elezioni facendosi e dando spazio e non faceva alcun tipo di reazione perché non è stato non è stata fatta altroché dichiarazione ulteriori e questo mi sembra veramente una cosa la giusta grafica se voi se io volevo solo che nel ringraziarla molto però volevo dire anche
Stia tranquillo se Silvio Berlusconi
Stavamo davvero davvero voglio dire se Silvio Berlusconi
Se Silvio Berlusconi si appella la cultura cattolica vuol dire che la cultura cattolica è fortissima perché proprio
Non si sente anche lui bisogno di trovare per staccare quindi non c'è da preoccuparsi nessuno
Ha fatto bene insomma non non è cattolico io vorrei ossesso io vorrei io già ovviamente ho già espresse ieri lo stesso concetto però e inviterei anche ad avere questa grande serenità proprio perché
Questa capp spazio che viene fatta
Delle varie culture da parte di Berlusconi non è segno di forza ma è segno di debolezza quindi non c'è da preoccuparsi
E ringrazio il nostro giovane
Amico
Però vorrei ribadire che almeno fino a nuovo ordine questa è un'eccezione perché ci sono molte persone che hanno preso a che hanno preso treni pervenire quali parlare cinque minuti rischiano se no di questo passo di non parlare più tra l'altro informo il nostro giovane amico che ha appena tolto la parola almeno provvisoriamente al professor Asor Rosa non sono anche facoltà si è iscritto ma in ogni caso adesso onorevole venire sull'ormai non sono più il professor Asor Rosa e poi penserà lui a fa gli esami
E dopo avremo il ministro Antonio Paolucci ministro per i Beni culturali che dovrebbe essere qui subito dopo il professor Asor Rosa ci darà la sua testimonianza
Dunque a me pare che la domanda che c'è stata rivolta dagli organizzatori di questo incontro sia stata sia che cosa si può chiedere alla cultura al mondo della cultura in questa fase storica e politica così delicata e importante nel nostro paese
Domanda rivolta credo sia necessario dirlo
Ad una cultura alquanto confusa dispersa
Spesso frustrata e disillusa non passata indenne neanche essa attraverso la crisi profonde del nostro paese anche se devo dire che io penso in qualche modo in maniera leggermente diversa dal giudizio dato da Romano Prodi nel suo intervento
Io non molto alte
Se sono da prendere sul serio indizi importanti come la diffusione della conoscenza della lingua italiana
La diciamo fortuna straordinaria incontrata dalla nostra arte e dalla nostra storia in questa fase come forse esperienza di molti che hanno circolato per il mondo in questi ultimi anni
Romano Prodi credo abbia giustamente indicato
Nei due capisaldi del risultato economico
E della
Produzione di idee
La il fondamento di un circolo virtuoso
Al quale forse bisogna prestare più attenzione che in passato
Esiste certamente oggi vorrei ribadirlo
Una possibilità di concepire la cultura come servizio pubblico come bene
Come risorsa da valorizzare e persino da sfruttare
Io dico va bene così
Sarebbe un errore
Abbandonare questo caposaldo
Ma penso che vada curata con altrettanta attenzione
Proprio perché è la parte come dire costitutiva
E fondativa della produzione culturale anche l'altra faccia della questione cultura
Io dico che la cultura e qualcosa di più di questo
E per esempio parte integrante dell'identità nazionale
E il fatto che ci sia una debolezza di identità culturale a mio giudizio non è fatto sconnesso
Dai problemi di identità nazionale con i quali ci troviamo a che fare ogni giorno
La cultura e ricerca di valori
Ed è impulso alla conoscenza
Inoltre svolge funzioni che Calvino avrebbe definito insostituibile
La prima di queste funzioni che forse banale e superfluo che io lo ricordi in questa sede in questo ambiente ma per un minimo di completezza del discorso e la funzione critica cioè lo ricordava Bobbio
In un'intervista apparsa sull'Unità in questi giorni quel Norberto Bobbio a cui credo che questa platea dovrebbe mandare un saluto penserei
Proprio per la sua
Punizione
Il padre
Di una parte importante della nostra esperienza culturale democratica in questa fase è facile constatare non credo che sia un rilievo polemico che la cultura di destra
In questa fase e una cultura apologetiche
Non è sempre stata così la cultura di destra ma l'UE certamente in questa fase una cultura che grida il suo entusiasmo e la sua approvazione per qualche cosa che non sa critiche io vorrei su questo punto dire soltanto che siccome la cultura dell'Ulivo non è una cultura monolitica
è una confluenza
Di tradizioni e cultura
Di vuole diverse di pensiero ma che si ritrovano qui e questo e un tetto secondo me importantissimo
Del progetto culturale di cui ha parlato Romano Prodi convergendo su di un punto fondamentale che è quello dello sviluppo
Culturale e civile del nostro Paese poiché e questo io credo che non vada dimenticato che dentro questa cultura dell'Ulivo confluiscono filoni
La alla cui radice c'è una sensibilità critica profonda
Voglio riferirmi per non parlare troppo di cose mie alla tradizione del cattolicesimo liberale che è anche socio all'origine una cultura di opposizione e di critica
Ma detto questo e per non togliere giustamente tempo agli altri relatori io vorrei dire al tempo stesso che la cultura
Che il mondo della cultura in questo momento dovrebbe fare di più
Esercitare non smettere di esercitare la sua funzione critica ma fari di più perché noi abbiamo diversamente rispetto al nostro passato al passato di queste tradizioni culturali qui rappresentate un problema di governo
E il problema del governo è un problema oltre che di critiche anche di conoscenza e di perizie di posizioni
Bisognerebbe discorre più a lungo su questo tema io spero che questa sia la prima di molte occasioni ma vorrei dire questo
La cultura deve entrare a far parte della forma del governo della elaborazione dei suoi programmi della forma mentis con cui il governo intrattiene i suoi rapporti con i cittadini e con il Paese
Sono cinquant'anni si potrebbero celebrare degli anniversari queste che la cultura in Italia insegue la bella utopia di andare al potere
Bene io credo che
Maturi commessi chiamo da molte illusioni e da molte disillusioni
Sarebbe egualmente bello se uscendo dall'utopia ed entrando finalmente nella realtà
La cultura italiana la parte progressiva illuminata della cultura italiana si ritrovasse
Per la prima volta in questo Paese insieme con la politica al governo deficitaria questo credo il vero profondo augurio che noi dobbiamo fare hanno gli stessi
Grazie professor Asor Rosa adesso vorrebbe salire sul palco il ministro Antonio Paolucci ministro per i Beni culturali
Mentre dopo approfitto bel tempo morto
L'onorevole Mauro Paissan si prepari a guardare questo piccolo stretto tra discreto
Ministro Paolucci
Mi piace molto il il titolo di questa giornata
Il paese più bello del mondo
Ebbene questo titolo che campeggia in epigrafe
Unito all'emblema dell'Ulivo che vedo subito sotto
Mi ha fatto venire in mente riuniti di Gioia Tauro
Dire che cosa c'entrano gli ulivi di Gioia Tauro
Senza
Cioè
Non so se sapete che gli ulivi di Gioia Tauro
Erano considerati i più belli del Mediterraneo
Alti come casa Tassi come cupole dilaga vanno imposti compatti
Dalla collina verso il mare in poi in fondo c'era la spiaggia una spiaggia bianca intatta contro un mare inchiodare è una di quelle spiagge che ha immaginato di Chirico avete presente certi quadri classici di De Chirico una di quelle spiagge dove uno si immagina di incontrare attenua Troma cross dagli occhi cerulei oppure i centauri
Ebbene quegli ulivi che gli italiani avrebbero dovuto tutelare così come gli americani tutelano le loro sequoie centenari
Lo sapete non ci sono più sono stati distrutti villa la spiaggia dei centauri è stata devastata per fare un centro sud russi dell'UCI con un mandato fiumi di miliardi sono arrivati a Gioia Tauro sono serviti
A rendere più corrotta una classe politica amministrativa già passabilmente corrotta sono serviti a rendere moderna cioè a dire internazionale e professionale
Una mala vita che era arcaica rurali di tipo folcloristico più o meno
Ecco io credo che fra cent'anni lo storico che parlerà dell'Italia della seconda metà del ventesimo secolo non potrà non usare come emblema questa parabola italiana bellissima nel suo significato didattico tagika per quello che significa
Ecco perché il discorso sulla cultura importanti perché sono stati distrutti gli ulivi di Gioia Tauro le nostre sequoie di California e gli americani invece le tutele hanno eccetera
Io credo che sia una questione di di in cultura voglio dire può sembrare un paradosso un gioco di parole una tautologia ma il problema dei beni culturali un problema di cultura è un problema di incivili metto è un problema di consapevolezza è un problema di identità nazionali lo diceva prima
Lo diceva prima Asor Rosa allora ho detto prima di lui da da da Gentile a Croce a Gramsci l'incivili mento degli italiani questo il punto siamo un popolo incivile per tanti aspetti non consapevoli della nostra storia della nostra identità non frequentiamo le biblioteche non frequentiamo i Musei neanche i politici li frequenta
Questo il punto e allora e allora si può capire come uno ritenga saggio e giusto il progressivo abbattere gli ulivi
A battere gli ulivi e farci il centro siderurgico no
E segna così e così e così AN quindi bisogna puntare sull'incivili mento gli italiani io immagino un programma vorrei molto un programma dell'ulivo che dicessi Facci faremo una grande ossessiva grandiosa campagna di acculturazione culturale come quelle che faceva un in Cina venti o trent'anni fa per educare gli italiani
Alla consapevolezza del loro patrimonio
Quindi caro amico Prodi puntiamo molto sulla scuola il collegamento scuola
Mondo della memoria storica e da quello viene tutto il resto certo l'economia importante ma quando l'Italia ha fatto i ladri di biciclette non era un Paese particolarmente ricco non c'erano speciali capitali per scrivere
Per scrivere Guerra e pace basta una tenda aprire una risma di carta ma ci vuole il conte Tolstoj però e ci vuole un incivili mento compatto dietro che consente di scrivere quel Guerra e pace
Io esco fuori tema naturalmente mi rendo conto ma volevo portare in famiglia personale convinzione che nasce non dall'essere meteorico provvisorio ministro di un governo tecnico ma per essere soprintendente di Firenze di Mantova di Venezia dove sono stato per fare questo mestiere che è l'unico che so fare e quindi questa emesso
Questa mia testimonianza
Sarebbe interessante sentire una parola di di risposta a questo appello cinese
Che io sottoscrivo premio piccolo
Va pronto a quel qualcosa per sé semplici primo comincia a nuotare nello Yangtze tetto potrebbe essere la risposta e invece se invece credo che abbia sollevato problemi importante
Però dal ruolo opposto di quello del ministro non c'è attenzione
Io credo che il poeta come diceva mi sembra Plotino sì è una cosa a latere Saqqara e di pasti un foglio di carta eccetera eccetera ma allora non avremmo bisogno di essere qui perché tutti lo sappiano
Tutti lo sappiamo
Il problema è che
Delicato problema della politica culturale proprio queste fare in modo che il poeta rimanga una cosa alata è sacra ma data la possibilità di scrivere poesie
Ma
Aiutare a creare politicamente quel crogiolo in cui la cultura possa esprimersi dare quel clima di libertà mandare anche i meccanismi con cui si esprime qualcosa di dedica di delicatissimo certamente che io ho sottolineato perché questo è il mio dovere
Del mestiere che mi appresto a fare ho sottolineato l'aspetto organizzativo ed economico perché questo è quello che io offro al mondo culturale ma uguale al mondo politico che Vollin capsulare con questi strumenti
Allora
Chi produce cultura produce libertà chi vede organizzare questo deve offrire i meccanismi con cui si possa esprimere perché altrimenti ministro vengono a mancare anche i fogli di carta il problema vero
Allora per questo
Quello però che esplode che poi purtroppo o un'altra Fidintra riunione vediamo andare quello che io volevo assicurare oggi questo duplice strada da un lato un impegno ferreo che abbiamo per organizzare i nuovi fogli di carta
No quindi una città complessa su questi modelli organizzativi che ci voglio perché possono servire sinergie sono importantissime no perché se c'era un modello di politico balistiche riversa nemmeno nemmeno gli ulivi di Gioia Tauro venivano abbattuti un fatto culturale ma anche un fatto di legislazione lo dobbiamo offrire questo al Paese
Ma il vero fatto del ricatto che la diversità dell'Ulivo e che deve essere fatto
Senza minimamente mettere a rischio la libertà di espressione
E allora le chiamo il pluralismo di cui ha parlato Asor Rosa esperto e Oliva una cosa grossa perché perché ci sono proprio per quella sua diversità che è stata tanto criticata e suo grande patrimonio verrà non possiamo fare una politica culturale contraddittoria no neonato quindi questa grande ampiezza della capacità di espressione
E dall'altro lato offrire invece i meccanismi con cui concretamente questa libertà possa esprimersi neanche i tristi meccanismi economici del matching di cui ho parlato prima io perché per un paese finisce con l'avere due risorse limitate
La sintesi la politica e sintesi e quindi un'arte molto difficile molto complessa ma credo che oggi noi siamo qui proprio per trovare insieme questa sintesi grassi g
Allora d'ora in avanti mi piacerebbe vedere un meccanismo che comincia a funzionare una specie di staffetta proprio perché io torno a ripetere che secondo me molto importante che tutti parlino però io d'altra parte sono incapace di togliere la parola a un essere umano che si sta esprimendo quindi mi mi rimetto al senso di responsabilità di tutti quelli che si avvicenderanno perché se vorranno stare tutto il tempo per la loro io non li potrò interrompere per una mia proprio incapacità adesso l'onorevole Paissan dovrebbe arrivare se ecco è già
Dopodiché l'architetto Domenico Luciani si prepari a intervenire
Ma dovendo parlare per pochi minuti di comunicazione in particolare di sistema televisivo io volevo cominciare da due osservazioni politiche
Una positiva e l'altra non di critica ma di rammarico
Peserà sulle positiva il fatto che l'Ulivo non sia solo un invenzione elettoralistica dimostrata anche dal fatto che su questa materia si sulla materia di delle Coop delle telecomunicazioni della radiotelevisione
In questi due anni le forze dell'Ulivo hanno lavorato assieme
è possibile dire che nel campo delle comunicazione
L'Ulivo esiste si è sperimentato si è rinsaldato in orientamento in proposte comune
Ma se questa è l'osservazione positiva c'è anche il rammarico
Che deriva dal fatto che questa elaborazione comune non si sia compiutamente tra passata nei documenti programmatici della coalizione
E che questi temi ad esempio non compaiano nemmeno come citazione nei quindici punti di sintesi estratti e dall'Ulivo come indicazione del programma del governo questa mi pare una scelta non comprensibile e questo incontro spero che
Serva
Costituire proprio un'importante e significativa integrazione proprio del programma del di governo dell'Ulivo su questo punto alcune parti dell'introduzione di Romano Prodi mi sembra che vadano in questa direzione s'non si vede infatti come un programma di governo per il Paese di fin e secolo anzi di finte millennio Possa non affrontare questa nuova friend frontiera
Costituita dall'integrazione tra telecomunicazioni informatica radiotelevisione editoria audiovisivi servizi multimediali eccetera eccetera
Io non affronto tutta questa per tematica dico solo alcune cause che si dovrebbero fare
Dopo la vittoria elettorale e comincio volutamente da un tema assolutamente minore
Che so essere il più antipatico il più ampio impopolare tra gli addetti ai lavori
Cioè la par condicio
Io sono un estremista su questo punto
Penso che il divieto di Sports
E l'obbligo di rappresentare tutte le posizioni politiche
Prima delle elezioni
Ci abbiano nonostante tutto insisto sul nonostante tutto regalato una campagna elettorale meno sovraccarica emotivamente sostanzialmente più equa perciò penso che dopo le elezioni dovremo convertire in legge
L'attuale decreto sulla par condicio
Togliendo i vincoli inutili o macchinosi che ci sono ma salvaguardando l'impianto fondamentale del provvedimento che era è e rimane giusto
Ovviamente l'intervento principale invece questi amo chiamati è quello di riordino del sistema in particolare di una normativa antitrust
La commissione voi sapete alla Camera preceduta Giorgio Napolitano aveva già raggiunto alcuni risultati aveva definito d'autorità di garanzia che è un istituto fondamentale decisivo
Di avere definito i tetti di risorse alle quali ogni soggetto nel campo televisivo può accedere che questa poi la vera misura antitrust
Quel lavoro va ripreso
Va ripreso per raggiungere l'obiettivo di ingresso di altri soggetti nella televisione
Con l'obiettivo di fare emergere anche nuove imprese protagoniste nelle nuove forme di televisione
E a riguardo va detto che nessuno nessuno
Vuole intaccare le imprese esistenti
Tra le forze dell'esponente dell'Ulivo non c'è nessuna primo della classe a riguardo
E questa volontà questa affermazione di non voler intaccare
Le imprese esistenti vale nella stessa misura per media sette ma anche per la RAI
Anche perché vedete l'eventuale riduzioni di reti via etere terrestre
Dovessimo concordare in sede legislativa può essere compensata dalla possibilità di cimentarsi sulle nuove frontiere televisive che l'innovazione tendo tecnologica non solo consente ma stimo
Io non voglio sfuggire alle polemiche di queste settimane
Su questa materia
Invitando a smetterla per favore con le uscite estemporaneo
Con le uscite senza senso se limitate singoli aspetti della questione e non inserite in una proposta di sistema io non posso parlare ad esempio di numeri di reti
O del problema delle risorse pubblicità sì o no
Se non lo espongo la mia idea di sistema televisivo del rapporto tra presenza pubblica e presente perché il settore privato se non mi metto affare diligentemente anche di conto
Con le risorse disponibile dal settore televisivo stabilire quali risorse possono essere liberate a chi posso essere andare
E se non introduco la variabile fondamentale delle nuove forme di televisione per paradosso io sono disponibile anche prete riscosse in considerazione
L'assegnazione di mezza rete televisiva alla RAI basta che mi si spieghi in quel guardi in quale quadro di sistema questa proposta
E presentata ecco stabilita come regola questa contestualità
Dell'interventi
Deve essere chiaro che per la Rai
La permanenza dei Calone deve essere rimotivare
Rimotivare atta interni di funzioni di reale servizio pubblico in termini di programmazione vera e propria di servizi della RAI
A me oggi
Pare molto più a rischio
Molto più in pericolo molto più in discussione il canone per la RAI che non la pubblicità
Perché è quello che va rilegittimazione di fronte ai cittadini utenti che pagano ogni anno quella somma
Ma la RAI non troverà un proprio Fitto futuro se continuerà ad apparire come oggi appare
Come ciclicamente assaltata dai vincitori di turno
E ovviamente avversata e attaccata da chi si sente estromessa
Perciò la necessità di una nuova legge anche sul così da me stesso della RAI e qui io ripropongo la soluzione paritario paritetica
Che avevamo individuato anzi avevamo addirittura concordato con con la destra e che poi la destra fatto saltare per poter condurre la campagna elettorale con la RAI in mano
Noi dobbiamo dire fin fin d'ora
Che se vinciamo le elezioni
Non non ci prenderemo la Rai
Noi non vogliamo una RAI dell'Ulivo vogliamo una RAI in cui si possano riconoscere la grande maggioranza dei cittadini io mi fermo qui
Come si vede i
Temi sono molti fronti sono parecchi
Si tratta insieme di cogliere le nuove opportunità di sviluppo del settore
E di difendere fondamentali valori di democrazia e di libertà
Dobbiamo fare tutto ciò
Anche per sbarrare la strada
E per usare un'espressione che tempo fa mi attirò qualche fastidiosa reazione per sbarrare la strada anche
A coloro
Lo ripeto che sono i nuovi tangentisti
E che tali sono Non per soldi ma in modalità di democrazia e di libertà di informazione
Grazie all'onorevole falsa adesso l'architetto Domenico Luciani della Fondazione Benetton direttore della Fondazione Benetton che è stato chiamato in causa in quanto
Prima dal professor Prodi
Per la commistione di Pubblico e privato nella cultura dopo dico una comunicazione anche di servizio per tutti
Avremo un contributo filmato di Umberto Eco e poi con un microfono io spero che non ci sia in sala vorrei incastrare un po'di gente che stalli fa il pesce in barile
Ma allora l'architetto pericolose
Cari che illustri amici dell'Ulivo
Rispondere al vostro invito portare quindi il saluto e l'augurio
Di un piccolo centro di studi a regime privato non profit
Che si occupa specificatamente di beni culturali
L'augurio che prossimo governo sia un governo democratico
E lungimirante che si occupi davvero dei beni culturali
Per me è anche l'occasione per una domanda molto schietta e per una proposta operativa
Domanda e proposta che penso potrebbe avere qualche rischio nei prossimi mesi
Su un solo nodo della politica per la cultura
Un nuovo che però io ritengo vitale perché nelle tesi scritta una nuova alleanza con la natura io estenderei una nuova alleanza con la natura e con la memoria storica e li vedrei insieme
La domanda è
Siamo proprio sicuri
E che si dicono questo Prodi poi ha molto corretto e questo mi è molto piaciuto siamo proprio sicuri
Che teoricamente esiste in Italia uno dei sistemi di tutela più avanzati del mondo
E che stando così le cose la crisi amministrativa
Le catastrofi annunciate
Al nostro immenso patrimonio di natura e di memoria
Del quale pur siamo provvisori custodi provvisori Bianchi Bandinelli
Queste crisi
Queste catastrofi sarebbero dovute solo a confusione di poteri e a penuria di fondi come recitano le tesi
E allora perché tratta dove verrebbe questa difficoltà così profonda
Questa inadeguatezza così spaventosa
Gli ulivi di Gioia Tauro ma legge Terri il libro di Eugenio Turri
Sul paesaggio veneto dalla villa al capannone industriale
Sulla penuria di fondi io farei molto bene i conti e più che di penuria parlerei di spreco e di anarchia
Sì facciamo bene i conti pubblico a livello di governo pubblico a livello di ragioni pubblico a livello di province pubblico a livello di comuni
E poi i privati
Con questa terribile
Abitudine di fare cosiddette sponsorizzazioni senza
Misurarle culturalmente senza dar loro senso spesso
Mostre mostrine
Inutili
Mille iniziative effimere
Mille operazioni cosiddetto e culturali clientelari
Molti libri troppi libri protetti promossi prepagati
Cosa costa
Denaro pubblico e denaro privato facciamo bene i conti
E anche quello privato perché buttarlo
Allora io chiedo una svolta
Una svolta strategica in campo culturale
Dalla centralità dell'effimero
Dispiace vedere qui l'illustre assessore lo ha inventato
Al permanente dall'effimero al permanente
Bisogna dare i soldi agli archivi alle biblioteche ai musei
E farli gestire in modo nuovo aperto dinamico sono molto d'accordo sulle accenni di Prodi da questo punto di vista e poi la confusione è proprio vero
Che c'è una confusione dei quattro livelli tra Stato Regioni Province Comuni o non è piuttosto vero cosa che a me sembra del tutto evidente
Che siamo in un paese a forte attitudine centralistica
Nel campo dei beni culturali
A forte attitudine unificante tutti i beni culturali stanno insieme da esibire i documenti fino ai paesaggi
E a forte attitudine passiva
Si usa
Molti troppi musei assomigliano
A vecchie canoniche di campagna con luci spente con orari penoso indisponibili a essere aperti nei giorni in cui davvero e nelle ore in cui davvero la gente potrà verificarlo
Così
A me pare che nel campo museale abbiamo uno stato che si comporta piuttosto come un principe collezionista
Musei piuttosto come Wunderkammer se non come musei aperti e fisico
Il campo monumentale nel campo degli sconfitti densi di natura e di memoria oscilliamo lo Stato oscilla abbiamo superato per fortuna la tragedia del figlio ma lo Stato continua ad oscillare fra grandine grati
Restauri pesanti e anche qui io propongo che si rifletta su una svolta strategica
Da questa spirale
Del restauro pesante alla spirale virtuosa della manutenzione della presenza non si dovrebbe più dare una lira pubblica a un bene da restaurare se non fosse garantito per i prossimi quindici o venti o trent'anni che c'è lì un padrone di casa che lo gestisce che lo governa che lo tiene che lo mantiene oggigiorno percorresse il primo articolo della legge
Prima di tutto va
Allora
Come vedete la questione ce la faccia proprio a livello teorico e il sistema di tutela e la parola stessa tutela che va rivista io vorrei tanto che su questa questione le tesi fossero più nette
E che poi si discutesse magari dopo le elezioni dopo averle vinte come io
Mi auguro le auguro caldamente una vera discussione su questa questione
E finisco col
Questa con questa proposta una discussione subito dopo le elezioni
In cui si affrontino e si individuino alcune grandi direttrici sui beni culturali da prima
L'aveva già fatto con Keiko le due direzioni ma secondo me bisogna andare più avanti e con più nettezza
Separare beni mobilità beni immobili
Separare l'area dei beni archivistici museali biblioteconomia ci dall'Area dei beni
Archeologici paesaggistici urbanistici
E collegare questa seconda area che io chiamo dei beni culturali situa Ali perché fuori dal loro contesto non esistono più
Ha il grande tema della natura quindi prendere il problema
Della tutela della natura della grande legge quadro sul dieci per cento e unirla
Ai beni culturali noi così al cinquanta per cento queste cose sarebbe tra l'altro anche bene smetterla di dirle perché come si fa a misurare il cinquanta per cento settanta per cento questo smettiamo di dirlo se possibile io caldeggerei questa cosa
Ma non c'è dubbio che il nostro territorio è un immenso paesaggio culturale
Non c'è distinzione è un immenso paesaggio luogo nel quale natura e cultura si intrecciano in modo assolutamente indissolubile
Allora noi dobbiamo prendere la natura i parchi naturali i fiumi le grandi questioni della natura e unirle ai beni situati
Da una parte e dall'altra
Unire tutte le strutture che si occupano di beni immobili
Ai documenti ai dipinti del e collegarle con la parte della cultura invece operante una parte alla cultura che attiene poi all'editoria alla informatica alla televisione bisogna farli conoscere bene questi già avete in un circolo conoscitivo di straordinaria innovazione qui
L'innovazione viene Calcata lì viene caricato il tema non conservativo ma il tema della salvaguardia ed è la valorizzazione
Quindi
Separare queste due grandi sfere e organizzarle separatamente
Secondo decentrare
Decentrare la questione dei beni culturali non può essere che si tutela allo stesso modo
Agrigento e lo Stelvio
Non esiste
Allora il decentramento ci permette di non fare quest'altra parola un po'vuota federalismo cioè ma di portare ad un livello intermedio il potere e unificarlo a un livello intermedio non può essere la micro comunità non può essere il Comune non poi però non lo Stato
Io penso a un livello subregionale un livello provinciale subregionale composto in modo equilibrato quindi decentrare la questione dei beni culturali
Terzo e l'ho già detto coordinare ambiente territorio paesaggio corrodere agenzia dei luoghi a livello regionale o subregionale
Nel quale la questione dei bacini fluviali la questione dei grandi opere infrastrutturali da questioni dove dovrà passare il quadruplicamento veloce la questione a tutela della villa del parco e del giardino e dell'altra naturale devono trovare una coesione devono essere viste insieme
Ingegnere trasporti lista deve parlare col paesaggista col il sovrintendente
Con il tecnico del fiume e dell'idrologia
E ultimo
Penso che sarebbero di grande interesse delle norme nuove di fiducia reciproca
Sul rapporto pubblico-privato
Fondato però non su occasioni ma su programmi
Grandi Progetti intorno ai quali gettare denaro pubblico e privato inadeguata grandezza
Ho finito
Spero quindi che si possa fare spero che vorrete prende l'iniziativa di fare dopo le elezioni
Un incontro naturalmente non è questa l'occasione per per per per andare più a fondo e per ragionare ma un incontro nel quale si posso davvero
Così come ho visto nelle tesi avviata la riforma della mille centocinquanta la legge urbanistica avviare insieme della riforma della legge mille ottantanove del mille quattrocentonovantasette quattrocentotrentuno
Quella legge del mille novecentotrentanove che riguardano i beni culturali e il tentativo che non ha funzionato del ministro Galasso con la quattrocentotrentuno del mille centottantacinque una riunione di questo tipo
Ora perché devo portare qualche vantaggio qualche novità e anche qualche invenzione intorno alla questione dell'occupazione disoccupazione giovanile l'occupazione tecnica l'occupazione di laureati
Che per tutt'altre ragioni e in tutt'altra sede occasione uno dei grandi temi del nostro tempo ecco come allora e finisco la questione la salvaguardia valorizzazione di beni culturali
Può sposarsi utilmente con la grande questione l'utilità sociale ambientale della disoccupazione giovanile venga
Grazie all'architetto Luciani
Che adesso mentre si prepara il ecco il video il contributo filmato con il saluto di Umberto Eco io vorrei ricordare che i lavori proseguono questo pomeriggio a partire dalle ore quindici e ci saranno anche oggi pomeriggio degli interventi prestigiosi verrà Jack Lang da Bruxelles apposta per parlare
Poi ci sarà il tedesco la Maurizio Maggiani una serie di altri interventi molto interessanti
Pur noto che è bastato dire che avevo con l'intenzione di stanare con microfono e c'è stato fuggi fuggi generale che spero poi rientrerà
A ecco cento
Dopo di che adesso penso sia pronto il filmato con il saluto di Umberto Eco dopo di lui
Chiamerò Demetrio Volcic a parlare qua poi ci sarà Alessandro Baricco e Omar Calabrese sentiamo Umberto ecco
Io credo sia pronto
Quando si parla di partecipazione della cultura bisogna sfuggire a un po'alle
Alle illusioni televisive ciò che voglio dire la presenza degli intellettuali la presenza della cultura in un paese vuol dire alla presenza di una scuola diverso che sappia tenere conto di come il mondo sta cambiando no vuole tenerne conto presenza cultura vuol dire dei cittadini sappiano leggere i giornali sappiano guardare lo schermo non in modo passivo critica discutendo presenza di solito si deve anche adesso come è stata condotta la campagna elettorale col
Cercando di di a volare dei dei dei dei nomi prestigiosi nel mondo degli intellettuali no alla cultura non la tassa che le degli intellettuali la cultura e portare ogni cittadino attesta rigurgito di chi vuol dire non saprebbe Cyclopaedia a memoria ma sapersi muovere ispettore cultura Ordine puntare ogni cittadino sapendo usare i nuovi mezzi telematici si decise quali sarà escluso dal mondo delle
Ecco quindi non è un problema di educazione scolarità questo sì sì ma insomma forza della cultura la cultura risorsa economica
Diciamolo chiaramente perché il povero analfabeta è tagliato fuori dalla vita sociale cultura risorse economiche perché una diffusione della cultura nel senso tetto vuol dire possibilità di lavoro per le nuove generazioni le risorse economiche perché l'Italia è un Paese che il tempio potrebbe tendere più cultura a tutto il mondo invece la siamo per i nostri
Questo in questo senso è risorsa economica i Paesi ricchi paesi
Potevi più sono Paesi critiche questo non nello studio nello sviluppo dei musei
Eccetera ecco ridendo non dobbiamo neanche pensare la cultura sorride squat ho scritto che sta
Sulla torre d'avorio poiché la centralità sociale sì alla vita imprenditoriale no le cose sono sono strettamente legati paese che ha un patrimonio
Liberali o come il nostro che sta avvenendo identità e come quei barboni in italiano Genda che nascondevano pacchi di biglietti ad aprile dal materasso e poi gli venivano mangiati dai topi cioè e e denaro buttato via sono che nomina vestite come se si allargasse vuole Dini ecco avere e le nostre gallerie piene di quadri che non escono che non ci siano che nessuno vede come certi Paesi del Sudamerica che hanno i diritti Titanium miniere d'uranio ma non non le sfruttano
Questo era Umberto Eco ho visto Demetrio Volcic che è già arrivato
E lo ringrazio di questo di quasi trenta secondi
Naturalmente prima mi sono dimenticato di dire che i lavori poi saranno chiusi dalla relazione di Walter Veltroni verso le diciassette diciassette e trenta e ovviamente quello sarà il momento
Il compendio insomma di tutta la giornata Demetrio Volcic grazie maestro io sono abituato a essere interrotto cacciato faccia Puffetto alto il suo
Abbiamo parlato di fattore innovativo abbiamo detto che siamo gli ultimi
Tra gli ultimi in Europa nel mondo l'Italia fuori dai colossi produttivi come entrare questo è il problema lei te generale sono già state sospese moltissime ebbene pertanto io a ritorno al mio vecchio mestiere ti cronista E.T. cronista chi fatti esteri e racconta una piccola storia
Chi cronaca tedesca storia di baruffe tiri assassini politici
Rappacificazione i anche tutti accordi tutto questo è possibile perché sono saltati tutti i vincoli mi ricollego ai discorsi di prima che non permettevano il collegamento tra vittoria alterare le televisioni bloccavano lo sviluppo coi Monopoli per cui perfino i tedeschi che sono di solito
Molto prudenti prima di andare avanti in due in tre giorni riescono a fare
Saltare le combinazioni precedenti inventando onde nuove tutto questo si gioca senza rete
E a livelli ti e cinque mila miliardi di lire la storia è questa il signor Hirsch quarto produttore televisivo d'Europa il signor Bertelsmann che il primo da tempo preparano un accordo pensano di mettere in piedi un aggeggino una decodificatore digitale comune
Che sulla parola suona abbastanza complesse in realtà è una piccola scatola con alcuni bottoni approvati idiota che ogni bambino può azionare
Nel frattempo però fanno i propri trucchi ognuno gioca per conto proprio in un certo momento rompono
Improvvisamente circa sì Hirsi collega con Paramount e invece Bertelsmann mette i vecchietti una cordata
Di cinque Ciccanti del settore settore tra cui c'è ovviamente il Murdoch che non manca mai due francesi sono in cinque e fanno una joint-venture da cinque mila miliardi di lire
Parliamo della televisione digitale e dei canali che ci che non verranno di solito si pensa sempre al due mila e due mila è come se fosse tre mila insomma una cosa che forse verrà ma forse non verrà nemmeno o devo dire che il signor io
Per battere Tartus ma
Ha cominciato alcuni giorni fa il primo aprile con dodici canali il primo maggio apra cinquanta canali poi parte la grande promozione in autunno
Per vendere questi suoi apparecchi ti digitali per le feste natalizie e spera in poco tempo di avere tre milioni di clienti Berté smalto che non è di meno
E che a una cordata ben più potente anche l'ulivista
Partendo nel nel mese di maggio esatta reality duecento canali ora non è detto che tutto questo raggiungerà immediatamente anche l'Italia ma è anche difficile immaginare che si fermi sul Brennero e che al preciso non scenda in qualche modo a Bolzano
Da noi tutto questo procede un po'più lentamente la pubblicità
Don se attigua così velocemente non è pronta ancora mancano il paese non è capeggiato anche se ho sentito che la Polonia con la genialità italica hanno pensato di passare il cavo della canalizzazione cittadina speriamo che i topi non mangino ricavi come può succedere ma comunque insomma siamo qui ecco il momento e pronto il momento è maturo la televisione digitale i duecento canali che ci inonderà hanno s'sono pronti per fare il loro lavoro attualmente manca ancora il parere dell'Antitrust europeo ma anche il parere delle commissioni nazionali Antitrust però se opporci eretiche quando uno spende quelle zone per investire in un progetto certamente l'attrattività
Nessuno rischia enormi investimenti per poi perdere dunque possiamo dire che si può resistere a tutto meno che al progresso tecnologico secondo che i vincoli e le frontiere non resistono allungo noi abbiamo già tentato di evitare la televisione a colori e ci siamo trovati all'ultimo poi il ritardo e la storia punisce sempre chi si trova in ritardo anche nel campo
Della massime Geologia
Se non passano le regole il parlamento naturalmente delle Camere ha bloccato il dibattito sulla nostra legge in questo campo qualcuno dice che una fortuna perché la legge era operata da troppi vincoli altri dicono che e i vincoli sono pochi comunque insomma noi siamo in piena incertezza mentre dell'Europa del Nord sull'Europa centrale si sta preparando seriamente a questa realtà che e già oggi qui tra di noi
E sarebbe un altro campo di colonizzazione
Visto che il convegno su comprende anche il tema dell'informazione ricordo soltanto che una del giornale noioso tedesco o inglese a quaranta corrispondenti esteri apre una parentesi che riferiscono quattro soltanto in Africa mentre noi mandiamo un inviato
Ogni tanto rischiamo che la classe dirigente del Paese chi deve essere informato
Poiché dovrà leggersi i giornali noi così l'attività Zeitun fra curda rimane per avere un minimo di informazione sul come va il mondo mentre non lo riceve dai nostri giornali ma torniamo
Alla
Televisione
Allora bisogna definire come ci collochiamo in questa sfida con chi andiamo contro chi andiamo possiamo farcela da nuovo da da soli o non possiamo parente non possiamo i pessimisti vedono il mercato mondiale dominato da cinque sei grossi gruppi e gli altri considerano che forse saranno dodici non certamente non siamo in una buonissima posizione per partire
Se io ho letto ieri un giornale in cui il direttore della seconda rete della RAI
Parlanti schifo la RAI che la rimasti cattura di peggiori generi intestinali e becera fa vomitare postribolo dei sentimenti eccetera eccetera
Da vecchio aziendalista anche se in pensione spero che non sia così drammatico comunque non mi sembra che l'azienda anche dopo aver ascoltato le parole un po'più misurate del consigliere Cardini penso che l'azienda non sia interrato ti operare quello scatto che proprio in questo momento sarebbe stato necessario
Evidentemente per entrare in questo contesto europeo ci vorrebbe un organismo ben più scattante tempio saranno
Siamo già verso i cinque minuti
Se allora ecco perché ci vuole fantasia progetti magari favorire i sei ragazzotti della sfida di cui parlava prima Prodi
La RAI naturalmente si era sempre difeso dal sindacato per il sindacato deve difendere i posti di lavoro e tuttavia probabilmente la difesa cinese del posto di lavoro visto che si è parlato in Cina provente non esiste più chissà se i colleghi della RAI non possano essere distribuiti in meglio nei prossimi quindici venti canali che l'Italia dovrà produrre
Per essere in qualche modo non agli ultimi posti naturalmente ci vuole fantasia
Ci vuole molta mobilità e probabilmente l'unica cosa che non lo si deve fare e resistere su posizioni
Sullo status quo sulle sulla rendita di posizioni supposizioni teme quando c'è stata l'asta del calcio tutto il paese si è emozionato per le partite
In bianco e ben poca attenzione invece è stata data al problema
Forse principale che sono le televisione criptate e che sono le televisioni domani su questo non ci siamo mai citati perché non ci tocca immensamente vediamo
Psicologicamente ancora come se la televisione dovesse essere rispettare tale per sempre noi sappiamo che il narrowcasting evidentemente gioca a sfavore del proteica Sting delle televisioni
Generaliste non sappiamo quante resisteranno sarà una questione del mercato perché ripeto se il signor chi da per venticinque marchi che sono ventisei e ventisette mila lire dodici canali Sōbu che di fondo
In cui c'è un canale perfino per le questioni religiosi etiche per i bambini per lo sport
Con che
Giustificazione quale la legittimazione Tel Carlone
Che noi chiediamo al nostro pubblico allora probabilmente il problema del canone si porrà abbastanza presto
Che siano due che siano tre questi sono poi esercizi teorici per cui manca il quadro generale per definire quante reti generaliste sono necessarie con questo mi sembra abbondantemente superati i cinque minuti e ringrazia
Grazie
Demetrio Volcic
Alessandro Baricco sta salendo
Io sto in parte cosa dirà perché abbiamo parlato alle volte di questi temi
E so che sono cose interessanti alza le mani
Ancora parlato
Volevo che chi ha meno di trent'anni alzasse la mano qui dentro
No Walter abbiamo un problema Houston abbiamo un problema
Non è una questione sull'anagrafe campa anche però comunque io ne vedo poi cerca di certo una somma non è che ce ne sono pochi credo che ci sia bisogno per noi che loro sanno che i ragazzotti come dice Prodi credo che sia molto utile per noi
Così noi forse per noi sarà un pochino più difficile diventare quello che io ho visto
Quando ero un po'più giovane e cioè una sinistra che era anche è molto una si sta culturale che era anche molto una casta
Era un gruppo di gestione spesso anche di poter non riusciamo ecco cosa ha detto cose molto belle ragionevole ma Prodi ha detto anche la parola rivoluzione rimasto non la facciamo credo se prima di tutto noi che siamo della sinistra e lavoriamo nella cultura
Molliamo la tentazione di rimettere su quello che ci resta
E sabato che produsse del mattino è stato atteso da tanti problemi non se ne accorge che ridiventa casta
Ridiventa sette del potere i ragazzotti servono a noi perché c'era un po'di Corioni e ci impediscono tra questi i ragazzotti hanno molto bisogno di noi
Anche
Ieri sondato sentire Springsteen scusate costate piccoli esempio grafica
Un applauso Springsteen al boss
Alla alla fine di questo concerto molto strano lui c'è c'è solo lui con una chitarra
è un'armonica e canta queste canzoni anche molto noiosa già la musica diciamo tutte uguali
Ma sono sostanzialmente dei testi che lui canta come uno che rispetta la sua stanza che siede sul letto incomincia a cantare come via Bellerio accorta in sequenza dei testi questi testi parla di un'America
Sconfitta
Niente di speciale non è che ha sconfitto Breeze non mio non mi risulta che spinse sia di sinistra è uno che è nato in un posto che innerva ed è venuto fuori suonando molto bene la chitarra
E ha raccontato racconta una dopo l'altra in te come fossero tante icone queste immagini di America non poco anche povera ma soprattutto poca là dentro
Naturalmente le le le racconta con il rock con qualcosa che rimane per loro e quindi sostanzialmente con una voglia ho una voglia che tutto questo non sia così
La voglia non la dice sì alla chitarra nella musica eccetera e la miseria e nelle parole
Alla fine di questo concerto un ragazzotto di quelle di Prodi è salito sul palco si è avvicinato a Springsteen
Ma non come il facevano ridevano a toccare la sciarpa Sud ora opera anche uno cioè una per uno uno è salito sul palco è andato da sospensiva ha stretto la mano è previsto per scienza come dire
Tutto
E che sicure questo concerto abbastanza tosto cioè non è un concerto proprio di questi di grande soddisfazione ma questo viene dall'America racconta la sua terra racconta la miseria che quel ragazzo fuori conosce
Sarà sul palco stringe la mano se ne
C'è una cosa che che noi epidemia altra io sul punto salito molte cose ragionevole su quello che si deve fare noi che lavoriamo nella cultura e un'eventuale governo dell'Ulivo che aiuti noi che lavoriamo cultura ma più di ogni altra a me resterai sta dentro una cosa che forse appartiene più al patrimonio della sinistra
In questa grande coalizione ma e ci tengo che perché già vedo che rosso lì finito piccolina piccolina invece sensitiva passiamo ad altri piccoli
Ad esempio sento però di dire con molta chiarezza e anche altri una cosa molto giusta questo che su questo Paese va educato certo ma voglio dire va anche e per me perché sono con la tua posto solo osso
Per me va educato anche e soprattutto alla passione civile alla ribellione all'insofferenza
Questa cosa qui è difficile fargliela capire
E difficile insegnare
Se noi ne siamo questo
Magari tocchiamo anche un paese civile posteggiano bene pagheranno perfino le tasse
Magari le volte guardano anche video sapere ma non è esattamente al Paese che sono ho l'impressione che se non hai non dico che Springsteen sia un modello però accidenti quello è uno veramente che natura per ferie se messo a suonare ma una cosa faceva rock egli riesce a dire quello e cioè a dire i ragazzotti ovviamente anche a me che c'è quasi quarant'anni ma anche ragazzotti riesce a dire una cosa che prescelse incastrato sì veramente incassata anche se tu non hai mai visto quel sobborgo di Minneapolis prodotto incentra Mina poi se qui ovunque
E sì che veramente c'è due condoni
Scusate
No a me a me aiuta ecco io voglio dire io faccio un mestiere che raccontare storie mi piacerebbe raccontare alcune che aiutano perché ripeto un oppositore al mattino se approvata la biancheria dice si dimentica
Che credo che dobbiamo fare questi c'è una canzone di di di Springsteen e chiudo che io amo molto
Con lui parlava una micro vittima vediamo ci facciamo qualcosa abbiamo poi sono comminiamo casino pacioso ma dissolto sbattete ripeteva che andava e poi alla fine dice Vasco anche se non può e cioè se poi ce l'ha già fatto i conti fa venire a ciel de del lavoro in banca non importa e poi se queste cose inglesi che sono ormai diventate quasi un inno per Springsteen inane e richieste Carsen anche resterà sì duro sì affamato sì vivo
Queste tre cose credo
Sono abbastanza quello che s'è compresso orrendamente in quel quella forse non so rosso ma sono le cose che sono distrutte come negli anni scorsi quando pensavo alla politica ed è questo che credo sia educazione credo che sia questo che fa un Paese lo dico i ragazzotti ma parlare benissimo però settantenne questo bisognerebbe credo riuscirà passa iroso ma io e molti altri che sono stati come in questi anni son passate tutte le vicende della sinistra
Devo dire Prodi molto rassicurante mi piace sono contento
Spero che vinca per quel che vale io voto
Dopo otto vorrei anche che si sappia perché può essere utile dei riferimenti
Io quando ho saputo che vertono si candida per il Polo avuto molta chiarezza dovevo stare son cose che aiutano quando sai dove la gente la
Ma
Stavolta già molta gente lì dentro
O che Prodi lo amo
Però
Vorrei levo dirli possiamo andature utili che noi siamo duri
Molto affamati molto di
Più di questa roba qui temo
E noi non
Non ci tireremo indietro neri se vinciamo né se perdiamo Ciarrapico ricordi comunque
E credo che siamo che morti grazie
Grazie Alessandro Baricco Omar Calabrese sta arrivando
Cristo del godimento non è stata proprio prima nessuno ora siccome c'era per il croato mi sfogo di uso la scia
Fatelo Serge cotte come ieri
Visto che siamo fra uomini colti fate ricominciare una piccola citazione che ci vuole
Che cos'è la cultura per un Paese e la citazione viene da amici ha detto che è uno scrittore francese importante dell'avanguardia
E lui ha detto la cultura di un Paese è un pezzo dell'identità sociale ma è anche quella che un Paese riesce a pagarsi questo concetto mi sembra decisivo per valutare a che punto è la cultura nel nostro Paese
E quando vedo i dati sulle percentuali di Bilancio Finanze stiamo nella cultura che ci dicono che investiamo lo zero virgola ottanta per cento certamente un piccolo brivido
Lungo la schiena corre
Lo zero ottanta per cento del nostro bilancio nazionale contro percentuali in altri Paesi anche molto molto inferiori dal punto di vista del bilancio nazionale tipo la Tunisia mettiamo che ha il due per cento
Fa davvero rabbrividire
è questo che noi vogliamo fare vogliamo continuare a fare investire lo zero ottanta per cento di investire dicono proteggerla la cultura come dicono i nostri avversari
Per assisterla bensì per incentivare per compiere delle operazioni
Sapete che l'anno scorso grazie al fatto che non si investe per niente e grazie al fatto che non si legifera per niente materia culturale e abbassato anche del quarantasette per cento
Il contributo dei privati alla mecenatismo e alla sponsorizzazione
Sistema probabilmente invecchiato che non è più segno di modernità ha comunque il denaro privato e passato alla cultura con un meno quarantasette per cento
Segue la tendenza europea per carità del Signore ma insomma questo è il dato di fatto
Ora questo Paese che che costituito su queste cifre dobbiamo cambiarlo radicalmente
Noi però non abbiamo soltanto delle proposte scritte sulla carta
Nel programma dell'Ulivo per dire che la cultura deve essere una risorsa che dobbiamo promuovere l'impresa culturale noi tutto sommato abbiamo anche qualche fatto
Per esempio le quattordici città d'arte più importanti d'Italia che si sono visti chi unite una specie di club
Stanno investendo in cultura dall'uno e mezzo al due e mezzo per cento parlo di Trieste di Torino di Venezia
Di Roma di Napoli di Catania di Palermo di Siena e Firenze di Pisa di Bologna di Ancona di Parma queste città hanno fatto uno sforzo e stanno investendo dall'una e mezzo ad un mezzo per cento
C'è quel ministro Paolucci c'era peccato andato via proprio questo momento ma con lui avevamo stretto un patto Borgna mi è testimone questo patto diceva se per questa alcune di queste città d'arte
Fare un ulteriore sforzo investono ancora del denaro ebbene col ministero dei Beni culturali possiamo inaugurare una politica di incentivazioni
Per esempio di carattere tariffario ma perché si deve pagare la luce per illuminare un monumento alla stessa cifra con cui si accende la lavatrice in casa no non è giusto perché si deve pagare il telefono con sia pure qualche sconto sì ma dato che gli uffici pubblici lavoravo la mattina al prezzo più alto quando tu devi andare a organizzare delle cose questo assolutamente deve cessare deve essere costruito un progetta un in sé un insieme di John intreccia anche fra le varie istituzioni
Che cosa si contrappone però dall'altra parte invece il Polo questa è anche interessante saperlo
Non soltanto assolutamente nulla di tutto questo quando il senatore l'onorevole Gasparri dice che bisogna addirittura tagliare dai bilanci recita la cultura perché questo è un modo per sovvenzionare
Pericolosi sovversivi e questo è stato detto un mese fa
è evidente il modello di cultura che ci viene proposto una cultura che è soltanto quella del signor Rossi che quella dell'eliminazione dell'incentivazione per l'impresa culturale e non certo dell'assistenza
Ma i fatti lo vedete anche in questi giorni quattro intellettuali che o non riesce a portarsi in giro vengono trattati come fregio prova da portarsi in giro abbiamo l'intellettuale oppure come cagnolini
Berlusconi abbiamo visto ieri sera a Cagliari con i quattro cagnolini che riuscito a portarsi dietro
Noi siamo per un'altra cosa noi siamo per un intervento più diretto più partecipe queste quattordici città d'arte che vi dicevo hanno come assessore alla cultura gente che fa di mestiere la cultura undici professori universitari un un artista molto rinomato a Bologna un saggista a Roma un editore ad Ancona questa e l'intervento nella cultura l'elaborazione delle competenze
Per riuscire a promuovere l'impresa culturale stessa per loro invece la cultura è soltanto una piccola esibizione una sanzione dell'esistente una cultura del signor sì
Noi saremo anche buoni ma a una cultura del signor si non abbiamo nessuna intenzione di starci e perlomeno vogliamo garantirci invece un vizio un vizio noi siamo viziosi abbiamo invece vogliamo mantenerlo ed è il vizio di pensare grazie
Grazie Omar Calabrese
Adesso abbiamo
Giuseppe Tornatore
Che dovrebbe arrivare come l'applauso anche diciamo
Grazie
Sono molto contento che questa dell'assemblea si svolga in questo teatro perché
Nel passato questo teatro ha fatto diventare molto famosi i titoli delle manifestazioni quindi mi auguro che anche questo posso aveva lo stesso destino
Però mi sembra che il tema stia diventando veramente interessante ovvero sia come far diventare un Paese che non conta più niente nel mondo
Un Paese anche dove
La gente ormai vive in una sorta di
Generale
Inciviltà come farlo diventare il paese più bella del mondo mi sembra un bel tema
Io devo dirvi che ho ho ascoltato con molta attenzione gli interventi sono molto interessante le cose che sono state dette
Però ci sono alcune cose che mi hanno colpito
Non negativamente che mi hanno così suscitato un pensiero critico
Mi sembra molto pericoloso
Disegnare
Il nostro Paese soltanto come un Paese che non conta più come un Paese dove il fatto che non si frequentino le videoteche non si fanno tutte le cose che tutti noi vorremmo che si facessero
Questo
Abbia come dire autorizziamo utilizzi a dire che in fondo in Italia sotto tipici vite non fanno niente questo questo non conta più niente però poi noi siamo qui a farlo diventare il paese più bello del mondo è molto rischioso
Perché mi sembra che evochi alcuni alcuni difetti di una che talvolta nella storia la sinistra commesso cioè quello di dire che che in un contesto in cui niente funzioni può invece arrivano i nostri che saremmo noi e che invece tutto aggiusteremo lo trovo molto pericoloso
Ma lo dico così come un invito come un positivo a invece valutare meglio le cose perché per questo Paese che certamente non conta oggi nel mondo con una volta e però anche il Paese
Delle miniere non sfruttate come diceva in quell'intervista Umberto Eco
E soprattutto un Paese nel quale la sinistra storicamente ha svolto un ruolo importantissimo soprattutto per quanto riguarda la cultura non bisognerebbe mai dimenticare questo si tratta di riuscire a valorizzare tutto quello che storicamente è stato fatto e che oggi la gente non conosce
Mi dispiace che il ministro qua e qui ancora qui credo
Perché i giovani dovrebbero frequentare le videoteche se nessuno insegna a scuola
Che De Sica Rossellini Fellini e Visconti sono importanti come Dante
Delle OPA
Spesso non sanno nemmeno chi sono
Allora il compito più difficile per l'Ulivo e a me sembra che il discorso di Prodi che tendeva sempre a parlare dei problemi dalla cultura ma dal punto di vista economico anche detto voto criticamente era un bel segnale come dire che in realtà il vero problema dalla cultura è molto più difficile perché non quello delle regole delle leggi dell'economia del mercato
La vita pubblica insieme alla vita privata la cosa più difficile da per risolvere il problema della cultura oggi nel nostro Paese è proprio quella di ricostruire la fiducia nei confronti della cultura e questo quello che manca quello che si è perduto
La gente non ha più fiducia nella cultura
E in chi opera nel mondo della cultura come mezzo per migliorare il nostro Paese certo potuto questo sì Siri a un una traduzione in numeri ecco il le cifre che citavo Omar Calabrese tutte le altre cose che sono state dette
Ma proprio perché il professor Prodi ammetteva quasi involontaria quasi sotto veri che è una sorta di disagio a individuare poi i temi più sfuggenti dalla cultura io ho cercato di trovare una una specie di come dire metafora in tema
Prodiano del discorso del cinema accennato nella sua relazione si fanno sempre meno figli
I motivi per cui si fanno sempre meno figli voi sapete io non voglio annoiarvi in nel ripeterli però
Ho pensato questo
Si fanno sempre meno figli ma la cosa più grave
Che chi li fa chi li produce questi film ormai iniziale non non li fa più perché prova piacere a farlo non è più un divertimento fare i film talvolta si ha il sospetto
Che le poche realtà produttive italiane producono questi pochi fin quasi come se questo fosse una specie di tale una tassa che chi lavora nel cinema deve pagare per potere oppure mandare avanti la propria attività mercantile con il business dei colossi eccetera eccetera
E così c'è talvolta si ha la sensazione che i produttori se potessero fare a meno di fare quei due tre film italiani che inseriscono nei loro listini ne sarebbero vere veramente volentieri a meno
Questa è una cosa brutta che fare cinema e diventare fare cinema italiano è diventato come una specie di chissà
E siccome in questo Paese c'è chi gioca spesso in questi giorni a parlare di abolizione delle tasse il grande rischio e che qualcuno voi abolire anche questo
Allora il compito dell'Ulivo di tutti coloro che ruotano attorno a questo straordinario movimento è quello di riuscirà a recuperare
Utilizzando il bagaglio e i tesori del nostro passato ma soprattutto mettendo a frutto alle i valori di oggi perché se i pochi film italiani che si fanno oggi fossero offerte al pubblico in condizione di par condicio
Con quelli stranieri avrebbero molto più successo e forse scopriremo che sono molto meglio di quanto non si dica in giro in modo autolesionistico
Dopodiché
Mi deprime mi intristisce che puntualmente discorso dalla cultura dei problemi del nostro cinema porti quasi sempre a quella frasetta che poi viene fuori puntualmente ama anche quarant'anni fa nostre condizioni non erano un granché però veniva fuori ladri di biciclette
Tutto sommato se andiamo a vedere all'epoca in cui i grandi scrittori grandi poeti sono nati non è che le cose andassero molto meglio di adesso però sono nati allora e
Pericoloso poi dire beh in fondo
Siccome in i nuovi poeti nove grandi poeti non nascono i nuovi grandi autori non nascono uno dei nostri uno dei nostri problemi a risolve i problemi dalla crisi della cultura sta proprio in questo
Non si può
Aspettare che rinasca o grandi personaggi grandi autori grandi poeti per avere un facile
Percorso nel risolvere il problema della nostra cultura
Del resto i grandi poeti e non hanno mai saputo d'essere nati grandi profitti grazie
Grazie a Giuseppe Tornatore adesso Vincenzo vita responsabile dell'informazione per il PDS
Dopo e lo dico a uso tecnico della regia avremo un contributo filmato di Antonio Tabucchi
Che non può essere qui perché in Portogallo semplicemente per questo dopodiché
Sabrina Ferilli tocca che si anzi
Le e Barberio Corsetti
Allora adesso Vincenzo vita
Credo molto importante questa giornata che segna la riapertura di un confronto molto bello e molto positivo tra l'Ulivo e il mondo della cultura della comunicazione è stato ricordato qui già con vigore lo voglio sottolineare ancora senza il mondo della cultura qualsiasi progetto politico di governo non ha senso
Solo riaprendo un dialogo Fertile con la cultura italiana si potrà ridare una speranza al Paese
Anch'io come Tornatore
Pensavo questa mattina tornando qui all'Eliseo
Che questa sala
è una sala importante per la cultura
Dai tantissimi anni fa
Eravamo tutti molto più giovani
Ebbi modo di ascoltare qui uno dei discorsi più lucidi di un uomo politico il discorso che fece in un convegno sulla cultura
Enrico Berlinguer sull'austerità
E fu un grandissimo e lucido prefigurare come tante cose di Enrico Berlinguer
Dibattito
Sull'Italia futura ma ricordo in fase più recente una delle più riuscite appassionate
Importanti iniziative sui temi della cultura della comunicazione che molti di voi qui ripeto tanti molti ricorderanno
Quell'iniziativa rivolta a liberare la televisione dagli spot dai troppi spot pubblicitari quella manifestazione
Ebbe mi ricordo proprio in Walter Veltroni un protagonista importante
Con la manifestazione vide una presenza pressoché totale del mondo del cinema e dell'audiovisivo italiano
Ed è un segno di una battaglia culturale
Di una battaglia che non è spenta
Di una botta di una battaglia civile
Di una battaglia che oggi possiamo riprendere con grande decisione e direi anzi con grande fermezza
Non è una battaglia antimoderna come qualche sciocco esponente del Polo continua a dire
Battersi per la cultura e per la libertà
Della comunicazione non significa essere apocalittici
Il professore ecco prima è intervenuto dal video
Ricordiamo tutti quella discussione a cui lui diede un grande contributo
Negli anni passati noi non siamo però professore ecco più né apocalittici e integrati siamo per un sistema di regole un sistema moderno in cui evoluzione tecnologica e democrazia possano coniugarsi è questo il senso della proposta di governo dell'Ulivo
Vecchio e nuovo
La parte più antica e prestigiosa della cultura quella del libro quella scritta quella che richiede fatica anche individuale
E la parte più evoluta più aggiornata quel dialogo magari navigando in internet che avete tante ragazze tante ragazze accostarsi con altro occhio con altra testa al mondo delle tecnologie possono unirsi
Con un progetto di governo un progetto nuovo di governo questo è quanto l'Ulivo può e deve fare per il bene del Paese
Vedete cultura e comunicazione non sono una Giunta di un programma
Sono una grande straordinaria risorsa un collante di tanti altri capitoli del programma dell'Ulivo
Ed è per questo l'ha detto Romano Prodi
Voglio ricordare questo punto essenziale dobbiamo superare un assetto istituzionale e legislativo non degno di un Paese moderno ed evoluto
Un ministero per la cultura
Un grande decentramento di tipo nuovo che valorizzi le Autonomie a partire da quelle dei comuni e delle regioni
Una grande fiducia nelle professionalità degli operatori degli intellettuali
Anch'io sono convinto come Baricco ascoltato con molto interesse il suo intervento che bisogna anche osare di più ma proprio questo è il senso di una politica nuova
Fiducia nelle Autonomie
Nelle indipendenza
Nei ruoli anche differenti che possono trovare però un coagulo per il bene del Paese
E ancora una revisione profonda del ministero delle Poste e telecomunicazioni davvero l'Italia un Paese strano non solo indietro di dieci quindici anni rispetto alle tecnologie più evolute
Quelle che negli altri paesi anche quelli limitrofi sono già quotidiane
Ma anche assurdamente figlio ancora di una vecchia idea illiberale burocratica di Stato
Perché le Poste devono convivere con le telecomunicazioni se è vero ciò che andiamo a dire e a scrivere tanti illustrissimi
Operatori ci hanno spiegato che le telecomunicazioni suono la nuova ricchezza del Duemila sono il punto anche di sviluppo delle nuove società e allora come si fa a mettere assieme l'organizzazione delle lettere con tutto il rispetto per questa forma giusta
Utilissima di comunicazione e le fibre ottiche le grandi infrastrutture quelle che ne vogliamo liberalizzare superando oggi monopolio pubblico o privato che sia ma che vogliamo diventino un nuovo punto fondamentale per il bene del paese
Quindi una grande ristrutturazione
Del ministero delle Poste e telecomunicazioni
Una grande iniziativa legislativa uno dei primi impegni dell'Ulivo dovrà essere la riforma del sistema della comunicazione
Vedete oggi il sistema della comunicazione in Italia è retto ancora
Nella sua parte
Coluccia Ale sistema radiotelevisivo da quella che è considerata ormai unanimemente persino da chi all'epoca la stese la peggior legge europea
In tema di media la legge Mammì del novanta i cui effetti disastrosi ancora oggi vediamo di fronte a noi concentrazioni inaudite che non hanno pari con nessun altro paese del mondo
Io sto ascoltando in questi giorni
Ma con grande meraviglia
Alcune affermazioni che vengono fatte su questo tema da parte dei autorevoli esponenti del Polo non qualche
Illustre così e casuale
Ma casuale presente in una lista del Polo magari come è stato detto qui come farò l'occhiello autorevoli dirigenti
Che danno a noi degli liberali qualche volta
Ma con una certa tenace perfidia
Oppure degli statalisti ma quale statalismo quali liberalità quando questo Paese proprio in virtù del partito azienda Fininvest è stato il paese più concentrato nel campo della comunicazione che abbia avuto l'Occidente
E si deve andare in Messico con tutto rispetto per quel Paese per trovare un soggetto che ha tre reti nazionali
E quando si è parlato di rito Grazia si è parlato anche di questo vedete quindi credo importante un nuovo sistema di regole anch'io convinto come abbiamo detto l'ha detto D'Alema l'ha detto Veltroni che il nostro impegno è quello di tutelare le aziende l'occupazione ma proprio per tutelare le meglio per vederle nel loro futuro noi dobbiamo sbloccare la concentrazione di oggi nel privato con un pluralismo che non significhi semplicemente
Un generico terzo Paolo ma una vera apertura del sistema
Nel pubblico riformando profondamente la Rai e riformare la RAI significa senza avere alcun tabù
Non sminuire il ruolo del servizio pubblico che è essenziale in una democrazia moderna ma ricollocare il servizio pubblico
Attraverso una grande riconversione nell'evoluzione tecnologica
Un servizio pubblico moderno così si difende il servizio pubblico così si difendono lavoratrici lavoratori professionisti del servizio pubblico
Deve sapere agire come protagonista nella rivoluzione tecnologica nel satellite nel cavo dell'apertura la cultura italiana questo è servizio pubblico ripensando
Ha una cosa essenziale di qualsiasi democrazia dei media compiuta
Ecco allora
Che la battaglia che noi qui sottolineiamo per una nuova cultura nuova comunicazione si regge su alcuni grandi valori e principi
Liberalizzazione
Autonomia indipendenza battaglia contro i monopoli pubblici o privati che siano noi non possiamo assistere ancora per troppo tempo un Paese che eretto da tre cattedrali sempre più nel deserto RAI Fininvest Telecom Italia e il resto non esiste quasi più
Le tante emittenti televisive locali radio televisioni stanno scomparendo per l'assenza
Di risorse la carta stampata versa in una crisi molto gravi
Di fronte alla quale non si può tacere tutto questo è il frutto di una concentrazione inaudita anche nella pubblicità pubblicità vedete che va riequilibrata non credo tolta se ne discusse in questi ultimi giorni sono tutte ipotesi
Da riflettere varie equilibrata perché possa essere una risorsa per tutti
Ecco quindi cosa significa per noi sviluppo
Della comunicazione una nuova democrazia dei media
La parola democrazia che abbia un fondamento industriale
E che quindi anche una stagione produttiva riversa a un'Italia che non può diventare una colonia culturale
Un'Italia che oggi importa dieci esporta uno nell'audiovisivo quello divisivo italiano che ha avuto e deve tornare ad avere una come dice anche questo titolo del convegno
Un ruolo di primattore nel mondo il cinema italiano deve tornare a essere ai primissimi posti forse il primo nel mondo come è stato negli anni migliori della nostra produzione cinematografica e così anche la produzione televisiva odio visiva deve superare quell'omologazione quell'abbassamento qualitativo che la stanno condannando a diventare marginale deve tornare quindi ad essere davvero bella autorevole e chiudo vedete con un richiamo all'Europa
Noi vogliamo che l'Italia torni anche nel campo della cultura della comunicazione in Europa
Trovo scandaloso
Dobbiamo tutti indignarci
Io credo per il fatto che si stanno decidendo l'ha ricordato qui molto lucidamente Demetrio Volcic
Sarò decidendo in queste settimane
Grandi grandissime opzioni tecnologiche culturali in Europa
L'Unione Europea sta dibattendo
Parlamenti governi di altri paesi fanno di questo tema cultura e comunicazione uno dei punti centrali Bellori interessa
Standard tecnologici
Si può appagamento
Evoluzione del satellite tv digitale decodifica tori cose che guideranno lo sviluppo per i prossimi anni
E renderanno anche l'industria di questo settore ma anche le professionalità culturali giornalistiche
Di un tipo di un altro a seconda di come si evolverà con quale qualità con quale segno questo sviluppo ebbene tutto questo
Negli anni passati l'Italia è stata distratta spesso l'abbiamo criticata per questa assenza
Ma negli anni voglio ricordarlo qui
Al Polo per le libertà negli anni passati e concerto stata distratta incoerente inadeguata ma nei pochi mesi del governo Berlusconi
è stata l'elemento più negativo della Comunità europea
A quelle riunioni non poteva neanche partecipare il nostro Paese è bene ricordarlo al Polo per le libertà
Perché gli altri ministri della Comunità europea
S'indignava no per la presenza silente del ministro delle Poste Tatarella
Che oltre a essere di Alleanza Nazionale aveva come unico interesse è quello di mettere i suoi uomini dei consigli di amministrazione
E questo disprezzo internazionale ancora oggi pesa tant'è vero che in tante scelte che riguardano il futuro anche dell'Italia l'Italia oggi a causa di questi signori oggi estremamente arretrata
E oggi rischia di essere fuori dal contesto dello sviluppo quindi ne facciamo un discorso anti di realismo non solo di utopia
Però un ruolo autorevole del nostro Paese per ridare fiato lo sviluppo italiano per rilanciare la cultura e la comunicazione di un Paese che ha una grande storia e deve ritrovarla con l'Ulivo che ringrazio
Grazie a Vincenzo vita questa sua chiusura mi ha fatto venire in mente una battuta memorabile di uno dei grandi film di Ettore Scola che qui non c'era e inferiore per colpa di gente come voi accusati Satta Flores al al consiglio d'istituto a una cosa del genere
Adesso dovrebbe esserci prepariamoci a goderci era la calata pisana di Tabucchi via
Cavo via etere
E pronto sì
Questione di qualche secondo
Il mio nome è Antonio Tabucchi sono scrittore
Devo dire prima di tutto
Chi ha paura di un miliardario imprenditore che si candida come capo del governo
E che possiede quasi tutta l'informazione italiana televisioni giornali e case editrici
Se vincesse il suo partito e la sua ideologia ammettendo che il suo partito abbia un'ideologia l'Italia rischierebbe a mio avviso una nuova dittatura
Non una dittatura con l'uniforme gli stivaloni intendiamoci
Ma una dittatura telematica e informatica
Magari in doppio petto e con la cravatta a pallini
Un imprenditore così potente
Che decide di giocare un ruolo di leader nella politica
Sarebbe impensabile in qualsiasi Paese d'Europa
E certo sarebbe impensabile negli Stati Uniti
Forse sarebbe pensabile in qualche repubblica delle banane dell'America del Sud
Dove il grande proprietario e anche il padrone della politica del suo Paese
Non a caso la migliore cultura italiana si è schierata con l'Ulivo che considero personalmente una garanzia di democrazia e di libertà
Mi sembrano dei reduci reduci dal maoismo dallo stalinismo ed altri ismi
E che hanno scelto la destra come ultima tappa della loro carriera
Ma non sono loro che ci fanno paura
La loro voce stentorea
Hanno girato tanti Sarti per farsi voltare la giacca
E anche se ora hanno trovato uno stilista di grido la stoffa del loro dello vestito è vuota è vecchia in mostra tutte le sue magagne
Cosa ci fa paura è piuttosto l'arroganza
Del miliardario in questione
L'arroganza di questa destra intollerante aggressiva che muove attacchi alla magistratura al Presidente della Repubblica e alle istituzioni
Magari dopo aver tentato di corromperlo e a proprio beneficio personale e che promette il paese dei balocchi come nel libro di Pinocchio
Mi auguro che gli italiani non cadono in questa trappola e che si rifiutino di diventare tanti poveri su Chini
Del paese dei balocchi che un abile e pericoloso omino di burro poi saprebbe comandare col suo sorriso mellifluo e con la frusta in mano delle sue televisioni
Era Antonio Tabucchi
Adesso
Dovrebbe venire a parlare Silvia Costa
Sì ricordo nel frattempo che alle tre riprende e si concluderà il diciotto la relazione conclusiva di Veltroni che sta prendendo una marea di appunti
E quindi
Dopo Silvia Costa sarà la volta di Barberio Corsetti faccio notare il rimbalzo pubblico che ho avuto da Sabrina Ferilli che ho tentato di attirare su ma se non vuol venire ci mancherebbe altro
Quasi avvieremo alla conclusione con interventi di
Claudia Mancina una
Un altro contributo filmato di Gae Aulenti
Adalberto Maria Merli
Molto brevemente il porto naturalmente
La mia adesione a questa iniziativa che saluto con una iniziativa di cui c'era un gran bisogno per quanto mi riguarda credo che sia importante che occasioni come queste
Comunque vadano le elezioni anche se io naturalmente tifo per l'Ulivo si riprendano io credo che sia necessario sì vada avanti in un dialogo importante come quello che oggi abbiamo cominciato a riavviare fra chi effettivamente dovrà avere responsabilità legislative in questo campo gli amministratori locali
Gli operatori della cultura ma anche nel e mi è piaciuto molto anche l'intervento di chi opera sia nel pubblico che nel privato che questo è una demodé nuovi lo quelle per la prima Prodi
Di affrontare questo tema credo che ci sia su questo bisogno anche però di un respiro strategico dal punto di vista anche situazionale
Si parla molto di riforme istituzionali ma mi pare che ci sia una ritardo nell'affrontare i problemi che riguardano un settore in particolare
Della produzione culturale nostro paese che è sicuramente quella della produzione dello spettacolo dal vivo e dello spettacolo anche riprodotto che non sia televisione con Walter Veltroni abbiamo lavorato molto nel passato su alcuni di questi campi penso in particolare legge sul cinema
Io che sia importante su questo dirci con chiarezza
Che il Progetto di un ministero per la cultura mi piace molto più di della cultura di un ministero cioè che in qualche modo ricco Ricci e ridefinisca gli ambiti dell'intervento dello Stato naturalmente nel modo corretto che sento prima non sto a ripetere questi concetti
E cioè di promozione e di come dire coordinamento di impulso ma anche distribuzione per quanto riguarda in particolare apporti anche a livello internazionale
Ecco mi sembra che anche dopo il referendum che ha abolito il ministero dello Spettacolo quando in realtà l'obiettivo secondo me era di abolire il ministero del Turismo lì c'è stato probabilmente anche in questo la distrazione abbastanza importante anche della stessa situazione anche governativa allora io credo che ci sia bisogno su questo di riprendere in mano un approccio di riforme stazionale molto serie
Credo che ci siano dei campi in grande sofferenza nel nostro Paese penso al Teatro penso la necessaria riforma degli enti lirici penso anche alla verifica di come si sta realizzando davvero la questione della legge sul cinema
A questo proposito penso che che sia necessario anche riparlare sempre il profilo di rischio di riforme sezionali e si diceva prima lo accennava evita la questione della ma l'accorpamento delle competenze per quanto riguarda anche l'Autorità di garanzia sull'emittenza non è pensabile che noi non ridefiniamo dal punto di vista l'autorità che non può essere soltanto italiana censorio notorietà comunitaria
Di garanzia e di compatibilità rispetto all'Antitrust oggi lo diceva prima anche voci molto bene l'Antitrust si valuta e si verifica a livello internazionale non soltanto italiano credo che ci sia bisogno anche di ripensare a un altro dato della comunicazione io sono convinta come voi anche per così come con considerate lo come problema anche di formazione culturale personale sono convinte che la libertà di espressione sia il primo patrimonio culturale da salvaguardare però stiamo molto attenti anche a ridefinire gli ambiti di questa libertà di espressione per quanto riguarda il grande potere che oggi hanno in media rispetto a soggetti invisibili che sono gli utenti che sono i cittadini che sono l'impossibilità di interloquire con i miti e da parte dei cittadini che per verso i primi soggetti
Che voglio che di cui si deve valorizzare la libertà di espressione
E credo che da questo punto di vista stiamo attenti alle nuove tirannie attraverso i media credo che ci sia bisogno
Di ridefinire ambiti dei circuiti virtuosi in cui anche i cittadini le associazioni sta civile possono riprendere la parola né con fronti anche di tutele che oggi sono assolutamente modeste ne abbiamo molte grida manzoniane le nostre legislazioni abbiamo pochissime
Strumenti attivi di interlocuzione attiva fra interessi che vengono spesso a conflitto e non credo che l'interesse della libri tutela della libertà di espressione non debba anche prevedere la tutela di alcuni beni costituzionalmente garantiti che sono la difesa della dignità della persona se mi si consente in particolare dei minori ma se mi si consente anche delle donne sono un po'stufo del modo in cui una certa forma
Di così difesa dell'espressione non coglie il dato di una progressiva conquista di Pasqua atti di mercato sulla pelle
Di dei soggetti più deboli questo che necessiti anche da parte dell'Ulivo di un'attenzione per quanto riguarda degli organismi
Naturalmente delle forme di anche di codici di a di condotta anche del forme di autoregolamentazione da parte dei media esistono proposte interessanti anche a livello internazionale in alcuni Paesi
Nel momento in cui si danno del le concessioni televisive e quindi si dà un bene pubblico come lettere ad alcuni si dà la preferenza a quelle emittenti anche private parlano soltanto il pubblico che ha già questi doveri che recepiscano dei codici di condotta o delle forme di autoregolamentazione questo un tema che il parere dovrebbe essere a cuore anche della nostra
Coalizione insieme a una ridefinizione della missione del servizio pubblico
E non vi è dubbio che oggi noi non possiamo prendere quest'argomento soltanto dal punto di vista del numero delle reti della fetta di pubblicità della dovere di essere sul mercato sul tempo di garantire alcune funzioni che determinano l'ASPI anche la dignità stesse legittimazione stesa del Canone e poi non chiari non dirci che in realtà oggi la RAI
A mio avviso anche per la recente amministrazione gestione allo sbando anche soprattutto perché non è più chiara qual è la missione che oggi viene affidato il servizio pubblico televisivo questo va ridefinito
Anche all'interno di nuovi strumenti come quella dei contratti di servizio delle comprende la convenzione che deve verificare che cosa effettivamente si chiede a un servizio pubblico perché si distingua per qualità
Per missione e per funzione rispetto ai soggetti privati altrimenti è inutile prendersela poi col fatto che c'è una ribellione sulla questione dell'obiezione per esempio alla al cannone
Velocemente chiudendo credo che ci sia bisogno anche di un approccio lo dico solo per sottolinearlo naturalmente perché è stato già accennato all'inizio ha un approccio diverso anche alle questioni che riguardano la propria la tutela e la promozione della patrimonio artistico culturale
Vorrei dire proprio su questo e anche sui temi dello spettacolo dal vivo va fatto una scelta anche interni di politica fiscale
Chiara perché non è vero che il polo provvede soltanto come qualcuno e tu prima assistenzialismo o liberismo spinto verissimo che ci sono queste due compresenze prenderò anche che propone alcune norme sulle quali alcune inclusi scelte sulle quali noi abbiamo il dovere di rispondere
Quando si fece la legge sul cinema solito andranno bene amici dove Scola Magni ed altri noi volevamo il tax shelter c'è una forma di riduzione non cioè di riduzione di previsione di tempi di vacche magre per lo Stato per cui non è pensabile che lo Stato col solo col fondo unico dello spettacolo può sovvenzionare un'impresa importante come quella del cinema riguarda anche altri settori
E si disse che la innovazione deve essere quella di forme di detrazione fiscale di incoraggiamento anche con delle forme
Di investimento nel settore la cultura dello spettacolo da parte anche dei privati queste rimasto fermo rimasto fermo perché la linea strategica
Fiscale da vari governi in qua è stata quella di ridurre invece l'aria della detrazione delle lusinghe fiscale questo credo che sia un punto sul quale va detto una parola chiara da parte della sta coalizione qualcosa ho letto ma forse non ancora così coraggioso all'interno del nostro programma credo che una risposta su questo vada data se si vuole ricco ricerche ricostruire un circuito virtuoso
Di minore assistenzialismo ma non di indifferenza rispetto al promozione della produzione culturale nostro Paese che sappiamo benissimo che affronta la concorrenza interni di molto svantaggio sia culturale che linguistico che di mercato
Perciò penso che sia più necessario insomma che affrontiamo anche in questi ultimi giorni concretamente questi nodi
Per rispondere e dare una parola anche di fiducia a chi opera in questo settore e lo fa con la convinzione che questo sia veramente un Paese da valorizzare che ha molte risorse prima di tutto una grande creatività umana grazie
Grazie e adesso Giorgio Barberio Corsetti
Io vengo qua portare la voce di un gruppo di artisti di teatro e operatori e altri intellettuali studiosi che hanno iniziato
Da un po'una una discussione un dibattito sul significato di Teatro pubblico
Di
Per questo non andrò a braccio perché poi potrei dire cose troppo personali ma leggerò un documento
Dando la nostra adesione all'Ulivo vogliamo portare il nostro contributo a questa giornata di riflessione sulla cultura attraverso alcuni punti che ci sembrano fondamentali
Innanzitutto è evidente per tutti la necessità della costituzione di un Ministero della cultura o meglio di un ministero per le risorse culturali che abbia una funzione di indirizzo generale e collabori con le istituzioni locali e regionali mistero e qui gli organi competenti informati
Siano in grado di valutare secondo criteri soprattutto qualitativi la distribuzione degli interventi
Il teatro come le altre arti va considerato una risorsa culturale una ricchezza un bene comune che riguarda la collettività
E dalla con le
Civita va sostenuto
Per questo deve essere finalmente tracciata una distinzione netta tra teatro di interesse pubblico che pone al primo posto una tensione degli obiettivi artistici ed etici
E teatro privato che si pone primariamente problemi di mercato e di intrattenimento
Deve essere chiara la differenza tra teatro e spettacolo da una parte l'arte e linguaggio teatrale la poesia la riflessione e la restituzione di senso
Dall'altra l'utilizzazione di sistemi di richiamo il ferimento spettacolari appunto che si preoccupano prima di tutto della commerciabilità del prodotto
Per evitare confusioni è indispensabile una ridefinizione del territorio del teatro di interesse pubblico
Senza dimenticarne le origini e significato storico
è un teatro in cui la necessità artistica deve essere al primo posto
è un teatro multiforme che è costituito da forze diverse tra di loro singoli artisti compagnie teatri pubblici
Teatri guidati da artisti o gruppi di artisti con il contributo pubblico e tutti in questo momento di grande crisi sentono di dover partecipare ad un rinnovamento del nostro tessuto culturale
Questo teatro
Vuole che il suo lavoro attraverso il palcoscenico serva all'abbattimento delle barriere sociali vuole che il suo corpo vivente sia un punto di incontro nelle città luogo per una riflessione poetica collettiva
Di qui la necessità di una chiarezza intenti e una maestria artistica che il pubblico sicuramente pronto a riconoscere e ad accogliere riempiendo le sale senza bisogno di altri richiami effimeri costosi ed inutili
Questo teatro pubblico da ridefinire rifondare vuole calmierare costi e paghe
Degli allestimenti degli attori dei biglietti creare compagnia di repertorio laboratori garantire agli artisti i periodi di lavoro lunghi e proporgli l'impegno la partecipazione ad un progetto alto
Fuori dal mercato per la società
è indispensabile che da questo impulso per un nuovo teatro pubblico nascano nuove possibilità di commissione seguendo la doppia vocazione del teatro italiano alla stanzialità e al nomadismo
Che si arrivi all'attivazione delle norme patrimonio di sale comunali inutilizzate attraverso il lavoro di artisti e compagnie che si creano che si creino aiuti
Per i giovani autori e registi per le nuove compagnie che si favorisca la possibilità di ricambi generazionali di artisti e pubblico che si ridefinisca che si organizzi organizzi organicamente la formazione teatrale
A ricominciare dalla scuola per finire con le scuole di teatro
La sopravvivenza dello sviluppo di questa attività non può essere legata ad un generico concetto liberista di riferimento al mercato ma deve disporre di risorse adeguate che garantiscano una tenuta artistica ed una presenza nelle città all'altezza di altri paesi europei quali Francia e Germania
Risorse di cui il prossimo Governo e Parlamento devono farsi carico cominciando col dare la legge che si aspetta da sempre
E che potrà stabilire Progetti e priorità
Per questo è indispensabile creare momenti di incontro tra Polo politici ed artisti per lavorare insieme
Per concludere con delle parole parole di Leo De Berardinis c'è bisogno di riconsiderare l'arte nella sua terribile bellezza
Che può svelare imprimendo sì nelle coscienze e non solamente informando sia i momenti difficili che inevitabilmente la storia incontra data la sua non linearità evolutiva
Sia la Nostalgia di un paradigma democratico che si costituisce in un teatro agito in uno spazio unificato e fuori dal rumore del quotidiano
Questi due Effetti della bellezza possono trasformarsi e non demagogicamente e superficialmente inconsapevole azione politica per dare un senso il più possibile alto alla vita
Seppur nei limiti della sua realtà
Questo documento è firmato da Giorgio Barberio Corsetti Leo de Berardinis Elio De Capitani Sandro Lombardi Mario Martone Franco Quadri Luca Ronconi Franco Ruggieri
Toni Servillo Federico Tiezzi Edoardo Sanguineti Claudio Meldolesi Laura Mariani Gianni Manzella
Massimo Castri Angelo urti
D'accordo no ecco volevo dire anche che questo è l'inizio di un dibattito e su questo dopo documento aperta la raccolta di firme grazie
Grazie
Io adesso vorrei ricordare
Giancarlo Sepe dice che è un documento inaccettabile
Non adesso perché dove stiamo chiudendo
Vorrei ricordare che alle quindici poi invece si riprende
Ci sarà Lori lo ridico perché viene apposta da Brussel
Viene dice Lanca
Ora
Se vuole parlare
Sì no ma è meglio che venga a parlare perché così è un po'
Eh lo so ma se viene qua perché così sembra più che altro un ingiunto se viene a parlare qua a questo punto
Veramente vuole venire a parlare sul serio
Dinanzi a tanta passione io non mi non mi spavento mica venga pure
Posso chiederle scusi di tenere presente che ci sono altri due interventi dopo
No
No no ecco
Scusatemi
Io solo un privato da trent'anni faccio teatro e pago sulla mia pelle tutto le scelte
Gli errori
Tutto quello che può venire da una libera
Ispirazione
Per fare che su
Ho un piccolo spazio di novantanove posti a Roma
Che otto ventiquattro anni ci lavoro sempre ho lavorato con grandi attori come la riunione di tutela Melato come Santuccio
E altri
Francamente non non ne posso più di sentir parlare di un teatro a e di un teatro ben
Non posso sentire parlare di documenti all'attività critici che sono parte di una lobby
A Lodi delle amicizie
La notte
Lotti delle parentele
La lobby degli amori la lobby delle traduzioni insopportabile
Che si possa sentire che c'è il teatro che nella sua funerea bellezza sia collocato in una torre e pur come dove noi poveretti immediata facciamo teatro in questi spazi di me
è insopportabile pensare che
Un partito come il PDS
Si ricordi soltanto in questo momento dell'esistenza nostri
Che noi dobbiamo combattere contro una società fatta da organizzatori da direttori di teatro che non hanno nessuna sensibilità politica
Nessuna sensibilità culturale una televisione
Che dà il novanta per cento alle riviste da novecento milioni a puntata io per fare una commedia ho avuto centoventi milioni una commedia in televisione ho avuto centoventi milioni la commedia con Aroldo Tieri e la Lojodice una commedia che ha avuto un promo alle ore tredici del pomeriggio precedente mentre noi sapremo e sappiamo che top Sanremo e da un asse e da quindici giorni che viene annunciato per capire quale disco vende di più questa e la cultura non si può pensare che i giornali affidino
Il settantacinque per cento alla televisione il venti per cento a musica e cinema e cinque per cento a teatro è sconvolgente allora cui Havel avrete visto che nelle del gli assetti diciamo così politici delle tribune
Dire tribune politiche non solo non solo il politico non parla mai di cultura perché teme di essere impopolare
Ma anche il giornalista non si permette di fare una domanda sulla cultura
Tutti quanti i partiti hanno la loro bella bel bel programma poi culturale ma se ne guardano bene dal parlare perché prima dare i soldi ai poveri del perché bisogna dare questo perché la crisi
Della della l'arte di Nesta sempre in subordine rispetto a quello che è la crescita
Culturale
Per il nostro Paese che è il primo fondamento di ogni cultura democratica e invece noi siamo vessati
Dal questo buonismo che sta mangiando tutto per cui noi g sorprendere i modi dito le parlar domani con me il signor Berlusconi dopodomani col signor Fini dopodomani con Bertinotti dopo Lovali con Bossi no bisogni a fronteggiare le cose
Di petto quindi nessuna concessione
Alla alla porta alla mediazione
E nessuna concessione a questi lobi teatrali inserite nel creato che ci danneggiano in prima persona perché io non ho niente
Da invidiare a queste a queste persone non essendo tutelato
E avendo contro tutta una critica perché è una critica delle amicizie e voi sapete bene come questo non ma è possibile a nessun livello che un partito come il PDS Possa appoggiarlo mai
Il partito vede andare contro questa
Questa amicizia questa parentela del successo cioè quelli che fanno teatro e quelli che fanno spettacolo io non ho capito la differenza però spero che me la spiegherà il dottor Veltroni
Grazie
Ci avviamo a concludere io vorrei comunque ricordare anche questa come prima all'inizio
Da considerarsi un'eccezione volentieri l'abbiamo fatto però questo non sarà un dibattito fortunatamente Veltroni sarà qui fino alla fine chiuderà e probabilmente darà una risposta anche a questi quesiti
Ci avviamo a concludere lo dico anche a beneficio della regia con l'intervento di Claudia Mancina e subito dopo ci sarà il piccolo molto piccolo contributo filmato di gare Aulenti dopo di che riprenderemo alle quindici
Mi scuso se siamo andati un po'per le lunghe però d'altra parte incerte le circostanze non si può fare a meno che dare la parola alla gente
Claudio Mancini ex
Io condivido l'appello a uno stato di emergenza della cultura italiana che se se è stato fatto nell'introduzione da Prodi
Penso che questo non significhi affatto negare che la cultura italiana delle grandi chance ma pone un problema un problema che
Chieri guarda il rischio che queste sostanze possano essere terzi
E che è un problema soprattutto politico e di governo
Quello che manca non è non sono le risorse culturali gli ingegni le capacità quello che manca in Italia sono le politiche culturali
Proposte politiche realizzazioni di governo
Del resto da molti anni ormai le politiche culturali sono all'ultimo posto nei programmi di partito e di governo
E qui voglio fare una considerazione che l'Ulivo per la prima volta fa una svolta
In questo campo ponendo invece la cultura e la formazione tra i punti fondamentali del suo programma politico questo è un passaggio essenziale
Che riguarda il fatto che la cultura fa parte di un Progetto democratico non può non far parte di un Progetto democratico e quindi costituisce anche un elemento di identità
Della sinistra o del centro sinistra in questo caso un elemento di differenziazione fra le due proposte politiche che abbiamo in campo quella della sinistra quella della destra e mi pare che questo sia stato anche osservato da alcuni altri interventi
Credo che proprio perché è un problema soprattutto di politiche quello che abbiamo di fronte il dato essenziale oggi è quello della costituzione di un ministero per la cultura o per le risorse culturali
è un tema che è stato posto da Prodi che è stato ripreso adesso negli ultimissimi interventi io credo che sia un punto essenziale che non debba ormai più dark darà adito a equivoci o far credere far temere
Logiche burocratiche logiche centralistiche
è chiaro che l'identità culturale italiana è un'identità tipicamente policentrica
Il patrimonio culturale italiano è un patrimonio stratificato nei secoli e diffuso
Il grande mente nel territorio e quindi non potrebbe mai avere una gestione centralistica anzi si tratta di valorizzare precisamente questa diffusione questa stratificazione valorizzare i contesti nei quali il patrimonio culturale si trova e questo può essere il compito di un ministero un ministero che non sia evidentemente un carrozzone ma che sia invece un cervello agile in grado di dare Indirizzo ma le politiche culturali indirizzo nazionale alle politiche culturali e di creare un tessuto un clima comune in cui si possano coi muovere le Autonomie le Autonomie sia degli enti locali sia degli istituti culturali
Quindi si tratta di pensare a una soluzione nuova per il nostro Paese con una filosofia nuova anche dell'intervento pubblico
Basata su tre su tre assi fondamentalmente io direi il primo decentramento e autonomia per l'appunto
Per ottenere il massimo della possibilità di di intervento e il massimo anche delle capacità e la possibilità di dispiegamento delle capacità culturali anche degli operatori che hanno bisogno di autonomia per poter lavorare bene
Poi fruizione e conoscenza qui è stato sollevato il tema del contrasto tra tutela e valorizzazione
Un contrasto che fa parte della nostra tradizione culturale ma che noi dobbiamo riuscire a superare e credo lo possiamo superare in avanti appunto puntando sulla fruizione sulla conoscenza da diffondere del nostro patrimonio culturale soprattutto tra i giovani
Perché c'è in quelle riscontrata ormai un aumento anche se leggero ma comunque un aumento della domanda culturale da parte dei giovani questo probabilmente anche una ricerca di identità che è molto importante per rimettere in piedi per rimettere in sesto l'identità nazionale che così che così fragile
E infine il terzo punto anche questo già toccato quello del rapporto tra pubblico e privato anche qui dobbiamo superare dei pregiudizi dobbiamo superare dei vincoli degli impacci che abbiamo avuto nel passato
Il pubblico può deve anzitutto garantire la tutela nel modo rinnovato che è stato detto da alcuni ma deve anche definire un sistema di regole di garanzie entro le quali però il privato può avere largo campo d'azione non possiamo fare a meno delle risorse private
Dobbiamo promuovere promuoverne l'investimento in cultura dobbiamo premiare l'investimento in cultura
E usare anche le risorse private precisamente come quel volano per la valorizzazione di cui abbiamo oggi più bisogno perché troppo poco si è fatto finora per la valorizzazione del patrimonio culturale che a sua volta è base per le favorire poi una più ampia produzione culturale io credo che sarebbe un errore visti dividere isolare questi due aspetti quello del patrimonio e quello della produzione culturale nuove sono due aspetti che invece sono profondamente collegati
Possono devono essere collegati da una oculata politica di promozione appunto
Sia de di tutte le risorse culturali sia del patrimonio sia della delle capacità produttive ecco io credo che in queste dire su queste tre direzioni si debba e si possa sviluppare l'attività di un ministero per le risorse culturali
Che possa rappresentare non solo una ragione di efficienza e di razionalizzazione perché io sono convinta che avesse ragione Luciani quando diceva
Che più che di penuria di risorse si deve parlare di spreco di risorse
Ma un ministero che ha anche la funzione di come dire di diffondere tra tutti i cittadini l'opportunità dell'accesso alla cultura
Che non può essere soltanto patrimonio di pochi pochi competenti ma deve essere patrimonio di tutti questa è una sfida di una comunità democratica
Come deve essere il nostro Paese
Grazie
E adesso chiudiamo con questo filmato questo saluto
Televisivo telematico di Gae Aulenti
Dopo di che vi ricordo ancora dalle quindici mila ci saranno molti altri interventi
Molto interessanti
Sono molto contenta se abbiate scelto questo titolo il paese più bello del mondo perché credo che questo debba essere la nostra Compass consapevolezza ma anche il nostro orgoglio
Alcuni dicono che nel prossimo millennio l'Europa diventerà il museo del mondo
Questo sarà il suo destino e anche il suo ruolo economico così è possiamo dire tranquillamente che l'Italia sarà il cuore di questo Museo del mondo per il suo patrimonio artistico e per il la sua situazione geografica per l'insieme del patrimonio culturale che possediamo e di questo noi credo dobbiamo esser consapevole questa consapevolezza e già a nell'aria c'è già tessuto una specie di trama e di reddito che si diffonde a macchia d'olio
E quasi sempre l'olio dell'Ulivo
Ma perché dobbiamo ricordare lavorare nascosto delle sovrintendenze il lavoro dei restauratori di monumenti e di quadri gli archivi
Le scuole sì perché sempre più visitano le nostre città storiche e i nostri musei
Dobbiamo ricordare i comunisti più attenti e tutto questo lavoro sotterraneo a già stabilito una rete secondo me inarrestabile
Quindi la politica culturale nel nostro Paese deve tendere a rende sempre più consapevole restare
De Rita
Perché anche la fonte del nostro lavoro della nostra economia del nostro Paese
Di nuovo l'appuntamento è per le quindici Bompani sua tutti
Speriamo di ritrovare tutti quanti
Di più dicono va bene
Buon pranzo
Saranno altri interventi
Che temo si andranno accumulandosi nella seconda parte del pomeriggio lo dobbiamo invece iniziare proprio per evitare che questo ingorgo poi finisca per rendere impossibile a tutti di parlare
E quindi avremo una serie di
Saluti o di interventi filmati come stamattina però prima
Dovrebbe esserci la lettura di un documento
Che però non vedo più quelle che devono leggerlo
E mi augurerei che invece
No
Bisogna che vengano aspettiamo con molta pazienza però ci sono poi delle
Esigenze come si dice di Scaletta noi professionisti
Di questo mestiere
Dobbiamo rispettare le scadenze
Se non ho trovato lavoro
Ecco
Sta venendo ad Alberto Mario Merelli insieme a Miranda Martino
E leggeranno questo documento
Capirete subito di cosa si tratta
Buona sera
Scusate il ritardo
Io sono qui insieme ad alcuni colleghi
Appunto Miranda Martino
Valentina macchina
Francesco Codispoti e mi scusi
Non appello noi facciamo parte del consiglio direttivo dell'una e dopo una breve spiegazione perché le sigle oggi hanno bisogno anche di spiegazioni suonai per l'Unione nazionale attori italiani professionisti
Nostro sindacato autonomo nel suo interno come previsto dallo Statuto i soci attori studiano discutono progettano forme migliorative
Per quanto concerne la tutela professionale e innovative per quanto riguarda lo spettacolo mentre all'esterno
Ogni socio è libero di manifestare la propria scelta politico ideologica
Quindi la nostra presenza qui e solo a titolo personale e questo non ci impedisce di esporre i gravi problemi della categoria
Come ben saprete ed è stato sottolineato gli attori italiani stanno attraversando una grave crisi occupazionale insieme a tutti i lavoratori dello spettacolo
Dato l'italiano spesso ignora i propri diritti propri doveri verso lo spettatore per cui il lavoro tranne in alcuni casi è diventato di routine umiliante e sottopagato
Abbiamo aggiunto un appeal professionisti non per essere corporativi
Come qualcuno dice ma per adeguarsi a tutti quei Paesi che hanno dimostrato quanto la professionalità sia necessaria per qualsiasi lavoro
Non solo per la conoscenza dalla materia ma anche per l'esigenza di far crescere nella categoria la consapevolezza del proprio ruolo sociale e culturale
I bambini prodigio i fenomeni sono ben accetti ma non fanno una categoria
Abbiamo quindi sentito la necessità di porci nei confronti della società con una veste diverso e più responsabile
Meno di visti che più professionale occupandoci così non solo dei contratti delle paghe
Delle trasferte degli straordinari delle pensioni ma soprattutto delle scelte per una seria politica dello spettacolo dando così alle controparti un contributo di indicazioni e suggerimenti
Abbiamo in questi due anni dalla nostra nascita denunciato la politica riduttiva aberrante distruttiva del Governo verso la cultura l'arte e lo spettacolo
Abbiamo denunciato la riduzione metodica anno dopo anno dei contributi statali a sostegno delle iniziative culturali
In altri Paesi dove il patrimonio artistico e quasi nullo di fronte al nostro lo Stato stanzia a favore della cultura dell'arte dello spettacolo quote di sovvenzionamento di gran lunga superiori alle nostre
Sappiamo quanto denaro è stato sprecato in opere inutili quanto è finito nelle tasche di autorevoli personalità governative
Funzionari di Stato direttori di enti pubblici e privati quanto è finito in banche estere
Basterebbe una piccola parte di quel denaro rubato nell'applicazione di leggi già esistenti per risanare lo spettacolo
Abbiamo denunciato l'inosservanza grave continua delle leggi vigenti da parte degli enti pubblici e privati
Abbiamo denunciato l'importazione selvaggia senza alcuna proporzione rispetto alla produzione nazionale
Di film e telefilm soap opera telenovele situation comedy demenziali
Che stanno colonizzando e cancellando le nostre tradizioni culturali e nostro patrimonio artistico
Non parliamo certo di quelle opere meritorie che si ha il dovere di importare per far conoscere una diversa culture diverse forme di spettacolo
Parliamo di quei prodotti scadenti volgari violenti banali e ripetitivi che offendono il buon gusto e di intelligenza
è sempre un grave lutto per tutti coloro che amano l'arte quando questa in qualsiasi Paese viene repressa nelle sue varie espressioni cancellata annientata sostituita
Un Paese
Non si conquista solo con le armi
Io qui non ho sentito fare la parola America
A proposito di questo noi abbiamo inviato un esposto alla corte dei conti
Che richiamava l'attenzione proprio sull'importazione selvaggia dei prodotti dall'America nei confronti della RAI un esposto nei confronti del CdA della RAI il consiglio di amministrazione
Perché sono stati spesi in questi tre anni centinaia di miliardi
Per acquistare prodotti appunto l'elenco l'abbiamo fatto prima demenziale dall'America
Si è detto in una trasmissione come Tempo reale che tutto questo è stato fatto perché i magazzini RAI erano vuoti non sapevo perfettamente che magazzini RAI non sono vuoti ci sono un sacco di prodotti italiani
Tant'è vero se ben sapete
E passato alle tre di notte un Puccini fatto dal compianto Alberto Lionello
Che con mia sorpresa ho visto che era colorito mentre la prima volta che è stato trasmesso è stato trasmesso in bianco e nero anche se fu girato a colori
Un bellissimo lavoro dato le tre e mezza di notte
Altra cosa che forse non sapete si sta creando un comitato di persone anziane
Che sapendo che la televisione
Diciamo così culturale una televisione fatta di romanzi italiani di sceneggiati italiani di film italiani
Inizia verso le due e mezza di notte stanno svegli per vedere i programmi di notte cioè vanno a letto con la camomilla le otto ma si svegliano al due per vedere questi programmi
La RAI magazzini pieni di programmi italiani mai andati in onda oltre agli sceneggiati e telefilm e film mandati in onda una sola volta oppure negli ultimi anni
E dal momento che essi si principessa poi imperatrice nelle passate state nell'estate passata andato in onda molteplice volte come altrettanti film e telefilm stranieri non si vede perché non momento di grandi ristrettezze economiche
Non si debbano replicare quei prodotti italiani in ore più consone e non alle tre del mattino come fossero merce di scarto
Prodotti che non costano nulla anche perché non ne vengono pagate le repliche e che piacciono tanto al pubblico come dimostrato dall'odio dello sceneggiato il maresciallo Rocca
Non vogliamo fare del ceco protezionismo ma vogliamo il rispetto delle regole della reciprocità
Si taglia sulla sanità si mettono a rischio le pensioni si perdono posti di lavoro si chiedono ai cittadini sacrifici per risanare l'azienda Italia
E poi si sperperano tutti quei miliardi per acquistare prodotti dall'America
La RAI sostiene che costa meno acquistare che produrre altra decisione di elevata maneggia verità se così semplice allora fermiamo la produzione di tutte le aziende italiane acquistiamo all'estero mandiamo a casa tecnici impiegati operai
Il consiglio di amministrazione della RAI per difendere la sua politica di acquisti sostenne sostiene che gli sponsor italiani impongono il passare i loro spot pubblicitari solo durante la proiezione di film e telefilm americani
Questa logica perversa sacrifica la cultura che il livello di civiltà di un Paese ricattando la compie chi legge di mercato
Il consiglio di amministrazione della RAI dichiarino oltre che i nostri prodotti non sono esportabili intanto bisogna dimostrarlo
Ma se così fosse allora il dovere di un ente pubblico e quello di impegnarsi per migliorarli sostenerli promuove pubblicizzati
è una irresponsabile strategia politica economica quella di distruggere la nostra produzione calpestare il nostro patrimonio artistico culturale cancellare migliaia di posti di lavoro
Abbiamo rivendicato in un'immediata ripresa produttiva cinematografica e televisiva
A questo proposito abbiamo appreso con soddisfazione che grazie anche alla nostra persevera ante caparbia lotta e alle nostre quotidiane esigenze la RAI darà più spazio alla qualità
Producendo fiction film che le firme riducendo drasticamente l'importazione di programmi extra comunitari e il varietà
Abbiamo rivendicato la difesa del diritto al lavoro in Italia degli attori italiani
Visto che negli altri Paesi e soprattutto negli Stati Uniti vige un forte protezionismo con una strategia mirata si vuole cancellare la nostra professione
Le nuove generazioni non riconoscono più l'attore italiano per loro tranne qualche macchietta l'attore e americano
Negli anni Ottanta iniziato il degrado per il cinema sempre con una strategia politica ben mirate con infine sulle barzellette
Ancora oggi Canale cinque ne fa spettacoli prima serata Pierino
Pierino colpisce ancora
Pierino contro tutti Pierino la peste alla riscossa
Pierino medico della Sauber quella peste di Pierina la sai l'ultima viva la foca che viola bene dopo che la poliziotta la poliziotta New York i carabina ti eccezionale veramente fichi Simi De Ficchy Issime
Spallato cassato completamente fuso vacanze del cactus in avanti cretino
La drammaturgia ignorata cancellata sappiamo invece quante necessarie culturalmente per ricordare per esporre per denunciare le violenze perpetrate dei potenti nei confronti dei più deboli
La tendenza rinnovamento culturale ci sarà quando i dirigenti della televisione di Stato
Quelli delle tv private i produttori cinematografici non diranno più questa frase questo è quello che vuole la gente
Il teatro sta morendo per una sbandata regolamentazione privata
Di scelte culturali non basta una legge anche se necessario a fare del bel teatro la ribalta teatrale non è più artisticamente provocatoria rivoluzionarie come deve essere l'arte ma una specie di pensionato con tanto di bocce di carte
La senilità artistica colpito soprattutto i giovani
Si va sul sicuro con nomi da spot e testi da blog il pubblico non ha più
Tutto diventa un fatto culturale da osservare con timore
Senza fischi il teatro è morto
Vi chiediamo di fare in modo che i nostri monumentali meravigliosi teatri non brucino non diventino garage supermarket o banche
Chiediamo di far vedere nella nostra tv
Opere teatrali appositamente realizzate e qui va apro una parentesi perché c'è stato
Un un intervento prima di sete
Che ha giustamente denunciato quanto la RAI ha dato per una ripresa ahimè teatrale cose che non volevamo volevamo la prosa in tv ma fatta per la tv non le riprese teatrali perché una volta le riprese teatrali che venivano fatti quando ancora la televisione rende anche nero
Era per far conoscere il teatro e quando la gente andava a teatro scopriva che il teatro e la colori
Quindi era un passaggio in più oggi un passaggio in meno se viene ben realizzata l'opera teatrale probabilmente la gente visto che me lo danno a caso non vado più a teatro
Se viene mal realizzata l'opera teatrale la gente non andava più a teatro
Vi chiediamo di fare in modo che i nostri invidiato cinema che ispirato la cinematografia di altri paesi riprenda a vivere
Vi chiediamo di fare in modo che il nostro patrimonio artistico culturale non venga cancellato
La cultura le arti sono le fondamenta d'un Paese civile sono la base di ogni scelta creativa anche commerciale
Non vi è progresso se si abbandona la cultura Mitterrand poco prima di morire disse durante la mia presidenza ho ricevuto applausi e dissensi
Ho avuto dolori e gioie ma la gioia più grande è stata quella di veder realizzata oltre altre decine di opere culturali la Cité de la Musique
Alcuni anni fa la cinematografia americana con l'idea di dover accontentare il cittadino medio queste quello che vuole la gente produsse stupidi kolossal fin metti usa e getta si trovò così di fronte una spaventosa crisi
Forse perché si era toccato il fondo il rigetto di corpi estranei alla memoria dell'arte della cultura fu inevitabile
Le case cinematografiche le più visto importanti le più conosciute fallirono creando una totale e drammatica disoccupazione dei lavoratori dello spettacolo
E cinema on the road interpretato da attori professionisti sulla scia del nostro neorealismo riportò il cittadino americano di nuovo al cinema ma soprattutto riportò in auge il cinema d'autore
Ieri sera
Ho visto
Un film di attengono che era già passato in televisione quello sulla vita di Charlie Chaplin
Bene nel periodo McCarthy
Il senatore che aprì l'inchiesta voi conoscete quale si chiamava Taradash
Durante il maccartismo molti Autori
Registi attori di sinistra impegnati in un cinema di qualità e di denuncia furono perseguitati
Ad alcuni impedirono di lavorare altri meno noti cambiarono nome o attività del continuare a sopravvivere molti si rifugiarono all'estero altri ancora furono arrestati
Noi attori italiani non siamo stati ancora restanti
Grazie adesso i due contributi filmati uno dietro l'altro uno riguarda riguarda di Lella Costa l'altro di Furio Colombo ci sarà un piccolo intervallo tra l'uno e l'altro per cambiare la cassetta e quindi mesto penserò a cosa dire nel frattempo Lella Costa
Sono Lella Costa non possono essere lì con voi per la intorno e questo mi riempie di felicità come so che riempie riferita a tutti quelli che come me stanno lavorando io credo che ci sia nel mondo della cultura dello spettacolo italiano nonostante tutto una serie di voci data becca morte in giro ma grandissima vitalità la grandissima richiesta una dimora usuali sì ma voglio proposte di energie
Vitalità capitato non molto tempo fa c'è un entusiasmo popolare intorno a me ma non però anche
Credo che quando si riescono a fare serate come quella che mi è capitato di fare al di là del mio mestiere e delle mie verifica una serata un incontro ad anni alternati scrittore francese riuscito muovere a Milano circa tre mila persone giovani entusiaste
Colte simpatica intelligenti civili e belle io credo che ci sia in questo paese una grande voglia di cultura rispettato di qualità nonché mentore di appunto di energie che problema sia far rincontrare e quindi credo che il nostro compito sia in tutti modi
Abbreviare il più possibile ampia distanza che non diventino ancora più patito della per fallo in grande comune è un buon lavoro a tutti no
Costa mentre cambiano la cassetta mandarono Furio Colombo vorrei molto modestamente
Spezzare una lancia per eccezionale veramente che è stato messo in quella cascata di di di film demenziali ma io invece lo vorrei rammentare come un grande film comico italiano
E adesso Furio Colombo
Parlare del problema delle comunicazioni oggi in Italia vuol dire parlare di uno vuol dire parlare la frontiera più avanzata di uno dei problemi più importanti con cui la nostra società si deve confrontare comunicazione vuol dire tutto vuol dire essere in contatto con il nostro Paese vuol dire mettere i cittadini a contatto con i cittadini vuol dire mettere il tuo entra a contatto con la periferia vuol dire sapere che sta arrivando una tecnologia in cui non c'è più periferia ci sono soltanto linee di comunicazione che si intercettano intensamente e che danno luogo a un tessuto sociale sempre più ricco sempre più vivo sempre più democratico in parlare di comunicazioni vuol dire però cominciare dal paesaggio delle comunicazioni così come esso è oggi in Italia il che significa cominciare col riflettere per un istante sulla struttura nella delle televisioni e della comunicazione così come avviene con i mezzi tradizionali principalmente i due grandi Prodi quello privato e quello pubblico qui ci confrontiamo tutti i cittadini ormai lo sanno con una grande anomalia che è unicamente italiana un'anomalia che mette innanzi a coloro che lavorano per esempio nel settore della comunicazione privata perché perché la comunicazione privata ovvero l'impresa della comunicazione privata che parte importante che deve essere parte importante di un Paese pluralistico e democratico si trova ad essere buttata in politica e giocato corre il rischio di essere interpretata come la pedina di un gioco per la scalata politica ed elettorale di qualcuno questo è un fatto ingiusto per coloro che lavorano nel settore privato telecomunicazioni improprio per la politica delle comunicazioni in un paese e etico costituisce un grandissimo il qui poco l'equivoco che alcune profetiche che tutta una zone di professionali istmo di lavoro e di impegno nelle comunicazioni del settore privato possa essere letto visto interpretato come il servizio qualcuno come una militanza politica invece che come l'esclusivo impegno di informare se questo è il problema del settore privato il settore pubblico si confronta con la modernizzazione si confronta con l'articolo della della rilevanza si confronta con il fatto che i cittadini hanno il diritto di avere un sistema di comunicazioni nel quale credono un sistema di comunicazioni pubblicò un sistema di informazioni pubblico che sia al di sopra di ogni dubbio e di ogni incertezza molto prima della par condicio o di tutte le di tutti gli espedienti di tale di parificazione nelle forme di informazione che ci proponiamo che sono state poste a tutela di un minimo di e con limitati molto prima di è la qualità dell'informazione e la qualità dei programmi e dei servizi che un servizio pubblico in grado di dare ai cittadini noi sappiamo che nel servizio pubblico italiano la professionalità è molto alta
La qualità di coloro che vi lavorano è molto alta e la capacità di essere per coloro che vi lavorano protagonisti di una grande innovazione è molto alta resta il problema dell'innovazione resta il problema di rispondere con un servizio pubblico così moderno così credibile così straordinariamente profondamente rinnovato sa essere davvero all'altezza del problema che si pone nel mondo che sta per venire quello delle nuove tecnologie quando si dice scherzosamente Casero Non è la RAI adibiti quando si pone a confronto con modelli altissimi di comunicazione pubblica come la Pbs americana non finte deve dire che coloro che lavorano nel settore dell'informazione pubblica ovvero della RAI in Italia sono meno bravi o meno capaci o meno professionali o meno immagine attivi o meno creativi si intende dire
Occorre una modernizzazione di strutture di organizzazione di rapporto con il pubblico di rapporto con la cultura è che rappresenti davvero il pieno delle risorse che sono disponibili e che potranno essere disponibili nel settore pubblico e poi come come tutti stanno dicendo come ormai si sta dicendo
In tutte le democrazie industriali c'è l'arrivo delle nuove tecnologie che cambia radicalmente alcuni punti fondamentali del sistema di comunicare così come esso è avvenuto fino ad ora il primo modo di cambiarlo è la partecipazione se le nuove tecnologie sono il computer se e la nuovo tipo di comunicazione consiste nel fatto che tutti computers uniti fra loro ovvero anche solo due computers in contatto tra loro formano la Rete ovvero il sì per spazio ovvero un nuovo territorio
Bene è chiaro che in quel nuovo territorio noi troviamo i nuovi cittadini i nuovi partecipanti di una democrazia nella quale il comunicare il ricevere comunicazione diventano d'ora in poi un unico impegno un unico lavoro che ci unisce tutti tre nuove tecnologie non arrivano da sole richiedono una politica di governo richiedono un cambiamento della scuola e porteranno anche conseguenze grandissime nel mondo del lavoro
Per questo dobbiamo parlarne
Grazie anche a distanza a Furio Colombo prima di dare la parola ad Antonio Ruberti che poi sarà seguito dall'onorevole Luciana Castellina volevo ricordare che tra i tanti messaggi che sono pervenuti oggi da parte di persone che erano invitate che non sono potute venire
Arrivato uno da Margarethe von Trotta e uno da Citto Maselli che ci salutano e che non possono essere qua adesso il professor Ruberti
E salutiamo Jack Lang che a quanto pare è già arrivato da Brussel
Ma mi vorrei anzitutto segnalare il fatto che in un'occasione di discussione sulla cultura si lascia uno spazio alla scienza e alla formazione e questo è il tema che mi è stato affidato
Che effettivamente quindi io cercherò di fare una brevissima riflessione sui rapporti scienza cultura
Che nel nostro Paese non sono facilissimi come del resto in tutta la cultura moderna certamente le arti
E in tutte le varie manifestazioni sono parte della cultura
Però lo sono anche i saperi scientifici
Cioè quel quell'insieme di conoscenze che ci permette di sapere più dell'universo in cui viviamo dico e di utilizzare un metodo che altri grandi vantaggi intanto un metodo critico è un metodo che si misura con l'esperimento le ipotesi che vengono verificate e soprattutto un continuo ha rimesso in discussione dei le frontiere della conoscenza ma male che si apre
Ebbene io credo che c'è un problema se tutte le società moderne di dare spazio nella formazione anche a questa parte della cultura
Al sapere scientifico e tecnologico
Questo è un problema che in discussione in tutta Europa sono in Italia in realtà non so se avete mai osservato che nella scuola
Sì insegna la storia la letteratura l'arte attraverso la dimensione storica
E viceversa per la scienza per la tecnologia questo non si fa
Un po'perché la scienza in generale distrugge la sua storia ogni volta si trova sulla nuova frontiera è però in realtà questa diventa un po'strumentale noioso
E quindi in definitiva la conoscenza
Del mondo in cui viviamo che in parte e anche condizionato dalla conoscenze scientifiche dalle nuove dalle nuove conoscenze sull'universo in cui viviamo sulla vita sui meccanismi dell'universo in realtà o della tecnologia che condizione il nostro la nostra attività nel lavoro fuori del lavoro ci troviamo in una situazione difficile ecco io credo che un primo problema reale per
Il futuro in cui dovremo affrontare i problemi della riforma della scuola del un potenziamento della cultura generale dei cittadini ci sia un posto da attribuire al conoscenza scientifica all'insegnamento della scienza e della tecnologia
E c'è poi un problema di comprensione dell'ascesa dati economici i cittadini nelle democrazie vengono chiamati sempre più spesso a fare delle scelte
Pensate alla referendum sul nucleare ai problemi di bioetica come si fa partecipare consapevolmente a queste scelte
Senza una conoscenza almeno certi principi fondamentali della scienza è una delle ragioni per cui in Italia lanciammo la Settimana per la cultura scientifica
Che poi abbiamo tracce trasferito in Europa e che dopo queste esperienze italiane dopo questa esperienza europea è stata ripetuta in Germania entrarci una settimana dedicata a perché il pubblico il grande pubblico conoscesse di più scienza e tecnologia conoscesse cioè una parte della cultura che è importante che è fondamentale per vivere consapevolmente criticamente in questa società la seconda questione la produzione culturale in questo specifico settore
Produzione di scienza
Ecco qui dobbiamo garantire che ci sia uno spazio per la ricerca libera di base fondamentale
Non asservirla tutta allo scopo utilitaristico perché certamente la scienza ha delle implicazioni attraverso la tecnica
Nell'economia nelle infrastrutture di un Paese nelle applicazioni e però dobbiamo lasciare uno spazio perché ci sia come per l'arte uno spazio di libertà in cui la le scelte il metodo scientifico della ricerca scientifica sia libero
In generale oggi esce una Derrida utilitaristica
Nelle politiche dell'ascesi di euro
Che serva soltanto subito a delle applicazioni tra l'altro non è neppure un calcolo un calcolo intelligente perché soltanto attraverso i sostegni della ricerca libera che si può creare quel polmone che fa respirare tutta la ricerca quel serbatoio da cui nascono i nuovi paradigmi e il progresso pensate il Giappone che ha sempre assente utilizzato la tecnica di andare alla rincorsa della sceso del paesi del europee io negli Stati Uniti ha deciso di investire sulla ricerca di base raddoppiando l'investimento pubblico
Questo dimostra quale rischio lui abbia persino in un campo in cui l'Europa è stata la culla della creazione del metodo scientifico e della scienza rischia di vedere questo baricentro spostato sempre più verso gli Stati Uniti verso il Giappone e quindi essere in praticamente marginalizzate voglio dire solo Honda negli ultimi tre anni in Lombardia che è un po'la zona più forte d'Italia per la ricerca la ricerca industriale gli addetti a ricerca industriale sono diminuiti del venticinque per cento quest'indagine ufficiale un quarto in soli tre anni e la ricerca pubblica di un deciso io credo che sia una deriva perniciosa
Che magari ci permetterà di tenere i conti in ordine
Ma come il paese povero ed è industrializzare e non credo che sia un bell'avvenire
Io penso che aver dato un piccolo spazio a questa nota che può sembrare persino dissonante rispetto a un contesto in cui il fascino dell'arte
E della cultura artistica e dei suoi strumenti per conoscere il mondo
E poi proporre dell'interpretazione sia però ma cosa utile e importante e io lo voglio segnare all'attivo di una visione globale del problema cultura che non rimanga una cultura aristocraticamente distaccati dal mondo concreto in cui tecnologia e scienza condizione non molto del del nostro sviluppo il rapporto tra le due culture diventa un obiettivo fondamentale per cui con l'uso dei nuovi linguaggi
Per trattare i problemi etici che la scienza oggi solleva le implicazioni che le scelte nel campo della scienza ed ecologia hanno sulla vita degli uomini sul lavoro sulla vita privata sia estremamente importante e significativo
E mi auguro che questa apertura che oggi viene fatta non è mai capitato di parlare in convegni sulla cultura con uno spazio per la scienza sia l'apertura di un cammino che si consolidi nel nostro Paese i Paesi che si sono chiusi in una cultura aristocraticamente legata soltanto all'arte e alla letteratura sono usciti fuori
Dalla vedete per esempio tutta tutto il periodo storico in cui il Portogallo è uscito dalla scienza in qualche misura tutto il Sud d'Europa io credo che sia un buona pista di riflessione sia una pista su cui lavorare
E quindi io credo che anche questo fatto sia all'attivo della visione e del programma che l'Ulivo presente
Grazie al professor Ruberti
Prima di passare la parola l'onorevole Luciana Castellina
Uno dei saluti che mi sono dimenticato prima di dare arrivato da Massimo Ghini
Che in
Impegnato nella lavorazione del film di Rosina
Mosca a nome del Sindacato attori italiani manda un saluto e un sostegno a questa a questo convegno a questa iniziativa l'onorevole Luciana Castellina presidente della commissione cultura al Parlamento europeo
Ma già dell'ora scrive nel suo libro bianco
Che la cultura non è una merce il che potrebbe sembrare ovvio ma non lo è in un'epoca di totale mercificazione e tuttavia proprio dell'ora nel suo libro bianco insiste
Nell'indicare proprio nella cultura una risorsa fondamentale dello sviluppo ed il nuovo possibile sviluppo
In una società in cui la produzione di beni immateriali e destinata da sim re un ruolo crescente e dunque a costituire un pezzo decisivo per la nostra economia il settore potenziale di maggiore occupazione anzi forse il solo settore dove l'occupazione destinata a crescere
In Giappone si calcola che nel due mila e quattro gli addetti ai servizi di informazione saranno di più di quelli che oggi sono occupati nell'industria dell'automobile
E tutto ciò in collegamento con le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione che mi hanno moltiplicato in settori di trasmissione
E perciò le occasioni di fruizione della cultura e che comunque sono destinati ad ampliarsi ulteriormente anche per via della prospettiva io credo e spero ineluttabile di una riduzione del tempo del lavoro
Ora il dibattito europeo la ricerca che noi cerchiamo di condurre è tutt'attorno questi due concetti solo apparentemente contraddittori
E cioè la cultura come merce non è una merce tuttavia un pezzo fondamentale dell'economia
E che io vorrei sperare che l'Ulivo riesca riconciliare
Usando e però anche correggendo quanto a livello di Unione europea si sta facendo soprattutto superando i limiti di una cultura industrialista dura a morire
Morire dura a morire in certi settori della Commissione esecutiva
A livello europeo una resistenza che ha come conseguenza il fatto che nessun serio investimento sia stato effettuato nel campo della cultura Mitterand nell'ultimo discorso fatto al sul Parlamento europeo diceva e denunciava che la spesa per la cultura corrisponde a un giorno della spesa del bilancio hanno della Comunità europea
E anche che è una tutela infinitamente superiore viene tuttora concessa alle patate quale scarpe sebbene l'Europa abbia proprio nella cultura nel suo settore
Più irripetibile più promettente
E non è un caso che il Piano Raffaelle un bel piano per i beni culturali
Il fondo di garanzia per il cinema il perderà getto Arianna per l'editoria siano tutti bloccati per il rifiuto di Germania e di Gran Bretagna di sborsare il necessari ora direi con dei loro che la cultura non è la merce
E significa capire che occorre un intervento attivo mirato
Per sostenere la cultura europea e sottrarla questo sì alle regole del di Bros scambio sul mercato mondiale alle leggi della competizione mercantile che resa sempre più dura dalla globalizzazione se non si vuole che a restare in campo sia solo la produzione che può avvalersi di un mercato originario di grandi dimensioni
Dove dunque è possibile ammortizzare gli investimenti e dunque può arrivare qui con le esportazioni parlo naturalmente del cinema americano a prodotti stracciati io sono d'accordo con Lella Costa quando dice che c'è oggi una grande vitalità
Nel cinema nella produzione culturale solo per una rinnovata vitalità però c'è poco da fare Insiel Mercato originari dove bisogna ammortizzare gli investimenti è quello ristretto che noi sappiamo non c'è competitività possibile ed è per questo
Che bisogna in qualche modo cercare sostenere perché se no passa soltanto rischio un prodotto banalizzato
Uniformi Tisatto una disperante ma scatola lottizzazione della cultura che annulla ogni differenza un'identità ogni memoria
E se dovesse essere cancellata badate l'identità non verrebbe più neanche senso parlare di una Europa politica e badate stiamo parlando di qualche cosa che vede attualmente e ci flusso cito solo una cifra l'ottantadue per cento del mercato di visuale europeo occupato dalla produzione americana
Ottantasette novanta novantacinque per cento dei film
Che vengono proiettati nelle sale cinematografiche europee ottantasette per cento in Germania novantatré in Gran Bretagna sono americani e vedete questa è rischioso anche politicamente perché se noi arriveremo alla situazione nella quale non c'è
Che da una parte una la Maradona al digitazione dall'altra abbiamo come riflesso il ripiegarsi su identità
Sentite sempre più in modo integralista
Vale a dire mercato e tribù non è questo credo quello che dobbiamo costruire
Ora quello che sento dicendo è la battaglia che con l'appoggio di una larga maggioranza del Parlamento europeo e degli operatori ha avuto visivi di tutta Europa si sta conducendo con la proposta di direttiva Televisione senza frontiere fondata info in dei conti sull'idea che dovrebbe essere ovvia che se una lavatrice che si fatto che uno è sì fattorino sono la stessa cosa non è la stessa cosa per un film e qui il primo impegno che io credo che buona parte di noi vorrebbe chiedere all'Ulivo e cioè di sostenere questa battaglia
Ma un film questa eccetto la contraddizione come altri prodotti culturali e lo stesso patrimonio culturale ereditario
Sono anche dei prodotti e qui sta la natura ambigua e complessa del bene di cui ci occupiamo un'ambiguità che sta alla base di tutta la ricerca degli economisti della cultura
Questa importante modernissima Branca a cui si ispira buona parte la parte migliore direi del pensiero europeo
Che hanno sottolineato come anche nel campo della cultura e anche se l'impresa è che lo producono sono orientate al profitto non possono non tenere conto
Che l'obiettivo sociale prevale su quello economico e che per questo il bene culturale conserva un carattere Pubblico che dunque non merita la tutela dello Stato in quanto si tratta di un bene di interesse collettivo
Ed è per questo credo che parliamo di politiche culturali cioè di un intervento pubblico attivo perché per i beni culturali può non esserci non c'è in generale una domanda immediata spontanea
Ma una domanda che si costruisce dopo un'esposizione prolungata che sviluppi del consumatore di gusto conoscenza un processo di acculturamento
Per questo non cioè io credo sviluppo possibile della produzione e del consumo nella cultura se non c'è un investimento innanzitutto nella scuola
Se l'arte viene insegnato un'ora su jet otto non ci può essere fruizione dei musei
E badate i musei
Quand'è che si passa da trenta milioni a cinquanta milioni di visitatori nei musei negli anni della grande scolarizzazione di massa in Italia e la stessa cosa va detta per il cinema
Non è possibile pensare che senza un'educazione all'immagine un acculturamento anche su questo
Ci sia oggi non solo un'educazione al cinema ma educazione tout-court l'ottanta per cento nella formazione dei ragazzi è fatta dal piccolo schermo
E invece la scuola è rimasta tutta concentrata su un processo cognitivo fondato sulla parola scritta quindi tagliata fuori dal processo di formazione e fatalmente marginalizzato
Ecco perché però c'è questa ambiguità ci deve essere anche il mercato si deve pensare alla cultura come risorsa economica
Anche appunto se credo bisogna stare attenti non si tratta ovviamente credo che siamo tutti d'accordo dire che deve essere una risorsa economica semplicemente di dotare i musei
Di bazar con le T-shirt con il quadro di Vermeer come ci sono la mostra all'Aja in questo momento la mostra di permeare affogata in un enorme orrendo pazza bisogna farlo anche questo
Per carità ma non è questo soltanto quello che diciamo quando diciamo che è un pezzo dell'economia
è un intreccio io credo una sinergia che va trovata fra pubblico e il privato
E quello che voglio dire è che un'iniziativa privata accerto è necessaria deve esserci ma è necessario l'intervento pubblico nelle varie forme che può essere la detassazione non solo finanziamento evidentemente la politica fiscale per un trasferimento di risorse
Un orientamento che intirizziti
Anche l'iniziativa privata
E cioè che funzioni l'intervento pubblico come volano affinché la cultura possa avere ruolo e peso e contribuire allo sviluppo e all'occupazione
Tra verso nord l'azione getta dello Stato ma lo Stato che indirizza e sollecita l'iniziativa privata di individui ping pong privati associati e così via l'occupazione giovanile nelle forme più varie ecco
Questa in fondo l'idea sulla quale in Europa bene o male stiamo lavorando l'idea che la cultura non è una Spesal ma è una risorsa
Che però vuol dire
Superare il concetto di conservazione non si tratta di conservare perché l'idea scusare sempre la parola conservazione fa venire l'idea che il bene culturale un oggetto inerte morto extra economico anziché fonte di ulteriori dinamiche domande
Che possono nascere da una finzione più complessa e più ricca e qui tutti il campo delle nuove tecnologie da una gamma immensa di cose che si possono fare però stiamo attenti il paese più bello del mondo
è il Paese che ha un'enorme ricchezza dunque il Paese più ricco del mondo stessa parte fruttare la sua ricchezza naturale ma stanno rubando stanno rubando questa sta rubando il look stanno rubando tutto
Microsoft Bill Gates ha cercato di portarvi il look come Jack Lang sa
E per fortuna lo Stato francese efficiente tono giù le mani per favore allora noi rischiamo una cosa badate che siccome il valore aggiunto fondamentale di questi beni culturali sta oggi mesi di rom nella messi in Rete e così via
Richiamo di ridurci come l'India e cioè che produceva molto cotone nel diciannovesimo secolo ma poi la lavorazione veniva fatta in Inghilterra noi ci mettiamo i musei e la lavorazione il valore aggiunto si farà a Tokyo Obinna medica
Ecco questo dobbiamo fare dobbiamo farlo oggi
Soprattutto questa moltiplicazione occupazione in un'epoca in un momento di crisi e di disoccupazione di massa del resto l'economia della cultura
Eliminata in America ed è nata durante la grande crisi è un'invenzione del mio il è nata in cui gli straordinari cento giorni in cui fu inventato il mio Dio le dico straordinario perché ci fu una grande creatività nacque con quel progetto straordinario che fu la Fedra l'alta
E cioè l'idea di un investimento di danaro pubblico nella cultura come volano di sviluppo e di occupazione
Peccato sapete che quel progetto fu poi abbandonato perché la destra americana accusò coloro che avevano inventato Progetto Fedra L'arte di essere comunisti non perché pensava che fossero comunisti ma perché diceva che un'idea moderna
Dell'arte era rivoluzionaria dunque sovietica
Il guaio era che nello stesso tempo l'arte moderna in Unione Sovietica veniva messa fuori legge come longa manus dell'Occidente quindi un vero disastro da una parte e dall'altra
Ecco in Italia
Che cosa si dovrebbe fare l'Ulivo
Walter a te ti piace citare l'America bene se ci fosse nell'Ulivo nel campo della cultura lo stesso senso di svolta come dire di innovazione
Che abbia dato luogo a quell'idea straordinaria ripeto la prima idea di investire danaro pubblico nella cultura come volano di sviluppo e di occupazione se ci fosse un pizzico di cultura new di lista ma io credo che mi andrebbe bene
Grazie
All'onorevole Luciana Castellina noto
Che dalla
Rivoluzione culturale cinese di stamattina siamo passati al mio tiro
Questo pomeriggio e adesso Elisabetta Pozzi
Buongiorno
Forse
Un giorno
Niente mio discorso molto breve sono qui perché chi lavora in teatro da vent'anni esclusivamente in teatro
Non per scelta perché la vita mi ha portato a lavorare esclusivamente in teatro vengo qui perché
Ho bisogno di essere difesa molto non molto
Il teatro sento facendolo da dentro sento che va difeso
Perché perché inutile dirlo anche perché a parte che è un'arte antica come l'uomo queste sono banalità
Il problema è che che questo non avvenga interim Italia che il paese dell'arte che questo
Che un po'paradossale
Credo che sia paradossale che si venga qui a chiedere auspicare che si istituisca un Ministero della cultura mi sembra paradossale
Chiederlo che tutti noi lo chiediamo
Forse però in un Paese che ha consentito
La nascita di Marghera o raffinerie vicino a Ravenna a distruggere le coste forse questo forse questo bisognava aspettarselo cioè di trovarsi a questa condizione
Tutti amano l'Italia tutto il mondo sa che cos'è l'Italia all'arte italiana soltanto noi italiani sembriamo essere sofferenti del nostro patrimonio perciò il Colosseo diventa un aiola spartitraffico
Lo dico che veramente con grande angoscia questo io ho scelto il teatro
Sento che ha un senso fare teatro oggi abbiamo tantissimo pubblico
Ci sono grandissimi talenti in questo nostro paese
Non posso parlare ci sono mediazione veramente molti ma a io un senso quando sono sul palcoscenico perché il pubblico mi fa sentire che ha un senso e tutto il resto ma appena esco al Teatro io attore attrice non so dove mi si colloca non lo capisco
Trovo che questo non può essere non non può esistere una situazione di questo genere
Allora ho mi si dice apertamente che non serviamo niente allora si abbattano i teatri facciamole dei garage che forse abbiamo chiuso
Però smettiamo e questo io lo chiedo veramente a tutti smettiamo di pensare al teatro come ha un costo cioè pensiamo che dieci chilometri di autostrada costano come tutto il teatro italiano questo è il costo del teatro italiano allora io chiedo dieci chilometri d'autostrada in meno e ci si teatri in più
Grazie
Attenzione infatti
Adesso il professor Bruno Cagli
Se poi
Se poi Laura Betti viene a parlare io sarei ben felice di sentire la sua voce amplificata
Allora chiedo scusa ma purtroppo io sono arrivato senza aver sentito e uno è stato detto prima ma ha non ho potuto resistere alla sollecitazione degli amici perché la musica rischia di essere sempre la grande assente e questo naturalmente è un problema
Gravissimo che dimostra come sono difficilmente risolvibili problemi della musica perché galleggiano in una noncuranza generale però io non voglio parlare della managerialità e dell'economia della cultura un discorso che mi trova alquanto impreparato in questa fase del perché sta attraversando il nostro Paese non impreparata io sono vengo dalla dalla direzione artistica e faccio anche il sovrintendente a Santa Cecilia
Posso dire che negli ultimi anni abbiamo conseguito dei risultati economici notevoli
Santa Cecilia naviga con aumenti di botteghino senza aumentare il PD i biglietti questa importante che stanno tra il quindici e il venticinque per cento l'anno
Non è poco in una fase gravissima che stiamo attraversando
Però non è questo io mi aspetto dalla cultura non un problema spiccatamente economico mi aspetto che la cultura ci serva a vivere meglio ci serva a vivere in un Paese più civile per questo
Trovo un po'anomalo che negli ultimi tempi siamo un po'crocifissi da questo problema dei costi e dei ricavi dei rapporti tra eccetera eccetera
Voglio andare un po'indietro i problemi della musica nascono in Italia purtroppo con l'unità d'Italia che da questo punto di vista è stata fatta nel modo peggiore
è stata fatta primo in chiave antimeridionale e siccome era il meridione d'Italia che forniva la maggior parte dei musicisti non all'Italia ma tutta l'Europa
A tutto il mondo di allora diciamo cultura acculturato
Ecco che L'Unità d'Italia un po'la seconda ragione è che le scuole in musica erano ecclesiastiche
Allora cosa si è fatto si è perseguitato
Si son perseguitati chiusi gli istituti di educazione musicale insomma l'Italia è è diventata del campo dell'educazione musicale
C'è stato un periodo in cui si scriveva che eravamo pari all'Afghanistan questo non vuol dire che in Italia non ci sono i talenti vuol dire questi talenti non avevano spazio e modo di essere coltivati in questa la cosa più grave dobbiamo saperla questa verità perché questo difetto questo vizio di origine non ce lo stiamo portando ancora dietro
In cento e passa anni di unità d Italia le leggi sulla musica sono assolutamente carenti
Cioè le leggi sui conservatori non è parliamo non ce n'è stata veramente una organica
Le leggi sull'organizzazione musicale cioè la famosa legge ottocento che tanto abbia firmata e meno peggio di quel che non si dica comunemente ma comunque è insufficiente è una legge che richiedeva dei correttivi richiedeva degli interventi successivi sono stati fatti poco e male
E la riforma della musica sta come una spada di Damocle sulle nostre teste perché tutti i giorni ci dicono tra pochi giorni esce un decreto per fare trasformare gli enti lirici in fondazioni eccetera eccetera non sappiamo quali sono i criteri non sappiamo come si fanno le fondazioni senza capitali perché per fare una fondazione ci vorrebbe un capitale questa è una verità
Economica legislativa
Elementare però tutto questo pende sulla nostra testa ma di una vera riforma con i contenuti
Che riguardano la musica spiccatamente di questo purtroppo non si riesce a vedere l'alba parliamo del resto anche della della realizzazione degli spazi
Tutti sanno che finalmente è partito l'Auditorium di Roma
Gli scavi
è la prima volta e estremamente lusinghiero stiamo per compiere sessant'anni dalla distruzione dell'Auditorium di Roma e questa capitale di di uno Stato
Che ha una tradizione musicale unica al mondo perché si è parlato prima della ricchezza
Dell'arte figurativa immagino ma una ricchezza musicale non è mica inferiore quella italiana eppure eccolo qua una città come Roma sia permessa il lusso per sessant'anni di stare senza Auditorium e attualmente è senza perché dove noi lavoriamo e che abbiamo messo acusticamente apposto appartiene sempre ma pur sempre a uno Stato che non è l'Italia
Quindi nessuna legge o poche leggi una proliferazione indiscriminata dei conservatori lunedì partiamo con i nostri concorsi mille trecentottanta domande di personale specializzato perché parliamo di violini di spalla di primi violoncelli di primi corni eccetera per meno di di di di venti posti
Quindi questa è la realtà e questi conservatori producono top purtroppo dei disoccupati spesso producono dei diplomati che non sono in grado poi di affrontare i concorsi pur questo lo dobbiamo dire questa è la verità
Che cosa è successo cosa succede io sento parlare di un Ministero della cultura mi fa molto piacere che finalmente si arrivi a un ministero per la cultura
è un po'un'incognita sei ministeri si fanno come è stato fatto al ministero dei Beni culturali cioè re relegandolo ad essere la Cenerentola dei ministeri e affidandolo spesso nel compilazioni de degli a lento dei ministeri a ministri tutt'altro che diciamo qualificati possiamo pur dirlo via
Questa è la realtà se però c'è un ministero che guarda lontano meglio perché la soppressione del ministero del Turismo e Spettacolo non ha portato bene
Al alla musica
Per il semplice fatto che nella generale in Curia di cui ho parlato prima
Sì sì approfittati di non avere un interlocutore il fatto che i problemi della musica non vadano al Consiglio dei ministri pare sia un problema difficilissimo oggi da risolvere
Cioè per quanto il sottosegretario D'Addio si sia prodigato e devo dire che abbiamo cercato con lui di collaborare molto spesso il problema era di far arrivare una proposta
Alla al più alto livello governativo perché questo avvenisse accolta e discussa appare della musica in questa soppressione del Ministero del del turismo e spettacolo non abbia avuto un giovamento ma che cosa fare per il futuro
Ma io penso che la visione non può che essere globale io sono molto scoraggiato in questa fase della mia esperienza anche se i risultati artistici
Penso che noi siamo conseguendo sono ottimali il problema è che non possiamo pensare di Solda degli enti lirici
Senza pensare a risolvere l'educazione musicale
A tutti i livelli
Cioè a livello della scuola chi basse quindi che di musica devono saperne tutti qualcosa scusate a livello di educazione musicale specifica cioè riforma dei Conservatori si parla tanto di promuovere i conservatori a università
Benissimo ma dobbiamo sapere che all'estero esistono Università della musica organizzata in un certo modo non è che con un tratto di penna un Conservatorio che oggi funziona in un certo modo diventa un'università
Questo non è possibile
Quindi son tutti i problemi che sono tra loro correlati
Una riforma un che riguarda la musica deve quindi guardare a tutti gli aspetti che sono l'organizzazione musicale di bassa e quindi non sono gli enti lirici io rappresento gli enti lirici
Però penso che se noi mortifichiamo le piccole associazioni di quelle che funzionano bene non quelle che funzionano male e non con le sovvenzioni a pioggia altra piaga che è stata incoraggiata dal sottogoverno è questo è un altro problema allora
Incoraggiare le piccole istituzioni incoraggiare la musica in provincia gli enti lirici coprono dieci città
Romania due mila non è a uno Torino eccetera nel Meridione c'è Palermo e Napoli
Può bastare per per il Meridione d'Italia che è stato il centro della vita musicale per due-tre secoli nel mondo può bastare due enti lirici assolutamente non basta le orchestre sono state soppresse
Orchestre sinfoniche degna di questo nome quante ce ne sono in Italia non voglio dire che c'è solo Santa Cecilia c'è quella della RAI di Torino ci sono poi le altre al teste agli enti lirici che fanno un po'di attività sinfonica qualche altra inizi
Organizzarsi
Quindi una riforma deve essere assolutamente globale io come sovrintendente di un ente lirico non so se una riforma degli enti lirici ci porterà un vantaggio bisogna avere una visione più ampia bisogna essere tranquilli che tra cinque dieci anni magari coloro che escono dal Conservatorio sono in grado di presentarsi ai nostri concorsi con una speranza di avere un posto
E con la basse tecnica necessaria per conseguirlo sembra di stare a parlare di cose elementari ma purtroppo l'asso la situazione musicale in Italia è questa
Abbiamo dei diplomati e di conservatorio che si impiegano nei ristoranti
Molti miei allievi li ho incontrati
Ho avuto esperienze persino divertenti da questo punto di vista un mio allievo mi dice professore come stabilito ma come mi conosce liceo era con lei al Conservatorio ho aperto un ristorante per lui è tra i fortunati
Edito da il diploma di violino dice il violino dice ogni tanto la sera
Trovo il tempo ancora di suonarlo questa è una bellissima cosa non è una bellissima cosa
Che siamo arrivati a questo punto con più di sessanta conservatori e praticamente due o tre orchestre questa la situazione della musica
Grazie a Bruno Carioti
Adesso leggo un po'brevissimo messaggio
Che arriva da Milano nel Paese più bello del mondo si sta cancellando memoria cultura e civiltà
Per combattere l'oblio e l'ignoranza armi della reazione della sopraffazione sono con voi con le vostre proposte cordiali saluti e auguri Vincenzo Consolo
E adesso invece in carne ed ossa un altro scrittore Maurizio Maggiani
Io prendetela come dieci minuti di ricreazione perché credo
Credo di però io ho una cosa da dire crio una cosa sono qui per questo anche se ho se ho preso un palo per la strada e soprattutto ferito ma
L'ho preso proprio così sive ma
Beh ma è stata una breve esperienza finché dura
Gli ha una sola cosa da dire ma forse non c'entra niente con questo con questo po'po'di assise così con tutto con tutto l'altro vertice in realtà una domanda che io che io voglio fare è una domanda che voglio fare all'alto vertice che io non ho mai incontrato in un incontro a Roma il più l'unica occasione quindi per l'unica chance giro me lo voglio giocare così non bruciata in fretta
Se posso cioè io non è in discussione il mio voto io
Io non son venuto a vendere il mio voto il voto l'orrida da sempre io voto voto a sinistra da sempre un gesto automatico è un gesto pavloviano se vuole
E sarà sempre così sarà sempre così non non non non mi sembra nemmeno chiedere contropartite non le trovo nemmeno necessaria io vivo tipo o il mio padre il mio latte desiderio però però io questa domanda che lo voglio fare ed ed è un paesaggio vedete io spero che porterò sempre a sinistra lo faccio però in una solitudine con un gesto di solitudine profonda
Perché perché non trovo lì i miei fratelli non trovo in compagnie
Non trovo la mia casa non trovo la mia gente del mio voto
Perché non ce ne il paesaggio in cui collocare me stesso e gli altri chiedo un disegno all'alto offerti c'è un disegno abbastanza attendibile in cui io possa collocare posso collocarli in una storia
Che non è finita in una storia che chi chi ci sarà in un destino che non è stato ancora sceneggiato da nessuno un destino che può essere ancora scene già chiedo
Chiedo chiedo questo chiedo un paesaggio a meno francamente non mi sembra che me l'abbia mai raccontato nessuno in questa campagna elettorale questo paesaggio non non c'è questo dice nessuno mi ha raccontato
Di come insieme abbiamo un destino da costruirci io ho bisogno ho bisogno di sapere che la mia speranza Ussita nomine decisa
Limitare di un irresponsabile
Una una stamperia
Di uno poco capace io ho bisogno di pensare che la mia speranzosi cita sia la mia prima qualità civica sia Ciocchetti difenderti ciò che di fecondo mi appartiene ancora e ciò che di secondo appartiene alla mia specie perché la mia specie non sia la specie una specie di banditi che si impossessa di ciò che non le appartiene ma sia una parte del creato una parte dell'universo fisico
E al io non vi però mai nel Paese più bello del mondo non ci credo non mi interessa non mi serve nomi io voglio vivere in un po'paese in nel mio Paese a casa mia nel paesaggio dove io posso Cressida comunque sia cioè vinciamo le una volta questo
Grazie a Maurizio Maggiani
Chiamerei adesso Gianni Borgna
A parlare dopo di lui
Massimiliano Fuksas lo dico perché si prepari
Spiritualmente
Ma io sento spesso ripetere Gianfranco Fini in televisione le volte che riesco a seguire in televisione da campagna elettorale che il loro Polo delle libertà e la vera innovazione quanto di più innovativo
Esiste in questo Paese
Ecco io naturalmente non ho portato qui delle carte ma sarebbe stato anche abbastanza divertente istruttivo
Soltanto leggere le interrogazioni che nel Consiglio comunale di Roma la destra che all'opposizione fa nei confronti della giunta comunale
Perché fa parte un'ossessione fissa ricorrente qualunque cosa si tratti loro vedono sempre lo spettro delle cooperative di sinistra che devo dire non sono particolarmente poi privilegiate
Ma naturalmente ce ne ce ne sono qualcuna lavora anche svolge delle attività come è giusto che sia ma poi un altro dei loro spettri ricorrenti è quello della privatizzazione
Per loro che dovrebbero essere liberisti innovatori poi in realtà tutte le volte che la giunta comunale di Roma fa delle innovazioni anche non privatizzando o non privatizzando affatto
Dolo ricorrono a questo spettro voi volete privatizzare
E fanno delle campagne su questo dimostrando ogni volta ogni piè sospinto che in realtà loro non voglio cambiare nulla che il vero assistenzialismo quindi il vedo vecchio regime e appunto questa destra italiana
E soprattutto questa destra che così aggressiva per esempio a Roma a Roma poi la destra in Campidoglio tutta praticamente Alleanza Nazionale
E si esce da questa sua funzione profondamente conservatrice per conservare le cose come stanno e manifestare un assistenzialismo spesso di bassissima lega ecco questo lo dico perché appunto in genere sì tende a spacciare per buona la tesi contraria quando per esempio se c'è qualcosa di innovativo in Italia certamente queste sono ad esempio le giunte che in tante città italiane
Tra alterne vicende con tanti problemi però dimostrano che la sinistra e le forze progressiste in genere al governo delle città sanno governare
E questo credo che sia molto importante naturalmente qui non c'è il tempo non dico nel mio intervento non c'è stato neanche il tempo e in tutto il convegno di andare molto a fondo di questo problema
Però c'erano qualcuno ha anche parlato degli assessori alla cultura in primis Omar Calabrese che anche un po'il nostro capofila perché si è creato un organismo che si chiama siti club forse sbagliando a usare questo termine
Se appunti inglese però certamente l'organismo è molto utile perché ha coordinato e sta coordinando l'attività delle nuove giunte comunali per quel che riguarda la cultura ed è un'attività innovativa e anche innovativa per quel che riguarda la stessa cultura della sinistra perché ad esempio non non è più solo una politica di eventi anche se di eventi ed importanti significativi ma è anche una politica di intervento strutturale
Non so se avete visto presente a Roma in questi giorni dopo le giornate di Pasqua si è aperta su alcuni giornali
Addirittura una discussione molto interessante sul fatto che a Roma son tornate da un po'di anni a questa parte soprattutto in quest'ultimo anno e mezzo
Grandi mostre di valore internazionali oppure che ad esempio oggi i musei cittadini funzionano molto meglio di prima
Ho visto che proprio Walter facevo una proposta che per quel che riguarda il Comune naturalmente a Roma c'è il Comune poi cioè lo Stato riso il Vaticano
è stata già praticamente attuata cioè quella di aprire i musei anche il pomeriggio addirittura noi adesso abbiamo da un po'di mesi a questa parte un orario veramente europeo almeno nei giorni feriali che quello che va dalle nove alle diciannove e ininterrotta mente ma se io penso a quella che era la situazione ancora due anni fa beh mi nel Milan con i brividi c'era una delibera tra l'altro del sessantotto e romanzi dei parti meno felici sessantotto se del consiglio comunale di Roma che prevedeva penso che ininterrottamente la chiusura dei Musei cioè per tutte le feste Bettino nei giorni delle elezioni era previsto che i musei fossero chiusi non si sa poi perché
E e tutto questo è stato profondamente cambiato nel senso che non solo adesso abbiamo questo orario che un orario europeo
Ma abbiamo raddoppiato l'organico dei dei musei romani ad esempio riqualificando anche il personale
Abbiamo una situazione in cui solo in tre giorni il primo maggio
Pasqua no scusate il primo maggio Natale e Capodanno i Musei sono chiusi tutti gli altri giorni almeno commenta orario non sei sono sempre aperti infatti quest'anno è stata la prima volta da tempo immemorabile
Che a Roma a Pasqua e a Pasquetta ai musei erano aperti e questo tra l'altro ha dato un risultato clamoroso perché sono stati migliaia e migliaia i visitatori turisti che sono potuti che hanno potuto vedere le mostre che ci sono i musei Capitolini a Palazzo esposizioni e così via quindi questo per dire non solo che la sinistra nelle città
Da Napoli a Roma da Firenze
A Torino a Siena e tante altre città grandi medie e piccole amministra sa governare migliora le cose ma e anche profondamente innovazione quelle innovazione che costantemente invece e sabotata o comunque e ostacolata dalle forze appunto conservatrici e di destra questo è bene però ricordarlo anche perché io credo che il discorso che si fa giustamente del ministero della cultura
Deve però prevedere un assetto completamente nuovo di tutti i poteri perché il ministero della cultura che Walter Russo se ne parliamo da una vita
Ha in mente credo noi tutti abbiamo in mente non ne l'ennesimo ministero
Che dal centro determina la politica di tutto e su tutto ma dovrebbe essere un organismo molto agile molto snello che non amministra più direttamente se non poche cose e che detta de degli indizi programma e coordina tutte le attività principali dopodiché ci vuole un decentramento fortissimo di potere
E in questo decentramento io credo che la funzione prima di tutto dei comunisti è una funzione insostituibile questo lo dico perché diciamo l'esperienza italiana
è un'esperienza per certi versi prima ancora che statale o regionale e comunale cioè la storia italiana
è una storia soprattutto di dei comuni delle famose cento città
Ora naturalmente noi dobbiamo mantenere al centro alcuni poteri dare uno spazio enorme alle regioni che finora sono state fortemente penalizzate nel loro ruolo nel ruolo che la stessa costituzione ove gli assegna e però prevedere anche un peso diverso
Dei comuni i quali fino ad oggi hanno fatto tantissimo non solo in questa fase pensiamo agli anni Settanta pensiamo cosa si è fatto per esempio proprio a Roma in quel periodo ma sempre usando dei margini molto stretti
La cosiddetta promozione culturale senza vere soprattutto risorse per poter intervenire
E Parigi ci dimostra ad esempio proprio in questi giorni
Il nostro Sindaco Rutelli con una delegazione è stata Parigi che si fanno tante cose anche a livello di municipalità perché dietro c'è uno stato che difende la cultura la promuove la sostiene prima di tutto naturalmente collegi indirizzi ma anche economicamente
Quindi io credo che questo sia importante quando questo avviene comunque
Sia pure ancora in modo molto volontaristico perché le leggi cinte RAI Ciano non ci consentono tante cose le risorse sono minime i risultati sono risultati evidenti
Ecco io penso soltanto ad esempio si è parlato dei cinema si è parlato del teatro
Penso solo alla delibera comunale di pre esempio sta consentendo la riapertura prima di tutto in periferia di molte sale il cinema negli anni passati era dato per morto si pensava che ormai in Italia dovesse prevalere solo la televisione si pensava che le sale fossero inutili soprattutto le sale dalla periferia
Non dico io di di cinema ma ancor più dire di teatro non dovessero proprio esistere noi vediamo che invece c'è una domanda fortissima
E che adesso anzi a questa domanda molto forte di cinema di teatro di musica non corrisponde l'Offerta perché le sale si sono chiuse
Perché le istituzioni sono state colpite al cuore
Io ho sentito calmi epoca gli ha ricordato la vicenda anche un po'paradossale dell'Auditorium di Roma che finalmente si sta costruendo con un progetto tra l'altro degno sul piano internazionale di Renzo Piano ma vorrei anche dire che è stata una vergogna che l'Orchestra della RAI di Roma ad esempio sia stata impunemente sciolta
E questa è una delle tante responsabilità che porta anche la RAI di cui giustamente difendiamo il carattere pubblico del servizio però proprio questo carattere pubblico è giustificato se la RAI non è l'equivalente di un network privato ma svolge un'attività prima di tutto culturale sul piano dell'informazione e sul piano culturale più ampio
Ecco io credo ad esempio che il discorso delle orchestre debba far parte del programma dell'Ulivo e anche la ricostituzione di alcune di queste orchestre a cominciare da questa della RAI di Roma
Che era una grande importanti orchestre che è stata sciolta per ragioni così puramente economiche
Ma questo discorso può essere fatto per il cinema per il teatro
E credo però che ci siano tutte le condizioni
Perché finalmente ci sia un'inversione di tendenza non è vero che la gente vuole solo la televisione o vuole appiattirsi davanti al televisore se si offre alla gente
Qualcosa di diverso la risposta c'è basti vedere ancora quello che nelle grandi città
Quando c'è l'estate quando ci sono tante manifestazioni in giro per le città viene cioè una risposta di massa
E dei giovani e non solo dei giovani perché la gente vuole partecipare vuole vivere il fatto culturali in modo diretto non in modo passivo naturalmente deve essere offerta alla gente questa possibilità e allora la risposta c'è e per questo motivo io credo che noi dobbiamo in questa competizione elettorale sottolineare con forza
Questi valori e questi concetti che sono appunto di una difese di una promozione della cultura che sono appunto di una innovazione profonda che solo la sinistra che già dimostrato di saper governare porta avanti che sono di una rinascita culturale del nostro Paese oggi e questo è stato
Più volte sottolineato dall'intervento di Asor Rosa ad altri interventi perché la cultura significa innanzitutto identità
E probabilmente appunto il fatto che oggi a livello generale collettivo ma anche a livello io del singolo questa identità forte non c'è e anche perché ma anche una forte identità culturali del nostro Paese credo che se l'Ulivo vincerà
Si potrà finalmente non risolvere tutto in questo ha ragione Tornatore non dobbiamo far credere che risolveremo tutto credo che ci si potrà però creare ricreare la base su cui lavorare per il futuro
Grazie a Gianni Borgna
Massimiliano Fuksas
Io io mi riallaccio all'intervento precedente quell'altro io vorrei vincere le elezioni una volta cioè io veramente è la prima volta che ho voglia di vincere elezioni io non volevo neanche votare Ulivo perché perché perché non avevo trovato la casa come diceva nonno
Però io la mia casa sono questi ho visto i miei amici ho incontrato giacché manca
Col quale abbiamo diviso quattordici anni formidabili in Francia e perché non possiamo dividere i prossimi quindici anni di dico poco qui in Italia di piaceri di idee di progetti ecco questa cosa che tutto può avvenire fuori dall'Italia
E niente avviene in Italia mi ricordo una cosa formidabile
è un fatto drammatico della storia italiana quando le Brigate Rosse
Uccisero la la scorta di Moro che sequestrarono Aldo Moro
E i giornali dicevano questa è veramente il cinismo la follia
Questa è una cosa che devono aver fatto i tedeschi penale perché l'impossibile neanche della cosa più drammatica più orribile che era pensabile come il terrorismo che fossero gli italiani
Cioè noi abbiamo sempre l'idea che secondo me abbia un complesso di inferiorità che noi non siamo capaci a fare le cose io non credo assolutamente che sia vero questo credo il contrario che c'abbiamo una tale forza una tale capacità di Progetto enorme
Sono qui per non perché riti chiare quello che è stato vorrei proporre invece un modello differente cioè secondo me io non vedo mai la televisione ultimamente perché è una noia totale
E non c'è un disastro vedere queste tribune politiche queste cose di vespe questi salotti di Costanzo che io non capisco perché si prenda Costanzo come consulente della sinistra io però ci sono cose che non riesco a capire
Credo che finiamola con i salotti finiamola con queste cose e cominciava a pensare positivamente a cose da fare io credo che in Italia mancano dopo la mia esperienza però che io ho tre studi dei quali poi due sono fuori d'Italia ho imparato qualche cosa
Quel prato prima in Francia poi in poi Germania poi sto costruendo due torri a Vienna e avviene la cosa contrada è questo
Non si può fare niente se non si riforma l'amministrazione pubblica
Un sindaco anche capace a che se io fossi Sindaut ammesso che sia capace è impossibile anche coprire una buca perché l'amministrazione pubblica italiana è in uno stato disastroso
La prima cosa da fare è
Completamente
Beh pensare un programma di venti anni in cui si dimette in moto il meccanismo scolastico la scuola in Italia non funziona più ripartiamo da zero
Rifacciamo la scuola cioè l'educazione e l'educazione di base della gente poi rimettiamo in piedi l'amministrazione e poi si vuole secondo me avremmo politici ad un livello superiore di quello che crediamo di aver adesso
Secondo me ci sono delle basi istituzionali da rimettere in piedi in questo Paese altre cose importantissima il contratto sociale
Cioè l'Italia è sempre mancato un contratto sociale noi non abbiamo mai avuto fiducia nello Stato
E lo Stato non ha fiducia in noi questo è sicuro perché noi siamo sempre considerati una specie siamo disutili cioè su siamo stati sempre così la colpa è un po'la storia recente dell'Italia c'è un paese che è passato da una monarchia pessima un regime fascista altro tanto peso Mannu
Male orribile come era la monarchia sabauda abbiamo passato quei cinquant'anni di democrazia tali di democrazia cristiana il Paese e da fare secondo me noi siamo all'origine oggi di un Paese nuovo
Se noi dobbiamo iniziare a fare un Paese dobbiamo pensare che abbiamo fatto tutte le esperienze possibili abbiamo dato per scontato un passato molto complesso
L'Italia si fa adesso alla fine del secolo siamo Certani ritardo delle grandi democrazie e ci per alcuni anche di trash Antoine
Il ritardo che noi abbiamo accumulato si può assolutamente accorciare sì pensiamo di riorganizzare il Paese il pesce fargli organizza ma non per fare cose straordinarie
è come diceva qualcuno per dire un Paese normale io voglio vivere un paese in cui se mi danno la carta d'identità in un giorno non dico guarda che cosa straordinaria ve la carta d'identità in un giorno in tutti i Paesi del mondo sia la carta d'identità agli in un giorno in tutti i Paesi del mondo in Europa civile c'è un treno che funziona
E non c'è solo un treno che funziona c'è un sistema amministrativo che non protegge il cittadino ma orrende uguale ad altri allora questo patto che in Francia chiamo repubblicano
Solo spigoli pubblicano esseri cittadino in un paese e la cosa che io vorrei io vorrei essere cittadino qui dunque io sono anche risposta ritornare in Italia perché da alcuni anni vivo fuori Italia però voglio ritornare in un paese a cui posso contribuire anch'io che rimetta le basi istituzionali poi per fare l'architettura io faccio l'architetto porti e per fare la città ne siamo sempre una ventina d'anni disse indietro rispetto ad altri ne stiamo inseguendo i grandi progetti francesi che ormai sono superati in Francia perché si sta attaccando il problema delle grandi periferie urbane del Progetti
Della città di ripensare la città di rende la più vivibile in Paesi molto molto più difficile noi invece siamo in un Paese che pensa oggi all'opera esemplare io credo che bisogna stare molto attenti
A non fare allora non avere un processo che è un processo ritardato rispetto al processo che c'è in altri Paesi
L'altra cosa che credo formidabile qui
è che uno si senta all'origine di un processo
Ma io mi sento già all'origine di un processo sono disposto a dare la mia energia
Credo che questa è la mia casa perché siamo vecchi amici
Ma vorrei avere qualche cosa di più
Vorrei vedere perché mi sto battendo poi vuole sapere chiaramente che cosa vogliamo fare insieme io non l'ho capito col io so quello che vorrei io vorrei vivere un paese in quei sistemi non questa cosa del fisco queste cose qui mi interesso ma fino a un certo punto io vorrei rimettere in piedi un sistema istituzionale vorrei che l'amministrazione comunale ecco mi faccio le sì
Un ente in un comune d'Italia da Bologna in giù la prima che cosa che trova è un sistema dove tu non riesce a capire dove
Nei paesi del Nord di tale dell'Oropa c'è uno che si chiama acché ieri dove tu sei ha colto da qualcuno che ti dice dove devi andare
E non vai a girare degli uffici di solito è un sistema molto semplice per avere un rapporto buono e giusto con i cittadini e con il potere pubblico
L'altra cosa importante credo che c'è un fatto che a me non piace di questo Paese e la commistione la confusione di ruoli
Nei paesi normali
Chi fa il banchiere fa il banchiere raccordo il banchiere non può fare l'uomo di Stato
Non lo può fare perché è una cosa inimmaginabile cioè se il tracciato o in Germania quindi che al al padrone della banca centrale
Di esserlo
Uomo di governo lui dice no perché le soglie lo comporrà mai questo non avverrà ma un'altra cosa che non succede mai e gli altri Paesi quelli normali
E che è uno che fa l'architetto faccia come dicevo al mio amico Renato faccia l'amministratore pubblico
L'architetto fa l'architetto
L'amministratore pubblico fa l'amministratore pubblico
Il sindaco è un eletto
Un uomo politico è un eletto
Un uomo politico e la politica al primato rispetto a tutto secondo me bisogna rimettere in piedi anche dopo questo brio molto confuso e di Marazzina in Italia bisogna rimettere in piedi delle regole le regole sono semplici la politica un prima e questo primato bisogna ridare
Avremmo nuovo il meglio che può capitare ultimi dei questo periodo però secondo me è un concetto fondamentale del rifare ordine
Secondo me bisogna incominciare a un magistrato non può assolutamente far parte di un governo o non può essere una eletto un magistrato è un magistrato politica e magistratura solo cose separate
Credo che la separazione dei poteri bisogna rimettere assolutamente in piedi e questo lo dico perché è una delle regole fondamentale della democrazia moderna l'altra cosa che volevo dire questo
Secondo me il problema della tituli in Italia è una una delle cose più complicate i più disastrati
Si dice che sto sono molti gli archetti in Italia non è assolutamente vero gli affitti in Italia sono un pochino più della Francia
In un pochino più della Germania
Sono i ruoli che non sono chiari
E l'uso che facciamo degli architetti che non è buono abbiamo bisogno di archi e Tina amministrazioni pubbliche abbiamo bisogno di architetti
Nel sistema pubblico amministrativo ma una cosa noi non abbiamo ancora noi non abbiamo ancora il committente l'Italia c'è una mancanza totale di committenza a parte di quella pubblica anche quella privata
Finché non avremo una committenza e saranno gli architetti educare la committenza e agli uomini di cultura educare la committenza noi non avremmo assolutamente niente e poi diciamo a parte queste chiacchiere io credo una cosa abbiamo un'ottima occasione
L'occasione che non avremmo mai più forse nei prossimi l'Italia non ha mai governato la sinistra
Certo vorrei che governasse solo la sinistra e ve lo dico con tutto il cuore avremo una larga maggioranza ma per una volta vi prego vinciamo queste elezioni e subito
Sì sino a Veltroni che almeno una settimana bisogna aspettare
Arrivato il momento di Jack Lang
Lega
Bene ha ammesso il signor Gianni tappo fatto cioè scottarsi e come fisco Olu lo stadio la pillola Bellotti nuove vitello
Scusate perché non parlo la più bella lingua nel mondo e di conseguenza sono menomato del complotto del rilascio secondo fallimento terzo dall'avvocato
Chieda ricollego Paolo nuovo per Bazzoni Paola Saluzzi
Chi ed altri occupato dopo che la crisi
Mustafa Diaz può
Se comunque una chance di essere tradotto da un personaggio lui ha detto importante del parlamento europeo uno dei grandi combattenti con altri colleghi sono qui Augias Castellina eccetera
Per la cultura europea due posti sono il mio uno se fogna scrisse da ciliate pubbliche nel reciproco Luperti rettifiche litigioso a forbice
E a recuperarla esito la commissione
Fisse a dottrina in mostra Romiti Paolo dovremmo
Do testimonianza che i membri di qui presenti della commissione cultura sono battuti perché la nuova versione della direttiva Televisione senza frontiere
Fosse approvata dal Parlamento europeo con una in grande maggioranza
Ci vuole l'Iraq qui giocò con cui si preso tuo la mia Ettore Scola e che il presunto decimo avventarsi sul muro fu nei fast fast to puro musulmani e non sette a felici
Molti amici qui presenti credo tra l'altro Ettore Scola sono venuti da Strasburgo per sostenerci e per aiutarci
Sì che ci sia qualcuno moto credo l'opuscolo offrono
Potremmo
No forte
Quando e questo dimostra a Strasburgo si vuole veramente qualche volta almeno si vince
Giorgio partite tutto eravamo partiti perdenti risponde
Abbiamo vinto
C osa nei confusa deciso tante nuvole Gianni giudiziali chi può corpo qui fosse comprendere sui contatti
E riceve dal fosso travagli occulti tra nomi chi e tenta da muco
Cioè Frosio pesca Falletti capitelli Fosco inizio come sapete
Cari amici ho avuto la chance di lavorare accanto a François Mitterrand che era un uno dei grandi amici dell'Italia quasi al limite del fanatismo cioè dove poi fu ancora popoli accettò Paul Saffo acre
Dottor Watson
Dissi che Assitalia BCG Italia
Chicco del separatismo Tours
Di Livorno Vetrina Italia Outis sintesi Italia benissimo oroscopo poco dopo
Io vorrei usare le sue stesse parole sue stesse parole quanto parlo dei cineasti italiani riconosceva praticamente tutti o quando parlo degli scrittori delle città Venezia Roma riconosceva oralmente tu
Vincenzo Pardini sì Tolis sia Salterio Italia non voglio Viscardi mischiando i negli affari interni dell'Italia sulle sapremo fuggire alla Tremonti so che in sette chioschi auguri ma il tempo
Voglio semplicemente dirvi sull'allarme in base alla domanda degli organizzatori che mi hanno invitato
Se esce credo
Tutt'altro mondo espressi al mostro
Musa tolto
Fu purificatrice sappiate che un po'dappertutto in Europa e soprattutto in Francia noi attendiamo molto dall'Italia Nusa Totò Cuccu
Della Corsica agli enti
E ce le spiagge sostituisce
Noi attendiamo molto dalla sinistra italiana e spero del suo successo tutte le orche perché la Lezzi
Mio cugino diremo a mente
Chi chiama
Finito il lungo
Comincio tutti papà Docks Italia qualcuno ha detto poco fa meglio di quanto potrei dire io ora che c'è una sorta di paradosso italiano ci soffri sapremo in contraddizione diciamo più semplicemente una contraddizione dalla corte l'Italia è tale che se l'ospite prediletto il cielo
Da un lato l'Italia è per eccellenza il paese della cultura
La voi siete eponimo historique copia se tu fornite agli più della metà dei monumenti storici
Europei si trova in Italia come segno tuona certi critici artisti Italia l'appunto i testi dei pensionati conoscete meglio di me e la creatività degli artisti italiani la bellezza dei paesaggi
E tra l'otto col tempo quindi dicevo s'pur paglia processo
Chi con finto Phone Point
Dell'Italia e dall'altro c'è un'indifferenza che talvolta sconfina nel disprezzo da parte dello stato che le crisi su qualche eccezione fatta saltare su qualcosa procure avremmo Sokół esce chiedo poco mutilato più che esempio il governo amento il governo uscente ha approvato tutti rimontare la china
Cose di dieci agosto come privi da fuoriusciti od sudava égalité
Fisco e tosse astrakan Mario Cosimo
Letta Haiti
Ti sto dicendo
Quando dico indifferenza o disprezzo io sono al di sotto della realtà qualche volta perché appunto in taluni casi è stato lo Stato essere distruttore preposto forti critiche
Ursula Augusto Villassio occhio ferito dice
Oggi il blocco all'hashish de televisivo come sia al io penso ad esempio alle autorità
Sì è stato
Lo sviluppo anarchico delle televisioni commerciali e che io contribuire a testa divise è calmo le Cinéma Italia che Techint non è una replica o di nuovo
E che hanno contribuito enormemente a destabilizzare indebolire il cinema italiano nel resto le più grandi del mondo
Su questi temi tu così sopra contro otto idolo in modo Joe oppure vogliamo Cuttitta signor coprispalle autoscuola
Allegato l'otto aprile
Allegato Losa artistico certo certo potrei citare altri esempi anche in Europa e nel mondo di governi che non fanno il loro dovere per quanto riguarda gli artisti io voglio realizzatori mitologica dedite alle io uno a sua
Rischio prestissimo
Siete attenti chi Passoni sua
Passa di Terlizzi
Produco Giorgio peso esaurisce spente le celle
Ma in Italia cioè più assurdo incredibile perché è un Paese che ha tesoriere ricchezza intellettuali
Ciuciu stia da solo kit capisco l'odiosa Thérèse cucù su suo stirpe lo nove e Tabucchi regia per libro i limoni pesa ora sulle etichette o Lisi cifrari segnava gli unici a volte
Io anzi oso dire soldoni come la dire oggi che il loro è sotto i vostri piedi e penso una ricchezza materiale appunto ma realizzatori sceneggiatori autori così via e ci si riesce sposò panico verrà
E così tutte le altre ricchezza il fuoco sacro solfuro
Passo formale su comunque ci si male che risorge stacca Fassino atroce ma bisogna che ciascuno di voi tra chi il proprio cammino voi abolisca superi gli ostacoli che insorge due circa fumo ai Toto tra persone Serginho del sua commozione
D'accordo credo Toledo poco fa da scio gruppo oppositori Italia
Giulio forte cioè
Tu Popolizio
La critica se su Cuore battute Formia foie asso sua
Temo politiche da Fellini
E ci si chiede se ha della crisi Giglio con i tempi primo impegno
Per me è una gioia incommensurabile apprendere che nelle vostro programma nel programma dell'Ulivo figura alla cultura come in testa come una delle priorità assolute ed è la prima volta che ciò accade per una formazione politica
E Fusari ha reso
E avete ragione
La crisi giro si è da poco ce li aveva Panizzi altresì
La cultura in primo luogo un ideale di vita e tosse periodo unisce la ho forti critiche o per l'Egitto quando so deciso in questo periodo soprattutto in cui i giovani hanno
Perduto senso delle cose là che ci occhio connesso arabo lavorino cultura può ridare senso alla loro vita guidate resosi
Top secret conservo il succo quali cos'ha fatto avete ragione anche perché contrariamente a quello che credono lecco il quadro riprodotto a Chiara è stata ieri che flop ecco del mese
La cultura può essere una leva dello sviluppo economico
O le Bcc aveva acceso se magnifico altre donne sci motori elettrici saponette a Roma ma in luogo
Lost il puzzle della non so perché si sa non si riflette mai abbastanza sulla memorabile frase di Gramsci passaggio di Gramsci
Nel quale riflette sulla ecco nozione di crisi di app eccessive Giampaolo sforzo contro Paul
Cresce più o meno questo francesi con le parecchie risorse e punte di sì sì siamo qui e lo scrive Sosa e pubblico e ci si critica il letto
La crisi una fase nella quale il vecchio ha difficoltà task comparire il nuovo ad è difficile ha difficoltà a nascere e sistema MOSE choc emotivo
Senta ma morso gioco erotico
Ed è un quello con immensa gioia e viviamo questa Tiriac ascesa Elia e Chris se ci nel Sud punisce è una ragione in più dopo appunto metto la che il gioco placca
Per mettere la cultura da parte nel fu si stia torrette risorsa crearci poi innovazione ma per investire né intelligenza nella creazione e nella innovazione sia perfetto
Ci sia dei spicchio qualità Ristich botola Chiurchiù ed ha detto Cogne solistici voi kamikaze se ci fosse il tempo se ne facevano stare che l'investimento dello nella cultura investirà cultura e uno degli investimenti più importano poco tonnellata non conosce decidono giallo che l'America
La nostra cara Presidente diciamo Castellina parlato poco fa degli americani della buona Sciascia Meditation pipa immette sassoni mettendo eccetera io sappiamo riflettere sulla loro esperienza i di sia il tolto niente in USA il titolo Shiji cinema dell'accesso il giovedì sia rischia adesso costi che va be'qua e là nel due nel campo delle nuove tecnologie al sono riusciti a investire somme veramente considerevoli capisce Haskell a gestire donna somala Distrito Linda chiarire
Perché sanno che l'industria il futuro non è l'industria materiale
Ora future faceva vestito ascolta ricette da Pavol cioè credo
Pacco volute
Gettoniera ecco il giro
L'assalto tot fu
La polizia uscì cugini sia poterne allergiche assiomi che è la voce può spiacevoli o anche che la vostra volontà titolare di dare alla cultura un posto importante
Si riferisce anche alla educazione e all'istruzione
Musa tolto
Che il cittadino
Poco trentotto Tor Bella Joseph Tironi soprattutto colpisce stessi sotto oltre Rizzoli comodi ed è un'Italia noi in breve ci aspettiamo che l'Italia in questo campo riprenda il suo ruolo di lite girato finirà ci siete Lucca
Le colture alla cena al settimo
E se questo accadesse anche la ricaduta internazionale di affetti sul piano internazionale sarebbero immensi promotore di auguri siti a prigione prese socchiusa vuoti o fosse voi avete voluto citare a più riprese sotto che si è fatto in Francia le palle di un motel fosse avete anche parlato di modello francese
Su questa ottenne diciamo siamo sito io apro una parentesi sottolineerei o tossiche tofu titola comunque essere organo la sposto
Bossi cosa son système Polizzi voi vi vi riferite apre si apprende che
Temo che fa sì alla francese io è stata coniata un'espressione quasi erotica democrazia alla francese se chi paradossale se crede
Dopo foto arti quello che è paradossale che nel nostro partito copiato non c'è un confine aprendo così un quesito o al sugo
Mi è stato confidato danni sei giorni la missione oppositiva contro il muro tutti insieme per formare fu ora noto assistiamo faremo revocati
Gli è stato affidato da fogliame chiude il compito di qui a due mesi di fare delle proposte per modificare il nostro sistema in materia di democrazia via Fulvia occasione fru fru occorre ho sposato la micione giuste le tre o quattro giorni fa ho incontrato per caso in Francia Giorgio Strehler visto Strehler soccombe così sola
Arrivo alla mano
Sì passeggiava libro libro in mano G. pure in questa sua voglia di foto col tuo New arrivò dopo Crash credevo che avesse il mano libro di Goldoni un libro di Beretta inveendo i davvero attecchito della costituisce italiche aveva il testo della Fortis missione italiana
E ora la sua sete accorre cioè si deve vizir
Da lì passa così stimo fra io ero molto d'accordo e mi sono permesso di dirvi non andate troppo in fretta girasse coperchio of course sostenendo che ci Blix Allende postume copiata
Io ho abbastanza ha combattuto in Francia la il modello di Repubblica presidenziale permette linguaccia propone sapere stabiliti cure voltandosi a Parma al come la stabilità è del governo va bene evidentemente ma poco Floriana che gioca conclude ritorno alla cultura e concludo C-Note che Ariosto le sue Chilton migliore nei suoi chieda profumerie
Se la nostra e speriamo esperienza può essere utile tanto meglio ma guardate le cose da voi femministe alle criptico lui un vero ministero della cultura si dice
Ministro Lotito assi soufflé sono stato ministro per dieci anni è un'esperienza molto alla voce asciutta Ermanno tornati a Locri terroni Candy alla ricerca permanente di un interlocutore in Italia l'ex
Amministratore dovrebbe all'Italia
Dice frettoloso per un ministero un vero bilancio
E aggiunge
Vero bilancio avvertito
Scacciando equity è sconsigliato e fregi scusi oppure chi o che il crimine ex giornale sa sapremo come esiste pare autotrazione io mi fermo qui è quello che potevo dire pochi minuti ma non resisto alla tentazione
Dalla tv compiuto sapendo sia Berlusconi uno dei vostri concorrenti si chiama Berlusconi boh dice se Croce né usando il vuoto avesse persone si dà il caso che non ho avuto un buon rapporto questa perfezione sterpaglia da Esopo la bombola cobalto
Ma ragione per combatterla né ok dopo poco tempo Jacob raggi tecnici uguali ci disse
Sì oltre televisione sia ma nel mio Paese ho combattuto vanno minore un maggior successo altri protagonisti della televisione commerciale Giolitti agli atti no
I suoi progetti del della direzione commerciale
Baci giudiziali dice per fare
Ettore
Sembrerà il turismo toujours dell'Italia io preferisco Ettore Scola Strehler tutti voi Europa e sistemi che disponesse assistente coloni sassi o Coppa Italia generica e non un sistema che è un sistema di
Colonizzazione americana nell'unica
Con l'oppio comma su sei fondatrice lo col pensiero cuoceva paga consegno metta l'occhio l'America
Decise Paolo dopo Italia
So che non si può tollerare l'impero americano mascherato in forme Italia
Poi Ullate si lascia dire ch'percepire specchio richiamo cittadine sono fuorché non so se irrispettoso dirlo i mitici Alitalia sul serio mentre tesserato l'alto come oggi sia stessa quella ma tutte le volte che vedo questo fenomeno di distintivi
Si interesserebbero azione hanno molto medico di come dire coloro solidaristico loro forme illazione una cosa difficilissima formi stilizzazione ci si chiese e cioè
Utilizzo se copiosi in loco Buitrago PCC chiese che supporti la rissa patto e io utilizzo anzi popolari le spesso Berlusconi Cassio l'espressione berlusconizzazione
Allo pongo agli occupati in più
Pongo alcune Claire fu cuvette poco la cimiteri
Atteso fu compatte Pola tu o alla Chieti Vitiello il tuo cuore il giro per me voi combattete soprattutto il per i libri del diritto alla dignità dell'uomo il diritto alla cultura qualche artificio su qualche alla reso credete all'intelligenza alla ragione gruppo se chi fossero appellasse chiglia rimedio o lo pensate ai che bisogna fare a sogna fare appello a ciò che getti migliore nell'uomo chiuso corsi apporti ha fiutato
E al momento
Poi Muriel scarafaggi guarda fuori
Ulteriore pubblica
Bene
Adesso avremo quattro interventi
Piuttosto brevi e vivaci che si alternano
Sul palco Ettore Scola poi Edoardo Sanguineti in video poi Romolo Guasco di nuovo sul palco poi Luciano Berio in video e poi sarà il momento di Walter Veltroni salvo un uragano che potrebbe abbattersi in qualunque momento
E che si abbatterà in qualche momento beh un uragano che potete immaginare che comincia con la beh e finisce con la mi
Tedesca
Preme sicuramente
Ma è solo un suddito della repubblica italiana che sta per compiere il suo cinquantaseiesimo governo
E quindi vorrei chiedere a questo cinquantaseiesimo qualcosa
L'Ulivo ha indicato nel suo programma di governo la conoscenza e la cultura come le due leve essenziali per un nuovo sviluppo
Sono parole che ci rallegrano anche perché non abbiamo mai sentire non sono mai apparse e nessun programma di governo
Da De Gasperi a vini quindi è una novità assai confortante certo queste parole ci avrebbero comportato ancora di più se presidentissimo se fossero figurate al primo punto del programma invece c'è a metà
E se ristrettissimo ripetere un po'più spesso nei giornali mi faccia a faccia delle televisioni
Governo veramente nuovo veramente democratico credo che debba concentrarsi soprattutto sull'esigenza di tracciare le linee necessarie a una migliore convivenza
E in un Paese come il nostro che ha afflitto da troppe le culture
Di segno negativo la cultura della violenza del cinismo da sperequazione ma soprattutto la cultura dell'ignoranza
Ignoranza come promessa ai giovani di un futuro facile
Ma sì perché studiare perché cercare di capire perché cercare di sapere chi è popolare e chi è proprio quando basta sapere chi è il Ricci e chi è tornato
Beh noi siamo convinti che che quel futuro se accadesse così non sarebbe affatto più facile per i nostri giovani abbiamo bisognosi certo di un governo leggero ed efficiente come sta eletto come è stato detto
Del programma un governo che non sia indifferente ai diritti dei meno privilegiati un governo che incoraggi anzi pratichi la solidarietà al cittadino del momento del bisogno dalla solitudine ma proprio per questo abbiamo bisogno di un governo che sia finalmente per la prima volta un governo alleato della cultura
Qualche giorno fa ero su un taxi
Guidato da un autista nervoso e arrogante e prepotente
è un semaforo è stato costretto a fermarsi era stato raggiunto da una ragazza su un motorino
La ragazza che era molto bella anche che si è fermata accanto a luglio il finestrino la guardato con un viso dispiaciuto ha detto
Ma perché lei guida in modo così disumano ed è andata via ed è stato bellissimo questo finalmente questo arrogante rimasto di perda avevano saputo più che ecco io credo che noi abbiamo bisogno di un governo che guidi con umanità
Un governo che sappia che ce lo ricordi anche a noi in ogni momento che se vogliamo un Paese più giusto più serio più gentile perché vogliamo un Paese Gentile
E allora vede la giuria la politica debbono coincidere con le ragioni dell'etica non è possibile non sono diverse non sono separate
Perché riguardano ognuno di noi riguardo alla sua coscienza riguardo i livelli di vita riguarda il rispetto delle storie delle culture diverse riguardano la democrazia voi lo sapete
E Luceri problemi di questo Paese oboli tutti infatti risentiamo continuamente il lavoro le riforme la scuola l'equità fiscale
Nella pari condizioni l'Antitrust l'Europa
Però abbiamo bisogno noi di un governo che oltre a rinunciarvi abbia l'intelligenza di questi problemi e abbia la volontà di risolverli abbiamo bisogno di un governo che instauri con i cittadini anche una qualità di rapporti diversi rapporti di fiducia diverse
Un esempio con appartenenti al cosiddetto mondo dello spettacolo o qualche esperienza di incontri con ministri e sottosegretari
O dei vecchio ministero oppure del sotto i sottosegretari di adesso facenti funzione
Va be'sono stati contro rivali difficili appuntamenti chiesti già da lui con una sorta di sfiduciata esitazione sconfortata
E con incontri concessi quando lo sono stati rifiutati con ritardo con condiscendenza
Tanto per dire la vernice vediamoli questi messo soli Buffoli e dobbiamo riceverli ecco noi pretendiamo una tensione continua
Tutta la cultura ha bisogno di cura quotidiana e assidua proprio perché ogni giorno si aggiungono ritardi
Si aggiungono guasti si aggiungono nuovi arretramenti ogni giorno crolla una cattedrale elitaria non si può parlare di cultura soltanto dei convegni consultare un paio di volte l'anno ore le premiazioni o delle feste a mare sempre che sia assicurata la presenza della ripresa televisiva
Allora in quel caso si parla dell'importanza del cinema dalla letteratura dalla musica
Poi fino al prossimo convegno non se ne hanno più notizie c'è tanto da fare
Per un governo che voglia davvero dare impulso alla trasformazione della nostra struttura culturale che voglia davvero dare un segnale
Di risveglio intellettuale che voglia davvero un ritorno di umanissimo
C'è tanto da fare c'è da stupirsi che sia stato finora così poco fatto
Non è solo questione di decreti o di leggi per chi si esprime cori immagine con parole andava male con la legge del sessantacinque va male con la legge del novantaquattro quindi le leggi decreti non bastano
Luciana Castellina con la sua passione la sua precisione di sempre attento le cifre del nostro rapporto con i prodotti americani ma
In un mercato come il nostro completamente chiuso a quel poco cinema che ancora si riesce a fare fuori
Dalle concentrazioni della produzione della distribuzione dell'importazione ed esercizio nelle mani di un paio di piccoli poi un fondo di piccoli imprenditori che si fanno la guerra soltanto perché hanno gli stessi desideri come può andar bene quindi c'è tanto da fare gettato da fare per ricordare che concorrenza e confronto soli beni preziosi di ogni cultura
In altri Paesi questo è stato ricordato lo abbiamo appena sentito tali giacca langue nel quale voglio dire che Nebbiolo centottantuno al quando fu nominato per la prima volta ha visto la cultura disse al Parlamento non suo semplice nel suo discorso di insediamento solo felice di essere ministro della cultura
L'unica cosa che mi rende infelice è che non ci siano quaranta ministri della cultura perché ogni ministro oggi ministero deve essere un ministro e un ministero per la cultura
Qui da noi c'è tanto da fare prima che si spendano quei segni di vitalità che miracolosamente il cinema italiano continua a mandare con una lucciola morente però rimanda i suoi segni di luce
E adesso vorrei chiedere al nostro elegante e intelligenze moderatore il migliore che un convegno posso avere il permesso di fare anche una citazione
Insomma è stato citato oggi e Brecht Dante Alighieri brutto
Vorrei citare Gramsci treni e poi era lei quello della grande cinque volte quella frase poi vorrei citare Walter Veltroni
Avrei preferito che lui fosse fuori
In una propria prefazione al suo libro ha scritto
Al cinema ho imparato le cose più importanti della mia vita la televisione fatta per andare dovunque il cinema è fatto per andare dentro di noi
Lui ama il cinema il cinema ama Luís perché nascondere che molti di noi qui stasera molti di voi
Sì sono qui più che altro per attestare una fiducia personale in Walter Veltroni
Ma anche
Ma anche fra quelle anche tra quelli che non sono qui perché non la pensano come noi e che sceglieranno di votare per il Polo non per l'Ulivo io credo che tra loro ci sarà il ventuno qualcuno che avrà un piccolo rimborso quello di non poter votare per Veltroni ma di dover votare per Bertone
Ecco votare vuol dire ragionare il nostro è un augurio di ragionamento è una augurio di governo di un governo Walter che speriamo non ci delude a un'altra volta grazie
Grazie a scuola adesso prego la regia di mandare
Ed Edoardo Sanguineti un prete firmata
Io vorrei prima in tutto esprimere la mia adesione a questa manifestazione io acquisto da col proposta programmatica chi finisca l'Abm lavorando per i problemi della cultura che oggi sono un problema essenziale e nello spareggio delle sinistre credo debba essere conservata con attenzione al valore chimico incivile
Della formazione culturale di dell'uso dei prodotti artistici
Questo è cosa da non perdere e oggi mi pare particolarmente Davide Barilli peso che ha in senso positivo il rilievo e la fortuna
La formazione culturale giovanile credo che la scuola sia quella che fornisce davvero oggi a larghe masse di giovani libri strumenti per accostarsi al mondo musicale al mondo teatrali dei al mondo delle arti figurative
A al mondo dell'impero teso a abbia le biblioteche che sono direi sempre colme di studenti sia di scuole medie che di scuola superiore
Penso alle mostre d'arte dove quando c'è qualche esposizione significative sempre un pubblico di giovani che lui popolare in parte spontaneamente in parte come anche giusto sotto la guida proprio dell'istituzione scolastica
Molte volte si parla anche della letteratura e della poesia dell'opposizione più o meno critica credo che sia la scuola che oggi può confermare ad inventare quello che ci disse con donne il nostro passato e quello che si sta affermando perché può affermarsi come nuovo nella ricerca h un'identità culturale e soprattutto un programma più che qualcosa che ci è dato dal passato anche perché in passato e qualcosa che noi viviamo
Al minimo conservando quindi in qualche modo costruendo proprio attraverso il lavoro
Niente e naturalmente concessa nuovi media lingua nei livelli difficilmente i monumenti culturali in genere quindi e qualcosa i papi
Per cui la conservazione e il restauro la possibilità d'accesso sono elementi fondamentali io credo che sia molto importante migliorare un'identità proprio come qualcosa che bimbi e bimbe Andosilla il futuro come spinta di ricerca preconferma bolle in piedi qui di la mia adesione a questa manifestazione di mi auguro davvero che porterà al di là di quello Philip puoi essere un utile
Entrambi musica rassegna dei punti dolenti del nostro passato e del nostro presente quella proprio di creare dei punti molto precisi uno i cento giorni di del della cultura arte da sinistra arriverà il governo va bene che cosa farebbe immediatamente questo penso che potrebbe avere un grande significato massimamente il giornalino e per i giovani che alla cultura ormai chiedono molto questo balla più divisione alla sala da concerto
Bene Edoardo Sanguineti Romolo Guasco assessore alla cultura della regione Lazio
Lo avverto che arrivato l'uragano è che ogni minuto Bocchetto serale offerta la Carrà per colpa mia a Walter Veltroni
Allora sono veramente una piccolissima testimonianza
Per riportare il nostro ragionamento il contributo al programma dell'Ulivo anche su un altro terreno la cultura è un fatto di grandi istituzioni culturali Walter ne abbiamo sentito delle testimonianze importanti di grandi momenti e di grandi occasioni ma è anche un fatto di cento di mille città di cento mille musei che stanno i nostri comuni vanno realmente rivitalizzare atti di biblioteche di archivi di una realtà che può essere veramente una fonte di sviluppo il più occupazione
Io credo che dire il ministro per la cultura e giusto perché noi Regioni abbiamo bisogno di un interlocutore nazionale ma c'è bisogno di questo interlocutore nazionale dia di risorse alle regioni e agli enti locali per investire in questo noi abbiamo il settanta per cento del bilancio della Regione assorbito da sanità e da trasporti quando si va a fare il bilancio che abbiamo appena fatto nella Regione Lazio
Ci troviamo di fronte a delle spade di Damocle enormi
Con me i servizi sociali come la disoccupazione il necessità di rimettere in moto tutta una serie di interventi per cui alle associazioni culturali soprattutto a quelle che possono realmente portare un'occupazione un contributo nelle grandi nelle grandi province di questa Regione non resta più nulla allora speriamo che l'Ulivo che governerà io sono convinto diciamolo perché noi abbiamo vinto anche in questa Regione Lazio proprio perché ramo convinti e nonostante che Michelini abbia provato a vincere a tavolino non c'è riuscito non si vince a tavolino si vince soltanto questo tipo di intervento e di presenza grazie e credo che insieme ce la faccia
Grazie non ho Guasco fantastico interventi brevissimo e
Adesso mandiamo Luciano Berio un minuto e mezzo del maestro che l'ha fatto apposta e dopo non so cosa succederà
Non so garante non garantisco
Sono Luciano Berio musicista oggi stiamo attraversando un'ovvia crisi culturale
Perché si parla troppo di cultura la cottura quello che si fanno quello che si dice vediamo momento
Pieno di parole dedicate alla cultura parole spesso in quel giardino vuote
Viviamo un momento di cultura così tra spettacolo il più delle volte lo spettacolo dei per più di un accordo balneare
Nel passato c'è stato ritaglio forse c'è ancora non so bene un ministero del Turismo Spettacolo che poteva essere una una armena parodie di quello che potrebbe diventare un ministero dalla cultura
Già il binomio turismo e spettacolo spiega molte cose cioè una cultura tra virgolette
Da vendere ai turisti di passaggio dell'ente
Se qualcuno viaggia dalla Germania del Nord Amburgo per esempio Abate in base alla Foresta Nera
Attraverso un Paese abbastanza omogeneo
Si accorge di essere sempre Germania se uno viaggia invece da Venezia a Palermo deve munirsi forse Young passaporto psicologico e culturale
Perché sulla differenza enorme
Tra quelle recita
Come tra altre regioni equivalenti è questo il bello dell'Italia è l'aspetto più affascinante di questa nazione che stenta a diventare Stato che è molto diversificata un un ministero dalla cultura responsabile dovrebbe essere consapevole di queste diversità
Valutarle difenderle promuovere e metri un aspro ispettiva moderna coerente
Queste molto difficile naturalmente
Però tesse che tutti cerchiamo di lavorare per quella direzione quella prospettiva
La musica il tutto questo ne soffre molto
Ne soffre molto perché come tutti gli aspetti del del pensiero dalla cultura soffrono di questa costante crescente berlusconizzazione dell'Italia
E la musica ne soffre perché manca un entroterra
Musicale cioè l'educazione manca che promuova timori che induca dei desideri dei giovani soprattutto per avvicinarsi alla musica non come a una mercanzia ma come uno strumento di pensiero
Luciano Berio
Ora mentre prego Roberto divenire sul palco
Roberto Benigni divenire sul palco a parlare
Prego anche tutti quelli che sono in piedi di mettersi seduti
Perché poi dopo c'è l'con l'intervento conclusivo di Veltroni quindi non vi peritati e come si dice
Lavorava
Elettori
è vero
E i piedi qua ecco l'errore va vicino alla coalizione elettori ed elettrici
Ho fatto appena in tempo ad arrivare però chiamato all'ultimo momento stava a Milano mi son fatto prestare la Uno bianca da Borrelli sono arrivato appena in tempo devo dire che ha va velocissima no eh
E in più
Devo fare anche alla svelta perché alle sei c'è una merenda con Mancuso che quindi proporrà emergente l'occasione per over abissi di Roma
Come si usa dire lettore elettrauto noi siamo qua per manifestare la nostra gioia tutta mangerai questo microfono però io la Minnuta RAI proprio per manifestare la mia gioia
In questo giorno che abbiamo saputo che abbiamo vinto lezioni sono proprio contento di questo scarto
Dal quarantaquattro per cento grazie Alema contabilistica morale ed il nostro programma sul lavoro sull'emendamento al conto basa sulla giustizia noi amiamo e lavorerò e Veltroni starebbe ora guardare la gente che lavora noi tutti però è come a dire noi abbiamo avuto io siamo orgogliosi non abbiamo problemi con la giustizia
Noi Aerodrome Pirella ieri si è apparsa la Madonna gli abbiamo chiesto e mandato di comparizione guardate la precisione no per dire noi abbiamo vero siamo delle persone quindi la mia gioia io sono venuto qua per manifestare il mio ma romanticamente serie serie sentimentalmente eroticamente sono come la Paton sorella Ripa di Meana insomma
Sei metri di sesso per manifestare orgogliosamente sono l'omayyade diciamo della rinascita civica
Noi siamo le truppe della politica sociale noi siamo lo Sparrow madre la soddisfazione politica
Io a Veltroni chiama daremo vita questo ma anche Prodi diciamo che proprio voglio fare come me no ci mancherebbe altro dopo agli o fare come quegli attori che manifestano il loro voto politico che sta male a me mi piace Veltroni mi piace a D'Alema ma non voglio manifestare come dire si Pavia politiche dal mi piace all'Ulivo a Mediaset
Accudiamo sicura Maccanico varata è durato meno di papa Luciani la non Mazzato subito od diamoci pure a decine
Ora diamoci ma non voglio fare la qualifica pagina manifesta un sacco a me pare a manifestare la mia storia
Dei guai sta coalizione dall'Ulivo che arringa son vivo e lei ebbe esprimersi bene è bene grazie del guasto vapore io vorrei dare un bacio in bocca Veltroni se mi permette proprio perché è vero la guancia ormai è passata di moda il nuovo che avanza e allora io ora mi permetta alla fine di passare in bocca
Walter Veltroni col quale vorrei fare una convivenza diciamo così diretto perché siamo anche per il voto dei cattolici perché siamo per la con trova a favore della e anche a me mi manca la parola ma non la soglia manifesto di nuovo son venuto qua all'improvviso amici vero delle Ulivo
Per manifesta va be'io chiudo qua
Una manifestazione d'affetto d'amore ed erotismo e vorrei dare questo bacio che ormai ha promesso vorrei fare come l'altro polo che si dicono le cose poi speciale partirà la smentita è Ceruti piacevole diciamolo smettiamo immediatamente
Quindi io direi vorrei chiudere con questo bacio d'amore a Veltroni perché le parole certe volte non bastano insomma e allora diciamo così è chiaro sempre i fatti e io dimostro l'amore per questa coalizione fisicamente a tutti gli affetti con un bacio nella bocca prego signor Vatteroni
Ora vanta Gambaro
Stiamo di restaurare
è uno scherzo
Non è realtà stiamo insieme da molti anni ma abbiamo colto questa occasione per farlo sapere
Va bene immagino quale sarà la foto dei giornali se ci va bene siamo rovinati
Però siccome
Diciamo Roberto è siccome è stato indicato tra i nemici alla manifestazione del Polo perché la mediazione del Polo a Napoli si è aperta con un l'indicazione dei nemici da mettere al all'indice e tra questi comparivano Roberto Benigni Beppe Grillo Piero Chiambretti cioè tutti quelli che insomma
Si divertono e divertono
Hanno il senso l'umorismo non manca
Tant'è vero che consideriamo e si possono fare a Kiribati Trevisi con Berlusconi che
Sicuramente
Bisogna avere un altissimo senso all'umorismo
Poi io una volta stavo dietro un palco quando Roberto ebbe una manifestazione di affetto
Analoga
Per una persona alla quale anch'io volevo molto bene difende
Lo considero ecco davvero
Vorrei ringraziare Roberto perché insomma venendo qui a
Ha portato la testimonianza di una persona libera che
Fa diciamo della genialità applicata ad una cosa complicata come far divertire la gente di sostato a vedere il suo spettacolo ed è davvero uno spettacolo straordinario cito solamente a memoria
Per raccontare come questo Paese la definizione di un Paese nel quale Di Pietro va sotto processo del Pacciani
Esce fuori diciamo questa la definizione che Roberto ne ha dato va bene
Detto questo io adesso devo dobbiamo fare un cambio di scena diciamo così io mi ricordo quando ero ragazzo mi piaceva andare al cinema due o tre volte allora mi organizzava una sorta di alternanza tra i generi cinematografici insomma
Facciamo così adesso abbiamo siamo usciti da un film ed entriamo in un altro film inevitabilmente più più serio più più serioso meglio non più serio perché se le cose che Roberto farlo sono ma inevitabilmente magari più come dire più più più più cupo più cupo almeno in partenza
Nel senso che dobbiamo parlare di una cosa molto molto dura molto difficile
Di un problema molto drammatico per questo Paese
Dobbiamo parlare di un
Di una delle ragioni principali della crisi italiana a Romano Prodi stamattina lo ha detto con molta forza noi siamo un Paese che dal punto di vista della sua vita culturale molto in crisi e non vogliamo partire da qui
Dobbiamo partire da qui e se mi permettete io vorrei partire con due brevi citazioni
Una e di Italo Calvino all'ultima pagina delle sue lezioni americane
A un certo punto Calvino dice
Chi siamo noi chi è che ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze d'informazioni di letture di immaginazioni
Ogni vite è un'enciclopedia una biblioteca un inventario d'oggetti un campionario di stili dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili
E poi un'altra citazione io so che questa che sto per fare non dovrei farla perché avendo aperto la convenzione citando una frase dell'Ecclesiaste stamattina qualcuno che ha visto le immagini della convenzione lo avrà l'avrà ascoltata
Una frase l'Ecclesiaste che recentemente era stata a sua volta citata cardinal Martini la frase c'è un tempo per distruggere un tempo per costruire qualche mio collega ha saltato diciamo al l'Ecclesiaste l'attribuita direttamente per far prima cardinal Martini sui giornali è uscita dalla frase dal cardinal Martini comunque
Io vorrei citare una cosa il cardinal Martini so che appunto non bisogna mai fare due citazioni perché poi ci trovi sempre qualcuno che dice ma allora perché nel francamente non me ne può importare di meno
è una sintesi di una cosa che il cardinal Martini ha scritto il cardinal Martini lo dico da laico da persona che viene dalla dalla sinistra per me il cardinal Martini è un riferimento molto importante
è un straordinario biblista e un e però è un intellettuale moderno allora io ho trovato nelle in uno scritto il cardinal Martini una cosa molto bella su Alice nel paese delle meraviglie
Lo sintetizzata così perché se non molto lunga ma a un certo punto ci sono delle virgolette lì davvero parla cardinal Martini
Alice sta per piangere quando si accorge che le maniglie delle porte sono tutte chiuse per inseguire uno strano coniglio precipitata in un buco della terra e ora si ritrova dopo un lento viaggio nel buio in una stanzetta
Poi finalmente Alice vede su un tavolo una piccola chiave
Prova ad usarla ma è troppo piccola poi si accorge che in una porta c'è uno sportellino la Piccola Chiave gira la maniglia e Alice scorge di lì uno splendido giardino però la bambina troppo grande per entrare e allora siamo punto e daccapo
Ma ricevere sul tavolo una bottiglia coscritto Bedini allora la bimba che ha fiducia nel mondo beve e diventa piccola ma tanto piccola che potrebbe passare da lo sportellino però la chiave non lasciato sul tavolo e ora per quanti sforzi faccia non arriva più a prenderla
E disperata ma accanto a lei c'è una scatoletta che contiene una pilotina c'è scritto mangiarmi
Alice bambina fiduciosa prende la pastiglia e la inghiotte diventa grande grande riesce a prendere la chiave ma non a passare da lo sportellino
A questo punto parla cardinal Martini la domanda che ci facciamo eh Alice aveva uno i mezzi per uscire dalla camera con le porte chiuse certamente aveva la chiave aveva la bottiglia con la bevanda per diventare il piccolo e passare per il cunicolo aveva la scatoletta per tornare grande quando fosse arrivata nel giardino ciò che le mancava era l'intelligenza complessiva della situazione aveva quindi rimedi ma non sapeva applicarle nell'ordine giusto
Proviamo a entrare da queste due citazioni le due frasi secondo me è chiaro quella di Calvino ogni vita è un'enciclopedia
Quella del cardinal Martini applicata alla sequenza di scomposta di Alice l'intelligenza complessiva delle cose
E proviamo a ragionare da qui a cominciare da qui per nostro viaggio conclusivo al termine di questa giornata così bella anche perché così strana per certi versi in cui si sono succedute cose tra di loro molto diverso abbiamo siamo schizzati da una parte all'altra dell'universo tra cultura e credo che questa sia stata la sua ricchezza anche la sua bellezza
Io vorrei dire in apertura una cosa molto secca
Noi ci proponiamo una rivoluzione delle gerarchie dell'importanza in questo Paese
Noi vogliamo che tutto il tema della cultura della formazione de la scuola delle università
Diventi un tema centrale
Diventi il tema dal quale partire io so che probabilmente essendo a dieci giorni dal voto
Da un voto lo voglio dire quanti Fuksas da altri Maggiani da ultimo lo hanno detto io ragione di ritenere che sarà un voto positivo
Lasciamo stare i sondaggi
Prendiamo invece le cose che hanno una loro strutturale materialità
I mercati monetari da due giorni vanno molto bene inopinatamente bene perché invece ha costruito c'è una grave crisi
L'Osservatore internazionali auspicano che in Italia ci sia un governo dell'Ulivo perché l'Ulivo può dare stabilità
Perché l'Ulivo col governare il Paese senza portarlo a sbattere perché l'Ulivo non è attraversato da proposta demagogiche responsabile non fate la goliardia applicata l'economia e dunque la mia equazione molto semplice se i mercati monetari vanno bene e sei mercati monetari sperano
Che vinca l'Ulivo evidentemente dalle loro valutazioni ci deve essere qualche segnale positivo
Lo cito solo perché coincide con i nostri segnali
Quindi io riprendo quello che è stato detto prima questa volta c'è davvero la possibilità vorrei dire per la prima volta nella nostra storia di avere un governo democratico un governo di centrosinistra qualcuno ha detto subito Fuksas ha detto subito io penso che davvero tra quindici giorni in questo Paese il paesaggio italiano potrà essere molto diversi
Io lo so dunque che
Io lo so che a dieci giorni dal voto bisognerebbe parlare di altra cosa per prendere voti bisognerebbe promettere appunto riduzioni fiscali a destra e a manca bisognerebbe annunciare milionate di posti di lavoro bisognerebbe fare così
Noi invece dall'inizio del nostro lavoro lavoro di domande di lavoro mio da un anno a questa parte che noi stiamo continuando a dire una cosa e non smetteremo e non cambieremo e non la mutare in relazione all'uditorio che abbiamo di fronte
Perché uno dei vizi della politica in campagna elettorale di dire sempre a seconda dell'uditorio che sia davanti che quello che interessa l'uditorio la priorità
Siano i commercialisti tuttora divisione dalla figura professionale dei dottori commercialisti osceni notaio altro noi abbiamo continuato a dire in maniera imperterrita per un anno la stessa cosa
Quando si chiedono quale la prima cosa che farete a Palazzo Chigi noi rispondiamo che la prima cosa che faremo e fare una grande riforma della scuola diversità e investire sulla cultura e fare del capitale umano la risorsa principale di questo nostro Paese
Questo abbiamo detto e questo sarà dell'impegno che ne prendiamo in campagna elettorale
è la prima volta come ha detto Jack Lang
è la prima volta che questo succeda non è mai successo prima
è come se alla famoso anatroccolo nero delle favole si dicesse Adesso tu che sei l'ultimo viene in prima fila tu diventi il primo quello di cui non si è mai parlato scuola cultura beni culturali creazione fantasia talento di questo Paese smetta di essere l'ultimo dalla sfida e tiene in primo piano ma non solamente perché c'è una tradizionale attenzione nostra ma per una ragione se volete anche di considerazione dello sviluppo del Paese sarà tirato a mano lo ha reso esplicito parlando ad un convegno agli stati generali tra cultura con l'abbiamo chiamato anche il linguaggio dell'economia
Noi pensiamo che questa sia la principale risorsa per lo sviluppo del Paese
Non vogliamo solo tutelare ciò che ci sta particolarmente a cuore cioè l'ossigeno dell'Italia
Ma vogliamo fare in modo che l'investimento sulla cultura sia un grande investimento produttivo
Il futuro dell'Italia lo ha detto Luciana Castellina e questo vale non solo per il nostro Paese il futuro dell'Italia sta soprattutto nella capacità di produrre
Beni e servizi collegati all'espansione del sapere dei saperi della cultura dell'ambiente
Perché lui è la possibile ricchezza di questo Paese
Ne vogliamo una grande riforma
Ne vogliamo che ci sia più sapere più talento più fantasia
Se la vita come dice Calvino è un'enciclopedia la qualità della nostra vita dipende da quante voci ci sono in questa enciclopedia
Da quanto illustrazioni ci sono in questa enciclopedia è stato detto in un film chi parla male vive male
Ed è giusto che così dunque noi in fondo parlando qui della cultura cominciando se volete appunto dalla dalla fine della vallata noi stiamo risalendo alla sorgente
Non stiamo risalendo in cima al Monte
Anche in cima al monte delle ragioni della politica in fondo che cos'è la politica
Io lo dico perché sento che nonostante questo clima così positivo che c'è attorno a noi c'è anche un clima di fastidio nei confronti della politica di una certa politica gridata urlata mi fa piacere
Mi riscatta da tutte le nequizie che ho dovuto sopportare in questi mesi a proposito del famoso buonismo che è diventata una cosa alla quale io francamente non
Non ne posso più perché non
Anche se devo dire che se posso liberarmi devo dire che spero che per una volta in questo Paese come nei film western vincano i buoni e per dare cattivi perché poi bisogna anche che
Il finale del film marito
Però vedo che da tutte le analisi che vengono fatte l'opinione pubblica preferisce
Quella politica che non grida che non urla che non aggredisce ma che racconta che spiega
Che fa capire i programmi che parla delle cose che stanno nella vita concreta della gente in quella che si organizza ogni mattina quando ci si alza fino alla sera quando si va a dormire questa in fondo è il senso e il significato tra politica noi perché facciamo politica quelli che la fanno non perché hanno ambizioni di potere o perché no
Non pensavo che quello sia il loro mestiere perché la politica non deve mai diventare un mestiere
Lo facciamo perché nostro obiettivo la nostra presunzione e di pensare di poter essere utili a migliorare la vita di tutti noi la presunzione gigantesca un'ambizione inconfessabile incontrollata ma è questo
E questo nella sua forma più alta e allora quando parliamo delle cose delle quali non stiamo parlando e se è vero che la vita è un'enciclopedia e se è vero che la qualità dalla nostra vita data dalla ricchezza delle voci che abbiamo dentro noi stiamo investendo sulla qualità la nostra vita
Noi stiamo cercando di fare non so se per noi o per quelli che verranno dopo di noi
Abbia dentro di sé è una misura delle relazioni umane molto più ricca molto più onnicomprensiva di quanto non sia oggi
In fondo è questo quello che noi dobbiamo dire ha fatto bene Alessandro Baricco a a a dire noi dobbiamo parlare
Ai ragazzi e alle nuove generazioni allora ogni tanto con la politica dobbiamo fare come si fa quando ci sono certe inquadrature cinematografiche quando col Don lì diciamo sì si scopre qualcosa che va oltre la linea del visibile dall'occhio umano
Noi dobbiamo fare così ogni tanto il nostro occhio le ragioni della nostra mente la nostra passione politica deve andare di là deve superare l'orizzonte quotidiano deve cercare di ritrovare e e anche di raccontare
Le ragioni di una passione e io lo faccio con tanta con più convinzione oggi
Parlando di questo che considerasse davvero il crocevia
Noi siamo intenzionati a fare una grande politica per il lavoro in questo Paese
In un Paese che ha il dodici per cento disoccupazione in un paese in cui migliaia di ragazzi soprattutto nel sud non hanno la prospettiva di trovare lavoro non dico che non trovano lavoro ma non hanno la prospettiva la speranza di trovare lavoro
Bisogna riaccendere la possibilità io non faccio numeri perché sarebbe una buffonata
E anche perché c'è una sorta di quasi d'inflazione prima era un milione sul mio cinquanta poi nero
Penso che veramente ci sia un elemento di cinismo tanto più la gente sta male tanto più inaccettabile che la si prende in giro
E quindi io non farò nessun numero però quello che voglio dire che noi vogliamo e penso che ci riusciremo creare lavoro ma la prima condizione per creare lavoro e investire di nuovo sulla scuola sull'università e sul sapere perché domani
I lavori che si dovranno fare non saranno più il posto fisso che abbiamo avuto nel dopoguerra italiano
Ma saranno tanti lavori diversi nel corso di un'esperienza di vita si dovrà passare attraverso diverse esperienze di lavoro e riuscirà a passare attraverso diverse esperienze di lavoro chi avrà dentro di sé
Quella ricchezza quelle voci dell'enciclopedia che gli consentano di cambiare di adattarsi di essere cioè una persona con un polifunzionalità interiore della propria formazione
Il lavoro dipende anche da questo noi noi lavoriamo il sei per cento di ragazzi italiani in Francia laureano il venticinque per cento ragazzi francesi negli Stati Uniti laureano il trenta per cento dei ragazzi americani la competizione si giocherà lì e noi se rimaniamo come siamo noi siamo destinati a perdere la nostra partita
Noi siamo destinati a essere risucchiati verso un'altra parte del mondo
Noi siamo destinati ad essere fortemente colonizzati e a ridurre la quantità di sapere diffuso nel nostro Paese
Una questa mattina c'era Luca De Filippo con noi
C'è una frase di di una commedia di Eduardo dalla quale si sostiene che la vita è tutto un sistema di Magliano che l'una è attaccata all'altra sessione sgancia una come a dire nostro destino individuale legato al nostro destino collettivo
E allora questo è assolutamente vero per l'universo nel quale ne parliamo che è davvero un microcosmo
Tutto comincia dal sapere
Io sto vedendo in questi giorni in queste settimane una bambina che conosco bene che sta imparando legge
Ma impara alleggerire
In una maniera strana cioè
Divide le parole lettera per lettera fa sentire a se stessa il solo delle lettere poi li unifica e da alla parola prima dello spazio che intercorre con la parola successiva un sono organico
è l'inizio è l'inizio del suo lavoro ci mette a fatica
Poi dovrà mettere insieme le diverse parole
E quando avrà messo insieme diverse parole dopo il messo insieme diversi suoni ha cominciato a dare forma ad una frase poi dalla forma
Dopo le frasi dalla forma i concetti dalla forma ad un pensiero che si estende che si allarga che comincia a navigare come qualcuno che che che ha preso il largo e questa è l'intelligenza complessiva delle cose
Di cui parlava il cardinal Martini cioè io incominciò a disporre gli elementi piano piano comincia a costruire sono l'architetto diciamo della mia della mia educazione della mia fantasia del mio senso critico costruisco una città c'è un gioco per computer che si chiama sin significa un gioco molto bello
Che è un gioco che potrebbe piacere a chi deve fare l'assessore o il Sindaco si tratta di costruire una città si danno dei parametri che si costruisce una città se tu hai scelto la strada giusta ricostruzione tra città e computer ti fa venire sulla vita
Viene il colore vengono gli Albrici viene la gente se tu hai sbagliato la gente se ne va la prima cosa che il computer voleva vere e la scuola perché se c'è la scuola allora ci sono le condizioni minime per costruire una qualità della vita che possa essere accettabile lo capiscono e computer non lo capiamo
Guardate noi davvero abbiamo la situazione io non voglio esagerare ma davvero non abbiamo la situazione drammatica non abbiamo forme di analfabetismo di ritorno
Indagini di università ci raccontano di ragazzi che arrivano all'università confondendo il confondibile
Mettendo la primavera di Praga nel mille ottocentoquarantotto scambiando Depretis con De Gasperi
E ogni tanto capita anche di sentire qualche uomo politico che si arrabatta con la consecutio temporum in maniera abbastanza avventuroso
Ma considero però che il problema
Davvero di un Paese che intanto che guardate è vero quello che aveva detto don Milani nel mio centosessantasette vero ancora adesso la scuola italiana ecco la scuola di classe
Dalla scuola scappano i figli degli operai
Il settanta per cento dei figli degli operai al massimo il diploma della scuola dell'obbligo
Io credo che noi ci dobbiamo porre questo problema se vogliamo essere in coerenza con noi stessi con la nostra identità dobbiamo porci il problema di un Paese nel quale l'iscrizione diversità sono diminuite del sei per cento quest'che vuol dire che non ci credo più
Io quando dico che bisogna elevare la scuola dell'obbligo non qui ma parlando nelle piazze d'Italia
Io guardo gli occhi di quel che mi stanno avanti e penso che loro stanno facendo un calcolo che probabilmente mila torto anche se probabilmente invece abbiamo ragione se non altro per il fatto che siamo rimasti l'unico Paese che alla scuola l'obbligo a quattordici anni
Il padre di quel ragazzo che probabilmente a tredici anni e sta ancora scuote l'obbligo si sta chiedendo Matthew parla già è vero
Ma io mi conviene fargli continuare la scuola senza sapere cosa diavolo succederà un mi conviene mandarlo subito a fare l'apprendista e portare uno stipendio più in casa noi dobbiamo rispondere a questo problema
E dobbiamo rispondere garantendo la gratuità dalla scuola
Fino a compimento la scuola secondaria superiore e poi facendo le borse di studio perché i ragazzi delle famiglie povere possano avere le stesse possibilità delegati delle famiglie ricche di tacere la vita ma questa è una condizione fondamentale di un Paese democratico
Che non basta ancora
Che non basta ancora io decido di investire nello studio se so che investo per l'appunto se so che lo studio mi creerà le condizioni per poi trovare il lavoro e trovando il lavoro trovare la serenità necessaria che si accompagna
E dunque
Noi dobbiamo credo guardare al panorama del sapere italiano con gli elementi di preoccupazione per la crisi della scuola perché il numero dei giornali che si vende più o meno lo stesso da tanti anni da troppi anni
Perché il numero dei libri che si vendono è bassissimo ci sono milioni di famiglie italiane le quali non si comprende che un libro all'anno
Perché dobbiamo sentire il problema che molti hanno posto nei loro interventi
Di insegnare la cultura non stiamo parlando di una grande riforma la scuola che faremo a me piacerebbe che nostro governo nei prossimi cinque anni legato il suo nome si potesse dire tra vent'anni però la riformare la scuola che ha fatto il governo Prodi è stato una cosa importante
Ma dentro la riforma della scuola che non è solo i contenitori ma e anche i contenuti
C'è un grande capitolo che insegnare la cultura insegnare la musica insegnare il teatro insegnare il cinema parlava mi pare oggi anche qui Tornatore o o Baricco altri cioè insegnare a capire insegnare a vedere la televisione
Perché bisogna insegnare a vedere la televisione
Tutto questo richiede che ci siano investimenti che ci sia appunto un'intelligenza complessiva delle cose
Perché non basta che le scuole siano migliori io perché qui voglio fare un esempio concreto per dire come questo paese strano ma questo Paese carico di potenzialità né in questi giri che sto facendo nel centro storico sono andato a stazione Termini mi hanno portato a vedere il luogo dove c'è il numero ditteri quarantasette settantacinque dove si telefona per sapere Rita
E le operatrici ma l'ha fatto vedere che amano il computer ho detto bene perfetto ci siamo arrivati finalmente e poi dietro mi scusi sul computer si segnalano i ritardi dei treni sono naturalmente no
Abito scusi se io telefono voglio sapere il ritardo di un treno dice io devo telefonare al numero della cabina dico e allora il computer a cosa serve
Cosa hanno fatto nel computer hanno trascritto l'orario cartaceo quello che si vende nelle edicole dopodiché il computer e chiuso finisce là non ha un modem che lo lega ha ha un cervello no è chiuso lì
E guardate in questo piccolo esempio
In questo frammento di diritti di assurdità italiana però c'è racchiusa una filosofia per la quale nessuno progetta questa parola questo verbo progettare è un verbo che non abbiamo cancellato ma nessuno ne parla più progettare
Progettare invece la cosa più importante che possa fare chi governa lasciamo stare chi fa politica esso parlo di chi governa chi governa ha il dovere di progettare
Perché quei computer lì lì per i quali non so quanti soldi sono spesi andranno cambiati rivisti andranno notifiche modificati programmi saranno probabilmente soldi buttati dalla finestra
Bisogna progettare per progettare naturalmente ci vuole il tempo la serenità la sicurezza per poter progettare
Però noi abbiamo la possibilità di farlo io questa è l'unica cosa della discussione stamattina che non mi trova tanto d'accordo e e sono invece d'accordo con Tornatore che su questa insistito ho sentito un eccesso di
Come dire di disfattismo italiana
Noi ci facciamo del male più di quanto dovremo guardate questo Paese ha invece ce l'ha raccontato già clan osservatori esterni
Questo Paese ha un'immensa quantità di talento
Dovunque andate trovate il talento italiano
Guardate che il cinema italiano lo ha detto Ettore prima nel cinema italiano che pure quest'anno ha prodotto il minor numero di fin dalla sua storia però di questi film dieci sono tra i campioni d'incasso e io non mi lamento affatto che così si due sono andati agli Oscar
Molti dei film italiani si vendono all'estero molto di più di quanto succeda per film europei in Italia per esempio per le condizioni la distribuzione per quello che vogliamo
Però vuol dire che c'è un grande talento e che probabilmente se invece dici introdurre settantacinque fine produce Simo centotrenta potremmo avere molte più autori che sperimentano che ricercano che lavorano che sbagliano
Perché i più grandi autori italiani quelli che oggi sono celebrati in tutto il mondo hanno sbagliato ma dopo aver sbagliato hanno potuto fare successivo oggi non è più così un ragazzo che sbaglia il primo firma fatta insieme l'opera prima l'opera ultima e invece bisogna consentire
Ma non consentire attraverso l'assistenza consentire attraverso il mercato
Io ho sempre in mente il caso di Fandango di Kevin Reynolds
Kevin Reynolds ottenne un finanziamento di Mila dollari credo la Salle Spielberg manda una lettera con il soggetto rese dei spielberghiano finanziò e oggi Davey Ray non s'è uno dei più affermati probabilmente più ricchi registi americani
Io non penso che sia lo Stato adesso ne parlerò lo Stato che deve assistere deve come dire fare da chioccia degli errori perché abbiamo visto che spesso sono consentite anche cose aberranti film assolutamente i impensati impensabile che davvero hanno sprecato i soldi pubblici
Ma invece la possibilità di creare le condizioni di mercato per le quali sia come dire si recuperi ossigeno produttivo questo sì è un nostro dovere comunque non abbiamo talento nel cinema nel teatro ha detto Elisabetta Pozzi prima nell'architettura lo abbiamo nelle arti
Lo abbiamo nella musica lo abbiamo in tutti i comparti nei quali si tratti di produrre di fare fantasia vorrei dire se è scritto nel nostro DNA non nel DNA della cultura di un Paese c'è scritto che ne sappiamo raccontare meglio degli altri
Questo è anche un Paese questa seconda cosa che ha fame di cultura non è vero che un Paese che non vuole è vero che è un Paese in quelle condizioni che diciamo prima ma nonostante questo ha una grande fame di cultura i ragazzi fanno le fila dava
E musei
I ragazzi hanno ricominciato ad andare al cinema Gianni Borgna ha il merito di aver fatto riaprire i cinema Roma a costo zero per il Comune vedete quando si applica l'intelligenza la decisione politica
Si sono riaperti i cinema sono fatti multisale e i ragazzi sono tornati i ragazzi sono tornati al cinema
I concerti musicali le file per vedere dico assoluti almeno Bruce Springsteen ma per vedere i concerti di musica club per ascoltare concerti musica classica io sono andato a Milano sono passato davanti alla Triennale una mattina alle sette vedo una lunga fila di ragazze chiedo di che si tratta
Stava per fare la conferenza alla Triennale di Milano uno dei più grandi architetti americani benissimo
Ma che Centofiori crescano che ce ne siano a centinaia di iniziative così che si riesca a far rivivere in questo Paese per corrispondere ad una domanda che c'è e che non è vero che non c'è si fanno i pullman per andare la mostra di Vermeer
Ma perché noi in Italia non dobbiamo rispondere a questa domanda
Terza cosa sto parlando delle nostre possibilità noi abbiamo prestigio internazionale
L'Italia all'estero la si conosce per la qualità della nostra del nostro talento dalla nostra fantasia è il nostro principale genere di esportazione la cultura
Però vedete uno due tre talento fame di cultura da parte della gente prestigio internazionale
Manca l'intelligenza complessiva che mette in relazione queste tre cose
L'enciclopedia l'intelligenza complessiva
è per questo che ci è venuto in mente il ministero per la cultura perché cerchiamo un luogo dell'intelligenza complessiva di un'intelligenza sobria e discreta ma di un'intelligenza
Di qualcuno che sappia pensare in questo Paese in cui non ci si è mai pensato
Che anche la cultura può essere oggetto di una politica
E in questo caso dico di un progetto
Il rapporto tra politica e cultura in questo Paese è stato sia a destra sia a sinistra un rapporto complicato
La politica è stata impiccione alla politica si è voluto occupare di quello che si produceva più del come si produceva
Anche la sinistra ha avuto dei vigili di atteggiamento
Come dire
Di derivazione stanno Viana diciamo così che s'è portato appresso per molti anni poi per fortuna è stato abbandonato motivi non l'hanno neanche conosciuto però l'idea
Di una sinistra che interferiva con la sfera che deve essere necessariamente autonoma della produzione artistica c'è stata
E questo ha fatto io è questo quello che mi preoccupa così come i preoccupava non mi cominciare occupare televisione che l'unica preoccupazione della sinistra fosse
Vedere quanti minuti stavano le sinistre al telegiornale meno male mai fregato assolutamente nulla di quanto ci stavano perché poi ragione Umberto Eco ci sta uno ci sta l'altro a fine c'è un effetto marmellata mi preoccupa molto più
Il palinsesto di Rete quattro di quanto non mi preoccupi Emilio Fede mi preoccupa molto di più quello che scava sul lungo periodo piuttosto di quello che si gioca si consuma nello spazio di un minuto
Allora questo ci ha impedito di avere una politica un Progetto
E non mi stupisce ometto presenti oggi sul manifesto una cosa di Stefano Benni preoccupata diciamo io quello a cui penso è un ministero per la cultura non un Ministero della cultura
Un ministero per la cultura che abbia due caratteristiche primo grande decentramento Grande decentramento ce lo vogliamo decentrare in questo Paese una cosa che dobbiamo decentrare la gestione i dati a me apparati culturali per i quali ci possa essere anche un controllo diffuso molto più ampio
Il secondo deve avere coscienza del suo limite deve sapere quello di cui non si deve impiccia
Lo Stato deve essere nel campo tra cultura non uno stato che interviene ma uno Stato che suscita pedate c'è una grande differenza tra queste due cose
Jack Lang ci ha parlato della sua
Non so se luglio Roberto sia scordato gli occhiali
Ci ha parlato della sua esperienza
Però
Un'esperienza alla quale tutti noi siamo legati quando parliamo di una politica culturale in Europa parliamo di Jack Lang e quindi io non sono gli sono grato per essere venuto qui
Ma gli sono grato credo tutto il mondo della cultura del del cinema delle arti gli sia grato per quello che ha fatto in Francia in Europa però consentitemi di dire una cosa
Noi
Credo che dobbiamo fare il modello italiano
Noi non dobbiamo imitare modelli di importazione noi dobbiamo fare per la prima volta la nostra politica culturale la politica culturale di un grande Paese che ha diritto di avere la propria e Lino mutuare la d'altra esperienza
Dobbiamo farla in fretta
Perché si entra in Europa che con la cultura quando già Klang dice io non sapevo con chi parlare ha ragione
In Italia con chi parli delle politiche culturali sette miseri dodici competenze un disastro
La politica è entrata dentro i parametri non i parametri quelli formali entrata dentro il trattato di Maastricht tutti i paesi europei ultima la Gran Bretagna si stanno dando dei ministeri per la cultura e o noi ce lo daremo rapidamente può anche da questo punto di vista saremo tagliati fuori
Una politica allora un progetto per la cultura io non mi spavento da la parola protezione tanto mi spavento ci sono delle cose che in Italia vanno protette
Vanno protette si deve proteggere e non tutto era sullo stesso piano si protegge un violino dell'Ottocento non si protegge un pezzo d'asfalto perché vibrano nella maniera diversa raccontano un pezzo di storia uomini era diverso
La il barocco di Noto andava difeso andava protetto non andava lasciato cadere a pezzi
Il film italiani devono essere protetti io ogni tanto che mi è capitato di vedere delle copie di quelle che dovrebbero essere protette di vedere dei film pirati siepi anche se invece grati seppia non erano
Gli archivi della Rai devono essere protetti perché sono un bene culturale che quella potrei continuare
C'è una una storia e la cultura di questo Paese che va protetta non c'è nulla di male e ha ragione ho ascoltato molto interesse l'intervento l'architetto Luciani dalla fondazione
Benetton questa mattina
Lì c'è un'idea c'è un'idea di investire sul permanente ma non per riproporre una conflittualità che non c'era fin dall'inizio ma per dire che in questo Paese ci devono essere dei luoghi accessibili dove si sa che si trovano le cose che si devono trovare
Seconda cosa che va fatta e la valorizzazione anche in termini economici
Guardate adesso la butto giù questa roba la platea giusta ma
Invece lo è se in maniera indiretta e d'altra parte lo ha detto Romano Prodi stamattina in Italia i turisti stanno due giorni
I turisti vedono Venezia forse Firenze Roma un giorno Colosseo vaticano punto Benito
L'Italia è molto di più l'Italia è molto di più
Il Sud molto di più
Basterebbe che non riuscissimo a passare un giorno in più i cittadini che detti che vengono da fuori d'Italia in questo Paese noi aumenteremo la ricchezza di questo Paese in maniera enorme avremo risorse da poter disporre anche per la conservazione e la valorizzazione beni culturali enorme
Noi io faccio sempre questo esempio adesso mi devo occupare di Roma meno comperò a Roma si viene
Soprattutto per
I monumenti
Io quando vado a Parigi vado anche per vedere la mostra degli impressionisti oppure vado per vedere la mostra dell'arte contemporanea oppure vado per passare una giornata nel quartiere dove ci sono tutti i cinema nei quali si trova magari un film dei fratelli Marx che ti era sfuggito
Ci vado anche perché ci sono le più grandi librerie che si possano incontrare
Ci vado e ci sta un giorno di più per quello noi Roma non riusciamo a farlo
Noi a Roma che è la capitale di questo Paese tutto quello che è dopo la caduta dell'Impero romano lo consideriamo una schifezze una cosa da tralasciare di cui ci si può disinteressare ma perché noi a Roma non dobbiamo avere qualcosa di analogo
Mi riferisco all'attività espositiva mi riferisco alla vita sul lato grafica questa è la città dove il cinema è stato
Costruite inventato pensato ma perché non dobbiamo avere un
Un percorso un'identità cinematografiche questa città Gianni ci sta lavorando l'amministrazione ci sta lavorando ma non è solo loro che lo devono fare perché a Parigi non è solo la città che ha fa le cose che ha fatto e anche lo Stato che ha investito
Se noi riuscissimo a fare una politica di valorizzazione della nostra cultura
Noi davvero riusciremo a creare e a portare un enorme ricchezza io ho sentito qualcuno dire Luciana dire cioè al a Vermeer ci sono anche le magliette con va bene anche le magliette conferme
Preferisco le magliette Convair mera quelle con tutti i segni di di di di di violenza che si vedono addosso a tanti ragazzi preferisco
Che come succede all'ugola vendono per quaranta miliardi di merchandising al Metropolitan Museum vendono per centotrentacinque miliardi di merchandising io non voglio trasformare i musei italiani ma vorrei però che la gente andasse in un museo
Anche con l'obiettivo di portarsi appresso qualcosa che c'è di male sono soldi soldi che possono servire a valorizzare a tutelare a promuovere attività culturali
Noi dobbiamo da questo punto di vista davvero liberarci del passato
E allora questo significa
Entrare anche in relazione con le proposte concrete che io sintetizzo molto rapidamente prima di chiudere prima proposta il ministero per la cultura
Un ministero leggero di indirizzo di regolazione di progettazione seconda proposta la defiscalizzazione
Lo Stato deve aumentare il suo investimenti in questo campo ma la grande proposta che ne facciamo e di defiscalizzare l'intervento dei privati nel campo della produzione e della promozione e della tutela culturale di questa fine
Badate
Io prima di fare questa proposta
Prima di fare questa proposta ho consultato le nostre persone che si occupano dei questioni fiscali perché non voglio fare demagogia non voglio dire una cosa che domani mi potrei mangiare volevo sapere se avrebbe portato un'alterazione di gettito tale da crede da chiedere dei tagli
Difficile o dolorosi mi hanno assicurato che così non è sulla base delle cifre e dunque un imprenditore una società un privato che voglia investire per produrre un film che voglia investire per restaurare un museo deve avere condizioni di vantaggio
Deve avere condizioni di vantaggio
Deve poterlo fare in una condizione nella quale voi rimettiamo in moto il circuito della produzione
E io non vedo neanche nulla di male se faccio anche qui un esempio concreto sono stato a San Gregorio al Celio e ho scoperto una cosa che io romano lo sapevo che sotto le tre
Chiese che sono tra San Gregorio al Celio e Santi Giovanni e Paolo c'è un una grande via romana che non è praticabile perché non ci sono i soldi per consentirne l'accesso e che male esce se quel monumento viene adottato da una compartecipazione tra pubblico e privato
Preferisco queste occulte
Piuttosto che sia chiusa e che sia invisibile ai nostri occhi
Davvero dobbiamo aprire dobbiamo aprire dobbiamo creare le condizioni per le quali in presenza questo è assolutamente necessario di un indirizzo di una regolazione di un controllo pubblico perché questo nostro mestiere
Si abbia però la capacità di attivare risorse private e fare in modo che questo Paese torni a produrre a valorizzare e a tutelare i suoi beni culturali terza cosa dobbiamo fare un grande piano per la fruizione
Prima cosa tenere aperti i musei Roma ha detto Gianni ma in altre città non è così in altre città non è così
E ci sono musei io l'altro giorno con Mancuso in televisione
Ho detto il Colosseo
è chiuso alle ore tredici e la domenica e Mancuso ha preso diciamo c'erano due porte una che porta in paradiso l'altra che portava l'inferno lui ha imboccato senza esitazione quella dell'inferno e ha detto se la deve prendere col sindaco di Roma il quale poveraccio non c'entra niente con Colosseo essendo di gestione diciamo statale
Ma non è possibile che la domenica i turisti che essi si vengono a fronte o anche semplici cittadini che vogliono andare che magari hanno solo la domenica per andare in giro debbano trovarsi chiuso il Colosseo che pure una contratto una contraddizione in termini
Aggiungo anche che noi dobbiamo fare un piano per l'apertura di cinema un piano per i teatri
Troppi teatri stanno chiudendo
E molti cinema in molti capoluoghi di provincia non ci sono più e questo è un problema molto serio
E dobbiamo anche lavorare per avere una forte innovazione tecnologica dico solamente che questo riguarda anche la televisione non voglia tranne la discussione sulla televisione dico solamente questo non facciamo l'errore che abbiamo fatto diversi anni fa
Ora la legislazione che noi dovremmo fare nel campo televisivo non dovrà guardare a quello che è stato ma dovrà guardare a quello che sarà lo scenario che ci è stato raccontato da me Demetrio Volcic ed altri
Noi dobbiamo disciplinare le nuove tecnologie disciplinando quella disciplinare in una tv via etere ma badate che il nostro futuro io dico per nostra fortuna
Non sarà come il nostro recente passato non saremo più schiavi della televisione decisa a viale Mazzini o a agli studi della Fininvest noi potremo costruire la nostra televisione
Con le nostre mani la televisione tornerà ad essere
Informazione
E venti spettacolari indiretta sporte tutto quello per cui questa mezzo tecnologico è stato inventato pensato e costruito
Il resto saranno grandi menu grandi biblioteche alle quali noi potevamo ceppo tremo accedere e che ci arriveranno dentro casa e parlo di qualche anno non di qualche decennio
Dobbiamo investire queste sono le nostre proposte ma dobbiamo best investire in cultura
Dobbiamo investire perché questo può restituire ossigeno a questo Paese perché anche semplicemente perché è giusto perché parlavo prima della qualità della vita e non la dobbiamo tutelare se c'è più cinema si vive meglio se c'è più teatro si è meglio se c'è più musica simile meglio se c'è più letteratura si vive meglio
Questo è il nostro ossigeno
E guardate che è il principale antidoto
Contro i rischi di barbarie che ci sono in Algeria ammazzano gli intellettuali Mazza dei giornalisti ammazzano di scrittori ammazzano quelli che fanno cinema il fondamentalismo non tollera
Quale che sia la nuova la sua natura politica o religiosa non tollera la diversità e il dubbio che invece sono le due cose che noi dobbiamo più di ogni altra coltivare
è per questo che io penso che davvero la cultura sia la grande risorsa il petrolio di questo Paese e questo su questo dobbiamo investire perché fa parte di un'idea generale fa parte di quel paesaggio del quale parlava Maggiani che ne cerchiamo di definire e che ha una parola chiave che è una parola nuova per il nostro linguaggio
E la parola opportunità
Noi vogliamo fare di questo paese il paese delle opportunità l'opportunità di creare l'opportunità di studiare l'opportunità di lavorare
A condizioni di parità al punto di partenza per molti anni la sinistra diciamo quella di mostre Tung ha detto è stato richiamato stamattina pensava
Che il problema fosse portare gli uomini eguali alla fine della vita
Il nostro problema è opposto nostro problema è creare le condizioni perché possano giocare la loro vita essendo messi agli stessi blocchi di partenza questa chiave che è la chiave di evoluzione naturale culturale e politica del nostro pensiero
Credo sia in fondo la vera cosa che ci distingue dalla destra
La vera cosa che ci distingue la testa
Mi diceva qualche giorno fa Enzo Siciliano io non ho mai sentito pronunciare a Berlusconi la parola cultura
Davvero adesso non è una non è una forzatura la la verità io non gli ho mai sentito pronunciare questa cultura penso per questa parola penso che non sia per caso
Io ho trovato e davvero poi ho finito
Io ho trovato una in un libro di Norman Lewis un diario sul Napoli del quarantaquattro una cosa che cito facendo affidamento sul senso l'umorismo dei miei avversari pensate un po'
Normalmente scriverà il sei settembre del quarantaquattro a proposito dei gruppi politici che doveva studiare
Dici alcuni vengono considerati più risoluti e sinistri sinistri nel senso di
E tra essi quello su cui devo indagare che si chiama Forza Italia
Sei settembre quarantaquattro
I miei contatti a Benevento lo liquidano con disprezzo come l'ennesimo fanatico movimento di destra
Appoggiato dei proprietari terrieri e dalla mafia rurale in questo caso capeggiata da un latitante in da un latifondista suonato che sostiene di essere dalle la reincarnazione di Garibaldi ora
Io non so quanto ci sia diciamo di profetico in questa pagine di Norman Lewis però io sento molto questo
Sento che in questo Paese probabilmente sta succedendo qualcosa di importante
Ogni volta che faccio manifestazione qualcuno mi tira per la giacca e mi dice dovete essere più aggressivi dovete essere più duri in televisione non lo saremo io voglio mi dispiace dare diciamo se qualcuno si aspetta da noi che partecipiamo alla gara dell'insulto noi non parteciperemo gliela lasciamo tutta per intero
Facciano la loro campagna elettorale
Promettendo promettendo la defiscalizzazione oggi e la fiscalizzazione domani
Dicendo una cosa il martedì e l'altra cosa il mercoledì dicano come hanno detto che è una prova di libertà poi arriva la dichiarazione al governo americano e la cosa finisce lì
Dicano come hanno detto che è una grande guerra di religione Fini ha detto non si può votare per l'Ulivo perché D'Alema e Amato e Dini e suo alleato
Cose da anni Cinquanta cosa Dada da pazzie alle quali verrebbe da dire scusa un po'ma che Pannella un chierichetto è un sacrestano non lasciamo stare
La verità è che sono immersi in un mondo che non c'è più i vescovi sono stati più avanzati dito
Questo modo di fare campagne Traglia lasciamo per intero che urlino
Tutti i sondaggi dimostrano che più urbano e più voti perdono noi dobbiamo mandare un messaggio positivo un messaggio di speranza all'Italia l'Italia è stanca l'Italia deve ritrovare il suo paesaggio noi vogliamo cercare di dipingere insieme questo paesaggio e un elemento fondamentale del quadro che vogliamo fare è investire sul capitale umano e fare della cultura la risorsa principale del futuro del nostro Paese
E ancora Zapatero voltagabbana
Va la canzone popolare trentaquattro ancora
Aspetto molto
Perfetto tutti hanno mandato lontana per qualche ora il ritorno sempre a vigneti adesso oppure aspetto chi ha sbagliato più porterà
Tutto il mondo fra le braccia trovato alternando al personale oppure
Ma Cantù
Il tempo di tornare a pois
Il giovane popolana questo è quanto basta per capire
La battaglia
Sei tu ma torna che adotta
No che andiamo per ordine coerente collettiva articolo sei tre all'indomani
Dietro alla porta ancora le particelle
Lorenzato mi ricordo
Per le quali tre
Per non mettere le mani
E anche
Stabile Antimo