"Difendere lo Stato sociale e promuovere l'occupazione" presentazione delle richieste centrali dei tre segretari generali di CGIL, CISL e UIL ai partiti politici in vista delle prossime elezioni politiche (21 aprile 1996) iniziativa promossa dalle Confederazioni e da SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL con la partecipazione di delegazioni di lavoratori e di pensionati

Lavori di questa significativa importante manifestazione indetta dalla CGIL e dalla CISL e dalla UIL
E dei tre sindacati dei pensionati confederali
Tutti siamo consapevoli che viviamo un momento eccezionale
Che viviamo un momento del tutto particolare
Per la vita democratica
E per il futuro dello stato sociale del nostro Paese
E il sindacato la CGIL la CISL e la UIL e il sindacato dei pensionati hanno ritenuto in questo particolare momento salvaguardando la loro autonomia
Ma che non vuol dire agnosticismo che non vuol dire neutralità hanno ritenuto necessario incontrare i lavoratori e i pensionati di Roma e del Lazio
Vogliamo cioè testimoniare con questo incontro
La volontà del sindacato di battersi ancora una volta per il lavoro e per la difesa dello Stato sociale sono due presupposti e due
Impieghi fondamentali per il movimento sindacale nel suo insieme credo per i lavoratori e i pensionati ma penso anche per le forze politiche che stanno per raggiungere il traguardo delle lezioni
Il messaggio che noi manderemo quest'oggi
è un messaggio preciso forte
è un messaggio di impegno
I conti dopo le elezioni saranno fatte con questa gente con questo sindacato con questo movimento unitario e terre precisare
I significati e i contenuti della nostra proposta do la parola Francesco in tv dello Spi Cgil che brevemente le illustra
Care compagne cari compagni cari amici e cari amici io credo che sia davvero importante che in una fase così delicata della campagna elettorale
Ossessivamente occupata delle questioni fiscali per taluni hanno voluto inserire
Indifferenti ai problemi veri della gente io credo che sia davvero importante questa iniziativa delle confederazioni
Che interviene nel corso del confronto elettorale
Attirando su l'attenzione sui problemi veri e vissuti della gente degli anziani dei giovani e dei pensionati credo che in questa sede
Questa conclusione di una denuncia che abbiamo già fatto come sindacati dei pensionati come confederazione
Questa sede che si manifesta in un momento e comodi non sospetti
Noi
Vedete non sappiamo quale quale sarà l'esito elettorale
Ma riteniamo indispensabile giusto ed importante che in pubblico di fronte ai cittadini e di fronte a tutti gli schieramenti noi possiamo parlare perché sia evitato ogni possibile fraintendimento
Ed equivoco sulle proposte che il sindacato in ogni caso dovrà avanzare in sede di programma di governo quale che esso sia
A conferma della regola di autonomia del sindaco atto dal quadro politico dal quadro di governo per introdurre in questa sede gli importanti interventi dei segretari generali di CGIL CISL UIL io riferirò brevemente quali sono le nostre analisi alle nostre proposte come sindacati dei pensionati le nostre proposte come sono presenti e consolidata nella nostra piattaforma unitaria deposizioni che abbiamo illustrato in una parola a Bari nella manifestazione nazionale sulle economie sociali
è che conti pompe metteremo a Milano sulle questioni economiche e fiscali nel mese di maggio dove dimostreremo che il fattore fiscale non è una variabile indipendente da vendere sul mercato dalla demagogia corporativa ma un fattore strettamente collegato alle politiche del lavoro e dello stato sociale che le forze politiche intendono perseguire e dunque parlare definiscono senza riferimento a progetti sulle sicurezze sociali sugli investimenti e sull'occupazione
E niente poco e niente meno che un programma che è un tentativo vero e proprio d'inganno alla sensibilità collettiva ma veniamo alle nostre analisi alle nostre proposte
Nelle nostre elaborazioni come voi sapete noi siamo partiti inevitabilmente dare alcune considerazioni sul lavoro
In questo Paese come nel resto d'Europa dell'Europa occidentale esiste una sconoscono svolgimento che investe il lavoro
La cosiddetta globalizzazione della competizione dei mercati che si gioca ormai a livello planetario sta producendo un conflitto tra grandi interessi economici finanziari e produttivi
Un conflitto tale da modificare alcune regole che sino a pochi anni fa sembravano incontrovertibili
Basti dire per esempio che anche nel ciclo in cui la ricchezza cresce l'occupazione diminuisce e ciò avviene in Italia come avviene in Francia come avviene in Germania
è saltata insomma l'equazione che assicurava la crescita dell'occupazione e dello sviluppo sociale in corrispondenza della crescita economica
Infatti nel nostro Paese a fronte di buoni tassi di crescita di crescita corrisponde una stagnazione dalla creazione di lavoro che in più perde le vecchie caratteristiche di lavoro fisso continuativo rassicurante e ne assume altri
Come quella della variabilità dell'intermittenza della mobilità difficili da governare senza gravi ripercussioni sul corpo sociale
A ciò si aggiunga che nonostante la crescita economica nel nostro Paese si assiste a un netto peggioramento delle relazioni sociali
Infatti questo conflitto che nasce dalla competizione planetaria si ribalta velocemente sulle popolazioni nei territori sulle famiglie e si insinua perfino nei rapporti interpersonali per il semplice fatto che non trova degli ammortizzatori sociali attuali e dalle ed adeguati
Non ci sono solo le statistiche che annualmente la commissione dalla povertà di Pierre Carniti civile ci avanza c'è una nostra pratica quotidiana
Che ci mette giorno dopo giorno di fronte alla realtà di società spaccata
Sempre più sottoposte al rischio e alla patologia dell'esclusione sempre più insicuri ansiose
Sono ansiosi giovani disoccupati che hanno un futuro privo di prospettive sono ansiosi lavoratori quali non dispongono di strumenti Uffizi efficaci per navigare nella crescente intermittenza del mercato lavoro
Sono ansiosi gli anziani che sprofondano a migliaia nella zona di povertà anno dopo anno
E che aggiungono alla povertà reddituale una crescente povertà abbia una vita di relazione maturata in contesti urbani sempre più chiusi ed egoistiche dominati ogni giorno di più dal conflitto dall'indifferenza quando non dalla violenza
Questa è la realtà vera e vissuta e questa realtà è ben diversa dalla favoletta di celluloide sui milioni di posti di lavoro e sulla manna che scende dal cielo che qualcuno vorrebbe a Mannini
A questa la realtà diciamo noi sindacati dei pensionati e le confederazioni va posto rimedio non fermando il mondo
Non innescando un ribellismo disperato e senza rispetto e senza orizzonti ma riscrivendo le regole che permettano lo svolgimento di questo processo in condizioni socialmente compatibile
Se non ciò non sarà fatto l'evoluzione delle società d'Europa già scritto e già registrato nello spaccato di Codere
Dello spaccato di competizione di violenza urbana delle società nordamericane o in quello di gestione sociale autoritaria delle società asiatiche
Le nostre proposte cari amici e cari compagni partono da qui partono da questa realtà da queste previsioni e si possono sostenersi dividere sostanzialmente in due filoni che vado rapidamente rappresenta il primo filone ha un titolo ne abbiamo parlato a Bari si chiama economia sociale
La sostanza è questa
Bisogna invertire la tendenza la divisione che segnala e società
Non si tratta solo della corporativi trazione che investe il sistema di relazioni sociali che pure è un problema
Bisogna intervenire subito nel quotidiano su un territorio dove gli interessi tendono a organizzarsi conflitto al mentre non dentro e per le società ma perse e talvolta contro i diritti della collettività
Bisogna ricucire rapporti di comunità rapporti di dialogo rapporti di autorganizzazione tra persone e gruppi
Partendo dai soggetti attivi e sensibili della società civile per estendere conquistare processi di partecipazione nelle comunità
Questo che noi chiamiamo senso al rapporto di comunità potrà fermarsi solo se il sindacato
Saprà evolvere il suo sistema avverte iniziale nella da dalla dimensione settoriale a una pratica di e da una pratica di conservazione verso progetti vertenze all'il territorio elaborando proposte di valore rivolte alla creazione di servizi innovativi alla persone all'ambiente naturale D'Urbano
Da realizzarsi a bassa intensità di costo e ad alta intensità occupazionale e con il coinvolgimento di lavoro vivo di prestazioni volontarie di scambi di lavoro di interventi del settore non profit
è all'interno di intese con le istituzioni locali si tratta insomma di reinventare dal basso una serie di prestazioni rispondenti a un'ampia gamma di bisogni
Che restano insoddisfatti creando disattesi disaffezione scetticismo e agevolando il compito dei piccoli attori professionale dello stato sociale che sono già all'opera
Guardate il grande quesito degli anni due mila sarà quello di saprà mettere in relazione continua la grande domanda insoddisfatta di servizi che che viene dalla società con la grande offerta di lavoro che non trova rispose
Noi sulle economie sociali crediamo che sia ormai maturo il tempo per passare dalle parole ai fatti
Perso per uscire dalle teorizzazioni ad entrare nella pratica quotidiana ed è per questo che a Bari abbiamo assunto l'impegno di sperimentarsi in venti territori con azioni progettuali
Creandone presentando è contrattando progetti globali di territorio che parlino le popolazioni
E coniglio pieno sviluppo occupazionale sviluppo sociale processi di integrazione e permettono di vivere gli aumentati i tempi di non lavoro che bene o male si liberò nelle comunità come un beneficio non come una condanna
Il secondo filone di ragionamento che noi facciamo in questa sede presentiamo pubblicamente
Riguarda la nostra proposta di stato sociale dalla seconda di seconda generazione
La questione Cuesta c'è una necessità di spostare l'intervento in ambito locale di promuovere l'autogoverno nel sistema di comunità
Bene tutto questo incontro l'obiettiva difficoltà nell'assetto attuale di stato sociale il quale non è stato codificato ed edificato per rispondere a situazioni sociali a condizione di lavoro che sono profondamente mutato
La situazione infatti accentrate rigidità da un pesante assetto legislativo offre soluzioni ai bisogni che talvolta sono esauriti non è in grado di tener dietro la fluidità della domanda del bisogno sociale
Che burocratizzato dispersivo
Guardate compagni analizzato uno per uno i pilastri lo stato sociale sono in sofferenza esalta la risposta scolastica che ha detto estromette i giovani precocemente e inesistente all'offerta formativa
In un transito nel quale solo la formazione professionale potrebbe arginare i fenomeni della variabilità del mercato del lavoro esausta la politica sanitaria
Che per paradosso carica e grandi Gold e i suoi costi sul lavoro mentre lavoro manca
E superata la legislazione sull'assistenza che offre solo un mese dei sostegni economici e di ultima istanza dai soli anziani e non copre l'articolazione all'estensione dei problemi di esclusione sulla quale abbiamo presentato una legge iniziativa popolare
E non abbiamo mille Geza azione efficace nei confronti della famiglia vero nucleo di una rete di comunità moderna
In una situazione generale che ci vede come fanalino di coda nella spesa sociale in Europa io credo che sia ridicola grottesca l'ambizione di questi picconatore dello stato sociale
E crediamo anche che in questa situazione ampi spazi esistano per una riforma del sistema
Da qui discende la nostra richiesta di porci di farci promotori con il movimento sindacale
Di una proposta di un progetto di stato sociale di seconda generazione da intendersi come ambizione di ridisegno complessivo del sistema
Sul quale attirare l'azione di governo e parlamentare
Vedete il nostro pensiero è questo la riforma previdenziale è stata un punto altissimo dell'azione sindacale
La rivoluzione del conflitto sindacale in Francia un anno dopo ha dimostrato la validità di quell'operazione e ha valorizzato il ruolo nuovo moderno possibile
Che possono svolgere questi indagati come noi che hanno il coraggio e l'autorevolezza la rappresentanza generale per far sintesi come dice talvolta D'Antoni al centro come sul territorio
La nostra richiesta è questa ecco di procedere nell'azione di riforma
Bisogna accerto difendere l'esistente dagli attacchi inconsulti
Ma anche senza soluzione di continuità per la capacità di avanzare proposte e progetti evolutivi che riformi no consolidando il sistema di sicurezza sociale
Su questo versante come sapete come spin abbiamo già elaborato proposte concrete di riforma sull'assistenza sul finanziamento del sistema sanitario
Noi crediamo e chiediamo e quale che sia il prossimo governo da subito il sindacato tutte unitariamente metta in campo la priorità del lavoro dello stato sociale
Certo
Cari compagni cari amici sappiamo bene che le possibilità e le qualità di codesto dialogo con il governo non sono indifferenti all'esito elettorale
Sarà accerto più facile dialogare conti sia pure con visioni non sempre coincidenti con le nostre comunque animato da una volontà e una sensibilità sociale riformatrice
Meno facile molto meno facile ma non possiamo esimerci sarà dialogare con quelli che stanno già adesso proponendo di smontare
E di smantellare
Non sono stato sociale ma anche la ragione fondante degli accordi del ventitré di luglio
Ma l'elezione sono vicini
Ed è prematuro e poi essendo noi mediterranei credo che porti male fasciarsi la testa prima che si sia rotta grazie
Grazie
Grazie
A Francesco Pio
Prende ora la parola al segretario generale della UIL Pietro Larizza
Care compagne e cari compagni come voi vedete
La facciamo riunioni senza clamori
No facciamo riunioni senza ricatti
Ma facciamo riunioni
Senza chiamare il ricattabili
Ad assumere impegni
Che ci riguardano
Noi parliamo del fisco
Però lunga storia
Di equità e di giustizia
E parliamo anche per quelli che ancora ora cercano di difendere l'evasione fiscale
Noi facciamo riunioni
Di proposta fra di noi
E parlando fra di noi
Credo che senza essere accusati di interferenza politica
Possiamo fare una specie di avviso pubblico
Proprio perché ancora non si è votato
E per la ragione
Che questo voto tutte le volte che si vota ma questi in maniera particolare
Dovrebbe essere esercitato con il massimo della consapevolezza
E qual è la partita in gioco
Il primo dei non si deve la questione lo stato sociale
E credo che ormai tutti abbiamo capito
E dietro le parole spesso gli insulti
E cattivo gusto
Che c'è in alcuni non lo scontro politico in atto si stanno confrontando nel nostro Paese
E visibile a tutti
Due diverse concezioni profondamente diverse concezioni
Di politica economica
E di modello sociale
Rispetto a queste concessione così diverse
Non solo il sindacato ma credo che ogni lavoratore italiano ogni pensionato ogni giovane
Ha il dovere di seguire d'informarsi
Ed è al dovere di scegliere tenendo conto della sua personale condizione
In una società come quella italiana che ha una storia una tradizione una cultura un dispetto delle persone oltre che un dispetto del lavoro che vuole mantenere
Io parlo con la massima franchezza tutti parliamo d'autonomia io mi considero supera autonomo
Non mi sono mai considerato neutrale non lo so non saprei essere neutrale io non sono politicamente neutrale
E quindi
Mi prendo la libertà
Di parlare la sindacalista ma anche
Con un tono un po'politiche da anche un po'polemico
A me non piace
Quello che sta succedendo
A me non piace i modi con cui si affrontano problemi decisivi
Ripeto non solo in campo economico ma anche in campo sociale del nostro Paese
Intorno alla questione allo Stato sociale
Io noto che ci stanno Silenzi
Che non dovrebbero esserci
E se stanno proposte
E a dir poco sono
Pericolosi
Io critico l'Ulivo perché ne parla poco dello stato sociale secondo me dovrebbe parlarne assai di più
Perché non è una varia ed eventuale del nostro Paese
Quindi lo di più il Polo perché quando ne parla per capire che non è parlasse perché quello che dice è pericolosissimo
Noi diciamo prime dobbiamo dirlo prima
Dell'esito elettorale
Temono che ciascuno sappia così come la pensa come si comporta e come si comporterà
Non solo il ventuno aprile
Ma soprattutto dal ventidue aprile in poi
Lo diciamo prima l'abbiamo detto da sempre ma ora il momento dirlo chiaro forse e senza equivoci
Non permetteremo a nessuno
Quale che sia la sua connotazione politica non permetteremo a nessuno lo smantellamento dello Stato sociale finita
Quale che sia
I termini che si usano o i modelli di importazione che si adottano dietro la cosiddetta modernizzazione
Ci stanno al nostro Paese alcune scelte che sono state compiute
Da quando è nata la democrazia impone e non solo sono fatti
Culturali
Non solo sono scelte di solidarietà
Ma sono l'anima e l'essenza del nostro Paese delle persone
Di cinquantasette milioni
I cittadini italiani che sanno perfettamente
Che stare uniti Cossa
Sanno perfettamente che stare uniti significa tenere conto che c'è uno che si chiama Nieri
E c'è un altro che un disoccupato che come uomo come persona a diritti inalienabili questo sono il le fondamenta dello Stato sociale
Questo è il modello di democrazia che è nata
Dalla Resistenza e dalla liberazione del nostro Paese
Dietro
C'è dietro le teorie della modernizzazione di nuovi modelli che non conosciamo e che si vorrebbero importare
Ci fosse quella del trasferimento totale o parziale
Delle responsabilità pubbliche ai privati e ancora una volta diciamo in anticipo dieci opporremo
Se dietro le teorie
Per la modernizzazione e del liberismo
Lo stato sociale dovesse diventare un nuovo
Campo gli affari il cosiddetto business sociale
Chi la pensa così sappia che ci opporremo con tutte le nostre forze
Non sappiamo perfettamente lo diciamo da sempre
Che lo Stato sociale
Il nostro Stato sociale
Oggi deve essere riformato
E dobbiamo essere noi a proporre questa riforma non giocare di rimessa per stato di necessità o per emergenza economica noi proporre la riforma dello Stato sociale
Per renderlo più efficiente
Perché ne ha bisogno
E meno costoso per la collettività schema angolo da sprechi
Che non servono
Ai cittadini e che sono un costo economico intollerabile
A questo stato sociale risponde all'esigenza della comunità nazionale
Non è
Un nuovo elemento che viene inserito nel mercato
Per fare a fare a livello nazionale ed internazionale
Abbiamo detto e lo ripetiamo anche oggi
Che per noi la qualità
La diffusione
L'efficienza dello Stato sociale
Testimone no più di ogni altra cosa il livello di civiltà di un Paese
E noi siamo un Paese
Che alcuni cristiano
Per la diffusione dello stato sociale ed altre vorrebbero limitare proprio per il livello di civiltà che siamo riuscite assicurare proprio attraverso lo stato sociale
Poi vorremmo ricordare a chi usa le parole
Sperando nella distrazione
Nell'interesse nella disattenzione
Che quando si parla di stato sociale
Ma che si parla di un termine economico ma che si parla di una realtà astratta
Si parla di cose che hanno nome e cognome che riguardano le condizioni di vita di ciascuno Dinoi
Quando si parla dello stato sociale
Si parla della qualità e dei costi della sanità
Si parla della previdenza
Cioè della capacità di gestire il presente ad assicurare il futuro
Si parla
Del diritto alla casa
Si parla della qualità dei costi e servizi
Si parla del diritto all'istruzione la scuola
La funzione pubblica che deve essere esercitato nel settore scolastico
Si parla della condizione di vita degli anziani
Le condizioni di vita reale attiva partecipativa
Degli anziani
E non come un peso un costo dalla società per chi non lavora più
Si parla dei giovani
Di quale possibilità un'organizzazione sociale come questa
Può offrire
Per le sue prospettive di Rizzi speranze
Si parla
E vogliamo ricordarlo proprio a coloro che ci spiegano nuove teorie economiche si parla di strumenti sociali che hanno consentito al nostro Paese
Di attraversare senza rivoluzioni
Grande processo di trasformazione industriale
Senza creare
Eserciti di milioni di disoccupati e di famiglie sul lastrico
Quindi si passa dell'uso la cassintegrazione normale speciale
Si parla nella mobilità si balla dei prepensionamenti si parla dell'indennità di disoccupazione
Si parla anche delle pensioni sociali che qualcuno considera
Un costo inaccettabile
Come se il nostro Paese dovesse Vigilio attuarsi la legge della giungla
Che chi ci ha deve avere di più
Chi è stato più sfortunato ha avuto meno possibilità deve avere sempre di meno
Ecco quando si parla dello stato sociale di spalla di queste cose che hanno questi nomi
Che riguardano i cittadini italiani ecco perché diciamo
Che nessuno pensi nessuno sogni nessuno Progetti
Ridare in una specie di appalto planetario pezzi
Ho buona parte del nostro stato sociale
Ecco
Questo
è un punto un punto di confronto reale
Che c'è all'interno dei due schieramenti
è un punto non sempre visibile
Però sta da Sensi
E una questione scritta
Al di là delle parole che si usano
O al di là delle parole che si evita di usare
Per paura delle reazioni sono questioni scritte
Io la faccio breve molto breve
E credo e spero di farlo in un'assoluta sincerità del sindacalista anche se parlo da polli se parlo in termini politici
E naturalmente per quanto mi riguarda ho idee chiare
Su cosa scegliere e perché scegliere
E non bisogna nemmeno per un secondo
Di invitare tutti ad avere le stesse idee però una cosa
Da sindacalista
Mi sento di dire
Alle lavoratrici e lavoratori alle pensionati e pensionate Regione una cosa mi sento dire in assoluta tranquillità in assoluta coscienza
Non vi fate spiegare da nessuno
La scienza politica facciamo tutto una cosa tutti una sola cosa
Leggiamo quello che c'è scritto
Leggiamo quello che c'è scritto sullo Stato sociale
Leggiamo quello che c'è scritto sugli orizzonti
Della Società future di un modello economico e sociale rispetto a un altro modello economico e sociale
E siccome siamo persone
E viviamo solo del nostro lavoro dipendente
O delle pensione
E comunque siamo persone che ci consideriamo la parte fondamentale forse la parte migliore della società italiana
Siccome siamo persone che hanno l'abitudine a ragionare
Gli hanno anche il vizio di capire
Io la facciamo solo questo leggiamo
E dopo aver letto con la stessa coscienza sociale che abbiamo sempre avuto una grande battaglia al nostro Paese scendiamo a quel punto io sono certo
Sceglieremo giusto sceglieremo tutto allo stesso modo vi ringrazio
Grazie a Piero Ravizza
La parola a Sergio D'Antoni segretario generale della CISL e
Non c'è dubbio che nel
Decidere questa iniziativa
C'era un rischio di strumentalizzazione un rischio di cattiva interpretazione
Io penso che in questi casi la cosa migliore sia
Dire come la si pensa
Entrare nel pieno del dibattito
Scegliere sulla base dei contenuti
Essere espressione come noi siamo
Di milioni di persone di esigenze e interessi di valori
E su questo terreno poter Sempre
A fronte alta e senza strumentalizzazioni
Sostenere le proprie idee
I propri interessi i propri valori
Viviamo la campagna elettorale strana
Piena di promesse
Tanta demagogia tanta demagogia
Se dura altri due mesi tra poco ci levano tutte le tasse
Questo era uno Stato senza tasse
Tutti sanno
Che queste promesse queste demagogia
Non li possono mantenere fanno un'operazione tipica
Un poco strane considerando le persone meno intelligenti di quello che sono
Tutti sanno che in questo Paese
Le tasse non possono diminuire
Se non nel momento in cui tutte le pagherà
Tutti sanno
Che è soltanto facendole pagare a chi non le paga sarà possibile diminuire o le attività
E se non spiegano queste se non spiegano a chi non li paga che prima di diminuirli averne debbono pagare non avranno nessuna possibilità di mantenere quello che gli promettono
E guardate che protestano dei più quelli che non pagano
E di meno quelli che pagano perché sono più consapevoli
Sono più o
Maturi rispetto ad un terreno che è un terreno infido
Perché lo è lo sappiamo perfettamente
Che se prometti di far pagare di meno devi promettere di spendere di meno
E quando a ciascuno di questi interlocutori gli fanno la domanda masse si paga di meno dove tagliare finora io ho sentito una sola risposta tagliamo lo spreco
Ma non è l'abbiamo vissuto
Che cosa significa questo
Noi sappiamo che una politica del risanamento una politica che abbiamo la possibilità di fare avanzare questo Paese sulla linea per lo sviluppo del lavoro dell'occupazione
Vi è una politica chiedeva e tener conto di tutti i fattori è una politica che deve vedere protagonisti
I grandi soggetti sociali di un Paese è una politica che noi chiamiamo di concertazione
Che l'unica che può garantire questo passaggio graduale di serietà
In cui lo sforzo e il risanamento lo fanno tutti però fanno su un principio di equità e di giustizia più si apre il sipario davvero sia e meno si paga perché questo è l'unico criterio all'unica discriminante
Che era un Paese giostre civile bisogna introdurre non l'abbiamo fatto consorzi contro tutti
L'abbiamo fatto in momenti difficili duri complicate noi sapevamo che c'era una sola strada
Che era la strada del risanamento e per risanare bisogna tenere bassa l'inflazione tenere bassi i tassi d'interesse fare una politica dei redditi che distribuisse il peso a tutti i ceti sociali in rapporto a quello che ha
E quello che abbiamo fatto
E quello che abbiamo cercato di fare perché se si deve abbassare l'inflazione non solo si fa una cosa giusta sul versante della del ceto debole di un paese e l'inflazione non è neutra
Inflazione una tassa forse l'acrilico a Tecce perché colpisce i deboli senza dirglielo
Dall'inflazione si difende meglio una famiglia in cui ne lavorano dove tre una famiglia che può riportare si difende peggio la famiglia in quella lavora solo vi si difende ancora peggio la famiglia di un solo pensionato d'una sola pensionata si difende peggio esattamente la parte debole del Paese avere un'inflazione bassa non solo è segno di equità
Valere un'inflazione bassa importantissima perché fa calare gli interessi
E se non calano gli interessi non ci sono i suoi escrementi non c'è sviluppo non c'è il risanamento e la finanza pubblica
E l'inflazione il punto vero
Di una politica dei redditi che deve garantire questo percorso se no non c'era altra strada non c'è qualunque promessa fanno la potranno mantenere
L'abbiamo vissuto l'abbiamo vissuto
Noi avevamo un'inflazione
Nel gennaio del novanta due al sei virgola quattro
Nel giugno del novantaquattro al tre virgola cinque
L'ho fatto un grande sforzo
Ho e avevo qualcuno
Che disse meno tasse più lavoro la gente ci ha creduto e poi abbiamo visto
Che senza un milione e mezzo di persone in una delle pietre piazza di Roma che cosa significava il meno tasse più lavoro
Più tardi meno pensioni meno garanzie
Noi abbiamo vissuto queste fasi per questo oggi siamo impegnati a dover riportare
Questo circolo virtuoso
Del
Meno inflazione meno tasse e l'interesse più risanamento più investimenti
Perché
Se finalmente come appare
L'inflazione si collabora alla fine dell'anno oltre mezzo desse finalmente a come pare i tassi potranno diminuire allora sì quello sarà il circolo virtuoso che garantiva equità e sviluppo
Senza quello qualunque taglio
Qualunque promessa sulle tasse qualunque azione che prescinde da questi valori sarebbe destinato alla sconfitta avremo una cosa peggiore
Siccome voi avete visto il bilancio del novantacinque un bilancio per il nostro Paese buone
Dal punto di vista dalla finanza pubblica non dal punto di vista dell'occupazione
Questo bilancio ha portato ad un aumento delle entrate e ad una diminuzione spesso l'unica spesa che è aumentata e la spessa sugli interessi del debito pubblico
Che è aumentato del dodici per cento
Se non si frena questa emorragia tutti gli sforzi che si fanno sulle Spesal sull'entrata saranno destinate a vanificarsi
Allora dobbiamo fermare questa emorragia e la strada per fermarla e far calare l'inflazione far calare in tasca
Non c'è un'altra strada
Quando diciamo la politica dei redditi di tutti i redditi col sindacato protagonista noi non indichiamo soltanto una cosa che serve a noi agli interessi che esprimiamo indichiamo una cosa che serve al Paese questo Paese non si salverà se non adotterà dalla fine al dall'inizio alla fine una politica di questa natura
Perché non capiva
Che ci sono dei furbetti
Tutti se la prendono promettono Mauro alla sala prendesse sapete perché uno dei motivi per cui l'inflazione è aumentata in queste hanno sì c'è stato il cambio il tasso dal cambio cioè ma ci sono state cose vergognose che nessuno denunce
Nessuno denuncia tutte denunciano
Le pensioni d'invalidità su cui avevo a tra poco ed è solo del non c'è il fatto che le assicurazioni di questo Paese hanno pensato l'RC auto c'è l'assicurazione sull'automobile
Del dodici per cento in un anno in cui sono diminuiti gli incidenti stradali una vergogna
Per nessuno
Perché ero del controllo cioè nessuno che dice finalmente per la benzina si è mosso l'Antitrust finalmente
Perché sono alto diamanti dalla concorrenza vogliono la concorrenza e il mercato alla concorrenza alla concorrenza quando tu fai Castelli come per la benzina
Se la benzina aumenta devono essere sempre allo stesso modo allo stesso giorno dove la concorrenza si mettono d'accordo prima Caracalla concorrenza
Prima era pensa amministrato lo amministrava lo Stato
Ora si chiama concorrenza lo amministrava loro quelle che avrebbero scuotere questa differenza
Io penso che dovrebbe essere chiaro a tutti che soltanto invece un vero sistema di garanzie un vero sistema di controllo un vero sistema di politica dei redditi che abbia questa natura
Fossa portarci
Fuori da questo pantano possa determinare una condizione di vera
Risanamento se è vero come noi pensiamo
Che se diminuisce il carico d'interesse sul debito pubblico sarà possibile anche avere qualche risorsa in più per gli investimenti e per la tutela dei deboli attraverso i servizi dello stato sociale
Dobbiamo proprio bloccare questa emorragia
Ecco perché noi spingiamo
Che si possa procedere sulla via la concertazione noi spingiamo che la vera priorità di questo Paese diventa il lavoro il lavoro di chi non ce la e lo deve conquistare il lavoro di chi ce l'ha e lo deve difendere
Perché lavora la carta di tutela in un sistema solidale dello stato sociale
Per il lavoro che garantisce in una logica di solidarietà tra le generazioni la tutela degli attuali pensionati e la tutela di chi sarà pensionato fra anni
E il lavoro l'unica carta che può determinare una vera inversione di paese solidale se cancellano lavoro hai voglia chiederanno vi prometto dediti togliervi la tassa
Hai voglia di tagliare ma cosa debbano tagliare se viene meno chi paga
Cioè i lavoratori il lavoro e la base di tutto
Vedete noi abbiamo fatto una grande battaglia sugli immigrati in questo Paese nello sconforto generale
Nel tentativo razzistico di tenermi fuori
Ma ai lavoratori stranieri ci sono nel nostro Paese solo che richiamano clandestini dicono che sono quattrocento mila seicento mila intanto non si sa
Li chiamano clandestine come fanno poi a dire il numero vuol dire lo sanno già però facciamo finta che lo sia
E bastata una legge anche fatta male ma è bastata una legge che consentiva dimettervi allo scoperto cioè di averli in chiaro per avere la denuncia e la domanda del regolamento di regolarizzazione di duecento mila persone
Quindi duecento mila persone che lavorano di cui non si pagano i contributi che vengono meno al sistema previdenziale che quindi non possono garantire un apporto di solidarietà tra le generazioni
E quanti ce ne sono così
E quante ce ne sono il lavoro nero in condizioni non di tutela e quanti ce ne sono che non trovano lavoro ecco perché fare un grande accordo per il lavoro
Fare un grande patto per il lavoro fare un'alleanza vera che apra prospettive
Per i giovani e per i meno giovani di un lavoro una prospettiva seria e la base di un qualunque
Assetto nuovo noi lo diciamo qui l'ha detto Pietro ripeto io qualunque governo avremo davanti dopo le elezioni
Noi queste questioni porre
Qualunque governo si fa per dire che noi vogliamo un governo che vogliamo e a quel governo gli vogliamo far fare
Vi vogliamo far fare
Queste cose perché certe un grande sindacato ma la sua autonomia non è garantito solo nel momento del voto sarà importante votare sarà importante votare in modo positivo ma quello che è importante avere poi una capacità forte come sindacato per fare in modo che quel governo si misuri con noi su contenuti su condizione di parità noi non diamo deleghe in bianco a nessuno come diciamo di avere un orientamento di non essere neutrali
Di essere schierati perché non c'è niente da male non siamo schierati è una cosa lineare e trasparente meglio essere trasparenti e schierati che non essere neutrali e da sposti non serve a nessuno
Non serve a nessuno qui il problema è un altro che ogni lavoratore libero ogni lavoratrice libera ogni pensionato è libero di pensionata di pensarla e di votare per chi vuole il nostro problema è diventata la prima
E di non fare come si fa con i figli che poi ti rimproverano papà perché non me l'ha detto prima
Non glielo dobbiamo dire prima poi loro fanno come vogliono voi glielo dovete dire prima
A tutti poi loro faranno come vogliono mano che potranno rimproverare come successo la volta precedente come se avevano due teste
Per una testa hanno votato per chi volevano e poi sono venuti da noi a chiederci di tutelarli dai rischi del loro voto
Ed ecco questi che bisogna impedire finché siamo in tempo ma noi lo facciamo in perfetta autonomia perché siamo consapevoli che qualunque governo avremo davanti da qui bisogna partire
Da una politica contro l'inflazione da una politica per il lavoro da una politica che garantisca una prospettiva è un avvenire certo siamo un sindacato che ha le carte in regola
Che si è misurata con problemi difficili affrontando questioni delicate
Noi abbiamo dimostrato che lo stato sociale si può cambiare si può riformare garantendo ai deboli e i servizi a chi non ce la noi abbiamo dimostrato affrontando i dissensi con la riforma delle pensioni
Non abbiamo assunto un atteggiamento di chiusura ci siamo scontrati con chi voleva colpirci
Cancellarci ma poi abbiamo fatto la riforma con chi ci ascolta
Perché pensavamo che questa era l'unica strada
E la riforma creato consensi e dissensi ma sapevamo che non c'è la strada alternativa che mantenere le cose come stavano era impossibile che non prendere atto dei fenomeni nuovi era impossibile
Per questo vogliamo proseguire nella consapevolezza che senza di noi senza il consenso dei lavoratori non si decide nulla ma che senza appunto questa apporto le decisioni sarebbero decisioni sbagliate ed è ingiusta
Guardate negli Stati moderni c'è un deficit di legittimità vistati da soli non ce la fanno anche più forti
La Francia la Francia che si considera tra democrazia l'alternanza più avanzate quando ha dovuto decidere siccome ha deciso unilateralmente avuto uno scontro senza precedenti e alla fine che è successo non hanno deciso nulla hanno vinto le corporazioni
Da noi non è stato così da noi alla fine si è deciso
E abbiamo fatto bene dei passi avanti difficili complicati ma l'abbiamo fatto Turenna Turenna spiegata ai francesi solenne un grande sociologo di fama mondiale ha spiegato ai francesi
Coraggio da leone eppure l'ho avuto
Ecco noi dobbiamo spiegare agli italiani di fare come hanno fatto gli italiane né tanti non lo capiscono vogliono fare francesi gli piacevano i francesi
E se facessero come gli italiani forse si può ottenere
Novanta è sicuro si può passare da una fase nuova diverso forte di garanzia sociale e di tutela sindacalismo confederale in questo Paese una risorsa e non risorse di milioni di uomini e di donne più giovani gli anziani
Questo fatto di aver agli anziani con il sindacalismo confederale impressione
E non capiscono perché una costola di cultura che per un anziano la vita sociale lo stare insieme
Il potrei contrastare la solitudine attraversa una vita sociale collegata con i giovani del mondo del lavoro e è una risorsa per loro stessi ma per il Paese non capiscono che questa esperienza italiana
è un'esperienza all'avanguardia perché renda elitari tutti renda protagonisti di vita sociale associativa di quartiere di condominio li rende vieti
Ecco perché è fondamentale proseguire ed è fondamentale proseguire su uno schema sindacale che sia un vero traguardo per tutti e noi abbiamo il traguardo che non dipenda da nessuno se non da me stesso
E il traguardo e fare un grande nuovo soggetto sindacale unitario in questo Paese
Questo dipende solo da noi
Non non dobbiamo chiedano a nessuno io vi chiedo lo chiedo a quelle più anziane a quelle più anziane che hanno più storia quindi si ricordano più le dimissioni
Si ricordano più le spaccature si ricordano i motivi di quella spaccatura di quelle divisioni le hanno vissute sulla loro pelle noi siamo un grande sindacato pluralista
Che la la pensa diversamente non è vero che che siamo tutti uguali sarebbe una tristezza tra l'altro essere tutto uguale non è vero noi siamo provvisti siamo accomunati da un grande patrimonio di valori e di interessi siamo accomunati da una concezione solidale siamo accomunati da una concezione che ha il rapporto di solidarietà tra le generazioni siamo accomunati da una concezione che ha una vita associativa come ricchezza
Ecco lo dico a voi
Se vedete giovane tentennante sull'Unità
Intervenite voi spiega degli che la divisione è un errore per tutti spiegata glielo che fare un grande soggetto sindacale unitario significa poter difendere le nostre posizioni con uno strumento più forte
Con i governi con le controparti a tutti i livelli
E siccome
Noi non siamo de Coubertin Mario ha finito
L'importante non è partecipare da qui al ventuno aprile
Se ne frega nessuno
L'importante è vincere per ripartire all'indomani
Per ripartire l'indomani con un grande sindacato che si confronti in autonomia in autonomia con un Governo sui contenuti perché noi giudicherei bene che niente giudicare il ventuno aprile sappiamo bene
Ti vogliamo che vinca ma sappiamo che dal ventidue aprile o si fa i conti con noi o non si va da nessuna parte grazie
Grazie a Sergio D'Antoni la parola Sergio Cofferati segretario generale nella CGIL
La scadenza elettorale per un Paese sempre un momento delicato
Delicato perché cambia
L'assetto del Parlamento perché mutano i governi delicato perché si esercita un diritto fondamentale in democrazia quello di esprimere con il proprio voto il consenso ad uno schieramento ad una forza politica ad una persona che indichi
Come persona dalla quale ti fine alla gestione della cosa pubblica
Ed è un momento delicato anche per le organizzazioni sindacali perché sono chiamate in prossimità di una scadenza elettorale ad un compito sempre molto difficile
Quello di esercitare autonomia e contemporaneamente di dire con precisione
A coloro che dovranno poi governare il Paese quali sono per loro per le grandi organizzazioni di interesse
Organizzazioni che rappresentano milioni di lavoratori di pensionati
Quali sono per loro gli elementi centrali di quello che dovrebbe costituire la base del programma del programma o spicca bile per quello che noi rappresentiamo
I sindacati confederali come quelli italiani non possono che indicare cose
Precise
Perché la precisione nella nostra pratica nella nostra abitudine
E non possono che indicare cosa all'apparenza scontate ma non risolte anche in un Paese come il nostro
I nostri obiettivi sono noti da tempo non facciamo altro che ripeterlo hanno detto prima Pietro
E Sergio riprendendo gli argomenti che aveva introdotto Francesco Pio all'inizio di questa discussione
Per noi le priorità sono due e sono priorità ovvie in un Paese civile in un Paese che vuole essere moderno senza dimenticare i problemi e bisogni soprattutto della parte più debole della sua società
Sono il lavoro e un sistema di tutele e cuore
Per tutti
Per i pensionati per coloro che ancora lavorano per coloro che un lavoro non l'hanno ancora trovato lavoro certo perché oramai come tutti sanno quello dello cupa azione è diventato un grande tema non solo in Italia
Ma in tutta Europa
Anche i paesi più forti dell'Unione Europea quelli che ritenevano di aver risolto
O in ogni caso di non avere questo problema tra quelli più urgenti e prioritari si sono dovuti ricredere
Il bisogno di lavoro di occupazione diventato un bisogno enorme per molti occupazione per i più giovani
I ragazzi hanno bisogno di una speranza hanno bisogno di una certezza e per loro lavorare non è soltanto l'occasione per avere un reddito a disposizione
Ma è il modo per realizzarsi
Per vedere crescere la propria personalità
Per vedere sviluppate le proprie attitudini
Le proprie professionalità e il lavoro l'occupazione sono un problema anche per chi ha già un impiego
E nei momenti di difficoltà rischia di perderla rischia di trascinare nella difficoltà e nella crisi anche la sua famiglia
Ora questo tema è un tema centrale dell'iniziativa del sindacato perché nonostante i passi in avanti che si sono fatti sulla base delle molte scelte che abbiamo compiuto a volte anche sofferte la gestione dei processi di ristrutturazione
Il confronto serrato con le imprese con il governo sui singoli capitoli che possono se risolti positivamente creare occupazione dicevo nonostante questi passi in avanti ancora abbiamo davanti a noi
Una vera e propria emergenza per molti un tema irrisolto per una parte rilevante del Paese
Avete visto quali sono stati gli andamenti dell'economia in Italia nel mille novecentonovantacinque
Ad una crescita del prodotto interno lordo consistente di gran lunga superiore a quella della media degli ultimi dieci anni non ha corrisposto una ripresa dall'occupazione sia pure di poco la disoccupazione cresciuti e siamo arrivati ad una soglia preoccupante del dodici per cento
Poi come tutti sanno voi per primi quel dodici per cento non è altro che il risultato di una somma algebrica di un numero sensibilmente più basso per fortuna
Che indica la disoccupazione delle aree del nord e di un numero sensibilmente più alto purtroppo che indica la disoccupazione delle aree meridionali nel Mezzogiorno d'Italia siamo al di sopra del venti per cento
Molti ragazzi non hanno la prospettiva di lavoro in alcune regioni un giovane su due non ha una prospettiva certo di occupazione né stabile né precaria nel suo immediato futuro
Ecco perché partire dal lavoro oggi per noi non solo un'assunzione di responsabilità ma una scelta irrinunciabile
Cosa intendiamo per lavoro quali sono le politiche che rivendichiamo perché ci sia finalmente una risposta convinta e consistente a questo bisogno non chiediamo nessuno promesse miracolistiche non chiediamo quantificazioni assurde improponibili delle scelte che devono essere fatto chiediamo invece l'esplicitazione di un orientamento di una rotta di una direzione
Chiediamo cose da fare
Se esiste la volontà politica per attuarle non difficili da realizzare
La prima dare continuità allo sviluppo diceva la nostra economia è tornata a crescere da un fatto indubbiamente positivo ma non basta perché di fronte a questa crescita come sapete
I problemi del lavoro non si sono risolti non è più vero
Che quando l'economia cresce quando si fanno investimenti consistenti automaticamente si genera lavoro le tecnologie che vengono utilizzate ed è senza dubbio un bene perché alleggeriscono il lavoro la pena di milioni di persone
Riducono drasticamente il tempo per produrre beni e servizi
Allora lo sviluppo ma indubbiamente perseguito ma va accompagnato da altre politiche e per arrivare ad avere uno sviluppo costante nel corso del tempo bisogna ridurre il debito dello Stato bisogna tenere l'inflazione bassa
E poi destinare una parte consistente delle risorse della ricchezza che lo sviluppo crea verso il Mezzogiorno
I ritardi del Mezzogiorno sono ritardi strutturali
è illusorio pensare di risolvere i problemi di grandi territori meridionali agendo esclusivamente sull'elasticità sulla flessibilità della prestazione di lavoro
Chi pensa che con un salario più basso si crea automaticamente lavoro sbaglia lo dimostrano i fatti quelli che abbiamo purtroppo le nostre spalle e che non sono stati in grado di dare prospettive certe a milioni di ragazze nel Mezzogiorno d'Italia
Nel Mezzogiorno bisogna intervenire per rimuovere limiti strutturali bisogna costruire infrastrutture
Varare reti far sì che la circolazione dei mezzi delle persone dei prodotti che vengono di volta in volta
Realizzati nell'impresa sia adeguata di un paese civile bisogna avere una pubblica amministrazione efficiente bisogna avere un costo del denaro adeguato e bisogna vere legalità
Combattere la criminalità non è parlar d'altro
è indispensabile per creare nel Mezzogiorno insieme alla rimozione degli altri fattori strutturali le condizioni che possono consentire di investire ma io dico anche di vivere civilmente oggi milioni di persone non hanno ancora questi standard di qualche divinità
E poi bisogna impegnare le risorse che si creano per fare almeno altre due cose
Ricordava Francesco Pio dalla relazione come sia importante oggi dare attenzione all'economia sociale
Molto lavoro si può creare per quella via
Attraverso quella quota di attività che oggi in genere assegnata alle associazioni al volontariato quell'attività che può portare grande sollievo nell'assistenza alle persone
Oppure nella cura dell'ambiente o nella cura del patrimonio culturale quelle attività che si possono e si debbono fare senza fini di lucro e senza profitto immediato ma che per questa ragione possono affascinare molte giovani più di quanto non si è capitato in passato
E poi bisogna destinare una parte delle risorse che si crea a compensare i costi della riduzione d'orario la sola riduzione dell'orario non permetterebbe di avere una risposta positiva sul piano dell'occupazione dove non c'è lavoro bisogna crearlo non basta ridurre quello che c'è e distribuirlo diversamente
Ma anche un intervento coerente progressivo e continuo sugli orari può aiutare alla costruzione di una politica dietro del lavoro e dell'occupazione degno di questo nome
Quello che ci viene prospettato quello di cui si parla troppe volte ancora durante questa campagna elettorale e purtroppo alto
Abbiamo ha preso
Con sorpresa come addirittura da parte di un degli schieramenti in campo il Polo delle libertà si ipotizzi una risposta positiva i problemi dell'occupazione del Mezzogiorno introducendo elementi di flessibilità
Avrebbero la loro ragione fondamentale nel superamento dei contratti di lavoro è un'ipotesi sciagurata negativa non soltanto per i lavoratori perché ognuno di voi che ha lavorato a sa come il contratto nazionale sia uno strumento fondamentale di equità sia lo strumento che permette a tutti di avere condizioni uguali a quelle degli altri suoi compagni di lavoro nella grande azienda come nella piccola nel settore che in quel momento va forte perché a mercato come in quello che è in difficoltà perché attraverso momento di crisi ma il contratto di lavoro addirittura uno strumento importante per le imprese non esiste un mercato nel quale si compete liberamente senza regole un mercato senza regole una giungla è una sorta di far West nella quale le aziende per conquistare uno spazio per poi per vendere finirebbero col dare fondo ad ogni pratica deleteria atto ogni tentativo di rimessa in discussione dei diritti delle persone che lavoro e là dove i diritti delle persone che lavorano non sono tutelati adegua
Talmente non sono garantiti sulla base di scelte pure si finisce con l'avere davvero un far west dove i forti si difendono i più deboli finiscono invece col soccombere ma lo stesso ragionamento si può fare pari pari
Per quanto concerne altre grandi capitoli quelli che ci stanno a cuore almeno quanto il lavoro la politica dei redditi tutti riconoscono oggi che l'accordo del luglio del novantatré è stato un accordo importante per la nostra economia
C'è una parte del risanamento si è fatto e perché abbiamo varato insieme quelle regole ebbene che senso a distruggere una delle colonne portanti di quell'intesa come appunto sono i contratti nazionali
Che senso ha mettere in moto processi che portano ad una distruzione degli elementi di equità che sono stati con tanto profitto sperimentate nel corso di un'intera stagione contrattuale che senso ha mi chiedo rimettere in discussione il sistema delle tute e lei quelle forme di protezione che valgono per la parte più debole della società che valgono in primo luogo per gli anziani ci sono tre capitoli a noi particolarmente cari l'assistenza dalla previdenza e la sanità Sonica Ridoli che stanno a cuore credo anche gran parte dell'elettorato italiano ne parliamo oggi con voi riconfermiamo cosa che conoscete non abbiamo nulla da innovare abbiamo solo da pretendere che vengano attuate scelte coerenti e che vengono applicati intese che sono state sottoscritto per quanto riguarda l'assistenza voi all'erogazione dei pensionati davvero le confederazioni non hanno molto da dire se non riconfermare che solleciteranno il nuovo Parlamento insieme a voi a perché venga riformato il sistema dell'assistenza italiano
Partendo dalla legge di iniziativa popolare che voi avete promosso le cose che stanno scritte in quel testo quelle per le quali voi avete raccolto centinaia di migliaia di firme sono fondamentali per le persone anziane per coloro che sono soli per le donne che vivo no con una pensione al minimo vitale per i poveri di questo Paese è un elemento importante di come si difende la parte debole della società di come si risponde ad un viso ognuno cresciuto purtroppo quale quello determinato dalla povertà di molti e poi la previdenza quando abbiamo affrontato i temi della riforma previdenziale l'abbiamo fatto coincidere difficoltà
Che avevamo di fronte ma un sistema previdenziale non si regge all'infinito non sta in equilibrio se migliorano le condizioni di vita delle persone se le persone vivono più a lungo vari organizzato vari sistemato
Vedete anche per il sindacato italiano sarebbe stato semplice dire nulla si deve toccare
E cercare di difendere l'esistente così come poteva essere fatto al meglio per una certa fase l'abbiamo anche fatto quando ci siamo trovati un interlocutore nel governo di centrodestra che voleva non riformare ma smantellare lo Stato previdenziale
E poi abbiamo avanzato delle proposte di riforma ci siamo assunti questa responsabilità
E abbiamo fatto bene abbiamo ottenuto un risultato non facile controverso anche nel rapporto con milioni di persone che non sempre immediatamente avevano capito la ragione il senso profondo della nostra richiesta di trasformazione oggi con la riforma va consolidata e c'è già chi la vuole mettere in discussione non siamo di fronte ad un'attuazione leale di una norma di e dice varata dal Parlamento bensì ad una proposta contenuta ad esempio nel programma del Polo delle libertà di mutamento radicale di quell'assetto previdenziale
E lo si descriva come si vuole non capisco francamente le ragioni per le quali poi ci si risente se si viene criticati in materia lo si descriva come si vuole ma quello di ipotesi che smantella il sistema pubblico toglie risorse al sistema pubblico affida al Met Cato nei singoli la possibilità di costruirsi una tutela previdenziale differenzia tra i forti e deboli e siccome toglie risorse impedirebbe anche di a vere un'erogazione sistematiche corretta delle pensioni in essere riesce in un vero capolavoro toglie certezze a chi lavora e toglie certezze che già in pensione un bel risultato davvero
Così come quando parliamo di sanità ne vogliamo davvero riformare il sistema attuale non peggiorare le condizioni nelle quali vengono garantite forme non sempre convincente di assistenza sanitaria la riforma deve partire da come si sostiene la spesa sanitaria si parla tanto di Europa il nostro è rimasto l'ultimo paese in Europa nel quale l'ASP e sanitaria viene sostenuta esclusivamente con il contributo a carico del lavoro a carico delle imprese e dei lavoratori è ora di passare questa spesa a carico della fiscalità generale in modo tale che tutti
Tutti coloro che godono di un diritto vi partecipano in proporzione al loro reddito e come vedete si arriva rapidamente all'altro grande tema quello del fisco tanta demagogia tante promesse anche molte sciocchezze
Chi non condivide l'idea che si debba alleggerire la pressione fiscale
Noi lo rivendichiamo da tempo e la pressione fiscale deve essere alleggerita in primo luogo per coloro che hanno meno reddito i pensionati e lavoratori dipendenti
E in un Paese civile le tasse si devono pagare e si devono pagare tutti in proporzione al proprio reddito e quando si assume un obiettivo impegnativo come quello della riduzione della pressione bisogna dire come questo obiettivo può essere realizzato non ci sono che due strade
Diminuire drasticamente il reddito scusate il debito in primo luogo gli interessi che si pagano sul debito e contemporaneamente combattere con decisione l'elusione e l'evasione soltanto se tutti pagheranno le tasse sarà possibile farne pagare di meno tutti
Ogni altra ipotesi e ipotesi l'uso Oria demagogica che non porta da nessuna parte e che verrebbe smentita ex attualmente un giorno dopo le elezioni noi chiediamo cose precise chiediamo impegni pretenderemo impegni consistenti
Chiederemo in primo luogo che vengono applicate le norme di legge che questo Stato sieda quelle che riguardano l'insieme dello stato sociale avanzeremo proposte di riorganizzazione di riforma
In materia fiscale come materia di assistenza alle persone o di spesa sanitaria chiederemo che vengano confermate le grandi coordinate dell'accordo del luglio del novantatré soltanto applicando lealmente con l'accordo si può vedere nel contempo una distribuzione equa del reddito e le condizioni perché un sistema economico cresca e generi lavoro come vedete poche cose precise ma le sosterremo con determinazione come ad l'ho sempre fatto e misureremo la coerenza dei nostri interlocutori non sulla base delle promesse che fanno in campagna elettorale ma degli impegni che si assumono quando saranno chiama ti a governare ed è per questo gli interlocutori non sono per noi tutti uguali ed è per questo che non ci astraiamo dalla politica
Esercitiamo la nostra autonomia prospettando un'idea di assetto della società
Di assetto dell'economia chiediamo che vengano difesi in queste ipotesi degli interessi precisi i più deboli in primo luogo le persone che lavorano le persone che hanno bisogno chiediamo come vedete che venga considerata come fondale in tale e discriminante un'idea di società in alternativa un'altra una società complessa una società nella quale vengono garantiti i diritti e viene esercitata solidarietà è una società che ci piace una società ne la quale invece si pensa che possono essere vantaggiose le condizioni operante soltanto per i ricchi soltanto per i forti e che la selezione debba avvenire sulla base del fatto che hai ottenuto dei vantaggi
Nella tua vita o che ne hai addirittura ereditati quando senato degli altri è un'idea di società che non abbiamo mai condivisa
Il sindacato confederale italiano il sindacato che da sempre assunto la rappresentanza di interesse generale che da sempre esercitato la mediazione tra interessi diversi è un sindacato che ha una sua radice precisa
è un sindacato che una vocazione unitaria forte è un sindacato che si vuole dare nuove regole che vuole crescere sulla base di un rapporto che costruisca all'interno di questo la
Orto un nuovo soggetto unitario e che lo faccia sulla base della rispetto dell'origine della cultura dell'idea che ciascuno di noi ha del mondo della vita e dei suoi valori ma è un sindacato che per questa natura non rinuncerà mai a difendere una società e questo ritardo e pretenderà che questo venga fatto in primo luogo da coloro che verranno eletti il ventuno
Di aprire dei cittadini italiani non ci sono per noi alternative se non vogliamo negare la nostra storia al comportarci così giudicare gli altri sulla base del merito condividere ciò che condivisibile opporci a ciò che riteniamo sbagliato e pericoloso e poi discutere confrontarci
Accordarci con i nostri interlocutori quando l'intesa è possibile combattere i nostri interlocutori quando sono portatori di soluzioni che non condividiamo abbiamo fatto così in tempi recenti continueremo a fare così anche dopo il ventuno di aprile
Viene
Grazie a Sergio
Grazie a Sergio Cofferati un attimo ancora conclude la manifestazione il segretario generale della UIL per Silvano Miniati
Ma quaranta io sto seduto perché tutto quello
Che c'era da dire è stato detto una raccomandazione Soltan tutto
Abbiamo distribuito è proprio un'anteprima per intendersi perché è uscito proprio oggi il giornalino unitario che e le tre organizzazioni hanno stampato in occasione del venticinque aprile e del primo maggio ma parlando anche di elezioni vi chiediamo di farne una buona utilizzazione e soprattutto anche per quanto riguarda la parte degli impegni unitari che ci siamo assunti io vorrei concludere
Facendo notare a chi magari stava nell'altra parte della sala non ha avuto modo di notarlo che abbiamo avuto per quasi tutto il tempo di questa manifestazione è un ospite gradito una rondine che ha continuato a girare su tutta la manifestazione
Le rondini normalmente piacciono alla gente perché annunciano la fine dell'inverno e l'arrivo della buona stagione beh tre vedo che abbiamo tutto il diritto di prendere la presenza di quella Rondine come un buon auspicio per il nostro avvenire grazie